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Brevi dal mondo

Kabul, primi manifesti

KABUL – I manifesti elettorali sono già spuntati sui muri di Kabul. Mostrano i nomi ed i volti dei candidati più veloci a scattare al via della campagna per le elezioni che il 20 agosto daranno all’Afghanistan il secondo presidente eletto a suffragio universale della sua storia. La campagna si è aperta ufficialmente ieri. E si annuncia insanguinata nonostante gli sforzi della comunità internazionale che, sotto le bandiere della Nato e degli Stati Uniti, ha schierato nel paese 90.000 soldati (21.000 quelli americani). Gli sforzi aumenteranno (il ministro della Difesa italiano, Ignazio La Russa (nella foto), ha annunciato che è stato autorizzato l’invio di 400 militari che si aggiungeranno ai 2.800 italiani già presenti), ma è difficile immaginare una campagna elettorale all’insegna della distensione.

Miliardario di 102 anni si uccide

WASHINGTON – E' morto a 102 anni, gettandosi da un ponte, il miliardario che aveva costruito Saint Louis. Isadore Millstone (nella foto) non era malato: si è ucciso per solitudine. Dopo avere visto morire due mogli, tutti i suoi figli, quasi tutti i suoi amici, il 're del cemento' del Missouri non ce l’ha fatta più ad aspettare: la morte lo aveva dimenticato.

Arrestati 77 pedofili COPENHAGEN – Una maxi retata è stata effettuata dalle polizie di Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia che hanno perquisito 81 abitazioni di persone sospettate di possedere e distribuire foto e filmati a contenuto pedopornografico. L'Operazione Vichingo, ha portato al fermo di 77 sospetti: 19 in Danimarca, 15 in Norvegia, 23 in Finlandia e 20 in Svezia.

Indonesia, morti sette minatori JAKARTA – Sette minatori sono morti e ventiquattro sono rimasti intrappolati in seguito a un’esplosione in una miniera di carbone sull'isola di Sumatra, in Indonesia. Lo hanno confermato fonti del governo indonesiano, negando ogni collegamento con una frana avvenuta nei pressi.

Mercoledì 17 giugno 2009

Ciancimino, Vizzini interrogato

Milano, si tuffa per salvare il figlio muoiono entrambi

Milano, ancora uno scontro fra due tram

Per tre ore, il politico siciliano ha risposto alle domande dei magistrati che indagano sul tesoro accumulato dall’ex primo cittadino negli anni del sacco edilizio. «Ho risposto a tutte le domande», ha dichiarato uscendo dal palazzo di giustizia insieme al suo legale, l’avvocato Francesco Crescimanno. «Ho fornito i chiarimenti che mi erano stati chiesti – ha spiegato – e se sarà necessario sono pronto ad ulteriori approfondimenti». Lara Sirignano

MILANO – Una donna cinese di 34 anni è morta nel tentativo, vano, di salvare il figlio di 7 anni scivolato nel canale Villoresi a Nerviano, in provincia di Milano. La donna aveva portato il figlio e figlia di 11 anni a fare una passeggiata. I tre si sono avvicinati al canale e la mamma ha perso per un attimo di vista il bimbo più piccolo che è scivolato in acqua. Il bambino è annegato quasi subito. Sua madre si è tuffata per cercare di tirarlo fuori ma anche lei è stata trascinata sul fondo dalla corrente.

MILANO – Sei anziani sono rimasti contusi in seguito ad uno scontro fra tram avvenuto ieri mattina in Piazza Cinque Giornate a Milano. Si tratta di tram della linea 29/30, uno proveniente da Viale Premuda e l’altro in arrivo da Viale Montenero. Uno dei due in arrivo da viale Premuda, mentre svoltava a sinistra ha travolto l’altro tram. A bordo dei mezzi molti anziani, sei dei quali sono stati trasferiti in condizioni non gravi all’ospedale di Paderno Dugnano e al San Raffaele e al Santa Rita di Milano.

Palermo. Il senatore del Pdl è accusato di corruzione aggravata

Il figlio dell’ex sindaco del capoluogo siciliano lo ha accomunato al sacco edilizio

Carlo Vizzini

PALERMO – Non usa il termine «vendetta», ma il senso è quello. Massimo Ciancimino, rampollo dell’ex sindaco mafioso di Palermo, avrebbe più di un motivo di risentimento nei suoi confronti. «Sono il nemico naturale della mafia e suo padre era un mafioso», dice Carlo Vizzini, senatore del Pdl, comparso ieri davanti ai pm della Dda per difendersi dall’accusa di corruzione aggravata che vede, proprio nelle dichiarazioni dell’erede di «don Vito», la principale fonte.

Presi grazie alle intercettazioni. In una di queste: «Al “secco” lo dovete adorare»

In cella 13 affiliati a Denaro Duro colpo al capomafia trapanese ricercato da 16 anni TRAPANI – I mafiosi parlano fra di loro a Trapani e una microspia li intercetta proprio mentre sostengono che «loro, al 'secco', lo devono adorare». Il «secco» è Matteo Messina Denaro, il capomafia trapanese ricercato da 16 anni, condannato per omicidi e stragi. E l’adorazione per quest’uomo sembra andare oltre ogni immaginazione: tutti sono disposti a finire in carcere pur di proteggerlo nella latitanza. Perchè con Matteo Messina Denaro, si fanno affari milionari, e la polizia di Stato sembra averne scoperti tantissimi, non solo in Sicilia, ma anche all’estero dove sembrerebbe più facile riciclare, investendo somme di denaro di provenienza illecita. Paesi stranieri in cui il ricercato si sarebbe recato grazie anche a falsi documenti che un indagato di Roma, che frequenta il mondo dello spettacolo, gli procurava. Per l’accusa sono i componenti di una fitta rete di favoreggiatori che da anni lo copre. Per questi fatti gli agenti del Servizio centrale operativo (Sco) e delle Squadre mobili di Trapani e Palermo hanno eseguito 13 ordini di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale di Palermo. I provvedimenti sono stati richiesti dal procuratore aggiunto Teresa Principato e dai sostituti della Dda, Paolo Guido, Roberto Scarpinato e Sara Micucci, e sono stati eseguiti nelle province di Trapani, Palermo, Roma e Piacenza. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, traffico di stupefacenti e trasferimento fraudo-

lento di società e valori. Numerose perquisizioni sono state compiute anche nelle celle di boss detenuti sottosti al 41 bis. Nell’operazione, denominata 'Golem' (la figura mitologica del gigante dai piedi d’argilla ndr), sono stati colpiti i mandamenti mafiosi di Trapani e Castelvetrano, riconducibili al «secco». Tra le persone coinvolte anche un cugino del boss latitante, Mario Messina Denaro, che imponeva il pagamento di grosse tangenti agli imprenditori della zona. In base a quanto emerge dall’indagine, il ricercato non sarebbe rimasto nascosto in Sicilia, avrebbe invece effettuato diversi viaggi all’estero. Per gli investigatori sarebbe stato in Austria, Svizzera, Grecia, Spa-

gna e Tunisia. Cosa nostra trapanese avrebbe allargato i propri interessi anche in Venezuela, dove in passato sono stati arrestati due latitanti legati a Messina Denaro: Vincenzo Spezia e Francesco Termine. Seguendo le tracce del «secco», infatti, i poliziotti sono arrivati a rintracciare Termine. E proprio in Venezuela, osservano gli investigatori, risiede un gruppo di trapanesi che hanno storici rapporti con il latitante. I documenti falsi al boss, secondo l’accusa, sarebbero stati forniti da un pregiudicato di Roma, Domenico Nardo, di 50 anni, titolare della «World Protection srl», che si occupa di bodygard nel mondo dello spettacolo. Lirio Abbate

Scritte sui muri inneggianti al boss Matteo Denaro

Brescia. In manette uno dei fratelli e la moglie. In carcere la talpa, Nicodemo Romeo

Arrestati gli Orrù per la rapina finita male BRESCIA – Una rapina, preparata da mesi, che avrebbe dovuto fruttare un bottino stimato sui 100-150mila euro e che invece è sfociata in un omicidio e, dopo alcuni mesi, in sei arresti. Maurizio Cirillo, l’imprenditore edile di 33 anni, ucciso nel garage della propria abitazione a Lumezzane il 15 dicembre scorso, non aveva comunque nella propria cassaforte quella somma di denaro. E il forziere era talmente poco utilizzato che ne aveva addirittura dimenticato la combinazione. Il proiettile che l’ha ucciso è partito con ogni probabilità durante una colluttazione e i carabinieri del Reparto operativo di Brescia hanno diversi elementi a supporto di questa tesi. Dalle indagini emerge an-

che una vicenda in cui ci sono stati sopralluoghi, persone che si sarebbero tirate indietro proprio nelle ore antecedenti alla rapina, debiti di droga da saldare, e un bisogno impellente di denaro. Lo spessore criminale di alcuni degli arrestati è piuttosto elevato. Ancora una volta, infatti, torna nelle pagine della cronaca nera bresciana il nome della famiglia Orrù. Degli undici fratelli d’origine sarda, ne sono già morti quattro. In un caso si è trattato di un incidente stradale, negli altri di vite stroncate da proiettili. I carabinieri hanno arrestato Alessandro Orrù, 52 anni e la moglie Iolanda Romeo, 47 anni, Mariangela Orrù, 43 anni, sorella di Alessandro. Que-

Raid di camorra, muore un innocente nella stazione scappano senza curarsene MARTEDÌ 26 maggio, 19,47. Nel cuore della città, a Montesanto, un passo dai Quartieri Spagnoli. I killer della camorra sfrecciano sulle moto sparando all'impazzata. E' il loro modo di marcare il territorio, di fare capire che lì comandano loro. Incuranti della folla che a quell'ora affolla la stazione Cumana, esplodono una serie di proiettili. La gente, anziani, donne, bimbi, ripara all'interno della Cumana, terrorizzata. Tra i fuggiaschi ci sono anche un uomo e la sua donna. Lui si chiama Petru Birlandeanu, romeno che sbarca il lunario suonando la fisarmonica sui treni. Arranca, un proiettile lo ha colpito, sta morendo. Lo sorregge vanamente la sua compagna. Cade senza forze davanti ad altri che sembrano interessati soltanto a obliterare i biglietti e fuggire da lì. Petru muore e la sua donna si dispera. Sola, solissima, in attesa di

Nel cerchietto, Petru mentre muore

qualcuno che soccorra Petru, l'ultima vittima innocente della camorra. Il raid viene ripreso da tre telecamere presenti nella zona e ora fa parte del fascicolo della magistratura che indaga sul delitto.

Morto Caprara fu segretario di Togliatti MILANO – Massimo Caprara, per 20 anni segretario di Palmiro Togliatti, è morto ieri mattina all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Politico e scrittore, nato a Napoli, si è spento all’età di 87 anni. Per quattro legislature, a partire dal 1953, è stato deputato del Pci, partito da cui venne radiato nel 1969 per aver fondato con altri 'Il Manifesto'. È stato redattore capo di Rinascita sotto la direzione di Togliatti e ha poi collaborato col Mondo, l'Espresso, il Tempo illustrato e Il Giornale.

st’ultimo e la moglie sarebbero gli esecutori materiali del colpo, le due persone, quindi, tra cui vi sarebbe quella che ha sparato il 15 dicembre scorso. L’indicazione sul denaro che si sarebbe potuto trovare nella cassaforte è giunta invece, secondo gli inquirenti, da un altro dei sei arrestati: Nicodemo Romeo, 25 anni, d’origine calabrese, residente a Lumezzane e conoscente della vittima. Gli altri due destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere sono infine Herman Fontana, 30 anni, bresciano e la convivente Rosalina Dessì, 44 anni, sarda. Fontana era in contatto con Nicodemo Romeo e insieme avrebbero iniziato a parlare del colpo, mentre Rosalina Dessì era in contatto con gli Orrù.

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estrazione del 16 giugno 2009

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Conc. n° 72

Montepremi 4.174.795,90 euro

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2 In Italia e nel mondo


Le autorità di Sadaa danno la caccia ai rapitori. Offerta una ricompensa a chi li trova

Yemen, tre gli ostaggi uccisi, gli altri sarebbero vivi Ancora nessuna rivendicazione Si cerca nella zona di Matara

AQUILANI IN PIAZZA

Il recupero di una vittima

BEIRUT – Nel Nord dello Yemen, al confine con l’Arabia Saudita, è caccia all’uomo sulle tracce dei rapitori che lunedì hanno ucciso tre dei loro ostaggi stranieri e ora, secondo le autorità di Sanaa, sono in fuga con gli altri sei superstiti, sulla cui sorte in realtà cresce l’incertezza in mancanza di qualsiasi rivendicazione o richiesta di riscatto. Per rafforzare le possibilità di successo, le autorità del governatorato di Sadaa, dove è avvenuto il sequestro, ieri hanno anche offerto ufficialmente a chi fornirà informa-

zioni utili sui rapitori una ricompensa di cinque milioni di rials, circa 25 mila dollari, una cifra considerevole nelle remote regioni nord-yemenite. Nella tarda serata di lunedì il ministero degli interni yemenita ha confermato il ritrovamento dei corpi di tre donne del gruppo, due tedesche e una sudcoreana, mentre ieri «fonti ufficiali» citate dall’agenzia Saba hanno fatto sapere che gli altri sei ostaggi «sono vivi e le forze di sicurezza stanno dando la caccia ai loro rapitori», con l’ausilio di elicotteri, che proseguono le ricerche anche di notte. «Fon-

ti locali» citate dalla stessa agenzia hanno affermato di aver visto lunedì «delle auto con a bordo degli stranieri, ritenuti i nove rapiti venerdì, che giungevano nella zona di Matara, una delle roccaforti dei ribelli» guidati dall’ex deputato Abdul Malek al Houti, a cui le autorità yemenite hanno addossato la responsabilità del rapimento. Ma proprio lunedì, in mattinata, sono stati ritrovati i corpi delle tre donne, mentre altre fonti locali avevano riferito del ritrovamento dei corpi degli altri sette ostaggi Stefano de Paolis

Nord Corea, Obama «Siamo pronti a intervenire» Per il presidente Usa Pyongyang rappresenta una «minaccia»

Lee Myung-Bak

WASHINGTON – Barack Obama alza i toni con Pyongyang: se la Corea del Nord dovesse proseguire con il suo programma di sviluppo nucleare, pronti a intervenire per garantire la sicurezza della Corea del Sud. Perchè la Corea del Nord, dati i suoi precedenti in fatto di proliferazione, rappresenta «una minaccia» sia per la regione, sia per il mondo. Il presidente degli Stati Uniti ha lanciato questo messaggio a Pyongyang ieri da Washington, dopo essersi incontrato alla Casa Bianca con il presidente sudcoreano, Lee Myung-Bak.

Sit-in a Montecitorio. Cialente: «Il governo ci ha traditi»

Terremoto, decreto blindato ma gli abruzzesi protestano ROMA – Sul decreto per la ricostruzione dell’Abruzzo dopo il terremoto il governo tiene duro. Alla Camera risponde picche alla richiesta di modificare il testo approvato dal Senato, e si avvia ad incassare oggi il via libera definitivo: probabilmente proprio mentre il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà in Abruzzo per la 14ª visita dal sisma, quattro mesi fa. Un sopralluogo sui siti dove verranno messe le in opera le piattaforme antisismiche su cui sorgeranno le casette per i senzatetto. Quelle casette che oggi gli amministratori abruzzesi hanno duramente contestato in piazza Montecitorio perchè «saranno senza le città». «Il governo ci ha traditi e umiliati», ha detto senza mezzi termini il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente. Mentre davanti alla Camera si teneva il sit-in di un migliaio di terremotati d’Abruzzo accompagnati dai loro amministratori locali (una delegazione è stata ricevuta nel pomeriggio dal presidente Gianfranco Fini), in Aula non c'è stato il ricorso alla fiducia. Anche perchè l’opposizione ha ritirato una buona parte dei suoi emendamenti al provvedimento. Alla fine, in Aula sono rimaste da votare 126 richieste di modifica del testo (su tutte il governo ha espresso parere contrario) rispetto alle iniziali quasi 500; buona parte degli emendamenti non ritirati hanno avuto parere contrario anche dalla commissione Bilancio, per problemi di copertura finanziaria. Una chiusura, quella del gover-

no, duramente contestata dall’opposizione, che in più occasioni ha chiesto una marcia indietro accettando delle modifiche: per garantire il finanziamento dello Stato per le seconde case danneggiate in Abruzzo e mettere un punto chiaro sulla 'governance' della ricostruzione, in modo da coinvolgere pienamente gli enti locali. Al punto che l’Idv ha detto che, in mancanza di cambiamenti, voterà no al testo, mentre in Senato il centrosinistra si era astenuto sul voto finale. Anche l’Udc, che aveva offerto la disponibilità a ritirare i suoi emendamenti in presenza di garanzie del governo, annuncia

battaglia. Ma il governo tira dritto. «Il governo intende chiudere le lettura del decreto, approvando il testo uscito dal Senato con tutte le migliorie apportate», dice il sottosegretario all’ Ambiente Roberto Menia, ricordando che una nota di Palazzo Chigi ha dato garanzie sulla ricostruzione a spese dello Stato degli edifici dei centri storici dei non residenti e sul sostegno ai Comune per la sospensione del pagamento dei contributi dovuta al sisma. «Con questo decreto il governo si assume le sue responsabilità». La «priorità», ha sottolineato, è di «dare in Abruzzo la casa a tutti entro ottobre».

I manifestanti a Roma. Nella foto sotto, Roberto Formigoni

La reazione dei terremotati giunti a Roma per protestare mostra però che le opinioni sono diverse. Nel tardo pomeriggio di ieri, il corteo dei comitati ha lambito via del Plebiscito urlando «vergogna» all’indirizzo di Palazzo Grazioli, residenza di Silvio Berlusconi. E annunciando per oggi

Formigoni firma: Casa dello studente al via L'AQUILA – Cinque mesi per costruire all’Aquila la nuova casa dello studente, in sostituzione di quella che con il terremoto del 6 aprile crollò causando la morte di otto universitari. È l'impegno che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha preso firmando ieri il progetto, finanziato dalla sua Regione, per costruire la residenza nel polo universitario di Coppito, che avrà 120 posti. Formigoni l’ha definita «una sfida per ridare la speranza alla città dell’Aquila», una sfida lanciata grazie alla «straordinaria gara di solidarietà degli amici

lombardi verso gli amici abruzzesi». I lavori inizieranno a luglio e la consegna avverrà il 4 novembre. Poco prima della firma dell’accordo di programma

operativo – avvenuta nel campo di accoglienza Monticchio 1, gestito dalla Regione Lombardia – Formigoni aveva sottolineato di essersi fatto giurare dai suoi tecnici «ancora una volta nell’ultima riunione che la tempistica verrà rispettata». La firma è stata apposta anche dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso; dal presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi; dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente; dal presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane; e dall’Arcivescovo metropolita dell’Aquila, Giuseppe Molinari.

Torna l’Aids sui set paura a Los Angeles LA paura dell'Aids mette in crisi l'industria del porno, già in difficoltà per il moltiplicarsi del sesso on line ai tempi del web 2.0. Malgrado i controlli a tappeto il virus è tornato, e secondo le autorità di Los Angeles sarebbero ben 16 le pornostar rimaste colpite negli ultimi mesi. Il business pornografico qui fattura circa 4.000 film all'anno, per un valore di vendite compreso fra i 3 e i 13 miliardi di dollari, e la notizia di una possibile epidemia ha messo in allarme l'intero business. Non è la prima volta che i set pornografici americani vengono messi in "moratoria" dal virus HIV. Nel marzo 2004 il pornoat-

Una canzone per Raissa Gorbaciov diventa cantante

Un salto contro il diavolo tore Darren James scese da un aereo di ritorno da una vacanza in Brasile portando con sé il contagio: durante il mese successivo ebbe rapporti con 14 attrici e queste a loro volta con 35 persone, e quando il controllo di routine diagnosticò la malattia era già troppo tardi.

una analoga accoglienza per il presidente del Consiglio all’Aquila. «Il governo e la maggioranza parlamentare hanno davvero tradito tutte le aspettative del nostro territorio». Lo ha affermato il Presidente della provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane. «Mentre una delegazione era ricevuta dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, che ci forniva assicurazioni sullo svolgimento di una discussione trasparente in Aula - prosegue Pezzopane - ,senza il ricorso al voto di fiducia sul decreto, abbiamo appreso in diretta della pesante bocciatura degli emendamenti che avrebbero consentito di tradurre in legge quanto ci era stato promesso dal presidente del Consiglio Berlusconi. Gli emendamenti bocciati per una piccola manciata di voti – secondo Pezzopane – avrebbero consentito la ricostruzione delle case per i non residenti. È la prima volta che in un decreto per la ricostruzione post terremoto si assume come principio la distinzione tra diritti dei residenti e non. Un vero schiaffo al territorio, un’offesa insanabile per tutti gli aquilani». Francesco Bongarrà

TRENTA materassi con quattro neonati ciascuno. Un uomo in abiti rossi e gialli come le fiamme dell'inferno spicca un lungo salto e li sorvola uno ad uno. E' il curioso rito degli abitanti di Castrillo de Murcia, nel nord della Spagna, per

proteggere i bambini dal diavolo. Ogni anno, dal 1621, durante le celebrazione del Corpo di Cristo va in scena "El colacho", il salto del "diavolo" che porta via gli spiriti maligni, sotto lo sguardoi attento di genitori e di sacerdoti.

L'EX presidente sovietico, Mikhail Gorbaciov, ha inciso un disco nel quale canta alcune delle canzoni preferite dalla moglia Raisa, morta di leucemia nel settembre 1999. L’ex leader del Cremlino ha inciso il disco, intitolato 'Canzoni per Raisa', unitamente ad Andrei Makarevic, un noto compositore e musicista russo, leader del famoso gruppo rock 'Mashina Vremieni' (La macchina del tempo). Il disco – inciso per ricordare i dieci anni della scomparsa di Raisa Gorbaciova, morta di leucemia il 20 settembre

1999, in una clinica in Germania – è stato presentato nei giorni scorsi a Londra a una serata di beneficenza organizzata dalla Fondazione Gorbaciov a favore dei bambini malati di leucemia, e non verrà messo in commercio.

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In Italia e nel Mondo 3

Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

Il fatto del giorno: Usa-Italia, patto su Guantanamo Il Cavaliere è ansioso “Che ha detto D’Alema?”

La carta-Silvio che Barack Maroni teme il terrorismo giocherà per i prigionieri È contrario ad accoglierli

dall’articolo di Francesco Bei

dal servizio di Maurizio Molinari

dal servizio di Maria Antonietta Calabrò

Chiuso per un giorno intero nella suite dell’hotel St. Regis di Washington, a preparare l’incontro chiave con Obama, Silvio Berlusconi non ha smesso di tenere gli occhi puntati sull’Italia. Specie dopo l’uscita di Massimo D’Alema, che è stata analizzata al microscopio dagli uomini del Cavaliere. E così, ancora ieri, nelle sue telefonate con Roma e nei discorsi con lo staff, il presidente del Consiglio ha continuato ad arrovellarsi su quella frase sibillina di D’Alema su una possibile "scossa" che colpirà Palazzo Chigi: "Ma che voleva dire? Avrà in mente qualcosa?". Il timore di un riflesso delle vicende italiane sull’incontro alla Casa Bianca ha tenuto banco fino all’ultimo. [...]

[...] Obama ha voluto il «sì» del premier su Guantanamo, come prova iniziale di un’alleanza politica capace di esorcizzare il fantasma dell’amicizia Berlusconi-Bush, per tre differenti motivi. Il primo riguarda i valori: per Barack la chiusura di Guantanamo significa «restaurare i veri principi dell’America» dimenticati dal predecessore Bush [...]. Il secondo è [...] avere un’importante capitale del Vecchio Continente capace di fare un passo più lungo consente [...] di sperare che altri partner dell’Ue si facciano avanti [...]. Terzo: sul piano interno la decisione italiana consente alla Casa Bianca di avere munizioni per spingere il Congresso a rompere gli indugi sul trasferimento in America di un consistente numero di prigionieri. [...]

L’Italia accoglierà tre detenuti di Guantánamo, come ha dichiarato il presidente Usa Barack Obama al termine dell’incontro con il premier Silvio Berlusconi. Potrebbe trattarsi di cittadini di nazionalità tunisina. Le richieste dell’amministrazione americana, dopo la decisione di Obama di chiudere nel gennaio 2010 la base-prigione cubana, saranno considerate dal nostro governo caso per caso, così come aveva già annunciato il ministro degli Esteri, Frattini. E a patto che gli ex prigionieri non abbiano pendenze penali in Usa. [...] Per quanto riguarda il nostro Paese il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha ribadito la sua personale contrarietà. [...] Teme che in questo modo aumenti notevolmente il rischio terrorismo. [...]

La migliore di ieri

Sconcerto dall’estero

Il legame con Obama non è facile dopo Bush

Il “we can” del premier

dall’editoriale di Gian Enrico Rusconi

dall’articolo di Mario Ajello

dall’editoriale di Gianluigi Paragone

Sui giornali europei si è assistito nelle settimane scorse a una campagna accusatoria senza precedenti sui comportamenti privati (e non solo) di Silvio Berlusconi. Ma il Cavaliere è uscito indenne dalle elezioni. Gli osservatori europei sono sconcertati. Ai loro occhi l’anomalia italiana prosegue. Incomprensibile. Perché un numero così alto di italiani - si chiedono - accetta con indifferenza il conflitto di interesse di Berlusconi, i suoi scontri continui con la giustizia che finiscono in contumelie, i discutibili comportamenti privati, le intemperanze verbali contro gli avversari e le istituzioni? [...]

Obiettivo numero uno del Cavaliere, preliminare a qualsiasi bla bla o intesa strategica: diventare, davvero, amico di Obama - il quale lo accoglie con un: «Great to see you, my friend!» - così come lo è stato di Bush, anche se stavolta sarà più difficile. Nel rapporto con il nuovo presidente americano, infatti, Berlusconi parte svantaggiato, proprio in ragione del legame forte, di tipo epidermico, culturale, generazionale, che lo univa all’ex inquilino della Casa Bianca. Un altro handicap, nella costruzione di un’amicizia, viene svelato in un video che spopola su YouTube. Si vede l’intero Se-

nato americano che, il primo marzo del 2006, mentre l’ospite Berlusconi tiene un discorso in quella sede, si spella le mani e parte in una standing ovation. Il solo a restare seduto, a non applaudire, anzi a guardare perplesso i colleghi in preda all’entusiasmo, è il senatore dell’Illinois, e non ancora presidente, Obama. Il quale, durante il discorso di Berlusconi, s’era anche esibito in qualche sbadiglio. Poi avrà imparato ad amarlo? Ieri, sembravano due piccioncini. Il Cavaliere, che è un grande trasformista, da ex texano bushista s’è convertito al volo all’obamismo: «Con Barack, che è preparatissimo, collaborerò come con Bush». [...]

Giannelli sul Corriere

Mentre in Italia i sismografi della politica sono impegnati a registrare scosse e scossoni, Berlusconi e Obama stanno decidendo cose un po’ più serie. Il fatto produce un travaso di bile a quelli della sinistra [...]. «Berlusconi è un grande amico, mi piace personalmente», ha detto ieri il presidente degli Stati Uniti uscendo dall’incontro col premier. A lui Obama ha chiesto alcune cosette che gli stanno particolarmente a cuore. Vorrebbe una maggiore copertura del fronte afgano da parte dell’Italia. «Yes we can», gli ha risposto il Cavaliere. [...]

Sono pronti a collaborare Il tempo di un caffè può servire per ricominciare dall’articolo di Alberto Taliani

dall’editoriale di Marcello Sorgi

"Great to see you, my friend!" (é bello vederti amico mio): così il presidente americano Barack Obama ha accolto alla Casa Bianca il premier Silvio Berlusconi [...]. Ed è stato un lungo e approfondito incontro sui temi caldi, quello che si è svolto alla casa Bianca tra il presidente americano e il premier italiano, con al primo punto dell’agenza il G8 dell’Aquila, ma anche la difficile situazione dell’Iran dopo il voto [...]. Barack Obama ha voluto rimarcare espressamente che i legami fra Stati Uniti e Italia si sono ulteriormente raffozati, sottolineatura con il particolare apprezzamento per il contributo di pace che il nostro Paese sta dando in Afghanistan e in altre parti del mondo, per l’impegno dato alla soluzione della vicenda di Guantanamo. Silvio Berlusconi si è detto certo che con Obama l’America è in buone mani e che l’Italia collaborerà con Obama con lo stesso impegno con cui ha collaborato con Bush.[...]

[...] Forse, per rivedere questa storia e valutarne la portata, bisogna partire dalla notte stellata dell'estate '94, dalla cornice suggestiva della Reggia di Caserta, quando Berlusconi, alla sua prima esperienza di premier e al suo primo G7, al braccio di Veronica allora presente nella veste ufficiale di first lady, si rivolse ai più importanti leader del mondo per consigliare di prendere le precauzioni, in una situazione così romantica, se non volevano ritrovarsi presto con nuova prole. C'era Bill Clinton, all'apice del suo splendore molto prima del Sex Gate

con cui avrebbe segnato il suo tramonto.[...] Con Clinton, che Berlusconi ha sempre considerato molto più di sinistra di quanto non fosse, non ci fu il tempo di fare amicizia. C'è chi dice che il Cavaliere provasse anche un po' di soggezione per la statura del suo partner, e questo non lo aiutava a prendere confidenza. [...] Tornato a Palazzo Chigi nel 2001, trovò Bush alla Casa Bianca. Nacque subito un idillio. Silvio e George W. Il brianzolo e il texano. [...] Che due tipi così potessero piacersi, era nel conto. [...] Certo, dall’epopea di Silvio e George W. alla battuta infelice su Obama "abbronzato", ce ne corre. Così come

La fotografia

Una buona prospettiva dall’articolo di Giancarla Rondinelli

[...] Il premier italiano, nel quadro dell’accordo europeo, ha offerto poi la disponibilità di Roma ad accogliere alcuni detenuti del carcere di Guantanamo (in tutto 3), a patto che non abbiano pendenze penali in Usa. Il tema centrale del faccia a faccia però è rimasto il G8 di Luglio, dove si inizierà tra l’altro ad impostare le regole di governance dell’economia mondiale che il G20 di Pittsburgh a settembre sarà chiamato a definire. [...] Accolto dal saluto caloroso del padrone di casa: «Great to see you, my friend» (è bello vederti amico mio)». Oltre due ore faccia a faccia. Alla fine, tutti soddisfatti. Con Silvio Berlusconi «abbiamo cominciato bene», spiega il presidente americano al termine dell’incontro. [...]

Pretoria (Sud Africa), un’azione di Gattuso durante la Confederations Cup Italia-Usa (Ansa)

dal sentirsi di casa alla Casa Bianca al doversi accontentare di un invito per un caffè. Volando verso gli Usa, durante la traversata atlantica, Berlusconi per primo avrà pensato di certo che da Bush a Obama il passo è lungo. Si tratta di ripartire in un clima più difficile, in cui niente è dato per scontato, e in uno scenario internazionale in continuo movimento, in cui tutto, anche un’accoglienza esagerata a Gheddafi, può accendere dubbi o essere equivocato. D’altra parte, Berlusconi lo sa, gli Usa hanno bisogno dell’Italia. Mezz’ora, il tempo di un caffè, non è detto che basti a intendersi. Ma può servire per ricominciare. La sesta colonna di Francesco Zardo

Davvero occasioni come questa visita di Berlusconi al presidente degli Stati Uniti ci rammentano che qualche differenza di modi e pensiero, fra gli italiani, c’è. Insomma, non siamo omologati: al di là del merito ci sono tutta una serie di giornali, e sono giornali pendenti verso destra, che commentano l’incontro fra i due capi di Stato con un tono fra il ciarliero e il celebrativo che sconfina, leggendo il tutto da un altro punto di vista, nel ridicolo, e sia detto per inciso. La rappresentazione di un incontro diplomatico e dunque in senso implicito serio e solenne, ci è restituita come una serie di pacche sulle spalle in un’atmosfera allegrona da bar dello sport dalla quale ci permettiamo di dissentire. Ma forse una giustificazione c’è, a questo modo di raccontare l’incontro Italia-Usa: forse con Bush era davvero così e così ci siamo abituati a raccontarcela.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Yemen, dove guerriglia e disperazione sono abitudini Berlusconi come Craxi fra rapimenti e uccisioni la vita diventa un privilegio diffamato senza ragione dall’editoriale di Marida Lombardo Pijola

L’orrore, dallo Yemen, dà notizie imprecise di se stesso. E allora puoi permetterti il lusso di sperare che molto, nella contabilità dei morti e nei dettagli del massacro, sia frutto di informazioni approssimative, di incubi, di fantasie, di tutto ciò che fa sembrare vero ciò magari è soltanto verosimile. Perché questo succede dove la vita [...] vale poco. Succede dove sentirsi persone è un privilegio, ed è un privilegio considerare tali tutti gli altri. Succede dove l’unità di misura dei giorni sono la rabbia la guerriglia la disperazione, e la violenza è un lessico rituale, e la morte un’opzione ordinaria, e i bambini e le donne possono diventare bottini di guerra, pretesti per rappresaglie trasversali, carne da macello. E allora, se capiti su quei percorsi, nemmeno essere bambino o essere donna ti salva da un destino feroce e occasionale. Nemmeno essere solo uno straniero. Nemmeno la ragione che ti ha portato lì. [...] Il tuo lavoro in

Un’ambulanza lascia l’ospedale di Sana’a, nello Yemen

un ospedale del nord dello Yemen, l’Arabia Felix degli antichi romani, il paese più bello del mondo secondo Pasolini, uno dei più poveri, dei più inquieti, dei più insanguinati. E adesso possiamo soltanto esercitare la speranza. Una speranza povera, una speranza di cifre e dettagli. Sperare che i morti trucidati dai ribelli sciiti siano sette e non nove, che i bimbi non siano tre ma uno, e che le donne, prima di essere uccise, non siano state

davvero mutilate. Sperare che, se questo invece è accaduto, qualcuno abbia bendato gli occhi a quella gente, e fatto in modo che le gestualità rituali di un massacro fossero confuse e non riconoscibili. Sperare in uno spettro di pietà, sapendo bene che la pietà può essere un’opzione secondaria, in certe guerre, in certi terrorismi: un’esperienza non sperimentata, esclusa dall’ordine dei sentimenti e delle cose. Come altre espe-

dall’intervento di Mario Monti

Come vivono, gli europei, la crisi economica? Ha ancora senso che l’Europa punti allo «sviluppo sostenibile»? Può ancora permettersi questo «lusso »? I risultati delle elezioni europee offrono indicazioni in proposito. Da anni la Ue si è data l’obiettivo dello sviluppo sostenibile: crescita economica, ma accompagnata da conseguenze sociali accettabili e condotta nella tutela dell’ambiente. Con la crisi, ci si poteva attendere che l’ambiente scendesse di priorità, con perdite per i partiti ecologisti; e che la situazione so-

L’Europa favorisce la crisi alimentando concorrenza ciale favorisse le sinistre. E’ avvenuto il contrario. I Verdi — in particolare in Francia, ma anche in Germania e altrove, con l’eccezione dell’Italia — hanno avuto una vistosa affermazione; le sinistre, un pesante insuccesso. Questo risultato è stato oggetto di molte analisi. Ma non se ne è pienamente colta la connessione con il modello di

integrazione finora seguito dalla Ue. La protezione sociale, il welfare, sono funzioni svolte dagli Stati membri. A livello comunitario, viene invece coltivata l’integrazione, fondata sul mercato unico. Questa è essenziale per la crescita e per l’occupazione. Ma i cittadini vedono un’Europa che, mentre impone il rispetto delle regole del mer-

rienze. Come la misura dell’infanzia. Come il diritto a essere bambini. Quattordici anni, e sei già maggiorenne, nello Yemen. Il rito iniziatico per l’età adulta si chiama jambja: la forma del destino ha già la curva di un pugnale tempestato di corallo e argento che porterai infilato nella tua cintura. Avrai un’arma, forse diventerai tu stesso un’arma, un’unità di quello sterminato esercito di bimbi soldato che vengono mandati ad ammazzare o a essere ammazzati, e condannati a non diventare uomini. Se invece sei femmina, potrà capitarti di essere mutilata a pochi mesi, e diventare un’unità di quello sterminato esercito di bimbe umiliate e sfregiate nella loro integrità, e condannate a non diventare donne. E allora diventa difficile capire, e misurare la distanza che c’è tra una cultura e una ferocia. E sai che la violenza, in certe circostanze, può assumere forme categoriche, può avere l’energia definitiva di un flagello. E speri che, per quella gente, a Saada, sia stato breve il tempo del terrore.

cato, non «offre» il sociale. A farlo, sono gli Stati. L’Europa, se mai, rende difficile questa funzione degli Stati, perché lascia giocare la concorrenza fiscale tra gli stessi Stati, che drena risorse, avvantaggia i capitali, penalizza il lavoro. Se non si porrà freno a questa tendenza, non deve sorprendere che gli elettori si rivolgano a quei partiti che non spingono per l’integrazione e che vogliono un’Europa che protegga, che non ostacoli troppo gli Stati che proteggono i loro cittadini e le loro imprese, anche all’interno della stessa Ue. [...]

dal "ricordo" di Stefania Craxi

Le parole del presidente Berlusconi al Convegno dei giovani industriali hanno suscitato indignate quanto ipocrite reazioni. La stampa nazionale, chiamata in causa a proposito del tentativo di eversione, ha negato invocando la libertà di stampa, ma ignorando che un giornalista incapace di distinguere fra verità e pettegolezzo non dovrebbe nemmeno esercitare la professione. Ma è davvero inesistente il tentativo di eversione? La storia ci aiuta a capire, e la storia italiana dice che ogni volta che sulla scena si affaccia un leader capace di far funzionare la macchina dello Stato, togliendo potere alle lobbies, i tentativi di eversione si fanno avanti. Vorrei invitare Paolo Franchi, che sul Corriere della Sera fa una specie di discorso di Antonio riconoscendo le ragioni di Berlusconi ma solo per rovesciargliele addosso, a ricordare lui che quegli anni li ha vissuti - le molte e strette analogie con la storia di Bettino Craxi, contro il quale l’eversione c’è stata, tanto da costringerlo all’esilio ed alla morte precoce. Stesso attacco concentrico stampa-magistratura (basti pensare a come è stata scritta ed a come è stata presentata dai giornali la sentenza Mills, come se Berlusconi, e non l’avvocato inglese, fosse stato condannato). L’anonimato dei poteri forti - ignoti ieri, ignoti oggi - che con i loro giornali menano le danze. La copertura politica all’eversione del Partito comunista ieri, del Partito democratico oggi. La violenta diffamazione personale, Craxi ladrone di tesori occulti, Berlusconi pedofilo, corruttore avido di beni pubblici.

Le uniche differenze stanno nel fatto che capofila contro Craxi era il Corriere della Sera, con La Stampa e La Repubblica al seguito, e oggi è stata invece La Repubblica a dirigere l’orchestra; l’altra differenza di gran peso, il diverso comportamento dei due presidenti della Repubblica, con Scalfaro parte attiva nella distruzione della Prima Repubblica (Napolitano non è Scalfaro). Saltiamo appena due o tre anni e andiamo al primo governo Berlusconi del ’94: che cos’è, se non un tentativo di eversione, l’avviso di garanzia portato al presidente del Consiglio a Napoli mentre presiedeva una conferenza internazionale contro la criminalità? Un avviso di garanzia pubblicato con titoli di scatola sulla prima pagina del solito Corriere della Sera ventiquattro ore prima di essere notificato al diretto interessato. Un avviso di garanzia per un reato dichiarato inesistente dalla stessa magistratura, naturalmente anni dopo. E, continuando con gli interrogativi, che nome si dovrebbe dare alla garanzia data dal presidente Scalfaro a Bossi di non sciogliere le Camere consentendo così di compiere a man salva il ribaltone che avrebbe posto termine al governo Berlusconi? La triste verità è che il golpismo delle Brigate Rosse, anche se ha riempito le cronache di vittime innocenti, è un gioco da bambini rispetto al golpismo strisciante eternamente annidato sotto la politica italiana. Silvio Berlusconi è un gran combattente; ha stravinto le elezioni e consolidato il potere del suo governo. Ma nessuno può illudersi di aver vinto per sempre un male che affonda le radici nella storia recente e passata del'Italia.

Caos in Iran: una folla immensa sfida Ahmadinejad Gli interessi minacciati Iran, l’Occidente deve aiutare i rivoltosi del presidente di Teheran il totalitarismo trae forza dalla fragilità

Riformismo senza capi

dal commento di Bernardo Valli

dall’intervento di Bernard-Henri Lévy

dal commento di Camille Eid

Ogni quindici minuti, puntuale, insistente, la radio ufficiale informa gli iraniani che la Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, ha accolto la domanda dell’opposizione e ha autorizzato un’inchiesta sul contestato voto del 12 giugno. Vale a dire sulla validità della rielezione di Mahmud Ahmadinejad alla Presidenza della Repubblica. Questo non significa che la Guida suprema si rimangia la dichiarazione, con la quale, quando era ancora in corso il conteggio, sabato sera, ha confermato il risultato ufficiale, definendo una "festa" la vittoria di Ahmadinejad. Egli è però stato costretto ad accettare il ricorso di Mir Hussein Moussavi, il leader sconfitto ufficialmente ma non rassegnato. La decisione di affidare al Consiglio dei guardiani, incaricato di vagliare la pertinenza di ciò che avviene nella società politica, il giudizio sulla validità o meno del voto, significa che un acceso scontro è in corso al vertice della Repubblica islamica. Ne è del resto una prova il fatto stesso che la grande manifestazione dei sostenitori di Moussavi si sia svolta nel centro di Teheran, nonostante il divieto del Ministero degli Interni, con incidenti non tanto gravi rispetto alla posta in gioco. E in gioco c’è l’avvenire stesso della "rivoluzione"; non la sua sopravvivenza, ma la sua natura; vale a dire la svolta riformista, modernizzatrice che Moussavi vorrebbe imporle, e che Ahmadinejad invece rifiuta. Appare assai improbabile che il Consiglio dei Guardiani sconfessi Ahmadinejad e rimandi gli iraniani alle urne. Dietro il presidente ultraconservatore ci sono troppe forze e troppi interessi che si sentono minacciati. Forze e interessi radicatisi negli ultimi quattro anni, durante il mandato di Ahmadinejad, ed ora messi in discussione dai leaders riformisti, il cui avvento al governo cambierebbe la faccia della Repubblica islamica. Sia per quanto riguarda la società (maggiore autonomia del potere politico rispetto al potere religioso, sia pur senza venir meno ai principi islamici); sia per quanto riguarda i rapporti con il resto del mondo. E questi ultimi costituiscono un problema cruciale, poiché c’è la "mano tesa" di Barack Obama. [...]

Siamo di fronte a brogli elettorali su scala massiccia, oppure no? [...] E come interpretare queste strane elezioni, i cui risultati sono stati annunciati dalle agenzie di stampa legate alle milizie filogovernative ancor prima che gli scrutini fossero terminati? [...] Le elezioni iraniane sono state democratiche solo in apparenza. Mir Hossein Mousavi, il principale antagonista di Ahmadinejad, è comunque anche lui figlio del sistema. A proposito del «diritto» dell’Iran al nucleare, le sue posizioni non differiscono poi tanto da quelle del presidente riconfermato. [...] L’altro fatto incontestabile, peraltro, è il desiderio di cambiamento avvertito da una percentuale non indifferente, e forse addirittura maggioritaria, della società iraniana. Gli elettori esasperati che vediamo, da domenica, pronti a sfidare i paramilitari delle milizie... Le donne che a Teheran [...] reclamano l’uguaglianza dei diritti... I giovani, collegati in permanenza a Internet [...] Tutti costoro hanno votato per Mou-

Che fine hanno fatto i leader riformisti in Iran? L’interrogativo sorge spontaneo dopo l’esito delle elezioni di venerdì. L’esperienza del presidente Mohammad Khatami sembra non aver insegnato molto ai suoi eredi. [...] Oggi, tranne qualche eccezione, non si sente più parlare né di capi né di partiti e formazioni politiche, ma solo di iniziative popolari spontanee (come le manifestazioni di questi giorni) che non sembrano in grado di portare a termine le proprie rivendicazioni. Mantenere un basso profilo e riciclare un ex primo ministro che aveva disertato la politica per vent’anni come candidato riformista può essere una condotta ispirata alla realpolitik, ma l’esito può anche essere talmente drammatico da portare il popolo alla demoralizzazione. Ebrahim Yazdi, primo capo della diplomazia del’Iran khomenista, ora leader del bandito Movimento per la libertà dell’Iran, ha affermato qualche mese fa che la condizione dei politici riformisti era in continuo deterioramento. [...]

Teheran, un manifestante contro la rielezione di Ahmadinejad

savi. Ma senza farsi illusioni. Come i polacchi di Solidarnosc, che negli ultimi anni del comunismo tenevano a freno consapevolmente la loro rivoluzione in attesa di vedere il regime autodistruggersi e sparire. [...] Per riassumere; da queste certezze [...] scaturisce un obbligo chiaro: aiutare e rafforzare, con tutti i nostri mezzi, la società civile iraniana in rivolta. L’abbiamo già fatto, in passato, con l’Unione sovietica. Abbiamo finalmente compreso, dopo decenni di vigliaccheria, che il totalitarismo, arrivato a un tale stadio di putrefazione, traeva la sua forza esclusiva-

mente dalle nostre debolezze. Abbiamo saputo organizzare catene di solidarietà verso coloro che venivano definiti dissidenti e che alla fine trionfarono sul sistema. In Iran esiste l’equivalente di quei dissidenti che sono, come apprendiamo oggi, infinitamente più numerosi e potenti. A costoro deve andare oggi il nostro sostegno e il nostro incoraggiamento. La «mano tesa» di Obama? Speriamo che sia tesa anche in direzione di questa gioventù, che fa onore a un popolo che ha dato i natali ad Avicenna, Razi, al-Ghazali, Kasifi e tanti altri. È questa la nostra sfida.

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Mercoledì 17 giugno 2009


6 Primo piano

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Primo piano 7

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Escluso il reato di abuso d’ufficio

I nodi della politica

Voli di Stato, chiesta l’archiviazione per Berlusconi

Ad Alfano: «Basta contrapposizioni esasperate e delegittimazioni»

di PASQUALE FAIELLA

«Non interferire con il Parlamento» Il monito di Napolitano al Csm. No alle dimissioni dei 3 consiglieri in polemica con il ministro mere. Ma c'è un richiamo chiaro anche per Alfano: «Polemiche indiscriminate circa i criteri in base ai quali il Csm ha proceduto, in attuazione delle nuove e più impegnative disposizioni di legge, alla nomina di un gran numero di dirigenti degli uffici giudiziari -avverte il capo dello Stato – possono creare nei confronti di questi ultimi un clima di ingiusta delegittimazione, demotivandone l’impegno». A Napolitano va la «gratitudine» dei consiglieri del Csm, ma anche l’apprezzamento del ministro che dice: «Mi riconosco nel comunicato del presidente della Repubblica: rasserena i rapporti tra istituzioni che hanno il dovere di collaborare». Con il capo dello Stato si schiera anche l’Anm: «Rifuggiamo da ogni contrasto e per primi rispettiamo le altre istituzioni. Ma chiediamo rispetto che significa reciproca legittimazione».

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VERSO IL 21 GIUGNO

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Sfide per le amministrative tra nuove e vecchie alleanze DOMENICA e lunedì si torna a votare per i referendum e per il secondo turno delle amministrative. Oltre 47 milioni e mezzo di cittadini – a cui bisogna aggiungere 3 milioni di italiani all’estero – sono chiamati alle urne per pronunciarsi sui tre quesiti referendari che riguardano la legge elettorale e per scegliere i presidenti di 22 province e i sindaci di 99 comuni, 15 dei quali capoluo-

ghi di provincia. Per i soli ballottaggi gli elettori coinvolti sono 13,7 milioni. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 del giorno successivo. Dopo di che inizieranno le operazioni di scrutinio. Le amministrative sono un test politico di primaria importanza per valutare anche gli equilibri a livello nazionale. Il primo turno ha segnato, di fatto, un’affermazione del centrodestra, con Pdl e Lega Nord che insieme hanno conquistato 26 province contro le 14 del centrosinistra, e nove comuni capoluogo, contro i cinque degli avversari. I riflettori sono ora puntati soprattutto sulle provinciali di Milano e Torino e sulle comunali di Bologna, Firenze, Padova e Bari: sfide chiave per “pesare” la consistenza del centrosinistra, i rapporti di forza tra Pdl e Carroccio e il ruolo dell’Udc, che nel gioco degli apparentamenti ha scelto di allearsi in alcune realtà con il centrodestra, in altre con il centrosinistra. MODALITA’ DI VOTO Gli elettori dovranno esibire, oltre ad un valido documento di riconoscimento, la tessera elet-

torale. Chi avesse smarrito la propria tessera, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine saranno aperti fino a sabato 20 giugno, dalle 9 alle 19, mentre domenica 21 e lunedì 22 giugno, giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto». Per assicurare la segretezza dell’espressione del diritto di voto – ricorda ancora il Viminale – «è vietato introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Il presidente dell’ufficio elettorale di sezione inviterà l’elettore, all’atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale, a depositare le predette apparecchiature di cui è al momento in possesso». Chiunque violi il divieto incorre nella denuncia alla competente autorità giudiziaria con conseguenti sanzioni detentive e pecuniarie. Tutti i risultati elettorali e i dati relativi all’affluenza alle urne saranno consultabili in tempo reale sui siti: www.interno.it e www.elezioni2009.interno.it.

Casini e D’Alema

L’ex premier contro Maroni: «Io ho combattuto le Br»

Il Pdl insiste sul “complotto” il Pd difende D’Alema di ANNA LAURA BUSSA ROMA – Il Pdl insiste: contro il presidente del Consiglio è in atto un complotto bello e buono. Ne è convinto il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi. Lo conferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. Ma ora molti dei «castelli di fango» costruiti contro il premier (l'espressione è del senatore del centrodestra Giuseppe Esposito) si starebbero sgretolando. Come «dimostra» la vicenda dei voli di Stato per la quale ieri la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione. Il centrosinistra risponde piccato: non esiste proprio nessun complotto contro il Cavaliere, piuttosto è «gravissimo» quello che ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni che, cercando di interpretare il “D’Alema-pensiero” su possibili scosse in arrivo per il governo, lo ha associato alla «ripresa di attività eversive» da parte delle Br. «Quello che ha fatto Maroni – replica Massimo D’Alema – è un accostamento indecente». «Il ministro dell’Interno - aggiunge - farebbe bene a contrastare la criminalità invece di dire cose insensate». Anche perchè, ricorda, mentre Maroni

negli anni del terrorismo «faceva non si sa cosa», lui, allora dirigente del Pci combatteva le Br. «Cosa che abbiamo fatto con fermezza – sottolinea l’ex premier – pagando anche un tributo di sangue». Tutto il Pd fa quadrato attorno al presidente della Fondazione Italianieuropei. Il segretario, Dario Franceschini, chiedendo al ministro leghista di ritirare le sue «parole inqualificabili». Il presidente dei senatori Anna Finocchiaro definendo «azzardato e pretestuoso» l'accostamento tra «le affermazioni di D’Alema e l’insorgere di nuovi fenomeni brigatisti». Ma contro Maroni prendono posizione anche Piero Fassino «nessun golpe, quella di D’Alema era solo un’analisi politica»), Beppe Fioroni («parole sconcertanti non degne del ruolo che ricopre») e Marco Minniti («ministro capovolge la realtà»). Il centrodestra, intanto, continua a sostenere la tesi del complotto. «A me pare – è il commento di Lamberto Dini – che ci sia un tentativo dell’opposizione di trovare in ogni modo un appiglio per ritornare in gioco». Ma a questa idea non credono diversi esponenti del mondo dell’imprenditoria: da Luca Cordero di

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In discussione l’abrogazione di alcune disposizioni in vigore sulle elezioni di senatori e deputati

I tre quesiti su cui gli elettori devono esprimersi Il quesito n. 3 riguarda l’impossibilità per una persona a candidarsi in più circoscrizioni I tre quesiti dei referendum popolari abrogativi, per i quali si voterà nelle giornate di domenica e lunedì prossimi in contemporanea con i ballottaggi delle amministrative, chiedono appunto se abrogare alcune disposizioni dei testi unici per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. REFERENDUM N. 1 (Scheda di colore viola. Elezione della Camera dei deputati): il quesito propone di abrogare la possibilità di collegamento tra liste e l’attribuzione alla coalizione di liste più votata del premio di maggioranza nazionale. Alla Camera, in caso di vittoria del Sì, il premio di maggioranza verrebbe

attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che ottiene il maggior numero di voti validi nelle circoscrizioni del territorio nazionale. REFERENDUM N. 2 (Scheda di colore beige scuro. Elezione del Senato della Repubblica): il quesito propone di abrogare la possibilità di collegamento tra liste e l’attribuzione del premio di maggioranza su base regionale alle coalizioni di liste più votate in ciascuna regione. Al Senato, in caso di vittoria del Sì, il premio di maggioranza verrebbe attribuito alle liste singole (e non più alle coalizioni di liste) che ottengono il maggior numero di voti validi in ciascuna regione.

REFERENDUM N. 3 (Scheda di colore verde chiaro. Disciplina delle candidature): il quesito propone di abrogare la possibilità, per la stessa persona, di candidarsi contemporaneamente in più di una circoscrizione. In caso di vittoria del Sì, verrebbe abrogata la facoltà di candidarsi contemporaneamente in più circoscrizioni alla Camera dei deputati o in più regioni al Senato della Repubblica. Su ogni scheda referendaria vengono riportati il numero del referendum, la denominazione ed il quesito così come approvati dall’Ufficio centrale per il referendum. Ciascun elettore ha diritto di esprimere il voto tracciando con la matita copiativa un segno sul riquadro corrispondente alla risposta da lui prescelta (sì o no).

di FEDERICO GARIMBERTI

Montezemolo, che invita a parlare di «cose serie», a Franco De Benedetti, che bolla l’ipotesi come «pura paranoia». Il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, poi, non ha dubbi: «Chi evoca complotti dovrebbe fare nomi e cognomi. Altrimenti sarebbe meglio tacere». Ma mentre il Pdl continua a sostenere «questa idea del complotto», ironizza il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti, forse sarebbe bene a spiegare come mai «in quest’ ultimo anno» ci sia stato «un cospicuo incremento di pubblicità istituzionale a beneficio delle Tv private e in particolare di Mediaset». Il Pdl però non molla e considera parte integrante del 'complotto anti-premier' anche il capitolo dei 'voli di Statò che la Procura di Roma chiede di archiviare. «Lo sciame di cialtroni intento ad alimentare complotti politico-giornalistici contro Berlusconi – taglia corto il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri – è servito. Chi annuncia scosse raccoglie fallimenti...»

Cicchitto «Crollano i castelli di sabbia contro di noi»

Ospitare passeggeri in un viaggio istituzionale non è reato se c’è il premier

IL RITORNO DALL’AMERICA

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«Il successo negli Usa risposta alle calunnie»

ROMA – Contento, felice, addirittura entusiasta. Chi ha avuto modo di parlare con Silvio Berlusconi al suo rientro da Washington non lesina aggettivi per descrivere la soddisfazione del presidente del Consiglio. «È andata benissimo, è stato un vero successo», ha ripetuto per tutto il giorno ai diversi interlocutori che gli chiedevano dell’incontro alla Casa Bianca con Barack Obama. Visita che, agli occhi del presidente del Consiglio, è stata la migliore risposta a chi – opposizione in testa – vedeva freddezza da parte dell’amministrazione americana nei confronti del governo Italiano dopo quella battuta pronunciata dal premier al Cremlino sulla «abbronzatura» del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

tra buona notizia: la richiesta di archiviazione dei pm romani per l'inchiesta sui voli di Stato. Una decisione ampiamente attesa dal legale del Cavaliere, Niccolò Ghedini, ma bene accolta da Berlusconi. Certo, lui stesso sa che alle buone notizie potrebbero presto seguirne di cattive. «Ci aspettiamo nuove tegole sulla testa, anzi le diamo per scontate da qui al G8», confida un alto dirigente del Pdl. Il timore è sempre lo stesso: nuove foto “imbarazzanti” o nuove azioni dei pm alla vigilia del G8. Del resto è probabilmente a questo che si riferiva Massimo D’Alema, quando nei giorni scorsi ha parlato di imminenti “scosse” che il Governo potrebbe subire e a questo si riferivano molti esponenti del Pdl, replicando che esiste un piano per far cadere l’esecutivo.

