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Brevi dal mondo

Uccide prostituta «Chiedeva troppo» ROMA – Una violenta lite legata al compenso per la prestazione sessuale sarebbe alla base dell’omicidio di Laura Tanasie Isabela, la prostituta romena di 21 anni trovata morta ieri in una camera d’albergo ad Ariccia, un paese dei Castelli Romani. È stato lo stesso giovane operaio arrestato dagli agenti della Mobile di Roma venerdì sera per omicidio preterintenzionale – M.R., 24 anni, di Genzano, un paese della zona – a dire di aver colpito la ragazza perchè voleva troppi soldi per il rapporto sessuale avuto.

Le offre giro in auto poi la violenta MILANO – Si è trasformata in un incubo la serata trascorsa in discoteca a Milano per una ragazza marocchina di 20 anni: è stata stuprata da un suo connazionale che 48 ore dopo, tradito dalla vistosa catena al collo descritta dalla giovane e dal cellulare che le aveva portato via, è stato fermato dalla polizia mentre usciva dal portone di casa, nell’hinterland milanese. Lui le aveva proposto di fare un giro con la sua auto, per provarla.

Abruzzo, via ai lavori per le nuove casette PESCARA – Con l’apertura dei primi due cantieri a Bazzano e San Gregorio, è partita concretamente la complessa e impegnativa operazione per la realizzazione delle 3mila casette dove dovrebbero trovare ospitalità circa 15mila sfollati.

Domenica 7 giugno 2009

Un cavo elettrico si stacca e rompe il parabrezza del treno in Toscana Veneto devastato, crolla una palestra

Ferito macchinista di un Intercity Tromba d’aria record Bloccata per ore la linea Milano-Roma con gravi ritardi per i convogli

Il locomotore danneggiato

ROMA – Un macchinista del treno intercity 585 diretto da Milano a Napoli è rimasto lievemente ferito ieri mattina nei pressi della stazione di Vernio, in Toscana, a causa della rottura del parabrezza della locomotiva. Il vetro, secondo quanto si è potuto capire fino a questo momento, sarebbe stato infranto da un cavo che si è staccato della linea elettrica esterna. Il ferroviere è stato subito soccorso e medicato sul posto. Disagi per il traffico ferroviario. Un eurostar che seguiva l'intercity sulla tratta Bologna-Firenze è rimasto

bloccato per diverso tempo. La linea è stata interrotta per circa due e la circolazione è poi ripresa su uno dei due binari. Una decina di treni sulla direttrice Roma-Milano hanno accumulato forti ritardi. È quanto si legge in una nota dell’Ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato, che ha specificato che l’incidente è avvenuto intorno alle 10.20 quando i cavi della linea elettrica aerea, per un danneggiamento le cui cause sono in corso di accertamento, hanno urtato uno dei vetri frontali del locomotore del treno.

Oltre 20 persone ferite Gli effetti del maltempo si fanno sentire dal Friuli a Milano

Un capannone scoperchiato

TREVISO – Case e capannoni crollati, alberi d’alto fusto sradicati, oltre 20 persone ferite, di cui una in gravi condizioni: ha colpito con la violenza di un terremoto il fortunale che ieri pomeriggio si è abbattuto sul Veneto, portando più tardi danni e distruzione anche in Friuli Venezia Giulia. Tre feriti per il maltempo anche a Milano, tra i quali un bambino di 8 anni raggiunto da alcune tegole fatte volare dal vento. Nel Trevigiano è crollata gran parte una palestra. I ragazzini e i genitori sono riusciti quasi tutti a mettersi in salvo prima del crollo.

Arranca ancora l’indagine sulla scomparsa dell’aereo Air France

L’oceano restituisce due corpi Sono stati 24 i segnali di avaria inviati in cinque minuti dall’Airbus di LUANA DE MICCO RECIFE (Brasile) – Due cadaveri mettono fine alle polemiche e dissipano, almeno in parte, le incognite che fin dall’inizio hanno accompagnato la scomparsa dell’Airbus dell’Air France. Giunta al sesto giorno di ricerche, la marina brasiliana ha ieri recuperato i corpi di due uomini che presumibilmente si erano imbarcati insieme ad altri 226 passeggeri la scorsa domenica sul volo AF 447 tra Rio de Janeiro e Parigi. La notizia resa nota dal portavoce dell’aviazione brasiliana, Jorge Amaral, ha spezzato il lungo silenzio che si stava accumulando ormai da giorni sul destino sia dell’aereo sia dei passeggeri: in particolare, dopo la retromarcia fatta dal Brasile sul ritrovamento, pri-

ma annunciato lo scorso mercoledì, poi smentito, di alcuni pezzi dell’Airbus a circa mille chilometri dalle coste del nordest brasiliana. La stessa area dove, nella mattinata di ieri, i marinai della corvetta brasiliana “Caboclo” hanno ripescato i due cadaveri che galleggiavano nell’acqua e che, ha precisato Marco Tulio Moreno, familiare di uno dei passeggeri, appartengono a due uomini. Le intense ricerche di queste ultime ore, favorite anche dal bel tempo nell’area, hanno portato inoltre al ritrovamento di una valigia di cuoio, uno zaino con un biglietto aereo all’ interno, delle maschere di ossigeno e un sedile azzurro, con il numero di serie 237011038331-0: è però da accertare se quest’ultimo pezzo sia in effetti uno dei posti a

Due piloti impegnati nelle ricerche

sedere dell’aereo francese. «Soprattutto nella prima fase delle nostre operazioni volevamo trovare sopravvissuti: sfortunatamente, ciò non è stato possibile», ha sottolineato Amaral, precisando però che è probabile che dal mare spuntino altri oggetti. For-

se anche parti del relitto dell’aereo. Sulla terraferma, intanto, la polizia brasiliana ha incominciato a raccogliere campioni di sangue, capelli e saliva dai parenti dei passeggeri, al fine di ricavarne il Dna e permettere così il processo di riconoscimento dei

corpi. Ma se l'Atlantico comincia a restituire i primi corpi dei passeggeri ed i resti dell'Airbus A330 scomparso lunedì scorso con 228 persone a bordo, non restituisce invece la verità. In attesa di nuovi elementi, a Parigi l'indagine arranca ancora e tutte le ipotesi restano aperte. Adesso è certo che sono stati 24 i segnali automatici di avaria inviati in meno di cinque minuti dall'aereo, ma questo non basta a svelare il mistero sulla tragedia, avvenuta - diversamente da quanto annunciato in precedenza - in condizioni meteo sostanzialmente normali nel mese di giugno. Sospetti invece nascono su un'anomalia tecnica delle sonde di misurazione della velocità, propria di tutti gli A330.

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2 In Italia e nel Mondo


Scontri con la polizia. Il bilancio è di 33 vittime nel Perù settentrionale Sono almeno 35 i piccoli che sono morti, decine i feriti gravi

Indios in rivolta per l’Amazzonia Messico, rogo all’asilo: è strage TARAPOTO (Perù) – Dopo mesi di tensioni, gli scontri tra gruppi indigeni e polizia nella selva amazzonica in Perù settentrionale, sono sfociati nel sangue. Almeno 33 persone sono morte e 100 ferite nell’escalation di violenza scatenata dal tentativo dei nativi di difendere le selve. Furenti per le vittime, i manifestanti hanno risposto prendendo in ostaggio un gruppo di 38 poliziotti che custodivano una stazione dell’oleodotto Norperuano, prorietà dell’ente statale Petroperu. La mobilitazione degli in-

Protestano contro decreti governativi «Mettono a rischio la nostra terra»

I disordini scoppiati in Perù

digeni (circa 5.000 di 60 diverse tribù), riunite nella Associazione Interetnica di Sviluppo della Selva Peruviana, è cominiciata lo scorso 9 aprile: protestano contro una decina di decreti legislativi che considerano un attentato al loro diritto di essere consultati su terre che occupano da tempi ancestrali. Le comunità dell’Amazzonia peruviana, che vivono in zone molto remote, hanno denunciato in diverse occasioni le conseguenze della deforestazione e dello sfruttamento delle risorse naturali delle loro terre.

Le fiamme sarebbero partite da un garage e hanno raggiunto i bimbi che dormivano

I primi soccorsi ai bambini

CITTÀ DEL MESSICO – Orrore in Messico dove un incendio in un asilo di Hermosillo, capitale dello Stato di Sonora, ha causato la morte di almeno 35 bambini che facevano il riposo pomeridiano. I piccoli, tra i pochi mesi e i due-tre anni, sono morti in gran parte asfissiati dal fumo che si è propagato rapidamente nella struttura che solitamente ospita circa 200 bambini. Quando è scoppiato l’incendio, alle tre del pomeriggio ora locale, nella struttura c'erano almeno una sessantina di bambini, affidati alle cure di cinque o sei maestre. Altri

Parole d’intesa dei presidenti di Usa e Francia su Iran e Nord Corea

56 piccoli sono stati ricoverati con ustioni gravi e sintomi di asfissia in diversi ospedali della città, situata a 1959 chilometri a nord-ovest della capitale; ma le autorità stanno verificando la possibilità di spostare i più gravi in Arizona. Le fiamme sono scoppiate in un garage limitrofo, dove erano custodite le auto degli uffici del Comune. La voracità dell’incendio è stata accelerata dal fatto che c'erano vari depositi di combustibile. L’asilo, che ospitava figli di madri lavoratrici o con scarsi mezzi, non aveva uscite d’emergenza.

Vagava sporca di sangue

A Roma ragazza uccide il padre a coltellate A Caen vertice in occasione dei 65 anni dal D-Day

Obama-Sarko, fronte unito di CRISTIANO DEL RICCIO PARIGI – Il presidente americano Barack Obama e quello francese Nicolas Sarkozy si sono incontrati ieri a Caen (Francia) poco prima delle celebrazioni del 65/o anniversario dello sbarco in Normandia. «Noi vi dobbiamo la nostra libertà. Mai, mai, la Francia dimenticherà»: parole pesantissime, mai pronunciate in tutta questa chiarezza e a questo livello. C'erano novemila persone ma il silenzio era assoluto sotto il cielo di piombo del cimitero americano di Colleville-sur-mer, mentre Nicolas Sarkozy rendeva il massimo omaggio a Barack Obama, a picco sulla spiaggia dello Sbarco. Ma anche sui temi di politica estera i due hanno mostrato di essere un fronte unito su come far ripartire i negoziati in Medio Oriente e come spingere l’Iran a rinunciare al suo programma nucleare. Obama ha inoltre ammonito la Corea del Nord che gli Stati Uniti non possono continuare all’infinito a portare avanti una politica che «premia le provocazioni». Obama ha sottolineato di preferire un «approccio diplomatico» con Pyongyang ma le azioni recenti della Corea del Nord sono «destabilizzanti» per la regione. Per quanto riguarda l’Iran, Sarkozy ha detto che «l'Iran deve cogliere la opportunità della mano tesa» offerta dagli Stati Uniti. Sarkozy ha definito «frasi insensate» quelle del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad sull'Olocausto. Il presidente Obama ha ribadito a sua volta che occorre una politica di «diplomazia dura» nei confronti di Teheran: un Iran «dotato di armi nucleari sarebbe estremamente pericoloso per tutti, anche per gli stessi iraniani» –

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Da sinistra: Barack Obama, il principe Carlo, Gordon Brown, il premier canadese Stephen Harper e Nicolas Sarkozy

ha affermato Obama - oltre a fomentare una corsa alle armi nucleari in Medio Oriente. Il presidente Usa non ha rinnegato la sua politica di tentativo di dialogo con Teheran, ma ha ammesso che la risposta non è stata positiva. I due presidenti hanno mostrato una posizione unita anche sul Medio Oriente. Obama ha detto che è necessario superare la attuale situazione di stallo nei negoziati tra israeliani e palestinesi. L’inquilino della Casa Bianca ha espresso la speranza che «negoziati seri e costruttivi» tra le due parti, basati sulla soluzione dei “due stati”, possano essere avviati e mostrare progressi entro la fine dell’anno. Ma gli Usa e la Francia

estrazione del 6 giugno 2009

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«non possono imporre una soluzione». Anche i paesi arabi hanno un ruolo importante da giocare, ha aggiunto Obama. Sarkozy ha affermato di concordare con la richiesta di Obama ad Israele di bloccare l’espansione dei suoi insediamenti nei territori occupati. Una netta differenza tra i due presidenti è emersa sulla questione dell’ingresso della Turchia nella Unione Europea. Obama, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa congiunta, ha detto di essere favorevole all’ingresso della Turchia nella Ue, ma poichè gli Stati Uniti non sono membri dell’Unione Europea, ha aggiunto rapidamente, il suo «rimane so-

lo un punto di vista». Sarkozy è invece contro questa decisione. Francia e Stati Uniti hanno rinnovato l’impegno a continuare a lavorare «in stretta collaborazione» nella lotta al terrorismo e Sarkozy ha ribadito che la Francia accoglierà alcuni dei detenuti di Guantanamo. Obama ha negato che la sua decisione di passare solo alcune ore in Francia, in questo viaggio, sia segno di scarso interesse per questo paese. «Considero Sarkozy un amico – ha detto Obama -. Mi sarebbe piaciuto passare più tempo a Parigi con Michelle». La first lady americana ha trovato a Caen anche Carla Bruni-Sarkozy. Le due donne erano vestite entrambe in bianco.

Un cowboy statunitense vince 232 milioni di dollari PIERRE (Dakota del Sud) Neal Wanless è un povero cowboy 23enne del South Dakota che faticava ad arrivare a fine mese con i guadagni della sua attività nel ranch di famiglia, in uno degli angoli più remoti e poveri del Paese. Ma la fortuna ha deciso di bussare alla sua porta. Il giovane, infatti, ha vinto uno dei bottini più ricchi della storia della lotteria: 232 milioni di dollari (oltre 166 milioni di euro) con un biglietto da appena 15 dollari acquistato a Winner. Il 23enne Neal Wanless, con indosso il suo inseparabile cappello texano nero, ha incassato l’assegno gigante venerdì nel corso di una mega cerimonia. Single, Neal vive con la ma-

dre e il padre nella fattoria di famiglia da 130 ettari a Todd County, vicino a Mission: ora il suo sogno è acquistare un appezzamento un po’ più grande, ricompensare la gentilezza di chi nel tempo ha voluto bene e ha aiutato i suoi familiari, e soprattutto spendere la sua fortuna con saggezza.

ROMA –Una tragedia, per ora, inspiegabile che ha sconvolto una famiglia tranquilla. C'è chi parla di problemi psichici per spiegare perchè Vanessa, una ragazza di 20 anni abbia afferrato un coltello da bistecca e colpito in pieno torace, spaccandogli il cuore, il padre, mentre erano soli. Teatro dell’omicidio un appartamento in via Andersen, al Quartaccio, estrema periferia popolare nord di Roma. Matteo Zanni, 49 anni, artigiano vetraio, è stato trovato in una pozza di sangue, sul pianerottolo al secondo piano di un edificio al civico 71, dai soccorritori del «118» avvertiti dai vicini che avevano sentito le urla provenire dall’appartamento e poi visto Matteo, agonizzante, fuori l’uscio di casa. L’uomo è riuscito a bussare alla porta di una vicina prima di stramazzare al suolo. La lama gli aveva spaccato il cuore e in pochi minuti la copiosa emorragia ha reso vani i tentativi di soccorso. La polizia ha trovato la ragazza, Vanessa, con le mani ancora sporche di sangue, inebetita e sotto choc mentre vagava nella zona. Agli agenti non ha saputo fornire una spiegazione logica per motivare il suo assurdo gesto. Forse la tragedia è arrivata al termine di un acceso litigio, un violento alterco culminato in un raptus omicida. «Avevo da qualche giorno pensieri strani e non mi sentivo bene», ha detto Vanessa alla polizia. C'è chi dice che mentre veniva portata via dagli agenti, la ragazza abbia fatto cenno con parole sconclusionate al Santo Graal. Al momento la ragazza non ha ancora spiegato i motivi del gesto. Fermata, è ora interrogata negli uffici della squadra mobile alla presenza del magistrato di turno. «Matteo era una persona tranquilla, sempre disponibile. Non lo avevo mai sentito litigare con la figlia. Io sono invalida, e lui spesso mi aiutava a fare piccoli lavoretti in casa: non posso crederci», racconta un’anziana vicina di casa di Matteo Zanni. L’uomo viveva con la figlia, un figlio di 11 anni e con la moglie Gabriella, che al momento dell’omicidio era al lavoro, mentre il bambino stava giocando in stradacon alcuni amici. Sul muro del palazzo di via Andersen si legge ancora, seppure sbiadita, una scritta vergata con vernice spray rossa «Ankio Vane ti adoro», forse un messaggio di uno spasimante rivolto proprio alla ragazza. Della firma, si legge solo l'iniziale G.

Misterioso boom di gemelli in un villaggio dell’India NEW DELHI – Kodinhi, un piccolo villaggio dello Stato meridionale indiano del Kerala, custodisce gelosamente un primato che per ora non ha spiegazione: là sono nate almeno 230 coppie di gemelli, e varie altre sono in arrivo. La stampa indiana ritorna su questo curioso fenomeno per raccontare che dopo un periodo in cui se ne sono disinteressati, i genitori di Kodinhi hanno deciso di affrontarlo seriamente creando la Twins and Kins Association (Taka). Questa associazione «per gemelli ed affini», dice Pullani Bhaskaran, padre di due fratelli di 16 anni, «si occuperà della questione che sorprende molti sotto un profilo sociologico, psicologico e

scientifico». Come primo passo la Taka sta realizzando un censimento per sapere quanti gemelli effettivamente vivono nei paraggi. «In poche settimane – ha detto Bhaskaran – siamo arrivati a 230 e pensiamo che raggiungeremo agevolmente i 300, a prescindere dalla loro età».

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 7 giugno 2009


Domenica 7 giugno 2009

Il fatto del giorno: Europa, si vota; Italia, si litiga L’esempio statunitense da adottare anche qui

È inutile stare a cercare una forza politica ideale

Un anomalo referendum su quattro leader nostrani

dal corsivo di Tommaso Padoa-Schioppa

dall’editoriale di Eugenio Scalfari

dal commento di Luigi La Spina

Un anno fa, di questi giorni, Barack Obama e Hillary Clinton si contendevano la candidatura alla Presidenza nel mezzo della più intensa e incerta campagna elettorale che si ricordi. Oggi l’America si presenta con volto, parole, atti, stile di governo, profondamente mutati: legalità costituzionale, risparmio energetico, apertura al mondo islamico, nuove relazioni con Cuba, bando alla tortura, avvio di riforme sociali. Futile arroganza, uso della paura, miopia hanno ceduto il passo a serietà, calma, ascolto. [...] Potrebbe accadere in Europa? Potremmo, tra un anno, riconoscere nell’elezione europea del 2009 una svolta nella storia del continente? Non lo impediscono nessuna maledizione divina e nessuna disposizione costituzionale. [...]

[...] L’analfabetismo politico degli italiani è molto diffuso tra quelli che parteggiano per la destra ma non risparmia la sinistra. [...] Uno degli effetti più vistosi di questo fenomeno consiste nella ricerca di un partito da votare che corrisponda il più esattamente possibile alle proprie idee, convinzioni, gusti, simpatie. Ricerca vana poiché ciascuno di noi è un individuo, una mente, un deposito di pulsioni emotive non ripetibili. Le persone politicamente mature sanno che in un sistema democratico occorre raccogliere i consensi attorno alla forza politica che rappresenti il meno peggio nel panorama dei partiti in campo. La ricerca del meglio porta inevitabilmente al frazionamento, alla polverizzazione del voto [...].

Un brivido di nostalgia colpirà, forse, molti italiani [...] quando guarderanno la tv per conoscere i risultati del voto: è possibile che tutti i principali leader del nostro teatro politico si possano dichiarare soddisfatti. E come ai (bei?) tempi della prima Repubblica, si possano proclamare vincitori. Così, la notte dell’elettore sarà agitata da sogni confusi e turbata dai dubbi. In teoria, la partita è relativamente semplice. [...] In pratica, si tratta di un anomalo e scorretto referendum su almeno quattro leader italiani. Una specie di sondaggio, ma con regole così diverse da quelle che sono stabilite nelle elezioni politiche da rendere abbastanza infondato il test e sostanzialmente abusive le conclusioni che se ne trarranno. [...]

La migliore di ieri

Tutto da rifare

Partecipare è essenziale per costruire il futuro

La sfortuna di Brown

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dall’editoriale di Carlo Azeglio Ciampi

dall’editoriale di Sergio Romano

[...] Ci sentiamo esuli in patria, non ci pare di avere ancora trovato il nostro posto. Invece c’è, quel posto, solo che è fragile e in pericolo. La destra autoritaria e forcaiola ha imposto al Paese le sue regole. La sinistra è l’unico argine possibile, la casa della sobrietà e della responsabilità, della gente per bene che fatica. Bisogna ricostruirla da dentro, puntare su chi ha il coraggio e la passione per farlo. [...] Pretenderemo che sia una sinistra laica coraggiosa e aperta, come i giovani ci chiedono. Pretenderemoche le generazioni oggi escluse possano entrare e contare. Tocca a loro, tocca a noi [...].

La nuova Europa si costruisce nell’urna, partecipare al voto è fondamentale, in gioco ci sono le grandi sfide del nostro tempo e decisioni così vitali non possono essere delegate. Questo è il succo vero, autentico, della consultazione elettorale che si apre oggi. Dobbiamo renderci conto che le istituzioni comunitarie non sono un sovrappiù, un ornamento, qualcosa di distante e lontano, ma piuttosto l’anima e il cuore dell’Europa e che il Parlamento è il fulcro di tutto ciò. Il luogo centrale dove si costruisce il futuro dei cittadini europei, dove si possono o meno tutelare i loro

interessi. Quel punto strategico intorno al quale ruota il consenso necessario perchè piena sovranità e coesione prevalgano sugli egoismi nazionali e i mille, troppi, interessi corporativi. I grandi temi che si trattano, in quel Parlamento, sono i temi che contano nella vita di ciascuno di noi, che riguardano il nostro presente e, ancora di più, il nostro futuro: l’ambiente, l’immigrazione, la bioetica, il lavoro che non c’è, pace, sicurezza, benessere e solidarietà, la costruzione del nostro domani passa di qui, perché solo da un Parlamento che rappresenta quasi cinquecento milioni di persone può venire una risposta che conti e pesi nel mondo. [...]

Giannelli sul Corriere

Come scrive Le Monde, Gordon Brown, premier dal 27 giugno 2007, corre il rischio di non riuscire a festeggiare il secondo anniversario della carica nazionale che ha atteso per parecchi anni all’ombra di Tony Blair. Nella grande crisi britannica del 2008 (la più grave dopo quella degli Stati Uniti) vi è oggi anche il dramma di uomo intelligente, serio, solidamente preparato ad affrontare le grandi tribolazioni della finanza internazionale, ma drammaticamente sfortunato. [...] La crisi finanziaria e il crollo del sistema bancario britannico hanno offuscato la sua immagine. [...]

Ecco il fronte del torto

Una campagna greve che con Bruxelles c’entra poco

dal commento di Mario Giordano

dall’editoriale di Massimo Franco

Ci mancavano solo le foto. E le foto sono arrivate. [...] Le immagini di villa Certosa bloccate in Italia sono state pubblicate in Spagna da El Pais. E naturalmente riprese in tempo reale, guarda caso da Repubblica, mentre l’Unità tornava ad attaccare Berlusconi con altre falsità sui voli di Stato. Giornali stranieri, Repubblica, Unità: ecco lì, ricomposto, il fronte del torto. Se fosse stata necessaria un’altra prova della vergogna, l’hanno impaginata senza esitazioni nell’ultimo giorno disponibile: così la chiusura della campagna elettorale può dimostrarsi all’altezza, pardon: alla bassezza, del suo intero svolgimento. Al confronto, una miniera è roba elevata. E pure più pulita. Gli scatti in questione sono quelli del reporter Antonello Zappadu, che li aveva offerti a Panorama per un milione e mezzo di euro. Dev’essere un ottimista, questo Zappadu. Se quelle foto valgono un milione e mezzo di euro, allora io sono già Papa [...]

È stata una campagna elettorale europea solo formalmente; in realtà, anche troppo italiana. Ruvida fino a risultare greve. Autolesionistica e logorante nella sua tendenza all’esagerazione polemica. Segnata dalla volontà berlusconiana di fare un pieno di voti anche personali, tale da blindarlo nella maggioranza, prima ancora che a Strasburgo; e dal tentativo del centrosinistra di approfittare delle sue vicende familiari per delegittimarlo moralmente, logorarlo, e frenarne le ambizioni trionfali. L’esito di questo duello dai contorni un po’ patologici sarà deciso fra oggi pomeriggio e domani sera,

quando si saprà chi ha vinto e chi ha perso anche nelle amministrazioni di alcune città. Fin d’ora, però, il bilancio non appare esaltante. La distanza non solo dai temi dell’Europa ma da uno scontro civile comporterà un prezzo. Il riferimento non è tanto alla pioggia di querele annunciate da Berlusconi nelle ultime ore contro i giornali, italiani e stranieri, che hanno pubblicato le foto proibite scattate mesi fa in una delle sue ville sarde. Il logoramento prodotto dal fango di queste settimane è provato dall’annuncio fatto ieri dal premier: una campagna per indurre la stampa estera a raccontare un’Italia meno caricaturale di quella che, secondo Berlusconi, viene descritta.

La fotografia

Il diritto alla serietà dall’articolo di Mario Ajello

Ultimi fuochi della campagna elettorale. Pier Ferdinando Casini va all’attacco di Berlusconi: «Con la demagogia non si governa, le famiglie hanno diritto alla serietà». E ancora il leader dell’Udc: «Basta gossip, gli italiani meritano di più». Intanto è duello fra Franceschini e Berlusconi. «Fermare il Cavaliere, vuole troppo potere», è l’appello del segretario del Partito democratico. Che incalza: «Berlusconi dice balle da quindici anni. Ed è patetico che ora parli di complotto». La replica del Capo del governo non si fa attendere e suona così: «L’opposizione rimesta nel torbido». Sul caso Noemi: «Mai stato da solo con questa ragazza». E sulla vicenda dei voli di Stato: «Sono aumentati per colpa della crisi». [...]

Roma, Napolitano alla festa dei Carabinieri (Ansa)

Evidentemente, il premier avverte che la sua immagine può essersi scalfita a livello internazionale. E vuole rimediare, sapendo che fra appena un mese l’Italia e lui personalmente saranno sovraesposti dal G8 all’Aquila. Su questo sfondo, la vittoria probabile del centrodestra sarebbe un balsamo, non un antidoto. E comunque, bisognerà vedere quali rapporti di forza emergeranno: non solo fra maggioranza ed opposizione, ma all’interno dei due schieramenti. L’idea del «derby padano » rivela una competizione feroce fra Pdl e Lega; e forse un gioco delle parti fra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, tesi a convincere gli elettori che la partita si gioca solo nel centrodestra [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo

Ci sono le elezioni e quindi la deontologia professionale mi suggerisce di non parlare di politica: parliamo di giornali, allora. Ho una brava collaboratrice, Paola, che qualche giorno fa mi ha fatto notare un curioso fenomeno, a pensarci senza precedenti: c’è un giornale che ormai quotidianamente appoggia tutti i suoi editoriali o quasi sulla lettura di un altro giornale. Il rapporto simbiotico e di dipendenza fra “Il Giornale” e “la Repubblica” ha creato insomma un raccordo che, per quanto ne sappiamo, è unico al mondo: tutti i giorni il quotidiano diretto da Mario Giordano commenta ampiamente l’edizione del giorno prima di quello diretto da Ezio Mauro. Che tempi... Se d’improvviso chiudesse “la Repubblica” anche “Il Giornale” dovrebbe abbassare la serranda. Giordano ogni tanto potrebbe anche ringraziare, no?

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Il Cairo, poi Buchenwald e si chiude in Normandia il lungo viaggio di Obama contro l’odio e l’ingiustizia

Giustizia, si apre la partita fra Bossi e il Cavaliere

dall’articolo di Barbara Spinelli

dall’editoriale di Francesco Verderami

Tra il discorso di giovedì all’Università del Cairo e la commemorazione dello sbarco in Normandia [...] in Francia, Barack Obama ha scelto la sosta a Buchenwald, il campo di morte dove tra il 1937 e il 1945 furono rinchiusi 250 mila esseri umani provenienti da cinquanta Paesi diversi. Morirono uccisi in 56 mila: 11 mila ebrei, gran parte del gruppo dirigente comunista a partire dal suo capo Ernst Thälmann, centinaia di soldati russi, e omosessuali, Rom, Sinti, uomini malati ritenuti «inabili al lavoro». Il Cairo, Buchenwald, la Normandia: tre luoghi e tre date si intrecciano, compongono insieme una storia e un tempo più vasto. Il passato dà pienezza al presente, il Ventesimo Secolo parla al Ventunesimo conferendogli profondità. In ambedue i secoli c’è sete di liberazione, in ambedue è questione di edificare un dopoguerra. Il 6 giugno 1944 in Normandia l’Europa fu liberata dal nazismo, l’11 febbraio 1945 furono i superstiti

Obama depone una rosa bianca a Buchenwald

di Buchenwald a salvarsi. Oggi tocca uscire da un’altra guerra, prima che precipiti in ennesimi orrori e distruzioni: tocca, come ha detto al Cairo il Presidente, metter fine all’infausta guerra tra civiltà. La criminalizzazione dell’Islam deve finire, perché il rischio è grande di punire la diversità nel diverso, e di considerare la diversità un pericolo. Tutte e tre le tappe - Il Cairo, Buchenwald, la Normandia - narrano la difficile edificazione di un

dopoguerra meno buio, fondato sulla memoria viva del passato. Nel suo discorso a Buchenwald Obama ha sottolineato la centralità della memoria, perché non esiste ricominciamento che possa farne a meno. Soprattutto quando si è messi a cospetto di orrori talmente dolorosi che nello spettatore «subentra il mutismo, l’incapacità di proferire verbo» (accadde allo zio Charlie Payne, soldato che partecipò alla liberazione del campo:

dall’editoriale di Paolo Lambruschi

La solitudine delle famiglie con un figlio affetto da grave disabilità resta spesso sotto una coltre di silenzio inesorabile. È uno dei drammi sociali meno ascoltati del nostro tempo, aggravato dalla crisi del welfare che taglia i fondi in accompagnamenti sociali per patologie considerate inguaribili. Anche i media lasciano queste storie ai margini, se ne ricordano solo quando un padre o una madre uccidono il figlio per un dolore solitario che ha varcato il limite della disperazione. Allora la cronaca concede un po’ di spazio alle 'tragedie della solitu-

La solitudine che colpisce le famiglie con un disabile dine' [...]. Non ci sono ricerche o statistiche che fotografano questa galassia, ma una ricognizione nei centri che stanno accanto alle persone affette dalle patologie più gravi – come ad esempio la Fondazione don Gnocchi – introduce a esperienze di sofferenza vissute nel silenzio. La solitudine nasce da tanti fattori; dall’enorme carico di lavoro casalingo quotidiano, dalle

rinunce professionali che l’amore genitoriale e il senso di colpa di padri e madri (non giustificato, evidentemente, ma presente) portano a compiere per offrire sempre il meglio al figlio con problemi motori e insufficienze mentali. Restano poco tempo e poche energie, subentra nel nucleo una comprensibile tendenza all’isolamento. Accanto a ciò non dobbiamo, però, scordare

«per mesi», tornato in America, si chiuse nel silenzio). Eisenhower ne ebbe coscienza, quando vedendo il drappello di scheletri viventi accanto alle baracche disse a sè stesso e decise: bisogna che tutti vedano in immagine quel che sto guardando [...] altrimenti verrà il giorno in cui l’impensabile diverrà un’opinione. Anche questa decisione ha voluto rammentare Obama, e anche in questo caso le tre tappe del suo viaggio si incrociano e quasi si fondono. Non si inizia una nuova relazione tra Islam e Occidente negando quel che è accaduto durante il nazismo. Non ci si mette a fabbricare un dopoguerra «raccontando menzogne sulla nostra storia». Obama sarà intransigente con lo Stato israeliano, giovedì ha definito «intollerabile» la vita dei palestinesi che vivono in terre di occupazione e ha chiesto al governo di Gerusalemme di smettere subito gli insediamenti, ma tutto questo ha senso se si riconosce quel che gli ebrei hanno sofferto e come avvenne la distruzione dell’ebraismo in Europa. [...]

il peso che ancora rivestono nel Belpaese i pregiudizi culturali verso i disabili e i loro congiunti in campo lavorativo e nella rete degli amici e dei conoscenti. Al sud, in particolare, la disabilità è ancora considerata da molti una vergogna e le difficoltà sono maggiori. Spesso chi ha un figlio disabile deve migrare al nord per offrirgli migliore assistenza e possibilità di inclusione sociale. E la prima ricaduta della solitudine è il crescente numero di separazioni che seguono la nascita di un bambino disabile. Uno dei due coniugi (più frequentemente, dice la prassi, il marito) 'rifiuta' il nuovo nato e le conseguenti responsabilità. [...]

Anche solo l’annuncio di poter cedere Kaká al Real e il Veneto alla Lega, alla vigilia delle elezioni, sembrerebbe un errore. Comunque non da Berlusconi. Ma se il premier si è esposto fino a questo punto c’è un motivo. L’idea di prospettare con un anno d’anticipo la candidatura in Veneto di un governatore leghista è stata una mossa calcolata. Meglio, obbligata. L’apertura del Cavaliere al Carroccio è una mossa difensiva, su questo non c’è dubbio, è il primo passo di una strategia che mira intanto a chiudere rapidamente le vertenze aperte. Non è un caso se Berlusconi ha annunciato di voler risolvere subito la crisi siciliana, rinnovando l’alleanza con Lombardo. E poco gli importa dei mal di pancia dei dirigenti locali. Il premier vuol rinforzare gli ormeggi della maggioranza senza perder tempo, come avvertisse l’approssimarsi di una tempesta. È stato Bossi a indicare da dove arriva il tempo, ma in pochi l’hanno inteso giovedì sera, mentre comiziava a Milano insieme al premier per conquistare voti: «Il lodo Alfano non si tocca, cara sinistra». Che c’entra il «lodo Alfano» con la provincia di Milano e le Europee? E che c’entra la sinistra? È vero, la prossima settimana alla Camera — a urne appena chiuse — si voterà la mozione del Pd che propone di abolire la legge con cui si sospendono i procedimenti giudiziari contro le alte cariche dello Stato. Ma l’opposizione non ha i numeri per battere il centrodestra, eppoi Casini si è astenuto quando il provvedimento è stato varato. In realtà il Senatùr parlava a Franceschini perché altri intendessero, perché è dal palazzo della Consulta che giungono sinistri scricchiolii, è lì

che — raccontano nel governo — la maggioranza dei giudici della Corte sarebbe orientata a bocciare il lodo per incostituzionalità. Personalità molto accreditate ne hanno discusso riservatamente, e attraverso autorevolissimi esponenti dell’esecutivo le voci sono giunte a Berlusconi. La partita è ancora in corso, non è chiaro se si concluderà in autunno o prima dell’estate, così come non è chiaro se le perplessità si concentreranno su tutta la legge o solo su una parte. Ma dietro i nodi giuridici è evidente l’impatto politico se la Corte decretasse il pollice verso. È evidente — spiegano nella maggioranza —che il premier non resterebbe passivo dinnanzi all’ennesimo tentativo di logorare la sua immagine. Ecco spiegata la mossa di Berlusconi con la Lega. L’arrocco tra il Cavaliere e Bossi, come negli scacchi, è insieme un tratto di difesa e di minaccia, che può preludere persino al precipitare della legislatura se precipitassero gli eventi. Certo Berlusconi non si tirerebbe indietro, «io non mollo» ha ripetuto in questi giorni, evocando «il ’94», un «nuovo tentativo di ribaltare la sovranità del voto». E senza il Cavaliere a palazzo Chigi non ci sarebbe spazio per altre soluzioni, «non c’è spazio per governi tecnici», ha detto giovedì Tremonti dopo un’intervista a Sky Tg24 economia, nel corso della quale aveva attaccato «i santoni che sono diventati vecchi illudendosi di mandare Berlusconi a casa». Secondo il ministro dell’Economia «la Lega non ci starebbe mai. Perciò in Parlamento non ci sono nemmeno i numeri per votare una Finanziaria e poi andare al voto». Più chiaro di così. «Umberto» non mollerà «Silvio», «anch’io ho vissuto sulla mia pelle la giustizia a fini politici». [...]

Crisi, alla Cina non basta la sua economia di Stato

Non c’è solo Noemi: c’è anche il Milan e allora ecco dieci domande su Kakà

Discariche dell’anima

dal commento di Geminello Alvi

dal corsivo di Luca Mastrantonio

dal corsivo di Massimo Gramellini

È chiaro che il pink-tank, ossia il nucleo operativo messo su da Palazzo Chigi per far fronte all’affare Noemi, si è occupato anche del caso Kakà. [...] Ecco dieci domande per Silvio Berlusconi [...] 1) Signor presidente, come e quando ha conosciuto l’ingegner Bosko Leite, il procuratore di Kakà? L’ingegner Leite è veramente suo padre? O era il geometra di Craxi? 2) Veronica Lario ha detto che Lei, signor presidente, «frequenta minorenni». Frequentava Alexandre Pato, noto come il Papero, anche prima della sua festa di compleanno, il 2 settembre 2007? 3) Veronica Lario ha detto che lei «non sta bene», ha bisogno di cure. Signor presidente, onestamente, Lei si fida ancora di MilanLab? 4) Perché Adriano Galliani, avvistato a Madrid, ha depistato i giornalisti dicendo che era in Romagna, dalle parti di Rimini, guarda caso dove passerà l’estate Noemi Letizia? 5) Signor presidente, quando Kakà ha detto di no ai centocinque milioni offerti dal Manchester City, Lei l’ha elogiato, dicendo che «i soldi non sono tutto». Ora, però, Lei vende Kakà per poco più della metà. [...] Perché non fa entrare lo sceicco nella società?

Cosa spinge sessanta albergatori di un’isola incantata a svuotare le fogne direttamente in mare, davanti a una delle spiagge più belle, ammorbando la natura che dà loro lavoro e benessere? Nel gesto atroce e autolesionista degli inquinatori di Ischia si ritrova una sintesi dei tre fattori che rappresentano la fotografia della crisi morale italiana. Il primo è l’ignoranza: si usa il mare da pattumiera come se fosse il pozzo dell’oblio e le onde avessero il potere di dissolvere l’immondizia o di trascinarla in un altrove che non ci riguarda e di cui non saremo noi a pagare le conseguenze. Il secondo fattore è l’idea che ciò che appartiene a tutti in realtà non appartenga a nessuno. [...] Il terzo fattore, a mio avviso il più grave, è la morte del futuro. Ne parlo spesso, forse per esorcizzarla. Ma in quei sessanta albergatori che per risparmiare il costo di uno smaltimento corretto dei rifiuti accettano il rischio di inquinare i luoghi nei quali vivono e sulla cui bellezza campano, vedo la mentalità diffusa di chi considera domattina l’ultimo orizzonte immaginabile della propria vita. E pur di far quadrare i conti della settimana è disposto a pregiudicare quelli dei figli e dei nipoti.

La passione per la Cina e le cineserie hanno contagiato più volte l’Occidente: nel Settecento quando si costruivano i padiglioni in stile cinese. E s’ammiravaanche la burocrazia di quel Paese. Follemente, poiché già allora essa era una causa di potente decadenza di quella nazione. Per non dire degli anni Settanta del secolo trascorso e della collera e della follia che invasero gli studenti dell’Occidente e li fecero infatuare per le mistiche liberticide del libretto rosso. Ma il vizio ora ritorna. E s’infila nelle lodi che in troppi hanno dedicato agli interventi del governo comunista per far fronte alla crisi. Quasi a dire che in fondo la strage di Tienanmen, per quanto esecrabile, è servita al bene di tutti, e che il dispotismo cinese anzi ancora ci aiuta. Ma quanto questa lode si giustifica con i dati economici? E quanto i rimedi statalisti, ovvero le enormi misure anticrisi pari al 12% del Pil, funzionano? Rispondere a queste domande servirebbe non solo a evitare i soliti zeli in eccesso verso la Cina. Potrebbe essere forse anche la maniera per capire meglio se davvero gli eccessi del mercato possono essere curati da un eccesso di Stato.

Una cura di cui molto dubiterei. Il governo cinese mira anzitutto a un tasso di crescita del Pil dell’8% per quest’anno. E in effetti, per quanto la crescita reale cinese si sia dimezzata rispetto al 2007, si è ritrovato al 6,1% dopo il primo trimestre 2009, sempre su base annua. Un numero che parrebbe giustificare dunque l’ottimismo dei successori della dinastia di Mao. E se ne potrebbe dedurre pure che i mesi peggiori sono passati e il pacchetto di stimoli statali per 586 miliardi di dollari funziona. Tuttavia, se poi si considera il dato a prezzi correnti, la situazione risulta meno confortante. La crescita nominale si ridurrebbe infatti, sempre al primo trimestre, addirittura al 3,6% secondo alcune stime dell’autorevole AEI. La deflazione si sarebbe portata via un 2,5 per cento di crescita. E il crollo cinese prenderebbe altri contorni. La crescita nominale ne risulterebbe infatti ridotta a meno di un quinto di quella del 2007. Non siamo certo ai tassi negativi europei, ma il quadro appare più cupo anche in Cina. E anche gli umori più recenti della stampa internazionale sono del resto oggi prudenti in una misura maggiore di solo qualche mese fa. [...]

Kakà esulta dopo il suo gol alla Fiorentina, la settimana scorsa

6) Lei ha detto che non voleva vendere Kakà, ma non può andare contro la volontà del giocatore. Kakà, in prima pagina sulla Gazzetta dello sport, ha ribadito che vuole stare a vita al Milan. Secondo Lei la Gazza è un giornale comunista che complotta contro la Sua persona? 7) È vero che ha chiesto la notificazione della cessione di Kakà dopo le elezioni europee? Perché non allungarlo fino alla Sua elezione al Quirinale? 8) Il Governo ha fatto leggi ad personam per i suoi interessi aziendali e processuali. Perché non ha mai fatto una legge di agevolazione fiscale per le società calcistiche italiane, così da rendere i club competitivi con altri campionati?

9) È vero che Lei, signor presidente, considera Giuseppe Favalli l’erede di Paolo Maldini? Perché il primo rinforzo milanista è il rinnovo del contratto di un difensore di trentasette anni, mentre scarica il ventitreenne Yoann Gourcuff ? È vero che Favalli ha solo trentasette anni? All’esame del carbonio 14 di una sua ciocca di capelli, a opera dei Ris di Parma, è risultato molto più vecchio. Quando ne parlerà a Porta a Porta? 10) È vero che Ronaldinho la chiama «papi» anche se ha ventinove anni e per un calciatore che non vuole correre è un’età da pre-pensionamento? Signor presidente, non giuri sulla testa dei suoi figli, che del Milan se ne fregano.

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Domenica 7 giugno 2009


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Domenica 7 giugno 2009

IL FILM

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Pannella, urna a Regina Coeli

La prima volta del principe

Palermo, nel seggio con i topi

Cipro, mamme con i piccoli al seguito

A Francoforte senza cabine

La figlia di Basescu per la new entry Romania

HA votato, diligentemente, mezz’ora dopo l’apertura del seggio il leader radicale Marco Pannelli, che ha deposto la sua scheda nell’urna al carcere di Regina Coeli.

PRIMO voto in Italia per un erede Savoia. Un emozionato Emanuele Filiberto si è recato ieri nel seggio di palazzo del Municipio a Torino.

IN una scuola elementare palermitana il voto è stato disturbato da due grossi roditori, uccisi da un poliziotto a colpi di scopa. Oggi i locali del seggio saranno disinfestati.

UNA giovane mamma infila la sua scheda elettorale nell’urna a Nicosia (Cipro). In tanti hanno portato con loro i figli piccoli, per i quali spesso imbucare le schede si è traformato in un gioco.

IN Germania si vota su un tavolo, con le schede in bella vista. Nella foto un seggio allestito in una circoscrizione consolare a Francoforte sul Meno

ESORDIO al voto europeo per la Romania, dove corre per il Parlamento anche la 28enne Elena Basescu, figlia del presidente. E nota soprattutto per flirt e scorribande modaiole sullo stile di Paris Hilton.

Molte critiche sulla gestione del terremoto

Italia al voto

L’Aquila, seggi nelle tendopoli e astensionisti per protesta

Per l’Europarlamento votanti in calo Tre punti in meno rispetto al 2004

di BERARDINO SANTILLI

Langue il sabato elettorale Al via in un giorno inconsueto le elezioni europee e amministrative. L’affluenza maggiore è prevista oggi Una ragazza legge l’elenco delle liste nella tendopoli elettorale a L’Aquila

ROMA - Alle 22 di ieri sera si è chiusa la prima giornata di voto di europee e amministrative. In base ai primi dati arrivati al Viminale, l’affluenza alle urne per le elezioni europee, rilevata a chiusura dei seggi, dovrebbe attestarsi intorno al 17,5 %, in calo di tre punti rispetto alle europee del 2004. A scoraggiare la presenza ai seggi potrebbe essere stata l’inconsueta giornata di voto del sabato. Per oggi è attesa la maggiore affluenza. La tornata elettorale è iniziata alle 15, quando si sono aperti i seggi per le europee e per il rinnovo di consigli e giunte in 62 province e 4.281 comuni. Per il parlamento di Strasburgo sono chiamati al voto oltre 49 milioni di elettori, mentre le amministrative interessano quasi 33 milioni e mezzo di italiani. Si potrà votare anche oggi dalle 7 alle 22. Alle europee tornano le preferenze e per essere eletti la lista dovrà superare lo sbarramento del 4%. LE SFIDE PER EUROPEE E AMMINISTRATIVE Per le comunali si vota in 30 capoluoghi di provincia, tra cui Bologna, Firenze, Padova, Ancona, Bari. Tra le principali sfide per le provinciali, Milano, Torino, Bologna, Venezia, Napoli. In Veneto il voto è un test importante per Pdl e Lega. Con l’occhio rivolto alle regionali del prossimo anno. «Il Veneto – ha dichiarato ieri il premier – andrà a chi prenderà più voti alle europee, e vincerà il Pdl». «La Regione – ha detto invece il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, del Carroccio – andrà di certo a un leghista». Dario Franceschini ha votato in un seggio di Roma, a due passi da Fontana di Trevi. Il leader

A Napoli denunce di brogli Giallo italiani all’estero

del Pd ha dribblato i cronisti: «Non si parla, c'è il silenzio stampa», si è limitato a dire. IL MONITO DELLA MARCEGAGLIA

Un monito è arrivato da Emma Marcegaglia. «Adesso che è finita questa bruttissima campagna elettorale, è finita anche la ricreazione - ha detto la presidente di Confindustria – vogliamo che la politica torni ad occuparsi dei problemi veri». DEFEZIONI A MILANO, TOPI A PALERMOAvvio travagliato a Milano, dove 2.400 scrutatori hanno rinunciato all’incarico: mille solo da venerdì. E nelle ultime 48 ore circa 80 presidenti di seggio hanno dato forfait. Il Comune ha dovuto mobilitare in tutta fretta i suoi addetti. Inoltre i seggi hanno aperto in ritardo: le schede elettorali, ristampate nella notte dopo che il Consiglio di Stato ha escluso il simbolo della Dc di Giuseppe Pizza, sono

state consegnate all’ultimo minuto. In un seggio elettorale di Palermo, invece, tre topi hanno creato panico tra gli scrutatori. A NAPOLI ASSENTEISMO E SOSPETTI DI BROGLI Nel capoluogo campano 600 autisti dell’azienda di trasporto hanno comunicato di doversi assentare per svolgere il ruolo di rappresentanti di lista nei seggi: circa 40 linee sono state soppresse. Inoltre sono scattate le prime denunce di possibili brogli, con il Pd che sospetta i rappresentanti di lista del centrodestra di esercitare il doppio voto: nel seggio di appartenenza e in quello in cui sono rappresentanti di lista. La prefettura ha diramato una circolare. A Castellarano (Reggio Emilia) arrestato un quindicenne, accusato con due amici di aver fatto esplodere un grosso petardo in un seggio.

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Spoleto si affida alla tecnologia: adotterà una speciale penna digitale per trasmettere in tempo reale i dati elettorali dai seggi all’ufficio elettorale. IN MANETTE CANDIDATO SINDACO DELL’ANCONETANO Secondo la versione dell’interessato, si tratterebbe di «un equivoco». Intanto Michele Campanelli, di 27 anni, candidato sindaco a Monsano è finito in manette insieme con un imprenditore edile, Samuele Cristalli, di 32 anni. I carabinieri li hanno arrestati dopo averli trovati in possesso di circa 4 grammi di cocaina e compariranno davanti al magistrato il 24 giugno. Entrambi sono stati già rimessi in libertà. Campanelli, che dovrà rispondere di possesso di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, è un ingegnere informatico ed è candidato alla guida di Monsano da una lista

CURIOSITÀ

civica: l’arresto non influisce sull'elezione e il candidato sindaco resta assolutamente eleggibile. LA PRIMA VOLTA DI UN SAVOIA Ieri è stato anche il giorno del primo voto per un erede di casa Savoia in Italia. Emanuele Filiberto, candidato Udc alle Europee, ha votato nel pomeriggio a Torino. «Sono molto emozionato – ha detto Emanuele Filiberto – ed anche triste perchè finisce questa campagna elettorale interessante, bella, che mi ha fatto stare a contatto con la gente e mi ha permesso di tornare alle mie radici». ITALIANI ALL’ESTERO, PROTESTE A PARIGI Proteste a Parigi dove molti cittadini italiani non hanno potuto votare: il Consolato non ha mai inviato loro la scheda elettorale per le europee e al seggio non erano nell’elenco degli aventi diritto.

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Il voto dei “big”, tra alte cariche e leader Molti protagonisti della sfida elettorale si sono recati al seggio poco dopo l’apertura di SERENELLA MATTERA

Casini al voto

ROMA - E’ iniziato il lungo fine settimana dei leader di partito, divisi tra il personale appuntamento con le urne e l’attesa dei risultati. Al voto ieri anche le alte cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e la signora Clio votano, come sempre, all'istituto Margherita di Savoia, in via Panisperna, nel centro di Roma. Nella capitale, ma in via Novara, vota il presidente della Camera Gianfranco Fini. Mentre il presidente del Senato Renato Schifani va alle urne nella sua Palermo, presso la scuola elementare Lambruschini. Il premier Silvio Berlusconi vota a Milano, presso la scuola media Dante Alighieri. Tornando ai leader,Oliviero Diliberto (Pdci) è stato tra i primi a ritirare la scheda elettorale: ieri alle 15, all'apertura dei seggi, in piazza Risorgimento, a Roma. Il segretario del Prc, Paolo Ferrero, ha trascorso il pomeriggio di ieri in

montagna con i figli e andrà alle urne stamattina nella sua Pinerolo. Hanno votato entrambi ieri i leader di Udc e Idv: Pier Ferdinando Casini alla scuola Principessa Mafalda a Roma, con la moglie Azzurra Caltagirone; Antonio Di Pietro, anche lui con la famiglia, al suo seggio a Curno, in provincia di Bergamo. Vota a Roma il segretario del Partito democratico Dario Franceschini. E nella Capitale sono andati alle urne anche i radicali Marco Pannella ed Emma Bonino. Pannella ha votato presso il carcere di Regina Coeli. Umberto Bossi ieri si è recato al seggio di Gemonio, ma non ha ancora votato. Stamattina invece andrà alle urne a Terlizzi (Bari) Nichi Vendola. Sempre oggi, a Torino, voterà Piero Fassino. Domani alle 22, a urne chiuse, inizierà l'attesa dei risultati. I partiti hanno stabilito il quartier generale nelle rispettive sedi. L’Italia dei valori seguirà lo spoglio dall'Hotel Majestic, a Roma.

Copasir, Fiano (Pd) risponde: «Si vuol distogliere l’attenzione dai voli»

Villa Certosa, il caso sicurezza Dopo le foto, il Pdl solleva il dubbio di falle nella sorveglianza ROMA - Almeno altri cinque voli di Stato "sospetti". Ma l'impressione dei magistrati è che siano molti di più. La procura di Roma ha individuato altre quattro date in cui le foto di Antonello Zappadu mostrerebbero Silvio Berlusconi e i suoi ospiti a bordo di aerei della Presidenza del Consiglio. VOLI, SI ALLAGA L’INDAGINE L'ipotesi di abuso d'ufficio dunque non resta inchiodata alle immagini della festa a Villa Certosa del 24 maggio 2008, a quelle che hanno provocato l'apertura dell'inchiesta. Si allarga lo spettro dell'indagine sul premier, il procuratore Ferrara ha incaricato i carabinieri di controllare le "migliaia" di foto sequestrate nell'intero archivio di Zappadu, che dal dicembre 2007 si è appostato tra le trenta e le quaranta volte all'aeroporto di Olbia e vicino a Villa Certosa per scattare immagini sulle feste del premier. L'obiettivo del pm è verificare in quante istantanee compaiono aerei della presidenza del Consiglio e chi c'era a bordo. Di fatto la verifica della magistratura si è allargata all'intero mandato di Berlusconi. La procura di Roma cercherà di chiudere la verifica sui voli di Stato entro la prossima settimana, dunque il fascicolo sarà trasmesso al tribunale dei ministri, competente per i reati ministeriali, dopo il voto per le Europee. Nelle foto appaiono anche aerei della Fininvest. VILLA CERTOSA, SI APRE IL CASO SICUREZZA E se su villa Certosa anziché l'obiettivo di un fotografo fosse stato puntato un fucile? Dopo gli scatti pubblicati da El Pais, a porre la domanda sono l'onorevole Fabrizio Cicchitto (nella foto) e i senatori Giuseppe Esposito e Gaetano Quagliariello, membri Pdl del Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza). «Quale copertura, quale protezione danno al presidente del Consiglio le strutture dello Stato a ciò preposte, in primo luogo uno dei servizi segreti?», affermano in una dichiarazione congiunta i tre parlamentari del Pdl. E continuano: «E se sul presidente del

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POLITICA E GOSSIP

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Il premier testimone di nozze del Governatore veneto Galan Un bracciale in dono per la sposa

Consiglio e i suoi ospiti invece dell'obiettivo di un fotografo fosse stato puntato un fucile? Ciò vuol dire che il presidente del Consiglio fin qui non è stato sufficientemente protetto». «Le domande di Cicchitto, Esposito e Briguglio circa l’efficienza del sistema di sicurezza del presidente del Consiglio, sono legittime, ma sono evidentemente anche strumentali a uno sviamento dell’attenzione generale sul tema dei voli di Stato», afferma Emanuele Fiano (Pd), componente del Copasir. «Queste domande troveranno risposta nella sede propria, e cioè il comitato di controllo parlamentare».

| CAMPAGNA ELETTORALE E VELENI | La Federazione della stampa invita il Cavaliere a un confronto ROMA – «La campagna elettorale che si è appena conclusa ha evidenziato ancora una volta problemi notevoli nel rapporto fra il presidente del Consiglio e l’informazione. I giornalisti italiani – pochi giorni fa equiparati a delinquenti per la loro volontà di “fare del male” – si sono sentiti dire venerdì sera che “la stampa fa una rappresentazione dell’Italia che non è quella reale”. Nonostante possa beneficiare dell’evidente rinuncia di qualche collega al diritto-dovere di porre domande, Berlusconi continua a rappresentare l’informazione del nostro paese a lui ostile, intenta a distorcere la verità dei fatti». Lo scrive in un comunicato Roberto Natale, presidente della Fnsi, aggiungendo «persino peggiori sono i rapporti con i giornalisti stranieri,

disinteressati a “scrivere la verità sul governo”; la stampa estera sarà perciò destinataria dopo il voto – ha annunciato il premier –di una “opportuna azione mediatica”». Natale sottolinea quindi che «il presidente del Consiglio, parlando a Matrix, ha lamentato il fatto che la Federazione della Stampa non lo abbia mai invitato ad un incontro. Non è vero, ma il sindacato dei giornalisti vuole comunque prenderlo in parola» e pertanto «la Fnsi invita Berlusconi a tenere una conferenza-stampa nella sede del sindacato dei giornalisti: un incontro coi rappresentanti dell’informazione italiana ed estera, secondo le consuetudini che regolano i rapporti fra giornalisti e governi. Il dovere fondamentale della nostra categoria è il rispetto della verità sostanziale dei fatti».

Galan e la moglie Sandra

di RAFFAELE CESARANO CINTO EUGANEO (PADOVA) – Un rovescio d’acqua piovana ha suggellato l’antico detto che vuole la sposa bagnata e fortunata per Sandra Persegato, che ieri è diventata la moglie del presidente del Veneto, Giancarlo Galan. E il governatore non ha nascosto le sue emozioni ai suoi due testimoni, il premier Silvio Berlusconi e il senatore Marcello Dell’Utri. Trecento gli invitati, molti del mondo politico, dal vice presidente della Camera Antonino Leone all’avvocato Niccolò Ghedini. Tra i ministri veneti, presente Brunetta: alla sua fidanzata è toccato il bouquet lanciato dalla sposa. Villa Rodella, villa settecentesca di Galan, era blindata come si conviene in queste occasioni. Il premier è stato affettuoso con il governatore facendogli capire che potrà essere nuovamente lui alla guida del Veneto perchè è certo che il Pdl vincerà le elezioni europee. Il matrimonio è iniziato in ritardo perché Galan ha tentato di convincere il premier a celebrare il rito civile, lasciando il ruolo di testimone di nozze a Ghedini. Berlusconi ha regalato alla sposa un bracciale degli anni '50 con brillanti, zaffiri e perline.

