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Brevi dal mondo

A fuoco la cabina di un altro Airbus

GUAM (AUSTRALIA)–Ancora guai per Airbus. Un modello 330-200 della compagnia low cost australiana, Jetstar, è stato costretto stamane a un atterraggio di emergenza per via di un incendio nella cabina di pilotaggio. Il volo JQ20 con 203 passeggeri a bordo era partito da Osaka diretto nella cittadina di Gold Coast, a una cinquantina di chilometri da Brisbane. Dopo quattro ore il vetro destro della cabina è andato in fiamme e l’aereo è stato costretto a un’atterraggio di emergenza. Sulla dinamica dell’incidente, avvenuto sullo stesso modello di Airbus di quello Air France scomparso in Brasile, è stata aperta un’inchiesta. Intanto sul caso del volo precipitato Air France si dice poco convinta «che i sensori di velocità siano la causa dell’incidente»: questa la secca risposta di Pierre-Henri Gourgeon, direttore generale della compagnia, che ha già dovuto cedere alle minacce dei piloti di boicottare i voli se la compagnia non si fosse affrettata a cambiare sui suoi aerei almeno due sensori su tre.

Morto il bambino arso in iperbarica NAPOLI – Francesco Pio Martino, il bimbo di 4 anni rimasto gravemente ustionato lo scorso 2 maggio nell’incendio della camera iperbarica in cui a Fort Lauderdale, in Florida, veniva sottoposto a terapie per la tetraparesi spastica di cui soffriva, è morto all’ospedale di Miami. Il piccolo di San Felice a Cancello, nel casertano, era arrivato negli Stati Uniti dopo una gara di solidarietà tra i cittadini del comune campano per pagare viaggio e soggiorno della speranza. Nell’incendio, sulle cui cause non è stata fatta ancora chiarezza, è morta subito la nonna del piccolo, Vincenza Pesce, 49 anni, che lo assisteva nella terapia basata sull'ossigeno. Lutto cittadino è stato proclamato nel comune casertano.

Bertinotti: «Serve una sinistra unita o sarà un’agonia» «BISOGNA far nascere un partito nuovo della sinistra italiana, di tutta la sinistra italiana». Lo dice a La Stampa Fausto Bertinotti, che commentando il risultato delle europee osserva: «Abbiamo perso tutti. Queste elezioni, in Italia e in Europa, sanciscono la fine della sinistra novecentesca, dai comunisti ai socialisti, dai socialdemocratici ai laburisti. Se ognuno di noi non prende atto di questo fatto e non è disposto a rimettersi in discussione, non ne usciremo mai. E continueremo ad agonizzare fino alla morte»

Venerdì 12 giugno 2009

Cerimonia a Piazza Farnese a 25 anni dalla scomparsa del leader comunista

L’omaggio dei vecchi compagni per Berlinguer Il fratello Giovanni «La sua politica per troppi anni è stata sotto silenzio»

Enrico Berlinguer

ROMA – Un palco dimesso con due enormi foto di Enrico Berlinguer ai lati. Così gli ex compagni del Pci hanno voluto ricordare il segretario nel giorno del venticinquesimo anniversario della morte. A piazza Farnese un migliaio di persone hanno partecipato all’iniziativa spontanea. Tra di esse dirigenti dei partiti della sinistra italiana (dal Pd al Prc, dai Verdi al Pdci), ma anche la figlia di Berlinguer, Bianca, il regista Ettore Scola, l’attore Fabrizio Bentivoglio, lo scrittore Vincenzo Cerami. E Vezio Bagazzini, proprietario dello storico bar sot-

to Botteghe oscure: «Mi diceva di dargli del tu, ma io non ci riuscivo, stavo in una soggezione totale». Ricorda i pronostici del sabato sulle partite («figurarsi se mi permettevo di parlare di politica») e i termos di the corretto col whisky che preparava a Berlinguer prima dei comizi: «Serviva per scaldare la voce e anche perchè era timidissimo». Vezio parla dei tempi del Bottegone con nostalgia e resta un militante convinto: vota Pd e ha un’idea precisa sulla segreteria che vorrebbe. «Vi do tre nomi – dice – D’Alema, D’Alema, D’Alema».

Lui, Massimo D’Alema resta in piazza per tutta la manifestazione, partecipa alla colletta per auto-finanziarla e chiacchiera con i «compagni» che lo avvicinavano, in tanti per chiedergli di salire sul palco. Da dove diverse voci ricordano la figura di Berlinguer, a partire dal fratello Giovanni, che auspica «meno leader e più giovani» e punta il dito contro «i tanti, troppi anni in cui la politica di Enrico è passata sotto silenzio. Tra gli altri, parlano Grazia Francescato e Gennaro Migliore, Luciana Castellina, David Sassoli e Piero Fassino.

Progettavano un atto eversivo anche contro il G8

Sono tre i militari coinvolti

Brigatisti «dai capelli bianchi» Manette per sei in tutta Italia

Agguato a italiani in Afghanistan Un ferito è grave

di PASQUALE FAIELLA

di VINCENZO SINAPI

ROMA – Tra i progetti eversivi c'era quello di compiere «un fatto grosso», un attentato secondo gli inquirenti, da mettere in atto alla Maddalena, sede del G8 di luglio poi spostata all’Aquila. L'obiettivo dei presunti terroristi «dai capelli bianchi» – due degli arrestati hanno rispettivamente 57 e 60 anni – era la ricostituzione del Partito armato «nel solco tracciato dalle Brigate Rosse-Partito comunista combattente» di cui avevano ereditato il modus operandi, con i «recuperi strategici» e le conversazioni criptate, oltre che «attaccare il cuore dello Stato». In manette sei persone: in carcere è finito quello che la Digos di Roma e la procura della Repubblica della Capitale, considerano il capo della cellula terroristica, l’ex Br Luigi Fallico, 57 anni, soprannominato “il corniciaio”, o “il gatto” ai tempi della militanza come fiancheggiatore del partito armato negli anni '70. L’inchiesta era cominciata due anni fa: al lavoro il coordinatore del pool antiterrorismo della procura di Roma, Pietro Saviotti e il pm Erminio Amelio. Oltre che la Digos, decisivo è stato il contributo di analisi e investigazione dell’Aisi. La Digos ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Maurizio Caivano. In carcere anche è finito un altro presunto terrorista di mezza età, Bruno Bellomonte, esponente dell’indipendetismo sardo, 60 anni, arrestato mentre era a Roma per incontrare Fallico. Misura cautelare in carcere anche per Beniamino Vincenzi, 38 anni, anche lui arrestato nella capitale. A Genova invece è stato catturato Riccardo Porcile, 39 anni; fermato su richiesta dei pm di Roma, sempre

ROMA – Tre paracadutisti della Folgore sono rimasti feriti nell’ennesima battaglia combattuta nell’Ovest dell’Afghanistan, a comando italiano. Nessuno è in pericolo di vita, anche se le condizioni di uno dei tre sono gravi. In vista delle attese elezioni presidenziali di agosto l’escalation della violenza non risparmia i militari italiani, in prima linea per garantire il controllo del territorio e la libera circolazione in aree finora dominate dai talebani e dai trafficanti di droga. L’AGGUATO –Un primo attacco ad una pattuglia mista di militari italiani ed afghani è avvenuto durante la notte nella parte meridionale della regione: nessun ferito. In mattinata si è ripetuto il copione, più o meno nella stessa zona, a circa 20 chilometri da Farah. Al comando di Herat confermano che è stato un agguato, un’azione «meticolosamente preparata, in modo da colpire le nostre unità al termine di una attività di rastrellamento in un’area nota per la presenza di consistenti milizie ostili». I militari afghani e i parà del 187/o reggimento Folgore, con il supporto dei carri “Dardo” dei bersaglieri, hanno risposto al fuoco, «manovrando contro il fianco avversario». Il risultato è stato tre paracadutisti feriti e «perdite non quantificate» tra gli insorti. I FERITI – I tre parà, di cui non sono stati resi noti i nomi, sono rimasti feriti uno ad un piede, uno a una mano, mentre il terzo è stato colpito sotto un’ascella: è quest’ultimo il più grave. Tutti sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale militare da campo americano di Farah. Il generale Rosario Castellano, comandante del contingente e della brigata Folgore, ha avvisato personalmente i familiari. «Sono coscienti ed hanno anche loro parlato con le rispettive famiglie», dicono da Herat, confermando che «sono tutti fuori pericolo». Il ministro della Difesa La Russa, lunedì terrà un’informativa urgente alla Camera. LUNGA SCIA DI ATTACCHI – Dall’inizio di maggio le «azioni ostili» contro gli italiani – attacchi a pattuglie, imboscate, lancio di razzi e colpi di mortaio – sono state continue. Mercoledì l’ultima violenta battaglia, nella parte settentrionale della regione ovest, a Bala Morgab: due elicotteri d’attacco Mangusta sono stati colpiti, ma non ci sono stati feriti tra gli italiani, mentre sono state «ingenti» le perdite tra gli insorti.

Le armi sequestrate dalla polizia

a Genova, Gianfranco Zoja. Ai domiciliari è finita una sesta persona in relazione all’ età avanzata Vincenzo Bucciarelli. Custodiva, secondo le accuse, una pistola di Fallico. Nell’inchiesta vi sono 15 indagati tra cui Ernesto Morlacchi, figlio dell’ex Br Pierino Morlacchi. Per tutti le accuse sono di banda armata, associazione eversiva ed armi. La Digos ha anche sequestrato tre pistole, relativi munizionamenti, bombe a mano, una mitraglietta di fabbricazione croata, micce e detonatori. Gli inquirenti sono convinti della pericolosità del gruppo e ne hanno ricostruito organigramma e obiettivi, sventati, soprattutto grazie ad intercettazioni ambientali. In una delle conversazioni Luigi Fallico ripropone il suo credo di irriducubile: «Un brigatista non va in pensione – dice – un brigatista muore brigatista». L’inchiesta, hanno sottolineato gli inquirenti, a differenza del 1999 – quando le Brigate

rosse colpirono a morte Massimo D’Antona e si riproposero dopo anni di silenzio sullo scenario della lotta armata – ha consentito stavolta di monitorare «sul nascere e sul crescere» questo gruppo. Secondo gli investigatori, inoltre, non è escluso che dagli arresti di ieri, anche in virtù della conoscenza storica tra Fallico e alcuni esponenti delle nuove Brigate Rosse, tra cui Nadia Desdemona Lioce, possano scaturire sviluppi investigativi sugli omicidi D’Antona e Biagi. In primis una pista per la scoperta dell’arma usata sia per il delitto avvenuto a Roma in via Salaria il 20 maggio del 1999, sia Biagi, a Bologna il 19 marzo del 2002, che non è stata mai ritrovata. Secondo il ministro dell’Interno Roberto Maroni, le persone arrestate nell’operazione della Digos di Roma «si accingevano a ricostruire una struttura operativa delle Brigate rosse, pronta a colpire con azioni eclatanti».

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2 In Italia e nel Mondo


Un rapporto rivela: ha fornito solo un terzo di ciò che ha promesso L’annuncio dell’Oms. E’ la prima volta che avviene nel XXI secolo

Aiuti all’Africa, Italia inadempiente Nuova influenza: è pandemia I paesi ricchi nel 2005 si impegnarono a fornire supporti alle nazioni deboli

Un gruppo di bimbi africani

LONDRA – Italia e Francia non rispettano gli impegni presi al G8 di Gleneagles nel 2005 per combattere la povertà estrema in Africa e questo comportamento rischia di compromettere gli sforzi dell’intero G8: è l’accusa lanciata dalla campagna internazionale contro la povertà One, nel rapporto 2009 che è stato presentato ieri a Londra da Bill Gates, Desmond Tutu e Bob Geldof, tra gli altri. Secondo il rapporto le cifre relative a fine 2008 mostrano che il G8 ha fornito solo un terzo (7 mld di dollari) dell’aiuto supplementare promesso nel

2005 all’Africa entro la fine del 2010 (21,5 mld). In questa situazione, Italia e Francia «sono responsabili dell’80 per cento degli aiuti mancati» e in particolare il nostro Paese viene criticato: «L'Italia ha detto che metterà l’Africa in cima all’agenda del vertice G8. Osservando il suo comportamento rispetto agli impegni, non è credibile per ospitare tali discussioni». Nel documento si ricordano i tagli alla cooperazione previsti dalla finanziaria 2009, e si chiede di invertire la rotta per «riconquistare credibilità internazionale».

Scatta il livello sei «Ma solo perché si è più diffusa» dicono gli esperti

Controlli ai bimbi anche in Asia

GINEVRA – E' pandemia di influenza A(H1N1). Di fronte all’inarrestabile diffusione del nuovo virus, la Direttrice generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Margaret Chan ha infatti solennemente annunciato al mondo di aver deciso di innalzare il livello di allerta pandemica alla fase sei, pari al massimo, alla pandemia conclamata. La prima del XXI secolo. «Il mondo è ora all’inizio della pandemia di influenza 2009. Siamo ai primi giorni della pandemia», ha dichiarato Chan. La diffusione del virus A(H1N1) partito dal Mes-

sico dove in aprile sono stati resi noti i primi casi, ha contagiato quasi 30.000 persone in 74 Paesi e ha provocato 144 morti. «E' un virus contagioso, che si diffonde facilmente da una persona all’altra e da un Paese all’altro», ha detto Chan. Ma la severità del virus è attualmente «moderata» e l’Oms continua a non raccomandare la chiusura delle frontiere nè la restrizione dei viaggi o i movimenti di merci e servizi. Il passaggio alla fase sei – il più alto di allerta – non indica un’accresciuta gravità dei casi, ma rispecchia la diffusione geografica.

In ballo ci sono l’autonomia su sanità, fondi, turismo, casa

Scontro tra Governo e Regioni salta la conferenza sulle autonomie ROMA – Si alza il livello dello scontro tra Regioni e Governo sul nodo delle autonomie e delle competenze. Tante le questioni diventate spinose perchè da troppo tempo i governatori si lamentano perchè attendono risposte o perchè si sono sentiti scavalcati dall’Esecutivo. Dal canto suo, il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, interviene negando che ci sia uno scontro: «C'è invece l'intesa, concordata ieri (mercoledì per chi legge, ndr) con il presidente Errani, di aggiornare i delicati punti di confronto anche a un incontro con il Presidente del Consiglio, subito dopo i suoi immediati impegni internazionali. Nessuna frizione quindi e neppure mancate risposte del Governo ai Presidenti di Regione». Ma proprio Errani ieri ha elencato i punti ancora irrisolti: sanità, nucleare, fondi Fas, casa, turismo. A questo punto, ha aggiunto il presidente delle Regioni, è «urgente un incontro con il presidente del Consiglio» per «fare chiarezza», ha detto. Poi ha preso carta e penna e ha scritto, «a nome di tutte le Regioni, al ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, perchè rinnovi la richiesta di un incontro con Berlusconi». Nella giornata di ieri, intanto, il confronto con il governo resta in stand-by. La conferenza unificata e la Stato-Regioni, che erano convocate per il pomeriggio, e che solitamente seguono la conferenza delle Regioni e rappresentano la sede ufficiale di raffronto tra il livello regionale e quello governativo, sono slittate. Un rinvio, tra l’altro, che arriva a pochi giorni dalla prima tornata delle amministrative che ha ridisegnato la mappa di comuni e

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

Il ministro Fitto e, dietro, Tremonti

province a favore del centrodestra e cade, quindi, in una fase politica molto delicata. Le frizioni tra Regioni e Governo proseguono già da diversi mesi. I provvedimenti sugli ammortizzatori in deroga e quelli su casa e semplificazione edilizia sono stati i principali terreni di scontro. Sul primo si è trovata l’intesa. Sul secondo l'accordo sembrava cosa fatta a inizio aprile. Poi, dopo il terremoto in Abruzzo, la strada è ripresa in salita: tra un rinvio e l’altro in Consiglio dei ministri e in conferenza StatoRegioni, è dal 29 aprile che la vicenda si trascina e non si riesce a trovare la quadratura del cerchio. «La questione resta aperta – ha ricordato ieri Errani – e resta pendente la nostra richiesta di modificare il decreto in particolare nella parte relativa alle norme

estrazione del 11 giugno 2009

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antisismiche, prevedendo anche sgravi fiscali per chi ristruttura adeguandosi a tali norme». Ma la casa non è l’unico fronte su cui si gioca la partita Regioni-Governo. Le «criticità» sono molte e Errani le ha enumerate una a una. Per cominciare «non è chiaro il quadro complessivo delle risorse Fas», i fondi per le aree sotto utilizzate. Il ministro interviene anche su questo specifico punto: «resta incomprensibile il permanere di qualche polemica sulla questione dei Fondi per le Aree Sottoutilizzate. Il punto è stato al centro di numerosi confronti e discussioni e non vi è, da parte del Governo, alcuna inadempienza. E comunque mi preme sottolineare che il Governo su tutte le questioni che attengono le Regioni ha dimostrato finora massima disponibilità e spirito collaborativi peraltro ampiamente riconosciuti». Poi c'è stata l’istituzione del ministero del Turismo, una “scelta unilaterale»,spiega Errani, fatta senza tener conto delle competenze regionali in materia. Le Regioni non hanno proprio digerito questa novità che Errani ha inserito al capitolo «seri problemi su questioni istituzionali». Un’altra vertenza rischia di aprirsi anche sul nucleare, perchè il ddl Sviluppo, il provvedimento che contiene parte delle norme per il rilancio dell’energia atomica in Italia, «non indica le competenze delle Regioni in quest’ambito». Infine, la sanità. «Stiamo ancora attendendo una proposta del governo sul patto della salute 2010-2013», ha affermato Errani, ma il presupposto di partenza è che «noi riteniamo sottostimato il fondo sanitario 2010-2011».

Le due auto coinvolte nello scontro

Morto pure un bimbo, ferito il fratellino

Viaggia contromano e uccide donna incinta AGRIGENTO - Tre persone sono morte in un incidente stradale sul viadotto Morandi ad Agrigento. Un anziano, su una Fiat Punto, ha imboccato il cavalcavia contromano e la sua vettura si è scontrata frontalmente con una Mercedes guidata da una donna incinta: le due persone alla guida sono morte sul colpo. A bordo della Mercedes guidata dalla donna si trovavano anche due figli, bambini di otto e cinque anni. Il più piccolo dei due bambini, trasferito all'ospedale Villa Sofia di Palermo, è deceduto in serata. L'altro bimbo rimane invece ricoverato nell'ospedale di Agrigento. La dinamica dello scontro è fatalmente agghiacciante. L'incidente stradale si è verificato alle 10,30 di ieri mattina, quando la vettura guidata da Luigi Avellone, 85 anni, di Palermo ma residente a Roccapalumba, nel Pa-

lermitano, ha imboccato contromano il cavalcavia, con direzione Porto Empedocle. Numerosi gli automobilisti che hanno cercato, con il clacson e con gli abbaglianti, di avvisare l'anziano del pericolo. La Fiat Punto ha però proseguito nella sua marcia investendo frontalmente l'autovettura, una Mercedes Classe A grigia, che sopraggiungeva dall'opposta direzione. A bordo dell'utilitaria Mercedes c'era Nazarena Piro, assistente sociale di Cammarata, ma residente ad Agrigento e i suoi due bambini. Anche la donna è morta sul colpo, ma i sanitari del 118 ne hanno disposto l'immediato trasferimento all'ospedale di contrada Consolida nel tentativo, poi dimostratosi inutile, di salvare il bambino che portava in grembo (la donna era al quinto mese di gravidanza).

Prof insultato su Facebook A Singapore l’automobile querela ma viene bacchettato si parcheggia in salotto IL SUO nome era finito su Facebook accanto a critiche, anche pesanti, degli allievi sui suoi metodi educativi e sul suo modo di comportarsi in classe. Ma lui, insegnante di un noto liceo milanese, dopo aver chiesto il risarcimento dei danni e aver sporto querela per diffamazione, è stato bacchettato dalla magistratura: la Procura dei Minori nell’istanza di archiviazione dell’inchiesta aperta nei confronti di due ragazzini ha ritenuto non abbia svolto «il suo compito» di educatore, ma si sia preoccupato di «far valere la propria autorità». La vicenda risale a metà dello scorso ottobre quando uno studente di 15 anni decide di dar vita a «un gruppo di discussione» tra i

compagni. La situazione però, come ha ammesso lo stesso ragazzino, gli sfugge di mano. Il professore, sentendosi offeso, chiede il risarcimento dei danni e denuncia i tre ragazzini individuati come gli autori di quelle frasi. E questo nonostante avessero fatto le scuse pubbliche e fossero stati sospesi.

SI CHIAMA Multiparker 750 e rappresenta l'ultima trovata in fatto di automobili di lusso. Una trovata realizzata a Singapore, dove è stato costruito un grattacielo di 30 piani alto 100 metri in cui, tramite un ascensore, è possibile salire con la propria auto in salotto. Sorseggiare quindi un aperitivo con gli amici al tramonto sulla terrazza di fronte ad un fantastico panorama e contemporaneamente mostrare la Rolls-Royce appena acquistata. Nel grattacielo sono stati realizzati due posti auto per ogni appartamento per un totale di 120, dove gli inquilini possono parcheggiare in modo semplice e sicuro le proprie Ferrari, Porsche e Rolls-Royce. Mentre l'utente sale al piano del

suo appartamento tramite l'ascensore, il Multiparker 750 porta l'auto al livello selezionato. Si può accedere direttamente dall'appartamento all'area di parcheggio per prelevare dall'auto le borse della spesa o quant'altro, mentre la vettura parcheggiata rimane visibile dal salone e dalla terrazza.

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In Italia e nel Mondo 3

Venerdì 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

Il fatto del giorno: Gheddafi, polemiche sulla visita a Roma Berlusconi soddisfatto Si accoglie senza riserve “È la fine di lunghi dolori” il capo di un dispotismo

Il raìs portava sul petto la foto di un anti-italiano

dalla cronaca di Paolo Cacace

dall’articolo di Guido Rampoldi

dal servizio di Maria Corbi

Il leader libico Gheddafi è da ieri in Italia per la sua prima visita ufficiale nel nostro Paese. Il raìs si è presentato con la foto di un eroe anti-italiano appuntata sul petto e non sono mancate le polemiche. Al punto che è saltato il previsto discorso che Gheddafi avrebbe dovuto tenere al Senato. E sull’intervento a Palazzo Madama si è spaccato il Pd. Dopo l’incontro al Quirinale con il presidente Napolitano, il leader libico, che a luglio sarà al G8 dell’Aquila, ha tenuto a Villa Madama una conferenza stampa insieme con Silvio Berlusconi che ha commentato: «Oggi si è chiusa una pagina dolorosa». «Ora siete nostri amici», ha detto Gheddafi. [...]

[...] Il colonnello libico [...] da quarant’anni è il capo di un dispotismo, cioè di un regime che è l’antitesi della democrazia parlamentare e dello stato di diritto. E noi, per l’appunto, lo invitiamo a tenere discorso in una sala del Senato e gli conferiamo una laurea honoris causa proprio in Diritto, per iniziativa dell’università di Sassari. [...] Nulla gli è stato negato. Ha preteso che Berlusconi dimenticasse il torcicollo e corresse ad aspettarlo in aereoporto: è stato esaudito. Ha voluto attendarsi a Villa Pamphili: gli è stato permesso. Avesse chiesto di entrare a palazzo Chigi in testa ad una carovana di cammelli, gli avremmo risposto: si accomodi, faccia come fosse nel suo caravanserraglio.[...]

Doppio petto solito per Berlusconi, alta uniforme nera, con festoni per Gheddafi che ha appeso sul petto onorificenze, colori nazionali, e come spilla una foto. Anzi, la foto. Quella che spiega, casomai qualcuno non lo avesse capito, il motivo del suo viaggio: perché l’Italia si è scusata. A sinistra, sopra il cuore, ecco incorniciata di rosso l’immagine in bianco e nero di Omar Al Muktar in catene, l’eroe nazionale libico che guidò la rivolta antitaliana tra il 1923 e il 1931 e venne impiccato per ordine di Mussolini. [...] Lo sguardo del leader libico si muove intorno, come se controllasse che ci siano tutti gli onori. E ci sono. Berlusconi è impettito, con la solita cravatta blu a disegnini di Marinella, sembra stia facendo pilates tanto è rigido. [...]

La migliore di ieri

Appianare per affare

L’Italia maestra di oblio sblocca il film su Mukhtar

Un beduino al Quirinale

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dal commento di Antonio Ferrari

dall’articolo di Fausto Carioti

Diventa difficile parlare ora qui del colonnello Gheddafi arrivato a Roma coi massimi onori di Stato e con una foto appesa sul petto [...]. Difficilissimo parlare delle divisioni interne alla sinistra sull’opportunità di consentirgli di parlare al Senato [...]. Bisogna farlo, però [...]. E bisogna dire che davvero avremmo preferito non cominciare così questa ripresa della vita politica all’indomani della tornata elettorale. Con gli onori di Stato a un uomo che della democrazia ha un’idea davvero molto distante dalla nostra. Un’idea molto pallida, per usare un eufemismo. [...] Certo, gli affari. [...]

Dopo trent’anni, via il divieto italiano al «Leone del deserto». La memoria è spesso dolorosa, ma gli italiani sono maestri nell’esercizio dell’oblio [...]. Gheddafi è arrivato a Roma con la sua foto appuntata sulla divisa. Mukhtar fu impiccato da prigioniero di guerra. All’inizio degli anni 80 Gheddafi decise di finanziare un film colossal su Mukhtar, «Il leone del deserto», con il meglio dello star system di allora: Anthony Quinn, Irene Papas, Rod Steiger, Oliver Reed, Raf Vallone e Gastone Moschin. Denis Mack Smith lo definì un documento unico sulle

atrocità coloniali. In Italia il film è stato vietato per quasi 30 anni. Nessun distributore lo ha acquistato, e quando fu proiettato in una sala di Trento intervenne la Digos con l’ordine di sequestro voluto da Giulio Andreotti per «vilipendio delle forze armate italiane». Tutti i tentativi di riproporlo (Craxi l’aveva promesso a Gheddafi) sono falliti. [...] . Il colonnello, sul divieto del film, ha ragione. Anche se vi fece inserire una bugia, distinguendo il ruolo di Mukhtar dalla Confraternita islamica dei senussi, di cui re Idris era la bandiera. Voleva che diventasse un prode cavaliere solitario, per potersene proclamare erede.

Giannelli sul Corriere

La madonna nera di Tripoli, alias Muammar Gheddafi, è apparsa a Roma. Dal presidente della Repubblica agli accademici, passando per i ministri e gli imprenditori, tutti si sono messi in fila per ottenere le grazie del dittatore [...]. Unica eccezione il Senato [...]. Hanno capito che far parlare l’imbarazzante colonnello nell’aula di palazzo Madama sarebbe stato un regalo eccessivo. [...] Perché il rais nemmeno sa cosa siano democrazia e Parlamento. [...] Si è presentato nella capitale con l’aria [...] di chi ha vinto una battaglia durata più di sessant’anni e con l’intenzione di rinfacciarci il nostro passato [...].

Ecco qual è la vera partita Il messaggio lanciato: la pace non cancella il passato dall’editoriale di Carlo Jean

dall’editoriale di Igor Man

[...] Per l’Italia è importante contare su una Libia stabile. Importiamo da essa il 25% del nostro petrolio e poco meno del 10% del gas. La Libia dispone di grandi risorse energetiche, non completamente sfruttate per le sanzioni a cui è stata sottoposta. Le nuove tecnologie aumenteranno la sua produzione. Ad esempio, quella di petrolio che oggi è poco più di 2 milioni di barili/giorno supererà i 3 milioni nel 2015. L’Italia è il primo partner commerciale della Libia, seguita dalla Germania e dal Regno Unito. Se le aspettative riposte nel Trattato dovessero avverarsi, la nostra posizione dovrebbe ancora migliorare. Ma vi è un altro settore per il quale la Libia è molto importante per l’Italia. È quello degli investimenti del fondo sovrano libico, che ammonta a 60-100 miliardi di dollari. Esso viene impiegato con criteri puramente economici. [...] La Libia è già presente in Eni ed Unicredit. [...]

Il volto di Gheddafi, «al Qaid» (Guida) della Libia, ispessito dagli anni, è una impassibile terracotta ma, a guardarlo bene, t’accorgi che le palpebre ancorché schermate da occhialoni extralarge sbattono denunciando tensione. Il Colonnello è avvolto in una delle settecento divise da lui disegnate secondo il modello sovietico; sul torace protetto dall’antiproiettile ballonzolano, al posto delle decorazioni, pallide foto. Ritraggono Omar Mukhtar, eroe nazionale, lo sceicco senussita catturato e impiccato da Graziani. Ma perché questa esibizione d’un medagliere

anomalo [...]? Nel mondo di Gheddafi esiste il cosiddetto doppio linguaggio: quello che serve a comunicare genericamente, quello che sottintende. Con le mostrine fuori ordinanza Gheddafi ha inteso dire ai suoi interlocutori (italiani) che la sospirata «pax» fra Italia e Libia non cancella il passato. S’è aperta una pagina nuova ma quella vecchia non sarà mai dimenticata. E qui va ricordato come nella Jamahiriya (equivalente arabo di Repubblica popolare) sono i Comitati popolari a far da barometro, a rivelare gli umori delle «masse». Gheddafi è il leader ma lo si discute, non di rado. Per darsi disinvoltura Gheddafi

La fotografia

Ogni cosa è concessa dall’articolo di Guido Ruotolo

[...] Subito dopo Gheddafi, scende dall’aereo presidenziale un anziano: ha difficoltà a camminare, viene adagiato su una sedia a rotelle. È il figlio del leggendario capo della resistenza libica, è Mohammad al Mukhtar, il «notaio» - era presente anche lui - del Trattato di amicizia e di cooperazione tra Libia e Italia, siglato a Bengasi il 30 agosto del 2008 dal leader Gheddafi e dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ha un bel dire Giulio Andreotti che il passato è passato e che bisogna guardare all’avvenire. Per Gheddafi quel passato ha pesato come un macigno sui rapporti tra Tripoli e Roma. Tant’è che nel suo primo intervento appena atterrato a Roma, il Leader libico ha voluto rimarcare: «Sono qui perché l’Italia ha chiesto scusa». [...]

Roma, Gheddafi con Berlusconi (Ansa)

giocherella con uno dei suoi tanti bastoni, parente povero d’una durlindana turca. Infine lo rifila a una prosperosa «tigre» col basco rosso: fa parte della leggendaria scorta femminile del Colonnello. Due i gesti di cortesia: Berlusconi ancorché afflitto da un torcicollo all’ultimo momento è andato a Ciampino ad accogliere il Colonnello e costui ha rinunciato al bastone dai mille segnali, sostituendolo con uno spadino fieramente impugnato con la destra. Il Colonnello venuto dal deserto sembra che sorrida ironico come un gatto, non riesce a dominare un (per lui) prelibato stato d’animo. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Niente, in un mondo mediatizzato le occasioni di continua scaramuccia non finiscono mai. Succede dunque che il colonnello Gheddafi, in visita ufficiale a Roma, si presenti con appuntata sul petto la foto di un eroe della resistenza libica, segnatamente antiitaliano. Tanto per ricordarci che da quelle parti considerano l’Italia ancora in qualche modo debitrice alla Libia rispetto ai tempi del colonialismo. Sarebbe come se Sarkozy, tanto per non scomodare qualche uomo politico italiano, andasse in Germania con appuntata sul vestito una foto di qualche eroe della Resistenza francese. Alla faccia della distensione: qualcuno dovrebbe spiegare a Gheddafi che rispetto ai tempi di quella foto l’Italia è cambiata, che oggi non ci verrebbe più in mente di far guerra con nessuno, per dire. Qualcuno glielo dovrebbe spiegare, posto che sia vero.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Casoria, il contrasto tra due mondi inconciliabili quello di rifiuti e camorra e quello dorato del premier

La baby gang al femminile storie di delitto e castigo

dal reportage di Marco Imarisio

dalla cronaca di Maria Elena Vincenzi

Questa volta è andata leggermente meglio. Nel gennaio 2008, erano i giorni peggiori dell’emergenza rifiuti, la pensilina in via Nazionale delle Puglie, alla fermata dell’autobus 170, era diventata una parte per il tutto. Lo specchio del disastro di una regione aveva trovato il suo indirizzo, a Casoria. Anche sotto alla pioggia, i bambini e le loro madri aspettavano il pullman in mezzo alla strada, piazzati sulla striscia di mezzeria, il più lontano possibile dai cumuli di immondizia che avevano completamente sepolto la pensilina. Era una immagine che suscitava un ribrezzo morboso, tentativi di vita quotidiana che apparivano patetici in mezzo a montagne di sacchetti laceri dai quali spuntavano lische di acciughe e resti di pummarola marcia. Furono i fotografi della Reuters a scattare le foto di quella specie di monumento all’impotenza e alla sottomissione. Piacquero, finirono sulla prima pagina dell’Independent e del Figaro. La

Una scena del film “Gomorra”

pensilina di Casoria divenne un simbolo. Ma rappresentava altro, non certo il luogo che la ospitava. Adesso il nome della città che molto, troppo tempo fa era chiamata la Sesto San Giovanni del Sud per via delle sue fabbriche, è diventato simbolo di ben altra storia, di ben altra morbosità. «Casoria-gate», lo chiamano. La stessa Noemi Letizia è diventata «la ragazza di Casoria», nonostante sia nata e viva a Portici, dall’altra parte di

Napoli. I riflettori si sono accesi su fontane, finti marmi, stucchi e piccole piscine che dovrebbero volutamente rievocare il meglio del peggior kitsch di Las Vegas. Nelle intenzioni dell’ex fornaio Mario Iodice e di suo figlio Rocco, Villa Santa Chiara dovrebbe essere questo. Un piccolo Cesar Palace sulla circumvallazione che fa il periplo della città [...]. Vista da fuori, sembra una versione raffazzonata dell’hotel California, quello

dall’editoriale di Lietta Tornabuoni

Parliamo sempre di soldi e se ne parliamo, ovvio, è perché ci mancano, non ci bastano, non ne abbiamo, non sappiamo dove e a quale prezzo trovarne in prestito. [...] Ma c’è di più: a parte la natura ossessiva dei discorsi, i soldi cambiano la mentalità. Vedendo un film, possiamo essere portati a identificarci con i finanziatori: e certo, l’hanno fatto così per cercar di incassare cinque milioni di euro come l’anno scorso [...]. Comprando mele e trovandole dure, acerbe e insipide, possiamo sentirci dalla parte del fruttiven-

Nell’ossessione dei soldi dimentichiamo noi stessi dolo: e certo, se le mettono in vendita mature rischiano di doverle buttare quasi marce, e quanto ci rimettono? Scegliendo un libro ne comprendiamo il costo grottescamente alto: e certo, se ne vendono pochi quindi li debbono far pagare di più. Scompare la tradizionale ostilità verso il negoziante o il venditore: ne comprendiamo benissimo le esigenze,

ne condividiamo le preoccupazioni e persino l’ingiusto sfruttamento della clientela. Come se fossimo, diciamo, tutti economisti, gli ultimi a cui pensiamo siamo noi stessi. Una alterazione simile ha le sue ragioni e le sue origini, che stanno soprattutto nello stile di comunicazione dei media. Ogni televisione, radio, giornale quotidiano o setti-

sulla copertina del disco degli Eagles. Con una sua dignità, dato il contesto. Mario e Rocco Iodice sono inconsapevoli testimoni della cronaca recente. Ci hanno messo la location, e basta. Non conoscevano quel signore magro che a metà marzo ha prenotato la sala. Si chiamava Elio Letizia, stava organizzando il diciottesimo della figlia Noemi, che avrebbe avuto un ospite molto ma molto particolare, Berlusconi Silvio. Quella sera, era il 26 aprile, è nato ufficialmente l’affaire Casoria, un nome riportato e citato dai giornali di tutto il mondo. E forse, solo per il fatto di essere quel che è, un contributo alla marea montante, lo ha dato anche la fama di questi luoghi.[...] Da qualche anno, quella fetta di terra stretta tra Capodichino e Marcianise è diventata un concentrato del male moderno. A pochi chilometri l’uno dall’altro è possibile trovare le discariche di Giugliano e Chiaiano, lo sfacelo sociale di Secondigliano e Scampia, l’inceneritore di Acerra e ovviamente la Gomorra dei Casalesi. [...]

manale si occupa dei problemi economici assumendo il punto di vista governativo e nazionale. Delle persone o delle famiglie parlano davvero in pochi, o spesso se ne parla in termini generici («fascia debole, settore svantaggiato, comunità colpita») nei quali non ci si riconosce, nei discorsi elettorali, nell’oratoria politica che esclude ogni ascoltatore. Veniamo quasi costretti dallo stile governativo dei media che si prendono per presidenti a ignorare noi stessi, come se la nostra realtà non fosse autentica, urgente: e poi ci ritroviamo ad allineare in una breve fila gli ultimi euro rimasti nel borsellino.

Minacce di ogni tipo, pugni, calci, prese in giro, offese, accendini accesi vicino ai capelli. Ma anche furti e appostamenti sotto casa. E una studentessa che finisce all’ospedale con 40 giorni di prognosi e una cicatrice sul viso. Come se la decisione di lasciare la scuola e la paura non fossero già abbastanza. Una storia di bullismo tutta al femminile quella che si è consumata allo Ial, istituto professionale per estetiste di Colli Aniene che conta circa 250 iscritte. E che è andata avanti per quasi due anni con un accanimento particolare su tre ragazze. Fino a che, una delle vittime, Chiara (il nome è di fantasia), trovandosi con il labbro spaccato dopo una zuffa, non ha deciso di sporgere denuncia al commissariato di San Basilio e vuotare un sacco chiuso ormai da troppo tempo e pieno di ritorsioni. Dagli insulti via "messanger" alle botte, passando per offese di ogni tipo e falsi appuntamenti intimidatori. È stata lei, questa ragazza di appena 18 anni, a spiegare agli inquirenti che qualcosa non andava nella scuola di via Baldanzellu. Che un gruppo di studentesse, sette quelle denunciate e ora indagate, erano delle vere e proprie bulle in rosa. Una confessione disperata che è stata resa agli agenti del commissariato San Basilio il 13 gennaio scorso. Dopo che, in seguito ad uno screzio verbale, la giovane studentessa era stata mandata all’ospedale. Ultimo episodio di una lunga serie: Chiara ha raccontato ai poliziotti che le cose andavano avanti da parecchio tempo. Tanto che, all’inizio di questo anno scolastico, la ragazza aveva chiesto il trasferimento in un’altra sezione, ma le cose non erano cambiate. Questa gang continuava a

prenderla in giro per l’accento del sud, per i modi garbati. Le bulle continuavano a mandarle minacce via Internet, a darle finti appuntamenti d’amore, a rubarle soldi, cellulari, ad alzare le mani. Fino all’epilogo del 13 gennaio con relativa sospensione di entrambe le ragazze. Da quel momento Chiara a scuola non è più voluta tornare. Un vaso di Pandora che si è svuotato e che ha portato con sé altre due denunce. Quella di un’altra studentessa della stessa classe, Eleonora (anche in questo caso il nome è di fantasia), 17 anni, che, anche lei, era stata presa di mira dalla banda. Le modalità esattamente le stesse. Eccezione fatta per il tentativo di bruciarle i capelli. Nel marzo del 2008 la mamma di Eleonora aveva scritto una rabbiosa lettera al direttore della scuola per lamentarsi dei comportamenti che alcune compagne avevano nei confronti della figlia. Parole che, secondo la madre, la scuola ha sottovalutato. E così, pochi mesi dopo, una mattina la ragazzina ha chiamato a casa piangendo pregando la madre di andarla a prendere perché in classe le volevano bruciare i capelli. E quando la donna si è presentata a scuola, le bulle non hanno risparmiato gli insulti nemmeno al genitore. Una situazione invivibile che l’ha costretta a cambiare scuola qualche mese fa. Infine una terza ragazza che, circa un mese fa, ha fornito la sua versione, molto simile, alla polizia. E, anche in questo caso, le "bulle" erano le stesse. E, stando alla ricostruzione degli inquirenti, la banda non risparmiava nemmeno gli insegnanti: alcuni di loro, sentiti dalla polizia, avrebbero detto di essere stati derubati da quelle stesse ragazze. Versione assolutamente non confermata dalla scuola che, invece, getta acqua sul fuoco. [...]

Quando la malavita perde Bossi ripropone le “gabbie salariali” lo Stato si riprende la città ma Fini dice di no: “Non servirebbero”

Disordini? Sì, magari...

dall’editoriale di Antonio Maria Mira

dal servizio di Gian Maria De Francesco

dal corsivo di Marco Travaglio

La contrattazione differenziata su base territoriale è un vecchio pallino della Lega Nord. Ma quando questa formula viene semplificata con l’espressione «gabbie salariali» ecco che ritornano alla memoria le lotte e gli scioperi degli anni ’60 e ’70 con Cgil, Cisl e Uil a guidare masse operaie contro le differenziazioni del salario minimo su base provinciale. Solo che il Senatùr non ha mai abbandonato questo progetto e nell’ultima campagna elettorale è tornato a riproporlo. Ieri, però, il presidente della Camera, Gianfranco Fini ha imposto il proprio personale stop. «Personalmente non credo che il ritorno al passato di una diversificazione territoriale dei salari produrrebbe alcunché di positivo perché si darebbe un messaggio disgregante ai territori più deboli del Paese», ha detto Fini nel corso di un convegno al quale partecipava anche il numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia. La «via da percorrere», secondo la terza carica dello Stato, è quella di una «maggiore libertà contrattuale sul piano territoriale ed aziendale, che consenta alle parti sociali di legare le retribuzioni ai livelli effettivi di produttività ed alla dispo-

Mentre il presidente del Consiglio definisce «grumi eversivi» e «nemici politici» i giudici che han condannato il suo amico David Mills per essere stato corrotto da lui, impunito e impunibile per Lodo ricevuto; mentre racconta che suo padre, grande educatore, «mi diceva sempre: se vuoi far del male al prossimo devi fare il delinquente, o il pm, o il giornalista»; mentre impone alle Camere di abolire, senza discutere, le intercettazioni e la cronaca giudiziaria; mentre il procuratore di Napoli sottrae alpmtitolare, avoca a sé e stralcia le indagini sul sottosegretario Bertolaso per la truffa dei rifiuti «per non intralciare l’azione del governo »; mentre il procuratore di Verona che indaga sui nazisti viene pestato in strada dai nazisti; mentre partiti mandano al Parlamento europeo 4 pregiudicati e una decina di indagati, anche per mafia [...]; ecco, mentre accade tutto ciò, il capo dello Stato va al Csm e denuncia il «comportamento impropriamente protagonistico» di certi magistrati e gli «elementi di disordine e tensione che purtroppo si sono clamorosamente manifestati in talune procure». Magari.

Forse adesso i fratelli Massimo e Raffaele Rossi potranno togliere il lenzuolo con la scritta «Chiuso per camorra», appeso alla cancellata il 5 gennaio. Avviso terribile, segno di resa. La resa non solo dei due ristoratori di Portici, proprietari del ristorante ’Ciro a mare’, convinti a chiudere a colpi di attentati (sei in cinque anni) per aver respinto le richieste del clan, ma anche delle istituzioni che per troppo tempo li avevano lasciati soli, loro e tanti altri imprenditori del grande centro del Napoletano. Istituzioni assenti se non addirittura colluse. «Noi ce ne andiamo, avete vinto voi», avevano detto Massimo e Raffaele. Ieri ’loro’, i camorristi, hanno perso. Ieri lo Stato si è ripreso la città. Lo ha fatto mettendo in campo tutte le sue forze, dai carabinieri all’esercito. Manette al potentissimo e onnipresente clan Vollaro. Azione di guerra, perché è guerra quella che purtroppo si deve combattere, tutti i giorni, sul fronte delle mafie. Azione di guerra in campo nemico, per riprendersi un territorio per anni abbandonato al potere camorrista, perché così era Portici: 60mila abitanti, una storia plurimillenaria, tradizione e modernità fin dalla ottocente-

sca prima ferrovia italiana. Portici diventata città del pizzo imposto in maniera sistematica a tutti gli imprenditori. Dalla culla alla tomba, anche ai fiorai del cimitero. Pizzo sul dolore. La mafia, qualunque mafia, non ha anima, non ha sentimenti, considera la vita meno di niente, ammazza e fa strage, e certo non si ferma davanti alla sofferenza. Anzi ci fa affari. [...] Tariffe mensili personalizzate, più gli ’extra’ per le festività. Perché il crimine costa, soprattutto quando il racket serve per accumulare i soldi necessari poi a finanziare il ben più lucroso affare della droga. Ma il racket è anche altro. È controllo del territorio. Pagare e non parlare. Pizzo e omertà. [...] E chi paga diventa, indirettamente, complice di un sistema che solo così si perpetua. Nel silenzio dei soldi versati in cambio di una presunta protezione. Pagare sempre di più, fino a perdere l’attività. Un circolo da cui è difficile uscire. Eppure non è impossibile. [...] A Portici [...] qualche imprenditore aveva cominciato a ribellarsi. Nel nome della libertà, perché è proprio questa che la camorra toglie: libertà di lavorare e di dare lavoro, di sperare in un futuro diverso, bello, sereno. Anche a Portici è nata un’associazione antiracket. Ancora poca cosa, ma c’è. [...]

Umberto Bossi

nibilità di manodopera, indipendentemente dalla collocazione territoriale delle imprese». «I lavoratori vogliono soldi in busta paga e non vogliono lasciarli allo Stato», ha replicato il segretario federale della Lega e ministro delle Riforme. Quindi, prima o poi, si dovrà trovare uno spazio nell’agenda per affrontare la questione. «È una proposta del popolo - ha aggiunto - e diamole il tempo di maturare... Noi ci crediamo». Il recente proliferare di retroscena e commenti volti a marcare le differenze di pensiero tra il leader leghista e la componente del Pdl più vicina al presidente della Camera ha ingigantito le proporzioni di questo dibattito. In realtà, non c’è nessuna smagliatura perché, come ha spiegato il

ministro del Welfare Maurizio Sacconi, è «un non problema». La Lega, ha sottolineato, non ha chiesto le gabbie salariali ma «ha sollecitato un’adeguata differenziazione territoriale dei salari e questo è il risultato del nuovo modello contrattuale». La riforma siglata da Cisl, Uil e Ugl nello scorso gennaio ha posto la parola fine a una lunga querelle sui modelli da adottare e «nella contrattazione decentrata le intese rifletteranno gli obiettivi aziendali, la produttività e anche il costo della vita del territorio ma è il frutto di scelte libere e responsabili degli attori sociali». Comunque, ha concluso il ministro, «nessuno, neanche la Lega, pensa a riproporre meccanismi centralizzati e amministrativi sui salari». [...]

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Venerdì 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

I nodi della politica

Via libera con 318 sì L’opposizione è spaccata

Intercettazioni, passa il ddl Striscioni indignati in aula e accuse incrociate ai “franchi tiratori” | LE NUOVE REGOLE | Tra divieti e reati ecco la linea dura del Governo

di ANNA LAURA BUSSA

ROMA –Il voto segreto sul ddl intercettazioni non spacca la maggioranza, ma l’opposizione. Il testo, contestato in aula dal centrosinistra, ottiene 17 voti in più di quelli a disposizione di Pdl, Lega e Mpa e cioè passa alla Camera con 318 sì, 224 no e un astenuto, mentre i deputati del centrodestra che hanno partecipato al voto e che avevano annunciato il sì dovevano essere 301. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano esce trionfante dall’Aula di Montecitorio aumentando addirittura il risultato dei “franchi tiratori”: «Abbiamo avuto una ventina di voti in più della maggioranza – gongola – il voto segreto continua a premiare le nostre tesi, condivise anche da alcuni settori dell’opposizione». E nel centrosinistra si apre la resa dei conti sui “traditori”. Le ipotesi divergono: c'è chi dà la colpa ai centristi e chi parla di un nuovo capitolo del duello nel Pd in vista del congresso. Ma tant'è: il voto segreto invece di sparigliare in casa della maggioranza, colpisce l’opposizione. «C'è confusione – ironizza Umberto Bossi – dicono una cosa e ne fanno un’altra...». «Finita la campagna elettorale – commenta il coordinatore della segreteria del Pdci Alessandro Pignatiello – ricomincia l’inciucio?. Questo episodio dimostra quanto l’opposizione in Parlamento sia poco

La protesta in aula dopo il voto

Si dimettono 3 consiglieri Csm ROMA – Giuseppe Maria Berruti, Ezia Maccora e Vincenzo Siniscalchi, consiglieri del Csm, hanno presentato le dimissioni dalla Quinta Commissione, competente sugli incarichi direttivi, al Comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli. All’origine delle dimissioni, le parole che il Guardasigilli Alfano ha pronunciato in un’intervista al Tg2, nella quale il ministro ha parlato di nomine lottizzate e di “planning”, ossia una spartizione sistematica delle poltrone da parte della Commissione di cui i tre sono stati presidenti.

seria ed affidabile». Aula al gran completo, comunque, per il voto segreto accordato dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Al centro dei banchi del governo c'è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, seduto tra il Guardasigilli Alfano e il ministro degli Esteri Franco

Frattini. In prima fila anche Bossi, mentre non c'è il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Al termine del voto, i deputati dell’Idv alzano striscioni segnati a lutto: “Libertà di informazione cancellata”, “Pdl: proteggiamo delinquenti e ladri”, “Morta la libertà di informazione, uccisa

dall’arroganza del potere”. I commessi li rimuovono, mentre dal centrodestra si alzano cori di «Buffoni!». Anche durante le dichiarazioni di voto scoppiano scintille, tra Luciano Dussin della Lega e il capogruppo dell’ Idv Massimo Donadi, che il parlamentare del Carroccio definisce più volte «servo di Di Pietro». Dusasin urla, lancia sul banco i foglietti con gli appunti dell’intervento e se la prende con il centrosinistra: prima parlando di «teste vuote» e poi dicendo che la Lega «non ha nulla da imparare da chi ha votato l'indulto» riferendosi al governo Prodi, quando la legge fu varata da parte del centrosinistra e anche dell’allora Cdl. I deputati Mpa rinunciano a dire la loro in diretta Tv, ma assicurano il “sì” al testo «per coerenza». L’Udc, con il vicecapogruppo Michele Vietti, ribadisce il “no” a un ddl che «rappresenta una caduta di efficacia delle indagini». Così come Pd e Idv. Ma nel segreto dell’urna le cose cambiano. E il provvedimento passa al Senato anche con i voti dell’opposizione. Antonio Di Pietro chiama la protesta in piazza perchè «si è consumato lo scempio più efferato nella storia della Repubblica»; ricorda che il capo dello Stato Napolitano non ha risposto all’appello che gli è stato lanciato dalle opposizioni contro il modo di intendere il processo legislativo da parte del governo. E lo invita «almeno ora ad indignarsi».

SUL CORRIERE

ROMA – Dopo il sì della Camera passa al Senato il ddl sulle intercettazioni che, con il maxi-emendamento su cui il governo ha incassato la sua diciannovesima fiducia dall’inizio della legislatura, ha subito alcune modifiche. EVIDENTI INDIZI DI COLPEVOLEZZA Il Pm potrà chiedere di intercettare solo se ci saranno “evidenti indizi di colpevolezza” e solo se saranno “assolutamente indispensabili”. Nelle indagini di mafia e terrorismo basteranno “sufficienti indizi di reato”. La richiesta dovrà essere autorizzata da un Gip collegiale del capoluogo del distretto. Ma il giudice dovrà poi compiere una valutazione autonoma del caso. VIA IL MAGISTRATO CHE PARLA TROPPO La toga che ri-

lascia “pubblicamente dichiarazioni” sul procedimento affidatogli ha l'obbligo di astenersi. E sarà sostituito se iscritto nel registro degli indagati per rivelazione del segreto d’ufficio.

Fuori i giudici “loquaci” Torna il carcere per i cronisti

OMESSO CONTROLLO Il ddl prevede l’ammenda da 500 a 1.032 euro per pubblici ufficiali e magistrati che ometteranno di esercitare «il controllo necessario ad impedire la indebita cognizione o pubblicazione delle intercettazioni». DIVIETO DI PUBBLICAZIONE

Lario: «Silvio l’ho sempre amato» NUOVA puntata del divorzio mediatico tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario (nella foto). La moglie del premier sceglie di parlare ancora, ma non su Repubblica, finora sede dei suoi interventi pubblici, bensì sul Corriere della Sera, a cui ha affidato una breve lettera, pubblicata ieri sulla prima pagina del quotidiano. «In queste settimane - scrive la Lario - ho assistito in silenzio, senza reagire mediaticamente, al brutale infangamento della mia persona, della mia dignità e della mia storia coniugale. Certo è che la verità del rapporto tra me e mio marito non è neppure stata sfiorata, così come la ragione per cui ho dovuto ricorrere alla stampa per comunicare con lui». Dunque, Veronica ribadisce l’assenza di qualunque strumentalizzazione della vicenda, e conclude la lettera con un moto affettivo. «Certo è - aggiunge infatti la moglie del Premier – che l’ho sempre amato e che ho impostato la mia vita in funzione del mio matrimonio e della mia famiglia».

mesi a un anno (era da uno a 3 anni) quindi oblabile: cioè trasformabile in sanzione pecuniaria. REATI INTERCETTABILI Potranno essere intercettati tutti i reati con pene oltre i 5 anni, compresi quelli contro la Pubblica Amministrazione; ingiuria; minaccia; usura; molestia; traffico-commercio di stupefacenti e armi; insider trading; aggiotaggio; contrabbando; diffusione di materiale pornografico anche relativo a minori. INTERCETTAZIONI AMBIENTALI Si potranno usare le “cimici” solo per spiare luoghi nei quali si sa che si sta compiendo un’attività criminosa. Unica eccezione per i reati di mafia, terrorismo e per quelli più gravi. LIMITI DI TEMPO Non si potrà intercettare per più di 60 giorni: 30 più 15 più 15. Per reati di mafia, terrorismo o minaccia col mezzo del telefono si può arrivare a 40 giorni prorogabili di altri 20. SPESE E “TETTO” Ci sarà un tetto di spesa stabilito dal ministero della Giustizia, sentito il Csm. Entro il 31 marzo ogni procuratore trasmetterà a Via Arenula una relazione sulle spese per le intercettazioni dell’anno precedente.

Prima era vietato scrivere di tutto fino all’inizio del dibattimento. Ora si prevede che per le intercettazioni, anche quelle non più coperte da segreto, resti il divieto di pubblicazione anche parziale fino alla conclusione delle indagini preliminari. E sarà vietato pubblicare le richieste e le ordinanze emesse in materia di misure cautelari fino a quando l’indagato o il suo difensore non ne siano venuti a conoscenza. Dopo, se ne potrà pubblicare il contenuto. Fanno eccezione le intercettazioni riportate nelle ordinanze. Per quelle permane il divieto di pubblicazione. RETTIFICHE SENZA COMMENTO Cambia anche la norma sulle rettifiche perchè nel ddl si dice che dovranno essere pubblicate nella loro interezza, ma «senza commento». E si disciplinano anche quelle su internet. NO A NOMI E IMMAGINI DEL PM Stop alla pubblicazione di nomi o immagini di magistrati «relativamente ai procedimenti penali a loro affidati», salvo che l’immagine non sia indispensabile al diritto di cronaca. CARCERE PER I GIORNALISTI

Torna il carcere per i cronisti, ma la pena diventa da 6

PROCEDIMENTO CONTRO IGNOTI Le intercettazioni po-

tranno essere richieste solo dalla parte offesa e solo sue sue utenze. ARCHIVIO E VERBALI Telefonate e verbali saranno custoditi in un archivio presso la Procura. E le registrazioni saranno fatte con impianti installati nei Centri di intercettazione istituiti presso ogni distretto di Corte d’Appello. I procuratori dovranno gestire e controllare questi Centri e avranno 5 giorni per depositare verbali e intercettazioni. Se dal loro deposito però ci sarà pregiudizio per le indagini, si potrà ritardare la consegna, ma non oltre la data dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari. Vietato allegare le intercettazioni al fascicolo. PROCEDIMENTI DIVERSI Le intercettazioni non potranno essere usate in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte. Salvo i casi di mafia e terrorismo. STOP SUGLI 007 Se un Pm volesse intercettare un telefono usato da esponenti dei Servizi e quindi anche da 'body guard’ dovrà informarne entro 5 giorni il presidente del Consiglio che potrà apporre il segreto di Stato.

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In Senato dura requisitoria del leader libico E su Saddam: «Che c’entravate voi?»

Gheddafi a Roma

«Usa terroristi come Bin Laden» Netta condanna di Al Qaida, ma «occorre dialogare anche con il diavolo» di ELOISA GALLINARO ROMA – Gli Stati Uniti sono terroristi come Bin Laden, hanno fatto dell’Iraq un Paese islamico, e le dittature non sono un problema se fanno il bene della gente. Muammar Gheddafi lancia un attacco durissimo dal Senato in una requisitoria di oltre un’ora, a braccio, a Palazzo Giustiniani, accanto al presidente del Senato Renato Schifani. Un j'accuse pesante, che sceglie i toni alti rievocando il bombardamento americano di Tripoli e Bengasi, che nell’86 gli uccise una figlia adottiva e al quale scampò grazie all’avvertimento degli italiani, in particolare dell’ «amico» Giulio Andreotti, allora ministro degli Esteri. Parole dure, accolte con freddezza dal governo: «Mica possiamo essere d’accordo su tutto», replica lapidario il ministro degli Esteri Franco Frattini ai giornalisti. «Quale differenza c'è tra l’attacco degli americani nel 1986 contro le nostre case e le azioni terroristiche di Bin Laden?», chiede Gheddafi. Le parole del leader libico sembrano trapassare le pareti della Sala Zuccari, dove è stato dirottato a causa delle proteste dell’Italia dei Valori e di una parte del Pd. Grazie agli Stati Uniti, oggi l’Iraq è diventato «un’arena aperta» per i terroristi di Al Qaida mentre prima era una «fortezza contro il terrorismo», tuona il colonnello, e chiama in causa Saddam Hussein per una difesa a oltranza delle dittature e un attacco a quel «diritto d’ingerenza» occidentale, in nome del quale sono state intraprese tante guerre. Saddam «è stato accusato di essere un dittatore – continua il leader – ma che c'entrate voi»? Era forse «un vostro funzionario»? D’altra parte, rincara poi all’Università La Sapienza, «l'America non vuole la libertà per i popoli, ma colonizzare il mondo». Quindi, «lasciateci scegliere i regimi». Un discorso che, «democraticamente», vale per tutti e si allarga fino al Vaticano, «rispettabile Stato teo-

cratico», affiancandogli Corea del Nord («che male c'è se vuole essere comunista?») e Afghanistan («che male c'è se è in mano ai mullah?»). E sul terrorismo: Lo condanniamo, ma dobbiamo cercare di capire le ragioni vere di questo fenomeno pernicioso. E dialogare anche con il diavolo, se necessario». LE REAZIONI Il saluto del presidente del Senato Schifani si è mosso nel solco del galateo istituzionale, senza trascurare il richiamo al Trattato di amicizia fra i due paesi. La presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro ha rivendicato a Giuliano Amato e a un governo di centrosinistra il merito di

aver sottoscritto il primo protocollo da cui è scaturito l’accordo. Ma, ha osservato Finocchiaro, dalle parole pronunciate da Gheddafi «emerge una concezione molto diversa dalla nostra delle forme di esercizio del potere, tipiche delle democrazie liberali. Certo, la condanna del colonialismo è assolutamente condivisibile». Dall’amico Andreotti ha ricevuto un apprezzamento per «il tono generale del discorso». Non sono mancate le dichiarazioni di dissenso. «Credo che ci siano problemi di decoro delle istituzioni che vanno salvaguardate: ieri quel senso di decoro e di dignità è stato violato», dice

Casini e Di Pietro criticano l’accoglienza riservata al colonnello

il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, riferendosi all’accoglienza riservata a Gheddafi. «Va rafforzato il rapporto con il popolo libico – aggiunge Casini – ma bisogna avere rispetto per la nostra storia e per chi in quel paese soffre e tenere conto di cos'è quel regime». Dello stesso parere il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro: «Il fatto che il colonnello Gheddafi sia stato ospitato, riverito e ossequiato dalle più alte autorità dello Stato offende la nostra democrazia e tutti i cittadini». «Non ho sentito nessuna parola sui diritti umani calpestati dal dittatore, sul suo passato di finanziatore di terroristi, sulle stragi commissionate e sulle torture e violenze. Dietro questa accoglienza calorosa ci sono fortissimi interessi economici e rapporti affaristici».

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L’EVENTO

Gheddafi al Senato

LA PROTESTA

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Alla Sapienza l’Onda anti-Muammar Corteo di studenti e tafferugli con i militari del cordone di sicurezza di LORENZO ATTIANESE

Oggi l’assemblea con le donne UN impegno concreto sui diritti delle donne in Africa: è quello che chiederà il ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, al leader libico Gheddafi, oggi nell’incontro con circa mille donne italiane appartenenti al mondo della politica, delle istituzioni, dell’imprenditoria. Quello di oggi all’Auditorium di Roma, voluto dallo stesso Gheddafi e realizzato in collaborazione con la Carfagna, sarà un megaevento. Fuori dell’Auditorium saranno allestiti maxischermi. A incontrare Gheddafi ci saranno tutte le donne ministro del governo. Innanzitutto la «padrona di casa» Carfagna. Presenti Gelmini, Prestigiacomo, Meloni e Brambilla.

La protesta alla Sapienza

ROMA – Striscioni in lingua araba, gommoni e lanci di secchi di vernice rossa. La protesta dell’Onda contro la visita del leader libico all’ università La Sapienza di Roma si è scatenata fuori dal rettorato, dove poi il Colonnello ha incontrato docenti e universitari. L’ultimo tentativo di

contestazione è stato invece bloccato sul nascere nell’aula magna: dalla platea una studentessa dell’Onda ha provato invano di prendere la parola davanti a Gheddafi, che poco dopo è uscito in anticipo sul programma, dopo aver risposto ad altre domande della platea, scortato tra gli applausi del suo staff per coprire i fischi degli studenti.