Il presidente del Consiglio soddisfatto dell’incontro con Barack Obama

Operazioni di voto

Difficoltà sempre negate dal Cavaliere e dal suo staff. Anche se a Palazzo Chigi nessuno ha mai negato l’importanza e la delicatezza della missione di lunedì scorso a Washington, attesa con trepidazione e preparata nei minimi dettagli per non sbagliare una mossa. È anche la cronaca degli ultimi mesi a mostrare come Berlusconi abbia sempre cercato un contatto faccia a faccia con il nuovo presidente degli Stati Uniti, che tuttavia dal G20 di Londra al summit Ue-Usa di Praga era sempre mancato. E così ora il presidente del Consiglio può tirare un sospiro di sollievo. Appe-

na sceso dalla scaletta dell’aereo, Berlusconi ha voluto condividere la sua felicità con alcuni ministri in arrivo e in partenza da Ciampino. Mentre più tardi, con i più stretti collaboratori, si è tolto anche qualche sassolino dalle scarpe. In primo luogo verso certa stampa. Perché l’incontro alla Casa Bianca, è stato il suo ragionamento, dimostra che chi ha cercato di screditarmi e di danneggiare la mia immagine all’estero con degli scandali inventati ha fallito. Un riferimento ai media nostrani, certo, ma anche alla stampa straniera visto che più di un quotidiano internazionale lo ha criticato per le vi-

cende di Noemi Letizia, le foto a Villa La Certosa e le “euro-veline”. La sensazione del premier, ora, è di poter voltare pagina. Come dimostra il coro di voci levatesi dal Pdl per sottolineare come «gli uccelli del malaugurio siano stati smentiti». Ma l'opposizione, non offre il fianco alle polemiche. Ed anzi, si dice contenta dell’esito dell’incontro. Il Pd, con Sandro Gozi, nega di aver tifato contro l’Italia, mentre persino l’Italia dei Valori – solitamente molto critica con il premier – si dice «soddisfatta» per come sono andate le cose. Intanto, al suo rientro, Berlusconi ha ricevuto un’al-

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SULLA GIUSTIZIA serve un «franco e costruttivo confronto» tra tutte le istituzioni interessate basato sul «reciproco rispetto», senza «contrapposizioni esasperate» o interferenze nelle decisioni del Parlamento. E senza «polemiche indiscriminate» come quelle sui criteri con i quali il Csm procede alla nomina dei capi degli uffici giudiziari il cui risultato è «l'ingiusta delegittimazione» dei dirigenti scelti. Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ricuce lo strappo tra il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e il Consiglio superiore della magistratura, che aveva portato alle dimissioni di tre consiglieri dalla Commissione per gli incarichi direttivi, riconfermando loro la fiducia, ma nello stesso tempo rivolgendo un monito a tutte le parti in causa. Parole apprezzate tanto dal Guardasigilli quanto dagli stessi magistrati. Il caso era scoppiato cinque giorni fa: i togati Ezia Maccora e Giuseppe Maria Berruti e il laico del centro-sinistra Vincenzo Siniscalchi avevano lasciato la Commissione che si occupa delle nomine dei capi degli uffici giudiziari, in polemica con Alfano che, in un’intervista, aveva parlato di una pianificazione di nomine lottizzate ai vertici degli uffici giudiziari da parte del Consiglio superiore, cioè di una spartizione dei ruoli chiave tra le correnti della magistratura; «con quelle parole il ministro ci ha accusato di condotte illecite», avevano spiegato motivando il loro gesto. Con loro si erano schierati la gran parte dei consiglieri del Csm, che in una nota avevano accusato Alfano di «grave scorrettezza istituzionale», e numerosi capi di uffici giudiziari che avevano accusato Alfano di delegittimare gli stessi magistrati nominati dal Csm. Mentre dal ministro non era arrivata nessuna marcia indietro. Di qui la decisione di Napolitano – che del Csm è il presidente – di intervenire per evitare di innalzare ancora il livello dello scontro e di ricevere ieri al Quirinale il Comitato di presidenza del Csm e i consiglieri dimissionari. Un lungo incontro («ci ha tenuto 45 minuti», raccontano i consiglieri), al termine del quale il capo dello Stato con una lunga nota ha ribadito il suo punto di vista: sull'amministrazione della giustizia, ma anche sulle riforme che la riguardano, serve il dialogo senza strappi tra tutte le istituzioni interessate. «Il libero scambio di opinioni, e l'espressione di divergenze sulle soluzioni da adottare non dovrebbero dar luogo a contrapposizioni esasperate nè interferire nella fase delle decisioni che spettano al Parlamento», recita la nota. Parole che si riferiscono anche ai pareri che il Csm dà ai provvedimenti legislativi in discussione e, che come ha ammonito di recente il capo dello Stato, devono essere tempestivi, per evitare di apparire un’interferenza nei confronti delle Ca-

iIl premier Berlusconi. A sinistra: il presidente Napolitano con il ministro Alfano e il vicepresidente del Csm Mancino

ROMA – Ospitare passeggeri su un aereo di Stato, purché si voli in compagnia del premier in un viaggio istituzionale, non costituisce reato per il presidente del Consiglio. È questa, in estrema sintesi, la ratio della richiesta di archiviazione formulata ieri dalla procura di Roma per Silvio Berlusconi, allegata alla trasmissione degli atti al Tribunale dei ministri. L’affaire voli di Stato, l’iscrizione del presidente del Consiglio sul registro degli indagati per l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio, giunge ad un primo, prevedibile, esito. Spetterà ora al collegio competente per l’esame di reati ministeriali valutare e decidere se accogliere le richieste formulate dal procuratore Giovanni Ferrara, dall’aggiunto Achille Toro e dal pool di tre pm – Ilaria Calò, Simona Maisto e Giuseppe Saieva – che dal 3 giugno scorso (giorno dell’iscrizione Villa Certosa di Berlusconi sul registro degli indagati) hanno esaminato centinaia di foto scattate dal reporter Antonello Zappadu, oltre che a Villa Certosa – vicenda per la quale è sotto inchiesta per tentata truffa e violazione della privacy – all’aeroporto di Olbia. Nel teleobiettivo di Zappadu 16 persone, compresa la scorta del premier, tra cui il cantautore Mariano Apicella, una cantante e altri «manifesti passeggeri», come li definisce la procura nella richiesta di archiviazione. Secondo quanto scrivono nelle tre pagine del provvedimento i magistrati di piazzale Clodio, è lo stesso reato di abuso d’ufficio ad «essere insussistente». E ciò in virtù della circostanza secondo la quale le regole che disciplinano l'utilizzo dei cosiddetti aerei blu sono delle mere direttive emanate da Palazzo Chigi e non «disposizioni di legge o regolamenti», la cui inosservanza comporta il reato di abuso. L’indagine partita dalle foto pubblicate sulla stampa e da una denuncia del Codacons – ha

riguardato cinque voli, effettuati tra l’aeroporto di Roma e quello di Olbia, nelle date: 24, 25 e 31 maggio 2008, primo giugno e 17 agosto dello stesso anno. I primi quattro voli, come si legge nella richiesta di archiviazione firmata dal procuratore della Capitale, Giovanni Ferrara, dall’aggiunto Achille Toro e dai pm Giuseppe Saieva, Monica Maisto e Ilaria Calò, hanno riguardato il soggiorno in Italia dell’ex primo ministro della Repubblica Ceka, Topolanek. Mentre l’ultimo ha accompagnato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e le persone che erano con lui in un’altra occasione non meglio definita. La Procura ha accertato che gli ospiti diretti a Villa Certosa hanno «sempre viaggiato con il presidente Berlusconi». Da ciò è emersa l’insussistenza anche della ipotesi di reato di peculato sulla base di una sentenza della Cassazione del 2007, secondo la quale viaggiare a bordo di un volo di Stato con chi ne ha diritto istituzionalmente non evidenzia rilevanze penali. Secondo la Suprema Corte, infatti, in questo caso non si è in presenza né di «un danno (non c'è un aumento dei costi del volo se si viaggia in tre o in più persone), né di un vantaggio patrimoniale apprezzabile (ossia il costo del passaggio aereo offerto)». La Procura di Roma, inoltre, ha inviato per competenza territoriale gli atti dell’indagine su Zappadu alla magistratura di Tempio Pausania. Nel fascicolo c'è anche la denuncia bis dell’avvocato Niccolò Ghedini che ieri aveva chiesto il sequestro – stavolta non eseguito – delle 5000 foto dell’archivio del fotoreporter sardo. Tra gli scatti giudicati diffamatori, almeno secondo il racconto fatto dallo stesso Zappadu delle foto scattate, quelli che ritrarrebbero il presidente del Consiglio in compagnia di alcune belle e giovani donne in una sorta di «matrimonio» celebrato nei giardini di Villa Certosa.


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Report di Cittadinanzattiva: «Fannulloni Luongo e Digilio

Politica lucana

Parlamento ai raggi x

Dopo che il sindaco di San Chirico Raparo ha messo alla porta il suo vice lo scontro monta con manifestini polemici

Il senatore del Pdl non ci sta: «Ingenerosi, ho altri dati»

SAN CHIRICO RAPARO - Un fer- Turbolenze nel Pd periferico dopo il voto amministrativo del 6 e 7 giugno scorso. A Montalbano Jonico mento politico che non accenna a si è dimesso il segretario cittadino, Gianluca Rosano (la cronaca è a pagina 35 ndr) dopo i risultati eletplacarsi e se la maggioranza non tori non brillanti. Ancora più complessa è la situazione che si è venuta a creare a San Chirico Raparo vuole commentare quanto sta ac- dove il primo cittadino Claudio Borneo ha messo alla porta il vicesindaco, Raimonda Scala che a sua cadendo e quanto dichiarato nel- volta denuncia: «Mi ha tolto la deroga perchè secondo lui i miei parenti non avrebbero fatto campagna l'intervista rilasciata dall'ex vice- elettorale per il suo candidato». Ma a San Chirico esplode la polemica anche con il consigliere comunale sindaco Raimonda Scala, non Eugenio Di Mauro che “tappezza” il comune chiedendo spiegazioni al sindaco Borneo sul perchè sia stato messo in minoranza. E se non bastasse Raffaele Soave (Pdci) solidarizza con Scala e parla di «inmancano nuovi elementi. E' da lunedì 15 giugno che com- timidazioni». pare nel paese, appeso presso alcuni locali pubblici, la copia di una lettera indirizzata al sindaco Claudio Borneo e inviata da uno dei consiglieri, Eugenio Di Mauro. Una nuova richiesta di chiarimenti in merito alla decisione del primo cittadino di relegare il suddetto consigliere quale nuova minoranza. Del resto si legge nel documento appeso: «Con la presente il sottoscritto sig. Di Mauro Eugenio in qualità di consigliere nel ritenersi offeso dalle affermazioni fatte dal sindaco da- A sinistra il sindaco Borneo e a destra l’ex vice Raimonda Scala vanti a molti testimoni, domenica sera 7 giugno davanti al bar yolly verso le ore 18.30.19, nella quale affermava testualmente dal lunedì mi avrebbe messo come consiIL SINDACO di San Chirico Raparo, Clau- maggioranza che hanno permesso tale gliere di minodio Borneo l'ha messa alla porta. Dopo tre atto. In politica non mi sembra certamenranza, chiede di anni di mandato da vicesindaco, Raimon- te un atteggiamento improntato sull'eticonoscere le moda Scala si è trovata, quindi, fuori dall'e- ca coinvolgendo scelte elettorali di famitivazioni per tale secutivo comunale. Ma la questione di- glia ed anzi rappresenta una spia allaraffermazione». venta “scottante” per le rivelazioni della mante di quanto è accaduto nel corso delMentre restano stessa Raimonda Scala secondo cui il sin- le recenti elezioni provinciali in un clima sconosciute le daco le avrebbe tolto la deroga per il man- di competitività all'interno dello stesso ragioni che cato sostegno «al candidato provinciale centrosinistra che ha provocato situazioavrebbero portache voleva il sindaco» e per le accuse di un ni e casi di autentico condizionamento to a questa decialtro politico. Il dirigente del Pdci Raffae- dell'elettorato. Tutti i consiglieri dovrebsione, il sindaco le Soave , infatti ha solidarizzato con Rai- bero dimettersi per solidarietà all'ex vice Raffaele Soave Claudio Borneo monda Scala e poi ha accusato turbative sindaco e contro ogni forma di arroganza che preferisce nella campagna elettorale. In particolare e di prepotenza che ha caratterizzato lo ricatti intimidatori da parte di imprendinon commentaSoave in una nota ha dichiarato: «Pur svolgimento della campagna elettorale tori compiacenti ad organizzare incontri re, prosegue l'atnon conoscendo personalmente la pro- nel collegio di Roccanova - Castelsarace- e cene con candidati sino a ricattare opetività amminifessoressa Scala e pur non essendo a co- no». Soave quindi passa al contrattacco: rai dipendenti e famiglie. Una autentica strativa con la noscenza del candidato e del partito vota- «Specie nel collegio nel quale ero candida- vergogna antidemocratica che vedrà nomina della ti, va condannato il comportamento del to per il la campagna è stata falsata per- sempre il Pdci condurre una dura battanuova giunta sindaco Borneo e di tutto il gruppo diri- ché caratterizzata da intimidazioni, pre- glia senza né senza ma e quindi senza ceche vede ricongente del Pd locale e dei consiglieri di potenza e connubio politica - affari sino a dimenti». fermati Giovanna Greco e Giuseppe Costante, mentre assegna le politiche giovanili. Se quindi dico venerdì 12 giugno, quando municazione che non accoglie i la carica di vicesindaco ad Aloisio da un lato la maggioranza conti- l'assessore Raimonda Scala, rice- favori della interessata, anzi la Vincenzo Antonio, già assessore nua per la sua strada, la nuova ve una lettera ufficiale da parte rende insoddisfatta. Ritenendo al bilancio, e aggiunge Federica minoranza non sembra voler ta- del sindaco con la quale le viene necessario chiarire la sua posiziocomunicata la revoca del suo ne di fronte a coloro che l'avevano Morano quale assessore con dele- cere. Tutto prende il via da quel fati- mandato da vicesindaco. Una co- eletta, l'ex vicesindaco decide di ga all'istruzione, alla cultura e al-

Raffaele Soave Pdci offre solidarietà a Scala e rilancia

«Ci sono state intimidazioni»

intermedi, ci sono il senatore Cosimo Latronico con 3,19, Maria Antezza con 2,95 e Filippo Bubbico con 2,36. Più sotto Carlo Chiurazzi (1,99) e Guido Viceconte che non raggiunge il coefficiente 1 ma si ferma a 0,95. Per quanto riguarda invece le semplice presenze in aula si distinguono Giuseppe Moles con solo l’un per cento di assenze alla Camera e Cosimo Latronico che è mancato 4 volte su 100 al Senato. Guidano la classifica degli “assenteisti” lucani, Antonio Luongo alla Camera con 24 per cento di assenze e Felice Belisario con il 48 per cento di assenze al Senato. Ma la classifica, e soprattutto l’essere stato definito “fannullone” da Camere Aperte non è piaciuto al senatore del Pdl, Egidio Digilio che immediaElisabetta Zamparutti tamente replicato all’Osservatorio: «Respingo nella maniera più categorica l'epiteto di "fannullone" che mi è stato attribuito secondo un presunto rapporto sulle attività dei parlamentari eletti in Basilicata realizzato da un Felice Belisario non meglio indicato come Osservatorio Civico». «Sono in grado di produrre - ha aggiunto Digilio - la documentazione ufficiale delle presenze alle votazioni elettroniche dalla seduta numero uno del 29 aprile 2008 sino alla seduta numero 220 del 10 giugno 2009, documentazione dell'Ufficio di Presidenza del Senato che è l'unico Osservatorio deputato». E il senatore Digilio elenca: «Riassumo i dati che mi riguardano: su 2.299 votazioni Giuseppe Moles complessive, sono stato predel Pdl, l’unica ad aver ottenu- sente in aula in 2.073 seduteto 10. Il deputato lucano me- votazioni, con 139 assenze e no attivo è invece Antonio 87 congedi. Mi sembra del tutLuongo del Pd che ottiene il to ingeneroso l'attacco alla voto di 0,49. Meglio, anche se mia persona. Anche per la atben lontani dalla sufficienza tività istituzionale ho svolto Salvatore Margiotta (3,54) e un intenso lavoro in XIII Donato Lamorte (2,9). Decisa- Commissione (Ambiente mente un brutto voto per Vin- Territorio) presentando nucenzo Taddei (1,02), Giuseppe merosi provvedimenti tra cui Moles (0,65) entrambi del una proposta di legge per la istituzione di una CommissioPdl. Poco differente la questio- ne di indagine sul petrolio in ne per i senatori. Il più attivo Basilicata». «Ogni commento - chiude tra i lucani è Felice Belisario dell’Italia dei valori con un vo- Egidio Digilio - mi sembra suto di 5,46, mentre il meno atti- perfluo perchè i cittadini posvo è Egidio Digilio del Pd con sono avere le informazioni ufun coefficiente di 0,57. Per gli ficiali e corrette». A lato il senatore del Pdl lucano, Egidio Digilio

Zamparutti e Belisario ok, male Luongo e Digilio

LE PAROLE DI RESTAINO

Provincia: scambio di consegne

«Non conosco i fatti, ma non avrei fatto così»

Lacorazza sicuro: «Giunta più magra»

ERMINIO Restaino, segretario regionale del Partito democratico di Basilicata contattato dal Quotidiano per un commento sulla vicenda assicura: «Non sono a conoscenza dei fatti non posso aggiungere valutazioni precise». «Posso solo dire a livello generale - aggiunge Restaino - che le analisi del voto dovrebbero essere fatte non frettolosamente perchè possono portare a reazioni scomposte e sbagliate». E ancora ha poi concluso il segretario democratico lucano: «Non mi sento di aggiungere altro su una vicenda che non conosco ma posso solo dire che io mi sarei comportato in maniera completamente differente».

tenere un pubblico comizio in cui illustrare quanto sta accadendo. Secondo quanto affermato dalla stessa professoressa Raimonda Scala in un'intervista: «Ufficialmente, secondo le testuali parole che le leggo dalla comunicazione che mi è pervenuta venerdì 12 giugno, la revoca è dovuta al fatto che è venuto meno il rapporto fiduciario da parte dello scrivente organo di governo, cioè il sindaco. Ma per quanto mi riguarda, non comprendo tale motivazione. Non ritengo, infatti, di aver mai tradito nessuno, sia nella vita privata né tanto meno in quella politica». E aggiunge: «In effetti, quando ho chiesto chiarimenti, mi è stato spiegato dal sindaco che la revoca nasceva dall'atteggiamento di mio marito e di mio cognato che avrebbero osato votare altrove e non per il partito che propagandava il sindaco, senza considerare che io stessa non avrei fatto un’adeguata campagna elettorale per il Pd e il suo candidato». Una situazione particolare che sta creando divisione nell'unica lista che nel 2006 si presentò all'elettorato come civica, vincendo e governando il comune fin ad oggi, senza la presenza di una vera minoranza. Francesca Gresia

Il brindisi tra Lacorazza e Altobello

Il rituale dello scambio di consegne è un atto tecnico che dura pochi minuti. L’uscente presidente della Provincia, Sabino Altobello e il neo eletto Sabino Altobello si sono dati appuntamenti nella stanza della giunta provinciale e hanno firmato i documenti. Ma Lacorazza ha esordito nel suo ruolo con l’annuncio: «Ridurrò il numero degli assessori». Lacorazza ha anche spiegato: «Dopo gli incontri con il personale e con le autorità ci metteremo al lavoro per formare la Giunta». Martedì prossimo, il giorno dopo il ballottaggio al Comune di Potenza già previsto il primo vertice di maggioranza. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Lacorazza ha detto che «All’incontro non parteciperanno dirigenti dell’Udc». Lacorazza ha inoltre annunciato che «entro il 5 luglio sarà convocata la prima riunione del nuovo Consiglio provinciale, alla presenza della nuova Giunta». Per quanto riguarda le parole del presidente uscente Altobello, «con-

segniamo un ente in buona salute, con una buona reputazione e soprattutto con i conti in ordine e in equilibrio di bilancio». È stato Altobello ad aprire l’incontro organizzato per il passaggio di consegne, augurando a Lacorazza «un buon lavoro», prima di dare la parola ai dirigenti dell’ente provinciale, che hanno illustrato i conti della Provincia, con un fondo di cassa che attualmente ammonta a 23 milioni di euro. Il neo presidente ha quindi annunciato di voler «lavorare nel percorso cominciato da Altobello, con la Provincia dei cento Comuni, che dobbiamo far diventare una rete», con l’obiettivo di «fare cose importanti, cominciando con l’abbassare i fumi della campagna elettorale, e far evolvere l’importante eredità della precedente amministrazione»: nei prossimi anni, ha concluso Lacorazza, «l'ente può giocare un ruolo fondamentale, pur con i palettì imposti dalla crisi economica e dal tunnel del federalismo fiscale».

Moles sempre presente Latronico quasi

Di Lorenzo consegnerà 5.000 firme a Matteoli

Sconto trasporti per i lucani MATERA - Le circa 5.000 firme raccolte nella sola provincia di Matera oltre che le adesioni on line per chiedere la riduzione delle tariffe aeree e ferroviare per i materani e i lucani che soffrono l’isolamento e per realizzare la continuità territoriale prevista dal trattato dell'Ue saranno consegnate dal consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo e dal rappresentante del comitato promotore Gino D'Amico Ugl accompagnati del neo consigliere provinciale Augusto Toto al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Le firme verranno consegnate giovedì a Po-

tenza a margine del programma della visita nel capoluogo lucano. La petizione indirizzata al ministro ed al presidente della giunta regionale chiede che in attesa della realizzazione delle storiche infrastrutture per la Provincia di Matera e per la Basilicata venga accordata ai lucani ed ai materani così come accade ai siciliani ed i sardi gli sconti tariffari aerei che arrivano anche al 70 per cento e ferroviari a ristoro di una storica vicenda e soprattutto per risarcire i lucani del disagio che da decenni sopportano quotidianamente rispetto ad altri cittadini italia-

Il ministro Matteoli che giovedì sarà in Basilicata

ni ed europei. La petizione sarà poi consegnata a De Filippo che in quanto presidente della giunta e come ha ricordato i ministero delle infrastrutture è la figura che deve chiedere la delega al governo per organizzare una conferenza di servizio e affrontare la questione delle tariffe agevolate.

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Bufera su Borneo, accusa e critica anche Di Mauro

“CAMERE Aperte”, boccia senza appello i “fannulloni” del Parlamento. Non brillano i deputati e senatori lucani (tranne qualche eccezione) per attività e presenza alle assemblee. Promossi Elisabetta Zamparutti e Felice Belisario mentre bocciati senza appello Antonio Luongo ed Egidio Digilio. Giuseppe Moles e Cosimo Latronico si difendono in quanto a presenze invece, ma il dato generale è in “ rosso” per i parlamentari di Basilicata. Questo è quanto emerge dalla lettura del dossier “Camere aperte” che è il rapporto sulle attività dei parlamentari nel primo anno della attuale legislatura redatto da una collaborazione di associazioni di cittadini. In particolare hanno collaborato per la realizzazione del reso- Antonio Luongo conto Openpolis, che opera essenzalmente sul web (www.openpolis.it), Controllo cittadino (www.controllocittadino.org) e Cittadinanzattiva (www.cittadinanzattiva.it) che è un movimento di partecipazione civica che opera Guido Viceconte dal 1978 per la tutela e i diritti dei cittadini e dei consumatori e che dal 1998 è riconosciuta dal Ministero dello sviluppo economico come associazione dei consumatori e dal 2007 anche come associazione di promozione sociale. Queste tre associazioni hanno dato vita all’Osservatorio civico sul Parlamento italiano che ha redatto il rapporto 2008 - 2009 sull’attività parlamentare. L’indice di attività analizza il grado di coinvolgimento dei Carlo Chiurazzi nostri rappresentanti politici nei processi legislativi del per ogni attività svolta. L’inParlamento. Esso misura dice di presenza invece misuquante volte ogni parlamen- ra quante volte ogni parlatare è stato primo firmatario o mentare ha partecipato alle cofirmatario di un atto, quan- elezioni elettroniche in aula. I te volte è stato relatore di un due dati quindi non sono neprogetto di legge, quante vol- cessariamente coincidenti ovte è intervenuto nel dibattito viamente. Medie in ogni caso in assemblea e quante volte lo basse per tutti. Per i parlamentari in genere il dato è di ha fatto in commissione. L’indice di attività può 2,3 su un massimo di 10. Per oscillare tra un massimo di 10 quanto riguarda i più attivi (calcolato sull’attività com- alla Camera dei deputati si diplessiva del parlamentare più stingue Elisabetta Zamparutattivo) e un minimo di 0 (che ti eletta nelle liste del Pd di Baindica il caso teorico di un silicata con un 7,5 che le vale il parlamantare che non abbia quinto posto in assoluto nella mai compiuto nessun atto). Ci classifica guidata dalla depusono una serie di coefficienti tata Calabrese Angela Napoli


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Mortificante normalità Da questo numero, Luciano Petrullo, penna ironica e pungente, consigliere comunale uscente di An e noto avvocato cittadino, entra a far parte della squadra degli editorialisti del Quotidiano della Basilicata.

«Vinco e il governo invia 100 milioni»

Potenza, un po’ serafica, aspetta. Guarda al ballottaggio con un filo di indifferenza, un pizzico di curiosità, e una malcelata rassegnazione. Non si aspetta alcun evento particolare. Ha capito che tutto scorre sui binari della più mortificante normalità. Una sparuta cerchia di militanti, candidati, dirigenti (ma questa mi sembra una parolona), e loro parenti e affini, vivono con più passione gli ultimi giorni di campagna elettorale: per loro c’è in ballo un po’ di futuro personale, un incarico politico, o soltanto il desiderio di far parte di una squadra vincente. Ma, per il resto, la mae-

Molinari ratifica il contratto con i cittadini e l’impegno centrale: «Il capoluogo come Roma» POTENZA - Non è emulazione di precedenti illustri, «solo un impegno con i cittadini, una posizione corretta che sottolinea gli impegni presi». Non c’entra il contratto che il premier ha firmato, anni fa, con gli italiani. Il contratto che Giuseppe Molinari, candidato sindaco del centrodestra vuole firmare con i potentini, sottoscrive l’impegno «concreto, distribuito in 8 macroaree della città». Ieri mattina, in conferenza stampa, ne ha elencato i contenuti, stampati e vidimati su volantini. Ma su tutte e otto le versioni, il nodo del patto. Come già successo per Roma o per Catania, Molinari ha investito i parlamentari lucani del Pdl - e di conseguenza il governo Berlusconi - dell’impegno a «un finanziamento straordinario di 100 milioni di euro che consentiranno di avviare l’opera di risanamento delle casse comunali, di bonificare il quartiere di Bucaletto e completare quell’infrastrutturazione di base, tra acqua, fognature e gas, che in molte aree rurali è assente». Ecco allora che la vincita di Molinari apre alla possibilità, confermata dal deputato del Pdl, Vincenzo Taddei (con loro, presente anche l’ex candidato sindaco dell’Mpa, Salvatore Lacerra, che ha ribadito il sostegno all’ex deputato): «Se vincerà, faremo arrivare quelle risorse necessarie a risanare le casse di un ente mal gestito per cui oggi i

La conferenza di Molinari sul contratto con la città (f.M.)

cittadini pagano una tassazione elevata a causa di un debito storico a ci si è aggiunto altro sperpero». Pronti a soddisfare «la richiesta di impegno che ci ha fatto il candidato sindaco». Non è però tutto. Il grande tema della città, quello che da tutti è richiamato come l’emergenza, resta Bucaletto che rientra nei progetti di risanamento del Governo, all’interno di altri cento milioni, quelli del Piano casa che arriveranno in Basilicata. Il piano che - ricordano in conferenza - già preventiva un’operazione di riqualificazione urbana complessiva e che sul modello della ricostruzione abruzzese guarda alle “new town”. A patto che non si parli ancora di “ricostruzione”lucana, che «è completa al 90 per cento - spiega il segretario cittadino del Pdl, Lorenzo La-

rocca - e per cui, di recente, il governo Berlusconi ha sbloccato 50 milioni di euro fermi dagli anni del governo Prodi. Presto si aggiungeranno altre risorse». Dopo «gli sprechi, gli sperperi e le cattive gestioni, oggi è il tempo di eliminare i quartieri degradati e pensare - prosegue Taddei - a quelle aree periferiche che vivono una vera e propria questione rurale. Ma serve un intervento complessivo, non la soluzione di singoli e privati problemi attraverso l’interessamento del singolo consigliere comunale». Ecco il contratto collettivo, quello degli otto volantini. A sfogliarli, l’emblema del disagio di rione Cocuzzo è quella “nave” rossa, la piazza di cemento che «abbatteremo», secondo uno degli impegni di Molinari. Fin qui, una nota pro-

messa, punto di volta della battaglia elettorale quartiere per quartiere. Ma le promesse, nel contratto con i cittadini, mostrano la strada della modalità. Perché «l’abbattimento non costerà nulla ai cittadini. Abbiamo intenzione - spiega Molinari - di provvedere attraverso la perequazione, chiedendo magari a una cooperativa di imprese, di abbattere l’opera prima di avviare nuove costruzioni». Poi, gli altri capitoli di quel patto che passa per un «no, deciso alla Ztl, condanna alla chiusura per gli esercizi commerciali del centro, meglio un buon sistema di parcheggi». Come per la viabilità in generale, da snodare «per evitare l’affollamento cittadino di autobus extraurbani». A piazza Prefettura, «serve un buon rifacimento della pavimentazione per tutelare l’aspetto storico, dopo aver cancellato tutte le scritte sui muri e aver installato bagni pubblici». Viabilità da aggiustare anche a Macchia Romana («il nodo ospedaliero va a rilento») e a Murate («ormai invivibile tra rumori e smog»). Il ponte di Parco Aurora «dovrà essere collegato al parco Baden Powell» mentre lo stadio Viviani «sarà delocalizzato nell’ex Cip-Zoo». Senza dimenticare «un’attività di politiche sociali che non si limiti allo sportello, ma pensi al crescente consumo di alcol e droga e alla quotidianità degli anziani, da assistere, ma anche impegnare». Lui, sottoscrive.

«Questa campagna elettorale è segnata da un’estrama illegalità - denuncia Giuseppe Molinari - Il centrosinistra mette i manifesti di Santarsiero fuori dagli spazi e in diversi parti della città sono comparse scritte con lo spray che invitano al voto per il sindaco». Loro spiegano «di aver fatto, invece, una campagna elettorale «sobria, per rispetto dei cittadini che stanno affrontando la crisi economica».

di ANNA MARTINO

La replica di Vito Santarsiero spiega come «i manifesti siano posizionati in posti assegnati». Ha visto le scritte, ma «subito le ho fatte cancellare. Come quella sul ponte di via Di Giura. Non ne sono responsabile. Magari chi le ha fatte mi sostiene, ma ha sbagliato e fatto qualcosa di scorretto». Lui «ho provveduto subito a rimediare» (in foto con De Filippo e Lacorazza)

La scelta del Prc al secondo turno

Se le idee sono poco chiare a sindaco «chiederei sicuramente - continua Elisa - un’informazione più chiara sul concetto di “politica”, tema da discutere soprattutto nelle scuole superiori. Solo così, forse, i “futuri-votanti” si ritroverebbero con meno dubbi, oppure potrebbe quantomeno provare a chiarirne alcuni tra quanti si informano quotidianamente dell’argomento». Quanto agli impegni presi con la città, «chiederei di concretizzare tutte quelle promesse che vengono teorizzate durante il periodo di propaganda, ma soprattutto di completare tutti quei lavori di assestamento legati all’urbanistica, che si è rivelato un campo fallimentare per il sindaco uscente. In pratica chiedo solo

coerenza». «Di politica non mi sono mai interessato personalmente - gli fa eco il diciottenne Rocco - Raramente seguo i dibattiti e le contese che si susseguono tra i partiti. Sì, conosco i personaggi, ma non sono mai riuscito a chiarirmi le idee sui loro obiettivi. Una richiesta logica - riprende - sarebbe quella di aumentare l’informazione su quello che succede per noi giovani. A patto che siano informazioni chiare e comprensibili, tali che ci si possa fare un’idea ben precisa sulle posizioni dei vari partiti e sugli obiettivi di ognuno. Al futuro sindaco chiederei innanzitutto di porre rimedio a ciò che è stato precedentemente iniziato e non anco-

ra concluso, come strade o ponti, o i cantieri ancora aperti. Su un piano più ampio, chiederei - prosegue - di spingere per valorizzare il petrolio della nostra regione, di farlo fruttare e non sfruttare dagli altri. Chiederei inoltre di ascoltare le richieste dei cittadini come una “collettvità” e non somma di bisogni singoli». Federica, 18 anni pure lei, aggiunge: «Credo che il termine “politica” oggi non sia corretto. Quella italiana sembra tutto tranne che vera politica. Mi sembra che i vari personaggi vogliano fare solo pubblicità a sé stessi e gareggiare tra loro sulla popolarità. Parlano - continua - di come risolvere i vari problemi, eppure alla fine restano solo chiac-

«Non c’è l’assegno ad personam» Santarsiero sulla Cip-Zoo: «Per un’area tanto importante si deve decidere con l’hinterland»

AL VOTO PER LA PRIMA VOLTA POTENZA - Coerenza, concretezza e valorizzazione del territorio. E’ quanto chiedono ai due candidati a sindaco, alcuni giovani, da poco maggiorenni, che votano per la prima volta. Ecco un piccolo viaggio tra le loro richieste, in questo periodo pre-ballottaggio. «Non sono molto informata rispetto alla politica di oggi - dice Elisa, 19 anni, residente a Macchia Romana - sia per la mia mancanza di interesse, sia perché penso che la politica di adesso miri soprattutto agli interessi del singolo e non faccia più riferimento al concetto di “popolo”, per lo meno, non come era inteso prima. Finora - continua - ho votato già due volte, ma non avevo, come forse non ho tuttora, un’idea chiara sui vari partiti che affollano oggi il panorama politico. Non ho ancora chiari gli obiettivi che inseguono e così, alla fine, durante il voto del primo turno, ho seguito i consigli dei miei genitori». Ai due candidati

si coltivano sogni. E’ realista, saggio, competente. Non ci casca, insomma. E si adegua. Quando qualcuno vuole sovvertire l’ordine delle cose, il potentino ascolta affascinato, annuisce, si congratula, poi batte una pacca sulla spalla dell’idealista di turno, e gli dice, umilmente, che la vita è altro. Almeno la vita qui da noi. Che sarebbe bello, ma che non sarà. Ma, badate bene, non è torpore. E’ soltanto istinto di sopravvivenza. Significa avere i piedi per terra. Una rivoluzione cultural-politica non si inventa là dove c’è stagnazione. L’isolamento lucano è simboleggiato dalla mancanza di infrastrutture, ed è reale. Da noi non c’è ancora un flusso di pensiero che riesca ad abbattere le colonne portanti di una cattiva maniera di fare politica. C’è un desiderio inconscio e nulla più. Ci sono tentativi che abortiscono sul nascere, perché isolati e troppo

con una certezza, quella che non cambierà nulla. L’angoscia generata dalla quotidianità potentina, fatta di investimenti sprecati, opere inutili, ritardi ingiustificabili, e mancanza di servizi pubblici quantomeno sufficienti, viene, però, temperata dalla considerazione che peggio non può proprio andare. La speranza non viene, comunque, meno, e qualche testa che non riesce proprio ad arrugginirsi, comunque lavora sotto traccia. La politica riesce sempre in una sola magia, quella di non riuscire mai a impedire che le coscienze facciano il loro lavoro. Non c’è riuscita mai, anche in tempi davvero bui. Potenza deve ripartire dalle coscienze di tutti. Ci riuscirà? Tempo al tempo. Le coscienze sono lente ad imporsi, perché sono, in genere, indigeste, ma alla fine trionfano. E noi alla fine, cioè al fondo, ormai ci siamo, non potrà che andare meglio. E ora al voto, sperando che i partiti, tutti i patiti, riescano, un giorno, a praticare la politica buona, perché la politica può davvero essere qualcosa di più nobile di quel lugubre teatrino che ci fanno vedere da troppi anni a questa parte. Luciano Petrullo

chiere. Io non ho molte idee, anche perché non sono interessata alla politica; certo, parlando con i miei genitori mi sono fatta influenzare per la loro maggiore esperienza. Al futuro sindaco non vorrei chiedere nulla. In fondo, saprebbe meglio di me quali sono i problemi da affrontare. E, chiunque vinca, se si dimostrerà uomo intelligente, verrà da sé ai suoi doveri». Anche se con un mini campione, sembra diffusa la difficoltà dello scegliere a chi affidare il ruolo di sindaco. I ragazzi raccontano di avere idee confuse e spesso poco chiare. E finiscono con l’affidarsi ai consigli dei genitori. L’insicurezza che i nuovi elettori affermano di avere, sembra derivare da una disinformazione generale, ma soprattutto dal malcontento che li circonda, magari a causa di una politica che, ovunque, ha preso le distanze dei cittadini. Francesca Romaniello

Libera decisione agli elettori DOPO la corsa in solitaria, per segnare «l’alternativa», come affronterà il ballottaggio Rifondazione comunista? Ieri, a Potenza, una riunione del partito ha dato ufficializzato la posizione definitiva. Ovvero, «nessuna indicazione agli elettori». Non dal partito. Il punto è che Rifondazione, dopo essere uscita dalla maggioranza comunale di Santarsiero e aver condotto una battaglia elettorale basata sull’essere alternativi, non può che ribadire come «la destra contemporanea, compresa quella che si sta affermando in città, è pessima, sempre più di Berlusconi». Ma «questo centrosinistra - spiega il segretario provinciale, Francesco Cirigliano - sembra sempre più intercambiabile con il primo, visto che ha anche avviato un’opera di allargamento che comprende anche l’Udc. In vista - con riferimento all’intesa - proprio degli scenari prossimi e le elezioni regionali». E chiaro «che non potremo votare per il centrodestra, ma restiamo in posizione di critica con il centrosinistra, tenendo ferme quelle ragioni che stiamo cercando di difendere e sollecitare per una democrazia partecipata, reale e giusta».

POTENZA - «La città di Potenza non è disposta a farsi prendere in giro», risponde così il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, candidato per il centrosinistra alla riconferma a Palazzo di città, alle affermazioni dell’avversario al ballotaggio, Giuseppe Molinari che si è impegnato a stipulare un contratto con la città, ieri mattina, in una conferenza stampa. Sono gli ultimi botta-e-risposta di una lunga campagna elettorale. Le repliche riguardano in primo luogo il finanziamento straordinario di 100 milioni di euro che, secondo Molinari, potrebbe essere concesso dal Governo alla città, in caso di vittoria del centro-destra al secondo turno elettorale. «Esistono le istituzioni per le comunità verso cui portare attenzioni e finanziamenti. Non esistono assegni ad personam - sostiene Santarsiero - E’ incredibile l’assoluta carenza di senso istituzionale nel dichiarare che solo attraverso una vittoria di Molinari è possibile ricevere un sostegno e un finanziamento per la città-continua - Ripeto, si manifesta una assoluta e grave carenza di senso istituzionale. Se si vuole sostenere una comunità si fanno atti amministrativi e non butade elettorali. La città di Potenza non è disposta a farsi prendere in giro con dichiarazioni di questo tipo».

Attacca direttamente Molinari e il presidente del consiglio: «Molinari e Berlusconi hanno avuto dieci anni per pensare alla città di Potenza e non hanno fatto nulla». Affronta la questione del risanamento del debito pubblico e la riqualificazione di Bucaletto: «Noi abbiamo seriamente avviato, come mai nel passato, sia il risanamento del debito che la costruzione di case popolari a Bucaletto, grazie al programma di edilizia sociale di ben seicento nuovi alloggi». Torna poi sulla questione dei finanziamenti. «In ogni caso, se c’è una volontà vera di sostenere la nostra comunità ne siamo ben lieti. Sino a domenica c’è tempo sufficiente per approvare atti governativi per destinare le risorse annunciate». Dai finanziamenti, al problema della “nave” di rione Cocuzzo, sollevato da Molinari e dallo schieramento di centrodestra: «Si continua a mostrare una non-conoscenza dei percorsi amministrativi. L’opera realizzata in via Tirreno, necessita di essere completata, collaudata e rendicontata, per non perdere i finanziamenti che ad essa sono stati destinati. Dopo di che, ogni tipo di abbattimento comporta comunque un danno erariale». Santarsiero, inoltre, si oppone alla proposta di Molinari di utilizzare un sistema di perequazione per evitare che l’abbattimento della struttura vada a danno delle finanze dei cittadini. Il

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ONORE AL MERITO

sindaco, infatti, definisce il sistema della perequazione una «fantasiosa ipotesi che denota ulteriori e sconcertanti approssimazioni amministrative». Infine, alle accuse di Molinari sulla localizzazione e poca cura delle zone verdi e del ponte di via di Giura, afferma che «si continua a voler essere sordi. Abbiamo più volte detto che il ponte di via Di giura è parte di un progetto che già prevede un’unica area verde con il parco Baden Powell e la deviazione della mobilità sotto lo stesso ponte. Per tutto ciò, è parte di una delle vie verdi previste dalla nuova pianificazione dall’amministrazione». Quanto alla delocalizzazione dello stadio Vivaini nell’ex Cip zoo, «non si può decidere una destinazione d’uso in maniera così superficiale, non per un’area che è la più strategica della Regione. Non ce ne sono di uguali da Metaponto a Rapone e la sua destinazione va decisa con concertazione allargata, all’interno del piano strutturale metropolitano». Riserva qualche ultima e veloce battuta alla questione della tanto discussa riqualificazione di piazza Mario Pagano. «Molinari e i suoi amici - dice - pensano a Piazza Mario Pagano come a un parcheggio. Noi no. Noi la pensiamo diversamente». Così, mentre si avviava ad un comizio, proprio in uno dei luoghi “caldi” della questione. Ieri sera, a poche ore dal ballottaggio, era nella Cittadella, in rione Bucaletto.

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Confronto in Rai tra i candidati, vince il giornalista TRA i due litiganti, la vittoria, almeno quella morale, spetta al giornalista. Da un lato Vito Santarsiero, dall’altro Peppino Molinari, sindaco uscente ed ex deputato a confronto, “coordinati”, nel faccia-a-faccia che ieri mattina ha occupato la tribuna elettorale della testata giornalistica regionale della tv di Stato, dal giornalista Edmondo Soave. Arroccati, entrambi i competitori, sulla posizione che rappresentano, pronti a difendere un modello di città che hanno in mente e quel punto di vista che, tre volte su quattro, passa per l’urbanistica.

L’anti-cementificazione e famiglia, regolamento urbanistico e strategia metropolitana. Allora accade che i temi si rincorrano e si ritorni inevitabilmente a quello scontro tra le parti che, entrambi ex democristiani, li fa più !aggressivi” del solito. Onore al merito, allora, a Soave che ha tenuto a bada la spinta di entrambi a spiegare troppo nel dettaglio il programma. Con competenza e notevole conoscenza della città, dei disagi e dei pregi che i potentini abitano quotidianamente - compresi quelli che potentini diventano ogni giorno da pendolari - ha

impedito il divagare e la resa delle risposte in comizio. Allora, bene per il servizio pubblico televisivo, che tanto spesso viene criticato, ma che sa dare prova di grande professionalità. Bene per quel saper mettere a confronto le idee mediate da una voce super partes. L’unico neo, allora, è l’orario della messa in onda. Alle 8.15 del mattino in pochi, tra lavoro e vacanze, hanno avuto l’occasione, anche nello zapping casuale, di stare ad ascoltare. Peccato per un buon servizio pubblico che avrebbe soddisfatto molti utenti. Decisamente qualcuno in più.

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di SARA LORUSSO

stosità della calma dei potentini, di fronte a un evento che si presenta, quasi, con la cadenza di un mondiale di calcio, la dice lunga sulla sua saggezza. Il potentino sa! Sa che gli interessi condizionano la politica. Sa che il sistema è marcio. Sa che un politico bravo è comunque un dottor Jekill, che deve avere anche l’altra faccia, quella furba, quella che tratta il torbidume della vita politica, altrimenti che politico è! Sa che per trovare un posto di lavoro dovrà comunque fare la questua, umiliarsi e obbligarsi, se non scappare via. Sa che un incarico non lo avrà mai perché è bravo, e che gli incarichi professionali vengono distribuiti col bilancino dai politici secondo logiche becere. Sa che le strade, le promesse e un acconto sulle promesse o le ottieni nel periodo pre-elettorale o se ne parla fra qualche anno. Sa che niente è casuale, che il domani non gli porterà buone sorprese, e infine sa che da noi non

circoscritti. I partiti, che dovrebbero essere i primi veri portatori di idee politiche, ambasciatori della modernità, importatori delle novità, cattedrali dell’interesse comune, invece, sono le camere mortuarie dell’entusiasmo, segnano il confine fra quello che si sogna e quello che si fa. Ostili ai cambiamenti, nemici dei rinnovamenti, coltivano piccoli orti dove far crescere una piantina di basilico, di peperoncino piccante, collegi chiusi per pochi privilegiati. Il dibattito è pressocchè inesistente, anche se la facciata è diversa, e appare come un invitante paradiso per idealisti e futuri bravi amministratori. Soprattutto due mesi prima delle elezioni, quando devono assoldare eserciti di candidati, non per far nascere una nuova classe di politici e amministratori, giammai, ma per pescare un voto in ogni famiglia, in un gioco al massacro vergognoso, che, per fortuna, dura davvero poco. Poi i candidati vengono abbandonati a se stessi. Le promesse svaniscono, e rimane la realtà di tutti i giorni. E il potentino abbozza. Vota il parente candidato di turno, violentando anche se stesso, ideologicamente parlando, ma


Mercoledì 17 giugno 2009

Rivolta in Iran

La Guida suprema e il Consiglio dei Guardiani favorevoli a una parziale revisione delle schede

Possibile la riconta dei voti Manifestazioni contrapposte a Teheran dei sostenitori dei due schieramenti | LA SCHEDA | di ALBERTO ZANCONATO

TEHERAN – Gli oppositori del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad sono tornati ieri in piazza a Teheran per una grande manifestazione, nonostante i divieti delle autorità, dopo quella gigantesca di lunedì che aveva radunato centinaia di migliaia di persone e si era conclusa con l'uccisione di sette manifestanti. Contemporaneamente i sostenitori di Ahmadinejad si riunivano in una piazza distante una decina di chilometri per un raduno promosso dal governo. Intanto la Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, citato dalla televisione di Stato, si è detto favorevole ad una riconta parziale dei voti, ma solo se necessario. Lo stesso ha detto il Consiglio dei Guardiani, incaricato di sovrintendere alla regolarità delle elezioni, al quale il candidato moderato Mir Hossein Mussavi, sostenuto da molti riformisti, aveva chiesto di annullare il risultato del voto. Continuano nel frattempo gli arresti di dirigenti del movimento riformista. La televisione iraniana in lingua inglese PressTv ha detto che a finire in manette sono stati la scorsa notte Mohammad Ali Abtahi, già stretto collaboratore dell’ex presidente Mohammad Khatami, e Said Hajjarian, ex viceministro dell’Intelligence, che è semiparalizzato in seguito ad un attentato subito dieci anni fa. Secondo PressTv, i due sono accusati di essere gli organizzatori dei disordini avvenuti a Teheran. Il ministro dell’Intelligence, Gholamali Mohseni-Ejei, ha annunciato che sono 26 i «principali elementi dietro agli incidenti di Teheran» che sono stati arrestati. Manifestazioni e incidenti avvenuti negli ultimi giorni sono segnalati in altre città del Paese, tra le quali Shiraz e Tabriz. Il presidente Ahmadinejad, che lunedì aveva rinviato la sua partenza, ha partecipato ieri ad un vertice del Gruppo di Shanghai in Russia, dove non ha fatto cenno alla situazione interna, ma ha parlato della crisi mondiale e ha attaccato l'imperialismo e il capitalismo. I messaggi sms continuano ad essere bloccati a Teheran e da ieri pomeriggio per diverse ore sono state interrotte anche le comunicazioni via voce dai telefoni cellulari, mentre le telefonate internazionali sono diventate molto difficoltose. Anche l’accesso a Internet è quasi impossibile in certi periodi della giornata. Il governo ha inoltre avvertito ieri i giornalisti stranieri che è loro vietato coprire avvenimenti non ufficia-

li, in particolare i raduni «che non hanno l’autorizzazione del ministero dell’Interno». Prima di tutto, dunque, le manifestazioni dei sostenitori di Mussavi. Un nuovo raduno dei seguaci dell’ex candidato era prevista ieri a partire da Piazza Vali Asr, nel centro della capitale, ma quando i sostenitori di Ahmadinejad hanno annunciato una manifestazione nello stesso luogo, Mussavi ha detto che l'iniziativa era annullata allo scopo di «non mettere in pericolo vite umane», esprimendo così il timore di gravi scontri. Poi, all’improvviso, la manifestazione degli oppositori si è materializzata a metà pomeriggio nel nord della città, una decina di chilometri da quella governativa. E ciò nonostante la grande difficoltà nelle comunicazioni. Quella in favore di Mussavi, ha detto PressTv, è stata una manifestazione «enorme» e «pacifica», che da Piazza Vanak ha raggiunto Piazza Tajrish, qualche chilometro più a nord, percorrendo il Viale Vali Asr. Ieri, infine, il presidente del Parlamento Ali Larijani, un conservatore di cui sono noti i difficili rapporti con Ahmadinejad, ha attaccato il ministero dell’Interno, affermando che esso «è responsabile e deve rispondere» di violenti attacchi contro gli studenti.

Le violenze a nord di Teheran. Nella fotina sotto, un sostenitore di Mussavi

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LE PROTESTE

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Cinque giorni di scontri TEHERAN – Venerdì scorso, 12 giugno, gli iraniani sono andati alle urne per eleggere il nuovo presidente. L'annuncio della vittoria del presidente uscente, l'ultraconservatore Mahmud Ahmadinejad, ha scatenato una rivolta popolare. Ecco una cronologia dei principali avvenimenti degli ultimi cinque giorni. VENERDI' 12: In serata Ahmadinejad e lo sfidante Mir Hossein Mussavi si dichiarano entrambi vincitori. L’affluenza alle urne è stata

La mobilitazione popolare dopo l’annuncio dei risultati dell’85%. SABATO 13: L’annuncio della vittoria di Ahmadinejad (60,63% contro il 33,7% di Mussavi) scatena la reazione dei sostenitori del candidato moderato: migliaia di manifestanti invadono le piazze di Teheran al grido di: 'Morte al dittatore' e 'Dov'è il mio voto?'. Scontri con le milizie dei Pasdaran, decine di feriti, interrotta la copertura telefonica satellitare. – Gli Stati Uniti dichiarano l’intenzione di «monitorare possibili ir-

regolarità «; L’Ue si dice preoccupata per i brogli e le violenze. – La Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, proclama Ahmadinejad «presidente di tutta la nazione». DOMENICA 14: Continuano a Teheran gli scontri tra sostenitori di Mussavi e forze dell’ordine. – Ahmadinejad afferma che queste elezioni sono state «le più pulite», Washington esprime dubbi sulla legittimità del risultato elettorale. – Cento riformisti, tra

cui il fratello dell’ex presidente Mohammad Khatami, sono arrestati. LUNEDI' 15: L’Ue chiede a Teheran di avviare un’inchiesta sulle elezioni. Il presidente americano Barack Obama si dichiara “profondamente turbato» per le violenze. – Migliaia di sostenitori di Mussavi manifestano vicino all’università di Teheran, uomini armati sparano sulla folla uccidendo una persona. MARTEDI' 16: Arrestati nella notte due esponenti riformisti legati a Khatami. La radio iraniana Payam afferma che i civili uccisi sono 7.

Il presidente degli Stati Uniti non vuole intromettersi e sceglie una via di realpolitik

Obama alle autorità di Teheran: «Fate il passo giusto» di EMANUELE RICCARDI NEW YORK – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama chiede alle autorità di Teheran e al popolo iraniano «di fare il passo giusto», e, allo stesso tempo, esclude qualsiasi intromissione da parte di Washington. Una scelta di realpolitik quella espressa dal presidente Usa che rimane favorevole all’avvio di un dialogo con Teheran, comunque andranno le cose, ha detto ieri nel giardino delle rose della Casa Bianca, incontrando i giornalisti insieme con il presidente della Corea del Sud Lee Myung-Bak. La breve conferenza stampa è stata dedicata soprattutto alla questione nord-coreana, ma subito prima di lasciare il palchetto allestito all’aperto, il presidente ha risposto brevemente ad una

domanda sull'Iran. In realtà, Obama ha sostanzialmente ripetuto quanto aveva affermato lunedì in serata dallo Studio Ovale con accanto a sè il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E ha in particolare ribadito la «profonda preoccupazione» degli Stati Uniti e della comunità internazionale per le incertezze e le violenze post elettorali in Iran. Obama ha espresso la speranza che autorità e popolo iraniani «faranno il passo giusto» per esprimere e rispondere «alle voci e alle aspirazioni», ricordando che è sua intenzione «difendere con forza il principio universale in base al quale le voci devono essere ascoltate e non soppresse». Secondo il presidente degli Stati Uniti l’ordine dato dalla Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, agli organi com-

petenti di esaminare con cura la richiesta di annullamento del voto presentata dal candidato moderato Mir Hossein Mussavi «indica che anche lui capisce che il popolo ha profonde preoccupazioni sull'elezione». Su questo punto il ministro degli Esteri Franco Frattini ha giudicato «po-

Il presidente Usa Barack Obama

sitiva» l’ipotesi di una eventuale riconta dei voti, e ugualmente «positivo» l’invito di Mussavi a non partecipare alla manifestazione programmata a Teheran. Obama ha confermato l’intenzione degli Stati Uniti di mantenere la linea della realpolitik, dato che non sarebbe utile, per Washington, dare l’impressione di «intromettersi» in una vicenda interna iraniana. «Non sarebbe produttivo, vista la storia delle relazioni Usa-Iran, dare l’impressione di intromettersi, dare l'impressione che il presidente Usa si intromette», ha detto l'inquilino della Casa Bianca senza mai citare il nome dei due candidati. Ma, ha aggiunto Obama riferendosi alle violenze delle ultime ore, «non è così che i governi dovrebbero interagire con i loro popoli».

Il Consiglio dei Guardiani della rivoluzione IL Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione, che ieri si è detto pronto a contare una parte dei voti delle elezioni presidenziali del 12 giugno in Iran, «se vi saranno prove di irregolarità», è un organo saldamente in mano ai conservatori. Composto da 12 membri (sei giuristi e sei dignitari religiosi), il Consiglio ha il compito di selezionare i candidati alle elezioni, in base alle loro credenziali ideologico-religiose, e di supervisionare il processo elettorale, ratificando o annullando i risultati del voto. Opera come una Corte costituzionale e può porre il veto alle leggi giudicate non conformi alla sharia, la legge islamica. I sei religiosi membri del Consiglio sono nominati direttamente dalla Guida suprema della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei, punto di riferimento dei conservatori. I sei giuristi sono invece proposti dal capo del potere giudiziario (il quale è a sua volta nominato dalla Guida suprema) e approvati dal Parlamento. Ma, negli ultimi anni, il Consiglio dei guardiani ha istituito un sistema che consente la nomina dei giuristi proposti dal capo dell’autorità giudiziaria anche in caso di opposizione del Parlamento. Negli anni in cui il Parlamento era in mano ai sostenitori del presidente riformista Mohammad Khatami, fra il 2000 e il 2004, i 12 'guardiani' hanno virtualmente paralizzato il processo legislativo, bloccando gran parte dei provvedimenti adottati dai rappresentanti del popolo: liberalizzazione della stampa e degli investimenti stranieri, divieto dell’uso della tortura fisica e psicologica sui detenuti, leggi per migliorare la condizione delle donne. Nel 2003 il Consiglio portò un duro colpo all’ala moderata del regime ponendo il veto a due proposte di legge – presentate dal governo Khatami e approvate dal parlamento – tese a limitare i poteri dei 12 Guardiani in materia elettorale e quelli della magistratura, anch’essa controllata dai conservatori.

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12 Primo piano


SALVIAMO IL CLIMA, FINCHÈ È POSSIBILE

IL PD NON È STATO ALL’ALTEZZA DELLE ATTESE

di CAMILLO PERRONE* Assistiamo al verificarsi di “fenomeni estremi” quali escursioni termiche di insolita ampiezza in tempi ridottissimi (a livello climatico), precipitazioni di eccezionale intensità sempre più ricorrenti, alluvioni, tempeste, uragani sempre più forti e, dall’ altra parte, temperature africane o viceversa siberiane, altrettanto preoccupante siccità e desertificazione. E si potrebbe continuare di questo passo.Tutto ciò è documentato e documentabile perché è attestato da fatti oggettivi, che stanno sotto gli occhi di tutti, più problematica ne è l’interpretazione. Ma nell’incertezza, che del resto è solo residua, e senzascendere nel catastrofismo, credo sia consigliabile cominciare a pensare al problema ecologico con estrema serietà. Tenere presente il 2020. E’ la scadenza per realizzare due impegni stringenti: ridurre le emissioni di gas del 20% e aumentare del 20% i consumi di energia coperti da fonte rinnovabile. Come a dire: basta con l inquinamento, avanti con i pannelli solari, le pale eoliche sistemate per mare e per colline. A Strasburgo è stato approvato il pacchetto contro l inquinamento dopo una trattativa estenuante durata undici mesi. Poi è spuntata la formula 20-20-20a mettere d accordo i 27 paese dell area europea. Per l Italia è stato fatto uno sconto: il suo obiettivo si ferma al 17%. Comunque, la formula di Strasburgo dovrebbe rendere l Europa più pulita e meno inquinata. Si poteva fare di più, ma la crisi economica e la grande paura della recessione ha spinto i leader dei 27 a frenare. Così sono stati ammorbiditi i vincoli per alcuni settori più inquinanti, come la siderurgia, o quelli con altri consumi energetici. Stesso discorso per le auto, con una sostanziosa riduzione delle multe a carico di quei paesi che non si mettono in regola con le emissioni inquinanti. Anche se con questi freni, l Europa è arrivata ad una svolta storica sul clima. Basta dare un occhiata alla piena del Tevere negli ultimi mesi e al riscaldamento del pianeta per rendersene conto. Il vecchio Continente ha imboccato una strada dalla quale non dovrà deviare. L alleggerimento delle misure, poi, deciso a copertura della crisi economica dei settori trainanti quali l auto e la siderurgia, potrà spingere anche gli Stati Uniti, finora sempre contrari agli obiettivi di Kyoto, a cambiare opinione e ad aderire al piano di riduzione delle emissioni. Obama è chiamato ad una scelta generosa, in linea con le promesse elettorali fatte agli americani e, indirettamente al mondo. In verità il Presidente degli Stati Uniti al presente è bene intenzionato al riguardo. E ora affermiamo con forza che urge educare alla responsabilità ecologica, responsabilità verso se stessi, verso gli altri, verso l ambiente. A proposito mi piace riferire che il nuovo Sindaco di San Severino Lucano, De Stefano Carmine Saverio (laureato in Scienze Forestali), nel suo programma amministrativo promette rispetto e sviluppo equilibrato per l ambiente, unito ad investimenti produttivi, capaci di portare ad una valorizzazione locale ed a nuove occupazioni nei settori tradizionali e agricolo-turistici, come pure intende garantire la tutela di un complesso di valori naturalistici, storici, paesaggistici e ambientali, la conservazione dei valori bio-genetici della flora e della fauna nonché degli attuali aspetti geomorfologici e soprattutto il ripristino delle attività agro-silvo-pastorali. L impegno dei credenti è rivedere lo stile di vita contro una visione riduttiva della natura: occorre una visione di un ordine armonioso del creato. La creatura umana riceve una missione sul creato per farne brillare tutte le potenzialità. E una delega attribuita dal Re divino alle origini stesse della creazione quando l uomo e la donna, che sono l’ immagine di Dio (Gen 1,27), ricevono ordini di essere fecondi, moltiplicarsi, riempire la terra, soggiogarla e dominare sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra (cfr. Gen 1,28). L uomo è stato creato a immagine di colui che governa l universo. Tuttavia, la signoria dell uomo non è assoluta ma ministeriale; è riflesso reale della signoria unica e infinita di Dio. Purtroppo, se lo sguardo percorre le regioni del nostro pianeta, ci si accorge subito che l umanità ha deluso l attesa divina. Soprattutto nel nostro tempo, l uomo ha devastato senza esitazioni pianure e valli boscose, inquinato acque, deformato l habitat della terra, reso irrespirabile l aria, sconvolto i sistemi idrogeologici e e atmosferici, desertificato spazi verdeggianti. Occorre perciò stimolare e sostenere la conversione ecologica, che in questi ultimi decenni ha reso l umanità più sensibile nei confronti della catastrofe verso la quale si stava incamminando. L uomo non più ministro del creatore. Ma autonomo despota, sta comprendendo di doversi finalmente arrestare davanti al baratro. Dunque impegnarsi a fondo per scongiurare la catastrofe ecologica, proteggendo il bene radicale della vita umana e non solo, in tutte le manifestazioni e preparando alle future generazioni un ambiente che si avvicini di più al progetto del Creatore. *Sacerdote Parrocchia Maria SS degli Angeli San Severino Lucano

di MICHELE RIBELLINO*

GLI EQUILIBRI ISTITUZIONALI di ALBERTO VIRGILIO segue dalla prima Le esortazioni del Capo dello Stato volte a promuovere dialoghi costruttivi sulla delicata materia sono state sostanzialmenbte disattese. Il governo attribuisce prevalenza alla riforma della giustizia , uno degli obiettivi principali e prioritari nel suo programma. Tale obiettivo s©ˆinquadra in quello più generale della revisione di alcune parti della Costituzione del 1948 , nel presupposto che siano ormai superate dalla evoluzione del sistema politico-istituzionale. Si parla di introduzione nel sistema di una nuova struttura costituzionale , secondo i modelli del semipresidenzialismo alla francese , del cancellierato tedesco o di altri esempi tratti da paesi esteri , ma praticamente tutto si ferma allo stadio di proposte teoriche , senza neppure un accenno di azione concreta. Prima di esaminare brevemente i vari aspetti del tema della giustizia , riteniamo opportuno premettere che la Carta fondamentale della Repubblica , anche se risale ad anni lontani , conserva ancora un grande valore morale e politico , specialmente nella parte in cui enuncia i princìpi fondamentali , i diritti e i doveri dei cittadini , i rapporti civili, etico-sociali ed economici. Si tratta di un condensato normativo di grande pregio per chiarezza di dettato e per il contenuto specifico delle singole disposizioni , elaborato da illustri personalità di ogni orientamento politico e intellettuale , anche stilisticamente ammirevole , difficilmente emendabile neppure in forma lieve o contenuta. Questa riflessione vale anche per le rimanenti sezioni del documento , che potranno anche richiedere alcune modifiche , ma senza che queste tocchino l’impianto strutturale dell’ordinamento della Repubblica , fondato sul principio della separazione dei poteri dello Stato secondo la tradizionale tripartizione tra legislativo , esecutivo e giudiziario. Alla rigorosa conservazione di tale principio , comune a tutte le democrazie liberali , sembrano essere principalmente rivolti gli autorevoli interventi del Presidente Giorgio Napolitano , il quale ha più volte sottolineato l’esigenza di non turbare , in occasione delle riforme del sistema ritenute necessarie , gli equilibri istituzionali perchè essi , si può aggiungere ,

esprimono l’essenza stessa della democrazia. Per quanto riguarda specificamente il settore della magistratura , bisogna considerare che l’autonomia e l’indipendenza dell’ordine giudiziario da ogni altro potere furono un punto fermo e una conquista di civiltà giuridica in sede di deliberazione della Carta del 1948 , dopo un lungo travaglio storico durante il quale i giudici erano soggetti al controllo del potere esecutivo. Tornare indietro anche di poco , rispetto all’attuale assetto che la magistratura ha nel quadro costituzionale , significherebbe indebolire la prerogativa di autonomia e indipendenza di cui ora gode l’ordine giudiziario , con discapito dell’interesse collettivo per una giustizia rapida e imparziale. Non intendiamo negare che occorrano provvedimenti atti a imprimere maggiore efficienza nell’assolvimento del servizio della giustizia , e che sono anche opportuni alcuni rilievi rivolti recentemente ai magistrati dal Capo dello Stato in qualità di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura , ma questi problemi vanno risolti con spirito di concordia e di collaborazione non solo all’interno della classe dei magistrati , ma anche in un clima di reciproco rispetto tra tutte le pubbliche istituzioni. L’interesse generale del Paese è l’obiettivo comune di tutti e di ciascun organo pubblico , per cui non è concepibile che le istituzioni mostrino contrapposizioni e contrasti di idee tra esse , anzichè collaborare attivamente , ciascuna nel suo ruolo, al conseguimento dell’obiettivo sopra indicato. Imboccare questa strada significa non soltanto aderire all’invito del Presidente della Repubblica , che esprime il più alto e imparziale livello dei pubblici poteri , ma anche dare segno di comprensione e di civiltà politica e sociale. La speranza è che questo clima si ristabilisca , torni cioè come è stato nei decenni passati. Per la questione delle riforme di carattere generale sembra indispensabile che una commissione di ampia portata e di alto profilo , eletta in Parlamento e della quale facciano parte anche giuristi di ogni tendenza , particolarmente esperti in diritto pubblico ( che in Italia certamente non mancano ) , affronti il problema con la massima attenzione e con la massima cautela , tenendo conto della nostra tradizione storica e giuridica , che non è certo inferiore a quella di altri paesi.

