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Brevi dal mondo

Trovati i resti di Luxemburg BERLINO – Nel cimitero berlinese di Friedrichsfelde c'è la tomba di Rosa Luxemburg, ma forse in quella bara il corpo della figura storica del socialismo tedesco non c'è mai stato: un patologo di Berlino potrebbe avere trovato i veri resti della Luxemburg, 'dimenticati' nell’ospedale Charitè della capitale. La notizia è dello Spiegel online, che definisce «storico» il ritrovamento, oltre 90 anni dopo l’uccisione della leader socialista. Analisi approfondite determineranno se la tesi del patologo è esatta.

Hamas contro Mazen GAZA – Abu Mazen aspetta, ma la sua strategia attendista non è condivisa da Hamas, che boccia l'esito dei colloqui tra il presidente dell’Anp e Barack Obama. «L'incontro non ha portato alcuna novità» ha detto Fawzi Barhoum, portavoce di Hamas nella Striscia di Gaza, «è stata una vera delusione per le speranze dei palestinesi di Gaza. Le parole di Obama non sono abbastanza e non valgono nulla. L'incontro non è servito a mettere alcuna pressione a Israele perchè ponga fine all’assedio e fermi gli insediamenti». Ma la strategia di Abu Mazen è ampiamente illustrata in un’intervista che il presidente dell’Anp ha concesso al Washington Post. Al quotidiano statunitense Abu Mazen ha detto che allo stato attuale non può far altro che attendere. Sul fronte interno che Hamas capitoli e si rassegni a far parte di un governo di unità che riconosca Israele e rinunci alla violenza.

Malaga, ladro linciato MALAGA – Tenta di rapinare una sala giochi e viene ucciso e sfigurato a colpi di pietre. È accaduto a Malaga, in Spagna, dove un uomo armato di coltello ha tentato mercoledì notte di farsi consegnare il denaro dai gestori di una sala giochi. Non riuscendoci, Manuel Berlanga Rios ha tentato di fuggire ma è stato linciato dai passanti che dopo averlo inseguito per 800 metri lo hanno ucciso a colpi di pietre e calci. La polizia ha fermato due persone con l’accusa di aver partecipato al linciaggio.

Sabato 30 maggio 2009

Torino, Digos oscura blog per terrorismo

Strage di Erba espulso Azouz Marzouk

TORINO – Dal Senegal gestivano siti Internet e blog che inneggiavano alla Jihad, la guerra santa islamica. È l'accusa nei confronti dei Abdul Qadir Fall Mamour, l’ex sedicente imam di Carmagnola (Torino), espulso dall’Italia nel novembre 2003, e della moglie italiana Barbara Farina, sposata con rito musulmano. La coppia è stata denunciata alla Procura di Torino dopo un’indagine, condotta dalla Digos di Torino e della polizia postale. I blog, che hanno registrato migliaia di contatti in due anni di attività, sono stati oscurati.

COMO – Un bacio alla nuova compagna, un saluto al socio d’affari, una pacca sulla spalla al suo legale. «Tranquilli è parecchio che non torno a casa, sono contento di rivedere i miei – ha esclamato – tanto sono sicuro che tornerò». Azouz Marzouk, il tunisino che nella strage di Erba ha perso la moglie, il figlio di due anni e la suocera, ha lasciato l’Italia in base ad un provvedimento di espulsione legato ad una condanna per droga. Un volo lo ha portato da Linate a Roma, destinazione Tunisi.

“Stop” del Pdl, ma il governatore siciliano non si ferma

Lombardo vara la nuova giunta La Russa avverte i suoi: «Chi entra è automaticamente fuori dal partito»

Raffaele Lombardo

PALERMO – L'ultimo stop a Raffaele Lombardo è giunto a mezzogiorno dai vertici nazionali del Pdl, che invitavano il presidente della Regione siciliana a «evitare eccessi e furbizie» nella composizione della giunta. Si respirava aria di scomunica per i dissidenti del Popolo della libertà designati in giunta, ma il governatore si è presentato davanti ai giornalisti, poco prima delle 14, e ha comunicato i nomi degli assessori del Lombardo bis, nato un anno dopo il primo governo, varato il 27 maggio 2008, quando la maggioranza includeva anche l’Udc, ora

rimasta fuori. Lombardo, leader dell’Mpa, va dritto per la sua strada e sminuisce la portata dello scontro: «Non ho sentito Berlusconi - dice – e questo significa che il premier non è preoccupato per quello che accade in Sicilia». E mentre da Torino Ignazio La Russa dice senza indugi che chi entra nella giunta Lombardo si mette «fuori dal Pdl», il governatore parla in Sicilia di «governo dell’autonomia, di uomini liberi che non temono diktat», precludendo per il futuro l'ingresso a chiunque nel precedente governo ha operato «la caccia all’uomo».

Ora sono ricoverati in ospedale. Uccisi 25 insorti e 3 militari afghani

Afghanistan, feriti tre parà Cruenta battaglia alla base avanzata italiana di Bala Mograb KABUL – Tre paracadutisti della Folgore sono rimasti feriti, ieri mattina, nell’ovest dell’Afghanistan, in una battaglia cruenta nella quale sono stati uccisi 25 insorti e tre militari dell’Esercito afghano; di questi ultimi, altri quattro sono rimasti feriti e tre sono stati catturati. È in corso un’operazione per il loro salvataggio. L’ATTACCO – Secondo quanto riferito dal comando del contingente italiano ad Herat, è avvenuto ieri mattina, alle prime luci dell’alba, a circa due chilometri da Bala Morgab, una località dove i militari italiani (che hanno lì una loro base avanzata) sono già stati presi di mira più volte. Sul posto, riferiscono al comando del contingente, era in corso una «operazione congiunta, pianificata dai militari italiani con l'Esercito afghano, mirata alla stabilizzazione di un’area caratterizzata dalla presenza di larghe sacche di insorti». Questi hanno prima attaccato le pattuglie dell’Esercito afghano e, successivamente, anche i paracadutisti della Folgore del 183° Reggimento Nembo. BATTAGLIA CON MORTAI E RPG- I parà del 185° Reggimento 'acquisizione obiettivi', che erano schierati nell’area, hanno subito individuato le postazioni dalle quali gli insorti stavano facendo fuoco ed hanno dato le indicazioni per poter effettuare il tiro con i mortai. Le postazioni nemiche sono state «immediatamente eliminate» dai paracadutisti del Reggimento Nembo. Durante la battaglia è sta-

to anche chiesto l’intervento aereo dei velivoli della Nato, che c'è stato: non è chiaro se dei caccia abbiano bombardato i covi degli insorti, se siano intervenuti elicotteri d’attacco italiani Mangusta o se siano avvenute entrambe le cose. TRE PARA' FERITI – Uno dei militari italiani è rimasto ferito ad un piede mentre scendeva dal proprio mezzo; un altro è stato ferito da alcune schegge mentre il terzo ha subito uno choc per l’esplosione ravvicinata di un razzo controcarro Rpg, una delle armi usate dagli insorti durante lo scontro, che è stato violentissimo e si è protratto per diverse ore. Il generale Rosario Castellano, comandante della Folgore e del contingen-

te italiano, ha chiamato i familiari dei parà feriti per rassicurarli sulle loro condizioni. Nessuno, confermano da Herat, è in gravi condizioni e, comunque, in pericolo di vita. 25 INSORTI E 3 MILITARI AFGHANI UCCISI – Il bilancio della battaglia conferma la sua violenza: a parte i feriti italiani, ci sono stati 25 uccisi tra gli insorti e tre nell’Esercito afghano; quattro soldati afghani sono rimasti feriti in modo serio. Quattro insorti sono stati catturati, così come tre militari afghani sono caduti in mano al nemico; altri 6 risultano dispersi ed è in corso una operazione di salvataggio per la loro ricerca ed evacuazione. Vincenzo Sinapi

Una delle pattuglie di stanza ad Herat

Per una lite condominiale Antonietta Bartolucci, 79 anni, pugnala Saba Chierigatti, 24

Roma, anziana uccide giovane madre ROMA – «Volevo solo darle una puncicata e spaventarla». Con queste poche parole Antonietta Bartolucci, 79 anni, ha tentato di dare una giustificazione ai poliziotti che l’hanno arrestata per aver ucciso a coltellate Saba Chierigatti, 24 anni, dopo una lite condominiale avvenuta nella tarda serata di giovedì a Roma. L'anziana donna era furibonda, i figli della sua vicina avevano appena lanciato contro la sue finestre alcune uova. La madre dei ragazzini, Saba Chierigatti, si era recata da lei forse per mettere pace, ma Antonietta Bartolucci era fuori di sè dalla rabbia: è andata in cucina, ha impugnato un coltello e, dopo avere aperto la porta di ca-

sa ha colpito la donna con coltellate alla coscia e all’addome ferendola a morte. Quando la polizia l'ha arrestata ha dovuto anche difenderla dalla rabbia di un centinaio di abitanti del quartiere Tor Bella Monaca, periferia romana, che volevano linciarla. Una storia che si consuma nella tarda serata di giovedì in uno stabile di via dell’Archeologia e il cui filo conduttore è il rancore e la rabbia per vicende condominiali. Litigi continui, assicurano alcuni abitanti della zona, per motivi spesso di poco conto. Una quotidianità fatta di ripicche, piccoli soprusi e discussioni continue. Anche ieri il copione si è ripetuto ma con conseguenze tragiche. Agli uomini della Squa-

dra Mobile, diretti da Vittorio Rizzi, che insieme al reparto Volanti, l'hanno tratta in arresto, l’anziana donna ha detto solo poche parole. Il gesto efferato compiuto giovedì sera potrebbe essere il drammatico epilogo di una rabbia covata per mesi. Tutto è iniziato intorno alle 22 di ieri. Dopo una violenta discussione tra le due famiglie, i giovani figli della vittima hanno preso delle uova e le hanno lanciate in direzione delle finestre dell’abitazione dove vive l’anziana donna. Da qui altre urla, scambi di accuse. Dopo poco Saba Chierigatti decide di andare a suonare alla porta di Antonietta Bartolucci. Un gesto fatale. Marco Maffettone

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2 In Italia e nel mondo


La Corea del Nord affila le misure contro le sanzioni

Strappo con Mosca dell’ultimo dittatore d’Europa dopo una visita di Putin

Bielorussia, Lukashenko guarda all’Ue Minsk ha aderito ad un programma di partnership con Bruxelles

FIAMME IN MARE

Aleksandr Lukashenko

MOSCA – Sembra finito l’idillio fra Russia e Bielorussia, con il presidente Aleksandr Lukashenko che ha usato ieri parole insolitamente dure e perentorie nei confronti del grande e potente vicino, sottolineando l’intenzione bielorussa di guardare ad altri possibili partner. La cosa non è passata inosservata a Mosca, se si pensa che Russia e Bielorussia portano avanti un progetto di Unione tra i due stati, progetto tuttavia che incontra crescenti difficoltà. Considerato l’ultimo dittatore d’Europa, Lukashenko si è avvicinato

negli ultimi tempi all’Unione europea, con la Bielorussia che ha aderito alla Partnership orientale della Ue, un programma di collaborazione di Bruxelles con sei repubbliche ex sovietiche, visto con sospetto da Mosca. Di recente peraltro Lukashenko ha effettuato una visita a Roma e in Vaticano. Contrariato per i giudizi e le valutazioni critiche fatte giovedì a Minsk sulla Bielorussia dal ministro delle finanze russo, Aleksiei Kudrin, ieri Lukashenko ha detto che il suo paese non intende più «inchinarsi» davanti alla Russia. «Da oggi tutto

questo e finito, ora comincia una fase nuova. Se non va bene con la Russia, non è il caso di fare inchini, nè di lamentarsi. Bisogna cercare fortuna in altre parti del mondo. Lo dico volutamente in pubblico, ha detto Lukashenko all’indomani di una visita a Minsk del premier russo Vladimir Putin e del ministro delle finanze Kudrin. Il presidente si rivolgeva oggi al primo ministro Serghei Sidorski e al capo della Banca centrale bielorussa, Piotr Prokopovic, secondo i quali le cose con Mosca non vanno affatto bene. Franco Quintano

Intanto il regime lancia un altro missile a corta gittata

I missili nordcoreani

SEUL – Le nuove sanzioni all’esame dell’Onu porteranno la Corea del Nord a reagire. L’avvertimento di Pyongyang è chiaro: «Se il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite metterà in campo altre provocazioni, le nostre ulteriori misure di difesa saranno la risposta inevitabile», recita una nota del ministero degli Esteri, affidata all’agenzia ufficiale Kcna. Tanto per mettere in chiaro le intenzioni e tenere alta la tensione nell’area, il regime lancia un vettore a breve gittata, il sesto secondo Seul dopo l’esperimento nucleare di lunedì.

È stato necessario evacuare i 513 passeggeri

Incendio sul traghetto “Florio” la 4ª volta sulla nave maledetta PALERMO – Quattro incidenti in meno di 10 anni le sono valsi il sinistro appellativo di «nave maledetta». Lo raccontano, con un sorriso che non riesce a celare il timore, tre marinai, costretti, insieme ai 513 passeggeri e agli altri componenti dell’equipaggio, ad abbandonare il Florio, il traghetto della Tirrenia che copre la rotta Napoli-Palermo, devastato all’alba da un incendio. Nel 2004 l’imbarcazione, in un mare in burrasca, fu teatro di un episodio analogo: il fuoco invase il garage. Sulla vicenda, che, come 5 anni fa non ha fatto vittime e avrebbe potuto avere un bilancio ben più tragico dei 50 intossicati finiti in ospedale, sono state aperte tre inchieste: quella penale della Procura del capoluogo siciliano, quella amministrativa, che il ministero dei Trasporti ha affidato alla Guardia Costiera, e quella della compagnia. Le fiamme ancora alte impediscono l’accesso alla stiva della nave: luogo dal quale, secondo gli inquirenti, si è sprigionato il rogo. Il Florio continua a bruciare. La sagoma dell’imbarcazione, trainata verso il porto da due rimorchiatori, è visibile, in lontananza, dal molo Santa Lucia. È sovrastata da una densa colonna di fumo. Il tentativo di domare l’incendio, spruzzando acqua dalle motovedette che affiancano il traghetto, finora è stato vano. Tanto che i vigili del fuoco stanno pensando di fare attraccare l’imbarcazione alla diga foranea per consentire l’apertura del portello e il getto diretto all’interno. Secondo le prime ricostruzioni –

possibili grazie alla testimonianza del comandante e dei 52 componenti dell’equipaggio - le fiamme sarebbero state causate dal corto circuito dell’impianto elettrico della cella frigorifera di un camion, parcheggiato nel garage del Florio. Il rogo si sarebbe poi propagato ai veicoli che si trovavano accanto: 104 auto e 50 mezzi pesanti, tutti completamente distrutti. Solo le indagini tecniche daranno, però, una risposta certa sull'origine del rogo: il pm Fernando Asaro, che coordina l'inchiesta e ha ipotizzato il reato di incendio colposo a carico di ignoti, affiderà ad un tecnico la redazione di una consulenza. E a un esperto si è rivol-

ta anche la compagnia, che farà arrivare a Palermo uno specialista da Londra. Se sulle cause dell’incidente è ancora tutto da scoprire, sembra chiara, ormai, la dinamica. Tutto ha inizio intorno alle 3 della scorsa notte. I passeggeri vengono svegliati all’improvviso dal personale, che li avverte di un principio di incendio, e vengono fatti salire sul ponte. Contemporaneamente, via radio, si informa la Capitaneria. Il traghetto rallenta la navigazione, ma tutto sembra rientrato. Dopo un’ora, quando la nave ha raggiunto l’isola di Ustica, le fiamme tornano a divampare e l’aria diventa irrespirabile. I passeggeri vengo-

I soccorsi in mare e, nella fotina in basso, quelli a terra

no fatti spostare verso l’altro lato della plancia, ma il fuoco non si arresta e si decide l’evacuazione. Intanto, nel tratto di mare in cui si trova l’imbarcazione arrivano le motovedette della Capitaneria, quelle dei carabinieri e dei vigili del fuoco, che hanno chiesto rinforzi ai comandi di Trapa-

Efficienti i soccorsi della Guardia costiera PALERMO – Alla fine è stato «tragico ma anche avventuroso», come dice Anna Chiara, dieci anni, una dei 75 bambini della scolaresca proveniente dall’istituto Santa Chiara di Avellino che viaggiava sul traghetto della Tirrenia Vincenzo Florio che ha preso fuoco la notte scorsa quando la nave, proveniente da Napoli, era a 25 miglia da Palermo. Un lieto fine quasi insperato, dopo gli attimi di paura e di terrore vissuti dagli oltre 500 passeggeri della Florio, che sono stati svegliati dall’allarme antincendio e dal fumo nero che fuoriusciva dal

garage, dove è divampato il rogo. Preoccupazione e qualche lacrima nelle concitate ore che hanno preceduto l’abbraccio con i parenti e gli amici sulla

banchina del porto di Palermo. Prima l’incendio, la corsa con il fiato in gola sul ponte della nave, l’ordine del comandante di evacuare la nave, le scialuppe calate in mare e il trasbordo sulle motovedette e su un altro traghetto della Snav. Poi la gioia liberatoria per lo scampato pericolo sotto il sole palermitano. Puntuali ed efficienti, ancora una volta, i soccorsi della Guardia costiera e il lavoro delle forze dell’ordine, che hanno immediatamente assistito gli intossicati, una cinquantina in tutto tra passeggeri e uomini dell’equipaggio.

ni e Messina, e la nave Sardegna della Snav, partita, come il Florio, da Napoli. Trentasei persone, tra le quali una donna incinta sotto shock e una bimba, vengono fatte salire su un’unità della Guardia Costiera. Gli altri passeggeri e alcuni componenti dell’equipaggio vengono presi a bordo della Sardegna. Il capitano Aurelio Oliveri, al comando anche quando, nel 2004, la Florio ebbe un incidente simile a 25 miglia da Palermo, restano a bordo. Abbadoneranno la nave solo nel pomeriggio. Decine di ambulanze, volontari della croce Rossa, della Protezione Civile, agenti di polizia e carabinieri attendono l'arrivo di passeggeri e marinai. Ancora sotto shock i protagonisti del drammatico incidente raccontano la loro esperienza. In bus vengono portati alla stazione marittima dove è stato allestito un punto di accoglienza. Moltissimi i bambini. Più divertiti che spaventati. A bordo del Florio, anche una scolaresca di Avellino in gita a Palermo. «Non ci aspettavamo di vivere un’avventura simile», dicono, eccitati, mentre aspettano di far colazione. Lara Sirignano

Clima, Italia in ritardo “Occhio alle meduse” Domani “Cantine aperte” troppo poche le eco-auto parte la “caccia” in Italia milioni di brindisi vis-à-vis LE emissioni di gas ad effetto serra sono calate nel 2007 rendendo possibile all’Unione europea non solo il raggiungimento, ma anche il superamento, del target di riduzione dell’8% fissato dal protocollo di Kyoto per il periodo 2008-2012, nonostante il ritardo di alcuni paesi (tra cui l’Italia) e il peso negativo del settore dei trasporti. Il calo – ha annunciato il commissario Ue all’ambiente Stavros Dimas – è stato dell’1,6% (pari a 64 milioni di tonnellate di Co2) rispetto al 2006 ed è tanto più significativo se rapportato all’aumento del 2,7% messo a segno dall’economia. Questa riduzione – la terza anno

su anno consecutiva – porta il livello di emissioni della Ue-15 cinque punti sotto i livelli del 1990, l’anno base del protocollo di Kyoto. Per quanto riguarda la Ue-27, il calo delle emissioni è stato dell’1,2% nel 2007, pari al 12,5% in meno rispetto all’anno di riferimento.

È CACCIA alle meduse. Dopo i massicci fenomeni dei primi anni '80, ogni estate, da almeno da 8 anni a questa parte, nel Mediterraneo l’'invasione' di questi organismi gelatinosi, è assicurata. Diverse le specie che si alternano. E se quest’anno uno dei primi grandi avvistamenti, a largo, riguarda la velella-velella, nel Mediterraneo occidentale, a largo della Corsica, innocua per l’uomo, e qualche esemplare della urticante caravella portoghese, in Spagna, nelle tre trascorse stagioni protagonista è stata la pelagia noctiluca dai lunghi tentacoli urticanti. E

contro l’emergenza meduse l’Italia entra in campo. Parte infatti dal nostro Paese la prima rete di osservazione «Occhio alla medusa» che coinvolgerà vacanzieri, stabilimenti balneari, ricercatori, e il popolo del web, operatori del mare.

MILIONI di brindisi, vis-àvis con il produttore di vino e spumante. È il programma di domenica dei tanti enoturisti, un milione lo scorso anno e in crescita del 20% rispetto al 2007, che visiteranno le 905 'Cantine aperte', nell’iniziativa, giunta alla 17ª edizione, promossa dal Movimento Turismo del vino (Mtv) in tutte e 20 le regioni italiane. In crescita le presenze femminili e i gruppi di giovani tra i 25 e i 35 anni. Quest’anno, complice anche il 'ponte' della Festa della Repubblica durante il quale molte strutture restano aperte da sabato fino a martedì 2 giu-

gno, l’associazione Mtv conta di bissare il successo del 2008, arrivando a superarne le visite-record. I numeri dell’iniziativa sono tutti in crescita: le cantine aderenti, passate da 873 a 905, i visitatori e le vendite dirette in cantina sono stimate in aumento del 20%.

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In Italia e nel Mondo 3

Sabato 30 maggio 2009


Sabato 30 maggio 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi nega i “rapporti piccanti” Tra cariche e televisione l’Italia è di un solo uomo

Il premier ora minaccia di anticipare le elezioni

Attenzione per se stesso e trascuranza per il Paese

dall’editoriale di Giovanni Maria Bellu

dall’articolo di Claudio Tito

dall’editoriale di Marcello Sorgi

Una delle domande che si sentono rivolgere più spesso è: «Ma come mai gli italiani non reagiscono?». Loro - i corrispondenti dei giornali stranieri - fanno sempre più fatica a spiegarlo ai loro direttori e anche ai loro amici. [...] Ma è facile [...] individuare i singoli fatti che compongono lo strano mosaico del mistero italiano. A partire dal primo tra tutti, il peccato originale: il controllo da parte di un solo uomo, che è anche il capo del governo e il leader del principale partito politico, della quasi totalità del sistema dell’informazione televisiva. [...] La difficoltà non sta nell’enunciare il problema, ma nello spiegare come abbia potuto prodursi. E perché un paese dell’Occidente democratico sia giunto a questo punto di prostrazione.[...]

Per ora è solo una minaccia. L’arma fine di mondo. Eppure Silvio Berlusconi ha iniziato a sventolarla. [...] Negli ultimi giorni, la "soluzione finale" è stata accennata in più di una circostanza. Quale? Le elezioni anticipate. Il presidente del consiglio si sente sotto assedio. Stretto tra le inchieste giornalistiche, le indiscrezioni sulle indagini condotte dai magistrati a Napoli e il terrore che altre intercettazioni telefoniche possano improvvisamente riemergere dal silenzio. [...] Davanti ai ministri ha evitato con cura di parlare esplicitamente di ricorso alle urne. Eppure nell’ultima settimana con i fedelissimi non ha affatto nascosto che l’ultima carta da giocare sarebbe proprio questa.[...]

Dopo i giorni del silenzio seguiti al «Noemigate», non è stato affatto facile il ritorno di Berlusconi sulla scena politica. A Palazzo Chigi, ha dovuto esordire facendosi da solo la domanda sui presunti «rapporti piccanti con le minorenni» e, pur negandoli, ha ammesso che se fossero dimostrati lo porterebbero alle dimissioni. [...] Il premier, stavolta, [...] sembrava tornato quello di sempre.[...] È assai probabile che a rimetterlo in piedi sia stata proprio l’infelice battuta del leader dell’opposizione Franceschini [...]. C’è da chiedersi se la serietà del momento, e i problemi che tutti i giorni ci si parano davanti, non richiedano, anche in campagna elettorale, un maggiore sforzo di approfondimento da parte del presidente del Consiglio.

La migliore di ieri

La politica La madre di Noemi sfida dimenticata “Vorrei vedere Veronica”

Il nuovo guru Gino

dall’editoriale di Vittorio Feltri

dal servizio di Maria Corbi

dall’articolo di Claudio Borghi

Quando il gioco diventa sporco bisogna sporcarsi le mani e magari anche altro. Manca poco più di una settimana al voto per il rinnovo del Parlamento europeo, di alcuni consigli provinciali e vari consigli comunali, e ancora non è cominciata la campagna elettorale vera e propria. Si è parlato soltanto di questioni carnali, sultani, veline e mignottine. Non era mai successo e mai avremmo pensato succedesse. Ma tant’è e dobbiamo adattarci, noi e i lettori. D’altronde in questi giorni ne abbiamo sentite di ogni colore e possiamo dirci vaccinati. [...]

«Non sono mai stata l’amante di Silvio Berlusconi, né lo è mai stata mia madre, la nonna di Noemi, e tantomeno mia figlia». [...] Anna, la mamma della ragazza, ha occhi cerchiati, senza trucco, ha le coliche dallo stress [...]. Un’atmosfera cupa, tesa, avvolge casa Letizia. Noemi chiusa in camera, l’avvocato Giulio Costanzo che ascolta attento ogni parola. Anna torna sulla conoscenza con Berlusconi, conferma la ricostruzione fatta dal marito. Una stretta di mano nel 1990 e poi l’incontro a piazza del Plebiscito, la lettera con le condoglianze per il figlio. «Due giorni dopo che si incontrarono mio marito gli

regalò delle stampe antiche di Napoli, portandogliele a Roma, un pensiero che Berlusconi ha molto gradito». Un’amicizia che non si è interrotta, neanche adesso che la tempesta di gossip è diventata un affare di Stato. «Anche oggi che è successo tutto questo Berlusconi continua a comportarsi da persona seria e da amico come è sempre stato». Poi c’è il capitolo Veronica. Anna si rabbuia: «Non l’ho mai incontrata, solo ammirata da lontano. Non capisco sinceramente la sua reazione e non avrei problemi a parlarle da madre o da moglie. Vorrei farlo». Nemmeno una parola sulle notizie pubblicate oggi da l’Espresso in cui si parla anche del passato di Elio Letizia. [...]

Maramotti sull’Unità

E così il Financial Times, con un serio e ponderato articolo, ha sferrato una dura critica alla politica economica dell’Italia in generale e di Berlusconi in particolare, definendolo «uno dei peggiori responsabili economici dell’Italia dal 1945». Il primo intento sarebbe stato quello di rispondere nel merito, ma poi uno sguardo più attento all’articolo consente di capire che forse non ne varrebbe nemmeno la pena [...]: quando in un testo economico si trova per ben tre volte il nome di Gino Flaminio [...] dovrebbe suonare ben più di un campanello di allarme.[...]

La terra degli immobili

Un mese di contraddizioni, poi la verità ad personam

dall’editoriale di Vittorio Macioce

dall’articolo di Giuseppe D’Avanzo

Questo Paese deve avere da qualche parte sulla pelle una strana maledizione. Non si riesce a governare. Mai. C’è sempre un cavillo, una staffetta, un mal di pancia, un compleanno che spariglia le carte e lascia tutto nella melma. Il destino, per noi, è una risacca di fango che si lascia alle spalle solo detriti: aborti di riforme, leggi in putrefazione e un cimitero di occasioni perdute. Non c’è nulla da fare, la democrazia da queste parti non è mai semplice. Non c’è uno che vince e poi governa. C’è sempre tutto il resto. Il nostro demone si chiama extrapolitica. È quasi una beffa. [...] L’Italia ingovernabile fa il gioco di troppa gente, quelli che temono il cambiamento, che vogliono tenerci nella palude, quelli che si tengono stretti i loro piccoli privilegi di bottega. [....] Stanno nascosti in uno sgabuzzino, con il terrore che qualcuno si svegli e porti questa terra fuori dall’immobilismo.

Berlusconi, un mese dopo, risponde alle domande che si fa da solo. Minorenni? "Non ho detto niente". Sesso con le minorenni? "Assolutamente no, ho giurato sulla testa dei miei figli e sono consapevole che se fossi uno spergiuro mi dovrei dimettere, un minuto dopo averlo detto". (Il Cavaliere ha memoria corta. Già gli è capitato di giurare sulla testa dei figli per negare che Fininvest avesse un "comparto off-shore, very secret", All Iberian. Ora che quell’arcipelago di "fondi neri" ha trovato una documentata conferma, il capo del governo ha dimenticato quel fragoroso spergiuro).

La mossa del presidente segue un sentiero che gli è familiare fino all’abitudine. Rovescia il tavolo per uscire dall’angolo in cui si è cacciato con la sua apparizione in un ristorante di Casoria per festeggiare una diciottenne. Stende un velo sui tre eventi che egli stesso si è combinato: l’incomprensibile presenza in una periferia napoletana; l’offesa pubblica alla moglie; scelte politiche che hanno convinto Veronica Lario a parlare di "ciarpame politico". [...] Berlusconi, alle strette, riconverte i suoi passi verso una direzione che conosce bene e gli ha portato sempre fortuna: "non ho detto niente". Il "non ho detto niente" di Berlusconi è la formula che contiene il nucleo

La fotografia

Niente è smentito dal corsivo di Marco Travaglio

Se Gino Flaminio fosse un politico, si direbbe che la sua condanna in primo grado non vale: c’è la presunzione d’innocenza. Se fosse del Pdl, si direbbe che è un perseguitato politico. Invece ha osato raccontare la sua storia con Noemi, la ragazza «allevata fin da piccola da papi Silvio», che fa a pugni con quella raccontata da papi Silvio e papà Elio. Ecco dunque scatenarsi le Truppe Mammellate a protezione dell’anziano satiro brianzolo: Belpietro e i servi del Giornale spiegano che «il supertestimone è un rapinatore» (rubò un telefonino e picchiò un poliziotto), dunque mente. A parte che anche un condannato può dire la verità, qui nessuno è riuscito a smentire nulla. Anzi [...] Al Pappone ha dovuto ammettere la vacanza di 10 giorni a Capodanno con Noemi minorenne e altre 30 squinzie. [...]

Barcellona, la città in festa per la vittoria della Champions League (Ansa)

stesso del suo sistema politico perché è il dispositivo che cancella ogni distinzione tra vero e falso. Con quel "non ho detto niente" il premier vuole eliminare, non solo le sue contraddizioni e incoerenze, ma anche gli eventi e i fatti concreti, il loro ricordo nella mente dei testimoni e dell’opinione pubblica. Pretende che sia accettato il suo personale canone secondo il quale non esiste alcun modo di stabilire che cosa sia vero perché "non esiste un criterio di verità praticabile" se si esclude ciò che viene dichiarato vero al momento. [...] Perché il premier può affatturarsi la realtà come meglio gli conviene in quel momento, salvo poi rimodellarla il giorno dopo. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Rapporti piccanti... Ma che modo di parlare è? E in cosa si distinguono, di grazia, i rapporti “piccanti” dai rapporti sessuali, carnali, coniugali ed extraconiugali? Per ragioni di censura ci fermiamo qui, ma ogni rapporto tra uomo e donna, di qualunque genere sia, si potrebbe definire in altri mille e mille modi: piccante è un aggettivo di contesto, preferiremmo, gastronomico. Ma si sa, in televisione “rapporto sessuale” non si può dire, e il lessico della censura attinge al linguaggio dei rotocalchi. Che aggettivo doveva usare allora Berlusconi? Nessun aggettivo: il fatto che un presidente del Consiglio debba servirsi di questa squallida terminologia è sintomo dello squallore di una situazione in cui la politica è inchiodata alla paparazzata. E non è colpa dei giornali, come qualcuno dice. La colpa sta nei fatti, piccanti e non.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Un fautore della lentezza eppure sempre in attività Luca Zingaretti, fra tv e cinema c’è il documentario

Crisi, la ricetta di Draghi è il credito “lungimirante”

dall’intervista di Michele Anselmi

dal servizio di Rosaria Amato

«Sono un fautore della lentezza. Permette di capire meglio le cose. Siamo bombardati da migliaia di notizie in tempo reale, ci sembra di sapere tutto, invece non approfondiamo nulla». Luca Zingaretti, classe 1961, romano de Roma ma siciliano «honoris causa», in realtà gira come una trottola. [...] Stamattina sarà a Siena, dove si apre la quarta edizione di «Hai visto mai?», combattiva Festa del documentario «su temi sociali e di costume» che l’attore pilota dal 2006. [....] Tre film, uno spettacolo teatrale, forse altri quattro «Montalbano», la direzione di «Hai visto mai?». All’anima della lentezza... «Partiamo da Siena. Ogni anno dico che sarà l’ultimo. Poi vado lì, sento l’interesse del pubblico, gli sponsor sono incoraggianti nonostante la crisi, così torna l’entusiasmo. Ma certo è un momento strano per me. Mi sento confuso, pure come cittadino, mi pare così difficile raccontare l’Italia. La que-

L’attore romano Luca Zingaretti

stione è anche antropologica, non solo politica. Come se fosse saltata la scala di valori, specie sul piano etico». Il cinema, però, continua a praticarlo assiduamente. «Leggo tanti copioni, vaglio molte proposte. In generale, penso sia meglio fare buona tv popolare che cattivo cinema d’autore. D’altro canto, se una cosa mi piace non guardo al numero delle pose. Ho fatto una particina in Noi credevamo di Mario

Martone, sono Francesco Crispi, parlamentare della sinistra sin dal 1861, prima repubblicano mazziniano, poi sostenitore della monarchia sabauda. Già, il Risorgimento. A scuola si studia poco e male. E pensare che i nostri guai partono tutti da lì». Con Avati, per «Il figlio più piccolo», invece, non sarà una partecipazione. «Sono protagonista accanto a Christian De Sica e Laura Morante. Una storia dura, di

dall’editoriale di Giovanni Sabbatucci

Tutti quelli che hanno frequentato le scuole italiane fino ai tardi anni Settanta del secolo scorso hanno ben chiaro il ricordo del voto numerico espresso in decimi e del suo significato. Tanto bene lo ricordano da usarlo ancora nel linguaggio corrente, come metafora o come metro di valutazione di un qualsiasi oggetto, o persona o attività [...]. Il regolamento scolastico approvato ieri dal Consiglio dei ministri, in applicazione di decisioni già assunte in precedenza, sancisce il definitivo ritorno della valutazione numerica nel-

Scuola, il voto ai talenti ecco la sfida del Paese la scuola italiana, da dove era stata cacciata una trentina di anni fa (per la precisione nel 1977, ministro della Pubblica Istruzione era Franco Maria Malfatti), per essere sostituita da un più articolato e macchinoso sistema di "giudizi". Di tutto il lavoro di innovazione-restaurazione [...] portato avanti in quest'ultimo anno dal ministro Gelmini, que-

sto è il risultato più visibile, il più significativo sul piano simbolico, forse il più importante: e non solo perché ci riporta al tempo della nostra giovinezza. Il voto in decimi, vittima innocente della rivoluzione pedagogica postsessantottesca, presenta infatti non pochi vantaggi pratici: è uno strumento duttile e preciso [...]; dà alla valutazione un carattere im-

soldi, di scatole vuote, di ingordigia. Parla di finanzieri d’assalto, molto disinvolti. Christian è un immobiliarista in crisi, piuttosto giuggiolone. Io faccio un suo collega, una specie di Iago». Poi c’è il film di Daniele Luchetti, «La vita non la ferma nessuno», accanto a Elio Germano e Raoul Bova. «A fine giugno. Un’altra partecipazione. Sono coetaneo di Daniele, m’ero trovato benissimo sul set di Mio fratello è figlio unico, la storia è bella. Potevo dire di no? Interpreto un amico del protagonista, diciamo uno spacciatore per necessità, anche simpatico, che fa analisi un po’ paradossali sullo stato dell’economia mondiale e ci prende». Ha visto che il cinema italiano, sul fronte degli incassi, non se la passa troppo bene? «[...] I film vanno scritti e pensati meglio, bisogna spenderli lì i soldi. Non ci si può ritrovare al primo ciak con copioni malfermi, per la serie: speriamo in Dio».

personale che non offende nessuno (è meglio per un ragazzo portare a casa un quattro che essere giudicato pessimo); e soprattutto àncora il giudizio a una scala a tutti nota e in larga parte corrispondente, salvo le inevitabili differenze di sensibilità fra gli insegnanti, a criteri già definiti da una lunga tradizione. Insomma, basandosi sui numeri, gli insegnanti saranno facilitati nel decidere collegialmente chi può andare avanti e chi deve fermarsi per un giro [...], nel sanzionare e premiare, incoraggiare e stimolare lo studente lungo tutto l'arco della carriera scolastica, e non solo in sede di esame finale.[...]

Riforme strutturali, imprese più produttive e banche "lungimiranti" perché il Paese esca dalla crisi e, soprattutto, da vent’anni di "produttività stagnante, bassi investimenti, bassi salari, bassi consumi, tasse alte". E’ la via indicata dal governatore della Banca d’Italia Mario Draghi nelle "Considerazioni finali". Perché la crisi, certo, sta stritolando la crescita come non mai: secondo le previsioni più aggiornate di via Nazionale, la caduta del Pil sarà "di circa il 5 per cento quest’anno". Ma per l’Italia, ricorda Draghi rivolgendosi all’Assemblea Ordinaria dei Partecipanti, non si tratta solo di venir fuori dalla crisi, ma anche di uscire da una spirale negativa cominciata ben prima del crollo dell’economia mondiale. Perché questo possa avvenire, la Banca d’Italia indica direttive precise: "Una risposta incisiva all’emergenza è possibile solo se accompagnata da comportamenti e da riforme che rialzino la crescita dal basso sentiero degli ultimi decenni". Anche Draghi, come la settimana scorsa il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, chiede quindi al governo riforme: "Il completamento degli ammortizzatori sociali, la ripresa degli investimenti pubblici, le azioni di sostegno della domanda e del credito che sono state oggi delineate avranno gli effetti sperati se coniugati con riforme strutturali: non solo per dire ai mercati che il disavanzo è sotto controllo, ma perché queste riforme costituiscono la piattaforma della crescita futura". Le banche valutino il merito delle imprese. Ma non dev’essere solo il governo a

muoversi. Molto è nelle mani di banche e imprese. Alle prime, Draghi chiede, considerato che "non hanno eredità pesanti nei loro bilanci", di utilizzare "questo vantaggio nei confronti dei concorrenti per affrontare un presente e un futuro non facili". E’ vero che "non si può chiedere alle banche di allentare la prudenza nell’erogare il credito; non è nell’interesse della nostra economia un sistema bancario che mettà a rischio l’integrità dei bilanci e la fiducia di coloro che gli affidano i propri risparmi". Ma si può invece chiedere loro di essere "lungimiranti": "Valutino il merito di credito dei loro clienti - suggerisce il governatore della Banca d’Italia - con lungimiranza. Prendano esempio dai banchieri che finanziarono la ricostruzione e la crescita degli anni Cinquanta e Sessanta". Insomma, secondo Draghi, "occorre saper fare i banchieri anche quando le cose vanno male". [...] Mentre alle imprese, Draghi suggerisce di "continuare l’opera di razionalizzazione iniziata da pochi anni", ma anche di proteggere "le professionalità accumulate dai lavoratori, che torneranno preziose in un futuro speriamo non lontano". La crisi non durerà infatti in eterno: "segnali incoraggianti" indicano che, per quanto "non è ancora possibile individuare con certezza una definitiva inversione ciclica", "la crescita riprenderà nel 2010". [...] Ma di che tipo di crescita si tratterà? Questo è il momento di porre le basi, sostiene Draghi, perché l’Italia intraprenda un nuovo percorso virtuoso, per rilanciare il sistema imprenditoriale, l’occupazione, i consumi. Trascurare la questione occupazionale, ricorda la Banca d’Italia, sarebbe un grave errore [...].

Nel centrodestra siciliano L’Aquila, gli sfollati sono stanchi è aspra faida tra candidati “Basta promesse, ora dateci le case”

Il nuovo mare d’Italia

dall’editoriale di Gian Antonio Stella

dal servizio di Francesco Grignetti

dall’articolo di Antonio Maria Mira

La voce del presidente del Consiglio arriva suadente da un televisore. Sono le 19. Berlusconi è in onda al Tg4: «Costruiremo le case entro l’autunno». Pausa. Ci sono molti occhi ipnotizzati dal monitor nella grande tenda comune del campo Italtel-1. Uno sogghigna: «Sicuro... Ma di quale anno?». Si ride amaro tra gli sfollati. No, non si può certo dire che si respiri troppo ottimismo tra le tende. Poco distante da qui, c’è il quartier generale della Protezione civile. Il gran capo, il sottosegretario Guido Bertolaso, sta spiegando il gran lavoro che si va facendo in questi giorni. «Entro la fine di giugno avremo un cronoprogramma dei lavori sul versante dei beni culturali. Il lavoro è immenso. Abbiamo appena terminato la ricostruzione della cattedrale di Noto; qui ce ne sono duecento distrutte». Un impegno da far tremare i polsi. E come la mettiamo con l’ottimismo di Berlusconi che annuncia un’estate di svolta? Ci riuscirete a mettere tutti gli sfollati fuori dalle tende prima dell’inverno? Il sorriso di Bertolaso si tramuta in una smorfia di preoccupazione. «Non posso non condividere l’ottimismo del presidente», dice. «Ma con la

La top ten delle migliori località di mare italiane si allunga a tredici. E questa è una buona notizia. Mare sempre più pulito e servizi sempre più efficienti ed ecosostenibili. Un segnale positivo in vista delle prossime vacanze. E, vista la crisi economica galoppante, un invito a conoscere e frequentare le nostre coste...ancor più belle e accoglienti. A far man bassa nell’annuale ’Guida blu’ firmata da Legambiente e dal Touring Club Italiano, sono la Toscana, la Sardegna e la Sicilia con 3 località che conquistano le ’5 vele’, il top della classifica, seguite dalla Puglia (2 località) e da Liguria e Campania (1 località). Ma oltre ai big della qualità, anche la media delle circa 300 località segnalate nella ’Guida blu 2009’ non scherza. Così con una media di 3,4 vele per località è la Sardegna la regione più premiata dell’estate, seguita da Toscana (3,03), Puglia (3), Sicilia (2,63), Abruzzo (2,6), Campania (2,56), Basilicata e Marche con una media di 2,5 vele. Per il secondo anno di seguito è l’Isola del Giglio, del parco dell’arcipelago toscano, che conquista il gradino più alto del podio «per l’ottima sostenibilità e la tutela dell’ecosistema terrestre e co- stiero». [...]

«Mi sto divertendo molto», ridacchia Raffaele Lombardo. Certo si divertono meno gli sbigottiti elettori del centrodestra. Che si chiedono: com’è possibile che proprio lì, nell’isola del mitico «cappotto» alle politiche del 2001 (61 parlamentari a 0), delle 9 province su 9 oggi in pugno ai «moderati», del trionfo (65%) alle ultime regionali, sia scoppiata nella coalizione, a pochi giorni dalle Europee, la «guerra termonucleare»? Perché così è stato definito dai suoi stessi protagonisti lo scontro che sta squassando la traboccante maggioranza (61 seggi contro 29) che potrebbe dominare incontrastata l’Assemblea Regionale Siciliana: una «guerra termonucleare». Dove da settimane i protagonisti si scambiano insulti d’ogni genere, da «sleale» a «farabutto», da «delirante» a «stigghiularu», venditore ambulante di budella. Dove velenosi dispetti avevano esclusi dal ricevimento in onore di Napolitano in visita perfino il presidente del Senato Renato Schifani e il Guardasigilli Angelino Alfano. Dove un sotto-segretario alla presidenza del Consiglio, Gianfranco Miccichè, in rotta coi

vertici del Pdl, arriva a dire: «Mi dovranno sparare per fermarmi». Per non parlare dello stesso governatore che, vittima anni fa dell’intimidatoria affissione di manifesti listati a lutto, si è spinto a evocare la lontana e oscura uccisione dell’indipendentista Antonio Canepa: «Non escludo di fare la stessa fine». Parole che, in una terra segnata da una spaventosa catena di delitti «politici», non vanno prese troppo metaforicamente. Cosa succede? Il nodo, forse, è proprio nell’eccesso di sicurezza d’una coalizione che da tempo, anche a causa di una sinistra via via evaporata in un lamento vittimista («perché i siciliani non ci capiscono?») e ridotta qua e là a numeri di testimonianza, vince ogni elezione a mani basse. E non sembra avere ormai altri avversari che se stessa. La rivendicazione del rapporto esclusivo con Roma. La voglia di affermare un tasso più alto di combattività sicilianista. Gli appetiti insaziabili di notabili che controllano ettari di territorio, blocchi di contrade, pezzi di partito, pacchetti di voti. Scommettiamo: anche per il Cavaliere sarebbe meglio un’opposizione più forte che una guerra tra galli per il dominio di un pollaio. [...]

Ombrelloni e condizionatori in una tendopoli abruzzese

preoccupazione di chi è qui, sul campo, e deve garantire di finire entro i tempi stabiliti». Bertolaso, insomma, è il primo a sapere che certi programmi sono forse troppo rosei. Ammette: «Parliamoci chiaro. Se dovessimo avere un’estate piovosa, inevitabilmente i cantieri subirebbero dei rallentamenti e i tempi ne sarebbero compromessi... Se non troviamo maestranze e imprese a sufficienza per quanto ci siamo prefissi... Il lavoro che abbiamo immaginato è impegnativo per le ditte di costruzione. Noi chiediamo di realizzare in 80 giorni ciò che normalmente si fa in 8 mesi. E’ una sfida difficile». Il terremotato e il sottosegretario. Due facce della stessa medaglia. Comunque la si prenda, la scommessa è contro il

tempo. Il tempo che ammazza anche il buon umore. Al campo Italtel-1, ad esempio, ci sono cinquanta volontari del Gruppo Lucano che gestiscono un centinaio di tende. Ci sono circa ottocento sfollati, una cucina da campo, docce, bagni, un ambulatorio, un asilo e un bar. In giro, tra le tende, poca gente. Qualche bambino in bicicletta, qualche vecchio. «La casa "mea" - dice in dialetto stretto il signor Cesidio, bella faccia da anziano contadino è poco danneggiata. Ci vuole poco a aggiustarla. Non vedo l’ora perché qua non si può più stare. E’ bollente l’asfalto fuori, bollente dentro la tenda, non si sa dove stare». E per fortuna che hanno tutti un piccolo condizionatore. [...]

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6 Primo piano

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Riforme e crisi economica

Politica ed economia

Il Cavaliere accoglie l’appello del governatore Pd: «Collaboreremo»

Secondo il premier ci sarebbe la volontà di ribaltare il voto

«Giudici eversivi come nel ’94» Berlusconi torna all’attacco della magistratura nonostante il monito di Napolitano delle esigenze che sorgeranno. Ma il presidente del Consiglio non partecipa – ufficialmente per impegni a Roma – alla toccante cerimonia per la consegna di 24 lauree alla memoria degli studenti morti nel sisma del 6 aprile scorso, alla quale alcune famiglie non hanno voluto partecipare in polemica con l’università che, a loro avviso, avrebbe dovuto chiudere per le scosse che hanno preceduto la tragedia. La prima tappa del sopralluogo del premier è l’ospedale San Salvatore, per la riapertura di alcuni padiglioni chiusi dopo le scosse del 6 aprile. Una riapertura che Berlusconi giudica un “record’' visto che avviene appena 47 giorni dopo la tragedia. «Siamo perfettamente in linea con i tempi», aggiunge dopo aver visitato alcuni reparti, detto parole di conforto ai pazienti e parlato con diversi medici. La cosa importante, sottolinea, è che non ci sono più persone nell’ospedale da campo e che gli aquilani potranno curarsi qui».

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LE REAZIONI

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Il numero uno di Bankitalia presenta la relazione annuale

Csm e Anm: «Rispetti il Colle» E l’opposizione incalza di ANNA LAURA BUSSA ROMA – L’altro ieri aveva parlato di «grumi eversivi» nella magistratura. Ieri l’affondo è ancora più esplicito: ci sono «giudici eversivi che vogliono ribaltare il voto popolare» con sentenze «basate sul ribaltamento della realtà». Nel giro di 24 ore il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna ad attaccare la magistratura e lo fa no-

nostante giovedì fosse arrivato dal Colle l’ennesimo invito al rispetto della Costituzione. Ma il premier tira dritto per la sua strada e anche ieri non rinuncia a dire la sua sulla magistratura. Il presidente della Repubblica stavolta non interviene direttamente, ma è il vicepresidente del Csm Nicola Mancino a rilanciare gli stessi concetti già sottolineati dal Quirinale e a mantenere ferma la barra del timone. Dopo aver sostenuto con forza che bisogna «abbassare i toni dello scontro che si è nuovamente riacceso» perchè questo è «un preciso dovere di chi riveste ruoli istituzionali», Mancino spiega che «acquista grande valore la sottolineatura contenuta nella recente nota attribuita agli ambienti del Quirinale nella parte in cui viene giustamente ribadito che politica e giustizia hanno 'una comune responsabilità istituzionale’ e perciò non possono guardarsi 'come mondi ostili’». Anche i vertici dell’Anm, Luca Palamara e Giuseppe Cascini, replicando a Berlusconi, si richiamano a Napolitano e alle sue parole nelle quali dicono di riconoscersi pienamente. Soprattutto quando il capo dello Stato invita politica e giustizia a un re-

ciproco rispetto e a una comune responsabilità istituzionale. Chi svolge attività politica, comunque, aggiunge l'Anm, «ha il dovere di non abbandonarsi a forme di contestazione sommaria e generalizzata dell’operato della magistratura». «Confidiamo –è l’auspicio –che il monito» di Napolitano «trovi ascolto in tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali». Nel frattempo infuria la polemica tra i poli. «I magistrati non devono essere criminalizzati, dovremmo dirgli grazie perchè fanno rispettare quello che sta scritto alle loro spalle: la legge è uguale per tutti», dice il segretario del Pd Dario Franceschini. E il presidente dei senatori Anna Finocchiaro definisce «inaccettabili» gli attacchi del premier. Il vice capogruppo del Pdl a Palazzo Madama Gaetano Quagliariello prende invece le parti del Cavaliere. Dopo aver ribadito che tra le toghe esistono «frange di militanti», minimizza: la parola “grumo” non ha poi questo gran brutto significato. Berlusconi «è un vero fascista», sbotta il leader del Prc Paolo Ferrero. «C'è da chiedersi se stia bene», commenta il capogruppo dell’Idv alla Camera Donadi.

Nuovo scontro con le toghe

L’opposizione: «Il capo del Governo si occupi più del Paese e meno delle festicciole»

Caso Noemi: per il Pdl è complotto, il Pd va avanti Il partito di Franceschini continua la battaglia sui valori, la maggioranza fa quadrato di ALESSANDRA CHINI ROMA – Nel giorno in cui L’Espresso pubblica l'inchiesta dal titolo 'L'harem di Silvio’, la stampa straniera continua a essere critica (il New York Times parla di «Satyricon alla Fellini») e il sito Dagospia sostiene che una Procura della Repubblica avrebbe acquisito l’affermazione di Veronica Lario che il marito «frequenta minorenni» (notizia sulla quale Niccolò Ghedini annuncia querela), tutto il Pdl è schierato in difesa del presidente del Consiglio. Tre ministre, tra cui quella delle Pari Opportunità Mara Carfagna, e un sottosegretario di area cattolica, come Eugenia Roccella, scendono in campo per fare scudo.

Non solo. Dal centrodestra arriva il contrattacco: il 'caso Noemi’ e quello Mills fanno parte di un disegno, di un complotto ordito per destabilizzare il governo proprio alla vigilia delle europee. Il centrosinistra, però, non ci sta. Il Pd invita il capo del governo a occuparsi «più del Paese e meno delle festicciole» (Massimo D’Alema), mentre l’Italia dei Valori va giù pesantissima: «C'è da chiedersi se Berlusconi stia bene e sia nelle condizioni di continuare a governare il nostro Paese», dice il capogruppo alla Camera Massimo Donadi. Insomma, a sette giorni dalle elezioni lo scontro resta durissimo. Silvio Berlusconi, intanto, torna all’Aquila a rassicurare le popolazio-

ni terremotate, ma non manca di lanciare l’ennesimo attacco sulla giustizia accusando i giudici del caso Mills di essere «eversivi» e di voler «ribaltare il voto» come nel '94. Ed è questa la tesi sulla quale contrattacca un pò tutto il centrodestra. «In questo finale di campagna elettorale – dice senza mezzi termini il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto – emerge un disegno di destabilizzazione dell’equilibrio politico del Paese portato avanti attraverso una somma di più iniziative». La replica del Pd non tarda e sfrutta anche le conclusioni del Governatore Mario Draghi all’Assemblea di Bankitalia. “Anche il governatore – ironizza il capogruppo Pd alla Camera Antonello Soro – è tra quanti complottano contro il governo Berlusconi?». Il Pd, tra l’altro, continua a insistere per portare i valori al centro della campagna elettorale in chiave di ricerca del voto cattolico.

Dario Franceschini

La ricetta di Draghi per la crisi «Fiducia e riforme per uscirne» di MASSIMO RICCI ROMA – Fiducia, riforme per lavoro e pensioni, ma anche speranza, lungimiranza. Mario Draghi insiste sulla necessità di prendere di petto la crisi affrontando il nodo che da sempre fa volare basso l’economia italiana: la crescita. In appena 17 cartelle il Governatore della Banca d’Italia lancia il suo messaggio al paese chiudendo il 115esimo esercizio dell’Istituto, aprendo alle richieste avanzate dalle aziende sull'acceso al credito e riconoscendo al Governo quanto fatto per sostenere i redditi e per la riforma della pubblica amministrazione. Dal palco Draghi avverte che tanto resta da fare, anche perchè «negli ultimi vent'anni la nostra è stata una storia di produttività stagnante, bassi investimenti, bassi salari, bassi consumi e tasse alte». Da Via Nazionale arrivano perciò segnali di incitamento, di stimolo, senza lasciare spazio al pessimismo: «La fiducia non si ricostruisce con la falsa speranza», spiega Draghi concludendo le sue quarte Considerazioni Finali, «ma neanche senza speranza: uscire da questa crisi più forti è possibile». Perchè, afferma, «dalla metà di marzo le tensioni sui mercati finanziari si sono allentate» e se è vero che «non è ancora possibile individuare con certezza una definitiva inversione ciclica» ormai molti previsori nel mondo sono convinti che «la crescita riprenderà nel 2010». CRESCITA - A questo punto il dilemma è come agganciarla e, per un sistema come il nostro, svilupparla. «Ogni paese affronta la crisi con le sue forze. La risposta è anche nazionale», osserva il numero uno di Palazzo Koch dopo aver riconosciuto la necessità di un maggiore coordinamento nella vigilanza internazionale e aver sottolineato l’importanza in questa direzione degli organismi internazionali. Gli effetti della crisi, afferma Draghi, «saranno per noi italiani più o meno gravi a seconda delle scelte che faremo». RIFORME - Il banchiere centrale elenca le priorità: il completamento degli ammortizzatori sociali, la ripresa degli investimenti pubblici, le azioni di sostegno della domanda e del credito». Tutti aspetti che «avranno gli effetti sperati se coniugati con riforme strutturali, non solo per dire ai mercati che il disavanzo è sotto controllo, ma perchè queste rifor-

me costituiscono la piattaforma della crescita futura». BANCHIERI GARANTISCANO CREDITO - Superare l’emergenza è un imperativo realizzabile, secondo Draghi. Perchè comunque di emergenza si tratta: un calo del pil del 5% quest’anno dopo il meno uno del 2008 (-7% nel semestre ottobre-marzo appena trascorso); un disavanzo destinato a superare il 5% nel 2010, imprese che dal monitoraggio sul territorio condotto dalle filiali di Via Nazionale lamentano stime di un forte calo del fatturato, che per molte supererà il 20%. Le banche, avverte il Governatore, non devono far mancare ossigeno alle aziende. Non si può chiedere ai banchieri «di allentare la prudenza nell’erogare il credito: quel che si può e si deve chiedere è di affinare la capacità di riconoscere il merito di credito nelle presenti, eccezionali circostanze». Insomma valutino il merito di credito dei loro clienti «con lungimiranza». Gli istituti, ribadisce Draghi, «non hanno eredità pesanti nei loro bilanci» e gli stress test condotti finora «indicano la capacità del nostro sistema bancario di resistere anche a scenari più sfavorevoli», ma bisogna utilizzare questo vantaggio per affrontare «un presen-

te e un futuro non facili». ALLARME OCCUPAZIONE - I più colpiti dalla crisi sono i lavoratori: quelli in cassa integrazione e quelli in cerca di nuova occupazione sono pari già all’8,5%, destinati a salire ad oltre il 10%. La ricetta per non far gravare su loro il taglio necessario delle spese e del riequilibrio prospettico dei conti pubblici consiste in una «riforma organica e rigorosa, che razionalizzi l’insieme degli ammortizzatori esistenti e ne renda più universali i trattamenti. Non occorre rivoluzionare il sistema attuale – osserva Draghi – lo si può ridisegnare intorno ai due tradizionali strumenti della cassa integrazione e dell’indennità di disoccupazione, adeguati e calibrati». PENSIONI - Il graduale incremento dell’età media effettiva di pensionamento assicurerà l’erogazione di pensioni di importo adeguato, osserva il Governatore. «Un più alto tasso di attività tra i 55 a 65 anni innalzerà sia il reddito disponibile sia il potenziale produttivo dell’economia».

Appello alle banche per erogare il credito alle imprese

| di ANDREA D’ORTENZIO

LA PROPOSTA

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«Sì alla cessione delle quote»

ROMA – Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi apre alla cessione delle quote azionarie dell’istituto centrale per risolvere «l'anomalia formale» che vede le banche private proprietarie del proprio controllore mentre da Intesa Sanpaolo arriva la proposta di usare i proventi della vendita per rafforzare il sistema creditizio nel suo complesso. Nelle sue considerazioni finali Draghi si dice così aperto a definire con gli azionisti e il governo una «soluzione del problema che apporti beneficio a tutto il sistema». Una dichiarazione cui segue subito dopo la proposta del presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo Enrico Salza, principale azionista con oltre il 40% di Via Nazionale,

la legge di riforma del risparmio del 2005, che stabiliva un termine di tre anni per l’esercizio della delega a riformare l'assetto proprietario di Via Nazionale, era stata voluta dal ministro dell’economia Giulio Tremonti. La delega è scaduta il 12 gennaio scorso ma secondo una interpretazione il termine non era perentorio. L’idea, a caldo, sembra comunque non dispiacere ad alcuni dei banchieri degli istituti non azionisti presenti all’assemblea come al presidente del Creval Giovanni De Censi, all’ad della Bper Fabrizio Viola e al consigliere delegato della Popolare Vicenza Divo Gronchi i quali attendono di vedere le modalità dell’operazione. Sperando che serva a consentire più liquidità alle imprese.