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gno nella lista dei 49 Comuni terremotati e per denunciare la grave crisi socio-economica in cui verL'AQUILA –Nel tardo pomeriggio di ieri, nel quar- sa il centro Abruzzo. In serata alcuni agenti della tiere Torrione in due dei seggi più popolosi Digos hanno sequestrato le due urne contenenti le dell’Aquila - sistemati in due tende – su circa 1.600 schede elettorali riconsegnate dai cittadini. Gli agenti hanno portato in caserma i aventi diritto aveva votato una vencomponenti del comitato organiztina di persone: basta questo dato zatore della protesta: la polizia sta per tastare la poca voglia di voto effettuando ulteriori accertamenti nelle tendopoli dove non è stata alta per verificare se nell’iniziativa mesl’affluenza alle urne aperte per le sa in atto dai commercianti e da alelezioni europee dopo il rinvio delle cune associazioni di Sulmona, posprovinciali e delle amministrative sano essere ravvisate violazioni di a causa del terremoto del 6 aprile legge. scorso. Qualche vento di protesta ha sofE secondo le prime stime, nella fiato anche all’Aquila: a Piazza prima delle due giornate dedicate d’Armi, la tendopoli più affollata al voto, neppure dalla costa abruzdella città con i 1.800 sfollati, un zese c'è stato un ritorno record nogruppo di persone, in anonimato, nostante l’Arpa abbia organizzato ha dichiarato di non voler votare bus navetta a ripetizione; delle naperchè critico sulla gestione del tervette sono state organizzate anche remoto. Nel Comune dell’Aquila dall’Esercito. Alla base del presunsono 60.662, di cui 29.197 uomini e to astensionismo lo shock ancora Un seggio nella tendopoli 31.465 donne, gli aventi diritti al forte per il terremoto e sentimenti voto. Secondo una stima sarebbero circa diecimila di sfiducia negli interventi post terremoto. La prima giornata è stata segnata anche da una gli aventi diritto negli altri 48 comuni che fanno protesta con la riconsegna di mille tessere eletto- parte della mappa del terremoto. I seggi aperti sorali da parte dei cittadini di Sulmona (L'Aquila) no 81: sono insediati anche in alcune tendopoli in contro il mancato inserimento del capoluogo peli- sostituzione degli edifici inagibili per il sisma.


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Domenica 7 giugno 2009

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Domenica 7 giugno 2009

Il voto in Basilicata Il via vai nelle sezioni è cominciato senza incidenti. Vota presto la maggior parte dei candidati ma la domenica rimane il giorno “preferito”.

Il buon esempio dei candidati

Alcuni scatti della prima giornata di votazioni. Sia nei due capoluoghi di Provincia che nei paesi della provincia non sono stati registrati episodi particolari. Oggi, i seggi apriranno alle 7 e resteranno aperti fino alle 22: subito si procederà con lo spoglio per le europee (le foto in questa pagina sono di Mattiacci)

Superata la previsione: sfondano le europee di SARA LORUSSO

Appuntamenti con lo spoglio SI voterà ancora per tutta la giornata di oggi, dalle ore 7.00 alle ore 22.00. In totale, nel Paese si dovranno eleggere 72 membri del Parlamento europeo, di cui 18 spettanti alla circoscrizione meridionale. In lizza, la presidenza di 62 Province e di sindaci di 4.281 comuni (di cui 30 sono capoluoghi di provincia). Proprio nella circoscrizione Sud risiedono 13.914.865 abitanti, sono elettori in 12.445.980. Lo scrutinio dei voti per il Parlamento europeo inizierà a partire dalle ore 22.00 di domenica 7 giugno, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti. Lo scrutinio dei voti per le consultazioni amministrative avrà inizio alle ore 14.00 di lunedì 8 giugno, dando la precedenza allo spoglio delle schede per le elezioni provinciali, comunali e, eventualmente, circoscrizionali.

DATI ON LINE

Aggiornamenti in tempo reale IL comune di Potenza è l’unico tra i 55 municipi lucani in cui si affrontano le amministrative (45 nel Potentino, capoluogo compreso, e 12 a Matera) ad affrontare il voto con la possibilità del doppio turno. Proprio nel capoluogo sarà possibile, per tutti i cittadini, curiosare ed informarsi sui dati dell’affluenza e dello spoglio: in tempo “quasi” reale i dati saranno caricati su un link speciale dedicato alle elezioni pubblicato sul sito del comune. Per i dati generali, basterà invece connettersi al sito del Viminale.

DA RICORDARE

Sezioni accessibili PER tutti gli elettori che avessero perso la tessera elettorale, è sempre possibile, durante l’orario dedicato alle operazioni di voto, richiederne un duplicato all’ufficio elettorale del comune di residenza. La tessera è valida fino all’esaurimento degli appositi spazi (sono diciotto e per ciascuna votazione viene riempito uno spazio con un timbro che indica data della elezione e numero di sezione, da parte di uno degli scrutatori). E’ possibile ritirare la tessera elettorale dei propri familiari presentandosi all’ufficio competente muniti di un proprio documento di identità e di quello degli interessati (basta una fotocopia), purchè accompagnato da una delega scritta. giacenza. Naturalmente il numero complessivo è maggiore e tiene conto anche di quelle che i materani non hanno chiesto di ritirare nei giorni scorsi.

I duplicati consentiranno agli elettori di poter effettuare con regolarità, le operazioni nel corso dei due giorni dedicati alle consultazioni. a.ciervo@luedi.it

Per esercitare il diritto di voto, gli elettori disabili, possono recarsi in una delle sezioni “accessibili” indicate da ogni comune in un apposito elenco. Gli elettori dovranno però esibire, oltre alla tessera elettorale, l’attestazione medica dell’unità sanitaria locale, anche se rilasciata per altri scopi, o patente di guida speciale.

minuti dopo le 22 ha diffuso i dati della maggior parte dei centri: 20,22 per cento ad Irsina, 27,68 a San Giorgio Lucano, 21,96 a Tursi; 14,54 a Pisticci, 38,71 a Valsinni. Fin dal primo pomeriggio, in molti, almeno nel capoluogo, si sono recati alle urne. «Così, almeno per il fine settimana mi riposo un po’. Dopo una campagna elettorale così complicata, è quasi necessario». Miko Somma è stato il primo tra i candidati a sindaco del capoluogo di Regione a varcare il portone del seggio elettorale. Ore 15.05, primato

RIASSUMENDO...

Poche regole per indicare il proprio voto in cabina: ogni ente ha il suo colore

Alla Provincia non vale il “disgiunto” ELEZIONI EUROPEE Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, con la matita, un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta. I voti di preferenza (massimo tre) si esprimono scrivendo nelle apposite righe, tracciate nel rettangolo contenente il contrassegno della lista, nome e cognome o solo cognome. ELEZIONI PROVINCIALI La scheda è di colore giallo e ciascun elettore può votare: per uno dei candidati al consiglio provinciale, tracciando un segno sul relativo contrassegno, oppure per uno dei candidati alla carica di presidente della provincia e per uno dei candidati al consiglio provinciale ad esso collegato, tracciando anche un segno sul relativo contrassegno. Ancora, per un candidato alla carica di presidente della provincia. ELEZIONI COMUNALI Con più di 15 mila abitanti, la scheda del comune è azzurra. L’elettore può votare per una lista (il voto è attribuito anche al candidato sindaco collegato); solo per un candidato a sindaco; per un candidato a sindaco e per una delle liste collegate (con segno sul simbolo); per un candidato a sindaco e per una lista non collegata (il segno va sul relativo simbolo). Vale un solo voto di preferenza. Nei comuni con meno di 15 mila abitanti il voto potrà essere espresso tracciando un solo segno di voto sul nominativo di un candidato a sindaco; con un voto sul contrassegno di una delle liste; con un segno sia sul contrassegno che sul nominativo del candidato sindaco (si può esprimere una preferenza).

raggiunto almeno nella competizione del pre-risultati. Per il dato elettorale, ovviamente, bisogna attendere ancora un po’. Votano in tanti tra i candidati a Palazzo di città, a partire da Vito Santarsiero, Emilio Libutti e Salvatore Lacerra (candidati sindaco per il centrosinistra, l’Unione di centro e il Movimento per le autonomie) sono stati avvistati a pomeriggio inoltrato nei seggi di riferimento. Prima, invece, ha fatto Marcello Travaglini (Prc). Alla prova delle urne, c’è anche Antonio Autilio (Idv). A proposito di istituzioni, ha votato nel primo pomeriggio di ieri, sempre nel capoluogo, anche il vescovo di Potenza, Agostino Superbo, in uno dei seggi del centro storico. Peppino Molinari, invece, candidato sindaco del centrodestra sceglie la domenica mattina per esercitare il proprio diritto al voto: oggi, a metà giornata, rigorosamente dopo la Santa messa. Abitudine cara a molti elettori del capoluogo e della provincia. E ha annunciato la visita mattutina al seggio di riferimento anche il candidato alla Provincia di Potenza per il centrosinistra, Piero Lacorazza. Dall’hinterland e dai paesi del potentino, non sono stati segnalati incidenti o

episodi particolari. Se si escludono prevedibili ritardi dovuti alla mancata presenza di presidenti che non si sono recati al seggio loro assegnato: come da norma, dopo la mezzora consentita di ritardo, sono stati sostituiti da un altro presidente indicato negli appositi elenchi comunali. Ma situazioni di questo tipo hanno inevitabilmente ritardato le operazioni di preparazione che sono andate avanti fin dalla nove di ieri mattina. Nel frattempo, soprattutto nei centri storici e nei luoghi di ritrovo, soprattutto ieri mattina, continuava un pezzo “casalingo” di campagna elettorale, fatto di chiacchiere e presenza. A Potenza, nella via principale, non era così difficile avvistare diversi candidati e segretari di partito, tra un caffè e un capannello, due parole e un “in bocca al lupo”, provare a “sondare” il terreno. «Che aria tira? Novità?». La curiosità mista a speranza. E non era difficile ascoltare ancora qualche cittadino alle prese con gli ultimi dubbi sulle modalità del voto, disgiunto o meno, tra simboli da segnare e croci da posizionare, facendo attenzione a non annullare il voto.

Il 30,20% di schede arancio

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POTENZA - L’affluenza del capoluogo supera le previsioni nel primo giorno di voto. La media è alta: alle 22, ieri sera, aveva votato il 30,20 per cento degli aventi diritto per le europee, il 29,91 per le provinciali e il 29,90 per le elezioni comunali. Un dato rilevante se si tiene conto che i potentini hanno a disposizione tutta la giornata di domenica (generalmente il giorno di maggiore affluenza) per recarsi ai seggi elettorali. Per la provincia di Matera, la Prefettura, già pochi

IN PILLOLE

cio, in servizio effettivo, senza sosta fino al termine delle operazioni di voto, avevano consegnato, alle 17.30 di ieri, circa 240 tessere elettorali su un totale di quasi 250 in

Le operazioni di preparazione dei seggi non hanno dato luogo a grandi problemi, ma alcuni presidenti non hanno raggiunto il seggio a cui erano stati assegnati e quindi sono stati sostituiti superata la mezzora di ritardo consentito (in questi casi un piccolo ritardo ha segnato le operazioni di preparazione).

Ha già votato il 30%

di ANTONELLA CIERVO

In alto, il presidente uscente della Provincia di Matera, Carmine Nigro. Hanno votato anche quasi tutti i candidati alla presidenza. In senso orario, Rosa Mastrosimone, Franco Stella, Leonardo Pinto (foto Videouno). Ancora Saverio D’Amelio e Nuccio Labriola. L’altro candidato alla presidenza, Vincenzo Ruggiero, voterà questa mattina. ,

Voto pomeridiano anche per Emilio Libutti, candidato sindaco per l’Udc che si è recato nel seggio di rione Poggio Tre Galli. Come lui, hanno votato anche Travaglini (Prc) e Lacerra (Mpa). Ma il primato è di Miko Somma (No Oil) che ha varcato il portone del seggio alle 15.05 nel centro storico.

Alle 22 i primi dati sull’affluenza alle urne a Potenza

Tra i cittadini è corsa al duplicato della tessera contro le peggiori previsioni da astensionismo MATERA - Il primo a varcare la porta d’ingresso del seggio del collegio n.3 , nella sede della scuola elementare di via Trabaci, a San Giacomo, è stato il presidente uscente della Provincia di Matera, Carmine Nigro. Nello stesso plesso, ma qualche ora dopo, ha votato anche la candidata dell’Addc, Rosa Mastrosimone. A seguire, nel seggio allestito nella sede della scuola media Torraca, è andato il candidato presidente per il centrosinistra Franco Stella. Nel pomeriggio, nella stessa sede si è recato il candidato de La Grande Lucania, Leonardo Pinto. Il candidato del centrodestra, Nuccio Labriola, ha votato nel seggio allestito a Tursi, sua città di origine e residenza. Oggi toccherà al candidato presidente dell’Udc, Vincenzo Ruggiero, votare a Valsinni. La politica, dunque, assolve al proprio ruolo di sensibilizzazione alla partecipazione democratica alla competizione elettorale in occasione di un appuntamento con la cabina elettorale che, molti temono, possa segnare, invece, la vittoria degli astensionisti. Eccezioni a parte, come dimostra il caso di Matera dove i cittadini hanno affollato il corridoio al primo piano del palazzo del Comune, davanti alla porta dell’ufficio elettorale, già dalle prime ore del mattino di sabato. C’è chi la perde dopo aver cambiato casa, chi dopo l’incendio dell’auto in cui l’aveva conservata, chi infine è convinto che al termine del voto, possa essere distrutta in attesa di ricevere quella nuova. La tessera elettorale diventa, nelle ore precedenti le elezioni, il vero tesoro, l’oggetto del desiderio cercato da chi non ne è più in possesso e che trova nell'ufficio elettorale del Comune di riferimento la vera Lampada di Aladino in grado di soddisfare le proprie esigenze. Se il pericolo all’orizzonte sembra essere quello dell’astensionismo, infatti, i segnali emersi all’ufficio elettorale del Comune di Matera, sembrano dimostrare che il rischio non è così concreto. Dalle prime ore del mattino di ieri, infatti, la coda di materani in attesa di ritirare il duplicato del certificato elettorale è aumentata progressivamente. Tutti i dipendenti comunali dell’uffi-

Il sindaco uscente e candidato per il centrosinistra nel capoluogo di Potenza, Vito Santarsiero, ha scelto di votare nel pomeriggio di ieri: ore 18.30, nella sezione di rione Malvaccaro. Ma prima, il tempo per un caffè. Stamattina sarà la volta di Giuseppe Molinari, candidato sindaco per il centrodestra.


Domenica 7 giugno 2009

Auto globale

Il Wall Street Journal accusa il presidente americano sull’accordo per Chrysler: «Ha messo troppa fretta»

«Obama ha spinto per Fiat» Il giornale pubblica i messaggi intercorsi tra aziende, Governo e advisor ROMA - L’amministrazione Obama avrebbe chiuso troppo in fretta il dossier Chrysler. Forzando i tempi della sua vendita a un partner – la Fiat – dal comportamento «equivoco», che non ha voluto sborsare contanti nè fornire sufficienti rassicurazioni sul proprio stato di salute finanziaria. L’accusa viene dal Wall Street Journal. Giusto ieri la corte d’appello statunitense ha respinto il ricorso dei creditori contro le nozze Fiat-Chrysler, dando il suo via libera ma fissando alle 16 di lunedì la scadenza entro cui è possibile un eventuale ricorso alla Corte Suprema. Il quotidiano newyorchese, noto per le critiche sferzanti all’interventismo dell’amministrazione Obama nel settore privato, cita una serie di email messe agli atti nella causa promossa dai fondi pensione dell’Indiana contro la vendita a Fiat. Messaggi intercorsi fra i vertici delle due aziende, gli esponenti del Tesoro e gli adviser. Questi ultimi – scrive il Wsj – avrebbero continuato a ritenere «la migliore alternativa» una fusione con la concorrente General Motors, come scrive Robert Manzo, uno degli advisor di Chrysler, in una email del 14 aprile. Cioè a pochi giorni dalla scadenza del 30 aprile imposta a Chrysler dal governo Usa per trovarsi un partner o fallire. Dai messag-

Jhonson Controls di Melfi

Rsu, vince la Fiom Cgil MELFI - Con il 75 per cento dei voti la Fiom Cgil di Basilicata si è confermato primo sindacato alla Jhonson Controls dell’indotto Fiat di Melfi. Le elezioni per il rinnovo della rappresentanza sindacale interna aziendale si sono svolte il 3 e il 4 giugno. Al sindacato di Cillis sono andati 105 voti, 17 alla Fim Cisl e 13 alla Uilm Uil. «La Fiom Cgil di Basilicata - dice la nota del sindacato - nell’esprimere tutta la soddisfazione per il netto risultato conferma l’impegno sindacale per il futuro a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in difesa dei diritti contrattuali e la democrazia e per la liberta' sui luoghi di lavoro. Il presidente Obama

gi, scritti fra metà marzo e l’inizio di aprile, emergono dubbi su Fiat, poi fugati, sia da parte del Tesoro che di Chrysler. «Le email mostrano che Fiat cercò di cambiare i termini del contratto fino all’ultimo durante i negoziati», scrive il Wsj. Un consulente di Chrysler – riporta il Wsj – avrebbe detto a proposito dell’alleanza con Fiat che il Tesoro e Chrysler sembra-

ROMA - La convocazione da parte del governo del tavolo con la Fiat e i sindacati fino a oggi non c’è. I ministri del Welfare, Maurizio Sacconi, e dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, l’avevano preannunciata per la prossima settimana, il 9 o il 10, ma Fim, Fiom, Uilm e Fismic non hanno ricevuto alcuna lettera e ora sono sul piede di guerra. Sul tappeto ci sono i problemi degli stabilimenti italiani del Lingotto, ancora interessato – ha detto Sergio Marchionne ieri – alla partita Opel. Un fronte complicato, quello tedesco, dopo l’accordo raggiunto con il gruppo austro-canadese Magma, che la cancelliera tedesca Angela Merkel ha però definito non vincolante. La banca russa Sberbank, alleata della Magna, non vuole essere partner strategico di Opel a lungo termine e potrebbe cedere la sua quota nel pacchetto azionario della casa tedesca alla Gaz o agli altri gruppi russi IzhAvto, Sollers o TaGaz anch’essi del settore automobilistico. «Non vorrei – dice il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini – che qualcuno si fosse messo in testa che dobbiamo aspettare le elezioni in Germania a settembre, senza che la Fiat dica nulla, fino ad allora, sulla situazione degli stabilimenti in Italia. Allo stato attuale non è arrivata alcuna convocazione. Gli annunci fatti dal governo non hanno avuto alcun seguito. Se l’incontro nelle prossime ore non verrà convocato è evidente che saranno necessari ulteriori iniziative di mobilitazione». Per Rinaldini, «governo e Fiat non dicendo nulla rendono sempre più precaria la situazione e la stessa sopravvivenza delle fabbriche». Osserva Roberto Di Maulo, se-

vano voler «andare a letto con un partner equivoco». Un team di consulenti inviato a Torino avrebbe scritto il 14 marzo, a proposito di Fiat, che «non è possibile svolgere alcun esame contabile e legale». Fiat ha facoltà di tirarsi indietro dall’accordo con Chrysler se non si chiuderà entro il 15 giugno: proprio per questo il contenzioso legale con i creditori

sta procedendo a passi spediti. L’accordo è stato annunciato il 30 aprile scorso dal presidente Obama, che ha garantito un prestito a Chrysler da 12 miliardi di dollari. Lo stesso giorno la casa automobilistica ha chiesto la protezione dai creditori. Fra le preoccupazioni di Washington c’era anche quella – testimoniata da

una email dell’amministratore delegato di Chrysler Bob Nardelli, riportata dal Wsj – di un possibile «impatto negativo» dello sbarco di Fiat negli Usa su Ford e Gm. Tutti dubbi che sembrano essere stati messi da parte. Fiat – scrive il Wsj – ha detto di aver «fornito pieno accesso a tutte le informazioni rilevanti per la due diligence». Anche Chrysler ha sciolto

ogni riserva, e il Tesoro spiega di aver fugato ogni dubbio nella settimana conclusiva, quando Fiat ha dato rassicurazioni sulla condivisione di tecnologie con Chrysler, e sui suoi conti, al punto di «convincere il Tesoro che l’azienda non solo è stabile, ma forte». Resta da vedere se le carte avranno qualche influenza sull’eventuale appello alla Corte Suprema.

Il tavolo era stato annunciato dai ministri Scajola e Sacconi

Nessuna convocazione da Roma Sindacati sul piede di guerra | BERLUSCONI A “IL TEMPO” | «A Berlino Lingotto candidato autorevole Stiamo lavorando per il confronto nazionale» ROMA – «La partita per Opel sembra tutt’altro che chiusa». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non ha dubbi: la Fiat è ancora in gioco per l’acquisto del gruppo automobilistico tedesco. Più in generale, intervistato da “Il tempo”, il premier Berlusconi sottolinea come «autorevoli economisti hanno spiegato che sul mercato mondiale dell’auto vi sarà spazio, nei prossimi anni, per non più di cinque o sei grandi gruppi». E la Fiat, osserva, «si candida autorevolmente a essere uno di questi attraverso un’intelligente politica di acquisizioni e di alleanze che avrà riflessi positivi anche sulla tenuta dell’occupazione».

gretario generale del sindacato autonomo Fismic: «La situazione comincia a essere imbarazzante con il governo. Siamo al quarto annuncio di incontri che continuano a non es-

Quanto ai risvolti della situazione in Italia, prosegue il presidente del Consiglio al quale l’opposizione non ha risparmiato critiche per la «mancanza di interventi» nell trattativa FiatOpel , «il governo, che ha supportato la Fiat nelle fasi più difficili e da ultimo anche attraverso gli incentivi al settore auto, sta lavorando per aprire un tavolo con l’azienda e le parti sociali sulle prospettive occupazionali future dell’azienda. Il punto fermo è la salvaguardia degli impianti e dei posti di lavoro in Italia. Uun impegno che peraltro», conclude il premier, «il dottor Marchionne ha più volte ribadito e che non dubitiamo vorrà onorare».

serci. I lavoratori aspettano risposte che non possono andare oltre». «Siamo fuori tempo massimo da un pezzo. Prendiamo atto – afferma Bruno Vitali, responsabile Au-

to della Fim – che il governo continua a non volere disturbare il manovratore e la Fiat sta gestendo in maniera libera i propri impianti senza un confronto con i sindacati».

Gianni Rinaldini (Fiom)

E intanto la trattativa per Opel rimane in piedi Rinaldini: «Non vorremmo aspettare il voto tedesco di settembre» Fuori dal coro Antonino Regazzi, segretario generale della Uilm: «L'incontro si deve fare, ma non è urgente. Aveva un senso quando era in corso la trattativa con la Opel, ora non c’è più fretta».

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Universo gay

Lettera di un gruppo di omosessuali dopo l’inchiesta del “Quotidiano”

Clandestini, non deviati Si firmano “Le fate ignoranti” e puntano il dito sulla mentalità che impedisce di dichiararsi L’INCHIESTA sul mondo omosessuale di Potenza ha smosso le acque di un tema tabù come pochi altri. Non per nulla nessuno dei candidati ha voluto spendervi una parola. Lo fa invece un gruppo di persone che si definisce “Le fate ignoranti”, con una scelta insieme delicata e raffinata. Ecco la lettera inviata al Quotidiano della Basilicata. INNANZI tutto complimenti per il lavoro giornaliero che svolgete nell'informare la gente lucana e tenere alta l'attenzione dei cittadini sui tantissimi problemi che affliggono, purtroppo, la nostra regione e la nostra città di Potenza. Siamo cittadini di Potenza nonché omosessuali e scriviamo in risposta all'articolo inchiesta pubblicato da voi il 27 maggio scorso dal titolo altisonante “Vita da omosex in Basilicata”. Premesso che, solo per il fatto che il vostro giornale abbia dedicato spazio a un tema così “scottante”, per la nostra regione è già motivo di lode, sentiamo il dovere e il bisogno di fare alcune precisazioni in merito. Purtroppo il lavoro da voi svolto ha peccato di superficialità, sfiorando solo una parte della realtà che è costretta a vivere la comunità gay in Basilicata e, cosa ancor più grave, paragonando l'omosessualità a tante altre devianze e trasgressioni sessuali. Confidando nella buona fede dell'autore, tutto ciò ci ha spinto a voler cercare di portare alla vostra conoscenza la nostra esperienza come quella di tante altre persone che conosciamo e che frequentiamo abitualmente. Pur essendo d'accordo sul punto centrale dell'articolo, e cioè sul fatto che siamo costretti a vivere la nostra condizione in clandestinità, ciò non toglie che non ci sentiamo affatto dei deviati, e soprattutto non ci riconosciamo in quelli che sono alla ricerca spasmodica di sesso in qualche parcheggio di periferia o in altri squallidi luoghi a noi sconosciuti ma che l'autore dell'articolo evidentemente conosce bene. Noi, e credeteci, come noi tanti a Potenza, viviamo (costretti) la nostra omosessualità per colpa dei tanti bigotti o di chi ci vorrebbe nascosti nei cinema bui di periferia o in fitte pinete, fuori dai confini provinciali e regionali, e lo facciamo non per cercare sesso facile o a poco prezzo, ma per avere la libertà di vivere i nostri sentimenti alla luce del sole (sì perché l'omossessualità è fatta anche di sentimenti), di poter abbracciare il nostro compagno o la nostra compagna per strada, in riva al mare, in un ristorante, condividere i gesti più banali della vita quotidiana, questa è la nostra più grande rivincita quando varchiamo i confini della nostra amata città. Non vi è dubbio che tanti omosessuali nei nostri piccoli paesi scelgono la via più comoda, e cioè quella di costruirsi una doppia vita, affrontando un matrimonio non voluto, e non vi è dubbio che sono questi che in un secondo momento sentono il

Due scene dal film “Le fate Ignoranti”

bisogno di assecondare il proprio istinto sessuale cercandolo in qualche cesso di qualche stazione. Credeteci, ci sono tante persone più coraggiose che come noi vivono la propria condizione in modo più sereno, senza sentire il bisogno di dichiararlo al mondo intero, e affrontano la vita e la propria professione ogni giorno con serietà, e l'unica distrazione può essere l'attesa del fine settimana che finalmente li congiungerà al loro amore. Ecco la vera trasgressione dell'universo omosex in Basilicata: il coraggio di vivere i propri sentimenti, ma purtroppo questo non ci è dato farlo per le nostre vie, per le nostre piazze, siamo costretti nostro malgrado ad affrontare centinaia di chilometri per avere la libertà di dare un bacio alla persona che amiamo, e poiché vogliamo continuare a farlo, certi di essere compresi, firmiamo la presente con un nome di fantasia: ricordate le “ fate ignoranti”. Le fate ignoranti

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LA SOCIETÀ LUCANA

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Perché non ci siano “invisibili” CARE Fate ignoranti di Potenza complimenti a voi per lo pseudonimo scelto tratto dal bel film di Fernan Ozpetek e desunto da un dipinto di Matisse. Più che essere superficiali forse abbiamo messo troppa carne a cuocere su un tema abbastanza tabù in Basilicata. L'inchiesta di Enrico Pace, molto partecipata e frutto di autentico citizen journalism, ha cercato di essere discreta nel coinvolgimento delle persone cercando di stare in equilibrio tra il sentimento omosessuale e l'indignazione di non potersi dichiarare nella propria condizione. La nostra cronaca non voleva esprimere giudizi. Da parte nostra invece c'è stato il tentativo sincero

Nessun candidato ha voluto affrontare il tema

di esprimere un affetto con effetto verso chi è invisibile nella sua condizione sessuale. Sapete meglio di noi che nel XXI secolo c'è ancora molto da costruire per vincere le remore dei bigotti che stentano a comprendere come è cambiato il mondo. Abbiamo cercato di capire e di far capire senza essere costretti a giustificare i comportamenti di chi viene giudicato “diverso”. Trans, omosex, gay, lesbo, bisex, marchettari sono finiti affollati in due pagine che hanno avuto la presunzione di abbattere il muro dell'omertà. Abbiamo ricevuto il plauso dell'Arci Gay nazionale. Ma soprattutto abbiamo suscitato il vostro intervento che è il risultato migliore rispetto a quello che ci eravamo proposto. Discutere di libertà e diritti. Piuttosto osserviamo che in periodo di campagna elettorale nessun

candidato a qualunque poltrona ha avuto il bisogno o anche l'opportunità interessata di spendere una parola sull'argomento. Solo la consigliera di parità Liliana Guarino è intervenuta con sensibilità politica femminile e con piacere abbiamo pubblicato il suo scritto (molto simile al vostro nel contenuto) in prima pagina. Da parte nostra continueremo a lavorare con il nostro giornale perché voi possiate prima possibile abbandonare il vostro poetico pseudonimo potendovi firmare con il vostro nome e cognome. Da direttore spero anche un giorno di non dover più adoperare il fotomontaggio taroccato che ritrae due gay che si baciano in piazza Prefettura a Potenza. Spero di poterlo pubblicare autentico. Sarebbe bello per i diritti civili e la libertà di tutti i lucani. Paride Leporace

La trama del film di Ferzan Ozpetek racconta di un viaggio che trasformerà i ricordi di una donna

Sulla celluloide, la scoperta di una vedova IL FILM di Ferzan Ozpetek “Le fate ignoranti” è divenuto un punto di svolta. Era un bel film, certo, ma non è solo questo : quella pellicola, del 2001, affrontava il tema dell’omosessualità con un occhio non pietistico, non “estraneo”, non fintamente buonista. Vi recitavano alcuni fra i migliori attori del momento: Margherita Buy nel ruolo di Antonia, Stefano “Tu gust is megl’ che uan” Accorsi come Michele, Serra Yilmaz (Serra), un insospettabile (in quanto a doti recitative) Gabriel Garko nei panni di Ernesto, Erika Blanc (Veronica), Filippo Nigro (Riccardo) e altri. La canzone dei Tiromancino “Due destini” faceva da tema di alcune fra le scene-madri. L’opera ha vinto il Nastro d'Argento 2001 per il migliore attore (Stefano Accorsi) e la migliore attrice (Margherita Buy); il Flaiano Film Festival 2001 (per la colonna sonora di Andrea Guerra); il New York Lesbian and Gay Film Festival 2002 come miglior film; l’Austin Gay & Lesbian International Film Festival 2002. E’ stato riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla direzione generale per il Cinema del ministero per i Beni e le attività cultura-

li italiano. Özpetek, regista di origine turca da anni trapiantato in Italia,vi tratta di omosessualità declinando la traccia su vari piani: la solitudine, la famiglia, il distacco causato da una scomparsa. La critica non fu concorde nel lodare al film. Anzi, alcuni recensori scrissero che le intenzioni - lodevoli dell’autore non sempre erano state

tradotte in scene altrettanto lodevoli. Il film - cosa che alcuni considerano un merito, altri un demerito - consacrava Stefano Accorsi come stare. Tante le citazioni: si parte con un ricordo di Vestito per uccidere, di Brian de Palma, mentre a pochi sarà sfuggita l'analogia tra la ricerca che Antonia compie nella prima parte del film e quella di Julie in Tre colori: Film Blu di Krzysztof Kieslowski. L’ombra di Almodovar aleggia qui e lì, ma ci sono anche altri rimandi ad autori italiani, non solo del passato. Molti hanno considerato “irrisolto” il finale. La trama riportata su internet: Antonia (medico specializzato nella cura dell’Aids) e Massimo sono sposati da quindici anni. Il loro è un matrimonio felice fino a quando Massimo muore in un incidente stradale. Antonia si chiude nel proprio dolore, accudita dalla madre e dalla cameriera filippina. Un giorno però, grazie a una dedica sul retro di un quadro, scopre che il marito aveva un'amante da sette anni. Questo la obbliga a uscire di casa e a iniziare una serie di ricerche. Raggiunge così lo stabile e l'interno da

cui era stato inviato il regalo. L'appartamento è intestato al nominativo Mariani e per lei è ovvio cercare la signorina Mariani. Dopo diversi tentativi di depistaggio da parte della colorita comunità di gay e travestiti che affolla l'appartamento scoprirà la verità: l'amante di suo marito era un uomo, Michele. La prima reazione è di profondo disgusto ma progressivamente il contatto con il gruppo le farà scoprire una realtà diversa. Sarà un'esperienza capace di farla tornare a vivere pienamente. L'ambientazione romana - si legge sempre in rete, su wikipedia - è autobiografica: il quartiere Ostiense, i mercati generali dove Özpetek abita tuttora e dove la domenica riunisce nella terrazza condominiale amici e conoscenti. Parte della vicenda si riferisce ad un episodio realmente accaduto al regista Ferzan Özpetek. La sequenza “antonionana” d'apertura si doveva inizialmente svolgere ad una festa dell'Ambasciata Egiziana. La scena dove Massimo viene travolto in un incidente è molto simile a quella che coinvolge Brad Pitt in Vi presento Joe Black.

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Domenica 7 giugno 2009


Italia/Mondo

Domenica 7 giugno 2009

Le previsioni di Nomisma: ribassi già dal prossimo trimestre Si adottano le nuove norme

Tariffe, giù luce e gas

In banca cambia Stimato un risparmio di 107 euro annui a famiglia lo stipendio dei big di MARINA PERNA ROMA – Le famiglie italiane, alle prese con le difficoltà della crisi, possono tirare un nuovo sospiro di sollievo. Almeno per quanto riguarda il costo delle bollette della luce e del gas. Dal primo luglio le tariffe dovrebbero calare infatti – secondo le prime stime di Nomisma Energia anticipate dall’Ansa – dell’9,5% per il metano e del 2,1% per l'elettricità. Un ribasso, legato al calo delle quotazioni petrolifere, che si tradurrà per gli italiani in un risparmio di circa 107 euro l’anno dal prossimo trimestre luglio-settembre. E che porterà la discesa dei prezzi delle bollette energetiche, solo dall’inizio del 2009, a oltre 230 euro l’anno rispetto ai costi sostenuti a fine dell’anno scorso, considerando che i benefici dal ripiegamento del costo del barile sono arrivati già nel primo semestre dell’anno, con un calo di circa 130 euro l’anno della spesa delle famiglie. Un anno, quello passato, che aveva visto le bollette volare alle stelle, con vere e proprie stangate ed un aggravio fino a 220 euro della spesa sull'anno prima. A fare i primi conti del nuovo ribasso da luglio sono le previsioni di Nomi-

I benefici sono legati al calo del costo petrolifero

sma Energia che per tradursi in veri e propri risparmi per le famiglie dovranno comunque attendere il consueto aggiornamento dell’Authority per l’energia – cui spetta l’ultima parola – atteso entro la fine del mese. La stessa Autorità sottolinea che queste stime «possono turbare i mercati e comunque disorientare gli stessi consumatori, indotti a pensare che i prezzi di riferimento varino disordinatamente nel tempo e più frequentemente rispetto alle scadenze trimestrali». Ma tutti i numeri – spiega Davide Tabarelli, esperto tariffario di Nomisma Energia – fanno prevedere un forte calo per il terzo trimestre dell’anno. Calo che per la luce dovrebbe tradursi in un ribasso del costo del chilo-

wattora del 2,1% con una minor spesa annua a famiglia di 9 euro mentre per il gas dovrebbe comportare una riduzione della tariffa del 9,5% con un conseguente abbattimento di oltre 97 euro della spesa annua della famiglia tipo (quella che consuma 225 kwh di luce al mese e 1.400 metri cubi di metano l’anno). «Le stime per il prossimo trimestre riguardano gran parte del periodo di riferimento per il prossimo aggiornamento della Authority», aggiunge Tabarelli, sottolineando che l’atteso ribasso è legato al calo delle quotazioni dell’oro nero: gli aggiornamenti trimestrali si basano infatti sulle medie dell’andamento delle materie prime dei 6 mesi precedenti per l'elettricità e

Un’indagine delle associazioni degli utenti

Caro mutui, i consumatori consigliano ancora il fisso ROMA – Italia Paese del “caro-mutui”: quelli a tasso fisso non accennano a calare, mentre su quelli variabili rimane l’incognita “spread”, spesso molto elevato e quindi maggiormente rischioso in caso di rialzi dei tassi di riferimento a livello europeo. È quanto risulta dalle elaborazioni delle associazioni di consumatori che sottolineano come, nel caso del fisso, i tassi applicati siano «perfino superiori al 6%», contro un tasso Bce all’1%». Quelli variabili, anche se attualmente più contenuti, sono anche più “pericolosi», perchè soggetti ad eventuali aumenti futuri della banca centrale europea. Proprio per questo, «anche nell’attuale fase si continua a consigliare tassi fissi». A mettere in guardia i consumatori è Elio Lannutti (Adusbef) che ha anche stilato una classifica degli istituti convenienti a seconda delle diverse tipologie di mutuo richiesto. Dalla classifica emerge, ad esempio, che per un mutuo a 10 anni l'offerta più conveniente sul variabile viene dal Monte dei Paschi di Siena. Sull'altro fronte, Barclays Bank risulta essere la banca che impone i tassi variabili più alti, al contrario dei tassi fissi, dove invece offre le rate più convenienti. Adusbef, spiega una nota, «ha elaborato una comparazione dei migliori tassi offerti dalle maggiori banche, sia fissi che variabili per un mutuo di 200.000 euro con durata decennale, ventennale e trentennale». L’associazione dei consumatori consiglia ai mutuatari di evitare quanto accaduto in passato, quando 3,2 milioni di famiglie su 3,5, «seguendo i consigli delle banche, furono costrette ad indebitarsi a tassi indicizzati più bassi, soprattutto per la strategia degli istituti di credito che avevano ritirato dal mercato i prestiti a tasso fisso, con le ricadute negative su rate aumentate anche del 50% a se-

guito dell’aumento del costo del denaro». Ecco alcune rilevazioni sui tassi elaborate da Adusbef: – MUTUO 10 ANNI: l’offerta più conveniente viene da Che Banca con un Taeg del 5,04%, sebbene il Tasso annuo nominale più basso sia quello di IntesaSanpaolo e Banca Popolare di Bari (entrambe con Tan del 4,85%). Cariparma impone i tassi più alti: Tan del 5,61%, Taeg 5,94%. – MUTUO 20 ANNI: i tassi crescono da mezzo a circa un punto rispetto al mutuo decennale. L’offerta più vantaggiosa è di Che Banca: con un Taeg del 5,57%. BNL presenta il Tan più basso (5,35%) ma il Taeg risultante (5,65%) è maggiore di quello di Che Banca. Il taeg più alto è imposto da BHW col 6,08%. – MUTUO A 30 ANNI: da Banca Woolwich e Barclays Bank i tassi più bassi, al di sotto del 5%: per entrambi il Tan è del 4,70% e il Taeg è del 4,87%. L’offerta più pesante è quella di Banca Sella: Tan del 5,87% e Taeg del 6,24%. –TASSO FISSO:In assoluto, per le tre scadenze (10, 20, 30 anni) il mutuo a tasso fisso più conveniente è quello trentennale offerto da Banca Woolwich e da Barclays Bank, con tassi al di sotto del 5% (per entrambe le banche: Tan 4,70% e Taeg del 4,87%), con rate per 1.037 euro mensili. Sempre per le tre scadenze, il mutuo a tasso fisso più costoso è quello trentennale di Banca Sella, con un Taeg del 6,24% e rata di 1.182 euro. Il Taeg incorpora le spese di istruttoria (da 250 a 300 euro) e quelle di perizia (circa 300 euro). – TASSO VARIABILE: il tasso applicato è pari a circa la metà di quello applicato ai mutui a tasso fisso. Per un mutuo a 10 anni, l’offerta più conveniente viene da Mps con un Taeg del 2,28% e con un Tan del 2,12%. È Barclays ad imporre i tassi più alti, con un Tan del 2,88% ed un Taeg pari al 3,03%.

C’è il rischio spread in caso di rialzo dei tassi europei

sui nove mesi prima per il gas. La riduzione prevista per il prossimo trimestre beneficerà quindi del calo delle quotazioni del greggio, sceso dal picco storico di quasi 150 dollari al barile dell’estate 2008 agli attuali 66 dollari. Secondo Federconsumatori, comunque, i ribassi attesi «più che far risparmiare, riportano a condizioni normali gli enormi sbalzi tariffari di oltre 240 euro all’anno subiti nel 2008». Questo è però il momento giusto perchè «si faccia equità portando l’Iva sul gas dal 20% al 10%», come per luce e acqua. Il Codacons chiede invece che l’Autorità elimini i «cosiddetti 'extra-costì che incidono mediamente per il 6% sull'importo delle fatture a carico delle famiglie».

ROMA – Le grandi, con la sola eccezione del Monte dei Paschi di Siena, si sono già adeguate a primavera, ma nei prossimi giorni, ed entro il 30 giugno, quasi l’intero sistema bancario italiano recepirà, attraverso una fitta serie di assemblee, le disposizioni di Banca d’Italia sul governo societario e le nuove linee guida per gli stipendi dei vertici che non prevedono la fissazione di tetti, ma li legano ai risultati a medio-lungo termine. Per recepire le nuove norme, varate nel marzo 2008 e poi precisate nel febbraio di quest’anno da Via Nazionale, le banche devono cambiare i propri statuti, modifica che richiede il via libera dei soci. Inoltre i codici etici che il decreto sui TremontiBond impone di adottare alle banche che ne fanno uso, si basano proprio sulle disposizioni di Via Nazionale. Il tema delle retribuzioni, divenuto di pressante attualità con il perdurare della crisi, è peraltro uno dei fiori all’occhiello del governatore Mario Draghi nella sua veste di presidente del Financial Stability Board. Al G20 di Londra i principi elaborati dal Board dell’organo nello stesso spirito della normativa italiana,

Compensi legati ai risultati che sono conseguiti

Mario Draghi

sono stati approvati unanimemente e verranno redatti in forma ufficiale alla prossima riunione di fine mese a Basilea. L’obiettivo è quello di renderli attuativi entro l’anno. Tornando alla situazione italiana, che fa quindi da apripista a livello internazionale, i principali gruppi italiani si sono prontamente adeguati nelle assemblee di bilancio di aprile/maggio. Hanno modificato lo statuto in tal senso così Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi, Banco Popolare, Bpm e Carige, mentre il Monte dei Paschi ha già convocato l’assemblea il prossimo 26 giugno. La massa degli altri istituti, comprese le Bcc che hanno adottato uno statuto tipo, o lo ha già fatto oppure si sta progressivamente adeguando.

CONSULENZA FISCALE a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista

E’ il momento del modello Unico PROSEGUE la lunga stagione del Fisco e per il contribuente che non ha potuto o voluto utilizzare il 730 è arrivato il momento di rivolgere la propria attenzione verso il modello Unico. Quest’anno l’Unico si presenta in versione “tridimensionale”. Oltre al modello online e cartaceo vi è il debutto del modello “mini” adatto ai contribuenti che si trovano in situazioni meno complesse. Ecco, in sintesi, le caratteristiche dei tre modelli. UNICO CARTACEO Sono pochi coloro che possono utilizzare il modello cartaceo. La compilazione è infatti riservata ai soggetti che non possono avvalersi del modello 730 perché privi di un datore di lavoro o perché non possiedono redditi da pensione; ai contribuenti che pur potendo utilizzare il modello 730 non lo possono impiegare perché possiedono dei redditi particolari che addirittura non sono riportati nei quadri del 730 in quanto inseriti esclusivamente nel modello Unico (il caso più ricorrente è rappresentato dalle plusvalenze conseguite con partecipazioni qualificate); a coloro che devono presentare la dichiarazione per conto dei contribuenti deceduti; ai

contribuenti che al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi non possiedono un sostituto d’imposta poiché il loro rapporto di lavoro è cessato. Anche quest’anno, il modello cartaceo, non può essere presentato in banca ma solo presso gli uffici postali, gli intermediari autorizzati (dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro ecc.) e gli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate abilitati a fornire l’assistenza ai contribuenti. UNICO ONLINE - La stragrande maggioranza dei contribuenti deve compilare il modello online. Sono infatti obbligati alla trasmissione in forma telematica coloro che sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta autonoma o unificata, della dichiarazione Iva indipendentemente dal volume di affari conseguito e del modello con i dati rilevanti ai fini degli studi di settore. UNICO MINI - Il nuovo modello, con quattro facciate e ventiquattro di istruzioni, presenta righi ampliati nella dimensione ma ridotti nel numero per facilitarne la compilazione. Possono presentare l’Unico mini i contribuenti non

possessori di partita Iva residenti in Italia che non abbiano variato il proprio domicilio fiscale dal primo novembre 2007 fino alla data di presentazione della dichiarazione. I redditi che trovano accoglienza nel modello sono terreni, fabbricati, lavoro dipendente e assimilati, pensione e redditi “diversi” derivanti da attività commerciali e di lavoro autonomo non esercitati abitualmente. La possibilità di utilizzare Unico mini è riservata non solo ai titolari degli stessi redditi che consentono l’impiego del modello 730 ma anche a chi non ha un sostituto d’imposta che effettui i rimborsi o le ritenute delle imposte risultanti dalla liquidazione del modello. E’il caso delle badanti, colf, baby sitter, giardinieri ecc. alle dipendenze di contribuenti privati. Questi ultimi, pur esercitando il ruolo di datori di datori di lavoro, non sono tenuti ad effettuare le ritenute sulle retribuzioni pagate. Ciò comporta che i lavoratori domestici, per versare le relative imposte, sono costretti a presentare la dichiarazione dei redditi e, non avendo un sostituto d’imposta, non possono farlo attraverso il modello 730, ma esclusivamente tramite Unico.

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E' un lucano doc il maestro del gelato in Germania. Nunzio Di Feo, 43 anni ancora da compiere, tifosissimo del Potenza e della Juventus, da 13 ha portato la sua passione per l'arte dolciaria oltralpe. Il suo regno è un ristorante greco a Colonia, città che lo ha conquistato immediatamente. Ma prima di affrontare e vincere questa nuova sfida Nunzio ha affinato la sua creatività dietro il bancone del bar di famiglia. Sicuramente un punto di ritrovo noto ai potentini. «Fino al 95 - conferma Nunzio - avevo un bar nel Cinema Due Torri, dove ho avuto il piacere i servire tanti personaggi famosi». Non si contano i volti nomi del cinema e del teatro con cui ha si è intrattenuto a chiacchierare tra un caffè o una invitante coppa di gelato. «Gino Bramieri - ricorda orgoglioso Flavio Bucci, Luigi De Filippo, Lino Banfi». Ma l'elenco potrebbe essere ancora più lungo. «Poi - racconta Nunzio - i miei genitori hanno venduto l'attività commerciale ed io ho tentato l'avventura in Germania. Ho cominciato in una gelateria vicino Monaco di Baviera. Una cittá troppo fredda per i miei gusti». Poi il grande amore per Colonia. «Fatale per me - dice - una vacanza di 10 giorni a Colonia. E' stato amore a prima vista, una città disegnata per me. Da qui non mi sono piú mosso. Colonia è stupenda, gente calorosa e con un po' di italianitá, i romani hanno lasciato tracce indelebili del loro passaggio». Attualmente Nunzio Di Feo lavora all'Oesis, un ristorante gelateria greco. La sua specialità sono le coppe gelato, ma scatena il suo estro anche realizzando invitanti dessert: torte, tiramisú in diverse variazioni, panna cotta, e tante altre golosità. E' talmente bravo Nunzio che il titolare della gelateria ha voluto pubblicare su Youtube “Un potentino a Colonia”, un video in cui è possibile apprezzare la sua grande professionalità condita da un piacevole tocco di ironia. «A Colonia - dice- mi sono ambientato benissimo, ho tanti amici di tutte le nazionalita. Conoscere tante culture diverse é molto bello e istruttivo». Ma il cuore è sempre a Potenza e alla sua Lucania. Margherita Agata

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La cucina

La cucina di FEDERICO VALICENTI

Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5

Alla fine della maratona elettorale sono a pezzi. Naturalmente chi perde è in condizione peggiore di chi vince. Chi perde risulta oltre che stressato anche frustrato, deluso, amareggiato. Nei piccoli paesi , dove si svolgono le amministrative, si fa la conta di chi ti ha fregato, chi ti ha promesso il voto e poi non te lo ha dato. Resta qualche rancore personale che, si spera, nel tempo affievolisca e si recuperi sia sul piano umano che relazionale. Di sicuro le elezioni sono servite ad esternare vecchi screzi oppure piccole offese ricevute o presunte, imputate a candidati ritrovati nel campo avversario. Di sicuro le elezioni sono servite anche a rinsaldare vecchie amicizie, facendo conoscere virtù e capacità nascoste o sopite che non si sono mai potute esprimere o valorizzare. Si è avuta anche la possibilità di mangiare gratis, tutto pagato. I bar e le pizzerie all'improvviso diventano comitati elettorali, per la gioia di persone dedite alle soste giornaliere nei punti cruciali di offerta di “pizza, birra e caffè ” gratuite. Ma il peggio è passato, anche se lo stress di dibattiti, comizi di piazza, tour, notti insonni e banchetti, si fa sentire proprio a fine gara. I sostenitori delle varie liste sono impegnati ormai da parecchie settimane in incessanti attività autopromozionali. Parecchi finiscono per accusare facile irritabilità, sbalzi continui d'umore e ansia, bruciori di stomaco, un senso continuo di stanchezza. Sotto accusa sono soprattutto le cene elettorali, alle quali i candidati sono costretti a sottoporsi. Ma diventa problematico anche il rapporto con la bilancia, in continua oscillazione. Ecco perché, secondo i medici, bisogna correre subito ai ripari. Fondamentale dedicare almeno 30 minuti al giorno all'at-

Insalata di riso e verdure

Insalata di arance e puntarelle

200 g. di riso biologico 3 pomodori maturi ma sodi 2 zucchine 1 peperone verde 1 scalogno Qualche foglia di basilico olio d'oliva extra vergine q.b. pepe q.b. sale q.b. Preparazione Lessate il riso mettendo nell'acqua qualche foglia di basilico. Tritate lo scalogno e rosatelo con poco olio assieme al peperone tagliato a dadini. Unite anche le zucchine, anch'esse tagliate a dadini. Fate rosolare il tutto. Togliete dal fuoco, aggiungete anche i pomodori tagliati a dadini con la loro acqua di vegetazione, il riso scolato, sale, pepe e olio d'oliva. Mescolate e la vostra insalata di riso e verdure è pronta. Servitela a temperatura ambiente o fredda.

Per 4 persone: 4 arance; 1/2 chilo di puntar elle 12 fettine di alici sott'olio 3 uova; 100 grammi di olive nere; il succo di 1 limone; 5 cucchiai d'olio extravergine d'oliva; 2 cucchiai di aceto balsamico; 5-6 steli di erba cipollina; sale e pepe qb. Pulite le puntarelle, staccate le foglie esterne più dure, tagliate i piccoli cespi in quattro parti e metteteli in acqua ghiacciata per renderli più croccanti. Cuocete le uova per 8 minuti in acqua bollente; passatele sotto l'acqua corrente per farle raffreddare, sgusciatele e tagliatele a rondelle o a spicchi sottili. Pelate al vivo le arance, riducete anche queste a rondelle sottili e sistematele sul fondo di un piatto da portata. Tritate finemente le alici sotto olio Scolate le puntarelle e asciugatele. Sbatte l'olio in una ciotola con l'aceto balsamico, l'erba cipollina tritata, le alici. Aggiustate di sale e pepe Sistemate gli ingredienti in maniera decorativa sulle arance. Unite le olive, condite con salsina e servite.

Friselle con fave e rucola 4 friselle integrali 1 kg. circa di fave fresche da sgusciare 100 g. circa di rucola 3 cucchiai di pecorino grattugiato 10 cucchiai di olio d'oliva extra vergine 1/2 cucchiaino d buccia di limone grattugiata 1/2 cucchiaino di succo di limone 1 spicchio di aglio 8 foglie di menta sale e pepe q.b. Preparazione Cuocete le fave sgusciate in acqua bollente salata scoperte per 3 o 4 minuti; scolatele e ponetele in acqua e ghiaccio per fermare la cottura. Con delicatezza rimuovete la pellicina verde amarognola che le ricopre. Tritate grossolanamente le fave con un robot da cucina, versate metà trito in una ciotola. Versate nel robot da cucina metà della rucola, la buccia di limone, il succo, l'olio, il formaggio, un po' di sale e di pepe. Frullate il tutto finemente e poi unitelo alle fave tritate. Tritate grossolanamente la rimanente rucola ed unite anche questa nella ciotola al miscuglio di fave e rucola. Mescolate delicatamente. Strofinate le friselle con lo spicchio di aglio tagliato a metà per il lungo. Distribuite il composto di fave e rucola sulle friselle, spruzzate con un pochino di olio e guarnite con le foglie di menta.. Servite subito.

Minestra di zucca e gnocchetti Ingredienti (dosi per 4 persone): Per la minestra: 400 g di zucca 300 g di fagioli rossi 1 piccola carota 1 piccola cipolla 1 spicchio di aglio 1 gambo di sedano prezzemolo basilico olio extravergine di oliva peperoncino in polvere In una pentola capiente mettere la zucca tagliata a pezzetti, cipolla, aglio, carote e sedano tritati, i fagioli . Coprire le verdure con acqua (il livello dell'acqua non deve superare di molto le verdure) e cuocere a fuoco lento in pentola coperta per circa un'ora e mezza. Terminata la cottura aggiungere il prezzemolo ed il basilico tritati, un pizzico di peperoncino e un filo di olio. Per gli gnocchetti 200 g di farina 1/2 bicchiere di acqua sale In una ciotola versare la farina, un pizzico di sale e, aggiungendo gradatamente l'acqua, lavorarla fino ad ottenere una palla morbida e compatta. Sempre impastando, formare dei piccoli rotolini e tagliarli in pezzetti delle dimensioni di una noce. Portare ad ebollizione in una pentola abbondante acqua salata, immergervi gli gnocchetti di farina e lasciarli cucinare per circa 1 minuto dopo che sono venuti in superficie. Toglierli dall'acqua con una schiumarola e versarli nella minestra. Mescolare e servire.

tività fisica, cercare di mangiare in modo regolare e soprattutto integrare eventuali carenze con prodotti ricchi di vitamine e sali minerali. Per chi si candida a livello locale, elezioni comunali, si parla soprattutto di aumento di peso che può oscillare tra i 3 e 6 chili. L'alternarsi di pranzi, spizzichini e cene si susseguono troppo rapidamente nello stesso giorno gastronomicoelettorale di solito tipicamente luculliano. Un periodo di decompressione è fondamentale per riprendersi dalle fatiche, assieme a un'alimentazione sana e naturale. “Un consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce aumenta la produzione da parte dell'organismo di serotonina, il neuromediatore del benessere che stimola il rilassamento, dalle pesche alle mele, dall'uva al melone, dalle pere alle zucchine, ma anche pomodoro, peperoni e insalate, che sono ricchi di proprietà curative che possono agevolare il ritorno ai ritmi di vita quotidiani”, a farlo presente è la Coldiretti in accordo con alcuni studi scientifici, tra cui quello sulle proprietà curative della melatonina a cura dell'Istituto di patologia vegetale dell'Università di Milano, pubblicato sul Journal of the Science of Food and Agricolture. La frutta e verdura di stagione è dunque, precisa l'organizzazione degli agricoltori, una farmacia naturale che esprime il massimo delle potenzialità in questi giorni quando è più varia l'offerta, più conveniente l'acquisto e soprattutto è possibile scegliere la produzione made in Italy locale. Le fibre si trovano in molte verdure, nella frutta e nei cereali. Migliorano la funzionalità dell'intestino e purificano l'organismo dalle sostanze nocive, anche quelle post-elettorali.

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Tra i fornelli


Domenica 7 giugno 2009

Arte Le opere di Albert Friscia nella Biblioteca Nazionale di Potenza

di ANTONELLO RUBINO Edward Hopper, padre e maestro del realismo americano, col suo “Nighthawks” (un uomo ed una donna ripresi, complice una desolata condizione d'incomunicabilità, all'interno di un locale notturno: un'opera pittorica celeberrima, tante volte citata, mimata, rianimata dal sogno cinematografico americano-hollywoodiano) è appena dietro l'angolo (1942). La morsa della Grande Depressione fa sentire i suoi effetti deleteri anche sul morale e sugli spiriti, venti minacciosi di fanatismo e di violenza soffiano dall'Europa dei baldanzosi regimi totalitari. Il sogno americano è al bivio: inseguire l'illusione del dorato isolamento o compiere l'azzardo nel fiume impetuoso della storia? E' proprio a New York, nel 1936, che l'artista Albert Friscia (padre,artista anch'egli,di origini siciliane) dipinge “Lovers in the park at midnight” (“Amanti nel parco a mezzanotte”). Due figure (gli amanti appunti) nella semioscurità; in una “scenografia” scarna, essenziale: un albero, un lampione che irradia una luce radente ed intensa sulla scena, ombre che disegnano, avvolgenti, i confini stessi della notte. E, su tutto, un'esasperazione prospettica che sembra preannunciare un'implosione, come se fosse un grandangolo, e non uno zoom spinto, ad aver sorpreso le effusioni degli amanti. E' la teoria della relatività (quella generale) applicata all' inspiegabile “anomalia” dell'amore: l'atto d'amore (che appena riusciamo a percepire attraverso il velo protettivo dell'oscurità) modifica, infatti, la geometria spazio-temporale; tutto si tende e si curva (lo ricordate l'esempio scolastico del telo teso e della sfera per illustrare la teoria della relatività generale di Einstein?): la strada, come a causa di un improvviso evento tellurico, emerge dall'oscurità, stira le sue curve, sfiora altezze spropositate ed impone un movimento circolare alla scena, come in un carillon girevole: tra un attimo appena, quella scena d'amore, nascosta allo sguardo, avvolta dalla complicità delle tenebre, sarà al centro dell'angolo visuale.Così vuole l'attrazione fatale di un bacio rubato, d'una carezza impudica tra due complici amanti (mentre tutto, attorno, si arcua, si curva, in uno sforzo mirabile di compressione elastica, al quale persino la figura semplice e naif dell'albero non sfugge).