Le proteste erano cominciate già prima dell’arrivo del Colonnello alla Sapienza, totalmente blindata. Oltre cento studenti hanno scandito slogan esponendo immagini del «protettore degli immigrati San Papier» e striscioni anche in lingua araba, dalla scritta «No alle prigioni per gli immigrati in Libia, fuori Gheddafi dall’ Università». Tra i manifestanti anche alcune donne maghrebine, che hanno detto di «essere state minacciate per la loro protesta da un gruppo di libici nei viali dell’ateneo». Alla vista di alcune auto blu che entravano nella città universitaria, credendo erroneamente si trattasse di Gheddafi, gli studenti hanno lanciato secchi di vernice rossa e fumogeni. Il leader libico è poi arrivato nell’ateneo accolto dall’ ovazione di una cinquantina di curdi che lo aspettavano all’esterno, ma anche dai fischi e dai cori degli studenti. Dopo un breve incontro con i membri del Senato accademico e alcuni regali, il leader ha tenuto il discorso in aula magna davanti a studenti e professori.

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Il candidato sconfitto si prepara all’opposizione in Provincia

«Abbiamo fatto bene»

Santarsiero ringrazia Radice «Insieme contro il centrodestra»

Pace critica il centrosinistra e invita a votare Molinari

di SALVATORE SANTORO POTENZA - Proseguono a tutto spiano le strategie per preparare il ballottaggio per eleggere il sindaco del capoluogo di regione. Dalla parte di Santarsiero c’è stato il primo risultato positivo. Il segretario regionale dell’Italia dei valori di Basilicata, Michele Radice nell’intervista rilasciata al Quotidiano ha tolto ogni dubbio: «Faremo un’intesa con il centrosinistra. Siamo contro il centrodestra e diciamo altolà a Molinari». E ieri il candidato sindaco del Pd, Vito Santarsiero ha subito colto il messaggio: «Esprimo apprezzamento per le dichiarazioni del Coordinatore regionale dell'Idv Michele Radice. Condividiamo una comune battaglia contro il centrodestra e contro politiche governative a sfavore dei nostri territori e degli enti locali». Ha detto in una nota il sindaco uscente che è in pieno sforzo per riconfermarsi anche per i prossimi 5 anni. Ma dall’altro lato Peppino Molinari non sta a guardare. Secondo autorevoli indiscrezioni infatti, il candidato sindaco del centrodestra ed ex parlamentare, avrebbe rotto gli indugi chiamando al telefono direttamente il sottosegretario alla presidenza del consiglio e amico personale di Silvio Berlusconi, Gianni Letta. I dettagli della telefonata tra i due ovviamente sono riservati, ma da quando si è appreso c’è stata la richiesta diretta da parte di Molinari per far scendere a Potenza in vista del voto del 21 il presidente del consiglio in persona. Molinari che sempre al Quotidiano alcune settimane fa aveva auspicato «la visita del cavaliere per tentare di vincere» non demorde. E per la difficile sfida al secondo turno ritiene fondamentale la visita di Berlusconi a Potenza. Sarebbe la prima volta che il presidente del consiglio arriva a Potenza. Indubbio il valore elettorale. In ogni caso sembrerebbe che Gianni Letta abbia preso un impegno del tipo: «Se Berlusconi scende a Bari di nuovo per il ballottaggio del capoluogo pugliese faremo di tutto per portarlo anche a Potenza». Si vedrà. In ogni caso i due candidati sono già al lavoro per tentare la scalata alla poltrona di primo cittadino di Potenza. Numerosi gli incontri fissati nei vari quartieri della città. Per quanto riguarda invece le altre forze politiche ieri, in contemporanea con l’intervista rilasciata da Radice al nostro giornale, sul Corriere della Sera Pierluigi Battista ha “disegnato” scenari interni al partito di Dietro non dissimili da quanto fatto emergere anche dal segretario lucano dipietrista. In pratica sul Corriere della Sera Battista parla di Luigi DeMagistris «inattesa spina nel fianco del fondatore dell’Italia dei valori». L’ex pm napoletano infatti alla fine del conteggio dei voti si è trovato quasi inaspettamente con più preferenze di tutti. Anche dell’ex magistrato di

LACORAZZA e ALTOBELLO

Passaggio di testimone al bar Mediterraneo POTENZA- Presente e passato della Provincia di Potenza si sono scambiati le consegne presso il bar Mediterraneo di Potenza. Piero Lacorazza e Sabino Altobello ieri mattina si sono “appartati” in un simbolico passaggio del testimone per la guida dell’ente Provincia.

Scaglione sui risultati elettorali

«Abbiamo aumentato i consensi a Potenza, il vero centro siamo noi»

Molinari e a destra Santarsiero

“Mani pulite” stesso. Questo nel momento in cui Di Pietro aveva anticipato: «Via il mio nome dalla sigla del partito». Eventualità che viene respinta dal segretario regionale, Michele Radice: «Ero d’accordo un anno fa, ma non ora che Di Pietro non ha

preso più voti di tutti». «Sarebbe un segno di debolezza». Ha spiegato lo stesso Radice che poi ha frenato le ambizioni delle nuove “leve” del partito: «E poi certe cose non si decidono così ma attraverso un percorso congressuale».

OGGI LA CONFERENZA

Pittella soddisfatto per l’accordo europeo tra Pse e Pd Gianni Pittella dopo l’eccezionale risultato elettorale alle europee di sabato e domenica scorsa oggi è a Potenza in conferenza stampa alle 11 presso la sede regionale del Partito democratico di Basilicata. L’eurodeputato che è stato il secondo degli eletti del Pd nella circoscrizione meridionale (superato di solo 4 voti dal napoletano Cozzolino) nella conferenza di stamani ringrazierà il popolo lucano. All’incontro prevista anche la partecipazione del segretario regionale del Pd Erminio Restaino, del neoeletto presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza e dal candidato sindaco del capoluogo Vito Santarsiero. Ieri intanto Pittella, ha dichiarato: «Esprimo profonda soddisfazione per la notizia del fatto che si va profilando un accordo tra i socialisti europei e i democratici per la costituzione di un nuovo gruppo. Nel momento in cui, dal risultato delle elezioni europee, si costituisce una compagine parlamentare spostata a destra, la creazione di un gruppo che tenga unito il campo dei ri-

Gianni Pittella

formisti in Europa è il perno su cui si dovranno costruire le maggioranze per mantenere una chiara e forte direzione a vocazione europeista in contrasto con l'euroscetticismo crescente a livello europeo».

POTENZA - «Ho notato, me lo si consentirà, una certa superficialità nelle analisi politiche sul voto nella città di Potenza, che per i Popolari uniti hanno fatto registrare un consenso ben oltre le aspettative ed una risposta forte a quanti, dentro e fuori la coalizione di centrosinistra, immaginavano una nostra disfatta. Non starò qui a recriminare sul poco spazio concesso nella valutazione sui consensi che il partito ha ottenuto a Potenza città (circa il 10 per cento e secondo partito della coalizione), aumentando di fatto alla Provincia i voti che lo scorso anno avevamo ottenuto con la lista al Senato. La migliore risposta che potevamo dare a chi immaginava la politica come tentazione da “uomo solo al comando” o da consenso personale, è venuta dalla composizione di una lista plurale partecipata e viva, con il substrato di espressioni del partito che vengono da lontano e hanno tenuto fede ai propri ideali ed al ragionamento della continuità di un impegno senza fuggire. Il vero centro politico è dunque nel voto che i Popolari uniti hanno ottenuto senza scomodare o impegnare leader nazionali o carismatici, ma costruendo la relazione di un radicamento territoriale e locale, che penetra i quartieri della periferia e coinvolge le aree forti, secondo il disegno di una città interclassista dove i moderati ragionano non per schemi prefissati ma per naturale condivisione di programmi ed idee. Programmi ed idee che il candidato sindaco Vito Santarsiero ha fatto propri accettando la candidatura e che ne siamo convinti, con una maggioranza meno blindata o bulgara come quella che lo ha retto per cinque an-

MASTROSIMONE NON È DEI POPOLARI UNITI LA CONSIGLIERA Regionale, Rosa Mastrosimone è la segretaria regionale di “Alleanza Democratici di Centro” e non, come è stato erroneamente nell'articolo a pagina 15 del Quotidiano della Basilicata di ieri, esponente del partito dei Popolari Uniti che fanno riferimento all'assessore regionale alla sanità Antonio Potenza. Rosa Mastrosimone proviene dall'Udeur di Clemente Mastella ma a differenza di gran parte degli ex dirigenti udeurrini non ha aderito ai Popolari Uniti.

Aurelio Pace nella conferenza stampa di ieri

ha detto cosa vuole fare su ambiente, viabilità e formazione». In pratica il candidato presidente ha insistito su un centrosinistra e un Lacorazza «che non ha mai spiegato in campagna elettorale cosa si vuol fare per la Provincia di Potenza». Il concetto è chiaro: «Potenza ha bisogno della Provincia e la Provincia di Potenza. Non si deve continuare a fare l’errore di una città che si sente autonoma con la reazione dei paese della Provincia che si isolano o guardano ad altre realtà». «Ormai - ha detto in tal senso Aurelio Pace - il Vulture si sta spostando sempre di più verso il bacino pugliese». Tre le priorità: ambiente, formazione e viabilità. E non sono mancate le criti-

che alla gestione provinciale appena conclusa. Sul tema dei rifiuti (Pace ha parlato più volte di emergenza) il candidato ha spiegato: «C’è bisogno di fare chiarezza sulla situazione, e su una possibile emergenza legata alle discariche». Aurelio Pace che in particolare ha parlato di paesi della provincia «diventati delle discariche a cielo aperto», ha aggiunto che sul sito di Atella «ogni notte arrivano una cinquantina di camion anche da Napoli». Attacchi anche alla gestione della viabilità «le strade in Basilicata sono poco più che tratturi» e al sistema della formazione «utilizzata per dare lavoro ai formatori» e che «è diventata un vero e proprio ammortizzatore sociali».

Il deputato lucano dopo il precedente a Tokyo è relatore al G8 + 5 sulle politiche per il clima mondiale

WEB E UDC

Margiotta: «Con Obama ora è possibile fare qualcosa di concreto per tutelare il pianeta»

Luigi Scaglione

ni, saprà utilizzare per fare sintesi e tesoro anche delle esperienze negative proseguendo nel cammino di costruzione di un nuovo modo di fare città, come i cantieri avviati, le opere realizzate da questo e non quelle dei predecessori, la ritrovata centralità del capoluogo. Ecco perché non tenere conto nelle valutazioni del ruolo di partito di frontiera che i Popolari uniti hanno rappresentato, depurati dalle scorie di un irrigidimento sulle persone, è forse l'errore più grande che tutti gli analisti stanno facendo in queste ore inseguendo un presunto voto finto-centrista che si spacca sulle strategie da seguire per motivazioni molto nobili o quello antagonista. Qui si tratta invece di credere nel segno della fiducia che i potentini hanno affidato anche al nostro impegno politico - amministrativo e che ora va pienamente riconfermato nel candidato sindaco del centrosinistra. Una fiducia che gli uomini dei Popolari uniti hanno dimostrato di saper meritare e che ora meritano al ballottaggio». Luigi Scaglione (segretario cittadino e consigliere regionale dei Popolari uniti)

ROMA - Il deputato lucano del Partito democratico, Salvatore Margiotta, anche vicepresidente della commissione parlamentare all’Ambiente, rappresenta la Camera dei deputati ai lavori del Forum dei legislatori del G 8 + 5 sui mutamenti climatici in preparazione del vertice del G 8 che si svolgerà all’Aquila . E’ quanto è stato reso noto in un comunicato stampa in cui spiega anche che il Forum (che si svolge oggi e domani) è incentrato sulla sfida ai mutamenti climatici, e prevede, tra l'altro, la partecipazione del presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini Fini, del ministro Stafania Prestigiacomo, del Primo ministro della Danimarca Rassmussen, del Presidente della Camera del Messico, Duarte, della vicepresidente del Senato del Brasile

Segue dalla prima Contro questa candidatura plebiscitaria si è registrato un voto di opinione carico di significati politici. Infatti tra i dieci più votati d'Italia troviamo l'ex pm Luigi De Magistris, Sonia Alfano, figlia di un giornalista siciliano ucciso dalla mafia e anch'ella candidata indipendente di Italia dei Valori, Rita Borsellino sorella del giudice Paolo, e Rosario Crocetta sindaco antimafia a Gela. Quest'ultimi due sono stati dei candidati indipendenti del Pd. Partito non abituato a ricevere buone performance in Sicilia e che con queste candidature ha spinto molti cuori legalitari a votare per il partito di Franceschini. Pur se non nelle stesse proporzioni molti voti alla persona sono andati a Rosaria Capacchione, giornalista che vive sotto scorta per le sue cronache casalesi. Anche in Lucania la giornalista ha avuto buoni consensi come la Alfano. In questo ambito il boom è stato però di De Magistris con oltre 7000 voti. Si può affermare che le agitazioni promosse dall'associazione “Vittime di De

Slhessarenko. Prestigiosa “vetrina” per il deputato lucano Salvatore Margiotta che in particolare, presiederà, nella giornata di oggi, i lavori della seconda sessione, nel corso dei quali sarà presentato il Report della Commissione internazionale sui mutamenti dell'uso del suolo e sugli ecosistemi. Queste la parole dello stesso Salvatore Margiotta: «Sono stato molto felice della designazione che conferma il mio ruolo di rappresentante della Camera nell'International Globe, a distanza di un anno dal Forum di Tokyo. Quest'anno l'appuntamento ha un significato speciale, visto che si svolge in Italia, e che precede di pochi mesi il vertice di Copenhagen, chiamato ad aggiornare il protocollo di Kyoto».

«Si scherzava solo tra amici»

«La lotta ai mutamenti climatici - prosegue il deputato lucano della quale mi occupo da tempo, sta assumendo il giusto rilievo nella politica internazionale. Ciò grazie all'Europa, ma anche, finalmente, grazie al cambio di passo degli Stati Uniti: Obama, sin dal suo discorso di insediamento, ha esplicitato che questo sarà uno degli impegni fondamentali della sua politica». «Attraverso la green economy sarà possibile, - dice ancora - al contempo, tutelare l'ambiente, fronteggiare il surriscaldamento del pianeta, arginare la crisi economica globale, ed avviare politiche virtuose di sviluppo». «L'Italia - ha poi concluso Salvatore Margiotta - non dovrà essere da meno nel campo delle politiche eco - ambientali: e io in tal senso, darò il mio contributo»

POTENZA - Francesco Porcella, a cui erroneamente è stata attribuita la candidatura - a consigliere comunale di Potenza per l’Udc - ieri ha contattato il nostro giornale per spiegare il motivo del dibattito sulle scelte per il ballottaggio che si è sviluppato sulla sua pagina di Facebook (il social network che è diventato un punto di riferimento anche per numerosi politici lucani). «Era semplicemente una discussione “scherzosa”tra amici di Facebook», ha tenuto a precisare Porcella dopo la pubblicazione dell’articolo che faceva riferimento proprio al dibattito che si sta intavolando all’interno dell’Udc per la scelta del candidato sindaco da sostenere al ballottaggio tra Peppino Molinari e Vito Santarsiero Salvatore Margiotta

VOTO E LEGALITA' IN BASILICATA Magistris” hanno avuto un effetto contrario a quello proposto se anche nella Policoro fiaccata dal sequestro di Marinagri l'ex pm ottiene ben 250 preferenze. Ovviamente non si tratta di settori maggioritari. Ma questi voti sono la cartina di tornasole per un movimento tutto nuovo e trasversale che si batte per la difesa della Costituzione, dei diritti e della legalità e che vota non per ideologia ma per contenuti. Postideologici, identitari sulla memoria, si battono per conoscere la verità sulle stragi del 1992 e nei singoli territori sono i portavoce di molti senza voce. Contestano i politici di professione, chiedono pulizia morale ed etica al Pd, sono disgustati dalle divisioni della sinistra radicale. In questa area a livello di personalità troviamo anche intellettuali illustri (Tranfaglia, Pardi, Giulietti, Vattimo, Magris) che hanno accettato di convivere con il populi-

smo tribunizio di Di Pietro, il quale ha capito dove spira il vento e si prepara a cambiare il suo partito con allarme del segretario regionale lucano, Michele Radice. Al riguardo sarebbe interessante conoscere il pensiero dell'altro leader maximo Belisario. Al dato si vuole aggiungere una riflessione. I partiti e gli eletti che vogliono stare in questo campo dovrebbero meglio stare attenti a quello che accade. Nessuno di loro per esempio si è accorto che i militanti di Libera in Basilicata stanno presidiando l'aula del processo Nibbio a Potenza per dare un sostegno ai testi che potrebbero inchiodare degli usurai pericolosi. Sono a rischio deposizioni che potrebbero rivelare importanti livelli occulti del riciclaggio di denaro sporco. In Basilicata ci sono persone che perdono casa, dignità e serenità per gli usurai. Don Marcello Cozzi ha

Dopo aver ricordato che la Provincia «deve pretendere le deleghe che gli spettano dall’ente Regione» e «ho visto un popolo inconsapevole della differenza tra votare centrodestra o centrosinistra nelle mie visite elettorali in tutti e 100 i paesi ma solo ripiegato al volere dei “potenti” locali» Pace è passato alle questioni più strettamente politiche. Prima ha dichiarato infatti «manca un pò di struttura al centrodestra; in molti paesi ho fatto comizi da solo insieme solo ai miei candidati» e poi «mi auguro per Peppino che in questi giorni venga Silvio Berlusconi a Potenza». E sempre sugli aspetti politici, Aurelio Pace definendo un buon risultato il 6 per cento dei Dec «abbiamo fatto come Udc o Idv» ha risposto alle domande dei giornalisti. In particolare sui due big del Pd ha dichiarato «quando ho visto la poca gente che c’era da Franceschini pensavo di vincere» mentre «vedendo la piazza di D’Alema ho avuto la conferma che il Pd in Basilicata è molta sinistra e poco centro». Ha chiuso, facendo le lodi dei ministri del Pdl Fitto e Sacconi, sull’auspicio che il Popolo delle libertà «dimostri di crederci alla vittoria di Molinari facendo venire big di primo livello nei prossimi giorni». sal.san.

spezzato il silenzio scrivendo: “Non lasciamoli soli. La loro testimonianza potrebbe svelare scenari segreti, trame sotteranee, circuiti di malaffare finora sconosciuti”. Per il momento uno dei testi chiave risulta malato e non si è presentato a deporre. Registriamo il silenzio assordante della politica. Di tutta la politica. Anche di quella militante sul fronte legalitario, anche di quella abituata a confondersi con il giustizialismo più bieco. Da parte nostra con il diritto di cronaca continueremo a dare spazio a quello che accade in questo processo. Forse alcune notizie però potremmo presto essere costretti a non pubblicarle più. Perché ieri la Camera dei Deputati a larga maggioranza (con il convinto sostegno di franchi tiratori dell'opposizione) ha approvato un decreto

legge che ad esempio ci impedirebbe di pubblicare un'intercettazione tra compari che hanno deciso di minacciare i testimoni del processo Nibbio. Potremmo presto essere costretti a pubblicare le rettifiche a questo articolo dagli avvocati di chi minaccia i testimoni senza poter replicare nulla, facendo diventare in questo modo verità assoluta la verità di parte. Siamo certi che ci riempiranno di rettifiche. E molti a quel punto non si occuperanno più di cronaca giudiziaria. Non potremmo più pubblicare i nomi dei pm. Che saranno quindi anonimi e potranno evitarsi il giudizio del loro operato. Perché accanto ai soliti sospetti di protagonismo ci sono anche molti magistrati che si sanno voltare dall'altra parte al momento giusto. Il decreto ora va al Senato. Editori e giornalisti ne chiedono la riforma. Il radicale Maurizio Bolognetti sostiene che c'è bisogno di disobbedienza civile su questo fronte. Forse è il caso di iniziarci a pensare considerato che si sente odore di regime. Paride Leporace

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Molinari a Letta: «Portami Silvio a Potenza»

POTENZA -All’aperto, sotto il sole potentino Aurelio Pace ha fatto il resoconto della propria esperienza come candidato alla presidenza della Provincia di Potenza. E nonostante la sconfitta il candidato del centrodestra, sulla terrazza del Grande Albergo nel capoluogo di regione ha rilanciato: «E’ stato un buon risultato. La coalizione politica che ho rappresentato sabato e domenica scorsa è passata dal 20 per cento di 5 anni fa al 34,9. Mentre il centrosinistra è passato dal quasi 70 per cento al 51,9». Un risultato che per Aurelio Pace, al di là della vittoria finale di Piero Lacorazza, «rappresenta un giudizio severo sulla politica del centrosinistra, che si rifletterà sul ballottaggio per l'elezione del sindaco del capoluogo lucano». E in un ragionamento in continuità con quanto sostenuto nei vari appuntamenti della campagna elettorale terminata venerdì scorso, Pace ha sottolineato la necessità di «ridare dignità all’ente Provincia». E già pienamente calato nel ruolo di leader dell’opposizione alla prossima amministrazione provinciale, Aurelio Pace ha detto: «Offriamo la nostra collaborazione al nuovo presidente, Piero Lacorazza, per il bene della comunità, anche se in campagna elettorale non ci


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L’aspirante primo cittadino all’Aics, poi in radio e infine all’Hotel Vittoria

Molinari gioca il tris Tra disagio giovanile e strategie di comunicazione di ANNA MUSACCHIO

Tra sacro e politico Il sindaco Santarsiero alla processione del Corpus Domini In serata vertice di coalizione con i candidati al Principe di Piemonte Il sindaco Vito Santarsiero alla processione del Corpus Domini per le vie del centro storico di Potenza (foto Mattiacci)

centro salesiano c’erano tutti: il neo segretario del Pd, Erminio Restaino e il consigliere regionale, Vincenzo Folino. Presente anche il neo eletto presidente

Il voto in città

alla Provincia di Potenza, Piero Lacorazza e tutti i principali esponenti del partito. Piena fiducia a Vito San-

In attesa del voto di ballottaggio del 21 giugno

tarsiero. Obiettivo: riconquistare Palazzo di Città. Con l’aiuto della gente e di Dio. m.labanca@luedi.it

MOLINARI O SANTARSIERO?

L’analisi di Scaglione «HO notato, me lo si consentirà, una certa superficialità nelle analisi politiche sul voto nella città di Potenza, che per i Popolari uniti hanno fatto registrare un consenso ben oltre le aspettative ed una risposta forte a quanti, dentro e fuori la coalizione di centro-sinistra, immaginavano una nostra disfatta». E’ quanto sostiene il segretario cittadino dei Popolari uniti di Potenza, Luigi Scaglione. «Non starò qui a recriminare sul poco spazio concesso nella valutazione sui consensi che il partito ha ottenuto a Potenza città (circa il 10% e secondo partito della coalizione) - continua la sua analisi - aumentando di fatto alla Provincia i voti che lo scorso anno avevamo ottenuto con la lista al Senato. La migliore risposta che potevamo dare a chi immaginava la politica come tentazione da “uomo solo al comando” o da consenso personale, è venuta dalla composizione di una lista plurale partecipata e viva, con il substrato di espressioni del partito che vengono da lontano e hanno tenuto fede ai propri ideali ed al ragionamento della continuità di un impegno senza fuggire. Il vero centro politico è nel voto che i Popolari uniti hanno ottenuto senza scomodare o impegnare leader nazionali o carismatici».

“Chi butteresti

giù dal Basento?”: in rete domande e risposte degli elettori

Il quiz di Facebook per scegliere meglio

CHE la politica avesse trovato su Facebook spazi e tempi adeguati lo si era capito da tempo. Soprattutto se la chiave di lettura che se ne dà è ironica e simpatica. E’ il caso di questo divertente test che sta spopolando in rete. Sono già tanti gli appassionati del social network che si sono misurati con le domande elaborate da Antonella Antares. Quesiti per chiarirsi le idee sulla scelta del futuro sindaco di Potenza. Ecco il test così come è stato proposto sul web, con una breve introduzione dell’autrice: Poiché sono una sognatrice e ritengo che la scelta del candidato sindaco debba scaturire da una riflessione personale e non da un gioco di scuderia, ho approntato alcune semplicissime domande per aiutare l’elettore a capire se è più predisposto a votare il candidato Molinari o il

candidato Santarsiero (preciso che i due nomi sono citati sempre in rigorosissimo ordine alfabetico ). Chi raggiunge più voti, dovrebbe essere il vostro candidato preferito. In caso di parità, non vi resta che lanciare in aria una monetina. L’unica regola da seguire è quella di giudicare i due candidati non per la loro appartenenza politica ma in quanto uomini capaci di governare la nostra città. Potenza non è rossa o nera, è solo Potenza. Trattasi di un quiz o di un gioco tra il serio e l’ironico. E che i candidati non me ne abbiano a male! E nemmeno gli elettori o le segreterie di partito! 1) Chi è più simpatico?

- Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 2) A chi affidereste i vostri risparmi? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 3) A chi affidereste per un pomeriggio vostro figlio o figlia di 1 anno? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 4) Chi avrebbe il coraggio di costituire un comitato di REALI saggi che lo aiutino con il loro giudizio a non commettere troppi errori o a fornire idee nuove anche se impopolari? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due

- Nessuno dei due 5) Chi buttereste nel Basento in piena ? - Molinari - Santarsiero (e qui dovete scegliere per forza!) 6) Chi avrebbe il coraggio di scegliere gli assessori in funzione delle reali capacità di costoro - per esperienza professionale o reale pratica politica - a prescindere dalla appartenenza politica e solo per una migliore amministrazione della città e fregandosene delle segreterie politiche del partito dal quale proviene? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 7) Con chi trascorrereste una notte di passione (domanda solo per le

elettrici)? - Molinari - Santarsiero (e anche qui dovete scegliere per forza, mi spiace!) 8) Chi riuscirebbe a imparare a memoria la Divina Commedia in due mesi? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 9) Chi riconoscerebbe una statua di Fidia da una del Canova? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 10) Da chi vi fareste accompagnare ad un importante appuntamento di lavoro per fare una bella figura? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due

- Nessuno dei due 11) A chi affidereste il vostro segreto più prezioso? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 12) Chi riparerebbe tutte le buche della città e aggiusterebbe tutte le panchine sporche e rotte segnalate da Astronik? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due (questa domanda è per aiutare il povero Astronik e dargli la possibilità di avere una vita tranquilla ) 13) A chi consigliereste un corso di dizione affinché, se invitati a Porta a Porta o a Matrix o ad Anno zero o a Ballarò, non somiglino al Trio Ricotta che fa lezioni di vernacolo lucano? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 14) Chi avrebbe il coraggio di pronunciare con più lealtà le parole “Potenza è una città invivibile e piena di molti problemi. Non sono un mago né faccio miracoli. Cercherò di adoperarmi in questi 5 anni solo per la città e i cittadini senza guardare interessi di sorta e cacciando tutti i clientelismi dalla mia anticamera, privilegiando e scegliendo

fra i miei collaboratori solo coloro che hanno reali capacità di aiutarmi”? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 15) Chi avrebbe il coraggio di dimettersi se si accorgesse, dopo sei mesi, di non essere in grado di essere un buon Sindaco, o se capisse di non avere più il consenso iniziale, comunicando tali difficoltà alla cittadinanza con assoluta schiettezza e alto senso del dovere? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due 16) Chi avrebbe il coraggio, dopo un anno, di sottomettersi al giudizio degli elettori attraverso lo strumento delle “doparie”, strumento attraverso il quale ogni cittadino potrebbe esprimere il proprio giudizio su ciò che è stato migliorato o sulle cose non fatte o fatte male? - Molinari - Santarsiero - Tutti e due - Nessuno dei due ( sulle “doparie” ci vorrebbero spiegazioni ulteriori ma, credo, sia a tutti chiaro il concetto contrapposto alle “primarie”. Sulle “doparie” esistono studi molto accurati formulati da esperti ).

All’hotel Vittoria, il candidato sindaco Peppino Molinari con il senatore Digilio

quella di «Vito Cemento», commentano ironicamente i presenti, d'altronde, dicono, «non basteranno dei camion di bitume ed inaugurazioni dell’ultimo minuto ad abbindolare i cittadini». Poi i tempi si stringono, gli ultimi accordi sulla collocazione dei manifesti e delle postazioni, e si parte verso l’ Hotel Vittoria. Manca ancora mezz’ora all’inizio dell’appuntamento, ma in molti già presidiano l’ingresso dell’albergo, si scambiano congratulazioni e si discute di apparentamenti e numeri. Arriva il momento di accomodarsi nella sala Maestrale, ma c’è il tempo per qualche altra battuta e commento. «Questo primo turno ha visto essenzialmente la sconfitta di Santarsiero che ha perso 30 punti percentuali – dice Molinari tra una stretta di

mano e l’altra prima di prender posto al tavolo dei relatori in compagnia dei senatori Viceconte e Digilio, di Aurelio Pace, di Falotico, e dei vari referenti delle liste che lo appoggiano nella corsa alla candidatura di primo cittadino - Potenza ha sostanzialmente bocciato il suo operato e questo ballottaggio è una nuova partita nella quale conterà la possibilità degli elettori di votare senza i condizionamenti del primo turno. Abbiamo vinto una battaglia, ora ci toccherà vincere la guerra». Ma Molinari non esclude neppure la possibilità di dialogo con le altre forze politiche. «Faremo un appello alle forze moderate affinché ci appoggino nonché a Mpa e Udc, il tutto dovrà comunque decidersi al massimo entro sabato».

| L’INTERVENTO | Amministrative? «Un risultato drammatico» ANCHE quest’analisi del voto cittadino arriva da Facebook. A farla è Fabio Lottino, candidato alle amministrative del 6 e 7 luglio nella lista civica Potenza delle Libertà, che inizia così: Il risultato politico e sociale? Drammatico: 96 candidati con 0 voti ed oltre 100 con voti tra 1 e 10. Quando alla metà di aprile vengo invitato a candidarmi mi si lascia libera scelta tra il Popolo delle Libertà e la lista civica Potenza delle Libertà. E ancor prima rifletto sui numeri e sulle potenzialità nonché sulla realtà con la quale andavo a confrontarmi. Circa 800 candidati. Ottocento candidati che avrebbero trascorso un mese a far girar santini per la città, a visitare case e negozi, ad esser presenti nello struscio cittadino, a fare le famose telefonate di aiuto. Così ho scelto la lista civica Potenza delle Libertà ed ancor prima del mio risultato mi sono focalizzato sul risultato di una città e di una parte della città: i giovani. Abbiamo organizzato una manifestazione il 3 giugno in cui ho scoperto di avere qualche amico in più, in cui ho capito che le logiche di partito sono più forti delle scelte personali, in cui mi sono confrontato per la prima volta con la Politica (anche se la p andrebbe minuscola per quanto è vergognosa) cittadina. Il risultato: mi auguro una grande bella amicizia con più di qualcuno e me la terrò stretta, ma ciò che mi ha disgustato sono state le presenze e le promesse di chi magari non si è minimamente pensato che in quel che facevamo c’era un’ambizione. Il voto è passato almeno per i consiglieri ed oggi un po’ me ne disinteresso del ballottaggio, faccio il mio in bocca al lupo con pieno sostegno a Peppino Molinari e ai Falotichiani ma sinceramente sono indignato di quel che il Pdl a livello cittadino è riuscito a costruire ov-

vero la distruzione di quel poco che già c’era. abbiamo consegnato una coalizione a Roberto Falotico che giustamente ha ricevuto a braccia aperte tutto quel che gli è stato dato, senza pensare Noi a quel che dovevamo fare nel nostro per una Potenza diversa, per una Potenza città Normale. E oggi si riparte spero in tanti per ricostruire a prescindere dal risultato delle comunali il centro - destra potentino a partire dai giovani, non quelli di età ma quelli che sono giovani ancor prima dentro. E chiamo in questo modo a raccolta alcuni amici che spero vorranno condividere questa speranza con il proprio preziosissimo contributo. Dal supporto a Molinari alla rinascita del centro - destra lucano, di quello che aveva la sede di An - Msi storica in via Pretoria, che mio padre tante volte mi racconta. Di quegli ex missini che facevano la guerra con i giovani di sinistra nel 68’. Non è la guerra che voglio, tutt'altro, ma voglio la politica, voglio la libertà di agire e di pensare e non l’appiattimento sulle logiche di partito. Non faccio nomi di chi vorrei con me perché non vorrei mancare qualcuno e soprattutto non vorrei esser ancora deluso da alcuno, mi affido a dei Tag con la speranza che qualcuno sia dei nostri. P.S.: Comprendo alcuni degli amici delusi dal voto ed è giustissima la loro reazione, giustificata più che mai, ma ragazzi la cosa bella nostra sapete qual è? Che noi non partecipiamo a brogli e truffe, noi siamo quelli che la politica vorrebbe tenerci lontani perché siamo puliti e coraggiosi che nonostante tutto ci siam buttati in questa avventura. Stringiamo i denti e costruiamo noi l’alternativa. Potenza 2014!

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«Faremo appello alle forze moderate perché ci appoggino e a Mpa e Udc»

di MARIATERESA LABANCA SANTARSIERO in processione, davanti agli occhi di Dio, e degli elettori. Il cammino religioso, quello vero, il sindaco lo ha fatto ieri sera per le vie del centro storico per celebrare il Corpus Domini, dietro al vescovo e davanti alla folla di fedeli, che all’uscita dalla messa si è ritrovata davanti alla cattedrale di San Gerardo. Il calvario, quello metaforico, è iniziato, invece, dopo il voto di martedì, e non finirà prima del 21 giugno. Ma dietro allo stendardo del Comune, ieri, all’uscita del Duomo, Vito Santarsiero era in cammino in veste di fedele prima ancora che di sindaco. Fascia tricolore in spalla, e mani dietro la schiena. Al suo fianco, il consigliere comunale Pietro Campagna, il regionale Luigi Scaglione. Dietro, invece, a qualche passo di distanza, sfila pure l’ex primo cittadino di Potenza, Gaetano Fierro. Probabilmente non si affidano tutti alla stessa preghiera. «Ma non è propaganda politica», precisa qualcuno. E siccome, nella prima fase di campagna elettorale, pure non erano mancate le polemiche contro il sindaco, accusato di fare comizi in chiesa, chi lo conosce bene chiarisce: «Vito lo ha fatto sempre, tutti gli anni. La marcia del Corpus Domini per lui è imperdibile». Proprio al Quotidiano il primo cittadino uscente aveva confessato che uno dei più cari ricordi dell’infanzia è legato proprio a questa manifestazione religiosa. Civile, invece, la cerimonia che il sindaco ha celebrato in mattinata. Nella sala degli Specchi del teatro Stabile due giovani hanno fatto le pubblicazioni di matrimonio, alla presenza del primo cittadino. Il resto della mattinata, invece, Vito Santarsiero, l’ha trascorsa in Municipio. Ma siccome il voto di ballottaggio incombe e la campagna elettorale è la priorità, c’è da scommettere che anche ieri sono stati tanti gli incontri e i contatti ufficiosi. Ufficialissima, invece, l’affollata riunione tecnica fissata per la tarda serata, prevista per le 20 e 30, ma iniziata in ritardo, nella sala del Principe di Piemonte, dove Santarsiero ha incontrato i candidati delle due liste. In verità non solo i candidati. Davanti ai cancelli del

UN passaggio veloce, il tempo di un caffè e quattro chiacchiere con chi, da sempre, si occupa di giovani. All’Aics, l’ “associazione italiana cultura e sport”, in via Pienza, ad attendere Peppino Molinari ci sono Franco Cafarelli, il direttore della sezione potentina ed Anna Maria Calabrese «unica donna eletta», precisa il candidato sindaco. Quello del disagio giovanile è un tema che sta a cuore a Molinari; «pensa - dice - che la nostra è l’unica città che spende 41 euro ad abitante per le politiche sociali a Trento di euro se ne spendono quasi 640». Un saluto anche ai ragazzi dell’associazione “Music Land”, a due passi dall’ Aics, una stretta di mano con il suocero che abita nei paraggi di via Pienza; «sono il padre di Rosaria – precisa il signor Antonio Bisignano, che aggiunge - Peppino è entrato a far parte della nostra famiglia dal 1997», e poi via in Punto verso Macchia Giocoli. Destinazione sede di Radio Tour Basilicata. «Dobbiamo discutere di strategie di comunicazione - spiega Molinari in ascensore e poi chiede – che si dice in giro?». La preoccupazione è tutta ovviamente rivolta verso il ballottaggio del 21 giugno, ma la campagna elettorale, quella vera, comincerà solo lunedì prossimo. C’ è ancora qualcosa da mettere a punto, strategie le chiamano Roberto Falotico dei DeC e Gianluigi Petruccio a colloquio con il candidato negli studi dell’emittente radiofonica. Si pensa a slogan d’effetto, a presidi nelle zone calde della città, ad una campagna che batterà prevalentemente sulle promesse non mantenute dell’amministrazione Santarsiero,


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Venerdì 12 giugno 2009

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POLICORO 23 marzo 1988 la commorienza

Luca e Marirosa

D ITEMI SE I SOGNI SONO PERSEGUIBILI PER LEGGE “Crescono le voci, i dubbi, i sospetti, le paure, le rabbie, le trame immaginarie, le nebbie che ti stordiscono e, soprattutto, le mezze certezze che ti fanno sentire l'odore della verità, ma giammai vedere la verità nella sua interezza”. di ANDREA DI CONSOLI

Prima di affidarci alla memoria e alle parole di Salvino Paternò - come avevo preannunciato nella scorsa puntata - sento la necessità di dire alcune cose. E' da più di un mese che sto ragionando “coram populo”, mettendo insieme dei tasselli e delle domande sulla vicenda di “nera” che tutti conoscono sotto la definizione di “misteriosa morte dei fidanzatini di Policoro”, e sempre di più sento crescere intorno al mio lavoro il silenzio, l'omertà, l'odore rugginoso e acre della palude. Sinceramente non mi aspettavo nessun fiancheggiamento clamoroso, ma francamente non mi aspettavo neanche questo silenzio avvilente. In un tempo dove tutti sentono la necessità di parlare di tutto - di politica, di sport, di cultura, di economia, ecc. - il silenzio cala d'improvviso quando le parole acquistano un valore specifico, e potrebbero diventare pericolose e determinanti. Ho seguito anche io, sia pure a distanza, la recente campagna elettorale in Lucania. E' stato il trionfo di un linguaggio astratto, irreale. Le parole più usate sono state “futuro”, “straordinario”, “sfida”, “protagonismo”, ecc., tutte parole vaghe, prive di peso specifico, prive di “rischio” - parole che non odorano né di carne né di sogni né di esperienza, cioè di realtà. Io ho il dovere di dire tutto quello che penso, e sinceramente penso che la piccola borghesia lucana, la classe dirigente parassitaria, i magistrati sonnacchiosi e indifferenti, i politici ciarlatani, gli imprenditori che privatizzano gli utili e socializzano le perdite - a spese dei più deboli - rappresentino il pus purulento e

infetto di una terra spartita a sorte da una casta di lestofanti che costringe centinaia di migliaia di persone a emigrare. I lucani non emigrano solo per cercare un lavoro migliore, ma soprattutto per non vedere mai più le tante facce di bronzo che governano la nostra terra - la mia, a scanso di equivoci, non è antipolitica, per la semplice ragione che non faccio politica. I corpi di Marirosa e di Luca sono diventati, per me, i simboli della Lucania che offende, che affoga, che prevarica, che trama nell'ombra. I loro corpi sono la mia ferita. Uno spazio bianco di domande rabbiose. Un deserto di bellezza perduta. Un abisso di nerume dove vorrei che venissero risucchiati tutti i lestofanti che hanno fatto alleanza e camarilla per mangiarsi l'Eden dal Vulture al Pollino. Nessuno ha tempo per spendere due parole sincere per questi nostri ragazzi che sono stati uccisi e affogati in una casetta di Policoro. Chi ne ha parlato, lo ha fatto quasi sempre con lo squallido intento di portare acqua al proprio mulino, o per demolire qualche nemico. Vorrei esprimere la visione dell'uomo che mi sono fatto: c'è chi tenta di somigliare al cavallo, e tenta in tutti i modi di crescere in fierezza, coraggio e forza; e chi, invece, ogni giorno di più, si vede somigliare sempre di più al sorcio, e quindi mangia nell'ombra, rosicchia le cose degli altri, avvelena tutto e impressiona e spaventa con la propria viltà e con la propria pochezza. In Lucania ci sono troppi sorci e troppi pochi cavalli. Insieme ai corpi offesi di Luca e Marirosa, io vedo anche un cavallo lucente che calpesta i sorci della mia povera Lucania. Troppi sorci sono capitati sulla strada di Marirosa, e troppi sorci hanno vilipeso i loro sacri corpi negli anni a venire. L'altra notte ho fatto un sogno. Ve lo voglio raccontare. E non tralascerò neanche un particolare di quanto mi ricordo del sogno. Ho sognato che una ragazza era tornata al suo paese per le vacanze. E questa ragazza aveva la casa libera perché la madre non c'era. Perciò ha dato appuntamento al suo fidanzato. Verso sera i due fidanzati si sono visti. Si sono baciati. Poi lei gli ha detto che voleva farsi una doccia, perché era stanca del viaggio. Lui le ha detto “va bene”, ed è rimasto nel soggiorno. E quindi la ragazza ha iniziato a farsi la doccia. A quel punto, nel sogno succede un trambusto. Dalle scale si sen-

L’AUTORE

Andrea Di Consoli è nato a Zurigo, da genitori del Sud, nel 1976. Come giornalista free-lance scrive su “Il Riformista”, “Il Messaggero” e “L’Unità”. Dal 2000 collabora ai programmi radiotelevisivi della Rai. Ha pubblicato saggi, le raccolte di poesia “Discoteca” (2003) e “La navigazione del Po” (2008), i racconti di “Lago negro” (2005) e i romanzi “Il padre degli animali” (2007) e “La curva della notte” (2008). Vive e lavora a Roma.

tono i passi di due “amici” che salgono. Sono “amici” del ragazzo e, un poco, anche della ragazza, e hanno dimestichezza con quella casa. Lo vedono e gli dicono: “Che fai?” E lui: “Ma che volete? Andatevene, lasciateci soli”. I due ragazzi iniziano a sfotterlo: “Ma la tua ragazza si sta facendo la doccia? Perché non ce la fai vedere?” E il ragazzo: “Adesso mi avete stufato. Andatevene, sennò mi arrabbio”. Allora uno dei due “amici” guarda l'altro e gli dice: “Hai capito? Si arrabbia! Vedi che la tua ragazza l'abbiamo già vista nuda più di una volta, che ti credi? E poi che ti costa farcela vedere?” Il ragazzo a quel punto si arrabbia: “Se non ve ne andate chiamo i carabinieri! Questa storia deve finire!” L'aria si fa irrespirabile, uno strano rossore compare sugli occhi di tutti. Di là ci sono gli innocenti rumori della doccia. “Andatevene” grida di nuovo il ragazzo. A quel punto uno dei due “amici” gli sferra un calcio in mezzo alle gambe, con tutta la forza che ha. Il ragazzo cade a terra e grida, poi è come imbambolato dal dolore. La ragazza, sotto la doccia, sente quel grido ed esce di corsa, con un asciugamano intorno al corpo bagnato. Inizia a gridare, perché non si aspettava il suo ragazzo ferito a terra, né quei due “amici” intrusi intorno a lui. Quindi si china sul ragazzo e poi aggredisce i due “amici”, e li insulta gridando con tutto il fiato che ha in corpo. Loro sono colmi di rabbia e di paura. Uno dei due “amici” la butta a terra, la riempie di calci e, infine, con un oggetto le colpisce la nuca. La ragazza sviene, forse

muore. Il ragazzo, invece, è ancora vivo. Allora gli storcono la testa. A quel punto, forse, è morto. I due “amici”, anziché rinvenire dal buio in cui sono piombati, sono stranamente lucidi - come non avessero aspettato altro, nella loro vita. Uno dei due “amici” ripete più volte “calma”, dobbiamo mantenere la calma”. Poi hanno un'idea folgorante: metterli nella vasca, simulare un incidente. Riempiono la vasca e aspettano. Poi uno dei due amici è colto dal dubbio: “E se sono ancora vivi?” Perciò prendono i corpi di peso - forse vivi, sicuramente in agonia - li poggiano ai piedi della vasca e, infine, uno per volta, li affogano nell'acqua, “per sicurezza”. Ecco, ora sono morti. E in effetti hanno pensato bene di affogarli, perché erano ancora vivi, nell'acqua facevano le bollicine. Poi decidono di buttare la ragazza nella vasca e il ragazzo a terra. E di accendere un caldobagno, cosicché tutti penseranno che i due fidanzati siano morti folgorati dalla corrente. Ora sono liberi di lavare a terra, di togliere ogni traccia di sangue, di perfezionare il loro miserabile “delitto perfetto”. E sempre di più si avvicinano a me con le loro facce grosse e mostruose, e mi vogliono fare del male, e ridono a crepapelle con una strana eco di violenza. Poi il sogno è finito di colpo, e io mi sono ritrovato seduto sul letto, con la fronte imperlata di sudore. Mia moglie, che mi ha visto così seduto, mi si è avvicinata e mi ha detto: “Stai tranquillo, è solo un sogno, un brutto sogno della nostra terra maledetta.

Non ti lascia più in pace, la nostra terra”. Mi sono fatto abbracciare e poi, per lunghe ore, sono rimasto sveglio, col muso bagnato sul cuscino piegato in due. I sogni non valgono niente, sono “farfanterie”, direbbe il pastore taciturno e poetico de “L'uomo delle stelle” di Tornatore. Gli incubi non interessano a nessuno. I magistrati, giustamente, ai sogni non badano. Ma c'è una cosa che pochi sanno, e che io vorrei dire. Lo sapete cosa capita nei nostri piccoli paesi divorati dalla paura e della viltà? Se succede una “disgrazia”, tutti cercano di farsi gli affari propri, di non avere grane; poi però, dopo qualche mese, qualcuno ti si avvicina per strada, e con nonchalance ti dice: “Sai, sono molto dispiaciuto che tuo figlio sia morto. A proposito, sai che mi sono sognato l'altra notte? Ho sognato che la madre di quella persona, quella di Taranto, se la faceva con quell'altro, con il trombettiere”. Allora a quel punto il padre capisce che il sogno di quella persona è un “messaggio”, e quindi gli dice: “Ti va di dichiararlo in questura?” E l'altro: “Ma tu che dici? Io ho fatto solo un sogno. Mica è vero”. Intanto, però, quello che doveva dire l'ha detto. Poi un altro ti incontra casualmente per strada, e ti dice: “Che brutta disgrazia che hai dovuto sopportare. Non te lo meritavi. Ti devo fare una confidenza, però. L'altra notte ho sognato che quella persona, quella di Taranto, se la faceva pure con il giovanotto, con il pifferaio”. E il padre, sempre meno speranzoso: “Ti va di dichiararlo in questura?” E quello: “No, ma che dici? I sogni sono cose senza valore. Te lo dicevo per dire”.

Poi si avvicina una terza persona, e ti dice a muso duro: “Qui lo dico e qui lo nego, ma Giovannino il barese, quello che aveva un alibi perfetto, in realtà stava in paese, il giorno della disgrazia”. E il padre, ormai senza speranza: “E che me lo dici a fare se poi non vuoi testimoniare?” E la terza persona alza le spalle e va per la sua strada, senza tornare mai più sull'argomento. E' così che crescono le voci, i dubbi, i sospetti, le paure, le rabbie, le trame immaginarie, le nebbie che ti stordiscono e, soprattutto, le mezze certezze che ti fanno sentire l'odore della verità, ma giammai vedere la verità nella sua interezza. Diceva Giacomo Debenedetti, il più grande critico letterario del '900: “Andiamo avanti, capiremo solo alla fine dove eravamo diretti”. Alla fine capiremo, e la verità emergerà. Anzi, forse sarò quasi da solo a volerla capire, perché la verità interessa a poche persone. Molti dicono: “Chissà cosa c'è sotto a questa storia”. Niente. Sotto a questa storia c'è solo la stupidità e la violenza dell'uomo. Il suo buio insondabile. Mi sono più volte chiesto quale sia il “movente” di questo duplice omicidio. Credo di averlo capito. Qualcuno voleva “approfittare” di Marirosa perché pensava che Luca - che era un bonaccione, un bravo ragazzo senza malizia - non fosse adeguato per una bella ragazza come lei. Il “movente” è il maschilismo meridionale. L'ossessione sessuale. I tabù che diventano violenza cieca. La convinzione che quello che vuoi te lo puoi prendere senza problemi. Il sesso molesto: eccolo il cancro segreto delle nostre

contrade. Il sindaco di Matera Nicola Buccico, nella sua passeggiata con me di qualche mese fa, mi disse: “In Basilicata la prostituzione non esiste!”. Buccico ha ragione, la prostituzione non esiste. Ma esiste qualcosa di peggiore. Esiste l'ossessione sessuale. Il pallino fisso. Il tarlo. Quel misto di sensualità morbosa e bigottismo che ti porta a colpire la donna come fosse un'untrice. Ché la donna è Paradiso e Inferno, Liberazione e Peccato. In Basilicata non c'è la prostituzione, è vero, ma è pieno di sorci che spiano, che indagano, che tramano, che si fanno strane idee sulle donne. E questo lo so per certo, perché sono cresciuto in un paese della Lucania, e quindi conosco la viltà delle telefonate anonime, dei guardoni che spiano le coppie, delle violenze domestiche a bocca tappata. Eccolo qua, il maledetto “movente”. Ma devo interrogare ancora troppe carte e troppe persone, e devo tenere a bada i sentimenti che provo (ma non sempre ci riesco). E devo convincermi che quest'amore che sento per la mia terra non riguarda nessuno, e che sono totalmente solo in questo atroce “amore nero” per una terra che mai mi stanco di amare. L'ho girata paese per paese, la Lucania. Abita nei miei sogni, nelle cose che scrivo e nel mio corpo massiccio e fragile - nel mio corpo di anguria. Tutto quest'amore adesso ha un solo obiettivo ossessivo: portare luce disperata sui corpi di Luca e Marirosa, e portare la loro vita nei sogni di tutti i lucani fieri come cavalli. andreadiconsoli@hotmail.com 9 continua martedì

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“Mi sono più volte chiesto quale sia il “movente” di questo duplice omicidio. Credo di averlo capito. Qualcuno voleva “approfittare” di Marirosa perché pensava che Luca - che era un bonaccione, un bravo ragazzo senza malizia - non fosse adeguato per una bella ragazza come lei. Il “movente” è il maschilismo meridionale. L'ossessione sessuale. I tabù che diventano violenza cieca. La convinzione che quello che vuoi te lo puoi prendere senza problemi. Il sesso molesto: eccolo il cancro segreto delle nostre contrade”.


Italia / Mondo

Venerdì 12 giugno 2009

Il crollo potrebbe superare il 5 per cento. E c’è l’incognita prezzi

Sarà il premier a presiedere la riunione

La Bce dà una scossa all’eurozona «Allarme per Pil e disoccupazione»

Fiat, c’è la data dell’incontro governo-sindacati

di DOMENICO CONTI ROMA – Dopo due trimestri di crescita «fortemente negativa», il prodotto interno lordo di Eurolandia dovrebbe «diminuire a ritmi molto più contenuti» nel resto dell’anno e tornare in positivo entro metà 2010. La previsione è della Banca centrale europea, il cui bollettino mensile – riportando le 'staff projections' anticipate una settimana fa dal presidente Jean-Claude Trichet – prevede per i 16 Paesi che hanno adottato l’euro una contrazione del Pil che potrebbe arrivare quest’anno a -5,1% nella peggiore delle ipotesi, e a -4,1% nella migliore. Con una ripresa piuttosto lenta, visto che, prima di tornare a tassi di crescita, Eurolandia vedrà «una fase di stabilizzazione» che porterà il Pil 2010 a crescere non oltre lo 0,4%, anche se è da mettere in conto un dato leggermente negativo anche il prossimo anno (-0,1%). Christian Noyer, membro del consiglio direttivo dell’Eurotower, parlando a Hong Kong ha spiegato che c'è «cauto ottimismo» e che la ripresa dovrebbe iniziare a vedersi fra la fine del 2009 e la metà del 2010. Tuttavia – come ha spiegato lo stesso Noyer – la disoccupazione in aumento rischia di mettere un’ipoteca sui consumi degli europei e, a ricaduta, sulla crescita stessa. Anche la Bce, nel bollettino, parla di un «ulteriore deterioramento del mercato del lavoro», con una disoccupazione balzata dal 7,3% d’inizio 2008 al 9,2% dello scorso aprile. Con la conseguenza che «i consumi rimarranno deboli per la parte restante dell’anno». Proprio sui consumi, del resto, pesa l’incognita-prezzi. La Bce si aspetta tassi d’inflazione negativi per qualche mese (ma le aspettative di medio termine restano poco al di sotto del 2%), a causa del confronto con i prezzi record del

TORINO - «La proposta per Opel è ancora sul tavolo». Questa volta ad affermarlo è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: «Naturalmente tutti stiamo facendo il tifo per la Fiat». E da Palazzo Chigi arriva anche l’annuncio della convocazione per il 18 giugno dell’incontro tra il governo, la Fiat, i sindacati e le Regioni, che sarà presieduto dallo stesso premier. «La proposta per Opel ha forti basi industriali ed è ancora sul tavolo: stiamo aspettando che si definisca la partita anche su questo fronte europeo», dice Berlusconi dopo l’incontro con i vertici del Lingotto, a Palazzo Chigi per presentare la flotta di 221 auto offerte per il G8. E dell’accordo raggiunto con la Chrysler il premier dice: «è stata una bellissima affermazione». La comunicazione ufficiale dell’incontro del 18 giugno viene data dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola. «All’indomani della positiva conclusione della vicenda Chrysler – dice in un comunicato – è convocato il tavolo Fiat per il 18 giugno alle ore 9 a Palazzo Chigi. Il Presidente del Consiglio Berlusconi presiederà l’incontro con i vertici dell’azienda, il sindacato, e i presidenti delle Regioni dove sono ubicati i principali impianti di produzione». «Dobbiamo negoziare e discutere ancora: sulla ricaduta sui siti italiani non è scritto ancora niente. Difendiamo dal punto di vista oggettivo le ragioni dei nostri lavoratori», spiega il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. «Penso che debba essere un incontro molto poco diplomatico – commenta il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti – nel quale

l’azienda ci dice quali sono le condizioni per far sì che negli stabilimenti italiani non ci siano riduzioni di capacità produttiva e dell’occupazione, e si possa anzi aumentare la produzione di auto anche in Italia». «Dopo la conclusione positiva dell’accordo con Chrysler, andiamo al confronto partendo dal fatto che non ci possono essere riduzioni nè di stabilimenti nè dell’occupazione», afferma il numero uno della Fiom, Gianni Rinaldini. «E' importante – sottolinea il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverni – che ci siano garanzie sul consolidamento degli stabilimenti in Italia, in particolare al Sud dove restano forti preoccupazioni». «Attendevamo da tempo una data certa ed il 18 giugno saremo a Palazzo Chigi per conoscere qual è il piano industriale della casa torinese dopo l’intesa con l’americana Chrysler», commenta Eros Panicali, responsabile del settore Auto della Uilm, per il quale «gli stabilimenti produttivi italiani e l’occupazione ad essi correlata non sono in discussione». Mentre a Piazza Affari il titolo Fiat si porta a ridosso degli 8 euro (+1,99% a 7,94), il presidente Luca Cordero di Montezemolo si dice «molto, moltissimo soddisfatto» per l'accordo con Chrysler che definisce «una cosa bella e importante». «Un’ottima notizia per Fiat e per il Paese – osserva la presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia – perchè permetterà alle imprese italiane legate all’automotive di avere accesso al mercato statunitense». Intanto il premier dispensa ottimismo anche sul fronte Opel

Su Opel Berlusconi ottimista: «Proposta ancora sul tavolo»

petrolio raggiunti nella primavera del 2008. Le tasche degli europei ne gioveranno e così i loro consumi. Ma c'è la spada di Damocle del petrolio che è tornato sopra i 72 dollari, sui massimi dallo scorso ottobre, a fronte di una domanda che l’Agenzia internazionale del petrolio stima in aumento a maggio per la prima volta in 10 mesi. Secondo Daniel Roubini, il professore della New York University noto per aver anticipato la crisi del credito, una fiammata del greggio verso i 100 dollari sarebbe uno «shock negativo» e rallenterebbe la ripresa. Altro fattore di rischio, per la Bce, è rappresentato dall’instabilità finanziaria e dagli «squilibri internazionali». Una ripresa a ostacoli, insomma, di fronte alla quale la Bce raccomanda uno «sforzo ambizioso» di risanamento fiscale: i conti pubblici di Eurolandia vedranno il rapporto medio deficit/Pil balzare al 6,5% nel 2010, con un debito/Pil all’80%.

Parte oggi l’assemblea per agevolare la ripresa

Il G7 della finanza a Lecce riscrive le regole dell’economia mondiale ROMA – L'economia mondiale mostra i primi segnali di ripresa grazie al risveglio della Cina e il Fondo Monetario rialza le stime sulla crescita per il 2010 dall’1,9 al 2,4%. Si aprono con questa nota di ottimismo oggi a Lecce i lavori del G7 delle Finanze (più la Russia) che dovranno affrontare anche le nuove regole della finanza e dell’economia fortemente volute dalla presidenza italiana per essere approvate al G8 dell’Aquila. L’impianto delle nuove regole, il cui input è arrivato dal G20 di Londra ad aprile con un consenso politico senza precedenti richiede però l’attribuzione di risorse aggiuntive per il Fondo Monetario e il supporto al Financial Stabi-

lity Board guidato da Mario Draghi che stilerà a fine mese i nuovi principi in tema di retribuzione dei manager e di vigilanza per non permettere più zone d’ombra nel sistema bancario e finanziario. Tutti temi che saranno così con ogni probabilità toccati a Lecce dove, secondo gli osservatori, è prevedibile anche un confronto fra le posizioni degli Stati Uniti e dell’Europa sugli stress test per le banche. Washington vorrebbe test più rigorosi e pubblici anche per le banche del Vecchio Continente sul modello di quanto fatto negli Usa mentre l’Europa, Germania in testa, preferisce un controllo discreto da parte delle autorità di vigilanza.

Epifani attacca Bonanni: «No agli incontri separati»

Pensioni, la Cisl in piazza ma la Cgil non approva ROMA – I pensionati della Cisl sono scesi in piazza a Roma per chiedere al Governo risposte chiare e in tempi brevi sul recupero del potere d’acquisto delle pensioni e sulle tutele per i non autosufficienti. Se le risposte non arriveranno – ha avvertito il segretario generale della Fnp-Cisl Antonio Uda –la protesta continuerà. «C'è un mondo che non riceve attenzione – ha detto il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni – vogliamo dare la sveglia al Governo». La Cisl ha sottolineato che le persone non autosufficienti, anziani ma anche adulti e bambini, sono 3 milioni mentre i pensionati che non arrivano a mille euro al mese sono oltre 8,5 milioni, una fascia sociale alla quale la crisi economica ha dato secondo Bonanni «un colpo grave. L’Italia deve tornare – ha detto – sulla strada della giustizia sociale. Questa è una iniziativa solamente sindacale. Non vuole indebolire o rafforzare uno schieramento politico ma chiedere il rispetto delle regole». Dal governo arriva la replica del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta: «Nei primi cinque mesi dell’anno, l’aumento dei prezzi al consumo è stato dell’1,2% mentre le pensioni, sulla base dell’inflazione 2008, sono state rivalutate di più del 3%». Il ministro definisce «polemiche e offensive» le affermazioni della Fnp-Cisl e rileva che «nell’attuale fase di crisi, i pensionati beneficiano indiscutibilmente di un aumento del potere d’acquisto e di una condizione reddituale più favorevole di quella di chi perde il lavoro». Ma la manifestazione è stata anche occasione di polemica tra sindacati. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha incontrato infatti

Bonanni e Uda e la Cgil ha subito manifestato «disappunto». In una lettera inviata direttamente al presidente dell’Assemblea di Montecitorio il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani ha parlato di «scelta di parzialità» e ha ricordato che Fini «non ha mai risposto» alla richiesta di incontro delle tre federazioni dei pensionati sui temi della non autosufficienza. Il segretario generale dello Spi Carla Cantone ha rilevato che gli «incontri separati» con le istituzioni «non vanno nella direzione di un recupero unitario». La replica di Bonanni: «Dovrebbero essere contenti dell’efficienza della Cisl, si muovano anche loro». Fini ha assicurato a Bonanni che la proposta di iniziativa popolare sul fondo per la non autosufficienza sarà messa presto all’ordine del giorno della Camera. La Cisl ha anche incontrato, sempre sui temi della previdenza, il sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli che ha mostrato a nome del governo «una chiara disponibilità» ad aprire un tavolo di confronto, riferisce il sindacato di Via Po. Bonanni ha sottolineato anche l’importanza di misure a difesa del potere d’acquisto delle pensioni visto che queste hanno perso in media il 35% del loro valore negli ultimi 15 anni. Bisogna recuperare per queste misure – ha sottolineato - risorse dalla lotta all’evasione fiscale. E devono andare a sostegno delle pensioni anche le risorse che dovessero arrivare anche «dall’eventuale innalzamento dell’età pensionabile» che comunque dovrebbe essere «libero e volontario. Discutiamo pure sull'aumento dell’età – ha concluso il leader Cisl – ma non accettiamo giochi di prestigio».

