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Brevi dal mondo

Hillary operata ora a riposo WASHINGTON – Hillary Clinton è stata «operata con successo» al gomito destro fratturato dopo la brutta caduta di giovedì. L’intervento è durato due ore e il segretario di Stato Americano è già tornata a casa. Decisioni su conferme o cancellazioni dei suoi prossimi viaggi in agende saranno prese nei prossimi giorni. I medici le hanno consigliato di tornare al lavoro solo dopo il pieno recupero.

Rapina in diretta su Street View AMSTERDAM – Torna a colpire l’occhio indiscreto di Street View che questa volta ha permesso di identificare due giovani olandesi, che sono stati arrestati, immortalati mentre rapinavano un 14enne per le vie di Groningen, nel nord dell’Olanda.

Missile coreano Hawai pronte WASHINGTON – Venti di guerra soffiano sul Pacifico. Gli Stati Uniti hanno annunciato di essere pronti a rispondere alla Corea del Nord in caso Pyonyang davvero proceda con il lancio di un missile a lunga gittata in direzione delle Hawaii. Il missile, come denunciato dal quotidiano giapponese Yomiuri, sarebbe un Taepodong-2, capace di colpire obiettivi anche a 6.500 chilometri.

Sabato 20 giugno 2009

I conti della Fao: cresce il numero delle persone che soffrono la fame

Nel mondo un miliardo di sottonutriti di CRISTINA LATESSA ROMA – Cresce il numero delle persone che soffrono la fame nel mondo e per la prima volta arriva oltre la soglia del miliardo, alla cifra record di 1,020 miliardi, ovvero circa un sesto della popolazione mondiale. A fare i conti sulla fame nel mondo – acuita dalla crisi economica globale e dalla corsa dei prezzi sulle derrate alimentari innescata per gran parte del 2008 dalle speculazioni finanziari – è la Fao, tramite il direttore generale Jacques Diouf. E il problema fame, sottolinea Diouf, riguarda tutto il mondo, anche i Paesi sviluppati dove la quota delle persone denutrite quest’anno raggiunge i 15 milioni, con una crescita

del 15,4% sul 2008. Rispetto allo scorso anno – rileva Diouf -, l’aumento delle bocche affamate in tutto il mondo è stato dell’11%, spinto dalla «combinazione letale» della crisi finanziaria globale e dall’aumento dei prezzi alimentari. La speculazione sulla fame ha bruciato nel mondo – ricorda Coldiretti commentando i dati sulla fame nel mondo – quasi 200 miliardi di dollari solo per il grano, con le quotazioni internazionali che sono dimezzate in un anno da 10 dollari per bushel (0,37 dollari al chilo) dello scorso anno a poco più di 5 dollari per bushel (0,18 dollari al chilo) mentre i prezzi dei prodotti alimentari derivati come pane e pasta hanno continuato ad aumentare nei Paesi ricchi ed in quelli poveri.

La Fao nota che i prezzi dei generi alimentari di base, sebbene siano diminuiti, restano ancora più alti del 24% rispetto al 2006 e del 33% rispetto al 2005. In Asia e nel Pacifico circa 642 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica; nell’Africa SubSahariana 265 milioni; in America Latina e nei Caraibi 53 milioni; nel Vicino Oriente e nel Nord Africa 42 milioni; 15 milioni – ed è un problema crescente, sottolinea la Fao – nei Paesi sviluppati. «Il mondo ha diritto ad avere un’agricoltura che sfami i 6 miliardi di persone nel mondo, non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo disattendere questo nuovo appello per affrontare e sradicare l’emergenza alimentare» – commenta il ministro

“Assalto” al cibo in Pakistan

delle politiche agricole agricole, Luca Zaia che, proprio sul tema dell’emergenza alimentare, ha organizzato lo scorso aprile a Cison di Valmarino (Treviso) il G8 sull'agricoltura da cui è uscito un documento che sarà portato al vertice del G8 a L’Aquila.

Sarkozy appoggia Buzek. Barroso verso la riconferma

Europarlamento, tramonta la candidatura di Mario Mauro BRUXELLES - L'Europa incalzata dalla crisi globale rialza la testa e preme sull'acceleratore delle riforme istituzionali e delle regole finanziarie, oltre a tentare finalmente di darsi una vera linea comune in politica estera. Così escono tutti soddisfatti i leader dal vertice conclusivo della presidenza ceca, e da Novi Sad. Per l'Italia, però la giornata ha un grosso neo: tramonta, o almeno è fortemente in difficoltà, la candidatura del popolare italiano Mario Mauro alla presidenza del Parlamento Europeo. Ieri il vertice del Ppe si è concluso con uno scontro duro tra gli italiani e i polacchi, che candidano Jerzy Buzek per la stessa

posizione. Con Mauro si schiera il presidente della Repubblica Napolitano: «Penso che l'onorevole Mario Mauro abbia tutti i titoli per aspirare all'incarico di presidente del Parlamento europeo», dice: «è stato un vicepresidente serio, l'ho conosciuto nella prima legislatura delle due che ha fatto quando eravamo colleghi nell'Europarlamento». Non la pensa così, per ora, il Pd, che non vorrebbe appoggiare Mauro: «È una vergogna» s'indigna Berlusconi: «ricordo che per Prodi noi abbiamo dato il nostro voto». Ma per Buzek si schiera oltre alla maggioranza dei nuovi membri e alla Germania, il presidente francese

Nicolas Sarkozy: «È un eccellente candidato, invieremo agli amici dell'Est un segnale molto positivo», nota nella conferenza stampa finale. La Sarkozy, destra, confabula al vertice di ieri decisione de Popolari non è ancora presa, poi si dovrà capire la mento, che si sente scavalcato dal posizione degli altri gruppi a comin- pronunciamento dei governi, e miciare da quella dei socialisti e demo- naccia di avere conseguenze anche sulle altre nomine. Per le quali, dice cratici. La questione si incrocia con quel- Berlusconi ai giornalisti, l'Italia ha la della rielezione di José Manuel già i suoi candidati: «Frattini voglio Durao Barroso alla guida della tenermelo stretto come ministro», Commissione, rielezione decisa nel- confessa il presidente del Consiglio la cena dei membri del Consiglio smentendo una candidatura come giovedì sera che non l'hanno però Alto Rappresentante per la politica potuta rendere effettiva. La decisio- estera del titolare della Farnesina. ne irrita comunque l'EuroparlaLuca Rondanini

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2 In Italia e nel mondo


Con un barchino hanno assalito un Manò Marine e hanno preso il largo

Napoli, pirati in azione nelle acque di Posillipo A bordo due persone che sono state buttate a mare tratte in salvo dai canottieri

La zona dell’attacco

NAPOLI – Raid di camorra e sparatorie tra la folla, scippi e rapine, ma l’assalto dei pirati alla barca nelle placide acque di Posillipo costituisce una preoccupante novità anche in un panorama variegato e avvezzo alla violenza come quello napoletano. Uno scenario nuovo che desta stupore e che ora fa paura a chi sceglie il mare per un momento di relax. I pirati napoletani sono entrati in azione giovedì sera, intorno alle 20: in tre, a bordo di un gommone, hanno dato l’assalto al proprietario di un Manò Marine di

13 metri, un imprenditore del settore auto di Cardito (Napoli) che, in compagnia di un suo collaboratore, si concedeva una gita panoramica ad andatura lenta nelle acque antistanti Villa Rosebery (la residenza del Capo dello Stato a Napoli, ndr), a circa 500 metri dalla costa. L’assalto – secondo il racconto delle vittime – è avvenuto con regole d’ingaggio tipiche della pirateria. Pochi minuti per speronare la barca, impadronirsene, spogliare i malcapitati di tutto sotto la minaccia di una mitraglietta e di una pistola

(orologi, un Rolex e un Sector, carta di credito, contanti per 1300 euro, un anello d’oro e i cellulari il bottino) e buttarli a mare con tanto di salvagente per uno dei due che avrebbe confessato ai banditi di non saper nuotare. E poi via in mare aperto, chissà dove. I due uomini, di 38 e 46 anni, sono stati tratti in salvo dai canottieri del vicino circolo Posillipo che si stavano allenando in quelle acque e che hanno issato sulle poppe delle loro canoe i due naufraghi. Armando Petretta

Compleanno in carcere per Aung San Suu Kyi L’icona della dissidenza birmana rischia una condanna a cinque anni

Aung San Suu Kyi

A Teheran slogan contro l’America e contro la Gran Bretagna

SEUL – Tra proteste di personaggi dello spettacolo, di gente comune in piazza e soprattutto dell’Unione europea che minaccia nuove sanzioni contro il regime di Rangoon, la dissidente icona dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi ha passato in carcere il suo 64° compleanno. Nel carcere di Insein, nella periferia nord della capitale birmana Rangoon, il premio Nobel per la pace ha pranzato con riso e pollo in compagnia del personale della prigione dove è sotto processo rischiando una condanna a cinque anni.

Era un capo dell’antiterrorismo

Bilbao, l’Eta uccide La Guida suprema: «Ahmadinejad eletto regolarmente» un ispettore

Iran, stop di Khamenei

TEHERAN – Le manifestazioni nelle strade iraniane «devono finire». Lo ha affermato ieri la Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, avvertendo che chi promuoverà «l'estremismo» sarà «ritenuto responsabile di violenze e spargimenti di sangue» e negando che vi sia stata una manipolazione delle elezioni presidenziali del 12 giugno. Khamenei ha anche accusato diversi Paesi occidentali, primi fra tutti la Gran Bretagna, ma anche gli Usa del presidente Barack Obama, di avere interferito nella crisi in corso, anche attraverso i loro mezzi di informazione, e ha parlato di «nemici che hanno gettato la maschera e attendono in agguato come lupi affamati». Al che la folla ha risposto con slogan di «Morte all’Inghilterra» e «Morte all’America». Il discorso, attesissimo in quanto è stato il primo pronunciato in pubblico dopo la consultazione, è stato tenuto da Khamenei come guida della preghiera del venerdì a Teheran. Decine di migliaia di suoi sostenitori si sono radunati all’interno dell’Università, dove si svolge ogni settimana il tradizionale raduno, e nelle strade adiacenti, in una manifestazione di sostegno che è sembrata avere lo scopo di prevenire eventuali critiche da parte degli oppositori di Mahmud Ahmadinejad anche contro Khamenei, considerato dai più come il principale sponsor del presidente rieletto. Slogan di «Morte a chi si oppone alla Guida suprema» sono stati scanditi per diversi minuti quando l’ayatollah è apparso sul podio. Il principale avversario di Ahmadinejad nelle presidenziali

Donne iraniane alla grande preghiera all’Università di Teheran, guidata da Ali Khamenei

di venerdì scorso, Mir Hossein Mussavi, ha invece tra i suoi principali sostenitori l’ex presidente pragmatico Akbar Hashemi Rafsanjani, che ieri non è apparso nelle immagini televisive del raduno, così come Mussavi. Ahmadinejad, invece, era presente insieme ai più importanti ministri del suo governo e alle altre massime autorità dello Stato. I sostenitori di Mussavi, scesi in piazza a centinaia di migliaia nei giorni scorsi in manifestazioni non autorizzate per chiedere l’annullamento delle elezioni per presunti brogli, hanno rinunciato ieri ad un nuovo raduno proprio nei pressi dell’Università. La revoca è stata apparentemente

decisa per prevenire eventuali scontri sanguinosi, dopo che i miliziani islamici Basiji, fedelissimi di Ahmadinejad e della Guida, avevano annunciato la loro presenza massiccia alla preghiera. Ieri il governatore di Teheran, Morteza Tamaddon, aveva avvertito che un’altra manifestazione prevista oggi a Teheran dagli oppositori di Ahmadinejad, alla quale dovrebbero partecipare Mussavi e l’ex presidente riformista Mohammad Khatami, «non è stata autorizzata». Khamenei ha ribadito la validità del risultato ufficiale reso noto dal ministero dell’Interno, secondo il quale Ahmadinejad ha ottenuto 11 milioni di voti più di Mus-

savi. «I sostenitori di certi candidati – ha aggiunto – non devono credere che il sistema islamico manipoli i risultati delle elezioni. Come può essere una manipolazione una differenza di 11 milioni di voti?». La Guida suprema ha detto che i candidati sconfitti potranno «seguire le vie legali», dopo i ricorsi da loro già presentati presso il Consiglio dei Guardiani. Organismo che per oggi ha indetto una riunione dei quattro candidati: oltre ad Ahmadinejad e Mussavi, il conservatore Mohsen Rezai e il riformista Mehdi Karrubi, che ieri ha ribadito la sua richiesta di annullamento delle elezioni. Alberto Zanconato

MADRID – L'Eta ha ucciso ieri in un attentato a Arrigoriaga, nei Paesi Baschi, un responsabile dei servizi antiterrorismo spagnoli, l’ispettore capo Eduardo Antonio Puelles Garcia, 49 anni, responsabile a Bilbao della lotta contro il gruppo armato indipendentista. Una bomba a ventosa di due chili, applicata sul serbatoio della sua auto, è esplosa quando l’uomo è salito in macchina uscendo di casa e ha acceso il motore. Stando a un testimone, Puelles è bruciato vivo. «Sentivo le sue urla, ma non potevo aiutarlo a causa delle fiamme» ha raccontato Alejandro, il testimone. L’attentato non è stato ancora rivendicato, ma per le autorità spagnole non vi sono dubbi sulla matrice Eta. Il gruppo armato rivendica i suoi attentati alcune settimane dopo. Il premier spagnolo Josè Luis Zapatero ha subito condannato l'uccisione di Puelles, dichiarando la volontà «irremovibile» del governo di «finirla con la barbarie». L’Eta, ha affermato, ora «è più debole che mai». Il premier socialista basco Patxi Lopez – il primo non nazionalista da 30 anni – in carica da un mese, ha denunciato «le canaglie» dell’Eta. L’attentato di ieri è il primo mortale dopo la formazione il mese scorso del primo governo regionale basco a guida socialista, appoggiato dai popolari, che ha dichiarato come sua priorità assoluta la sconfitta dell’Eta. A Madrid maggioranza e opposizione hanno denunciato insieme l'attentato. Manifestazioni di protesta sono state annunciate per oggi, in particolare a Bilbao da Patxi Lopez. L’ultimo attentato mortale dell’Eta era stato il 3 dicembre scorso, quando era stato ucciso a colpi di pistola a Azpeitia l'imprenditore Ignacio Uria Mendizabal, 71 anni, la cui impresa è impegnata nella realizzazione dell’alta velocità basca, un progetto combattuto dai terroristi. La moglie dell’ispettore ucciso è stata ricoverata dopo un collasso. La donna è arrivata poco dopo l’esplosione nel parcheggio dove stava bruciando l’auto del marito ed è svenuta. Puelles aveva due figli. Era nella polizia dal 1982. Dal 2002 era ispettore capo e responsabile del gruppo anti-Eta di Bilbao. Francesco Cerri

Mafia, la piccola figlia Nasce il Ris degli animali Schifani è un po’ iellato disegna l’agguato al papà scoprirà chi li maltratta il suo aereo si rompe di nuovo LE forze dell'ordine hanno fatto luce su un omicidio di mafia commesso a Palermo il 26 ottobre del 2000. L’uomo assassinato si chiamava Giampiero Tocco, aveva 38 anni e venne sequestrato dai sicari davanti alla figlia minorenne che era in macchina con lui. I killer erano travestiti da poliziotti e simularono un posto di blocco. A ricostruire la dinamica del delitto, per cui la procura palermitana ha ottenuto dal gip gli ordini di custodia cautelare per Sandro e Salvatore Lo Piccolo e per Damiano Mazzola, anche un dise-

gno della figlia di Tocco, minorenne ai tempi dell'agguato. Per questo delitto la procura di Palermo ha chiesto e ottenuto dal gip gli ordini di custodia cautelare per i boss mafiosi Sandro e Salvatore Lo Piccolo e per Damiano Mazzola.

GRANDE soddisfazione fra le organizzazioni a difesa degli animali. E' nata una polizia scientifica che indagherà per scoprire chi maltratta o uccide cani, gatti e altre bestiole, anche selvatiche. Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, in una rivisitazione generale dei centri di zooprofilassi, ha istituito a Grosseto una nuova struttura che si occuperà di veterinaria legale. Si tratta di un reparto investigazioni scientifiche particolare: il Ris degli animali. Il Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria - così si chiama - si occupe-

rà di sviluppare tecniche di laboratorio per il rilevamento delle sostanze tossiche utilizzate a scopo doloso. In parole semplici, gli esperti dovranno risalire, in base a esami sofisticati, alle cause che hanno provocato la morte di un animale.

NUOVA disavventura aerea per Renato Schifani: il presidente del Senato è rimasto bloccato all'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo a causa di un guasto ai motori all'aereo Atr42 della compagnia Meridiana che questa mattina doveva condurlo a Lampedusa. Schifani era atteso alle 12.30 sull'isola per partecipare alla posa della prima pietra della nuova aerostazione. Ma l'aereo sul quale si trovava, già in fase di rullaggio, ha dovuto interrompere le manovre di decollo a causa di un guasto. I passeggeri sono stati così costretti a scen-

dere e ad attendere un altro volo. Non è la prima volta che Schifani è vittima di problemi con il trasporto aereo. Lo scorso 29 maggio fu infatti costretto ad un atterraggio d'emergenza a Mosca per la visita a Vladimir Putin.

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In Italia e nel Mondo 3

Sabato 20 giugno 2009


Sabato 20 giugno 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi, ancora donne Una showgirl che canta Tutti i telegiornali evitano Tra prostituzione e droga sulle gambe del Cavaliere l’inchiesta sul premier mille spunti di indagine dall‘a cronaca’inchiesta di Carlo Bonini

dal commento di Antonio Dipollina

dal servizio di Guido Ruotolo

[...] Tre nuovi nomi di donne. Sabina Began, Angela Sozio, la deputata Elvira Savino. Due di loro, la Sozio (ex ragazza Grande Fratello, catturata dall’obiettivo di Antonello Zappadu in grembo al Presidente [...]) e la Savino, non è chiaro [...] se perché oggetto delle conversazioni intercettate di Gianpaolo Tarantini o perché indicate da testimoni che frequentavano le feste del premier. La Began, [...] perché anello cruciale [...] che annoda l’imprenditore barese al Presidente del Consiglio. Showgirl di origini slave che ha tatuate sul corpo le iniziali S. B., "l’uomo che mi ha cambiato la vita"[...]. Nella sera della vittoria elettorale del centro-destra [...] è a palazzo Grazioli, sulle gambe di Silvio Berlusconi che canta "Malafemmena". [...]

"No alla delegittimazione dei politici". Un invito alto e forte con cui il Tg2 ha introdotto la sua edizione [...]. Lo ha detto invece, en passant, Gianfranco Fini e l’occasione era piuttosto ghiotta per non sfruttarla a dovere. Quindi Fini nei titoli di testa, poi la Fiat e l’Iran e poi anche cosucce sparse: infine il problema dell’inchiesta barese che riguarda il Premier [...]. Per qualche motivo i tg si ricordano all’improvviso solo verso la metà di ogni edizione, del problemino barese: il Tg1, da poco diretto da Augusto Minzolini, è quello di richiamo e quindi ci si concentra di più su quello, [...] il Tg5 è sempre un po’ più sulla notizia [...]. Servizio di punta di giornata: il Tg2 con il jackpot del superenalotto e la domanda: cosa fareste con 94 milioni in tasca? [...]

Messaggi sms, telefonate, tabulati. E poi il pusher che già è stato sentito dalla Procura. E le verifiche negli alberghi romani dove le quattro testimoni dell’inchiesta sull’induzione alla prostituzione sarebbero state ospitate, e l’acquisizione degli elenchi dei passeggeri dei voli che le testimoni avrebbero preso per raggiungere la capitale e la Sardegna. È solo agli inizi, e l’inchiesta sui festini a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa è già zeppa di spunti di indagine, di verifiche da fare in fretta. Come quella sulle foto e le registrazioni (secretate dalla Procura) che, secondo Patrizia D’Addario, la candidata alle comunali che racconta della notte d’amore a Palazzo Grazioli, confermerebbero la sua ricostruzione dei fatti. [...]

La migliore di ieri

Non si tratta Dietro le “escort” baresi di gossip può esserci un disegno dall’editoriale di Concita De Gregorio

dall’editoriale di Ugo Magri

Una vicenda fine impero che si cerca di liquidare come gossip (il Tg1, per esempio, dall’alto della sua autorevolezza parla d’altro) e che è invece diventata un problema per la sicurezza nazionale. Ricordate le parole della moglie? «Ho pregato chi gli sta vicino di aiutarlo come si fa con un uomo malato». Malato della sua ossessione senile per l’eterna giovinezza, la virilità. Anche Chirac lo racconta. L’ossessione di Berlusconi per le ragazze è da anni la prima occupazione di chi lo circonda. Gli procurano book e numeri di telefono [...]. Come può un uomo così ricattabile essere affidabile? [...]

Clima da grande vigilia, palazzi romani in attesa. Giusto le scaramucce tra caudatari, immancabili, per riempire i tigì. Ma i protagonisti (quelli veri) tacciono. A destra come a sinistra. Antenne sintonizzate su radio-Bari perché è da lì che possono scatenarsi le altre «scosse», dalle indagini della procura sulle bellezze locali noleggiate per le feste di Berlusconi. Si attendono rivelazioni che magari saranno soffocate (come accadde per le telefonate osè del nostro premier), intanto però tengono col fiato sospeso. E’ convinzione bipartisan che, dovesse tracimare qualcosa di davvero compromettente,

la Repubblica italiana entrerebbe in territori mai esplorati. Di qui la prudenza che cuce le labbra a Franceschini e ai principali leader Pd. A sinistra solo la Bindi affonda la lama: «Berlusconi dica la verità o se ne vada». Le dietrologie impazzano. E’ opinione bipartisan che, dietro le «escort» baresi, potrebbe esserci un disegno destabilizzatore. L’unica divergenza riguarda l’identikit dei mandanti. Cicchitto resta convinto dello zampino di D’Alema l’ingrato, perché «noi non abbiamo cavalcato il giustizialismo quando lui fu investito da vicende giudiziarie», gli rinfaccia il capogruppo Pdl alludendo ai «furbetti del quartierino». [...]

La bella compagnia dall’intervista di Marco Cremonesi

Maramotti sull’Unità

[...] Carlo Rossella, presidente di Medusa Film, già direttore della Stampa, del Tg5 e di Panorama, alle cene di palazzo Grazioli c’è stato. Ma del racconto di Patrizia D’Addario [...] non si capacita. [...] Ma queste cene a palazzo Grazioli come si svolgono? «Sono cene. Semplicemente questo. Berlusconi invita qualche amico [...]. Ci sono belle ragazze, certo. E spesso arrivano altri amici, che magari portano altre ragazze». Anche Tarantini? «Anche. Un giovane brillante, a cui piace farsi vedere in compagnia di belle donne. [...] Spesso ci sono musiciste, [...] una volta c’era Lola Ponce. [...]».

Così si demolisce il Paese Tremonti e Draghi potrebbero sostituire il presidente dall’editoriale di Mario Giordano

dall’editoriale di Massimo Franco

C’è un sottile filo di paura che percorre i palazzi della politica in queste ore. Paura di nuove rivelazioni? Paura di nuova spazzatura? Paura di dalemiane scosse o piani eversivi? Un po’ di tutto questo, certo. Ma soprattutto paura di aver raggiunto un punto di non ritorno. Paura di aver spezzato quell’antico patto, civile e democratico, per cui era vietato usare la vita privata delle persone come arma di battaglia politica.[...] La sinistra politico-editoriale, fallita la via democratica della conquista del potere e fallita anche la via giudiziaria, sfodera l’arma finale, butta in campo la santabarbara tossica, la sua ultima micidiale speranza di distruggere l’avversario. Anche a costo di distruggere, insieme all’avversario, le basi della convivenza democratica di questo Paese. Per lo scopo si usa di tutto, anche se il tutto assomiglia molto al niente [...].

L’accenno è stato fatto per scansare voci e forse speranze di una crisi a breve del governo. Ma smentendo davanti ai vertici di Fiat e sindacato che Giulio Tremonti e Mario Draghi possano prendere il suo posto a palazzo Chigi, Silvio Berlusconi ha ammesso che se ne parla. Ha confermato implicitamente che la sua leadership sta subendo un lento processo di appannamento; e che sotto traccia qualcuno forse ha ricominciato ad accarezzare il progetto della successione: Magari incoraggiato da qualcuno degli avversari del Cavaliere.

È verosimile che non si tratti né del ministro dell’Economia, né del governatore di Bankitalia; semmai, di questi piani Tremonti e Draghi sono vittime. C’è di più. Proprio per il modo in cui l’offensiva contro il premier sta avvenendo, qualunque possibilità di un delfinato riconosciuto diventa più difficile. Berlusconi non l’ha mai davvero preso in considerazione. Ed il sospetto che qualcuno ci stia lavorando è destinato ad acuire diffidenze e ostilità. Il Pd gli chiede di dare spiegazioni sugli episodi nei quali secondo la magistratura sarebbe coinvolto; oppure di andarsene. Ma il presidente del Consiglio sa di avere dalla sua parte il timore dif-

La fotografia

La villa spericolata dal corsivo di Massimo Gramellini

[...] Voglio una villa maleducata - con la piscina piena di gin - voglio una bionda super truccata - con cui giocare insieme a nascondin - voglio una villa che non è mai tardi per far scoppiare in spiaggia due petardi - voglio una villa con le veline vestite da camerieri sardi. [...] E poi ci sposteremo a palazzo Grazioli - per mangiar con le amiche pizza e fagioli - ma non la digeriranno mai - vorranno un diamante o una fiction in Rai. Ognuna col suo book - ognuna col procuratore - ognuna avrà un registratore per farsi i fatti miei, eh. Voglio una villa maleducata - dove sposare una disoccupata - voglio un Paese che se ne frega - e guarda i tiggì senza fare una piega - voglio un Paese che sia pieno di tordi - li voglio ciechi muti e pure un poco sordi - voglio un Paese che di me non si scordi.[...]

Firenze, l’ex giocatore della Fiorentina Gabriel Batistuta mentre gioca a polo (Ansa)

fuso che una crisi improvvisa e traumatica crei un pericoloso vuoto di potere. Una caduta sull’onda di un’offensiva extrapolitica rischierebbe di lasciare il Paese senza una maggioranza; e con la prospettiva di un commissariamento di fatto dell’esecutivo, slegato dal responso elettorale: un ritorno agli ambigui governi «tecnici» dell’inizio degli Anni 90 del secolo scorso. Va detto che si tratta di un’eventualità remota. Intanto, il sistema politico non è delegittimato come allora. La difesa a spada tratta da parte del Pdl, e quella «da garante», vagamente padronale, della Lega lasciano capire che per ora il pericolo non esiste. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Il nostro Presidente del Consiglio, accusato di appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio, avrebbe corrotto David Mills per uscirne pulito. Intanto il lodo Alfano e il ddl intercettazioni lo rendono intoccabile dalla giustizia. Pare che il Cavaliere non sia solo la persona “per bene” pronta a rassicurare i terremotati d’Abbruzzo ma anche un uomo “ossessionato” dalle ragazze - così dice la moglie - che non si risparmia di portarle ai suoi ricchi festini a Palazzo Grazioli o a Villa Certosa con voli pagati dallo Stato, cioè da noi. La stampa estera lancia un allarme ma l’Italia, si sa, ama fare pastoni. Ci si scaglia contro il premier inseguendo l’ultima delle showgirl e dimenticando il resto. Tra tutte, ci sarà quella che ha inventato pur di apparire e che smonterà il caso. E noi continueremo a vivere in questo Paese.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Crisi, Confindustria lancia l’allarme e invoca riforme “Rischiamo una faticosa ripresa lunga cinque anni”

Un’amica? È tradimento. Punita l’infedeltà virtuale

dall’articolo di Barbara Corrao

dal servizio di Nicola Pellicani

La ripresa sarà ripida. Ripida e faticosa. I timidi segnali che, pure, si intravedono, rischiano di essere del tutto insufficienti se non saranno supportati da robuste riforme in grado di rimettere in carreggiata l’economia e la società. E’ questo in sintesi il messaggio che arriva dal Centro Studi di Confindustria e dalla numero uno degli industriali italiani, Emma Marcegaglia. Sul campo ci sono le ultime previsioni degli economisti confindustriali che stimano per quest’anno una contrazione del Pil pari al 4,9% e una crescita del deficit al 4,9% del Pil. La disoccupazione salirà dell’8,6% per poi arrivare al 9,3% nel 2010. Ma soprattutto, nei due anni tra il primo trimestre 2008 e lo stesso periodo del 2010, tra perdita di posti di lavoro e cassa integrazione, il costo della crisi sarà di 1 milione di occupati. «La congiuntura che abbiamo davanti ci mostra segnali di miglioramento af-

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, con Scajola

ferma Marcegaglia, citando la previsione di una crescita del Pil dello 0,7% per il 2010 ma l’emergenza non è finita. Se non facciamo le riforme necessarie, che al momento non si vedono, il rischio vero è che ci metteremo 5 anni almeno per tornare ai livelli di crescita precedenti al 2007». Cosa tornano dunque a chiedere gli industriali? Nell’immediato tre cose: sgravi fiscali per gli investimenti, elimi-

nazione del tetto sul credito d’imposta, apertura dei piccoli cantieri. Ma tornano anche alla carica sulle grandi riforme: liberalizzazioni, a cominciare dai servizi pubblici locali; semplificazione burocratica, scuole e formazione, pensioni. Un elenco a cui Marcegaglia aggiunge anche Mezzogiorno e legalità, sollecitando «continuità di azione tra i governi nella lotta alla mafia». Solo con le

dall’articolo di Mario Sconcerti

Piccola Italia, abbastanza sbagliata e sfortunata. Mescolando, si ottiene la prima sconfitta in 100 anni contro l’Egitto e un ridimensionamento importante nella Confederations Cup dove invece il Brasile ritrova ritmi e classifica. Gli errori di formazione sono molti. Cannavaro e Chiellini avranno bisogno di tempo e pazienza per essere una buona coppia centrale. Gattuso in questo momento è ai minimi. Quagliarella non è un’ala e non lo è nemmeno Rossi. Questo cumulo di errori ha prodotto per 60 minuti un gioco a

Un’Italia senza strategie viene sconfitta dall’Egitto senso unico, tutti al centro in spazi che gli egiziani hanno sempre avuto il tempo di chiudere. Un’Italia sbagliata, senza qualità e senza forza. Ha fatto meglio quando sono entrati Montolivo e Pepe. Il primo ha portato logica in una metà campo davvero estemporanea. Gattuso è un eccesso quando gioca De Rossi, nessuno dei due aiuta davvero il gio-

co d’attacco. Montolivo ha un po’ cucito, ha fatto pesare qualche colpo tecnico e un po’ di giovinezza. Pepe ha finalmente allargato il gioco. È a questo punto che abbiamo avuto anche sfortuna, ma non possiamo lamentarci troppo. Stiamo giocando male da tanto tempo, prendiamo sempre gol e sempre di testa. Costruiamo poco, siamo vec-

riforme strutturali di ampio respiro, infatti, si può mettere in moto un «potenziale enorme», in grado «di fare crescere il Pil del 30 per cento in venti anni». «Queste cose ha insistito Marcegaglia bisogna farle, non dobbiamo rassegnarci all’idea che in questo Paese non si può cambiare». E soprattutto non si deve cedere alle «logiche delle lobby, delle barriere, delle protezioni» che una volta terminata l’emergenza economica potrebbero tornare preponderanti. Completando le sue proiezioni congiunturali, il Centro studi conferma che la recessione in Italia è stata soprattutto industriale e ha portato l’attività manifatturiera ai livelli di dicembre 1987. Inoltre, le tensioni sul mercato del lavoro stanno avendo, e continueranno ad avere, sostengono gli economisti di Confindustria, un impatto sui consumi stimati in calo dell’1,9% quest’anno, con una lieve ripresa dello 0,7% nel 2010.[...]

chi, manca soprattutto un grande numero 10. Il gruppo è fondamentale, ma senza un elemento anomalo di magia anche l’armonia diventa un limite. Non si può cercare solo gente che va d’accordo, bisogna cercare qualcosa di più. Manca Totti, manca Del Piero, manca Baggio, perfino Cassano. Così siamo una banda di bravi ragazzi che non sporcano la divisa e soffrono però qualunque partita. Possiamo anche andare avanti, riuscire a dimenticare l’Egitto. Ma i limiti resteranno. Questa Italia non si basta. E ha tenuto fuori il resto del nostro calcio. Forse è tempo di pensarci bene.

Sembrava una storia di ordinaria gelosia, destinata a risolversi davanti al giudice in una bolla di sapone. Lei, Giuseppa, convinta che lui, Giacomo, la tradisse con la collega d’ufficio. In realtà prove di tradimento sembra che non ce ne fossero. Almeno così pensava Giacomo, che davanti al tribunale ha ripetuto fino allo sfinimento: "Signor giudice, quella era solo un’amica". Non è stato però sufficiente a convincere la Corte, secondo cui, sebbene sia stato solo "virtuale", sempre di tradimento si trattava con "violazione del dovere di fedeltà". Ancora una volta la città di "Signore e signori" fa scuola in tema di adulterio. La vicenda riguarda una coppia trevigiana che ha rotto il matrimonio quando lei ha scoperto che il marito frequentava con assiduità e in segreto una collega di lavoro. I due viaggiavano spesso assieme e in un’occasione avevano anche diviso la stanza d’albergo. Una relazione però che, secondo i protagonisti, era abbastanza innocente da non implicare legami sentimentali e tantomeno sessuali. "E’ solo un’amicizia trasformata dall’immaginazione e dalla gelosia di mia moglie in qualcos’altro", ha detto Giacomo al giudice. Ma tutto è stato inutile perché, secondo il magistrato, l’uomo viaggiando con un’altra donna ha comunque violato l’obbligo di fedeltà così come previsto dal contratto di matrimonio. Tradotto in cifre l’ex marito è stato condannato a pagare l’assegno di mante-

nimento di 750 euro al mese. Nessuno sconto, quindi, anche se il tradimento è stato solo "virtuale", in quanto "l’obbligo di fedeltà", recita la sentenza "è da intendersi non soltanto come astensione da relazioni sessuali extraconiugali, ma come impegno di ogni coniuge di non tradire la fiducia reciproca, avvicinandosi la nozione di fedeltà coniugale a quella di lealtà, che impone di sacrificare gli interessi e le scelte di ciascun coniuge, che si rivelino in conflitto con gli impegni e le prospettive di vita comune". Dunque, Giuseppa aveva tutto il diritto di sentirsi tradita dal fatto che il marito frequentasse segretamente un’altra donna, anche se solo per amicizia. Anzi, la Corte ha voluto ribadire a Giacomo che il rapporto d’amicizia con la collega "seppur dimostrata non gli portava alcun giovamento, sia perché confermava la relazione sia perché si traduceva in violazione del dovere di lealtà". Non solo. Il giudice ha voluto ribadire che è più che sufficiente aver accertato che "in considerazione dell’ambiente in cui i coniugi vivono", la vicenda abbia dato luogo "a plausibili sospetti d’infedeltà. E quindi anche se non si sostanzi in un adulterio, comporti comunque offesa alla dignità e all’onore dell’altro coniuge". In sostanza l’ex marito con quell’amicizia ha leso l’immagine di sua moglie perché, anche se non c’è stata una relazione sessuale, i sospetti d’infedeltà erano più che plausibili. Perciò Giacomo dovrà rassegnarsi a pagare l’assegno di mantenimento mensile alla moglie.

Stage in Yemen, la nuova Iran, i rivoltosi contestano Ahmadinejad Gli obblighi offensiva contro i cristiani “Siamo ricchi ma viviamo nella miseria” del “nuovo” dall’analisi di Francesco Paolo Casavola

Se le tre donne uccise, nel gruppo degli stranieri rapiti venerdì scorso nello Yemen del Nord da schegge della rete terroristica di al Qaeda, erano evangeliche praticanti, è inevitabile dedurne che ancora una volta siamo dinanzi ad un episodio di persecuzione dei cristiani da parte di fondamentalisti islamici. In India i cristiani sono vittime degli induisti. Una considerazione immediata, tuttavia da corroborare con dati per ora assenti, è che violenze e omicidi non hanno motivazioni in senso proprio teologiche. È perciò da verificare se le categorie del conflitto religioso non coprono ragioni politiche, quali quelle del terrorismo islamico, o sociali quali l’avversione induista per ogni impegno di promozione umana portata dai cristiani in società premoderne. Più onnicomprensivo è lo schema di Hugtinthon del serpeggiante conflitto di civiltà, che dà forse una migliore quota di approssimazione a quanto sta accadendo. La persecuzione dei cristiani nel mondo non dà luogo peraltro a reazioni contro i persecutori, come poteva accadere nei tempi remoti delle crociate, o in quelli da noi meno lontani degli imperi coloniali euro-

pei. I cristiani di oggi sono del tutto inermi. Dovrebbero intervenire gli Stati nei cui territori questi crimini si compiono. Ma si è visto con quanto stento la Federazione indiana ha cercato di ristabilire l’ordine pubblico nelle province interessate dall’estremismo religioso indù. E come negli Stati islamici si lasci prosperare le organizzazioni terroristiche. Le nazioni occidentali soffrono di antichi complessi di colpa, risalenti alle gesta non sempre onorevoli delle conquiste coloniali, e non osano rivendicare la loro superiorità nella protezione dei diritti, e Stati che nel resto del mondo, di quei diritti e di quella libertà fanno strame. Certo, viviamo una stagione della storia del mondo che obbliga, per ragioni morali e non di mera Realpolitik, a relazioni pacifiche e dunque esclude reazioni violente. Ma il tacere dinanzi alle violazioni dei diritti umani non è tolleranza, è connivenza con quanti ne sono gli autori. La guerra asimmetrica tra l’Occidente e il diffuso terrorismo islamico è stato un gesto di autodifesa, ma resta una vicenda separata e distinta rispetto alle continue offese perpetrate contro libertà fondamentali, quali che ne siano le cause, di regimi politici pseudodemocratici e sostanzialmente tirannici [...].

dall’editoriale di Igor Man

dal servizio di Luca Veronese

Tutto si ripete, ma nulla è diverso, recitava un antico adagio sciita. Trent’anni dopo l’Iran vede l’ira popolare esplodere in quelle stesse piazze che costrinsero il Re dei Re alla fuga, sospinto dal grido ideologico «Marg Bar Scià - Marg Bar Amerika», a morte lo Scià a morte l’Amerika. Ma, allora, quella che passerà alla Storia come la «Rivoluzione a mani nude», l’immenso rifiuto corale della Corte del Pavone, aveva, giustappunto, un bersaglio preciso: Reza Pahlevi colpevole di stravolgere i connotati culturali dell’Iran. Oggi è diverso. I ragazzi che inondano le piazze, quando Khomeini mise in fuga lo Scià proclamando la Teocrazia sciita erano infanti. Sono cresciuti col mito di Khomeini che in molti ritengono vittima d’un tradimento ideologico. E chi ne ha preso il posto, come Imam-Guida Suprema, vale a dire il pensoso Khamenei, viene contestato (civilmente) per il suo incondizionato appoggio al presidente in carica, l’ascetico Ahmadinejad. A costui viene rimproverata una gestione «erratica, fallimen-

Schermi neri, nessuna immagine. Inutile inveire contro la televisione, brandire minacciosi il telecomando. Per due milioni e mezzo di famiglie negli Stati Uniti sono giorni senza telefilm, senza reality, senza programmi sportivi, senza le news della sera. Per i broadcaster e per l'auditel americano non esistono più, sono scomparsi nel change over, nel passaggio dalla tecnologia analogica al quella digitale terrestre. Un cambiamento nel quale gli Stati Uniti hanno anticipato tutto il mondo. E che in Italia sta avvenendo in modo graduale e ha già coinvolto Sardegna, Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige e Lazio. «La transizione libererà frequenze a favore della banda larga e rafforzerà le comunicazioni», ha ricordato Barack Obama che, prima dello spegnimento del vecchio segnale il 12 giugno scorso, impegnato tra Egitto e Francia ha lanciato l'appello agli americani: «Avvisate amici, familiari e vicini di casa, preparatevi al change over». Un passaggio epocale che non riguarda i canali via cavo e satellitari (già digitali) ma circa 15 milioni di case che ricevono solo il vecchio segnale tv via etere (analogico).[...]

Teheran, i sostenitori di Mir-Hossein Moussavi in una protesta

tare » dell’economia, vale a dire del «grande dono», il petrolio. «Siamo ricchi ma viviamo da miserabili», questo striscione sbandierato in faccia ai poliziotti ne avrebbe provocato una «smodata reazione »: hanno sparato sui dimostranti, sette morti. Non è dunque una «sommossa» quella che agita l’Iran ma qualcosa di più tremendamente serio. Questo ci dice la «disponibilità a ricontare i voti», espressa dalla presidenza della Teocrazia. Vedendo alla tv Teheran saccheggiata dai dimostranti, colpisce che essi siano giovani quando non giovanissimi. Allora, quando la «Rivoluzione a mani nude» conquistava

giorno dopo giorno sempre più spazio nella mente e nel cuore della gente, la folla vedeva in maggioranza persone mature, professionisti, operai e, poi, c’erano i soldati, in prima fila, spesso gettavano il fucile alla folla e così diventavano seguaci di Khomeini che, immancabilmente, dedicava loro «giuste parole». Ogni giorno quel che colpiva noi giornalisti stranieri era la serenità dei dimostranti. Sfidavano la Savak, l’implacabile polizia dello Scià: sapevano di rischiare la galera, la tortura, la vita sinanco, ma alle nostre domande rispondevano sempre, e tutti, così: «Non abbiamo paura del martirio». [...]