Innaturale è persino la distribuzione della luce, attratta anch'essa dal vortice, che tutto risucchia e calamita, dei due amanti. Come se l'amore non necessitasse di altro che di se stesso, come se tempo e spazio s'annullassero al cospetto di un dimesso convivio amoroso. In un parco. A mezzanotte. Non bisogna andare lontano per ammirare l'opera di Albert Friscia, questo straordinario interprete della “fluidità della comunicazione” (come recita il titolo di una sua scultura e d'un saggio critico a lui dedicato). La generosità della moglie dell'artista (la potentina Lidia Di Bello), la lungimiranza del Direttore Dott. Maurizio Restivo e la disponibilità d'una struttura espositiva moderna hanno fatto sì che una gran parte del patrimonio artistico (oli, sculture in bronzo, “kinetichromes” o quadri luminosi) sia oggi custodito ed esposto presso i locali della Biblioteca Nazionale di Potenza. Sempre a Potenza è da ricordare, opera di Friscia, il sarcofago bronzeo che, nella Cattedrale, conserva i resti mortali del Servo di Dio monsignor Augusto Bertazzoni. La parabola creativa ed estetica del poliedrico artista (pittore, scultore, autore di originalissimi quadri luminosi detti “kinetichromes”) è complessa e variegata. Lasciatevi guidare dal percorso galleristico predisposto nella Biblioteca Nazionale del capoluogo (sede d'esposizione permanente, e non occasionale, della summa artistica di Friscia) per transitare dalla soave leggerezza delle bronzee “flying figures” (anni 60 e 70), delle figure totemiche e mitologiche , dei sorprendenti “dancers”, “tumbles” ed acrobati (nell'atrio d'ingresso del prestigioso istituto bibliotecario), alle impegnative prove prospettiche e compositive sistemate ai piani superiori (“Lovers in the park at midnight” è d'un Friscia appena venticinquenne!). I richiami all'espressionismo cinematografico tedesco (Friscia era un gran cinefilo ed anche Lovers in the park è in debito con l' “avventura americana” dei Lang e dei Murnau), la lezione degli impressionisti e dei fauves, l'attrazione non dissimulata per l'illustrazione ed il messaggio pubblicitario (anche Hopper esordì come illustratore pubblicitario) fanno davvero dell'opera di Friscia un osservatorio privilegiato per comprendere gli svolgimenti artistici e culturali dell'epoca contemporanea.

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Il personaggio Ulderico Pesce

di MARIA ANNA FLUMERO Venticinque anni di carriera. Oltre quindici rappresentazioni teatrali. Tra perseveranza e teatro. Tra racconto della amata identità lucana e l' ignoranza -dei primi inizi -nei confronti di questa terra del sud Italia. Ulderico Biagio Franco Pesce un attore, un regista che da Rivello (PZ) ha conquistato anche l' America e l' Australia. Ulderico, a breve anche nei panni di Giovanni Passanante, un film finanziato interamente dal Ministero dei Beni Culturali. «Con Sergio Colabona, regista dell' ultima edizione del Grande fratello e di Affari tuoi- racconta cerchiamo comparse per girare questo film, che io ho volutamente desiderato girare nella mia terra». Il film “Passannante”, che raccontera' la vita dell'anarchico lucano Giovanni Passannante e l' energia profusa per dare ai suoi miseri resti la giusta e dignitosa sepoltura. «Sarà girato a Rivello, Roma e sull' isola D'Elba».

Da parte delle giovani leve serve spirito di sacrificio e perseveranza. La nostra terra è piena di memorie differenti tra Potenza e Matera Le riprese a Rivello si svolgeranno dal 29 giugno al 3 luglio. «Cerchiamo ancora anziani; uomini (tra cui operai, muratori,…), donne, bambini ( 8 / 10 anni); ragazzi /e (12 / 14 anni); un albanese, 4 uomini di carnagione scura e 3 polacchi. Gli interessati possono rivolgersi al Centro Mediterraneo delle Arti. «La mia passione per l'universo teatrale è nata quando frequentavo il liceo classico a Lauria - ricorda Pesce - dove ho studiato e scoperto i grandi classici greci e latini e mi sono accorto della loro pregevolezza contenutistica. In loro do-

minavano i temi d'oggi, le leggi scritte e non, la società. Ma è stata rilevante anche l'influenza familiare di mio padre, un sindacalista della Cgil, che era circondato che braccianti ed operai, dai quali anche io provengo. Per me quindi è stato naturale adottare un teatro che si occupasse dai deboli». Oggi Ulderico Pesce vive a Roma, ma la sua residenza, lo rimarca con orgoglio «E' in Basilicata o Lucania». Anima teatri nazionali e d'oltre Oceano, portando nella sua performance le sue radici, filtrate attraverso sua passionalità. Recentemente è stato anche Pre-

sidente di giuria della prima rassegna dedicata al teatro amatoriale della Provincia di Matera, “Teatriamo”, della quale ha appezzato il livello tra gli appassionati. «Nel materano siete davvero fortunati, perché queste persone, almeno 200, vivificano la provincia, ma occorrono percorsi formativi seri. Questo è un mestiere che si apprende se si hanno buoni maestri». Ma quale il sogno di Ulderico? Perplesso, confida molto nel grande potere del sacrificio. «Vorrei che nella mia Regione nascano vere opportunità per chi vuole intra-

prendere mestieri artistico -culturali . Manca una legislatura idonea. La nostra è una terra piena zeppa di memorie differenti tra Potenza e Matera che vanno finalizzate. Da parte delle giovani leve serve spirito di sacrificio e perseveranza. In Italia ormai la Basilicata è una delle ultime regioni in quanto ad organizzazione». La Lucania terra da cinema, ma assediata da carenze importanti. Strutture-fantasma che inibiscono l' evoluzione culturale di maestranze imponenti. Dopo mille difficoltà, Uledrico Pesce ricorda il successo «Per la mia e la nostra terra, quando nel lontano '86 sono approdato a Roma è stato molto difficile raccontarci a chi non ci conosceva neanche geograficamente. Dopo Scanzano Jonico e la vittoria contro le scorie nucleari abbiamo ottenuto una forte immagine interna ed esterna. Una campagna di marketing gratuita». Ironico e carismatico, Pesce è portatore della lucanità genuina. Ma quale l'ultima pièce teatrale? «A come amianto, portata sul palco di Bresso lo scorso 19 maggio e ora parte la tournèe in tutta Italia. Nel testo racconto la Valbasento e il materano, ma spero di ritornare anche sui palchi della città dei Sassi, dopo circa tre anni». Pesce, allievo dell'Accademia di Teatro di Mosca diretta da Anatoli Vassilev, ha lavorato con Luca Ronconi, Carmelo Bene, Giorgio Albertazzi, Giancarlo Sbragia e Gabriele. Ha partecipato a vari progetti internazionali (Mosca-Roma: “Ciascuno a suo modo” di Pirandello per la regia di Vassilev, con il Teatro di Roma, l'Accademia teatrale di Mosca e l'Università “La Sapienza di Roma”; Berlino: “Capitan Ulisse” di Savinio per la regia di Erik Baranowski, con le Università di Berlino e di Parma). Ricordi commoventi: «Anatoli Vassilev mi portò a Mosca dove ho lavorato al suo fianco per circa tre anni. Vassilev amava un teatro semplice, povero, strutturato sulla verità e sulla necessità delle emozioni, a lui piaceva qualcosa che mi ricordava il sistema di mio nonno tanto che una sera, dopo una mia improvvisazione sul mio “progenitore famoso” nel Teatro Uran di Mosca, Vassiliev mi disse: “Io sono tuo nonno”. Quella frase mi fece capire la strada che dovevo fare. Tornai in Italia e cominciai a raccogliere testimonianze di cose vere, cominciai a scrivere e raccontare storie come faceva mio nonno, anche storie che infastidiscono i poteri forti, le “caste”, i malavitosi, tanto che sul groppone non ho più la pesante mole di mio nonno ma qualche denuncia». Il suo sogno è che queste storie comincino ad interessare tanta gente che ama il suo stile teatrale. Su “l'Unità”, Rossella Battisti l'ha definito: «Un narratore di un'Italia dimenticata. Del fare teatro passando per l'archivio, la memoria e poi agitando il tutto per un perfetto cocktail da scena. Teatro con senso e con anima che non finisce con la sigla “the end”, ma continua a lavorarti dentro e, magari, si aspetta che possa agire nella realtà».

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Il viaggio La Valle del Sarmento e i Piani del Pollino

Un seminario ha studiato il pino bianco

SIAMO TUTTI

PASTORI

di ANNIBALE FORMICA

tenti assise calcareo-dolomitiche, che lo caratterizzano, si fregia di un paesaggio morfologico fatto di una intensa fatturazione, visibile in forma di faglie e di placche monoclinali, come la Falconara e la Timpa di San Lorenzo, e di morfotipi da glaciazione e da erosione fluviale, glaciale, carsica e criocarsica. I materiali morenici e gli altri residui glaciali (circhi, cavità circoi-

di), la geotipia, risultata dall'azione selettiva e modellatrice operata dalle glaciazioni w_rmiane, attribuiscono ai Piani del Pollino un valore eccezionale, perché nell'Appennino meridionale le forme glaciali sono molto rare. L'estrema purezza del paesaggio, inoltre, attrae e stimola la percezione e il godimento estetico. La notevole rilevanza scientifica di questi luoghi si impreziosisce di

una stretta relazione tra geomorfologia e geobotanica, tra componenti geobotaniche e geomorfologiche, tra morfotipi e vegetazione. Al valore geotipico dei morfotipi da glaciazione dei Piani del Pollino, alle componenti del paesaggio geologico e geomorfologico delle Serre (Dolcedorme) e delle Timpe ( San Lorenzo), che producono grandi effetti di godimento esteti-

co, si aggiungono, infatti, gli aggruppamenti vegetali più intensi e significativi costituiti dalla compenetrazione tra specie delle seslerietalia e specie della brometalia, il cui contatto, avvenuto durante l'ultima glaciazione , assume oggi il significato di relitto. Ne sono una testimonianza l'”abies alba” e il “pino loricato”, simbolo del parco nazionale, un vero e proprio “fossile vivente” relitto dei movi-

E’ un atlante fisico e geografico che racconta l’evoluzione avvenuta decine di migliaia di anni fa

menti di “fitomigrazione” dalla originaria area balcanica. Il Pollino rappresenta, perciò, meglio di ogni altra, la storia dell'evoluzione, avvenuta durante il periodo w_rmiano, del paesaggio morfologico e vegetale e dell'uomo, dalla sua comparsa a tutte le fasi del paleolitico. È una storia molto importante ed interessante da indagare, da conoscere, da studiare. Un gruppo di

studenti e di insegnanti del Dipartimento di Scienza dei Sistemi Colturali, Forestali e dell'Ambiente dell'Università degli Studi della Basilicata, dopo aver lavorato in alcune aree sperimentali, didattiche e dimostrative, realizzate nel bosco di “Cugno dell'Acero”, aveva organizzato lo scorso anno, a Terranova di Pollino, un seminario su “abete bianco : tra ricerca scientifica, gestione e valorizzazione” per

presentare i primi risultati del loro progetto. Si rifletteva che in quelle aree di saggio, tra laboratorio e sentiero didattico, ricercatori, esperti, studiosi, consulenti, studenti ed operai forestali avevano sperimentato una mirabile applicazione dell'economia di un parco. Era il migliore punto di vista espresso da una esperienza tra Università, Territorio e Istituzioni Locali sul modo di

intendere la valorizzazione in un'area protetta, partendo dalla ricerca scientifica come finalità fondamentale, istituzionale, per accrescere la conoscenza e per garantire la tutela attraverso la gestione, in regime di compatibilità, delle risorse naturali. Mi aveva molto impressionato, qualche giorno dopo, però, aver trovato, su un sito web, sotto il titolo “Abete bianco? Convegni vuo-

to a perdere o concretezza di chi vive per e nel Parco?”, questo acido commento: “di convegni vuoto a perdere, in cui tromboni della politica parlano, parlano parlano e parlano, ne abbiamo visti e sentiti tanti: vedi convegno dell'Abete Bianco del 23 Maggio a Terranova di Pollino. Anch'io, in questo blog me la canto e me la suono come fanno loro… ma vuoi mettere la differenza? Eccezionale scoperta di Abete Bianco sul [...]”. Ho superato, poi, lo choc, ricocendo in quel commento, comunque, il frutto di una passione indomita per il Pollino e per i suoi incommensurabili patrimoni naturali e culturali. Mi è sembrata, però, anche la perenne contraddizione vivente di noi abitanti del Pollino, dediti ad un continuo sforzo di affermazione dell'uno sulle ceneri dell'altro: un gap socio-antropologico sulla via del riscatto e dell'affrancamento dalla povertà delle nostre storie personali e collettive manifestamente difficile da superare. È vero; non c'era alcuna “eccezionale scoperta di Abete Bianco” in quel seminario dello scorso anno. Eppure era una occasione, quella, per confermare, convalidare, ove ce ne fosse stato ancora bisogno, che in un'area parco ogni elemento di ricerca, di gestione e di valorizzazione, come l'abete bianco e la associazione abete-faggio di Cugno dell'Acero, di Cugno Ruggero e di Cugno Cumone del Pollino, va sempre visto nel contesto dell'intero ecosistema. La risorsa va indagata e inquadrata, ogni volta e senza presunzioni di conoscenze definitive ormai acquisite, nell'insieme delle molte componenti rappresentative, quali la geologia, la geomorfologia, l'ultima glaciazione, gli accumuli morenici, il pino loricato, l'associazione abete-faggio, la grande fauna selavatica, i piani del Pollino: il vero grande ed inestimabile patrimonio di un parco nazionale. La prestigiosa storia naturale studiata e conosciuta, va difesa e, poi, raccontata con l'orgoglio della appartenenza, della identità culturale e naturale e dell'altissima qualità di una offerta culturale e scientifica, che può veramente segnare il futuro di questa terra, senza bisogno di “macroattrattori”, anzi restando contadini, pastori e artigiani senza più bisogno di emigrare.

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Il torrente e la pietraia, le campagne e i paesi sui due fianchi, poi la montagna, l'alta montagna, i boschi e i prati di alta quota: in pochi chilometri, dalla confluenza nel fiume Sinni alle vette del Pollino, si scopre una valle del Sarmento incomparabilmente ricca di una infinita varietà di natura, di luoghi e di paesaggi. In un percorso a ritroso molto breve si passa da un paesaggio rurale mediterraneo ad un paesaggio naturale alpino. In questa primavera 2009, le nevi e le abbondanti piogge, insieme alle temperature, hanno creato un nuovo quadro inedito di natura con uno scenario in quotidiano rapido mutare di colori e di verde delle diverse piante, ciascuna con le proprie forme e sfumature. Sempre a ritroso, verso la sorgente, la valle si restringe e diventa gola, la Gola della Garavina; oltre la gola la visuale si schiude e appaiono Casa del Conte, le faggete, le Timpe e i primi contrafforti delle Serre, ove il paesaggio diventa dolomitico. Si dispiega, sopra i 2000 metri, sulla Grande Porta del Pollino, una ampia palestra all'aperto, un'aula di interpretazione naturalistica, un osservatorio del cielo e delle stelle al riparo da inquinamento luminoso. Sono i Piani del Pollino. I Piani del Pollino, un acrocoro circoscritto dalle Serre di Crispo (2053 m.s.l.m.), delle Ciavole (2127 m.), Dolcedorme (2266 m.), del Prete (2180) e dal Monte Pollino (2248 m.), racchiudono una depressione carsica che forma un anfiteatro naturale, dove la purezza del paesaggio e la presenza di materiali morenici, di morfotipi di origine glaciale, rarissimi per questa parte dell'Appennino meridionale, rendono il luogo di grandissima attrattiva estetica e di immediata percezione della rilevanza scientifica. Questa realtà geologica e geomorfologica si compenetra, inoltre, in un paesaggio di specie vegetali, anch'esse relitte della glaciazione, altrettanto rare e di inestimabile valore scientifico: il pino loricato di Serra di Crispo e di Serra delle Ciavole e l'abete bianco, nell'associazione con il faggio, a Cugno Cumone, Cugno dell'Acero e Cugno Ruggiero. L'insieme è un atlante fisico e geografico di primordine, in cui si legge e si racconta la storia dell'evoluzione morfologica e vegetale avvenuta decine di miglia di anni fa, durante l'era würmiana. L'intero complesso, fatto di spazi incontaminati, di cime innevate, di alti pianori, di colonie di pini loricati, di associazioni abete-faggio, di fitte faggete, di tane di lupo appenninico e di nidi di aquila reale, è, infatti, un immenso giacimento di patrimoni naturali, storici e umani. Le dolomie, le dolomie calacaree e le rocce magmatiche dei Piani del Pollino e di tutta la parte alto-montana sono unità strutturali dell'età tra il trias medio e il miocene inferiore. I vistosi fenomeni di sovrascorrimento delle falde rigide, cui è legato il metamorfismo di alcune successioni calcareo-dolomitiche, mostrano la tettogenesi dell'Appennino calabro-lucano, risalente a quel periodo. Alla fase tettonica del miocene medio risale il ripiegamento e l'emersione della catena. L'ambiente naturale, con le po-

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Le interviste_Rosanna Lambertucci Non solo diete nella vita della conduttrice

Con la forza del senso pratico di ANGELO MAURO CALZA Quel profumo di mela caramellata, misto all'aroma di vaniglia, zucchero e scorza di limone, mi accoglieva al mio rientro da scuola………..Ricordo le passeggiate a cavalluccio sulle sue spalle, la sua ninna nanna… Oh Dio del Ciel se fossi una rondinella, vorrei volare, vorrei volare, vorrei volare in braccio alla mia bella». Ma cosa c'entrano queste immagini, peraltro toccanti, con l'ultimo libro di Rosanna Lambertucci, “Il viaggio dimagrante”? Edito da Mondadori e Rai Eri, che dopo una sola settimana dalla sua uscita, è già in ristampa. Allora per toglierci la curiosità giriamo la domanda all'autrice. Signora Lambertucci, un nuovo libro, un nuovo consiglio ai suoi “discepoli” sul come “stare bene”. Ma cosa c'entrano queste immagini, questi ricordi dell'infanzia? «C'entrano eccome! Mi piace molto l'idea di farmi conoscere un po' di più da chi mi segue da tanto tempo, che magari ha la curiosità di saperne di più su di me. E ho voluto cogliere l'occasione anche per rispondere ad un interrogativo che mi sento spesso rivolgere: “come mai si dedica da sempre a temi riguardanti la salute?” Beh, leggere la mia autobiografia con la quale inizio questo libro, spero possa essere una risposta esauriente! Considero, infatti, questo passaggio un elemento fondamentale del mio ultimo lavoro». Come, mi pare di capire, fondamentale per la sua infanzia e la sua adolescenza è stata la figura di Achille Gallucci. «Sì. Fondamentale. Era l'amico più caro di mio padre, frequentava abitualmente la mia casa. A cavallo degli anni '50 e '60 mio padre aveva avviato una azienda alimentare che richiedeva molto lavoro, un'azienda che era seguita costantemente anche mia madre, che era una manager straordinaria. Tanto impegno da parte dei miei genitori veniva ripagato dalla soddisfazione di far vivere me e i miei tre fratelli in modo sereno e dignitoso. Achille, che aveva un grande cuore, si sostituiva in parte a loro, seguendo molto noi negli studi. Era un uomo straordinario, scapolo per scelta, per accudire amorevolmente il padre molto malato e non ha mai voluto sacrificare una eventuale compagna al ruolo di infermiera. All'epoca non immaginavo che sarebbe diventato il punto di riferimento di tutta la mia vita. Achille Gallucci è stato uno dei più stimati e rispettati magistrati, che insieme a Ferdinando Imposimato ed altri ha combattuto il terrorismo, affrontandolo sempre con coraggio e determinazione. Tutto di lui è diventato per me esempio di vita, influenzando non poco le mie scelte successive». Tutto ciò non spiega ancora il nesso tra la sua autobiografia e la dieta che consiglia con il suo libro… «Beh, continuando nel riassunto di quello che è meglio raccontato nel libro, io ho sofferto di una serie di ansie, di paure, di “premonizioni” che hanno, in qualche modo, influenzato la mia adolescenza e che mi hanno spinta a rafforzare quel “senso pratico”, quella voglia di costruire qualcosa di solido dal punto di vista intellettuale che mi permettesse di sentirmi più sicura e che poi, in realtà, mi ha aiutato nella sfera più personale. Devo dire che questo mio percorso di crescita si è concluso con la nascita di mia figlia Angelica, che è nata dopo molte difficoltà. Ed è per questo che mi sono trovata da giovanissima a frequentare molto gli ospedali venendo, così, a contatto con un mondo fat-

to molto spesso di sofferenza e solitudine. Questo mi ha reso ancora più sensibile e cosciente di quanto fosse importante occuparsi degli altri. Ecco, il mio lavoro è nato da questo mio desiderio di poter essere utile a tanta gente che ha bisogno di conoscere meglio questo mondo così fondamentale della vita di tutti noi, che è il mondo della salute. E parlando si salute, è stato fondamentale sempre di più, con la conoscenza della Scienza dell'Alimentazione, far diventare il cibo, che è la nostra prima medicina, uno degli argomenti cardine della mia attività professionale. Ecco quindi le diete, le ricette, ecco, quindi, la conoscenza di come, attraverso gli alimenti e di quali alimenti, si può cambiare la propria salute, il proprio carattere, la qualità della vita E come nasce l'idea di questo libro in cui propone il metodo per perdere peso in sei settimane più una? «È un libro autobiografico nel quale racconto come sono riuscita io stessa recentemente a perdere quei cinque chili di troppo che sembravano proprio inamovibili e che sono riuscita a sconfiggere con un metodo che è ben spiegato nel libro e che, se posso permettermi, è “matematico”, perché se viene seguito attentamente e con precisione, i risultati sono assicurati». Senza svelare il segreto nei particolari, ma su cosa si basa la dieta che propone? «La dieta si basa su un meccanismo che è difficile riassumere in poche parole perché è basato sull'insulina, l'ormone della fame che trasforma gli zuccheri in grassi. Quindi la dieta ha un meccanismo basato sugli zuccheri, che va letto con attenzione e seguito con precisione». Ma non potrebbe dare qualche suggerimento ai lettori? Qualche “dritta”… «Sarebbe complicato parlare in poche righe di tutto quanto. Vorrà dire che inizierò una collaborazione con il giornale, magari settimanalmente…! Un appuntamento dal titolo “La salute vien mangiando”, che mi sembra molto significativo, dove i lettori interessati potranno avere suggerimenti utili, non solo per dimagrire, ma anche per trovare nei cibi l'energia per mantenersi più sani e più belli». per concessione di E-Polis

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24 ore in Basilicata

Dopo le indiscrezioni sull’inchiesta di Woodcock, la replica dell’ufficio stampa della Regione

«Quali fannulloni? Onesti lavoratori» Contestato il conteggio fatto dagli investigatori sulle ore di lavoro sottratte IL pubblico ministero Henry John Woodcock - come il Quotidiano ha raccontato ieri in esclusiva - ha chiesto la sospensione in via cautelare di cinque dipendenti della Regione Basilicata, impiegati nell’ufficio di rappresentanza di Roma. Gli impiegati sono accusati di truffa. Le indagini condotte dalla Squadra mobile della Questura di Potenza hanno rilevato che i cinque, una volta timbrato il badI colleghi della sede di rappresentanza di Roma non sono affatto dei fannulloni, né tantomeno dei truffatori. Sono lavoratori onesti che si sono sempre adoperati per tenere alta e qualificata l’immagine della Regione Basilicata. Hanno sempre profuso impegno e non hanno mai negato la propria collaborazione anche al di fuori e abbondantemente oltre l’orario di lavoro. Dall'indagine, però, non risultano le timbrature oltre il normale orario. Per le ore in più - e sono tante - a questi lavoratori non viene riconosciuto alcun compenso straordinario. Infatti ad ogni regionale teoricamente spettano 140 ore annue di straordinario, perché nei fatti non superano le 40-50 ore realmente retribuite. Il resto va… in cavalleria. Il conteggio va fatto su base annua. Al dottor Woodcock e ai suoi collaboratori questi particolari evidentemente non interessano. I colleghi di Roma sono accusati di scroccare le telefonate e rischiano una pena da tre a dieci anni di reclusione. Ma sapete in dieci mesi quante ne hanno scroccate (se lo hanno fatto davvero)? Prendiamone uno a caso: Nicola Mario Padula, categoria B, stipendio mensile 1300 euro. Woodcock lo accusa di peculato per aver effettuato in dieci mesi (giugno 2008-marzo 2009) conversazioni private per un danno complessivo di 50,72 euro: 0,81 nel mese di giu-

ge all’entrata dell’ufficio, abbandonavano sistematicamente il luogo di lavoro per uscire a fare compere, sbrigare pratiche personali o semplicemente per recarsi al bar. Ma oltre all’abbandono della postazione lavorativa, l’accusa di truffa è motivata dal fatto che i cinque si “aiutavano tra loro” timbrando i cartellini dei colleghi anche quando questi non erano in ufficio.

utenze telefoniche della Regione per chiamate personali e private». Gli indagati saranno ascoltati dal gip martedì prossimo a Potenza, per l’interrogatorio di garanzia. Sarà il gip a decidere poi se sospendere o meno i dipendenti della Regione. Sul caso interviene il capo dell’ufficio stampa della Regione Basilicata Donato Pace. Di seguito pubblichiamo la sua lettera.

Woodcock e Donato Pace

gno 2008; 2,80 a dicembre; 0,84 a febbraio 2009; 0,68 a marzo 2009. Dimenticavo: a queste somme iperboliche bisogna aggiungere l’Iva al 20 per cento, 10 euro. Quando si usano i soldi

pubblici - e questo criterio dovrebbe valere anche per i magistrati - si deve valutare il costo-beneficio. Per tenere sotto controllo per dieci mesi l’utenza telefonica di Padula e scoprire la “truffa” di 50,72 euro più

Cambia la denominazione del comando regionale dei carabinieri

Arma, torna la “Legione” POTENZA - Torna la vecchia denominazione per il comando carabinieri. Non sarà più comando regione Basilicata, ma comando legione. In un comunicato diffuso ieri mattina si legge: «Il comandante generale dell’arma dei carabinieri ha disposto il cambio di denominazione delle 19 “regioni carabinieri” in “legione carabinieri”. il provvedimento, che ha avuto decorrenza significativamente dal 5 giugno 2009, centocinquantanovesimo annuale della fondazione dell’arma, ripristina la tradizionale terminologia adottata dall’istituzione

«Artifizi e raggiri», li chiama Woodcock. Secondo l’accusa, i cinque dipendenti regionali, Antonio Grassi, Pasqualina Gravela, Maddalena Ferraiuolo, Nicola Mario Padula e Rosario Golia, avrebbero rispettivamente sottratto all’ente: 4 - 51,23 - 72,27 37,3 e 45,06 ore di lavoro. Una sesta persona, il collaboratore della presidenza della giunta regionale Mario Araneo, è invece accusato di peculato: «Utilizzava le

Carabinieri del comando “Legione” Basilicata

sin dal 1861, agevolando l’esatta ed esclusiva individuazione degli assetti istituzionali da parte dei cittadini e delle altre amministrazioni. la regione carabinieri

“Basilicata”, mantenendo inalterata la propria competenza territoriale, ha conseguentemente assunto la denominazione di legione carabinieri “Basilicata”».

Iva quanti soldi ha fatto spendere Woodcock a noi cittadini italiani? Se ci fosse la spina dorsale tutti noi lavoratori pubblici e privati dovremmo autodenunciarci per aver scroccato qualche telefo-

nata al proprio datore di lavoro, che quasi sempre stipulano contratti “tutto compreso” con le aziende telefoniche a prezzi vantaggiosi. Compresi i lavoratori ad ogni livello del Palazzo di Giustizia di Po-

tenza. Ne sa qualcosa il Comune capoluogo che paga e che per esempio ha scoperto, secondo notizie di cronaca, da una sola utenza in dotazione ad un magistrato telefonate di ogni genere e per un numero superiore a 20 mila. Ha scoperto che dalla utenza di qualche pm che guarda la pagliuzza degli altri sono partite telefonate per il Corriere della Sera o per L’Espresso. E ci fermiamo qui. Per questi comportamenti non risultano richieste di provvedimenti interdittivi come si fa ora con i più umili lavoratori. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ora, però, la misura è colma, perché il disegno è chiaro: continuare a demolire l’immagine della Regione Basilicata, di chi la rappresenta, del suo territorio e dei suoi uomini, seminando paura e terrore con l’annuncio di inchieste ad orologeria, spesso portate avanti senza alcuna competenza in materia e con un pressapochismo che fa rabbrividire. Risultato: da tempo la Regione è paralizzata. Tutti hanno paura di firmare atti, i più cristallini di questo mondo. A pagare sono i cittadini e le imprese che scontano tempi… biblici. La Basilicata non vuole sceriffi, ma Giustizia. Ne ha diritto per storia, tradizione e cultura. Donato Pace Capo Ufficio Stampa Regione Basilicata

Economia 2008, pronti i dati dell’Osservatorio lucano POTENZA - Si terrà mercoledì alle 11.30 nella sede della Banca d’Italia di Potenza un incontro con la stampa per anticipare sinteticamente i dati sull’economia della Basilicata nel 2008, redatto dall’Osservatorio economico regionale. Alla presentazione del documento parteciperà anche il vicedirettore generale della Banca d’Italia. Anna Maria Tarantola. I lavori si svolgeranno così. Il primo a intervenire sarà Carmine Serio, prorettore dell’Università degli studi della Basilicata, per un breve saluto. Aprirà i lavori Francesco Occhinegro, di-

La sede di Potenza della Banca d’Italia

rettore della filiale di Potenza della Banca d’Italia. Paolo Emilio Mistrulli illustrerà i dati dell’Osservatorio economico regionale. Le riflessioni sull’economia lucana e meridionale toccheranno a

Sergio Sciarelli, professore ordinario di Economia della Federico secondo. E’ previsto un intervento del presidente della Regione Vito De Filippo. A seguire il dibattito.

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Petrolio Filippo Massaro (Csail) critico sulla firma tra Eni e Regione

«E’ uno scippo alla Val d’Agri» POTENZA - Filippo Massaro, presidente del Csail (Comitato Sviluppo Aree Interne Lucane) interviene critico sull’intesa firmata venerdì mattina tra Eni e Regione Basilicata definendola «uno scippo alle comunità della Val d’Agri». L’ “addendum” all’accordo del 1998 riconosce alla Regione quasi 70 milioni di euro. Massaro sottolinea nella sua nota che «la firma del documento destina oltre 5 milioni di euro quasi completamente ai cantieri forestali dell’ intera regione ma in Val d’Agri resta solo la promessa di attivare l’Osservatorio Ambientale di Marsiconuovo che avrebbe dovuto comunque funzionare già da qualche anno». «Sia chiaro - continua Massaro - noi per primi non possiamo che essere soddisfatti se per tutti i lavoratori idraulico-forestali lucani sarà possibile raggiungere le 151 giornate lavorative annue

ma – precisa Massaro – questo obiettivo non si deve ottenere solo ed esclusivamente con i fondi dell’Eni e quindi del petrolio estratto in Val d’Agri. Anche perché non va sottaciuto che il protocollo di intenti Regione-Eni prevede la realizzazione di progetti predisposti e gestiti dalla Regione Basilicata e diretti alla compensazione ambientale, attraverso la realizzazione di interventi di rimboschimento, ricostruzione e manutenzione della copertura vegetale, nonché di interventi finalizzati a mantenere costanti le qualità ambientali e naturalistiche di aree ad elevata sensibilità ambientale e di aree protette, quali quelle interessate dal Parco Nazionale dell'Appennino LucanoVal d'Agri-Lagonegrese. Non ci risulta invece nulla di tutto questo ad eccezione dell’avvio dell’Osservatorio che peraltro nonostante le proteste delle

comunità locali si è voluto caparbiamente insediare a Marsiconuovo, vale a dire il comune più lontano dalle attività petrolifere. Il Csail pertanto - continua la nota - chiederà conto della intera spesa destinata a compensazioni ambientali che ammonterà nei prossimi 15 anni a poco più di 67 milioni di euro, sollecitando la Regione di far conoscere in dettaglio i progetti e gli interventi da finanziare e riservandosi di presentare una istanza alla Corte dei Conti perché accerti la effettiva rispondenza della spesa agli obiettivi previsti da documenti ufficiali. Quanto alla affermazione del dirigente Eni secondo il quale “è possibile un'attività estrattiva in un contesto di sviluppo sostenibile” non ci possiamo più accontentare di generiche dichiarazioni e di generici impegni, vogliamo fatti».

Estrazioni di petrolio in Val d’Agri

Danni Metapontino Sono le richieste che Viti farà alla Conferenza Stato - Regioni

Prima stato di calamità, poi crisi Entro dieci giorni saranno ultimate la perimetrazione e la stima dei danni METAPONTO – I danni subiti dagli agricoltori del Metapontino dopo le ultime ondate di maltempo continuano a far discutere. Venerdì i presidenti della Coldiretti di Bernalda e Scanzano Jonico, Giuseppe Abbatepaolo e Nunzio Scarnato, chiedevano alla Regione, in una nota, di «offrire certezze con provvedimenti immediati». «La grandine - diceva Abbatepaolo - al contrario delle altre volte, ha colpito una vasta zona provocando danni ingenti. Da una prima stima si calcola che il territorio di Bernalda è stato interessato per il 90 per cento. La Regione deve ora delimitare le aree maggiormente interessate a fare una stima dei danni». Una posizione incalzata da Scarnato che sottolineava: «servono risposte urgenti per un settore che garantisce reddito ed occupazione non solo alla famiglia coltivatrice». Dal canto della Regione saranno il riconoscimento dello stato di calamità e, successivamente, dello stato di crisi per il settore primario, le azioni che l’assessore all’agricoltura della Regione Basilicata, Vincenzo Viti, chiederà nel corso di incontri che si terranno in settimana a Ro-

La Cia lucana attacca Zaia sull’articolo 68

«Le aziende della Basilicata tra le più penalizzate»

Un’area del Metapontino colpita dal maltempo

ma con gli assessori regionali in vista della Conferenza Stato-Regioni. «Già nella prossima settimana – ha sottolineato in proposito l’assessore Viti – ci confronteremo su strumenti operativi come la riforma della legge numero 102/2004 sulla calamità atmosferiche, che interessa in particolare la Basilicata dopo quanto è accaduto nel Metapontino. Subito dopo il confronto

con il Governo dovrà riguardare il riconoscimento dello stato di crisi di settore primario, che necessità di risorse e di programmi di sostegno». L’assessore Viti ha aggiunto, inoltre, che entro dieci giorni sarà ultimata la perimetrazione e la stima dei danni che ha colpito le aziende dell’area jonica, alcune delle quali hanno perso alberature, colture e impianti.

Lavori sulla Salerno - Reggio Calabria Il 9 chiusure tra Padula e Lagonegro LAGONEGRO - L'Anas ha comunicato che, per lavori di ammodernamento, martedì, 9 giugno, dalle ore 7 fino alle ore 17, sarà chiuso al traffico il tratto dell'autostrada Salerno - Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Padula-Buonabitacolo e Lagonegro Nord, dal km 103,700 al km 123,800. Nelle ore di chiusura, i veicoli diretti a Nord usciranno allo svincolo di Lagonegro Nord, proseguiranno sulla strada statale 19 e rientreranno allo svincolo di Buonabitacolo. I veicoli diretti a Sud usciranno allo svincolo di Buonabitacolo, proseguiranno sulla strada statale 19 e rientreranno allo svincolo di Lagonegro Nord. I dispositivi di traffico ed i percorsi alternativi sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate. Per maggiori informazioni si può consultare il sito Anas www.stradeanas.it e chiamare il numero verde 800.290.092.

POTENZA - «E’ lesiva dei diritti degli agricoltori e degli allevatori delle regioni del Sud e malcela un forte antimeridionalismo. E’ un deciso attacco alla dignità degli agricoltori del Mezzogiorno». Così viene definita dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori dell’Abruzzo, del Molise, della Puglia, della Basilicata, della Campania, della Calabria, della Sicilia e della Sardegna la proposta del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia sull’attuazione delle misure relative all’art. 68 previsto dall’ultima riforma della Pac. In proposito il presidente della Basilicata della Cia Donato Distefano (nella foto) sottolinea che «tra gli agricoltori delle regioni del Sud, quelli della Basilicata risultano particolarmente e gravemente penalizzati in quanto pur essendo tra i finanziatori del fondo di cui all’articolo 68, che per oltre il 60 per cento è alimentato dal prelievo operato sui premi per i seminativi, per l’olivicoltura, per gli ovi-caprini e per l’ortofrutta, godrebbero di benefici assolutamente marginali dall’attuazione delle misure proposte dal ministro Zaia. Il 50 per cento del fondo servirebbe a finanziare gli interventi sulle assicurazioni, finora a totale carico del Bilancio dello Stato, ed a questo si aggiunge anche il danno che dello stesso fondo solo una minima parte ritornerebbe alle aziende agricole del Meridione». «Non solo - . continua la nota della Cia Secondo la proposta del ministro, oltre 90 milioni di euro sui 146 milioni previsti per gli interventi accoppiati, circa il 70 per cento, è destinato alle principali produzioni del Nord, quali bovini da carne e bovini da latte». «Si tratta, quindi, di una scelta politica diretta verso interventi che -afferma il presidente della Cia - emarginerebbero le regioni del Mezzogiorno come la nostra, deficitarie proprio in tali produzioni». Per quanto riguarda l’ortofrutticoltura e l’olivicoltura, fortemente rappresentate nel Sud d’Italia e che contribuiscono per oltre il 30 per cento all’intero fondo, questi due settori «subiscono un trattamento di grave penalizzazione. All’ortofrutta non è destinato alcun intervento ed all’olivicoltura è riservata la misera somma di 6 milioni di euro per un incentivo ai soli oli d’oliva Dop e Igp». Inoltre, la Cia sottolinea che gli interventi previsti per il grano duro vengono destinati alle misure agro-ambientali prevedendo solo un aiuto agli agricoltori che praticano l’avvicendamento triennale e finalizzato alla copertura dei costi supple-

mentari ed alla perdita di reddito connessa alla pratica colturale. «E’ una proposta -si afferma in una lettera inviata dai presidenti Cia delle regioni del Sud agli assessori all’Agricoltura di queste regioni- fortemente penalizzante per gli agricoltori e gli allevatori di queste Regioni». Essa «non prevede nessun obiettivo strategico nazionale da perseguire, nessun intervento di politiche di valorizzazione della qualità, del miglioramento della commercializzazione e di compensazione effettiva delle situazioni di svantaggio. Nella sostanza, una proposta che prevede soltanto una diversa ricollocazione delle risorse, spostandole dal Mezzogiorno al Nord del Paese”. Per questa ragione, i presidenti delle Cia regionali chiedono agli assessori all’Agricoltura, preferibilmente attraverso una concertazione tra loro i rispettivi Presidenti di Regione e le organizzazioni professionali agricole, “una decisa azione di contrasto, nelle competenti sedi istituzionali (Conferenza Stato-Regioni), nei confronti dell’inaccettabile proposta avanzata dal ministro». «E’ evidente - viene sottolineato nella lettera agli assessori - che in assenza di sostanziali e profonde modifiche della proposta ministeriale è preferibile, a difesa degli interessi degli agricoltori e allevatori delle nostre regioni, non dare attuazione all’art. 68, opzione peraltro contemplata dalla stessa norma, evitando così uno scippo e un danno a tutta l’agricoltura delle nostre regioni».

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22 24 Ore in Basilicata


La presidente Rosa Pafundi propone una strategia unica istituzioni -Apt - organizzazioni professionali

Turismo, la ricetta di Assoviaggi Obiettivo: ridurre la pressione fiscale sulle pmi e rafforzare l’attrattività dell’offerta POTENZA - Rosa Pafundi, presidente di AssoviaggiAssoturismo (Confesercenti), interviene sulle previsioni e le necessità della regione in vista della stagione turistica ormai alle porte. «Per dare efficacia alla volontà di un maggiore coinvolgimento dei privati nelle politiche per il Sistema Turistico regionale che rappresenta il primo obiettivo del Tavolo Tecnico del Turismo insediato alla Regione - sottolinea Pafundi - è necessario individuare una strategia unica istituzioni -Apt - organizzazioni professionali del turismo per prepararsi adeguatamente ad affrontare l’ incertezza della stagione, facendo diventare il Tavolo una autentica Cabina di Regia». «La previsione dell’Istat sull’andamento dell’occupazione e dei flussi turistici in Italia - continua Pafundi - secondo Assoturismo-Confesercenti, per il periodo maggio-luglio nel settore alberghiero non fa che radiografare ciò che le imprese registrano e non solo da ieri. Per il 52,8% degli operatori intervistati, infatti, il trimestre in questione farà registrare un calo delle presenze, mentre soltanto il 4,2% si aspetta un miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto preoccupante la situazione rispetto allo sviluppo occupazionale: il 34,7% (25% nel 2008) prevede per il trimestre una riduzione del personale nelle strutture alberghiere. Secondo Assoturismo, al di là delle cifre e delle percentuali che andranno verificate sulla base dei dati reali, il quadro delineato dagli addetti ai lavori è prospetticamente allarmante poi-

ché, indipendentemente dall’entità del dato, ci sarà un’accelerazione nella flessione del mercato e quindi dell’occupazione, flessione peraltro che è in atto già da diversi anni. Tutto questo – affema Pafundi - avviene non certo perché sono scaduti i valori turistici del Bel Paese e quelli della nostra regione e non certo perché gli imprenditori svolgono meno bene il loro lavoro, tutto questo avviene a causa della crisi in atto, ma soprattutto perché sulle pmi del turismo grava, pesa, incombe un castello fiscale (total tax rate) assolutamente non più sopportabile. Questo, infatti, mina fortemente la redditività delle imprese alberghiere ed oltretutto un’imposizione fiscale

«Si crei una cabina di regia»

elevata rende economicamente negativa la gestione degli alberghi stagionali nei periodi di bassa stagione, che ne risulta di fatto accorciata. Non ci sarà politica promozionale o riqualificazione delle strutture alberghiere che tenga senza un incisivo intervento sul fisco, da subito attraverso la riduzione dell’Iva, la rimodulazione degli studi di settore, la revisione delle imposte locali. Quanto ai problemi di organizzazione e per rafforzare l’ attrattività della nostra offerta turistica, sollevati dalla Apt in previsione del varo dei Piot (i Programmi integrati di offerta turistica), lo strumento di sostegno dello sviluppo turistico costruito dalla Giunta regionale – afferma Pafundi – la strada consortile tra operatori del settore è sempre più una strada obbligata».

Turisti sulle spiagge lucane

Mercoledì la presentazione del volume dedicato a San Gerardo Maiella

A Roma il libro di Monsignor D’Addezio ROMA - Il Centro Studi “Lucani nel Mondo” ha organizzato, a Roma, per il prossimo mercoledì, la presentazione del libro di Monsignor Giustino D’Addezio “In cammino con San Gerardo Maiella, il Santo giovane dei giovani”, pubblicato da Elledici edizioni. L’appuntamento è alle 18 presso l’Accademia Alfonsiana, in via Merulana, 31. Alla presentazione parteciperanno il Superiore Generale dei Padri Redentoristi, Joseph W. Tobin, il presidente del Centro Studi “Lucani nel Mondo” di Roma, Antonio Pilieri, il Vicario generale della Congregazione dei Padri Redentoristi, Serafino Fiore, il dirigente scolastico, Giovanni Formato, il Sottosegretario della Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali della

Città del Vaticano, Angelo Scelzo, che modererà l’incontro e il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi. «Cari ragazzi e ragazze, questo semplice libro ha voluto accompagnarvi per un po’ e aiutarvi a farvi conoscere meglio un giovane Santo partito dalla Basilicata senza pretese, ma arrivato con gioia e in punta di piedi in diverse parti del mondo. A voi mi rivolgo per chiedervi di essere, come vi ha chiesto Papa Benedetto XVI, “Testimoni dello spirito”». Così si legge nelle pagine 144 e 145 del libro in un passaggio intitolato “E-mail dal cielo”, un passaggio che riporta anche delle espressioni di San gerardo riprese da alcune sue lettere pubblicate.

Dal 10 al 13 giugno nel quartiere fieristico di Milano l’evento dedicato all’alimentare

Unioncamere e Regione Basilicata a Tuttofood con i due Distretti “agro” e 34 aziende POTENZA - Unioncamere Basilicata , in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata , parteciperà a Tuttofood , il Salone mondiale dedicato agli operatori dell’agroalimentare in programma nel quartiere fieristico di Rho-Pero dal 10 al 13 giugno. Nei 180 metri quadrati di stand (padiglione 22) troveranno spazio il Distretto Agroindustriale del Vulture, il Distretto Agroalimentare di qualità del Metapontino e 34 aziende, in rappresentanza delle produzioni significative di tutto il territorio regionale. «Nell’alveo dell’accordo quadro siglato con la Regione e del protocollo operativo sottoscritto con il Dipartimento Agricoltura del massimo ente territoriale abbiamo realizzato un grande sforzo organizzativo per assicurare ai Distretti e alle aziende partecipanti la massima visibilità – ha dichiarato il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte -. La kermesse milanese, del resto, costituisce una splendida opportunità per far conoscere agli operatori provenienti da tutto il mon-

In esposizione il Made in Basilicata

La Fiera di Milano e il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte

do il made in Basilicata, sinonimo di processi produttivi che hanno sposato l’innovazione mantenendo i caratteri della tradizione». Interpreti e traduttori verranno messi a disposizione degli imprenditori lucani da parte di Regione Basilicata e Unioncamere per agevolare i contatti con i buyer internazionali.

Creare business attraverso l’internazionalizzazione è proprio la leva strategica su cui si impernierà Tuttofood 2009, che integra le necessità delle aziende che rivolgono la loro produzione al mercato italiano con quelle delle imprese che guardano all’esportazione come ad una opportunità di sviluppo. A Milano, inoltre, si avrà l’op-

portunità di far incontrare i canali produttivi dell’industria alimentare con la distribuzione italiana ed estera in tutte le sue forme, dal negozio di specialità alla private label, per ampliare al massimo il ventaglio dei contatti. Non a caso gli organizzatori definiscono l’evento come la fiera degli imprenditori per gli imprenditori» .

BREVI LE IDEE ALIP

Città d’estate «L’ESTATE è ormai alle porte, e anche quest’anno ricorre il gravoso problema relativo allo svuotamento delle città. Durante tale periodo, gli attori istituzionali, i centri di ricerca e le università sono chiamati ad individuare modelli di attrazione che possano garantire un effettivo cambio di rotta, ossia proposte socio-economiche e culturali in grado di incentivare i turisti, italiani e non, a scegliere la provincia di Potenza quale meta delle proprie vacanze». La riflessione arriva dall’Alip (Associazione Lucana Imprenditori). «Stimolare la domanda di turismo nel nostro territorio equivale ad accrescere lo sviluppo delle imprese creando al contempo occupazione. Le soluzioni più efficaci - secondo i membri del centro studi di Ali Basilicata - vanno ricercate prevalentemente nella valorizzazione di un territorio, come quello nostrano, potenzialmente ricco di risorse, ma nei fatti poco sfruttato. Organizzare convegni incentrati sul patrimonio storico dei vari comuni lucani, implementare l’offerta culturale degli artisti nostrani (tramite mostre, dibattiti etc.) studiare nuove proposte per la valorizzazione dei prodotti tipici della nostra terra (attraverso la nascita di distretti per la produzione di salumi, da affiancare ai tradizionali settori lattiero caseari), costituiscono solo alcuni spunti su cui fondare un possibile e duraturo sviluppo locale. Prendendo in considerazione l’ultimo punto tracciato, possiamo enfatizzare concretamente gli effetti positivi che scaturirebbero da una politica mirata al sostegno di questa attività; ad esempio, una finalizzata erogazione pubblica, che coinvolga anche cittadini privati, a sostegno di un determinato project financing può indubbiamente: accrescere la domanda di lavoro; migliorare la produttività; permettere la sottoscrizione di nuovi accordi commerciali tra privati; generare la possibilità di ampliare il panorama turistico locale».

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24 Ore in Basilicata 23

Domenica 7 giugno 2009


Domenica 7 giugno 2009

ESITO ANNUNCIATO FRA FIAT E OPEL

IL VALORE DEL DONO DELLA FEDE

di GAETANO DE FILIPPO

di ALDO VIVIANO OPEL: decisione politica non scelta tecnica. Non è necessario essere fini politologi o esperti economisti per prevedere, con largo anticipo, come sarebbe finita la partita Fiat - Magna in ordine alla partnership con Opel. Premettiamo che la decisione, essendo stata assunta dall'esecutivo tedesco e non dall'azienda interessata, non é stata tecnica, ma politica. I tanti segnali verbali e non, che il cancelliere tedesco Merkel aveva dato, erano univoci e propendevano per la soluzione Magna, addirittura quando ancora non conosceva i contenuti della proposta avanzata dall'azienda italiana. Non possiamo fare un raffronto tra le due proposte in relazione alle esigenze finanziarie, economiche, patrimoniali ed occupazionali della Opel, perché non ci è dato di conoscerne i contenuti. Né tantomeno disponiamo dei dati di bilancio della Opel, al fine di analizzarli e stabilire quali fossero le esigenze di quell'azienda e le conseguenti corrette risposte. Tuttavia disponiamo di altri elementi che ci consentono di fare alcune riflessioni. La circostanza che le opposte posizioni in proposito, della Merkel, che propendeva per una decisione politica e del Ministro dell'Economia, Guttenberg, che voleva una scelta dettata da motivazioni economiche, hanno sfiorato la crisi istituzionale e la rottura degli equilibri governativi, la dice lunga su tutta la vicenda. Il fatto che il governo tedesco evidentemente consapevole della coerenza della proposta Fiat - abbia tentato di alzare ulteriormente il prezzo dell'operazione, è un'altra trama della tela che ha tentato di tessere per arginarla e scoraggiarne le ambizioni. Da ciò si evince, infatti, in maniera inequivocabile che la proposta Fiat fosse quella da preferire, non solo per la sua qualità intrinseca, ma anche per quella estrinseca, disponendo di un patrimonio inestimabile e sicuramente superiore rispetto alla concorrente, di conoscenza, esperienza e tecnologia da mettere sul piatto della bilancia. Ci si chiede, pertanto, perché sia stata preferita la soluzione Magna. A nostro modesto avviso, sarebbe stato difficile, per i Tedeschi e per il loro smisurato orgoglio, accettare e digerire che una piccola azienda italiana fosse stata la scialuppa di salvataggio per una loro industria di punta. Essi hanno preferito, senza alcuna esitazione, l'austro canadese Magna, che dispone appunto anche di capitali e management dello Stato austriaco, fratello di quello tedesco per nazionalità, lingua e cultura. ll governo ed il popolo tedesco non avrebbero gradito neppure che con l'ingresso nella Opel, la Fiat avrebbe costituito il secondo gruppo mondiale nel campo dell'auto. Si deduce a questo punto che, se la CEE non ha un senso sotto il profilo politico, non ne ha nemmeno sotto quello economico, atteso che nel momento delle decisioni si preferiscono soluzioni di partenariato con aziende estranee al suo contesto. Era pertanto fuori luogo, qualche anno fa, quando alcune primarie aziende italiane si difesero legittimamente da scalate ostili da parte di imprese straniere e comunque in ambito CEE, di essere tacciati di protezionismo. Le due fattispecie sono molto diverse, perché nel primo caso si tratta di un'operazione trasparente volta a salvare un'azienda in crisi e nel secondo di un subdolo tentativo di diventare azionisti di riferimento di un'azienda sana. I giudizi di merito riferiti alle due situazioni possono e devono essere , pertanto, molto diversi. Certamente, se portata a termine, l'operazione sarebbe stata di grande interesse economico per la Fiat e di enorme prestigio per l'industria italiana. Ma se la si va ad analizzare compiutamente ed in tutte le sue sfaccettature si desume che, dal punto di vista degli italiani e dei dipendenti Fiat in particolare, avrebbe avuto dei risvolti non certamente piacevoli. I primi punti fermi posti dalle organizzazioni sindacali e dal governo tedesco sono stati la non chiusura di alcuno stabilimento Opel in Germania ed il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Poiché un organico progetto industriale di ristrutturazione sarebbe passato necessariamente attraverso un ridimensionamento degli organici, cosa fisiologica se si tiene, altresì, conto della super produzione di auto nel mondo, ne consegue che il taglio sarebbe avvenuto negli stabilimenti italiani. La partita Fiat / Magna non è stata mai giocata. E' stata decisa dall'arbitro senza che i due contendenti abbiano avuto la possibilità di confrontarsi in maniera corretta e leale. Non si è trattato, appunto, di una scelta, ma di una decisione. Se sono legittimi molti elementi di disappunto, di principio e di merito, in ordine a come è maturata, si deve essere lieti per come si è conclusa, perché si sono scongiurate le conseguenze negative che molto probabilmente avrebbe determinato. Mentre sto scrivendo, ricevo un'agenzia che riporta una dichiarazione del ministro tedesco Guttenberg, che evidenzia la circostanza che l'intesa con Magna non è vincolante, per cui la partita è ancora aperta. Ciò non incrina minimamente la validità del ragionamento sopra riportato, anzi lo avvalora. Molto probabilmente si sono resi conto della bontà della soluzione Fiat e stanno tornando sui loro passi. Fiat avrebbe, di conseguenza, la grande opportunità di negoziare da una posizione di forza. Speriamo che sappia sfruttarla.

DAVANTI AL SEGGIO di ANGELO LUCANO LAROTONDA dalla prima Pensavo in realtà alla raffigurazione che i romani davano della Speranza, presente nella loro mitologia e viva nella loro quotidianità. La invocavano continuamente fino a quando non ottenevano ciò che speravano. Sono entrato nel seggio e ho votato con la speranza di… Si vota, dunque. Si vota con la coscienza di farlo liberamente. Ed è un bene inestimabile che nessun “sultano televisivo” ci deve togliere. Si vota per non far vincere l'avversario. Ed è dialettica democratica. Si vota per solidarietà con una cordata politica. Non è lodevole, ma è pur sempre democrazia. Si vota chi promette molto e mantiene poco. E' il gioco delle finzioni, figlie della libertà. Si vota per un candidato che riteniamo affidabile per la sua onestà. E' masochismo perché, si sa, le anime belle non fanno fortuna nemmeno in politica. Si vota per chi ha rivestito di ideali le proprie ambizioni segrete. Ne siamo informati ma non vogliamo saperlo per un opportunismo di circostanza. Si vota per un candidato da cui ci perverrà sicuramente un qualche beneficio. Non lo diciamo perché tutti siamo figli delle necessità. Si vota un amico pur sapendo che non sarà eletto perché si è candidato per il solo piacere della visibilità. Perché non appagare la sua vanità? Anche questo in fondo è un voto di scambio. Si vota, comunque. E comunque venga motivato, il voto ha un comune denominatore: la speranza. Il grande Norberto Bobbio, in un suo libro uscito postumo nel 2006, pone una domanda: “Non sarebbe ora di rinunciare alle grida di speranza o di disperazione dei profeti?” L' interrogativo li per li suscita consenso. Ma si presta anche a qualche considerazione. E' vero, oggi come oggi la politica non è più in grado di predicare “paradisi”. Altrettanto si dica delle ideologie, tutte finite nel cestino. Abbiamo dato ascolto alle grida dei profeti finanziari per poi scoprire che esse erano la negazione della speranza, le promotrici della disperazione. Tuttavia noi potremmo anche turarci le orecchie per non sentire le molteplici grida di questa società. Potremmo anche non ascoltare i profeti - ma poi esistono ancora i profeti? di sicuro esistono i falsi profeti -. Potremmo anche rifuggire dalla disperazione verso cui ci spingono tante delusioni. La speranza, però, non possiamo abbandonarla. Non possiamo non alimentarla. Certo, se ci affi-

diamo ai cosiddetti profeti politici (meglio dire falsi profeti mediatici), potremmo prendere la domanda retorica di Bobbio come un invito a smettere di affidare il nostro futuro agli altri. La speranza ci è però necessaria perché ognuno di noi sa che essa è l'unico grande valore capace di alimentare le aspettative di una vita migliore. E allora la domanda del Grande Vecchio piemontese suona come una vibrante esortazione a costruire noi stessi, individualmente e in sintonia con gli altri, la nostra speranza. In che cosa? Circoscriviamola alla Basilicata, dove viviamo in degrado, in povertà, in amarezza. E dico, non da solo, che in questa regione più che mai le realtà sociali esigono che si ponga in chiaro la “concretezza delle azioni politiche” da parte delle amministrazioni locali. Ne abbiamo tutti bisogno. Così voglio sperare. I vincitori di queste elezioni amministrative, di qualunque colore essi siano, pensino a progetti ragionevoli e praticabili che abbiano sempre una motivazione ideale e una giustificazione etica largamente condivise. Renderebbero tali realtà più vive e pulsanti. E' necessario per la salvezza dei paesi lucani. Così voglio sperare. I nuovi amministratori cessino di farsi vedere corruttori politici e corrotti burocrati che mortificano la nostra intelligenza, feriscono la nostra sensibilità, segnano ancora di più il solco che divide “loro” da “noi”. La comunità civile locale ne ha bisogno. Così voglio sperare. I poteri presenti sul territorio lucano debbono ripristinare il rigore morale dei padri fondatori della Costituzione. E' un modo per non spingerci alla rassegnazione di vedere “evaporare” le tante inchieste giudiziarie e “neutralizzare” i molti avvisi di garanzia. Così voglio sperare. Una sola speranza i nuovi amministratori NON debbono alimentare ma “soffocare”, la speranza che costringe molti giovani lucani cercare altrove condizioni capaci di dare dignità alla loro vita. Così voglio sperare. “Non abbiate paura”, esortava Giovanni Paolo II. Essa deve valere soprattutto da domani per chiedere quotidianamente all'unisono e con forza a queste persone che oggi noi eleggiamo di aiutarci ad affrontare con energia e chiarezza le prospettive, pur se talvolta incerte, del futuro della nostra vita, della nostra città, della nostra terra. angelolucano.blogspot.com

A SEGUITO della nota di cronaca su paese del basso materano pubblicata sul QdB si potrebbe aggiungere alla notizia un pensiero equidistante fuori campo territoriale sul fidei donum, dono alla fede, provvisione al bisogno si direbbe in gergo popolare. E' il rimedio che si cerca o si pone alla carenza numerica di soggetti di una istituzione per supplire al bisogno di servizio apostolico in comunità o in gruppi. Analizzando le due parole latine occorre soffermarsi sul significato finalistico. Il donum ha in sé la sostanza e l'aspetto della gratuità, la rispondenza della congruità. La prima è presupposto, l'altra è indispensabile per la validità dell'offerta o dell'assegnazione. Entrambe provengono da entità valoriale, dalla opportunità destinazionale. Applicando tali indici ad agente di metafora, si sviluppa ambito analitico del soggetto. Questi ha in sé le proprietà tipiche del dono: qualità, stabilità. Il dono non è, né può essere un jolly di situazione. Parte da atto di generosità e sii ferma presso il destinatario. Non è trofeo sportivo che si scambiano di mano in mano gli atleti, e nella tornata successiva passa poi ad altri che si avvicendano in gara, come succede probabilmente nell'assegnazione di alcune “coppe”. Dono è scelta di una cosa che ha in sé la libertà del donante e non la necessità, la saturazione del fruitore e non la provvisorietà di un gesto. Per cui ci si può chiedere sulla genuinità dell'offerta e la primigenia intenzione. Sapere invece che un dono potrebbe somigliare ad una pedina di gioco sul quadrante, lo specchietto delle “mosse”, e l'abilità dei competitori, mette in dubbio il beneficio programmato da generosità, mai da calcolo. La fede poi è parola molto importante, perché è il nome di una virtù teologale: la prima, dopo seguono speranza e carità. E' fin troppo grande per poterla definire o circoscriverla alla stregua di un adempimento giuridico o di una omologazione formale. Non è determinata neppure da presenze e visibilità, né del dono, né di temporalità assegnatrice. E' virtù teologale che ha Dio per autore in libera concessione agli uomini che eseguono la Sua volontà. E' grazia proveniente da lui, con inizio sacramentale nel battesimo. Questo, il battesimo, è intervento dello Spirito Santo, della Trinità, nel cuore, nella vita della stessa chiesa corpo mistico di cristo, nell'esistenza di ogni singola creatura chiamata a rinascere in acqua e spirito santo. Gli uomini lasciano, partono, possono pure essere i jolly del momento. Dio è sempre accanto ad ogni uomo, sempre, anche se i doni di un servizio temporaneo dovessero col trascorrere delle ore risultare non giovevoli.