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IL PD LUCANO TRA AMAREZZE E DELUSIONI

I MERCANTI NEL TEMPIO DELLA POLITICA

di MAURO ARMANDO TITA

di GIOVANNI RIBELLINO segue dalla prima E' inutile sottoporre i lettori del Quotidiano ad una ulteriore analisi, alle tante che si sono susseguite in questi giorni.Hanno di nuovo vinto , struttura , radicamento e "pacchetto azionario partitico"," filiere" e "numeri"con una sola variante sul tema: " L'effetto De Magistris e il suo successo personale..." Tanti giovani, tranne qualche eccezione non sono "risultati vincitori" e sono stati stritolati e sconfitti dalle "gioiose macchine da guerra" della partitocrazia lucana. Anche su questo è mancata la fascinzione di un rinnovamento dovutoi . La nascita di un nuovo soggetto politico aveva suscitato interesse e polemiche, sembrava tutto semplice e "discontinuo". La presenza femminile dava ancora più senso alla semplicità e all'umiltà della struttura politica del PD. Quasi, a voler mutuare i vecchi richiami dell'ex Presidente CIAMPI e del Papa Benedetto XVI. Bisognava dare un segnale vero di discontinuità con il passato. I giovani dovevano sentirsi ,come non mai, protagonisti. I giovani di un vero partito democratico dovevano avviare un processo di vitalizzazione . Aldo Masullo sosteneva, qualche tempo fa, che senza un'animazione diffusa, capillare, dell'interesse attivo dei problemi giovanili, le istituzioni, come in questi ultimi tempi, lasciate al loro isolamento , ammesso, pure, che lavorino in grande, non sono in grado di produrre quei cambiamenti profondi. Per produrre i cambiamenti profondi e per conseguire simili risultati la prima e fondamentale condizione è la qualità della cultura civile.A proposito è mai esistita in Basilicata , dopo Scanzano, una vera qualità della cultura civile? Noi crediamo di no ad eccezione dei giovani di LIBERA..Per queste ragioni, la costituzione del PD aveva prodotto , nei mesi scorsi , buoni momenti di di vita e di relazioni, dentro e fuori le istituzioni. Aveva prodotto un sogno che si è infranto miseramente il giorno dopo. Oggi si segna il passo. L'accumulo di incarichi ..,denunciato dal nostro direttore Leporace, non porta da nessuna parte e un dejà vu che francamente ci disgusta e ci amareggia. Era auspicabile costituire per il nuovo soggetto politico un vero esercizio alla formazione della vera cittadinanza attiva. Una cittadinanza attiva voluta dagli oltre settantamila lucani che hanno dato il loro voto al cambiamento e sono stati dimenticati definitivamente. Siamo stanchi di comportamenti ignavi e familistici. Bisogna dare riscontro dovuto ai tanti scettici della fusione fredda. Gli scettici della "fusione fredda" ,pur nel loro cinismo di maniera, hanno avuto ragione. Noi ex amministratori . avevamo un solo pregio acclarato quotidianamente con gli atti e i fatti. Il nostro pregio consisteva nel "Rispetto degli elettori". Ricordo con tanta nostalgia la partecipazione della gente alle nostre assemblee. Ricordo l'interesse attivo dei giovani e le "costruttive e vibrate " proteste dell'epoca. Non vi erano filiere e non vi erano rendite di posizione consolidate. Avevamo il coraggio di rinnovare la squadra ogni cinque anni. Tutti dovevano sentirsi responsabilmente coinvolti. Non avevamo capi corrente o decisori sulla nostra testa. Le Federazioni dei Partiti facevano fatica a comprendere questo status quo. La società civile rappresentava la nostra unica interlocuzione. Gli umori negativi registrati nelle varie assemblee potevano sfociare nella bocciatura di questo o quel politico di turno. Era un modo di far politica che appassionava la gente e la rendeva sensibile e solidale ai problemi veri . In questo modo sono nati " Piani delle Acque, Acquedotti rurali, Stalle razionali,Villaggi turistici e tante infrastrutture" progettate a costo zero. Provate a chiedere a un tecnico del PD se è intenzionato a progettare a costo zero? Provate a chiedere a un politico se rinuncia alle indennità a favore del Bilancio Comunale o Provinciale o Regionale? Ti risponderanno che tutto ciò e solo mero moralismo. Noi siamo cresciuti con questo moralismo. La gente ha creduto in noi. Noi abbiamo animato la piazza con passione civile e trasparenza. Non potevamo mai immaginare che i nostri eredi usasssero la "democrazia diretta" come un puro optional.Se il direttore Leporace è deluso, noi lo siamo ancora di più.Da inguaribili sognatori abbiamo creduto che il PD fosse il nostro "sol dell'avvenire" moderno e concreto.Avevamo sognato una società civile fatta di tante belle occasioni e di tanto entusiasmo. Avevamo creduto in una Woodstock più moderata e più matura. Ci siamo svegliati con i politici di sempre e con una voglia matta di fuggire. Mauro.Armando.Tita@alice.it>

Essere gay e lesbiche in Basilicata

GRAZIE PER LA VISIBILITÀ DATA AL NOSTRO MONDO DELLE FATE IGNORANTI di Giordana Curati* segue dalla prima consapevolezza del proprio diritto al rispetto sociale, da parte di tante ragazze e di tanti ragazzi omosessuali.E' per questo che, lo spazio dato da Il Quotidiano della Basilicata all'argomento, contestualmente alla realtà lucana, mi pare un segnale assolutamente encomiabile. La pronta risposta del gruppo delle Fate ignoranti rivela, inoltre, la presenza di una vitalità culturale locale che va, a mio avviso, doverosamente accolta dalle organizzazioni LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans) attive sull'intero territorio nazionale. Ed è per questo che ho desiderato scrivervi.Rompere le coltri del silenzio e dell'omertà nei contesti più culturalmente ostili, è un atto di grande importanza che merita il riconoscimento e l'attenzione di chi questo percorso lo ha già intrapreso altrove. Conosco poco la realtà lucana, ma so per certo che uno dei maggiori scogli da superare per conquistare nelle nostre regioni meridionali il rispetto sociale, è la cosiddetta omofobia interiorizzata, ovvero l'omofobia diffusa proprio tra gli stessi omosessuali. La necessità dell'anonimato ne è un chiaro segno, così come le tante vite parallele a cui tante e tanti si costringono. Considerare le proprie naturali inclinazioni, inappropriate o addirittura sbagliate rappresenta la principale causa del disagio psicologico diffuso tra gli omosessuali e, di conseguenza, il primo ostacolo del far valere i propri diritti. Più ci vergogniamo e

più diventiamo invisibili e più siamo un facile bersaglio del pregiudizio e della discriminazione. E questa è la nostra vera debolezza, qui in Campania, come in Basilicata, in Calabria e ovunque prevalga una mentalità arretrata e bigotta. Credo che laddove gli omosessuali non acquisiscono la consapevolezza del proprio diritto ad esistere e ad essere felici, sia più difficile lavorare per un cambiamento della realtà sociale in cui si vive. Cito una bellissima frase tratta dal libro Quattro, di Cristina Alicata che rende perfettamente l'idea: “La considerazione che la società ha dell'omosessualità va di pari passo con ciò che gli omosessuali pensano di se stessi.” Invito le giovani lesbiche e i giovani gay della Basilicata ad immaginare possibile la costruzione di un protagonismo omosessuale nella loro bellissima terra. Come segretaria nazionale di Arcilesbica Napoli mi impegnerò personalmente per offrirvi, qualora lo vogliate, tutto il sostegno e la collaborazione per realizzare iniziative e percorsi che diano voce e visibilità alla vostra libertà, alla vostra parità e alla vostra dignità di esseri umani. Questo piccolo dibattito avvenuto su uno dei principali quotidiani locali, è un gran bel primo passo. Ringrazio ancora una volta il direttore Paride Leporace per aver offerto con intelligenza e delicatezza spazio e possibilità a questo confronto. Credo sia questa, una delle funzioni più importanti dei giornali. Grazie per avercelo ricordato. * Presidente Arcilesbica Napoli Segretaria nazionale Arcilesbica

Meritano attenzione alcuni articoli apparsi recentemente su “Il Quotidiano” relativi al dibattito sul meridionalismo del “Pd” Indipendentemente dalle diverse tesi ivi emerse, che richiederebbero adeguati approfondimenti particolari riflessioni comporta un passo dell'articolo del direttore di codesto giornale 10/06/09 dal titolo: Domande e risposte sul voto lucano” In relazione ad un precedente articolo dell'assessore regionale all'agricoltura, on.Vincenzo Viti, del 09/06/09, dal titolo “l'opposizione e la fascinazione meridionalista che mancano al Pd”, egregio direttore, sagaciamente, in tale passo afferma: “Avrete il coraggio di scacciare i mercanti del tempio a favore della sagacia e della politica del fare a favore di tutti? Il tuo vecchio amico D'Amelio è molto scettico e ci piacerebbe conoscere il parere del presidente Colombo che è patriarca di questa tradizione oggi in crisi”… In altri termini, con tale passo, viene evidenziato un condizionamento negativo della politica lucana in genere e della legalità, da parte di settore mercanteggianti, da parte di settore mercanteggianti, che, facendo leva su un apparente potere elettorale, tenderebbe a trarre dei propri profitti, a danno della giustizia e della vera politica. In tal modo si profanerebbe l'essenza stessa dello spirito evangelico, facendo ricorso ad espedienti elettorali inondati soprattutto se in violazione di uno dei principali 10 comdandamenti: “Non dire falsa testimonianza”… In definitiva, uno dei presupposti per mutare il quadro politico, sarebbe quello “di scacciare i mercanti dal tempio”, la cui “tradizione” (elettorale è) “oggi in crisi…

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Venerdì 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

Obama discorso monco di GAETANO DE FILIPPO Bello il discorso di Obama all'Università del Cairo. Vibrante e retorico quanto basta. Con una mano tesa al mondo arabo ed a quello islamico, ma col pensiero intento a rompere con il passato. Da un lato la più risoluta condanna del minoritario e fanatico estremismo islamico e dall'altro la proposta di dialogo e distensione verso la maggioranza desiderosa di pace e di confronto. Per un verso teso a riaffermare l'amicizia verso Israele e per un altro volto a ricomporre lo strappo col popolo palestinese. Sarebbe stato straordinario se avesse avuto l'ardire di suggerire qualche soluzione pratica alle difficoltà mediorientali. Non c'è bisogno di mistificare il problema, giacché tutto ruota intorno alla questione palestinese. La pace in questo martoriato angolo del pianeta passa attraverso la soluzione delle problematiche di questo popolo che non ha più il suo Stato. Dispone solo di uno dei tre requisiti essenziali che ne compongono l'essenza, ovvero il popolo, mancando del territorio e della sovranità. Tutta la violenza, i dissidi, le guerre e l'odio verso l'Occidente, da parte dei Paesi arabi, nascono da questo elemento che può sembrare secondario, ma che è di fondamentale rilevanza. Il popolo palestinese non è soltanto un'espressione etnica o culturale, ma è soprattutto un popolo, dalla peculiare cultura, le cui origini affondano nella notte dei tempi. Ha un forte senso di appartenenza ed una grande consapevolezza della sua dignità. Reclama, come elemento che possa consacrare questa sua dignità, uno Stato so-

vrano nel quale riconoscersi. Se da un lato è sbagliato, da parte del mondo arabo ed islamico, non riconoscere Israele ed avere come unico scopo quello di annientarne l'esistenza, dall'altro è analogamente errato, da parte della comunità internazionale, non cogliere il legittimo anelito dei Palestinesi. Non riteniamo di aver detto nulla di nuovo o di originale, ma stimiamo che tutto l'Occidente dovrebbe quantomeno provare ad affrontare ed a risolvere il problema, provando ad immaginare un territorio, risultante da una rinuncia da parte di ciascuno dei paesi dell'area mediorientale, Israele in primis. La comunità internazionale dovrebbe poi farsi carico dell'onere della realizzazione di insediamenti urbani e produttivi, nei quali i Palestinesi potrebbero vivere in pace e nel benessere. Il tutto dovrebbe passare attraverso il riconoscimento reciproco tra Israele e Palestina, sotto l'egida ed il controllo delle Nazioni Unite. Se non si adotterà una qualsiasi soluzione, che contemperi le opposte esigenze, una delle quali potrebbe essere quella che nella nostra pur modesta fantasia abbiamo immaginato, la problematica mediorientale sarà sempre più devastante per la nostra civiltà. L'odio alimenterà altro odio, la violenza altra violenza, il terrorismo altro terrore. Le parole possono pur belle ed appropriate non hanno mai risolto i problemi. Sono le idee innovatrici, concrete, che gettano le basi per un mondo migliore hanno tale potere.

BOSSI SI PREOCCUPA DELLE SUE AZIENDE E LE NOSTRE? Sul Corriere della Sera del 27 maggio 2009 a pagina 12 vi è un articolo a firma di Marco Cremonesi dal titolo Bossi “adotta” una fabbrica a Cuneo “Non chiuderà”. L'articolo racconta di una fabbrica di proprietà francese che voleva chiudere e trasferirsi altrove. Il ministro Bossi afferma che “dobbiamo trattenere le aziende in Padania” . Il leader della Lega si è presentato ai cancelli della Fabbrica ed ha evitato al chiusura, salvando posti di lavoro e prendendosi il plauso anche del sindacato, difatti il segretario della Cgil cuneese ha affermato «per noi la sensibilità dimostrata da Bossi è stata molto importante». Questo dimostra a tutti, cosa significa presidiare un territorio dal punto di vista politico, e stare attenti alle necessità dello stesso. Ai tanti politicanti lucani voglio solo rammentare che il successo di un partito sta nel contatto con la gente, tutti i giorni e non quando vi sono le elezioni; gli esponenti della Lega questo rapporto con il tessuto economico sociale non solo lo affermano tutti i giorni ma lo praticano. Per favore ministro Bossi mi adotti, adotti la mia azienda ed i miei lavoratori.I punti da me trattati hanno un comune denominatore che è la povertà politica ed intellettuale di chi ci rappresenta; la nostra regione è stata vittima di anni di ruberie e malversazioni, figlie in minima parte di “delinquenti locali” ma per lo più importati, che non riesce a reagire. Siamo una delle regioni più povere d'Europa, è non abbiamo lo stimolo il sussulto di reagire e dire basta. Lettera firmata

Perchè l’Europa ci è così lontana di LUIGI MARIA LOMBARDI SATRIANI Molte sono le ragioni di una sostanziale indifferenza verso l'Europa: il sempre maggiore discredito di un ceto politico mediocre, ritenuto per lo più inadeguato alle funzioni che dovrà comunque svolgere; la consapevolezza della bassissima (spesso irrisoria) partecipazione dei nostri parlamentari alle sessioni e alle commissioni del Parlamento europeo. Tale clamorosa assenza spicca ulteriormente quando si discute di problemi che toccano direttamente la nostra economia: si pensi, ad esempio, alla recente autorizzazione alle aranciate senza arance, che incide in maniera estremamente negativa sull'economia delle nostre regioni meridionali. Gli esempi potrebbero essere legione e vengono puntualmente ricordati da quanti da tale diffusa consapevolezza traggono motivo per annunciare di non recarsi questa volta alle urne. Numerosi miei amici mi hanno comunicato tale decisione, o, almeno, tale orientamento di massima, che spero possa cambiare all'ultimo momento, perché la nostra rappresentanza europea non sia concretamente composta dai sostenitori dell'attuale compagine governativa, così brutalmente arrogante e decisionista, così servilmente prona (con qualche sommesso distinguo) al premier, sempre più impegnato nel perseguire il suo personalissimo populismo autoritario. Il fatto di essere comunque nell'Unione Europea ha salvaguardato dalla bancarotta la nostra economia, ha rappresentato in ogni caso un ombrello protettivo che in qualche modo l'ha preservata da danni ulteriori e irreversibili. C'è da aggiungere, però, che si è molto curata, ed è stato bene che lo fosse, l'Europa delle economie, ma non adeguata attenzione è stata riservata all'Europa dei popoli e all'Europa delle culture. Queste erano ben presenti nella progettualità dei grandi europeisti, di quanti si impegnarono perché si attuassero strutture e avessero concretezza di realizzazione modalità di un'Europa unita atta a trascendere la rigidità delle barriere nazionali.

a cura dell’avvocato

VITO CARELLA

Sono titolare di uno studio medico nel capoluogo di regione. Ho sempre amato la musica che mi permette di svolgere con maggiore tranquillità il mio lavoro. Questa passione mi ha spinto a decidere di dotare l'appartamento in cui esercito la mia professione di un impianto di filodiffusione. Un amico, però, mi ha detto che se realizzassi il mio progetto dovrei poi pagare i diritti d'autore per la musica che ascoltano i clienti. La notizia mi ha lasciato molto perplesso. Può darmi qualche indicazione? D.P. - Potenza La questione posta dal lettore è particolarmente interessante e non è ancora giunta a un approdo interpretativo definitivo presso le Corti italiane. Secondo la normativa sul diritto d'autore, chiunque diffonde pubblicamente musica registrata, anche se la diffusione avviene senza scopo di lucro, è tenuto al pagamento di un compenso in favore degli artisti e dei fonografici. Apparentemente, dunque, anche uno studio medico potrebbe essere tenuto all'esborso. Tuttavia, recentemente due pronunce di differenti e importanti tribunali italiani (Milano e Torino) hanno seguito un indirizzo interpretativo nettamente favorevole ai desideri e alla tasca del lettore, stabilendo che uno studio professionale che utilizza musica in filodiffusione non è soggetto al pagamento dei diritti sopra indicati.

Nei decenni trascorsi mentre si operò efficacemente sul piano della integrazione economica, furono sostanzialmente trascurati quelli dell'incontro e dell'integrazione culturale. Il fenomeno del contatto tra culture diverse è molto antico e troppo spesso si è sviluppato secondo la logica della conflittualità piuttosto che secondo quella dell'armonica coesistenza. Eppure è proprio questa la direzione da intraprendere, oggi più che mai, data l'assoluta evidenza, persino cromatica, della progressiva multietnicità della nostra società. Ma perché questo avvenga occorre divenire consapevoli che l'incontro tra appartenenti a società, a etnie, a culture diverse costituisce occasione di crescita reciproca e forma di arricchimento culturale e spirituale per tutti i soggetti - individuali e collettivi - che entrano in contatto. Gli studi etnoantropologici specifici, tra i quali occupano un'indubbia rilevanza quelli di Matilde Callari Galli hanno messo in risalto la ricchezza dell'incontro interculturale, interetnico. Questo è valido sia per le società europee, sia per società che non rientrano nell'accezione dell'Europa geograficamente delimitata, pur essendo parte di una più vasta storia del Mediterraneo o essendo protagoniste del gigantesco processo di meticciato culturale che è uno dei tratti distintivi della nostra realtà contemporanea. In questo momento l'Italia governativa si mostra arrogantemente inconsapevole di tutto ciò, per cui viene guardata a livello europeo con un misto di diffidenza e preoccupazione, com'è testimoniato dalle prese di posizione anche ufficiali in conseguenza dei discutibilissimi provvedimenti governativi relativi al “pacchetto sicurezza” appena approvati a livello parlamentare. Sta a ciascuno di noi operare per un'Europa sempre più aperta all'incontro tra le molteplici culture ed etnie oggi compresenti e, soprattutto, per un'Italia diversa, migliore, rispetto a tanto decisionismo ufficiale, egoistico, violento, denso di fatto di un malamente dissimulato razzismo

RISPOSTE CIVILI

Diritto sulla mia musica? Il Tribunale di Torino, in particolare, ha condotto una riflessione su quello che la normativa in materia di diritto d'autore individua quale presupposto dell'obbligo di pagamento: la riproduzione musicale in un luogo pubblico o aperto al pubblico. La Corte ha affermato che lo studio professionale non può ritenersi luogo pubblico o aperto al pubblico, bensì luogo privato, perché i clienti non costituiscono un pubblico indifferenziato (attributo richiesto dalla normativa vigente in materia), visto che essi accedono allo studio previo appuntamento o, comunque, su consenso del medico. Pubblico, dice il tribunale di Torino, è ciò che è accessibile a tutti, non circoscritto a determinate persone. Dunque, luoghi pubblici o aperti al pubblico possono essere ritenuti gli ospedali, i bar, i supermercati, i ristoranti, ma non uno studio professionale che, per sua natura, non è accessibile a chiunque. Il Tribunale di Milano ha posto l'accento su un altro aspetto della questione: il pubblico rilevante, per la normativa nazionale e per quella comunitaria, ai fini dell'applicazione delle norme che impongono il pagamento dei diritti spettanti ai fonografici è soltanto quello che volontariamente

sceglie un luogo per ascoltare musica (in altri termini, un pubblico che si reca in un luogo con lo scopo specifico di ascoltare musica). Così non è, invece, nel caso dei clienti di uno studio medico: essi, infatti, raggiungono detto studio per esigenze di diagnosi e di cura e, per tale ragione, si ritrovano ascoltatori di brani musicali per motivi del tutto occasionali. Accanto a queste interpretazioni e a sostegno delle stesse si pone anche quella della Corte di Giustizia che ritiene potersi parlare di "pubblico" solo in presenza di un “numero indeterminato e consistente di ascoltatori”, attributi che non possono riscontrarsi nella clientela di un professionista, che è - solitamente - selezionata (e, dunque, non può essere indeterminata) e, comunque, è numericamente limitata. Sono proprietario di un lastrico solare all'interno di un condominio. Un condomino vuole installare un'antenna per la sua tv sulla mia terrazza, sebbene sul tetto vi siano spazi condominiali che sono liberi e idonei a tale uso. L'altro ieri, tramite il suo avvocato, mi ha scritto sostenendo che il mio comportamento (ho vietato l'accesso a terrazzo) è illecito; che esiste una legge che gli da' questo diritto; che,

infine, per installare l'antenna sul tetto dovrebbe effettuare lavori più complessi e costosi di quelli necessari per l'impianto nella mia proprietà. Devo per forza consentire questo abuso? Lettera non firmata Nel nostro ordinamento esiste un diritto di collocare nell'altrui proprietà antenne televisive, tutelato in quanto funzionale al diritto all'informazione. La legge vigente stabilisce, infatti, che i proprietari di immobili o di porzioni di immobili non possono opporsi alla installazione sulla loro proprietà di antenne appartenenti agli abitanti dell'immobile stesso e destinate alla ricezione dei servizi di radiodiffusione e per la fruizione dei servizi radioamatoriali, purché le antenne, i relativi sostegni, i cavi e gli accessori non impediscano in alcun modo il libero uso della proprietà, secondo la sua destinazione, né arrechino danno alla proprietà medesima od a terzi. Tuttavia, la giurisprudenza ha aggiunto a questo espresso limite normativo un'ulteriore limitazione: che l'utente si trovi nell'impossibilità di utilizzare spazi propri, giacché altrimenti sarebbe ingiusto il sacrificio imposto ai terzi proprietari delle aree interessate dall'installazione. Il diritto vantato dall'utente ra-

diotelevisivo, infatti, non può comprendere anche la facoltà di scegliere a piacimento il sito di installazione che egli preferisca, ma - come si può ricavare dalle regole dettate in materia di condominio, dalla norma che vieta gli atti emulativi e dalla disciplina delle servitù coattive - va coordinato con l'esistenza di una effettiva esigenza di soddisfare la richiesta di utenza e, quindi, con il dovere del terzo proprietario di soggiacere alla pretesa del vicino solo qualora quest'ultimo non possa autonomamente provvedere ai propri bisogni. Le Corti italiane hanno ricavato il secondo limite dal corpo della stessa normativa sopra citata: se, infatti, le installazioni dell'utente non devono in alcun modo impedire il libero uso della proprietà né arrecarle danni, ciò è perché si ritiene che ogni peso imposto alla proprietà debba essere minimo. Questo principio deve tradursi inevitabilmente nella predisposizione di un filtro “a monte”: detti pesi non possono essere consentiti quando chi li invoca può soddisfare le proprie esigenze con normale impiego di mezzi idonei allo scopo e impegnando beni propri o condominiali. Il fatto, poi, che il vicino, per installare l'antenna sugli spazi condominiali, debba sostenere spese maggiori (ma non sproporzionate) rispetto a quelle che sosterrebbe posizionando l'antenna sul terrazzo del lettore, non costituisce - secondo l'indirizzo giurisprudenziale dominante - valido motivo per gravare il diritto di proprietà di quest'ultimo.

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24 ore in Basilicata

Salta l’accordo sul recupero produttivo tra azienda e sindacati. Proclamato lo sciopero per sabato

Non c’è pace alla Fiat di Melfi Ricorso unilaterale della dirigenza Sata all’orario plurisettimanale MELFI - Alla Fiat di Melfi ritorna lo sciopero. Azienda e sindacati sono di nuovo sul piede di guerra. La riunione che si è svolta ieri mattina a Melfi tra direzione aziendale Sata e rappresentanti dei lavoratori si è chiusa con l’ennesimo nulla di fatto. Dopo la grande mobilitazione di 10 giorni che sembrava essersi definitivamente chiusa con l’accordo tra le parti, i circa 10.000 operai di Sata e indotto torneranno a incrociare le braccia per otto ore, domani. Non c'è stata, infatti, intesa sulle modalità di recupero della produzione persa nei giorni scorsi alla Sata di Melfi, per il blocco causato dallo sciopero alla ex Ergom e alla Sistemi sospensioni. Fim, Uilm, Fismic, Ugl, Failms e la Rsu dello stabilimento (mentre la Fiom ha preferito non sedersi neanche al tavolo delle trattative) hanno proclamato uno sciopero di otto ore per sabato 13 giugno in tutte le aziende del distretto, al termine del vertice tenutosi questa mattina con Fiat e Confindustria. La delegazione sindacale si è detta disponibile a confrontarsi sulle richieste della Fiat (straordinario e recupero produttivo), ponendo come condizione una serie di richieste. I sindacati chiedono una cifra aggiuntiva rispetto a quella prevista dal contratto nazionale per il lavoro straordinario, il piano ferie, la richiesta di cassa integrazione per le giornate senza lavoro. Ma i sindacati hanno chiesto pure il rispetto degli impegni occupazionali assunti il 3 giugno presso la Regione Basilicata, che secondo quanto sostenuto dai segretari di categoria, non sono stati ancora rispettati. I contratti dei 25 interinali della ex Ergom non sarebbero stati ancora rinnovati. L’azienda non avrebbe mostrato disponibilità al dialogo neanche rispetto alla richiesta di tenere in considerazione, oltre ai lavoratori di

altri stabilimenti, anche i lavoratori lucani per fare fronte all'aumento della produzione. «L’azienda - riferiscono i sindacati - non è stata disponibile ad entrare nel merito delle proposte avanzate, ritenendole non praticabili, e ha comunicato il ricorso unilaterale all’orario plurisettimanale a partire da sabato 13 giugno». Per i sindacati metalmeccanici «la Fiat non accogliendo nessuna delle richieste in pratica fa fare un passo indietro sulle corrette relazioni sindacali». «Siamo convinti – prosegue la nota unitaria - che si possa ancora trovare una soluzione capace di tenere conto delle esigenze dell’azienda ma anche di quelle dei lavoratori e delle lavoratrici. Pertanto invitiamo la Fiat a riaprire il tavolo negoziale». La delegazione sindacale rivendica una soluzione «che premi innanzitutto i lavoratori e nel contempo privilegi l’azienda e il territorio per meglio rispondere alle esigenze produttive in modo condiviso e partecipativo rispondendo con più efficacia alle sfide della competitività e del mercato». «La vera cosa che ci preoccupa – ribadisce il segretario della Uilm di Potenza, Vincenzo Tortorelli – è questo atteggiamento intransigente dell’azienda. Sembra quasi che si voglia lo scontro a tutti i costi. Temiamo che ci possa essere “un disegno diabolico” contro Melfi». «Ecco perché – conclude il segretario della Uilm – ci auguriamo proprio che l’azienda possa ritornare sui propri passi, prendendo in considerazione le nostre richieste. Siamo fermamente convinti, e sappiamo che la Fiat lo è altrettanto, che occorra recuperare corrette relazioni sindacali tese a riposizionare lo stabilimento lucano tra le eccellenze produttive a livello internazionale, rilanciando altresì l’occupazione nel comprensorio di Melfi». m.labanca@luedi.it

Non è andato a lavorare il 65% degli operai. In tre giorni perse 2.700 auto

A Melfi record di assenze durante le elezioni MELFI - In Sata e indotto permane il tarlo che continua a rosicchiare le ottime performance produttive di Melfi. Si chiama assenteismo e qui in Basilicata fa registrare da tempo brutti record. Gli imprenditori presenti nella zona lo denunciano da molto. E qualche tempo fa, a nome del Consorzio Acm, ne aveva parlato anche l’ex amministratore Mario Spada, denunciando le gravi conseguenze per il territorio di un così elevato tasso di assenteismo. Danni in termini di competitività e attrattività, visto che le assenze sul posto di lavoro si traducono, inevitabilmente, in un aumento dei costi che finiscono per pesare, e non poco, su aziende e imprenditori. I numeri dell’ultima tornata elettorale, occasione in cui il dato relativo a chi non va a lavorare, raggiunge percentuali altissime, non smentiscono la tendenza. In Sata, nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì, mancava circa il 65 per cento della forza lavoro. Molto spesso si usufruisce di permessi retribuiti, in qualità, ad esempio, di rappresentanti di lista. Ma i veri picchi sono stati toccati alla Proma e alla Tiberina. Nella prima azienda l’assenteismo in questi tre giorni ha sfiorato il 75 per cento, mentre alla Tiberi-

na non si è presentato al lavoro circa il 70 per cento degli operai. Numeri ben più alti di quelli registrati in altri stabilimenti della casa automobilistica torinese. A Mirafiori, ad esempio, la percentuale è stata molto ridimensionata: assente nei giorni di elezioni e spoglio solo il 4 per cento. Al sud i dati si gonfiano. Ma la cifra della fabbrica di Pomigliano d’Arco, seppure altissima, circa il 45 per cento, è comunque inferiore a quella lucana. Un problema che evidentemente affonda le sue radici in motivazioni di tipo culturale, visto che a fare i conti con le elevate percentuali di assenteismo non è solo la Fiat di Melfi ma tutte le grandi industrie presenti in regione. Non per questo, però, meno preoccupante. Tutt’altro. E anche aspetto questo che bisognerà tenere presente quando si parlerà di nuovi investimenti del gruppo. Si tratta infatti di un fenomeno che ha i suoi costi precisi. In Sata le percentuali raggiunte nei tre giorni ha provocato la produzione di 900 auto in meno al giorno: da 1500 vetture si è passati a 600. Per tre giorni significa avere perduto 2.700 unità. Se poi si tiene conto che le elevate percentuali di assenteismo non vengono raggiunte solo nei

L’APPUNTAMENTO

Oggi il segretario della Cgil Epifani a Matera per parlare di crisi e rilancio del territorio MATERA - Il segretario nazionale della Cgil, Guglielmo Epifani, interverrà oggi a Matera all’iniziativa, che si terrà nel Palace Hotel, con inizio alle ore 9, dal titolo “Dalla crisi ad una nuova economia, una sfida per rilanciare il nostro territorio”. «Si tratta di un’iniziativa – spiega in una nota la Cgil di Matera - che assume una valenza emblematica per il nostro territorio che fa parte di quel Sud tanto “aggredito” e messo in ginocchio dalla crisi che sta caratterizzando il nostro Paese e la sua economia” e in cui si cercherà “di lanciare proposte con cui fare fronte al-

Guglielmo Epifani

la crisi e con cui gestire gli effetti dirompenti del post crisi». All’iniziativa prenderanno parte più di 700 delegati provenienti dalla provincia

di Matera e Potenza All’analisi dei fatti, seguiranno una serie di proposte per guardare alla difficoltà del momento come ad una opportunità per il ri-

lancio del territorio. Una sfida difficile - prosegue la nota del sindacato che deve essere vinta con l’utilizzo di strumenti volti a generare un nuovo modello di sviluppo che sappia redistribuire la ricchezza in modo più equo, prendendo le distanze da una gestione puramente finanziaria degli interessi e guardi con sempre maggiore attenzione al bene della comunità ed alla sostenibilità sociale ed ambientale, ripartendo dalla centralità del lavoro non solo come elemento essenziale per dare dignità alle persone, ma anche quale caposaldo di una nuova democrazia economica.

periodi elettorali, ma distribuite su tutto l’anno, con picchi in particolari periodi, si capisce che il danno è consistente. Vengono giustificati come malattia, infortuni, ferie, permessi retribuiti e non. Secondo alcuni dati diffusi dalla Federemeccanica nel 2006 sono 457 le ore di assenza annua che registra ogni lavoratore dell’indotto Fiat di Melfi. E c’è da scommettere che, nel lungo periodo, ad esserne danneggiati non sono solo gli imprenditori. ma. la. ban. m.labanca@luedi.it

DOVE VANNO I 12 INTERINALI POTENZA - Ieri mattina incontro in Confindustria per i 13 lavoratori interinali ai quali non era stato rinnovato il contratto e che dovevano essere assorbiti da altre aziende del consorzio Acm. Uno di loro ha rinunciato, gli altri 12, come anticipato ieri dal Quotidiano, cominceranno da lunedì a lavorare tra la Johnson control, la Tower, la Proma, la Tiberina e la Stampi 4. Nello specifico 4 andranno alla Johnson, 2 alla Proma, 3 alla Tower, 1 alla Stampi e 2 alla Tiberina.

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Venerdì 12 giugno 2009


VenerdĂŹ 12 giugno 2009

Bonus truffa, il Riesame conferma La censura dei giudici: ÂŤEmergono profili di evidenti illeciti anche contabiliÂť POTENZA - ÂŤLa prassiÂť di elargire bonus ai consiglieri regionali solo sulla base di un’autodichiarazione ÂŤimplicherebbe profili di evidente illiceitĂ anche contabileÂť. Con queste parole i giudici del Tribunale del Riesame di Potenza censurano il sistema dei bonus ai consiglieri regionali non residenti a Potenza e decidono che i conti corrente del presidente del consiglio regionale Prospero De Franchi (Federazione popolari di centro) e dei consiglieri Francesco Mollica (Federazione di centro), Franco Mattia (Pdl) e Giacomo Nardiello (Partito dei comunisti italiani), devono restare sotto sequestro. Secondo i giudici del Riesame ÂŤla legge ha voluto prevedere l’indennitĂ come un rimborso spese che finalizza l’autodichiarazione al rimborso chilometrico ai consiglieri non residenti nel capoluogo di regione, parametrandolo al costo della benzina verdeÂť, quindi ÂŤrisulta evidente - sostengono i giudici - che qualora il consigliere residente fuori sede non raggiunga il capoluogo di regione dalla sua residenza, la sua posizione non differisca da quella dei consiglieri residenti in sedeÂť. E quindi niente rimborso. I quattro consiglieri - che sono accusati di aver truffato la Regione Basilicata hanno intascato il rimborso, dichiarando di essere residenti altrove, vivendo invece stabilmente a Potenza. La partita, secondo loro, si giocava sulla descrizione che il codice civile dĂ della residenza. I giudici del Riesame non la pensano cosĂŹ. Scrivono: ÂŤIl criterio di determinazione non può mutare la chiara natura normativa dell’istituto del rimborso. Tale indicazione (18 rimborsi mensili) costituisce una determinazione aprioristica dell’entitĂ del rimborso del tutto vincolata dalla verifica dell’effettivitĂ della spesa sostenuta dall’avente diritto e addirittura dovuto nella misura massima delle 18 seduteÂť. Ai consiglieri regionali bastava invece dire: ÂŤSono residente fuori Potenza. Questa è la distanzaÂť. E i bonus - secondo il pm Henry John Woodcock, che ha condotto le indagini - fioccavano: 37 mila euro a De Franchi, 24 mila a Mattia, 19 mila a Nardiello e 17 mila a Mollica. Scrivono i giudici: ÂŤE’ quasi ovvio affermare che intanto il rimborso sia dovuto in quanto effettivamente la partecipazione del consigliere e la spesa per la percorrenza con mezzo proprio dal luogo di residenza 5(*,21( %$6,/,&$7$ $=,(1'$ 6$1,7$5,$ /2&$/( ', 327(1=$ $ 6 3

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Il legale impugna il provvedimento del Riesame

ÂŤSolo la Cassazione potrĂ dirimere la vicendaÂť

La sede della Regione Basilicata. Nel riquadro il pm Henry John Woodcock A destra l’avvocato Sergio Lapenna

al capoluogo di regione sia in concreto sostenutaÂť. Lo sosteneva anche il gip di Potenza Rocco Pavese. Ecco cosa ha scritto nell’ordinanza di sequestro dei conti: ÂŤIl concetto di residenza, come affermato da costante giurisprudenza, è fondato sulla dimora abituale del soggetto nel territorio comunale,

cioè dall’elemento obiettivo della sua permanenza in quel luogo e dall’elemento soggettivo dell’intenzione di avervi stabile dimora, rilevata dalle consuetudini di vitae dallo svolgimento delle relazioni socialiÂť. E ancora: ÂŤSulla base delle false attestazioni i consiglieri regionali hanno intascato in-

debitamente, e con modalitĂ truffaldine, a titolo di rimborso spese di viaggio, una somma complessiva di quasi cento mila euro, procurando un ingiusto vantaggio per sĂŠ e un correlativo danno economico per la RegioneÂť. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it

POTENZA - L’avvocato Sergio Lapenna ha annunciato il ricorso in Cassazione sulla decisione del Tribunale del Riesame di Potenza, che ha confermato il sequestro di alcune somme di denaro depositate sui conti correnti di quattro consiglieri regionali della Basilicata, ÂŤnon solo per tutelare i miei assistiti, ma anche per avere un giudizio di diritto che possa esplicare la natura dell’indennitĂ percepitaÂť. Lapenna, che è anche lui un consigliere regionale e difende Prospero De Franchi (Federazione popolari di centro) Franco Mattia (Pdl) e Francesco Mollica (Centro popolare), ha evidenziato che secondo l’accusa l’indennitĂ ha natura di rimborso spese, ÂŤmentre - ha aggiunto - per la difesa si

I COMMENTI A CALDO

I FATTI

Indagati increduli per la decisione E c’è chi rivendica la questione morale POTENZA - Tranquilli, ma fino a un certo punto. La notizia gira veloce, e arriva prima anche degli atti del tribunale. Il riesame ha respinto il ricorso presentato dai difensori dei consiglieri regionali accusati di aver intascato ingiustamente il rimborso per le spese di viaggio. Nessuno di loro ha giĂ letto le motivazioni, ma la cosa è sulla bocca di tutti. Franco Mollica sembra incredulo. ÂŤUna volta presi tanti di quei voti a Venosa. Ci vado spessissimo, e per questo avevo anche pensato di spostare lĂŹ la mia residenza. Ci sono le utenze a dimostrarlo, è chiarissimo. Utenze a Venosa, e nessuna a Potenza. Un’operazione cosĂŹ sarebbe costata tre volte tanto alla Regione per il calcolo della distanza, e non l’ho fatto, proprio per questa ragione. Avrei potuto tante volte, e per somme molto maggiori, soprattutto quando ho avuto incarichi in giunta, ma non l’ho fatto. E ora mi dicono che avrei truffato comunqueÂť. Quello che sfugge praticamente è come è possibile una truffa del genere senza nemmeno commettere un falso, perchĂŠ questo, quasi a discolpa, l’ha detto anche il Tribunale del riesame: su quanto attestato in quelle richieste per il rimborso non c’è reato. Il punto è un altro e lo coglie bene Franco Mattia: ÂŤNon si capisce dove debba essere il li-

tratta di indennità forfettaria, percepita dopo aver dichiarato il comune di residenza su un modulo. Nelle motivazioni il Riesame, ha aggiunto l’avvocato, ha invece individuato un criterio diverso, con l’interpretazione di un rimborso chilometrico in base al costo della benzina verde, e quindi di una certificazione di fatto sulla percorrenza, stabilendo anche che dal 2001 la prassi di liquidare le somme senza verifica - ha concluso Lapenna implicherebbe anche un profilo di illiceità contabile da parte degli uffici. Attendiamo quindi che la Cassazione si esprima, come elemento in piÚ per informare il Consiglio regionale, che ha la competenza legislativa, e quindi per dirimere la vicenda.

De Franchi e Mollica (a destra)

Mattia e Nardiello (a destra)

mite tra l’applicazione di una legge che è molto chiara nel suo enunciato, e la sua interpretazioneÂť. Cosa avrebbero dovuto fare i consiglieri che sono accusati di truffa? Dichiarare una cosa diversa dalla residenza, interpretare il senso corretto di “residenzaâ€?, oppure respingere i funzionari che gli hanno portato questi moduli, appena insediati. ÂŤSiamo tenuti a farloÂť, dice Mattia, ÂŤalternative non ce sono. Sono a Tolve, comunque sia, prenda nota anche di questo, e dia il risalto alla notizia che ritiene piĂš opportunoÂť. Fosse successo

dopo l’approvazione della riforma in materia di intercettazioni, in effetti non staremmo a parlarne. Il piĂš cupo è Giacomo Nardiello. Se la questione non è nel falso, diventa un punto anche morale, e soltanto due giorni fa era l’anniversario di Enrico Berlinguer. Nardiello rivendica “la questione moraleâ€?, che venne posta dal segretario del vecchio Pci: ÂŤHo giĂ chiesto di sospendermi quel rimborso, e quella legge per quanto mi riguarda può anche essere abrogata. Io sono disponibile a restituire tutto quanto, ma non so se ho sbagliato io o se hanno sbagliato altri, e bisogna vedere fino in fondo. Sto male, certamente, ma non ho paura di farmi vedere per strada. La “questione moraleâ€? appartiene soltanto alla politica, e deve essere affrontata in quella sede, non in un aula di Tribunale. In un periodo come questo cose cosĂŹ non fanno bene. La gente pensa: “sono tutti ugualiâ€?, e qualcuno se ne approfitta, specialmente sotto elezioni, come in questo casoÂť. Lapidario il presidente del consiglio regionale, indagato, e per la somma piĂš grande. ÂŤAbbiamo applicato la legge in assoluta buona fede. Discuteremo coi consiglieri qual è la cosa migliore da fare, ma sono scelte che stanno al consiglio. Io da solo non ci posso far nullaÂť. Leo Amato

L’INCHIESTA - La procura apprende dell’esistenza dei rimborsi truffa da una telefonata tra Mastrosimone e Nigro

I RIMBORSI - I consiglieri percepiscono un bonus con una dichiarazione. Basta dire di non essere residenti a Potenza

LA TRUFFA - Per il pm Woodcock è una truffa. Il gip ha disposto il sequestro dei conti corrente dei consiglieri

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18 24 Ore in Basilicata Inchiesta di Woodcock Il sequestro dei conti corrente dei consiglieri regionali regge


I 27 lavoratori, tra cui 25 donne, non percepiscono lo stipendio da 7 mesi

Dipendenti Spalberg in presidio VIGGIANO – «Vogliamo la ripresa dell’azienda, siamo stanchi dei bluff della Val d’Agri». Poche parole scritte, nero su bianco, su un manifesto, appeso ai cancelli della Spalberg, azienda operante nell’area industriale di Viggiano nel settore tessile, in particolare spalline, piastroni e rollini. Poche parole per racchiudere il dramma che i lavoratori, 27 unità, di cui 25 donne, stanno vivendo. Da lunedì sono in sciopero con un presidio davanti allo stabilimento. Da 7 mesi non percepiscono lo stipendio ma la motivazione è legata anche al loro futuro. L’azienda ha presentato alla Regione un piano di riorganizzazione. Ma di ciò non si sa quasi niente. Nessuna certezza per il loro avvenire. Ed è per questo che hanno deciso il presidio. Una protesta alternata a giorni di lavoro e giorni di sciopero, fino a quando non si farà chiarezza sul loro avvenire. Dell’aria di crisi della Spalberg se ne parlava già da qualche tempo. Un’ azienda nata con il contratto d’area. Incentivi di 7 milioni e 100 mila euro, con un programma a regime di assunzione di 130 unità. Ma di assunzioni reali ce ne sono state circa una trentina. Non solo, l’azienda, la cui direttrice è Luciana Plebani, mentre amministratore delegato è Gasparre Simone del nord – est, di incentivi ne ha avuti anche per

quanto riguarda la formazione. Come la maggior parte delle aziende la crisi non la ha risparmiata. «Sono calate le commesse e gli ordini». Ma il problema sembra essere legato anche ad una situazione tributaria a cui è incappata l’azienda. Problemi finanziari che l’avrebbero poi portata a chiedere un Piano di riorganizzazione aziendale. Le Rsu Filomena Albano e Michela Santochirico spiegano «Noi vorremmo sapere le intenzioni che ha quest’azienda. Si parla di un nuovo progetto di riorganizzazione aziendale già mandato alla Regione. La nostra richiesta è di conoscere il nostro futuro lavorativo. Vogliamo certezze e le chiediamo alle Istituzioni». Lo stesso dice Antonello Lombardi, Rsu Filtea –Cgil «dopo vari accordi non rispettati internamente abbiamo iniziato il presidio esterno perché chiediamo che ci vengano corrisposte tutte le mensilità arretrate perché la situazione è diventata insostenibile e in più chiediamo concretezza negli accordi futuri». Si perché come sottolinea Aniella Di Lascio «vogliamo sicurezza e vogliamo lavorare». Ad evidenziare delle perplessità sul Piano di riorganizzazione il rappresentante della Femca – Cisl, Biagio Morelli «l’azienda ha prospettato un progetto di riconversione puntato sulla vendita dell’immobile. Sicco-

me l’azienda prevedeva l’assunzione di 130 unità. In realtà ne ha assunte 27. Nel patto d’Area se un’ azienda assume il 70% di quello che aveva previsto non incorre in nessuna penale. Invece se è inferiore il numero degli assunti come la Spalberg, deve restituire una parte dei fondi che ha preso alla Regione». Una puntualizzazione è stata fatta dal segretario della Uilta – Uil, Amedeo Gerardi «siamo entrati nell’azienda nel luglio 2008 e la situazione non era rosea, però pian piano ci siamo attivati per ricucire alcune situazioni critiche all’interno dello stabilimento. Io personalmente credo nel lavoro e credo che quest’azienda possa riprendersi con l’aiuto di tutti». «Prima non c’era questa visione unitaria – riferisce Sperduto della Fillea – Cgil - ed oggi invece le cose sono cambiate. Bisogna prenderne atto e chiarire se quest’azienda ha motivo di esistere». Pieno appoggio e solidarietà anche dal sindaco di Viggiano, Giuseppe Alberti e dal consigliere comunale di Grumento Nova, Antonio Romeo presenti al presidio che hanno dichiarato «siamo qui a manifestare la piena e completa solidarietà, restiamo a disposizione per eventuali confronti e tavoli di trattative per portare a soluzione il problema». Angela Pepe

Il presidio dei lavoratori davanti all’zienda

Dopo la presentazione del rapporto, agricoltori e costruttori in allarme per i comparti

Bankitalia sotto la lente E dal Pdl una forte critica al governo regionale sull’utilizzo delle royalty POTENZA - Pil in calo, meno esportazioni e più cassa integrazione, questo in sintesi quello che viene fuori dal rapporto sull’economia lucana presentato mercoledì dalla Banca d’Italia. Un rapporto che ha scatenato le reazioni politiche, sindacali e di alcune associazioni di categoria, prima fra tutte la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori. «Alla luce dei dati contenuti nel Rapporto l’agricoltura lucana continua a registrare una grave fase recessiva determinata da deficit strutturali e della logistica che purtroppo si fanno risentire, pesantemente, su produzioni e redditi. Ciò nonostante si verificano una crescita della plv e un migliore posizionamento sul versante delle dimensioni aziendali e della distribuzione fondiaria» sottolinea la Cia lucana, secondo la quale «l’ agricoltura lucana ha bisogno di essere ripensata e riprogrammata attraverso una strategia complessiva, individuando a breve un luogo e un’occasione di appuntamento programmatico regionale (Conferenza Regionale sulla Agricoltura) tanto più urgente per affrontare i nuovi compiti della riforma della Pac, della verifica dello stato di salute della stessa, della definizione dei bilanci Ue per l’ agricoltura nonché alla vigilia dell’ attuazione del Psr 2007-2013. Un’altra scadenza ravvicinata che deve cogliere la Basilicata e il mondo agricolo lucano preparati è l’ entrata in vigore del libero scambio nel bacino euromediterraneo. Per uscire dalla fase recessiva c’è bisogno essenzialmente di Piani di settori, all’interno del Psr 20072013, di progetti di riconversione per venire incontro alla crisi più profonda che colpisce l’ agricoltura intensiva, un Patto con le aziende della trasformazione e una operazione di risanamento per superare il grave indebitamento delle aziende agricole». Per la Cia lucana è strategico da una parte procedere ad una strategia di filiera produzione-trasformazione-commercializzazione e dall’altra, accelerare i processi di diversificazione aziendale in direzione dell’ ospitalità rurale-agriturismo, della produzione di bioenergia, coniugando i fat-

tori produttivi di territorioambiente-ruralità. Ma ad essere preoccupati sono anche gli esponenti del comparto delle costruzioni. La Feneal Uil sottolinea che il rapporto «conferma la grave fase recessiva caratterizzata essenzialmente dalla flessione del valore complessivo degli appalti pubblicati in regione, dalla cessazione delle imprese di settore e dall’aumento del tasso di disoccupazione con la perdita di migliaia di posti di lavoro». La segreteria lucana del sindacato sottolinea poi che «nonostante l’aumento del numero dei bandi di opere pubbliche, l’importo totale scende, in particolare per i programmi costruttivi di Anas e altri enti. Tutto ciò si traduce in meno cantieri e meno operai edili, come testimoniano la “scomparsa” in un anno di 396 imprese edili, e il tasso di disoccupazione che nell’anno scorso è “schizzato” all’11% con un esercito

di lavoratori in cerca di occupazione (18,5%) registrando il comparto una perdita secca del 4,2% di occupati ed invertendo la tendenza del 2006 quando si è registrato l’aumento del 4,6%. E le indicazioni per il primo semestre dell’anno in corso, in base ad un sondaggio tra un campione di imprese edili, è tutt’altro che incoraggiante». La Feneal rilancia pertanto l’ idea di promuovere una conferenza regionale degli Stati Generali del comparto delle costruzioni specie per incalzare gli Enti pubblici appaltanti ad accelerare tutte le opere già finanziate. Sul versante politico il consigliere regionale del gruppo di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna sottolinea che «La particolarità del quadro economico determina una situazione che deve essere affrontata non solo con strumenti ordinari, ma straordinari, soprattutto in

TELECOM IN MOBILITAZIONE Manifestazione a Roma OGGI a Roma, manifestazione di sciopero dei lavoratori di Telecom Italia che scenderanno in piazza per porre all’attenzione pubblica il tema occupazionale ed il futuro stesso della più grande azienda italiana di Telecomunicazioni. Anche i lavoratori lucani saranno al fianco dei loro colleghi di tutta Italia. «La realtà di Telecom, oggi, è quella di una azienda in grave difficoltà nonostante produca ogni anno utili sostanziosi».

termini di qualità e di tempestività degli interventi. Infatti – aggiunge Lapenna – è inaccettabile che dal 2003 al 2008 solo un quinto dei 350 milioni delle royalties è stato speso e oltretutto con enormi ritardi. Il tutto è segno di una incapacità di investire le risorse in settori strategici del nostro tessuto economico locale». E sull’utilizzo delle royalties si è concentrato anche il consigliere regionale di FIPdl, Franco Mattia evidenziando che «dai dati ufficiali risulta con chiarezza che i fondi effettivamente spesi, in rapporto alle dotazioni finanziarie previste, sono stati pari al 19 per cento. Inoltre, escludendo le aree di intervento per le quali l’ammontare delle risorse finanziarie spese è pari a zero, l’incidenza della spesa sulle risorse programmate varia da un minimo del 10 per cento per gli interventi a sostegno della viabilità, sino ad un massimo del 74 per cento per i progetti di valorizzazione delle risorse naturali. I rilievi della Banca di Italia, che per sua natura sono di carattere tecnico, rappresentano pertanto una bocciatura senza attenuanti all'operato della Giunta Regionale». Mattia ha poi annunciato un'interrogazione al presidente della Giunta per sapere quali azioni intende mettere in campo per accelerare la spesa.

I comuni lucani spendono il 63,57 % in più dello standard nazionale ROMA – Il 41 per cento dei Comuni italiani presenta una spesa effettiva maggiore di quella standard, indicata come parametro per il futuro nel disegno di legge sul federalismo, e dunque «la transizione verso il nuovo regime di finanziamento, ossia la convergenza al livello di spesa standard nell’arco di cinque anni come previsto dalla legge delega, non sarà facile per alcune amministrazioni». Lo sottolinea l’Isae, l’Istituto di Studi e Analisi Economica, nel Rapporto 'Finanza pubblica e Istituzionì presentato oggi nel corso di un convegno. La maggiore concentrazione di Comuni con una spesa maggiore a quella “standard” si riscontra proprio in Basilicata con il 63,57 per cento degli enti. A seguire ci sono la Campania (55,71%), l’Emilia Romagna (55,12%), la Toscana (51,93%) e

la Lombardia (51,56%). La Regione nella quale si concentra invece il maggior numero di enti con una spesa effettiva inferiore a quella standard è la Liguria (78,21%). Dalle stime Isae risulta che più del 12% dei Comuni con spesa effettiva maggiore di quella “standard” presenta un’eccedenza tra il 10% e il 20% e che oltre l’8% presenta eccedenze superiori al 20%. «Tra le Regioni i cui Comuni in media dovranno effettuare una riduzione significativa della spesa pro capite – evidenzia l'Isae – si colloca la Campania, con una riduzione necessaria stimata nel 13,4% della spesa storica. Tra quelle i cui enti, all’opposto, potrebbero aumentare le spese per le funzioni fondamentali risulta invece il Veneto, con un incremento previsto pari al 10,8%».

Vitalba Passo avanti per l’ex Filatura

In valutazione il progetto Adler In Regione tavolo tra le parti VITALBA - Il sito della ex Filatura di Vitalba è sulla buona strada per la tanto attesa reindustrializzazione. Ieri mattina l’incontro in Regione con l’assessore alle Attività Produttive, Gennaro Straziuso, la Task Force regionale dell’occupazione, l’azienda Adler Group rappresentata dall’ingegner Antonio Mescia, Confindustria e i sindacati di categoria, Casaletta Gerardo Femca Cisl, Michele Sperduto Filtea Cgil e Amedeo Gerardi Uilta Uil . Un incontro, figlio di quello del 16 gennaio scorso, per tirare le somme sulla fase progettuale che potrà dare nuova vita allo stabilimento ex proprietà Miroglio ormai chiuso dal 2005. Nel progetto presentato ieri mattina in Regione si prevede che lo stabilimento produca filati tecnici da destinare alla fabbricazione dei rivestimenti interni di automobili. L’Adler Group che dopo 4 anni di fermo attività subentra alla Miroglio ha chiesto una proroga sui termini del piano di reindustrializzazione. Proroga, secondo l’azienda che assicura tempi brevi, necessaria per completare l’iter procedurale che porterà alla stipula del contratto di reindustrializzazione. Un rinvio ai prossimi giorni, dunque, quando sarà convocato il tavolo dei sottoscrittori per la verifica finale di tutti i requisiti. Il progetto presentato dall’Adler convince le parti che si sono dette fiduciose sul buon esito dell’accordo. Intanto lunedì alle 18 è prevista presso il centro sociale di Rionero in Vulture un’assemblea di aggiornamento sullo stato dell’arte tra sindacati e gli oltre 50 lavoratori dell’ex Filatura. La situazione dei lavoratori allo stato attuale è di assoluta precarietà. In cassa integrazione fino al 2007, dal 2008 sono passati in mobilità. L’ ammortizzatore sociale in deroga, dopo due anni, scade a fine anno per 18 degli ope-

rai, quelli con un età inferiore ai 40 anni. Gli altri si dividono in due gruppi, un primo per cui la mobilità scade nel 2010 ed il secondo per cui scade nel 2011. «La Regione ha garantito la deroga - dice Amedeo Gerardi della Uilta Uil - ma bisogna premere il piede sull’acceleratore, si tratta di persone che non lavorano da quattro anni». «Siamo quasi a metà strada ma non voglio fare il disfattista - spiega - a Vitalba c’è il problema della delocalizzazione. La Miroglio si è spostata in Romania, la Zucchi in Pakistan. E’ necessario mettere in campo scelte straordinarie. La provincia di Potenza è la seconda nel sud con 26 ore di media contro le 9 nazionali, per quanto riguarda il ricorso alla cassa integrazione. Abbiamo sempre spinto la Regione a mettere in campo gli 8 milioni di euro di risorse per gli ammortizzatori sociali ma ora bisogna mettere sul tappeto il lavoro». L’investimento previsto dall’Adler su Vitalba è di 15 milioni di euro. «Il gruppo Adler dovrebbe essere serio ed affidabile - prosegue il sindacalista - un gruppo che dovrebbe dare fiducia ma è meglio mantenere i piedi per terra». Andare cauti verso un processo che interessa una delle aree maggiormente colpite dalla desertificazione industriale. Lucia Nardiello

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24 Ore in Basilicata 19

Venerdì 12 giugno 2009


BREVI

Venerdì 12 giugno 2009

COMUNITÀ LOCALI

UIL METALMECCANICI

TERREMOTATI D’ABRUZZO

Tavolo sul riordino

Direttivo al Mediafor

Cibo e generi di necessità da Sui Generis

È in programma per questa mattina alle 9,30 presso il Park Hotel di Potenza un incontro plenario per discutere le norme approvate dalla Regione sul riordino territoriale degli Enti Locali e delle funzioni intermedie.

È in programma alle 10, a Potenza, presso la sala del Mediafor, il Comitato Direttivo dei Metalmeccanici della Uil. Al centro del dibattito la situazione del polo di Melfi, la crisi economica ed occupazionale e le politiche economiche da mettere in campo.

E’ stato consegnato alla Croce Rossa di Potenza l'ultimo carico di viveri e generi di prima necessità raccolti all'Università degli Studi della Basilicata dalla Federazione Sui-generis destinati alle persone vittime del terremoto in Abruzzo.

Oggi sulla Gazzetta Ufficiale la pubblicazione di 5 bandi di gara

Economia e Innovazione

A Potenza Salerno - Reggio Calabria, 6 milioni evento di lancio per la manutenzione straordinaria del Po - Fesr POTENZA - E’ di oltre 6 milioni di euro l’importo complessivo dei cinque bandi di gara, che verranno pubblicati oggi sulla Gazzetta ufficiale, relativi a lavori di manutenzione straordinaria sull’autostrada A3 Salerno Reggio-Calabria. Gli interventi riguarderanno in particolare le province di Cosenza, Salerno e Catanzaro ma avranno ripercussioni anche sul territorio lucano. Nello specifico sono il terzo e il quarto bando di gara quelli che riguarderanno il tratto di autostrada che attraversa la Basilicata. Il terzo bando riguarda, infatti, lavori di manutenzione straordinaria delle gallerie di entrambe le sedi dell’autostrada tra il chilometro 148,442 (Lauria sud) e 286,000 (Altilia). L’importo complessivo dell’opera posto a base di gara è pari ad 1 milione di euro. I tempi previsti per la realizzazione dell’intervento sono pari a 365 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavori. Il quarto bando riguarda poi lavori di manutenzione straordinaria per il rifacimento della pavimentazione in tratti saltuari tra il km 148,442 (Lauria Sud) e il km 286,000 (Altilia) in entrambe le carreggiate, svincoli compresi. L’importo complessivo dell’opera posto a base di gara è di 700 mila euro. I tempi previsti per la realizzazione dell’intervento sono pari a 60 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavori. Gli altri tre bandi interessano, invece, più direttamente i territori campano e calabrese. Il primo bando riguarda lavori di manutenzione straordinaria di rifacimento della pavimentazione in tratti sal-

Nel tratto lucano interventi su gallerie e pavimenti

Lavori sulla A3

tuari tra il km 0,000 (Salerno) e il km 88,000 (Sala Consilina) in entrambe le carreggiate, svincoli compresi. L’importo complessivo dell’opera posto a base di ga-

ra è di oltre 2 milioni di euro. I tempi previsti per la realizzazione dell’intervento sono pari a 120 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavo-

L’estate per i più piccoli è nel Parco del Pollino POLLINO - Divertimento ma anche istruzione. Stanno per partire i campi estivi e gli english camps, dedicati ai bambini, che saranno allestiti nel Parco Nazionale del Pollino. I campi si svolgeranno nelle settimane dal 5 all’11 luglio e dal 12 al 18 luglio e sono organizzati dalla Cooperativa Sociale “Il Sicomoro”, in collaborazione con il Consorzio di Cooperative Sociali “La Città Essenziale”. I campi si svolgeranno presso il Rifugio Montano Monte Coppolo, nel Parco Nazionale del Pollino, a circa 8 chilometri dal centro abitato di Valsinni, con servizio di pensione completa. Il progetto punta essenzialmente al miglioramento della qualità della vita e all'organizzazione, con finalità educative e culturali, del tempo libero. Nel corso delo soggiorno saranno privilegiate le attività di laboratorio, sportive e di gioco all'aperto. La settimana che va dal 28 giugno al 4 luglio 2009 è stata, invece, dedicata, agli english camps, in cui educatori, tutte persone madre lingua, guideranno le attività ricreative e didattiche come in un vero e proprio college inglese.

ri. Il secondo bando è relativo ai lavori di manutenzione straordinaria delle pendici a valle e a monte dell’autostrada tra il km 259,000 (Cosenza) e il km 286,000 (Altilia), mediante il ripristino delle opere di regimazione idraulica, la bonifica e il rafforzamento corticale. L’importo complessivo dell’opera posto a base di gara è pari a 2 milioni di euro. I tempi previsti per la realizzazione dell’intervento sono pari a 270 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavori. Infine il quinto bando di gara riguarda i lavori di manutenzione straordinaria per il rifacimento della pavimentazione in tratti saltuari tra il km 304,000 (Falerna) e il km 442,920 (Reggio Calabria) in entrambe le carreggiate, svincoli compresi. L’importo complessivo dell’opera posto a base di gara è di 600 mila euro. I tempi previsti per la realizzazione dell’intervento sono pari a 120 giorni naturali e consecutivi. «Sono interventi importanti ed investimenti significativi – ha dichiarato il presidente Anas Pietro Ciucci – che testimoniano l’attenzione per la Salerno-Reggio Calabria e l’impegno costante per garantire i massimi standard di sicurezza sul piano viabile dell’autostrada, nelle gallerie presenti tra la Basilicata e la Calabria e per le opere di regimazione idraulic».” Dopo la pubblicazione di oggi l’Anas procederà poi all’aggiudicazione dell’appalto con il criterio dell’ offerta più bassa. Le domande di partecipazione dovranno pervenire a pena di esclusione entro e non oltre le ore 12 del 1, 3 e 4 settembre 2009. Tutte le domande dovranno essere inviate presso l’indirizzo: Anas S.p.A. Ufficio per l’Autostrada SA-RC con sede in Contrada Ligiuri – 87100 Cosenza con specifica indicazione Unità Gare e Contratti. Per informazioni dettagliate sui bandi di gara: www.stradeanas.it.