Draghi favorevole al passaggio dall’istituto centrale davanti a Unicredit (22%) e Mps (4,6%), seguiti poi da Banco Popolare, Carige e una lunga serie di istituti minori. Salza lancia l’idea di far riacquistare le quote a Via Nazionale come azioni proprie e utilizzare parte dei proventi per rafforzare il sistema bancario nel suo complesso. Nel dettaglio le banche azioniste (che non hanno potuto rivalutare tali quote per sostenere i propri bilanci) dovrebbero poter usare parte dei proventi «alla sottoscrizione di strumenti di capitalizzazione utili ai fini di Vigilanza emessi dalle altre banche non titolari di quote».

In questo modo, secondo il banchiere, senza coinvolgere le risorse dei contribuenti si creerebbe un circolo virtuoso fra il maggiore patrimonio per le banche e quindi una più alta disponibilità di credito per le imprese sullo stesso schema quindi dei Tremonti-Bond, le obbligazioni emesse dalle banche e sottoscritte dal Tesoro. Modalità e tempi dovranno essere definiti da una commissione fra Bankitalia e azionisti ma il nodo maggiore è quello di come stabilire il prezzo delle quote. C'è da vedere anche l’atteggiamento del governo visto che

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L'AQUILA – Silvio Berlusconi torna ad attaccare, nonostante il monito di Napolitano, quella parte della magistratura che definisce «eversiva» perchè punterebbe a «ribaltare il voto democratico» dei cittadini attaccando il capo del governo. Parole solo parzialmente ammorbidite poco dopo, quando il presidente del Consiglio spiega di riferirsi ai fatti del 1994 quando un avviso di garanzia portò alla sua caduta e alla formazione di un governo tecnico. Quanto ad ipotizzare elezioni anticipate, Berlusconi per ora non va oltre. Alla domanda dei giornalisti, fa intendere di non voler aggiungere altro. «Ieri qualcuno si è scandalizzato perchè ho parlato di grumi eversivi» nella magistratura, è la premessa del Cavaliere che davanti ai giornalisti, durante una visita all’ospedale dell’Aquila, torna sulle parole pronunciate l’altro ieri davanti all’assemblea di Confesercenti. «Non faccio che dire ciò di cui sono convinto», sottolinea Berlusconi: «Quando con delle sentenze basate sul ribaltamento della realtà si vuole ribaltare anche la decisione del popolo, sostituendo chi è stato eletto democraticamente, questo si chiama con una parola sola: volontà eversiva e eversione». Parole durissime che il premier cerca di stemperare poco dopo. Ai cronisti che gli chiedono di spiegare come intenda reagire a questi attacchi, risponde che si riferiva ai fatti del 1994. E a chi ipotizza il ricorso alle elezioni anticipate proprio per evitare un esito simile, il premier risponde con un «no» ed un gesto delle mani come per dire di non voler aggiungere altro. Dall’ospedale Berlusconi si trasferisce alla tendopoli di Sant'Elia dove pranza nella mensa insieme con gli sfollati del terremoto. Ma è ancora sulla giustizia che insiste poco prima di lasciare il campo. Lo fa per tornare a precisare che il suo esempio era riferito al suo primo governo, ma non certo per negare che nella magistratura vi siano degli «eversori». «Sono convinto – dice infatti – che ci siano questi germi eversori: è già successo nel '94». Comunque, aggiunge, «ho risposto a una domanda per precisare cosa volessi dire e ho citato l’esempio del '94 quando sono stato eletto e ho avuto un attacco da parte della magistratura su una cosa che non esisteva e per la quale sono stato assolto dieci anni dopo con formula piena». Ma quell'attacco, ricorda, «ha ribaltato il voto degli elettori e quindi c'è stato un fatto eversivo contro un voto democratico». Il risultato del suo ragionamento non cambia: «Quando si tenta di andare contro chi è stato eletto democraticamente dal popolo con accuse fondate su cose false, si è davanti a un fatto eversivo». Silvio Berlusconi è tornato in Abruzzo anche per promettere «crociere nel Mediterraneo» per i ragazzi sfollati, scuole aperte a settembre, lo svolgimento regolare delle elezioni europee a l’Aquila, la chiusura delle tendopoli entro ottobre e di rivedere il decreto legge sulla base

Mario Draghi; a sinistra: Silvio Berlusconi scherza con i cuochi della tendopoli di Sant'Elia

ROMA – Il governo è determina- Luigi Bersani. Gli italiani «hanto ad andare avanti sul cammi- no bisogno di soluzioni per arrino delle riforme dell’economia, vare a fine mese. Il resto – è la anche di quelle strutturali. Sil- convinzione del capo dell’Idv vio Berlusconi assicura che l’ap- Antonio Di Pietro – sono solo pello del Governatore della ban- chiacchiere al vento di un piduica d’Italia Mario Draghi non ca- sta che sta truffando l’Italia». Insomma, sintetizza il leader drà nel vuoto: «Abbiamo tutta l’intenzione – dice – di fare ciò dell’Udc Pier Ferdinando Casiche è necessario nel tempo più ni, «Draghi ci dice di stare più breve possibile». E su questo ter- attenti». La maggioranza (con reno arriva anche la piena di- qualche distinguo dalla Lega, sponibilità del Pd: «In Parla- che vorrebbe maggiori garanzie mento siamo pronti a collabora- per le imprese da parte delle re», è infatti l’apertura del se- banche) non ci sta però a vedersi gretario Dario Franceschini. 'sfilare’ Bankitalia e rivendica Una settimana fa Confindu- di aver trovato nell’analisi del stria, ieri Bankitalia: l’invito a Governatore un giudizio positirivedere l’assetto del Paese (pen- vo. “Siamo soddisfatti – comsioni in testa) è sempre più menta tra gli altri il presidente stringente e questa volta il pre- dei deputati del Pdl Fabrizio Cicsidente del Consiglio cambia re- chitto – di apprendere che esistono concreti 'segnali incoraggistro. Non mette le mani avanti, evi- gianti’ per la crisi finanziaria in denziando la scarsa incisività atto». Più complesso l’appello alle ridell’esecutivo (e invocando a sua volta una riforma dell’ar- forme, che in molti dentro il Pdl chitettura istituzionale), ma leggono innanzitutto come un sceglie di mostrare un volto più invito a rivedere nel breve-medecisionista. Berlusconi, che si dio termine il sistema previdenziale. L’innalzatrova all’Aquila mento dell’età per un nuovo sopensionabile, dipralluogo, spiece il vicepresiga di non aver dente della comavuto modo di missione Lavoro leggere la reladella Camera zione del GoverGiuliano Cazzonatore, ma di la, non è «un lusaver saputo che so per tempi mi«è molto positiva gliori». e ottimista». AdE la soluzione dirittura, dice, secondo alcuni qualcuno l’ha potrebbe essere definita «berluun ritorno «alla sconiana», comriforma Maroplice forse il rifeni» come suggerimento alla firisce il vicepreducia contro la sidente vicario crisi. Ma le 19 del Pdl a Montecartelle che Dra- La sede della Banca d’Italia citorio Italo Bocghi legge davanti all’Assemblea si chiudono chino. Coro di consensi alle 'considecon una frase che si presta a letture opposte: «La fiducia – affer- razioni finali’ del governatore ma il Governatore chiudendo le della Banca d’Italia, Mario DraConsiderazioni finali – non si ri- ghi. Dal mondo delle banche a costruisce con la falsa speranza, quello dell’imprenditoria, pasma neanche senza speranza: sando per i sindacati, sono arriuscire da questa crisi più forti è vate parole di apprezzamento possibile». E così la maggioran- per l’analisi e i consigli indicati za plaude e vi rintraccia quel dal governatore, che per molti monito a non cedere al catastro- ha identificato con esattezza i fismo che è il filo rosso dei ragio- principali problemi del Paese. namenti del premier e di Giulio Per Luigi Abete, presidente di Tremonti, ma anche le opposi- Bnl, è stata una «relazione buozioni apprezzano, invitando il na ed equilibrata che ha messo governo a prendere atto della in evidenza la correttezza del sirealtà dei fatti. Quelle del Gover- stema bancario italiano»; per natore sono «parole allarmate», Luigi Angeletti, segretario deldice il presidente dei deputati la Uil, l’idea «una politica delle del Pd alla Camera Antonello riforme, senza nessun timore nè pregiudiziali»; per Pier LuiSoro. Ed il governo, che «non ha – giI Bersani, responsabile econosottolinea Massimo D’Alema – mico del Pd, «un Governatore una seria strategia di rilancio», che sa prendersi le responsabilifarebbe dunque «bene a ascolta- tà, non solo delle analisi ma anre» i consigli che arrivano da che delle proposte. Il governo faPalazzo Koch, aggiunge Pier rebbe bene ad ascoltarle».


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Belisario accusa Gaudiano di aver tentato di impedire una visita

Politica lucana

«Venga a urne chiuse»

Tutti i big in tour. E Falotico replica sul “figliol prodigo”

Polemica sulla presenza di politici in ospedale di SARA LORUSSO

di PIERANTONIO LUTRELLI POLICORO – Barbara Matera non si è fatta attendere, è arrivata giovedì sera a Policoro accompagnata dai suoi amici, Guido Viceconte e Cosimo Latronico, senatori lucani del Pdl. L’appuntamento era nel rione Casalini dove sono soliti riunirsi i giovani del posto. Ad attenderla Paolo Castelluccio, consigliere provinciale uscente e ricandidato nel collegio Policoro 1 e Antonio Stigliano, candidato nel collegio Policoro 2. Alle 22 in punto Barbara Matera, 27 anni da Lucera, un passato da annunciatrice Rai, da attrice e da soubrette viene accolta da una folla di giovani. Il Quotidiano l’ha incontrata “tra una fragola e l’altra”. Barbara, che accoglienza ha ricevuto in Basilicata? «Una accoglienza davvero fantastica da parte di tutti, ma soprattutto dai giovani, che nella mia candidatura vedono finalmente una possibilità per tutti gli under 30 di essere protagonisti nel mondo della politica: grazie al Pdl si è riusciti a dar voce al mondo dei giovani, spesso emarginati da una politica elitaria e intellettualoide della sinistra». Così giovane, così bella, non teme che gli elettori non la prendano troppo sul serio? «No, perché tutti si sono resi conto che il modo di fare politica deve cambiare. E’ questa la vera innovazione del Pdl: oggi finalmente si cerca di “svecchiare”la classe politica, attraverso l’ingresso di giovani preparati che nulla hanno da invidiare dalle precedenti generazioni. Certo che avere una bella presenza aiuta, ma penso però che se dietro alla bellezza non hai la sostanza e le doti che si richiedono per svolgere un determinata attività, difficilmente la bellezza può bastare».

La serata lucana di Barbara Matera

Quando e come nasce la sua candidatura? «La politica è una passione che ho da sempre avuto. Il mio primo impegno politico iniziò nel 2001 quando ho iniziato come militante di Forza Italia. Se non dovessi essere eletta al Parlamento Europeo mi piacerebbe comunque continuare nell’impegno politico con il mio partito». Se eletta, cosa intende fare per l’Italia al Parlamento europeo? Innanzitutto garantisco la mia presenza a tutte le sedute perché riten-

Caro direttore, è naturale che il mutuo aiuto fra giornalisti continua a funzionare. Non capirei altrimenti perché, dovendo informare i tuoi lettori dell’uscita del libro di Giampaolo Visetti “Ex Italia”, hai ritenuto di dover precisare che “Visetti quindi non ce l’aveva solo contro la Basilicata come indicò Folino nei giorni successivi alla pubblicazione del dossier”. Il fatto che Visetti abbia raccolto in un libro le sue inchieste su varie parti del nostro Paese, e quindi non parla solo della Basilicata, non cambia proprio niente. Se, infatti, egli parla delle altre regioni come ha parlato

della Basilicata, cioè esponendo al ludibrio pubblico un’intera regione senza conoscerla, offendendo le persone e riportando circostanze e notizie palesemente false, vuol dire che continua a sbagliare. Quanto alle polemiche sorte intorno alla pubblicazione di quell’articolo, ti riporto quanto dissi pubblicamente, nella riunione della direzione del Pd del 3 dicembre: “non ho parlato di complotto negli anni precedenti, né da parte della magistratura, né da parte della stampa, e non credo a complotti nemmeno in questa vicenda. Penso piuttosto che anche l’articolo di Repubblica è ascrivibile a un comune sentire, non credo

La candidata all’Europarlamento ha trascorso una sera con la dirigenza del Pdl ma non ha negato tempo e chiacchiere con i cittadini e i passanti

tanto vantaggi. Ci vorrà una buona amministrazione però, non come quella attuale che spende per operazioni clientelari come i corsi di formazione. Sono operazioni queste che impoveriscono i cittadini. Tutto questo –ha concluso - si chiama immoralità». L’ultima parola alla nostra chiacchierata è del senatore Latronico: «Il centrosinistra – ha detto laconico – non rappresenta più una forza di sviluppo in Basilicata. Il bilancio sociale è disastroso». pie.lu. una pessima figura alla sinistra». Alcuni media l’hanno definita la nuova Carfagna... «Ammiro Mara Carfagna perché è riuscita a superare tutte le polemiche e le accuse che le erano state rivolte soltanto perchè è una bellissima donna, e anche perché ha dimostrato coi fatti di avere idee molto chiare in difesa dei diritti delle donne, come per la legge anti stalking. Sono solo compiaciuta di essere paragonata a una donna simile». Pierantonio Lutrelli

CENTROSINISTRA

Se una regione non la si conosce disinteressato, di circuiti economici, politici, giornalistici e intellettuali (a questi afferenti)”. Non ho cambiato idea. Permettimi di aggiungere che per quanto mi riguarda continuerò a battermi per difendere questa regione affermando un’idea della politica come strumento per perseguire gli interessi generali della comunità. E’ troppo auspicare che gli inviati dei grandi quotidiani nazionali si fermino magari qualche ora in più, verifichino le notizie, e soprattutto evitino di manifestare ottusi pregiudizi nei confronti della Basilicata? Vincenzo Folino consigliere regionale Pd

rio di visita, ma con l’arroganza che lo contraddistingue da anni Gaudiano ha provato a farmi fermare dal personale sanitario». Alla fine, «inutile aggiungere - racconta - che all’ospedale di Stigliano alla fine sono entrato». Gaudiano ha replicato partendo da una precisazione: «Se qualcuno vuole fare una visita a un paziente, non ha bisogno di avvisare la dirigenza». L’ospedale «è un luogo di etica. Ho semplicemente dato disposizioni a tutte le direzioni sanitarie di tutti i pre-

FALOTICO (DEC) «Rientro negato? E’ un orgoglio»

«Con il federalismo si misurerà la capacità degli amministratori»

democrazia, libertà e benessere nel mondo». Gli attacchi a Berlusconi, il caso Noemi, che idea si è fatta? «Preferisco non esprimermi su tutte queste questioni alimentate tristemente dalla sinistra con l’unico obiettivo di far perdere credibilità e consenso del Presidente. Posso solo dire personalmente che, ugualmente alle questione delle “candidate veline” creata anche essa ad arte dall’opposizione, si è dissolta come una bolla di sapone facendo fare

L’INTERVENTO

ta come un monarca». Perchè - continua - il direttore generale della Asl di Matera, Vito Gaudiano «ha cercato di impedirmi l’ingresso all’ospedale di Stigliano con il pretesto che io fossi lì per fare campagna elettorale». Ma un parlamentare della Repubblica «ha libero accesso nelle strutture pubbliche come ospedali perché in ogni momento ne possa controllare il buon funzionamento». Tra l’altro «avevo addirittura informato la dirigenza dell’ospedale del mio arrivo nel normale ora-

Il ministro ai Rapporti con le Regioni e l’attenzione al Sud

no la responsabilità di far morire questa regione». Poi incalza Latronico: «Il centrosinistra che ha fino ad ora amministrato in Basilicata – ha spiegato – ha come aggravante l’aver fatto un uso distorto ei soldi destinati alla formazione». Ed ancora Viceconte: «Tengo a ricordare quando da sottosegretario alle Infrastrutture (2001 2006, ndr) – ha sottolineato – finanziai il rifacimento delle condotte idriche dell’area bradanica, ebbene, questi lavori non sono ancora partiti. Sa perché? Perché non sanno a chi affidare la gestione se all’Eipli (Ente irrigazione Puglia Lucania e Irpinia) o ad Acquedotto lucano. Si litiga per la gestione del potere a danno dello sviluppo. Le pare poco?». Poi parliamo di sconto sulla benzina e di Federalismo fiscale. A quando il reale sconto? Chiediamo. Perché così poco? «E’ una legge che ho fatto fare io – ha rivendicato con orgoglio Viceconte – ormai è in dirittura d’arrivo e gli effetti saranno immediati. La sinistra la finisca di mistificare la realtà. Poi lo sconto gradualmente, man mano salirà. E’una svolta epocale. Il nostro intento si basa su un principio semplice: “vogliamo dare alla Basilicata ciò che è della Basilicata” e infatti con il Federalismo fiscale ci andremo a nozze, la nostra regione ne trarrà sol-

go che senza una costanza non si dimostri affidabilità. La mia volontà e quella di contribuire a costituire con il Pdl il gruppo più importante nel Ppe. Così potremo incidere sulle sue prese di posizione e sulle sue decisioni. E siccome il PPE è la forza politica più importante nel Parlamento europeo incideremo anche sulle decisioni del Parlamento. Così potremo difendere al meglio gli interessi dell’Italia. L’Europa che abbiamo in mente è più forte, più coesa, più moderna, portatrice di pace,

Felice Belisario

RAFFAELE FITTO NEL CAPOLUOGO

Latronico e Viceconte, parole in libertà. Anche sulla benzina POLICORO – E’ un fiume in piena il senatore Guido Viceconte, coordinatore regionale del Pdl. Ci accomodiamo a un tavolo nel locale dove Barbara, nel frattempo si fa fotografare con alcuni giovani ammiratori. Al suo fianco c’è anche il collega Cosimo Latronico. «Ho la certezza della vittoria alla Provincia di Matera – ha detto il politico di Francavilla in Sinni senza alcuna remora – è quanto emerge da alcuni sondaggi che ho fatto fare io. Abbiamo la possibilità reale di vincere al primo turno». Poi le comunali e le provinciali a Potenza. «Sicuramente – ha continuato – andremo al ballottaggio dove poi ce la giocheremo anche lì. Alla Provincia con Pace vinceremo al primo turno». Facciamo notare che nel materano non ci sono i “pezzi di centro” che a Potenza potrebbero fare la differenza. Risponde Latronico: «In provincia di Matera vengono gli elettori, mentre nel potentino abbiamo aggregato quelle forze che hanno deciso di non morire nella sinistra». Poi Viceconte: «De Filippo ha fallito – ha continuato sarcastico – dovrebbe portare i libri in tribunale. Un esempio? Trentamila domande a fronte di 78 posti di lavoro alla Regione, è il simbolo del fallimento. De Filippo dovrebbe chiedere perdono per l’incapacità dimostrata. Han-

Vito Gaudiano

Insediato il Tavolo delle regole SI è insediato ieri mattina il “Tavolo per le regole”, voluto dal centrosinistra lucano, che dovrà lavorare fino alle elezioni regionali per armonizzare le scelte e i comportamenti degli amministratori lucani con il Codice etico europeo che la coalizione ha assunto a base del lavoro dei suoi amministratori. Della commissione fanno parte Anna Paola Vergari (Pd), Silvano Micele (Sinistra per la Basilicata), Donatino Grieco (Ps), Giambattista Colangelo (Pdci), Angelo Lucano Larotonda (Pu), Mario Di Dio (Verdi), Nicola Laguardia (Idv).

AGENDA

Domani D’Alema in tour MENTRE proseguono per tutta la giornata di oggi i comizi e gli incontri dei candidati alla presidenza delle due Province, si infittisce l’agenda lucana dei big nazionali. Domani sarà la volta di Massimo D’Alema, in un tour elettorale per sostenere le candidature di Gianni Pittella al Parlamento europeo, di Piero Lacorazza e Franco Stella alla presidenza delle Province di Potenza e Matera e di Vito Santarsiero a sindaco di Potenza.

DALLE promesse ai fatti in meno di un anno. Lo ha sottolineato ieri mattina a Potenza, il coordinatore regionale del Popolo delle Libertà, Guido Viceconte. Il senatore, ricevendo nel capoluogo il ministro per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, ha detto «in neanche 12 mesi la nostra proposta di legge per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti è diventata realtà. Presto – ha aggiunto Viceconte – i cittadini lucani cominceranno a verificarne i vantaggi». Con queste dichiarazioni Viceconte ha inteso fugare i dubbi, a suo dire seminati da Sinistra, volti a far passare il nuovo disegno di legge sull’energia come un fatto di poca importanza, «perché - ha concluso l’esponente del Pdl - la diminuzione del prezzo della benzina è una vittoria storica del centro destra in Basilicata e avrà una consistente ricaduta sull’intera economia lucana». Viceconte, che assieme ai senato-

ri Latronico e Digilio, all’onorevole Taddei e al candidato sindaco per il capoluogo di regione Molinari ha ricevuto il ministro Fitto, ha poi lasciato la platea al membro del governo Berlusconi. «Dopo il federalismo fiscale – ha spiegato Fitto nel corso del suo breve intervento – il Governo vuol dare all’Italia un nuovo codice delle autonomie. Gli obiettivi immediati – ha aggiunto in proposito - sono da un lato la semplificazione del rapporto tra cittadino e politica, dall’altro la riduzione dei costi di quest’ultima». «La meta finale – ha sottolineato il ministro – è una valida riforma costituzionale in grado di armonizzare lo Stato e i suoi rappresentanti in una ottica di responsabilità e qualificazione della spesa pubblica». Focalizzando poi l’attenzione sul rapporto tra federalismo fiscale e meridione d’Italia il ministro Fitto ha spiegato «il governo ha varato

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una riforma fondamentale con la consapevolezza che su questa riforma si gioca il futuro del Mezzogiorno attraverso le capacità e il protagonismo positivo dei suoi amministratori locali». Ma non solo su federalismo, legge sull’energia e progetti per il futuro si sono soffermati gli esponenti della Pdl. Se il senatore Viceconte ha espresso parere positivo a proposito dell’apertura «del centro destra lucano ai membri moderati precedentemente dall’altra parte della barricata (Molinari e Pace candidati alla Provincia e al Comune di Potenza provengono entrambi dalle fila del Pd, ndr)», il ministro Fitto ha ricordato agli scettici come il governo Berlusconi sia molto attento al Mezzogiorno in generale e alla Basilicata in particolare. «Il nostro è un esecutivo – ha detto Fitto – che tiene fede agli impegni assunti in campagna elettorale ed è per questo – ha sottolineato – che gli avversari, privi di pro-

La conferenza stampa del Pdl a Potenza (foto Andrea Mattiacci)

grammi e visione d’insieme, non trovano altro a cui appellarsi se non una improbabile questione morale». Il ministro per i Rapporti con le regioni ha poi concluso con una battuta riguardante le “Considerazioni finali” di Mario Draghi all’ultima assemblea di BankItalia. «Rispecchiano – ha detto – le dichiarazioni di Tremonti e Berlusconi sullo stesso argomento. Una conferma che c’era e c’è una idea valida di governo del paese e delle sue emergenze». Michele Russomanno

BLITZ DELLA FINOCCHIARO A NOVA SIRI

«MI rende onore apprendere dalle cronache politiche che si parli ancora di me in casa Pd. Sincera attestazione di un’opera comunque svolta». Ironizza così Roberto Falotico, segretario regionale dei Dec che si è sentito chiamato in causa nella riunione dell’assemblea regionale democratica che giovedì ha confermato il reggente Erminio Restaino alla guida della segreteria del partito. «Mi rende ancora più onore leggere le puntuali rassicurazioni del presidente De Filippo, e del neo segretario regionale sull’impossibilità di un mio rientro nel partito. Il suggello, né più né meno, dell’autonomia e della solidità di DeC. Abbiamo deciso con gli amici del territorio di fondare un movimento nuovo e di tessere alleanze su una piattaforma programmatica reale, sostenibile, sottoscritta - prosegue - Abbiamo deciso di guardare avanti e ridare voce a tutti i democratici e cattolici, la cui unica ambizione è fare politica come servizio alla comunità». Allora, «questo sì, che rende a tutti noi impossibile tornare nel Pd». Fatti salvi gli «auguri» al nuovo segretario del Pd.

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Il capogruppo Pd al Senato, “barricadera” e combattiva contro il Premier

«Porteranno il nucleare nel Mezzogiorno» NOVA SIRI - «Berlusconi non vuole che province, comuni e regioni gli rompano le scatole». E’ breve ma intenso il blitz lucano di Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato. La Finocchiaro va giù duro. L’oggetto degli strali è uno solo: Silvio Berlusconi. «Per lui gli enti locali sono un ostacolo da rimuovere, per avere le mani libere. Dal parlamento, dagli enti locali, da tutti». Sul palco di Nova Siri, accanto a lei, ci sono i senatori lucani Filippo Bubbico, Carlo Chiurazzi e Maria Antezza. Più defilati il candidato sindaco di Nova Siri, Pasquale Favale, e l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico. Arriva in seguito, con qualche minuto di ritardo, il candidato

alla presidenza della Provincia, Franco Stella. Non manca un affondo sul nucleare, tema particolarmente caldo a Nova Siri, distante non più di tre chilometri dal centro Itrec della Trisaia. L’accusa principale è l’incapacità di stare al passo con i tempi. «Non siamo moderni. In tutto il mondo si parla di energie alternative e qui puntiamo sul nucleare. E si tratta anche di nucleare di terza generazione, che ci faremo vendere dai paesi che già trattano il più avanzato nucleare di quarta generazione». Dove metterà il nucleare? «Noi non lo sappiamo. Dal decreto nulla si evince. Ma abbiamo il sospetto che voglia piazzarlo in uno dei luoghi più belli del Mezzogior-

no. Di sicuro, da parte del governo, la volontà degli enti locali di esprimere opinioni è mal tollerata. Ho paura che a decidere, alla fine, possano essere le imprese che dovranno eseguire i lavori, basandosi su mere esigenze di mercato e convenienza». Poi la sfida “barricadera”: «Berlusconi dice che manderà l’esercito a presidiare la costruzione delle centrali nucleari? Può mandare anche venti eserciti, qui non passerà. Noi ci saremo, pacificamente, a mani nude, come ha detto Niki Vendola, ma ci saremo. Tenga giù le mani dalla nostra terra». Arriva, a questo punto, la frecciata ai senatori lucani del Pdl. «Quelli che votano sempre come dice il governo, anche contro il Mezzogior-

no. E si sono opposti, invece, al nostro emendamento che prevedeva la concertazione con gli enti locali. Non si può predicare qui in un certo modo, per poi dire sempre signorsì quando si sta a Roma». Le royalties sulla benzina? «Un’autentica presa in giro. E, tra l’altro, i parlamentari lucani del Pdl hanno anche votato un emendamento della Lega per trasferire parte dei fondi alle regioni che ospitano i rigassificatori. I soldi della vostra terra regalati al Veneto, capite?». C’è spazio, nel suo discorso, anche per un sentito monito sull’assenteismo di protesta. Evidentemente si teme, in casa Pd, che il fenomeno possa colpire in modo particolare: «Votate e porta-

Angela Finocchiaro con la dirigenza materana (e non solo) del Pd

te a votare quelli che non vogliono farlo. Devono capire che un voto non dato, in questo particolare contesto storico, equivale a un voto regalato a Berlusconi». Aveva introdotto l’incontro Filomena Bucello, candidata alla Provincia dal Pd nel collegio di Nova Siri- Policoro. «Berlusconi non ci ama perché puntualmente consegniamo i nostri enti locali al centrosinistra, come fare-

mo anche quest’anno». Il direttivo locale del partito aveva offerto due doni alla Finocchiaro: un’orchidea bianca («il mio colore preferito») e un centrotavola realizzato a mano da un’anziana del posto. Prima del saluto finale la promessa a Franco Stella: «Se vinci al primo turno, scendo di nuovo in Basilicata per fare festa con te». Pino Suriano

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A tu per tu con la Barbara europea

POTENZA - Il capogruppo al Senato di Italia dei valori, Felice Belisario, chiama un comportamento «da monarca», quello che Vito Gaudiano, direttore generale della Asl di Matera e accusato dal senatore lucano di aver tentato di impedire una visita di controllo all’ospedale di Stiglaino, spiega essere «una scelta basata sul giudizio e sull’etica». La visita? «Solo dal prossimo 8 giugno». A urna chiuse. E’ questo il “nodo”della contesa: da un lato la rivendicazione del diritto del parlamentare a fare ispezioni, dall’altro chi vuole «tutelare il diritto di cura dalle polemiche politiche e da eventuali strumentalizzazioni». Con ordine. Felice Belisario, nel pomeriggio di ieri, ha diramato una nota con cui diceva che «se la sanità lucana non funziona al meglio dipende anche dal fatto che qualche dirigente si compor-

sidi ospedalieri della Asl che si evitassero speculazioni politiche, da una parte e dall’altra, e perchè non si potessero creare le condizioni per future strumentalizzazioni». Quanto al diritto di ispezione, «ci sono possibilità e momenti istituzionali adatti al controllo, a partire da quelli fatti dalla commissione del Senato. Ma sia chiaro, la richiesta di non effettuare “visite” in periodo elettorale, vale per tutte le parti politiche, nessuno avrà un privilegio». Se poi «Belisario è interessato a controllare l’ospedale di Stigliano che, tra l’altro è al centro di ogni attenzione possibile perchè in riqualificazione, si presenti dopo il 7 giugno. Sarò il primo a fare da Cicerone in una visita a tutti i presidi e le strutture della Asl di Matera. Capirà che, al di là di quello che dice, la sanità funziona, è la migliore del centro-sud». Così, «a disposizione», ma a urne chiuse.


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Magneti Marelli conferma 57 interinali su 70. Lo sciopero continua

Auto globale

Fiat apre, ma non basta

Fiat ancora in corsa ma ci sarebbe già un accordo di massima con la russa

Decisiva la mediazione del presidente Martorano di MARIATERESA LABANCA

Sfuma Opel Magna sorpassa Fiat non si presenta alle trattative del pomeriggio Ma i tedeschi: «Teniamo aperte tutte le opzioni» di ROBERTO CARACCIOLO e STEFAN WALLISCH

Le trattative proseguono Il sindacato chiede garanzie per altre 13 unità

tà in merito, non sorprende che abbia rinunciato all’incontro». Sui tempi di un’eventuale intesa con la Magna non si fanno previsioni. C’è solo un commento del ministro degli Esteri e vice cancelliere tedesco, Frank-Walter Steinmeier (Spd), il quale, entrando questa sera in cancelleria, ha detto: «Sono fiducioso che, con l’impegno e la serietà di tutti, si possa arrivare ad una soluzione entro questa notte». Nel frattempo, la Sinistra mantiene la sua posizione critica. «Gli sviluppi attuali dimostrano che i lavoratori della Opel sono le vittime della battaglia elettorale fra la Merkel e Steinmeier – ha detto il co-presidente della Linke, Oskar Lafontaine - La concorrenza fra la Merkel e Steinmeier per l'ufficio della cancelleria ostacola, come volevasi dimostrare, un’azione coordinata del governo federale per salvare la Opel».

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I piani di Magna e Fiat per Opel a confronto

IL J’ACCUSE DI MARCHIONNE

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«Ecco perché non ci siamo seduti al tavolo» TORINO - Fiat riafferma la propria determinazione a perseguire il suo obiettivo strategico di partecipare al processo di consolidamento del settore automobilistico in Europa, e considera la potenziale fusione con Opel un eccellente strumento per dare luogo alla costituzione del secondo produttore automobilistico in Europa con una presenza geografica globale e tutte le risorse tecniche, manageriali e finanziarie necessarie per competere nell’attuale contesto di mercato. Il piano proposto da Fiat limiterebbe i costi sociali del processo di integrazione ed al tempo stesso consentirebbe di ottenere significative sinergie. «La ricerca di un partner per Opel, iniziata da General Motors e che ha poi coinvolto il Governo Tedesco a causa della richiesta di sostegno finanziario, è stato un processo complicato e difficile» ha detto Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat spa. «Siamo coinvolti in queste attività da un certo numero di settimane ed abbiamo cercato di soddisfare in maniera responsabile le richieste. Le questioni emerse nelle ultime fasi del negoziato tra martedì e mercoledì ci hanno sorpreso negativamente dal momento che non eravamo stati informati di certi dati ed informazioni finanziarie chiave che consideriamo essenziali per la formulazione di un’offerta di fusione seria. Data la natura del processo e la sua durata estremamente limitata, Fiat non ha avuto pieno accesso alle informazioni contabili di Opel per determinare con esattezza la situazione finanziaria della stessa Opel e poter così for-

Il documento diffuso ieri dalla Fiat communications group mulare un’offerta di fusione che tenga in considerazione sia le esigenze di General Motors come venditore che quelle di Fiat». «Le richieste dell’ultima ora costringerebbero, fra l’altro, Fiat a sostenere finanziariamente Opel nell’immediato, mentre il Governo tedesco determina i tempi e le altre condizioni del finanziamento ponte, esponendo così Fiat a rischi non necessari e irragionevoli. Non è infatti, ragionevole ritenere che Fiat, dopo aver fatto una prudente valutazione di business ed una attenta considerazione dei propri interessi, possa finanziare un gruppo le cui condizioni finanziarie allo stato rimangono ignote. ll poco tempo fra questa richiesta e la data entro cui deve essere assunto il relativo impegno non consente poi che

si possano completare le usuali attività di due diligence». «Rimaniamo impegnati a cercare di trovare modi per venire incontro alle richieste di General Motors e del Governo Tedesco», continua Sergio Marchionne, «ma l’emergenza della situazione non può forzare Fiat ad assumere rischi del tutto inusuali. Abbiamo già offerto di apportare le nostre attività automobilistiche senza debiti, in modo da conferire al nuovo Gruppo non solo una base patrimoniale solida ed assolutamente necessaria, ma anche i flussi di cassa derivanti da queste nostre attività che avrebbero aiutato a stabilizzare la situazione finanziaria del nuovo Gruppo durante la fase transitoria e nel successivo processo

PROFONDO ROSSO A PIAZZA AFFARI Pluff in borsa per i titoli del Lingotto Calo del 4,15%. -2% negli ultimi 30 giorni Fiat approfondisce il rosso a Piazza Affari, facendo segnare un calo del 4,15% a 7,51 euro dopo aver toccato un minimo di 7,56 euro, mentre passano in negativo anche gli indici (-0,34% il Mibtel); gli scambi per il titolo del Lingotto restano modesti, con 18,9 milioni di pezzi scambiati contro una media di oltre 54 milioni al giorno nell’ultimo mese. In attesa delle decisioni del Governo tedesco, oggi Fiat ha fatto un passo indietro su Opel con l’amministratore delegato Sergio Marchionne che, pur confermando l’interesse nel cercare di «venire incontro alle richieste di General Motors», ha scelto di non partecipare alla riunione di Berlino. Con il risultato che si sta delineando oggi, peggiora il bilancio dell’ultimo mese del Lingotto in Borsa: nonostante il boom dei giorni della firma dell’accordo con Chrysler, il titolo in trenta giorni ha perso circa il 2%

di integrazione. Di più non ci può essere richiesto». Alla luce di queste considerazioni, Fiat spa ha deciso di non partecipare alle riunioni che il Governo tedesco sta cercando di organizzare a Berlino per oggi (ieri per chi legge) ndr , venerdì 29 maggio, e che hanno come unico argomento all’ordine del giorno il supporto finanziario di urgenza ad Opel. Fiat rimane disponibile ed impegnata a continuare le discussioni con tutte le parti interessate in modo da trovare una soluzione stabile e duratura per le attività industriali del gruppo Opel.

DIRETTIVO DELLE FISMIC

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Uniti e responsabili MELFI - Si è tenuta ieri a Melfi la riunione del direttivo della Fismic, l'organizzazione sindacale autonoma. L'incontro si è svolto alla presenza dei candidati alla presidenze della Provincia di Potenza: per il PD, Piero Lacorazza, e di per il PDL, Aurelio Pace. Nel corso del direttivo è stata analizzata la complicata situazione di crisi economica del Paese, con particolare riferimento a quella del settore Automotive. La Fismic ha ribadito quanto va affermando da più giorni, in particolare nella manifestazione di Torino dei giorni scorsi, cioè la necessità inderogabile che il Governo apra da subito un tavolo negoziale finalizzato a dare quelle indispensabili certezze occupazionali e produttive agli stabilimenti italiani. «A tal fine - è scritto nella nota sindacale, a firma dei sue segretari, regionale e nazionale, Marco Roselli e Roberto Di Maulo - si rende urgente che il Governo, assieme agli enti locali, predispongano un piano di interventi finanziari a sostegno del settore, paragonabile a quanto fatto dagli altri governi europei e da quello americano». Inoltre, per la Fismic, serve una revisione della cassa integrazione e degli ammortizzatori sociali per i precari che, finora, sono stati i maggiormente colpiti dalla crisi. «C'è da registrare con soddisfazione - è il commento - l'impegno attivo manifestato dai nostri interlocutori, candidati alla presidenza della Provincia, di muoversi in appoggio alle nostre richieste nei confronti della Regione, del Governo e

delle stesse parti industriali. In tale quadro si innestano le attuali manifestazioni di disagio dei lavoratori di alcune realtà dell'indotto melfitano, ai quali la Fismic dice con chiarezza che per quanto comprensibili le ragioni, non siamo d'accordo che la lotta dei lavoratori possa mettere in pericolo le attività produttive di un altro stabilimento, come sta capitando in Sata ormai da alcuni giorni. Così c'è il rischio di innescare una guerra tra i poveri che la Fismic non condivide e dalle quali conseguenze si dissocia. A nostro avviso ci sono tutte le condizioni per trovare quelle soluzioni equilibrate, già emerse al tavolo negoziale con la Magneti Marelli, che diano continuità occupazionale agli interinali coinvolti, e solidarietà con chi oggi è in cassa integrazione». Pertanto, la Fismic, richiama tutte le altre organizzazioni sindacali ad uno sforzo unitario per evitare contrapposizioni che risulterebbero incomprensibili all'opinione pubblica. «Su quest'ultimo punto siamo categorici: siamo contrari a che i lavoratori della Sata, dopo tanta cassa integrazione, perdano ancora occasioni di recupero salariale: pertanto chiediamo che tutte le prestazioni aggiuntive, compreso il recupero della produzione non effettuata, sia compensata da adeguate maggiorazioni straordinarie». Su queste tematiche il sindacato ritiene sia possibile arrivare ad una positiva conclusione negoziale «che eviti il peggio e possa fare riprendere al più presto le attività produttive interrotte».

Il presidente Martorano incontra i segretari sindacali regionali

sindacati chiedono garanzie occupazionali anche per loro. Alla luce dei risultati di ieri, il numero uno degli industriali lucani - che alla proclamazione dello sciopero aveva reagito con un messaggio che metteva in discussione l’opportunità dell’azione di lotta intrapresa - dice: «La protesta ha ottenuto risvolti positivi sul piano delle trattative sindacali. Ma non direi lo stesso sul piano della conflittualità che caratterizza sempre più il territorio regionale». «Inopportune» le dichiarazioni del presidente Martorano, per il segretario della Cisl lucana, Nino Falotico, che ha giudicato «avventata la decisione di procedere senza confronto sindacale alla sostituzione dei lavoratori interinali in scadenza con lavoratori provenienti da altri stabilimenti del gruppo Fiat». Punto sul quale ha battuto anche il segretario della Uil, Carmine Vaccaro, dal quale è arrivata una netta condanna all’atteggiamento aziendale teso a «indebolire Melfi e il tessuto occupazionale lucano». Sostituire i lavoratori non è aggiungere unità, hanno sottolineato in maniera unitaria i tre segretari. «Non si può mandare a casa i nostri operai chiamandone degli altri da fuori - precisa il segretario della Uil, Michele Delicio - Nulla in contrario

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alla strategia della solidarietà. Ma non deve equivalere a mortificare il nostro territorio». E il sindacato ha chiesto pure al presidente Martorano di far recedere gli industriali da questo maldestro tentativo. Ieri è stata ufficializzata un’altra notizia: la proroga fino a fine luglio dei 300 operai di Pomigliano d’Arco in Sata. Ora, il braccio di ferro tra Fiat e tute blu continua. Quelle a venire sono ore decisive. Ma il giudizio dei metalmeccani è che «finalmente le aziende si sono messe sul percorso giusto». Opposto il segnale che era arrivato dal vertice di giovedì scorso a Melfi. Il responsabile nazionale del settore Auto per la Uilm, Eros Panicali, in Basilicata per la difficile trattativa, aveva giudicato «intransigente» l’atteggiamento della Fiat. «Sono rimasti fermi sulle loro posizioni - aveva dichiarato al termine dell’incontro - senza tentare nessuna mediazione su posizioni molto ragionevoli». Poi, ieri, la proposta dell’azienda che segna l’apertura. «Ma questo non basta - ha chiuso il leader lucano della Uilm, Vincenzo Tortorelli - Lo sciopero verrà sospeso solo nel momento in cui verranno garantiti lavoro e salario anche ai 13 rimasti fuori».

IL COMMENTO DI ROMANIELLO

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L’ attacco a Confindustria

Gli operai dell’indotto Fiat in protesta

POTENZA - E’ un duro attacco alla Confindutria della Basilicata, quello che arriva da Giannino Romaniello, presidente del comitato regionale Politiche per il lavoro. «Non è più tollerabile dice - il tentativo di Confindustria di continuare a rifuggire dalle proprie responsabilità. Dovere istituzionale di chi ha una rappresentanza territoriale e' quello di fare tavoli di confronto con i rappresentanti dei lavoratori con il chiaro obiettivo di discutere delle ragioni alla base dello sciopero attualmente in corso nell’area di Melfi al fine di favorire una intesa. Considerata la particolare situazione determinatasi a Melfi - conclude Romaniello - come giustamente dichiarato dal presidente De Filippo, bisogna fare l'incontro fra azienda e sindacato sul tema specifico dell’assunzione dei lavoratori interinai e, considerato che a questo momento ancora nulla è dato sapere, la giunta regionale convochi le parti e avanzi nell'interesse generale della regione una proposta di mediazione, chiamando tutti alle proprie responsabilità».

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BERLINO - Un via libera del governo tedesco non c’è ancora, ma il destino della Opel, in queste ultime ore, sembra essere sempre più legato all’offerta messa sul tavolo dal produttore di componenti d’auto Magna: il gruppo austrocanadese punta alla definizione di un memorandum d’intesa con la General Motors, da presentare già nella serata di ieri alla cancelliera tedesca Angela Merkel (Cdu). La Magna, infatti, secondo quanto si apprende da fonti del governo, ha stretto con la Gm un accordo di massima sulla controllata Opel che e adesso al vaglio degli esperti del governo. Solo dopo l’esame dei tecnici, il documento verrà discusso dall’Esecutivo, dai rappresentati del Tesoro Usa e dei governatori delle quattro regioni in cui si trovano gli impianti della casa automobilistica. La Fiat, come ha confermato oggi il vice-portavoce del governo – Thomas Steg – non è definitivamente fuori dalla gara, ma la sua assenza a questa nuova, e forse cruciale, tornata di trattative ha concentrato i riflettori sugli intensi colloqui con la Magna. Nonostante i passi avanti che il piano di Frank Stronach avrebbe fatto durante la giornata, il ministro dell’Economia – Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu) – è però deciso a tenere aperte tutte le opzioni. La Magna ha presentato «nuove idee» per l’acquisizione della Opel, ha detto il leader conservatore, non escludendo un’insolvenza della società se gli Usa non daranno risposte concrete alle domande di Berlino. «Noi abbiamo le idee molto chiare su dove vogliamo arrivare e sul grado di rischio che siamo disposti ad accettare», ha detto il ministro, osservando che queste condizioni devono essere rispettate. Tra i punti ancora aperti, c’è la questione dei finanziamenti ponte che verrebbero accordati nell’ambito di un’eventuale amministrazione fiduciaria e la concessione di garanzie pubbliche sul debito per aiutare il futuro acquirente della casa automobilistica. Su quest’ultimo punto, dopo la confusione di ieri, il governo tedesco è stato tassativo: Berlino intende concedere fino a un massimo di 1,5 miliardi di euro (contro gli 1,8 miliardi che avrebbe chiesto la Gm). «Oltre questa cifra, il governo non è disponibile», ha sottolineato Steg. La giornata era cominciata con una notizia niente affatto rassicurante per la Fiat: la Magna ha «la pole position» nella gara all’acquisto della Opel, aveva detto il ministro del Lavoro tedesco, Olaf Scholz (Spd), al quotidiano Berliner Zeitung. Secondo Scholz, la «Magna capisce qualcosa delle attività auto», ha le idee chiare sulla politica finanziaria

ed è pronta ad un accordo in qualsiasi momento. E forse anche quest’ultimo punto ha giocato a favore di Stronach. Secondo Roland Koch (Cdu), il governatore dell’Assia, il Land che ospita il principale impianto della Opel (Ruesselsheim, 15.300 dipendenti), la Fiat non si è presentata oggi probabilmente perchè si è resa conto di non poter dare, in tempi brevi, chiarimenti alle numerose domande aperte in merito al proprio piano. E la sua rinuncia, ha aggiunto, ha portato una maggiore chiarezza nelle difficili trattative per la vendita della Opel. Una rinuncia che «non sorprende» il governo federale, come ha osservato Steg. «Eravamo d’accordo che oggi si discutessero i risultati delle trattative tra i possibili investitori e gli interlocutori negli Usa», ha detto: «Visto che la Fiat attualmente non ha da presentare novi-

POTENZA - E’ stata la mediazione di Confindustria a far segnare il passo in avanti nella vertenza dell’indotto Fiat di Melfi, in agitazione ormai da 5 giorni. Il presidente, Attilio Martorano, aveva convocato Cgil, Cisl, Uil e Ugl già dalla prima mattinata. Poi, nel vertice informale del pomeriggio, nella sede potentina di Confindustria, l’annuncio: Magneti Marelli ha rinnovato il contratto scaduto di 57 interinali, 25 alla Plastic Components e 32 alla Sistemi sospensioni, fino a fine luglio. Due importanti risultati che sono stati accolti con favore dai rappresentanti sindacali presenti: Nino Falotico e Carlo Quaratino per la Cisl, Michele Delicio e Carmine Vaccaro per la Uil, Giovanni Tancredi per l’Ugl. La riunione è stata però aggiornata per l’assenza del segretario generale della Cgil, Antonio Pepe, ma solo per motivi logistici. Con un fax inviato agli uffici dell’Associazione degli industriali, il segretario ha confermato la propria disponibilità al confronto. Il presidente Martorano non ha escluso la possibilità di riaggiornare il vertice in tarda serata. La palla, da Potenza è rimbalzata a Melfi, dove anche ieri lo sciopero nei due stabilimenti di San Nicola ha paralizzato l’attività della Sata. I segretari hanno avviato il confronto con i leader di categoria per analizzare l’apertura arrivata dalle due aziende. E dalla zona industriale di San Nicola il numero uno della Fim lucana, Antonio Zenga, ha parlato di «passo avanti» ma non di soluzione della vertenza. «La proposta di rinnovare solo 25 interinali - ha dichiarato - è per noi insufficiente. La solidarietà deve valere per tutti, cassintegrati e precari». Per questo i metalmeccanici di Melfi hanno deciso di mantenere lo stato di agitazione e andare avanti con lo sciopero. Oltre ai 57 interinali confermati, ne rimangono altri 13, con contratto scaduto lo scorso 16 maggio. I


12 Primo piano

Sabato 30 maggio 2009

Primo piano 13

Sabato 30 maggio 2009

Cronaca della giornata dei protagonisti indagati

Rimborsi facili

Riuniti da De Franchi

Il presidente del consiglio regionale e tre consiglieri indagati per truffa ai danni della Regione Basilicata Il pubblico ministero Woodcock sequestra i loro conti corrente

Da via Anzio allo studio dell’avvocato di LEO AMATO

Meglio il bonus dell’auto blu

Sullo sfondo il palazzo della Regione Basilicata In alto a sinistra Prospero De Franchi, a destra Giacomo Nardiello In basso a sinistra Franco Mattia, a destra Franco Mollica

Per l’accusa «li hanno intascati illecitamente» Radice e Mastrosimone ne sono testimoni POTENZA - Prospero De Franchi ha 59 anni, una passione per l’agricoltura e fa politica da quando era ragazzo. E’ il presidente del consiglio della Regione Basilicata. E’ residente a Corleto, ma lo vedono salire su un’auto in via Mazzini. Franco Mollica, 50 anni, è stato eletto con i Verdi e ora sta al centro. E’ residente a Venosa, ma alla Regione ci va con la sua auto che parcheggia sotto casa a via Londra. Giacomo Nardiello, 60 anni, prima della sua elezione con i Comunisti italiani lavorava in ospedale. E’ residente a Ruoti, ma lo vedono uscire di buon mattino dalla sua abitazione di via Catania. Franco Mattia ha 69 anni, è un funzionario dello Stato in pensione e in consiglio regionale rappresenta il Pdl. E’ residente a Tolve, ma su un citofono di via di Giura ci sono il suo nome e quello di sua moglie. Potevano usare l’auto blu della Regione, ma hanno preferito il rimborso spese. Un bonus per i

Il pm Henry John Woodcock

consiglieri che non sono residenti a Potenza. Uno di quei «privilegi» che nell’ultrasinistra, tra la destra radicale e fra i seguaci di Beppe Grillo definiscono «della casta». Per il sostituto procuratore Henry John Woodcock, che ha chiesto al gip il sequestro dei conti corrente, «è una truffa ai danni della Regione Basilicata». Una truffa da cento mila euro.

Perché, sostengono gli investigatori, «i quattro consiglieri Regionali, tra il 2004 e il 2008, hanno intascato indebitamente e illecitamente ingenti somme di denaro pubblico». Un’ipotesi che aveva ventilato a telefono una collega dei quattro indagati: Rosa Mastrosimone, consigliere regionale dei Democratici di centro e candidata alla presidenza della Provincia di Matera. Parlava con Carmine Nigro, presidente uscente e suo ex compagno di partito. E’ da quella telefonata che è partito il pool investigativo di Woodcock. Rosa Mastrosimone riferiva di una chiacchierata con Aldo Michele Radice, segretario regionale del partito di Antonio Di Pietro e dirigente dell’ufficio regionale Risorse finanziarie. Si parlava «del fatto che alcuni consiglieri, pur potendo usufruire dell’auto di servizio, preferivano servirsi dell’auto propria, al fine di inascare il rimborso spese». In questo modo però restavano inutilizzate tre auto blu per le quali la Regio-

ne versava un canone leasing di nove mila euro al mese. «Evidente spreco di risorse pubbliche», evidenzia Woodcock. Auto ancora da pagare ferme e migliaia di euro a consiglieri che in realtà abitano a Potenza. La polizia di Stato convoca Rosa Mastrosimone. E lei conferma. Dice: «Radice, in maniera molto corretta, mi chiama e mi dice in maniera ufficiosa... sai si dicono tante cose, ma addirittura... che ci sono consiglieri che fanno parte dell’ufficio di presidenza che invece di usare l’auto di ufficio utilizzano il proprio mezzo per avere il rimborso... loro avrebbero potuto optare per l’auto. Non hanno scelto l’auto e hanno chiesto il rimborso... e io dicevo... se in effetti si spostano da fuori è un discorso... se non si spostano odeve andare l’autista a prenderli...». Anche Radice viene convocato in Questura. Lui, però, illustra la normativa: il rimborso «spetta solo a quei consiglieri che, non risiedendo a Potenza e non usufruendo di auto di servizio,

devono percorrere con mezzi propri un certo tratto di strada per raggiungere il capoluogo di Regione e partecipare alla vita istituzional». La polizia ha in mano questi dati. Ma deve cercare dei riscontri. Vengono disposti dei servizi che in gergo poliziesco vengono chiamati «Ocp», letteralmente «osservazione, controllo e pedinamento», vengono acquisiti i tabulati telefonici dei consiglieri, i contratti di abbonamento delle Tv satellitari e delle società che forniscono gas ed energia elettrica. Accertamenti che hanno fornito

«elementi significativi e inconfutabili», sostengono gli investigatori. Trovati i riscontri il magistrato anglonapoletano ha chiesto al gip Rocco Pavese il sequestro preventivo di 37 mila euro dal conto di De Franchi, di 24 mila euro dal conto di Mattia, di 19 mila euro dal conto di Nardiello e di 17 mila euro da quello di Mollica. Ieri mattina la polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza del gip e ha bloccato quelle somme. Per la procura quei soldi sono «provento della truffa». f.amendolara@luedi.it

DIFESE D’UFFICIO

Il verbale di Radice

L’INTERCETTAZIONE

«Confusi residenza e domicilio»

«La legge funziona così»

Denuncia telefonica

POTENZA - Sono «sereni» i consiglieri regionali della Basilicata indagati nell’inchiesta sui rimborsi spese coordinata dal pm di Potenza. Henry John Woodcock: «non abbiamo mai fatto – hanno ribadito – false dichiarazioni sulla nostra residenza». Il vicepresidente del Consiglio Giacomo Nardiello (Pdci) ha detto che «l'inchiesta della magistratura e il conseguente provvedimento giudiziario mi trovano sereno perchè la mia residenza storica (da non confondere con il domicilio) è quella di Ruoti dove ho casa e dove sono spesso per la mia attività politica ed istituzionale. Pertanto non ho nulla da giustificare, tanto più in tema di moralità». L’altro vicepresidente indagato, Franco Mattia (Pdl), ha aggiunto che «noi abbiamo dichiarato la verità sui rimborsi e sui comu-

ni di residenza, compilando degli appositi modelli. Io, ad esempio, sono residente a Tolve dalla nascita». Per il consigliere Francesco Mollica (Centro popolare), «le accuse sono infondate e fuorvianti rispetto a quello che prevede la norma. Io sono residente ad Venosa ormai da più di 30 anni. Dispiace per la tempistica dei provvedimenti, in un momento elettorale, ma – ha concluso Mollica – io non ho mai dichiarato il falso sulla mia residenza». «Nessuno dei quattro consiglieri regionali chiamati in causa ha mai dichiarato il falso, essendosi essi limitati, all’atto dell’insediamento, a compilare un modulo in cui si richiedeva di dichiarare la propria residenza anagrafica». Lo ha detto, in una dichiarazione, il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi.

ECCO cosa racconta Aldo Michele Radice, dirigente dell’ufficio regionale che autorizza i rimborsi, in procura: «I consiglieri fanno un’autodichiarazione nella quale attestano di essere residenti fuori dal comune di Potenza e quindi menzionano la loro residenza e, pertanto, così come è previsto per legge, è implicito che per ottenere il rimboso devono percorrere il tratto di strada tutti i giorni dalla loro residenza al capoluogo»

TUTTO comincia con una telefonata. Rosa Mastrosimone si sfoga a telefono con il suo ex collega di partito Carmine Nigro. Nigro: Chi è? Mastrosimone: io Nigro: Bè, hai finito? Mastrosimone: ma che ho finito? Sto… sto per partire. Hey, sono stata chiamata… posso parlare o sei impegnato? Nigro: si, dì Mastrosimone: sono stata chiamata in ufficio perché qualcuno pare che abbia detto che… che io faccio il rimborso, che noi facciamo il rimborso, perché siamo legati a…a… al discorso dei quattrini. Questa cosa mi ha fatto imbestialire… Nigro:si, ma dove sei stata? Mastrosimone: da Radice Ho detto: “Scusami Aldo, ma fammi capire, tu mandami questa lettera ufficialmente in modo tale che io subito ti rispondo e ti dico: “Tu hai l'auto? Si. C'hai l'autista di Matera? Si. E benissimo, allora dammi l'autista e le… e l'auto che io da do-

mani stesso… eh… non voglio più il rimborso”. Dice: “Ma perché?, ho detto: “Vatti a vedere nel mese di ottobre la richiesta che ho fatto io del comando del signor De Palo e del fatto che questo non è stato assolutamente preso in considerazione, perché serve alla bisogna”Pronto? sul fatto che ci sono tre auto impolverate giù che costano novemila euro al mese soltanto di leasing... di… di… insomma non so neanche cos'è Nigro: vabbè, si, il canone Mastrosimone:Oh. Poi… eh… invece ci sta poi il discorso dei rimborsi. Allora ho detto: “Mentre per Mattia il problema non si pone” perché lui dice che viaggia da Tolve però pare che non sia vero. Nigro: mh Mastrosimone: eh, perché in effetti fa un abuso. Nardiello uguale che sta a Potenza. L'unico problema sarebbe per te. Nigro: eh Mastrosimone: io gliel'ho spiegato, ho detto: “Vedi che non è per volontà mia. E' perché mi hanno reso impossibile.

