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Lunedì 15 giugno 2009

Brevi dal mondo

Si inizia con la prova d’italiano. Il 18 giugno i test predisposti dall’Invalsi

Steinmeier «Vinceremo noi»

Oggi 600 mila studenti agli esami di 3ª media

BERLINO – Dopo il disastro elettorale delle europee la partita elettorale per la Cancelleria rimane aperta ed alla fine sarà il partito socialdemocratico a spuntarla. Questo il messaggio che un combattivo Frank-Walter Steinmeier ha lanciato ieri ai circa 500 delegati che hanno varato a Berlino il programma elettorale con cui il candidato della Spd si appresta a sfidare Angela Merkel il prossimo 27 settembre. Il voto del 7 giugno è stato «uno schifo e la cosa mi ha amareggiato quanto voi», ha gridato Steinmeier nel microfono, ma «la partita rimane aperta, noi la manterremo aperta ed alla fine vinceremo».

ROMA – Settimana cruciale, quella che comincia oggi, per i circa 600 mila studenti che devono sostenere gli esami di terza media. Il calendario delle prove, sia scritte sia orali, è deciso da scuola a scuola. Tuttavia, l’orientamento più diffuso è che in gran parte degli istituti gli esami cominceranno oggi, 15 giugno. Da registrare che in alcune scuole, dove le lezioni e le operazioni degli scrutini sono terminate da tempo, gli esami sono già cominciati. Il primo scritto, come vuole la consuetudine, è sempre il tema di italiano. Poi a seguire, la prova di matematica e della lingua straniera. Nessuna discrezionalità invece per la data in cui gli studenti do-

Yellowstone fallito il resort NEW YORK – Il più esclusivo resort sciistico degli Stati Uniti, il Yellowstone Club in Montana, a due passi dal parco dell’orso Yoghi, è fallito e non è detto che riuscirà a sopravvivere all’amministrazione controllata visti il debito e le ingenti spese di manutenzione. La legge americana sui fallimenti, il cosidetto Chapter 11, l'ha autorizzato a continuare a funzionare mentre viene ristrutturato il debito.

Cile, coalizione in crisi SANTIAGO DEL CILE – A pochi mesi dalle presidenziali, la Concertacion, coalizione di centrosinistra da vent'anni al governo in Cile, è in crisi: alla sua destra vede crescere il candidato conservatore Sebastian Pinera, mentre dalla sinistra è spuntato un rivale inatteso, il giovane Marco Enriquez-Ominami, figlio di un leader guerrigliero ucciso in uno scontro a fuoco dopo il golpe di Pinochet. Anche se i sondaggi confermano quale grande favorito il miliardario Pinera, a preoccupare in questi giorni il candidato della Concertacion, l’ex presidente democristiano Eduardo Frei (forte di un 29%) è proprio EnriquezOminami: il giovane parlamentare - ha 35 anni – riscuote un sostegno crescente (pari al 14%), soprattutto tra i più giovani. Enriquez-Ominami ha lo scorso venerdì lasciato il Partito socialista, che lo lancia quale indipendente nella corsa presidenziale.

vranno sottoporti ai test predisposti dall’Invalsi (Istituto nazionale di valutazione del sistema d’istruzione), decisi a livello nazionale ed uguali, così come avviene per l’ esame della maturità, per tutte le scuole in tutta Italia. L’appuntamento è per giovedì 18 giugno. Si tratta della seconda edizione delle prove dell’Invalsi, introdotte lo scorso anno. Gli studenti dovranno sostenere una prova nazionale di italiano e matematica che consiste in quesiti a scelta multipla e a risposta aperta. L’obiettivo è valutare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti e confrontabili a livello nazionale. La novità quest’anno è che

il risultato della prova concorrerà alla valutazione finale dello studente mentre l’anno passato poteva essere considerata o no, a discrezione degli insegnanti. Per l’ammissione all’esame di Stato di terza media gli alunni devono aver conseguito la sufficienza in tutte le materie, condotta compresa. Altra novità di quest’anno è che la valutazione finale dell’esame non sarà un giudizio ma in voti espressi in decimi. Gli alunni che otterranno come punteggio dieci decimi potranno anche ricevere la lode. Nei giorni scorsi, il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini aveva rivolto un «in bocca al lupo» ai ragazzi che si trovano sotto esa-

Prove d’esame dello scorso anno

me. Il ministro aveva ricordato che l’esame “è sempre un momento di stress e di tensione». Tuttavia, si era detta «certa che chi ha studiato affronterà gli esami con serenità e non avrà problemi». Letizia Bianco

Tel Aviv. Accoglie formalmente la richiesta di Obama di accettare i due Stati

Netanyahu apre, ma non troppo Il premier israeliano pone condizioni già respinte dai palestinesi TEL AVIV – Benjamin Netanyahu accoglie formalmente la richiesta della comunità internazionale, Barack Obama in primis, di accettare uno Stato palestinese ma pone condizioni già respinte da tutti i palestinesi, sia dall’Anp – gli unici interlocutori per Israele - che da Hamas. «Se riceveremo – ha detto Netnayahu – la garanzia della demilitarizzazione (del futuro Stato palestinese) e del rispetto dei termini di sicurezza chiesti da Israele, e se i palestinesi riconosceranno Israele come nazione ebraica siamo pronti a un autentico accordo di pace (e) a raggiungere una soluzione basata su uno Stato palestinese demilitarizzato al fianco di uno Stato ebraico». Netanyahu ha spiegato che nella sua visione «ogni Stato (l'israeliano e il palestinese) avrà la sua bandiera, il proprio inno» ma «il territorio palestinese sarà senza armi, senza controllo dello spazio aereo, e non potrà fare entrare armi». Il premier israeliano ha anche ribadito che «Gerusalemme resterà capitale unica e indivisibile dello Stato ebraico», e che il problema dei profughi deve essere risolto al di fuori dei confini israeliani» perchè «il loro ritorno è contro il principio di Israele in quanto Stato ebraico». Sul nodo degli insediamenti in Cisgiordania Netanyahu ha promesso che Israele non ne costruirà di nuovi ma non bloccherà i piani di viluppo di quelli esistenti, accogliendo così solo parzialmente le richieste di Barack Obama per

uno stop totale all’edificazione di nuove colonie. Netanyahu infine ha chiarito che prima di avviare nuovi negoziati di pace l’Anp deve «riprendere il controllo di Gaza sconfiggendo Hamas» perchè «Israele non negozierà con dei terroristi che cercano di distruggerci». amas conquistò la Striscia di Gaza con una sanguinoso colpo di mano in cui estromise gli uomini di Fatah (l'organizzazione del presidente dell’Anp Abu Mazen) nel giugno del 2007. L'Anp ha immediatamente bocciato il discorso di Benjamin Netnayahu. Un portavoce del presidente Abu Mazen sostiene che Netanyahu «sabota» il processo di pace quan-

do afferma che non tratterà sul ritorno dei profughi palestinesi cacciati nel 1948 e sullo status di Gerusalemme, che per il premier israeliano, deve restare capitale unica e indivisibile dello Stato ebraico. Sulla stessa linea Hamas, secondo cui offerta e le condizioni poste da Netnayahu sono un chiaro esempio di «ideologia razzista e estremista». Per il portavoce del movimento islamico che controlla Gaza dal giungo 2007 Fawzi Barhum le parole di Netanyahu «negano i diritti del popolo palestinese e confermano la politica del suo governo che punta a trasformare il popolo palestinese in uno strumento per difendere l’occupazione». Ahmed Buzher

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu

Attesi per oggi i risultati degli esami sulla pericolosità per l’uomo delle ceneri prodotte

Combustibile radioattivo, ancora sequestri ROMA – Attesi per oggi i risultati sulla pericolosità per l’uomo delle ceneri prodotte da stufe che hanno utilizzato i pellet radioattivi sequestrati ieri in 11 regioni (per complessive 10.000 tonnellate di materiale). Intanto, ieri, un altro sequestro dell’eco-combustibile è avvenuto nel bolognese. È l'Arpa della Valle d’Aosta che, in collaborazione con il nucleo Nbcr dei vigili del fuoco valdostani, sta testando i campioni di eco-combustibile contaminato con Cesio 137 sequestrato sabato. I riscontri scientifici saranno consegnati alla procura delle Repubblica di Aosta che sta coordinando, assieme alla squadra mobile della questura, l’operazione. L'eco-combustibile in

questione, che in alcuni casi ha fatto rilevare una radioattività cinque volte superiore alla soglia di tollerabilità, fa parte di una partita – non completamente contaminata – di 10mila tonnellate giunte dalla Lituania nell’autunno scorso e distribuite da un importatore di Varese. L'operazione è partita dalla segnalazione di un aostano che si era rivolto ai vigili del fuoco dopo che si era accorto che i pellet acquistati non bruciavano bene. E ieri mattina altre 23 tonnellate di pellet sono state sequestrate dalla squadra Mobile della questura di Bologna in un’azienda a Ponte della Venturina, una frazione di Granaglione sull'Appennino al confine con la Toscana. Il sequestro è stato compiu-

to nell’ambito delle indagini disposte in tutta Italia. Il materiale è stato affidato in custodia giudiziale al titolare della ditta. Alla luce del sequestro, la Coldiretti invita ad investire sulla produzione di energia rinnovabile dell’agricoltura italiana che «è ottenuta per oltre il 70% da biomasse combustibili dove sono completamente assenti i rischi di contaminazione nucleare». L’organizzazione agricola sottolinea inoltre che lo sviluppo delle energie rinnovabili prodotte nelle campagne italiane può triplicare nei prossimi dieci anni, per raggiungere una percentuale dell’8% del totale, pari a 15,5 milioni di tonnellate di petrolio equivalente. Daniela Navi

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2 In Italia e nel mondo


IL VOTO IN IRAN

Ahmadinejad intanto festeggia, ma c’è un’altra denuncia di brogli elettorali

Mussavi chiede l’annullamento L’ex candidato ha annunciato ricorso al Consiglio dei Guardiani TEHERAN – Mir Hossein Mussavi, l’ex candidato moderato alle presidenziali iraniane, non si arrende e ieri ha annunciato di avere chiesto ufficialmente l’annullamento del voto del 12 giugno, mentre il presidente uscente e ufficialmente rieletto, Mahmud Ahmadinejad, ha celebrato la sua rielezione ieri davanti a una folla di migliaia di sostenitori in una piazza del centro di Teheran. Scontri sporadici in varie parti della capitale sono avvenuti anche ieri tra sostenitori di Mussavi e le forze anti-sommossa dei Pasdaran, mentre diversi dirigenti del movimento riformista arrestati sabato sono stati accusati dalla polizia di essere gli organizzatori delle proteste di piazza. Tre di loro, fra i quali Mohammad Reza Khatami, ex vicepresidente del Parlamento e fratello dell’ex presidente riformista Mohammad Khatami, sono stati rilasciati ieri. La scorsa notte sono stati arrestati anche cinque attivisti dell’opposizione islamico-liberale. Nulla di preciso si sa intanto sulla situazione di Mussavi, che ieri, parlando con l’Ansa, Rajab-Ali Mazrui, dirigente del partito riformista Mosharekat, ha definito «praticamente agli arresti domiciliari». Il capo della polizia, Ahmad-Reza Radan, ha smentito un tale provvedimento. Sta di fatto che da venerdì sera, dopo la chiusura dei seggi, il candidato moderato non è più stato visto in pubblico e che ha affidato le sue reazioni a comunicati pubblicati dal suo sito, Qalam News. «Ho presentato ufficialmente la mia richiesta al Consiglio dei Guardiani di annullare il risultato del voto», afferma Mussavi nella nota diffusa ieri, chiedendo ai suoi sostenitori di «continuare le proteste a livello nazionale in modo pacifico e legale». Anche il candidato riformista Mehdi Karrubi, che dai risultati ufficiali è uscito con un umiliante 0,85 per cento, ha denunciato brogli. «Non riconosco Ahmadinejad come presidente dell’Iran», ha aggiunto. Ahmadinejad, parlando ai suoi sostenitori, ha invece affermato che queste elezioni sono state «le più pulite». Nel primo pomeriggio, sulla Piazza Vali Asr, nel centro di Teheran, alcune centinaia di sostenitori di Mussavi sono stati affrontati dalle forze di sicurezza, che hanno fatto uso di lacrimogeni. Un testimone citato dall’agenzia Afp ha detto che sulla Via Motahhari, più tardi, gli agenti hanno sparato alcuni colpi di pistola in aria per disperdere i manifestanti. Un testimone oculare ha detto all’Ansa che tre banche e un ufficio della compagnia pubblica delle telecomunicazioni sono stati attaccati. Ma non è chiaro chi siano i responsabili di queste azioni. Manifestazioni avvenute sabato sera sono state segnalate anche a Tabriz, nel nord-ovest dell’Iran, e ad Ahwaz, nel sud-ovest. Secondo il sito del quotidiano britannico Guardian vi sarebbero state proteste anche a Orumieh e Hamadan. Il generale Radan ha detto che soltanto negli scontri di sabato 160 persone sono state arrestate, di cui 50 sarebbero fra gli «organizzatori» dei disordini. Alberto Zanconato

Ancora disordini Arrestate 160 persone

E il vincitore sfida Obama in un dibattito TEHERAN – Sarà sostanzialmente immutata la posizione dell’Iran sul nucleare. Questo il principale messaggio venuto ieri dalla prima conferenza stampa del presidente Mahmud Ahmadinejad dopo la sua rielezione, durante la quale ha ripetuto anche che chiunque osasse attaccare l’Iran «se ne pentirebbe amaramente». Per quanto riguarda il possibile dialogo con gli Usa del presidente Barack Obama, Ahmadinejad, che in passato si è dichiarato favorevole a patto che esso avvenga nel «rispetto reciproco» e sulla base di un «cambiamento sostanziale» delle politiche americane, ha ribadito di volere sfidare lo stesso Obama in un «pubblico dibattito» alle Nazioni Unite sulle «radici dei problemi» del mondo. Come c'era da aspettarsi, nessuna novità di rilievo

nella politica estera iraniana è stata annunciata da Ahmadinejad, secondo il quale la massiccia partecipazione alle elezioni presidenziali del 12 giugno ha rappresentato «un duro colpo agli oppressori». Il presidente ha detto ai giornalisti iraniani e stranieri che la questione del programma nucleare dell’Iran «appartiene al passato». Qualcosa che aveva già affermato in una conferenza stampa tenuta prima delle elezioni, dicendo che le trattative con le potenze riunite nel gruppo 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania) erano ormai finite e che Teheran avrebbe accettato colloqui solo nell’ambito dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Ma senza rinunciare all’arricchimento dell’uranio, il punto più controverso del suo programma.

Festeggiamenti a Teheran. Nella foto a sinistra, Ahmadinejad

I giornali Usa sostengono che ci sono state irregolarità nello scrutinio

Prudente la Casa Bianca: «Vedremo» NEW YORK – Gli Stati Uniti, imbarazzati dai risultati delle elezioni presidenziali iraniane e dalle sempre più insistenti voci di brogli, hanno deciso di mantenere una linea prudente nei confronti della rielezione di Mahmud Ahmadinejad, nell’attesa che la situazione si chiarisca. La Casa Bianca ieri è stata zitta, ma il vice presidente Usa Joe Biden, al talk show «Meet the Press» della Nbc ha espresso dubbi sulla correttezza dello scrutinio, senza però mai sostenere, almeno apertamente, che a vincere potrebbe essere stato l’avversario del presidente uscente, Mir Hossein Mussavi. «Ho dubbi – ha detto Biden – ma ci asterremo dal fare commenti finchè non avremo una visione chiara del processo complessivo e poi reagiremo». Poco dopo Biden ha aggiunto, parlando della vittoria, almeno secondo le fonti ufficiali, di Ahmadinejad: «E' quello che hanno annunciato e dobbiamo accettarlo per il momento. Ma ci sono un sacco di domande su come queste

I sostenitori di Mussavi a Teheran

elezioni si sono svolte e non abbiamo abbastanza elementi per esprimere un parere definitivo». Sabato il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, aveva avuto parole tutto sommato abbastanza analoghe, spiegando che «come il resto del mondo siamo rimasti colpiti dal vigoroso dibattito e dall’entusiasmo generato dalle elezioni in Iran particolarmente

tra i giovani», aggiungendo: «continuiamo a seguire da vicino l’intera situazione comprese le notizie di irregolarità». Di irregolarità ha parlato apertamente l’inviato a Teheran del New York Times, che non è altro che il suo direttore Bill Keller, secondo il quale i voti non sarebbero neppure stati scrutinati, in base alle dichiarazioni (anonime) da lui raccolte di un funzionario del ministero dell’Interno. Come spiegano alcuni tra i principali commentatori della stampa americana ieri, gli Usa sono come obbligati a tenere un profilo basso, insistendo sulla necessità di proseguire il dialogo avviato per ottenere, in particolare, la rinuncia al nucleare militare nel timore che Teheran possa dotarsi dell’arma atomica. Una sconfitta di Ahmadinejad avrebbe indubbiamente rappresentato una vittoria per il presidente Usa Barack Obama dopo il suo discorso di apertura al Cairo, la scorsa settimana, e dopo la debacle degli Hezbollah in Libano. Emanuele Riccardi

Sole riabilitato dagli esperti Olio “tracciato”, è boom La regina Elisabetta fa bene ed è anticancro di messaggini sms si mette a coltivare rape ROMA – Non più il dito puntato contro il sole: la tintarella, affermano i dermatologi, fa bene ed ha anche un effetto anticancro. Dunque, no alla criminalizzazione dei patiti dell’abbronzatura ma, naturalmente, vale sempre la regola di 'usare la testà e l’intelligenza con due semplici regole da rispettare: attenzione agli orarai in cui ci si espone ed utilizzare comunque e sempre una protezione solare. «Il sole e l’abbronzatura – afferma il presidente dell’Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi) Patrizio Mulas – sono stati a lungo criminalizzati, ma va detto

che, se 'usatò con intelligenza, il sole ha importanti effetti benefici sulla salute ed esercita anche un’azione antitumorale. Può invece diventare pericoloso – precisa l’esperto – se si eccede nell’esposizione e non si seguono regole di buon senso».

È BOOM per il progetto «La qualità lascia traccia» avviato un anno fa dall’Unaprol e che da questa settimana si estende al Lazio: sono già 400.000 gli sms inviati per conoscere tutte le caratteristiche dell’olio extravergine acquistato, secondo la possibilità offerta al consumatore da un apposito codice indicato sulla bottiglia. A tracciare il bilancio dell’iniziativa è il direttore dell’Unaprol-Consorzio olivicolo italiano, Ranieri Filo della Torre. «Questa iniziativa sta avendo un grandissimo successo – osserva Filo della Torre – nessuno, tra i produttori ali-

mentari, aveva mai pensato a dare informazioni così chiare e trasparenti, in base alle quali mandando un messaggino si può risalire perfino al lotto di produzione delle olive e avere anche i consigli sul modo ottimale per l’impiego in cucina dell’ olio acquistato».

LA regina Elisabetta II è nota per la sua frugalità, che ora viene confermata: la sovrana ha creato un piccolo orto negli immensi giardini di Buckingham Palace, un 'orticello di guerra' che non si vedeva vicino alle reali mura proprio dalla Seconda guerra mondiale. Una tendenza – quella del 'coltiva i tuoi ortaggi' – che sta prendendo sempre più piede nella Gran Bretagna colpita dalla recessione. Ma anche un esempio dato da Michelle Obama, la nuova First Lady americana che con la regina ha stretto un ottimo rapporto, che nei giardini della Casa Bianca ha da me-

si piantato un orto biologico. Così accanto al laghetto, all’eliporto e ai campi da tennis dove re Giorgio VI sfidava il campione Fred Perry, gli ospiti reali potranno ora ammirare un riquadro dove i giardinieri reali coltivano fagioli, fagiolini, porri e rape.

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In Italia e nel Mondo 3

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4 Primo piano

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Primo piano 5

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Per D’Alema il Cavaliere «è in declino»

Lo scontro politico

«L’opposizione sia pronta in caso di scosse»

E sul presunto complotto contro Silvio: «La democrazia non rischia»

Bossi: «Noi fondamentali» Il leader del Carroccio a Pontida ha ribadito il ruolo della Lega per governare il Paese sottopagati, bisogna subito mettere le cose a posto». Sul palco il senatur ha avuto a fianco anche Guido Podestà, candidato del centrodestra alle provinciali di Milano, e il figlio Renzo, che a Pontida per la prima volta ha preso la parola in veste di team manager della squadra di calcio padana. "Più soldi ai lavoratori". Bossi è tornato a lanciare la battaglia leghista per i salari differenziati. "Meno soldi allo Stato e più in busta paga": è stato lo slogan che ha lanciato. "Federalismo - ha aggiunto - vuol dire vittoria della periferia produttiva sul centro romano. Voi siete i lavoratori più bravi e più produttivi del mondo e siete sottopagati. In questo c'è qualcosa che non va bene e che deve essere rimesso a posto". Sul palco per la prima volta ha preso la parola Renzo Bossi, figlio maggiore del leader del Carroccio, per parlare della nazionale padana di calcio di cui è il team manager. "Sono emozionato di essere qui davanti a voi”.

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LA MANIFESTAZIONE

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E Maroni scandisce «Noi vogliamo le ronde» PONTIDA (BERGAMO) - "Ebbene sì vogliamo le ronde: noi guardiamo alla sostanza, non alle chiacchiere" il ministro Maroni lo ha scandito con forza (proprio nelle ore delle polemiche sulla "Guardia Nazionale" predisposta dall'Msi e in attesa del sì defintiivo al ddl sicurezza) al popolo del Carroccio riunito a Pontida. "Siamo in 80mila", ha annunciato trionfante il ministro Roberto Calde-

roli. Intanto non si placa l'eco delle parole di Berlusconi che l’altro ieri ha parlato di "trame eversive" contro di lui. "Un altro governo? Sarebbe un golpe", ha detto Calderoli. Intanto, però, Umberto Bossi fa pesare il recente successo alle elezioni europee e amministrative: "Noi siamo indispensabili". Maroni e le ronde. "Noi vogliamo che i cittadini possano affiancare le forze dell'ordine nelle città. Ci dicono che vogliamo le ronde, ebbene sì, vogliamo le ronde", ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni che ha iniziato il suo intervento sul palco di Pontida tra gli applausi con "Padania libera, non mollare mai". Maroni ha anche annunciato che è già pronto il regolamento che permetterà ai cittadini di affiancare le forze dell'ordine: "Il resto sono solo chiacchiere, noi non ci fermeremo anche se ci dicono di tutto e che vogliamo le camice nere, noi andremo fino in fondo per avere più sicurezza nelle città", ha concluso il ministro. Maroni ha anche difeso la politica sull'immigrazione coi respingimenti. "Da un mese non arriva più nessuno. A Lampedusa

mi dispiace solo per le 30-40 persone - ha osservato - che si occupano del centro e hanno perso il lavoro perché non c'è più un clandestino. Continueremo questa strada, non ci faremo impressionare". Calderoli. "Un governo che non sia quello riconosciuto dal popolo sarebbe un colpo di Stato". Così il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli commenta l'ipotesi di un eventuale governo tecnico guidato da una persona non eletta dal popolo, ipotesi evocata ieri dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha parlato di un 'piano eversivo' nei suoi confronti. Calderoli poi ha spiegato che "Bossi è il migliore alleato del governo, il migliore alleato tra gli alleati" e che comunque "da parte mia non credo ai complotti certo che c'è qualcuno che si muove, magari in modo un po' scoordinato". Bossi: "Noi decisivi". "Questa Lega continua a crescere e ha creato una grossa classe dirigente, siamo diventati fondamentali per governare", ha detto Umberto Bossi iniziando il suo comizio dal palco.

I ministri Zaia e Maroni ieri a Pontida

In viaggio per Washington sottolinea la sua gaffe

«Da Obama bello e abbronzato» Berlusconi si prepara a partire PORTOFINO - "Vado da Obama bello e abbronzato". Berlusconi esce dalla villa a Portofino e viaggia verso l'aeroporto di Genova dove l'attende il volo che lo porterà a Washington, per il primo incontro incontro ufficiale con il presidente Usa. Ha fretta ma non perde l'occasione per lasciare ai cronisti una battuta. Sembra essere diventata la strategia del premier sottolineare le sue gaffe. Lo disse a Mosca, durante l'incontro con il leader russo Medvedev, nel novembre scorso. Il presidente Usa era stato appena eletto. "Barack Obama?", fu la domanda che si rivolse lo stesso premier. "Giovane, bello e abbronzato". Strategia ripetuta tre giorni fa, quando Berlusconi si è congedato dall'assemblea di Confartigianato: "E adesso scusatemi ma devo scappare via perchè sto combinando il matrimonio tra Noemi e quell'avvocato inglese, come si chiama...? Ah sì, Mills.... Gli porterò in dono un viaggio di nozze sugli aerei di Stato. Naturalmente gratis...". Obama-Berlusconi: i temi in agenda. L'appuntamento tra il premier italiano e il presidente Usa è fissato per le 21 ora italiana. Un'ora di colloquio nello stu-

dio ovale della Casa Bianca per fare il punto sulla preparazione del G8 all'Aquila e per consultarsi sui temi internazionali, dal Medio Oriente all'Afghanistan, fino ai rapporti est-ovest, con la Federazione russa e la questione dell'ingresso della Turchia nell'Unione europea. L'ombra di Gheddafi. Una riunione che, precisano fonti diplomatiche di Palazzo Chigi, non sarà affatto velata da "irritazioni" dell'amministrazione americana dopo i giudizi espressi sugli Stati Uniti da Muammar Gheddafi durante la sua visita a Roma. "Rafforzare l'impegno in Afghanistan". Sull'Afghanistan, il presidente del Consiglio ribadirà l'intenzione di rafforzare il ruolo italiano a Kabul come in Medio oriente, mentre sull'ingresso della Turchia nell'Ue i leader già concordano: Barack Obama riconosce ad Ankara il ruolo fondamentale di ponte tra Asia ed Europa, mentre Silvio Berlusconi da tempo si spende per l'ingresso del paese euroasiatico nell'Unione. Da Guantanamo in Italia. In agenda anche l'immigrazione e la richiesta degli Stati Uniti di accogliere in Italia parte dei dete-

nuti del supercarcere di Guantanamo, verso il quale il Cavaliere ha già espresso una predisposizione "assolutamente positiva". Quindi, saranno toccate le questioni di interesse bilaterali, come i rapporti commerciali e l'ingresso della Fiat in Chrysler. In vista del G8 all'Aquila. Un capitolo a parte sarà dedicato al G8, al prossimo vertice "delle regole" per l'economia globale, ma anche delle tematiche ambientali. L'Italia vuole dare a questo vertice, che si svolgerà nel cuore dell'Abruzzo colpito dal terremoto, un'impronta molto specifica e molto vicina alla sensibilità del presidente degli Stati Uniti sulla grande crisi economica. Sullo sfondo, la gestione dell'economia e la necessità di trovare chiavi e formule per affrontare in modo strutturale le dinamiche della globalizzazione, a partire dalla possibilità di rendere permanente lo schema del G14 ( G8 allargato ad altri grandi paesi come Cina, India, Messico, Brasile, Sud Africa ed Egitto).

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I centristi saranno decisivi nei ballottaggi. Giochi fatti per gli apparentamenti

Amministrative, Udc ago della bilancia Il partito di Casini si è alleato con il centrodestra e con il centrosinistra a seconda degli equilibri locali ROMA – Giochi sostanzialmente fatti per gli apparentamenti politici in vista dei ballottaggi del 21 e 22 giugno che vedranno il ritorno alle urne degli elettori di 99 comuni e 22 province italiane. Con la giornata di ieri si sono chiuse formalmente la maggior parte delle trattative per le alleanze, che in molti regioni italiane hanno riservato il ruolo da protagonista all’Udc, alleatasi a macchia di leopardo con il centrodestra o centrosinistra, a seconda degli equilibri politici locali. Un dato di fatto che i centristi sintetizzano anche con «l'arroganza» del Pdl che allontana i moderati da un appoggio convinto al centrodestra. E che dal Pd viene accolto, facendo ri-

ferimento ad alcune intese locali, ad esempio quella per il Piemonte, come l’avvio di nuovi laboratori politici. Questa la situazione dei nuovi accordi nei principali comuni e province. - COMUNALI - EMILIA ROMAGNA – In questa regione l’Udc ha siglato nella serata di ieri alleanze con il centrodestra. VENETO – A Padova l’Udc (3%) sosterrà Marco Marin (Pdl, 45%), contro il sindaco uscente Flavio Zanonato (45%). TOSCANA – Il candidato Pdl a sindaco di Firenze, Giovanni Galli, pur in assenza di un apparentamento con l'Udc, si è detto convinto che gli elettori del partito di Casini « sono vicini nei fatti». MARCHE – Ad Ascoli, il leader cittadino

dell’Udc Amedeo Ciccanti ha reso noto che non appoggerà nessuno dei due candidati. Nonostante tutto, secondo fonti ben informate le trattative sarebbero ancora aperte per un eventuale nuovo accordo politico. PUGLIA – A Foggia il candidato del centrosinistra Gianni Mongiello (26,4%) ha siglato un accordo di apparentamento con l’Udc (7,7%) e l’Idv (3,7%). – PROVINCIALI - LOMBARDIA – Per la provincia di Milano il candidato del Pdl Guido Podestà aveva sollecitato, invano, un apparentamento con l'Udc (3,68%). Quest’ultima si è riservata di prendere una decisione in una riunione dei vertici regionali che dovrebbe tenersi domani a Milano presieduta dal segretario regionale Luigi Baruffi. EMILIA ROMAGNA – A Parma l’orientamento dell’Udc, che in ogni caso verrà ufficializzato domani, è quello di dare libertà di

voto ai propri elettori. Diversamente a Ferrara, dove l’Unione di Centro (3,3%) ha sottoscritto un apparentamento con il candidato del centrodestra Mauro Malaguti (27,23%). A Rimini invece il partito di Pierferdinando Casini sosterrà la candidatura di Stefano Vitali (Pd). VENETO – A Venezia l’Udc (5,6%) sosterrà, con 'un’alleanza politicà, la candidata del centrodestra Francesca Zaccariotto (48,4%). PIEMONTE – A Torino il partito di Casini farà convergere i propri voti sul candidato Pd e presidente uscente Antonio Saitta (44,3%). CALABRIA – A Cosenza l'Udc (6,2% al primo turno) ha siglato un accordo di apparentamento con il candidato del centrodestra Pino Gentile (38,4%); stesso accordo a Crotone, dove l’Unione di Centro (4,4%) sosterrà il candidato del centrodestra Francesco Stanislao Zurlo (29,6%).

Tra i temi in agenda ci sono il G8 e il Medio Oriente

L’APPELLO

D'Alema, "è chiaro che la tentazione di dare la colpa a qualche oscuro complotto diventa la scorciatoia, anziché fare i conti con le ragioni di questa debolezza, che sono nella fragilità e nei comportamenti del presidente del Consiglio". "Nel centrodestra c'è un malessere evidente" e a comandare è "la guardia pretoriana, che è Bossi", ha detto l'ex presidente del Consiglio. Sottolineando che d'altra parte si tratta di una condizione tipica da fine impero, "quando le guardie pretoriane hanno sempre più potere dei senatori". "Credo che l'appello di Berlusconi, fatto dal proprietario di uno dei più grandi concessionari di pubblicità in Italia non sia un appello ma una minaccia", dice l'ex presidente del Consiglio in merito alle parole di ieri del premier di fronte agli industriali sulla stampa . "Se fosse stato solo il presidente del Consiglio sarebbe stato solo sgradevole, ma essendo il padrone di Publitalia è una minaccia". La candidatura di Bersani. "Confermo che sosterrò Bersani come candidato alla segreteria del Pd. Io ho sempre fatto quello che ho detto, è sufficiente che lo dica una volta sola, non è necessario che lo confermi sempre", dice D'Alema. "Una candidatura come la mia avrebbe senso in una sorta di emergenza nazionale. Non credo, però, che siamo alla necessità di richiamare la vecchia guardia per salvare il salvabile". Le reazioni. Se il portavoce del premier, Paolo Bonaiuti, dice di non capire di quali "scosse" parli D'Alema, si chiede se "la sinistra non vuole forse rispettare il voto democratico liberamente espresso dagli elettori" e ipotizza che l'ex ministro degli Esteri "abbia sofferto di un colpo di caldo", ci va più duro il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone: D'Alema è un gregario di Repubblica - sostiene - e propone un'"ammucchiata 'prodiana' antiCavaliere". Nell'intervista a RaiTre, Capezzone individua "due cose gravi, negative e politicamente sconfortanti": "D'Alema si ritrova in una posizione gregaria e subalterna rispetto a Repubblica riducendosi a ripetere le accuse che vengono dalla campagna di fango condotta da quel gruppo editoriale contro il premier". E "il Pd conferma di essere un piccolo strumento dominato da altri, e D'Alema non sembra avere la forza per sottrarsi a questa eterodirezione politica".

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Papa: «Agire contro fame e povertà» Il Pontefice incalza i potenti della Terra in vista dei vertici di Onu e G8 CITTA' DEL VATICANO – È “assolutamente inaccettabile» che centinaia di milioni di persone continuino a soffrire la fame nel mondo e che cresca la povertà. Alza di nuovo la voce il papa, ieri all’Angelus domenicale, per chiedere ai potenti della Terra quelle doti di sapienza e umanità capaci di trasformare la crisi attuale in un’opportunità per redistribuire in modo più equo il potere decisionale e le risorse del pianeta. Lo spunto per il nuovo appello di Benedetto XVI arriva dalla prossima Conferenza dell’Onu sulla crisi economica e finanziaria, in programma dal 24 al 26 giugno a New York. “Invoco sui

partecipanti alla Conferenza, come pure sui responsabili della cosa pubblica e delle sorti del pianeta, lo spirito di sapienza e di umana solidarietà, affinchè - ha spiegato il pontefice – l’attuale crisi si trasformi in opportunità, capace di favorire una maggiore attenzione alla dignità di ogni persona umana e promuovere un’equa distribuzione del potere decisionale e delle risorse, con particolare attenzione al numero, purtroppo sempre crescente, dei poveri». Parole che si indirizzano, oltre all’incontro delle Nazioni Unite, anche all’imminente G8, il summit delle grandi nazioni del mondo che si svolgerà dall’8 al 10 lu-

glio all’Aquila. A chi ha in mano i destini dell’umanità, Benedetto XVI ha suggerito di concentrarsi innanzitutto sul dramma delle centinaia di milioni di persone che soffrono la fame. «E' una realtà assolutamente inaccettabile, che stenta a ridimensionarsi malgrado gli sforzi degli ultimi decenni», ha scandito davanti ai fedeli che lo ascoltavano in piazza san Pietro. «Auspico – ha sottolineato – che in occasione della prossima Conferenza ONU e in sede delle istituzioni internazionali siano assunti provvedimenti condivisi dall’intera comunità internazionale e vengano compiute quelle scelte strategiche, talvolta non

facili da accettare, che sono necessarie per assicurare a tutti, nel presente e nel futuro, gli alimenti fondamentali e una vita dignitosa». Tra la conferenza Onu e l’appuntamento del G8, il papa firmerà il 29 giugno la sua attesa enciclica sociale, la 'Caritas in Veritatè, interamente dedicata ai principi e ai valori che devono regolare il mondo dell’economia e del lavoro. E a conferma del coinvolgimento delle religioni nei temi sociali e della crisi, si svolgerà il 16 e il 17 giugno a Roma un vertice di leader spirituali, ospiti della Farnesina, che prepareranno un loro dossier da mettere sul tavolo del G8 di luglio.

Il Papa

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PONTIDA (BERGAMO) – Alla Pontida numero venticinque, sotto il solleone, Umberto Bossi, reduce dal trionfo elettorale, ha badato bene a rivendicare il ruolo della Lega nel governo del Paese ma nel contempo ha urlato alla sua base che il movimento «non si è seduto». Un tempo la si sarebbe definita Lega di lotta e di governo, ma ieri Bossi in realtà, pur accarezzando l’animo dei leghisti più duri e puri, quelli indipendentisti, ha badato bene a rivendicare i meriti del movimento e i risultati ottenuti nell’azione di governo. Con una precisazione, in relazione alle polemiche di queste ore su un presunto complotto contro Silvio Berlusconi: «Finchè ci siamo noi la democrazia non rischia». «Lo zoccolo duro della Lega non si è venduto – ha esordito il ministro delle Riforme e leader del Carroccio -, la Lega è quella di sempre, vuole lottare, non si è seduta». E ancora: “La Lega non è scomponibile, non si divide, siamo saldi». E ha ricordato a chiare lettere, come ha sempre fatto in tutti questi decenni a Pontida, che lo scopo sociale del movimento “è la libertà». «Non abbiamo fatto la Lega per vincere qualche elezione – ha sottolineato, tanto per ribadire il concetto – l'abbiamo fatta per la nostra libertà. Il federalismo è l’unica possibilità per risolvere i problemi del Paese, del Nord e del Sud’'. Dato a Berlusconi quel che è di Berlusconi, «con noi è stato di parola, ci ha dato i voti per il federalismo», Bossi ha subito messo in chiaro che «la Lega è fondamentale per governare». «Questa Lega – ha spiegato – continua a vincere e ha creato una grossa classe dirigente sul territorio e quindi è fondamentale per governare». Un concetto quello del Carroccio con responsabilità di governo, assunto pienamente: una Lega che comunque «non può rinunciare a essere movimento, non può perdere il contatto con la gente». Un ragionamento ribadito anche dal segretario della Lombardia, Giancarlo Giorgetti. Dal palco, il ministro Calderoli è tornato a rivendicare la guida di alcune regioni del Nord, ribadendo peraltro che l'ideale dei lumbard, la loro meta, è la libertà». Bossi non ha mancato di tessere l’elogio di tutti i suoi ministri: da Maroni, che «ha insegnato che il responsabile di un dicastero non basta che faccia le leggi ma che le le metta anche in pratica, e così ha fermato l’immigrazione clandestina»; a Zaia, lodato per i suoi interventi nell’agricoltura, fino a Calderoli e al vice ministro Castelli. Un discorso breve quello del leader, con alcune interruzioni e poi ripreso dopo l’intervento di altri, come è nella sua abitudine a Pontida, nel quale ha anche parlato dei salari differenziati: «Meno soldi allo Stato e più in busta paga», è stato lo slogan. Federalismo vuol dire vittoria delle periferie produttive sul centralismo romano. «Voi siete i lavoratori più bravi e produttivi del mondo- ha tra l’altro detto- e siete

Silvio Berlusconi; a sinistra: il leader della Lega Umberto Bossi che ieri è tornato a sottolineare l’importanza del suo partito

ROMA - Massimo D'Alema chiama a raccolta l'opposizione. Lo fa dagli schermi della trasmissione In 1/2ora, condotta da Lucia Annunziata su Rai Tre. "L'opposizione sia pronta in caso di scosse" dice l'ex presidente del Consiglio. "Momenti di conflitto", rispetto ai quali all'opposizione potrebbe essere chiesto di assumersi le proprie responsabilità. Poi, un attacco a Silvio Berlusconi, per le sue parole di ieri su un presunto "piano eversivo" contro di lui. "Avverte qualcosa che forse gli italiani non hanno ancora percepito: il capo del nostro governo è un leader dimezzato, colpito nella sua credibilità". Replica Paolo Bonaiuti: "Di quali scosse parla? Ha un colpo di caldo...". Più pesante Daniele Capezzone: "E' un gregario di Repubblica e va dietro alla loro campagna di fango". Più tardi, dopo le reazioni polemiche della maggioranza seguìte alle sue parole, D'Alema (che si dice "colpito dalle reazioni esagitate e strumentali su quanto ho detto") preciserà: "Anziché almanaccare, bastava aver seguito la trasmissione per capire che è Berlusconi a produrre la 'scossa'. Mi riferivo al presidente del Consiglio e al conflitto latente nel centrodestra". "Nella vicenda italiana potranno avvenire delle scosse - risponde D'Alema ad Annunziata che gli domanda del 'complotto' paventato dal premier anche perché Berlusconi non è uomo che accetti il declino politico e Massimo D’Alema umano, animato com'è da un mito dell'eterna giovinezza, miti sempre pericolosi". Ma che vuol dire prefigurare "scosse"? "Significa momenti di conflitto, difficoltà imprevedibili. Ciò richiede che l'opposizione sia in grado di assumersi le proprie responsabilità e anche che sia nella pienezza delle sue funzioni". "Il tema vero al di là di questo teatrino del complotto", aggiunge D'Alema, è quello del rischio dell'Italia di rimanere indietro, di "precipitare e perdere di peso, valore, importanza, sia sul piano economico che politico". E che la crisi di Berlusconi viene dalla sua "incapacità riformatrice" e incapacità di reagire a questo. "Non c'è alcun complotto. C'è la condizione di un presidente del Consiglio che unisce, a una notevole arroganza e violenza verbale, una grande debolezza sostanziale, cioè incapacità di governare il paese, e anche di immagine, specialmente sulla scena internazionale". In una situazione "così debole", aggiunge


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Lunedì 15 giugno 2009

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Lunedì 15 giugno 2009

Santarsiero - Molinari, abitudini e agende a confronto

Le lunghe giornate Gli incontri fino a sera. Ma si comincia dalla famiglia SU fronti diversi, ma con giornate più o meno simili, frenetiche e decisamente piene, con piccoli rituali e appuntamenti familiari irrinunciabili. In attesa del prossimo 21 giugno, i due sfidanti alla carica di sindaco, Giuseppe Molinari e Vito Santarsiero, proseguono la propria campagna elettorale. Per il sindaco uscente, ieri, giornata di tour nelle aree rurali. Agli abitanti ha ricordato che, pur in presenza di alcuni problemi da risolvere con gli impegni del programma, ad oggi, «complessivamente per le aree rurali sono stati investiti, come mai era successo, 24 milioni di euro partendo da una situazione originaria di assoluta carenza di risorse e programmi». Ha ricordato il bando in corso per 12 milioni di euro per la rete fo-

Intesa Pd-Udc L’ira del Pdl

IL SUSSEGUIRSI DELLE ORE

POTENZA - A termine scaduto, nessun apparentamento ufficiale. Arriva però la scelta più attesa e che qualche malumore in casa “centrista” ha sollevato. E’ affidata a una dichiarazione congiunta dei coordinatori regionali di Pd e Udc, Erminio Restaino e Agatino Mancusi, l’ufficializzazione dell’intesa a livello comunale che apre l’orizzonte verso le elezioni regionali dell’anno prossimo. Intesa che in Basilicata, segue le indicazioni romane del partito di Casini e replica l’accordo già raggiunto in Puglia. «Sul livello della città di Potenza si è doverosamente avviato un lavoro programmatico con il protagonismo dei segretari cittadini (Gianpaolo Carretta e Vincenzo Salvato, ndr) per offrire - si legge nella nota - sinergicamente risposte per il bene della città capoluogo». Poi, il passaggio successivo visto che «nelle prossime settimane verrà avviato un percorso

politico-programmatico che prelude a più complessive intese di livello provinciale (dove pure l’Udc aveva corso in solitaria al primo turno, da cui è uscito vittorioso il candidato del centrosinistra Piero Lacorazza, ndr) e regionale». Ma è altrettanto vero che nello stesso partito erano fin da subito state esplicite due posizioni contrastanti che volevano proprio il neo acquisto dell’Udc ed ex sindaco di Potenza, Gaetano Fierro, uno dei sostenitori più solidi del sostegno al centrodestra. In pochi commentano, restano “uomini di partito”, si atterrano - così dicono - alle indicazioni. Più esplicito, invece, il Pdl che fino a poche ore fa aveva replicato ripetutamente gli inviti ai “moderati” per il sostegno al candidato sindaco Giuseppe Molinari. Del resto - aveva spiegato il deputato Vincenzo Taddei - sarebbe stato paradossale trovarsi su fronti opposti in vista del ballottaggio, dopo aver condotto l’intera campagna elettorale del primo

turno da separati, ma con un medesimo obiettivo da attaccare, proprio l’avversario e sindaco uscente Vito Santarsiero che oggi l’Udc sceglie di sostenere. E’ un «atteggiamento curioso - prosegue oggi Taddei - che dovrebbe essere spiegato agli elettori dell’Udc. Sembra piuttosto un accordo su assetti odierni e futuri di potere, non sui problemi reali della città e della regione. Quali sono i fatti nuovi che hanno portato a cambiare opinione dopo mesi di critiche al centrosinistra?». Senza contare che, oltre alla comune «famiglia europea», il Ppe, in molti enti locali, proprio l’Udc - emblematico il caso di Tito con il sindaco Pasquale Scavone - è con il Pdl. «Adesso, allora, si ripropone ancora una volta la scelta tra chi realmente è alternativo e chi si accomoda negli apparati che ha contestato a lungo». Così, «ci sorprende la decisione - fa eco in una nota il senatore del Pdl, Cosimo Latronico - Siamo certi che