Il Partito democratico si doveva distinguere per la sua capacità di rappresentare una forza nuova, modernizzatrice, riformista con lo sguardo rivolto al futuro. Ora, però messi da parte i bei discorsi e le dichiarazioni di principio, si tratta di tradurre in pratica tutta questa gran mole di idee, progetti, desideri e aspirazioni. La classe dirigente del P.D., tutta proveniente dal vecchio P.C.I. e dalla sinistra democristiana, rappresentata da qualche esponente del vecchio P.S.I., fin ad ora, non è stata in grado di portare avanti una politica fedelmente legata ai principi del riformismo, della modernità e del cambiamento, che sono alla base della costituzione del P.D. Un partito che pensa solo alle collocazioni di potere, e non a difendere il popolo dei lavoratori, è un partito conservatore che perde il suo elettorato, come dimostrano gli ultimi risultati elettorali. La verità è che mancano le idee! Si parte dalla Bolognina. Poi, l'Ulivo divenne, in pochi anni, la casa rifugio per milioni di sopravvissuti. Prodi, oltre l'Ulivo, voleva un partito tutto nuovo. Il suo principale luogotenente, Arturo Parisi, aveva addirittura intimato a Veltroni di sciogliere il Partito. Così, i democratici di sinistra e la Margherita ammainarono le rispettive vele per sostituirle, con quella unica, del Partito Democratico. Il vento del liberismo afflosciava le vele della sinistra riformista, ma la navicella restava in mare. Venne la stagione del P.D.. La vecchia sinistra ammainò la bandiera del Socialismo, decidendo di trasferirsi armi e bagagli nel nuovo partito. Quando Veltroni si inventò il partito senza tessere, il partito non più di sinistra, e indicò la “Terza via” militanti ed elettori si guardarono attorno avviliti. L'ultimo miglio per i d.s. rischia di diventare un vero Golgota. Spariscono il Socialismo e la terza via di Prodi e Veltroni e, oggi, Rutelli, Letta e Follini, indicano una linea politica senza identità. Il Partito democratico, pur rappresentando una novità di rilievo e meritevole di attenzione, deve ancora dimostrare la sua vera consistenza e la sua capacità di tradursi in pratica politica. Bisogna passere dalle parole ai fatti, dai principi all'agire quotidiano. Si può predicare il cambiamento e il riformismo da una parte ed essere alleati con Di Pietro? On. D'Alema, una vera svolta, che non si limita ad essere tale nei nome, ma che viole esserlo anche e soprattutto nei fatti, avrebbe avuto bisogno di maggiore coraggio e lungimiranza; continuare a predicare bene razzolando male non porta da nessuna parte. Questa è la vera debolezza del Partito democratico. *Responsabile provinciale Socialisti Riformisti Miglionico

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Mercoledì 17 giugno 2009


Italia / Mondo

Mercoledì 17 giugno 2009

Richiamo al Parlamento: «Non si torni al passato»

«Troppe iniezioni di liquidità»

per Draghi Antitrust: consumatori a rischio èCrisi, ora di preparare le banche siano più trasparenti la strategia d’uscita GIÙ le mani dai consumatori. È il monito che il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, lancia alle banche, perchè facciano passi avanti verso una trasparenza «compromessa» da contratti incomprensibili; al Parlamento, perchè si blocchi «lo stillicidio» di norme che «restaurano l’equilibrio del passato»; alle imprese, perchè «i costi della crisi non siano riversati sui consumatori» anche attraverso un pericoloso ritorno al protezionismo. Nella sua relazione annuale al Parlamento, Catricalà mette al primo posto l’attenzione e la tutela dei consumatori, esposti oggi a rischi che arrivano da diverse direzioni. E richiama le banche a fare «ulteriori passi in avanti sulla strada della trasparenza, intrapresa solo ora con timidezza». Perché la reputazione degli istituti di credito «oggi sembra compromessa più che in altri periodi», anche a causa di «prassi contrattuali spesso troppo articolate e difficilmente comprensibili da parte dei risparmiatori». L’Abi invece rivendica passi in avanti sulla trasparenza «non timidi, ma molto coraggiosi», anche se, ammette il presidente Faissola, «purtroppo la nostra reputazione, soprattutto per motivi mediatici, non è al massimo». Un richiamo forte arriva anche al Parlamento: «va scoraggiato – ha spiegato il Garante – lo stillicidio di iniziative volte a restaurare gli equilibri del passato» e ridurre la spinta delle liberalizzazioni. Catricalà punta il dito contro le norme che riguardano l’abolizione delle parafarmacie (in 3 anni ne sono state aperte circa 3.000 con sconti su alcuni farmaci superiori al 22%), l’abrogazione della facoltà di recesso annuale nei contratti assicurativi e la cancellazione dei tetti antitrust

per l’importazione di gas. In questo caso, Catricalà torna a proporre un tetto flessibile, che tenga conto dell’evoluzione futura del mercato italiano, ma l'amministrato-

re delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ribadisce che “in nessun paese d’Europa ci sono tetti antitrust». Attenzione anche al ritorno del protezionismo, i cui

venti soffiano forti in Europa e rischiano di pesare sulla ripresa: è per questo, avverte Catricalà, che «occorre vigilare affinchè i costi della crisi non siano riversati sui consumatori». Proprio in quest’ottica, l’Antitrust esprime preoccupazione per la scarsa considerazione che trova lo strumento della class action, anche per colpa degli interessi di pochi gruppi. E se il rinvio dell’entrata in vigore era stato visto dallo stesso Catricalà come un modo per «migliorarla, la soluzione che oggi si profila sembra di segno contrario». L’Antitrust rivendica un ruolo maggiore nell’ambito di questo istituto, così come in quello della legge sul conflitto di interessi che al momento è “macchinosa», limitando di fatto l’intervento dell’Autorità alla presenza di «un atto di governo». Commenti positivi sono arrivati dalle associazioni dei consumatori: se Adusbef e Federconsumatori vogliono più poteri per l’Antitrust, l’Adiconsum chiede che, insieme al pagamento delle sanzioni (pari a 82 milioni di euro dall’inizio del 2008), i colpevoli di infrazioni vengano obbligati al risarcimento dei consumatori penalizzati.

di DOMENICO CONTI ROMA – La crisi non è ancora alle spalle ed è troppo presto per ritirare le misure adottate. Ma occorre pensare fin d’ora a una «strategia d’uscita» per riassorbire la terapia a base di spesa pubblica e iniezioni di liquidità messa in campo contro la peggiore recessione dal 1929. Gli enormi stanziamenti adottati contro la crisi rischiano di provocare tensioni inflazionistiche in futuro. E poiché i banchieri centrali ragionano sul medio-lungo termine, il tema delle “exit strategy” comincia ad affermarsi prepotentemente negli interventi delle massime istituzioni finanziarie. A partire dal Financial Stability Board presieduto dal governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, che ieri da Berlino ha invitato a «considerare le strategie di uscita alla recessione», pensando fin d’ora a come riassorbire «politiche di bilancio eccessivamente espansionistiche per gestire la riduzione del debito pubblico», e uscire

Chiesto all’ Fmi di aiutare i Paesi europei

Soffre il mercato dei grandi aerei, bene quelli piccoli LA RECESSIONE mondiale colpisce i big dell’industria aeronautica commerciale e ad approfittarne sono i costruttori di aerei passeggeri più piccoli. Nessun grande annuncio, infatti, quest’anno nella più importante vetrina mondiale del settore al Paris Air Show di Le Bourget da parte di Airbus e Boeing. Che, al contrario degli altri anni in cui sono affrontati in una sfida agguerrita all’ultimo ordine, quest’anno hanno accusato diverse disdette di commesse che pensavano di avere già nel carniere. Così, appare più viva-

ce il mercato degli aerei regionali, quelli da 50 a cento posti, in cui è leader ormai consolidata la brasiliana Embraer (terzo produttore mondiale), seguita dalla canadese Bombardier, e su cui sta per debuttare la russa Sukhoi con il Superjet 100, prodotto dalla società Scac, di cui è partner (25% più un’azione) Alenia aeronautica (controllata di Finmeccanica). Jet a parte, il mercato dei piccoli velivoli è occupato anche da Atr (50% Alenia e 50% Eads) leader mondiale dei turbo elica che gode del vantaggio di minori consumi di

«dall’attuale orientamento delle politiche monetarie, per mantenere l'ancoraggio delle aspettative di inflazione». Parole che riecheggiano l’impegno della Banca centrale europea preso nel bollettino di giugno («il consiglio direttivo assicurerà che le misure intraprese e la liquidità erogata possano essere rapidamente riassorbite»). Lo stesso presidente JeanClaude Trichet, agli inizi del mese, aveva definito «importantissimo» avere fin d’ora chiara una «exit strategy» per Eurolandia: l'inflazione andrà in negativo per qualche mese, e dunque bene con tassi all’1%, massicce iniezioni di liquidità e acquisto dei bond garantiti. Ma già ora le aspettative inflazionistiche di medio termine sono prossime al limite del 2%. Se la liquidità e i deficit non verranno fatti rientrare si rischiano fiammate dei prezzi, che potrebbero minacciare la ripresa. «Anche se i tempi non sono ancora maturi per l’immediata attuazione di tali strategie di uscita – ha sottolineato Draghi - lo sono per cominciare a progettarle». Una raccomandazione – quella di Draghi – discussa anche dal G7-G8 di Lecce del passato weekend, che ha chiesto al Fondo monetario internazionale di assistere i paesi nel valutare le diverse strategia di uscita dalle misure d’emergenza prese in questi mesi. Il tema sollevato da Draghi, insomma, è ben presente anche oltreoceano. Anche la Fed americana si è detta «sempre consapevole» del problema, esacerbato negli Usa dal massiccio indebitamento del Tesoro per finanziare i salvataggi bancari.

carburante. Quindi, regional identifica, oggi, più la capacità di passeggeri, da 50 fino a 100 posti o poco più e per i quali, nei prossimi 20 anni, si stima un mercato intorno ai 6-7.000 velivoli. Embraer –che ha business con 30 paesi e oltre 50 compagnie aeree – ha all’attivo 875 ordini e 792 opzioni e consegnerà a giorni il jet numero 500 dal 2003 anno della prima consegna del primo aereo della famiglia E, il più venduto. Quest’anno, al Bourget, ha ricevuto 28 ordini; nel 2009 prevede di consegnare 132 aerei, il 20% meno del previsto.

In testa ci sono i beni di prima necessità

Per 5 miliardi

Rallenta l’inflazione I prezzi crescono meno degli anni passati

Energia e trasporti investimenti in Montenegro

È UN INIZIO d’estate freddo quello che le famiglie italiane si ritrovano nel carrello della spesa di tutti i giorni. I prezzi stanno infatti rallentando vistosamente la loro tradizionale corsa, tanto che l’inflazione è arrivata a maggio allo 0,9%, il minimo dal 1968. Ma per i beni di prima necessità, quelli che vengono acquistati quasi ogni giorno (dagli alimentari ai giornali, dalle sigarette alla benzina), la frenata è stata ancora più evidente, con una discesa allo 0,6%. Niente a che vedere con i picchi del 6% toccati a luglio scorso. A raffreddare i prezzi è stato soprattutto il comparto energetico, lo stesso che l’anno scorso è stato responsabile di una estate bollente, con un’inflazione al galoppo al 4%. Tra i beni quotidiani sono stati infatti proprio i carburanti a mettere a segno la flessione più significativa. Insieme ai lubrificanti, hanno registrato un calo vertiginoso di quasi il 18% rispetto a maggio del 2008 (-15,8% per la benzina e -25% per il diesel). Anche per molti degli altri componenti della

spesa quotidiana, che rimangono comunque sopra il +0,6% complessivo, si è registrata una frenata rispetto ai tassi di crescita aprile. Per gli alimentari, ad esempio, si è passati da un aumento su base annua del 2,7% a +2,5% (per il pane i rincari si sono fermati a +1,1% dal +1,4% di aprile, mentre per la pasta di semola di grano duro si è scesi da +7,7% a +4,8%). Ed è rallentato anche il tasso di incremento di alcolici e tabacchi (da +5,1% a +5,0%). Anche per quei prodotti o servizi con cui le famiglie si trovano a fare i conti con «media frequenza» (abbigliamento, tariffe, trasporti stradali e aerei, medicine e così via), l'inflazione è scesa: dall’1,2% di aprile allo 0,9%. Il rallentamento è stato insomma generalizzato, e non solo in Italia. Per le associazioni dei consumatori però c'è ben poco da festeggiare. Adusbef, Codacons, Federconsumatori e Adoc continuano infatti a puntare il dito contro i rincari degli alimentari, che, nonostante la decelerazione di maggio, mostrano ancora rialzi sopra il 2%.

«CON GLI investimenti in energia e infrastrutture che abbiamo messo in campo, del valore di 4-5 miliardi di euro, l’Italia punta a diventare il primo investitore estero in Montenegro». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, al termine della missione nella capitale del Montenegro, Podgorica. «Abbiamo messo insieme per la prima volta – ha proseguito Scajola – le maggiori imprese energetiche italiane che costruiranno qui in Montenegro centrali idroelettriche, a carbone e termovalorizzatori e produrranno energia da trasferire in Italia attraverso un elettrodotto sottomarino. Ciò significa più energia a minor costo per il nostro Paese. Italferr, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di reti ferroviarie, realizzerà inoltre lo studio di fattibilità della linea Bar-Belgrado, grazie alla quale le merci italiane avranno maggiore accesso nell’area dei Balcani». Il rilancio degli investimenti italiani parte dalla firma del ministro Scajola di due intese, una sull'energia e una sui trasporti.

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24 ore in Basilicata

Carmine Spellecchia, ferito nella strage nella pizzeria Peccati di gola, ha dimenticato tutto

Amnesia in Corte d’assise Anche un altro teste, a 18 anni dalla mattanza di Montescaglioso, non conferma POTENZA - «Non so, non ricordo». Sono passati diciotto anni. Il 14 Maggio 1991 fu una carneficina. A Montescaglioso si festeggiava la scarcerazione di Alessandro Bozza: una pizzata in compagnia di una decina di amici al ristorante Peccati di gola, appena fuori paese. Entrarono in sei con le pistole e i fucili a pompa. Divenne “la strage della pizzeria”. Morirono in due: Giuseppe Mazzoccoli e Francesco Giannotta. Altri sei vennero feriti, tra cui il proprietario del locale, Carmine Spellecchia, un emigrante appena rientrato dalla Germania. Ieri mattina Carmine Spellecchia era in aula nel Palazzo di giustizia di Potenza per testimoniare nel processo per quegli omicidi. Per la Corte d’appello di Potenza in quegli anni c’era una cosca mafiosa che operava a Montescaglioso, trafficava con le droghe, e imponeva il pizzo ai commercianti, per conseguire il predominio delle attività economiche e imprenditoriali, anche a costo di clamorosi attentati. Ma chi c’era quella sera in pizzeria Carmine Spellecchia ormai l’ha scordato. Porta ancora i segni dell’agguato, ma non ricorda chi era seduto quando è successo il finimondo, non ricorda chi è entrato, e nemmeno se era armato: buio totale. Sono fatti raccontati nei verbali dei carabinieri, che sentirono i primi testimoni pochi giorni dopo la strage. «Silvano Di Taranto e suo fratello, Francesco Giannotta, un tale Giuseppe, un tale Emanuele da Matera con il figlio, un altro ragazzo pure di Matera,e Bozza il cognato di Di Taranto. Stavano cenando tutti insieme in una grande tavolata. Un quarto d’ora dopo mezzanotte sono entrate tre o quattro persone tutte incappucciate, che si

La procura di Voghera apre un fascicolo

«Istigazione al suicidio» Indagini sul caso Russo

Il palazzo di giustizia di Potenza e nel riquadro Pierdonato Zito

Colangelo, 42 anni, ha perso il controllo dell’auto per un colpo di sonno

Impatto sulla Potenza-Melfi, un morto FILIANO - La sua Fiat Palio era incastrata nel guard rail. Lui è morto sul colpo. Francesco Colangelo, 42 anni, di Filiano, faceva l’autotrasportatore. Era sposato e lascia due figli. Era un esperto nella guida. E per questo gli investigatori che stanno vagliando la dinamica dell’incidente ritengono che si sono messe a sparare ai componenti della tavolata, scappando via poco dopo. Uno aveva un fucile, portava un passamontagna verde con la stringa gialla, e un giubbotto jeans. Sarà stato alto un metro e settanta… Quando sono entrati stavo portando la birra. Mi hanno colpito al braccio sinistro, mi sono buttato per terra e non ho visto nient’altro». La stessa scena si è ripe-

tratti di un colpo di sonno. Secondo una prima ricostruzione Colangelo era di ritorno a Filiano. Alle 6 del mattino di ieri, forse per un improvviso colpo di sonno, non si è accorto che la sua auto stava finendo fuori strada. L’impatto con la barriera, all’altezza dell’uscita di San Giorgio di Pietragalla è stato

tuta con il gestore del bar che aveva riferito una circostanza molto importante per le indagini, Francesco Leccese: «Mio fratello dice di aver visto nel nostro bar i fratelli Di Taranto con Rocco Petruzzo detto “il milanese”, il 23 maggio verso le 16, 16.30». Due degli ospiti della tavolata, con uno dei presunti membri del commando. Poco dopo Petruzzo muore. Secondo l’accusa tra gli assassini ci sono pro-

molto forte. L’auto di Colangelo è praticamente distrutta. Sul posto sono giunti dopo poco i soccorritori del 118. Non è stato possibile rianimarlo. Polizia stradale e carabinieri stanno ora studiando la dinamica dell’incidente. La Potenza-Melfi è rimasta chiusa per un paio d’ore.

prio i fratelli Di Taranto. Silvano verrà ucciso a sua volta pochi mesi dopo, mentre Marco resta imputato per quattro omicidi. «Non ricordo», ha risposto il barista davanti al giudice ieri mattina. Il pm Francesco Basentini ha cercato in qualche modo di ravvivargli la memoria, senza ottenere nessun risultato. Nella migliore delle ipotesi è scattato un meccanismo

VOGHERA - «Istigazione al suicidio». E’ su questa ipotesi che indaga la procura della Repubblica di Voghera per la morte di Marcello Russo, il supertestimone del processo per la mattanza di Montescaglioso, trovato morto in carcere. Marcello Russo è morto nella sua cella, probabilmente avvelenato dal gas di una mini bombola da cucina, il 23 marzo scorso. Due giorni dopo avrebbe dovuto testimoniare al processo sul delitto consumato a Castel del Piano (Grosseto), dove venne ucciso Salvatore Conte, l’ex pentito ucciso dai suoi stessi compari e seppellito nei boschi di Gubbio. E la settimana seguente doveva testimoniare nel processo di Potenza. La madre Addolorata, denuncia: «Non si è ucciso, aveva saputo che veniva trasferito a Perugia e voleva parlare con il pubblico ministero, aveva tante cose da dire». L’avvocato Sara Bressani di Voghera, che assiste la famiglia di Russo, frena: «Lo sfogo di una mamma disperata». Ma intanto si muove rapidamente. Il 21 maggio scorso, su precisa richiesta, Addolorata Masiello è stata ascoltata da un ufficiale di polizia giudiziaria su delega del pubblico ministero vogherese Maria Gravina. Al magistrato ha consegnato anche una ventina di lettere, tutte vergate a mano, di altrettanti detenuti e compagni di sezione di Marcello Russo. In quelle lettere - che comunque vanno prese con estrema cautela - si parla esplicitamente di omicidio. Parola pesante, che in realtà non significa che qualcuno abbia ucciso Marcello, ma che sia stato lasciato morire.

di rimozione, tanto più forte quanto vicino era lo sguardo di chi ha assistito a quel massacro. La ricostruzione dell’accusa parte dal blitz nel 1990 in cui vennero arrestati i fratelli Modeo, già molto noti nell'ambiente del crimine tarantino, che si nascondevano a Montescaglioso da diverso tempo in un villino di campagna con tanto di bunker e annesso arsenale da guerra.

Totalgate Atti trasferiti per incompetenza territoriale

Ferrara, per la ricettazione è competente Matera POTENZA - Henry John Woodcock dice addio a un pezzo importante dell’inchiesta sugli affari di Francesco Rocco Ferrara, l’imprenditore di Policoro arrestato lo scorso dicembre con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta, in relazione alla costruzione del centro oli Tempa Rossa di Corleto Perticara, e ai lavori per la manutenzione della strada provinciale Bradanica. Il fascicolo già stralciato dal procedimento principale per il reato di ricettazione dei brogliacci con le trascri-

zioni delle intercettazioni effettuate durante le indagini che i carabinieri del Noe hanno trovato nella valigetta di Francesco Ferrara, al momento dell'arresto, passa al Tribunale di Matera per decisione del giudice Marco Del Vecchio, che a Potenza, ieri mattina, ha accolto in pieno la questione di competenza per territorio che è stata posta in via preliminare dall’avvocato difensore Emilio Nicola Buccico nella prima udienza del processo, il 4 Giugno scorso. Il reato prevede una pena da due a otto anni di reclusione, e si consuma dove si

ottiene il possesso della cosa. Il pm non è riuscito a indicare il momento e il luogo esatto dove Ferrara sarebbe entrato in possesso di quelle carte, trafugate dagli uffici della procura di Potenza, quindi il giudice avrebbe pensato di appoggiarsi al dato formale della residenza dell’imputato, che è Policoro, nel territorio di competenza di Matera. In parallelo prosegue ancora l’indagine sull’origine della fuga di notizie, di cui si sta occupando il procuratore capo in persona, Giovanni Colangelo.

Il pm del Totalgate Henry John Woodcock con l’avvocato Emilio Nicola Buccico

Secondo l’accusa, per alcuni indagati eccellenti si sarebbe attivato un sistema di “intelligence criminale”, composto da alcuni «soggetti legati all’amministrazione della giustizia evidentemente disposti a vender-

si… vicini al cuore degli apparati investigativi». Tre i possibili scenari: il furto dagli uffici della procura; l’accesso abusivo al sistema informatico; e la rivelazione di segreti d'ufficio. l. a.

Da Ginosa li aveva raggiunti Alessandro Bozza, sempre implicato in traffici illeciti. Con l’arresto dei Modeo i contrasti con i locali capeggiati da Giuseppe D’Elia e Pierdonato Zito, detto “o mastr’”, perché insegnava arti marziali, sarebbero esplosi di colpo. Dieci i morti alla fine della faida, cinque per parte. Dieci come gli imputati. Leo Amato

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Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

Fiat Dalla Fiom Cgil un duro attacco per «l’intervento inadeguato sul rispetto dell’accordo precari»

«De Filippo si dimetta» E il direttivo chiede anche di revocare i finanziamenti al centro ricerca RIONERO - Attivo provinciale dei delegati Fiom del sito Fiat di Melfi ieri mattina a Rionero in Vulture presso il centro sociale Sacco per una valutazione degli eventi accaduti nell’ultimo periodo. Due i punti principali venuti fuori dall’incontro: la richiesta di dimissioni del presidente De Filippo, previa revoca dei finanziamenti sul centro ricerche, «considerato l’inadeguatezza dell’intervento del presidente della Giunta Regionale sul rispetto dell’accordo sui 70 precari da riassumere» e considerata «inutile» la sua partecipazione al tavolo romano. Il direttivo è partito dal nazionale, dalla crisi sociale e finanziaria. «La crisi - afferma Giuseppe Cillis segretario generale Fiom Basilicata - mette in evidenza gli stessi limiti del sistema così com’è stato costruito in questi anni. Il rischio è che si possa ricostruire un modello per il futuro che assomigli molto a quello che ha portato a questa crisi». Dalla Fiom arriva la proposta di una riflessione sulle cause scatenanti dello stato attuale. «Occorre ridare un ruolo centrale a quella che è l’economia degli Stati, per poter pensare in futuro di controllare i livelli di intervento che possono riguardare l’ambiente la ridistribuzione della ricchezza, le questioni industriali. In questi anni le privatizzazioni hanno determinato un eccessivo potere nelle mani delle multinazionali che hanno portato a questa crisi». Sui problemi del polo dell’auto lucano la questione si sposta sull’occupazione e sugli scioperi in favore dell’assunzione dei 70 interinali Fiat. Priorità assoluta è il rispetto degli accordi regionali. «Mettiamo in evidenza la debolezza delle istituzioni che si conferma» dice Cillis che prosegue. «Il 3 giugno abbiamo fatto un accordo nella massima sede regionale alla presenza dell’assessore regionale su mandato del presidente della giunta regionale. Presente Confindustria ha confermato l’ impegno dell’assunzione dei 70 interinali. Siamo arrivati al 16 giugno e 25 operai sono ancora fuori». Una situazione difficile sui cui si cerca di fare luce. «Ne sono state dette tante, ma la verità è che non si vuole rispettare questo impegno. Così si evidenzia anche l’arroganza autoritaria del mondo dell’ impresa. Vo-

La replica

Il presidente difende la sacralità del ruolo e la partecipazione al tavolo nazionale «VERSO le istituzioni bisognerebbe sempre avere un rispetto sacrale, a maggior ragione quando le istituzioni utilizzano la loro funzione per trovare sintesi adeguate a problemi che potrebbero sfociare facilmente in conflitti sociali». Lo ha detto, interpellato dall'Ansa, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, commentando la richiesta di dimissioni fatta dalla Fiom-Cgil. «Questo - ha aggiunto De Filippo - è il mio convincimento che, al di là delle dichiarazioni quotidiane sull'accordo raggiunto nella sala Verrastro, alla presenza dell'assessore Straziuso, mi porta a pensare, fino a prova contraria, che tutti i soggetti partecipanti a quell'incontro mantengano totalmente gli impegni assunti su quel tavolo. Le istituzioni e quindi anche la Regione Basilicata - ha proseguito - non hanno bisogno, vorrei dire al sindacato, di ritorsioni ma di una costante, permanente e decisiva azione a difesa della comunità e in questo caso dei diritti di lavoratori». De Filippo ha annunciato che parteciperà al tavolo nazionale, «che - ha osservato - è il frutto di una richiesta proprio delle Regioni e della Regione Basilicata. E a quel tavolo farò valere, a tutti i costi, gli interessi della Basilicata e la responsabilità che le istituzioni devono saper manifestare a sostegno di uno dei comparti più importanti dell'industria italiana che, come abbiamo più volte detto ha concluso il Governatore - merita una mobilitazione generale». gliamo affrontare ed approfondire questi temi per capire meglio anche sui livelli di responsabilità affinché i lavoratori possano tornare a contare nelle dinamiche sociali». Presente al direttivo il segretario regionale Cgil Antonio Pepe che sull’accordo regionale dice: «siamo ad un

punto paradossale, crediamo che ci sia una irresponsabilità dell’azienda che sta soffiando sul fuoco e sui bisogni dei lavoratori. Questo ci pare assolutamente incongruente per un’azienda così grande e così importante. Gli impegni assunti nelle sede della massima istituzione regio-

Il tavolo del direttivo Fiom

nale vanno rispettati, questa è la nostra opinione e chiediamo in modo particolare alla Fiat la responsabilità di assumersi questi impegni». «I lavoratori interinali devono avere il contratto rinnovato così com’era la proposta del sindacato e così com’era stato detto al tavolo regionale cui

era stato assunto un impegno anche dall’azienda ex Ergom, Plastic Component» prosegue Pepe. Sull’atteggiamento del gruppo Fiat dice «Se è una strategia a giocare al rialzo rispetto al governo nazionale riteniamo che sia sbagliato mettere in contrasto territori e stabilimenti

è un fatto molto negativo che si ritorcerà alla lunga contro la stessa Fiat e non contro il sindacato». Le proposte della Fiom si incentrano sulla reciprocità e parità tra mondo delle imprese e mondo dei lavoratori per la costruzione di un nuovo modello sociale. Lucia Nardiello

L’attivo sindacale mette sotto la lente «le difficoltà» dei cittadini lucani

Aumento delle pensioni e quattordicesime Le proposte Spi per stare al passo con i consumi POTENZA - L’attivo regionale dei pensionati e delle pensionate della Cgil di Basilicata ha discusso in maniera approfondita della definizione e della utilizzazione degli strumenti necessari per contrastare la povertà, per difendere e valorizzare il reddito dei pensionati in presenza del vigente meccanismo di perequazione, che non è al passo con i consumi. Le ragioni dell’incontro sono state precisate sommariamente in un breve intervento di Natale Orlando, segretario regionale responsabile dell’organizzazione, che ha stigmatizzato «le difficoltà di tutti i pensionati italiani, ma specialmente di quelli lucani, molti dei quali si trovano al di sotto della soglia minima per assicurarsi il consumo anche dei beni indispensabili». Dei «nuovi strumenti di difesa e di aumento delle pensioni», che costituiva il tema centrale dell’iniziativa

ha trattato Luciano Caon, segretario nazionale dello Spi Cgil facendo riferimento preliminarmente alla «Costituzione italiana, la fonte più autorevole del nostro ordinamento, che affronta in maniera esplicita il tema delle pensioni e della sua consistenza, da adeguare al costo ed alle esigenze di vita della crescita economica e civile del Paese devono beneficiare anche lavoratori e pensionati». Il segretario Caon ha tracciato un quadro riepilogativo degli effetti perequativi automatici previsti dalla legislazione vigente, che, «sia per inadempienze governative sia per l’inadeguatezza di strumenti e risorse disponibili -, specifica una nota sindacale - non hanno assicurato né la difesa, né il recupero del potere di acquisto delle pensioni». «Le conseguenze negative si manifestano soprattutto nel consumo dei beni ad alta frequenza, un panie-

re costituito da prodotti necessari, che anche i percettori di redditi molto bassi sono obbligati ad acquistare». Dalle difficoltà si esce – ha chiarito Caon - sia con l’aumento delle pensioni, estendendo ad esempio a tutti la corresponsione della “quattordicesima mensilità, sia con provvedimenti di maggiore perequazione fiscale”. La segretaria generale regionale dello Spi Maria Lorusso ha dichiarato di condividere analisi e proposte espresse dal segretario nazionale, da far conoscere e discutere nell’ambito delle articolazioni territoriali dell’organizzazione, in una realtà afflitta da tassi di povertà drammatici, più elevati del Mezzogiorno, se si esclude la Sicilia. «La povertà, - ha detto - significa non solo penuria dei beni di consumo, ma anche esclusione sociale. Se il quadro di proposte disegnate da

Caon - ha precisato - può essere sufficiente per affrontare la situazione nazionale, v’è l’urgenza non tanto di definire ipotesi programmatiche, avendo il sindacato pensionati unitariamente elaborato e rimesso alle autorità responsabili appositi e precisi documenti, quanto di accelerare e concludere la fase attuativa di alcune questioni non più rinviabili». «Le più urgenti attengono alle misure previste dalla proposta del Dipartimento regionale della salute sull’assegno di cura da approvare subito sia pure in via provvisoria e sperimentale, alla eliminazione delle iniquità e riconduzione ad una reale perequazione nella politica delle tariffe e dei consumi adottata dagli enti competenti alla predisposizione di tutti gli strumenti normativi ed attuativi della legge n. 4 relativa alla rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale».

Il punto di vista degli agricoltori sulla ridefinizione degli enti locali

Consorzi, la Cia dice no alla soppressione POTENZA - I Consorzi di bonifica non sono “enti dannosi”, ma rappresentano un grande patrimonio di strutture, funzioni e risorse umane che può e deve essere modernizzato, risanato e reso funzionale in modo valido, concentrandosi sui temi dell’irrigazione, della gestione del ciclo integrale dell’acqua, della sicurezza idraulica del territorio e la difesa del suolo, in sintonia con gli altri strumenti della pianificazione territoriale e di governo del territorio. A sottolinearlo è la CiaConfederazione italiana agricoltori, che giudica fortemente negativa la soppressione del sistema consortile prevista dallo schema di disegno di legge del ministro per la Semplificazione normativa in tema di ridefinizione delle funzioni degli enti locali, di semplificazione e razionalizzazione dell’ordinamento e carta delle autonomie locali. Nel ricordare che il disegno di legge attribuisce alle Regioni il compito di legiferare sull’attribuzione delle funzioni già esercitate dai Consorzi, la Cia ribadisce che anche la Giunta

Regionale della Basilicata sta lavorando per il riordino di questi enti, a seguito dell’intesa raggiunta nel settembre 2008, in sede di Conferenza permanente Stato- Regioni. Un riordino nel quale gli stessi Consorzi venivano definiti gestori di funzioni di interesse pubblico con governance privata, con compiti e caratteristiche di polivalenza funzionale e amministrati per mezzo di propri organi eletti e scelti dai consorziati e che ad essi era richiesta la dimostrazione del beneficio in termini di efficienza ed efficacia, una nuova trasparenza, buona amministrazione e informazione delle comunità locali, la stipula di convenzioni con gli imprenditori agricoli per realizzare economie di gestione. La Cia aveva, peraltro, definito i contenuti dell’intesa ragionevoli e nella sostanza una mediazione condivisibile, in quanto nei suoi tratti più avanzati pone come punto fermo il ruolo polivalente dei Consorzi e l’autogoverno. Per questo motivo, la Cia sottolinea l’esigenza di avviare nei Consorzi di bonifica

una nuova stagione di efficienza, efficacia e trasparenza nella gestione e di democrazia nelle procedure elettorali e partecipative. Sono, inoltre, fondamentali nuovi rapporti tra gli stessi Consorzi ed Enti locali elettivi con particolare riferimento ai Comuni. «La Cia - sottolinea Donato Distefano, presidente della Confederazione e vice presidente nazionale dell'Anabi -evidenzia la necessità del potenziamento delle attività di convenzione con gli imprenditori agricoli per valorizzare la multifunzionalità e le potenzialità esistenti nei territori e che è opportuno per le Regioni non limitarsi a un riordino solo numerico, ma di cogliere l’occasione per rivedere problematiche quali la gestione distrettuale delle risorse idriche, la protezione del suolo, l’attuazione del Piano irriguo e degli invasi». Occorre «non rinunciare a ipotesi di cornice comune per l’assetto futuro dei Consorzi di bonifica, rassegnandosi ad avere tanti modelli quante sono le realtà regionali».

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16 24 Ore in Basilicata


POTENZA - I sindacati del settore tessile hanno chiesto alla task force per l’occupazione della Regione Basilicata ieri, a Potenza, «chiarimenti sui ritardi nell’applicazione dell’accordo di reindustrializzazione» dello stabilimento ex Standartela, di Sant'Angelo Le Fratte. Poco prima, era stato rinviato a data da stabilire un incontro ufficiale in programma tra le stesse organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Regione e la Draplane, per discutere dell’accordo siglato a febbraio, che prevede «la realizzazione di una nuova iniziativa industriale per la produzione di tessuto in lana e per garantire la rioccupazione di 110 lavoratori». «Vorremmo conoscere – ha detto il segretario generale della Basilicata della Femca Cisl, Gerardo Casaletto – le motivazioni reali del rinvio dell’incontro ufficiale, poiché sembra di assistere ad un film già visto». Per il rappresentante provinciale di Potenza della Cgil, Nicola Allegretti, «l'incontro con l’azienda è fondamentale per evitare che si prendano decisioni senza il nostro coinvolgimento. Poiché riteniamo – ha aggiunto – che il bando per la reindustrializzazione sarà dichiarato nullo, sarebbe il caso di riaprire la trattativa con la Zucchi».

Reindustrializzazione Standartela I sindacati sollecitano, Lapenna attacca

Il sindaco: «Sono indignato» Giannino Romaniello, presidente del Comitato Coordinamento Istituzionale per le Politiche del lavoro ha poi sottolineato in una nota che «La Task Force nell’ambito delle sue prerogative stabilite dalla legge regionale ha provveduto ad una disamina della documentazione pervenuta che è incompleta ed insufficiente per un esito positivo del progetto di reindustrializzazione. La scelta di incontrare le parti firmatarie dell’accordo, rientra tra la prassi che ci siamo dati di realizzare il massimo della concertazione al fine di costruire percorsi e soluzioni condivise con tutti i soggetti protagonisti fin dalla nascita dello strumento sulla reindustrializzazione (sindacati, imprese ed enti locali) della difficile fase di rilancio e difesa dell’apparato produttivo lucano. Una scelta che mette al primo posto il destino dei lavoratori – secondo Romaniello - al di là delle procedure burocratiche e dei tentativi di più parti a cercare sempre in altri le responsabilità. Per quel che mi ri-

guarda- conclude Romaiello - le valutazioni sul soggetto imprenditoriale le ho espresse nelle sedi opportune evidenziando i limiti della iniziativa e la scarsa consistenza finanziaria ed imprenditoriale del rappresentante delegato della società. Nonostante tutto ciò, considero necessario un ulteriore confronto con tutti protagonisti al fine di assumere una definitiva decisione, ma principalmente di definire una nuova strategia finalizzata a riutilizzare il sito di Sant’Angelo anche richiamando in causa la società Zucchi proprietaria dello stabilimento». «Sono indignato per quanto sta accadendo - . ha sottolinea ilo neoeletto sindaco Michele Laurino -La Draplane non ha alcun diritto di prendere in giro i lavoratori ex Standard tela. I termini di presentazione delle fideiussioni bancarie sono scaduti il 6 giugno e quindi si devono riaprire i termini del bando, perché ci sono sicuramente altri imprenditori che hanno intertese di investire nell’area industriale

di Isca Pantanelle. Personalmente dichiaro la mia perplessità sulla bontà del piano industriale della Draplane . E mi meraviglio che si continui a dar credito ad un’azienda che più volte, puntualmente, ha disatteso gli impegni assunti». Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere regionale Sergio Lapenna (Fi-Pdl) che ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore regionale alle Attività Produttive. Il consigliere ha chiesto di conoscere «quali misure la Regione intende adottare per la reindustrializzazione, in tempi rapidi, del sito produttivo inattivo di Isca Pantanelle, al fine di valutare sia le nuove manifestazioni di interesse da parte di altri imprenditori, sia nuovi progetti industriali capaci di definire percorsi produttivi in grado di assicurare la riassunzione dei lavoratori in mobilità della ex Standardtela». «La gestione della vicenda da parte del Governo regionale – afferma Lapenna –è l’ennesimo segnale evidente del fallimento della politica

industriale posta in essere dal centro sinistra. Non è possibile – aggiunge - farsi prendere in giro da un’azienda “qualunque” ed agire come dilettanti allo sbaraglio, per perdere tempo utile a grave danno dei lavoratori, illusi per l’ennesima volta. La Regione - ricorda Lapenna –tempo fa ha pubblicato un avviso pubblico per la reindustrializzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali del sito produttivo della ex Standardtela. In un primo momento, valutate alcune manifestazioni di interesse presentate, la trattativa per il piano di reindustrializzazione veniva portata avanti con la società Job and Color che proponeva un progetto per la realizzazione di una filiera produttiva del settore tessile con l’impegno di rioccupare tutti i 110 lavoratori in mobilità della ex Standardtela nonché ampliare la base occupazionale. Successivamente, alla sottoscrizione dell’accordo di reindustrializzazione, la Draplane rilevava la Job and Color, nel frattempo fallita e con un capitale sociale di poche migliaia di euro. Ma già in questa fase – sostiene Lapenna - si è registrata una prima defaillance del Governo regionale che portava avanti delle trattative con una società già sull’orlo del baratro».

Casa La Regione scende in campo con un disegno di legge sul rilancio dell’economia

La Basilicata presenta il suo Piano Obiettivi: riqualificazione, meno burocrazia e più attenzione all’ambiente POTENZA - Piano casa. E’ stato presentato anche in Basilicata il disegno di legge regionale che riguarda le «misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente». «Un provvedimento molto atteso - commenta il presidente della Regione, Vito De Filippo – una risposta anticiclica alla crisi dell’economia reale. Abbiamo lavorato affinché venissero corrisposti i bisogni e le esigenze di famiglie e cittadini della nostra regione, per migliorare la qualità abitativa, la sicurezza del patrimonio edilizio esistente, favorendo il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile». Nel disegno di legge, presentato in una conferenza stampa nella mattinata di ieri a tutti gli “addetti ai lavori”, è presente una semplificazione dei titoli autorizzativi per gli interventi edilizi, con la sostanziale generalizzazione della denuncia di inizio attività (Dia). «Si tratta di una legge immediatamente applicabile – ha sottolineato Vincenzo Santochirico, vicepresidente e assessore all'Ambiente della Regione Basilicata – che si muove sulla scia della recente intesa Stato-Regioni, riguardo il varo di interventi di politica abitativa . E’ una legge in deroga agli strumenti urbanistici comunali (non c’è più bisogno di alcuna intermediazione dei Comuni, ndr ) e ha validità per 18 mesi ». Dunque, la possibilità di aumenti di cubatura e l’incentivo alla demolizione e ricostruzione di edifici vecchi rappresentano un’opportunità, non solo per il rilancio dell’edilizia, ma anche per qualificare quello stock esistente vetusto, di scarsa qualità e sicurezza e con pessime prestazioni energetiche, contribuendo al miglioramento della qualità urbana. Secondo l’intesa raggiunta tra Stato e Regioni, queste ultime hanno la facoltà di escludere dal progetto di

De Filippo e Santochirico

“ampliamento” alcune aree giudicate di particolare pregio ambientale e paesaggistico, così come zone ad alta densità di beni culturali. In concreto, non sarà possibile intervenire nei centri storici e nei parchi e non potranno essere cambiate le destinazioni d’uso per un periodo di 10 anni. Come dire, sostegno all’edilizia sì, ma nel rispetto delle regole. Ma scendiamo nel dettaglio. La Regione Basilicata , con questo disegno di legge, «promuove la sostituzione ed il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente realizzato dopo il

1942 che non abbia un adeguato livello di protezione sismica e che non abbia adeguati livelli di prestazione energetica». Sono consentiti «interventi straordinari di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali, legittimamente realizzati e/o condonati, con aumento della superficie complessiva esistente entro il limite massimo del 30 per cento, ulteriormente incrementato fino al 35 per cento se si realizzano interventi specificati nell’art.11 della L.R. 29/2007 e fino al 40 per cento se si utilizzano le tecniche costruttive della bioedilizia o si ricorre all’uso di impianti fotovoltaici». «E’ necessario – commentano gli “addetti ai lavori” - riqualificare il patrimonio immobiliare e sostenere, anche con adeguati incentivi (volumetrici od economici) l’innovazione del settore. E’ interesse di tutti che dalla riqualificazione del patrimonio edilizio possa venire una nuova qualità del progettare e del costruire, che permetta di sviluppare un settore tanto importante per l’economia, ma soprattutto di valorizzare l’identità del paesaggio e delle città della nostra regione » . Anna Maria Calabrese regione@luedi.it

LA PRECISAZIONE Politiche di coesione IN relazione a quanto affermato da Legacoop Basilicata nell’articolo dal titolo “Noi non siamo stati coinvolti” pubblicato sul “Quotidiano” di ieri, la Regione precisa quanto segue. «Legacoop Basilicata, al pari delle altre parti economiche e sociali firmatarie del Protocollo d’Intesa siglato con la Regione il 28 aprile 2009 per un confronto partenariale sulla politica di coesione, è stata invitata a dare completa attuazione al Protocollo . Il documento siglato, inviato a Legacoop con raccomandata a.r. il 6-5-2009 e regolarmente ricevuto, impegna le organizzazioni firmatarie (art. 13) “a designare entro 30 giorni dalla data di stipula i componenti del Comitato”. L’adempimento è stato sollecitato anche con lettera successiva, come risulta dagli atti in possesso del competente Ufficio. Alla Regione Basilicata, dunque, non è addebitabile alcuna inadempienza, avendo provveduto tempestivamente e nelle modalità richieste a dare seguito a quanto previsto dal protocollo d’intesa».

Eventi di lancio oggi a Matera e il 22 a Pignola

Futuro e opportunità con il Po Fesr 2007-2013 POTENZA - “Investiamo sul nostro futuro” è la parola d’ordine della strategia del Po Fse Basilicata 2007-2013 rivolta a coniugare in maniera sinergica le politiche per il lavoro e la formazione con le politiche per lo sviluppo e la coesione sociale. L’evento di lancio del Programma Operativo, che si svolgerà lunedi 22 giugno a Rifreddo di Pignola (Hotel Giubileo) è stato presentato ieri in un incontro con l’assessore regionale alla FormazioneLavoro Antonio Autilio e la dirigente generale del Dipartimento Maria Teresa Lavieri. L’assessore Autilio ha evidenziato gli obiettivi generali: promuovere lo sviluppo, la piena occupazione e la qualità del lavoro attraverso il miglioramento degli investimenti in capitale umano e nella ricerca, l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese pubbliche e private, il sostegno all’ integrazione sociale e alle pari opportunità. La nuova strategia della Regione punta ad attivare e sostenere i processi di sviluppo e competitività attraverso politiche del lavoro e per il capitale umano mirate al rinnovamento del sistema produttivo; favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro per rafforzare i segmenti deboli dell’ offerta di lavoro; combattere i crescenti squilibri e rispondere alle nuove domande sociali per ridurre i rischi di esclusione sociale e di degrado urbano; favorire la crescita delle capacità istituzionali e degli attori locali per migliorare la governante complessiva dei processi di sviluppo. Sette sono gli assi di intervento previsti. Lavieri ha presentato il programma di lavori dell’evento del 22 giugno che prevede dopo

L’assessore Autilio

l’apertura dell’assessore Autilio, relazioni di Paola Bertolissi (Commissione Europea) su la programmazione 2007-2013 del Fse; Angela Altieri (Ministero del Lavoro) sulle strategie nazionali per lo sviluppo delle risorse umane; Annalisa Vitore (Coordinamento Tecnico Regioni per il Fse); Andrea Naldini (Ismeri Europa) sul Fse –Analisi valutative; Maria Teresa Lavieri, in qualità di Autorità di Gestione del PO Basilicata Fse 20072013; un rappresentante delle Province sull’impegno delle Province. I lavori saranno conclusi dal Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo. Lavieri ha riferito che saranno presentati i risultati di una ricerca condotta sul precedente Por 2000-2006 attraverso l’impatto occupazionale che – ha detto – è stata utile per una valutazione complessiva e per correggere alcune criticità della precedente programmazione. Tra le novità principali, il ruolo che svolgeranno le Province in attuazione della Intesa Istituzionale firmata nei mesi scorsi dall’assessore Autilio e dai presidenti in carica delle

due Province. Una intesa che trasferisce la delega delle attività di formazione professionale alle Amministrazioni Provinciali e alle rispettive Agenzie, per la prima volta in Italia. Quanto al quadro finanziario, il Po Fse Basilicata 20072013, gode di una dotazione complessiva di 322,4 milioni di euro di cui 38,7 milioni di euro a carico del bilancio regionale. Le prime annualità sono cosi determinate: per il 2007 circa 68 milioni di euro; per il 2008, 61 milioni; per il 2009, 54 milioni. Quello del 22, però, non è l’unico appuntamento in programma. Oggi a Matera, dalle 9 di mattina alle 16, a Le Monacelle è in programma un altro vento di lancio del Po-Fesr 2007/2013. “Creiamo opportunità con l’Europa”, è il titolo dell’iniziativa. Saranno presenti diverse istituzioni tra cui il sindaco Buccico, il presidente De Filippo, l’europarlamentare Gianni Pittella, Lucia Artizzu della Commissione europea, Giorgio Pugliese del ministero per lo Sviluppo Economico, rappresentanti sindacali, di Confindustria e della Regione.

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24 Ore in Basilicata 17

Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

Caso Falcone Elisabetta Zamparutti, in una lettera, chiede l’interessamento di Frattini

«Caro ministro, intervenga» Continua lo sciopero della fame del padre del ragazzo detenuto in India POTENZA - E’ indirizzata al ministro degli Esteri, Franco Frattini, all’ambasciatore Giorgio Maria Economides capo di Gabinetto del mistro, a Stefania Craxi sottosegretario competente per l’Asia e a Attilio Massimo Iannucci, direttore generale Asia, una lettera aperta scritta da Elisabetta Zamparutti, deputata radicale e tesoriera di Nessuno tocchi Caino, sul caso Falcone. «Caro Ministro - scrive la Zamparutti - come certo saprà nel mese di aprile ho avuto modo di fare visita ai nostri connazionali detenuti in India tra i quali Angelo Falcone, un ragazzo di origini lucane, condannato ingiustamente per traffico di droga insieme a Simone Nobili. Mi sono recata nel carcere di Nahan, accompagnata da Giovanna Mirelli della nostra Ambasciata in India, insieme al papà di Angelo, Giovanni Falcone, un ex carabiniere che non vedeva il figlio da un anno e mezzo e che non lo sentiva da quando è stato trasferito dal carcere di Mandi a quello di Nahan. In questa struttura infatti non sono consentite telefonate, una situazione che si traduce in un aggravamento di pena per i detenuti stranieri che si trovano a scontare la condanna sostanzialmente in isolamento. Giovanni Falcone è giunto oggi (ieri ndr) al 13mo giorno di sciopero della fame per chiedere che gli sia consentito avere un contatto telefonico con il figlio. Il diritto di visita previsto dalle norme internazionali e dagli stessi regolamenti del carcere indiano deve avere, quando la distanza ne impedisce l’esercizio come nel caso di Angelo Falcone, l’alternativa del contatto telefoni-

co. Io credo che la legittima richiesta di Giovanni Falcone, sostenuta dall’azione nonviolenta, necessiti risposte immediate e azioni concrete per le quali le chiedo un incontro ad horas insieme anche al signor Falcone. Al mio ritorno dall’India ho presentato due interrogazioni parlamentari per sollecitare la soluzione di questa situazione e la conclusione di un accordo bilaterale con l’India affinché, in caso di condanna definitiva, i nostri connazionali possano scontare la pena in Italia. A tutt’oggi non ho ricevuto alcuna risposta ufficiale ma so che il presidente della Commissione indiana per i diritti umani che ho avuto

«Sia concesso di usare il telefono»

modo di incontrare a Dheli con il consigliere Gabriele Annis ha mandato una richiesta alle autorità carcerarie indiane dei centri dove sono detenuti i nostri connazionali in relazione alla possibilità di ricevere telefonate e che il personale della nostra ambasciata a Dheli ha sollevato la questione in occasione dell’annuale riunione del dialogo consolare tra Ue e India il 25 maggio, a cui erano presenti tutti i rappresentanti dell’Unione Europea e i rappresentanti dei ministeri indiani interessati. Giunti a questo punto serve però un intervento urgente di massimo livello presso il ministro degli esteri indiano e le altre autorità dello Stato per il riconoscimento del diritto ai nostri connazionali a fare o ricevere telefonate da parte di parenti detenuti in India».

Angelo Falcone

Giancarlo Tartaglia: presentato a Matera il suo libro “Un secolo di giornalismo italiano”

Informazione fra storia e cronaca MATERA - Come è cambiata, negli ultimi 100 anni, la professione giornalistica? Lo spiega Giancarlo Tartaglia, nel libro “Un secolo di giornalismo italiano” (Mondadori università) presentato ieri al complesso Le Monacelle di Matera, in collaborazione con la Libreria dell’Arco. Nel volume, il direttore generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, traccia un percorso deontologico, storico e sociale che ricostruisce i fatti che vanno dall’Unità d’Italia al Secondo conflitto mondiale. Un viaggio nel tempo, attraverso il lavoro dei giornalisti che hanno combattuto per la libertà di stampa, allora come oggi, e che hanno rappresentato la fotografia più reale della società italiana.

Sabato appuntamento nell’oasi del Wwf per la prima edizione del “Turtle Day”

Tartarughe protagoniste per un giorno A Policoro va in scena la Caretta Caretta POLICORO - Le tartarughe marine sono il simbolo del centro di recupero animali selvatici (Cras) del Wwf. In particolare la specie “Caretta Caretta”, in via di estinzione, più volte soccorsa dai volontari dell'associazione ambientalista che gestisce, tramite una cooperativa, la riserva naturale Wwf del Bosco Pantano e poi rimessa nel suo habitat naturale per non sovvertire l'ecosistema marino. Nel corso dell'anno sono tantissimi gli interventi, l'ultimo dei quali in ordine cronologico quello di lunedì 11 maggio, che ha portato a sei gli esemplari ospitati presso il Centro recupero animali selvatici (Cras) di Policoro, struttura riconosciuta che offre assistenza e cure mediche a tutti gli animali selvatici in difficoltà di tutto il circondario jonico compreso tra Taranto e Corigliano Calabro, in collaborazione anche con la facoltà di Veterinaria dell'Università degli Studi di Bari. E per rinsaldare sempre di più il binomio: ambiente-tutela delle tartarughe, per il week end in corso presso l'oasi del Wwf di Policoro è in programma la prima edizione del “Turtle Day”, manifestazione che ha un risalto nazionale incentrato sulle tartarughe del Wwf e i loro

Un esemplare di Caretta Caretta

Focus sulla cura e la tutela

progetti di cura, salvaguardia e tutela delle stesse che si spiaggiano lungo le coste della Penisola Italia, mar Jonio incluso, o vengono infilzate accidentalmente dai pescatori nella loro attività mettendo così a serio rischio la Caretta Caretta, la cui sopravvivenza è così fortemente minacciata. Turchia, Senegal, Grecia, Malesia, America Latina e India, oltre naturalmente all'Italia: sono solo alcuni dei Paesi impegnati in progetti di tutela delle tartarughe che saranno illu-

strati durante l'happening meridionale, insieme a mostre, liberazioni di esemplari in mare, monitoraggio delle spiagge, a cui dovrebbero essere interessati non solo cittadini comuni, ma anche pescatori, turisti, animalisti per inculcare loro la cultura dell'ambientalismo e salvaguardia delle 7 specie presenti nei mari del mondo di cui la Caretta Caretta, Chelonua mydas e Dermochelys coriacea nuotano nelle acque del Mediterraneo che bagnano la costa jonica.

Ma il “Turtle Day” è un evento che serve per ricordare anche Archie Carr, ricercatore di fama mondiale e studioso delle tartarughe marine, nel centenario della sua nascita che coincide con l'anno in corso. Il “Turtle Day” è iniziato il 16 giugno in Sicilia per poi terminare il tour itinerante in Puglia, passando per Policoro sabato 20 con inizio alle ore 9.30 presso il Museo Naturalistico Provinciale (zona Idrovora-Bosco Pantano). Gabriele Elia

EFFETTO BRUNETTA MENO ASSENZE PER MALATTIA

Policoro comune più virtuoso QUAL E’ il tasso di assenza per malattia dei dipendenti pubblici in Basilicata? A rispondere alla domanda è la rilevazione condotta dal ministero in collaborazione con l’Istat. Il suo lancio è stato curato direttamente dal Dipartimento della Funzione pubblica che ha provveduto a comunicarne l’avvio alle amministrazioni interessate e, per quanto concerne le principali tipologie di amministrazioni locali, attraverso l’intermediazione di associazioni quali l’Anci, l’Upi e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Da gennaio è disponibile, per le amministrazioni rispondenti, una procedura online che permette di trasmettere i dati anche via web. A partire da marzo questa procedura è diventata l’unico canale di acquisizione dei dati, con conseguente eliminazione della trasmissione via e-mail finora utilizzata. Andando nel dettaglio della situazione nella nostra regione, escludendo le amministrazioni con meno di 50 dipendenti, viene fuori che le riduzioni più significative delle assenze per malattia, rispetto a maggio dello scorso anno, si sono avute nel comune di Policoro (-53,3%); nell’Asl di Matera (47,1%), nell’Asl di Potenza (-40,9%); nell’ospedale Oncologico di Rionero (40,1%); nella stessa Regione (-35,4%); nel comune di Pisticci (34,4%); nel comune di Lavello (-32,8%); nel comune di Potenza (30,4%); nell’ospedale San Carlo (-28,8%); nel comune di Matera (22,5%); nell’Asl di Venosa (-15,8%); nell’amministrazione provinciale di Potenza (-11,9%); nella Asl di Lagonegro (0,7%); nel comune di Rionero in Vulture (9,3%) e nel comune di Bernalda (16,4%).