L’avvocato Sergio Lapenna

tutto diverso: i miei impegni istituzionali si sono moltiplicati, ed è buona regola che viaggi accompagnato da un autista. Sono preso tutto il giorno, e la sera dormo a Potenza. Dormo, sia ben chiaro, e mia moglie mi vede pochissimo, che è diverso da aver il centro dei propri interessi e delle proprie attività, soprattutto per un politico che resta sempre legato al suo territorio d’elezione. Poi bisognerà capire in che lingua stiamo parlando, che dialetto. Ad Avigliano quando uno chiede a un altro: “Dove stai?” Significa “Dove ti trattieni. Dov’è il tuo domicilio”. Dalle mie parti si prende il dato di dove uno risiede». Quella di ieri è stata una giornata campale. Tutto comincia alle undici di mattina in consiglio regionale. Manca il numero legale e la seduta è sciolta, ma qualcuno se la prende con Rosa Mastrosimone: «Tutta colpa di quelle chiacchiere con Nigro». Lei gli risponde, e se ne va

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di FABIO AMENDOLARA

POTENZA - «In Basilicata non si è mai dimesso nessuno. Bubbico è stato rinviato a giudizio due volte, pure De Filippo. Non vedo perché adesso dovrei dimettermi io che sono solo indagato». Prospero De Franchi è il presidente del consiglio regionale da meno di un anno. Non grida al complotto come si usa in queste occasioni. Cerca di difendersi nel merito. Che cosa c’è che non va in questi rimborsi per gli spostamenti? Cosa c’è scritto negli atti d’indagine di tanto scabroso? «Ma è possibile che uno subisca l’onta mediatica di un’indagine per falso, truffa, peculato, perché ci si attacca alla distinzione tra residenza effettiva e residenza anagrafica, anzi, per partire da principio, perché si prendono sul serio le chiacchiere di un consigliere che parlotta al telefono col presidente della provincia di Matera?». L’altro ieri è arrivata una chiamata dalla questura. Gli hanno detto di presentarsi di persona per notificargli un avviso di garanzia, e De Franchi è stato due ore in compagnia del questore e del capo della squadra mobile. C’è andato giù duro, perché da quando è partita questa indagine non è stato mai sentito dagli inquirenti. «Non si preoccupi. Il dottor Woodcock è persona intelligente. La sentirà e vi chiarirete al più presto». Questo è quanto gli avrebbero detto. Lo riferisce lui stesso. «Ho letto bene le carte e risulta che avrebbero fatto indagini al catasto, servizi di osservazione, pedinamenti… Io gli ho chiesto soltanto perché in tutto questo non mi hanno mai domandato, semplicemente: “dove vive?”. Senza spendere tutti quei soldi. Io gli avrei detto “A Potenza”, subito, senza problemi. Fin quando sono stato soltanto consigliere ho viaggiato da Corleto a Potenza molto spesso, ma da presidente è

via con Roberto Falotico: «Io non ho fatto dichiarazioni, e non ero nemmeno intercettata. Parlavo al telefono con qualcuno che era intercettato, ma che ne sapevo?». L’unità di crisi si sposta nell’ufficio del presidente. De Franchi è al telefono con la Corte dei conti: chiede consigli sul da farsi; vuole sospendere in via cautelare l’erogazione di quei rimborsi per le spese di viaggio, e dà direttive ai responsabili di valutare la questione. Francesco Mollica è sul divano, Giacomo Nardiello invece non riesce a stare seduto, è il più agitato dopo De Franchi. Manca solo Franco Mattia. «Mi sono già dimesso dal partito, ora questa cosa si chiarisce, perché voglio difendermi nella maniera più opportuna, e se sarà il caso non da presidente, potrei dimettermi da consigliere regionale e basta». Poi c’è il capitolo del “superteste”. Un osservatore che cerca di essere imparziale qualche dubbio se lo fa venire: va bene che lo spettro di riferimento degli indagati sia ampiamente bipartisan, ma che il pilastro dell’accusa sia la tesi di un funzionario, che è il responsabile per quei rimborsi, ma che già fu presidente del consiglio regionale, e compagno di partito del principale indagato, prima che questi cambiasse orientamento a favore del Centro popolare, ebbene, tutto questo fa pensare alla “prosecuzione della politica con altri mezzi”. Prospero De Franchi parla di incompatibilità ambientale, e vorrebbe il trasferimento immediato di Aldo Michele Radice, eurocandidato dell’Italia dei valori, a un altro ufficio, ma i dirigenti gli suggeriscono di prendere tempo. «Lui è un ignorantone. Altrimenti io devo essere Vallanzasca». Come ribadisce Sergio Lapenna, nominato difensore da tutti e quattro gli indagati: «Se c’è qualcuno che ha commesso un falso quello è Radice, il dirigente eurocandidato».


Italia / Mondo

Sabato 30 maggio 2009

Ai Consumatori non basta: «Dato illusorio e privo di benefici»

Inflazione a zero in Europa In Italia è ai minimi da 40 anni: a maggio è stata a +0,9% di TITO GIABARRI ROMA – L'inflazione scende ai minimi da 40 anni. A maggio il tasso di crescita dei prezzi registrato dall’Istat si è fermato a +0,9% contro il +1,2% di aprile. Un dato che non si vedeva dall’autunno del '68. Per ritrovare un incremento più basso bisogna infatti risalire proprio al novembre di 41 anni fa, quando l’inflazione si assestò al +0,7%. La discesa dei prezzi è ancora più impressionante in Europa. Nella zona euro l’inflazione è infatti arrivata a maggio allo 0%, il minimo assoluto mai toccato dalla creazione delle statistiche comuni dell’area, nel 1996. Secondo gli analisti, la caduta potrebbe non arrestarsi qui, spingendo l'inflazione dei prossimi mesi in territorio negativo visto il confronto statistico con la bollente estate del 2008, caratterizzata dall’impennata dei prezzi energetici e delle materie prime alimentari. La Commissione europea rassicura però sul rischio deflazione, giudicando l’at-

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tuale calo «una situazione temporanea». In Italia a raffreddare i prezzi sono stati proprio energia e alimentari. Al netto di queste due componenti, l’inflazione di fondo sale infatti parecchio, fino all’1,9%. In particolare, gli alimentari sono passati dalla crescita tendenziale del 2,8% registrata ad aprile al +2,4% di maggio (+1,1% per il pane e +4,8% per la pasta, da rispettivamente +1,4% e +7,7%). L’energia ha accentuato ulteriormente la tendenza al ribasso, registrando un calo tendenziale dell’11,1% dal -8,3% di aprile. Nonostante il calo generale del

comparto, tornano però ad affacciarsi le spinte al rialzo dei carburanti: il prezzo della benzina, ormai a ridosso di 1,3 euro al litro, è aumentato in un mese dell’ 1,8% e quello del gasolio dell’1,7%. Netto anche l’aumento dei pedaggi autostradali (+4,2% dopo i rialzi scattati il primo maggio sulla rete di Autostrade per l'Italia) e degli apparecchi di telefonia mobile (+5,6% in un mese). Il rallentamento di maggio non basta però ai consumatori che lo giudicano «illusorio» e privo di benefici reali per le famiglie. «Se prendiamo i dati sulla riduzione dei prezzi alla produzione sul mercato interno (5,3%) e lo accompagniamo a quello che oramai è sotto gli occhi di tutti, e cioè la discesa dei prezzi internazionali delle materie prime (grano e petrolio) – sottolineano Adusbef e Federconsumatori – ci accorgiamo di come, per assurdo, tali diminuzioni non abbiano alcun riscontro sui prezzi al dettaglio, che continuano imperterriti a mantenersi elevati o addirittura ad aumentare». Per il Codacons, la discesa «è solo una illusione dovuta alla decelerazione del comparto energia. I prezzi degli alimentari infatti sono cresciuti del 2,4%, che tradotto in soldoni equivale a una maggiore spesa di 420 euro annui a famiglia». Drastica la replica della Confcommercio: «le lamentele sono prive di senso». In nove mesi, infatti, «il tasso di crescita tendenziale si è ridotto di oltre 3 punti percentuali». Dati che però sono letti negativamente dalla Confesercenti: «il calo sarebbe un buon segnale se l’economia crescesse. Oggi invece è l’ennesimo, preoccupante sintomo di una situazione di grande difficoltà».

Confcommercio

Turismo da Cagliari allarme risorse di SABINA LICCI ROMA - Il 43,5% delle piccole e medie imprese del turismo non investirà da qui all'anno prossimo per mancanza di risorse e il 95,2% denuncia di essere in difficoltà nella gestione quotidiana. Sei su 10 segnalano un peggioramento dell'andamento sia generale che della propria situazione economica: il 43% ha vuto difficoltà di credito nei primi 5 mesi del 2009. È questa la fotografia in bianco e nero che emerge dall'indagine su Turismo e Pmi realizzata da Confcommercio e presentata ieri a Cagliari nella 9° tappa che conclude il 'Roadshow Pmi' promosso dalla confederazione. Secondo il presidente Carlo Sangalli è inspiegabile la contraddizione tra il patrimonio storico, ambientale e culturale dell'Italia e la perdita di competitivita' del Paese. "Occorre colmare il gap infrastrutturale rispetto agli altri Paesi a vocazione turistica - ha aggiunto - dalla Francia ci separano 50 mila posti barca in meno e dalla Spagna 17 milioni di arrivi e 13 miliardi di dollari di entrate valutarie". Il pessimismo delle imprese emerge da diversi dati: per il 67,2% del campione la situazione economica del Paese è peggiorata nei primi 5 mesi del 2009 rispetto al secondo semestre del 2008, tuttavia il 71,2% è fiducioso sul superarmento della crisi attuale; le più pessimiste sono soprattutto le realtà del Nord Ovest e quelle di più grandi dimensioni.

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Sabato 30 maggio 2009

LAVORO, NO AL LIBRO BIANCO

Far fruttare lo stalking elettorale

di FRANCESCO BOCHICCHIO

di ANGELOMAURO CALZA IL LIBRO bianco del Governo sul lavoro è finalizzato a tutelare tutte le forme di lavoro, anche autonomo, anche parziale e temporaneo, in modo da arrivare ad un vero e proprio “Statuto dei lavori”, superando le anguste soglie del lavoro subordinato: l'obiettivo ambizioso si colloca in un contesto di completamento delle modifiche alla disciplina dei rapporti del lavoro nel senso della flessibilità e dell'autonomia delle parti. In particolare, si evidenzia la necessità di evitare forme di tutela formali e burocratiche, per addivenire ad una tutela veramente sostanziale. La terminologia utilizzata è ad effetto, ma tale da rivelarsi inquietante, in quanto un Governo liberale che prescinda dalle forme non solo è in contraddizione con i cardini del proprio pensiero ma addirittura finisce con l'infirmare i principi dello Stato di diritto e dei diritti di libertà, che prima di tutto hanno valenza formale e la cui valenza sostanziale può essere raggiunta solo rimuovendo ostacoli di natura economico-sociale, ma senza trascurare l'essenza formale, irrinunciabile, come dimostrato dall'esperienza tragica del socialismo reale. L'obiettivo concreto perseguito dal Governo è quindi, al di là della terminologia ad effetto, quello di ridurre i livelli di garantismo a favore dei lavoratori, per eliminare la tutela della stabilità del lavoro, e quindi l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, con il relativo divieto di licenziamento senza giustificazione. Si è certamente consapevoli che il dinamismo economico ha messo in crisi la stabilità del posto di lavoro ed ha creato una massa di precari, ma la risposta non può essere certamente quella di uniformare e rendere sostanziali le difese “in basso”. La formazione aziendale per favorire il reimpiego e gli ammortizzatori sociali nel periodo intermedio sono misure utili, ma solo se si trascura la sussistenza di settori lavorativi di “routine” e non specializzati e soprattutto che i lavoratori di una certa anzianità non sono più appetibili per i datori di lavoro. In definitiva, il garantismo con tutela del posto del lavoro dei lavoratori non qualificati o con una certa anzianità è ineludibile: il libro bianco si rivela quindi una risposta semplificata alla grande sfida dell'età della globalizzazione e della dematerializzazione, la sintesi tra dinamismo economico e garantismo, risposta semplificata che si basa sull'erroneo assunto che vi siano due categorie di lavoratori in conflitto tra di loro, i precari e quelli con tutela piena e che quindi occorra un'unificazione ad un livello di tutela notevolmente meno garantista di quello attualmente in essere per i lavoratori a tempo indeterminato. Tra tali due categorie vi è coincidenza di interessi, quella ad una tutela più ampia possibile, mentre il conflitto tra di loro è creato ad arte per creare competizione e quindi per peggiorare le loro condizioni normative ed economiche, secondo dinamiche del sistema già a suo tempo magistralmente individuate da Marx (“l'esercito dei lavoratori di riserva”). Le vere categorie tra di loro non omogenee, trasversali alle altre due, sono costituite da lavoratori con mansioni di “routine” o con una certa anzianità da un lato e lavoratori con mansioni altamente qualificate e specializzate e prive di una certa anzianità dall'altro: per la prima categoria la tutela deve collocarsi al massimo della garanzia, sia come stabilità sia come minimo salariale, ed il dinamismo non può realizzarsi in violazione di tale garanzia e quindi non può essere rimesso alla discrezionalità dell'impresa, ma deve realizzarsi con regole e controlli tali da consentire il più rigoroso rispetto delle garanzia. Per la seconda, l'elemento centrale della tutela è costituito dalla professionalità del lavoratore, professionalità che non viene affatto salvaguardata adesso, con possibilità di patti di non concorrenza successivi allo scioglimento del contratto di lavoro dal contenuto molto gravoso ed incisivo e patti di fedeltà molto lunghi, entrambi con corrispettivo irrisorio, giudicato legittimo dalla giurisprudenza. Un abbassamento dei livelli di garantismo può non essere escluso per la seconda categoria, in presenza di controlli di terzi atti ad assicurare l'effettività della qualificazione e quindi la natura non fittizia dell'interesse del lavoratore ad un abbassamento dei livelli di garanzia, e soprattutto l'idoneità dell'assetto contrattuale ad assicurare la valorizzazione della professionalità. La possibilità di un'attività di formazione globale tale da consentire il travaso totale o comunque di massa dalla prima alla seconda categoria si rivela allo stato utopistica, vista la natura di massa della produzione, con i livelli di personalizzazione che non possono non restare ampiamente parziali. studiobochicchio@legalebochicchio.it

Mattia: la prima parte PER UN errore tecnico, ieri in prima pagina è saltata la prima parte dell’intervento del vicepresidente del consiglio regionale Franco Mattia sulla vicenda del padiglione A del San Carlo di Potenza rivelata dal Quotidiano e dopo molti giorni confermata dalla stessa azienda ospedaliera. La restante parte è stata invece pubblicata, monca, a pagina 16 con il titolo “Edifici pubblici vulnerabili”. Pubblichiamo di seguito la prima parte scusandoci con l’interessato e con i lettori. «LA QUESTIONE è così seria e delicata che non può essere in alcun modo mischiata ad argomenti della campagna elettorale in corso. Vorrei ricordare in proposito che subito dopo la tragedia del terremoto a L'Aquila, insieme alla solidarietà per le popolazioni abruzzesi colpite duramente negli affetti e nelle condizioni di vita quotidiana (nota Basilicatanet 10 aprile), sollevai proprio la esigenza di definire programmi e progetti su due aspetti che, con periodicità allarmante, il sisma ci ripropone».

Vita da omosex con diritti (e non solo sesso) di LILIANA GUARINO * dalla prima qualche circostanza sono state definite dal giornalista “forme di trasgressione sessuale” per spostare il discorso anche sul piano delle tutele e dell' educazione verso persone che devono godere di pari diritti e dignità. Questo tema lo si può affrontare con un stile puriginoso, oppure con curiosità verso pratiche personali che qualcuno intraprende ma dettate esclusivamente da volontà di sperimentare, o ancora come un reportage dai luoghi di tendenza per comportamenti liberi e disinibiti, oppure si può parlare di quanto è difficile trasmettere nella nostra regione una cultura aperta, rispettosa delle differenze, delle identità non convergenti ad un modello classico e rassicurante. Di quanto è difficile per le donne farsi avanti una società che ancora non si completamente staccata da un modello patriarcale lo sappiamo, quindi figuriamoci per un gay ed una lesbica che spesso devono negare quotidianamente la loro identità per non avere problemi di integrazione. Perché certo quel che più mi preoccupa, personalmente ed anche per il ruolo istituzionale che ricopro, sono le difficoltà anzi le vere e proprie barriere che si incontrato nel mondo del lavoro, l'incomunicabilità nella famiglia, con gli amici più cari …perché è da questo che poi deriva la tendenza a nascondersi, ad andare altrove alla ricerca “di Cattedrali del sesso a cielo aperto che aiutano a fuggire dalla depressione” . Ogni genitore dovrebbe interrogarsi questi temi, pensare che potrebbe accadere a chiunque, anche al proprio figlio e per que-

sto cercare di favorire una educazione rispettosa di tutti e che metta al centro la persona come soggetto unico e non classificato secondo etichette più o meno accettabili. L' omosessualità non è una condizione che aumenta o diminuisce a seconda che la moda arrivi oppure passi. L'omosessualità ha un dato statistico costante nei decenni perché attiene ad un modo di essere, ad una precisa identità e volontà e per questo dovremmo interrogarci su come mai nella nostra regione non si vedono, non se ne parla, non si chiede, perché comunque ci sono e quindi si nascondono o verosimilmente emigrano in città dove ritengono di potere avere una migliore qualità della vita anzi una qualità della vita in Basilicata non a loro concessa. Certo è un brutto dato che non ci siano luoghi ed associazioni che nella nostra regione si occupino di tutelate i diritti degli omosessuali, giacchè a tutti deve essere garantito il diritto alla tutela della dignità, della privacy, del posto di lavoro; le consigliere di parità si occupano anche di questo, ed il mio Ufficio ha affrontato in modo positivo, spero questo possa rassicurare quanti ne fossero interessati, un caso di discriminazione di un lavoratore omosessuale, il quale si ha fatto avanti ed ha voluto fosse riconosciuta innanzitutto la propria dignità ed anche i diritti, e c'è l' ha fatta. Il 2007 è stato l' anno europeo delle pari opportunità per tutti, non è uno slogan ma un obbiettivo verso il quale convergere con l' impegno di tutti. * Consigliera di Parità della Provincia di Potenza

L’invidia per i figli di Berlusconi SIAMO al fondo, raschiamo il barile. Franceschini chiede se un genitore affiderebbe a Berlusconi l’educazione dei propri figli. Si scatena, indignata, la giusta risposta corale della parte lesa (i figli di Berlusconi!) e l’automatica ritirata di Franceschini stesso: «Non mi riferivo certo ai figli di Berlusconi». Scusate, e a chi si riferiva? Non sono quelli, i suoi figli ad esser stati educati dall’uomo, da cui noi, nella domanda che Franceschini pone, dovremmo tutti scappare? Perché dice questo, per poi smentire?

Non capiamo, né tentiamo di capire! Noi, però, adesso poniamo una domanda, a chi è ancora indeciso sul proprio voto e gli stessi elettori che nel Pd conservano le facoltà mentali funzionali e il pensiero libero: vi fareste governare da persone così squallide e “povere”? Ricordiamo a Franceschini che la ricchezza non è quella del reddito, ma è quella della mente e dell’animo. Cosa fa l’invidia, anche per i figli degli altri. Il Popolo della Libertà di Ferrandina

NON ci crederete, ma mi sto divertendo un mondo. In un periodo in cui un po' tutti siamo vittime di stalking elettorale io… ho trovato il rimedio. Ho i telefonini che squillano in continuazione, e sto pure guadagnando un po' di soldi: le telefonate mi arrivano dai comitati elettorali dei vari candidati, e il numero che hanno è quello che mi ricarica il credito telefonico, per cui anziché liquidare subito l'interlocutore, quando mi chiamano per informarmi di comizi, incontri e quant'altro, mi dimostro interessato, allungo il brodo e così, pensate, solo negli ultimi 4 giorni ho ricaricato più di 15 euro. E se poi contiamo che il voto a quelli che mi telefonano non glielo do mi sento ancora meglio. Ho fatto un po' di calcoli: a me la campagna elettorale mi farà guadagnare non meno di 100 euro di ricariche, così ci campo tutta l'estate (devo solo ricordarmi di spendere qualche centesimo per un sms al comitato elettorale dell'on. Pittella, che mi invia di continuo messaggi di invito a manifestazioni in luoghi lontanissimi, a un'altra mia utenza telefonica per dargli l'altro numero, quello giusto, che mi ricarica). Eppure io non li voterò questi candidati. Un po' perché più di uno non posso votarne e già ho deciso chi sarà, un po' anche perché ho voglia di prenderli per il culo prima che loro ci prendano me. Mi tolgo una bella soddisfazione. L'Inter ha vinto lo scudetto, ma io, interista incallito, non ho festeggiato. Per la convinzione che non l'ha vinto l'Inter, l'hanno perso il il Milan e la Juve. Un po' come Berlusconi: mica ha vinto lui le politiche, le ha perse il centrosinistra. E in Basilicata, alle Province e in molti comuni, quest'anno prevedo la supremazia del centrodestra. Ma mica perché è più forte del centrosinistra, no. Perché il centrosinistra si è disperso in mille rivoli, in mille liste. E così ancora una volta l'autolesionismo del centrosinistra farà dire al centrodestra di aver vinto. Io sono neutrale, sia chiaro, la mia è solo una considerazione. Mi ritengo troppo scaltro per schierarmi pubblicamente. E chè, so' fesso? L'8 di giugno dirò a chi ha vinto: «Ce l'abbiamo fatta». E così prendo per i fondelli anche chi ha vinto, chiunque esso sia, all'insegna del detto “che s'adda fa' per' campà”. Ma i comizi e le manifestazioni pubbliche li diserto. E a chi ha parlato la sera prima e il giorno dopo mi dice: «Ma tu non c'eri», rispondo: «Lo so, ma sai che voterò per te pur essendo schierato dall'altra parte, mica potevo farmi vedere in piazza». L'interlocutore (e mi è successo), mi risponde: «Bravo, fai bene. Ti ringrazio per la mano che mi stai dando anche contro il tuo pensiero di sempre». E così continuo a divertirmi in questo mare magnum di simboli, candidati e ipocrisie.

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24 ore in Basilicata

A maggio di trentacinque anni fa fu dismessa la linea Potenza-Laurenzana, una delle prime della regione

C’era una volta la ferrovia IERI

Ieri come oggi una sollevazione popolare tentò di impedirne la chiusura

Stazione di Pignola

Treno in partenza da Pignola

Stazione di Laurenzana

UN’ immagine storica della vecchia stazione ferroviaria di Pignola tratta dall’archivio di Legambiente

UNO storico treno passeggeri risalente al 1978. Sullo sfondo la cittadina di Pignola.

UN’altra immagine storica risalente agli anni ‘30 che ritrae un convoglio passeggeri in sosta nella stazione di Laurenzana poco tempo dopo l'apertura della linea.

POTENZA - Sono passati 35 anni da quando una delle primissime linee ferroviarie lucane è stata dismessa. Era il 7 maggio del 1974 e il collegamento su rotaia tra Pignola e Laurenzana veniva definitivamente sospeso. Il tratto ferroviario di 30,300 km era entrato in esercizio il 4 novembre del 1931. Dodici anni prima, il 23 gennaio del 1919, era invece entrato in servizio il tratto PotenzaPignola, 12,300 Km che collegavano la cittadina con il capoluogo di regione. Tutta la linea, da Potenza a Laurenzana è rimasta in esercizio per poco più di 50 anni. Una storia lunga e tormentata, simile alle “passioni”che ancora oggi si vivono quando si parla di infrastrutture e di ferrovie in particolare. Nel 1911 la Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo, otteneva dal Governo Italiano la concessione per la realizzazione e la gestione della rete ferroviaria a scartamento ridotto in Basilicata e Calabria con prolungamento fino a Bari. Una concessione avvenuta ai sensi della legge 580 del 21 Luglio 1910, che prevedeva la progettazione esecutiva della rete ferroviaria secondaria dell'Italia Meridionale, affidandone l'esecuzione ai privati. «La rete prevedeva la realizzazione di più di 1200 chilometri di linea ferroviaria a scartamento ridotto di 950 mm, di cui poco più di 200 chilometri da realizzarsi con l'interposizione del terzo binario sulla sede già esistente a scartamento ordinario. L'obiettivo era di creare una fitta rete a scartamento ridotto che collegasse il Barese con la Basilicata e la Calabria, connettendo le reti principali a scartamento ordinario con le aree più interne rimaste isolate dalle grandi reti di comunicazione». La memoria storica è quella di Marco De Biasi, presidente di Legambiente Basilicata che, su questa e altre linee lucane dismesse ha condotto uno studio di fattibilità per il loro recupero. De Biasi ricorda anche come il piano sia rimasto per gran parte non realizzato. «Di tutta la rete prevista furono realizzati poco più di 750 chilometri, con un ridimensionamento della rete realizzato senza un progetto strategico, ma semplicemente interrompendone la realizzazione. Il risultato fu quello di avere una rete con vari tron-

chi isolati». In Basilicata la rete ferroviaria a scartamento ridotto ebbe quindi in totale uno sviluppo di circa 350 Km sulle linee: Bari - Altamura Matera - Montalbano Jonico; Bari - Altamura - Avigliano di Lucania; Avigliano città - Potenza - Laurenzana; Lagonegro - Castrovillari; Atena Lucana - Marsico Nuovo. Uno di questi tronchi era appunto la linea Potenza - Laurenzana, di 42,624 km totali. «La linea doveva essere completata fino a Guardia Perticara per intersecare la linea proveniente dalla Val d'Agri e quella proveniente da Matera. Il progetto non fu mai completato e la linea si fermò a Laurenzana - . racconta ancora il presidente di Legambiente - Con il passaggio alla Gestione Commissariale Governativa delle Ferrovie Calabro Lucane e la redazione del piano per l'ammodernamento della rete e l'individuazione delle linee improduttive da chiudere per trasferire il traffico residuo sul servizio di autobus sostitutivo anche la linea Potenza - Pignola fu inserita nell'elenco di quelle improduttive per l'azienda». E’ così che nel 1969, a settembre, il servizio ferroviario tra Pignola e Laurenzana venne sospeso, prima in via provvisoria e poi in via definitiva il 7 maggio del 1974. Una decisione che non fu gradita dalla popolazione tanto che nel luglio del 1977 la cittadinanza tentò di bloccare i lavori di smantellamento della linea. Stesso destino toccò nove anni dopo alla tratta Potenza - Pignola, nei primi mesi del 1980, infatti, il servizio venne soppresso e sostituito con i collegamenti su gomma. Quella linea non esiste più ma sono vivi i ricordi di chi quei treni li vedeva quotidianamente passare. «Vivo a Roma da circa quarant'anni - ricorda Antonietta sul sito www.ferrovieabbandonate.it - in condizioni fisiche non proprio agili, ma ritengo che ci siano comunque delle condizioni per farsi partecipi del recupero di un pezzo di storia e di paesaggio che non sono ancora usciti dalla memoria di tanti laurenzanesi come me, che con quella ferrovia hanno avuto la possibilità di accedere alla scuola in tempi in cui era una meta per pochissimi». Manuela Boggia

Più di 42 km di rotaie collegarono le cittadine tra il 1919 e il 1974

OGGI

Com’era e com’ è Legambiente propose il progetto di recupero “Le vie del Treno” SPESSO le vecchie stazioni vengono trasformate in abitazioni private o in attività. Molto spesso il tracciato resta abbandonato a se stesso, invaso dalla vegetazione o occupato impropriamente. Altre volte, però, in considerazione del fatto che la linea attraversa zone pittoresche, viene recuperata e destinata ad altri usi: piste ciclabili, trekking, strade o addirittura recuperata sempre ad uso ferroviario ma con valenza esclusivamente turistica. Dal 2008,

La stazione di Monteforte prima e dopo (archivio Legambiente)

poi, ogni prima domenica del mese di marzo alle linee dismesse è dedicata la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate. Qualche anno fa, anche sulla linea Potenza - Laurenzana, Legambiente lanciò un’ idea simile. Il progetto si chiamava Equal “Le vie del Treno” e aveva come tema conduttore il recupero a fini turistici delle linee ferroviarie dismesse. Un progetto promosso dalla Partnership di Sviluppo Settoriale co-

stituita da Beta Consult s.r.l. (soggetto referente), Banca Popolare Etica scarl., Legambiente Calabria, Legambiente Basilicata, Legambiente Sardegna, Legambiente Onlus, Euromediterranea, Novaform, Promoservice. Legambiente Basilicata nell'ambito del progetto ha valutato la fattibilità del recupero a fini turistici delle tratte ferroviarie dimesse Potenza - Laurenzana e Atena - Marsico Nuovo. Un progetto che ha dato i suoi frutti. Molto è stato recuperato sulla tratta ferroviaria Potenza Pignola, una linea che, per la bellezza dei territori che attraversa e per l'ottimo stato di conservazione del tracciato bene si prestava a questo tipo di intervento. Tra i tratti di percorso che sono stati recuparati c’è, ad esempio, quello compreso tra l’uscita della galleria della stazione di Monteforte all’incrocio con il cimitero di Abriola. E’ stata poi rimessa a nuovo la stessa stazione di Monteforte (nella foto a lato prima e dopo il recupero). Meno fortunata, invece, la linea Atena - Marsico Nuovo, sulla quale è stato fatto lo studio ma poi non sono stati avviati i lavori di recupero. m.boggia@luedi.it

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Sabato 30 maggio 2009


Sabato 30 maggio 2009

Progettare la sicurezza stradale Obiettivo: educare i ragazzi ad essere essi stessi educatori dei loro coetanei POLICORO - “Sinergia e fare sistema”. Un metodo vincente per tracciare nuovi percorsi educativi nell'ambito di un'educazione alla “Cittadinanza e costituzione”. Un percorso trasversale che si fa anche attraverso l'educazione stradale. La tre giorni di seminario di studi nazionale su “Sicurezza stradale: patrimonio e responsabilità di tutti”, organizzata dall'Ufficio scolastico regionale, che si è concluso nella mattinata di ieri nel sontuoso hotel Heraclea di Policoro con l'intervento di Lucia Lisa Sardi, della Sipsiri (società italiana psicologia viaria), ha focalizzato aspetti “vitali” per una scuola sempre più al passo coi

Angela Granata e John Chatterton Ross

tempi nel processo educativo e attenta alla formazione integrale della persona. Ribadita più volte la necessità dell'alternanza sinergia e fare sistema che già nei

giorni del convegno è stata vissuta a mo' di laboratorio attraverso la presenza di docenti referenti di educazione stradale, presidi, genitori (Enrichetta Sciscio e Giu-

seppe Cuomo), ma anche di rappresentanti di altre istituzioni, associazioni e federazioni. Il convegno ha dato i suoi frutti e la direttrice del corso, Angela Granata dell'Usr Basilicata, si è detta soddisfatta: «Dal seminario e dai lavori di gruppo - ha detto - sono venute fuori le future linee di azione della politica scolastica sull'educazione stradale nell'ottica dell'insegnamento di cittadinanza e costituzione e dell'Europa». E su questo sguardo "europeo", interessante la testimonianza di John Chatterton Ross - responsabile Fim (federazione internazionale motociclismo) della Ue-, mosso da una prima esperienza per-

sonale che lo ha visto coinvolto in incidenti stradali «perdendo sulla moto persone a me molto care» e in seguito nelle vesti di poliziotto inglese. Da parte sua l'invito a un'educazione stradale che coinvolga attivamente i ragazzi in un processo di peer education (gli studenti stessi diventano educatori dei più giovani e dei loro stessi coetanei). Tanto materiale affidato ai docenti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ma anche dalle esperienze delle diverse scuole, come l'apertura del "Motorshow 2009" in Calabria promosso anche dalle consulte degli studenti coordinate dalla referente Usr Franca Falduto, il progetto "Teleduchiamoci", coinvolto il Miur, genitori e Corecom con un ponte da Perugia alla Puglia o come il progetto “Guida la tua sicurezza -Drive your safety” a cura dell'istituto statale d'arte “G. Sello” di Udine, ideato dalla docente Maria Corrao che ha omaggiato i presenti del dvd realizzato per sensibilizzare i giovani «alla guida sicura e invitarli a una riflessione sul valore della vita». Altrettanto apprezzata la mostra didattica dei lavori del concorso regionale sul tema: “Basta un

attimo” promosso dall'Usr Basilicata. I partecipanti, circa un centinaio (dalla Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Trentino oltre alla Basilicata) hanno ascoltato, riflettuto e lo hanno fatto, attraverso i lavori di gruppo, con la partecipazione attiva di studenti, tra gli altri il presidente della consulta studentesca di Potenza Piervincenzo Lapenna e il suo vice Fortunato Picerno. Il seminario di studi in Basilicata, fortemente voluto dal direttore dell'Usr, Franco Inglese, è stato anche occasione di promozione turistica del territorio. Non è mancata la gita in barca (a cura del circolo velico lucano con Sigismondo Mangialardi) come pure la visita guidata al museo di Metaponto e dintorni. Formazione da una parte e "piacevolezza" grazie anche all'incantevole scenografia e all'ospitalità e alla professionalità dell'hotel Heraclea che ha contribuito, insieme alla segreteria del corso (uno staff dell'Itc “Nitti” di Potenza), a lasciare un'immagine positiva del territorio. Maria De Carlo

Divieto di circolazione per i camion

A3, scatta il piano per il ponte POTENZA - E’ scattato ieri il piano Anas per lungo ponte del 2 giugno. Il piano sarà attivo 24 ore su 24 fino a mercoledì 3 giugno per limitare i disagi e garantire i necessari standard di sicurezza ed assistenza agli automobilisti in viaggio sulla A3 Salerno-Reggio Calabria. Come è avvenuto per l’esodo di Pasqua e i ponti di primavera del 25 aprile e del 1° maggio, anche in questa occasione è prevista la riduzione, lungo l’intero tracciato, dei cantieri mobili, il pattugliamento eseguito dalle squadre di pronto intervento, 24 ore su 24, in collaborazione con la Polizia stradale e la Protezione civile, e l’attivazione di postazioni multi operative (costituite da mezzi del soccorso meccanico, ambulanze e

volontari) lungo tutta l’A3, e soprattutto in corrispondenza dei tratti autostradali interessati dai cantieri inamovibili. Le partenze saranno favorite anche dal divieto di circolazione dei mezzi pesanti in vigore oggi dalle 16 alle 22, domani dalle 8 alle 22 e martedì 2 giugno dalle 7 alle 24. Nel periodo dell'esodo i maggiori disagi alla circolazione si potrebbero verificare nel tratto all'altezza di Sicignano dove sono in corso i lavori di ammodernamento e nell'area del 2° macrolotto, dove sono presenti i cantieri inamovibili e dove sono stati predisposti scambi e restringimenti di carreggiata. Prima di partire, sul sito internet www.stradeanas.it è possibile avere informazioni utili sulla guida sicura.

CANILI IN PIAZZA

POLIZIA PENITENZIARIA

Il 4 manifestazione

Il 25 festa a Melfi

GIOVEDÌ 4 Giugno alle 10.30 in via Anzio, sotto il Palazzo della Giunta Regionale della Regione Basilicata , si terrà una “manifestazione di protesta” per impedire il trasferimento di 420 cani dai canili della Basilicata a un canile della Calabria. La manifestazione è organizzata dalla società cooperativa E.C.O. per protestare contro «la logica del risparmio utilizzata dai Comuni facenti parte della Comunità Montana Alto Agri». «Il risparmio a tutti i costi calpesta: i diritti degli animali - recita la nota dell’associazione - mette a rischio i posti di lavoro in una Regione come la Basilicata che non offre alcuno sbocco lavorativo se non l’emigrazione; vanifica il lavoro svolto sul territorio delle Associazione di Volontariato».

E’ in programma per il 25 giugno la cerimonia celebrativa dell’Annuale del corpo di polizia penitenziaria a livello regionale che interesserà gli Istituti di pena di Potenza, Melfi, Matera, l’Istituto Penale per Minorenni di Potenza e l’ufficio per l’esecuzione penale esterna di Potenza e Matera. La manifestazione si svolgerà a Melfi nella suggestiva piazza Duomo. L’iniziativa, fortemente voluta da tutto il personale di polizia penitenziaria, vedrà la partecipazione delle autorità religiose, civili e militari della Basilicata nonché dei nuclei familiari del personale oltre che degli ex appartenenti al Corpo.

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18 24 Ore in Basilicata Policoro Si conclude la tre giorni di studi organizzata dall'Ufficio scolastico regionale


Sant’Arcangelo Il maestro partecipa al primo raduno regionale delle orchestre scolastiche

Nicola Piovani si racconta E consiglia ai giovani: «Non perdete l’abitudine all’ascolto delle cose belle» di FRANCESCA GRESIA SANT’ARCANGELO - Modesto, ironico e divertente, il maestro Nicola Piovani entra a contatto con la realtà delle orchestre scolastiche, nel primo raduno regionale tenutosi a Sant’Arcangelo quale conclusione del progetto “Armonizziamoci”. Mentre con fare comune, il maestro si intrattiene con gli insegnanti di musica conosciuti durante il seminario, lo abbiamo incontrato per rivolgergli qualche domanda. Quando nasce realmente il maestro Nicola Piovani? Nel suo seminario ha raccontato del suo incontro con un maestro greco, potrebbe essere considerata quella la vera nascita del maestro? Nel senso della sua domanda si nasce e si rinasce diverse volte, la prima volta nel 46, poi sono nato quando mio nonno mi ha regalato un pianoforte, sono nato quando una zia mi ha regalato un disco di Benny Goodman che suonava Bach, poi sono rinato quando sono andato al cinema a vedere il Settimo Sigillo di Bergman. Ci sono delle tappe di rinascita, queste grandi nascite o grandi tappe, o micro-nascite, piccoli appuntamenti, se uno li individua cerca di non farseli mancare ed è quello uno dei motivi per cui sono qui a Sant’Arcangelo a parlare con gli insegnanti, a suonare questa sera nel chiostro dove mi trovo meglio che in qualsiasi studio televisivo. Quando ha capito che que-

«Sono qui a suonare questa sera nel chiostro dove mi trovo meglio che in qualsiasi studio televisivo» sto era il suo mestiere, un mestiere artigianale come lei stesso lo definisce? Non l’ho mai capito perché ho iniziato a fare musica per gioco a tre anni con la fisarmonica. Ho sempre fatto musica, a dieci, undici anni alle scuole medie volevo scrivere la musica per gli spettacoli della scuola, bruttissima. Sapevo che avrei sempre fatto musica, la speranza era di riuscire a sconfiggere il dettato di mio padre che diceva “la musica è bella ma con la musica non si campa, la musica non dà di che vivere”. Quando invece a 16-17

anni, suonavo l’organo nelle chiese alle comunioni, ai matrimoni, e guadagnavo qualcosa, poi ho iniziato a fare l’accompagnatore di artisti di musica leggera, avevo una vita fatta di musica su due tavoli paralleli, uno lo studio di giorno delle parti dure di Richard Strass e altri, l’altro quello della sera quando accompagnavo Bobby Solo che cantava Zingara, o andavo in un cabaret romano ad accompagnare i comici, e quello mi faceva sostentare. Già questo era un grande passo perché la musica mi dava sia il pane spirituale che le bollette dell’affitto.

«Sapevo che avrei sempre fatto musica, la speranza era riuscire a sconfiggere il dettato di mio padre: “con la musica non si campa”» Quando poi ho iniziato a fare il compositore di musica da film, quello che desideravo fare, quale amante del cinema e della musica, e non avevo bisogno di fare altri lavori per pagare le bollette perché da quel lavoro che mi piaceva, veniva anche il sostegno economico quotidiano, si è chiuso il cerchio e pur non essendo un credente praticante mi sono inginocchiato di fronte alla mia buona stella e ho detto grazie che mi proteggi. In un’intervista ha dichiarato che il premio oscar ricevuto per la colonna sonora della “Vita è

bella” è stato il più grande riconoscimento da un punto di vista artistico, ma non la più grande emozione della sua vita. Qual è stata invece la sua più grande emozione? Come immagino lei sappia, la vita ci riserva delle emozioni, alcune sono private, altre privatissime, sia emozioni euforiche sia luttuose e sono qualcosa che va nel profondo, nelle viscere dell’anima. I premi sono una festa, sono una gratificazione e come festa gratificante vanno vissuti, bisogna sfoderare il grande pavone che è dentro di noi, che non è quello che parte-

cipa alle grandi emozioni, è proprio il pavone che vuole prendersi i complimenti, che si vuole sentir dire sei bravo sei bello, ti metti lo smoking e te la spassi, sempre conservando l’idea che quella è la domenica mattina ma la vita va poi riempita con altri sei giorni della settimana, che sono fatti di altro pane che non sono i premi e le paillettes. Nel seminario ha affermato che anche il peggior insegnamento del peggior insegnante, dona sempre qualcosa alla propria vita. Se lei potesse insegnare, magari a questi ragazzi che incontrerà oggi pomeriggio, quale sarebbe l’insegnamento che non farebbe mancare e quale quello che eviterebbe? Non farei mancare l’abitudine all’ascolto delle cose belle, non farei mancare il confronto tra ragazzi sulla bellezza della musica e la comunicatività della musica, scegliendo diversi brani della storia musicale del 600, del 900, del 2000, capolavori che da sempre esistono, decontestualizzandoli, togliendo l’aura di valore di un pezzo classico o leggero, e confrontando le diverse reazioni alla bellezza, se prendiamo due ragazzini di nove anni, gli facciamo sentire due pezzi, uno di John Lennon, uno di Paolo Conte, uno di Chopin, uno di Gambardella, non reagiranno allo stesso modo perché il rapporto con la bellezza non è quantificabile, è come il seme della vita, è come, se mi permette, l’erotismo.

Il premio Oscar si emoziona ed elogia i giovani musicisti

«Un paese che sceglie di far avvicinare i ragazzi alla musica, sceglie la civiltà» SANT’ARCANGELO - «Ringrazio questo paese e dell’omaggio che mi ha riservato». E’ così che con la voce carica di emozione, con fare un po’ timido, mentre nel distogliere lo sguardo dal pubblico si tira su le maniche della camicia che il maestro Nicola Piovani commenta l’esibizione dell’orchestra interscolastica. A pochi minuti da quando circa 50 ragazzi, provenienti dagli istituti di Sant’Arcangelo, Francavilla Sul Sinni e Latronico, diretti dal maestro Pasquale Spinelli, hanno appena eseguito un brano della colonna sonora della “Vita è bella”, lui, il maestro, con l’umiltà che contraddistingue i grandi uomini afferma: «Sono felice di aver preso la macchina e di aver raggiunto questo paese, questa piccola realtà, di aver parlato agli insegnanti, di aver ascoltato questi ragazzi, perché in un mondo in cui si cerca di far credere che l’Italia sia un’altra, ci si accorge che la vera Italia è quella di una piccola realtà che, con grande voglia di vivere, esegue le sue prove, suona ed emoziona. Di fronte a tanta tenacia dico a voi di lottare perché questa realtà, lontana dal virtuale, possa resistere nel tempo». Ma come lottare? Quali le difficoltà che quotidianamente si incontrano? Certamente intraprendendo un percorso che lo stesso maestro definisce «di vita, perché quando dei ragazzi suonano insieme, provano insieme, imparano ad affiatarsi, compiono esercizi non solo di musica, ma relazionali, imparano a rispettare l’altro e soprat-

Alcune immagini di Nicola Piovani insieme ai ragazzi delle orchestre lucane

tutto imparano ad ascoltare musica». Quella con la M maiuscola, quella che a differenza di un mondo, quale quello della televisione e del digitale, dove tutto sembra non avere un inizio ed una fine, è reale e vive in una struttura. Perché, nel parlare agli insegnanti nel seminario della prima mattinata, Piovani racconta: «Immaginate gli acuti, sappiamo tutti benissimo che gli acuti conclusivi sono importanti perché emozionano lo spettatore, danno il brivido e da lì l’applauso. Ma immaginate di ascoltare un cd con tutti i più begli

acuti delle maggiori opere, bello ma anche noioso, perché quell’acuto è parte di una struttura e senza la stessa non ha senso». Mentre, di tanto in tanto, per far comprendere meglio quello che afferma, o semplicemente come un vero amante della musica, si gira verso il pianoforte e suona due note, il premio oscar continua a dibattere con i docenti su come superare le difficoltà che quotidianamente si incontrano con i ragazzi. Dalle continue richieste, a volte irrealizzabili, provenienti dal mondo della televisione, alla didattica rigida e spes-

so troppo distante dal vero cuore della musica. Difficile trovare un rimedio universale ma, afferma il maestro, raccontando del suo incontro con uno dei primi maestri di composizione: «Anche dal peggior insegnamento si può sempre trarre qualcosa di positivo». Ed è sulla scorta di chi non deve arrendersi perché «un paese che sceglie di far avvicinare i ragazzi alla musica, è un paese che sceglie la civiltà» che Piovani invita ad insegnare «lasciando da parte quel sadismo che spesso obbliga i ragazzi a ripetere accordi per ore, ma piuttosto inse-

gnando ad ascoltare, a comprendere la presenza di una bellezza strutturale, che in parte è fisica quando si impara a studiare uno strumento musicale, ma che deve divenire la base per la costruzione di un pensiero». Tra le prime nuvole grigie e le preghiere dei cittadini che il tempo possa reggere per non rovinare la serata e il concerto del maestro, lo stesso raggiunge il monastero per le prove, e prima di congedarsi dice: «Devo andare perché non vorrei questa sera fare una brutta figura». fra. gre.

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24 Ore in Basilicata 19

Sabato 30 maggio 2009


Sabato 30 maggio 2009

Le segreterie nazionali e regionali della Cgil contestano i ridimensionamenti

SANITA’

Tagli Carime, Fisac attacca

Il sesto a Potenza

Prevista la chiusura di 25 filiali nel Mezzogiorno, 7 in Basilicata POTENZA - Dopo l’allarme lanciato dalla Fiba Cisl sui tagli alle filiali Carime previsti dal programma di ridimensionamento Ubi Banca e le sollecitazioni dell’Uci (Unione Cattolica Italiana) alle Istituzioni lucane per evitare la perdita di posti di lavoro, ieri anche la segreteria nazionale della Fisac Cgil e le segreterie regionali Fisac di Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, sono intervenute, in una nota congiunta, sull’argomento. Presa visione del progetto di affinamento del piano industriale del Gruppo Ubi - le segreterie, si legge nella nota esprimono la loro preoccupazione per la chiusura di venticinque filiali nell’area del Mezzogiorno e il ridimensionamento di altre sette. La decisione - continua la nota - contrasta con quanto stabilito in fase di stesura del piano industriale dell’Ubi al momento della costituzione del Gruppo. In quella occasione era stato al contrario previsto un rafforzamento della presenza attiva e qualificata di centri nel Meridione a supporto della nuova Banca. Il nuovo progetto di chiusura e ridimensionamento delle filiali - sottolineano ancora le segreterie Fisac rivela la volontà di agire sul versante del semplice contenimento dei costi, e caratterizza la presenza dell’ Ubi al Sud come votata esclusivamente all’incremento di una raccolta del risparmio che sarà verosimilmente impiegata in massima parte in altri territori. Alla luce di quanto esposto le segreterie appoggiano con forza l’azione di denuncia e forte critica della Fisac Cgil e delle altre organizzazioni sindacali del gruppo Ubi nei confronti delle succitate decisioni e auspicano che ci sia il totale ripensamento nell’interesse generale del gruppo, dei lavoratori del Sud, e della clientela che mantiene un forte legame storico con il gruppo. Secondo quanto riportato giovedÏ dalla Fiba Cisl le sette filiali lucane a rischio chiusura sarebbero quelle di Pomarico, Tricarico, Moliterno, Paterno, Lavello, Irsina e Francavilla sul Sinni. regione@luedi.it

FORMAZIONE

TURISMO

Arrivano i fondi regionali per partecipare ai master

Insediato il tavolo tecnico del settore

POTENZA - La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Antonio Autilio, ha approvato cinque Avvisi Pubblici per la concessione di contributi per la partecipazione a master universitari e non universitari per l’anno accademico 20082009. In dettaglio gli Avvisi riguardano gli studenti che partecipano a master universitari (fondo disponibile 800 mila euro), a master non universitari (fondo 1 milione 100 mila euro), dottorati di ricerca (300 mila euro), master universitari per i lucani all’estero (160 mila euro), master non universitari per i lucani all’estero (80 mila euro). ÂŤLa Regione - è spiegato in una nota - intende favorire percorsi di alta formazione e specializzazione per giovani laureati, finalizzati all’inserimento nel mondo lavorativo, attraverso la concessione di contributi a copertura totale o parziale dei costi di iscrizione, frequenza ai master e spese di soggiorno. L’obiettivo è quello di promuovere il diritto alla formazione superiore, consentendo anche a soggetti provenienti da situazioni economiche svantaggiate, la possibilitĂ di frequentare master universitari e non, anche fuori Regione, concedendo contributi maggiori a coloro che hanno un reddito familiare piĂš basso. Il punto di partenza del nuovo corso programmatico è quello di un cambiamento sostanziale per il superamento dei limiti e della discontinuitĂ dell’azione regionale: occasionalitĂ dei bandi; eccessiva durata dei procedimenti di valutazione; scarsa attenzione ai problemi del lavoro, ai fenomeni economici e socialiÂť.

POTENZA - Un maggiore coinvolgimento dei privati nelle politiche per il Sistema Turistico Regionale. E’ questo il primo obiettivo individuato dal tavolo tecnico del Turismo che, su convocazione dell’assessore Gennaro Straziuso, ha tenuto giovedÏ sera, presso la Regione , la riunione di insediamento. Il Tavolo ha funzioni di consultazione, orientamento e indirizzo delle politiche regionali nel settore del turismo. E’ costituito dalla Regione, dall’Apt, dalle organizzazioni imprenditoriali e sindacali maggiormente rappresentative del settore a livello regionale e da rappresentanti delle Province, Comuni capoluogo e rappresentanti degli

Enti locali, degli Enti Parco, dei Parchi Letterari, da un rappresentante delle Associazioni dei Consumatori e da Unioncamere Basilicata. Nel corso dei lavori è stato inoltre approvato il Regolamento che disciplinerà l'andamento dei lavori e si è discusso dei meccanismi di coinvolgimento territoriale attraverso i quali si dovrà giungere alla formulazione di proposte di pacchetti integrati dell'offerta turistica. Nel corso dei lavori si è infine appreso che il Dipartimento Attività Produttive ha già trasmesso al Dipartimento Ambiente la proposta di variante al Piano dei Lidi per l'apertura della procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

Vertice dal prefetto Riccio. Coordinamento del corpo forestale dello Stato

Incendi, piano di prevenzione Informazione, piĂš controlli e formazione per contrastare il fenomeno POTENZA - Il caldo anticipato della stagione estiva 2009 pone un’emergenza: la definizione di un piano prevenzione incendi. E ieri il prefetto di Potenza, Luigi Riccio, ha presieduto ieri una riunione alla quale hanno partecipato rappresentanti degli assessorati regionali competenti, della Provincia e del comune di Potenza, delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, del corpo forestale dello Stato, dell’Anas, del 118 Basilicata Soccorso, dell’Enel e della Rete Ferroviaria Italiana, per mettere in campo un piano di adeguato per fronteggiare efficacemente il fenomeno degli incendi boschivi, che ogni anno non risparmia la Basilicata. Il coordinamento tecnico operativo delle operazioni è affidato al corpo forestale

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Bosco in fiamme

dello Stato che dispone di una sala operativa permanente e che ha formato appositamente del personale per contrastare i fenomeni dolosi. Particolare impulso sarĂ dato anche alle attivitĂ di avvistamento, nonchĂŠ di spegnimento cui saranno preposti consistenti nuclei

di personale unitamente a squadre di volontari. SarĂ inoltre inviata un’apposita circolare ai sindaci della provincia richiamando l’attenzione sulle misure da adottare per la prevenzione degli incendi e sullo scrupoloso rispetto della normativa in materia. Altro punto è l’intensificazione dei controlli da parte delle forze di polizia, affinchĂŠ ogni comportamento a rischio sia severamente perseguitato. E sempre nell’ambito della prevenzione sono iniziati ieri i corsi di formazione per l'avvistamento degli incendi bo-

schivi nell'ambito del progetto "Costruiamo la rete di protezione civile nel Parco Nazionale del Pollino" finanziato da Fondazione per il Sud. Il corso è rivolto alle organizzazioni di volontariato di Protezione civile. PiÚ di quindici le associazioni coinvolte. Si tratta di sei corsi di formazione di cui quattro si svolgeranno in Calabria e due in Basilicata. Per quanto riguarda il versante lucano il calendario dei corsi prevede i seguenti incontri: a Rotonda, presso la sede del Parco appuntamento oggi dalle 15,30 alle 19,30 e sabato 20 giugno dalle 9 alle 13; a San Severino Lucano, presso il centro visita del Parco, si svolgeranno, invece oggi dalle 15,30 alle 19,30; sabato 13 giugno e sabato 27 giugno dalle 9 alle 13.

Prelievo multi organo POTENZA – Un altro prelievo multi-organo è stato eseguito all’ospedale San Carlo di Potenza. La notte scorsa sono stati prelevati il cuore, le insule pancreatiche, il fegato, un rene e le cornee di una donna di 31 anni. A renderlo noto è stato il coordinatore del centro regionale trapianti, Vito Gaudiano, il quale ha sottolineato che ÂŤsi tratta del sesto prelievo multi-organo dell’annoÂť. ÂŤIl prelievo della notte scorsa – ha aggiunto Gaudiano –conferma la crescita della solidarietĂ verso le donazioni e segnala la nostra regione tra le piĂš sensibili del MezzogiornoÂť.

Turista al S. Carlo

Ricoverato di ritorno dal Messico Non è suina POTENZA - La paura per il diffondersi del virus della cosiddetta febbre suina è arrivata anche in Basilicata ma per fortuna si è trattato solo di un falso allarme. Una persona, tornata pochi giorni fa da un viaggio in Messico, è stata ricoverata all’ospedale San Carlo di Potenza perchĂŠ si sospettava che nel corso della vacanza avesse potuto contrarre il virus. Eseguite tutte le verifiche del caso, però, si è accertato che non si trattava assolutamente della malattia. Solo tanta paura dunque ma ancora nessun caso accertato di febbre suina nella nostra regione. Intanto ieri l’Oms ha pubblicato l’ultimo bilancio sul virus A/H1N1: sono 15.510 in 53 Paesi le persone contagiate dall'Influenza A , 99 i decessi causati dal virus . Sono 2.112 i nuovi casi di influenza rispetto all'ultimo bilancio di due giorni fa. La maggioranza ha colpito gli Stati Uniti: 1.163 pazienti, con un altro caso mortale. Gli altri incrementi piĂš netti in Messico (369 casi, 2 mortali), in Canada (197, un decesso) e in Australia (108 casi).

L’organizzazione ambientalista lucana chiede dati piÚ precisi su pozzi e inquinamento

Petrolio e Val d’Agri, replica della Ola POTENZA - La Ola prende posizione sulla tavola rotonda che si è tenuta nella giornata di ieri, all’UniversitĂ degli Studi della Basilicata, con i responsabili dell’Eni, i rappresentanti di Wwf ed Unibas - rispettivamente Gaetano Benedetto e Giovanni Figliuolo - e con la partecipazione istituzionale dell’assessore regionale, Vincenzo Santochirico. L’iniziativa in questione sarebbe stata preceduta - è la prima osservazione la organizzazione ambientalista lucana dall’assenza assoluta di annunci mediatici (praticamente erano in pochi a conoscere l’evento). ÂŤGli ospiti hanno illustrato quello che potrebbe essere definito il “testamento biologicoâ€? della Val d’Agri. Grazie alla filosofia del “tutt’appostoâ€? si è sostenuto che farebbero piĂš danni delle trivelle, dei centri oli e degli oleodotti, niente di meno che le pacifiche ma inquinanti mucche che

pascolano nei boschi dell’Appennino Lucano - tra cui svettano i pittoreschi “alberi di nataleâ€? dell'Eni - e che le esplosioni sismiche alla ricerca del petrolio “darebbero fastidio ai serpenti esattamente come i botti dei fuochi d’artificio delle feste di paeseâ€?. In attesa di leggere nel dettaglio lo studio prodotto da Eni ed UniversitĂ della Basilicata - continua la Ola - ed esprimere nel merito puntuali osservazioni, si attende ancora di conoscere dall’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, i monitoraggi dei dati prescritti per tutti gli inquinanti, come l'H2S, i COV e gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) ed altre sostanze prodotte dal Centro Oli di Viggiano e dai pozzi. Inoltre, ad oggi, non ci è dato ancora conoscere le sostanze che hanno inquinato le sorgenti riguardanti il

Comune di Calvello, a poca distanza dai pozzi petroliferi e in pieno Parco Nazionale della Val d’Agri-Lagonegrese, il cui Ente gestore - auspichiamo - voglia denunciare. Vorremmo, infine, conoscere se i nuovi pozzi autorizzati dalla Regione (anche nel Parco) e la recente esclusione dalla procedura VIA del nuovo pozzo “Monte Alpi 3 DIR OR Aâ€? - a poca distanza dalla diga del Pertusillo - non rappresenti un “gesto di buona volontĂ â€? da parte della Regione Basilicata nei confronti dell'Eni affinchĂŠ sostenga con la Regione la battaglia contro il DDL 1195 che il Parlamento si accinge a votare e che significherebbe cancellazione delle royalty, nonchĂŠ trasformazione del Parco della Val d’Agri-Lagonegrese e della Basilicata in Distretto o “Hub Energeticoâ€?. Tutto questo in un territorio sempre piĂš “Colonia d’Italiaâ€?.Âť.