POTENZA - Si terrà oggi alle ore 12, al Park Hotel del capoluogo di regione la conferenza di presentazione dell’evento di lancio del Po Fesr 2007 - 2013 (Programma operativo Fondo europeo per lo sviluppo regionale), alla quale parteciperanno il presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, e l’Autorità di Gestione del Po Fesr Basilicata 2007-2013, Patrizia Minardi. Nel corso della conferenza verrà illustrata la strategia di lancio del Po Fesr, con l’apporto dei dirigenti generali afferenti al Fesr, Angelo Pietro Paolo Nardozza, Giuseppe Esposito, Andrea Freschi, Viviana Cappiello, Rocco Rosa. Si farà riferimento alla giornata di lavori organizzata per il prossimo mercoledì 17 giugno a Matera, a partire dalle ore 9.30 di mattina, presso il complesso Le Monacelle, dal titolo “Creiamo opportunità con l’Europa”. Nel corso dell’evento di lancio interverranno rappresentanti del Parlamento euro- Presidente De Filippo peo, della Commissione europea, del ministero dello Sviluppo economico, della Regione Basilicata, rappresentanti delle parti sociali ed economiche, esperti del settore, al fine di informare e promuovere in maniera puntuale i vari pubblici di riferimento sui contenuti del piano. La giornata proseguirà con dei workshop di approfondimento su temi di particolare rilevanza della programmazione Fesr. Il Programma Operativo Fesr 20072013 è volto a promuovere la crescita economica e a migliorare la capacità di innovazione per qualificare la Basilicata come territorio aperto, attrattivo, competitivo, inclusivo e coeso, e a sostenere la sua transizione verso l'obiettivo “Competitività ed occupazione”, valorizzando in particolare le sue risorse ambientali ed umane. La dotazione finanziaria, fra contributo comunitario e nazionale, ammonta a 752,186 milioni di euro, che saranno ripartiti sugli otto assi individuati: 1. Accessibilità; 2. Società della conoscenza; 3. Competitività produttiva; 4. Valorizzazione dei beni culturali e naturali; 5. Sistemi urbani; 6. Inclusione sociale; 7. Energia e sviluppo sostenibile; 8. Governance e assistenza tecnica.

Dotazione ammonta a 752,186 milioni di euro

A cura di ANNA

GIAMMETTA

Le ricerche di Sirium in Basilicata

D’Alema versione lucana

Monte Cotugno diga più grande d’Europa

IN un periodo in cui le notizie sulla crisi economica sono all’ordine del giorno e si moltiplicano le aziende che annuinciano chiusure, o comunque situazioni di difficoltà, una buona nuova arriva dal mondo del web. Importanti società ed aziende hanno affidato, infatti, a Sirium, società di consulenza, ricerca e selezione del personale, la ricerca di figure professionali lucane da inserire nelle proprie strutture. Vari i profili e diverse le competenze che la società di consulenza sta ricercando per la nostra regione. www.lavoratorio.it

MASSIMO D’Alema ex capo del governo italiano è di origine Miglionichese. Suo nonno, Nicola D’Alema, maestro elementare prima, e direttore ed ispettore didattico successivamente, nacque a Miglionico il 6 marzo 1861. Poi fu trasferito a Ravenna, nel 1916. Nel 1999, durante una visita a Miglionico, dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria, Massimo D’Alema ha affermato: «Con orgoglio mi chiamo D’Alema, questa di Miglionico è gente onesta e laboriosa…». www.miglionicoweb.it

LA diga di Monte Cotugno è una diga costruita negli anni tra il 1970 e il 1982 nel territorio del comune di Senise lungo il corso del fiume Sinni. E' la più grande diga d' Europa in terra battuta. Il muro della diga misura in lunghezza 1850 m. in altezza 60 m, è largo alla base 260 m. La capacità massima è 530 milioni di m cubi. Entrata in funzione nel 1983 sbarra il corso del fiume Sinni nel punto in cui il letto del fiume si restringe, in corrispondenza di una quota di fondo alveo pari a 194.00 metri sul livello del mare. La diga è stata progettata per sfruttare l'uso plurimo della risorsa idrica. L’acqua è prelevata dal Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, mediante un impianto di sollevamento posto a valle dello sbarramento e attraverso le derivazioni irrigue del materano e del tarantino, poste lungo il tracciato dell’adduttore del Sinni che si sviluppa per 145 km. www.wikipedia.org

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Venerdì 12 giugno 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Matera

Massimo Cacciari, allo Stabile per “Arte in transito”, non usa mezzi termini

«Piazza Pagano non mi piace» Il filosofo, nonché sindaco di Venezia, punta tutto su un’idea nuova di città Massimo cacciari sul palco dello Stabile

(foto Andrea Mattiacci)

HA dato un'occhiata a piazza Mario Pagano e ha detto: «Non mi piace». Perché «quello che vedo è un'imitazione dell'antico. Guai ad essere nostalgici del passato. Bisogna rischiare con opere nuove». A parlare è Massimo Cacciari, sindaco della città di Venezia, ma soprattutto grande filosofo e figura di spicco del dibattito pubblico italiano. E' stato protagonista al Teatro Stabile di Potenza, con una lectio magistralis dal titolo “Arte e città”, inserita nella sezione “Narrazioni urbane” del progetto “Arte in Transito - Paesaggio urbano e arte contemporanea”. Una riflessione sulla situazione della città contemporanea e sulla relazione tra città e arte, quest'ultima intesa come bellezza. «Vi è la possibilità di una “forma urbis” che evochi il bello? La città può essere anche un'opera d'arte?» E ancora, «come può essere bella una città contemporanea che esalta la vita nervosa metropolitana e si presenta come un “organismo dinamico”, un “andare permanente”?». Provocazioni che Cacciari lancia in primis ad architetti ed urbanisti, ma anche a politici e amministratori. «Il tema della città è eterno anche se muta nel tempo», ha esordito in Sindaco di Venezia. Che ne ha ricordato le varie fasi: dalla nascita della polis greca alla civitas romana fino alla città medioevale. «A cambiare l'immagine della città è stata la rivoluzione scientifica», ha spiegato. Il merito di questa rottura è di Cartesio che, per spiegare la sua teoria dell'evidenza, usa proprio l'immagine della città. «Per Cartesio le città medioevali erano brutte, non c'era nessun ordine, non nascevano da un progetto razionale. Per questo propone che vengano progettate da un ingegnere: la città deve essere utile per l'uomo». La città moderna nasce da questa svolta: le metropoli dell'800 e del '900 sono il prodotto di questo capovolgimento culturale. «Parigi è stata la capitale del XIX se-

colo. Una città al servizio del cittadino dove diventano importanti le reti di servizi, la comunicazione, la cultura». A un certo punto, però, nella città moderna esplodono le contraddizioni. Come è possibile conciliare lo spazio del commercio, delle connessioni, lo spazio di mobilitazione universale che è alla base dello spirito metropolitano con la nozione di luogo e di uno spazio definito? Tra l'800 e il 900 per tollerare queste contraddizioni delle metropoli si organizza lo spazio e il tempo attorno a luoghi simbolici: il parlamento, il tribunale, la stazione. Ma oggi questo non basta più e occorre inventare una nuova idea di città. «Oggi non abitiamo più né città né metropoli ma territori e tutto ciò incute paura - ha avvertito Cacciari - Nel 2015 nel mondo 33 città avranno più di 20 milioni di abitanti: sarà un fenomeno antropologicamente nuovo che cambierà definitivamente il rapporto dell'uomo con i luoghi che abita». E non è un caso che gli architetti già da oggi costruiscano nella indifferenza totale dei luoghi. «E non potrebbe essere diversamente - ha continuato il filosofo veneziano - perché queste città non sono più città, ma post metropoli, città infinite dove non c'è alcuna differenza tra il centro e la periferia». Come si potrà conciliare l'esigenza dei cittadini di muoversi, di comunicare velocemente l'uno con l'altro con l'organizzazione dei territori che impediscono la soddisfazione di questo bisogno? Non solo. «A ciò si aggiunge un altro problema perché la nostra mente ha bisogno di luoghi, di abitare i luoghi». Come uscire allora da questo cortocircuito? «Sarà questa la sfida del futuro, un'operazione di estremo fascino progettuale che non deve cedere a tentazioni né nostalgiche né futuriste». Una sfida ancora senza risposte certe. Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it

Il lavoro che non Italtractor, 160 dipendenti in esubero SONO 160 i lavoratori dello stabilimento potentino dell’Italtractor che sono in esubero. Il gruppo che produce componenti per mezzi pesanti negli stabilimenti di Potenza, Ceprano (Frosinone) e Fanano (Modena) – ha comunicato ai sindacati 250 esuberi, dei quali 160 per lo stabilimento lucano, 60 per quello laziale e 30 per quello emiliano. Lo ha riferito, al termine di una riunione con i rappresentanti dell’azienda che si è svolta a Frosinone, il segretario regionale della Basilicata della Fiom, Giuseppe Cillis, il quale ha evidenziato che «le organizzazioni

Presidio davanti all’Italtractor

sindacali hanno rigettato l’impostazione dell’Italtractor». In particolare, per lo stabilimento di Potenza – dove attualmente lavorano

320 persone – «l'azienda – ha aggiunto Cillis – ci ha annunciato che non potrà rispettare l’accordo sottoscritto a Potenza, nella sede della Regione Basilicata, nel mese di maggio del 2008. L’Italtractor ci ha inoltre dato la disponibilità per un ulteriore incontro che si svolgerà a Potenza, presso la Confindustria, il prossimo 23 giugno. Noi – ha concluso il sindacalista – chiederemo il rilancio produttivo del sito potentino, che oggi rischia seriamente di essere smantellato, e contratti di solidarietà negli altri stabilimenti così da evitare i licenziamenti».

Si barrica in un appartamento Intervengono le forze dell’ordine FOSSE un giorno di ordinaria follia sarebbe come in quel film con Michael Douglas, ma sono passate due settimane, e solo ieri si è capito che bisognava intervenire a tutti i costi. Ha violato un ordine del giudice, si è chiuso in casa, e ha cominciato a dare fuoco alle sue cose, poi si è messo a tirare degli oggetti contro i pompieri che stavano cercando di raggiungerlo dal balcone. L'hanno portato in ospedale, quindi in carcere. Forse non è la cosa giusta, ma al più presto incontrerà uno psichiatra, e vedrà lui che terapia può aiutarlo. Per il momento è meglio così. C'è una donna che è terrorizzata. Tutta la storia è cominciata così. Gerardo Lacerra ha cinquantadue anni, vive da solo in via Mazzini, ha precedenti per possesso illegale di armi, ed è senza lavoro. Attraverso la caritas una signora moldava gli porta il pranzo una volta al giorno. Lui si infatua e lei si allontana. Non si rassegna e comincia a farsi vivo a casa di lei, che fa la badante in via del Popolo. Suona il citofono a notte fonda, lei lo respinge, e una mattina trova la macchina tutta imbrattata di vernice, anche il citofono e il portone. Per il danno e le minacce lo denuncia alla polizia. Due giorni dopo chiama di nuovo perché se lo trova davanti casa. Interviene una volante, e lui si dimena: ha un coltello in tasca, ma non lo tira fuori; ferisce gli agenti e con un calcio gli ammacca anche l'auto. Ovviamente finisce in carcere, ma in Tribunale continua uguale. Si alza in piedi, si mette a gridare, dalla gabbia insulta il giudice e sbatte la testa contro le sbarre. L'avvocato, Giuseppe Potenza, pensa subito di farlo vedere da uno psichiatra, ma non ne ha il tempo. Il giudice gli concede gli arresti domiciari. Ieri mattina doveva decidere se processarlo col rito abbreviato, ma agli agenti che sono andati a bussare a casa sua non ha risposto

I vigili mentre salgono nell’appartamento. Lacerra mentre viene poratto via dai sanitari (foto Andrea Mattiacci)

nessuno. Allora è partita la caccia. Per sicurezza ogni due ore una volante è ripassata da casa, anche perché davanti casa della signora non si era fatto vedere. Col mandato del magistrato che si occupa del caso verso le cinque di ieri pomeriggio la polizia stava scassando la porta d'ingresso per entrare, e vedere se fosse successo qualcosa di grave. Lì per lì, si era fatta anche questa ipotesi. Solo allora si sono accorti che era dentro. Ha cominciato a dare di matto, e a minacciare di farsi esplodere aprendo la valvola del gas.

La polizia ha dovuto evacuare tutto il palazzo. Sono arrivati due automezzi dei vigili del fuoco, e hanno steso le scale verso il balcone e una finestra laterale. Lui si è messo a tirare di tutto, ma per fortuna non si è fatto male nessuno. I pompieri sono riusciti ad ammanettarlo senza problemi, e Lacerra si è finalmente calmato. I vicini sembravano sorpresi: “Spesso lo vedevamo passeggiare, ma era un po' che era scomparso”. Probabilmente servirà un trattamento sanitario. Leo Amato potenza@luedi.it

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Potenza


Venerdì 12 giugno 2009

Felicetta Pitta lascia dopo 42 anni

Il bicentenario della città visto da Lagrotta e Giordano

Sesto circolo In pensione la direttrice

Duecento anni di storia raccontati in un fumetto

Alcuni bimbi in classe

DOPO quarantadue anni di onorata carriera la direttrice didattica del sesto circolo di Potenza, Felicetta Pittaro, va in pensione. L'esperta dirigente scolastica lascia il mondo della scuola dopo anni di duro e intenso lavoro, trascorso con i ragazzi, i docenti e le famiglie. Quarantadue anni spesi bene, considerati i risultati raggiunti dalla direttrice scolastica, nata a Rapolla l'11 aprile del 1948, laureata a Bari, in materie letterarie, insegnante prima nelle scuole di Avigliano e Campomaggiore, prima di assumere l'incarico di dirigente scolastico. Il sesto circolo e la scuola del capoluogo salutano con affetto una professionista seria e concreta che ha lavorato per quarantadue intensi anni con il chiaro e preciso intento di garantire stabilità didattica, qualità della preparazione dei suoi alunni e un rapporto duraturo e completo nel tempo. Una carriera brillante, al servizio della comunità scolastica del capoluogo, sempre attenta a misurarsi con le realtà limitrofe. Una carriera ricca di soddisfazioni, quella della direttrice didattica del capoluogo che ha saputo raccogliere le istanze dei suoi alunni, dei docenti e delle famiglie, componenti che hanno accompagnato il lavoro svolto con piena efficenza da Felicetta Pittaro. La responsabile del sesto circolo didattico risponde alle domande con tanta emozione e l'amarcord dei giorni migliori. Ha rimpianti per il suo pensionamento e l'addio alla scuola? “No, non sono rammaricata, ho lavorato sempre con piacere”. Qual'è stato il momento più bello? “Quando ho capito di poter tirare le fila tra scuola e corpo docente, il momento più bello è stato quando ho potuto constatare con mano che la mia mission ha raggiunto gli obiettivi prestabiliti”. E quello più brutto? “Il contrario, quando dopo aver seminato ho capito che il mio messaggio non è stato accolto positivamente dai docenti e dagli alunni”. Ci descriva il rapporto con i docenti? “Abbastanza positivo, almeno con la maggior parte degli insegnanti. Sono andata d'accordo con tutti i docenti”. Ha un fatto curioso da descrivere? “Un giorno mi trovavo in treno e un docente anziano mi ha chiesto quale fosse il rapporto con gli insegnanti e i docenti, il ruolo della didattica, io di tutto punto ho risposto che non avevo i dati

per rispondere e che una domanda del genere andava fatta ai miei alunni, non potevo saperlo. Questo aspetto curioso mi ha fatto capire che tutte le componenti stavano dalla mia parte”. Quanto tempo ha tolto alla sua famiglia per dedicarsi alla scuola? «Tanto, forse troppo, è questo il motivo che mi ha spinto a prendere la decisione di pensionarmi. La famiglia viene al primo posto». E' soddisfatta della sua carriera? «Certamente» Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Torna la fiera di S.Antonio VIETRI DI POTENZA Questa mattina in paese ritorna il consueto appuntamento della fiera di “Sant'Antonio”, che si svolge una volta all'anno alla ricorrenza del Santo e che richiama nelle vie del paese centinaia di persone, anche di paesi limitrofi, tra le tradizionali bancarelle di venditori. Mentre dal prossimo mese, come avevamo già anticipato, ritorna anche l'appuntamento col mercato mensile, ripristinato dopo la revoca del comune, che lo aveva sperimentato di domenica e che non poteva svolgersi in quel giorno. Questa mattina la fiera di “Sant'Antonio” sarà molto ampia e partirà dalla parte sud del paese, dalla zona della Taverna, e seguirà fino all'inizio di Corso Vittorio Emanuele, per espandersi poi in due parti, sia in viale Tracciolino e sia sullo stesso corso, per concludersi nei pressi della statua di San Pio, all'ingresso del paese. Divieto di sosta su corso Vittorio Emanuele fino a Piazza XXIII Novembre, istituito dal comando di Polizia Locale. Già ieri sera erano presenti il paese diversi venditori che hanno già “occupato” i loro posti. Ritornando alla questione mercato, si terrà dal prossimo mese ogni secondo sabato, così come deciso nel consiglio comunale del trenta aprile. Claudio Buono potenza@luedi.it

CHIUDERA’ i battenti il prossimo 15 giugno nella Cappella dei Celestini, all'interno delle scale mobili, altezza via Armellini, la mostra di Fumetto "Il bicentenario disegnato”. L'iniziativa curata da Gianluca Lagrotta e Giulio Giordano dell'associazione Cartoons di Potenza, ripercorre le fasi che hanno condotto gli artisti alla realizzazione dell'albo a fumetti. La mostra, infatti, è stata allestita dopo che Lagrotta e Giordano hanno coronato il sogno di una pubblicazione illustrata sulla propria città. Alla luce del consenso registrato da parte del giovane pubblico, l’associazione, sostenuta dal Comune di Potenza, ha voluto offrire un ulteriore omaggio alla città: una mostra, appunto, che evidenzia le fasi che hanno condotto gli artisti alla realizzazione dell'albo a fumetti. Il percorso si articola attraverso l'esposizione degli elaborati grafici del fumetto e delle sagome dei personaggi storici in esso citati; un video; l'organizzazione di eventi, laboratori ed incontri paralleli all'esposizione. Il percorso accompagna il visitatore dalle nuove scale mobili di via Armellini - via Due Torri alla antica Cappella dei Celestini: due importanti simboli del centro storico potentino. «Questa iniziativa arriva a coronamento di anni di esperienza maturata nel settore del fumetto, dell'illustrazione, dell'animazione e, in generale, nelle arti visive e nella comunicazione per immagine - sottolineano i curatori della mostra, Gianluca Lagrotta e Giulio Giordano - . Abbiamo voluto dedicare a Potenza un’esposizione degli ultimi elaborati grafici prodotti proprio in un fumetto per la città». Con la realizzazione dell’albo “Il bicentenario di Potenza a fumetti ”, gli artisti della Cartoons, grazie al sostegno dell'amministrazione comunale , hanno potuto donare ai giovani lettori delle scuole potentine un primo, simpatico, innovativo strumento didattico della storia di Potenza, concentrata sugli eventi degli ultimi 200 anni. Giuseppe Orlando potenza@luedi.it

“Per non dimenticare Elisa” Oggi la premiazione IL MOVIMENTO per l'infanzia di Potenza ha indetto per domani pomeriggio la cerimonia di premiazionbe dei vincitori del concorso nazionale di poesia, giunto alla quarta edizione dal titolo: “Per non dimenticare Elisa Claps”. La cerimonia di premiazione è prevista domani pomeriggio presso la sala parrocchiale di San Giuseppe in rione Lucania, alle 18. Il movimento per l'infanzia, relativamente alla sede di Potenza ha espresso soddisfazione per la partecipazione alla quarta edizione, un appuntamento annuale, culturale offerto alla città di Potenza. Il movimento, associazione Onlus, sorto a Potenza intende portare avanti in città una nuova politica dell'infanzia, esso opera in Basilicata e in tutta Italia in campo sociale, economico, politico, sociale e culturale. Il concorso si ispira ai principi di democraticità, trasparenza, di partecipazione e solidarietà. Per radicarsi sul territorio è necessario essere conosciuti, viste le finalità della struttura associativa che tendono al coinvolgimento nello specifico e delicato tema dell'infanzia di iscritti e simpatizzanti, creando visibilità, mediante la partecipazione ed organizzazione di eventi come l'appuntamento in programma a

Alla scoperta delle “Costellazioni” SI terrà il prossimo 27 giugno alle 15.30, nella Sala dell’Arco, il workshop sulle Costellazioni familiari “Riconoscere ciò che è” Il metodo delle Costellazioni Familiari è stato messo a punto da Bert Hellinger, psicoterapeuta tedesco, che, lavorando con i sistemi famigliari e di coppia, ha potuto constatare come le relazioni tra i familiari siano regolate da meccanismi inconsci che ci posso portare ad azioni che vanno al di là delle nostre intenzioni. L'armonico interagire di queste forze è definito da Hellinger «gli ordini dell'amore». Molti disagi e crisi personali derivano dal non tenere conto di questi ordini. Accade così che non ci sentiamo al nostro posto e non sappiamo perché ritroviamo sul nostro cammino incomprensioni sia sul piano affettivo sia su quello lavorativo o, ancora, che inconsciamente ci facciamo carico del destino difficile di un nostro caro. La Costellazione ci permette di riconoscere tali ordini e di sciogliere questi malesseri trovando nella nostra vita più forza, più amore e senso di pace. Le "Costellazioni familiari" fanno emergere e spesso modificano problematiche ed identificazioni inconsce con il destino dei membri delle nostre famiglie, ricomponendo un ordine naturale fondamentale per il benessere di ognuno. Liberarsi dal passato, rispettando ciò che è stato e che è, contribuisce a farci stare meglio con noi stessi e con gli altri.

rione Lucania. Al concorso hanno preso parte ventisette alunni partecipanti alla sezione A, poesie singole in lingua italiana, diciotto partecipanti alla sezione B, silloge, raccolta in lingua italiana. Le iscrizioni al concorso sono giunte dalle regioni Piemonte, Lazio, Toscana, Puglia e Basilicata. Dopo lo studio, le valutazioni della giuria, è stata stilata la classifica finale: nella sezione A il primo premio sarà assegnato a Giuseppina Giudice, di Agropoli, con 59 voti, per l'opera Ali di Pensiero, secondo classificato, Filippo Marzii, di Statte, in provincia di Taranto, con l'opera “L'aquila”, nella sezione B il primo premio verrà assegnato a Donatella Carmen Lucia di Avigliano, con l'opera “Vivere”, al secondo posto, invece si è classificata Maria Antonietta D'Onofrio, di Pisticci, con l'opera “Ieri avevo un tempo”. La giuria assegnerà anche un premio extra alla concorrente più giovane, classe 1997, incentivo a Martina Marotta di Prato. Dopo la consegna dei premi si terrà anche un momento d'intrattenimento-spettacolo grazie alla presenza degli “Ambasciatori Lucani”, musica e voce del dottor Sebastiano Zirpoli. f.m. f.menonna@luedi.it

L’appuntamento alle 17.45 al Seminario minore

“Chiesa nel sud, chiese del sud” Convegno con Agostino Superbo

L’arcivescovo Superbo

Bert Hellinger

Il workshop è aperto a tutti coloro che desiderano esplorare e comprendere il loro passato e il loro presente, attraverso l'analisi del proprio albero genealogico secondo la “Teoria sistemica”, e sperimentare il metodo delle “Costellazioni familiari come strumento di comprensione ed eventuale risoluzione dei nodi familiari”. La psicoterapia sistematica serve a scoprire le dinamiche nascoste che legano una persona alla propria famiglia, offrendole l'occasione di conoscere meglio la propria realtà e quella degli altri membri familiari e indicandole un modo più appropriato e soddisfacente di rapportarsi a loro. Queste dinamiche si possono esplorare con la rappresentazione delle costellazioni familiari.

“Chiesa del Sud, Chiese nel Sud. Nel futuro da credenti responsabili” era il tema di un importante convegno svoltosi a Napoli nel febbraio scorso. In quella occasione tutti i vescovi, i cardinali e gli operatori diocesani si sono confrontati sul futuro del mezzogiorno. Questa sera alle 17.45 l’arcivescovo Agostino Superbo, su iniziativa del Serra Club International di Potenza e l'Azione Cattolica dell'Arcidiocesi di Potenza -Muro Lucano e Marsico Nuovo , riproporrà questi temi . «La questione meridionale - si spiega in una nota - è da circa sessant'anni al centro dell'attenzione della Chiesa, a partire dalla Lettera collettiva dell'Episcopato dell'Italia Meridionale, dal titolo “I problemi del Mezzogiorno” (25-01-1949), ai pronunciamenti dei singoli vescovi, fino al documento su Sviluppo nella solidarietà. Chiesa italiana e Mezzogiorno (18-10-1989). Sono cambiate molte cose da quando la Conferenza Episcopale Italiana lo pub-

blicò: pur conservando la sua attualità, i cambiamenti sopravvenuti e la complessità degli eventi impongono una rilettura ed un ripensamento». Da questa consapevolezza che è nato il convegno di Napoli e per questo, per non perdere i frutti dell’iniziativa il Serra Club International di Potenza e l'Azione Cattolica dell'Arcidiocesi di Potenza -Muro Lucano e Marsico Nuovo hanno ritenuto di riproporre i contenuti del Convegno alla realtà locale affidandosi all'Arcivescovo Metropolita Mons. Agostino Superbo . «E' importante incontrarsi - conclude la nota per parlare insieme della nostra Chiesa e della nostra regione delle ricchezze inespresse, dei ritardi ingiustificabili, ma anche della grande cultura , dell'illegalità che va a svantaggio di molti e a beneficio di pochi e in particolar modo per ricordare l'importanza della coerenza del cristiano col messaggio che annuncia e quale debba essere il rinnovato ruolo del laicato».

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L’Adoc ottiene giustizia a favore di una donna a Potenza

Annullano il volo, risarcita del danno LASCIATA a terra e senza rimborso dalla compagnia aerea è stata risarcita delle spese grazie all'intervento dell'Adoc di Basilicata.. La sig.ra E. G., di Potenza,il 19 settembre del 2008 acquista un biglietto aereo per un volo previsto per il 6 gennaio 2009. Volo che avrebbe dovuto portare la donna da Napoli a Milano. Il biglietto era costato 66.99 euro. Come alcune volte succede, a causa del maltempo, il volo per Milano viene cancellato e alla signora non resta altro che trovare un mezzo sostitutivo che la porti nel capoluogo lom-

bardo. A questo punto la signora, considerati i disagi subiti, ha tentato in tutti i modi almeno di recuperare quanto speso per il viaggio non andato a buon fine. La signora fa numerosi tentativi ma tutti non sortiscono effetto alcuno perché la compagnia non risponde alle sue giuste richieste. Così la donna si è rivolta alla sede lucana dell'Adocper vedere riconosciuti i propri diritti di utente e consumatrice. «Così l'Adoc - ha spiegato il presidente Canio D’Andrea - è intervenuta sia sulla compagnia aerea, tra l’altro con sede a Londra, sia

sull'Enac, che è l'ente italiano che si occupa della tutela dei diritti e della qualità dei servizi del trasporto aereo, chiedendo la restituzione del prezzo pagato per il biglietto dalla signora E.G.». Ebbene grazie all'intervento dell'Adoc alla signora saranno riaccreditate le spese per il viaggio «e la compagnia Easyjet Company Limited, dopo 15 giorni dal nostro intervento, ha chiesto scusa alla consumatrice per i disagi patiti». «Questo riportato - ha proseguito il presidente dell’Adoc - è solo uno dei tanti esempi di come gli utenti-consumatori posso-

no vedere risolti molti dei loro problemi senza dover ricorrere a procedure legali che sicuramente sono più tortuose e dispendiose burocraticamente ed economicamente». In Basilicata, tra l’altro, nel corso degli anni si è ormai praticamente radicata una diffusa e capacissima rete di associazioni dei consumatori «a cui i lucani possono rivolgersi con fiducia per risolvere - ha concluso D’Andrea - una serie di situazioni che altrimenti non verrebbero risolte ovvero potrebbero essere risolte con aggravi economici e di disponibilità temporale». L’interno di un aeroporto

Don Biagio Colaianni

Parla don Vito che per anni si è battuto per l’edificio di culto

Festa grande per il rettore del Seminario

Chiesa di rione Murate Le perplessità dell’ex parroco

DA 25 anni sacerdote della Chiesa di Dio Don Biagio Colaianni e il “suo” Seminario Maggiore in festa per il dono del Sacerdozio Venticinque anni al servizio della causa delle vocazioni per la Chiesa, quale Rettore del Seminario Maggiore di Basilicata. Nato il 3 giugno 1957 ed ordinato sacerdote il 9 giugno 1984 nella Chiesa Cattedrale di Matera, il protagonista della giornata è don Biagio Colaianni. Nella semplicità e nella familiarità del “suo” Seminario, con i suoi seminaristi e con i sacerdoti compagni di forma- Il Seminario zione, con gli ex alunni, il festeggiato rettore ha celebrato l'Eucaristia di ringraziamento al Signore, che “senza mio merito mi ha chiamato a servirlo”. Alla presenza di tutti i vescovi della regione, in un clima di gioia semplice, mons. Superbo, vice presidente della CEI e arcivescovo di Potenza, durante l'omelia della santa messa celebrata nella Cappella del Seminario, ha ripercorso le dinamiche bibliche di alcune “chiamate” accomunate dal senso di inadeguatezza e di sproporzione tra il Signore e colui che è chiamato. “Quando entra in gioco la risposta da parte dell'uomo alla chiamata- ha ricordato Superbo- tale sentimento è normale: sentirsi piccolo, inadeguato, deriva dalla grandezza di una vocazione che è mistero. Il nodo di forza però è nella fedeltà di Dio. La missione è sua. Ecco perché l'uomo può offrire la sua collaborazione, messi da parte la paura e il timore”. E ancora: “La promessa che Dio offre a chi chiama a seguirlo: Io sarò con Te, ci dice quanto sia preziosa la vita di chi sceglie di metterla nelle mani di Colui che lo ha chiamato a servire la sua

Chiesa, laddove si è mandati a svolgere il proprio ministero”. Per vent'anni parroco di San Giovanni Battista in Ferrandina, don Biagio giunge al Seminario quale vice rettore e oggi, da due anni ormai, come Rettore. Un servizio importante per la Chiesa di tutta la Regione. Egli ne è consapevole. “E' bello ed entusiasmanteafferma Don Biagio- vivere il mio sacerdozio insieme ai giovani che verificano dapprima quale sia la volontà di Dio per la loro vita e, accogliendo la proposta del Maestro, scelgono di seguirlo nella dedizione generosa attraverso la via di santificazione del Sacerdozio. E grazie a Dio, nella nostra terra lucana, vi sono diversi giovani che sanno aprire il loro cuore al Signore che chiama a seguirlo e ad amarlo nelle persone a cui annunciare il Vangelo”. Ed è su questa linea che l'Arcivescovo di Potenza, invita i sacerdoti presenti a tenere fisso lo sguardo sulla povertà e sull'umiltà, qualità essenziali per la credibilità di vita del presbitero nel nostro territorio. La messa è finita e Don Biagio, sottolineando ancora che festeggia questo giorno con la “famiglia data a lui dalla Chiesa, il Seminario”, ha aggiunto che “è bello meravigliarsi della gratuità, della fedeltà di Dio. Mai avrei pensato di festeggiare questo giorno in questo luogo benedetto da Dio, circondato dalla corona dei Vescovi della Regione, dei confratelli e degli educatori del Seminario, nonché giovani che si preparano al sacerdozio”. Un augurio perché possa continuare a servire il Signore in ogni uomo che incontra, nella gioia e nella fedeltà. Francesca Gresia potenza@luedi.it

PERPLESSITÀ sulla notizia della costruzione di una nuova chiesa a Rione Murate, a Potenza. A esprimerle Don Vito Forlenza, parroco della chiesetta di Santa Maria degli Angeli prima dell'attuale parroco Dan Giovanni. Va a lui il merito di aver dato alla chiesa, fin dal principio istituita in un garage, le sembianze di un luogo di culto. Dalle attività per i giovani (ping-pong, proiezioni di film) all'arricchimento della struttura <<con opere che fanno della chiesetta una vera e propria bomboniera>>, afferma Don Vito. <<In questa chiesa ci sono le cose più belle che avrei mai potuto fare-continua- la Via Crucis in bronzo di Marco Santoro, il Crocifisso ad altezza uomo sotto mio disegno, il grande tabernacolo in legno e la statua della Madonna dell'artista Giuseppe Stuflesser, di Ortisei. Ho realizzato, inoltre, una cosa unica in tutto il mondo: le pergamene con miniature degli scritti dei Vangeli domenicali, realizzate da due ragazze che all'epoca studiavano architettura>>. Spiega , inoltre, da dove nasce l'idea di costruire un centro spirituale in un garage. << Murate è stato costruito quando fu abbattuta una parte del centro storico, comprese la case di Don Pasquale Tropeano-racconta Don Vito- Allora non si pensava che il rione avrebbe avuto tutto questo sviluppo, per cui scelsero un piccolo garage, ancora più piccolo di quello attuale, per farci un centro spirituale. Fui io, poi, che allargai l'edificio. Quando ho compiuto 75 anni, ligio alle leggi della chiesa, ho dato le dimissioni pregando il vescovo di essere sostituito da Don Giovanni, ragazzo molto sveglio. Una volta date le consegne, mi sono tirato indietro.

L’ingresso della chiesa di Murate

Adesso celebro la messa ogni tanto, ma non mi occupo più dell'amministrazione>>. Affronta la questione del territorio adibito alla costruzione della nuova chiesa. << Fare la chiesa dove c'era il lavaggio, non va bene perché è un luogo morto-dice- Nel rione, secondo me, bisognerebbe fare una cappella alpina, in legno, lasciando ai posteri quella montagnella dalla quale la chiesetta guaderebbe tutta la vallata. Il problema è che quel territorio a cui faccio riferimento io, appartiene a un proprietario che già

all'epoca, quando ne feci richiesta per costruire la chiesa, non lo concesse. Addirittura, ci ricattò: il terreno per un posto in banca. Ovviamente, non scendemmo a compromessi. Detto ciò-conclude-ritengo che ci vorranno ancora anni e anni perché Murate abbia la sua chiesa. Per questo, invito tutta la cittadinanza ad impegnarsi affinché ciò non avvenga. Basterebbe una quota simbolica per ogni abitante della città>> Anna Martino potenza@luedi.it

LA SEGNALAZIONE

Quella pavimentazione in pietra che affiora sotto l’acqua del Basento «DOMENICA scorsa - racconta l’ingegnere Pasquale Urga che ha la passione per l’archeologia - mentre praticavo sport lungo il fiume Basento ho notato affiorare, lungo lo stesso fiume, i resti di una pavimentazione in pietra poco al di sotto del pelo libero dell'acqua. Si nota altresì un accumulo di detriti e ghiaia proprio in prossimità della pavimentazione. E’ risaputo che la zona del lungo fiume è stata in passato sede della Potenza di età romana; testimonianza di ciò è anche la presenza del Ponte romano di San Vito». Una segnalazione non da poco «visto che di recente - ha concluso Urga - sono state rinvenute anche le fondamenta di alcune case antiche in prossimità del torrente Gallitello».

La foto scattata lungo il Basento dall’ingegnere Urga

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Venerdì 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

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Il treno botanico SI terrà dal 16 al 18 giugno prossimo, nell’ambito della manifestazione “Arte in transito” il workshop dal titolo “Il treno botanico. Un paesaggio itinerante” ideato dall’Associazione Basilicata 1799 e realizzato dalla Regione Basilicata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la collaborazione del Comune di Potenza. Il workshop è a cura dei Rein Martin-Cano , leader del famoso gruppo di architetti di Berlino Topotek 1, è rivolto a 20 creativi, di cui almeno 10 residenti in Basilicata. Si propone come obiettivo la realizzazione di una istallazione urbana temporanea il “Treno botanico”. Su un normale treno a uso dei cittadini della Fal (Ferrovie Appulo-Lucane), verrà istallato un giardino che con i suoi profumi e colori accompagnerà i viaggiatori per gli inediti paesaggi nella città di Potenza, un viaggio per mettere in relazione persone, luoghi reali e immaginari.

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PRONTO SOCCORSO

“Un treno per il Nord” CHIUDERA’ i battenti il prossimo 30 giugno alla biblioteca nazionale di Potenza, la mostra documentaria “Un treno per il nord: storia di emigranti italiani (19611971)” per celebrare la giornata mondiale dell’emigrazione. In esposizione le pagine del Corriere della Sera, del Giorno, del Mattino e della Gazzetta del Mezzogiorno, di quegli anni, con articoli che riguardavano l’emigrazione dal Sud al Nord del nostro Paese, per cercare di immaginare ciò che provavano interi nuclei familiari, sradicati dalle proprie realtà sociali, l’impossibilità di poter trovare una casa, per ricominciare una nuova vita. In mostra anche una selezione di fotografie dell’artista lucano Pietro Lombardi.

Mercatino delle cose usate TORNA domenica 21 giugno, dalle 9 alle 22, il “Mercatino delle cose usate e d’altri tempi”. In largo Pignatari, largo Serrao e largo Isabelli sarà possibili girare tra i banchetti degli espositori e ammirare oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d'antiquariato, usati, vecchi o antichi. Insomma un modo diverso per passare una domenica in giro alla caccia dell’oggetto dei desideri e perché no fare anche un affare.

•DON BOSCO• Proiezioni private •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Un’estate ai caraibi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 Moonacre 17.30 - 19.4O - 22 Sala 3 Angeli &Demoni 19 - 21.45 Sala 4 Vincere 18 Uomini che odiano.....

•Difensore civico comunale 0971-415150 FINO A OGGI Potenza, atrio del Palazzo di Città “LA MORTE IN UNO SGUARDO - IL MITO DI PERSEO E MEDUSA” Mostra di Rosario Raho

•Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390

DOMANI Contrada S. Antonio La Macchia, ore 17.30 PROCESSIONE PER LE VIE DELLA CONTRADA IN ONORE DI S. ANTONIO

•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520

Il 14 GIUGNO Potenza, Gradinata del pensiero “OMAGGIO A BEJART”. Spettacolo del centro danza “Maeva”

•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico

FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971

199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

21 Sala 5 Terminator salvation 18 - 20.15 - 22.30 Sala 6 Una notte al museo 2 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Coco avant Chanel 18.30 - 19.45 - 22 •DUE TORRI• Angeli e demoni 18.30 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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Affermazione ai Giochi della gioventù Fornataro, De Carlo, Nardiello e Scavone

A Ruoti piccoli atleti vincenti crescono RUOTI - Un sospiro di sollievo per l'anno scolastico che sta per terminare ma anche tanta soddisfazione da parte degli operatori scolastici dell'Istituto Comprensivo “M. Carlucci” di Ruoti per i “premi” (regionali e nazionali)che, con gli alunni, portano a casa. Hanno riconfermato infatti la loro bravura con lo sport e con i “Giochi della Gioventù”. Sotto la cura del docente Claudio Fornataro, nella specialità del booling, e dopo la qualificazione regionale, la squadra maschile - composta da Pietro De Carlo, Rocco Antonio Nardiello e Nazario Scavone - si è piazzata al secondo posto nella finale nazionale svoltasi a Roma il 23-

24 maggio u.s. Anche le ragazze componenti la squadra femminile della stessa specialità, Paola Cariello, Angelica De Carlo e Tania Famularo, si sono piazzate al settimo posto. Le ragazze del Calcio a 5 (Claudia Salinardi, Paola Cariello ,Tania Famularo, Angelica De Carlo, Sara Salinardi, Francesca Scavone, Antonella Pace, Paola Gentilesca, Angiolillo Francesca, Melania De Carlo), inoltre, hanno conseguito un buon 3° posto nel recente “Torneo Giovani Calciatrici” svoltosi a Potenza l'11 maggio scorso. Nella specialità Pallapugno sia la squadra maschile (composta da Pietro De Carlo, Nazario Scavone, Rocco, An-

tonio Nardiello, Hamed Trabelsi, Carmelo Costantino, Giuseppe De Carlo, Antonello Guglielmi) che quella femminile (Paola Cariello, Tania Famularo, Sara Salinardi, Angelica De Carlo, Claudia Salinardi e Paola Gentilesca) hanno vinto la fase regionale. Le ragazze della Pallavolo femminile, inoltre, hanno guadagnato la semifinale a livello provinciale, sfiorando di poco anche la qualificazione alla finale. Anche nella specialità del Badminton sia i ragazzi (Rocco Antonio Nardiello e Nazario Scavone) che le ragazze (Sara Salinardi e Tania Famularo) hanno ceduto nella finale regionale dopo un combattuto ed av-

vincente match perduto per pochi punti. E prima di lasciare la scuola, gli alunni e i docenti, il 3 giugno scorso, nella locale palestra comunale, hanno disputato un amichevole e divertente incontro di Pallavolo tra la rappresentativa delle alunne e quella dei docenti della scuola, alla presenza di genitori e cittadini. A vincere (dopo quattro combattuti set) sono state le alunne col risultato di 3 a 1. «Tutte le attività svolte - ha detto il preside Gesualdo Scapicchio -sono servite a far ben comprendere ai ragazzi che i buoni risultati si raggiungono solo attraverso l'assiduo e costante impegno personale, che spesso significa anche fa-

Alcuni degli atleti vincenti

tica e sacrificio individuale accompagnati anche da qualche piccola o grande rinuncia. L'attività sportiva assume una valenza altamente educativa e formativa per i ragazzi, i quali, se ade-

guatamente coinvolti e motivati, ne accettano volentieri e ne vivono convintamente tutti gli aspetti che ne costituiscono la ragion d'essere». Maria De Carlo provinciapz@luedi.it

Avigliano Una curiosità i voti validi alle europee sono gli stessi del 2004 (7.022)

Pd: (s)profondo rosso Alla debacle dei democratici fa da contraltare l’affermazione del centrosinistra Avigliano - Lo sprofondo rosso del Pd rischia di far passare in secondo piano tutto il resto. Ma dal turno elettorale di sabato e domenica emergono altri motivi di riflessione, a una decina di mesi dalle comunali del prossimo anno. La prima: la frana del Pd non travolge il centrosinistra. E l'altra, speculare: il centrodestra non riesce ad intercettare lo scontento prodotto dall'ignavia dell'amministrazione comunale, e rimane forza nel suo complesso marginale nel panorama politico locale. A livello di coalizioni, in sostanza, il rapporto rimane di 2,8:1 a favore del centrosinistra, e il tracollo del Partito Democratico si redistribuisce fra gli altri partiti della maggioranza. Gli scostamenti sono assolutamente marginali, rispetto alle cifre assolute: il centrosinistra nel suo complesso cala appena (dal 70,4 al 69,2%, considerando anche Rifondazione e il Partito Comunista dei Lavoratori, che presentavano candidati propri alla Uno scorcio di Avigliano presidenza della Provincia); il centrodestra sale di poco (dal 23,6 al nazionale, è l'Italia dei Valori, che sa24,6); l'Udc guadagna qualcosa pas- le fino al 16,1% alle Europee e tocca sando dal 3,1 al 4,6%. E se nel voto un lusinghiero (pur se insufficiente europeo, meno condizionato dalla a far eleggere il suo candidato Gianpresenza dei candidati del collegio e turco) 13,2 alle Provinciali; bene va dunque più squisitamente politico, anche Sinistra e Libertà, alle Eurole variazioni sono un po' più nette pee (9,2%) e ancor più alle Provincia(centrosinistra -3,6%, centrodestra li: un 12,5% che consegna a Ivan +2,5%, con l'Udc che compie un di- Santoro la palma di unico eletto del screto balzo passando dal 6 all'8,3% collegio (un altro aviglianese sarà in un anno), le percentuali comples- presente in Consiglio provinciale, sive (64,1 contro 27,6) segnalano an- l'ex consigliere comunale Psi Tomche qui un divario che resta netto. maso Samela, nella passata legislaChi più beneficia dello sconquasso in tura capogruppo Ds e poi Pd in Concasa Pd, confermando la tendenza siglio Comunale a Potenza, persona

che tanto servirebbe oggi al Pd aviglianese). Male anche i socialisti, fermi, nelle Provinciali, al dato delle Politiche 2008 (dove era candidato Donato Salvatore): un rovescio pesantissimo (persi oltre 600 voti e quasi 8 punti percentuali e con essi la possibilità di conferma per il consigliere uscente, anzi oggi uscito, Bochicchio). Sul settore di destra, non decolla il Pdl. Anzi, il partito nato dall'unione di Forza Italia ed Alleanza Nazionale perde in un anno quasi tre punti (dal 23,2 al 20,3%) e più di 300 voti (da 1732 a 1422), a conferma della difficoltà in cui si muove un partito che stenta ad uscire dalla sua marginalità. E anche a livello provinciale, pur di fronte al già citato, leggero progresso della coalizione, il partito principale subisce una flessione (dal 18,3%, di estrazione quasi interamente aennina, all'attuale 16,1%) Anche in casa PdL diventa dunque indispensabile aprire una fase di riflessione, per potersi proporre fra un anno come possibile e reale alternativa al centrosinistra. Chi può invece esultare, sulla corsia destra, è la Fiamma Tricolore: 434 voti, il 6,2% e 339 preferenze personali con le quali Vincenzo Mancusi, alle europee, si pone sul podio dei più votati, superato solo da Pittella (1078 preferenze) e De Castro (388), ma davanti a Berlusconi, fermo a quota 327. E infine, una curiosità: alle elezioni europee, i voti validamente espressi sono stati 7022, numero esattamente uguale a quello del 2004. Giancarlo Tedeschi provinciapz@luedi.it

Pietragalla Riconfermato il sindaco e tre membri dell’assise

Ecco il nuovo consiglio PIETRAGALLA - Dall'esito della tornata elettorale del 6 e 7 giugno è scaturita la nuova composizione del consiglio comunale di Pietragalla. Con il riconfermato sindaco Rocco Iacovera, espressione del Partito Democratico che ha conquistato 2248 preferenze su 3133 schede scrutinate pari ad oltre il 70%, a fronte delle 537 acquisite da Michele Lavinia del Popolo della Libertà e i 228 voti di Valentino Pepe della lista civica "Vivere Pietragalla", lavoreranno in seno alla massima assise comunale

sedici consiglieri. Del Partito Democratico sono stati eletti, in ordine di preferenze, Rocco D'Andrea (275), Romaniello Canio (215), Rapolla Angela Claudia (202), Iacovera Giuseppe (185), De Sortis Rossana (180), Filippi Leonardo (180), Pafundi Michele (134), Manzella Maria Grazia (117), De Bonis Donato (85), Romaniello Rocco (85) e Zotta Domenico Rocco (83). Per la lista del Popolo della Libertà, oltre al candidato sindaco Michele Lavinia entrano in consiglio comunale Guglielmi Mario

Tommaso (62), Fierri Giuseppe (47) e Romaniello Donato (42). Infine per la lista civica "Vivere Pietragalla" si siede in consiglio comunale solo il candidato sindaco Valentino Pepe che ha ottenuto 228 preferenze. Tra le curiosità della compagine consiliare va evidenziato che oltre al Sindaco Iacovera sono solo tre i consiglieri riconfermati rispetto alla precedente legislatura così come saranno anche tre le donne in consiglio comunale. Antonio Bevilacqua provinciapz@luedi.it

Il sindaco Tripaldi esulta per il risultato raggiunto AVIGLIANO - Il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, esprime grande soddisfazione per lo straordinario risultato elettorale ottenuto dal centrosinistra di Avigliano in occasione delle elezioni provinciali ed europee del 6 e 7 giugno. Confermando quanto accaduto molte volte molte volte in passato, «il voto della Città di Avigliano - spiega in una nota - ha segnato un'inequivocabile scelta politica in direzione delle forze politiche del centrosinistra e dei suoi rappresentanti». Da qui l’aninalisi particolare di tutto il centrosinistra aviglianese. «Alle elezioni provinciali: 5.008 voti, pari al 67,62 per cento, con uno scarto di ben 3.184 voti sulla coalizione di centrodestra; alle elezioni europee: 4421 voti pari al 62,93 per cento, con uno scarto di ben 2.403 voti sulle forze politiche di centrodestra Il sostegno, pieno e condiviso, del centrosinistra aviglianese ha contribuito in maniera consistente all'elezione di Piero Lacorazza a Presidente della Provincia di Potenza, accompagnandola con l'elezione di un consigliere provinciale e notevoli performances elettorali delle diverse forze politiche della coalizione, che per la grande competitività ed autorevolezza delle candidature messe in campo nel collegio non ha consentito, per il momento, di esprimere altre rappresentanze istituzionali in seno alla Provincia di Potenza». Un auspicio finale: Al giovane Presidente Piero Lacorazza l'augurio di vivere l'impegno istituzionale cui è stato chiamato delle donne e degli uomini della Provincia di Potenza con l'entusiasmo, la passione e la carica ideale che sinora ha sempre saputo dimostrare: buon lavoro Piero!»

Pietragalla, bandite le borse per studenti in difficoltà PIETRAGALLA - Un importante avviso, con scadenza il 22 giugno prossimo, è stato pubblicato dal comune di Pietragalla e riguarda l'erogazione di borse di studio relative all'anno scolastico 2008/2009, a favore di alunni e studenti residenti in Basilicata frequentanti le classi di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado in istituti e scuole statali e paritarie. Nello specifico per accedere a tale beneficio gli interessati devono inoltrare la domande al comune di residenza dello studente e il requisito per l'assegnazione della borsa di studio è la condizione economica della famiglia, che si evince dall'analisi dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee), il quale non deve essere superiore ad Euro 11.305,72 (calcolato sulla base delle dichiarazioni dei red-

diti 2008 - periodo di imposta 2007). Le tipologie di spese ammissibili riguardano la frequenza scolastica, i trasporti, le mense ed i sussidi scolastici. Gli importi delle borse di studio variano a seconda del tipo di scuole: per la scuola primaria l'importo massimo è di Euro 78,00, per la scuola secondaria di primo grado l'importo massimo è di Euro 129,00 mentre per la scuola secondaria di secondo grado l'importo massimo è di Euro 181,00. Naturalmente chiunque ritenga di trovarsi nelle condizioni di accesso al beneficio dovrà presentare la domanda sugli appositi moduli reperibili presso il comune di Pietragalla entro lunedì 22 giugno. Infine maggiori informazioni e dettagli possono essere richiesti all'Ufficio Pubblica Istruzione del palazzo municipale cittadino. ant. bev.

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Aria tesa in paese tra gli sconfitti. Fiducia al pupillo di Martoccia

Brienza Domani al via i lavori

Comunali a Laurenzana E’ l’ora delle polemiche

Pneumatologia Tutto pronto per il convegno

LAURENZANA - All'indomani della lunga nottata elettorale, a Laurenzana si tracciano i primi bilanci post-voto. In paese l'aria che si respira è tesa, soprattutto negli ambienti vicini agli schieramenti politici sconfitti nella competizione elettorale. C'è grande gioia ed entusiasmo, invece, nell'entourage del neo-sindaco, Domenico Urga. Non c'è stata “La svolta” o “Un'altra Laurenzana”, come recitavano i motti delle altre due liste civiche, capeggiate rispettivamente da Michele Ungaro e da Gaetano Cantisani. I cittadini di Laurenzana hanno preferito la continuità dell'amministrazione uscente, guidata per due legislature (dieci anni) da Rocco Martoccia. Infatti, Domenico Urga ha fatto parte, in questi ultimi anni, della maggioranza consiliare, come Giuseppe Galgano e Maria Antonietta Bonomo, storici sostenitori di questo schieramento politico laurenzanese e riconfermati dalla comunità alla carica di consiglieri di maggioranza. Non siederà, invece, a sorpresa, tra i banchi del consiglio comunale di Laurenzana, Antonio Volino, consi-

Sopra Marina Saetta

Il municipio di Laurenzana

gliere uscente e non riconfermato dai laurenzanesi per un solo voto. Infatti, il giovane Giovanni Beneventi lo ha scavalcato per una preferenza (ventisei contro venticinque). Gli altri consiglieri che hanno ottenuto un posto nella nuova maggioranza comunale sono Angelo Galgano, Egidio Fanelli, Antonio Martoccia, Egidio Gar-

ramone e Sara Dianò. Sono stati esclusi, oltre ad Antonio Volino, Rosa Trivigno, Francesco Lorenzo e Rosa Plantamuro. Per quanto riguarda la carica di vice-sindaco, in pole c'è Giuseppe Galgano che, nel caso rinunciasse, verrà sostituto da Egidio Fanelli. Per quanto concerne la nuova minoranza consiliare di Laurenzana, tre seggi

sono stati assegnati alla lista numero 2 “La Svolta” ed uno alla lista “Un'altra Laurenzana”. Siederanno tra i banchi della minoranza del consiglio comunale i candidati sindaci Michele Ungaro e Gaetano Cantisani, ed i candidati consiglieri Enrico Troccoli e Nicola Gioscia. Donato Pavese provinciapz@luedi.it

Genzano Tredici i ragazzi coinvolti nel progetto tra musica e danza

A scuola di teatro Grande successo per la performance del Comprensivo GENZANO DI LUCANIA - Se vivere in maniera socialmente soddisfacente, in fondo, non ha a che fare con altro se non con l'abilità di riuscire ad “interpretare” al meglio se stessi, allora un “laboratorio di teatro” si conferma fra le più importanti attività da proporre nella fascia d'età pre-adolescenziale che va dagli 11 ai 14 anni. È quanto è stato fatto nel corso dell'ultimo anno scolastico presso la Scuola Primaria di 2° grado del Comprensivo di Genzano, sotto la guida delle insegnanti Rossella Fracchiolla, Maria Gammella e Lucia Lancellotti. E martedì sera si sono raccolti i frutti, di questa esaltante esperienza che ha interessato 13 alunni Ragazzi e ragazze, in maniera affatto naturale, si sono esibiti in presentazioni parodistiche, danze moderne dalla coreografia impeccabile e scenette d'autore (proposte in francese ed in vernacolo) tratte da lavori di La Fontane, Campanile e Troisi. Di fronte a loro, uno stipato pubblico attento e rapito, composto da genitori, parenti e coetanei, al quale è stato donato un “senso” forte (particolarmente apprezzato Quello di Genzano è un Collegio che non “fruttifica”. Ed in particolare, il paese inteso in senso stretto ormai da oltre vent'anni non riesce a maturare un rappresentante provinciale che possa portare all'attenzione delle Istituzioni i problemi pluriennali caratterizzanti l'area, incrostati al punto da apparire endemici. Il motivo? La domanda se la sono posta in tanti. Soprattutto i giovani frequentatori dei network (essendo gli altri mediamente assuefatti all'andazzo), sgomenti e delusi da questo ennesimo falli-

Un momento dello spettacolo

dal dirigente Pasquale Vertulli) che va a suggellare il sodalizio auspicato fra scuola e dinamiche sociali. «Esperienze del genere - ci spiega la Fracchiolla - fanno sì che, nell'ansia di diventare presto adulti, i ragazzi non perdano la voglia di “giocare” ed “immaginare”, ma diventino piuttosto consapevoli del fatto che “teatro” è innanzitutto sinonimo di creatività, comunicazione e cultura». «Inoltre - continua - prendere fami-

liarità con alcune posizioni yoga e con la respirazione diaframmatica aiuta a sviluppare doti quali la capacità di concentrazione e l'attenzione; mentre il linguaggio mimico-gestuale rende maggiormente consapevoli delle potenzialità comunicative del proprio corpo, le quali, se trascurate, inevitabilmente sono condannate a scemare con l'avanzare degli anni». Infine, concludono le responsabili di questo progetto, «l'ipotesi di lavoro è stata essenzialmente quella di allestire uno spettacolo teatrale che si ponesse quale itinerario di ricerca: infatti, affinché il “teatro” possa fregiarsi di una valenza didattica, occorre che tutte le fasi fondamentali che lo caratterizzano (elaborazione deitesti, scenografia ecc.) siano frutto della ricerca e del lavoro d'équipe dei giovani protagonisti». Ed i risultati conseguiti non possono che invogliare a ripetere il percorso, magari sotto altre angolazioni, anche il prossimo anno. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Nessun consigliere provinciale eletto

Genzano: la disfatta mento. Ma, la risposta, naturalmente, è lì, alla portata di tutti, racchiusa in una teca di vetro infrangibile, ed ancora esposta ad una sorta di masochistica ed impassibile contemplazione ad ogni scadenza elettorale. Ed è estremamente semplice, anche: troppi, i candidati a disputarsi le schede. Quest'anno addirittura 8. Alla

faccia delle raccomandazioni che svolazzavano, non colte, nelle “piazze” sia reali che virtuali (facebook, “in primis”, del cui “fremito” già scrivemmo circa due mesi or sono) sull'attenzione che si rendeva necessario porre, per il bene del paese, riguardo alla qualità ed al “numero” delle imminenti candidature. “Grida” spu-

doratamente lasciate disperdersi inascoltate, almeno per quanto attiene al dato “quantitativo”. E così le “provinciali”, in quel di Genzano, ancora una volta si sono ridotte ad una mera competizione di “culturismo”: ovvero, volendo essere più precisi, a “prove tecniche” per la candidatura a sindaco alle prossime Amministrative del 2010. Si è difatti potuto registrare qualche successo (o delusione) personale. Ma, nell'essenza, una vergognoso disfatta per tutti. Indistintamente. gia. gue.

BRIENZA - “Lezioni sul- mondo per la diagnosi e l'Asma e sulla BPCO dalle cura di queste malattie . grandi scuole di ricerca Non meno prestigiosa la nel mondo: Padova e Mon- partecipazione del Prof treal”, è il tema del XII Manuel Cosio del DipartiConvegno Internazionale mento di Medicina McGill di Aggiornamento in Royal Victoria Hospital Pneumologia che si terrà dell'Università di Mondomani dalle ore 8,30 in treal . Animeranno la dipoi nella sala convegni del scussione il prof. Carlo Palazzo Municipale di Grassi emerito di Malattie Respiratorio Brienza (ex Convento dei Apparato Università Frati Minodegli Studi ri Osservandi Pavia, pati) Il convedre storico gno, che si della pneuavvale del mologia itapatrocinio liana ed dell'Ordine eminente dei Medici personalità Chirurghi e accademica degli Odonitaliana, ed toiatri della il prof. Provincia di Mario PolPotenza delverino, dil'Amminirettore di strazione Struttura Comunale Complessa di Brienza e della Regio- Sopra Cosio, sotto Polverino di Fisiopatologia Rene Basilicaspiratoriadi ta, è un'iniCava De' ziativa nata Tirreni e dodalla collacente presborazione so la Scuola dell'Asp ( di SpecializAzienda Sazazione in nitaria LoMalattie Apcale di Poparato Retenza) e dalspiratorie la Fimmg ( dell'UniverFederaziosità di Mesne Italiana sina. MenMedici di tre a modeMedicina rare la diGenerale ) scussione Sezione di Potenza. Asma e Bpco ( interveranno Maria CriBroncopneumopatia cro- stina Martini , direttore nica ostruttiva) colpisco- U.O. di Peumologia Ospeno in Italia oltre 4 milioni dale di Villa d'Agri ( Podi persone (il 6,4% della tenza), Liliana Potenza , popolazione) . Ogni pa- responsabile Fisiopatoloziente costa al sistema sa- gia Respiratoria U.O. di Azienda nitario italiano 3 mila eu- Pneumologia ro all'anno. Sensazione di Ospedaliera “ San Carlo” , fiato corto , difficoltà sem- Potenza, Vania Mancini , pre crescente a compiere pediatra di base. Distretto sforzi anche minimi sono i di Brienza e Giulia Motola campanelli d'allarme in , farmacologa Azienda Saparticolare per la Bpco, re- nitaria di Potenza e dott. sponsabile di 18.000 de- di Ricerca in Scienze Facessi l'anno nel nostro macologiche e Fisiopatopaese. Ma il dato più logia respiratoria. A prepreoccupante è la consa- siedere il convegno è stata pevolezza che un malato chiamata Giuliana Gialsu tre non sa di esserlo e se droni Grassi , prof. Emeriil 30% degli asmatici non to di Chemioterapia dell' ha mai ricevuto , la situa- Università degli Studi di zione è ancora più grave Pavia. L'opportunità di per la Bpco, non diagno- partecipare a questo simsticata nel 50-75 % dei ca- posio corrisponde alla si. Il meeting vedrà la par- possibilità di seguire intecipazione della prof. Ma- terventi di livello elevarina Saetta, responsabile to,ma soprattutto è l'occadel Centro ad Alta Specia- sione di confronto e di aglizzazione su Asma e Bpco giornamento per tutti i dell'Università di Padova, medici della nostra Regioche risulta essere un dei ne. centri più qualificati al vi. ma.