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Il chimico insegni chimica IL 4 giugno scorso sono state consegnate dal ministero ai sindacati le bozze di regolamenti e quadri orario dei Licei, che probabilmente prestissimo verranno approvati in prima lettura dal Governo. Ssono già stati approvati (28 maggio) in prima lettura dal Governo i regolamenti degli Istituti tecnici. Sulla base della nostra pluriennale esperienza professionale, ritenendo che alcuni aspetti di tali bozze vadano corretti, sottoponiamo le seguenti considerazioni e proposte. Per i licei: si nota con sconcerto che la Chimica in praticamente tutti i licei, compreso il liceo scientifico con opzione tradizionale (con latino), si trova anacronisticamente accorpata (come nell’800) nell'insegnamento-calderone "scienze naturali" insieme alle scienze (biologiche e naturali), con l'unica eccezione dell'opzione liceo scientifico tecnologico, unico caso tra tutti i Licei in cui la chimica e le scienze (naturali e biologiche) sono separati. Ci chiediamo perché tale semplice separazione, per la quale è ovvio che il docente laureato in chimica insegni la chimica, ed il laureato in scienze le scienze, non sia attuata in tutti i Licei. Se il problema fosse quello del numero totale delle ore, che non può "sforare", basterebbe che nel biennio iniziale (prima e seconda) si insegnasse la sola chimica e nel triennio finale le scienze naturali e biologiche. Sarebbe in linea con ovvie propedeuticità, cioè che l’insegnamento delle scienze naturali deve essere preceduto da quello della chimica inorganica e le scienze biologiche dalla chimica organica. Per gli istituti tecnici e professionali, dalle bozze approvate in prima lettura dal Governo con preoccupazione notiamo che negli istituti tecnici e professionali si ha un notevolissimo taglio delle ore di tutte le discipline scientifiche e tecnologiche, di cui sono la Chimica e le discipline chimiche ad essere maggiomente colpite (taglio dal 20% ad oltre il 50% del numero di ore), in particolare, ma non solo, nel triennio finale, con futuri periti chimici con competenze molto minori degli attuali. E’ necessario intervenire riducendo tali tagli ed evitando di aumentare altre discipline non scientifiche e non di indirizzo (es. Italiano, Matematica). Nei bienni iniziali degli istituti tecnici è presente l'insegnamento-calderone "scienze integrate" (chimica, fisica, scienze), mentre andrebbero invece indicati come distinti insegnamenti la Chimica, la Fisica, le Scienze (come negli attuali Itis), insegnate la chimica dal laureato in chimica, le scienze dal laureato in scienze, la fisica dal fisico. Va infatti sottolineata, anche per evitare future classi di concorso pasticciate, la formazione monodisciplinare dei laureati nelle tre diverse discipline scientifiche (ad esempio il laureato in chimica ha sostenuto oltre 20 esami chimici, il fisico 1, il laureato in scienze in media 1-2). Ci sarebbe la volontà di conferire l’insegnamento di discipline chimiche a docenti in possesso del solo diploma, gli insegnanti tecnico pratici. Riteniamo invece che la chimica e le discipline chimiche, per la loro dignità di Scienze Sperimentali, sia in aula che in laboratorio, debbano essere insegnate dal docente laureato, pur coadiuvato, anche per motivi di sicurezza, dall’insegnante tecnico pratico. Ci auguriamo che i destinatari agiscano quanto prima in maniera concorde. Gruppo di docenti Chimica e Tecn. chim.

Un eurospazio L’attacco di Berlusconi per la conoscenza al Parlamento di MAURO ARMANDO TITA

LA BUONA politica, quella agognata dal nostro direttore, si deve cibare di buon esempio e di testimonianze concrete. Non è mio costume alimentare gossip e biechi moralismi. Avrei preferito parlare di meritocrazia e di effettività dei diritti come sostenuto dal Difensore civico. Un anno e mezzo fa abbiamo "debuttato" insieme con una riflessione su "Statuto e Antipolica". Da quel momento abbiamo vissuto momenti politici sempre più negativi. Il Consiglio regionale si è distinto per la nascita sconsiderata di monogruppi e di nuove coalizioni. Il rimborsificio non è certo la punta dell'iceberg... è un semplice passaggio rituale di chi inconsapevolmente si è arroccato da tempo in una torre d'avorio e in un fortino inespugnabile. Nonostante le iniziali proposte e la nuova presunta forte volontà politica mutuata al cambiamento ... la stagione dello statuto e quella delle liberalizzazioni ha segnato il passo. Le liberalizzazioni son ferme qui e sono ferme a Roma. Meraviglia molto il silenzio assordante delle opposizioni, cosiddette liberali. La Basilicata può iniziare in questo ultimo anno di "vera" legislatura il cammino, tanto agognato, da Mons Superbo e da tanti uomini lucani di spessore? La risposta è certamente negativa... dopo gli ultimi avvenimenti, conditi con accuse al vetriolo tra consiglieri dello stesso gruppo . Ce lo siamo chiesti più volte ... Ci sarà una discussione seria sul Nuovo Statuto e sulle liberalizzazioni in Consiglio regionale? Noi siamo convinti di... NO Non sono bastati i provvedimenti dell'Authority contro 13 ordini professionali. I vari candidati al Parlamento europeo mal digeriscono le liberalizzazioni... le ignorano. Più volte abbiamo approfondito l'argomento con la pubblicazione sul Quotidiano del "nuovo mercato delle professioni" e delle "nuove direttive europee". Più volte ci siamo soffermati sull'impatto di un nuovo "capitale intellettuale"sulla nostra fragile economia. La sola applicazione della direttiva comunitaria 36/2005 poteva smantellare definitivamente le gerarchie tradizionali lucane. Ci siamo scontrati da oltre un decennio con un "riformismo poco riformista",.quasi a voler suggellare un " riformismo gattopardesco" . Sembra un gioco di parole , ma non è così. Il riformismo e le liberalizzazioni devono continuare e devono integrarsi con il nuovo mercato europeo dei veri operatori del sapere. Dovrà essere una sfida basata sulle nuove organizzazioni. Le mansioni devono cessare di essere mere appendici subordinate ai "capi bastone". Tanti cittadini sulle pagine del Quotidiano come ultimamente Gaetano De Filippo hanno rincarato la dose sia sulle liberalizzazioni e sia sulla meritocrazia. Sembrava una nostra battaglia solitaria e donchisiottesca. Oggi siamo ancora più

convinti che le vere organizzazioni ,comprese quelle lucane, devono fare posto a persone di diversa specializzazione e di diversa professionalità. La condivisione , l'esperienza e la interdisciplinarietà dei progetti deve superare il vecchio modello gestionale e di carriera. Tutti devono sentire il respiro di una nuova rappresentanza di interessi. "L'associazione delle professioni" deve prendere il posto delle vecchie desuete organizzazioni . Le liberalizzazioni devono sconvolgere gli attuali assetti di tipo "ordinistico". I nuovi talenti devono misurarsi con la nuova sinergia sociale fra le diverse aree delle professioni intellettuali. Urge attivare un nuovo "osservatorio delle professioni intellettuali" che segua le modalità di recepimento del decreto Bersani e della direttiva comunitaria 36/2005. Non è possibile più derogare. E' definitivamente tramontato l'istituto del "rinvio" . Non ci devono essere margini di manovra per nessuno. La proposta dell'on.le La Torre di sfoltire il pubblico impiego di 400.000 unità, credo che deve prendere piede ,soprattutto, in Basilicata, alla luce della tanto stracitata pdl della Consigliera Simonetti di Rifondazione Comunista, caduta, ormai, nel dimenticatoio. Tale proposta deve essere ripresa nel 2010 per superare una umiliante stasi, non più sopportabile. Bisogna svecchiare definitivamente la macchina amministrativa regionale. Abbiamo urgente bisogno di creare in Basilicata uno "spazio europeo della conoscenza". La Basilicata non può più derogare con le sue egoistiche corporazioni , incacrenite da un tessuto connettivo troppo incrostato. "L'imprenditoria garantita" e la "lobby delle consulenze" devono fare posto ad una nuova, vera e non demagogica stagione delle professioni . Abbiamo sperimentato tanto squallore nell'affaire petrolio e nella Consulentopoli che una drastica inversione di tendenza si impone. I giovani professionisti lucani devono incalzare la Regione in questo ambito e devono facilitare il PERCORSO di questa nuova e importante rivoluzione liberale. Essi devono scrollarsi di dosso il fatalismo e la rassegnazione che li pervade e far sentire il loro fiatone ai politici di turno e alla gracile e immutata classe dirigente pubblica e privata lucana. Tutto ciò provocherà una sana e duratura inversione di tendenza. C'è un solo cruccio che tutte queste belle proposte siano diventate mere"chiffons de papier ". Nessuno, ha fatto un cenno, neanche, il bravo D'alema ha avvertito il bisogno di parlarne nei suoi vari "happening" lucani. Se lo spazio europeo si appropria del mondo politico e delle professioni lucano... tanti giovani talenti saranno valorizzati sulla base delle conoscenze e sulla base della concretezza

LE vicende private, con profili piccanti, del Presidente Berlusconi hanno catalizzato l'attenzione dell'opinione pubblica, ed hanno portato a trascurare e comunque a non fornire la massima attenzione sul caso Mills e sull'attacco di Berlusconi al Parlamento, considerato pletorico e quindi con numero di parlamentari da ridurre drasticamente, e tale in altri termini da ostacolare l'attuazione dell'indirizzo politico del Governo. Il caso Mills è meramente ripetitivo: una condanna penale a proprio danno , diretto od anche indiretto come nel caso Mills, scatena Berlusconi, che non accetta provvedimenti contrari e si ritiene legittimato a continuare la sua battaglia contro la magistratura, delegittimandola e ponendola in condizione di non nuocergli, mediante leggi “ad personam” e mediante leggi generali tendenti a paralizzare la magistratura almeno di fronte al potere politico e in prospettiva ai potentati economici: in uno Stato di diritto, il potere politico deve rispettare i provvedimenti della magistratura, nei cui confronti i rimedi sono solo di natura giurisdizionale , e quindi l'azione di Berlusconi in merito è eversiva, tendente ad una democrazia di natura autoritaria, con limiti sempre minori all'azione della maggioranza e con possibilità di questa di incidere su valori essenziali, che proprio per questo non possono essere rimessi alla maggioranza ma devono essere assistiti da meccanismi di tutela peculiare. Adesso, con la prossima riforma della Giustizia, con cui Berlusconi completerà il disegno anticostituzionale, occorrerà mobilitare una grande battaglia di fronte all'opinione pubblica e di fronte alla Corte Costituzionale. L'attacco al Parlamento, pur rientrando armonicamente nella battaglia in senso presidenzialista, plebiscitario e antiparlamentare di cui alla riforma della Costituzione che Berlusconi sta per lanciare, presenta un profondo salto di qualità, rappresentata dalla delegittimazione del Parlamento: Berlusconi non si limita a proporre modifiche che spostino i rapporti di forza a favore del “leader” della maggioranza, alterando gli equilibri costituzionali, ma intende anche gettare il discredito su qualsiasi istituzione che in qualche modo si frappone tra “leader” e popolo. La democrazia plebiscitaria che Berlusconi vuole costruire è non solo autoritaria ma anche priva di qualsivoglia pluralismo e discussione nei contenuti, risolvendosi tutto in una contrapposizione soggettiva “pro” o “contra” il “leader”. Bisogna riconoscere che Berlusconi, con la sua sagacia, utilizza argomenti suadenti, in quanto il Parlamento è in crisi effettiva, con mancata partecipazione dei parlamentari e con appiattimento sulle posizioni dei capigruppo. Più in generale, in un sistema elettorale maggioritario, con la maggioranza predefinita ed il conseguente indebolimento del potere di blocco dell'opposizione, il dialogo tra maggioranza e opposizione trova oggettivamente meno spazio, di modo che il ruolo del Parlamento si riduce ad avallare le scelte della maggioranza e del Governo. Le esigenze di governabilità che portano opportunamente al sistema elettorale maggioritario riducono sensibilmente il ruolo del Parlamento, il che viene aggravato da patologie peculiari del sistema Italia, come visto. La precostituzione di maggioranza è necessaria per la governabilità, ma ciò non comporta necessariamente lo scivola-

dei progetti proposti. Per la prima volta lo sosteniamo da anni non sentiremo il bisogno del "santo in paradiso" e supereremo l'attuale momento di gravissima crisi morale e di gravissima incertezza. Per la prima volta ,valorizzeremo per "decreto", i ricercatori, i quadri e i mediatori tecnologici e , forse,

mento verso democrazie plebiscitarie, necessariamente provviste di elementi almeno potenziali di autoritarismo. L'effettività del Parlamento è necessaria per creare un filtro tra “leader” e popolo, filtro a sua volta necessaria per uno stato di diritto e per la presenza del pluralismo di forze e per l'assunzione di decisioni frutto di deliberazione e non di stati emozionali, e quindi la possibilità di variare la maggioranza senza scioglimento del Parlamento , nel corso della legislatura, per sanzionare comportamenti non corretti del “leader,” è essenziale: peraltro una posizione meramente difensiva non è sufficiente ed occorre una profonda modifica affinché il Parlamento svolga un ruolo effettivo anche in via normale e non solo in via eccezionale per la variazione della maggioranza; il contrasto nei confronti dello snellimento delle approvazioni delle leggi è velleitario e anacronistico e quindi ben vengano l'estensione dei decreti legge e un ruolo sempre maggiore delle commissioni in sede legiferante; il ruolo del Parlamento deve estrinsecarsi nella discussione degli elementi essenziali dell'indirizzo politico della maggioranza e nel controllo; in tale ottica, alla minoranza parlamentare devono spettare penetranti ed insopprimibili poteri di impulso e di indagine, in modo che le decisioni della maggioranza siano sottoposte all'opinione pubblica unitamente a tutti gli elementi idonei ad una congrua opera di verifica e di controllo. Il Parlamento diventa così il garante dell'effettività dell'appartenenza della sovranità al popolo, senza deleghe in bianco. In tale ottica, per una maggiore funzionalità, si può anche discutere della riduzione dei parlamentari, purché per l'appunto realizzata in un contesto non punitivo e salvaguardando la centralità del Parlamento: peraltro, la riduzione non è nemmeno necessaria ma al limite è solo opportuna, vista la vastità dei compiti di controllo e vigilanza che spetterebbero al Parlamento nella prospettata modifica. Come detto, l'attenzione dell'opinione pubblica è catalizzata sulla vicende personali del Presidente del Consiglio, il che non sorprende per la totale impossibilità di distinguere, in qualsivoglia vicenda che riguarda l'interessato, tra sfera pubblica e sfera privata, alla luce del suo comportamento, totalmente inadeguato rispetto al ruolo: l'Italia è messa quindi alla berlina, e il Ministro degli Esteri non trova di meglio che offendere la stampa estera, tacciandola di disonestà, il che renderà irreversibile l'isolamento dell'Italia in Europa; è giusto sottoporre la questione di fronte all'opinione pubblica per far emergere l'inadeguatezza comportamentale del Presidente del Consiglio, ma l'importanza primaria va conferita alla latitanza del Governo in materia economica ed ai continui strappi istituzionali che produce e tenta di produrre quale quello in esame. Altrimenti, il rischio è che si riduca la contrapposizione alla persona del Presidente del Consiglio, mentre sono i suoi comportamenti, soprattutto quando toccano l'economia ed addirittura gli assetti costituzionali, il vero oggetto della contrapposizione: l'antiberlusconismo che pervade molti, tra cui chi scrive, non è frutto di un'ossessione, ma discende “de plano” da una serena ed oggettiva valutazione critica. studiobochicchio @legalebochicchio.it

le cosiddette forze liberali (ancora nel guscio). Fiducia nelle nuove professioni. Fiducia in una nuova trasparenza. Fiducia in una nuova dottrina manageriale che faccia leva sulle esperienze acquisite dalle vecchie generazioni, ma, che dia spazio vero e concreto ai

tanti giovani lucani che vogliono restare e non emigrare. Una nuova "dottrina manageriale" che dia il meritato riposo ai tanti ed eterni politici e dirigenti imboscati nell' ampio sottogoverno lucano , e che, soprattutto, non si immeserisca negli egoismi di natura corporativa

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Redazione: via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza Tel. 0971 69309

Un trentenne è stato ferito, in via del Gallitello, da un coetaneo al termine di una lite

Accoltellato davanti al bar In stato di fermo Michele Cossidente. E’ accusato di tentato omicidio E’ IN stato di fermo per tentato omicidio, Michele Cossidente, il giovane che ieri sera, intorno alle 20 ha accoltellato un suo amico, poco distante dal bar K2 all’incrocio tra via Anzio e via del Gallitello. Tutto è accaduto in un attimo. Il giovane accoltellato e l’accoltellatore fino a pochi minuti prima erano all’interno del bar anche se nel primo pomeriggio c’era stato tra i due già un alterco. Due chiacchiere magari davanti a un aperitivo poi, una parola tira l’altra, e quella che all’inizio sembrava una conversazione pacata è cresciuta nei toni. I due giovani pagano il conto, escono dal bar e a questo punto Michele Cossidente dalle parole passa ai fatti. Estrae un coltello e colpisce l’altro giovane. I proprietari del bar escono fuori, accorrono anche altre persone. Subito partono le telefonate al 113 e al 118. Sul posto gli agenti della Squadra volanti e il personale del Basilicata

Le contestazioni sulle sentenze dell’ente

Il luogo dove è avvenuto l’accoltellamento

soccorso che ha trasportato il giovane accoltellato al San Carlo. Il trentenne non è in pericolo di vita. L’accoltellatore si è dato alla fuga ma è stato subito preso dalla polizia e portato in Questura. Come in Questura è stato portato

anche uno dei due proprietari del bar per essere sentito in qualità di testimone. Stando alle prime indiscrezioni all’origine del folle gesto potrebbero esserci questioni legate a motivi familiari. Alessia Giammaria a.giammaria@luedi.it

I fedeli di rione Murate avranno finalmente un edificio di culto

Trovato il suolo per la chiesa La parrocchia da anni è sistemata in un garage FINALMENTE gli abitanti di rione Murate, a Potenza, avranno una chiesa propria. E’ scritto in una delibera dell'aprile scorso, nella quale viene approvata una convenzione tra il Comune di Potenza e l’arcivescovo Agostino Superbo, arcivescovo dell'a rcidiocesi di Potenza, da anni impegnato nella battaglia di assegnazione del suolo necessario alla realizzazione della chiesa. Nelle delibera, oltre ad essere indicata l'area del rione idonea alla costruzione (via dei Frassini, nei pressi dell'autolavaggio), viene anche evidenziato il tempo massimo entro il quale ul-

timare i lavori: trentasei mesi dalla data di pubblicazione di inizio lavori. Don Giovanni, parroco della chiesa “di fortuna” (è sita al piano terra di una palazzina) di Santa Maria degli Angeli, a Murate, afferma: «Purtroppo ci vuole del tempo perché il progetto venga realizzato. So che il Comune ha avuto dei problemi per l'esproprio, attualmente risolti. Adesso dovrebbe iniziare la seconda fase, quella dei fondi europei di cui il vescovo ha fatto richiesta. Il terreno, quindi, c'è. Non solo. Come scritto nella delibera, grazie a una variante del piano regolatore, il suolo è iscritto a

La chiesa di Murate (foto Andrea Mattiacci)

luogo di culto». Intanto il tempo passa e gli abitanti non ci sperano più. L'annosa storia della chiesa di Murate, va vanti, infatti, da tempo. Eppure, nel 2006, in un’altra delibera della giunta comunale, la realizzazione della Chiesa veniva dichiarata di pubblico interesse. Un interesse tanto forte cha solo dopo sei anni si è riusciti ad ottenere l'esproprio del territorio. Quanto ancora dovranno aspettare i residenti per assistere all'inizio della costruzione?. «Ci hanno solo preso in giro - sostiene Francesco Gastone, abitante del quartiere -L’interesse del vescovo e della politica è stato relativo, ha portato solo chiacchiere. Il problema , poi, sono anche i residenti di Via dei Frassini che si sono opposti alla costruzione della chiesa perché complicherebbe la loro vita». Anche Domenica Sileo, un'anziana residente a Murate, parla di promesse mancate.

La situazione è grave soprattutto per loro, gli anziani appunto, che frequentano maggiormente la chiesa. Sono al limite della sopportazione. «I disagi sono diversi - commenta Domenica - Per celebrare i matrimoni, per esempio, o cose simili, siamo costretti ad andare nella chiesa di rione Cocuzzo o di Sant’Anna. Proprio ieri mattina si è tenuto un funerale ma eravamo talmente in tanti che non si respirava. Di questi tempi, poi, si soffoca per il caldo». Gaetana Salvatore, racconta addirittura di svenimenti. «L’ambiente è così piccolo e il tetto tanto basso che la gente si sente male durante le liturgie. Una volta abbiamo chiamato anche l'ambulanza. Non si possono mettere più di 2000 abitanti in pochi metri quadrati». Don Giovanni, intanto, rassicura i suoi fedeli. Speriamo sia davvero solo una questione di tempo. Anna Martino potenza@luedi.it

SI sono rivolti al mio studio i signori Galasso Leonardo, dell'Olio Peppino, Pupillo Nicola, Santarsiero Francesco, D’Acclesia Egidio, Telesca Giambattista, Lapolla Pasquale, Martorino Antonio, Sileo Leonardo, Lapenta Mario, Barnaba Stefania, Masi Donato A., Satriano Francesco e Piperno Michele che sottoscrivono la presente per ratifica e mandato. Nei giorni scorsi, per puro caso, i miei assistiti hanno avuto modo di verificare che, sul giornale da Lei diretto, il giorno 11 dicembre 2008, è stato pubblicato un articolo dal titolo eclatante “Sentenze per 2 milioni di euro” che faceva riferimento a numerose sentenze notificate al Comune di Potenza, tra cui anche quelle riguardanti il Tfr dei dipendenti Fal. La notizia è destituita di ogni fondamento nei termini che di seguito si precisano ed è lesiva dei diritti dei miei assistiti, per cui va rettificata a norma dell'art.8 della legge 8 febbraio 1948 n.47 e s.m. In primo luogo, non si comprende la validità della notizia dal punto di vista giornalistico: è pur vero che si parla della situazione finanziaria dell’ente comunale, ma quale interesse possa avere per il lettore la notizia che un lavoratore debba percepire - legittimamente - il trattamento di fine rapporto dopo aver lavorato per dieci anni alle dipendenze delle Fal, non riusciamo proprio a comprenderlo. Senza dire che pendono ancora numerosi giudizi innanzi al tribunale di Potenza tendenti a statuire quale sia il soggetto che dovrà accollarsi il pagamento del Tfr (Comune di Potenza o Fal). Infatti, le sentenze alle quali si fa riferimento nel vostro articolo sono sentenze di mero accertamento: per dirla in termini non tecnici, al momento si è solo stabilito quanto dovranno percepire i lavoratori, ma non vi è stata condanna al pagamento e, si ripete, ancora è incerto il soggetto che dovrà pagare. Inoltre, le cifre che sono state riportate nell’articolo non corrispondono assolutamente a quelle stabilite in sentenza, sono cioè tutte esagerate: l’inattendibilità di quanto indicato deriva dal fatto stesso che in calce alla tabella non sia stata citata la fonte. Ma, soprattutto, i miei assistiti contestano la divulgazione mediante la stesura di un'apposita tabella che ha reso ancor più evidente e visibile la propria situazione creditoria e che ha dato - e può dare - adìto a terzi di avanzare richieste nei loro confronti e che essi avevano

tutto il diritto di tenere riservate . Chiedo, pertanto, che la notizia venga immediatamente rettificata mediante un articolo che dia conto delle precisazioni sopra riportate; preannuncio, comunque, l'inizio di azioni di risarcimento dei danni che i miei assistiti hanno subito per effetto di quanto contestato. avvocato Vito Vertone Gentile avvocato, i debiti del comune o una simile eventualità, in un ente che come il municipio di Potenza non gode certo di casse ricche e proviene da una storia recente di dissesto finanziario, sono notizia di interesse collettivo. Ecco perché abbiamo ritenuto giusto informare i lettori delle cifre con cui il municipio si era trovato a fare i conti. E’ vero che il rapporto di lavoro (Tfr compreso) intercorre tra dipendente e Fal, ma l’azienda ha “girato” le richieste al comune, chiamando in garanzia l’ente in base ad accordi precedenti, sottoscritti con una convenzione. Ancora una volta ecco perché l’interesse è pubblico: il referente finale finisce con l’essere l’ente pubblico. Ora, l’elenco complessivo di questi contenziosi (non solo relativi a quelli dei suoi assistiti) è frutto di un atto ufficiale che comprende le «sentenze notificate all’ente al 16 maggio 2008» e che riporta anche le cifre che abbiamo pubblicato. Quell’elenco, inoltre, è stato oggetto di una discussione in commissione consiliare, ovvero in una sede pubblica e aperta a chiunque in generale voglia assistere, pur senza intervenire. Tanto che frequentemente l’ente divulga i calendari delle riunioni di commissione. E’ accaduto anche per quella in oggetto, con un comunicato del 30 luglio 2008, in cui il comune annunciava come calendarizzata per il 25 agosto, «la disamina e la discussione dell’elenco di sentenze notificate all’ente». Quanto ai lavoratori, siamo stati i primi nell’articolo da lei contestato a segnalare che lo stesso ente comunale rivolgendosi a dei periti tecnici non aveva potuto far altro che apprendere come «fosse giusta la richiesta dei lavoratori». Inoltre, nell’articolo si faceva chiaramente riferimento al fatto che l’iter procedurale non fosse ancora concluso. Molte di quelle sentenze erano ancora «in attesa dell’atto di liquidazione, totale o parziale a seconda che sia già stato versato un acconto e sempre secondo eventuali sviluppi dell’iter». s.l.

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Potenza


Le allieve della “Domiziano Viola” in uno spettacolo di ballo

Parla un seminarista di 15 anni

Le “Emozioni pure” vanno a passo di danza

«Ho sentito che il Signore» mi chiamava»

LA tristezza, che porta con sé riflessione. La rabbia, che porta rancore e litigio. La commozione, lacrime di diamante. La gioia, che è gioco e vita. La paura, che porta con sé l'insicurezza. Sono queste, le emozioni, le protagoniste dello spettacolo di danza dal titolo “…Emozioni…” delle allieve del gruppo studio danza classica della scuola elementare Domiziano Viola, messo in scena sul palco del teatro Don Bosco, a Potenza. Il balletto, a cura della coreografa e insegnante di matematica dell'istituto Tiziana Satriani, ha visto, tra il pubblico, la presenza del prefetto Luigi Riccio in compagnia della moglie Mariateresa Riccio e l'assessore alla pubblica istruzione Giuseppe Messina. «Il gruppo - spiega Tiziana Satriani nasce undici anni fa come formazione aggiuntiva al regolare curriculum scolastico. Accoglie le alunne della scuola stessa. Lo scopo è quello della divulgazione culturale. Come la danza richiede regola, disciplina, rigore e peculiarità, così anche la vita e lo studio in generale». Ogni anno, a conclusione di un percorso che richiede mesi di costante impegno e dedizione, l'estro della maestra Tiziana partorisce uno spettacolo sempre diverso, a seconda di ciò che il suo «di dentro»le suggerisce. Quest'anno è toccato al «tempo delle emozioni pu-

Una veduta del Seminario di Potenza

(foto Andrea Mattiacci)

Due momenti del saggio di danza

re», riprendendo le parole di Giuseppe Gioia, insegnante di italiano recentemente scomparso a cui in parte si ispira lo spettacolo. L'arte, l'esperienza, la cultura, la socializzazione. Sono queste le emozioni pure, delicatamente rappresentate dai “gesti” danzati delle piccole ballerine. Ogni emozione parla attraverso il corpo. Se la gioia si esprime con un

linguaggio più esuberante e movimentato, la tristezza esige movimenti più pacati e distensivi. Se la rabbia si comunica con pugni che battono e braccia conserte, la commozione è fatta di gocce color argento che danzano al ritmo delle emozioni. Infine, la paura e l'insicurezza che ne deriva. Tre ragazzine delle ultime classi si esibiscono sulle note di

“Eppure sentire”, della cantante italiana Elisa. Ma la vita, altro non è che un turbinio di emozioni. Così, tristezza, rabbia, commozione , gioia e paura, si mischiano sul palco. Il loro è un invito. L'invito a vivere con coraggio tutte le emozioni . Solo così la vita sarà sempre fantastica. a.m. potenza@luedi.it

DOMENICA 31 maggio (giornata della Pentecoste) nella chiesa madre di Sant'Arcangelo sono stati accolti 15 giovani del Seminario minore di Potenza (da 15 a 19 anni) di cui 6 sono della diocesi di Tursi -Lagonegro (ragazzi del I, II, III Liceo classico - IV e V Ginnasio). Gerardo Capano, il più giovane, di Lauria Superiore ci racconta la sua esperienza significativa e toccante, un po' impacciato; prima volta che parla davanti a un uditorio di fedeli, «Sono entrato in seminario perché ho sentito la chiamata del Signore - dopo una breve pausa prosegue ne ho parlato con il parroco del paese, mi ha dato una mano, invitato a far parte del gruppo dei seminaristi, ho iniziato ad affidarmi alla preghiera che saprà consigliarmi, mi permetterà di

discernere e sentire più forte la mia vocazione». Parole sincere e proferite con una voce rotta dall'emozione. Il seminarista, nonostante la giovane età, segue da sette anni la “Comunità Maria” di Scalea e partecipa agli incontri internazionali a Fiuggi e a Chianciano Terme. «È stata una bella esperienza venire qui e rendervi partecipi della mia gioia e della mia vocazione» ha detto per strada, dopo la celebrazione a un gruppo di ragazzi del coro “Santa Cecilia”. Dopo la santa messa ognuno dei 15 seminaristi è stato invitato a pranzo da un chierichetto santarcangiolese, gesto simbolico di fratellanza e invito alla preghiera. Valeria Gennaro potenza@luedi.it

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Potenza 27

Domenica 7 giugno 2009


Domenica 7 giugno 2009

ANTICA OSTERIA

Io da questo orecchio non ci sento

MARCONI

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AL DUOMO

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MIMI’

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DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

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LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 34044

Auguroni al piccolo Giovanni da mamma, papà, Giuliano, Francesco e dagli zii e cugini tutti. Grazie per averci regalato con la tua straordinaria solarità grandi emozioni. Ti vogliamo un bene immenso e continua ad essere per sempre così meravigliosamente speciale.

ISUCCIO

0971-

0971-471312

AMBROSIA

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LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

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BACCO

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FUORI LE MURA

0971-25409

MOZART

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NINFE

0971-470750

PANE E PEPERONCINO 44462765

FARMACIE

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

0971-310310 0971-612564

TURNO NOTTURNO..........7 GIUGNO Mancinelli.........................0971/21067 via Pretoria, 207

“Cinescuola in festa” DOMANI alle 9.30 il teatro Francesco Stabile di Potenza aprirà i battenti alla manifestazione “CineScuole in festa”, la rassegna di cinema per ragazzi organizzata dall’associazione culturale “La settima arte” e promossa dalla Regione Basilicata – dipartimento Cultura e formazione e dal Comune di Potenza, all’interno del Maggio Potentino, rivolta agli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, della Basilicata. Dalle 9.30 alle 13.30, verranno presentati i cortometraggi in concorso: affrontando generi e tematiche differenti, i prodotti audiovisivi in gara sono stati realizzati all’interno dei Laboratori Cinematografici che l’Associazione Culturale “La Settima Arte” di Potenza e “NamaVista Film/Lucania Film Festival” di Pisticci hanno svolto in diverse scuole della regione. Dopo una pausa pranzo condita da un buon pranzo a sacco e colorata dall’ allegria di alcuni artisti di strada, dalle 15.00 fino alle 16.30, il festival ospiterà, con enorme piacere, due importanti appuntamenti: Pillole di Altrocinemapossibile: proiezione di tre cortometraggi sui diritti umani, a cura dell’Associazione di Promozione Sociale “zer0971” di Potenza (“Giocamondo” – Autore: Vanni Masala; Regia: Marco Mensa ed Elisa Mereghetti / Produzioni Ethnos; “Un calcio alla paura” di Nello La Marca; “I ragazzi del Ghana” di Alessandro Angelini); Finestra sul Festival “Corto in Stabia”: proiezione di tre tra i vincitori al festival campano di cortometraggi realizzati negli Istituti Scolastici nazionali ed internazionali. Alle 17, la giuria dei ragazzi (composta dagli studenti degli Istituti Scolastici che hanno partecipato al “corso di critica cinematografica”, previsto all’interno del Progetto “Cinema e bullismo”, promosso dall’Ufficio scolastico regionale per la Basilicata e messo in opera in alcune scuole della regione, decreterà e premierà i cortometraggi migliori, per ciascuna sezione: “Gli anni in tasca – scuola primaria”; “I 400 colpi – scuola media”; “Miglior cortometraggio sul Bullismo”.

TURNO FESTIVO..........6 GIUGNO Malvaccaro.........................0971/441991 via Danzi, 29 Mancinelli.........................0971/21067 via Pretoria, 207

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56030

OSTERIA GAGLIARDI AVIGLIANO

0971-700743

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 FINO AL 12 GIUGNO Potenza, atrio del Palazzo di Città “LA MORTE IN UNO SGUARDO - IL MITO DI PERSEO E MEDUSA” Mostra di Rosario Raho

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308

FINO AL 15 GIUGNO Potenza, Scale mobili di via Armellini e Cappella dei Celestini “IL BICENTENARIO DISEGNATO” Mostra di fumetto

Il 14 GIUGNO Potenza, Gradinata del pensiero “OMAGGIO A BEJART”. Spettacolo del centro danza “Maeva”

•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro

FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD”

0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Proiezioni private •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Terminator salvation 17.30 - 20 - 22.30

18.30 - 21.30 Sala 5 Angeli e demoni 19 - 21.45 Sala 6 Cash 18 - 20 - 22

Sala 2 Una notte al museo 2 17.30 - 19.45 - 22

Sala 7 Coco avant Chanel 17.45 - 20 - 22.15

Sala 3 Uomini che odiano le donne 18.30 - 21.30 Sala 4 Vincere

•DUE TORRI• Angeli e demoni 18.30 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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Il docente dell’Unibas, Beniamino Murgante, prenderà parte al worshop su analisi dati ambientali

Cervelli lucani in Sicilia A Palermo saranno presenti anche alcuni ricercatori del Cnr di Tito CONTINUANO i successi sul piano professionale del docente lucano Beniamino Murgante. Il responsabile del laboratorio di ingegneria dei sistemi urbani e territoriali (Lisut ) dell’Università degli studi di Basilicata, farà parte, infatti del comitato organizzatore della tre giorni di lavoro, in programma dal 18 al 20 giugno a Palermo, presso l’Università degli studi siciliana dal titolo “Analisi dei dati ambientali basate sull’intelligenza artificiale”. Nel prestigioso comitato organizzatore figurano Maurizio Cellula, del dipartimento di Scienze energetiche e ambientali (Dream) dell’Università di Palermo, Mikahail Kanevsy, dell'istituto di geomatica e analisi del rischio (Igar) dell'Università di Losanna, in Svizzera e Antonino Marvuglia, del dipartimento di ricerche energetiche ed ambientali dell'Università di Palermo. Con Beniamino Murgante saranno presenti anche Rosa Lasaponara e Antonio Lanorte, dell’istituto di Metodologie per l’analisi ambientale del consiglio nazionale delle ricerche di Tito Scalo, Fabrizio Gizzi, Nicola Masini,

L’ingresso dell’ateneo lucano

Maria Rosaria Potenza, Maria Danese e Cinzia Zotta dell'Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali di Potenza. Tre cervelli tutti lucani saranno dunque tra i protagonisti di una tre giorni di grande prestigio e fascino, sul piano strettamente tecnico e professionale. Il workshop in questione è una conferenza del gruppo Envisa, che si occupa di da-

ti ambientali, nell'ambito del network europeo S4, costituito da laboratori di ricerca che si occupa di analisi geografica di prestigiose università europee, del quale fa parte il laboratorio di ingegneria dei sistemi urbani e territoriali dell'Università degli studi di Basilicata. Nei primi due giorni del workshop si affronteranno le differenze tra gli strumenti di analisi e di

modellazione presentando concetti, algoritmi e casi di studio reali derivanti da problemi relativi all'ambiente, ai rischi naturali ed alle risorse rinnovabili. Verranno dunque tenuti una serie di seminari e di presentazioni sull'analisi e il trattamento dei dati geoambientali, usando tecniche di modellazione basate sull'intelligenza artificiale in particolare su tecniche di Machine Learning. Il trattamento di basi molto grandi richiede l'uso di nuovi strumenti per le analisi e di processamento delle informazioni. Questi strumenti sono forniti dal Machine Learning, che è un campo generale e potente di processamento e modellazione e nelle Exploratory Data Analisi ( Eda ), che è un approccio per scoprire particolari caratteristiche contenute nei dati. Il machine learning, qualche volta tradotto in italiano con il termine apprendimento automatico è una disciplina scientifica che si occupa della progettazione e dello sviluppo di algoritmi che consentono ai software di apprendere basandosi su dati in possesso, derivanti da lunghi periodi di osservazione di fenomeni

ambientali, naturali o antropici, mediante centraline o immagini telerilevate. L'obiettivo principale della ricerca nel settore del Machine Learning è quello di imparare a riconoscere automaticamente i modelli complessi ed effettuare delle decisioni scaturite automaticamente a partire dai dati. Nell'ultimo giorno di seminario ai partecipanti sarà offerta la possibilità di lavorare sui loro dati applicando tali algoritmi di ML e di usare specifici software. Saranno presenti, oltre ai tre esperti potentini Giorgio Beccali, dell'Università di Palermo, Mikhail Kanevski, dell'Università di Losanna, Vasily Demianow dell'Istituto Heriot Watt di Edimburgo, Vladimir Timonin, dell'istituto di geomatica e analisi di rischio, dell'Università di Losanna, Andrea Taramelli, dell'osservatorio della terra di Lamont Doherty dell'Università della Columbya, New York, Vittorio Paola e Roberto Dolce della Sicilia Innovazione S.P.A. Italia, Tao Cheng, dell'University College of London, Fabrizio Gizzi, Nicola Masini, Maria Rosaria Potenza, Maria Danese e Cinzia Zotta, dell'Istituto per i Beni Archeologici

Allo Stabile lo spettacolo dei ragazzi dell’Aias e “Dopo di noi”

La locandina dell’iniziativa

Quando l’arte è anche tecnica riabilitativa SI svolgerà al teatro Stabile di Potenza, il 12 giugno, a partire dalle 19, lo spettacolo dal titolo “Arte disabilità”, a cura del laboratorio di arti applicate del centro Aias Potenza, e realizzato con il contributo dell’associazione onlus, “Dopo di noi” e l’Aias di Potenza. Protagonisti Bartolomeo Ciaccia (Emanuele Sangregorio), Carolina Ciaccia (Barbara Marceddu), Alberto Califano (Gigi Pirozzi). Come comparse ci saranno anche i ragazzi dell’atelier artistico dell’Aias di Potenza. Regista, Gigi Pirozzi, che nella nota introduttiva spiega: «L’amicizia è un sentimneto di affetto vivo e reciproco, tra due o più persone ed è considerato uno dei più importanti stati emozionali, perché fonte di collaborazione al benessere comu-

ne, aiuto e condivisione di momenti importanti. E, il povero Alberto Califano questo sentimento voleva ravvivarlo, perché da diversi anni non faceve visita all’amico, Bartolomeo Ciaccia. Quando lo incontra, però, l’uomo è alla fine dei suoi giorni. Bartolomeo ha una sorella, Carolina, che lo accudisce e tanta di esaudire i suoi desideri. L’inferno si rende odioso con il suo comportamento e Alberto si trova a trasferirsi e a dover interpretare diversi ruoli per venire meno all’amicizia che li lega. Ma, nel finale, è proprio l’amico del cuore, Bartolomeo, ingannato dal suo ultimo travestimento, a rivelargli un amaro segreto». «Le nuove metodiche riabilitative - spiega il presidente dell’asso-

ciazione “Dopo di noi”, Vincenzo Carlone - quasi la musicoterapia, il teatro, l’equitazione sono riconosciute anche da neurologi e psichiatri di fama mondiale quali terapie per il recupero, anche se parziale, di soggetti con disabilità medio gravi e gravissime. Con queste nuove tecniche si tende a migliorare l’interesse, la percezione, la memoria e i rapporti comunicativi dei pazienti, ottenendo con esse risultati eccellenti anche per l’ottenimento di una loro migliore condizione di vita. Il gruppo dei ragazzi diversamente abili che sono gli interpreti della farsa “Amicizia” - sottolinea ancora - entusiasti di questa nuova esperienza, già pensano a un futuro coinvolgimento in altre interpretazioni. Questo spettacolo

e Monumentali di Potenza, Lucia Tilio e Beniamino Murgante del Laboratorio per i sistemi urbani e territoriali dell'Università di Potenza, Maria Lasaponara e Antonio Lanorte dell'Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale, del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Tito, Loris Foresti, dell'Istituto di Geomatica e Analisi del Rischio dell'Università di Losanna, Alerei Pozdnoukhov, del Centro Nazionale di Geocomputazione, Università Nazionale dell'Irlanda, Marcello Pucci, dell'Istituto per gli studi dei sistemi intelligenti, per l'automazione ( I.S.S.I.A), Maurizio Cellula e Antonino Marvuglia, dell'Università di Palermo, Eleonora Riva Sanseverino, dell'Università di Palermo, Roberto De Lotto, dell'Università di Pavia, Sandro Bimonte, del Centro di Ricerca sulle tecnologie, sistemi informativi e processi per l'Agricoltura di Clermont Ferrand, in Francia, Urska Demsar e Martin Charlton del Centro Nazionale di Geocomposizione dell'Università Nazionale dell'Irlanda a Maynooth. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

è stato organizzato dalla nostra associazione con la collaborazione dell’Aias, degli operatori dell’Atelie artistico della stessa associazione, dell’associazioe “Santa Maria delle grazie” e del gruppo teatrale

“La Macchietta romana”, al duo Angelo e Gerry e del Liceo pedagogico che da anni collabora con Aias e con noi. A tutti va la nostra gratitudine per l’impegno profuso per la riuscita della manifestazione».

Oggi la cerimonia ufficiale di consegna del monumento realizzato in legno

Dono dei Lions alla chiesa di San Francesco

La chiesa di san Francesco

PRESSO la Chiesa di San Francesco a Potenza, questo pomeriggio, con inizio

alle 18 e 30 si terrà la cerimonia di consegna da parte dei Lions Club Potenza

Pretoria di un monumento ligneo, realizzato sul sepolcro Donato De Grassis sito nella struttura religiosa del capoluogo. La consegna avverrà dopo la celebrazione della Santa Messa officiata dal padre spirituale Edoardo Scognamiglio. Prenderanno parte alla cerimonia Anna De Blasiis, presidente Lions Club Pretoria, Alfonso Santoro, reggente arcicofraternita del Pio Monte dei Morti, Tommaso Sorrentino, Lions e Presidente XII circoscrizione, Anna Maria Scalise, presidente della società Italiana per la

protezione dei beni culturali, Francesco Albano, restauratore e Alfonso Caterino. In Potenza, all'interno della Chiesa di San Francesco, sulla parete destra, al centro, è sito il sepolcro del potentino Donato De Grasis, un momunento funebre in pietra calcarea ( centimetri 380 x 265 ), datato 1543. Su un basamento liscio, ai cui lati sono due piedistalli, con figure di tipo mitologico, poggia un secondo basamento, con putti di fiaccola capovolta appoggiati ad uno scudo araldico. Una fascia col monogramma

cristologico di San Bernardino da Siena divide il basamento in due campi. A sinistra l'iscrizione Hospes quid sim vides quid fuerim nosti futurus, ipse cogita Donatus De Grasis, potentinus vivens sibi uxorique, sue faciundom curavit, anno Dni MDXXXIII. Il monogramma evidenzia la frase tradotta in italiana: viandante, quello che sono lo vedi, quello che fui lo conosci, pensa a quello che sarai. Donato De Grasis potentino da vivo fece fare questo sepolcro per sé e per la moglie, l'anno del Signore

1533. Sul secondo livello del monumento è posto un sarcofago a vasca, sostenuto da due grifoni accosciati, ai lati due pilastrini riccamente decorati con candelabri e capitelli, sul sarcofago è distesa la figura del De Grasis. In alto, una lunetta con bassorilievo raffigurante una Madonna con Bambino, due angeli genuflessi ai lati, composizione che richiama stile e modelli degli scultori lombardi operanti a Napoli tra la fine del quindicesimo e i primi del sedicesimo secolo. f.menonna@luedi.it

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Domenica 7 giugno 2009


30 I lavori per la connessione veloce a Internet dovrebbero essere ultimati a breve

Vietri in linea, arriva l’Adsl Anni di attesa, poi lo stallo. Ora Telecom annuncia la soluzione VIETRI DI POTENZA - AdslVietri: il matrimonio è quasi fatto. Per la comunità vietrese il problema Adsl, la linea veloce di internet, è stato un vero e proprio problema. Gli utenti di internet, che a Vietri di Potenza sono davvero tantissimi, a partire dai giovani, per arrivare ai meno giovani che lo utilizzano anche per lavoro e per il tempo libero, devono ancora (per poco tempo) accontentarsi della misera velocità della linea che viaggia 56 k. Ma la questione però sembra essersi finalmente risolta. Infatti, dopo la petizione di qualche anno fa da parte di un gruppo di cittadini inviata alla Telecom sollevò la risposta della stessa azienda, che prima sembrava tentennante e che oggi, finalmente, dopo la collaborazione col Comune sembra essere nel vivo l’esecuzione dei lavori per la linea Adsl. Infatti, i lavori sono cominciati diversi mesi fa nei pressi di contrada Santa Venere, sul raccordo autostradale, con l’installazione dei tubi per il passaggio della fibra ottica, che dovrebbe essere poi passata via aerea fino

Una veduta di Vietri

alla centrale. Dopo un periodo di stallo dei lavori e l’intesa raggiunta tra Telecom e Infratel, l'undici maggio per l'ultimazione degli stessi, ora sembra esserci uno spiraglio molto positivo per i vietresi. Infatti, la stessa Telecom avrebbe reso noto al comune di Vietri di Potenza che il territorio vietrese potrà finalmente allacciarsi all’Adsl tra fine giugno ed inizio luglio. Nella risposta alla petizione di qualche anno fa, la Tele-

com scriveva: «I piani di copertura del servizio Adsl sono stati da Telecom definiti, dando priorità alle situazioni che permettono di raccogliere il maggior numero di clienti -si leggeva nella nota della Telecom Italia firmata dal Regulatory Affairs Internet & Digital Divide, Nicola Barone- per quanto riguarda la situazione del vostro comune, si stanno analizzando nuove soluzioni tecniche strategiche per la ulteriore estensione del servizio

Adsl, che al momento non è ancora possibile per motivi tecnici-economici». Ora però sembrano essere passati i problemi citati dalla Telecom e sarebbe stato davvero un peccato non eseguire i lavori per l’Adsl, vista l'altissima utenza di utenti a Vietri e visti gli uffici del Giudice di Pace, del Comprensivo, del Comune, Caserma dei Carabinieri e di tanti commercianti che usano la rete. Claudio Buono

Pietragalla, spazio allo svago dei piccoli PIETRAGALLA - Con l’arrivo delle belle giornate, lo scenario di alcune aree dell’abitato di Pietragalla è cambiato radicalmente. I quattro parco-giochi dislocati in altrettanti quartieri del paese sono stati già letteralmente presi d'assalto ed invasi dai bambini e dalle bambine tenuto conto che anche gli impegni scolastici sono praticamente ridimensionati. In tutte le ore delle giornate, dalla mattina al pomeriggio e fino in serata il divertimento dei bambini esplode in tutte le sue componenti giocose e gioiose. Infatti in Largo Donato Pafundi ubicato lungo Via Vittorio Emanuele III°, in Piazza Aldo Moro al Rione Giardino, lungo Via Diaz (alla periferia del paese) e in Via Mancosa in pieno centro storico cittadino, zone dove sono poste le aree giochi cittadine, la presenza dei più piccini si incrementa con il passare dei giorni, in maniera esponenziale grazie alla possibilità di divertirsi con scivoli, percorsi arricchiti di giuochi, dondoli e quant’altro del genere. L'aspetto positivo da evidenziare inoltre è legato al fatto che queste zone sono poste in diversi quartieri del paese in modo tale che ogni area del centro abitato presenta il suo punto di attrazione per il divertimento. Dunque per tutto il periodo estivo il divertimento puro e spensierato dei più piccoli è decisamente assicurato, protetto anche dalla sicurezza verso i bambini essendo questi luoghi preposti al divertimento ben separati rispetto al passaggio delle autovetture pur trovandosi in prossimità delle strade comunali che ospitano i quattro parco-giochi. Antonio Bevilacqua

Picerno Lo sostengono i membri dell’associazione Anter

«Energia rinnovabile per superare la crisi»

Fonti di energia rinnovabile

PICERNO - Valorizzare le risorse naturali significa, soprattutto, avere ben presente l’obiettivo fondamentale di promuovere le energie rinnovabili in una ottica complessiva di miglioramento sostanziale della qualità della vita, tenendo nel debito conto l'altro importante fattore correlato al risparmio. A sostenerlo con forza sono i referenti dell’Anter, l’associazione nazionale tutela energie rinnova-

IL ritorno del buon tempo e della bella stagione invitano a gite fuoriporta e giornate all'aperto, anche in questo particolare fine settimana in cui molti paesi sono chiamati al rinnovo delle amministrazioni comunali. E, dopo aver votato, per chi al mare preferisce la buon aria della montagna, o per chi non ha abbastanza tempo per recarsi in località turistiche, può trascorrere una piacevole giornata, tra svago e divertimenti, anche nella Valle del Melandro. Sono varie le attrazioni che offrono i comuni dell'area, come spigano le informazioni tratte dal sito della Comunità montana del Melandro. Soprattutto, abbondano le zone di pregio naturalistico. A Sant'Angelo Le Fratte, a esempio, è di recente scoperta una grotta naturale con stalattiti e stalagmiti proprio

bili, di Picerno, Vito Figliuolo, Libera Lisanti, Filomena Carleo, Vito Figliuolo omonimo del primo e Gregorio Troiano. «Se è vero - sostengono i referenti dell’Anter - che un’intera grande nazione, sulla scorta delle decisioni del suo presidente, ha deciso di promuovere le fonti energetiche alternative per combattere la grave crisi economica in atto e per dare impulso alla rinascita del piane-

ta minacciato seriamente dall'azione inconsulta dell'uomo, è altrettanto vero che occorre sviluppare realmente la conoscenza delle tante opportunità offerte da tali fonti ed è produttivo mirare a creare una serie di relazioni costruttive e proficue, soprattutto destinate a consolidarsi nel tempo, sulla base della stima e della fiducia reciproca tra operatori ed utenti per portare a regime i benefici che derivano dall'ambiente, tutelando con ogni modalità ed in qualsiasi circostanza, tenendo nella massima considerazione l'effetto tempo, nonché la consistenza e la durata dell'energia». Diversamente innovativo è il modo di proporre e di proporsi, rivolgendosi agli altri, con il prezioso ausilio di professionisti, specialisti ed economisti del settore energetico, per lo sviluppo di nuove tecnologie applicate alle fonti rinnovabili proponendosi di

dar voce alle imprescindibili istanze di riduzione dei costi energetici da parte degli utenti sia pubblici che privati e aziendali. Informare prima di spiegare non solo, ma soprattutto, prima di cercare il consenso che deve scaturire spontaneo nel momento in cui tutti i cittadini si rendono conto dei reali benefici che possono trarre dalle fonti rinnovabili. Tutto questo sostenendo la competitività e la trasparenza delle offerte che sono indirizzate alla crescita delle Pmi, aiutandole a cogliere i vantaggi e le innumerevoli opzioni di sviluppo qualitativo e quantitativo oggi offerte dalla liberalizzazione del mercato. Importante mettere in pratica quella sinergia che diviene fondamentale per sè e per il prossimo, quella che Philip Kotler ha definito e concepito quale azione di marketing sociale, per cui si cerca sì il

beneficio economico, ma senza inficiare il benessere della gente. Ancora una volta, dunque, e specialmente in questo settore, è di primaria importanza la comunicazione. Solo la creazione di una capillare rete di comunicatori esperti in collaborazione con consulenti riconosciuti professionalmente distribuiti su tutto il territorio, mantenendo una stretta collaborazione con tutte le istituzioni locali, può far sì che tutti possano cogliere i frutti della innovazione tecnologica nel microcosmo di interconnessioni tra associazione e organizzazioni che operano in difesa della natura, del risparmio e dell'efficienza.. Una azione coerente e continua di confronto con i cittadini, associando al know-how il dinamismo e la velocità nel problem solving con lo scopo principale di contribuire fattivamente ad un futuro migliore e più “pulito”.

Percorsi e itinerari del Melandro sotto l'abitato. Ma la meta escursionistica da non perdere assolutamente è quella al Campo di Venere: una distesa a perdita d' occhio di campi seminati a frumento, patate, grano, foraggio, orzo, situata a 1370 metri di altitudine e immersa nel più assoluto silenzio. Qui la presenza dell'uomo è infatti discreta, limitata a quei pochi contadini che vi risiedono regolando la propria vita sui ritmi immutabili della terra, in uno stile di vita quasi arcaico. Qui sopravvivono ancora oggetti e utensili altrove dimenticati, come la “rodda”, il contenitore a fasce di ferro che, caricato sul dorso del mulo, serve al

trasporto del fieno; oppure “ o strasceno” slitta di legno che scivola agevolmente sull' erba. È possibile effettuare sia percorsi a piedi che a cavallo. A pochi chilometri distanza, l'area intorno a Savoia, è particolarmente ricca di boschi e scorci panoramici di notevole interesse. Imboccando la strada che dal paese conduce a Vietri, poco dopo aver lasciato l' abitato, sulla destra una strada sterrata conduce al bosco Luceto. È un’escursione che si consiglia particolarmente agli amanti della natura più incontaminata e selvaggia, in una zona non ancora attrezzata, fitta di cerri e carpini dai

rami e dalle radici inestricabili, e priva di sentieri ben battuti. Se si è muniti del giusto equipaggiamento, vale la pena spingersi fino al Vallone del Tuorno ( del tuono ), affluente del Melandro (sulla strada sterrata, indicazioni per “ Vallone del Tuorno “ e “ Acqua Solforosa”): dopo una discesa tra gli alberi di circa 300 metri e un tratto lungo il corso del torrente, un rumore di acque in caduta anticipa la sorprendente scoperta di sei cascate, alcune alte fino a 20 metri, che pochi ancora conoscono. Il paesaggio del Luceto offre altri scorci di selvaggia bellezza, come le millenarie

stalattiti e stalagmiti, che conserva al suo interno, le sorgenti di acqua solforosa, e perfino un vecchio mulino ad acqua, detto “lu Mulniedd”, che l' antica sapienza contadina ha fatto giungere fino a noi. Per chi voglia percorrere sentieri più facili ma non meno suggestivi, l' escursione più consigliata è quella al monte Carvarino, in località Macchia Carrara, zona ricca di castagni (diffusi in tutto il comune di Savoia) e felci che, nelle stagioni opportune, abbonda di funghi galletti e piante di fragole e lamponi. A Vietri una tappa da non perdere è quella delle Gole di

Puzz' gnunt (cioè dei mulinelli), alte e ripide pareti rocciose scavate dal corso del Melandro che qui si incunea tra guglie dolomitiche e torri di calcare ed arenaria, lungo rive ora ciottolose, ove è possibile incontrare sorgenti di acqua sulfurea. A Picerno, sfogo naturale per i picernesi ma anche per chi, dai centri vicini voglia stare a contatto della natura senza allontanarsi troppo, è il Bosco di Monte li Foi, raggiungibile con la strada interpoderale che, subito dopo la stazione ferroviara, sale per otto chilometri fino alla cima ( 1350 metri). Qui in un bosco di faggi altissimi, si trovano areeben attrezzate per il pic nic e la sosta. È questa una zona ricca di pascoli, tradizionalmente indicata sulla rotta della transumanza di bovini di razza podolica.