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20 24 Ore in Basilicata


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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Calci e pugni agli ospiti di Montescaglioso da parte di teppisti. Indagini della polizia

Aggrediti i cavalieri montesi La Sfilata dei Turchi si fa senza cavalli. Santarsiero: «Tornate a Potenza» SE DAVVERO «gn’anna piglia’ lu mal a chi l’hanna dispr’zza’», non se la passerà bene chi ieri ha rischiato di mandare all’aria la sfilata in onore di San Gerardo. Botte, gente spaventata, poliziotti a caccia dei provocatori. La ricostruzione che segue è di un testimone oculare, un giovane appassionato di fotografia che per questo motivo aveva deciso di seguire la tradizionale Sfilata dei Turchi dall’inizio, nel punto in cui sarebbe partita, vicino alla scuola “Francesco Torraca”. Ieri sera, intorno alle 19, alcune persone si avvicinano ai cavalieri che partecipano alla sfilata. Ancora a terra, tengono in mano le briglie degli animali. Una domanda: «Ma voi, da dove venite?». La risposta: «Da Montescaglioso, in provincia di Matera». Non hanno finito di pronunciare l’ultima sillaba che una gragnuola di pugni e calci si abbatte sui cavallerizzi. Un montese, colpito da un pugno, cade a terra. Perde le briglie del proprio cavallo. Pur dolorante e da una posizione difficile, riesce a recuperare il controllo dell’animale: la bestia, imbizzarrita per la confusione, avrebbe potuto creare panico con chissà quali conseguenze. Pesti e lividi, i cavalieri montesi dicono di non voler più sfilare per timore di essere aggrediti nel corso della manifestazione. La polizia cerca di capire se è il caso o meno di

Nell’auto della polizia, uno dei feriti. I cavalli nel mercatino

far partire il corteo. Ma c’è un altro motivo per cui sarebbe meglio evitare di far partecipare i cavalli: adesso, con quello che è accaduto, sono un fascio di nervi, potrebbero non essere controllabili. Alla fine la decisione è quella di consentire la sfilata. Senza però i cavalieri di Montescaglioso che hanno convenuto di andare via, scortati dalle forze dell’ordine. La Pro Loco è d’accordo con questa soluzione, per motivi di sicurezza. Finiranno la serata nel cortile

del “mercatino dei poveri”, recintato e piantonato da esponenti delle forze dell’ordine, mentre il centro storico ribolle di gente. E’ un’edizione con qualche turbolenza, quella della festa del 2009, a parte gli incidenti, come quello di uno sbandieratore che ha ricevuto ieri sera una bandiera in testa ed è stato ricoverato in ospedale (ma pare non fosse grave). La sera prima un giovane, per un gioco con gli amici, aveva battuto la testa per terra in piazza Ma-

La preparazione della festa DAME, soldati, nobiluomini. Abiti in costume ancora incellofanati negli spogliatoi, trombe e tamburi appoggiati in un angolo, bandiere sorrette dalle pereti. Questo è quello che si trova curiosando nella palestra della scuola media di via Torraca, a Potenza, durante i preparativi per la sfilata dei turchi. Si lavora dalle 14 ininterrottamente. Nella struttura, una squadra di circa 12 truccatori, capitanata da Maria Basile, dell'Istituto estetico Mariam, è immersa da pennelli, fard, cerone per scurire il volto dei soldati turchi, crespovergine per fare le barbe finte attaccate con mastice atossico e che vanno via facilmente. Fuori, gli associati della Pro loco di Potenza, a lavoro dalle cinque del mattino per allestire la barca che porterà il Santo. I figuranti già pronti con l'abito addosso, ingannano il tempo seduti su una muretto. Tra questi, i giovanissimi Aldo, Federico e Leonardo, che figureranno rispettivamente come portabandiera, portastendardo di San Luca e nobile. Altri fanno due passi in Via Pretoria, come il gruppo di ragazzi adibito a simulare il duello tra soldati, durante la sfilata. Spiegano come nulla sia lasciato al caso. Già sanno perfettamente cosa fare e in quali punti del percorso far partire l'azione. In piazza Prefettura, intanto, brindisi, canti e balli per il pranzo organizzato dall'associazione I portatori del Santo. Quest'anno hanno partecipato in più di 600. 75 tavoli, per circa otto posti ciascuno, percorrono il perimetro della piazza. Antipasto all'italiana, cavatelli e fagioli, spezzatino con contorno di piselli, banane e tanto vino, il menu. Un gruppo locale intrattiene i commensali con musica popolare lucana e “inni nazionali”(“Il cielo è sempre più blu”, di Rino Gaetano). Sotto indicazione di alcuni portatori inizia il tradizionale “ballo dell'assessore”, in ricordo dell' amico e assessore scomparso Gigi Chiriaco. Questa non è solo la loro festa. In tanti, infatti, vogliono festeggiare così, anche quelli che vengono dalla provincia. «Tutto è iniziato 7 anni fa - racconta il presidente dell'associazione Peppe Lovito - quando trenta ragazzi, prima di partecipare alla sfilata dei turchi, decisero di andare a mangiare tutti insieme in un ristorante. Da trenta siamo passati a sessanta l'anno dopo e così via, estendendo l'iniziativa a tutti». Anna Martino

rio Pagano. Alcune persone hanno lamentato - complice la pavimentazione dissestata della piazza - di non essere finite lunghe distese per poco. In queste sere si sono sentiti anche cori che poco hanno a che vedere con la festa, sirene di autoambulanza, qualche spintone di troppo. Certo, la calca a San Gerardo c’è sempre stata. L’edizione di quest’anno è stata particolarmente ricca di concerti, iniziative, artisti che affollavano le

Vicende attorno al santo Storia n. 1: GLI OSPITI DEL PATRONO

Il giovanissimo San Gerardo dell’edizione 2009. A destra, Lorenzo, protagonista di una delle “storie” (Foto Andrea Mattiacci)

COME vivono San Gerardo i nostri studenti fuori sede? Rosanna Bonomo, trent'anni, fino a qualche tempo fa studiava Sociologia a Napoli. Lì, aveva fatto diverse amicizie. Napoletani ma anche tanti spagnoli, sudamericani, in Italia per imparare la lingua. Napoli ne è piena. E poi Rosanna è molto solare e socievole. Lei non ha mai rinunciato alle festività in onore di San Gerardo, anche perché Napoli è vicino Potenza, ci si può permettere di fare una toccata e fuga. Ogni anno, quindi, in questo periodo, tornava in città. E ogni anno, con un amico diverso. Per lei era un orgoglio far conoscere Potenza in un'occasione speciale. Quella stessa città che l'aveva costretta a lasciare i suoi cari per garantirsi una formazione, in quei giorni appariva sotto una luce diversa. Piena di vitalità e di tradizione. E anche i suoi amici, giunti da fuori, la vedevano così. «Non ho mai ospitato amici in altri periodi dell'anno. Voglio che Potenza la ricordino così - afferma - come io vorrei sempre che fosse». Storia n. 2: I CRITICI DELLA FESTA

A destra, il Tempietto pronto a partire

strade. «Un’edizione - commenta il presidente della Pro Loco, Giovanni De Marco - graziata da un tempo favorevole, con un numero di persone superiore ad ogni altra. Tantissimi i bambini, divertiti e gioiosi. Se per qualcuno, questo clima vuol dire lasciarsi andare a episodi come questo, mi dispiace». Insieme al presidente onorario, Roberto Falotico, ha diffuso un comunicato attraverso il quale solidarizza con i montesi e conclude chiedendo che venga fatta piena luce sull’episodio auspicando «tolleranza zero nei confronti dei colpevoli di questa vile aggressione». I cavalieri hanno preteso le scuse da parte della città in cui sono stati aggrediti. «Qualsiasi forma di aggressione - risponde al telefono il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - nei riguardi di partecipanti a manifestazioni come quella del Santo Patrono non trova alcuna forma di giustificazione e comprensione. Un atto grave. Sono rammaricato per quanto accaduto, anche perché dà un’immagine della comunità diversa da quella vera: questa è una città accogliente, solidale. Le feste vengono vissute in maniera gioiosa». E ai cavalieri: «Se li potessi incontrare adesso, li convincerei a rimanere. E dico loro: tornate a Potenza per vivere una città ben lontana da episodi di questo tipo». Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it

LORENZO ha vissuto a Firenze per tanti anni. Prima come studente e poi come lavoratore. Non ha mai avuto l'opportunità di tornare a casa per la festa di San Gerardo. Ha rivissu-

to la festa, dopo dieci anni, solo lo scorso anno. Forse per il tempo che è passato o forse per una questione di gusti e di carattere, Lorenzo non vive questi giorni con lo stesso entusiasmo di una volta. Una vitalità che esce fuori solo durante determinati periodi dell'anno, crede non faccia bene alla città, che durante tutto il resto del tempo resta assopita. La pensa così anche Gabriele, che ha sempre vissuto a Potenza: «Forse sarò una voce fuori coro, ma trovo la festa sia diventata un po’ troppo autoreferenziale e poco una possibilità di crescita per la città e per la regione. Credo abbia bisogno di un salto di qualità e diventare, così, la punta di diamante della promozione della Basilicata su territorio nazionale». Storia n. 3: LA PUPILLA DI CIPOLLINO COME vivono San Gerardo i più piccolini? Lorenzo ha una nipotina di 4 anni. Lei ha vissuto a pieno le festività, solo l'anno scorso. Pare la piccola sia rimasta letteralmente incantata dalla sfilata dei turchi. Tutte quelle dame, i cavalli, i carri trainati dai buoi, i balli, gli sbandieratori. E poi, il mitico Cipollino, che ha fatto subito colpo sulla bambina con quell'aria buffa. E , a quanto raccontato dallo zio, tra la bambina e Cipollino è stato un vero colpo di fulmine. Tanto l'entusiasmo dimostrato dalla bambina, che Cipollino si è accorto di lei e l'ha presa in braccio. San Gerardo è proprio la festa di tutti. a. m.

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Potenza


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Sabato 30 maggio 2009

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Sabato 30 maggio 2009

Vitraagi candidati gio

La scadenza si avvicina, i big in tour aumentano e l’aria si fa decisamente più frizzante

La lista del Pdl per sdoganare «Ci vedevano come una semplice presenza: oggi, aperti al centro, siamo pronti a vincere» «siamo pronti a dimostrare che vogliamo esserci per amministrare e non per governare». Secondo la differenza che intercorre tra «l’erogare servizi e mettere i cittadini in condizione di scegliere o l’ingresso nei gangli del potere». Nel dettaglio: «che senso ha offrire gratuitamente le scale mobili, costruirne di nuove, senza però che in città ci siano parcheggi adeguati?». Quanto ai risultati, «al di là dei pronostici è chiaro che sarà necessario superare, con la lista del Pdl, almeno il risultato ottenuto nel 2004 dalla somma di An e Forza Italia», pari a circa il 16 per cento. Larocca spiega come proprio su Potenza la fusione dei due partiti abbia «funzionato bene. Lavoriamo in simbiosi già prima della fusione», ancora prima dell’annuncio del nuovo partito unico nel novembre 2007, dal predellino di un’auto in piazza San Babila a Milano. «Le liste sono state composte senza rivalità, senza tensioni. E’ chiaro che qualche piccola tensione ci sia, come nelle migliori famiglie, ma è fisiologica». Quanto ai progetti, «la prima cosa da fare, da subito, perchè ce ne è l’esigenza, è aprire l’amministrazione alla città. Bisogna dire la verità alla gente e agire subito su alcuni problemi da risolvere con urgenza, come la gestione dei rifiuti, e la reperibilità di case per chi non può spendere cifre esagerate: pensiamo alla possibilità di offrire immobili in locazione con possibilità di riscatto, senza costi di manutenzione per il pubblico visto che l’utente se ne prenderà cura perchè prossimo proprietario. Oppure, un parco immobili da dare in locazione anche per

ACCADE IN CITTÀ

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BOTTA E RISPOSTA «E’ scandalosa la leggerezza con cui il sindaco uscente Santarsiero utilizza la cosa pubblica per consenso elettorale: è di queste ore la nomina in cda dell’Acta di due novi componenti in sostituzione di altrettanti consiglieri candidati nelle liste di centro sinistra». Il commento è di Lorenzo Larocca, segretario cittadino del Pdl che prosegue: «Da oltre tre anni invitiamo Santarsiero ad azzerare il cda dell’Acta trasformandola in spa in ossequio alla norma varata dal Ministro Lanzillotta parte dell’esecutivo Prodi; ma il nostro ex primo cittadino pur di utilizzare le prebende della cosa pubblica per consenso elettorale, è sordo a qualsiasi sensata attività». Ma «il vento nuovo che spira nella nostra città siamo certi riuscirà a spazzare come foglie secche queste cattive abitudini che tanto hanno danneggiato i nostri territori e le nostre comunità». Replica Santarsiero che precisa come «non si tratta di nomine delle ultime ore ma definite in forma transitoria da più settimane per consentire il normale funzionamento del consiglio di amministrazione dell’Acta considerato che la vita amministrativa continua anche durante una campagna elettorale. Si sono dimessi dal cda dell’Acta perché candidati al consiglio comunale i signori Losasso, Savino e Fiore che sono stati sostituiti con tre professionisti, rispettando gli equilibri che caratterizzano maggioranza e minoranza nel consiglio comunale. Ogni altra considerazione di Larocca appartiene alle peggiori strumentalizzazioni elettorali che nulla hanno a che vedere con la buona amministrazione».

AVVISO AGLI ELETTORI

Molinari, con i parlamentari del Pdl, Taddei e Viceconte, in una recente presentazione ufficiale dei candidati

Popolo delle libertà

candidato sindaco Giuseppe Molinari

candidati 1 Imbesi Antonino 2 Coviello Rocco 3 Picerno Fernando Fortunato 4 Lepore Rocco 5 Arleo Angelo Rosario 6 Becce Nicola 7 Bellettieri Gerardo 8 Benvenuto Ilaria 9 Bove Marco 10 Brancati Maurizio Roberto 11 Caivano Piero 12 Calabrese Vincenzo 13 Dabbene Nicola 14 D’Ecclesiis Giampiero 15 Di Chiara Nicola 16 Fanelli Francesco 17 Finizio Viminal 18 Guglielmi Rocco 19 Infelise Domenica 20 Konou Koffi Agbeko Daniel

21 Laguardia Luigi 22 Loscalzo Silvano 23 Mancino Berardino 24 Manicone Danilo 25 Marino Lidia Loredana 26 Mecca Rocco 27 Notari Massimo 28 Pergola Giuseppe 29 Potenza Giuseppe 30 Restaino Matteo 31 Rondanini Luigi 32 Rosa Carmine 33 Ruoti Francesco 34 Russillo Nicola 35 Sabia Carmela 36 Santarsiero Sharon 37 Santomauro Donato 38 Santoro Canio 39 Tullipani Enrico 40 Verrastro Pietro Antonio

situazioni di emergenza e difficoltà. Ma bisogna cancellare lo squallore di Bucaletto». Quanto alla città “vasta” , «il nuovo regolamento urbanistico non connette i tessuti urbani. Perchè continuare a stringere la città nel cemento, per lasciare nell’abbandono le aree peri-

feriche? Andare ad abitare in periferia dovrà essere non una necessità per i costi degli appartamenti, ma una scelta di tranquillità con tutti i servizi a disposizione. Servono strutture sportive e un parco giochi per i bambini in ogni rione». sa.lo.

A chiunque è capitato di non ricordare dove siano conservate le proprie tessere elettorali. A tutti, prima o poi, succede di aprire il cassetto e scoprire che, magari nell’ultimo trasloco, la tessera è andata persa, non c’è più. Per tutti, la soluzione c’è. Il comune di Potenza fa sapere che a partire da lunedì prossimo, 1 giugno, l’ufficio elettorale di via IV novembre resterà aperto per il rilascio dei duplicati delle tessere elettorali dalle ore 8.30 alle ore 19.00 fino a venerdì compreso. Sabato e domenica (6 e 7 giugno) l’ufficio elettorale resterà aperto ininterrottamente per tutta la durata delle operazioni elettorali. Così sarà garantito per tutti il diritto al voto. Meglio, però, non ridursi all’ultimo momento.

Domani, Massimo D’Alema sarà in Basilicata in un tour elettorale Arriverà a Potenza, alle ore 20 in piazza Mario Pagano: saranno presenti Gianni Pittella, Piero Lacorazza e Vito Santarsiero Per la campagna “Un pieno di verità” organizzata dal Pdl, domani, saranno presenti gazebo dalle ore 10 alle ore 14 e dalle ore 16 alle ore 20 in piazza Mario Pagano, piazza Don Colucci, piazza Don Bosco e rione Malvaccaro.

Corazzata Pd per sbancare

prattutto l’assenza di tutti quei servizi che garantiscono ad ogni persona di abitare pienamente la città e il territorio, a partire dal suo quartiere. Il nostro abitare, infatti, non si esaurisce soltanto nello stare sotto a un tetto , ma nel vivere pienamente i diversi tempi della vita, in spazi pensati, per accoglierla ed esprimerla in tutte le sue peculiarità ed esigenze relazionali. Necessità vitali che possono, quindi, contribuire a ricostruire reti interpersonali e sociali tra individui che appartengono a diverse culture e generazioni». Il sindaco uscente e candidato, Vito Santarsiero, durante l’incontro con Confcooperative ha spiegato che «la cooperazione è un elemento fondamentale per un nuovo modello di sviluppo territoriale. Abbiamo costruito insieme un percorso importante per l’edilizia cooperativa con

un programma rigoroso che ha portato all’avvio di 15 nuove cooperative che garantiranno buona edilizia e costruzioni ecosostenibili. Lo abbiamo fatto grazie anche al nuovo regolamento urbanistico la cui fase di attuazione garantisce la possibilità di continuare su questa strada. Garantiremo il 5 per cento dei servizi esternalizzati per l’inserimento lavorativo dei disabili e dei soggetti svantaggiati attraverso la cooperazione sociale». Nino Garramone, coordinatore cittadino del Mpa spiega che «Giovedì sera l’amministrazione comunale ha inaugurato in pompa magna il nuovo tratto di strada di via Cavour: appena 50 metri che tagliano il curvone antistante il mega cantiere ancora in piena attività. Ma il nuovo tratto, già da ieri, è nuovamente chiuso al traffico.

IL RITORNO DI SANZA

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L’Udc e «la distanza motivata»

«Santarsiero è stato il miglior sindaco degli ultimi 40 anni, altro che trasformismi» LA lista del Partito democratico «è una vera corazzata». Scherza Erminio Restaino, neosegretario regionale del partito che però al sorriso aggiunge una profonda convinzione sulla città di Potenza: «Vinceremo al primo turno». E non solo perchè quella del Pd è «una lista forte, che raggiungerà almeno il 30 per cento», ma soprattutto «perché Santarsiero e la sua amministrazione, nei cinque anni passati, hanno fatto un ottimo lavoro». Il sindaco uscente, eletto nel 2004 con la percentuale più alta del Paese, «è stato - continua Restaino - il migliore sindaco che il capoluogo abbia avuto negli ultimi 40 anni». Così, puntano «alla continuità. Questa amministrazione ha operato bene in un contesto molto difficile, partendo da una situazione complessa, tra debiti del comune e emergenze non risolte». L’esempio, il Nodo complesso del Gallitello. Lo sanno che i cantieri qualche disagio pure lo portano, ma «quando sarà completato sarà risolto ogni problema di traffico in città. I cittadini sono in grado di comprendere». Hanno proposto due liste legate al Pd. Una più «di coalizione», con tanti esponenti della società civile e amministratori uscenti non di tessera democratica ma sempre in linea con il lavoro di Santarsiero. Poi per questa lista, quella del Pd, è stata stabilita una regola: gli uscenti, la dirigenza del partito, «una presenza chiara». Poi, c’è il tema coalizione, un po’ diversa da quella del 2004. «E’ indubbio che ci sono stati riflessi profondi anche a Potenza di fatti nazionali, a partire dal “terremoto politico” che nel 2008, con le elezioni politiche, ha colpito la sini-

stra più radicale. Ma come in Regione, anche al comune è stato mantenuto il profilo “coalizionale”, con alcuni assessorati affidati alla sinistra per quelle sensibilità dell’area politica. Adesso continueremo a cercare un percorso di solidarietà con la sinistra che oggi è divisa». Quanto alla critica di Italia dei valori a Palazzo di città, «proprio non ne comprendiamo la posizione». Nel frattempo, la campagna elettorale va avanti e tra i temi richiamati c’è l’urbanistica. Proprio la lista del Pd, che comprende gli amministratori uscenti, difende le scelte: «Molti candidati a sindaco che toccano in questi giorni l’argomento non sanno di cosa parlano. Con il nuovo Ru in città è stata fatta una rivoluzione che fa giustizia di tanti anni di confusione nel settore: avremo e opere di urbanizzazione, le strade d'acceso, le fognature, prima dei palazzi». Sicuri che «i potentini, gente seria, comprende bene il lavoro fatto e non si fa influenzare dalle strumentalizzazioni». Del resto, «si tratta di opere e benefici che piano piano stanno diventando visibili. Non semplice in una città che è fatta di barriere naturali, come il fiume Basento, e di altre costruite dall'uomo, come la statale Basentana, la ferrovia, che rendono i collegamenti complicati». In chiusura, uno sguardo all’appuntamento con le urne. Senza previsioni, certo è che nel 2004 Margherita e Ds, con liste separate, ma complessivamente, fecero un risultato “notevole”. Oggi, «il Pd si presenta come una vera rivoluzione. Abbiamo scelto di non costruire «di non costruire tante liste civiche che “gonfiano” lo senario ma che

Una recente manifestazione del Pd in piena campagna elettorale

Partito democratico

candidato sindaco Vito Santarsiero

candidati 1 Carretta Gianpaolo 2 Santangelo Vincenzo 3 Bruno Laura in Boccia 4 Caricati Maria Cristina 5 Casella Francesco 6 Cerverizzo Mario 7 Chiorazzo Domenico 8 Corbisiero Francesco S. 9 Coviello Donato 10 Figliuolo Miriam 11 Fiore Rocco 12 Gerardi Carmela 13 Ginefra Giuseppe 14 Giugliano Ernesto 15 Liccione Rocco 16 Lomonaco Salvatore 17 Lovallo Nicola 18 Lucia Antonio Rocco Pio 19 Maggio Rocco Giuseppe 20 Marcantonio Nicola

21 Marsico Dario Isidoro 22 Mascolo Michele 23 Messina Giuseppe 24 Pace Federico 25 Papa Sebastiano 26 Pesarini Antonio 27 Rasola Giuseppe 28 Rinaldi Angelo Raffaele 29 Romaniello Leonardo 30 Romano Liliana in Sprovera 31 Rosa Pietro 32 Russo Donato Antonio 33 Sbano Peppina Garramone 34 Sileo Lucia 35 Smaldore Nunzio 36 Speranza Roberto 37 Strangio Giulio Mario 38 Straziuso Beniamino 39 Trivigno Angela in Lauciello 40 Villani Francesco

nascondono candidati da zero voti. Seguiamo una battaglia seria». Richiama la «vera novità» che ha fatto ingresso in questa campagna elettorale: «il trasformismo, la politica fai da te» che Restaino imputa allo schieramento avversario, con riferimento soprattutto al candidato sindaco Molinari del centrodestra,

ex diellino. «Sembra quasi che il centro sia la panacea di tutti i mali, lo spazio per ripulire i peccati». Allora, «il Pd è un partito vero, che ha fatto congressi, primarie e che se pure ha avuto alcune difficoltà, è questione di dialettica». Democratici, «faremo un buon risultato». s.l.

HANNO DETTO SULLA situazione del traffico in città il Michele Napoli, candidato nella lista “Per la città” ha detto: «Una situazione insostenibile, che ancora una volta ha messo in evidenza l’incapacità dell’amministrazione uscente di gestire l’ordinario. Il capoluogo lucano, in festa per le ricorrenze del Santo Patrono, deve sopportare in questi giorni un carico maggiore di presenze sul territorio e i cantieri che da mesi paralizzano la città hanno mandato in tilt il sistema. La mancanza di una programmazione in situazioni particolari, come può essere la festa patronale, dimostra la completa latitanza dei nostri amministratori». Vincenzo Claps, candidato con l’Mpa chiede «verso quali scenari di welfare urbano ci porterà il nuovo Regolamento urbanistico. Nel capoluogo, si avverte so-

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Si è trattato, insomma, di una vergognosa “inaugurazione fantasma” caduta a pennello a ridosso delle elezioni: un spot deplorevole che ritengo doveroso evidenziare all’opinione pubblica». Sul tema oggetto di un recente incontro, la scuola, interviene Gianpaolo Carretta (Pd): «La città di Potenza ha risposto con circa mille firme, raccolte in un solo giorno, alla petizione popolare promossa a livello nazionale dal Pd per rivendicare una scuola pubblica di qualità, per tutti. Tutto ciò è stato il risultato di una grande azione di coinvolgimento di dirigenti scolastici, docenti e studenti nelle scuole cittadine. E’ necessario che la Regione Basilicata promuova azioni per rilanciare lo sviluppo economico ed occu-

pazionale riconoscendo come imprescindibile e determinante il ruolo dell’istruzione, della formazione e della ricerca. Bisogna istituire un tavolo politico permanente di confronto e discussione sulle politiche scolastiche». Salvatore Lacerra, candidato sindaco dell’Mpa ha scritto a cittadini e agli altri candidati una lettera: «Parte delle responsabilità dello stato “agonizzante” in cui si è ridotta la città è da ricercare anche negli stessi potentini che non danno spessore al diffuso malessere che serpeggia, nel centro così come nelle periferie, e fin troppo remissivamente continuano a votare gli stessi uomini di cui, a ragione, esprimono forti critiche. Immagino una città più amata dai suoi cittadini e capace di amarsi; una città attenta a sé e non distratta; una città con una regolare, ordinaria e

complessiva manutenzione che punti lo sguardo in alto e a nuovi e più ampi orizzonti». In chiusura, Giuseppe Molinari, candidato sindaco del centrodestra spiega: «Nella città di Potenza esiste una realtà associativa attiva e volenterosa che però non sempre è valorizzata e sostenuta così come, invece, dovrebbe essere. Per aiutare il mondo del volontariato e delle associazioni di promozione sociale si può cominciare a distribuire equamente l’affidamento dei progetti proposti dalle associazioni in maniera tale da permettere a tutte di farsi conoscere e diffondere il messaggio che sta alla base del loro impegno nel sociale. Solo attraverso il dialogo ed il confronto con le associazioni è possibile dare concreta attuazione a nuovi servizi necessari a varie fasce».

E’ TORNATO a Potenza per una giornata piena nel giorno della festa patronale, così «all’occasione elettorale, ho unito l’opportunità di rivedere tanti amici, quelli di una vita», con cui ha diviso momenti negativi e piacevoli della politica. Angelo Sanza - “l’onorevole Angelo Sanza” - ieri era in città, da candidato alle elezioni europee per il collegio Sud, con l’Unione di centro, e da potentino. In fondo, anche per lui che «dopo l’elezione in altri territori» - non è più tanto spesso a Potenza, il «rapporto con la città è sentimentale». Poi, «è anche giusto che siano gli eletti qui a occuparsi dei problemi, non posso sovrappormi, ma mi informo sempre», assicura. Così, della città di cui «ho seguito gli accadimenti politici e sociali, descrive la «ritrovata “situazione di stasi”. Sia chiaro - dice in conferenza stampa, accompagnato dal coordinatore regionale dei Circoli Liberal, Gianluigi Laguardia e dall’acquisto di peso», il sindaco delle tre legislature, Gaetano “Tanino” Fierro - non è un giudicare, semplicemente non ho trovato nulla di particolarmente significativo». E’ a Tanino, sindaco del post ‘80, che si riferisce quando dice che «dopo la buona ricostruzione del post terremoto, dal punto di vista ambientale e infrastrutturale non emerge molto. La gente è insoddisfatta». Loro hanno deciso di schierare un “volto nuovo”, Emilio Libutti, in corsa per Palazzo di città. Ecco perchè «l’Udc - aggiunge non ha voluto prendere posizione tra le due maggiori forze politiche e tenere da entrambe una distanza motivata». Certo, a voler essere precisi, «è con il Pdl che avremmo potuto realizzare un’intesa. Peccato non sia ancora abbastanza strutturato per un progetto vincente». Sono gli uomini di Casini: «Siamo stanchi di vedere l’alternanza delle amministrazioni essere costruita più su un voto contro che su un voto “pro”». A destra avevano guardato «con interesse», ma non ha funzionato. Ecco il senso delle “mani libere” che «è progetto e non opportunismo». Si parte dal primo luglio, data scelta per l’aper-

tura delle iscrizioni al nuovo partito di centro, “il partito della nazione” che farà seguito al manifesto di Todi e che entro fine d’anno avrà la sua classe dirigente. E’ la risposta - «concreta» - anche al processo «di frantumazione che soprattutto nel Pd ha dato vita a numerose “gemmazioni” alla ricerca di una propria identità». Non che dall’altra parte, spiega l’ex sottosegretario, sia poi così diverso: «Il Pdl - prevede - sta per implodere». Nè con gli uni, nè con gli altri, «per non inquinare il progetto politico, per una Udc fatta per appartenenza e non convenienza». Pronti in vista anche delle prossime elezioni regionali. Si dicono sicuri di avere “i titoli” «per richiamare gli italiani alla grande Politica, quella della partecipazione, indipendentemente dalle regole arbitrarie stabilite da chi governa il partito. Noi abbiamo difeso la preferenza alle europee. Altrimenti sarebbe quasi meglio modificare la legge elettorale, il “porcellum”, inserendo il metodo del sorteggio: quasi quasi, anche nel parlamento nazionale, il caso potrebbe far capitare delle persone preparate e non solo veline». Sanza richiama l’Europa e ne approfitta per un nuovo attacco al governo Berlusconi: da un lato l’Unione europea che ci invia fondi e risorse, dall’altro l’esecutivo nazionale che «li storna in favore di emergenze settentrionali. La questione meridionale è scomparsa dall’agenda politica». I problemi, invece, «si risolvono con “contentini” che fanno seguito a sondaggi. Solo che prima o poi, la “luna di miele” finisce». Così, corrono sotto il simbolo dello scudo e affrontano gli ex Dc che, tanto per le comunali che per le provinciali, sono nelle altre due coalizioni. «Tante, troppe “correnti” raccolte in forze autonome. E’ quello che accade - ammonisce Sanza che della Dc lucana e potentina è stato esponente doc - se si preferisce il posto nelle istituzioni piuttosto che il progetto». Allora, il loro di progetto, quello del “Centro”, «è aperto a tanti», tutti quelli che preferiscono “mani libere”, ma «serietà». E in caso di ballottaggio? Sara Lorusso

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ETA’ media intorno ai 40 anni, per unire «esperienza e freschezza». Il Popolo delle libertà schiera professionisti e disoccupati, operai e impiegati, persino un sindacalista e degli studenti. Per l’assalto alla città anche «donne, disabili e stranieri». E sia chiaro - spiega Lorenzo Larocca, segretario cittadino, con Luciano Petrullo, del Pdl - non si tratta «di una bandiera, ma della differenza che corre tra le parole e i fatti». Al comune, nella coalizione di centrodestra che sostiene il candidato sindaco Giuseppe Molinari composta da 11 liste, il Pdl ha schierato la propria lista civica (Potenza delle libertà, nata dall’esperienza dei comitati di quartiere, «con gente che sente di avere qualcosa da dire come cittadino») e quella di partito. E su quella si misurerà in qualche modo anche la voglia di “cambiamento” della città che i dirigenti del nuovo partito da sempre hanno definito “bulgara”, ironizzando sulle percentuali da oltre il 74 per cento che portarono, nel 2004, Santarsiero a Palazzo di città. «In realtà - continua Larocca - sia questa città, che l’intera regione sono terre di moderati». Ecco perchè «conta molto la nostra apertura verso il centro», che si esprime in modo esplicito con la coalizione e la candidatura al vertice di un ex Dc. «Da sempre il centrodestra è stato visto come uno schieramento che non si applicava nell’opera di opposizione, che non era intenzionato mai realmente a vincere e che si limitava a testimoniare una presenza». Evidentemente «l’appello fatto negli anni ai moderati ha avuto effetto, semplicemente serviva del tempo, doveva essere metabolizzato». Oggi,

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Sabato 30 maggio 2009

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HA preso il via ieri all’istituto “Einstein” di Potenza il progetto “Esperienze formative sul lavoro: un ponte tra scuola e imprese”. Il ciclo di incontri, che terminerà il prossimo 5 giugno, è stato organizzato dalla Regione e dall’Istituto tecnico potentino con l’intento di fornire agli studenti una serie di nozioni teoriche e pratiche sul mondo del lavoro. Gli studenti avranno anche l’opportunità di svolgere degli stage in tre aziende del Potentino.

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IL CASO DEL CAMPETTO DI CALCIO DI SANT’ANNA

LA BUONA NOTIZIA

Cinque euro per giocare a pallone «I soldi servono per la manutenzione»

Stabilizzazione dei precari assunti gli ultimi quarantatre

Una partita di calcetto nel campetto di Sant’Anna

(foto Mattiacci)

«C’È sempre qualcuno che hai i piedi storti». Il calcio non è uno sport per “ femminucce” e l'irruenza, quella tipicamente adolescenziale, proprio non la si può contenere. Don Franco Corbo lo sa bene e ci passa su. Pazienza per i vetri dell'ufficio parrocchiale, che affaccia proprio sul campo di calcetto, che puntualmente vanno in frantumi. Ma sulla maleducazione e sulla prepotenza il parroco proprio non transige. Così quando gli si racconta delle lamentele esposte da alcuni ragazzini che troverebbero scorretto pagare, per l'utilizzo del campetto antistante la chiesa di Sant’ Anna e Gioacchino in viale Dante, un contributo di cinque euro, don Franco sorride ma ha già dato un nome ed un volto a chi ha cercato anonimamente di denunciare l'accaduto. «Il solito gruppo di prepotenti che non ha il benché minimo rispetto degli spazi comuni». Il contributo richiesto per l'affitto del campetto, cinque euro per le due squadre che a partita utilizzano lo spazio per un'ora è, spiega Don Franco, «una cifra simbolica, pochi centesimi a calciatore. Denaro che mettiamo in

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AL DUOMO

cassa per le spese di manutenzione, un piccolo contributo che serve anche a insegnare ai ragazzi ad avere cura delle cose che la parrocchia mette loro a disposizione e ad utilizzare nel miglior modo possibile lo spazio del campo da calcio». Il campetto, recentemente ristrutturato con i contributi di Comune e Provincia è a disposizione di tutti, così come la vicina area giochi, pensata per i più piccoli, e le altalene poste di fronte all'ingresso della chiesa. Quella di don Franco è però una battaglia continua. «Ragazzi maleducati che sporcano il piazzale, utilizzano nelle aree comuni linguaggi poco consoni, procurano danni. Colpa degli stimoli che provengono dalla televisione, dalla società in genere, ma soprattutto dei genitori che sono al contempo i primi colpevoli ma anche le prime vittime». Per i giovani calciatori nessuna ritorsione, assicura il parroco che però aggiunge: «mi impegnerò a parlarne con i genitori per trovare di comune accordo una strategia da seguire». Anna Musacchio potenza@luedi.it

«BENVENUTI nell'amministrazione comunale di Potenza. Il prossimo governo cittadino potrà contare sul vostro contributo, sulla vostra serenità e sulla opportunità di poter avvalersi di un modello organizzativo che potrà servirsi delle vostre professionalità». Così il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero che ieri mattina, insieme al presidente del consiglio comunale Pietro Campagna e al segretario generale dell'ente Luigi Martino, ha partecipato, in veste istituzionale, alla sigla del contratto a tempo indeterminato che nella mattinata di ieri hanno sottoscritto altri 46 storici precari del Comune di Potenza. Quarantasei precari che, dal prossimo primo giugno, entreranno a far parte definitivamente dell'organico dell'amministrazione comunale del capoluogo. Tutto ciò a seguito delle procedure di stabilizzazione che hanno consentito l'immissione in ruolo in totale di 120 persone. Ieri mattina hanno sottoscritto il contratto i dipendenti delle categorie B, C e D che hanno superato il concorso. «Entrate a tempo inde-

I quarantatrè precari appena assunti

terminato a pieno titolo ha detto il sindaco Vito Santarsiero - e così oggi chiudiamo un percorso che abbiamo fortemente voluto e che si è sviluppato attraverso un cammino che si è caratterizzato per il fermo ancoraggio alle norme e che oggi vi consentono di firmare un contratto che è un momento giuridico certo e che garantisce la valorizzazione di ognuno di voi». «Ho sempre considerato ciascuno di voi - ha aggiunto il primo cittadino già un dipendente comunale anche grazie alle professionalità che si sono formate giorno per giorno». Il benvenuto ai “nuovi”

dipendenti comunali è venuto anche dal presidente del consiglio Campagna che ha sottolineato come in questo modo si «chiuda un percorso che è partito da tempo e che l'amministrazione ha avviato cogliendo le varie opportunità offerte dalla normativa nazionale». «Conservate la volontà di servizio e la disponibilità che un po’ si indebolisce una volta acquisito il posto di lavoro a tempo indeterminato», ha concluso Santarsiero che ha anche invitato i nuovi assunti «a esaltare il proprio ruolo di servizio e ad aprire una nuova stagione nella macchina amministrativa del Comune».

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24 Potenza


25 L’associazione si sta attivando per un progetto che offra occupazione a Civita di Bagno

“Vola” insieme al sociale I volontari lucani impegnati in Abruzzo già dalle prime ore dopo il sisma UNA “cooperativa sociale” per una nuova occupazione nasce a Civita di Bagno, uno dei centri dell'aquilano più colpiti dal sisma. Ed è l'associazione lucana “Vola” a dare imput ad una nuova realtà occupazionale. E dalla Basilicata solidale a Civita di Bagno in arrivo lattine d'olio di San Mauro Forte. Continua così la solidarietà e l'impegno dei volontari lucani che solo un mese fa hanno dato vita all’associazione “Vola” anche in Abruzzo. «La cooperativa sociale, simbolo della forza e del coraggio dei giovani - ha detto il responsabile regionale Vola Giuseppe Amodeo - ha lo scopo di mettere in campo nuove energie per un impegno sociale a favore di anziani, disabili e svantaggiati trovando in questo impegno anche motivo di crearsi una nuova occupazione». Ma all'indomani del sisma circa 80 volontari si sono alternati in Abruzzo. Dalla Provincia di Potenza a quella di Matera. Da Brienza, Vietri di Potenza, San Mauro Forte, Sant’Angelo, Satriano, Ferrandina, Trivigno, Rionero, Brienza sino a Bella. «Fin dai primi giorni del sisma siamo stati presenti tra i terremotati - prosegue

Amodeo - la passione, l'impegno serio e positivo unitamente alla collaborazione delle persone presenti al campo hanno fatto sello stesso una comunità tranquilla, collaborativa ed operosa. Le giornate al campo, oltre si servizi e alla preparazione cibi per circa 300 pasti sono integrate con serate sociali di vari gruppi. Alcuni anche della Basilicata». Una lucania solidale sull'esempio di San Mauro Forte, con la collaborazione dell'associazione Vola, della Pro Loco, unitamente all'amministrazione comunale hanno fatto dono di lattine d'olio a tutti i terremotati presenti al campo. Alla correttezza ed efficiente gestione del campo non solo materiale ma anche sociale e culturale non è mai mancata la risposta puntuale e preventiva, non solo dei volontari che con le loro specificità professionali, dai cuochi, meccanici, inservienti, psicologi, ma soprattutto del gruppo dirigenziale del dipartimento di Protezione civile della Basilicata che è stato sempre disponibile a sopperire a ogni bisogno dei volontari e responsabili Vola e dei coordinatori del campo. Il gruppo dirigenziale Vola avendo ben presente la situazione dei campo e del

Vietri La tentata truffa è stata scoperta

LO HA DECISO IL GIP Domiciliari per il muratore di 50 anni ARRESTI domiciliari per il muratore cinquantenne, di Muro Lucano e residente a Medicina (Bologna), arrestato, mercoledì scorso, per stalking dai carabinieri dopo aver minacciato e aggredito una romena di 35 anni con cui aveva avuto una relazione sentimentale poi interrotta. L’uomo, F.C., aveva conosciuto la donna nello scorso mese di settembre quando lei lavorava in un bar di Bologna. Gli arresti domiciliari sono stati disposti dal Giudice per le udienze preliminari di Bologna Alberto Gamberini nell’udienza di convalida dell’arresto. Davanti al giudice l'uomo, già noto alle forze dell’ordine, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il pubblico ministero Valter Giovannini aveva chiesto la custodia cautelare in carcere ma il Giudice per le udienze preliminari ha ritenuto adeguata la misura degli arresti in casa. La donna, che in passato lo aveva già denunciato per i suoi comportamenti violenti, ha raccontato ai carabinieri di essere stata minacciata e perseguitata per mesi e di essere stata costretta anche a traslocare, visto che l’uomo stazionava sotto la sua abitazione. L’altro giorno l’epilogo, con l’ennesima aggressione per strada a Bologna e l’arresto da parte dei carabinieri.

periodo piuttosto lungo di permanenza tra i terremotati ha cominciato a pensare a programmi integrati a lungo termine e nello stesso tempo si rende collaborativi presso le autorità comunali affinchè alcune famiglie che hanno una casa agibile, ma con presenza limitrofa di qualche pericolo, possa essere eliminato per poter accompagnare e facilitare il ritorno nelle proprie case e alle loro attività.

«Tra le tante iniziative a carattere sociale e culturale a seguito di vari incontri con i giovani del posto, facilitati anche dalla presenza attiva del parroco Don Gerardo - conclude il presidente regionale Vola - abbiamo promosso la formazione di una cooperativa sociale per creare una realtà occupazione in un’ottica lungimirante». Angela Scelzo potenza@luedi.it

Satriano Cerimonia in comune e targa ricordo

Dopo 35 anni di servizio in pensione il maresciallo Salomita SATRIANO - Dopo 35 anni di onorato servizio Michele Vincenzo Salomita, responsabile di servizio della Polizia municipale con il grado di maresciallo, va in pensione. Nel corso di una cerimonia svoltasi nella sede del Comune, Michele Miglionico, sindaco di Satriano, ha salutato l'ufficiale pubblico omaggiandolo con un targa di riconoscimento e un buffet a cui hanno partecipato tutti gli impiegati comunali che gli hanno donato un bouquet di fiori. «Che da oggi possa iniziare per te la stagione più bella della vita», con queste parole il primo cittadino si è rivolto a Salomita entrato in servizio in un’altra epoca, quando c’erano poche macchine in giro e il suo compito principale era quello di vigilare i contadini nel rispetto delle regole basilari per una convivenza pacifica. Ci dice il mare-

sciallo della Polizia municipale, classe 1944, che i momenti più difficili della sua professione sono stati quelli immediatamente successivi al terremoto del 1980, quando le istituzioni hanno dovuto svolgere l'arduo compito di sostenere la popolazione mentre loro stesse non erano sostenute da nessuno. Il concetto può essere riassunto in

Avigliano, una giornata dedicata alle arti marziali AVIGLIANO - Arti marziali protagoniste della manifestazione, organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica “Asd karate shotokan” di Avigliano, in programma domani alle 10 nella palestra dell’Istituto comprensivo “Carducci” di Avigliano. Gli allievi dell’Associazione, che ha diverse sedi sul territorio lucano (Avigliano, Tolve e Ruoti), sosterranno gli esami per il passaggio alla cintura superiore, proponendo al contempo una serie di tecniche di difesa e attacco: kion, katà, kumitè. Questo quanto si è appreso in una nota inviata agli organi di stampa dal maestro Lucio Verra-

stro, cintura nera, quarto Dan, che vanta un esperienza trentennale in questa antica arte marziale. Alla manifestazione prenderà parte anche il maestro Sandrino Cafaro, cintura nera settimo Dan e gli istruttori Giuseppe Onorato e Rocco De Carlo. «L’appuntamento programmato - precisa il Maestro Verrastro - rappresenta un’occasione per valorizzare l’attività di ragazzi determinati e promuovere la diffusione di questa antica arte non violenta, che aiuta chi la pratica a sviluppare la mente e a ottenere un migliore autocontrollo».

questa frase: «noi non eravamo terremotati». Il suo ruolo di vigilanza della comunità è cambiato con il passare del tempo, ha dovuto adeguarsi ai mutamenti della nostra società, tra tutti la meccanizzazione delle attività umane. Il primo impatto con la pensione è stato ambiguo, ci confida, «mi sento svuotato ma avrò molto tempo libero da dedicare alla famiglia e alle attività domestiche. Adesso posso viaggiare di più». Denominato “cinese” dai suoi colleghi per la calma “apparente” con cui affrontava le emergenza ci lascia con una massima, presa in prestito dall'oriente, che è la sua filosofia di vita: quando hai un nemico non avere fretta, siediti sulla riva del fiume e aspetta che passi il suo cadavere. Rocco Perrone potenza@luedi.it

Chiedevano soldi per una onlus ma erano due pluripregiudicati

Il tenente Lorenzo Renna

VIETRI DI POTENZA - I Carabinieri della locale stazione di Vietri, in collaborazione con la Polizia municipale, hanno emesso ieri due fogli di via per altrettante persone, scoperti poi pluri-pregiudicati di Napoli per precedenti penali di vario genere. I due napoletani, dell'età compresa tra trentacinque e quarant'anni, sono arrivati ieri mattina presso la sede Comunale di Vietri di Potenza, con la richiesta scritta di poter “girare” nel territorio vietrese con l'intento di raccogliere fondi per conto di un'associazione onlus. Ma non sarebbe stato questo il loro obiettivo. E così, insospettiti, gli agenti della Polizia municipale di Vietri, coadiuvati dal tenente Lorenzo Renna, con la collaborazione dei Carabinieri giunti nella sede comunale, hanno identificato i due soggetti, portati in Caserma, e poi espulsi dal territorio vietrese. I due, invece di rivelarsi volontari dell'associazione onlus, che non si sa nem-

meno se esiste, sono risultati due pluri-pregiudicati pericolosi. Per loro è subito scattata l'espulsione. Continuano però le indagini congiunte della Polizia locale e dei Carabinieri, che stanno indagando sulla vera esistenza di questa associazione e sui due soggetti napoletani. Non è il primo episodio del genere a Vietri. Infatti, nelle scorse settimane, un uomo (anch’esso pluri-pregiudicato di Napoli con precedenti per rapina e spaccio) fu fermato ed espulso, mentre si dedicava alla vendita ambulante. Altro episodio una decina di giorni fa, con quattro fogli di via emessi dai Carabinieri di Vietri a carico di quattro romeni in contrada San Giovanni. Ieri l'ultimo episodio, ancora di pluri-pregiudicati. Continua così la collaborazione di Carabinieri e Polizia municipale di Vietri, che si stanno dedicando intensamente al controllo e prevenzione sul territorio. Claudio Buono potenza@luedi.it

Bella Manifestazione organizzata dall’Istituto comprensivo

Una serata tutta in musica BELLA - Serata all'insegna della musica all'Istituto comprensivo. Si intensificano le attività musicali grazie ad un nuovo finanziamento che ha permesso l’arricchimento del laboratorio della scuola primaria a Bella, Sant’Antonio Casalini e San Cataldo. Così l'Istituto comprensivo di Bella, con il suo dirigente scolastico Mario Coviello, ha avviato una proficua collaborazione con l'insegnante di scuola primaria Fernanda Lucibello, diplomata in canto al Conservatorio. E’ in programma per questa sera alle 18, nella sala mensa lo spettacolo “Un universo di note, volando sulle ali della musica”. «La musica è un “medium” per

comunicare pensieri, sensazioni, emozioni. La musica è efficace per svolgere attività in comune - ha detto Coviello - per realizzare forme di socializzazione. La musica è una forma comunicativa complessa e “globale”, collegata strettamente al pensiero, all'affettività, alla corporeità, in pratica a tutta la sfera esistenziale dell'uomo. In questo risiede al sua forza coinvolgente». Al concerto partecipano gli alunni delle seconde, quarte e quinte della scuola primaria di Bella, circa 120 alunni. «Dopo lo straordinario successo della Giornata della scienza - prosegue Coviello - le classi quarte descriveranno l'universo e le sue meraviglie suonando con il flauto e

cantando “I mari della luna”, tratto da un racconto di Rodari e “What a wonderful word”. Le classi quinte rifletteranno sul mondo e i suoi valori con l'Inno alla gioia di Beethoven e con “La vita e bella”, colonna sonora dell'omonimo film di Benigni. Tutti i brani saranno accompagnati da dialoghi, riflessioni e poesie. Per mesi, soprattutto gli alunni in difficoltà e gli alunni stranieri, provenienti dal Marocco e dalla Romania hanno potuto ascoltare, conoscere e fare musica. A conclusione delle attività, il laboratorio musicale produrrà un cd e una pubblicazione a colori che racconta il processo di formazione dei ragazzi. an.sc. potenza@uedi.it

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LAURENZANA

GRUMENTO NOVA

Tre liste civiche Una poltrona per tre per il dopo Martoccia candidati a sindaco LAURENZANA - Tre liste civiche sono in lizza per il governo comunale a Laurenzana. Dopo dieci anni di amministrazione Martoccia, gli elettori laurenzanesi sono chiamati alle urne per scegliere il nuovo sindaco nella tornata amministrativa del 6 e 7 giugno. La lista numero 1, denominata “Un'altra Laurenzana”, è guidata da Gaetano Cantisani; Michele Ungaro è il candidato sindaco della lista numero 2 “La Svolta”; Domenico Urga è a capo della lista civica numero 3 “Il nostro impegno, la vostra voce per Laurenzana”. Le tre liste hanno già le idee chiare per il futuro del paese. La lista numero 1 “Un'altra Laurenzana”, capeggiata da Gaetano Cantisani, ha individuato all'interno del proprio programma cinque priorità per il miglioramento della vita dei cittadini: la viabilità, le risorse finanziarie, il borgo-albergo, le attività produttive ed economicopolitiche, il collegio provinciale, la cultura ed il tempo libero. «Le azioni che vogliamo intraprendere sono volte al coinvolgimento ed alla partecipazione di tutte le componenti della società, nessuna esclusa. L'idea è quella di attuare un cambiamento radicale di cui Laurenzana ha bisogno». Tra le priorità da avviare si annoverano la realizzazione delle pale eoliche, il completamento della strada provinciale 32 “Camastra” che permetterà a Laurenzana di uscire dall'isolamento in cui è precipitata, il ripristino della strada “Casilini-Castelmezzano”, la riqualificazione e valorizzazione dell'area di Castelbellotto, il completamento del castello e l'attivazione della Pro Loco. La lista numero 2 “La Svolta”, guidata da Michele Ungaro, «non smetterà di lottare per una Laurenzana libera da invidie e rancori, libera da personalismi e clientelismo. Laurenzana dovrà essere considerata nuovamente il

paese di tutti. Questo sarà il nostro obiettivo primario. Occorre operare per potenziare le attività a supporto del sociale, delle attività culturali, del commercio, migliorare la ricettività, sviluppare l'offerta turistica e l'artigianato locale; senza tralasciare la qualità della vita urbana e la tutela dell'ambiente». “La Svolta” punterà sull'ultimazione della strada provinciale 32 “Camastra”, sulla risoluzione del problema dell'isolamento delle frazioni (Castelbellotto), sulla valorizzazione delle tradizioni locali, degli impianti sportivi, di quelli a destinazione culturale (castello, Chiesa Madre e convento). «Lavoreremo accanto a chi vorrà realizzare le proprie idee imprenditoriali, mediante aiuti economici». La lista numero 3 “Il nostro impegno, la vostra voce per Laurenzana”, capitanata da Domenico Urga, «nasce con l'obiettivo principale di accelerare alcuni processi operativi già avviati, per garantire massima attenzione alla famiglia, alle giovani coppie, agli anziani, ai giovani ed ai soggetti più deboli, oltre che a migliorare i rapporti diretti dei cittadini con il Comune. Dovremo assicurare benessere ed infondere fiducia a tutti». Tra le priorità citiamo i servizi amministrativi, l'ambiente, le attività produttive, il turismo, le politiche del lavoro (sfruttando i proventi del petrolio), l'edilizia pubblica, la viabilità, la cultura e le opere di interesse pubblico, tra cui la ristrutturazione del Palazzo Graziadei, della strada di collegamento “Castelbellotto-Castelmezzano”, la riqualificazione della zona “Santa Filomena” e di piazza “San Silvestro”, la messa in sicurezza del cimitero ed il completamento della poderosa opera del castello. Donato Pavese provinciapz@luedi.it

GRUMENTO NOVA - Tre i candidati a contendersi la poltrona di sindaco del comune grumentino. Nel segno dello sviluppo socio economico di Grumento Nova è scesa in campo la lista civica n.1 “Alternativa Democratica” guidata dal candidato, Vincenzo Vertunni, 47 anni, informatore scientifico, attualmente iscritto nel Pd. La sua lista di ispirazione centro sinistra con all'interno una compagine nuova, si propone come un “alternanza in un progetto diverso”. Tra gli obiettivi generali del suo programma la “coesione sociale” intesa come “ricostruzione di un clima di fiducia e di solidarietà nella comunità grumentina”. A seguire la “crescita socio economica” del paese: impiegare le risorse delle royalties petrolifere per rispondere ai fabbisogni della comunità. In che modo? Favorendo la crescita economica e occupazionale delle piccolo e medie imprese attraverso la valorizzazione delle risorse ambientali, storiche e della tipicità del paese, affrontare le situazioni di disagio economico e sociale e rianimare la vita cittadina. Ulteriore proposta è anche quello di riportare Grumento a ruolo da protagonista nella Val d'Agri per la ricchezza del patrimonio culturale e per la rilevanza del settore agricolo. E non ultimo “un nuovo metodo di governo cittadino” nel senso di una gestione comunale “partecipata, condivisa e trasparente”. “Un rilanciare entusiasmo nella vita sociale ed economica guardando alle giovani generazioni” è il messaggio lanciato dalla lista n.2 di centro destra “Sindaco Laveglia” guidata dal candidato a sindaco, nonché candidato a consigliere alla Provincia, Antonino Laveglia. Professor d'arte, 57 anni, ex sindaco del paese (1985 -92), attività politica nata con il partito MSI, poi An e oggi segretario provinciale del “la Destra” di Storace. A sostenere Laveglia un gruppo nuovo, espressione della società civile. Pun-

to di forza del suo programma in primis l'ambiente e la salute con l'avvio di un indagine vera correlata all'estrazione petrolifera, tra cui un monitoraggio comunale con apposite centraline. Centralità sulle politiche sociali con progetti ad hoc per aiutare le famiglie in crisi con l'istituzione di un fondo speciale, politiche d'aiuto verso i giovani mirati alla creazione di occupazione. Incentivazione e miglioramento dell'agricoltura. Azioni di valorizzazione del territorio, puntando alle risorse culturali storiche con l'istituzione di un Istituto di Studio Archeologico per i giovani. Tra le sue proposte anche quella di un termovalorizzatore per un necessario completamento alla raccolta differenziata. Invece con uno spirito indirizzato “La forza è nelle idee” che il sindaco uscente Nicola Di Cillo con la lista n.3 “Nova Grumento” si ripropone per “amministrare con rinnovato entusiasmo”. Con Di Cillo, 40 anni, amministratore da 10 anni, prima vice e poi sindaco, politicamente di centro moderato, una lista civica composta per la maggior parte da gente nuova, con il più giovane di soli 22 anni. Partendo dalle cose già realizzate come i bandi per interventi in materia di risparmio energetico sulle abitazioni private, artigianato e commercio, agricoltura, la realizzazione di alcune opere pubbliche come l'ex convento cappuccini, il salone San Severino, la bonifica dell'azienda agricola contrada Pantanelle, il programma amministrativo di Di Cillo apporta idee nuove in un segno di continuità. Tante le proposte: dal nuovo bando per l'occupazione, alla fattoria per l'energia, alla bibliomediateca e museo virtuale, nuovo parco giochi, all'archeologia in Valle e al monitoraggio ambientale comunale». Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Un’altra Laurenzana

La svolta

Il nostro impegno

Alternativa Democratica

Laveglia Sindaco

Nova Grumento

cadidato sindaco

candidato sindaco

candidato sindaco

candidato sindaco

candidato sindaco

candidato sindaco

GAETANO CANTISANI

consiglieri De Angelis Francesco Dianò Giovanni Martoccia Egidio Raho Maria Renna Ludovico Robortaccio Egidio Salvia Antonio Spano Antonia in Montano Trivigno Giuseppe Urga Salvatore

MICHELE UNGARO

consiglieri Cardillo Roberto Cherubini Angelo Falotico Laura Fanelli Michele Giordano D. Antonio Rocco Gioscia Nicola Michele Pavese Vincenzo Soldo Alessandra in Volino Trivigno Egidio Arcangelo Trivigno Nicola Antonio Troccoli Enrico Vista Pasquale

DOMENICO URGA

consiglieri Beneventi Giovanni Bonomo Maria Antonietta Lucia Dianò Sara Fanelli Egidio Galgano Angelo Santo Galgano Antonio Giuseppe Garramone Egidio Lorenzo Francesco Martoccia Antonio Egidio Plantamuro Rosa Trivigno Rosa Volino A. Vincenzo Carmelo

VINCENZO VERTUNNI

consiglieri Angerami Francesca Cassino Rocco Cozza Domenico Delfino Gerardo Di Parsia Emanuela Di Pierri Antonio Giampietro Giovanni Ielpo Giuseppe Petrone Nicolò Romeo Antonio Samà Donato Scarfitta Nicola

ANTONINO LAVEGLIA

consiglieri Carlomagno Antonio Di Lascio Gelsomino Di Pierri Domenico Di Pierri Michele Lobosco Adriano Nasca Antonio Nigro Concetta Pepe Francesca Rago Vincenzo Schettino Franco

NICOLA DI CILLO

consiglieri Bianculli Gianfranco Caputi Romina Di Lascio Gelsomino Firtuna Monica Lomanto Raffaele Maiorini Mario Morello Egidio Ponzio Vincenzo Traviati Francesco Tempone Rocco Toscano Giuseppe Toscano Pasquale

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gliOCCHIALI

per salvaguardare gli occhi

Negli ultimi anni gli occhiali sono ormai divenuti un elemento del nostro look che fa moda e soprattutto gli occhiali da sole sono oggi, appunto, accessori fondamentali che completano il nostro personalissimo look. La prima cosa che incontra lo sguardo quando si appunta sul viso di una persona sono gli occhi e, nel caso, gli occhiali. Oltre il lato fashion che sicuramente è importante, ha una valenza importantissima la difesa dei nostri occhi dai raggi solari. E' da tempo risaputo, ed anche confermato da informative del Ministero della Sanità, che la luce solare è concausa di molte patologie oculari, perché è composta da radiazioni pure, cioè le radiazioni ultraviolette. Una buona lente, acquistata in centri ottici raccomandati dalle migliori aziende dell'occhialeria, deve assorbire tutti i RUV (radiazioni ultraviolette) dannosi ad ogni parte dell'occhio che li assorbe; i filtri da sole servono appunto ad attenuare l'intensità luminosa e a salvaguardare i nostri occhi, oltre a regalarci un'immagine più fashion. Nel nostro punto vendita un consulente sarà a tua completa disposizione per tutti i tipi di esigenza, ti aspettiamo. Rosa Saccone

Punto Ottica Lottino Via Tirreno Potenza

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anche Venere

aveva la

zione di una ragazza che durante lo shopping non trova la taglia 44 di un modello alla moda, perché le taglie seguono rigorosamente gli standard internazionali … di Barbie; mi ri-chiedo cosa è più costrittivo? Il messaggio della moda è chiaro: se entri nella 42 sei OK, altrimenti … ritenta forse sarai più fortunata. Magari dopo qualche tour de force palestro-dietologico. Da bambino mi divertivo a realizzare le bamboline di carta. Era un bel gioco. Si piega un foglio più volte su se stesso, poi con forbici ben affilate si ritaglia la sagoma di una bambola ed infine si apre quel che rimane del foglio e viene fuori un girotondo di bambole tutte uguali … tutte taglia 42! C’è qualcosa di più costrittivo del negare l’originale diversità delle persone? A questo punto ho un dubbio anche sulla medicina. La normalità in medicina la si individua ponendo su un piano cartesiano la rappresentazione di certe caratteristiche ( altezza, peso … ) ed in genere viene fuori una curva che ricorda una campana. La grande parte centrale rappresenta la normalità e i piccoli estremi laterali la patologia o diversità. Quello che non capisco è perché devo considerare come patologica la cellulite, una condizione che interessa non meno dell’80 % delle donne, ossia la parte centrale della campana, quella che in genere individua la più perfetta normalità. Insomma non è normale chi non c’è l’ha. Spesso chi non ce l’ha in realtà ha ancora un primo grado, che per definizione è sub-clinica, ossia non si vede ancora ma c’è. Inoltre il termine cellulite, ormai molti lo sanno, è improprio, la medicina infatti la chiama Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica ( PEFS ), altro dubbio: una sequenza di paroloni siffatti a cosa serve, se non a spaventare la persona a cui verrà comunicata una simile diagnosi? Posso immaginare

CELLULITE che nell’empasse che ne seguirà, la povera donna implorerà una terapia di rito, e <<mi raccomando, che sia la più efficace!>>. Nell’immaginario generale la terapia più efficace è l’ultima proposta sul mercato, quella più coreografica o quella che si propone come l’ultimo ritrovato della scienza. Spesso non è così. L’eventuale terapia deve essere guidata da un’attenta valutazione delle strutture cutanee e sottocutanee, con uno studio ecografico specifico, ed una valutazione del quadro circolatorio veno-linfatico delle zone interessate. Ma come sempre in medicina la terapia più efficace è la prevenzione, perché solo con essa è possibile evitare l’insorgenza e/o la progressione della PEFS. Prevenzione vuol dire rimuovere, anzi evitare le cause. E sono tante: il fumo, l’eccesso di peso, l’insufficienza venosa ed il linfoedema degli arti inferiori, la stipsi, l’uso della pillola anti-concezionale, la vita sedentaria, i jeans stretti, l’eccesso di zucchero e grasso nella dieta … Inoltre non dobbiamo dimenticare l’importanza della genetica e della familiarità: anche la cellulite ha una base ereditaria, come tutte le problematiche cronico-degenerative dell’uomo. No, scusate, della donna. Gli estrogeni sono gli ormoni femminili che determinano i caratteri sessuali secondari della donna, e la cellulite è patogeneticamente legata agli estrogeni. Allora perché non considerare la PEFS-cellulite, semplicemente un carattere sessuale secondario tipico della donna? Famosi artisti del passato dovevano essere convinti proprio di questo! Avete presente “la Venere al bagno” di Rubens? “L’amor sacro e l’amor profano” di Tiziano Vecellio? “La Gioconda” di Leonardo da Vinci? Siii … ho capito... Pensate che io abbia sbagliato l’ultima citazione. Monna Lisa è ritratta a mezzo busto. Non si vede se ha la cellulite. Ma riflettiamo. Leonardo, ai suoi tempi, aveva già pensato al paracadute, al carro armato, all’elicottero, insomma a tante invenzioni moderne. E’ così astruso pensare che avesse intuito anche la storia della cellulite? Ma cosa pensate che Leonardo volesse dirci con quel famoso sorriso enigmatico, che ha reso celebre l’opera, se non che precorrendo i tempi come al suo solito - sarebbe venuta l’era della cellulite. Quel sorriso ci rimanda, con eccellente fair play, all’imbarazzo della condizione che si vuole negare, ma al tempo stesso quel giusto mix di complicità, di seduzione e di abbandono, che legarono Leonardo

all’icona della sua Venere idealizzata come null’altro al mondo. Ora mettiamo insieme le due straordinarie opere di cui abbiamo parlato. La prima di 25.000 anni fa con un corpo molto concreto ed un volto appena accennato , l’ultima di 500 anni fa con un corpo appena intuibile ed un volto che parla da sé, e ditemi se questo metaforico collage non genera una vera autentica donna. Oggi posso dire con certezza, che 25.000 anni di evoluzione naturale-darwiniana non sono riusciti a modificare l’immagine femminile tanto quanto gli ultimi 25 anni, che hanno imposto un’immagine patinata e artificiosa della donna. Sappiate che di questo la dea Venere ne è molto contrariata. Claudio Quaglia endocrinologo dietologo-nutrizionista quagliacg@katamail.com

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Chissà cosa voleva dirci l’autore preistorico della famosa statuetta muliebre steatopigia paleolitica, rinvenuta a Savignano sul Panaro in provincia di Modena nel 1925! Non lo sapremo mai, perché la scrittura non era stata ancora inventata e quindi non abbiamo né una firma dell’autore né uno straccio di commento di un critico d’arte. La scultura alta appena 22 cm, realizzata in roccia serpentinosa ed esposta presso il Museo Preistorico “L. Pigorini” di Roma, è una delle prime creazioni d’arte dell’Umanità, datata nel paleolitico superiore a circa 25.000 anni fa. Essa rappresenta una donna di cui l’autore volle esaltare le mammelle rigonfie, evidenziare il ventre e i fianchi adiposi e sottolineare le prominenze della regione glutea. Quella era la sua Venere. Simbolo di fertilità e di bellezza muliebre. Oggi diremmo che l’autore sconosciuto ebbe a modella una “ Venere” palesemente obesa e piena di cellulite. Da stile Botero. Ma per il nostro preistorico scultore Ella rappresentava il suo ideale di bellezza, forse era la sua amata, forse la madre dei suoi figli. Per Lei avrebbe voluto scrivere una poesia, col cuore … ma la scrittura sarebbe stata inventata tanti e tanti secoli dopo. Che fare allora? Giusto. Prendere un pezzo di roccia, era lì a portata di mano, e fissare il proprio pensiero, indelebilmente su una pietra informe, estraendone – con la pazienza di un cesellatore - la metafora più concreta e più struggente dell’amore e della maternità. Un’icona tridimensionale in pieno accordo con la medicina! Che tanti e tanti secoli più tardi, ai giorni nostri, ha scoperto che il grasso attorno a fianchi e glutei è necessario per la gravidanza e l’allattamento, essendo tale grasso sensibile all’ormone lattogeno placentare. La moda, invece, non ha alcun rispetto della fisiologia umana ed infierisce sulle giovani donne ed adolescenti con una aggressività inaudita, proponendo modelli irrealizzabili. La taglia 40. O al massimo la 42. Mi chiedo cosa è più costrittivo? Un jeans 42 o un burqa? Non mi permetto di dare un giudizio sul burqa, non è questa la sede per discuterne ed ho pieno rispetto delle scelte ideologiche delle sue portatrici. Ma se un jeans per essere indossato richiede una espirazione forzata da fachiro di alto rango, almeno fino a quando la lampo avrà portato a termine “l’operazione contenimento pancia-fianchi”, mi ri-chiedo, cosa è più costrittivo? Pensiamo alla frustra-


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Il documento prevede la reindustrializzazione del sito di Passo Colla

Ex Lucana, ieri la firma dell’accordo MARATEA - Si avvicina anche per la ex Lucana Calzature di Maratea la possibilità di accedere alle agevolazioni previste dalla Legge regionale n.28 per il recupero dei siti produttivi inattivi. Ieri mattina in Regione è stato siglato un accordo base per la reindustrializzazione dello stabilimento di Passo Colla. Torneranno a lavoro, una volta completato l'iter previsto dalla legge, 92 operai. L'accordo, sottoscritto alla presenza dell'assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, prevede «la disponi-

bilità del Comune di Maratea alla cessione del sito alla Regione Basilicata” e l'impegno "all'assunzione di un numero di lavoratori non inferiore al 50 per cento». «Dopo questa intesa - ha detto Straziuso - sarà possibile pubblicare i bandi nei confronti di imprenditori disposti a rilevare l'attività». Una volta che la Regione avrà pubblicato l'avviso pubblico, potranno essere candidati i progetti delle imprese interessate ad investire nello stabilimento di Maratea. I progetti presentati saranno valutati dalla Task

force e inseriti in una graduatoria di merito. I cancelli del calzaturificio di Passo Colla si sono chiusi otto anni fa, con il fallimento della Lucana Calzature nel dicembre del 2000. Allora il numero dei dipendenti era di 272 unità lavorative. Oggi fanno parte della platea lavorativa circa 168 unità, che beneficiano della mobilità in deroga. L'accordo sottoscritto prevede il reintegro di almeno 92 dipendenti. L'attività produttiva è nata sulla scia degli opifici ideati dal Conte Stefano

Rivetti di Val Cervo negli anni '70. La produzione ha interessato il tessile fino al 1998, dopodiché è stata destinata al calzaturiero con la Aliante Calzature prima, e la Lucana Calzature dopo. All'incontro di Potenza erano presenti i sindacati, i rappresentanti di Confindustria Basilicata e della task force regionale sull'occupazione ed il commissario prefettizio del Comune di Maratea, Luca Rotondi. «L'auspicio - ha detto il rappresentante della Cisl Basilicata, Carlo Quaratino - è che si vada oltre l'as-

La firma di ieri in Regione (Foto Mattiacci)

sunzione del 50 per cento dei lavoratori in mobilità». «E' importante - ha spiegato il segretario generale di Potenza della Cgil, Nicola Allegretti - che al bando partecipino più im-

prese». Per il segretario della Basilicata della Uilta Uil, Amedeo Gerardi, "si tratta di un'iniziativa decisiva per rilanciare il Lagonegrese». fra. zac.