I coordinatori regionali di Udc e Pd, Agatino Mancusi e Erminio Restaino, ufficializzano l’intesa per la città di Potenza da cui parte una riflessione sul percorso programmatico anche in Regione

gli elettori che hanno scelto l’Udc al primo turno per segnalare una distanza dal sistema di potere che fino a oggi ha governato la città capoluogo, ora non possano disinvoltamente cambiare parere, dimenticando le severe critiche che sempre l’Udc in questi anni ha mosso al sistema di potere che il centrosinistra ha rappresentato in Basilicata e a Potenza, con risultati fallimentari sul piano sociale ed economico». Come a dire, un conto gli accordi ufficiali, un conto la pratica di coscienza nel segreto della cabina. «Le scelte che le classi dirigenti dei partiti assumono non possono per un mero calcolo opportunistico violentare la storia e la natura del loro corpo elettorale che per quanto riguarda l’Udc è sempre stato anche in Basilicata estraneo e alternativo alla sinistra. Siamo certi che gli elettori sapranno correggere questo colossale errore di prospettiva e contribuire a costruire quell’alternativa di governo al sistema di potere del centro

sinistra». Detto in altri termini, un nuovo appello: invitano gli elettori «di tradizione moderata e quelli che si riconoscono nella comune famiglia del popolarismo europeo» alla “vera alternativa” che individuano in Molinari. Diverso il discorso per il Movimento per le autonomie, l’altro fronte di cui si attendeva la scelta. Anche in questo caso nessun apparentamento ufficiale, ma una certa “attenzione” verso il centrodestra «che è l’unico schieramento ad averci invitato al confronto». Così, Antonio Garramone, segretario cittadino dell’Mpa, invia un segnale soprattutto al centrosinistra. Per la coalizione di Molinari, una porta più che aperta, «ma adesso nelle prossime ore bisognerà vedere se ci sono davvero le condizioni per un alleanza programmatica». Nel quadro complessivo, resta fuori la sinistra extra coalizione (mentre l’Italia dei valori ha già da tempo ufficializzato il sostegno a Santarsiero, senza appa-

rentamento, pur di fermare l’avanzata della destra). Il Prc, che nel primo turno ha sostenuto il proprio sindaco, il consigliere uscente Marcello Travaglini, affiderà la scelta finale al comitato politico che si riunirà ad inizio settimana. Quanto al movimento Comunità Lucan - No Oil, il portavoce ed ex candidato sindaco Michele Somma si limita a sottolineare che «noi facciamo una prima e semplice constatazione, quella di non essere stati neppure sentiti, come educazione e non solo strategia politica vorrebbe, in quell’impeto di arroganza che ci sembra diventata prassi usuale in un modo di intendere la politica dove tutto si appiattisce e finisce per somigliarsi maledettamente». Lasciano i propri elettori, che però non hanno regalato l’1 per cento, liberi: «Semplicemente chiediamo di non dimenticare che già dall’indomani dovrà esserci un sindaco che chiede e risponde alla città ed una città che propone e chiede». s.lorusso@luedi.it

LA CITAZIONE DI MANCUSI SUL VOLANTINO ELETTORALE

«Tempistica e parentela» POTENZA - A 24 ore di distanza, il Pdl cavalca la questione, mentre il centrosinistra e lo stesso sindaco uscente, alla vicenda oppongono il silenzio e preferiscono non commentare. Così, è Lorenzo Larocca, segretario cittadino del Pdl a buttare nuova benzina sul fuoco dopo la conferenza stampa in cui il candidato sindaco del centrodestra, Giuseppe Molinari, aveva replicato «all’atto intimidatorio», quella diffida che una delle più note imprese edili della città, la Mancusi Group, gli aveva fatto recapitare dopo la diffusione di un volantino elettorale in cui l’ex deputato diellino campeggia a accanto a uno dei palazzi dell’impresa in costruzione a rione Poggio Tre Galli. Di seguito, lo slogan “ti rubano il cielo, non sbagliare ancora”. L’impresa nella diffida spiega di essere stata danneggiata da «un’aggressione mediatica» e da una vera e propria «azione diffamatoria» visto che sul retro dello stesso volantino Molinari spiegava come il malcontento della città

fosse in aumento a causa di un’amministrazione «che ha fatto pochissimo per Potenza e tanto pe ri soliti pochi». Insomma, secondo l’amministratore dell’impresa, Vincenzo Mancusi, gli accostamenti di testo e immagine, altro non erano che allusioni a «favoritismi e privilegi di cui la società avrebbe goduto» e che sono «privi di ogni fondamento». Ma le repliche affidate alla conferenza stampa non hanno chiuso l’argomento visto che ieri, Larocca ha persino innalzato il tiro, richiamando l’attenzione sulla libertà di parola. «Abbiamo preso atto che forse, nella città di Potenza, qualcuno vuole negare persino la libertà di pensiero e di parola». Quello che avevano affidato alla cartolina elettorale, non era che - hanno ribadito più volte - un attaco alle scelte urbanistiche di Santarsiero che hanno reso possibile la cementificazione “selvaggia”. Sia chiaro, ribadisce ancora Larocca, «non un parere di merito sulle modalità costruttive di un immobile o sulla tipologia di un tabellone, ma il solo

fatto di aver oggettivamente rappresentato che ogni immobile in più nella nostra città rubi una parte del cielo e dell’orizzonte ai residenti». E proprio questa critica avrebbe attirato quella che ritengono un’ingiustificata citazione. Ora, quello stesso stabile ritratto fa parte di un complesso edilizio, il Secondo centro direzionale, che è al centro di un contenzioso tra privato e comune. La vicenda nasce nel 1971, ha già visto l’impresa vincitrice in primo grado ed è stata aggetto di una bozza di trattative per un accordo tra le parti e di estenuanti e duri dibattiti in consiglio comunale, oggi in attesa della pronuncia del Tar. Oggetto del contendere, la titolarità di un suolo su cui potrebbero essere realizzati 40 mila metri cubi. Tornando al caso del volantino, Larocca cita l’articolo 21 della Costituzione per cui «tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero». Ma, il punto che Larocca sottolinea apre un nuovo fronte di polemica. Al sospetto già

Il volantino incriminato di cui la Mancusi Group ha chiesto il ritiro

sollevato da Molinari in conferenza stampa sulla “tempistica” «a orologeria», a pochi giorni dal ballottaggio, con cui è stata recapitata la diffida, si aggiunge per la prima volta, almeno in campagna elettorale, il riferimento esplicito alla parentela tra i rappresentanti dell’impresa e il sindaco uscente Santarsiero. «Siamo certi, o perlomeno auspichiamo, che non vi sia alcuna relazione tra i due fatti», al-

trimenti il rischio sarebbe quello di una campagna elettorale non certo serena o «libera per i candidati». Larocca si dice sicuro che la citazione non avrà seguito, salvo sviluppi in riferimento ad eventuali altre accuse di cui l’impresa potrebbe dirsi toccata sulla propria attività. Ma questi fatti, «non sono mai stati evidenziati - precisa -da Molinari nel volantino elettorale». s.l.

Il commento sulla parità

Sul genere i conti tornano C’È stupore sulla stampa nel costatare che al Comune di Potenza siederà tra i banchi del consiglio una sola consigliera su quaranta, stessa cosa alla Provincia di Potenza e, magra consolazione, due consigliere a Matera, dovremmo dire la più civile Matera, oltre a qualche sparuto Sindaco donna in piccoli comuni. Questo il bilancio di genere delle elezioni amministrative 2009. Ma anche se c’è amarezza io non provo meraviglia: i conti tornano eccome. Al comune di Potenza su 772 candidati le donne erano 150 quindi meno del 20 per cento, percentuale ancora più inferiore alle elezioni provinciali, quindi non stupisce che la presenza femminile in consiglio comunale di Potenza sarà del 2,5 per cento e nel consiglio provinciale del 3,3 per cento. Inoltre tra il 14 per cento dei candidati che ha preso zero voti le donne occupano un posto, ovviamente qui, di rilievo. Il rammarico è che in dieci anni per le donne lucane in politica non è cambiato nulla, un consigliere donna c’era al comune di Potenza nel periodo 20042009 una sola consigliera ci sarà negli anni 20092014, stessa identica cosa nell’altra importante istituzione: la Provincia di Potenza. Le elezioni comunali sono un banco di prova molto difficile considerati i legami corti tra candidati ed elettori, tutto ciò spinge ad una competizione esasperata in cui soggetti che hanno meno visibilità e meno servizi da rendere soccombono; pur se la qualità delle donne candidate era molto alta trattandosi di persone di notevole cultura, capacità professionale e relazionale. Non credo alla spiegazione un po’ selvaggia e masochistica per cui se uno è

capace c’è la fa comunque. Le elezioni amministrative costringono a misurarsi su parametri e criteri molto lontani dallo stile delle donne. È mia convinzione che se i partiti politici vogliono praticare il rinnovamento devono investire si su giovani e donne, ma non dandogli degli spazi in cui misurarsi con modalità aspre e cruente. E’ come mandare alla guerra combattenti senza armi ed armature. Dovrebbero invece sostenere in modo forte questi candidati educando anche l’elettorato a riporre fiducia in soggetti che nell’immediato non possono garantire alcunché se non la loro onestà, passione, impegno, e determinazione. Io investo, tuttavia, le mie speranze nel futuro sindaco e nel nuovo giovane presidente della Provincia di Potenza affinchè vogliano costruire una squadra che comprenda anche talenti giovani e femminili ricchi di professionalità e capacità anche se non portano in dote una messe di voti, ma solo determinazione e modernità. Solo in questo modo – cominciando a dare visibilità a chi in genere sta nell’ombra - la politica può contribuire a fare in modo che gli elettori inizino ad avere dimestichezza e fiducia con soggetti non tradizionalmente avvezzi al mondo politico, ma che pure possono contribuire alla costruzione della società essendone la parte più dinamica e preparata dando un’impronta diversa alla politica. Perché oggi più che mai la politica ha la necessità, attraverso la sua azione amministrativa, di raggiungere risultati tangibili e all’avanguardia per la qualità della vita dei cittadini. Liliana Guarino Consigliera di Parità Provincia di Potenza

ORE 6.45

ORE 7

La sveglia arriva presto e subito segue un primo rituale. Di buon mattino, Santarsiero apre l’agenda, di cui raramente è sprovvisto, controlla gli impegni e poi dedica alcuni minuti alla lettura «delle mie cose». Alle 9, un passaggio a casa della madre con cui condivide, prima di iniziare la giornata, un caffè e due chiacchiere.

La giornata di Peppino Molinari comincia ufficialmente con la passeggiata che collega l’abitazione alla scuola dei suoi figli che accompagna regolarmente al partone dell’istituto. Poi, l’avvio dei “giri” tra i cittadini, gli incontri in strada, i commenti e l’ascolto con gli elettori.

ORE 13

ORE 13.30

Il pranzo è davvero veloce, spesso consumato di fretta, dopo una mattinata passata tra gli ultimi impegni istituzionali a Palazzo di città e le riunioni con il partito e i candidati. Di rito, in questa campagna elettorale, un mattiniero passaggio al comitato elettorale, subito dopo l’uscita da casa.

Pranzo rigorosamente a casa «con la famiglia» a cui segue pausa di relax e riposo. Alle 16.30, Molinari è di nuovo in giro per la città, tra incontri con le categorie, conferenze stampa e riunioni con i candidati. Gli intermezzi declinati sempre con due passi in periferia o nel centro, per fare quattro chiacchiere «con i cittadini».

22 (PIÙ SPESSO 23)

ORE 22

Quando arriva ora di cena la giornata è quasi finita, anche se «in questo periodo si finisce con il fare sempre tardi, davvero tanto tardi». Santarsiero chiude in famiglia la giornata dopo tanti incontri all’aperto, nelle piazze, nei rioni e al chiuso delle sale convegni, Con il telefono che non smette mai di squillare.

La cene a casa, «ma senza esagerare», magari solo un po’ di frutta. Non di rado, però, in questi giorni, la chiacchiera pomeridiana si prolunga. E non è difficile incontrare Molinari a godersi l’arietta serale, camminando, in viale Dante, con i colleghi d’avventura e qualche amico.

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Latronico: «Non si tradisca anche nell’urna» E l’Mpa si avvicina al centrodestra di SARA LORUSSO

gnaria, «un intervento risolutivo e diffuso su tutto il territorio. Continueremo su questa strada per dare ai cittadini delle nostre aree rurali una qualità della vita alta». Molinari, invece, ha ripreso le “carenze” cittadine ricordando quelle opere, come la scalinata del pensiero, «di cui avremmo fatto a meno, se l’amministrazione comunale uscente avesse provveduto piuttosto ad aggiustare le strade, organizzare in maniera efficiente il sistema di trasporto urbano, riqualificare il centro storico cittadino ristrutturando i vecchi edifici». Se «l’amministrazione comunale avesse provveduto alla cura e tutela del verde, gli abitanti del capoluogo avrebbero avuto un motivo in meno per decidere il cambiamento, ma purtroppo così non è stato».


Lunedì 15 giugno 2009

Gay pride a Roma

Il fotoromanzo della giornata Anche i lucani nella Capitale

Il mondo omosessuale italiano senza diritti. La Ue ammonisce ma invano

Parità, dignità, laicita? Nein di DAMIANO LATERZA

Roma, temperature africane (sarà colpa del Gheddafi?) «Perché il gay pride lo fanno sempre che si schiatta dal caldo?» chiede un ingenuo collega della stampa estera (Repubblica di San Marino). La risposta è ovvia: il caldo serve per spogliarsi e mostrare i muscoli forgiati in estenuanti ore di una qualunque sala pesi. La festa dell'orgoglio omo-lesbobi-trans-eccetera compie quarant'anni. Quattro in più ne ha il/la leader indiscusso/a del movimento: Wladimiro Guadagno detto/a Vladimir Luxuria.

Sobria, eppur vibrante. Così appare la marcia arcobaleno di quest'anno a Roma, Capitale della Cristianità. «300.000!» sciorinano gli organizzatori, galvanizzandosi. In attesa che la Questura dica: «Qualche migliaio». In Italia, intanto, le discriminazioni e le violenze basate su pregiudizi inerenti l'orientamento sessuale sono in aumento. Il popolo gaio esprime la propria disapprovazione nei confronti di personaggi come la ministra Mara Carfagna, derisa ed uccellata con vigore. Schernita persino da 3 anziane turiste padane.

«Si fatica a credere che una che ha fatto calendari soft-core ce l'abbia tanto con noi» dice Fabrizio, ex sacerdote passato all'altra sponda. Su sponda vaticana, invece, niente di nuovo. Anche quest'anno il percorso della manifestazione ha subito diverse variazioni. «Er Colosseo no, perché ce so morti li cristiani; Sangiovanni, no perché ce stanno li pellegrini! Ma noi, che semo bestie?» notifica il logorroico Gino da Settecamini. E pone una questione cruciale: quella dei diritti delle persone omosessuali in Italia.

L'Unione Europea ha da tempo ammonito il nostro paese. E non si parla solo di unioni civili (chissà ancora per quanto) negate. «L'omofobia può essere definita come una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio ed è analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo». La direttiva del Parlamento Comunitario parla chiaro. Ma «causa Cupolone il Belpaese non la recepisce» ratifica il dottor Ulivo, avvocato calabro.

La folla è, come sempre, variegata. Stupisce per la sua franchezza, il neo-ottantenne signor Remigio, veronese trapiantato nell'Urbe secoli orsono. «Non ne potevo più di sentirmi appellare culattòn» svela. Poi, disinvolto, esibisce una corona tipo quella dei sommi poeti che Dante avrebbe collocato nell'apposito girone coll'amato maestro, Ser Brunetto. «Ieri sera, mia moglie lavava i piatti, io facevo questa. Tre ore ci ho messo» pubblicizza codesto istrionico testimonial di longevità. Ma come? Sì, esistono anche i bisex. E Remigio ha pure due figli.

Il tema è, inutile dirlo, Noemi. «I gay in fondo hanno sempre messo su delle feste memorabili. Degne di quelle di Villa Certosa» asserisce, con invidiabile acume, la foggianissima Donatella L., aspirante Luxuria, ma in versione drag-king. E, sghignazzando sguaiata, aggiunge: «Poi perché prendersela sempre col Premier? Se lui non avesse trasmesso Lady Oscar, Sailor Moon, la Principessa Zaffiro, Georgie che dorme coi fratelli e altro ancora, noi oggi non saremmo qui!» L'esagerazione al potere. Può essere ancora uno slogan incisivo?

Nel frattempo, sui Fori Imperiali, una Cadillac rosa degli anni '50 ha fuso il motore. Due leopardatissime porno-manifestanti scendono sbuffando. La festa continua intorno ad altri “carri”. La cricca brasiliana esibisce glutei ambrati, e li forgia di ridondanti samba. Gli orsi si lanciano improbabili occhiate melense. La musica è assordante. Il caldo pure. I go-go boys ammiccano, paiono tanti Big Jim gommosamente schierati. Ballano a scatti, come fossero marionette d'un desiderio inesausto e prevedibile. «Vogliamo pari dignità!» urlano, dalla folla.

C'è poca perversione in giro. I gay, piuttosto, quest'anno sono incazzati. Ne hanno di che rivendicare. Sono sempre di più e hanno sempre meno diritti. Un movimento silenzioso che una società complessa come quella italiana non può più permettersi di trascurare. Una questione di salute pubblica, oramai. «Un adolescente che dovesse scoprirsi omosessuale, oggi, come conseguenza del clima repressivo e giuridicamente discriminante, va incontro a patologie depressive con possibili tragici esiti suicidari» preconizza Andrea, sardo specializzando in psichiatria. Prima che arrivi il suo palestratissimo boyfriend e se lo trascini via verso la lunga notte peccaminosa romana.

Ha collaborato Nicola Boccola - Foto di Damiano Laterza

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24 ore in Basilicata

Il consorzio industriale può respirare: fido della Bcc di Sassano di 500mila euro

Una piccola banca salva l’Asi Ernesto Navazio aveva accusato il sistema di credito ÂŤeticamente scorrettoÂť QUALCHE mese fa, con una lettera alla stampa, aveva attaccato molto duramente le banche di essere “eticamente scorretteâ€?. Oggi, il commissario del Consorzio per lo Sviluppo industriale di Potenza, Alfonso Ernesto Navazio, può annunciare la concessione all'ente di un fido bancario pari a 500 mila euro da parte della Banca di credito cooperativo di Sassano. A far respirare l'Asi di Potenza è un istituto di credito della provincia di Salerno, con sede centrale a Sassano e 3 filiali, di cui una a Sant'Angelo Le Fratte, e due sportelli di tesoreria. E' cosĂŹ - spiega Navazio che una piccola banca salva un colosso come il Consorzio. Una soddisfazione sĂŹ, ma che lascia l'amaro in bocca per il commissario dell'ente. ÂŤDispiace - è il suo commento - dover constatare co-

La sede dell’Asi

me il sistema bancario si mostri fin troppo lontano dagli interessi delle imprese, mosso esclusivamente dai propri interessi economici. La Bcc di Sassano è stato l'unico istituto di credito a rispondere alla gara di evidenza pubblica per la ricerca di una banca che svolgesse le funzioni di Tesoriere per la gestione dei flussi finanziari derivanti dalle attività statutarie del Consorzio. Un'operazione, questa, 5 *

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che rientrava nelle azioni intraprese dalla gestione commissariale per il risanamento economico dell'ente. Obiettivo, come aveva spiegato lo stesso commissario Navazio, ÂŤl'ottimizzazione e l'economicitĂ dei servizi, per garantire un'efficiente gestione finanziariaÂť. A quel bando, era stato denunciato nella lettera dello scorso marzo, non si erano presentate le banche che intrattengono un rapporto storico con il Consorzio. L'A-

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si, come è ben noto, dal punto di vista finanziario, non naviga certo in acque tranquille. Per le banche che non hanno risposto a quella gara la spiegazione è semplice: come dare soldi a chi non paga?. Ma l'osservazione inversa è altrettanto legittima: come pagare se il sistema di credito non mette nelle condizioni di farlo? Insomma, a voltare le spalle Ê proprio chi dovrebbe garantire supporto. Anche per una struttura come il Consorzio, che, seppure in una situazione di dissesto finanziario, riesce comunque a movimentare ben 30 milioni di euro. E può contare su un patrimonio di oltre 130 milioni di euro. Capisco ora - aggiunge Navazio - la condizione di un imprenditore che davanti alla necessità di recuperare credito si scontra contro il muro alzato dalle banche.

Si tratta di quella contrapposizione che lo stesso commissario individuava tra un sistema di credito che usa il denaro inseguendo il massimo profitto e investimenti etici. Banche molto piÚ attente, o quasi esclusivamente, a prendere e non a dare. Ma per ora il Consorzio Asi può godersi il risultato: 500 mila euro non bastano a risolvere tutti i mali, ma sono comunque un'importante base di partenza per fare qualche passo in avanti. "Un fatto positivo commenta il commissario che contribuisce a generare un clima di maggiore positività e fiducia". E, nel frattempo, l'Asi avanza anche su un altro fronte: è stata consegnata, infatti, alla Regione Basilicata la perizia relativa al patrimonio immobiliare del Consorzio. Si va verso l'attuazione di quanto previsto dal progetto di riforma dell'ente, elabo-

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rata dall'assessorato alle Attività produttive e approvato dalla giunta regionale: l'acquisizione da parte della Regione Basilicata di aree di pubblica utilità di proprietà del Consorzio, al fine di creare liquidità nelle casse dell'Asi. Non proprio briciole: per la sola struttura del Cnr è stato stimato un valore di circa 9 milioni di euro. E non si tratta dell'unico immobile di attuale proprietà dell'Asi che dovrebbe essere ceduto alla Regione. Un'altra boccata d'ossigeno potrebbe arrivare già domani, quando l'impianto di depurazione dovrebbe passare definitivamente all'Acta, la municipalizzata del comune di Potenza che si accupa di tutela ambientale. Ma il problema è piÚ generale e rimane: come restare in piedi se le porte di accesso al credito rimangono serrate? Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it

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LunedĂŹ 15 giugno 2009


Lunedì 15 giugno 2009

Autovelox irregolari in due paesi Anche quelli di Gallicchio e Noepoli nel mirino della Guardia di Finanza SALA CONSILINA - Per gli autovelox irregolari l'elenco dei Comuni, nell'operazione “Devius” della guardia di finanza di Sala Consilina, in provincia di Salerno, si allarga. A finire nelle rete anche i Comuni di Gallicchio e Noepoli mentre tra i 70 comuni nei quali sono stati sequestrati autovelox ritenuti non conformi alle prescrizioni tecnico-amministrative non figura nessun altro Comune della Basilicata. Per il povero automobilista non c'è pace, dopo il danno la beffa per i troppi autovelox. Così adesso si trova a dovere fare le pratiche per essere rimborsato dei soldi e dei punti della patente decurtati ingiustamente. L'Italia è davvero il Paese delle truffe e i truffatori riescono persino ad utilizzare quegli strumenti che dovrebbero punire coloro che non rispettano le regole come in questo caso i limiti di velocità. Nel mirino degli inquirenti un'azienda bresciana la “Garda segnale srl”, accusata di aver clonato apparecchi sequestrati o rottamati. Nei diversi comuni che serviva l'azienda, venivano utilizzati autovelox senza omologazione, autorizzazione e certezza di corretto funzionamento. L'ipotesi di reato è quella di associazione a delinquere

Coldiretti, stamattina la presentazione di alcune aziende

Giovani e imprese agricole Trend in crescita negli anni

Guardia di Finanza

finalizzata alla truffa aggravata ai danni d'ignari automobilisti. Le indagini si sono avviate con il sequestro di Cpu per il funzionamento degli autovelox modello Velometric 512, risultati tutti clonati. Ne viene fuori una enorme truffa a danno degli automobilisti che tra il 2007 e il 2009 gli autovelox irregolari hanno fotografato, rilevandone l'eccesso di velocità e sono oltre 50 i misuratori di velocità sequestrati, su disposizione del procuratore Amato Barile.

Sorprendente e sconcertante è stata la circostanza secondo la quale alcuni di questi autovelox, uguali per numero di matricola e già sottoposti a sequestro da parte della guardia di finanza, continuavano ad essere impiegati per il rilevamento della velocità. Il Codacons ha chiesto al governo la rimozione di tutti gli autovelox irregolari, dopo che è arrivata la notizia del sequestro degli apparecchi incriminati. In una nota, l'associazione dei consumatori, chiede, oltre all'intervento dei pre-

fetti, anche la restituzione dei punti della patente illecitamente ridotti e del denaro delle multe, la modifica del Codice della Strada per stabilire una durata certa del giallo dei semafori e la destinazione di tutti i proventi delle multe al miglioramento della segnaletica e all'educazione stradale. Secondo il Codacons «l'ennesimo sequestro avvenuto sul territorio nazionale dimostra come i comuni utilizzino strumenti illeciti e violino il Codice della strada pur di fare cassa». Emilia Manco

GIOVANI e imprese agricole. Un binomio che conosce un trend positivo. Questa mattina, a partire dalle 12, nella sede della Coldiretti Basilicata, saranno presentati alcuni esempi di imprese agricole innovative e competitive guidate da giovani imprenditori. All'iniziativa sarà presente la responsabile nazionale dell'Organizzazione Arianna Giuliodori e il delegato nazionale di Giovani Imprese Coldiretti, Donato Fanelli. «La capacità di crescita e innovazione del settore è confermata dai dati elaborati da Infocamere, dai quali emerge - sottolinea la Coldiretti nazionale - che nel primo trimestre di quest'anno sono nate 10.269 imprese in agricoltura contro le 9.014 dell'industria, mentre secondo l'Istat l'agricoltura è l'unico settore a far segnare un aumento tendenziale del valore aggiunto (+0,1 per cento) rispetto al calo generale del 6 per cento, nello stesso periodo. Un dato in controtendenza e che mette in luce le nuove opportunità e una diversa percezione sociale del lavoro in campa-

gna e delle opportunità che offre una elevata qualità della vita nel contatto con la natura e nella garanzia della genuinità dell'alimentazione». Nel 2009 sono nate più imprese agricole che industriali. «Questo dato - ha detto Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti Matera e giovane imprenditore - conferma che il settore primario sta attraversando una fase di profondo cambiamento. Dal vecchio modo di fare agricoltura si è passati a un allargamento delle attività: dalla semplice coltivazione ed allevamento a quella di trasformazione e vendita, alla cura dell'ambiente, didattiche, ricreative e sociali. Molte aziende tradizionali non hanno retto la globalizzazione e altre, invece, si sono modernizzate rispondono alle nuove richieste come la sicurezza alimentare e ambientale dei cittadini. La ricetta per superare la crisi è investire in agricoltura coniugando vecchi sapori e nuovi saperi puntando su una filiera agricola tutta italiana a vantaggio dell'agricoltura e dell'economia dell'intero Paese».

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10 24 Ore Basilicata Si allarga l’operazione delle Fiamme Gialle denominata “Devius” che interessa più di 70 centri


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Lunedì 15 giugno 2009

UNA CULTURA DELLA SALUTE

DDL ALFANO: «LA LUCE DEL SOLE È IL MIGLIOR DISINFETTANTE»

di MAURO ARMANDO TITA LA forte presenza degli operatori sociali nelle Ulsss (Unità locale dei servizi sanitari e Sociali), oggi Asl, aveva contribuito negli anni ottanta a coinvolgere tante piccole realtà locali.La redazione dei Piani socio-sanitari Regionali del passato era caratterizzata da un impegno finanziario concreto rivolto ai Servizi di Base, in primis i Consultori Familiari. Consultori Familiari presenti anche nei piccoli Comuni Montani (vedi Rapone) . Poi l'oblìo. Oggi una realtà interna lucana non conosce quella che noi "addetti ai lavori del tempo" avevamo definito : " la cultura della salute”. Nella odierna società lucana confusa tra messaggi incontrollati, screening di massa , sempre ignorati dalle piccole comunità marginali , interventi di prevenzione socio sanitaria, poco incisivi e poco efficaci è opportuno che si richiami l'attenzione dell'opinione pubblica lucana sui "pochi pionieri" della salute che operano con discrezione e con tanta umiltà nelle nostre aree interne ormai del tutto dimenticate. Riportare una piccola realtà dell'interno lucano al centro dell'attenzione regionale sui temi della prevenzione e della cardiopatia ischemica non è certamente peregrino. Sono tanto lontani i tempi di una Sanità più umana e più solidale. Grottole, il paesino del Materano che ha dato i natali a Mariolina Venezia, la vincitrice del Campiello, sarà teatro nei prossimi giorni (27 giugno 2009 ) di un simposio medico di eccellenza sulla "Cardiopatia ischemica". Il convegno è stato accreditato presso la Sezione Ecm del ministero della Salute. Il simposio è rivolto a 50 medici operanti nelle discipline di: Cardiologia, Internistica, Medicina generale e a 30 infermieri professionali. L'assegnazione dei crediti formativi è subordinata alla partecipazione effettiva all'intero pragramma formativo. E' una esperienza che sta molto a cuore al responsabile scientifico del convegno Pasquale La Terza, da anni impegnato in interventi concreti, rivolti ai minori e agli anziani, sempre più dimenticati da una sanità pubblica che privilegia il grande nosocomio . Da anni assistiamo a una totale assenza di educazione alla salute sia in termini di prevenzione sanitaria e , sia, soprattutto in termini di interventi socio- ambientali e “psicologici” . Abbiamo tanto approfondito la materia dei carenti e assenti Servizi sociali dopo i tanti suicidi di fragili adolescenti lucani. Il nostro sospetto .. che dovesse cadere una disonesta Ignavia e una ingenerosa Cappa di silenzio su questi tragici avvenimenti si è tragicamente avverato. L'indifferenza e l'ipocrisia ha prevalso su tutto. L’abulìa dei tanti distretti sanitari distribuiti sul territorio lucano si è ancora di più impadronita delle tante figure apicali presenti e immerse nell'oblìo generale. Oggi, finalmente, la sanità che conta superando nullismo e nichilismo riscopre l'area interna e l'eccellenza medica. Potrebbe sembrare un simposio per addetti ai lavori non è certamente così. Riproporre uno scenario medico di "stampo metropolitano" in quel di Grottole ha significato per i tanti sensibili operatori del settore profondere tanto impegno, tanta determinazione, tanta condivisione e dedizione e perchè... No... tanta... tanta professionalità. Organizzare un simposio specialistico con la lettura magistrale del Prof Giovanni DI Minno della Clinica medica dell'Università Federico II di Napoli e l'impegno di tanti medici di grande sensibilità umana, operanti in un'area digiuna di conoscenza e di figure spcialistiche, può creare dopo decenni di "grandi assenze", la condizione per una vera inversione di tendenza sia nel campo della prevenzione e sia soprattutto nel campo della conoscenza rivolta alle comunità marginali lucane. Una condizione che garantisca a tutti informazioni corrette ed adeguate, che rappresenti come nei decenni scorsi il fiore all'occhiello della Regione che aumenti il grado di conoscenza delle malattie, in primis le cardiopatie ischemiche, la cui comprensione è ancora troppo limitata, che modifichi abitudini, condizioni e comportamenti sociali. Non a caso il Distretto doveva recepire la "Carta di Ottawa" e adottare quelle strategie fondamentali per: Perorare la causa della salute per creare quelle condizioni essenziali per il miglioramento della stessa; Permettere a tutte le persone di sviluppare al massimo le loro potenzialità di salute; Mediare tra i diversi interessi esistenti nella società. Su queste basi è nato il Simposio di Grottole, su queste basi si è consolidta una esperienza professionale medica rivolta agli ultimi , su queste basi si orientano gli interventi efficaci in grado di omogeneizzare le prestazioni mediche su tutto il territorio lucano. E' una prima scommessa che può correggere l'attuale status quo dei Distretti e può costituire quel "Grimaldello di uscita" agognato da tanti e preparati operatori sanitari , da anni impegnati a svolgere un ruolo di mera supplenza, rispetto alle sorde Istituzioni e ai tanti cinici fannulloni, protetti da casta, franchigie secolari e familismi , duri a morire. Vogliamo auspicare che il Simposio di Grottole sia foriero di tanti interventi efficaci e concreti , soprattutto, faccia a svegliare dall'atavico torpore tante coscienze professionali mediche e non, e soprattutto riesca a smuovere ,finalmente, le acque stagnanti dove sono "allocate" da troppo tempo in un "pauroso ammollo" le Istituzioni , il Management e le Figure Apicali dei Servizi Sociali. Mauro.Armando Tita@alice.it

di MAURIZIO BOLOGNETTI IL Governo ha fortemente voluto l'approvazione di un disegno di legge, il Ddl Alfano, che ci auguriamo possa essere respinto al mittente dal Presidente Napolitano. Di certo la legge anti-intercettazioni presenta profili di incostituzionalità e potrebbe essere bocciato dalla Corte Costituzionale. E’altrettanto certo che il Ddl Alfano-Berlusconi porta l'Italia fuori dall'Europa; sul tema basterebbe dare un'occhiata alle sentenze Dupuis e Kydonis, emanate della Corte europea sui diritti umani. Confesso che nonostante le fin troppo eloquenti dichiarazioni di D'Alema e altri illustri esponenti del Pd, di qualche mese fa, mi sarei aspettato che il Partito Democratico andasse oltre un'opposizione che è apparsa di facciata. Ahimè, così non è stato! Il Pd sulla questione ha preferito mutare la sua ragione sociale in Np, non pervenuto. In un articolo pubblicato su Repubblica all'indomani del voto, Stefano Rodotà ha così commentato il Ddl sulle intercettazioni telefoniche: “Una società resa opaca e silenziosa dal divieto di assicurarle informazioni essenziali. Questo è il cambiamento del sistema istituzionale e sociale che ci consegna la nuova legge sulle intercettazioni telefoniche. Ecco allora che si prende al volo l'occasione offerta dalla tutela della privacy per piegare la legge ad un'altra finalità, per interrompere fin dall'origine il circuito informativo. All'intento originario di punire magistratura e stampa si è aggiunta questa ulteriore urgenza. Non si può tollerare che i cittadini dispongano di informazioni che consentano loro di non essere soltanto spetta-

tori delle vicende politiche, ma divenire opinione pubblica consapevole e reattiva”. Rodotà fa anche altre interessanti considerazioni sull'utilizzo delle intercettazioni, che confortano quanto da tempo vado ripetendo: “il divieto di renderle pubbliche creerà un grumo oscuro, disponibile per manovre oblique, manipolazioni, persino ricatti (che cosa sarebbe accaduto con la segretezza coatta delle indagini sui “furbetti del quartierino” e dintorni?). Corretto corso della giustizia e diritti delle persone (privacy inclusa) saranno assai più a rischio di oggi, in assenza di quei benefici contrappesi democratici che si chiamano trasparenza e controllo diffuso.” Comunque sia, il Ddl Al-

fano è l'ennesima porcata approvata dal nostro parlamento. Una legge che, oltre a penalizzare fortemente l'attività inquirente, lede il diritto a conoscere per deliberare ed entra in conflitto, gioverà ripeterlo, con l'art. 21 della Costituzione e con l'art. 10 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo(vedi sentenze Dupuis e Kydonis). La verità è che in questo paese, stretto sempre più nella morsa di un sistema che nega democrazia, legalità e stato di diritto, c'è chi vuole impedire a qualche magistrato volenteroso di indagare sulla montante corruzione prodotta da un sistema corrotto e corruttore. Stefano Rodotà conclude-

va il suo intervento citando un giudice costituzionale americano, Louis Brandeis, il quale ebbe a dire: “La luce del sole è il miglior disinfettante”. Se il Ddl Alafno dovesse diventare legge dello Stato, toccherà prepararsi ad un lungo periodo di eclissi. L'italico regime, con Silvio che fa il “lavoro sporco” per tutti, alla luce del sole preferisce l'oscurità e le persiane abbassate, i bizantinismi e i ricatti incrociati, il consociativismo e la lottizzazione. Il ceto oligarchico partitocratico, che ha in questi sessant'anni di Repubblica snaturato e svuotato il dettato costituzionale, ci vuole ciechi e sordi e rivendica impunità. Segretario dei Radicali lucani

NIENTE RIMBORSI ELETTORALI SUL NUMERO DEGLI ASTENUTI LA scrivente Commissione di vigilanza per la Democrazia partecipativa, organo astensionista di vigilanza politico-sociale del Comitato Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto, insediatasi il 22 febbraio 2008 con proprio regolamento notificato alle alte Cariche dello Stato, in riferimento ai risultati delle elezioni europee 2009, e nel rispetto delle analisi di approfondimento specifico spettanti ai partiti e ai movimenti politici, pone in evidenza il forte incremento astensionistico in tutte le sue forme. Senza entrare nel merito delle cause che hanno spinto circa venti milioni di elettori (dieci milioni in più rispetto alle politiche del 2008) a non recarsi alle urne o a non esprimere alcun valido consenso (schede bianche e nulle), questa Commissione rinnova gli appelli già lanciati in passato, in particolare prima e dopo le elezioni politiche 2008, su alcune questioni legate all'attuale legge elettorale, riguardanti le frazioni astensionistiche dell'elettorato. I problemi fatti emergere si riferiscono: 1) all'annosa questione dei sondaggi che non evidenziano mai i dati relativi alla scelta astensionistica dell'elettorato; 2) alla cronica mancanza, ad ogni livello mediatico del pubblico dibattito politico elettorale, della informazione sulle motivazioni di ogni forma astensionistica, programmata e non, da parte di gruppi o movimenti organizzati che all'astensionismo aderiscono, nelle competizio-

ni politico-amministrative e non solo referendarie; 3) alla vergognosa questione del rimborso elettorale spettante ai partiti che raggiungono i quorum previsti dalla legge che però, in maniera del tutto opinabile e indebita, si “s p a r t i s c ono” anche le quote di rimborso comprendenti gli astensionisti, in violazione dei più elementari principi etici, comportamentali e di buon esempio. Questi fondi, si ribadisce, non possono essere attribuibili a nessuno proprio in virtù della mancanza di consenso ad alcun partito. Questa Commissione riafferma, anche in questa occasione, che se i partiti sono legittimati dalla volontà espressa dagli elettori ad appropriarsi del rimborso loro dovuto, non possono in alcun modo “a l l u ngare le mani” anche sulle quote riconducibili all'elettorato astenuto. Realisticamente questa indebita appropriazione è un furto autorizzato. Ai partiti entrati a far parte del quorum di attribuzione europea, si fa sapere che quanto testè segnalato giace da diversi mesi presso la competente Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, in attesa che qualche Parlamentare di buona volontà possa tramutare in giusta proposta di legge quanto già elencato. La destinazione dei fondi non assegnati per l'astensione siano destinati a investimenti umanitari. Pertanto, i cento milioni di euro di rimborso astensionista delle eu-

ropee non siano trafugati per l'ennesima volta come “marmellata in cui si sono messe le mani”, ma restino nella piena disponibilità delle casse dello Stato! Soprattutto in momenti come questi, di gravissima difficoltà economico-finanziaria, vissuti da molti cittadini in maniera drammatica o tragica, i partiti non facciano finta di niente, e non si azzuffino ipocritamente con promesse pre-elettorali di riduzione degli sprechi per poi, subito dopo le elezioni, dimenticare quanto promesso. Mai che abbiano dimenticato di “cuccarsi” le quote di rimborso astensionistico in questione! Si precisa infine che, a fronte del perdurare di questa vergognosa situazione, questa Commissione intende contrastarla con ogni strumento lecito e democratico, compresa la class action o la disobbedienza civica collettiva. Come previsto dalla Costituzione, i partiti siano degna e onesta espressione di sovranità popolare, non strumenti che consentano a pochi furfanti di arricchirsi con ogni mezzo, lecito e non, a sfregio dei diritti e dei bisogni del popolo. La Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa del Comitato Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto Pietro Tamburrano, Donato Fuina, Giuseppe Ippedico, Damiano Fai, Antonio Forcillo

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I VANTAGGI E LE INSIDIE INVECE DI FESTEGGIARE DELLA MONETA UNICA IL PDCI TORNA ALL’ATTACCO di GAETANO DE FILIPPO

E' diventato ormai un luogo comune attribuire all'euro la causa delle difficoltà finanziarie che attanagliano le famiglie italiane. Ciò nasconde un fondo di verità giacché il tasso di conversione di un euro, quasi doppio rispetto alle mille lire, ha creato non pochi problemi di natura psicologica, perché si è equiparato il valore dell'euro alle mille lire. Ma anche perché nelle abitudini italiane si è sempre attribuito scarso valore allo spicciolo, non considerando invece che un l'euro, pur essendo moneta divisionale metallica, ha un significativo valore estrinseco. Al primo elemento non si poteva porre rimedio, se non attraverso un'opportuna campagna di semsibilizzazione, essendo il parametro scelto un dato oggettivo, ossia quello del valore di cambio del giorno antecedente all'inizio della circolazione dell'euro. Il fenomeno tuttavia è stato assai sottovalutato. Al secondo si poteva e si doveva ovviare attraverso l'emissione di banconote quantomeno del taglio di uno e due euro. Il risultato è, in definitiva, che i lavoratori italiani si sono trovati con un salario dal potere d'acquisto dimezzato. Indipendentemente da quanto sopra, il cittadino che afferma ciò, anche se non ha alcuna cognizione di politica economica e di macroeconomia, dice inconsciamente una grossa verità, per altre motivazioni che andremo ad analizzare e ad evidenziare. Esistono dei meccanismi automatici di aggiustamento nelle economie internazionali, per effetto dei cambi tra le varie valute. Vi sono inoltre delle manovre di intervento sui cambi che possono interferire sull'economie nazionali ed internazionali e governarne gli sviluppi a seconda delle esigenze. Si tratta, in realtà, di meccanismi estremamente semplici che però è impossibile spiegare in uno spazio limitato. Tuttavia proveremo a farlo osservando la realtà ed aiutandoci con alcune esemplificazioni. Premettiamo che quando i cambi vengono meno per effetto dell'introduzione di una moneta unica, come si è verificato per l'euro, sarebbe imprescindibile che preventivamente fossero rese estremamente omogenee le economie degli Stati aderenti. Qualora ciò non dovesse avvenire, si creerebbe una forte sperequazione a vantaggio degli Stati economicamente più forti ed a sfavore di quelli più deboli, aumentando la forbice fra le diverse economie. Proprio ciò che è avvenuto in Europa. Già solo per questo motivo l'economia italiana ha avuto un duro contraccolpo con l'avvento dell'Euro. Infatti si riesce ad esportare con maggiore difficoltà nei Paesi più forti dell'area euro, i quali riescono a produrre a prezzi più competitivi. Per la stessa ragione è più conveniente importare dagli stessi che produrre in Italia. Ad esemplificazione di quanto abbiamo appena evidenziato, possiamo affermare che se il settentrione ed il meridione d'Italia avessero avuto due monete diverse, il divario tra le due economie sarebbe stato colmato da molto tempo. Ma c'è da considerare ancora un altro aspetto. L'Italia aveva costruito la sua fortuna ed il famoso miracolo economico del dopoguer-

ra sulla debolezza della lira. Il progressivo indebolimento della nostra valuta rispetto al dollaro, utilizzato come unica moneta negli scambi internazionali, rendeva più competitivi i nostri prodotti. Inoltre era conveniente per i turisti stranieri fare una vacanza nel nostro Paese che, sempre per effetto del cambio, potevano farla in maniera poco dispendiosa. Di contro, rendeva poco appetibile l'importazione di merci e servizi dall'estero e, per noi Italiani, fare una vacanza al di fuori dei confini nazionali. In estrema sintesi, la lira debole aveva la stessa funzione pratica di una politica protezionistica. Il protezionismo, com'è facile arguire, tende a rendere più solida l'economia del Paese che lo pratica e ne rafforza la moneta. Una volta rafforzata la valuta nazionale, le situazioni si invertono, creando una ciclicità in questi fenomeni economici internazionali. Con l'avvento dell'euro, di una valuta che si è rivelata subito molto forte sui mercati mondiali, si è creata la situazione opposta. E' stato, infatti, più conveniente importare anche dai Paesi non comunitari dell'area dollaro ed è stato molto più vantaggioso fare una vacanza negli stessi che in Italia. Per la stessa ragione è stato difficile esportare ed attrarre turisti di tali Paesi sul nostro territorio, pur impareggiabile per bellezze ed arte. Dobbiamo sottolineare, per quanto prima è stato evidenziato, che i fenomeni economici sono ciclici, per cui alla fase di forza dell'euro seguirà quella del dollaro e le situazioni contingenti saranno rovesciate. Da ciò deriverà un periodo di crescita per l' economia europea in genere e di benessere per i suoi cittadini. Rimarrà, in ogni caso, la sperequazione tra le diverse economie dei Paesi dell'area euro. In tale contesto non potendosi affidare ai meccanismi automatici derivanti dai cambi, dovrà sopperire l'Unione Europea, con appositi interventi agevolativi. Questi, se vorranno veramente raggiungere lo scopo, non dovranno finanziare in maniera assistenziale le aree svantaggiate, ma provvedere innanzitutto alla realizzazione delle necessarie opere infrastrutturali. Dovranno poi supportare, in tali realtà, la nascita di micro imprese. Perché è meglio agevolare tante piccole imprese che sono meno rischiose e più duttili e che offrono maggiori opportunità di lavoro, che poche grandi aziende. Il

principio basilare dovrebbe essere quello di finanziare le idee e le qualità imprenditoriali. A nostro giudizio, una commissione di esperti dovrebbe raccogliere i vari progetti e valutare la validità economica ed occupazionale delle diverse iniziative in relazione alle qualità imprenditoriali dei richiedenti, della vocazione dell'area e delle prospettive offerte dal mercato. Le iniziative ritenute meritevoli dovrebbero essere finanziate interamente, senza troppi vincoli e lacciuoli. Infatti, se un imprenditore che esprime un'idea geniale, non ha le risorse occorrenti per finanziare la parte a suo carico, l'idea stessa resta nel cassetto. Se non si segue questa linea, si finisce con il mortificare le iniziative brillanti e con il supportare quelle meno valide, ma assistite da un'adeguata capacità finanziaria dell'imprenditore richiedente. Analogamente è assurdo pretendere fidejussioni bancarie o assicurative a garanzia dei finanziamenti, perché ciò taglia fuori coloro che, pur validi, non sono sufficientemente accreditati presso il sistema bancario e quello assicurativo. Sarebbe, inoltre, opportuno erogare con assoluta tempestività i relativi finanziamenti. Se l'erogazione avviene con i tempi attuali, e dopo aver documentato l'avvenuto pagamento degli investimenti effettuati, l'iniziativa fallisce prima ancora di essere avviata. Di contro sarebbe necessario un severo controllo successivo ed inasprire le sanzioni per coloro che operano malversazioni e che fanno un uso improprio del denaro pubblico. Si potrebbe addirittura ipotizzare di affidare i pagamenti relativi agli investimenti ad un tutor anziché all'imprenditore. Analogamente sarebbe auspicabile che le varie iniziative venissero seguite attraverso un meccanismo di tutoraggio nella loro fase di avvio, di crescita e di espansione. Tornando all'euro, possiamo affermare che resterà sempre il vantaggio pratico di una valuta che circola in un'area molto vasta, che si afferma sempre di più sulla scena mondiale e contende al dollaro il ruolo di moneta di scambio nelle transazioni internazionali. E' indubbio, quindi, che l'euro abbia semplificato la nostra vita, reso più facili le nostre vacanze al di fuori dei confini nazionali ed agevolato le operazioni commerciali e finanziarie trans frontaliere. Peccato che non si è capito per tempo le insidie che poteva celare.