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Mercoledì 17 giugno 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La preside dell’Istituto tecnico per geometri, Caterina Perta, fa il bilancio dell’anno scolastico

«I miei ragazzi, veri protagonisti» Gli studenti visti dallo sportello d’ascolto della psicologa Colangelo POTENZA - «La scuola deve impegnarsi per una formazione integrale dell’uomo e del cittadino. Oggi il nostro compito educativo si gioca in una società sempre più complessa e a noi ci viene chiesto una continua lettura dei segnali problematici e di adeguate strategie di intervento. I genitori chiedono aiuto alla scuola ma non poche volte la famiglia è assente con i figli». Il dirigente dell’Istituto per Geometri di Potenza, Caterina Perta, alla chiusura dell'anno scolastico tira un bilancio. Più che parlare di promossi o non ammessi Perta vuole parlare dei “suoi ragazzi”, i veri protagonisti della scuola, e lo fa attraverso l’esperienza dello sportello di ascolto curato dalla psicologa potentina Mariarosaria Colangelo. Un’azione di intervento coordinata dalla docente di Religione che rientra in un quadro più ampio delle “educazioni” da anni promosse dalla scuola italiana e nell’attività dello sportello scuolavolontariato. La psicologa ha incontrato prima gli alunni nelle rispettive classi (gestio-

ne del gruppo classe ma anche discussione su temi come droga, alcol, educazione alla sessualità e disagio giovanile) e poi ampio spazio è stato dato al colloquio individuale. All’inizio c’è stato un atteggiamento di scetticismo o semplice curiosità (per la novità) poi gli alunni hanno accolto positivamente questo servizio chiedendo con convinzione il colloquio. «Molti i casi di studenti che hanno condiviso difficoltà scolastiche o familiari e molti i consigli su problemi sentimentali - spiega la psicologa -. Con alcuni è stato fatto un vero e proprio percorso e i risultati positivi sono stati raggiunti». Un’attenzione particolare poi è stata rivolta alle classi quinte «per valutare eventuali stati d'ansia pre-esame e per elaborare qualche piccola strategia di contenimento». Una presenza dunque utile, quella dello psicologo a scuola, per la crescita e la serenità dei ragazzi «basi fondamentali queste per uno studio proficuo», commenta la preside Perta

La preside Caterina Perta

sottolineando il cammino di maturità degli studenti nell'essere capaci di «autocritica sui risultati finali

Vincono seconda “A” e quinta “C” dell’Itg

Sport a scuola, conclusi i tornei di calcio a cinque POTENZA - Un sodalizio ventennale tra l’Istituto per geometri e lo sport, che ha confermato anche in questo anno un successo per la partecipazione degli alunni, circa 250, tra giochi studenteschi e tornei interni. Calcio a 5, nuoto, atletica leggera, pallatamburello, pallavolo, solo alcuni dei giochi studenteschi che hanno portato i futuri geometri a confrontarsi tra loro e con coetanei di altre scuole. Tanto l’entusiasmo per il ciclo di partite di calcio a cinque fra le classi del Geometra che è durato quattro mesi e che si è concluso con la vittoria della classe “II A” per il biennio e “V C” per il triennio. Ma la passione per lo sport li ha premiati anche a livello nazionale. A qualificarsi nella finale di nuoto è stato l'alunno Laviero Sangiacomo della classe “III C”. «Lo sport è un elemento fondamentale nella vita degli studenti, oltre ad essere un’attività altamente formativa è anche occasione di cura della salute e prevenzione del disagio giovanile», ha spiegato il docente di educazione fisica, Raffaele Brindisi, che da circa venti anni nell’Istituto è punto di riferimento per gli studenti nelle attività sportive e non solo. Brindisi inoltre ha saputo coinvolgere anche i docenti in una partita-festa di tutta

non positivi. Un cammino di consapevolezza - afferma il dirigente - che è una tappa non indifferente per

un nuovo inizio di anno e di studio». Un lavoro fatto in sinergia con i docenti dell'Itg

Progetto estivo dell’Istituto magistrale Gianturco

Scambio di classe in lingua inglese NELL’ambito del progetto Por, nell’istituto magistrale statale Emanuele Gianturco di Potenza, dal 15 al 24 giugno, è in atto lo scambio di classe con la Clitheroe Royal Grammar School, proveniente dalla Lancashire. Si tratta di un gruppo di 20 studenti inglesi, ospitati da altrettante alunne delle classi quarte a indirizzo linguistico, Al e Bl, accompagnati dal vicepreside della scuola mister Jonathan Powell e dalla docente responsabile del dipartimento di lingue miss Nadine Del Volgo. Ieri mattina, dopo un breve saluto del dirigente scolastico imperniato sul valore della formazione di una coscienza europea che superi i nocivi nazionalismi, gli ospiti hanno incontrato il sindaco di Potenza Vito Santarsiero e visitato il centro storico. Nei prossimi giorni seguirà un fitto programma di visite in vari paesi della regione. Nel mese di ottobre l’istituto magistrale sarà ospite dei giovani inglesi a Clitheroe.

Due momenti di gioco di partite tra ragazzi

“De Lorenzo” che hanno reso possibile l'iniziativa, e qualcuno poi scherzando ha parlato anche di sostegno ai genitori e ai docenti «perchè fare gli educatori oggi è davvero un impresa e non edilizia». Un’attività, quella dello sportello di ascolto, ricca e intensa di stimoli, come la giudica la psicologa, ma anche di sconcerto per la solitudine emersa: «E’ stato molto triste ascoltarli lamentare la mancanza di punti di riferimento - dice Colangelo - forse l'unico riferimento è proprio la scuola, che in molti casi è costretta a sostituirsi alle famiglie e ai genitori che sono sempre più distanti dai bisogni dei loro figli. I ragazzi hanno bisogno di parlare, di aprirsi, di chiedere consigli e di confrontarsi, ma purtroppo tutto ciò non riescono a farlo in famiglia e spesso il gruppo dei pari non è ritenuto adeguato per questo compito, l’ultima spiaggia rimane la scuola». Un’esperienza che potrebbe essere annoverata, chiosa la preside Perta, «tra le buone pratiche da esportare in altre scuole».

Una scolaresca

ANNO SCOLASTICO 2009/2010 Pubblicato il bando per la richiesta della fornitura gratuita di libri di testo per gli iscritti alla scuola secondaria

la scuola a conclusione del torneo interno di calcio a cinque. C'erano davvero tutti e alla fine il dirigente scolastico, Caterina Perta e il direttore amministrativo,

Donato Zaccagnino, insieme al docente Brindisi, hanno premiato tutti gli alunni coinvolti nel torneo con una medaglio-ricordo. m.d.c.

Gli studenti residenti nel Comune di Potenza, iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado in istituti e scuole statali e paritarie possono accedere al beneficio della fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2009/2010. Queste le condizioni richieste: aver posseduto nell’anno 2008 (dati reddituali riferiti all’anno 2007) una condizione economica familiare consistente in un I.S.E.E. (Indicatore Situazione Economica Equivalente) non superiore a 11.305,72. euro. La domanda può essere avanzata da uno dei genitori dell’alunno, dall’esercente la patria potestà o dallo stesso studente, se maggiorenne e fiscalmente indipendente, utilizzando gli appositi moduli reperibili presso: 1) Comune di Potenza, Unità di Direzione “Istruzione”, Piazza Europa, 2; 2) Comune di Potenza, Unità di Direzione “Sicurezza Sociale”, Via Lacava, 2; 3) Comune di Potenza, Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.), Piazza XVIII Agosto.

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Potenza


Mercoledì 17 giugno 2009

Arte in transito con “Topotek 1 reader” CONTINUANO le attività del progetto “Arte in transito. Paesaggi urbani e arte contemporanea”, ideato dall’associazione Basilicata 1799 e realizzato dalla Regione Basilicata, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la collaborazione del Comune di Potenza, Incontri Internazionali d’Arte di Roma e il supporto della NoeltanFilm. Doppio appuntamento, ieri pomeriggio, nel capoluogo con la presentazione, presso la Sala dell'Arco del Palazzo di città, del libro Topotek 1 Reader - alla presenza degli architetti Martin Rein-Cano (fondatore di Topotek 1 / Berlino) e Alberto Iacovoni di Emmeazero studio di architettura di Roma e con il secondo workshop della sezione Learning City. Filo conduttore del workshop partito ieri è l'utilizzo temporaneo degli spazi, dei paesaggi e soprattutto dei giardini (al confine tra arte ed architettura) all'interno della città per una sua percezione più consapevole ed esteticamente significativa. Lo scopo è la progettazione e la realizzazione di un "Treno botanico", ovvero un giardino mobile, in collaborazione con le Fal (Ferrovie

Qui sopra il tavolo dei relatori, in basso la platea dei presenti

Appulo-Lucane), per sottolineare i problemi della mobilità e l'utilizzo della "metropolitana" della città di Potenza. I lavori si concluderanno il prossimo 18 giugno quando il giardino allestito sui vagoni delle Fal sarà inaugurato e resterà aperto al pubblico per quattro giorni. “Il treno botanico – ha sottolineato Martin Rein-Cano che ha guidato un gruppo

di circa 20 ragazzi, scelti tra giovani architetti e ingegneri lucani – è un concetto itinerante che incarna bene la contraddizione esistente tra le radici, grazie alle quali le piante sono ancorate al terreno, e l’idea di movimento e di immaginazione che il giardino porta sempre con sé” . Quanto al libro, presentato nella sala dell’Arco, si tratta di una raccolta di saggi sulla poetica di Topotek1,

uno studio di un gruppo berlinese di architetti che si propone di pensare le città attraverso le forme estetiche della contemporaneità. Il volume, pubblicato dall'editore Antonio Carbone per conto della Casa Editrice Librìa di Melfi, raccoglie differenti saggi di architetti e non ed è concepito come un repertorio che s'interroga sull'oggi e sul domani. Raccoglie e presenta al lettore progetti destinati a luo-

ghi diversi, aiuta nella lettura e insieme formula domande, mettendo in relazione le componenti che caratterizzano i progetti recenti di Topotek 1. “L’intero progetto – spiega il presidente dell’associazione Basilicata 1799 Francesco Scaringi intende esplorare il rapporto tra città, arte e architettura muovendo delle riflessioni che pongono in primo piano la città di Potenza, indiscussa protagonista con i

suoi centri e le periferie, con lo scopo di dare un senso e un significato alla città”. Arte in transito coinvolge in pratica il capoluogo nella molteplicità dei suoi spazi e aspetti, positivi e critici, per tracciarne percorsi e visioni diverse e per dargli forza espressiva con il diretto contributo dei cittadini, come è proprio dell’arte pubblica e relazionale contemporanea. Roberta Senese

Come cambiano i gusti dei potentini

Quest’anno va di moda la vacanza “carpe diem” VIAGGIO mio quanto mi costi! Sembra essere questo il leit motiv dell’estate 2009 tra ansia dei mercati, crisi e recessione che condizionano e non poco le scelte dei turisti. Anche a Potenza i vacanzieri sono condizionati dalla crisi economica che ha un peso eccessivo sulle scelte e sulle strategie di ricerca dei potentini e degli agenti di viaggio. Poche le novità rispetto alla passata stagione, l’unica certezza è il prezzo della vacanza, spesso invariato che non agevola il ruolo di operatori turistici e clientela, costretta a dover prenotare lentamente il proprio soggiorno di sette giorni e nulla più, alla ricerca sfrenata di una fantastica last minute e di un favoloso volo low cost tutto da acciuffare, secondo il consuetudinario dogma del carpe diem latino. Potentini meticolosi, scelte difficili, agenti viaggio costretti ad un vero e proprio tour de force per dare una mano ai propri clienti. La recessione si sente, il portafoglio d’incanto è diventato piccolo, forse la clientela non intende spendere troppo e fare scelte affrettate. Il mare resta la scelta preferita, l’Europa è al centro delle attenzioni dei clienti delle agenzie viaggi di Potenza. Spagna, Grecia, Croazia e Egitto con la splendida meta di Sharm El Sheik che viene vista di buon occhio dagli operatori e dai clienti. Scelte complesse ma tanta voglia di viaggiare, insomma a basso costo per tutti i clienti che amano distrarsi e spendere bene i propri soldi. Interessi culturali, viaggi di gruppo e di famiglia, questi sembrano essere gli ingredienti salienti delle vacanze 2009 dei potentini. Nel caldo e nell'afa del pomeriggio di ieri gli agenti di viaggio del capoluogo hanno risposto alle domande relative alla recessione, al periodo di ferie e alle mete preferite dei potentini. Manuela Pugliese, di Mal di

Gli opuscoli con le proposte dei viaggi

L’interno di un’agenzia di Potenza

Leo Di Nella

Giovanna Coviello

Viaggi, di via Mazzini, ha detto la sua: «Rispetto alla crisi c’è attenzione alle questioni economiche. Tutti scelgono mete vicine, il mare resta in testa alle preferenze dei nostri clienti. L’estero? Abbiamo avuto richieste per la Spagna, Madrid e Barcellona sono le città desiderate dai nostri clienti. Il caldo consente di fare questa tipologia di scelta. Da una stagione all’altra l’offerta è sempre significativa». Laura Leuci, di Mister Holi-

day, in via Giovanni XXIII ha affermato: «Il periodo è intenso, sono dell'avviso che la crisi si sente e come. Pochi sono i viaggi all'estero, tanti invece hanno prenotato da noi i viaggi di nozze, i ragazzi hanno scelto l'estero, e partono più degli adulti». Mary Falabella, di Marlù Viaggi, sita sempre a via Giovanni XXIII ha dichiarato: «Si sente la crisi, molti prenotano con lentezza, sono le famiglie a viaggiare di più. Tutti preferiscono l’Italia,

Mary Falabella

le capitali vengono richieste, chi prenota da noi lo fa per una settimana». Giovanna Coviello di C&D Viaggi, in via Parigi ha sottolineato: «Chi viaggia rispetto all’anno scorso lo fa con maggiore difficoltà, i costi sono molto alti. Ora tutti preferiscono andare in giro per pellegrinaggi, vedi Lourdes e Medjugorie. Non è facile viaggiare per le famiglie. Agosto è un mese caldo». A via del Gallitello, nell’agenzia Uni-

Manuela Pugliese

globe Creula Travel è Leo Di Nella a parlare delle prenotazioni e della crisi: «Per quanto riguarda giugno la crisi si avverte, c’è chi vuole prenotare all'ultimo momento la propria vacanza. Il periodo delle vacanze è di sette giorni, le mete preferite restano le stesse, Spagna, Croazia e Grecia sono le preferite». La crisi nel settore turistico si sente, il viaggio è diventato quasi un sogno. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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20 Potenza Ieri doppio appuntamento con la rassegna


Rifiuti, Napoli accusa Provincia e Regione «Si rimbalzano le responsabilità» «TRA le emergenze che interessano il territorio regionale, quella dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani occupa sicuramente un ruolo di primo piano. - sottolinea Michele Napoli, consigliere regionale del gruppo misto “La Destra”, riguardo il problema dello smaltimento dei rifiuti La maggior parte dei siti destinati allo smaltimento sono in via di esaurimento e, - rimprovera - in attesa che le istituzioni regionali decidano di affrontare seriamente la questione, non si riesce a far altro che prorogare le autorizzazioni per lo smaltimento in aree ormai divenute pericolose per la salute dei cittadini». Successivamente, riferendosi all'incendio di domenica 14 avvenuto a Genzano nella discarica di contrada Mattinella, aggiunge: «questo, insieme al caso Fenice, evidenziano delle inadempienze pericolose per quanto riguarda il carente monitoraggio ambientale, il quale non fornisce le garanzie relative al corretto funzionamento del sistema di smaltimento dei rifiuti». Accusa poi la Regione e la Provincia di

essere «incapaci di agire sinergicamente per la risoluzione definitiva del problema rifiuti. - e continua dicendo che - fino a quando i rifiuti non saranno considerati come una risorsa, legata al riciclo dei materiali attuando tutti i provvedimenti necessari e fornendo gli strumenti per una sera campagna di raccolta differenziata che - evidenzia - vada al di là delle parole e dei buoni propositi degli amministratori, la questione rifiuti continuerà a rappresentare una minaccia per le comunità». Parlando infine del neo-eletto presidente della Provincia di Potenza, dice: «Oggi, Lacorazza, ha posto la questione rifiuti tra i punti fondamentali del suo programma, confessando clamorosamente il precedente esecutivo assolutamente incapace di attuare quel programma che Lacorazza ha fatto suo». Conclude rimproverando di nuovo Provincia e Regioni, le quali, secondo lui, «si continuano a rimbalzare le responsabilità mentre i cittadini attendono risposte chiare in merito all'attuazione dei tanto sbandierati propositi politici».

Il termodistruttore Fenice

Un cittadino trova dei documenti dell’800 e li dona all’archivio della Provincia

Un atto di civiltà per la storia Il responsabile dell’ufficio: «Ha fatto un gesto in assoluta controtendenza» UN avviso del secolo scorso, un importante ente locale e un cittadino particolarmente corretto. Sono questi i protagonisti di una piccola storia di “straordinario” senso civico che ha per scenario la Provincia di Potenza, il cui archivio generale di piazza Mario Pagano si è visto recapitare qualche tempo fa un documento dal forte valore storico. Sebbene un po’ ingiallito dal tempo, l’atto reca ancora perfettamente leggibile la scritta “Amministrazione Provinciale di Basilicata - Avviso d’asta a termini abbreviati per l’appalto dei lavori di costruzione di una variante al tronco Miglionico – Stazione ferroviaria di Ferrandina della strada Miglionico – Ferrandina, tra il ponticello n. 25 e la comunale di Pomarico”. Altrettanto chiare sono la firma, del segretario Avvocato Vito Maria Magaldi, e la data: 1° luglio 1897. Autore del gentile e gradito omaggio il signor Pierpaolo Petrosillo, di Brindisi. Il signor Petrosillo, avendo ritrovato tra le sue vecchie carte lo storico avviso non ha ceduto alla tentazione di conservarlo per sé ma ha voluto restituirlo all’Amministrazione di riferimento (nel documento si parla infatti di “Segreteria dell’Ufficio Amministrativo Provinciale in Potenza”, luogo in cui doveva avvenire l’asta prevista per il giorno 12 luglio alle ore 10.30). «Un gesto in assoluta controtendenza – fa notare il responsabile dell’Ufficio Archivio Fernando Massa - con lo scollamento tra cittadini ed istituzioni che caratterizza l’attuale momento storico». Se il rapporto tra amministrati e amministratori non sempre è idilliaco, dunque, il signor Pierpaolo Petrosillo ha invece dimostrato un grande rispetto per le istituzioni, contribuendo nel suo piccolo, con la restituzione del documento, alla ricostruzione di una memoria storica della nostra regione. Roberta Senese potenza@luedi.it

Cappelli tra i finalisti del premio Bancarella della Cucina

L’avviso d’asta restituito alla Provincia

Stasera allo Stabile esibizione del Coro Pop di Potenza LA musica al centro della vita e degli interessi dei più giovani, soprattutto quando le iniziative vengono da chi con la musica ha avuto direttamente a che fare. Nel maggio del 2008 l’Accademia Musicale Lucana, associazione culturale già presente ed attiva nella città di Potenza da anni, ideò e propose uno stage di “canto a cappella” di due giorni per allievi interni ed esterni, condotto dal maestro Ciro Caravano, voce storica dei “Neri per Caso”, il famoso gruppo noto proprio poer la poartiocolarità di eseguire brani senza il supporto musicale. Questa originale e qualificata proposta riscosse da subito un consenso ed una attenzione importanti, tanto da suggerire l’idea di un prosieguo, magari in una forma più strutturata e completa. E’ così, quindi, che nasce il progetto del “Coro Pop”, una esperienza formativa di maggiore respiro che, nel corso di un intero anno di appuntamenti settimanali e sempre sotto la guida benevola e attenta del maestro Caravano, ha cercato di organizzare capacità e talenti di un gruppo di ragazzi per poterli poi presentare oggi, sotto forma di concerto, a tutti Voi. Gli obiettivi del coro sono diversi. «Innanzitutto - si legge in una nota che spiega l’iniziativa - riuscire a mantenere, alla guida dello stesso coro, la figura preziosa ed estremamente qualificata del Maestro Caravano, la cui presenza è stata

finora determinante nella crescita e nella tenuta qualitativa dell’operazione. Un secondo obiettivo - continua la nota più strettamente tecnico ma non meno importante anche dal punto di vista artistico, è quello di arrivare a comporre il repertorio di soli brani “a cappella”, senza l’ausilio di basi musicali. In questa occasione, ed esclusivamente per motivi di tempo, solo il brano “Barbara Ann” è realizzato con sole voci, ma dall’anno prossimo l’intero repertorio verrà ampliato e riarrangiato con le caratteristiche di un coro “a cappella”. Il terzo ed ultimo obiettivo, e probabilmente anche il più ambizioso, sta nella volontà di far espandere la realtà attuale sia qualitativamente che numericamente, al fine di poter proporre questo ensemble come rappresentativo dell’intera città di Potenza, e poterlo così proporre in contesti sempre più vasti ed importanti, con l’orgoglio di chi sa di rappresentare col proprio lavoro e i propri sogni un intera comunità». La concretizzazione di questo progetto è, appunto, il concerto previsto per questa sera alle ore 20.30 presso il Teatro F. Stabile di Potenza. L’ingresso allo spettacolo è gratuito su invito. Per informazioni ci si può rivolgere alla segreteria della Accademia Musicale Lucana in via del Gallitello.

MILANO – Giunto alla sua quarta edizione, tornerà domenica 27 settembre a Pontremoli il Premio Bancarella della Cucina, dedicato alla letteratura enogastronomica. A contendersi il premio i cinque libri finalisti vincitori del Premio Selezione Bancarella della Cucina 2009: Le donne e la cucina del ventennio di Luisella Ceretta (Susa Libri), Nella dispensa di Don Camillo di Enrico Sisti, Andrea e Giorgio Grignaffini (Guido Tommasi Editore), Oro giallo di Francesca Negri (Curcu & Genovese), La vedova, il Santo e il segreto del pacchero estremo di Gaetano Cappelli (ed. Marsilio) e Rane e Ranocchi di Graziano Pozzetto (Panozzo Editore). I finalisti sono stati resi noti dalla Commissione di Scelta, riunitasi ieri a Milano, presieduta da Paolo Marchi (ideatore e curatore di Identità Golose), e composta da Tiziana Frescobaldi, Gigi Padovani, Roberta Ceretto, Salvatore Marchese, Francesco Baroni Winspeare, Moreno Cedroni, Massimo Bottura, Roberto Perrone, Giuseppe Benelli, Gianni Tarantola, Enrico Polverini, Claudio Giumelli e Giorgio Cristallini. La Commissione ha inoltre assegnato il premio “Angelo Paracucchi”, dedicato alla memoria del grande chef, al Dizionario delle cucine regionali italiane a cura Paola Gho, Slow Food Edizioni, e una segnalazione di merito a La scia dei Tetraedri di Emilio Milana, Danilo Montanari Editore, per la profonda ricerca svolta. Giuseppe Benelli, presidente della Fondazione Città del Libro ha ricordato: «I premi legati al nome del Bancarella hanno un grande valore di mediazione culturale. Il Premio

Bancarella della Cucina sta promuovendo e valorizzando l’immenso patrimonio editoriale di questo settore, che deve molto alla cosiddetta editoria minore». La Fondazione Città del Libro, che organizza dal 1953 il Premio Bancarella, ha dato vita al Premio Bancarella della Cucina con il preciso scopo di valorizzare – assieme all’opera dello scrittore – la cultura delle tradizioni gastronomiche, patrimonio che caratterizza la storia di ogni Paese. Sabato 26 settembre e domenica 27 settembre Pontremoli (MS) ospiterà questo mondo fatto di antiche ricette, accostamenti di cibo, musica e arte, di gusti regionali. Momento culminante la proclamazione del vincitore del IV Premio Bancarella della Cucina, che avrà luogo alle 17 di domenica 27 settembre al Teatro della Rosa di Pontremoli. Una vera festa popolare con lo spoglio pubblico dei voti pervenuti da quaranta librai e bancarellai di tutta Italia e dai quaranta ristoratori, produttori, giornalisti e esponenti del mondo dell’enogastronomia, che proclameranno il vincitore tra i cinque libri finalisti.

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Potenza 21

Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

ANTICA OSTERIA

Meritato riposo

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37597

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 34044

Il treno botanico

ISUCCIO

SI terrà fino al 18 giugno prossimo, nell’ambito della manifestazione “Arte in transito” il workshop dal titolo “Il treno botanico. Un paesaggio itinerante” ideato dall’Associazione Basilicata 1799 e realizzato dalla Regione Basilicata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la collaborazione del Comune di Potenza. Il workshop è a cura dei Rein Martin-Cano , leader del famoso gruppo di architetti di Berlino Topotek 1, è rivolto a 20 creativi, di cui almeno 10 residenti in Basilicata. Si propone come obiettivo la realizzazione di una istallazione urbana temporanea il “Treno botanico”. Su un normale treno a uso dei cittadini della Fal (Ferrovie Appulo-Lucane), verrà istallato un giardino che con i suoi profumi e colori accompagnerà i viaggiatori per gli inediti paesaggi nella città di Potenza, un viaggio per mettere in relazione persone, luoghi reali e immaginari.

“Publicinvasioni” DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza

0971-

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-470750

PANE E PEPERONCINO 44462765

FARMACIE

Polizia San Carlo

TURNO NOTTURNO.......... 17 GIUGNO Peluso...................................0971/54517 via Vaccaro, 326

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612564 0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56030

OSTERIA GAGLIARDI

PRONTO SOCCORSO Guardia medica

AVIGLIANO

0971-700743

0971-310310

“Un treno per il Nord” CHIUDERA’ i battenti il prossimo 30 giugno alla biblioteca nazionale di Potenza, la mostra documentaria “Un treno per il nord: storia di emigranti italiani (19611971)” per celebrare la giornata mondiale dell’emigrazione. In esposizione le pagine del Corriere della Sera, del Giorno, del Mattino e della Gazzetta del Mezzogiorno, di quegli anni, con articoli che riguardavano l’emigrazione dal Sud al Nord del nostro Paese, per cercare di immaginare ciò che provavano interi nuclei familiari, sradicati dalle proprie realtà sociali, l’impossibilità di poter trovare una casa, per ricominciare una nuova vita. In mostra anche una selezione di fotografie dell’artista lucano Pietro Lombardi.

•Difensore civico comunale 0971-415150 DAL 18 GIUGNO Potenza, museo archeologico Adamesteanu “PRINCIPI ED EROI DELLA BASILICATA ANTICA”

•Adiconsum 0971-411144

IL 18 GIUGNO Potenza, teatro Stabile, ore 17.30 “ARTE IN TRANSITO” MARC AUGE' / GIACOMO MARRAMAO Apologia dello spazio vissuto. Luoghi e nonluoghi nel mondo globalizzato

Riapre al traffico via Grippo Il Comune di Potenza comunica che oggi, alle ore 8, Via Grippo sarà riaperta al traffico, completamente bitumata. Completati, altresì, i lavori di realizzazione del marciapiede costruito ex novo e ampliata la sede stradale.

•Federconsumatori 0971-34444

IL 28 GIUGNO Potenza, Sala dell’Arco, ore 15.30 “CENTRO STUDI E FORMAZIONE COSTELLAZIONE FAMIGLIA” Workshop sulle Costellazioni Familiari 'Riconoscere ciò che è'

•Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284

FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971

•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Proiezioni private •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Un’estate ai caraibi 17.30 - 19.45 - 22

Sala 5 Moonacre 18 Sala 6 Una notte al museo 2 17.30 - 19.45 - 22

Sala 2 Una notte da leoni 18.30 - 20.3O - 22.30

Sala 7 Angeli e demoni 19 - 21.30

Sala 3 La ragazza del mio migliore amico 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Terminator 18 - 20.15 - 22.30

•DUE TORRI• Angeli e demoni 18.30 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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Il Quotidiano incontra i sindaci/4 La parola al sindaco riconfermato, Rocco Iacovera

Pietragalla: tra passato e futuro Il primo cittadino: «Punteremo su un’urbanizzazione del paese a 360 gradi» La competizione elettorale per le amministrative del 6 e 7 giugno a Pietragalla ha condotto alla riconferma plebiscitaria in qualità di primo cittadino di Rocco Iacovera, espressione del Partito Democratico, che abbiamo incontrato per carpire le sue sensazioni in conseguenza di questa ampia affermazione. Sindaco, con oltre il 70% dei voti, si è riconfermato nell'incarico: perchè è stata una vittoria così netta? «Sicuramente la comunità pietragallese ha premiato il nostro lavoro amministrativo della passata legislatura, basata sul lavoro continuo, costante e certosino da parte dell'intera squadra che componeva il governo cittadino. Aver ottenuto 2248 preferenze su 3133 voti espressi, la dice lunga sull'apprezzamento avuto da parte di chi ci ha votato, a discapito degli altri due candidati sindaci che hanno avuto 538 (Popolo della Libertà) e 228 (Lista civica “Vivere Pietragalla”) con i quali abbiamo svolto complessivamente una campagna elettorale basata

A lato Uno scorcio di Pietragalla, sopra Iacovera

sul rispetto dei ruoli. E' stata una affermazione significativa soprattutto perchè per la prima volta nella storia amministrativa di questo paese un sindaco ricopre per la seconda volta consecutiva questo ruolo. Il nostro non è stato un sogno ma una realtà concretizzatasi per la volontà elettorale di chi ha apprezzato il nostro impegno». Cosa ha realizzato nella passata legislatura? «Quello che abbiamo rea-

lizzato nei cinque anni precedenti è rappresentato da risultati concreti che si toccano con mano. Innanzitutto Pietragalla costituisce uno dei primi paesi della Basilicata che ha approvato il Regolamento Urbanistico al punto chè è preso ad esempio per la celerità di questo passaggio amministrativo. Stiamo completando il progetto di metanizzazione delle frazioni di San Giorgio, Lolla, Cappelluccia e San Nicola. Dal punto

di vista sportivo abbiamo completamente ristrutturato e reso funzionale il campo di calcio ad undici e il campo da tennis mentre abbiamo costruito ex novo il campo di calcio a cinque che è diventato un fiore all'occhiello di questo centro polifunzionale. Nel corso del quinquennio siamo intervenuti concretamente sul dissesto idrogeologico che caratterizza vari quartieri del paese con interventi e lavori mirati e puntuali.

E poi lavori di riqualificazione su diverse arterie cittadine. Sono questi solo alcuni dei lavori completati ma l'elenco è ancora più lungo». Quando si insedierà il nuovo consiglio comunale? «All'inizio della prossima settimana ed in quella occasione naturalmente presenterò gli assessori che collaboreranno con me nella gestione della cosa pubblica». Per i prossimi cinque

anni quale è il suo programma? «Gli obiettivi da perseguire sono davvero tanti legati al miglioramento della vivibilità nell'ambito della comunità cittadina. Interverremo nella zona produttiva di San Nicola per farla crescere ulteriormente, così come vi saranno interventi con opere di urbanizzazione a 360°. Sarà garantita la presenza quotidiana in seno al Palazzo Municipale così come avvenuto nei cinque anni precedenti per dare risposte puntuali ai cittadini. Si cercherà di rivalutare ulteriormente il centro storico, con iniziative tendenti ad integrarlo efficacemente nel contesto regionale e nazionale così come avvenuto per i palmenti, ed i nuclei urbani periferici per dare migliore vivibilità ai cittadini. Ci impegneremo per far decollare il Piano Strutturale Metropolitano, che con le sue prospettive di sviluppo comprensoriali e locali potrebbe creare tante occasioni per alleviare la piaga sociale della disoccupazione giovanile». Antonio Bevilacqua

Sasso, bilancio positivo per il “Premio Mariele Ventre” SASSO - A conclusione della “II Edizione del Premio Mariele Ventre” si tirano le prime somme su un evento che per il primo anno ha aperto le porte all'internazionalità. È il presidente del Premio, Santino Bonsera, a presentare le novità di quest'anno “sia nella struttura programmatica che nella composizione delle giurie, tra cui l'istituzione di una terza sezione di narrativa inedita riservata a scrittori lucani, e, per quanto riguarda la composizione delle giurie, l'apertura all'apporto critico di studiosi stranieri, con l'inserimento della professoressa Nives Zudic Antonic, direttore del Dipartimento di Italianistica della Facoltà Umanistica dell'Università di Capodistria, che ha coinvolto anche gli alunni della scuola elementare di Pirano e gli studenti del ginnasio di Capodistria”. “Il premio, che può contare sulla struttura e sul prestigio culturale del Premio letterario Basilicata ha vari obiettivi - prosegue Bonsera - tra i quali offrire a genitori e insegnanti orientamenti sicuri nella scelta delle letture da proporre ai ragazzi; coinvolgere i giovani in un progetto di educazione alla lettura”. Scelta come location l'evocativa cornice del Teatro “Mariele Ventre” di Sasso di Castalda per la II edizione del Premio Nazionale di Letteratura per ragazzi, che il sindaco della cittadina lucana, Rocco Perrone, ha voluto intitolare alla memoria della direttrice del Coro Antoniano di Bologna. Il professore Livio Sossi, docente di letteratura per ragazzi all'Università di Udine e presidente della

Giuria tecnica ha espresso grande soddisfazione per il numero delle opere pervenute e per la loro qualità. Il vincitore per la narrativa 9-11 anni è Giulio Levi con “La mia mamma guarirà” Falzea Editore, in cui l'autore, con leggerezza, poesia e rigore scientifico, racconta il tema della malattia d'un genitore. Un premio speciale è toccato Valeria Conti. Una congiura da fermare, Lapis Edizioni, Roma, una originale, appassionante e divertente biografia di Giacomo Puccini. Per i lettori da 12 a 16 anni, la giuria tecnica ha assegnato il

premio ex aequo a Fabrizio Silei per Alice e i Nibelunghi, Salani Editore, in cui lo scrittore toscano affronta con rigore storico e scientifico per la prima volta in un libro per ragazzi il tema drammaticamente attuale del negazionismo storico della Shoah; l'altro ex aequo a Silvia Roncaglia, Perché mai è diversa questa sera? Di Fanucci, Roma. L'autrice indaga nel mondo degli adolescenti. In questa sezione un premio speciale è stato attribuito a Alfredo Stoppa per il libro, La porta, Lineadaria Editore. Un testo fortemente evocati-

Tito, rubinetti a secco in alcune contrade

TITO - A causa del perdurare dei lavori di riparazione di alcune perdite sulla condotta distributrice nel comune di Tito, si procederà alla sospensione dell'erogazione idrica alle utenze delle contrade Carlone, Ariello, Spinosa, Abazia e Pescosizzo dalle ore 8 alle ore 13 di oggi.

vo, sospeso tra sogno e realtà, metaforico e poetico. La giuria studentesca per la narrativa ragazzi dai 9 agli 11 anni ha scelto i seguenti libri: Manuela Salvi, La bottega dei sogni perduti. Illustrazioni di Monica Auriemma, Lavieri Editore. Un racconto allegorico che diventa uno straordinario affresco dell'infanzia, un invito a credere nei nostri sogni-bambini, quei sogni che spesso molti adulti hanno perso per strada. Gioia Fiorella Mariani con “Darwin e i Grilli, Edizioni Era Nuova” sviluppa, su un doppio registro stilistico, il tema

Mariele Ventre

ecologico attraverso un viaggio intrapreso sullo stesso itinerario intorno al mondo di Charles Darwin nel 1831, per scoprire le condizioni di vita degli animali in un ambiente che l'uomo di oggi sta irrimediabilmente inquinan-

do. Nella sezione di narrativa inedita riservata a autori lucani, la giuria ha assegnato la menzione a Maria Agnese Loisi per “L'uccello azzurro” e a Pio Acito per “Kakavja esiste e altri racconti”. a. s.

Laurenzana, buona affermazione per i radicali di Pannella LAURENZANA - A poco più di una settimana dal voto per le elezioni europee ed amministrative che ha interessato l'intera penisola, gli schieramenti politici hanno tracciato un bilancio sull'andamento dell'ultima tornata elettorale. A Laurenzana, in questi giorni, alcuni giovani del luogo stanno commentando, tra la gente (nelle piazze e lungo le strade principali del paese), l'ottimo risultato ottenuto dai Radicali Italiani nel piccolo e ridente centro della Val Camastra. Ottimo perché a Laurenzana la lista di Marco Pannella ed Emma Bonino ha abbondantemente superato il quorum del 4 % (almeno a livello locale) nelle consultazioni per il Parlamento Europeo. Infatti, a Laurenzana, i Radicali Italiani si sono attestati su un soddisfacente 5,16 % dei consensi totali. La lista Pannella-Bonino è stata votata da cinquantanove elettori laurenzanesi. Il dato conseguito risulta essere più che positivo rispetto alle ventisei preferenze (pari al 2,10 %) ottenute

durante le elezioni Europee del 2004. Nell'ultima tornata elettorale, invece, questo risultato è più che raddoppiato, passando dai ventisei voti del 2004 ai cinquantanove consensi di quest'anno. Moderata soddisfazione anche per il candidato lucano dei Radicali Italiani, Maurizio Bolognetti, che ha ottenuto diciannove preferenze a Laurenzana. La lista Pannella-Bonino, inoltre, ha ottenuto più preferenze di Rifondazione ComunistaSinistra Europea-Comunisti Italiani (57 voti), dell'Udc (53) e della Destra-MpaPensionati-Alleanza Di Centro (40) dall'elettorato laurenzanese. C'è la possibilità, poi, che a Laurenzana possa costituirsi anche una locale sezione dei Radicali Italiani. Non c'è, però, ancora nulla di ufficiale e di concreto. Nel mese di luglio (dunque a breve), esponenti e simpatizzanti della lista Pannella-Bonino dovrebbero tenere un pubblico incontro con la cittadinanza laurenzanese. Donato Pavese

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Mercoledì 17 giugno 2009


24 Il sindaco corre ai ripari convocando un’assemblea pubblica per discutere del problema

Un pezzo di sport che se ne va Si è dimesso il direttivo della società del Football club di Satriano di Lucania SATRIANO - Si è dimesso il direttivo della “Football Club” di Satriano. Ieri mattina al protocollo della segreteria generale del Comune di Satriano di Lucania è giunta una lettera di dimissioni del Presidente Miglionico e di tutti i consiglieri. Una breve nota che annuncia di fatto lo scioglimento della società. Il primo cittadino Michele Miglionico ha indetto un'assemblea pubblica ad hoc, per lunedì 22 alle ore 18, al fine di risolvere in modo tempestivo la questione. «La comunicazione è stata protocollata agli uffici direttamente dal Presidente Miglionico - ha detto il primo cittadino Michele Miglionico - al quale ho personalmente chiesto dei chiarimenti. Ora però ritengo che la questione sia di massima priorità. L'importanza che abbiamo dato allo sport è notevole. Nella passata legislatura molti sono stati i fondi stanziati all'adeguamento e alla realizzazione di strutture sportive». Lo scioglimento della “F.C.” di Satriano ha destato non pochi preoccupazioni nel centro del Melandro. Il sindaco a nome dell'intera Amministrazione rassicura gli sportivi preannunciando che si «adopererà da su-

Ancora emergenza in paese sul fronte spazzatura

Rifiuti a Pignola, parla il sindaco «Siamo al 50 % della raccolta»

Il Municipio di Satriano

bito per porre rimedi alla questione». «I giovani di Satriano di Lucania hanno il diritto di continuare a praticare uno degli sport più preferiti. L'aggregazione, la salute fisico e mentale tramite il calcio devono continuare ad avere priorità in una comunità moderna come la nostra. Anche la politica darà il proprio contributo alla soluzione del problema - pro-

segue Miglionico - ma avrà la capacità e la saggezza di restare fuori da ruoli di rilievo della nuova società per evitare ciò che è accaduto proprio gli anni passati. Purtroppo l'ultimo campionato per vari aspetti ha evidenziato tristi situazioni. Molti atleti che hanno abbandonato la squadra per andare altrove, pochissimi spettatori sulle gradinate»: Già ieri il sindaco con una

nota ha comunicato ai cittadini satrianesi la questione. «Sono certo che prima della scadenza del termine delle iscrizioni alla lega - conclude il sindaco- tanta gente di buona volontà si renderà disponibile a partecipare ad una nuova cordata societaria per ridare “il calcio” genuino alla comunità di Satriano». Angela Scelzo provinciapz@luedi.it Uno dei cassonetti pieni in una delle contrade di Pignola

Satriano, fervono i preparativi per il memorial “Langone” SATRIANO - Ancora poche ore utili per band e musicisti che vogliono partecipare a Musica in corso memorial Antonio Langone. Il 20 Giugno infatti si chiuderanno le iscrizioni per la VI edizione della manifestazione che si terrà il 10-11-12 Agosto a Satriano di Lucania. Con una sola iscrizione si partecipa a due concorsi. Chi aderisce al bando può essere selezionato per l'esibizione al memorial e può vincere un master di registrazione presso il Lab sonic di Matera. Tutte le band che si iscrivono, anche quelle che non suoneranno nella manifestazione, partecipano ad un concorso on-line denominato “Miglior singolo”. Per iscriversi bisogna spedire all'indirizzo di posta elettronica info@associazionebalda.it la registrazione, anche amatoriale, di tre canzoni originali in formato multi-

mediale più il modulo di iscrizione scaricabile dal sito www.associazionebalda.it. Si può spedire la documentazione anche via posta ordinaria all'indirizzo: Associazione Baldà, Via Belvedere 17, 85050, Satriano di Lucania. Per partecipare al concorso “Miglior singolo” bisogna semplicemente indicare una tra le canzoni allegate nell'iscrizione. Dal 1 Luglio al 31 Luglio sarà possibile ascoltare e votare le canzoni in gara direttamente sul sito dell'associazione. In palio per il vincitore c'è un buono in denaro da spendere in attrezzature musicali. Il 10 e 11 Agosto nel corso principale del paese si esibiranno in contemporanea cinque gruppi per sera ognuno dei quali diffonderà un sound diverso dagli altri allargando l'offerta musicale proposta. Il 12 Agosto si terrà un concerto finale a

Muro Lucano, l’analisi del voto fatta da Pasqualina Lamorte MURO - Nessun rappresentante provinciale è stato eletto nel collegio n.12 nella scorsa tornata elettorale. Il dopo voto per la candidata alla Provincia di Potenza dell' Italia dei valori, Pasqualina Lamorte parte da un'analisi politica del voto nel collegio murese. ««487 voti non mi hanno permesso di essere eletta consigliere provinciale - si legge in una nota della Lamorte - ma è stato un buon risultato, quasi l''8%, nonostante nel mio paese ci fossero 8 candidati locali e tanti voti ai candidati dei paesi limitrofi. L'unico mio rammarico è ' che oggi non abbiamo nessun rappresentante provinciale del collegio n.12, cosi' come

avevo paventato in campagna elettorale. Ho contribuito alla conquista di tre consiglieri provinciali per l'Italia dei valori che ha raddoppiato i suoi consensi. Ringrazio tutti i miei elettori per il risultato ottenuto. Rinnovo il mio impegno di collaborare con le istituzioni al fine di risolvere i tanti problemi che attanagliano la comunità murese. Esprimo viva soddisfazione per la vittoria alle comunali di Gerardo Mariani, il nuovo sindaco di Muro Lucano, augurandogli buon lavoro e mettendogli a disposizione la mia esperienza amministrativa acquisita negli anni, per un confronto costruttivo». a. s.

conclusione dell'evento. Previste inoltre mostre di pittura, di fotografia e di artigianato artistico, seminari ed iniziative sulla sicurezza stradale e sulla salvaguardia ambientale, tematiche molte vicine alla sensibilità dei ragazzi dell'associazione Baldà; un percorso eno-gastronomico dei prodotti tipici lucani dop, igp, doc; escursioni turistiche guidate sul territorio di Satriano e delle zone limitrofe. Scadono invece il 31 Luglio le iscrizioni ai concorsi di arte di poesia, fotografia e fumettistica. Il tema è “Che cosa vuoi di più dalla vita…”. Gli artisti che vorrebbero avere spazio nella manifestazione possono contattare l'associazione Baldà sul sito www.associazionebalda.it dove si trovano tutte le informazioni anche per la partecipazione ai concorsi d'arte. Rocco Perrone

PIGNOLA - E’ ancora emergenza a Pignola sul fronte della raccolta rifiuti. Il problema, indipendentemente dalla volontàdell’amministrazione comunale, è sempre lo stesso: la congestione dei rifiuti a Pallareta e a Salandra. Sono giorni questi, in cui gli operatori ecologici di Pignola fanno il possibile per garantire che i rifiuti non si accumulino oltremodo. Diverse zone, soprattutto delle contrade, non sono state ancora ripulite. A Pantano oramai l’immondizia è ammassata dentro e fuori i cassonetti. «Abbiamo coperto circa il 50 per cento del territorio» ha spiegato ieri il sindaco Ignazio Petrone, raggiunto telefonicamente. Del resto la situazione non è facile da affrontare. Pallareta - dove la spazzatura

viene compattata è stracolma. Da qui dovrebbe partire alla volta di Salandra che vive la stessa situazione. «Oggi (ieri ndr) - ha continuato il primo cittadino ci hanno permesso di scaricare solo quattro camion di spazzatura. Gli operatori ecologici del Comune, una volta scaricata, sono tornati sul territorio e li hanno di nuovo riempito. Speriamo che domani (questa mattina ndr) ci faranno scaricare». Il rischio infatti è di un ulteriore accumulo di immondizia proprio perchè il ciclo dei rifiuti è continuo. «Contiamo - ha concluso Petrone - di normalizzare la situazione per la fine di questa settimana. In questo senso dovrebbe aiutare anchel’accordo raggiunto nei giorni scorsi di poter poter portare rifiuti anche nella discarica di Pomarico».

L’artista lucano ha ottenuto consensi al concorso “Miss Mediterranea”

Successo per lo stilista bellese De Vito BELLA - Al concorso “Miss Mediterranea” in passerella le creazioni del primo stilista del Marmo Platano, Daniele De Vito. Lo stilista bellese approda al gran galà di moda nonché finale nazionale di “Miss Mediterraneo”. Daniele De Vito e la “Dvd moda e spettacolo” da oggi presenteranno la nuova collezione dello stilista bellese presso lo splendido Hotel Palace San Michele di Monte Sant'angelo (Fg). Una location meravigliosa del concorso che vedrà in passerella circa 20 ragazze di tutte le regioni italiane. Nutrita la pattuglia lucana e tra le tante anche ragazze appartenenti allo staff della dvd moda e spettacolo di Bella. Sotto la sapiente regia artistica di Daniele de Vito da questa sera le ra-

gazze proveranno e ripeteranno le coreografie dello spettacolo previsto per le ore 20,30 con l'accredito di circa 15 giornalisti del settore. Per la serata si prevedono tre momenti importanti. In prims le due uscite delle ragazze con costume da bagno e abito elegante e poi gran finale riservato a Daniele de Vito e la sua collezione di moda, ovvero l'arte e bellezza fatta spettacolo. Le splendide creazioni dello stilista lucano ancora una volta protagonista fuori regione. La Puglia è meta artistica dell'entourage della Dvd. La serata si concluderà con la proclamazione della vincitrice del concorso che diventerà Miss Mediterraneo 2009. Lo staff della Dvd e lo stilista Daniele de Vito stanno già lavorando af-

finchè anche la Basilicata abbia presto un evento simile. Daniele de Vito dopo un week end di relativo riposo, sarà nuovamente protagonista i giorni 26 e 27 giugno a Prato in Toscana ma questa volta nei panni di concorrente. Dopo aver superato le selezioni dei mesi scorsi lo stilista con il suo fedele staff sarà di scena al “Fahon Cup Nazionale Città di Prato”. Il concorso nazionale vedrà protagonisti 10 stilisti di italiani tra i quali De Vito che cercherà di portare a casa l'ennesima soddisfazione che arricchirà il suo vasto palmares che dal 1996 ha visto il 33 enne stilista bellese protagonista indiscusso della giovane moda potentina e regionale. a. s.

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Presentato ieri il progetto Amieuropa in cui il comune lucano è capofila

Rionero, nel segno della cultura popolare RIONERO - Arte, migrazioni e cultura europea, questi gli obiettivi sintetizzati dal progetto europeo Amieuropa che coinvolgerà tre nazioni. Capofila italiano è il comune di Rionero in Vulture che insieme al comune di Soller in Spagna e ad un comune rumeno realizzerà un opera di ampio respiro. L’obiettivo è quello di promuovere la cultura popolare in età contemporanea, in modo particolare quella che ha caratterizzato le lotte contadine ed i moti briganteschi italiani intersecandoli con le esperienze storiche delle altre due nazioni coinvolte. Dal vecchio conti-

nente con Italia e Spagna alla Romania, nuovo membro della comunità europea in un viaggio per conoscere a fondo le radici comuni. Per il progetto triennale sono stati messi a disposizione dalla comunità europea 400 mila euro di cui, la metà è finanziata dall’Unione Europea e, il restante, è messo a disposizione dei partner dice. “Tema sociale è la dignità del lavoro” spiega l’assessore comunale Lina Grosso. Il progetto consisterà nella creazione di un’opera artistica musicale e teatrale da realizzare sul tema della cultura popolare contadina attraverso l’ascolto delle

testimonianze dirette dei contadini anziani. Partner dei comuni è la band Têtes de Bois. Andrea Satta voce del gruppo romano nonché direttore artistico del progetto afferma “vogliamo mettere a confronto le diverse situazioni del lavoro nei tre paesi europei attraverso la costruzione di un percorso che cerchi di trovare le differenze più che le affinità”. “In questo tempo di omologazione” prosegue Satta “la differenza può regalare arricchimento”. Il progetto prevede la creazione di un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che parteciperanno attivamente alla

realizzazione di uno spettacolo teatrale e musicale incentrato sul tema. Un’opportunità per viaggiare ed integrarsi con gli altri paesi. I ragazzi del Vulture che saranno selezionati, infatti, allestiranno lo spettacolo finale insieme ai ragazzi spagnoli e rumeni. Qualche ritardo nell’avanzamento dei lavori è dovuto alla mancanza del comune di Traian de Metrescu in Romania che per problemi interni all’ultimo ha disdetto la partecipazione. Si affretta così la ricerca di un nuovo partner. Presente anche un assessore del comune di Soller comune di Palma di Majorca che ha

La conferenza stampa di ieri

parlato del Festival Folclorico cittadino e delle possibilità di integrazione. “In un epoca dove si parla di globalizzazione” dice il sindaco Antonio Placido “ricostruire l’identità sociale

porta o all’isolamento o al recupero di un rapporto sano ed equilibrato con il territorio ed è questo che noi ci auguriamo”. Lucia Nardiello

Melfi Continuano le interviste doppie: la parola a Egidio Giorgio e Livio Valvano del Ps

«Il Pdl in calo? Serve una verifica» Il consigliere del Popolo delle Libertà analizza il voto amministrativo Dopo il gradimento ottenuto dall'intervista doppia ai due consiglieri provinciali eletti del collegio di Melfi, Pietrantuono e Destino, abbiamo riproposto lo stesso schema intervistando i due capigruppo dei due partiti, Ps e Pdl, Livio Valvano ed Egidio Giorgio. Si comincia dall’analisi del voto a Melfi. Valvano: «Una debacle per il Pdl che in provincia sprofonda al 18%. Anche a Melfi il centrodestra perde terreno. 1.100 voti sotto il centrosinistra. Una differenza molto forte, sintomo di un crescente malessere che si avverte in città rispetto ad una classe politica litigiosa e sempre più distante dai bisogni reali». Giorgio: «Occorre distinguere il voto politico espresso alle europee, che conferma il radicamento strutturale del Pdl nell'elettorato melfitano attestandolo abbondantemente come primo partito con il 39 %, dato superiore a quello nazionale, provinciale e regionale, con il voto provinciale in cui tutti i partiti più rappresentativi hanno scontato un calo fisiologico. Certo il nostro calo del 14 % è un pò anomalo e richiede un attenta riflessione, non escludendo che possa sotto intendere una valutazione non del tutto positiva, da parte del nostro elettorato di riferimento rispetto all'azione amministrativa sviluppata in questi tre anni di legislatura». Che significa per il partito l'elezione del consigliere provinciale. Valvano: «A Melfi l'elezione di Francesco ha fatto crescere la convinzione che il risultato elettorale è conseguenza all'impegno di questi anni, della coesione e semplicità con cui si è arrivati alla scelta del candidato e, soprattutto, della qualità del candidato. In un ottica regionale, invece, speriamo di poter contribuire a far prevalere lo spirito di ricomposizione del Ps, in attesa di capire quali saranno le decisioni, non

Il Municipio di Melfi

facili, che gli organi nazionali del Partito vorranno assumere». Giorgio: «Nonostante tutto abbiamo eletto il candidato e dunque raggiunto

l'obiettivo prefissato. Ritengo che il consigliere Destino possa far bene interessarsi e risolvere le istanze anche se all'opposizione».

Come cambia il quadro politico melfitano dopo questa votazione? Valvano: «Nel campo della destra aumenta la frammentazione. L'elezione di Destino, come tutti sanno, ha diviso il Pdl che nello stesso giorno su di lui ha perso ben 1.400 voti rispetto alle europee. Se penso ai Dec che dovrebbero consolidare la loro posizione nel campo della destra, alla componente ex An e all'Udc che sono da lungo tempo in attesa di sapere se possono o meno giocare un ruolo in maggioranza, mi viene in mente l'immagine delle sabbie mobili in cui finiscono i problemi portati al vaglio della Giunta cittadina, come, per esempio, la vicenda Melfi Calcio». Giorgio: «Non cambia molto. Il Pdl resta primo partito, il Pd conferma le difficoltà del momento mentre il successo indubbio del Ps, è più che altro opera delle conseguenze contingenti degli altri partiti, piuttosto che l'effetto di un radicamento strutturato, come è già stato dimostrato dopo le provinciali

del 2004 che avevano riproposto una situazione analoga». Prospettive per le regionali. Valvano: «Non abbiamo ancora fatto programmi. Spero che le forze politiche per Melfi dimostrino maturità mettendo da parte gli egoismi, eleggendo almeno un rappresentante in Consiglio Regionale, senza farsi condizionare dalla maglietta che indossa, possibilmente nello schieramento di maggioranza. Melfi ne ha bisogno». Giorgio: «Vogliamo confermare la tradizione positiva che parte dal 2.000. Eleggere un nostro candidato, magari auspicando in qualcosa in più». Prospettive per le comunali. Valvano: «Al momento posso solo dire che nel Ps a Melfi è cresciuta la motivazione. Faremo la nostra parte con lealtà all'interno di una coalizione che contribuiremo a costruire senza personalismi. Sono già al lavoro coloro che operano per dividere. Noi, inve-

ce, lavoreremo per unire forze omogenee». Giorgio: «Questi due anni che ci separano dalla fine della legislatura, devono servire a rilanciare con maggiore incisività l'azione politico- amministrativa, agendo sia sugli aspetti programmatici che su quelli di natura organizzativa. Questo rilancio non potrà che guardare al contesto territoriale del Vulture Melfese guardando alla nuova governance istituzionale proposta con le istituzioni delle comunità locali. A noi non piace la legge regionale sulle comunità locali. Sia chiaro però un punto. Nel momento in cui la Regione Basilicata definisce un nuovo quadro istituzionale nel Nord della regione non si può non indicare Melfi come sede naturale di questa nuova istituzione. Se ciò non accadesse si tradirebbero una serie di impegni assunti dalla regione stessa e dai diversi comuni dell'area, ma soprattutto 100 anni di lotte e di aspirazioni legittime dei cittadini melfitani». Emilio Fidanzio

Incendio nella discarica di Genzano Ieri incontro in Regione tra le parti POTENZA- Dopo l'incendio che ha interessato domenica scorsa la discarica di Genzano, il dipartimento ambiente e territorio della regione Basilicata ha convocato ieri, a Potenza, la conferenza di servizio presieduta dal dottor Lambiase Salvatore, in cui si sono riuniti i responsabili di settore della Provincia, il presidente della Comunità Montana Alto Bradano, l'Asl, l'Arpab e l'interessato Comune di Genzano. Assente alla seduta il sindaco di Genzano Rocco Cancellara. Sentito il presidente della comunità montana Alto Bradano Antonio Anatrone, riferisce di aver avviato le pratiche per la denuncia contro ignoti e di aver fatto richiesta delle foto rilevate dal Gps per capire cosa è accaduto in quella domenica pomeriggio, accertandosi che non sia

stato un atto doloso. La discarica di Genzano, a quanto fa sapere il presidente Anatrone, «è in prechiusura, ciò vuol dire che sono state avviate tutte le pratiche, l'iter e i lavori di sistemazione della discarica per chiuderla quanto prima possibile. La conferenza di servizio avrà efficacia sulla chiusura ma anche e soprattutto per determinare le procedure da porre in essere per l'utilizzo post-vita». La chiusura della discarica di Genzano potrebbe avere conseguenze negative sui comuni della comunità montana? Così Anatrone: «I comuni della comunità Montana Alto Bradano non saranno in emergenza rifiuti, almeno per adesso». L’incendio, dunque, ha lasciato il segno e non solo nella discarica.

La discarica di Genzano

Giova ricordare a tal proposito, che le fiamme si sono propagandate intorno alle 13 di domenica. Soltanto nella tarda notte la pattuglia di vigili del fuoco che è giunta sul posto è riuscita a domare le fiamme.

Il Comitato di cittadini che si oppone all’ampliamento del sito ha alzato subito la voce riproponendo il problema dei rifiuti come urgente da affrontare. La parola ora passa alle istituzioni. Enza Saluzzi

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Il Quotidiano incontra i sindaci/5 Intervista al primo cittadino di Rivello

«Puntiamo a risanare il bilancio comunale» RIVELLO - Risanare il bilancio comunale e rivitalizzare l'estate rivellese, sono i primi obiettivi del sindaco Antonio Manfredelli, eletto nella lista “Rivello Futura”, che poi parla pure di una gestione associata con i Comuni vicini per la raccolta dei rifiuti e di un vecchio progetto per spostare la sede del Municipio nel centro storico. «Il primo compito e obiettivo è quello del risanamento del bilancio - dice Manfredelli - Veniamo da un'esperienza precedente di una gestione economica negativa, legata essenzialmente ad una vicenda del 2005/2006 quando il comune con l'amministrazione Savino ha intrapreso alcune azioni legali che sono costate troppi soldi. Vo-

gliamo risanare il bilancio eliminando tutto gli sprechi. Cercando di risparmiare tutto quello che è possibile ma senza penalizzare i cittadini e senza soprattutto diminuire i servizi». Per quanto riguarda l'urbanistica? «L'altro impegno immediato è quello della revoca del Regolamento urbanistico approvato dalla precedente amministrazione, con l'intento di farlo insieme ai cittadini, vedendo contrada per contrada, quali sono tutte le esigenze e quindi approntare e approvare un regolamento urbanistico realistico che non penalizzi né i cittadini, né le attività». E la ricostruzione post terremoto?

«C'è stato qualche rallentamento in questi ultimi anni anche se la prima fascia era stata già completata 5 anni fa. Perciò occorre un input diverso per dare una velocità diversa in modo tale da spendere tutti i soldi che sono stati assegnati. La velocità deve essere data soprattutto per le opere pubbliche. Qui era stato approvato un Pir di circa 4,5 milioni di euro per procedere alle opere pubbliche nel centro storico. Di quella somma è stata speso pochissimo, noi andremo ad approvare i progetti e a procedere agli appalti. Tra queste opere ce n'è una che ci interessa moltissimo, che era stata bloccata, quella dello spostamento del Municipio

verso il centro storico, proprio per rivitalizzare il centro storico. Come si muoverà per l'emergenza rifiuti che interessa i Comuni del Lagonegrese? «Alla fine del mese scade l'appalto con la ditta che si occupa della raccolta. Così ho intenzione di contattare il sindaco di Nemoli e di Trecchina perché voglio fare una gestione associata con una gara unica per risparmiare in attesa che la Comunità montana Lagonegrese proceda con l'appalto unico». E per il turismo? «Su questo versante c'è molto da lavorare, perché Rivello che nel passato era richiamo di turisti di passaggio e dai comuni

Antonio Manfredelli

vicini, ha perduto questa immagine. Allora noi dovremmo andare a recuperare proprio quest'immagine di un paese che diventa un'altra volta accogliente, che può far spostare delle persone nel periodo estivo, anche grazie

a delle manifestazioni di rilievo culturale e di spettacolo». Il Consiglio di insediamento con la comunicazione della giunta e delle deleghe, è fissato il 27 giugno prossimo. fra. zac.