Problemi registrati nella zona del Porto e sulle spiagge di Castrocucco e Fiumicello

Maratea: nuovi lavori in corso Alla vigilia della stagione estiva ancora diverse le situazioni da risolvere MARATEA - La Perla del Tirreno si prepara all'estate tra riconoscimenti e lavori di emergenza. Dopo la Bandiera Blu della Fee, sono arrivate le 4 vele della Guida Blu di Legambiente. Gli operatori turistici hanno accolto con favore la notizia, ma non distolgono lo sguardo dall'emergenza lavori a Fiumicello e in altri punti del territorio. Come al Porto, danneggiato sempre dalle mareggiate dell'inverno appena passato e a Castrocucco, dopo un'area sotto la Ss18 è chiusa dalla frana del dicembre 2006. Per quanto riguarda i lavori a Fiumicello, intanto, dal Comune fanno sapere che ci sono buone notizie. La Regione Basilicata, infatti, nei giorni scorsi, ha comunicato la nota con l'impegno di spesa per gli interventi e il cantiere, con i lavori già affidati, potrebbe partire nei primi giorni della prossima settimana. Un discorso molto più ampio riguarda i danni subiti dal Porto di Maratea. Il Comune ha segnalato da diverso tempo il problema alla Regione Basilicata. «Non può essere un problema lasciato al Comune - ha dichiarato nei giorni scorsi Luca Rotondi, commissario prefettizio di Maratea - nel senso che i fondi necessari per un ripristino del Porto anche parziale sono comunque somme ingenti che non possono

Senise Gare a Montecotugno

Una panoramica di Maratea

Canottaggio protagonista essere ricavate da un misero bilancio comunale»”. «“Sono in corso una serie di azioni per ottenere dei finanziamenti - continua Rotondi - in modo che nella prossima stagione invernale venga messo in qualche modo in sicurezza almeno il molo nord del Porto»”. La Regione si è dichiarata disponibile ad esaminare con attenzione le forme possibili di intervento per salvaguardare il molo nord, che viene ritenuto quello “portante” di tutta la struttura portuale. Ed anche qui il Comune si aspetta a breve delle risposte. “Spero positive” conclude Rotondi. Altri disagi, infine, restano ancora alla frazione di Castrocucco, nell'area sottostante la Ss 18 in corrispondenza della frana del dicembre del 2006. Per

i lavori di messa in sicurezza sono stati stanziati 300mila euro. Il fronte interessato è di circa 500metri e in attesa che vengano completai i lavori alcuni operatori turistici hanno dovuto spostare dal 2006 la loro attività, con diversi difficoltà. Nella Guida Blu 2009, presentata a Roma da Legambiente, Maratea oltre alle 4 vele ha ricevuto 3 stelle per l'Ambiente, 4 petali per i servizi di accoglienza e il simbolo delle onde per la pulizia del mare e delle spiagge. Inoltre sono state segnalate come spiagge consigliate, quelle di “Calette di Maratea, Calaficarra, della Gnola e di Cala Jannita”. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Sarconi: un aiuto ai bisognosi SARCONI - Resa nota la graduatoria provvisoria, relativa all'anno 2009, degli aventi diritto ai contributi a carico del Fondo Nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione. La stessa, comprensiva di nove aventi diritto, resterà affissa all'Albo Pretorio comunale per trenta giorni consecutivi per consentire la proposizione di eventuali ricorsi. Trascorso tale termine oltre a quindici giorni per l'esame degli eventuali ricorsi, la graduatoria, divenuta definitiva sarà trasmessa al competente ufficio regionale per consentire la ripartizione dei contributi stanziati. Il tutto ai sensi della legge n. 431 del 9 dicembre 1998, dell'art.29

Sarconi

della legge regionale n.31 del 1999 e relativo regolamento di attuazione emanato dal consiglio regionale. Tale contributo, seppur non coprendo l'intero importo delle spese sostenute

per il fitto, rappresenta di sicuro un tangibile aiuto per i nuclei famigliari interessati. Lo stesso compete ai soli conduttori di alloggi in locazione, pubblici o privati, cittadini italiani o di uno stato dell'unione o se extracomunitari purché regolarmente soggiornanti, che siano titolari di un contratto di fitto registrato in data anteriore alla pubblicazione del bando. E' altresì richiesto il possesso della residenza anagrafica nel comune in cui si trova l'alloggio per il quale è richiesto il contributo, nonché la non titolarità, da parte di tutti i componenti il nucleo familiare, del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su di un alloggio adeguato alle esi-

genze dello stesso nucleo. Il reddito imponibile complessivo annuo lordo del nucleo familiare non deve essere superiore a quello richiesto per l'accesso all'edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. Sulla scorta delle richieste pervenute e delle indicazioni formulate nel Regolamento regionale, gli uffici comunali hanno predisposta la graduatoria provvisoria e determinata l'entità del contributo da concedere ad ognuno dei richiedenti. Gli otto nuclei familiari aventi diritto percepiranno un contributo variabile da un minimo di 391,00 euro ad un massimo di 2.800,00 euro. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it

La diga di Montecotugno

SENISE - Il grande canottaggio protagonista del week end del lago di Monte cotugno. L’invaso di Senise sarà teatro di una due giorni di avvenimenti sportivi legati al canottaggio. Lo rende noto l'ufficio stampa del Circolo dei Canottieri lucani. Ad impreziosire la manifestazione sarà il campione olimpionico Giuseppe Abbagnale, testimonial illustre dell'evento sportivo, che sarà presente in entrambe le giornate. In palio punti preziosi per i campionati nazionali Coppa Montù (seniores-juniores e ragazzi) e Trofeo d'Aloja (allievi e cadetti), nella competizione che si terrà domenica 31 maggio e che vedrà ben 213 atleti scendere in acqua, impegnati sia in gare singole che in batterie di più canottieri, che si disputeranno sulla lunghezza dei 2000 metri. In gara ci saranno le

maggiori società di canottaggio di Puglia, Campania e Basilicata. La competizione di valore nazione è preceduta, nella giornata di sabato 30, dal 2° trofeo Coppa Pollino, che si tiene nell'ambito della manifestazione “Il Parco promuove il lago”, giunta anch'essa alla seconda edizione. La Coppa Pollino è una gara promozionale di canottaggio che si svolge sulla lunghezza dei 500 metri, e che vede 80 atleti in gara. L'intera manifestazione è patrocinata dai Comuni di Senise e San Severino Lucano, dalla Comunità Montana Alto Sinni e dall'Ente Parco Nazionale del Pollino. Particolarmente significativo è il patrocino e il contributo finanziario dell'Ente Parco Pollino. Le gare cadono proprio in concomitanza con la 6° Giornata Nazionale dello Sport, indetta dal Coni, che si celebra il 31 maggio.

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Lavello Giorni infuocati per la politica locale con il botta e risposta tra giunta e opposizione

«Dal Pd solo demagogia» L’assessore Capuano risponde alle accuse del consigliere Di Giacomo LAVELLO - Giorni caldi per la politica locale. A poco più di una settimana dall'election day non si fermano i botta e risposta tra opposizione e maggioranza sui temi più disparati. Dopo l'affondo di Fernando Di Giacomo , consigliere di opposizione del Partito Democratico, non si fa attendere la replica dell'assessore allo sport e politiche sociali, Antonino Capuano, vice sindaco dell'amministrazione Annale e candidato alle elezioni provinciali 2009. «Come suo solito - fa sapere Capuano - il Partito Democratico di Lavello continua a fare demagogia politica, questa amministrazione con delibera di consiglio comunale del 27 maggio 2009 ha approvato due progetti di cui uno di diecimila euro e un altro di 2.500 ( che verrà migliorato in commissione e poi approvato in tempi strettissimi ) a sostegno delle famiglie in difficoltà economica e delle persone sole come anziani o portatori di handicap che vivono situazioni di solitu-

VENOSA Convegno sul futuro dell’ospedale VENOSA - Il ruolo del nosocomio Venosino sarà al centro di un convegno che si terrà questa mattina. L’iniziativa - l’appuntamento è nella Sala del Trono del Castello ducale - è organizzata dalll'Azienda Sanitaria Provinciale di Potenza, insieme al comune di Venosa e alla Regione Basilicata. L’idea è nata proprio dall'eccellenza regionale dello Dipartimento Interaziendale di Oculistica che rappresenta sicuramente uno dei fiori all'occhiello della Sanità lucana e del nosocomio oraziano. Oltre al sindaco di Venosa Carmine Castelgrande, saranno relatori dell'incontro il dottor Lacerenza (Direttore dell'Unità Operativa di Oculistica dell'ospedale di Venosa ed il dottor Pasquale Amendola (direttore Generale dell'Asp di Potenza). Ad introdurre e concludere i lavori saranno l'assessore alla Sanità della Regione Basilicata Antonio Potenza ed il Governatore Regionale Vito De Filippo. Il comune di Lavello

dine e di disagio, entrambi i provvedimenti naturalmente sono estesi a persone che non percepiscono altre forme di assistenze questo naturalmente per fare in modo di stare vicini al più ampio numero di famiglie possibile e non come avveniva in passato che attraverso danari pubblici si dava vita a clientelismo puro concentrando gli aiuti alle poche e solite famiglie». «Ma voglio sottolineare anche - precisa l'assessore

Capuano - come queste due iniziative non sono le uniche messe in atto dall'amministrazione comunale, voglio ricordare i buoni sport euro 4400, l'inclusione sociale euro 6000, assistenza economica euro 25.000 il contributo per l'acquisto dei libri euro 36.000, progetti per i ragazzi meritevoli delle scuole elementari e scuole medie euro 6000, tutte azioni politiche amministrative che a differenza del passato sono

finalizzate a spendere i soldi pubblici con criterio e meritocrazia». «Infine a proposito di crisi, i lavoratori dello stabilimento Fiat - sottolinea il vice sindaco - aspettano un segnale concreto dalla classe politica lucana regionale e sopratutto dall'uscente giunta Altobello Carretta, mentre la classe dirigente continua a finanziare la Fiat con soldi dei contribuenti Lucani la Fiat per tutta risposta manda a casa

i Lavoratori del posto per fargli spazio con lavoratori provenienti da altre parti d'Italia questo è il modo di fare politica del centro sinistra lucano e sopratutto lavellese, totalmente incapaci di far sentire il proprio peso politico e sopratutto di rappresentare gli interessi della comunità Lucana». «Inoltre - conclude- è notizia di questi giorni la Provincia , guidata dai i nostri concittadini Altobello e Carretta, ha inviato una nota al

comune di Lavello attraverso la quale ha comunicato l'aumento della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti da euro 90 a euro 120 a tonnellate (che naturalmente peseranno sulle tasche dei lavellesi) questo è il modo di governare dei nostri rappresentanti che senza alcun disagio si sono ricandidati anche questa volta e continuano ancora a chiedere i voto ai Lavellesi». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

Venosa, Matteo Savariso un piccolo genio dei numeri VENOSA - Matteo Savariso, 13 anni, si è classificato 20° (su 1500 concorrenti) alla finale nazionale delle Olimpiadi della Matematica, categoria C1. E se all'ultimo momento, dopo aver risolto perfettamente problemi ben più difficili, non avesse cambiato la risposta al primo dei quesiti (dal valore di un solo punto), forse sarebbe rientrato fra i primi 5, i quali accederanno alle “internazionali” di Parigi. Ma per il piccolo genio dei numeri (nato da padre venosino, informatico, e madre genzanese, insegnante di lettere), l'aver mancato per un soffio l'obiettivo, piuttosto che costituire motivo di rammarico, ha funto da stimolo per un attaccamento ancora più appassionato a tutto quanto abbia a che fare col pensiero logico-matematico: quel particolare approccio della mente alla realtà che regge i pilastri della visione scientifica del mondo. Giusto per rendere l'idea del genere di prove cui questi ragazzi, dalle capacità al di sopra della media, vengono sottoposti, si provi a meditare per qualche minuto sulla seguente domanda. «Siano date le seguenti cifre: 1,1,1, 3,3,3, 5,5,5, 7,7,7. Utilizzandone solamente 4, e sommandole, ricavare il numero 21». C'è da precisare che per poter accedere a queste gare non è affatto necessario possedere un bagaglio notevole di conoscenze avanzate in algebra, geometria o qualsivoglia altro settore specifico. Al più ciò può aiutare;

come pure aiuta un buon allenamento. È indispensabile, invece, essere dotati di alcune capacità innate (da sempre proprie dei grandi scienziati) che predispongano al cosiddetto “pensiero matematico”, le quali permettono loro di riuscire a risolvere problemi apparentemente insolubili, semplicemente riguardandoli da un altro “punto di vista”. Ciò potrebbe dipendere da particolari strutture (e/o tipi di connessioni) presenti nel cervello, come sembra aver appurato di fresco una studiosa alle prese con la

“materia grigia” di Einstein. Ma si tratta ancora di un campo di studi “in fieri”. Torniamo piuttosto a Matteo. Egli frequenta la II D della Scuola Media “De Luca”, e le insegnanti che lo hanno preparato sono Rosangela Mirando (sua prof. Di matematica) e Lavinia Vood, referente del progetto. I “giochi logici”, naturalmente lo hanno catturato sin da piccolissimo. «E la risposta al quesito?», si chiederà il lettore a questo punto. Ebbene, come anticipato, niente di straordinario, quando non ci si ostini a vo-

ler sbattere la testa contro un “muro”, e si riesca, di contro, ad aprire la mente al cosiddetto “pensiero laterale”. Certo è, che 4 numeri dispari, sommati singolarmente, non potrebbero mai dare 21, anch'esso dispari. Ma, con un po' d'attenzione, ci si rende conto che viene chiesto semplicemente di «utilizzare” 4 delle cifre, e poi sommarle». Cosicché, basta “avvicinare” due unità, a formare 11, e poi aggiungere due volte 5. Risultato: 21. Stupiti? Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it Matteo Savariso

Genzano di Lucania, il primo cittadino sostituisce due membri della propria giunta

Genzano di Lucania

GENZANO DI LUCANIA - Il gruppo “Sinistra per Genzano”, con un comunicato stampa, rendiconta sommariamente il Consiglio Comunale tenutosi a Genzano giovedì pomeriggio. Un incontro di una certa impor-

tanza poiché il primo caratterizzato da profonde mutazioni avvenute in seno alla maggioranza, a seguito delle dimissioni degli assessori Iacovera e Battaglino. Le prime, inevitabili, dopo il recente passaggio dell'ex vicesindaco dal “Pd” (centrosinistra) ai DeC (centrodestra); le altre, motivate da questioni personali non meglio precisate. «I due consiglieri “ex assessori” erano assenti - precisa Rocco Di Bono -, ed il Sindaco ha disposto la sostituzione degli stessi rispettivamente con Antonella Occhionero e Fedele Zotta; dopodichè - continua - il sottoscritto ha invitato la maggioranza a prendere atto dello sgretolamento politico (e aritmetico) della (ex) maggioranza (nata da quattro partiti - DS, Margherita, Udeur e Socilisti - e ridot-

ta oggi a un monocolore del PD) ed a tirarne le dovute conseguenze, e cioè la dimissioni del Sindaco». Il quale, dal suo canto, fa sapere che «è intenzione dei due ex assessori quella di continuare a seguire, nonché ad appoggiare, la linea d'azione futura di questa Amministrazione» Per quanto riguarda invece gli altri punti all'OdG, rende noto il consigliere di Sinistra per Genzano, «è stata nominata la Commissione consultiva sulla discarica (ai nominativi giàdivulgati sono stati aggiunti quelli di Ventricelli e Ragone per la maggioranza e del sottoscritto e Ceruzzi per la minoranza), per un totale di sedici componenti». «Inoltre - precisa - sono state approvate due nostre proposte: il

“Regolamento comunale per gli istituti di partecipazione democratica” (referendum ed altro) e la richiesta da inoltrare alla Regione affinché essa applichi il “regime di sostegno”, previsto dalla Legge regionale n.18/2008, in favore degli agricoltori danneggiati dalle calamità naturali, e cioè dalle eccezionali ed anomale piogge che hanno tormentato le nostre campagne da ottobre 2008 fino a pochi giorni fa». «All'ultimo punto all'OdG - conclude il comunicato - restava da esprimersi sul “rendiconto”: tutti i consiglieri di minoranza si sono allontanati dall'aula, tranne Rinaldi (ex maggioranza) il quale, con la sua presenza, ha consentito il numero legale e, quindi, l'approvazione dello stesso». gia. gue.

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Melfi La rissa è scoppiata in un condomio. Adoperato pure un coltello

Botte da orbi a Melfi: quattro arresti MELFI - Poteva avere conseguenze ben più gravi. La rissa scoppiata in un condomino di Melfi giovedì scorso sono state arrestate 4 persone in flagranza di reato - grazie al pronto intervento dei carabinieri della compagnia di Melfi ha evitato che degenerasse in qualcosa di più grave. Ma andiamo con ordine. I militari dell’Arma del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di melfi e quelli della locale stazione, avvertiti della rissa, sono prontamente giunti nel condominio in questione intorno alle 15.30.

Arrivati non potevano credere ai loro occhi, ma grazie all’esperienza e alla professionalità sono riusciti a separare i contendenti e disarmare uno di essi che, impugnando un coltello da cucina, aveva già inferto alcuni fendenti a taluni dei contendenti. a seguito della rissa. Quest’ultima secondo una prima ricostruzione è risultata essere scaturita per futili motivi e preesistenti attriti tra le famiglie. Le persone ferite venivano prontamente soccorsi e trasportati presso il locale ospedale per le cure del caso. Il sopralluogo effettuato sulla

scena del crimine permetteva di recuperare e porre sotto sequestro il coltello utilizzato nel corso della rissa. Alla fine sono finiti in manette in flagranza di reato 4 persone: A. G., R. F., A. G., A.A. rispettivamente di 38, 46, 25 e 27 anni tutti di Melfi e, recita la nota del comando provinciale dei carabinieri «già noti per i loro precedenti di polizia». Le accuse contro i 4 arrestati sono: rissa aggravata, lesioni personali, porto di armi. Le persone arrestate sono state trasferite sia nel carcere di Melfi che di Potenza.

Carabinieri a Melfi

Melfi Dopo la critica sugli addetti agli scrutini di Idv, gli altri partiti si difendono

Polemiche su scrutatori e manifesti Al centro della polemica, sottolineata anche da Vendola, i famosi “6x3” MELFI - In attesa di entrare nella fase decisiva, l'ultima settimana, quella che solitamente decide i destini dei candidati, a Melfi divampano le polemiche relativamente a due aspetti. Il primo riguarda gli ormai famosi 6x3 pubblicitari che raffigurano l'esponente dell'amministrazione comunale in corsa a queste provinciali per il Pdl. La legge in tal senso parla chiaro. Non sono ammesse affissioni fuori il tempo consentito, vale a dire trenta giorni prima delle votazioni. Quindi questi manifesti pubblicitari potevano essere visibili fino al 7 maggio. Lo stesso candidato, tra le altre cose il presidente del consiglio comunale, ha pagato l'affissione fino all'8 maggio. I 6x3 però sono rimasti appesi fino ad adesso e rimossi esclusivamente dopo che, i concorrenti di tutti gli altri partiti, hanno denunciato l'accaduto. E' dovuto intervenire il corpo del comando dei vigili urbani per togliere questi manifesti pubblicitari e ripristinare la legalità. Anche Nichi Vendola nel suo apprezzato comizio elettorale tenutosi in pizza Umberto I, non ha potuto evitare di fare riferimento ad una

Sopra il manifesto di Destino oggetto di polemiche a lato il municipio di Melfi

così palese violazione della norma, dichiarandosi meravigliato di ciò che accadeva. «Era compito della ditta che gestisce l'appalto degli spazi, provvedere alla sostituzione dei manifesti», asserisce il Sindaco Navazio, per la verità poco convincente

in questa spiegazione sull'accaduto. Infatti si tratta di un discorso di correttezza nei confronti di tutti gli altri, che nella fattispecie avrebbe dovuto esserci a maggior ragione in quanto l'interessato al problema, è un noto rappresentante del governo

Vitucci: «Su Fenice convocare la conferenza» MELFI - «Fenice: subito una conferenza di servizio». E’ quanto dichiara in una nota l’assessore provinciale alle Attività produttive, Antonio Vitucci. «Riconvocare al più presto il tavolo di confronto - dice - tra Fenice, Arpab, Provincia e Comune di Melfi per affrontare le varie questioni che riguardano il termodistruttore in tutti i suoi aspetti. Per l’assessore provinciale «non esiste alcuna motivazione per un ulteriore ritardo nella organizzazione della Conferenza di servizia da più parti richiesta. Solo così - continua Vitucci - potremmo ridare tranquillità immediamente intraprendere a breve e medio termine per la soluzione della intera vicenda. La Provincia in proposito - conclude l’assessore alle Attività produttive - ha un ruolo importante da svolgere e sono certo che non si sottrarrà dallo svolgere un intervento anche per le specifiche competenze di controllo sull’ambiente e sul territorio». La Fenice

cittadino. Chiusa questa polemica che ha avuto anche toni accesi, subito se ne accende una seconda. A sollevare il caso l'esponente dell'Italia dei Valori Antonio Vitucci, assessore provinciale uscente. Secondo l'esponente del

partito di Di Pietro, non sarebbe stata giusta ed adeguata la spartizione degli scrutatori. Vitucci sarebbe stato propenso per il sorteggio, invece si è deciso di dividere e scegliere gli scrutatori in relazione alle presenze in consiglio comunale.

Tutti sarebbero stati d'accordo con questa valutazione e con il criterio adottato, tant'è che interpellati diversi candidati, nessuno si è lamentato, tranne Italia dei Valori. Il perché è subito acclarato. Il raggruppamento dipietrista non ha esponenti comunali e quindi è stata tagliata fuori da questo discorso, insieme a Rifondazione Comunista, Sinistra e Libertà, Comunisti Italiani e tutti quelli appartenenti a liste che a questo competizione, compaiono per la prima volta. Stando a quanto sostiene la legge ci sarebbe discrezionalità sul metodo dell'assegnazione degli scrutatori e quindi anche la possibilità di farlo accordandosi come fatto in questo caso a Melfi. Secondo gli esclusi non sarebbero però stati chiari i criteri di valutazione che hanno portato alla scelta, con il sospetto che siano stati favoriti alcuni e non altri esclusivamente in base ad un discorso di amicizia e conoscenza. «Non è così asseriscono i consiglieri comunali. Tutto è stato fatto in maniera trasparente ed alla luce del sole». Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Melfi, tutto pronto per la Pentecoste Con l’apertura dell’accampamento rinascimentale, in corso Garibaldi a Melfi, partirà questo pomeriggio la celebrazione della Pentecoste 2009. L’evento è organizzato dalla Pro Loco, Federico II. «“Un’edizione che sarà attenta sia all’aspetto spettacolare che religioso - spiega il presidente del sodalizio, Tommaso Bufano – perché questa manifestazione, vecchia di 500 anni, è nata per ricordare i tremila melfitani trucidati dall’armata francese nel 1528. L’evento si è integrato con altre rappresentazioni fino ad arrivare al giorno d’oggi con una celebrazione anche sacra. Non è un caso se continuiamo a dare grande risalto alla santa messa che questa notte il vescovo, Todisco celebrerà presso la chiesa rupestre di San Michele nella selva dello Spirito Santo. Quindi la messa della Pentecoste prevista domani nel duomo. Non mancherà infine la parte più spettacolare con rappresentazioni storiche, combattimenti di cavalieri, gli sbandieratori. Un connubio ed un’occasione unica per turisti e visitatori che accoglieremo ed

invitiamo come sempre numerosi in città». Alcune considerazioni. «Abbiamo un’altra rievocazione – aggiunge Bufano – che definiamo della storia tramandata, più vicina alla leggenda». Una precisazione per chi, come il direttore dell’archivio vescovile Enzo Navazio, ha recentemente messo in dubbio che i combattimenti si svolsero il giorno di Pasqua. «Fino a soli cento anni fa – conclude il presidente della Pro Loco Federico II di Svevia, Tommaso Bufano – la Pasqua comprendeva un intero periodo, non una sola giornata. Penso alle novene o le quindicine. Probabilmente la santa Pasqua doveva durare più della sola domenica di resurrezione. Ecco perché l’assedio del 22 marzo 1528, viene fatto passare alla storia come la Pasqua di sangue. Quando Enzo Navazio scriverà il suo libro, sarà uno dei tanti libri di storia scritti su Melfi. L’opera conterrà una parte della verità, così come la conserveranno anche gli altri». Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

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Sabato 30 maggio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Irsina

Metapontino

Crisi in maggioranza

Grandinata

Si dimettono in nove In arrivo il Commissario

Danni incalcolabili Attivato il tavolo tecnico

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Palumbo: «Una nuova scenografia per le luminarie, denunce per chi assalta prima il Carro»

2 Luglio, comincia l’attesa Si intravede l’illuminazione in centro, si respira l’aria di festa La protesta di Luca Braia

«La fontana di piazza Vittorio Veneto non è in funzione E’ molto desolante»

SI RESPIRA già l’aria della festa della Bruna. Il conto alla rovescia dei materani è cominciato. Poco più di trenta giorni all’evento del 2 luglio ed i primi segni nella città si cominciano ad intravedere. Il segnale più tangibile è quello che appare in piazza Vittorio Veneto con le luminarie che cominciano a prendere forma e che costituiscono il primo concreto segnale della festa. «Un segnale che ci arriva decisamente in anticipo perchè c’è la necessità di lasciare poi lo spazio agli interventi elettorali per cui abbiamo dovuto anticipare quest’operazione rispetto agli anni passati», ci spiega Franco Palumbo, presidente del Comitato per la Festa di Maria Santissima della Bruna, «è chiaro che si comincia a sentire l’aria nuova della festa. Non mancheranno le novità anche se non possiamo anticiparle tutte adesso. Bisogna aspettare ancora qualche settimana, posso dire che ci sarà una scenografia diversa con delle luminarie nuove che arriveranno in piazza e ne esalteranno la particolarità e la bellezza. Michelangelo Pentasuglia sta continuando», racconta ancora Palumbo, «nel suo lavoro di costruzione del nuovo Carro ed è davvero a buon punto, il nuovo Carro è maestoso e molto bello. La benedizione dell’opera di cartapesta avverrà come di consueto il 23 giugno. Stiamo provvedendo anche ad una serie di novità che sono quelle che riguardano i fuochi pirotecnici con un attività molto più importante rispetto al recente passato».

Un ruolo importante sarà poi quello destinato all’organizzazione ed alla sicurezza della festa per la quale il comitato sta lavorando insieme alle forze dell’ordine e alla prefettura e al Comune: «ci saranno delle transenne posizionate nella piazza per permettere alla festa di svolgersi normalmente, anche la fontana sarà protetta adeguatamente in modo da non costituire un pericolo per nessuno e poi ci saranno delle telecamere per verificare che la festa riesca secondo i programmi e che non ci siano tentativi di anticipare l’assalto al Carro. Voglio ricordare che chi tenterà di farlo sarà denunciato e mi auguro che la festa si concluda nel migliore dei modi così come già è successo nell’anno passato». Il conto alla rovescia verso il momento più atteso dai materani è dunque partiti così come le diverse fasi organizzative dell’appuntamento: «stiamo lavorando anche in collaborazione stretta con i Cavalieri che saranno per l’intera mattinata circa un’ottantina e che poi diminuiranno al momento dell’arrivo del Carro e della Madonna in piazza San Francesco dove ancora una volta verranno fatti i tre giri». Saranno due probabilmente i maxi schermi che permetteranno a turisti e materani di seguire con attenzione ogni momento della festa che ancora una volta, si spera l’ultima della serie, non potrà usufruire della Cattedrale ancora alle prese con lavori di riqualificazione che non ne permettono l’utilizzo. p.quarto@luedi.it

ULTIM’ORA

Auto contro un albero al bivio di Timmari INCIDENTE stradale nel pomeriggio di ieri sulla strada che collega Matera-Grassano all'altezza del bivio di Timmari. Una Volkswagen Golf guidata da un ottantenne del posto per cause ancora da accertare è andata a sbattere contro un albero prima di carambolarsi e finire ribaltata in una scarpata. Alcuni automobilisti in transito resosi conti dell'accaduto, si sono adoperati a soccorrere il conducente prima di chiamare i soccorsi giunti tempestivamente. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno provveduto a prestare le cure del caso, i vigili del fuoco e la polizia municipale che ha effettuato alcuni rilievi per accertare l'esatta dinamica dell'incidente. Per fortuna solo un grosso spavento ed un vistoso ematoma per l'anziano conducente. Con ogni probabilità un bagliore di sole o la ve-

locità tra le possibili cause dell'incidente che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi se si considera il traffico veicolare su quel tratto di strada. Il traffico automobilistico ha subito un rallentamento in entrambi i sensi di marcia, per consentire ai vigili del fuoco di liberare la sede stradale dai rottami dell'autovettura. mic.fer.

«SONO MESI ormai che la fontana di Piazza Vittorio Veneto non entra in funzione rendendo il luogo più frequentato dai cittadini Materani e non solo, sempre più triste e desolante del solito». Così il consigliere del Pd Luca Braia. «Anche nel cuore della città , questa Amministrazione non riesce a dimostrare un po' di cura nell'arredo urbano e un minimo di efficienza. Se non fosse per la fontana Ferdinandea, il cui spostamento , va sottolineato, è stato reso possibile grazie ad un finanziamento reperito nella scorsa finanziaria da rappresentanti Materani del Centro Sinistra dell'allora governo Prodi , ma che a pochi giorni dalla sua installazione va già in funzione solo a giorni alterni, Piazza Vittorio Veneto , in queste giornate di caldo torrido avrebbe assunto un aspetto ancora più precario grazie anche a quelle recinzioni che da tempo infinito circondano l'area di accesso agli Ipogei in eterna ristrutturazione. E pensare che per far funzionare la Fontana basterebbero solo poche migliaia di Euro, necessari a sostituire la pompa che permette il riciclo dell'acqua. Basterebbe infatti un pò di buona volontà per rendere la piazza più viva e più gradevole nell'aspetto estetico, oltre che per regalare a cittadini materani e turisti una importantissima sensazione di refrigerio nelle giornate calde ed assolate che cominceranno ad essere sempre più numerose con l'avvicinarsi dell'estate, ma evidentemente anche in questo caso e per questa struttura il reperimento delle risorse risulterebbe da mesi difficile se non addirittura impossibile. Meglio allora che i turisti che anche nei prossimi giorni, speriamo numerosi, faranno visita alla nostra città si abituino presto come abbiamo fatto noi , ormai da mesi, cittadini materani , all'idea di vedere quella fontana secca , piena di ruggine, di carte e di rifiuti vari , un vero monumento all'incuria ed al degrado. Auguriamoci solo», ha concluso Braia, «che almeno ai turisti, il tutto passi inosservato , altrimenti sarà l'ennesima brutta figura che Matera patrimonio mondiale dell'Unesco fa al loro cospetto».

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Matera


Avviato il progetto che coinvolgerà da settembre altri 30 ragazzi americani

Studenti dell’Umass a Matera I 13 iscritti all Università del Massachussetts per studiare e imparare la lingua THE UNIVERSITY of Massachussetts Lowell sbarca a Matera con l'istituzione della prima “Summer School” che vede insediati nella città dei Sassi ben 13 studenti del prestigioso ateneo statunitense. Ad annunciare l'avvio dell'ambizioso progetto ieri mattina in conferenza stampa sono intervenuti Mariateresa Cascino, dell'ufficio stampa, Cinzia Scarciolla, direttore amministrativo del progetto UMass Matera ed Isaia Giannetti, promotore del progetto presso la UMass Lowell nonché gli studenti stranieri che, per circa un mese, avranno la straordinaria possibilità di acquisire crediti formativi per il loro percorso universitario in Italia, seconda metà più ambita per la scelta di studio all'estero. `«Gli studenti arrivati dagli Stati Uniti resteranno nella città dei Sassi per seguire il “Faculty Led Program” un programma di studi finalizzato non solo all'acquisizione di crediti formativi ma anche per favorire la pratica linguistica», ha dichiarato Cinzia Scarciolla, «Tuttavia questo non è altro che un primo tassello del progetto poichè a partire dal mese di settembre è previsto l'arrivo di altri trenta studenti che rimarranno in città per circa tre mesi e che seguiranno un programma didattico incentrato sulle discipline di carattere umanistico e scientifico quali Scienze Sociali, Business Arte e Lettere, Ingegneria e Scienze Na-

Per scuole elementari

Concluso progetto di educazione alla salute

turali. Inoltre- continua Scarciolla Sempre a partire da Settembre, UMass Matera sarà in grado di offrire una vasta gamma di corsi in sede, strutturati per semestre, integrati con corsi on-line nella speranza di attrarre un numero sempre maggiore di studenti sia dagli Stati Uniti ma anche da altri atenei internazionali attraverso il marketing e le attività di promozione da realizzare sul mercato.Il progetto, dunque, oltre che ambizioso e di prestigio, offre anche importanti opportunità di crescita non solo per gli studenti che verran-

no ospitati ma per la stessa città di Matera scelta sulla base della costo di vita, non eccessivamente alto rispetto ai tradizionali campus internazionali, il livello di sicurezza e la disponibilità di spazi di prestigio storico concessi dall'amministrazione comunale. -La presenza di studenti stranieri favorirà presso la comunità locale un accrescimento dell'economia incoraggiando la ripresa economica soprattutto in ambito turistico- continua Scarciolla -In effetti, attraverso le relazioni con persone di lingua e culture diverse si potrà favorire

una maggior internazionalizzazione delle relazioni.A breve dunque, sarà siglato il protocollo tra le istituzioni locali e l'Università statunitense nella speranza che le stesse istituzioni siano in grado di favorire, attraverso gli investimenti anche in termini di messa a disposizione di strutture e servizi, lo sviluppo di un progetto che si presenta come un'importante apertura al mercato ad alla formazione in un contesto internazionale. Milena Scalcione matera@luedi.it

Il presidente dell’Api Nunzio Olivieri sui dati del commercio estero

Miele, formaggi, frutta, prodotti lattiero-caseari e da forno e salumi hanno incontrato il favore di 1.800 ragazzi delle scuole elementari della provincia di Matera, che hanno partecipato al progetto «Educazione alla salute», promosso dalla Provincia di Matera con l’apporto del Ministero per le politiche agricole, dell’associazione consumatori Moica e dall’Agenzia provinciale per l’energia e l'ambiente. Lo ha reso noto l’assessore provinciale alle attività Produttive, Nicola Buonanova nel corso della giornata conclusiva del programma. I ragazzi hanno effettuato visite in 14 aziende apprendendo tecniche di lavorazioni e gustando produzioni tipiche.

BOX BREVI

Olivieri: «Il 2009 , anno duro»

Scrutatori

«C’è stabilizzazione ma non c’è ancora l’attesa ripresa»

A SEGUITO del sorteggio effettuato per svolgere la funzione di scrutatore in occasione delle prossime consultazioni elettorali, non è stato raggiunto il numero sufficiente a completare le unità necessarie per coprire le sessantadue sezioni cittadine. A seguito della riunione della Commissione Elettorale, convocatasi invitano gli elettori iscritti nell'albo degli scrutatori, disoccupati, interessati a svolgere il predetto incarico, a rivolgersi all'ufficio entro e non oltre lunedì 1 giugno, ed esprimere, con dichiarazione scritta, tale volontà. Successivamente, sarà cura dell'Ufficio Elettorale procedere all'assegnazione del seggio e alla compilazione delle nomine, che saranno effettuate secondo l'ordine di arrivo, agli scrutatori effettivi, che riceveranno il provvedimento non oltre il terzo giorno antecedente la data delle elezioni.

«Che l'Italia stia soffrendo meno rispetto agli altri paesi sul fronte del commercio extra Ue in parte è confermato anche dai dati in nostro possesso, che attestano a livello nazionale una stabilizzazione degli ordini per circa il 44% delle piccole e medie imprese e un aumento per quasi il 12%. Questo però non significa essere fuori dalla crisi». Così Nunzio Oliveri, Presidente dell'API, commentando i dati diffusi dall'Istat sul commercio estero sintetizza la situazione economica dell’Italia che rientra nel trend indicato a livello nazionale e che pur dando segnali incoraggianti mantiene comunque vivi alcuni fattori di oggettiva preoccupazione. «Stabilizzazione non è sinonimo di ripresa, tutto il 2009 sarà difficile per le pmi italiane. Per questo bisogna concentrarsi su come usciremo dalla crisi. Anche se il prodotto concepito e realizzato in Italia è ancora apprezzato in tutto il mondo, corriamo seriamente il rischio che la sua eccellenza sia impoverita dall'effetto crisi. Questo perché la congiuntura sfavorevole ha imposto un drastico taglio degli investimenti in ricerca e sviluppo, ma anche delle risorse umane, come testimonia il crescente ricorso alla cassa integrazione». «Su questo fronte, chiediamo alle istituzioni un impegno concreto per scongiurare la scomparsa del prodotto italiano dai mercati internazionali. Servono interventi urgenti affinché non sia svenduto il patrimonio di conoscenze e di internazionalizzazione delle nostre impre-

Per lunedì le richieste al Comune

Guide abusive

Due sanzioni

Il presidente delle piccole imprese di Matera, Nunzio Olivieri

se. Infatti, senza misure coraggiose e immediate, il nostro sistema produttivo rischia di subire danni irreparabili e di non riuscire a salire in sella alla tanto agognata ripresa». «Infine, riteniamo che impiegare in attività formative le ore di cassa integrazione potrebbe rappresentare un'ottima soluzione per non disperdere, ma accrescere, il bagaglio di conoscenze delle aziende. La Cig infatti, così com'è, rappresenta una boccata di ossigeno per le pmi, ma non lascia spazio a prospettive di sviluppo. Infatti, tenendo a casa i dipendenti senza accrescere le loro competenze si rischia di non essere più in grado, tra qualche mese, di aggredire il mercato, con un conseguente taglio di nuovi posti di lavoro» conclude ancora il presidente dell’Api di Matera, Nunzio Olivieri. matera@luedi.it

Natuzzi, vendite in calo nel primo trimestre Nel primo trimestre 2009 le vendite nette totali sono state pari ad euro 111,3 milioni, in diminuzione del 35,6% rispetto allo stesso trimestre del 2008. Le vendite di mobili imbottiti sono state pari ad euro 96,9 milioni o all'87,1% delle vendite nette totali, rispetto ad euro 153,7 milioni o all'88,9% delle vendite nette totali del primo trimestre 2008. Il contributo delle vendite nette di mobili imbottiti nel primo trimestre 2009 per area geografica è stato il seguente: Europa 61%, Americhe 30,4%, Resto del Mondo 8,6%. Pasquale Natuzzi, Presidente ed Amministratore Delegato del Gruppo Natuzzi, ha commentato: «Il settore dell'arredamento continua a vivere un periodo difficile a causa della situazione macroeconomica negativa; di conseguenza non siamo stati in grado di aumentare il margine industriale a causa del calo delle vendite nette, anche se questa diminuzione è stata parzialmente bilanciata da una significativa riduzione dei costi di produzione. Nel frattempo continuiamo, in linea con il nostro trend positivo iniziato nel quarto trimestre 2008, a fare significativi progressi nelle iniziative legate all'aumento dell'efficienza e alla riduzione dei costi che ci porteranno ad un rilevante aumento del margine operativo e ad un rafforzamento della posizione finanziaria a lungo termine».

NELL'AMBITO di una serie di controlli a tutto campo operati per tutelare i turisti che giungono a Matera e gli operatori che lavorano per far conoscere le bellezze della città, nei giorni scorsi sono state sanzionate due guide abusive, colte nell'atto di fuorviare i turisti, fornendo a questi ultimi indicazioni non idonee. L'Amministrazione, che ha recepito alcune segnalazioni di operatori cittadini in riferimento ad un fenomeno che prende sempre più piede, ha inteso lanciare un messaggio forte e chiaro a coloro che svolgono questo compito in maniera non adeguata e punta sempre più a rende i turisti consapevoli di poter disporre di personale regolarmente autorizzato per le proprie visite in città, tutelando al tempo stesso quanti esercitano la professione di guida in maniera legittima e senza intralci che possano limitare il loro sviluppo e quello della città.

Piani di Viabilità

Opera di salvaguardia E' STATA espletata la gara d'appalto per il progetto relativo alla manutenzione dei piani viabili della città e dei borghi ed interventi urgenti a salvaguardia della pubblica incolumità, per un importo pari a 366 mila euro. La gara è stata vinta, attraverso procedura negoziata, dalla ditta Nuzzaci Strade di Matera. Gli interventi consisteranno nel ripristino di cordoni stradali, marciapiedi, bonifiche stradali per i luoghi dove si creano pericolosi avvallamenti, pavimentazione dei piani viabili ed eliminazione di alcune situazioni legate alle circolazione stradale. «Questa gara di appalto è stata possibile grazie ad un recupero di residui rivenienti da anni passati, che ci consentono di effettuare lavori urgenti di manutenzione - afferma l'Assessore ai Lavori Pubblici Antonio Del Giudice -. Nell'ultimo bilancio, abbiamo inserito il nuovo piano triennale che prevede la destinazione di 2,4 euro».

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Matera 35

Sabato 30 maggio 2009


Sabato 30 maggio 2009

Vi a g g i o tra i candidati

Al primo posto le infrastrutture il rilancio della Valbasento e del polo del salotto

D’Amelio fedele al centro Come nel 2004 corre da solo sotto il simbolo del Mpa di Lombardo COME nel 2004, Saverio D'Amelio ha deciso di correre da solo alla carica di presidente della Provincia di Matera. L'altra volta con l'Udc, questa volta con il simbolo del Mpa. Come mai? «Sono centrista e rimango centrista, nel solco della Dc. Morirò democristiano se questo significa equilibrio e progresso. Per questa ragione la mia scelta non poteva ricadere che su una sigla di centro. Volutamente dico sigla, perché i partiti purtroppo sono spariti e con essi idealità e valori, a guardare i molti rampanti in giro. L'Udc, spiace dirlo, non mi ha neanche invitato a fare la lista. Eppure ancora oggi la rappresento in consiglio provinciale, per fedeltà agli ideali della Dc e soprattutto per coerenza e rispetto nei confronti di quanti mi hanno votato nel 2004. Se avessi potuto sarei sceso in campo con il simbolo dello scudo crociato, tanto che il segretario nazionale Pizza mi aveva già dato la delega ad utilizzarlo. Ma questo progetto non si è potuto realizzare per il ricorso presentato da Casini che ha determinato l'esclusione del simbolo in tutta Italia. A quel punto, dovendo scegliere tra un simbolo da me coniato e quello di Mpa del mio amico Lombardo, presidente della Regione Sicilia, che me lo ha offerto senza condizione alcuna, ho preferito optare per un simbolo già noto: la colomba che porta nel becco il nastro tricolore». La soglia del 3% è un ostacolo per la sua lista? «Lo è, ma non insuperabile. E se, come sto registrando, i materani e i cittadini dei diversi comuni, che ancora mi testimoniano amicizia e affetto, mi voteranno, la mia lista avrà un buon successo anche perché è formata da uomini e donne che si distinguono per serietà e impegno». Può pesare sul risultato finale non avere un partito organizzato alle spalle? «Quello che conta è l'immagine mia personale. Mettiamoci in testa che ormai non si votano più i partiti ma l'uomo per la sua storia, il suo impegno, la sua coerenza, per le garanzie che dà con un impegno futuro. So-

Saverio D’Amelio

no convinto di bissare il successo elettorale del 2004 e spero di portare con me tra i banchi della Provincia più di qualche candidato». Chi vince, secondo lei? «Se il centrodestra reggerà all'impatto, è probabile il ballottaggio. Anche perché non sono pochi i risentiti della sinistra, specie nei confronti della scelta del capolista Stella». Lei cosa farà, in caso di secondo turno? «Sono centrista, quindi mi collegherò con chi ha più affinità con i nostri valori. Di certo non il centrosinistra». Non crede possa essere determinante una crescita dell'astensionismo? «Il pericolo di questa tornata elettorale sta proprio nell'astensione dal voto. Del resto l'opinione pubblica è sbandata non solo per l'inefficienza delle amministrazioni locali, Provincia di Matera in testa (basti pensare che ci sono state tre crisi con relative sostituzioni di uomini spesso nemmeno eletti), ma anche per il teatrino della politica nazionale con-

Mai alleato con partiti di sinistra

centrato da oltre un mese sul pettegolezzo della ragazzina napoletana». Quale la sua proposta programmatica per convincere gli elettori a sostenerla? «Sulla base dell'esperienza maturata nella legislatura uscente e guardando ai gravi problemi di Matera e provincia prevedo un forte impegno per dotare la provincia di Matera di infrastrutture capaci di attrarre il turismo e agevolare la commercializzazione dei prodotti agricoli del metapontino. Penso al collegamento di Matera con le Ferrovie dello Stato (è scandaloso che i lavori per la Matera- Ferrandina iniziati 23 anni fa non siano mai stati conclusi) e all'aeroporto di Pisticci di cui si parla da un decennio, ma la soluzione rimane lontana da venire, specie dopo la defenestrazione del professor Minieri dalla presidenza del Consorzio industriale. E ancora sostegno serio e vero ai settori produttivi, agricoltura in testa, e rilancio effettivo della industria-

lizzazione in Valbasento, La Martella, Iesce e del comparto del salotto, nonché della Ferrosud periodicamente in crisi, malgrado disponga di professionalità e tecnologie avanzate, a cui Fs dovrebbe assicurare commesse in continuazione anziché a spizzico. È grave che le iniziative industriali faticosamente avviate in Valbasento all'inizio degli anni '60 e a Matera intorno al '70 siano in crisi, tanto da parlare di smobilizzo, malgrado le promesse che la Regione, guidata da partiti di sinistra, ha fatto in tutte le campagne elettorali, basti pensare al progetto Valsud, ai bandi Valbasento e Matera-Treviso, mai decollati. C'è poi l'annosa questione del distorto uso delle risorse da parte della Regione Basilicata: le acque lucane continuano giustamente ad essere portate anche in Puglia, ma mancano le contropartite che furono concordate anche da me quando ero sottosegretario ai Lavori pubblici (1989-90). Fa scandalo poi il fatto che la Regione rinunci alle

La soglia del 3% é superabile

LA BIOGRAFIA SAVERIO D’AMELIO é nato a Ferrandina nel luglio del 1935. Sposato, é padre di due figli. Lunghissimo e di prestigio il curriculum politico e personale. Laureato in lettere e filosofia, giurisprudenza, diritto canonico con specializzazione in diritto matrimoniale, consigliere provinciale uscente, è avvocato matrimonialista presso tribunali canonici e Sacra Rota. Negli anni'50 è stato presidente dell'Azione cattolica. Assistente universitario del professor Toffanin dal '56 al '59 presso l'università di Napoli, ha organizzato le lotte per lo sfruttamento del metano in Val Basento nel biennio '58-'60. E' stato presidente dell'Amministrazione provinciale dal 1972 al 1976; vice presidente EAAP (Ente autonomo Acquedotto pugliese dal 1974 al 1979; senatore della Repubblica dal 1979 al 1994; vice presidente della Commissione parlamentare antimafia dal

1982 al 1987; sottosegretario alla Pubblica istruzione dal 1989 al 1990; sottosegretario ai Lavori pubblici dal 1990 al 1992. D’Amelio é stato, inoltre, più volte sindaco del suo comune di nascita Ferrandina. Una prima volta ininterrottamente dal 1980 al 1993 e poi per due mandati consecutivi dal 1998 al 2007. Attualmente siede tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale. In ossequio alla legge che vieta la possibilità del terzo mandato si é candidato in lista con Imperatore. All’attività politica affianca con continuità quella di pubblicista e scrittore. Numerosi i titoli pubblicati per la casa editrice Laterza. In uscita l’ultima fatica. Sarà a giorni in libreria per i caratteri di Bmg di Matera “Le lotte per il metano e l’industrializzazione della Valbasento”, il consuntivo di mezzo secolo di lotte, conquiste economico -sociali e speranze disattese.