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Si allarga l’indagine pugliese su Tarantini

Politica e scandali

Cocaina e ragazze per vip bipartisan

Berlusconi tuona contro la spazzatura mediatica, ma nel Pdl inizia l’imbarazzo

di ROBERTO BUONAVOGLIA

Fini prende le distanze Sull’inchiesta di Bari, il presidente della Camera ammonisce: «C’è il rischio della sfiducia dei cittadini» di MARCO DELL’OMO ROMA – «E' solo spazzatura. E io di spazzatura me ne intendo, perchè a Napoli l’ho eliminata. E farò lo stesso anche con questa». Silvio Berlusconi ostenta superiorità rispetto alla vicenda innescata dalle rivelazioni di Patrizia D’Addario, la donna che sostiene di essere stata pagata per partecipare a una festa a Palazzo Grazioli. Si sfoga con il suo avvocato Niccolò Ghedini, attacca la sinistra che, sostiene, spera di farlo cadere con gli scandali. Lotta come un toreador che non vuole farsi sopraffare dal toro nell’arena. LA CRITICA DI FINI Ma alla fine riceve l’incornata di Gianfranco Fini, l’alleato ormai sempre più critico e distante, che anche in questa occasione si smarca dal premier e si propone come leader alternativo. Sono le cinque del pomeriggio quando Fini, rispondendo a una domanda durante una conferenza stampa che doveva essere dedicata al ruolo del Parlamento in Italia e in Germania, sceglie di non accodarsi ai tanti che nel centrodestra sono scesi a difesa dell’onore di Berlusconi. Fini non si nasconde dietro i «no comment», ma si produce nell’ennesimo strappo, sostenendo che il caso D’Addario potrebbe minare la fiducia dei cittadini verso la politica. «Non credo ci siano rischi di instabilità per il governo, c'è invece il rischio di una minore fiducia dei cittadini verso la politica e le istituzioni, cioè il fondamento della democrazia», è il suo allarmato giudizio. Visto sotto questa luce, il problema, sottolinea il

presidente della Camera, riguarda non solo il governo «ma tutti gli attori della politica italiana». Fini non si fa scappare l'occasione per altre punture di spillo a Berlusconi: «Una democrazia impotente e inefficace – sottolinea – alla lunga alimenta progetti bonapartisti o cesaristi di delegittimazione del Parlamento inteso come luogo che rallenta le decisioni». E poi: dialogo, «reciproco accreditamento» tra avversari politici, riforme condivise. Tutto nella linea già tracciata giovedì, con il suo appello a non vedere sempre «nemici interni e esterni», insomma a immaginare complotti orditi per far saltare il tavolo del governo. A dare un altro dispiacere a Berlusconi ci ha pensato Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, che ha pubblicato un editoriale in cui si chiede al premier di chiarire «il più presto possibile» i tanti interrogativi suscitati dalle vicende baresi: a porseli, dice Avvenire, sono anche i cittadini «non pregiudizialmente ostili» al governo. Tante gatte da pelare, dunque, per il premier. Tra le altre, anche quella del suo rapporto con l’avvocato di fiducia Niccolò Ghedini, finito al centro delle polemiche per due sue definizioni (Berlusconi «utilizzatore finale» delle ragazze e Berlusconi che potrebbe avere «grandi quantitativi di donne», “gratis“). Più tardi Ghedini ha negato dissapori con il premier. «Ho fatto un errore di comunicazione, mi sono scusato, tutto il resto è sterile polemica». LA LEGA: «MAGGIORANZA SALDISSIMA» Di fronte alla tempesta scatenata dall’inchiesta di Bari, la vera incognita è la tenuta della maggioranza, specie dopo i distinguo di Fini. Per ora, però, il centrodestra non mostra segni di scollamento. Anche la Lega è a fianco del premier, anche se Bossi ha dato forfait al comizio di chiusura della campagna elettorale con Berlusconi a Cinisello Balsamo. Roberto Calderoli, però, assicura che «la maggioranza è saldissima e quelli dell’opposizione che parlano di scricchiolamenti dovrebbero pensare alle loro ossa che scricchiolano». LA CONTESTAZIONE DEI «POVERI COMUNISTI» Ma a Cinisello un gruppo di manifestanti fischia il premier al suo arrivo in piazza Gramsci. E Berlusconi perde la pazienza: «Mi fate pena – dice – mi fate disgusto». «Abbiamo la contestazione, evviva – aveva detto appena salito sul palco – così tutti potete capire la differenza fra noi e loro. Noi non disturberemmo mai un loro incontro fra leader ed elettori. Ma noi siamo uomini di libertà, antropologicamente diversi da loro. Siete, come sempre, dei poveri comunisti».

La stoccata dell’Avvenire che chiede di «chiarire subito»

Gianfranco Fini

L’opposizione aspetta gli eventi e insiste perché il Cavaliere riferisca in Parlamento

Pd: «Niente campagne, si chiede chiarezza» di CRISTINA FERRULLI ROMA –Dario Franceschini condivide la richiesta di chiarimenti avanzata da alcuni parlamentari democratici. Ma sull'inchiesta di Bari non ha intenzione, almeno fino ai ballottaggi, di costruire campagne pubbliche, convinto che attaccare il presidente del Consiglio sulle vicende personali non sposti voti a favore del Pd ma anzi faccia il gioco del Cavaliere «bravissimo – dicono i Democratici – a fare la vittima». Cresce al vertice del Pd la sensazione che la parabola di Silvio Berlusconi sia discendente e che, se l’inchiesta di Bari si allarga o spunta qualche altro “affaire”, le crepe nella maggioranza si aggraveranno, come dimostrano i primi segnali di disagio lanciati da Gian-

franco Fini. Più che la speranza di dare la spallata al premier, nel Pd prevale la preoccupazione per un’eventuale crisi di governo in un momento di difficoltà economiche. Ma è prima di tutto un calcolo elettorale a spingere alla cautela. «Berlusconi farebbe bene ad occuparsi dei problemi del paese, non soltanto dei suoi», incalza Franceschini. Ma non va oltre. Affondare il coltello nelle questioni personali del Cavaliere, è la convinzione del Pd, offre solo il destro per denunciare complotti o regie occulte, come ha dimostrato la campagna contro D’Alema e le “scosse”. I più combattivi sono i cattolici del Pd, a maggior ragione dopo la richiesta di chiarimenti arrivata da Avvenire, il quotidiano della Cei. «Il disagio espresso da Avvenire – torna alla carica Rosy Bindi –

Dario Franceschini

non ha a che vedere con il gossip ma chiama in causa la moralità di un leader politico». Il leader dell’Idv Antonio Di Pietro paragona infine Berlusconi a Nerone che «godeva mentre Roma bruciava» e chiede al premier di riferire in Parlamento.

Spuntano ipotesi di appalti e corruzione

Silvio Berlusconi inveisce contro un gruppo di manifestanti che lo fischia a Cinisello Balsamo

Gli scatti nella villa violano la privacy

Il Garante dice no alle foto di Zappadu di ELISABETTA STEFANELLI ROMA – Il Garante per la privacy dice ufficialmente la sua nella vicenda delle foto scattate da Antonello Zappadu dentro e fuori Villa Certosa: no alla pubblicazione e alla diffusione delle «immagini di persone all’interno di una privata dimora senza il loro consenso e utilizzando tecniche particolarmente invasive»; sì a quelle riprese in luoghi pubblici. In sostanza nel suo provvedimento l’Autorità boccia 27 delle 43 foto sottoposte alla sua analisi in nome e per conto del premier Silvio Berlusconi dall’avvocato Niccolò Ghedini, mentre dà il via libera alle 16 immagini «acquisite in luoghi pubblici (un aeroporto) o aperti al pubblico (un villaggio turistico)». Nel mirino del garante però non c'è solo il luogo privato, Villa Certosa, ma anche le situazioni «ordinarie di vita privata o di normale attività di relazioni sociali o in atteggiamenti tipici del contesto di vacanza e di relax». Ovvero non di pubblico interesse tali da giustificare il diritto di cronaca. E boccia anche i «particolari strumenti tecnologici» usati, come il teleobiettivo e il photoshop. Modalità che quindi si applicano – di questo il Garante si preoccupa – alle «centinaia di immagini» scattate dallo stesso Zappadu, per sua stessa ammissione, «dal dicembre 2007 a tutto il 2008» negli stessi luoghi e cedute all’agenzia di stampa colombiana Ecoprensa, che quindi sono ancora in circolazione. Il provvedimento, che sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale, è stato però anticipato prima della diffusione ufficiale dallo stes-

so Ghedini. «Il Garante della Privacy ci ha dato ragione e ha provveduto sulle foto di Zappadu che non potranno in alcun modo essere utilizzate, nè quelle già sequestrate, nè le altre 5.000 scattate in modo analogo», annuncia l'avvocato del presidente del Consiglio e deputato del Pdl. Ghedini lo comunica anche allo stesso Berlusconi in una telefonata che nella parte finale viene registrata da una telecamera di Sky e poi mandata in onda in tv, con forte coda polemica tra il premier e i media. Spiega poi l’avvocato: «A Berlusconi ho detto: “Nonostante tu abbia un avvocato impazzito”, il garante della privacy ci ha dato ragione...». Per il fratello del fotografo, Salvatore Zappadu, il provvedimento è «scontato» per cui appare del tutto fuori luogo il «trionfalismo di Ghedini». Definisce poi paradossale la proibizione delle istantanee di Villa Certosa («zona non tanto privata») mentre viene data la possibilità di pubblicare le foto della zona Villaggio-Residence («comunque privata come Villa Certosa») di cui ancora non si è scoperto il proprietario. Anche il ministro della giustizia, Angelino Alfano, condivide la decisione del garante. «E' una decisione molto chiara: il diritto alla privacy va rispettato e tutelato. Noi lo stiamo facendo anche in ambito del ddl intercettazioni», spiega. Il testo del Garante è stato consegnato oggi anche ai magistrati della procura di Tempio Pausania che si occupano dell’inchiesta sull'autore degli scatti perchè per l’avvocato Franco Luigi Satta, che affianca Ghedini nel procedimento contro Zappadu, il parere supporta la loro tesi.

Non c’è rilavanza pubblica e sarà vietato pubblicarle

IL FUORI ONDA SU SKY Niccolò Ghedini (Pdl), avvocato del premier

Silvio telefona a Ghedini: «Sui giornali frasi non mie Mai parlato di complotto». Ai cameramen: «Spioni» «DI essere spiato non l’ho mai detto... Ora chiamo Bonaiuti e gli faccio fare un comunicato... Ci sono cose che ho visto in certi titoli che non ho mai detto: non ho mai parlato di “complotto oscuro”, mai che “temo di essere spiato”, mai detto che “il mio avvocato è uscito pazzo”, mai detto quell'altra cosa, che mi ha fatto incazzare, di “rispondere colpo su colpo”. Veramente, è una cosa incredibile, sono dei disgraziati». A Bruxelles Silvio Berlusconi parla al telefono con il suo avvocato e deputato Pdl, Niccolò Ghedini, mentre le telecamere, con i microfoni aperti, si accalcano. E dai microfoni di Sky si può ascoltare la telefonata. Il fuorionda è una nuova puntata della “querelle” sui media. Il premier se la prende anche con le telecamere che hanno registrato la telefonata: «Vergogna, siete degli spioni».

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IL COMMENTO

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I politici abbiano rispetto per l’esito del referendum di FEDERICO GUIGLIA L'ULTIMO referendum valido, nel senso che vi partecipò più del 50 per cento più uno degli elettori come richiede la Costituzione, risale a quattordici anni fa. Da allora, dai quesiti del 1995 sul sistema televisivo, molte altre consultazioni sono state indette, e su molti temi, ma nessuna ha raggiunto più la fatidica soglia, come accadeva un tempo. Il tempo in cui Bettino Craxi esortava gli italiani ad andare al mare, e gli italiani invece andavano alle urne per cambiare il modello elettorale delle tante preferenze (1991). Le preferenze sono state, nel frattempo, perfino abolite dalla legge in vigore - detta “porcata”, secondo il suo preclaro autore, ministro Roberto Calderoli -, ma oggi siamo proprio davanti a un altro film. Oggi siamo alla vigilia di una tornata elettorale che da una parte, coi ballottaggi, certificherà chi ha vinto e chi ha perso nel voto amministrativo. Dall'altra, dirà se i tre quesiti referendari organizzati per abroga-

re parti dell'attuale legge elettorale, accentuando la scelta del bipolarismo in Italia secondo quanto affermano i promotori, avrà ottenuto o no quell'indispensabile “maggioranza più uno” dei voti espressi. Come si sa, i partiti sono divisi, e perfino negli stessi partiti che hanno annunciato un orientamento di voto, non mancano i dissensi, e addirittura l'indicazione opposta a quella data dai propri leader. L'istituto del referendum, del resto, è trasversale per definizione. Anche quando affronta temi di per sé ostici come quelli del meccanismo elettorale; temi che appassionano e contrappongono i costituzionalisti. Ma i cittadini, com'è noto, non sono in maggioranza costituzionalisti. Ci guardiamo bene dall'entrare nel merito. Gli italiani hanno tre opzioni, ognuna delle quali non solo è legittima, ma possiede buone argomentazioni dal punto di vista di chi la sostiene: votare sì, votare no, non votare. Libere scelte in libero Stato: come sempre. Invece sul metodo

qualcosa vorremmo poter dire. Il referendum è un istituto di cui s'è spesso abusato. Sia agli inizi, quando nessuno vi faceva ricorso, sia alla fine, quando troppe consultazioni venivano lanciate, e su aspetti troppo specifici e a volte incomprensibili per come i quesiti erano scritti sulla scheda. Ma così, col tempo, la formula tipica del referendum, che dovrebbe essere quella della chiarezza su problemi condivisi e mal affrontati - secondo i proponenti-, in Parlamento, ha finito per perdere o comunque per attenuare la sua caratteristica specifica: dare al cittadino il diritto di replica rispetto al potere legislativo. Il resto l'hanno fatto i partiti, annacquando o addirittura stravolgendo decisioni prese dal popolo sovrano, oppure fissandole nei tempi sbagliati, com'è evidente per i quesiti oggi all'ordine del giorno. Se fossero stati associati al voto europeo del 6 giugno scorso, com'era stato da più parti sollecitato, il Paese avrebbe potuto dibattere e decidere con molta maggiore partecipazione. E

Manifesti per la campagna referendaria

avrebbe pure risparmiato soldi pubblici, cosa non proprio irrilevante in momenti di crisi. Adesso la chiamata alle urne coincide col primo giorno d'estate. L'auspicio, dunque, è che, all'indomani della consultazione qualunque ne sarà stato l'esito, la politica sappia tornare a dare valore a questo incisivo e pre-

zioso strumento di democrazia diretta. Uno strumento che non appartiene ad alcuna delle parti politiche, tant'è che ogni parte politica, a turno, l'ha usato o contrastato nel corso degli anni. L'istituzione del referendum è proprio un'istituzione, e sempre con rispetto dovrebbe essere trattata da parte di tutti.

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BARI – Cocaina, escort, appalti e tangenti. Nei quattro filoni di indagine su Gianpaolo Tarantini ci sono questi elementi che chiamano direttamente in causa l'imprenditore barese. Tarantini, trentaquattrenne che ama il lusso e le belle donne, è coinvolto in tutti e quattro i filoni investigativi avviati dalla procura di Bari nei quali il comune denominatore sembra essere la corruzione. L’imprenditore però si difende e dice: «Temo che questa maliziosa e falsa rappresentazione della realtà, davvero priva di ogni fondamento, sia soltanto funzionale a precostituire a mio danno l'immancabile e predestinato ruolo di colpevole». Ma gli atti giudiziari sembrano parlare chiaro, almeno per il momento, anche se le indagini sono ancora aperte e coperte dal segreto che la difesa di Tarantini (composta da Nicola Quaranta, nella foto, e Nico D’Ascola) ritiene sia stato violato e annuncia per questo una denuncia. Il primo filone d’indagine è quello sui festini in case private dei giovani della Bari-bene che pensano al sesso di gruppo e sniffano cocaina. Poi c'è quello sul giro di escort che il rampante Tarantini è accusato di aver indotto alla prostituzione ingaggian-

dole e inviandole alle feste tenute nella residenza del premier Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli e nelle residenze di altri potenti uomini politici, con equidistanza bipartisan, senza distinzione di colore politico. E, infine, gli altri due, distinti, per associazione per delinquere finalizzati alla corruzione, legati ad un presunto giro di mazzette (uno del 2003, l’altro del 2008) legato alla fornitura di protesi sanitarie a strutture pubbliche da parte della società di famiglia dei Tarantini, la Tecno Hospital. Ma c'è anche un altro filone investigativo che i magistrati baresi vorrebbero avviare per verificare se vi sia una relazione tra l’invio di escort alle feste dei “potenti” e i favori che l'imprenditore barese intendeva incassare da quanti beneficiavano delle prestazioni delle ragazze. Insomma, se vi siano stati quantomeno tentativi di corruzione. Quello che sembra già provato, e che è prossimo ad un avviso di conclusione delle indagini, è legato alla cocaina sniffata alle feste a cui Tarantini avrebbe partecipato nei primi anni del 2000, a Bari. Una vicenda nella quale l'imprenditore sarebbe coinvolto a pieno titolo. Si tratta di fatti risalenti nel tempo scoperti tramite intercettazioni avviate dal pm barese Roberto Rossi mentre indagava sui viaggi che Tarantini avrebbe offerto a responsabili di strutture pubbliche per indurli ad acquistare dalle sue aziende le protesi sanitarie. Quasi un doppione dell’inchiesta avviata dal pm Giuseppe Scelsi che più di recente, sempre indagando per corruzione sui Tarantini, ha scoperto il giro di escort inviate nelle residenze di Berlusconi. «Ma quale cocaina e quale vita lussuosa – replica Tarantini - nego di aver mai avuto il tenore di vita che mi si attribuisce, definito elevatissimo. Leggo infatti che le mie condizioni economiche sono state enfaticamente descritte come molto agiate». Sulle feste a casa del premier e sulle escort, invece, tace.


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AL VOTO DOMENICA E LUNEDÌ

HANNO DETTO

Per l’occasione, gli uffici anagrafe aperti con orario speciale

«PECCA di superbia il sindaco uscente Vito Santarsiero nello slogan che lancia dall’opuscolo descrittivo dei risultati della sua amministrazione», spiega Salvatore Lacerra, ex candidato sindaco per l’Mpa di Basilicata e la lista civica L’altra città, in accordo programmatico con il centro riformista che sostiene la candidatura di Giuseppe Molinari. Critica anche da parte del segretario cittadino del Pdl, Lorenzo Larocca che richiama un recente incontro tra Molinari e le Fal. Il segretario spiega

DOMENICA e lunedì si andrà alle urne per i referendum sulla legge elettorale e per il secondo turno delle elezioni amministrative a potenza città. Si vota dalle ore 8.00 alle ore 22.00 della domenica e dalle ore 7.00 alle ore 15.00 del lunedì. In occasione delle consultazioni elettorali e referendarie gli uffici Carta d’identità di via Milano e via IV Novembre di Potenza osserveranno il seguente orario: sabato 20 giugno, dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Domenica 21 giugno, dalle ore 8.00 alle 22.00, Infine, lunedì 22 giugno dalle ore 8.00 alle 15.00.

come Molinari abbia sottolineato «la necessità di individuare porti di scambi intermodale nella provincia di Potenza». Il consigliere regionale Michele Napoli (la Destra) dice: «L’amministrazione comunale uscente, in questi ultimi giorni di campagna elettorale, tenta di evidenziare un’efficienza amministrativa in maniera frettolosa di giocando la carta della sistemazione “bituminosa” delle strade cittadine credendo di accattivarsi le simpatie dei cittadini». Per il centrosinistra è lo stesso sin-

«Peppino darà la spallata»

«Vincerà Vito Pdl troppi errori»

Digilio però non nasconde: «In caso di zero a tre sarò pronto a dimettermi dalla dirigenza del Pdl» nostre. Qualcuno però dice che sono mancati i voti che il Pdl ha dimostrato di avere alle europee... «La responsabilità del Pdl c’è tutta perchè non ha ottenuto delle percentuali eccezionali, ma bisogna comnunque considerare che alle comunali c’è stata un’eccessiva frammentazione con quasi 800 candidati e la pressione magari di amici e parenti che poco hanno a che vedere con i partiti. Se un errore c’è stato sia da un lato e sia dall’altro è stato proprio quello di allontanare i cittadini dalla politica. Il fatto che a Potenza alle comunali ci siano stati più candidati che a Bari la dice tutta. C’è stata un’impostazione troppo qualunquistica di quello che deve essere l’impostazione della politica seria e coerente». Prima della scelta dei candidati e quindi anche prima di scegliere Molinari come candidato sindaco, lei più volte aveva dichiarato che bisognava scegliere tra i dirigenti del Pdl per non delegittimare la classe politica. Ha cambiato idea? «Quella era una mia posizione iniziale. Poi ovviamente mi sono adeguato a quelle che sono state le decisione del partito. Abbiamo cercato di dare un’immagine esterna al Pdl e mi auguro che sia

L’ottimismo di Luongo che attacca i ministri «Indecoroso fare promesse elettorali azzardate»

stata una scelta vincente al Comune». Però non sembrava entusiasta... «Inizialmente no, poi però mi sono buttato a capo fitto nella campagna elettorale». Ci sono state polemiche sulla visita di Bondi e Matteoli. Cosa risponde? «E’ una polemica sterile che sta a dimostrare il nervosismo del centrosinistra. Quando sono venuti ministri in nome e per contro del centrosinistra nessuno si è lamentato. E’ naturale per me che i ministri vengano perchè noi vogliamo dimostrare che il governo vuole essere amico di questa città. E poi non capisco perchè se un ministro fa campagna elettorale si grida allo scandalo e se invece lo fa il presidente la Regione o della Provincia è tutto normale». Alla fine però se dovesse vincere Santarsiero sarebbe un 3 a 0 per il centrosinistra: una sconfitta per il centrodestra che ambiva a vincere anche in Basilicata. Sarebbe necessario un azzeramento dei vertici della Pdl? «Sono un uomo di partito. E se le cose non dovessero essere andate bene e qualcuno mi chiederà le dimissioni da dirigente del Pdl, sarò prontissimo a presentare le mie dimissioni anche per favorire eventualmente il rinnovamento». sal. san.

POTENZA - Antonio Luongo non nasconde ottimismo sul risultato elettorale del ballottaggio al comune di Potenza: «Credo che alla fine Santarsiero non avrà problemi a riconfermarsi». Deputato come andrà a finire? «Dalla cose che ho visto, secondo me Vito Santarsiero ha dimostrato sobrietà e senso dell’amministrare. Ritengo che fare il sindaco sia una delle cose più difficili per un politico: non si esprimono desideri ma bisogna affrontare problemi uno dietro l’altro ogni giorno. Poi Santarsiero mi è sembrato molto serio perchè ha dimostrato di avere un’idea di questa città. Lui giustamente nella prima legislatura ha cercato di mettere in ordine questa città. Questo è sicuramente il primo problema che abbiamo e lui ha messo in atto le sovrastrutture per risolvere il problema della viabilità. Per iniziare a mettere ordine in questa città si doveva fare esattamente quello che ha fatto lui. E’ chiaro che poi, superata questa fase dovremo iniziare ad affrontare i grandi temi così come si affrontano nelle altre realtà urbane italiane simili a Potenza: la qualità della vita, i servizi e quant’altro. Non che Santarsiero queste cose non le abbia già affrontate ma in una

LA RIFLESSIONE

Potenza non è Corleone

Minimali

CHIUDE nel suo rione, Giuseppe Molinari, nella piazza di viale Dante dove agita la folla che risponde con applausi e una piccola ovazione quando richiama “il fantasma” che in questi giorni aveva rincorso. Quel fantasma che si chiama “questione edilizia” e per cui ha riempito la cronaca da «vittima - dice lui - di una citazione» e per allusioni non proprio esplicite. Ma lo dice chiaramente. C’è una «sorta di cappa sulla città», c’è chi ha più potere di altri. Poi si spinge oltre e cita l’impresa Mancusi e il sindaco Santarsiero come “titolari”

di alcune posizioni privilegiate. In fondo, dice, Potenza «non è Corleone» e si sente libero di poter esprimere un giudizio. Ma ci sono anche gli “altri” cittadini, i più piccoli. Per i bambini «pensa a un parco giochi in ogni rione. Il sindaco uscente avrebbe dovuto pensarci, piuttosto che spendere - accusa - soldi nelle mostre». Attacca duro, le parole sono anche più che “forti”. Chiede una scelta che «non è tra i due candidati - conclude - C’è in ballo qualcosa in più». E quello a cui pensa è la «libertà di una città».

POTENZA è una città piccola, cionondimeno ci sono dei posti sconosciuti ai più, o, comunque, frequentati da un numero ristrettissimo di persone. Per esempio, fra i tanti, c’è una scalinata che collega due tratti di una stessa via, per la precisione via Raffaele Acerenza. E’ una scalinata senza nome, ma a Potenza, tante vie e vicoli sono senza nome, ed è difficile, stante la sua scarsa notorietà, e la mancanza di un nome appunto, indicarla a qualcuno per un qualsiasi motivo, se non con una lunga indicazione che partendo dalla chiesa di San Rocco ripercorra la strada palazzo per palazzo. Questa scalinata, dicevo, è frequentata da uno sparuto numero di persone. Forse per questo motivo non è frequentata neanche dagli uomini dell’Acta, e non è mai spazzata e curata. I gradini sono in molte parti rotti, e gli avanzi di marmo, ma forse è un altro materiale chissà, giacciono sul posto, senza che nessuno abbia mai pensato o di levarli, o di sostituirli. Chi usa le scale

sa che deve giostrarsi come in un labirinto e conosce a memoria i gradini rotti e le insidie. La scalinata è situata nel bel mezzo di un costone verde. La vegetazione non è curata e spunta libera. Già a maggio comincia a invadere la scalinata perché è rigogliosa, e spuntano ciuffi di erba anche sui muri, o fra le mattonelle regolarmente divelte. Per terra si possono trovare cose strambe e solite: dal pacchetto di sigarette dell’anno precedente ai santini delle elezioni. Per tre anni vidi, sempre nello stesso angolo, un santino delle elezioni amministrative 2004, per esempio. E poi altri resti di civiltà. Ma mai troppi, in verità; diciamo che la compagnia è sempre la stessa, ripeto, perché la scala è poco frequentata, e quindi le tracce che si lasciano sono poche e lente a scomparire. L’indifferenza amministrativa nei riguardi di questa scalinata ha resistito anche alle diverse sollecitazioni, o provocazioni, da me lanciate alla giunta comu-

nale nel quinquennio passato. Ragion per cui, quando stamane me la sono ritrovata pulita, spazzata, e finanche con i resti di gradino rotti accantonati, non ho creduto ai miei occhi. Certo non è che mi sia trovato di fronte ad un lavoro sopraffino, no, questo no. Ma l’erba del costone era tagliata, i resti dei gradini rotti accantonati in bella mostra nell’area a verde appena rasata, e le scale, per quanto pulite dai resti di un quinquennio di inciviltà, non erano ben spazzolate, e comunque sempre disastrate, per intenderci. Ma comunque mi trovavo davanti a un accadimento storico. Testimone oculare di un intervento amministrativo di manutenzione che mancava da almeno cinque anni. Miracolo del ballottaggio? E’ una ipotesi percorribile, forse la più accreditata. E infatti, in un momento in cui ogni voto vale un capitale, quelle sette o otto persone che usano abitual-

scelte mente la scalinata, e che quindi possono accorgersi dell’evento (una persona che dovesse percorrere la scalinata per la prima volta, infatti, potrebbe pensare a una situazione normale), potrebbero orientarsi per un verso anziché l’altro, ed essere determinanti. Se non fosse per via del ballottaggio ci sarebbe da chiedersi perché proprio ora, e non troveremmo risposta alcuna. E quindi, al ballottaggio, la scelta sarà ampia e variegata: voto per chi mi pulisce le scalinate ogni quinquennio, o per chi proverà ad ottenere magicamente un bel contributo una tantum dal governo di 100 milioni di euro da spendere tutti per i debiti accumulati? Il dubbio è di quelli seri e non facilmente risolvibili. Ma nell’un caso come nell’altro ci troveremo a fare scelte minimali. Purtroppo. Poi, magari, ci cacciano il coniglio dal cappello e la città perderà i sensi per lo stupore. Bè, speriamo che passi l’angelo e dica amen. Luciano Petrullo

A proposito di bugie e di vecchi passaggi C’È in atto (...) una guerra a opera di Molinari - sfidante ex parlamentare della Margherita - rifiutato dal Partito democratico (come ha pubblicamente espresso Massimo D'Alema), che si è gettato per rabbia e reazione tra le braccia del Pdl (con guida Berlusconi) accolto dalla Pdl di Potenza, solo per astio velenoso nei confronti del centro-sinistra. (...) nella scorsa campagna elettorale politica del 910 aprile 2006, Peppino Molinari ne aveva dette di cotte e di crude contro Berlusconi - guida carismatica dell’ex FI - scrivendo e consegnando agli elettori di Potenza e non solo - della Basilicata un libercolo dal titolo molto emblematico “Le bugie hanno le gambe di Berlusconi”. Il bravo Peppino Molinari, invitava ad aderire a sostegno della sua candidatura - così si legge sul frontespizio - “Per il bene dell’Italia riapriamo il futuro” a sostegno della Margherita, quindi dell’Ulivo (...). Il testo parte dalle “Pensioni al minimo” per passare attraverso l’occupazione, la fami-

glia, gli enti locali per concludere con il tema della sicurezza, con il rimpianto della interruzione della legislatura lamentando la mancata approvazione al Senato della legge sui piccoli comuni. Questo è il racconto delle bugie che avrebbero - a suo dire - le gambe corte. Viaggiando poi sulle gambe di Berlusconi acquistavano una notevole rilevanza. Così Peppino Molinari, incurante del tradimento delle proprie origini, della fiducia calpestata dei suoi elettori - in uno dei primi pubblici comizi - smentendo ideali, valori e coerenza si è rimangiato tutto quanto solo un anno prima dichiarato per provare a correre a sindaco di Potenza. (...) Un vecchio proverbio diceva che “forestieri e vecchi possono raccontare quello che vogliono”. (...) Berlusconi avrebbe promesso 100 milioni di euro alla città di Potenza. Non è stato spiegato il motivo del ragguardevole dono e la provenienza. Tommaso Marcantonio

difficoltà di risorse economica così evidente un sindaco deve scegliere le priorità. Vito è pronto per la seconda parte. Intanto è stata una campagna elettorale molto urlata. Cosa ne pensa? «Vito si è mantenuto rigorosamente sui programmi, ma oggettivamente è evidente che la presenza di un ex parlamentare del centrosinistra nell’altro schieramento non poteva che scatenare la polemica. Francamente però, credo che abbia scantonato più Molinari e il centrodestra che Santarsiero». L’ultima settimana di campagna elettorale per il centrodestra è stata contradistinta dalla visita elettorale di due ministri e dalle proteste del centrosinistra... «Alla fine è stata una cosa controproducente per loro». Per le polemiche? «No, più che per la mancanza di rispetto verso le istituzioni, che mi appare una questione estetica, io credo che questo governo nazionale sta dimostrando chiaramente una scarsa attenzione verso tutto il Meridione. Per questo limitarsi a venire in Basilicata negli ultimi 2 giorni e fare promesse azzardate e improvvisate mi sembra uno sbaglio. E’ improvvi-

do da parte di uomini dello Stato fare proclami che difficilmente si potranno mantenere. Ci vorrebbe un pò più di sobrietà. I potentini oltretutto sanno perfettamente che i soldi in una crisi del genere non si regalano in questo modo a due giorni dal ballottaggio. In un ciclo così complesso per l’intera economia fare promesse in maniera così rocambolesca mi è sembrato veramente poco decoroso. Al netto del risultato di domenica come giudica le scelte politiche compiute nella scelta dei candidati? «Secondo me il Pdl ha sbagliato completamente l’operazione politica. Dovevano puntare a legittimare la loro storica classe dirigente o fare una apertura verso pezzi importanti della società civile e poi costruire un polo di centro per tentare di scardinare il blocco monolitico del centrosinistra. Noi invece a Matera abbiamo fatto un’operazione molto intelligente. E quindi come finirà lunedì dopo lo spoglio? «Vincerà tranquillamente Vito Santarsiero anche perchè il centrosinistra sta facendo una riformulazione completa di se stessa». Salvatore Santoro

Santarsiero: «Le calunnie altrui»

VUOLE parlare delle cose che ha fatto, di quello che ancora vuole fare. Ma a distanza, Vito Santarsiero, risponde al suo avversario. Alle «calunnie» non ha voglia di replicare con toni uguali, ma poi spiega che «la città è stanca del pettegolezzo». La piazza si infervora, e lui ricambia con l’entusiasmo. Non gli è andata giù la “parata” di ministri Pdl che hanno «mescolato ruolo istituzionale con campagna elettorale promettendo finanziamenti che non potranno mai arrivare. Magari andando negli uffici pubblici quasi a voler imporre il ruolo. Ma i

cittadini capiscono. E sanno». Sanno che il finanziamento promesso a Molinari da Berlusconi in caso di vittoria, per Bucaletto, «è l’ennesima presa in giro. I soldi già c’erano, dal governo Prodi. Ma poi ce li ha tolti. Ne ha promessi di nuovi che stiamo ancora aspettando. Come potrebbero arrivare magicamente 100 milioni se il Governo sta tagliando in ogni settore, sicurezza compresa?». Richiama il regolamento urbanistico, la possibilità «adesso concreta, come mai accaduto, di realizzare case popolari». Chiede «rinnovata fiducia».

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POTENZA - Egidio Digilio, si prepara alle ultime ore di campagna elettorale sorseggiando una bibita fresca. «E’ stata una sfida elettorale troppo rancorosa. Non mi è piaciuta; speravo che il confronto fosse più sui programmi ma alla fine è diventata quasi una questione personale». Il suo commento iniziale prima delle domande del cronista. Senatore Digilio, domenica c’è il ballottaggio tra Molinari per il centrodestra e Santarsiero per il centrosinistra. Come andrà a finire? «Il primo tempo è finito con Santarsiero che ha già perso il 30 per cento, il secondo tempo c’è da dare la spallata finale, ma Santarsiero ha già perso». Molinari che candidato di centrodestra è stato? «Peppino ha tentato di fare tutto quello che era possibile con l’aiuto del centro e di tutto il Pdl». Lunedì ci sarà il cambio politico al vertice del Comune? «L’augurio è che ci sia un sindaco nuovo. E’ naturale. L’impostazione e la scelta però spetta ai cittadini che per 5 anni si sono lamentati della scorsa amministrazione. Ora i potentini devono fare vedere di saper scegliere. Si devono assumere le proprie responsabilità. Noi da politici ci assumiamo e ci assumeremo le

daco uscente e candidato, Vito Santarsiero, a firmare un ultimo appello ai potentini: «Sono ben consapevole - dice delle buone cose fatte e faccio ammenda per le tante cose che avrebbero potuto avere risposte più rapide o più adeguate alle attese. Ora è importate che l’orologio non venga riportato all’indietro e che il disegno al quale abbiamo cominciato a lavorare tanto alacremente venga portato a compimento. Ed è per questo che chiedo ancora una volta il consenso».


Sabato 20 giugno 2009

Tratti del carattere dei due candidati in un divertimento psicologico: le risposte dei “duellanti” A poche ore dal comizio finale, Santarsiero e Molinari hanno risposto al famoso questionario

Sottoposti al test di Proust Un gioco per descrivere alcuni tratti nascosti o poco noti della personalità CON un pizzico di autoironia e disponibilità, i due candidati a sindaco, Giuseppe Molinari (candidato per il centrodestra) e Vito Santarsiero (candidato per il centrosinistra) a poche ore dal comizio finale di ieri sera e in attesa del ballottaggio hanno accettato di sottoporsi al “questiona-

rio di Proust”. E’ un gioco psicologico, un elenco di domande sulla personalità, in voga già nel secolo scorso, che prende il nome dalla compilazione che ne fece l’autore de “Alla ricerca del tempo perduto”. E’ molto facile trovarne versioni

aggiornate, modificate in base al personaggio che vi si sottopone (in questo caso i due sono stati sottoposti alle domande compilate da Marcel Proust nella traduzione di Mariolina Bertini). Naturalmente, nessuna pretesa di poter fornire una versione dettaglia-

ta della personalità dei due candidati. Ma è un gioco curioso che rompe gli schemi delle parole ripetute in questi giorni di campagna elettorale. E lo vivacizza, se ce ne fosse bisogno. Ecco le risposte che i “duellanti” hanno fornito e con cui provano a raccontarsi ancora un po’.

1. «Mi sento sempre insoddisfatto e in debito».

1. Il tratto principale del mio carattere:

1. «Sono schietto e spontaneo, non so nascondere ciò che penso».

2. «La dolcezza, quasi un tratto femminile».

2. La qualità che desidero in un uomo:

2. «Ne apprezzo la sincerità».

3. «La capacità di comprendere il proprio uomo».

3. La qualità che preferisco in una donna:

3. «Decisamente, la simpatia, una donna deve saperti far ridere».

4. «Il semplice fatto che mi sopportino».

4. Quel che apprezzo di più nei miei amici:

4. «Il loro disinteresse».

5. «La testardaggine».

5. Il mio principale difetto:

6. «Stare tra i libri, non solo leggerli, … e in cantina».

6. La mia occupazione preferita:

5. «Non sono falso, né ipocrita. Oggi è questo un grande difetto per la sopravvivenza».

7. «Sperare che ci sia dopo una vita migliore».

7. l mio sogno di felicità

8. «Ritrovarmi da solo e senza un credo».

8. Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia:

9. «Sono affascinato, a volte, dall’immaginarmi eremita in pensiero o con la vita interamente dedicata al servizio, praticamente due facce della stessa medaglia».

9. Quel che vorrei essere:

10. «La mia città. In fondo, non ci sono posti dove si vive “bene”, ovunque si può vivere bene».

10. Il paese dove vorrei vivere:

10. «Sempre la mia città, solo più abitabile, più verde».

11. «In questo periodo, il lilla, il viola e il turchese».

11. Il colore che preferisco:

11. «Sembra un paradosso, ma decisamente il rosso».

12. «La ginestra, il suo profumo».

12. Il fiore che amo:

12. «Il fiore più bello è la rosa».

13. «La rondine».

13. L’uccello che preferisco:

13. «Il canarino».

14. «Dostoevskij, Toltoj, gli autori russi in genere».

14. I miei autori preferiti in prosa:

14. «Non ne ho uno preferito».

15. «Edoardo De Filippo».

15. I miei poeti preferiti:

15. «Trovo poetiche le parole di Sturzo».

16. «Castore e Polluce».

16. I miei eroi nella finzione:

16. «Sono appassionato di Tex Willer».

17. «Elena e Clitennestra».

17. Le mie eroine preferite nella finzione:

17. «Nella finzione? Le donne che sopravvivono ai mille impegni della quotidianità senza fatica».

18. «Mozart».

18. I miei compositori preferiti:

18. «Lucio Battisti»

19. «Direi De Chirico».

19. I miei pittori preferiti:

19. «Van Gogh».

20. «Papa Giovanni Paolo secondo».

20. I miei eroi nella vita reale:

20. «Lo siamo tutti, questo è un paese di eroi, santi e navigatori».

21. «Mia madre».

21. Le mie eroine nella storia:

21. «Cleopatra».

22. «Non esistono nomi belli o brutti, esistono le persone».

22. I miei nomi preferiti:

22. «Quelli delle mie due figlie, Lucia e il biblico Giuditta».

23. «Non trarre insegnamenti dai propri errori».

23. Quel che detesto più di tutto:

23. «L’arroganza».

24. «Quelli violenti, da Hitler a Nerone».

24. I personaggi storici che disprezzo di più:

24. «Adolf Hitler».

25. «La discesa di Annibale in Italia».

25. L’impresa militare che ammiro di più:

25. «Mai amato le guerre, non giocavo con le pistole giocattolo neanche da piccolo».

26. «Del Titolo Quinto della Costituzione».

26. La riforma che apprezzo di più:

26. «Il piano casa di Amintore Fanfani».

27. «Un qualsiasi, ma vero genio artistico».

27. Il dono di natura che vorrei avere:

27. «Un po’ più di pazienza».

28. «In lucidità, come Socrate».

28. Come vorrei morire:

28. «All’improvviso, ho paura del dolore fisico».

29. «Sereno».

29. Stato attuale del mio animo:

29. «Molto sereno».

30. «Tutte quelle motivate dalla buona fede».

30. Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza:

30. «Le bugie, ma solo se sono dette in buona fede».

31. «Avere sempre in testa un progetto».

31. Il mio motto:

31. «Meglio vivere da persona comune, nella normalità».

6. «Giocare con i miei tre figli». 7. «Prevedibilmente, una vita in salute per me e la mia famiglia». 8. «Temo il dolore della perdita dei cari». 9. «Mi basta quello che sono».