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Si passa dai 9 della passata legislatura ai due dell’ultima tornata

Melfi Rissa in un bar lo scorso aprile

Vulture-Melfese: “persi” due consiglieri provinciali

Tentata estorsione 3 giovani denunciati dai carabinieri

VULTURE - Le elezioni provinciali dello scorso 6 e 7 giugno hanno eletto i nuovi 30 consiglieri tra questi alcune conferme, ma molte sono le novità. Per la zona del VultureMelfese la rappresentanza di questo nuovo consiglio provinciale si è ridotta a soli sette rappresentanti, rispetto ai nove della scorsa legislatura. Gli eletti sono: per la maggioranza Michele Sonnessa sindaco di Rapolla eletto nella lista del Pd, Francesco Pietrantuono del P.S., Massimo Macchia Lista di Pietro, Giuseppe Telesca di Rionero in Vulture dei Comunisti Italiani; per la minoranza per il Popolo della Libertà Michele Destino di Melfi, Antonio Capuano di Lavello di A.N. e per la lista locale- Democratici e Cattolici il dott. Giuseppe Di Leo di Venosa. Un numero, questo, davvero esiguo rispetto ai nove componenti della passata legislatura. Cosa vuol dire questo? Che nella zona del Vulturemelfese, probabilmente, i partiti non funzionano e non sanno convogliare i vo-

L’Oraziana con cui il nuovo consiglio provinciale dovrà confrontarsi

ti verso un candidato della lista. A che serve vedere una sfilza di candidati in cittadine popolose come Melfi, Rionero, Venosa e Lavello, dove i voti si disperdono ed a votazione conclusa escono solo due consiglieri provinciali. Fa discutere il caso di Ripacandida, un piccolo centro del Vulture, balzato agli onori delle cronache per le strade disastrate che l'attraversano, che fa parte del collegio di Rapolla con gli altri Comuni di Rapolla,

Barile, Ginestra e Maschito. In questa tornata provinciale, su poco più di mille votanti si sono candidati ben quattro persone. Alla fine nessuno dei quattro è uscito, che si poteva pretendere? Tra questi candidati c'era Antonio Lettieri, attuale vice Sindaco che si è candidato per il PSI. Nel passato ricopriva la carica di presidente del Comitato Cittadino che con azioni di protesta popolare ha fatto accelerare i lavori di apertura della superstrada Oraziana Rionero-

Ripacandida. Il giorno dopo le elezioni provinciali ha voluto ringraziare chi l'ha sostenuto: «Mi corre l'obbligo ringraziare tutti gli elettori che hanno creduto in me, anche se pochi rispetto all'intero corpo elettorale. Il risultato raggiunto, mi sembra molto misero, non so se dovuto al ruolo che occupo in amministrazione o ad altro, ma il vero risultato che con queste elezioni abbiamo raggiunto è quello di non aver reso nessun servigio alla nostra comunità, oggi non ha perso solo il sottoscritto, ma ha perso l'intera comunità di Ripacandida e questo mi affligge». «Infine - ha concluso - voglio fare gli auguri a tutti i consiglieri eletti ed al presidente Piero Lacorazza che sicuramente saprà governare questa Provincia». Una cosa è certa la zona del Vulture-Melfese, la più popolosa, la più industrializzata, la più ricca di beni artistici ed architettonici della Basilicata, esce sconfitta da queste elezioni provinciali. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

MELFI - Dovranno rispondere a vario titolo, di tentata estorsione, violenza privata continuata in concorso, lesioni personali in concorso e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Per questi reati 3 ragazzi, uno è minorenne, sono stati denunciati dai carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano Antonio Contente. Il fatto risalirebbe all’aprile scorso. I militari hanno avviato le indagini a seguito di attività informativa stroncando sul nascere la tentata estorsione e, con essa, l'avvio di un'attività di bullismo. A conclusione delle indagini, infatti, gli uomini dell'arma hanno denunciato alla procura della repubblica M.D. ed U.S., entrambi 22enni di Melfi, nonché un minore degli anni 18, tutti già noti alle forze dell'ordine per i loro precedenti. I carabinieri del nucleo operativo hanno accertato che lo scorso aprile, all'interno di un bar di Melfi (luogo di ritrovo di tanti giovani), M.D., unitamente al minore, dapprima malmenava, senza motivo

I carabinieri di Melfi

U.S., e, poi, successivamente, il solo M.D. pretendeva, da un altro giovane presente nel bar, il pagamento della propria consumazione. Al rifiuto di quest’ultimo, lo ha aggredito con calci e pugni, costringendo il titolare dell' esercizio commerciale a chiudere anzitempo il locale. nell'occasione U.S., giunto presso la locale struttura ospedaliera per curare le lesioni riportate, attestava falsamente ai sanitari la natura accidentale delle lesioni riportate.

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28 Acerenza Riccardi si sbilancia sul futuro dell’Ente irrigazione

Lavello Sulla provinciale 52

Ritrovato camion Conduttura crollata alla diga rubato con carcasse Parla il commissario dell’Eipli di animali ACERENZA - Ha voluto incontrare il Quotidiano, il commissario dell'Ente irrigazione, l'ingegner Saverio Riccardi, per chiarire quanto è stato messo in luce, su indicazione dell'agronomo Canio Grillo, in merito alla questione: «condotta crollata in zona Fossa dei Greci tra Acerenza e Genzano». «Stiamo lavorando molto». Sono queste le prime parole dell'ingegnere Riccardi, commissario da circa tre mesi dell' Eipli, incontrato nel pomeriggio di ieri, a Potenza, presso la sede del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Un incontro chiarificatore non solo sulla “questione dighe”di Acerenza e Genzano e delle condotte, ma il commissario ha cercato di vedere cosa accadrà nel futuro. L'acqua, un bene prezioso, una risorsa che è giusto sfruttare nel migliore dei modi. Ed è questo l'obiettivo reale del commissario e di tutta la sua squadra. Commissario cosa è accaduto esattamente alla condotta Acerenza-Genzano? «A causa di una frana abbastanza profonda ha fatto si che un tratto della condotta Acerenza -Genzano subisse una traslazione. Pertanto la condotta è crollata è non vi è possibilità di far vettoriare l'acqua dalla diga di Acerenza a Genzano». La condotta è così, inalterata da anni perchè nessuno ha mai fatto nulla? «Questo non è vero. Mi sono informato presso l'ufficio tecnico dell'Ente il quale mi ha fatto presente che in data

Il commissario dell’Eipli, Riccardi

30 giugno 2008, il mio predecessore aveva approvato un progetto per la manutenzione e il “riefficientamento” dell'adduttore AcerenzaGenzano. Questo progetto, con una nota del 14 luglio 2008, è stato trasmesso alla regione Basilicata». E' la regione Basilicata a non esser stata efficiente non l'Ente, a questo punto? «Al momento io non ho avuto ancora contatti con la regione Basilicata, ma mi attiverò al più presto per conoscere le possibilità di finanziamento del progetto». Che tipo di progetto è stato approvato per risolvere il problema sulla condotta? «Un progetto esecutivo che prevede per il tratto di condotta che in questo mo-

VENOSA - A conclusione dell'anno scolastico molte scuole mettono in atto i progetti realizzati. Il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa ha avviato un originale progetto, quello del laboratorio teatrale, sotto la direzione di Lucilla Falcone di Lavello, dell'associazione culturale “La Buona Creanza”. Questa associazione L'associazione “la buona creanza” nasce dall'esigenza di un gruppo di artisti, impegnati in ambiti diversi, di condividere spazi emozionali comuni. Le esperienze di ciascuno, vissute in ambito locale e nazionale, li spinge a ricercare forme d'arte

mento ha subito dei difetti, ha permesso una traslazione della condotta con riutilizzo della parte in acciaio. Uno spostamento di circa 20-30 metri, in un terreno in cui, secondo gli studi geologici, è di maggiore stabilità. Aspettiamo solo il finanziamento della regione Basilicata in quanto il progetto è una manutenzione di tipo straordinario per tutta la condotta di circa 40 km. Per cui noi dovremmo concentrarci solo sul tratto che in questo momento è in dissesto». Una domanda sulle polemiche di questi giorni, l'ente irrigazione, Eipli, sarà convertito oppure chiuderà battenti? «La legge 205 del 31-122008 ha consentito la gestio-

ne commisariale fino al 31 marzo 2010. Una data ufficiale entro la quale l'attuale gestione commissariale deve ristrutturare l'ente azzerando la massa debitoria, dopo ciò sarà convertita in società per azioni come stabilito dalla legge. I progetti per la “prossima” società sono tanti, quale la produzione di energia idro-elettrica sfruttando i salti idraulici, circa 15 presenti nelle dighe lucane. Il personale delle dighe, inoltre, sarà regolarizzato e assorbito dalla società». L'agronomo Grillo denunciava anche la mancanza di una idro-cultura da parte degli agricoltori, nel caso in cui l'acqua arrivasse nelle loro campagne». Qual è la risposta al dottor Grillo? «Dare la cultura dell'acqua agli agricoltori non è certo compito dell'ente. Sicuramente dal 1947 sono passati molti anni e le esigenze sono cambiate. L'acqua oggi va utilizzata nel miglior modo possibile perchè è un bene esauribile. L'ente irrigazione non ha compito di alfabetizzare gli agricoltori bensì deve curarsi di vettoriare l'acqua tra gli invasi». Il momento di riflessione con il commissario Riccardi ha lasciato spazio anche a molti temi di discussione, quali in particolare il progetto Marascione e la forestazione delle aree circostanti le dighe oltre ai tanti nuovi progetti da mettere in campo. Enza Saluzzi provinciapz@luedi.it

LAVELLO - E' avvenuto nella mattinata di ieri un macabro ritrovamento da parte dei militari della Stazione dei Carabinieri di Lavello. Avvertiti da una segnalazione i militari dell'Arma hanno ritrovato sulla strada provinciale 52 che collega la frazione di Gaudiano di Lavello alla vicina Minervino, un camion con decine di carcasse di agnelli bruciati. Il camion è risultato rubato nella zona di Avellino mentre , per quanto è dato sapere, non è stato, al momento possibile, risalire alla provenienza della merce. Sono immediatamente scattate le indagini da parte dei Carabinieri sulle tracce dei malfattori. Al momento non si esclude nessuna pista mentre nella mattinata stessa si è provveduto al recupero delle carcasse degli animali per lo smaltimento. E' la prima volta che si verifica un episodio simile sebbene in passato diversi allevatori avevano segnalato il furto di capi dai propri allevamenti. Gli episodi per il momento non sembrano avere un legame sebbene gli inquirenti non escludono nessuna pista. Il camion , pare era fermo ormai da alcuni giorni nel luogo del ritrovamento ed è stato ritrovato bruciato. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile Torre Ardente diLavello. La piana di Gaudiano di Lavello è stata da sempre crocevia di traffici illeciti. La vicinanza della Puglia e le importanti vie di comunicazione che percorrono la zona hanno

L’obiettivo del sodalizio è portare le arti teatrali nella scuola

Un’associazione di “buona creanza” che non si limitino al solo “apparire adeguati a cavalcare un palcoscenico”. «E' nostra convinzione-riferisce Falcone - che l'arte sia altro. Crediamo che attraverso una comunicazione ancestrale, epica, narrativa si possa e si debba toccare, con forme di linguaggio diverse, temi ed argomenti importanti. Oggi l'arte ricopre un ruolo importante: aiutare la storia a parlare, in una società che non

riesce più ad ascoltare. L'arte, la musica, il teatro attraverso la parola hanno il compito di catturare gli occhi dei passanti e di far vivere loro tutte le sfumature dei nostri tempi in modo semplice». L'associazione oggi si propone alle scuole con i suoi progetti-laboratorio condotti da artisti i cui curricula vantano, non solo importanti traguardi tipicamente artistici, ma soprattutto didattico-formativi.

La sensibilità di questi professionisti li spinge a ricercare una preparazione eccellente anche in ambito pedagogico seguendo corsi di perfezionamento importanti come quelli dell'Orff-Institut di Salisburgo o della Cittadella di Assisi. A seconda degli Istituti scolastici, il team progettuale disegna percorsi differenti e, con metodologie adeguate, si affrontano in modo a volte “leggero” a volte

La provinciale 52

favorito e favoriscono, in alcuni casi, il raggiungimento di importanti centri della Capitanata e della Campania. Nelle aree limitrofe al centro abitato vi sono numerosi allevamenti di bestiame in passato presi di mira da ladri. Nelle stesse aziende dell'area di Gaudiano di Lavello sono frequenti furti di materiale agricolo e di attrezzature impiegate in agricoltura. Solo qualche settimana fa i militari dell'Arma hanno sventato il furto da pare di due rumeni ai danni di una azienda agricola con sede nella piana di Gaudiano di Lavello. Le forze dell'Ordine negli ultimi tempi hanno infatti notevolmente incrementato i servizi di pattugliamento ed i presidi anche in considerazione dell'ormai prossimo affollamento di casolari e campagne in vista dell'inizio della stagione di raccolta della frutta e del tanto chiacchierato oro rosso. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

“più intimo” argomenti vicini ai ragazzi. La mission dei laboratori è sviluppare nei ragazzi una autonomia creativa, consapevole, che nasce dall'osservazione di ciò che li circonda. Descrizione del Laboratorio di Teatro di Venosa.: il progetto-laboratorio “Articolo 3” nasce dalla lettura della nostra Costituzione. Le rappresentazioni alla fine dei laboratorio, sono state ideate e pensate per ambienti alternativi, innovativi e stimolanti, non identificabili da subito come spazi teatrali. lo. zo.

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I cittadini vogliono chiarimenti sui ritardi nei lavori

L’esperienza di alcuni studenti

L’Energy school San Fortunato “sfrattato” sbarca nella città Polemiche a Sant’Arcangelo di Bologna SANT’ARCANGELO - San Fortunato sfrattato dalla sua dimora, ma i cittadini non ci stanno e vogliono chiarimenti. E' ormai trascorso molto tempo, più di un anno, da quando i lavori della Chiesa di San Rocco e la necessaria chiusura dell'edificio, hanno obbligato la comunità a celebrare le proprie liturgie nel salone delle suore, ma di fronte ai festeggiamenti in onore del santo, le lamentele della popolazione si sono intensificate. Festeggiato la prima domenica di giugno, San Fortunato, il cui corpo è conservato in un'urna apposita, costituisce da sempre una tappa per la comunità. Appuntamento che quest'anno ha visto i cittadini riunirsi nel salone delle suore, delusi delle tante promesse non mantenute. Secondo quanto, infatti, assicurato, i lavori dovevano essere conclusi prima dei festeggiamenti, permettendo alla comunità si celebrare in maniera adeguata il santo. Eppure ciò non è successo e come ci spiega il parroco Don Cesare Lauria: «I cittadini hanno manifestato il loro disappunto più volte

L’interno della chiesa

ed essendo costretti a festeggiare in un'area del convento, la loro pazienza è finita. Non è possibile continuare in questo modo, con la Soprintendenza in ogni situazione si sa quando i lavori iniziano ma non si sa quando finiscono». Ricadente negli interventi dell'edilizia di culto, prevista dal Programma Operativo Val D'agri,

la chiesa di San Rocco ha a suo carico un finanziamento di 600.000 euro. Una prima tranche di 500.000 euro, derivante dai fondi delibera Cipe 35/05 a cui se ne aggiunge uno di 100.000, gestiti dalla Sovrintendenza dei beni architettonici e del paesaggio. I fondi, per un importo complessivo di 203.082 euro, dovrebbero essere de-

stinati al restauro di beni storico-artistici pertinenti la chiesa, quali affreschi, dipinti ad olio, cassa d'organo o sculture. Una parte della somma, invece, secondo quanto previsto dalle prime progettazioni, dovevano essere utilizzati per eliminare i problemi di umidità all'interno della chiesa e per migliorare il deflusso delle acque all'esterno. Secondo le informazioni che hanno i cittadini e quanto si riesce a dedurre dall'esterno della struttura, i lavori dovrebbero essere quasi al termine, ma una variante avrebbe impedito la chiusura degli stessi. Alcune indiscrezioni parlano di incomprensioni tra la ditta e l'ante appaltatore, problemi che impedirebbero di fatto la riapertura della chiesa di San Rocco. In attesa che si possa ben comprendere la natura degli impedimenti, i cittadini restano in agitazione perché “non possono più tollerare altri ritardi, considerati i disagi che la chiusura della chiesa continua a determinare». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

Energy school a Bologna. Il progetto, nato dalla collaborazione tra La Fondazione Eni Enrico Mattei e l'assessorato provinciale alla Pubblica Istruzione, per la crescita formativa dei ragazzi nei campi dell'energia e dell'ambiente, chiude il primo atto con un percorso educativo sui generis. Sei alunni dell'istituto professionale di Moliterno, sono partiti ieri alla volta delle fattorie Faggioli a Cusercoli, da sempre dedite al settore ambientale con attività didattiche per gli ospiti e con azioni pratiche che hanno permesso alla stessa azienda di auto sostenersi da un punto di vista energetico. Dalla presentazione del progetto di riqualificazione del “Borgo Basino” alla visita aziendale con particolare approfondimento degli impianti delle energie da fonti rinnovabili, due giornate completamente dedicate alla scoperta di come si possa ben produrre energia in maniera pulita. Ma il viaggio è solo agli inizi, perché la tappa principale e tanto attesa, sarà quella di Bologna, dove il gruppo incontrerà il professore Vincenzo Balzani, docente di Chimica all'Università da sempre impegnato negli studi energetici.

Una lezione speciale per i ragazzi che potranno incontrare e dialogare con colui che proprio nell'ultimo testo pubblicato dal titolo “Energia per l'astronave Terra”, scrive: “La più grande sfida e opportunità che l'umanità ha davanti, per provare a mitigare i principali problemi che l'affliggono, è quella di mettere a punto nuove tecnologie energetiche sostenibili. Conoscere le leggi fondamentali dell'energia, disporre di alcune informazioni basilari sull'attuale sistema energetico, avere un'idea delle prospettive delle nuove tecnologie, può aiutarci a diventare persone più consapevoli e responsabili”. Una conclusione particolare per un percorso che ha visto tutti gli istituti della Val D'agri effettuare un check-up degli edifici, per poi individuare i modi per risparmiare sulle bollette dell'energia elettrica e del gas metano. Per l'istituto professionale di Moliterno, invece, un esperimento pilota che ha permesso ai ragazzi di partecipare ad altri incontri sul tema energetico e di concludere, per un gruppo ristretto, con un viaggio dedito al tema approfondito. f. g.

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Venerdì 12 giugno 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’Intervento

Nova Siri

Superare il protocollo Scajola e andare avanti

Bernalda

Comunali

Nominato il commissario

I volti del Consiglio tra vecchio e nuovo

Mariarita Iaculli governerà fino al 2010

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a pag. 37

di ANGELO CALCULLI

Già realizzati gli svincoli per l’innesto alla Statale 7, Matera-Ferrandina

Statale 99 più completa Aperto un altro tratto di strada, vicino all’Istituto agrario

E' stato aperto al traffico, a Matera, un nuovo tratto, lungo circa due chilometri, della statale 99 in direzione Matera-Altamura, a valle dello svincolo che conduce all’Istituto tecnico agrario. Il nuovo tratto, percorribile a doppio senso di marcia, consente di superare svincoli e tornanti prossimi al centro commerciale Carrefour e di accesso al Borgo Venusio e di raggiungere con maggiore agilità il territorio pugliese. Sono prossimi, intanto, i lavori di completamento di altri brevi tratti dell’arteria che dallo svincolo con l’Istituto agrario conducono, dopo circa un chilometro, all’ingresso della cit-

tà. Sono stati già asfaltati i viadotti e realizzati gli svincoli per la viabilità secondaria nel tratto iniziale, prossimo all’abitato, della statale 99, che si innesta alla statale 7 Matera-Ferrandina. L’impresa sta eseguendo l'installazione di guard-rail e della segnaletica. Le opere rientrano negli interventi di adeguamento della statale, eseguiti dalla Aleandri costruzioni, per complessivi 6,5 chilometri e ricadenti tutti nel tratto lucano. La consegna dell’intera arteria, che accelererà i tempi di percorrenza verso la statale 96 per

Bari e 96 bis verso la Bradanica, è prevista per le prossime settimane. Sullo stato dell’arte dei lavori del tratto stradale , nelle scorse settimane, si erano espressi i residenti e gli imprenditori della zona che si dicevano danneggiati per la chiusura della strada. I lavori che sono in fase di ultimazione, comunque, consentiranno di migliorare le condizioni stradali e, al tempo stesso, eviteranno il rischio di incidenti stradali, in attesa che l’intera opera venga completata, consentendo il collegamento fra Puglia e Basilicata. matera@luedi.it

IL FATTO DEL GIORNO

Operazione “Kyoto”, chiuse le indagini preliminari SI SONO concluse con 17 richieste di patteggiamento, per pene comprese tra i 18 mesi e i cinque anni di reclusione, le indagini coordinate dal pm di Matera, Valeria Farina Valaori, nell'ambito dell'inchiesta denominata “Kyoto”, su una banda specializzata nel furto di pannelli rubati di diverse zone dell'Italia e da riciclare in Paesi arabi, che lo scorso 23 febbraio portò all'emissione di 19 ordinanze di custodia cautelare in carcere. La Polizia eseguì 17 delle 19 ordinanze (due cittadini extracomunitari sono ancora latitanti) nei confronti delle persone ritenute appartenenti alla banda, costituita da immigrati marocchini e da un italiano, che aveva accumulato proventi per circa sei milioni di euro. La banda ha rubato pannelli in tutta Italia: a Vibo Valentia, è stato effettuato il furto più consistente, per un valore di 615 mila

euro. I pannelli venivano staccati a centinaia per notte, caricati su furgoni noleggiati e trasferiti in Marocco con partenza dai porti di Civitavecchia e Genova. Nel Materano, 210 pannelli sono stati rubati a Ferrandina, in località Macchia, per un totale di 120.000 euro. La stessa azienda ha subito un altro furto di 288 pannelli fotovoltaici per un valore di 220.000 euro. A Bernalda, località Serramarina, invece, sono stati rubati 114 pannelli per un valore di circa 65.000 euro. 115 pannelli fotovoltaici del valore di 100.000 euro sono stati sottratti a Piano di Spine di Grassano. Il gruppo era estremamente strutturato, tanto da essere paragonato ad una organizzazione militare: era una scala verticistica nella quale chi trasportava la merce, ad esempio, non poteva aiutare la banda durante i furti.

Salotti in Regione NEL pomeriggio di ieri l'assessore alle Attività produttive Gennaro Straziuso ha tenuto un incontro, richiesto da Fillea-Cgil, Filca-Cisl, FenealUil, per discutere operativamente sul modo di affrontare i temi legati alla perdurante crisi del mobile imbottito. E' emersa la necessità di sviluppare un dialogo approfondito ed operativo con gli attori del territorio forze sindacali, imprenditoriali ed istituzioni locali affinché i diversi strumenti che le politiche regionali possano essere concentrate sulle principali tematiche territoriali: da un lato la reindustrializzazione in altri settori e dall'altro la definizione degli interventi che consentiranno la ripresa di competitività di un comparto di grande valore per la nostra regione. L'assessore ha deciso di convocare la prossima settimana una riunione a Matera per discutere in modo ampio di questi temi ma anche del modo più opportuno affinché le idee operative ed il protagonismo degli attori locali possa trovare un sostegno non solo dalle politiche regionali ma anche da parte del governo nazionale.

lL monito del Map, pur nella perentorietà dei toni, non deve assolutamente intimorirci: piuttosto deve invitarci ad una immediata riflessione, anche in seno al Comitato di Distretto, sulla oramai manifesta intenzione dello stesso Ministero di non voler più tenere conto del Protocollo Scajola, visto che, a quanto pare, non sembra nemmeno essere stato menzionato nell'incontro. Per me nulla di strano dato che da oltre un anno, anche in controtendenza con altrui pensieri, ne avevo dichiarato pubblicamente la vetustà ed il superamento. Oggi, però, nel pieno rispetto dell'autorità statale che il Map rappresenta, mi pare eccessivo sentirsi imporre un termine di scadenza quasi che la crisi industriale del mobile imbottito sia paragonabile ad uno yoghurt che va consumato entro una determinata data: specie poi se a determinare la scadenza è colui che, forse involontariamente, ha contribuito all'ingiustificato procrastinarsi di tempi, decisioni ed interventi. Detto ciò, credo che valga la pena, anche per non passare a parte del torto, prepararsi e attivarsi con progetti seri, proposte concrete che siano realizzabili anche con forzature: questo è il momento di calcare la mano al pari di altre aziende e industrie italiane per le quali si è derogato o, quanto meno, si è soprasseduto rispetto agli aiuti di stato. Vengano anche da chi, ingiustamente e arbitrariamente mi ha attribuito responsabilità per aver proposto in passato percorsi dalla “dubbia percorribilità”, proposte e progetti seri che impattino sulle effettive e reali esigente del territorio che oggi, aimè, non è più sbilanciato verso la grande industria bensì verso la piccole e media impresa che ancora, con stenti, sorregge l'economia locale. Credo sia questo il momento di dimostrare con i fatti, e non con denigratorie e strumentali affermazioni, ciò che si è capaci di fare e quanto “si pesa” nel contesto industriale locale e nazionale: certamente non per finalità, diciamo così, polemiche ma per portare, da chiunque provenga, un risultato concreto al territorio, alla nostra città e alla forza lavoro che aspetta, oramai stremata, risposte e certezze. Per quanto mi riguarda chiederò al Comitato di Distretto di incentivare, a livello progettuale, le aggregazioni d'impresa mediante operazioni di concentrazione secondo le varie forme giuridiche previste dall'ordinamento: un esempio sono i consorzi d'impresa. Segue a pag.31

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Matera


L’associazione ha tutelato una famiglia che ha rinunciato alle ferie per un volo annullato

Vacanze rovinate, c’è l’Adiconsum SI ripete ogni anno, come una spiacevole consuetudine. E’ il disservizio turistico che, puntualmente colpisce migliaia di turisti. Come è accaduto ad una famiglia di quattro persone. La segnalazione, che giunge dall’Adiconsum, descrive le disavventure del nucleo familiare che aveva prenotato un pacchetto turistico per Parigi, con partenza dall’aeroporto di Bari-Palese. La vacanza, si legge nella nota dell’associazione di difesa dei consumatori, non è mai iniziata a causa della cancellazione del volo di anda-

Turisti in partenza

ta. «Chiara è la responsabilità degli operatori turistici che hanno omesso anche di predisporre soluzioni alternative. L’Adiconsum è intervenuta chiedendo all’Agenzia di viaggi la restituzione dell’importo pagato di 1.810 euro e riservandosi di valutare i danni per vacanza rovinata». Gli sportelli informativi delle associazioni di categoria si occupano ogni anno delle segnalazioni e dei numerosi disagi di turisti costretti a vacanze di altro genere rispetto a quelle prenotate oppure a voli cancellati

all’ultimo minuto o, peggio ancora, a problemi dovuti all’overbooking. L’Adiconsum comunica di aver attivato, infatti, sul territorio uno sportello informativo per la tutela del turista, per tutto il periodo estivo e ricorda che in caso di disservizi occorre, entro 10 giorni dal rientro a casa, contestare l’accaduto, inviare una raccomandata a/r . Per ulteriori informazioni, contattare l’Adiconsum di Basilicata - via Don Minzoni 10 - 75100 Mater - tel. 0835.330538, e mail: adibasilicata@tiscali.it matera@luedi.it

La società che gestiva i posteggi contesta la presunta irregolarità di una polizza fideiussoria

Bando parcheggi, la parola al Tar Ieri il Tribunale amministrativo regionale ha esaminato il ricorso della Casam UN’INTERA città in attesa della sentenza per il ricorso presentato dalla Casam al Tribunale amministrativo regionale. Dall’aprile scorso il Comune di Matera, infatti, non procede con il bando parcheggi in attesa di conoscere il futuro dei rapporti con la precedente concessionaria del servizio la quale, nel frattempo, ha presentato ricorso al Tar. La scadenza del servizio da parte della Sisas aveva portato ad una delibera approvata all’unanimità dal consiglio comunale che aveva dato mandato al dirigente competente di stipulare un contratto temporaneo con la società, in attesa di un nuovo gestore. La delibera, però, era stata superata dall’atto presentato dalla Casam che ha imposto la sospensione di ogni provvedimento di affidamento, a tempo indefinito. A cinque mesi dalla scadenza del bando, dunque, la palla passa ai giudici del Tribunale amministrativo regionale chiamati a decidere se le osservazioni della Casam sono pertinenti o meno. Nel ricorso presentato dalla società, si chiede la riammissione alla gara (del bando che è stato sospeso) perchè la polizza fideiussoria stipulata è regolare. In questa fase, il bando è fermo alla sola apertura delle buste. In caso di sentenza positiva si potrà procedere all’offerta tecnica e a quella economica alla quale la Casam chiede di poter partecipare (in caso di sentenza di accoglimento del ricorso). Il caso-Matera è stato analizzato ieri dai componenti del Tar che sono entrati nel tardo pomeriggio in camera di consiglio. Sotto il profilo pratico, la sentenza che dovrebbe essere emessa nelle prossime ore, potrebbe chiudere i troppi scenari rimasti aperti finora e colmare il vuoto nel sistema dei parcheggi cittadini che in più occasioni è stato segnalato da alcuni consiglieri comunali tra cui Luca Braia (Pd) che nell’aprile scorso sosteneva: «Da mesi la città soffre un enorme disagio per la mancanza diventata ormai cronica dei parcheggi in centro».

Segue da pag.30

Le aggregazioni hanno già ottenuto nel recente passato importanti vantaggi difficilmente “erogabili” a singole imprese e proprio il Mise ha reso possibili benefici agevolativi ai consorzi per le attività di export per favorire il processo di internazionalizzazione in forma aggregata. Dobbiamo convincere noi stessi che siamo un “distretto produttivo” in cui le aggregazioni di imprese articolate sul territorio, devono avere l'obiettivo di accrescere lo sviluppo del settore di riferimento, migliorandone l'efficienza nell'organizzazione e nella produzione, secondo princìpi di sussidiarietà verticale ed orizzontale, anche individuando modalità di collaborazione con

Proprietà e conflitti avvocati a confronto

Parcheggi del centro della città. Il bando per la gestione, per ora, è sospeso

A tutt’oggi la soluzione della sosta a disco orario nelle aree centrali rappresenta una soluzione temporanea ma di difficile vantaggio economico». Per non parlare della situazione degli ex lavoratori Casam che dovrebbero essere assunti dal nuovo gestore e che, purtroppo, non possono ancora vedere soluzioni a breve termine. A risentire di questa vicenda sono anche i commercianti del centro per i quali la scarsa disponibilità di parcheggi mette a repentaglio l’attività. Resta, insomma, un problema di difficile soluzione al quale solo la sentenza del Tar potrebbe dare una svolta, in un senso o nell’altro, per individuare le future strategie e le scelte da attuare in nome degli interessi della comunità e dell’attività amministrativa. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Superare il protocollo Scajola e andare avanti le associazioni imprenditoriali. Non da ultimo credo si debba valutare anche la ripresa di un dialogo, ove possibile e nei limiti e nel rispetto delle reciproche posizioni e valorizzazioni, con il vicino distretto pugliese o almeno con le pmi del settore del salotto per attivare possibili forme di aggregazione consortile, a carattere multiregionale aventi come scopo esclusivo, anche disgiuntamente, l'esportazione dei prodotti delle stesse imprese consorziate e l'attività promozionale necessaria per realizzarla: a riguardo esi-

stono forme incentivanti per le società consortili a carattere multiregionale, anche in forma cooperativa, aventi come scopo sociale l'esportazione dei prodotti delle imprese consorziate e l'attività promozionale necessaria per realizzarla. C'è tanto da fare ma resta il fatto contemporaneamente che dobbiamo combattere con la quotidiana e continua indisponibilità del sistema creditizio, finanziario ed assicurativo, per dimostrare al mercato che in questo momento sembra essere in ripresa, di esserci ancora. Angelo Calculli

“IL potere pianificatorio e la proprietà privata: confronti e conflitti” è il titolo della conferenza che si terrà venerdì 12 giugno, a partire dalle ore 15, presso l'Auditorium di piazza Sedile. L'iniziativa rientra nella serie di appuntamenti ormai annuali che l'avvocato Domenico Lavermicocca del foro di Bologna, con l'Ordine degli avvocati di Matera, organizza nella città dei Sassi sui temi che interessano l'urbanistica e l'edilizia. Si tratta di un programma preciso, che intende porre Matera ciascun anno come punto di incontro dei massimi esperti di determinati ambiti tecniconormativi, un laboratorio di idee che coinvolge giuristi e tecnici che si occupano della materia. La conferenza sarà anche un'occasione di verifica del processo di sviluppo urbanistico della città, quale la direzione e lo stato degli atti pianficatori. Al convegno di venerdì interverranno il sindaco Nicola Buccico, il presidente dell'Ordine degli avvocati, Francesco Berardengo, il presidente dell'Ordine degli architetti, Vincenzo Eustachio Olivieri, il presidente dell'Ordine degli ingegneri, Roberto Bolettieri, l'assessore comunale all'Urbanistica, Antonella Guida. In più, oltre all'avvocato amministrativista Lavermicocca, relazioneranno Giancarlo Mengoli, noto urbanista, autore tra

Il Tribunale di Matera

l'altro del Manuale di Urbanistica, testo su cui si sono formate generazioni di giuristi e di tecnici, l'architetto Gianluigi Nigro, professore ordinario di Urbanistica della facoltà di Architettura all'Università La Sapienza di Roma, già autore del Piano regolatore di Matera ed incaricato di redigere il nuovo regolamento urbanistico della città. Modererà l'avvocato Vincenzo Colucci. Il consiglio dell'Ordine degli avvocati di Matera riconosce tre crediti formativi agli avvocati che parteciperanno. Il convegno è patrocinato dal Comune di Matera e dall'Ordine degli architetti e degli ingegneri. Biagio Tarasco

Oltre 2500 euro raccolti per l’ospedale Al Awda di Gaza UNA rete di solidarietà in tutt'Italia per raccogliere fondi a favore dell'ospedale Al Awda di Gaza, una struttura prossima al collasso, a causa dell'embargo, già prima dell'offensiva israeliana scatenata l'inverno scorso nella Striscia di Gaza, che ha causato la morte ed il ferimento di migliaia di palestinesi. L'iniziativa ha visto protagoniste anche le associazioni materane Loe Bottega del Mondo, Associazione per la Sinistra, Pensiero Attivo, Kafila, Altroverso, Tempa Rossa, Emergency, Legambiente Matera, il "Laboratorio Diritti Umani" dell'Istituto Tecnico Commerciale e Geometri "Olivetti", Cric, le quali hanno raccolto, a partire dal 14 marzo scorso, più di 2500 euro. Questa prima tranche di fondi è stata consegnata nei giorni scorsi al dottor Yousef Mousa, responsabile medico dell'ospedale di Al Awda di Gaza. A consegnare

la somma direttamente nelle mani del medico è stato il cooperante materano del Cric in Palestina e socio dell'associazione Loe, Saverio Mannarella. La rete di associazioni ha deciso di raccogliere contributi in denaro perché il materiale sanitario e umanitario, di cui c'è bisogno a Gaza, è reperibile in Egitto a costi inferiori rispetto a quelli italiani e perché verrà garantita una maggiora puntualità delle scelte. Chiunque sia interessato può rivolgersi presso il centro di raccolta fondi Associazione Loe per la Cooperazione e la Solidarietà, in Piazza S. Francesco, 7 Matera (tel/fax 0835 333730). Per versamenti indipendenti: conto corrente postale n. 47209002 intestato a Monti Germano, con la causale S.O.S. Gaza Codice IBAN è IT59 C076 0103 2000 0004 7209 002. b.t.

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Matera 31

Venerdì 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

Momento critico per i camionisti Le organizzazioni dell’autotrasporto hanno incontrato il ministro Matteoli SI è tenuto il giorno 9 giugno scorso presso il Ministero l'incontro delle Organizzazioni dell'autotrasporto con la delegazione ministeriale guidata dal Ministro Matteoli e composta dai rappresentanti dei vari Ministeri a vario titolo competenti in materia, a partire dal rappresentante della presidenza del Consiglio. Il confronto era stato più volte sollecitato in particolare da Unatras alla luce soprattutto delle criticità che la attuale gestione della vertenza evidenzia su più aspetti. Nella sua introduzione il Ministro Matteoli ha riconfermato l'impegno a suo tempo preso con l'autotrasporto e ha nuovamente sottolineato gli sforzi che il Governo ha messo in campo a favore del settore, sia sotto l'aspetto economico che normativo. Nel corso del dibattito che ne è seguito Unatras, pur ringraziando il Ministro della sensibilità dimostrata convocando l'incontro e pur dando atto dei contenuti positivi dell'accordo sottoscritto nel giugno dello scorso anno, ha però messo in evidenza i gravissimi ritardi che l'applicazione di quell'accordo purtroppo continua a registrare: la maggior parte delle risorse deve essere ancora messa realmente a disposizione delle imprese

Dottorini neo presidente della Cna Impianti

Un autotrasportatore

e la parte normativa, che rappresenta per Unatras quella più importante, non è mai stata concretizzata interamente e comunque quella attuata non va nella direzione a suo tempo concordata. «Le iniziative territoriali che Cna Fita -afferma Leonardo Montemurro segretario regionale Cna - sta attuando sul territorio confermano lo stato di estrema difficoltà delle imprese e una sempre maggior insofferenza rispetto a questi ritardi e a questi inadempimenti ed emerge forte una richiesta di mobi-

litazione. Alla luce di ciò e in previsione dell'ultima assemblea interregionale di Unatras, che si terrà a Roma il prossimo 19 giugno, il Ministro ha convocato un nuovo incontro con le Organizzazioni dell'autotrasporto per giovedì 18 giugno, incontro nel corso del quale inevitabilmente Unatras potrà verificare le reali ed effettive volontà del Ministro di dare corso a quanto concordato. Cna Fita - conclude il segretario regionale Cna Leonardo Montemurro ribadisce il proprio sforzo

Raccolta sangue per l’Avis

Comandante interregionale

In questura giornata della donazione

Il Generale Barraco in visita al Comando dei carabinieri della città dei Sassi

Il Generale del Comando interregionale carabinieri Ogaden Giuseppe Barraco

Un momento della donazione (Videouno)

SI E’ svolta ieri la giornata dedicata alla donazione del sangue da parte del personale della Polizia di Stato. Il prelievo è stato effettuato da sanitari dell'Avis direttamente in questura, nell'ambulatorio dell'Ufficio Sanitario appositamente attrezzato per l'occasione. Numerosisdono stati i poliziotti e i dipendenti dell'Amministrazione Civile che hanno aderito donando il proprio sangue, tra cui lo stesso questore Carmelo Gugliotta. L'appuntamento con la donazione del sangue, da parte dell'Avis come del Gruppo Donatori della Polizia di Stato affiliato alla FIidas, sta ormai diventando un evento ordinario in questura. Questa è la seconda volta che viene effettuata la donazione in questura ed altre giornate saranno organizzate nei prossimi mesi. «Donare il sangue - ha affermato il questore - è un modo concreto di testimoniare il proprio impegno di solidarietà nei confronti di chi ha bisogno e per l'operatore di polizia è anche un modo per ribadire la volontà di essere vicino veramente alla gente». A Matera sono oltre 30 i poliziotti iscritti alle diverse sigle associative della donazione del sangue che almeno due volte all'anno si sottopongono al prelievo.

NELLA mattinata di oggi, il Generale di Corpo d’Armata, Giuseppe Barraco, Comandante del Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden” di Napoli, sarà a Matera per rendere visita al Comando Provinciale dei Carabinieri. Nel corso della visita nella città dei Sassi, l’Alto Ufficiale dell’Arma incontrerà il Comandante Provinciale, tenente colonnello Domenico Punzi, gli ufficiali del Comando provinciale, una rappresentanza di tutti i carabinieri che operano in provincia di Matera, nonché una rappresentanza dell’Associazione dei Carabinieri in congedo e dei reparti speciali operanti nel capoluogo. Dopo una visita alla struttura sede del Comando Provinciale, il Generale Giuseppe Barraco incontrerà le massime autorità locali. L’ufficiale ben conosce questa terra, in quanto, dal 1995 al 1997, ha comandato la Regione Carabinieri Basilicata di Potenza. Il comandante interregionale “Ogaden” ha alle dipendenze cinque importanti Comandi di Regione dell'Istituzione (Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata). matera@luedi.it

per arrivare ad una positiva chiusura di questa lunga e travagliata vertenza. Contemporaneamente, Cna Fita intende ribadire e riconfermare che, soprattutto sulle parti riguardanti la sicurezza stradale e gli strumenti per conseguirla, non è possibile derogare dai contenuti del protocollo. E’ infatti assolutamente necessario - sottolinea - il massimo della coerenza tra le dichiarazioni di buona volontà e la predisposizione degli atti normativi conseguenti». matera@luedi.it

CONTINUANO a ritmo serrato gli incontri assembleari delle Unioni di categoria in seno alla Cna in vista del congresso quadriennale elettivo del settembre 2009. E' Vincenzo Dottorini della società Ineltec srl il nuovo presidente di Cna Installazione Impianti, l'Unione delle Imprese iscritte alla Cna operanti nel comparto della installazione impianti tecnologici, elettrici e termoidrici. Dottorini è stato eletto dal direttivo di Cna Installazione Impianti. Qualche giorno fa, l'Assemblea dei Soci aveva eletto a sua volta il direttivo nel corso di una partecipata assemblea durante la quale erano stati affrontati importanti argomenti quali la possibilità di acquisire lavori pubblici per il tramite del Consorzio Ar.co. Lavori, la nuova legge di regolamentazione del settore (legge 37/08) sulla professionalità necessaria per l'esercizio dell'attività di installatore, il Cna Network Day appuntamento di particolare interesse per le imprese, il cui obiettivo

sarà quello di valorizzare il lavoro in rete. Anche nel caso delle imprese dell'Unione Installazione impianti è risultato particolarmente gradito il nuovo servizio relativo alle gare d'appalto implementato dall'Associazione in favore delle imprese socie. Completano, infine, il gruppo dirigente di Cna Installazione Impianti Vincenzo Monaco quale Vice Presidente e i consiglieri Colangelo Leonardo, D'Ercole Stefano, Fabrizio Francesco, Losignore Adriano e Marcosano Domenico. matera@luedi.it

L’iniziativa ha concluso le attività 2008/2009

Saggio di musica e teatro Sul palco gli allievi Unitep UNO straordinario saggio di musica e di teatro è stato offerto alla cittadinanza materana dall'Unitep (Università della Terza età e dell'Educazione Permanente) a conclusione delle attività dell'anno accademico 2008/2009. Il numeroso pubblico presente mercoledì sera al Cinema Comunale ha sottolineato con continui e scroscianti applausi l'ottima performance dei soprani Angelina Andrisani, Rosa Cospito, Filomena Cuscianna, Giulia Dentico, Bruna Di Pede, Marisa Nicoletti, Giovanna Tamburrino, dei contralti Vittoria Bengiovnni, Angela Chietera, Angelica Giuralongo, Giacinta Nicoletti, Maria Tosto, dei Bassi Ferdinando Bianco, Giovanni Dottorini, Maria Lasalvia, Francesco Moliterni,e Antonio Venezia, diretti dal professore Nunzio Paolicelli, docente di Teoria della Musica presso il Conservatorio “Duni” di Matera e docente del corso “Canto Corale” presso l'Unitep. «Quella del gruppo corale - ha detto il presidente dell'Unitep Antonio Pellecchia - è una grande novità che mi riempie di entusiasmo; per anni ho desiderato creare un corso di questo tipo e finalmente lo abbiamo realizzato; lo abbiamo voluto offrire al pubblico, affinché possa valutare le nostre attività. I corsi dell'università, che mirano a rafforzare i rapporti interpersonali tra docenti e discenti, tra gli stessi corsisti, tra adulti e anziani, tra scuola e cittadinanza, pongono al primo posto la cultura delle relazioni, le oppor-

Gli allievi dell’Unitep (foto Videouno)

tunità sociali, la solidarietà verso gli altri. Per questo motivo queste attività rappresentano un'opportunità qualificante e immediata per il raggiungimento di tali obiettivi». Dopo la brillante esecuzione del coro, è seguito il saggio teatrale “Viaggio di Ulisse”, scritto e diretto dal docente del corso di teatro l'attore-regista Lello Chiacchio, che con le sue attitudini teatrali ha riscosso notevoli consensi di pubblico e di critica, ricevendo tanti riconoscimenti. Straordinari interpreti del saggio teatrale, scritto e diretto con la collaborazione della professoressa Elisa Tardi, sono stati Simeone Andrulli, Ferdinando Bianco, Rosanna Catalano, Antonio Carabona, Angela Chietera, Rocco D'Amato, Maria Grazia Delfino, Giulia Dentico, Giovanni Dottorini, Di-

na Festino, Stella Fonga, Giuseppe Franchino, Fedele Lafasanella, Marisa Nicoletti, Emanuele Paolicelli, Lucia Sanrocco, Brunella Tamburrino, Maria Trunfo e Francesco Vizziello. A breve, come annunciato dal presidente Pellecchia, l'Unitep renderà noti i programmi e le attività del nuovo accademico e le fasi di un gemellaggio con Malta. «Questa iniziativa, - ha concluso il presidente - giunta ormai al sesto anno di attività, dimostra l'impegno personale di ciascun iscritto e vuole mettere in evidenza gli obiettivi raggiunti, ma soprattutto la partecipazione, l'entusiasmo e la passione per il teatro di quegli adulti-anziani che, per la prima volta, si affacciano all'esperienza di un'attività recitativa». Mariangela Lisanti matera@luedi.it

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32 Matera Il segretario Cna Montemurro: «Le imprese vivono uno stato di estrema difficoltà»


Azione Cattolica, Pastorale giovanile e del lavoro partecipano alla colletta nazionale della Cei

L’appello dei silenziosi Il 14 giugno nelle parrocchie, raccolta per le famiglie dei disoccupati UN libro bianco per la rinascita della Basilicata, nel quale coinvolgere istituzioni, operatori culturali e imprese nel compito di analizzare la crisi e individuare strumenti di ricrescita. E’ questa una delle proposte che Azione Cattolica, Pastorale del Lavoro Pastorale giovanile della diocesi di Matera-Irsina e che farà parte di una sorta di piattaforma su cui lavorare anche in occasione della colletta nazionale per il “Prestito della Speranza” in programma domenica 14 giugno. lL offerte raccolte nelle parrocchie dell’Arcidiocesi contribuiranno a sostenere le famiglie italiane con più di tre figli che stanno vivendo il dramma della disoccupazione. Sono le parrocchie, infatti, “l’avamposto del bisogno” al quale disoccupati, madri di famiglia e anziani ri rivolgono, dando voce ogni giorno ad un appello che negli altri luoghi deputati resta inascoltato. Alla comunità ecclesiale, infatti, giunge il grido d’auto più forte e sincero che richiede oltre al conforto, strumenti adatti a risolvere il problema. Il percorso di riflessione e solidarietà era stato già avviato nel marzo scorso in occasione di un convegno su “Lavoro: risorse e disponibibilità” e oggi prosegue, come si legge in una nota, con una serie di proposte tra cui la riforma dell’attuale sistema della formazione professionale per verificare in che misura promuove l’inserimento nel mondo del lavoro per riprogrammare l’impiego delle risorse verso gli ambiti più richiesti dal mercato. «Riteniamo urgente - sostengono i delegati degli uffici diocesani - che le forze politiche, economiche e sociali elaborino un progetto di sviluppo caratterizzato da tre principi di fondo: la partecipazione delle comunità alle scelte strategiche di sviluppo, la traspa-

Pio Abiusi ripercorre tutte le tappe

Torrente Jesce inquinato Vicenda che si trascina da oltre venti anni

La chiesa è vicina ai lavoratori in difficoltà

renza nell’uso delle scarse risorse pubbliche e la valorizzazione del capitale umano della Regione per rimuovere ogni tentazione di assistenzialismo». In questo senso la valorizzazione di comprati d’eccellenza diventa fondamentale. Tra le proposte, infatti, si chiede di sostenere lo sviluppo della ricerca, teorica e applicata, favorendo

il legame tra l’Università e il tessuto delle imprese locali, per sostenerne la crescita. Nel documento stilato dalle Pastorali del Lavoro e giovanile insieme all’Azione Cattolica si legge, tra l’altro: «La disoccupazione indotta dall’attuale crisi economica, accentua le già precarie condizioni economico-sociali della nostra re-

gione, segnata da storici ritardi strutturali e da tassi di disoccupazione più elevati rispetto al resto del Paese, al pari di altre aree del Mezzogiorno. La nostra solidarietà si estende anche alle piccole e medie imprese a conduzione prevalentemente familiare che stanno lottando per evitare la chiusura». Antonella Ciervo

Cerimonia il 20 presso la Camera di commercio alla presenza dell’onorevole Colombo

In 29 per il Premio azienda longeva SONO 29 le domande presentate alla Camera di commercio di Matera per partecipare al "Premio Azienda Longeva'', riservato alle aziende attive iscritte al Registro Imprese da almeno 50 anni che si sono distinte per longevità e tradizione. Commercio, artigianato, servizi, agricoltura e industria, sono i settori più rappresentanti nel concorso, che annovera anche un antico forno materano, una barberia, negozi di vario genere, attività di bar e ristorazione, un'agenzia di viaggi e titolari di varie attività, guidate da uomini e donne da più generazioni. La Camera di commercio ne ricorderà l'attività e il contributo dato allo sviluppo dell'economia nel corso di una manifestazione, che si terrà sabato 20 giugno, alle 18.30 presso la sala convegni dell'Ente. Per l'occasione saranno presenti l'onorevole Emilio Colombo, rappresentanti delle istituzioni e dell'associazionismo imprenditoriale. Le aziende premiate riceveranno una medaglia e un attestato. I nomi delle

A sinistra l’ingresso della sede della Camera di commercio della città dei Sassi

imprese vincitrici saranno pubblicizzati sul sito internet della Camera di commercio e attraverso gli organi di informazione. «Il Premio impresa longeva -ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- rappresenta un evento signifi-

cativo della storia economica locale, in una fase difficile per il nostro sistema produttivo, che può trovare nella esperienza, nella longevità e nella tradizione, uno stimolo per tutti a impegnarsi nella ripresa». matera@luedi.it

L'INQUINAMENTO del torrente Jesce-Gravina continua ad interessare l'opinione pubblica costretta a convivere quotidianamente con il cattivo odore e con la schiuma biancastra che affiora lungo il torrente. Pio Abiusi componente dell'associazione Cittadinanza Attiva traccia la cronistoria di una delle vicende che si trascinano nel tempo, la cui soluzione sembra non essere immediata. «Il torrente Jesce che bagna Altamura e che si riversa nel Gravina attraverso lo Jurio che corre nel Canyon sottostante i Sassi di Matera - scrive nella nota Abiusi - come è noto, è inquinato e la storia non è di oggi, risale a venti anni fa o forse anche oltre. E' stato rilevato dall'Arpab, e lo stesso sindaco di Altamura Mario Stacca lo ammette tanto che nell'aprile scorso, l'Arpab (agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Basilicata), scrive alle autorità sanitarie ed ambientali (Arpa Puglia ed Asl Bari) per chiedere di ispezionare, campionare e verificare le acque superficiali del torrente Jesce per il tratto ricadente in territorio di Altamura. Si evince dai comunicati stampa del Comune di Altamura che già nel 2005 il sindaco ha ordinato al Consorzio di bonifica Terre d'Apulia e all'AQP di provvedere a pulire il canale per esigenze igienicosanitarie». Un’ordinanza che apre un contenzioso e che attende ancora un pronunciamento nel merito del Tribunale delle Acque in Roma. Nel frattempo il livello dell'inquinamento aumenta tanto che lo scorso mese di maggio torna alla ribalta della cronaca. Dopo un esposto di un cittadino per inquinamento ambientale ai Carabinieri di Matera, si è registrato l'intervento del Noe (Nucleo operativo ecologico) che ha provveduto con l'Arpab ad effettuare dei prelievi di acqua cominciando dagli scarichi dei depuratori gestiti da AQL in località Pantano di Matera. «Un inquinamento scrive Abiusi che non viene solo da Altamura ma anche dai depuratori gestiti dall'ente lucano che non fanno a pieno il loro dovere. Nei Sassi, inoltre, vi è una vecchia rete fognaria risalente al periodo successivo al primo dopoguerra (anni '30) ancora in funzione e che scarica direttamente l'acqua nel torrente. E' risaputo che l'inquinamento dello Jesce è stato rilevato già venti anni fa, vi è una prova documentale in un articolo di stampa del 1988. Nel frattempo 20 anni sono passati ed i fondi Por 2007/2013 li useremo per fare marciapiedi e Parchi che vengono abbandonati senza neppure fare il collaudo

dell'opera. Da “Mutamenti a Mezzogiorno” (associazione operante in Matera) si legge che negli anni '90 qualcuno disse che il problema era in fase di risoluzione. Il Comune di Matera ha speso più di venti miliardi delle vecchie lire ed ha costruito una traversa sul torrente Jesce, un impianto di sollevamento, una doppia condotta per trasferire le acque dello Jesce in località Pantano (dove ci sono due depuratori ) e viceversa, un imponente impianto di post-trattamento delle acque reflue. I costosissimi impianti però nessuno li ha mai presi in consegna. Nessuno li ha mai fatti funzionare». Intanto, qualcuno ha pensato bene di cementificare il letto del torrente (corposi appalti) e l'acqua inquinata non interessa più i terreni circostanti ma arriva più velocemente in agro di Matera. «Con l'intervento di cementificazione - si legge nella nota è divenuto anche più difficile allacciarsi, con tubature, prelevare quell'acqua non depurata per irrorare gli orti e vi è stato così un calo nella produzione perché i terreni non sono più irrigati con i liquami». Nonostante il classico balletto di responsabilità non accade nulla, fino allo scorso marzo quando il Comune di Matera convoca una conferenza di servizi sulle problematiche inerenti il torrente Jesce in cui si evidenzia l'inquinamento delle acque così come riscontrato delle analisi dell'Arpab. Alla conferenza di servizio è presente il Sindaco di Altamura che, con nota del 20 aprile, scrive all'Arpa Puglia e all'Asl Bari chiedendo di campionare e verificare le acque dello Jesce ricadenti nel territorio di Altamura. Il resto è cronaca. La situazione è peggiorata e meno di 20 giorni fa a Jazzo Tre Ponti nel torrente Jesce, c'era un materasso alto un metro di schiuma maleodorante. «La morale della favola conclude la nota - è stata già accennata, le competenze sono della Regione, Amministrazione provinciale, comunale vi sono poi gli enti strumentali preposti a loro dire a qualche cosa: Aato, Aql, Arpab, Asl e per versi non chiari anche del Parco della Murgia Materana e ci azzardiamo ad escludere il Consorzio di Bonifica del Bradano e Metaponto, ma non siamo sicuri». In fase di soluzione. Bastava attendere l'esito dell'appalto concorso promosso dal Comune di Matera e la cantierizzazione dei lavori. I nuovi Impianti, tecnologicamente avanzati, secondo l'esperto amministratore comunale, avrebbero risolto il problema. Michelangelo Ferrara

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Matera 33

Venerdì 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

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Slalom ad alto tasso alcolico

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Frammenti di vita quotidiana PRESSO l'Archivio di Stato è possibile visitare la mostra "Identità vere, identità inventate", Frammenti di vita quotidiana a Matera dal 1809 al 1900. E’ un'iniziativa realizzata in collaborazione con la Scuola Media Statale “Nicola Festa”. La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2009 dal lunedì al sabato (8,30 - 13,30); martedì e giovedì (16 - 19).

Cgil per rilanciare il territorio “DALLA crisi ad una nuova economia. Una sfida per rilanciare il nostro territorio”: è questo il tema del convegno, organizzato dalla Cgil, che si svolgerà oggi alle 9 al Palace Hotel. Interverranno Manuela Taratufolo (segretaria generale Cgil Matera) e Antonio Pepe (segretario generale Cgil Basilicata). L’incontro “Dalla crisi ad una nuova economia. Una sfida per rilanciare il nostro territorio”sarà concluso dal segretario generale Cgil nazionale Guglielmo Epifani.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO Via don Luigi Sturzo 55 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

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emergenza sanitaria

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Un secolo di giornalismo L’ASSOCIAZIONE della Stampa di Basilicata organizza, in collaborazione con la Libreria dell’Arco, per il giorno 16 giugno, alle ore 19, nella sala conferenze dell’Hotel Le Monacelle, a Matera, la presentazione del primo volume del libro “Un secolo di giornalismo italiano” (Mondadori Scuola) scritto da Giancarlo Tartaglia, direttore generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi). All’incontro, oltre all’autore Giancarlo Tartaglia, interverranno il segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi, il presidente della Fnsi, Roberto Natale, altri esponenti della Giunta esecutiva Fnsi e docenti universitari.

La festa della musica IL concerto "Therinè" coincide con la "Festa della Musica", organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 21 giugno. Il programma prevede alle 18 in piazza del Sedile 3 il concerto del duo: Luigi Santo- Daniela Gentile . Alle ore 20.00 nella Chiesa del Purgatorio il duo: Luigi Santo - Carmine Antonio Catenazzo.Musica e arte sono per definizione un binomio inscindibile. Etimologicamente il termine musica non indica infatti una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse, qualcosa quindi di "perfetto" e di "bello". Nata in Francia nel 1982, la manifestazione ha assunto dal 1995 un carattere internazionale coinvolgendo contemporaneamente, ad oggi, più di 60 città europee. In Italia, dal 1999, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso il suo alto patrocinio alla manifestazione riconoscendone ufficialmente l'interesse pubblico e l'importante valenza culturale.