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Domenica 7 giugno 2009


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Ancora rifiuti nell’oasi del Rendina LAVELLO - Basta inserire le parole Rendina, oasi e Lavello su un comune motore di ricerca internet per ottenere una lunga lista di siti web che , in alcuni casi, decantano le peculiari caratteristiche floro faunistiche dell'oasi del Rendina , una vasta area a pochi chilometri dal centro abitato. Basta al contrario mettersi in auto e percorre pochi chilometri dal centro cittadino per assistere al degrado, all'incuria ed all'abbandono in cui versa l'intera zona adiacente all'invaso del Rendina ormai ridotto ad una landa desolata. Dalle stelle alle stalle verrebbe da dire per una zona che gli studi di fattibilità de-

finirono di particolare interesse in ragione della fauna vivente e della varietà di flora presente. Giungono ancora segnalazioni sullo stato di abbandono che regna nel bosco adiacente all'ormai vuoto invaso del Rendina. Cumuli di rifiuti la fanno da padrone . Mini discariche a cielo aperto dove è possibile trovare davvero ogni ben di Dio. Le periodiche bonifiche , l'attività di sorveglianza non ha scoraggiato i sostenitori delle discariche fai da te. Complice l'incuria e l'abbandono dell'area, in molti pensano di poterla utilizzare per disfarsi di ingombranti rifiuti ma anche di comune immondizia quotidiana. Per la crona-

ca correva infatti l'anno 2003 quando l'allora consigliere regionale Sabino Altobello, attuale presidente della provincia di Potenza, presentava un progetto di legge per l'istituzione della riserva naturale Rendina". L'obiettivo era quello di creare nell'area nord della Basilicata, oberata dalla presenza degli stabilimenti industriali di San Nicola di Melfi, un angolo di ambiente incontaminato in cui far proliferare flora, fauna e vegetazione e dove potranno trovare ospitalità numerose specie protette. Da allora si sono susseguiti studi di fattibilità, consulenze, incarichi di vario genere ed approfondimenti

anche da parte del Wwf. Via libera arrivò anche dal Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano che gestisce l'invaso del Rendina. Quel che resta ora del progetto , degli studi di fattibilità e delle iniziative da più parti prese è sotto gli occhi di tutti. Per la cronaca, in occasione della presentazione del progetto di legge il primo cittadino del comune di Lavello, Antonietta Botta lanciò un appello ai sindaci dei comuni interessati. «La presentazione del progetto di legge sull'oasi del Rendina e il conseguente programma di riforestazione come compensazione ambientale nel Melfese sono segnali importanti

Rifiuti nella zona del Rendina

e di attenzione verso un'area sottoposta ormai ad un carico ambientale significativo. Per questo, accanto a tale iniziativa, dovrà esserci un impegno comune di noi Sindaci, ma anche della Provin-

cia di Potenza e della Regione Basilicata, teso a selezionare il tipo di iniziative imprenditoriali che si vogliano realizzare nell'area del Melfese». Daniele Masiello

L’arteria provinciale, molto trafficata durante il giorno, collega Ginestra a Venosa

Sp 10: riprendono i lavori Interventi di sistemazione e miglioramenti dopo che alcuni punti sono franati INCREDIBILE, ma vero. La strada provinciale n. 10 IV tronco che da Ginestra conduce a Venosa in questi giorni è interessata da lavori di miglioramenti e sistemazione di alcune frane. Ruspe, decespugliatori e bob kat sono in movimento su questa strada di importanza vitale per l'area nord della Basilicata. Una frana da diversi mesi, nelle immediate vicinanze dell'abitato di Ginestra è stata risistemata con materiale specifico. Migliaia di automobilisti la percorrono per raggiungere la comoda superstrada PotenzaMelfi e la città di Orazio, importante centro turistico con le sue bellezze monumentali ed architettoniche. Sarà una coincidenza in vista delle elezioni? O questi lavori, come sicuramente sosterranno i tecnici della Provincia, erano previsti da tempo. Questa strada è stata interessata da miglioramenti per una spesa di 240 mila euro proprio nei mesi scorsi da parte della I lavori sulla strada Provincia di Potenza. Come mai non è stato rifatto il manto stradale dove è successo un pericoloso incidente lo scorso mese di gennaio, a differenza di altri punti meno pericolosi, interessati da nuovo manto stradale? Come mai le linee di mezzeria non interessano tutto il trat-

to, ma sono state fatte a metà? Come mai questa strada, pur migliorata, continua ad essere pericolosa ? A che è servito rifare quasi per intero il manto stradale se non si è intervenuti a pulire le cunette? Molti sostengono che la vera causa della rottura del manto stradale è da attribuire alla mancanza di cunette ed alla sua ostruzione. Infatti, l'assenza di griglie drenanti laterali, fa si che l'acqua si accumuli in enormi pozzanghere e scoli d'acqua che entrando nelle lesioni del manto stradale, ne sbriciola il conglomerato bituminoso in profondità, dando luogo alla formazione di buche, crepe e voragini. Aver tappezzato il manto stradale non è stato una soluzione dei pericoli che ancora sussistono, ma un espediente che ha comportato una spesa non indifferente che grava sulle tasche di tutta la collettività. Mentre progettare e realizzare elementi stradali accessori quali le famose cunette che opportunamente ripuliti dal terriccio, dal fogliame e dagli eventuali rifiuti che variegatamene galleggiano sulle strade dopo un'acquazzone, sicuramente sarebbe la soluzione più consona e duratura per il mantenimento del manto stradale. Lorenzo Zolfo

Venosa, chiude i battenti il corso di “Educazione ai sentimenti” VENOSA - Chiude i battenti il progetto “Educazione ai sentimenti e all’affettività”. Ultima tappa dell’iniziativa promossa dagli operatori del Consultorio di Venosa, l' incontro insegnanti - alunni-genitori, tenutosi nei locali della scuola elementare “Giovanni XXIII”. L’obiettivo mirava a fornire conoscenze e a far acquisire competenze ai genitori degli alunni delle classi IV e V della scuole elementare del 1° Circolo di Venosa nel campo dello sviluppo emozionale. Temi e problemi legati alla educazione sessuale sono stati trattati e sviluppati nel contesto più ampio della educazione ai sentimenti dal dott. Gianfranco Lettini, psicologo del Consultorio, che, nel corso dell'anno scolastico, ha tenuto incontri periodici con le famiglie. Alla luce della delicatezza degli gli argomenti da trattare, è stato scelto di lavorare in piccoli gruppi per facilitare il confronto, favorire il superamento delle resistenze e sensibilizzare all'acquisizione di nuovi atteggiamenti e nuovi comportamenti. “La relazione con il bambino si può costruire o educando alla obbedienza: in questo caso il genitore reagisce alle richieste emotive del figlio in modo freddo, impersonale e autoritario-sottolinea Franco Lettini, psicologo del Consultorio familiare di Venosa)- o educando alla comunicazione:in questo caso il genitore tende ad essere

empatico con il figlio, usando il gioco e l'esempio, e facilita la costruzione dell'autostima e la crescita dell'identità personale”. Naturalmente gli operatori del consultorio hanno proposto ai genitori un modello basato sulla comunicazione dei sentimenti e della affettività applicandolo ai comportamenti da adottare nella costruzione dei rapporti con i figli. Parallelamente al lavoro svolto con i genitori dagli operatori del consultorio, gli insegnanti svolgevano in classe il lavoro con gli alunni sull'educazione all'affettività e alla sessualità. “Abbiamo notato un miglioramento nei rapporti interpersonali tra i ragazzi, che si sono mostrati più tolleranti e comprensivi tra di loro e meno timorosi di reagire nei confronti di chi usa la forza fisica per imporre le proprie opinioni- ha evidenziato Maia Grazia Vitiello, insegnante referente del progettoIn particolare gli alunni si sono sforzati di comprendere le esigenze e il modo diverso di rapportarsi dei compagni dell'altro sesso, spaziando nel campo dell'affettività e vivendo serenamente la loro sessualità”. A conclusone di questa azione concordata e convergente tra operatori della sanità e operatori della scuola, sono stati i figli ad “esaminare” i genitori, ponendo loro con molta tranquillità domande su aspetti della vita affettiva e della vita sessuale.

Venosa e Lavello I giovani hanno visitato le bellezze della penisola ellenica

Gita greca per i ragazzi dell’Orazio Flacco Interessante visita didattica delle classi 1^ del liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa e la sede staccata di Lavello, iniziata lo scorso 27 maggio e conclusosi il 1 giugno in Grecia, nel Peloponneso che durante la sua storia secolare creò una splendente civiltà, un contributo inestimabile al patrimonio mondiale. I Greci furono tra i primi popoli a plasmare miti, comprendendo e interpretando in questo modo ogni cosa che superava la misura umana e appariva ai loro occhi inspiegabile e indomabile. La visita effettuata dai ragazzi di 1^ A e 1^ C del Liceo di Venosa e di 1^ A e 1^ B della sede staccata di La-

vello, in totale 41, accompagnati da tre Docenti, il cui capogruppo il prof. Donato Nardozza, Docente di Storia dell'Arte ha coordinato e sopportato diligentemente il carico di questo viaggio, è stata interessante, è partita dall'Acropoli col Partenone che si impone con la sua forza interna, l'armonia ed il suo equilibrio, il Museo Archeologico Nazionale di Atene nelle cui sale viene descritto il cammino dell'arte, non solo di Atene, ma di tutta la Grecia antica, per continuare per il famoso teatro di Epidauro IV secolo a.C. e visita delle mura ciclopiche di Micene e concludersi alla volta di Olimpia, il santuario più importante

dei Greci, il luogo dove era adorato Zeus, il primo fra gli dei, e dove si svolgevano in suo onore i giochi olimpici. E' stato questo, un viaggio di istruzione che non ha interrotto, ma ha concluso l'attività scolastica. Tutti sono rimasti soddisfatti di questo viaggio che è servito ad arricchire gli studi classici degli alunni del Liceo di Venosa e Lavello. La prof.ssa Filomena Caprioli ha riferito: “anche se a volte la stanchezza dovuta ai lunghi spostamenti, è stata benissimo superata dalle bellezze e magnificenze di questi siti archeologici visitati. Mi ha particolarmente colpita il teatro greco di Epidauro che nella sua sempli-

cità ha mantenuto questa integrità dopo tanti secoli”. Ad accompagnare la scuola una guida specializzata per l'italiano ed il francese, Mari Koriki-Varveraki che è rimasta soddisfatta dell'accoglienza e del ricevuto dai ragazzi: “ho visto un gruppo preparato ed attento anche se con gli italiani, culturalmente più vicini alla nostra lingua ed alcune tradizioni mi trovo sempre bene, sono cordiali e socievoli a differenza dei francesi che si dimostrano chiusi ed egoisti”. Ad Atene la comitiva studentesca si è incontrato con Dimitri Arvanitis, studioso delle influenze greche nell'Italia Meridionale, permettendo agli stes-

Foto di gruppo per i ragazzi

si di approfondire la loro conoscenza riguardo i millenari rapporti tra la Grecia e l'Italia. Giuseppe De Luca della classe 1^ C del Liceo di Venosa, visitando per la prima volta la Grecia, ha detto: “sono davvero felice i aver trascorso questi giorni scoprendo molte di quelle

cose che avevo visto tra i libri di scuola. Ritengo, infatti, che queste esperienze educhino realmente gli studenti perché da occasione di osservare e vivere ciò che gli antichi greci hanno visto e vissuto. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

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Bagarre su alcune frasi che avrebbe pronunciato Quaranta

Rionero in Vulture

Piscina comunale di Melfi Scoppia la polemica

Tutto pronto per la festa di Sant’Antonio

Hanno destato clamore in città le dichiarazioni dell'assessore allo sport Giuseppe Quaranta, rilasciate al TG3 regionale. Secondo la giornalista che ha curato il servizio, l'esponente del centrodestra melfitano avrebbe dichiarato che a fronte della situazione attuale in cui versa la piscina comunale e in attesa della ristrutturazione “i melfitani farebbero bene a praticare altri sport”. Una frase che non è passata inosservata in considerazione dell'elevata attenzione generale riservata alla vicenda. Infatti, a Melfi, precedentemente alla dichiarazione di Quaranta si è spontaneamente formato un gruppo che su facebook ha raccolto ben 600 adesioni ed altrettante firme su un documento sotto la sigla “Quelli che vogliono la piscina comunale aperta a Melfi”. Il dibattito è acceso, come si evince da facebook e dalle discussioni in strada. Lo stesso Quaranta sottolinea: “La mia dichiarazione fa riferimento al momento attuale in considerazione degli elevati costi che servirebbero a rimodernare la piscina comunale, nell'attesa che venga riaperta una volta compiuti questi interventi”. Di fatto non una smentita, semmai una correzione frettolosa dovuta anche al fatto

Una piscina

che in molti sono rimasti allibiti ed increduli. Tanto più che la situazione impiantistica della città federiciana non è certo particolarmente rosea come abbiamo più volte sottolineato. Resta atavica la mancanza di un campo di calcio fruibile dall'utenza, visto che il Valerio è preservato anche dal Melfi che negli allenamenti quotidiani è costretto a chiedere ospitalità, a pagamento, al centro Cedas di proprietà SATA. Le piste ciclabili non sono ultimate e versano in condizioni di abbandono. I tanto decantati campetti di calcetto di quartiere sono utilizzabili esclusivamente in determinate ore e sono stati di-

strutti dall'incuria e dal vandalismo anche in assenza di una gestione che si occupi del mantenimento. Anche il circolo tennis, che ha da poco rinnovato il proprio direttivo, ha bisogno di una seria manutenzione e di interventi mirati che riportino l'impianto all'auge di un tempo. Restano le bocce, sport non certo popolarissimo, che comunque, a quanto ci è dato sapere, attende investimenti che migliorino la struttura. E poi certo, Melfi brulica di palestre, queste si funzionanti, “guarda caso” e gli amanti del nuoto, in attesa della sistemazione della piscina che secondo l'assessore potrebbe avvenire

parzialmente presto, potrebbero consolarsi con tapis roulant, bilancieri e cyclette, incrementando il numero dei frequentatori di questi ambienti. E' evidente che il quadro generale concernente l'impiantistica sportiva a Melfi non induce all'ottimismo, anche davanti all'evidenza che Melfi è in netto regresso rispetto al recente passato. Aspetto che in tanti rimarcano valutando scelte programmatiche e valutazioni di investimenti che sono stati diversi in quest'epoca “navaziana”. “Non è giustificabile in alcun modo la chiusura dell'impianto dalla necessità di ristrutturarlo, asserisce il capogruppo socialista Livio Valvano, raggiunto telefonicamente. Da oltre un anno la Giunta cittadina si è imbarcata in divisioni interne che impediscono lo svolgimento dei più elementari procedimenti amministrativi come il semplice rinnovo dell'appalto per la gestione della piscina comunale”. Piscina che speriamo possa ritornare a funzionare come e più di prima quando da tutto il circondario venivano a Melfi per svolgere attività agonistica e sport formativo, caratteristiche principali del nuoto. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Discarica, il Comitato non abbassa la guardia Genzano di Lucania - Il Comitato cittadino contro la discarica no abbassa la guardia. Nei giorni scorsi ha incontrato i candidati alla presidenza della provincia per esporre loro il problema legato allo smaltimento dei rifiuti. I rappresentanti del Comitato non intenti ad esprimere giudizi politicisono giunti ad una categorica conclusione: la lontananza dei politici dalle esigenze dei singoli cittadini e delle comunità. In particolare si è avvertita la mancanza di preparazione sulle singole istanze in materia di smaltimento rifiuti da parte degli stessi, premessa per una situazione d'immobilismo o per soluzioni sempre più compromettenti. Nonostante la comune condivisione del fallimento dell'attuale piano provinciale dei rifiuti e la necessità di renderlo in sintonia con le direttive comunitarie e le leggi nazionali, ha suscitato qualche perplessità il proposito del candidato Pace, qualora eletto, di provvedere, nella fase di transizione, alla chiusura delle discariche con la previsione di localizzarne diverse e più piccole. “Quest'alternativa non solo RIONERO - Sono state le significative attività di collaborazione internazionale realizzate nella Scuola Primaria di Rionero in V. a farle conseguire ben cinque riconoscimenti a livello europeo denominati “Quality Label”. Numerose le classi coinvolte con i relativi docenti :II A-B, III E, IV A-B, V A-B-C-D , V A-B .Le attività, iniziate già dal precedente anno scolastico, attraverso lo strumento del Partenariato Elettronico Etwinning consistenti nello scambio di esperienze,email e videoconferenze tra

La discarica di Genzano

esclude l'obiettivo di discariche zero previsto dal P.P.R. 2002 -dichiara il Comitato- ma moltiplica i problemi del territorio”. Inoltre ha generato allarmismo la previsione di riattivare nell'area del capoluogo un inceneritore, che costituisce secondo un giudizio co-

mune, la soluzione più pericolosa e dispendiosa. Ma in fin dei conti, il candidato Pace ha condiviso l'opinione dei suoi interlocutori, sottolineando l'inutile necessità di costruire un nuovo impianto nel comune di Genzano. Intanto gli inarrestabili cittadini continuano a ribadire le loro richieste. In cima alla lista figura la revoca dell'Ordinanza Regionale n. 2/2008, la seguente redazione di un nuovo piano provinciale per i rifiuti ed infine la sospirata chiusura e bonifica del sito della discarica ubicata in Contrada Mattinella. Una squadra attiva, quella del Comitato, pronta a servirsi di tutti i mezzi a disposizione per sensibilizzare i cittadini. Difatti la proiezione di un video sulla situazione dei rifiuti ha colpito l'attenzione pubblica su un fatto incontrovertibile: il piano rifiuti adottato dalla provincia in data 31/07/2008 in contrasto con le direttive comunitarie non potrà che avviarci verso una situazione emergenziale simile a quella della Campania. Angela Menchise provinciapz@luedi.it

La chiesa di Sant’Antonio (www.basilicata.cc)

RIONERO – La comunità rionerese si appresta a festeggiare Sant’Antonio da Padova il prossimo 13 giugno. Una festività da qualche anno ripristinata dopo un lungo periodo di oblio grazie all’impegno del locale Inter Club “Sandro Mazzola”, in collaborazione con il parroco Don Giuseppe Cacosso della parrocchia “S.Marco Evangelista”. «Anche in questa occasione – ha detto il già più volte presidente fondatore ed anima della vitalità del sodalizio nerazzurro di Rionero, Canio Antonio Gianturco – ci siamo messi a disposizione della cittadinanza per onorare una festività sentita da tutti. Come sempre – ha aggiunto – ci siamo mossi con umiltà senza pubblicizzare in maniera enfatica una iniziativa che riteniamo doveroso sostenere, sia per la devozione verso il santo di Padova e sia per rendere un servizio volontario alla comunità rionerese, e soprattutto per mantenere viva la devozione verso il santo, tanto venerato anche dai nostri avi. L’Inter Club “Sandro Mazzola” – ha concluso Gianturco – da sempre è al servizio della cittadinanza per un maggiore costante impegno sociale». Il “Sandro Mazzola” non è nuovo a simili iniziative dal momento che sin dalla sua costituzione si è impegnato nel sociale, sia per iniziative di volontariato che di carattere culturale e sportivo.

Rionero in Vulture Diversi riconoscimenti europei per le classi della città

Scuola, nel segno del “Quality label” gli alunni delle varie scuole patners,sono state,dunque,autorevolmente certificate e validate. ”Il successo nonché la consapevolezza dell'enorme valore pedagogico e culturale dell'iniziativa in rete, ha evidenziato il dirigente scolastico Gerardo Antonio Pinto, ha fatto sì che molti docenti abbiano deciso di utilizzare nell'am-

bito scolastico la collaborazione a distanza come prassi didattica inserendola nella propria attività curricolare. Gli accordi di Lisbona del 2000 ed il Programma Istruzione e formazione 2010 in particolare, danno grande importanza alla cooperazione tra le varie scuole europee come strumento di miglioramento

dell'attività scolastica e come mezzo di educazione e formazione degli alunni di oggi,cittadini di una società globalizzata e dominata dallo scambio internazionale delle conoscenze e dai mezzi informatici”. I progetti realizzati sono Europe is mine, Europe is yours, Europe is ours finalizzati a costruire una comune citta-

dinanza europea operando confronti con scuole patners, cogliendone somiglianze e differenze nella diversità degli ambienti europei, tutti legati alla ciclicità stagionale con riferimenti alle tradizioni, al cibo, ai costumi ed alle leggende locali per conoscere,amare,rispettare e proteggere il nostro comune patrimonio

Tra le iniziative sportive, tanto per citarne una, va ricordato che nel dopo terremoto del 23 novembre 1980, l’Interclub Mazzola con il presidente Gianturco ha organizzato e mantenuto in vita per molti anni una squadra di calcio nella seconda categoria lucana al solo scopo di togliere dalla strada tanti giovani che diversamente avrebbero potuto prendere alle strade non proprio gratificanti. Tra gli ultimi impegni nel sociale la raccolta fondi per la cura della Sclerosi Multipla e per i terremotati d’Abruzzo, con in testa il giovane presidente del Comitato Festa, Michele Consiglio. Questo il programma allestito per i festeggiamenti a S. Antonio. Programma religioso: ore 18 – Santa Messa e benedizione del pane; ore 19 processione con il Gran Concerto Bandistico “G. Orsomando” di Rionero. Prevista la premiazione dell’altarino più bello tra quelli allestiti per il passaggio della processione. Programma civile: ore 10: Giro cittadino della banda musicale “Orsomando”; ore 21,30: atrio Palazzo Fortunato concerto del complesso musicale “DoppioSensoLive” organizzato dal Moto Club “G. Cerviere” con il comitato festa; ore 23: fuochi pirotecnici della premiata ditta Mario Salbitani. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it

culturale e naturale. “Tutta l'attività svolta, sottolinea l'insegnante coordinatrice dell'eTwinning Maria Teresa Carrieri, è visibile su diversi siti internet. L'esperienza,oltremisura arricchente per gli alunni e noi insegnanti, ci ha dato modo di ampliare sul campo gli orizzonti culturali poiché sono stata parte della delegazione italiana che a Praga ha incontrato i colleghi europei con cui siamo in rete e con i quali interagiamo funzionalmente”. Maria Pinto provinciapz@luedi.it

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Viggiano Successo per la performance degli studenti

San Severino Lucano

Val D’Agri, umori e odori nello show del Comprensivo

Pollino, la Vergine ritorna nel tempio solitario

di ROCCO DE ROSA VAL D’AGRI - In uno scenario tra il bucolico e il culinario la mozzarella (di bufala) sposa il provolone. Accoppiamento di sapori e odori: insomma un mix ben riuscito per dar vita a una coppia perfetta, in cui il ruolo determinante lo gioca il temperamento. Il provolone, dal gusto forte e penetrante, fa da maschio in tutti i sensi. Non poteva essere altrimenti. E il matrimonio trova il consenso dei tanti invitati alla cerimonia di nozze pronti ad applaudire, a volte però in modo insipidido, senza rendersi conto che il connubio va bene sulla tavola, meno bene in una scuola che con il provolone, l’emmental e la mozzarella ha voluto mettere in piedi una sorta di spettacolo di fine anno. Un messaggio che parte dagli alunni e giunge a lambire la società della Val d’Agri, nel momento in cui tra Parco e petrolio c’è di mezzo proprio la scuola, istituzione delle istituzioni “preposta” si dice da più parti, a costruire la società del domani ecc. ecc. Lo spettacolo (regia di Leonardo Chiorazzi, probabile autore dei testi) è andato in scena nell’istituto comprensivo di Viggiano, che già in passato si era cimentato con vari testi. Uno per tutti: La leggenda dell’arpista sull’oceano, preso in prestito da Alessandro Baricco, ma in ogni caso capace di affrontare il nodo della società Viggianese, ieri alle prese con miseria ed emigrazione, oggi con il petrolio, la disoccupazione, la favola di un futuro tutto ancora da disegnare, una volta chiusa la parentesi del greggio e nel tentativo di ridare fiato a un’agricoltura purtroppo buttata alle ortiche, è il caso di dirlo. Ma se il futuro del dopo petrolio sembra essere distante, il presente è decisamente a portata di mano. Purtroppo lo spettacolo sembra non volersene rendere conto con un gran desiderio di far ridere banalizzando e di sottrarre i ragazzi a quella inevitabile riflessione sul loro futuro che la scuola dovrebbe in tutti i modi sostenere e se necessario sollecitare. Così mozzarella e provolone hanno tenuto banco, in chiusura d’anno scolastico, insieme alla figura di un misterioso “tamburino” che fa su e giù per il palco facendo ri-

SENISE - Presentato presso l’Oliver di Senise, il libro “Passo dopo passo” dei ragazzi della II E della scuola media “Nicola Sole” di Senise. Il libro naturalmente non si troverà nelle edicole ma verrà distribuito gratuitamente a quanti ne faranno richiesta e nel limite delle disponibilità. Alla presentazione, coordinata dal giornalista Giuseppe Fiorellini, hanno partecipato il preside Francesco Dursi, l’insegnante Maddalena Marcone che ne ha curato la realizzazione, gli alunni, la psicologa Francesca Napolitano, i presidi Domenico D’Alessandri e Filomena Valicenti e poi il sindaco Giuseppe Castronuovo,

La Val D’Agri

dere attori, interpreti e qualche volta il pubblico per il suo ruolo un po’ comico e un po’ incomprensibile. Davvero un personaggio in cerca di autore, ammesso che lo trovi. A parte la vivacità intellettuale dei ragazzi che sono e rimangono soggetti attivi e dinamici, capaci con le loro forze di affrontare la realtà qualunque essa sia, c’è da dire che la scuola – proprio in una zona di frontiera - sembra abdicare al suo ruolo. Incomprensibile, tanto per cominciare, l’affermazione di chi sostiene: “siamo stanchi di essere confusi con il petriolio!” Certo, non tutta la scuola può essere coinvolta in un giudizio negativo, facendo salvi quei settori che mostrano piena con-

sapevolezza del loro ruolo e determinazione nel portare avanti proposte anche a livello di scienza e non solo. Ed è il caso di molti istituti della Val d’Agri. Ma non bisogna tuttavia dimenticare che proprio la scuola di Viggiano riceve consistenti somme dalle royalties del petrolio. E qui si apre un’altra parentesi: in che modo, in quale misura e secondo quali criteri si va a programmare l’impiego di questo denaro, trattandosi non certo di pochi centesimi, ma di somme di tutto rilievo capaci di favorire una vera inversione di tendenza nel fare scuola e specialmente nel fare cultura. L’istituto comprensivo di Viggiano, secondo fonti ufficiali, ha ricevuto nel

2007 – 2008 qualcosa come 180 mila euro da impiegare per far compiere quel salto di qualità atteso e, aggiungerei, inevitabile. Non è allontanandosi dai problemi del giorno per giorno e andando sulle fiabe che si tiene la scuola al riparo da qualunque giudizio critico e da qualunque osservazione. Per questo ha ragione il Commissario straordinario del Parco della val d’Agri, Domenico Totaro, a sostenere la necessità di coinvolgere anzitutto le scuole della valle sui temi dell’ambiente e della salute, sulla funzione di un’area protetta che non è un recinto in cui si adattano a vivere uomini e animali, persone e cose. Ma è un’area in cui bisogna produrre cultura e consapevolezza nel tentativo di abbattere certi steccati, vecchie incrostazioni e di far partecipare la gente a quelle scelte proiettate verso un futuro già iniziato e lì, lì addirittura per finire con ricadute e sviluppi imprevedibili, se non si ha l’attenzione di guardarsi intorno. La scuola, come sostiene del resto il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese, ha compiti e funzioni ben precisi: guai a staccarla dal contesto della vita quotidiana, sostiene. Sarebbe la fine. E non c’è da dargli torto.

Lagonegro L’uomo nascondeva la droga negli slip

Aveva pasticche di ecstasy Condannato dal tribunale LAGONEGRO - Condannato dal tribunale di Lagonegro alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione ed euro quattro mila di multa per detenzione di 59 pasticche di ecstasy. L.P. 23enne di origine napoletana era imputato di detenzione illecita di 59 pasticche di ecstasy occultate in un involucro di carta all'interno dello slip che, per il quantitativo, il peso e il confezionamento frazionato in singole pasticche monouso, apparivano destinate ad un uso non esclusivamente personale. Era il 17 agosto del 2006 quando, mentre stava per recarsi in un luogo di villeggiatura sull'alto Tirreno cosentino, era stato sottoposto a controllo allo svincolo autostradale di Lagonegro Nord dove viaggiava a bordo di un'Audi A3 in compagnia di altri amici. Dal controllo effettuato sul giovane che subito aveva mostrato un comportamento nervoso, era stato rinvenuto un involucro di carta con al-

l'interno 59 pasticche di ecstasy. La sostanza ritrovata nella disponibilità del giovane appariva da subito destinata allo spaccio e non ad un uso personale. L'elevato numero di pasticche rinvenute confermavano che le stesse non erano destinate ad un uso personale con l'aggravante poi dell'occultamento negli slip. Il giovane napoletano si stava recando presso una località balneare della Calabria, dove probabilmente la sostanza sarebbe stata immessa nel mercato dello spaccio. Al termine dell'attività investigativa svolta nei confronti del giovane, ne veniva chiesto il giudizio da parte del pm di Lagonegro ed il giudice ha concluso il giudizio nel corso dell'udienza preliminare condividendo l'esatta qualificazione giuridica contestata dalla pubblica accusa. Ha condannato il giovane, a seguito di giudizio abbreviato, alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione ed a quattro mila euro di multa.

SAN SEVERINO - Giornata particolare a San Severino dove si fondono politica e fede. Non solo le elezioni comunali quest’oggi ma grande festa in onore della Vergine. Ritorna infatti alla sua dimora estiva la Madonna del Pollino. Sarà accompagnata al Santuario, definito da Norman Douglas durante il suo viaggio nel Mezzogiorno d'Italia nei primi anni del secolo, "...Il tempio solitario sta appollaiato come un nido d'aquila sull'orlo di una rupe a piombo sul fiume Frida. Grazie alla posizione e alla altitudine il panorama verso l'interno è splendido, specie verso sera, quando la luce solare si attenua in lontananza e le montagne si rivelano, catena addietro catena, le creste disegnate l'una contro l'altra in morbide gradazioni di malva e di verde. Lo scenario si conclude, al fondo, con i grandiosi massicci del Sirino e dell'Alburno in lontananza. Tutto il resto è foresta interrotto qua e la dalla roccia, ma vicino, ai piedi di un precipizio, si apre spazioso un verde prato..." Proprio su un criminale roccioso, alle pendici settentrionali del Pollino, si emerge il santuario della Madonna di Pollino a metri 1537 di altezza. Esso oggi comprende la chiesa, alcuni locali annessi per il servizio e la dimora del clero e del personale addetto alla custodia del Santuario, la Casa del pellegrino per l' accoglienza dei fedeli e per coloro i quali vogliono vivere alcuni giorni di profonda spiritualità. La chiesa, ampliata nel 1970, è di stile romanico, ha tre navate con artistica volta di legno adornata da un pregevole rosone. Il Santuario della Madonna del Pollino è punto di riferimento religioso per numerosi fedeli della Calabria settentrionale e del sud della Basilicata. Secondo la tradizione popolare la storia del Santuario comincia tra il 1725 e il 1730 con un'apparizione della Vergine ad un pastore che, nella montagna di Pollino, conduceva al pascolo il suo gregge.Il pastore, impressionato, divulgò il fatto rapidamente. Una mattina una donna di nome Rosa Maria e la cognata Vittoria iniziarono la salita al Monte.

Senise Il volume è stato scritto dai ragazzi della II E della “Nicola Sole”

Un libro costruito “Passo dopo passo” l’assessore uscente Carmine Rossi, i parroci, don Mario Lacolla e don Pino Marino, La presidente dell’associazione “Insieme”, Filomena D’Aranno, la presidente regionale Aimc, Anna Maria Bianchi, l’ispettore Francesco Nacci, il poeta Pasquale Totaro-Ziella. Il libro rappresenta un autentico diario di bordo, così come da sottotitolo, di un anno di scuola. Ed è un percorso intenso di un gruppo di alunni: Rocco Amendolara, Francesco Bellusci, Rocco

Bellusci, Pino Ciminelli, Salvatore Corizzo, Domenico Corso, Alessia De Fina, Francesca De Lillo, Nicola Ferraiuolo, Rocco Guerrie-

ro, Maria Giovanna Iannarelli, Alessia Le Rose, Antonio Milione, Maddalena Palermo, Martina Peloso, Nicola Roseti, Antonietta Sas-

sone, Raffaele Volpe e Francesco Zampaglione. Stimolati logicamente dalla insegnante Maddalena Marcone che ogni anno, da parecchi anni, riesce a motivare i ragazzi che frequentano il tempo prolungato, realizzando di volta in volta vere e proprie testimonianze di percorsi di studi più che interessanti. Nel libro infatti, ci si ritrova la vita di classe, con tesimonianze schiette e dirette degli alunni e poi le varie esperienze, il lavoro con l’unicef e l’impegno so-

Rosa Maria aveva a casa il marito Antonio Perrone affetto da lunga e inguaribile malattia. Dopo aver tanto camminato, ebbero sete ma non potevano dissetarsi per mancanza d' acqua. Si rivolsero allora alla Vergine affinché,se indegne di vederla a faccia a faccia, almeno ne ricevessero la grazia di poter trovare un pò d' acqua per estinguere l'arsura. A breve distanza da loro, improvvisamente videro sgorgare uno zampillo d' acqua da una grossa pietra conformata a conca. Accanto a questa pietra videro l'apertura di una grotta, era piccola, formata da grossi blocchi di roccia. Le due donne, appena entrate nell'interno della grotta si accorsero che in un canto di essa era ammucchiato del pietrame minuto con misto a terriccio in modo da far sospettare che sotto dovesse essere stata nascosta qualche cosa. Ed osservando meglio a un lato del mucchio videro lo spigolo di una cassa. Con le mani tremanti, esumarono ed aprirono la cassa già ammuffita e logora, con i chiodi arrugginiti e strozzati .e in un grosso panno di lana era avvolta una piccola Statua della Vergine col Bambino, quasi intatta, ma alquanto scolorita e sciupata nei lineamenti. Le due donne, col cuore ricolmo di gioia , ritornarono alla propria casa ove trovarono Antonio miracolosamente guarito. Antonio al racconto commovente s'inginocchiò in mezzo alla casa e fece voto che, avrebbe fatto costruire una Cappella nel luogo di ritrovamento della statua, dopo la raccolta del danaro occorrente. Così sorse, in piccola costruzione, ora il Santuario. Il programma di domani prevede prima messa è all'alba alle ore 6,00 nella chiesa parrocchiale da dove inizierà la salita per il monte, saranno attraversate le varie contrade e alle 11,00 è previsto l'arrivo e la celebrazione eucaristica a Mezzana, a mezzogiorno all'incrocio Acquatremola ci sarà l'incontro con i pellegrini venuti dai paesi dell'interland e poi i fedeli tutti riprenderanno il cammino verso il Santuario. L'arrivo è previsto intorno alle 17. il viaggio si completerà, naturalmente con la celebrazione della Messa.

ciale di questi ragazzi, che toccano poi le famose Pigotte ed altre forme di incentivazione alla solidarietà. C’è poi il confronto con la realtà nuda e cruda ed anche il rapporto con la religione, la lingua italiana e quelle straniere, le materie come storia, geografia, matematica ecc. Infine la rappresentazione di Nicola Sole, nell’anno Soliano, che segna il centocinquantesimo anniversario dalla morte del poeta senisese. La pubblicazione è stata possibile, grazie anche alla collaborazione del dirigente Francesco Dursi ed alle insegnanti Clementina Arleo e Rosetta Polito. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it

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Domenica 7 giugno 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Policoro

Pomarico

Anziano ferito al Terminal bus

Scuola

Raid di un gruppo di giovani scapestrati

Tempo pieno negato I genitori protestano

a pag. 41

a pag. 39

Una telefonata anonima annuncia l’incidente. Sul luogo altri operai irregolari

Tragedia sfiorata nel cantiere Ferito marocchino: rischia di trovarsi sotto una piattaforma

IL COPIONE è quello abituale, consueto in casi come questo: una telefonata anonima che segnala un incidente sul lavoro in un cantiere edile. Quanto basta perché gli uomini del Nucleo Radiomobile dei carabinieri di Matera si recassero in via Morelli nel cantiere edile di proprietà di una ditta di Grassano e trovassero un muratore marocchino di 32 anni, nascosto in un'auto e dolorante per le ferite riportate dopo un incidente sul lavoro. Insieme a lui altri tre operai, un italiano e altri due marocchini, tutti senza contratto di ed impegnati nello stesso cantiere. Indagini sono ancora in corso per chiarire la dinamica dell'incidente e comprendere se l'operaio è stato colpito da una piattaforma o se è caduto da un'impalcatura alta 4 metri. Ma in serata la prima ipotesi diventa quasi una certezza mentre si indebolisce molto la possibilità che sia caduto da un’impalcatura. L'uomo è in possesso di permesso di soggiorno, per il quale è in corso una domanda di proroga. I lavori della palazzina su cui l'uomo lavorava, riguardavano la ristrutturazione della facciata. Il cantiere è stato immedia-

tamente chiuso e ai proprietari della ditta sono stati contestati reati che vanno dalla mancanza di condizioni di sicurezza all'interno del cantiere, al mancato utilizzo di abbigliamento a tutela della sicurezza dei lavoratori, all'assenza dell'adeguata cartellonistica e all'assenza di formazione e informazione sulle norme di sicurezza per i lavoratori impegnati. L'uomo è stato soccorso dai sanitari del 118 ed ha riportato ferite agli arti inferiori che guariranno in 15 giorni. L'episodio avvenuto ieri, riporta d'attualità il tema della sicurezza sul lavoro. Campagne di sensibilizzazione e informazione di imprenditori e lavoratori e una normativa che, con il tempo, garantisce ulteriormente le condizioni dei dipendenti soprattutto nel settore edile, dovrebbero costituire condizioni di garanzia che, a quanto pare, non tengono in considerazione alcuni elementi. Se, da un lato, l'edilizia pubblica è oggetto di una costante e attenta opera di controllo e verifica delle condizioni di tutela dei lavoratori, i cantieri più piccoli (prevalentemente quelli nei quali si svolgono lavori minori)

Sindacati in prima fila per la tutela

tendono a sfuggire all'attenzione degli enti di controllo e delle forze dell'ordine. Spiega Simone Randò, della Fillea Cgil: «Abbassare la guardia, mai. Siamo consapevoli che, per fortuna l'ultimo incidente grave sul lavoro nel Materano risale a due anni fa, ma l'attenzione deve rimanere alta. La sicurezza è il risvolto della medaglia rispetto alla regolarità dei lavoratori dei cantieri. Non possiamo negare, naturalmente che tra gli extracomunitari c'è una fascia di maggiore influenza, che facilita rapporti di lavoro irregolari. L'incidenza di questo fenomeno, però, nell'ultimo periodo si è ridotta molto, confermando che le campagne di sensibilizzazione e prevenzione stanno funzionando». Il ruolo dei sindacati, in questo senso, è fondamentale anche nella fase di formazione e di sviluppo degli strumenti di controllo, vera garanzia per gli operai. «Le norme introdotte recentemente come il ricorso al Durc (Documento unico di regolarità contributiva) prosegue Randò - garantiscono ulteriormente le condizioni di lavoro. Il nostro impegno, comunque, prosegue con un accordo che abbiamo sottoscritto

per l'istituzione del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza territoriale. Potrebbe essere un ulteriore elemento di supporto ai lavoratori e alle aziende, oltre a quelli già presenti». Non ha fatto mancare una propria posizione ufficiale anche il segretario della Cgil Matera, Manuela Taratufolo che ha spiegato: «La Cgil di Matera esprime profonda solidarietà al lavoratore edile che ha subito un infortunio. La ininterrotta sequenza di incidenti sul lavoro dimostra che la legislazione attuale è assolutamente insufficiente e che le modifiche al Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro determineranno un ulteriore indebolimento delle tutele. È urgente riportare all'ordine del giorno dell'agenda politica nazionale il tema della sicurezza, perché la stessa non venga percepita esclusivamente come un costo inutile, ma come un diritto dei lavoratori, imprescindibile in una società civile. Fa rabbia pensare che sui posti di lavoro si possa morire o si possano riportare danni permanenti». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Una vera sicurezza è un diritto

IL COMMENTO

Cisl:«Imprenditori disonesti da radiare» Uil: «Misure eccezionali» Dura posizione anche da Franco Pantone della Filca Cisl: «Non ci sono mezzi termini, questo imprenditore, se i fatti, così come li abbiamo appresi dovessero trovare conferma – dichiara l’esponente sindacale di categoria – deve essere radiato a vita dall’albo dei costruttori. Non è degno di farne parte». Il segretario generale regionale della Basilicata della Uil, Michele Delicio, aggiunge: «L'attuale momento di crisi rischia di cambiare profondamente il nostro mercato del lavoro. Per questo servono misure eccezionali per tutelare i lavoratori italiani ed extracomunitari accomunati da un’unica sorte specie nei cantieri edili, oggi i luoghi a maggiore rischio per la vita e per il posto di lavoro». Secondo Delicio, «Se per un lavoratore italiano la perdita del posto di lavoro è un dramma, per un lavoratore immigrato (e la sua famiglia) significa il rischio di perdere il diritto a rimanere nel nostro Paese». Il sindacalista ha anche evidenziato che dal Rapporto della Uil, emerge che «In Basilicata vi sono 1.047 imprese individuali con titolare un cittadino immigrato su un totale di 45.056 imprese individuali complessive, con una percentuale del 2,3 per cento. Quanto alle stime di lavoratori stranieri per il 2009 nel Mezzogiorno, la previsione è di oltre 11 mila unità, con una percentuale tra il 2 e il 3% per la Basilicata mentre le persone in cerca di occupazione alla data del 1 gennaio 2009 sono circa 20 mila».

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Matera


Domenica 7 giugno 2009

Difficoltà a trovare bagni pubblici, Acito: «Servizi in piazza Ascanio Persio»

Diurno fermo da 10 giorni per lavori DA OLTRE dieci giorni, i bagni pubblici di piazza Vittorio Veneto sono stati chiusi al pubblico con notevole disagio per i cittadini materani e i tanti turisti che giungono quotidianamente in città. Lo storico “ diurno” la cui istituzione risale ad oltre quaranta anni fa, necessita di alcuni lavori di ristrutturazione e adeguamento strutturale quindi si è reso necessario chiudere la struttura diventata nel corso degli anni fatiscente. I lavori di restauro termineranno entro la fine dell'anno e prevedono anche l'installazione di un'ascensore. La posizione centrale dei bagni pubblici, aggrava la situazione visto che sono tanti i cittadini che giunti in centro se avvertono la necessità di andare al bagno trovano la porta sbarrata ripiegando in soluzioni alternative che non creano difficoltà se si

trova la disponibilità dei commercianti, mentre in alcuni casi si torna al vecchio sistema di addentrarsi in una stradina dei Sassi per soddisfare i propri “ bisogni ”. Per i turisti il problema è aggravato dal fatto che accanto alla porta d'ingresso è rimasta una vecchia insegna che con una freccia indica i W.C verso via San Biagio, quindi il tratto di strada è oggetto di continue richieste su dove si trovano i bagni pubblici, ma in realtà nessun bagno in sostituzione è stato attivato con grande disappunto dei turisti. La soluzione alternativa è quella di recarsi nei bagni pubblici di via Ascanio Persio ( piazza mercato) ma nessuno sa della loro riapertura. Alcuni bagni chimici ancora non attivi e che con ogni probabilità serviranno a garantire il servizio, sono stati installati all'interno della re-

cinzione dei lavori di riqualificazione degli ipogei visto che la destinazione iniziale di sistemarli in via De Blasis a qualcuno non piace. Al danno la beffa di trovarsi di fronte a dei bagni chimici ed essere nell'impossibilità di poterli utilizzare. “ Alcuni giorni fa ci dice un commerciante che preferisce l'anonimato, un gruppetto di turisti sostava attonito, in attesa davanti all'ingresso dei bagni pubblici di piazza Vittorio Veneto. Poi è stato un cittadino ad informali della chiusura e a consigliarli di usufruire dei servizi all'interno della mediateca”. L'urgenza nel dover chiudere la struttura ha impedito persino di mettere un cartello. Il disagio ha fatto si che il vecchio “ponticello” sia tornato luogo di latrina a cielo aperto con il verificarsi di episodi incresciosi e che scene indecenti per i residen-

La centralissima piazza Vittorio Veneto

ti. La chiusura crea non poche difficoltà per una città turistica dove prima di prendere provvedimenti bisogna trovare soluzioni alternative e in questo caso si poteva concordare con l'amministrazio-

ne provinciale la possibilità di utilizzare per lo stretto periodo necessario i bagni della mediateca aperti per quasi tutta giornata. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Salotti Riprende la vertenza dell’azienda pugliese che ha chiuso la produzione a Matera

La Natuzzi al Mise per la cigs Martedì incontro per prorogare la cassa integrazione a 1540 lavoratori E’ PREVISTO per martedì l’incontro al Ministero del Lavoro alle ore 10.30 con i dirigenti della Natuzzi di Santeramo in Colle , la Confindustria di Bari e le segreterie nazionali e territoriali di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Fisascat Cigl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil per un esame congiunto della situazione in scadenza della cassa integrazione straordinaria, che riguarda circa 1.200 dipendenti che hanno operato in stabilimenti pugliesi e lucani. La cassa integrazione, attivata nello scorso mese di giugno per motivi strutturali non ha trovato al momento soluzioni. L'azienda, nel marzo scorso, aveva annunciato esuberi per 1.540 addetti, a causa della crisi del settore, dell’andamento del mercato e di perdite nelle vendite. I sindacati dal canto loro e, in particolare in Basilicata, avevano denunciato il disimpegno totale della Natuzzi in provincia di Matera e chiesto rassicurazioni con la presentazione di un piano industriale che favorisse il recupero

Lo stabilimento materano della Natuzzi

delle maestranze e la tutela delle produzioni. La situazione dunque rischia di allargarsi visto il piano predisposto dall’azienda. La proroga della cassa integrazione potrebbe riguardare infatti, già da subito, i 1540 lavoratori che l’azienda ha dichiarato come esuberi

nelle passate settimane, ciò che è certo invece è che non ci saranno le organizzazioni sindacali del Materano: «non abbiamo motivo per partecipare a questa trattativa, è vero che esiste ancora la presenza del magazzino della logistica a Matera ma la produzione è stata completamente por-

tata via per cui noi valuteremo la possibilità di delegare le organizzazioni nazionali a rappresentarci nell’incontro romano», spiega al “Quotidiano” Michele Andriulli della Fillea Cgil, «a Matera rimangono circa una quarantina di addetti per quel che riguarda la logistica il resto è stato già portato via e rientra nel piano presentato da Natuzzi che conta 1540 esuberi». Andriulli non manca di accennare anche alla questione Nicoletti e sostiene un pi’ provocatoriamente: «credo che ci dovrà essere un accordo di programma per la riconversione di quel sito industriale, non è un problema di concordato o non concordato ma della necessità di investire per creare nuovi insediamenti industriali in quell’area del Materano. Il Ministero ha detto che sono arrivate delle proposte e queste non si possono lasciar sfuggire, bisogna impiegare tutte le risorse possibili e firmare un accordo di programma, concordato o non concordato». p.quarto@luedi.it

Andrea Trombetta confermato coordinatore della Uil Vigili del Fuoco materana IL CONGRESSO Provinciale della UIL Vigili del Fuoco di Matera si è occupato della sicurezza che i Vigili del Fuoco quotidianamente garantiscono ai cittadini. Ma ha anche provveduto a rieleggere Andrea Trombetta coordinatore provinciale della UIL Vigili del Fuoco di Matera. Lo stesso Trombetta ha rimarcato «l'impegno profuso dalla UIL Vigili del Fuoco in ambito Provinciale in riferimento a svariate problematiche inerenti il soccorso e l'organizzazione del lavoro e, contestualmente ha ribadito l'importanza della tutela dei diritti dei lavoratori ed il rispetto delle regole che sono prerogativa di una sana convivenza civile all'interno, non solamente dei luoghi di lavoro, ma soprattutto della società moderna». All'ampio dibattito sono intervenute diverse personalità politiche e rappresentanti sindacali dellaUIL Vigili del Fuoco con la presenza di Alessandro Lupo (Coordinatore Generale Nazionale), Renato Mandile (Coordinatore Nazionale), Andrea Trombetta (Coordinatore Provincia-

le di Matera), Michele Antezza (Presidente del Coordinamento Provinciale VV.F.). Presenti anche Michele Delicio (Segretario Regionale UIL di Basilicata), Franco Coppola (Segretario Provinciale della Camera Sindacale di Matera), Bruno Di Cuia (Segretario Provinciale UIL PA di Matera) e Mauro Simone (Segretario Nazionale UIL Polizia di Stato). Nei vari interventi tutte le personalità intervenute sono state concordi nel riconoscere ai Vigili del Fuoco un ruolo primario nella sicurezza verso i cittadini, «nonostante la categoria attenda da tempo risposte concrete da parte dell'attuale Governo per quanto attiene l'aumento degli organici, l'equiparazione economica e normativa agli altri Corpi dello Stato, il rinnovo di apparecchiature ed automezzi, fondamentali questi ultimi per garantire più professionalità e rapidità nel soccorso. I tragici eventi del sisma in Abruzzo hanno messo in risalto non solamente lo spirito d'abnegazione che contraddistingue i Vigili del Fuoco, ma anche il ruolo centrale che occu-

pa il Corpo Nazionale all'interno del sistema di Protezione Civile». Non sono mancate «critiche alla decisione, da parte del Ministro dell'Interno on. Roberto Maroni, di decretare l'apertura di un nuovo presidio permanente dei Vigili del Fuoco in località Marconia, anziché, come stabilito da un precedente decreto, Metaponto Borgo. Tale decisione penalizza fortemente una parte di territorio (quello relativo alla fascia jonica che comprende il comune di Bernalda oltre che Metaponto e la zona circostante), mettendo a repentaglio la sicurezza stessa dei cittadini che vi risiedono» continuano ancora la Uil. «Infatti, considerata la strategicità del posto, le presenze turistiche con annesse strutture, la tratta ferroviaria, la facile esposizione del territorio a calamità di carattere idrogeologico, sarebbe stato opportuno optare per un presidio dei Vigili del Fuoco in quel di Metaponto» riprendendo una questione che in passato era più volte stata oggetto di un attento dibattito. matera@luedi.it

Manuela Taratufolo sottolinea i disagi

La Cgil in assemblea con i parcheggiatori «Situazione drammatica» «L'assemblea coi 21 parcheggiatori materani è stata a dir poco drammatica». Lo sottolinea Manuela Taratufolo segretario provinciale della Cgil di Matera. «L'essenza del sindacato sta nello sconfiggere il senso di impotenza che attanaglia spesso i lavoratori di fronte alle difficoltà che si presentano nel loro percorso lavorativo. Il lavoratore nasce e resta la parte più debole nel rapporto di lavoro, nonostante il contratto collettivo, nonostante i diritti, nonostante lo statuto dei lavoratori. Oggi si respirava un'aria pesante durante lo svolgimento dell'assemblea, un'aria frammista di rabbia e delusione. Non si può giocare con la dignità della gente, a nessuno è permesso di umiliare chi ha bisogno di lavoro, chi ha nel suo lavoro, se pur precario, se pur part - time, l'unica fonte di sostentamento per sé e per la propria famiglia. La vicenda di questi 21 lavoratori fa ancora più rabbia perché a determinarla non è una crisi industriale o il fallimento di un piano industriale, ma è l'insensibilità di un'amministrazione che non guarda alla realtà della sua comunità». «Se si ha la pretesa di giudicare l'azione altrui, bisogna essere impeccabili. Questa amministrazione, in maniera convinta ha buttato, senza scrupoli, questi 21 lavoratori nel baratro della disperazione. Il mese di Agosto si avvicina e per queste persone significa termine del sussidio di disoccupazione. Solo chi non sa cosa si-

gnifica vivere con soli 400-500 euro, al mese, può permettersi di snobbare il problema di chi invece deve fare i conti con un salario così basso e risicato. Non c'è cosa più facile che mettere in difficoltà un lavoratore, non c'è cosa più difficile che assicurargli tutela». «Avremmo preferito che questa amministrazione si fosse incamminata verso questa strada, quella della tutela, che è indubbiamente la più difficile ma anche quella che ingenera più soddisfazione. Invece si è propesi per la via più semplice, quella dell'indifferenza al problema, quella dell'accusa gratuita verso questi 21 lavoratori e verso chi sta cercando di difenderli. IL risultato è sotto gli occhi di tutti: tutto fermo, immobile con la presunzione però di attaccare gli altri….in questo, bisogna riconoscerlo, l'amministrazione ha davvero un gran coraggio! Intanto la città vive un penoso stallo di cui pagano le conseguenze i lavoratori tutti, la comunità con i suoi anziani, i suoi giovani e i suoi precari in difficoltà serie. E l'aspetto sconcertante è che tutti notano e si accorgono di ciò tranne gli amministratori comunali di questa città abbruttita dall'assenza di azioni forti sul fronte dell'occupazione, del welfare, della lotta alla precarietà, della promozione della cura di questa città: il verde e la sua tutela a Matera è una chimera, così come lo è la raccolta differenziata dei rifiuti o la manutenzione delle strade».

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Bruna Francione e il figlio Francesco Guarino si impongono nella gara tra i Sassi

Viniadi, vittoria in famiglia Mamma e figlio qualificati per le semifinali del torneo che si svolgeranno in autunno UN bacio tra mamma e figlio, i primi classificati delle selezioni regionali delle “Viniadi” svoltesi venerdì sera a Matera, ha sugellato la tappa locale del campionato nazionale per degustatori non professionisti, organizzato da Enoteca Italiana e Ministero per le Politiche agricole, Alimentari e forestali, nell'ambito del progetto “Vino e Giovani”. Quella della città dei Sassi è stata un'avvincente gara di degustazione “alla cieca”, con trenta concorrenti, presso la Mediateca provinciale. I vincitori sono Bruna Francione, 41 anni, titolare di una bottega di caffè a Matera e il figlio Francesco Guarino, 20 anni, studente iscritto al V anno dell'Istituto Alberghiero. Mamma e figlio hanno conquistato uno posto alle semifinali del torneo riservato agli eno-appassionati maggiorenni di tutta Italia, in programma in autunno. E' stata una kermesse degna di un'Olimpiade, con tanto di gare di degustazioni “bendate”, dalle quali sono esclusi quanti si occupano professionalmente del vino, prevedono eliminatorie, semifinali e finalissima. In palio per i vincitori premi particolari, tra i quali l'usufrutto di filari di vino, per cui si è già proposta l'azienda materana “Dragone”, e vacanze in fattoria. I concorrenti lucani si sono trovati di fronte 6 bottiglie chiuse dentro sacchetti neri, che ne nascondevano etichette, forme e colore; hanno dovuto individuare i vitigni dei primi tre vini (Greco bianco Doc Matera, Aglianico del Vulture, Primitivo Doc Matera) e la regione di provenienza degli altri tre nettari (Falanghina - Campania, Moro Matera Doc - Basilicata, Chianti

Dal 13 al 16 giugno

Arte, turismo e gastronomia animano Matera

I giurati e i vincitori: Bruna Francione e il figlio Francesco Guarino

Classico - Toscana). Inoltre hanno dovuto rispondere a tre domande di cultura enologica generale. Per decretare i vincitori è stato necessario uno spareggio a cinque e quindi un'ulteriore prova di degustazione alla cieca (l'ha spuntata il figlio…). A valutare le prestazioni di questi particolari “atleti” del vino, in occasione della gara inaugurale in Basilicata delle “Viniadi”, giunte alla terza edizione, è stata una giuria composta da Michele Dragone (presidente Consorzio Tutela Vini Matera doc); Samuele Olivieri (delegato Ais Matera); Antonio Corrado (giornalista del Quotidiano di Basilicata); Franco

Garofalo (presidente Welcome Lucania); Salvatore De Lio, coordinatore di Enoteca Italiana (Siena) e Donato Rondinella (presidente Movimento Turismo del Vino e ideatore della manifestazione “Aglianica”). Garofalo, presidente della giovane associazione regionale “Lucania Turismo doc”, ha illustrato ai presenti i particolari della recente intesa sottoscritta con il consorzio di la tutela dei vini “Matera doc”, per la promozione del nostro nettare degli dei in tutti i villaggi turistici della regione. Quindi, il vino è stato eletto a pieno titolo ambasciatore della terra lucana, in quanto prodotto sempre più autorevol-

mente accoppiato alle caratteristiche uniche della Basilicata. La degna conclusione della serata si è svolta presso il ristorante “Le Bubbole”, in piazza Duomo, dove i membri della giuria e i rappresentanti di Enoteca Italiana hanno potuto apprezzare una varietà di vini a prevalenza lucana, abbinati alle particolari portate dello chef. La carovana delle Viniadi si è spostata ieri mattina a Bari, dove si è disputata la seconda gara presso l'enoteca “La Puglia è servita”, alle ore 17). Oggi, invece, il torneo si sposterà a Guglionesi in Molise, presso l'enoteca “Terra Mia”, alle ore 19.

L'Amministrazione Comunale di Matera collaborerà alla mostra d'arte contemporanea, promossa dall'Associazione Culturale Arteria, che si terrà dal 13 al 16 giugno prossimi all'interno dello spazio espositivo della sala consiliare del comune di Aviano (Pn). La manifestazione, che nel mese di ottobre verrà replicata a Matera, prevede l'esposizione di una rassegna degli artisti lucani Miriello, Filardi e Lauria, la presentazione di un volume di liriche, nonché la lettura antologica con commento critico di alcune opere del poeta lucano Rocco Scotellaro, oltre alla degustazione di prodotti tipici lucani. Nel corso dello svolgimento della mostra, verranno proiettati video sulla città di Matera e sulla sua provincia. L'Amministrazione Comunale, ritenendo che l'evento rappresenti un importante momento di promozione turistica della nostra città e quindi meritevole di attenzione, ha fornito un concreto impegno per la migliore riuscita di una iniziativa, che nei suoi contenuti ben si concilia con gli obiettivi di una città di arte e cultura come Matera.

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Domenica 7 giugno 2009


Domenica 7 giugno 2009

Enzo e Brigida

Ciccio

Martina

A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.