INVECE di festeggiare il proprio candidato eletto in seno al consiglio della provincia di Potenza, il Pdci di Rionero in piazza Giustino Fortunato il giorno 13 giugno scorso ha ripreso il tema dell'ex consorzio agrario, promettendo di continuare la battaglia davanti alle magistrature superiori, come se finora avesse avuto ragione in punto di fatto e di diritto. Ne è derivato solo un disastro, questa è la verità. Si tratterebbe,ove venisse adottata e condivisa dalla giunta comunale, di un'altra iniziativa scriteriata e priva di logica politica e giuridica. Suonerebbe unicamente come un messaggio “sinistro”,prepotente ed innocuo che non terrebbe conto dell'ordinanza del Tar di Basilicata del 20.05.2009, che al contrario ha ripristinato le condizioni di legalità violate. Io penso che un simile comportamento , se perseguito, dovrebbe essere censurato sul piano politico ed amministrativo. Una cosa è certa è che sono usciti allo scoperto davanti ai cittadini di rionero dimostrando di disprezzare la pronuncia del Tar di Basilicata che ha affermato il diritto della società ricorrente ad aprire l'esercizio di vicinato, mandando in cenere tutta la linea seguita dall'ufficio Urbanistica ed avallata dal Pdci . Lo stesso non può ritenere di comportarsi come padrone assoluto dell'amministrazione comunale al punto tale da decidere in via unilaterale la vicenda che invece va discussa in sede di maggioranza,ascoltando tutte le altre forze della medesima. La verità è che non sanno perdere e tentano fino all'ultimo di esperire qualsiasi strada con arroganza ed ostinazione, non avendo argomenti per giustificare il loro operato . Intanto le cause perse finora le pagherà il popolo di rionero e più di taluno dovrebbe impedire che tale condotta si ripeta. L'italia dei valori, come avviene in qualsiasi sistema democratico,ha presentato una interpellanza scritta all'assessore all'urbanistica al fine di discutere sulla vicenda, che verrà trattata nel consiglio comunale del prossimo 18 Giugno. Per Noi chi sbaglia deve lasciare la poltrona immediatamente con le opportune modifiche organigrammatiche a livello di funzionari, facendosi da parte e ciò vale come principio di carattere generale.

L'amministrazione comunale è retta da otto forze politiche del centrosinistra ed è bene che più di taluno non lo dimentichi mai nell'interesse della coalizione che ha vinto le elezioni del 2006. Il Tar di Basilicata ha chiarito ogni profilo della questione e le altre forze politiche della maggioranza non potranno far finta di niente; dovranno,cioè, pronunciarsi in merito senza nascondersi dietro tatticismi o giochi di sponda sterili ed improduttivi. Occorrerà aprire una discussione seria e cambiare radicalmente le deleghe, almeno questa è l'opinione dell'Italia dei valori che parteciperà alla riunione con spirito costruttivo,al fine di ridare slancio all'azione di governo della città. Bisognerà parlare il linguaggio della chiarezza e non quello dell'indulgenza e guardare i risultati concreti raggiunti da ciascuno assessore, senza timore di offendere chicchessia. Nessuno ha timore delle battaglie annunciate da taluno e noi dell'italia dei valori saremo lì a contrastarle perché si affermi il diritto e la trasparenza. Le condizioni odierne , rispetto al 2006, sono diverse e quindi nessuno è indispensabile ed è bene che tale rilievo sia chiaro a tutti. Io spero che a Rionero nel futuro cresca di più l'area moderata e riformista del centrosinistra ,senza che i cittadini agevolino le forze massimaliste e conservatrici. Non temiamo l'arroganza di nessuno e glielo diremo apertamente al tavolo di discussione della maggioranza senza alcun dubbio, atteso che siamo un partito serio e libero da qualsiasi condizionamento. E' bene che si sappia che Noi seguiremo attentamente l'evoluzione della vicenda giudiziaria senza risparmiare colpi a nessuno se ciò dovesse servire alla Giustizia ed alla tutela dei beni pubblici. Da ultimo dico solo che le battaglie si fanno con i soldi propri non con quelli della comunità i cui interessi legittimi sono garantiti da altre Autorità pubbliche, contabili e non. Si spera che la Giunta rifletta prima di seguire chi finora non ha brillato nel dare “utili” consigli. Saremo sempre dalla parte dei diritti dei cittadini e combatteremo pertanto ogni forma di tracotanza da qualunque parte arrivi. Giovanni Alfredo Chieppa Consigliere comunale Idv Rionero

RITARDI STRUTTURALI NELL’UTILIZZO DEI PAGAMENTI ELETTRONICI CONFERSERCENTI IN Basilicata sono presenti 10,5 Posogni 1.000 abitanti a fronte di 21,8 POS ogni 1.000 abitanti che rappresenta la media nazionale; il 32% dei lucani ha una carta di credito (rispetto al 67% della media nazionale), mentre il 44% dei comuni lucani non è servito da sportelli bancomat: sono dati contenuti nel Rapporto della Banca d'Italia che segnano una condizione di arretratezza nel settore della cosiddetta “moneta elettronica”. E' il commento di Prospero Cassino, presidente della Confesercenti provinciale di Potenza, sottolineando che “la presenza di denaro contante aggrava le spese in sicurezza delle banche, con ricadute negative sul costo dei servizi bancari e, non meno importante, ha un costo economico e sociale in quanto alimenta e accompagna le attività illecite. Occorre perciò far crescere la consapevolezza che usare denaro fisico e assegni comporta rilevanti costi indiretti a carico di tutti , anche dei cittadini consumatori ed è molto meno sicuro rispetto ai mezzi di pagamento elettronici, rivelandosi perciò scarsamente efficiente ed efficace. E' la “cultu-

ra finanziaria” che deve crescere per ridurre anche in Basilicata l'uso del danaro contante. Gli interventi da intraprendere perciò devono coinvolgere un insieme di attori: dal legislatore agli intermediari, dall'opinione pubblica alle imprese..." "Tutti gli anni in Italia, fra commercio e ristorazione e attività turistiche aprono oltre 100.000 imprese. Confesercenti ritiene che una efficace azione incentivante (rendendo praticamente obbligatorio, per ogni nuova azienda l'installazione del Pos, l'indirizzo posta elettronica ed il collegamento ad internet), facendo recuperare i costi dello start-up attraverso credito di imposta, porterebbe a risultati eccellenti. Analogamente, si potrebbe procedere nei confronti di tutte le imprese per tutti i volumi transati attraverso pagamenti elettronici, con un recupero percentuale quale credito di imposta. E' più che evidente che una capillare diffusione dei sistemi di pagamento elettronici ed il conseguente aumento dei volumi porterà ad una ottimizzazione di sistema e ad una forte riduzione dei costi attualmente sostenuti".

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Lunedì 15 giugno 2009


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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Il valore della donazione è stato celebrato nell’auditorium del conservatorio

Una serenata dedicata alla vita La testimonianza di Fabrizio Frizzi durante la serata organizzata da DoMos GRANDE spettacolo di musica e solidarietà nell'Auditorium della Musica “Gesualdo da Venosa”di Potenza. DoMos Basilicata ha organizzato un evento di notevole qualità non solo artistica, ma anche di alto valore solidaristico. Ad aprire la serata, presentata da Rosa Viola, Iole e le voci di Sally, che hanno condotto il qualificato pubblico presente in un viaggio attraverso l'universo femminile e le storie delle donne raccontate da Fabrizio de Andrè. A seguire l'esibizione del Quartetto d'archi Vanvitelli, diretto dal maestro Piero Massa, docente di viola presso il Conservatorio di musica di Matera e collaboratore stabile dell'Orchestra del Teatro S. Carlo di Napoli e dell'Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano. Il Quartetto Vanvitelli (Piero Massa e Gianna Bazzone al violino, Luigia D'Alema alla viola e Gianni Lojudice al violoncello) hanno proposto brani di forte impatto emotivo, colonne sonore di film e brani di musica leggera eseguiti con una maestria ed una tecnica da palati fini. Una cosa da segnalare è che sia il gruppo di Iole e le voci di Sally che il Quartetto Vanvitelli si sono esibiti gratuitamente per doMos. Nel corso della serata è stato proiettato il cortometraggio ”Il cappellino” del giovane regista di Bernalda Giuseppe Marco Albano, che è stato premiato a Rimini (Menzione speciale) nell'ambito della ventottesima edizione di Round, festival internazionale di cinema indipendente, è in finale al Giffoni Film Festival ed ha ricevuto la nomination a I GLOBI D'ORO. I Globi d'Oro, istituiti nel 1959 dalla stampa estera, sono i riconoscimenti dati dai giornalisti stranieri in Italia al nostro cinema. Tra i premiati dell'edizione di quest'anno ci sono i registi Carlo Lizzani e Lina Wertmuller, cui andranno i globi alla carriera, e Gabriele Muccino, che riceverà l'European Golden Globe. I riconoscimenti saranno consegnati il 2 luglio nei giardini dell'Accademia Tedesca a Roma-Villa Massimo. "Il cappellino" è la storia di una bambina di dieci anni, affetta da leucemia mieloide, che fortunatamente, grazie alle cure mediche, alla ricerca scientifica e ad un donatore volontario di cellule staminali emopoietiche, riesce a vincere la malattia ed a tornare a scuola. Grazie alla sensibilità del suo giovane autore, il regista Giuseppe Marco Albano, la distribuzione del cortometraggio è stata ceduta gratuitamente all'Associazione doMos Basilicata per scopi di beneficenza. Ma la parte più emozionante della serata-spettacolo sono state le testimonianze delle persone che hanno donato il midollo osseo e degli ammalati che hanno ri-

Valeria e Rosa Viola. A sinistra Fabrizio e Valeria

cevuto questo dono vitale: Piero Massa (che non è solo un grande musicista, ma anche un grande donatore di midollo osseo!) che ha rimarcato il valore del dono non solo per chi riceve ma

anche per chi lo fa, Annalisa Cuberli, che con due bambini piccoli si è sottoposto all'intervento della donazione (“per me la persona malata era il mio terzo figlio....”). Grande commozione infi-

ne ha suscitato la testimonianza di Valeria Favorito, una giovane ventenne veronese che nove anni fa ha ricevuto il midollo osseo da Fabrizio Frizzi, il quale sorprendendo il pubblico pre-

sente e la presentatrice della serata, in collegamento telefonico da Roma ha voluto raccontare tutte le fasi che lo hanno portato a diventare donatore potenziale prima e donatore effettivo poi di mi-

dollo osseo. E grazie al sua grande gesto di altruismo ha potuto ridare la vita a Valeria, che oggi, dopo oltre dieci anni dalla malattia, vive con il midollo del suo “fratellone”.

A Sant’Antonio la Macchia

Tutti sulle due ruote per beneficenza UNA passeggiata di solidarietà, spensieratezza e divertimento. Questi sono stati gli ingredienti principali della settima edizione della passeggiata in bicicletta, svoltasi ieri mattina a Potenza, grazie all'organizzazione dell'Associazione Culturale Sant'Antonio La Macchia di Potenza e il Gruppo delle Motostaffette del capoluogo. Centocinquanta iscritti hanno dato vita ad una mattinata di allegria che ha visto negli aspetti della beneficenza e della solidarietà i tratti salienti dell'evento. Il ricavato delle iscrizioni sarà devoluto dagli organizzatori alle popolazioni abruzzesi colpite duramente dal sisma del 6 aprile scorso. Una bella lezione di vita e di aggregazione, quella che ha visto protagonisti tutti i partecipanti e gli organizzatori che già nella passata stagione furono in grado di devolvere il ricavato in beneficenza all'Associazione nazionale tumori. Una giornata di divertimento, quella vissuta dagli amanti della bicicletta, dai dieci agli ottant'anni che si sono dati appuntamento in una mattinata calda e afosa. Ad organizzare l'evento ludico e ricreativo, rientrante nelle festività di Sant'Antonio La Macchia, Giovanni Laurita, presidente dell'Associazione culturale Sant'Antonio la Macchia che ha inteso rinnovare l'appuntamento con la medesima manifestazione in una giornata di solidarietà. Durante il percorso gli appassionati hanno potuto degustare le classiche merendine, messe a disposizione dagli organizzatori. Un modo come tanti per stare insieme, interscambiare nuove esigenze ed emozioni, quello vissuto ieri mattina. La settima passeggiata in bicicletta ha riscosso entusiasmo in città visto e considerato che la carovana e gli organizzatori sono stati salutati con affetto durante il tragitto. La somma o il contributo in natura da devolvere alle popolazioni abruzzesi saranno decise in seguito. I partecipanti hanno raggiunto il di-

LA SEGNALAZIONE Due momenti della manifestazione (f.M.)

stributore Agip di Betlemme alle 9:30. Alle 10:30 invece la carovana ha cominciato il suo percorso, muovendosi da Betlemme in direzione di via Appia, viale del Basento, via del Gallitello, via dell'Unicef, via Roma, l'incrocio di Piazza Bologna, via Torino, dove si è svolto il primo ristoro, successivamente i partecipanti hanno proseguito in direzione di viale Firenze, via di Giura, Piazza delle Regioni, via Lazio, via Ciccotti, la zona adiacente l'ospedale San Carlo, via Giovanni XXIII e Sant'Antonio La Macchia. Animazione, intrattenimento e tanta passione non sono mancate. I cornetti e le merendine, offerte anche all'arrivo hanno reso meno faticosa la giornata in sella alle mitiche biciclette. Nel mese di agosto è prevista una degustazione di prodotti tipici della città di Potenza, sempre grazie all'organizzazione dell'Associazione Culturale Sant'Antonio La Macchia. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Come si vede dalla foto di Andrea Mattiacci le mattonelle del marciapiede, che si trova davanti all’edicola di viale Marconi, sono per la maggior parte divelte con grande rischio per i pedoni

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Potenza


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Il treno botanico

ISUCCIO

SI terrà da domani al 18 giugno prossimo, nell’ambito della manifestazione “Arte in transito” il workshop dal titolo “Il treno botanico. Un paesaggio itinerante” ideato dall’Associazione Basilicata 1799 e realizzato dalla Regione Basilicata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la collaborazione del Comune di Potenza. Il workshop è a cura dei Rein Martin-Cano , leader del famoso gruppo di architetti di Berlino Topotek 1, è rivolto a 20 creativi, di cui almeno 10 residenti in Basilicata. Si propone come obiettivo la realizzazione di una istallazione urbana temporanea il “Treno botanico”. Su un normale treno a uso dei cittadini della Fal (Ferrovie Appulo-Lucane), verrà istallato un giardino che con i suoi profumi e colori accompagnerà i viaggiatori per gli inediti paesaggi nella città di Potenza, un viaggio per mettere in relazione persone, luoghi reali e immaginari.

“Publicinvasioni” DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza

0971-

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“Un treno per il Nord” CHIUDERA’ i battenti il prossimo 30 giugno alla biblioteca nazionale di Potenza, la mostra documentaria “Un treno per il nord: storia di emigranti italiani (19611971)” per celebrare la giornata mondiale dell’emigrazione. In esposizione le pagine del Corriere della Sera, del Giorno, del Mattino e della Gazzetta del Mezzogiorno, di quegli anni, con articoli che riguardavano l’emigrazione dal Sud al Nord del nostro Paese, per cercare di immaginare ciò che provavano interi nuclei familiari, sradicati dalle proprie realtà sociali, l’impossibilità di poter trovare una casa, per ricominciare una nuova vita. In mostra anche una selezione di fotografie dell’artista lucano Pietro Lombardi.

•Difensore civico comunale 0971-415150 DAL 18 GIUGNO Potenza, museo archeologico Adamesteanu “PRINCIPI ED EROI DELLA BASILICATA ANTICA”

•DON BOSCO• Proiezioni private •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Un’estate ai caraibi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 Moonacre 17.30 - 19.4O - 22 Sala 3 Angeli &Demoni 19 - 21.45 Sala 4 Vincere 18 Uomini che odiano.....

•Adiconsum 0971-411144

IL 18 GIUGNO Potenza, teatro Stabile, ore 17.30 “ARTE IN TRANSITO” MARC AUGE' / GIACOMO MARRAMAO Apologia dello spazio vissuto. Luoghi e nonluoghi nel mondo globalizzato

Mercatino delle cose usate TORNA domenica 21 giugno, dalle 9 alle 22, il “Mercatino delle cose usate e d’altri tempi”. In largo Pignatari, largo Serrao e largo Isabelli sarà possibili girare tra i banchetti degli espositori e ammirare oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d'antiquariato, usati, vecchi o antichi. Insomma un modo diverso per passare una domenica in giro alla caccia dell’oggetto dei desideri e perché no fare anche un affare.

•Federconsumatori 0971-34444

IL 28 GIUGNO Potenza, Sala dell’Arco, ore 15.30 “CENTRO STUDI E FORMAZIONE COSTELLAZIONE FAMIGLIA” Workshop sulle Costellazioni Familiari 'Riconoscere ciò che è'

•Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284

FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971

•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

21 Sala 5 Terminator salvation 18 - 20.15 - 22.30 Sala 6 Una notte al museo 2 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Coco avant Chanel 18.30 - 19.45 - 22 •DUE TORRI• Angeli e demoni 18.30 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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Potenza 17

Lunedì 15 giugno 2009


Lunedì 15 giugno 2009

Scelzo punta sui giovani Lo sviluppo locale e politiche socio assistenziali le altre priorità del neoeletto BRIENZA - Politiche giovanili, socio assistenziali e per lo sviluppo locale. Ecco la triade delle priorità in agenda dell'amministrazione burgentina guidata dal nuovo sindaco Pasquale Scelzo, già amministratore della Città di Brienza che in un'intervista ci rivela parte del suo nuovo mandato. Come sarà composta la sua giunta? A chi andrà la carica di vicesindaco? «La giunta, di cui non posso ancora anticipare i nomi e le relative cariche perché l'insediamento ufficiale avverrà la prossima settimana, darà ampio spazio ai giovani. Posso dire che il vicesindaco sarà un ragazzo e la maggioranza della giunta sarà composta da giovani che hanno già dimostrato di possedere competenze e professionalità nei diversi campi e che quindi sono pronti ad assumersi importanti responsabilità». Questione piano energetico, petrolio ed eolico. Per la nuova macchina amministrativa cosa prevede il suo programma? «Per quanto riguarda queste tematiche, ripartirò esattamente da dove ho lasciato: già durante la legislatura 1999-2004 erano state messe in cantiere iniziative e bandi a proposito delle energie alternative: avevamo realizzato una centralina idroelettrica che

Genzano di Lucania A fuoco una parte della discarica

Il sindaco Scelzo

Uno scorcio di Brienza

ancora non è in funzione ed era stato pubblicato e aggiudicato un bando per un parco eolico sul territorio comunale che si cercherà di recuperare proprio perché intendiamo puntare fortemente sui fonti di energia rinnovabile, compresi fotovoltaici e biomasse. Sul discorso del petrolio ritengo che allo stato attuale, le royalties non abbiano prodotto sviluppo e occupazione, per cui io, da sempre favorevole alle ricerche e allo sfruttamento del petrolio purché nel rispetto dell'ambiente, proporrò che si cam-

bi la modalità di spesa di tali risorse. Queste dovrebbero essere destinate in parte alla gestione delle strutture che si vanno a realizzare procurando così indirettamente occupazione». E per la viabilità? «Oltre al discorso del completamento della Tito.- Brienza e del sesto lotto, che avrà un'attenzione fondamentale, punteremo sul miglioramento e l'ampliamento delle infrastrutture ed extraurbane con particolare riguardo alle campagne e alle zone periferiche».

Promozione del territorio e della cultura. Per il turismo locale quali azioni metterà in campo? «È prematuro illustrare ora un progetto culturale non essendo ancora partita la macchina amministrativa, però posso affermare che si darà sostegno a tutte le attività culturali e alle associazioni che si occupano di cultura e hanno lo scopo di promuovere Brienza attraverso eventi che a me piace definire “turismo eno-gastro-culturale». Angela Scelzo

I ricordi della docente in un incontro promosso dall’associazione “Miss ‘48”

GENZANO - Un incendio si è propagato nel pomeriggio di ieri nella discarica di Genzano a pochi chilometri dal paese. Ancora oscure le cause che hanno portato alla propagazione delle fiamme. Certo è che nel pomeriggio di ieri, sembra intorno alle 14, una coltre di fumo, si è innalzata e ha preoccupato non poco alcuni abitanti della zona che hanno subito avvertito i carabinieri e i vigili del fuoco. Sul posto sono arrivati anche alcuni membri del comitato che hanno parlato senza mezzi termini di «situazione critica». I pompieri con spirito di abnegazione hanno lavorato per diverse ore anche con l'ausilio della ruspa che generalmente serve per spalare l'immondizia della discarica. La zona interessata all'incendio è stata di circa 100 metri. I testimoni oculari hanno parlato di «fumo nero» che si è propagato in un vasto raggio. Non c’è pace per la discarica di Genzano. Il sito negli ultimi mesi è stata interessata a un possibile ampliamento. A questa ipotesi si oppone un comitato spontaneo di cittadini, che sta sollecitando la popolazione a prendere coscienza del problema.

Maratea Sarà garantita la sicurezza

Capitaneria di Porto Al via l’operazione Nella Acerra è tornata nel paese dove ha insegnato nel 1945 “Mare sicuro 2009”

Ritorno a Ruoti per la maestra RUOTI - Un salto nel tempo datato 1945, in contrada Croce a Ruoti, ma un salto anche da Angri (Salerno) dove vive la ex maestra Nella Acerra da circa settant’ anni con figli e nipoti. Tanti i ricordi ma pure tanta la commozione della maestra che sabato 13 u.s., ha parlato nella scuola media di Ruoti ai suoi ex alunni, e non solo, delle scuole elementari di contrada Croce, dove nel ’45, appena diciottenne, ha insegnato a una trentina di alunni di tutte e cinque le classi. L’iniziativa è stata promossa dalle associazioni folk del posto: “Miss 48”, “Recupero tradizioni ruotesi” e“Pro Loco”. Un’amicizia ritrovata, quella tra Acerra e Ruoti, nell’estate 2003 quando la maestra incontra a Melfi (dove ebbe i natali nel 1929 e dopo puntualmente si reca d’estate), il gruppo folk “Miss 48” sul palco, nell’ambito delle iniziative del cartellone estivo. Il contatto con il presidente Felice Faraone e il racconto della sua esperienza a Ruoti suscitano in Acerra il desiderio di ritornare a Ruoti. E così dopo qualche tempo ecco che a 77 anni, Nella Acerra torna tra la gente che l’aveva accolta con tanto affetto e solidarietà: «Ero a Ruoti a 18 anni per il mio primo insegnamento. Delusa per il posto e perché non c’era la luce elettrica a Croce – racconta - in un caseggiato a piano terra c’era l’aula, salendo qualche scalino c’era una stanza col balconcino. Non c’era né gabinetto, né luce, né letto. I contadini mi diedero un materasso con foglie secche sui banchi». La maestrina arriva con la mamma che le fa compagnia.

E con gioia ricorda il vicino, un contadino, Felice Gentilesca «che viveva con la seconda moglie e dieci figli». Persona molto a modo e di cui la maestra ha un bel ricordo poiché era diventata amica molto cara a due delle figlie, Angela e Vincenza. Certo le «mancava la sua casa, i suoi amici, i suoi studi e il suo pianoforte” ma la sera tra organetto e musica o intorno al caminetto per consumare la cena a base di “carchiola, lambascioni, verdura e carne di maiale arrostita” le serate e l’ invernata – spesso gelida per la nevepassarono più lietamente. Senza dire poi che tutte le famiglie del posto la stimavano. Le portavano la legna e le chiedevano di leggere e scrivere lettere. La maestra poi ha ricordato anche l’ incontro con il principe Ruffo che nelle domeniche di primavera ospitò nel suo castello le insegnanti del posto offrendo loro il pranzo «in un clima molto famigliare». Applausi e abbracci per la maestra del ’45 che, dopo l’incontro, ha voluto visitare i luoghi di contrada Croce e incontrare due suoi ex alunni: Giuseppina Gentilesca e Vincenzo Scavone, divenuti poi coniugi. Una mattinata dunque all’insegna della “memoria”, di tempi vissuti con sacrificio ma anche con tanta umanità e solidarietà. Una testimonianza che si è trasformata per i presenti in una lezione di vita. Nella Acerra ha parlato con il cuore suscitando emozioni ma anche profonde riflessioni sull’amore per il lavoro, la passione per la vita e per il bene che sempre va seminato. Maria De Carlo provinciapz@luedi.it

MARATEA - La capitaneria ha presentato l'operazione “Mare sicuro 2009”. Proprio in questi giorni è stata presentata dal direttore marittimo “Calabria-Basilicata”, capitano di vascello Virgilio Muriana l'operazione “Mare sicuro 2009”. Si tratta di una vera e propria flotta di mezzi che possono servire a garantire la sicurezza ai bagnanti nel corso della stagione estiva ormai imminente. Motovedette, gommoni, pattuglie a terra, verranno utilizzati nell'operazione e l'attività della Guardia Costiera sarà indirizzata verso la prevenzione degli incidenti in mare, la repressione dei comportamenti illeciti e azioni volte alla tutela della tranquillità di chi è in vacanza. Affluiranno i dati dell'attività de-

gli uffici marittimi dislocati lungo il litorale di 780 chilometri, comprendente tutta la Calabria e la parte tirrenica della Basilicata. In particolare sarà interessato l'Ufficio circondariale marittimo di Maratea e le delegazioni di spiaggia. I battelli assegnati saranno in costante collegamento radio con la sala operativa e su ogni battello opereranno un militare specializzato alla navigazione e un militare in possesso di abilitazione al salvamento a nuoto conseguita a seguito di corsi di formazione tenuti dalla Federazione italiana nuoto. L'operazione “Mare sicuro 2009” partirà il prossimo 21 giugno e si concluderà il 27 settembre. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

I ragazzi coinvolti nel progetto

Marsiconuovo L’obiettivo: riscoprire l’arte e la storia di un intero territorio

Un tuffo tra gli antichi mestieri perduti MARSICO NUOVO - “Mostra di oggetti riguardanti gli antichi mestieri e la realizzazione di uno spettacolo musicale e teatrale”. Un iniziativa nata dal progetto “Alla scoperta del territorio: storia, arti, tradizioni e drammatizzazione”, di cui l'ideatore e coordinatore, nonché curatore, il professor Pasquale Casaletto con il sostegno della docente Antonella Rotunno. Progetto finalizzato per i giovani ad apprendere le arti di passati mestieri trasferite dagli anziani del posto. Protagonisti dell'esperienza, i piccoli alunni della I, II e III media coadiuvati, oltre dai docenti e il coinvolgimento del personale Ata, da due associazioni presenti sul ter-

ritorio marsicano, quella della “Terza Età”, di cui presidente Michele Sassano e del gruppo folcloristico “U'Iascucedd'(e)”. Obiettivo principale la valorizzazione del territorio sviluppata in un dialogo e un confronto tra due generazioni, i giovani e gli anziani, di cui il filo conduttore «consolidare il legame scuola - territorio attraverso il recupero delle tradizioni locali - popolari e potenziare il senso di appartenenza dell'alunno alla comunità». All'apertura della manifestazione erano presenti, il Primo cittadino del paese, Domenico Vita, gli organi della scuola, i rappresentanti delle associazioni coinvolti nel progetto e naturalmente i genitori e

gli alunni. Tanti i lavori, legati alle principali attività del mondo artigianale e contadino locale, con il sostegno valido di un artigiano locale, Luigi Giorgini: dalla realizzazione di cestini in vimini e salici, alle esperienze familiari del ricamo, l'arte del fare a maglia e uncinetto, alla lavorazione di manufatti in ceramica, con la collaborazione del laboratorio di Calvello, diretto professor d'arte, Antonio Lardieri. «Un apertura della scuola al territorio ha sottolineato la dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo di Marsico Nuovo, Patrizia D'Amico - Gli anziani - spiega la D'Amico - sono una risorsa fondamentale. Gli studenti hanno avuto

I ragazzi coinvolti nell’iniziativa

modo di apprendere non solo l'arte di antichi mestieri ma anche valori ormai scomparsi». an. pe.

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18 Potenza e provincia Il Quotidiano incontra i sindaci/2 Parla il primo cittadino della città burgentina


San Chirico Raparo Scala: «Non comprendo le motivazioni date dal primo cittadino»

Bagarre nella giunta di Borneo Il sindaco revoca il mandato al suo vice, lei non ci sta e promette opposizione FERMENTO politico nel piccolo centro lucano, sembra che le elezioni provinciali abbiamo provocato qualche disordine all'interno dell'amministrazione comunale. Il sindaco Claudio Borneo ha revocato il mandato di vicesindaco alla professoressa Raimonda Scala che aveva ricoperto tale carica fin dall'elezione del gruppo, avvenuta nel 2006. Ed è proprio su tale atto e sulla motivazione che lo ha determinato, che si sono scatenate le polemiche, tanto che la stessa interessata ha voluto chiarire la sua posizione agli elettori con un pubblico comizio in piazza, tenutosi sabato sera. Cercando di comprendere cosa stia succedendo abbiamo rivolto all'ex vicesindaco qualche domanda. Allora professoressa, una revoca del mandato inaspettata, cosa l'ha determinata? «Ufficialmente, secondo le testuali parole che le leggo dalla comunicazione che mi è pervenuta venerdì 12 giugno, la revoca è dovuta al fatto che è venuto meno il rapporto fiduciario da parte dello scrivente organo di governo, cioè il sindaco. Ma per quanto mi riguarda, non comprendo tale motivazione. Non ritengo, infatti, di aver mai tradito nessuno, sia nella vita privata né tanto meno in quella politica. In effetti, quando ho chiesto chiarimenti, mi è stato spiegato dal sindaco che la revoca nasceva dall'atteggiamento di mio marito e di mio cognato che avrebbero osato votare altrove e non per il partito che propagandava il sindaco, senza considerare che io stessa non avrei fatto un'adeguata campagna elettorale per il Pd ed il suo candidato. Qualcosa di assurdo se si considera che per

quanto mi riguarda, avendo avuto un lutto in famiglia poco tempo fa, non avevo né la testa né lo spirito per fare una campagna elettorale, ma mi sono limitata ad agire con correttezza, votando il candidato che l'amministrazione appoggiava e partecipando solo al suo comizio in segno di appoggio». Cosa pensa in merito a quello che è successo? «Credo che la democrazia non esista perché è inimmaginabile che io venga colpevolizzata per la scelta elettorale di mio marito o di mio cognato. Per quanto mi riguarda il confronto credo dovrebbe essere motivo di crescita e non di divisione, non credo sia naturale costringere i propri cari a fare una scelta elettorale, ognuno deve essere libero di scegliere ciò in cui crede. Ho sempre agito secondo coscienza e secondo correttezza, non vedo come una cosa del genere possa dar origine ad un simile abominio, perché così lo definirei». Attualmente le è stata revocata la nomina di vicesindaco ma lei non si è dimessa, cosa ha intenzione di fare per i cittadini? «Da questo momento in poi sarò la minoranza, quella minoranza che deve agire affinché non vengano commessi altri abomini come quello che mi ha toccato. Una minoranza che, però, tengo a precisare mi spetta per legge. Perché il sindaco mi ha detto che da questo momento in poi farai parte della minoranza ma deve capire che non è una sua concessione ma ciò che la legge mi concede». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

Lagonegro: iniziative contro la povertà LAGONEGRESE - Conclusa Cittadinanza Solidale, stamattina si avvierà la fase di armonizzazione al nuovo programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale dei beneficiari ancora inscritti negli elenchi del precedente progetto. Durante un incontro tenutosi nei giorni scorsi è stata illustrata la guida operativa degli interventi messa a punto dai Servizi per l'Orientamento dell'Apof-il di Lauria. La guida individua i tempi e gli strumenti per l'azione di “orientamento in situazione”, che rappresenta la prima delle due fasi per l'uscita, a fine anno, dal Programma di Cittadinanza Solidale. Questo intervento, della durata di ottanta ore, è rivolto ai 118 utenti ancora attivi nel Programma, che inizialmente saranno ospitati negli undici spazi operativi messi a disposizione dai tredici Comuni della

Circoscrizione del Centro per l'Impiego del lagonegrese. Nelle attività saranno impegnati sette orientatori della Sede Apof-il di Lauria e quattro del Centro per l'Impiego. “Nelle prime venti ore dell'intervento spiega Giuseppe Lauria, direttore dell'Apof-il di Lauria - dopo un primo momento di accoglienza gli orientatori procederanno all'individuazione di una prima ipotesi di scelta dei percorsi possibili” . Subito dopo i beneficiari saranno impegnati “in situazione”. Incontreranno testimoni privilegiati delle Onlus coinvolte nel Progetto i quali illustreranno la loro offerta laboratoriale, dando così concrete informazioni per facilitare una prima ipotesi di scelta. In base a quest'ultima, nelle successive cinquanta ore i beneficiari saranno ospitati in un laboratorio e seguiti con azioni di tutoring e monitoraggio.

Le ultime dieci ore di orientamento saranno destinate ad un bilancio finale dell'azione svolta e ad una scelta definitiva del percorso da seguire. I percorsi d'uscita sono disciplinati nella Dgr n. 923/2009, che detta le Linee Guida per “l'attuazione dell'azione di accompagnamento all'uscita dei beneficiari” di Cittadinanza Solidale. Questi ultimi saranno interessati da progetti individualizzati di inserimento, per duecento ore, in un Laboratorio messo a disposizione da ciascuna Onlus. Al suo interno ogni beneficiario potrà frequentarne le attività fino all'esaurimento delle ore; con una formazione mirata potrà tentare la strada dell'autoimpiego, facilitato con incentivi economici; potrà infine essere aiutato nella ricerca di un inserimento in azienda o frequentare moduli formativi professionalizzanti. Giovanni De Noia provinciapz@luedi.it

Piano strutturale provinciale Per Venosa diverse novità La discarica di Norarchirico

VENOSA - Il Piano Strutturale Provinciale (Psp) nasce della L. R. n° 23\99 sulla “Tutela, Governo ed Uso del Territorio”, che all'art. 13 prevede la stesura di un Piano Strutturale Provinciale cioè di un Atto di Pianificazione con il quale la Provincia esercita(...) un ruolo di coordinamento programmatico e di raccordo tra le politiche territoriali della Regione e la pianificazione urbanistica comunale, determinando indirizzi generali di assetto del territorio provinciale (...), individuando le linee strategiche sovracomunali, al fine di

promuovere l'integrazione e la cooperazione tra gli enti e di migliorare il territorio sia da un punto di vista urbanistico sia da un punto di vista ambientale. L'archittetto Moretti, responsabile dell'Istruttoria per la Pianificazione Territoriale, tiene a precisare: «Il nostro compito non è quello di redigere o formulare progetti, ma forniamo soltanto le linee strategiche e programmatiche che devono essere condivise dai comuni di una determinata area. Noi parliamo di sviluppo sostenibile locale, in sostanza individuiamo quei comuni che

hanno maggior peso rispetto ad altri e creiamo una vera e propria rete infra-territoriale che risponda alle corrispettive esigenze in materia di fruibilità di servizi - e continua- Venosa rappresenta il punto nodale dell'area del Vulture Melfese per il suo patrimonio artistico, religioso e culturale, che ovviamente va tutelato e conservato. Come emerge dall'elenco di tutti testi che abbiamo consultato e da un attento studio cartografico, il comune è stato individuato come il centro propulsore e nevralgico di una rete particolare, quella dei musei e dei parchi archeologici, tant'è vero che è considerato uno dei Borghi più belli d'Italia» - un riconoscimento senza dubbio gratificante, ma, ad ogni modo, non si pos-

sono trascurare i problemi che la città vive quotidianamente. A partire dalla questione della viabilità extraurbana che ormai da anni imperversa in condizioni indecorose, per una città che dovrebbe essere attrattiva di migliaia di turisti e che, invece, è relegata ad un ruolo “marginale” rispetto al patrimonio che possiede. A tal proposito Moretti chiarisce: «nella pianificazione del Psp ci sono delle proposte riguardanti il “rispolveramento” della via Herculea, cioè la diramazione in senso nord-sud della via Romana che conduce fino a Potenza e poi a Grumentum (l'attuale Val D'Agri), un percorso che necessita di una maggiore manutenzione, poiché rappresenta il punto nodale della viabiltà interre-

gionale e consentirebbe a Venosa di entrare a far parte di una complessa rete infrastrutturale. Questo è già uno dei temi forti che intendiamo sottoporre alla nuova Amministrazione Comunale. Un altro problema da affrontare aggiunge Moretti - è quello ambientale, - che diventa sempre più urgente, soprattutto alla luce dell'ampliamento della discarica di Notarchirico. - Nella bozza del Psp è prevista una Rete Ecologica Provinciale che comprende diverse aree territoriali - tra cui il Parco del Vulture-Melfese di cui fa parte anche contrada Notarchirico, una zona ritenuta “protetta” anche da un punto di vista “naturalistico”, ma è soprattutto una “perla” dal punto di vista storico-archeologico.

La Rete Ecologica Provinciale rientra anche nel Progetto 2000, di cui fanno parte i siti di importanza comunitaria (Sic) e le zone a protezione speciale (Zps). Ad ogni modo il Piano Strutturale, il quale è suddiviso in diverse aree territoriali per favorire l'interlocuzione tra diversi comuni di appartenenza, - ( ad esempio Venosa appartiene all'area del Vulture-Melfese) - è soltanto una bozza “preliminare” che successivamente sarà “oggetto” di confronto e di discussione con le singole amministrazioni comunali, ma ciò avverrà realisticamente dopo la pausa estiva, poiché riteniamo opportuno attendere il delineamento dei nuovi assetti politico-amministrativi». Marianna Ferrenti

Senise Il candidato cantante aveva suscitato curiosità per i suoi coloriti comizi

L’analisi del voto secondo Ponzio SENISE - Non c’è l’ha fatta il candidato cantante Francesco Ponzio. Nonostante l’aver raggiunto la soglia dei 1058 voti (16,50%). Ponzio candidato per il Popolo delle libertà, aveva suscitato curiosità, per i suoi comizi. Che iniziavano “con cari compagni e amici” e continuavano con citazioni che toccavano De Andrè, ma anche altri scrittori e compositori, fino a Ernesto Che Guevara e Berlusconi. Personaggi contrastanti dei quali non ha nascosto più che simpatia, ammirazione completa, ritenendo comune la voglia di rivoluzione dello status quo. L’ultimo comizio, lo aveva tenuto in piazza “pellaio”, covo dell’estrema sinistra senisese ed aveva scelto di farlo attraverso un concerto. Da solo, con tanto di chitarra acustica, eseguendo una dopo

l’altra alcune delle sue canzoni scritte in questi ultimi ventanni. Da quando cioè si era allontanato dalla politica attiva, dopo essere stato il “fiduciario”, il seguace politico di Bettino Craxi, del quale riserva ancora il primissimo rimpianto. Nonostante però, non sia stato eletto, Ponzio ha voluto ringraziare attraverso un manifesto, il popolo di Senise che lo ha votato e che gli darà la forza, a sessantatre anni, di continuare a lavorare per portare avanti le istanze di questa parte della regione diseredata. L’amarezza del popolo di Senise in generale e dell’intero collegio provinciale che si distende sui comuni della Valsarmento: Terranova, San Paolo, San Costantino, Cersosimo e Noepoli, è quella di non aver avuto eletto neppure un solo rappresentante.