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PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

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34 Matera Agenda


35 Il ricordo va all’ex primo cittadino della Dc. Il risultato del Pd è stato deludente al Comune

Pomarico torna all’era Mancini Il sindaco uscente, Giuseppe Casolaro, ha fatto il pieno di voti con una nuova lista POMARICO - Il voto pomaricano riconferma Casolaro. Per la seconda volta consecutiva, primo cittadino è Giuseppe Casolaro. Ma se cinque anni or sono il sindaco attuale s'era presentato alle urne con il simbolo della Casa delle Libertà -unico caso in Basilicata- questa volta con l'appoggio di diversi partiti aveva costruito una lista civica “I Moderati”. Nella sostanza non è cambiato nulla. Il dato più importante di questa consultazione è che Casolaro ha aumentato addirittura i consensi di vantaggio sugli altri. Dove anche i votanti sono diminuiti. Nonostante alcuni consiglieri uscenti che erano di maggioranza siano stati bocciati. Come, tra le altre cose, bocciato è stato un ex assessore di maggioranza che quest'anno s'era presentato in una lista altra rispetto a quella vincente, ovvero proponendosi con uno degli avversari, Giuseppe

Pomarico

Pellegrino. Quest'ultimo, candidato sindaco per “I Riformisti” (sostenuta essenzialmente dal Pd) ha registrato una batosta senza precedenti e che fa discutere. In quanto su quattro li-

ste è arrivato proprio ultimo. Qualcosa, comunque, non torna. Perché il Pd alle Europee e alle Provinciali era andato bene. Tanto da essere scelto quale primo partito per il voto europeo

e portare preferenze in termini di centinaia alla Adduce e non solo. Cosa, quindi, ha fatto la differenza? Evidentemente molti che avevano dato consensi al centrosinistra sulle altre due schede, per il Comune hanno segnato Casolaro. Questione di non poco conto. Che, a tanti, fa tornare alla mente gli anni dello strapotere di Mario Mancini, con la Dc a Pomarico. Dove per la Provincia si andava a sinistra e al Municipio si dava forza a Mancini più maturo di quello attuale. Il nipote di questo uomo politico tanto importante per la comunità pomaricana, importante per vari motivi, d'altronde non è andato proprio male. I candidati dell'Addc, lista capeggiata appunto da Francesco Mancini, non hanno attirato i quantitativi di preferenze sperati. Ma la lista ha tenuto ugualmente, superando

pure i piddini e i loro alleati. Fa riflettere, tra le tante cose, il fatto che gli uomini di partito candidati da Pellegrino, nella quasi totalità delle situazioni, non siano andati affatto bene. Giulia Adduce, per esempio, che per la Provincia aveva ottenuto molti consensi, per il Comune per esempio ne ha accumulati solamente diciotto. Con molto probabilità, poi, i gruppi di potere hanno aiutato Casolaro. Palesemente, d'altronde, i capi della cooperativa “La Riuscita” (che una volta sosteneva la sinistra) hanno dato una mano al sindaco uscente. E, probabilmente, non solo loro. Il crollo del Pd, almeno per chiarezza, i dirigenti di ogni livello del partito di Franceschini dovrebbero analizzarlo fino in fondo. Senza tralasciare la valenza delle posizioni espresse e non espresse di quadri come Nicola Raucci e Carmine Adduce. Do-

menico Giuliva, con Pomarico Solidale, lista per tanti versi di rottura, invece oltre ad arrivare in seconda piazza porta a casa favori della cittadinanza che rendono forte e sostenuta l'opposizione. Pure in questo caso, alcune candidature come si dice- non hanno tirato. E ne va compreso il motivo. Ma il risultato è allo stesso tempo discreto. La battaglia, come previsto da molti, è stata tra Casolaro e Giuliva. Adesso la nuova Amministrazione comunale, dopo la durezza della campagna elettorale, deve cominciare il proprio percorso. E tutta l'opposizione, cosa che in passato non era successo, fare veramente da opposizione. Partendo dalla constatazione che tante donne e uomini del consiglio comunale non sono gli stessi rispetto al Casolaro uno. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Ferrandina Tanti corsi per tutte le esigenze formative della terza età Montescaglioso Montescaglioso

Unitre, un anno di successi Un concerto di chitarra per fare il bilancio dell’attività FERRANDINA - Il concerto di chitarra del cantautore Pietro Basentini ha chiuso l'anno accademico 2008/2009 dell'UniTre di Ferrandina. I canti della tradizione meridionale sono stati interpretati magistralmente dal chitarrista che ha riscosso consensi ed applausi. Prima della manifestazione musicale la presidente dell'Unitre, Gaetana Falcone, ha tracciato un consuntivo dell'attività svolta con le finalità previste dallo statuto, tra cui quello di educare, formare, informare, aprirsi al sociale e al territorio e di contribuire alla promozione culturale e sociale degli associati mediante l'attivazione di incontri, corsi e laboratori specifici. I corsi che si sono svolti nel corrente anno accademico sono stati Geografia Astronomica (prof.ssa Loizzo), Grammatica Italiana e Latino (prof.ssa Falcone), Medicina 1,“Corso di primo soccorso” (dott.Ragone); Psicologia (dottoresse Forestieri-Pavese), Storia dell'arte (prof. Lisanti); Musica “Educazione all'ascolto” (prof.ssa Casa-

massinma); Medicina 2 “Alcol e alcolisti” (dottor Morelli); Inglese (prof.ssa Romano); Storia contemporanea (prof.ssa Micucci); Matematica (Ing.Masciulli); Filosofia (prof.Cavallo); “La Bibbia e San Paolo” (don Angelo Gioia); “Diritto” (dott..Di Biase), (prof.ssa Micucci); “Ginnastica dolce”(prof.ssa De Luca); “Laboratorio creativo”(sig.ra Casertelli); “Informatica 1 e 2” (prof. Carone e ing.Rubino); “Ballo di gruppo e ballo di gruppo” (sig.ra Disocra); “Musica 2” (maestro Milano); i “Poemi Epici” (Iliade, Odissea, Eneide, prof.ssa Lavecchia) e un corso di Lingua italiana aperto alle badanti che presentano la loro opera di assistenza agli anziani della comunità. Aperti ai cittadini sono stati i Martedì culturali in cui sono stati trattati temi interessanti riguardanti la lettura di Dante da parte del professore Vito Roberti e il tema sulle cellule staminali affrontato dal dottor Carlo Gaudiano; a questi si sono aggiunti: “Aspetti della danza e del balletto dal XVIII e XX”I seco-

lo, relatrice la professoressa Francesca Falcone Argirò dell'Accademia di danza di Roma; “Dio ad Auscwitz”, relatore il professor Franco De Vincenzis, docente incaricato della Filosofia della Religione l'università di Bari, che ha trattato il tema sul rapporto degli Ebrei con il loro Dio durante la persecuzione nazista; infine il tema sul patrimonio storico-artistico della Basilicata e dei problemi relativi al restauro e conservazione dei Beni Culturali trattato dal professore Michele D'Elia, già soprintendente dei Beni Artistici e Storici della Basilicata e direttore dell'Istituto Centrale del Restauro. Un viaggio nei luoghi d'arte di Venosa e Acerenza ha concluso il ciclo di lezioni di storia dell'arte. La presidente ha ringraziato tutti i collaboratori per l'opera prestata con generosità e dedizione; un vivo ringraziamento ha espresso alla Direzione Didattica e al Consiglio d'istituto”D'Onofrio” per la cortese ospitalità offerta all'Unitre. Mariangela Lisanti

La scuola Vasto rogo in località chiude “Piano” in bellezza

MONTESCAGLIOSO - La scuola secondaria di primo grado “Carlo Salinari” di Montescaglioso, diretta dal dirigente scolastico Nunzio Nicola Pietromatera, chiude l'anno scolastico 2008/2009 con la proposizione di “West Side Story”, ispirandosi all'omonimo film musicale del 1961 diretto da Robert Wise e Jerome Robbins e interpretato, tra gli altri, da Natalie Wood. L'esibizione, che gode del patrocinio del Comune di Montescaglioso, si terrà stasera, alle ore 20, presso piazza G. Paolo II, spazio inserito nel perimetro dell'abbazia benedettina di San Michele Arcangelo. Michele Marchitelli

MONTESCAGLIOSO - Arriva il primo caldo e con tragica puntualità sopraggiungono gli incendi. Ieri, al momento in cui andavamo in stampa, squadre dei vigili del fuoco di Matera sono state impegnate da diverse ore in località “Piano” di Montescaglioso, al confine con il territorio di Ginosa (Ta) per domare un incendio che stava interessando una vasta estensione di macchia mediterranea, alberi e sterpaglie. L’intervento è stato reso particolarmente difficile anche dalla temperature che, sul posto è stata per tutto il pomeriggio molto elevata. provinciamt@luedi.it

Spunti di GIOVANNI MODUGNO* L'urna per l'Unione europea è un gesto politico compiuto negli stessi giorni da un universo molto ampio. Le elezioni europee certamente per i politici e per i politologi rappresentano un campo di osservazione. L'analisi dei rapporti di forza fra i partiti, il grado e il tipo di partecipazione elettorale pongono una domanda: quale significato dare ad alcune analogie fra le regioni del Nord nella vocazione delle diverse forze politiche e alla assoluta diversità di comportamento di voto nel Sud. La diversità di comportamento è dovuta non tanto alla diversa composizione sociale, bensì alla cultura politica di cui sono partecipi le diverse componenti sociali. Lo spettro del-

Il voto di oggi, l’Europa tra utopia e delusioni la astensione che si temeva è una realtà e ha avuto un peso rilevante. Il significativo calo nella partecipazione è dipeso da quel senso di noia e disaffezione. Il Pdl è deluso per il mancato sfondamento, puntava infatti a quota 40%, il Pd non voleva scivolare al di sotto del 26%, ma la batosta è stata terribile. I due partiti maggiori sono stati danneggiati e dalle polemiche non di alto livello e dalla incapacità di definire una propria identità. Entrambi non sono riusciti a catturare il consenso di un elettorato che esprime la propria protesta contro gli attuali sistemi di gestione del potere, nè ha trovato una alter-

nativa nei radicali e nelle due liste di sinistra. Non sorprende il dato relativo all'astensionismo, mentre contenuta è stata la percentuale delle schede bianche, quella delle schede nulle è stata elevatissima. L'andamento delle preferenze in queste consultazioni europee si presenta diverso da altre competizioni elettorali. Si è registrato un uso più attento e responsabile del voto di preferenza.. Qui è impensabile, e quindi impraticabile l'instaurarsi di una relazione di scambio candidato-elettore, semmai questa si verifica, essa non ha carattere di rapporto dualistico, ma con categorie più o meno organiz-

zate di coltivatori diretti o industriali. Il voto di preferenza in una competizione dai contorni così sfumati come quella europea appare regolato da una adesione al candidato- simbolo, dalla accettazione di quella immagine che il candidato offre sul piano dell'impegno politico ed etico. In questa competizione si superano logiche di rigido schieramento di partito. Il voto premia forze che si sono dimostrate intransigenti e radicali. La lega con la sua grande affermazione ha compiuto un consistente passo in avanti, continua a mantenere saldamente un primato nei grossi capoluoghi del Nord. L'Idv ha

vinto perché ha svolto una opposizione dura, efficace, spesso aspra, facendo della legalità la sua bandiera. Il voto ci pone di fronte a scenari futuri pesanti:avremo una Europa conservatrice e xenofoba con una destra radicale, con il crollo delle sinistre riformiste. I risultati elettorali peseranno sul destino dell'Europa; non potremo guardare al fenomeno di ri-democratizzazione dell'America di Obama. Il ruolo della Ue nel mondo diventa sempre più debole, la sua influenza a livello globale è irrilevante. Un continente, ossessionato dai processi interni, diviso da problemi nazionali,

culturalmente arrogante, non avrà la volontà, né sarà in grado di contribuire a risolvere i problemi del mondo. La politica europea si rivelerà un deserto di speranze e di passioni. Ci sarà una bussola idonea ad orientare verso politiche che superano le sovranità nazionali, che favoriscono l'espansione economica e un futuro di pace fondato su valori comuni? L'Europa che dovevamo auspicarci e per cui bisognava lavorare “non è una Europa chiusa, ma aperta a tutti, una Europa nella quale gli uomini possano liberamente far valere i loro contrastanti ideali e nella quale le maggioranze rispettino le minoranze e ne promuovano i fini” (l.Einaudi). *Già sindaco di Pisticci

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Stigliano Oggi e domani si celebra il Patrono. Concluderà i festeggiamenti il concerto di Riccardo Fogli

Due giorni di eventi in onore di Sant’Antonio STIGLIANO - Oggi e domani Stigliano celebrerà il suo Santo Protettore, Antonio da Padova. In onore del santo patavino, sebbene lusitano per nascita, nel centro della montagna materana sono pronti due giorni di festeggiamenti. Un culto antico, quello di Sant'Antonio, patrono della cittadina dal 1759 ma già prima molto venerato dalla comunità dei credenti locali. Oggi, accanto alle cerimonie religiose, inizieranno anche i festeggiamenti. In primo piano, come sempre nelle festività dei piccoli comuni, un ruolo importante sarà giocato dall'enogastronomia locale. Già dal pomeriggio, infatti, saranno allestiti degli stand do-

ve si potranno gustare le prelibatezze della cucina stiglianese, fra cui le “scr'ppedd”, frittelle, i tradizionali salumi ed i prodotti della tradizione casearia, ma anche le particolari porchette ed i dolci caratteristici, oltre al vino locale, anch'esso invitato imprescindibile in tutte le feste. Sempre oggi, alle 18, ci sarà per le vie del centro cittadino la sfilata della storica fanfara dell'associazione nazionale Bersaglieri di Altamura, ed in serata è previsto uno spettacolo allestito dagli studenti degli istituti scolastici locali, dalla scuola di ballo “El diablo loco” di Stigliano, dal gruppo folk e dai giovani flautisti diretti dal maestro Michele Mastrosimone. I festeggiamenti in onore del

Santo Patrono di Stigliano raggiungeranno il loro apice domani. Nella giornata del Santo si terrà la consueta processione lungo le vie cittadine che si concluderà con la Santa Messa in piazza Garibaldi, all'aperto e non nell'omonima Chiesa, ora in fase di restauro. La cerimonia eucaristica sarà officiata per l'occasione dal vescovo della diocesi di Tricarico monsignor Vincenzo Orofino. In serata, poi, spazio alla musica, con il concerto in piazza del noto cantante, già componente dei Pooh, Riccardo Fogli. Il cantante di Pontedera intratterrà il pubblico stiglianese con circa due ore di spettacolo e con i pezzi più classici del suo re-

pertorio, che hanno segnato il panorama della musica italiana, soprattutto di quella degli anni settanta ed ottanta. A concludere i festeggiamenti, come si conviene ad ogni festa patronale che si rispetti e come tradizione anche a Stigliano, sarà uno spettacolo di fuochi pirotecnici. E con negli occhi i bagliori colorati che illumineranno questa notte di metà primavera e nell'aria l'odore aspro della cordite, quasi a voler sottolineare i sentimenti contrastanti di gioia e malinconia che la fine delle feste porta con se, si chiuderanno i giorni delle celebrazioni in onore di Sant'Antonio, patrono di Stigliano. r.o.

E’ accaduto lo stesso cinque anni fa. Il quadro potrebbe cambiare con eventuali dimissioni

Da Stigliano nessun consigliere Il collegio non riesce a esprimere un proprio rappresentante alla Provincia STIGLIANO - Il primo dato che balza agli occhi dai risultati elettorali delle provinciali nel collegio di Stigliano è l'elezione dello stesso rappresentante nel consiglio di via Ridola di cinque anni fa: nessuno. Almeno in prima battuta, infatti, il collegio di Stigliano non riesce ad esprimere un proprio rappresentante nella massima assise provinciale. Certo poi ci potrebbero essere evoluzioni diverse, dovute a dimissioni di consiglieri per l'incompatibilità con altre cariche, come potrebbe essere il caso degli assessori che andranno a comporre la nuova giunta provinciale, e conti di questo genere già si fanno fra i cittadini e negli ambienti della politica locale, ma siamo ancora nell'ambito del forse. Di sicuro c'è che nessuno è stato eletto il 6 e 7 giugno e questo è un dato un po' pesante, specialmente in un comune amministrato dal centro sinistra ed in una situazione che vede la vittoria dello stesso centro sinistra. Ma veniamo ai dati. 1.447 voti vanno a Stella, il 56,5 per cento, 344 a Ruggiero, il 13,4 per cento, 309 a Labriola, il 12 per cento, 218 a Pinto, 8,5 per cento, 132 a D'A-

La sede della Provincia

melio, 5,15 per cento, 102 alla Mastrosimone, 3,98 per cento, e soli 7 voti per Martino. Questo per quanto riguarda i candidati presidenti e le coalizioni. Nel dettaglio dei vari partiti e candidati, il più suffragato è stato Antonio Barisano del Pd, con 515 voti, seguito da Rocco Simone dell'Udc, 344 le preferenze raccolte, Giosué Ferruzzi dei

Popolari Uniti, 323 voti, Giovanni Pasciucco del Pdl, con 240 preferenze, Leonardo Digilio, de La Grande Lucania, 215 voti, e Francesco Mandile, lista Pdci/Prc, con 201 voti. Sotto le 200 preferenze troviamo Giovanni Capalbi, Partito Socialista, che ne ha raccolte 193, ed a seguire Domenico Laurenza, Mpa, con 132 voti, ed Anna Vinelli, per l'Alleanza De-

mocratici di Centro, con 102 preferenze. Sotto i cento voti, infine, si posizionano Salvatore Santamorena, Idv, con 92, Maddalena Berardi, Sinistra per la Basilicata, con 62, Francesco De Noia, Lista Stella, con 34, Giuliano Colucci, per l'Mpi della Santanché, con 19, Vincenzo Buonfiglio, La Destra/Fiamma Tricolore, con 17, Nicola Deruggiero,

Udeur, con 15, Vincenzo Di Trani dei Verdi e Giuseppe Di Lecce dei Popolari Liberali, entrambi con 7 voti e Maddalena Papangelo, Uci, che ha raccolto 6 preferenze. Il centrosinistra si conferma la coalizione più forte, anche se ben lontana dal 71 per cento di cinque anni fa. Ed i tre assessori comunali candidati, Barisano, Capalbi e Ferruzzi, sono fra i primi sette più votati, anche se raccolgono insieme poco più di mille voti. Importante il risultato dell'Udc, secondo partito subito dopo la supercorazzata, almeno sulla carta, Pd. Buono il riscontro dei Popolari Uniti, di poco inferiore a quello di cinque anni fa, allora Udeur, sebbene lontano dai 619 voti conquistati dai quattro consiglieri alla comunali 2007. Buono anche il risultato del Partito Socialista, sostanzialmente in linea con i voti delle provinciali scorse, all'epoca Sdi, e migliore del dato comunale 2007, così come quello della lista Pdci/Prc. Da segnalare anche il risultato de La Grande Lucania, dove forse può aver giocato positivamente pure la candidatura a presidente di uno stiglianese di nascita come Pinto. Notevole il dato

dell’Udc, praticamente uguale al 2004, invece, quello dell’attuale Pdl. Francamente non entusiasmante, sebbene primo nella competizione, il risultato del Pd. Il partito del Sindaco, di tre assessori comunali su 6, con nove consiglieri comunali su 16 e con un assessore locale alla provincia si ferma a soli 515 voti. Cinque anni fa Ds e Margherita raccolsero insieme 1.000 voti, ed oltre 1.300 ne conquistarono i consiglieri comunali ora Pd nella competizione del 2007. Infine un ultima considerazione. Come altre volte il primo partito a Stigliano si conferma quello di coloro che scelgono di non scegliere. Su 4.760 elettori solo 2.825 si sono recati alle urne e di questi solo 2.559 hanno espresso un voto valido. Un dato che sicuramente vorrà pur dire qualcosa ed un fenomeno sempre in crescita negli ultimi anni che merita attenzione. Non basta e, credo, sia completamente fuorviante archiviarlo con superficiali e comodi giudizi che spesso tendono ad identificarlo come semplice “qualunquismo”. Rocco Olita provinciamt@luedi.it

San Mauro Forte Domani giochi e divertimento per i piccoli delle Materne

Bimbi in piazza per Arcobalonia SAN MAURO FORTE - Anche quest'anno le scuole materne di ispirazione cristiana festeggiano domani la loro “Arcobalonia”, la festa regionale del bambino, che si traduce in una gioiosa e giocosa provocazione, “occupando” le strade i vicoli e le piazze di uno dei paesi nella Basilicata che si va spopolando. Questa volta i bambini, i genitori e le scuole aderenti alla Fism (Federazione delle scuole materne) saranno a San Mauro Forte. Due giorni per condividere le attività didattiche di un intero anno di attività scolastiche (42 le scuole materne in tutta la Basilicata, per un totale di 2.500 bambini), per favorire lo scambio di esperienze a livello educativo ma anche i rapporti tra genitori accomunati da una scelta pedagogica e religiosa che si traduce anche in un sacrificio economico. «La libertà

educativa è ancora riconosciuta in Italia solo sul piano di un diritto del tutto astratto, senza contenuti economici, e le scuole si reggono, perciò, sul sacrificio delle famiglie e sugli sforzi delle insegnanti, sia religiose che laiche. - scrivono gli organizzatori - Tra l'altro, in Basilicata stiamo sperimentando una modalità organizzativa del tutto nuova che si è resa necessaria per fronteggiare la carenza di vocazioni tra le suore». In molti comuni la Fism sta favorendo la costituzione di associazioni di genitori in grado di rilevare le scuole per gestirle direttamente: sarà il modo migliore per mantenere in vita una tradizione secolare , di offrire un servizio più che apprezzato e di coinvolgere nel modo più diretto possibile i primi e maggiori responsabili della educazione dei bambini. «Questo -

continua la nota - utilizzando il contributo dello Stato (non più del 30% del fabbisogno) e quello della regione Basilicata che da un paio d'anni contribuisce con un fondo (modesto) alle spese di gestione delle scuole materne paritarie (cioè riconosciute dallo Stato, ed inserite nell'unico ordinamento nazionale del sistema scolastico). La Fism di Basilicata ha stipulato lo scorso anno un protocollo d'intesa con l'Anci regionale che riconosce il ruolo sociale delle scuole paritarie di ispirazione cristiana ed invita i comuni ad adoperarsi per sostenere nei fatti un servizio sociale la cui necessità è messa dura prova dal calo demografico. Dai sindaci tuttavia ancora non sono venute, salvo lodevoli eccezioni, risposte adeguate». “Arcobalonia” è soprattutto una festa di bambini, che propongono

Si svolge domani “Arcobalonia”

con la loro solo presenza una quantità di problemi aperti (ma anche di opportunità da cogliere) che vanno ben oltre l'ambito scolastico. «“Arcobalonia” - conclude la nota - è gioco, partecipazione e condivisione comunitaria di un proget-

to pedagogico fondato sul personalismo cristiano, una risposta possibile, anche se parziale, all'emergenza educativa denunciata da più parti, una tappa dell'itinerario formativo offerto dalla comunità cristiana alle famiglie lucane».

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Venerdì 12 giugno 2009


37 Lettera aperta del sindaco uscente, Renna: «Troverà le casse comunali in salute»

A Bernalda c’è il commissario Nominata ieri Mariarita Iaculli, governerà l’ente fino alla primavera 2010 BERNALDA - E’ stato nominato ufficialmente ieri mattina, il commissario prefettizio per Bernalda. A succedere a Francesco Renna, ormai ex sindaco, sarà la dottoressa Mariarita Iaculli. La Iaculli, che si è insediata già ieri pomeriggio, resterà in carica per il periodo che porterà la comunità bernaldese alle prossime elezioni che, a meno di improbabili cambiamenti nella legislazione, si terranno nel prossimo 2010. Ma cosa troverà il commissario prefettizio appena si insedierà nella cittadina Jonica? Ebbene, di per certo l'eredità che la giunta Renna ha lasciato in questi cinque anni. Un lascito che già il primo cittadino ha esposto durante la conferenza stampa di sabato scorso. Tra questi, così come sottolineato da Renna, l'aver portato la città al segno più dopo diciotto anni di dissesto finanziario. Nel documento, presentato sabato e fatto circolare all'interno delle case bernaldesi, si possono leggere le opere realizzate in questo lustro. Quindi, come già detto prima il dissesto non è più presente all'interno dell'ente; infatti, dal lontano 1991 a oggi le cifre sono cambiate ed ora l'ultimo bilancio si è chiuso con avanzo di 968.837,80 euro. «Abbiamo estinto -si legge nella lettera presentata sabatouna debitoria di circa 18 milioni di euro. Aver ottenuto un finanziamento a totale carico dello

Stato, di circa 3.544.000 di euro, oltre a tutti gli avanzi di amministrazione erogati dal Comune alla Commissione straordinaria di liquidazione ha permesso a noi, in questi 5 anni, di far liquidare la maggior parte dei creditori non accendendo ulteriori mutui a carico dell'ente e di non aumentare le tasse locali, anzi diminuendo l'Ici per la prima casa dal 2005 al 2007. Abbiamo avuto in questi anni una sana gestione finanziaria dell'ente, certificata dai revisori dei conti. Abbiamo innalzato la qualità e la quantità dei servizi resi alla persona arrivando ad erogare circa 35.375 ore per l'assistenza domiciliare agli anziani, 28.000 ore per l'assistenza domiciliare ai disabili e 25.000 ore di assistenza scolastica ai minori; tutto questo diminuendo le tariffe a carico dei cittadini. Abbiamo rivisto tutto il sistema per la raccolta dei rifiuti ottenendo il non facile risultato di innalzare la raccolta differenziata dallo 0.2-0.5% del 2004 al 16.5% del 2008. Inoltre dal maggio 2009, con l'affidamento del nuovo bando di gara alla società “Avvenire” l'obiettivo programmato per fine 2009 della raccolta differenziata è del 50%. In questi 5 anni abbiamo rivoluzionato il sistema di illuminazione delle nostre strade ottenendo una maggiore luminosità ed un minor consumo. Abbiamo gestito le emergenze sul territorio senza che i cittadini ne avessero nocumento: a comin-

Mariarita Iaculli

ciare dall'emergenza umanitaria e sanitaria nell'estate 2004 con circa 300 profughi ricoverati nei locali dell'ex Cometa di Metaponto; A seguire con l'emergenza da avversità atmosferiche del 12-13-14 novembre 2004, quando il Borgo di Metaponto si trovò sottacqua, e qui con il nostro intervento molti privati hanno ottenuto dei risarcimenti e il Comune ha beneficiato di 4 milioni per riasfaltare le strade del Borgo e Lido di Metaponto e 300 km di strade

rurali; Continuando con l'inondazione del 1 marzo 2006 con il fiume Bradano e quelle di dicembre 2008 con mareggiate a Metaponto, in quest'ultimo la Regione ha messo a disposizione 2 milioni di euro per il ripascimento e 374.000 per il ripristino degli argini del Basento. Nel campo dei lavori pubblici l'Amministrazione è stata capace di attirare 20 milioni di finanziamenti gestiti dal Comune e ben 100 milioni in sinergia con altri Enti pubblici attuatori. Abbiamo assecondato e favorito investimenti nel campo edilizio di privati per oltre 80 milioni (10 Padri Trinitari e 70 lott. Torremare). Abbiamo portato a termine la bitumazione di quasi tutte le strade di Metaponto, di diversi quartieri di Bernalda, abbiamo ripavimentato Piazza San Bernardino, abbiamo lavorato sul castello di Torremare e su quello di Bernalda, è in progetto l'auditorium, nella zona ex-macello, e la sala polivalente alle spalle della sede municipale. Abbiamo lavorato - conclude la parte dedicata ai lavori - per il lavoro e per le opportunità per i nostri giovani”. Subito dopo si fa riferimento anche alla parte dolente che ha visto la “Felandina”, oggetto del sequestro da parte dell'autorità giudiziaria. La lettera, firmata dall'ex sindaco Renna, si conclude con i ringraziamenti alla cittadina. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Evacuato accampamento di extracomunitari clandestini a Metaponto METAPONTO - Occupavano un accampamento abusivo in precarie condizioni igienico-sanitarie insieme ad altri cittadini nordafricani. Mercoledì, con un'operazione disposta dal prefetto Monteleone e svolta congiuntamente da personale della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, sono stati verificati i titoli di soggiorno di un gruppo di cittadini extracomunitari sistemati in un accampamento di fortuna nei pressi di Metaponto, costituito da tende e altro materiale. Al momento del controllo, nell'accampamento erano presenti 18 cittadini extracomunitari, tutti di origine africana. Le condizioni igienico-sanitarie dell'accampamento erano estremamente precarie per l'assenza di servizi igienici e per la presenza di immondizia e materassi sporchi sparsi per terra. Cinque di loro sono risultati privi del permesso richiesto per il soggiorno in Italia, di cui quattro già destinatari di decreto di espulsione. Questi ultimi, due di nazionalità tunisina, un sudanese e un marocchino, sono stati denunciati a piede libero all'Autorità giudiziaria. Nei loro confronti è stato reiterato il provvedimento di espulsione del prefetto e l'ordine del questore di lasciare il territorio nazionale. Il quinto sarà accompagnato in un Centro di identificazione ed espulsione, se ci sarà disponibilità del posto ed anche per lui sarà adottato provvedimento di espulsione. Il campo è attualmente libero per consentire alla Regione, proprietaria del suolo, di isolarlo.

Valsinni Il matrimonio d’altri tempi rivisitato con costumi e trame originali

In scena un tuffo nel passato Bella rappresentazione all’Istituto comprensivo “Morra”

Voto collegio Bernalda Anna Scarnato ringrazia VALSINNI - Spettacolo teatrale di fine anno, realizzato dagli alunni e dai docenti della scuola media che fanno parte dell'Istituto comprensivo “Isabella Morra” a Valsinni. Titolo della commedia: “Scene di un matrimonio di altri tempi”, un misto di recitazione, proiezioni filmate in bianco e nero, foto di sposalizi con parroco, familiari degli sposi e tanti bambini, come lo si svolgeva nei primi anni del Novecento. C'è una ragazza che recita la parte della nonna, che ricorda a un'altra ragazza accovacciata ai suoi piedi (la nipote), come lei aveva conosciuto il nonno, come si erano innamorati, come si erano sposati e come è nato il loro primo bambino. Ricordi belli di una civiltà contadina, fatta di cose semplici e buoni sentimenti (lo spirito di Isabella Morra aleggiava sopra la recitazione della ragazza-nonna). Musiche romantiche degli anni '50 e sala piena di mamme e flash a go go. Gli amori al tempo della nonna e gli amori di oggi fatti con gli sms. La vera gioia era nelle piccole cose. L'abito bianco era cucito direttamente dalla sarta del paese, perché gli abiti confe-

zionati erano un lusso per loro. Lo spettacolo è nato prendendo spunto da un lavoro fatto a scuola: “Viaggio nel passato, matrimonio a Valsinni nella prima metà del XX secolo”, con cartelloni con tantissime foto del tempo che fu. L'abito da sposa era il simbolo stesso dell'amore, del matrimonio, di quel legame che durava per la vita e che emozionava ieri come oggi. «La recita -si legge nella presentazione- vuole essere un dolce rievocare lo sposalizio come veniva celebrato agli inizi del '900, attraverso parole, gesti e tradizioni ormai dimenticate, troppo distanti da un presente che corre veloce che mescola tutto e che a volte distrugge tutto. Si spera che questo viaggio nel passato regali un bisogno di rapporti umani ed il coraggio di vivere che hanno avuto i nonni, pur in quei tempi difficili». Sono stati distribuiti al pubblico le “pastarelle” come le paste degli anni '50. Questi gli interpreti: Camilla Truncellito (la nonna); Fenj Modarelli; Giada Cosentino; Amedeo Bitonte; Domenico Verde; Fabio Sollazzo; Natalia Magno; Francesco Lista; Raffaele

Mancini; Valeria Rinaldi; Lisa Cosentino; Fabio Montesano; Simone Rosati; Giovanna Arbia; Federica Ursi; Giusi Ruggero. I docenti, che hanno curato i testi, l'allestimento scenico, la proiezione dei filmati e le musiche sono stati le prof: Carmela Stigliano, Filomena Olivieri e Maddalena De Gemmis. Alla fine della recita ci sono stati i ringraziamenti della dirigente scolastico Giovanna Modarelli, che ha esortato

BERNALDA - «Grazie a tutti gli elettori». Questo il messaggio pieno di serenità che Anna Scarnato, ha voluto lanciare a tutti i suoi elettori all'indomani dell'ultima tappa elettorale. E’ moglie e madre di due figli, ma Anna, per gli amici e per tutti coloro che hanno imparato a conoscerla, è una donna di grande carisma e dalla grande passione per tutto quello che decide di portare avanti; anche nel campo politico. «Ringrazio di cuore tutti gli elettori del Comune di Bernalda e Metaponto -dice la Scarnato- che il 6 e il 7 giugno si sono recati al voto per esprimere una speranza, una rinnovata fiducia in una politica che forse sentono lontana dai loro problemi, dalTre momenti le prioritarie esigenze ma che con uno sforzo di buona della bella rappresentazione volontà e un senso alto di responsabilità potrebbe smettere di proporci spettacoli deludenti di litigi ed intrighi portata in vari e dedicarsi solo all'uomo, alla famiglia, al lavoro che scena nei non c'è più, potrebbe andare nella direzione di un camgiorni scorsi biamento che non esclude forme di condivisione di prodagli allievi grammi utili alla comunità. Sperano tutti, anzi speriadell’Istituto mo tutti che si finisca di rigettare ciò che un avversario comprensivo politico propone in seno ad un'attività amministrativa e “Isabella si collabori per il bene comune. Così ho voluto fosse scritMorra” di to sul manifesto elettorale per la candidatura al consiValsinni glio provinciale. Sì, “uniti per il bene comune”. Il vostro voto, cari elettori, laddove non è bastato a farci eleggere gli alunni a diventare dei raper le peculiarità di una legge elettorale, ha comunque gazzi capaci di scegliersi il un valore immenso di amicizia, di complicità, di simpaproprio futuro, e del sindatia, di affido. In me ha alimentato lo spirito combattivo co Gennaro Olivieri. La preche mai si deve perdere, mi ha fatto riscoprire l'orgoglio side poi ha rilasciato un atdi uscire “fuori” nonostante tutto e di riprovare di nuotestato agli attori ed anche vo, ricredendo nell'uomo e nel cambiamento, è servito a agli studenti che hanno parricordarmi che senza di voi la classe politica non conta. tecipato ai laboratori di Occorre dare di più. Ce lo dite voi con il voto contrario di creatività. Infatti, nel corriprotesta che non esprime un cambiamento di principi doio adiacente allo spazio quanto un messaggio diretto con valore di proposta. E scenico facevano bella moquì che concedete tempo ai politici per un ripensamento stra le foto ed i lavori all'unaffinchè il dato transitorio non permetta ad alcuno di cocinetto realizzati dagli alunstruire le sicurezze personali. Ascoltiamo la gente! Avni. viciniamola, facendola contare non solo per le elezioni». Salvatore Martire fa.si. provinciamt@luedi.it

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38 Nova Siri Prime indiscrezioni e calcoli sulle probabili scelte per la futura giunta

Tanti volti nuovi in Consiglio Ben sette new entry in maggioranza e cinque nella minoranza del Pd NOVA SIRI - Giuseppe Santarcangelo, 53 anni, neurologo è stato riconfermato sindaco a capo della lista civica “Insieme per Nova Siri”. Compagine quest'ultima formata da Pdl, Udc esponenti civici singoli ed aggregati, che ha ottenuto un suffragio pari a 2.447 voti. Lo sconfitto è Pasquale Favale, 43 anni, avvocato che guidava la lista politica del Partito democratico che ha ottenuto 1.806 consensi. Sfida a due, dunque, conclusasi con una vittoria per molti versi annunciata, resa avvincente grazie alla presenza di due senatori, Cosimo Latronico e Carlo Chiurazzi, rispettivamente Pdl e Pd che hanno condotto parallelamente una “sfida nella sfida”. Se si analizza il dato elettorale delle due liste, il vincitore è Latronico, perché a vincere è stato Santarcangelo, ma Chiurazzi ha più di un motivo di consolazione. Infatti, rispetto a cinque anni fa, quando Santarcangelo si affermò contro il centrosinistra guidato da Antonio Accettura, la lista di Favale e quindi il Pd, ha incrementato i suoi consensi di circa il 50 per cento, passando dai 1176 di allora a 1.806 di oggi. Ben 630 voti in più che se letti politicamente vorranno dire pur qualcosa. Nel 2004 Santarcangelo prese poco più di 2.100 voti ora anche lui ha incrementato i consensi fino a 2.447, ma se si considera che un pezzo della sua opposizione consiliare guidata da Michele Laddomata (candidato sindaco anch'egli cinque anni fa con 1.126 voti di lista) durante la scorsa legislatura è stata inglobata, si può chiarire presto questo risultato. D'altra parte, se Laddomata e il suo gruppo di supporters non portava voti alla causa, perché mai gli hanno spalancato le porte? Infatti, l'innesto a prodotto un suffragio pari a 563 consensi distribuiti tra lo stesso Laddomata con 218, Padula con 112, Tarsia 117 e Toscani 116. Stando ai calcoli meramente numerici è Laddomata

L’ASSISE COMUNALE IL SINDACO

Nella riga in alto da sinistra, il sindaco Pino Santarcangelo, e i consiglieri Enzo Pavese, Francesco Tarsia, Pino Mitidieri, Cosimo Pancaro, Giuseppe D’Armento. Sotto da sinistra, Giuseppe Settembrino, Nicola Suriano, Antonio Melidoro, Dino Padula, Michele Laddomata e Antonio Toscani

Qui a destra (da sinistra) i cinque consiglieri eletti nella minoranza, dal candidato sindaco del Partito democratico Pasquale Favale, ai colleghi di scranno Luigi Natalino Maradei, Carmela Viccari, Massimiliano Varasano e Giovanni Dimatteo. A loro il compito di pungolare l’Amministrazione.

ad aver fatto la differenza, ora però resta da vedere se l'innesto elettorale si traduce anche in innesto amministrativo. La metà dei voti di Laddomata è stata indubbiamente intercettata dal Pd, ma, a differenza della lista vincitrice, senza accordi elettorali. Stando alle indiscre-

zioni pare ci fosse un accordo di massima preelettorale che garantiva a Laddomata, la postazione di vice sindaco in caso di vittoria. Ora resta da capire se questo accadrà nella realtà. Perché è chiaro che garantire postazioni a prescindere, non è un criterio, a meno che il gruppo dei

quattro (sufficienti per sottrarre la maggioranza al sindaco), non lo pretenda. Anche perché il più suffragato è stato l'ex Udeur Nicola Suriano con 245 voti, che potrebbe legittimamente ambire al ruolo di numero due dell'Amministrazione. Ruolo che nel quinquennio scorso è stato

di Pavese, che si è ben difeso con 200 voti classificandosi al terzo posto. Se Santarcangelo potesse scegliere in autonomia lo farebbe riconfermandolo, anche perché il tandem è molto affiatato. Ma si sa per gli equilibri politici, il vicesindaco uscente potrebbe doversi accontentare di un

semplice assessorato all'Urbanistica. In giunta, infine, appare certo l'impiego di Mitidieri e Settembrino tra i più votati così come dei giovani D'Armento e Pancaro. Ma Laddomata si accontenterà di una sola postazione? Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Raro esemplare di Caretta caretta torna in mare

Edilizia residenziale, in arrivo 6 alloggi

POLICORO- Sarà liberato stamane, alle ore 11, dagli uomini del Comando Forestale dello Stato, Comando Stazione di Scanzano Jonico, presso il Circolo Velico Lucano di Policoro, sito in via Lido un raro esemplare di Caretta caretta già registrato dal servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato. L'esemplare di tartaruga, dopo essere stato controllate e curato, è oggi finalmente nelle condizioni ideali per riprendere il mare. Il Comando provinciale di Matera sarà presente con il sovrintendente Vincenzo Maggio, Comandante della Stazione Forestale di Scanzano Jonico. Non è la prima volta che sulla fascia jonica lucana vengono salvati e rimessi in libertà esemplari rari di tartarughe marine. Solitamente questi animali bellissimi dalla salute piuttosto delicata, finiscono nelle reti dei pe-

MONTALBANO JONICO L'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale di Matera ha pubblicato nei giorni scorsi il bando per la realizzazione di sei alloggi di edilizia residenziale pubblica e sovvenzionata nel Comune di Montalbano Jonico. L'avviso fa riferimento, in particolare, all'uso di procedure bioclimatiche e materiali bio-edili. L'importo a base d'asta è di circa 750mila euro. La durata dei lavori è fissata in 12 mesi. Le domande vanno presentate entro il 15 giugno. Il Comune di Montalbano Jonico ha pubblicato il bando per l'appalto dei lavori di adeguamento alle norme di sicurezza del plesso scolastico di viale dei Caduti. L'importo dei lavori è di 175.038.98. Consistono in demolizione, scavi e trasporto a rifiuto, opere di fondazione, opere

Una tartaruga Caretta caretta

scherecci intenti a lavorare sotto costa. Un amo conficcato nelle vie aeree può risultare micidiale per la tartaruga, che spesso finisce spiaggiata in condizioni disperate. Il Centro di recupero di Policoro è un punto di riferimento insostituibile per le cure del caso. provinciamt@luedi.it

Montalbano Jonico Pubblicato il bando Ater per l’uso di procedure bioclimatiche

per consolidamento fondale, pavimentazioni e massetti, opere murarie, intonaci, infissi, lavori di pittura e rifinitura, impianti elettrici, sistemazioni varie, attrezzature provvisionali e installazione ascensore. La durata dei lavori è fissata in 180 giorni. Le domande vanno presentate entro il 29 giugno 2009. Sempre il Comune ha pubblicato anche il bando per la vendita in lotti di immobili comunali, terreni e fabbricati. Si tratta di 12 lotti che prevedono la vendita di 8 terreni in località Custolito, di tre fabbricati in via Fieramosca, via Pepe e La Farina, e dell'ex alloggio del custode al mercato coperto. Gli importi a base d'asta sono compresi tra i 5.376 e i 415.108 euro. Le domande vanno presentate entro il 10 luglio 2009. provinciamt@luedi.it

Montalbano Jonico

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Calciofollie L’asso portoghese del Manchester United realizza finalmente il suo grande sogno Ma in Inghilterra non si strappano i capelli

Terremoto a Madrid: c’è Ronaldo L’attaccante passa al Real per l’astronomica cifra di 93 milioni di euro LONDRA – E’ finita come in molti, quasi tutti, si aspettavano a Manchester: dopo sei stagioni Cristiano Ronaldo saluta l’Old Trafford per coronare il suo sogno spagnolo. Da tempo Sir Alex Ferguson si era rassegnato a perdere il talento di Madeira. In cuor suo sperava di trattenerlo ancora un anno, forse due. Come era riuscito 12 mesi fa quando si era addirittura rivolto alla Fifa per stoppare le ingerenze del Real Madrid. O come nel marzo 2007 quando di fronte ai primi timidi corteggiamenti del Real aveva blindato il 24enne portoghese con un nuovo contratto da sette milione di euro all’anno con scadenza 2012. Ma anche il manager scozzese infine si è convinto che di fronte ai 93 milioni di euro del Real Madrid non si poteva più tergiversare. Anche perché i rapporti con le merengues, pessimi negli ultimi 24 mesi, si sono normalizzati con l’arrivo di Florentino Perez, buon amico di David Gill, direttore generale dello United. Ferguson si è anche convinto che dopo l’ennesima stagione di successo Ronaldo, mai amatissimo nello spogliatoio dei Red Devils per i suoi atteggiamenti da prima donna, rischiava di smarrire le giuste motivazioni. Resta comunque enorme la perdita tecnica dello United, che si priva di un giocatore capace di segnare 117 gol in 284 partite, 25 la scorsa stagione, addirittura 42 in quella precedente. Prestazioni che gli hanno consentito di vincere il Pallone d’Oro lo scorso inverno. E di vincere praticamente tutto in campo. Ronaldo saluta l’Inghilterra da multimilionario e con un palmares da fare invidia: tre Premier League, una Fa Cup, due Coppe di Lega, una Champions League e un mondiale per club. Trovare un sostituto capace di farlo dimenticare (anche se non è mai riuscito a conquistare il cuore dei tifosi dello United, troppo individualista) è impossibile. Più probabile che Ferguson, in questi

giorni in vacanza in Costa Azzurra e atteso a Manchester solo il 26 giugno, punti sul rafforzamento complessivo della squadra. Con due o tre acquisti mirati. I nomi più gettonati in queste ore sono quelli dell’ecuadoregno Luis Antonio Valencia (Wigan), del francese Frank Ribery e del centravanti del Lione Karim Benzema. E torna d’attualità anche la conferma di Carlos Tevez che fino a mercoledì era dato sicuro partente. Non va neppure trascurata la delicata situazione finanziaria del club: il Manchester United è sì il club più ricco al mondo (dal valore di 1,42 miliardi di euro secondo Forbes), ma è anche zavorrato da una montagna di debiti (tra 760 e 790 milioni di euro). La proprietà, della famiglia statunitense Glazer, ha più volte ribadito il massimo impegno economico, ma non è escluso che tra le ragioni della clamorosa cessione ci sia anche la necessità di fare cassa, ottimizzando un’investimento quintuplicato nel giro di sei anni: dai 18 milioni spesi nell’estate 2003 per strapparlo allo Sporting Lisbona ai 93 incassati dal Real Madrid. Un’altra buona ragione per accettare la separazione.

Inglesi ora a caccia del sostituto

E’ lui l’uomo dei record Bello, guascone, ricco, famoso e “sciupafemmine” ROMA – Bello, ricco, famoso, “sciupafemmine” e sfascia macchine. Simpatico, ma non troppo. Un po’ guascone. Talento puro del calcio offensivo. Per inquadrare Cristiano Ronaldo gli aggettivi non difettavano. Ora si può aggiungere “strapagato”, dopo che il Real Madrid gli ha sfilato la rossa maglia del Manchester United per vestirlo finalmente di bianco a suon di milioni, coronando un corteggiamento che andava avanti da oltre un anno. Ultimo di quattro figli, Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro da Funchal (paesino di Madeira, arcipelago nell’Atlantico), dove è nato il 5 febbraio 1985, deve il doppio nome alla devozione della mamma Maria Dolores e alla passione per il cinema - e Ronald Reagan in particolare - del papà Josè Dinis Aveiro, di professione giardiniere, ucciso dall’alcol senza poter vedere chi sarebbe diventato il suo ragazzo. Preferisce giocare da ala grazie alla grande velocità e all’abilità con entrambi i piedi. A volte eccede in serpentine e doppi passi, vezzi che fanno imbestialire gli avversari. E spesso anche i compagni di spogliatoio perdono la pazienza, causa qualche atteggiamento da star di troppo. Se la cava pure di testa e all’occorrenza Ferguson non ha esitato a impiegarlo davanti. Al Manchester United era approdato sei anni fa. Il Pallone d’Oro 2008 lascia in ricordo 117 reti in 284 partite, oltre a una vasta collezione di trofei vinti, in Inghilterra, in Europa e in giro per

il mondo. Il dramma del padre gli ha insegnato a tenersi alla larga dalla bottiglia, quello di un fratello drogato (e ora disintossicato) da altre tentazioni che possono venire a un giovane con troppi soldi in mano. Ma il ragazzo non è di legno e donne e motori assorbono molto del suo tempo libero. All’inizio del 2008, per festeggiare una partita particolarmente ben giocata, si prese una vacanza romana ingaggiando due ragazze per una notte in un night di via Veneto. Le fidanzate (o presunte tali) si succedono a ritmo vertiginoso, dalla presentatrice Merche Romero, alla prorompente Nereida Gallardo. Con le macchine sono altre gioie e dolori, come quando ha iniziato il 2009 sfasciando la Ferrari 599 Gtb dentro un tunnel nei pressi dell’aeroporto di Manchester. L’etilometro disse che era pulito e così ha potuto rimettersi al volante della sua flotta che comprende anche una Bentley Continental Gt Speed, un coupè Rolls Royce Phantom, due Porsche Cayenne e una Bmw M6. Calcisticamente germoglia nelle giovanili del Nacional, per poi sbocciare (1997) in quelle dello Sporting Lisbona. Nel 2001, appena 16enne, lo nota l’allora allenatore del Liverpool Gerard Houllier ma è ancora acerbo e l’affare non va in porto. Passano due anni e si fa avanti il Manchester United, dopo un’amichevole con lo Sporting che gli inglesi perdono 20. Inizia lì il sogno Cristiano Ronaldo.

Il Liverpool lo scartò nel 2001

Cristiano Ronaldo è stato ricoperto d’oro dal Real Madrid Sopra: ancora due istantanee dell’asso portoghese

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Sport


Venerdì 12 giugno 2009

Confederation Cup. Per la gara contro gli Usa si vanno sciogliendo gli ultimi dubbi

De Rossi c’è, Lippi vara l’Italia Sul ritiro degli azzurri si “abbatte” la notizia di Cristiano Ronaldo al Real

Marcello Lippi, ct della nazionale. Nella foto a destra, De Rossi

PRETORIA (SUDAFRICA) – De Rossi sì, Cannavaro forse. E quasi tutti i dubbi azzurri per la prima partita di Confederations Cup, lunedì contro gli Stati Uniti, si vanno sciogliendo. A dire il vero dubbi solo di tipo fisico, perchè ancora ieri, dopo il test con la Nuova Zelanda, Lippi ha ribadito: «Io le idee per quella partita le ho chiarissime, senza alcuna esitazione». A chiarirle anche agli altri sarà l’allenamento previsto domani al SuperStadium di Pretoria, contro una rappresentativa locale, i Tshwane Eleven (ore 16.30). Il commissario tecnico della nazionale ha confermato che il test servirà a provare quei giocatori arrivati in ritiro a Firenze solo sabato sera, ovvero i probabili titolari di lunedì prossimo: Cannavaro potrebbe però essere tenuto a riposo. «Avevo un dolorino al polpaccio destro – ha spiegato il capitano e difensore – ma ecografia e risonanza hanno escluso complicazioni. Per lunedì ce la faccio, certo». Anche oggi però, causa la pioggia insistente e il freddo, il difensore ha evitato di scendere in campo, limitando alla palestra la sua sessione di lavoro. De Rossi invece c'era, nel gruppo di 9 giocatori scesi sul terreno di cricket del Southdowns College, e ha poi confessato di essere a posto ma di aver anche temuto per le sue condizioni fisiche. «Confesso, ero preoccupato: mi era tornato il dolore al tendine d’Achille che mi ha afflitto per tutta la stagione, ma in tre giorni di lavoro qui sono a posto». E pronto per la sfida agli Stati Uniti, un ricordo amaro per il centrocampista dopo l’espulsione a Germania 2006. «E' la pagina più nera della mia carriera, me la porterò dietro anche quando smetto: anche perchè ogni volta che gli arbitri vengono a spiegarci le nuove regole, per Europei o Mondiali, sui dvd rispunta quell'episodio – ha rivelato il centrocampista – Ma l’errore mi è servito a crescere, ora accetto anche con più serenità le critiche che mi furono fatte al tempo».

Serie A. L’ad del Milan boccia l’idea Cassano

Così contro gli Usa Lippi dovrebbe tornare alla difesa titolare, con Zambrotta, Cannaro, Chiellini e Grosso; affidare alla coppia Iaquinta-Gilardino o Toni (“Alberto sta bene, giusto che giochi lui», ha detto ieri il secondo) più Camoranesi i compiti offensivi. E completare il centrocampo con Pirlo e De Rossi, e uno tra Gattuso e Montolivo. Il risveglio degli Azzurri nel ritiro è movimentato dall’affare Ronaldo. A ottomila chilometri di distanza dall’affare più clamoroso mai realizzato da un club – l'acquisto del portoghese da parte del Real per 96 milioni di euro – gli azzurri si risvegliano consapevoli che l’Italia non è più neanche l’ombra del campionato più bello del mondo. E che tutte le altre grandi d’Europa «sono di un altro pianeta», come dice con candore Daniele De Rossi. Ma l’analisi più diretta – non fosse altro perchè al Real ha giocato per tre anni, prima di tornare alla Juve – è di Fabio Cannavaro. «Non so se gli altri siano oramai su un altro pianeta: i club inglesi sì, il Barcellona quest’anno è stato stratosferico. E il Real lo sta inseguendo: certo – prosegue il capitano della nazionale – trasferimenti del genere fanno pensare, bisogna capire dove abbiamo sbagliato. Fermarsi a riflettere e ripartire. Investendo sui giovani, programmando, costruendo stadi». Perchè non è solo la cifra dell’affaire Ronaldo a spaventare, ma la fuga di campioni verso la Spagna: dopo Kakà, il portoghese e forse Ibrahimovic. «Il Real – prosegue Cannavaro – ha questa mentalità: cerca sempre i migliori. Quei soldi per un

Il centrocampista Figo Under 21. In vista degli Europei di categoria

Galliani: «In Spagna società favorite dal sistema fiscale»

«Felice della mia carriera Grazie al Club»

Lui rideva e non dico cosa mi ha risposto. E' tutto qua, spero lo capiate. Io ho calcolato che la differenza a favore del Milan se ci fosse il sistema spagnolo sarebbe di 42 milioni di euro. Con 42 milioni di euro di risorse in più cambierebbe la politica del Milan». Detto degli enormi vantaggi spagnoli, Galliani parla anche delle prossime mosse di mercato di un Milan. Per Dzeko i rossoneri sono disposti a fare un sacrificio. «Il mercato fa il valore, il Wolfsburg non ci ha fatto una richiesta perchè ha dichiarato incedibile il giocatore, lo sapevamo ed è legittimo - spiega Galliani – perchè ha altri due anni di contratto. Ritenteremo, è il nostro primo obiettivo senza dubbi, poi ne abbiamo un secondo e un terzo su cui andremo nel caso in cui non dovessimo arrivare a lui». Galliani esclude la pista Cassano. «Mai pensato a lui perchè noi stiamo cercando una prima punta. Ero stato un fautore del suo arrivo al Milan quando lasciò il Real, ma l’idea non passò nella nostra commisione interna e ora cerchiamo un centravanti». Tornando sul mercato Galliani esclude la partenza di Pirlo. «Tutti i big resteranno al Milan al 99,9%, uno solo, Pato, al 100%, è l’attaccante di 19 anni più forte del mondo». Galliani non punta sull'ipotesi terzo extracomunitario. «Credo difficile cambi qualcosa rispetto all’ultima stagione, i nostri due sono Thiago Silva ed eventualmente Dzeko». Non solo una punta, il Milan cerca anche un difensore. «Mexes? Vedremo, vedremo. Non è che posso dirvi tutto». Di sicuro c'è, spiega Galliani, che i tifosi possono stare tranquilli perchè avranno un Milan assolutissimamente competitivo. Per ogni giocatore che parte arriverà un sostituto adeguato».

MILANO - «L'arrivo di Mourinho mi ha dato la possibilità di chiudere la carriera ad alto livello? Nessuno firma un contratto in cui c'è scritto che devi essere titolare, però, nello spogliatoio tutti devono essere uguali. Sapevo che lui mi stimava e quindi potevo ricominciare da zero. Non è bello stare in un posto dove si sa già dall’inizio di essere messi in secondo piano, non fa parte del mio carattere restare in una società solo per guadagnare soldi». Lo ha detto il centrocampista portoghese Luis Figo. Il calciatore lusitano giudica il connazionale Mourinho come allenatore. «Ha lo stesso rapporto diretto con tutti, predilige il lavoro col pallone. Il suo curriculum dimostra il suo valore, ha vinto tutto e spero che possa fare un Inter ancora più forte. Ringrazio solo l’Inter per questi quattro anni ad alto livello. Per il resto, è una perdita di tempo pensare ad un rapporto che non avrà seguito a livello personale. Per me, quello con Mancini, è stato un rapporto professionale. L'affetto che ho trovato all’Inter è stato impressionante. Devo ringraziare tutti. Ho vissuto quattro anni tra i più belli della mia carriera. Queste sono le cose che mi restano dentro. Vorrei chiedere scusa per le occasioni in cui non sono riuscito a rendere al massimo livello».

MILANO - Dopo Kakà anche Cristiano Ronaldo. Real Madrid scatenato e Adriano Galliani non ha dubbi: per gli spagnoli è tutto più semplice. «Quella di Ronaldo è l’ennesima dimostrazione che il calcio spagnolo, grazie alla fiscalità, è diventato il primo in Europa. Io purtroppo mi sforzo di dirlo da tre anni ma nessuno raccoglie». Resta il fatto è che per il portoghese il Real dovrebbe sborsare 93 milioni, quasi 30 in meno rispetto a quelli versati al Milan per Kakà. «Non lo so se la quotazione di Ronaldo è troppo alta o bassa, non so cosa dire: noi abbiamo fatto la nostra operazione, gli altri facciano le loro. C'è qualcuno che compra – continua Galliani – e sono sempre di una sola nazione. «Noi siamo morti nei confronti della Spagna Continua Galliani -. Ma questa cosa continua ad essere contestata da tutti i media. Se un contratto di 10 milioni in Italia costa 20 e in Spagna 13 non c'è più concorrenza. E non è finita, in Italia si paga l’Irap sulla differenza tra il fatturato e i costi togliendo il costo del lavoro, che è un 4%. Voi saAdriano Galliani pete che sulla plusvalenza di Kakà si paga il 4% di Irap? Quindi non potete non chiedervi come mai una volta i giocatori arrivavano in Italia e adesso vanno tutti in Spagna. È stata la legge Aznar, ne ho parlato con lui al matrimonio di Briatore. Gli ho detto: “Complimenti presidente, lei ha fatto diventare il calcio spagnolo il più forte d’Europa”.

Dzeko il primo obiettivo E ricambi adeguati

giocatore non devono far vergognare, perchè il fatturato del club è enorme. Hanno un merchandising unico, solo per l’ingresso al museo e un giro di campo al Bernabeu incassano 6080 mila euro al giorno. Non mi sembra un mercato drogato, ma semplicemente il mercato. Doping amministrativo? Riparliamone quando sarò un dirigente». Da giocatore, ed ex merengue, ora Cannavaro fa un’altra riflessione: «Attenti, le stelle non bastano. Il Real comprerà cinque giocatori in tutto, la maggiorparte attaccanti: ma quello che devono ritrovare è la mentalità di squadra vincente». In ogni caso, l’Europa è sempre più un tabù per le italiane. «Negli ultimi anni è il Milan la squadra che ha vinto più Champions – la riflessione di Cannavaro. Utopia rivincerla quest’anno? Se Diego ce la facesse vincere, entrerebbe tra i grandi: ma piano, Kakà e Cristiano Ronaldo sono gli ultimi due palloni d’oro». Anche Daniele De Rossi pensa alla Spagna: «con le sue squadre e le sue città piene di interesse, e i suoi budget altissimi, molto superiori a quelli dei nostri club, Inter a parte». Eppure per De Rossi non è solo questione di soldi: «Gioco, continuità, livello generale: sono su un altro pianeta. L'esempio – conclude – è il Barcellona di quest’anno: con Guardiola ha avuto una certa mentalità appiccicata in testa, con tanti campioni ma senza il giocatore che corre e si sacrifica non vai da nessuna parte. Ci vuole organizzazione, poi se in più hai pure le stelle...». Lontane lontane, lì sul cielo dell’Italia.

Casiraghi ha problemi di “abbondanza” «La qualità del gruppo è alta» HELSINGOR (DANIMARCA) - Per Pierluigi Casiraghi solo “benedetti” problemi d’abbondanza. Gli azzurrini, dopo l'amichevole di martedì scorso contro la Danimarca, continuano la preparazione in vista degli Europei di categoria. Tutti a disposizione del ct, soddisfatto del momento di forma della sua squadra e della qualità del suo organico. «Ho 23 giocatori – dice Casiraghi – tutti sullo stesso livello e tutti in buone condizioni. Non ho ancora scelto la squadra e questo indica che la qualità del gruppo è alta». Tra i protagonisti di questa ambiziosa Nazionale Luca Cigarini, centrocampista dell’Atalanta, reduce da un ottimo campionato in nerazzurro. Lui è uno dei «fedelissimi» di Casiraghi che lo ha convocato già per l’Europeo

Calci di rigore

del 2007 dove però non è mai sceso in campo, subito dopo è stato promosso titolare ed è diventato uno dei pilastri dell’attuale biennio, partecipando anche alle Olimpiadi in Cina. Adesso l’Europeo in Svezia che vede l’Italia tra le favorite, Cigarini è tra quelli che non si nasconde. «Contro la Danimarca – spiega il centrocampista – abbiamo disputato un buon test, che ci è servito per capire che abbiamo raggiunto un buon livello fisico e mentale: abbiamo la giusta cattiveria e un stiamo molto bene dal punto di vista atletico. Abbiamo qualche difficoltà in fase di non possesso palla ma ognuno di noi deve stare con la testa concentrata per dare il suo contributo. È vero che manca un leader, ma ci sono giocatori che possono farci vincere l’Europeo».

di EMANUELE GIACOIA

uove idee per il calcio mercato. Lotito, presidente della Lazio, battendo lo sceicco del Doha - presidente del Al Sadd - ha riscattato il cartellino di Zarate che apparteneva agli arabi. Da non credere: se lo son giocati al calcio balilla! Non è stato così per il Milan, che ha venduto Kakà. Causa elezioni, Berlusconi aveva troppi impegni per far calcio balilla col presidente del Real Madrid. Si parla anche della cessione di Ibra, ma Moratti ha detto che non sa giocare al calcio balilla.