Concerto Therinè

Tanti auguri dalla famiglia e dagli amici in un giorno così importante

Auguri per la prima comunione da babbo Angelo, mamma Bruna e dal fratellino Emanuele

Questo pensiero è per mantenere vivo in te il ricordo del giorno della tua prima comunione

Il concerto "Therinè", coincide con la "Festa della Musica", organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 21 giugno. Il programma prevede alle 18.00 in Piazza del Sedile 3 il concerto del duo: Luigi Santo- Daniela Gentile . Alle ore 20.00 nella Chiesa del Purgatorio il duo: Luigi Santo Carmine Antonio Catenazzo.

Guglielmo Epifani a Matera “Dalla crisi ad una nuova economia. Una sfida per rilanciare il nostro territorio”. E’ questo il tema del convegno, organizzato dalla Cgil, che si svolgerà venerdì 12 giugno alle 9 al Palace hotel. Interverranno Manuela Taratufolo (segretaria generale della Cgil di Matera), e Antonio Pepe (segretario generale fi Cghil Basilicata). I lavori dell’incontro saranno conclusi da Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil Nazionale.

SERVIZI SOCIALI

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0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Volontari per l’ambiente Alle ore 9.30 nella sede della Masseria Zagarella all’Oasi di San Giuliano proseguono gli incontri del Corso Aib 2009 organizzato dal Gruppo volontari per l’Ambiente. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività antincendio boschive promosse ogni anno. Il Gruppo Volontari per l’Ambiente, nato nel 1993, è aderente a Legambiente e tra i fondatori del settore protezione civile della associazione nazionale. In quindici anni di attività il Gruppo, riconosciuto dal Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Basilicata, ha operato in ambito nazionale ed internazionale su richiesta del Dipartimento.

Incontro Banco di Napoli Nell’ambito delle attività che il Banco di Napoli svolge nell’ambito degli incontri con il territorio, martedì 9 giugno alle 15,30 nella sala convegni delle Monacelle si terrà un incontro al quale parteciperanno il presidente dell’istituto di credito Vincenzo Giustino e il direttore generale Antonio Nucci. L’iniziativa rientra tra quelle previste dal Banco di Napoli per approfondire il confronto con i territori all’interno dei quali si svolge l’attività della banca. Nel corso dell’incontro verranno approfonditi i temi principali che riguardano le iniziative della banca e il contesto territoriale nel quale si svolgono. Nel medesimo contesto l’istituto di credito ritiene di approfondire il contatto con il territorio attraverso occasioni di confronto come l’incontro previsto alle 15,30.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Uomini che odiano le donne ore 19,00 - 21,40

• CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Angeli e demoni ore 19,00 - 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Lezioni d’amore 17,30-19,30-21,30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Vincere ore 19,30-21,45

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala riservata

• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Angeli e demoni ore 21

•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Angeli e demoni ore 18,30 - 20,50

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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L’Aiea invita a fare fronte comune con la Regione Sardegna per prevenire le morti da asbesto

Amianto, Ottana è come la Valbasento VALBASENTO - Fronte comune per tutelare la salute dei lavoratori esposti all’amianto non solo in Valbasento. A promuovere un’azione congiunta con il sito di Ottana in Sardegna é Mario Murgia, presidente dell’Aiea Vba. «In Basilicata -scrive a tutte le autorità competenti lucane e sarde, MUrgia- lo stabilimento ex EniChem di Pisticci, negli anni ‘80 vantava un livello occupazionale diretto di circa 3.000 persone. Ad oggi l'Aiea Vba denuncia una patologia tumorale acquisita da 137 lavoratori e di queste, purtroppo, 106 persone sono decedute, 4 negli ultimi mesi del 2009». Questi dati sono stati ricavati con il passa parola tra i lavoratori. Altissima l’incidenza nell impianto Polimerizzazione Pam, in cui «è venuta a mancare circa il 25% della forza lavoro massima». Un dato su tutti: in quel reparto hanno avuto la premorienza 4 ad-

detti caldaie su un totale di 6». «Considerando che, tra i dipendenti diretti dell'ex EniChem e le maestranze esterne - sostiene l’Aiea- hanno prestato la loro opera all'interno del sito industriale 5000 persone, è spaventoso ipotizzare quali potrebbero essere le proiezioni delle possibili conseguenze generate dall'utilizzo di sostanze ad effetti cancerogenici come le fibre di amianto. La scienza medico-statistica evidenzia che le fibre di amianto hanno un lungo tempo di latenza e le malattie devastanti ad esse connesse possono manifestarsi nella persona, anche dopo 40 anni dalla prima esposizione». Qual é la preoccupazione di Murgia? «Dato che lo stabilimento ex EniChem - Montefibre di Ottana , simile per quasi tutte le caratteristiche impiantistiche al sito di Pisticci Scalo, è andato in produzio-

ne 12 anni dopo quello di Pisticci ed ha raggiunto, tra la fine degli anni ‘90 ed i primi anni del 2000, i 4.000 occupati, sarebbe opportuno fare un censimento per verificare quanti casi di patologie tumorali sono in atto e quanti casi di premorienze si sono verificate, ma soprattutto rendere operativo un sistema di “Sorveglianza Sanitaria preventivo” per tutti i lavoratori ex esposti del Comparto Fibre e del Centro Sardegna, così come è stato fatto in altre realtà produttive della stessa Regione Sardegna. E ' necessario informare tutti gli ex esposti dei pericoli potenziali che l'esposizione a sostanze, con probabili effetti cancancerogenici tipo le fibre di amianto, potrebbero generare; nella speranza di poter prevenire qualche patologia in atto prima che questa produca effetti devastanti o la premorienza dei lavoratori, come purtroppo, si sta verificando tra gli ex esposti dei si-

ti industriali della Valbasento». Tutti i lavoratori che hanno prestato servizio in ambienti di lavoro dove era presente l'amianto, é la battaglia dell’Aiea, debbono essere avviati a controllo sanitario preventivo, un diritto di tutti i lavoratori e, non solo di quelli che hanno avuto i benefici previdenziali. E proprio per evitare che le affermazioni del diritto alla tutela della salute, non restino solo affermazioni, ma un diritto uguale per tutti i cittadini italiani, nei giorni scorsi, il presidente Murgia ha incontrato i lavoratori dell'ex EniChem-MonteFibre di Ottana. L'incontro, organizzato dal responsabile del Coordinamento dei lavoratori ex esposti di Ottana e del Centro Sardegna, Renzo Puggioni, è stato volutamente effettuato ad Ottana in onore del sindaco Peppino Fenodi, deceduto un mese fa per patologia tumorale. Margherita Agata

Una manifestazione di operai valbasentani esposti all’amianto

Il Comitato dei genitori in protesta scrive alla Fp-Cgil lamentando un diritto negato

Tempo pieno vietato a Pomarico Trenta famiglie hanno chiesto l’orario continuato, ma la scuola non provvede POMARICO - La scuola è un bene primario per preparare al futuro le giovani generazioni. Per svolgere appieno la sua missione, deve trovare un sinergico impegno da parte di chi è chiamato a gestirla, delle istituzioni, dei genitori. Qualcosa sembra non essere andata nel verso giusto a Pomarico, se i genitori dell'Istituto comprensivo si sono dovuti costituire in comitato per ottenere ciò che avevano chiesto formalmente all'atto dell'iscrizione dei propri figli e si sono visti negato: il tempo pieno. A essere messa sotto accusa sarebbe l'inerzia delle istituzioni scolastiche e di chi le dirige in ambito locale. Questi i fatti segnalatici: Il 15 gennaio 2009, il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha emanato la Circolare numero 4, avente come oggetto la disciplina delle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2009/2010. La Circolare prevedeva che per le classi prime della scuola primaria, i genitori, all'atto della presentazione della domanda di iscrizione, potessero scegliere tra diverse opzioni di tempo scuola. In particolare, erano previste articolazioni del tempo scuola di 24, 27, 30 e 40 ore (tempo pieno). All'atto dell'iscrizione alle classi prime, i genitori dovevano esprimere le proprie preferenze in ordine di priorità rispetto alle possibili articolazioni di orario; sulla base di tali preferenze, le istituzioni scolastiche avrebbero dovuto organizzare le attività didattiche con un tempo scuola di 24, 27 o 30 ore settimanali o con il tempo pieno (40 ore settimanali). L'attivazione del tempo pieno era ovviamente subordinata all'esistenza e all'effettivo funzionamento delle strutture e dei servizi necessari ed all'esplicito impegno del Comune ad assicurare i servizi in questione. Nella domanda di iscrizione alla classe prima, presentata all'Istituto comprensivo di Pomarico, circa 30 genitori hanno indicato come prima

L’istituto comprensivo di Pomarico

preferenza il tempo pieno (40 ore settimanali). Considerato l'elevato numero di richieste di tempo pieno, era lecito aspettarsi che sarebbe stata formata almeno una classe a tempo pieno, tenuto conto che alcuni genitori si erano premurati di acquisire, seppure informalmente, la disponibilità del Comune a fornire i servizi necessari. Sembrava tutto tranquillo. Invece, a fine aprile giunge inaspettata una doccia fredda: tutte le scuole della provincia avevano ottenuto il tempo pieno tranne Pomarico. Da qui scatta la reazione e la costituzione di un Comitato dei genitori che, con la collaborazione della Federazione Lavoratori della Conoscenza-Cgil di Matera, ha per prima cosa ricostruito i vari passaggi che avevano portato a tale sconcertante esito. Ricostruzione che, a loro dire, ricondurrebbe la responsabilità di tale esito nefasto in capo al Dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Pomarico il quale, pur in presenza delle predette formali richieste dei genitori per il tempo pieno, deliberatamente non le avrebbe trasmesse all'Ufficio scolastico provinciale, presupponendo una indisponibilità del Comune a fornire i servizi necessari, indisponibilità che per altro non risulterebbe essere mai

stata richiesta e tanto meno acquisita formalmente. Chiariti i dettagli della vicenda, il Comitato ha informato e coinvolto le famiglie per provare a trovare una soluzione che consentisse di ottenere in extremis quanto richiesto e spettante. Così, il 1 giugno nella sala consilia-

re del municipio di Pomarico, si è tenuta un'assemblea dei genitori a cui hanno partecipato Angela Uricchio della Flc-Cgil di Matera e il sindaco. Lì si è deciso di procedere alla compilazione di una istanza di conferma dell'iscrizione alla Scuola Primaria e di conferma della scelta del tempo pieno (40 ore settimanali) che verrà presentata a tutte le istituzioni interessate (Istituto Comprensivo di Pomarico, Comune di Pomarico e Ufficio Scolastico Provinciale) nei prossimi giorni. L'auspicio è che ciò induca tutte le istituzioni preposte a prendere atto della volontà di queste famiglie e ad adottare gli atti conseguenziali per permettere ai bambini iscritti alla prima classe di beneficiare a pieno del diritto costituzionalmente garantito all'istruzione. Sebbene fiduciosi in un esito positivo della vicenda, il Comitato dei genitori continuerà a seguirne gli sviluppi fino alla sua definitiva conclusione. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

Nuovi loculi a Salandra Bando di prenotazione

SALANDRA - Il Comune di Salandra ha pubblicato il bando per la prenotazione di loculi in concessione nel quarto ampliamento del cimitero comunale. La durata della concessione è fissata in 99 anni. Il costo della concessione è fissato in 900 euro. I loculi sono distribuiti in otto blocchi da 15 ciascuno, distribuiti su due livelli. Le domande vanno presentate entro il 30 giugno.

Bradanica senza posteggi Camionista vince ricorso IRSINA - Il giudice di pace di Irsina, l’avvocato Gaetano De Rosa, ha accolto il ricorso di Vincenzo Tota, un camionista di Matera che nel giugno dello scorso anno fu sanzionato con l'applicazione del sequestro dell’autoarticolato, della patente di guida e del documenti del mezzo, dagli agenti della polizia stradale di Matera, dopo essere stato fermato mentre percorreva la strada statale 655 meglio conosciuta come “Bradanica”. A nulla valsero le ragioni dell'autista che alla guida del sua autoarticolato si giustificava per aver circolato il giorno della entrata in vigore del divieto di circolazione dei mezzi pesanti come disposto da una circolare ministeriale, che trovava attuazione nel fine settimana durante il periodo di esodo estivo. Nel corso delle udienze all'autista fu dapprima applicata la sospensione del provvedimento, mentre lo scorso 5 giugno il giudice ha definitivamente accolto il ricorso presentato da Francesco Montesano, avvocato difensore del camionista. Il difensore che aveva prodotto rituale opposizione, ha sostenuto che il suo assistito non aveva potuto fermarsi sulla Ss 655 Bradanica, non avendo trovato una adeguata area di sosta che gli consentisse di sostare. L'opposizione non ha interessato soltanto i verbali elevati dagli agenti, quanto e soprattutto la inadeguatezza della strada, inidonea a consentire anche durante una normale corsa la sosta a mezzi pesanti che non possono certamente sostare in quelli spazi “a raso” esistenti sulla strada, che se fossero utilizzate per la sosta dal

un autoarticolato, finirebbero con l'ostacolare in modo pericoloso il traffico leggero, rendendo la strada non visibile da coloro che transitano nel medesimo senso di marcia del mezzo anche se la stessa fosse giustificata da una improvvisa avaria del mezzo. Un altro aspetto importante è dettato dalla forte velocità con la quale le autovetture percorrono la strada Ss 655 con pericolo, per la sicurezza stradale che lo Stato ha il dovere di assicurare a ogni utente. «La sentenza espressa dal giudice di pace di Irsina -si legge in una nota di commento dell’avvocato Francesco Montesano- rappresenta una risposta intelligente alle carenze strutturali e un messaggio alle Istituzioni affinché si possa dotare la Ss 655, di idonee aree di sosta che consentano non solo la sosta intesa come momentanea fermata, ma, sopratutto, come riposo per i tanti camionisti che la percorrono. La sentenza finisce con il concorrere scientemente a sollecitare l'Anas e le istituzioni -conclude Montesano- ad attivarsi per rimuovere quelli ostacoli che di fatto ancora impediscono alla strada di dotarsi di ogni sicurezza necessaria. Si ha l'impressione di voler fingere di non volersi accorgere della pericolosità della bradanica, dettata dalla forte velocità degli automobilisti e dal pericoloso manto stradale che ha già riservato diversi incidenti che un tratto di strada ancora non collegato organicamente alle arterie stradali e che presente molte lacune dal punto di vista della segnaletica verticale». Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it

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Domenica 7 giugno 2009


40 Bernalda Il sindaco uscente ha ricordato tutte le criticità dell’ampio territorio comunale

Renna tira i remi in barca Bilancio di fine mandato in attesa dell’insediamento ufficiale del commissario BERNALDA - L'Amministrazione uscente, guidata dal sindaco, Francesco Renna, all'esame dei cinque anni. Come accade agli alunni all'interno delle scuole, anche gli amministratori sono chiamati a fare il bilancio del loro operato. I numeri e gli umori di un lustro passato alla guida di Bernalda sono venuti fuori ieri, all'interno della sala consiliare, dove, alle ore 11, Renna, insieme agli assessori del comune bernaldese, ha elencato le opere e le iniziative prodotte sul territorio durante la loro guida. Naturalmente, visto il carico di lavoro prodotto, porteremo a conoscenza dei nostri lettori tutte le opere attraverso più articoli; una procedura questa che si pone in quanto non si possono raccontare e commentare cinque anni di amministrazione in un unico articolo e all'interno di poche righe. In questa parte si riporterà l'evento di ieri e le parole di addio-arrivederci per gli esponenti che hanno composto la rosa scelta dal sindaco Francesco Renna. A fare gli onori di casa è stato il sindaco uscente: «Come amministrazione -ha detto Rennaabbiamo operato sul territorio a 360°. Noi tutti abbiamo seguito in questo mandato il nostro programma elettorale. Un quinquennio quello 20042009 che ci ha visti protagonisti nella cittadina bernaldese con numeri e fatti, con opere ed iniziative. Noi siamo sicuri di aver messo in campo tutti i progetti idonei per la crescita della comunità. La nostra è stata un'attività in continua evoluzione che di fatto ha saputo spaziare dal settore urbanistico a quello igenico-sanitario, da quello del rispetto dell'ambiente a quello delle iniziative associative-culturali senza dimenticare il nostro impegno per gli anziani, per i disabili e i ragazzi delle scuole; elementi questi che ci hanno fatto ottenere tanti riconoscimenti a livello regionale e nazionale, e tra

TUTTI CONTRO BIA METAPONTO - Cittadini e associazione di operatori “Leucippo” prendono le distanze dalle parole di Franco Bia sul ripascimento costiero ed allo stesso tempo invitano tutti ad avere un'unica voce per Metaponto. “Bia - hanno detto i cittadini - non ci rappresenta. Quindi - hanno continuato i cittadini Bia parla per se. Lui faceva parte di coloro che volevano la sabbia, anzi la ghiaia e non che non la volevano. Vogliamo solo che la questione di Metaponto rimanga fuori dalla campagna elettorale. Lo chiediamo perché per noi la nostra spiaggia non è nè di destra, nè di sinistra. Invitiamo Bia a far parte di un'unica voce. Ecco, la nostra non vuole essere polemica ma parte costruttiva per Metaponto”. fa.si. La giunta comunale uscente di Bernalda

questi il “Serte di Pace” consegnatoci all'interno dell'Università la Sapienza di Roma. In questi cinque anni ci siamo trovati spesso a dover far fronte alle emergenze, infatti siamo stati territorio colpito da alluvioni con Metaponto più volte allagata fino al 2005, mentre poi con le opere portate a compimento questo fenomeno nella cittadina jonica non si è più verificato. Abbiamo fatto fronte agli incendi estivi. Ci siamo trovati a dicembre e gennaio due mareggiate che hanno colpito Metaponto la quale, grazie anche agli operatori turistici sta ritornando quella del 2008; naturalmente è necessario un ripascimento che deve andare avanti nel miglior modo possibile perché la nostra spiaggia deve avere quella sabbia che la rende unica al mondo. Ultimo evento atmosferico che abbiamo dovuto subire in questi cinque anni è stata la violenta grandinata che ha letteralmente raso al suolo molti campi che erano pronti alla raccolta; quindi dalle piante ortive a quelle ortofrutticole. Ci siamo mossi subito con determinate richieste alla Re-

gione e al Governo centrale, misure che sono state anche sottolineate all'interno di un documento approvato durante il consiglio comunale del 28 maggio e che riporta la firma delle varie associazioni di categoria. Naturalmente ci sono stati anche momenti più sereni che ci hanno visto parte attorea di questo quinquennio. Tra questi il grande impegno profuso per la cultura; infatti, tante sono state le iniziative portate sul territorio, dalla presentazione dei libri alle mostre, dai concerti agli appuntamenti con le figure istituzionali passando per tutti quegli eventi di cui non basterebbero queste due ore per poterli elencare tutti. Una grande attenzione si è messo in essere per il rispetto dell'ambiente con politiche di abbattimento di Co2; abbiamo adottato tutte quelle misure che di fatto ci hanno candidati a capofila di progetti. Tra questi quello dell'illuminazione pubblica, che ha visto la sostituzione della lampade che hanno prodotto un risparmio di circa il 60% ed un'emissione di 100.000 tonnellate di Co2 in meno. A questi si aggiunga anche

l'impegno per la raccolta dei rifiuti che ha visto la sostituzione degli obsoleti mezzi per la raccolta e dei cassonetti, a cui bisogna sommare la politica della raccolta differenziata che per il 2009 si dovrebbe aggirare intorno al 50% per raggiungere, negli anni a seguire, punte dell'80%. Un altro elemento di orgoglio è l'aver portato, dopo ben 18 anni di conti in rosso, il bilancio al segno positivo; abbiamo chiuso l'ultimo bilancio con avanzo di 968.837,80 euro. In tutti questi dati non si possono dimenticare le tante opere portate a termine, quelle che sono in corso d'opera e tutte quelle che abbiamo già individuato come pronte a partire. Quindi -ha concluso Renna- noi del centrosinistra lasciamo un'eredità non indifferente per il Comune di Bernalda, che vede un avanzo di 968.837,80 euro e soprattutto opere pronte a partire che di fatto non immobilizzeranno la città in questo anno di commissariamento». Illustreremo i dettagli di opere pubbliche e altri capitoli dell’Amministrazione nei prossimi giorni. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

In fumo 2 ettari di vegetazione

Vasto incendio a Colobraro COLOBRARO - Un incendio di vaste proporzioni ha devastato, ieri mattina, oltre due ettari di macchia mediterranea nelle campagne di Colobraro. Il rogo è stato avvistato da un gruppo di agenti forestali di Tursi, intorno alle ore 11.20, in località Ischia Finata. E’ stata interessata una formazione forestale con stato arboreo costituito da Lentisco, Fillirea, Ginestra ecc. Sul posto è subito intervenuto il personale del Corpo forestalecon un'autobotte fuoristrada da 1.000 litri che, avendo constatato la pericolosità del rogo, ha immediatamente richiesto intervento di supporto da parte di altro personale del Corpo Forestale e di una squadra di vigili del fuoco proveniente da Montalbano Jonico, con un’altra autobotte e modulo Tsk. Agli uomini in azione si sono associati a terra il sindaco di Colobraro, Andrea Bernardo, e 2 agenti della locale polizia municipale nonché 4 operai della Comunità montana Basso Sinni di Tursi, 3 volontari Geos e 5 cittadini volontari. In considerazione della elevata intensità dell'incendio, il forestale che dirigeva le operazioni di spegnimento, l’ass. capo Cristiano Guarino del Comando di Tursi, ha richiesto il concorso aereo per il tramite della Centrale Operativa Regionale del Corpo Forestale dello Stato di Potenza. Alle ore 13.55 è

arrivato sul posto un'Elicottero Erickson S-64F che operava fino alle ore 14.45 effettuando una serie di 9 lanci da circa 10.000 litri ciascuno di cui il primo di essi è stato effettuato con liquido ritardante, per un totale complessivo di liquido estinguente versato di litri 90.000. Il velivolo, su indicazione del personale forestale che dirigeva le operazioni di spegnimento ha frazionato i 9 lanci effettuati in due riprese successive in modo da colpire una maggiore superficie interessata dal fuoco. Grazie al rapido intervento delle squadre a terra e del velivolo intervenuto, l'incendio -di presunta origine colposa- è stato domato alle ore 15 e la superficie complessivamente percorsa dal fuoco è risultata essere di 2.50. ettari circa, di cui 2.00 di Macchia Mediterranea alta e 50.00 di pascolo. I terreni percorsi dal fuoco risultano essere tutti di proprietà privata. Sul posto, tuttavia, è stato ulteriormente predisposto dal forestale direttore delle operazioni di spegnimento una opportuna attività di bonifica e presidio del perimetro bruciato al fine di scongiurare eventuali riaccensioni di pericolosi focolai. Il Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Matera (Nipaf), nei prossimi giorni provvederà ad esperire tutti gli accertamenti di rito tesi ad individuare gli autori del reato. provinciamt@luedi.it

Bernalda Siglato il protocollo d’intesa del progetto “Basilicata Ok”

Adiconsum e Pit per il turismo BERNALDA - Pit Metapontino e Adiconsum Basilicata sono convinti che credere nel turismo lucano insieme, è possibile. La notizia ci giunge direttamente dalla sede dell'Adiconsum di Bernalda attraverso le parole del presidente, Otello Carrieri, e trova conferma all'interno delle sedi dei due presidenti dell'Adiconsum e del Pit Metapontino. A stringersi la mano, all'interno della riunione tenutasi nella città dei Sassi, sono stati Enzo Ruggiero, presidente Pit Metapontino, e Angelo Festa, presidente regionale dell'Adiconsum. A spingere Ruggiero e Festa in questa impresa è stato proprio il progetto "Basilicata Ok" da qualche giorno annunciato dalla stessa Adiconsum Basilicata. L'idea, a sentire Festa, è innova-

tiva perchè per la prima volta in Basilicata si punta a un accordo fra consumatori, territorio e operatori turistici finalizzato a tutelare gli interessi di tutti soddisfando le aspettative del turista. Da qui, quindi, la proposta dell'Adiconsum di lanciare il progetto Basilicata Ok predisponendo, appunto, un protocollo di qualità per i servizi turistici al fine di tutelare i diritti dei consumatori e di premiare quelle attività che sono più attente alle esigenze del turista mediante adeguate azioni di promozione e di marketing. A questo, poi, già detto ed espresso dai vertici regionali dell'Adiconsum, si aggiungono le parole del presidente del Pit del Metapontino, Enzo Ruggiero il quale ha detto: «Quale migliore

idea per il Pit Metapontino puntare a rinforzare l'ulteriore qualificazione del turismo, uno dei principali comparti produttivi del nostro territorio. Elementi questi che, di fatto, perseguono alcuni degli obiettivi specifici del Pit Metapontino quali: sostenere la qualificazione e la valorizzazione del territorio, contribuire alla riqualificazione e alla diversificazione dell'offerta turistica del sistema locale, facilitare la crescita delle professionalità e del tessuto imprenditoriale». Parole, quelle di Ruggiero, che vanno a collocare questo innovativo progetto all'interno della sfera delle scelte del consumatore, in quanto destinatario del progetto stesso, e dell'operatore turistico, in quanto parte attiva dell'offerta sul territorio del ser-

La spiaggia di Policoro

vizio. Ecco, Basilicata Ok rappresenterà sicuramente, come evidenziato dal binomio Ruggiero-Festa, una valida azione di marketing territoriale per le imprese turistiche della costa jonica della nostra provincia di Ma-

tera finalizzata allo stesso tempo a tutelare ed a garantire i diritti del consumatore nel ruolo di turista delle coste del Metapontino. fa.si. provinciamt@luedi.it

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Domenica 7 giugno 2009


41 Policoro Di sera la stazione “Egeo” diventa porto franco per vandali e perditempo

Anziano ferito al terminal bus Un gruppo di giovani hanno prima importunato e poi spinto a terra l’uomo POLICORO - Le scuole stanno per chiudere e tutti gli studenti, o quasi, sono già in vacanza: chi al mare e chi a trovare la giusta concentrazione per gli imminenti esami di maturità. Ma al Terminal Bus “Egeo” di via Bologna a Policoro il caos è sempre di casa. Tutto l'anno. E i protagonisti, in negativo, sono sempre il solito gruppo di abituali frequentatori che, con la complicità di altri ragazzi e della mancanza di sorveglianza all'interno della struttura, la reputano una zona franca. Dove ognuno può fare quello che vuole. Spaccare la testa a un pensionato compreso. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di mercoledì, quando una coppia di coniugi anziani stava aspettando il pullman per ritornare nel proprio paese. Erano intenti a riposarsi nella stazione degli autobus, quando all'improvviso e senza una motivazione valida, giura chi ha visto tutto, un gruppetto di ragazzini, seduti su una scalinata, ha iniziato a importunarli. Quando l'uomo si è recato dalla banda per “richiamarli”, questi sono scappati in massa travolgendo il pensionato e scaraventandolo a terra, facendolo rotolare per le scale. Diagnosi: fronte spaccata. Nei pressi c'era anche una dottoressa che ha subito prestato soccorso al malcapitato, chiamato il 118 e successivamente sono arrivati anche i carabinieri della locale Compagnia. Stranamente i vigilantes dell'istituto “Tigerpol”, che ha il quartier generale proprio lì dentro, non hanno sentito nulla; ma chi c'era è rimasto attonito per il comportamento irrispettoso di alcuni ragazzini, non nuovi ad atti di questo tipo. Infatti, una frequentatrice assidua ci dice che anche in un recente passato non sono mancati attacchi a persone indifese, a vetrine di attività commerciali e in alcuni casi anche alla devastazione della stessa struttura. La società che ha in gestione il terminal bus come deterrente contro il degrado ha destinato un locale ai

Due immagini del degrado che regna sovrano al Terminal bus

“poliziotti” privati, ma il risultato non ha sortito gli effetti sperati. Nemmeno loro riescono a controllare questo via vai di ragazzi e persone più in generale a tutte le ore che si ritrovano quasi tutti i giorni lì pronti a commettere qualche bravata. E a volte gli schiamazzi sono così fastidiosi da impedire a chi lavora nelle attività commerciali addirittura di parlare al telefono. L’ultimo presidio serale dell'ingresso principale è il bar. Apre alle prime luci dell'alba in concomitanza con le partenze dei pullman per tutte le località d'Italia. Naturalmente, durante la giornata è abbastanza frequentato da avventori, molti dei quali ragazzi, ma anche da adulti che devono partire. Infatti, funge anche da biglietteria dei torpedoni dando così un ulteriore servizio, oltre alla vendita di giornali e tabacchi, ai tantissimi utenti che lo frequentano. Alle 19.30 i gestori iniziano a pulire il locale prima della chiusura prevista ogni giorno, dal lunedì al sabato, per le venti. Infatti, dopo non sono previste altre partenze di autobus se non in tarda serata. E quando i gestori chiudono il cancello alla stazione è notte fonda. Nel senso che è tutto chiuso e per chi viene da fuori sembra un luogo surreale; per chi invece ha una certa dimestichezza con l'ambiente si può “rifugiare” nella sala operativa della “Tigerpol”, nascosta dietro una parete e

non facilmente visibile, dopo aver rigorosamente bussato al citofono o sulla porta blindata di accesso; o al secondo piano nel ristorante pizzeria di Zio Mauro “Picadilly”. Il bar, però, è l'esercizio pubblico con più clienti e non potrebbe essere altrimenti, visto il vasto servizio

che offre. Se fosse aperto almeno fino alle 23, forse qualche rogna in meno anche per le forze dell'ordine ci sarebbe in quanto il coprifuoco post 20 è una manna dal cielo per tutti coloro che si vogliono rifugiare in un posto sicuro, indipendentemente dalle intenzioni. Ma non si capisce il perché una

stazione di arrivo e partenza che si trova in pieno centro cittadino non debba essere utilizzato da tutti coloro che preferiscono il mega trasporto, pubblico o privato, su gomma. Infatti, in alcuni periodi dell'anno ci sono strade cittadine invase da macchine e persone che aspettano l'arrivo o la par-

tenza, sempre di pullman, di cittadini intasando spesso anche il traffico urbano. Un esempio su tutti le gite scolastiche. Si parte sempre dalle scuole, tutte nelle vie principali di Policoro, o da piazze, tipo quella del centro giovanile “Padre Minozzi”. Se arrivasse qualcuno dalla Padania, penserebbe che a Policoro ci sia babele. E invece un punto di smistamento del traffico su gomma è presente, e funzionante, dal 1997. Ecco spiegato il motivo principale per il quale i gestori dell'attività di mescita anziché stare con le braccia conserte per qualche altra ora chiudono i battenti, a malincuore, già all'imbrunire di questi periodi lasciando così campo libero ai vandali; quando invece usando il buon senso si potrebbero beccare due piccioni con una fava partendo da e arrivando tutti al terminal: più servizi e meno caos. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

LA STORIA

Tutti sognavano una autostazione come nelle grandi città del Nord

Nacque dodici anni fa come luogo di ritrovo NEL 1997 venne inaugurato in pompa magna, dovendo essere il fiore all'occhiello della città jonica, anche perché gestita da privati. Tutti sognavano una stazione di autobus proprio come nelle grandi città dove ci si potesse incontrare prima di ogni partenza o arrivo. In pratica una seconda agorà. Purtroppo, però, l'efficienza e l'efficacia milanese tardano ancora ad arrivare nel profondo Sud. E così, a distanza di dodici anni il terminal bus “Egeo” non è granchè accogliente come un luogo aperto al pubblico dovrebbe essere: scritte sui muri, qualche vetro rotto, bagni impraticabili e un arredo urbano che lascia un po' a desiderare. Tutti cercano di fare la propria parte, società che gestisce la struttura e affittuari dei locali presenti: bar, ristorante, agenzia viaggi, centro immigrati, quartier generale della vigilanza. Ma è ancora troppo poco. Manca forse il tassello più impor-

tante: l'educazione. Una distinta persona esce dopo aver lavorato per tutta la giornata. Ma l'amarezza per l'ennesimo episodio di inciviltà, a un pensionato è stata spaccata la testa mercoledì scorso, ha reso più amara sia le sue giornate lavorative che quelle giornaliere più in generale. E' difficile finanche strapparle un sorriso perché appena entra la mattina trova la porta d'ingresso lesionata. Dopo essere stata bersagliata più volte con pietre, non vale più pena cambiarla. Tanto durerebbe lo spazio di qualche ora. E' da anni che lavora lì e potrebbe raccontare vita, morte e miracoli di questa struttura. E' molto riservata e di conseguenza di non molte parole. Però, quello che dice pesa come tutte le pietre messe insieme e scagliate più volte da qualche scalmanato sulla porta del Terminal bus. Due sono, a suo parere, i nervi scoperti: Famiglia e

scuola. Gli agenti di socializzazione per antonomasia non funzionano più, o funzionano male. E i risultati sono chiari: una società allo sbando. E lo dice con una tranquillità che rasenta la rassegnazione di chi ha perso anche la speranza di un futuro migliore. La rabbia che questi giovani mostrano devastando il bene pubblico è lo specchio delle loro condizioni psicologiche e sociali. Che nessuno riesce a capire e di conseguenza a curare. Non che voglia giustificare o accusare chicchessia in particolare, ma la società tutta troppo menefreghista, indifferente e presa dall'effimero. Questa è l'impietosa analisi deduttiva dopo averne viste di tutti i colori. L'elenco è lungo e non farebbe in tempo a raccontare tutti i fatti, altrimenti arriverebbe al lavoro il giorno dopo senza essere nemmeno ritornata a casa. ga.el. provinciamt@luedi.it

Sporting Montalbano Poche speranze di vittoria fuori casa

Una retrocessione quasi certa MONTALBANO JONICO - Ha steccato la prima lo Sporting Genzano, lasciandosi sconfiggere sul terreno di casa dai campani del S. Antonio Abate nell'andata dei play out di serie D. E se Genzano piange, Montalbano di sicuro non ride. La speranza di permanenza in Promozione per la società jonica è legata a doppio filo alla salvezza del team di mister Bacci. La rete di Somma ha fatto due vittime. E' pur vero che ci sarà ancora la gara di ritorno nella cittadina campana, ma sul miracolo di una netta vittoria esterna dei lucani non ci scommetterebbe proprio nessuno. E, dunque, può ben ritenersi che il dado è tratto, ovvero la retrocessione è cosa fatta. Meritata, va detto a

scanso di equivoci. Delle responsabilità dei giocatori in organico, che non hanno di sicuro brillato per impegno, attaccamento ai colori sociali e professionalità, a parte poche eccezioni, si è detto. E non abbiamo mancato di analizzare a lungo e con oggettività la serie degli errori reiterati del mister Diazenna sul piano della preparazione atletica, del clima dello spogliatoio, delle scelte tecnico-tattiche e, ultimo ma non ultimo, l'ostinazione a rimanere attaccato alla panchina fino al fallimento del progetto salvezza, non facendo neppure un pensierino alle dimissioni. Nella nostra analisi a 360 gradi in questa tornata non possiamo esimerci dall'esprimere qualche consi-

derazione sulla gestione societaria, il cui patron, Egidio Iacovino, non può dirsi esente da colpe. E anzi le medesime sono di assoluta gravità, per cui non può che battersi il petto e recitare un profondo mea culpa. Ha tanti meriti il presidente, in primis quello di aver rifondato il club nel 1996 ed averlo retto per tredici anni con alterna fortuna, ma sempre con notevoli sacrifici personali, avendo profuso in abbondanza e messo in campo lavoro, tempo e denaro. Tuttavia mai come quest'anno la sua gestione è stata caratterizzata da una forte carenza di comunicazione verso la stampa, che l'ha visto negarsi ripetutamente e incomprensibilmente per eventuali interviste chia-

Lo sporting Montalbano

rificatrici del suo pensiero e della sua azione, e addirittura da una precarietà di dialogo e di capacità di ascolto dei pareri degli altri dirigenti. Una gestione individualistica, segnata da una certa osti-

nazione e da un immobilismo al cospetto della nave che affondava. Così il giocattolo biancoazzurro ha finito per rompersi. E non sarà facile ricostruirlo. Antonio Romano

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Domenica 7 giugno 2009


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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Verso la Confederation Cup Gara piacevole e tanti gol per il ct Lippi Segnano Rossi, Foggia e anche Pellissier Buono il rientro di Gennaro Gattuso

Italia divertente sotto la torre Gli azzurri superano agevolmente l’Italia del Nord in amichevole a Pisa ITALIA IRLANDA DEL N.

BREVI

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Mondiali 2010

ITALIA (4-3-3): Marchetti; Santon, Gamberini, Legrottaglie, Grosso (1’ st Dossena); Gattuso (1’ st Brighi), D’Agostino (30’ st Galloppa), Montolivo (1’ st Palombo); Rossi, Pazzini (17’ st Pellissier), Mascara (1’ st Foggia). In panchina: De Sanctis, Cassani, Esposito, Biagianti. Allenatore: Lippi IRLANDA DEL NORD (4-5-1): Tuffey (17’ st Mannus); Johnson, Casement, Coates, McGivern; Little (38’ st Donnelly), O'Connor (17’ st Garrett), Evans (30’ st Frguson), McCann, Carson (25' st Lawrie); Healy (45’ pt McGinn). In panchina: Duffy. Allenatore: Worthington ARBITRO: Kevin Blom (Olanda) MARCATORI: 20’ pt Rossi, 8’ st Foggia, 28’ st Pellissier NOTE: Serata tiepida, terreno in buone condizioni. Spettatori: 8.200 paganti per un incasso di 120 milioni circa. Al 10' del secondo tempo Pazzini ha fallito un calcio di rigore. Ammoniti: Tuffey, Angoli: 7-1 per l’Italia. Recuperi: 0' pt e 0' st.

Qualificate Giappone Australia e Corea Sud TOKIO - Nella giornata di ieri tre verdetti in vista dei prossimi Mondiali. Il Giappone è la prima squadra qualificatasi a Sudafrica 2010. La squadra nipponica ha colto la qualificazione nel girone asiatico grazie al successo per 1-0 ottenuto ieri in Uzbekistan. Subito dopo anche l’Australia si è qualificata matematicamente. Alla formazione australiana è bastato il pareggio per 0-0 colto in casa del Qatar per riportarsi in vetta al girone asiatico con 14 punti (appaiando proprio la Nazionale nipponica). Infine, disco verde anche per la Corea del Sud. Decisiva la vittoria esterna contro gli Emirati Arabi Uniti per 2-0.

Genoa

Preziosi: «Per Quaresma chiudiamo in settimana» Giuseppe Rossi ha appena scagliato il tiro che vale il primo gol dell’1-0

PISA – Bella, vincente e convincente. L’Italia dei debuttanti (6 in tutto) diverte e batte 3-0 l’Irlanda del Nord nell’amichevole di Pisa, la penultima prima della Confederations Cup (il 10 giugno gli azzurri affronteranno la Nuova Zelanda a Pretoria nell’ultimo test). Tre splendide reti, segnano prima Rossi, poi Foggia e quindi Pellissier, uno degli esordienti schierati da Lippi. Il ct continua con il 4-3-3 e schiera 4 esordienti (Marchetti, Santon, D’Agostino e Mascara) e 2 campioni del mondo (Grosso e Gattuso) in una Na-

zionale accolta affettuosamente dal pubblico di Pisa. Nordirlandesi in campo con il 4-5-1. Hanno voglia gli azzurri che al 17’ si rendono pericolosi con Pazzini e, al 20’, passano con Giuseppe Rossi. Dopo uno scambio con Mascara, splendido il suo sinistro dal limite che tocca il palo e finisce in rete. Bene gli esordienti, Santon spinge, D’Agostino crea, vivace Mascara, poco impegnato Marchetti. Bene anche Gattusdo, al rientro dopo un lunghissimo stop. L’Italia va vicina al 2-0 con

un colpo di testa di Gamberini respinto da Johnson sulla linea e fa sempre la partita. Ci prova Mascara e due volte Montolivo che, al 43’, impegna Tuffey bravo a salvarsi con i piedi. L’Irlanda si fa vedere solo con una girata di Healy che non preoccupa Marchetti. Nella ripresa Lippi inserisce Foggia che, all’8’, segna il 2-0: uno splendido gol (cucchiaio sull’uscita del portiere) dopo una combinazione con Rossi. L’Italia piace, al 9’ Pazzini si guadagna un rigore, lo calcia ma Tuffey vola a deviare sul pa-

lo e salva la sua porta. Palo, direttamente dalla bandierina del corner, anche per D’Agostino. Lippi fa debuttare anche Pellissier che, al 28’, inventa un gran gol con una splendida girata di sinistro su assist di Brighi: 3-0 azzurro. L’attaccante del Chievo e Foggia sfiorano anche il 4-0. Debutta anche Galloppa. Finisce 3-0. Mercoledì 10 giugno, a Pretoria, l’ultima amichevole pre-Confederations Cup per gli azzurri che affronteranno la Nuova Zelanda.

Fiorentina in attesa delle qualificate ai play off per l’ingresso nella fase a gironi

Tutte le squadre della prossima Champions NYON (SVIZZERA) – In attesa della fine del campionato rumeno, la Uefa ha reso noti i nomi delle squadre che prenderanno parte alla prossima Champions League. In tutto, 22 squadre di 13 nazioni entreranno subito nella competizione vera e propria, mentre altre 55 squadre parteciperanno ai preliminari. In particolare il primo turno preliminare prevede tre sfide di andata e ritorno fra le squadre campioni dei paesi compresi fra il 48esimo e il 53esimo posto nelle competizioni Uefa. Le vincenti se la vedranno nel secondo turno preliminare contro le squadre campioni dei 31 paesi fra il 16esimo e il 47esimo posto nel ranking (ad eccezione del Liechtenstein). Le 17 squadre vincitrici affronteranno quindi nel terzo turno preliminare le squadre campioni delle federazioni dal 13esimo al 15esimo posto. Le 10 squadre che supereranno questa fase accederanno ai play-off e le cinque squadre che si ag-

giudicheranno gli spareggi, sempre con la formula della gara d’andata e ritorno, si qualificheranno per la fase a gironi. Questo l’elenco: FASE A GIRONI: Barcellona (Esp), Manchester United (Eng), Liverpool (Eng), Chelsea (Eng), Real Madrid (Esp), Siviglia (Esp), Inter (Ita), Juventus (Ita), Milan (Ita), Bordeaux (Fra), Marsiglia (Fra), Wolfsburg (Ger), Bayern Monaco (Ger), Rubin Kazan (Rus), Cska Mosca (Rus), Romania 1 (Rou), Porto (Por), Az Alkmaar (Ned), Rangers (Sco), Besiktas (Tur), Dinamo Kiev (Ukr), Standard Liegi (Bel); PLAY-OFF: Arsenal (Eng), Atletico Madrid (Esp), Fiorentina (Ita), Lione (Fra), Stoccarda (Ger); TERZO TURNO PRELIMINARE: Dinamo Mosca (Rus), Romania 2 (Rou), Sporting Lisbona (Por), Twente (Ned), Celtic (Sco), Sivasspor (Tur), Shakthar Donetsk (Ukr), Anderlecht (Bel), Olympiakos (Gre), Panathinaikos (Gre), Slavia Praga

(Cze), Sparta Praga (Cze), Zurigo (Sui); SECONDO TURNO PRELIMINARE: Levski Sofia (Bul), Stabaek (Nor), Copenaghen (Dan), Salisburgo (Aut), Partizan (Srb), Maccabi Haifa (Isr), Kalmar (Swe), Slovan Bratislava (Svk), Wisla Cracovia (Pol), Debreceni (Hun), Dinamo Zagabria (Cro), Apoel (Cyp), Maribor (Slo), Internationa Turku (Fin), Ventspils (Lva), Zrinjski (Bih), Ekranas (Ltu), Bohemian (Irl), Skopje (Mkd), Hafnarfjordur (Isl), Wit Georgia (Geo), Bate Borisov (Blr), Levadia Tallinn (Est), Baku (Aze), Kf Tirana (Alb), Pyunik Yerevan (Arm), Aktobe (Kaz), Glentoran (Nir), Rhyl (Wal), Streymur (Fro); PRIMO TURNO PRELIMINARE: Hibernians (Mlt), Mogren (Mne), Sant Julia (And), Tre Fiori (Smr). Ci sono decine e decine di club e tifoserie in attesa per il grande show della Champions League che vale quasi come un Coppa del Mondo...

GENOVA – Enrico Preziosi fissa la data per l’ingaggio dall’Inter di Quaresma, che nei giorni scorsi aveva manifestato la sua insoddisfazione per il passaggio al Genoa. «Sono certo che chiuderemo la prossima settimana - ha detto il patron rossoblù -. Rubinho? Spero si penta e rinnovi con noi, altrimenti ce ne sono liberi due di livello. Acquafresca credo andrà altrove, in una squadra che gli assicurerà di giocare.

Vedova Raciti

«Mi aspettavo una celebrazione diversa» CATANIA - «Via da Catania? Io non scappo, io posso girare a testa alta. Sono gli altri a dover abbassare lo sguardo quando mi incrociano». Marisa Grasso racconta le sue sensazioni e il suo stato d’animo attuale a più di due anni da quel maledetto 2 febbraio 2007 quando suo marito, l’ispettore Filippo Raciti, perse la vita negli scontri tra tifosi etnei e la polizia in occasione del derby con il Palermo. «A volte mi sento un pentito costretto a scappare - continua - eppure io non ho fatto nulla da cui fuggire. Non sono io a stare dalla parte sbagliata. Io sono quella che pretende giustizia. Se ho trovato un senso alla morte di Filippo? Non c’è un senso. Solo mancanza di rispetto per gli altri. Il calcio? Mi aspettavo l’intitolazione dello stadio. Di una scuola»

Chievo: parla Di Carlo

«Pellissier il nostro fiore all’occhiello» VERONA – Il tecnico del Chievo Mimmo Di Carlo ieri era a Pisa per l’amichevole tra la nazionale azzurra e l’Irlanda del Nord. Il suo attaccante Sergio Pellissier che ha anche realizzato il gol del 3-0. «Siamo felici per lui - spiega - sono contento di essere qui per vederlo. Pellissier nel girone di ritorno ha fatto cose straordinarie, è il frutto del nostro lavoro. Il nostro fiore all’occhiello».

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Sport


Postiglione incontrerà il calciatore (in scadenza di contratto) per un’intesa

Innocenti, sogno rossoblu Potenza, la difesa è definita. Parlano i prossimi protagonisti

E’ l’inizio di un ciclo di Giuseppe RITA Cosa diranno ora i tanti detrattori? Cosa penseranno coloro che fino a qualche settimane fa pronosticavano per i colori rossoblu un futuro grigio, se non nero? Quanto sentenzieranno, solo per il gusto di distruggere, senza la minima capacità costruttiva ? Il patron Postiglione, ancora una volta, si è vestito da mago e dal cilindro questa volta ha fatto emergere, non un coniglietto spaurito e tremante , ma una sorpresa magnifica per i tanti supporters rossoblu. Scegliere Capuano vuol dire iniziare un ciclo , vuol significare una pianificazione non a breve (1 anno) ma almeno per il biennio, se non per il triennio. Solo con una programmazione pilotata nel tempo, è possibile raggiungere risultati importanti e soddisfacenti. Iniziare un ciclo vincente. Non più tardi di 20 giorni fa da, questa stesse colonne, furono indicati tutti gli errori commessi dal patron. Con la scelta di un trainer d'esperienza e dotato di carisma e con l'affidamento del ruolo di consulente di mercato ad un esperto operatore (Candido Fortunato) certamente alcuni di quei clamorosi e determinanti sbagli non saranno replicati . Consegnare “le chiavi” della squadra a professio-

nisti seri, affidabili e capaci e sinonimo di oculatezza ed intelligenza nel riconoscere “le mancanze” del passato, evitando di fidarsi di dilettanti ed improvvisatori. Sicuramente la scelta peserà per le casse societarie , ma il salto di qualità è evidente e probabilmente l'entusiasmo creato dirotterà molta più gente allo stadio oltre, la non meno importante considerazione, dell'impatto positivo d'immagine che si registrerà anche in altre piazze . Giustamente in conferenza il patron ha auspicato successi per il Potenza Sport Club e si è augurato di diventare il Presidente più longevo e più vincente . I tifosi, sono certo, glie lo augurano. Anche se in passato ha commesso errori e superficialità di gestione di una cosa si è certi: ha comunque evidenziato sempre lungimiranza. Oggi gli possiamo riconoscere, nell'aridità di fattiva collaborazione avuta dalla Città, la peculiarità di essere “un uomo solo al comando” e non sempre, come malignamente da qualcuno asserito, per sua volontà. Una ulteriore magia la potremmo chiedere al “ mago Post” . regalarci la 1^ Divisione. Sognare non costa nulla. E spesso i sogni si avverano. Con la città che si tinge di nuovo dei colori rosso e blu.

Maurizi alla Cavese E' AGENORE Maurizi il nuovo tecnico della Cavese. Lo ha reso noto la società aquilotta con un comunicato. Il trainer, che ha guidato con successo la Scafatese nel corso dell'ultimo campionato, ha siglato un contratto annuale. L'accordo tra le parti era stato già trovato da tempo, ed aspettava soltanto il crisma dell'ufficialità.

Alla Paganese piace Gambi NELLO GAMBI, esterno sinistro del Melfi con un passato alla Reggina, potrebbe approfittare della scadenza del suo contratto prevista per la fine del mese e seguire mister Palumbo alla Paganese. Restano vigili Lumezzane, Alessandria e Varese.

Sorrento ambizioso IL SORRENTO sta valutando le possibilità di portare in costiera Mario Artistico, in prestito alla Pistoiese. Per la difesa, oltre a Roberto Cardinale della Salernitana, c’è la pista Alessandro Radi. Il terzino è già stato in costiera la stagione passata per poi passare alla Juve Stabia in estate (del manipolo ex Sorrento, fu l’unico che andò in gialloblù perché non venne riconfermato dalla dirigenza rossonera). Ha lasciato le vespe due mesi fa dopo le contestazioni per la sconfitta di Pistoia.

Deferite sette società SONO scattati i deferimenti della Co.vi.so.c alla Commissione Disciplinare per le inadempienze contabili. Sono stati deferiti l’amministratore unico dell’Avellino Pugliese e la società irpina; l’amministratore unico della Salernitama Rispoli, il presidente onorario Lombardi e il segretario generale Leoni, oltre alla stessa società; il consigliere delegato del Venezia Morat e la società lagunare; l’amministratore unico della Sambenedettese e legale rappresentante e Tormenti e la Sambenedettese; il presidente del Crotone Gualtieri, il vicepresidente Vrenna, l’amministratore delegato Martucci e la società: il presidente del consiglio di amministrazione della Pro Patria Zoppo e la società; e l'amministratore unico del Catanzaro Bove e la società. Le irregolarità sono tutte relative alle mesnilità di ottobre, novembre e dicembre 2008.

RICCARDO INNOCENTI ha dato la sua disponibilità. Potenza lo intriga, a dispetto della categoria. Lo intriga Capuano e anche il progetto, non è escluso che il centravanti del Marcianise, capocannoniere della Prima Divisione con 19 reti, si segga a tavolino per discutere. Postiglione è pronto a fargli un ponte d’oro (si parla di un biennale che superi i 150 mila euro stagionali), ma da ragazzo onesto quale è sembrato a telefono, Innocenti ha detto: «Non posos negare di aver sentito diverse società a telefono. Per fortuna mi vogliono in tanti, quindi le dico che posso scegliere la categoria. Non l’ho mai fatto in carriera e adesso mi capita l’opportunità, ma prima devo sentire il presidente Bizzarro del Marcianise. Lì sono stato bene per due anni e ho indovinato la scelta. Certo, mi è stata chiesta la disponibilità per Potenza da persone che mi sono vicine e vorrei saperne di più». Le voci di corridoio addirittura affermano di un incontro con la società lucana fissato per domani, ma Innocenti si affretta a smentire (verità o il classico gioco delle parti?), concludendo la sua chiacchierata telefonica con un’esaltazione della piazza di Potenza: «Per la Seconda è sprecata, per l’entusiasmo dei tifosi meriterebbe di lottare per la B. Non avrei nessuna difficoltà, ma in questo momento devo valutare bene quello che mi si propone». E con quel curriculum di gol a grappoli ogni anno, può permetterselo. Ed in tema di attesa, quindi, Capuano non si smuove dalla sua idea iniziale: vuole costruire prima una grande difesa, blindandola con i nomi dei calciatori che sono a lui più vicini. Il primo è Taccola, uomo fidatissimo, il secondo è Chiavaro, il terzo De Giosa. Interpellati telefonicamente, i tre difensori si sono detti entusiasti della possibilità, soprattutto, di seguire il tecnico che li ha guidati in una stagione che loro hanno definito eccezionale. Chiavaro ha confermato di aver già parlato con Capuano e di aver dato una disponibilità di massima al trasferimento (è in scadenza di contratto), anche se per correttezza preferisce interloquire prima con la Paganese.

Riccardo Innocenti è il sogno dell’attacco del Potenza

«Credo - ha concluso Chiavaro - che si possa definire tuttto entro una settimana». De Giosa ha affermato: «Mi farebbe enormemente piacere venire a Potenza, specie se il mister vuole riproporre uno schema che ci ha dato tante soddisfazioni. La piazza mi affascina indipendentemente dalla categoria, so di un progetto importante e la presenza di Capuano è una garanzia». Il difensore ex Manfredonia ha comunque rinviato ogni discorso a dopo il 20 giugno, data entro la quale ha un appuntamento con la dirigenza della Paganese: anche lui è a scadenza di contratto. L’intesa con De Giosa potrebbe essere perfezionata, però, solo nel caso in cui il camerunense Ghomsy non accettasse in tempi rapidi la piazza indipendentemente dalla categoria, altrimenti è logico credere che Capuano voglia quest’ultimo. De Giosa, infatti, rientrerebbe nei piani della Paganese di Palumbo, a differenza di Chiavaro e Taccola.

Quest’ultimo, a dispetto dei 39 anni di età che compie ad agosto, è un professionista esemplare che ha giocato in tutte le categorie e che ultimamente ha collezionato non meno di 25 partite a stagione, segno inequivocabile dell’integrità fisica. «Sono appena tornato dalla Scozia ci ha detto - e quello che mi riferite, ossia che il mister vuole me nella sua squadra, mi inorgoglisce. Con lui c’è un ottimo feeling, ma finora non l’ho ancora sentito. Sono in scadenza con il contratto e giocare ancora al Sud non sarebbe per nulla un problema. Sono onorato perchè già sono stato vicino al Potenza nell’anno della promozione in C1. E’ un mio rammarico perchè nella mia lunghissima carriera non ho mai vinto un campionato e quello poteva essere l’anno buono». Potrebbe essere questo l’anno della rivincita: «Innanzitutto lo auguro a Capuano e al Potenza, per quanto concerne me, se sono rose fioriranno». Alfonso Pecoraro

Mercoledì Navazio si confronta Maglione: ha lo sponsor

Melfi, novità in vista “CI SONO NOVITÀ positive che conto di annunciare mercoledì prossimo”. Così Ernesto Navazio relativamente ad un incontro avvenuto con un imprenditore di cui però non si conosce ancora il nome. Lunedì ci sarebbe un consiglio di amministrazione che dovrebbe deliberare a favore di una sponsorizzazione proMelfi. Mercoledì il Sindaco incontrerà Maglione, pronto a prospettargli ciò che è riuscito a compiere in quest'ultimo periodo. L'intento di Navazio è sempre quello di racimolare 500 mila euro, cifra importante, formata dal contributo di due sponsor da circa 100-150 mila euro a testa e da 200 mila euro circa risultanti dal contributo di vecchi dirigenti vicino a Maglione e nuovi imprenditori interessati ad un ingresso nel mondo del calcio. Navazio si professa fiducioso nel raggiungimento di tale obbiettivo, anche se siamo al 7 giugno e nulla di concreto è stato prodotto. Qualcuno inizia a dubitare ed essere scettico, anche perché materialmente mancano 20 giorni circa alle scadenze inderogabili relative all'iscrizione. Termi-

Maglione con Marco Moretti in tribuna

nate le elezioni, per qualcuno usate strumentalmente, per altri, tra cui il Sindaco, ostacolo per determinate manovre, la situazione dovrà essere necessariamente più chiara e l'appuntamento di mercoledì a que-

sto punto diventa fondamentale per i destini futuri del Melfi. Se Navazio davvero ha in mano due sponsor, il più sarebbe compiuto anche se lo stesso primo cittadino dichiara: “Sto studiando il modo di far convi-

vere eventualmente due sponsor, magari uno che compaia sulle magliette e l'altro che possa avere grande visibilità attraverso la pubblicità all'interno dello stadio”. Navazio, comunque, non vuole perdere tutti quegli sponsor che fin'ora hanno contribuito in maniera tangibile “ci sono tanti imprenditori locali che pubblicizzando le proprie aziende sono stati vicini al Melfi calcio in questi anni. Non vogliamo perderli e vogliamo rinnovare con loro queste sponsorizzazioni, magari sfruttando meglio e diversamente gli spazi fruibili”. Sempre in settimana è attesa la convocazione della commissione consiliare, aperta al pubblico, che servirà ulteriormente a chiarire le idee ai tanti tifosi del Melfi che vogliono capire bene come stanno le cose e che soprattutto stanno trepidando per il futuro della propria squadra del cuore. Melfi non si vuole arrendere e se pur colpevolmente in ritardo sta cercando di tenere in vita un patrimonio che ci si augura possa essere sempre più collettivo e proprietà non di un unico soggetto. Emilio Fidanzio

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SPORT 43

Domenica 7 giugno 2009


Domenica 7 giugno 2009

Alle ore 16 le gare di ritorno di playoff e playout

Si decide chi retrocede in Seconda e in D Le finali promozione il 14 e il 21 prossimi PLAY OFF PRIMA DIVISIONE

Benevento

ALL’ANDATA

0-0

Foggia

Arbitro: OSTINELLI di Como Assistenti: Provesi-Alverdi BENEVENTO. Il tecnico Soda ha soltanto FOGGIA. Si ferma Mattioli (problema serio l'imbarazzo della scelta. La formazione che al femore della gamba destra), non c'è nemscenderà al Santa Colomba dovrebbe esse- meno Malonga (dovrà operarsi al ginocre simile a quella vista allo “Zaccheria” coi chio), ma recuperano in extremis sia il difensacrifici eccellenti di Castaldo ed Evacuo in sore Colombaretti che il jolly di centrocampo prima linea. Davanti a Gori, dunque, ci sa- Mancino. Mancano, insomma, due brillanti ranno Cattaneo, Landaida, Ferraro e Pa- alternative che non condizionano però le lermo. A centrocampo Cinelli e Cejas in re- scelte del tecnico Novelli, orientato a confergia, mentre Statella e Ciarcià sulle fasce. In mare la stessa formazione di sette giorni fa, avanti spazio al tandem d'attacco compo- magari alternando soltanto le posizioni sulsto da Clemente e Bueno. la trequarti di Mancino e Salgado. BENEVENTO (4-4-2): Gori; Cattaneo, FOGGIA (4-2-3-1): Bremec; Colombaretti, Landaida, Ferraro, Palermo; Statella, Ci- Lisuzzo, Zanetti, Pedrelli; D'Amico, Pecchia; nelli, Cejas, Ciarcià; Clemente, Bueno. A di- Troianiello, Salgado, Mancino; Germinale. sp. Mondini, Aquilanti, Ignoffo, Colombi- A disp.: Milan, D'Andrea, Pezzella, Velardi, ni, De Liguori, Castaldo, Evacuo. All. Soda De Rosa, Trezzi, Agostinone. All.: Novelli.