C’era in carica Sandro Berardone e si è fermato a 1132 (17, 66%) ed anche l’assessore uscente Carmine Rossi si è fermato a 535 (8, 34%). Ma nella sola cittadina di Senise, comune più grande dell’intera area che contava da sola oltre quattromila elettori, una potenzialità in grado di eleggere almeno tre consiglieri provinciali, se non di più, c’erano ben dieci candidati: Ponzio, Carmine Rossi, Falcone (2, 54%), Bulfaro (4, 89%), Chiorazzo (5, 77%), Marianna Rossi (1, 20%), DeFina (2, 29%), Fucci (7, 17%), Gagliardi (0, 10%), Uccelli (7, 03%), nessuno dei quali ha raggiunto il traguardo della elezione. E come ogni cinque anni, nella gente c’è il rammarico postumo. Che non ha ragione d’essere ma che rappresenta l’ennesima occasione mancata e la chiave di lettura del perché di un abbando-

Francesco Ponzio

no quasi totale da parte dei circuiti che contano della politica e delle istituzioni anche economiche non solo regionali. Un rammarico che dovrà esse-

re sopportato per cinque anni;salvo poi a ripetere gli stessi errori. Come sempre. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it

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Potenza e provincia 19

Lunedì 15 giugno 2009


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Lunedì 15 giugno 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Un campione di acqua verrà prelevato dallo scarico del depuratore. Alle 11 incontro al Comune

In Puglia per salvare lo Jesce Sit in pacifico ad Altamura dell’Ente Parco e delle associazioni ambientaliste SARA’ una vera e propria spedizione, ma questa volta pacifica e con un obiettivo di tutto rispetto: salvare il futuro del torrente Jesce. L’Ente Parco della Murgia, insieme a diverse associazioni ambientaliste e della cittadinanza attiva quali Legambiente, Wwf, Movimento Azzurro, Italia Nostra, gli Amici del Parco, Trekking Falco Naumanni, Onyx Ambiente, Associazione per la Qualità della Vita, si è fatto promotore di un un sit in, ad Altamura per tenere alta l'attenzione sulla depurazione delle acque di scarico di quel comune che finiscono nel torrente Jesce. I partecipanti, dopo l’incontro previsto alle 9,30 alla Stazione di Villa Longo, si recheranno ad Altamura, in in contrada Sgarrone allo scarico del depuratore dove sarà prelevato in una ampolla un campione delle acque di scarico del depuratore affinchè siano analizzate. Alle 11 raggiungeranno il municipio della cittadina per incontrare gli amministratori e discutere sulle modalità di risoluzione del problema. Il tema in oggetto è anche quello di un federalismo solidale che veda i lucani disponibili a fornire acqua alla Puglia. In cambio si vorrebbe uguale impegno nel restituire, attraverso per esempio lo Jesce, una qualità di scarichi accettabile. Sulla vicenda, che ha portato il torrente che si trova al centro dell’area protetta del Parco della Murgia Materana, nel novembre scorso l’associazione Trekking Falco Naumanni aveva promosso una raccolta di firme per chiedere interventi e rimedi per fermare l’inquinamento. Oltre mille i cittadini (e tra loro anche molti turisti stranieri) che avevano sottoscritto l’appello inviato al sindaco di Matera, all’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Vincenzo Santochirico e al presidente della Provincia dell’epoca, Carmine Nigro. L’iniziativa sottolineava la necessità di considerare tema comune quello dell’inquinamento del torrente Jesce che scorre anche in territorio di Altamura. Al centro della manifestazione promossa dall’Ente Parco e dalle associazioni ambientaliste, c’è la necessità di analizzare la situazione del torrente che si sta trasformando in vera e propria emergenza ambientale e che coinvolge due territori: quello materano inserito nell’ambito delle aree del Parco della Murgia Materana, e quello della Puglia all’interno del quale si torva Altamura, cittadina direttamente collegata al percorso del torrente Jesce. matera@luedi.it

LA LEGGE

Seminario promosso dal Dipartimento Ambiente della regione e dall’Osservatorio Ambiente e Legalità

Reati ambientali, la lotta passa dall’innovazione SULLA tutela dell'ambiente l'Italia sta arretrando e questo rischia seriamente di essere un regalo alle ecomafie e alla criminalità ambientale. E' questo l'allarme lanciato da Legambiente. Il seminario dal titolo “dalla semplificazione delle norme alla introduzione dei reati ambientali nel codice penale” - nel corso del quale si incontreranno magistrati, legislatori, forze di polizia e ambientalisti - intende approfondire questo argomento. Il seminario, in programma oggi alle 15 all’Hotel San Domenico, che ha ottenuto il riconoscimento del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Matera, sarà l'occasione per un confronto utile a verificare lo stato dell'arte in questa materia, per favorire una più attenta lettura delle leggi esistenti, ma anche per proporre innovazioni. Ne parleranno, tra gli altri, il tenente Luigi Vaglio, comandante del Nucleo carabinieri Tutela ambiente, il sostituto procuratore del tribunale di Tivoli, Luca Ramacci e Aldo Fiale, consigliere presso la III sezione penale della Corte di Cassazione. In una nota diffusa si illustrano i temi che verranno trattati nel corso dei lavori. Si parlerà del Testo unico ambientale e delle sue criticità, dell'asimmetria di leggi con sanzioni sproporzionate e territorialmente circoscritte, come quella per l'emergenza rifiuti in Campania, che consente di arrestare chi abbandona un rifiuto ingombrante ma lascia inalterate le sanzioni irrisorie previste per altre condotte più dannose per l'ambiente come avviene, ad esempio, per i depuratori comunali fuori legge che continuano ad essere puniti con sanzioni amministrative irrisorie; della presenza di alcune norme ben scritte, come quelle urbanistiche, che tuttavia nella loro applicazione spesso non producono i risultati attesi. Oggi - si legge nella nota diffusa - vi è sempre più la necessità di legare insieme lo sviluppo eco-

Alcune immagini eloquenti del torrente Jesce inquinato. In basso, un militare del nucleo tutela ambiente dei Cc

nomico, l'innovazione e la legalità, perché in tempi di crisi un gruzzolo come 18 miliardi di euro (il giro d'affari annuale delle ecomafie) deve far gola allo Stato, così come agli industriali. Si manifesta la necessità di creare un conflitto di interesse fra aziende che delinquono e imprenditori onesti perché la moneta buona scacci quella cattiva. Bisognerà solo capire che divario intercorre tra le buone intenzioni e la realtà dei fatti.

Questa iniziativa come le altre intraprese dall'Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione Basilicata, si rivolge anche alla comunità lucana perché, per citare le parole di Norberto Bobbio e verificare se corrispondono alla realtà. “E' vero infatti che la società politica è solo il riflesso della società civile?”. In tal caso ci toccherebbe a tutti un bell'esame di coscienza. matera@luedi.it

La Cna Ecipa ha organizzato due giorni di dibattiti. Montemurro: «Abbiano rafforzato l’identità comune»

Il lavoro di squadra, ricetta per la crescita delle imprse “FOCUS on team: le logiche dell'intelligenza collettiva” era il tema del workshop promosso dalla Cna Ecipa nazionale in collaborazione con Cna Ecipa Matera che si è svolto il 12 e 13 giugno nel complesso delle Monacelle. «Obiettivo dell'iniziativa - spiega Leonardo Monteumurro, segretario regionale Cna - è stato quello di rafforzare l'identità del gruppo nazionale Cna Ecipa attraverso la promozione di una sempre più solida cultura del team, tramite l'accrescimento della consapevolezza dei vantaggi nel fare squadra». Al workshop hanno partecipato 27 formatori provenienti dalle diverse regioni d'Italia. Dalla Liguria all'Umbria, dall'Abruzzo alla Puglia, dalla Sicilia alla Lombardia, compresa una folta rappresentanza della Cna Ecipa nazionale. L'attività didattica è stata svolta del prof. Dan Wiesenfeld, docente di Team work e comportamento organizzativo alla Facoltà di eco-

Il gruppo dei parteci panti al work shop promos so dall’Eci pa Cna nei giorni scorsi

nomia dell'Università La Sapienza di Roma, assistito dal prof. Gabriel Zagni. La lezione di Massimo Carrano, musicoterapeuta e docente di percussione afrocubana al Conservatorio Tito Schipa di Lecce, ha approfondito ulteriormente i temi legati al lavoro di squadra e all'intersecazione di attività manage-

riali organizzative, attraverso il concetto di gruppo musicale. «Il risultato dell'iniziativa ci ha consentito di aggiungere un ulteriore tappa al disegno progettuale che mira a far avere alle diverse Ecipa territoriali una visione d'insieme e, di conseguenza, una uniformità d'azione. Il “fare squadra” diventa, dun-

que, metodo di lavoro e di sviluppo complessivo, attraverso un medesimo metodo di lavoro, foriero di crescita per tutte le organizzazioni partecipanti. Il percorso - prosegue Montemurro - era già stato avviato oltre un anno fa e ci ha permesso di valutare positivamente l'attività svolta complessivamente finora, pur nella consapevolezza delle difficoltà di fare squadra lavorando in realtà territoriali diverse e distanti tra loro». L'iniziativa ha rappresentato anche un ulteriore conferma del ruolo turistico di Matera. «I partecipanti sono rimasti entusiasti, in alcuni casi ci hanno rimproverato una promozione insufficiente per un patrimonio come quello di Matera. Il prof. Wiesenfeld, rimasto particolarmente colpito dalla città, ha intenzione di organizzare a Matera dei corsi sul team working con partecipanti provenienti da tutta Italia». matera@luedi.it

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Matera


foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173

Più siamo, meglio è

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Frammenti di vita quotidiana PRESSO l'Archivio di Stato è possibile visitare la mostra "Identità vere, identità inventate", Frammenti di vita quotidiana a Matera dal 1809 al 1900. E’ un'iniziativa realizzata in collaborazione con la Scuola Media Statale “Nicola Festa”. La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2009 dal lunedì al sabato (8,30 - 13,30); martedì e giovedì (16 - 19).

Ail, lotta ai tumori del sangue Per combattere i tumori del sangue, un giorno non basta ma può fare molto. Il 21 giugno è la Giornata Nazionale per la lotta contro le malattie del sangue, promossa dall’Ail (Associazione Italiana Leucemie). L’iniziativa consentirà di illustrare i risultati ottenuti grazie alla ricerca. Martedì sarà attivo uno speciale numero verde, dal quale illustri ematologi italiani risponderanno alle domande di tutti coloro che si rivolgeranno a questo punti di informazione telefonica.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MONTESANO Via Cappelluti 61 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/335921

Croce verde Sert Cooperativa Associazione

0835/262260 0835/336882 0835/331314

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Un secolo di giornalismo L’ASSOCIAZIONE della Stampa di Basilicata organizza, in collaborazione con la Libreria dell’Arco, per domani alle ore 19, nella sala conferenze dell’Hotel Le Monacelle, a Matera, la presentazione del primo volume del libro “Un secolo di giornalismo italiano” (Mondadori Scuola) scritto da Giancarlo Tartaglia, direttore generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi). All’incontro, oltre all’autore Giancarlo Tartaglia, interverranno il segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi, il presidente della Fnsi, Roberto Natale, altri esponenti della Giunta esecutiva Fnsi e docenti universitari.

La festa della musica IL concerto "Therinè" coincide con la "Festa della Musica", organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 21 giugno. Il programma prevede alle 18 in piazza del Sedile 3 il concerto del duo: Luigi Santo- Daniela Gentile . Alle ore 20.00 nella Chiesa del Purgatorio il duo: Luigi Santo - Carmine Antonio Catenazzo.Musica e arte sono per definizione un binomio inscindibile. Etimologicamente il termine musica non indica infatti una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse, qualcosa quindi di "perfetto" e di "bello". Nata in Francia nel 1982, la manifestazione ha assunto dal 1995 un carattere internazionale coinvolgendo contemporaneamente, ad oggi, più di 60 città europee. In Italia, dal 1999, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso il suo alto patrocinio alla manifestazione riconoscendone ufficialmente l'interesse pubblico e l'importante valenza culturale.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Terminator Salvation 17,30 - 19,35 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Antichrist 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala Riservata •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Un’estate ai Caraibi 18 - 19,50 - 21,45 •CINEMA ANDRISANI•

Montescaglioso 0835-208046 Un’estate ai Caraibi 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Uomini che odiano le donne 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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Matera Agenda 21

Lunedì 15 giugno 2009


Lunedì 15 giugno 2009

Policoro La struttura verrà dismessa dal patrimonio comunale perchè non produce utili

Terminal, le guardie non bastano Il lavoro degli uomini della Tigerpol non è sufficiente ad arginare il bullismo POLICORO - Settantacinque guardie giurate fanno della “Tigerpol” uno degli istituti di vigilanza privati più grandi del comprensorio. Un esercito di “poliziotti” in divisa che non basta ad arginare il fenomeno del bullismo presente al Terminal Bus “Egeo”. Hanno preso il posto della “Rondine” un annetto fa, la cui guardia faceva servizio soltanto poche ore al giorno, mentre la notte una pattuglia girava solo all'esterno della struttura. Ora con la sede operativa della “Tigerpol” dentro il Terminal Bus il risultato è sempre lo stesso: caos. Ma non per colpa loro. A pochi giorni dall'aggressione di un pensionato, che gli è costata la rottura della fronte, continua il nostro viaggio all'interno della stazione dei pullman. Come mai questo degrado? «Il nostro compito -spiegano la guardie giurate- è quello di pattugliare la stazione nelle ore notturne, in particolare dalle 22:00 fino alle 05:00 del mattino. E ogni sera c'è un nostro collega di turno, il quale alle 24:00 chiude il portone centrale e piantona tutta la struttura fino all'alba. Viceversa nelle ore diurne la nostra sede è soltanto amministrativa e non ha compiti di vigilanza: questo è il contratto sottoscritto tra noi è la società (Grassani&Garofalo) che ha in gestione il Terminal. Tuttavia quando ci accorgiamo che durante la giornata c'è qualche movimento strano di ragazzi che

A Rotondella il corso è quasi pronto L’interno del terminal bus di Policoro, oggetto degli atti di vandali. La guardia, a volte, non basta

fanno baccano più del solito, comunque non rimaniamo inermi e cerchiamo di ripristinare la normalità. Ma sono talmente tanti i frequentatori della stazione, poco meno di un migliaio al giorno, che ci vorrebbe una guardia fissa durante tutto il giorno per tenerla sotto controllo ed evitare atti di vandalismo e di bullismo». A pochi metri di distanza c'è Deda Gjergj, un albanese che una volta gestiva il centro immigrati e ora è a capo dell'associazione immigrati multietnica “La Realtà”. Fornisce informazioni ai tanti immigrati policoresi e della fascia jonica, essendo uno dei primi extracomunitari arrivati a Policoro agli ini-

zi degli anni '90, quando ci fu il maxi sbarco, ed ha sulle spalle un'esperienza anche nel Nord Italia. Parla discretamente l'italiano, ma anch'egli a volte trova difficoltà a rapportasi con gli stranieri sempre e per colpa dell'inciviltà degli avventori italiani: «Quando viene qualcuno - afferma - lo fanno scappare…sono sempre i soliti che pensano di fare quello che meglio credono…non ci sono controlli e qui non si capisce nulla. E quando arrivano le forze dell'ordine fino a quando ci sono loro qui, tutto è in santa pace, ma appena vanno via è di nuovo inferno. Sono semplicemente dei bulletti, per carità, ma danno pa-

recchio fastidio e creano danni sia alla struttura che agli utenti. E se continuano di questo passo chissà cosa potrebbe accadere un domani…fino a quando siamo in tempo, preveniamo». L'unica certezza è quella che il Terminal Bus sarà dismesso dal patrimonio comunale (1.100.000,00 è la stima ufficiosa) perché non porterebbe utili e dunque dovrebbe essre ceduto in proprietà, e non dato in affitto come oggi, a privati. Peccato che l'etica pubblica del rispetto di ciò che è di tutti stenti a decollare. Viceversa solo quando il bene è privato siamo i primi a difenderla. provinciamt@luedi.it

Montalbano Sabato e domenica

Pisticci Bimbi emiliani al villaggio Ti Blu

Processioni e fedeli per S. Antonio e il Corpus Domini

Campo scuola terapeutico il diabete si combatte anche durante le vacanze

MONTALBANO - Si è svolta sabato la processione di Sant'Antonio da Padova con santa messa a conclusione, nella chiesa di San Rocco, mentre ieri tutta la chiesa della comunità jonica, ha celebrato la solennità del Corpus Domini. La festa a Sant'Antonio,a Montalbano, è esclusivamente religiosa, la processione è partita infatti, dalla chiesa di San Rocco, ex convento dei frati cappuccini, alle ore 17 e 30, e ha toccato i punti più nevralgici del centro urbano. La devozione al santo di Padova a Montalbano è antica e diffusa, basti pensare che tutte e tre le comunità parrocchiali hanno una statua del santo, la più antica è appunto quella lignea del convento risalente, al tempo dei frati cappuccini, cioè ad oltre 4 secoli. Alcuni anni fa, venne trafugato dalla statua del convento, il bambinello che la tradizione e l'iconografia riporta fra le braccia del Santo, oggi naturalmente, sostituito. Nella festa del santo di Padova, un'altra tradizione diffusa in tutte le chiese è la benedizione e distribuzione ai fedeli del pane , nonché la vestizione dei bambini con

il saio, quale atto di affidamento al santo taumaturgo. La devozione e soprattutto la testimonianza di fede è continuata anche ieri nella solennità del Corpus Domini con l'accompagnamento del Corpo di Cristo lungo le strade principali della periferia e del centro. Dopo una breve adorazione eucaristica, la processione più importante per la chiesa, è partita dalla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, accompagnata da tutti i parroci: don Vincenzo Sozzo, don Pasquale Ditaranto, don Massimo Ferraiuolo, don Gianpaolo Grieco, dalla Confraternità dell'Immacolata e da tutte le autorità locali civili e militari. Lungo il cammino, si sono svolte, come è tradizione, delle soste con appositi altarini preparati dai fedeli per la benedizione, fra fiori, ceri ed incenso, dei rioni e l'affidamento della città. La processione quest'anno si è conclusa a Santa Maria dell'Episcopio chiesa matrice della comunità jonica in cui si è svolta anche la concelebrazione dell'unica messa vespertina. Anna Carone provinciamt@luedi.it

A Pisticci sono in vacanza alcuni bambini emiliani che sono affetti da diabete

PISTICCI - Resteranno in Basilicata fino al 20 giugno, nel Metapontino per un “campo scuola terapeutico'' i bambini dell'Emilia Romagna affetti da diabete 1 insulinodipendente. Si tratta di una iniziativa che consolida il rapporto attivato da tempo tra le Unità Operativa di Piediatria dell'Ospedale “Bufalini'' di Cesena e “Madonna delle Grazie'' di Matera. Il campo scuola è stato promosso e finanziato dalla Regione Emilia Romagna. Quest'anno un centinaio fra bambini ed accompagnatori, coordinati dalla dott.ssa Tosca Suprani dell'U.O. di Pediatria dell'Ospedale Bufalini di Cesena raggiungeranno il Villaggio Ti Blue di Marina di Pisticci per una vacanza educativa di una settimana. I ragazzi saranno istruiti all'autocontrollo della propria malattia in un contesto favorevole quale quello della va-

canza al mare e soprattutto senza la presenza dei genitori. Anche i bambini diabetici, se ben curati e soprattutto se ben istruiti ad auto curarsi mediante la pratica di iniezioni multiple giornaliere di insulina possono condurre una vita perfettamente normale, attività fisicosportiva compresa. Gli organizzatori hanno scelto la località della Basilicata e per le sue note qualità paesaggistiche e di ospitalità, ma soprattutto per i rapporti di collaborazione ormai consolidati con la referente della cura dei bambini diabetici presso l'U.O. di Pediatria dell'Ospedale di Matera, dott.ssa Rosanna Taccardi. Nel pomeriggio del 16 giugno giungerà al Villaggio il professor Mauro Pocecco, direttore dell' Unità operativa dell'ospedale di Cesena, una delle figure più impegnate nel campo della diabetologia pediatrica italiana.

Corso Garibaldi. In basso il sindaco Agresti

ROTONDELLA - Si potrà di nuovo passeggiare su corso Garibaldi. Riapre, a due anni dalla chiusura per lavori, il tratto di strada più frequentato dai rotondellesi. A dare la notizia è il sindaco Vito Agresti, che nei giorni scorsi ha dato l'ordine di servizio agli uffici competenti per la riapertura. La transitabilità del corso, però, non coincide con la conclusione dell'infinito iter dei lavori. Il corso su cui si potrà passeggiare, infatti, non sarà quello rinnovato e abbellito che i rotondellesi aspettano da tempo. Per vederlo completato, i cittadini dovranno attendere ancora. Per ora dovranno accontentarsi, infatti, di camminare su un'area non ancora pavimentata, priva di panchine e di cestini. Perché? Il problema è legato all'approvvigionamento del materiale per la pavimentazione, che la ditta appaltatrice attenderebbe da più di un mese e per la cui mancanza aveva sospeso i lavori. Di questo ritardo nei lavori si era parlato nell'ultimo consiglio comunale di martedì. E' stato proprio Antonio Dimatteo, ex assessore ai Lavori Pubblici poi defenestrato da Agresti, a interrogare il sindaco sui ritardi della ditta nell'esecuzione dei lavori. Il sindaco ha spiegato le ra-

gioni dei ritardi e ha rassicurato circa una tempestiva ripresa dei lavori. Forse anche in seguito a quelle sollecitazioni è arrivata la ripresa dei lavori da parte della ditta, che si occuperà, in attesa dell'arrivo dei materiale, di un'ultima rifinitura della parte sottostante il corso. Ma quanto ci vorrà ancora per vedere il “prodotto finito”? Almeno 20-30 giorni per l'arrivo del materiale mancante. A quel punto prenderanno il via i lavori di pavimentazione e arredo, che non dovrebbero portare via troppo tempo. E poi, finalmente, corso Garibaldi tornerà ad essere pienamente fruibile. O il nuovo corso sarà bello come e più di prima? O deluderà le aspettative? Più volte, nei mesi scorsi, avevamo scritto che l'esito finale del corso sarebbe stato un punto di giudizio decisivo sull'operato dell'attuale amministrazione, soprattutto in chiave elettorale. Non avremmo mai immaginato, come invece accadrà, di andare a votare prima della conclusione dei lavori. Problemi vari e talvolta legati alle ditte affidatarie dei lavori (alla ditta che ha realizzato il primo lotto è stata notificata una multa di 9 mila euro per i ritardi) hanno fatto slittare i tempi in maniera eccessiva. Per ora, però, bello o brutto che sia, il corso è almeno aperto. Buona passeggiata. Pino Suriano

Il materiale richiesto per i pavimenti dalla ditta appaltatrice non è ancora stato consegnato

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Lunedì 15 giugno 2009

Tursi Il motoclub Southern Bikers ha animato con centauri e stuntman l’intera giornata

Le due ruote incantano tutti Motoraduno nel rione Santi Quaranta per il IV Memorial Nicola Russo TURSI - Si è svolto nel popoloso rione di Santi Quaranta il Motoraduno, il quinto nella “Tana degli arabi”, il secondo a carattere nazionale e quarto memorial “Nicola Russo” . E' stato organizzato dal Motoclub Tursi Southern Bikers. Nonostante fosse stato posizionato lontano dalla piazza centrale del paese, ci sono stati tantissimi partecipanti e la gente ha affollato la zona sia di mattina che di pomeriggio per ammirare le moto ed assistere alle evoluzioni acrobatiche dei due stuntman: Alessandro Mazzochetti e Christian Sperandii provenienti da Pescara e professionisti da cinque anni. C'erano le ragazze immagine, la postazione della musica con tanto di dejay, i punti di ristoro nei due bar della zona. C'erano moto di tutti i tipi, dalle quelle a due ruote, stile Easy Rider (il film cult con Peter Fonda anni '70) a quelle a quattro ruote. Il quartiere che si trova a ridosso del vecchio campo di calcio “Angelo Cuccarese” si è animato di stand gastronomici, birra alla spina, caschi poggiati sui sedili quasi fossero scalpi di antichi guerrieri indiani. Le teen agers locali erano incantante a guardare le centinaia di moto, ordinatamente in fila, con i centauri muniti di giubbotti torchiati ed occhiali scuri. I bikers sono ormai i nuovi modelli di riferimento per i giovani tursitani. C'erano quelli di Rivello, Latronico, Maratea, Trecchina, Senise, Rionero, Salandra,

Gli stuntmen Alessandro Mazzocchetti e Christian Sperandii e la folla di centauri del motoraduno che si è svolto nel rione Santi Quaranta di Tursi

Scanzano, Pisticci, Potenza, Lauria, quelli venuti da fuori regione come Amendolara ed Arberobello. Il raduno si è svolto in due giornate con visita guidata al rione Rabatana, giro per le vie del paese, disco dance no stop music in piazzetta Santi Quaranta, spettacolo motor show degli stuntmen e premiazioni Fmi.

Ai partecipanti è stato consegnato il gadget a ricordo della giornata. Premi speciali sono stati consegnati a: Ivan Miletti del Motoclub di Fasano (Br), come motociclista più giovane e con la moto più nuova; a Mariangela Castellano del Motoclub di Salandra, donna motociclista più giovane ed a Donato Guardavaccaro del Motoclub di Potenza

con la moto ad immatricolazione più vecchia: una Suzuki gs x 1100 del 1984. Tra le attrazioni, una pista Quad per far correre i bimbi su delle mini quattroruote a trazione elettrica. Insomma si è respirata una atmosfera a metà strada fra l’Oktober fest e il megaraduno hippy. Ci sono state ragazze che co-

raggiosamente sono salite sulle moto degli acrobati ed hanno corso con loro. Onore al merito agli organizzatori ed ai collaboratori, come Vincenzo Crescente (presidente), Domenico Gentile (direttore sportivo) e Giuseppe Morisco (segretario generale). Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

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Confederations Cup Gli azzurri stasera all’esordio mentre Berlusconi sarà in visita da Obama. Lippi assicura «La nostra età media è buona, andremo lontano»

L’Italia resta uguale a se stessa Stasera contro gli Usa con una formazione simile a quella che vinse il Mondiale di PIERCARLO PRESUTTI PRETORIA –«A Berlusconi ed Obama non mi va di attribuire un ruolo paragonabile a quello di un calciatore, però mi sento di dire che il loro è un impegno durissimo. È già difficile governare un quartiere, una città, una regione: ce ne accorgiamo quotidianamente. Figuriamoci il mondo...». La coincidenza dell’incontro doppio tra Italia e Usa – con il bilaterale Obama-Berlusconi a Washington e la sfida tra le Nazionali di calcio alla Confederations Cup, in programma entrambi oggi – non sfugge al ct azzurro Marcello Lippi, che, nel corso della sua conferenza stampa, chiede ai due leader «di fare seriamente il loro lavoro, come peraltro stanno già facendo». L'altra Italia-Usa si gioca stasera a migliaia di chilometri da Washington e tra gli americani quello abbronzato, secondo metafora berlusconiana, è un’ala sinistra e non il presidente. Proprio mentre Barack Obama e Silvio Berlusconi daranno vita alla Casa Bianca al primo incontro bilaterale tra i due Paesi da quando un afroamericano è alla guida degli Stati Uniti, infatti, al Superstadium di Pretoria, a rapporti di forza se non invertiti sicuramente diversi, i campioni del mondo di Lippi affronteranno un gruppo di giovani guidati da Bob Bradley (c'è anche il figlio del ct, Michael: «molto bravo», lo definisce Lippi) nella gara di esordio della Confederations Cup, torneo voluto dalla Fifa per preparare il Mondiale 2010 ed alimentare le casse. Nella sfida che andrà in scena nella capitale sudafricana, per la verità, stavolta c'è un pizzico di competitività particolare: se è vero che l’Italia non ha mai perso con gli Usa, è giusto ricordare che i calciatori a stelle e strisce furono gli unici al Mondiale tedesco a non arrendersi agli azzurri (a Kaiserslautern finì 1-1, con molte sofferenze dei futuri campioni del mondo e qualche colpo proibito: come quello di De Rossi a McBride che costò al romanista una lunga squalifica). In odore di campionato del mondo, Lippi riparte più o

Potenza

I propositi di Postiglione tra passato e futuro a pagina 30

Calcio giovanile

Indegna rissa a Melfi A Matera trionfo Invicta a pagina 28

Motomondiale

Valentino vince all’ultima curva a pagina 40 Marcello Lippi, commissario tecnico dell’Italia

meno da allora: ed anzi la sua vigilia si trasforma in un lungo elogio della terza età calcistica. «I miei vecchietti», così chiama gli azzurri, prima di passare ad una serie di puntualizzazioni statistiche (“la nostra età media è di solo un anno maggiore di quella dei brasiliani, 28,5 contro 27,5; ed anche i celebrati spagnoli sono a 26,5“). Il cui senso è chiarissimo: al Mondiale a difendere il titolo ci saranno molti di quelli che lo hanno

conquistato. E per le prove tecniche che cominciano oggi, il ct già si attrezza. Contro gli Usa in difesa davanti a Buffon non ci sarà Cannavaro, indisponibile, ma gli esterni sono i “reduci” Zambrotta e Grosso. Il centrocampo è quello fotocopia (Gattuso- De Rossi-Pirlo), in avanti Camoranesi, Iaquinta e Toni o Gilardino. Una formazione revival, che Lippi rivendica con forza. “Magari non fino all’età per

ritirarsi a Villa Argento – spiega – ma a Sudafrica 2010 sono in grado di fare benissimo. Anzi, ve lo dico da ora: faremo meglio di molti altri, perchè il nostro livello è alto. Non mi piace sentire parlare di gap a favore di altre Nazionali. I campioni del mondo siamo noi, la Spagna ha rivinto qualcosa dopo 40 anni ma da noi chi avrebbe avuto la pazienza di aspettare per lanciare i giovani? E il Brasile piace sempre, poi magari al Mon-

diale va fuori. Noi invece faremo come la Germania di un tempo: arriveremo fino in fondo». Rivendica, puntualizza, polemizza: sembra il Lippi del 2006. “E' che ho visto la cerimonia di apertura della Confederations, e, sebbene il Mondiale sia un’altra cosa, quei colori e quelle emozioni mi hanno subito fatto sudare le mani...». Approfondisce ancora un concetto a favore dei suoi veterani: “Per un

Iaquinta sicuro: Faremo grandissime cose»

Vincenzo Iaquinta

PRETORIA – Nicola Legrottaglie ci sarà. Il difensore della Juventus ha superato i problemi fisici che ne avevano messo in dubbio la presenza nella sfida contro gli Stati Uniti e si mette a disposizione di Lippi. «Sono convinto che sarò al 110%» assicura. «Ha già smaltito tutto –conferma Vincenzo Iaquinta, tra i più in forma tra gli azzurri – Sono convinto che faremo grandissime cose e arriveremo fino alla fi-

ne». «Sarà importante fare una bella gara – aggiunge Legrottaglie – Sarà difficile, gli americani sono una grande squadra, possono metterci in difficoltà, sono fisicamente impostati, ci sarà da battagliare». «Mi fa molto piacere essere tra i vecchietti di Lippi, ma non mi sento vecchio, ho 32 anni e sono nel pieno della maturità, l’importante è far parte di questo gruppo e andare fino in fon-

do». Così Luca Toni. L’attaccante del Bayern Monaco spera di essere nell’undici iniziale. «Come sempre spero di giocare dal primo minuto – spiega Toni - ma se giocherà un mio compagno al mio posto, farò il tifo per lui, quel che conta è arrivare fino in fondo. Poi con Gilardino abbiamo un buon rapporto, scherziamo, non importa se gioco io o lui, quel che conta è che la squadra vinca».

campionato forse non sceglierei questi giocatori, per un torneo che dura 30-40 giorni però sono perfetti, hanno ancora la fame giusta». Ma chiude togliendo loro alibi: “Quello dell’altitudine, sbandierato da qualcuno, è un falso problema: Pretoria è a 1.350 metri e non a 1.650. E comunque anche gli avversari semmai hanno gli stessi problemi: non mi sembra che sia iscritta una Nazionale dell’Everest’'.

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Sport


Confederations Cup. I due giocatori non hanno dubbi nell’indicare il Brasile vincente

J.Cesar e Kakà: «Noi i favoriti» Carlos Dunga: «Chiamato per due mesi sono su questa panchina da tre anni» BLOEMFONTEIM – La Selecao è in testa alle qualificazioni sudamericane, spesso gioca bene e sta venendo fuori un gruppo compatto con tanti campioni a disposizione del collettivo. Eppure il ct Carlos Dunga, ex centrocampista di Pisa e Fiorentina, tecnico di “grande” carattere, di critiche ne ha ricevute e, nonostante gli ultimi ottimi risultati, è sempre nel mirino dell’opinione pubblica. E in caso di mancata vittoria in Confederations Cup... «Sono arrivato sulla panchina della Selecao per restare due mesi, sono qui da tre anni – dice Dunga -. Io penso ad ottenere il massimo e di stare dalla parte dei giocatore, non a fallire». Carlos Dunga non vuol sentir parlare di avversario semplice, in vista del debutto di domani contro l’Egitto. «Perdere non piace a nessuno, anche loro giocheranno per vincere», spiega il ct che, seduto al fianco di Kakà, perde la pazienza all’ennesima domanda rivolta al suo fuoriclasse che non ha nulla a che vedere con la Confederations Cup. Niente domande sul Real Madrid e sul suo futuro, solo Confederations Cup. «Parlo solo della Selecao, di tutto il resto ne parleremo quando sarà il momento – ha spiegato l’ex Milan . Parliamo di questo torneo che, così come succede in tutte le competizioni alle quali partecipa il Brasile, ci vede favoriti. Stare qui ci servirà anche in ottica Mondiale. La sfida contro l’Italia? Prima dobbiamo affrontare Egitto e Stati Uniti, non pensiamo agli azzurri». Ultima battuta sul Sudafrica. «E' tutto molto ben organizzato, il Paese è pronto per ospitare, fra un anno, il Mondiale». Da Kakà a Julio Cesar. «Siamo il Brasile e qualunque sia il torneo che giochiamo, il secondo posto non serve». Quella di Julio Cesar non è arroganza. Il portiere dell’Inter e della Selecao riconosce soltanto che il Brasile parte sempre da favorito, al di là della competizione e degli avversari. Alla vigilia del debutto in Confederations Cup contro l’Egitto, Julio Cesar parla da leader di un gruppo «che vuole scrivere pagine storiche di questa Nazionale. Il nostro è un gruppo rinnovato, ma con giocatori come Kakà, Gilberto Silva, Lucio e Juan che da molti anni giocano in questa Selecao». Brasile-Egitto domani aprirà il girone B della Confederations Cup, in serata la seconda partita fra gli azzurri di Lippi e gli Stati Uniti.

LA CERIMONIA D’APERTURA

Confederations Cup

Zuma e Blatter danno il via

Alcuni momenti della scenografica cerimonia d’apertura della Confederations Cup

IL CASO Fischi a Booht bianco del Sudafrica JOHANNESBURG - Quando si è cominciato a giocare Sudafrica-Iraq è capitato che l’unico giocatore bianco della formazione di casa, Matthew Booth, difensore centrale fra i «Bafana Bafana», ogni volta che ha preso il pallone, è stato puntualmente disapprovato con dei «buuu» molto espliciti di stampo razzista. Booth non è l’ultimo arrivato: ha 32 anni, gioca in Nazionale dal 20 febbraio 1999, attualmente è tesserato per una squadra russa. Anche se molto diverso fisicamente da Mario Balotelli, Booth ha subito le stesse angherie dell’interista. Si è capito che il colore della pelle anche qui (soprattutto qui) dà luogo alle stesse manifestazioni di razzismo che si vedono in Italia. I sudafricani sono stati per anni e anni vittime delle discriminazioni e umiliazioni razziali da parte dei bianchi. E ora rendono pan per focaccia. Da quando Nelson Mandela ha preso il potere, cedendolo poi in altre mani, le cose son cambiate: c'è un pò di tolleranza verso i bianchi, ma i vecchi rancori ogni tanto riaffiorano. Che succederà quando Mandela non ci sarà più?

JOHANNESBURG- «E' arrivato il grande giorno». Il presidente sudafricano Jacob Zuma, al fianco del presidente della Fifa Sepp Blatter, ha dato il via al torneo internazionale. «Questo è un grande giorno – ha detto commosso Zuma a centrocampo – per tutti quelli che sono qui allo stadio e per il Sudafrica. Voglio dare il benvenuto a tutti i presenti, è arrivato il giorno di godersi un giorno di festa».

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Sport 27

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Lunedì 15 giugno 2009

Nella gara d’esordio il Sudafrica bloccato sul nulla di fatto dall’Iraq di Milutinovic

La Spagna fa la voce grossa Esordio scoppiettante per i “rossi” contro la Nuova Zelanda: tripletta di Torres SUDAFRICA IRAQ

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SUDAFRICA (4-4-2): Khune, Masilela, Mokoena, Booth, Gaxa, Modise, Dikgacoi, Mhlongo, Sibaya, Parker (40' st Pienaar), Fanteni (33' st Mashego). Ct Santana IRAQ (5-3-2): Kassid, Basem, Ali Hussein, Fareed, Mohammed Ali, Salam, Karrar (29' st Hawar), Nashat, Mahdi (43' st Salih), Imad (31' st Alaa Zahra), Younus. Ct Milutinovic. ARBITRO: Larrionda (Uruguay) NOTE: Angoli: 4-4 Recupero: 2' e 3' Ammoniti: Fanteni e Sibaya per gioco scorretto, Nashat per comportamento antiregolamentare Spettatori:40.000 JOHANNESBURG (SUDAFRICA) - All’Ellis Park di Johannesburg, davanti a 60mila spettatori (assente Nelson Mandela), Sudafrica e Iraq chiudono a reti inviolate il match inaugurale dell’ottava edizione della Confederations Cup. Prima dell’inizio della partita, diretta dall’uruguaiano Larrionda, il presidente sudafricano Zuma, con al fianco il numero 1 della Fifa Blatter, ha presentato commosso il torneo, antipasto del Mondiale che il Paese ospiterà nel 2010. Sudafrica sceso in campo con Fanteni e Parker a formare la coppia

SPAGNA N.ZELANDA

Un contrasto a centrocampo tra Parker (Sudafrica) e Abbas (Iraq)

d’attacco, supportata da un robusto centrocampo. In panchina la «stella» Pienaar dell’Everton, assente per motivi disciplinari l’attaccante McCarthy. Iraq con l’unica punta Hemad. Gara vivace sin dai primi minuti: Al 4' gran tiro di Karrer neutralizzato dal portiere sudafricano. Gran tiro di Sibaya al 14' con palla deviata dal portiere iracheno in angolo. Gara avara di occasioni da rete e prima del riposo (31') punizione dalla distanza di Nashat senza fortuna. Nella ripresa, al 4', conclusione ravvicinata di Parker bloccata dal portiere iracheno, al 23' destro al volo di Modise fuori dallo specchio

della porta avversaria ed al 28' il colpo di testa di Fanteni sfiorava la traversa. Al 33' occasione Sudafrica: il neoentrato Mashego si trovava a tu per tu con l’estremo difensore avversario ma mancava la conclusione vincente. Un minuto dopo Kashi negava ancora la rete ai sudafricani bloccando il tiro di Parker. A 7' dal termine colpo di testa di Dikgacoi ma sulla linea bianca si trovava il compagno di squadra Parker che respingeva involontariamente la sfera. Questa sera il secondo match del girone A fra la Nuova Zelanda e la Spagna campione d’Europa in carica. L’Italia debutta oggi conUsa.

LEGA PRO LE FINALI DI ANDATA (DOMENICA IL RITORNO) Prima A: Padova-Pro Patria 0-0 PADOVA (4-3-1-2): Cano 7; Petrassi 6, Cesar 6, Faisca 6, Di Venanzio 6.5 (41' st Falsini sv); Bovo 6.5 (32' st Filippini sv), Patrascu 6, Jidayi 6; Rabito 4.5 (1' st Pederzoli 6); Varricchio 5.5, Di Nardo 6.5. In panchina: Facchin, Bianchi, Baccolo, Baù. Allenatore: Sabatini 6. PRO PATRIA (4-2-3-1): Giambruno 8; Music 5.5, Polverini 6, Urbano 6, Barjie 6 (25' st Morello sv); Cristiano 6 (44' st Migliorini sv), Dalla Bona 6.5; Do Prado 6.5, Correa 6, Toledo 6.5; Mosciaro 6 (25' st Melara sv). In panchina: Devona, Bruccini, Cosentini, Fofana. Allenatore: Lerda 6. ARBITRO: Daniele Doveri di Roma, 6. NOTE: 12 mila spettatori. Amm.: Di Venanzio, Petrassi, Polverini, Cristiano, Melara e Urbano. Ang. 6-7. Rec.: pt 1'; st 5

Seconda A: Como-Alessandria 2-1 COMO (4-4-2): Malatesta 6.5; Brioschi 6, Goretti 6, O.Brevi 6, Adobati 6.5; Balleri 6.5 (21' st Minetti 6), E. Brevi 6.5, Salvi 6.5, Kalambay 6; Guazzo 6 (15' st Fofana 6), Facchetti 7 (45' st Sehic sv). In panchina: Tornaghi, Rudi, Taormina, Lombardi. Allenatore: Di Chiara 8. ALESSANDRIA (4-2-3-1): Servili 6; D’Aniello 5.5, Cozza 5.5, Cammaroto 5.5, Schettino 5.5; Briano 6, Mateos Aparicio 5.5; Rosso 5.5 (25' st Pelatti 6),

SPAGNA: Casillas, Sergio Ramos (Arbeloa), Puyol, Raul Albiol, Capdevilla, Xavi (Santi Cazorla), Xabi Alonso, Fabregas, Riera, Villa, Torres (Silva). In panchina: Diego Lopez, Pique, Marchena, Pablo Hernandez, Busquets, Guiza, Mata, Reina. Allenatore: Del Bosque NUOVA ZELANDA: Moss, Mulligan, Boyens, Vicelich, Lochhead, Brockie (Christie), Elliot, Brown, Bertos, Killen (James), Smeltz (Bright). In panchina: Paston, Scott, Oughton, Sigmund, Barron, Old, Wood, Smith, Bannatyne. Allenatore: Herbert ARBITRO: Codjia (Ben) MARCATORI: 6' pt, 15' pt e 17' pt Fernando Torres, 24' pt Fabregas, 4' st Villa RUSTENBURG (SUDAFRICA) – Esordio soft, forse troppo, e 33esima gara di fila senza sconfitte. Dopo lo scialbo 00 d’apertura tra Sudafrica e Iraq, la Confederations Cup si accende grazie ai fuochi d’artificio firmati dalla Spagna, che fa il suo debutto nel girone A maltrattando quella Nuova Zelanda che mercoledì scorso aveva fatto penare gli azzurri. Tutto fin troppo semplice per le Furie Rosse, che chiudono la sfida 5-0 ma segnando quattro reti nel primo quarto della partita. Alle Furie Rosse bastano 24

La gioia di David Villa, festeggiato dai compagni

minuti per portarsi sul 4-0. Scatenato Fernando Torres, a segno al 6' con un destro liftato da fuori area, al 14' con una zampata vincente su un pallone messo in mezzo da Villa e al 17' con un imperioso stacco di testa su cross dalla destra di Capdevila. L'esterno del Villarreal è anche l’autore dell’assist per il gol di Fabregas, che al 24' appoggia facilmente in rete dall’interno dell’area piccola. Gli All Whites sono completamente in balia dei campioni d’Europa che però, dopo la quarta rete, decidono di non infierire e abbassano il ritmo. Nella ripresa la musica è ancora la stessa, passano tre minuti e anche David Villa si unisce alla festa, merito di

Torres, che si invola sulla sinistra e mette in mezzo, ma anche di Boyens, che liscia clamorosamente la palla consentendo all’attaccante del Valencia di insaccare la quinta rete iberica. Questa di fatto resta l’ultima emozione, i neozelandesi abbassano la cresta dopo aver spaventato gli azzurri mentre le Furie Rosse si preparano ad allungare la striscia di imbattibilità cominciata il 7 febbraio 2007, con la vittoria per 1-0 sull'Inghilterra all’Old Trafford, nella speranza di eguagliare le 35 gare senza sconfitte del Brasile tra il 1993 e il 1996, non contando però il ko ai rigori nella finale della Coppa America '95 contro l’Uruguay.