Proseguono gli incontri elettorali dei candidati alla presidenza della Provincia che si intensificano nel corso di questo week end Oggi a Pisticci in piazza Umberto I, alle ore 20, comizio del candidato del centro sinistra alla Presidenza della Provincia di Matera, Franco Stella. Oggi, 30 maggio, Giuseppe Labriola parlerà in comizio ai cittadini di Grottole, alle 20, di Grassano, alle 21, e di San Mauro Forte, alle 22. Gli appuntamenti di domani 31 maggio prevedono in mattinata, alle 11, la partecipazione di Labriola alla festa patronale di Salandra. Oggi D’Amelio terrà un comizio alle 19 a Tursi alle 20 a Nova Siri e alel 21 a Craco. Stasera a Matera alle 20,30 presentazione della lista “La Grande Lucania” del candidato alla presidenza, Leonardo Pinto Mercoledì sera alle 20 all’Hotel San Domenico arriverà il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa per un incontro insieme con il candidato alla presidenza Vincenzo Ruggiero.

entrate del petrolio, facendosi pagare da 10 anni le royalties su base forfetaria, laddove andrebbero pagate sulla base delle effettive misurazioni giornaliere a bocca di pozzo. Invece di 160170 milioni di euro, la Regione potrebbe incassare da

700 milioni a un miliardo di euro all'anno e disporre di risorse da spendere in opere pubbliche e da distribuire ai cittadini, riducendo il costo del petrolio, della corrente, del gas e dell'acqua». Margherita Agata m.agata@libero.it

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Ieri un seminario ha messo a confronto gli esperti per illustrare le prospettive della legge

La conciliazione trova casa I 39 esperti della Camera di Commercio risolveranno le liti civili Solo pochi giorni fa il Senato ha approvato il disegno di legge che regola la Conciliazione, uno strumento che consente di risolvere una lite fra due imprese o tra un’impresa e un consumatore con l’ausilio del conciliatore. Evitando il ricorso al tribunale e ai tempi della giustizia ordinaria, sarà finalmente possibile rivolgersi alla Camera di Commercio. Per approfondire i parametri di questo strumento, l’ente camerale in seguito ad un’intesa raggiunta con il tribunale di Matera e l’Ordine degli avvocati, avvocati ed esperti ha promosso un seminario per illustrare l’ alternativa alla soluzione delle liti civili, ma soprattutto al rischio di paralisi della macchina civile del tribunale di Matera. Al centro del processo ci sarà la figura del conciliatore super partes a cui spetterà sciogliere eventuali incomprensioni e giungere all’accordo. Il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli spiega: «A disposizione di chiunque ritenga di poter ricorrere alla Conciliazione, ci sono 39 conciliatori e 200 arbitri. Il servizio è istituzionalizzato da tempo ma quella che abbiamo organizzato è la prima tavola rotonda sul tema a pochi giorni dalla nascita della legge di riferimento. Il nostro obiettivo è agevolare il più possibile il lavoro del Palazzo di giustizia, sfruttando al meglio una struttura interna che lavora da tempo. Sono convinto - prosegue - che sarà un onere per la Camera di Commercio, ma facilitiamo il percorso dell’imprenditoria che durano anche 20 anni». Il presidente dell’Ordine degli avvocati, Francesco Berardengo ha aggiunto: «Rendiamo concreto e attuabile lo strumento della conciliazione stragiudiziale». Polemico il riferimento al testo approvato, che Berardengo la panacea ai problemi della giustizia. «Si tratta di un insieme di provvedimenti alcuni dei quali con sospetti profili di incostituzionalità che renderanno ancora più complesso il lavoro di giudici ed avvocati. La conciliazione deve trovare la sua ratio nella rinnovata mentalità del cittadino e degli operatori per aiutare le parti a trovare un accordo». Il ruolo della Camera di Commercio è stato sottolineato da Vincenzo Di Riso, responsabile dell’Ufficio conciliazione e camera arbitrale:«La Camera di Commercio - ha detto - è un’authority del mercato a livello locale che allarga il suo orizzonte anche

al contesto socioeconomico». A ripercorrere le fasi storiche della conciliazione è stato il sindaco Emilio Nicola Buccico ch ha ricordato la sua esperienza, 20 anni fa, con Pino Panza. Nel suo intervento si è soffermato inoltre sulla necessità di interventi sui corpi sociali, e sulla aumentata competitività all’interno della classe forense. Alla platea materana, infine, è stata illustrata l’esperienza del Progetto “Conciliamo” realizzato a Milano. Nicola Giudice, responsabile del servizio: «L’associazione che riunisce una serie di soggetti istituzionali e di categoria, ed ha consentito finora di ottenere 900 contatti, 300 partecipanti ai seminari, più di 30 eventi organizzati in Lombardia, 100 inviti per le conciliazioni e 50 attivazioni con una percentuale del 75% di accordi raggiunti». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

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VERSO IL VOTO

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PROVINCIA E AVVISI PUBBLICI Con toni chiari e pacati il dirigente del settore Formazione della Provincia di Matera, Saverio Petruzzellis, replica alla interrogazione della consigliera regionale del gruppo misto - Alleanza Democratici di Centro, Rosa Mastrosimone, concernente l'avviso pubblico per la selezione di personale per l'espletamento di attività formative ad opera della Provincia. “Anche io - sottolinea Petruzzellis- mi sono molto rammaricato nell'apprendere che diverse persone erano rimaste escluse dalle graduatorie per i colloqui per la Selezione Straordinaria di figure professionali necessarie per l'attuazione di attività formative dell'Ageforma. Purtroppo, però, rappresentiamo un Ente pubblico che ci impone, nel rispetto del suo ruolo istituzionale, l'obbligo di rispettare in maniera rigorosa le norme vigenti in materia di avvisi pubblici, appalti e concorsi. Accludere la fotocopia del documento di identità rientra proprio tra quelle regole che, per legge, siamo tenuti a fare rispettare a quanti partecipano ai nostri avvisi. Il seminario sulla conciliazione che si è svolto ieri

UCI PROPONE LA FAMILY CARD LOCALE

Convegno della regione sugli illeciti in campo ambientale

Uniti in rete per gli ecomostri silicata, dall'altra ha moÈ STATO promosso dalla strato che controllo e reRegione Basilicata e dalpressione vengono svolti l'Osservatorio Ambiente e con maggiore efficacia». Legalità il seminario svolIl direttore dell'Osservatosi ieri dal titolo ''Illeciti e torio, Pietro Fedeli, ha accertamenti in campo messo in risalto l'imporambientale'' che ha visto la tanza del ruolo della polipartecipazione di 100 rapzia giudiziaria nell'attività presentanti delle polizie di accertamento degli illemunicipali, provinciali e citi ambientali: «Un efficadegli uffici tecnici comuce controllo nel settore delnali. «Informazione, forl'ambiente - ha aggiunto mazione, prevenzione e comporta la necessaria coordinamento - ha detto collaborazione fra la Polil'assessore regionale alzia Giudiziaria e i soggetti l'Ambiente, Vincenzo Sanistituzionali ai quali va tochirico - sono i cardini l'approfondimento dedicadell'azione di monitoragto all'accertamento degli gio contro il verificarsi in illeciti in campo ambientaBasilicata di possibili illele». citi ambientali». Durante l'incontro di ieIl nuovo testo unico sulri si è discusso anche dell'Ambiente approvato il 10 l'inquinamento del torrenfebbraio 2006 dal Consite Gravina, del quale si glio dei Ministri e recente- Un momento dell’incontro parlerà in un incontro che mente modificato ha introdotto significativi cambiamenti nella si terrà nella seconda metà di giugno e normativa ambientale che riguardano che vedrà il coinvolgimento delle Regioin particolare la tutela delle acque e la ni Basilicata e Puglia, dei gestori del sergestione dei rifiuti in rapporto ai reati vizio idrico integrato e degli enti interesrelativi al non corretto smaltimento di sati, di enti e agenzie di protezione ambientale. questi ultimi. «Ho già contattato l'assessore puglie«L'attività formativa e di prevenzione ha sottolineato nel suo intervento l’as- se Onofrio Introna - ha spiegato Santosessore regionakle Vincenzo Santochi- chirico- anche per individuare comperico- rappresenta una fase importante tenze ed interventi da effettuare, così coper il contrasto agli illeciti nel settore me stabilito dal Piano di tutela delle acque lucane, approvato dalla Giunta reambientale. Lo stesso ultimo Rapporto di Legam- gionale a novembre». biente sulle Ecomafie, se da una parte ha Giovanni Martemucci evidenziato un aumento dei reati in Bamatera@luedi.it

La scuola dell’infanzia di via Cosenza ha pronto un progetto di educazione alimentare L'ANNO scolastico sta per terminare e come di consueto si chiudono le attività progettuali realizzate nel corso dell'anno. Un progetto di educazione alimentare “ La terra delle cose buone” realizzato dagli alunni della Scuola dell'infanzia di via Cosenza - II Circolo, sarà presentato il prossimo 3 giugno alle ore 10 nei locali del Plesso della Scuola dell'infanzia di Via Cosenza. Mangiare è un atto ricco di significati che va ben oltre il semplice soddisfacimento fisiologico. Come e cosa si mangia dipende sia dalle risorse offerte dal territorio, sia dalle abitudini familiari, che dal rapporto che si crea tra le persone e il cibo. «Questo progetto ha dichiarato Antonella Romeo dirigente scolastico ha avuto come obiettivo quello di offrire ai piccoli alunni lo spunto per aprirsi alla scoperta del mondo naturale, conoscere i

ritmi della natura, i processi di trasformazione degli alimenti, venire a contatto con le catene di distribuzione e cominciare a rendersi conto dei messaggi persuasivi della pubblicità”. La rappresentazione del progetto si concluderà con le insegnanti e gli alunni con una festa a tema con esibizioni, canti, sfilate e slogan. Nell'ambito del Pof ( Piano dell'offerta formativa) gli alunni della delle classi V A/B del stessa scuola, sabato scorso accompagnati dagli insegnanti Di Marzio Rosanna e Francesco Frescura, hanno partecipato alla XXIII edizione di “Calcioinsieme” presso lo Stadio XXI Settembre. Gli alunni hanno partecipato insieme ad altre classi di Matera e provincia a partite di calcio a 7 e sono stati premiati con targa di partecipazione e medaglie. “ Calcioinsieme, ha detto il dirigente scolastico co-

me tutti gli eventi sportivi, è un'occasione per far maturare una nuova consapevolezza sportiva ed etica fondata sul rispetto reciproco, sulla convivenza civile, sull'educazione alla vita. Nell'ambito di questa manifestazione la nostra scuola e le altre si sono proposte di offrire agli studenti l'occasione di uno sport vissuto in modo gioioso, manifestando il senso di un sano tifo e di un leale agonismo per educare i tifosi di domani alla considerazione del valore della propria persona, alla passione per l'incitamento della squadra del cuore, al rispetto dell'avversario, al fine di trasformare lo scontro fisico e verbale che oggi caratterizza le tifoserie in scontro creativo per sostenere la propria squadra”. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

La istituzione di una ''Family card locale'' per sconti e agevolazioni destinati alle famiglie colpite dalla crisi è la proposta presentata a Bernalda da Rosaria Di Canio della Unione Cattolica Italiana. Le Province - ha aggiunto la esponente dell”Uci - possono rappresentare un soggetto di responsabilita' istituzionale particolarmente idoneo a fronteggiare la crisi, in grado mettere in campo gli strumenti utile a sostenere, dal basso, il rilancio del sistema Paese, partendo proprio dalle esigenze plurime e differenti dei singoli territori. Per attutire gli effetti devastanti sulle famiglie della crisi, altre proposte sono la mediazione tra INPS e banche locali per l'anticipo della CIG, sostegno alle famiglie dei lavoratori colpiti da licenziamento, creazione di fondi di sostegno per i lavoratori privi di ammortizzatori sociali, strumenti per sconti e azioni contro l'usura per famiglie e imprese basate su meccanismi di defiscalizzazione. Le iniziative che gli enti locali devono mettere in campo - ha aggiunto Di Canio - sono riconducibili a misure straordinarie di sostegno a chi è stato colpito dalla crisi economica e interventi per contrastare il dilagare sul territorio delle condizioni che determinano il disagio».

LORUSSO: «OK LA POSTA AD ARCO» «Un importante diritto riconosciuto e restituito ai cittadini del quartiere Peep l'Arco». Esprime soddisfazione il consigliere comunale del PDL Carlo Lorusso dopo la soluzione del problema trovata per gli abitanti del rione Peep l'Arco, che fino a pochi giorni fa non usufruivano di tale servizio di consegna della posta. Il consigliere Lorusso, che si è interessato in prima persona con il collega Francesco Rosmarino, sollecitando diverse volte la soluzione della vicenda plaude all'operato dell'Amministrazione Comunale, che, per il tramite del Sindaco Emilio Nicola Buccico, ha agevolato e sollecitato un intervento risolutivo che dotasse il quartiere di un importante mezzo di comunicazione che costituisce, tra l'altro, un diritto che è stato ribadito ai cittadini del Peep L'Arco.

PINTO CONTRO DESTRA E SINISTRA Sanità, petrolio, ambiente ed amministrazione della Provincia e del Comune. L'avvocato Leonardo Pinto, candidato della “Grande Lucania” è sembrato un fiume in piena, mentre dal palco, in Piazza Vittorio Veneto, non risparmiava nessuno. Il filo rosso del leader del movimento autonomista ha riannodato i tanti casi di cattiva amministrazione del territorio regionale. «Tutti i giorni, in questo territorio, chiude un'azienda; ultima in ordine di tempo la Ferrosud, mentre ancora i materani non si rendono conto di quello che non ha funzionato ha dichiarato Leonardo Pinto -; questa classe dirigente è stata eletta da noi e noi possiamo cambiarla. Siamo oggi in una situazione di poter giudicare il centrodestra come il centrosinistra: si tratta di due facce della stessa medaglia - ha sottolineato - con un fallimento in entrambi i casi. La democrazia mai come in questo momento si è indebolita». Poi lo sguardo, e gli strali, dell'avvocato Pinto sono andati sulla questione relativa al comparto occupazionale ed alle ultime evoluzione sul fronte del piano di salvataggio per la Nicoletti Spa: «La Banca Popolare è lontana dal territorio; prima erano i lucani i soci, erano loro la stessa banca; oggi - ha sottolineato Pinto - occorre ristabilire le priorità del territorio». Di fronte alle vicende regionali che vanno emergendo nelle indagini riguardanti la Total, Pinto non ha usato circonlocuzioni: «Siamo davvero adirati per quello che abbiamo sentito; il petrolio - ha ribadito Pinto - è di tutti i lucani; si continua ad autorizzare nuove ricerche e trivellazioni, senza considerare che la tutela dell'ambiente attiene alle regioni». en.sca.

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Matera 37

Sabato 30 maggio 2009


Sabato 30 maggio 2009

TAXI MATERA 3332685173

Enzo e Sara

Pino

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

La Polizia premia gli studenti Alle ore 9.30 nella nuova sede della Caserma della Polizia stradale si terrà la cerimonia di premiazione di 13 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il riconoscimento da parte della Polizia di Stato verrà assegnato agli studenti che si sono distinti con gesti di altruismo nell’ambito del progetto di educazione alla legalità sviluppato in tutta Italia e intitolata «Il poliziotto un amico in più».

Frammenti di vita quotidiana

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). La virtù rende sereni, l'amore ci fa felici

Anche se con ritardo i 40 anni vanno festeggiati Buon compleanno dal… capitano

PRESSO l'Archivio di Stato è possibile visitare la mostra "Identità vere, identità inventate", Frammenti di vita quotidiana a Matera dal 1809 al 1900. E’ un'iniziativa realizzata in collaborazione con la Scuola Media Statale “Nicola Festa”. La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2009 dal lunedì al sabato (8,30 - 13,30); martedì e giovedì (16 - 19).

Convegno sul tabagismo Si terrà oggi a partire dalle ore 9.30 nella Mediateca provinciale in piazza Vittorio veneto l’incontro -dibattito con esperti sul tema «Tabagismo un grave fattore di rischio per la nostra salute: che fare?». Nel corso dell’appuntamento si potrà visitare anche la mostra concorso delle opere pittoriche realizzate dagli alunni del liceo artistico Carlo Levi nell’ambito della giornata mondiale senza tabacco organizzata dal Centro territoriale antifumo del dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria Matera.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA CLAUDIO Via XX Settembre 77 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/332282

Croce verde Sert Cooperativa Associazione

0835/262260 0835/336882 0835/331314

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Batizado di capoeira COME tutti gli anni anche nel 2009 ci sarà il quarto Batizado di Capoeira del Gruppo Oxossi a Matera. L'evento è articolato su due giornate. Oggi la fantastica Piazza San Pietro farà da cornice al Batizado e Rodas de Mestre. Domani si svolgeranno allenamenti e stage presso il Centro Sportivo Andrea Fortunato. «La chicca - promettono gli organizzatori - è rappresentata dalla registrazione video e audio del primo cd/dvd del Gruppo Oxossi Matera». La capoeira è una lotta brasiliana di origine africana caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti, per questo spesso scambiata per una danza.

Al Musma opere di Afro Si chiuderà oggi, nelle Sale della Caccia del Musma la mostra di Afro. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, accoglie disegni e gioielli dal 1930 al 1970, e un gruppo di sculture e ceramiche del 1959-1960 per la prima volta esposte al pubblico. Afro ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile, a Documenta Kassel, al Premio Carnegie di Pittsburg e le personali a Oakland, San Francisco, Santa Barbara, Parigi, San Gallo, Lucerna, Darmstadt. Nel 1971 vince il Premio Presidente della Repubblica. Muore a Zurigo nel 1976. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 20,00. Giornata di chiusura il lunedì. Biglietto d'ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero euro 5; ridotto euro 3,50.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

FINO AD OGGI PROFILI DI DONNA

•orient express 0835/256452 •basilico

Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”. Il fil rouge della mostra è raccontato attraverso il percorso espositivo che illustra miti, pagine tratte dall’Odissea, testi di autori italiani e stranieri del Novecento. Il tema della mostra intende introdurre in modo originale il visitatore all’evento, presentando le donne e le dee Circe, Calipso, Nausicaa, le Sirene, Penelope, Anticleia ma anche Eos, Ampelis e Opora, Galatea, Euricleia, Leucotea, o ancora Iò. Le loro figure sono tanto arcaiche quanto simili alla donna contemporanea e divengono spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli.

0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Una notte al Museo - La fuga 18,00 - 19,45 - 21,0 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Vincere 19,15 - 21,35 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 teatro - Liceo classico ”Chicago” 21,00 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Coco Avant Chanel

18,00 - 20,00 - 22,00 •CINEMAANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 State of play 19,30 - 21,45 San Valentino di sangue 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Anna Montana 19Sbirri 21.45 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Hanna 21,00

montana

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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La Cgil chiede l’intervento del prefetto per tutelare i sessanta lavoratori

Alvi chiude in Valle, anzi no apre a Matera FERRANDINA - Il deposito valbasentano della “Alvi” chiude definitivamente. A darne notizia è Marcella Conese, della Cgil di categoria: «Dopo l'incontro del 17 febbraio scorso spiega la sindacalista- tenutosi presso la Prefettura di Matera, l'Alvi ha messo in pratica quanto annunciato, cessando la propria attività nel deposito di Ferrandina -zona industriale, a partire dal 31 marzo 2009. Da quel momento in poi è iniziata la trattativa, promossa dalla parte sindacale, presso gli Uffici della Regione Basilicata, nel tentativo di dare una risposta di carattere eco-

nomico ai sessanta lavoratori licenziati, attraverso l'attivazione di ammortizzatori sociali in deroga». Secondo quanto dichiarato dall'Alvi, come riferisce Conese, la chiusura del deposito di Ferrandina sarebbe il risultato di difficoltà legate a una crisi del mercato e a una contrazione dei consumi che avrebbe fatto registrare perdite fino al 30%. «Invece -prosegue Conese- ecco la sorpresa: tra qualche settimana, proprio Alvi inaugurerà proprio a Matera un grosso punto vendita. Da una parte si determinano licenziamenti, per un decremento forte delle

vendite, dall'altra si inaugurano 1.500 metri quadri di magazzino, a pochi chilometri di distanza due facce della presunta crisi! E non solo: mentre si prepara l'apertura di questo nuovo sfavillante punto vendita, si piange miseria quando si devono pagare le spettanze ai lavoratori del deposito di Ferrandina. Infatti, nonostante il rapporto di lavoro sia cessato a marzo, ai lavoratori non è stata ad oggi pagata la retribuzione di marzo, le ferie residue, la tredicesima, la quattordicesima ed il Trattamento di fine rapporto. Si fa presente che questi 60 lavoratori non percepiscono nulla da

febbraio e sono in attesa che si concluda il percorso di iscrizione nelle liste di mobilità». Alla luce di ciò, La Cgil chiede al Prefetto, che nel recente passato si è già impegnato nella vertenza, la convocazione di un incontro tra le parti, al fine di tentare una ricollocazione di almeno una parte dei sessanta lavoratori nella nuova attività Alvi, che sarà a breve inaugurata a Matera, e di intervenire per il pagamento in tempi brevi delle spettanze di fine rapporto. Una vertenza delicata che ha preso tutte le fattezze di un paradosso per i lavoratori. provinciamt@luedi.it

Panasonic, c’é l’intesa sull’incentivo all’esodo VALBASENTO - Schiarita tra Panasonic ed ex dipendenti dello stabilimento di Pisticci scalo, chiuso circa un anno fa per mancanza di commesse. Ieri mattina, in prefettura, raggiunta, seppur a fatica, l’intesa con i sindacati sull’incentivo all’esodo. La multinazionale nipponica si é detta pronta a versare l’intera cifra concordata quale incentivo all’esodo, ma in non meno di due o tre tranches. La trattativa circa modalità e tempi sarà condotta in via diretta con ogni singolo lavoratore interessato. E comunque prima della scadenza a dicembre del periodo di cassa integrazione ordinaria. Scongiurato, dunque, il pericolo di veder sfumare

l’incentivo. Panasonic, infatti, dopo aver sottoscritto la disponibilità a versare una somma di 30.000 euro quale incentivo all’esodo volontario, nei giorni scorsi si é rimangiata l’accordo, seminando non poco allarme tra i circa 90 lavoratori, a cui al danno della perdita del posto di lavoro, si é aggiunto il rischio della beffa di perdere l’incentivo in caso di licenziamento volontario. Un pericolo scongiurato grazie alla maturità dimostrata dai lavoratori, alla costanza della Fulc nel cercare una soluzione che non danneggiasse le maestranze e all’importante mediazione di Confindustria. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Eppure la razionalizzazione aziendale porterebbe alla soppressione del reparto

Buona sanità all’ospedale Il caso di una paziente curata bene all’Endocrinologia di Tinchi TINCHI DI PISTICCI - Ogni processo di riforma dovrebbe essere caratterizzato da un principio: conservare quello che di buono c'è, e cambiare quello che non ha funzionato del tutto o funzionato poco e male. E invece all'interno di questo precetto logico ci sono delle eccezioni che potrebbero trovare spazio in qualche libro di Franz Kafka, da cui prende il nome “paradosso kafkiano”, usato nel linguaggio corrente in tanti fatti quotidiani. E uno di questi lo raccontiamo in questa storia: dal 12 al 16 maggio scorso una signora di mezz'età di Policoro, Felicetta Simone, accusa degli strani dolori alla gola. Dopo la visita specialistica, il luminare le diagnostica che trattasi di un nodulo alla gola, agoaspirato, ovvero cellule amorfe che impedivano la corretta respirazione della donna modificando l'afonia della sua voce. A questo punto urgeva un'operazione alla tiroide, e così la donna si ricoverava presso l'ospedale civile di Tinchi presso il reparto di endocrinologia il cui primario è lo stesso che l'aveva visitata giorni addietro l'operazione: Rocco Bruno e la sua èquipe. A distanza di pochi giorni la donna, che nel frattempo è stata dimessa, gode di buona salute e solo chi la conosce bene capisce che le hanno asportato le tiroide. Un'operazione che lei stessa giudica perfetta gra-

L’ospedale di Tinchi

zie alla professionalità e alla cortesia di tutto il reparto del nosocomio pisticcese, sia durante la degenza che in sala operatoria. Finalmente una bella pagina di buona sanità dopo che sono piene, purtroppo, le cronache di incidenti da libro nero della sanità italiana. Ma oltre a ringraziare chi si è presa cura di lei, mai come in questo caso il giuramento di Ippocrate è stato applicato alla lettera, l'aspetto paradossale è che un reparto d'eccellenza come quello di Endocrinologia dell'ospe-

dale di Tinchi dovrebbe essere soppresso e trasferito a Matera, dove c'è la sede della nuova Asm (Azienda sanitaria materna), andando così a privare della periferia di un servizio che la stessa signora giudica all'avanguardia e la cui causa viene sposata appieno da una sua amica, anch'essa in cura presso lo stesso ospedale. La recente riforma delle Asl, che ora si chiamano Asm, accompagnate da non poche polemiche si arricchisce così di un ulteriore capitolo che già nel passato recente ha alimentato levate di scudi relative alla soppressione di alcuni reparti, e tra questi c'è anche qualcuno di Tinchi, i cui sanitari e cittadini sono da tempo sul piede di guerra. L'accentramento nel capoluogo provinciale, dunque, di quasi tutti i servizi sanitari indispensabili continua a scapito di Comuni, come quello di Pisticci, e di un'area, il Metapontino, dove l'utenza non manca essendo tra le più dinamiche della regione. Secondo la cittadina sono circa 30/40 le persone che giornalmente vengono visitate nel reparto di endocrinologia, un numero alto essendo l'unico della zona. Allora perché sopprimerlo? Ora che succederà? Difficile pensare a un dietrofront dell'Asm, sempre secondo l'esperienza raccontata dalla Simone, e così si penalizza la fascia jonica. Gabriele Elia

Cataldo: «Il sindaco Leone monopolizza piazza Elettra» PISTICCI - «Il sindaco di Pisticci, Michele Leone, ha occupato la piazza elettorale per tre giorni, ma la legge non lo consente». A denunciarlo è il candidato alle Europee per la Lista Comunista, l’avvocato pisticcese Nicola Cataldo, che ha già inoltrato la notizia al prefetto per gli opportuni provvedimenti. «In sede di assegnazione degli spazi per i corriizi elettorali -spiega Cataldo- il sindaco di Pisticci ha fatto riservare per un comizio proprio l'orario dalle 21 alle 23 in piazza Elettra a Marconia per un pubblico comizio nella sua qualità di sindaco, come risulta, dal verbale dei rappresentanti dei partiti e più specificamente dal manifesto di cui si produce copia a conclusione del presente scritto. Tanto è in aperta violazione del divieto di propaganda istituzionale espressamente previsto dall'art. 5 della Legge 10 del dicembre 1993 n. 515, che testualmente detta: “è fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorchè ine-

rente alla Loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l'inizio della campagna elettorale e per la durata della stessa”. Inoltre lo stesso sindaco, con ordinanza 72, ha sospeso la propaganda elettorale mediante comizi in piazza Elettra limitatamente al giorno di domenica 31 maggio 2009, destinando la stessa a una manifestazione propagandistica del Comune medesimo. Le due iniziative sono in palese contrasto anche con l'art. 9 della legge 22 del febbraio 2000 n. 28 in forza della quale: “dalla data di convocazione dei comizi elettorali fino alla chiusura delle operazioni di voto fatta divieto a tutte le amministrazioni pubbli che di svolgere attività di comunicazione”». Cataldo chiede, dunque, un pronto intervento del prefetto, e di chiunque abbia competenza specifica nell'ambito della prefettura di intervenire, «per evitare che simili abusi sì concretizzino sia il giorno di sabato 30 che il giorno di domenica 31, e venga ripristinato il corretto esercizio dell'attività elettorale». provinciamt@luedi.it

Pisticci E’ online il sito di tre giovani www.viaggiareinbasilicata.it

Un nuovo portale del turismo lucano PISTICCI - L'utilizzo di nuove tecnologie per promuovere destinazioni turistiche emergenti è oramai diventato un must nelle politiche di valorizzazione territoriale e una scelta di marketing turistico a cui gli operatori pubblici e privati non possono e non potranno sottrarsi per attrarre nuovi turisti e viaggiatori. Con lo sviluppo e la diffusione esponenziale di internet, i portali turistici territoriali risultano strumenti essenziali per la conoscenza, la promozione ed il successo di una destinazione. Quello che prima era un fenomeno solo per gli addetti ai lavori del settore dei viaggi, oggi sta diventando sempre più un fe-

nomeno di massa. Da queste premesse nasce www.viaggiareinbasilicata.it dove tre giovani professionisti del metapontino: Cristian e Giuseppe Lalinga e Beniamino Carella, hanno unito le loro competenze e professionalità per progettare un portale web in grado di suscitare interesse e curiosità verso la domanda turistica nazionale. Da quasi un anno è online Viaggiare in Basilicata “…dove l'Ospitalità parte dal Web”, con l'obiettivo di selezionare e proporre diverse tipologie di Ospitalità (alberghiera ed extra alberghiera) per offrire al navigatore/viaggiatore la possibilità di scelta e prefe-

renza, mettendolo, al momento, in contatto diretto con le strutture e in futuro di acquistare online la camera o il viaggio prescelto. All'interno del portale, inoltre, sono state realizzate diverse sezioni tematiche. “Itinerari e Percorsi da Film” rappresenta l'area tematica più importante ed ambiziosa del progetto. Qui il territorio regionale viene raccontato attraverso suggestivi itinerari facendo leva sia sullo stretto binomio cinema-turismo che attraverso frasi e citazioni di registi, attori, poeti, scrittori, storici, antropologi e archeologi. Da qui la scelta di valorizzare e di promuovere i nuovi turismi del-

la Basilicata attraverso dei percorsi in grado di suscitare nel navigatore/turista una forte curiosità. «A dieci mesi dalla nascita hanno dichiarato Giuseppe Lalinga e Beniamino Carellanonostante 26.000 utenti, 90.000 pagine visitate e 15 strutture turistiche coinvolte, il progetto è ancora in una fase iniziale, stiamo coinvolgimento consorzi turistici, Gal, enti pubblici e strutture ricettive di qualità per fa sì che il portale possa diventare un invito al viaggio, un facile strumento interattivo che agevoli la scelta e l'acquisto della vacanza in Basilicata». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

La homepage del sito www.viaggiareinbasilicata.it

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Sabato 30 maggio 2009


40 Irsina Non c’è più la maggioranza, l’ipotesi del commissariamento è ormai realtà

Nessuna speranza di ricucire Ieri mattina si sono dimessi i nove consiglieri dissidenti sul bilancio IRSINA - Ieri mattina sono sfumate tutte le speranze di ricostruire la maggioranza politica al comune di Irsina. Dopo la profonda frattura sul bilancio, infatti, in mattinata i nove consiglieri che ieri non avevano accordato la fiducia al bilancio proposto in consiglio comunale dal sindaco, Domenico Amenta, hanno presentato in modo congiunto e formale al segretario comunale le dimissioni, mettendo fine ad ogni speranza di ricucitura con l'attuale struttura amministrativa. Le motivazioni che hanno determinato tale decisione, sono scaturite a seguito della mancanza di quel rapporto di fiducia, ormai venuto meno a seguito delle ultime vicende capitate in seno al consiglio comunale. Ricordiamo che i nove consiglieri sono composti da cinque della maggioranza, e quattro dell'opposizione. Abbiamo chiesto al sindaco Amenta, quali decisioni, a questo punto intenda prendere. Intanto per la serata di ieri è stata indetta una assemblea aperta al pubblico (ne daremo conto nell’edizione di domani), per informare la cittadinanza sull'accaduto: «Il gesto delle dimissioni congiunte -afferma Amenta- sta a confermare quanto già detto in precedenza, che l'obiettivo era premeditato, e cioè quello di far cadere l'ammnistrazione; infatti, alla mancata approvazione del bilancio, il gesto risolutorio delle dimissioni che porta dritto a qualche giorno dal Commissario prefettizio. Se si avevano a cuore le sorti di Irsina, tutto questo, aldilà delle ragioni e dei torti, si poteva benissimo affrontare in un altro momento. Averlo fatto proprio adesso, nel pieno corso di una campagna elettorale, che oltre-

Il municipio di Irsina

tutto si presenta difficile, chiarisce ogni dubbio sulle ragioni per le quali sono scaturite queste decisioni da parte dei consiglieri dimessisi insieme ad altri consiglieri dell'opposizione». Abbiamo chiesto al sindaco Amenta, cosa intenda fare nei prossimi giorni: «Adesso -conclude Amenta- bisogna necessariamente stringersi intorno alla candidata e supportarla nella campagna elettorale, dopodiché bisogna ovviamente continuare sulla strada intrapresa con il nuovo partito, non dimentichiamoci, che nel nuovo Pd sono giunti e confluiti soprattutto tanti giovani, che non vanno assolutamente lasciati “soli e delusi” dal momento che stiamo vivendo». Intanto, i

5 consiglieri dimissionari della maggioranza, fanno sapere: «Questa mattina abbiamo rassegnato le nostre dimissioni da consiglieri, in coerenza con quanto accaduto nel consiglio comunale. Infatti, venuto meno quel rapporto di fiducia, necessario al regolare svolgimento delle attività politiche e amministrative, abbiamo ritenuto opportuno, dimetterci, ed a scanso di equivoci, non offrire alcuna possibilità, ad alcuni, di poter costruire inutili voci ed ulteriori vane considerazioni. Proprio in questo momento così concitato, in occasione della campagna elettorale in atto. «Nelle prossime ore -assicurano i consiglieri dimessi- stileremo un documento nel quale delucideremo ogni aspetto, riconducibile alle decisioni intraprese». I quattro consiglieri dell'opposizione invece, fanno sapere, che la loro decisione è scaturita, in modo coerente, sulla base dei risultati negativi conseguiti dalla maggioranza in consiglio comunale, non avendo in precedenza mai votato alcun bilancio di preventivo, salvo questioni eccezionali e utili alla causa specifica per la cittadinanza di Irsina. Fa sapere la segretaria del Partito democratico di Irsina, Maddalena Coletta, che sono stati interessati i massimi vertici del partito, provinciale e regionale, e che questa sera (ieri per chi legge ndr) sarò presente all'incontro aperto al pubblico che si terrà nella locale sezione del Pd di Irsina, anche la segretaria provinciale del Pd Anna Ferrara. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Labriola: «E’ caduta un’altra fortezza Pd» «LA tanto decantata unità del Pd è inesistente. Prova ne è che è stato sciolto il consiglio comunale di Irsina per problemi di “spazi” fra le due anime del Pd, gli ex Democratici di sinistra e gli ex Margherita». E' quanto afferma il candidato della coalizione di centrodestra alla presidenza della Provincia di Matera, Giuseppe Labriola, all'indomani della seduta del consiglio comunale di Irsina, che ha visto ben sei consiglieri della maggioranza di centro sinistra votare contro l'approvazione del Bilancio comunale. «Cade la “torre umana” del Pd di Irsina -ha proseguito Labriola, riferendosi all’evento che prende avvio oggi nella cittadina materana- cade l'ennesima roccaforte della sinistra nella nostra provincia. Un segnale che non va sottovalutato: è sintomo che il Pd non è nelle condizioni di amministrare gli enti pubblici. Ha necessità di fare chiarezza al suo in-

terno e poi di rivolgersi agli elettori per chiederne il consenso». «E' dal 2005 che il sindaco, Domenico Amenta, governa Irsina come se fosse una proprietà dei Ds più che del Pd -ha sottolineato Giuseppe Bisaccia, candidato nelle fila del Pdl per il collegio di Irsina al consiglio provinciale- il suo sostegno alla candidatura alle Provinciali di una sua parente, Anna Maria Amenta, ha generato l'ultimo dissapore in casa Pd. E persino i consiglieri di maggioranza che in giunta avevano discusso e approvato il Bilancio, in Consiglio comunale hanno votato contro. Una ritorsione contro il sindaco Amenta che si ripercuote su tutta la comunità irsinese. Adesso attendiamo le decisioni della Prefettura di Matera, dal punto di vista squisitamente politico è chiaro che occorre una svolta: si deve cambiare per garantire a Irsina una corretta amministrazione». provinciamt@luedi.it

Tricarico Dai questionari è emerso che ai ragazzi non piacciono le verdure

A scuola di buona nutrizione Concluso un interessante progetto alla “Delle Nocche” L’ex attrice incontrerà i giovani della Diocesi

Claudia Koll a Grassano TRICARICO - Non piacciono ai bambini verdure, legumi, frutta e pesce, che preferiscono, invece, pasta, patatine, merendine, gelati e cioccolatini. E' quanto emerso da un'indagine conoscitiva condotta sulle abitudini alimentari degli alunni delle prime, seconde e terze elementari di Tricarico, realizzata in collaborazione con l'Associazione tricaricese “Amici del cuore”. Ai bambini è stato somministrato un questionario preparato dalla dottoressa Angela Mazzone presidente della suddetta associazione, i cui dati non sono stati ancora elaborati analiticamente, ma da una prima lettura delle schede viene confermato quanto generalmente si sa sull'argomento: i bambini non amano cibi ricchi di fibre e vitamine come frutta e verdura, ma sono ghiotti di patatine fritte e merendine. Ieri l'altro, sulla scorta di quanto emerso dal questionario, di corretta alimentazione, abitudini alimentari e stili di vita, si è svolto un incontro conclusivo del progetto di educazione alimentare con i bambini di 1°, 2° e 3° del corso C della scuola “Raffaello Delle Nocche” del plesso di S. Maria. Sono intervenuti, la dottoressa Angela Mazzone, presidente dell'associazione “Amici del cuore”, il vice presidente Michele Cipra, le dottoresse Luisa Lacava ed Enza Miseo, nonché gli insegnanti coinvolti nell'iniziativa di

Due momenti dell’incontro formativo a Tricarico e una mensa

educazione alimentare Rosanna Lacovara, Angela Cetani, Giulia Leontino, Rosa Cetani, Maria Auletta, Paola Scaiano. Ai piccoli scolari è stata spiegata con l'aiuto di immagini, la piramide alimentare, il valore nutrizionale dei principali alimenti, l'importanza di una dieta equilibrata e varia, soprattutto per crescere bene in salute alla loro età. Gli intervenuti hanno insistito non solo sulle buone abitudini alimentari ma anche sulla necessità di associare l'attività fisica. «Insegnare fin dalla tenera età -ha precisato la Mazzonecosa mangiare e come mangiare,

contribuisce senz'altro a educare le nuove generazioni ad abitudini alimentari corrette ed a stili di vita adeguati». Dall'analisi dei questionari, comunque, emerge che tutti i bambini fanno la prima colazione con latte e biscotti, e che per quanto riguarda l'attività fisica, quasi tutti frequentano la palestra o i corsi di danza. «A scuola -stigmatizza la dottoressa Mazzone- purtroppo nessuno viene a piedi, sono tutti accompagnati dalle mamme in macchina». Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

GRASSANO - Oggi sarà una giornata dedicata dalla Diocesi di Tricarico ai giovani con un ospite d'eccezione: l'attrice Claudia Koll. Una manifestazione, dedicata alla giovane Serva di Dio Maria Marchetta e organizzata da Don Paolo Ambrico che si occupa della causa, che si svolgerà in due momenti : il primo a partire dalle 18 con la messa nella Chiesa Madre di Grassano, officiata dal vescovo, Vincenzo Orofino, alle 18 e in serata, a partire dalle ore 20 presso la parrocchia dello Scalo di GrassanoTricarico-Garaguso. L'attrice porterà ai giovani della Diocesi la testimonianza della sua conversione in occasione della giornata diocesana della gioventù. E’ nata a Roma da genitori calabresi, ha debuttato al cinema nel 1992 con il film di Tinto Brass Così fan tutte; ha partecipato a molte fiction televisive tra cui Linda e il brigadiere, Valeria medico legale e Amiche. Nel 1995 ha presentato il Festival di Sanremo con Pippo Baudo e Anna Falchi e la trasmissione L'Angelo su Canale 5. Ha lavorato poi , dopo il suo avvicinamento alla fede cattolica, nei film tv Maria Goretti, biografia della giovane santa (interpretando la contessa Mazzoleni); "San Pietro", sull'arrivo dell'apostolo a Roma (Anna); "Una cosa in mente", biografia del Cottolengo (Marianna Nasi, collaboratrice del santo); "Io non lo so", fiction sull'Ordine delle

Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret; "Il mio Francesco", sul santo di Assisi (il falco). Lavora anche in teatro : ("Medusa","Teatro fantastico di Buenos Aires","Uomini sull'orlo di una crisi di nervi", "Alle volte basta un niente","La professione della Signora Warren","Ninotschka") e, durante le repliche al Teatro della Pergola de "Il prigioniero della seconda strada" di Neil Simon, si appassiona alla figura della santa fiorentina Maria Maddalena de' Pazzi. Ne rimane affascinata al punto da offrirsi di interpretarla nella sacra rappresentazione di Riccardo Bigi "Venite ad amare l'amore", durante le celebrazioni per il quattrocentenario della morte della Santa, accanto all'attore Marco Predieri (il 25 maggio 2007). Negli ultimi anni si è avvicinata alla fede cattolica anche grazie a letture d'infanzia della mistica carmelitana Teresa di Lisieux che le hanno suggerito il concetto di alleggerirsi dei fardelli pesanti, dei bisogni indotti e del superfluo per vivere pienamente la dimensione spirituale della vita. Dopo la svolta cattolica si dedica alle ai disagiati attraverso numerose associazioni di volontariato e all'apostolato, testimoniando in numerosi incontri di preghiera il cambiamento che ha impresso alla sua esistenza. Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it

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Sabato 30 maggio 2009


VALSINNI

ROTONDELLA

Due civiche di chiara ispirazione politica

Anche l’uscente ha lasciato il progetto civico

Olivieri e Ruggiero Continuità e nuovo

Bipolarismo secco Agresti-Francomano

Anche a Valsinni la sfida è a due: da una parte si ricandida il sindaco uscente Gennaro Olivieri, 51enne dottore veterinario; dall'altra si propone il “volto nuovo” Nicola Basilio Ruggiero, 46enne ingegnere. Entrambi si presentano con una civica e hanno preferito evitare i simboli di partito. Olivieri ha scelto, come già cinque anni fa, l'immagine del ponte di Valsinni, incorniciato nella parte bassa da un gruppo di persone che si stringono la mano, segno di quella solidarietà e compattezza che “Progetto Valsinni” aspira a garantire. Un albero, con il castello di Isabella Morra e il fiume Sinni sullo sfondo, è invece il simbolo di “Rinnnovamento Democratico”, la lista di Ruggiero che ha scelto di racchiudere nel logo le più significative risorse del territorio. L'assenza dei simboli di partito, però, non faccia pensare a una totale distanza dalle logiche di schieramento. Nessuna dei due candidati, del resto, ci tiene a nasconderlo: la lista di Olivieri è una “civica di centrodestra”, quella di Ruggiero guarda al centrosinistra. E se nella coalizione di Ruggiero la parte del leone spetta senz'altro al Pd (altro alleato è Rifondazione comunista, che però non ha presentato candidati in lista), nella lista di Olivieri si possono contare tre partiti di un certo rilievo: Pdl, Popolari Uniti e Udc. Una presenza partitica, quest'ultima, capace di garantire un peso elettorale non indifferente al sindaco uscente. Tra i suoi candidati alla carica di consigliere, infatti, c'è anche un big della politica lucana. Si tratta di Vincenzo Ruggiero, segretario provinciale

Udc, consigliere regionale e presidente della Comunità montana Basso Sinni, ora anche candidato per il partito di Casini candidato alla presidenza della Provincia. A voler fare un confronto tra i due, possiamo dire che l'esperienza sta senz'altro dalla parte di Olivieri, che ha già amministrato nell'ultimo quinquennio dopo aver sconfitto nel 2004 l'avversario Angelo Montesano. Dalla parte di Ruggiero è invece il fattore novità. L'ingegnere, infatti, è stato più volte membro di direttivi locali dei Ds, ma non ha mai ricoperto incarichi amministrativi. I due candidati si sfideranno sulle questioni storiche di sviluppo del territorio. Sempre in primo piano la questione viabilità (alcune strade rurali sono piuttosto dissestate) e dei servizi sociali, argomento chiave in un comune che, come altri della zona, tende all'invecchiamento. In proposito, proprio nelle scorse settimane, l'amministrazione comunale ha promosso la creazione di un centro per attività socio-culturali riservate agli anziani. Nel dibattito preelettorale non potrà mancare, inoltre, il tema della valorizzazione del parco letterario Isabella Morra, risorsa già discretamente sfruttata nel corso degli anni grazie all'impegno della Pro Loco, almeno in rapporto agli esiti nefasti di altre simili esperienze, come il mal riuscito Parco Letterario Carlo Levi. C'è poi il “bosco”: l'area di monte Coppolo rappresenta un'altra risorsa straordinaria sul piano turistico e ambientale, forse non ancora sfruttata appieno. Pino Suriano provinciamt@luedi.it

Progetto Valsinni Cadidato sindaco Gennaro Olivieri

consiglieri 1 Raffaello Bitonte 2 Gaetano Celano 3 Giuseppe D’Alessandro 4 Eleonora L. Ingrosso 5 Giovanni Larato 6 Milva Lista 7 Fabiano C. Mele 8 Marco Modarelli 10 Alessandro Montesano 11 Daniele Padovano 12 Vincenzo Ruggiero 13 Livio V. Truncellito

A Rotondella “nulla di nuovo sotto il sole”. Verrebbe da dire così, se ci si limitasse a leggere i nomi dei candidati sindaci per le prossime comunali: Vito Agresti e Vincenzo Francomano, gli stessi che si sfidarono nel 2004, con vittoria elettorale del primo. Di acqua sotto i ponti, però, ne è passata parecchia in questi cinque anni, portando con sé una serie di cambiamenti rilevanti. Il primo, di non poco conto, riguarda i simboli. Nel 2004 Agresti scendeva in campo con una civica trasversale, una delle tante che conquistarono il Metapontino sull'onda emotiva delle protesta delle scorie e con l'appoggio di forze dell'estrema sinistra. Solo pochi, e senza successo, si azzardarono a pretendere allora per la lista un simbolo politico di centrodestra. Ma questa volta il Pdl ha insistito di più, fino a minacciare una candidatura alternativa, quella di Giuseppe Lippo. E così Agresti ha dovuto accettare di scendere in campo con il simbolo del partito del premier, che è affiancato, nel logo della lista Coalizione per Rotondella, a quello del suo gruppo civico. Il contesto elettorale, perciò, si presenta più chiaramente bipolare e caratterizzato dai partiti. A eliminare l'equivoco c'è un altro cambiamento: è il passaggio “a sinistra” dell'ala storica di Rifondazione Comunista, che nel 2004 aveva appoggiato la causa di Vito Agresti e che ora rientra nella lista “Centrosinistra a Rotondella” di Francomano. E se il “bipolarismo” non si nota troppo nei nomi dei candidati a sindaco (paradossalmente entrambi di provenienza diessina), si nota di più nei due vice, già designati dalle coalizioni in caso di vittoria. Quello del centrosinistra è Walter Lobreglio, di estrazione

comunista; quello del centrodestra è Giuseppe Lippo, ex presidente del circolo locale di An. D'altra parte, però, si potrebbe anche dire che “qualcosa doveva cambiare perché nulla cambiasse”. Il riferimento è alle due forze politiche che più delle altre hanno animato i balletti delle alleanze pre-elettorali delle scorse settimane: il Comitato per la Ripartenza Rotondellese e i Popolari Uniti. I due gruppi hanno discusso a lungo con entrambi gli schieramenti. Ma poi hanno scelto. E alla fine, guarda caso, entrambi hanno mantenuto le posizioni di cinque anni fa: i principali animatori del Comitato, tra cui il consigliere Annunziata Bianco, nel 2004 erano già vicini ad Agresti; mentre Pino Comparato, rappresentante della sezione locale dei Popolari Uniti, era allora segretario della Margherita. In conclusione, Agresti, che non ha ancora una tessera di partito, sarà sostenuto dal Pdl, dal suo gruppo civico e dal Comitato per la Ripartenza (poi confluito nel Pdl). Francomano, candidato del Pd, sarà invece appoggiato da Rc e Popolari Uniti. Fino agli ultimi giorni, infine, c'è stato il rischio di una sorpresa. Sarebbe potuta arrivare da Antonio Dimatteo, ex assessore ai Lavori Pubblici poi rimosso dall'incarico, che aveva cominciato ad aggregare gente per un ipotetico terzo polo, alternativo ai due schieramenti, sotto il simbolo dell'Idv. Alla fine non ce l'ha fatta ed è rimasto fuori dai giochi, così come altri cinque membri dell'uscente amministrazione Agresti. pi.su. provinciamt@luedi.it

Rinnovamento Democratico

Coalizione p. Rotondella

Centrisinistra a Rotondella

Cadidato sindaco

Cadidato sindaco

Cadidato sindaco

Nicola Basilio Ruggiero

consiglieri 1 Giuseppe Corizzo 2 Clemente G. D’Amato 3 Antonio Rocco Stigliano 4 Leonardo Montesano 5 Carmine Celano 6 Francesco Martorella 7 Elio A. D’Alessandro 8 Mauro Finimondo 9 Giuseppina Celano 10 Vincenzo Mele 11 Benny Modarelli 12 Antonella Gialdini

Vito Agresti

consiglieri 1 Giusepoe Lippo 2 Angelo Agresti 3 Annunziata Bianco 4 Salvatore Fortunato 5 Giovanni Gentile 6 Giuseppe Laguardia 7 Vittoria Lapolla 8 Leonardo Lillo 9 Rudy Marranchelli 10 Antonio Morano 11 Antonietta C. Nola 12 Luigi Nucera 13 Laura Pastore 14 Cosimo Rinaldi 15 Giambattista Salerno 16 Filomena Visaggi

Vincenzo Francomano

consiglieri 1 Walter Lobreglio 2 Giuseppe Comparato 3 Stefano Corrado 4 Maria Cuccarese 5 Antonio Divincenzo 6 Salvatore Fortunato 7 Roberto G. Giannantonio 8 Giuseppe La Battaglia 9 Domenico Lacopo 10 Armando Manolio 11 Vincenzo Montesano 12 Claudio Persiani 13 Carlo Santarcangelo 14 Rodolfo Stigliano 15 Francesco Tarantino 16 Rosanna Tito

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Matera e Provincia 41

Sabato 30 maggio 2009


42 Primo incontro della Regione nelle aree colpite, attivato un Tavolo politico-tecnico

E’ stata una vera catastrofe Grandine: da Bernalda a Scanzano e Pisticci non si è salvato alcun frutteto UN tavolo politico e tecnico di concertazione permanente in agricoltura per affrontare con la massima determinazione i gravi problemi causati dalla violenta grandinata che si è abbattuta giovedì sul Metapontino. Lo ha istituito ieri mattina, nel Municipio di Scanzano Jonico, l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, che ha incontrato con il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Pietro Quinto, i sindaci dell'area, le organizzazioni professionali agricole, le Organizzazioni di produttori e gli operatori del settore. Il nubifragio ha interessato gli agri di Scanzano Jonico, Policoro, Marconia di Pisticci, Bernalda, Tursi e altre aree provocando danni totali e permanenti a frutteti e la distruzione delle colture erbacee in atto. Già agli inizi di maggio si era verificato un evento atmosferico di altrettanta intensità che aveva causato danni ingenti alla stessa area e per il quale la Regione Basilica aveva chiesto al Governo lo stato di calamità. Viti ha garantito un immediato monitoraggio da parte dei tecnici del Dipartimento, che effettueranno sopralluoghi per riperimetrare le aree colpite ed effettuare la stima dei danni. Ha quindi annunciato una serie di azioni che interesseranno i parlamentari lucani di maggioranza e opposizione per coinvolgere i ministeri delle Politiche Agricole, dell'Economia e del Welfare cui sarà chiesto di supportare l'azione della Regione Basilicata. Inoltre, Viti ha fatto presente che solleciterà i colleghi assessori delle altre Regioni affinché si metta in campo un'iniziativa comune tesa a ridiscutere la legge 102/2004, che si occupa di calamità che non consente strategie organiche in caso di danni totali agli impianti arborei come quelli causati dalla grandinata di giovedì. E' stato inoltre concordato che la Regione chiederà una moratoria agli istituti di credito per le aziende agricole danneggiate. Infine, l'assessore Viti ha incontrato i parlamentari del Pd Anna Fi-

qualche frutto segnato dal passaggio della grandine, mentre le piante o sono sommerse dall'acqua o sono state lacerate dai grandi chicchi di grandine. Uno scenario da guerra. Ora chi non raccoglierà i frutti come farà a far fronte alle spese contratte? Ecco, noi chiediamo aiuti per queste persone ed allo stesso tempo sollecitiamo, chi di competenza, a mettere in atto, per il futuro, delle misure diverse a quelle già presenti. Lo chiediamo ha concluso Brescia- perché ogni anno i nostri agricoltori sono colpiti o da nubifragi o da siccità». E oggi, a Bernalda, sarà presente l'assessore regionale, Vincenzo Viti per fare il punto sulla situazione. Intanto, il senatore Cosimo Latronico (Pdl) ha «immediatamente informato il presidente della Commissione agricoltura del Senato, il senatore Scarpa Bonazza Buora, dei danni provocati dalla violenta grandinata abbattutasi su gran parte

Una pesca vistosamente danneggiata dalla grandine e un grumo di chicchi

nocchiaro, Maria Antezza Filippo Bubbico e Carlo Chiurazzi, in visita nell'area, interessandoli a intervenire e a farsi portavoce verso i colleghi parlamentari auspicando un impegno comune di tutti i partiti. Anche da loro l’impegno è stato garantito. E ieri anche a Bernalda, con le prime luci dell'alba, è iniziata la conta dei danni enormi e incalcolabili. Due parole queste che ieri hanno trovato spazio nella voce dei rappresentanti di categoria durante l'incontro svoltosi all'interno della stanza del sindaco di Bernalda, Francesco Renna. Alle ore 20, nella casa comunale, erano presenti, oltre al primo cittadino anche la Cia, la Confagricoltori, la Coldiretti, la Copagri e le Acli Terra; sigle, queste, che tutte insieme hanno definito la situazione “tragica” per l'economia agricola del metapontino. Il sindaco di Bernalda, con una nota indirizzata al Presidente della Regione, Vito de Filippo, all'assessore Viti; al Dipartimento della Protezione civile, Giuseppe Basile, e alla Prefettura di

MONTALBANO JONICO - Il violento nubifragio che giovedì scorso ha colpito la costa jonica, ha lasciato il suo segno anche a Montalbano Jonico e soprattutto ha sferrato un altro duro colpo alle imprese agricole locali, compromettendo il raccolto della frutta estiva e creando danni alle strutture ed alla viabilità rurale. Di tanto si è fatto portavoce in una lettera indirizzata al Presidente e all'assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata e al Prefetto di Matera, l'assessore comunale all'agricoltura nonché vicesindaco, Enzo Devincenzis. «Trattasi -scrive Devincenzis- di una condizione diffusa che deve comprendere un serio impegno da parte delle istituzioni preposte insieme alle organizzazioni di categoria ed al mondo agricolo più in generale al fine di una declaratoria generalizzata che deve comprendere tutte le calamità che si sono succedute a partire dalla siccità 2008 fino ad oggi. Gli agricoltori non hanno più di che sostenersi come anche gli occupati nel

Matera, ha portato a conoscenza di quanto accaduto. «Si segnala -recita la notache la grandinata ha causato danni ingenti e devastati alle colture frutticole sull'intero territorio». Poi l'invito a effettuare urgenti sopralluoghi per dichiarare lo stato di calamità naturale. E proprio di calamità hanno parlato le associazioni di categoria che parlano di agricoltori in ginocchio. Giuseppe Abbatepaolo, della Coldiretti di Bernalda, parla di un 80% del territorio fortemente colpito dalla grandine. «Durante quei minuti di terribile devastazione -ha detto- sul terreno, e sulle colture, cadevano non chicchi ma bensì grandi pezzi di ghiaccio. E per rendere chiara l'idea della devastazione si può sottolineare che non solo gli alberi e le piante sono stati distrutti, bensì anche alcuni vetri di auto si sono rotti. Quindi per molti campi di frutteti e culture ortive la raccolta è un sogno, visto che hanno avuto il loro triste epilogo nella giornata di giovedì. Noi tutti -ha concluso Abbatepaolo- chiediamo un intervento da parte

delle Istituzioni che sia celere affinché si salvi il salvabile». Sulla stessa linea della Coldiretti anche la Cia, che parla di agricoltori in fila davanti agli uffici per mostrare le foto dei danni alle piantagioni e alle infrastrutture. «Molti agricoltori - dice Michele Viggiani della Cia di Bernalda- mi hanno mostrato delle foto di con campi rasi al suolo e vetri di auto rotti. Non possiamo non chiedere lo stato di calamità visto il disastro che il nubifragio e la grandinata hanno causato. Ma oltre a questo -ha concluso Viggiani- chiediamo delle misure idonee per far ripartire l'economia agricola dopo l'ennesima bastonata». Le Acli Terra, per voce del suo rappresentate, Emanuele Brescia, parlano di agricoltori che non raccoglieranno i frutti e delle spese già contratte per le colture estive e non. «Trenta minuti ha detto Brescia- hanno distrutto un intero ciclo di colture. Frutteti e piante -ha continuato Brescia- hanno perso i loro frutti. Sugli alberi si vedono solo foglie e

STELLA INVOCA AIUTI URGENTI «LA grandinata abbattutasi sul Metapontino ha causato notevoli danni agli agricoltori e ad un'economia già provata da numerosi eventi meteorologici che hanno compromesso le colture e danneggiato le strutture. E’ necessario che si avviino le procedure per il riconoscimento di stato di calamità naturale». L'appello è stato lanciato dal candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia, Franco Stella, al presidente della Regione, Vito De Filippo, e all'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, assicurando che gli operatori non saranno lasciati soli in questo momento di difficoltà. «Il settore primario -ha detto Stella- vive la situazione paradossale di essere al tempo stesso strategico per l'economia locale e continuamente alle prese con calamità naturali che ne minano alla base le capacità produttive. La casuale ma drammatica concomitanza di eventi naturali che hanno investito le aree produttive ortofrutticole del Metapontino la dice lunga sui disagi che quest'area del Materano vive ormai con una frequenza incredibile. L'assessore Viti si è dichiarato disponibile a intervenire subito. Il suo è un segnale che mi convince ulteriormente che Regione e Provincia sapranno agire in maniera sinergica ed essere complementari per le rispettive competenze. E' importante, inoltre, che gli agricoltori possano contare su strumenti a loro disposizione anche alla luce della difficoltà di sottoscrivere polizze assicurative antigrandine, come sottolineato dalle associazioni di categoria». provinciamt@luedi.it

Montalbano L’appello di Devincenzis per le aziende indebitate

Urge una moratoria con le banche settore. Non può assolutamente essere presa in considerazione la logica della mancata assicurazione contro eventi atmosferici vista l'intensità del fenomeno meteorologico odierno. Lo scrivente -aggiunge Devincenzis- ha più volte chiesto, in rappresentanza dei sindaci e assessori delle Regioni meridionali, insieme al Tavolo Verde di Puglia, presieduto dall'onorevole Paolo Rubino, e dal movimento Altra Agricoltura, presieduto da Gianno Fabbris, una moratoria sull'indebitamento delle aziende agricole con la sospensiva di tutti pagamenti. Per quanto innanzi espresso è stato avviato un tavolo di trattative presso le Commissioni Agricoltura di Senato e Camera. Alla luce di quanto avvenuto in data odierna a maggior ragione va sostenuto soprattutto da parte

delle massime istituzioni regionali come hanno già fatto le regioni Sardegna, Puglia, Sicilia e Campania. Lo stesso Presidente Paolo Scarpa Bonazza, a nome dell'intera commissione si è incaricato di far approvare nell'aula del Senato un ordine del giorno per impegnare i Ministri delle Politiche Agricole del Tesoro e del Lavoro al fine di conseguire un intervento straordinario a favore delle aziende agricole del Mezzogiorno d'Italia. Parallelamente sul territorio del Metapontino bisogna muovere un'azione forte affinché ognuno faccia in pieno il proprio dovere per ridare speranza ad un mondo agricolo che davvero, credetemi, ora è proprio in ginocchio. Forte ripercussioni -conclude Devincenzis- si avranno anche a livello occupazionale per cui va ricercata in tutti i

del Metapontino, chiedendo che vengano attivate tutte le procedure per dare sostegno ad un comparto vitale per l'economia di quell'area e della Basilicata più in generale». «Da subito -ha aggiunto- sono stato informato dagli amministratori dei numerosi comuni dell'area, sull'entità dei danni che la grandine ha provocato a numerose aziende agricole. In alcuni casi non sarà possibile raccogliere più nulla». «A fronte degli eventi di ieri -hanno sottolineato i senatori Maria Antezza, Filippo Bubbico e Carlo Chiurazzi abbiamo presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere al governo di riconoscere immediatamente lo stato di calamità naturale per i territori della regione colpiti dalla violenta grandinata. All'Esecutivo chiediamo, inoltre, di reperire con la massima sollecitudine le risorse necessarie a supportare la Regione». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

modi la declaratoria di stato di calamità come innanzi espresso». La testimonianza degli ingenti danni proviene anche dalla Cia di Montalbano Jonico, secondo cui la grandinata «ha azzerato la produzione delle aree colpite e causato smottamenti e altri danni al già precario equilibrio idrogeologico. Le zone colpite per il territorio di Montalbano sono state Carleo, Ventomare, Regoleta, Vai d'agri, e segnalazioni di gravissimi danni anche nei comuni limitrofi di Scanzano J.co, Pisticci, Tursi e Policoro, ed anche Bernalda e Metaponto. Le colture colpite sono state pesche, albicocche, nettarine, susine, tutte in prossimità di raccolta. Forti danni ai vigneti, agli agrumi, agli oliveti, Il nubifragio ha causato forti danni alle strutture arboree, quali toghe rami, tralci

i quali potranno essere quantificati solo nei prossimi giorni. Vi sono campi di frutteti (pesche albicocche, nettarine) e vigneti che sono rimasti letteralmente solo con i ceppi. Dai sopralluoghi fatti nelle prime ore del mattino in molti campi si poteva ancora vedere il ghiaccio della grandine ammassato sul terreno. E' una situazione insostenibile che getta nello sconforto molte imprese agricole che ormai avevano affrontato quasi tutte le spese di produzione (mancava solo la raccolta) e che non avevano neanche la “polizza grandine”, dato l'elevato costo, visto che il fondo di solidarietà nazionale (dove sono allocate le somme per e assicurazioni agevolate in agricoltura) non è stato finanziato dal governo. Alla Regione, si chiede un rapido confronto per attivare subito tutte le risorse disponibili (finanziare legislative e organizzative) al fine di porre con serietà la questione delle calamità e di polizze che assicurino il reddito e non solo la produzione». Anna Carone