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10 Primo piano


Istat: -204.000 unità nel primo trimestre del 2009

Si parte dalle fabbriche di Torino

Occupazione in forte calo ma il ministro frena l’allarme

Ristrutturazione braccio di ferro tra Fiat e sindacati

di ALESSIA TAGLIACOZZO ROMA – Per la prima volta dopo 14 anni di crescita ininterrotta l’occupazione in Italia cala: nel primo trimestre 2009 gli occupati nel nostro Paese diminuiscono di 204.000 unità rispetto allo stesso periodo del 2008 (0,9%) mentre le persone in cerca di lavoro crescono di 221.000 unità portando il tasso di disoccupazione al 7,9% (+0,9 punti percentuali rispetto al 7% dello stesso trimestre dell’anno scorso). Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ridimensiona l'allarme e sottolinea che si tratta di dati inferiori a ciò che si poteva temere a fronte della crisi economica. In particolare il ministro ricorda che solo alla fine degli anni ‘90 i tassi di disoccupazione in Italia superavano il 12% e che il dato del primo trimestre è migliore degli altri Paesi. I dati diffusi ieri dall’Istat sottolineano come il calo sia esclusivamente da imputarsi alla componente italiana (426.000 unità) mentre quella straniera cresce su base annua di 222.000 unità. Nel complesso gli occupati nel trimestre erano 22.966.000 (dati non destagionalizzati) mentre i senza lavoro arrivano a quota 1.982.000. CRESCE LAVORO DIPENDENTE, CROLLA AUTONOMO: Nonostante la perdita complessiva di 204.000 posti il lavoro dipendente guadagna 66.000 unità. Il calo dell’occupazione è da ricercarsi nel lavoro indipendente (-270.000 posti). Nel lavoro autonomo le collaborazioni hanno perso 107.000 unità mentre i piccoli imprenditori sono diminuiti di 163.000 unità. L’aumento del lavoro dipendente è stato possibile grazie alla crescita di quello a tempo indeterminato (+219.000 posti) mentre quello a termine ha perso 154.000 unità. MENO ITALIANI, PIU’

STRANIERI: il mercato del lavoro è sempre più straniero con 222.000 posti in più a fronte di un calo di occupazione tra gli italiani di 426.000 unita. Il dato risente soprattutto della crescita della popolazione immigrata. Il tasso di

occupazione infatti diminuisce anche tra gli stranieri (0,5%) anche se proporzionalmente meno rispetto alla media del Paese (-0,9%). L'Istat segnala che si tratta spesso di lavori meno qualificati anche se in molti casi dipendenti e a

Italcementi, fusione con i francesi entro il 26 LA DECISIONE finale sulla fusione fra Italcementi e Ciments Francais verrà presa in una prossima riunione entro il 26 giugno. Come si legge nella nota in cui si annuncia la «sospensione» , i rispettivi consigli hanno infatti confermato la favorevole valutazione sulla fusione, di cui avevano approvato in via preliminare le linee guida in data 16 febbraio e in relazione alla quale la

francese Authoritè des Marches financiers aveva confermato con decisione del 15 maggio, l’insussistenza dei presupposti per il lancio di una preventiva opa su Ciments Francais. La sospensione della decisione finale ha lo scopo di verificare se sussiste la possibilità di pervenire ad una soluzione accettabile e comunque coerente con gi obiettivi e le motivazioni della fusione.

tempo indeterminato. MERCATO INVECCHIA, GIOVANI FANTASMA: Rispetto a un anno fa i giovani con meno di 34 anni che lavorano sono 408.000 in meno. Il loro tasso di occupazione ha perso 2,5 punti percentuali passando dal 50,4% del primo trimestre 2008 al 47,9% dei primi tre mesi del 2009. Il dato è in gran parte condizionato dal calo delle occupazioni precarie con 154,000 contratti a termine in meno e 107.000 collaborazioni perdute. Per gli ultracinquantenni la tendenza è opposta con una crescita di 150.000 persone al lavoro in questa fascia di età rispetto all’anno scorso soprattutto grazie alle nuove regole sulla previdenza. Nel complesso tra i 15 e i 64 anni il tasso di occupazione è sceso dal 58,3% al 57,4%. Se le donne perdono sei decimi di punto (dal 46,9% al 46,3%) il tasso di occupazione maschile perde 1,2 punti passando dal 69,7% al 68,5%. SUD PENALIZZATO: la maggior parte dei posti di lavoro è stata persa al Sud (114.000 posti) mentre il Nord ha perso 46.000 posti e il Centro 44.000. Nel Mezzogiorno pesa ancora una volta l'effetto scoraggiamento con il calo di 112.000 persone tra le forze di lavoro. Di fatto nell’area quindi la disoccupazione aumenta in modo marginale (+2.000 unità) a causa del gran numero di persone che rinuncia direttamente a cercare lavoro. CRESCONO OCCUPATI COSTRUZIONI, CALO NEGLI ALTRI SETTORI: l'unico settore ad avere un segno positivo per l’occupazione sono le costruzioni (+1,7%) mentre gli altri comparti a partire dall’agricoltura (3,4%) fanno un passo indietro rispetto al primo trimestre 2008. A fronte del calo dello 0,9% complessivo l'industria in senso stretto segna un calo dell’1,6% mentre i sevizi perdono lo 0,8% degli occupati.

IL CONFRONTO fra la Fiat zione di vecchi prodotti a e i sindacati sulla ristruttu- Mirafiori. Bisogna pensare razione degli stabilimenti in grande anche per l'Italia. italiani parte martedì, a To- Non capisco come si faccia a rino. Primo capitolo gli esu- dare un giudizio positivo beri alla Cnh, la società del sull'incontro, serve un negruppo che produce mac- goziato». Il segretario generale chine per le costruzioni e per l’agricoltura. Non ci so- dell’Ugl, Renata Polverini, no ancora date per entrare ricorda che «il Sud ha dato nel merito dei problemi de- tanto alla Fiat. E in un mogli altri settori, mentre so- mento di forte crescita cono già sul piede di guerra i me questo, è la Fiat a dover lavoratori di Termini Ime- restituire qualche cosa al Sud’'. Anche per la Cnh rese. Ieri a Palazzo Chigi Ser- l’amministratore delegato gio Marchionne si è limita- della Fiat ha delineato un quadro difficile. to a dare una priHa spiegato che ma risposta agli gli impianti di interrogativi dei Imola, Lecce e sindacati e del San Mauro hangoverno, ha parno accusato forti lato della situaimpatti negativi zione del gruppo dal crollo della senza nascondedomanda, che i re le difficoltà e volumi produttiha chiesto «di vi attesi per queunire gli sforzi di st’anno sono scetutti». Per le prosi a livelli difficilspettive, però, si mente sostenibili è fermato al e che l'utilizzo 2010. Fino al della manodopeprossimo anno ra nei primi quatper le fabbriche tro mesi dell’anautomobilistiche no si è attestata, italiane non cam- Sergio Marchionne in media, al di bierà nulla, sotto del 40 per ognuna mantercento. Ha anticirà la sua missiopato l’esigenza di ne produttiva. una razionalizzaSolo per lo stabilizione degli attuamento siciliano è li siti produttivi e andato oltre e ha della definizione detto che dal di un piano per la 2011 non progestione dei lavodurrà più auto, anche se sarà comunque ratori in esubero. Marmantenuto un insediamen- chionne ha parlato anche di flessibilità e, in questa ottito industriale. «Marchionne ci ha forni- ca, il Lingotto continua a rito un conto salato in un correre alla cassa integraguanto di velluto. È stato zione: nello stabilimento ex un antipasto mediatico», Iveco di Torino Stura della commenta il segretario ge- Fiat Powertrain Technolonerale della Fiom torinese, gies il reparto ponti e cambi Giorgio Airaudo. E aggiun- (1.575 lavoratori coinvolti) ge: «Per quanto diluita nel si fermerà dal 20 luglio al tempo, Marchionne propo- 15 agosto, mentre il reparne la chiusura di uno degli to motori (1.077 lavoratori stabilimenti dell’auto, lun- di cui 148 impiegati) subirà ga cassa integrazione per uno stop dal 20 luglio al 1 Pomigliano e la continua- agosto.

Spiegati i piani fino al 2010

Trenitalia aumenta il capitale di 2 miliardi

Vittoria italiana

Entro l’estate i bandi delle gare per 50 treni dell’alta velocità

Dall’Ue stop al “finto rosé” Salvi 48 milioni di bottiglie

di PAOLA BARBETTI ROMA – Aumento di capitale per Trenitalia per circa 2 miliardi, chiusura dei contratti di servizio con le Regioni, quindi entro l’estate al via i bandi per le gare dei 50 nuovi treni dell’Alta velocità e dei circa 500 treni pendolari. È il programma tratteggiato oggi dall’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti, a margine di un convegno sulla liberalizzazione del trasporto ferroviario. «Stiamo lavorando alla ricapitalizzazione di Trenitalia avvalendoci di risorse interne senza ricorrere a contributi pubblici», ha detto Moretti indicando fine giugno-inizio luglio per il completamento dell’iter autorizzativo all’aumento di capitale della società di trasporto del gruppo, controllato dal Tesoro. In parallelo, Fs conta di chiudere «entro i primi di luglio» il 90% dei contratti con le Regioni (quasi tutti in via di definizione ad eccezione della Sicilia), un’operazione «importante» che porterà a introiti per 2-2,5 miliardi.

Cui vanno sommati i 480 milioni previsti dal ddl anticrisi varato dal governo. Una cifra consistente, tuttavia «per il nostro obiettivo di miglioramento del servizio, potenziamento dell’ offerta e di mille nuovi treni pendolari, servirebbero il doppio delle risorse, almeno 4,5 miliardi» ha detto Moretti. Entro l'estate dovrebbero essere pubblicati entrambi i bandi per le gare dei 50 treni alta velocità e dei circa 500 treni pendolari, due maxicommesse per circa 4 miliardi complessivi (1,5 mld vale l’Av) che fa naturalmente gola ai big del settore. Nei contratti con le Regioni è prevista una quota di ammortamenti, in relazione alle risorse disponibili per il rinnovo dei treni che ogni singola regione è disposta a mettere sul tavolo. «Se non pagano non faremo investimenti – ha detto chiaro Moretti – devono capire che tra le emergenze non ci sono solo sanità e trasporto su gomma, ma anche i treni pendolari vecchi di 25 anni, altrimenti il servizio resta scadente e insufficiente».

LO STOP alle miscele di vini da tavola bianchi e rossi per produrre il “finto”rosè che sarebbe arrivato sul mercato dal primo agosto salva circa 48 milioni di bottiglie di vero rosato Made in Italy da una concorrenza sleale su un mercato nazionale che è cresciuto del 20 per cento negli ultimi cinque anni. E' quanto ha affermato la Coldiretti nel commentare la decisione del Comitato di gestione che, nell’ambito della discussione del Regolamento sulle pratiche enologiche, non ha consentito la realizzazione di vino rosè dal semplice taglio del bianco con il rosso. La Coldiretti aveva sollevato il problema nell’ambito del Forum di Bruxelles, dove si era fatto luce su una pratica che – ha denunciato la Coldiretti – avrebbe consentito, senza indicazione obbligatoria in etichetta, di chiamare con lo stesso nome prodotti profondamente diversi: la semplice miscelazione di bianco e rosso rispetto alla tradizionale vinificazione in bianco le uve rosse utilizzata in Italia, dove si contano oltre 700 le etichette nazionali.

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Economia 11

Italia / Mondo

Sabato 20 giugno 2009


Sabato 20 giugno 2009

REFERENDUM /1 QUESTIONE DI QUORUM

Bandi Psr Mattia: dare risposte ad agronomi

di VITO BUBBICO segue dalla prima I partiti, più o meno ufficialmente, si sono schierati per il SI, per il NO o per l'astensione. Ma, tutti, si sono guardati bene dal fare un qualsiasi straccio di campagna elettorale per informare e orientare gli elettori. Così quei tre quesiti referendari, ai quali dovranno rispondere i cittadini e proposti su tre schede colorate (viola il 1°, beige il 2° e verde il 3°) sono ignoti ai più. Il primo e il secondo riguardano il premio di maggioranza che, sia al Senato che alla Camera, in caso di vittoria del SI verrebbe assegnato non più alla “coalizione” ma al “partito” che prende più voti. Il terzo quesito, invece, riguarda la cancellazione della possibilità per lo stesso candidato di potersi candidare in più di una circoscrizione. Insomma, eviterebbe quello specchietto per le allodole utilizzato in modo massiccio anche alle recenti elezioni europee da diversi leader nazionali, compreso il premier. Ora, di fronte a questo indecoroso oblio, al cittadino tocca ricorrere al fai da te. Proviamo a dare una mano, valutando le opzioni che si hanno di fronte a questo referendum. Come per la schedina si può optare per l'1, il 2 e l'X. Ora, al di là del contenuto dei singoli quesiti, che come sempre sono opinabili e parziali, è indubbio che ad ognuna delle tre azioni scelte corrisponde un significato diverso che si trasmette a chi questa legge “porcata” l'ha voluta e imposta. L'opzione 1 (recarsi al seggio e votare NO) e l'opzione X (non andare a votare) equivalgono, ambedue, a dire che questa legge deve rimanere così com'è. Così, immaginiamo, verrà legittimamente letta l'intenzione degli italiani, sia nel caso non si raggiungesse il quorum e sia nel caso, in presenza di voto valido, prevalesse il NO. Chi invece propende per l'opzione 2, ovvero, andare a votare (cosa che noi riteniamo vada sempre fatto in qualsiasi competizione elettorale) e andare a votare SI, costituisce oggettivamente, l'unico modo chiaro per dire che questa obbrobriosa legge non va bene e che va cambiata. Sappiamo che c'è chi obietta, pur essendo contro questa legge, che in caso di vittoria del SI ne verrebbe fuori una più restrittiva per i partiti minori perché spingerebbe verso un bipartitismo ché premierebbe quelli più grandi e, in questo momento, in caso di elezioni anticipate, premierebbe il PdL. Certo, lo strumento referendum è imperfetto, lo sappiamo tutti. Ma davvero, nel dubbio, è meglio lanciare il deleterio segnale che questa legge va mantenuta, invece che cambiata? E poi, in estrema razio, ammesso e non concesso che essa non venisse modificata, davvero non si starebbe meglio, rispetto alla situazione odierna, in cui le coalizioni danno di se la pessima dimostrazione di coesistenza che conosciamo, spesso basata sul ricatto reciproco? E' la stessa mappa delle posizioni delle varie forze politiche sul voto referendum che lo dimostra. I piccoli (da destra a sinistra) in strenua difesa del loro potere di interdizione invitano a disertare le urne (Prc, Pdci, Sinistra e Libertà, Lega Nord, l'UDC, MPA) o a votare No (Radicali). Particolare menzione merita l'IDV che, inizialmente favorevole al referendum, da qualche settimana si è schierata apertamente contro e invita ad andare a votare ed esprimersi per il no. Misteri oscuri della coerenza. I due grandi partiti, invece, che sarebbero i più interessati al buon esito del referendum, nicchiano. Così abbiamo il PdL che non ha dato indicazioni di voto, avendo dovuto cedere al ricatto della Lega Nord per i ballottaggi, dopo che aveva già subito quello del non accorpamento del referendum alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. Cosa che ci è costata come contribuenti diverse centinaia di milioni di euro in più. Però, Berlusconi, dice che andrà a votare SI, così come Gianfranco Fini e il ministro LaRussa, nonchè diversi altri esponenti che, addirittura, fanno parte del comitato promotore del referendum. Tra gli altri i ministri Brunetta e Prestigiacomo, i parlamentari Antonio Martino e Gaetano Quagliariello. Insomma, avanti in ordine sparso. Che vogliano andare divisi per colpire meglio? Questa sì che sarebbe la vera scossa. Il PD, invece, con un voto in direzione nazionale ha deciso di schierarsi chiaramente per il sì con l'obiettivo dichiarato di procedere successivamente in Parlamento ad una più ampia riforma del sistema di voto. Una posizione netta che meritava, però, di essere sostenuta con una vera campagna elettorale. Comprendiamo le timidezze dettate dal prevedibile non raggiungimento del quorum. Comprendiamo le ragioni di tutti. Ma nessuno potrà mai convincerci che il voto sia un optional da usare e sollecitare solo alla bisogna. Riteniamo che sarebbe stato meglio da parte di tutti i partiti, specie in una situazione di così accentuata disaffezione elettorale, impegnarsi di più ad invogliare i cittadini a recarsi alle urne. Magari convincendoli a votare SI o NO. Sappiamo che in molti non condividono, ma noi continuiamo ad essere convinti che “votare e far votare”, in democrazia, sia sempre meglio della defezione. E' l'unico modo, anche, per non buttare davvero nella spazzatura quelle centinaia di milioni di euro che sono stati necessari per allestire i seggi. Un modo per dare uno schiaffo a chi, come la Lega, non ha voluto assolutamente farceli risparmiare questi soldi. Ma, purtroppo, come canterebbe una improbabile Mina è tutta una “questione di feeling”… tra elettori ed esercizio del voto. Insomma, tutta una questione di quorum!

REFERENDUM 2/ I MOTIVI PER I QUALI BISOGNA VOTARE SÌ di MARIO SEGNI E E GIOVANNI GUZZETTA* segue dalla prima Al cittadino è stato sottratto il potere di scegliere personalmente il proprio deputato e il proprio senatore, di votare una persona, oltreché un partito. Questo diritto gli italiani se lo erano conquistati a larghissima maggioranza con il referendum del 1993. Sono stati invece brutalmente scippati da una legge che ha introdotto le liste bloccate, per cui adesso sono i capi partito, e non più gli elettori a decidere chi entra in Parlamento. Questa legge è in vigore da tre anni e mezzo, sono state fatte due elezioni, si sono avvicendati governi di centrodestra e di centrosinistra e il parlamento non ha nemmeno tentato di cambiarla. E non potrà farlo neppure in futuro. Nella scorsa legislatura era bloccato dai piccoli partiti (a cominciare da Mastella), in questa lo è dalla Lega. E’ per questo che ci siamo mossi: perché nessuno, se non lo fanno i cittadini, può smuovere un sistema che va benissimo ai capibastone. Intendiamoci, il referendum non cancella del tutto la “porcata”. Purtroppo non può farlo, perché lo impediscono i limiti costituzionali del referendum. Ma la piccona, ne fa cadere tutte le parti attaccabili col referendum, abolisce le candidature multiple (un

altro sconcio). Insomma è un referendum contro “la legge porcata”, e se vinceranno i sì tutta la legge sarà sconfessata. Siamo stati accusati di fare un regalo al partito più forte, di dare tutto il potere a un solo partito. È tutto falso. Le regole del premio di maggioranza sono già in questa legge, e su questo il referendum non cambia. Ma cambia invece in una norma importantissima: obbliga chi vuole governare a fare una sola lista, e quindi un solo candidato a premier, un solo simbolo, un solo programma. E’ una spinta verso il bipartitismo, che è la caratteristica di tutte le grandi democrazie occidentali, a partire dall’Inghilterra, la patria della democrazia. Il referendum è una spinta verso la stabilità, verso la chiarezza. Il nostro vero nemico non sono i comitati del no, che legittimamente manifestano idee contrarie. Il nemico è la rassegnazione, la sfiducia, l’idea che “tanto non c’è niente da fare”. No, cari amici, c’è molto da fare. L’Italia può cambiare, la casta può essere battuta. Il referendum del 21 è una grande occasione. Dipende da noi. *comitato promotore dei referendum elettorali www.referendumelettorale.org <http://www.referendumelettorale.org/>

Perché Basilicata e non Lucania? È una domanda che certamente molti ben pensanti si fanno, ma non trovano una risposta. A questo punto corre l'obbligo di conoscere un po' i due nomi che questa regione possiede. Il nome Basilicata era tale fino al 1933, poi ristabilito dalla Costituzione Italiana il 1° Gennaio 1948.perchè stridono i due nomi, ecco detto. Inoltre, anticamente Lucania e Bruzio, erano il nome della 3° Regione augustea, comprendente la Lucania a l'attuale Calabria. La Lucania era abitata dai lucani, popolazione molto affine ai sanniti del secolo V a.c. Ma c'è di più. Uno dei migliori liquori a livello mondiale porta il nome “Lucano”. Ma non è finita qui. Il notissimo vocabo-

lario di italiano “Zingarelli”, il cui autore è Ncola Zingarelli, nacque a Cerignola (FG) e morto a Milano nel 1935, riporta una rubrica dal nome “Abitanti di Italia”. Vale a dire che per le principali città e per le Regioni viene riportato il nome ed il corrispondente cittadino. Qualche esempio: Lazio = laziale; Lamezia Terme = lametino, ecc. Alla regione Basilicata = Lucano, termina che non ha alcun attinenza col nome della regione. La speranza è che le autorità competenti ripristino il nome Lucania alla regione che dice molto, e non lasciare Basilicata che dice poco o niente. È un problema di immagine e di praticità. Gianni Saponara

Franco Mattia

“LA DECISIONE della Federazione regionale dei dottori Agronomi e dottori Forestali, che unitamente al Coordinamento regionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Basilicata, ha deciso di impugnare dinanzi al Tar Basilicata le delibere della Giunta Regionale n. 962, 963, 964 e 965 del 25 maggio scorso ed i bandi relativi al P.S.R. 20072013 - Misure 132, 311, 121 e 112 - pubblicati sul Bur del 16 giugno scorso, richiede immediate precisazioni da parte dello stesso Dipartimento Agricoltura”. Lo ha sostenuto il consigliere regionale Franco Mattia (FiPdl) annunciando un'interrogazione sulla questione. “I rilievi mossi dalla Federazione professionale - aggiunge Mattia - non sono certamente di carattere formale e tanto meno da sottovalutare, in quanto, a parere dei dottori Agronomi e Forestali, sarebbero state riscontrate “enormi discrasie” tra l'attività progettuale, le norme legislative delle professioni, oltre ad una “serie di incongruenze” per la corretta gestione delle procedure per l'accesso degli agricoltori beneficiari alle provvidenze”. Nell'evidenziare “i dati ulteriormente negativi contenuti nel Rapporto della Banca di Italia sulla Economia Lucana per il 2008, secondo i quali l'agricoltura lucana continua a registrare una grave fase recessiva che si ripercuote, pesantemente, su produzioni e redditi”, Mattia ha sottolineato che “i Bandi del PSR 2007-2013 sono strumenti che non possono essere sprecati per favorire interventi di rilancio produttivo e progetti di riconversione per venire incontro alla crisi più profonda che colpisce l'agricoltura intensiva (Metapontino, Vulture-Alto Bradano). Di qui la duplice esigenza di tutelare la professionalità dei tecnici agricoli, oltre che i beneficiari destinatari delle misure comunitarie”.

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24 ore in Basilicata

Fiat I segretari di Ugl e Uil, Polverini e Angeletti, da Melfi lanciano un appello per il Mezzogiorno

«Evitare la perdita di posti al Sud» E Nardiello (Pdci) invita a non dimenticare i precari di Sata e indotto MELFI - Il giorno dopo il tavolo di palazzo Chigi tra Fiat, governo, sindacati e Regioni nel corso del quale è stata dipanata la matassa di dubbi sul futuro degli stabilimenti del Gruppo, una parte del sindacato si è ritrovata ieri a Melfi per festeggiare i vent’anni dello stabilimento lucano della Barilla. E da qui, da questa strategica area del Vulture che giovedì a Roma ha ricevuto rassicurazioni sul suo futuro, il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, e il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, hanno lanciato il loro appello per il Sud Italia. L’ad del Lingotto, Sergio Marchionne, ha confermato che la Grande Punto resterà alla Sata ed ha annunciato che qui verrà prodotta anche la sua evoluzione: la Punto Evo. Non tutto il Mezzogiorno, però, tira un sospiro di sollievo. E’ lo stabilimento di Termini Imerese che, insieme a quello di Pomigliano cambierà produzione, a preoccupare di più. Ieri gli operai hanno promesso battaglia. «Fiat vuole smettere di produrre auto nello stabilimento siciliano probabilmente porterà i trattori della New Holland, ma per abbattere i capannoni» dicono con un’amara ironia. «Il territorio del Sud ha dato tanto alla Fiat. Ora credo che, in un momento di forte crescita come questo, sia la Fiat a dover restituire qualche cosa al Sud» ha sottolineato da Melfi Renata Polverini. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Polverini ha poi evidenziato che «va assolutamente evitata la perdita di posti di lavoro al Sud. Lo abbiamo ridetto con grande forza ieri (giovedì ndr): abbiamo chiesto garanzie al governo, alle Regioni e alla Fiat che oggi, con una visione internazionale dei problemi, non deve venire meno alle condizioni dei lavoratori in Italia». «Sono convinta che – ha proseguito Polverini – se ognuno di noi farà la propria parte riusciremo a portare i cinque stabilimenti in questo processo di internazionalizzazione della Fiat. Le condizioni ci sono e noi daremo il nostro contributo ai diversi tavoli». E sulla crisi del settore è intervenuto anche Luigi Angeletti che ha sottolineato come «la situazione dell’industria dell’auto non è splendida, la nostra ragione sta nel fatto che in Italia si producono molte meno auto di quante se ne acquistano». «Oggi - ha detto ancora Angeletti - vi sono moltissime persone in cassa integrazione, a testimonianza che non c'è abbastanza lavoro per tutti. Ma se è vero che nel mondo si producono troppe auto questo –ha detto – non è vero per l'Italia». Entrambi i sindacalisti hanno dato ragione alla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che giovedì aveva sottolineato la necessità di riforme strutturali per il Paese. Secondo Angeletti «ora bisogna fare cose semplici che

ci ripetiamo da tempo ma che non facciamo, come la riduzione del peso della burocrazia e la riduzione delle tasse sul lavoro. È necessario – ha concluso – fare qualche opera pubblica». Renata Polverini ha poi sottolineato che l’allarme della Marcegaglia significa «che da una crisi si può uscire ancora migliori rispetto a come ci si è entrati». Polverini ha aggiunto che «l'importante è conservare un patrimonio produttivo come il nostro di imprese grandi, medie e piccole che hanno dato tanto e che possono ancora dare tanto». «Tutti – ha proseguito Polverini – stiamo percorrendo la strada delle riforme.

Chiediamo al Governo maggiori impegni in termini di produttività delle imprese, così da mantenerle vive. Anche ieri (giovedì ndr), rispetto al tavolo Fiat, abbiamo chiesto di guardare oltre gli incentivi e di investire in ricerca, in nuove tecnologie e in impianti eco-compatibili. Tutto ciò per sostenere settori e territori che – ha concluso Polverini – debbono uscire dalla crisi anche migliori di come sono entrati». E sulla situazione dei lavoratori italiani, e di Melfi in particolare, è tornata anche l’Ugl metalmeccanici di Basilicata che per voce di Giuseppe Giordano ha sottolineato: «Abbiamo tifato per Fiat du-

rante la trattativa con Chrysler ma tifiamo ancora di più per i lavoratori italiani e di Melfi che si aspettano molto da questo confronto. Siamo consapevoli che la situazione da governare è complessa e delicata, l'Ugl è pronta a fare la propria parte affinché l'azienda garantisca produzioni e livelli occupazionali nella nostra regione. In questo senso è importante che anche la regione continui a fare la sua parte. Adesso rimarchiamo a De Filippo che si deve investire, come in parte ha già fatto, in settori e aziende competitive come la Sata con incentivi orientati alla ricerca, all'eco compatibilità e alle nuove tecnologie purché si produca a

Melfi». L' Ugl metalmeccanici plaude a De Filippo e alla Fiat ma chiede al governatore «di essere vicino prima di tutto ai lavoratori tenendo conto che insieme ai lavoratori Sata se si soffre, soffre anche tutto l'indotto e, tutta la Basilicata». E sostegno all’azione avviata dalla Giunta De Filippo è arrivato anche dal capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello che ha annunciato una interrogazione «con la richiesta che il presidente De Filippo fornisca al Consiglio una dettagliata informativa sui risultati dell'incontro romano». Nardiello ha anche invitato il presidente, le istituzioni, partiti e sindacati a «non conside-

rare conclusa la vertenza». «Se, infatti, per la fabbrica lucana sono venute indicazioni positive dall'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, tra le quali l'annuncio della produzione della nuova Evo - sottolinea Nardiello - resta in piedi ancora la partita degli interinali, e con essa del superamento del precariato diffuso, insieme con quella più complessiva che riguarda la forza lavoro dell'indotto. Sarebbe un controsenso accettare il mantenimento in Sata della Grande Punto, l'avvio di una nova produzione e lasciare tanti lavoratori a casa in cassa integrazione guadagni». regione@luedi.it

L’Istat fotografa la flessione occupazionale

In Basilicata va giù la forza lavoro e sale il tasso di inattività POTENZA - Scendono per la prima volta dopo 14 anni gli occupati in Italia nel primo trimestre del 2009. In particolare, segnala l'Istat, tra gennaio e marzo sono stati persi 204.000 posti di lavoro, pari allo 0,9% su base annua. Il calo sintetizza la discesa di 426.000 unità della componente italiana e la crescita di 222.000 unità di quella straniera, per un totale di 22 milioni 966 mila occupati. Il risultato, spiega ancora l'istituto di statistica, trova ragione nella caduta dell'occupazione autonoma delle piccole imprese, dell'occupazione a termine e nella riduzione del numero dei collaboratori. In termini destagionalizzati e in confronto al quarto trimestre 2008, l'occupazione nell'insieme del territorio nazionale registra una flessione pari allo 0,3%. Il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni scende di nove decimi di punto rispetto al primo trimestre 2008, portandosi al 57,4%. Il numero delle persone in cerca di occupazione registra il quinto aumento tendenziale consecutivo, portandosi a 1.982.000 unità (+221.000 unità, pari al +12,5% rispetto al primo trimestre 2008). Il tasso di disoccupazione passa dal 7,1% del primo trimestre 2008 all'attuale 7,9%. Rispetto al quarto trimestre 2008, al netto dei fattori stagionali, il tasso di disoccupazione aumenta di tre decimi di punto, dal 7% al 7,3%. Nel Mezzogiorno dal primo trimestre 2008 al primo trimestre 2009 il tasso di disoccupazione è cresciuto dello 0.2% passando da 13 a 13.2. Guardando nello specifico alla situazione della Basilicata la variazione del tasso di disoccupazione è in

discesa di un punto percentuale passando dal 12.3% del 2008 all'11.3% del 2009. Scendono però anche i tassi di attività ed occupazione che passano rispettivamente da 54.6% a 53.1% e da 47.8% a 47%. Su un totale di 185.000 persone occupate nel primo trimestre 2009 la maggior parte si trova nel settore dei servizi (125.000), 92.000 nell'industria e 11.000 nell'agricoltura. Confrontando ancora i dati del primo trimestre 2008 e quelli del primo trimestre 2009 viene fuori che sul fronte lucano è in calo anche la forza lavoro che passa da 216.000 unità a 209.000, così come calano di 4.000 unità anche gli occupati passando da 189.000 a 185.000 e le persone in cerca di occupazione passano dalle 26.000 del 2008 alle 24.000 del 2009. Una Basilicata dunque che rispecchia in sostanza il trend italiano e quello del Mezzogiorno in particolare. Dato più significativo del Sud è l’ incremento del tasso di inattività (dal 47,9 per cento del primo trimestre 2008 al 48,8 per cento). m.boggia@luedi.it

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L’idea di Benedetto Gallitelli (L’Intesa) per evitare il declassamento della Trisaia

Un Parco eolico dentro l’Enea «Almeno 40 ettari di superficie sono disponibili, ma serve l’impegno della Regione» ROTONDELLA - Un Parco tecnologico fotovoltaico al Centro Enea della Trisaia di Rotondella, affiancato da attività di ricerca avanzata delle tecnologie per le energie alternative, risparmio energetico e fotovoltaico di terza generazione. E' la proposta, neppure troppo futurista, di Benedetto Gallitelli, presidente del circolo culturale-politico “L'Intesa” di Policoro, da anni vicino per motivi professionali alle nuove attività di ricerca del Centro, che ospita anche il deposito nucleare dell'Itrec. Un'idea positiva di rilancio del presidio metapontino dell'Enea, oggi in una delicata fase di ridimensionamento, che potrebbe anche diventare declassamento, ovvero preludio a ben altra destinazione, viste le insistenti voci di rilancio del nucleare in Italia. La prima testimonianza di questo concreto rischio è rappresentata dal recente taglio netto sulle forniture esterne di servizi. La questione del clima, oggi è certamente una delle priorità della politica a livello internazionale. «Mentre alcuni Governi stanno ancora pensando di affrontare la crisi a colpi di tagli -spiega Gallitelli- il presidente americano Barack Obama, per un rilancio socio-economico del suo Paese, ha ipotizzato un forte investimento sulla ricerca e la tutela dell'ambiente. E' ovvio che con questa inversione di tendenza di Obama, rispetto al suo predecessore, la politica americana lancia un segnale forte non solo ai Paesi più industrializzati ma anche a quelli in via di sviluppo (Cina - India - Africa), affinché prendano impegni seri per una politica compatibile con l'ambiente. In questo scenario mondiale, anche in Italia si apre una fase nuova per le energie pulite». Stiamo assistendo, insomma, a una rapidis-

AMMINISTRATORI IN VISITA ALL’IMPIANTO POTENZA - I sindaci di Rotondella, Nova Siri e Pisticci (Vincenzo Francomano, Giuseppe Santarcangelo e Michele Leone), l'assessore all'ambiente di Policoro, Luisa Saponara, insieme ad altri amministratori dell'area, ieri hanno visitato l'impianto Itrec di Rotondella. Durante l'incontro, i tecnici della Sogin hanno presentato le attività realizzate e illustrato il piano industriale, che «prevede - è spiegato in un comunicato - una significativa accelerazione delle attività di decommissioning, con l'obiettivo di completare lo smantellamento dell'impianto di Rotondella e la messa in sicurezza dei rifiuti entro il 2019, con un anticipo di due anni rispetto al precedente piano». Nel 2008, la Sogin «ha raggiunto tutti gli obiettivi fissati dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, tra i quali: la sostituzione della condotta di scarico a mare dell'impianto, con la completa rimozione della vecchia tubazione; la fine della costruzione della trave di impermeabilizzazione del deposito interrato e l'emissione del bando di gara per l'impianto di solidificazione del prodotto finito. Nel quadriennio 2009-2012, saranno realizzate attività di decommissioning per circa 50 milioni di euro, e il complessivo avanzamento del decommissioning dell'impianto Itrec di Rotondella, passerà dall'11,1 percento del 2007 al 50,2 percento del 2012». Accompagnati dai tecnici della Sogin, gli amministratori hanno visitato i locali «nei quali sono in corso le prove di collaudo del prototipo dell'impianto di solidificazione del prodotto finito, la piscina dove sono stoccati in sicurezza i 64 elementi di combustibile nucleare e i depositi temporanei dei rifiuti radioattivi e i laboratori ambientali». Nei laboratori ambientali, sono state illustrate le metodologie impiegate per svolgere le analisi sulle centinaia di matrici ambientali e agro-alimentari del territorio: frutta, latte, ortaggi, pesce, foraggio, che formano la rete di monitoraggio ambientale dell'impianto. I tecnici Sogin hanno confermato che le analisi, effettuate con la supervisione dell'Autorità di controllo nazionale e dell'Arpa regionale, vengono svolte durante tutto l'anno e hanno sempre dato risultati ampiamente al di sotto dei limiti previsti dalla normativa. A tale proposito, Sogin ha reso consultabili i risultati di queste analisi sul sito della società e sull'Infopoint, installato all'ingresso degli uffici.

sima crescita internazionale delle fonti rinnovabili, destinata a continuare nei prossimi anni, e le nostre industrie del settore stanno acquistando anche un discreto peso economico ed occupazionale. «Più in generale -prosegue Gallitelli- le istituzioni e le imprese devono comprendere che per affrontare la grande sfida climatica occorre inserirsi con coraggio nella rivoluzione energetica in atto per posizionare vantaggiosamente i comparti industriali italiani nella competizione sui mercati internazionali e cogliere le nuove opportunità che si presentano. Valido strumento per il rilancio delle rinnovabili in Italia, potrebbe essere il coinvolgimento delle Regioni nella definizione di obiettivi di diffusione delle energie rinnovabili, che già alcuni anni fa con il protocollo di Torino, si erano candidate a svolgere un ruolo attivo nella sfida climatica, ma non sono state mai responsabilizzate. Le Regioni hanno un interesse particolare alla diffusione delle Fer (Fonti energetiche rinnovabili), in quanto il contributo delle fonti rinno-

vabili nell'ambito energetico-territoriale produce numerosi effetti moltiplicativi in campo ambientale (il contenimento dei fenomeni di inquinamento ambientale a carattere locale e la prevenzione del rischio idrogeologico attraverso lo sviluppo delle biomasse)». E in Basilicata, l'uso delle fonti rinnovabili bene si collega allo sviluppo del sistema agro-alimentare con effetti nel campo del turismo “verde” e “scientifico”e crea lo sviluppo di nuove figure professionali (eco-energy managers, promoter delle Res), servizi energetici innovativi. «In questo ambito -spiega il presidente de L'Intesa- un ruolo importante lo potrebbe svolgere il Centro di Ricerche Enea di Trisaia, immaginando la realizzazione di un Parco tecnologico fotovoltaico, tenuto conto che il Centro è sorto su un'area di 100 ettari, di cui il 25% circa è già impegnato per le attività di ricerca nell'ambito delle agrobiotecnologie, applicazioni laser, biomasse, Metrologia, monitoraggio ambientale e trattamento rifiuti, si potrebbe ipotizzare la nascita del parco tec-

nologico su un'area di almeno 40 ettari. Per la progettazione, costruzione-installazione, gestione del parco, sarebbe interessante la costituzione di una partnership tra l'Enea, Comuni e aziende leader nella tecnologia riguardante l'energia rinnovabile. Tale investimento sarebbe una grande opportunità per il rilancio del Centro, produrrebbe un ritorno di immagine corretta del Centro rispetto al passato (nucleare ndr) e rappresenterebbe una scelta forte in relazione ad ipotesi di declassamento». Gallitelli pensa anche alla ideazione in Basilicata di un'industria solare all'avanguardia, capace di convertire in leader di sistemi e prodotti solari per il territorio nazionale e possibilmente per i Paesi dell'Area del Mediterraneo. «Ma il programma - conclude - presuppone un forte impegno da parte dell'imprenditoria privata del settore specifico, dai Comuni interessati ad investire nel campo, supportati attivamente dagli incentivi europei, nazionali e regionali». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Lucani in finale a “Play Energy”

Enel premia la creatività LAURIA – La “Casina del Lago” – Diga del Cogliandrino Enel ha ospitato nei giorni scorsi la Commissione del concorso Enel “PlayEnergy” per esaminare e valutare gli elaborati provenienti dalle scuole della Basilicata. “Cercasi eco-idee per la tua città”. Questo il tema del concorso con il quale si sono cimentati gli studenti e gli insegnanti. L’iniziativa, giunta alla sesta edizione, coinvolge il mondo della scuola alla scoperta dell’energia, attraverso i linguaggi e le tematiche della scienza applicate alle realtà territoriali di appartenenza. La giuria era composta da esperti e da rappresentanti delle Istituzioni, della stampa e di Enel. I concorrenti hanno dimostrato capacità, fantasia, creatività e originalità con prove progetto sempre attinenti al tema, proponendo e ripensando la propria città in modo sostenibile e funzionale, con soluzioni fattibili e innovative. Per la categoria L (scuola primaria) hanno vinto: le classi 3a A e B della direzione didattica “Circolo II di Lavello”, coadiuvate dalla professoressa Antonella Di Mare. Il progetto è un filmato sulla realizzazione di un plastico che rappresenta un quartiere ideale di Lavello reinventato in chiave eco-sostenibile. Per la categoria XL (scuola secondaria di primo grado) si è classificata la classe 3a A della scuola media “Francesco Torraca” di Matera, coadiuvata dalla professoressa Marisa Saponaro. Il progetto è un

cortometraggio in cui i ragazzi analizzano i problemi che affliggono il mondo sul fronte inquinamento immaginando l’esistenza di “un’isola della speranza” in grado di risolvere tutti i problemi anche attraverso un uso consapevole dell’energia Per la categoria XXL (scuola secondaria di secondo grado) ha vinto la classe 2a F dell’Istituto Tecnico Industriale “Giambattista Pentasuglia” di Matera, coadiuvata dal professor Pietro De Nittis. Il progetto riguarda l’ illuminazione della zona in cui insiste l’istituto scolastico attraverso il rivestimento del tetto scolastico con una speciale vernice (pannelli solari “liquidi” progettata dal Cnr) in grado di convertire l’energia solare in energia elettrica. Hanno ricevuto, invece, una menzione speciale nella categoria L (scuola primaria) le classi 4a A e B dell’Istituto Comprensivo di Rotonda, coadiuvate dalla professoressa Gianfranca Armani. Il progetto riguarda la presentazione in rima per l’uso del fotovoltaico nell’illuminazione pubblica e consigli per il risparmio energetico negli edifici pubblici. Per l’impegno e la creatività i finalisti regionali riceveranno in premio una stampante a basso impatto ambientale con dotazione di carta. Il superamento di questa prima selezione regionale assicura, ai vincitori e ai menzionati, la partecipazione alla selezione finale nazionale del concorso.

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Sabato 20 giugno 2009


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Ora si aspetta la dichiarazione di calamità del ministero. La Coldiretti chiede altri interventi alla Regione

Metapontino, individuate le aree danneggiate POTENZA - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, la delimitazione delle aree colpite il 28 maggio dalle violentissime grandinate: condizione che – una volta comunicata al ministero dell’Agricoltura al quale è stata immediatamente inviata – consentirà l’avvio della concertazione interministeriale che culminerà nella dichiarazione di calamità con gli effetti che ad essa sono collegati. «In soli 20 giorni – ha commentato l’assessore Viti – abbiamo effettuato le rilevazioni dei danni calcolando una prima quantificazione (circa 60 milioni di euro per il prodotto, circa 6 milioni di euro per i danni alle strutture arboree e aziendali). Ora stiamo lavorando all’individuazione di alcune misure che entrano nelle competenze regionali e alla proposta – nel coordinamento degli assessori italiani – per le modifiche della legge 102 del 2004 che è chiaramente inadeguata». «Sarà in ogni caso necessario stimolare il Governo ad assumere precise responsabilità verso l’agricoltura meridionale, finora duramente penalizzata da scelte inaccettabili ed

inique». Il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha voluto rimarcare il valore dell’impegno della Regione e ribadire l’assicurazione che «non verrà a mancare ogni sostegno alle iniziative che il Dipartimento agricoltura avrà concertato con le Organizzazioni professionali». Il presidente della Confagricoltura di Basilicata, Rocco Graziadei, è poi intervenuto sull’argomento chiedendo alla Regione di prevedere azioni aggiuntive rispetto a quelle dello Stato. «Diamo atto al Dipartimento Agricoltura, così come riferito dall’assessore Viti nel corso dell’audizione in III Commissione consiliare, di aver agito tempestivamente e di aver svolto una puntuale ricognizione dei danni che permetterà agli inizi della prossima settimana di inviare al Ministero dell’Agricoltura la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità; ora, però, bisogna mettere in campo dei provvedimenti aggiuntivi da parte della Regione Basilicata che possano immediatamente allentare la pressione sulle aziende danneggiate e che sono sull’orlo del fallimento». Una dichiarazione che fa seguito all’incon-

tro di ieri svoltosi tra organizzazioni agricole e Dipartimento Agricoltura. «Sappiamo che la risposta da parte del Ministero non sarà rapidissima e comunque non sufficiente a compensare le pesanti perdite subite in termini di produzione e di danni alle strutture – ha aggiunto il presidente della Confagricoltura – per cui abbiamo chiesto uno sforzo supplementare alla Regione che potrebbe immediatamente agire sull’abbattimento dei costi dei canoni irrigui del Consorzio di Bonifica, sulle imposte comunali (Ici) nell’area interessata dalla calamità, e su un deciso intervento sul sistema bancario affinché si possano attivare delle linee di credito agevolate per il ripristino della liquidità aziendale e per la riattivazione dei processi produttivi drasticamente interrotti dall’evento meteorologico straordinario. Siamo purtroppo convinti – ha concluso Graziadei - che gli effetti di questa ennesima calamità saranno condizionanti per il distretto ortofrutticolo del metapontino anche per le prossime campagne produttive per cui è indispensabile adottare misure straordinarie per salvaguardare un pezzo importante dell’agricoltura di Basilicata».