Allievi regionali Battuto il Bagheria 2-0

Buglio 5.5 (15' st Buelli 7), Motta 5.5 (35' st Longhi 6); Artico 6. In panchina: Cicutti, Ciancio, Zappella, Damonte. Allenatore: Foschi 6. ARBITRO: Massa di Imperia 6. RETI: 25' pt e 11' st Facchetti, 47' st Buelli. NOTE: 7.000 spettatori. Ammoniti: E. Brevi, Cammaroto e Mateos. Angoli: 4-2. Rec.: pt 1'; st 4'

Invicta Matera in finale tra le prime sei d’Italia

Seconda B Prato-Giulianova 0-1

INVICTAMT BAGHERIA

PRATO (4-3-2-1): Layeni 6; Guarisa 5.5 (26' st Piantoni sv), Panizzolo 5.5, Lamma 5, De Agostini 6; Fogaroli 6, Aicciai 6, Cecchi 5 (1' st Basilico 5.5); Ouchene 5.5, Silva Reis 5.5; Ferrario 5.5 (14' st Vieri 6). In panchina: Grilli, Salvi Narducci, Padella. Allenatore: Orrico 6. GIULIANOVA (4-4-2): Mancini 6.5; Pucello 6.5, Ciminà 7, Ogliari 7, Sosi 6.5 (43' st Testoni sv); Croce 6, D’Aniello 6.5, Lisi 7, Del Grande 6.5 (21' st D’Urso 6.5); Improta U. 6.5, D’Antoni 6.5. In panchina: De Simone, Panetta, Victorin, Iachini, G. Improta. Allenatore: Bitetto 6. ARBITRO: Gallione di Alessandria 6. RETE: 15' st Lisi. NOTE: 3.000 spettatori. Amm.: Lamma, Fogaroli, D’Aniello, U.Improta e D’Antoni. Ang. 3-2. Recuperi: pt 2'; st 6'. IN PRIMA B: CROTONE-BENEVENTO 1-1 IN SECONDA C: PESCINA-GELA 1-0

Un dirigente della società gialloverde ricoverato in ospedale: 30 giorni di guarigione

Al Valerio finisce in una zuffa tra gli allievi del Melfi e l’eliminata Aversa Normana UN EPILOGO peggiore la partita tra gli allievi del Melfi e dell'Aversa Normanna non poteva certamente esserci. Al triplice fischio di chiusura del sig. De Meo della sezione di Foggia, sul prato del Valerio si scatenava una vergognosa rissa sedata con tanta difficoltà.Uno spettacolo nauseante per nulla giustificabile che mette in secondo piano l'andamento di un match ben giocato dalle due compagini. Il nervosismo dovuto alla eliminazione per l'accesso alle fasi successive da parte della squadra campana, venuta a Melfi con il chiaro intento di

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ottenere 3 punti, non può assolutamente tollerare scene di questo tipo, in cui anche dirigenti e staff tecnico hanno le loro colpe. Sono dovuti addirittura intervenire 3 gazzelle dei carabinieri richiamate telefonicamente dagli spettatori in tribuna.Proprio quest'ultimi per fortuna non sono scesi in campo e hanno tutto sommato mantenuto la calma evitando che la situazione degenerasse ulteriormente. Alla fine è dovuto ricorrere alle cure dei dottori recandosi presso l'ospedale S.Giovanni di Dio di Melfi un dirigente gialloverde, colpito ripetuta-

mente da calci e pugni. Gli esami radiografici hanno escluso serie complicazioni. In ogni caso si prospetta una prognosi di una trentina di giorni. Per il calcio una giornata da dimenticare soprattutto perché le scene riprovevoli a cui abbiamo assistito giungono dal calcio giovanile che dovrebbe essere esempio di correttezza, educazione, disciplina e fair play, qualità che dovrebbero essere insegnate al di la dell'aspetto agonistico e competitivo. In settimana si attendono i provvedimenti disciplinari. e.f.

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INVICTA MATERA: Cifarelli, Lomonaco (2' st Viusaggi), Pavese, Smaldone, Galante, Volpe (36' st Ricciulli), Maragno, Chieco (28' st Giordano), Leccese (7' st Manieri; 21' st Campanaro), Sabatiello (40' st Nicoletti), Pietracito. A disp.: Tararanni. All. Fontana BAGHERIA: Vasta, Fiorentino, Bono (41' st Lococo), Cinà (30' st Rizzo), Tarantello, Tripoli, Giammanco (36' st Matarazzo), Pecoraro (28' st Ferrara), Sparacino, Pisciotta, Vitrano (16' st Scalisi). A disp.: Galliano, Vinci. All. Restivo ARBITRO: Abbattista di Molfetta RETI: 35' pt Pietracito (rig); 8' st Manieri NOTE:Terreno in erba sintetica. Spettatori circa 200 con calorosa rappresentativa ospite: Ammoniti: Pavese (M), Giammanco (B). Espulso al 31' st Maragno (M). Angoli 10-3 per Bagheria. Recupero: 2' pt; 5' st MATERA- Invicta Matera nelle prime sei squadre Allievi d’Italia. Gara decisa da due errori del Bagheria: é Bono ad entrare al 35', in maniera scomposta, su Maragno producendo gli estremi per il rigore, mentre nella ripresa Tripoli calcola male la forza del retropassaggio di testa e il neo entrato Manieri beffa il bravo Vatta. Prima e in mezzo a questi due episodi c'è stato un Bagheria sceso in campo con la mentalità adeguata alla necessità di vincere per

La squadra dell’Invicta Matera scesa in campo ieri al campo Gaetano Scirea (foto Raffaele Fontana)

conquistare l'accesso alla “fainal six” che si svolgerà ai piedi dell'Etna dal 20 al 27 giugno. Matera contratto e con la voglia di gestire i due risultati a favore. Difesa dell'Invicta attenta al punto di regalare esclusivamente una serie di calci d'angolo agli avversari. Palle inattive che creano mischie pericolose, ma Bagheria non riesce mai a mettere in discussione la gara. Al 30' e al 33' ci prova Pecoraro da fuori, ma non c'è la mira giusta. Il Matera ha il suo bomber Manieri in panchina e solo Maragno sembra propositivo. Proprio quest'ultimo prova una sortita ed entra in area dove Bono lo atterra. Rigore che Pietracitro piazza alla destra di Vasta. Reagisce il Bagheria,

ma arrrivano solo due angoli infruttuosi. Matera manda in campo Manieri (vistosamente fasciato il bomber con 46 gol all'attivo) ed è proprio lui a mettere la parola fine al match. Complice un ingenuo Tripoli che serve all'indietro Vasta debolmente consentendo al materano di inserirsi e beffare Vasta. L'espulsione di Manicone anima il finale, ma nel calcio chi sbaglia paga ed a festeggiare è l'Invicta Matera quasi perfetta e vincente. Dino Galante: «Ringrazio il presidente del Matera, Tommaso Perniola. Ora ci sarà una fusione e entreremo nel team. Senza l’aiuto del Matera non avremmo potuto fare tutto questo». Renato Carpentieri

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Europei Under 21. Al via oggi in Svezia l’edizione 2009 che si annuncia molto combattuta

L’Italia si affida a Balotelli Sebastian Giovinco indica la ricetta giusta: «Bisogna partire bene» ROMA - Caccia al trono dell’Olanda. Prende il via oggi in Svezia l’edizione 2009 degli Europei under 21, priva degli Orange campioni delle ultime due edizioni ed eliminati nella fase di qualificazione. Si annuncia un torneo combattuto, dove i favori del pronostico si dividono e almeno sei delle otto partecipanti possono dire di avere le carte in regola per puntare al successo finale. Tra queste ovviamente la Svezia padrona di casa, che ripone le proprie speranze nei giovani Ola Toivonen, Marcus Berg e Pontus Wernblom. Berg, in particolare, è la stella più promettente della rosa scandinava e i gol realizzati con Goteborg e Groningen nelle ultime stagioni lo dimostrano, tanto da averlo lanciato anche nella nazionale maggiore. La Svezia potrà testare subito le sue ambizioni in un girone A che la vedrà opposta a Italia, Bielorussia e Serbia. Gli azzurrini di Casiraghi sono in cerca del sesto titolo continentale, a cinque anni di distanza dall’ultimo successo. Nel 2007 in Olanda l’Italia chiuse la sua corsa nella fase a gironi ma con gente come Balotelli e Giovinco, senza dimenticare i vari Marchisio, Acquafresca e Cigarini, puntare in alto è d’obbligo. Da non sottovalutare però nè la debuttante Bielorussia del talentuoso Sergei Kryvets, nè tantomeno la Serbia, finalista due anni fa e con un Gojko Kacar più maturo: il centrocampista dell’Hertha Berlino è cresciuto molto ed è annunciato come uno dei sicuri protagonisti di questo torneo. Non mancherà lo spettacolo anche nell’altro girone, dove la cenerentola Finlandia è attesa dai colossi Germania, Spagna e Inghilterra. I tedeschi, mai vittoriosi nell’Europeo under 21, si affideranno tra i pali a Manuel Neuer, estremo difensore dello Schalke e oggetto del desiderio del Bayern Monaco, ma soprattutto al genio di Mesut Ozil, erede designato di Diego al Werder Brema e già sugli scudi nell’ultima Bundesliga con 15 assist e tre gol. Grande attesa anche per l’Inghilterra di Stuart Pearce, che ha preso in prestito dalla nazionale di Capello il talento di Theo Walcott, astro nascente dell’Arsenal, che proverà a fare le fortune del bomber Gabriel Agbonlahor, attaccante dell’Aston Villa. Ma si candida alla vittoria finale anche la Spagna: l’Europeo vinto lo scorso anno da Villa e compagni e la Champions League conquistata dal Barcellona dei prodotti del vivaio blaugrana rappresentano gli ultimi frutti del lavoro fatto a livello giovanile, una strada che gli iberici continuano a percorrere come dimostra la qualità della rosa volata in Svezia. Il portiere Asenjo, corteggiato dall’Atletico Madrid, l’attaccante Diego Capel, scuola Villarreal, e soprattutto l’enfant prodige del Barcellona Bojan Krkic sono le punte di diamante di una nazionale pronta a ripetere le gesta dei “fratelli maggiori”. GIOVINCO - Sebastian Giovinco sa che l’Italia e Casiraghi puntano molto su di lui in vista degli Europei Under 21 che, per gli azzurrini, cominceranno martedì a Helsingborg contro la Serbia. Lui è pronto a prendersi le sue responsabilità, ma rifiuta l'etichetta di leader del gruppo. «In molti possiamo ricoprire quel ruolo in questa squadra ha detto Giovinco -. Credo che questo sia uno dei nostri punti di forza. È un gruppo fantastico, molto unito sia per quanto riguarda i giocatori che sono qui da molto tempo che quelli arrivati da poco». Da tanti giorni nello spogliatoio azzurro i giocatori si ripetono che quella con la Serbia è la partita più importante dell’Europeo.

Roma, Spalletti «La proprietà rimane questa»

Mario Balotelli chiamato a trascinare gli azzurri negli Europei Under 21

«In tornei come questo è fondamentale iniziare bene. Abbiamo capito che c'era ancora da migliorare qualcosa in termini di affiatamento – spiega Giovinco -, ci abbiamo lavorato sopra e adesso credo che siamo migliorati sotto quell'aspetto. Gli attaccanti della Serbia sono molto pericolosi ma noi non possiamo nascondere le nostre ambizioni e per arrivare fino in fondo dobbiamo partire bene». E se la Serbia è un avversario da rispettare e prendere con le

molle, non è da meno l’Italia. Casiraghi dovrebbe schierare un tridente Giovinco-AcquafrescaBalotelli che promette grandi cose. Contro la Danimarca il ct azzurro ha provato questa soluzione, schierando lo juventino largo a sinistra. La «formica atomica» si è accentrata spesso per trovare spazio tra le linee dietro ai due attaccanti, facendo il trequartista puro. «Ovviamente è la posizione che mi piace di più, quella in cui posso esprimere al meglio le mie

caratteristiche – spiega Giovinco -. Abbiamo provato a giocare così contro la Danimarca e forse potremo farlo ancora durante il torneo». L’Italia sarà priva di Giuseppe Rossi, Lippi lo ha voluto portare in Nazionale A per la Confederations Cup. «E' un grande giocatore e sono contento per lui perchè merita di giocare in nazionale maggiore – ha detto Giovinco -. È imprevedibile, un grande talento, ma anche per Balotelli vale lo stesso discorso».

ROMA – Intervistato da Sky Sport24 al campo Tre Fontane di Roma, dove è in corso una manifestazione benefica, il tecnico giallorosso Luciano Spalletti risponde così a chi gli chiede cosa sappia sulle voci che riguardano la proprietà del club: «Sì, so che la proprietà rimane questa». Poi il tecnico toscano parla del mercato italiano, che dopo aver perso Kakà rischia di veder partire l’esterno dell’Inter Maicon, ma Spalletti non si mostra preoccupato per un possibile impoverimento del campionato: «Sono d’accordo con chi sostiene che le idee e il saper organizzare le cose sono le doti che fanno la differenza, anche se -ammette- i giocatori forti come Kakà e Cristiano Ronaldo ci vogliono». Infine l’argomento Roma e il mercato giallorosso: «Lavoro con entusiasmo e per la prossima stagione credo sia fondamentale poter contare sull'affetto del nostro pubblico che deve capire che in una stagione possono anche capitare momenti difficili, comunque superabili con la professionalità». Spalletti si dice convinto che quest’anno «la Roma si toglierà diverse soddisfazioni. Se la squadra rimanesse così com'è? Sarebbe la stessa Roma che in quattro anni ha fatto grandissimi risultati», risponde. E aggiunge: «Questi ragazzi hanno voglia di fare».

Serie A. Operazione di mercato di Adriano Galliani

Serie A. Casa Juve

Tiago dice «Il mio futuro dipende L’amministratore : « Continueremo a ringiovanire la squadra» da Ferrara»

Milan, colpo Aly Cissokho MILANO - Primo colpo di mercato del Milan dopo la cessione di Kakà. Si tratta del laterale sinistro Aly Cissokho. Lo ha ufficializzato la stessa società rossonera. Il giocatore atteso ieri sera a Milano, in virtù dell’accordo raggiunto questa notte in Portogallo fra Porto e Milan. Il calciatore francese si sottoporrà da oggi alle visite mediche, dopo le quali firmerà il contratto che lo legherà al Milan. Aly Cissokho è nato a Blois il 15 Settembre 1986. Di origini senegalesi, Cissokho è un calciatore francese che ha iniziato la sua carriera nel Guegnon a 18 anni, nella seconda divisione francese. Nella scorsa stagione, ha disputato 29 partite nella massima divisione portoghese: 13 gare da agosto a dicembre 2008 nel Vitoria Setubal, 19 da gennaio 2009 in poi nel Porto. Con la formazione dei Dragoni, ha vinto quest’anno il campionato portoghese e la Coppa nazionale. «La trattativa nel corso della not-

te è stata intensa. Noi consideriamo Cissokho fortissimo, e lo prova l'interesse mostrato nei suoi confronti, anche nelle ore decisive dell’accordo, da importanti Club europei». Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, commenta così il nuovo acquisto del club rossonero. «Alla fine, però, ha prevalso l'amicizia, dopo tanti anni di calcio, con la diri- Aly Cissokho genza del Porto, con la quale in passato siamo stati cofondatori del G-14. Gli inserimenti nella nostra rosa di Thiago Silva, non ancora 25enne, e di Cissokho, non ancora 23enne – sottolinea Galliani - rispondono ad un indirizzo preciso. Ovvero, una squadra

giovane, fresca, competitiva e con il pareggio di bilancio, risultato al quale tendono moltissime fra le più importanti società europee. Continueremo, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, a perseguire questa linea».

CRISTIANO RONALDO

KAKÀ

«Non ho nulla da invidiare a Messi»

«Grato al Milan se oggi sono al Real »

PARIGI - «Non ho nulla da invidiare a Lionel Messi». Parola di Cristiano Ronaldo, il neo-acquisto del Real Madrid. Ronaldo non parla ancora come un giocatore del Real Madrid, ma ribadisce un concetto già espresso. «Mi piace vedere negli occhi dei tifosi avversari l’odio nei miei confronti, sentire i loro insulti. C'è molta gente che non mi sopporta, ma molti altri mi amano e mi sostengono – spiega Ronaldo -. Per fortuna capita poche volte, ma quando non gioco bene, mi sento male. So che sono tra i migliori al mondo, ma non mi accontento voglio scrivere altre pagine storiche».

BLOEMFONTEIM (SUDAFRICA) - «Sono molto grato al Milan. Se oggi sono riconosciuto come un giocatore internazionale lo devo al Milan, insieme alla nazionale brasiliana». Lo ha detto l’ex Milan Ricardo Kakà, passato al Real Madrid, dal ritiro della Selecao, in vista della Confederations Cup. «Mi spiace per quello che è successo ma questo sarà il mio futuro, spero che il Milan possa fare tante cose con il tecnico Leonardo al quale mando un grosso 'in bocca al lupò», ha aggiunto il fuoriclasse sudamericano.

TORINO - «A livello di squadra la stagione è stata positiva, perchè abbiamo avuto una classifica migliore rispetto a quella passata. Non è servito a vincere ma penso che sia stata un’annata accettabile». Tempo di bilanci e non solo per Tiago Cardoso Mendes dopo la sua seconda stagione in Italia con la maglia della Juventus. «E' stato il primo anno in cui abbiamo partecipato alla Champions dopo il ritorno in serie A – continua in una lunga intervista a 'Mais Futbol' – e la squadra sta crescendo. A livello individuale posso dire che le cose sono andate molto meglio. La prima stagione era andata davvero male, questa non era cominciata bene ma quando hanno avuto bisogno di me ho fatto bene fino a quando mi sono infortunato. Sono comunque rimasto più contento di quello che sono riuscito a fare». E chissà che nella prossima stagione la Juve non rubi lo scettro all’Inter. «Stiamo migliorando, la società sta cercando di rafforzare la squadra, ha preso Diego e penso che possiamo migliorare e lottare – continua – L'addio di Ranieri? Solo il futuro dirà se è stato positivo o no, io però penso di sì. Ferrara ha un’altra mentalità, è più giovane e ambizioso e questo potrebbe essere un bene sia per me che per la Juve». Eppure non è detto che il centrocampista resti. «Ho un contratto fino al 2012 e penso a rispettarlo – precisa. Non posso escludere di andare altrove ma è arrivato un allenatore nuovo e vediamo cosa accadrà».

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Lunedì 15 giugno 2009


Lunedì 15 giugno 2009

Il patron Postiglione si confessa tra passato e futuro

Il Potenza che verrà di ALFONSO PECORARO QUATTRO acquisti di spessore (Aquino, Vanacore, Berardi, Chiavaro), altri in via di definizione. Un allenatore, Capuano, adatto agli obiettivi. Il desiderio di tornare a vincere per ripristinare l'immagine sporcata dalla retrocessione. Ma anche e soprattutto l'intento di voler recuperare l'affetto della gente e la considerazione in città. Specie negli ambienti in cui pesano le decisioni, quelli verso i quali è sempre sembrato, in passato, esserci chiusura e ostracismo. A costo di farsi un milione di nemici. Giuseppe Postiglione (nella foto) si avvia con passo deciso alla programmazione della sua quarta stagione da proprietario del club. Nella storia novantennale del Potenza è il primo ad aver resistito tanto. La chiacchierata domenicale è un riassunto delle puntate precedenti, ma anche il “prossimamente su questi schermi” che il proprietario del club fa come spot per la prossima stagione calcistica. Indipendentemente dalla categoria vuole tornare protagonista, ma non come nel passato, prima della squadra e della società. “Il Potenza è di tutti”, ci ha detto. Ed è il Potenza che vuole far tornare in prima pagina. Questo l'esito della nostra chiacchierata. Quanto brucia la retrocessione? Tanto. Posso dire che non è stata ancora metabolizzata. Nonostante quello che è stato fatto nei due anni precedenti, è bastato un anno sciagurato per cancellare tutto in un colpo. Il dispiacere è stato grande, non c'è da

Retrocessione, macchia non metabolizzata Non ripeterò gli errori Capuano mi aiuterà Legittimo contestarmi anche se non condivido nascondersi, ma non tanto dal punto di vista personale, quanto piuttosto per la città e per il calcio potentino. Personalmente ne sono uscito macchiato e per questo spero di cancellare a breve quell’onta. Quali errori non rifarebbe? Lo sto dimostrando adesso: è stato fatale sbagliare l’allenatore e successivamente non trovare un punto di riferimento per la squadra. Ora, scegliendo Capuano ho coniugato due cose insieme e da

Ho azzerato le cariche ma non le ho riempite proprio per dare spazio a chi vorrà avvicinarsi Gli acquisti saranno il biglietto da visita

questo punto di vista non sbaglio più. Poi, siamo stati costretti ad operare in un mercato estivo condizionato dall’incertezza sulla sentenza. Allora non avevamo grande credibilità e siamo stati costretti a puntare su atleti e tecnici con un punto interrogativo. A gennaio è andata peggio. Un altro errore gestionale, allora? Voglio sfatare questa credenza popolare. Il mercato a gennaio è stato lo specchio

della nostra situazione: non avevamo grande appeal sui calciatori. Potevamo fare sforzi immensi solo per atleti anziani e che avevano chiesto accordi pluriennali. E correvamo il rischio non solo di non avere la certezza della salvezza, ma anche quello di appesantire economicamente la società per quest’anno. Abbiamo a quel punto deciso di non fare scelte al massacro, di non farci prendere con il cappio al collo e di salvare prima la società e poi, se ci riuscivamo, il campionato. Inoltre, non avevamo grande liquidità economica, fermo restando che, anche per rispondere a chi me lo chiede sempre, Suppa e Scardini erano arrivati in prova e poi successivamente, con l’avallo di Arleo, sono stati tesserati. Gli investimenti di oggi sono la risposta a chi dice “Postiglione vattene”? Assolutamente no. Chi l’ha detto, chi l’ha scritto sui muri della città è giusto che l’abbia fatto se è stato preso dalla rabbia del risultato. E’ chiaro che non condivido la contestazione, specie per gli sforzi fatti, ma la comprendo perchè è fatta da chi vive il Potenza con grande passionalità. A proposito, Capuano è

Devo recuperare forza e sostegno per il club migliorando i rapporti cittadini e istituzionali sperando che di fronte non ci siano sordi

l’uomo giusto per far tornare entusiasmo a Potenza? Chiariamo subito: non ho scelto Capuano per l’aspetto mediatico. Anzi proprio da questo punto di vista va gestito. Non è arrivato a Potenza il macchiettista di turno, ma un grande allenatore, un manager, un aziendalista, uno che ne sa bene di tecnica, di tattica, che conosce i giocatori e che è disposto ad assumersi le sue responsabilità perchè il sottoscritto non vuole ripetere gli errori degli anni passati. Capuano dice di essere abituato a friggere con l’acqua minerale. A Potenza avrà l’olio d’oliva? No. L’olio extravergine d’oliva con marchio dop. Scherzi a parte. Stiamo concependo una squadra che possa vincere direttamente la Seconda, categoria nella quale stiamo. Se poi arrivasse un ripescaggio, inseriremo quei 2-3 elementi adatti per tentare di vincere anche nella categoria più alta. La squadra base sarà indifferente per l’una e l’altra serie, ma piuttosto vorrei chiarire che i nostri giocatori sono quelli come Aquino, che ha sposato il progetto senza mezzi termini, andando a prendersi la lista per il trasferimento a Cava e tornando a Potenza nel giro di poche ore. Senza tentennamenti. Non certo come chi ci ha risposto “Se andate in Prima, firmo”. Vogliamo gente che ci dica sì subito, per quello che offriamo e per le nostre intenzioni. Non aspettiamo nessuno. Appunto, ripescaggio. Novità? Ce ne saranno solo intorno al 20 luglio, anche se è chiaro che il 30 giugno un primo

quadro sarà possibile, perchè si saprà chi non si è iscritto e quanti club hanno fatto richiesta di ripescaggio. Oltre all’aspetto sportivo, sarà anche fondamentale la gestione dei rapporti con il tessuto cittadino e politico. Che pensa di fare? Bisogna recuperare le forze e il sostegno per il Potenza. Io sono un soggetto debole: la forza che ci dà la programmazione, l’inizio della campagna acquisti, il progetto ambizioso, non è una chiusura nei confronti di nessuno. Anzi, è l’esatto contrario. Sono in una fase di rilancio, nella quale mi gioco il tutto per tutto e voglio il rapporto con tutti, tanto con gli imprenditori, quanto con i politici. Per me sarebbe importante riequilibrare le relazioni, anche a livello provinciale (il pensiero è a Cupparo di Francavilla e Maglione di Melfi, ndr?). Non voglio che qualcuno compri incondizionatamente le quote della società, mi basta sentire il sostegno della città. Ho intenzione di ricoinvolgere chi ha sempre dato una mano al Potenza, a livello cittadino. Non a caso ho azzerato le cariche, ma volutamente ancora non le ho riassegnate: mi sto concentrando con Capuano solo nel lavoro tecnico anche per fornire un adeguato biglietto da visita delle nostre ottime intenzioni alla città. A livello istituzionale, invece, devo essere più bravo nelle relazioni, ma anche chi mi sarà di fronte deve essere meno sordo, non nei confronti di Postiglione, quanto verso il Potenza, patrimonio di una comunità. L’obiettivo finale, allora? Vincere, vincere, vincere.

IDEE PER IL MERCATO ROSSOBLU Spadavecchia tra i pali, Alfano in regia BOTTICELLA, dell’Arezzo, portiere, ha smentito qualsiasi contatto tra lui e il Potenza. «Non mi ha chiamato nessuno, nemmeno Capuano», ha detto. A questo punto, oltre a Marconato e Mancinelli, i lnome nuovo è quello di Vitangelo Spadavecchia (ex Sorrento), che torna a Bari dal prestito e che, visti i buoni rapporti con la società pugliese, potrebbe fare al caso di Capuano. Per completare la linea mediana, invece, il nome nuovo è quello di Gerardo Alfano della Cavese, fermo restando che la prima scelta resta quella di De Liguori del Benevento. Intanto Frezza, esterno destro, sarà a Potenza mercoledì per ratificare l’intesa già trovata con la società.

PESCINAVG GELA

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PESCINA VG (4-4-2): Bifulco 6,5; Locatelli 6,5, Petitto 6,5, Blanchard 7, Piva 6,5; Rosamilia 6,5 (21' st Laboragine 6), Cruciani 7, De Angelis 6,5, Silvestri 6,5; Bettini 6, Arcamone 6,5 (27' pt Berra 6,5 e dal 32' st Pietrobattista 6,5). A disp.: Merletti, Miale, Gentili, Censori. All.: Perrone 7. GELA (4-4-2): Cecere 7; Nigro 5,5, D'Aiello 6, Fernandez 6, Ambrosecchia 5; Gaeta 5,5 (35' st Staffolani sv), Marinucci Palermo 5, Iannini 6, Unniemi 5 (1' st Galuppi 5,5); Franciel 6,5, Alessandrì 4,5 (1' st Russo 5). A disp.: Ferla, P. Esposito, G. Esposito, Schiavon. All.: Cosco 5.

Seconda Divisione Finale play off Decide una rete dell’abruzzese Berra

Al Pescina il primo round col Gela RETE: pt 32' Berra. ARBITRO: Guida di Torre Annunziata 6. NOTE: spettatori circa 2000. Amm. Ambrosecchia, Berra e Bifulco. Ang. 7-5. Rec.: pt 1'; st 3'. AVEZZANO. Fatale al Gela la rete di Pablo Berra. Ai biancazzurri servirà una vittoria per la promozione, in virtù del miglior piazzamento conseguito nella regular-season. Parte meglio il Gela. Al 15' De Angelis si addormenta e perde in malo modo

un brutto pallone sulla trequarti: Marinucci Palermo si proietta solo dinanzi a Bifulco, ma il portiere biancoverde sventa in uscita. Al 16' Silvestri ruba palla a Gaeta, serve Bettini che appoggia palla a Rosamilia: destro di prima intenzione dalla distanza e palla alta. Al 18' un traversone di Locatelli trova Arcamone, che al volo impegna Cecere. Ancora biancoverdi al 21': De Angelis trova Arcamone sul secondo palo, ma il pallonetto della punta viene salvato sulla linea da Fernandez. E

dopo pochi secondi è Cecere a dover compiere un mezzo miracolo, ancora su Arcamone assistito da Rosamilia. Poi proprio Arcamone si fa male e al suo posto entra Berra. Il rapidissimo argentino non fa nemmeno in tempo ad entrare che arriva la zampata vincente. Al 32', infatti, Silvestri recupera palla e appoggia per Bettini. Il bomber biancoverde vede largo Rosamilia, cross in mezzo ancora per Bettini e Cecere si salva incredibilmente. Sulla respinta Berra insacca a porta vuota. Al 38' Fran-

ciel di testa e Bifulco si rifugia in corner. Ma il finale di tempo è tutto di marca biancoverde. Nella ripresa Cosco cambia: dentro Galuppi e Russo, fuori Unniemi e Alessandrì. Non c'è stravolgimento tattico, ma si nota una certa inversione di marcia a livello mentale. Al 9' Gaeta imbecca Franciel: la difesa abruzzese spazza. Poi è lo stesso attaccante brasiliano a servire in profondità Iannini, ma Bifulco sventa. A questo punto il 4-4-2 diventa un chiaro 4-3-3. Ma la Valle del Giovenco tiene all'urto. E il finale è ancora abruzzese: al 42' un mancino a giro di Silvestri coglie la traversa della porta di Cecere, mentre nel primo dei tre minuti di recupero ancora Silvestri impegna il portiere siciliano, che devia in angolo. Alessandro Cavasinni

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30 Sport


Il sindaco Navazio annuncerà oggi i nomi di partner, ma Maglione vuole altro

Due sponsor per il Melfi: basteranno? C'È TREPIDAZIONE in città per l'appuntamento odierno che diventa molto importante sulla possibile risoluzione della crisi del Melfi. Navazio è pronto a svelare le sue carte, che ovviamente i tifosi confidano possano convincere Maglione a riflettere sulle proprie dimissioni. Il Sindaco federiciano dovrebbe annunciare i due sponsor principali che legheranno il proprio marchio a quello del club per la prossima stagione. Si tratta dell'imprenditore Mastromartino, salernitano di origini melfitane, che metterebbe sulle magliette un logo appartenente alle sue aziende. Una sponsorizzazione che dovrebbe

garantire all'incirca 100.000 euro e che soprattutto dovrebbe durare un triennio, stando al piano che lo stesso Navazio intende portare avanti per non trovarsi ogni estate alle prese con queste difficoltà. Il secondo imprenditore di fuori regione contattato da Navazio e disponibile ad investire nel progetto Melfi, sarebbe Sarni, proprietario di autogrill e della sala cinematografica la “ Città del cinema di Foggia”. Un nome rilevante che sarebbe interessato alla pubblicità cartellonistica da stadio ed anch'egli pronto a versare una quota considerevole nelle casse societarie. A questi due nomi Nava-

zio intende aggiungere i vecchi sponsor cittadini che in questi ultimi anni hanno contribuito in maniera sostanziosa e che giustamente non vanno persi e rilasciati. Poi c'è sempre la famosa lista di imprenditori, liberi professionisti, commercianti locali, che avrebbe già garantito l'adesione allo stesso Navazio attraverso una sottoscrizione che nella giornata odierna dovrà necessariamente essere ratificata e quantificata. Stando a quanto sostiene il primo cittadino federiciano questa lista sarebbe composta da una quindicina di persone. Insomma, unendo tutte le voci, ci sarebbero le premesse affinchè venga

quantizzata una cifra complessiva importante, base di appoggio e di partenza per la programmazione della prossima stagione. Se tutto si tramutasse in realtà concreta, riteniamo che Maglione possa davvero ripensarci, conoscendo il suo amore per il Melfi e per la città. Un affetto che sarebbe anche quantizzabile, con il gruppo dei vecchi dirigenti, capeggiati da Maglione pronto ancora a svolgere la propria parte. Invece se la giornata di oggi non dovesse produrre nulle di effettivamente tangibile, allora davvero l'iscrizione del Melfi diventerebbe impresa ardua da espletare, considerando che saremmo al 15 giugno

I tifosi del Melfi attendono novità con trepidazione

.Si è sempre sostenuto che la data inderogabile fosse quella del 20, 10 giorni prima della scadenza, per avere tempo di completare l'iter cartaceo e sopratutto iniziare a formare da zero, un nuovo organico. Nel frattempo resta sem-

pre validissimo il discorso relativo ai tifosi che a loro volta devono svolgere il proprio compito attraverso la sottoscrizione di un impegno per l'abbonamento alla prossima stagione. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

D Marsico, Chisena e Ancora in attesa. Gambino pronto a tornare

Matera, niente più pazzie La società ha varato la sua linea, ma non tutti la condividono MARTINELLI sì, Albano nì e da oggi tocca a tutti gli altri. In questa settimana si delinea il Matera 2009-10. La società ha già dei colpi in canna da sparare, ma attende di terminare il cosiddetto giro delle consultazioni con gli atleti già in organico cominciato nei giorni scorsi. Dopo Martinelli, nelle prossime ore ci sarà anche l’ufficializzazione per D’Arienzo ma è chiaro che l’incertezza della riconferma di Albano cinstringe il Matera a cercare alternative. La differenza tra offerta del Matera e aspettative dell’attaccante materano è ampia e quindi non sarà difficile, se non ci saranno le volontà da ambo le parti di limare gli angoli, il divorzio con Diego Albano. Ovviamente, il già esistente partito dei contrari da sempre del bomber biancazzurro sta già cantando viottoria, ma le valutazoni da fare in questa vicenda sono tante. Albano è stato uno dei pochi giocatori sempre presente, a parte le squalifiche. Primo ad arrivare agli allenamenti, ma è chiaro che la pausa di 17 gare senza reti pesa sul giudizio. In quelle gare in cui il Matera èm scivolato in basso, ma è chiaro che non tutte le colpe sono state di Diego Albano perchè in campo si va in undici e in quel periodo i problemi sono stati soprattutto di natura atleti-

Alberto Marsico ed Emanuele Gambino

ca. Le diciassette reti di Albano sono un bottino importante, ma la politica della società è ben chiara. Dimezzare le offerte in base ai compensi della passata stagione, ma inserire dei premi in caso di vittoria. Nel senso che se si vince tutti ne beneficiano, mentre al contrario (come è successo quest’anno) non dovrà subire le conseguenze solo la società (in particolare con l’effetto fidata calato assieme ai risultati negativi che arrivavano). Gli incontri per la prossima settimana sono stati già calendarizza-

ti. Antonio Chisena ieri non era raggiungibile, mentre Alberto Marsico ha risposto al telefono. «Ci siamo lasciati con il Matera e ci fu detto che ci avrebbero chiamato. Al momento, non mi è arrivata nessuna comunicazione. Non c’è una data. Io sono pronto e attendo fiducioso». Alberto Marsico è un idolo della tifoseria, ma è chiaro che in questo momento non è certo il Matera a decidere ma il tecnico e Giusto non ha reso noto la lista dei papabili riconfermati. Quindi per Marsico e Chisena c’è da at-

tendere per sapere le offerte del Matera e poi valutarle. In merito ai giocatori nel mirino dei biancazzurri,c’è chi ipotizza l’accordo con un centrocampista d’esperienza e di fiducia per Giusto, ma è chiaro che ci sono molte valutazioni da fare in questo settore e in particolare se sarà resa ufficiale la volontà del quinto under. Cosa che al Matera sarebbe “coperta” con Marco Conte, giocatore destinato a restare anche se non sarà approvata la regola dell’88 in campo anche per la stagione 2009-10. Intanto, tra i papabili per il centrocampo c’è senza dubbio Emanuele Gambino. «Matera è una piazza importante dove ho lasciato il cuore e un qualcosa in sospeso. Ho voglia di completare un’opera lasciata a metà quando andai via. Sarei-aggiunge Gambinofelice se arrivasse un qualcosa». Pare che un contatto con la dirigenza ci sia già stato, ma è chiaro che l’ultima parola spetta al tecnico Pino Giusto. Questa settimana si saprà qualcosa in più in merito ai due contratti già chiusi (pare ex Carpi entrambi, un difensore e un attaccante) ed anche ai contatti con i vari Ancora, Marsico, Conte e Chisena. Oltre a Diego Albano. La lista dei nuovi è ricca di nomi importanti e gente motivata. Renato Carpentieri

Riuscita l’impresa di battere al San Francesco il Gavorrano con tre reti di scarto

La Nocerina agguanta la finale play off NOCERINA GAVORRANO

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NOCERINA (4-4-2): Terracciano - De Fabiis, Capezzuto, Iossa, Apicella Serrapica, Giraldi, Cavallaro, Tiscione (35’st Cordua) - Palumbo (12’st Riolo), Babatunde (44’st D’Esposito). All: Pastore. GAVORRANO (4-4-2): Vaccareggi Cirinei, La Rocca, Guidoni (7’st Sana), Gemignani - Miano, Rossetti (26’pt Menciatti), Ceciarini, Cosimi Bigi (22’st Mazzinghi), Di Iorio. All: Magrini. ARBITRO Monaco di Tivoli. RETI: 15’pt Gemignani, 16’pt Tiscione, 31’pt Palumbo, 2’st Tiscione, 6’st Babatunde. NOCERA. Circa 3500 spettatori presenti al San Francesco di Nocera Inferiore. Giornata calda. Nocerina costretta a vincere con tre gol di scarto

per accedere alle semifinali. All’8’ Gavorrano pericoloso con Bigi che a tu per tu con il portiere, costringe Terracciano alla ribattuta di piede. Al 15’ vantaggio del Gavorrano con Gemignani, che ha anticipato tutti in mischia su azione d’angolo e di piede ha messo in rete l’1-0 degli ospiti. Al 16’ pareggia immediatamente la Nocerina con Tiscione che di sinistro, sugli sviluppi di una mischia, indovina l’angolo giusto. Al 31’ rimonta della Nocerina con Palumbo che con un tiro di destro batte il portiere del Gavorrano.Al 36’ molossi ancora in avanti con Cavallaro, ma la conclusione del mancino termina a lato. Nocerina padrona del gioco, il Gavorrano si limita al contropiede. Al 2’ della ripresa la Nocerina subito in gol con Tiscione che, sbagliando un cross, inganna il portiere e segna il 31. Al 3’ la Nocerina spreca il quarto gol con Palumbo che si fa ipnotizzare

dal portiere avversario.Al 6’ Babatunde brucia sullo scatto un avversario, si ferma e batte per la quarta volta Vaccareggi, portando i molossi, quindi, sul 4-1 che in questo momento qualificherebbe la formazione rossonera per la differenza reti.Al 13’ Riolo, appena entrato, ci prova su punizione ma il portiere degli orange para senza problemi. Al 19’ Cavallaro conclude centralmente, para Vaccareggi.Al 32’ Punizione di Riolo altissima che non impensierisce il portiere avversario. Istanti finali, i tifosi molossi cantano ‘torneremo in serie C’. La Nocerina agguanta le semifinali dei playoff di serie D con Vico Equense, Renate e Sapri, finalista per diritto dopo aver vinto la Coppa Italia. Oggi è previsto il sorteggio per gli accoppiamenti delle due semifinali. OSTUNI TORNA IN D -Battendo uno a zero il Montenero su rigore di Debenedictis, l’Ostuni torna in serie D.