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L’imprenditore del caffè tra le soluzioni per i gialloverdi

Il piano A e il piano B di Postiglione

Melfi, Mastromartino oggi incontra Navazio

Potenza a un bivio: Mirabelli o Capuano la scelta per il futuro

MELFI - Dall'incontro di questa mattina, in comune tra il Sindaco Navazio ed un noto imprenditore, melfitano di origine, ma salernitano di adozione, potrebbero esserci novità importanti relativamente alla crisi del Melfi calcio. Si tratta di Mastromartino, proprietario del marchio Motta caffè, che nella città campana si è fatto apprezzare acquisendo una posizione economica rilevante. Già in passato Mastromartino era stato vicino a legare il suo nome ed il suo marchio a quello del Melfi, ma la trattativa allora non portò a nulla di particolarmente sostanzioso, se si esclude una contribuzione, legata a questioni di affetto per la città natia. Questa volta, Navazio ha interpellato il figlio e non il padre di questa famiglia, che risulterebbe maggiormente interessato ad un discorso di sponsorizzazione. I Mastromartino, vorrebbero effettuare un operazione di marketing relativamente ad un marchio caraibico che appunto avrebbe bisogno di una più ampia visibilità. Vedremo se l'incontro porterà a qualcosa di concreto. Navazio comunque ha pronte due valide alternative. Si tratterebbe di due marchi importanti di rilevanza nazionale, che non sarà facile convincere, ma che il primo cittadino non nasconde di riuscirvi. C'è poi sempre aperta la porta che conduce nuovamente alla Gaudianello. Azienda che nel recente passato ha legato per anni il suo marchio a quello del Melfi. Sulla scorta di quanto accaduto con il Bari, che

I tifosi del Melfi sono in ansia per le evoluzioni della questione societaria

porta sulle maglie il logo dell'azienda che ha sede a Melfi, la società delle acque minerali potrebbe di nuovo riproporre il binomio con i gialloverdi. Ultimamente alla Gaudianello è cambiata la proprietà. A rilevare il gruppo è stato un americano originario di Montemilone, che rispetto ai suoi ultimi predecessori, sarebbe propenso ad un discorso di sponsorizzazione. Questo per quanto concerne il discorso grandi gruppi e imprenditori di alto profilo che dovrebbero garantire all'incirca un 150/200.000

euro secondo il piano di Navazio. La metà dell'importo complessivo che il primo cittadino di Melfi intende raccogliere per dare tangibilmente poi a Maglione ed i vecchi soci per convincerli a ritornare sui loro passi e ricoinvolgerli nel discorso calcistico. Il resto lo dovrebbero garantire i piccoli e medi contribuenti che sempre secondo Navazio, volontariamente si starebbero dando da fare, offrendo il loro supporto economico. Dopo il 7 giugno Navazio ha intenzione di effettuare un incontro pubblico

presso il palazzo di città e chiamare ulteriormente a raccolta chi ne ha la possibilità e le capacità, oltre che la voglia. In definitiva qualcosa si sta muovendo, ma al momento il discorso iscrizione resta sempre appeso ad un filo, privo di certezze concrete e rassicuranti. La tifoseria resta in apprensione anche se si è definita pronta ad una sottoscrizione popolare che muove ulteriormente le acque, producendo qualcosa di utile. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

Il cerchio si è stretto: Mirabelli o Capuano. Il futuro del Potenza difficilmente devierà da questi binari, paralleli e non conciliabili tra loro. La sensazione è che il piano A di Giuseppe Postiglione, quello prioritario, preveda l’affidamento dei pieni poteri nella gestione tecnica all’artefice del capolavoro Cosenza. Ieri il Cda della società calabrese ha scelto di riaggiornarsi alla settimana prossima, quindi Mirabelli continua a gestire in prima persona la delicata fase di transizione per il potenziamento della compagine societaria. Gli attuali investitori non garantirebbero il campionato di vertice che la piazza chiede anche in Prima Divisione, si cerca l’ingresso di nuove forze imprenditoriali che ridisegnerebbero a quel punto lo stesso Cda cosentino. Mirabelli ha ancora quattro anni di contratto, ma innegabilmente un eventuale rimpasto di societario metterebbe in discussione la sua posizione. Sia in virtù del lungo contratto che dei successi maturati (due promozioni in due anni), Mirabelli non può certo andar via da Cosenza sbattendo la porta. Ci sono tempi da rispettare, ben noti a Postiglione che con il dirigente silano ha contatti quotidiani e un’amicizia consolidata durante la stagione appena trascorsa. Si può leggere la mano del ds cosentino sia nel trasferimento a Potenza di Lucas Cantoro (proprio dai rossoblu calabresi, dove era in esubero ma con un contratto importante da onorare che il Potenza aveva rilevato e ora ha rescisso), sia nell’arrivo di Benedetto Mangiapane durante il mercato di gennaio. Infatti Mirabelli, stando a fonti campane, avrebbe offerto anche la sua consu-

Mirabelli

lenza esterna alla costruzione della Nocerina, almeno fino a metà stagione. Stringendo il cerchio, il matrimonio sembra fattibilissimo, a condizione che l’attesa non si allunghi eccessivamente. L’alternativa Postiglione ce l’ha già pronta, la chiamiamo piano B senza che questo però sottintenda un giudizio di valore. Si tratterebbe di sposare una filosofia organizzativa diversa, mettendo in panchina un tecnico non legato a doppia mandata alle scelte di un direttore sportivo (profilo della coppia Toscano Mirabelli) ma che sappia abbinare alle capacità di lavoro sul campo anche quelle manageriali. Identikit che porta direttamente ad Eziolino Capuano, contattato nei giorni scorsi dal patron rossoblu dopo la chiusura della positiva esperienza di Pagani. Capuano abbonda di metafore e paradossi, chi lo conosce bene legge in tutto ciò segnali di entusiasmo: “a Pagani ho fritto il pesce con l’acqua minerale - ci racconta a telefono - sono otto anni che ottengo buonissimi risultati in C1, quindi penso che adesso è il momento di fare il salto di qualità per la mia carriera, altrimenti meglio andare a zappare”. La simpatia è fuori discussione, il futuro no: “se dovessi immaginare il mio ritorno su una panchina di Seconda Divisione, potrei immaginarlo solo a Potenza”. La sensazione è che l’istrionico allenatore di Pescopagano aspetti soltanto una telefonata risolutiva. Postiglione temporeggia sui due fronti, finchè può. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

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Sport


Sabato 30 maggio 2009

Sul fronte allenatore Giusto sembra avere qualche vantaggio su Chiricallo

Matera prova il ripescaggio La società conferma che farà domanda anche quest’anno MATERA- Mentre è sempre più vicino l'annuncio ufficiale del nuovo tecnico, la voce di una domanda di ripescaggio che già circolava da tempo è stata confermata dal presidente del Matera, Tommaso Perniola e dal vice Cosimo Damiano Cannella sulla voce ufficiale della società: il “Fc Matera news”. “Già l'anno scorso la domanda di ripescagggio fu fatta e non avevamo -affermano i dirigenti della società biancazzurra- certo cocluso il torneo all'ottavo posto. Quindi, andiamo avanti e ci candidiamo a un posto nel caso di postovacante tra i professionisti”. Il presidente Figc, Giancarlo Abete nel Consiglio Federale (massimo organo assieme al presidente) che, per le società di Prima e Seconda Divisione, le necessarie garanzie da fornire in sede di ammissione ai Campionati saranno individuate da un Regolamento che la Lega Pro emanerà entro il 10 giugno prossimo. Il Regolamento sarà sottoposto a ratifica del Consiglio federale. Quindi già dalle regole si potrà intuire che tipo di ragionamento sarà fatto da Macalli e compagni per evitare estati calde e ricche di ricorsi. Di certo c'è in giro un'aria

Per Fiscina non c’è niente da fare

Genzano pensa al Sant’Antonio

Pino Giusto ed a destra Marcello Chiricallo

di crisi che sarà selettiva per molte società che già viaggiavano sui bordi del baratro e che rischiano di arricchire un elenco di esclusioni importanti che già l'anno scorso ha colpito il calcio di serie C. Chiaramente non c'è da alimentare illusioni, ma nella deontologia societaria non si conoscono “altri metodi” per fare il salto di qualità, oltre a quello della vittoria del campionato e il ripescaggio. Quindi, questa è la linea sulla quale la società si muoverà, come ha sottolineato anche il presidente

di Datacontact Angelo Tosto (sponsor della società biancazzurra) nell'intervento sull'organo ufficiale della società. Intanto, la scelta del tecnico sembra essere ormai racchiusa in due nomi: Pino Giusto e Marcello Chiricallo. Entrambi sono garanzia di serietà e professionalità. In caso la scelta ricada su uno di loro significherebbe partire con il piede giusto. Ovvero, prima il tecnico e poi tutto il resto. E' maturo il tempo per togliere l'ultimo petalo della margherita che rimane, perché a questo punto è da

escludere anche Gigi Boccolini. Il Matera nelle prossime ore sceglierà il nuovo tecnico, ma nei cosiddetti covi del tifo biancazzurro c'è già chi pensa da chi Giusto si porterà come secondo. O meglio se il bravo Terracenere sarà con lui nell'avventura a Matera e chi saranno i giocatori che vorrà. Ovvero, sprazzi di calcio normale. Come dire che la strada, se questi sono realmente i passi che sta effettuando la società, è quella giusta.E' il caso di dire è Giusto così. Renato Carpentieri

Resta da sciogliere il nodo che riguarda il nome del tecnico

Cupparo apre agli imprenditori per plasmare un nuovo Francavilla

Il presidente Franco Cupparo

FRANCAVILLA – Giorni di attesa e di sondaggi indiscreti quelli che si stanno vivendo nella cittadina in riva al Sinni. La società, ancora non ha intavolato nessun tipo di discorso per quando riguarda le prossime mosse da fare sia a livello societario che su quello del calciomercato. Insomma, un sacco di cose da risolvere per una stagione che ancora una volta sarà importante per un intero territorio. Innanzitutto, la società del presidente Franco Cupparo, ha ribadito più di una volta che servono nuovi imprenditori che sarebbero intenzionati a sposare il progetto del Francavilla, una società che vanta molti estimatori per quello che in questi anni è riuscito a fare. Un gruppo che in questi quattro anni di serie D, ha raccolto ottimi risultati, giocando delle buone gare in campi ostici come quelli campani e pugliesi. Ma ora, servono forze fresche in società, per questo gli imprenditori devono farsi vivi e sostenere un sodalizio ambizioso come

quello rossoblu. Ora, la cosa più importante in casa Francavilla è quella di sedersi intorno ad un tavolo e capire realmente come muoversi per ripartire per la quinta volta consecutiva nel campionato di serie D. Conoscere le mosse da adottare, deve essere fondamentale per muoversi in ottica calciomercato. I giocatori che adesso sono nella rosa, dovranno avere degli incontri con i dirigenti, per vedere le intenzioni di riconferma. Poi c’è da sciogliere il nodo che riguarda l’allenatore, una situazione che se non si comincia a parlarne con calma, non potrà essere decisa. Tutto insomma da risolvere quanto prima, per cercare di arrivare a Luglio, quando comincerà la preparazione pre campionato con la squadra a buon punto. Quindi, staremo a vedere come si muoveranno i dirigenti in vista di una nuova ed entusiasmante avventura in interregionale. Claudio Sole sport@luedi.it

Nove le squadre in campo per il memorial di Vietri

Tutto pronto per il “Magrino” VIETRI DI POTENZA - Cavese, Asso Potenza, Paterno, Murese, Picerno, Buccino, Futsal Potenza, Tolve e Real Vietri: sono queste le nove squadre delle categorie giovanissimi, pulcini e piccoli amici che giocheranno l'uno e il due giugno in memoria di Francesco Magrino, denominato da tutti “Mazzola”, lo storico custode dello stadio vietrese “Santa Domenica”, scomparso giovane una decina d'anni fa a causa di problemi di salute. Il “X Memorial Francesco Magrino” si terrà proprio nel suo stadio, il

campo da lui più amato, che per anni ha curato e tenuto bene come un figlio. Una grande passione per Vietri e per il calcio vietrese, nonché per i tanti atleti che sono passati negli anni ottanta e novanta per Vietri. Non lasciava il campo nemmeno la notte, restava sempre sul posto a lavorare e a curare tutto. Ad organizzare il torneo in memoria di “Mazzola” è stata la società “Scuola Calcio Real Vietri”. Il programma sportivo prevede che lunedì uno giugno ci sarà spazio per le categorie pulcini e piccoli

amici. A tal proposito, saranno in campo per le due categoria: Paterno, Murese, Picerno, Buccino, Futsal Potenza, Tolve e Real Vietri, in un torneo organizzato in mini-partite, che cominceranno alle sedici con la premiazione delle diciannove e trenta. Martedì invece in campo ancora il Vietri, con la Cavese e l'Asso Potenza, per la categoria giovanissimi. Qui un triangolare con inizio alle diciassette e trenta e la premiazione due ore più tardi. Claudio Buono sport@luedi.it

Il presidente del Genzano, Donato Nei

GENZANO DI LUCANIA - Poco più di ventiquattro ore e a Genzano di Lucania arriverà il temibile Sant'Antonio Abate per la partita di andata dei play out per la permanenza in Serie D. In casa Sporting arrivano brutte notizie da Fiscina che dovrà guardare queste due sfide dalla tribuna a causa di un infortunio al ginocchio rimediato in allenamento. Il recupero di Impagliazzo fa felice mister Bacci, ma la tegola Fiscina riporta il tecnico romano a rivedere la formazione da mandare in campo domani pomeriggio. Mister Bacci avrà da pensare molto sul sostituto di Fiscina. In effetti se tra il pali la presenza di Borrelli è ormai una certezza, la difesa sarà da reinventare. Masturzo agirà da centrale difensivo ma al suo fianco sono almeno tre le alternative valide: oltre a Trifone e al rientrante Carlino, la scelta che già nel corso della stagione ha dato discreti frutti è stato l'arretramento di Buonocore sulla linea difensiva; i due esterni che prenderanno una maglia da titolare saranno con molta probabilità Autiero da un lato e Fiore dall'altro. Anche a metà campo i piani di mister Bacci verranno stravolti. Se Buonocore sarà arretrato al fianco di Masturzo, si libererà un posto a centrocampo dove l'indiziato numero uno a rilevarlo è Riccio; le altre tre pedine che affolleranno la metà campo bianco rossa saranno Bacio Terracino, Rega e capitan Papagni. In attacco, al fianco di Impagliazzo, mister Bacci è sempre più della

convinzione di schierare Compierchio inserendo il forte Murano solo a partita iniziata. La tegola Fiscina ha creato tanti dubbi e stravolto la formazione che il mister aveva in mente ormai da un po' di tempo. I recupero di Impagliazzo e Carlino sono stati fondamentali e nonostante un lavoro non troppo pesante, sia il centrale difensivo che l'ariete genzanese potranno dare un forte contributo alla squadra. Intanto, lo Sporting Genzano viverà questa vigilia a Oppido Lucano per preparare al meglio il mach. A pochi chilometri dal Comunale di Genzano, mister Bacci proverà a ritoccare ancora meglio la concentrazione dei suoi cercando di tranquillizzare l'ambiente ma al tempo stesso tenere la giusta tensione per un impegno così importante. Servirà la vittoria ad ogni costo sul manto erboso delle mura di casa per poter, poi, portare l'assalto in terra campana. Il Sant'Antonio Abate, che durante il girone di ritorno a fatto vedere numeri davvero impressionanti potrebbe arrivare a questi due mach a corto di energie sia fisiche che mentali. Potrebbe essere un punto a favore dello Sporting Genzano che ormai dall'inizio di maggio è proiettato a questo doppio confronto. Il risultato è più aperto che mai ma il Sant'Antonio Abate resta leggermente favorito sui lucani in virtù di una migliore posizione raggiunta nella classifica generale. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Il Varisius organizza il secondo “Trofeo dei Sassi - Giannantonio” L'ASSOCIAZIONE sportiva dilettantistica Varisius ha prganizzato il secondo “ Trofeo dei Sassi “ dedicato alla memoria di Giulio Giannantonio con l'autorizzazione della Figc - C.R. Basilicata e L.N.D. Il torneo è riservato alla categoria Giovanissimi, l'obbiettivo dell'iniziativa è quello di trasferire i valori sportivi all'insegna della lealtà, della sportività e del divertimento. Questi sono i valori in cui crede la società A.S.D. Varisius fortemente, associati alla solidarità ed all'impegno civile. Alla manifestazione parteciperanno, le società della Varisius Matera, I. Minnino Cristella di Laterza, Asd Mottola, Asd G. Palagiano, Parco tre Fontane Poten-

za, G.S. Invicta Matera. Due sono i gironi, formati da tre squadre che si affronteranno con due tempi della durata di 20' minuti. Il girone A è composto dal Asd Varisius, Asd Mottola e il Parco tre Fontane. Il girone B lo compongono l' Asd. I. Minnino Cristella, Palagianello, Invicta Matera. La manifestazione avrà inizio oggi con la presentazione del torneo alle ore 17,30, per proseguire il giorno 31 con le gare che avranno inizio dal mattino dalle ore 9,30. La finale è prevista per il giorno 2 Giugno alle ore 10 segiuta dalla premiazione. vi.bo.

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44 Sport


Atletica Domani la kermesse che è giunta alla sua 28esima edizione

Tutto pronto per la “StraRionero” RIONERO - Domani le principali strade cittadine del centro storico saranno gioiosamente invase dai tantissimi scolari della locale scuola elementare che prenderanno parte alla minigara podistica. Ormai tutto è pronto per lo svolgimento della “Strarionero 2009”, riservata agli alunni delle scuole elementari locali e del circondario. L'organizzione di “Corri per la tua città”, la più importante gara podistica lucana per baby atleti, giunta alla sua XXVIII edizione, è con il patrocinio del Comune di Rionero in Vul-

ture - Assessorato allo sport e politiche sociali della Scuola Calcio A.S. Rionero, che da anni, sotto la supervisione del management Fernando Valiante, è impegnata nella divulgazione dell'attività motoria e sportiva tra i ragazzi della città. Sono circa quattrocento i ragazzini che si cimenteranno lunghe le tortuose strade cittadine per conquistare il successo finale e che nei giorni scorsi si sono preparati alla competizione svolgendo veri e propri allenamenti per presentarsi alla gara nella mi-

gliore forma possibile. «Nell'invitare tutti ad assistere alle gare - ha detto il professore Valiante - invito i cittadini che seguiranno la manifestazione a collaborare, senza intralciare il percorso, in maniera che tutto si possa svolgere nel miglior modo possibile e nel contempo invito i genitori dei concorrenti ad accompagnare i propri figliuoli a piedi e a rispettare tutti i suggerimenti alimentari resi noti affinché la partecipazione dei ragazzi sia positiva sotto tutti gli aspetti». Il raduno è fissato per le

ore 9 in via Pesaro nei pressi dell'ospedale oncologico già pronti a gareggiare e muniti di maglietta, berretto e con il numero di gara applicato davanti con due spille. Questo il percorso della XXVIII Strarionero 2009: via Pesaro (partenza), via Umberto I, Via Piave, via Garibaldi, piazza Giustino Fortunato, piazza XX Settembre, via Nazario Sauro con arrivo davanti alla Caffetteria del Corso. Per lo svolgimento della gara la Polizia Municipale, diretta dal cap. Pasquale Ricciardella, ha predisposto, dalle ore 8 al-

Un momento della scorsa edizione della StraRionero

le ore 12 di domani, la interdizione temporanea del traffico veicolare sulle strade interessate alla ma-

nifestazione sportiva “Strarionero 2009”. Michele Rizzo sport@luedi.it

Volley B2 Uomini Zuccaro e soci con un successo volerebbero in finale play off

La Virtus prova a chiudere Medical Center in casa del Turi per archiviare la pratica NEMMENO IL TEMPO di riprendere fiato, che è già ora di rivincita. A soli tre giorni da gara-uno della serie di semifinale, che ha dato alla Virtus il preziosissimo punto dell'1-0, Medical Center e Turi si ritrovano faccia a faccia nella tana dei lupi biancoazzurri: in una partita, la seconda dei play-off - al via dalle 19 sul parquet del PalaPertini della cittadina barese -, che potrebbe regalare a Zuccaro e soci il definitivo pass per la finale promozione. O rimandare, invece, il discorso qualificazione al terzo e decisivo atto. Che però i rossoblù di Giorgio Draganov avrebbero il fondamentale vantaggio di potersi giocare di fronte al pubblico amico: dimostratosi, con il suo incessante, caldissimo e rumoroso sostegno - al di là dell'ottima prova corale della squadra -, un vero fattore mercoledì scorso. Ad ogni buon conto, l'occasione per provare a chiudere i giochi fin da Turi (con un successo che significherebbe finale per la conquista della B1) appare troppo ghiotta,

Un attacco della Medical Center Potenza con il Turi (Mattiacci)

quest'oggi, per Scalcione e compagni. Consci del valore superiore, tra le mura amiche, del sestetto pugliese, ma non per questo meno convinti di poter interpretare un match analogo, dal punto di vista tecnico e agonistico, a quello andato in scena al Pa-

Ciclsimo Santomauro si laurea campione su strada

Il Velocifero di Rionero protagonista ad Aliano RIONERO - Il presidente dell'Unione Ciclistica “Il Velocifero” - Rionero, geom. Giuseppe Ricci, ha espresso la propria soddisfazione e dell'associazione tutta per l'ennesimo positivo risultato riportato dalla sua squadra. L'ultimo successo per il sodalizio ciclistico rionerese è arrivato domenica scorsa, 24 maggio, nel piccolo quanto caratteristico e suggestivo Comune di Aliano, dove si è svolto, sotto un caldo torrido, il primo Trofeo Ciclistico cittadino, organizzato dal Bici Club di Policoro. Alla gara, unica e valevole per il campionato regionale amatori su strada, svoltasi su un impegnativo percorso urbano, chiuso al traffico, di 38 chilometri, ripetuto due volte, hanno preso parte ciclisti lucani, campani e pugliesi, sostenuti per tutta la gara dal caloroso pubblico della piccola cittadina materana, cara a Carlo Levi. A fine gara con i primi tre assoluti sono stati premiati anche i primi tre classificati delle varie categorie, cioè da Master 1 a Master 6. Per l'U.C. “Il Velocifero” di Rionero in Vulture ancora un podio. Infatti dopo due secondi posti, questa volta ad Aliano l'esperto cicloamatore Giovanni Santomauro ha conquistato la maglia di “Campione regionale su strada 2009” per la categoria “Master 6”. Intanto “Il Velocifero” tutto è impegnato in collaborazione con la Federazione Ciclistica Italiana nella organizzazione della “Gara XC - Cross Country” che si svolgerà il 14 giugno 2009 sulle pendici del Monte Vulture, in località “Fontana Castagne” su un circuito di Km 5,4 da ripetersi due volte a seconda delle categorie di appartenenza, di media difficoltà, e con diversi single tracks, a cui potranno prendere parte tesserati amatori FCI ed enti, categorie agonistiche ad invito. m.r.

laPergola: nel quale, a parte qualche scampolo, sono praticamente rimasti sempre avanti nel punteggio. «Sappiamo che sarà dura, ma ci proveremo fino in fondo», conferma Simone Di Tommaso pensando al secondo confronto della serie.

«Forti della buonissima prestazione di gara-uno, proveremo a strappare la qualificazione sul campo del Turi», annuncia il palleggiatore pescarese, grande protagonista (soprattutto nelle fasi più lottate del terzo set, tra l'altro con un gran muro su Giannini che dava il là al decisivo allungo rossoblù) del primo confronto con i baresi. «Non abbiamo però - chiude Di Tommaso - alcuna intenzione di montarci la testa dopo la vittoria di mercoledì. Importante sì, ma che rappresenta solo il primo dei passi necessari per coronare il nostro sogno. Una prova che comunque ci ha tranquillizzato sul fatto di essere riusciti a mantenere l'eccellente condizione fisica e tecnica con cui avevamo chiuso il campionato. Considerato che la preoccupazione principale, alla vigilia, stava proprio nel fatto di dover verificare la reazione del gruppo dopo quasi venti giorni di lontananza dal clima partita». Luca Carlone sport@luedi.it

Judo La società materana brilla ai campionati di San Rufo

Grassano in evidenza GRASSANO - Quando si parla di sport subito viene da pensare ad un palla e un campo di calcio, invece non sempre è così ci sono sport considerati “minori” che hanno pari dignità del calcio per impegno atletico ed agonistico. E' dal lontano 1980 che la società Centro Judo Grassano A.s.d. non ha mai cessato la sua attività garantendo sempre una sua rappresentanza agli appuntamenti più importanti non solo nelle regioni del sud ma anche in regioni del nord Italia. Ultima partecipazione registrata in ordine di tempo per la società cittadina è stata al torneo Internazionale di Judo “Città vallo di Diano” S. Rufo (SA). Il torneo ha visto gli atleti grassanesi protagonisti per due giornate il 23 maggio riservato al settore giovanili delle classi bambini anno 2001-2003, ragazzi 1999-2000, e esordienti 1997-1998. Il giorno successivo il 24 maggio è stato riservato alle classi esordienti “B” 1995-1996 valevole per il trofeo Italia, e alle classi cadetti 1993-1994, juniores 19911992, e seniores master 19681990. “Ogni volta che partecipiamo a manifestazioni del genere”, ha commentato il presidente Pascale Adamo “ accresciamo sempre di più il nostro bagaglio di esperienza, ma soprattutto attraverso le regole ferree della nostra disciplina riusciamo a raggiunge-

re un altissimo livello di interscambio sociale. Ritornando alla gara e per usare una frase fatta: l'importante è partecipare - non sempre è così perché quando si combatte sul tappeto ognuno poi desidera salire sul podio. Quest'anno con alcuni dei più piccoli abbiamo portato a casa qualche risultato, ma mi sento di ringraziare tutti gli atleti che hanno partecipato che come sempre hanno dimostrato ottime capacità individuali”. “ Infine”, ha concluso il presidente Pascale, “ desidero ringraziare tutto lo staff della società che da anni in assoluto silenzio e dedizione portano avanti le attività del club dagli allenamenti settimanali all'organizzazione di manifestazioni e sono: Scardillo Nicola, Pantone Claudio, Sansone Dionisio, e Pascale Rossella”. Questi i piazzamenti dei più piccoli al torneo: Devito Angelo 1° classificato, Abbate Riccardo 3° e Soldo Francesco 5°. Nella categoria di peso 25 kg. Primi classificati maschili e femminili Morrone Simone e Zito Iris; 28 Kg. 3° classificato Bonelli Nunzio, 34 Kg. Bonelli Teresa 3° classificata. Questi i nomi degli altri partecipanti: Grippo Giuseppe (50 kg), Ditrinco Giuliano (66 kg), Ditrinco Tommaso (60 kg), Dinisi Domenico (73 kg), Ettorre Giovanni (90 kg). Giovanni Spadafino sport@luedi.it

Atletica Si corre a Terranova del Pollino

“Corri nel cuore del Parco” è giunto al secondo anno La partenza nella mattinata di domani

Antonio Figundio

CHIAROMONTE - Un mese di maggio pieno d'appuntamenti per l'ASD CorrerePollino. Alla gara Straherakleia città d'Ercole svoltasi a policoro domenica 10 maggio, 3 ragazzi delle giovanili delle CorrerePollino, sono andati a premio, è sono: Figundio Nicola secondo posto (Categoria esordiente), Bruno Marco terzo posto (Categoria cadetti) e Stefanizzi Edoardoterzo posto (categoria ragazzi). Mentre Francesco Lufrano, è giunto al nono posto, su un totale di 200 atleti. Un altro importante appuntamento sportivo si è svolto domenica 17 maggio, alla Maratona del Piceno nelle Marche (Km 42.195). Il percorso di questa maratona, è interamente sul livello del mare, quindi pianeggiante e privo di dislivelli. Si articola lungo il litorale Piceno e attraversa il lungomare di Porto San Giorgio, Lido di Fermo (comune di Fermo) e Porto Sant'Elpidio. Il presidente dell'Asd Antonio Figundio, nonostante il caldo, è giunto 23esimo assoluto su 700 partecipanti, andando a premio come terza di categoria e chiudendo la gara in 2.59. Ancora altri due importanti appuntamenti in queste ultime giornate di maggio. giovedì 28, nel centro sportivo sul lago di Monte Cotugno a Senise, la CorrerePollino ha partecipato all' organizzazione dei giochi della gioventù dell'area seniseselagonegrese, dove hanno partecipato più di 200 studenti provenienti da 14 scuole. La società d'atletica, ha seguito solo l'attività riguardante la corsa. Se gareggiato su 2 percorsi, uno di 800 me-

tri per la categoria ragazzi, e uno di 1 chilometro per la categoria cadetti. Le scuole si sono cimentate anche nel gioco della dama e della pallavolo. Un importante evento organizzato dalla CorrerePollino e dal comune di Terranova del Pollino, con il supporto della Mizuno Team, sarà la gara podistica “Secondo Trofeo corri nel Cuore del Parco”, che si disputerà domani alle ore 9,30 a Terranova del Pollino, e che assegnerà tra l'altro anche il titolo di Campionato Regionale per società di corsa in montagna. All'interno della gara ci saranno 2 percorsi più le gare giovanili. Per il percorso “gara agonistica”, la partenza e l'arrivo sono previsti da Piazza Carmine (840 m.s.l.). Il percorso è vario: 10,6 chilometri di strada asfaltata, sterrato e sentieri immersi nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Quota d'altitudine massima da raggiungere: 1.030 metri sul livello del mare. Per il percorso della “gara non agonistica”, il percorso è di 2.4 chilometri di strada asfaltata. In più gara promozionali: Esordienti (2003/1998) mt. 350; Ragazzi (1997/1996) km. 1.200 e Cadetti (1995/1994) km. 1.200. Ricco pacco gara e premi per tutti. Saranno premiati con buoni in valore, coppe, targhe e premi di vario genere, le prime 10 donne e i primi 10 uomini classificati. In più saranno premiati, dall'undicesimo arrivato in poi, i primi 3 uomini d'ogni categoria Fidal e le prime 3 società. Lucio Vitale sport@luedi.it

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Sport 45

Sabato 30 maggio 2009


Sabato 30 maggio 2009

A Dil. Divorzio annunciato via Facebook «con rammarico e commozione»

Gresta lascia la Levoni «Non sarò più l’allenatore di Potenza,ci sono programmi diversi» Rileverebbe il titolo del S.Antimo in A dilettati

Torna Napoli ? L’OBIETTIVO è quello di riportare il basket che conta a Napoli. L’appiglio sarebbe il titolo sportivo dell’Igea Sant’Antimo, squadra dell’hinterland partenopeo che nella stagione appena conclusa ha salvato il proprio posto in serie A dilettanti vincendo il primo turno dei play out. In panchina c’era l’ex coach potentino Ciccio Ponticiello, che in ogni caso ha già dato l’addio alla società presieduta dall’architetto Aniello Cesaro. Proprio questo imprenditore, raccogliendo uno spunto vivo già da qualche mese, sembra voler accogliere l’invito a trasferire l’Igea nel capoluogo, garantendo alla città di Napoli quantomeno un posto nella terza serie cestistica nazionale. L’operazione è appena agli inizi, ma ha ricevuto già parere favorevole dal presidente della Fip campana, Manfredo Fucile, che si candida al ruolo di regista per il ritorno della palla a spicchi alle pendici del Vesuvio dopo il recente fallimento della Eldo. L’impianto di gioco della nuova Napoli sarebbe il palaBarbuto, impianto ottimo e abbondante per una eventuale partecipazione - con ambizioni di vertice - al girone B della A dilettanti. Ma l’idea di Cesaro sembra essere più ambiziosa: rilevare un titolo di LegaDue. Tramontato infatti il sogno di sostituire Rieti in serie A (i laziali si iscriveranno regolarmente), pare sia iniziato il corteggiamento a Pavia e Livorno, società in difficoltà economiche che potrebbero cedere a Napoli il posto nella serie cadetta. In entrambi i casi la trattativa sembra difficile, ma un eventuale buon esito innescherebbe meccanismi destinati a modificare la geografia del girone in cui militano Bawer e Levoni. p.s.

Tre giorni di basket

Raduno under 15 a Potenza

«RAGAZZI, non sarò più il vostro allenatore. Non ci sono i presupposti per poterlo essere, purtroppo. Grazie per le emozioni forti che mi avete fatto vivere in questi 3 mesi: uno dei periodi più belli e vincenti della mia carriera. Ora posso dire che oltre a Jesi ed Avellino ci sarà Potenza nei miei affettuosi pensieri... Grazie; un abbraccio a tutti...». Con queste parole pubblicate su facebook intorno alle 20 di ieri sera il coach della Levoni Potenza, Gigio Gresta ha annunciato il suo addio alla squadra dopo aver tagliato lo storico obiettivo del play off. L’anno prossimo le strade di Gresta e della Levoni si separeranno perchè non ci sono quei presupposti programmatici che possono permettere alle parti di portare avanti la collaborazione. A spiegare nel dettaglio al “Quotidiano” cosa è avvenuto ieri sera è lo stesso Gresta che dice: «sì, è vero non sarò più l’allenatore del Potenza, ho ricevuto

una proposta ma con dispiacere e commozione ho dovuto verificare che non ci sono più i presupposti per continuare. Non sono sempre le questioni singole, personali o economiche a definire una trattativa ma spesso, è questo il caso, ci sono questioni pro-

grammatiche e ambizioni che non coincidono. Io avevo l’ambizione di far meglio di quello che già avevamo fatto quest’anno e avevo manifestato il legame con l’intero grupposquadra di questa stagione. Mi dispiace», continua

Final Four Serie D Daraio ammette il divario

Pesca Sportiva

Salandra travolto Telese troppo forte

In gara domani a Pietragalla

TELESE TERME 100 ZAGARIA SALANDRA 34

SARA' il Pala Pergola di Contrada Rossellino ad ospitare nei giorni 31 maggio, 1 e 2 giugno il concentramento numero 7 della categoria under 15 maschile. Alla manifestazione prenderanno parte il Latina, il Basket Scafati, il Basket Club Ragusa e la Scavolini Spar Pesaro. La formazione vincente del concentramento accederà alle finali che si svolgeranno a Bormio in provincia di Sondrio dal 28 giugno al 4 luglio 2009. Il programma della manifestazione è il seguente: domani alle 16 si sfideranno il Latina e lo Scafati, alle 21, dopo la partita della Centre Corporelle Potenza contro il Basket Ragusa. Lunedì alle 17 si affronteranno le due vincenti, mentre alle 19 sarà la volta delle formazioni perdenti i due incontri giocati domenica. Le ultime gare si giocheranno alle 10 e alle 12 di martedì 2 giugno. L'evento è stato organizzato dal Comitato Regionela della Federazione Italiana Pallacanestro di Basilicata, dal Comune di Potenza, dalla Provincia di Potenza, dalla Regione Basilicata e dall'Azienda di Promozione Turistica di Basilicata. sport@luedi.it

Gigio Gresta non sarà più l’allenatore della Levoni Potenza

ancora Gresta, «che non ci siano i presupposti per andare avanti. Cosa vuole fare la società e quali obiettivi ha? Questo lo dovete chiedere alla società, io non voglio aggiungere altro se non dire che a Potenza ho passato tre mesi splendidi in cui mi sono divertito come mai in passato e ho verificato la bellezza di un torneo come la A Dilettanti nel quale il ruolo dell’allenatore è più che mai importante e si può costruire davvero qualcosa». Sul futuro Gresta ha molte incognite: «non ho altre offerte, ci sono alcuni pour parler con squadre anche di Legadue ma niente di serio. Il mio primo obiettivo era verificare se vi erano i presupposti per poter rimanere a Potenza, ora dovrò aspettare che qualcuno bussi alla mia porta. Spero di continuare ancora ad allenare nella A Dilettanti. Il ricordo», conclude Gresta, «di questi tre mesi a Potenza lo porterò per sempre con me». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

NON c’è stata proprio partita. Il Basket Zagaria Salandra allenato da Pierino Daraio si è dovuto arrendere allo strapotere del Basket Telese Terme nella prima sfida della Final Four di serie D del concentramento di Benevento . Il passivo di 66 punti la dice lunga sul divario tra le due formazioni. Un divario strutturale di chi, come il team campano, ha affrontato il campionato regionale di serie D a livelli di semiprofessionismo annoverando in squadra elementi di nazionalità argentina e con giocatori (tre) che superano i 200 centimetri di altezza. Una vera corazzata quella del Telese che non ha dato spazio al Salandra, arrivato a Benevento con buoni propositi, ma che si è dovuto scontrare contro il muro della realtà che vede i padroni di casa beneventani grandi favori per la vittoria finale. «C’è poco da commentare - esordi-

sce il tecnico del Basket Zagaria Salandra, Pierono Daraio - dopo una partita di questo genere. Il divario è troppo. Il Telese sembrava una squadra di un altro pianeta rispetto a noi. Due argentini, tre giocatori oltre i due metri, organizzazione nei minimi dettagli, tifosi al seguito: questa più che una squadra di serie D appare una squadra di C. Ma non è solo una questione tecnica, si tratta anche di impatto mentale. Noi siamo abituati con un altro livello di gioco qui in Basilicata, invece ci siamo dovuti confrontare con una realtà totalmente differente dalla nostra che ci ha trovati spiazzati. Merito al Telese che ha allestito una squadra di tutto rispetto. Per noi la partita vera sarà quella di domani (oggi per chi legge) contro la Pielle Matera. Una squadra alla nostra portata. Poi ci sono anche le motivazioni del derby - conclude il tecnico del Basket Zagaria Salandra, Perino Daraio - ad incrementare gli stimoli per questa

Forcillo del Salandra

partita». Per il Salandra si sono messi in luce, raggiungendo la doppia cifra, Forcillo e Melillo. Domani, quindi, c’è il derby lucano in quel di Benevento. a.mutasci@luedi.it

Final Four Serie D Matera tiene il passo per due quarti, poi cede all’avversario

La Pielle si arrende contro l’Amalfi AMALFI PIELLE MT

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ANCHE La Pielle Matera è uscita sconfitta dalla sua prima sfida della Final Four di serie D di basket in corso a Benevento. I ragazzi di coach Luciano Cotrufo si sono arresi alla fisicità della De Riso Costa d’Amalfi con un passivo di 31 punti. Resta però la buona prestazione dei giovani piellini della città dei Sassi che hanno tenuto testa ad una squadra esperta come quella campana. Infatti per i primi due quarti l’agilità e la freschezza di Gaudiano e compagni hanno ha messo seriamente in difficoltà la compagine partenopea, tanto da chiudere il primo quarto di partita in vantaggio. Il secondo

parziale, poi, ha visto un ritorno dell’Amalfi, ma la truppa di Luciano Cotrufo ha saputo rispondere giocandosi i secondi dieci minuti di partita punto a punto. Dopo il riposo lungo il break decisivo da parte della De Riso Costa d’Amalfi che ha preso un piccolo vantaggio che man mano è sempre più cresciuto fini a tracciare un solco di trenta punti tra i campani e la Pielle Datacontact Matera. Di buono resta quanto fatto vedere nel primo tempo da Ambrico e compagni. Il divario, soprattutto a livello fisico e anche su quello dell’esperienza, c’è e l’Amalfi ha saputo sottolinearlo. Adesso c’è la sfida contro il Salandra per quello che sarà un derby lucano in terra campana. a.mutasci@luedi.it

La Pielle Matera di serie D

PIETRAGALLA - Saranno all'incirca una trentina gli appassionati di pesca sportiva che prenderanno parte al nuovo appuntamento con questa disciplina nella giornata di domami in quel di Pietragalla. Infatti è come sempre organizzata dall'Associazione Pesca Sportiva AltoBradano di Pietragalla con sede in Via Municipio 8, associata alla Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee. Infatti presso il consueto campo di gara del Torrente Rosso ubicato in agro comunale, che nelle ultime settimane è stato oggetto di un lavoro intenso di pulizia dai rifiuti solidi urbani ed ingombranti effettuato dai soci della stessa associazione, si terrà la gara intersociale di Pesca al Trotone a partire dalle ore 7 e fino alle ore 11 mentre il raduno è previsto in paese alle ore 6 per effettuare il sorteggio del settore dove ogni partecipante potrà esercitare questa disciplina. Rispetto alla pesca alla trota in questo caso occorre certamente più decisione, concentrazione e forza nel far abboccare il pesce essendo di dimensioni maggiori rispetto alla trota normale per cui anche la stessa tecnica è differenziata. Sarà quindi una gara intensa ed appassionante che vedrà competere gli amanti di questa disciplina per circa quattro ore di gara, al termine della quale è prevista la premiazione dei vincitori. Antonio Bevilacqua sport@luedi.it

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46 Sport


Pallanuoto B Bisogna battere gli isolani già promossi. Forfait di Renzuto

Basilicata, serve reagire La truppa di Silipo va all’assalto del Muri Antichi Catania SCOTTATA dalla sentenza del giudice sportivo che ha assegnato partita vinta a tavolino allo Sporting Napoli per 5 a 0 dopo i ben noti fatti di sabato scorso, la Basilicata Nuoto 2000 Potenza prepara la sfida finale di campionato che vedrà gli uomini di Francesco Silipo affrontare questo pomeriggio alla Piscina Felice Scandone di Napoli, con inizio alle 15 il complesso dei Muri Antichi Catania. La gara rappresenta l'atto finale di una stagione molto bella per i colori potentini che restano in attesa della sentenza della Caf prima di conoscere il proprio futuro. La sfida di questo pomeriggio non si presenta agevole per la compagine di Francesco Silipo che ha tutta l'intenzione di vincere l'incontro per chiudere in bellezza la stagione, nella speranza di giocare senza intoppi la sfida contro lo Sporting Napoli, anche se l'impresa appare ardua. La squadra potentina si è allenata fino ad ieri ed ha svolto il canonico test del giovedì sera, sempre alla Piscina Felice Scandone contro il Pomigliano. La sfida ha dato utili indicazioni circa lo stato di forma complessivo degli uomini di Francesco Silipo che ha chiesto impegno e de-

Francesco Silipo

terminazione ai suoi atleti per chiudere favorevolmente il campionato. Per Riccardo Scotti Galletta e compagni si tratta di una gara da vincere ad ogni costo, anche se i catanesi, promossi in serie A non vorranno concedere varchi ai biancoverdi di Silipo. La gara si presenta ostica e incerta. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza non ha intenzione di chiudere il

campionato con una sconfitta, dopo aver brillantemente condotto una rimonta senza dubbio spettacolare, visti i risultati conseguiti dal settebello biancoverde. Ovviamente quanto successo sabato scorso e le ripercussioni disciplinari a carico della società non sono state accolte positivamente dal gruppo che sfiderà i catanesi facendo leva sulle armi conosciute ampiamente dagli addetti ai lavori, quali la grinta, la difesa e la determinazione in vasca. La squadra potentina ha chiuso la preparazione in vista della sfida di questo pomeriggio. Il presidente della Basilicata Nuoto 2000 Potenza, Roberto Urgesi ha parlato del momento di forma e della sentenza emessa dalla Federnuoto affermando: “Siamo ovviamente contrariati dalla decisione romana che non ci permette di disputare la partita finale del campionato, peraltro contro la capolista del torneo in condizioni psicologiche accettabili. Mi auguro che la squadra possa reagire a tale situazione e far risultato nella speranza di poter giocare il confronto con lo Sporting Napoli”. Intanto è dell’ultim’ora il forfait di Renzuto f.menonna@luedi.it

Pallanuoto C Crotone e Cosenza le avversarie

Doppio incrocio calabrese per Potenza Nuoto e Tritone rando pericolose contro DOPPIA sfida calabro-lufughe. Tatticamente non cana nel campionato masarà una gara semplice, vischile di pallanuoto di seste le qualità del complesrie C. Sia la Potenza Nuoto so crotonese. Dopo la dura che il Tritone Potenza afreprimenda di inizio settifrontano infatti compagimana, impartita da Pani calabresi. La Potenza squale Miglionico ai suoi, Nuoto ospita questo pomela squadra è apparsa riggio alla Piscina Comuquanto mai convinta di ponale Michele Riviello di ter ottenere il risultato poParco Montererale alle ore sitivo. Gioca in trasferta il 14 il Crotone. La sfida si Tritone Potenza che afpresenta difficile, i potenfronta alle 15 il Cosenza. tini devono fare risultato a Giorgio Pappalardo non tutti i costi per migliorare dovrebbe avere particolari la propria posizione di assilli di formazione, e poclassifica. Pasquale Mitrebbe recuperare anche glionico non dovrebbe aveMoretti. Il complesso pore problemi di formazione Pasquale Miglionico tentino affronta una gara e nutre ambizioni di successo contro la compagine calabrese. La set- ostica, ma l'ormai conseguita salvezza raptimana di lavoro in piscina è stata davvero presenta un vero e proprio trampolino di intensa, i pallanotisti potentini sono appar- lancio per le ambizioni del complesso lucasi consapevoli di dover migliorare le cose no. Pappalardo porterà in terra cosentina dopo il ko patito sempre in casa, sabato molti giovani, vista la politica di valorizzascorso, contro il Valenzano per 9 a 8. La zione del vivaio intrapresa dalla società posquadra lucana dovrà fare sicuramente la tentina. L'atmosfera in casa Tritone Potenpartita contro il complesso calabrese che za è quella delle grandi occasioni. dal canto suo potrà giocare di rimessa opef.menonna@luedi.it

Calcio a 5 Lunedì già in campo. Tante le novità tra cui la Beat Beat Sound

Ciclismo Si corre domani

Better la squadra da battere Settimo trofeo Presentata la 14esima edizione del Torneo della Bruna MATERA - Sarà la sfida tra la Better Lisurici, detentrice della Coppa, e il quintetto della Quadrum ad inaugurare la 14esima edizione del Torneo della Bruna, tradizionale kermesse di calcio a 5 organizzata dal Centro Sportivo Italiano, che come ogni anno catalizzerà l’attenzione degli sportivi materani. Tante le novità di questa edizione del 2009. Dapprima il numero di squadre che passa dalle 30 della scorsa stagione alle 24 attuali. Poi lo scioglimento di una delle squadre storiche: il Giochissimo di mister Michele “Cuper” Coretti. In più «quest’anno oltre a confermare i tornei di calcio a 5, di bocce e di pallavolo mista c’è la novità - spiega il presidente provinciale del Csi Nino Di Cuia - del torneo di basket». Importante è anche la presenza dell’associazione Beat Beat Soud di Carlo Iuorno che organizzerà eventi musicali collaterali alla manifestazione sportiva, in modo da «coniugare la cultura musicale con quella sportiva», come spiega Iuorno. A presentare l’attività del torneo di calcio 5 è stato Lorenzo Calia che ha tenuto a sottolineare l’aspetto di aggregazione che ha il torneo: «E’ sempre stato il mio obiettivo - spiega Calia - quello di organizzare per il “dopo-gara” una sorta di terzo tempo dove i componenti delle varie squadre si ritrovano in pizzeria o dinanzi ad un boccale di birra con famigliari e amici». Alla presenza del presidente regionale del Csi, Eustachio Di Cuia, e del responsabile degli arbitri, Cosimo Ambrosecchia, si è proceduto al sorteggio dei gironi che sono così composti. Girone A: Better Lisurici, Q8 Cifarelli, Nuzzaci Strade, Guinnes Pub, fratelli Logallo e

Quadrum. Girone B: Autoc. Pioggia, Parafarmacia Quinto, Tab. Sassone, La Prestampa, Lucana Service, Imp. Manicone. Girone C: Pizzolla, PielMorena, Cascarano, Tende 3T, Vig. L’Aquila, Caffè Cristallo. Girone D: Edil 2000, Fito Service, Autocarrozzeria G3, Nino Pavone, Sefim e Supermercati A&O. La prima giornata di gare prevede a partire dalle ore 20 di lunedì 1 giugno le gare tra Better Lisurici-Quadrum, Q8 Cifarelli-F.lli Logallo e Guinnes-Nuzzaci. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Una fase della presentazione del torneo (foto Videouno)

Città di Policoro

POTENZA - Tutto pronto per il “Settimo Trofeo XC Città di Policoro” organizzato dall'A.S.D. Heraclea Bike. Domani mattina, intorno alle 9.30 presso il Parco dei Giardini Murati e parco Archeologico prenderà il via una delle manifestazioni più importanti in regione. Parteciperanno oltre centoventi atleti provenienti oltre che dalla Basilicata, anche dalla vicina Puglia, dalla Campania e dalla Calabria. Il raduno è fissato per le ore 8.00 in prossimità del bar gelateria “Il Girasole”. La seconda partenza verrà data intorno alle 10.30 mentre le pre-

Calcio a 5, Bernalda a Modugno Ad Anzi raduno dei Quad

Il Real Peppino Campagna Bernalda

CON la sfida di questo pomeriggio sul campo del Modugno, il Real Peppino Campagna Bernalda completa la sua serie del triangolare promozione degli spareggi interregionali di serie C1 di calcio a 5 per accedere alla cadetteria. Dopo la sconfitta interna con il San Vitaliano Napoli per 12-6, la formazione di mister Gallitelli è verosimilmente fuori dai giochi promozione, ma tenterà ugualmente di riscattare il ko interno, nella sfida di questo pomeriggio (fischio d’inizio alle ore 16). a.mutasci@luedi.it

ANZI - Nella mattinata di domani si svolgerà, ad Anzi, il primo raduno di motocross e quad. La manifestazione sportiva è stata organizzata dalla locale amministrazione comunale e non avrà valenza competitiva, bensì soltanto escursionistica. L'obiettivo primario è quello di valorizzare il territorio anzese e le sue bellezze paesaggistiche. La manifestazione sportiva prenderà il via intorno alle ore 9 di domani mattina, presso l'area del Convento di Anzi. Successivamente, le moto ed i quad attraverseranno diverse strade interpoderali; il raduno si concluderà nel primo pomeriggio, con la consumazione di una grigliata all'aperto nel suggestivo e rigoglioso bosco di Anzi. Nel corso della manifestazione, come detto, vedremo in azione, oltre alle moto da cross, anche i quad che, negli ultimi anni, stanno riscontrando un successo enorme da parte dei numerosissimi appassionati di questa disciplina sportiva. Ma cosa sono effettivamente i quad? Sono speciali mezzi di locomozione agili e compatti, costruiti per procedere su terreni particolarmente difficili, anche adatti a brevi tratti di navigazione. Realizzati in Canada, nei primi anni sessanta, con il nome di Atv (acronimo di All terrain vehicle), ispirandosi alle vetture dei campi da golf, si sono presto diffusi in tutta l'America del Nord e, nel decennio successivo, anche in Europa. Tanto diffusi che, sul finire degli anni '60, questo tipo di veicolo era stato venduto in circa due milioni di esemplari, nel solo continente americano. Gli Atv, a causa della loro limitata velocità, non erano generalmente abilitati alla percorrenza delle normali strade e venivano utilizzati per attraversare zone impervie o paludose. La motricità era affidata a 4, 6, 8 o 12 ruote che, all'occorrenza, potevano essere dotate di cingoli in gomma. In Italia, gli Atv non ebbero grande successo. Donato Pavese sport@luedi.it

miazioni saranno effettuato poco prima delle 13.00. Nella prova speciale di Cross Cuontry, i bikers affiliati ad associazioni presenti sul territorio materano e in tutta la provincia di Matera si contenderanno il titolo di Campione Provinciale di categoria. Questa medesima gara sarà valida anche come prima prova del Campionato Regionale Lucano. Oltre che una prova sportiva, la gara che la squadra materana ha organizzato ha un duplice obiettivo, vale a dire quello di promuovere il territorio e il turismo. Un binomio che potrebbe rendere ancora più interessante e piena di emozioni una gara che è ormai giunta già alla sua settima edizione. Il circuito preparato dagli organizzatori, tipico di Cross Cuontry, si snoda ai margini della città di Policoro tra la collina del Castello e la zona archeologica dove sorgeva Heracleja (centro economico dalla Magna Grecia). Il percorso, lungo poco più di cinque chilometri, è caratterizzato da salite medio-dure e da discese tecniche e insidiose. I cinque chilometri del circuito sono prevalentemente in sterrato. In base alla categoria, inoltre, i giudici di gara prenderanno le proprie decisioni su quante tornate dovranno effettuare i ragazzi impegnati e lo comunicheranno poco prima della partenza. Prenderanno il via alla manifestazione le categorie agonistiche Allievi, Esordienti e Juniores sia maschile che femminile e tutte le categorie amatoriali dal M1 al MT. A Policoro, quindi, è tutto pronto per ospitare questa manifestazione. La società organizzatrice ha messo in ordine tutto nel dettaglio e la manifestazione si preannuncia di alto livello. Rocco De Rosa sport@luedi.it

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Sport 47

Sabato 30 maggio 2009


Calcio a 5

Sabato 30 maggio 2009

Una stagione da incorniciare per la squadra allenata da Mario Brindisi

La Meco ha fatto il pieno Promozione in serie B e vittoria della Coppa Italia Regionale IL SOGNO è divenuto realtà. La Meco è in serie B. Dopo anni di tentativi e sforzi economici di ogni tipo, nonché grande entusiasmo e impegno della dirigenza come della squadra, finalmente i biancorossi allenati da mister Brindisi, con la vittoria ottenuta sul campo del Salandra nello spareggio contro lo Scanzano, hanno fatto il salto di categoria. E non solo. Quest'anno la Meco ha fatto il “pieno”: si è accaparrata anche la Coppa Italia. Meglio di così, proprio non poteva andare. Con ancora nella mente e nel cuore le immagini e le emozioni di queste splendide vittorie, adesso è tempo di ripartire. Ora il mercato degli acquisti e delle vendite sarà la vera cartina di tornasole e soprattutto sarà l'occasione per creare una squadra più forte e competitiva anche in serie B dove certo non è facile contrastare la forza di squadre più blasonate e sicuramente con un palmarès di tutto riguardo. Tutti confermati, a partire proprio dall'allenatore artefice dell'impresa. Dunque, sulla panchina del quintetto potentino anche per la prossima stagione siederà Mario Brindisi, affiancato da Fabio Santarcangelo, nella passata stagione allenatore del S. Maria Verderuolo. «Mario è uno di quei mister - commenta uno dei due storici fondatori della Meco, Salvatore Mecca - che è “competente in materia” e “sa di calcio” e usa ogni suo mezzo a disposizione per sviluppare un forte spirito di squadra fra i suoi giocatori. Sa lavorare in modo tale da consentire che nel gruppo si possano liberamente esprimere i talenti individuali e far si che esista sempre una sana competizione tra i giocatori». «Il benessere del gruppo - continua il dirigente biancorosso - riveste un'importanza no-

tevole, così come la presenza di un allenatore che sappia capire, armonizzare e condividere sia il positivo che il negativo durante la stagione agonistica della squadra. Sono convinto che anche Fabio saprà integrarsi bene con tutto il gruppo per cercare di far crescere sempre di più questa squadra». Tutti confermatissimi i giocatori dell'anno scorso «perché, oltre ad essere persone competenti dal punto di vista calcistico - continua Mecca - sono persone eccezionali dal punto di vista umano e questo è quello che conta di più». Ma andiamo alle novità. Quasi certo l'acquisto di almeno 3 argentini. Si parla anche di un contatto con il Bisceglie che milita in serie A. Inoltre, sono partiti degli stage per selezionare giovani talenti potentini per infoltire la rosa. Ma su cosa punterà la Meco nella stagione 2009-2010? «Il nostro segreto per fare risultato - commenta Mecca - è superare gli ostacoli attraverso la forza del grup-

Salvatore Colucci

Giuseppe Benevento

LA TORTA CELEBRATIVA PER LA SERIE B

E’ STATA PURE FESTA PER LA COPPA ITALIA REGIONALE

Il tecnico Mario Brindisi

po. E' su quello che abbiamo sempre lavorato tanto. Ognuno, sia chi andrà in campo, sia chi siederà in panchina, è fondamentale per affrontare un campionato e soprattutto è indispensabile per creare un gruppo solido che consenta di avere la continuità dei risultati avuti l'anno scorso». Quale ruolo potrà recitare la Meco nel prossimo campionato? «Garantito: non saremo solo una comparsa». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

La formazione della Meco Potenza con la Coppa Italia Regionale vinta contro lo Scanzano

Salvatore Mecca

Luigi Colangelo

Antonio Cuviello

Silvano Pronesti

Angelo Moretti

Giuseppe Lioi

Massimo Ricchiuti

Nicola Bruni

Francesco Galasso

Marco Pacifico

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48 Sport


Lo spagnolo vince l’ultima tappa in salita. Danilo Di Luca guadagna solo l’abbuono

di ADOLFO FANTACCINI ERCOLANO – La prova d’orgoglio offerta ieri dallo spagnolo Carlos Sastre, che si è aggiudicato l'ultima tappa con arrivo in salita del 92° Giro d’Italia di ciclismo (la penultima dell’edizione del Centenario), probabilmente non lo riporterà sul podio, ma gli consente almeno di chiudere con una magnifica doppietta – monte Petrano e, appunto, Vesuvio – questa esperienza sulle strade italiane. Un buon viatico anche in vista del prossimo Tour de France. Sastre ha vinto la 19ª tappa, che si è conclusa sul Vesuvio, ma Denis Menchov è riuscito a non perdere l’altra sfida del giorno: quella per la conquista definitiva della maglia rosa. Il russo ha concesso gli 8” del terzo abbuono a Danilo Di Luca, che adesso lo insegue staccato di soli 18”, ma conserva ancora il primato nella classifica generale. A prima vista, il Giro sembrerebbe ancora in bilico, visto che il primo ed il secondo della graduatoria sono divisi da pochi secondi; ma nella realtà si può definire quasi concluso, visto che al russo resta a disposizione la cronometro di domenica a Roma, dove sicuramente guadagnerà altri secondi sull'abruzzese. Di Luca ce l’ha messa tutta per ribaltare la situazione, per staccare la maglia rosa sulla salita verso il vulcano che dorme, ma non è riuscito a guadagnare nemmeno un centimetro, se non a pochi metri dallo striscione d’arrivo, dove il corridore dell’est si è accodato, soddisfatto e sicuro di essere riuscito a limitare i danni. Quella di ieri doveva essere la tappa decisiva ed invece è servita solo ad allungare un po’ la suspence, ma anche l'illusione di chi crede ancora in un finale al cardiopal-

Sastre è il Re del Vesuvio Menchov si cuce la “rosa” ORDINE D’ARRIVO

CLASSIFICA

1. Carlos Sastre Candil in 4h33'23“»” 2. Franco Pellizotti a 00'21” 3. Danilo Di Luca a 00'30” 4. Denis Menchov s.t. 5. Ivan Basso a 00'35” 6. Levi Leipheimer a 00'53” 7. Tadej Valjavec a 01'14” 8. Serge Pauwels a 01'15” 9. Jose Serpa Perez s.t. 10. Stefano Garzelli s.t. 11. David Arroyo Duran s.t. 12. M. Bruseghin a 01'29“ 13. Gilberto Simoni a 01'32” 15. F.sco Masciarelli a 01'40” 16. Lance Armstrong a 01'42” 20. Damiano Cunego a 02'44”

1. Denis Menchov in 81h13'55» 2. Danilo Di Luca a 00'18” 3. Franco Pellizotti a 01'39” 4. Carlos Sastre a 02'40” 5. Ivan Basso a 03'33” 6. Levi Leipheimer a 04'55” 7. Stefano Garzelli a 08'48” 8. Michael Rogers a 09'32” 9. Tadej Valjavec a 10'42” 10. Marzio Bruseghin a 11'32” 12. Lance Armstrong a 13'29” 16. F.Masciarelli a 17'53” 18. Damiano Cunego a 27'48” 23. Gilberto Simoni a 44'14” 28. G. Bosisio a 52'55“»” 32. M. Scarponi a 1h03'39”

Carloso Sastre manda baci dopo l’arrivo solitario nella 19ª tappa del Giro

mo. Chi conosce profondamente il ciclismo garantisce che, se non si verificheranno catastrofi, appare impossibile ipotizzare un passaggio di maglia rosa dalle spalle dell’attuale leader Menchov a quelle di Di Luca, il suo più immediato antagonista. Di certo, il russo guadagnerà nella cronometro dei Fori Imperiali, come fece l’anno scorso Alberto Contador nei confronti di Riccardo Riccò nell’ultima tappa contro il tempo disputata a Milano. Di Luca ha attaccato forse un po’ in ritardo il rivale della

Rabobank, dopo che era già scoppiata la bagarre, ma si è presto reso conto che non ci sarebbe stato nulla da fare per rosicchiare qualche decina di secondi e continuare a sperare. Oggi, sull'arrivo di Anagni, di certo, Di Luca ci proverà ancora, ma alla fine sarà la crono romana a ristabilire le gerarchie, a meno di improvvisi, ed imprevisti, cali di rendimento dell’attuale leader. Di ieri restano i fotogrammi della bella impresa di Sastre, del contrattacco di Pellizotti, del tentativo di Ivan Basso, che ha cercato di mettere le

mani quantomeno su una tappa ed invece è stato raggiunto, superato, poi si è accodato al duo Di Luca-Menchov, che procedeva a velocità spedita e giocava un’altra più importante partita. Il Vesuvio avrebbe dovuto sovvertire un destino che già sembra scritto, restituendo magari la maglia rosa ad un corridore italiano. Ma Menchov non era d’accordo. Il russo sta costruendo giorno dopo giorno il proprio successo, dopo averlo ipotecato con una cronometro travolgente sui tracciati delle Cinque Terre.