Allagamenti nel Metapontino

Ecco come e perché Viti ha deciso di avviare le verifiche sulla funzionalità dell’ente

Arbea alla resa dei conti De Nictolis: «La convenzione con la Sin è una specie di ricatto informatico» POTENZA - I dati che fanno infuriare l’assessore Vincenzo Viti sono impietosi. È infuriato, senza dubbio, nonostante provenga da una tradizione politica che dell’aplomb ha fatto il suo tratto distintivo. Inutile andare a cercare sul portale di Arbea, da qualche giorno non viene più aggiornato. Sono solo tremila, degli undicimila e passa agricoltori che aspettano i pagamenti degli anni passati per le misure del fondo europeo per lo sviluppo rurale, quelli che da dicembre a oggi hanno ricevuto quanto gli spetta. Tutti gli altri restano ancora a bocca asciutta. S’era creato un certo equivoco proprio sui numeri nemmeno un mesetto fa, al tavolo verde di Metaponto per discutere dei danni della grandine. «Tremila e cinquecento a fine giugno». Si era detto così, e i più ottimisti, tra cui Viti – e il Quotidiano –, avevano sperato fossero dati da andare a sommare con quelli dei mesi precedenti. Tremila e cinque più altri duemila, faceva metà di tutte le pratiche arretrate. Sempre poco, rispetto agli annunci di fine gennaio, quando in consiglio regionale è stata approvata una delibera straordinaria di spesa per risolvere il problema una volta per tutte grazie a una convenzione con una ditta esterna, Sin s.r.l., per la modica cifra di un milione di euro. Messi da parte gli agricoltori, si pensava potesse bastare. Invece no. Dev’essere stata una sorpresa amara per l’assessore, che in consiglio ci ha messo la faccia, pochi giorni dopo l’incarico del presidente della Giunta De Filippo, e che per tutti questi mesi ha dovuto affrontare l’opposizione, gli agricoltori sul piede di guerra, e le organizzazioni di categoria. Nella nota diffusa ieri mattina Vincenzo Viti non ha fatto nomi, – sempre per quel discorso sull’aplomb e la buona educazione – ma si capisce che l’obiettivo è Gabriele Di Mauro, il direttore di Arbea. Gli è rimasto fianco a fianco nonostante la magistratura, che per Di Mauro e altri undici lo scorso marzo ha chiesto il rinvio a giudizio per una truffa ai danni della Comunità europea. Il rapporto si è incrinato poco a poco, e alla fine, dopo sei mesi, si è arrivati alla resa dei conti. A qualcuno che gli chiedeva di Arbea una volta Viti ha risposto con le parole

di Dante: «Per me si va nella città dolente»; poi l’annuncio: «Se non si cambia registro, prenderemo decisioni drastiche». In mezzo allo scontro aperto tra l’assessore e il direttore dell’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura continua il fuoco di fila delle parti sociali. Ieri mattina il presidente del Comitato per le aree interne lucane, Filippo Massaro, ha inviato al ministro Zaia e all’ agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura una richiesta di chiarimenti su un decreto ministeriale di gennaio, che non verrebbe ancora applicato a causa delle «assurde, ingiustificate, arbitrarie, e illegali inadempienze di Arbea… Pagamenti congelati… Fannulloni che dimostrano incapacità e incompetenza… cinque anni di insanabili guasti… agricoltori stremati dagli usurai, e ridotti sull’orlo del fallimento… ritardi dovuti alla vergognosa gestione e incapacità politico-tecnicoclientelare lucana, dove facilmente si trovano dirigenti che non sono all’altezza del compito affidato». Tutto per chiedere se le correzioni previste nel decreto possono applicarsi legittimamente anche ai pagamenti maturati degli anni scorsi, se verranno riconosciuti i danni causati da questi ritardi nei paga-

Rifiuti, la Ola: «Il sistema lucano deve cambiare»

La sede dell’Arbea

menti, e se si interverrà per impedire che la cosa si ripeta in futuro. “Fannulloni”, e sottoccupati. Di questo tema si sta occupando la Corte dei Conti che dovrebbe esprimersi a giorni su quest’aspetto misconosciuto del “caso Arbea”. Sul Quotidiano se n’era parlato qualche mese fa, a proposito del mancato sviluppo di un sistema informatico regionale per i pagamenti, che è uno strumento che potrebbe servire a velocizzare di molto il cammino delle pratiche. Qualche giorno fa l’ingegnere di Arbea che amministrava il portale internet è stato spostato al Dipartimento Agricoltura. Interpellato, l’ingegner De Nictolis, ha precisato di essersi offerto a

titolo gratuito per proseguire il suo lavoro, e riempire le mancanze soprattutto nelle forme di pubblicità degli atti. «L’ho fatto per la stima che provo per i miei ex colleghi, e in particolare per l’avvocato Palamone, ma non ho ancora avuto risposta nonostante in tutti questi anni ho gestito il portale in totale autonomia… Quella convenzione con la Sin lascia gli agricoltori lucani affamati e in mano agli usurai, e porta la firma del direttore di Arbea. La cosa paradossale è che gli agricoltori la pagano di tasca propria, a colpi di un milione di euro alla volta. È una specie di ricatto informatico. Bisogna fare qualcosa per spezzarlo». Leo Amato

TRUFFE ALL’INPS

BASILICATA PER L’IRAN

Falsi braccianti residenti in regione

Sostegno all’Onda

BARI - Centoquattro persone, fra cui alcuni dipendenti di patronati e studi di consulenza, titolari di aziende agricole e 9 cittadini extracomunitari, sono state denunciate per una truffa ai danni dell’Inps dai militari della tenenza della Guardia di Finanza di Altamura (Ba). Le indagini coordinate dal sostituto procuratore di Bari, Roberto Rossi, hanno portato alla scoperta di distinte organizzazioni operanti ad Altamura, Corato, Santeramo in Colle e Acquaviva delle Fonti, composte da titolari di patronati, di studi di consulenza e di aziende agricole, che in cambio di somme di denaro, provvedevano a produrre documentazione attestante falsi rapporti di lavoro, ed inserire nel sistema informatico dell’Inps le assunzioni di falsi braccianti agricoli. Secondo quanto emerso nell’inchiesta, le organizzazioni, mediante la produzione e presentazione dei documenti falsi, erano già riuscite a consentire a 95 falsi braccianti, residenti in Puglia, Lazio, Toscana, Lombardia e Basilicata, di percepire indennità previdenziali per disoccupazione e maternità per circa 250mila euro. Tramite le «pratiche, inoltre, 9 cittadini extracomunitari avevano ottenuto il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno. Oltre a 95 falsi lavoratori, sono stati denunciati titolari di studi di consulenza, di patronati e di aziende agricole con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per gli immigrati che erano riusciti ad ottenere la concessione o il rilascio del permesso di soggiorno grazie ai falsi rapporti di lavoro, sono state avviate le procedure per il relativo ammullamento e la conseguente l’espulsione dal territorio dello Stato.

IN tre giorni sono più di mille gli iscritti al gruppo “L'Onda verde, con i ragazzi contro il regime iraniano”, nato su Facebook per iniziativa di Vincenzo Santochirico. Un numero elevato di adesioni che provengono non soltanto dalla Basilicata e che travalicano anche i confini delle diverse appartenenze politiche. A proposito dell’Onda di protesta del popolo iraniano, il vice presidente della Giunta regionale osserva che «Per la prima volta è il popolo a guidare i propri leader e non viceversa. Milioni di persone, giovani, impiegati, madri di famiglia, protestano in Iran contro i brogli elettorali con cui il regime clericale e militare di Ahmadinejad vuol mantenere il potere». Numerosi anche i commenti. Molte immagini dei profili degli aderenti al gruppo si sono colorate di verde, il colore dell’Onda.

POTENZA - «L'annuncio del neo-sindaco di Venosa, Tamburriello - sulla grave situazione esistente presso la mega-discarica gestita dal Consorzio Seari di contrada Notarchirico di Venosa, ormai satura - non fa che confermare quanto la Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista) - Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini - va chiedendo da tempo a Province e Regione, ovvero di cambiare rotta sul sistema di gestione dei rifiuti in Basilicata» sottolinea l’organizzazione in una nota. «Infatti, alle scelte di programmazione ed ai Piani provinciali rivelatisi sbagliati - che puntano sulle mega-discariche e sugli inceneritori camuffati da centrali a biomassa - si aggiungono le "ordinanze emergenziali" del presidente della Regione che riguardano ampliamenti delle discariche esistenti. Questa politica ha innescato un pericoloso e costoso "effetto domino" incen-

trato sul "tour della monnezza", ovvero la saturazione e la conseguente traslocazione dei rifiuti da un territorio all'altro e da una discarica all'altra. La Ola invita, pertanto, gli amministratori locali e regionali a rompere questo circolo vizioso che sta provocando danni ambientali e mega-appalti sui quali sono interessate le imprese operanti nel campo dell'impiantistica, del trasporto e dell'incenerimento, così come dimostra la vicenda dell'inquinamento presso la società Fenice SpA del gruppo francese Edf, il cui "ricatto" pesa come un macigno sulle scelte di programmazione in materia dei rifiuti in Basilicata e sull'ambiente, essendo ivi conferiti ingenti quantitativi di rifiuti industriali ed urbani anche di provenienza extra-regionale. Non possibile far pagare ai contribuenti lucani tasse piesose che alimentano questa gestione dei rifiuti che in Campania ha prodotto il disastro che sotto g li occhi di tutti».

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Sabato 20 giugno 2009


BREVI

Sabato 20 giugno 2009

PARCO DEL POLLINO

SPORTELLI REGIONALI ALL’ESTERO

CONSIGLIO REGIONALE

Il 25 presentazione del piano antincendio

Lunedì le linee guida

Il 23 si parla del ddl fauna ittica

ROTONDA - Il Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Pollino ha approvato all'unanimità il Piano Antincendio Boschivo 2009 che sarà presentato giovedì 25 alle 11, a Rotonda, nella sede del Parco (Complesso monumentale Santa Maria della Consolazione).

POTENZA - Lunedì 22 giugno, alle 11.00, presso la Sala Verrastro, Dipartimento Presidenza della Giunta Regionale, sarà presentato il progetto “Sportello Basilicata all’Estero”. Attraverso le associazioni regionali all’estero la Regione costituirà una serie di sportelli permanenti.

POTENZA - Il Consiglio regionale della Basilicata è stato convocato per martedì 23 giugno, alle ore 10.30, a Potenza, nel Palazzo della Giunta regionale. All’ordine del giorno, vi è anche il disegno di legge sulla Tutela e sviluppo della fauna ittica e regolamentazione della pesca.

Economia A Potenza mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil per chiedere lo sblocco delle opere pubbliche

«Cantieri aperti per il rilancio» I sindacati contano nel Mezzogiorno 99 realtà che possono partire POTENZA – In un momento di forte crisi economica, l’apertura dei cantieri delle opere pubbliche già finanziate e appaltate può essere un sostegno al reddito e all’occupazione, in particolare per le fasce sociali più deboli: è questo il messaggio lanciato dai sindacati nel corso di una manifestazione che si è svolta ieri mattina, a Potenza, nell’ambito delle iniziative in corso in tutta Italia. Il presidio è stato organizzato davanti alla sede dell’Istituto d’Arte del capoluogo lucano, che i sindacati hanno indicato come una delle opere pubbliche già finanziate per 2,8 milioni (per lavori di messa in sicurezza) e non “cantierizzate” per «problemi burocratici legati al trasferimento degli alunni in un’altra sede». I rappresentanti provinciali di Potenza di Cgil, Cisl e Uil, e dei sindacati di categoria del settore edile e della scuola nel corso di un incontro hanno poi spiegato che «nel Mezzogiorno sono 99 le grandi opere che possono partire, e alcune di queste sono localizzate nel potentino, anche nell’edilizia scolastica. E' quindi necessario che le istituzioni locali intervengano per sbloccare la situazione». La stessa giornata di mobilitazione si svolgerà mar-

FILLEA CGIL

Undici lavori in Basilicata

La protesta davanti all’Istituto d’Arte (f. Mattiacci)

LE PROPOSTE DI LACORAZZA «L'INIZIATIVA della Cgil, Cisl e Uil offre l'occasione e lo spunto per comunicare un'azione della Provincia di Potenza finalizzata all'accelerazione degli interventi sinora programmati secondo procedure più rapide, e, soprattutto, all'analisi dei fabbisogni e alla pianificazione dei nuovi progetti, per raggiungere al più presto elevati livelli di sicurezza strutturale ed impiantistica, soprattutto per ciò che riguarda gli edifici scolastici». E' quanto ha dichiarato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza. «Non appena si saranno insediati consiglio e giunta provinciale, sarà ripresa l'attività di confronto con il Tavolo Provinciale Permanente sulle OO.PP». Il responsabile del settore dell'Edilizia Scolastica Enrico Spera, precisa che per l’Istituto d’Arte sono al vaglio diverse soluzioni volte a conciliare la celerità delle esecuzioni dei lavori con le attività didattiche, oggetto di definizione nei prossimi giorni in collaborazione con la dirigenza scolastica dell'Istituto stesso.

tedì, 23 giugno, a Matera. Alle ore 9.30, presso il salone della Cgil di Matera, i segretari generali confede-

rali e i segretari generali di categoria del settore scuola ed edile terranno poi una conferenza.

CSIL

Cento milioni per l’edilizia scolastica POTENZA - Quasi 30 milioni di euro per quattordici opere già appaltate e in massima parte bloccate. Altri 70 milioni di euro stanziati ma congelati per una quindicina di interventi. A tanto ammontano i fondi disponibili per l'edilizia scolastica nella sola provincia di Potenza. I numeri emergono dal monitoraggio sulle opere pubbliche fatto dalla Provincia. Tra i casi più eclatanti che emergono dal monitoraggio i 2,8 milioni di euro non spesi per la ristrutturazione dell'istituto d'arte di Potenza, opera appaltata ma ferma, i 6 milioni di euro per la costruzione del nuovo istituto tecnico commerciale Da Vinci, sempre a Potenza, gli oltre 4 milioni

per l'istituto polivalente di Sant'Arcangelo e il nuovo liceo classico di Venosa. Tra le opere finanziate ma non appaltate spicca la cittadella dei saperi del capoluogo per un impegno di spesa che ammonta a 50 milioni di euro. «Un mare di risorse inutilizzate o solo in minima parte impiegate che gridano vendetta dinanzi alla crisi che sta interessando il comparto edile in Basilicata», spiega il segretario regionale della Cisl lucana, Enrico Gambardella, secondo cui «sarebbe un delitto del buonsenso non portare all'incasso un assegno di 100 milioni di euro per mettere a nuovo un patrimonio scolastico che non brilla certo per funzionalità e sicurezza».

LA Fillea Cgil ha individuato 11 lavori che potrebbero essere appaltati entro brevissimo tempo. L'impegno di spesa calcolato ammonta a 52.194.000 euro mentre le somme disponibili sono pari a 48.194.000 euro. A totale copertura dell'intero impegno di spesa, sono necessari ulteriori finanziamenti pari a 4 milioni di euro. Seguendo la formula "importo lavori/occupati" potrebbero trovare occupazione, nei successivi 24 mesi, circa 882 lavoratori. Ecco quali sono nel dettaglio i singoli lavori: 1) Costruzione del nuovo Istituto professionale nel comune di Tramutola. La stazione appaltante è la Provincia di Potenza. La fase progettuale è all'esecutivo. L'importo del lavoro è di 3.200.000 euro interamente finanziati. 2) Adeguamento e riqualificazione della rete edilizia scolastica nel comune di Stigliano. La stazione appaltante è la Provincia di Matera. La fase progettuale è all'esecutivo. L'importo del lavoro è di 1.800.000 euro interamente finanziati. 3) Adeguamento e riqualificazione della strada provinciale "Torre Vallone Pisciolo" nel comune di Stigliano. La stazione appaltante è la Provincia di Matera. La fase progettuale è all'esecutivo. L'importo del lavoro è di 3.500.000 euro interamente finanziati. 4) L'Ater Matera è la stazione appaltante dei lavori di manutenzione straordinariaper il recupero di 9 unità abitative nel comune di Policoro. Il lavoro è da appaltare. La fase progettuale è all'esecutivo. L'importo dei lavori è di 700.000 euro 5) In località “Montescaglioso - Metaponto” la Provincia di Matera è la committente dei lavori per il completamento della sp. ex s.s. 175. La fase progettuale è all'esecutivo. L'importo dei lavori è di 9.900.000 euro interamente disponibili. 6) Nel comune di Marconia, la Provincia di Matera è la committente dei lavori per l'adeguamento polivente Itas-Ipsar Marconia. I lavori sono finalizzati alla messa in sicurezza dell'edilizia scolastica. La fase progettuale è all'esecutivo. L'importo lavori è di 650.000 euro interamente finanziati. 7) Nel comune di Forenza, la Provincia di Potenza è la committente dei lavori

per il potenziamento della rete infrastrutturale viaria (strada collegamento con la s.s. 658). I lavori sono appaltati e fermi per il completamento iter procedurale. L'importo è di 11 milioni di euro interamente disponibili. 8) Il comune di Bernalda è il committente per la riqualificazione della rete viaria locale, l'importo lavori è di 790.000 euro interamente disponibili. La fase progettuale è all'esecutivo. 9) Nei comuni di Banzi/Palazzo San Gervasio, la Provincia di Potenza è la committente per i lavori di potenziamento della rete viaria locale (collegamento bradanica s.s. 96 bis). L'importo dei lavori è di 9.500.000 euro interamente finanziati. I lavori sono appaltati ma fermi per la definizione di un contezioso. 10) Nel comune di Armento la Provincia di Potenza è la committente dei lavori per il potenziamento della rete viaria locale (riqualificazione strada fondovalle torrente Fiumarella). L'importo dei lavori è di 7.154.000 euro interamente disponibili. La fase progettuale è all'esecutivo. 11) La Regione Basilicata, è interessata, insieme alle Regioni Campania e Calabria, dai lavori di adeguamento della tratta ferroviaria Battipaglia - Reggio Calabria che costituisce il collegamento fondamentale delle regioni con il centro e il nord Italia. Questo progetto ha un costo complessivo di 230.000.000 di euro interamente da finanziare. Per la Regione Basilicata l'incidenza del costo ammonta a 4.000.000 di euro. La committente è la società Rfi. Nel 2008 è stata avviata la progettazione definitiva. «In questi dieci lavori - spiega la Fillea Cgil - seguendo la formula "importo lavori/occupati" potrebbero trovare occupazione, per 24 mesi, circa 882 lavoratori. Dobbiamo precisare che, nel numero di 882 lavoratori sono compresi quelli dipendenti dalle imprese subappaltatrici, dalle ditte per la fornitura dei materiali (es. legnami) dei noli, dei servizi e altri, in ogni modo, impegnati nella costruzione dell'opera appaltata. P er quanto riguarda il calcolo della mano d'opera occupabile, è stato assunto il valore dell' intero impegno di spesa e non quello delle sole risorse disponibili poiché, è sull'intero impegno di spesa che incardiniamo la nostra richiesta».

A cura di ANNA

A volo d’angelo tra le Dolomiti lucane

Basilicata terra dei due Mari

IL sogno di Icaro si è fatto realtà. Nel cuore della bella Lucania, dove si può sperimentare l'ebbrezza di volare appesi a un filo. O meglio, a un cavo d'acciaio che collega due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa, in provincia di Potenza. Un'esperienza funambolica e meravigliosa il Volo dell'Angelo. Per sentirsi accolti fra le braccia del cielo. Si sale su, scarpinando un po'. Si viene imbracati in tutta sicurezza. E poi, via che si parte. Da Pietrapertosa a Castelmezzano e viceversa. Lanciati a 120 chilometri all'ora nell'aria pura. Sotto nulla, solo il vuoto. Sopra, l'azzurro. Intorno, le vette. E nel cuore l'incanto del silenzio e lo stupore del mai visto. Un minuto e mezzo di infinito, negli occhi, in bocca e nelle vene. Un minuto e mezzo di vita accelerata, assaporata e respirata. Da provare! www.milanodabere.it

LA Basilicata è certamente una regione di contrasti così evidenti anche nella natura del territorio, da dare un'immagine di sé che la rende unica. Prevalentemente montana, si affaccia a sudovest sul mar Tirreno nello scenario naturale del Golfo di Policastro, e a sudest sul mar Jonio nel Golfo di Taranto. Maratea, regina incontrastata della costa tirrenica, Metaponto e Policoro, già importanti punti di riferimento nella Magna Grecia, dominano la costa ionica. Oggi riferimento del turismo lucano, le tre località puntano a conseguire sempre migliori risultati. www.vacanzeinbasilicata.it

GIAMMETTA

Il “Mascio” di Pietrapertosa CI sono amori tra un uomo e una donna che, a volte, finiscono. La passione tra un tronco di albero e la sua cima, non si affievolisce mai. Anzi, con il passare degli anni diventa sempre più forte e si consolida nel segno della tradizione. E’ così a Pietrapertosa, un grazioso borgo nel cuore delle Dolomiti Lucane (inserito tra quelli più belli d’Italia), che rivive la festa popolare “il Mascio”, ovvero “lo Sposalizio dell’Albero”. Un rito arcaico in onore di Sant’Antonio, e che intende propiziare una buona annata agricola. Il tronco e la cima vengono simbolicamente uniti per sempre, fissati nel terreno perpendicolarmente, simbolo di congiunzione tra la terra e il cielo. Così da quest’unione nasce “l’Albero della Cuccagna”, sulla cui sommità sono posti dei bigliettini con ricchi premi che i giovani cercano di conquistare, “scalando” il tronco. http://viaggi.repubblica.it

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Un uomo di 50 anni era sospettato di avere abusato di una ragazzina di 13 anni

La violenza era un montatura Il tribunale di Potenza lo ha assolto perché il «fatto non sussiste» UN maniaco circondato di ragazzine sudate. Un pedofilo di guardia ai bambini, come una volpe dentro un pollaio. L'ultimo uomo che si approfitta della figlia di qualcuno. Cose così accendono i roghi anche ai giorni nostri, e basta poco perché un'indagine si trasformi in caccia alle streghe: il beneficio del dubbio scompare per primo; le presunzioni di innocenza si affievoliscono. Dopo tutto sono dei mostri quelli lì. Il pregiudizio viene facile. Basta guardare ai più recenti casi di cronaca sulla ribalta della scena nazionale. Poi si scopre che era tutta una montatura. Un anno e due mesi agli arresti domiciliari, tre anni per arrivare alla sentenza di primo grado, dieci udienze, e alla fine l'assoluzione perché il fatto non sussiste, che non vuol dire che mancano le prove, ma che le accuse erano false e basta. Quella denuncia dev'essere stato il frutto di un lavoro di fantasia, un collage di episodi e circostanze del tutto innocenti. Come si fa a ripagare uno che è passato per un calvario così?. Ed è successo davvero, a Vietri di Potenza. Ciro Parpiglia è un nome di fantasia, com'è vero che ha cinquant'anni, e quattro figli. Faceva il guardiano del campetto sportivo, e a un certo punto si è trovato nel bel mezzo di un'indagine per pedofilia. Tutto comincia a fine estate del 2005. Alcune ragazzine si lamentano di un vecchiet-

to cieco, che usava dei modi poco graditi. Le toccava con le sue mani tutte rugose in quei posti che non si dice, e quando lo scoprono i genitori vanno subito a denunciarlo. La notizia arriva sui giornali il 30 settembre. Vietri è un paese di tremila anime. Tutti conoscono tutti: vita, morte, e miracoli. Ma è più probabile vizi e virtù, e un pettegolezzo che si rispetti dev'essere sconcio. Quindi questo è perfetto. Anche perché è pienamente legittimo. Se è davvero successa una cosa del genere bisogna stare attenti, perché qualcuno si potrebbe far male. Gli investigatori fanno sul serio. Tra i testimoni viene sentita anche la figlia del vecchietto, che è una donna con qualche disturbo mentale. A gennaio va a raccontare che il vicino di casa si è invaghito di sua figlia, che ha tredici anni. Il vicino è Ciro Parpiglia, e al campetto dove lavora una volta le avrebbe allacciato la maglietta sul petto, e un'altra volta con la scusa di farle vedere delle attrezzature sportive le avrebbe toccato una spalla e il seno. Per la precisione: «metà seno sinistro». Lo racconta la ragazzina. Ma le cose vanno in un modo un po' strano. L'avvocato di Parpiglia si è messo a fare delle indagini, e ha scoperto che all'inizio non c'era niente di tanto scabroso nel suo racconto. La ragazzina però a un certo punto si era interrotta, e dopo una pausa si era messa a suonare tutt'altra mu-

sica. Il particolare del seno l'aveva aggiunto la psicologa, e le procedure che si usano per sentire i minori in questi casi erano state a dir poco “stiracchiate”. In udienza Savino Murro, che è l'avvocato, è riuscito a portare davanti ai giudici documenti che dimostrano che all'epoca dei fatti il suo assistito era da un anno che non faceva più il guardiano del campetto. La ragazzina, la sorella, la madre sono andate in contraddizione più volte nel loro racconto. Ma il pm Laura Triassi è andato dritto per la sua strada. Per il codice aggiornato un fatto così si chiama abuso sessuale, anche se il vecchio fa più effetto: atti di libidine con minori. Cinque anni e quattro mesi di reclusione. Questa è stata la richiesta dell'accusa. Il collegio del Tribunale si è preso il tempo necessario per decidere, e in conclusione dopo tre anni ha mandato assolto Ciro Parpiglia perché è evidente che quel racconto è quella che i tecnici chiamano “una verità indotta”, o uno scherzo della memoria. Ora la storia si può raccontare. Ma non è detto che la procura non decida di ricorrere in appello. Insomma il calvario di Parpiglia potrebbe durare ancora a lungo. Non è facile liberarsi di un'accusa del genere, e soprattutto del marchio d'infamia che si porta sempre dietro. Leo Amato

Viaggio nel mondo dei giovani/1 Prosegue l’inchiesta

Tra “truzzi” ed “emo” Due modi di concepire la vita Continua il viaggio de “Il Quotidiano della Basilicata” lungo quella sorta di “terra di mezzo”, rappresentata dall'età adolescenziale. Obiettivo puntato questa volta su stili e tendenze che anche a Potenza dividono ragazzi e ragazze, come ad esempio la contrapposizione tra “Truzzi” ed “Emo”. Se facendo un giro in città vi capita di imbattervi in un sedicenne dai jeans aderenti, con una lunga frangia asimmetrica e con gli occhi truccati di nero, ci sono numerose probabilità che si tratti un “Emo”. Se poi una t-shirt aderente, borchie e fiocchi colorati e scarpe nere (in generale Converse o Vans) completano il look allora le probabilità si trasformano in certezza. Tramontata, definitivamente l'era dei fricchettoni e degli hippy, archiviata quella dei paninari, nuovi look e nuove tendenze si diffondono tra i giovani, a partire dai centri più grandi come Milano e Roma, per diramarsi velocemente (anche grazie alla rete) nei centri periferici. Le “etichette” più in voga al momento sono quelle di “truzzi” e “emo”, due facce contrapposte dell'universo giovanile che si danno battaglia anche su internet, criticandosi a vicenda. Le due macro -categorie (esistono anche sotto-categorie) racchiudono stili di vita, gusti musicali e modi di divertirsi ben precisi. Ma guardiamole più da vicino partendo dagli Emo. Il

nome (l'abbreviazione di "emotional") in precedenza indicava un genere musicale (è un sottogenere del punk rock e include anche sonorità di tipo melodico orientate all'indie rock e all'alternative rock) ma il suo significato si è progressivamente ampliato, fino a comprendere ragazzi iper sensibili e decisamente emotivi. «Per chi li guarda dal di fuori sono - come ci spiega una giovane studentessa che non ama le etichette - dei depressi cronici, ragazzi e ragazze che non sorridono mai e che tendenzialmente si vestono di nero e viola». Sul fronte decisamente opposto ci sono i truzzi. Per trovarli, dicono alcu-

ni, basta andare nelle discoteche (come il Jonny Groove di Zelig), nei disco pub e in luoghi limitrofi e per riconoscerli basta prestare attenzione al loro abbigliamento - che sarà rigorosamente firmato e rispettoso delle mode del momento - ai gusti musicali (propendono per l'house che gli emo invece definiscono “truzzume”) e all'attenzione maniacale per il trucco e il telefonino. Per i ragazzi poi c'è un particolare in più: la cresta, pazientemente realizzata con la complicità del gel. Le differenze di look portano con sé divergenti visioni della vita che non perdono occasione per entrare in conflitto. Gli “emo”, forti di

una cultura che pone al centro stati d'animo e musica accusano i “truzzi” di essere superficiali e modaioli. Quest'ultimi, dediti al divertimento e amanti dei piaceri della vita, prendono le distanze dagli antagonisti che definiscono sfigati, infelici e omologati. Tra truzzi ed emo - il cui mondo è molto più complesso di quanto sinteticamente raccontato - ci sono tutta una schiera di giovani cosiddetti “normali”. «Quelli che - ci spiega un’appartenente alla categoria - non si espongono a derisioni e cercano semplicemente di essere se stessi». Roberta Senese (continua)

L’IDEA

Tutti in discoteca ma con il pulman «IL divertimento a Potenza è sempre meno presente, così, invece di stare una serata in un locale a bere, nasce il progetto del pullman per andare in discoteca» A dirlo è Silvio Tolve, uno dei componenti di un gruppo di ragazzi che hanno deciso di organizzarsi contro la monotonia della città. Del gruppo fanno parte anche Maurizio Basile e Manuele Colucci, nomi conosciutissimi dai ragazzi patiti per la musica da discoteca, che, insieme con Silvio si sono dati da fare per organizzare questi eventi nelle regioni limitrofe. Il tutto viene fatto anche grazie alla collaborazione che c'è tra Maurizio Basile e alcune grandi discoteche delle vicine regioni. «L'idea del pullman nasce anche da una questione molto semplice che il nostro gruppo considera la motivazione principa-

le della nostra scelta: la rassicurazione per i genitori che sanno che in ogni caso, dopo una notte a ballare e, magari, dopo aver bevuto qualcosa, il ritorno è più tranquillo». Ed è così che nascono le serate come quella in programma stasera al Clorophilla di Castellaneta Marina. «Le serate organizzate al Clorophilla sono possibili grazie anche ad un accordo che è stipulato tra noi e il direttore della discoteca: l'autobus, infatti, è pagato dalla discoteca a patto che noi gli confermiamo la presenza di almeno 20 persone», dice Maurizio. Ma come si svolgono queste serate? «L'appuntamento, di solito, è per le 22.00, le 22.30 in piazza all'autobus, si parte e si torna per le 5 di modo che non ci si perde un attimo della serata». Francesca Romaniello

VALLETTOPOLI

Gregoraci su auto blu Otto mesi a Sottile MENTRE Elisabetta Gregoraci, come annunciano le copertine di alcuni rotocalchi «rosa», si prepara a festeggiare un anno di matrimonio con il manager Flavio Briatore, l’ex portavoce dell’allora ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, Salvatore Sottile, che utilizzò l’auto blu di Palazzo Chigi, il 10 marzo del 2005 per accompagnare la soubrette al palazzo del ministero degli Esteri, è stato condannato per «peculato d’uso» a otto mesi di reclusione. La sentenza, emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Roma, presieduta dal giudice Maria Rubera, è l’epilogo di una delle tante tranche dell’inchiesta, nota come “Vallettopoli”, avviata tre anni fa dall’ex sostituto procuratore di Potenza Henry John Woodcock, finita poi per competenza alla procura di Roma, come tante analoghe inchieste della procura potentina. Tre anni fa il pubblico ministero di Potenza chiese e ottenne l’arresto per l'ex portavoce di Fini per il reato di concussione sessuale. Seguirono reazione violente di alcuni esponenti di An contro il magistrato potentino, che querelò (i relativi procedimenti sono tuttora pendenti). La tesi dell’accusa contro Sottile era: sesso in cambio di raccomandazioni fatte per la soubrette che voleva lavora-

re in Rai. Accusa caduta davanti al gip (giudici per le indagini preliminari) di Roma Renato Laviola anche perchè Elisabetta Gregoraci spiegò che tra lei e Sottile ci furono solo «coccole» e affettuosità scambiate nell’ufficio della presidenza del Consiglio nel Palazzo della Farnesina, dalle quali non sarebbe scaturito sesso. Rimase l’accusa dell’utilizzo improprio dell’auto blu, usata anche per dare un passaggio dalla stazione Termini alla sua abitazione alla moglie di Sottile. Ma il tribunale ha derubricato oggi il reato di peculato a «peculato d’uso», attenuando la fattispecie prevista dall’articolo 114 del codice penale. Il sostituto procuratore Giancarlo Amato aveva chiesto una condanna più pesante: due anni e mezzo. Salvo Sottile e il suo legale, l’avvocato Giuseppe Valentino, si sono detti convinti che in Appello cadrà l’accusa. «E’ stato sensibilmente modificato l’impianto accusatorio originario – ha detto l’avvocato Valentino – Vi è dunque la ragionevole certezza che l’appello possa rendere finalmente giustizia a Salvo Sottile che risponde di un reato che non può appartenergli: egli non è pubblico ufficiale e non lo era quando prestava la sua consulenza alla presidenza del consiglio».

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Potenza


Sabato 20 giugno 2009

ANTICA OSTERIA

Tutti in fila per lavori in corso

MARCONI

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AL DUOMO

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MIMI’

A Valentina il fiore della nostra esistenza. Per il suo terzo compleanno Papà Alfonso, mamma Maria, il fratellino Toto, i nonni e gli zii

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DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 34044 ISUCCIO

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AMBROSIA

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LA PRIMULA

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AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

•DON BOSCO• chiuso •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Un’estate ai caraibi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 La ragazza del mio migliore amico 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Terminator 18 - 20.15 - 22.30

Sala 5 Moonacre 18 Uomini che odiano.... 21 Sala 6 Una notte al museo 2 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Angeli e demoni 19 - 21.30 •DUE TORRI• chiuso

0971-441295

NINFE

0971-470750

E PEPERONCINO 44462765

FARMACIE TURNO NOTTURNO.......... 20 GIUGNO Savino...................................0971/25447 via Petrarca, 5 TURNO FESTIVO Perri..................................0971/21148 piazza Matteotti, 12 Savino...............................0971/25447 via Petrarca, 5

Caiazza...............................0971/53430 via Tirreno, 3/11 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-310310 0971-612564 0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

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SARRICCHIO

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TRIMINIEDD

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TRE MARI

0971-56030

OSTERIA GAGLIARDI AVIGLIANO

0971-700743

•Difensore civico comunale 0971-415150 FINO AL 30 GIUGNO Potenza, Palazzo di Città “C’ERA UNA VOLTA LA LIRA” Mostra fotografica di Michele Di Pietro

•Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum 0971-411144

OGGI Potenza, Museo archeologico, ore 18 “FELICITAS TEMPORUM. DALLA TERRA ALLE GENTI: LA BASILICATA SETTENTRIONALE TRA ARCHEOLOGIA E STORIA”

•Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520

“Publicinvasioni” DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza

0971-25409

MOZART

PANE

“Costellazioni familiari” SI terrà il prossimo 27 giugno, alle 15.30, nella sala dell’Arco, organizzato dal “Centro studi e formazione Costellazione famiglia”, il workshop su “Riconoscere ciò che è” Il metodo delle Costellazioni Familiari è stato messo a punto da Bert Hellinger, psicoterapeuta tedesco, che, lavorando con i sistemi famigliari e di coppia, ha potuto constatare come le relazioni tra i familiari siano regolate da meccanismi inconsci che ci posso portare ad azioni che vanno al di là delle nostre intenzioni. L'armonico interagire di queste forze è definito da Hellinger "gli ordini dell'amore". Molti disagi e crisi personali derivano dal non tenere conto di questi ordini. Accade così che non ci sentiamo al nostro posto e non sappiamo perché ritroviamo sul nostro cammino incomprensioni sia sul piano affettivo sia su quello lavorativo o, ancora, che inconsciamente ci facciamo carico del destino difficile di un nostro caro. La Costellazione ci permette di riconoscere tali ordini e di sciogliere questi malesseri trovando nella nostra vita più forza, più amore e senso di pace. Le "Costellazioni familiari" fanno emergere e spesso modificano problematiche ed identificazioni inconsce con il destino dei membri delle nostre famiglie, ricomponendo un ordine naturale fondamentale per il benessere di ognuno. Liberarsi dal passato, rispettando ciò che è stato e che è, contribuisce a farci stare meglio con noi stessi e con gli altri. Il workshop è aperto a tutti coloro che desiderano esplorare e comprendere il loro passato e il loro presente, attraverso l'analisi del proprio Albero Genealogico secondo la Teoria Sistemica, e sperimentare il metodo delle Costellazioni Familiari come strumento di comprensione ed eventuale risoluzione dei nodi familiari.