Lagonegrese I sindaci della zona chiedono di posticipare la chiusura del sito

Rifiuti: resta l’allarme Il 30 giugno prossimo scade la proroga per la discarica di Carpineto LAURIA - A tre mesi dalla chiusura della discarica di Carpineto, l'emergenza rifiuti resta una spina nel fianco per 12 Comuni del Lagonegrese. Il 30 giugno scade l'ultima proroga concessa dalla Provincia e dalla Regione per il conferimento a Sant'Arcangelo e Moliterno. Una ulteriore proroga in questa direzione tuttavia non sembra la soluzione migliore visto che le due discariche sono entrambe ai limiti della capienza. Così come è ancora prematura la ultimazione dei lavori per il nuovo Sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati ubicato sempre a Carpineto di Lauria, i cui lavori sono stati consegnati a febbraio scorso. Per questo, al momento, la soluzione auspicata dai sindaci dei comuni interessati (Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Episcopia, Lagonegro, Latronico, Lauria, Maratea, Nemoli, Rivello, Rotonda, Trecchina e Viggianello) e su cui stanno lavorando anche Provincia e Regione, è quella di riaprire in deroga la vecchia vasca di Carpineto. Il comune di Lauria, così come stabilito dal tavolo tecnico apertosi tra

La discarica di Carpineto

Regione, Provincia e Comune per far fronte all'emergenza, ha presentato un progetto di ampliamento dell'attuale vasca di Carpineto per una volumetria di circa 20mila metri cubi, in aggiunta a quella riconosciuta in passato. Sulla fattibilità la Provincia di Potenza ha espresso un parere favorevole, mentre la Regione Basilicata si sta adoperando per fare un provvedimento straordinario ai sensi dell'ar-

ticolo 34 della legge 6 del 2001, e quindi a firma del Presidente della Giunta regionale, per riconoscere la deroga di 20mila metri cubi. Il progetto è sottoposto ad Aia (Autorizzazione integrata ambientale), per cui i tempi tecnici necessari non possono scendere sotto i 90 giorni. Così, mentre il progetto viene esaminato, per ottenere la ripresa dell'esercizio il più presto possibile, la Regione chiederà alla Provincia un altro parere sulla fattibilità di ripresa per un certo quantitativo di volumi di rifiuti prima che venga rilasciata l'autorizzazione all'esercizio. Un parere per una riapertura di alcune migliaia di metri cubi che dovrebbe permettere di rimettere in uso la vecchia vasca di Carpineto dal primo luglio prossimo. L'emergenza rifiuti, oltre a preoccupare sul piano ambientale, provoca anche conseguenze economiche nelle casse comunali. Il Comune di Lauria, ad esempio, per far fronte all'aumento della spesa per conferire i rifiuti nelle discariche di Sant'Arcangelo e Moliterno, ha deliberato nel corso dell'ultimo consiglio comunale, un aumento del 26% sulla tassa sui rifiuti. Francesco Zaccara

Sarconi, celebrata la festa di San Pio SARCONI - Anche quest'anno la comunità cristiana ha festeggiato San Pio da Pietrelcina. Martedì sedici, difatti, nella ricorrenza del settennato della santificazione del frate con le stimmate, ha avuto luogo la “Festa di San Pio” organizzata dal locale circolo Acli. Da qualche anno, a concreta e perenne testimonianza della particolare devozione che la comunità sarconese nutre nei confronti del santo di Pietrelcina, una statua di bronzo a grandezza naturale riproducente il frate spicca, benedicente, all'ingresso del centro abitato, accogliendo chi vi giunge e salutando chi se ne parte. La realizzazione di tale opera è stata fortemente voluta e resa possibile grazie al proficuo impegno del lo-

La statua di San Pio

cale circolo ACLI i cui soci, come d'altronde l'intera comunità, nutrono una particolare devozione per il frate di San Giovanni Rotondo dove, periodicamente, si reca-

no in devoto pellegrinaggio. Il circolo Acli si è attivamente impegnato nella realizzazione della sacra effigie che, con il volontario e gratuito contributo di tecnici ed arti-

giani locali, è stata posizionata in un sito di proprietà comunale reso disponibile gratuitamente e di buon grado dagli allora amministratori. La comunità, dal canto suo, non manca di omaggiare quotidianamente l'effigie del frate con devoti omaggi floreali e luminarie. Come negli anni precedenti, dopo la celebrazione della Santa Messa, dal piazzale dove è situata la statua ha preso il via una suggestiva fiaccolata che ha attraversato gran parte delle strade del paese. A concludere i festeggiamenti, come di consueto, un eccezionale spettacolo di fuochi pirotecnici che, per tradizione, a Sarconi ha chiuso ogni festività religiosa. ge. te.

Via libera dalla giunta regionale

Senisese, un progetto integrato per il rilancio del turismo - SENISESE - Si chiama “Progetto integrato di sistema locale di offerta turistica Pollino Lucano” e ha l’obiettivo di rilanciare il turismo nella zona. Nei giorni scorsi l’iniziativa ha avuto il via libera dal presidente della giunta regionale Vito De Filippo e dai rappresentanti dei quindici comuni dell’area. «Il programma speciale Senisese – ha ricordato De Filippo – prevede tre importanti azioni: la gestione di 5 milioni di euro, ripartiti in modo uguale fra i 15 comuni dell’area che potranno provvedere direttamente alla progettazione degli interventi; un investimento di circa 20 milioni di euro per il sistema produttivo locale sia attraverso contratti di programma che con meccanismi a sportello affidando la gestione a Sviluppo Italia che a breve diventerà società regionale; il progetto integrato di sistema locale di offerta turistica Pollino lucano con un investimento di oltre 15 milioni di euro per la realizzazione di un mega attrattore sulla diga di Senise e di infrastrutture culturali nel polo gravitazionale del Pollino». I contenuti del progetto integrato turistico sono stati illustrati dal direttore dell’Agenzia di Promozione territoriale della Basilicata (Apt), Giampiero Perri. «In coerenza con il piano turistico regionale, il progetto punta a far diventare la Basilicata come l’area più organizzata nel Mezzogiorno per rispondere alle domande di cosa fare e cosa vedere. La prospettiva è quella di accrescere l’attrattività del Senisese e del Pollino intervenendo con attrattori di nuova concezione». In particolare: a Senise con la valorizzazione

dell’invaso di Monte Cotugno e del suo complesso ambientale, sia per la fruizione diurna che notturna, con il racconto dell’arrivo dei Greci e dell’epopea della Magna Grecia attraverso un evento artistico – spettacolare sull’acqua; nel Pollino con la realizzazione di impianti ludici e di fruizione ambientale di moderna concezione come parchi avventura, percorsi su monorotaie e con la implementazione di sistemi di offerta legati al binomio arte / natura con opere di land art, arte sacra e arte contemporanea. Attorno a questi due poli viene proposto un articolato modello di ricomposizione del sistema di offerta per itinerari tematici basati sulle peculiari risorse enogastronomiche, ambientali e culturali, teso a coinvolgere le diverse comunità locali ed a valorizzare tradizioni, riti e feste quale calendario di appuntamenti per visitare il territorio. «Forse per al prima volta un progetto strategico per lo sviluppo del turismo – ha detto De Filippo – non viene calato dall’alto, ma viene condiviso attraverso la diretta partecipazione di tutti gli attori coinvolti e, soprattutto, dei territori ai quali viene affidato un nuovo protagonismo. Ai comuni del Senisese divisi in quattro aree, Medio Sinni, Serrapotamo, Pollino e Val Sarmento, spetta ora il compito di tradurre in sistema le loro idee perchè solo in questo modo e non attraverso singole candidature si possono rendere efficaci gli investimenti. Nel Senisese, infatti – ha concluso De Filippo – stiamo sperimentando un modello che troverà successivamente applicazione anche nelle altre aree della Basilicata».

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Mercoledì 17 giugno 2009 REDAZIONE: REDAZIONE: Piazza Piazza Mulino, Mulino, 15 -15 75100 - 75100 Matera Matera - Tel. - Tel. 0835.256440 0835.256440 Matera

Nova Siri

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Comunali

Nuova giunta

Errore in una sezione Candidata penalizzata

Buonanova ha scelto la sua squadra

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In tutto 13 statue costruite con 200 chili di carta. La novità sarà un’enorme corona dorata

«Ecco il mio carro trionfale» Michelangelo Pentasuglia scopre la struttura, pronta per il 2 luglio di ANTONELLA CIERVO NEL corso dell'ultimo anno ha trascorso gran parte delle sue giornate al chiuso del capannone di Piccianello, quello che fra 13 giorni, il 2 luglio, aprirà le porte per far partire il viaggio del Carro trionfale. Michelangelo Pentasuglia è visibilmente dimagrito ma felice. Il carro trionfale è stato completato da qualche giorno ma, lui, al capannonelaboratorio ci va lo stesso. Come ogni artigiano, quell'immenso lavoro fatto con le mani, con la testa e con il cuore, lo appassiona ancora ed è difficile da considerare un semplice incarico portato a termine. Il rumore dei falegnami, dei quintali di carta per le statue dei santi, per gli angeli e i putti non c'è più traccia, ma fa effetto camminare a pochi centimetri da una struttura che il 2 luglio sarà assaltata da migliaia di persone. La calma che regna sembra quasi irreale e prelude alla calca, ai ragazzi del Minibasket in piazza che saranno i primi a vedere il Carro il 20 giugno. Due giorni dopo sarà la volta dei materani, dei cittadini ai quali il maestro artigiano che realizza il Carro trionfale dedicherà tempo e descrizioni nel corso della lunga giornata di visita che aprirà l'interminabile serie in attesa del 2 luglio. Le dimensioni più ampie (garantire dal fatto che il Carro non raggiungerà la Cattedrale, ancora chiusa per lavori di restauro) hanno consentito a Pentasuglia qualche escamotage. «Se avessimo dovuto rispettare le dimensioni per i tre giri tradizionali in cattedrale, non avremmo potuto superare i 2,80 di altezza. In questo caso, invece, ho potuto aggiungere alcuni pilastri che emergono dalla parte centrale». Il colpo d'occhio è straordinario: quattro colombe bianche e un angelo sormontato da due putti, aprono la struttura verso l'area centrale nella quale trovano spazio una barca spezzata e due profughi accolti al loro arrivo da S. Paolo. Nel pieno rispetto del tema del 2009 voluto dalla Diocesi di Matera-Irsina, il Carro racconterà il dramma della migrazione e la speranza della solidarietà. “San Paolo migrante, Apostolo delle genti…non più stranieri, né ospiti, ma della famiglia di Dio”. segue a pag. 28

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Matera


Mercoledì 17 giugno 2009

Un’arte tramandata in famiglia Michelangelo Pentasuglia prosegue la tradizione avviata dal padre Francesco «HO CREATO un trono per la Madonna della Bruna, per darle il ruolo e la posizione che la nostra protettrice merita. Al centro del Carro ho inserito il riferimento all'inizio dell'anno Paolino, cominciato il 29 giugno 2008 e al tema del 2009. La barca, che ho concepito spezzata nella sua parte finale, è il simbolo del viaggio dei migranti che pur di raggiungere la terra promessa affrontano disagi drammatici». I due migranti, alle cui spalle c'è un pannello che ritrae scogliere immense e onde che si infrangono, incontrano S. Paolo la cui esistenza era cominciata come persecutore dei cristiani e che, infine, morì da martire. Nei pannelli che compongono il Carro trionfale, Michelangelo Pentasuglia ha inserito anche riferimenti alla conversione di S. Paolo che nel suo cammino nel deserto, in viaggio verso Damasco, viene improvvisamente abbagliato da una luce immensa che lo acceca e da una voce che gli chiede: “Sauro, Sauro, perché mi perseguiti?”. Il racconto, per immagini, si conclude con la fustigazione del santo che verrà ucciso per decapitazione. «Il tema centrale - aggiunge Pentasuglia - è di drammatica attualità e ci riporta ai migranti che solcano i mari per giungere in una terra nuova, da una madre la Madonna, che sa accoglierli. Nella vicenda che descrivo nel Carro trionfale, la storia di san Paolo ci consegna un personaggio che nacque come persecutore e si svelò per la sua immensa cultura». Pentasuglia guarda ancora il “suo” Carro e ci tiene a descriverne le caratteristiche tecniche. «Ci sono voluti circa 200 chili di carta per realizzare le 13 statue che lo compongono - spiega. Ai chiodi, la versione 2009 ha in parte rinunciato. La tecnica ci ha aiutato e quindi ho usato i chiodi solo in pochi casi, sostituendolo negli altri con le graffette». Dalla tradizione familiare, Pentasuglia ha preso la passione per un mestiere che da bambino osservava, guardando suo padre Francesco. Intorno agli anni ‘70 fu con lui che il giovane Michelangelo cominciò a muovere i primi passi nella straordinaria arte dei maestri cartapestai. Considerata una vera e propria espressione artistica, quella della cartapesta è regolata da un disciplinare che risale al 1987 e che individua una serie di parametri legati alla diffusione e trasmissione della tradizione ma anche allo sviluppo della formazione e al legame con le giovani generazioni. Le indicazioni contenute in questo testo, riprendono di fatto lo spirito che dal 1615 animò i primi artigiani a riunirsi su iniziativa di Don Giovanni Securati, nella Congregazione di Gesù Flagellato, più conosciuta come Congo degli Artisti o degli Artieri. La prima struttura che si può considerare l’archetipo dell’attuale Carro trionfale si deve a Leonar-

La parte centrale del carro della Bruna 2009 e la statua di Sant’Eustachio

do Traietto, un falegname che nel 1690 insieme a don Leonardo Angelino fu l’autore del primo Carro. La storia della festa, giunta fino ai giorni nostri, dimostra che attraverso l’attività dei maestri cartapestai si è tramandata un’arte che rappresenta

il momento più alto di una celebrazione fondamentale per la città. Non è nel solo momento dello strappo del Carro trionfale che la Festa giunge al suo momento più alto. Alle celebrazioni in onore della protettrice della

città, si unisce anche la capacità di tramandare un’arte millenaria che attraverso famiglie come gli Epifania, i Nicoletti, i Pentasuglia, i Bonamassa, dimostra che la capacità di trasferire conoscenze e tradizioni è ancora viva oggi.

Nello sguardo di Michelangelo Pentasuglia c’è l’orgoglio di chi ha saputo portare avanti lo spirito che era contenuto nei piccoli gesti di suo padre Francesco. Guarda il suo motorino, parcheggiato all’esterno del capannone-laborato-

rio. Michelangelo Pentasuglia torna a casa, tra le mura che lo accolgono e dalle quali il 2 luglio uscirà per accompagnare il suo carro per l’ultima volta. Almeno nel 2009. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Altra immagine del Carro 2009 e sopra un particolare (foto in pagina di Videouno)

Due le fasi di frequentazione: una del neolitico, l’altra del bronzo

E’ in corso la campagna di scavo nell’area di Trasanello E’ in corso nell’abitato neolitico di Trasanello-Cementificio la terza campagna di scavo, che fa seguito alle precedenti del settembre 2007 e dei mesi di maggio e settembre 2008. I lavori, sotto la responsabilità scientifica della dott.ssa Annamaria. Patrone, Direttore del Museo Archeologico Nazionale Ridola di Matera, vedono la partecipazione del gruppo di studio del Dipartimento di Scienze Archeologiche dell'Università di Pisa, diretto dalla prof.ssa Giovanna Radi e coordinato dalla Dott.ssa Lucia. Angeli, e di Gianfranco Lionetti assistente del Museo Ridola. La ricerca riguarda l'occupazione umana del comprensorio murgiano nella preistoria recente ed è stata avviata nel 2007, con un progetto di durata quinquennale, promosso grazie all'interesse congiunto della Soprintendenza per i Beni Archeologici della

Basilicata , di Italcementi che ha messo a disposizione l'area nella propria cava della cementeria di Matera e finanziato lo scavo, condotto dall'Università degli Studi di Pisa. Il rilancio di indagini sistematiche in questa area rientra in un programma più ampio della Soprintendenza che risponde ad esigenze di tutela come ad opportunità di valorizzazione del territorio. Nel mese di maggio le indagini archeologiche si sono concentrate nell'area dove nella precedente campagna di scavo erano state identificate 5 buche di palo; estendendo la pulitura della superficie rocciosa all'interno del fossato, in corrispondenza del Saggio VI, su mq 90 è stato così possibile mettere in luce tre allineamenti costituiti da 28 buche di palo pertinenti un'ampia struttura abitativa, che, sulla base dell'omogeneità del com-

plesso di materiali rinvenuti, è riferibile all'età del Bronzo. È stata conclusa l'indagine nel riempimento del fossato (Saggio III), dove è stata raggiunta la base della trincea. Il materiale rinvenuto in questa area è riferibile alla frequentazione più antica durante il Neolitico ed è rappresentato da: ceramiche decorate con le tecniche ad impressione, graffito e pittura. Nel mese di giugno l'indagine sta continuando nel riempimento del fossato, nel Saggio VI e inoltre in una nuova area aperta in questi giorni (Saggio VII) lungo il tracciato a Nord del villaggio trincerato. Sulla base dello studio preliminare del materiale si individuano due distinte fasi di frequentazione. La prima riferibile ad una fase evoluta del Neolitico antico, durante la quale è stata verosimilmente realizzata l'opera di escavazione del fossato che recin-

Gli scavi in corso a Trasanello

geva l'abitato. Dopo un periodo di abbandono di circa tre millenni, corrispondente anche alla chiusura del fossato la frequentazione è ripresa durante l'età del Bronzo, fase documentata dall'identificazione di strutture abitative e da materiale ceramico rinvenuto all'interno delle buche di palo.

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28 Matera I primi maestri cartapestai si riunirono in congregazione nel 1615. Nel 1690 il primo carro


Sciopero ieri nelle aziende, a Jesce copertoni sulla strada interna che conduce allo stabilimento

Natuzzi, accordo per la Cassa Firmata l’intesa azienda-sindacati al Ministero per lo sviluppo economico LA SVOLTA

Oggi un incontro a Crotone con la Popolare del Mezzogiorno

Nicoletti, c’è via libera a cigs Sottoscritto il decreto di concessione al Ministero del Lavoro

La protesta davanti allo stabilimento Natuzzi a Jesce

E’ STATO trovato poco prima delle 22 di ieri sera al termine di una lunga giornata di confronti l’accordo per il rinnovo della cassa integrazione dei lavoratori della Natuzzi. Sono stati posti in cassa integrazione tutti i 2400 lavoratori del gruppo con una gestione delle rotazioni che sarà affidata completamente all’azienda. I sindacati attraverso gli Rsu provvederanno ad un controllo preventivo per verificare le modalità e la gestione della rotazione. «Si tratta di un accordo importante che è stato trovato anche se la trattativa è stata lunga e non facile», ci spiega Mino Paolicelli della Feneal Uil, «sono questi gli ultimi dodici mesi di cassa integrazione concessi dal Ministero ma contestualmente si comincerà a lavorare, il primo incontro è già previsto per il 23 di giugno su un accordo di programma che permetta la ricollocazione in altre aziende, che dovessero eventualmente nascere anche con il contributo della Natuzzi, di quei lavoratori che dovessero riconoscersi come esubero da qui ad un anno». Un progetto ambizioso che costituisce in questo momento la vera via di fuga per provare a superare l’impasse che si è venuta a creare e che ha messo oggettivamente in una situazione di difficoltà l’intero settore del mobile imbottito. La sottoscrizione dell’accordo di cassa integrazione permette ai lavoratori della Natuzzi di tirare il fiato e di cercare in questo anno una soluzione alle difficoltà che ci sono, l’azienda ha anche previsto la possibilità di una mobilità volontaria attraverso una serie di incentivi che sono stati concordati nuovamente nella giornata di ieri. Una giornata che è stata ricca ed intensa per i lavoratori che hanno partecipato ad una giornata di fermo e di astensione dal lavoro con un’adesione che è stata calcolata dai sindacati nei termini di circa l’ottanta per cento del personale. Alcuni lavoratori della Natuzzi hanno deciso anche di mettere dei copertoni sull’asfalto e di protestare così in maniera più che mai plateale ma tranquilla di fronte allo stabilimento di Jesce nei minuti in cui a Roma presso il Ministero per lo Sviluppo Economico iniziava il confronto tra azienda e sindacati. Un confronto prolungatosi per tutto l’anno con una delegazione ristretta dei sindacati nazionale a trattare direttamente con l’azienda. Poi alle 21,50 la schiarita e l’accordo per un altro anno di cigs. p.quarto@luedi.it

QUALCOSA si sta muovendo in questi giorni dopo che fermenti e moti spontanei dei lavoratori della Nicoletti SpA hanno avviato una pubblica protesta dai toni sicuramente decisi. E alcuni risultati sono arrivati sia durante il sit in innanzi alla BPMEZ sia nelle ore immediatamente successive. Oggi alle 12 è previsto un incontro a Crotone con i liquidatori dell’azienda. «Sono ore decisive per l'azienda Nicoletti quelle che stiamo vivendo in questi giorni insieme alla collega Margherita Epifania» spiega in una nota Angelo Calculli. «Gli sforzi immani, non solo di natura professionale ma anche personale, che stiamo profondendo per la salvezza dell'azienda sono sotto gli occhi di tutti e non possono essere giudicati se non da chi, come i dipendenti, vive con noi la quotidianità delle problematiche, tutte, che ci hanno accompagnato dalla data di assunzione dell'incarico. Credo che stiamo dimostrando un attaccamento alla causa che va oltre qualsiasi umana comprensione specie perché non abbiamo alcun altro tipo di interesse diverso dalla salvaguardia dell'azienda, intesa nella sua complessità di beni e di risorse umane. Nei prossimi giorni, al fine di rendere ancora più chiari i fatti e gli eventi che ci vedono oggi lottare per un ultimo respiro, produrremo alla stampa tutta la documentazione attestante la ge-

stione delle fasi liquidatorie pregresse al nostro insediamento e dettaglieremo, a grandi linee per ragioni dimensionali, ciò che da noi successivi liquidatori è stato fatto in soli 53 giorni, compresi i sabato e le domeniche. La nostra intenzione e dare trasparenza ad ogni singola azione per far capire a tutti la verità fuori dalle chiacchiere di corridoio, dalle presunzioni, dai preconcetti e dalle valutazioni opportunistiche. Intanto oggi registriamo un altro dato positivo ed un altro passo in avanti: dopo la notizia dell'apertura del tavolo d'incontro con BPMEZ, fissato per il giorno 17,oggi ci è giunta la preannunciata notizia che le istanze dei liquidatori, a più voci rappresentate al Ministero del Lavoro, hanno prodotto un altro positivo risultato. E' stato finalmente sottoscritto il Decreto di Concessione del Trattamento di CIGS con decorrenza dal 12 febbraio 2009 al 11 febbraio 2010 per il primo anno al quale si aggiungeranno ulteriori 6 mesi. Il Decreto porta il numero 46187 e, nelle more, annulla e sostituisce, anche e soprattutto per la causale, il Decreto precedente n. 44212 del 30/09/2008. Un risultato che ci consente di affrontare ora, con più serenita la concertazione con le banche e con il Tribunale di Matera per verificare e capire le effettive possibilità di andare verso una procedura concorsuale rimodulato o verso la più dra-

Convocato domani un incontro dal Prefetto per l’istituzione, Spi Cgil soddisfatta

Un farmer market a Serra venerdì IL PREFETTO, ha convocato domani l'incontro per l'istituzione del farmer market nell'area di serra venerdì a Matera, ristrutturata e riqualificata. «Le denunce e le pressioni del sindacato unitario dei pensionati, ed in modo particolare dello SPI-CGIL di Matera, sono state fondamentali al conseguimento dell'importante risultato» si legge in una nota del sindacato. «E' stato chiesto al Prefetto di non arrendersi, anche quando sembrava che tutto stesse precipitando, poiché si scontavano contraddizioni nell'atteggiamento dell'amministrazione comunale e resistenze, non sempre Manuela Taratufolo e Angelo Eustazio giustificabili, in alcune caLa rete degli esercizi commerciali, tegorie sociali. La saldezza dei nervi e l'equilibrio così come è stato dimostrato nei posti nella gestione della delicata vicenda dove i farmer sono istituiti da anni ha consentito, nella lunga fase di non ne risentiranno, al contrario, confronto, di tessere la trama dei per loro, può rappresentare una porapporti ed impedire pericolose re- sitiva occasione». Lo Spi Cgil lancia un appello e una gressioni. Ora, l'istituzione del farmer deve sfida a tutte le categorie sociali della obbligatoriamente produrre vantag- provincia di Matera ad aprire una gi evidenti sia per i produttori che grande battaglia, anche di tipo culturale, per una riorganizzazione delper i consumatori.

la filiera alimentare che oggi rappresenta un focolaio permanente di speculazione, ai limiti della legalità. La riorganizzazione e la riduzione dei passaggi lungo la filiera alimentare rappresenterebbe la nuova frontiera nella lotta per il contenimento dei prezzi, e libererebbe, i commercianti, dal ricatto cui sono sottoposti nella formazione del prezzo al consumo aprendo la fase delle libera e leale concorrenza. Non è sostenibile tollerare, ulteriormente, l'acquisto dei prodotti sul campo a prezzi bassissimi e la vendita degli stessi a prezzi altissimi. La gravissima crisi economica e il conseguente crollo dei consumi colpisce gravemente, come tutte le ricerche effettuale hanno evidenziato, i lavoratori e i pensionati. L'apertura del farmer», conclude la Spi Cgil sottolineando l’importanza del provvedimento, «è una risposta, non la soluzione alla sofferenza e al disagio di migliaia di famiglie della provincia di Matera». matera@luedi.it

I lavoratori della Nicoletti e in basso i liquidatori Calculli ed Epifania con Giuseppe Nicoletti

stica procedura fallimentare. Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato ad accelerare la sottoscrizione del Decreto al quale anche il Tribunale di Matera aveva posto particolare attenzione tenendo in stretta considerazione, nelle Sue decisioni, la questione sociale e la sicurezza pub-

blica. Professionalmente sono, unitamente alla mia collega, molto soddisfatto per aver portato ai lavoratori, nei tempi promessi, un risultato positivo, seppure nell'ambito di forme assistenzialistiche comunque non proprio esaltanti della dignità umana e del lavoro».

Cgil e Uil sui precari «Il Comune ci incontri» Fp Cgil e Fpl Uil hanno ripreso la questione dei precari al Comune di Matera con una nota molto dura nei confronti del sindaco Buccico e si dicono «stufi del comportamento tenuto dal Comune di Matera nei confronti dei suoi lavoratori precari (LSU, Ausiliari del traffico). Siamo stati convocati, ancora una volta, in tutta fretta lunedì 8 giugno dal Sindaco il quale ci ha annunciato la volontà dell'Amministrazione comunale di stabilizzare tutti i precari del Comune. Ci siamo lasciati con l'impegno che ci avrebbe convocato nuovamente per giovedì 11 giugno ma ad oggi non è arrivata alcuna convocazione ufficiale, né una telefonata e neppure un sms» scrivono Coppola e Maragno in una nota. «Poiché il termine ultimo per la stabilizzazione scade il 30 giugno, come prevedono le norme del Ministro Brunetta, e che ad oggi non c'è stata nessuna proroga, invitiamo l'Amministrazione comunale di Matera a convocare le organizzazioni sindacali quanto prima per concordare i tempi e i modi per procedere alla stabilizzazione dei precari, anche perché questi lavoratori vanno inseriti a pieno titolo nell'Ente e quindi diventa prioritario indicare i posti che questi andranno ad occupare nella dotazione organica del Comune, in un'ottica per un verso di riorganizzazione di tutte le funzioni comunali e per l'altro di un migliore utilizzo delle risorse umane. E' ora che il Sindaco e la Giunta escano fuori da questa indeterminatezza esasperante ed inaccettabile. Pertanto lì invitiamo a passare alla politica dei fatti concreti in favore di questi lavoratori. Senza ulteriori ritardi o cavilli giuridici, ma passando per le procedure previste sia dalla legge e che dai contratti».

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Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173

Assessore-operaio

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Anniversario della Finanza IN occasione delle celebrazioni per il 235mo anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, il 26 giugno alle 19, si terrà presso il Cinema Comunale una manifestazione promossa nell’ambito delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia. Alla manifestazione saranno presenti i vertici del corpo, a cominciare dal comandante provinciale col. Salvatore Luongo.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Fondi Po Fesr dall’Europa SI terrà oggi a partire dalle ore 9,30 al complesso Le Monacelle l’evento di lancio dal titolo “Creiamo opportunità con l’Europa”, Po Fesr Basilicata 2007/2013. All’incontro prenderanno parte l’europarlamentare Gianni Pittella, il presidente della Regione, Vito De Filippo, Lucia Artizzu componente della Ce e Giorgio Pugliese del Mise.

Lotta ai tumori del sangue PER combattere i tumori del sangue, un giorno non basta ma può fare molto. Il 21 giugno è la Giornata Nazionale per la lotta contro le malattie del sangue, promossa dall'Ail (Associazione Italiana Leucemie). L'iniziativa consentirà di illustrare i risultati ottenuti grazie alla ricerca. Martedì sarà attivo uno speciale numero verde, dal quale illustri ematologi italiani risponderanno alle domande di tutti coloro che si rivolgeranno a questo punti di informazione telefonica.

SERVIZI SOCIALI

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emergenza sanitaria

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Il Minibasket in piazza VENERDÌ 19 giugno prossimo, alle 11, nella Sala Giunta al sesto piano del Comune di Matera sarà ufficialmente presentata la diciassettesima edizione del “Minibasket in Piazza”, manifestazione cestistica internazionale organizzata dalla Pielle Matera, con la collaborazione del Comune di Matera. Un appuntamento che riempie di basket, bambini e colori la città di Matera e costituisce ormai una consuetudine. Nel corso della conferenza stampa sarà illustrato il programma della kermesse dedicata ai più piccoli, alla presenza degli organizzatori, del Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico e del Sindaco di Santeramo Vito Lillo.

La festa della musica IL concerto "Therinè" coincide con la "Festa della Musica", organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 21 giugno. Il programma prevede alle 18 in piazza del Sedile 3 il concerto del duo: Luigi Santo- Daniela Gentile . Alle ore 20.00 nella Chiesa del Purgatorio il duo: Luigi Santo - Carmine Antonio Catenazzo.Musica e arte sono per definizione un binomio inscindibile. Etimologicamente il termine musica non indica infatti una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse, qualcosa quindi di "perfetto" e di "bello". Nata in Francia nel 1982, la manifestazione ha assunto dal 1995 un carattere internazionale coinvolgendo contemporaneamente, ad oggi, più di 60 città europee. In Italia, dal 1999, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso il suo alto patrocinio alla manifestazione riconoscendone ufficialmente l'interesse pubblico e l'importante valenza culturale.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Terminator Salvation 17,30 - 19,35 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Antichrist 17,30 - 19,30 - 21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala Riservata •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Un’estate ai Caraibi 18 - 19,50 - 21,45 •CINEMA ANDRISANI•

Montescaglioso 0835-208046 Un’estate ai Caraibi 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Uomini che odiano le donne 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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30 Matera Agenda


«Abbiamo una diversa concezione di salotto buono, mancano i bagni pubblici»

Scontenti gli “Amici di Via Ridola” Riunione dell’associazione che elenca i disservizi in termini di turismo e pulizia INSORGE l'associazione “Amici di via Ridola” in seguito all'insostenibile situazione di eterna incompiuta in cui si trova la strada. In una riunione tenutasi nel primo pomeriggio di ieri, i rappresentanti hanno elencato i disservizi che ancora, dopo l'ultimazione dei lavori, continuano ad attanagliare quello che fu definito il “salotto di Matera”. «Noi, abbiamo un'altra concezione di salotto e ci auspichiamo diventi condivisa anche dall'amministrazione comunale. Non possiamo più accettare, nell'interesse di una comunità lanciata verso il turismo, una strada centralissima senza bagni pubblici, considerato il fatto che ci sono in zona due luoghi che potrebbero sistemati in questo senso: gli ex bagni adiacenti la chiesa del Purgatorio oppure presso gli ipogei di San Francesco. Via Ridola non può essere più pulita solo una volta a settimana. Ora che non ci sono più macchine ad ingombrare, la spazzatrice potrebbe essere utilizzata due volte a settimana: il lunedì e il sabato; i bidoni lungo il percorso della stessa non dovrebbero essere più liquidati con la sola sostituzione del cestino pieno con quello vuoto, ma anche con l'eliminazione dei residui ad esso sottostanti che rimangono invece a deturpare la passeggiata e i vicoletti circostanti». Altra questione non di poco conto che i commercianti reclamano è la mancanza di una zona di carico scarico per i fornitori che inevitabilmente devono approvvigionare le attività. L'assenza della stessa, per evidente necessità, porta i fornitori ad eludere l'isola pedonale, facilmente bypassabile spostando leggerissime fioriere, sfigurando così l'imma-

La Camera di commercio premia sabato prossimo le imprese longeve

gine del salotto di cui sopra. Più opportuni sarebbero, per dare credibilità all'isola stessa, degli adeguati dissuasori ai due imbocchi sia con via Volta che con Via Duni. L'associazione ricorda bene i moniti dell'amministrazione comunale di abbellire i balconi con motivi floreali ed attenersi al legno mordensato per le fioriere; ora, toccherebbe a loro fornirci i servizi di prima necessità come le luci nell'ultimo tratto che incontra via Duni, il rifacimento della pavimentazione e dell'illuminazione di vico Case nuove, oltre che la necessaria ultimazione dell'affaccio sui Sassi di piazzetta Pascoli, primo approdo del turista, interessato da

due anni dal crollo delle strutture sottostanti. Altra proposte emerse: quella di regolamentare il parcheggio in via Volta o con disco orario o trasformandola in zona residenti e abbreviare l'iter per il rilascio di spazi esterni, ad uso delle attività ristorative. Singolare la condizione dell'edicolante Franco Capolupo, trasferito temporaneamente dalla sua originaria sistemazione. “Il Comune mi richiede, ad oggi, di ritornare nello spazio precedente, pur essendoci lì, un'altra struttura di cui non conosco il proprietario”. Francesco Giusto matera@luedi.it

Bilancio positivo nell’esame del voto alla Provincia di Matera

Cinquanta anni e oltre nel segno della continuità, dell'esperienza e della tradizione per la crescita dell'economia materana. La Camera di commercio di Matera premierà sabato alle 18.30, le imprese locali che hanno partecipato al bando “ Azienda Longeva'”. Interverranno 28 titolari di aziende, rappresentanti istituzionali e l'on. Emilio Colombo, testimone dello sviluppo della Basilicata dal dopoguerra a oggi. Al bando hanno partecipato quelle imprese che hanno svolto attività ininterrotta nel corso degli anni, anche se siano intervenute modifiche aziendali purchè riconducibili all'impresa madre. " Il Premio Azienda Longeva -ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- è uno stimolo per tutti a impegnarsi per la ripresa, valorizzando quelle realtà produttive che hanno caratterizzato, per longevità e tradizione, la storia dell'economia locale. Fare sistema con il contributo di esempi positivi, fatti da tanti sacrifici e di successo, aiuterà il territorio materano a riprendere la strada della competitività e della ripresa'' I nomi delle imprese vincitrici saranno pubblicizzati sul sito internet della Camera di commercio www.mtcamcom.it e attraverso gli organi di informazione.

E’ uno degli animali più rari sul territorio

Carcassa di lontra ritrovata dalla Forestale Nigro: «Siamo la guida del centrosinistra tra i moderati» alla diga di San Giuliano

Popolari Uniti, forti al centro «NON C'È bisogno di attendere il risultato del ballottaggio al Comune di Potenza per capire che è cominciata una nuova fase per il centrosinistra in Basilicata». E’ l’esito del confronto interno ai Popolari Uniti della provincia di Matera che si sono ritrovati all'Hotel degli Ulivi, a Ferrandina Scalo, per analizzare il voto amministrativo. Alla presenza dell'assessore regionale alla sanità Antonio Potenza, del consigliere regionale Luigi Scaglione e dei vertici del partito delle due province, i militanti e i simpatizzanti hanno salutato i due eletti al Consiglio provinciale di Matera Nicola Tauro, del collegio di Montalbano Jonico, e Vincenzo Di Pierro, del collegio di Accettura. «Il nostro è un partito presente in 20 amministrazioni comunali su 31, che ha eletto ben due sindaci nell'ultima tornata elettorale ha detto Carmine Nigro, leader del Popolari Uniti in provincia di Matera - si tratta del più forte partito di centro della coalizione di centrosinistra lucana, un punto di riferimento non solo per gli elettori di quest'area politica, ma di tutti i moderati, anche quelli che oggi sono fuori dall'alleanza». Nella sua relazione sul voto, l'ex presidente della Provincia di Matera Nigro ha insistito proprio su questo passaggio. Secondo Carmine Nigro «i Popolari Uniti devono assumere nei prossimi mesi il ruolo di catalizzatore delle forze di centro che guardano all'alleanza di centrosinistra. I Popolari Uniti devono giocare questo ruolo sia perché con gli ottomila voti raccolti alle ultime elezioni in provincia di Matera sono la più

grande forza di centro oggi presente nelle istituzioni, sia per l'affidabilità e la coerenza dimostrata nei confronti dei nostri alleati, anche nei difficili passaggi politici che hanno preceduto le elezioni appena svolte». I valori del cattolicesimo democratico, inclusione dei più deboli e progresso economico come fattore di crescita sociale, al centro del programma di recupero della buona politica che i Popolari Uniti vogliono portare avanti.«Buona politica che - secondo l'ex presidente Nigro - fatica ad affermarsi in Basilicata a causa della continua transumanza da una formazione all'altra o alla collocazione variabile nelle alleanze di alcuni esponenti politici o partiti».

La carcassa di una lontra è stata trovata nei giorni scorsi dagli uomini del Corpo forestale dello Stato di Matera sul ciglio della strada che costeggia la Riserva naturale di San Giuliano. Il corpo dell'animale non presentava ferite da arma contundente e, quindi, molto probabilmente era stato vittima di un investimento da parte di un autoveicolo. L'esemplare è stato prelevato e consegnato all'Istituto Zooprofilattico della città dei Sassi per stabilire con certezza le cause del decesso. La lontra, specie protetta, può considerarsi tra gli animali più rari che ancora vivono nei corsi d'acqua del territorio lucano.

In Italia la lontra si è estinta in gran parte del suo areale che fino ai primi anni del secolo comprendeva gran parte del territorio nazionale. Attualmente è presente con nuclei frammentati, soprattutto del Centrosud e la popolazione più importante è proprio quella di Campania e Basilicata. Si può calcolare, approssimativamente, una popolazione di circa 100 individui. La specie è inserita dall'IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) nella categoria di minaccia NT-Near Threatened (quasi a rischio). Giuseppe Pomarico matera@luedi.it

L’ex presidente della Provincia, Carmine Nigro

Il senatore Di Gilio indica la strada per affrontare l’inquinamento del torrente Jesce

«Strategia interregionale e bonifica» Un intervento della XIII Commissione del Senato (Territorio, Ambiente, Beni Ambientali) - di cui è componente insieme al collega sen. Guido Viceconte -è stato annunciato dal sen. Egidio Digilio (Pdl) in merito all”emergenza ambientale che si è determinata lungo il torrente Jesce e nei territori ai confini tra i comuni di Matera ed Altamura. Una questione che viene affrontata ed incontra l’attenzione generale proprio in questi giorni con una serie di rassicurazioni e di impegni a vari livelli. «E necessario innanzitutto - dice Digilio - venire incontro alle esigenze dei sindaci di Matera e di Altamura che sono costretti a superare non pochi ostacoli nell”attività da svolgere per il controllo ambientale a causa di una legislazione che non aiuta ad individua-

re responsabilità istituzionali in sede locale e nazionale e va rapidamente adeguata ed ammodernata per essere più repressiva nei confronti dei reati ambientali e offrire strumenti di intervento ad ogni livello». Nel sottolineare che la XIII Commissione del Senato è da tempo impegnata in un’indagine conoscitiva sui problemi determinati dalla emergenza rifiuti in più parti del Paese e con audizioni di esperti, tecnici, responsabili di enti ed organismi che si occupano a vario titolo di ambiente, Digilio sostiene che “solo una strategia interregionale, che veda coinvolte le due Regioni e Province interessate, in soccorso ai Comuni di Matera ed Altamura, con un progetto che abbia adeguata sponda finanziaria e sostegno del Ministero dell”Ambiente sarà

possibile realizzare una efficiente opera di bonifica. Anche le strutture tecniche dei due Acquedotti (Pugliese e Lucano) - aggiunge il senatore del Pdl sono chiamate a svolgere compiti specifici di monitoraggio della rete fognaria che presenta non pochi aspetti di carenza come per i depuratori va garantita la piena funzionalità. Inoltre ci chiediamo cosa abbiano fatto sinora le Agenzie Regionali di tutela ambientale di Puglia e Basilicata. Noi vogliamo fare fino in fondo la nostra parte e aspettiamo che l”Assessore Regionale all”Ambiente Santochirico di cui abbiamo appreso dai giornali l”impegno alla convocazione di un incontro non tenga fuori dalla questione i senatori lucani della Commissione Ambiente».

Il senatore del Pdl, Di Gilio

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Matera 31

Mercoledì 17 giugno 2009


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Anche la Valbasento oggi nello sciopero nazionale dell’intero gruppo Eni

Il polo chimico si ferma per otto ore VALBASENTO - Anche la Valbasento è pronta a fermarsi per una intera giornata. I lavoratori dell'area industriale incroceranno le braccia insieme ai circa 240.000 addetti del settore chimico-farmaceutico e dell'intero Gruppo Eni (chimica, raffinazione, estrazione, gas), per aderire allo sciopero generale di otto ore proclamato per oggi dal sindacato dei chimici nazionale. Le ragioni di questa astensione forzata dal lavoro? Protestare contro i quattro no del Governo pronunciati sul riconoscimento dei benefici per gli ex esposti all'amianto, sulla bonifica dell'area indu-

striale della Valbasento, sull'inclusione del sito al tavolo della chimica, sulla richiesta di ammortizzatori sociali in deroga dignitosi (l'assegno riconosciuto è talmente magro da spingere molte famiglie oltre la soglia di povertà). Lo sciopero, oltre all'astensione dal lavoro di otto ore, prevede a Roma due presidi, rispettivamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri e presso la direzione generale di Eni; il terzo a Milano davanti la sede di Federchimica, l'associazione degli imprenditori del settore chimico. I segretari generali di Filcem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil, Alberto Morselli, Sergio Gigli, Augusto Pa-

scucci hanno chiesto un incontro a tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato durante l'occasione dei presìdi per illustrare le ragioni dello sciopero e delle manifestazioni. «Il settore chimico-farmaceutico -dicono nella lettera Morselli, Gigli e Pascucci- sta soffrendo la attuale fase di crisi economica e riorganizzativa mondiale, in modo profondo, con forti ripercussioni sulla occupazione e sulle strutture produttive, che necessitano di interventi rapidi e incisivi da parte di aziende e Governo. La chimica -ricordano i leader sindacali- è stata definita dal ministro per lo Sviluppo Economico, e da noi

condivisa, settore strategico per l'economia del paese per tutto il comparto manifatturiero industriale, in particolare quello del “made in Italy”. Nell'ambito dei confronti svolti presso il ministero dello Sviluppo Economico con aziende e parti sociali, è stato condiviso -il 22 aprile scorso- il documento di politiche di indirizzo per lo sviluppo del settore; tuttavia gli interventi tardano a concretizzarsi, mentre le situazioni aziendali, in particolare quelle relative alle emergenze, si aggravano». «Il ruolo di Eni -concludono i segretari- nei settori industriali della raffinazione, dell'estrazione, del gas e della petrol-

La Valbasento

chimica è di straordinaria importanza, di fatto le scelte che si operano nelle società del gruppo influiscono su tutto il sistema delle

produzioni soprattutto delle piccole e medie imprese». Margherita Agata m.agata@luedi.it

I ruderi sono sommersi dalle erbacce, ma nascondono un vero pezzo di storia locale

Abbazia dimenticata a Pomarico La scoperta in viaggio tra le campagne del vecchio insediamento urbano POMARICO - Della storia di Pomarico è noto parecchio. Ormai sappiamo tanto, certamente. Ma non tutto. Tantissime cose sarebbero da scoprire, scavando; per conoscere ancora molto meglio. Per esempio, le campagne pomaricane sono quasi una dimensione tutta da studiare. Una dimensione alternativa al presente. Arrivando, tanto per cominciare, nei pressi della cosiddetta fontana dell'abbazia, e mettendo gli occhi oltre i campi, spuntano in lontananza ruderi che annunciano una presenza tutt'altro che segnata sulla carta. Qualcosa di non proprio annunciato, previsto. Perché, per la geografia reale, praticamente questi resti di tempio non dovrebbero esserci. Ovviamente cosa ben distante invece dalla consapevolezza della gente. Soprattutto dei più anziani. Quelli che sanno benissimo a che cosa corrisponde quell'ammasso di pietre rimasto in piedi dopo secoli e secoli. Il luogo di culto è immerso nel grano. La chiesetta, o quel che ne resta, resiste alla maniera di un insetto fra grano e piante infestanti. Però, per raggiungere l'abbazia, questo il nome con il quale, infatti, la comunità pomaricana segna il ricordo e il presente del posto, occorre percorrere tutto il campo coltivato. Poi sorpassare grappoli d'erbacce che circondano il sito sperduto. E, fa-

L’abbazia abbandonata a Pomarico

cendo finta d'entrare varcando un portone integro, mentre allo stesso tempo si sta per assaggiare una soglia traballante, ci s'accorge che le erbe mangiano con tranquillità proprio tutta la struttura. Siamo, va spiegato, dentro quel che rimane di una chiesetta del Quattrocento. La chiesa era a servizio di Pomarico vecchia, della comunità che viveva quell'antico borgo. Il paese era situato a circa undici chi-

lometri dall'attuale Pomarico. E di quell'insediamento è rimasto quasi nulla da vedere. Pomarico vecchia fu un centro lucano fortificato, che subì l'influenza dei greci. Sta di fatto, comunque, che le volte dell'Abbazia potrebbero avere poca vita. Il problema è ben visibile. Alla stregua dei vistosi cedimenti d'altre parzioni della struttura. L'abbandono è proprio questo. L'abbandono, d'altra parte, che sta uccidendo l'affresco che si trova sopra l'altare. Tanto per cominciare, sarebbe necessario pulire la zona. Per lo meno cominciando a liberare il tempietto. Cosa tra l'altro molto semplice sia da pensare che da mettere in pratica. Per la quale basterebbe poco. Il secondo passo, ancora, dovrebbe garantire studi più sicuri e rintracciabili su questo pezzo di patrimonio della comunità pomaricana e dell'umanità intera. Per ipotizzare interventi di recupero e rivalutazione dell'abbazia. Il posto è tra quelli molto accoglienti. La fontana anticipa un percorso che, mentre permette di vedere e sentire la gioia della natura, conduce all'area dell'edificazione. Come detto, il luogo si trova a diversi chilometri dal centro abitato, ma si deve seguire un tragitto che oltrepassa pure l'attraente Pineta di Pianistrieri. Ed è solo un pezzettino. Nunzio Festa

Stagione in ritardo al Club Med Lavoratori preoccupati PISTICCI - Una folta delegazione di lavoratori del villaggio turistico “Club Med” di Marina di Pisticci, accompagnati dal segretario generale della Ugl di Matera, Luigi D'Amico (nella foto), e dal segretario provinciale di categoria Domenico Timpone, hanno tenuto in data odierna un incontro presso la sede municipale di Pisticci con il dottor Iarni, responsabile del Club Med Italia, alla presenza dell'assessore al Lavoro di Pisticci, Gaetano Tricchinelli, del vice sindaco, Domenico Lazzazzera, e del presidente del Consiglio Giovanni D'Onofrio. I lavoratori, circa 120, manifestano da giorni la loro preoccupazione per non essere stati ancora chiamati a prestare lavoro nel Club Medi di Marina di Pisticci a seguito di un incomprensibile ritardo della attività turistica. «Il ritardato ini-

zio della stagione -ha dichiarato il Segretario Provinciale della Ugl di Matera Luigi D'Amicocompromettono la economia locale producendo un dirompente effetto sociale nei confronti di 120 famiglie». La Ugl ha voluto ribadire la impellente necessità di dare risposte immediate e concrete ai lavoratori affinchè non si comprometti il loro futuro occupazionale, producendo, altresì, effetti negativi sul turismo locale e sulla intera economia. Iarni ha affermato che l'attività turistica riprenderà il 19 giugno e che una parte dell'attività lavorativa, pulizia camere, potrebbe essere esternalizzata. D'Amico ha fatto presente che la Ugl ha ritenuto opportuno chiedere l'intervento del prefetto di affinchè si possa programmare per domani un incontro tra le parti alla presenza delle istituzioni locali.

Pisticci in festa Soddisfazione del rieletto consigliere provinciale Pinuccio Dalessandro per San Pio «Miglionico, il centrosinistra ha stravinto» PISTICCI - Oggi, in occasione della ricorrenza della canonizzazione di Padre Pio da Pietralcina, come ormai da qualche anno avviene, la famiglia Lazazzera di Pisticci offre alla comunità dei fedeli i festeggiamenti in onore del Santo stigmatizzato. Quest'anno i festeggiamenti si terrano a Pisticci alle ore 19 con la Celebrazione della Messa presso la parrocchia S. Antonio. Seguirà, alle ore 20.30 in Piazza Lombardi, lo spettecolo Don Bosco "Il musical", spettacolo musicale con Marcello Cirillo nelle vesti di Don Bosco, e con altri artisti famosi come Daniela Danesi, Viviana Ullo, Pino Delle Chiaie, regia di Piero Castellacci, coreografia di Claudio Meloni, scenografia Pepi Morgia. Lo spettacolo, per l'elevata qualità artistica e l'alto contenuto spirituale, è fortemcate raccomandato. Ai festeggiamenti parteciperanno le comunità religiose e le Parrocchie di Pisticci e Marconia, ed è prevista la presenza di monsignor Salvatore Logorio arcivescovo della Diocesi Matera - Irsina. provinciamt@luedi.it

MIGLIONICO - «A Miglionico, ora, si sono ricreati i presupposti per riprendere la strada dello sviluppo e ritornare a essere tra i comuni protagonisti della collina materana». Lo ha dichiarato ieri, Pinuccio Dalessandro, nuovamente eletto per il Pd nel consiglio provinciale, che per cinque anni è stato assessore alle Infrastrutture nella giunta Nigro. «L'eccezionale risultato fatto registrare dalla lista di centrosinistra capeggiata da Angelo Buono al comune di Miglionico, e l'alta percentuale di voti a me destinati alla Provincia, rappresentano la premessa per riprendere un cammino interrottosi cinque anni fa. La vittoria di Miglionico e nel collegio di Matera 6 premia

anni di impegno politico e di buon lavoro ed il primo importante riscontro a questo successo politico, è quello che il paese vive un momento di euforia, finalmente svincolato da condizionamenti e da comportamenti persecutori praticati per cinque anni dal centrodestra». «La comunità sembra liberata ha detto Dalessandro- e nelle vie cittadine si respira un clima diverso, di grandi aspettative e di fiducia nella nuova compagine amministrativa. Il voto ci carica di grande responsabilità, una responsabilità di cui sapremo farcene carico mettendo in rete le potenzialità del territorio e creando un clima virtuoso con tutti gli enti istituzionali di cui se ne avvertiva il bisogno».

Pinuccio Dalessandro

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Mercoledì 17 giugno 2009


33 Dopo mesi di commissariamento occorre ripartire da attività produttive e infrastrutture

Accettura riprende quota Il neo sindaco Buonanova ha già nominato la squadra di governo ACCETTURA - Nicola Buonanova, neo sindaco alla guida della lista civica “Progetto Accettura”, ha già definito deleghe e compiti della sua squadra di giunta. Del resto, dopo un anno di commissariamento, è necessario far ripartire al più presto l’azione amministrativa. Ne faranno parte Giuliano Labbate, dottore veterinario, con delega all'Agricoltura ed alle Attività produttive; Raffaele Distefano, impiegato presso la biblioteca provinciale di Potenza, neo assessore ai Lavori pubblici; Vito Marchisella, impiegato presso uno studio di consulenza commercialista e segretario della locale sezione del Partito socialista, con delega al Bilancio, e Antonella Nota, dottoressa in scienze statistiche economiche, con delega per lo Sport, il Turismo e la Cultura. Le ragioni delle diverse competenze, unite un po' a quelle dei numeri, sembrano aver guidato Buonanova nella nomina dei suoi assessori e nell'assegnazione delle diverse deleghe. Una giunta che dovrà immedia-

Nicola Buonanova

tamente darsi da fare per affrontare le principali emergenze del comune. Ente che viene fuori da un lunghissimo periodo di commissariamento e che ora si riappropria di una guida politica per affrontare i vari scenari e le diverse esigenze che si prospetteranno nei prossimi mesi. Un'attenzione amministrativa, come ricordava il programma elettorale di

“Progetto Accettura”, che si incentrerà dall'inizio sulla soluzione di diversi problemi e sul sostegno al mondo produttivo locale, dall'imprenditoria all'artigianato, all'agricoltura ed al commercio, senza dimenticare il turismo che nel paese capoluogo del Parco di Gallipoli Cognato e delle piccole Dolomiti Lucane può essere un volano di indubbia forza. E per sostenere la crescita, gli impegni principali dell'amministrazione saranno tesi al miglioramento della dotazione infrastrutturale e viaria, attraverso un forte rilancio del settore dei lavori pubblici. Sempre nel programma di Buonanova, inoltre, non manca l'attenzione a temi diversi, ma non meno importanti: dall'attenzione all'ambiente ed all'utilizzo di energie rinnovabili, a quella per il settore dei servizi alla persone e delle politiche sociali, fino al sostegno per le politiche e le azioni per la promozione e la diffusione dello sport e delle strutture per eventi e manifestazioni culturali. Per la maggioranza, che ha conquistato 737

preferenze in totale, in consiglio comunale, oltre al sindaco e ai suoi assessori, siederanno anche Salvatore Dimilta, Gianfranco Canora, Vito Falco e Francesco Trivigno. Per la lista di minoranza “Per Accettura”, che ha raccolto in tutto 686 voti, in consiglio ci saranno invece Enzo Labbate, il candidato sindaco della compagine, Rocco Branda, Elena Labbate e Giuliano Palermo. Volendo dare anche uno sguardo ai numeri delle preferenze rispettivamente raccolte dai diversi candidati che sono stati eletti in consiglio, la più suffragata è risultata essere Antonella Nota, con ben 121 preferenze, seguita da Rocco Branda, 87 voti, Elena Labbate, 67, e Giuliano Palermo, 62; questi ultimi tre tutti dell'opposizione. A seguire, Giuliano Labbate, con 48 voti, Raffaele Distefano e Salvatore Dimilta, ex equo con 46 preferenze, Vito Falco, 43 voti, Francesco Trivigno, 36, Vito Marchisella, 35, e Gianfranco Canora, con 32 voti. Rocco Olita provinciamt@luedi.it

Irsina Denunciato dalla Forestale il proprietario di un fondo adiacente

Ponte fai da te sul Bradano Veniva utilizzato per dragare abusivamente il fiume IRSINA - Avevano realizzato un autentico ponticello abusivo per dragare il fiume Bradano e raggiungere con i mezzi agricoli i loro poderi. Un’opera abusiva e illegale, che rischiava di compromettere seriamente l’equilibrio idrogeologico del fiume, se non fosse stata scoperta dal provvidenziale controllo degli agenti del Corpo forestale dello Stato. E’ accaduto in agro di Irsina, nell'ambito della quotidiana attività di controllo del territorio. Il manufatto, composto da 6 enormi tubi di cemento sovrastati da uno strato di terra, ha una lunghezza di circa venti metri ed ha causato cambiamenti morfologici estranei al naturale contesto della meccanica fluviale del fiume Bradano. Il personale del Corpo forestale

dello Stato ha sottoposto a sequestro l'opera realizzata in difformità delle normative vigenti e in carenza di relativi permessi autorizzativi. E' stato deferito all'Autorità Giudiziaria di Matera il titolare di un'azienda agricola proprietario dei terreni adiacenti alle sponde del fiume. I reati a cui dovrà rispondere sono molteplici e vanno da quelli ambientali, a quelli idraulici e generali. Il Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Matera, anche tramite l'opera dei numerosi dipendenti Comandi di stazione, vigila sul territorio ed in particolare sui corsi d'acqua della provincia perseguendo i reati e le manomissioni in danno all'ambiente, troppo spesso sottovalutato. provinciamt@luedi.it

Interrogazione di Di Lorenzo

Un traliccio a rischio TRICARICO - Il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo, vice presidente della III Commissione consiliare Attività Produttive, ha presentato ieri un'interrogazione urgente a risposta orale all'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, in merito ai pericoli derivanti dall'inquinamento prodotto, nel Comune di Tricarico, da un impianto di teleradiocomunicazione. «Nel Comune di Tricarico -premette Di Lorenzo- nelle immediate vicinanze, a quanto sembra, di una località altamente urbanizzata, è stato costruito un traliccio sul quale sono state installate apparecchiature per impianti di teleradiocomunicazioni. Il funzionamento di tali impianti -sostiene Di Lorenzo- genera l'emissione di onde elettromagnetiche che, propagandandosi nell'ambiente, costituiscono un reale e serio pericolo per le popolazioni, come acclarato oramai da appositi studi e ricerche scientifiche». Di Lorenzo sottolinea, quindi che «tale situazione ha generato, ovviamente, una comprensibile e condivisibile apprensione negli abitanti di quei luoghi che si fa di giorno in giorno sempre più pressante, tanto che gli stessi hanno dato inizio ad una sottoscrizione popolare di protesta mirante a delocalizzare gli impianti. In ogni caso -sottolinea il consigliere del Pdl- a tutela del diritto primario alla salute di tutti i cittadini, si rende urgente e necessario un intervento chiarificatore da parte dell'Amministrazione regionale atto ad accertare se il funzio-

SPUNTI

Gli amministratori ci hanno traditi di ROSARIA SCARAIA* IRSINA - Riflessione sul momento politico che vive oggi la città di Irsina, o meglio del vuoto politico. E sulla crisi che ha determinato lo scioglimento del consiglio comunale, puntando l'indice sul ex sindaco. Hanno vinto tutti e, nessun eletto in attesa di assestamento, però! Il partito del non voto, il messaggio del non voto, una buona regola sarebbe di guardare all'esito delle elezioni, anche e non, soprattutto, dal lato della società (la struttura), delle scelte degli elettori, invece, che solo come si tende a fare, da quello del

potere (la sovrastruttura), dei rapporti di forza che ne scaturiscono. Ripenso al sindaco tradito! Alla mia Comunità, ferita…offesa! Poteva il sindaco, convocare il consiglio comunale per l'approvazione del bilancio dopo il 7 giugno? Sarebbe stato più opportuno, con i veleni in casa Pd. Poteva attivare una consultazione sul punto? Chi, i cattivi consiglieri? Credevano, forse, di forzare la mano proprio perché in campagna elettorale. Perché, associare miseramente, la crisi comunale con la candidatura alla Provincia? Perchè non ricercare il male nelle radici profonde che l'hanno provocata,

piuttosto che negli effetti prodotti? Lei, signor sindaco,è stato chiamato da Matera - afferma Scaraia - voluto dagli ex Ds e Margherita, a cominciare dai suoi più stretti collaboratori, perché, tanta acredine? E tanta voglia di liberarsi di una lunga e grande storia personale e politica, di uomini, che nel bene e nel male e sempre con sobrietà e con serietà hanno servito la nostra comunità. Domande….e una vanità citare e ricordare, con chi legge, parole antiche e nobili da la lotta di classe,di Jack London: “Egli deve imparare che il Socialismo affronta l'esistente, non ciò che la realtà dovrebbe essere, e

che il materiale affrontato è l'argilla della via comune, l'umanità calorosa, fallibile,fragile,sordida, meschina,assurda, contraddittoria,anche grottesca,eppure al tempo stesso pervasa da lampi e bagliori d qualcosa di più sottile e divino, dove si trova la dolcezza dell'altruismo e della generosità,il desiderio del bene, la capacità di rinuncia e di sacrificio,con una coscienza aspra e solenne,a volte splendidamente imperiosa,capace di esigere il giusto-ciò che è giusto, né più né meno di ciò che è giusto”. Signor sindaco, la mia comunità è stata tradita…offesa e intanto festeggiate! *Professoressa di Irsina

Irsina

Pasquale Di Lorenzo

namento di tali impianti costituisce effettivamente un pericolo per la salute degli abitanti della zona». Alla luce di quanto esposto, il consigliere Di Lorenzo interroga l'assessore regionale all’Ambiente e Territorio per conoscere: «quali iniziative intende intraprendere al fine di verificare se sussistano o meno situazioni di pericolo per la salute di quei cittadini che abitano nelle immediate vicinanze degli impianti richiamati in premessa e se sono stati già eseguiti e con quali esiti, da parte dell'Arpab o di altri enti o società specializzate, i rilievi necessari a garanzia della salute pubblica». Di Lorenzo chiede, altresì, di sapere «se la costruzione di tale opera è avvenuta in conformità alle norme vigenti in materia, con particolare riferimento alla legge regionale numero 20 del 5 aprile 2000 recante “Norme in materia di prevenzione dell'inquinamento da campi elettromagnetici”. provinciamt@luedi.it