Ieri amministrazione assente

Francavilla, solo tifosi e società

La tifoseria rossoblù al Fittipaldi

FRANCAVILLA – Appuntamento di ieri sera previsto alle 20, per discutere e permettere ai cittadini di avanzare pareri concreti, per arrivare ad una soluzione tale, per cominciare a parlare della prossima stagione, c’è stato e l’adesione non ha visto defezioni tra società e tifosi. Non c’era la controparte. Ovvero l’amministrazione comunale di Francavilla. Un incontro nato e voluto nella speranza di non mandare tutto a monte, trasformatosi in una riunione societaria pubblica. Nell’aula consiliare francavillese si è discusso e prima l’Amico e poi Franco Cupparo hanno potuto dire la sua davanti ai tifosi. Un modo non certo nuovo, visto che già in passato ci sono stati precedenti del genere. Quindi, c’era molta attesa per l’incontro in programma ieri sera per capire se si arrivava ad una conclusione, o quanto meno, ad aprire una trattativa tra le parti. Invece non c’è stata l’altra parte. C’era aria e voglia di cominciare a programmare il tutto, ma è chiaro che l’assenza di chi avrebbe potuto tendere una mano è un fatto che non chiude o sbatte porte ma che apre altri interrogativi. Nell’intero circondario del senisese, non si parlava d’altro in questi giorni, gli argomenti principali, riguar-

dano la situazione della F.C. Francavilla. In molti, non credevano affatto, alla scomparsa tutto di un colpo della società rossoblu, che negli ultimi anni ha scritto pagine importanti del calcio territoriale e non solo. La permanenza per quattro anni di fila nella serie D, non è poca cosa, anzi la società dell’ex presidente Franco Cupparo, si è ritagliata uno spazio di grande interesse nel panorama calcistico interregionale. Le importanti gare disputate con buone prestazioni, hanno fatto si che, la compagine sinnica, si mettesse in luce contro formazioni più blasonate. Insomma, tutto questo grazie alla caparbietà e alla voglia del suo patron Franco Cupparo, che in questi anni ha reso il sodalizio francavillese, un vero e proprio gioiello invidiato da tutti. Inoltre, la società ha sempre valorizzato i giovani con un settore molto competitivo, sfornando giocatori che hanno trovato spazio in prima squadra, come Nicolao, Pioggia e Cocina per citarne alcuni. Adesso, il desiderio di tutti è quello di vedere il lieto fine, il prima possibile, per il bene comune, evitando di cancellare un progetto ambizioso. Ieri la voglia di fare calcio ancora non sembrava assente. Claudio Sole

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Finale Play Off 1ª Divisione

GLI AVVERSARI

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Soda colpisce ancora «Risultato molto positivo» Clemente bomber di razza «Dispiace per il cartellino»

Crotone beffato ma fiducioso Rossoblù in vantaggio con Caetano Calil nel primo tempo Nel finale il pari del Benevento con Clemente: tutto rinviato CROTONE BENEVENTO

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CROTONE (3-4-3): Farelli 6; Galeoto 5,5, Diniz 5,5, Pedotti 5,5, Morleo 6,5 (45’ st Figliomeni sv); Pacciardi 5; Galardo 6,5; Petrilli 6 (11’ st Triarico 5,5), Caetano 6,5, Basso 5,5; Russo 6,5 (39’ st Paponetti sv). In panchina: Senatore, Scognamiglio, Quondamatteo, Figliomneni, Carcuro. Allenatore: Moriero 6 BENEVENTO (4-4-2): Gori 5,5; Cattaneo 5,5, Landaida 6,5, Ferraro 5,5, Palermo 5; Statella 6, Cinelli 5,5 (26’ stDe Liguori 5), Cejas 5,5, Ciarcià 6,5 (39’ st Ignoffo 6); Bueno 5,5 (18’ st Castaldo 6), Clemente 6. In panchina: Mondini, Aquilanti, Imbriani, Evacuo. Allenatore: Soda 7 ARBITRO: Nasca di Bari 6,5 (Schenone di Genova, Giallatini di Roma 2, quarto ufficiale Liotta di Lucca) MARCATORI: 36’ pt Caetano (C), 43’ st Clemente (B) NOTE: spettatori paganti 4811 per un incasso di 66.386. Espulso: De Liguori (B) al 32’ st Ammoniti: Palermo, Clemente, Cinelli, Pacciardi. Angoli 7-6

Soda in panchina Sotto: l’esultanza di Clemente dopo il pari

PAGELLE CROTONE FARELLI (6) – Non compie parate importanti e non ha colpe sul gol subito. Forse un po’ indeciso in qualche uscita La gioia di Caetano e Basso Sotto: Totò Galardo controllato da un avversario

di LUIGI SAPORITO CROTONE - Sui titoli di coda ecco arrivare il boccone amaro per il Crotone, quello che non vorresti mai mandare giù. Scorre il minuto 42 sul cronometro e il Benevento batte una punizione dalla destra. La palla scivola nel cuore dell’area ma non intervengono né Diniz (che la cicca di testa) e né Galeoto che la fa scorrere. Ma dietro tutti è appostato Ignoffo (da poco entrato col Benevento ridotto in 10 per il rosso a De Liguori) che solo soletto (Triarico se lo perde) dà un assist al bacio per il bomber Clemente che non può sbagliare solo davanti a Farelli. Crolla la curva Manzulli ed esplode lo spicchio di gradinata riservata ai 750 tifosi beneventani giunti a Crotone. Un pareggio insperato, acciuffato per i capelli quando tutti invece aspettavano il colpo di grazia del Crotone. Che non c’è stato e che adesso complica maledettamente il discorso promozione in B. Una partita tesissima e intensa così come era nelle previsioni. Vigilia di attesa sia da una parte che dall’altra. Crotone e Benevento si giocano i playoff ormai da dieci anni. Due a zero per il Crotone, ma questa volta sarà difficile infilare il terzo successo anche se nulla è ancora deciso. In campo scendono due squadre motivatissime in uno stadio imbandierato di colori rossoblu e con un buon settore ospite. Moriero alla fine spiazza tutti ritornando al suo caro e affidabile 4-2-3-1 ma dovendo rinunciare a Gennaro Scognamiglio, affetto da un dolore alla schiena. Al suo posto Pedotti al fianco di Diniz. Soda, cutrese

che allena il Benevento, invece schiera la squadra annunciata con un 4-4-2 corposo e presente in ogni angolo del campo. L’inizio è di studio, con il Crotone che prova a prendere il sopravvento della gara. Ma a centrocampo, dove spesso si decidono le gare, hanno quasi sempre la meglio i centrocampisti giallorossi che manovrano e tengono il pallino del gioco. Il caldo africano allo “Scida” fiacca tutti compreso le squadre che fanno una fatica immane per disegnare giocate e provare a sorprendere gli avversari. La partita è rude: ne è prova il difensore campano Palermo che entra duro due volte in sette minuti su Petrilli. Per lui il primo giallo e la squalifica per la gara di ritorno vi-

sta la diffida. Il Crotone prova a pungere con Basso, che all’8’ tira un diagonale che termina lontano dai pali. Al 9’ ci prova Galardo con un sinistro che incoccia la gambe di un difensore e per poco non beffa Gori. Il Benevento non si nasconde e all’11’ si fa pericoloso su palla inattiva. Punizione con pallone nel cuore dell’area dove Cattaneo invece di inzuccare dritto per dritto prova fare un assist per Clemente anticipato da Diniz in angolo. Sul tiro dalla bandierina Bueno prova a fare la giocata acrobatica con una mezza rovesciata che finisce alta ma non di molto. Il Benevento comincia a crescere e il Crotone rallenta, ma Morleo brucia i guanti a Gori al 18’ con una punizione

che il portiere ospite devia in angolo. Si vede anche Ciarcià, l’ex assieme a Pedotti, che scodella un buon pallone sul quale Farelli non esce a dovere, ma Bueno raccoglie la palla oltre la linea di fondo. Al 36’ la rete del vantaggio. Pertilli mette in movimento Caetano che si fa 30 metri verso l’area avversaria per scambiare con Galeoto e per poi lascia ripartire un tiro preciso che s’infila sotto la traversa con la complicità di Gori, forse troppo avanti. Si va al riposo e dal Crotone si attende il colpo del ko. Moriero dopo 8 minuti richiama Petrilli per Triarico che al 17’ mette un pallone al bacio per Caetano che di testa non trova la porta. Al 24’ la clamorosa occasione per il raddoppio. Morleo aziona il turbo sulla sinistra e mette in mezzo, dove Triarico ha il tempo di controllare e mirare la porta avversaria. Risultato: alto sulla traversa. Al 26’ ancora Cetano che prova a segnare come nel primo tempo, ma questa volta Gori è attento e devia in angolo. Alla mezzora l’azione che potrebbe chiudere definitivamente la partita: Russo sfugge a De Liguori che in posizione di ultimo uomo lo stende. L’arbitro lo manda dritto negli spogliatoi, mentre Soda ridisegna il modulo con un 4-3-2 che non vacilla anche se al 39’ ci prova Pedotti sugli sviluppi di un angolo di Caetano. Il colpo di testa sibila ad un palmo dalla traversa. Al 42’ il Benevento prova a pareggiare con Landaida che sale altissimo di testa ma non è fortunato nella traiettoria. E trenta secondi dopo la frittata della difesa rossoblu e la rete del pareggio.

GALEOTO (5,5) – Soffre la contesa con Ciarcià anche se permette a Caetano di segnare il gol del vantaggio. In occasione del pari sannita si distrae su Ignoffo e lo perde di vista DINIZ (5,5) – Indeciso all’inizio e alla fine e l’errore finale sarà fatale ai fini delrisultato del Crotone ed in vista della gara di ritorno PEDOTTI (5,5) – Non sempre tempestivo su Bueno e Clemente. Di positivo un suo colpo di testa che Gori manda in angolo MORLEO (6,5) – Stantuffa tutta la fascia e vincendo il duello con Statela. Pericoloso su punizione e con un traversone che Triarico non sfrutta. Dal 45’ st FIGLIOMENI (sv) – Troppo poco in campo, non giudicabile la sua prestazione. PACCIARDI (5) – Lento e fuori dal gioco, sbaglia spesso in appoggio e alla fine si becca il giallo che gli farà saltare tra sette giorni la gara di ritorno in programma al Santa Colomba GALARDO (6,5) – Il più lucido del centrocampo crotonese. Predica nel deserto senza che nessuno gli dia una mano PETRILLI (6) – Al rientro da titolare dopo lungo tempo gioca quasi un’ora di accettabile calcio. Finisce la benzina e Moriero lo toglie. Dal 11’ st TRIARICO (5,5) – Sbaglia in attacco e in difesa allo scadere. CAETANO (6,5) – Segna il gol e ne sfiora altri due. Avrebbe meritato più gloria che adesso dovrà cercarsi in trasferta BASSO (5,5) – E’ da qualche gara che sembra bollito. Prova con qualche tiro dalla distanza ma senza trovarefortuna RUSSO (6,5) – Fa spesso da sponda con i trequartisti e lavora come un mulo per aprire i varchi ai compagni. Procura l’espulsione e il vantaggio numerico non sfruttato. Dal 39’ st PAPONETTI (sv) – Non giudicabile. l. s.

Delusione negli spogliatoi Moriero non demorde CROTONE - Non c’è una bella atmosfera in sala stampa a fine gara. Volti delusi e amareggiati anche se qualcuno si sforza a dire che ancora mancano 90 minuti. D’altronde il calcio è pieno di episodi che raccontano di ribaltoni dell’ultima ora. Moriero prova a dare una spiegazione razionale della gara. «Pareggiare così fa davvero male ma fa parte del gioco perché anche noi abbiamo vinto alcune partite al ’92. Abbiamo mancato un paio di occasioni e poi, come è risaputo, quando nel calcio non fai gol quasi sempre poi lo becchi come è successo. Accettiamo questo pari anche sarebbe stata la stessa cosa che vincere 1-0 perché a Benevento la partita te la dovevi giocare lo stesso. Siamo consapevoli che occorrerà una grande impresa ma la cosa non ci disturba perché è dall’inizio dell’anno che facciamo grandi imprese e sono molto tranquillo perché ho visto la mia squadra sicuramente non inferiore al Benevento. Prepareremo la gara di ritorno bene in questa settimana e poi vedremo domenica al Santa Colomba». Qualche indecisione sulle palle inattive che spesso hanno fatto tremare i polsi ai tifosi rossoblu fino all’errore fatale in zona Cesarini. «Può succedere dopo novanta minuti tiratissimi che ci possa essere una indecisione ma non mi sento di colpevolizzare nessuno. Sono invece felice per la prestazione perché non siamo ancora fuori dai giochi promozione, ce la giocheremo a Benevento e sarà una sfida intensissima. Oggi è giusto che festeggi il Benevento ma io preferisco festeggiare domenica prossima». Il crotonese Galardo è quello che ci teneva più di tutti a vincere questa gara -1 ma alla fine prova a celare la delusione senza molte at-

CROTONE - Soda profeta in patria? Sembrerebbe proprio di si. Dopo la vittoria con lo Spezia tre stagioni orsono in B ecco che il cutrese Tonino fa un altro sgambetto ai suoi conterranei. Ha rifatto tutte le stesse cose come quando era allenatore dello Spezia e ha avuto ancora ragione. Questa volta è stato il suo bomber a tirarlo fuori dai guai perché la gara si avviava verso una vittoria che fino al quel momento era anche meritata per il Crotone. E invece il gol di Clemente a tempo scaduto ha riequilibrato la bilancia per un pareggio che alla fine è il risultato più giusto. «Speravo di poter fare risultato qui sapendo di dover affrontare una squadra forte - attacca Soda e abbiamo fatto un impresa perché segnare a tempo scaduto e in 10 non è facile. Siamo stati sorpresi dal gol del Crotone che poi ha preferito agire di rimessa e si è visto che nelle ripartente la squadra di Moriero è davvero forte. Noi abbiamo la nostra mentalità con un carattere di ferro che non si piega mai. Con l’uomo in meno, ripeto, ci ho provato lasciando due punte in avanti e rinunciando ad un centrocampista. Non era facile ma credo che sia un pari meritato». Il gol di Caetano il Benevento lo becca nel momento migliore. Soda annuisce ma elogia il modulo adottato. «Abbiamo coperto tutti gli spazi e sulla minima distrazione è nato il loro vantaggio. I ragazzi sapevano benissimo che non dovevano lasciare campo agli avversari ma è successo che abbiamo preso gol e così è diventato tutto molto complicato». Soda prova a dare qualche numero sulla finale di ritorno a Benevento. «Diciamo

60 noi e 40 Crotone anche in virtù del fatto che giochiamo in casa ma non sarà facile perché non abbiamo vinto ancora niente e dovremo sudare ancora tantissimo». Giampiero Clemente ha fatto arrabbiare i tifosi sanniti per l’ammonizione gratuita (sarà squalificato e non giocherà tra sette giorni) ma ha fatto andare in estati una intera città per il gol del pari. «Una sciocchezza non tanto per le proteste ma per aver gesticolato troppo e mi sono beccato il cartellino giallo. Sono contento per il gol ma la partita non è finita qui perché c’è un ritorno da giocare e da martedì saremo ancora tutti concentrati per farci sfuggire la serie B». Clemente si vedrà la gara dalla tribuna per via della squalifica ma è fiducioso. «Diciamo di si perché giochiamo in casa e abbiamo due risultati su tre ma proveremo a vincere come abbiamo sempre fatto». Castaldo è entrato e ha portato pressione alla retroguardia crotonese. Felicissimo per il pareggio. «È stata dura ma usciamo imbattuti da un campo difficilissimo. Per fortuna che abbiamo reagito al gol subito anche in 10 e adesso ci giochiamo qualche probabilità in più del Crotone per andare in B». Chiusura ancora dedicata all’attaccante Clemente che non si fida del Crotone nella gara di ritorno. «Non voglio pensarci perché se pensiamo di poter sfruttare due risultati su tre commettiamo un errore madornale. In casa dobbiamo giocare per vincere perché affronteremo un avversario motivatissimo che vorrà strapparci questa promozione e noi non possiamo fallire proprio adesso». l. s.

“Abbiamo due risultati su tre”

Francesco Moriero dà indicazioni dalla panchina rossoblù

tenuanti e giri di parole. «Dopo una partita come questa ci resti male nel prendere un gol al 92’,quando la partita è ormai finit. Però sappiamo che adesso ci giochiamo tutto a Benevento». Gli scherzi del calcio: ad Arezzo Carcuro segna la rete della vittoria e col Benevento Clemente mette in rete il pareggio, tutto alla fine. «Il bello del calcio è questo - afferma Galardo - anche se il Benevento nel secondo tempo ha fatto davvero poco per meritarselo questo pareggio. Poi hanno avuto questa occasione e l’hanno sfruttata. Purtroppo però abbiamo commesso una leggerezza e proprio in finale di gara, cose che possono capitare. Va ricordato che il Benevento non è l’ultima arrivata ed è stata costruita per vincere anche se oggi non l’ha dimostrato. In campionato abbiamo fatto una

bella vittoria in casa loro e vorrà dire che ci toccherà ripeterci e poter tornare a Crotone con la B in tasca e con una tifoseria che ci festeggerà per tutta la notte». Gol alla Kakà quello di Caetano che mancava dalla formazione titolare da due gare. Gol che però è servito ben poco ai fini del risultato finale. «Stare fuori per due partite importanti come contro l’Arezzo non piace a nessuno e ringrazio il mister per la fiducia per la maglia da titolare. Credo di aver fatto una buona gara - precisa il brasiliano e mi pare che l’unica cosa negativa sia il risultato. A Benevento prevedo una gara difficile ma speriamo di poter vincere perché questa squadra è nata per attaccare e per vincere. Forse è meglio così non avremo alternative». l. s.

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(fotoservizio di Agostino D’Urso)

Caetano Calil esulta dopo lo splendido gol del vantaggio


Lunedì 15 giugno 2009

C’è il semaforo rosso per l’Asso Verderuolo Potenza

Poker dell’Aicsport VERDERUOLO 2 AICSPORTCLUB 4 VERDERUOLO ASSO POTENZA:Bruno, Messina, Rotunno, Grittano, Giordano, Tancredi, Pace Vito, Zotta, Pace Donato, Gruosso, Mattia. All: Mattia Canio AICSPORTCLUB POTENZA: De Luca Gerardo (Romano), Telesca, Benedetto, Caronna, Pietrafesa, De Luca Vito (Santoro), Aquino, Brindisi, Santangelo (Gallo), Soldo, Morlino. All: Albini Domenico ARBITRO: Triolo Domenico RETI: 22' (A) Telesca, 36' e 65' De Luca Vito, 50' Caronna, 88' Aquino (AICS). 70' Pace Donato (VER) NOTE: Ammoniti: Zotta, Pace Donato, Grittano (VER). Soldo (AICS) La formazione dell’Aicsportclub Potenza e accanto l’arbitro Domenico Triolo

POTENZA - Svanisce il sogno Play off per il Verderuolo battuto dall'Aics sorpassandolo in classifica e restando in corsa per la conquista del primo posto in attesa dello scontro con il Trivigno. L'Asso schiera all'esordio il tecnico Mattia (59) per sopperire alle molte-

plici defezioni createsi in seno alla squadra. 6' è subito Asso con Pace Donato protagonista. Brindisi (salva sulla linea) con Benedetto attento, e uno strepitoso DeLuca Gerardo alza sulla traversa la fucilata di Pace. Sulla battuta

Golden Cup

Poule Vincenti

d'angolo l'Asso usufruisce di un calcio di rigore. Dagli undici metri ancora Pace. DeLuca si stende sulla sinistra è mette in angolo. Si porta in avanti l'Aics con DeLuca V., Caronna, Pietrafesa e Morlino e i difensori Grittano, Mes-

sina, Rotunno e Zotta (schierato in difesa) a non concedere nulla. 22' un'incursione Aquino-DeLuca Vito dell'Aics viene fermata da Zotta e Rotunno che innescano il contropiede a servire Pace D., presentatosi davanti a DeLu-

ca, colpisce bene, ma il n. 1 mette in angolo il suo tiro. Il calcio d'angolo viene raccolto di testa da Telesca, che nel tentativo di salvare, infila la propria rete. Dopo un minuto Santangelo dell'Aics lanciato sulla destra sciupa il probabi-

le pari. 36' non sbaglia DeLuca Vito che finalizza una combinazione Morlino-Aquino. Si riprende con un tentativo di DeLuca V. per l'Aics parato da Bruno e Giordano per l'Asso che spedisce alto sulla traversa. Dal 50' al 65' ha la meglio l'Aics. Caronna dai trenta metri si accentra, fa partire un tiro che si insacca sotto il sette alla destra di Bruno. Rotunno per l'Asso prima su punizione (alto), dopo serve Vaccaro D.(di testa sbaglia). L'Aics con Soldo-Aquino-DeLuca V. L'occasione è irripetibile per quest'ultimo che realizza il terzo goal. Non si scoraggiano gli uomini di Mattia. Al 70' accorciano le distanze con Pace D. riprendendo una respinta di DeLuca G. su una bordata di Giordano. Ancora Giordano preferisce concludere eludendo Pace D. e Mattia liberi e De Luca sventa su Zotta servito da Grittano rimanendo bloccato alla schiena, lascia il posto a Romano. Non è finita. 88' Aquino riceve da Gallo. Collo pieno, palo interno e palla in rete alla sinistra di Bruno. Leonardo Martino sport@luedi.it

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34 Sport


Un ruolino di marcia impressionante quello della squadra di Dametti

Real Ferrandina si ripete Gli aragonesi si confermano campioni provinciali Giovanissimi FERRANDINA - Il Real Ferrandina si conferma campione provinciale nella categoria Giovanissimi. L'undici guidato da Eugenio Dametti ha bissato il successo della passata stagione a suon di gol e risultati, esprimendo bel gioco e più di qualche buona individualità. Davvero impressionante il ruolino di marcia tenuto nell'arco dell'intero torneo dal team aragonese, che ha totalizzato ben 47 punti, collezionando 15 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta alla prima di campionato. L'unica formazione in grado di tener testa fino alla fine al Real la formazione del Grassano seconda a 45 punti. Poi il vuoto, con il Montescaglioso terzo a quota 37 e il Pisticci a 35. Consistente anche il bottino di reti messe a segno: ben 55, di cui quasi la metà portano la firma del capocannoniere Michele Pepe. Protagonisti dell'ennesimo campionato da primato una parte dei campioni uscenti e molti ragazzi alla prima esperienza, compresi diversi elementi presi dalla categoria Esordienti (96), come il portiere titolare Selvaggi, l'esterno sinistro Continanzam l'attaccante Latronico. A chiudere una stagione trionfale il derby con i pari grado del Pisticci. E' finita 4-1 per i campioncini del Real, alle presenza di molti genitori che, almeno nell'ultima gara tra le mura amiche non hanno voluto far mancare il proprio sostegno ai ragazzi, nonostante l'obbligo davvero insensato delle porte chiuse anche per queste categorie. Raggiante per il bis tra i Giovanissimi mister Dametti. “L'affermazione di questi ragazzi - dichiara, senza celare una punta di orgoglio - dà continuità al buon lavoro svolto ormai da diversi anni dal Real Ferrandina, nonostante la so-

L’ESULTANZA DEL REAL FERRANDINA

cietà non abbia sponsor (questa una delle ragioni per cui nonostante l'affermazione della passata stagione non abbiamo potuto partecipare al campionato regionale) e si ritrovi con tanti volontari, tra cui gli stessi genitori dei ragazzi che di volta in volta ci hanno aiutato ad effettuare le trasferte”. Dametti, inoltre, non risparmia elogi: “Al buon lavoro svolto dal dirigente accompagnatore nonché vice presidente Domenico Pepe, al prezioso aiuto del mio secondo Michele Chetti e del dirigente Saverio Cirigliano”. Ma al primo posto ci sono i suoi ragazzi. “Lodevole l'impegno profuso da loro in tutto quest'anno che - conferma il tecnico - nonostante le difficoltà logistiche, il campo molte volte diviso per gli allenamenti con la prima squadra, nonostante vi sia una struttura l'impianto Cappuccini ormai ridotta ad un campo di patate, si sono impegnati severamente,con serenità e continuità.

Speriamo che nella prossima stagione con la vittoria del titolo, con cui ci sarebbe permesso di disputare il campionato regionale, si trovino sponsor tali da poter consentre ai nostri ragazzi di figurare in una vetrina più consona alle loro potenzialità”. Un'aspirazione più che legittima quella di Dametti, visto che in questi anni il Real ha sfornato già diversi calciatori: Vito Ciccimarra (Campionato Nazionale Primavera con il Potenza), Fausto Dametti fausto (da 4 stagioni al Bari e quest'anno capocannoniere del girone G Giovanissimi nazionali), Donato Pavese (quest'anno vincitore del campionato regionale Allievi con l'Invicta Matera), Giuseppe Quarto (campionato regionale Giovanissimi Invicta Matera), Vincenzo De Nittis (campionato regionale Giovanissimi con Varisius), Pietro Fraccalvieri, Emanuele Luongo, Andrea Cirigliano, Giuseppe Pipio( Ferrandina Calcio in Eccellenza).

L’ORGANICO DEL REAL FERRANDINA AL SANTA MARIA

Quello nei Giovanissimi non è l'unico successo stagionale del Real Ferrandina. La società, infatti, ha potuto festeggiare anche la vittoria nel campionato Acli regionale con i piccoli amici cat. 1999-2000 allenati da Michele Lauria, il terzo posto nel campionato Allievi provinciali (allenatore Giovanni Romita) e il secondo al “Sei bravo a scuola calcio” con i Pulcini allenati da Saverio Cirigliano. Unica nota indigesta il campionato provinciale Juniores disputato sotto le insegne del Ferrandina calcio. Ma la delusione del tecnico Riccardo Rossi e dei suoi ragazzi non è certo per l risultato sportivo. La squadra, infatti, si è classificata prima nel torneo. “Peccato - rileva mister Rossi - che il Ferrandina calcio non ha onorato nessuno degli impegni assunti ad inizio stagione, tant'è che il Real, oltre a mettere a disposizione la sua rosa di calciatori, tra non poche difficoltà, ha dovuto farsi

SQUADRA VINCENTE Questa la rosa PORTIERE: Angelo Selvaggi (96), DIFENSORI: Fedele Giangrande (94); Roberto De Lucia (94); Domenico De Filippis (94); Emanuele Roberto (94); Domenico Perez De Vera (95); Zagaria Dokkali (95); Michele Pantone (95); CENTROCAMPISTIi: Luigi Basalone (95); Domenico Siracusa (94); Francesco Sassi (95); Mattia Mestria (94); Paolo Continanza (96); Michele Pepe (95); ATTACCANTI: Gianfranco Terranova (94); Antonello Galgano (95); Piero Di Stefano (94); Antonio Romita (95); Francesco Sassi (95): Michele Latronico (96).

carico per intero delle spese per portare a termine il campionato. A guadagnarci, insomma, è stato solo il Ferrandina che ha evitato la multa prevista nel caso non avesse disputato la Juniores e ha potuto attingere ai nostri under per la prima squadra, senza riconoscere al Real alcunché. Un'esperienza negativa - concludedi cui faremo tesoro”. Margherita Agata Eugenio Dametti

Francesco Sassi

Luigi Basalone

Piero Di Stefano

Angelo Selvaggi

Roberto De Lucia

Domenico Perez De Vera

Mattia Mestra

Gianfranco Terranova

Paolo Continanza

Michele Pepe

Zakaria Makkaoli

Michele Pepe

Domenico Siracusa

Antonello Galgano

Emanuele Roberto

Antonio Romita

Fedele Giangrande

Domenico De Filippis

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Lunedì 15 giugno 2009


Lunedì 15 giugno 2009

Consiglio Federale Si inizia il 27 settembre. Dal 2010/2011 da A a C Dilettanti 16 squadre

Campionati: meno retrocessioni e orologio NESSUN blocco delle retrocessioni e nessun allargamento immediato a 16 squadre ma l’avvio di una revisione che potrà portare poi dal 2010/2011 tutti i campionati dalla A alla C Dilettanti ad avere 16 squadre partecipanti. Sono queste in sintesi le decisioni che il Consiglio della Federazione Italiana Pallacanestro riunito ieri a Napoli ha preso a proposito della riforma dei campionati nazionali. Il Consiglio ha aumentato, secondo le richieste pervenute, le partite da disputarsi con una fase ad orologio che porterà a trenta complessivamente le gare stagionali. I tornei inizieranno tutti quanti il 27 settembre. Sarà decisa successivamente nell’ambito di un confronto con il nuovo

direttivo della Lega Nazionale Pallacanestro nato sabato scorso l’eventuale formula della Coppa Italia ed il possibile ritorno alla cosiddetta Summer League così come già fatto due stagioni orsono. Andiamo ad analizzare nello specifico le decisioni del Consiglio Federale per le tre categorie che interessano le formazioni lucane. A DILETTANTI - Due gironi da quattordici squadre con 26 partite tra andata e ritorno ed in più una fase ad orologio di quattro partite così costituita: ogni squadra giocherà con le due formazioni che precedono in classifica fuori casa e le due che seguono in casa (esempio: la prima giocherà con 14° e 13° fuori casa e con 2° e 3° in casa). In totale saranno trenta partite, con le

prime otto squadre di ogni girone ai play off e l’ultima retrocessa in B Dilettanti. Dalla nona alla tredicesima salve. Non ci saranno più play out. La formula del play off resterà uguale a quella dell’anno appena concluso. In totale saranno due le retrocessioni, una per girone. B DILETTANTI - Quattro gironi da 14 squadre ciascuno con 26 partite di campionato e 4 di orologio con la stessa formula già spiegata in precedenza. Le prime di ogni girone salgono direttamente mentre dalla seconda alla nona vanno al play off. Le quattro vincenti dei play off si affrontano accoppiate (Vincente girone A contro B e C contro D) per le altre due promozioni. In totale sono 6 promozioni. Non ci

sono play out. Retrocedono invece le ultime di ciascun girone. Quattro retrocessioni totali. C DILETTANTI - Otto gironi da sedici squadre che prevedono in totale 16 promozioni in serie B. Le partite sono già 30 per cui qui non c’è la fase ad orologio. Le prime di ciascun girone salgono direttamente mentre dalla seconda alla nona disputano il play off. Le vincenti dei play off di ogni girone salgono in B Dilettanti. Per quanto riguarda invece le retrocessioni scendono le ultime di ogni girone più la perdente dello spareggio tra la quindicesima e la quattordicesima classificata di ogni girone. Quindi otto retrocesse subito più altre otto attraverso lo spareggio play out

Il tecnico della Nazionale Recalcati confermato fino al 2010

per un totale di sedici. Nei gironi però in cui la distanza tra la quindicesima e la quattordicesima classificata sarà superiore ai sei punti non ci sarà alcuno spareggio play out ma retrocederà direttamente la quindicesima. Il Consiglio federale avvierà da subito e fino a fine dell’anno un confronto con le

diverse componenti per arrivare a definire la prossima riforma dei campionati . Nel corso del Consiglio federale di ieri a Napoli è stato anche trovato un accordo con il Ct Carlo Recalcati che rimarrà alla guida della Nazionale Italiana fino al 30 settembre del 2010. p.quarto@luedi.it

A Dilettanti In attesa della Srl primi abboccamenti: si pensa a Marcante e Raschi

Matera, ora c’è l’idea Rossi Bawer in cerca di un pivot, primo obiettivo il centro del Treviglio E’ EMANUELE Rossi l’idea forte dell’Olimpia Matera nel ruolo di pivot. Al momento di scandagliare il mercato per trovare l’uomo giusto per le proprie necessità l’attenzione in casa Olimpia si è posata sul pivot di Treviglio che si è visto negli anni passati, con la maglia di Siena, calcare il parquet del PalaSassi. Un giocatore di grandi doti fisiche e atletiche che costituirebbe il completamento ideale di un reparto lunghi che quest’anno ha sofferto le pene dell’inferno e che ha bisogno di un cinque di ruolo. Matera prenderà un pivottone come raramente si sono visti in città e l’idea Rossi è quella che maggiormente stuzzica la fantasia dei dirigenti materani anche se al momento si tratta solo di prime idee e qualche abboccamente perchè la fase calda del mercato non è ancora arrivata. La Bawer attende di entrare nel vivo delle operazioni dopo aver definito gli assetti societari. Forse già oggi ci sarà la sottoscrizione del passaggio ad Srl della società materana e quindi il passaggio di consegne ai vertici con l’arrivo di Pasquale Lorusso alla presidenza al posto di Michele Vizziello che conti-

Il pivot Emanuele Rossi nell’ultimo anno a Treviglio

nuerà a mantenere il ruolo di presidente onorario e di punto di riferimento del sodalizio. Poi sarà la volta della scelta tecnica che porta a valutare la posizione dell’allenatore. La società sembra orientata verso una conferma del tecnico e, se così sarà, l’ufficializzazione arriverà probabilmente in settimana al termine di un faccia a faccia che dovrebbe definire la volontà delle parti. Non mancano però spifferi differenti che emergono di tanto in

tanto sul futuro tecnico anche se non trovano, è giusto dirlo, conferme di alcun tipo da fonte societaria. In questo senso basteranno pochi giorni per capire il da farsi. Di certo dopo aver definito questi aspetti Matera si concentrerà decisamente sul mercato e in particolare sul pivot, diversi i sondaggi fatti fino a questo momento che vanno da vecchi tentativi anche del passato come Pennisi o Prelazzi a nomi nuovi per Matera come è

appunto quello di Emanuele Rossi. Un’idea ed anche qualcosa di più che l’Olimpia proverà ad approfondire per prima, una volta definiti gli aspetti relativi a società e allenatore. Così come altre piste calde potrebbero portare ad uno tra Raschi e Marcante che rispondono a caratteristiche tecniche gradite alla società materana. Per entrambi ci saranno certamente dei riscontri nei prossimi giorni anche se si tratta di contatti oggettivamente ancora ad uno stato embrionale. Per il resto appare probabile un tentativo di conferme degli under Gergati e Cortese insieme a capitan Longobardi forte del suo contratto biennale. Per gli altri la situazione è ancora in stand by anche se appare complicata la permanenza di Corvino, Giuliani e Ferrienti mentre qualche possibilità ci sarebbe per uno tra Sottana e Maggioni. Nelle prossime ore con le vicende societarie definite e le notizie giunte sulla riforma dei campionati Matera potrà fare le sue scelte. Con in testa certamente il nome del pivot e l’ipotesi Rossi rimane quella preferita. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Fusione, nuovi ingressi in società, Summer League e allenatore i nodi da sciogliere

Levoni, settimana chiave per il futuro QUELLA che va ad iniziare sarà una settimana davvero calda e non solo climaticamente per la Levoni Potenza. I dirigenti, infatti sono al lavoro per dare linfa e sostanza alle ambizioni della compagine potentina. La compagine potentina ha già avviato le procedure nella…. passata stagione, quando riuscì ad iscriversi al campionato procedendo alla formazione della S.R.L. L'operazione svolta con la consueta maestria dai dirigenti di via Ponte Nove Luci dovrebbe garantire massima efficienza e piena sintonia tra le varie componenti. In questo senso l'azione programmatica dei dirigenti potentini è stata davvero intensa e ricca di spunti interessanti. Lo staff tecnico non rimarrà con le mani in mano, anzi il diesse Toruccio Cerverizzo comincerà a “preparare” gli schemi in vista della prossima stagione recandosi prima a Barletta, per le finali under 17 e successivamente a Imola in occasione della canonica tap-

Salvatore Cerverizzo

pa della Summer League. Due eventi che potrebbero dare all'esperto dirigente potentino maggiori indicazioni in merito alla composizione della prima squadra in funzione della prossima avventura agonistica. Al momento dopo le dimissioni di Francesco Petrullo dalla carica di presidente nulla

è emerso sul fronte di possibili ingressi in società o della paventata fusione con la Centre Corporelle Potenza. Le prossime giornate potrebbero dare ulteriori novità in merito ad un risvolto sicuramente non secondario per la società potentina. Dopo la chiacchierata amichevole e fraterna avuta dai dirigenti in settimana con il coach Luigi Gresta le parti non hanno ancora deciso quali strategie attuare. Anche in questo contesto tutto sembra essere rimandato alla conclusione della Summer League di Imola, tappa fondamentale per i destini della Levoni Potenza. Le difficoltà di mercato e di budget che il sistema economico nazionale continua ad offrire non consentono alle società di programmare per tempo le tappe e le strategie in vista della prossima avventura agonistica di serie A Dilettanti. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

BREVI BASKET DROCCHI ELETTO PRESIDENTE DELLA LNP ROBERTO Drocchi con 59 voti è diventato sabato scorso il nuovo presidente della Lega Nazionale Dilettanti che è stato eletto nel corso della riunione plenaria presso il Palazzo delle Federazioni Sportive dove si è riunita la XXX Assemblea Generale Ordinaria e Straordinaria delle Società per eleggere i componenti del nuovo Consiglio Direttivo che resterà in carica per il prossimo quadriennio olimpico (2009-2012). Drocchi succede a Franco Curioni. Il Consiglio direttivo risulta costituito da Giuseppe Liguori, Massimo Torcianti, Gianbattista Ferrari (consiglieri A Dilettanti), Julio Trovato, Valter Fusco, Vincenzo Samarelli (Consiglieri B Dilettanti), Stefano Mazzacani, Ezio Vaghi, Umberto Arletti (Consiglieri C Dilettanti). In più come componenti del Collegio Revisore Conti: Enrico Picchioni, Andrea Bellifemine, Stefano Fulgini. Nel Collegio dei Probiviri: Enzo Penna, Michele Vizziello, Luigino Sciarra.

BARCELLONA, PRIMO COLPO GUARINO PRIMO colpo di mercato dell'Igea Barcellona, che ha perfezionato l'ingaggio del playmaker Francesco Guarino. Da tempo Sandro Santoro d'intesa con Franco Gramenzi faceva la corte a Guarino, lo scorso anno a Treviglio e uno dei pupilli di coach Gramenzi, che lo ha avuto a Veroli. Francesco Guarino è nato a Bentivoglio (Bologna) il 17 settembre 1979. Alto 1.82 per 82 kg di peso, è cresciuto nel vivaio della Fortitudo. È di un play esperto, con un buon background nel campionato di B1 avendo giocato a Ferrara, Ozzano, Forlì, Argenta, Sassari, Veroli e Treviglio; quasi tutte squadre di vertice, cui ha dato un fondamentale apporto sia in termini di punti che di assist. Guarino ha già vinto il campionato di B1 a Veroli, guidato in panchina proprio da Gramenzi, e a Sassari. Nell'ultima stagione a Treviglio, ha chiuso con una media del 48% da due punti, 37% da tre e vinto la speciale classifica degli assistmen con ben 5.7 di media.

INCIDENTE A MORRI: E’ GRAVE UN grave incidente è occorso nella prima mattina del 13 giugno al nostro atleta Mauro Morri. Il riminese, tornato per le vacanze in Romagna, ha perso per motivi ancora da accertare il controllo del suo scooter all'uscita di un locale, in compagnia di un amico. Mentre il passeggero ha subito traumi relativamente poco preoccupanti, Mauro è apparso immediatamente grave: una vertebra fratturata, la perforazione di un polmone e i colpi a spalla e cranio hanno necessitato di un intervento concluso questa notte, tecnicamente riuscito. Successivamente sedato, si attendono ora i prossimi giorni per valutarne le reazioni e a tal proposito i medici mantengono massimo riserbo sulla prognosi. A Mauro, Annalisa, Enrico e tutta la famiglia lo staff dell'U.S. Palestrina Basket e gli appassionati di basket fanno i migliori auguri con la speranza che presto il miglior play di questa stagione possa tornare ad entusiasmare i parquet d'Italia. Da Palestrina e non solo (tantissimi gli attestati d'affetto) un unico coro: Forza Mauro siamo tutti con te.

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36 Sport


Ciclismo Centoquaranta partecipanti all’iniziativa de “il Velocifero”

Sette colli a Belgiovine Il ciclista pugliese vince a Rionero la gara di cross country RIONERO – Il cicloamatore Giuseppe Belgiovine della MTB Giovinazzo con il numero di pettorale 550 è il vincitore assoluto della IV edizione del Trofeo MTB “I sette colli”, gara XC – Cross Country di MTB affiliata alla F.C.I. Per il pugliese è stata una bella rivincita dopo essere arrivato secondo nella passata edizione della mountain bike rionerese, organizzata sulle pendici del Monte Vulture, dalla locale U.C.D. “Il Velocifero” – MTB Vulture. La gara amatoriale ha riscosso un grosso successo sia di pubblico che di ciclisti amanti della due ruote, facendo registrare la partecipazione di circa centoquaranta cicloamatori, arrivati dalle regioni meridionali e non oltre che dalla Basilicata. L’ottima organizzazione messa in campo dal Velocifero, presieduto dal geometra Giuseppe Ricci, e la bontà del percorso reso piuttosto impegnativo con l’introduzione rispetto alle scorse edizioni di alcuni single track particolari, ha colpito lo stesso presidente regionale Matteo Lioi della F.C.I di Basilicata, il quale ha promesso che per il 2010 la gara di Rionero “I sette colli” è da inserire nel calendario nazionale delle gare allestite dalla Federazione Ciclistica Italiana. Al secondo posto si è classificato il luca-

ORDINE D’ARRIVO

VINCITORI PER CATEGORIA

1 Belgiovine Mtb Giovinazzo 2 Mileo Team Valnoce 3 Matrisciano Amici del Pedale 4 Peluso A.S.D. Ciro Catena 5 Pianta “Il Velocifero” 6 Forte “Il Velocifero” 7 Rubino ASD Bike Sport 8 Pagliaro Bike Casagiove 9 Guida Re-Cycling Bernalda 10 Petrara ASD Vald’Agri 11 Volpe M.Piacentini 12 Guida Baser Matera

Cat EL 1° Salza Michele Team Co.Bo Pavoni Cat JU 1° Pignata Fabio Salerno Cat M1 1° Mileo Nicola Team Valnoce Cat M2 1° Matrisciano Antonio Amici del Pedale Cat M3 1° Peluso Leonardo Asd S.Audax Cicli Ciro Catena Cat M4 1° Ginocchio Raffaele Giannini Bike’s Cat M5 1° Magliaro Pierluigi Asd Center Bike Casagiove Cat M6 1° Barbaro Tommaso Gsc Baser Matera Cat MT 1° Belgiovine Giuseppe Mtb Giovinazzo Cat AL 1° Fioriello Francesco Mtb Giovinazzo Cat ES 1° Pizzichillo Rocco Tito

Il pugliese Belgiovine vincitore della Sette colli di Rionero

no Nicola Mileo della Ciclo Team Valnoce. Il percorso di circa 5,7 chilometri, ripetuto più volte a seconda della categoria di appartenenza dei corridori, pur regalando sia agli spettatori accorsi numerosi che ai ciclisti un panorama stupendo e al tempo stesso suggestivo, è stato molto impegnativo ed ha messo a dura prova la condizione fisica dei partecipanti dei quali alcuni in qualche salitina piuttosto forte hanno dovuto far ricorso

al rampichino. Dell’esito della gara il presidente del Velocifero Giuseppe Ricci si è detto molto soddisfatto sia per il variegato percorso, fatto di piccoli strappi in salita che tagliavano le gambe, di discese tecniche dove si rischiava di accarezzare le piante, che richiedevano la massima concentrazione per evitare il peggio, sia per l’habitat naturale in cui si è svolto e che ha trovato non soltanto il grosso favore dei cicloamatori ma anche

degli stessi spettatori che si sono goduto una splendida mattinata di sole all’aria aperta tra gli alberi di castagno, di noce, di faggio e di abeti, che costellano le pendici del gruppo montuoso vulturino. Un buon successo hanno riportato anche i cicloamatori del “Velocifero” di Rionero in Vulture Giovanni Pianta e Antonio Forte, classificatisi rispettivamente al quinto e al sesto posto della classifica generale. Nel dopo gara l’organizzazio-

Auto Decimo e undicesimo Tricarico e Nolè

Tennis Under 18 Superato Avigliano in finale

Volini chiude secondo nella Coppa Teodori E’ il migliore dei lucani

Gingles in trionfo Cirenza regala il successo al Potenza Non era una finale ma, trattandosi delle due prime della classe, l'ultima e decisiva sfida, si è rilevata determinante per l'assegnazione del titolo regionale Under 18. C'è voluto però il miglior Cirenza della stagione per portare a casa quel punto che ha consentito al Tennis Gingles Potenza di battere i pari età del Tennis Garden Avigliano al termine di una tiratissima maratona, durata quasi quattro ore. Il team del maestro Ostuni ha così confermato il titolo conquistato la scorsa stagione laureandosi per il secondo anno consecutivo “Campione regionale under 18”. Comunque entusiasmante la sfida che ha visto i potentini opposti agli aviglianesi, con i due team giunti a questo appuntamento a punteggio pieno. Il pronostico della vigilia parlava potentino, e nella gara d'apertura Cirenza (4.1) non ha avuto grosse difficoltà nel superare Mirko Roberticchio (4.5) con il punteggio di 6/0 6/0.

Più equilibrata è stata invece la seconda gara che vedeva di fronte Luca Croglia (4.4) e Vincenzo Lovallo (4.5). Quest'ultimo, dopo essersi aggiudicato il primo set per 6 a 4, ha subito la rimonta del potentino che ha conquistato la seconda partita per 6/2. L'emozione ha poi forse tradito il baby Croglia (non ancora sedicenne) che, dopo il vantaggio iniziale, non ha saputo mantenere la concentrazione giusta chiudendo l'incontro con un pesante 6/1 in suo sfavore. Per l'assegnazione del titolo dunque, tutto rimandato al doppio. Cirenza e Santangelo (4 nc) si impongono con una certa facilità nel primo set (6/1), ma subiscono poi il ritorno degli ospiti i quali, grazie ad un Lovallo in splendida forma, pareggiano i conti aggiudicandosi il secondo set per 6/2. Gli aviglianesi, molto galvanizzati, nel terzo set, sotto di un game riescono a portarsi avanti per 4 a 1. Poi, come detto, salgono in cattedra i lo-

Prova poco fortunata per i piloti lucani nella corsa di Ascoli Piceno

I protagonisti della finale under 18

cali e la gara si chiude con la vittoria sofferta dei potentini per 6/4. Giustificata la gioia in casa Gingles, come d'altronde la delusione in casa Garden, ma gli aviglianesi possono però festeggiare la promozione in Serie C con la formazione militante in D1. Un traguardo prestigioso quello conseguito da Marcello Galasso (4.3), Michele Luongo (4.4), Pasquale Nella (4.4), Walter Nardozza (4.4) e Raoul Franco (4.nc).