0971-

IL 28 GIUGNO Potenza, Sala dell’Arco, ore 15.30 “CENTRO STUDI E FORMAZIONE COSTELLAZIONE FAMIGLIA” Workshop sulle Costellazioni Familiari 'Riconoscere ciò che è'

•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro

FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971

0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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20 Potenza


Il palazzetto di contrada Lavangone è al centro di un contenzioso tra Comune ed Ente montano

Palasport, tocca al Tar Una struttura che oltre per lo sport servirebbe anche per la musica LA realizzazione del palazzetto dello sport di contrada “Lavangone ” - uno dei punti fermi dell'impegno della Comunità montana Alto Basento - iniziata nel 1998, sotto la presidenza del compianto presidente Domenico Locatelli, tarda a decollare, con continui rimpalli di responsabilità tra Comunità montana e Comune di Potenza, ostacolata, ultimamente, da problemi legati all'allacciamento dell'impianto di gas metano, della rete di illuminazione, e della mancata realizzazione della strada di collegamento con la viabilità esterna per la quale, come ha sottolineato ieri al cronista l'architetto Aldo Corrado, apprezzato tecnico dell’Ente montano, è nato un contenzioso per l'aggiudicazione della gara di appalto: la parola fine sarà data dal Tar, probabilmente nel prossimo mese di luglio. E' auspicabile, pertanto, che il Tar regionale chiuda questo nuovo capitolo di un romanzo che non sembra avere mai fine: il Palasport, ideato nel 1988 con progetto definitivo approvato nel 1993, con la predisposizione anche di un piano particolareggiato della zona sportiva, nel momento in cui la legge di riordino delle Comunità montane escludeva la città di Potenza, tarda

Il palazzetto di contrada Lavangone

ad essere realizzato. Tutto ciò in una città come Potenza, priva di una struttura e spazi all'altezza della situazione per la pratica dello Sport e l'allestimento di spettacoli di massa. Il nuovo Palasport, con i suoi spazi di diversa dimensione, colma questa lacuna essendo una struttura di grande versatilità: con i suoi spazi di diversa dimensione, diventa una struttura all'altezza della situazione. Scendendo in mezzo all'enorme spazio (oltre quattro ettari, che dovevano essere il fulcro di un più ampio progetto, che comprendeva, anche, il nuo-

vo stadio “Alfredo Viviani”), riservato al nuovo Palasport, il respiro resta sospeso come di fronte al tempo di Segesta, nella campagna siciliana. Ciò perché la Comunità montana ha creato qualcosa di solitario e di collettivo al tempo stesso. Uno spazio da frequentare senza remore perché trasmette, assieme alla confidenza, il piacere del mistero. A misura d'uomo, proprio come la musica, il Palasport, capace di 4.500 posti, può ospitare incontri a livello nazionale ed internazio-

nale di basket e volley senza alcuna remora e condizionamenti di sorta. Non solo sport ma anche e soprattutto musica. La città di Potenza e il suo immediato hinterland, lo hanno sempre desiderato. E' auspicabile che il tortuoso cammino iniziato, venga proseguito e si tenga duro sull'impostazione perché non avrebbe senso aver costruito una “Città per lo sport e lo spettacolo” . Per il “Palasport ” esiste anche una nozione di complessità urbana che non può essere trascurata. Perché siamo di fronte non a un semplice edificio, ma, adesso, c'è un insieme ad una fucina del bello e del buono, di spazi ad un posto meraviglioso. Al primo piano della faraonica struttura, si presenta ai nostri occhi una sorta di “anfiteatro” con perfetta distribuzione degli ambienti: oltre 4.500 posti a sedere, parquet per basket e volley con misure per incontri internazionali e, infine, gli spazi per Rai/Tv. Nel piano seminterrato gli uffici amministrativi e la sala stampa, area destinata agli spogliatoi e servizi igienici per atleti e ufficiali di gara; area per l'attività di fittnes, squash con servizi amministrativi ed ampio spazio per il tempo libero e ristoro con bar e bowling ed eventuale ristorante, un ampio salone per

Inaugurato in via Adriatico un piccolo stagno

Tre giorni di festa a Rossellino Il laghetto di via Adriatico

grande progetto». Anche De Filippo, parla di «una iniziativa di cui andare orgogliosi, che mette in rete due scuole, un quartiere riqualificato con il vicino Parco Europa. In più, lo stagno, ha un valore formativo per i nostri bambini, che non sanno più nemmeno cosa sia uno stagno, a differenza di noi adulti che, per fortuna, ancora ne abbiamo il ricordo». Lo stagno, dunque, come

che la contrada possa diventare punto di riferimento anche per la città di Potenza. A dare questa speranza è il Palazzetto dello sport, una struttura polifunzionale che, paragonata alle vecchie abitazioni della zona, sembra quasi un gigante di cemento, che, senza ombra di dubbio, merita priorità nell'azione operativa dell'amministrazione comunale che uscirà fuori dalle urne dopo il ballottaggio. Priorità per il Palasport di Lavangone, dunque, ma anche attenzione per un adeguamento alle normative nazionali di altre strutture, cosi com'è stato auspicato di recente dal giovane avvocato Francesco Fanelli, neo eletto al Comune di Potenza,che indica altresì la nascita di una Consulta cittadina dello sport, di supporto all'attività istituzionale. Una buona idea, a parte che non si dia vita ad una Consulta pletorica, che non serve a niente ed a nessuno. Parliamo per esperienza diretta avendo fatto parte, verso la fine degli anni '70, di una Consulta sportiva presso il Comune di Potenza, naufragata nel niente perché “pletorica” dove, di volta in volta, era quasi impossibile ritrovarsi fra i sessanta componenti convocati… Pino Gentile

Tra preghiere, musica, sport

Lo sviluppo sostenibile visto attraverso i bambini VEICOLARE attraverso i bambini il principio dello sviluppo sostenibile. È questo lo scopo con cui ieri a Potenza, presso al scuola comunale per l'infanzia “I due noci”, in Via Adriatico, è stato inaugurato un piccolo stagno, proprio ai piedi di questi due grandi noci che dominano il cortile e da cui prende il nome la scuola. Accanto allo stagno, un libro plastificato, facilmente consultabile, realizzato dai bambini dell'istituto in collaborazione con maestre e genitori. Il libro si compone di disegni e frasi sul tema del rispetto dell'ambiente. «Il progetto-spiega Giuseppe Sabia, responsabile del piano comunicazione Por- si colloca in un progetto ancora più ampio: “Tra i banchi con l'Europa”, rivolto a tutte le scuole, di ogni grado. Lo scopo è quello di sensibilizzare i bambini su tematiche trasversali che fanno capo all'Unione Europea: la cittadinanza europea, le pari opportunità, i fondi comunitari». Per quanto riguarda il piccolo stagno della scuola, nello specifico «l’idea -continua Sabia -è di aprire la zona a tutta la cittadinanza e che questa, a sua volta, si apra al principio di sviluppo sostenibile, veicolato dai bambini. Il messaggio, trasmesso dai più piccoli, è molto più forte, perché maggiormente legati al rispetto delle regole che impongono anche ai genitori». Il progetto è stato reso possibile, come sottolinea l'assessore alla pubblica istruzione Giuseppe Messina, grazie alla sinergia tra l'amministrazione comunale, la Regione Basilicata e le famiglie. Presente all'inaugurazione, oltre all'assessore, il sindaco di Potenza Vito Santarsiero e il presidente della Regione Vito De Filippo. Il progetto, infatti, è cofinanziato dal Comune di Potenza, la Regione Basilicata e l'Unione europea. Costato nemmeno 20.000 euro, la ricostruzione di questo piccolo ambiente naturale ha un grande significato per la città perché rappresenta «un tassello in più verso la qualificazione urbana - afferma Santarsiero - Inoltre, si inserisce in un contesto che è fondamentale per lo sviluppo della città: il piano di riordino scolastico. Ogni opera-conclude- ha senso se inserita in un contesto più ampio. Una piccola opera in un

conferenze ed un ascensore che completa l'abbattimento delle barriere architettoniche. «Le possibilità di creare un contenitore che possa diventare un punto di riferimento per tutto il meridione in fatto di musica, ci sono tutte - afferma l'architetto Corrado - Per questo motivo, tengo a ribadire che la Comunità montana di Potenza ha chiesto e ottenuto l'aiuto di tecnici ed imprese delle luci e del suono, tra i primi in Europa, resisi disponibili per metterci a disposizione le ditte tecnologiche, in grado di fornirci celermente questa struttura innovativa, che ha già fatto la fortuna della “Grancia” come si può notare, non mancano, dunque, gli stimoli giusti per coronare degnamente gli sforzi di quanti hanno contribuito alla realizzazione del Palasport di Lavangone, che fa assumere una nuova dimensione, non solo a livello sportivo alla città di Potenza ed al suo hinterland». C'è infatti una concreta occasione di riscatto della zona e l'“ ancora di salvataggio”, soprattutto per le forze giovanili, che, da sempre, attendono uno sbocco concreto per il proprio avvenire e non solo. A Lavangone vivono circa 200 famiglie e non pochi giovani: c'è tanta speranza

luogo di attrazione e riflessione circa i corretti comportamenti dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Il libro, attraverso le immagini e le parole dei bambini che spiegano cosa sia per loro il rispetto per la natura e l'ambiente in cui vivono, come mezzo di comunicazione diretto alla trasmissione del messaggio. Anna Martino

TRE giorni di festa, socializzazione, intrattenimento e religione. Il comitato festa di Rossellino, in collaborazione con la Provincia di Potenza ha programmato la festa della Santa Famiglia di Nazareth, che ha aperto i battenti ieri pomeriggio e terminerà domani sera. Preghiere, contatti umani, sport, musica e iniziative ludiche per bambini animeranno il rione Rossellino. Per quanto riguarda le iniziative religiose giovedì pomeriggio alle 18:30 si è svolto il triduo di predicazione sulla famiglia tenuto da Padre Enrico Cillis che ha officiato la Santa Messa. Le celebrazioni religiose continueranno anche domani alle 9, 11 e 18:30, quest'ultima seguita dalla processione per le vie del rione c on la banda Città di Pietragalla. Le iniziative ricreative hanno preso inizio mercoledì sera con le finali di calcio a cinque “Over 30”. Ieri sera

gfli atleti della Korea Taekwondo Potenza e la Power Center di Genoano di Lucania hanno presentato i propri atleti in uno stage dimostrativo con l'esibizione dei giovani cadetti. L'esibizione della scuola Passion Latina ha chiuso la serata. Oggi, alle 17 si svolgerà l'intrattenimento con giochi per bambini degli animatori Idea Idea nel campetto parrocchiale. Le manifestazioni musicali sono state divise in tre giorni dal comitato festa di Rossellino che ieri sera ha presentato il gruppo musicale Le note del sud, che ha prodotto brani di liscio. Questa sera, alle 21 sarà il gruppo Ipnotica e alle 22 il Redire animare la serata di festa. Domani invece le iniziative musicali chiuderanno la tre giorni di intrattenimento con la presenza dei Tarazando service Potenza Music Potenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

IL Comune ha approntato il programma delle iniziative per la terza e la quarta età

Si prospetta davvero una “Bella estate” LUGLIO e agosto con “La bella estate” per la terza e la quarta età Dovranno essere presentate rispettivamente entro il prossimo 25 giugno (per le attività in programma nel mese di luglio) ed entro il 24 luglio (per quelle che si svolgeranno ad agosto) agli uffici comunali (preferibilmente presso l'unità di direzione Servizi sociali in via Lacava, per concordare con gli interessati le possibili partecipazioni alle numerose iniziative programmate) le domande di partecipazione al progetto “La bella estate”. La

proposta del Comune di Potenza, che si rivolge ai cittadini della terza e della quarta età, avrà come punto di riferimento la caserma dei vigili del fuoco in contrada Betlemme. Il centro estivo prevede la possibilità di usufruire della mensa per un numero massimo di 30 utenti, che comparteciperanno con 3 euro al costo del pasto. La suddetta somma, sarà versata direttamente al responsabile - mensa della caserma dei Vigili del fuoco. Denso come si diceva il programma.

Attività motorie dolci: mercoledì 5, 12, 19, 26 - dalle 9.30 alle 10.30. Laboratorio della memoria: 1, 2, 3, 4, 5 dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30 Corso di ballo: dal 19 al 31 agosto dalle 10.30 alle 11.30 Torneo di carte: dal 6 al 20 agosto dalle 15 alle 18 Laboratori di lettura: nei giorni 6,11,13,14,16,17,18,21,22, 23,24,25,26 dalle 10 alle 13 Giochi - Karaoke: i giorni 7, 8, 9, 10, 27, 28, 29, 30, 31 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18

Per il giorno di Ferragosto, ai partecipanti sarà offerta l'occasione di partecipare a una gita che si svolgerà a Sant'Angelo Le Fratte dalle 16.30 alle 24. Prevista, inoltre, una navetta gratuita che comincerà il proprio servizio alle 9, navetta che effettuerà le fermate al Motel Park, in via Appia, a rione Lucania nei pressi della palestra Caizzo, in via Crispi , piazza XVIII 18 agosto, in viale Marconi, in via Verdi, davanti al centro sociale di contrada Malvaccaro, in via Tirreno e in via Zara.

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L’Istituto d’Arte di Potenza e lo scientifico di Marsiconuovo

Brienza Piano operativo Val D’Agri

Due scuole della provincia alle olimpiadi della tolleranza

Una biblioteca multimediale grazie alle royalty

SI CHIAMANO “Olimpiadi della tolleranza e della democrazia” e ha l’obiettivo di mettere in rete diverse scuole d’Europa. All’iniziativa che si terrà dal 21 al 26 giugno nel villaggio olimpico di Grossbraschen, nello Stato tedesco del Brandeburgo, vedrà la partecipazione di due scuole della provincia d Potenza (l'Istituto d'Arte di Potenza e il Liceo Scientifico di Marsico Nuovo “G. Peano”) e la Forim, azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza. Il progetto si svolgerà in 3 annualità, dal 2009 al 2011. Ogni anno ci sarà una “cornice generale tematica” ideata dal team di progetto e dalla Giuria Europea, composta da un membro per ogni nazione partecipante. Il tema di quest'anno è “Il nostro Paese e la cultura”, in base al quale i partecipanti hanno presentato degli elaborati sulla Basilicata, testuali e multimediali, elaborati come progetti di classe o di gruppi di studio. Originalità, fantasia e “vision” saranno i principali criteri di valutazione, nonché le linee guida generali per l'elaborazione dei contributi. La partecipazione al progetto, coordinato dalle

Ruoti e San Fele Rubinetti a secco RUOTI - Problemi per l’approvvigionamento di acqua nei comuni di Ruoti e San Fele. Lo comunica attraverso una nota Acquedotto Lucano. Per quanto riguarda Ruoti i rubinetti saranno a secco: «per sopperire - spiega la nota - all'incremento di consumo idrico, per uso improprio, di questo periodo e per consentire il ripristino delle riserve nel serbatoio di Serra Pepe», per questo motivo si è reso necessario sospendere l'erogazione idrica a partire da ieri e «fino al ripristino dei livelli nelle vasche del serbatoio, dalle ore 21 alle ore 7 del giorno successivo nelle contrade Micele e Serra di Pepe del comune di Ruoti. A San Fele, invece, «al fine di permettere l'esecuzione dei lavori di collegamento della nuova condotta distributrice in Corso Umberto I°, dall'incrocio con Via D'Addezio ed il corso stesso, l'erogazione idrica nelle seguenti strade: Corso Umberto I°, Via Canosa e Vicoli limitrofi del Comune di San Fele, sarà sospesa dalle 8 alle 14 circa di lunedì 22 Giugno 2009». agenzie tedesche Wequa ed Eepl, si inquadra, da un lato, nel contesto delle partnership a livello europeo che la Forim porta avanti costantemente, in una logica di rete e di progettualità comune, e dall'altro nelle attività dell'azienda speciale di collaborazione con gli Istituti scolastici della provincia in una logica di alternanza scuola-lavoro. «Il multiculturalismo, l'a-

pertura e l'idea di una cittadinanza europea sono elementi fondamentali, da apprendere (preferibilmente con esperienze sul campo) già a partire della prima formazione scolastica e professionale - spiega il presidente della Forim, Pasquale Lamorte -. Attraverso questo progetto i giovani studenti lucani avranno la possibilità di confrontarsi con coetanei di tutta Europa,

impegnandosi in temi come la coscienza democratica, la tolleranza, la lotta alla xenofobia e alla discriminazione, e di acquisire ulteriori competenze interculturali e sociali. Ciò consentirà loro in futuro di operare e di lavorare con successo in un contesto europeo, di interagire con gli altri, di vivere come un arricchimento il confronto tra le diverse culture. Siamo particolarmente onorati di poter rappresentare l'Italia all'interno di un evento così significativo». La delegazione italiana sarà guidata dal direttore della Forim, Franco Fucci, che sarà uno dei 5 membri della giuria internazionale, e sarà composta, per l'Istituto d'Arte di Potenza, dal docente Domenico Nicastro e dagli studenti Annachiara Manfredi, Stefano Oliviero e Irene Pace; per l'Istituto “G. Peano”, Liceo Scientifico di Marsico Nuovo, ci saranno la docente Carmelina Aulicino e gli studenti Pamela Colonna e Marianna Pietrafesa. Oltre all'Italia partecipano all'iniziativa delegazioni studentesche provenienti da Portogallo, Svezia, Repubblica Ceca, Romania, Turchia, Grecia, Ungheria, Olanda, Polonia e Germania.

Brienza Si nomina la giunta

Oggi il primo consiglio

Il Municipio di Brienza

BRIENZA - Primo Consiglio Comunale, questa sera a Brienza, della neo amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Scelzo. Ecco i punti all'ordine del giorno. Si parte dall'esame delle MURO LUCANO - Mettersi in gioco attraverso il canto e la musica. Perseguire approcci pedagogici differenti, esplorando materie del tutto ignorate durante il percorso formativo, che gli alunni delle superiori affrontano durante i cinque anni . Il progetto, finanziato dalla Regione attraverso i Por 2007/2013, nell'ambito della sezione “Rafforzamento e qualificazione della offerta formativa scolastica”, intitolato “Il mio canto libero”, è stato voluto fortemente dal Dirigente scolastico del liceo “E. Fermi” di Muro Lucano, Antonio Laguadia e dal professore di musica, Pietro Izzi. L'altro pomeriggio, il risultato delle lunghe ore di lezioni ha preso corpo e si è tramutato in un mini

condizioni di eleggibilità e di compatibilità dei Consiglieri Comunali sino alla nomina del Presidente e del Giuramento del Sindaco (ai sensi dell'articolo 50, c. 11 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267).

A seguire comunicazione e nomina dei componenti della Giunta Comunale. Riflettori puntati sulla presentazione al Consiglio delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato anni 2009/2014 con la determinazione degli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni (Articolo 50, comma 8, del T.U. n. 267/2000). Si procederà con la costituzione dei gruppi consiliari e designazione dei rispettivi capigruppo e alla pro-

roga convenzione per lo svolgimento in forma associata dell'Ufficio di Segretario Comunale. «La giunta, di cui non posso ancora anticipare i nomi e le relative cariche si legge in una nota di Scelzo- darà ampio spazio ai giovani. Posso dire che il vicesindaco sarà un ragazzo e la maggioranza della giunta sarà composta da giovani che hanno già dimostrato di possedere competenze e professionalità nei diversi campi e che quindi sono pronti ad assumersi importanti responsabilità». an. sc.

BRIENZA - Oltre le royalties grazie al Programma Operativo Val d'Agri. Intese istituzionali ed interventi trasversali prendono corpo per una nuova strategia operativa comprensoriale. Una nuova gestione territoriale che con i fondi del petrolio mette in campo “interventi immateriali” lungimiranti. Riflettori puntati sulla “messa in rete delle biblioteche comunali e l'attivazione dei servizi multimediali nel territorio”. E' il caso della Città di Brienza. In realtà tre sono le intese già sottoscritte. Il Comune di Brienza ha nei mesi scorsi presentato il progetto per la realizzazione del sistema integrato documentario. L'intesa sottoscritta con i Comuni di Sasso di Castalda e Satriano di Lucania è stata finanziata per un importo pari a euro 76.41. «Il Programma Operativo difatti - precisa il collaboratore della Struttura di Progetto Val d'Agri, Adamo De Stefano - nell'ambito della tematica “Scuola, formazione, saperi” prevede una dotazione finanziaria che ammonta ad un milione di euro, di cui una quota del 20 per cento destinata a premialità da assegnare ai comuni capaci di attivare progetti cooperativi. Quasi tutte le amministrazioni comunali del comprensorio hanno formulato la richiesta di progetti intercomunali». «Una prima intesa di area vasta - prosegue il collaboratore della Struttura di Progetto del Pov De Stefano - alla quale hanno aderito 19 comuni, è stata formulata dalla Pli del Pit Val d'Agri, per realizzare un sistema bibliotecario integrato della valle. L'ultima proposta intercomunale, presentata

Muro Lucano L’iniziativa è stata promossa dal liceo “Enrico Fermi”

Come mettersi in gioco con la musica festival della musica. Diciotto ragazze e due ragazzi hanno dato vita ad una kermesse musicale, suonando brani simbolo della migliore tradizione canora italiana, come “O' sole mio”e“Nel blu dipinto di blu”. Inoltre, in un susseguirsi di brani, le giovani cantanti, nella suggestiva scenografia del piccolo anfiteatro all'esterno dell'istituto, si sono esibite, eseguendo pezzi della musica leggera italiana e straniera. Anche gli unici due alunni hanno offerto al pubblico le loro capacità canore, con

capolavori del calibro della “ Guerra di Piero”. Un lavoro portato avanti da mesi, frutto di una attività intensa e gestito sapientemente dal Professore Izzi, che con per-

vicacia ha plasmato il gruppo. Il docente, oltre ad insegnare l'utilizzo del diaframma per la modulazione della voce, ha allargato l'orizzonte dello studio, intervenen-

do prettamente sulla sensibilità e l'emotività degli studenti e iniettando nel loro animo le giuste dosi di tenacia e determinazione per potersi interfacciare con una platea, avvolte di per sé inibitrice. Il risultato, anche sulla personalità dei liceali, è stato a dir poco positivo, considerando le rappresentazioni delle canzoni. Al termine del laboratorio musicale è stato inciso un cd ed è stato prodotto un dvd, con le immagini più suggestive, simpatiche e coinvolgenti degli eventi succedutisi nel

da 8 comuni, è tesa a creare un sistema bibliotecario associato denominato Basilicata Bibliorete. L'approvazione del progetto ha riguardato la concessione di un finanziamento al Comune di Anzi quale Ente capofila, per un importo di spesa pari a 163.065 euro». Tra le numerose intese istituzionali sottoscritte assume particolare rilievo il “Progetto Wireless ecommunity” che si propone di ridurre il digitale divide e l'isolamento dei territori marginali delle aree interne. Dall'analisi del territorio sono emerse delle criticità legate ad una certa lentezza nella realizzazione di infrastrutture di trasporto e di connettività a larga banda. Nel Programma Operativo infatti è stata prevista una «specifica azione per consentire facili collegamenti a banda larga che è stata affidata all'Ufficio Sistema Informativo Regionale e statistica della Basilicata per la sperimentazione di una piattaforma a basso impatto eco-ambientale - conclude De Stefano - basata sulla connettività wireless in radio frequenza. La proposta progettuale ha una dotazione di 1.15 milioni di euro». Sottoscritta, nei mesi scorsi, una convenzione tra il comune di Brienza ed il Laboratorio di Urbanistica e Pianificazione Territoriale dell'Università Federico II di Napoli per creare un centro di ricerca di eccellenza nel palazzo Paternoster, recuperato con i fondi del Pov. Saranno istituiti corsi e master universitari per giovani laureati che approfondiranno tematiche urbanistiche ed ambientali nel territorio della città di Brienza. Angela Scelzo

corso delle lezioni. Una maturità acquisita, mostrata al pubblico attraverso la disciplina, la respirazione, la ritmica e le performance gradevoli e coinvolgenti. Una maturità dimostrata, anche osservando il Dvd, in particolare nel momento in cui sono scorse le frasi scritte dagli alunni su dei “pizzini”, quasi a rivalutare il senso stesso del termine, nei quali erano espressi pensieri inerenti alla autostima rafforzata, alla fiducia ricambiata, all'affetto per il prossimo, al senso di appartenenza, all'amore. In questa ottica si inquadra la riscoperta dei valori musicali e umani di giovani speranze, proiettate in un futuro spesso a tinte fosche. Giovanni Petilli

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23 Avigliano L’associazione italiana tumori ha festeggiato i primi 5 anni di attività

Ant, raccolti 100.000 euro «La nostra comunità ha dato un esempio notevole di grande generosità» AVIGLIANO – L'Ant ha festeggiato cinque anni di attività. Un tempo nel quale la delegazione locale dell'Associazione nazionale tumori ha prodotto dei risultati significativi: primo fra tutti, quello di aver raccolto fondi per oltre 100.000 euro. Una cifra che nell'arco di pochi anni ha assegnato all'Ant di Avigliano un ruolo importante all'interno dell'associazione nazionale. Tanto importante da far dire a Raffaella Pannuti, figlia del fondatore dell'Ant, Francesco Pannuti, che la delegazione di Avigliano e la sua comunità sono un esempio di “grande generosità”. «Ma si può e si deve fare di più – è stato detto durante l'incontro di giovedì scorso, alla presenza di numerose persone tra volontari, medici e infermieri – perché gli assistiti e le loro famiglie hanno bisogno dell'aiuto dei volontari e dei medici». I dati dal 2004 confermano la crescita. Tra le offerte e le manifestazioni sono stati raccolti 10.600 euro nel 2004, 11.026 nel 2005, 21.969 nel 2006, 25.979 nel 2007 e 30.562 nel 2008. «Tutto questo – ha spiegato il presidente locale dell'Ant, Pinuccio Bia – grazie alla generosità di tantissime persone, sostenitori e benefattori, che hanno offerto contributi importanti: commercianti e gente semplice a cui è bastato chiedere per avere».

Vietri, divampano le prime fiamme

Pinuccio Bia durante l’incontro dell’Ant

Il progetto dell'Ant nazionale è stato descritto da Raffaella Pannuti, che si è soffermata sul doppio filone che caratterizza l'attività dell'associazione: quello dell'assistenza ai malati di tumore e ai loro familiari e quello della ricerca. «Da quando l'Ant è stata fondata – ha spiegato Pannuti – in oltre 30 anni di attività sono stati fatti progressi importanti. Oltre ad aver assistito oltre 70.000 persone, siamo riusciti ad accreditarci come un'associazione credibile e importante all'interno

di un nuovo welfare, di una nuova civiltà». All'incontro, moderato dal giornalista Lello Colangelo, erano presenti tra gli altri il presidente della delegazione dell'Ant di Potenza, Giovanni Imbrogno, Maurizio Mineo (dirigente nazionale), Saverio Glisci (ospedalizzazione domiciliare oncologica dell'Ant), l'assessore alle politiche sociali del comune di Avigliano, Ivan Vito Santoro, e Ciro Romano, dirigente medico del nucleo operativo cure domiciliari e palliative dell'Asl.

Quest'ultimo, alla fine del suo intervento, è stato contestato dal medico di base Emanuele Gianturco il quale, chiedendo di rivolgergli delle domande sull'assistenza domiciliare dell'Asl, ha detto che il servizio ad Avigliano “non funziona e i pazienti con piaghe da decubito sono abbandonati”. Romano, mentre lasciava la sala, gli ha risposto che quella non era la sede giusta per affrontare il problema. Polemica per ora solo accennata e, forse, rinviata. Gianni Sileo

Satriano Oggi la giornata del patrono

Pantanelle in festa in onore di S.Vito SATRIANO - Anche quest'anno la contrada di Pantanelle a Satriano festeggia San Vito il suo Santo Patrono. Sono previste oggi infatti le celebrazioni e i festeggiamenti in onore del martire nato a Mazara del Vallo. Il programma religioso prevede alle ore 18:00 la S. Messa Vespertina con la processione del Santo accompagnata dalla Banda Città di Pietragalla. Alle 21:00 il gruppo musicale “Nicola Loisi Band” allieterà la serata con musica popolare. Da diversi anni ormai la festa è spostata dal 15 Giugno, giorno della morte di

San Vito avvenuta in Lucania nel 303 d.c., al sabato successivo per avere più partecipazione. Il comitato festa è composto soprattutto da giovanissimi ragazzi che con tanta voglia di fare si impegnano per portare avanti una tradizione con una storia di oltre cinquant'anni. Intorno alla metà degli anni '50 la zona fu assalita da un branco di cani randagi che portavano malattie e che mettevano a repentaglio l'incolumità fisica della persone. Si decise allora di affidarsi a San Vito guaritore dai morsi di cane. La gente del

La statua del patrono con alcuni bimbi

posto cominciò volontariamente e senza ricompensa a costruire una cappella in onore del Santo. In seguito venne acquistata una statua e il 17 Agosto 1957 finalmente fu inaugurata la nuova Chiesa. Da allora le celebrazioni si sono svolte ininterrottamente. Rocco Perrone

La zona dove è divampato l’incendio

VIETRI DI POTENZA - Cominciano ad alimentarsi le fiamme a Vietri di Potenza in vista della stagione estiva. Infatti ieri pomeriggio, alle 14.30, si è verificato il primo incendio, avvenuto in via Santa Domenica, a pochi passi dal rione del campo Sportivo, su una pietra di grandi dimensioni soprastante il rettilineo di Santa Domenica, poco dopo il ponte. Un cittadino nel primo pomeriggio ha allertato il comando di Polizia locale che, immediatamente, ha allertato i Vigili del Fuoco, per poi recarsi sul posto. Giunti in via Santa Domenica, gli agenti della Polizia Locale, coadiuvati dal tenente Lorenzo Renna, si sono resi conto della gravità della situazione, vista la vicinanza di un prefabbricato alle fiamme. Per questo, in attesa dell'arrivo dei Vigili del Fuoco da Potenza, il comandante Lorenzo Renna (anche vigile del fuoco volontario) e un vigile del fuoco di Vietri, fuori servi-

zio, Francesco Caggianese, sono intervenuti con mezzi di fortuna per impedire alle fiamme di raggiungere il fabbricato. Poco dopo sono arrivati i vigili del fuoco con due autobotti e una campagnola con modulo, che ha raggiunto il prefabbricato e ha spento le fiamme. Mentre è continuato il lavoro dei vigili del fuoco per completare lo spegnimento delle fiamme, abbastanza alte e pericolose. A bruciare un paio di ettari, dove c'erano sterpaglie, erba e materiale vario. Sembra che l'incendio si sia sviluppato per cause accidentali. I Vigili del Fuoco di Potenza hanno concluso il loro lavoro alle sedici e trenta. Intanto in vista della stagione estiva e visto che Vietri registra ogni anno decine di incendi, anche la Protezione Civile vietrese si è mossa, con l'acquisto di un'auto con modulo che dovrebbe arrivare da Brescia tra una quindicina di giorni. Claudio Buono

Pietragalla Proseguono le attività del “Forum dei giovani”

Si punta al coinvolgimento di tutti PIETRAGALLA - «Coinvolgere tanti giovani e giovanissimi in attività sociali, culturali, sportive, musicali, rappresenta senza dubbio un risultato significativo, soprattutto perchè viene fatto con entusiasmo ed impegno. Ovviamente un ruolo preminente lo riveste la sede della struttura ubicata in via Vittorio Emanuele III°, vale a dire il corso principale del paese a più alta densità veicolare e pedonale per cui ciò favorisce anche una frequentazione degli associati continua e costante». Questo il commento dei massimi responsabili del “Forum dei giovani” di Pietragalla, struttura costituitasi da poco

più di un anno ed esattamente dal mese di marzo del 2008. Il “Forum dei giovani” di Pietragalla è una realtà del territorio pietragallese che si esplica in tutta una serie di idee, iniziative e progetti che coinvolgono numerosi ragazzi del posto. Rassegne cinematografiche, attività culturali e sociali organizzate periodicamente hanno avuto la partecipazione appassionata di tanti giovani. Nel corso delle ultime settimane, in particolare, vi sono stati due avvenimenti, totalmente diversi l'uno dall'altro, che hanno caratterizzato l'operatività del Forum. Nel corso del mese di aprile in

seguito al terremoto che ha colpito l'Abruzzo la struttura associativa ha effettuato una raccolta di fondi pari a circa 300 euro che sono inviati presso la città de L'Aquila dando così il proprio, piccolo ma reale contributo, alla popolazione locale evidenziando in tal modo l'impegno umano dei componenti del Forum. Recentemente invece si è conclusa una manifestazione sportiva iniziata nel mese di ottobre del 2008 vale a dire il primo trofeo "Forum dei giovani" di calcio a cinque. Al di là dell'esito sportivo finale, l'aspetto fondamentale dell'avvenimento calcistico è rap-

presentato in pratica dal consistente numero di squadre che vi ha partecipato e che ha coinvolto in gare settimanali tanti giovani ed adulti del posto per alcuni mesi dove sono stati esaltati i veri e concreti valori sportivi grazie ad una competizione dove il rispetto e la lealtà sono stati gli aspetti basilari al punto chè

si prevede per il futuro l'organizzazione della seconda edizione. Infatti tra i tanti vincitori dei premi è stata consegnata ad una delle squadre partecipanti la “Coppa della sportività”, che costituisce un riconoscimento importante che esalta la funzione educativa dello sport. Antonio Bevilacqua

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LA RICORRENZA

Lagonegro Oggi si ritroveranno gli studenti della V D del liceo scientifico

Tra i banchi di scuola dopo 40 anni LAGONEGRO - Quarant'anni fa, proprio in questi giorni, una ventina di diciottenni viaggiavano alcuni su una littorina a scartamento ridotto, altri su un pullman che non conosceva l'autostrada. Erano i ragazzi della VD dello Scientifico di Lagonegro: i Pionieri, che andavano al Galilei di Potenza per sostenere la prova di maturità. A loro l'esame avrebbe aperto le porte del futuro; all'ancor giovane liceo lagonegrese avrebbe invece conferito l'autonomia ed il nome prestigioso di “Giuseppe De Lorenzo”. Il primo dei passati quarant'anni fu quello “del portento” o, secondo altri, l' “annus terribilis”, il Sessantotto, che agitando grandi miti modificò gli stili di vita . Quei ragazzi, intrisi della già superata modernità (chi poteva immaginarlo) del so-

gno american-lagonegrese vissuto tra Marlboro e jukebox, si ritrovarono catapultati in una tempesta che durò a lungo. Facoltà occupate dai comitati studenteschi. Matricole come loro, leader del futuro, che parlavano difficile e parevano aver già letto e capito tutto. A molti dei giovani lucani l'Università riservò qualche iniziale sbandamento e, per quelli con le antenne sensibili ad orientarsi fra studio e città, non fu facile tener dritta la barra. Ma i pionieri del liceo, tutti, se la cavarono uscendone indenni, con solida preparazione ed idee chiare. Poi il lavoro, la casa, la famiglia. Chi da una parte chi dall'altra. Col mai sopito desiderio di ritrovarsi nei pensieri e nella persona. Magari confessando

con retrospettiva curiosità: “Dio come eravate strani! Ma siete ancora così?”, come ha fatto Valerio rispondendo ad una e-mail con fotografia di gruppo. A un certo punto il solito romanticone, quello che c'è sempre in tutte le classi, si mette in testa che bisogna rivedersi. Risvegliando abilmente vecchi ricordi mette insieme la rimpatriata: ricerche, telefonate, e-mail, aerei, treni, fotografie, elenchi e idee che vanno e vengono. Fin quasi ad illudersi che si tratta di una ricorrenza nazionale, colpevolmente trascurata dalla televisione .Una storia normale, invece, che si ripete in molti luoghi per altre persone. Unica e indimenticabile solo per chi si ritrova. E così oggi, dopo quarant'anni, per i pionieri sessantenni risuonerà il

campanello. Torneranno nella VD. Ma proprio nella loro aula, col registro di classe e tanto di “lectio magistralis” del professore di lettere. Entrambi “originali”. Il primo rintracciato negli archivi della segreteria d'Istituto, il secondo in un liceo classico di Salerno (una volta gli “scientifici” avrebbero gridato al tradimento! oggi, per fortuna della pedagogia, le ostilità con i “classici” si stanno stemperando). Saranno tutti seduti al loro banco: Giovanni non è potuto venire, per lui ci sarà una Messa al Convento e un posto a tavola. Eugenio, Pasqualino e Franco gli ingegneri, i due Rocco, Felicetta, Sandro e Rino i medici, Raffaele e Rito i professori, Ernesto l'imprenditore e tutti gli altri non si offendano, non sono elencati so-

Foto d’epoca per i ragazzi della V D

lo per non farla troppo lunga. Ci saranno altri professori e la targa al preside, il pranzo e, per gli irriducibili, il veglione di fine anno. Ci sarà anche un liceale del 2009. Ponte sul fiume di gioventù passata su quei banchi in quasi mezzo secolo. Il finissimo letterato Raffaele Crovi in una sua poesia scrive (e questo è

l'augurio): “Nessuna nostalgia ,/ soltanto memoria:/ un'energia attuale,/ vitale./ Più attenzione per quello/ che è stato conquistato/ che per quello/ che è stato perduto./ Se sapessi disegnare,/ il mio pennello/ sulla tela/ illustrerebbe fantasie:/ ma non ho paura/ dei ricordi,/ non servono amnesie”. Ad maiora semper. Giovanni De Noia

Il Quotidiano incontra i sindaci/7 Parla il primo cittadino Sergio Claudio Cantiani

Un polo scolastico a Marsicovetere La prossima settimana il neosindaco si recherà da De Filippo per discutere renza, controllo degli atti amministrative». «Una cittadina che vuole diventare punto di riferimento - afferma - per la comunità della Valle, deve avere una macchina amministrativa adeguata alle risposte ed esigenze del territorio. Una presenza costante , del segretario, dell'ufficio tecnico. Le giunte saranno fatte a Villa d'Agri. Personalmente volevo che il primo consiglio venisse fatto al centro sociale, ma il regolamento comunale non lo prevede. Pertanto dopo il primo consiglio sarà predisposto la modifica dello statuto che consentirà di poter usufruire di strutture anche fuori agli edifici comunali». Al via lo sportello unico per l'edilizia privata ed attività produttive, «per dare visibilità e tempestività nelle risposte all'esigenze dei commercianti, imprenditori e cittadini per tutelare quelli che sono i Piani dell'economia di Villa d'Agri, edilizia, commercio e artigianato». Tra i punti prioritari quelli di indire a breve una conferenza di servizi tra Comune e Scuole, per far si che l'inizio dell'anno scolastico «sia garantito senza problemi». E' un fiume in piena il neo Sindaco «nella prossima settimana mi recherò dal presidente De Filippo per chiedere i

fondi e mettere in atto iniziative ad hoc per finanziare il Polo scolastico». Il suo augurio è che possa essere «il primo Sindaco ad inaugurare il Polo scolastico». In merito al Regolamento Urbanistico? «Nel mese di luglio indiremo la Conferenza di Servizi per l'approvazione definitiva del Regolamento. Opere pubbliche? Saranno completamenti tutti gli interventi in essere. Non solo abbiamo dato atto ad un sistema di videosorveglianza per la piazza, le scuole e il palazzetto dello Sport” . Mentre per le politiche sociali? Un miglioramento di quello che stiamo facendo nell'ambito delle fasce deboli come gli anziani con il progetto vacanze termali, introducendo ex nuovo progetti. Novità anche per i giovani come progetti per la piscina estiva, utilizzazione degli impianti sciistici e la collaborazione con i dirigenti scolastici per progetti mirati per la prevenzione di fenomeni quali alcol, droga e fumo, ed educazione alimentare. La Cultura? Saranno riviste le manifestazioni culturali e ludiche, con particolare attenzione a quelle itineranti per la promozione del territorio. Angela Pepe

Noepoli La singolare storia di Aldo Basciano

Pertusillo Nota della Uiltucs

MARSICOVETERE - Ha vinto, anzi ha stravinto. Sergio Claudio Cantiani, neo sindaco di Marsicovetere, con la sua lista “Insieme” ha ottenuto 2.279 voti. Oltre mille voti di differenza rispetto alla lista di Nicola Pisano che ne ha presi soltanto 1068. Una vittoria schiacciante per il 47enne, medico con un passato politico iniziato quindici anni fa, prima nel partito Popolare, ponella Margherita e infine nel PD. Determinato e deciso, non ha perso tempo dopo l'election day. Ha già formato la giunta con le rispettive deleghe. Il suo impegno è già proiettato in tutto ciò che riguarda la crescita e lo sviluppo di un centro considerato il fiore all'occhiello della Valle. Alla domanda una vittoria annunciata, risponde «ero moderatamente ottimista. Una vittoria di tale entità è da stimolo per lavorare con impegno e per ripagare la fiducia che i cittadini ci hanno dato». Impegno che il sindaco finalizza in quella che sarà un impronta diversa per la comunità marsicoveterese, ad iniziare dall'organizzazione degli uffici amministrativi «la presenza del segretario comunale a Villa d'Agri che garantirà stimolo continuo e traspa-

In consiglio comunale a 80 anni

Attività di vigilanza «Intervengano le istituzioni locali»

dei giovani di Noepoli”. Non possiamo che complimentarci per il risultato colto dall'arzillo Aldo Basciano, per la la sua vita, che sembra una piccola vita, che, invece, è straordinaria. «Ti ringrazio, per questa gratificazione, che divido con la mia famiglia, la gente, gli amici dell'Ospedale “S. Carlo” di Potenza, dove ho lavorato 36 anni come aiuto tecnico in Cardiologia. Indelebile, poi, il mio ricordo per la realtà del mondo dello sport che mi ha visto protagonista attore diretto e dirigente con la presidenza della Pgs Don Bosco, da me fondata, la vice presidenza nazionale e la presidenza regionale della Fepas, all'epoca punta di diamante dell'associazionismo sociale e sportivo». Pino Gentile

PERTUSILLO - La Uiltucs interviene sulla questione riguardante i presunti tagli alle attività di vigilanza sul lago del Pertusillo. Il sindacato chiede alle autorità competenti, Prefettura di Potenza, Presidenza della Giunta Regionale di Basilicata e Presidenza della Giunta Regionale della Puglia, di intervenire sulla questione. «I suddetti Enti istituzionali devono, - si spiega nella nota - farsi promotori di iniziative atte sia alla salvaguardia occupazionale, sia alla sicurezza socio sanitaria dei cittadini pugliesi e lucani». «Infatti sin dal 1980, i dipendenti della "Ronda" hanno sempre assicurato uno standard operativo tale da garantire la messa in sicurezza dell'impianto definito "Obiettivo sensibile" dal Ministero dell'Interno».