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Mercoledì 17 giugno 2009


34 Prende corpo il progetto di un “Centro commerciale diffuso” con 42 partner coinvolti

Una Bernalda “multisonica” Il centro storico animato da sagre ed eventi promozionali per attività del posto BERNALDA - Il Centro storico ritorna a vivere con la Multisonica Eventi. In tre mesi tre appuntamenti trasformeranno la parte più suggestiva della cittadina jonica nel centro di maggior interesse per i cittadini e per i tantissimi turisti che sono pronti a sbarcare in questa magica terra. Giugno: sagra dei prodotti tipici; Luglio: Mostra d'arte “gli artisti lucani”; Agosto: Moda d'estate 2009. Queste le tappe che la Multisonica ha previsto per questa estate che sul fronte appuntamenti si preannuncia molto calda. Tra gli eventi già citati quello di giugno, la sagra dei prodotti tipici lucani, ha già registrato una due giorni con presenze da record, infatti, la location scelta, piazza San Rocco appunto, non la si vede così facilmente gremita di gente, se non che durante i festeggiamenti del Santo Patrono, San Bernardino da Siena nel mese di Agosto. Un successo per la Multiso-

La recente sagra dei prodotti tipici nel centro storico

nica? Ebbene sì, i numeri dicono questo, non solo le presenze ma anche la qualità dell'evento portato in scena e i commenti della gente che hanno partecipato a questi due giorni in compagnia dei prodotti tipici lucani e della storia di Bernalda. I due giorni legati a questa magica passeggiata eno-

gastronomica dal sapore lucano sono stati sabato 13 e domenica 14. L'inaugurazione è avvenuta nel primo di questi due giorni alle ore 19 con l'apertura degli stand. Alle ore 20.30 spazio ai bambini che, con la “Prima festa del disegno”, hanno esposto i propri capolavori mentre un'artista di

strada ne faceva da cornice. Alle ore 21.30 la magia della musica si è diffusa con i “Tammorra Felice”. Il primo giorno, tra un assaggio dei prodotti all'interno degli stand, la musica, la storia e l'allegria ha fatto da presentazione alla domenica che alle ore 19 ha registrato la riapertura degli stand, subito dopo, con l'accompagnamento della splendida voce di Mirella Mezzina, spazio alla coreografia con l'esibizione del gruppo di danza moderna dell'associazione sportiva dilettantistica “New Sportime”. Questo primo appuntamento all'interno del centro storico si è chiuso alle ore 23.30 con il saluto e i ringraziamenti a tutte le aziende partecipanti e agli sponsor. Tra le aziende che hanno preso parte vi erano la Cosvicomm di Stigliano, l'az. Agricola Braico con il suo gustoso vino, Pan D'Oro di Lepenne con i prodotti legati al grano, l'azienda agricola Venezia con i gustosi

sapori del formaggio, l'Apicoltura di Forcillo con i prodotti dell'alveare, Cirigliano con il gusto della carne, il kebab del ristorante Bassam, il Caseificiobio di Rosano, l'azienda agricola Mastrangelo con il color oro dell'olio, la Jazz Beer, i gustosi salumi del salumificio Montese, ma soprattutto c'era sua maestà la scorzetta del Bar del Corso, un prodotto che la Multisonica pone come dolce tipico di Bernalda. A fare un bilancio di questa prima tappa è Rosalba Putignano, rappresentante legale dell'associazione Multisonica, la quale parla di grandi presenze e di voglia di andare avanti nel valorizzare la parte storica di Bernalda. «Noi della Multisonica -ha detto Putignano- in collaborazione con i commercianti di Bernalda, abbiamo deciso di presentare la “Bernalda eventi Live 2009”. Un ricco palcoscenico di eventi - ha continuato la giovane rap-

presentate della Multisonica - che spazierà dall'enogastronomia alla musica, dall'arte alla moda senza dimenticare la riscoperta di un pezzo di storia della nostra splendida città. L'iniziativa da noi pensata si è concretizzata, appunto, con la creazione di un “Centro commerciale diffuso” dove, 42 piccoli imprenditori commerciali si sono uniti per offrire a tutti i consumatori la possibilità di acquistare i loro prodotti a prezzi più convenienti. La nostra iniziativa la abbiamo pubblicizzato con 15.000 brochure in 7 paesi a noi vicini. Ed in ognuna di queste brochure ci sono i nostri sponsor e i buoni sconto che danno diritto, dopo la spesa, alla partecipazione, durante le serate, dell'estrazione di ricchi premi. Ecco -ha concluso Rosalba Putignano- questa è una cartolina della nostra realtà culturale e commerciale a 360 gradi. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Aveva 81 anni ed ha servito per anni la parrocchia di Noepoli

In cenere ettari di seminato

Addio all’ultimo prete di Rotondella Esequie solenni per don Peppino

Incendio minaccia le aziende agricole dell’area di Colobraro

testo aveva espresso le basi del proprio metodo di evangelizzazione: “In questi anni di sacerdozio è stata mia costante preoccupazione trasmettere ai parrocchiani innanzitutto la dottrina. Sia nell'insegnamento scolastico che nei discorsi comunitari e nelle conversazioni private, più che ridurmi ad esortazioni omiletiche e morali, ho sempre preferito istruire, perché sono dell'avviso che debba essere soltanto l'ascoltatore, una volta istruito, a tirare conclusioni per la sua condotta pratica”. Aveva insegnato religione nelle scuole medie, senza rinunciare mai alla sua grande passione per lo studio, che aveva sempre coltivato con particolare predilezione per la musica classica, l'arte e le lettere (citava spesso, nelle sue omelie, i versi dell'amato Gabriele D'Annunzio). Negli ultimi anni, dopo la pensione, si era trasferito a Nova Siri scalo, offrendo la sua collaborazione a una parrocchia di Rocca Imperiale Marina (Cs) Don Peppino ha lasciato il segno nel

COLOBRARO - Un incendio di vaste proporzioni ha messo a serio rischio un’azienda agricola di contrada Pieditursi, a Colobraro. Il rogo si è sviluppato nel pomeriggio di martedì, minacciando l'azienda agricola di Salvatore Fortunato, confinante con quella dei Crispino, nonché con la più grande aziende colobrarese, la “Finata” e altre ancora. Un secondo incendio meno dannoso si è propagato in contrada “Costa di Zigaro”, adiacente alla proprietà di Giuseppina Larocca che fa parte dell'azienda dell'agriturismo “Antica Masseria Lucana” di Giulio Murano, l'intera area è alla periferia del paese, dunque simile a quella dello scorso anno. Il fuoco è partito dai margini della nuova strada rotabile che collega il centro abitato alla superstrada Sinnica, ed ha bruciato qualche ettaro di campo seminato a grano, il quale era già in fase di maturazione e fra qualche giorno sarebbe stato pronto per essere mietuto. I carabinieri indagano sugli eventi che tutti definiscono dolosi, visto il punto di partenza, e sono pronti a individuare il responsabile in qualche automobilista imprudente. Se si esclude il campo seminato a grano non vi sono stati danni ingenti, solo tanta paura e fumo per le famiglie che abitano in quelle masserie e dell'agriturismo. Pietro Giovanni Lucarelli

ROTONDELLA - Era l'ultimo prete di Rotondella. Dopo di lui nessun altro, tra i nativi del centro jonico, aveva aderito alla vocazione sacerdotale. Don Peppino Santulli (nella foto) se n'è andato in silenzio, per un malore improvviso che lo ha colto nella notte tra domenica e lunedì. Aveva 81 anni. Era nato a Rotondella il 22 giugno del 1928. Molto presto era andato via, per continuare gli studi ginnasiali nel Pontificio Seminario di Potenza, poi quelli filosofici nel Pontificio Seminario di Salerno. Si era laureato in Teologia all'Università di Napoli. Ordinato sacerdote il 3 agosto 1952, fu subito destinato agli uffici della Prelatura di Pompei. Nominato parroco a Cersosimo il 4 ottobre 1953, fu poi trasferito alla parrocchia di Noepoli il 4 agosto 1962. E' qui che ha svolto gran parte del suo sacerdozio, conquistando la comunità locale con le sue doti di ironia, giovialità e accoglienza. Aveva scritto anche un libro sulla storia del paese (“Noepoli”), pubblicato nel 1985. Nell'introduzione al

cuore di molti, come hanno dimostrato la presenza e la commozione di numerosi sacerdoti della diocesi alle sue esequie. La cerimonia funebre, officiata da monsignor Nolè, si è celebrata nella Chiesa Madre di Rotondella, con le autorità politiche di Rotondella e Noepoli. Don Peppino è tornato “a casa” per l'ultimo saluto. Pino Suriano

Tursi Esibizione in cattedrale per onorare l’antico ordine del vescovo Nolè

Concerto per la Regola di San Francesco TURSI - Il giorno della festa di Sant'Antonio da Padova, si è svolto, di sera in cattedrale, un concerto d'organo eseguito da Rossella Bonifati, dedicato a monsignor Francescantonio Nolé, francescano e vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro. Quest'anno, infatti, ricorre l'ottavo centenario dell'approvazione della Regola di San Francesco di Assisi e Sant'Antonio era un francescano. Prima c'è stata la messa ed il parroco, don Battista Di Santo, ha benedetto le centinaia di ceste colme di panini portati dai ragazzi. E' una tradizione che risale a

più di cinquantanni, quando l'arciprete della cattedrale si chiamava don Antonio Conte e le suore di allora allestivano un piccolo spettacolo teatrale in onore del parroco. Quest'anno la parrocchia e l'Azione cattolica parrocchiale hanno voluto festeggiare il vescovo con questo concerto, dove la musicista Bonifati, ha suonato musiche di: Cavazzoni, Zipoli, Bach, Mendelssohn, Petrali, Franck, Reger e Tournemire. Ha presentato l'evento il prof. Francesco De Biase presidente parrocchiale dell'Ac, che per l'occasione ha letto una pre-

ghiera composta dal santo di Padova. Tra il pubblico presente, le suore della Rabatana e le suore Figlie dell'Oratorio, alcuni coristi della cattedrale, alcune professoresse del Commerciale e molti pensionati e pensionate donne, tra cui qualche medico e qualche insegnante. Un giovane prete ha fotografato l'evento. Assenti erano i giovani poco avvezzi alla musica sinfonica. Prima di ogni sonata, c'è stata la presentazione e la spiegazione dei brani da parte di Antonio Serio, marito della pianista e docente al conser-

vatorio di Potenza. Infatti come dice il Concilio Vaticano II, quando in una chiesa ci sono dei concerti di organo che si svolgono al di fuori delle celebrazioni liturgiche, i vari brani musicali vanno presentati. Il professor Serio ha raccontato un pochino la storia dell'organo e come nel nono secolo dopo Cristo sia diventato uno strumento musicale accettato dalla chiesa. Ha citato anche il dottor Albert Schweitzer, il medico svizzero missionario in Africa e grande pianista. E' stato un programma organistico molto corpo-

Il vescovo Nolè con alcuni concertisti in cattedrale

so. Il vescovo Nolé nel saluto finale ha ringraziato il professor Serio per la catechesi che ha fatto nel presentare i brani e la musicista Bonifati, che ha suonato il nuovo magnifi-

co organo a canne della cattedrale. Poi ha annunciato che quest'anno in diocesi ci saranno tre nuove ordinazioni sacerdotali. Salvatore Martire

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Scanzano Scoppia la polemica per l’abbattimento di 8 piante trentennali

Piazza nuova, via gli alberi SCANZANO JONICO - In questi giorni sono in corso i lavori di ristrutturazione e riqualificazione di piazza Aldo Moro a Scanzano Jonico, luogo centrale della città. Dopo oltre un trentennio, l'attuale Amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Iacobellis ha deciso che è giunto il momento di un restyling totale del luogo. Ad avversare questa scelta il segretario cittadino del Partito della Rifondazione comunista, Nicola Suriano che attacca duramente l'Amministrazione comunale: «Con l'inizio dei lavori per la ristrutturazione della piazza Aldo Moro -ha detto al Quotidiano l'esponente della sinistra radicale- il primo atto compiuto è stata la decapitazione di otto alberi con oltre trenta anni di vita, compiendo un grave atto di “scempio ambientale”. Il taglio degli alberi senza una pesante motivazione -ha continuato Suria-

no- colloca gli amministratori tra coloro i quali non hanno sensibilità verso l'ambiente e verso gli uomini e si mettono, nei fatti, fuori dal contesto civile e umano. Vi sono luoghi, in Italia e nel mondo, dove il civile e l'umano prevale tale da far compiere ogni sforzo possibile per salvare anche un solo albero». E ancora: «Questa Amministrazione di Scanzano Jonico continua a dimostrare, anche con questa azione compiuta, che si muove in continuità con quella precedente (amministrata dal centrodestra guidato da Mario Altieri, ndr). Facciamo appello a tutte le autorità competenti -ha concluso il segretario del Prc- in particolare a quelli preposti alla salvaguardia dell'ambiente, affinché intervengano per far ripristinare lo stato originario dei luoghi e anche per infliggere eventuali dovuti provvedimenti sanzionatori». A difendere l'operato del-

l'Amministrazione comunale l'assessore ai Lavori Pubblici, Sante Pantano (Popolari Uniti): «Mi dispiace che Suriano faccia queste affermazioni. Il nuovo progetto prevede la messa a dimora di piante che andranno a comporre un ottimo arredo urbano senza causare danni alle fogne ed alle abitazioni prospicienti l'area in questione». Il primo cittadino, Salvatore Iacobellis (Pd), ha spiegato che «le radici degli alberi tagliati hanno creato grave danno all'igiene pubblica a causa di un intasamento sfociato nel conseguente male odore» e che pertanto si è reso necessario non solo fare la piazza nuova, ma anche sostituire tutta la tubatura fognaria in gravissime condizioni di tenuta. Siamo certi che lo scontro proseguirà inevitabilmente tra i banchi del consiglio comunale. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Gli alberi abbattuti ai confini della piazza di Scanzano

Nova Siri Chiesto il controllo alla prefettura, presidente e segretaria hanno ammesso

Tradita dai voti alla sezione 6 Un errore potrebbe aver penalizzato l’elezione di Maria Carmela Stigliano (Pd) NOVA SIRI - Tradita dai suoi stessi familiari e amici, che votavano tutti nella sua stessa sezione, o vittima di un banale errore di computo? Non deve essere stata una sensazione piacevole per Maria Carmela Stigliano, candidata nella lista del Pd con Pasquale Favale sindaco, che si è vista conteggiare solo due preferenze nella sezione dove pensava di ottenere ben altro risultato, essendo quella dove vota tutta la sua famiglia. Non credendo all'alto tradimento dei suoi cari, la candidata ha presentato ricorso alla prefettura, chiedendo di riconteggiare i voti della sezione indicata, non tanto perché venga evidenziato e censurato l'eventuale errore degli operatori, ma per ottenere giustizia su questa vicenda kafkiana, che potrebbe esserle costata anche l'elezione in minoranza. «Il pomeriggio del 8 giugno -argomenta la Stigliano nella lettera al prefetto Monteleone- ho seguito lo spoglio delle schede da una radio locale, che dava in diretta i risultati dei voti di lista e delle preferenze di ciascun candidato, ottenuti nelle sezioni elettorali. Non in tutte le sezioni vi erano i rappresentanti della lista numero 1 (quella del candidato Favale ndr); infatti, specificamente per la sezione numero 6 di via Aldo Moro, la conduttrice della radio locale ha avuto difficoltà ad acquisire le preferenze dei candidati della lista 1 perché affermava ripetutamente che nessuno le segnava. Comunque, solo in tarda serata sono state comunicate per radio le preferenze dei candidati della lista 1, e attribuivano a me solo 2 preferenze». Lo sconcerto è stato totale, perché, come spiega l'ex candidata, nella sezione 6 vi erano elettori che con certezza le avrebbero dato il loro voto. «Comunque -prosegue Stigliano- lo sconcerto venne superato dalla certezza che si trattava di un sicuro errore di trasmissione. Purtroppo, tale dato errato era riportato anche nei verbali della sezione perchè il 9 giugno,

Un’elettrice imbuca la scheda

in occasione della proclamazione degli eletti, a me sono stati assegnati nella sezione 6 solo i 2 voti di preferenza. Tale situazione ha creato non poche difficoltà perché numerosi miei sostenitori, che hanno espresso la loro preferenza e il loro voto nella sezione 6, hanno contestato il risultato affermando che

lo stesso non fosse veritiero. Considerata la fiducia e il rapporto esistente con questi elettori, ho cercato di acquisire alcune informazioni prima dal rappresentante di lista della sezione 6, il quale ha affermato che fino a quando era presente nella sezione 6, avevo ricevuto numerosi voti di preferenza».

Dubbi forti, confermati mercoledì scorso dalla telefonata della segretaria della sezione, che anche a nome del presidente di sezione, ha affermato che effettivamente i voti di preferenza ottenuti da me nella sezione 6, non sono 2 ma certamente non meno di 12; mi chiedeva quindi quale fosse la procedura per rettificare tale dato erroneo e le ho consigliato di chiamare la prefettura di Matera e di parlare con il dottor Gentile, che era già a conoscenza del fatto per essere stato informato dal funzionario del Comune di Nova Siri». La situazione è molto delicata perché Maria Carmela Stigliano, 94 preferenze riconosciute, con i voti di preferenza non assegnati, che non sono meno di dodici, ma possono essere anche molti di più, potrebbe rientrare tra i consiglieri eletti nella minoranza. Per questo l'ex candidata ha chiesto con urgenza al prefetto «di voler adottare ogni necessario provvedimento affinchè le vengano assegnati tutti i voti di preferenza ottenuti nella sezione 6». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Policoro Saranno concessi a titolo gratuito ai commercianti

Spazi liberi in zona lido POLICORO - Il 21 giugno inizia ufficialmente la stagione estiva e per accogliere nel migliore dei modi i tanti turisti che affolleranno le spiagge dello Jonio, sponda Policoro, l'Amministrazione comunale di Policoro ha approvato la delibera con la quale viene concesso agli operatori turistici la possibilità di occupare fino a 30 mq del suolo pubblico, gratuitamente, per un massimo di 90 giorni. Parallelamente è iniziato anche un maquillage generale nella zona lido che prevede: pulizia delle aree verdi, l'apertura dei locali comunali sulla Duna, compreso un punto di informazioni turistico, e l'illuminazione a giorno di tutto il lungomare; mentre con una seconda delibera l'esecutivo municipale ha delegato il dirigente del terzo settore a concedere le autorizzazioni comunali necessarie per l'apertura di lidi mobili sull'arenile rientrante nei confini della città di Policoro, al fine di incentivare l'offerta turistica: «Da anni -spiegano il sin-

daco Nicola Lopatriello e l'assessore al Turismo, Tommaso Siepe- oltre ai tradizionali lidi fissi, diamo la possibilità a tanti impresari del turismo di mettersi in proprio allargando il ventaglio delle opportunità elevando così gli standard qualitativi delle nostre strutture turistiche che negli anni sono aumentate trovando l'apprezzamento dei villeggianti. Pertanto anche per la stagione 2009 presentiamo più di dieci lidi, nella solo Duna centrale, oltre al servizio dei libri da mare, per gli amanti della lettura, e quattro aree destinate a parco giochi per bambini. A tutto ciò abbiamo aggiunto 25 nuovi posteggi per il commercio e a breve sarà pronto il programma di Siriti&state 2005 con tante attrattive. Per chi invece volesse trascorrere le giornate in città, diamo la possibilità di allargare gratuitamente fino a 30 mq di suolo pubblico le attività di somministrazione alimenti e bevande». provinciamt@luedi.it

Il segretario cittadino lascia

Pd, Rosano si dimette MONTALBANO JONICO«Io mi sono sforzato di dare qualcosa che non sono riuscito a trasmettere, e lascio la segreteria del partito, perché credo che un futuro per il Pd esista, e il territorio e in generale tutto il Paese Italia ne ha bisogno, in quanto unica forza attualmente in grado di contrastare il dilagante strapotere del centrodestra». Colpo di scena al quartier generale del Partito democratico, che in tempi d'elezioni s'incontra nella sede di piazza Vittoria. Le parole del segretario, Gianluca Rosano, che all'incirca da un anno e mezzo regge le sorti del partito nella città jonica, sono inequivocabili. Una dichiarazione asciutta e determinata, condita dalla delusione e arrivata certamente dopo un lungo travaglio interiore e dopo l'accurata valutazione di fatti e circostanze, che hanno segnato la sua reggenza, in particolare i più recenti. Di fronte a eventi di questo tipo ai nostri tempi non si può non rendere onore al merito di colui che avverte la sensibilità di passare la mano per non aver raggiunto gli obiettivi sperati. Giù il cappello! Non è da tutti dimettersi dopo aver preso atto di non essere riuscito a realizzare le aspettative sue e del suo team politico. I più, come la politica di questi nostri anni insegna a più riprese, fanno finta di nulla e tirano dritto per la loro strada. Rosano merita rispetto per la sua coerenza e la sua idea di politica, che si rivela segnata dal senso etico e morale. Ha fallito nel compito

assegnatogli dal consenso del partito e passa la palla: semplice, ma non è da tutti. E, non fosse altro che per questo, il gesto va apprezzato. E' questa la notizia nell'ambito dell'incontro del direttivo e dei simpatizzanti Pd, tenutosi per procedere all'analisi del voto del 6 e 7 giugno. Un voto, va ricordato, che ha portato solo poco più di quattrocento voti al candidato consigliere provinciale Francesco Puzzovivo, già sindaco nella scorsa legislatura, immolatosi per la bandiera, per puro “spirito di servizio” al partito di Franceschini, come ha tenuto a precisare, pur nella consapevolezza di circostanze avverse (leggi candidatura di Carmine Pierro, ex Pd, nella lista Stella presidente). E su questo punto nei vari interventi dei partecipanti al dibattito è emerso con estrema chiarezza che la responsabilità di tale decisione va ascritta alla segreteria provinciale del partito e allo stesso presidente eletto, che non avrebbero dovuto permettere che maturasse una tale circostanza, che avrebbe sicuramente portato danni al Pd locale. E in vista delle elezioni 2010 dell'Amministrazione cittadina non è un danno da poco. Ma già si guarda avanti. E, conclude Rosano nel suo intervento, «l'augurio per il mio successore è di un proficuo lavoro nella speranza che sappia far meglio e possa dare quello che io non ho saputo dare a questa nostra creatura». Antonio Romano provinciamt@luedi.it

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Confederations Cup Si anima la discussione sull’Italia di Lippi Il Ct ha però mostrato lungimiranza L’obiettivo, ora, è arrivare primi nel girone

Non chiamateli vecchietti Dietro le allusioni sulla vetustà della formazione c’è il partito dei “cassanisti” LA STORIA

di FRANCO ZUCCALA' PRETORIA (SUDAFRICA) - Quando Lippi ha detto di essere fiero del cuore del suoi senatori, si è capito che questa storia dei «vecchietti» a Lippi non è andata giù. Così il ct ha sottolineato la forza del «gruppo mondiale», pur aggiungendo di conoscere bene quelli che sono in lista d’attesa e che Rossi lo ha chiamato lui un anno fa (esordio alle qualificazioni mondiali a Sofia contro la Bulgaria in ottobre). La verità è che dietro certe battute e certe allusioni sulla vetustà della formazione azzurra, c'è il partito dei cassanisti a premere: un diversivo come un altro per rendere più frizzante l’atmosfera della Confederations. Lippi ben sa che qualcosa occorre cambiare, che la difesa scricchiola e che due o tre santoni sono alla frutta. Volete che lo sbandieri ai quattro venti? Quando ha dichiarato, nel post-USA, che una «partita si può giocare bene o meno bene, come probabilmente abbiamo fatto noi all’inizio» e che «onestamente siamo stati avvantaggiati dall’espulsione di Clark, anche se non è facile vincere in superiorità numerica», il ct ha dimostrato di non aver gli occhi foderati di prosciutto, ma di cercare l’ottimizzazione di una situazione che ha molti aspetti positivi e qualcuno negativo. L’infortunio a Cannavaro (è strano: il capitano si fece male anche alla vigilia degli Europei), le non brillanti condizioni di Legrottaglie (tuttavia preferito a Gamberini, che non aveva brillato contro la Nuova Zelanda), qualche insicurezza di Chiellini e persino di Buffon, sono stati sotto gli occhi di tutti, nelle ore della vigilia e nella partita d’esordio. Essersi «inventato» un Rossi in grado di cambiare il corso degli eventi è stato un grande merito per il ct: un tecnico navigato come lui, del resto, deve sapere come sfruttare al meglio le potenzialità del proprio gruppo. Quando, facendo un pò di pretattica, Lippi aveva fatto capire in allenamento di propendere per Toni, ci eravamo meravigliati del

Giuseppe Rossi l’americano che sognava l’Italia

Gli azzurri in visita al “Parco dei Leoni” di Randburg Sopra: Gattuso e Toni in elevazione

fatto che Gilardino sarebbe rimasto in panchina: i due attaccanti non sono stati poi decisivi. Lo è invece stato Rossi, che sembrava fuori dei giochi. È chiaro che Lippi voglia ripagare il suo bel gruppo di campioni del mondo con la partecipazione a questa Confederations. Ma siccome non è un masochista, dopo il Sudafrica, farà tesoro delle indicazioni date dalle amichevoli, promuovendo qualcuno dei giocatori più brillanti visti all’opera: Santon è già col gruppo, Rossi ne faceva parte, ma ci sono i D’Agostino, i Pazzini, i Foggia e magari qualche difensore dell’Under (Motta, Bocchetti, Criscito) in lista d’attesa. Con tanti ringraziamenti a chi ha già

dato. Ma questo Lippi non può dirlo oggi, anche perchè, visto l’avvio vittorioso e considerate le condizioni degli avversari (finora Spagna voto 8, Italia e Brasile 6,5, Egitto, USA e Iraq 6, Sud Africa 5, Nuova Zelanda 4), gli azzurri hanno buone possibilità di arrivare sino in fondo: giocare la finale sarebbe già un ottimo risultato. Ma per evitare la Spagna occorre arrivare primi nel girone. Se l’Egitto avesse pareggiato col Brasile, ci sarebbero state ottime probabilità di precedere Kakà e soci. Invece battendo giovedì i «coccodrilli del Nilo» (cosa non facilissima perchè mordono) domenica potremmo giocarci il primo posto con i verde oro.

Europei Under 21. Italia fermata dalla Serbia sullo 0-0

Azzurrini in chiaroscuro ITALIA SERBIA

0 0

ITALIA (4-3-3): Consigli 6.5; Motta 6 (32' st Pisano sv), Andreolli 6.5, Bocchetti 6.5, Criscito 6; Marchisio 6.5, Cigarini 6.5, De Ceglie 7; Giovinco 6.5, Balotelli 5.5 (22' st Abate

6), Acquafresca 5.5. In panchina: Sirigu, Seculin, Morosini, Marzoratti, Ranocchia, Candreva, Poli, Cerci, Paloschi, Dessena. Allenatore: Casiraghi 6. SERBIA (4-2-3-1): Brkic 6; Tomovic 6, Vukovic 5.5, Pejcinovic 6, Petkovic 5.5; Fejsa 6, Smiljanic 6; Tosic 6.5, Matic 6.5 (40' st Tomic sv), Sulejmani 6.5; Kacar 6.5. In panchina: Saranov, Zivkovic, Jovanovic, Gulan, Veljovic, Perovic, Obradovic, Milinkovic, Brezancic, Tadic, Vilotic. Allenatore: Krcmarevic 6 ARBITRO: Pedro Proenca (Portogallo) 6.5 NOTE: giornata serena, terreno di gioco in sufficienti condizioni. Ammoniti: Balotelli, Marchisio, Pisano e Petkovic. Angoli: 9-3. Recuperi: pt 1'; st 3'. HELSINGBORG (SVEZIA) –

Pareggio a reti bianche per l'Under 21 di Gigi Casiraghi nell’esordio all’Europeo svedese contro la Serbia. A Helsingborg gli azzurrini, in campo con il tridente Balotelli-Acquafresca-Giovinco, esprimono un buon calcio nei primi 45 minuti ma calano nella ripresa. Mario Balotelli tra due avversari Primo tempo targato Italia. Motta e compagni ci fatto molto bene, tenendo in mettono un pò a prendere le mano il pallino del gioco e misure ai serbi ma dopo i pri- creando molte occasioni. Poi mi venti minuti salgono in nel secondo tempo abbiamo cattedra e si guadagnano le concesso due palle gol ma nel occasioni migliori con Cigari- complesso credo che forse ni e Acquafresca. Nella ripre- meritavamo una rete che non sa, dopo un avvio decisamen- è arrivata». Queste le parole te confuso, due folate della del ct dell’Under 21 Gigi CasiSerbia fanno temere il peggio raghi al termine della partita ma prima Consigli e poi il palo «E' stata una partita difficile come mi aspettavo, adesso salvano la porta azzurra. «Nel primo tempo abbiamo pensiamo alla Svezia».

PRETORIA – L'Italia e la sua maglia azzurra li sognava da sempre e quando Bruce Arena lo volle portare ai Mondiali con i colori a stelle e strisce degli Stati Uniti disse «no grazie». Per lui, italo-americano nato nel New Jersey, sponda est degli Stati Uniti, il sogno non era l'America ma l’Italia. Comincia da quel rifiuto la storia che porta Giuseppe Rossi, novello «emigrato» sui generis dalla sponda occidentale a quella orientale dell’Atlantico, alla doppietta di ieri nell’esordio azzurro alla Confederations Cup. «Arena mi voleva in squadra per i Mondiali del 2006, ma per me era stato sempre un sogno giocare con l’Italia – spiega dal ritiro azzurro -, quindi per me è stata una decisione un pò scontata». L’obiettivo con la maglia azzurra è presto chiarito: «E' una grande squadra. Ha vinto un Mondiale, io spero di rivincerlo il prossimo anno». Rossi adesso raccoglie i frutti di quel rifiuto: «Sono contento di essere qui con la nazionale italiana – racconta -. Gli Stati Uniti sono casa mia perchè lì sono nato e lì vive la mia famiglia, ma in Italia ho vissuto 56 anni, sono cresciuto come uomo e come calciatore quindi è una grande parte di me anche l’Italia». Nel Paese del baseball e del basket la decisione, come ammette lo stesso giocatore del Villarreal, «era scontata» e così l’american dream diventò «italian dream». «Ho sempre sognato di diventare un calciatore professionista – afferma -, in Italia riuscirci è più facile. Ci si può affermare anche negli Stati Uniti, ma in Europa è più facile». Dagli Usa arrivò in Europa grazie al Parma. Da qui il Manchester United e il Newcastle, poi di nuovo a Parma e oggi al Villarreal. L'atteggiamento, sia che giochi al Tardini o al

Giuseppe Rossi

più famoso Old Trafford, è sempre lo stesso: «Cerco sempre di essere me stesso. Sono un ragazzo tranquillo, semplice – racconta -. Poi è in campo che devi dimostrare di che pasta sei fatto. Adesso penso alla Confederations Cup – continua -, poi mi concentrerò su altre cose». Il ragazzo di Teaneck, per sua stessa ammissione, è cresciuto molto dal suo arrivo al Parma grazie soprattutto ad Alex Ferguson: «Ho trascorso tre anni al Manchester, è stata una grande esperienza. La crescita del calcio inglese? È un qualcosa che mi aspettavo. Sono cicli: negli anni Novanta imperversava il calcio italiano, c'è una continua evoluzione». Il presente si chiama Villarreal e gli ha regalato la maglia azzurra, ma il futuro potrebbe riservare al ragazzo del New Jersey anche un club italiano. Lui dice di stare bene in Spagna ma non chiude le porte a nessuna possibilità e ricordando l’infanzia da tifoso milanista ammette: «Quando ero piccolo guardavo sempre il Milan di Sacchi e i miei idoli erano i grandi Gullit e Van Basten. Se mi chiamasse il Milan? Gli risponderei... ciao».

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Sport


POCO PRIMA DELLA partita Salernitana-Messina (2004, campionato di serie B) il direttore sportivo della squadra siciliana Mariano Fabiani sotto il tunnel dello stadio Arechi "mi avvicinò proponendomi 300 milioni di lire per far vincere il Messina". Lo ha riferito l´ex presidente della Salernitana Aniello Aliberti, deponendo in qualità di testimone al processo di calciopoli ripreso oggi davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli. Aliberti ha spiegato di non aver accolto la richiesta e di non avervi neppure dato credito perché "ho sempre pensato - ha affermato - che una proposta del genere non può essere fatta un´ora prima della partita". Essa, a suo avviso, serviva solo "per coprire eventuali favoritismi da parte dell´arbitro". Del resto "come si fa un´ora prima: si apre la porta degli spogliatoi e si dice: signori, oggi si perde?". "Penso che sia una cosa concertata ad arte per coprire il favoritismo dell´arbitro", ha aggiunto. Quella partita fu vin-

Calciopoli L’ex patron della Salernitana: «Mi offrì 300 milioni per perdere»

Aliberti incastra Fabiani ta 3-0 dai siciliani, "loro lottavano per la vittoria nel campionato". "L´arbitro Gabriele non ci favorì" ha dichiarato Aliberti il quale ha tuttavia precisato che i sospetti "non sono suffragati da prove". Per lui comunque quello del direttore di gara "non fu un comportamento lineare: difficilmente riuscivamo a superare la metà campo". Il legale di Fabiani, l´avvocato Silvia Morescanti, ha chiesto e ottenuto dal tribunale l´acquisizione di due provvedimenti di archiviazione di denunce-querele presentate da Aliberti nei confronti dell´ex ds del Messina. Denunce delle quali l´ex dirigente della Salernitana ha sostenuto di non essere al corrente. Rispondendo poi alle domande del pm Giuseppe Narducci, Aliberti si è soffermato sugli stretti rap-

porti tra l´ex dg della Juve Luciano Moggi e Fabiani. Ha sostenuto in particolare che la trattativa per la cessione di Zoro al Messina si svolse a Torino nel corso di una cena alla quale parteciparono sia Moggi sia Fabiani. Ed ha successivamente spiegato che Moggi partecipava alle riunioni della Lega pur non avendone titolo in quanto non era presidente. In apertura di udienza è stato interrogato, sempre in qualità di testimone, l´ex arbitro Gianluca Paparesta, il qualeha sostanzialmente confermato le dichiarazioni fatte nella fase delle indagini preliminari. Ha ricordato il burrascoso dopo partita di Reggina-Juve dove alcuni sui errori a svantaggio dei bianconeri (da lui stesso riconosciuti in aula) determinarono la

reazione di Moggi e dell´ex dg della Juve Antonio Giraudo i quali si recarono negli spogliatoi per protestare in maniera assai vibrata ("senza però eccedere in parolacce"). Ha negato tuttavia che la terna arbitrale, il quarto uomo e l´osservatore furono chiusi a chiave da Moggi nello spogliatoio: "Non ho avuto la percezione che chiudesse la porta". Il pm a tale proposito gli ha contestato alcune difformità rispetto a quanto dichiarato in istruttoria quando Paparesta riferì che un assistente disse: "ma che hanno chiuso la porta?". Ed ha ammesso di aver sbagliato a non inserire la vicenda nel referto arbitrale ("per non accentuare le tensioni ho ritenuto di non dover segnalare"). Paparesta ha inoltre confermato che i telefonini con le schede estere

per conversare con Fabiani e Moggi furono da questi consegnati al padre, Romeo Paparesta, al quale il presidente dell´Aia Tullio Lanese aveva consigliato di intrattenere buoni rapporti con Moggi per realizzare la sua aspirazione a una carica nel mondo arbitrale. L´ex arbitro ha detto che il padre lo invitò, all´indomani della partita di Reggio Calabria, a chiarirsi con Moggi utilizzando proprio il telefonino fornito dal dirigente bianconero. "Mio padre mi suggeriva di evitare di acuire le tensioni e di chiarirmi con i diretti interessati". La prima volta Moggi rispose in modo brusco: "hai pure il coraggio di chiamarmi? basta, basta!". Poi ci fu una telefonata dai toni meno tesi grazie alla mediazione di Fabiani. Al termine dell´udienza ha deposto anche Dario Canovi, procuratore sportivo, che ha puntato l´indice soprattutto contro la società Gea. Gli interrogatori sono stati condotti dai pm Narducci e Capuano. Il processo riprenderà il 30 giugno.

Lotito investe con un motto il nuovo tecnico

«Lazio, Ballardini ora et labora» IL MOTTO C'È già. Adesso bisognerà attendere per vederne i frutti. La nuova Lazio targata Lotito-Ballardini parte all’insegna dell’“Ora et Labora». Preghiera e lavoro, come sottolineato dal presidente biancoceleste, saranno «le basi su cui costruire un nuovo ciclo. Siamo diventati un modello di gestione, adesso vogliamo diventarlo anche dal punto di vista dei risultati». Il 'monacò chiamato a Formello per guidare la comunità laziale in questo suo nuovo percorso ha il volto di Davide Ballardini, ex allenatore del Palermo. Il tecnico di Ravenna, 45 anni, assieme al suo staff, ha sottoscritto con la società capitolina un contratto di due anni. In questo biennio abiterà stabilmente nel centro sportivo biancoceleste. «Ballardini e i suoi collaboratori, che rappresentano un

gruppo di grande professionalità, vivranno a Formello – ha confermato Lotito durante la presentazione -, lontani da ogni distrazione per fondersi con l’ottica dell’impegno, della cultura del lavoro che è propria della Lazio». «Questo sarà un nuovo ciclo – ha sottolineato -, fondato sull“'Ora et Labora», lavorando cioè senza destabilizzazioni dell’ambiente. Ballardini e il suo staff vogliono essere messi in condizione di lavorare con tranquillità. La Lazio, con questa nuova gestione, vuole confermare e migliorare gli obiettivi raggiunti negli ultimi quattro anni». Ballardini, a dire il vero, non si è voluto sbilanciare e si è limitato a fissare un unico traguardo: «Abbiamo il dovere di essere competitivi in tutte le manifestazioni cui prenderemo parte. Progetti? In

Pallanuoto

World League Settebello battuto Subito una battuta d’arresto per l’Italia che perde 10-6 contro gli Stati Uniti nel Gruppo A delle SuperFinal di World League in corso a Podgorica. Partita vivace per tre tempi, poi la maggiore freschezza degli avversari si fa sentire e i vicempioni olimpici non hanno problemi a chiudere il match.

Atletica USAIN Bolt vuole dare slancio alla propria stagione in occasione del Grand Prix Iaaf di oggi ad Ostrava, in Repubblica Ceca. «Mi sento bene e un tempo di 9"80 sarebbe ottimo per me», ha auspicato incontrando la stampa alla vigilia.

Tennis

Crugnola avanza MARCO Crugnola è approdato al turno decisivo per la qualificazione al tabellone principale del torneo di Wimbledon, terzo Slam della stagione al via lunedì 22 giugno sui courts in erba dell’All England Club di Londra. Sui campi di Roheampton, sede delle qualificazioni, Crugnola ha battuto al secondo turno per 7-6(3) 6-3 lo spagnolo Pere Riba-Madrid ed ora attende il vincente del match tra Riccardo Ghedin ed il russo Alexandre Kudryavtsev.

Italia non esistono, figuriamoci nel calcio. Meglio non parlarne e pensare invece al lavoro quotidiano: porterò le mie idee, il valore della persona, la grande passione per questo mestiere. La Lazio è un club prestigioso e esserne l’allenatore è unna piacevole responsabilità, una sfida stimolante». Sfida che Ballardini cercherà di vincere con i suoi comandamenti: «Attenzione, divertimento, qualità, organizzazione. Questo è il mio calcio in quattro punti. Il modulo? Diciamo che il punto di partenza sarà la difesa a quattro, ma è presto per parlarne. Comunque ho già le idee chiare su come «vestire» nel modo migliore la squadra, su come valorizzarne le caratteristiche». «Il mercato? Prima voglio conoscere i giocatori che già ci sono. Vorrei avere una rosa con un

paio di alterative per ruolo – ha spiegato il tecnico – e sono certo che se alcuni giocatori dovessero partire (Pandev e Ledesma, ndr) verranno sostituti da altri altrettanto bravi. Sono convinto che la Lazio farà un grande lavoro nella costruzione della squadra». Dopo aver fatto un’ampia panoramica sul lavoro che lo attenderà sulla panchina della Lazio, Ballardini ha tracciato un profilo personale, descrivendosi come un allenatore che «non parla molto. Sono convinto che prima bisogna ascoltare, osservare, poi si può anche parlare,ma le cose che si dicono devono rimanere ben impresse. Per presentarmi alla squadra non sprecherò più di 15 secondi perchè sarà più importante cominciare subito a lavorare». In pieno sintonia col nuovo motto della Lazio: «Ora et Labora».

Ballardini è il nuovo allenatore della Lazio

B: SOSTITUISCE BALDINI Campilongo allenerà l’Empoli SALVATORE CAMPILONGO è il nuovo allenatore dell’Empoli. Lo ha reso noto il presidente Fabrizio Corsi che ha comunicato, tramite il sito ufficiale della società, «che è stato dato incarico di allenatore della prima squadra per la stagione sportiva 2009/2010 a Salvatore Campilongo, che sarà coadiuvato da Raffaele Di Napoli». Campilongo, che nell’ultima stagione ha allenato l’Avellino, prende il posto di Silvio Baldini.

Europeo Basket Lituania ko: si va ai quarti

L’Italia nella storia ITALIA LITUANIA

72 58

ITALIA: Cirone 2 (1/3, 0/1), Franchini, Pastore 6 (1/5), Meneghel, Ballardini 11 (4/11, 1/5), Modica 5 (2/2, 0/2), Macchi 15 (6/10, 0/1), Ress 4 (1/5), Masciadri 12 (3/5, 2/4), Zanon (0/1 da 3), Grasso (0/1), Alexander 17 (4/5, 1/1). Allenatore: Ticchi. LITUANIA: Zygelyte ne, Sauliute (0/1), Pacauskiene, Bimbaite 17 (1/3, 3/6), Ciudariene 13 (4/7), Valentiene (0/2 da 3), Staugaitiene 2 (1/1, 0/4), Petronyte 11 (4/9), Paugaite 2 (1/3), Valuzyte 1 (0/2), Stakneviciene 12 (2/5, 2/4), Rickeviciute ne. Allenatore: Paulauskas. ARBITRI: Klaar (Swe), Baumanis (Let), Conde (Spa). NOTE: parziali 21-19; 31-37; 4843. Tiri da 2: Italia 22/47; Lituania 13/31. Tiri da 3: Italia 4/15; Lituania 5/16. Tiri liberi: Italia 16/22; Lituania 17/27. RIGA– La nazionale femminile di basket azzurra ha raggiunto i quarti di finale degli Europei di categoria. A Riga, infatti, la squadra di Ticchi ha battuto la Lituania con il punteggio di 72-58 (21-19, 3137, 48-43 i parziali) entrando tra le prime otto del torneo. Le az-

L’Italia in azione

zurre affronteranno domani alle 20.15 (le 19.15 in Italia) la Spagna in un match che vale l’accesso in semifinale, a quattordici anni di distanza dall’argento di Brno. Le azzurre hanno guadagnato l’accesso alla fase finale battendo la Lituania 72-58, al termine di una partita sofferta nel primo tempo e poi girata nel secondo grazie a una difesa eccellente (appena 21 punti concessi). Marte Alexander la miglior marcatrice (17), in doppia cifra anche Macchi (15), Masciadri (12) e Ballardini (11). «L'ingresso nelle prime otto –

ha commentato Giampiero Ticchi – corona il lavoro iniziato un anno fa e ci rende felici: a tale proposito, voglio ringraziare e salutare le ragazze che in questi mesi sono state con noi, in particolare le giocatrici che hanno avuto problemi fisici. So che in questi giorni ci hanno seguito in televisione, voglio che sappiano che siamo nelle prime otto dell’Europeo anche grazie a loro. Nel primo tempo siamo stati attanagliati dalle tensione, troppe palle perse stupide e poca intensità difensiva: poi fortunatamente le ragazze hanno cambia-

to atteggiamento e tenendo la Lituania a 6 punti nel terzo quarto abbiamo ritrovato fiducia e giocato una bella pallacanestro. Sappiamo di pagare dazio a livello tecnico e atletico ma se in campo mettiamo questa intensità e questa voglia di vincere possiamo giocare alla pari con tutte. Oggi affrontiamo il quarto di finale contro una squadra che ha avuto un giorno di riposo in più, in manifestazioni così equilibrate e dispendiose questo può rappresentare un problema. Ma per oggi ci prendiamo questa vittoria e questa qualificazione».

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Sport 37

Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

Sempre caldo il tema degli attaccanti per il Potenza: facciamo un po’ di cifre

Apertura per Corona Resta più fattibile l’operazione-Innocenti. De Cesare in stand by Quella scritta al Viviani è ormai demodè

La scritta che campeggia davanti al Viviani

di GIUSEPPE RITA Il calcio mercato non è ancora ufficialmente iniziato ed il Potenza Sport Club ha già messo a segno quattro colpi . Alla corte di Eziolino Capuano, il trainer “dell'inizio di un ciclo” , sono giunti il difensore Chiavaro , i centrocampisti Vanacore e Berardi e l'attaccante Aquino. Il bomber Ciro De Cesare è ad un passo dall'accordo. Già da queste prime mosse di mercato si evince la nuova filosofia del patron Giuseppe Postiglione che sta cercando di contrattualizzare giocatori di qualità, di esperienza e con un curriculum professionale di tutto rispetto. I tifosi che seguono, con interesse e costanza, le operazioni di composizione della nuova squadra rossoblu, sono certamente soddisfatti ben sapendo che a queste prime operazioni di rafforzamento ne seguiranno altre di altrettanta qualità. Questo nuovo feeling che sembra essersi stabilito fra la proprietà ed i supporters di fede rossoblu cozza con quella “esortazione” che risalta sul muro di cinta del mitico Stadio Viviani. Mi riferisco a quel “ Postiglione Vattene” che certamente non appartiene più al giudizio ed ai desideri dei tifosi potentini. A questo punto non ritenendo più attuale, ma anacronistico e fuori luogo, questo “pensiero”, sarebbe quantomeno opportuno e corretto che quella stessa mano che l'ha scritta, con

la medesima solerzia, si armasse di pennello e pittura e la cancellasse. Non è possibile che una frase composta di sole due parole , ma inattuale ed oggi di una gravità inaudita, possa ancora trovare spazio ed essere letta anche da chi, non seguendo le vicissitudini della squadra calcistica della città ovvero occasionali viandanti, possa farsi un'idea errata e “demodè” della persona evocata. In altri tempi, come puntualmente registrato da queste colonne, Postiglione è stato criticato e contestato per alcuni comportamenti, per talune scelte, per irrazionali condotte o meglio per atti non compiuti, contro la logica. Oggi il patron va sostenuto, con parole, fatti, azioni ed atteggiamenti. Anche una semplice “lavata di muro” potrebbe significare tanto per chi sta investendo nel “Progetto Potenza” Si è convinti che questa eventuale “apertura di credito” non farebbe altro che dare linfa vitale e azione propulsiva alla Presidenza ed alla Proprietà . Rivedere il Potenza ai nastri di partenza del prossimo campionato di 1^ Divisione, peraltro con un organico competitivo, è allo stato attuale un sogno. Ma il sogno dei tifosi è lo stesso della Dirigenza . Un unico obiettivo vincente ed un solo imperativo “Risorgi leone e torni a palpitare il vecchio cuore rossoblu” .

DALLE SEDI DELLA LEGA PRO La Paganese inizia a muoversi LA PAGANESE non perde colpi e, dopo aver annunciato l'ingaggio di Costanzo dal Castrovillari, si assicura il difensore Ivan Loseto e l'attaccante Luigi Rana. Entrambi, di 21 e 22 anni, arrivano in prestito dal Bari. Il primo ha militato con il Verona nel corso dell'ultima stagione, mentre il secondo è reduce da un'annata a Noicattaro (quattro reti in 25 presenze). Il Cosenza comincia a muoversi sul mercato. Per la difesa si segue Sandro Porchia, centrale del Grosseto ed ex Savoia. A centrocampo, invece, la pista più concreta si chiama Antonio Galardo. Il regista del Crotone, però, ha preso tempo. Saluterà Foggia Antonio De Rosa, sul quale ci sono alcune squadre di Prima (Paganese, Real Marcianise) e Seconda Divisione (Andria, Barletta). Dopo aver ufficializzato gli arrivi di Pasquale Izzo e Damiano Mitra, i dirigenti azzurrostellati nelle prossime ore potrebbero portare a Pagani altri due calciatori. Si tratta del bomber Gianluca De Angelis (28) e del difensore Nello Gambi (23), entrambi provenienti dal Melfi. Le trattative per i due giocatori sono in stato avanzato, anche se per il centravanti c'è da battere la concorrenza di Cavese e Cassino. Nella lista dei papabili per la panchina della Ternana c'è anche il nome di Raffaele Novelli, che ha il contratto con il Foggia in scadenza il 30 giugno. Su Novelli ci sarebbe anche la Spal, anche se il tecnico, dal sito internet foggiacalciomania.com ha dichiarato di voler restare in rossonero. Luigi Moschetto, ventunenne portiere del Monopoli, con ogni probabilità sarà ceduto. Sul giocatore è da registrare l'interesse di Barletta e Lanciano.

INUTILE PRENDERSI in giro: l’obiettivo numero uno per l’attacco del Potenza è Giorgio Corona del Mantova. Dall’alto della sua esperienza e forte di grandi capacità fisiche e tecniche, il trentacinquenne palermitano ha segnato davvero in tutte le categoria in cui ha giocato, serie A compresa (7 volte due anni fa a Catania). E’ andato quest’anno in doppia cifra a Mantova (11) contribuendo in maniera decisiva alla salvezza dei virgiliani. Parliamoci chiaro: è integro ed è cercato da tante squadre di Prima Divisione, ma potrebbe avere mercato anche in Serie B. Contrattualmente è legato al Mantova per un altro anno e la cifra del suo ingaggio oscilla intorno ai 370 mila euro per l’ultima stagione in Lombardia. Sembrerebbe essere questo un ostacolo insormontabile per il Potenza, ma Postiglione ci vuol provare e ha contattato il procuratore Liberti, invitandolo in città per parlare. E’ vero che Liberti assiste tanti atleti (uno di questi era Vanacore, già preso), ma è chiaro che l’agente Fifa sarà in Basilicata per questo atleta. Se il Potenza provasse a proporre un ingaggio biennale, magari riuscendo a spalmare in due stagioni una cifra di un certo spessore (diciamo, per esempio, 400 mila euro, più qualche premio) l’operazione diventerebbe fattibile. Ma va chiusa in poco tempo, con la rapidità propria di chi, come sta facendo il Potenza in questi giorni, ha il vantaggio di programmare con una base economica di un certo spessore. Corona è il sogno potentino, la realtà appare invece essere legata al nome di Innocenti, che ha solo un anno in meno del collega, ma viaggia su cifre altrettanto elevate. Innocenti ha però un suo personalissimo vantaggio, nell’ambito della capacità di trattare con le società: non è legato a nessun procuratore, per cui può chiedere qualche euro in più. Per il classico gioco delle parti, il calciatore, interpellato telefonicamente ha confermato: «Una persona che mi è vicina mi ha chiesto la disponibilità di venire a Potenza. Non escludo nulla, ho ricevuto diverse proposte interessanti, ho la fortuna per la prima volta

La gioia di Corona dopo un gol

nelle mia carriera di guardarmi in giro e scegliere la categoria. Contatti con il Potenza, però, non ne ho ancora avuti». A noi risulta il contrario, tanto che Postiglione avrebbe fissato un incontro nella settimana successiva al 21 giugno. Prima di quella data, infatti, toccherà a Corona, che, ripetiamo, resta la prima scelta. L’atteggiamento del suo procuratore e la disponibilità a sentire il Potenza (che, probabilmente, può onorare certi tipi di richieste) possono essere etichettate come una sorta di apertura alla trattativa che, ripetiamo, resta comunque complicata. Suggestiva, ma difficile. DE CESARE Per De Cesare, invece, ci vuole un po’ di tempo: il calciatore non è stato richiesto da Capuano, ma sarebbe stato proposto da Postiglione al tecnico, come collante dello spogliatoio. Sul salernitano garantirebbe lo stesso patron che ha ricomposto ogni singola questione passata con il calciatore, ma vuole prima confrontarsi

a voce con il suo allenatore al ritorno a Potenza. Capuano, infatti, lo ricordiamo, è impegnato nel supercorso di Coverciano per avere il tesserino di tecnico di Prima Categoria e ne avrà per tre settimane. Prima di ufficializzare questa trattativa, quindi, sarà necessario un confronto tra l’allenatore e il proprietario anche per smentire le voci che vorrebbero una prima crepa nel loro rapporto. FREZZA Oggi, intanto può essere il giorno di Frezza: il romano sarà in città nel pomeriggio per ratificare un accordo che il suo procuratore Grimaldi ha già trovato con Postiglione. Difficilmente ci saranno novità sul fronte del portiere (anche se in pole position adesso c’è Ambrosi del Cosenza e poi Russo del Melfi), mentre nel fine settimana potrebbe chiudersi la trattativa per l’attaccante esterno del Cosenza Catania. Alfonso Pecoraro

La salvezza del Melfi resta comunque difficile. E i giorni passano

Melfi, prima mossa ai tifosi «Sottoscrivete l’abbonamento» PASSANO i giorni e di pari passo aumenta la preoccupazione in casa melfitana. Purtroppo le nubi non sono state schiarite e l'opera portata avanti dal Sindaco Navazio non ha prodotto i risultati sperati. L'incubo della mancata iscrizione non è stato scongiurato e dal quadro emerso, si dovrà fare ricorso ancora una volta a Maglione ed al gruppo storico se si vuole liberare il campo da pericoli concreti. Passi avanti in questo senso non se ne registrano. Ci si attende una risposta maggiore dall'imprenditoria locale e anche dai singoli tifosi. Oltre all'aspetto economico è rilevante anche l'aspetto morale, di vicinanza in un momento assai delicato. Per questa ragione è fondamentale che spontaneamente i tifosi si facciano avanti pronti a sottoscrivere il nuovo abbonamento, come segno di passione e fedeltà a prescindere dall'organico che verrà costruito. Un atto di amore e di fiducia che può assumere contorni interessanti. I ragazzi della Brigata Normanna sono pronto a contribuire nelle loro possiblità attraverso 150 abbonamenti di curva. Rispetto alla scorsa

I tifosi del Melfi attendono novità, ma devono muoversi per primi per garantire gli abbonamenti

stagione è previsto una ulteriore riduzione rispetto al prezzo inizialmente fissato ad 80 euro. L'obiettivo è raggiungere 7-800 abbonamenti tra curva e tribuna, anche per dimostrare tangibilmente che la città ci tiene alla squadra e soprattutto al mantenimento della categoria. Qualora malauguratamente non si dovesse procedere all'iscrizione, i soldi raccolti verranno restituiti. Una ipotesi da scongiurare ma che purtroppo allo stato attuale della situazione, ha concrete possibilità di verificarsi.

Navazio si professa fiducioso ed ottimista e nelle prossime ore ha intenzione di incontrare altri imprenditori, compreso il gruppo Sarni che aveva manifestato un forte interesse alla pubblicità cartellonistica dello stadio. "Chi prende le decisioni in merito, è attualmente all'estero. Bisogna aspettare che torni in sede per ratificare l'accordo". Queste le parole di Navazio, che comunque vuole incontrare anche altre forze dell'economia melfitana. "Mi attendevo una mobilitazione diversa e meno fredda, prosegue il primo cittadino federiciano.

Resta l’incubo della mancata iscrizione C’è una frenata anche per lo sponsor del gruppo Sarni Chi può deve contribuire per non disperdere un patrimonio collettivo così prezioso". Nel frattempo resta in piedi l'ipotesi che a rilevare il Melfi possano esserci imprenditori di fuori regione, laziali nella fattispecie. Soluzione che da un lato potrebbe risolvere il problema, ma che dall'altro spalancherebbe le porte a scenari nuovi e mai perlustrati. Finora il Melfi calcio è stato guidato da persone motivate e spinte esclusivamente dalla passione per i colori gialloverdi, se così non fosse più, non ci sarebbe da stare particolarmente allegri. Emilio Fidanzio

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38 Sport


Albano: «Sarebbe stato assurdo il contrario». Il mercato continua

Matera, Diegol resta DIEGOL resta. Sarebbe stato assurdo il contrario. Infatti, ripartire da capitan Martinelli e Diego Albano è un segno di voler fare un campionato di vertice. Anche se sta viaggiando a fari spenti, c’è la convinzione di mettere in piedi una squadra competitiva e che possa riscattare la passata stagione. «Sono contento di restare. Diciannove reti in una stagione, di cui due in coppa Italia e diciassette in campionato, sono una dote importante. Abbiamo fatto dei passi sia io che la società per arrivare a continuare il rapporto». Sempre presente agli allenamenti, vita da grande professionista e grande voglia di riscatto le cose che Diego Albano ha con se. «Sono convinto che c’è molta più gente che mi vuole bene, anche se non mancherà chi non l’approva. Credo però di interpretare lo stato d’animo di chi ha voluto dimostrare la delusione dell’annata sfogandosi con me. Per certi versi anche a me è successo lo stesso». L’applauso dell’intero stadio contro l’Angri è forse la cisa più bella che Albano

L’ultimo gol di Diego Albano, a fianco Temponi e Catalano

ricorda. Perchè la palla non volle entrare e tutto il pubblico comprese l’impegno e la voglia di questo ragazzo, uscito dal campo sempre con la maglia sudata e con molteplici lividi. Perchè Albano ha giocato da solo troppo tempo. Non sarà così quest’anno. «Ho parlato con il tecnico Giusto, lo so che

mi voleva e anche questo ha pesato nella trattativa. Ho giocato parecchie volte contro le squadre di Pino Giusto che mi conosce bene. Sono contento anche per Martinelli, in fondo l’anno scorso qualcosa da salvare c’era e c’è». Confermare Diego Albano e Pasquale Martinelli significa voler fare un cam-

pionato ambizioso? «La domanda non va posta a me ma alla società. Noi abbiamo le motivazioni per fare bene e crediamo nel progetto della società ed i fatti lo confermano. Ho ancora tanto da dare alla mia città». E viceversa. Perchè Diego Albano è uno dei migliori attaccanti in circola-

C’è da rinnovare la fidejussione bancaria entro il 20

zione in rapporto qualitàprezzo-motivazioni. Mercato del Matera che si sposta sui centrocampisti. I nomi di Gambino del Bitonto, Rosciglione del Casarano, Porro dell’Ostuni fanno poco effetto, mentre Gasperini e Formidabile sono giocatori di prima fascia. Di certo c’è che il Matera sta seguendo

una pista argentina per il centrocampo, ma sono stati sondate anche altre piste tra cui spicca quella che porta a Temponi del Pianura ed ex Gragnano del quale Foglia Manzillo tesseva le lodi già l’anno scorso. Un centrocampista esperto dovrebbe far coppia con un argentino e qui le piste portano a tante soluzioni. Un puzzle, quello dei sette over, che il Matera ha completato in parte visto che saranno annunciati a breve un attaccante e un difensore con un curriculum importante. Un indizio che portava a Catalano, giocatore che Giusto si è sempre portato dietro ma in questo caso non ci sarà perchè Martinelli e D’Arienzo chiudono la porta all’ex potentino. Inoltre, il reparto arretrato è stato già sistemato. In attacco con la possibile riconferma di Ancora il cerchio si chiude, mentre a centrocampo i giochi sono aperti. Non bisognerà sbagliare in questo reparto come è stato fatto l’anno scorso, quindi è giusto che la società ci vada con i piedi di piombo. Renato Carpentieri

Il baby confermato alla corte di Valente

Francavilla, le varie scadenze Pisticci, Farinola vestirà di gialloblé mettono fretta alla crisi FRANCAVILLA – La F.C. Francavilla è ancora alla ricerca di una soluzione che possa garantirli la partecipazione al prossimo campionato di serie D. La società, non ha ancora risolto i problemi che in queste settimane stanno tenendo in ansia un intera comunità. Nella riunione che si è tenuta l’altra sera nell’aula consiliare, si è fatto il punto della situazione cercando di riepilogare i fatti, con documenti alla mano. Ma soprattutto, si è tentato di trovare una soluzione futura. Con le scadenze imminenti come quella del 20 giugno, data ultima per rifare la fideiussione bancaria e del 13 Luglio, quanto bisognerà versare diciottomila euro per l’iscrizione al campionato, la società non può permettersi di perdere altro tempo. La F.C. Francavilla, ha ribadito ancora una volta, che per proseguire l’avventura in serie D, ha bisogno di certezze da parte del comune, che ha l’obbligo di riconoscere le spese fatte dall’ex presidente Franco Cupparo per i lavori di ammodernamento dello stadio “Nunzio Fittipaldi”. Il club sinnico, tenterà ancora una volta di risolvere il problema cercando una mediazione con l’amministrazione, per cercare di farsi riconoscere la somma che avanza dalle casse comunali, che ammonta a circa settantamila euro. Somma che l’amministrazione ha riconosciuto in parte, circa trentacinquemila euro, considerando il resto delle spese come arredo dello stadio, e che ritiene opportuno al termine della gestione di smontare e rimuovere dall’impianto sportivo. Se tutto questo non dovesse accadere, allora la società francavillese agirà per vie legali. Una situazione abbastanza ingarbugliata, che rischia di perdere una realtà sportiva che non riguarda soltanto la cittadina in riva al Sinni, ma un intero territorio che soffre per innumerevoli problemi. Ma dal comune, fanno sapere per voce del sindaco Felice Marziale, di risolvere la situazione quanto prima: «Da parte nostra – dice il sindaco – abbiamo la volontà di arrivare

A sinistra il presidente del Francavilla Cupparo

ad una soluzione. Adesso, c’è in atto un procedimento amministrativo, che verrà poi discusso in consiglio, per giungere al riconoscimento delle somme dovute, che andranno quantificate nei dettagli. La nostra intenzione – conclude il primo cittadino di Francavilla in Sinni – è quella di mettere una volta per tutte fine, alla questione». Quindi, una buona notizia, che serve a far tornare un po’ di fiducia in tutto l’ambiente francavillese. Anche perché, la F.C. Francavilla, non ha soltanto meriti sportivi, ma so-

prattutto sociali che riguardano molti giovani che frequentano il campo di allenamento, dalla squadra maggiore fino alle giovanili. E poi, come ha spiegato l'ex presidente Franco Cupparo, l'esistenza della F.C. Francavilla, è anche da stimolo per le altre formazioni, infatti ricordiamo che nella cittadina sinnica ci sono altre due squadre, la Fratelli Cafaro e lo Sporting Francavilla, che si appresteranno entrambe a disputare nella prossima stagione la seconda categoria. Claudio Sole

Real Tolve programma la stagione NELLA programmazione della prossima stagione calcistica il Real Tolve pianifica il campionato d'Eccellenza lucana. Nell'incontro tenutosi a Tolve il 13 giugno tra il presidente dott. Antonello Grignetti ed il mister Pinuccio Camelia è stata riscontrata la reale possibilità che tale binomio, vincente nel campionato di promozione, sia operativo anche nel prossimo campionato di Eccellenza. E' nelle intenzioni e nei programmi della società l'allestimento di una squadra competitiva anche nel massimo campionato regionale, confidando nel supporto partecipativo della cittadinanza tolvese, della amministrazione comunale e delle forse imprenditoriali. Unico problema, al momento, è rappresentato dalle precarie condizioni degli spogliatoi e del terreno di gioco dell'impianto sportivo “San Rocco”, tali da renderlo praticamente inutilizzabile, ma la società si dichiara fiduciosa che il sindaco mantenga l'impegno preso di rendere idonea la struttura di che trattasi nei tempi giusti per l'avvio della preparazione pre-campionato. Il definitivo assetto societario sarà definito nei ruoli dirigenziali, dopo l'assemblea pubblica che sarà tenuta il 27 giugno, a cui saranno invitati a partecipare quanti hanno nel cuore la fede nei colori giallorosso.