Lucente costretto al ritiro

Basket, baby e amici in campo per ricordare Antonello Pergola

no reso ancor più difficili le operazioni dei piloti e dei meccanici in gara. La prova di Varano De Melegari è stata vinta da Bucci che ha guidato l'Alfa Romeo GTA. Un vero e proprio peccato per la E.R.Racing Team di Enrico Rosa che ha dovuto fare i conti con una rottura forse imprevista e quanto mai inaspettata. Ovvio lo scoramento in seno al team potentino per un risultato non certamente positivo sul piano strategico e delle prospettive di classifica per Antonio Lucente e Stefano Di Fulvio che avranno la possibilità di rifarsi a fine luglio nella gara di Misano Adriatico, in occasione della due ore del campionato di velocità. Intanto proprio la E.R.Racing Team ha siglato un accordo di collaborazione tecnica con la Maxi Car Racing. L'operazione portata a termine dal manager Enrico Rosa potrebbe dare ulteriori sbocchi alla scuderia lucana. f.menonna@luedi.it

E' TUTTO pronto negli ambienti cestistici del capoluogo per il trofeo Antonello Pergola, organizzato dalla Timberwolves Potenza e in programma presso il Pala Pergola di Potenza. Il ricordo del giovane giocatore potentino scomparso tragicamente a seguito di un incidente stradale verrà nuovamente tenuto nei cuori e nelle menti dei tanti amici che proprio grazie al basket hanno conosciuto le doti umane dell'atleta potentino deceduto prematuramente. Due i tornei organizzati, quello under 13 nel quale scenderanno in campo la Timberwolves Potenza, la Cestistica Vito Lepore Potenza, il Nuovo Basket Potenza e il Basket Potenza. Nel secondo invece prenderanno parte quattro squadre composte dagli amici di Antonello. Le formazioni prenderanno la denominazione soltanto all'inizio della manifestazione. Alle 15 scendono in campo Timberwolves Potenza e Vito Lepore, a seguire Basket Potenza e Nuovo Basket. Successivamente saranno disputate le gare del torneo senior, al quale prenderanno parte gli amici di Antonello, i giocatori che hanno condiviso la passione per il basket, ovvero Antonino Rato, Carmine Lopomo, Gerardo Esposito, Donatello Viggiano e Raffaele Albano. Domani si terranno le gare di finale.

Auto Lucani delusi nella gara vinta da Bucci

PRESTAZIONE sfortunata per il tandem di piloti della E.R.Racing Team Potenza composto da Antonio Lucente e Stefano Di Fulvio nella gara di Varano De Melegari, in provincia di Parma, concernente il campionato di velocità di automobilismo. La prova di Di Fulvio e Lucente si è interrotta a metà gara, a causa della rottura della leva del cambio che ha condizionato il cammino della coppia di piloti. Al momento del ritiro, avvenuto un giro prima del cambio piloti, come previsto dal regolamento il duo si trovava in seconda posizione dietro a Messi alla guida di una Alpine A110 gruppo 4. La Fiat X 19 T Gruppo Silhouette non è riuscita a portare a termine la gara, nonostante l'eccellente messa a punto svolta da Antonio Lucente e Stefano Di Fulvio e alla bella pole position conquistata nelle prove cronometrate del sabato. La gara di Varano De Melegari si è svolta sotto il sole e il caldo asfissiante che han-

ne ha offerto a tutti i partecipanti e non un ricco pasta party con degustazione dell’Aglianico del Vulture, allestito sulla piazzetta antistante la storica “Fontana Grande”, situata in pieno centro storico. Ai primi 120 iscritti è stato offerto un pacco gara comprendente Aglianico del Vulture, manopole Ritchey WCS e prodotti tipici locali. Michele Rizzo sport@luedi.it

NELLA quarantottesima Coppa Paolino Teodori di automobilismo, svoltasi ad Ascoli Piceno il poker di piloti lucani in gara non è stato aiutato dalla dea bendata. Nella categoria N 2000, vinta da Montanaro, Nunzio Volini è giunto al secondo posto nella gara individuale, mentre Antonio D'Andrea non ha completato la corsa a causa di un incidente occorso nella prima manche che ha costretto il pilota lucano alla guida di una Peugeot 2000 N non è riuscito ad alimentare le proprie velleità di podio, nonostante l'impegno e la determinazione in gara. Nella gara categoria 1600 non sono andate bene le cose per Teo Tricarico e Nicola Nolè, giunti rispettivamente decimo e undicesimo. La gara è stata vinta da Sacco, sempre

su Peugeot che ha distanziato la concorrenza al termine della prova. Per quanto riguarda la classifica assoluti il successo è andato al pilota Fabio Danti che ha guidato un prototipo. La corsa di Ascoli Piceno si è svolta in un clima di festa e sotto il sole cocente. I quattro piloti lucani hanno comunque cercato di dare il massimo nel corso di una prova molto selettiva e davvero difficile, viste le tante asperità del percorso. Teo Tricarico, Nunzio Volini e Nicola Nolè sono tesserati per la Sesamo Autosport, mentre Antonio D'Andrea gareggia per la D'Andrea Autosport. Il prossimo appuntamento per i quattro portacolori lucani è in programma a Campomaggiore il 28 giugno. f.menonna@luedi.it

Mossucca ottavo ad Ascoli LORENZO Mossucca melfitano di 22 anni al debutto nel campionato italiano velocità Montagna nelle due manche che portano da Colle San Marco al San Giacomo di Ascoli Piceno ha realizzato il tempo di 4’52’’ chiudendo all’ottavo posto nell’entusiasmo generale del suo gruppo, la scuderia CMS Racing Course di Montecalvoli di Pisa. Il debutto di Mossucca ha prodotto anche tutta una serie di notizie positive e il buon risultato di quinto di classe e di secondo nel campionato under 25 ad un solo secondo dal vincitore.

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Sport 37

Lunedì 15 giugno 2009


Lunedì 15 giugno 2009

Torneo della Bruna del Csi di volley misto Domani si torna in campo

In due a punteggio pieno Maragno e Le Scalette provano a fare subito la voce grossa MATERA - Se è possibile, il torneo di volley misto del Csi edizione 2009, è iniziato con un entusiasmo maggiore rispetto alla sua prima edizione. Così sin dalle prime due giornate si è visto in campo maggiore agonismo e determinazione, ma anche grande voglia di divertirsi giocando a pallavolo. E’ questo che sta caratterizzando la kermesse organizzata da Nicola Logallo e Tommaso Galtieri assieme al Centro Sportivo Italiano di Matera. Dopo le prime due giornate sono due le formazioni che viaggiano a punteggio pieno. Partono subito con il piede sull’acceleratore, quindi, le squadre Scalette Volley e Maragno. Per loro nette vittorie con un tre a zero che non ammettono repliche rispettivamente contro il Gruppo Maffei e Movida Volley. Sono loro a guidare

Una fase di gioco della seconda giornata del torneo (le foto in pagina sono tratte da http://torneodellabruna.jimdo.com/)

la classifica del girone A. Più equilibrato, invece, il raggruppamento B con tre squadre a due punti (Zoom, Cirrottola e Didio) e le altre a uno, in funzione di vittorie con il punteggio di 2-1, ricordiamo infatti che in questo torneo si guadagna un punto per ogni set vinto.

GUINNESS

Adesso il prossimo appuntamento è per domani alle ore 20 con la prima delle tre gare della terza giornata. Il teatro delle sfide estive a suon di schiacciate e muri è sempre il campo all’aperto della parrocchia di Sant’Agnese a rione Cappuccini. a.mutasci@luedi.it

FRATELLI MARAGNO

DIDIO S.N.C. MATERA

Tommaso Galtieri, Roberta Calculli, Teresa Russo, Mariagrazia Casamassima, Silvia Martelli, Francesco Rizzi, Brunella Stella, Giuseppe Di Sabato, Pasquale Lospalluto, Angelo Coscia.

MOVIDA VOLLEY Anna Angiulli, Antonello Andriani, Francesco Florio, Tobia Raffaele Lavecchia, Paola Toscano, Giusy Fusco, Grazia Laddaga, Leonardo Poligneri, Vito Angiulli.

Daniele Popolizio, Mariateresa Vitale, Maurizio Colucci, Monica Chirone, Miriana Pellegrino, Serena Nobile, Fedele Manicone, Francesco Cuscianna, Carlo Popolizio, Sara Morelli.

ALLIANZ RAS

Rossella Rubino, Loredana Tralli, Maria Di Pede, Damiano Andrulli, Andrea Di Bitonto, Giuseppe Montemurro, Vincenzo Riccardi, Annamaria Sarra, Mara Manicone, Antonella Cimmarusti,

EGO GROUP

SCALETTE VOLLEY Irene Martino, Bruno Fortunato, Maria Bruna Martino, Cosimo iacovone, Vito Annichiarico, Nicola Moliterni, Ilenia Buonfiglio, Andrea Cazzato, Magda Braia, Daniela Di Pede.

ZOOM CAFE'-AUTORICAMBI PISCIOTTA Angelo Sabino, Novella Zunino, Francesca Latorre, Annabruna Santeramo, Elena Di Cuia, Giuseppe Chieco, Egidio Canzoniere, Emanuele D’Ercole, Nicola Logallo, Roberta Sarra.

Giuseppe Locantore, Antonio D’Elia, Angelo Pietromatera, Filippo Umberto Galeota, Emanuele Martinelli, Ilenia Di Blasi, Antonella Narciso, Fulvia Annino, Michela Di Cuia, Lidia Mangini.

RICAUTO

Mariella Tralli, Rosanna Padula, Giovanna Scala, Marina Festa, Pino Losignore, Nicola Delucia, Antonio Iacovone, Eustachio Latorre, Gianvito Maragno, Domenico Paolicelli.

AUTO PIU’ STIGLIANO

PROFUMERIA CIRROTTOLA Maria Gabriella Leone, Vittorio Stasolla, Giuseppe Bruscella, Giuseppe Depinto, Angela Lazzazzera, Michele Calabrese, Anna Simonetti, Mino Angiola, Viviana Volpe.

GRUPPO MAFFEI Francesca Di Cuia, Paola Giordano, Grazia Pistone, Claudia Chietera, Leonardo Stano, Pietro Vittorio Priore, Pasquale Loizzo, Davide Petronella, Angela Petruzzelli.

Eustachio Di Cuia, Cosimo Ambrosecchia, Vito Loschiavo, Giuseppe Lascaro, Francesco Stella, Emanuele Porcari, Michele Taccardi, Mariagrazia Lovecchio, Stefania Di Cuia, Elena Zaccheroni, Annalisa Cea, Caterina Calvi, Rosaria Chietera.

Angela Virelli, Leonardo Virelli, Margherita Capalbi, Angelarita Tucci, Raffaella Liccione, Gianluca Capalbi, Domenico Rasulo, Giuseppe Angerame, Mariaf. Santarcangelo, Francesco Capalbi

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38 Sport


14° Torneo della Bruna del Csi Oggi gioca il raggruppamento C

Calcio a 5

Calia: «Innalzato il livello» Primo bilancio dell’organizzatore dopo le prime due giornate MATERA - Sono passate appena due settimane dall’inizio del Torneo della Bruna di calcio a cinque, ma l’attenzione e anche la pressione che ruota attorno alla kermesse estiva per eccellenza della città dei Sassi è già massima. Ad ogni partita sono presenti dalle cento alle duecento unità di spettatori, giunti sulle gradinate del campo della parrocchia di San Giuseppe solo per seguire questo torneo. Sintomo questo, che anche quest’anno il Centro Sportivo Italiano di Matera ha centrato nel segno. Appare quindi doveroso andare ad analizzare queste prime due giornate per i quattro gironi con il l’organizzatore del torneo, Lorenzo Calia: «Come non essere felici per come questa quattordicesima edizione del torneo è partita. Sta andando tutto per il meglio, anche se qualche piccolo intoppo c’è sempre. Mi riferisco a chi prova a fare il furbo inserendo qualche tesserato in più rispetto a quanto previsto dal regolamento o che crede di essere svincolato quando invece non lo è. Ma, comunque, sono incidenti di percorso che vengono superati grazie all’intelligenza di tutti. A parte questo piccolo intoppo, il resto viaggia tutto in maniera ottimale. Devo constatare con piacere come in questo torneo si sia innalzato ancora una volta il livello tecnico delle squadre. Ogni sera si assiste a gare sempre più belle ed intense. Si apprezzano giocate degne di ben altri palcoscenici. Questo - continua Lorenzo Calia - non può che farci piacere perchè vuol dire che le manifestazioni che organizziamo sono molto seguite. Addirittura riceviamo richieste di partecipazione da parte di squadre della provincia di Matera, ma anche da formazioni della vicina Puglia, questo anche per il lavoro svolto dalla nostra sezione materana del Csi in quel di Al-

Morelli (Better Lisurici)

Cosentino (Q8 Cifarelli)

Vizziello (Fratelli Logallo)

Fontana (Quadrum)

Di Pede (Tab. Sassone)

Albano (Pioggia)

Di Gioia (Lucania Service)

Smaldone (Imp. Manicone)

Sansone (Tende 3T)

Mancino (Belfiore Infissi)

Lamacchia (Par. Pizzolla)

Prisco (Vigilanza L’Aquila)

Biondino (Supermercati A&O)

Pavone (Ric. Dante 52)

Fiore (Coloniale - XXL Club)

tamura». Ma il dato importante di quest’anno è quello della grande affluenza di pubblico. Sin dalle prime gare le gradinate sono piene in ogni ordine di posto, con un entusiasmo sempre crescente. Così il torneo della Bruna non si limita ad essere solo calcio a cinque, ma anche un motivo di aggregazione per tutti, dai più giovani a chi ha qualche

capello bianco in più. «Ho notato con piacere - spiega Lorenzo Calia - come nella serata di giovedì scorso gli spalti erano affollati. Sembrava di essere già alla finale. Forse per merito nostro, forse anche perchè in città era la serata in cui non si giocava la Coppa Scirea, ma vedere tutta quella gente mi ha inorgoglito». Ora come non mai, l’appuntamento con il torneo del-

la Bruna non si può perdere. Ma il comitato organizzatore non si ferma qui. Con il torneo di volley misto in corso di svolgimento, a breve partiranno i tornei di bocce e basket per arricchire l’offerta dell’estate sportiva materana. In più c’è da “mettere in campo” la novità della Beat Beat Sound, con eventi misicali e di spettacolo in genere

che arricchiranno gli avvenimenti sportivi. Il tutto per coltivare quel senso di appartenenza, quello spirito di aggregazione tipico della politica del Centro Sportivo Italiano. Senza però dimenticare l’aspetto agonistico del torneo. La Better Lisurici, detentrice del torneo, non vuole certo abdicare. Ma dopo queste due giornate sono chiari

gli intenti di alcune pretendenti: Q8 Cifarelli, Guinnes, Tabaccheria Sassone, Auotocarrozzeria Pioggia, Tende 3T, Belfiore Infissi, Parrucchieri Pizzolla, Autocarrozerie G3 e Ricevitoria Dante 52. E’ questa la rosa di squadre tra cui uscirà la vincitrice del torneo, salvo sorprese sempre possibili. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

CLASSIFICA

CLASSIFICA

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GIRONE D CLASSIFICA

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Sport 39

Lunedì 15 giugno 2009


Lunedì 15 giugno 2009

Il “Dottore” chiude davanti al compagno di squadra Lorenzo. Terzo Stoner. Iannone primo in 125

Alla fine spunta Valentino Rossi vince a Montmelò grazie a un sorpasso magistrale all’ultima curva LE CLASSIFICHE

Valentino Rossi davanti al compagno di squadra Lorenzo. A destra la festa sul podio di Montmelò

BARCELLONA – Valentino Rossi vince d’autorità una gara che sulla carta doveva essere appannaggio del suo compagno di squadra, Jorge Lorenzo. Con un sorpasso magistrale all’ultima curva, il Dottore ha regolato le gerarchie all’interno del suo box. La lotta con il compagno di squadra è iniziata dallo spegnimento dei semafori, con la coppia della Yamaha che cominciava il confronto in compagnia di Casey Stoner su Ducati. Il pilota australiano per i primi giri è stato attaccato ai due della Yamaha, poi Stoner, che terminerà in terza posizione, non è stato in grado di tenere il passo forsennato dei due piloti di testa. Con il passare dei giri le cose si fanno chiare, Lorenzo prende la testa della gara, mentre Valentino adotta una tattica attendista, cercando di non perdere di vista il compagno di squadra e di non rovinare le gomme. Il pericolo di arrivare in fondo con i pneumatici ormai inefficaci era stato ravvisato da entrambi i protagonisti di questa gara dopo le prove uffi-

ciali di ieri. La lotta vera e propria si è scatenata a tre giri dal termine, con Rossi che rompeva gli indugi passando il compagno di squadra. I passaggi tra i due si sono succeduti per le due tornate successive quasi ad ogni staccata, con Lorenzo che pareva in vantaggio sul Dottore proprio nell’ultimo giro. Poi l'invenzione di Rossi. Un passaggio all’ultima curva più plausibile per la 125 e molto improbabile per la Motogp per la velocità di percorrenza che le moto della classe regina riescono a tenere in quel punto. Un capolavoro, alla Rossi, appunto. Alle spalle dei due compagni di squadra in lotta per la vittoria e dietro a Stoner, c'era anche Andrea Dovizioso. L'italiano in sella alla Honda ufficiale, dopo essersi liberato del compagno di squadra Pedrosa e di Capirossi andava a insidiare il podio dell’australiano. Nel duello Dovizioso ha messo a dura prova la tenacia del ducatista, che alla fine ha ottenuto il podio, non senza accusare un calo fisico proprio nel parco chiuso. Alle spalle di Dovizioso, quinto c'è

Loris Capirossi, in sella alla Suzuki con il nuovo motore. L’imolese ha dovuto faticare per riuscire a passare Dani Pedrosa e la sua Honda. Il pilota catalano non voleva fare una brutta figura davanti al suo pubblico e ha cercato di rintuzzare tutti gli attacchi di Capirossi. Solo due le cadute del Gp della Catalogna per la motogp. Si tratta di Yuki Takahashi (Honda) e Toni Elias (Honda). Il primo ha fatto solo pochi metri dopo la partenza, il secondo ha lasciato il gruppo dopo una manciata di giri per la perdita d’aderenza del pneumatico anteriore. Con il risultato di oggi i tre piloti protagonisti del Mondiale 2009 si ritrovano a pari punti. Rossi, Lorenzo e Stoner sono tutti a quota 106, una eventualità rara che lo stesso Rossi aveva anticipato dopo le prove ufficiali di ieri. Con due vittorie a testa per Rossi, Lorenzo e Stoner, la partita per l'iride è quanto mai incerta. Nessuno è riuscito a prendere il largo e per i tre protagonisti della classe regina il confronto ripartirà da zero direttamente nel

GP d’Olanda. Nella 250 dominio dello spagnolo Alvaro Bautista che ha preceduto Hiroshi Aoyama (Honda) e Hector Barbera (Aprilia). Giornata da dimenticare per il campione del mondo in carica Marco Simoncelli, caduto al terzo giro e poi costretto al ritiro. Come nel turno di prove ufficiali di ieri, Simoncelli ha perso aderenza sulla ruota anteriore ed è finito nella sabbia. Stessa sorte a poche tornate dalla fine della gara per Roberto Locatelli. Successo italiano nella 125 con l’abruzzese Andrea Iannone, al terzo successo stagionale. L’abruzzese taglia per primo il traguardo approfittando della disattenzione di Julian Simon (Aprilia), con il quale aveva battagliato in modo serrato dal primo giro. Lo spagnolo non ha fatto bene i conti dei giri e ha iniziato ad esultare alla penultima tornata, quando era in testa. Simon chiude al quarto posto, prima di lui Nico Terol su Aprilia (secondo) e Sergio Gadea, anche lui su Aprilia, terzo.

Vale euforico. Il compagno: «Non credevo passasse da lì»

«È tra le mie vittorie più belle» La sorpresa di Lorenzo MONTMELÒ – Valentino Rossi ha vinto tantissime gare. Ma un successo come quello arrivato al termine di uno splendido duello con Jorge Lorenzo è da incorniciare. «Gran duello, è stato bellissimo – dice il “dottore” del Fiat Yamaha Team – devo dire che un’emozione così è meravigliosa. A Lacuna Seca con Stoner è stato bellissimo ma lì è finita otto giri prima. Che spettacolo, Lorenzo è stato fortissimo e sarà dura batterlo in futuro. Sinceramente è da un sacco di anni che sogno un sorpasso in quel punti lì, uno dei più difficili. Farlo all’ultimo giro... mamma mia». Valentino Rossi continua a ripensare e ad analizzare lo splendido sorpasso che gli ha permesso di battere Lorenzo all’ultima curva. «I piloti che stanno davanti devono sapere che quando ci sono io dietro posso passarli da tutte le parti. Un week-end perfetto, abbiamo lavorato benissimo sulla moto. Sono contento che ho fatto 99 vittorie e chi voleva una battaglia all’ultimo giro per la motogp oggi è rimasto soddisfatto. Paura di finire gambe all’aria? È stato un sorpasso pulito ma al limite, un supersorpasso – Normale che si può sbagliare ma questo è il nostro sport e il nostro mestiere, questa volta mi è venuta bene, ma

Lorenzo e Rossi, coppia Yamaha sul podio. A destra Stoner

spesso è stato così. Mi sono confermato una bestia nera nel corpo a corpo, però Lorenzo è stato fortissimo. Difficile dire quale è stata la mia vittoria più bella ma questa è tra le prime tre. Un mondiale con 3 piloti a pari punti dopo sei gare non so da quanto tempo non succedeva». Dal canto suo Lorenzo è sembrato piuttosto sorpreso da quel sorpasso finale: «L'importante che il pubblico ha visto una gara divertente – dice lo spagnolo - alla fine non ho chiuso bene la porta e Valentino mi ha passato. Non pen-

savo che mi passava proprio lì». «E' stato un weekend difficile, stavo ben fino a sabato pomerigio è invece l’opinione di Stoner - durante le qualifiche ero molto stanco e oggi ero davvero distrutto dopo pochi giri. La gara? È stata una fortuna completarla, stavo troppo male, ho iniziato ad avere problemi di concentrazione e ho praticamente mollato cercando di finire la gara. Negli ultimi due giri ho provato a spingere ma ho solo tenuto il podio che per me è un buon risultato. Domani farò i test? Farò il possibile questa sera per recupe-

rare, temevo di non riuscire a fare i test domani ma spero di riuscire a star meglio. Deciderò quando mi sveglierò domani mattina, dobbiamo sfruttare i test». Chiusura con Capirossi: «Sono contento, la moto è andata molto bene e ci ha dato la possibilità di stare con il gruppo dei migliori, ho faticato a passare Pedrosa altrimenti potevo stare con Dovizioso e potevo giocarmela. Un passo avanti positivo per noi. Podio in futuro? È molto dura ma cerco di dare il massimo, il team mi dà una mano. La grinta non mi manca».

MOTO GP Ordine d’arrivo 1. V. Rossi (ITA) Yamaha in 43'11"897 alla media di 164.138 Km/h 2. Jorge Lorenzo (ESP) Yamaha 0"095 3. Casey Stoner (AUS) Ducati 8"884 4. Andrea Dovizioso (ITA) Honda 8"936 5. Loris Capirossi (ITA) Suzuki 19"831 6. Dani Pedrosa (ESP) Honda 22"182 7. Colin Edwards (USA) Yamaha 23"547 8. Randy De Puniet (FRA) Honda 25"265 9. Mika Kallio (FIN) Ducati 31"797 10. Nicky Hayden (USA) Ducati 33"593 Giro più veloce: (2.) C.Stoner 1'42"858 a 165,443 Km/h Classifica piloti 1. Valentino Rossi (ITA) 106 punti 1. Jorge Lorenzo (ESP) 106 1. Casey Stoner (AUS) 106 4. Andrea Dovizioso (ITA) 69 5. Dani Pedrosa (ESP) 67 6. Colin Edwards (USA) 54 7. Marco Melandri (ITA) 50 8. Loris Capirossi (ITA) 49 9. Chris Vermeulen (AUS) 42 9. Randy De Puniet (FRA) 42 Classifica costruttori 1. Yamaha 140 punti 2. Ducati 106 3. Honda 89 4. Suzuki 60 5. Kawasaki 50 CLASSE 250 Ordine d’arrivo 1. A. Bautista (ESP) Aprilia in 41'09"018 alla media di 158.522 Km/h 2. Hiroshi Aoyama (JPN) Honda a 7"185 3. Hector Barbera (ESP) Aprilia 7"282 4. Mattia Pasini (ITA) Aprilia 10"784 5. Alex Debon (ESP) Aprilia 15"740 6. Thomas Luthi (SUI) Aprilia 15"780 7. Rattapark Wilairot (THA) Honda 28"664 8. Karel Abraham (CZE) Aprilia 31"600 9. Raffaele De Rosa (ITA) Honda 33"760 10. Hector Faubel (ESP) Honda 33"843 Giro più veloce: (9.) A.Bautista 1'46"656 a 159,552 Km/h Classifica piloti 1. Alvaro Bautista (Esp) 108 punti 2. Hiroshi Aoyama (JPN) 96 3. Hector Barbera (ESP) 75 4. Mattia Pasini (ITA) 64 5. Marco Simoncelli (ITA) 61 6. Thomas Luthi (SUI) 52 7. Raffaele De Rosa (ITA) 45 8. Hector Faubel (ESP) 41 9. Roberto Locatelli (ITA) 36 10. Jules Cluzel (FRA) 33 10. Alex Debon (ESP) 33 Classifica costruttori 1. Aprilia 133 punti 2. Honda 108 3. Gilera 68 4. Yamaha 2 CLASSE 125 Ordine d’arrivo 1. A. Iannone (ITA) Aprilia in 41'10"494 alla media di 151.539 km/h 2. Nicolas Terol (ESP) Aprilia a 2"245 3. Sergio Gadea (ESP) Aprilia 2"330 4. Julian Simon (ESP) Aprilia 2"331 5. Marx Marquez (ESP) Ktm 2"356 6. Jonas Folger (GER) Aprilia 2"531 7. Stefan Bradl (GER) Aprilia 10"795 8. Bradley Smith (GBR) Aprilia 10"824 9. Sandro Cortese (GER) Derbi 14"984 10. R. Krummenache (SUI) Aprilia 15"089 Giro più veloce: (7.) M. Marquez 1'51"175 a 153,066 Km/h Classifica piloti 1. Julian Simon (ESP) 87 punti 2. Bradley Smith (GBR) 82.5 3. Andrea Iannone (ITA) 71.5 4. Nicolas Terol (ESP) 57.5 5. Sergio Gadea (ESP) 56 6. Marc Marquez (ESP) 49 7. Jonas Folger (GER) 45 7. Sandro Cortese (GER) 45 9. Pol Espargaro (ESP) 44.5 10. Stefan Bradl (GER) 34 Classifica costruttori 1. Aprilia 137.5 punti 2. Derbi 65 3. Ktm 49 4. Loncin 4 5. Honda 3

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LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò

TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI

Saldo e acconto sui contributi Inps Autonomi alla cassa, le regole da osservare per non commettere errori di SERGIO D’ONOFRIO A giugno non c'è solo il fisco a battere cassa per artigiani e commercianti. Le categorie sono chiamate dall'Inps a un doppio versamento per il saldo 2008 e il primo acconto del 2009 dei contributi previdenziali. Ecco, in vista della scadenza del giorno 16, un riepilogo delle regole da osservare per non commettere errori. SALDO 2008 - Chi nel modello Unico di quest'anno dichiara un reddito superiore a 13.819 euro deve pagare anzitutto il saldo del 2008. Il conguaglio si calcola in questo modo: - applicando l'aliquota del 20% (20,09% per i commercianti ) sulla parte di reddito tra 13.819,01 e 40.765,00 euro; - applicando l'aliquota del 21%(21,09% per i commercianti) alla quota di reddito tra 40.765,00 e 67.942,00 euro. Tale cifra costituisce il massimale 2008, che per gli iscritti all'INPS dal 1996 in poi è pari a 88.669,00 euro. Il saldo è dato dalla differenza tra la somma di questi due importi e quanto è stato versato lo scorso anno con gli acconti di giugno e novembre. PRIMO ACCONTO 2009 - L'Inps chiede un secondo versamento a chi prevede di conseguire nel 2009 un reddito superiore al minimale (14.240 euro).Sulla quota eccedente deve versare infatti il primo dei due acconti previsti. Il calcolo si fa applicando l'aliquota del 20% (20,09% per i commercianti) al reddito compreso tra 14.240,00 euro e il reddito dichiarato con l'Unico di quest'anno. Se questo supera 42.069,00 euro, sulla parte eccedente - entro il massimale di 70.115,00 euro (91.507,009 euro per gli iscritti dal '96 in poi)- l'aliquota va maggiorata di un punto. L'importo così ricavato va pagato in due rate di uguale importo in scadenza il 22 giugno e il 30 novembre di quest'anno. Chi non è in grado di versare subito può rinviare il pagamento fino al 20 luglio .In questo

FIGLI STUDENTI O INABILI

Per i figli studenti o inabili, che divengono titolari di pensione ai superstiti alla morte di un genitore, la legge pone un limite di reddito, per aver diritto alla prestazione. Grosso modo, su quale cifra si aggira? R. DOMINICHIELLO MATERA Per gli studenti, è previsto un limite pari al trattamento minimo delle pensioni INPS, maggiorato del 30%. Per il 2009, si tratta di 595,66 euro mensili. Per i maggiorenni inabili, il reddito non deve superare 1.240 euro mensili. Per i maggiorenni inabili, titolari anche di assegno di accompagnamento, il limite è stato fissato in 1.712,66 euro mensili. PENSIONE DI ANZIANITÀ

Ho già raggiunto i requisiti per la pensione di anzianità ed è mio intento richiederla con decorrenza gennaio 2010. Vorrei conferma che, successivamente, potrò espletare lavoro dipendente o autonomo. In caso positivo, dovrò solo versare le imposte IRPEF con l'aliquota marginale? N. CANCELLARA POTENZA Per il Fisco, il reddito di lavoro si aggiunge a quello da pensione e sull'importo complessivo si applicano le imposte previste dalle legge. Le faccio presente che i redditi da lavoro sono soggetti a contribuzione previ-

Le aliquote per commercianti e artigiani A)Per il saldo 2008 ------------------------------------------------------------------------------------------Aliquote contributive * Reddito di impresa Artigiani Commercianti -------------------------------------------------------------------------------------------Da 13.819,01 a 40.765,00 20% 20,09% Da 40.765,01 a 67.942,00 21% 21,09% --------------------------------------------------------------------------------------------B)Per il primo acconto 2009 -----------------------------------------------------------------------------------------Reddito di impresa Artigiani Commercianti -------------------------------------------------------------------------------------------Da 14.240,01 a 42.069,00 20,00% 20,09% Da 42.069,01 a 70.115,00 21,00% 21,09% --------------------------------------------------------------------------------------------*Le aliquote sono ridotte di 3 punti per i collaboratori che non superano il 21° anno di età.

caso però alle somme dovute bisogna aggiungere una maggiorazione dello 0,40 per cento. PAGAMENTO RATEALE - Se si trovano a corto di liquidi, artigiani e commercianti possono pagare a rate sia il saldo 2008 che il primo

denziale. Fanno eccezione solo le attività autonome occasionali che producano un compenso non superiore a 5.000 euro l'anno. PATOLOGIE DEBILITANTI

Mio cognato è un lavoratore dipendente dell'edilizia. Ha quasi 30 anni di contributi, ma da qualche tempo accusa delle patologie debilitanti. La ASL, cui ha fatto richiesta, gli ha riconosciuto una invalidità civile del 60%. Ciò potrebbe essergli utile per l'eventuale attribuzione, da parte dell'INPS, di una pensione? S. SABELLA LAGONEGRO Purtroppo, no. Per l'assegno ordinario di invalidità occorre una riduzione della capacità lavorativa di almeno due terzi (67%). Per i benefici previsti dalla legge 388/2000 (una maggiorazione di due mesi per ogni anno di lavoro) è necessario un grado di invalidità non inferiore al 74%. Se esistono le condizioni, suo cognato potrebbe produrre do-

manda di aggravamento. CONTRIBUTI ALL’ESTERO

Sono un lavoratore dipendente di 50 anni. Ho maturato, finora, 5 anni di contributi in Francia, 3 in Svizzera e 8 in italia. Come sarà il mio futuro pensionistico? G. GRIECO PISTICCI Tutti i periodi di lavoro svolto sono cumulabili ai fini del diritto alla pensione Inps per la quale occorrono almeno 20 anni di contribuzione (complessivamente) ed un'età minima di 65 anni. La pensione Inps verrà però liquidata esclusivamente sulla base della contribuzione versata in Italia. Le quote maturate in Inghilterra e Francia verranno liquidate sulla base delle regole (età pensionabile) previste nei rispettivi paesi. CONTRIBUTI ENASARCO

Sono nato nel 1954, ho ri-

acconto del 2009. La prima rata deve essere pagata entro il 16 giugno o il 20 luglio in caso di pagamento differito. Mentre le rate successive, di cui l'ultima scade in novembre , vanno saldate entro il giorno 16 di ciascun mese.

scattato i 4 anni del corso di laurea, ho lavorato per 18 mesi versando i contributi Enasarco. Infine, dal primo febbraio 1981 lavoro come quadro in una società privata. Potrò cumulare i 18 mesi Enasarco ai contributi Inps? L. PETRONE - MATERA I contributi Enasarco non possono essere cumulati in quanto si tratta di un fondo integrativo. Per lo stesso periodo esistono i contributi Inps nella gestione commercianti. DISOCCUPATO SENZA INDENNITÀ

Ho 55 anni e 30 anni di contributi e non sono pensionato. Al momento sono disoccupato (senza indennità), anche se ogni tanto svolgo qualche piccola attività con scarsa retribuzione. Ho sentito che si possono versare dei contributi "figurativi" per i periodi di disoccupazione. Se così fosse, potrei arrivare ai fatidici 35 anni indispensabili per la pensione. Ho chiesto notizie ma nessuno mi ha

dato chiarimenti. Può farlo lei? N. MANGO LAGONEGRO Poiché lei è disoccupato, potrebbe chiedere l'autorizzazione ai versamenti volontari per raggiungere il traguardo della pensione di anzianità. I contributi figurativi sono un'altra cosa, di cui attualmente non può fruire. INABILITÀ TOTALE

Dopo una vertenza giudiziaria e la relativa sentenza a noi favorevole, l'INPS ha liquidato a mio marito (58 anni) la pensione di inabilità totale. Mi chiedo, in caso di decesso di mio marito, se tale pensione é reversibile a me e ai 2 figli minori. R.D. - FARDELLA Sì, è reversibile. MOBILITÀ PER TRE ANNI

Ho 55 anni, ho lavorato 35 anni in un'azienda privata e tra poco inizierà per me un periodo di mobilità di 3

AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA -risponde Antonino NICOLO’ PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI’, DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686

anni. Successivamente, per raggiungere i 40 anni di contributi ho intenzione di versare all'Inps 2 anni di contributi volontari. Una volta raggiunto questo obiettivo, quali saranno i parametri con i quali verrà calcolata la mia pensione? T. PERSIA SCANZANO J. La contribuzione volontaria ha gli stessi effetti di quella obbligatoria. Con 40 anni, dunque, avrà diritto ad una pensione pari all'incirca all'80% della media degli stipendi degli ultimi 10 anni. REQUISITI MINIMI

Ho 61 anni e sono iscritto alla Cassa di Previdenza dei Ragionieri dal 1983. Contemporaneamente, ho effettuato la prosecuzione volontaria all'INPS, richiesta a seguito di un precedente rapporto lavorativo subordinato. Avrei raggiunto, in tal modo, i requisiti minimi richiesti dalla normativa dell'epoca. Al compimento dell'età pensionabile ho diritto alla pensione INPS avendo 795 settimane di contributi ante 1992? P.R. - POTENZA La risposta è positiva. LAVORARE A PROGETTO

Mio fratello ha compiuto, nel marzo scorso, 58 anni di età. Ha iniziato a lavorare molto giovane, tanto che ha raggiunto i 36 anni di contributi a gennaio 2006. In tale occasione si è dimesso da dipendente ed ha iniziato dei lavoro a progetto, grazie all'esperienza acquisita nel suo settore. Vorremmo una conferma: considerato che a marzo 2010 compirà 59 anni, la sua finestra di uscita sarà quella del 1° gennaio 2011? V. NIGRO RIONERO IN V. Sì, è così. Coloro che maturano il diritto alla pensione di anzianità entro il 30 giugno, hanno assegnata la finestra del 1° gennaio dell'anno successivo. CESSIONE DEL QUINTO

Un mio vicino, pensionato INPS con una rendita di 1.400 euro mensili, ha fatto, per necessità familiari, la cessione del quinto della pensione. Eventuali altri creditori possono pignorare altra quota di pensione? A. GRAVELA MATERA La normativa vigente prevede il pignoramento nella misura massima di un quinto della pensione, salvando però il trattamento minimo (euro 458,20 nel 2009). La magistratura, in qualche caso, è andata oltre, consentendo una trattenuta che intacca anche il trattamento minimo.

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Lunedì 15 giugno 2009


CLIMA PIU’ FRESCO SOLO DA GIOVEDI’ Oggi e domani tempo bello e caldo sopportabile. Massime prossime ai 30°C. Mercoledì apice dell’afa con punte di 35-36 gradi in Val Basento e Senisese. Nubi pomeridiane da giovedì a domenica con qualche rovescio. Più fresco. L’estate 2009 non sarà, con buone probabilità, rovente come quella del 1998 o, peggio, del 2003. Lo ha ribadito con insistenza in questi giorni il Centro Epson Meteo di Milano. Il caldo in Italia è conseguenza di una anomala prolungata persistenza sul Mediterraneo Centrooccidentale dell’anticiclone Nord Africano. Le incursioni estive di tale anticiclone sono senza dubbio favorite dal crescente surriscaldamento del Pianeta, ma il Global Warming non può essere l’unica causa, altrimenti tutte le nostre recenti estati sarebbero dovute essere simili al 1998 o al 2003. In effetti, vi sono altri fattori che possono favorire o impedire l’arrivo sulla Penisola del “respiro caldo” Nord Africano: la presenza del Niño, l’anomalo surriscaldamento delle acque del Pacifico equatoriale, un evento che si ripete ogni 5-6 anni; la presenza di venti orientali nella stratosfera equatoriale, un evento noto come QBO (Quasi Biennal Oscillation) e che si ripete all’incirca anche questo ogni 2 anni; l’anomalo surriscaldamento delle acque superficiali del Nord Atlantico, un fenomeno noto come AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation) e che inverte segno ogni 25-40 anni; l’attività del sole che raggiunge un valore massimo ogni 11 anni circa. Ebbene, nel 1998 e nel 2003, per una serie di fortuite coincidenze, proprio in estate si verificarono contemporaneamente tutti questi fenomeni. Quest’anno, Global Warming a parte, nessuno di essi dovrebbe manifestarsi, garantendo così una stagione calda ma non bollente. Settimana gradevole quella appena trascorsa in Basilicata. Le temperature si sono mantenute nella norma nei valori minimi, di un paio di gradi al di sopra nei valori massimi. Potenza ha segnato il dato più alto proprio nella giornata di ieri con 25.8°C (23.5 il valore medio della seconda decade di giugno). Numeri simili anche a Matera: 26.8 nel primo pomeriggio con una gradevole ventilazione da Est/Nordest. Nessuna precipitazione ha interessato la regione negli ultimi 8-10 giorni. Il tempo resterà bello e caldo fino a mercoledì. Anche la nostra regione, infatti, beneficerà dell’azione stabilizzante dell’alta pressione Nord Africana. Avremo giornate soleggiate, con temperature in ulteriore lieve aumento, con punte di 28-30 gradi nelle due città capoluogo. Mercoledì i termometri potranno segnare valori di 35-36 gradi nelle solite località dell’entroterra, tra il Medio-basso Basento, Basso Agri e Senisese. Da giovedì l’anticiclone farà qualche passo indietro, permettendo ad aria più fresca orientale di raggiungere il Centrosud. Farà meno caldo e compariranno i primi rovesci dapprima in Appennino, poi anche tra il Materano ed il Metapontino. Lunedì: Tempo bello per l’intera giornata. Sole dal mattino a sera con innocui addensamenti sul Vulture e sull’area appenninica tra la tarda mattinata ed il primo pomeriggio. Qualche nube nelle ore serali anche su Pollino e Valle dell’Agri. Serata gradevole e scarsamente ventilata. Temperature minime stazionarie, massime in lieve aumento; venti deboli variabili, mari quasi calmi. Martedì: Altra giornata di sole su tutta la regione. Tra il pomeriggio e la sera giungerà dal Tirreno una nuvolosità stratiforme sul Lagonegrese e Val d’Agri che non produrrà alcun fenomeno. Bel tempo invece fino a sera sul Vulture e sull’area jonica. Temperature in ulteriore aumento, con punte anche di 32-33 gradi; venti deboli variabili in rotazione a S/SW, mari generalmente poco mossi. Mercoledì: Mattinata soleggiata e piuttosto calda su tutta la Basilicata. A metà giornata i termometri potranno tranquillamente segnare punte di 35-36 gradi nelle solite località dell’entroterra Materano e nel Senisese. Solo dalla tarda serata giungerà aria leggermente più fresca da Ovest che permetterà una nottata meno calda e afosa. Mari quasi calmi o poco mossi. Giovedì: Poco nuvoloso in mattinata su tutto il territorio. Nel pomeriggio moderata instabilità in prossimità dell’Appennino, Vulture, Melandro, Val d’Agri, Lagonegrese, con qualche breve ed isolato acquazzone. Parziale miglioramento in serata. Temperature massime in lieve diminuzione, venti deboli da Nord/Nordest, mari poco mossi ma con moto ondoso in leggero aumento. Venerdì: Tempo soleggiato in mattinata. Tra il pomeriggio e la sera parziale aumento della nuvolosità cumuliforme sul Lagonegrese e Pollino con sporadici brevi scrosci di pioggia. Tempo asciutto su Lavellese, Bradano e costa jonica. Temperature stazionarie nei valori minimi, in lieve diminuzione in quelli massimi; venti moderati da Est/Nordest; mari generalmente mossi. Sabato: Tempo bello in mattinata su tutta la regione. Tra il pomeriggio e la prima parte della sera nubi irregolari compariranno nell’entroterra e lungo il Bradano con possibili anche se deboli e brevi rovesci. Bel tempo in serata. Temperature minime e massime in lieve calo e prossime alle medie del periodo; venti da deboli a moderati da settentrione. Poco mosso il Tirreno, mosso lo Jonio. Domenica: Poche nubi irregolari in mattinata, con ampi spazi soleggiati. Tra il pomeriggio e la prima parte della sera addensamenti più compatti su Vulture, Alto Bradano, Materano e Metapontino, con qualche breve ed isolato rovescio. Tempo asciutto su Lagonegrese e costa tirrenica. Temperature in ulteriore lieve calo, venti sostenuti da Nord/Nordest, mari mossi. Giuseppe Pomarico

Lunedì 15 giugno 2009

TROPPE BUGIE SULLE ETICHETTE EUROPEE Inventare correlazioni tra il consumo di un alimento e i benefici per la salute è un'abitudine consolidata per molte imprese europee. E' quanto emerge analizzando i pareri firmati dall'Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa) con sede a Parma sulle prime 57 etichette. Solo 11 diciture hanno superato l'esame scientifico effettuato in base al regolamento UE 1924/2006. Il primo gruppo di diciture esaminate riguarda frasi sulla salute e lo sviluppo dei bambini e sulla riduzione del rischio di malattie e nuove indicazioni "funzionali" (come ad esempio il miglioramento della memoria, l'incremento della vista, la

maggiore capacità di apprendimento...). Tra le vittime troviamo la dicitura "aiuta la crescita", e il prodotto Elancyl Global Silhouette che promette riduzioni di peso mangiando barrette. Un altro mito da sfatare è quello dell'assunzione quotidiana di tre porzioni di latticini per favorire un "peso corporeo ottimale" nei bambini e negli adolescenti. Ci sono casi più banali come l'acqua minerale Melgaco che promette di ridurre la glicemia, e il mirtillo rosso Ocean che dovrebbe aiutare a mitigare le infezioni urinarie delle donne. Respinta anche la scritta di un cibo per bambini che dovrebbe diminuire le coliche

nella fascia di età compresa tra 6 e 12 mesi. Anche i "latticini che aiutano la salute dentale" ricevono un parere negativo come pure "le pastiglie di semi di lino e di soia che riducono il osteoporosi" e i "fichi d'India che migliorano il colesterolo". Il giudizio dell'Efsa non è definitivo, le aziende infatti possono presentare una nuova documentazione scientifica. In ogni caso spetta poi alla Commissione Europea decidere se e come censurare i messaggi ritenuti incompleti o non veritieri. Non tutti i pareri dell'Efsa sono critici. Il panel di esperti ha ritenuto valida la frase sull'abbassamento del

ADDIO ALLA MOZZARELLA VERACE Anche in Itali la mozzarella si può fare con polvere di latte e non più con il solo latte fresco. Mezzo secolo di norme per la salvaguardia di un prodotto genuino se ne sono andate in frantumi in seguito ad una sentenza del Tribunale di Monza commentata dal "Il mondo del latte", la rivista di Assolatte. La sentenza riguarda una ditta denunciata perchè nelle sue mozzarelle era stata riscontrata una quantità elevata di furosina, la quale costituisce l'indizio che non è stato usato latte fresco. Un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 febbraio 2001 aveva ufficializzato il metodo analitico per rilevare la quantità di furosina, metodo messo a punto da chimici italiani. Gli inventori avevano accertato sperimentalmente che quando si superano i 12 milligrammi di furosina su 100 grammi di sostanza proteica significa che la materia prima è latte in polvere ricostituito, oppure formaggi fusi, caseinati e altri derivati. la mozzarella fatta con polvere di latte è un inganno per il consumatore, perchè basta aggiungere l'acqua, i fermenti lattici,ilcaglioe poi"filare"lamozzarella, che generalmente il consumatore la pagaadunprezzo analogoaquellodelle vere mozzarelle. Il metodo della furosina valeva solo per le mozzarelle italiane, ma la sentenza del Tribunale di Monza, peraltro ineccepibile, l'ha praticamente cancellata per colpa della solita UE, che ha ro-

vinato tutto con un articolo del Regolamento n.853/2004, che ha dato una nuova definizione dei prodotti lattiero caseari:"i prodotti trasformati risultanti dalla trasformazione del latte crudo e dall'ulteriore trasformazione di detti prodotti trasformati senza dunque porre limiti ai trattamenti cui può essere sottoposto il latte o i suoi derivati e conseguentemente senza limiti della presenza della "furosina", dice la sentenza. Un Regolamento comunitario è di gran lunga prevalente su un decreto nazionale, che pertanto è stato "scavalcato" e ha reso legittima non soltanto la produzione di mozzarelle con polvere di latte, ma anche quella di altri formaggi. per il consumatore è una mazzata, ma anche peri produttoriitalianiseri,che oradovranno affrontare la concorrenza dei "cantinari" che fanno i formaggi con polvere di latte per uso zootecnico. Chi continuerà a fare i formaggi con latte fresco potrà scriverlo in etichetta e in caso di inganno sarà soggetto all'art.515 del Codice penale (frode in commercio). Se non c'è questa avvertenza, ai consumatori non resta che scegliere i formaggi DOP, per i quali l'obbligo di usare latte fresco, compresa la mozzarella STG (specialità tradizionale garantita), che secondo il disciplinare deve avere un livello massimo di furosinadi10 milligrammi,quindiancora più basso dei 12 milligrammi che sono la "spia" della polvere di latte.

colesterolo, riportata sull'etichetta di due yogurt arricchiti con esteri di stanolo vegetale (conosciuti dal pubblico come fitosteroli) supportata da 71 studi clinici e ha confermato l'efficacia dello yogurt nel ridurre del 10% circa il colesterolo LDL. anche la frase delle gomme da masticare a base di xilitolo che riducono la carie è stata ritenuta valida. dai risultati emerge la sensazione che poche aziende realizzano studi approfonditi prima di riportare diciture salutistiche sulle etichette. La maggior parte propone vantaggi inesistenti sulla base di studi e ricerche di scarso valore scientifico.