Crotone

ALL’ANDATA

2-1

Arezzo

Arbitro: DEL GIOVANE di Albano Laziale Assistenti: Fortarezza-Ostuni CROTONE. Per la gara di ritorno con l'Arez- AREZZO. Il tecnico Cari deve fare a meno zo, Moriero sembra intenzionato a ritorna- del terzino sinistro Grillo, alle prese con re al classico 4-2-3-1 sacrificando un difen- un indolenzimento muscolare. Per la sua sore (Pedotti) per avere più spinta sulla tre- sostituzione il tecnico sembra intenzionaquarti (sarà inserito Petrilli). Nonostante la to ad arretrare Croce sulla linea dei difenrete messa a segno nei minuti finali Carcu- sori, anche per garantire maggior spinta ro, quasi certamente il centrocampista non offensiva sulla fascia. Sulla linea dei trepartirà da titolare. In attacco il tecnico dei quartisti, oltre ai confermati Bondi e Cavapitagorici deve scegliere uno tra Russo e Pa- gna, verrà inserito Lauria. L'unica punta ponetti: quasi certamente il titolare sarà il sarà ancora Chianese con il francese Baprimo. clet ancora in panchina. CROTONE (4-2-3-1): Farelli; Galeoto, Scog- AREZZO (4-2-3-1): Paoletti; Bricca, Termamiglio, Diniz, Morleo; Pacciardi, Galar- ra, Conte, Croce; Matute, Beati; Bondi, do; Basso, Aurelio, Petrilli; Russo. A disp.: Lauria, Cavagna; Chianese. A disp.: BottiSenatore, Figliomeni, Pedotti, Carcuro, cella, Fanucci, Djuric, Togni, Baclet, ViOrosz, Caetano, Paponetti. All.: Moriero. gna, Turienzo. All.: Cari.

PLAY OUT PRIMA DIVISIONE

Lanciano

ALL’ANDATA

1-2

J. Stabia

Arbitro: DOVERI di Roma Assistenti: Ranghetti-Preti LANCIANO. Pagliari sfrutta tutto il potenziale offensivo a sua disposizione per ribaltare il risultato dell'andata: Morante e Colussi in prima linea, Alfageme largo a sinistra sulla linea dei centrocampisti. Per questo motivo Morabito vince il ballottaggio con Mammarella per il presidio della corsia mancina di difesa. Ritorna disponibile Romano che partirà dalla panchina. LANCIANO (4-4-2): Aridità; Vincenti, Bolic, Oshadogan, Morabito; Margarita, Cossu, Tisci, Alfageme; Morante, Colussi. A disp.: Bordeanu, Bognar, Mammarella, El Kamch, Romano, Pagliarini, Musca. All.: Pagliari.

CASTELLAMMARE DI STABIA. Costantini, forte del vantaggio acquisito all'andata, vuol tutelarsi. Ed allora rinuncia ad una punta autentica come Gaeta e chiede a Rastelli di sacrificarsi sul versante sinistro del centrocampo. In mediana Piocelle e Stentardo sicuri; l'altro posto se lo giocano Amore e Monticciolo. JUVE STABIA (4-5-1): Soviero; Gritti, Maury, Marino, D'Ambrosio; Capparella, Stentardo, Piocelle, Monticciolo, Rastelli; Peluso. A disp.: Della Corte, Ametrano, Amore, Vicedomini, Grieco, Gaeta, Cristea. All.: Costantini.

Foligno

ALL’ANDATA

1-2

Pistoiese

Arbitro: GUIDA di T. Annunziata Assistenti: Cinque-Posado FOLIGNO. L'unica assenza che pesa é quel- PISTOIA. Tutto ruota intorno a Muwana. la del fantasista Coresi. Pizzimenti con Se il centrocampista franco-congolese samolte probabilità schiererà un più offensi- rà recuperato, la formazione potrebbe rivo 4-3-3 rispetto al 3-4-3, utilizzato nella calcare quella dell'andata. In caso contragara d'andata. Torna Furiani dal primo rio, le soluzioni a disposizione di Torricelli minuto, mentre per Coresi ci sarà Cipolla. sono diverse: la più accreditata prevede lo In difesa si giocano un posto Bisello Ragno spostamento in regia di Breschi che liberee Buscaroli, con il secondo che in settimana rebbe la corsia destra per Cutrupi. L'alternativa potrebbe essere Cortese. si è allenato a corrente alternata. FOLIGNO (4-3-3): Ripa, Gregori, Guastal- PISTOIESE (4-4-2): Mareggini; Bartolucvino, Buscaroli, Petterini, Mandorlini, Fu- ci, Fiasconi, Ghinassi, Fautario; Cutrupi, riani, Signori, Cipolla, De Paula, Cesaretti. Breschi, Lanzillotta, Cortese; Artistico, A disp.: Conti, Baldanzeddu, Bisello Ra- Dal Rio. A disp.: Bindi, Di Fatta, Muwana, gno, De Stefano, Cotza, Sciani, Turchi. All.: Palermo, Bellazzini, Della Penna, Bianchini. All.: Torricelli. Pizzimenti.

PLAY OFF SECONDA DIVISIONE

Gela

ALL’ANDATA

0-0

Andria

Arbitro: GALLIONE di Alessandria Assistenti: Argiento-Evangelista GELA. Il Gela vuole la finale. In uno stadio monocromatico la squadra di Cosco proverà a centrare un traguardo storico. Per farlo si affida a Domenico Cecere, che difenderà la porta del Gela nella sfida di domani con l'Andria. L'infiammazione tendinea al ginocchio è stata riassorbita. Buone notizie anche per il difensore Pasquale Esposito. Il giocatore ha svolto un lavoro differenziato e partirà dalla panchina. GELA (4-4-1-1): Cecere; Nigro, Fernandez, D'Aiello, Ambrosecchia; Gaeta, Iannini, Marinucci, Unniemi; Alessandrì; Franciel. A disp.: Ferla, P. Esposito, G.Esposito, Russo, Galuppi, Schiavon, Staffolani. All.: Cosco.

ANDRIA. Il tecnico Loconte recupera dal primo minuto il centrocampista Ottobre che dovrebbe prender posto nel centro del campo in sostituzione di Cazzarò. Resta il dubbio legato Mastrolilli uscito malconcio dopo la gara di domenica ed in ballottaggio con Di Cosmo per affiancare Cavaliere. Conferme per la difesa che dovrà supportare il 4-3-3 sicuramente utilizzato dal tecnico Loconte. Nessun tifoso andriese al seguito. ANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis, Sgarra, Sportillo, Di Simone; Iennaco, Ottobre, Rizzi; Rebecchi, Mastrolilli, Cavaliere. A disp.: Amadio, Ceppitelli, Romito, De Santis, Cazzarò, Sy, Di Cosmo. All.: Loconte.

Catanzaro

ALL’ANDATA

0-0

Pescina

Arbitro: BARBIERO di Vicenza Assistenti: Mascherano-Santangelo CATANZARO- Record stagionale d’incasso al Ceravolo. Incertezze in attacco per Provenza, alle prese con il recupero difficoltoso di Caputo e Falomi. C’è ottimismo solo per il primo, anche se partiranno titolari Iannelli e A. Montella. Unico altro dubbio relativo alle condizioni smaglianti di Armenise, in ballottaggio con Tomi. CATANZARO (4-3-3): Mancinelli; Montella F., Gimmelli, Di Maio, Ciano; Corapi, Zaminga, Berardi, Tomi; Iannelli, Montella A. A disp.: Cristofaro, Benincasa, Frisenda, Di Meglio, Caputo, Pippa, Armenise All. Provenza

PESCINA. Rifinitura sostenuta alle porta di Lamezia Terme con l'organico al gran completo (fuori soltanto i lungodegenti Berra e Dipasquale). Il tecnico Perrone recupera anche capitan De Angelis (infiammazione al nervo sciatico) e medita un solo cambiamento rispetto a sette giorni fa: Silvestri in luogo di Piva sulla linea dei difensori per conferire ulteriore spinta alla manovra offensiva. PESCINA VG (4-4-2): Bifulco; Locatelli, Petitto, Blanchard, Silvestri; Cruciani, De Angelis, Giordano, Laboragine; Bettini, Arcamone. A disp.: Merletti, Gentili, Pomponi, Piva, Pietrobattista, Censori, Rosamilia. All.: Perrone.

PLAY OUT SECONDA DIVISIONE

Manfredonia

ALL’ANDATA

3-0

Isola Liri

Arbitro: IRRATI di Pistoia Assistenti: Leonetti-Parisse MANFREDONIA. Dopo il 3-0 ottenuto otto ISOLA DEL LIRI. Impresa impossibile, dogiorni fa in trasferta per il Manfredonia c'è po il pesante cappotto incassato all'andasolo da espletare una formalità. D'Arrigo ta. Il clima all'ombra della cascata è teso: in però non è disposto a correre alcun tipo di settimana l'automobile del terzino Bombarischio, ma alla fine la sensazione che se ne ra è stata resa oggetto di atti vandalici. In ricava è che la formazione non si discoste- subbuglio pure la dirigenza che minaccia rà di molto da quella che ha già “chiuso” la di abbandonare. ISOLA LIRI (4-3-3): Fiorini; Brunetti, pratica salvezza una settimana fa. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti; Bor- Sannibale, Matrisciano, Risi; Mollo, Giatel, Parisi, Nossa, Patti; Arigò, Cerchia, calone, Luciani, D'Alessandro; Tortori, PiPirrone, Sifonetti; Marchano, Romano. A gnalosa, La Cava. A disp.: Tomei, Dolcedisp.: Fortunato, Scarpitta, Serao, Napoli, mascolo, Bombara, Barchiesi, D'ImporzaNapolitano, Vitiello, Macrì. All.: D'Arrigo. no, Cori, Ranalli. All.: Bianchetti.

Vd Sangro

ALL’ANDATA

0-1

Vibonese

Arbitro: BARATTA di Salerno Assistenti: Giallatini-Marrazzo ATESSA. Rientra da squalifica il metrono- VIBO - A prescindere dalla presenza di Grilmo Sireno. “Recupero preziosissimo”, spie- lo (vibonese d’origine) nell’undici abruzzega il tecnico Petrelli, che convoca venti cal- se, Galfano potrebbe riproporre in fase diciatori e tiene aperti due ballottaggi in prima fensiva lo spostamento di Ranelucci sulla linea: il primo tra Memmo ed Alessandrì, il fascia destra a proteggere le spalle di Rusecondo tra Fiorotto e Campli (se gioca il pri- scio, con Orefice centrale incaricato di far mo si tratterà di un 4-3-3 a trazione anterio- ripartire l’azione. Atteggiamento prudenre, se gioca il secondo sarà 4-4-2. te, con il solo Taua in avanti. VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis; Del VIBONESE (4-5-1): Amabile; Ranelucci, Grosso, Sensi, Paolacci, Mangoni; Epifani, Orefice, Bianciardi, Bica Badan; Ruscio, PoSireno, Campli; Grillo, Memmo, Fiorotto. A lito, Pirrone, Di Mauro, Melis; Taua A disp.: disp.: Leacche, Rogato, Curcio, Perfetti, Ca- Bastiera, Santonocito, Genesio, Di Franco, rafa, Ruggiero, Alessandrì. All.: Petrelli. Falco, Scozzese, Sgambato All.: Galfano

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44 Sport


Altobradanici a Sant’Antonio Abate per salvarsi devono vincere 2-0

Genzano, solo un miracolo GENZANO DI LUCANIA Piove sul bagnato in casa Sporting Genzano. Alla vigilia della gara più importante della stagione la squadra bianco rossa perde un altro pezzo importante: Insaurralde. Il giovane attaccante italo-argentino si è fermato in allenamento dovendo lasciare il rettangolo di gioco, e oggi pomeriggio in quel Sant'Antonio Abate sarà assente. I problemi non finiscono, perché anche il centrale difensivo Masturzo non è in perfette condizioni ma stringerà i denti per essere in campo. Ultima tegola è stata l'assenza di mister Bacci all'ultimo allenamento prima della partenza verso Sant'Antonio Abate, a causa di un lutto familiare che lo ha costretto a rientrare a Roma per le onoranze funebri. Intanto, la squadra genzanese nonostante le varie defezioni e squalifiche, si appresta ad affrontare un mach insidioso dove non basterà vincere ma bisognerà farlo con due reti di scarto. Intanto la formazione che scenderà in campo oggi pomeriggio sembra ormai vincolata con Veneziano, a sostituire lo squalificato Borrelli, che difenderà la porta bianco rossa; in difesa Trifone e Masturzo centrali e Autiero e Fiore sulle corsie laterali; centrocampo obbligato con Papagni, Buonocore e Rega sicuri e con il ballottaggio Riccio-Salbini per l'ultimo posto da titolare; tandem offensivo d'obbligo con Murano e Compierchio a cercare l'impresa di mettere nel sacco degli avversari almeno due sfere. Le condizioni fisiche degli uomini bianco rossi sono in chiara emergenza. I vari Fiscina, Carlino, Gargano, Bacio Terracino, Insaurralde e Impagliazzo seguiranno la gara dei propri compagni di squadra direttamente dalla tribuna. L'amarezza di giocare una gara così importante senza mezza squadre titolare aumenta il dispiacere in casa Sporting. Dopo un anno così difficile vissuto tra belle soddisfazione come la vittoria alla prima di campionato contro il Bacoli, la bella impresa in casa del Pomigliano, la vittoria contro il Fasano in terra pugliese non è bastato a cancellare i vari svarioni difensivi che sono costati caro alla squadra bianco rossa. In più, decisioni arbitrali quanto meno discutibili e i tre allenatori che si sono susseguiti sulla panchina genzanese hanno reso ancora più amaro queste gare play out. Da non dimenticare neanche lo spinoso, e increscioso, caso Pirone che ha letteralmente messo ko la squadra in un momento cruciale della stagione. Infine, ma non ultimo per importanza, l'addio annunciato domenica scorsa dal presidente Donato Nei che lascerà la massima carica dirigenziale dello Sporting a termine della gara contro il Sant'Antonio Abate a meno che i bianco rossi riuscissero nell'impresa di conquistare la salvezza. Solo in questo caso Nei potrebbe ritornare sui suoi passi. Oggi pomeriggio, intanto, c'è da giocarsi tutta la stagione in novanta minuti. Serve un miracolo allo Sporting per ottenere la salvezza e gli uomini che scenderanno in campo daranno il cento per cento per rendere felici i tifosi che si sono organizzati per seguire la squadra alto bradanica in terra campana. Rocco De Rosa

Ieri importante incontro con una società di serie B

Matera, Sarli-Caracciolese la coppia gol nel mirino COSA e Sarli il sogno, Caracciolese un contatto. Ma il taccuino del Matera è ricco di attaccanti da contattare e contattati. Vincenzo Cosa e Cosimo Sarli dovrebbero rompere la coppia che a Siracusa ha messo a segno quasi sessanta reti tra campionato e Coppa oltre alle gare di poule scudetto ancora in corso. Infatti Vincenzo Cosa (nato nel 1975) è dato molto vicino al Latina, mentre Cosimo Sarli (1979) dovrebbe andare a far coppia con Palumbo per l’anno prossimo, sempre che la Nocerina resti in D. In caso di ripescaggio tutto questo potrebbe variare. Quindi, entrambi gli attaccanti sul mercato e non è detto che questa coppia non faccia al caso del Matera. Ma i contatti in termini di attaccanti non mancano, infatti Francesco Caracciolese è senza dubbi un giocatore che Pino Giusto stima e infatti lo ha avuto a Monopoli (nove reti in C2). Caracciolese era a Barletta quest’anno da gennaio proveniente dal Cisco Roma. Un valzer di prime punte dalla quali non si può certo escludere Diego Albano. Al momento la società si sta guardando attorno per sondare il mercato degli attaccanti che fanno al caso di Pino Giusto (nella lista Albano non manca), ma non sono da escludedere colpi a sorpresa. Infatti, ieri sera la dirigenza del Matera era in una riunione tecnica con dei personaggi (il presidente e un dirigente) di una squadra di serie B, con la quale ci sono ottimi rap-

Sarli ed a fianco Caracciolese

porti. Si è parlato di giovani, ma anche d’altro. Segno di contatti importanti instaurati grazie a figure che fanno parte del Matera (Luigi Carrera) già dal finire della passata stagione e non certo per recitare ruoli di secondo piano. Reparto avanzato dove c’è da tenere in considerazione anche Cristiano Ancora di proprietà del Matera. In merito ai contatti con questi cal-

ciatori è il diggì, Giuseppe Fragasso a non smentire. «Sì, abbiamo avuto un abboccamento con Sarli. Ci risentiremo. Ci guardiamo attorno e non manca la carne a cuocere. Di più non voglio aggiungere per ovvie ragioni. Ma ci stiamo muovendo». Quindi, nelle prossime ore non mancheranno novità per l’attacco e non solo. Renato Carpentieri

Verdetti definitivi

Tutti i destini delle squadre lucane legati ai biancorossi LE SORTI di Borussia Pleiade, Sporting Montalbano, Real Grumento ed Anzi sono strettamente correlate alla permanenza in serie D dello Sporting Genzano. L'avventura degli altobradanici nel campionato Interregionale potrebbe concludersi, purtroppo, domenica pomeriggio, sul campo del Sant'Antonio Abate (dopo il ko interno di misura rimediato all'andata) e, di conseguenza, si spegnerebbero del tutto anche i sogni promozione e salvezza delle quattro squadre lucane (Borussia Pleiade, Sporting Montalbano, Real Grumento ed Anzi). Andiamo con ordine. Il Borussia Pleiade di mister Viola, dopo l'ottimo secondo posto conseguito nella regular season del torneo di Promozione, è stato trafitto dal Viggiano nella finalissima playoff. I valligiani hanno fatto, pertanto, il salto di categoria, mentre la formazione policorese spera nel “miracolo” dello Sporting Genzano per approdare in Eccellenza. Sempre nel torneo regionale cadetto, ma guardando sul fondo della graduatoria, lo Sporting Montalbano potrebbe sprofondare in Prima Categoria (in caso di retrocessione del Genzano dall'Interregionale), nonostante abbia stravinto la finalissima play-out con il Vitalba Filiano, qualche settimana fa. Nei campionati di Eccellenza e di Prima Categoria, invece, tutto è stato già deciso. In Seconda Categoria due verdetti sono ancora in bilico e sono strettamente legati alla permanenza in D dello Sporting Genzano. In caso di salvezza dei ragazzi di trainer Bacci, infatti, il Real Grumento (girone C e vincitore del triangolare-promozione tra le seconde classificate) si congiungerebbe alle altre tre squadre già promosse in Prima e vincitrici dei rispettivi gironi: il Castelgrande (A), il Cancellara (B) e la Fortitudo Moliterno (C). In chiave-permanenza, in caso di retrocessione dello Sporting Genzano dal campionato Interregionale, l'Anzi (raggruppamento B e vincitore del triangolare-salvezza tra le penultime classificate) saluterebbe la Seconda Categoria. In caso contrario, invece, il team della Val Camastra guidato ma mister Pietrafesa manterrebbe il posto nel quarto torneo lucano. Donato Pavese

La querelle con l’amministrazione comunale determinante per la decisione di Franco Cupparo

Francavilla, una crisi dal sapore della protesta FRANCAVILLA – Il presidente Franco Cupparo si dimette dalla società e non iscrive la squadra al prossimo campionato. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Una situazione che ha dell’incredibile, per una società che in questi anni di militanza in serie D, ha onorato sempre il proprio nome. Quattro anni consecutivi di Interregionale, non sono pochi, per un piccolo centro di poco più di quattromila anime, che ha sempre avuto la passione del calcio. Ma adesso, sembra essere arrivato il momento di chiudere la “favola”. La questione con l’amministrazione comunale ancora non ha trovato una via di uscita, ormai è da due anni che va avanti questa storia. Dei settantamila euro che la società avanza

dalle casse comunali, neanche a parlarne al momento. I lavori che vennero fatti nell’estate di due anni fa, allo stadio “Nunzio Fittipaldi”, con l’autorizzazione del comune, riguardarono l’adeguamento delle tribune, spogliatoi, manto erboso e impianto di irrigazione, più l’acquisto di attrezzature di arredo, quali: panchine, porte da calcio e via dicendo, che servirono per la messa in sicurezza dell’impianto. Sicurezza richiesta dal Decreto Amato, che serviva per avere i certificati di regolare adempimento alle normative specifiche per i luoghi di pubblico spettacolo, e quant' altro per la sicurezza della struttura e del pubblico. Dal comune, hanno fatto sapere che solo una parte di quella somma verrà resti-

tuita, poi invece per quanto riguarda l’attrezzatura di arredo, potrà essere smontata e portata via. Naturalmente, questa comunicazione ha fatto andare su tutte le furie il presidente Cupparo, facendolo arrivare a questa drastica decisione. Ora, l'auspicio da parte dei tifosi e di tutti gli appassionati di calcio, è quello di vedere seduti ad un tavolo specifico, amministratori del comune con i dirigenti rossoblu, per trovare una soluzione definitiva e rapida alla questione, per evitare di far scomparire il palcoscenico della serie D in riva al Sinni. La mancata iscrizione al campionato, sarebbe una gravissima perdita sia economica che di immagine, per un territorio che vive un periodo davvero difficile.

Gli introiti legati all’arrivo in zona di centinaia di persone, per le gare casalinghe del Francavilla, andrebbero così a finire nel nulla. In più, c’è da sottolineare la visibilità che andrebbero a perdere gli sponsor e tutta quella gente che ruota intorno alla società. E poi naturalmente, il destino di molti giovani calciatori attualmente in rosa, ma anche quelli dell’area, che vedrebbero svanire così il sogno di indossare un domani la casacca rossoblu. Intanto, dal comune di Francavilla, fanno sapere che non si rilasciano dichiarazioni, per evitare di fare confusione sull’argomento. L’amministrazione ha deciso di parlare tramite comunicati stampa. Claudio Sole

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Domenica 7 giugno 2009


Domenica 7 giugno 2009

Tredicesima Coppa Gaetano Scirea Grande festa nerazzurra a Castellaneta

L’Inter comincia col botto Apre Mella, pari di Hronek dello Sparta e Said chiude i giochi La Juventus si salva a Noicattaro Tazzari rimedia al gol di Gassi

INTER 2 SPARTA PRAGA 1 INTER : Meioni,Cheremeh (33’ st Candido) , Bianchetti, Romanò, Bessa (5’ st Milani) , Mella (20’ st Loo), Belletta, Piscopo, De Sole, Said Said, Duncan. All.: Tommasoni Paolo A disp: Crescenti, Zita, Mazzoleni. SPARTA PRAGA: Kotera, Hovorka, Breda, Hronek, Stancl, Jaros (12’ Kadane), Kucera, Pesek, Toms, Ptak, Poucek. All.: Frydek Martin. A disp: Hybs, Schindler, Novy, Holas, Mariotti, Miskovic ARBITRO: Manicone di Matera( Russo e Petrosino). Quarto arbitro: Cazzato. RET1: 15’ pt Mella (I); 23’ st Hronek (S); 24’ st Said (I) NOTE: Ammonito Duncan. ARIA della grande occasione allo stadio di Castellaneta, d’altronde la presenza dell’Inter meritava tale parterre di gente. Sul terreno di gioco della città di Rodolfo Valentino non sono mancate le emozioni e nemmeno i gol. Al 15' Inter in vantaggio: una veloce ripartenza dei nerazzurri favorisce Mella che riesce a controllare e a calciare al volo beffando il portiere Kotera dal limite dell'area. Inter in vantaggio, ma ancora non paga. Infatti, al 30' c’è la traversa dell'Inter colpita da Duncan. Sette minuti dopo l’autore della traversa rimedia il cartellino giallo. Sem-

JUVENTUS NOJAPROGIOVENTU'

Giannoccaro, Grieco, Orlando. ARBITRO: Cappiello di Matera. RETE: 3’ st Gassi (rig), 20’ st Tazzari NOTE: Spettatori 1000. (a pagamento)..

1 1

JUVENTUS: Di Salvia, Canfora, Garrone, Cavallero, Ferraro, Ferrara, Montesi, Fiandaca, Tazzari, Margiotta, Ruggiero. All. Guidoni. A disposizione: Sclopis, Rottino, Caputo, Rubin, Dilernia, Ceravolo, Geografo. NOJA PRO GIOVENTÙ: Campanile, Capobianco, Boccuzzi, Di Dio, Chiatante, Saponaro, Raimondi, L'Abbate (30’ Gassi), D'Arconso, Pagnelli, Fazio. All. Liturri. A disposizione: Difino, Laudadio, Di Pinto,

NOICATTARO- Dominio della Juventus nel primo tempo con ottime parate di Campanile e una traversa dei bianconeri con Ruggiero. Nella ripresa Gassi porta in vantaggio i padroni di casa del Noja su calcio di rigore decretato per un fallo su Boccucci, scattato sulla fascia sinistra e poi atterrato nell'area juventina da Canfora. Al 2O' il pari: Margiotta calcia un tiro potente che Campanile non trattiene e Tazzari insacca.

Il pubblico della Coppa Scirea, sotto la senatrice Maria Antezza, madrina della kermesse, da’ l’inizio alla manifestazione.

bra una spanna superiore allo Sparta Praga l’Inter, molto più quadrata e con buone individualità. Infatti nella prima parte di gara crea varie occasioni per raddoppiare, ma non centra il bersaglio pieno solo per mera sfortuna. Si va alla ripresa con due lampi: Al 23' pari dello Spartak con Hronek che su calcio piazzato sfrutta una mischia confusa in area e beffa il portiere dell'Inter; un minuto dopo l’inter risponde. Palla al centro, lancio lungo da centrocampo spizzicato verso Said che un rimpallo e mette in porta il pallone del 2-1. L’Inter inizia col piede giusto, ma lo Spartak non delude. r.carpentieri@luedi.it

Per il Taranto c’è solo il sorriso del momentaneo pari di Gnoni a inizio ripresa

Real, doppio Javi Noblajas e Llorente TARANTO REALMADRID

1 3

TARANTO: Zelletta, Papa, Raffo, Coppola, Chiochia, Zizzari (capitano), Guarino, Gnoni, Andrisani, Benegiano, Pisani. All. Ballestieri. A disposizione: Nestola, Dragone, Cataleta, Sanpietro, Rizzi, Palombella, Pinto. REAL MADRID Dario Hernandez, Diego Llorente, Javi Noblejas, David Portuondo, Mario Sottola, Samaniego,

Plaza, Miki, Martin Mario, Castano, Sergio Martinez. All. Luis M. Ramis Monfort. A disposizione: Cristian, Diego Moreno, Unai, Taborda, Bravo, Oscar Novo RETI: 33’ pt e 10’ st Javi Noblejas (R); 2’st Gnoni (T), 39’st Diego Llorente (R) NOTE: Ammonito Chiochia PARTONO bene gli spagnoli. Al 5' occasione per il Real Madrid con Martin Mario che si trova a tu per tu con il portiere Zelletta che riesce a bloccare il

tentativo madrileno. Al 22' occasionissima per Sergio Martinez e miracolo in angolo del portiere tarantino Zelletta.Al 33' Real Madrid in vantaggio con Javi Noblejas che sfrutta il calcio d'angolo e batte di testa il portiere del Taranto Zelletta. Al 2' st pari del Taranto: punizione perfetta di Gnoni dai venti metri, palla in rete. Real Madrid che si rifà subito al 10’: Javi Noblejas firma la doppietta e Real Madrid. Nel finale il terzo gol con un tiro da fuori di Llorente.

1ª GIORNATA

2ª GIORNATA

3ª GIORNATA

4ª GIORNATA

XIII EDIZIONE INTERNAZIONALE COPPA G. SCIREA

5ª GIORNATA

FINALE

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Calcio a 5

14° Torneo della Bruna del Csi Buona la prima per l’Autocarrozzeria G3

Supermercati A&O forza 7 Non c’è scampo per il Caffè Coloniale. Perde anche la Firo Service ILLUSORIO IL VANTAGGIO DI PERRUCCI COLONIALE 1 SUPERM. A&O 7 CAFFE COLONIALE XXL CLUB: Martinelli, Fiore, Bellomo, Cuscianna, Perrucci, Carlucci, Santochirico. SUPERMERCATI A&O: Consoli, Lamacchia, Rago, Scarcia, Piccinni, Di Pede. ARBITRI: Ambrosecchia e Maragno RETI: 21' p.t. Perrucci; 24' p.t. Di Pede; 2' s.t. Lamacchia; 4' s.t. Scarcia; 12' s.t. Piccinni; 15' s.t. Di Pede (rig.); 20' s.t. Lamacchia; 26' s.t. Piccinni. SECCA vittoria del Supermercati A&O nella gara d'esordio nel girone D. Un'affermazione netta, mai in discussione, nonostante lo svantaggio iniziale, propiziato da Perrucci (con deviazione decisiva di Piccinni). Prima del gol, lo stesso Perrucci ha avuto la possibilità di segnare, ma il suo tiro ha colpito il palo esterno, dopo un bello schema su calcio piazzato. Subìto il gol, la compagine di Miglionico (con l'aggiunta di 2 materani, Lamacchia e Di Pede) ha macinato gioco con molta disinvoltura. Il pareggio è stato quasi immediato: fuga di Di Pede sulla destra e tiro sul primo palo che trafigge Martinelli. L'estremo del Coloniale deve superarsi in due occasioni, nell'arco di 120 secondi, e sempre su Lamacchia. Ma, alla terza chance, il n.4 rossonero riesce a superare l'estremo difensore. Al 4' della ripresa, Scarcia, su azione solitaria, realizza il tris. Il Coloniale, colpito due

VIVILECCHIA CON TRE RETI REGALA IL SUCCESSO ALLA SEFIM FITOSERVICE SEFIM

3 4

FITO SERVICE: Sacco, Ambrosecchia, Miglionico, Bianchi, Battafarano, Cancelliere, Caione, Armaiuoli, Persia. SEFIM: Di Pede, Taratufolo, Zimmari, Gammariello S., Nicoletti, Andrisani G., Andrisani D., Gammariello N., Vivilecchia, Gammariello A. ARBITRI: Ambrosecchia e De Florio. RETI: 8' p.t. Vivilecchia; 11' p.t. Vivilecchia; 18' p.t. aut. Ambrosecchia; 20' s.t. Caione; 23' s.t. Cancelliere; 26' s.t. Vivilecchia; 27' s.t. Ambrosecchia Franco Perrucci (Coloniale)

volte a freddo nella ripresa, cerca di reagire, ma si espone al contropiede degli avversari. Al 5' s.t. Carlucci può accorciare le distanze, ma Consoli si oppone. Sul ribaltamento di fronte, clamorosa occasione per Di Pede che, in posizione defilata, a tu per tu con Martinelli tira a lato. Al 12' Piccinni riceve da Lamacchia, evita Carlucci e batte Martinelli per la quarta volta. Tre minuti dopo, Lamacchia salta Martinelli e tira a porta vuota, Fiore tocca la palla col braccio: rigore, che Di Pede realizza con un tiro centrale, ma secco. Gli ultimi minuti servono solo per arrotondare ulteriormente il risultato: al 20' assist su punizione di Scarcia per Lamacchia, tiro che colpisce il palo e poi si insacca per il 6-1; allo scoccare del 25', calcio piazzato di Piccinni che trafigge il malcapitato Martinelli. Tra le due marcature, da segnalare un bel tiro di Lamacchia che si stampa sul palo a portiere battuto. Nicola Guanti sport@luedi.it

GARA combattuta, con ben 4 gol negli ultimi minuti di gioco. A spuntarla è la Sefim, che ha capitalizzato meglio le occasioni avute, in virtù, soprattutto, di una migliore partenza. All'8' tiro del giovane Vivilecchia, leggera deviazione di Bianchi e palla in rete. Passano tre minuti ed è ancora protagonista il n.10 della Sefim che, su cross di

Daniele Cancelliere (Fito Service)

G. Andrisani, appoggia in gol da due passi. Sessanta secondi dopo, Caione per Ambrosecchia, presa bassa di Di Pede. Al 15' tiro di Caione, deviazione di S.Gammariello, palla sulla traversa. Al 18' cross di A.Gammariello, l'in-

tervento di Ambrosecchia spiazza Sacco che non può evitare il terzo gol. Allo scadere della prima frazione, la Fito Service ha la palla dell'1-3, ma Armaiuoli arriva con un pizzico di ritardo sul cross di Miglionico La ripresa è più vivace: Di Pede si salva prima su Caione, poi su Armaiuoli, entrambe le volte su tiri rasoterra. Al 19' errore in disimpegno di Vivilecchia, ne approfitta Persia, ma il palo salva l'estremo di Sefim. Gli sforzi della Fito Service vengono premiati al 20': palo di A.Gammariello, ripartenza veloce di Caione che batte Di Pede. Gli ultimi minuti sono emozionanti: al 23' Cancelliere con un bel pallonetto, supera Di Pede. Due minuti dopo il tris di Vivilecchia, su assist di N.Gammariello. Sembra fatta, ma neanche il tempo di battere a centrocampo, e Ambrosecchia indovina il tiro che vale il 43. L'ultimissima occasione è per Cancelliere, che scivola al momento di battere a rete, a porta sguarnita. Sarebbe stato il clamoroso 4-4. n.g.

LA TRIPLETTA DI DANIELE DUNI STENDE LA RICEVITORIA DANTE 52 DANTE 52 2 AUTOCAR. G3 3 RICEVITORIA DANTE 52: Volpe, Tataranni, Pavone M., Orlando, Pavone N., Di Mita, Chimenti, Latorre, Liccese. AUTOCARROZZERIA G3: Losito, Galeota, Di Pede, Duni, Rillo, Ambrosecchia, Gagliardi, Miriello G., Miriello M., Taratufolo. ARBITRI: Festa e Cuscianna RETI: 20' p.t. Duni; 23' p.t. Di Mita; 5' s.t. Latorre; 16' s.t. Duni; 26' s.t. Duni NOTE: espulso Gagliardi per proteste UN TRIS di Duni permette alla formazione Autocar-

Valentino Chimenti (Dante 52)

rozzeria G3 di conquistare 3 punti preziosi. La gara è stata bella, colpo su colpo. La prima emozione al 2': Gagliardi si libera della

marcatura di M.Pavone e centra il palo. Al 9' è ancora il pivot di Autocarrozzeria G3 a creare problemi per la difesa avversaria, ma Volpe respinge prontamente. Poco dopo si fa vedere Di Mita, ma il suo tiro è alto. La migliore occasione per Galeota e compagni è al 12': ancora un indemoniato Gagliardi, para Volpe, deviazione involontaria di M.Pavone che costringe il suo portiere ad un autentico miracolo. Al 20' cross di Gagliardi per Duni che mette in rete. La reazione di Dante 52 è immediata, e porta al pareggio: cross di Liccese deviato da Losito, palla per Di Mita, e gol dell'1-1. All'ultimo giro d'orolo-

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

CLASSIFICA

CLASSIFICA

CLASSIFICA

gio, giocata di Gagliardi dal fondo, tiro di sinistro che colpisce il palo. Sull'azione susseguente, Di Mita costringe Losito alla parata in corner. La ripresa si apre col vantaggio di Dante 52: punizione di Chimenti, zampata di Latorre per il 2-1. Al 35' ci prova Duni, Volpe in tuffo devìa sulla traversa. Ma il n.6 si riscatterà al 16', con un bel sinistro che s'infila nell'angolo. L'Autocarrozzeria G3, nonostante l'espulsione di Gagliardi per proteste, porta a casa l'intera posta in palio, ancora con Duni, complice Volpe, non abbastanza reattivo nella circostanza. n.g.

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Domenica 7 giugno 2009


Domenica 7 giugno 2009

Volley B2 Uomini Inizia male la serie della finale play off per la Virtus

Scivolone Medical Center L’Anagni s’impone con un perentorio 3-0 al PalaPergola MEDICALCENTER ANAGNI

0 3

17-25, 23-25, 36-38

MEDICAL CENTER POTENZA: Di Tommaso 4, Scalcione 8, Torsello 5, Zuccaro 8, La Rosa 15, Alamprese, Cavaccini (L), Bacca, Galante 3, Genoino, La Maida ne, Caruso ne. All.: Draganov. PALLAVOLO ANAGNI: Oggiano An. 5, Tomatis 27, Magalotti 6, Oggiano Al. 9, Mazzolena 3, Busellato 10, Schiavi (L), Rotondo ne, Martini, Ferola ne, Sargenti ne, Sinibaldi 2. All.: Renna. ARBITRI: Aliberti e Guarino. NOTE: Durata set: 24’, 31’ e 47’ per un totale di 1 ora e 42 minuti. Batt.vinc.: M.Center 1, Anagni 7; b.s. M.Center 13, Anagni 16. E’ LA SCHIACCIATA a segno da seconda linea di Tomatis (e chi altrimenti, dopo i 26 palloni messi fino a quel momento a terra) a sancire la fine delle speranze della Medical Center di rimettere in piedi, al termine di un terzo setmaratona, gara-uno della serie di finale play-off. Troppo forte è stato ieri sera per la Virtus - che pure non è proprio riuscita a giocare, forse perché troppo condizionata dalla tensione per l’importanza della posta in palio, la migliore partita della sua stagione - un Anagni sbarcato al PalaPergola con la tranquillità delle grandi squadre. E che punto dopo punto ha dimostrato, nella bolgia del palazzetto di contrada Rossellino, di essere complesso fisicamente e tecnicamente meritevole del salto di categoria. Anche se, specie nei primi due set, ha potuto approfittare (oltre che della se-

La Medical Center domata dall’Anagni nelle foto di Andrea Mattiacci

rata di grazia del suo martello principe) di una prestazione troppo altalenante e non lucida come sarebbe stato necessario da parte dei rossoblù di coach Draganov. Alla fine, comunque, usciti dal campo tra gli applausi dei loro encomiabili tifosi: bravi a

Taekwondo

tributare ai propri beniamini il giusto ringraziamento per la reazione tutta cuore e orgoglio messa sul parquet nell’ultimo, infinito parziale. Pronti via e il 3-1 (poi diventato 5-3) dei frusinati chiariva subito che la gara sarebbe stata in salita. Zucca-

ro e compagni riuscivano a scuotersi e ritornare a contatto al primo stop tecnico (78), a passare avanti sul 10-9 e a restare agganciati a un Anagni in gran spolvero grazie a Scalcione (suo il 12 pari). Ma lì saliva in cattedra Andrea Tomatis, 199 centimetri

di potenza e tecnica sopraffina: l’attacco del 13-12 era il prologo per la serie di 4 battute vincenti di fila dello schiacciatore laziale, che portava per mano i suoi fino al 17-12 che spezzava in due il set. Seconda frazione completamente diversa nello svolgi-

Atletica Incetta di trofei al “Balcone sulle Dolomiti”

La “Korea” in pedana a Latina

La Podistica Ferrandina brilla a Campomaggiore

GLI ATLETI della Korea Taekwondo Potenza partecipano questo fine settimana alla manifestazione Kim e Liu di, campionato nazionale di combattimento, in programma a Latina, presso il Pala Bianchini. La comitiva sarà guidata in terra ciociara dal maestro Massimo Fabrizio. Alla manifestazione prenderanno parte Donato Losasso e Emanuel Mecca nella categoria - 42 verde e blù, e da Michele Palese nella categoria - 38 verde e blù. Alla gara agonistica prenderanno parte trecento atleti in rappresentanza di tutte le regioni italiane. Il trio di lottatori lucani ha lavorato duramente in palestra agli ordini del maestro Massimo Fabrizio e del preparatore atletico Michele Ruoti che hanno torchiato a dovere gli atleti nel tentativo di cogliere risultati prestigiosi in quel di Latina. Tutti nell'ambiente potentino sperano di poter conquistare un risultato davvero positivo, nonostante il livello tecnico elevato della manifestazione. La gara si presenta difficile. Gli atleti della Korea Taekwondo puntano a fare bella figura al cospetto degli avversari, peraltro tutti temibili e agguerriti. Il maestro della Korea Taekwondo Potenza, Massimo Fabrizio ha espresso il suo giudizio circa la gara di Latina: “Ci attende una manifestazione davvero intensa. I nostri atleti si sono preparati alla perfezione per superare ogni ostacolo. Il lavoro svolto in palestra con Michele Ruoti è stato massacrante”. f.menonna@luedi.it

corso, Antonio Zizzamia ha otINCETTA di premi per l'Asd tenuto un ottimo risultato, Podistica Ferrandina nella chiudendo la sua prestazione giornata della Festa della Rein 1 ora e 38', seguito da Tompubblica. Con la partecipaziomaso MEstria che ha condotto ne a due eventi, la società arauna gara regolare, liberandosi gonese ha raggiunto diversi di altri 4 podisti, con cui aveva piazzamenti, arrivando a concondiviso buona parte della quistare un secondo ed un tergara, solamente nello strappo zo posto nella Seconda Coppa finale. Mestria ha chiuso la sua “Balcone sulle Dolomiti Lucagara in 1 ora e 45'. Entrambi ne”, la vittoria nella gara non hanno raggiunto il podio, Zizcompetitiva della kermesse zamia ottenendo il secondo ponella categoria Juniores e, infisto nella categoria M45, menne, la vittoria del Trofeo “fuori tre Mestria raggiungendo il regione” nella gara di Turi, terzo posto nella categoria TM. nella provincia barese. Sono Ottima anche la prova di Anstate le migliori prestazioni di drea Cavallo nell'occasione. Antonio Zizzamia e Nicola PenConferma, inoltre, è giunta nuzzi a decretare due dei tre dalla giovane Angela Zizzasuccessi aragonesi, completati mia, che dopo il successo di Podall'ottimo sigillo ottenuto dallicoro ha inanellato un altro la giovane Angela Zizzamia. La trofeo con la vittoria nella kerseconda edizione della Coppa Zizzamia della Podistica messe potentina, nella catego“Balcone sulle Dolomiti Lucaria Juniores. Il sigillo per la giovane atleta ne”, si è caratterizzata come una mezza maraferrandinese è arrivato a conclusione della tona anomala, caratterizzata da un percorso gara non competitiva di tre chilometri. pieno di insidie, allungato di circa trecento Nella stessa giornata, inoltre, l'Asd Podimetri rispetto ai consueti 21 chilometri e 97 stica Ferrandina, ha partecipato alla mezza metri della classica mezza maratona. Inoltre, maratona di Turi con il quartetto formato da la strana altimetria ha portato i podisti a moPennuzzi, Saponara, Lacarpia e Selvaggi, dificare l'altitudine della gara di circa 300 che hanno permesso alla squadra, grazie alle metri durante il percorso. Infatti, partendo la loro prestazioni, di ottenere il trofeo di squaborgo di Campomaggiore, i podisti hanno dra “fuori regione”. Ma, è stata la splendida imboccato le strade che conducono alla zona prestazione di Nicola Pennuzzi, soprattutto, dei ruderi a valle dell'attuale centro abitato, a permettere alla società aragonese di otteneper poi risalire bruscamente di quota sui tornre il premio, chiudendo la gara in 1 ora nanti che affaccano sulle splendide Dolomiti 24'37” e classificandosi tra le prime 30 posiLucane, fino a toccare quota 900 metri di altizioni in classifica sui quasi 400 partecipanti tudine, che contraddistinguono il centro stoalla manifestazione. rico di Albano di Lucania, ritornando infine in quel di Campomaggiore per il traguardo. Francesco Calia Nonostante le dure caratteristiche del persport@luedi.it

mento, ma dall’esito ancora stregato per i ragazzi di Giorgio Draganov. Che mettevano in campo tutto quello che avevano in corpo, ma pur restando a lungo avanti nello sprint finale dovevano soccombere: su una contestatissima palla alzata da Cavaccini (che era in prima linea) e schiacciata da Di Tommaso, a cui l’arbitro fischiava il fallo che fissava il 23-25. Altro avvio deciso dei rossoblù potentini in avvio di terzo gioco (8-5 e 10-6), Tomatis e soci si rifacevano sotto (9-10), e da lì in poi era uno stillicidio di emozioni. Le due squadre arrivavano a braccetto fino a quota 23, sul 2423 l’Anagni aveva il primo match ball, dopo di che era un’altalena di palle set (6 per la Virtus) e match (8 per i laziali) che si concludeva nel peggiore dei modi per una Medical Center a cui, a questo punto, servirà una doppia, difficilissima impresa. Luca Carlone sport@luedi.it

Calcio a 7 Torneo Over 35

Dopo tre rinunce Team Rossoblu addio Arriva la prima esclusione IL TORNEO di Potenza over 35 di calcio a sette comincia a perdere i “pezzi”, o meglio le squadre partecipanti. Dopo la terza rinuncia consecutiva a scendere sul rettangolo da gioco del “Centro Sportivo Rossellino” del capoluogo, infatti, il Team Rossoblu è stato estromesso dal campionato, su decisione della giustizia sportiva. La formazione vincitrice della prima edizione del torneo potentino over 35 ha dato forfait nell'ultimo turno di campionato: era in calendario il match contro il Cosmos. Gli altri incontri in programma in questa settima giornata calcistica, invece, hanno regalato sorprese ed emozioni. Con la nostra rassegna settimanale del giovedì (questa volta eccezionalmente di sabato) partiamo dal raggruppamento B del torneo. Detto ampiamente dell'estromissione dal campionato del Team Rossoblu per la terza rinuncia di fila e della vittoria “d'ufficio” del Cosmos (primo sorriso stagionale), puntiamo ora i fari sulla sfida al vertice tra il Benfica capolista e l'Azzurra Isomax (immediata inseguitrice). La vice leader l'ha spuntata con un roboante 9-4 sul Benfica, dimezzando lo svantaggio in classifica con il gradino più alto del podio. Ora il divario tra le prime della classe è di appena due lunghezze. Per il Benfica si è trattato del primo stop in campionato, dopo quattro successi ed un pareggio. Ha riposato la Casa nel Bosco, fanalino di coda assieme al Cosmos. Nel girone A si è disputato soltanto il confronto tra lo Studio Immagine ed il Rossellino, mentre è stato rinviato ad altra data il match Basinvicta-Amici Ritrovati. Lo Studio Immagine ha inflitto un poker (4-2) al malcapitato Rossellino, al suo quinto ko stagionale e squadra “cenerentola”del raggruppamento. Per la vittoria del campionato bisognerà attendere i recuperi delle due squadre di vertice, vale a dire gli Amici Ritrovati ed il Basinvicta. Gli All Blacks hanno osservato il consueto turno di riposo. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. Donato Pavese sport@luedi.it

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48 Sport


Basket Il presidente intanto annuncia la richiesta di ripescaggio del suo team

Colangelo: «Fusione? non so...» Il patron della Corporelle non si sbilancia sulla questione-Levoni IL FATTO del giorno negli ambienti cestistici potentini è quello delle dimissioni da presidente della Levoni Potenza di Francesco Petrullo. La notizia ha fatto il giro nel mondo del basket potentino creando interesse e nuovi possibili orizzonti. Petrullo ha lasciato aperta la porta a nuovi ingressi in società dopo aver condotto da presidente la Levoni Potenza 84 nel campionato di serie A Dilettanti concluso con l'uscita di scena nei play-off a Siena. La massima carica societaria della compagine bianconera ormai è vacante. L'ingresso di nuovi soci potrebbe produrre nuovi stravolgimenti in seno alla compagine dirigenziale lucana, alle prese con le prime operazioni in vista del torneo di terza serie nazionale 2009/2010. I dirigenti potentini sono a caccia del tecnico per la prossima stagione. I contatti sono stati già avviati da tempo con diversi allenatori, in primis Ric-

Il presidente Colangelo

cardo Paolini, coach del retrocesso Fossombrone e con Antonio Paternoster, reduce dalla stagione in C Dilettanti a Reggio Calabria. La notizia delle dimissioni da presidente di Francesco Petrullo ha scosso l'ambiente, provocando reazioni e commenti in ogni contesto agonistico

della città di Potenza. Non è certamente un momento semplice per i presidenti di società delle squadre lucane, dopo il cambio al vertice della Bawer Matera. Anche la Centre Corporelle Potenza, società fresca neo finalista del campionato di serie C Dilettanti ha appreso con stupore la notizia delle dimissioni di Petrullo dalla massima carica societaria della Levoni Potenza. Raggiunto telefonicamente ieri pomeriggio il presidente Antonio Colangelo ha dichiarato: “Non conosco bene le strategie della Levoni Potenza, non sono al corrente dei fatti della società di A Dilettanti. Posso però affermare con piacere che il presidente Petrullo è stato capace di lasciare aperta ogni soluzione. La mia società al momento pensa ad altri aspetti e strategie”. Antonio Colangelo parla degli aspetti umani della vicenda: “E' davvero un ge-

sto ammirevole quello di Petrullo, la Levoni ha confermato che alla base delle attività agonistiche ci sono dei valori da seguire e rispettare a pieno, questo del resto, mi sembra lo spirito dello sport”. Sulle possibili operazioni della Centre Corporelle Potenza, Antonio Colangelo afferma categoricamente: “Non abbiamo preso in considerazione eventuali accordi con la Levoni. Devo ancora incontrare i dirigenti della mia società prima di partire con la programmazione della nuova stagione agonistica. La fusione? Non so…”. Il presidente della Centre Corporelle Potenza, chiude il suo commento con una riflessione: “Tutti hanno apprezzato il nostro lavoro in questi anni. Sono convinto che abbiamo tutte le risorse per fare bene anche nella prossima stagione, vista soprattutto la richiesta di ripescaggio, avanzata dalla mia società”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Grande successo per i ragazzi di Oppido

Giannone, decima piazza ai Giochi Studenteschi OPPIDO LUCANO - Dopo aver conquistato le fasi nazionali grazie alla vittoria in campo regionale, i Cadetti dell'Istituto Comprensivo Francesco Giannone di Oppido Lucano, hanno centrato un altro obiettivo di rilievo con il decimo posto assoluto di squadra conquistato alla finale dei Giochi Sportivi Studenteschi di atletica leggera, disputati sul veloce ovale di Rieti. I ragazzi di Oppido Lucano si erano messi in evidenza già nelle fasi distrettuali grazie ad una preparazione svolta con l'insegnante di educazione fisica a Oppido Nicolà Saladra, che ha seguito i suoi alunni anche oltre le normali lezioni scolastiche. Per l'Istituto Lucano e per tutta la Basilicata resta un risultato di prestigio visto anche la taratura degli avversari. In effetti in una piccola realtà come quella di Oppido, i ragazzi che fre-

quentano i vari istituti non sono così tanti rispetto a scolaresche del nord Italia dove ogni scuola rappresentata poteva vantare un numero di studenti molto superiore rispetto alla scuola di Oppido. A Rieti, quasi tutti i ragazzi chiamati ad essere protagonisti, hanno battuto i loro record personali riuscendo a centrare una straordinaria prestazione di squadra che negli anni avvenire tutti sperano di migliorare. I piccoli eroi che hanno partecipato a questa spedizione lucana in terra laziale sono Giuliano Pepe che si è cimentato negli ottanta metri a ostacoli; Gianluca Marone che ha corso i mille metri piani; Valerio Malpedi che si è impegnato nel lancio del peso; Luigi De Rosa che ha sprintato negli ottanta metri piani; Fabio Cilla che si è lanciato nel salto in alto; Michele Basilio, in-

I ragazzi del Giannone di Oppido Lucano

fine, che ha effettuato il salto in lungo. Le rappresentative al via erano ventidue: diciannove regioni rappresentate in più San Marino, Trento e Alto Adige. Presenti, alla manifestazione nazionale tanti ospiti illustri come il Presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, il Presidente del Coni Giovanni Petrucci, il vice campione mondiale di salto in lungo Andrew Howe e, infine, il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Palalnuoto C Potenza nuoto ko

Il Tritone piazza il colpo UNA VITTORIA e una sconfitta. E' questo il bilancio, peraltro lusinghiero delle due squadre potentine, nel terz'ultimo turno del campionato maschile di serie C di pallanuoto. Vince in casa, alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale il Tritone Potenza che supera dopo una vera e propria battaglia agonistica il Valenzano per 12 a 11. La partita è stata combattuta, i ragazzi di Pappalardo hanno dovuto sudare le proverbiali sette camice prima di superare la compagine pugliese, brava a recuperare il gap e superare di slancio Chierchia e compagni. Il Tritone, dopo una fase centrale soffertissima ha messo il turbo sorpassando proprio nel finale i baresi, comunque bravissimi nel giocare una gara dagli alti contenuti tecnici e agonistici. La compagine di Giorgio Pappalardo, ha avuto ragione di un complesso ostico e ben disposto al gioco d'attacco. I potentini con questo successo consolidano la propria classifica che ormai vede il team di Pappalardo salvo con largo e meritato anticipo. I marcatori del Tritone sono stati i seguenti: 1 D'Alessandro, 3 Pappalardo, 3 Moretti, 2 Chierchia, 2 Caprarella e 1 Garramone. Questi i parziali dei quattro e combattuti tempi di gioco: 4-5, 8-7, 9-10, 1211. Pareggio di platino, invece per la Potenza Nuoto a Bitonto contro il Pentathlon Bari. La squadra di Pasquale Miglionico ha impattato al cospetto dei baresi con il punteggio di 8 a 8. La partita è stata davvero in salita per i ragazzi potentini

Giorgio Pappalardo

che hanno subito l'inizio veemente della squadra barese, brava a condurre per 7 a 3 al termine del terzo quarto. Nonostante i primi tre parziali negativi il settebello potentino ha avuto il merito di credere nella rimonta e ottenere il pareggio sul risultato di 8 a 8 nel quarto tempo. A dieci secondi dal termine del confronto il tiro del giovane Alessio La polla è andato a stamparsi sulla traversa. In caso di realizzazione per la Potenza Nuoto sarebbe stata festa grande, vista la prestazione profusa dai potentini nella difficile vasca di Bitonto, al cospetto di una compagine, quella della Pentathlon Bari che nulla ha regalato al settebello potentino. Sabato prossimo, intanto, sarà derby alla Piscina Comunale Michele Riviello tra la lanciatissima formazione di Pappalardo e quella di Miglionico in cerca di punti utili per la salvezza. f.menonna@luedi.it

Atletica, ottimi risultati per l’acheruntino Caruso

Rionero fa festa per il secondo posto

ACERENZA - L'attività dell'atleta di Acerenza Daniele Caruso in questi ultimi tempi si caratterizza per una serie di risultati di tutto rilievo. Il ventiquattrenne acheruntino, che si allena con il preparatore atletico potentino Antonio Daraio, recentemente ha ottenuto dei risultati importanti. Infatti nel corso dei campionati assoluti di atletica leggera svoltisi a Bari nello scorso mese di maggio nella specialità dei 1500 metri ha fermato i cronometri sul tempo di 3 minuti, 51 secondi e 93 centesimi a soli 4 centesimi dal primato regionale lucano risalente a molti anni fa ed in possesso del lagonegrese Nicola Franchino. In questa gara si è classificato al secondo posto alle spalle del vincitore il barese Giovanni Bellino peraltro campione italiano indoor in carica, a 68 secondi, precedendo l'altro lucano il tolvese Donato Becce. Ancora più importante è risultata la

RIONERO - Grande soddisfazione negli ambienti del nuoto rionerese per il prestigioso secondo posto conquistato dall'ADS Vultur Nuoto alla settima edizione del Campionato regionale di nuoto denominato “Trofeo Delfini del Sud”, svoltosi domenica scorsa presso la piscina comunale “PalaSassi” di Matera e organizzato dalla Lega Uisp di Basilicata. Su dieci società partecipanti, che dallo scorso novembre si sono dato battaglia, la Vultur Nuoto al termine delle gare disputate ha totalizzato 4387 punti a fronte dei 4457 punti dell'Ads Pignola, vincitrice del campionato, che ha visto impegnato circa 600 nuotatori di tutte le età, dagli esordienti “C” con l'atleta più giovane nata nel 2004 ai master con l'atleta più veterano nato nel 1958. Il presidente della Lega Nuoto Basilicata, Rocco Ligrani, nel ricordare l'aspetto solidale della Nuoto Basilicata che ha partecipato attivamente alla raccolta di fondi per l'Abruzzo, cui ha destinato parte delle tasse gare raccolte nella quinta giornata, ha detto: «Ringrazio tutte le società che di anno in anno partecipano numerose e rendono grande la manifestazione e il compatto gruppo dei giudici che assicurano il rispetto del regolamento in un clima di diverti-

prestazione nella batteria dei 5000 metri che Daniele Caruso si è aggiudicata con il tempo di 14 minuti, 46 secondi e 5 centesimi che rappresenta il nuovo record regionale lucano strappato proprio a Donato Becce che lo deteneva dallo scorso anno. Sono risultati in pratica che fanno ben sperare per il futuro agonistico dell'atleta acheruntino oltre chè in campo regionale anche in ambito interregionale e a livello nazionale. Antonio Bevilacqua sport@luedi.it

Nuoto La società vulturina protagonista al campionato regionale “Delfini del Sud”

L’esultanza dei ragazzi di Rionero protagonisti al PalaSassi

mento per tutti gli atleti partecipanti». La vice presidente della Lega Nuoto Basilicata e responsabile dell'Ads Vultur Nuoto Giovanna D'Andrea, visibilmente soddisfatta per il traguardo conquistato dal suo gruppo di nuotatori, ha detto: «Il culmine del campionato si è raggiunto con la manifestazione del “Trofeo dei Sassi”, che ha visto la partecipazione di diverse società lucane, campane, pugliesi e per la pri-

ma volta quest'anno anche calabresi. Il trofeo materano, giunto alla sua decima edizione - ha concluso - si è affermato come una delle manifestazioni più importanti per l'Italia centro-meridionale ed ha visto consolidarsi i rapporti di collaborazione tra le regioni con la presenza attiva dei Presidenti di Lega delle regioni partecipanti». Michele Rizzo sport@luedi.it

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Sport 49

Domenica 7 giugno 2009


Domenica 7 giugno 2009

Formula 1 Per le Ferrari sesto e settimo in griglia nel Gp di Turchia

Sebastian Vettel si mette tutti alle spalle ISTANBUL - Sebastian Vettel su Red Bull ha ottenuto la pole position per il Gran Premio di Turchia di Formula Uno, in programma oggi sul circuito di Istanbul Park, col tempo di 1'28"316. Al suo fianco partirà, grazie al secondo tempo, il leader della classifica mondiale Jenson Button (1'28"421), terzo Rubens Barrichello con l’altra Brawn Gp (1'28"579). Sesto tempo per Kimi Raikkonen (1'28"815), settimo Felipe Massa (1'28"858), poi Alonso, Rosberg e Kubica. «Non abbiamo fatto dei giri perfetti, non abbiamo sfruttato al massimo la nostra vettura ma dobbiamo essere molto cauti e capire se i nostri avversari che oggi sono andati più veloce hanno delle strategie diverse». Questo il commento a caldo del responsabile della gestione sportiva della Ferrari, Stefano Domenicali, al termine delle qualifiche del Gran Premio di Turchia che hanno visto Raikkonen e

Massa segnare rispettivamente il sesto e settimo tempo. «Abbiamo tutte le carte in regola per fare una buona gara – aggiunge – Le gomme sono un fattore importante per la gestione della gara di oggi, un fattore che può fare la differenza». Le libere di questa mattina facevano ben sperare ma alla fine le Ferrari si sono dovute accontentare della terza e quarta fila nelle qualifiche del Gran Premio di Turchia. «Direi che siamo a posto ma dipenderà anche dalle strategie degli altri – l'analisi di Kimi Raikkonen, che ha realizzato il sesto tempo – Qual è la gomma migliore? Non so, vedremo ora cosa utilizzare, la scelta è difficile». Si aspettava qualcosina di più anche Felipe Massa, che alla fine non è andato oltre il settimo tempo. «All’inizio della qualifica andava bene ma dopo che abbiamo messo la benzina per il Q1 non sono riuscito a trovare un buon bilancio e non sono riuscito a fare un

buon giro - le parole del brasiliano – Oggi sarà difficile ma siamo qui a lottare». «Venerdì abbiamo avuto un cedimento al motore e non ho potuto fare molti giri ma ero convinto delle mie possibilità anche se è stata una sorpresa essere il più veloce in tutte e tre le sessioni». Sebastian Vettel è stato l'assoluto protagonista delle qualifiche del Gran Premio di Turchia, facendo segnare il miglior tempo in tutte e tre le manche fino alla pole position finale. «Nelle ultime gare ci avevamo sempre provato e finalmente siamo davanti a questi qua», dice il pilota della Red Bull, riferendosi ai due piloti della Brawn Gp, Button e Barrichello, rispettivamente secondo e terzo. «Devo dire grazie al team – aggiunge Vettel – E' stato fatto un ottimo lavoro in fabbrica, alcune componenti sono arrivate all’ultimo minuto ma hanno funzionato e tutto sembra andare per il meglio».