Franco Pellizzotti

L’INTERVISTA

Menchov: «Io in rosa a Roma? Speriamo, ma non è ancora finita» ERCOLANO – L'ultima montagna di un Giro monco, per via del “taglio” di alcune salite importanti, ha partorito il topolino di 8 secondi d’abbuono, guadagnati sul russo Menchov. Poca roba. Danilo Di Luca aveva promesso battaglia, in questa terz'ultima tappa del Giro del centenario, ma è rimasto a bocca quasi asciutta. Anche se avesse sfilato per un solo secondo la maglia rosa al rivale avrebbe ben poco da fare, nella cronometro individuale di domenica a Roma, che magari sarà breve, ma lo costringerà comunque a giocare sulla difensiva, nel tentativo di limitare i danni. Di Luca a Roma spera di perdere solo 30”, al massimo 40”, ma è difficile – se non impossibile – ipotizzare un sorpasso sul russo. Insomma, dal Vesuvio arriva la notizia che il Giro è quasi finito e, con ogni probabilità, sarà appannaggio di un corridore straniero, per il secondo anno consecutivo, dopo la vittoria conquistata l’anno scorso da Alberto Contador a Milano. Menchov tira il freno a maLa carovana del Giro dopo la partenza: sullo sfondo il Vesuvio

no, ma lo fa solo per scaramanzia. «Non è ancora finita – dice il russo, che appare destinato a raccogliere l’eredità dei connazionali Evgenj Berzin e Pavel Tonkov, in rosa all’arrivo rispettivamente nel '94 e nel '96 -. Ancora manca la tappa di domani, durante la quale dovrò controllare la situazione. Oggi (ieri ndr) era importante non perdere secondi preziosi, ci sono riuscito. È andata bene. Gli 8” di abbuono persi contano poco, non sono questi i distacchi preoccupanti. Io rimango tranquillo e fiducioso di poter portare questa maglia rosa fino a Roma». Menchov racconta che ieri i ripetuti attacchi di Di Luca non gli hanno creato problemi, «perchè il mio fisico ha risposto bene alle sollecitazioni», spiega il russo che vive a Pamplona, in Spagna. «Non era facile – aggiunge – soprattutto quando sei reduce da una corsa che si articola nell’arco di tre settimane. Tutto, però, ha funzionato». Le cose sono andate bene anche per Franco Pellizotti, che ha guadagnato qualco-

Denis Menchov indossa la maglia rosa, forse quella definitiva

sa, consolidando il proprio terzo posto nella classifica generale. «Oggi (ieri ndr) volevamo puntare al tutto per tutto, era l’ultimo arrivo in salita, ma Di Luca e Manchov si sono difesi, mentre Sastre ha addirittua vinto la tappa –racconta il corridore della Liquigas -. Siamo contenti lo stesso. Per quanto riguarda me, il Giro è finito: i primi due, invece, potranno lottare fino a Roma». Nella tappa di ieri si è registrata anche la caduta di

Lance Armstrong che, sulle strade della costiera amalfitana, è finito a terra dopo essersi toccato con un collega che lo precedeva in gruppo. Lo statunitense, protagonista finora di un Giro abbastanza dignitoso (soprattutto in relazione alla sua lunga inattività ed all’incidente del marzo scorso, quando si è fratturato la clavicola), ha battuto la spalla sinistra e non quella destra, operata dopo l’incidente alla Vuelta Castilla y Leon.

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Giro d’Italia

Sport

Sabato 30 maggio 2009


LOTTO&CONCORSI

Sabato 30 maggio 2009

A Genova vinto l’ambo Sulla ruota di Roma uscite la cadenza 3 e la decina 81-90 di GIOIA GASPARINI ROMA - Nella penultima estrazione di maggio i "centenari" non sono riusciti a fare poker perché il 37 di Firenze non appena raggiunto il traguardo del ritardo a tre cifre è uscito subito di scena portandosi dietro anche il 52 che era in quarta posizione con 70 assenze. Sono caduti anche il 42 e il 27 quinto e decimo di Bari dopo 74 e 47 turni, il 5 nono di Napoli dopo 36 mancati riscontri, il 27 ottavo di Roma dopo 40 ritardi, il 59 capolista di Torino dopo 73 assenze e l'11 quarto di Venezia dopo 49 ritardi. I ritardatari a tre cifre restano tre: il 27 capolista di Milano con 120 assenze, il 19 e il 72 di Cagliari con 108 e 100 sorteggi negativi. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di figura 6 (6-15-42) a Bari, la quaterna di cifra 5 (5-15-50-53) a Cagliari, l'ambo gemello 33-88 a Roma, il doppio ambo radicale 2-29 e 5-59 a Torino. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei diversi raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE La settantina con la serie 72-7375-77-79 e la figura 3 con la serie 348-66-75-84 dovrebbero mettersi in evidenza con ambi e terni. Previsione speciale 4-81 per estratto ed ambo. BARI La cadenza 6 è attesa al varco da 46 estrazioni, combinate ambi e terni con la cinquina 16-26-36-56-76. Per ambo la decina 21/30 con la serie 2223-25-26-28. Previsione speciale 5478 per estratto ed ambo. CAGLIARI Per ambo la cadenza 9 con la serie 19-29-39-59-89 e la figura 4 con la serie 13-40-49-67-85. Previsione speciale 19-72 per estratto ed ambo. FIRENZE Vinto l'estratto con l'87 della previsione speciale. Per ambo prendete in considerazione la cadenza 5 con la serie 15-35-45-65-75 e la decina 51/60 con la combinazione 52-54-5557-60. Previsione speciale 10-77 per estratto ed ambo GENOVA Per ambo segnaliamo la figura 7 con la serie 25-43-61-70-88 e la decina 71/80 con la serie 71-72-73-75-77. Previsione speciale 37-62 per estratto ed ambo.

37 22 19 47 16 27 87 88 44 24 73 MILANO Vinto l'estratto con il 48 della previsione speciale. La cadenza 9 con la serie 9-29-49-69-79 e figura del 4 con la cinquina 22-31-40-76-85 sono ben predisposte per ambo. Previsione speciale 36-54 per estratto ed ambo NAPOLI Per ambo la controfigura 7 con la serie 7-18-40-51-62 e la decina 41/50 con la cinquina 41-42-47-48-50. Previsione speciale 16-55 per estratto ed ambo. PALERMO La cadenza 4 con la serie 24-34-4464-84 e la decina 41/50 con la cinquina 41-45-46-47-48 offrono buone prospettive per ambo. Previsione speciale 10-14 per estratto ed ambo. ROMA Per ambo la cadenza 3 con la combinazione 23-33-53-63-73 e la decina 81/90 con la serie 81-82-83-84-90. Previsione speciale 3-19 per estratto ed ambo. TORINO Per ambo la cadenza 4 con la cinquina 14-44-54-74-84 e la decina 11/20 con la serie 11-12-14-15-16. Previsione speciale 17-57 per estratto ed ambo. VENEZIA Per ambo la controfigura 3 con la serie 14-25-36-47-58 e la decina

79 91 108 86 89 120 72 65 73 65 73

58 25 72 18 13 17 53 46 50 52 61

54 88 100 74 76 66 68 62 60 60 72

18 76 21 83 31 40 62 38 82 42 87

46 83 98 66 61 60 68 56 54 58 51

9 81 8 85 60 65 30 51 85 40 14

44 78 89 60 56 57 63 52 50 56 42

31/40 con la serie 33-34-36-37-39. Previsione speciale 8-72 per ambo e ambata. TUTTE Vinto a Genova l'ambo 77-83. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 25-42-66, 12-58-79, 20-3548, 31-37-79, 41-79-88.

Pronostico concorso n. 65 (del 30/05/2009) 2 15 46 52 69 73 77 84 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 81 85 88 55 90 64 3 1 82 86

PREVISIONI

Frequenza 132 132 130 129 129 128 127 126 126 124

Numero 60 49 8 56 15 51 52 13 70 10

Ritardo 51 49 47 38 32 32 30 27 27 26

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 30 maggio 2009 Roma e Tutte 30, 24, 5, 18, 54, 63 Napoli, Firenze e Tutte 28, 22, 3, 16, 52, 61 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 6 marzo 2008 Roma e Tutte 32, 26, 7, 20, 56, 65 Napoli, Firenze e Tutte 30, 24, 5, 18, 54, 63

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di maggio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Maggio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI MAGGIO 30 - 53 23 - 68 15 - 55 31 - 35 3 - 23 59 - 24 64 - 1 17 - 83 Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342 da martedì a sabato dalle 17,30 alle 19 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di gennaio.

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50 Rubriche Le nostre previsioni hanno fatto ancora centro. A Palermo prevista la cadenza 4


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Sabato 30 maggio 2009

di MAURIZIO GIAMMMUSSO ROMA – Un enorme mazzo di rose rosse, acquistate dal miglior fiorista della Fifth Avenue e una semplice presentazione: “da un cronista italiano che desidera incontrarla”... È così che il giovane giornalista Nantas Salvalaggio riesce a ottenere un’intervista dalla bionda più chiacchierata e amata di Hollywood, Marilyn Monroe. L'articolo, pubblicato su Epoca, è il primo ritratto della diva ribelle, approdata all’Actor's Studio, dopo la fuga dagli odiati studi di Hollywood. Un vero scoop, uno dei tanti di una lunga e felice carriera. Salvalaggio è morto la scorsa notte in una clinica romana, a 85 anni, lasciando in sospeso l’interrogativo se fosse più un giornalista di talento o un romanziere di grande comunicativa; senza contare, però, che quando la Mondadori decise di creare un settimanale d’informazione a grande tiratura chiese proprio a lui di curare il progetto di Panorama, del quale divenne il primo direttore. Salvalaggio era nato il 17 settembre del 1923, nel popolare quartiere di Canareggio, a Venezia, una città che gli era rimasta nel cuore, anche se poi aveva vissuto altrove e viaggiato tanto (negli ultimi anni abitava a Morlupo, alle porte di Roma). Venezia tornava spesso anche nei suoi romanzi, magari con citazioni

Addio al giornalista Nantas Salvalaggio Scoop, romanzi e l’intervista con Marilyn Salvalaggio

sorridenti, per non dire del suo romanzo più famoso, premiato allo Strega, che si intitola “Fuga da Venezia” (1986). Quello con Marylin, che procurò un attacco di invidia professionale a Oriana Fallaci, è uno dei tanti incontri memorabili che attraversano anche le pagine dei suoi libri, dove Salvalaggio ripercorre luoghi e personaggi della sua carriera: dai primi anni cinquanta, quando parte per Parigi su una Topo-

lino, a New York, dove per il Corriere della Sera incontra Yul Brynner, Prezzolini, Pound e altri famosi della cultura e dello spettacolo di quegli anni. Nella maturità nel giornalismo trovò altre occasioni, sia con una popolare rubrica per il settimanale Oggi; sia – negli ultimi anni – con una serie fitta di commenti radiofonici. Ma con l’età cresceva anche il gusto per la letteratura, grazie anche ad una scrittura

piana e accattivante che teneva sempre avvinto il lettore. Nacquero allora i suoi numerosi romanzi, tra i quali Il Campiello sommerso (Premio Campione d’Italia) e Rio dei Pensieri (Premio Sirmione del Garda. Uomo di mille curiosità, fu anche all’occorrenza un acceso polemista. Si ricorda il suo attacco a Vasco Rossi definito alcolizzato, cocainomane e sballato; e alla Rai, che lo mandava in onda.

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Arte in transito Dopo l’incontro con Purini tre giorni a lezione da Rein Martin-Cano

Idee in viaggio sul Treno botanico POTENZA - Con il worksop dal titolo “Il treno botanico. Un paesaggio itinerante”, continuano le attività del progetto “Arte in Transito. Paesaggio urbano e arte contemporanea”, sezione Learning city, ideato dall'Associazione Basilicata 1799 e realizzato dalla Regione Basilicata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il workshop è a cura di Rein Martin-Cano , leader del famoso gruppo di architetti di Berlino Topotek 1, è rivolto a 20 creativi, di cui almeno 10 residenti in Basilicata. Si propone come obiettivo la realizzazione di una installazione urbana temporanea il “Treno botanico”. Su un normale treno della Fal, verrà installato un giardino che con i suoi profumi e colori accompagnerà i viaggiatori per gli inediti paesaggi nella città di Potenza, un viaggio per mettere in relazione persone, luoghi reali e immaginari. Il workshop avrà la durata di 3 giorni pieni (16 - 18 giugno 2009), suddiviso in due momenti essenziali. Il primo dal titolo “Paesaggi temporanei per un nuovo sguardo sulla città” vedrà le lezioni dell'architetto Martin Rein-Cano sui temi della poetica dei paesaggi e dei giardini dei Topotek 1, dell'architettura effimera, delle installazioni e dell'utilizzo temporaneo degli spazi. Alcuni seminari saranno aperti al pubblico. La seconda sarà dedicata alla realizzazione dell'installazione “Il treno botanico” con la diretta partecipazione degli allievi del workshop, che inaugurato entrerà in funzione per i cittadini. A inaugurare la rassegna é stato il workshop, diretto dal famoso architetto Frano Purini, “Potenza

luogo dell'innovazione. La cultura come energia primaria della città nell'età della globalizzazione”, rivolto a giovani professionisti (architetti ed ingegneri) della Basilicata. I giovani professionisti partecipanti al workshop hanno presentato presso Ecosfera di Potenza, le loro idee progettuali per la riqualificazione della zona della città, dell'ex Cip Zoo. «I giovani professionisti, - ha dichiarato Francesco Scaringi, presidente di Basilicata 1799 - con la guida di Purini e il confronto con Paolo Colarossi, Livio de Santoli, Benedetto Gravagnolo, Francesco Moschini, Margherita Petranzan, Jorge Pinto (tutti nomi importanti dell'architettura e dell'urbanistica contemporanea), hanno guardato al futuro della città di Potenza, prospettando una loro idea di città dei saperi e della cultura, quale dovrebbe diventare quella dismessa e problematica ex zona industriale. L'attenzione progettuale ha riguardato in modo particolare la possibilità di dare alla città di Potenza un luogo che la integri con il parco fluviale del Basento, come luogo di relazione e di incontro, dove i temi della cultura e dell'ambiente vengono accolti e sviluppati. Un'attenzione particolare è stata data al rispetto e alla sostenibilità ambientale. Idee progettuali che raccolte su tavole diventeranno una mostra che sarà presentata alla città nel corso delle altre manifestazioni previste». «Il workshop con un titolo così impegnativo ha voluto caratterizzare il nostro progetto - ha ribadito Peppe Biscaglia, uno degli ideatori di Arte in Transito - le cui attività nelle sue 6 sezioni continueranno sino al 30 settembre». cultura@luedi.it

Libro AIlPotenza

Camus e l’Algeria POTENZA - Termina con “Albert Camus e l'Algeria”, il viaggio nelle culture del Mediterraneo voluto da Alliance Francoise di Potenza, il Comune di Potenza e il Dipartimento degli studi letterari e filologici dell'Università della Basilicata. Un viaggio fatto di incontri, seminari, incentrati sulla conoscenza delle altre culture e il tema dell'integrazione. Tra i tanti paesi è stata scelta l'Algeria per i complessi rapporti che la legano alla Francia, per l'ampia letteratura francese che offre e per la presenza, nel capoluogo, di Hamza Zirem, poeta e scrittore algerino. Quest'ultimo, insieme a Valeria Esperti, sono intervenuti sull'argomento durante l'incontro che si è tenuto nella Sala dell'Arco. Dalle riflessioni argute e passionali dei due esperti, è uscito fuori un ritratto di Camus inedito e complesso. Camus è un giornalista e scrittore francese proveniente dall'Algeria. Con la sua terra natia, l'artista vive un rapporto alquanto ambiguo. Ambiguo è, per Camus, il concetto di nazione algerina. Ambigua è la rivendicazione araba della nazionalità algerina. L'Algeria, per lo scrittore è un nazione dalle diverse nazionalità. Non dimentichiamo, infatti, che il

paese si caratterizza per un lungo periodo di colonizzazione. Cos'è allora l'Algeria? Cos'è l'Algeria per Camus? E Camus, si sente francese, arabo o algerino? Gli intellettuali dell'epoca vogliono prenda una posizione. In un clima di pressioni esacerbate, Camus sceglie la strada del silenzio. Anche se in modo sottile, l'Algeria è presente nelle sue parole come nei suoi silenzi. Basti pensare all'opera “Lo straniero”, del primo Camus, dove emerge una certa angoscia del mondo strettamente ancorata ai problemi politici. Nei suoi reportage, come giornalista francese. Oggetto della sua indagine, la miseria e la povertà nella Cabilia, dovute ad un colonialismo ingiusto, che non ha saputo preservare la peculiarità e l'integrità di un popolo. L'Algeria. Terra intrisa di umanità; che subisce in silenzio la sua morte nella rassegnazione. L'Algeria come la madre dello scrittore, sorda e muta, vittima di una storia che l'ha ignorata. L'Algeria e Camus, sono dunque due entità inscindibili, legate nella vita-quella dello scrittore, che ha lasciato il paese nel 1940- quanto nella morte, attraverso le sue opere. Anna Martino

Il Libro Car net Colabona cerca comparse per Passannante SERGIO Colabona, regista dell'ultima edizione del Grande Fratello (Canale 5) e della trasmissione “Affari tuoi” (Rai uno), cerca comparse per girare il film “Passannante”, che racconterà la vita dell'anarchico lucano Giovanni Passannante, e l'energia profusa per dare ai suoi miseri resti la giusta e dignitosa sepoltura. Il film sarà girato a Roma, sull'isola d'Elba e a Rivello. Le riprese relative a Rivello si svolgeranno dal 29 giugno al 3 luglio. Si cercano: anziani, uomini (tra cui operai, muratori), donne, bambini (8 / 10 anni), ragazzi /e (12 / 14 anni), un albanese, 4 uomini di carnagione scura, 3 polacchi. Per informazioni e casting telefonare: Centro Mediterraneo delle arti a Rosa Flora: 0973 46885, la mattina dalle ore 9 alle ore 13; il pomeriggio dalle ore 17 alle ore 20. cultura@luedi.it

Ulderico porta Storie di scorie in Liguria SAN LORENZO AL MARE - Tra i sei appuntamenti della sesta rassegna teatrale “L'Albero in prosa” organizzata dal comune e dal Teatro dell'Albero c'è anche “Storie di scorie” con Ulderico Pesce. Dalla Basilicata alla Liguria l'attore lucano porterà in scena stasera “Storie di scorie” in provincia di Imperia esattamente a San Lorenzo al Mare. “Storie di scorie” è lo spettacolo del rivellese Ulderico Pesce sulle scorie nucleari. A torto definito da qualcuno un grido utopico, questo spettacolo è uno strumento verace per cambiare le cose davvero, restando al Sud, restando in Italia, con proposte e azioni concrete a partire da fatti reali. Il protagonista di questa pièce di impegno civile è il lucano Nicola, originario di Scanzano Jonico luogo dove il decreto 314 prevedeva la creazione di un deposito unico di scorie del nucleare italiano. Le informazioni che vengono veicolate in questo spettacolo di denuncia sono tutte documentatissime, ma in alcuni momenti hanno il sapore grottesco della parodia, dell'esagerazione teatrale, del paradosso. Emilia Manco cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Sabato 30 maggio 2009

I misteri del cosmo Con una formula matematica possibile quantificare la profondità del cielo

di LUCIO SAGGESE IN ALTRE occasioni abbiamo visto come uno dei problemi fondamentali dell'astronomia è quello di stabilire le distanze degli oggetti celesti. Il metodo geometrico della parallasse va bene per le stelle più vicine, ma è del tutto inefficace per quelle più lontane, per le altre occorrono metodi differenti. Una soluzione è quella di individuare categorie di astri che si comportano sempre allo stesso modo e ricavare per via trigonometrica la distanza del suo rappresentante a noi più vicino. Fatto ciò, possiamo usare questa categoria come candela standard. È come se avessimo a disposizione, e fossero riconoscibili anche a distanza, lampadine di una particolare marca, che emettono sempre la stessa luce, a noi ben nota. Quelle più lontane

LE CEFEIDI UNITA’ DI MISURA DEGLI ASTRI PIU’ DISTANTI ci appariranno più fioche ma, conoscendo la loro luminosità intrinseca, possiamo con facili calcoli ricavare la distanza alla quale sono poste. Una di queste candele standard sono le Cefeidi. È questo il nome che viene dato ai tipi di stelle simili alla stella delta della costellazione del Cefeo, che ne è il capostipite. Che si trattasse di una stella particolare se ne accorse già nel 1784 John Goodrike, giovanissimo astronomo inglese che per mesi, nel freddo pungente delle notti di York, raccolse dati sulla sua variabilità. Tale impegno però gli costò la vita, perché, cagionevole di salute, fu stroncato a 21 anni da una broncopolmonite. La stella da lui indivi-

duata, lontana 1600 anni luce, è particolare perché nel giro di poco più di cinque giorni si espande e si contrae ritmicamente come un cuore pulsante, variando di dimensioni, temperatura ed anche luminosità in modo del tutto regolare. La curva di luce che se ne ricava è caratteristica, riconoscibile rispetto a quella delle altre variabili. La storia di questa candela standard continua nel primo '900 presso l'Osservatorio dell'Università di Harvard dove un gruppo di donne, dietro un compenso di 25 centesimi di dollaro all'ora, lavoravano come “calcolatori” nel senso che analizzavano le lastre fotografiche realizzate al telescopio e facevano i calcoli conse-

guenti per ricavare la posizione degli astri. Una di esse, Henrietta Swan Leavitt, doveva individuare le stelle variabili, in particolare le variabili Cefeidi, e analizzava la porzione di cielo comprendente la Piccola Nube di Magellano, che oggi sappiamo essere una galassia vicina alla nostra. La Leavitt esaminò migliaia di variabili e notò che le Cefeidi più luminose avevano sistematicamente un periodo di variabilità più lungo, cioè quelle con una luminosità media maggiore erano anche quelle che impiegavano maggior tempo per ultimare una loro pulsazione. Da questa osservazione ricavò una legge matematica, nota come relazione periodo-luminosità.

Di conseguenza, prendendo come unità di misura la distanza della Cefeide capostipite, quella la cui distanza è nota per altra strada, fu possibile calibrare la relazione matematica e ricavare un utile strumento per misurare la profondità del cielo. Con l'uso delle Cefeidi quali indicatori di distanza infatti è possibile determinare la distanza di oggetti fino a circa 20 milioni di anni luce. Fu con l'uso di questo metodo che si iniziò a fare ordine tra quanto osservato e a distinguere gli astri vicini da quelli ben più lontani. Nel 1924 l'astronomo Hubble, utilizzando l'allora gigantesco nuovo telescopio di 2,5 metri di Monte Wilson, scoprì una variabile del

L’enfant prodige del pianoforte

tipo Cefeide nella nebulosa di Andromeda e ne calcolò la distanza: era pari ad un milione di anni luce. Tutta la nebulosa, al cui interno era stata individuata la variabile Cefeide, aveva quindi la stessa distanza e si trovava ad un milione di anni luce. D'altra parte, inconfutabili evidenze osservative davano per la nostra galassia un diametro decisamente inferiore a tale valore, quindi l'oggetto osservato nella costellazione di Andromeda non poteva appartenere alla Via Lattea, ma era un oggetto extragalattico. Nei decenni successivi sono state utilizzate altre categorie di astri come candele standard, spingendo la nostra conoscenza sempre più in profondità. Le novae, stelle variabili esplosive che al massimo di luce possono raggiungere lo splendore di quasi un milione di Soli, ci permettono di valutare la distanza di oggetti fino a 70 milioni di anni luce; le supernovae, variabili catastrofiche sono riconoscibili fino a tre miliardi e mezzo di anni luce di distanza e quindi ci forniscono informazioni di oggetti posti a questa straordinaria distanza. cultura@luedi.it

Il Libro Libri

All’Ambasciata italiana la prima uscita internazionale Iscrizioni

Daklen vola negli States QUANDO una nuova stella illumina il firmamento non si può che rimanere incantati a guardare il cielo e con Daklen Difato, di fatto succede proprio questo: con il suo candore luminoso incanta e stupisce, lasciando incantato chiunque ha la fortuna di ascoltarlo suonare melodie quintessenziali al suo pianoforte. Dopo l'entusiasmante Concerto d'Amore, tenuto a Matera in una Piazza della Visitazione gremita da oltre diecimila persone, Daklen Difato, il giovanissimo pianista lucano (ha compiuto 9 anni il 26 maggio) nominato dalla Regione Basilicata primo Ambasciatore nel Mondo di “Amore/Philos: Basilicata d'Amare”, vola in America, dove si esibirà il 2 giugno prossimo all'ambasciata Italiana di Washington per la sua prima apparizione internazionale, portando con sé un amore spassionato per la sua terra e la convinzione di poter far conoscere, attraverso la sua sensibilità, la grande umanità della sua gente. Un vero enfant prodige, Daklen Difato che, oltre a stupire per il suo eccezionale talento musicale, affascina per la sua sensibilità, per la sua voglia di conoscere, per il suo interesse smisurato per tutto ciò che è vita, tanto da decidere, con estrema determinazione, di sposare appieno i principi fondanti di “Amore/Philos: Basilicata d'Amare”, il programma di rinascenza culturale, improntato sulla centralità dell'essere e sui più profondi valori della tradizione, avviato dal Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata per la promozione turistica del patrimonio culturale. «Ho voluto esserci ad ogni costo - ha dichiarato Daklen rivolgendosi alle migliaia di persone che lo hanno ascoltato, con l'attenzione riservata solo alle star più famose, nel concerto di Matera - pur sapendo che per un pianista

esibirsi in una piazza, poi così grande, è, per tanti motivi, assai difficile. Io credo che la mia regione ha bisogno di essere conosciuta, e perciò voglio aderire a questa iniziativa che vuole promuoverla anche con i suoi talenti». Figlio d'arte -il papà, Daniele suona la tromba, il nonno Antonio musicista, la zia Mariella paleografa musicale- Daklen Difato, nelle sue esibizioni magistrali, sembra già rasentare la perfezione, intuendo che dall'armonia dei suoni possa scaturire l'armonia dei comportamenti, grazie alla forza della musica che trasforma l'energia in sentimento, trasmettendo in ognuno un benefico influsso e regalando sia il piacere di amare, sia il piacere di sentirsi amati. E sì! Siamo proprio davanti ad un vero fenomeno quando si parla con lui, per la sua saggezza, si penserebbe di stare con un coetaneo, solo poi, quando si avvicina alla sua cara mamma, e in un orecchio le chiede di accompagnarlo a fare la pipì, solo allora ci si rende conto di parlare con un bambino. E non finisce qui, perché, pensate, che quando, durante una conferenza stampa, gli è stato chiesto se c'è qualcosa che non gli piace, sapete cosa ha risposto? La playstation. Proprio la playstation, l'incubo di tanti genitori. La risposta ha destato una certa incredulità tra i presenti, che pensando ai loro figli non potevano credere alle loro orecchie e subito hanno chiesto al mitico Daklen di svelare l'arcano, convinti che finalmente avrebbe dato loro la soluzione per redimere i propri pargoli: «A me - ha detto il piccolo grande talento- la playstation non piace proprio. E sapete perché: la trovo irreale, a me piacciono le cose vere, autentiche. Preferisco mille volte giocare a pallone, stare per strada e divertirmi con le mie amiche e i miei amici». cultura@luedi.it

Il Libro A Lavello Tra i banchi con Bordiglioni autore di libri per l’infanzia

di GIUSEPPE CATARINELLA LAVELLO - Gli alunni della II Circolo didattico lavellese, diretto dal dirigente scolastico Attilio Giaculli, hanno incontrato l'autore di libri per bambini Stefano Bordiglioni. L'autore è uno dei migliori scrittori del panorama nazionale della letteratura per l'infanzia ed è anche insegnante di scuola primaria. L'impatto con gli scolari lavellesi delle elementari è stato immediato e scandito da un affiatamento progressivo. Il fattore agevolante del suo rapporto diretto quotidiano con i bambini gli permette di arrivare con le sue storie dritto all'immaginazione e all'esperienza dei bambini. E così è stato anche a Lavello. Durante l'incontro con i giovanissimi lettori, Bordiglioni ha raccontato la sua narrativa e poetica con brevi storie, filastrocche e testi scelti dai suoi libri per ragazzi. Fra una lettura e l'altra, accompagnato dalla sua chitarra, ha eseguito canzoni, cercando di coinvolgere nel gioco i bambini. In un alternarsi di musica, lettura ed interazione con il giovane pubblico ha esplorato l'universo che si nasconde dentro i libri. “E'stata una forte emozione, hanno affermato le insegnati promotrici di questa iniziativa - un momento intenso per stare insieme, una prova coinvolgente tota-

lizzante stupenda che ci ha fatto sognare e volare con la fantasia attraverso tanti tantissimi libri”. L'incontro è stato programmato a conclusione del progetto di promozione alla lettura "Legger...mente", che ha visto coinvolti circa 160 alunni, le insegnanti e lo staff della libreria “Miranfù” di Trani (libraio-raccontastorie, illustratrice... ), l'Associazione Tolbà di Matera, in una serie di incontri interamente dedicati a letture e libri. ”Attraverso letture animate e affascinanti - hanno precisato le insegnanti del II circolo didattico lavellese - con attività creative i bambini sono stati incuriositi ma anche motivati al lavoro di gruppo e ad un approccio gioioso e giocoso nei confronti del libro. L'entusiasmo dimostrato dai bambini nei confronti delle letture e delle attività svolte ci gratifica e ci invita a continuare in questa direzione. Le classi già appassionate di lettura hanno sviluppato un forte amore per essa ed hanno conseguito altri obiettivi sicuramente anche più a lungo termine di quelli previsti e nell'ottica di un'educazione permanente. E questo per un insegnante è un target importantissimo”. cultura@luedi.it

agevolate al Wff MATERA - C'è tempo fino al 30 giugno per registrarsi a condizioni agevolate al Congresso Internazionale per scrittori (Matera Writer's Conference) del Women's Fiction Festival, unico evento in Europa dedicato alla narrativa femminile e ospitato nella città dei Sassi dal 24 al 27 settembre prossimi. Il mestiere di scrivere, la letteratura voce del mondo è il tema della prossima edizione. Per il sesto anno consecutivo autrici provenienti da diversi paesi del mondo giungeranno nella città dei Sassi per partecipare al Congresso Internazionale per scrittori e alla Borsa del Libro. Il Festival di Matera, nel panorama degli eventi sull'editoria, è l'unico appuntamento dedicato agli scrittori e consente, agli autori esordienti e a quelli affermati, di incontrare a tu per tu gli agenti letterari e gli editor delle principali case editrici internazionali. Oltre a questo, il WFF rappresenta, nella sua unicità, un'occasione esclusiva per chi scrive di incontrarsi e condividere, per quattro giorni, momenti dedicati alla professione di scrittore e alla creatività. I partecipanti arrivano da ogni parte del mondo, rapiti non solo dall'offerta editoriale di grande qualità, ma anche dal fascino senza tempo della città, diventata ormai luogo d'affezione per coloro che ci tornano di anno in anno. California, New York, Massachusetts, Germania e Austria sono gli stati di provenienza dei partecipanti al WFF di Matera. cultura@luedi.it

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52 Cultura e Spettacoli


Terza edizione della kermesse dedicata ai telefilm internazionali. Tra le star il naufrago di “Lost”

L’attore Matthew Fox ospite di RomaFictionFest ROMA – Terza edizione del RomaFictionFest (6-11 luglio) nel segno del mercato con la novità appunto dei RomaTvScreenings e nel segno della luna. Il festival infatti si aprirà con ospite Buzz Aldrin, astronauta della missione Apollo 11, autore insieme a Neil Armstrong della prima passeggiata sulla luna il 20 luglio del 1969. E questo per presentare in anteprima mondiale Moonshot The Flight of Apollo 11, film per la tv fatto in collaborazione con The History Channel (su La7 il 20 luglio). Tra gli ospiti più attesi, Mattew Fox, alias il naufrago più celebra delle tv, ovvero il dottor Jack Shepard di Lost. E proprio al grande successo di questa serie il Festival dedicherà ampio spazio anche con la presenza di Damon Lindelof (ideatore, autore e produttore esecutivo) e Carlton Cuse (autore e produttore esecutivo), ai quali sarà consegnato il Premio speciale RomaFictionFest 2009. I due autori, insieme al produttore esecutivo Jack Bender, saranno poi i protagonisti di una delle tre Masterclass di ELISABETTA MALVAGNA ROMA – Una legge ad hoc per l’Abruzzo, una diretta di Raitre solo per le popolazioni colpite dal sisma e un appello per acquistare più biglietti possibili e ricostruire così l’Università dell’Aquila: sono le richieste delle grandi star della musica italiana che il 20 giugno allo Stadio Olimpico di Roma si esibiranno insieme nel concerto-evento Corale per il popolo d’Abruzzo. «E' una sfida forte – dice Renato Zero, ideatore dell’iniziativa, in un’affollata conferenza stampa all’Olimpico – Chiamiamo i colleghi all’appello sperando che rispondano. Un primo risultato lo abbiamo ottenuto: leggere la lista degli artisti che hanno aderito è emozionante. Mi sento finalmente fratello di qualcuno». Da Venditti a Baglioni, Morandi, Dalla, Ron, Mario Biondi, Alex Britti (anche Jovanotti è stato contattato ma in quel periodo sarà all’estero). Tutti sul palco per duetti e performance inedite, con al centro la grande canzone italiana. Non è facile vedere seduti uno accanto all’altro Zero, Ivano Fossati, Fiorella Mannoia, Pino Daniele e Gigi D’Alessio. Oltre a Serena Dandini e Giorgio Panariello («io un duetto D’AlessioFossati non me lo posso perdere», si fa scappare l'attore), ai quali sarà affidata la conduzione dello show. «E' dal Cantagiro che non ci vedevamo – scherza Renato – D’Alessio ha fatto fatica a riconoscermi». Sulla loro missione, però, non si scherza. E così la Mannoia (che il giorno dopo sarà a San Siro per l’analoga iniziativa, Amiche per l'Abruzzo, ideata da Laura Pausini) lancia un appello: «Vorremmo una legge ad hoc perchè gli appalti per la ricostruzione rimanessero in Abruzzo, con le aziende abruzzesi». A sorpresa, non ci sarà un

previste quest’anno. Toccherà ad Anna Valle essere la madrina di questa edizione che ha al suo attivo un budget di sei milioni e mezzo di euro e in programma 250 titoli nelle diverse sezioni, con 27 anteprime mondiali. Tra le nuove produzioni di questa manifestazione che ha come direttore artistico Steve Della Casa: Le segretarie del sesto, miniserie diretta da Angelo Longoni e prodotta da Immagine e Cinema per Rai Fiction, con Claudia Gerini, Micaela Ramazzotti, Tosca D’Aquino, Antonia Liskova e Franco Castellano; e Occhio a quei due di Carmine Elia e prodotto da Cattleya per Rti-Mediaset, tv movie con Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, poliziotti amici-nemici, affiancati da Antonia Liskova. In controtendenza rispetto agli ultimi anni la presenza dei medici. Solo due titoli: Grey's Anatomy e Un medico in famiglia, che per la sesta stagione vede ricomporsi la famiglia Martini, con il gradito ritorno di Giulio Scarpati.

Matthew Fox

Le voci più belle della musica italiana in un megalive il 20 giugno

Supercast all’Olimpico per aiutare l’Abruzzo

Rubicondi «Ivana è la donna della mia vita»

HA scelto il nuovo settimanale 'Vivo' per raccontare la sua relazione con Ivana Trump Rossano Rubicondi dichiara: «Ivana è la donna della mia vita. E' importantissima per me. Se sono qui a parlare con te è anche grazie a lei. Non posso negarlo. Non ho mai pensato di divorziare da lei». E su Milu Vimo, cubana fotografata più volte accanto a lui: «Ivana non è gelosa, sa che Milu è solo un'amica».

Lindsay e Sam si riavvicinano papà Lohan freme

IL CONCERTO DI S. SIRO

La Pausini ci riprova «Mina, vogliamo anche te»

Da sinistra Zero, Daniele, Mannoia, D’Alessio e Dandini

dvd dell’evento: «La cosa più bella è sapere di non essere spiati. Con questo cast si assisterà a un evento unico, perchè avverrà solo qui», dice Zero, che chiede a Raitre di fare una diretta del concerto, ma solo per le zone colpite dal sisma, per «renderli parte della nostra iniziativa». L’obiettivo è semplice, spiega la Dandini: «Più riempiremo lo stadio, più piani potremo ricostruire». A fornire l’audio e le luci è un’azienda dell’Aquila colpita dal sisma. E saranno aboliti i biglietti omaggio. «Puntiamo a incassare due milioni di euro», aggiunge

il promoter Salzano. «Avremo un repertorio meraviglioso di musica italiana annuncia Fossati – E se ci saranno più artisti del previsto, non ci saranno problemi di scaletta». Un rischio, però, c'è. Il palco dell’Olimpico (come quello di San Siro per Amiche per l’Abruzzo) sarà lo stesso del concerto del 16 giugno dei Depeche Mode, il cui frontman è stato appena operato per un tumore. E se il tour della band inglese fosse annullato, sarebbe un problema. L’allestimento del palco costa circa 150 mila euro.

MILANO— «Mina, vogliamo che ci sia anche tu». Laura Pausini lancia un appello al mito della canzone italiana. A tre settimane dal megaconcerto benefico «Amiche per l’Abruzzo», la Pausini non molla. Sono arrivate 111 adesioni di colleghe cantanti, ma non ancora quella di Mina. «Appena siamo partite con l’iniziativa le abbiamo subito mandato un messaggio: 'Fatti vedere!'. Però non volevamo offendere la scelta di vita che ha fatto tanti anni fa e quindi ci sarebbe andata bene anche una visita dietro le quinte... Lei ci ha spiegato ancora una volta il perché della decisione di non apparire e non fare concerti. Però ci ha fatto capire che in qualche modo potrebbe contribuire». Un cast incredibile quello che la Pausini, assieme al promoter Roberto De Luca di Live Nation, ha messo assieme per il concerto del 21 giugno a San Siro: «Sem-

Laura Pausini

bra Woodstock», ride. Nonostante sia tornata in Italia ieri alle 4 del mattino la cantante è piena di energia. Mercoledì era a Dortmund a suonare, il tour europeo la tiene impegnata, ogni tanto scappa anche in studio a lavorare su nuovo materiale, ma la testa è sempre sul concerto. L’idea è stata sua, ci pensava da anni, l’emergenza terremoto le ha dato la spinta finale all’azione e ora vuole che tutto fili liscio.

MICHAEL Lohan è molto preoccupato di una eventuale reunion di sua figlia, Lindsay Lohan, con la dj Samantha Ronson. I rumors su un riavvicinamento delle due sono all'ordine del giorno, ma l'uomo spera non siano veri. «Ho paura che Sam torni nella vita di mia figlia ha detto Lohan - La sua presenza le ha procurato solo delusioni, soprattutto nel lavoro, dove Lindsay sta collezionando flop».

Kylie, proposta di matrimonio da Andrés

TV TRASH

D’Urso dei record confessa: «Vorrei un domenicale» ROMA – «La domenica è un pò il sogno di tutti i conduttori. Per me lo è fin da quando addirittura facevo 'Domenica In' con Pippo Baudo nel 1980. È chiaro che mi piacerebbe molto». Lo ha detto Barbara D’Urso intervistata da Silvia Toffanin per R101. «Sto pensando – ha detto la D’Urso - a un programma fatto con entusiasmo, ma anche con classe. Si potrebbe chiamare 'Domenica 5', perchè no? Ne stiamo parlando, ma ancora non sappiamo nulla. Stiamo discu-

tendo in questi giorni per decidere cosa accadrà a settembre. Di sicuro la prossima stagione condurrò ancora 'Pomeriggio 5' poi vedremo». Intanto Barbara si gode il successo della trasmissione supertrash “Lo show dei record”, che giovedì ha chiuso i battenti con il consueto pieno di ascolti. Il piatto della serata finale non è stato da meno delle precedenti, per la gioia dei telespettatori con il gusto dell’orrido. Pare che i centralini del programma, com'era già successo lo scorso anno, siano

impazziti per le telefonate di protesta dei telespettatori. Passi il folle che s'infila uncini di ferro negli occhi e poi trascina un carretto con tre donne sopra (una era l’immancabile Belen), passi l'abbraccio finale della conduttrice al piccoletto da record trattato come un animale da circo, passi anche quello che si fa schiacciare lo stomaco da nove Suv... ma l'uomo-gatto, che tramite la chirurgia plastica cerca di somigliare sempre di più a un felino, è stato troppo anche per gli stomaci più forti.

KYLIE Minogue presto sposa? Sembra che la cantante australiana, durante un recente viaggio a New York, abbia ricevuto la fatidica proposta da parte del fidanzato, il giovane modello spagnolo, Andrés Velencoso. Minogue, 41 anni, e Andrés, 30, si frequentano da meno di un anno e la cantante è andata anche in Spagna per conoscere la famiglia del modello. Barbara D’Urso

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Spettacoli e televisione 53

Sabato 30 maggio 2009


Sabato 30 maggio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel lavoro la situazione non è ancora matura per dare una netta virata. In amore conviene sempre chiarire ogni equivoco.

TORO 21/4 - 20/5

Prima di agire nel lavoro pensateci un bel po': domani avrete le idee sicuramente più chiare. In amore usate la dolcezza, sarete irresistibili.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Riuscirete a coinvolgere i collaboratori ai vostri entusiasmi e a seguirvi in grandi avventure. In amore a volte bisogna essere espliciti.

CANCRO 22/6 - 22/7

Una proposta d'affari che all'inizio sembrava entusiasmante con la riflessione si rivelerà rischiosa. Un amore per durare ha bisogno di impegno.

LEONE 23/7 - 23/8

Eventi destabilizzanti metteranno in discussione i vostri piani di lavoro. In amore imparate ad ascoltare.

VERGINE 24/8 - 22/9

Siete molto determinati e lanciati verso la conquista di nuovi traguardi professionali. Ma l'amore potrebbe sfuggirvi di mano.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Intuito e determinazione sono la vostra fortuna nella professione: vi porteranno lontano. Momento di crisi in amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Se non siete sicuri delle vostre capacità professionali non potete andare lontano. Alti e bassi in amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro la situazione sta evolvendo ma ancora non capite in quale direzione: siate cauti. Sul vostro amore torna a splendere il sole.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

A volte per farsi strada nella professione è necessario correre qualche rischio. Ottime chances in amore per i singles.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Lasciatevi alle spalle gli errori commessi nel lavoro e guardate al futuro con ottimismo. In amore non ricorrete a sotterfugi.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

RI padella; gota NA = Ripa del lago Tana

Nel lavoro il clima è molto teso: mantenete la calma e controllerete la situazione. Avete bisogno di svago, e di amore.

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54 Rubriche


SHOW

PRIMA SERATA

21.10

21.05

TELEFILM

RUBRICA

21.30

QUIZ

18.50

21.10

FILM

FILM

21.00

18.00

FILM

Ti lascio una canzone

Cold Case Delitti irrisolti

Alberto Angela

06.00 -AttualitàEuronews 06.10 -TeleromanzoIncantesimo 10 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.40 -TelefilmUn ciclone in convento 10.25 -RubricaAprirai 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.40 -Rubrica Tuttobenessere - di media e comunicazione 11.30 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver - di motori 14.30 -RubricaEffetto Sabato 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Rubrica Passaggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.15 -RubricaTg2 Eat Parade - di musica 06.25 -RubricaL'avvocato risponde 06.35 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTG2-Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -ReligioneSulla via di Damasco 10.50 -EVENTO Elezioni europee 2009 11.00 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaAprirai 11.40 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaRai Sport Dribbling 14.00 -Reality ShowItalian Academy 2 17.10 -RubricaSereno Variabile 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.10 -TelefilmJ.A.G. Avvocati in divisa 19.00 -SportEqitazione, concorso ippico Piazza di Siena - Equitazione 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

08.00 -RubricaIl videogiornale del... 09.00 -RubricaRai Educational - TV Talk 10.00 -RubricaRai Educational 10.30 -RubricaTGR I nostri soldi 10.45 -RubricaTGR EstOvest 11.00 -RubricaTGR Levante 11.15 -RubricaTGR Italia Agricoltura 11.30 -Sport92° Giro d'Italia - Ciclismo 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTGR Il Settimanale 12.55 -RubricaTGR Bellitalia 13.20 -RubricaTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.45 -RubricaTg 3 Pixel - di tecnologia 14.50 -RubricaTGR Ambiante Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaSabato sport 16.10 -RubricaMagazine C. League 16.35 -Sport92° Giro d'Italia - Ciclismo 18.10 -Rubrica90° minuto - Serie B 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob - Vota Antonio 20.10 -Talk ShowChe tempo fa

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -MusicaleLoggione 09.30 -NewsSuper partes 11.30 -Telefilm Finalmente arriva Kalle 12.30 -Sit ComIl Supermercato 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.35 -Previsioni del tempoMeteo 5 13.40 -Sit Com Il Mammo 14.10 -Show Amici casting 15.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.10 -Sit ComIl Mammo 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.10 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 06.30 -TelefilmWest wing - Tutti gli uomini del Presidente 07.40 -Sit ComVita da strega 08.10 -TelefilmMacGyver 09.05 -RubricaStasera a teatro 09.25 -RubricaVivere meglio 11.00 -ShowAnteprima - Cuochi senza frontiere 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -RubricaCuochi senza frontiere 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:58 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaForum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -TelefilmPoirot 17.00 -TelefilmDetective Monk 18.00 -DocumentarioIl grande squalo bianco - Una leggenda vivente 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.20 -Previsioni del tempoMeteo 19.35 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.40 -Sit ComTre nipoti e un maggiordomo 06.55 -Cartoni 10.45 -Sit ComDharma & Greg 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.30 -RubricaGrand Prix Moto 13.55 -SportGrand Prix - Campionato Mondiale Motociclismo 15.05 -SportGrand Prix - Campionato Mondiale Motociclismo 15.20 -SportGrand Prix - Campionato Mondiale Motociclismo 16.05 -NewsTgCom 16.10 -FilmQuanto è difficile essere teenager! con L. Lohan - regia di Sara Sugarman (USA) - 2004 18.00 -Sit ComSelvaggi 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -FilmI tre investigatori e l'isola misteriosa con C. Miller - regia di Florian Baxmeyer (Ger, Sudafrica) - 2007

07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaL'intervista 10.40 -RubricaMovie Flash 10.45 -FilmEl Alamein con Fausto Tozzi - regia di Guido Malatesta (Ita) - 1957 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Serie TvNew Tricks 14.00 -Serie TvDiane 16.05 -Film TvNoi siamo angeli - Avventura con Bud Spencer, Philip Michael Thomas - regia di Ruggero Deodato (Ita) - 1997 17.15 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 17.55 -RubricaMovie Flash 18.00 -FilmRoxanne con Steve Martin, Daryl Hannah regia di Fred Schepisi (USA) 1987 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Ti lascio una canzone 00.05 -TelegiornaleTg 1

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 22.40 -RubricaRai Sport Sabato Sprint 23.20 -TelegiornaleTg 2 23.30 -RubricaTg 2 Dossier

21.30 -Rubrica Ulisse: il piacere della scoperta 23.20 -Telegiornale Tg 3 23.25 -Telegiornale Tg Regione

20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmIl mio grosso grasso matrimonio grecoregia di Joel Zwick 23.30 -FilmThe Mothman Prophecies con R. Gere - regia di Mark Pellington (USA) - 2002

21.10 -Film Caccia Mortale con George Segal, Dolph Lundgren, Kristian Alfonso - regia di Vic Armstrong (Usa ) - 1993 23.05 -Telefilm Law & Order - Unità speciale

21.00 -FilmHarry Potter e la Camera dei segreti con Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Richard Harris, Maggie Smith, Kenneth Branagh, Robbie Coltrane - regia di Chris Columbus (Usa) - 2002

20.30 -Show Victor Victoria 21.10 -Serie Tv I magnifici sette 23.00 -Sport Superbike Round 7 - Motociclismo

00.10 -RubricaApplausi 00.50 -RubricaMusic 2009 - di musica 01.20 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.30 -RubricaChe tempo fa 01.35 -RubricaEstrazioni del Lotto 01.40 -RubricaMusic 2009 02.10 -FilmChiedi la luna

02.00 -Reality ShowItalian Academy 2 02.40 -Talk ShowIl caffè 03.40 -VideoframmentiCercando Cercando 04.00 -RubricaLa luce oltre la siepe 04.15 -RubricaNET.T.UN.O 05.00 -RubricaClassici della psicologia

23.40 -RubricaAmore criminale 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -TelegiornaleTG 3 Agenda nel mondo 01.05 -RubricaAppuntamento al cinema 01.15 -RubricaGiro notte 01.45 -RubricaFuori orario

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmQuai N.1 04.30 -TelegiornaleTG5-Notte 04.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 notte 05.00 -Sit ComTutti amano Raymond

00.35 -RubricaPasswor*d il mondo in casa 01.35 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 01.50 -ShowIeri oggi in TV special 03.25 -FilmLe sette folgori di Assur 04.50 -Soap OperaFebbre d'amore

00.15 -SportPoker1mania - Poker 01.10 -NewsStudio Sport 02.05 -FilmGhost voyage con A. Sabato Jr. - regia di James Oxford (USA) - 2008 03.40 -FilmGiovani diavoli

00.10 -ShowStars for Charity - Un poker per l'Abruzzo 01.15 -TelegiornaleTg La7 01.35 -RubricaMovie Flash 01.40 -RubricaM.O.D.A. 02.15 -RubricaLa 25° ora - Il cinema espanso

Gerry Scotti

Caccia mortale

Harry Potter e Camera dei segreti

Roxanne

leTrame

ITALIA 1

ORE 16.10

QUANTO È DIFFICILE ESSERE TEENAGER! con L. Lohan, A. Garcia, G. Headly, A. Pill - regia di Sara Sugarman (Usa) 2004 Quando Mary Elizabeth Cep, detta Lola, si trasferisce con la famiglia da New York al New Jersey, pensa che per lei sia finita. Fa amicizia solo con la outsider Ella, con la quale condivide l'odio per la ragazza più popolare della scuola e la passione per la rock band dei Sidarthur, il cui concerto cambierà le loro vite...

RETE 4

ORE 21.10

LA 7

ORE 18.00

ROXANNE con S. Martin, R. Rossovich, D. Hannah, S. Duvall - regia di Fred Schepisi (Usa) - 1987 C. D. Bales, pompiere capo nella cittadina di Nelson, si innamora della bella astronoma Roxanne. Bales è raffinato e sensibile, ma ha un naso enorme. Roxanne si innamora di Chris, pompiere agli ordini di Bales e proprio a quest'ultimo confessa il suo sentimento...

CANALE 5

ORE 23.30

ITALIA 1

ORE 21.00

HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI con D. Radcliffe, R. Grint, E. Watson regia di Chris Columbus (Usa) - 2002 Harry non ascolta i consigli dell'elfo Dobby e, a bordo della sua macchina volante, si reca col suo amico Ron alla scuola di magia di Hogwarts. Quando arriva all'istituto, scopre che non tutto fila per il verso giusto: infatti la camera dei segreti è stata riaperta, consentendo a una creatura mostruosa di seminare il caos. Le sue vittime vengono infatti...

ITALIA 1

ORE 2.05

CACCIA MORTALE

THE MOTHMAN PROPHECIES

GHOST VOYAGE

con D. Lundgren, G. Segal, K. Alfonso regia di Vic Armstrong (Usa) - 1993

con R. Gere, L. Linney, W. Patton - regia di Mark Pellington (Usa) - 2002

con A. Sabato jr, N. Irons, D. Russo - regia di James Oxford (Usa) - 2008

Wellman vive da anni trasportando auto rubate attraverso il deserto di Mojave con l'amico Eddie. L'ultima missione però è finita malissimo: in uno scontro con la polizia. Eddie è morto, lui è rimasto ferito ed è stato arrestato. Alla prima occasione riesce a fuggire prendendo in ostaggio una ragazza, Rita, che di mestiere fa il poliziotto. Ma sarà proprio la sua scomoda "prigioniera" a passare...

A John, cronista del "Washington Post", la moglie Mary confessa in punto di morte di aver visto uno strano essere. Due anni dopo, la stessa creatura appare ad alcuni abitanti di Port Pleasant in Virginia, che a causa dell'orrida esperienza perdono la vita. In breve tempo si susseguono le visioni e aumentano i cadaveri. Prima di morire, le vittime descrivono le caratteristiche dello spettro...

Un gruppo di persone, le une estranee alle altre, si ritrova su un vecchio cargo in navigazione avvolto da una nebbia spettrale. Quando tutti i componenti si risvegliano, tentano di capire quale è il senso del loro viaggio e dove sono diretti, e progressivamente sprofondano nel terrore più assoluto. Dopo poco tempo, inoltre, appaiono a bordo strane entità che iniziano a tormentarli...

Barbara D’Urso vince con il Guinness dei mostri RAI UNO Affari tuoi Butta la luna 2 L'eredita' L'eredita' la sfida

ora 20.43 21.31 19.49 18.50

ascolto 6.656 5.479 4.861 3.024

RAI DUE Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Tg2-medicina 33 Ricomincio da qui

13.31 21.03 13.53 16.16

1.862 1.673 1.388 786

RAI TRE Un posto al sole 92° giro Blob di tutto di piu' Parla con me

20.31 15.59 20.01 22.58

2.247 1.604 1.368 1.338

CANALE 5 Striscia la notizia Lo show dei record Beautiful Cento vetrine

20.45 21.20 13.43 14.13

5.921 5.830 4.420 3.980

ITALIA 1 Csi:crime scene I simpson Detective conan Camera cafe'

21.14 14.36 14.10 20.15

2.460 2.259 2.058 1.846

RETE 4 Gli intoccabili di de Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

21.14 20.28 19.41 14.05

2.307 2.119 1.762 1.467

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Televisioni 55

Sabato 30 maggio 2009


GOVERNO

SANT’ARCANGELO

FIAT

Draghi chiede riforme contro la crisi Pm, Silvio insulta ancora

Piovani: una giornata a scuola con i ragazzi Ieri sera il concerto

Confindustria media L’azienda tratta Opel, avanza Magna

alle pagine 6 e 7

a pagina 19

Anno 8 n.132€ 1.00

alle pagine 10 e 11

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Sabato 30 maggio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Woodcock blocca 97.000 euro nei conti di quattro consiglieri

Un sequestro bipartisan Ipotizzati rimborsi fasulli. Auto blu inutilizzate in garage Le intercettazioni

Così si difendono

Radice sentito in procura come responsabile dell’ufficio

Tutto è partito dalla telefonata tra Mastrosimone e Nigro

I politici contestano il provvedimento

alle pagine 12 e 13

Prospero De Franchi

POLITICA LUCANA

Porte sbarrate all’ospedale di Stigliano

«Belisario qui non entra, vuole fare solo voti» Il senatore accusa Gaudiano: «Si comporta da despota» Il manager: «Dopo l’8 giugno sono disposto a portarlo ovunque»

Franco Mattia

Il Pdl a Policoro

Festa con Barbara Matera tra le favorite del premier

Giacomo Nardiello

Parla Falotico Francesco Mollica

«Non sarò mai figliol prodigo»

Folino ancora contro Visetti Il Grillo parlante del Pd rimarca la polemica con il reportage diventato libro

alle pagine 8 e 9

Dopo il reportage

Malmenati i cavalieri di Montescaglioso che si ritirano. Le scuse del sindaco Santarsiero

VITA DA OMOSEX CON DIRITTI (E NON SOLO SESSO)

I teppisti rovinano la sfilata dei turchi

DI LILIANA GUARINO Consigliera di Parità di Potenza

Egregio Direttore, Le scrivo in merito all' articolo del 27 maggio scorso “vita da omosex in Basilicata”. Comprendo perfettamente la linea del suo giornale che da tempo cerca di raccontare il non detto e il non visto. È un bene parlare. Sempre. Perché nel segreto si coltiva lo stereotipo, il dileggio, il luogo comune, l'ignoranza. Tuttavia mi permetto di scriverLe queste righe per integrare una visione ed una descrizione un po' troppo legata al sesso, alle abitudini sessuali che in segue a pagina 16

a pagina 21

Oh San Gerardo fai il miracolo: ferma i nuovi turchi dovunque candidati.

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Il pm Woodcock

La testimonianza


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