CLASS-ACTION: MINISTRO DALLA PARTE DELL'INDUSTRIA La triste vicenda della class-action dimostra inequivocabilmente che in Italia c'è un 'Ministro per l'industria' , nel senso che opera nell'esclusivo interesse del mondo industriale senza alcun rispetto per i consumatori. Il principale responsabile di questa beffa è Claudio Scajola. infatti il ministro dello Sviluppo economico si era personalmente impegnato davanti 17 organizzazioni dei consumatori raccolte nel CNCU per dare un seguito ad un progetto serio e realistico di tutela collettiva che fosse di concreta utilità per i consumatori. Adesso sappiamo che era una promessa di pulcinella. L'approvazione al senato della riforma dell'art'articolo 140-bis del Codice del Consumo segna una inaccettabile svolta negativa con la sottrazione del potere di agire alle associazioni dei consumatori che, secondo la versione approvata , non potranno attivarsi in nome proprio, ma dovranno sperare che qualche "signor Rossi" prenda l'iniziativa di caricare sulle spalle la tutela di interi gruppi di danneggiati: insomma la lobby imprenditoriale ha ottenuto il miglior risultato immaginabile e cioè quello di far credere alla gente di avere un potere che è invece svuotato di ogni contenuto. A questo punto alle Associazioni dei consumatori non resta che la strada dei processi individuali: porterà al collasso il sistema giustizia, ma servirà anche a punire le imprese scorrette che dovranno prepararsi a fronteggiare una vera e propria pioggia di ricorsi.

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Un artista e un intellettuale impegnato nella riscoperta della tradizione popolare

Addio al cantore degli operai È morto a Milano Ivan Della Mea, 69 anni, un simbolo della canzone militante di PAOLO BIAMONTE ROMA – E' morto ieri notte a Milano Ivan Della Mea, storico cantore del movimento operaio. Ne dà notizia l’Istituto Ernesto De Martino, di cui era direttore. Ricoverato d’urgenza all’Ospedale San Paolo di Milano per un malore, Della Mea è deceduto intorno all’1,30. Era nato 69 anni fa a Torre Alta di Lucca e viveva a Milano con la sua compagna Clara Longhini, da cui aveva avuto due figli, Sara e Pietro. Da tempo aveva problemi di salute. L'Istituto Ernesto De Martino parla di «una dura resa dei conti con la vita e con la morte che suona, purtroppo, come l'epitaffio nella vita di un grande artista e di un grande compagno comunista». Ivan Della Mea è stato uno dei personaggi simbolo della canzone militante italiana e del lavoro di recupero e riscoperta della tradizione popolare, che dagli anni '60 in poi ha rappresentato una appendice musicale della lotta politica. Cantautore e scrittore, era nato a Lucca nel 1940, il suo vero nome era Luigi, ma la sua attività si è svolta a Milano dove si era trasferito giovanissimo e dove ha cominciato a scrivere canzoni, anche per Milly. Di

Ivan Della Mea in una foto d’archivio

quel periodo, il brano più famoso è Cara Moglie. Per la sua carriera di autore e di militante l’incontro fondamentale è stato quello con Gianni Bosio, con il quale ha fondato il Nuovo Canzoniere Italiano, un cenacolo di intellettuali, ricercatori e interpreti che ha avuto un ruolo decisivo nella scoperta e nella diffusione più ampia della tradizione popolare e dei canti di protesta. Insieme a personaggi come Giovanna Ma-

rini, Paolo Pietrangeli, Michele Straniero, Della Mea con i Dischi del Sole, una collana fondamentale per la cultura italiana, ha documentato una stagione in cui la musica accompagnava, da un lato, i fermenti giovanili degli anni '60 e, dall’altro, testimoniava dello stretto legame tra la politica della sinistra e le lotte del nostro Paese. Ivan Della Mea è stato un cantautore di tipo particolare che ha avuto alle spalle anche esperienze cinematografiche come quella del curioso western Tepepa, scritto insieme a Franco Solanas e interpretato tra gli altri da Thomas Milian e Orson Welles, così come nel 1979 ha fatto l’attore per I Giorni Cantati di Paolo Petrangeli, insieme a Roberto Benigni, Mariangela Melato e Giovanna Marini. Tra i titoli più famosa della sua discografia il Rosso è diventato giallo, Se qualcuno ti fa morto, La nave dei folli, La piccola ragione di allegria. Con lo steso titolo di una delle sue canzoni più note, 'A quel omm', Isabella Ciarchi ha realizzato di recente un documentario intervista, con interventi di amici e colleghi, ricostruendo il ritratto di un artista e di un intellettuale impegnato, senza dimenticare il suo lato umano.

TEATRO

Nekrtosius a Villa Adriana alla prese con l’Idiota di PAOLO PETRONI ROMA – In due serate di due ore e mezza ciascuna, Eimuntas Nekrtosius presenta, mercoledì e giovedì (più una filata venerdì), la sua ultima messinscena, L’idiota da Dostoevskij, che apre il Festival di Villa Adriana (Tivoli) e sarà poi il 24 e 25 giugno a Mantova. Questo in attesa di un vero e proprio Festival Nekrosius, previsto per settembre a Roma, al Teatro Valle, dove sarà programmata la sua trilogia shakespeariana e, per la prima volta in Italia, il suo Giardino dei ciliegi di Cechov. Tutto l’Idiota ruota intorno alla figura del protagonista, il principe Myskin, che, per Nekrosius, «è una figura esemplare, specie oggi. È un giovane che si pone in antitesi a questo mondo sempre più materialista e

Tivoli ospita l’ultimo lavoro del regista pragmatico. In lui si esprime l'ansia d’assoluto di un artista come Dostoevskij». Myskin è uno spirito puro, incapace di adeguarsi al cinismo, alla meschinità che dominano intorno a lui: con la sua disarmante bontà, la sua innocenza assoluta, aspira all’armonia totale. Myskin s'innamora della bella Nastascia, contendendola al passionale Rogozin: nessuno dei due rivali si salverà dal male che è in ogni cosa. A interpretarlo sarà un giovane attore, Daumantas Ciunis, vestito novecento, con cappello floscio e bastone. Nekrosius, considerato uno dei registi europei più importanti, autore

di un teatro di rara intensità emotiva e metaforica, costruito in un rapporto stretto tra interpreti e oggetti di scena (famoso il fazzoletto delle Tre sorelle come il blocco di ghiaccio di Amleto) è reduce dal successo al Lirico di Cagliari a aprile con le regie di La leggenda della città invisibile di Kitez e della Fanciulla Fevronija di Nikolaj Rimskij-Korsakov, e da una tournee con un lavoro su un altro classico russo, Anna Karenina da Tolstoij, protagonista Mascia Musy. «Le qualità e la forza particolare della letteratura mi hanno sempre attratto, specie quella che ha dato nel tempo luogo a tante letture e adattamenti, rivelando la propria profondità», spiega il regista, che si confronta ora con un quest’altro capolavoro della narrativa.

di PATRIZIA VACALEBRI ROMA – Riflettori puntati sulla 76ª edizione di Pitti Immagine Uomo, in programma dal 16 al 19 a Firenze, a Fortezza da Basso e in location storiche per i debutti speciali. Infatti, il 17 giugno, nel Giardino di Boboli, il designer giapponese Jun Takahashi, creatore del marchio Undercover, presenterà la sua collezione maschile in anteprima mondiale, con una performance che vedrà protagonista il suo riconoscibile stile. Debutto a Pitti anche per Whòs on next?/Uomo, concorso per giovani talenti della moda maschile organizzato da L’uomo Vogue, in collaborazione con Pitti Uomo e Alta Roma, che ha già selezionato sette desi-

Bellezze al maschile da domani in passerella

Judy Garland vita da sballo di FRANCESCO GALLO ROMA – Bambina prodigio capace di essere, allo stesso tempo, straordinaria attrice, cantante e ballerina, ma nella vita privata un vero disastro. Judy Garland, pseudonimo di Frances Ethel Gumm, nata Grand Rapids il 10 giugno 1922 e morta a Londra quaranta anni fa il 22 giugno 1969 –era fatta così. Era un vero talento pieno di fragilità che l’hanno portata a una morte prematura (soli 47 anni) causata da barbiturici. Come rivela puntualmente una biografia di qualche anno fa, Get Happy' di Gerald Clarke (Random House editore), fragilità che hanno significato per lei, come si racconta, raid negli armadietti dei medicinali durante i party, alla ricerca di stupefacenti, e anche un’altra dipendenza: quella del consenso del pubblico. Molti così sono stati i suoi matrimoni (ben cinque), i ricoveri in ospedale, i tentati suicidi, fino appunto alla morte per barbiturici. Frances Gumm inizia presto la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Nel 1944 interpreta il musical Incontriamoci a Saint-Louis e, durante le riprese, ha una relazione

gner. Nei giorni del salone, una giuria internazionale vaglierà le loro proposte e decreterà il vincitore. Le collezioni andranno in scena il 18 giugno alla Limonaia del Giardino di Villa la Vittoria, con un allestimento ideato da Alessandro Moradei. Negli spazi della Dogana e di Villa Vittoria andrà in scena la quarta edizione di Pitti W_Woman Precollection, salone dedicato alle collezioni donna, che sono circa 60. Evento speciale della quarta edizione di Pitti W_Woman Precollection, sarà la sfilata di Proenza Schouler, marchio newyorkese creato dal duo Jack McCollough e Lazaro Hernandez, che il 18 giugno, presenteranno la loro pre-collezione donna e accessori a Villa La Petraia. In fiera, tra le nuove presenze a Fortezza da Basso, Brooks Brothers. Torna Allegri che presenta le sue tre linee, inclusa la main firmata da Francesco Scognamiglio.

col regista Vincente Minnelli, che sposa nel 1945, dopo aver divorziato dal primo marito (il musicista David Rose) e con il quale ha una figlia come Liza Minnelli. Arrivano poi per lei altre commedie musicali con Gene Kelly (Il pirata,1948) e Fred Astaire (Ti amavo senza saperlo,1948). Negli anni Cinquanta cambia però il vento: prima il divorzio da Minnelli, poi il matrimonio difficile con Sidney Luft, da cui nacquero due figli, Joey e Lorna, e infine il licenziamento dalla MGM, dopo il flop de L’allegra fattoria (1950). L’ultima parte della sua vita si consuma tra ruoli drammatici in film come Vincitori e vinti (1961) di Stanley Kramer o Gli esclusi (1963) di John Cassavetes, suo ultimo ruolo. Abbandonò infatti il cinema per dedicarsi a teatro e concerti, ma con una vita sempre più nel segno della depressione. Una vita che, tra l'altro, sarà raccontata da Anna Hathaway in un film e in un musical basati sulla biografia scritta da Gerald Clarke. Frase culto della Garland: «Ci sono pillole per ogni cosa in America, anche per sentirsi felici: ma quelle con me non hanno mai funzionato».

Presto musical e film su di lei

Partanna

MODA

Firenze, riflettori puntati da domani sull’edizione numero 76 di Pitti Uomo

CINEMA

Il “Telesio” premiato con il premio ”Chinnici” PRESTIGIOSO riconoscimento all'attività culturale, in vari campi, del liceo classico “Bernardino Telesio”. Partecipando alla rassegna teatrale “Grifo d'Oro” che si svolge a Partanna, in Sicilia, sotto l'Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica, gli studenti del liceo classico cosentino hanno vinto il Premio “Rocco Chinnici”, assegnato al lavoro teatrale “Medea” da loro rappresentato. Si tratta di una maxi sperimentazione del Liceo Europeo che ha ricevuto il premio con la seguente motivazione: “La rappresentazione è una chiara denuncia della sofferenza di un'umanità sopraffatta dal dolore, attorno a cui la protagonista si muove in equilibrio tra lucida disperazione e rifugio catartico nella follia.

Marc Houle da New York al Divinae di GIOVANNI MARTEMUCCI FINE settimana con un nuovo appuntamento di Moog Summerfest, l'evento Moog Fest al Divinae Follie”. Moog Summerfest ha proposto due grandi artisti dello scenario elettronico internazionale. Direttamente da New York è arrivato Marc Houle. Inizialmente conosciuto come membro del trio Run, con Troy Pierce e Magda ha iniziato in seguito un lavoro da solista associando il suo nome alla Minus, remixando per Ellen Allien, Troy Pierce, Imiafan e l'etichetta Esperanza. Il lavoro di Houle è caratterizzato da una ricerca ed uno spirito d'improvvisazione che fanno sì che le sue produzioni si succedano senza mai assomigliarsi. L'altro grande ospite della serata è stato Jerome Sydenham.

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Spettacoli e televisione 43

Lunedì 15 giugno 2009


I PIU’ LETTI

In Italia ANDREA CAMILLERI La danza del gabbiano Sellerio - E. 9,10 2) GIORGIO FALETTI Io sono Dio Baldini Castoldi - E. 16 3) GLENN COOPER La biblioteca dei morti Nord - E. 14.88 4) CARLOS RUIZ Marina Mondadori - E. 14.62 5) GIANLUIGI NUZZI Vaticano Spa Chiarelettere - E. 10.50 6) STIEG LARSSON La regina dei castelli... Marsilio - E. 16,12 7) STIEG LARSSON Uomini che odiano le... Marsilio - E. 16,22 8) ALICIA BARTLETT Il silenzio dei chiostri Sellerio - E. 10.50 9) MARIO CALABRESI La fortuna non esiste Mondadori - E. 11.55 10) STEPHENIE MEYER Breaking Dawn Fazi - E. 14.92

Lunedì 15 giugno 2009

La nuova biografia scritta da Cecchi Paone

Il Meridione di Federico II

1)

La copertina

Un ritratto umano e politico di un anticipatore del moderno di ELISABETTA VITI

La copertina

“LA SICILIA e la Puglia, la Campania, la Lucania e la Calabria potevano essere, come a tratti furono, solo delle polveriere buone a ogni genere di odio e di conflitto, e invece divennero, per sempre, monumento incancellabile alla superiorità del meticciato sul purismo razziale, alla inesauribile ricchezza che deriva dalla contaminazione delle tradizioni e del relativismo culturale, alla necessità di un timone laico e terreno per le pretese contrapposte degli assolutismi religiosi. Artefice e massimo interprete di questo capolavoro fu Federico II”: il ritratto, umano e politico, di un autentico anticipatore del moderno sullo sfondo del Medioevo, una avvincente lezione di laicità e diplomazia di implicito valore attuale e l'esempio di una riuscita valorizzazione del territorio, in un'epoca in cui l'Italia meridionale “era non solo una terra bellissima, ma anche e soprattutto una terra di mescolanza, dove il sapere germogliava ovunque e tutti i popoli del Mediterraneo potevano incontrarsi”. “Federico II, falco della pace”, la biografia del grande re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, appena edita da Armando Curcio Editore e scritta a quattro mani da Alessan-

Un’incisione che raffigura Federico II

dro Cecchi Paone e Alessandro Casale, è un'opera di carattere divulgativo che si legge come un romanzo e ricostruisce la figura di Federico II nel fitto contrappunto di un profilo umano eccezionale (affidato anche ad immaginarie narrazioni in prima persona) e di una vicenda storica complessa, dominata dalla violenza e da una visione teocratica del potere. Ne esce fuori, promette nella prefazione il giornalista Cecchi Paone “un Federico nuovo, altro da quello consueto, e che ha prevalso”: il falco della pace, appunto, “educato e preparato a combattere e vincere, ma

che lo fece solo se costretto, esaurita ogni altra opzione affidata alle leggi, ai trattati, al fascino delle negoziazioni”. Lo dimostra, da giovanissimo erede di un regno senza esercito e senza fondi, la sua capacità di ripristinare, penna in pugno, la legalità nella Sicilia spadroneggiata dai baroni. Di lì a poco, lo straordinario viaggio dalla trinacria alla Germania, sempre senza ricchezze e senza scorta, per rivendicare la corona imperiale tedesca, affidandosi ai negoziati, all'audacia di giocatore spregiudicato, ad una grande dose di fortuna. E ad una popolarità crescente. E poi la vitto-

La copertina

ria in una crociata senza massacri, “lui che certo non odiava i mussulmani” di cui anzi ammirava la civiltà e la cultura. Appassionato delle arti e delle scienze e di un approccio sperimentale a tutte le cose in un'epoca dominata dalla magia, Federico radunò alla sua corte matematici, filosofi, poeti. La caccia col falcone, tra i molti interessi coltivati. E “non potè mostrare meglio la sua antipatia per la guerra - commenta Paone - che perdendo l'assedio di Parma per avergli preferito una battuta di caccia col falcone”. Proprio la ricerca della pace in un'età di conflitti alimentati anche da una Chiesa belligerante che lo scomunicò per tre volte, e il cui uso strumentale del messaggio evangelico è continuamente sottolineato dal libro, è il tratto più forte della personalità di Federico: quell' arte del negoziato appresa forse da bambino, quando il nipote del Barbarossa e il figlio di Costanza D'Altavilla cresceva, orfano, tra i mercati del pesce di Palermo, giocando per strada coi coetanei ebrei, saraceni, normanni, italiani, tedeschi, fenici, greci o persiani. L'esito, molti anni dopo, la costruzione di “quello che fu (malgrado i limiti) il primo esempio di stato laico della storia europea”. Alessandro Cecchi Paone - Alessandro Casale Federico II. Falco della pace Curcio E. 12,90

ATTUALITÀ

NUOVI CLASSICI

Come sono i pirati d’oggi

Tabucchi e la nostalgia

Due libri-inchiesta raccontano il nuovo fenomeno

La nuova raccolta di racconti uscirà a settembre

ROMA - Ogni 36 ore una nave viene attaccata dai pirati. Dal 1984, anno in cui l'Imo (International Maritime Organization) istituì la banca dati sugli atti di pirateria, al settembre 2008 ne sono stati registrati 4.730. Tre attacchi di pirati su quattro vanno a segno e il fenomeno è in costante crescita, come dimostrano le cronache di primi mesi di quest'anno. A far chiarezza sul fenomeno, al di là del colore e andando anche alle radici delle rapine economiche e del quadro politico, escono in questi giorni due libri ben documentati, firmati da un giornalista canadese, Daniel Sekulich, e l'italiano Raffele Cazzola Hofmann. Per lungo tempo la parola pirati ha evocato la romantica immagine di filibustieri con l'occhio bendato e orecchini d'oro in cerca di avventure e bottini con arrembaggi a colpi di spada. Il nostro referente era rimasto L'isola del tesoro, mentre la pirateria andava rivelandosi come una

La copertina

delle forme meno controllabili di terrorismo internazionale: i nuovi pirati, che non operano solo attorno al Corno d'Africa come appare dalle notizie di cronaca più recenti, ma solcano le acque del Pacifico, dell'Atlantico e dell'Oceano Indiano, del Mar dei Caraibi e così via, arrivano su imbarcazioni ad alta velocità, sono in possesso di armi moderne, si affidano ad un sofisticato servizio di informazioni e alla comunicazione satellitare per attaccare imbarcazioni mercantili, navi degli aiuti Onu, barche da pesca, yatcht pri-

vati, transatlantici da crociera. Intanto i casi di pirateria crescono e, nel 2008, nell'86% dei casi gli attacchi sono stati condotti in acque territoriali o addirittura all'interno delle stesse aree portuali, con una escalation che riguarda anche le somme chieste come riscatto, che, da poche migliaia di dollari, sono arrivate a essere plurimilionarie. Daniel Sekulich, giornalista canadese, ha trascorso molti anni nel mondo del mare, in numerose imbarcazioni che hanno subito gli attacchi e ha incontrato i pirati. Garzie a quelle esperienze racconta nel suo libro, che L'Ancora del Mediterraneo pubblica in anteprima mondiale, in che modo agiscono i pirati, quali sono i reali interessi che muovono i loro attacchi e quali sono i pericoli che tutti noi rischiamo in mare aperto. Questo legando inevitabilmente gli avvenimenti degli ultimi anni a ragioni economiche e politiche.

di GIULIO GELIBTER ATENE - 'Il tempo invecchia in frettà è il nuovo libro di racconti di Antonio Tabucchi che ci sprofonda, ancora una volta e forse di più, nella memoria e nel tempo, in un tentativo di resistenza alle tentazioni contemporanee di oblio. Il libro uscirà in Italia a settembre, dopo essere già apparso in Francia, da Gallimard, e ora dall'editore greco Agra e presentato all'Istituto italiano di cultura (Iic) di Atene. Il tentativo di resistenza di Tabucchi avviene, attraverso i nove racconti del volume, numero che richiama alla mente le Enneadi di Plotino, lanciandosi in «una danza» con il Tempo nel «tentativo di addomesticarlo, con la voglia di far pace con lui», spiega l'Autore. Storie dove è forte la nostalgia, “quella legittima delle vittime, non dei torturatori» avverte però Tabucchi. Nostalgia che può dare all'opera una dimensione di «politica esistenziale» che

Tabucchi

è propria della letteratura. Alla presentazione del libro, insieme alla direttrice dell'Iic Melita Palestini e del console d'Italia Martin Brook, diplomatici, personalità della cultura e semplici lettori, ha partecipato anche il traduttore greco di Tabucchi, Anteos Crisostomidis. Palestini ha notato come i racconti «rivelino l'anima greca di Tabucchi»: perchè il titolo del nuovo libro è ispirato a un frammento presocratico e l'ultima storia si svolge a Creta. E perchè contemporaneamente alla presentazione dell'opera in greco è apparsa l'edizio-

ne bilingue, a cura dell'Iic e di Agra, del volume che raccoglie la conferenza Elogio della letteratura, pronunciata da Tabucchi l'anno scorso all'Istituto, arricchita da un colloquio con Palestini. Per rispondere alle domande di Crisostomidis e del pubblico, Tabucchi rileva «le perturbazioni» contemporanee che si sono create tra noi e il Tempo, soprattutto quando la Bomba di Hiroshima ha dimostrato che «non siamo eterni, possiamo essere spazzati via in un secondo. E allora, fine della eternità». “Perturbazioni» che si manifestano anche attraverso le asincronie di un'Europa allargatasi ad un Est rimasto per tanti anni chiuso altrove; e con innovazioni tecnologiche che ci permettono di esistere nello stesso tempo reale di un altro, senza condividerne il tempo storico. E infine l'importanza della nostalgia che può portare in superficie anche il «peggio» di quanto ci è successo, senza riconoscerlo come tale.

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44 Libri e letture


Vladimir Luxuria parla, in un libro, delle trasformazioni degli esseri umani di GIULIA ZAMPINA POSSONO dei racconti, che nell'immaginario sono dedicati ai bambini e che la tradizione rimanda come favole, trasformarsi in fiabe per adulti che attraverso le pagine di un libro in fondo rileggono le trasformazioni delle loro vite e dei loro corpi? Tutto questo è possibile se a “rileggere” le fiabe, ma soprattutto a riscriverle è Vladimir Luxuria, transgender, ex parlamentare ed ex “naufraga” dell' Isola dei famosi. Il libro, dal titolo “Le Favole non dette”, edito da Bompiani, racconta sei storie, sei fiabe della diversità, le storie di sei “bambini” che si muovono tra magia e cemento, tra favola e pregiudizio, amore e indifferenza, per raccontare a tutti, giovani e adulti, l'infinito mistero dell'uomo. «Di cosa parlano molte fiabe popolari, - dice Luxuria - se non di mutazioni del corpo e dell'identità dei protagonisti, del dolore e della diffidenza che devono affrontare per affermare se stessi? Dalla Sirenetta di Andersen al Pinocchio di Collodi, è questo il filo rosso che accomuna molti racconti e miti popolari in tutto il mondo. Nel libro la mutazione diventa anche sessuale, pur con il delicato pudore che si addice ad una narrazione favolistica. Cosa significa Le Favole non dette? «Ha un doppio significato: nel senso di favole nuove e favole reinterpretate rispetto a certi classici. Il tema è quello della trasformazione. Parlare delle tra-

MITO

Quelle fiabe mai raccontate La copertina

Valdimir Luxuria; in alto: la copertina del libro

sformazioni dell'anima esalta il mio». Che peso ha avuto la sua origine di persona del sud, nella scelta dei racconti. Un sud dove, lei per prima ha forse dovuto combattere con dei pregiudizi? «Le donne al sud hanno sempre vissuto una condizione difficile. Una delle im-

magini più vecchie che ho conservato nei miei ricordi è quella delle donne anziane meridionali del mio paese che, raccolte attorno al braciere di ottone per scaldarsi, si confidavano le prepotenze che dovevano subire, i diritti negati e anche il modo furbo di scardinare il potere maschile. Certe confessioni era davvero meglio

che non arrivassero mai alle orecchie dei mariti. Ero affascinata da quei discorsi, mentre dai bla bla maschili a base di calcio la domenica mi tenevo alla larga». Ora che Luxuria, dismessi i panni del parlamentare e della show woman, ha indossato quelli di scrittrice, si diletta a scandagliare

nelle debolezze degli uomini (intesi come esseri umani), con storie di verità «a volte scomode, - dice Luxuria - che però è sempre meglio non tenere per sé» Uno di questi racconti è ambientato proprio in Sicilia, in una città fantastica chiamata Agrumiari. Nel racconto viene riportato in modo favolistico la storia di un ragazzo, che adesso vive a Roma e si esibisce in spettacoli di drag queen, della sua vita e della difficoltà ad esprimere tutto se stesso in un piccolo paese siciliano. «La cultura maschilista dice l'autrice- è propria di tutti i provincialismi, in questo senso non esiste una dicotomia Nord-Sud. In alcuni contesti, però, ancora oggi è preferito sentirsi dare del “mafioso”, che essere apostrofati come “gay”. «Ognuno ha la sua etica - conclude Luxuria Sono solo contenta che i mafiosi considerino gli omosessuali molto diversi da loro». Vladimir Luxuria Le favole non dette Bompiani E. 16.50

SOCIOLOGIA

Quando i clandestini eravamo noi italiani IL 50% dei lavoratori italiani emigrati in Francia tra il 1945 e il 1960 era clandestino e il 90% dei loro familiari li raggiunse nella nuova patria altrettanto illegalmente. Basterebbe questo dato - ma lo stesso riguardò gli spagnoli, i portoghesi - a smontare il mito che la migrazione clandestina sia appannaggio dell'epoca della globalizzazione. E l'Italia - spiega Rinauro, ricercatore all'Università di Milano - è stata «per decenni la principale protagonista internazionale» del fenomeno. Solo negli anni Sessanta il primato dell'esodo illegale in Europa occidentale le è stato sottratto da altre nazioni. Italiani un tempo clandestini come albanesi o romeni oggi, dunque? Rinauro respinge la semplificazione: «la ricostruzione storica del passato» mostra molte differenze. Una fra tutte: «con l'avvento al potere di De Gasperi, l'Italia adottò una politica migratoria d'in-

Un’immagine di emigranti

condizionato e quasi spregiudicato sostegno della libertà d'emigrazione». E questo avvenne contro il meccanismo burocratico previsto dagli stessi paesi di accoglienza e al di là della semplice lo-

gica di domanda-offerta. Nel 1947 la Francia chiese, per esempio, 200mila lavoratori della penisola: se ne presentarono solo 51mila e di questi 13mila erano clandestini. Stessa cosa nel 1948: a fronte

di una domanda simile (200mila), l'offerta fu di 29mila, di cui la metà irregolari. Perchè? Perchè appunto emigrare con le carte in regola era difficilissimo, perchè c'era una selezione rigida e soprattutto perchè il mercato del lavoro preferiva «una riserva di manodopera illegale e quindi economica, flessibile, adattabile istantaneamente ai capricci della congiuntura». Insomma, alcune delle principali cause che provocano il fenomeno anche oggi. Con la distinzione che l'emigrazione italiana di quegli anni molto diversa da quella di fine ottocento e primi novecento - vedeva alcune ragioni specifiche: dal divieto di abbandonare il luogo di residenza una volta stabilitisi regolarmente, al mestiere «coatto»; dal preferire i clandestini per diminuire le garanzie chieste dal governo italiano, al favorire gli italiani a scapito dei ben «più temuti» nordafricani. E, infine, a due fattori ancora più peculiari: il ricorso ai clandestini italiani come carne da cannone per le avventure coloniali francesi (e l'autore tratteggia molto bene questa parte) e l'emigrazione di quanti in Italia (non pochi) si erano compromessi con il fascismo. Sandro Rinauro Il cammino della speranza Einaudi editore pagg. 435 - euro 35

Il mito di Coco Chanel in una biografia Il mito di Coco Chanel celebrato in una biografia di Henry Gidel. Nata da una famiglia di venditori ambulanti senza un soldo, orfana a 12 anni, allevata severamente dalle suore in un convento di Corrèze, la giovane Gabrielle Chanel sembrava destinata a una modesta vita di provincia. Il suo genio, il suo carattere, il suo coraggio ne hanno invece fatto una protagonista della storia e del costume del '900. Con le sue «invenzioni» (il celebre tailleur, gli accessori che diventano gioielli,

un profumo molto parigino che ha conquistato il mondo) ha rivoluzionato il modo di vestire delle donne, che voleva belle, libere e moderne. È stata amica e mecenate dell'avanguardia artistica e culturale parigina (Picasso, Djagilev, Cocteau, Colette, Stravinskij) e ha frequentato molti dei grandi della sua epoca, a cominciare da Winston Churchill. Fra i suoi amori figurano un nipote dello zar (il granduca Dmitrij Romanov), un

cugino del re d'Inghilterra (il duca di Westminster), un poeta surrealista (Pierre Reverdy). Dopo aver chiuso la casa di moda (all'apice del successo) allo scoppio della seconda guerra mondiale, è ritornata in scena a 71 anni, affrontando i critici impietosi delle riviste di moda - all'epoca innamorati di Dior - e i lazzi di chi la credeva ormai vecchia e finita. Ed è tornata a trionfare, prima in America, poi di nuovo in Europa. Il libro

I primi venti anni di Mina di VITTORIO PIO RIPUBBLICATO in edizione tascabile il volume che raccoglie in ordine cronologico i primi vent'anni di carriera di Mina, riassunti sotto forma di intervista. Le ha selezionate (e commentate), il direttore della rivista musicale “Raro!” che neanche a farlo apposta è il suo primo e accanito collezionista. Prima del suo congedo assoluto dalle scene, (anche se c'è chi parla in maniera sempre più insistente che la tigre di Cremona stia ponderando un estemporaneo quanto clamoroso ritorno, per un ultima tournee che sarebbe pagata a peso d'oro n.d.c), Mina oltre che essere inarrivabile cantante era anche una star televisiva: logico che a cavallo degli anni '60-'70 fosse spesso sulle copertine dei giornali con ampie confessioni che non sarebbero mai più tornate, come conseguenza ulteriore del suo ritiro. Con qualche inesattezza ma altrettanta passione, Fratarcangeli ne unisce idealmente i tratti proponendo anche le copertine delle riviste dalle quali sono state estratte, più altre curiosità che hanno innalzato al rango di mito una fuoriclasse che aveva già le idee chiare: ““In questo caos mi ci hanno sbattuta dentro senza che me ne accorgessi, per scommessa. Tutte le volte che mi devo presentare in pubblico mi viene il panico e mi dico 'vattene Mina, scappa'. Poi qualcuno mi dà una spinta e tutto ricomincia come prima” (La Domenica Del Corriere, 1968). Sarà più facile applaudire di nuovo Mina dal vivo? Fernando Fratarcangeli “Mina Talk” 416 pp, Coniglio Editore 9,50 euro

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Libri e letture 45

Lunedì 15 giugno 2009


Lunedì 15 giugno 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Sarete dominati da una tenace voglia di successo ma attenti: la situazione generale non è delle più favorevoli per chi ha ambizioni troppo alte.

TORO 21/4 - 20/5

Ma non sottovalutate qualche tensione sentimentale, perché l'intesa col partner vacilla. Qualche innovazione in ambito professionale potrà darvi un nuovo entusiasmo.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Se vi siete resi conto di aver sbagliato, cercate di porre rimedio all'errore fatto. Sul lavoro potrete trarre grandi benefici .

CANCRO 22/6 - 22/7

Vi potrà essere richiesto più di quello che vi sentite di dare; dopo alcune titubanze dovreste riuscire ad esprimervi liberamente.

LEONE 23/7 - 23/8

Saprete probabilmente cavarvela egregiamente in una situazione molto delicata; avrete modo di esprimere la vostra creatività.

VERGINE 24/8 - 22/9

Parliamo di vita privata. Sarete probabilmente attratti da una persona conosciuta tramite gli amici: ottima occasione per ampliare il vostro giro.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Meglio non prendere decisioni importanti, sia in ambito lavorativo sia nella vita privata. Possibili contrasti per una questione riguardante la vostra abitazione.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Soci e collaboratori vi potranno dare un valido contributo proprio quando meno ve lo aspettate. Viaggi, novità per molti.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Seguite la fantasia e non fatevi condizionare dai commenti poco incoraggianti che potreste ricevere nel parlare ad altri delle vostre idee.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Sarete sereni e obiettivi nelle valutazioni che riguarderanno gli affari e le questioni di denaro. Sul lavoro troverete maggiore sintonia con i colleghi.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Puntate su romanticismo e sensualità. In ambito privato, sarete attratti da due persone contemporaneamente e questo non vi farà dormire tranquilli.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

pernici O segue R re = Perniciose guerre.

“L'unione fa la forza” potrà essere questo il vostro motto! Darete una svolta positiva ai vostri progetti professionali. Chi è solo potrebbe incontrare la persona giusta.

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46 Rubriche


PRIMA SERATA

20.30

SPORT

21.50

TELEFILM

21.10

FILM

21.10

FILM

19.50

SOAPOPERA

14.30

CARTONI

21.10

FILM

Gianluigi Buffon

90210

Lontano dal paradiso

06.45 -AttualitàUnomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.30 -RubricaTg Parlamento 15.45 -RubricaRai Sport - Confederation Cup 16.00 -SportBrasile - Egitto - Calcio 16.50 -TelegiornaleTg 1 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale 20.10 -RubricaRai Sport - Confederation Cup

06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.05 -RubricaTg 2 Costume e società 06.20 -DocumentarioLinosa sconosciuta e favolosa 06.45 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.40 -AttualitàTg2punto.it 11.05 -Talk ShowInsieme sul Due 11.25 -TelefilmAmerican Dreams 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Miniserie7 Vite 14.25 -TelefilmOne Tree Hill 15.15 -TelefilmBeyond the break - Vite sull'onda 16.00 -Telefilm90210 17.30 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 17.35 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.00 -NewsTG 2 18.05 -RubricaRai Sport Campionati Europei Under 21 18.15 -SportEuropei Under 21 - Calcio

08.00 -NewsRai news 24 Morning news 08.15 -RubricaLampi di Genio in Tv 08.45 -RubricaBig 09.15 -Referendum 2009 09.30 -FilmLa ragazza made in Paris con R. Crenna - regia di Boris Sagal (USA) - 1966 11.10 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 13.00 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -Soap OperaTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -Referendum 2009 15.20 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.25 -ShowIl gran concerto 16.10 -RubricaTrebisonda 16.30 -SportCampionati europei femminili - Basket 17.15 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGEOMagazine 2009 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.30 -Film TvGenitori in ostaggio Commedia con Sandrine Bonnaire, Pascal Legitimus - regia di Eric Civanyan (Belgio) - 2007 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -FilmSposa mia moglie con Heikko Deutschmann, Saskia Vester, Michael Brandner - regia di Hajo Gies (Germania) - 2005 16.25 -Talk ShowPomeriggio Cinque 18.05 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.10 -TelegiornaleTg5 minuti 18.15 -Talk ShowPomeriggio Cinque 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.10 -TelefilmT.J. Hooker 08.10 -TelefilmMagnum P.I. 09.00 -TelefilmMiami Vice 10.05 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmIl fuggitivo 16.10 -Soap OperaSentieri 16.40 -FilmFammi posto tesoro con Doris Day, James Garner, Polly Bergen - regia di Michael Gordon (USA) - 1963 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.20 -Previsioni del tempoMeteo 19.35 -ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

07.00 -TelefilmHercules 07.50 -Cartoni 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena 11.15 -TelefilmBaywatch 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.50 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComHannah Montana 17.40 -CartoniBakugan 17.55 -CartoniGormiti il ritorno dei signori della natura! 18.10 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -TelefilmI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Cafe' Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Cafe'

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmIl comandante con Totò, Andreina Pagnani, Britt Ekland - regia di Paolo Heusch (Italia) - 1964 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Sport Stati Uniti - Italia - Calcio 23.10 -Talk Show Porta a porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Ghost whisperer 21.50 -Telefilm 90210 23.25 -TelegiornaleTG 2

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.10 -FilmLontano dal paradiso con J.Moore, D.Quaid (USA) 2002 23.00 -Rubrica Correva l'anno

20:30 - Show Paperissima Sprint 21.10 -Film Sabrina con Harrison Ford, Julia Ormond, Fanny Ardant - regia di Sydney Pollack (USA) - 1995

20.30 -TelefilmNikita 21.10 -TelefilmSegreti 23.20 -FilmThe Corruptor - Indagine a Chinatown con Yun-Fat chow, Mark Wahlberg, Ric Young - regia di James Foley (USA) - 1999

20.30 -Quiz La ruota della fortuna 21.10 -EVENTO Wind Music awards - Musica 23.30 -Show Scappati con la cassa

20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -FilmRosso d'autunno con R. Dreyfuss, L. Tyler - regia di Bruce Beresford (USA) - 1994 23.10 -FilmVite separate con J. Belushi - regia di David Madden (USA) - 1995

00.45 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.55 -RubricaRewind la Tv a grande... 02.30 -VideoframmentiSuperStar 03.05 -FilmS.O.S. 04.35 -RubricaStella del sud 05.15 -VideoframmentiHomo Ridens 05.45 -AttualitàEuronews

23.40 -ShowStracult 01.10 -TelegiornaleTG Parlamento 01.20 -RubricaProtestantesimo 02.05 -TelefilmTerapia d'urgenza 02.20 -TelefilmSecrets 03.40 -VideoframmentiCercando Cercando

00.00 -NewsTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -Serie TvGemius 02.30 -RubricaInconscio magie e psiche 03.00 -AttualitàRai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con...

23.45 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5

01.25 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -FilmScapricciatiello con F. Franco, G. Tinti - regia di Luigi Capuano (Ita) - 1956 03.20 -TelefilmL.A. Dragnet 04.05 -TelefilmAlfred Hitchcock 04.35 -Soap OperaFebbre d'amore

00.45 -SportPoker1Mania - Poker 01.40 -NewsStudio Sport 02.05 -TelegiornaleStudio Aperto 02.20 -MusicaleTalent 1 Player 03.20 -TelefilmSix Feet Under 04.20 -FilmSole nudo

01.10 -TelegiornaleTg La7 01.30 -RubricaMovie Flash 01.45 -AttualitàOtto e mezzo 02.25 -RubricaL'intervista 02.45 -TelefilmAlla corte di Alice 03.45 -RubricaDue minuti un libro 03.50 -AttualitàCNN News

Sabrina

Tempesta d’Amore

I Simpson

Rosso d’autunno

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Televisioni 47

Lunedì 15 giugno 2009


POLITICA

GAY PRIDE

D’Alema va all’attacco della maggioranza Bonaiuti: «Ha preso un colpo di sole» Berlusconi: «In America bello e abbronzato»

La manifestazione raccontata in cartoline Appello all’Unione europea

alle pagine 4 e 5

Anno 8 n.127€ 1.00

a pagina 8

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Lunedì 15 giugno 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

BALLOTTAGGIO Erminio Restaino in basso Agatino Mancusi

Avvincente il duello a Potenza per il nuovo sindaco diccì. Salute!

alle pagine 6 e 7

CONSORZIO ASI

SPORT

Una piccola banca in soccorso di Navazio Il Credito cooperativo di Sassano concede un fido di 500.000 euro e porta una boccata di ossigeno a pagina 9

Postiglione e il Potenza che verrà Melfi In arrivo due sponsor per la società

Basket A Dil. La Bawer pensa al pivot Rossi

Matera Si inizia a costruire la nuova rosa

Ciclismo A un pugliese la gara di Rionero

Calcio giovanile Indegna rissa in una partita a Melfi In ospedale un dirigente gialloverde

Moto Gp A Montmelò un sorpasso da numero uno incorona Valentino Rossi

Genzano

In fiamme una parte della discarica Si indaga sulle cause a pagina 18

Policoro

Vandali al terminal alle pagine 11, 12 e 13

Allievi d’oro Invicta Matera nell’elite italiana

a pagina 22

Giuseppe Postiglione

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L’Udc apre a sinistra guardando alle regionali Per l’Mpa tiepida indicazione a destra Il Pdl cavalca la questione edilizia


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