Moto Colucci sulla pista laziale per rafforzare la prima piazza

Primato da difendere MATERA - Dopo il successo sul mitico Autodromo nazionale di Monza, nel “Tempio della velocità”, Domenico Colucci sulla pista laziale di Vallelunga punta a conservare il primato in classifica nel Campionato italiano velocità. Sul circuito alle porte di Roma nella sessione di prove libere il pilota materano del Barni Racing Team, in sella alla Ducati 1198R ha conseguito il miglior tempo con 1.39.217 sopravanzando di circa un secondo Stefano Cruciani del team Ducati Stop & Go. L’ottima performance del centauro della città dei Sassi lascia ben sperare. «Speriamo - afferma Luca Sacco, presidente del Moto Club Matera Corse - Colucci possa confermare quanto di positivo già fatto nella gara di Monza dove fu autore di una prestazione strepitosa. Le premesse, in base a quanto emerso della sessione di prove libere sono confortanti anche perchè il riscontro cronometrico è significativo». Sacco cerca di guardare in prospettiva. «Con una vittoria a Vallelunga, Colucci potrebbe ipotecare la vittoria nel Campionato italiano velocità che viene organizzato sotto l’egida del-

Moto Trofeo Yamaha R-Series

Rubino correrà a Vallelunga

Il pilota materano Domenico Colucci in sella alla sua Ducati

la Federazione italiana motociclismo. Al Barni Racing Team - prosegue Sacco - il pilota materano ha trovato l’ambiente e gli stimoli giusti per potersi esprimere al meglio». A Vallelunga la gara co-

mincerà alle 16.30. Colucci scenderà nuovamente in pista il 21 giugno a Misano Adriatico per la prova della Coppa del Mondo Stock 1000. Questi invece gli altri appuntamenti del Campionato italiano velocità: 12 lu-

Rubino in pista

glio Mugello, 23 agosto Misano Adriatico e chiusura sempre sulla pista del Mugello l’11 ottobre. Per la Coppa del Mondo, Colucci sarà inoltre impegnato ad Imola il 27 settembre. sport@luedi.it

Ciclismo Ottimo risultato tra gli allievi nella gara di Pozzi di Serravezza

Stefanile guadagna un decimo posto POTENZA - Ancora Michele Stefanile (Team Castrocielo - RCG Treccificio) a tenere alto l'onore degli Allievi lucani lontano dai confini regionali. La decima posizione a Pozzi di Seravezza (Lu) al “68esimo Circuito Versiliese; prima Prova Challenge Lucca - Versilia” è anche frutto della stanchezza accumulata appena due giorni prima al “22esimo Trofeo Piero Cartacci” a Valtriano di Fauglia (Pi) quando Stefanile ha portato a casa la terza vittoria stagionale. Il sedicenne di Oppido Lucano continua a conquistare piazzamenti di tutto rispetto sulle strade italiane. Dopo il problema al ginocchio che lo ha tenuto a riposo per quindici lunghi giorni, Michele Stefanile è tornato ed è pronto a nuove altre vittorie. Domenica scorsa a vincere è stato Michael Mansani (G.C. Romagnano) che si è imposto davanti a Nicolò Salvetti (G.S. Olimpia Valdarnese) e Michael Giannelli (G.C. Romagnano). Mansani ha terminato la corsa con 2” di vantaggio sul resto del plotone che ha tagliato il traguardo compatto e per niente disu-

Michele Stefanile

nito. I sessantanove chilometri di gara sono stati percorsi in poco meno di due ore alla media di 40.000 km/h. Una gara strana vissuta tra scatti e contro scatti, nessuno dei quali è andato in porto. Le squadre con più ragazzi sulla linea di partenza hanno tappano ogni tentativo di fuga. La G.C. Romagnano

oltre ad occupare i due terzi del podio con Mansani sul gradino più alto e Giannelli su quello più basso, ha visto anche Mirco Pieroni piazzarsi in sesta posizione e Stefano Verano conquistare invece l'ottava piazza. La quarta e la quinta posizione sono invece state conquistate dai due compagni di squadra del G.S. Stabbia Ciclismo con Francesco Marchini che si è piazzato davanti a Dario Ceccanti. Per Michele Stefanile, che in tre giorni ha dovuto impegnarsi in due gare di livello, ora ci sono altri pochi giorni di riposo prima di ripartire da Oppido e battagliare nella prossima in programma già domenica. Per completare l'ordine d'arrivo dei primi dieci nella classifica finale troviamo Antonino Analfino (A.S.D. Normanna) che ha concluso la prova in settima posizione e Adriano Sacchetti (A.S.D. G.S. Quattro Strade - RCG Treccificio) che ha concluso la gara immediatamente avanti all'alfiere lucano Stefanile centrando la nona posizione. Rocco De Rosa sport@luedi.it

MATERA - Con la gara in programma oggi sulla pista “Piero Taruffi” di Vallelunga, il team Mercato dell'oro con il pilota materano Angelo Raffaele Rubino si prepara al giro di boa nel campionato Yamaha R Series giunto al suo terzo appuntamento di stagione. Nelle prime due prove disputate, abbiamo assistito a gare di buon contenuto tecnico da parte del centauro lucano, equilibrate e dall'esito mai scontato. La prova di Vallelunga, su un tracciato abbastanza impegnativo, servirà a chiarire, almeno in parte, le gerarchie di campionato, che vedono al momento Rubino in settima posizione (a pari punti con il sesto e a un punto dal quinto) e primo nella speciale classifica “under 25”. Dopo due gare, pur con i giochi che restano ovviamente apertissimi, Rubino ha saputo farsi notare in maniera significativa riguardo alle possibilità di conquista di una posizione al top della classifica. “Attendo con determinazione la prova in terra laziale - sostiene Rubino- per dare un altro e più significativo messaggio alle posizioni di vertice del campionato con tutta l'intenzione di continuare la mia scalata al podio.

In un campo partenti così qualificato stiamo lavorando abbastanza bene con il team per aumentare ancora di più la nostra competitività attraverso le continue migliorie tecniche a motore e sospensioni, nell'ambito di quanto permesso dal regolamento delle derivate di serie”. Nelle scorse settimane, in vista della gara di Vallelunga, Rubino ha perfezionato la sua preparazione sul circuito di Binetto dove ha potuto testare diverse soluzioni tecniche soprattutto per il reparto sospensioni. “A Vallelunga il nostro pilota è sempre andato bene - sostiene il team manager, Carmelo Miglionico anzi questo è uno dei sui circuiti preferiti per cui ci auguriamo di poter confermare con un buon risultato le sue doti di specialista delle piste medio-veloci. Grazie ai dati della telemetria dello scorso anno abbiamo una buona base di partenza per quel che riguarda i tempi sul giro che ci permettono di ottimizzare taratura delle sospensioni, rapporti del cambio ed erogazione del motore in modo da guadagnare qualcosa in termini velocità in uscita di curva”. sport@luedi.it

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Esperti a confronto nelle sale del Bramante a Roma

Nel ritratto di Acerenza il volto autentico del genio di Vinci

Il vero Leonardo é locale di DAMIANO LATERZA ROMA - Che nessuno, adesso, osi mettere in dubbio che il Leonardo lucano sia (un) Leonardo. Che già lo hanno fatto col Mantegna e un poco ci sono girati i testicoli, a noi lucani. Per fortuna c'è Nicola Barbatelli. Già, Nicola Barbatelli: uno “sbarbatello”, verrebbe da dire, abbindolati dalla retorica gerontocratica. Ovvero: se non hai novant'anni suonati non puoi essere un esperto, un guru, un talento. In due parole, un genio. Come Leonardo, cioè il Leonardo lucano. Quello che il creativo Barbatelli ha scovato. Che è un Leonardo giovane, cioè in carriera. E l'ottimo Barbatelli transferizza con lui. Il punto, però, è questo: riconoscere ufficialmente l'autenticità del ritratto di Acerenza equivarrebbe a stravolgere un mondo. Cioè quello del terza-età power. Che non lascia spazio all'immaginazione. Così, non si riesce a concepire che una delle massime menti di tutti i tempi possa essere stata giovane. Un uomo attraente e misterioso e non il solito vecchio peloso ed esteticamente mummieggiante (inneggiante alla mummia) del ritratto reale di Torino. Un uomo sereno. Come il Galilei, per secoli scambiato per il modello ispiratore della misteriosa effige d'Acerenza, oggetto, oramai, di studi sempre più approfonditi. Studi illustrati giovedì, nella capitale. Ove s'è inaugurata una mostra sul Da

Vinci lucano, in una location strabiliante; un cantone della Piazza del Popolo, dentro mura di Bramante e come vicino di casa, il Michelangelo Merisi, detto Caravaggio. Per cui sembra, quasi, essere un Caravaggio, la tavola lucana, se non fosse che la campitura è bianca (tipico di Leonardo) e il disegno preparatorio è fatto con la sanguigna (tipico di Leonardo). Coincidenze? No. La prova al carbonio conferma la datazione del manufatto al tempo di Leonardo. Le dimensioni della tavola, poi, sono da restare a bocca aperta: 44,4 centimetri di larghezza. La Gioconda è 11,1! Che vuol dire? Misure, multipli, colti rimandi. Esoterismo allo stato puro. Leonardo allo stato purissimo. Col giovanissimo Barbatelli che se la ride. Lui, che non è nuovo a incursioni felici in siffatte, fulgide lande. Che era andato sulle tracce dei Templari in Lucania, scoprendo connessioni inaudite ma di una logicità senza precedenti. «Ah, la Lucania! Terra di passaggio verso Sacri luoghi, meraviglia della natura incontaminata e disabitata, da usarsi, all'uopo, quale nascondiglio e/o sito di meditazione. Come è possibile che una tal terra di pregiata specie geopolitica e faunistica sia sempre stata fuori dalle trame della storia?» si chiede, oramai da decenni, il vostro premuroso cronista. E il Leonardo di Acerenza è lì, per fornire incredibili risposte, ma come un “Codice da Vinci” lucano. E, intanto, lo si studia. La gra-

fologa di fama mondiale dichiara che l'iscrizione sul retro è, con «tutta probabilità, leonardiana». Poi, il dottor Festa, vulcanico ortognatodonzista (tra le altre cose, si occupa di “misurare i volti”) dell'Università “Gabriele d'Annunzio” afferma, con certezza, che le misurazioni effettuate sul volto di Acerenza rimandano ad altri ritratti «riconosciuti, presumibilmente, come il volto di Leonardo», ma ne mettono in discussione altri. Terremoto in vista, nella storia dell'arte? Staremo a vedere. cultura@luedi.it

Danza Tutti sulle punte con il “Ballet gala” di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Balletti, atti, scene, coreografie e tanta emozione. “Ballet Gala” anche con il ritorno di Fiorenza Caione. “New York New York”, “Happy Days”, “Gaitè Parisienne”, “Paquita” e tante altre perle musicali ed artistiche. Ecco come festeggia il ventesimo anno di attività la scuola materana “Ballet School Circolo Ricreativo Culturale Mcl” - via Don Luigi Sturzo - di Matera, diretta da Adriano Di Trani. Venti anni di esperienza e consecutivi dedicati anche a questa attesa serata nella città lucana patrimonio dell’Unesco. L’ appuntamento é per questa sera presso il teatro “Duni” di Matera con due spettacoli da non perdere. Alle ore 18, con i bambini dai quattro agli otto anni a cui é dedicato «Magie del bosco...fiori farfalle lucciole e folletti

uno spettacolo tutto a sé che valorizza i nostri piccoli alievi». Un'ora mezza di puro divertimento. Sempre più i giovani materani si affacciano all'universo della danza non disdegnando anche la profonda musica classica. A seguire, «con i ragazzi più grandi, alle ore 21, per due ore consecutive operetta, musical, moderno, hip hop e anche un ospite d'eccezione, Fiorenza Caione - ha dichiarato con orgoglio il direttore artistico - l' unica donna materana alla Scala di Milano, una nostra ex allieva». Lucani, talenti esportati, dall'alto valore artistico. Coreografie di Annalisa Sciortino e Di Trani, scenografie di Giovanni di Trani. E' ancora possibile acquistare i biglietti presso il botteghino del teatro «8 euro per lo spettacolo dei ragazzi e 6 euro per quello dei bambini». cultura@luedi.it

Teatro tra i banchi di GIANNI COSTANTINO SENISE - Cade quest’anno, il centocinquantesimo anniversario delle morte del poeta Nicola Sole (11 dicembre 1859) e l’amministrazione municipale ha voluto ricordare la ricorrenza indicendo l’anno Soliano che è appunto questo in corso. Molto più di un proposito che però si è finora arenato nelle secche delle indisponibilità finanziarie. Anche se ci avevano provato candidando un apposito progetto che prevedeva una serie di manifestazioni in favore del ricordo. Progetto naufragato naturalmente proprio perché non finanziato: nè tutto e neppure in parte e chissà se fino all’11 dicembre ci possa essere un ripensamento da parte degli uffici della regione preposti. Intanto per non far cadere comunque la cosa e per dare segno tangibile della sensibilità verso l’argo-

d

Il poeta Sole “L’astro lucano” La vita dell’autore di Senise in un recital mento, ci ha pensato la scuola media intitolata proprio al poeta, nello specifico la II E del tempo prolungato, attraverso la sua insegnante Maddalena Marcone che ha messo in piedi una vera e propria rappresentazione, una rilettura di istanti di vita del poeta intitolato “L’Astro Lucano”. Gli alunni, per l’intero anno, hanno studiato nei minimi particolari Nicola Sole e poi lo han-

no portato sul palcoscenico del teatro Agorà della locale canonica. Con lo scopo di far conoscere meglio l’illustre concittadino. La rappresentazione comincia nel paradiso dei poeti ed ha per protagonisti Nicola Sole, Willy Wonda, San Pietro, Giuseppe Tirelli, Lorenzo Monti e gli angeli. La seconda scena riguarda l’arrivo ed ha per protagonisti Nicola Sole, Lorenzo Monti, Peppe

del Lupo, una signora e tre ragazzi. In questa scena si parla anche il dialetto senisese che suscitano ilarità con Antonietta Sassone. Nella terza scena compare anche il sindaco Giuseppe Castronuovo, il dirigente scolastico Francesco Dursi, il poeta Pasquale Totaro-Ziella. Insomma un vero e proprio viaggio nel tempo che attraversa ed incrocia la vita del poeta con quella dei personaggi dei giorni nostri. Verità e fantasia che si confrontano e che fanno conoscere anche aspetti non molto noti del poeta. Merito degli alunni ma anche e soprattutto della sensibilità della insegnante Maddalena Marcone che come ogni anno riesce ad incidere ed a lasciare il segno dell’impegno scolastico che diventa sociale a tutti i livelli. cultura@luedi.it

Carnet Il Conservatorio nei borghi a San Rocco MATERA - Continua la rassegna “Conservatorio nei Borghi” del Conservatorio di Musica di Matera in collaborazione con il Comune di Matera, con l’intento di valorizzare i quartieri della città e di diffondere la cultura musicale con la sua storia e ai suoi generi disparati. Stasera, alle ore 20, nella Chiesa di San Rocco gli allievi della classe di organo del maestro Francesco Bongiorno eseguiranno musiche di Mendelssohn, Bach, Franck, Beethoven e Rawsthorne. Lo scopo divulgativo e sociale si affianca all’intento didattico della nostra Istituzione che vuole sul palco gli studenti, futuri eredi del serio lavoro svolto da tutti i docenti del Conservatorio di Musica di Matera in questi anni. «Al centro della nostra attenzione - spiega il direttore del Conservatorio materano, Saverio Vizziello - c’è il futuro professionale dei giovani musicisti, bisognosi di esperienza sul campo, per questo il bisogno di progettare una stagione di concerti a loro dedicata». La rassegna concertistica dislocata nei vari quartieri e borghi di Matera prevede organici dal piccolo Ensemble da Camera, solisti all’Orchestra. Il progetto coinvolge tutti i Dipartimenti inaugurati e creatisi democraticamente in seno al Conservatorio di Musica a partire da gennaio 2009. cultura@luedi.it

Con l’Onyx a spasso nei Sassi MATERA - Nuovo appuntamento con il cartellone del Gezziamoci 2009. Le note passeggiate dell’Onyx che coinvolgono non solo giovani, ma tanti adulti ed anziani che proprio a spasso per la città possono ritrovare colori, atmosfere e storie a volte sconosciute che vengono raccontate da architetti, storici, esperti e guide turistiche coinvolte direttamente nella costruzione e nella valorizzazione di angoli della città dei Sassi accanto alle degustazioni gastronomiche e ai concerti dal vivo, alla presentazione di libri e alle più svariate occasioni di sviluppo della cultura locale. Nel pomeriggio di sabato, con inizio alle 18.30, da piazza Pascoli la passeggiata, accompagnata da Michele Morelli, porterà sulle tracce del Museo demoetnoantropologico . Seguirà la proiezione di immagini sul cicloturismo in Basilicata, a cura di Ferula Viaggi. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Domenica 7 giugno 2009

IN SCENA

CinePrime Conclusi i lavori per ospitare il set. Oggi l’avvio delle riprese

Rubini pronto al primo ciak nella vecchia stazione di Irsina IRSINA - La vecchia e solitaria stazione di Irsina, si è rifatta il trucco. Dopo alcuni mesi di intense attività lavorative, sono terminati i lavori di restauro. Adesso é tutto pronto per ospitare il set cinematografico del prossimo film di Sergio Rubini. Il primo ciack, dicono i bene informati, forse già stamattina. Il colore paglierino, che ha ridato un nuovo look alla vecchia stazione di Irsina, in questi giorni si è perfettamente integrato con le dorate distese di grano, che proprio in quest'ultimi giorni entra nel pieno della maturazione. Il lungometraggio racconterà della «vita di un capostazione, ambientato in un paese della vicina Puglia, ricco di emozioni e di sentimenti, vissuto negli anni sessanta». Dal cast degli attori, spiccherebbe la presenza di due famosi personaggi dello spettacolo: Anna Falchi e il sex symbol Riccardo Scamarcio, anche lui pugliese di origine come il regista Rubini. La notizia , desta sicuramente stupore, ed una certa curiosità. Con questa occasione, sono ben tre volte in meno di dieci anni, che la bistrattata stazione, che nella realtà funge da scalo ferroviario per Irsina, torna prepotentemente sotto la lente dei riflettori. Anche se nella realtà questo luogo interessa a pochi, da quando il gestore della linea ferroviaria, decise intorno ai primi anni novanta, di eliminare il capostazione che presidiava lo stabile e provvedeva allo scambio ferroviario tra i due treni provenienti da Bari e Potenza. Rubini ritorna dunque ad Irsina, dopo poco più di dieci anni, tutti lo ricordano ancora, come attore protagonista nel film “Del perduto amore” girato quasi interamente ad Irsina dall'attore regista, Michele Placido insieme ad un cast di primo livello tra i quali figuravano Giovanna Mezzogiorno, Fabrizio Bentivoglio, Rocco Papaleo, Enrico Loverso. cultura@luedi.it

In alto Sergio Rubini e Riccardo Scamarcio, in basso una scena del film “Del perduto amore” girato per la gran parte a Irsina

Il Pinocchio dei bambini I COLORI dei bambini, l'emozione dei genitori, il ruolo fondamentale dei docenti e dei coordinatori del Centro Europeo di Drammaturgia. Sono stati questi i motivi trainanti del saggio musicale, dal titolo Pinocchio, svoltosi presso il Teatro Nuovo del Seminario Maggiore di Potenza, organizzato dal Cde e dal VI circolo di Potenza, scuola elementare di contrada Giuliano. Pinocchio, liberamente ispirato dal romanzo di Collodi ha allietato la serata dei tanti presenti, che hanno ammirato le gesta dei giovani alunni, ben trentacinque dalla prima classe fino alla quinta che hanno partecipato al progetto, avviato dal direttore didattico Felicetta Pittaro, dal titolo: “Teatro per le primarie”. La storia di Pinocchio, interpretato da Pierpaolo Nolè, alunno della classe quarta, è stata vissuta con gli occhi vispi dei protagonisti di una piece davvero atipica e senza dubbio importante sul piano della versatilità scenica. Fra colpi di scena e un po' di paura gli alunni hanno raccontato l'avventura di una balena senza denti che sa contare fino a venti, di un falegname di nome Geppetto, che per amore mette il giubbetto, di una fatina chiamata Turchina e di un burattino che divenne bambino. L'interpretazione dei trentacinque alunni è stata coordinata dagli operatori del Centro Europeo di Drammaturgia Luciana Micuc-

ci, Bruno Pace, Patrizia Dore e Sonia Vitacca, e dalle insegnanti Adriana Rosa, Carmela Urciuolo e Giuseppina Colasurdo. I bambini vestiti “multicolor” hanno fatto spellare le mani al pubblico presente durante i quaranta minuti di piece teatrale, condita da gag, battute esilaranti e scene mozzafiato. Un vero bagno di gioia e amore nella fiaba di Pinocchio quello che ha visto protagonisti Rocco Acierno, Leonardo Colangelo, Giuseppe Foscolo, Gabriele Lucia, Maria Pia Nolè, Federica Restaino, Giovanna Summa, Antonio Vaccaro, Alessia Misino, Raffaele Moliterni, Rosa Ilari, Lucia Santarsiero, Antonio Summa, Giada Telesca, Angela Becce, Salvatore Lucia, Nicola Marino, Salvatore Nolè, Raffaele Mario Scozzari, Maria Elena Summa, Vito Summa, Salvatore Vaccaro, Carmen Cavallo, Domenico Coviello, Luciana Mecca, Pierpaolo Nolè, Angelo Summa, Assunta Vaccaro, Francesca Pia Vaccaro, Fabio Colangelo, Giovanna Colangelo, Francesco Pio Foscolo, Adriana Nolè, Ivana Nolè, Miriam Telesca, Cristian Vaccaro e Davide Vaccaro. Una bella serata, allietata dai ringraziamenti di Felicetta Pittaro che ha apprezzato il lavoro svolto dai suoi docenti e dagli alunni. Ha salutato i presenti anche il direttore artistico del Centro Europeo di Drammaturgia, Mariano Paturzo. m.f.

MUSICA CLASSICA

A tutto swing Masterclass di una settimana del virtuoso Bruno con il trio Maragno Lezioni di piano al Duni MATERA - Il trio, Cosimo Maragno chitarrista, Giuseppe Venezia contrabbassista e special guest Achille Succi clarinettista, si è esibito, in Piazza San Pio X, nell'ambito del programma “Le passeggiate dell'Onyx 2009”. Il variegato repertorio di questa formazione musicale spazia dal filone jazz, quello più tradizionale anni Trenta, al bebop, a canzoni italiane in chiave swing jazz e bossanova. Il programma della serata ha mandato in delirio giovani di ogni età. Sono stati eseguiti i seguenti brani: “What a differenxe a day made” degli anni Trenta di Greeler/Adams, “Roma, non far la stupida stasera” di Rascel, “Indiana” di Hanley/McDonald, “I let a song of my heart” di Redmond, “Anema e core”, “Scapple from the apple” bebop del Quarantacinque di Parker, “Malafemmena” canzone napoletana in chiave swing jazz, “Secret Love” di Fain/Webster, “Moneysucle rose” degli anni Trenta di Waller/Razaf, “East of the sun” di Bowman e “Just you, just me” bossanova di Greer/Klages. «Ho sempre avuto la passione del jazz anche prima di aver conseguito il diploma in chitarra presso il Conservatorio “Duni” di Matera - confessa Maragno - Una delle caratteristiche del jazz è l'interscambiabilità. Gli stessi musicisti si possono impegnare in più progetti perché sono in grado d'interpretare diverse diramazioni del jazz, con una molteplicità di stili, come i tanti dialetti nell'ambito di una lingua comune. Il jazz è legato alla sua evolu-

di NUNZIO LONGO

zione storica e s'incarna in ogni età con un proprio linguaggio specifico, vedi dixieland e bebop. Cambiano i giri armonici, l'approccio stilistico, il linguaggio ed i ruoli degli strumenti. Per esempio la chitarra, nel dixieland, ha il ruolo di accompagnamento e nel bebop diventa strumento solista, oltre che ritmico. I vari strumenti interagiscono improvvisamente e contemporaneamente in temi standard suonati in tutte le salse. All'orecchio profano è difficile rintracciare linee melodiche diversamente suonate da altri artisti anche di epoche diverse». «Stasera abbiano eseguiti brani di musica jazz degli anni TrentaQuaranta e, per la prima volta, canzoni italiane in stile jazzistico, oggetto di registrazione, nel prossimo autunno. - riferisce Venezia -Il Conservatorio apre orizzonti musicali e fornisce un ottimo metodo di studio. La musica jazz, per essere suonata ad un alto livello, necessita di dedizione costante». nu.lon

MATERA - Saverio Vizziello, direttore del Conservatorio “Duni” di Matera, punta alla formazione di alto livello con la promozione di una masterclass di pianoforte, gratuita e della durata di una settimana. Docente è l'illustre pianista Carlo Bruno, allievo ed erede spirituale del grande maestro napoletano Vincenzo Vitale (1908 -1996), inventore di un'innovativa tecnica pianistica. Referente della masterclass la professoressa Irene Lamanna docente di pianoforte presso il Conservatorio. Hanno partecipato dieci giovani musicisti diplomati e del corso superiore in pianoforte, selezionati tra i migliori. Barberio Valentina, del corso della professoressa Marconi, ha eseguito “Ballata” op. 38 di Chopin e “Preludi” N. 1-5-12 Libro I e “Preludi” N. 2-5-6 Libro II. Fabio Fernando, del corso della professoressa Fiamma ha eseguito “Sonata” op. 57 di Beethoven e “Fantasia” op.15 di Schubert. De Natale Marica, del corso della Fiamma ha suonato “Ballata” op. 38 e “Mazurca” op. 24 N.4 di Chopin. Cicala Michele del corso della Fiamma ha suonato “Preludio” op. 3 N.2 e “Rapsodia” op. 79 N.1 di Brahms. Masilla Mimma, del corso della professoressa Montemurro ha suonato la “Sonata” op. 101 di Beethoven e “Preludio Corale e Fuga” di Franck. Paolicelli Gabriella, del corso della professoressa Montemurro ha eseguito “Studio” op. 10 N.8 e “Danza di gnomi” di Liszt. Clemente Antonella, del corso della Montemurro ha suonato “Sport e Divertissements” di Satie. Bollettieri Antonio, del corso del professor Enzo De Filpo ha suonato “Wanderer-Fantasie” di Schubert e “Quadri di un'esposizione” di Musorgskij. Guida Grazia, del corso della professoressa Lamanna, ha suonato “Ciaccona in re minore” di Bach-Busoni. Michelangelo Angiulli, del corso della professoressa Lamanna, ha eseguito “Novelletta” op. 21 di Schumann. «Questa masterclass ministeriale, richiesta dal Conservatorio, ha lo scopo d'interloquire con diverse scuole internazionali di pianoforte e svilup-

pare l'abilità di lettura del testo. - riporta Bruno - Il seminario, rivolto ai diplomati ed agli allievi dei corsi superiori, permette al docente di tesorizzare le pregresse esperienze. Sono napoletano, ho intrapreso lo studio del pianoforte all'età di dieci anni ed ho frequentato il Conservatorio “San Pietro a Maiella” della mia città. Ho tenuto novecento concerti in giro per il mondo. Sono stato allievo del maestro Vincenzo Vitale e da lui ho appreso due punti fondamentali: tecnica innovativa per bilanciare il peso degli arti superiori e facilitare il rilassamento muscolare e fedeltà interpretativa della partitura. Il maestro Vitale era unico per genialità artistica e dedizione esclusiva alla docenza. La nostra scuola è meglio conosciuta all'estero perché in Italia c'è molta competizione tra musicisti. I concorsi internazionali italiani sono gremiti di stranieri preparati. La scuola italiana è in decadenza. L'insegnamento e l'attività concertistica s'intersecano». cultura@luedi.it

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52 Cultura e Spettacoli


La salma rimpatriata negli Stati Uniti. I parenti non credono al suicidio

La famiglia di Carradine chiede aiuto all’Fbi BANGKOK - Resta sempre fitto il mistero attorno alla morte di David Carradine, l'attore americano trovato cadavere giovedì scorso in un lussuoso albergo a Bangkok. Tanto fitto che la famiglia Carradine ha chiesto l’intervento dell’Fbi nelle indagini sulla morte del congiunto. La polizia thailandese ha riferito subito di un presunto suicidio, per poi precisare che l’attore potrebbe invece essere deceduto per soffocamen-

no stati resi noti in un battibaleno dai mezzi di comunicazione locali. La famiglia dal canto suo non ritiene che l'attore possa essersi suicidato e vuole che sia fatta chiarezza sulle imbarazzanti circostanze della morte. Proprio per questo, Mark Geragos, legale di Keith Carradine (fratello dell'attore morto, ndr), ha dichiarato alla Cnn che la famiglia ha già incontrato i funzionari dell’Fbi per sollecitare un loro intervento a fianco delle

autorità thailandesi incaricate delle indagini. «Ci vorranno quattro settimane almeno perché la polizia thailandese, che vuole attendere anche i risultati degli esami tossicologici, sia in grado di dire come è morto l'attore. Il suo corpo, nel frattempo, è stato rimpatriato negli Stati Uniti. Intanto, emergono dettagli sulle ultime ore di Carradine, che era a Bangkok per girare il suo ultimo film.

Un amore finito e la guerra tra licantropi e vampiri

di FRANCESCO GALLO ROMA – Poesia, orrore, un amore finito e la spaventosa guerra tra licantropi e vampiri. È quello che si vede nel primo trailer (1.48 di durata) di The Twilight Saga: New Moon, secondo episodio della tetralogia vampiresca con Robert Pattinson e Kristen Stewart. Uscito tra domenica e lunedì scorsi, durante la notte degli Mtv Movie Awards, il trailer risulta già tra i più cliccati su Internet. Si parte bene, tra poesia, romanticismo e orrore. È il giorno del diciottesimo compleanno della bella Isabella Swan. Lei è felice, ma un piccolo incidente domestico (si taglia un dito da cui escono poche gocce di sangue) riesce a mettere in crisi la tranquillità di questa giornata in compagnia del fascinoso fidanzato-vampiro Edward Cullen e della famiglia di lui. Insomma, come si vede puntualmente nel trailer, le ripercussioni di questo piccolo incidente sono tali da convincere i Cullen ad abbandonare la cittadina di Forks, e Edward a lasciare Bella con la fatidica frase: “ti ho promesso che non ti avrei mai più messa in pericolo. Questa è l’ultima volta che mi vedi». La ragazza vive così un lungo periodo di solitudine e tristezza, in cui taglia i ponti con le proprie amicizie e si rinchiude in se stessa, fino alla quasi casuale riapparizione nella sua vita di Jacob Black (Taylor Lautner) , il giovane indiano Quileute che per primo aveva fatto nascere in lei i dubbi sulla vera identità dei Cullen. Più la loro amicizia-amorosa si rafforza, più per Bella sembra ritornata quella normalità che le mancava da tempo. Ma è una pace che durerà

to o persino per un attacco di cuore. «Aveva una corda attorno al collo e un’altra attorno al suo organo sessuale, legate insieme e attaccate al guardaroba» della camera, ha detto venerdì ai giornalisti il generale Worapong Siewpreecha della polizia di Bangkok, accennando a un gioco autoerotico finito male. L'ambasciata statunitense si è lamentata della mancanza di privacy nelle indagini, visto che i particolari sul decesso so-

Twilight, arriva il sequel tra poesia e orrore

Una scena da The Twilight Saga: New Moon

ben poco. La sua quiete sarà turbata infatti da strani e misteriosi eventi. Tra i quali, una strana serie di omicidi ai margini della foresta e l’apparizione di nuove, strane creature della notte. All’improvviso Bella si ritroverà così attratta dal mondo dei lupi mannari, nemici ancestrali dei vampiri, e la sua lealtà verrà messa a dura prova. Scritto da Melissa Ro-

senberg e diretto da Chris Weitz, New Moon, le cui riprese sono in corso anche in Italia, a Montepulciano, uscirà il 20 novembre 2009 (mentre il terzo episodio, Eclipse, diretto da David Slade il 30 giugno 2010), il film pone altri interrogativi non da poco. Uno su tutti: Bella sceglierà alla fine di diventare un vampiro? Pubblicato per la prima volta nel 2005 negli USA (e nel

2006 in Italia), Twilight è il primo di una serie di romanzi sul mondo dei vampiri. Il secondo romanzo, New Moon (2006), e il terzo, Eclipse (2007), sono stati seguiti da un quarto libro, Breaking Dawn, uscito ad agosto 2008 in USA e ottobre in Italia. Una curiosità l’autrice Stephenie Meyer è una signora mormona che ha ammesso più volte di non amare i film horror nè

di aver mai letto il Dracula di Bram Stoker. La trama: Bella Swan partecipa alla festa per il suo diciottesimo compleanno organizzata dalla famiglia Cullen. Finisce però col ferirsi con la carta di un regalo, scatenando la sete incontrollabile di Jasper e la sua reazione violenta. Edward interviene per proteggerla dall'attacco e si rende conto che per Bella lui e la sua famiglia sono una fonte perenne di pericolo. Così i Cullen decidono di lasciare Forks e Bella nella speranza che la ragazza lo dimentichi. Bella cade in una profonda depressione. Dopo circa sei mesi, Bella esce da questa crisi ma solo parzialmente grazie all'amicizia di Jacob Black. Questa amicizia viene presto messa in crisi da un nuovo segreto: Jacob Black sviluppa il gene del licantropo, nemici naturali dei vampiri ma deve tenerglielo nascosto e le sta lontano. Bella viene a conoscenza di questo segreto e i due ragazzi ricominciano a frequentarsi. Disperando del ritorno di Edward, Bella si dà, con la complicità di Jacob, a passatempi pericolosi...

Nel ’79 morì il grande attore «Ogni tanto fa bene cambiare». E strizza l’occhio a Striscia

John Wayne, mito lungo 30 anni di GIORGIO GOSETTI ROMA – Come nasce una leggenda? Quella di John Wayne, l’attore più carismatico nella storia di Hollywood, l’uomo americano per eccellenza (almeno prima degli anni '70), fu forgiata dal suo protagonista passo dopo passo e rimane intatta a 30 anni dalla morte, per un tumore allo stomaco, l’11 giugno del 1979. Figlio di un farmacista immigrato britannico di prima generazione ed eroe della guerra civile, con bollente sangue irlandese nelle vene per parte di madre, approdò (ecco la leggenda) al cinema per puro caso. Wayne si fece vedere a cavallo, divenne amico di un giovanissimo aiuto-regista, John Ford, strappò il primo contratto: 75 dollari a ruolo per la Fox Film Corporation. «Io non recito, reagisco» amava dire di sè dimostrando quella sottile autoironia che mise in mostra negli an-

ni '70 quando gli studenti di Harvard, tacciandolo di fascismo e ironizzando sul suo machismo, gli assegnarono il premio Palle d’Acciaio. Wayne si presentò a sorpresa a ritirare il riconoscimento a bordo di un carro armato e in uniforme da marine. Spetta all’amico John Ford rilanciarlo, nella parte del pistolero di Ombre Rosse (1939). Da allora i due lavorarono insieme venti volte in 35 anni, fino a quando toccò a Wayne dare l’estremo saluto al più grande regista americano. Alcune delle interpretazioni di John Wayne per Ford sono entrate nella storia del cinema, a cominciare dal formidabile Ethan di Sentieri Selvaggi. I suoi film sono oltre 150, innumerevoli le annate (più di venticinque) in cui entrò nella lista dei 10 attori più popolari dell’anno; uno solo l’Oscar vinto (per Il Grinta, quasi un premio alla carriera) ed appena due le nominations.

Un tumore allo stomaco lo stroncò

Mammucari a Sarabanda Condurrà il quiz musicale con Belen di TITTI SANTAMATO ROMA – La conduzione del quiz musicale Sarabanda, con un occhio a Striscia la Notizia. Dopo Scherzi a parte, Teo Mammucari, si butta a capofitto in altri progetti, incominciando proprio dal quiz musicale lanciato da Enrico Papi su Italia 1, che da domani alle 18.50, si trasferisce su Canale 5, la rete ammiraglia di Mediaset. Mammucari sarà in coppia con Belen, la regia è di Roberto Cenci. «Ho telefonato ad Enrico, con lui non c'è nessun problema – dice Teo Mammucari Mammucari all’ANSA – anch’io ho vissuto il passaggio di testimone con programmi di successo come Libero, Distraction, Veline. È vero che quando si lascia una trasmissione si prova dispiacere, ma fa bene a chi la lascia e al pubblico che incomincia a stancarsi. Bisogna cambiare». Nel format sono rimasti due giochi storici (L'asta musicale e la scalata finale del 7x30), ma ce ne sono anche due inediti: Extracanto e KaraTeo. Nel primo i concorrenti dovranno carpire i titoli delle canzoni dalle interpretazioni di turisti stranieri raccolte per strada, mentre nel secondo dovranno continuare con il giusto refrain, le canzoni interrotte da Mammucari. «Adesso che Scherzi era andato bene, è una

bella sfida per me affrontare il preserale», dice il conduttore che «non balla, non canta come Belen», ma è autore della sigla Muoviti, su cui però l’inventore del tormentone Anvedi come balla Nando, non vuole approfondire. Indiscrezioni lo danno in pole position per Striscia la Notizia. «Sono 'in panchinà – spiega Mammucari – C'è una rapporto di fiducia di lunga data con Antonio Ricci, mi ha fatto una proposta, non so se accadrà. Striscia ha già suoi conduttori, non so dove mi vuole posizionare». Lo scorso anno, si era vociferato di un suo ritorno alle Iene: «Ho visto Luca e Paolo molto dispiaciuti, sono sei anni che fanno questo programma e ho molto rispetto. Certo se me lo offrissero, lo rifarei». I suoi esordi sono da animatore, come Fiorello, e gli piacerebbe approdare ad un Teo Mammucari show. «Mi piacerebbe moltissimo – dice – ma ci si arriva a passi, conquistare il pubblico in generale non è facile a meno che non si eviti di dare importanza all’audience e si passi a Sky. E io in questo momento non ci penso per niente, sto benissimo». Dopo Scherzi a parte, Mammucari si ritrova a lavorare con Belen. «Le ho detto di concentrarsi più sul lavoro e meno sul gossip».

PERSONAGGI MADONNA

Nuovo video per Miles Away

Madonna

MILANO - Tanto bianco e nero, immagini degli ultimi concerti e le citta' visitate dal suo Sticky and Sweet Tour: e' il nuovo video ufficiale di 'Miles Away' di Madonna. Quasi un viaggio virtuale in cui la regina del Pop guida i suoi fan. Madonna sara' in Italia a luglio: il 14 a Milano allo stadio San Siro, il 16 a Udine allo stadio Friuli. Un concerto attesissimo di una grande artista. CAMERON DIAZ

Il lato B più grosso

Cameron Diaz

È PROPRIO vero che non si è mai contenti: chi ce l'ha troppo grosso lo vorrebbe più aggraziato e chi, come Cameron Diaz, ne ha uno small lo sogna più sontuoso. Stiamo parlando del sedere, e del fatto che alla bellissima attrice hollywoodiana di origini cubane non dispiacerebbe sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica per aumentare la misura degli slip. «Vorrei avere un aspetto più voluttuoso», riferisce Us Weekly. SUSAN BOYLE

Ritorno dalla clinica

Susan Boyle

SUSAN sta meglio, ed è uscita dalla clinica «felice e rilassata». Ad annunciarlo è il fratello della cantante- fenomeno mediatico, che nel giro di un paio di mesi è passata dal totale anonimato alla fama. ''È molto più felice - ha assicurato Gerry Boyle - e sembra essere tornata se stessa». Attualmente SuBo si trova in un appartamento a Londra, «Si è resa conto che il suo sogno è diventato realtà e ora sarà davvero una cantante».

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Spettacoli e televisione 53

Domenica 7 giugno 2009


Domenica 7 giugno 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Meglio evitare distrazioni nel lavoro: i giochi si stanno facendo proprio in questi giorni. Sentimenti in crescita.

TORO 21/4 - 20/5

Qualche difficoltà economica non deve bloccare il vostro ingegno per gli affari. Non compromettete l'attuale equilibrio sentimentale.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Il vostro difetto più pericolo nel lavoro è l'indecisione, potrebbe farvi perdere buone occasioni. Equilibrio sentimentale precario.

CANCRO 22/6 - 22/7

Le vostre proposte di lavoro saranno accettate dai superiori senza faticare troppo. In amore siete usciti dal tunnel.

LEONE 23/7 - 23/8

Le persone che lavorano con voi tenteranno di influenzarvi per vari motivi: tenete duro. Incontrerete in serata persone interessanti.

VERGINE 24/8 - 22/9

Dovete essere più agguerriti nel sostenere le vostre ragioni nel lavoro. Un incontro vi farà dimenticare le delusioni sentimentali.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Non pretendete troppo dalle vostre energie: dosatele perché nel lavoro vi saranno indispensabili. Chi vi ama aspetta un cenno da voi.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Concentrate i vostri sforzi in un'unica direzione se volete concludere qualcosa nel lavoro. Vicina la riconciliazione con il partner.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro dovrete seguire alla lettera il vostro progetto anche se ci sono delle difficoltà. In amore siete in fase di rilancio.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Prospettive eccellenti: i vostri progetti di lavoro vi avviano verso la soluzione migliore. Non trascurate chi vi ama.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Evitate grossi contrasti con soci o collaboratori usando la diplomazia. In amore siete insofferenti agli impegni.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

UO mostra volto = Uomo stravolto;

Nel lavoro come nella professione la cosa più importante è essere determinati e vederci chiaro. Il vostro cuore è libero, ma per poco.

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54 Rubriche


SPORT

14.00

21.05

PRIMA SERATA

Kimi Raikkonen

TELEFILM NCIS

21.00

RUBRICA

SERIETV

21.30

21.10

FILM

Milena Gabanelli

I Cesaroni

Daylight Trappola nel tunnel

FILM

13.55

21.30

L’incantesimo del lago

RUBRICA Vincenzo Venuto

06.00 -TeleromanzoIncantesimo 10 07.00 -RubricaSabato & domenica 09.30 -DocumentarioStella del sud 10.00 -RubricaLinea Verde Orizzonti Estate 10.30 -RubricaA sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -RubricaLinea verde 13.10 -RubricaRai Sport Automobilismo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 13.40 -RubricaPole Position 14.00 -Sport Formula 1 - Gran Premio di Turchia - Automobilismo 15.45 -RubricaPole Position 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 16.35 -EVENTO Premio internazionale del Vino 18.20 -TelefilmL'ispettore Derrick 19.05 -TelefilmIl commissario Rex 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e magia psiche 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 09.45 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.50 -RubricaRai Sport Numero Uno 10.00 -SportGP 2 - Automobilismo 11.30 -RubricaMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade - di musica 13.45 -Real TvItalian Academy 2 17.00 -TelefilmIl commissario Kress 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -RubricaNumero 1 18.25 -Sit ComPiloti 18.50 -TelefilmLa peggiore settimana della nostra vita 19.35 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia

07.45 -RubricaE' domenica papà 08.15 -Serie TvTaratabong 08.30 -RubricaArturo e Kiwi cucina per cuccioli 08.35 -RubricaRai Fiction - I cartoni dello Zecchino d'oro 09.30 -FilmMio figlio professore con A. Fabrizi - regia di Renato Castellani (Ita) - 1948 11.15 -NewsTGR Buongiorno Europa 11.45 -NewsTGR RegionEuropa 12.00 -NewsRai Sport Notizie 12.25 -RubricaTeleCamere 13.25 -DocumentarioTimbuctu 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -DocumentarioSenza confini Storia del commissario Palatucci 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 17.50 -VideoframmentiRitratti: Peppino De FIlippo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.50 -RubricaLe frontiere dello spirito 09.25 -TelegiornaleTgCom 09.30 -ShowCiak Junior 10.00 -TelefilmFinalmente arriva Kalle 11.00 -FilmA Gillian per il suo compleanno con Michelle Pfeiffer, Peter Gallagher - regia di Michael Pressman (USA) - 1996 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13.40 -TeleromanzoElisa di Rivombrosa 15.40 -FilmA proposito di Henry con Harrison Ford, Annette Bening - regia di Mike Nichols (USA) - 1991 17.40 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.10 -Film TvIl paradiso / Altro lato del paradiso - 1° parte - Avventura con C. Gorham - regia di Mitch Davis (USA) - 2001 08.55 -TelefilmVita da strega 09.30 -DocumentarioBasilicata 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -ShowPianeta Mare 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -ShowPianeta Mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -TelefilmLe comiche di Stanlio e Ollio 14.45 -FilmFinché c'è guerra c'è speranza con A. Sordi - regia di Alberto Sordi (Ita) - 1974 17.10 -Film TvMiracolo a Sage Creek con T. Abell - regia di James Intveld (USA) - 2005 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.20 -Previsioni del tempoMeteo 19.35 -TelefilmColombo

07.00 -Cartoni 10.55 -TelefilmRobin Hood 11.50 -Rubrica Grand Prix 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 12.55 -Previsioni del tempoMeteo 13.00 -Sit Com La vita secondo Jim 13.55 -Film L'incantesimo del lago 15.40 -Film Tv Inferno di fuoco - Drammatico con D.B. Sweeney - regia di Steven Quale (USA, Canada, Germania) - 2002 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -Sit Com Tutto in famiglia 19.30 -Film Kangaroo Jack - Prendi i soldi e salta con J. O'Connell - regia di David McNally (USA) - 2003

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -AttualitàLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmAnni luce 14.00 -FilmIl tesoro dell'Africa con Humphrey Bogart, Gina Lollobrigida, Jennifer Jones, Edward Underwood - regia di John Huston (USA) - 1953 16.00 -DocumentarioDoc_Humphrey Bogart 17.00 -RubricaMovie Flash 17.05 -FilmAmmutinamento del Caine con Humphrey Bogart, Van Johnson, Fred MacMurray, José Ferrer, Robert Francis - regia di Edward Dmytryk (USA) - 1954 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.20 -Miniserie Il bambino sull'acqua 23.15 -Talk ShowPorta a porta

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Telefilm N.C.I.S. 21.45 -TelefilmNumb3rs 22.40 -TelefilmLife on mars 23.35 -RubricaLa Domenica Sportiva Estate

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.00 -Rubrica Report 22.40 -Talk Show Globbest 23.30 -NewsTg3 speciale elezioni

20.40 -Show Paperissima sprint 21.30 -Serie Tv I Cesaroni 22.45 -Show Zelig Off

21.10 -Film Daylight - Trappola nel tunnel con Amy Brenneman, Dan Hedaya, Sylvester Stallone - regia di Rob Cohen (USA) - 1996

21.25 -Film The librarian - Alla ricerca della lancia perduta con Noah Wyle, Sonya Walzer regia di Peter Winther (USA) 2004 23.20 -TelefilmStandoff

20.30 -Real Tv S.O.S. Tata 21.30 -Rubrica Missione Natura

00.30 -TelegiornaleTG 1 03.00 -TelegiornaleTg 1 Notte - Benjamin 03.35 -VideoframmentiSuperStar 04.05 -Film TvDon Matteo 05.20 -VideoframmentiHomo Ridens 05.40 -RubricaUltime dalla notte...

00.50 -TelegiornaleTg 2 01.10 -RubricaSorgente di vita 01.40 -Real TvItalian Academy 2 02.20 -RubricaInconscio e magia psiche 03.00 -TelefilmSecrets 03.45 -VideoframmentiCercando...

23.45 -TelegiornaleTg Regione 23.50 -NewsTg3 speciale elezioni 02.00 -RubricaAppuntamento al cinema 02.10 -AttualitàRai News 24

00.15 -TelefilmBig shots 01.30 -TelegiornaleTG5-Notte 02.00 -ShowPaperissima sprint 03.05 -FilmSoldi facili.com con A. Garcia - regia di Mick Jackson (USA) - 2002 05.30 -TelegiornaleTG5-Notte

23.40 -FilmTaxi Driver con R. De Niro - regia di Martin Scorsese (USA) - 1976 01.55 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.10 -FilmGiugno '44: sbarcheremo in Normandia 03.45 -TelefilmIl Commissario Moulin

01.15 -NewsStudio Sport 02.05 -FilmArrivano i Johnson con V. L. Williams - regia di Christopher Erskin (USA) - 2004 03.55 -TelefilmHighlander 05.45 -NewsStudio Sport

23.45 -RubricaSpeciale TG La7 00.40 -NewsSport 7 01.10 -TelegiornaleTg La7 01.30 -RubricaMovie Flash 01.35 -FilmScugnizzi con L. Gullotta - regia di Nanni Loy (Italia) - 1989

leTrame

LA 7

ORE 14.00

IL TESORO DELL’AFRICA con H. Bogart, G. Lollobrigida - regia di John Huston (Usa) - 1953 Mentre aspettano di imbarcarsi con destinazione Africa per mettere le mani su un giacimento di uranio, Billy e sua moglie Maria incontrano i coniugi Harry e Guendalina. Nel corso della traversata scoppiano alcuni litigi tra gli uomini di Billy e Harry il quale, venuto a conoscenza dei loro progetti criminali, minaccia di denunciarli; la decisione non cambia nonostante Maria...

RETE 4

ORE 21.10

DAYLIGHT - TRAPPOLA NEL TUNNEL

RETE 4

ORE 14.45

FINCHÈ C’E’ GUERRA C’E’ SPERANZA con A. Sordi, S. Monti, A. Cutolo - regia di Alberto Sordi (Ita) - 1974 Pietro Chiocca vendeva pompe idaruliche e guadagnava bene. Ora vende armi ai Paesi del Terzo Mondo, e guadagna ancora di più, con affari sempre più loschi. Quando viene pubblicamente definito "mercante di morte", sarebbe disposto a tornare ad un'attività onesta, ma la famiglia non è d'accordo...

ITALIA 1

ORE 21.25

THE LIBRARIAN - ALLA RICERCA DELLA LANCIA PERDUTA

con S. Stallone, A. Brenneman - regia di Rob Cohen (Usa) - 1996

con L. Brenner, J. Curtin, O. Dukakis regia di Peter Winther (Usa) - 2004

Il tunnel sottomarino che unisce l'isola di Manhattan al New Jersey viene attraversato ogni giorno da un numero enorme di pendolari. Una sera, durante l'ora di punta, un incidente stradale causa un'esplosione devastante: il tunnel si trasforma in un inferno di lamiere contorte mentre gli scoppi di combustibile si succedono inarrestabili...

Un manoscritto dai misteriosi poteri magici viene rubato dagli archivi in cui è custodito. Flynn Carsen, un impiegato della biblioteca che conosce i segreti del libro e il suo enorme valore, si mette sulle sue tracce. Per fortuna, accanto al tranquillo bibliotecario c'è Nicole Noone, un'esperta di arti marziali...

CANALE 5

ORE 15.40

A PROPOSITO DI HENRY con H. Ford, A. Bening, B. Nunn, M. Allen - regia di Mike Nichols (Usa) - 1991 Henry è un abile avvocato. Il suo ultimo successo professionale è avvenuto a spese di un poveraccio, un tale Matthews, che aveva citato in tribunale i responsabili e i medici di un ospedale per un errore terapeutico che gli aveva procurato danni irreversibili. Henry, occultando delle prove, aveva fatto scagionare i suoi assistiti. Una sera però l'avvocato viene ferito gravemente durante...

RETE 4

ORE 23.40

TAXI DRIVER con R. De Niro, H. Keitel, J. Foster - regia di Martin Scorsese (Usa) - 1976 Travis è un reduce del Vietnam segnato dall'esperienza bellica. Soffre d'insonnia e perciò si fa assumere come taxista per i turni di notte. A contatto quotidiano con il peggio di New York la sua situazione peggiora. Respinto da una ragazza perbene che ha tentato di corteggiare, Travis ripiega sulla violenza: armato fino ai denti organizza una spedizione punitiva in un sordido bordello...

Boom di ascolti per Matrix RAI UNO L'eredita' Affari tuoi gold Il caso thomas crawford L'eredita' la sfida

ora 19.49 20.40 21.22 18.50

ascolto 4.815 4.787 4.603 3.068

RAI DUE Medici in prima linea Tg2-costume e societa' Tg2-si,viaggiare Pres.l'era glaciale

21.04 13.31 13.48 23.17

2.771 1.998 1.420 1.249

RAI TRE Un posto al sole Delitti inquietanti Elezioni europee. Blob di tutto di piu'

20.30 21.52 21.01 20.00

2.404 2.017 1.574 1.448

CANALE 5 Striscia la notizia Beautiful I cesaroni Cento vetrine

20.43 13.41 21.22 14.13

6.482 4.318 4.025 3.834

ITALIA 1 I simpson Boat trip Detective conan Dragon ball gt

14.32 21.13 14.08 13.42

2.547 2.363 2.191 2.101

RETE 4 L'arte della guerra Tempesta d'amore Nikita Sessione pomeridiana

21.14 19.54 20.29 14.09

1.871 1.750 1.748 1.334

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 55

Domenica 7 giugno 2009


La memoria teatrale di Pesce Abbuffata elettorale tre kg in più

FIAT

Sindacati allarmati Nessuna convocazione

Gelataio del Due Torri alla Germania

L’arte americana in biblioteca La dieta secondo Rosanna

dalla pagina 13 a 20

a pagina 10

Anno 8 n.119€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Domenica 7 giugno 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

SPORT

Elezioni di ANGELO LUCANO LAROTONDA

DAVANTI AL SEGGIO

Scirea in archivio la prima giornata

A Potenza ha votato il trenta per cento

continua a pagina 11

Genzano ultima chiamata

Nigro a Matera e Santarsiero a Potenza dalla pagine 6 a 9

L’indagine di Woodcock

“I colleghi di Roma non sono fannulloni” Energica difesa dell’ufficio stampa della Regione

VOLLEY Medical Center parte in salita la finale play off

a pagina 21

Dopo l’inchiesta del Quotidiano Il coraggio di vivere i propri sentimenti lettera di un gruppo di gay potentini

BASKET Colangelo: «Fusione? non so»

a pagina 11

POTENZA

A Matera sfiorata la tragedia per un muratore marocchino regolare. L’intervento dei carabinieri

Crolla l’impalcatura grave operaio extracomunitario

Coltellate davanti ad un bar di via del Gallitello Un ferito a pagina 26 a pagina 35

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IERI pomeriggio, mentre mi recavo al seggio elettorale, ho immaginato di vedere, posta dinanzi alla porta d'ingresso, la statua di una giovane donna in piedi con papaveri e spighe nella mano sinistra e la destra appoggiata ad una colonna. Col suo vestito verde simboleggiava la prima fioritura della primavera, che fa presagire il raccolto.

Prime schede nell’urna

Elezioni: per alcuni le uniche emozioni.

CALCIO Il Potenza tenta Innocenti


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