UN INCONTRO per caso fra due amici di vecchia data in Via Sabbioneta, nel popoloso e sempre più caotico TO quartiere Verderuolo della città, consente al cronista di scoprire un elemento di curiosità emerso al termine delle elezioni comunali in provincia di Potenza: Aldo Basciano, 80 anni compiuti lo scorso 16 marzo, conquista un posto utile con trenta voti ed è il candidato eletto più anziano di questa tornata elettorale in Basilicata che sta per concludersi lunedì 22 giugno con il ballottaggio al Comune di Potenza. Basciano entra a far parte del Consiglio Comunale di Noepoli con la lista “Uniti per Noepoli” collegata al PD (447 voti ottenuti, praticamente circa il doppio della lista concorrente di “Insieme

per Noepoli”, ferma a quota 221), presieduto dal neo sindaco di Noepoli Domenico Esposito. Ottant'anni e non sentirli, Basciano tiene a dichiarare la sua immensa gioia, condivisa dalla moglie Italia Bloisi e dai figli Maria Gazia, Maurilio, Fausto: “Ciò che importa, dice, non è il risultato positivo raggiunto, dopo il tentativo fallito la scorsa legislatura per un soffio, ma quello che si fa per gli altri. La mia soddisfazione deriva dal fatto che la gente ha saputo valutare la mia persona per quello che ho fatto nello specifico professionale per oltre 40 anni, in attesa di misurarle sul piano dei risultati che saprò ottenere nella nuova amministrazione comunale, al fine di poter venire incontro alle esigenze degli anziani e

Sarmento Adduttore sul fiume

Galleria, siamo alla stretta finale NOEPOLI - Si cerca di stringere i tempi per il completamento della galleria sul Sarmento. Un’opera sulla quale si punta per la risposta definitiva alla sete di acqua che ogni anno, condiziona la vita nei campi con tutto quello che ne consegue del metapontino e della Puglia. Oltre cento milioni di metri cubi di acqua che dovranno finire annualmente nell’invaso del Sinni e di conseguenza nella condotta regolata, per poi supplire soprattutto nei periodi di siccita che a volte durano anche troppo tempo e mettono in crisi le coltivazioni, ma che finora finiscono in mare aperto. Un adduttore strategico di altissimo interesse. A cercare di trovare il bandolo della matassa, il commissario in persona dell’Ente Irrigazione, ingegnere Saverio Riccardi, che dal suo insediamento sta lavorando sodo per dipanare una per una le matasse che si è ritrovato nella gestione di questo ente. Una delle quali questa appunto del sarmento. In una apposita riunione tenutasi presso la sede del cantiere di contrada Pantano, tra S. Giorgio e Noepoli, il commissario, seguito dall’intero suo staff tecnico e da esperti del settore, si è munito di casco giallo ed ha perlustrato la galleria per rendersi conto di persona delle difficoltà tecniche alle quali far fronte. Si tratta infatti di problemi che hanno finora impedito il completamento del traforo. Circa quattrocento metri di ostacoli, in un traforo di circa millequattro-

L’incontro dei giorni scorsi

cento metri, che si spera possano essere superati dalla professionalità dell’ultima associazione di imprese di Potenza che si è aggiudicata i lavori e che spera di procedere in modo spedito, dopo il periodo di studi necessario e naturalmente propedeutico per preparare il giusto intervento. Non a caso dunque la visita diretta di Riccardi che dall’alto della sua autorevolezza anche tecnicoscientifica, ha avuto le risposte che cercava e che poi ha confrontato con i suoi collaboratori, i suoi consulenti e naturalmente con i responsabili dell’Ati(associazione temporanea di imprese). Tutto il tempo trascorso finora dunque, non dovrebbe pesare più di tanto ma dovrebbe essere recuperato nel futuro prossimo, onde avviare a compimento un’opera di grandissima valenza sociale ed economica. Lo stesso commissario Riccardi, alla fine della visita infatti si è detto fiducioso nella risoluzione dei problemi e dunque nella realizzazione della traversa che tanto ha fatto penare le popolazioni interessate. Gianni Costantino

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Melfi A 22 anni dal suo insediamento l’azienda stila un bilancio delle attività sul territorio

Dove c’è Barilla...c’è eccellenza Per il vicepresidente del gruppo emiliano: «Questa è la giornata dell’orgoglio» MELFI - «Erano anni che aspettavo…», questo il titolo di una ricerca, condotta da Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica presso l'Università degli studi di Milano, presentata nel suggestivo scenario del castello di Melfi, nel contesto di un convegno assai interessante che ha evidenziato e posto l'accento sulle caratteristiche principali che fanno dello stabilimento melfitano della Barilla, uno straordinario caso di eccellenza industriale. «Erano anni che aspettavo…», si è partiti da qui per spiegare ed illustrare questo fenomeno che ha dell'incredibile anche per gli stessi proprietari del famoso marchio italiano leader nel settore, di come partendo dal nulla e da una realtà prevalentemente contadina, si è giunti a creare uno stabilimento, che Piero Barilla ha definito: «Azienda, capace di essere esempio tangibilmente positivo, non soltanto per il gruppo che ha Melfi è presente dal lontano 1987». A 22 anni di distanza dal suo insediamento, la Barilla ha voluto celebrare degnamente, l'insediamento industriale, ma anche Melfi ed il suo territorio e soprattutto gli operai che ci lavorano quotidianamente, in grado, come ha sempre sostenuto Luca Barilla, vice presidente del gruppo, «Di fare squadra, di condividere all'unisono, progetti, programmi ed ambizioni, fornire grandi soddisfazioni e divenire un esempio positivo, un autentico emblema». Piero Barilla nel suo accorato e toccante intervento, in cui ha parlato di «Giornata dell'orgoglio», e in cui non poteva mancare un riferimento commosso a suo papà autentico pioniere, che con

IL TOUR DEL RISVEGLIO

Melfi Oggi e domani l’iniziativa con i bambini protagonisti

Alla scoperta di una colazione sana, nutriente ed equilibrata MELFI - Un mix di attività e sfide per coinvolgere i bambini . E’ questa l’essenza del tour del risveglio, l’iniziativa messa in cantiere dalla Barilla che si terrà oggi e domani a Melfi. La manifestazione ha l’obiettivo di far scoprire ai bambini i segreti della colazione, della natura e degli ingredienti necessari per una colazione sana ed equilibrata, fino alle azioni necessarie per poterla consumare seduti a tavola insieme a mamma e papà! L’attività si compone di 3 sfide: la prima è la Caccia all’ingrediente – i bambini vengono divisi in due gruppi, a ciascun gruppo viene consegnato un barattolo con un elemento della natura da cui deriva un alimento. Il secondo è: indovina disegnando – i bambini questa volta dovranno indovinare l’ingrediente partendo dalla loro origine. Il terzo invece è Indovina mimando – sempre divisi in squadre i bambini dovranno indovinare i gesti tipici della colazione (es. apparecchiare la tavola) mimati da due loro compagni che avranno trovato l’azione da mimare su un foglietto consegnato dall’animatore.

A sinistra e in alto alcune immagini del convegno di ieri mattina. A destra Luca Barilla

intuito, coraggio e ottimismo, individuò in tempi non sospetti in Melfi, un crocevia importante di sviluppo per il suo gruppo e non soltanto, ha sottolineato l'importanza delle relazioni nello stabilimento di Melfi. Di persone: «Capaci di integrarsi perfettamente nel mondo del lavoro, nonostante giungessero da una realtà totalmente diversa, lavorativamente parlando». «Gli argonauti», li ha

definiti magistralmente il professor Sapelli, vale a dire i trenta prescelti che partendo dal niente, furono i primi assunti in Barilla 22 anni fa, mandati a Parma a conoscere le nuove metodologie di lavoro e riportati a Melfi per formare il resto della compagine, che sotto la sapiente guida di Gennaro Esposito, storico direttore, più volte ringraziato pubblicamente per il suo operato, è arrivato

al punto attuale. Una azienda con una capacità produttiva enorme, 70.000 tonnellate all'anno, 10 milioni di biscotto al giorno, 1 milione di merende al giorno, 6,5 milioni di fette biscottate al giorno, 165 000 pani al giorno, 7 linee produttive, tecnologie avanzate, ma quel che più conta la capacità di coinvolgere attivamente gli operai al progetto. Non farli sentire un numero, ma parte con-

cretamente presente nella vita e nella crescita dell'azienda. Questo il segreto dello stabilimento Barilla di Melfi, in cui il Direttore conosce personalmente tutti i dipendenti ed in cui davvero ci si sente partecipi. Su queste basi sono intervenuti il Sindaco Ernesto Navazio ed il presidente di Confindustria Attilio Martorano parlando di come in Basilicata vi siano tutte le potenzialità e

tutti gli ingredienti per costituire imprese di eccellenze. Significativo nella clip introduttiva che ha fatto da prologo al convegno, il commento di un operaio Barilla di Melfi: «In fondo noi lucani siamo così, diceva. Se c'è lo sanno chiedere diamo anche di più di quello che ci viene chiesto. Basta saperci prendere». Piero Barilla, sorridendo, annuiva convinto. Emilio Fidanzio

Nota critica del segretario de “La Grande Lucania”

«Smentiti molti luoghi comuni» di LILIANA GUARINO* Orgoglio dei lavoratori, orgoglio dell' impresa, orgoglio di un territorio questo è elemento più forte che ho tratto dalla presentazione della ricerca “ io erano anni che aspettavo” a cura del prof. Giulio Sapelli sull'esperienza dello stabilimento di Melfi della Barilla presentato ieri. Una ricerca che scientificamente ha smentito tanti luoghi comuni sul Sud e sulla sua scarsa capacità produttiva e di motivazione dei lavoratori. Il giovane stabilimento di Melfi era quello con la più alta produttività nonostante i lavoratori non avessero prima di allora avuto famigliarità con i ritmi e il modello organizzativo della fabbrica, essendo stati per lo più coltivatori agricoli, e questo dato stranamente positivo ha spinto la famiglia

Barilla a commissionare uno studio meticoloso sulle motivazioni del fenomeno dell' alta produttività di Melfi. Ne è emerso che nello stabilimento di Melfi tutti gli ingredienti per far una buona impresa si sono mescolati alla perfezione e le sopraffini doti umane della dirigenza, dei lavoratori, delle parti sindacali e datoriali hanno fatto il resto, permettendo a questa fabbrica di diventare un modello di produttività, di buon lavoro che ricorda gli splendori della comunità di Adriano Olivetti. Anche al Sud è possibile creare l' eccellenza, bisogna però avere la volontà di investire nel territorio per creare valore aggiunto per l' intera comunità questa è la lezione che Istituzioni, Imprese e Lavoratori devono apprendere, questo da tempo l' Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Potenza e il Centro di Ascolto del di-

sagio lavorativo della Provincia di Potenza, promuovendo e sollecitando, quando non presente, un'etica e responsabilità d'imprese che deve sempre più affermarsi nei tavoli di concertazione, di trattativa programmazione. Solo il buon lavoro crea ricchezza ed aiuta l' economia. A questo paradigma dobbiamo rifarci nel seguire le varie vertenze e crisi occupazionali che segnano il nostro territorio; premiare la cultura dell' impresa sana e sanzionare anche aspramente coloro che utilizzano la nostra regione solo per acquisire finanziamenti pubblici mortificando le attese dei lavoratori e lasciano sul territorio terribili segni di edilizia industriale in disuso o peggio mai utilizzata. *Consigliera di Parità Provincia di Potenza

Manfredelli: «Il Mulino bianco? Meglio la ciambotta lucana» C’E’ UNA NOTA stonata del Barilla Day celebrato ieri. A suonarla è il segretario del movimento “La Grande Lucania”, Nicola Manfredelli che «contesta - si spiega in una nota - la tappa a Melfi del "Tour del Risveglio", così come la Barilla ed altre note società alimentari multinazionali hanno chiamato la campagna pubblicitaria, finalizzata a vendere i loro prodotti, in quanto essa fa leva su informazioni e modelli alimentari e comportamentali che, alla fine, si rivelano contro le nostre abitudini e contro la nostra economia». Per Manfredelli al posto della colazione del “tour del risveglio” sarebbe meglio «una bella panella riempita con la ciambotta o con i formaggi e i salumi delle nostre zone, perché ciò che non dicono e non possono dire queste società è, appunto, con quali materie prime sono fatte le loro ciambelle e i loro succhi, con quale grano e con quale frutta, e perché non si utilizzano i prodotti del nostro territorio?» «Con grande coerenza - conclude - e avendo le mani libere da qualsiasi condizionamento, ci batteremo con ogni mezzo –puntualizza Manfredelli - per ridare la Lucania ai Lucani e per ottenere il pieno rispetto di un popolo trattato come suddito dai grandi gruppi come la Total o la Barilla, o peggio ancora, dagli esponenti di quella sorta di partito trasversale accomunato dalla pratica del “lucanismo”, incapace di difendere le ragioni e il valore della lucanità, della libertà e della democrazia che, ancora una volta viene messa a rischio anche con il referendum».

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La strada provinciale conduce al mattatoio comunale Barile Stasera la cerimonia

Melfi-Contrada Serre Un’arteria abbandonata MELFI - Tra i principali interventi che il nuovo assessorato alle infrastrutture della provincia di Potenza dovrà sostenere, certamente vi è la messa in sicurezza della strada, “Melfi-Contrada Serre”. Un tempo adoperata dagli automobilisti per raggiungere lo zuccherificio del Rendina e quindi la zona industriale di San Nicola di Melfi, la strada provinciale versa ormai in condizioni pessime. Frane, smottamenti, asfalto divelto fanno dell’arteria una dei più pericolosi tratti viari provinciali. Ben nota in città, la strada è quella che conduce verso il mattatoio comunale di Melfi. Già nel 2006 la provincia di Potenza aveva annunciato dei lavori di ristrutturazione ma nessun intervento è mai stato praticato. Sono notevoli i disagi anche per quelle famiglie locali che risiedono in contrada Serre. Chiaramente l’insediamento Sata degli anni Novanta con immediata costruzione della strada, “Melfi-San Nicola” ha spostato l’intero flusso di auto in transito per la zona industriale sullo svincolo della “Potenza- Foggia”. Da quel momento è cominciato il lento declino della provinciale per le Serre di Melfi oggi ridotta a poco più di una mulattiera. Sconcertante resta la circostanza che il magnifico castello norman-

Un’immagine dall’alto della strada

no disti in linea d’aria poche centinaia di metri dalla strada abbandonata. Dai tornanti della provinciale devastata dall’incuria e la totale assenza di manutenzione, infatti, si può ammirare una magnifica veduta del maniero e del vicinissimo campanile adiacente il Duomo. Se gli automobilisti melfitani sono bene a conoscenza delle voragini aperte sul manto stradale, non altrettanto può dirsi di chi in città arriva da fuori regione. Per fortuna in pochissimi si avventurano lungo la strada provinciale “Melfi

Alto Bradano Vari i reati contestati

Controllo del territorio I militari dell’Arma denunciano 7 persone ACERENZA - Sette persone sono state denunciate nei giorni scorsi dai carabinieri durante operazioni di controllo del territorio. In particolare i carabinieri della compagnia di Acerenza, coordinati dal capitano Francesco Moscato, dalle ore 17 alle ore 20 del 18 giugno scorso, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio nei centri di Acerenza, Cancellara, Oppido Lucano e Vaglio Basilicata. Ireati contestati, a vario titolo, sono la guida in stato di ebbrezza alcolica, minacce ed ingiurie, de-

tenzione per uso personale di sostanze stupefacenti, furto aggravato e porto abusivo di arma.

Contrada Serre” ma la curiosità di lasciare il castello lungo l’extra murale, che ha il suo naturale sbocco proprio verso il manto stradale dissestato, potrebbe provocare spiacevoli e pericolose sorprese all’automobilista più intraprendente e votato al fai da te. L’amministrazione comunale, non avendo la proprietà della strada, resta impossibilitata ad intervenire. In realtà sia l’assessore ai lavori pubblici, Franco Poppa che lo stesso sindaco, Ernesto Navazio hanno sovente sollecitato la precedente giunta

Altobello ad intervenire. Tanti appelli, tuttavia, rimasti inascoltati. Magari l’entusiasmo e la passione che il nuovo presidente della provincia di Potenza, Piero Lacorazza vorrà impiegare nel nuovo incarico potrebbe risolvere una situazione davvero incresciosa e di fatto assai pericolosa. Per i residenti in contrada Serre non resta che sperare nel buon senso e l’impegno della nuova classe politica recentemente insediatasi presso il palazzo di piazza Prefettura a Potenza. Vittorio Laviano

Si presenta la giunta BARILE - A seguito alla tornata elettorale del 6-7 giugno 2009 , il rinnovato Consiglio Comunale del paese si insedia questa sera a partire dalle 18.30 nell'Aula Consiliare presso il Centro SocioCulturale Mons. D. Telesca”, in contrada Papalea. Il nuovo sindaco, Giuseppe Mecca e la squadra dei tre Assessori (ridotta da sei a tre, in seguito al nuovo Statuto approvato dal Commissario Prefettizio, sulla base delle disposizioni restrittive del Ministro Brunetta) si insedia , ufficialmente, in Municipio, per il prossimo quinquennio. Ecco il team dell'Esecutivo Assessorile : Donato Schirò alle Politiche comunitarie e dello Sviluppo economico, produttivo e sociale del Patrimonio Comunale, avrà anche la delega di vicesindaco. Rocco Franciosa al Bilancio, programmazione e personale e Danilo Deoregi ai Lavori pubblici e Urbanistica. Antonio Murano sarà Capogruppo di Coalizione “Barile Futuro” . Inoltre , in base al disposto dell'art.35 comma 4 del nuovo Statuto Comunale , per l'esercizio di funzioni amministrative di competenza del Sindaco , inerenti specifiche attività e sevizi , il Sindaco dispone deleghe come segue : Donato M. Mazzeo alle “Qualità

di MAURIZIO BOLOGNETTI*

quifera è stato provocato da una “piccola” perdita a livello di una vasca di raccolta. Grazie, grazie davvero a lor signori; ma a questo punto sorge un ulteriore dubbio: da quanto tempo andava avanti la “piccola” perdita per determinare il tasso di inquinamento registrato in data 3 marzo? Settimane, mesi, anni? Altra notizia, che certo non contribuisce a rassere-

della vita”, “Tutela dell'Ambiente”, “Migranti” ed “Energie Rinnovabili”, Andrea Carnevale alle “Attività Produttive e Risorse Agricole”, Sabrina Gagliardi allo “Sport e Tempo Libero”, Leonarda Guiana alla “ Famiglia, Infanzia e Università 3^ Età” Fiorella Federici e Annunciata Iorio alle “Tematiche culturali e Scuola”. Raffaella Paternoster alla “Salute e Sanità pubblica”, Gerardo Arcangelo Caccavo e Rosa Brenna alla “ Protezione Civile e Sicurezza Ambientale”. Dopo la presentazione della nuova giunta seguirà un pubblic comizio del nuovo sindaco. Dopo le 20 è prevista una serata all’insegna del cibo e del buon vino.

Venosa, due nuove vetrate per la cappella di S. Antonio VENOSA - La cappella di “Villa S.Antonio” si arricchisce di altre due preziose vetrate: una, raffigurante la moltiplicazione dei pani e dei pesci, l'altra, la Madonna Addolorata. Le nuove vetrate si aggiungono a quelle inaugurate a giugno 2005 e completano la parete della chiesetta, con l'immagine di S.Antonio, che domina tutto lo scenario; ai lati i simboli delle virtù teologali, della Pentecoste, della Eucaristia, e la sagoma della Basilica del Santo di Padova. Tutta l'opera artistica è realizzata con la tecnica della “Grisaglia” dal venosino Michele Bruno, che, con i giochi di luce e di colore delle originali vetrate, è riuscito a rendere l'ingresso di Villa S.Antonio più bello dal punto di vista estetico, più caldo, più accogliente. «La pittura su vetro è l'unica forma d'arte che, per ottenere i suoi effetti, si affida totalmente alla luce, che è una condizione aleatoria, mutevole e ingovernabile. - ci spiega il maestro Michele

Bruno, le cui vetrate impreziosiscono anche la cattedrale di Malta- E' come se il vetro vibrasse solo se attraversato dalla luce». La cerimonia di inaugurazione ha fornito l'occasione a mons. Gianfranco Todisco, vescovo della Diocesi di MelfiRapolla-Venosa, di riflettere sull'attualità del messaggio di S.Antonio. «Il Santo di Padova ha capito che seguire Gesù vuol dire portare il Vangelo e far conoscere il Signore a tutta la gente- ha detto mons.Todisco - Dobbiamo risvegliare in ognuno di noi l'ansia missionaria, uscendo dal nostro piccolo mondo senza aver paura di portare la buona novella: Dio ci vuole bene e non si dimentica di noi neppure nella malattia e nella solitudine». Una riflessione sul ruolo insostituibile ed encomiabile che svolgono gli operatori della struttura: «In questa casa vengono accolte persone arrivate all'ultima tappa della vita, che anche se non hanno più la freschezza della gioventù,

conservano la loro dignità - ha sottolineato mons.Todisco - Qui sono accompagnate da operatori che, sotto la supervisione delle suore, forniscono assistenza continuativa non solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista spirituale». Un messaggio è stato più volte sottolineato dal vescovo: «Anche nella malattia, nella solitudine si può annunciare il Vangelo ed essere testimoni di Cristo!». Una casa speciale, quindi, Villa S. Antonio dove gli anziani vengono curati con professionalità. Ma tutto questo non basta! A sottolinearlo è il Presidente del Consiglio di amministrazione della struttura, Guido Calandrelli: «I nostri ospiti hanno tutto! Una cosa manca loro: l'affetto! Venite a trovarli sempre e in ogni momento, non solo in queste occasioni ufficiali- ha precisato Calandrelli Si dimenticano di tante cose, ma ricordano benissimo chi dà loro affetto!». Giuseppe Orlando

Fenice e i dubbi di Bolognetti Non so voi, ma io non ho certo voglia di esultare dopo aver letto il resoconto che la stampa lucana ha fatto della Conferenza di Servizio, tenutasi il 17 giugno in quel di Melfi, sulla questione Fenice. Finalmente i protagonisti di questa poco edificante vicenda ci hanno fatto sapere, bontà loro, che l'inquinamento della falda ac-

Il sindaco Mecca

nare gli animi, la leggiamo sempre sulla stampa lucana, dalla quale apprendiamo che se per l'inquinamento da mercurio è stata individuata la causa, non così è andata per gli altri inquinanti rilevati. Restiamo in attesa, dunque, che si individui la fonte di tutti gli inquinanti finiti in falda e, intanto, ci chiediamo se non sia il caso di capire come e dove vengano

oggi trattate le acque reflue derivate dai cicli produttivi del termodistruttore Fenice. Ha ragione Vincenzo Sigillito: l'Arpab non deve essere né blanda, né severa, deve semplicemente svolgere con serietà il suo ruolo a tutela della salute dei cittadini lucani. Certifichi la verità, dr. Sigillito, è proprio di quella che abbiamo bisogno: verità

Il segretario dei radicali lucani, Maurizio Bolognetti

e trasparenza. Trasparenza che è mancata e manca in questa vicenda e, Dio non voglia, che oltre alla trasparenza sia venuta a mancare anche la ve-

rità, o che ci siano state fornite verità parziali. *Segretario Radicali lucani

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per gli occhi cure e attenzioni

Gli occhi come ogni altra parte del nostro corpo hanno bisogno di cure ed attenzioni. L'essere umano nel suo vivere si mette in rapporto con l'ambiente attraverso i suoi organi di senso, e le informazioni provenienti dall'ambiente viaggiano lungo i canali sensoriali che si integrano tra loro al nostro interno. La visione è il processo dominante tra i 5 sensi e trasmette piÚ dell'80% delle informazioni fornendoci una visione unica e personale del mondo, permettendoci di scoprire ed apprezzare ogni giorno la vita e consentendoci di vivere ogni giorno la nostra visione. E' importante proteggere ogni giorno i nostri occhi e prevenire disturbi che possono compromettere nel tempo la salute della nostra vista. Diviene quindi fondamentale importanza fare una distinzione tra due figure professionali che si occupano della protezione e della prevenzione per il benessere dei nostri occhi: - l'oculista, medico specializzato, che si occupa di prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie oculari, della misurazione della vista e della correzione dei vizi refrattivi; - l'ottico, libero professionista, che basandosi sulle diagnosi fornite dall'oculista svolge un'attività di ri-educazione visiva operando, inoltre, nel campo dell'optometria e dell'ottica fisiologica, delle lenti a contatto e dell'ipovisione. Il nostro benessere visivo può essere preservato soltanto attraverso una visita presso un medico oculista e soltanto dopo può iniziare la terapia consigliata dall'ottico paramedico di fiducia. Vi aspettiamo nel nostro punto vendita di Potenza in Via Tirreno con consulenze personalizzate per la vostra visione. Rosa Lottino Punto Ottica Lottino

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la menopausa RIVISITATA tiva, sia pure a basse dosi, incrementa il rischio di tumore al seno, si è cercato di individuare strategie meno dannose per controllare la sintomatologia e le problematiche post-menopausali. E’ infatti possibile intervenire con un’alimentazione idonea che fornisca alle donne cibi ricchi di fitoestrogeni. Queste sostanze di origine vegetale hanno delle azioni simili a quelle esplicate dagli estrogeni ovarici e potrebbero rappresentarne un valido sostituto. Al pari di altre sostanze di origine vegetale, i fitoestrogeni evidenziano il massimo effetto protettivo se assunti direttamente con gli alimenti naturali, piuttosto che come supplementi. Sono presenti in almeno 300 specie vegetali, che però non sono tutte commestibili; fortunatamente rimane comunque un elevato numero di alimenti di uso più o meno comune tra cui poter scegliere in base al gusto personale. I nomi dei fitoestrogeni non sono facili da ricordare ( genisteina, daidzeina, enterolattone, enterodiolo, uquolo ) pertanto sembra più utile classificare queste sostanze in base all’appartenenza a tre grandi famiglie: gli isoflavoni, i lignani e i cumestani. Questa distinzione è particolarmente utile, perché serve ad individuare più facilmente gli alimenti che li contengono, e che possono essi stessi essere classificati in tre gruppi. Gli isoflavoni sono presenti negli alimenti a base di soia, con un contenuto abbondante nei fagioli di soia e in misura più ridotta negli altri derivati, come la salsa, la farina, il macinato, il latte, l’olio, ovviamente tutti di soia. I lignani rappresentano l’altro gruppo di fitoestrogeni e sono presenti in alimenti, almeno in parte, più consoni alla nostra cultura alimentare, quali olio di oliva, olio di semi e in particolare di lino, birra di luppolo e whisky di grano, ma la palma d’oro spetta a frutta e verdura. I cumestani sono prevalentemente contenuti nei germogli ( germogli di fagioli, cavolini di Bruxell, semi di girasole ). Inoltre l’effetto benefico dei fitoestrogeni non si limiterebbe soltanto ad alleviare i disturbi legati alla menopausa e alla carenza di estrogeni. Diversi studi epidemiologici hanno evidenziato che nelle stesse popolazioni orientali si ha una minore incidenza di malattie cardiovascolari e di tumori, specie quelli ormono-dipendenti ( mammella, endometrio, colon ). Osservazioni condotte su donne giapponesi hanno dimostrato, non solo che il rischio di cancro della mammella è inversamente proporzionale al consumo

di soia, ma che qualora il tumore dovesse comparire, sarebbe comunque meno invasivo, meno aggressivo e produrrebbe meno metastasi linfonodali. Negli Stati Uniti il cancro dell’endometrio ha un’incidenza di 25 casi per 100.000, mentre in Giappone o a Singapore l’incidenza è di soli 2 casi per 100.000. Da escludere che la razza sia un fattore determinante per la minore incidenza, in quanto cinesi e giapponesi emigrati in Nord America, una volta adottata la dieta locale, perdono ogni effetto protettivo nell’arco di una sola generazione. Ancora una volta, l’alimentazione povera di grassi animali e proteine e ricca di vegetali, soprattutto di soia, rappresenta un fattore chiave della salute. La supplementazione dietetica giornaliera ottimale di fitoestrogeni dovrebbe derivare da 60 grammi di proteine di soia ( corrispondenti a circa 60 mg di fitoestrogeni ) o, in alternativa, da almeno sei porzioni complessive di frutta, verdura e legumi al giorno. Infine è bene ricordare che il merito di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue da parte dei prodotti di soia va attribuito agli isoflavoni in essi presenti. SE NON PIACE LA SOIA Per chi non gradisce i prodotti a base di soia, perché ritiene che la soia sia troppo lontana dai propri gusti o abitudini alimentari, è possibile utilizzare alimenti nostrani, con quantità minori ma comunque apprezzabili di isoflavoni, del tipo cereali e legumi ( lenticchie, fagioli, fave e piselli ). Bisogna, però, precisare che la disponibilità dei principi attivi utili, possono essere più o meno presenti a seconda delle diverse modalità di lavorazione delle materie prime: i cereali integrali, per esempio, come il grano, l’orzo, il riso, la segale e l’avena, contengono dosi più importanti di isoflavoni, rispetto agli stessi cereali lavorati e raffinati. Altra precisazione è che il potere estrogenico di queste sostanze può variare da donna a donna, pur consumando identiche quantità di alimenti che li contengono, il che in ultima analisi condiziona la concentrazione del fitoestrogeno nel sangue. Per questo motivo la sensazione di benessere può necessitare di quantità o percentuali diverse dell’alimento da una donna all’altra. I FORMAGGI … FANNO VENIRE L’OSTEOPOROSI! Tutti i cuccioli dei mammiferi del mondo succhiano il latte dalla propria mamma. Dopo lo svezzamento smettono di bere latte definitivamente. Un solo mammifero al mondo continua a bere latte e a mangiare formaggi e latticini da adulto. E’ l’uomo. Ora passi che i bambini e i ragazzi fino a 18 anni consumino adeguate quan-

tità di latte e formaggio, visto che nella fase della crescita hanno un metabolismo proiettato ad incrementare la massa ossea ed il suo contenuto in calcio. Passi pure che la migliore prevenzione dell’osteoporosi è di arrivare alla fine della crescita con una adeguata massa ossea, però bisogna sapere che nelle fasi successive della vita non è agevole se non impossibile incrementarla. Sono ormai tanti gli studi che depongono per un peggioramento dell’osteoporosi con l’uso eccessivo dei formaggi. La scoperta nuova non è una diversa composizioni degli alimenti caseari, che continuano ad essere tra i più ricchi di calcio in assoluto, ma sono gli studi epidemiologici e di biodisponibilità dell’elemento calcio che fanno la sostanziale differenza. Sfatiamo il mito del latte: quello che recita che per prevenire e curare l'osteoporosi occorra consumare molto latte e formaggio. Il razionale di questa prescrizione è basato sul concetto quantitativo della presenza di calcio: più calcio nel cibo più efficace è la cura. Naturalmente non è così. Troppo semplice. Bisogna vedere cosa accade dopo l’ingestione di un cibo complesso come il formaggio. Esso contiene: non solo calcio, ma anche tanto fosforo, che deve mantenere un rapporto inverso non i livelli del calcio, tante proteine, che sono acidificanti e favoriscono il riassorbimento osseo, tanto colesterolo, con le sue classiche nefaste

conseguenze, tanto sale, contrario anch’esso alla salute dell’osso. Insomma il mix di elementi presenti nei latticini e formaggi sembra favorire l’osteoporosi. Studi epidemiologici evidenziano che l’osteoporosi ha incidenza maggiore proprio dove maggiore è il consumo di latte e formaggi. Quindi è vero che l’osteoporosi si previene a tavola, ma eliminando l’eccesso di zucchero, dolci, alcol,latte e latticini, proteine animali, prodotti raffinati e trattati chimicamente, ed incrementando, al contrario, il consumo di cereali integrali, legu-

mi e proteine vegetali, verdure cotte e crude, semi oleosi e frutta secca. Quando propongo ai miei pazienti una dieta povera o priva di formaggi, in loro la domanda nasce spontanea: e il calcio dove lo trovo? Rispondo con un’altra domanda: il calcio dove non lo trovo? E’ ubiquitario: non esiste un alimento privo di calcio. Perfino l’acqua! Claudio Quaglia endocrinologo dietologo-nutrizionista quagliacg@katamail.com

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Facendo un po’ di conti, oggi, all’inizio del terzo millennio, ci troviamo di fronte ad una situazione piuttosto singolare: il periodo di vita non fertile della donna è diventato più lungo del periodo di vita fertile. Quest’ultimo periodo è sostanzialmente costante e può durare 35-40 anni, mentre il periodo non fertile comprende il periodo che precede la pubertà di circa 10-12 anni e tutto il periodo post-menopausale, che si allunga di pari passo con l’aumento della vita media, che ormai supera la soglia degli 80 anni. Questa nuova situazione accentua in maniera importante i problemi della donna in menopausa, che sono essenzialmente dovuti alla mancata produzione degli estrogeni ovarici, quegli ormoni che hanno ritmato la sua vita fertile scandendo i cicli mestruali, e che verso i 50 anni smettono di essere prodotti dalle ovaie. La carenza post-menopausale di estrogeni comporta una serie di fenomeni soggettivamente fastidiosi ( le cosiddette caldane o vampate di calore, cefalee, disturbi del sonno, modificazioni del tono dell’umore ) oltre ad una serie di alterazioni oggettivamente rilevanti del metabolismo, che possono compromettere in modo serio la salute. Uno dei problemi più diffusi è l’osteoporosi, che mette a repentaglio l’integrità dello scheletro, favorendo le fratture del femore o del bacino e i collassi vertebrali responsabili del progressivo abbassamento della statura delle anziane. Altri importantissimi problemi metabolici sono la maggiore incidenza di diabete mellito tipo 2 e l’aumento dei grassi nel sangue, colesterolo e trigliceridi, che comportano un netto incremento del rischio cardiovascolare. Comune è pure l’aumento del peso corporeo per ridotto metabolismo basale, che comporta un accumulo di tessuto adiposo specie in sede addominale e nella parte superiore del tronco. Per questo motivo le donne in menopausa tendono a perdere quella abituale disposizione del grasso cosiddetto ginoide ( localizzato ai fianchi e alle cosce ) per assumerne una di tipo androide, più simile alla distribuzione del grasso tipica dell’uomo, localizzata al tronco e detta anche viscerale, perché si accumula intorno agli organi interni. Come strategia terapeutica, per vari anni, la medicina ufficiale ha proposto la terapia sostitutiva a base di estrogeni sotto forma di pillole, cerotti o creme, dopo adeguata valutazione delle controindicazioni al loro uso. Dopo l’evidenza che la terapia sostitu-


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Sabato 20 giugno 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Pisticci

Metapontino

Festa di San Rocco

Invasione di zanzare

I preti annunciano tagli Protesta dei cittadini

La Regione in ritardo corre ai ripari

a pag. 36

a pag. 38

Scoperte altre lastre che sono state abbandonate senza curarsi delle conseguenze

Il pericolo dell’amianto Ancora ritrovamenti in zone incustodite del Parco Murgia E’ UNA PRESENZA che si ripete e si sussegue. Amianto nel Parco della Murgia, abbandonato e pericoloso proprio perchè si trova alla portata di tutti. E’ la scoperta che il cronista “Quotidiano” ha fatto ieri nei pressi dell’ex casello ferroviario sulla strada che collega Matera a Montescaglioso. Una scoperta che non risulta una novità assoluta perchè più volte ci eravamo occupati in passato della presenza di lastre di eternit nella zona protetta della Murgia materana ma purtroppo la realtà è che il problema non è affatto risolto anzi risulta ancor più forte e presente proprio perchè si continua ad utilizzare quella zona per dei rifiuti speciali che molto spesso risultano pericolosi per l’ambiente e che non vengono ritrovati facilmente perchè buttati in zone senza un controllo specifico. Frequenti sono nella periferia della città i ritrovamenti di cumuli di macerie derivanti da demolizioni edili, tra cui anche materiali pericolosi, quale, appunto, il fibrocemento contenute nelle onduline di eternit. Un fenomeno non molto frequente nelle aree private ma comune in quelle degli enti per attribuire a quest'ultimi lo smaltimento e la bonifica dell'area. Il dibattito e la necessità di un’attenzione e di un controllo specifico ma soprattutto di un’educazione civica per i cittadini è stato affrontato anche il passato direttamente con il presidente del Parco della Murgia Materana Roberto Cifarelli che ha lanciato un grido di allarme e di aiuto. Oggi diviene ancor di più di urgente attualità almeno quanto l’inquinamento dei torrenti Jesce e Gravina, questioni che riguardano la vita quotidiana dei cittadini materani e che vanno affrontate e risolte anche in tempi rapidi. segue a pag.32

Cinquant’anni di cultura del circolo La Scaletta segue dalla prima

Al punto che oggi appare del tutto sensato che la città cominci ad osservare un nuovo orizzonte territoriale volgendo le spalle ai Sassi per assumerli dentro un nuovo significato civile. La Scaletta ha saputo coltivare un'idea del territorio, delle sue risorse, del suo genius loci con un amore gratuito e generoso. Preservando il segno elitario di una cultura nutrita di illuminismo e di ottimismo razionalistico (solo così ha potuto tramandare per così lungo tempo il suo stigma originario come stemma nobiliare e familiare ) : ciò che spiega perché uno degli eroi da celebrare sia Raffaello De Ruggieri che della Scaletta è stato l'anima e uno dei cervelli più raffinati e attrezzati. Non privo di serie attitudini gestionali e di una capacità affabulatoria ricca di fascino.

Il racconto di cinquant'anni di lavoro di scavo, di recupero di testimonianze storico- artistiche e di valorizzazione di uno straordinario patrimonio non sarebbe possibile nel giro di qualche riga senza togliergli ricchezza e significato. Basti tuttavia avervi accennato con gratitudine e come premessa perchè i poteri pubblici provvedano, com'è giusto, a sottolinearne il valore raccogliendo il messaggio che viene da un impegno così alto e segnalandolo per il più meritato dei riconoscimenti. Matera è bene che, anche all'indomani di questa ricorrenza che ha molto a che fare con la sua storia civile, cominci a guardarsi “dentro” con rigore, facendo i conti con il consumo simbolico e pratico che ha fatto dei Sassi e levando lo sguardo dalle viscere verso l'orizzonte, ritessendo le fila di un progetto di inclusione dentro la storia dei nostri giorni e di domani.

In questo, la Scaletta potrà tornare ancora preziosa se aiuterà i poteri locali a capitalizzare in termini di futuro il giacimento delle risorse (che peraltro ha provveduto ad organizzare), delle competenze e dei saperi che ha finora accumulato e disponendosi a diffonderne gli effetti nelle forme del capitale sociale. Una città che dispone di una riconosciuta intelligenza collettiva deve peraltro sapersi riconoscere nella ricchezza delle sue eccellenze. Qualche giorno fa Amerigo Restucci, materano, storico dell'arte e dell'architettura, ha assunto la più prestigiosa delle cariche presso la celebrata Facoltà veneziana. Un indagatore delle viscere e della natura anfibia delle città antiche (“i giardini di pietra”) come Pietro Laureano si è inerpicato negli scenari anatolici per risalire al genio dell'ingegneria primitiva degli uomini e

al miracolo della natura. Se qualche cultore dell'intelligenza “azionista” (minoritaria non per qualità ma per un'astuzia della storia) ritenesse di uscire dalla penombra popolata di anatemi e di (talvolta onesti) pregiudizi, sarebbe un vantaggio per tutti. Sarebbe così possibile, in una stagione di svolta, restituire alla città un barlume di quella vitalità intellettuale e morale che ch'è stata la culla di alcuni successi: ultimo dei quali la legge per i Sassi (L. 771) che porta, dopo quella di Colombo, la mia firma con quelle di Emanuele Cardinale, Ruffolo, Ermelli Cupelli e che è stato il compendio di un grande dibattito e di un grande impegno. Un altro dei titoli di nobiltà di Matera cui concorre con i suoi riconosciuti meriti quel Sodalizio nato in un sottoscala cinquant'anni fa, che ha saputo salire ai piani attici e che merita oggi che il Consiglio Comunale di Matera chieda al Ministro per

Raffaello De Ruggieri

i Beni Culturali il conferimento della Medaglia d'oro per il servizio reso alla cultura italiana. Vincenzo Viti

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Matera


Sabato 20 giugno 2009

Eternit nel Parco della Murgia Lastre nei pressi dell’ex casello ferroviario sulla strada che collega a Montescaglioso AMIANTO nel parco della Murgia materana. La scoperta di alcune onduline di eternit nei pressi dell'ex casello ferroviario nell'area del Parco dei Monaci sulla strada che collega Matera a Montescaglioso pone ancora una volta l'accento sulla questione dell'abbandono incontrollato di materiale pericoloso. Lastre di eternit utilizzato per la copertura di case rurale abbandonate in tutta fretta ai margini della strada in un area protetta ma non sorvegliata adeguatamente visto che sempre più frequentemente si verificano ritrovamenti di vere e proprie discariche. Materiale altamente pericoloso se si considera che le lastre non sono integre ma scheggiate e frantumate a causa della loro usura e della loro fretta nell'abbandonare materiale “ scomodo” sul ciglio della strada e facilmente occultabili per la presenza di una pianta secolare di fioroni. Arrivano comodamente con qualsiasi mezzo e indisturbati abbandonano senza scrupolo. Materiale pericoloso per la salute e inquinante per l'ambiente che andrebbe stoccato a norma di legge per evitare che si possano sprigionare fibra di amianto, cancerogena per la salute. Un'area quella del Parco della Murgia materana situata alla periferia della città frequentata domenicalmente da chi ha voglia di essere a contatto diretto con la natura e che invece, si trova a dover fare i conti con rifiuti speciali dispersi nell'ambiente tra cui intere lastre di eternit tipico di coperture sbrigative di case in compagna. Comportamenti di irresponsabili che mettono a repentaglio la vita degli altri e che negli ultimi anni, hanno fatto registrare un aumento di casi di smaltimento illecito. Frequenti sono nella periferia della città i ritrovamenti di cumuli di macerie derivanti da demolizioni edili, tra cui anche materiali pericolosi, quale, appunto, il fibrocemento contenute nelle onduline di eternit. Un fenomeno non molto frequente nelle aree private ma comune in quelle degli enti per attribuire a quest'ultimi lo smaltimento e la bonifica dell'area. Le modeste quantità di rinvenimento fanno intuire che le stesse provengono da demolizioni domestiche e di case rurali frutto di ristruttura-

Il posto nel Parco Murgia dove è stato trovato l’amianto e a lato le lastre di eternit (Videouno)

zioni. Problemi che danno il senso della irresponsabilità di alcuni cittadini con poco senso civico. Un aumento della sensibilità unitamente a soluzioni percorribili da trovare in sinergia agli enti locali, risolverebbero le esigenze di quelli che oggi, consapevolmente o inconsa-

pevolmente, sono a tutti gli effetti atteggiamenti da criminali che si ripercuotono inevitabilmente sul patrimonio artistico-storico e monumentale della città. La questione dello smaltimento incontrollato richiede un intervento radicale fra gli enti per stanziare i fondi ne-

cessari ad una bonifica del territorio materano e cercare di cogliere sul fatto i cittadini incoscienti. Materiale ritenuto altamente pericoloso, le cui tecniche di smaltimento molto costose, non ne permettono ai cittadini una regolare bonifica. Di qui la necessità di disfarsene dap-

Spettacolo indecoroso negli antichi rioni

Molti i ritrovamenti anche nei rioni Sassi ANCORA eternit. L'ultimo rinvenimento è alla periferia della città, ma il pericoloso materiale non si risparmia nei Sassi dove è possibile trovare abbandonati ovunque vecchie tettoie, comignoli, tubi di scarico fognari e altri manufatti derivanti dalle ristrutturazioni. Tanti i turisti costretti ad uno spettacolo indecoroso per quanti si affacciano dalla terrazza di Sant'Agostino, dove nella parte sottostante, alcune costruzioni sono ricoperte di onduline mentre per chi scende da Piazzetta Pascoli, a pochi metri in Via Mannesi si ritrova lastre di eternit a portata di mano. In altre zone della città le onduline servono ancora a copertura di garage, depositi e abitazioni. Queste componenti di cemento e amianto nella maggior parte dei casi sono lastre intere e non destano particolare preoccupazione, ma se frantumati, si rendono assai pericolosi per quanti ne vengono a

contatto. L'area di San Vito ( ex Mulino Alvino ) C.da Gravinella, Via Mannesi, Via Cosenza, via Gramsci, via Sicilia, via Nazionale e Porta Pistola sono alcuni dei punti di degrado della città dove le lastre di eternit sono alla portata dei cittadini perché utilizzate come materiale di copertura. Negli anni 70, è stato largamente utilizzato dagli operai negli stabilimenti della Ferrosud e della materia di Ferrandina. Nella zona di San Pardo oltre alle onduline di eternit, ci sono cumuli di materiale di risulta e pneumatici che caretterizzano lo stato di abbandono del luogo. Vale la pena ricordare che, nei dintorni, si trovano allevamenti di bestiame e orti coltivati da agricoltori ignari della presenza del materiale contaminante. Nessun cartello, nella zona indica la presenza di rifiuti di eternit, la cui pericolosità e i pesanti rischi sono a carico dei passanti. mic.fer

pertutto, incuranti della pericolosità del materiale. Non molto tempo fa gli uomini dell'Ufficio Prevenzione generale soccorso pubblico della questura di Matera unitamente alle Guardie Ecozoofile dell'Anpana (Associazione Nazionale Animale, Natura e Ambiente)

sequestrarono centocinquanta lastre onduline di tipo Eternit ovviamente abbandonate che vanno ad aggiungersi ai ritrovamenti degli uomini del Corpo Forestale dello Stato e delle altre forze di polizia. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Utilizzati come soluzione resistente

Sostanza tossica da respirare DIVERSE aree limitrofe alla città sono dettate dall'abbandono di rifiuti di ogni genere tra cui l'eternit. Questo tipo di materiale fino agli anni '80 era utilizzato come soluzione resistente, economica ed ottimale per la copertura di ambienti non conoscendone la pericolosità. Pericolosità oggi riscontrabile nelle malattie polmonari che inducono alla morte.Le polveri di amianto infatti ,se respirate, provocano l'asbestosi alla quale possono associarsi tumori inguaribili delle pleure e dei bronchi. Una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio, al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non è pericolosa: l'inalazione di una sola fibra può causare il mesotelioma e altre patologie mortali. Il rischio di tossicità è altissimo, poiché l'amianto è dannoso per la salute (se inalato può causare tumori), per questo le norme per il trasporto e lo smaltimento del materiale sono molto precise, così come le procedure. Il problema dell'esistenza di materiale considerato altamente tossico e dell'abbandono abusivo di lastre di eternit o altro materiale nocivo è un problema che riguarda non solo Matera. La cultura dello smaltimento corretto di un materiale altamente nocivo stenta a crescere specie quando si conoscono gli elevati costi.