ED è arrivato anche il turno di Davide Farinola. L'under materano che tanto bene ha fatto con la maglia del Pisticci nella seconda metà della passata stagione, ha rinnovato con la dirigenza jonica e sarà in gialloble anche il prossimo anno con la prospettiva interessante di disputare un Davide Farinola campionato di Interregionale. L'accordo tra la Pol. C.S. Pisticci ed il giovane centrocampista è stato raggiunto ieri dopo una lunga trattativa. Sulla ipotesi di riconferma di Farinola c'è stato più di qualche dubbio in quanto le sue prestazioni facevano gola a diversi club, visto il rendimento che è riuscito a garantire con la squadra vincitrice del campionato di Eccellenza Lucana ed il conseguente interesse cresciuto intorno al suo nome. Alla fine, tuttavia, ha prevalso la scelta della continuità e, soprattutto, la voglia di cimentarsi con una categoria superiore. Se per Farinola, la cui riconferma era data per certa già da qualche giorno, l'ufficialità è arrivata ieri, quella per Gerardo De Biasi sembra solo questione di tempo. Anche l'under di Tricarico, messosi in mostra a Pisticci con un campionato svolto impeccabilmente nel ruolo di difensore centrale, dovrebbe aver chiuso la trattativa con i gialloble ed optato quindi per rimanere a Pisticci ed accettare la sfida con la D, nonostante le offerte non mancassero. Per De Biasi, infatti, vale il discorso fatto per Farinola: un giovane calciatore lucano che a suon di prestazioni ha visto crescere l'attenzione di diverse piazze nei suoi confronti. Con Farinola e De Biasi sale a sette il numero dei riconfermati della passata stagione. Prima dei due giovani e promettenti calciatori, infatti, avevo già trovato l'intesa con la società del presidente Donato Panetta Anselmo Grieco, Domenico Lavecchia, Alessandro

De Nittis, Antonio Guarino e Vincenzo Di Maria. Due, invece, i volti nuovi ingaggiati finora: il portiere Maida e l'esterno Polichetti. Adesso l'obiettivo è quello di concretizzare al più presto i due - tre colpi nel mercato senior che andranno a determinare la fisionomia della squadra che, per il resto, ha bisogno ancora di giovani per garantire a Valente le giuste alternative al fine di coprire i cinque ruoli under che l'anno prossimo dovrebbero essere obbligatoriamente schierati in campo. Pur essendo di fondamentale importanza coprirsi con un adeguato parco under, c'è comunque bisogno di inserire nel gruppo questi tre o quattro giocatori di esperienza in grado di dare una precisa impostazione alla squadra. Sicuramente il Pisticci ha bisogno di una prima punta oltre che di un altro centrocampista e, probabilmente, di un difensore centrale. Pur cercando in ogni modo di attivarsi su un mercato alternativo, infatti, la società sa bene che in campo c'è bisogno di schierare qualche uomo esperto e già affermato in categoria. La dirigenza, a tal proposito, sta vagliando tutte le soluzioni, nella consapevolezza che il colpo è cosa facile più a dirsi che a farsi, soprattutto in considerazione delle cifre richieste in Interregionale. Tirar fuori il coniglio dal cilindro, poi, è cosa altrettanto difficile. Ma, in ogni caso, il tempo stringe e l'organico, che dovrebbe ritrovarsi per la preparazione atletica fra meno di un mese, ha bisogno di alcune certezze e, nello stesso tempo, di crescere dal punto di vista numerico. in questa direzione i prossimi giorni sono di fondamentale importanza per l'allestimento della rosa del nuovo Pisticci targato serie D. Roberto D’Alessandro

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Sport 39

Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

Basket giovanile Otto squadre in gara per una manifestazione particolare

Ricordi ed emozioni al memorial Pergola UN RICORDO indelebile per tanti giovani e compagni di squadra. In questo contesto si è svolto lunedì e ieri presso il Pala Pergola di Contrada Rossellino il trofeo Antonello Pergola che ha inteso ricordare la figura del giovane cestista potentino tragicamente scomparso a seguito di un incidente stradale. Il giovane atleta che militava nella Levoni Potenza è stato ancora una volta al centro dell'interesse umano e cestistico in una manifestazione il cui scopo è stato quello di tenere nel cuore la figura di un ragazzo umile e concreto, ben voluto da tutti e che ha lasciato un ricordo incolmabile tra gli appassionati di basket cittadino. Otto squadre, quattro della categoria under 13, si tratta della Cestistica Vito Lepore, della Timberwolves Potenza, del Nuovo Basket Potenza e del Basket Potenza, e altrettante formate dagli amici di Antonello si sono date appuntamento per due giorni di gara al Pala Pergola. Ovviamente il risultato è passato in second'ordine, viste le finalità di una manifestazione tutta amarcord e emozioni, vissute con la naturalezza dei giovani che hanno vissuto speranze, ricordi e momenti indimenticabili negli spogliatoi con il compianto atleta potentino. Una kermesse, ben riuscita, quella del Pala Pergola di Contrada Rossellino che ha inteso rinnovare il ricordo di un cestista dal cuore buono e dagli occhi felici e vispi, proprio come la sua giovane età. I suoi amici, quelli veri lo hanno ricordato con una due giorni di grande intensità emotiva che verrà ricordata per lo spirito di intrattenimento e socializzazione che le finalità del

Volley, Draganov confermato alla Virtus Il coach Draganov durante una seduta di allenamento della squadra

Giovani cestisti in gara nel torneo in ricordo di Antonello Pergola disputato ieri sera a Potenza

torneo hanno indicato a chiare lettere. L'evento è stato organizzato di concerto con l'Amministrazione Comunale di Potenza.

L'unico neo è rappresentato dallo scarso pubblico presente al Pala Pergola. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

UNA CONFERMA assolutamente meritata: sarà ancora Giorgio Draganov l'allenatore della Medical Center Potenza. Manca solo il crisma dell’ufficialità, che dovrebbe arrivare in giornata, ma la sensazione è che si prosegua sulla strada della continuità con l’ultima gestione tecnica. Oltretutto, la fiducia accordata all’allenatore bulgaro dall’intera dirigenza era un sinonimo di continuità. Il ragionamento fatto dal presidente Mancino e dagli alti dirigenti è relativo, oltre che alle indiscusse capacità dimostrate da Draganov, anche alla perfetta conoscenza dell’ambiente pallavolistico potentino. Per Draganov ci sarà quindi anche l’occasione del

riscatto dopo la sconfitta nella finale promozione contro l’Anagni, al termine di due gare in cui la sua Virtus ha dimostrato di non essere inferiore all’avversaria. La dirigenza comunque ha confermato di aver inoltrato la domanda di ripescaggio in B1, del cui esito si inizierà a discutere solo dopo la prima settimana di luglio. Qualche giorno prima Draganov avrà il vertice operativo con la dirigenza potentina. Ovviamente ci sarà da allestire un organico competitivo che, comunque, non sarà assai distante da quello della scorsa stagione, per il quale la dirigenza ha sempre avuto parole di elogio. Luca Carlone

Rugby A fine serata gara dimostrativa dopo un reclutamento di giovani

Palla ovale, prima tra i Sassi Una giornata al “XXI Settembre” per promozionare la disciplina UNA giornata importante per il rugby materano, nella manifestazione svoltasi al XXI Settembre Franco Salerno di Matera. Nell'ambito del progetto di sport sociale i Briganti Lucani, con questa iniziativa vogliono avviare un progetto di sostegno di una scuola rugby per bambini e ragazzi. Si cerca di portare l'attenzione verso questo sport, capace di regalare emozioni e veicolare messaggi positivi, non a caso il rugby è considerato uno tra gli sport con maggiore valenza educativa, un modo diverso di intendere lo sport nel rispetto delle regole. Come ci dimostra, la squadra rappresentativa dei Briganti Lucani, composta d' atleti materani e potentini, superando ostacoli e barriere che il campanilismo frappone tra le due città. Ecco, questa è la maniera corretta di interpretare l'inclusione sociale. Alla manifestazione in campo sono scesi circa 60 tra bambini e ragazzi a aprtire dai 4 anni fino ai 15, per imparare le prime nozioni del rugby. Oltre ai ragazzi in campo, sono scesi anche i boys scout dell'Agesci di Matera uno e Matera due ,anche loro a dilettarsi con il rugby. Le sensazioni provate e se conosceva il rugby le abbiamo chieste a Gabriele L. «Lo sport del rugby lo conoscevo, ma mai praticato, è stato bella sensazione, mi è piaciuto anche se mia madre diceva che è uno sport violento, ho constatato che per noi ragazzi il contatto fisico è limitato al minimo, il gioco è tutto alla mano, davvero da consigliare ai miei compagni. Si imparano regole di correttezza e lealtà, vorrei

SERATA RICCA DI CONTENUTI In meta non sono andate i campanilismi e le rivalità IL potentino Buchicchio: «Abbiamo cancellato campanilismi stupidi e rivalità che non appartengono al rugby. Abbiamo la voglia di promozionare la disciplina anche nelle scuole. Il rugby è uno sport nobile e molti giovani si stanno avvicinando a questo sport completo».

Ritardo sul programma Unica nota stonata il ritardo sul programma. Ma era la prima volta e si può solo migliorare un aspetto e un valore, la puntualità, che non è certo secondo agli altri.

I partecipanti alla kermesse di ieri Nella formazione lucana hanno partecipato cinque giocatori provenienti da Monopoli, e sono: Napoletano, Biasi, Matarrese, Mottola, Saverio. Ecco gli atleti che compongono la formazione dei Briganti Lucani: Buchicchio, Sampogna, Zaccagnino, Valvano, Rosiello, Passarella, Sabia, Coppola, Scavone, Russo, Pace, Stolfi, Benedetto, Muscaridola, Pecora, Ruggiero, Navarra, Ferrara, Benevento, L'Episcopia, Stella, Abbinante, Laudisa, Padula, Dileo, Curti, Morelli, Carlucci, Ragone, Montemurro, Laganà, Martina, Nicoletti. All. Muscaridola Una fase della gara di ieri con la tradizionale mischia (foto Videuno)

Due momenti della gara amichevole al “XXI Settembre”

praticarlo per diventare un bravo giocatore». Ti piacerebbe praticarlo a scuola. «Magari, così tanti altri ragazzi potranno conoscere bene questo sport che appassiona». Dopo la dimostrazione

per i più piccoli, arrivano i ragazzi del Cus Potenza, che insieme ai materani compongono la formazione rappresentativa lucana. Di questa bellissima esperienza ne parliamo con Alessandro Buchicchio.

Parlaci di questa bela realtà che si è formata con i vostri cugini materani. «Il rugby è uno sport educativo, basato sulla lealtà e sulla correttezza, noi non abbiamo nessun tipo di pregiudizio o di campanili-

smo. Siamo appassionati di questo sport che ci ha avvicinati, vuoi per esigenze vuoi per confrontare il nostro rapporto va via, via sempre più consolidandosi, sia a livello sportivo, che a livello di amicizia persona-

le. In Basilicata siamo stati i primi a rompere questa sciocca rivalità grazie anche ai valori che insegna il Rugby. Abbiamo intrapreso questa strada, con l'intento di continuare il prossimo anno con l'obbiettivo di pubblicizzare questo sport. Devo ringraziare i cugini materani, il loro presidente Muscaridola, Peppe Pecora e tutti gli altri, guardando avanti e proseguire il nostro cammino. A fine serata dopo una gara dimostrativa, si è svolta una tradizione importante nel Rugby, il famoso terzo tempo, dove a fine partita, i giocatori delle due squadre si ritrovano assieme ai tifosi per festeggiare l'incontro, con un banchetto di cordialità per stemperare le tensioni della partita, uno degli aspetti più affascinanti dello sport che solo la tradizione del Rugby offre. Vincenzo Bochicchio

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40 Sport


Volley Il coach guiderà le ragazze della Rappresentativa nella tre giorni potentina

All Stars Game, Mazzola al Nord Italia In attesa di conoscere l'elenco delle atlete che, dei gironi A e B, prenderanno parte all'All Stars Game di volley femminile di serie B, in programma a Potenza dal 18 al 20 giugno, arriva l'ufficialità di coach Mazzola quale selezionatore del Nord Italia. Classe 1950, professore di fisica prestato al volley, Giancarlo Mazzola vanta un curriculum da vero fuorilcasse. Per ben due volte riesce a portare la propria squadra dalla serie D alla serie A, con il Cassano d'Adda prima e Crema poi, nell'arco di un quinquennio, per continuare, negli anni 1991-96, ad Agrigento. In Sicilia conquista due semifinali scudetto ed un

accesso alla coppa CEV, prima di trasferirsi oltre lo stretto, a Reggio Calabria, nella Medinex. Esigenze familiari gli impongono un avvicinamento in Brianza, terra natale, dove per ben tre anni, ultimo il campionato 2008-09, raggiunge i playoff per la B1. Coach, che sestetto sarà quello della rappresentativa A-B? «Di sicuro under 23, con diverse atlete del 90. La linea che, dal 2000, anno di nascita della rappresentativa, vogliamo portare avanti, è quella di mettere in luce il potenziale di giovani atlete che magari non hanno avuto la fortuna di ruotare nell'orbita delle nazionali giova-

nili. Spesso succede che, da un punto di vista fisico, le ragazze abbiano tempi di crescita diversi. Ciò penalizza coloro chi, magari, matura più tardi. Succede però che a 20 anni recuperano il gap iniziale. Giocando con noi, hanno la possibilità di riproporsi». Ravvisa differenze tra il volley di B del Nord rispetto a quello del Sud? «Essenzialmente al Nord l'età media è decisamente inferiore, a scapito dell'esperienza. Probabilmente questo è dovuto alla presenza di un numero di società maggiori, in settentrione,di serie A, che puntano sul vivaio.

Da un punto di vista tecnico credo non ci siano grosse differenze». Ci sono giocatrici che possono ambire alla massima serie? «Mi viene da pensare immediatamente a tre ragazze del Novara: Zarolo del 92, libero con alcune apparizioni in serie A1, Veglia, centrale di 185 cm, del 92 e Garavaglia 190 cm, del 89. Stanno effettuando un buon percorso di crescita, indispensabile per raggiungere i massimi traguardi. Cosa manca alla serie B rispetto ai roster della A? «La prima grossa differenza riguarda le strutture societarie.

Giancarlo Mazzola

Il declino di una squadra non dipende quasi mai da lacune tecniche, semmai da società non all'altezza di gestire tornei di prima serie. A ciò si aggiunge la capacità di gestire le straniere e di sceglierle soprattut-

to. La differenza oggi la fanno le straniere, perché le italiane si equivalgono e spesso i procuratori, cui le dirigenze si affidano non avendo sufficienti conoscenze». sport@luedi.it

Calcio a 5 B Per l’allenatore di prima squadra in atto alcune trattative

Team Matera, prime mosse Cirigliano direttore tecnico, Michele Pavone tecnico under 21 Franco Cirigliano è il nuovo Direttore Tecnico dello Spazio Relax Matera. I movimenti in seno alla storica società di calcio a cinque non si fermano a questa new entry poiché è di queste ore la notizia della conferma di Michele Pavone, che ricordiamo ha allenato la squadra maggiore, peraltro con ottimi risultati, subito dopo l'esonero del duo Stefano Incerto e Lorenzo Genchi, quale allenatore della under 21 nonché responsabile, assieme a Pancrazio Russo, del settore giovanile. Ma è con Bruno Taccardi che facciamo il punto della situazione. "Intanto abbiamo definito con Nino Crapulli, oramai sempre più impegnato istituzionalmente, due ruoli importanti per la prossima stagione. Franco Cirigliano, vecchia ed indimenticata colonna biancoazzurra, torna da noi con il ruolo di direttore sportivo e responsabile preparatore dei portieri ed infine Michele Pavone riconfermato responsabile del settore giovanile insieme a Pancrazio Russo che sarà il nuovo allenatore dell'under 21. "Per quello che riguarda il DS parlare di new entry è forse eccessivo dal momento che Franco Cirigliano ha difeso per parecchi

Franco Cirigliano e Michele Pavone

anni la rete dell'ex Iula meritandosi sicuramente il titolo di colonna storica della società presieduta da Gianni Crapulli. "Indubbiamente non posso che essere felice di ritornare nel Team Spazio Relax, dove ho iniziato la mia carriera di calcio a 5 e dove ritrovo tanti amici tra dirigenti e atleti che affettivamente non ho mai lasciato. Ringrazio la società per la fiducia dimostratami e saluto con affetto i dirigenti e i giocatori del Deporti-

vo Matera augurando loro tante soddisfazioni sportive. Ho accettato l'incarico con lo stesso entusiasmo di sempre sperando di poter apportare un contributo positivo alla società. Ho parlato con i dirigenti per definire programmi e strategie, adesso si tratta di acquisire le risorse necessarie attraverso le sponsorizzazioni. Per quello che riguarda il parco atleti c'è da dire che partiamo con una buona base considerata la ma-

niera con la quale hanno guadagnato la salvezza nella seconda parte del campionato. Sappiamo però che, sponsor permettendo, c'è sicuramente bisogno di almeno due pedine di peso. Sono tuttavia fiducioso poichè conosco come lavora questo gruppo e non avrò problemi a proseguire sulla stessa strada che vede il settore giovanile al primo posto. Altro nodo da sciogliere al più presto è quello dell'allenatore. Abbiamo avviato alcuni contatti ottenendo peraltro piena disponibilità, ma vogliamo andare cauti per non ripetere gli errori della scorsa stagione." Sono orgoglioso -ha affermato Michele Pavone di far parte della prima società lucana di calcio a cinque. Avevo parlato del mio futuro già alla fine del campionato ricevendo assicurazioni e attestati di stima. Non sapevamo ancora come si sarebbe sviluppata la situazione ma di sicuro avrei continuato a fare parte dello Spazio Relax. Spero di ricambiare la fiducia con i risultati poichè, per quello che riguarda l'impegno personale di sicuro non ci sono dubbi. Annibale Sacco

Calcio 5 Trofeo Birra Peroni giunto all’ottava edizione con squadre rivoluzionate

Villa D’Agri, caccia al titolo di Robilotta VILLA D’AGRI – Si riaprono i battenti. La caccia al titolo è già accesa. Il “Torneo Birra Peroni” giunto alla sua ottava edizione si preannuncia più spettacolare e più titolato di sempre a livello regionale. Non mancano i giocatori di fuori regione ad alzare il tasso tecnico del torneo pronto a mandare in scena calciatori dai nomi illustri. La prima notizia è che l’Agriturismo Robilotta squadra vincente il 30 luglio dello scorso anno la settima manifestazione del “Birra Peroni” non parteciperà. Infatti su volere del tecnico Robilotta la squadra non è stata iscritta. Lo stesso allenatore si è accasato alla Snai di Villa d’Agri a far compagnia al presidente Bonsera che dispone di buoni elementi come Luis Genovese, Vito Rosa, Michele Allemma, il portiere Angelo Bocca, i fratelli Lavecchia e Canio Sileo vogliosi di mettersi in mostra. Dell’Agriturismo Robilotta alcuni giocatori sono approdati in altre squadre che hanno dichiarato l’obiettivo di vincere a tutti i costi il torneo. Il capocannoniere dello scorso anno

Domenico Rosciano (ventisette gol nella scorsa edizione) è andato ad arricchire l’organico del Bar Peluso Valsinni che ha in organico calciatori del calibro di Vampo, Di Pinto e De Lorenzo, che hanno giocato nel Libertas Scanzano in C1 di calcio a 5. Per la compagine del trainer Ottomano l’unica riserva da sciogliere è sulle condizioni fisiche di Osvaldo Stigliano non al meglio dopo l’infortunio avuto con il Team Matera nella quale milita da tredici anni. Mentre Pino Barone, Floriano D’Alto e la saracinesca Marco Pacifico sono andati a rinforzare la rosa dell’Acquapark Tramutola formata da Molletta, Savone, Branda, Todisco e Ponzio. L’Eurobar di Villa d’Agri non sta a guardare invece. Dopo aver perso la semifinale con l’Agriturismo Robilotta e aver perduto Angelo Pietro Moretti trasferitosi nella Romantica Montemurro ha confermato l’intera squadra con l’aggiunta di Antonino Petrocelli, del pugliese Vito Bronzino e del secondo portiere Natalino Tramontano. Queste sono le principali

favorite. Le outsider saranno il Galaxy Castelgrande, il Bar Italia San Brancato e La Romantica Montemurro. Le sorprese potrebbero essere il Bar Plaza di San Chirico Raparo che ha nell’organico un certo Michele Malito che ha cambiato tre squadre in questa stagione (Ruggiero Valdiano, Sporting Genzano e Sapri), l’estroso Giuseppe Blasi e Antonio Falvella e il Bar Villa di Villa d’Agri che è composto da alcuni giocatori vincenti il campionato di Promozione con la casacca del Viggiano (Siniscalchi, Sabia, Stefani, Marchese e dal capocannoniere del campionato Campisano) e il salernitano Luigi Pierro che ha trascorso la stagione appena passata nel Pro Marcellino (Prima Categoria campana). Queste le principali aspiranti secondo la carta. Le altre non vorranno fare certo la parte delle vittime sacrificate ma faranno in modo di limitare i danni quantomeno. Le prospettive per divertirsi ci sono . Lo start ci sarà lunedì 22 giugno ore 19.30. Biagio Bianculli

Gemellaggio con la Lucos riuscito bene

A Montescaglioso festa del minibasket del centro Arcobaleno MONTESCAGLIOSO- La stagione sportiva 2008/2009 del Centro Mini Basket Arcobaleno Montescaglioso è stata chiusa ufficialmente con la “Festa del Minibasket”, tenutasi presso il Palauditorium montese “Karol Wojtyla”. La manifestazione ha coronato un'annata sportiva di particolare importanza, suggellata dal gemellaggio con la Lucos Ingest Montescaglioso, che ha visto la partecipazione, sotto gli stessi colori, al campionato di serie C/2 ed ai campionati Under 21, Under 17 ed Esordienti. Tra le attività svolte nella stagione 2008/2009 nel settore minibasket, che ha visto la partecipazione di circa novanta cestisti in erba, seguiti in maniera attenta dai tecnici Liborio Panico, Pasquale e Domenico Fortunato, la disputa delle fasi provinciali e regionali del trofeo nazionale “Join the game” (3 contro 3). Al saggio di fine anno ha partecipato un ampio numero di familiari dei giovani cestisti, con l'esibizione delle categorie dei giovani iscritti: Pulcini (nati negli anni 2002/2003); Scoiattoli (2000/2001); Aquilotti (nati negli anni 1998 1999), Esordienti (nati nel 1997). Sono state proposte mini partite, gare di tiro e di salti, tre contro tre. Al termine della manifestazione foto ricordo di gruppo e distribuzione di numerosi gadget, come pennelli e colori, tra i quali spiccava il Diario ufficiale scolastico 2009/2010 della FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) Settore Minibasket. Il dirigente responsabile Liborio Panico ha espresso il suo ringraziamento all'Assessore Comunale allo Sport Michele Zaccaro per aver messo a disposizione la struttura, al Presidente

regionale FIP Liguori, alla responsabile del Settore Minibasket Rosanna Sabia, a quello Provinciale Luciano Cotrufo, al responsabile Mini Basket in Piazza Sergio Galante, al dirigente scolastico della Direzione Didattica don Liborio Palazzo Giovanni Pizzolla per la disponibilità mostrata durante l'intero anno scolastico, alla sezione montese della Croce Rossa. Nei ringraziamenti sono stati ricordati il professor Angelo Raffaele Dichio, il presidente della Lucos Ingest Montescaglioso Rocco Santarcangelo, la sezione AVIS comunale montese e, non ultimi, le famiglie e tutti gli intervenuti. Lo stesso Panico, nel rivolgere un ulteriore e sentito ringraziamento al Parroco della Chiesa di S. Lucia don Domenico Monaciello, ha annunciato che per il secondo anno consecutivo, dal prossimo mese di Luglio e nelle ore pomeridiane, presso lo spazio esterno ubicato nella zona sottostante la Chiesa, si svolgeranno attività di minibasket curate dall'istruttore Pasquale Fortunato. Per le informazioni e le adesioni è possibile rivolgersi a Sporting, in Via Indipendenza, 24. Nel corso della cerimonia la responsabile del Settore Minibasket Rosanna Sabia ha consegnato una targa al Centro minibasket Arcobaleno in riconoscimento del lavoro (ultratrentennale) svolto nella promozione e svolgimento dell'attività cestistica. Un momento rievocativo delle tradizioni cestistiche montesi è stato degnamente rappresentato dall'esposizione della fotografia, risalente al 1934, scattata all'interno dell'Abbazia di san Michele Arcangelo, nella quale sono ritratti alcuni giovani pionieri di questo affascinante e coinvolgente sport conosciuto a livello planetario. Michele Marchitelli

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Sport 41

Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

14°Torneo della Bruna del Csi Pielmorena incalza a quattro punti

Calcio a 5

Una poltrona per tre Belfiore e 3T frenano, la Parrucchieri Pizzolla li raggiunge PALADINO APRE LE DANZE

TRIPLETTE DI MONTEMURRO E MORAMARCO

BELFIORE INF. 3 CASCARANO 6 BELFIORE INFISSI: Cirigliano, Tortorelli, Mancino, Fontana, Festa N., Paladino R.(B), Bellacicco Gio., Paladino R.(N), Festa A., Bellacicco Gia. CASCARANO: Galante, Cancelliere, Cifarelli, Martino, Macaone, Papapietro, Nasca, Lamanna, Taccardi, Galante. Dir. Continisio ARBITRI: Festa e Ambrosecchia RETI: al 2' Paladino R. (B), 3' Cifarelli, 10' Bellacicco Gia., 22' Bellacicco Gio., 27' Lamanna, 31' e al 35' Cancellieri, 45' Nasca, 48' Macaone. NOTE: Espulsi: al 50' Nasca e Lamanna. Ammoniti: 29' Mancini, 32' Galante, 43' Paladino R. (B), 49' Macaone. CASCARANO infligge una sconfitta alla Belfiore infissi con un secondo tempo giocato benissimo, approfittando dello sbilanciamento avversario, che cercava di recuperare lo svantaggio.L'inizio della partita è favorevole alla Belfiore che passa in vantaggio con Paladino, che ricevuta palla da Festa, al volo colpisce la palla centrando il bersaglio. La risposta arriva un minuto dopo, discesa di Nasca sulla destra, tiro dal limite che Cirigliano non trattiene, fulmineo inserimento di Cifarelli che insacca il pareggio. La gara si anima, al 5' un palo di Bellacicco su passaggio di Paladino. Sempre Paladino uno dei più attivi, al 10' scambia con Bellacicco Gia., riportando in vantaggio la Belfio-

TENDE3T PIELMORENA

5 8

TENDE 3T: Moliterni, Fasano A., Sansone, Venezia, Paternoster, Persia, Fasano P., Conte. PIELMORENA: Armaiuoli, Galeota, Grieco R., Montemurro, Moramarco, Marinelli, Castaldi, Grieco G., Paladino. All. Grieco P. ARBITRI: Di Cuia e Ricciardi RETI: 2'p.t.Fasano A.; 4'p.t.Castaldi; 13'p.t.Persia; 18'p.t.Conte; 19'p.t.Montemurro; 21'p.t.Moramarco; 22'p.t.Moramarco; 1's.t.Marinelli; 3's.t.Venezia; 9's.t.Castaldi; 12's.t.Sansone; 18's.t.Moramarco; 22's.t.Montemurro Raffaele Paladino

re. La pressione si fa consistente,l a Cascarano reagisce con veloci ripartenze, ma a passare è ancora la Belfiore, con Tortorelli che imbecca Bellacicco Gio., che non sbaglia, portando a tre il bottino della squadra. La ripresa prende un'altra piega, subito accorciate le distanze con una rete in diagonale di Lamanna. Al 31' errore di Festa, che perde palla in favore di Cancellieri, tiro nel sette alla sinistra di Cirigliano che non ci arriva. A questo punto la gara è riaperta, la Belfiore non ci sta e comincia ad attaccare, esponendosi ai veloci contropiedi. Proprio Nasca al 35' parte in velocità, passa la palla allo smarcato Cancellieri che sigla il momentaneo vantaggio.Manca una vera reazione per Belfiore, e giù con i gol del Cascarano. Prima con Nasca e poi con Lamanna in contropiede che da palla a Macaone fissando il risultato di 6 a 3 per Cascarano. Vincenzo Bochicchio

BELLA vittoria di Pielmorena contro Tende 3T nella terza giornata del gruppo C. La formazione di Paolo Grieco ha la meglio per 8-5, contro una compagine che, sinora, aveva sempre vinto.Al 2' corner di Persia e Fasano A. insacca. Dopo due minuti Castaldi riceve da Grieco R. e batte Moliterni. Tende 3T ri-

Daniele Montemurro

prende a creare il suo gioco e al 13' torna in vantaggio: Persia si porta la palla sul sinistro e supera Armaiuoli. Al 15' 3T sfiora il tris, ma Armaiuoli sventa sul tiro di Fasano A. Tris che giunge al minuto 18: errore di Grieco R., palla a Fasano

A., assist per Conte che realizza. Sembra l'ennesima giornata propizia per Tende 3T, ma nel giro di 4 minuti la situazione si capovolge. Al 19' Montemurro riceve palla e, di sinistro, batte Moliterni. Al 21' Moramarco batte Moliterni con un tiro sul primo palo. Passano soli 60 secondi e ancora il n.9 riceve palla da Montemurro e con un bel pallonetto fa poker. 3T, dopo i tre schiaffi subiti in così poco tempo, cerca di reagire. Il secondo tempo si apre con la rete di Marinelli, complice una leggera deviazione di Venezia. Il giovane n.7 di 3T, però, si rifà poco dopo: il suo tiro inganna Armaiuoli per il 4-5. L'estremo di Pielmorena si supera al 5': Conte, da terra, calcia di sinistro, ma il riflesso di Armaiuoli è decisivo. Al 9' Castaldi riceve palla da Galeota e batte Moliterni. La gara non è ancora chiusa, perchè al 12' Sansone dimezza lo svantaggio. Ma Pielmorena, negli ultimi minuti, fa sua la gara: al 18' Moramarco realizza il suo personale tris; al 22' punizione rasoterra di Montemurro che supera Moliterni per il 5-8.

LA FAMIGLIA FARINOLA GRIFFA LA VITTORIA PIZZOLLAPAR. VIG.L'AQUILA

4 0

PIZZOLLA: Cappiello, Lamacchia, Lasalvia, Bitetti, Farinola A., Farinosa D., Clemente. All. Rubino Dir. Pizzolla Daniele VIGILANZA L'AQUILA: Prisco, Di Pede, Clemente, Greco, Albano, Cristalli, Rondinone, Di Lecce, Volpe, Festa. ARBITRI: Ambrosecchia e Festa RETI: al 24' Lasalvia, 30' e 47' Farinola A., 43' Farinola D. L'AQUILA stramazza al suolo nella ripresa. Un primo tempo equilibrato, le due formazioni molto attente a non commettere errori, cercano

Davide Farinola e Antonello Farinola

di non dare spazio agli attaccanti, che si vedono costretti a tirare da lontano, mettendo in evidenza i due portieri, in particolar modo Prisco che salva almeno in tre occasioni

difficili, su tiri di Bitetti che calcia da ogni parte del campo. Azioni e gioco lasciano presagire ad un pari almeno nella prima parte di gioco. Ma ad un minuto dalla fine

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

CLASSIFICA

CLASSIFICA

CLASSIFICA

del tempo, lo sfortunato Festa entrato da poco subisce un gol in diagonale, tirato da Lasalvia. La ripresa vede i Vigilante cercare di pareggiare, mentre la squadra del presidente Pizzolla, è in cerca di un riscatto. Il gioco veloce mette in difficoltà gli avversari, al 30' Antonello Farinola prende palla dalla sua area puntando dritto la porta avversaria, non trova nessuno a contrastarlo, prende la mira facendo secco il portiere. L'Aquila perde la rotta al 43', Prisco con un ingenuo errore, consegna un fallo battuto velocemente, con Farinola Davide che segna tra lo stupore avversario. Ultimo atto al 47' con Farinola A. che sigla la doppietta personale. vi.bo

GIRONE D CLASSIFICA

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Tennis D Donne Agostiano: «Prima esperienza per noi in questo campionato»

Matera, poker al Venosa Esordio vittorioso per le ragazze del maestro Vincenzo Fiore Esordio con vittoria per le ragazze del Circolo Tennis Matera nel campionato di serie D regionale femminile. La squadra allenata dal maestro Vincenzo Fiore si è imposta nella prima giornata sul Circolo Tennis Venosa con il netto punteggio di 4-0, incamerando così la prima vittoria nel torneo a quattro squadre. Un risultato che acquista ulteriore valore se si considera che nel gruppo materano milita la giovane under 12 Maria Cristina Andrisani. La squadra del C.T. si è imposta nei due singolari, con i successi della promettente Andrisani e della esperta Maria Concetta Petrizza in rimonta al terzo set, e quindi si è imposta nel doppio con Andrisani e Laura Cifarelli. Il prossimo impegno vedrà le ragazze del Circolo Tennis affrontare l'Accademia Tennis Matera. “Si tratta del primo anno che riusciamo ad allestire una squadra di serie D femminile - ricorda il presidente Donato Agostiano -: un gruppo giovane, ma già abbastanza competitivo, costruito per dare l'opportunità alle nostre ragazze di fare esperienza e completare la loro crescita tecnica”. A questo proposito, va segnalata la storica partecipazione di Maria Cristina Andrisani al torneo internazionale Eta, dove nei sedicesimi di finale è stata sconfitta dalla coetanea portoghese al terzo set dopo aver avuto anche un match point. Un risultato comunque storico, se si considera che mai nessun lucano aveva ottenuto la qualificazione al tabellone

Galloni di capitano della Navigare per Pozzovivo al giro di Slovenia

Enzo Fiore

principale. La Andrisani ha anche preso parte il 21 maggio a Bari al raduno tecnico nazionale, predisposto dal settore tecnico nazionale per i dodici tennisti nati tra il 1997 e il 1998 e considerati di interesse nazionale. L'undicenne promessa del Circolo Tennis ha ben impressionato all'importante riunione, coordinata dal direttore tecnico nazionale Renzo Furlan. sport@luedi.it

Sarà Domenico Pozzovivo, atleta lucano ed unico professionista di Basilicata, il capitano della CSF GroupNavigare durante il prossimo Giro di Slovenia, che partirà domani da Koper per concludersi domenica 21 giugno a Novo Mesto. Il percorso è adattissimo agli scalatori, vista la scalata del Vrscic (1611 s.l.m.) nella 1a tappa e l'arrivo in salita di Krvavec (1415 s.l.m.) della 3a tappa, che si prefigurano come le frazioni decisive. Lo strappetto di Ljubljana e la conclusione a Novo Mesto si prestano invece a degli arrivi adatti a uomini scattisti e veloci, come ad esempio Finetto e Frapporti, che cercano la gamba giusta per il Campionato Italiano su strada del 28 giugno. Un nuovo traguardo per il “nostro” Domenico Pozzovivo. r.carpentieri@luedi.it

Domenico Pozzovivo

Calcio a 5 Under 14 Torneo provinciale Acli

Trionfa il Real Nova Siri SCANZANO JONICO. Presso il Palazzotto dello sport di Scanzano Jonico si sono svolti i quarti di finale, le semifinali e la finale del Campionato di Calcio a 5under 14 organizzato dal comitato provinciale U.s. Acli di Matera per l'anno sportivo 2008/2009. Otto le squadre partecipanti alla fase finale che in precedenza la fase regolare del campionato erano state suddivise in due gironi e precisamente: GIRONE EST Real nova siri, Pisticci, Atletico marconia, Maremonti A GIRONE OVEST As Scanzano, Valsinni, Global scanzano, Maremonti B. Dopo lo svolgimento nel mese di aprile e maggio della fase a gironi , si è giunti alla fase finale partendo da questi abbinamenti e i risultati Gara 1: Real Nova SiriMaremonti B 3-0; gara 2 Pisticci-Global A Scanzano 35; gara 3: Atletico Marconia-Valsinni 3-5; gara 4: Scanzano-Maremonti A 80. Sotto la direzione attenta e precisa degli arbitri Crucinio Roberto, Celano Vincenzo, Celano Cosimo, Santamaria Donato. Il Real Nova Siri di Enzo Favale non ha pietà de risultato l Maremonti B a cui infligge ben 3 goal. Il global Scanzano vince a sorpresa sul favorito Pisticci con il risultato di 5 a 3. L' Atletico Marconia di Bruno Agneta non riesce a battere il Valsinni di Marto Modarelli segnando 3 reti ma incassandone ben 4 . Nessuna pietà dell' As Scanzano verso Maremonti A di Filippo Rizzi a cui infligge 8 goal conseguendo così una vittoria schiacciante, ma senza togliere la voglia di giocare agli avversari che si sono riproposti di scendere in campo il prossimo anno in maniera più compatti e più preparati per disputare un

campionato con migliori risultati. SEMIFINALI: Real Novasiri-Valsinni 5-0; ScanzanoG. Scanzano 8-0. Finale 3°/4° posto Global Scanzano-Valsinni 5-0; finale 1°/2° posto Real Nova Siri- As Scanzano 3-2. Il REAL NOVA SIRI non ha avuto vita facile con As Scanzano ma è riuscito a portare a casa la vittoria per 3-2 conquistando il 1° posto e lasciando il 2° posto agli avversari. Così con la gioia di Enzo Favale è il Real Nova Siri a vincere il campionato provinciale US Acli di calcio a 5 under 14 per l'anno 2008/2009. Al 2° Posto As Scanzano; Al 3° Posto Global Scanzano; Al 4° Posto Valsinni; Al 5° Posto Pisticci, Al 6° Posto Atletico Marconia, Al 7° Posto Maremonti A Nova Siri, All'8° Posto Maremontii B Nova Siri. Inoltre è stata assegnata tra le perdenti dei quarti di finale la coppa Primavera. Finale 7°/8° posto Maremonti A-Maremonti B 5-0. Finale 5°/6° Posto Pisticci Atletico Marconia 5-2. Il Il Pisticci vince. Così Franbcesco Nola rieletto consigliere nazionale al Congresso svoltosi a Roma dal 24 al 26 Aprile 2009: “Nei campionati dell' unione sportiva ACLI chi perde non va a casa e gioca fino alla fine, favorendo così il protagonismo anche degli atleti meno bravi o meno fortunati i quali fanno della pratica sportiva una scelta prioritaria per impiegare in maniera sana il proprio tempo libero. Essere esclusi all'inizio o durante un percorso sportivo non consentirebbe a tanti giovani di provare giuria ed emozioni che rendono la vita più facile e più bella. Accogliendo, inoltre, le istanze da più parti d'Italia, chiederemo a Comuni, Province e regioni un tavolo tecnico per autorizzare, in

deroga, i SCUOLA-BUS per il trasporto degli atleti dal comune di residenza alla località di svolgimento di eventi sportivi e partecipati. Sarà il miglior aiuto che potrebbe essere dato alle società sportive dagli enti locali con la gioia di tante famiglie e di dirigenti sportivi che fanno salti mortali quando devono effettuare le trasferte con grave rischio e pericolo andando spesso incontro a incidenti stradali.”. Soddisfatto il neo presidente regionale U.S.acli di Basilicata VINCENZO DI SANZO, insignito anche della spiga d'argento(alto riconoscimento sportivo nazionale dell'U.S.ACLI) al Congresso nazionale svoltosi a Roma dal 24 al 26 aprile 2009. “Hanno già dato l'adesione-sottolinea DI SANZOper il prossimo campionato 2009/2010 moltissime squadre della provincia di Matera . Saranno accolte le iscrizioni di quelle società che accetteranno il regolamento e che daranno la disponibilità degli impianti sportivi, I Ringraziamenti per questo primo Campionato va innanzitutto a Fabrizio Bellacicco dell'associazione Sporting Global di Scanzano Jonico per aver messo a disposizione il polivalente e gli annessi impianti sportivi all'aperto. Il ringraziamento va inoltre agli arbitri e ai dirigenti di tutte le associazioni che hanno collaborato fattivamente dall'inizio alla fine del campionato accettando e facendo proprie le tante novità della manifestazione. INTERVISTE. FILIPPO RIZZI (presidente Ass. sport. MAREMONTI di Nova Siri) “Devo ringraziare l'amico DI SANZO, perché è riuscito a ad organizzare un ottimo torneo per i ragazzi. La nostra è un'associazione che non ha scopo di lucro, per-

ché noi sostituiamo la carenza dell'oratorio a Nova Siri. Noi raccogliamo tutti i ragazzi che non hanno la possibilità né di frequentare una scuola calcio, né di frequentare una organizzazione sportiva che dia loro la possibilità di sfogare in primo luogo il loro istinti calcistico. Diamo quindi un'attenzione particolare alle fasce più deboli: tanto è vero che nel nostro statuto abbiamo inserito l'art. 1 della carta europea dei giovani che riconosce ai ragazzi il diritto di non essere campioni. Per cui noi rivolgiamo tutta la nostra attenzione a tutti questi ragazzi sia della Parrocchia Nova Siri Scalo che di Nova Siri Paese. Sono contentissimo di come ha giocato la squadra in questa finale, perché i ragazzi non hanno la possibilità di allenarsi in una struttura adeguata e quindi non bado al risultato tecnico, ma è importante che loro rispettino prima se stessi e poi gli altri,. Parteciperò sempre anche agli altri campionati dei prossimi anni organizzati dall'U.s.Acli di Matera, perché , ripeto, co queste attività sopperiamo alle carenze di organizzazione di oratori, di impianti sportivi a Nova Siri e , mi ripeto, queste le abbiamo sopperite noi con la collaborazione delle nostre parrocchie e dei relativi parroci sia del paese che dello scalo.” Massimo Lerose (allenatore AS Scanzano) “Un plauso intanto all'organizzazione che da anni si impegna con molto sacrificio e con spirito giusto alla riuscita della manifestazione stessa. Un riconoscimento al mio amico Vincenzo Di Sanzo che tutti gli anni riesce in questa impresa, anche quest'anno è andata bene compresa la finale di oggi. Devo dire che ho notato correttezza in campo e rispetto delle regole e del re-

Il Real Nova Siri

golamento del campionato.” Antonio Cospito ( Capitano dell'ass. Maremonti di Nova siri) “Mi sono trovato molto bene con l'allenatore. Spero di partecipare l'anno prossimo perché mi sono divertito molto . Da bravi sportivi abbiamo accettato le sconfitte. Mi auguro di poter portare a casa qualche vittoria la prossimo campionato.” Fabrizio Bellacicco( allenatore Global Sporting Club scanzano) “Una bella manifestazione che ha preso vita al palazzetto dello sport di scanzano. Quello che c'è da dire è di ringraziare tutte le squadre che hanno partecipato e che si sono avvicendate in questo torneo. Una manifestazione che sicuramente è destinata crescere. Già quest'anno abbiamo visto la presenza di squadre proveniente da Pisticci, da Nova siri da Valsinni, da Marconia oltre che naturalmente da Scanzano, mentre altre adesione sono pervenute per il prossimo campionato che partirà dal prossimo Ottobre proprio da Scanzano e cercheremo di coinvolgere anche glia amici della provincia di Potenza . A mio avviso è stata, ripeto, una bella kermesse, abbiamo visto molti giovani promettenti speriamo di trovarli fra qualche anno in altri campi ed in categorie superiori.” Bruno Agnata (Allenatore Atletico marconia Holly e benji) “Anche quest'anno è fini-

to il campionato under 14. sono contento per i miei ragazzi perché hanno disputato un discreto campionato. Si sono divertiti e nei tornei US acli lo spirito è soprattutto questo. Speriamo nel prossimo anno di migliorare sempre più le prestazioni tecniche, dopo ovviamente la pausa estiva anche se comunque continueremo a giocare occasionalmente con le squadre con cui si è creato un forte legame di amicizia sportiva.” Cristian Di Leo (allenatore Real Nova Siri) “E' stata una finale molto difficile. Grande i nostri avversari ben allenati da mister Massimo Lerose ma la mia squadra si è comportato da professionisti rispettando gli avversari ma dando il meglio di sé per la squadra.. E' stato avvero bello qui con i miei giovani allievi vincere questo bel campionato. Ci saremo sicuramente anche l'anno prossimo.” Antonio Ferruzzi ( Portiere dello sporting Global scanzano) “questo campionato di calcio a cinque organizzato dall'US acli di matera è andato benissimo. Mi sono impegnato molto come portiere. La squadra pure ha giocato bene. Abbiamo vinto per 5 a3 con il pisticci che era nettamente favorito alla vigilia e quindi non è male come risultato. Dopo la pausa estiva tornerò a giocare per partecipare al prossimo campionato , perché il calcio è uno sport che mi piace molto.”

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Sport 43

Mercoledì 17 giugno 2009


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Carnet

Musica di ROSSELLA MONTEMURRO UNA strada tracciata, da venti edizioni a questa parte, verso due traguardi: creare nuova generazione della canzone popolare e d'autore e far frequentare il palco da arti diverse (letteratura, teatro, musica). Piero Cesanelli, direttore artistico di Musicultura, a poco meno di due settimane dalla kermesse di Macerata, non ha dubbi: «Abbiamo creato una piccola popolazione di artigiani della canzone, che sono riusciti a conquistare posti preziosi nell'ambito della musica». Povia, Simone Cristicchi, Amalia Grè e Pacifico sono solo alcuni dei cantautori consacrati da Musicultura, già Premio Recanati. Quest'anno al Festival della canzone popolare e d'autore, fedele da un lato alla musica di qualità dall'altro alle realtà artistiche più innovative, anche il lavellese Michele Ranauro che con Manupuma and TheBulletz presenta “Charleston”. Sfideranno Paola Angeli (Bologna) con “Il Corpo di Venere”, Giovanni Block (Napoli) con “L'Aquilone”, Cordepazze (Palermo) con “Sono morto da 5 minuti”, Naif (QuartAo) con “Io sono il mare”, Jacopo Ratini (Roma) con “Studiare, lavoro, pensione e poi muoio”, Paolo Simoni (Comacchio) con “Fiori su sassi” e Carmine Torchia (Sersale) con “Quest'amo-

Gli artigiani della canzone Il lavellese Ranauro al Musicultura

Manupuma and The Bulletz

re”. Gli otto vincitori sono stati scelti dopo una articolata e meticolosa selezione iniziata otto mesi fa con l'esame dei 1400 brani in gara. Le serate finali si svolgeranno il 26, 27, 28 giugno all'Arena Sferisterio di Macerata. Tanti gli artisti ospiti, in rappresentanza delle espressioni più interessanti della musica e della cultura italiana. L'apertura ufficiale della ventesima edizione sarà il 24 giugno, con il concerto degli otto vincitori in piazza Battisti, alle ore 22. Sempre mercoledì 24 giugno avrà inizio anche “la Controra” di Musicultura con una serie di concerti live, presentazioni di libri, reading poetici, performance teatrali, laboratori sensoriali, tutti ad ingresso gratuito. In programma: l'omaggio a Piero Ciampi; i concerti di: Concerto Musicale Ambaradan, Gocoo, Elisa Ridolfi, Simone Cristicchi e il Coro dei Minatori di Santa Fiora e Fabrizio Consoli; reading poetici e presentazioni di libri con: Ennio Cavalli, Joumana Haddad , Enzo Costantino “Cinaski”, Lello Voce, Massimo Del Papa, Momo e Sergio Zavoli; i diVini Versi con Giovanni Negri, Lucia Mascino, Stefano Tummolini, Chiara Vigo, Loriano Machiavelli e Sandro Toni, Carmelo Chiaramonte, Tiziana Avarista, Rafael Gualazzi trio. r.montemurro@luedi.it

Arte

Capolavori e opere contemporanee nella rassegna di Palazzo San Gervasio

Nella Pinacoteca “Oltre il moderno” PALAZZO SAN GERVASIO - 298 tele, dal XVI al XVIII secolo, 500 stampe dello stesso periodo, 5000 volumi, in collane rarissime. Questi i numeri della Pinacoteca - Biblioteca “Camillo d'Errico” di Palazzo San Gervasio, la più grande raccolta d'arte del Meridione (comprendente capolavori di Salvator Rosa, Abraham Brueghel, Gaspare Traversi, Francesco de Mura, solo per citarne alcuni), seconda al solo Museo Capodimonte di Napoli, per i pittori di Scuola Napoletana. Una collezione prestigiosa che finalmente trova un futuro pieno di progettualità e innovazione con la mostra “Oltre il moderno”. La mostra, nell'autorevole spazio di Palazzo d'Errico, presenta una serie di capolavori dalla collezione, affiancati a opere di arte contemporanea (Jota Castro, Sandro Chia, Piero Gilardi, Douglas Gordon, Philippe Parreno, Anri Sala, Sergio Vega), per un rapporto sinergico tra passato e presente, che illustra la fisionomia e la storia della collezione, caricata di nuovi significati metamorfici grazie all'arte contemporanea. La rassegna, caratterizzata da un articolato impianto storico e teorico, si pone come un progetto ambientale in cui lo spazio espositivo viene allestito attraverso linguaggi espressivi differenti in un'atmosfera di ibrida espressività che, nel tempo, dal Cinquecento alla contemporaneità, diventa linguaggio, poiché le opere sono comunicazione. Un confronto fra opere d'arte secondo un approccio comparatistadiacronico per similitudini e ricorrenze, con l'obiettivo di offrire confronti carichi di suggestioni e interessanti spunti di riflessione sull'energia e le potenzialità che l'opera

Festa a Potenza per i due anni del SotTeatro

POTENZA . L’associazione Abito in Scena, prima dell’apertura delle attività estive, questa sera alle ore 21 propone, presso il SotTeatro di vico Laura Battista a Potenza, una serata spettacolo all’insegna della festa, un modo per ricordare i due anni di vita del SotTeatro e continuare a creare scambio culturale e artistico. In un clima informale, tra musica, teatro e magia, si esibirà un gruppo di artisti: Filippo Nigro, Fabrizio Lioi, Roberto Furone, la giovanissima Simona Pace, Rosario S. Cuzzocrea, Mauro Savino, Marco Pacella. Ogni artista festeggerà con il suo linguaggio creativo il SotTeatro e quanto rappresenta sul piano delle emozione e dei ricordi. Nel SotTeatro c’è sempre stata la possibilità di confrontarsi e mettere a nudo ogni singola visione artistica nell’ottica di una crescita culturale e nella considerazione dell’alto valore aggregante delle arti. L’ingresso alla serata è libero.

Il “Coro Pop” per l’Accademia musicale lucana

Nicht for Richt di Chia; a destra Borders 2006 di Jota Castro

d'arte riesce a conservare nel tempo. In questo quadro e attraverso il concept di costituzione della Fondazione SoutHeritage come “fondazione espansa”, questo importante progetto culturale prende vita negli spazi di un luogo storico e simbolico della Basilicata che la fondazione contribuisce a vivificare: Palazzo d'Errico un nuovo spazio museale regionale moderno nell'esprimere una nuova concezione di museo, oltre che nella conservazione delle opere anche come ambiente in cui fruizione estetica, ricerca e sperimentazione, riescono ad accrescere la cultura del territorio e unire la materialità dell'opera d'arte all'immaterialità della sua funzione poli-

tica e intellettuale. Si tratta di un percorso tra i capolavori della collezione d'Errico e l'arte contemporanea, un progetto culturale promosso da Ente Morale Pinacoteca - Biblioteca Camillo d'Errico / Palazzo S. Gervasio in collaborazione con Fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea / Matera, il sostegno di: Unione Europea, Regione Basilicata, Provincia di Potenza, e il patrocinio di: Camera e Senato della Repubblica, Comune di Palazzo San Gervasio, MiBAC, APT Basilicata. A più stretto contatto con la creatività locale è invece il progetto satellite Appendix presentato presso la Cappella del Purgatorio, il cui titolo ribadisce la funzione di gem-

mazione diretta dalla mostra presentata negli spazi della pinacoteca. Anche questo progetto, a cura di Lucia Ghidoni, nato per la promozione della creatività che lavora sul territorio, crea un dialogo tra ricerca artistica attuale e gli elementi storicamente consolidati esposti nella mostra Oltre il Moderno. Le opere in situ degli artisti coinvolti (Bruno Di Lecce, Donato Faruolo), creano riferimenti e suggestioni che ribadiscono a più riprese lo spirito del nuovo progetto di promozione e valorizzazione della collezione, che intende proporsi come luogo vitale aperto anche alla creatività del territorio. L’inaugurazione è prevista il 27 giugno alle 18.