N

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40 Sport


Maglione conferma che il Melfi non è salvo: «Una cosa è il cuore, un’altra la ragione»

DALLA LEGA PRO

«Grazie sindaco, ma servono i fatti»

La Pistoiese non si iscrive

"RINGRAZIO IL Sindaco per l'impegno e l'interessamento, ma c'è bisogno di altro. Un conto è l'affetto ed il cuore, un altro è la ragione e la testa. Da imprenditore e dirigente devo agire secondo questi canoni ed a tutt'oggi nulla di concreto è stato prodotto. Resto sulle mie posizioni di dimissionario in attesa di conoscere sviluppi tangibili". Così Peppino Maglione all'indomani dell'incontro avuto con il primo cittadino Ernesto Navazio. A meno di dieci giorni dal termine indicato dallo stesso Sindaco, quello del 20 giugno, la situazione del Melfi è tutt'altro che sbrogliata. La parola crisi non è cancellata e l'iscrizione resta problematica. In parole povere occorrono soldi, non chiacchiere. Lo sponsor trovato da Navazio da solo non basta. Un concetto più

volte ribadito dallo stesso Maglione, che ha ribadito come negli anni, la società gialloverde sia sempre riuscita a trovare un investitore che legasse il proprio marchio a quello del club. Dunque il problema non è stato risolto, visto e considerato che lo stesso Navazio ha ribadito di non voler tralasciare il contributo proveniente dai due sponsor locali, Fin Power e Pasta Fresca, che l'anno scorso hanno investito nel calcio. Raggiungere quota 500.000 non è affatto semplice ed anche i 10 imprenditori che Navazio ha assicurato di avere, devono adesso mettere nero e bianco e quantizzare il loro impegno. Inoltre il gruppo dei cosiddetti soci storici tiene a ribadire un concetto estremamente importante: " Noi seguiamo Maglione in ogni suo passo - dichiara Pierpaolo Ca-

staldi ex direttore generale, anch'egli attualmente dimissionario - Noi siamo disponibili a fare la nostra parte, come sempre in passato, esclusivamente di fronte ad impegni concreti e seri. Chi dà per scontato il nostro apporto deve valutare attentamente quest'aspetto". Anche in questo caso pesano come macigni le esperienze negative del recente passato, dopo che alle chiacchiere non sono seguiti i fatti. Venerdì prossimo è previsto un nuovo incontro con un'altra azienda interregionale che secondo Navazio sarebbe pronto a contribuire attraverso la sponsorizzazione cartellonistica. Nel frattempo nel contesto della commissione apposita convocata dal gruppo socialista si è discusso delle modalità contributive dell'amministrazione e delle istitu-

Il presidente dimissionario del Melfi, Peppino Maglione

zioni e soprattutto di cambiare la convenzione, controproducente per il Melfi, relativa alla gestione dello stadio. Anche questa forma può servire

"LA SOCIETÀ A.C. Pistoiese s.p.a. non si iscriverà al prossimo campionato professionistico". Lo annuncia, in un comunicato, Massimiliano Braccialini, presidente del sodalizio retrocesso in Seconda divisione di Lega Pro dopo la sconfitta di domenica scorsa a Foligno nella gara di ritorno dei play out (all'andata la Pistoiese aveva vinto 2-1). Oltre ad annunciare che la squadra non sarà iscritta al campionato, Braccialini dichiara che "tutti i debiti saranno pagati secondo le leggi". E questa è un’ottima notizia in termini di ripescaggio per il Potenza, visto che i toscani potevano precedere il Potenza nella classifica dei ripescaggi in Prima Divisione.

ad alleviare una voce non di poco conto che in questi ultimi tre anni, ha pesato eccome nella gestione economica della società. Emilio Fidanzio

Biancolino annuncia (a torto): «Sono stato trattato male e denunciato»

«Potenza, impossibile» E’ caccia al centravanti: i nomi nuovi sono Polani e Castaldo SENZA troppi giri di parole: è un lusso per la categoria. Nonostante una stagione incolore a Castellammare di Stabia. Il “pitone” Raffaele Biancolino è il desiderio del Potenza. Meglio, del tecnico Capuano che sta tentando di ottenere una disponibilità di un attaccante capace di fare la differenza. Anche siti di matrice campana danno per compiuto un contatto con il centravanti napoletano che accetterebbe esclusivamente la Prima Divisione. Eppure, il diretto interessato, interpellato telefonicamente, ha “smontato” i sogni di gloria, dichiarandosi indisponibile al trasferimento. La ragione? Presto riferita, anche con schiettezza tipicamente napoletana: «A Potenza sono stato trattato male e sono stato anche denunciato dalla società. Quindi che io possa venire a giocare lì è proprio impossibile. Ora e mai». Colpo a sorpresa, non c’è che dire, anche perchè sembra venire fuori una verità che non era conosciuta, ossia una denuncia, che - al tirar delle somme - non è assolutamente corrispondente alla realtà dei fatti. Gli accadimenti riferiti da Biancolino risalgono alla partita Potenza-Juve Stabia del 22 marzo scorso, prima della quale si inscenò, nei pressi della porta di Soviero una rissa che coinvolse il pa-

Biancolino (col nr 9) durantye la rissa di Potenza-J. Stabia del 22 marzo scorso. Soviero è a terra

tron Postiglione e l’estremo difensore ospite, e alla quale partecipò anche Biancolino. «Sono dovuto tornare a Potenza perchè convocato dai carabinieri - ha riferito - perchè qualcuno mi ha denunciato. E poi sono stato pesantemente insultato e attaccato anche dai tifosi. Mi dispiace perchè Potenza è una piazza importante, ma non fa per me», ha ribadito. In realtà, dopo attente verifiche, abbiamo scoperto che Biancolino è stato convocato d’ufficio dalle forze dell’ordine e non perchè denunciato,

anche perchè, per adire le strade della giustizia ordinaria contro un altro tesserato, le società di calcio devono chiedere l’autorizzazione alla Lega. Circostanza, questa, che non si è mai verificata. Comprensibile, quindi, il malumore di Biancolino e il suo dispiacere, ma in quella circostanza, la società del Potenza non compì alcun atto contro il centravanti che oggi fa gola all’allenatore lucano. Era la tensione del momento, Biancolino era l’avversario di turno anche per la tifoseria rossoblù che, al contrario,

oggi sarebbe ben felice di poter esultare per i suoi gol. Fatto sta che un contatto diretto con il calciatore, il Potenza non lo ha ancora avuto se non attraverso Capuano, per il quale Biancolino ha parole di elogio: «Lo ringrazio apertamente perchè so che mi vuole lì, ma non è un’operazione fattibile». Adesso, quindi, servirà tutto il savoir fair di Capuano per ricompattare una frattura e per chiarire realmente come andarono le cose, perchè siamo certi che Biancolino è tra le prime scelte di Potenza. Nel frattempo, però, il Potenza è obbligato a guardarsi intorno, e fermo restando che si attende un cenno dal procuratore di Corona, Liberti, il nome nuovo che potrebbe spuntare sull’agenda di Capuano è quello di Enrico Polani del Cosenza, avversario del Potenza nell’anno della promozione in C1 con la maglia del Benevento. Ed a proposito della società sannita, in caso di promozione in B, potrebbe essere liberato un altro giocatore che fa gola a Capuano, ossia Luigi Castaldo. Insomma, il panorama degli attaccanti è denso, ma il Potenza sa benissimo di non poter sbagliare la mossa che fungerà anche (e soprattutto) da vetrina per la prossima campagna abbonamenti. Alfonso Pecoraro

In programma un incontro tra amministrazione, società e tifosi per delineare il futuro

Francavilla, solo domenica una schiarita FRANCAVILLA – Futuro incerto in casa Francavilla. Tutto sospeso, in attesa dell’incontro di domenica sera in programma alle ore 20, presso l’aula consiliare, tra la società, l’amministrazione e i cittadini. La speranza, è quella di trovare un accordo tra le parti, per cercare di arrivare ad una soluzione. Fino ad ora, tutto è sospeso alle ultime dichiarazioni sia della società rossoblu che dell’amministrazione, con quest’ultima, che l’ha fatto tramite un comunicato stampa. Ancora nessuna risoluzione del caso quindi. Nel frattempo, i giorni passano e la data per l’iscrizione al campionato si avvicina pericolosamente. Entro la fine del mese, si dovrà trovare una soluzione al caso, altrimenti l’iscrizione alla stagione 2009/10 non verrà fatta. Un vero peccato se tutto ciò dovesse andare a monte, perché si cancellerebbe tutto di un colpo, quanto di buono è

I tifosi del Francavilla

stato fatto in questi anni. La società con a capo l’ex presidente Franco Cupparo, ha l’intenzione di

proseguire questa battaglia, ricorrendo anche per vie legali, come sta facendo, cercando di arrivare ad una soluzione. Ricordiamo che l’anno scorso di questi tempi, c’era un problema che riguardava la gestione dello stadio “Nunzio Fittipaldi”, ma mai si era arrivati al punto di non iscrivere la squadra al campionato, oppure delle dimissioni del presidente. C’erano stati si degli accessi diverbi, ma nulla di più. Ora invece, la situazione è ben diversa e rischia davvero di cancellare la serie D, dalla cittadina in riva al Sinni. La speranza e che tutto questo non avvenga, perché se davvero la squadra non dovesse iscriversi al prossimo campionato, sarebbe un duro colpo a l’economia dell’intera aria, con ripercussioni anche sull’immagine stessa. Staremo a vedere come si evolverà la situazione. Claudio Sole

Si punta anche alle conferme

Matera, contatti già avviati

Cottet, uno dei possibili riconfermati del Matera

MATERA, novità in arrivo. Continua l’attività della società biancazzurra che sta lavorando per allestire la formazione per la prossima stagione e che non esclude buone nuove per la prossima settimana. Giusta e comprensibile è stata la decisione del presidente Perniola e company di contattare, insieme al nuovo tecnico, qualche giocatore dello scorso campionato. Qualcuno che ha lasciato un “buon ricordo” e che potrebbe essere utile anche nella prossima stagione; al tempo stesso, però, frenetico è il lavoro del direttore generale e dei dirigenti che stanno contattando nuovi ed importanti giocatori che potrebbero vestire la maglia del Matera. «Stiamo avendo tanti contatti sia con atleti che hanno giocato nella scorsa stagione che con volti nuovi che potrebbero fare al caso nostro - ha affermato il team manager, Bruno Loperfido. Di ufficiale non c’è ancora nulla anche perchè molto dipenderà dalle scelte del tecnico; inoltre, andrà anche affrontata la questione economica». Un lavoro a trecentosessanta gradi quello svolto in

questi giorni da parte della società biancazzurra che ha intenzione di allestire un team competitivo, una squadra grintosa e che abbia voglia di vincere. «Tutti i reparti andranno potenziati, non stiamo tralasciando niente - ha continuato Loperfido. Per questa ragione, stiamo visionando giocatori per tutti i ruoli sia under che senior. Abbiamo instaurato diversi contatti con atleti interessanti, proprio per avere diverse soluzioni possibili. Stiamo lavorando con attenzione per non commettere gli errori dello scorso campionato. Sicuramente, nel giro di una settimana potremo ufficializzare i primi arrivi che si tratti di conferme o di nuovi acquisti». Per quanto riguarda la preparazione pre-campionato, la società appare intenzionata ad un ritorno a Sassocorvaro dovesi è svolta la preparazione lo scorso anno. Spetterà ora al tecnico Giusto verificare gli impianti presenti al campo sportivo della cittadina marchigiana e, quindi, dare l’ultima parola. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

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Sport 41

Venerdì 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

Tredicesima Coppa Gaetano Scirea Stasera la grande chiusura

Inter-Samp, finale tricolore I nerazzurri vincono in rimonta sulla Juve con Bellitta e Said JUVENTUS INTER

A Laterza i doriani eliminano il Real Madrid dopo il 2-2 all’80’

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JUVENTUS: Di Salvia; Caputo, Garrone, Di Cernia, Canfora, Ferraro, Corticchia, Fundaga, Geografo, Margiotta, Di Silvestro/ Scolopis, Rottino, Ferrara, Cavallero, Ruggiero, Ceravolo, Tazzari. All. Guidoni INTER: Meioni, Coerente, Bianchetti, Romano, Bessa, Mella, Bellitta, Piscopo, De Sole, Said, Ducan/ Crescenti, Zita, Mazzoleni, Dilani, Candido, Loo. All. Tommasoni ARBITRO: Manicone di Matera (Parratta-Acito, Brindisi quarto uomo). RETI:10’pt Geografo (J) 2’st Bellitta, 6’ st Said, 42’ st De Sole NOTE: Spettatori circa 3000. IN FINALE CI VA l’Inter, che vince meritatamente dopo una gara in cui ha messo in risalto tutta la sua forza. Nonostante lo svantaggio iniziale, i ragazzi di Dilani, dilagano con una grande ripresa in cui segnano per tre volte e legittimano la qualificazione alla sfida con la Samp di questa sera Parterre delle grandi occasioni allo stadio De Bellis di Castellaneta. La gara è di quelle importanti. Roboante Inter-Juventus. Come dire un mini derby d’Italia in terra tarantina per festeggiare la tredicesima edizione della coppa Gaetano Scirea. Più forte l’Inter senza ombra di

Decidono i calci di rigore REAL MADRID SAMPDORIA

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REAL MADRID: Nacho Hernandez, Diego Llorente, Jav Noblejas, Mario Sotoca, Samaniego, Plaza, Diego Moreno, Castano, Sergio Martinez, Dario Hernandez, Oscar Novo. All. Luis Monfort. A disp.: Cristian, David Portuondo, Unai, Alex Jimenez, Bravo, Angel, Martin Mario. SAMPDORIA: Ciccarone, Zampano F., Peso, Spadotto, Pestarino, Rolando, Matranga, Zampano G., Pasqualicchio,

Formisano. All. Poggi. A disposizione: Oddo, Macrì, Eugeni, Monticone, Carvelli, Conedera, Beretta. RETI: 22’ pt Oscar Novo, 5' st e 30’ st Formisano, 31' st Bravo LA QUALIFICAZIONE alla finale di stasera, nella semifinale di Laterza si decide ai calci di rigore. Passa la Sampdoria dopo che gli 80 minuti regolamentari si erano conclusi sul 2-2. Spagnoli avanti con un pallonetto di Oscar Bravo, rimonta italiana con la doppietta di Formisano, ma Bravo rimetteva le cose a posto con il suo settimo gol del torneo.

L’Inter si gioca il Torneo Scirea contro la Sampdoria

dubbio, mentre la Juve scaltra e utilitaristica. Infatti, i bianconeri al 10’ capitalizzano un contropiede con Geografo, bravo a dettare il passaggio a Margotta ed a freddare Meioni. Poi solo Inter. Duncan è dappertutto. Solo un lampo della Juve, mentre l’Inter riesce a sbagliare davvero l’incredibile e quando i nerazzurri centrano lo specchio della porta c’è Di Salvia che rattoppa. Almeno cinque le occasioni da rete, ma la Juve tiene e si va al riposo con i bianconeri in vantaggio. Situazione ribaltata con l’uno-due di Bellitta e Said in 6’ in avvio di ripresa. Ed ancora Inter in attacco, con tante occasioni fallite e anche il terzo sigillo di De Sole.

Si intrecciano gli eventi: allo “Scirea” la chiusura del celebre Giro dei Due Sassi

Di corsa dalla strada allo stadio E' TUTTO pronto a Matera per la ormai famosissimamanifestazione agonistica “Giro dei Due Sassi”, organizzato dalla Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera. La kermesse internazionale di corsa su strada è giunta alla sua venticinquesima edizione ed è entrata ormai nel novero degli eventi che contraddistinguono l’estate lucana. Il ritrovo dei concorrenti, degli addetti ai lavori e dei giurati è fissato alle ore 18 in

1ª GIORNATA

2ª GIORNATA

3ª GIORNATA

4ª GIORNATA

XIII EDIZIONE INTERNAZIONALE COPPA G. SCIREA

5ª GIORNATA

FINALE

via Sicilia, presso lo Stadio Comunale XXI SettembreFranco Salerno. La gara si snoderà su un percorso di 8500 km e lo spettacolo sarà assicurato vista la presenza dei migliori specialisti nazionali e internazionali. La partenza è fissata per le 19:20 dal momento che la parte finale si terrà allo stadio, prima della finale del torneo Scirea. Gli atleti accreditati al successo finale sono i kenyani Serem Philemon Kipketer, Zakayo Kipsang, Nashion Kipbgetich, Josphat Koech, l'algerino Filali Tayeb, i marocchini Makhloufi Nourredine, Zaid Issam, il tunisino Mehouachi Ramzi. Il solito potere nero della corsa che ormai è da anni appannaggio dei concorrenti africani, diventati i beniamini degli spettatori materani. Tra gli italiani da segnalare la presenza di Donato Becce, Vincenzo Trentadue e Francesco Minerva. Una start-list di tutto rispetto, quella presente nella Città dei Sassi, allestita con enormi sacrifici dagli organizzatori della Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera. Gli appassionati di atletica leggera potranno ammirare i volti noti della corsa su strada. A dare maggiore fascino all'evento il passaggio nella suggestiva cornice dei rioni Sassi di Matera, patrimonio dell'Unesco. Saranno presenti allo start anche gli atleti amatori a dimostrazione dell'interesse per la manifestazione, provenienti dalla Basilicata e dalle regioni limitrofe. Il prologo dell'evento sarà costituito dallo svolgimento, previsto per le 18:45 della prova riservata al settore giovanile, esordienti, ragazzi, cadetti. Al vincitore verrà assegnato il trofeo intitolato alla memoria di Vito Perniola, giovane tragicamente scomparso nel crollo della palazzina di Borgo Picciano di Matera. Il traguardo, come dicevamo, per tutti gli atleti è fissato all'interno dello stadio XXI Settembre di Matera, pochi minuti prima del fischio d'inizio della finalissima del trofeo di calcio giovanile. La premiazione avverrà tra il primo e secondo tempo della partita. Saranno presenti autorità sportive, politiche ed economiche di Matera e della regione Basilicata. sport@luedi.it

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42 Sport


Golden Cup

Rotunda Maris in vantaggio con Santarcangelo. Pari giusto con un tempo a testa

Stigliano, l’urlo di Lella Nel recupero la squadra di Soldo centra la fase finale dei play off STIGLIANO ROTUNDA M.

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STIGLIANO: Cafarella, Ciancia, Bruno, Perrone (Barbaro), Lovecchio, Orlando, Dimase (Angerame), Campanale, Lattanzio, Gariuolo (Lella), Virelli (Fortuna). A disp., Barisano, , , Marchese. All. Soldo ROTUNDA MARIS: Canitano, Lobreglio, Buongiorno, latronico, Lapergola, Patera, Demininno, Marta, Demichele, Palagiano (Lateana), Santarcangelo. A disp. Lillo,., Laguardia. All. Rinaldi ARBITRO: Pascaretta. di Moliterno RETI : al 79' Santarcangelo, 92' Lella. STIGLIANO - Pareggio con brivido. Mister Soldo e i suoi ragazzi nei minuti di recupero riescono ad agguantare uno dei due risultatiutili a loro disposi-

zione. La giornata molto calda, vede di fronte le squadre più motivate e più attrezzate per vincere questa fase dei paly-off, per poi confrontarsi con le vincenti degli altri gironi. Ai padroni di casa può bastare anche il pareggio oltre alla vittoria, in caso di sconfitta invece bisogna ricorrere ad una gara di spareggio. Le due squadre si conoscono bene, consapevoli entrambi del valore degli avversari. Si comincia in maniera prudente, c'è il timore di sbagliare l'approccio alla gara, si è molto attenti alla fase difensiva, una lunga fase di studio dove non si segnalano azioni degne di nota, giocando con concentrazione e determinazione, è una partita psicologicamente tesa e contratta. Tuttavia, il Rotunda Maris forte di una maggiore esperienza gioca meglio, forse perché costretto ad ottenere la vittoria. I ragazzi dello Stigliano sono

Una formazione dello Stigliano

molto giovani, è si dimostrano timorosi e tesi per l'importante posta in palio, sbagliano nei fraseggi, non destano una buon'impressione. Il gioco ristagna prevalentemente a centrocampo, le azioni pericolose giungono dai calci da fermo, al 27' gli ospiti colpiscono la traversa con

Palagano, scuotendo i padroni di casa che con Gariuolo, impensieriscono Canitano che si esibisce con un volo per evita la rete. Poi è la volta di Cafarella a volare e deviare un calcio piazzato, ben eseguito da Santarcangelo, poi arriva la fine del primo tempo con gli ospiti che hanno gioca-

to meglio dello Stigliano.. La ripresa. comincia con i padroni di casa più determinati e vogliosi, al 58' su calcio d'angolo, Orlando schiaccia bene di testa, ma il portiere ospite salva d'istinto. Il Rotunda Maris ha un periodo d'appannamento, forse si cominciano a sentire i primi sintomi di stanchezza, dato anche il gran caldo. In questa fase lo Stigliano ne approfitta creando più di qualche occasione da rete, che non vengono concretizzate, sia per errori degli attaccanti che per la bravura del portiere ospite. Dopo il breve periodo di stasi, durato circa 25 minuti, gli ospiti riprendono a giocare cominciando ad essere di nuovo pericolosi, realizzando al minuto 78' la rete con il solito Santarcangelo, che in una situazione di precario equilibrio fisico riesce a calciare una palla con traiettoria a parabola, che mette fuori causa il

portiere Cafarella. L'entusiasmo degli ospiti sale al settimo cielo, , i giochi sembrano fatti, quando manacano 11 minuti alla fine. Lo Stigliano accusa il colpo, c'e uno scoramento generale, la squadra sembra in trans, per risollevarsi non rimane che tirare fuori l'orgoglio per recuperare, anche se non sarà facile. Si arriva al 90' con l'arbitro che concede 4 minuti di recupero, al 2' minuto, il subentrato Lella, fa un gol tanto bello quanto importante con la gioia di tutti gli Stiglianesi, la disperazione degli ospiti i quali vedono svanire il sogno del passaggio del turno. Con un'ottima prestazione offerta da tutte e due le squadre, ne è venuto fuori un pareggio sostanzialmente giusto, meglio gli ospiti nella prima parte della gara, nella ripresa meglio i locali. vi.bo.

Poule Vincenti

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Sport 43

Venerdì 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

Vitarelli e Telesca rispondono al gol di Calvello e per il Francavilla è disco rosso

La spunta il Giarrossa Lo spareggio per la Poule vincenti si è giocato a Villa d’Agri

Una formazione dello Sporting Francavilla ed a fianco il Giarrossa

GIARROSSA 2 S.FRANCAVILLA 1 GIARROSSA: Paggi, Pezzera, Berterame, Tammone, Palese, N. Pagano 66', N. Pagano 65', Azzolino (2' st Eboli), Telesca (32' st Giuzio), Mecca (9' st Balsamo al 47' st Santangelo), Calvello (38' st Bernabei). A disp.: Valluzzi, D'Andrea. Allenatore: Valluzzi. SPORTING FRANCAVILLA: L. Ciancio, D. Ciancio, Bartolomeo, Rondinelli (1' st Di Nubila), Ponzio, Marcelli, Carlomagno, Strazza, Marino, Vitarelli, Di Sario. Allenatore: Amatucci. ARBITRO: Abbate di Potenza. RETI: 8' pt Vitarelli, 25' pt Calvello, 37' pt Telesca. NOTE: Presente sugli spalti il Rappresentante delle Delegazione Provinciale di Potenza Gino Polino. Ammoniti: D. Ciancio, Marino, Carlomagno (SP). Recupero: pt 0'; st 3'. VILLA D'AGRI - Va al Giarrossa lo spareggio per decretare la vincitrice della poule vincenti dei rispettivi gironi di Terza Categoria. Sul neutro di Villa d'Agri, designato soltanto il giorno prima, per l'improvvisa indisponibilità dell'impianto di gioco di Marsico Nuovo, la squadra del capoluogo di regione ha battuto lo Sporting Francavilla con lo stesso punteggio ottenuto tre settimane fa in casa dei sinnici nel girone tra le compagini vincenti i propri campionati. La vittoria ha premiato la squadra che si è mostrata più forte e più intraprendente, anche se non sono mancate le lamentele nel dopo partita dei giocatori dello Sporting Francavilla che ne hanno detto di cotte e di crude sull'operato arbitrale e su quello federale smettendola dopo una buona mezz'ora di tensione. Il Giarrossa nonostante avesse una squadra piena di over 35 se non quasi 40 ha potuto beneficiare dei cinque cambi a disposizione e ha portato a casa il risultato ed è riuscita ad approfittare della stanchezza dei giocatori avversari arrivati alla gara con soli undici giocatori ed una riserva. La sfida si è decisa tutta nel primo tempo dove gli errori di precisione e concretezza sono stati davvero pochi. Invece nella ripresa è avvenuto tutto il contrario con l'undici di Amatucci che ha cercato di raddrizzare l'incontro senza riuscirci per le occasioni sbagliate dai suoi terminali offensivi. Restando a parla-

Il gol di Dolce illude il Progetto Tito Poi il Pietrapertosa rimonta e dilaga PIETRAPERTOSA ASD PROGETTO TITO

PIETRAPERTOSA - Padula, Giannotta F., Passarella, Romualdi, Vernucci (Zambrano 45'), Scieuzo,Calvello A., Vigna A., Mazza (Santomassimo 45'), Canosa, Calvello E:, A disp. Stasi. Dir.: Iula. Allenatore: Giannotta. Ass. Arbitro: Nigro. ASD PROGETTO TITO : Ammeti, Laurino A., Passavanti R., Passavanti C., Laurino R., Passavanti A., Carlucci, Aveta, Dolce, Carcassa.. Ass. Arbitro: Pizzichillo, MARCATORI : 67' Dolce, 75' Romualdi, 80' Canosa, 90' Vigna A. ARBITRO: Pistritu Dragas di Potenza NOTE: Espulsi al 77' Passavanti A., 82' Aveta

re sui sinnici sono stati proprio loro a passare per primi con Vitarelli dopo otto minuti. Il numero dieci giallorosso dopo aver scambiato la palla con Marino ha infilato la palla con un deciso rasoterra sul palo opposto difeso da Paggi. Il Giarrossa colpito a freddo non vuol perdere l'incontro e sa che può benissimo farcela a raggiungere i francavillesi sul pari. Ciò accade infatti al 25'. Sugli sviluppi di calcio d'angolo, Calvello si libera del diretto marcatore e con

POGGIO3GALLI 2 ACSIPZ 6 POGGIO TRE GALLI . Pantone, Santangelo, Fatigante, Bubbico, Cammarota ( Pace), Caggiano (Bochicchio), Pirozzi, Colucci, Tucci, Maglia E., Pelosi. All. Maglia Valerio ACSI PZ: Belmonte, Russillo, Vignola ( Marsicano), Clementi, Notargiacomo, Campochiaro, Senatore, maltempo, Vernotico, Pastore, Bloise. RETI 2 Senatore, Vernotico, Maltempo, 2 Marsicano, Tucci, Bubbico su rig.

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PIETRAPERTOSA - Ancora una vittoria per la squadra del presidente Iula. Partita agevolata, dalla squadra di mister Aieta, che si presenta con soli dieci uomini. Con i play off conquistati con un turno d'anticipo, il Pietrapertosa ha comunque dimostrato di essere un ottima compagine, non regalando niente a nessuno, avendo in squadra ragazzi ambiziosi. L'inizio è all'insegna del predominio in campo per il Pietrapertosa, già al 10' azione sulla fascia destra del capitano Calvello A., che crossa per il suo omonimo Calvello E., pronto al tiro che viene deviato in angolo. Al 13' su un calcio d'angolo battuto da Canosa, un colpo di testa di Scieuzo, che sfortunatamente esce di poco fuori. Il Tito prova una reazione al 20'minuto, con passaggio smarcante di Laurino A. per Passavanti C., ma il tiro va fuori senza impensierire il portiere Padula. Il Pietrapertosa è inarrestabile e continua ad attaccare con Mazza e Vigna A., ma il portiere Ammeti si dimostra all'altezza del ruolo che ricopre, parando l'impossibile. Al 30' bell'azione di Giannotta F. che filtra la

L’Acsi Potenza sul velluto col Poggio 3 Galli

palla per il capitano che a sua volta passa a Canosa, ma il bolide non trova la porta. Le squadre rientrano negli spogliatoi sullo 0 a 0, con malcontento del presidente Iula che striglia i suoi 11 colpevoli di non riuscire a concretizzare le azioni create. Nel secondo tempo, vengono effettuati due cambi nelle fila del Pietrapertosa, Zambrano al posto di Vernucci e Santomassimo per Mazza. I cambi danno più freschezza e velocità nella manovra della squadra, che riesce a rendersi pericolosa, con un assist di Passarella per Romualdi ma il tiro va di poco fuori. Immediato è il contropiede del Tito, che al 67' passa in vantaggio con il numero 9 Dolce. E' il classico caso della regola che dice, gol sbagliato, gol subito. Al 75' su fallo di mano in area di Aveta, l'arbitro decreta il calcio di rigore, Romualdi dal dischetto riporta il Pietrapertosa su punteggio di 1 a 1. Il Tito già rimaneggiato perde un altro uomo, al 77' Passavanti A. viene espulso per fallo seguito dalle proteste. La superiorità del Pietrapertosa è evidente, infatti all' 80' su passaggio di Santo-

un sinistro di precisione chirurgica mette la palla sotto l'incrocio dei pali. La squadra di Valluzzi non si accontenta del pareggio e al 37' ribalta il punteggio con Telesca. La punta potentina sfodera un gran destro dal limite dell'area che si insacca all'angolino sinistro difeso da L. Ciancio. Nella ripresa lo Sporting Francavilla cerca di fare la partita e di riprendere in mano le redini del gioco ma il risultato del primo tempo non cambierà per tutto il resto della gara. I

massimo, Canosa segna il secondo gol. Non è ancora finita, al minuto 82', il Tito reagisce con una bellissima punizione da fuori area calciata da Aveta che segna, ma l'arbitro annulla poiché era indiretta. Il giocatore protesta vivacemente prendendosi l'espulsione dall'arbitro Pistritu .Vista la netta superiorità numerica, il Pietrapertosa, non vuole infierire, sulla squadra ospite già demoralizzata per l'inferiorità, contenendo i propri attacchi verso la porta avversaria. Questo non impedisce a Vigna A. di mettere la sua firma nel match siglando il 3 a 1 con gol al 90' su passaggio dell'eccellente Calvello A. sempre presente nelle azioni decisive. Da segnalare l'ottima prestazione di Canosa, rientrato in campionato, dopo essersi ripreso da un infortunio al ginocchio. I complimenti vanno anche al Tito che ha onorato l'ultima partita dei play off presentandosi pur con un uomo in meno, con il risultato che non avrebbe influito sulla classifica, grande segno di sportività per i titesi. vi.bo

giallorossi al 15' tentano di impattare la sfida con Marino che si vede opporre da un ottimo Paggi la propria conclusione in angolo. Passa un quarto d'ora e Marino è ancora una volta protagonista quando su cross di L. Ciancio (passato nelle ripresa da portiere a giocatore) colpisce di testa a lato. Al 33' Abbate non ritiene volontario un clamoroso calcio di rigore visto da tutti da parte di N. Pagano 66' che ha intercettato con le mani un passaggio dalla corsia man-

cina di L. Ciancio. Al 47' i sinnici tentano l'assalto finale con Strazza che dalla distanza costringe Paggi ad una bella parata. Si conclude con la rabbia finale dello Sporting Francavilla che ha accusato la Lega di aver mandato un arbitro della sezione di Potenza quando c'era una squadra dello stesso luogo in campo e con la gioia del Giarrossa che con il successo di domenica spazza via tutte le polemiche dette e fatte nel post partita. Biagio Bianculli

POTENZA - Il Poggio perde subendo un 2 a 6 che sa più di punteggio tennistico. Ultima gara del girone e le squadre si presentano in campo senza nessun tatticcismo, classica gara di fine stagione. Le due formazioni scese in campo non possono chiedere niente più dalla loro classifica e tantomeno dalla gara visto che il girone ha già la sua vincente. Allora perché non fare una gara per il puro divertimento? Ma a quanto dice il punteggio a divertirsi è stata l'Acsi che per ben sei volte ha violato la porta difesa da Pantone, la difesa era davvero in vacanza tranne per il combattivo Santangelo che spesso rimprovera i suoi compagni per cercare un impegno maggiore. Ma gli ospiti una volta aperte le danze con la rete di Senatore, non conoscono sosta e giù con le reti di Vernotico, Maltempo ancora Senatore che sigla la sua personale doppietta insieme al compagno di squadra Marsicano. Il Poggio tre Galli, riesce parzialmente ad addolcire il punteggio e la sconfitta, con le due reti segnate, la prima da Tucci, lanciato in contropiede, che con un pallonetto, supera il portiere in uscita. La seconda rete viene siglata da Bubbico, che usifruisce di un calci di rigore, concesso per un fallo in mischia, su azione di calcio d'angolo. Il tiro è impeccabile ed imparabile, indirizzato sotto la traversa, dove il bravo Belmonte non può arrivarci.Finisce l'ultima gara del girone dove vede passare il turno la squadra del Pietrapertosa, le due squadre di Potenza potranno andare in vacanza e pensare ai prossimi correttivi da fare per il prossimo anno cercando di puntare a qualcosa in più. Vincenzo Bochicchio

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44 Sport


Volley B2 Uomini Il sogno di promozione si infrange. Tante attenuanti

Medical, che peccato Il dg Barra: «E’ stata comunque una grandissima stagione» PECCATO. Cosa dire di più o di diverso per commentare e cercare di spiegare la fine di un sogno. Quello che la Medical Center ha cullato per un'intera stagione, e che l'altra sera ad Anagni è arrivato al capolinea. Il rammarico per la B1 che se n'è andata non può che amplificarsi ripensando alla grandissima gara giocata in terra frusinate da Zuccaro e compagni, che hanno evidentemente dimostrato di avere tutte le carte in regola per mettere sotto un avversario sì forte, ma non così stellare come era apparso in gara-uno. E che però, come si poteva temere, sfruttando al massimo (e al limite della lealtà sportiva) il fattore campo è riuscito nell'impresa di rimontare due set di svantaggio. E finire - in un tie-break che pure la Virtus aveva condotto fino al 7-4 - per affossare ogni speranza dei rossoblù di Draganov di rimettere in ballo il discorso promozione. «I ragazzi ci hanno messo davvero tutto quello che avevano in cor-

po: cuore, orgoglio, convinzione», dice a freddo, sbollita nei limiti del possibile la delusione, Gennaro Barra.« Purtroppo non è bastato per tornare al PalaPergola a giocarsi la B1, ma ci sentiamo di ringraziare mille volte il gruppo, nessuno escluso, per quello che ha dato. E per un finale

di stagione durissimo dal punto di vista fisico e nervoso, ma nel quale la squadra non ha lesinato la benché minima energia per raggiungere l'obiettivo sperato». «L'Anagni - prosegue il direttore generale virtussino -, al di là di qualche riprovevole comportamento

di cui si è reso protagonista (insieme con i propri “tifosi”, e con la collaborazione di una coppia arbitrale a dir poco accondiscendente) nel palazzetto di casa, ha dimostrato di meritarsi il salto di categoria. Nel complesso va reso il giusto merito al complesso laziale, ma ciò non toglie che mercoledì se-

ra la Medical Center, con un successo, avrebbe raccolto il giusto premio per la straordinaria prestazione che ha saputo mettere sul parquet. Per due set si è vista una sola squadra in campo, e se nel terzo le cose fossero andate avanti in maniera lineare probabilmente la vittoria non ci sa-

Volley B1 Donne La Pm riparte dal tecnico: «Iniziamo un nuovo ciclo»

Ufficiale: Gagliardi resta a Potenza COME ANTICIPATO dal nostro giornale, anche nella stagione 09/10 di serie B1 al timone della Polizia Municipale Volley ci sarà Nino Gagliardi. È di ieri l'ufficialità dell'accordo raggiunto tra il diesse Michele Calia e l'allenatore barese, classe 1979. Una riconferma voluta da tutto lo staff dirigenziale, dimostrazione della fiducia nei confronti di Gagliardi, nonostante un'annata non esaltante. Puntellato il primo tassello, si lavorerà su una rosa ampia di nomi da cui pescare per dare corpo al sestetto rossoblù. Ecco le prime parole di Gagliardi da

riconfermato coach della PM: «Mi sono trovato bene a Potenza, una piazza importante con una dirigenza seria e competente. Rimango con grande entusiasmo, malgrado si sia chiuso un ciclo, perché ho apprezzato la grande fiducia, nei miei confronti». A proposito di possibili conferme il tecnico biancorosso è cauto: «Se ce ne fossero volentieri ne parlerei. Allo stato attuale stiamo vagliando alcune ipotesi ma nulla è deciso, per cui dovremo riparlarne tra qualche tempo». «E' fisiologico - continua Gagliardi -, dopo anni di

Pallanuoto Under 15 Ko interno con il Cosenza

soddisfazioni, pensare ad una nuova fase. Quest'anno sarà necessario allestire una squadra con nuovi stimoli. Ci vorrà un mix di giovani ed atlete di esperienza. Molto dipenderà da cosa ci offre un mercato che inevitabilmente risentirà della crisi economica. Dovremo essere bravi a pescare bene. Da parte mia ci metterò sempre la massima professionalità: quella che, ritengo, abbia sempre caratterizzato il mio lavoro, anche quando le cose non sono andate nel verso giusto». l.c.

rebbe sfuggita». Il riferimento è a un fallo di formazione (apparso inesistente) fischiato dal secondo arbitro nelle fasi calde di quella terza frazione, a cui faceva seguito un giallo a coach Draganov che aggiungeva al danno la beffa. Con la perdita di due punti che a conti fatti - visto che il parziale si chiudeva sul 30-28 per la squadra di casa - risultavano fondamentali per il prosieguo del match. «Al di là degli episodi, resta comunque il fatto che la partita l'avremmo dovuta e potuta chiudere noi», ammette Barra. «Anche al quinto, quando a frenarci, come ci è successo dopo aver acquisito il vantaggio di due set, è forse arrivata, troppo forte, la paura di vincere. L'esperienza di una finale play-off era del tutto nuova per i ragazzi, il che può averli in parte condizionati. Ma resta, e non si potrà in alcun modo cancellare, la grandissima annata di questa Medical Center». Luca Carlone

Nuoto Bene Pizzolla, Lapolla e Vena

Tritone, una sconfitta AAA Matera, ottimo sesto senza drammi al memorial Lorusso SCONFITTA casalinga per il Tritone Potenza nella gara di spareggio del campionato under 15 maschile di pallanuoto. La formazione potentina ha perso in casa, alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale contro il Cosenza per 15 a 5. La gara è stata condotta con autorità dai cosentini che hanno imposto al match ritmi intensi che i giovani atleti di Giorgio Pappalardo non hanno saputo reggere. La formazione potentina, ha cercato di sopperire alla migliore organizzazione tattica e tecnica dei calabresi con la determinazione dei giorni migliori e la consueta grinta ma la maggiore consistenza dei cosentini ha sbarrato la strada alla compagine di Giorgio Pappalardo. Il Cosenza ha potuto allungare agevolmente, favorito anche dalla maggiore esperienza dei ragazzi calabresi. Il team di Giorgio Pappalardo ha cercato

Il tecnico del Tritone Potenza, Giorgio Pappalardo

di opporre una certa resistenza. Il risultato raggiunto, comunque è positivo, vista la politica di valorizzazione dei giovani talenti di Pappalardo che resta il principale obiettivo della stagione. Per il Tritone Potenza sono andati a segno Triano con tre reti, Di Tommaso e D'Alessandro con una marcatura. La

stagione dell'under 15 del Tritone è da considerarsi comunque positiva. Anche il tecnico Giorgio Pappalardo ha espresso la sua soddisfazione per il raggiungimento dell'obiettivo riguardante lo spareggio contro i calabresi, giunto al termine di un campionato duro e massacrante. f.menonna@luedi.it

SESTO posto assoluto per l'Asd Atleti Amatori Matera nel Secondo Memorial di nuoto “Michele Lorusso”, svoltosi a Bari nello scorso fine settimana. Ben 22 le società presenti alla piscina olimpionica coperta del capoluogo pugliese, dove si sono sfidati 374 atleti in ben 1212 gare e trenta staffette. Davvero numeri importati per una manifestazione che richiama una sempre maggiore attenzione e sempre più talenti del nuoto giovanile. L'Asd Atleti Amatori, unica rappresentate lucana alla manifestazione barese ha portato alla manifestazione 15 suoi atleti, che si sono tutti ben comportati, tra medaglie, piazzamenti e nuovi record fatti registrare. Il Memorial è stato vinto, per il secondo anno consecutivo dal Cus Basi, società ospitante. A distanza di soli tre giorni dall'ultimo impegno, il Meeting di Cosenza disputatosi lo scorso week-end, gli atleti materani si sono rituffati in piscina ben motivati e

Atletica Il podista ferrandinese in auge al Nord

Schiavone, gare lombarde GIOVANNI SCHIAVONE porta i colori dell'Asd Podistica Ferrandina in giro per la Lombardia. L'atleta lucano, residente attualmente in provincia di Lecco, nell'ultima domenica ha partecipato alla Terza Maratonina di Cantù, nella Brianza Occidentale. L'atleta, come promesso ad inizio stagione, ha partecipato a diverse gare sul territorio lombardo, passando da Lecco a Milano, per passare da Monza ed arrivare all'ultima gara dello scorso fine settimana a Cantù, dando buona visibilità al team aragonese a livello nazionale. Inoltre, l'atleta lucano si è anche ben distinto, chiudendo la sua gara al 119esimo posto su oltre 600 partecipanti. La mezza maratona lombarda, per di più, è stata caratterizzata da un percorso difficile ed intenso, fatto di diverse salite impegnative e discese altrettanto difficili. In una mezza maratona tecnicamente molto particolare,

vinta da Ngey Kibet Eligy in 1 ora 5'34”, l'atleta lucano ha chiuso la sua gara in 1 ora 27'17”, riuscendo anche a recuperare alcune posizioni nel finale. Infatti, sul duro percorso di Cantù il runner della Podistica Ferrandina ha affrontato la gara con molta attenzione e intelligenza, senza mai affaticarsi sino a giungere all'ultimo chilometro, caratterizzato dall'ennesima salita, dove ha potuto fare la differenza e superare, come detto in precedenza, un gruppetto di atleti che non hanno resistito alla sua volata, impostata e conclusa in grande stile. Inserendo anche la gara di Cantù, dall'inizio dell'anno ad oggi la società Asd Podistica Ferrandina ha disputato ben 27 gare ufficiali. Infine, la società aragonese comunica che oggi è in programma la 25esima edizione del Giro dei 2 Sassi, e tutti i propri podisti sono chiamati alla partecipazione. La gara, che la Poli-

Francesco Schiavone

sportiva Rocco Scotellaro organizza a Matera in collaborazione con il Comitato Regionale Fidal di Basilicata, in questa edizione si concluderà all'interno dello Stadio XXI Settembre “Franco Salerno”, in occasione delle gare conclusive del Torneo “Gaetano Scirea”, manifestazione internazionale di calcio giovanile, una vetrina allettante per chiunque voglia prendere parte alla gara. Francesco Calia

Un momento delle gare

con uno stato di forma molto buono. Le migliori prestazioni da segnalare arrivano da Ivano Pizzolla, quattro volte sul gradino più alto del podio nei 50m rana (con il tempo di 30”31), nei 100m rana (1'05”55) e 200m rana (2'22”19) e nei 200m misti (2'10”15), battendo in tutti i casi il record della manifestazione. Ma, anche Giovanni Lapolla ha dimostrato di essere in ottima condizione vincendo nei 50m dorso (28”83, con record della manifestazione), nei 100m stile libero (53”73) e nei 100m dorso (1'01”48). Hanno fatto la differenza anche due giovanissime, Marta Pizzolla e Mimma Vena. La prima vince ed ottiene il tempo record nei 200m dorso (2'37”78), ma migliora anche i propri personali nelle distanze dei 100m dorso (1'14”46) e 200m misti (2'42”22); mentre la seconda migliora nelle due gare disputate dei 100m rana (1'27”41) e dei 200m rana (3'04”94). Le due atlete sembrano pronto e cariche per affrontare quello che sarà il loro impegno clou della stagione, i Campionati Nazionali Esordienti “A” a Squadre Regionali, che si svolgeranno a Molveno, in provincia di Trento, il 27 ed il 28 giugno. Infine, bronzo per Piero Zito nei 50m stile libero. Tutti gli altri hanno solamente sfiorato le medaglie, ma hanno contribuito in maniera fruttuosa all'ottenimento del sesto posto assoluto della società ma-

terana sulle 22 presenti a Bari. Infatti, Eustachio Maragno, Giuseppe Ruscigno, Annagrazia Fiore, Arturo Lamacchia e Vincenzo Madio hanno ottenuto punti preziosi per la classifica generale. Avvincente ed emozionante è stata l'ultima parte della giornata, quella dedicata alle staffette. Nella 4x100 mista, i ragazzi del tecnico Nunzio Vivilecchia hanno ottenuto un ottimo secondo posto nel settore maschile grazie a alle prove dei già citati Pizzolla e Lapolla oltre che di Vincenzo Mirgaldi e Francesco Martoccia. Soddisfazioni anche dal settore femminile, dove nonostante il quarto posto, Pizzolla, Antonella Fratusco e le sorelle Irene e Chiara Debernardis, col tempo di 4'53”80 hanno stabilito il nuovo primato regionale nelle categorie categorie Juniores, Cadetti e Assoluti in un solo colpo. Grande soddisfazione nell'Asd Atleti Amatori Matera al termine della manifestazione. “Questi risultati -ha spiegato Antonio Pietracito, presidente del sodalizio materano- ripagano degli sforzi che i ragazzi e tutta la società compiono giorno dopo giorno, nonostante gli impegni che si susseguono a ritmo serrato”. Infatti, già da domenica 14 giugno a Potenza si ritornerà in piscina per il Campionato Regionale Estivo di Categoria, dove si preannuncia una bella battaglia sportiva tra le varie realtà lucane. Francesco Calia

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Venerdì 12 giugno 2009

Basket B Dilettanti Alla Cestistica serve uno sponsor per programmare

Bernalda cerca partner Gallotta: «Momento difficile, ma vogliamo salvare il titolo» Basket donne

Basilia giorni in standby LA BASILIA Potenza vive un momento di riflessione in vista del prossimo campionato femminile di serie B/1. La compagine societaria guidata da Marina Pecoriello e Niccolò Martellotta attraversa un periodo particolarmente delicato, viste le dinamiche economiche e la crisi del sistema imprenditoriale che sta caratterizzando gli ultimi tempi. In seno alla società potentina comunque tutte le componenti sono al lavoro per garantire anche nella prossima stagione un futuro degno di tale nome. La società biancoceleste nelle prossime giornate tornerà a riunirsi intorno ad un tavolo per verificare le condizioni economiche e i programmi relativi al torneo di serie B/1 femminile. Al momento, dopo il cambio di testimone alla guida della società con Marina Pecoriello che ha sostituito Niccolò Martellotta, passato al ruolo di presidente onorario, si registra l'ingresso di Roberto Muliere, ex dirigente del Team Basket 2000 Potenza, ai tempi della presidenza di Valentino Blasone. Muliere vanta anni di militanza nelle società agonistiche potentine e potrebbe dare ulteriore linfa e consistenza ai programmi della Basilia Potenza. Roberto Muliere è, insieme ad Adelfio Liviani, il volto nuovo del sodalizio biancoceleste. Restano da sciogliere due nodi, il primo di ordine economico, legato alla conferma sulle casacche biancocelesti della Codra, e il secondo riguardante le giocatrici. Se la questione sponsor sarà affrontata nel corso delle prossime settimane, diverso appare il discorso relativo alla conferma delle giocatrici, alle prese con i primi movimenti di mercato e le prime richieste. La società ha tutto l'interesse a confermare le migliori espressioni dell'organico che ha giocato il torneo di serie B/1 nella passata stagione. Inoltre, i confermati tecnici Marilia Sanza e Roberto Sanza saranno chiamati a valorizzare le giovani leve del vivaio biancoceleste come nei programmi della società biancoceleste. Piccole, ma significative novità in casa Basilia Potenza, in un periodo particolarmente importante per la società del capoluogo che ha tutta l'intenzione di rendere fruibili i programmi in vista della prossima stagione agonistica di terza serie femminile. Nel corso delle prossime settimane potrebbero emergere novità in merito al mercato. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

“IO CERCO LA Titina, la cerco e non la trovo..” cantava un popolare motivo dei primi decenni del secolo scorso; ora proviamo a sostituire 'la Titina' con 'un bravo sponsor' ed avremo l'attuale colonna sonora della Cestistica. Ci sarebbe poco da scherzare su un argomento così nefasto se sorridere sui fatti meno allegri non aiutasse a sdrammatizzarli. Cerca di farlo anche patron Gallotta quando, raggiunto telefonicamente a Roma, risponde alle domande non soltanto con la abituale gentilezza ma anche con quel pizzico di tranquillità che aiuta a pensare ancora in positivo. Presidente, a che punto siamo?: “Stiamo cercando, cercando e cercando. Stiamo studiando tutte le possibili alternative, che non sono molte, per evitare il peggio, ma devo ammettere che a tutto oggi non c'è stato alcun spiraglio”. Nemmeno la possibilità di incassare quanto dovuto dalla Terme di Abano?: “Questa azienda è stata acquistata dalla 'Aqua Salus': l'unica speranza è che tra gli impegni economici transitati da una parte all'altra ci sia anche il nostro credito, ma non abbiamo molta fiducia in questo”. Insomma non c'è luce in fondo al tunnel: “Va seguito con molta attenzione l'evolversi della vicenda federale che, si

dice, dovrebbe vedere il blocco delle retrocessioni per il prossimo anno sportivo; già diverse società hanno chiesto di trattare il nostro titolo sportivo, ma stiamo tergiversando proprio in attesa che sia ufficializzato l'indirizzo della Fip, cosa che potrebbe cambiare alcune delle nostre decisioni. Insomma stiamo facendo di tutto per salvare il titolo e per evitare qualcosa che sarebbe un autentico disastro per lo sport bernaldese”. Ma c'è almeno solidarietà intorno a voi?: “Questo sì, arrivano tante telefonate dai tifosi che vogliono sapere, che non vogliono credere che il tutto possa diventare amara realtà e che ci implorano di tentare ogni strada, ma la realtà economica del nostro territorio la conosciamo tutti e, del resto, questi problemi sono in questo periodo comuni anche a società ben più floride della nostra”. Ma allora cosa devono fare i sostenitori?: “Avere pazienza e fiducia, senza deprimersi perché lo sport è nemico della depressione: l'importante è non disinteressarsi della questione. Lo so che i tifosi legittimamente vogliono e pretendono, ma devono anche capire che, se non c'è collaborazione da parte di chi di dovere, il destino di questa lunga e bella avventura cestistica prima o poi sarà irrime-

diabilmente segnato”. E se il presidentissimo Gallotta, noto per il suo inguaribile ottimismo, parla di un destino che potrebbe essere 'irrimediabilmente segnato', c'è poco da stare allegri. Cedere il titolo (e, quindi, seppellire per qualche decennio il basket a Bernalda) è poca cosa rispetto ai grandi problemi ed alle grandi tragedie dell'umanità, certo, ma la cosa che farebbe più rabbia ai tanti sostenitori rossoblu è sapere che ciò accadrebbe perché chi poteva dare una mano ha preferito lavarsela…alla Ponzio Pilato. Giovanni Palmieri

Il presidente della Cestistica Bernalda Gallotta

Under 15, Pielle Matera campione regionale LA CLIMACENTER Datacontact Pielle Matera ha vinto il campionato esordienti maschile di basket battendo nella finale regionale disputatasi a Tricarico, la Timberwolves Potenza con il risultato di 64 a 33. La compagine di Giovanni Papapietro ha superato i potentini di Vincenzo Bochicchio al termine di una partita molto combattuta nella prima fase. La Timberwolves Potenza ha cercato di contenere il ritmo elevato della compagine materana ma alla fine è stata costretta a cedere le armi alla maggiore intensità di gioco e alla migliore cifra tecnica dei materani, regolari e precisi. Per la Pielle Datacontact Climacenter Matera si tratta di un successo molto importante giunto

al termine di una stagione intensa. La Timberwolves Potenza, pur sconfitta ha raggiunto un risultato comunque significativo. Al campionato esordienti hanno preso parte gli atleti nati negli anni 1997/1998. Le squadre partecipanti al campionato esordienti sono state le seguenti: Nuovo Basket Potenza, Timberwolves Potenza, Pallacanestro Avigliano, Olimpia Basket Potenza, Basket Rionero in Vulture e New Olimpia Pallacanestro Melfi per la provincia di Potenza e Pielle Matera A, B e C, Virtus Co.Re.Ma. Matera, Cestistica Grassano, Fides Tricarico, Cestistica Arcobaleno Montescaglioso e Basket Ferrandina. f.menonna@luedi.it

Montescaglioso in festa per il progetto “Sport a scuola”

Athletics e Baggio, i premiati IN ATTESA DI West Side Story, in programma nella giornata odierna nello splendido scenario del Monastero Benedettino, chiusura con botto alla Media Carlo Salinari di Montescaglioso del progetto Sport a Scuola 2009, giunto alla 25° edizione e che ha visto la partecipazione di tutte le classi dell'istituto. Mercoledì 4 giugno, alla presenza di tutto il personale della scuola, i Docenti Angelo Dichio, Vitanna Calabrese, e gli ATA Franca Parchitelli e Antonio Titolo che hanno collaborato al progetto, insieme a tutto il corpo docente, hanno consegnato ben 42 riconoscimenti ad altrettanti allievi protagonisti del progetto e che si sono distinti nel corso del 2009 in manifestazioni sportive ufficiali scolastiche. In sintesi, il prof. Dichio Angelo, che quest'anno festeggia il suo 41° anno consecutivo di presenza nello Sport scolastico e agonistico, nella sua relazione finale, ha tracciato un bilancio dell'anno, estremamente positivo fra partecipazione e qualità. 200 gli allievi coinvolti, su un totale dei 345. 1000 le presenze gara totali con una media di 5 presenze/gara per allievo. 11 titoli provinciali, 4 titoli regionali, una finale nazionale. Persa 3 a 2 la finale regionale di calcio a 5 femminile e di pochissimi punti la finale regionale della 28° Coppa Speranza Fiat. Collaborazione e apertura al territorio nell'Atletica leggera con Euroatletica '96 Basilicata, nel Volley con la Planitalia e nel calcio a 5 con Atlas calcio a 5. Organizzate ben 7 manifestazioni. Ha chiesto ai 345 presenti un grande applaudo per il Ds Pietromatera che della Scuola ne

Sopra le premiate di Athletics Day. In alto a dx i vincitori del Baggio 2009, in basso quelli di Sport a scuola

ha fatto un centro di Intercultura, aperto ben 12 ore al giorno e dove le attività e le rassegne si susseguono ormai con cadenza settimanale. Un grazie sentito, è stato espresso dai docenti Calabrese e Dichio all'Amministrazione Comunale nella

persona dell'Ass. allo Sport Prof. Michele Zaccaro per la collaborazione e la logistica. Concluso alla grande il VII Roberto Baggio di Minicalcio che ha visto oltre 100 partecipanti, con oltre 1000 incontri disputati. Ai docenti non sono mancati gli ap-

ATTIVITA’ DEL CONSORZIO Matera, minibasket a scuola SI È CONCLUSO con una manifestazione di giochi, gare, staffette e minipartite presso il “Palasassi” il progetto “Minibasket a Scuola” del Consorzio minibasket Matera. Un progetto che ha visto la partecipazione di circa 50 classi del II, III e IV Circolo delle Scuole Elementari di Matera e il suo scopo era la conoscenza, la propaganda e la visibilità del movimento del minibasket in tutta la città di Matera, attraverso la ottimizzazione ed il miglioramento della proposta di attività motoria. Infatti gli istruttori dei centri minibasket Virtus Matera e Nuova Pallacanestro Matera, aderenti al consorzio, hanno operato con professionalità per alcune lezioni, facendo conoscere e provare gratuitamente ad oltre mille bambini la nuova ed avvincente esperienza del gioco-sport minibasket. Il coordinatore del progetto, Guido Galante conta di ripetere l’anno prossimo l’esperienza.

prezzamenti di tutto il personale della Scuola e del DS Nicola Pietromatera. Questi i vincitori di Athletic day 2009 Hossam Jeddou, Bitondo Francesco, Carriero Anna Rita, Gallitelli Alessandro, Soranno Valentina, Dichio Gabriella, Larizza Grazia, Tortorella Lucia, Francesca Diprimo, Carmen Pieromatera, Francesco Ditaranto, Rizzo Antony, Grazia Eletto, Ditaranto Fabiana, Palma Ditaranto, Antonio Avena, Rocco Sassone, Gianluca Martinelli, Ciracì Nicolas, Domenico Salluce, Asia Bitondo, Avena Maria Giulia, Tedesco Cristina, Martinelli Gianluca, Didio Vincenzo, Panico Tonia e Vincenzo Didio. Queste le vice campionesse regionali di calcio a 5 femminile Francesca Diprimo, Francesca Menzella, Soranno va-

lentina, Grazia Eletto, Venezia Giuliana, Serafino Carmela, Dilecce Angelica, Rossella Grossi e Dilecce Angela. Questi i vincitori del VII Roberto Baggio 2009 1° Rizzo Antony (2/3 media) e Gianluca Martinelli (1° media). Sono stati inoltre premiati Alberto Martinelli, Francesca Di primo e Carmine Martinelli (podio 2/3 media), Mazzoccoli Marco, Mario Didio e Claudio Pellegrino (podio 1° media). Hanno ricevuto la Coppa all'Albo d'Oro tecnico ancora Rizzo Antony - 2/3 media e Venezia Giuliana - 1° media. Infine, citazione di merito a Carmen Pietromatera, Volley B2, Alessandra Dichio e Giuseppe Inglese, finale nazionale di Rieti 2009, Avena Antonio, risultati di prestigio 2008/2009 e Rossana Suglia protagonista nel Volley e Musical 2009.

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Da Bernalda ad Accettura trionfo di tesori gastronomici e sapori tipici

La Basilicata nel piatto tra sagre e riti arborei

in SOMMARIO In viaggio nella pizzica

a pag.48 A tu per tu con Franco Simone

a pag.50 La prima volta del Tour Music Fest

a pag.51

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VenerdĂŹ 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

MUSICA

Weekend

Nella Masseria del Conte di Tito ritorno all’ancestrale danza del fazzoletto

A tutta pizzica con Nuzzaci

di CARMINE PEPE TITO - Da sempre attento alle tematiche legate alla riscoperta delle tradizioni musicali e coreografiche della nostra terra, Leo Nuzzaci organizza una serata di danze e musiche popolari, che vede come protagonista assoluta una danza particolarissima: la pizzica. Deus ex machina di ogni situazione che coinvolga la tradizione, Nuzzaci prende spunto dalle sue origini salentine per proporre un ballo anticamente diffuso anche nella Basilicata meridionale, sfruttando le conoscenze didattiche di due esperti: Carlo Canaglia e Moana Casciaro. I due insegnanti, insieme a Leo Nuzzaci, hanno tenuto dei corsi invernali di pizzica, in particolare di quella “de core” che rappresenta un vero e proprio rito del corteggiamento tra uomo e donna, in cui i due danzatori ballano senza mai toccarsi, in un continuo avvicinarsi e allontanarsi dei corpi dove l'unico contatto è quello dello sguardo. Provocatorio ed invitante quello di lei, desideroso di conquista quello di lui. È la donna infatti a farsi corteggiare e ad invitare il compagno ad avvicinarsi, ma nel momento in cui l'approccio si fa più vicino eccola che se ne allontana, come era buona norma nella società contadina di un tempo. Se

Leo Nuzzaci e una ballerina di pizzica

il compagno non è più gradito, eccola allora che invita qualcun altro a ballare. La donna agita nell'aria un fazzoletto di colore rosso, simbolo della passione, che darà solo al prescelto finale. Non vi sono passi preci-

I Sassi su Rai Uno tra le mete d’autore

si in questa danza, è un continuo rincorrersi della coppia, in cui ora è lui a girare sempre più vicino intorno alla donna, che fa piccoli saltelli sul posto, incitandone i passi o è lei che piroetta sola nell'aria al-

lontanandosi da lui. Punto di forza importante rimane il gioco di sguardi provocatori che narrano visivamente del corteggiamento. Per un tipo di ballo del genere Leo Nuzzaci ha scelto un'ambientazione suggestiva: quella di un'antica masseria fortificata “La Masseria del Conte Coiro Le Caldane” sita in Contrada da San Loia a Tito. A partire dalle 20,30, di stasera, in un'atmosfera accattivante e garbata, l'eclettico Leo Nuzzaci proporrà danze e canti accompagnati dalle musiche del chitarrista Michele Perrone, nonché la proiezione del film “Pizzicata” del regista salentino Edoardo Winspeare. A creare, poi, un filo di continuità tra la fisiognomica utilizzata nel ballo e l'ambientazione prescelta, seguirà la proiezione di diapositive del dottor Silvestro Lazzari ricercatore e studioso del territorio, molto attento al ricreare con certosina meticolosità documentale, fatti e situazioni di un'epoca ormai andata perduta. A completamento di un evento così suggestivo gli amici dell'Associazione Imago Historiae proporranno una rivisitazione storica nei costumi dell'epoca. Appuntamento, quindi, alle ore 20,30 alla Masseria del Conte, le cui le pietre trasudano storia, per una serata magica e suggestiva. cultura@luedi.it

Ziggurath summer party in riva al mare di MARIA ANNA FLUMERO METAPONTO - “Ziggurath Summer Party - La notte che ti cambia”. Sabato sera appuntamento presso il Circolo velico “Eughe” a Metaponto lido. L'evento estivo preannuncia numerose serate briose, grazie anche alla perseveranza del titolare dello Ziggurath Club, Beniamino Falcone. Dj Leo Barbaro e Massimo Rago. Consociamo meglio Rago. Nasce a Gioia del Colle, classe 74 ed inizia - “a fare il dj” già all'età di 13 anni in una radio privata della sua città”. Comincia a farsi conoscere in giro facendo feste tra amici e feste private come tutti i dj “alle prime armi” del resto. Il suo debutto in disco è nel '94 suonando nel privè del New autodromo club di Putignano dove conosce il dj Santibyron che sarà il suo “tutor” e attuale grande amico/ maestro. Dal '95 al'96 suona come dj resident allo Sporting di Castellaneta Marina con l'allora art director/ dj Dudù Donato Santorelli. Dal '97 al '99 lavora a fasi alterne con due organizzazioni di Bari e provincia che lo inserisce come dj emergente nel capoluogo pugliese. In questi anni suona in vari locali importanti di Bari e provincia. Dal 1999 decide di lavorare come free lance collaborando sempre con le

Urbanistica da manuale di GIOVANNI MARTEMUCCI

MATERA in onda domani su Rai Uno con Viaggi di Architettura, il tour operator materano, dedicato alle mete d'autore. Alle 16.20 sulla prima rete nazionale Matera sarà protagonista nello speciale Modanare. Nel servizio verrà illustrato l'itinerario dei siti Unesco di Puglia e Basilicata: da Alberobello a Castel del Monte per finire a Matera, la capitale rupestre del Sud Italia. L'ideatrice dei tour dedicati all'architettura e al design, Mikaela Bandini di VdA, nell'intervista racconta come i luoghi entrati nella lista del patrimonio dell'umanità vengono visitati e conosciuti attraverso lo sguardo attento di esperti del settore: architetti, designer, giornalisti, addetti ai lavori accompagnano i partecipanti al tour raccontando e interpretando in modo diverso e originale i luoghi e le loro nuove trasformazioni. Dopo una breve carrellata sui Sassi, sotto la lente della telecamera anche il nuovo albergo diffuso costruito nei Sassi, un hotel unico al mondo, realizzato utilizzando i materiali di recupero e rispettando le forme originarie delle dimore. Dai suoi affacci offre un panorama spettacolare sui grandiosi valloni del canyon e sul parco della murgia materana. Tra gli intervistati anche Gaetano Lionetti, titolare dell'Agenzia Viaggi Lionetti di Matera che racconta come siano cambiate le abitudini dei viaggiatori di oggi. «Ai soliti posti di mare - dichiara Lionetti si preferiscono mete alternative, meno frequentate e questo è un segno del cambio di tendenza, quasi fisiologico, considerati i tempi di crisi che caratterizzano questo particolare momento storico». gio.mar

MATERA - Nell'ambito della conferenza "Il potere pianificatorio e la proprietà privata: confronti e conflitti" organizzata a Matera dall'Ordine degli avvocati per stasera alle 15,30 presso l'Auditorium del Conservatorio in Piazza del Sedile a Matera, verrà presentato l'ultimo lavoro di Giancarlo Mengoli. Si tratta del “Manuale di Diritto Urbanistico” in cui si analizza la trasformazione del territorio, quale fenomeno dell'insediamento urbanistico che segue la crescita dell'evoluzione civile e giuridica dell'uomo. Il libro è di grande interesse non solo per gli avvocati ma anche per gli architetti e gli ingegneri per l'attualità dei temi trattati. Se l'abitazione nasce come luogo di dimora e, quindi, come diritto naturale di ciascun essere umano ormai da tempo si osserva ad un'inconcepibile speculazione economica di tale diritto. Nel libro si analizza come il territorio è letteralmente saccheggiato e devastato dagli insediamenti costruttivi, tanto da venirsi a determinare delle vere e proprie catastrofi ambientali e mutamenti nell'ecosistema. Il diritto urbanistico è quella scienza giuridica che studia l'evoluzione di questo fenomeno umano e tenta, con lo strumento della pianificazione e della regola giuridica, di prevenire ogni forma di danno al patrimonio umano, ambientale e culturale, che può derivare da una incontrollata edificazione. Con le modificazioni al Titolo V della Costituzione, lo Stato attribuisce oggi, alle Regioni questo non facile compito di pianificazione urbanistica e di controllo del territorio; per altro verso, con l'emanazione del Testo unico sull'edilizia e l'espropriazione, lo Stato ha mantenuto in

I Sassi di Matera

sé poteri pubblici che possono ben confliggere con quelli che, con legge fondamentale dello Stato ha già assegnato ad altri Enti. Si tratta quindi di offrire una chiave di lettura del testo costituzionale e dei testi unici, che contemperi due diverse esigenze, senza con ciò anticipare quanto di definitivo vi sarà con l'approvazione di questi ultimi. In quest'ottica, si sviluppa questo ampio testo di chiaro approfondimento, nelle sue sei parti principali che lo compongono: la pianificazione urbanistica; la tutela del territorio; la proprietà nella pianificazione urbanistica; la disciplina delle costruzioni edilizie; il controllo delle costruzioni; l'illecito urbanistico. cultura@luedi.it

sue vecchie organizzazioni e suona come dj resident nell' estate del 2000 per il Panda di Castellaneta Marina e successivamente per l'Heineken di Gioia del Colle. Nell’estate del 2001 è resident del Dna di Ginosa Marina e per la stessa stagione invernale passa al Glamour di Matera. Nel 2002 è resident al Clorophilla. Successivamente decide di lavorare per l'Habanero discopub di Acquaviva fino al 2005. Ora da quasi quattro anni gira per vari locali di Bari e Taranto. Il suo non è un lavoro (anche perché ha il suo di libero professionista come scenografo e arredatore) ma una passione e un divertimento e proprio questo presupposto lo porta a fare questo lavoro con spensieratezza e gioco senza mai entrare in competizione con altri colleghi (come spesso accade in questo lavoro). Le sue sonorità? Quelle house classic - garage ed deep ma non disprezza le hit dance mai “maranza” però. Ama la musica in genere, l'importante è “divertirsi”: non si è dj “fighi“ solo se si suona l'”elettronica”. Professionalità, correttezza e soprattutto umiltà sono le parole chiave della sua personalità. Per la serata, infoline: 334-3207492. cultura@luedi.it

Un’estate al Museo del Vulture IL Museo di Storia Naturale del Vulture, collocato nei primi due piani dell'Abbazia di San Michele Arcangelo di Monticchio, sarà aperto per tutta l’estate. Aperto a dicembre, il museo si configura come un microcosmo esemplificativo di quel macrocosmo circostante, rappresentato dalla geologia dei Laghi di Monticchio, dalle testimonianze paleolitiche della Valle di Vitalba, dall'habitat della flora e della fauna presente sul Monte Vulture, e quello stesso habitat che unico in Europa, ha consentito lo sviluppo della bramea, l'eccezionale farfalla notturna del Vulture. Questo il calendario: a giugno solo sabato e domenica, dalle 16 alle 20, con ultimo accesso alle 19.30; luglio e agosto apertura quotidiana, ad eccezione del martedì, dalle 16 alle 20, con ultimo accesso alle 19.30. Il Museo di Storia Naturale del Vulture è visitabile gratuitamente e sono previste visite guidate anche per gruppi organizzati, previa prenotazione all'indirizzo museodelvulture@provinciapotenza.it.