Linfoma di Hodgkin e progressi nella cura Medici a confronto sulle nuove metodiche IL linfoma di Hodgkin, in 10 casi ogni 100.000 abitanti l'anno, colpisce uomini e donne nella stessa misura tra i 20 e 40 anni. “Progressi nella cura del linfoma di Hodgkin” è stato il tema del convegno tenuto, ieri, presso l'Auditorium “San Giuseppe Moscati” dell'Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. L'iniziativa è stata organizzata dall'Asm (Azienda sanitaria locale Matera), dal Gisl (Gruppo Italiano Studio Linfomi) e dalla sezione materana dell'Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie). Chemioteriapia, radioterapia e terapia combinata guariscono circa l'80% dei casi. Tali risultati devono essere migliorati, anche perché la terapia, a lungo termine, comporta problemi di tossicità e condiziona la qualità della vita. Minimizzare la tossicità senza ridurne l'efficacia

è un impegno improcrastinabile. Le recidive costituiscono un problema da risolvere avendo ancora una prognosi infausta. Nei pazienti giovani selezionati il trapianto allogenetico non mieloablativo si è dimostrato efficace come anche l'impiego dei nuovi farmaci. La Pet (Tomografia ad emissione di positroni) ha dato un contribuito sorprendente nell'intervento clinico nel linfoma di Hodgkin. «I progressi sono stati rivoluzionari in un linfoma, del tessuto linfatico e linfoghiandole, tra i più conosciuti. - riferisce Massimo Federico Università di Modena - Sette su quarantasette forme di neoplasia sono state descritte, per la prima volta nel 1832, dal ricercatore Hodgkin. Il decorso clinico è caratterizzato da crescita smisurata di linfonodi, produzione di sostanze

pirogene, prurito e sudorazione. La diagnosi precoce arresta l'aggressività e l'evoluzione patologica. La Pet, con un marcatore glucosio caricato radioattivo, localizza i tessuti, colpiti dalla malattia, ad elevata attività metabolica. Questa metodica, utile nella diagnosi, personalizza i dosaggi di farmaci antitumorali». «La Pet, associata alla tomografia computerizzata, rappresenta un'arma fondamentale per combattere i linfomi. - spiega Giuseppe Rubini Medicina Nucleare Università di Bari - Trova applicazione nella diagnosi, nella prima stadiazione del paziente e valuta l'efficacia della terapia. La Pet nell'ospedale “Madonna delle Grazie” viene trasportata, una volta al mese, dal Servizio di Medicina Nucleare di Bari e viene

L’ospedale Madonna delle Grazie

svolta, in Basilicata, a Potenza, Rionero e Matera». «Quest'incontro scientifico, diretto a medici, è stato organizzato per fare il punto sulla cura di questa malattia. - precisa Alberto

Fragasso Ematologia di Matera Disponiamo del day hospital e da sette anni stiamo invocando il reparto con degenza». Nunzio Longo matera@luedi.it

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32 Matera Materiale pericoloso abbandonato a cielo aperto in un’area protetta ma non sorvegliata


Il sindaco: «Una soluzione che arriva dopo 15 anni di attese, per noi era una priorità»

Sì a stabilizzazione degli ausiliari Il via libera è arrivato dalla giunta, a tempo indeterminato dal 1 settembre L'AMMINISTRAZIONE comunale ha proceduto alla stabilizzazione dei venti ausiliari del traffico, in part-time per 18 ore settimanali. I dipendenti cominceranno la loro attività a tempo indeterminato a partire dal 1° settembre 2009. La giunta comunale, inoltre, ha approvato il piano triennale delle stabilizzazioni, che prevede la regolarizzazione dei ventotto dipendenti precari inseriti nella dotazione organica dell'Amministrazione. Le prime assunzioni in ruolo avverranno già nei prossimi mesi; in ogni caso, tra il 2009 e il 2011, tutti i lavoratori precari saranno regolarmente stabilizzati. “Un importante risultato che - sottolinea il Sindaco Emilio Nicola Buccico - si concretizza dopo le elezioni amministrative e che tiene fede agli impegni assunti dall'amministrazione nei confronti dei lavoratori, che da quindici anni attendevano la stabilizzazione. Siamo giunti alla soluzione auspicata nel rispetto e nella garanzia delle normative giuridiche. Il mantenimento in organico di questi lavoratori ha sempre rappresentato una delle priorità dell'Amministrazio-

Buccico risponde a Pasquale Cantore «Non ho mai aperto bocca»

Le ausiliarie del traffico in Comune e a lato Buccico

ne, che conferma così la sua vicinanza e la sua sensibilità alle esigenze dei suoi dipendenti». La questione della stabilizzazione dei lavoratori precari era stata oggetto di una serie di prese di posizioni e di polemiche politiche tra le diverse parti in campo. Da una parte le pesanti critiche avanzate da Cgil e Uil nei

confronti dell’Amministrazione e dall’altra la replica del primo cittadino e la posizione della Cisl che sottolineava la necessità di accelerare la situazione e di arrivare ad una soluzione rivolgendosi anche alle altre sigle sindacali. In tutta questa vicenda è giunta ieri la decisione della giunta comunale di procedere

alla stabilizzazione di questi lavoratori, in particolare dei venti ausiliari del traffico che saranno stabilizzati appunto dal 1 settembre attraverso un processo avviato ieri dall’Amministrazione e comunicato al termine della seduta di giunta dallo stesso primo cittadino con una nota. matera@luedi.it

I docenti hanno incontrato le aziende Al, Arpab, Enea, Agrobios e Ra.Ro

Filo diretto scuola lavoro Studenti dell’istituto Morra in cerca di sbocchi professionali L'ISTITUTO professionale femminile “Isabella Morra” cerca sbocchi professionali postdiploma per i suoi studenti. Le aziende locali Acquedotto Lucano, Arpab, Enea Agrobios e Ra.Ro. si sono incontrate con docenti dell'Istituto per programmare un percorso didattico-formativo per l'anno prossimo. «Stiamo anticipando la riforma del prossimo anno con quest'incontro con gli ambiti produttivi e sociali del territorio. - afferma il preside Donato Ferrara - Ci siamo resi conto che l'ultima riforma sull'istruzione professionale aumenta gli spazi di flessibilità, articolati in modo più libero, senza incorrere in frammentazioni d'indirizzi. Le esigenze del territorio in ambito produttivo ci inducono ad un maggiore contatto con le aziende operanti in zona». La professoressa Diana Scammacca, rappresentante del Dipartimento di Chimica e Biologia dell'Istituto Professionale Femminile “I. Morra” si occupa della formazione di operatori in campo chimico-biologico: «Da parte delle aziende ci sono alcune difficoltà ad accogliere tirocinanti a costo zero. - ha detto - Da alcuni anni ai diplomati è sbarrata la strada negli enti pubblici, perché è richiesto il titolo specialistico. In passato con il semplice diploma si poteva concorrere. La formazione è valida unita ad un percorso postqualifica. Non sono molte le iscrizioni a quest'indirizzo». «Abbiamo due aree: ricerca e servizi ambientali. - ha specificato Salvatore Adduce presidente Agrobios - Mi sono introdotto in quest'attività con grande apertura alle iniziative dell'Agrobios. Il settore della ricerca tecnobiologica è da incentivare perché guarda alle esigenze

L’istituto professionale femminile “Isabella Morra” cerca sbocchi occupazionali per i suoi studenti

attuali e future della gente. Siamo deficitari nel settore della ricerca e la Basilicata punta in questa direzione. La nostra Regione, tra le quelle meridionali, può ambire ad un posto di eccellenza. Oltre all'Agrobios, ci sono altre punte regionali Telespazio, Cnr ed Enea. Gli studenti devono guardare al futuro con fiducia. La mia azienda tende a creare un circolo virtuoso nell'ambito del lavoro». «Gli stage da organizzare il prossimo anno tendono a coniugare apprendimento scolastico con il Centro di ricerca, per dare slancio agli interessi dei ragazzi e prefigurare nuovi sbocchi professionali ed economici. - ha concluso il dottor Francesco Cellini direttore centro di ricerca Agrobios - Il campo della salute offre buone prospettive occupazionali come la chimica verde per estrarre prodotti energetici dai vegetali». nu.lo.

OSPITIAMO un intervento del sindaco di Matera in riferimento all'articolo pubblicato dal Quotidiano il 18 giugno scorso relativo alla protesta del cittadino Cantore, il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha così dichiarato: «Leggo, solo oggi», scrive il primo cittadino nella sua breve nota «“la protesta di un non cittadino” pubblicata sul Quotidiano del 18 giugno. Non voglio polemizzare con il signor Cantore: ma non posso accettare la mistificazione della realtà. Nel corso della aggressione presente decine di persone, sia verbale che gestuale, non ho aperto bocca. Quanto al problema in sé - disponibilità della chiesa di San Pietro Barisano gli uffici mi hanno assicurato di aver esaurientemente risposto al signor Cantore, comunicando che la Chiesa non è più nella disponibilità del Comune che la sta trasferendo, insieme ad altre chiese, alla Curia, dopo averne controllato lo stato insieme con la Sovrintendenza». In questo modo ed avendo ospitato le diverse opinioni sulla vicenda riteniamo di aver sufficiente e definitivamente chiarito la situazione in merito all’episodio in questo.

BREVI CRONACA Strada Statale 99

Apertura di un chilometro È STATO aperto al traffico il tratto prossimo all’abitato della statale 99 da contrada Serra La Valle a contrada Rondinelle: il nuovo viadotto, lungo oltre un chilometro, consente di percorrere nei due sensi di marcia e in doppia corsia la statale. La consegna del nuovo lotto ha coinciso con l’eliminazione, in contrada Rondinelle, della rampa provvisoria, prossima all’istituto tecnico Agrario. Le opere rientrano negli interventi di adeguamento della statale, eseguiti dalla Aleandri costruzioni, per complessivi 6,5 chilometri.

Via a riqualificazione

La scalinata di Fossi SONOcominciati a Matera i lavori di pavimentazione della scalinata e dell’area di pertinenza che collega via del Corso a via Delle Beccherie. Gli interventi sulla scalinata, che prenderà l’antico nome del rione «Fossi», prevedono l’installazione di una pavimentazione in pietra. I lavori rientrano nel programma complessivo di recupero dei percorsi pedonali turistici. L’importo complessivo delle opere è di 1,3 milioni di euro. I lavori consistono nel rifacimento della rete dei sottoservizi, nella ripavimentazione delle superfici stradali e nella realizzazione ex novo della pubblica illuminazione.

Il consigliere comunale sottolinea l’assoluta mancanza di bagni pubblici nel quartiere

Cinnella: «Più servizi a Serra Venerdì» SERRA VENERDÌ è un quartiere bisognoso di dignità e servizi. L’appello arriva da molte parti all’interno dello stesso quartiere materano e viene riportato dal consigliere comunale. Il consigliere comunale Cosimo Damiano Cinnella si fa portavoce delle lamentele dei residenti del quartiere per la carenza d’igiene in particolare il mercoledì, giorno nel quale si effettua il mercatino in viale Europa. «L’assoluta mancanza di bagni pubblici, esistenti in loco ma chiusi, produce l’incivile uso della pineta come “sfogo” da parte dei commercianti e non solo. Il consigliere comunale Cosimo Damiano Cinnella (eletto nella lista civica Matera Viva), da più di due mesi attende una risposta dall’amministrazione comunale di Matera in merito. C’è una proposta fatta dal sottoscritto all’assessore al patrimonio del comune di Matera, Nicola Rocco, in merito alla gestione dei ba-

gni pubblici ubicati sia in viale Europa che nella nuova piazza. Infatti, c’è un’associazione del rione Serra Venerdì che ha offerto la propria disponibilità a gestire la cosa in maniera assolutamente gratuita», spiega ancora lo stesso consigliere comunale. «L’urgenza è tale da non consentire più ritardi e indecisioni in merito ad un problema che affligge i residenti costretti a spettacoli indecorosi da parte di chi ha una normale esigenza fisiologica di servizi igienici restando molte ore in zona, ma anche da parte di coloro che usufruiscono del mercatino o della piazza giornaliermente. I servizi igienici nelle realtà civili sono una dotazione normale e non straordinaria, Matera e in questo caso Serra Venerdì, non possono essere da meno. Inoltre il mercatino è diventato un punto di riferimento per l’intera cittadinanza. matera@luedi.it Cosimo Damiano Cinnella

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Matera 33

Sabato 20 giugno 2009


Sabato 20 giugno 2009

TAXI MATERA 3332685173

Rossella e Francesco

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.

Frammenti di vita quotidiana

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Auguri di felicità immensa da parte degli amici del Quotidiano a Rossella e Francesco

PRESSO l'Archivio di Stato è possibile visitare la mostra "Identità vere, identità inventate", Frammenti di vita quotidiana a Matera dal 1809 al 1900. E’ un'iniziativa realizzata in collaborazione con la Scuola Media Statale “Nicola Festa”. La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2009 dal lunedì al sabato (8,30 - 13,30); martedì e giovedì (16 - 19).

Anniversario della Finanza IN occasione delle celebrazioni per il 235mo anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di finanza, venerdì 26 giugno alle 19, si terrà presso il Cinema Comunale una manifestazione promossa nell'ambito delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia. Alla manifestazione che avrà luogo nella città dei Sassi saranno presenti i vertici del corpo, a cominciare dal comandante provinciale colonello Salvatore Luongo.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO Via Don Luigi Sturzo 55

0835/264428

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde Sert Cooperativa Associazione

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Giornata del rifugiato QUESTA mattina alle ore 9,30 presso la sede di Tolbà in Recinto 1° D’Addozio, si terrà una conferenza stampa in occasione della “Giornata mondiale del rifugiato” di promozione e diffusione del diritto all’asilo, patrocinata dal Comune, nell’ambito del progetto Sprar di accoglienza dei rifugiati di cui Caritas e Tolbò sono Enti gestori. Sarà anche presentato il concerto dell’Alexian Group e Terragnora che si terrà inella serata, a partire, dalle 21.00, in Piazza S. Biagio, che rientra nel progetto sperimentale di volontariato “Le Cicale” finanziato dal Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali, Osservatorio Nazionale sul Volontariato.

Network Day Cna SI svolgerà oggi a partire dalle 9,30 nella sala convegni delle Monacelle il Network Day della Cna. L'iniziativa organizzata con il supporto tecnico ed organizzativo della società Comites Srl di Milano, segue di qualche settimana l'Open Day che la CNA di Matera ha organizzato nella propria sede. Sarà occasione di incontro e conoscenza fra imprese oltre che opportunità per valutare le potenzialità offerte da tutti i sistemi di networking. Il programma prevede alle 15,00 la tavola rotonda su "Reti: modalità e opportunità di business" a cui parteciperanno Andrea Freschi, Direttore generale del Dipartimento Attività produttive della Regione Basilicata, che illustrerà le azioni regionali a sostegno di tutte le possibili forme di aggregazione fra le imprese. Seguirà l'intervento di Claudio Giovine, responsabile delle Politiche industriali della Cna nazionale. I lavori saranno conclusi da Leonardo Montemurro, segretario regionale della Cna.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Mooanacre - I segreti dell’ultima luna 18 - 19,45 - 21,40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Terminator Salvation 19,30 - 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Cash 17,30 - 19,30 - 21,30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Antichrist 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva CINEMA MOJTO Feisbum 22,15

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala Riservata •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Un’estate ai Caraibi 18 - 19,50 - 21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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34 Matera Agenda


«Immagino lo stato d’animo dei colleghi, tra l’essere padri e operatori di forze dell’ordine»

L’Arma al servizio dell’Abruzzo L’esperienza del capitano Basilio e del capitano Mennone del comando carabinieri «IL mio pensiero va a tutti i colleghi che sono stati chiamati per prestare soccorso in quei momenti drammatici. Immagino come si siano sentiti nella dicotomia tra l'essere padri di famiglia da un lato e operatori di forze dell'ordine dell'altro». E' tornato tre giorni fa dall'Abruzzo il capitano Michele Basilio, comandante del Reparto Operativo e del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Matera. «Chi fa un lavoro come il mio, con un minimo di devozione e motivazione di fronte a questi eventi, si rende conto di come la popolazione cerchi nelle propaggini più forti delle rappresentanze dello Stato parole di conforto», ha sottolineato. Dal 3 al 17 giugno il capitano Basilio a San Demetrio Né Vestini ha svolto funzioni di ufficiale di collegamento per il Com 2 (Centro operavo misto) nell'area geografica colpita dal sisma a cui sovrintendeva un viceprefetto del Ministro dell'Interno. Dal Comando provinciale dei carabinieri di Matera ha raggiunto l’Abruzzo anche il capitano Pietro Mennone, comandante della Compagnia di Pisticci. «Sono stato il diretto referente tra il ministero dell'Interno e i sindaci locali per il tramite della prefettura di L'Aquila. - ha spiegato il capitano Basilio - Ero portavoce di eventuali esigenze dei capi campo di protezione civile al viceprefetto dottor Giaccari». In primo piano anche l'aspetto

A sinistra il capitano Michele Basilio, comandante del Reparto Operativo e del Nucleo investigativo

della pubblica sicurezza e dell'ordine pubblico e, sull'antisciacallaggio, l'interscambio costante con l’organo di coordinamento delle forze sul territorio che gestisce attività di intelligence e servizi di vigilanza dinamica. «Da bambino ho vissuto il terremoto in Campania e non ho visto nessuno. - ha affermato il capitano Basilio - In Abruzzo ci sono campi attrezzati con tendopoli del mini-

stero dell'Interno, tende mensa proporzionate al numero di ospiti, cucine da campo da fare invidia, nelle aree più estese ci sono tir cucina. Stanno utilizzando mezzi incredibili, lo Stato è molto presente, ci sono tutti i servizi basilari, in ogni villaggio è allestita una farmacia. La macchina dei soccorsi è stata imponente». «Le immagini trasmesse dalla

televisione non riescono a rendere la profondità, le case sventrate, le pareti che reggono a stento mentre il tetto e il solaio sono franate. ha aggiunto - Tutto questo ti dà il senso della distruzione. Il centro storico di L'Aquila è stato danneggiatissimo. Purtroppo il sisma è stato devastante. Ci sono paesi, ad esempio Fossa che è alle pendici di un monte, che

non riusciranno ad essere ricostruiti nelle posizioni in cui erano. A San Demetrio un lago si è allargato di un paio di metri e ci sono faglie di superficie che si distaccano». «La maggior parte delle persone è di età media relativamente alta, molti nutrono la sfiducia di poter vedere la propria casa così com'era prima del sisma. Si avverte lo scoramento verso il futuro e verso l'incerto che li attende. Fra i 20 e i 45 anni, la fascia produttiva della popolazione, si preparano tempi di lavoro: molte delle abitazioni dei paesi erano costruite in pietra e sono state letteralmente sbriciolate dal sisma. Chi aveva investito nella casa di proprietà non ha più niente. Alcune località devono essere ancora liberate dalle macerie. Per fine settembre i moduli abitativi monofamiliari potranno coprire quasi tutti gli aventi diritto». Gli unici a continuare una vita relativamente tranquilla, grazie anche all'aiuto dei volontari, sono i più piccoli: «Hanno avuto un forte impulso a continuare la vita nel modo più normale possibili. Ho bimbi piccoli e, ogni volta che mi era possibile, regalavo ai bambini abruzzesi qualcosa». Come un pacco pieno di bolle di sapone, per cercare di strappare momenti di serenità e regalare qualche sorriso. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

L’obiettivo è aprire nel Sud 99 cantieri per attivare 30.000 posti di lavoro E’ nata in città una nuova associazione

La politica al governo Mobilitazione Cgil, Cisl e Uil Un’occasione per il Pd Il 23 giugno per l’avvio immediato di opere pubbliche il nuovo Campolibero E' PROGRAMMATA per martedì 23 giugno la giornata di mobilitazione a Matera di Ccil, Cisl e Uil, unitariamente alle segreterie provinciali dei settori edile e scuola. «Con tale iniziativa si vuole sollecitare l'avvio immediato di cantieri di opere pubbliche nel Mezzogiorno. - si legge in una nota delle tre sigle sindacali - L'obiettivo è aprire, nel sud d'Italia, 99 cantieri entro ottobre 2009 per attivare 30.000 posti di lavoro». Si riparte dal lavoro, si riparte dai territori per attivare un impulso di investimenti che siano in grado di produrre effetti immediati sull'occupazione e sulla ripresa dell'economia territoriale. «Va stimolata la messa in essere di opere subito cantierabili, quelle sotto la soglia di 5 milioni di euro, che assumono una rilevante funzione anticiclica e che possono creare rapidamente occupazione. - prosegue la nota - La crisi in atto sta mettendo in ginocchio il comparto delle costruzioni i cui addetti stanno vertiginosamente diminuendo. Occorre stimolare l'attenzione del Governo centrale sulla necessità di promuovere e sostenere le piccole opere che possono dare grandi risultati sia occupazionali sia per la ripresa economica dei territori meridionali» Secondo Cgil, Cisl e Uil «si deve partire dal piccolo, da quelle opere, sotto la soglia dei 5 milioni di euro, che sono ferme per motivi burocratici o perché sono bloccate le risorse, da quelle piccole infrastrutture in grado di valorizzare il territorio: messa in sicurezza di edifici scolastici, delle strade, di

Martedì 23 giugno mobilitazione sindacale per sollecitare l’avvio immediati dei cantieri di opere pubbliche nel Sud

edifici pubblici. Lavoro e sicurezza: lotta al lavoro nero e irregolare, lotta all'assenza di sicurezza nei cantieri, sostenibilità ambientale, sicurezza degli edifici scolastici e pubblici, messa in sicurezza dei presidi ospedalieri». Queste alcune delle rivendicazioni che Cgil Cisl Uil di Matera, unitamente alle segreterie provinciali di Fillea, Filca e Feneal I(settore edile) e di Flc Cgil, Cisl scuola UIL scuola (settore scuola) promuoveranno nella campagna di informazione che si terrà, nell'intera giornata di martedì 23 giugno. Nella mattina, invece, alle ore 9.30, presso il salone della Cgil di Matera, i segretari generali confederali e i segretari generali di categoria del settore scuola ed edile terranno una conferenza stampa.

Premio Azienda Longeva CINQUANT’ANNI e oltre nel segno della continuità, dell'esperienza e della tradizione per la crescita dell'economia materana. La Camera di commercio di Matera premierà oggi, alle 18.30, le imprese locali che hanno partecipato al bando “Azienda Longeva”. Interverranno 28 titolari di aziende, rappresentanti istituzionali e l'onorevole Emilio Colombo, testimone dello sviluppo della Basilicata dal dopoguerra a oggi. Al bando hanno partecipato quelle imprese che hanno svolto attività ininterrotta nel corso degli anni, anche se siano intervenute modifiche aziendali purchè riconducibili all'impresa madre. «Il Premio Azienda Longeva -ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- è uno stimolo per tutti a impegnarsi per la ripresa, valorizzando quelle realtà produttive che hanno caratterizzato, per longevità e tradizione, la storia dell'economia locale. Fare sistema con il contributo di esempi positivi, fatti da tanti sacrifici e di successo, aiuterà il territorio materano a riprendere la strada della competitività e della ripresa». matera@luedi.it

FAVORIRE la conoscenza, l'informazione e la partecipazione alla vita sociale, culturale e politica della provincia di Matera e della Basilicata. Con questi obiettivi si è costituita ieri a Matera l'associazione politica e culturale “Campolibero”. Promotori di Campolibero sono Lucia Capobianco, Dino Paradiso, Tina Santochirico, Francesco Lattarulo, Angelo Cotugno, Enzo Massari, Eustachio Follia e Maria Antonietta Bonanno. Coordinatore è stato eletto Dino Paradiso. «Vogliamo promuovere la costruzione di un forte senso civico - afferma Paradiso -, in cui ciascuno si senta parte di questa comunità, una comunità da cui esigere i propri fondamentali diritti e verso cui esercitare la propria responsabilità e i propri doveri. Non cavalchiamo l'onda dell'antipolitica, siamo invece per il primato della politica quale arte del governare. Primato che viene esercitato se chi governa è capace di avere un sguardo lungo, più del proprio mandato istituzionale. Contemporaneamente, vogliamo promuovere la formazione di una classe politica capace di ascoltare, di risolvere problemi, di indicare prospettive nuove». «L'associazione Campolibero - prosegue - vuole essere un'opportunità per il Partito democratico e per la sinistra. Vogliamo impegnarci per contribuire alla riflessione

su alcuni grandi temi: una crescita economica che riduca le disuguaglianze sociali e non sia meramente quantitativa; le questioni dell'ambiente e del paesaggio, che impongono cambiamenti profondi al modo di vivere e di produrre; il rapporto tra il lavoro e l'impresa, due mondi che cambiano al loro interno e che sono sempre più interdipendenti; l'integrazione tra l'etica della sicurezza e dell'ordine civile e l'etica dell'ospitalità e dell'accoglienza responsabile; la costruzione della società della conoscenza e della cultura, obbiettivo indispensabile per la ricchezza sia civile che economica; un rapporto tra religioni e politica fondato su un concetto di laicità in cui anche le religioni siano chiamate a dare il loro contributo alla vita sociale; la promozione della partecipazione e della trasparenza nelle istituzioni e nelle forze politiche e sociali». Campolibero agirà diffondendo nuovi stimoli rivolti a forze e persone che hanno compiti di responsabilità nel governo del territorio, organizzando e promuovendo eventi ed iniziative, che servano a creare opinione e realizzare progetti, sfruttando le potenzialità del Web, come canale per una comunicazione partecipativa. A breve l'associazione renderà note le prime iniziative che si terranno a partire dalla prossima settimana.

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Matera 35

Sabato 20 giugno 2009


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Valbasento Fermi alla Corte dei conti i 9 milioni di euro destinati alla Basilicata

Mobilità incerta, operai minacciano sit-in VALBASENTO - Per la prima volta in venti anni si é arrivati a giugno senza nessuna certezza sulla proroga degli ammortizzatori sociali in deroga. I nove milioni di euro (una cifra per giunta ampiamente insufficiente per far fronte a tutte le necessità) messi a disposizione dal Ministero del Lavoro per la Regione Basilicata non sono ancora disponibili. La Corte dei Conti inspiegabilmente non ha ancora sbloccato la somma. Una situazione comune ad altre regioni. Unico il risultato: lo stop dell'erogazione delle mobilità in proroga, il blocco di tutti i provvedimenti di cassa integrazione straordinaria firmati sulla base dell'Accordo Quadro Regionale 2009 caso delle Signa) e naturalmente il congelamento di tutte le nuove concessioni delle mobilità in deroga 2009. Finora, dall’inizio dell’anno, sono state concesse e pagate solo quattro mensilità a coloro la cui mobilità è

scaduta il 31 dicembre, grazie all’impiego di fondi residui del 2008. Ma per tutti gli altri si preannuncia un estate a secco. Una prospettiva inaccettabile per molti lavoratori che annunciano iniziative di mobilitazione e protesta. I primi a incrociare le braccia i lavoratori della Calbas. Gli ex dipendenti del calzaturificio, coordinati da Nino Paradiso, hanno organizzato per la prossima settimana una manifestazione presso la sala consiliare di Bernalda. Analoga iniziativa metteranno in piedi i lavoratori di Nylstar e Pnt a Ferrandina. Un modo per richiamare l’attenzione delle istituzioni, prima che la politica vada in vacanza e rimandi a settembre la soluzione di un problema che per molte famiglie é diventato di sopravvivenza. Cgil, Cisl e Uil, dal canto loro, in occasione della verifica degli elenchi di lavoratori residenti nella provincia di Potenza sfuggiti

nella compilazione dagli elenchi degli aventi diritto alla mobilità in deroga siglati tra gennaio e maggio, hanno già provveduto a protocollare un sollecito alla Regione per l'utilizzo dei 9 milioni di euro. Ma non basta. «La situazione é diventata insostenibile - dichiara Maurizio Girasole, segretario organizzativo della Filcem Cgil - Il sindacato dei chimici chiederà un incontro urgente al prefetto di Matera per avere notizie certe su tempi e modalità di erogazione degli ammortizzatori in deroga». Ma in attesa che il Governo nazionale dia risposte ai lavoratori, Girasole richiama la Regione a fare la sua parte. «Ci sono in bilancio 8 milioni di euro ( è il di ammortizzatori sociali in deroga regionali - dice l’esponente della Filcem - ma non si conosce la volontà di utilizzo per dare un minimo ristoro ai lavoratori disocuppati affamati». Margherita Agata m.agata@luedi.it

per

Valbasento

Pisticci «Colpa delle ristrettezze economiche», cittadini e organizzatori in protesta

San Rocco, preti “guasta festa” In una lettera ai fedeli si annuncia un forte ridimensionamento degli eventi PISTICCI - Le feste patronali in onore di San Rocco hanno rappresentato da sempre motivo di espressione di grande devozione da parte della comunità pisticcese e, nel contempo, sono coincise con l'evento che più di tutti ha avuto la capacità di aggregare i cittadini e richiamare a Pisticci forestieri, turisti ed emigrati. In pratica il top dell'intera stagione estiva. Quest'anno, tuttavia, sembra che le festività patronali saranno realizzate in tono molto ridotto, con il rischio di veder sminuito un appuntamento di grande impatto e richiamo. Le festività, tuttavia, rappresentano anche, per la loro complessità organizzativa e il conseguente livello di impegno economico, un onere non indifferente, tanto che quest'anno non si sono create le condizioni per mettere in piedi un vero e proprio Comitato laico al servizio dell'evento. I rumors riguardo al rischio che la festa, ai suoi soliti livelli, non si sarebbe potuta più fare, erano circolati da tempo. Di recente è arrivata la conferma definitiva attraverso un volantino firmato “i vostri Sacerdoti”, che è stato diffuso due giorni fa e che sembra destinato a far molto discutere. «Carissimi fedeli -scrivono i preti di Pisticci- anche quest'anno siamo impegnati nell'organizzazione delle Feste patronali in onore di San Rocco. E' nostro desiderio seguire la tradizione della Chiesa cattolica in materia di feste religiose ed è nostro compito esaltare ogni aspetto che conduca il cuore dei credenti alla vera devozione in onore del Santo Patrono. La festa in onore di San Rocco ci coinvolge anche nell'organizzazione di manifestazioni culturali e folcloristiche, che richiedono un notevole investimento di energie e di capitale. Tutti bene conoscete la situazione economica e demografica del nostro Comune e ben comprendete la necessità di contenere gli impegni di spesa preventiva. Urge, pertanto, evitare gli sprechi e investire le risorse in modo

La chiesa di San Rocco a Pisticci

pertinente e oculato. In particolare, è necessario ricondurre le feste patronali nei giorni 15-16-17 agosto e organizzare la festa solo nella piazza del Santo Patrono, evitando le doppie manifestazioni. Confidiamo nella vostra comprensione e partecipazione, nella consapevolezza di aver fatto le scelte migliori. Vi auguriamo una Santa Festa e vi benediciamo». Ora, che si debba risparmiare perché c'è crisi è un fatto comprensibile. Si può capire che la festa debba essere ricondotta nel suo trittico abituale. Si può comprendere che, per contenere la spesa, si debba fare buona amministrazione sotto i tanti aspetti organizzativi dell'evento in tempi di vacche magre. Anche se, sia chiaro, gestire con oculatezza non significa per forza smobilitare: basterebbe forse ricorrere ad un po' di creatività e probabilmente ad una ventata di freschezza coinvolgendo realtà giovani, già attive a presenti sul territorio. Oppure pensare forme organizzative nuove in grado, ad esempio, di trovare finanziamenti nel bando grandi eventi della Regione Basilicata (che ancora non è scaduto). Più difficili da comprendere sono altri passaggi del vo-

lantino. Innanzitutto spostare le festività solo nella piazza Plebiscito significa rinunciare al concetto di patronalità della festa. E questo è grave. Mentre far riferimento a una situazione “economica e demografica” di Pisticci che

tutti conoscono suona quasi come un volersi fasciare la testa prima che si rompa, tanto più se il concetto proviene da chi dovrebbe essere portatore di un messaggio di ottimismo e positività per la funzione che svolge. Ciò che si rappresenta, invece, è una certa forma di sfacelo irrimediabile, un destino ineluttabile contro il quale nulla si può fare. Mentre proprio le festività hanno consentito di creare un momento di consapevolezza collettiva equivalente alla speranza che Pisticci fosse tutt'altro che una comunità destinata a soccombere al calo demografico ed economico o ad accettare un fato avverso. L'auspicio, allora, è quello che, seppur in extremis, si possano creare ancora una volta le condizioni per salvare un momento di vitale importanza per questa comunità, il cui stravolgimento al ribasso rappresenterebbe un colpo non indifferente per Pisticci e per la sua storia. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it

Distretto della salute Leone: «Solo richiesta» PISTICCI - Sono doverose alcune precisazioni in merito alle dichiarazioni del sindaco di Pisticci, ingegnere Michele Leone, relativamente alle richieste di istituire nel territorio di Pisticci il Distretto della Salute e la sede della Comunità locale. In alcuni articoli di stampa pubblicati di recente, infatti, è stata erroneamente riportata la notizia in base alla quale il sindaco di Pisticci avrebbe annunciato l'istituzione delle due strutture nel proprio Comune. Le dichiarazioni rese in recenti consessi pubblici dal sindaco Leone, invece, hanno fatto esclusivo riferimento alla richiesta di allocare il Distretto della salute e la sede della Comunità locale a Pisticci, in base a due considerazioni: la titolarità di un territorio così importante come quello pisticcese nella costa jonica lucana a richiedere tali sedi e la disponibilità di strutture idonee ad ospitarle. Il Comune precisa che l'ipotesi proposta è quella di istituire il Distretto della Salute al primo piano dell'ospedale di Tinchi e la Comunità locale nella rinnovata delegazione comunale di Marconia. «Le dichiarazioni di Leone -si legge in una nota- hanno fatto esclusivo riferimento alla candidatura del territorio di Pisticci ed all'interesse dello stesso per ricevere queste strutture, e non all'annuncio di averle già ottenute come si è potuto erroneamente evincere da alcuni articoli di stampa, nella piena consapevolezza che vi siano anche altri Comuni interessati ad ospitarle e nel totale rispetto delle legittime richieste ed aspettative delle altre istituzioni locali».