POTENZA - Nell’ambito delle iniziative ideate dall’Accademia musicale lucana prosegue il progetto “Coro Pop”. Si tratta di un’esperienza formativa iniziata nel 2008 con la voce “storica” dei Neri per Caso e diretta dal maestro Ciro Caravano. Questa sera presso il teatro F. Stabile di Potenza è prevista l'esibizione del “Coro Pop”. L’appuntamento è per le 20,30. L’ingresso è gratuito su invito. Per ulteriori informazioni sull’esibizione del “Coro Pop” è possibile rivolgersi alla segreteria dell’Accademia musicale lucana in via del Gallitello. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Sono diverse le tecniche con cui sono state eseguite le venticinque opere

Rizzi, “Spirito di Mater(i)a” In mostra nella città dei Sassi da sabato prossimo al 13 luglio MATERA - “Spirito di Mater(i)a” di Donato Rizzi è il nuovo appuntamento con le mostre di “Spazio all'arte”, l'iniziativa della Mediateca Provinciale di Matera che crede nella volontà e nella necessità di dare spazio agli artisti che si esprimono con le arti visive, favorendo il libero confronto tra differenti forme di sperimentazione cercando di creare una interazione sempre più stretta fra artisti e fruitori d'arte. All'inaugurazione della mostra sabato prossimo, alle ore 19, presso la sala conferenze della Mediateca Provinciale di Matera “A. Ribecco” interverranno: Emilio Nicola Buccico, Sindaco di Matera, Isa Venezia, Presidente AVIS Matera, Domenico Notarangelo, giornalista, Vincenzo Malfa, Direttore della Mediateca Provinciale di Matera e Donato Rizzi, artista. In mostra dal 20 giugno al 13 luglio 2009 venticinque opere d'arte, eseguite con diverse tecniche che - come scrive nella sua recensione Domenico Notarangelo - «contengono i

segni di una continua maturazione dell'arte di Donato Rizzi nella quale si accentuano, mano a mano che si procede nel tempo, i suoi interessi verso le culture e le civiltà che lo ispirano. Ed infatti, quando Donato titola un suo quadro “Il cavaliere della Bruna”, l'oggetto del suo dipinto si appalesa solo un pretesto voluto e ragionato, poiché egli guarda ben oltre i contorni della figura, cercandone invece le motivazioni profonde della tradizione, della storia, della civiltà… Quando si sofferma a rigenerare le sagome degli antichi rioni materani, Donato li spoglia dei simboli più appariscenti, li desertifica e li scarnifica fino a renderli metafisici, e su di essi rende palpabile lo sbatter d'ali del genius loci che fu prima durante e dopo la loro creazione, e lascia intuire che la presenza umana può solo contaminarne la perennità… Sempre e in ogni caso, appare chiaro che l'artista, nella ormai raggiunta e consolidata maturità, può guardare ai molteplici e ricchi richiami della

storia e delle storie che intende rievocare nelle sue opere, con la mente e la memoria già pronti a ricavarne segni e colori: perché Donato Rizzi, prima di mettere mano alla sua creazione, ha già pensato il quadro, se l'è portato dentro con coscienza e con amore. Il suo stile, infatti, non ammette correzioni e cancellazioni: ogni segno ha un suo posto, e Donato ha mano ferma e pensiero maturo». Donato Rizzi, nato a Matera nel 1958, da piccolo copiava a matita i capolavori di Michelangelo e disegnava i paesaggi della sua terra e della sua città. Sin dai suoi esordi, in pieno clima di recupero dei valori culturali delle etnie del Sud del Mondo, si appassiona allo studio della musica e dell'arte africana. Ha vissuto a Parigi per diversi anni avendo diretti contatti con artisti e gruppi di varie etnie africane. Tornato a Matera, nella sua città Natale, da uomo del sud e del Mediterraneo, rivisita i segni e le astrazioni dell'arte africana, li confronta con le proprie radici culturali. La locandina

Arte Ottanta sculture nel nuovo appuntamento con le esposizioni curate dal Circolo Culturale La Scaletta

Le Grandi Mostre nel nome di Basaldella Dal 27 giugno al 3 ottobre a Matera in occasione del centenario della nascita di Dino MATERA - E’ dedicato a Dino Basaldella, in occasione del centenario della nascita, il prossimo appuntamento de “Le Grandi Mostre nei Sassi”. La mostra verrà inaugurata il 27 giugno, rimarrà aperta fino al 3 ottobre 2009 ed è curata da Giuseppe Appella che si avvale della collaborazione di un gruppo di giovani storici dell'arte tesi ad indagare i primi anni di Dino oltre che il suo costante impegno nel monumentale (Giovanni Bianchi, Paolo Campiglio) e di un compagno di strada di Dino (lo scrittore e critico letterario Cesare Milanese). Dopo la fondamentale retrospettiva di Mirko (2007) e quella che il Musma riserva, tra il 2 maggio e il 24 giugno 2009, ad Afro (del quale sono state rintracciate quattro sculture degli anni Cinquanta e alcune ceramiche), vuole chiarire, una volta per tutte, il destino individuale - e il relativo peso espressivo - del maggiore dei Basaldella, pur nella certezza di una comune matrice. L'esposizione comprende 80 sculture, 50 disegni e 21 gioielli datati 19241975, provenienti da Musei e collezionisti privati, oltre a un ricco apparato di immagini, documenti e video, spesso inediti, raccolti nella mostra biobibliografica abitualmente tenuta nella Biblioteca Scheiwiller annessa al Musma, utili per mettere in luce aree di impegno e di scambi che testimoniano sopravvivenze di influenze o reminiscenze di remote civiltà non discordanti, una sorta di nomadismo culturale che ha facilitato l'assunzione di una tradizione linguistica e proposto problemi e aspetti relativi ai rapidi cambiamenti che nei decenni si sono verificati nel suo lavoro, non ultimo il modo in cui il gusto dell'arcaico cede al sopravanzare del nuovo. Evidente, in Dino, fin dalle prime sculture (Ritratto di Sandro Filipponi, 1930), il desiderio di rottura con l'accademismo e una sottile vena romantica che mentre lo sollecita a respingere la forma lo incita verso effetti cromatici. Ciò è possibile anche per la evidente maestria artigiana, coltivata con lo zio orefice, e una non comune capacità di lavoro che lo porta a sculture come Lo Squalo (1935), realizzato in legno ed esposto alla Biennale di Venezia del 1936. Frutto di una sentita meditazione, dopo l'adesione al post-cubismo, è il trapasso verso forme più consone al tempo, realizzate con tronconi di ferro desunti dai rifiuti delle officine industriali e connessi ad altri elementi tranciati con energia e definiti in una forma tanto nuova da distaccarlo immediatamente da tutti i riferimenti identificabili: Picasso, Gonzales, David Smith, Colla. L'unico punto di contatto non è il surrealismo o il dadaismo ma il collage dei cubisti, capace di

LA BIOGRAFIA Il primogenito del pittore Leo A sinistra l’opera di Dino Basaldella “Pescatore di anguille”

dare al brandello di macchina e allo spezzone di ferro una nuova verginità, tale da proporre senza soste un inedito repertorio di forme aggressive, aperte alla fantasia dell'invenzione, la sola capace di rendere plastica la materia bruta. Con fantasia, dunque, Dino realizza opere (Il quadrante dell'omega e Orecchio di Dioniso del 1963, El Partidor del 1964) che, sfruttando ogni possibilità della materia usurata, raggiungono una dialettica espressiva e una suggestione del tutto arcana ed emblematica. Il Comune di Matera e il Circolo Culturale “La Scaletta” organizzani dal 1978 nei suggestivi ambienti rupestri di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci “Le Grandi Mostre nei Sassi di Matera”. Le mostre hanno riguardato artisti come: Consagra, Melotti, Martini, Cambellotti, A. Cascella, Fazzini, Mat-

ta, Milani, Andreotti, Kolibal, Negri, Leoncillo, Raphaël, Mascherini, Hare, Viani, Mirko, Lassaw. Inoltre, sono state organizzate le rassegne “Scultura in Italia” 1 e 2, “Scultura in America”, “Scultura in Francia”, “Vanni Scheiwiller e la Scultura” che hanno visto la presenza di tutti i più noti scultori del secolo appena trascorso. Questa lunga esperienza ha costituito un punto di partenza per l'apertura a Matera del Musma, Museo della Scultura Contemporanea, inaugurato il 14 ottobre 2006 dal vicepresidente del Consiglio e Ministro dei Beni Culturali on. Francesco Rutelli. In questo Museo, infatti, sono state collocate tutte le opere (oltre 300 sculture, da Medardo Rosso a oggi) che gli artisti o i loro congiunti, gli amici della città, hanno donato come riconoscimento dell'impegno profuso nella divulgazione della scultura contemporanea.

Nel catalogo un capitolo su “Vita, opere e fortuna” MATERA - La mostra, allestita da Alberto Zanmatti nelle Chiese rupestri Madonna delle Virtù - San Nicola dei Greci (grandi sculture) e nelle Sale espositive del Musma (piccole sculture, gioielli, disegni), è promossa, come le precedenti edizioni, dal Circolo La Scaletta insieme al Comune di Matera e al Musma, con il sostegno della Regione e dell'Apt di Basilicata, della Provincia, della Camera di Commercio e della Fondazione Zétema di Matera, Istituto Banco di Napoli Fondazione e Total Italia spa Roma. Sarà accompagnata da un catalogo realizzato dalle Edizioni della Cometa che, oltre ai testi del curatore e dei collaboratori scelti per l'occasione, conterrà, per la prima volta, un capitolo completo dedicato a "Vita, opera e fortuna critica". E’ possibile visitare la mostra tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle ore 20. Per la visita della mostra nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù - S. Nicola dei Greci (Sasso Barisano) e Musma e ingresso alle collezioni del Museo della Scultura Contemporanea presso Palazzo Pomarici (Sasso Caveoso) (oltre 300 opere, da Medardo Rosso a oggi) il biglietto speciale è pari a 8 euro. Per la visita della mostra nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci il biglietto intero è pari a 6 euro, ridotto 4 euro. L’ingresso è gratuito per bambini fino a sei anni di età. cultura@luedi.it

Una vita dedicata alla scultura MATERA - Primogenito di Leo Basaldella, pittore decoratore, morto per causa di guerra nel 1918, Dino nasce a Udine il 26 aprile 1909. Insieme ai fratelli Mirko (Udine 1910-Boston 1969) e Afro (Udine 1912-Walenstadt 1976) entra nell'Istituto Evangelico Professionale di Venezia dove frequenta la Scuola Media e il Liceo Artistico che continua per un breve periodo a Firenze. Si diplomerà, infine, a Venezia. Il suo esordio è del 1928, a Udine, con la “Scuola Friulana d'Avanguardia”, insieme a Angilotto Modotto e Alessandro Filippini. Dal 1930 al 1935, a più riprese, soggiorna a Roma, mentre partecipa a varie sindacali (Udine 1931, Trieste 1932, Pola, Trieste e Firenze 1933, Trieste 1934). Le prime influenze di Medardo Rosso sono sostituite dal vivo interesse per Arturo Martini presso il cui studio lavora Mirko. Inizia l'insegnamento nel 1933, nelle scuole tecniche di Trieste. Nel 1935 è presente alla II Quadriennale di Roma con il Pescatore di anguille e nel 1936 alla Biennale di Venezia e alla Sindacale di Udine con Lo squalo. Ritornerà a Roma per la Quadriennale del 1939 e per la Sindacale del Lazio del 1942. Dal 1942 al 1947 insegna al Liceo Artistico e all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dal 1948 al 1958 all'Istituto d'Arte di Gorizia, dal 1959 al 1969 a quello di Udine e, infine, dal 1970 al 1975 all'Accademia di

Dino Basaldella in una foto di Toffoletti

Brera a Milano. Nel 1944 tiene la sua prima personale a Udine. Qui, nel 1947, vince il primo premio per la scultura alla “Mostra Triveneta del Ritratto”. Agli inizi degli anni Cinquanta si accosta all'esperienza post-cubista. Intanto, scopre il ferro quale personale strumento espressivo e, dopo la sua prima personale a Roma (Galleria La Tartaruga, 1960), nel 1961 si presenta negli USA in varie mostre. Tra una esposizione e l'altra, realizza la scultura per il Monumento alla Resistenza di Udine, progettato da Gino Valle e Federico Marconi, l'opera in marmo per la sede INPS di Roma, la cancellata in ferro a Romans d'Isonzo, il pannello per la Banca Nazionale del Lavoro di Milano, la scultura per la Scuola Elementare Manzoni di Cividale del Friuli e quella, alta sei metri, per l'Istituto Kennedy di Pordenone. Muore a Udine il 7 gennaio 1977.

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Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

A Paride Leporace il Premio Losardo Sono stati resi noti i vincitori del riconoscimento internazionale. Il 27 la consegna E’ STATO attribuito a Paride Leporace, direttore del Quotidiano della Basilicata, il premio di giornalismo “Giovanni Losardo”. Il Premio è andato anche a Mara Martelli della Rai. Sono stati resi noti i vincitori del premio internazionale Giovanni Losardo, intitolato al consigliere comunale del Pci di Cetraro (Cosenza) e segretario della Procura della Repubblica di Paola ucciso in un agguato di 'ndrangheta il 21 giugno del 1980. Il premio è presieduto dal sociologo Pino Arlacchi, neo parlamentare europeo di Idv ed ex vicesegretario generale dell’Onu. Vincitore del Gabbiano d’oro è il criminologo francese Xavier Raufer,

mentre il Cristo d’argento è stato assegnato ai giornalisti dell’Agenzia Ansa Filippo Veltri e Diego Minuti per il libro «Ritorno a San Luca». La cerimonia di consegna del premio avrà luogo il 27 giugno nel Museo d’arte contemporanea di Diamante (Cosenza). Leporace è autore di “Toghe rosso sangue. La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia”(Newton Compton, collana Controcorrente, giunto in pochi mesi alla terza edizione). I protagonisti del volume sono ventisette magistrati italiani vittime, tra il 1969 e il 1994, della criminalità organizzata e del terrorismo.

Ventisette vite umane sacrificate sull’altare di oscuri disegni eversivi e colpite senza pietà, vittime cancellate dalla memoria collettiva. Infatti per molti magistrati caduti nell’esercizio delle loro funzioni si è assistito a un deprecabile processo di rimozione del loro impegno – oltre che della loro vita – dalla faticosa storia della Repubblica italiana. Un lavoro capillare di ricerca, quello di Leporace, grazie al quale le vite e le carriere professionali dei magistrati sono state ricostruite attraverso le testimonianze dei parenti, degli atti giudiziari, degli articoli dell'epoca. In primo piano, in “Toghe rosso sangue”, anche

la storia di uomini delle forze dell'ordine uccisi per difendere invano uomini che per conto di tutti amministravano Giustizia. “Toghe rosso sangue” è un libro che, per la prima volta, colma uno scandaloso vuoto di sapere tratteggiando la figura dei magistrati italiani uccisi da mafiosi, criminali comuni e terroristi. Da Agostino Pianta fino a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il libro di Paride Leporace ricostruisce la carriera professionale dei giudici assassinati in Italia, spiega il contesto in cui maturò il loro omicidio, raccoglie la testimonianza dei parenti, degli amici e addirittura dei carnefici.

Paride Leporace

LA NOVITÀ

Evento per gli autori dell’edizione 2009

Strega, in viaggio verso Berlino IL “viaggio” del sessantatreesimo Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega, fa tappa per la prima volta a Berlino, domani, per la presentazione dei finalisti. La Cinquina di libri e autori, che il primo giovedì di luglio si disputeranno come di consueto il 63° Premio Strega, è stata designata a Roma in Casa Bellonci, sede storica del Premio, lo scorso 11 giugno, dai 400 Amici della Domenica, il corpo elettorale dello Strega, ed è composta da: “L’istinto del lupo” (Newton Compton) di Massimo Lugli, “Stabat Mater” (Einaudi) di Tiziano Scarpa, “Il bambino che sognava la fine del mondo” (Bompiani) di Antonio Scurati, “L’ultima estate” (Fazi) di Cesarina Vighy e “Almeno il cappello” (Garzanti) di Andrea Vitali. L’evento di Berlino – nato nell’ambito di una collaborazione tra la Fondazione Maria e Goffre-

do Bellonci e l’Istituto Italiano di Cultura, con il sostegno della Città di Benevento e di Air Berlin – prevede un doppio appuntamento. Al mattino, gli studenti dell’Albert-Einstein-Gymnasium – già coinvolti nella lettura dei libri candidati al Premio Strega – conosceranno gli autori finalisti. Conclusa la presentazione, i giovani lettori esprimeranno collettivamente il primo voto valido ai fini della designazione del vincitore del LXIII Premio Strega. A partire dalle ore 18.30 presso la Zentral- und Landesbibliothek, la più grande biblioteca civica della Germania, gli autori finalisti si presenteranno al pubblico berlinese. Le due manifestazioni saranno condotte da Stefano Petrocchi, coordinatore esecutivo della Fondazione Bellonci. Nel corso della serata, la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci donerà alla Biblioteca i “100 ca-

La Cinquina esordisce in Germania

La duchessa del nulla

polavori. Collezione Premio Strega” e il Primo tesoro della lingua letteraria italiana del Novecento su DVD Rom, a cura di Tullio De Mauro (UTET, 2007), mentre la Città di Benevento donerà alcune opere di giovani artisti sanniti che verranno inserite nel program- Il Ninfeo di Villa Giulia in una delle finali dello Strega ma di prestito Artothek, volto ad avvicinare l’arte tra la Zentral- und Landesbibliocontemporanea agli utenti delle thek e l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, che prevede la diffubiblioteche. All’incontro interverranno la sione di libri e media italiani al direttrice generale della bibliote- numeroso pubblico della biblioteca Claudia Lux, l’Ambasciatore ca e la realizzazione di eventi culd’Italia Antonio Puri Purini, il di- turali comuni. Dopo la data di Berlino, il viagrettore dell’Istituto Italiano di Cultura Angelo Bolaffi, il diretto- gio del Premio Strega farà quindi re della Fondazione Bellonci Tul- ritorno a Roma, giovedì 2 luglio, lio De Mauro e l’assessore alla per la seconda votazione e per la Cultura del Comune di Benevento tradizionale cerimonia di premiazione del vincitore al Ninfeo di Raffaele Del Vecchio. Questo evento inaugura una Villa Giulia. collaborazione a lungo termine cultura@luedi.it

LA RIVISTA

“Historia Magistra” contro il revisionismo storico di NUNZIO FESTA I NUOVI vagiti di una rivista che si oppone al revisionismo storico. La primavera di questo 2009 ha visto sbocciare un fiore per controbattere alla normale da tempo cura di fare revisionismo. Historia Magistra, rivista di storia critica, diretta da Angelo d'Orsi, con redazione presso il dipartimento di Studi politici dell'Università di Torino (www.historiamagistra.it), uscirà due volte all'anno. Il primo numero entra con l'attenzione in argomenti imprescindibili per l'analisi dei tempi in corso. Per esempio, Sante Cruciani s'occupa della “Costituzione Repubblicana secondo Schifani, Fini e Berlusoni”. Mentre Marco Allegra, del “1948 nella storia di Israele”. Lo stesso d'Orsi scrive un saggio dal titolo “Fascismo, antifascismo e anti-antifascimo. Gin-

zburg, Bobbio, e gli altri”. L'articolo redatto a quattro mani da Sassoon Donald e Giuliano Albarani, invece, tocca il tema della cultura europea. Salvatore Lupo e Alessandra Dino, ancora, scrivono “Quando la mafia trovò l'America”. Gli spunti sono tanti. Le riflessioni poste a lettrici e lettori tantissime. In un 'settore' dove non si dovrebbe lasciare tutto lo spazio solamente alla nuova e vecchia cricca di storici e giornalisti del rivedere il passato in termini di opportunismo. Historia Magistra è nata sulla base dell'esperienza maturata dall'Associazione per il Diritto alla Storia da cui prende il nome, costituitasi nel 2000 presso l'Università torinese. «La rivista intende caratterizzarsi per una peculiare attenzione a tutte le forme di usi pubblici e di usi politici della storia - si legge dalla presentazione della stessa - , ma essa esprime,

una più generale istanza critica grazie anche alla larga presenza di esponenti della generazione più giovane, spesso quei precari della ricerca che sono stati i principali attori della protesta che ha attraversato gli atenei e gli istituti di ricerca italiani a partire dall'autunno 2008». Historia Magistra ha un profilo teorico preciso: la Storia costituisce un diritto fondamentale per tutti gli esseri umani; la Storia è una scienza il cui compito è assicurare la conoscenza dei fatti di cui si occupa; la Storia non è una disciplina fra le altre, ma è il binario su cui tutte si muovono. E il gruppo della rivista non è costituito soltanto da storici e storiche, ma da esponenti di vari ambiti disciplinari. “Noi rivendichiamo il diritto alla Storia - scrive Angelo d'Orsi, in sede di editoriale - , come uno dei diritti fondamentali degli esseri umani. Hi-

storia Magistra, l'Associazione, e, ora, la rivista, non esita a iscrivere sulle sue bandiere questo diritto, a costo di apparire retorici. Historia Magistra vuole seguire un asse privilegiato nel lavoro che da questo n. 1 pone in essere: l'attenzione agli usi (e abusi) politici della storia. E vuole anche essere, in modo programmatico, un luogo d'incontro fra le tre generazioni di studiosi e studiose oggi sul campo: quello che è più grave è il senso politico dell'operazione, volta a cancellare le certezze relative agli eventi del passato, che vengono opportunamente 'revisionati', secondo un'ottica estranea al sapere storico, che non procede mai per salti e per rivoluzioni epistemologiche, per ribaltamenti e rovesciamenti. Gli eventi vengono opportunamente aggiustati, arrangiati e adattati, in armonia con il clima generale del tempo.

di ROSSELLA MONTEMURRO “LA duchessa del nulla” è madre di un figlio non suo e compagna di un uomo sempre meno suo, sospesa in ricordi sempre più tortuosi, senza un apparente filo logico. Se amate il rischio e non avete timore di abbandonarvi ad una lettura ricca di nonsense, ad un monologo in cui precetti quali «il matrimonio è una tomba» o «l'amore è fatale» sono il leitmotiv di una narrazione fiume, “La duchessa del nulla” è una sfida da non perdere. Dopo “Schooling”, tradotto due anni fa da Marco Bertoli per Nutrimenti, la scrittrice statunitense Heather McGowan torna in libreria con “La duchessa del nulla”, (Nutrimenti, traduzione di Marco Bertoli). La protagonista è una donna innominata che si autoproclama “duchessa”. Dopo aver abbandonato il marito, si trasferisce nella Capitale con Edmund, il suo nuovo amore. La donna diventerà mentore e istruttrice del fratellino di lui, un bimbo di sette anni che nel romanzo è sempre nominato “il fratello di Edmund”. Nel 2002 McGowan fa è stata autrice, con Niels Mueller, del soggetto e della sceneggiatura del film Tadpole - Un giovane seduttore a New York, diretto da Gary Winick. Lo stile, a volte tutto da interpretare, si ama o si odia. Della McGowan si sa molto poco: nata verso la fine degli anni Settanta, attualmente vive a Brooklyn. Rick Moody l'ha definita «la più elegante, singolare e lucida cesellatrice di prosa che io abbia letto da molti anni a questa parte». r.montemurro@luedi.it

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46 Cultura e Spettacoli


Mogol presidente della commissione artistica, idonei circa il 70% dei cantautori POTENZA - Ha fatto tappa in Basilicata l’edizione 2009 del “viaggio al centro della musica emergente”, il tour Music Fest. Contaminazione sembra essere stata la parola d'ordine dei giovani e meno giovani artisti lucani che si sono alternati qualche giorno fa a Potenza davanti alla giuria del Tour Music Fest durante la prima giornata del festival piu' noto d'Italia. Tanta musica dunque, che parla lingue diverse e non dimentica la sua voce d'origine, proponendo riarrangiamenti folk, ma anche nuove idee di rock, cantautorato italiano e pop. La prima volta del Tour Music Fest a Potenza dunque, ha soddisfatto gli organizzatori del festival che per hanno rinnovato l'appuntamento anche all'anno prossimo, vista la positività dall'esperienza appena conclusa. E il livello è stato assolutamente buono con il 70% circa di cantanti idonei che quindi continueranno il viaggio nel mese di settembre. La Basilicata già in passato ha regalato al festival i finalisti Marasma, formazione Ska materana di ottimo livello. Il primo anno per il Tour Music Fest ha premiato il cantante di un gruppo rock, mentre lo scorso anno Enrico Cortellino, in arte Cortex, un ragazzo che si ispira al cantautorato più classico, con chitarra e testo impegnato. Non esistono, quindi, pregiudizi di genere, come sottolinea Mogol, presidente della commissione artistica. «Mi muovo verso un discorso di qualità. - ha affermato Mogol - Attenzione però, è chiaro che parlando di ragazzi, di giovani che hanno un primo approccio alla musica, non è così facile trovare una grande qualità e allora lì si va per intuizione… Si nota qualcosa che li differenzi dagli altri, una possibilità futura, che però può anche essere errata perchè non è facile capire chi diventerà grande e chi no. La proiezione non è sempre giusta o immediata e soprattutto non è aritmetica ma geometrica. Capita che un ragazzo all'inizio non faccia passi avanti e poi dopo tempo esploda artisticamente scrivendo o cantando in un determinato modo. Il criterio per selezionare è quindi anche intuire chi ha più mezzi, per questo si ricorre all'intuizione e all'esperienza.

Tour Music Fest Il debutto lucano La vera molla però è sempre la passione, che si dimostra anche attraverso lo studio, la selezione, la curiosità». La borsa di studio al Cet, il premio dato direttamente al vincitore del Tour Music Fest, è indirizzato non per forza al prodotto perfetto e finito ma anche a chi vuole crescere. «Al Cet è possibile anche ripartire da zero - continua Mogol - noi seguiamo una qualità e un livello internazionale, di crescita internazionale. A volte capita che l'acrobata della voce si riveli come il calciatore che dribbla sei giocatori e poi perde la palla… Per questo i criteri di valutazione sono diversi». Immediato il paragone con Arisa, che a Sanremo ha spopolato, mettendo tutti d'accordo e che viene proprio dalla scuola di Mogol. «Sia lei che i suoi autori hanno fatto il CET, ed è bene ricordarlo perchè se l'interprete è il fantino l'autore è il cavallo! Di Arisa quando l'ho vista ho riconosciuto la misura che è una cosa importante. In mezzo a persone che facevano acrobazie e si sgolavano lei si è presentata con qualcosa in più… qualcosa di diverso. L'acrobazia delle corde vocali non basta, quello che conta è il feeling, la comunicazione di un sentimento credibile». Tra i consigli che Mogol da' ai giovani emergenti, interpreti, cantautori, band, «avere sempre una grande cultura, anche pop, non è necessario avere la laurea univeristaria». Secondo Mogol, bisogna conoscere i più grandi autori italiani e internazionali, sentire come arrangiano, leggere i loro testi: «Questo - conclude - ti consente di parlare la loro stessa lingua. Purtroppo riferendosi solo al cantante di 20 anni fa non si va da nessuna parte». cultura@luedi.it

Alcune immagini dell’edizione 2008 del Tour Music Fest

L’EVENTO

“Sete di radio Tour” con la guest star Arisa La rivelazione musicale dell’anno è stata ospite della tappa calabrese di EMILIA MANCO PIGNOLA - La cantante lucana Arisa è stata in Calabria ospite di “Sete di Radio Tour”, il truck di Dreher e Radionorba. Arisa, rivelazione musicale dell'anno, è stata l'ospite della prima tappa calabrese di “Sete di Radio Tour” a Rossano Calabro, l'evento più cool dell'estate, promosso da birra Dreher e Radionorba. L'appuntamento si è tenuto venerdì 12 giugno, in piazza Bernardino Le Fosse, a Rossano Calabro, dalle ore 18 alle 21 i dj Angela Molinari e Cristobal hanno condotto una trasmissione radiofonica dal vivo a bordo di un tir di 18 metri che ha ospitato una vera e propria radio viaggiante. La

simpaticissima Arisa, cantante di origine lucana che ha vinto il 59° Festival di Sanremo nella categoria Proposte 2009 ha dichiarato: «Confesso che è stata la prima volta che parlo alla radio avendo il pubblico davanti e peraltro su un tir. Che bello. Io ho sempre saputo che se Dio mi avesse dato la possibilità di emergere, avrei fatto il botto, anche se non l'ho ancora fatto, almeno come io desidero. Uno dei miei più grandi sogni? Vorrei duettare con Mina. Intanto spero di rifare Sanremo e spero di fare tutto quello che ho fatto quest'anno e un po' di più. Spero di continuare a lavorare in maniera tranquilla, serena e di entrare sempre più nel cuore della

gente». Arisa ha conquistato tutti con la sua disarmante semplicità, ma anche con la sua voce fresca e pulita. “Sincerità” è il titolo del brano con cui ha trionfato a Sanremo, vincendo anche il Premio della Critica e il Premio Radio & Tv, per mesi tra i brani più programmati nelle radio. Un vero e proprio tormentone, il pezzo del festival che è rimasto indubbiamente scolpito nelle menti degli italiani, grandi e piccini. Con 45 mila copie vendute, il suo primo album ha inoltre vinto il disco d'oro. Insomma, un trionfo per la cantante lucana, che quest'estate sta spopolando nelle radio col nuovo singolo “Io sono”. «Io amo molto le persone che amano», ha ag-

giunto Arisa rispondendo a una domanda sulla decisione di cantare al Gay Pride di Genova. «Qualsiasi forma d'amore o qualsiasi oggetto d'amore, purchè sia amore puro, per me è sintomo di stima. Io non bado molto alle polemiche, bado alla libertà di ognuno di noi di esprimere i propri sentimenti, non con fanatismo, ma con vero cuore. Due o più persone fanno una famiglia, a prescindere dal sesso. Io credo che sia importante riuscire a creare dei rapporti veri, non tanto riuscire a stare negli schemi. Ci sono tante coppie etero che vivono in un'ipocrisia immonda: io direi che basta amarsi e basta farlo in maniera veritiera, pura e fedele». Arisa non ha

Arisa

mancato di ricordare che Radionorba «è la radio che mi ha accompagnata per tanto tempo quando ero più piccola, fin quando ho vissuto in Basilicata». cultura@luedi.it

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Cultura e Spettacoli 47

Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

Il nuovo lavoro di Antonio Andrisani sarà proiettato il 22 e il 23 giugno a Matera

Il cavaliere scuro nella città senza regole di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA, una città senza regole. Anche nel lavoro. E’ la tesi paradossale che il regista e attore materano Antonio Andrisani dimostrerà nel suo film “Il cavaliere scuro” in proiezione lunedì 22 e martedì 23 giugno presso il cinema Duni. Attraverso un intreccio di situazioni e personaggi liberamente ispirati ai fumetti di Batman, ma ancorati alla realtà materana, Andrisani si propone di dimostrare che ancora una volta è l'assurdità, l'incongruenza, il controsenso a dominare le esperienze di vita e di lavoro dei suoi personaggi. E visti i precedenti c'è da scommettere che Andrisani abbia fatto di nuovo centro sceneggiando in maniera iperrealista l'assenza di regole nel lavoro in una realtà dove il lavoro è spesso una chimera. Un “malcostume” che si annida in alcune fette della società imprenditoriale materana che ricorre a mezzucci per ridurre la busta paga o per non pagare le tasse. Un vizio che interessa trasversalmente la grande azienda organizzata, ma anche il piccolo imprenditore o il professionista affermato. Batman interpretato dallo stesso Andrisani cercherà di riportare ordine, ma senza esito, in questo caos in grado di generare frustrazioni e pericoli anche in chi il lavoro ce l'ha. Il ruolo del cattivo, Joker, spetta al giornalista Sergio Palomba che si è calato, con professionalità, nel ruolo di attore insieme all'ormai noto Antonio Montemurro che vestirà i panni del maggiordomo. «Il film che è ovviamente una parodia di Batman -sostiene Andrisani- è un pretesto per parlare di lavoro tracciando, al contempo, l'identità di alcuni imprenditori materani e il loro modo di concepirlo. Ma è anche l'occasione per indagare nella psiche dei personaggi, siano essi datori di lavoro o dipendenti, facendo emergere la loro materanità, i loro punti deboli come la mancanza di coraggio o l'indole prettamente provinciale pervasa dall'ipocrisia». Per sostanziare la sua tesi il regista ricorre anche a qualche frase in dialetto materano e a personaggi locali, tutti attori non professionisti, scelti perché in grado di rendere più credibile la storia. Il genio di

Un momento della conferenza stampa di presentazione (foto Videouno)

Andrisani nell'indagare sottilmente l'animo umano è tale che la pellicola non risulterà certo provinciale ma lo spaccato contemporaneo di una società che vive, manco a dirlo, di contraddizioni. «Questo film è una lettera d'amore che scrivo ai materani, -sottoli-

nea Andrisani- una denuncia fatta con disincanto ed è soprattutto un'occasione per riflettere». Parole sincere che danno la misura dell'affezione che il regista nutre per la città di Matera. Una città che si scopre diversa attraverso inusuali ambientazioni dark,

scorci originali e location ben studiate che nulla hanno da invidiare a Gotham city. Una Matera diversa, fatta di vicoli bui ed oscuri nei quali si nasconde il crimine, una città esaltata dall'attenta fotografia di Antonio Rosano. Il film avrà anche diverse “special

guest” come l'imperdibile Giuseppe Paradiso protagonista, tra l'altro, di un originale assolo. Il film dura un'ora e sarà preceduto da un documentario di Francesco Foschino. Parte dell'incasso sarà devoluto ai terremotati dell'Abruzzo.

A conclusione dell’intenso anno accademico della sede di Lavello

Mostra spettacolo degli iscritti Unitre di GIUSEPPE CATARINELLA LAVELLO - L'Università delle tre età (Unitre) nei giorni scorsi presso il centro sociale “Michele Di Gilio” ha chiuso il suo anno accademico con una mostra-spettacolo davvero interessante. «Oramai è una tradizione ha affermato la presidente della sede lavellese dell'Unitre, Filomena Di Luna - chiudere il ciclo annuale delle nostre varie attività con un resoconto esplicativo di quanto fatto e realizzato durante il corso dell'intero anno». Difatti i percorsi didattici, formativi e ricreativi messi su dall'associazione hanno attirato diverse persone di ogni età. E i laboratori di storia e teatro greco con la drammatizzazione della commedia di Aristofane Le Nuvole (insegnante Rosa D'Aquino), di attività motoria (insegnante Stefania Scolamiero), di pittura (inse-

gnante Raffaele Gentile), di decoupage (insegnante Rosa Cicciopastore), di tombolo prevalentemente merletti (insegnante Anita Bisceglia), di inglese (insegnante Antonio Salvatore), di spagnolo (insegnante Belen Manzano), di scrittura creativa con la realizzazione di un opuscolo dal titolo Emozioni in parole (insegnante Enzo Nesta), di canto e attività teatrale (in-

segnante Lucilla Falcone), di cucito (insegnante Renata Logrippo), di litografia (insegnante Giuseppe Blasi) sono stati apprezzati da chi li ha frequentati ma soprattutto da chi ha potuto notare la mostra dei manufatti che lo spettacolo “Nutre la mente solo ciò che rallegra”. Insomma un saggio della bravura di tante persone che si sono impegnate con passione ed amore in ciò che la loro predisposizione ha consentito di produrre performance ed opere davvero encomiabili. Questo procedimento di cimentarsi in diverse discipline ed orientamenti è una pratica oramai consolidata che caratterizza l'Unitre lavellese già da alcuni anni e suggerisce alla comunità locale una affiatamento di intenti ed operosità da tenere in forte considerazione. Un esempio dunque fondamentale per impegnarsi verso materie nuove ed entusiasmanti.

IL LIBRO

“Felicitas Temporum” A Potenza il 20 POTNZA - Il 20 giugno alle ore 18, presso la Sala del Campanile in Palazzo Loffredo-Potenza, il Rettore dell'Università degli Studi di Foggia. Giuliano Volpe, presenterà il volume "Felicitas Temporum. Dalla terra alle genti: la Basilicata settentrionale tra archeologia e storia" curato da Alfonsina Russo e Helga Di Giuseppe. Il progetto di Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano e il relativo volume: “Felicitas Temporum. Dalla terra alle genti: la Basilicata settentrionale tra archeologia e storia” sono il risultato di una sinergia tra Istituzioni che trova rari esempi nel panorama culturale italiano. La realizzazione del Museo si è resa infatti possibile grazie ad un rapporto di stretta collaborazione tra la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Soprintendenza per i Beni Archeologici e la Regione Basilicata. Essenziale è stata la generosa disponibilità dell'Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo, che ha concesso in comodato una sede prestigiosa quale il cinquecentesco Seminario Vescovile.Il volume realizzato con il contributo del PIT Marmo -Platano e Meandro, costituisce un fondamentale completamento del progetto di allestimento in quanto consente di promuovere la conoscenza del passato e un'idea di cultura diffusa innanzitutto alle comunità locali, oltre agli studiosi.Si tratta di una riflessione sulla storia antica del territorio della Basilicata settentrionale,dall'età arcaica al periodo romano imperiale e tardoantico: un lungo lasso di tempo nel quale si sono verificate radicali trasformazioni con l'avvicendarsi di popoli. Significativo è il ruolo svolto dai santuari sia come riferimento politico-religioso che come luogo privilegiato dello scambio lungo gli itinerari della transumanza.

CINEDIARIO

Un pò di Basilicata al Napoli Film Festival Nella sezione dedicata a Rosi proiettato “Cristo si è fermato a Eboli di ANNA MARTINO NAPOLI - L'undicesima edizione del Napoli Film Festival è anche un pò lucana. È stato proiettato, infatti, nella sezione dedicata a Francesco Rosi, il film “Cristo si è fermato a Eboli” (1979) tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Levi. Il film fa parte di quel filone che potremmo chiamare “cinema verità”, cui appartengono altre opere di Rosi, come “Lucky Luciano” o “Salvatore Giuliano, per esempio. La verità nel cinema di Rosi è presente nel senso che «In ogni film c'è un contesto di verità-spiega lo stesso Rosi durante un incontro con il pubblico al festivalDietro la camera c'è sempre un paesaggio che rappresenta i luoghi veri

in cui è ambientato il film. Nel caso di Cristo si è fermato a Eboli, i luoghi veri sono la storia e la miseria della Lucania di quei tempi. Io ho rubato la vita dei personaggi per renderli sullo schermo». Afferma Raffaele La Capria, sceneggiatore del film: «La vera novità sta nella struttura. Una struttura “significante”. Dalla disposizione delle varie parti che costituiscono il film, la storia prende dei significati aggiuntivi». La Basilicata non è presente solo nelle sale. Spulciando tra le pubblicazioni in vendita agli stand del primo piano di Castel Sant'Elmo, dove è stato allestito il festival, a sorpresa trovo un testo dedicato al Bella Basilicata Film Festival. Tutto ciò che si vuole sapere sull'evento, alla sua

quinta edizione: dalle schede dei film proiettati agli ospiti. Intanto l'auditorium si riempie. A parlare, Isabella Rossellini, al Napoli Film Festival per presentare “Green Porno”. Una serie di minifilm sulle abitudini sessuali di alcuni animali marini in onda su Sundance Chanel, il canale televisivo di Robert Redford. Il canale porta lo stesso nome del festival del cinema istituito dall'attore, il Sundance Film Festival, dedicato a giovani registi emergenti. Un vero e proprio laboratorio di sperimentazione che lascia libero spazio alla creatività. A giudicare i corti della Rossellini, si direbbe il canale abbia lo stesso scopo. Un'idea originale che, almeno per una volta, ha il volto di una donna italiana.

La locandina del film “Cristo si è fermato a Eboli”

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48 Cultura e Spettacoli


«Sono contenta per lei»

«Celentano? Non c’era»

SIMONA Ventura ha ribadito di aver lasciato il posto ad 'X Factor' «senza rimpianti». E alla notizia data per certa al 90% dal vicedirettore generale Rai, Antonio Marano, dell’arrivo al suo posto di Claudia Mori, la conduttrice ha assicurato: «Sono contenta per lei. Claudia Mori non si discute».

Belen in un altro cast

IL NEO direttore di Raiuno, Mauro Mazza, spegne le polemiche intorno ad Adriano Celentano e la prima rete Rai. Su quanto circolato negli ultimi giorni, Mazza ha detto di non sapere di cosa si stia parlando. «Celentano - ha chiarito – non l’ho trovato sulla mia scrivania e non ho contatti».

NIENTE paura se Belen Rodriguez non potrà' recitare nel nuovo film di De Laurentiis, farà invece parte nel cast di Famiglia Italiana. E' l'ultima serie tv in otto puntate prodotta da Valsecchi. La showgirl argentina conferma poi l'impegno nella nuova edizione di Sarabanda con Teo Mamucari. La Rodriguez è la nuova fiamma di Corona.

Presentata la nuova offerta fiction della Rai. Tra i temi anche le morti sul lavoro

Pinocchio con Violante ROMA – Le serie evento storiche e in costume e il racconto dell’Italia di oggi, temi scottanti come le morti sul lavoro e note di commedia: si muoverà tra questi poli l'offerta di fiction Rai per il prossimo autunno, presentata ieri sera agli investitori pubblicitari della Sipra. Oltre 600 le ore di produzione, con quattro o cinque serate inedite ogni settimana sui tre canali generalisti, più le repliche sulle reti tematiche e sul portale Rai.tv. Tra le miniserie più attese spicca Pinocchio, trasposizione dell’opera di Carlo Collodi che già Luigi Comencini portò sul piccolo schermo, diretta da Alberto Sironi e con Violante Placido fata turchina, Luciana Littizzetto grillo parlante, Margherita Buy maestra di scuola, Toni Bertorelli Gatto e Francesco Pannofino Volpe, Alessandro Gassman voce narrante e il piccolo Robbie Kay. Altro classico, Sissi: due puntate con Cristiana Capotondi nei panni di Elisabetta d’Austria che furono di Romy Schneider. Arriveranno anche Lo scandalo, sul crac della Banca Romana di fine '800, con Beppe Fiorello e la regia di Stefano Reali; la biografia di Sant'Agostino, con Alessandro Preziosi; e dopo una lunga attesa, per il Giorno della memoria, La mia amica Anna Frank, il film di Alberto Negrin ispirato a libro di Alison Leslie Gold, storia vera dell’amicizia tra Hanneli (Hannah) Goslar e Anna Frank che dopo l’infanzia trascorsa insieme ad Amsterdam si ritrovarono entrambe nel campo di concentramento di Bergen Belsen. Sarà una commedia sociale contemporanea Le segretarie del sesto, l’ultima opera scritta dalla compianta Laura Toscano: una storia corale al femminile – con Claudia Gerini, Michela Ramazzotti, Tosca D’Aquino, Antonia Liskova – ambientata in una grande compagnia di assicurazioni; dirige Angelo Longoni. Gli ultimi del Paradiso sarà invece la prima fiction sulle morti bianche, protagonista Massimo Ghini. Tra i sequel in arrivo, 26 nuovi episodi per Tutti pazzi per amore (senza Stefania Rocca ma con Antonia Liskova), Donna detective con Lucrezia Lante Della Rovere, Medicina generale, Capri e ancora Don Matteo, con l’inossidabile Terence Hill ormai alla settima edizione in tonaca, e Un medico in famiglia, con il ritorno a casa di Giulio Scarpati-Lele Martini, pronto a diventare nonno. In preparazione, ancora, i seguiti di Gente di Mare, Ho sposato uno sbirro, nonchè un nuovo personaggio per Veronica Pivetti, che sarà La ladra, e A scuola con Luciana Littizzetto.

Da vedere

La Mori al posto di Simo al timone di X Factor

Violante Placido; in alto: Luciana Littizzetto

Ai provini di “Amici” «trattati come bestie» SARA S., una cantante con l'aspirazione di entrare nella scuola della De Filippi. La sua è una delle tante testimonianze di chi ci ha provato a realizzare questo sogno, presentandosi ai provini. Ma che, almeno nel suo caso, alla fine è tornata a casa fortemente delusa. Per non essere stata presa e ancor più per come sono andate le cose: caos, disorganizzazione, ragazzi sballottati da uno studio all'altro, tenuti a digiuno tutto il giorno e provinati velocemente e sommariamente in tarda serata. Dei professori della scuola nemmeno l'ombra, con il risultato che spesso i più bravi e meritevoli venivano scartati a favore di chi non

meritava affatto. «Io sono stata provinata per ultima sono anche uscita per ultima e mentre ero in fila per mangiare sono stata richiamata al volo per rientrare nello studio di Amici, dove siamo stati sistemati sugli spalti (io e molti altri a digiuno), seduti ad abbrustolirci alla luce dei faretti fino alle 16 e 30, ora in cui è stata registrata la puntata, finita verso le 18 e 30. Non si tengono i ragazzi a digiuno tutta la giornata, trascinati come bestie per gli studi di Cinecittà, per poi mandarli a casa senza quasi sentirli cantare (o vederli ballare) perché non c'è più tempo».

ROMA – La terza edizione di X Factor, pronta a sfidare il lunedì il Grande Fratello, con Claudia Mori che sarebbe in pole position per prendere il posto di Simona Ventura in giuria; il vivaio di Scalo 76 talent; la fiction al martedì; nel day time il ritorno dei Fatti vostri con Giancarlo Magalli e di Amadeus al timone di Mezzogiorno in famiglia nel week end. Passando per le conferme di Annozero di Michele Santoro e dei serial cult americani, con la new entry Harper's Island. Sono novità e punti di forze dell’autunno – ieri sera la Claudia Mori presentazione ufficiale agli inserzionisti della Sipra, a Roma e Milano – per la rete diretta da Antonio Marano. Si conferma la vocazione per i programmi di produzione – il solo centro Rai di Milano è passato a realizzare dal 12% dell’offerta di Raidue del 2002 al 70% del 2009 – e si punta sempre più sull'interattività e sul web, in linea con le potenzialità offerte dal digitale terrestre: proprio a Raidue è toccato infatti, con Retequattro, il ruolo

di pilota nel passaggio alla nuova tecnologia. Il lunedì si conferma la serata di X Factor: ancora Francesco Facchinetti alla conduzione, con Claudia Mori in trattativa per approdare in giuria, al posto della Ventura, con Morgan e Mara Maionchi. Il martedì arriva la fiction, con una predilezione per il giallo: Un caso di coscienza 4, poi la terza serie di Nebbie e delitti. Il mercoledì ancora Voyager con Roberto Giacobbo, il giovedì Annozero di Santoro. Venerdì, sabato e domenica saranno consacrati ai serial, da Ncis a Cold Case, da Senza traccia a Criminal Minds a Desperate Housewives. La novità è il thriller Harper's Island: un gruppo di persone festeggia un matrimonio su un’isola, già funestata da alcuni delitti; uno dopo l’altro, gli invitati vengono trovati morti. Confermato Scorie al lunedì, in cerca di un conduttore (Nicola Savino passa su Italia 1 per condurre Colorado), il martedì alla rubrica Martedì Champions si alterneranno telefilm.

FIORI D’ARANCIO LI SI sarebbe potuti definire una coppia discreta e schiva. Del loro matrimionio, celebrato il 21 marzo scorso alle Turks e Caicos nei Caraibi, non avevano fatto trapelare nessun servizio fotografico, neppure uno scatto rubato o una Polaroid fatta dagli invitati (e pensare che c'era quel burlone pettegolo di Ashton Kutcher, che ha pubblicato online le foto di Demi Moore in mutande). Delle loro nozze il 54enne Bruce Willis e la modella Emma Heming non volevano che si vedesse alcunché né che la stampa ne parlasse. Di certo, però, non si è trattato di timidezza, visto che i due hanno scelto di celebrare la loro unione in una maniera ancora più intima e particolare, con un bello shooting sadomaso per la rivista W. Ma se per Emma, uno degli "angeli" di Victoria's Secret, l'esperienza di mettersi in corsetto, stivaloni e vesti-

Bruce Willis, album di nozze sadomaso L’attore e la modella Emma Heming si sono concessi un servizio fotografico in latex

Bruce Willis e la moglie nel servizio fotografico sadomaso

ti-guaina in pelle non deve essere stata una grande impresa, diverso è il discorso per l'attore "duro a morire". Nell'immaginario e sinistro Hotel Luna di Miele allestito dal fotografo

glam Steven Klein, Bruce è vittima indifesa della nuova mogliettina. Vestito solo di un paio di mutande, Willis è legato, bloccato faccia a terra, turbato, stravolto. Ogni tanto guarda in macchina

con il suo sguardo da macho, ma il più delle volte è a capo chino e succube. In fondo, dopo la fine della storia con Demi Moore, per anni aveva giurato che non si sarebbe mai sposato. E invece il corpo

perfetto e il carattere combattivo di Emma l'hanno costretto a smentirsi e capitolare. E questo servizio fotografico lascia davvero stupiti gli ammiratori dell’attore.

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Spettacoli e televisione 49

Mercoledì 17 giugno 2009


Mercoledì 17 giugno 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Giocate d'astuzia nella professione e saprete trovare delle valide alleanze. Momenti intensi con un fascinoso Leone

TORO 21/4 - 20/5

Miglioramenti in vista: sarete facilitati negli accordi e in varie trattative professionali. Vita privata caotica

GEMELLI 21/5 - 21/6

Non è facile mettere tutti d'accordo: ma quando si ha il timone di comando nel lavoro bisogna mediare. L'amore è ok.

CANCRO 22/6 - 22/7

I vostri progetti di lavoro peccano di un eccessivo ottimismo: state con i piedi per terra. In amore avete sbagliato, sappiate chiedere scusa.

LEONE 23/7 - 23/8

Nel vostro lavoro finalmente si presenterà un'occasione inaspettata per mettervi in luce: approfittatene. In amore cogliete l'attimo.

VERGINE 24/8 - 22/9

Il coraggio e la lucidità mentale vi consentiranno di uscire bene da un'emergenza nel lavoro. A piccoli passi verso l'amore.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Un delicato problema di lavoro si risolverà grazie all'intervento di un amico. La vita sociale vi tiene allegri e vi dà molte soddisfazioni.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Soprattutto nei rapporti con i collaboratori le prese di posizione intransigenti vanno evitate. La gelosia quasi sopita riaffiora. Fate attenzione.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Allegria e senso dell'umorismo fanno di voi una persona molto ricercata nei salotti buoni. Vi servirà anche per gli affari. In amore date tempo al tempo.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Aumenta la stima dei superiori nei vostri confronti e potrete chiedere qualsiasi cosa. Giornata dedicata all'amore

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Qualche impegno di troppo finisce con il rendervi nervosi e stressati: nel lavoro limitatevi alla routine. In amore fatevi desiderare

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

F e R ride; L mesti; E re = Ferri del mestiere;

Avete grandi energie e molto entusiasmo: nel lavoro non concentratevi solo in una direzione. In amore vi conviene aprire gli occhi.

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50 Rubriche


FILM

PRIMA SERATA

21.20

20.30

SPORT

TalkShow

21.10

QUIZ

18.50

21.10

SHOW

FILM

21.10

23.30

SHOW

Tutti i rumori del mondo

Confederetions Cup

Federica Sciarelli

07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa Signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.30 -RubricaTg Parlamento 15.40 -Previsioni del tempoChe tempo fa 15.45 -RubricaRai Sport Confederation Cup 16.00 -SportSpagna - Iraq - Calcio 16.50 -TelegiornaleTg 1 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

08.35 -CartoniLa leggenda di Tarzan 08.40 -CartoniLe audaci inchieste di Miss Prudenza 08.55 -CartoniA scuola con l'Imperatore 09.20 -CartoniTeam galaxy 09.55 -RubricaGrazie dei fiori 10.25 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.40 -AttualitàTg2punto.it 11.25 -TelefilmAmerican Dreams 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaMedicina 33 14.00 -Miniserie7 Vite 14.25 -TelefilmOne tree Hill 15.15 -CartoniShaun vita da pacora 15.30 -RubricaQuestion Time. 16.10 -TelefilmBeyond the break 16.55 -TelefilmLas Vegas 17.40 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Miniserie7 Vite 19.20 -TelefilmSquadra speciale Lipsia 20.10 -RubricaRai Sport - Confederation Cup

07.30 -AttualitàTGR Buongiorno Regione 08.00 -NewsRai news 24 Morning news 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -Referendum 2009. Messaggi autogestiti 09.25 -FilmLa divacon Bette Davis, Natalie Wood - regia di Stuart Heisler (USA) - 1952 11.00 -EVENTO Speciale Tg3 12.00 -TelegiornaleTg 3 13.00 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -Soap OperaTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -Referendum 2009 15.05 -Referendum 2009. Tribuna del referendum 15.20 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.25 -ShowIl gran concerto 16.10 -RubricaTrebisonda 16.30 -SportTorneo di Torino - Pallavolo 17.15 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGEOMagazine 2009 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 / Borse e Monete 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.30 -Film TvUnna & Nuuk e il tamburo miracoloso - Avventura con Rosa Salomaa, Toni Leppe regia di Saara Cantell (Finlandia) 2006 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -FilmAlla scoperta di mio padre con Kristen Bell, Tim Matheson, Sean Young - regia di Sam Pillsbury (USA) - 2003 16.25 -Talk ShowPomeriggio Cinque 18.05 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.10 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.10 -TelefilmT.J. Hooker 08.10 -TelefilmMagnum P.I. 09.00 -TelefilmMiami Vice 10.05 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmIl fuggitivo 16.10 -Soap OperaSentieri 16.20 -FilmProf. Dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste con Alberto Sordi, Evelyn Stewart, Pupella Maggio - regia di Luciano Salce (Italia) - 1970 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.20 -Previsioni del tempoMeteo 19.35 -ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

06.10 -TelefilmTre nipoti e un maggiordomo 07.00 -TelefilmHercules 07.50 -Cartoni 10.20 -TelefilmXena 11.15 -TelefilmBaywatch 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12.55 -Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.50 -TelefilmIl Mondo di Patty 16.50 -Sit ComHannah Montana 17.40 -CartoniBakugan 17.55 -CartoniGormiti 18.10 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film L'Isola Del Tesoro con Charlton Heston, Oliver Reed, Richard Johnson - regia di Byron Haskin (USA) - 1989 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -VideoframmentiSupervarietà 21.20 -Film TvTutti i rumori del mondo con Stefano Pesce, Elena Sofia Ricci, Giole Dix - regia di Tiziano Aristarco 23.10 -TelegiornaleTg 1 23.15 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -SportConfederation Cup - Calcio 21.20 -Telegiornale Tg 2 22.40 -Telegiornale Tg 2 23.05 -Rubrica La storia siamo noi

20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Talk Show Chi l'ha visto 23.10 -Rubrica Paola Cortellesi in "Non perdiamoci di vista short"

20:30 - Show Paperissima Sprint 21.10 -Telefilm La scelta di Laura 23.30 -Attualità Matrix

20.30 -Telefilm Nikita 21.10 -Show La sai l'ultima? 23.00 -Telefilm The Unit

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmL'altra sporca ultima meta con A. Sandler - regia di Peter Segal (USA) - 2005 23.25 -FilmThe Fog-Nebbia Assassina con T. Welling - regia di Ruper Wainwright (USA) - 2005

20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -Film Khartoum con Charlton Heston, Laurence Olivier, Ralph Richardson - regia di Basil Dearden (GB) - 1966 23.30 -ShowVictor Victoria Hot

00.50 -TelegiornaleTg 1 01.20 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.25 -RubricaAppuntamento al cinema 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaArt News 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.00 -FilmCrime Spree - Fuga da Chicago

00.10 -Talk ShowXII Round 2089 00.40 -TelegiornaleTg Parlamento 00.50 -TelefilmSupernatural 01.40 -RubricaReparto corse 02.10 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.15 -RubricaAppuntamento al cinema 02.20 -TelefilmTerapia d'urgenza

00.10 -TelegiornaleTg regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaRai Educational 02.10 -RubricaFuori orario. Cose mai viste 02.15 -AttualitàRai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con...

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5 04.15 -TelefilmSquadra emergenza

00.45 -TelefilmNYPD 01.35 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 02.00 -FilmUno sporco contratto con J. Coburn - regia di S. Lee Pogostin (USA) - 1969 03.45 -TelefilmL.A. Dragnet

01.25 -NewsStudio Sport 01.50 -TelegiornaleStudio Aperto 02.05 -MusicaleTalent 1 Player 03.05 -TelefilmSix Feet Under 04.10 -FilmVado, l'ammazzo e torno con G. Hilton - regia di Enzo Girolami (Ita) - 1967

00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -AttualitàOtto e mezzo 01.50 -TelefilmAlla corte di Aliice 02.50 -RubricaDue minuti un libro 02.55 -AttualitàCNN News

Belen Rodriguez

La sai l’ultima?

L’altra sporca ultima meta

Victoria Cabello

leTrame

LA 7

ORE 14.00

L’ISOLA DEL TESORO con C. Heston, C. Bale, J. Glover - regia di Fraser C. Heston (Usa) - 1989 Il giovane Jim e sua madre tirano avanti gestendo una taverna in una cittadina costiera. Nel locale un pirata viene assalito e ferito e, scacciati gli aggressori, l'uomo - ormai morente - cede ai due la mappa del suo tesoro, dando inizio a una grande avventura: ma anche il pirata Long John Silver è interessato al malloppo, e darà non poco filo da torcere al ragazzo...

LA 7

ORE 21.10

KHARTOUM con C. Heston, L. Olivier - regia di Basil Dearden (G.B.) - 1966 Diversi soldati egiziani vengono uccisi dai ribelli sudanesi che fanno capo a Mandhi e questi, proclamatosi profeta, scatena la guerra santa. A Londra, il I° ministro Gladstone invia a Khartoum il colonnello Stewart e il generale Gordon. Si dà il via a inutili tentativi di trattative e di alleanze, e a un'eroica difesa della città, ma i rinforzi giungono quando essa è ormai caduta in mano ai...

CANALE 5

ORE 14.45

ALLA SCOPERTA DI MIO PADRE con K. Bell, T. Matheson, S. Young - regia di Sam Pillsbury (Usa) - 2003 Cresciuta sempre con la madre, la diciassettenne Alison decide di trascorrere l'estate prima del college con il padre. L'uomo, misantropo e alcolizzato, non è certo entusiasta all'idea di avere tra i piedi una pimpante adolescente: ma, dopo un inizio tumultuoso, lei riuscirà a scalfire la sua durezza...

ITALIA 1

ORE 21.10

L’ALTRA SPORCA ULTIMA META con A. Sandler, C. Rock, B. Reynolds, J. Cromwell - regia di Peter Segal (Usa) - 2005 Quando Paul "Wrecking" Crewe, già celebre giocatore di football americano, finisce in carcere, gli viene affidato il compito di mettere insieme una squadra di prigionieri per disputare un incontro contro le sadiche guardie. Lui accetta, ma...

RETE 4

ORE 16.20

PROF. DOTT. GUIDO TERSILLI PRIMARIO DELLA CLINICA VILLA CELESTE con A. Sordi, E. Stewart, P. Maggio - regia di Luciano Salce (Ita) - 1970 Il medico del chilometrico titolo dirige la clinica di proprietà del suocero con il solo scopo di arricchirsi. Le regole sono chiare: degenze inutilmente prolungate per i clienti danarosi, trattamento da cani per i mutuati senza risorse, tanto che persino i suoi collaboratori finiscono con il ribellarsi. Ma ci vuol altro per...

ITALIA 1

ORE 23.25

THE FOG - NEBBIA ASSASSINA con T. Welling, S. Blair, D. Davis, K. Welsh - regia di Rupert Wainwright (Usa) - 2005 Un'isolata cittadina della costa settentrionale della California viene avvolta da una spessa nebbia che si alza dal mare: vi si nascondono i fantasmi di un passato macchiato di sangue, ora in cerca di vendetta...

Confederations cup In 9 milioni per Italia-Usa RAI UNO Calcio confederations South africa 2009 fifa L'eredità La signora in giallo

ora 20.30 20.14 19.48 12.35

ascolto 9.397 4.993 3.718 2.522

RAI DUE Ghost whisperer Tg2-costume e società Tg2-medicina 33 90210

21.03 13.31 13.52 21.51

2.148 1.835 1.434 1.177

RAI TRE Un posto al sole. Lontano dal paradiso Agrodolce Blob di tutto di più

20.38 21.13 20.15 20.03

2.218 1.717 1.682 1.391

CANALE 5 Beautiful Paperissima sprint Cento vetrine Sabrina

13.43 20.42 14.12 21.10

4.209 4.029 3.735 3.733

ITALIA 1 Wind music awards I simpson Studio sport Detective conan

21.14 14.35 13.05 14.08

2.716 2.454 2.271 2.217

RETE 4 Tempesta d'amore Nikita Segreti Segreti

19.50 20.27 21.14 23.18

1.588 1.215 1.182 1.168

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Televisioni 51

Mercoledì 17 giugno 2009


52

Mercoledì 17 giugno 2009

I VOLI DI STATO DEL PREMIER

INTERINALI E FIAT

Il pm: «Archiviare gli atti». Berlusconi poteva ospitare amici a bordo Franceschini: Mi interessa il lato morale

Fiom: «Dimissioni di De Filippo» Il governatore: «Rispettate le istituzioni» Domani tavolo nazionale delle Regioni

Mercoledì 17 giugno 2009

alle pagine 6 e 7

Anno 8 n.129€ 1.00

53

a pagina 16

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Mercoledì 17 giugno 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Molinari presenta il patto con la città e garantisce l’impegno economico del governo per le casse comunali

Potenza: 100 milioni da Silvio? Monitoraggio sulla presenza dei parlamentari: bocciati Luongo e Digilio IL CASO

Il vicesindaco non fa campagna elettorale per il Pd Il sindaco GLI EQUILIBRI revoca ISTITUZIONALI di ALBERTO VIRGILIO il mandato IL TEMA delle riforme sembra essersi trasforE un altro mato in una sorta di telenovela che la classe politica recita da oltre venti anconsigliere ni a periodi alterni , soprattutto nelle situazioni di travaglio e come antisubisce doto per superare difficoltà del momento. Tutti i la stessa sorte tentativi e gli sforzi finora compiuti per affrontare il problema con una certa fiFuori ducia di risolverlo con la partecipaione più ampia dalla possibile delle componenti politiche si sono rivelati totalmente infruttuosi. maggioranza segue a pagina 13

Ecco pronto il carro della Bruna

Peppino Molinari

13 STATUE, UTILIZZATI 200 CHILI DI CARTA Michelangelo Pentasuglia scopre la struttura: una corona la novità a pagina 27

alle pagine 8,9, 10 e 11

SPORT

CALCIO Il Matera conferma Albano RUGBY Una sfida inedita a Matera

L'Italia usa bene Rossi Grosso e De Rossi. E vince.

Al processo per i dieci omicidi “improvvisamente” nessuno ricorda più quanto già dichiarato

Mattanza di Montescaglioso, amnesia dei testimoni MONTESCAGLIOSO - Dopo le anomalie del processo Nibbio ieri replica in Corte d’Assise a Potenza per la mattanza di Montescaglioso avvenuta negli anni Novanta. “Improvvisamente” i testimoni non ricordavano più le dchiarazioni rese nella precedente fase procedimentale. a pagina 15

TOTALGATE

L’inchiesta sugli atti sequestrati a Ferrara passa a Matera a pagina 15

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San Chirico R.

VERSO LA FESTA DEL 2 LUGLIO A MATERA


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