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a TAVOLA

Weekend

A Bernalda due giorni di enogastronomia folklore e intrattenimento

Basilicata da gustare

BERNALDA - Un viaggio alla scoperta del territorio attraverso la promozione dei giacimenti enogastronomici, di iniziative culturali e musicali ed eventi d’arte, moda e spettacolo. E’ la proposta dell’associazione culturale Multisonica che in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Bernalda ha realizzato un ricco cartellone di appuntamenti nei mesi di giugno, luglio e agosto 2009. L’idea di valorizzare le peculiarità regionali e locali e di mettere in vetrina tradizioni e bellezze della città jonica registra la partecipazione di ben 42 imprenditori ed esercenti del luogo. L’ambizione è di dare corpo al progetto denominato “Centro Commerciale Diffuso” attraverso cui i protagonisti dell’iniziativa offrono ai consumatori, non soltanto bernaldesi, la possibilità di acquistare prodotti di elevata qualità a prezzi vantaggiosi. Per accedere alle proposte basterà consegnare nei punti vendita aderenti i coupon allegati nelle brochure in distribuzione in questi giorni. Il primo evento della rassegna “Bernalda Eventi Live” è la “Sagra dei prodotti tipici lucani” in programma sabato e domenica, a partire dalle ore 19 in piazza San Rocco. In una delle aree più sug-

gestive del centro storico sarà possibile degustare la scorzetta, il tipico dolce di Bernalda a base di mandorla, l’olio, i salumi, i prodotti da forno e lattiero-caseari. Spazio anche alla pasta fresca, alla carne alla brace, alla birra artigianale ed ai prodotti ortofrutticoli del Metapontino, area di eccellenza del comparto agroalimentare in Basilicata. L’associazione culturale Multisonica ha inteso inquadrare l’iniziativa come una ideale “Passeggiata enogastronomica dal sapore lucano, un’atmosfera antica e piena di sapori tra musiche e profumi della nostra terra”. La riscoperta del gusto dei prodotti locali è in perfetta simbiosi con il lavoro intrapreso da decine di aziende dedite alla valorizzazione e promozione delle peculiarità territoriali, coniugando la tradizione con i processi di innovazione, applicando gli opportuni sistemi di rintracciabilità per garantire al consumatore la sicurezza alimentare. Ai sapori della terra lucana, per l’occasione, si affiancheranno i suoni e i canti della musica popolare. Il programma prevede, alle ore 19, l’inaugurazione della Sagra con il saluto delle autorità istituzionali. Interverranno: France-

sco Renna, sindaco di Bernalda; Vincenzo Viti, Assessore regionale all'Agricoltura e Sviluppo Rurale; Carlo Chiurazzi, Senatore della Repubblica. Alle 19.30 l’apertura degli stands. Poi, dalle 20.30 spazio alla “Prima Festa del Disegno”. I bambini potranno esporre i propri elaborati e i più originali saranno premiati. E' previsto un momento di animazione con un artista di strada A chiudere la prima serata dell’evento, alle ore 21.30 l’esibizione del gruppo di musica popolare “Tammorra Felice”.

Prodotti tipici lucani

Altrettanto ricco e “appetitoso” il programma di domenica 14 giugno. L’apertura degli stands é ancora una volta alle 19. Poi la sagra entrerà nel vivo alle ore 20.30 con l’esibizione del gruppo di danza moderna dell'Associazione sportiva dilettantistica New Sportime accompagnato dalla cantante Mirella Mezzina. Alle 22.30 la chiusura con il saluto e i ringraziamenti a tutte le aziende partecipanti e sponsor Informazioni: Associazione Culturale Multisonica: cell. 333.5689798. cultura@luedi.it

A Montemilone

Festa della salsiccia MONTEMILONE - Festa della Salsiccia e dei Sapori il 13 e 14 giugno. Il prossimo fine settimana si svolgerà a Montemilone la terza edizione della “Festa della Salsiccia e dei Sapori”. L'evento sarà articolato in manifestazioni di carattere culturale, artistico, gastronomico ed economico, e promuoverà sotto l'aspetto ludico e divulgativo, le principali caratteristiche di questa parte del territorio lucano, ricco di storia, di natura ancora incontaminata e di prodotti eno-gastronomici legati ad una tradizione secolare.

Tutti coloro che parteciperanno alla manifestazione potranno visitare il borgo, il bosco antistante e l'omonima Chiesa dell'XI secolo dedicata alla Madonna in esso ubicato, le fonti di acqua sorgiva, acquistare prodotti dell'artigianato e della gastronomia locale, assistere a spettacoli e per chi lo desiderasse, pranzare la domenica con un menù a base di prodotti tipici lucani, nell'area antistante la Chiesa della Madonna del Bosco a contatto con l'ambiente naturale all'aria aperta. Due giornate all'insegna del divertimento e del piacere di scoprire nuovi bellissimi luoghi che, pur così vicini, spesso sono sconosciuti perchè esclusi dai percorsi turistici più comuni. em.ma

t

Podolica nel piatto

Degustazioni all’ombra del Maggio

A Rotonda La sagra dell’abete tra tradizione e sapori di EMILIA MANCO

ACCETTURA- Domani, a partire dalle ore 20, in Largo San Vito ad Accettura l’evento “Podolica: degustazioni all’ombra del Maggio” organizzato dal Gal Le Macine in collaborazione con il Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, l’Associazione Sistema Podolico Lucano (Asp) ed il Comitato feste San Giuliano di Accettura. L’iniziativa è stata attuata nell’ambito del finanziamento Por Basilicata 20002006 Misura IV.14A - Progetto “Natura e cultura: viaggio nelle terre dei lucani” assegnato al Gal Le Macine. Nel corso della serata, infatti, sarà proiettato un lavoro dal titolo: “Visioni.il Maggio di San Giuliano” realizzato da tre giovani videomakers distanti culturalmente e geograficamente che si confronteranno con la ricchezza di questo rituale e con la grande adesione religiosa, sociale e culturale collettiva. Non mancheranno proiezioni audiovisive sulle bellezze del

nostro territorio, tra queste, un interessante documentario sul Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, il tutto in una cornice di sapori e musica locale. Ad intrattenere gli ospiti, infatti, una ricca e succulenta degustazione a tema sui prodotti della “Podolica”: dall’antipasto al dessert tutto rigorosamente a base di carne e formaggi podolici. L’intera serata sarà inoltre allietata da un intrattenimento musicale curato dal gruppo folk dei In alto il “Maggiaioli”, che attravertrasporto del so i loro balli e canti riproMaggio dal porranno le più suggestive bosco ad tradizioni popolari accettuAccettura resi e della collina materacon i buoi. A na. sinistra la “Podolica: degustazioni scalata della all’ombra del Maggio” facima, cendo leva sui punti di forza momento particolarmente dell’ambiente, dei prodotti tipici e delle tradizioni, si emozionante propone quale nuova occadell’antico sione di promozione e valorito arboreo rizzazione del nostro terriche torio in una prospettiva di annualmente “rinascita” dell’intera area. si rinnova cultura@luedi.it

ROTONDA - Questa settimana nel Parco nazionale del Pollino si terrà il matrimonio arboreo. La sagra dell'Abete di Rotonda nel parco del Pollino è una festa antica, forse introdotta dai Normanni, dedicata poi a sant’ Antonio quando i riti pagani con elementi orgiastici vennero “purgati” dalla Chiesa che, per renderli più accettabili, li dedicò a questo o a quel santo. I festeggiamenti e le funzioni religiose si svolgono tra l'8 e il 13 di giugno, giorno quest'ultimo, dedicato a sant’ Antonio da Padova, patrono anche di Rotonda. Il rito, di origine pagana, ha quale finalità il “matrimonio arboreo” tra un abete di più modeste dimensioni, la “a rocca”, e un enorme faggio (una volta si tratta di un grosso abete, tanto che il dialetto locale ne conserva il nome), “a pitu”. Il matrimonio sta a simboleggiare la conseguente fecondità portatrice di buone messi. Pertanto, nella notte tra l'8 ed il 9 di giugno, i numerosi componenti del gruppo della “rocca”, i cosiddetti “roccaioli”, partono dalla località Santa Maria, nei pressi del Santuario della Madonna della Consolazione, per dirigersi verso i boschi di uno dei comuni limitrofi rientranti nel Parco Nazionale del Pollino. Domani, i due alberi stretti in un definitivo abbraccio verranno issati, servendosi di forche e corde, con il solo ausilio dei muscoli dei lavoranti, a mò d'obelisco davanti alla sede municipale. Tutta la sagra verrà accompagnata da abbondanti libagioni, innaffiate dal buon vino locale. Tra le provviste che, a devozione del santo patrono, vengono offerte a tutti i partecipanti e viandanti un posto di riguardo tocca ai tradizionali “tortaneddri” e “panetteddre” di Sant’ Antonio, dolci rustici preparati dalle brave massaie del luogo. Una festa dal sapore antico da non perdere. cultura@luedi.it

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Venerdì 12 giugno 2009


CINEMA

Weekend

Venerdì 12 giugno 2009

Sabato il concerto in piazza a Lauria

Franco Simone il poeta con la chitarra di MARIA ANNA FLUMERO FRANCO Simone in Basilicata. Concerto gratuito domani a Lauria Superiore alle ore 21.30. Simone, salentino doc, si è reso disponibile per una intervista a pochi minuti dallo spettacolo per i lettori del Quotidiano della Basilicata. Un uomo affascinante ed affabile. Un artista umile. “Il poeta con la chitarra” così definito dai suoi amici ai primi esordi universitari ci ha confessato: «mi vergogno, sono stato spesso per concerti in Basilicata, ma a Matera mai, così come non l' ho mia vissuta da turista ma solo per trovare alcuni parenti che risiedono nella città dei Sassi. Prometto che lo farò a breve». Quale il repertorio della serata? «Ripercorrendo i miei

brani del presente, passato e futuro. Nei miei concerti , tra i brani che anticipo noto che ha molto successo “Una notte”. Il testo tratta di genitori separati, una storia vera e anche il “Magnificat” di Marco Frisina». Successi internazionali. Premi alla carriera. Ma la sua definizione di musica? «È come definire il mare. E' uno dei motivi che aiuta a vivere, per cui vivere, vale anche per gli stonati. Mi fa paura la gente non sensibile al richiamo della musica». Cosa pensa della “televisione musicale”? «Molte trasmissioni ed autori creano una amalgama confusa. Ci sono autori privi di morale e dignità che confondono gli adolescenti». Cos'è “Dizionario d'amore”?

“Open disco” con Michael Froth MATERA - Musica, buffet e tanta voglia di aggregazione. L' estate è ormai vicina e molti locali del materno accendono il “carburante del divertimento”. Al via, da domani sera l'apertura della stagione estiva "Fox Island" by Tenuta la Volpe -Diga Di San Giuliano, Matera - della materana Clementina Volpe. In programma? «La fantastica musica dei nostri dj' s resident - la titolare prosegue - Michael Froth e Vito Gray e voice di Pino Ciannella». La novità per questa stagione estiva riguarda le donne: entrano gratis fino a mezzanotte e il costo del biglietto in prevendita è di 8 euro, mentre per chi volesse acquistare il biglietto all' ingresso il costo è di 10 euro. In più per quanto riguarda il privè a disposizione dei salottini composti da 4 posti a sedere al costo di 100 euro, comprensivo di bottiglia di prosecco servita in ghiaccio più stuzzicheria.

«Oltre ad essere un mio prodotto musicale è una trasmissione televisiva su Sky canale “Music live” che io conduco tutti i mercoledì. Ma si discute e si fa musica in modo diverso, a prescindere da tutto il resto». Arisa, le piace? «La adoro. Amo la freschezza, la precisione e l'intonazione con cui canta. È davvero scintillante». A proposito di giovani talenti e fanciulli. Ci parla di “Guarda le mie mani”? «E' un cd nato a gennaio scorso. Un' esperienza assolutamente positiva con brani interpretati da tanti altri artisti. I fondi che stiamo raccogliendo sono destinati ad una casa rifugio in Burundi. Claudia Koll mi ha dato lo spunto raccontandomi, con la sua purezza, di quando ha visto lì. Attualmente si può ancora acqui-

Franco Simone

stare nelle libreria San Paolo». “Star Rosa Academy”, cosa le dice? «E' nata lo scorso ottobre e io sono il docente di canto. Claudia lo dirige e il valore supremo è che l'arte si può accompagnare alla dignità delle persone. Un' accademia pulita». I brani a cui è più lega-

In pista il travolgente sound del dj milanese

Lele sbarca al Clorophilla di BIAGIO TARASCO

Per i posti aggiuntivi il costo a persona è di 25 euro. La seconda data per quanto riguarda il mese di giugno è tra due settimane, sabato 27. In caso di pioggia l’evento si svolgerà al coperto. Per prevendita biglietti e info privè: 328.8454540. La direzione si riserva la selezione all' ingresso. m.a.flum cultura@luedi.it

Notte salsera ai Giardini del Babalù PER TUTTI i bailadores di Puglia e Basilicata l'appuntamento è per stasera, 12 giugno negli splendidi Giardini del Babalù, nuova location estiva del Cocomero's Club di Taranto (tel. 3472988848 / 0994002795), che presenta la nuova pista immersa nel verde con vista panoramica sulla rada del Mar Grande. Uno scenario, tra verde tropicale e mare, di suggestiva intensità per trascorrere magiche serate caraibiche. L'organizzazione, curata da www.los-salserint.it e affidata alla direzione artistica di Domingo “Onda Latina”, vede la consueta programmazione di latin'js a rotazione e di grandi ospiti nazionali ed internazionali. Si comincia questo venerdì con Damian Chappottin che, per la prima volta, arriva nella storica salsoteca tarantina con la sua hit “Ahi namà dj”, dedicata a tutti i dj's italiani che si adoprano nella divulgazione della musica latina. Damian Chappotin, famoso per aver introdotto la tromba nella musica popolare cubana, dopo numerose esperienze nella sua Cuba, ha girato il mondo arrivando in Italia nel 1998. Si è esibito ed ha collaborato con artisti latini ed italiani, calcando prestigiosi palcoscenici della nostra penisola. In consolle, pronti a trascinare tutti in pista con le hits di salsa, bachata, merengue e reggaeton dell'estate 2009, i latin'js Domingo, noto conduttore del programma radiofonico di Studio 100 Radio ”Onda Latina”, e Josè Conserva da Punto Radio. La serata avrà inizio alle 22,00 e l'ingresso sarà libero con obbligo di consumazione. bia.tar

to? «Alle cenerentole - “In un minuto” e “Navigando” - e alle nuove -“Mani d'amore”». Progetti futuri? «Proseguire con “Star Rosa Academy”, “Dizionario d'amore”, un nuovo cd antologico con nomi bellissimi e viaggi all'estero». cultura@luedi.it

CASTELLANETA - Nel 1995, debuttando al Tunnel di Milano, il dj Lele Sacchi ha portato un'ondata di suoni all'epoca nuovissimi per l'Italia, dal trip hop al drum'n'bass, che sabato saranno proposti al Clorophilla di Castellaneta Marina, dove è atteso il dj milanese che nel 1996 ha formato la Compl8 Crew, per creare una serata fondamentale nella storia del clubbing italiano. La carriera di Lele nell'industria discografica non si è mai fermata. Nel 1998 è diventato label manager della distribuzione indipendente White&Black. Da allora ha seguito la propria ispirazione cominciando a spingere i suoni della house più di qualità e futuribile suonando per eventi/club/rave/centri sociali di tutt'Italia con i migliori dj's del mondo. Nel 1999 ha organizzato, insieme con Claudio Coccoluto, la serata I Love America del Gasolina, che ha cambiato la percezione del clubbing a Milano ancora una volta. Sempre nel 1999 comincia a collaborare con l'industria della moda, curando sfilate e presen-

tazioni per vari brand fra cui Samsonite, N.Y., Industrie, Ermenegildo Zegna, Fornarina. La sua prima compilation mixata 'The next tribes of house music' ha ricevuto incredibili reazioni di stampa in tutta Europa e ha messo il suo nome sulla mappa del circuito underground internazionale. Dal settembre 2000 Lele Sacchi è resident dj e co-direttore artistico della serata Jetlag ogni venerdì ai Magazzini Generali di Milano, diventati punto di riferimento della scena house mondiale con una media di 1500 persone e super guest che vanno da Ashley Beedle a Kevorkian, da Dimitri a Deep Dish. Grazie a questo nuovo passo in avanti e alla fondazione della sua etichetta personale, la Soundplant records, Lele comincia a suonare in alcuni dei più rilevanti clubs europei di qualità (il Rex a Parigi, l'Herbal e il Cargo a Londra, il Row a Barcellona, il Deep a Madrid) e agli eventi esterni più cool (dall'aftershow del concerto milanese di Madonna ai 50 anni di Moroso design) ed è presenza fissa sulla stampa specializzata internazionale. cultura@luedi.it

Belen sexy madrina del Nafoura CASTELLANETA - Dopo l'inaugurazione della scorsa settimana, che ha registrato 3500 presenze, sabato prossimo il Nafoura di Castellaneta Marina ha invitato come madrina Belen Rodriguez, la show girl più chiacchierata del momento, soprattutto da quando ha intrapreso una relazione con Fabrizio Corona. Nata Buenos Aires nel 1984, Belen ha iniziato la sua carriera a 17 anni come modella in Argentina, Miami, Messico, conquistando diverse copertine importanti e come testimonial di diverse case di intimo, per poi proseguire in Italia dal 2005. Nel 2007 esordisce in televisione a Tele Boario, per poi passare alla rete nazionale conducendo con Taiyo Yamanouchi la seconda edizione del programma comico La Tintoria, in seconda serata su Raitre, il Circo di Parigi, Il Circo Massimo Show con Fabrizio Frizzi, sempre su Raitre, ed è stata tra le protagoniste dello spot

La soubrette Belen Rodriguez

televisivo Tim, accanto a Christian De Sica ed Elisabetta Canalis, come "donna dei sogni". Nel 2007 posa per il calendario Fer, con il fotografo Luca Cattoretti, ed è la protagonista femminile del videoclip Boyfriend del rapper Coolio. Nel 2007 e 2008 partecipa a Milano alle sfilate per la moda primavera/estate

2007-2008 per la pin-up star collection. Nel 2008 diventa inviata del programma comico di Raidue, Pirati. A giugno del 2008 compare in copertina del giornale Max fotografata da Conrad Godly. Nell'autunno 2008 partecipa come concorrente alla sesta edizione de L'isola dei famosi, classificandosi al se-

condo posto, alle spalle di Vladimir Luxuria che vince con il 56% delle preferenze contro il 44% della Rodriguez. Da gennaio 2009 conduce insieme a Claudio Amendola e Teo Mammuccari l'undicesima edizione del popolare programma Scherzi a parte. bia.tar

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Terrazza Eyra Jazz al Sottapera A tutta classica Eventi creativi Onyx e memoria

Incontriamoci nei Sassi. Domenica la Terrazza dell’Eyra Club inaugura, insieme al bar, l’estate con una serata tra musica e relax. A San Potito, in quello che fu il cuore del set di Gibson si potrà prendere insieme qualcosa da bere. Per chi non conosce la struttura, sarà l’occaseone giusta per visitarla, prima di sedersi in terrazza e godersi la serata.

Questa sera al “Sottapera”. In via del popolo, a Potenza con il concerto jazz “Next Step Project”. Una serata da non perdere ad ingresso libero. Jazz live che passione. I componenti della formazione? Francesco Giambersio (piano), Canio Pepe (basso) Luciano Brancati (batteria) e guest Leonardo Pianoforte (sax). Start alle ore 21.30.

Stasera, a Matera, ultimo appuntamento del “Conservatorio nei Borghi”. L'evento, in collaborazione con il Comune si svolgerà alle 20 presso la Parrocchia Maria Madre della Chiesa -Rione Serra Rifusa- con l' Orchestra Giovanile. Eseguiranno musiche di Morricone, Beethoven e Strauss. Tra gli allievi anche Daklen Di Fato.

La Pro loco “Manfredi” ripropone la rassegna “Eventi Creativi”. La kermesse è programmata a Palazzo San Gervasio dal 12 al 14 giugno. la manifestazione è aperta a tutti gli artisti, in erba ed affermati e, si tiene in occasione della festa del patrono Sant’Antonio da Padova. L’evento coniuga la devozione per il Santo Protettore, il turismo religioso e quello culturale.

Domani a Matera, alle 18 “Le Passeggiate dell'Onyx”. Con “Ripercorrendo i luoghi della Memoria” dei Sassi con i materani Angelo Sarra e Antonio D'Ercole. L'Onyx vuole “contribuire ad aumentare la consapevolezza ed il rispetto della comunità verso un luogo che è parte integrante della città”. Degustazioni a cura dell'associazione Villa Schiuma.

Mogol: «La qualità non ha limiti di genere»

Il “Tour Music Fest” a caccia di talenti lucani Mogol, l’autore di Battisti e di migliaia di canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, tra i giurati del Tour Music Fest

POTENZA - Dopo tre anni, il Tour Music Fest - Festival nazionale della Musica emergente - arriva per la prima volta in Basilicata, a Potenza il 14 giugno, con nuovi progetti, nuove formule e tante tante novità. Il successo riscosso nelle edizioni precedenti ha reso il primo festival italiano itinerante dedicato alla musica emergente un momento di incontro per appassionati, cantanti, musicisti, band, giornalisti, addetti ai lavori e soprattutto, discografici. Così, dopo i tanti risultati delle edizioni precedenti con tanti artisti lucani, tra cui i finalisti Marasma, ma senza una effettiva tappa nella regione per il 2009 il Tour Music Fest ha deciso di arrivare anche in Basilicata, con una

novità che lo pone su un piano ancora più d'eccezione: il premio discografia. In collaborazione con la Rusty Records, dopo i videoclip, i live accanto ai big, le borse di studio con i maestri Mogol e Luca Pitteri, non poteva infatti mancare tra i premi Tour Music Fest -aperto a tutti i generi musicali, a cantautori, interpreti orginal e cover band- la produzione e distribuzione su scala nazionale dell'album di uno dei vincitori 2009, selezionato direttamente dall'etichetta e il tour internazionale che toccherà Italia, Francia, Spagna e Inghilterra. Il Tour Music Fest lascia il segno e rilancia così la sfida a tutti i giovani lucani che non vogliono smettere di sognare. Iniziare un viaggio musicale

nella sala prove sotto casa, a Potenza, e arrivare al Piper Club di Roma, davanti ai massimi esponenti della discografia e della musica italiana, partire dal locale dell'amico e arrivare a cantare e suonare su palchi importanti davanti a un pubblico pronto ad applaudire ma anche a giudicare. Questo e altro ancora è il Tour Music Fest. «Finalmente quest'anno, per la terza edizione saremo anche in Basilicata - ha dichiarato il project manager Gianluca Musso una regione che ha molto da dare e che in passato si é distinta per le nuove proposte musicali, spesso molto legate al territorio con folk, ma anche rock, ska e ottima qualità artistica». E con una finale nello storico Piper Club di Roma, una giuria presieduta da Mogol, con Luca Pitteri, Franco Fasano, Robert Steiner, Giampaolo Rosselli (Sony Bmg), Massimo Bonelli (Cni Music), Sandro Comini, stage formativi gratuiti con docenti di rilievo, 24 città di selezione e tanta tanta musica live. Per partecipare alla tappa lucana é necessario presentarsi domenica, tra le 14 e le 20, presso la sala prove di Associazione Musicale Tumbao - http://www.assotumbao.com/ -via del Gallitello, traversa 1°, a Potenza. Presidente della giuria il grande Mogol.

Una delle finaliste del Tour Music Fest

Come si muove per scegliere tra i finalisti Tour Music Fest il destinatario della Borsa di Studio con lei? «Mi muovo verso un discorso di qualità. Attenzione però, é chiaro che parlando di ragazzi, di giovani che hanno un primo approccio alla musica, non é così facile trovare una grande qualità e allora si va per intuizione. Si nota qualcosa che li differenzi dagli altri, una possibilità futura, che però può anche essere errata perché non é facile capire chi diventerà grande e chi no».

Da questo punto di vista viene in mente Arisa, che a Sanremo ha spopolato, mettendo tutti d'accordo e che viene proprio dalla sua scuola… «Sì, sia lei che i suoi autori hanno fatto il Cet. Di Arisa quando l'ho vista ho riconosciuto la misura che è una cosa importante. In mezzo a persone che facevano acrobazie e si sgolavano lei si é presentata con qualcosa in più qualcosa di diverso. L'acrobazia delle corde vocali non basta, quello che conta è la comunicazione di un sentimento credibile».

IL TOUR

Iunema in piazza con Nononline di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Iunema un solista unico. Il cantante materano Emanuele Cristallo presenterà il suo nuovo disco "Nononline" in occasione della Festa di Sant'Antonio. Concerto gratuito domenica a Matera, appuntamento alle ore 21 nel piazzale di Via Lanera. Dopo il tour invernale, che ha visto il cantante impegnato in teatri e manifestazioni, il "Nononline tour 2009" è ripartito nelle piazze il 31 maggio scorso a Marina di Ginosa e ora prosegue nella città natale di Iu-

nema. Un tour che si preannuncia ricco di date ed eventi e soprattutto di novità. «Infatti, oltre alla collaborazione ormai consolidata con l'Officina dei Pensieri di Altamura - si legge in una nota stampa - che con le sue esibizioni sul palco caratterizza lo spettacolo e contribuisce in modo significativo a creare momenti di fusione tra varie forme d'arte, non mancherà l'artista che, durante l'esecuzione di un brano si cimenterà nella realizzazione, in tempo reale, di un quadro». Domenica «ci sarà anche una guest star: il body builder

Giovanni Marraudino, che sarà coinvolto in varie fasi dello show». Conosciamo meglio il materano doc. Cristallo scrive, compone e sogna da sempre. Nel 2006 con quattro giovani musicisti della provincia barese forma una band pop - rock e pubblica il cd di inediti “Punti di Vista. Nel corso del 2007 prende parte a numerose manifestazioni a livello nazionale. Infatti, partecipa all' ”Accademia del festival di Sanremo”, vince in Basilicata il concorso “Primo Maggio tutto l'anno” e il “Brindisi live Show”. Si esibisce anche

al “Controfestival e Controtour”, al premio alla cultura “Napoli Cultural Classic” e al “The Place Music family”. Nel 2008, l'impeto musicale spinge Iunema a scegliere d'intraprendere la carriera musicale da solista. Grazie alla preziosa collaborazione del compositore e chitarrista Sebastiano Conte, scrive e realizza in studio “Nononline”. Il tour proseguirà sabato, 4 luglio, a Vicenza in occasione del “Cantazzurro” e sabato 1 agosto a San Vito dei Normanni. cultura@luedi.it

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Venerdì 12 giugno 2009


il TREND

Weekend Venerdì 12 giugno 2009

Le discipline orientali come l’agopuntura sono sempre più di tendenza. Ma attenzione

Ancora di moda il toccasana cinese

di GIULIA FRESCA e discipline orientali, sono ormai diventate dei veri e propri fenomeni di tendenza senza però screditarne la loro reale efficacia. «Il carattere di complementarietà che si attribuisce alla Medicina tradizionale cinese - ci dice l'esperto Roberto Montemurro - sta nella visione energetica e quindi olistica che ha del corpo umano Essa si affianca alla medicina occidentale nella diagnosi e nella cura delle malattie, permettendo un approccio più ampio e globale grazie al fatto che ha da sempre ha guardato il corpo umano nella sua interezza, senza trascurare i suoi rapporti con l'ambiente». La medicina cinese è per definizione “Medicina Energetica” «e la parola energia viene espressa con il termine “Qi” continua Montemurro - in cui è insito anche il concetto di materia oltre che l'aspetto strutturale e quello funzionale presenti in ogni fenomeno del nostro universo». Come si collega allora con la moda e la tendenza? Semplice. A parte il benessere generale e la possibilità di evitare i farmaci, in questo periodo gioca molto anche l'aspetto “fisico”. Tutto è correlato al metabolismo del nostro corpo per il quale è rilevante il funzionamento degli organi che secernono enzimi digestivi. «Nella medicina cinese, perché vi sia salute- afferma il dottore Montemurro - il Qi dovrà fluire liberamente in organi, tessuti e canali , detti meridiani, che percorrono il corpo dall'alto in basso, dall'esterno all'interno, permettendo la coesione della materia vivente. Sia i meridiani che gli agopunti sono ormai considerati dei veri e propri markers dell'energia. Un medico agopuntore, posizionando gli aghi in aree precise del corpo, provvederà a ripristinare in maniera armonica l'equilibrio perduto tenendo conto che quando la malattia è espressione di un deficit energetico si userà la tecnica della tonificazione; quando invece è espressione

L

di un eccesso energetico, si userà la tecnica della dispersione attraverso la rotazione veloce dell'ago nell'area da trattare». Uno dei meridiani più “famosi” è quello della milza, complementare a quello dello stomaco, di polarità negativa e con un flusso energetico ascendente. Esso regola il funzionamento del pancreas, inclusa quella parte di organi che secernono enzimi digestivi: stomaco, cistifellea, intestino tenue e ghiandole salivari ed è in rapporto, nelle donne, con le ghiandole riproduttrici. La chiusura di questo meridiano comporta la mancanza dei succhi digestivi che causa anemia, la tendenza a soffrire

di freddo nella parte anteriore delle gambe, la presenza di rughe sulla pelle delle mani e dei piedi e di fessure ai talloni, gas nell'intestino ed un corpo rotondo con eccesso di grasso. «L'agopuntura trova applicazione in diverse malattie come ad esempio cefalea, sindrome ansioso-depressiva, obesità, asma-afferma Montemurro -e si avvale anche della Fitoterapia e della Dietetica energetica». Farsi “pungere” per la prova costume? Meglio di no, meglio avvicinarsi all'agopuntura senza fretta e con consapevolezza.

Pillole di bellezza Unghie “brillanti” il must dell’estate LE amanti delle mani curate, da ostentare con un pizzico di eleganza, quest’estate avranno l’imbarazzo della scelta. Non possono assolutamente astenersi dall’acquistare i nuovi colori di smalti per essere sempre perfette in ogni occasione. I colori variano dal rosa, giallo, verde, bordeaux, azzurro: in questa stagione tutto è permesso. I colori più squillanti sono perfetti per le ragazze più giovani, che si divertiranno a cambiarli a seconda dell’umore, abbinandoli magari agli abiti. Ci vengono, inoltre, proposte due varianti di colore per ogni tonalità: su base rosata per chi non se la sente di osare troppo e su base rosso violacea per coloro che non vogliono passare inosservate anche in un bagno di folla. In ogni caso è importante ricordare che la tendenza targata 2009 vuole unghie corte, squadrate o più tondeggianti, con lo smalto applicato uniformemente su tutta la superficie. Ancora meglio se abbronzate e ben idratate. Da dimenticare quindi, il tanto amato, vecchio french. ro. ca.

Casa dolce casa Un nuovo “look” per l’abitazione tutto colorato di rosa

Comodi sulle sedie di Barbie COME si legge ormai dappertutto, quest’anno è il cinquantesimo anniversario della bambola più famosa del mondo: la Barbie. Proprio in occasione del suo cinquantesimo compleanno molte firme hanno creato oggetti brandizzati ad hoc, in un trionfo di rosa. Tra le varie ditte che si sono prestate alla celebrazione, anche Kartell ha presentato a Milano i primi pezzi trasformati in veri e propri oggetti del desiderio. Ruolo centrale hanno avuto la riedizione della celeberrima sedia di Stark in policarbonato Louis Ghost, best-seller del brand e la figlia Lou Lou Ghost, entrambe di colore rosa e personalizzate da una

grafica che riproduce l’inconfondibile profilo “pony tail” di Barbie. Queste sedie fanno parte di un progetto che ha unito i due marchi in occasione del Salone del Mobile, quando è stato svelato il nuovo look della casa di Barbie. Del resto, alla base della liason tra i due brand, non ci sono soltanto valori comuni, c’è anche la stessa materia prima che li unisce. Poteva infatti una bambola come Barbie scegliere un arredamento che non fosse di plastica? Certo più che pezzi di arredamento sono pezzi da collezione. Anche il prezzo non è esattamente abbordabile. E poi la coppia di sedie più che alle

bambine farà gola alle mamme di tendenza e sempre attente al “look” delle loro abitazioni. Mamme che non hanno mai smesso di giocare... almeno nei loro sogni. ro. ca

I più cool Un uomo in borsetta per Louis Vuitton ECCOCI giunti al pensiero delle prossime vacanze ed a cosa mettere in valigia per essere al top. Il vero lusso è avere un esclusivo set da viaggio che corrisponda all'eleganza di ciò che si desidera avere con sé. Se fate parte di quella categoria di persone che non può rinunciare a nulla, la nuova proposta di Louis Vuitton potrebbe fare al caso vostro. Si tratta di una valigia armadio che può contenere ordinatamente non solo abiti e accessori, ma persino tv, lettore dvd, radio e la macchina per il caffè. Un kit da vacanza alimentato da pannelli solari con all'esterno il monogram diffuso che richiama il tradizionale baule della griffe. Ed a proposito dei grandi bauli di una volta, c'è anche quello di Tincati in pelle con cassetti di diverse dimensioni, grucce e scatole per gli accessori, completamente hand made. Ovviamente tutti i gusti e le esigenze vengono considerate:

classiche o colorate come la nuova travel collection di Prada composta da trolley, beauty-case, valigie e borsoni disponibili in quindici tonalità diverse. Se invece siete più sobri e pensate di avere bisogno di poco bagaglio, esiste la collezione “small” fatta di borse, pochette e trousse. Una curiosità. Ad esaltare la bellezza delle borse non più tradizionali testimonial femminili, bensì un gruppo di modelli tutto muscoli. Questa è la scelta di Chanel che, con lo sfondo della skyline di una metropoli, gioca sul contrasto tra la forza dei suoi protagonisti maschili e il fascino in rosa della griffe. Ma anche Sean Connery non ha rifiutato di posare per il keepall bag in tela impermeabile di LV fotografato da Annie Leibovitz in una spiaggia vicino la sua casa alle Bahamas. Uomini con le borse? Semplicemente borse per tutti. g. f.

Un iPod “gustoso” fatto di cioccolato ECCO a voi il marchio “Q-pot”. Dal Giappone arriva questo curioso brand, dedicato a tutti coloro che vogliono stupire, in senso positivo, con gli accessori e i gioielli che decidono di indossare. “Q-pot”, infatti, ci propone degli accessori per la nostra tecnologia dal gusto “particolare”. “Qpot” ha presentato una collezione di accessori per l’iPod che si ispira ai dolci più gustosi. Ecco che la tavoletta di cioccolato che diventa una custodia per iPod, mentre i biscotti, i celebri cookies americani, sono i porta auricolari. Wakamatsu, il designer del marchio giapponese, ci porta così nel suo mondo fatto di golosità che diventano accessori trendy e particolari. Che faranno gola, è proprio il caso di dirlo.

Stefano corteggia la fidanzata «SE una ragazza è fidanzata, ma ti piace, è giusto corteggiarla o sarebbe più opportuno lasciarla in pace? Cosa ne penserebbe Vitamina?». Questo è il quesito che mi ha posto Stefano. Mica facile trovare una risposta… Mumble mumble (se fossi un fumetto mi metterei a ragionare proprio così). Bene. Allora. Dunque. Quello fidanzato non è Stefano, giusto? E allora la questione non esiste proprio. Il problema è della tipa che è fidanzata. E' un suo problema intanto perché è fidanzata (scusate dico così solo perché sono single e il fidanzamento mi procura quell'orticaria che non passa neanche con il polaramin). E poi è un suo problema perché nel caso in cui dovesse cedere alle avances di Stefano sarà lei a dover mollare il tipo con cui

sta. E se dovesse cedere alle avances di Stefano io sarei contenta perché tifo ovviamente per il mio lettore. Fin qui è tutto facile ma. C'è un ma. Direi a Stefano di desistere nel caso in cui dovesse essere amico del fidanzato. E gli consiglierei di evitare di stringere sodalizio con il tipo per avvicinarsi a lei. Ma c'è un altro ma. Se il fidanzato è alto un metro e novantaquattro e pesa centodieci chili (ed è un lottatore di sumo): desistere subito. Detto questo, mi fa sorridere una cosa. Stefano usa un verbo che pensavo si fosse smarrito tra le pieghe di uno zingarelli ingiallito: “corteggiare”. Chi corteggia è innamorato, può anche rischiare di prendersi un pugno in faccia. Farebbe meno male del rimpianto per non averci neanche provato. (Vitamina)

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CINEMA

I fratelli Vanzina ripropongono il filone dello scorso anno con un ricco cast

In Dvd

Cinecocomero per tutti i gusti

ANCHE quest'anno alle porte dell'estate bussano i Vanzina Bros, autori "indefessi" di nuovi episodi che raccontano meschinità e trivialità dell'Italia vacanziera d'oggi. Dopo un'estate al mare, a spasso per il Bel Paese, il bastimento di comici e vezzi d'avanspettacolo approda ad Antigua. Bagnato dal mare Caraibico, il cinema dei Vanzina resta uguale a se stesso, adagiato sul nulla, interpretato dai comici noti e decorato dalle sirene di turno, novità, esperimento o rimanenza del (cine)panettone. Decisi a riempire anche quest'anno le sale "estive" disertate dagli italiani, i Vanzina pescano a piene mani (e a reti piene) nella commedia all'italiana, producendo episodi incrociati (o accavallati, come le lunghe gambe di Alena Seredova), privi di qualsiasi retrogusto amaro in favore del-

la macchietta balneare. «L'anno scorso raccogliemmo con un po' di incoscienza la sfida di Medusa di lanciare una commedia in una stagione non propriamente felice per il cinema - dice Carlo Vanzina eppure Un'estate al mare fu uno straordinario successo. A fare il nostro film sono ancora una volta gli attori, tutti in parte, tutti bravissimi, a partire da Gigi Proietti che ormai è un'autentica leggenda». «Con Un'estate ai Caraibi restiamo nell'ambito della commedia classica - ha spiegato lo stesso Proietti - mentre con Un'estate al mare, il mio episodio almeno, eravamo dalle parti della farsa. Carlo è un regista che ama i processi di creatività comune, lui sa bene che quando si tratta di cinema comico, è questo l'atteggiamento giusto da adottare».

Metà anni ’60

NEL 1966 la BBC trasmetteva solo due ore di rock and roll alla settimana. Ma una radio privata trasmetteva musica rock e pop, da una nave al largo della Gran Bretagna, 24 ore al giorno. E 25 milioni di persone – più di metà della popolazione britannica – ascoltava questi pirati ogni giorno. Dopo essere stato espulso da scuola, Carl viene spedito dalla sua ricca madre, frequentatrice dei salotti alla moda, presso il suo padrino Quentin, con la speranza che capisca ciò che vuole fare nella vita. Ma Quentin è il capo di Radio Rock...

La scheda I love Radio Rock tit. orig. The Boat That Rocked nazione Gran Bretagna anno 2009 regia Richard Curtis genere Commedia durata 135 min. distribuzione Universal Pictures cast G. Arterton, P. Hoffman, B. Nighy, T. Sturridge, J. Jones, K. Branagh, R. Darby, R. Ifans, N. Frost, K. Parkinson, T. Riley, E. Thompson. sceneggiatura R. Curtis fotografia D. Cohen montaggio E. Hickox costumi J. Johnston

Un'estate ai Caraibi nazione Italia anno 2009 regia Carlo Vanzina genere Commedia durata 110 minuti distribuzione Medusa Film cast G. Proietti , E. Brignano, B. Izzo, C. Buccirosso, E. Bertolino, P. Ruffini, A. Seredova, M. Stella, P. Conticini, S. Zacharias, M. Mattioli. sceneggiatura C. Vanzina E. Vanzina fotografia C. Zamarion montaggio R. Crociani costumi R. Palma

Insieme agli Acquaragia Drom

MUSICA

Se la BBC sfidava il rock

La scheda

Una romantica favola ambientata in India IL PUNTO di partenza era buono, ma l'operazione non era facile. Danny Boyle sbarca in India per girare una favola prettamente indiana, ma lo fa ovviamente con l'occhio di un occidentale. In “The Millionaire” si cerca di raccontare una storia d'amore, optando per una formula mista che vede da una parte una partita di “Chi vuol esser milionario?”, format televisivo famoso in tutto il mondo, dall'altra continui flashback sul doloroso passato di Jamal, giovane e povero indiano degli slum di Mumbai. Grazie al talento e alla freschezza del regista del film cult “Trainspotting”, il mix di stili, musiche e culture supera le piccole sbavature di un film certamente curato, ma a tratti enfatico e irrazionale. Quando si racconta un sogno, però, la verosimiglianza passa in secondo piano e i grandi contrasti e gli accesi colori indiani contribuiscono a dare sostanza a un film ibrido ma vivace e sfaccettato. Oltre ai bravi e giovani attori, una grande mano alla riuscita globale del film la danno Simon Beaufoy (“Full Monty”), che ha tradotto in sceneggiatura il romanzo di Vikas Swaup “Q&A”, e A.R. Rahman, famosissimo in India, che ha mischiato in modo intelligente influenze e generi diversi, creando – come in tutti i film di Danny Boyle – una colonna sonora di alto livello. Il regista inglese aderisce alla scuola di pensiero che la vita vissuta sia la miglior palestra culturale. Grazie alla sua esperienza, però, riesce a creare una narrazione originale e piena di ritmo, che analizza una cultura importante con la quale siamo costretti a confrontarci.

A settembre il nuovo album

Il debutto di Pelù Torna la Houston DEBUTTA stasera “Acquasantissima”, il nuovo live di Pierò Pelù, che lo vedrà esibirsi insieme al quintetto Acquaragia Drom, gruppo di stampo tzigano. Il progetto, che non manca di orginalità, avrà carattere multimediale e coinvolgerà tutto il pubblico presente, offrendo un viaggio attraverso l’attualità e le tradizioni più lontane. “Convivenza, contaminazione, creatività e festa sono parole piene di significati positivi - spiega Piero Pelù - ma che oggi più che mai risultano scomode, esorcizzate e messe a tacere. Il ‘Rock and Rom’ degli Acquasantissima infiamma i cuori e ci ricorda che il dialogo tra culture diverse è sempre possibile basta avere l’amore, la passione e la volontà di sostenerlo”. I brani che compongono la scaletta saranno tratti dal repertorio storico di Pelù e da quello degli Acquaragia Drom, tutti completamente riarrangiati. (v.p.)

WHITNEY Houston pubblicherà un nuovo album il primo settembre. Il progetto, ancora senza titolo, sarà prodotto da Will.i.am dei Black Eyed Peas, da Akon e da Sean Garrett. Alcune tracce in anteprima saranno disponibili prossimamente sul sito whitneyhouston.com. Nel frattempo un altra delle protagoniste del canto black, ovvero Lauryn Hill ha annullato il suo tour europeo che comprendeva anche un paio di date in Italia: a Roma non ci sarà rimpiazzo, ma al Pistoia Blues l'organizzazione del festival non è caduta nel panico sotituendola con Joss Stone, che salirà sul palco del Pistoia Blues il 4 luglio. La ventiduenne cantante britannica preannuncia sorprese per la sua performance: Joss Stone ha infatti annunciato di voler fare un set piuttosto "aggressivo", con brani suoi ma proponendo anche brani del repertorio classico soul e r&b. (v.p.)

Ubriachi di vinile

La malinconia che conquista di ANTONIO LUDOVICO Neil Young: After the Gold Rush (1970) ALBUM malinconico, dai toni chiaroscuri (così come la copertina), che vede primeggiare il cantautore canadese quale alfiere della musica country-rock. Accolto freddamente dalla critica, rivela al mondo invece un cantautore completo, sia pur nella sua complessità, che lo porterà in futuro a cambi di rotta vertiginosi. Tell me why è la classica ballata acustica gradevolissima, la title track è un successo mai tramontato, con il falsetto di Young in primo piano. Abbiamo poi la struggente Only love can break your heart, delicata storia d'amore e, per concludere il magnifico lato A registriamo due gioielli unici, l'impegnata e antirazziale Southern man (con la quale si attirerà l'ira dei Lynyrd Skynyrd) e la brevissima Till the morning comes. Per le session, il giovane canadese chiama i fidati Crazy Horse (lo farà sempre ad intermittenza, a seconda del suo umore) e lo sconosciuto Nils Logfgren al pianoforte, che si

A sinistra Neil Young durante un concerto e sopra la copertina del disco

rivelerà un autentico asso nella manica, ed infine l'amico Stephen Stills ai cori. Il lato B si apre con Oh lonesome me, una canzone che sembra cantata da David Crosby, continua con Don't let it bring you down, malinconico appello all'amico Danny Whitten (chitarrista dei Crazy) a non lasciarsi sopraffare dall'eroina, e soprattutto con la dolcissima Birds, altro capitolo d'amore. Un album che nasce dopo lo strepitoso successo di Deja vu dei C.S.N. and Y. e che conferma, anzi accresce, i giudizi ampiamente positivi che Young aveva attirato a se. Malinconico.

Le classifiche 1 Ali e radici Eros Ramazzotti 2 21st century breakdown Green Day 3 Stupida Alessandra Amoroso 4 Sospeso Lost 5 Alla mia età Tiziano Ferro 6 Presente Renato Zero 7 Primavera in anticipo Laura Pausini 8 Sounds of the universe Depeche Mode 9 Ancora una notte insieme Pooh 10 No line on the horizon U2 11 Relapse Eminem 12 Sunny side up Paolo Nutini 13 Malika Ayane Malika Ayane 14 The fame Lady Gaga 15 Sotto una pioggia di parole Zero Assoluto 16 Sentimento Valerio Scanu 17 Graffiti soul Simple Minds 18 L'amor carnale The bastard sons of Dioniso 19 Greatest hits Bruce Springsteen 20 Il mondo che vorrei Vasco Rossi 21 San Siro Live (2008) Negramaro 22 E solo un uomo Niccolò Fabi 23 Vai Luca Napolitano 24 La forza mia Marco Carta 25 Giannadream Gianna Nannini 26 The high end of low Marilyn Manson 27 Noemi Noemi 28 Safari Jovanotti 29 Live from Madison Square Garden Eric Clapton and S. win 30 Italian songbook vol. 1 Morgan

(fonte www.fimi.it)

Canzone più bella: Tell me why

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53

Weekend

Venerdì 12 giugno 2009


Venerdì 12 giugno 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Si preannuncia una bella ripresa lavorativa ed economica, con buone prospettive per investimenti ed acquisti.

TORO 21/4 - 20/5

Ora le stelle tifano per te e ti garantiscono eccellenti guadagni e una ripresa economica e lavorativa.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Attorno a te c'è aria di rinnovamento, e potrebbero giungere, finalmente, le risposte che da un po' di tempo tardavano.

CANCRO 22/6 - 22/7

Incontri travolgenti ed eccitanti. La vita professionale ti riserverà graditissime sorprese.

LEONE 23/7 - 23/8

Le stelle ti aiuteranno a raggiungere mete di tutto rispetto nel lavoro. In amore, è il momento della rinascita .

VERGINE 24/8 - 22/9

Se puoi, concediti spesso delle pause. Ora puoi dedicarti seriamente a cercare l'anima gemella.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Guadagni decisamente in crescita. Tutto, intorno alla tua coppia, parla di rinnovamento e di ripresa della passione.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Saprai cogliere al volo la fortuna che il destino ti promette nel lavoro. Sarai nel posto giusto, al momento giusto!

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Sarete in grado di mettere a fuoco cio' che richiede la vostra attenzione, oggi. Gli altri contano su di voi.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Dovrete rispettare le regole, oggi: non farlo significhera' dover affrontare delle pesanti conseguenze.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

leSoluzioni

Non avete prestato molta attenzione a certe indiscrezioni ora vi accorgerete a non sapere cio' che tutti sanno.

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

lama; Don; nane; Ra = La Madonna Nera

Non c'e' ragione di forzarvi di seguire un ritmo che non vi e' naturale. Un approccio piu' lento e' quello che fa per voi.

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54 Rubriche


EVENTO

PRIMA SERATA

21.20

22.55

SHOW

RUBRICA

21.10

FILM

21.10

21.10

FILM

SHOW

21.10

21.10

TALKSHOW

Carlo Conti

Daria Bignardi

Corrado Augias

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa Signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 2 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.15 -RubricaTg2 Costume e Società 06.35 -DocumentarioIl Tibet della natura - da Lhasa fino alle alte vette 06.50 -RubricaTg2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.40 -TelegiornaleTg2punto.it 11.25 -TelefilmAmerican Dreams 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -RealTvItalian academy 2 14.25 -TelefilmOne Tree Hill 15.15 -TelefilmBeyond the break 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.30 -AttualitàTribuna referendum 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Serie Tv7 Vite 19.25 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia

07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08:01 - AttualitàIl caffè di C. Mineo 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -FilmLa magnifica ladra con N. Wood - regia di Arthur Hiller (USA) - 1966 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo bene Estate 13.00 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo bene Estate 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -ShowIl gran concerto 15.40 -RubricaTrebisonda 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.35 -RubricaMelevisione 17.00 -TelefilmSquadra speciale Vienna 17.45 -RubricaGEOMagazine 2009 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 / Borse e Monete 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 09.10 -FilmLa Lettera smarrita con Oliver Sitruk, Constance Dolle, Richard Valls - regia di Thierry Binisti 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Film TvLe avventure della piccola Ociee Nash - Drammatico con Skyler Day, Anthony P.Rodriguez, Bill Butler - regia di Kristen McGary (USA) - 2003 16.25 -Talk ShowPomeriggio Cinque 17.35 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.10 -TelefilmT.J. Hooker 08.10 -TelefilmMagnum P.I. 09.00 -TelefilmMiami Vice 10.05 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmIl fuggitivo 16.10 -Soap OperaSentieri 16.30 -FilmSangue e arena con Tyrone Power, Rita Hayworth, Linda Darnell - regia di Rouben Mamoulian (USA) - 1941 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.20 -Previsioni del tempoMeteo 19.40 -ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12.55 -Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGp Quiz 13.40 -CartoniDragon ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.50 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComHannah Montana 17.40 -CartoniBakugan 17.55 -CartoniGormiti 18.10 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -Telefilm Cuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Serie Tv Cuore d'Africa 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.20 -EVENTO Nel nome del Cuore Musica 23.25 -Telegiornale Tg 1 23.30 -DocumentarioPianeta Terra

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. Medici in prima linea 22.40 -Telegiornale Tg 2 22.55 -ShowL'era Glaciale

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -RubricaEnigma 23.10 -RubricaPaola Cortellesi in "Non perdiamoci di vista short"

20:30 - ShowPaperissima Sprint 21.10 -FilmVizi di famiglia con Jennifer Aniston, Kevin Costner, Shirley Mac Laine - regia di Rob Reiner (USA) - 2005 23.30 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

20.30 -TelefilmNikita 21.10 -FilmIdentità con C. Argenziano - regia di James Mangold (USA) - 2003 23.20 -FilmIl diavolo in blu con D. Washington - regia di Carl Franklin (USA) - 1995

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Aldo, Giovanni e Giacomo Pur-purr-rid! 22.15 -Show Chiambretti night story

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Talk Show Tetris

00.25 -TelegiornaleTg 1 01.00 -FilmSpartan con V. Kilmer, D. Luke - regia di David Mamet (USA/Ger) - 2004 02.45 -RubricaSottovoce 03.15 -RubricaS.O.S. tenibilità 03.45 -VideoframmentiSuperStar

01.05 -RubricaTg parlamento 01.15 -TelefilmSupernatural 02.15 -AttualitàCostume e società 02.20 -RubricaCronaca nera bianca e rosa 03.20 -VideoframmentiCercando... 03.40 -RubricaMade in Italy

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaBig 01.40 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

01.25 -NewsTg 4 - Rassegna stampa 01.50 -FilmMondo da cane n.2 03.35 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 03.40 -TelefilmL.A. Dragnet 04.30 -Soap OperaFebbre d'amore

00.30 -ShowPoker1mania 01.25 -NewsStudio Sport 01.35 -SportGrand prix - prove sintesi 02.30 -TelegiornaleStudio Aperto 02.45 -MusicaleTalent 1 Player 03.20 -TelefilmSix Feet Under 04.20 -FilmLa moglie vergine

00.10 -TelefilmTwo Twisted 01.15 -TelegiornaleTg La7 01.35 -RubricaMovie Flash 01.40 -AttualitàOtto e mezzo 02.20 -TelefilmAlla corte di Alice 03.20 -RubricaDue minuti un libro 03.25 -AttualitàCNN News

Vizi di famiglia

Identità

Pur - purr rid!

Luca Telese

leTrame

RAI 3

ORE 9.30

RETE 4

ORE 16.30

CANALE 5

ORE 21.10

LA MAGNIFICA LADRA

SANGUE E ARENA

VIZI DI FAMIGLIA

con N. Wood, I. Bannen, P. Falk - regia Arthur Hiller (Usa) - 1966

con T. Power, R. Hayworth, L. Darnell regia di Rouben Mamoulian (Usa) 1941

con J. Aniston, K. Costner, S. MacLaine, M. Ruffalo - regia di Rob Reiner (Usa) - 2005

Juan Galliardo è figlio d'arte. Nel senso che sceglie, malgrado l'opposizione materna, di essere torero come suo padre (che nell'arena ci è morto). Divenuto celebre e ricco, sposata la donna del suo cuore, incappa nella seduzione di un'avventuriera d'alto bordo, Donna Sol, nelle cui mani diventa un trastullo...

Sarah Huttinger, giornalista del New York Times che si occupa di necrologi, ha accettato di sposare il suo fidanzato Jeff. Ma non è convinta di aver fatto la scelta giusta... L'occasione per capire cosa desidera veramente si presenta quando conosce il miliardario Beau Burroughs, che le svela alcuni segreti che riguardano lei e la sua famiglia...

Penelope è la moglie annoiata di un facoltoso quanto indaffaratissimo presidente di banca. Sentendosi trascurata, la donna decide allora di travestirsi da vecchietta, prende una pistola e va a rapinare proprio la banca del marito. Paradossalmente il colpo riesce e naturalmente nessuno sospetta che si tratti di lei. Quando confessa nessuno le crede...

RETE 4

ORE 21.10

RETE 4

ORE 23.20

RAI 1

Oltre 6 milioni di spettatori per l’amichevole dell’Italia RAI UNO Calcio amichevole Sport:calcio L'eredita' L'eredita' la sfida

ora 20.49 20.35 19.48 18.49

ascolto 6.376 4.283 3.952 2.607

RAI DUE Squadra speciale cobra Squadra speciale cobra Tg2-costume e societa' Tg2-medicina 33

21.52 21.03 13.31 13.54

2.524 2.516 2.000 1.552

ORE 1.00

RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Blob di tutto di piu' Agrodolce

20.36 21.12 20.02 20.13

2.436 2.392 1.476 1.392

CANALE 5 Paperissima sprint Beautiful Saturno contro Cento vetrine

20.50 13.42 21.18 14.11

5.441 3.998 3.964 3.543

ITALIA 1 Baby birba un giorno I simpson Detective conan Dragon ball gt

21.17 14.36 14.10 13.44

2.853 2.769 2.363 2.135

RETE 4 Anche gli angeli Tempesta d'amore Nikita Sessione pomeridiana

21.14 19.53 20.27 14.09

1.998 1.511 1.475 1.246

IDENTITÀ

IL DIAVOLO IN BLU

SPARTAN

con J. Cusack, R. Liotta, A. Peet - regia di James Mangold (Usa) - 2003

con D. Washington, J. Beals - regia di Carl Franklin (Usa) - 1995

con V. Kilmer, D. Luke, T. Texada, J. Campbell - regia di David Mamet (Usa/Ger) - 2004

A causa di un furioso temporale, dieci sconosciuti (tutti con un loro segreto) si ritrovano in un albergo per automobilisti gestito da un nervoso direttore notturno. Il sollievo per aver trovato un riparo è presto sostituito dal terrore quando, uno dopo l'altro, i dieci viaggiatori cominciano a morire. Per sopravvivere devono scoprire il mistero che ha fatto in modo che si incontrassero...

Ezequiel, per gli amici Easy, nero squattrinato in cerca di fortuna, sbarca a Los Angeles in pieno dopoguerra. E' fortemente determinato a diventare un tipo rispettabile e possibilmente benestante: per questo, quando gli propongono di ritrovare Daphne Monet, accetta, venendo trascinato in un pasticcio intricato e rischioso che lo costringe a improvvisarsi detective privato...

All'agente segreto Robert Scott viene affidato l'incarico di indagare sulla misteriosa sparizione di Laura Newton, figlia di un pezzo grosso della Casa Bianca. La ragazza è stata rapita, ma con il passare del tempo la situazione è destinata a complicarsi e a svelare un complotto di grandi proporzioni...

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Televisioni

Venerdì 12 giugno 2009


LA VERTENZA MELFI

Fiat e indotto, record di astensionismo elettorale La Fiom proclama di nuovo sciopero. Oggi Epifani a Matera Il 18 giugno Berlusconi incontrerà i vertici del Lingotto alle pagine 14 e 17

Anno 8 n.124€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Berlusconi riceve Gheddafi obtorto collo

GHEDDAFI

Il colonnello attacca gli Usa Scontri alla Sapienza «Obama come Bin Laden» a pagina 7

Venerdì 12 giugno 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Verso il 21 giugno Il dibattito

IL PD LUCANO TRA AMAREZZE E DELUSIONI di MAURO ARMANDO TITA

Scaglione:«Noi i veri vincitori»

Su facebook il totoballottaggio il voto su www.ilquotidianodellabasilicata.it

SPORT Torneo Scirea

alle pagine 8, 9, 10 e 11

Inter-Sampdoria è la finale

LESBICHE E GAY, GRAZIE ALLE FATE IGNORANTI di GIORDANA CURATI

Seconda Divisione

Biancolino rifiuta il Potenza

Gli scrittori e il Quotidiano Il giallo dei gialli della Basilicata

Caro direttore Leporace e care Fate Ignoranti, ricevo e leggo con gioia le vostre pubblicazioni. Come componente di un'associazione per i diritti delle donne lesbiche, mi permetto di fare alcune considerazioni che spero pubblicherete. Innanzitutto, come voi, sono convinta che in alcune realtà del Sud esista una “questione meridionale” relativa alla visibilità e alla... segue a pagina 15

Intercettazioni

La Camera approva il ddl Saviano insorge a pagina 7

VOTO E LEGALITA’ IN BASILICATA di PARIDE LEPORACE Gli analisti e i commentatori del voto hanno trascurato un dato significativo. Per le preferenze alle europee il primo assoluto è Silvio Berlusconi. Papi imperatore che incarna sogni, aspirazioni e identificazioni di molti italiani. Un effetto che si è registrato anche in Basilicata dove il voto della Pdl per Bruxelles è di gran lunga superiore rispetto a quello delle amministrative. Berlusconi comunque ha ricevuto sia in Italia che in Basilicata molto meno preferenze di quanto auspicasse all'inizio della campagna elettorale, non a caso dalle nostre parti è stato quasi doppiato da Gianni Pittella del Partito Democratico. continua a pagina 9

Cacciari: «E’ proprio brutta piazza Prefettura»

REPORTAGE di Andrea Di Consoli a pagina 21

alle pagine 12 e 13

a pagina 18

Il filosofo in città per un ciclo di seminari al teatro Stabile si esprime in maniera inequivocabile

Fidanzatini di Policoro

Una grande penna racconta il più grande mistero irrisolto della nostra regione

Rimborsi facili il riesame conferma il sequestro dei soldi

Tra sagre gastronomiche e riti arborei da pagina 47 a 53

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Caro Paride, IL PD non riesce a interpretare le esigenze della gente e dei giovani in particolare? La lucida e accorata analisi del brillante ticket " Leporace -Viti " mi impone un approfondimento sincero e rispettoso della classe dirigente PD di Basilicata e del SUD. Sembra che parlare del Mezzogiorno crei un certo fastidio. Mutuando la Poli Bortone con il suo "infelice" slogan "I love SUD" è sembrato a tutti noi voler perpetuare una politica vecchia e stantìa . Anche il PD ha rigettato questa "logora" affermazione . Auspicavamo con il PD, tanta discontinuità e una società politica meridionale e lucana nuova , più giusta, più equa, più umile e più semplice. Abbiamo molto ragionato sui primi passi. segue a pagina 15

Santarsier o ringrazia Radice Molinari a Letta: «Fate venire Berlusconi»

L’inchiesta di Woodcock


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