«Ferrandina, lavoratori di Vie Blu a rischio» FERRANDINA - «In attesa dell’avvio dei cantieri in tutto il Materano, in attuazione del Progetto “Vie Blu”, annualità 2009, è necessario garantire condizioni di sicurezza e piena dignità per i lavoratori impegnati». E’ la sollecitazione di Domenico Martino, dirigente della Unione cattolica italiana, che ha incontrato un gruppo di lavoratori della base Ferrandina (Area 13 Basso Basento) impegnati nel cantiere Fiume Cavone. «I lavoratori, come hanno da tempo segnalato alla Provincia di Matera, ma purtroppo senza alcun risultato -riferisce Martino- sono costretti a lavorare in condizioni gravissime, per la mancanza o comunque la inadeguatezza di mezzi e attrezzature necessari. Gli stessi utilizzano le autovetture personali mettendo nelle proprie auto attrezzi per tagliare l'erba, ed motoseghe per il “secco”. Per poter raggiungere il cantiere del fiume Cavone, dove realizzare lavori di manutenzione, i lavoratori (in gran parte sono donne), devono percorrere più di tre km a piedi caricandosi di tutto il materiale occorrente. Inoltre, nelle zone dove si trovano e in gran parte sono tutti canali e fossi, non hanno neanche la possibilità di utilizzare telefoni cellulari per allertare almeno il primo soccorso in caso di incidenti (la presenza di vipere è diffusa) o malori improvvisi, poiché la zona è priva di segnale. Quindi i lavoratori sono costretti a percorrere 3-4 Km a piedi per poter riprendere le loro autovetture , ma la cosa più assurda e che non conoscono neanche le “coordina-

te” da poter indicare poiché, trattandosi di fossi e canali in aperta campagna è davvero difficile spiegare ai mezzi di soccorso il punto in cui si trovano. Ogni anno vengono puliti questi corsi d’acqua, ma puntualmente in inverno vengono invasi d' acqua e fango per poi riportare il tutto dall'inizio , quindi - dice Martino - un lavoro che somiglia alla classica “tela di Penelope”. Altro problema sollevato è quello della stabilizzazione, perché di anno in anno si rinnova il rapporto di lavoro e si evidenzia il mancato rispetto dell'ultimo punto del verbale d'accordo del 4 settembre 2007 (“Il salario netto garantito non potrà essere inferiore a quello già percepito alle dipendenze della Sma Basilicata”), a conti fatti nelle tasche dei lavoratori mancano circa 3.500 euro al netto in un anno. Inoltre, l'anno scorso sono partiti in ritardo non per colpa loro e non hanno raggiunto le 150 giornate lavorative come da convenzione con altre perdite economiche sia sul salario che sulla indennità di disoccupazione; agli operai non è mai stata data la possibilità di recuperare, tecnici e amministrativi hanno lavorato un mese in più». Per queste ragioni la Uci ha chiesto urgentemente al presidente della Provincia, Franco Stella, di adoperarsi urgentemente per garantire condizioni di sicurezza ai lavoratori e di intesa con l’assessore regionale all’Ambiente di verificare la dotazione degli strumenti adeguati di lavoro. provinciamt@luedi.it

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Sabato 20 giugno 2009


37 Il sindaco Romeo: «Darò spazio ai giovani e ci sarà una rotazione degli incarichi in maggioranza»

Prima la giunta poi le deleghe Nuovo esecutivo a Cirigliano, per la prima volta gli assessori saranno delegati CIRIGLIANO - Sono Fancesco Coppola, laureato in Scienze politiche; Giuliano Marchisella, operaio; Luigi Ferruzzi, operai, e Giovanni Lauria, imprenditore, i nuovi assessori della giunta comunale di Cirigliano scelti dal neo sindaco Tommaso Romeo. Francesco Coppola sarà anche il nuovo vice sindaco del piccolo comune del materano. Per ora agli assessori non sono ancora state conferite le deleghe con le rispettive materie e ambiti di intervento, che, come ha precisato il sindaco, saranno frutto di un confronto fra le parti. Anche perché, ci ha spiegato Romeo, a Cirigliano sarebbe la prima volta di deleghe attribuite in maniera esclusiva ai singoli componenti di giunta. Una necessità nei comuni più grossi che in un piccolo centro come Cirigliano finora non è stata avvertita, ma a cui adesso Romeo vuole dar corso anche per mettere a frutto nel miglior modo le caratteristiche e le competenze dei vari

Tommaso Romeo

componenti dell'esecutivo. Ma c'è ancora un'altra caratteristica che connoterà l'amministrazione Romeo: l'idea di far ruotare le deleghe, quella del vice sindaco compresa, durante l'intera amministrazione, in modo che ognuno dei consiglieri possa avere l'opportunità

di cimentarsi con il lavoro e l'impegno all'interno dell'esecutivo. Chiari e definiti anche i primi impegni a cui la nuova amministrazione comunale porrà attenzione. Fra questi il reperimento di risorse finanziarie esterne, viste le esiguità delle poste in bilancio in un piccolo centro, e, si spera a breve, l'intercettazione dei fondi royalties di prossima attribuzione per realizzare importanti interventi ed investimenti. «Cercheremo di far tornare presto il clima di serenità, un po' compromesso dalla fisiologica tensione del voto», ha dichiarato Tommaso Romeo al Quotidiano. Un segnale di questa distensione si è già avuto nel corso della prima riunione del consiglio comunale per la proclamazione degli eletti e le dichiarazioni programmatiche del sindaco e dell'amministrazione, alle quali la minoranza non si è opposta con un voto contrario ma si è astenuta. Un segnale importante di distensione, che può es-

sere il superamento di barriere e steccati politici che spesso in un piccolo centro come Cirigliano non hanno ragione di esistere. Un segnale molto apprezzato dal nuovo sindaco Romeo, che ha commentato telefonicamente al nostro giornale: «Lavoreremo solamente per gli interessi collettivi ed il bene comune. Tant'è che intendo consultare spesso la popolazione, attraverso assemblee pubbliche, sulle decisioni più importanti da adottare e sulle scelte che dovremo prendere di maggior interesse per la collettività. Con lo stesso spirito di apertura e condivisione tratteremo anche con la minoranza consiliare, nel rispetto della dialettica fra le parti ma con la consapevolezza che il bene del nostro comune può unire anche al di là delle diverse idee politiche. Come, del resto, dimostra anche la nostra maggioranza, frutto ed espressione della collaborazione fra diverse aree politiche». Rocco Olita provinciamt@luedi.it

Colpita la località “Fornello”, necessario l’intervento di mezzi aerei

Rogo devastante a Stigliano In cenere sette ettari di terreno incolto e macchia STIGLIANO - Ancora incendi tra la Montagna e la Collina materana. Ieri mattina, intorno alle ore 10, il Corpo forestale dello Stato comando stazione di Accettura è intervenuto su una segnalazione di incendio in località “Fornello” di Stigliano. Sul posto è intervenuta anche una squadra dei Vigili del fuoco di Policoro. La pattuglia operativa del Corpo forestale dello Stato, coordinata dall'assistente Angelo Santoro di Accettura, ha diretto le operazioni di spegnimento di un vasto rogo che ha devasto circa 7 ettari di terreno incolto. L'incendio, favorito dalle particolari condizioni di aridità del clima, con temperature decisamente elevate ed aggravato peraltro da una brezza sostenuta, stava per minacciare un bosco naturale di latifoglie con sporadiche piante di conifere, di circa 200 ettari. In considerazione della elevata intensità dell'incendio, il forestale che

dirigeva le operazioni di spegnimento, ha richiesto il concorso aereo per il tramite della Centrale operativa regionale del Corpo forestale dello Stato di Potenza, successivamente revocato grazie al tempestivo intervento a terra di un'ulteriore pattuglia che ha consentito di circoscrivere le fiamme proprio a ridosso del vasto complesso boschivo minacciato. Il comando provinciale del Corpo forestale di Matera raccomanda ai cittadini, nel periodo estivo di alta pericolosità, di evitare ogni accensione e bruciamento di stoppie, che possa costituire l'innesco per incendi più vasti tali da minacciare seriamente il patrimonio forestale provinciale. Il Corpo forestale dello Stato, come servizio di istituto prevede nei periodi estivi mirate attività di prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi. provinciamt@luedi.it

San Mauro Prorogati i termini

Pagamento Ici fino al 30 giugno SAN MAURO FORTE Anche quest'anno i cittadini tenuti al versamento dell'Ici (Imposta comunale sugli immobili) al Comune di San Mauro Forte avranno più tempo per adempiere al proprio dovere. Infatti, il termine già fissato dalle vigenti norme per il 16 giugno 2009 è stato prorogato, con apposita delibera di Giunta, sino all'ultimo giorno di questo stesso mese. L'atto amministrativo con cui è stato dato sostanza a questa decisione stabilisce, appunto: “di prorogare e fissare, al 30 giugno 2009 la data ultima per il versamento in acconto della prima rata a titolo di Imposta Comunale sugli Immobili”. Per il sindaco, Francesco Diluca: «E' sembrato doveroso andare incontro, anche quest'anno, alle esigenze dei contribuenti al fine di evitare possibili conflittualità con il Comune per questa scadenza che rimane ancora complessa a seguito delle novità legislative che dallo scorso anno ha completamente esonerato dal pagamento dell'imposta la prima casa e le sue pertinenze». Il primo cittadino si riferisce al decreto legge 27 maggio 2008 n. 93, adottato lo scorso anno a tambur battente del governo Berlusconi appena insediatosi dopo la tornata elettorale che lo aveva visto vincente anche grazie a questa promessa. Una novità che si è aggiunta e sostituita alla ulteriore detrazione dell'1,33 per mille introdotta dalla Finanziaria 2008 sulla prima casa dal precedente governo Prodi. L'aliquota è rimasta immutata nella misura del 5,5 per mille per ogni tipologia di immobile posseduto nel territorio comunale. La

decisione assunta dall'amministrazione cittadina è, oltretutto, opportuna se vista alla luce del contenuto del comma 2 dell'art. 10 della legge n. 212 del 2000 (Statuto dei diritti del contribuente) che preclude all'ufficio tributi la possibilità di irrogare sanzioni e pretendere interessi moratori qualora il contribuente nel ritardare il pagamento dell'imposta si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell'amministrazione finanziaria, oppure non lo esegua correttamente, a causa delle difficoltà interpretative poste dalla norma. In questi casi, infatti, l'ufficio tributi del comune non potrà disattendere l'art. 6, comma 2, del D.Lgs. n. 472 del 1997 che ritiene non punibile l'autore della violazione quando essa è determinata da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione della normativa di riferimento. Con questo provvedimento, quindi, si tranquillizzano i cittadini a cui si da più tempo per capire e fare le scelte giuste in merito al tributo in questione. Inoltre, si previene ed evita un inutile futura sequela di contenziosi. Ricordiamo, infine, che l'Ici è una imposta introdotta nel nostro ordinamento da un quindicennio (esattamente dal 1993) con il D.Lgs.30.12.1992, n.504 che la ha istituita in attuazione dell'art.4 della legge 23 ottobre 1992, n.421. Il presupposto dell'imposta è il possesso di fabbricati, di aree fabbricabili e di terreni agricoli siti nel territorio dello Stato, a qualsiasi uso adibiti. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

Stigliano Buono il riscontro di presenze per l’evento di Movimento Azzurro e Pro loco

Fiera eco-agricola, missione compiuta STIGLIANO - La riuscitissima fiera eco-agricola organizzata a Stigliano ha regalato tante soddisfazioni non solo alle associazioni organizzatrici “Movimento Azzurro” e Pro loco, ma anche agli altri enti pubblici e privati che hanno in qualche modo contribuito all'evento. Tantissime le persone che si sono riversate nell'area Pip di Acinello e provenienti dai vicini paesi, con una discreta presenza anche di gente residente in comuni ben più distanti, attratta sia dal convegno di apertura, che ha fatto

registrare circa 130 partecipanti, che dalla fiera vera e propria, caratterizzata da stands di prodotti tipici locali, animali di vario genere, macchine e attrezzature agricole e quant'altro. Il picco di affluenza è stato registrato dalle ore 10 alle ore 13, nonostante le alte e proibitive temperature, a conferma dell'interesse mostrato verso questo tipo di manifestazione, calzante ad hoc per il territorio in cui è stata organizzata. Buona l'affluenza anche nel pomeriggio, dove si sono susse-

guiti una serie di eventi, in particolare il concorso equestre dei cavalli da sella e da lavoro con relativa premiazione. Tanti i complimenti ricevuti dal sottoscritto, anche nei giorni seguenti per via telefonica, da parte degli avventori e degli allevatori, nonchè dell'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti che, durante i suoi interventi in sede di convegno, ha garantito il suo appoggio affinché tale evento abbia un seguito. «Tutto ciò rappresenta si legge in una nota degli organizzatori- un forte in-

coraggiamento non solo a garantire la perpetuazione della fiera, ma anche, e forse soprattutto, a fare sempre di più per migliorarla e arricchirla al fine di valorizzare l'entroterra materano, da organizzare rigorosamente nella stessa area per cercare di coinvolgere in maniera crescente gli abitanti dei vari comuni ricadenti in essa, che già in questa prima edizione hanno dimostrato a pieno il loro apprezzamento con la loro consistente e compiaciuta partecipazione». provinciamt@luedi.it

Un momento della fiera eco-agricola di Stigliano

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Sabato 20 giugno 2009


38 Solo ieri la Regione è corsa ai ripari stanziando i 50mila euro richiesti dalla Provincia

La costa è in preda alle zanzare I ritardi nella disinfestazione stanno danneggiando la stagione turistica METAPONTINO - Quest'anno a causa della mancata disinfestazione il problema zanzare è molto sentito nella fascia jonica metapontina. A farne le spese, oltre ai residenti alle prese con questo fastidioso problema, anche gli operatori turistici a causa dell'abbandono anticipato delle strutture da parte dei vacanzieri. D'altro canto che vacanza può essere con un “assedio” di queste dimensioni. A lanciare l'allarme in nome e per conto dei tanti imprenditori turistici preoccupati dell'incedere di tale fenomeno, Giovanni Matarazzo e Franco Garofalo, rispettivamente presidenti del “Consorzio turistico metapontino” e della “Associazione lucania turismo doc”. I due rappresentanti di settore hanno spedito diversi telegrammi indirizzati all'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, al presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, al prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone ed a tutti i sindaci del comprensorio metapontino di Nova Siri, Rotondella, Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci ed al commissario prefettizio di Bernalda. «Grave problema -scrivono Matarazzo e Garofalo- presenza massiccia di zanzare su tutto il territorio metapontino causa mancata disinfestazione […]”. La disinfestazione da alcuni anni a questa parte viene effettuata dalla Provincia (una volta erano i singoli comuni), che presenta un apposito piano alla Regione Basilicata per ottenerne il finanziamento. Nel 2009, a differenza degli altri anni,

quando si interveniva anche ad aprile, ancora non si è intervenuto, eppure siamo ormai a fine giugno. Solo nel pomeriggio di ieri, a fenomeno già ampiamente manifesto, il dipartimento Ambiente della Regione ha comunicato di aver approvato il provvedimento con il quale impegna la somma di 50.000 euro in favore dell'Amministrazione provinciale, per gli interventi di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione della costa jonica. L'assessore, Vincenzo Santochirico, ha contattato il presidente della Provincia, Franco Stella, il quale ha assicurato la massima tempestività per l'esecuzione degli interventi che sono stati già indivi-

duati e programmati. La tecnica usata, dopo uno studio rivelatosi vincente, commissionato anni addietro dalla Provincia di Matera, è quella della lotta larvicida. In pratica si attua una profilassi basata sull'eliminazione dei focolai di proliferazione, nel rispetto degli ecosistemi naturali. La lotta “adulticida” su larga scala, oltre a non trovare giustificazioni scientifiche, tecniche ed economiche, si rivela di grande impatto ambientale e sanitario in quanto richiederebbe il rilascio di quantitativi ingenti di principi attivi tossici. Le zanzare possono essere di due tipi la “culex”, che non è nociva per l'uomo, mentre la “tigre” può rappresentare un veicolo di trasmissione virale non secondario. Tornando alla mancata disinfestazione, fino a ieri la Regione non aveva ancora finanziato il Piano, di qui il ritardo da parte della Provincia. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, che ha presentato un'interrogazione all'assessore regionale competente, «affinché verifichi le responsabilità dei ritardi rispetto alle procedure di disinfestazione di quel territorio, e, se del caso, avvii immediatamente ogni azione utile a rimediare al problema esposto. Sono certo -ha concluso- che l'assessore regionale e l'intera giunta sapranno risolvere celermente il fenomeno e sollecitare gli organi preposti ad agire in fretta al fine di salvaguardare la stagione estiva e l'intero sistema turistico». Pierantonio Lutrelli

«Voleva restare fino alle elezioni, poi dice di non tenere alla poltrona»

CLANDESTINI FERMATI A BERNALDA BERNALDA - Durante la prossima la stagione estiva, i carabinieri del Comando Provinciale di Matera, nell'ambito dell'Operazione “Odysseus”, in atto già da tempo e mirata al contrasto di ogni fenomeno di immigrazione clandestina e sfruttamento di cittadini stranieri, hanno intensificato i controlli sull'intero territorio, con particolare riferimento alle aree dove maggiore appare il fenomeno. In tale ambito, giovedì a Bernalda, i carabinieri della locale Stazione, nel corso di specifici servizi di verifica, hanno arrestato uno straniero e denunciato altri due, tutti irregolarmente presenti sul territorio nazionale. L'arrestato è un tunisino di 34 anni, irregolare, con a carico già un precedente provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, emesso dalla Questura di Taranto nel febbraio del 2007. Lo stesso è risultato segnalato, nel corso di altri precedenti controlli, con varie generalità. Gli altri due immigrati, un altro tunisino di 29 anni e un cittadino del Marocco di 32 anni, sono stati invece denunciati, in quanto, benché già colpiti da decreto di espulsione e già arrestati, non avevano ancora lasciato il territorio nazionale. I tre sono stati fermati dai carabinieri mentre si aggiravano nel centro storico di Bernalda e, fermati, sono stati sottoposti a controllo. L'arrestato è stato accompagnato presso il carcere di Matera. Non è la prima volta che sul territorio bernaldese vengono fermati e arrestati extracomunitari clandestini. Bernalda e Metaponto rappresentano due aree seriamente interessate dal problema. provinciamt@luedi.it

Girasole sugli errori del Pd

Attacco frontale all’ex sindaco «Chi ha sbagliato Il Pdl critica la politica e le esternazioni di Renna BERNALDA - Bocciato, senza nessuna possibilità di ripresentarsi a settembre. I cinque anni dell'ex sindaco Francesco Renna (nella foto) sono stati messi sotto accusa e condannati, senza appello, dal “Popolo della libertà” con un lungo intervento dal titolo “Vizi pubblici e private virtù”, pubblicato sul sito internet all'indirizzo: http://pdlbernalda.blogspot.com/. Si parte dal manifesto - comunicato, affisso in paese agli inizi di giugno, giudicato: «Autocelebrativo, ideologico e propagandistico, pieno zeppo di retorica e infarcito, come al solito, di chiacchiere che non corrispondono a nessuna realtà e a tratti anche molto discutibilmente intimistico». Renna è definito non come un “tecnico” prestato alla politica, ma come un uomo che ha partecipato alla pratica dell'amministrazione pubblica, non nascondendo «la sua aspirazione a diventare sindaco». Tra le cose che proprio non vanno giù agli aderenti al Pdl c'è il fatto che l'ex primo cittadino pare volesse una proroga del suo mandato «fino allo svolgimento delle rinviate elezioni. E meno male che non era attaccato alla poltrona! Ma lui dice di averlo fatto

per il solito puro spirito di servizio alla cittadinanza e che sarebbe stato disposto a farlo anche senza stipendio». Non ci sono lodi, insomma, perché la realtà sarebbe ben diversa, perché Renna «dovrebbe camminare tra le strade del paese a testa alta tra due ali di folla esultante», perché si sarebbe dovuto ricandidare per portare a termine il suo programma. Se tutto ciò non è avvenuto, scrivono quelli del Pdl, è per il fatto che «con Renna si è raggiunto il peggio e il fondo». Si passa poi a smontare tutti i buoni risultati presentati ai bernaldesi dalla precedente amministrazione: l'uscita dal dissesto, l'oculata gestione finanziaria del Comune, gli aiuti ad anziani, disabili e bambini, la raccolta differenziata, l'urbanistica ecc. C'è, successivamente, un'incursione molto dura nel privato di Renna, che ha trovato «decoroso dichiarare in pubblico la propria fedeltà coniugale, ovvero trasformare in argomento di interesse pubblico un atto privato» e non ha giudicato «disdicevole fare e dire di tutto per ottenere l'assunzione in Comune di sua moglie, che è un interesse privato in atto pubblico». Al commissario prefettizio, Mariarita Iaculli toccherà, secondo il Pdl, far luce sui

conti del Comune e «su molto altro ancora che per troppi anni è andato accumulandosi negli uffici dell'ente senza che i cittadini ne venissero mai minimamente informati. State pur certi che se davvero esiste il tesoretto di 8 milioni di euro che Renna dichiara di lasciare in eredità, procederemo speditamente a trasformarli in cantieri aperti». Gianpaolo Palazzo

Associazione materana preoccupata per le ricadute negative sull’ambiente

Trivellazioni sullo Jonio, no di Adiconsum L'ADICONSUM Cisl di Basilicata è preoccupata dalle notizie sempre più frequenti, pubblicate su tutti i giornali locali, secondo le quali la società “Appennine Energy” si appresta a perforare il Mar Jonio, a una distanza minima di 50 metri dalla costa lucana e tarantina, alla ricerca di gas e petrolio. «Come associazione -si legge in una nota- ci oppo-

niamo con forza alle trivellazioni che danneggiano l'ambiente e contrastano lo sviluppo sociale, agricolo e turistico delle aree interessate. La Basilicata deve puntare su uno sviluppo autopropulsivo e sostenibile, con il coinvolgimento delle comunità locali, e approvare al più presto un piano energetico che punti con forza sulle fonti rinnovabi-

li, considerato che siamo fra le regioni d'Italia che hanno investito minimamente sulle energie alternative». L'Adiconsum vuole sensibilizzare la popolazione a prendere atto di quanto sta avvenendo sulle coste lucane e a mobilitarsi affinchè lo scempio, che si potrebbe registrare, si arresti per la salvaguardia della tutela naturalistica e

paesaggistica della Regione. Una battaglia che si annuncia abbastanza forte, viste le numerose prese di posizione di cittadini e associazioni ambientaliste, fortemente contrarie a questa pratica estrattiva piuttosto invasiva e deleteria per lo sviluppo ecocompatibile della fascia jonica metapontina. provinciamt@luedi.it

deve ammetterlo»

BERNALDA - «Sono stato scippato della possibilità di votare per la scelta del sindaco a Bernalda per il quinquennio 2009-2014». Questo il duro commento di Maurizio Girasole, tesserato del Pd. «Io -ha detto Girasole- sono tesserato del Pd e ancor prima dei Ds. Prima di tutto -ha continuato il cittadino bernaldese- volevo porgere il mio benvenuto al commissario prefettizio, Mariarita Iaculli, che guiderà la città fino alle prossime elezioni. Per quanto riguarda, invece, la situazione venutasi a creare nella città di Bernalda, se oggi mi venisse chiesto: sei felice dell'attuale palcoscenico politico nella tua città e del tuo partito? Rispondere con un “no” pieno di tanta rabbia. Il perché? Ebbene, il motivo è lo stesso dei tanti che come me non accettano la non possibilità di votare per colpa di chi e di quanti. Se ci sono delle colpe è giusto che vengano attribuite a chi ne ha. Ecco, negli altri paesi, e qui mi riferisco agli esponenti del mio partito, i segretari cittadini si dimettono facendo un mea culpa senza vergognarsi di dire: «Ho, o abbiamo sbagliato linea politica e programmatica». Non trovo giusto che poche menti decidano in un modo o nell'altro e che poi non hanno il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Ora ci vuole un atto di coraggio da parte dei vertici del partito locale che di fatto devono, prima che si arrivi al congresso, mettere in atto le giuste strategia; magari con uomini nuovi dalle idee rinnovatrici. Nei paesi a noi vicini questo, che ho definito atto di forza, è già iniziato e continua di giorno in giorno. In-

Maurizio Girasole

fatti, ogni qual volta apriamo un giornale leggiamo delle dimissioni di un segretario o dell'altro. Certo, all'inizio questo fa male, ma dall'altra parte deve essere visto come l'inizio di un nuovo percorso. Anche a Bernalda sarebbe giusto procedere a ciò; un cambio che dia forza vitale ad un partito che durante le elezioni ha perso tanti voti. E qui io mi chiedo: dove sono finiti tutti i voti che si è saputo raccogliere durante le Primarie? Perché i dati di giugno non si sono avvicinati a quelli di aprile? Queste sono solo alcune delle tante domande che vorrei fare agli organi interni del Pd; quesiti che devono avere risposta. Infatti, ad aprile i tre candidati alle primarie avevano raccolto circa 2.200 voti, oggi invece a giugno solo poco più di 1.000, tra il 1° e il 2° collegio. I voti che sono venuti a mancare hanno una matrice di opposizione interna o di incapacità di comunicazione del partito? Per tale motivo, visto che ora Bernalda ha il suo commissario, sarebbe giusto che anche il Pd -ha concluso Girasole- ne avesse uno in attesa di un nuovo segretario». Fabio Sirago

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Sabato 20 giugno 2009


39 Policoro Pochi giorni fa l’ultimo salvataggio effettuato dal Corpo forestale dello Stato

Giorno dedicato alle tartarughe Oggi a bosco Pantano il “Turtle day” con eventi in onore della specie protetta POLICORO - Oasi Wwf di Policoro in festa per il “Turtle day”, la giornata della tartaruga, che prende il via stamane dalle ore 9.30. Intanto, nei giorni scorsi gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Matera, Comando Stazione di Scanzano Jonico, hanno rilasciato nel mare di Policoro, presso il Circolo Velico Lucano, l’ennesimo raro esemplare di tartaruga marina “Caretta caretta”, già registrato dal servizio Cities del Corpo Forestale dello Stato. L'animale, che appartiene ad una specie in via di estinzione, era stato ritrovato alcuni mesi fa dal personale del Circolo Velico di Policoro. Al momento del ritrovamento la tartaruga era in pessime condizioni e sottopeso (appena 25 kg). E' stata visitata e controllata da veterinari ed esperti biologi che hanno rinvenuto nello stomaco dello sfortunato rettile vari ami da pesca, del filo spinato e altri arnesi che avevano messo in repentaglio la

La tartaruga Caretta caretta salvata dal Cfs a Policoro

vita dell'esemplare. Dopo un intervento chirurgico e accurate e premurose cure, l'animale ha riacquistato peso e si è perfettamente ristabilito. È stato così possibile liberare la tartaruga nel mare di

Policoro, restituendola al suo habitat naturale dopo averla dotata di una targhetta metallica di riconoscimento apposta dal Corpo Forestale. Al momento del rilascio in mare la tartaruga pesava poco più di 35 chili. Il

Corpo forestale dello Stato è sempre attento al recupero di esemplari in via d'estinzione grazie alla continua attività di salvaguardia e monitoraggio delle tartarughe marine del nostro mare ed i risultati ottenenti in questi anni sono decisamente incoraggianti. Dal 1973 le tartarughe di mare, insieme ad altre specie a rischio di estinzione sia animali che vegetali, sono protette dalla Convenzione internazionale di Washington (Cites), che ne vieta la cattura, il prelievo, la detenzione e il commercio. Chi commercia, preleva o detiene illegalmente sia le specie protette che parte di esse come le tartarughe marine è punito con l'arresto da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 12 mesi e con l'ammenda da 15 milioni a 200 milioni di vecchie lire. Se si notano a pelo d'acqua delle tartarughe non vuol dire che sono ferite o in difficoltà, ma in quanto rettili hanno bisogno di caldo e di ossigenarsi per cui risalgono spes-

Iacobellis: «Gli alberi verranno rimpiazzati»

che delimitano lo spazio comune. Il taglio degli alberi si è reso necessario in quanto le radici avevano intaccato le fognature dalle quali si sprigionava cattivo odore. Impensabile salvarli. Gli alberi saranno rimpiazzati, mentre tra gli elementi di arredo urbano spiccano sedute in pietra che costituiscono anche barriera di accesso alle auto, parcheggi attrezzati per biciclette, e moderne soluzioni di illuminazione». Segno fortemente caratterizzante l'intervento è il basso edificio multifunzionale sovrastato da una estesa pensilina che si colloca in uno spazio attualmente sottostimato su via Pietro Nenni. Questa nuova architettura che ospiterà diversi servizi sarà molto leggera visivamente grazie alla pensilina realizzata in vetro e acciaio con travi inclinate. Verrà utilizzata anche come punto informazioni, e terminal bus. I materiali utilizzati per la pavimentazione della nuova piazza Moro sono semplici come la pietra granitica e il porfido e

alla fine di giugno, su spiagge disabitate, in genere al di sopra della linea di battigia, di sera, di notte o all'alba. La femmina depone, in una buca profonda dai 40 ai 74 centimetri e larga circa 25, da 60 a 200 uova nel tempo di un'ora. I piccoli nascono nel giro di 6/8 settimane e misurano sui 5 centimetri. Il Corpo forestale dello Stato è l'organo di polizia deputato al controllo Cites, cioè alla salvaguardia ed al monitoraggio degli animali o parti di questi in via di estinzione. Il “urtle Day è un evento che serve per ricordare anche Archie Carr, ricercatore di fama mondiale e studioso delle tartarughe marine, nel centenario della sua nascita che coincide con l'anno in corso. L’evento è iniziato il 16 giugno in Sicilia per poi terminare il tour itinerante in Puglia, passando per Policoro, oggi presso il Museo naturalistico Provinciale (zona Idrovora-Bosco Pantano). provinciamt@luedi.it

Novità per l’evento della stagione

«Piazza Aldo Moro sarà presto più bella» SCANZANO JONICO - Gli 8 alberi tagliati in piazza Aldo Moro a Scanzano Jonico saranno rimpiazzati da 20 imponenti nuove essenze arboree già previste nel progetto di riqualificazione urbana del centro storico, i cui lavori sono iniziati da qualche giorno. I lavori rinnoveranno una delle più importanti piazze cittadine di Scanzano e interessano anche la zona ad essa prospiciente, fino all'obelisco della “Madonnina”. Il progetto cambierà completamente volto alla configurazione degli spazi che, attualmente, denotano uno scarso ruolo urbano della piazza. Il degrado, l'invadente presenza delle auto, la mancanza di arredo urbano e di un adeguato sistema di illuminazione, hanno determinato, finora, un utilizzo marginale della piazza da parte degli scanzanesi. «Il progetto -assicura il sindaco, Salvatore Iacobellis- prevede un nuovo assetto della piazza che diventa il tessuto connettivo per far dialogare gli edifici

so in superficie. Solo se si evidenziano dei sacchetti di plastica o lenze da pesca che fuoriescono dalla bocca o ferite del carapace devono essere recuperati. Questi affascinanti animali, appartenenti alla famiglia dei Chelonidi provengono dai mari tropicali e subtropicali, dall'oceano Atlantico, Pacifico, Indiano e dal Mediterraneo. Nonostante si tratti di tartarughe “comuni”, la loro specie è in notevole pericolo. E' uno dei rettili più minacciati di estinzione: solo nei mari italiani è stato calcolato che negli ultimi 30 anni ne siano stati uccisi oltre 24.000 esemplari. Le tartarughe Caretta caretta, arrivano a misurare fino a 120 centimetri di lunghezza e a pesare oltre i 350 chili. Il maschio si distingue dalla femmina in quanto è più piccolo, ha la coda più lunga e le unghie delle natatorie posteriori più sviluppate. Si nutrono per lo più di molluschi e crostacei. La deposizione delle uova avviene ogni 2/3 anni, di regola

Blues in Town itinerante

consentiranno anche una distinzione delle aree in base alla loro funzione. La riqualificazione degli spazi e del verde riguarderà, inoltre, la stele della Madonnina, che sarà valorizzata anche attraverso un intervento illuminotecnico. «L'intervento, progettato dall'architetto policorese Enrico Maria Carosi -conclude Iacobellis- avrà un costo di 963mila euro, e darà nuova immagine e nuova importanza a tutta la zona». provinciamt@luedi.it

POLICORO - Nei prossimi giorni l'assessore alle Attività produttive, Nicola Trupo, incontrerà i commercianti della città jonica per coinvolgerli direttamente in uno degli appuntamenti clou dell'estate “Blues in Town”. L'edizione del 2008 avrà una novità importate: sarà organizzata non nella tradizionale piazza Segni, ma nel centro cittadino, (verso la metà di luglio) nei quartiere Borgo Nuovo e Borgata Vecchia, con spettacoli in vari punti: «Policoro è una città che vanta 400 attività che fa del commercio la sua anima e il riferimento naturale di tutto il comprensorio. Per questo l'idea di portare il festival della musica Blues, che ha un richiamo interregionale, in strada a ridosso dei negozi -spiegano l'assessore Trupo e il sindaco Lopatriello- è senz'altro da apprezzare, ed un giusto premio per quegli imprenditori che con tanto sacrificio in un momento delicato dell'economia internazionale lavorano e danno lavoro. Non a caso abbiamo concesso loro la possibilità, gratuitamente, di occupare fino a 30 metri gli spazi del suolo pubblico; in alcuni casi, tipo i 'Casalini', concesso, sempre senza oneri per loro, per il periodo estivo aree per organizzare spettacoli dal vivo e non abbiamo trascurato nemmeno il mare: oltre ai lidi, avremo ogni sera una sorta di mercato con 24 punti vendita e spazi giochi per bambini». provinciamt@luedi.it

Nova Siri Alunni dell’istituto comprensivo protagonisti della kermesse

Saggio di fine anno a suon di note NOVA SIRI - Un saluto in grande all’anno scolastico per l’istituto comprensivo di Nova Siri, dove si è svolto il saggio di fine anno delle classi di strumento. Circa settanta ragazzi di scuola secondaria di primo grado si sono esibiti in alcuni pezzi di musica classica e leggera. La prova, in forma orchestrale, non è facile e immediata, richiede impegno e preparazione. «Questo merito va ascritto agli insegnanti Spina (pianoforte); Stigliano (chitarra); De Muro (violino); Marzoccoli (clarinetto), che nel corso dell’anno si sono prodigati oltre il loro compito isti-

tuzionale per ottenere questi risultati», ha dichiarato il dirigente Vizziello, che ha voluto anche sottolineare come «queste classi siano già vincenti avendo riportato il primo posto nel concorso musicale organizzato dal conservatorio di Matera». Lo spettacolo si è svolto nei locali della scuola secondaria con grande partecipazione dei genitori degli alunni, a cui è stato offerta «un’ora di bellezza -conclude Vizziello- essendo la musica la forma dell’arte più espressiva dell’animo umano, che concorre più di altre ad evocare l'origine stessa di

tutte le cose, e perciò a promuovere l'uomo». Questi i protagonisti dell’evento: della CLASSE DI PIANOFORTE con la prof Angela Spinafacevano parte: Bianco Carmine, Pastore Antonietta, Candelieri Federica, Pastore Maria, Cassetta Cristina, Rubolino Marilisa, D’Andrea Sara, Stigliano Adele, Ferrara Carmelina, Stigliano Gaetano, Frisenna Anna, Stigliano Nicola, Lateana Giuseppe, Stigliano Romina, Melidoro Ida, Tarantino Filippo e Valluzzi Valeria. CLASSE DI CHITARRA con il prof Gaetano Stigliano: Bellino Vanessa,

Nardelli Serena, Chiarella Camilla, Rubolino Rosi, Chiurazzi Angela, Scaiella Francesco, Cirigliano Gina, Silecchia Marina, Corrado, Stricagnoli Daniele, La Spada Serena, Suriano Nicola, Lamanna Giuseppe, Varasano Giuseppe, Latronico Tommaso e Viola Carlo. CLASSE DI VIOLINO con la professoressa Maria Rosaria Demuro: Chiurazzi Tommaso, Nucera Maria Rosaria, Dimatteo Chiara, Passarelli Maria Felicia, Fella Elisabetta, Pugliese Carmen, Filardi Antonio, Salerno Ilaria, Gal-

Gli alunni di Nova Siri

lotta Giuseppe, Santangelo Alessia, Guida Cristina, Stigliano Gaetano, Guida Gisella, Varasano Giusy, Lapergola Roberta, Varasano Katrin, Marinelli Ugo Maria e Urso Davide. CLASSE DI CLARINETTO, con il professor Rocco Mazzoccoli: Buccello Giambattista, Monta-

gna Enrico, Cirigliano Vincenzo, Pregnolato Stefano, Demarco Antonio, Ranù Massimo, Durante Michael, Viceconte Antonio, Lacanna Angelo e Violante Antonio. Una bella squadra di futuri musicisti per l’istituto comprensivo di Nova Siri. provinciamt@luedi.it

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Sabato 20 giugno 2009


LOTTO&CONCORSI

Sabato 20 giugno 2009

Centrati un ambo e un estratto con le nostre previsioni

Nazionale, decina del 70 di GIOIA GASPARINI ROMA – La conferma in blocco dei numeri più attesi di ogni ruota ha consentito al quartetto di “centenari" di continuare la loto fuga. Davanti a tutti il 27 di Milano con 129 assenze. C’è poi il terzetto di Cagliari formato dal 19 con 117 turni, il 72 con 109 sorteggi negativi e il 21 con 107 ritardi. Completa la top-five il 16 di Genova con 98 mancati riscontri. I ritardatari che sono tornati a farsi vedere sono il 42 decimo della Nazionale dopo 40 turni, l'86 e il 49 sesto e nono di Cagliari dopo 64 e 55 assenze, il 40 nono di Firenze dopo 49 mancati riscontri, il 66 e il 13 sesto e decimo di Milano dopo 59 e 41 ritardi, il 12 decimo di Roma dopo 39 turni, il 42 terzo di Torino dopo 66 assenze, l'80 e l'82 sesto e nono di Venezia dopo 43 e 35 sorteggi nulli. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 31-36 è sortito sia a Bari che a Palermo. In evidenza nei raggruppamenti numerici il terno della decina del 50 (52-58-59) a Napoli, l'ambo gemello 66-77 e l'ambo complementare 13-77 a Milano.

37 25 19 18 16 27 87 46 44 24 87

NAZIONALE. Vinto l'estratto con il 42 della previsione speciale. Per ambo la cadenza 9 con la serie 9-3969-79-89 e la decina del 70 con la serie 72-73-75-77-79. Previsione speciale 32-73 per estratto ed ambo.

MILANO. La cadenza 2 e la figura del 4 sono mature per ambo e terno, combinate qualche puntata attingendo nella serie 2-22-42-62-72 e nella cinquina 22-31-40-49-67. Previsione speciale 27-75 per estratto ed ambo.

BARI. Per ambo la cadenza 4 con la serie 24-34-54-64-84 e la decina 51/60 con la serie 53-54-55-58-59. Previsione speciale 10-57 per estratto ed ambo.

NAPOLI. Per ambo sono interessanti la decina 31/40 con la cinquina 3132-37-38-30 e la cadenza 4 con la serie 4-14-34-54-64. Previsione speciale 29-76 per estratto ed ambo.

CAGLIARI. 19-21-72 per estratto ed ambo. Per ambo è interessante la cadenza 3 con la serie 13-23-33-53-73. Buona anche la decina del 30 con la cinquina 30-32-33-36-39. Previsione speciale 6-13.

PALERMO. Per ambo la cadenza 8 con la serie 28-38-48-68-88 e la figura 1 con la cinquina 1-37-46-55-82. Previsione speciale 15-28 per estratto ed ambo.

FIRENZE. La cadenza 7 e la decina 31/40 sono statisticamente interessanti per ambo, combinateli nelle serie 27-47-6-77-87 e 32-34-35-37-39. Previsione speciale 25-39 per estratto ed ambo. GENOVA. Per ambo la cadenza 5 con la serie 25-45-65-75-85 e la controfigura 1 con la serie 1-12-34-6789 non dovrebbero deludere . Previsione speciale 55-84 per estratto ed ambo.

ROMA. Per ambo la cadenza 3 con la combinazione 23-33-53-63-73 e la decina 81/90 con la serie 81-82-8384-87. Previsione speciale 16-52 per estratto ed ambo. TORINO. Per ambo sono interessanti la controfigura 9 con la serie 920-31-42-64 e la cadenza 0 con la cinquina 20-30-40-50-60. Previsione speciale 8-69 per estratto ed ambo.

88 97 117 83 98 129 81 71 82 74 60

58 76 72 83 28 17 62 38 50 52 4

63 92 109 75 60 75 77 65 69 69 49

9 81 21 85 30 40 30 79 85 40 13

53 87 107 69 48 69 72 57 59 65 49

82 28 22 80 38 65 85 42 30 70 89

51 80 83 64 47 66 66 55 51 65 46

27-28 e la cadenza 3 con la serie 3343-53-63-83. Previsione speciale 232 per ambo e ambata. TUTTE. Vinto a Napoli l'ambo 5877. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 12-46-51, 16-3047, 6-38-79, 33-66-83, 48-52-79.

Pronostico concorso n. 74 (del 20/06/2009) 24 33 38 47 55 63 78 87 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 81 88 90 55 64 1 3 82 8

PREVISIONI

Frequenza 133 132 130 130 129 128 127 127 127 125

Numero 49 51 70 30 42 34 53 3 20 46

Ritardo 58 41 36 33 32 29 29 27 26 26

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 20 giugno 2009 Roma e Tutte 12, 90, 44, 68, 41, 26 Napoli, Firenze e Tutte 10, 88, 42, 66, 39, 24 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 23 giugno 2009 Roma e Tutte 15, 3, 47, 71, 44, 29 Napoli, Firenze e Tutte 13, 1, 45, 69, 42, 27

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

VENEZIA. Per ambo segnaliamo la decina 21/30 con la serie 24-25-26-

UNDICI RUOTE

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Giugno IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Giugno, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI GIUGNO 18 - 73 33 - 18 48 - 33 66 - 21 48 - 87 73 - 68 7 - 19 16 - 33 Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342 da martedì a sabato dalle 17,30 alle 19 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Giugno.

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Sabato 20 giugno 2009

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Confederations Cup La sconfitta contro l’Egitto ha innescato tante polemiche: Lippi domenica potrebbe confermare tutti oppure riaffidarsi ai “vecchietti”

Tuoni e fulmini in casa Italia Gli azzurri giocano male, con il Brasile in campo la “rabbia” dei Mondiali di FRANCO ZUCCALA' JOHANNESBURG (SUDAFRICA) – Buffon ha tuonato: «Non siamo capaci di fare calcio-champagne, il nostro calcio è strong». Bene, speriamo che sia così, anche se finora si è visto poco. «Noi siam capaci di battere il Brasile, la Spagna e poi ancora il Brasile». D’accordo, basta farlo davvero. Il portierone è stato portavoce dei malumori della squadra azzurra, attaccata dai critici, delusi quasi del tutto dal comportamento della Nazionale in questa Confederations Cup. Ma anche gli altri non sono andati per il sottile. I giornali sudafricani hanno titolato: «I faraoni tramortiscono gli azzurri» (The Star), «Gli egiziani scioccano l’Italia» (The Times). Inevitabile. In effetti, la sconfitta con l’Egitto è andata ad aggiungersi ai naufragi storici della nostra Nazionale maggiore (Cile 1962, Corea 1966 e 2002 ecc.) contro avversari poco titolati. Ma non è questo il problema perchè oggi è possibile perdere (o vincere) contro qualsiasi avversario. Il problema è che se l’Italia riesce a giocar bene raramente, non è in grado di scrollarsi di dosso certi fattori negativi che riaffiorano ciclicamente. Lippi è tornato alla guida della Nazionale dicendo che non ci sarebbero stati problemi di riconoscenza e invece poi ha fatto diverse prove (Irlanda, Nuova Zelanda), tornando inevitabilmente ai suoi «vecchietti». Intendiamoci, anche noi, nei suoi panni, l’avremmo fatto. Cannavaro, al riguardo, ha detto: «Vuol dire che non ce ne sono meglio di noi». Può darsi. Resta il fatto che la difesa, una volta quasi imbattibile (ai Mondiali subì due soli gol: uno di Zaccardo nella porta di Buffon e l'altro di Zidane su rigore), adesso non lo è più,

o lo è molto meno, visto come sono andate le cose. Ma non dobbiamo dimenticare del resto che, fra alti e bassi, nel girone di qualificazione dei Mondiali le cose stanno andando bene. In Sudafrica sembra di respirare il clima conflittuale che ci fu fra stampa e Lippi a Kaiserslautern, quando il ct sibilò davanti a un microfono aperto il proposito di andarsene. Ma non si può spaccare il calcio italiano dicendo che Lippi non sta facendo bene, anche se ci sono i cassanisti in servizio permanente effettivo e quelli che spingono i loro beniamini per ragioni geopolitiche. Lippi sta facendo il possibile, se poi la squadra non risponde... Adesso c’è il Brasile e bisogna in qualche modo far buon viso a cattivo gioco, anche perchè gli azzurri in Germania smentirono tutti con un successo che nessuno aveva previsto. Occorre vedere come va a finire, prima di sbilanciarsi. Abbiamo sentito dire a Lippi sulla partita col Brasile: «Non abbiamo scelta: dobbiamo giocare per vincere». Noi crediamo gli azzurri capaci del colpo d’ala per orgoglio e capacità, ma resta il fatto obiettivo che in febbraio a Londra (senza Kakà e Luis Fabiano, ma con Ronaldinho e Adriano), il Brasile ci «scherzò». Putroppo forse nemmeno battendo il Brasile si eviterà l’esclusione perchè molto dipenderà dal risultato dell’Egitto contro gli USA. Ma che scelte farà Lippi? Potrebbero essere confermati gli uomini di giovedì, ma il ct facesse la mozione degli affetti chiamando in causa tutti i «vecchietti» (dieci) col solo Chiellini in mezzo. Così giocherebbero Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Camoranesi, Gattuso, De Rossi, Pirlo; Gilardino e Toni. Difficile, ma chissà. Aspettare per credere.

Parla Petrucci

«Nazionale vecchia? Sono frasi fatte»

Il ct suona la carica «Domenica bisogna vincere e basta»

Intervento dell’egiziano Homos su Rino Gattuso Sopra: Marcello Lippi e Luca Toni

Il portiere della nazionale: «Noi non abbiamo mai fatto calcio champagne»

Buffon: «Ora basta, non massacrateci» JOHANNESBURG – Gigi Buffon non ci sta. Para le critiche e difende a spada tratta un gruppo sul quale crede ciecamente e che, nè è convinto, dimostrerà di sapersi rialzare già dalla prossima partita contro il Brasile. La sconfitta contro l’Egitto è stata storica, pesante e anche pericolosa in chiave qualificazione. Gli azzurri sono stati criticati non solo per il ko, ma anche per un gioco che non convince e che sicuramente non diverte. «L’Italia non è mai stato il Paese del calcio champagne, o tecnico, o della vittoria facile, tipo 6-0 - spiega il numero 1 della Juventus e della Nazionale -. Il nostro è un calcio strong, l’Italia storicamente è una squadra combattiva, che se sta bene fisicamente è molto difficile se non impossibile da battere. Ma è una squadra che fatica con tutte le avversa-

rie, è stato così anche al Mon- tivo è la Coppa del Mondo del diale che abbiamo vinto in prossimo anno, ma senza riGermania. Il calcio champa- nunciare al presente. «Sapegne da noi non è riuscito nem- vamo che questa Confederameno a Sacchi, va lasciato al tions - continua Buffon - è un Brasile, al Barcellona. Non test per preparare il Mondiale siamo mai stati globetrotters, e che ci sarebbero stati degli non vedo perchè ci viene chie- esperimenti. È inutile massasto di esserlo di punto in bian- crare ora il tecnico e la nazioco, anche da casa. Le critiche nale. Se le cose non vanno, sul gioco sono state più dure Lippi avrà la lucidità di camin base al risultato». Buffon chiede tempo ed equilibrio nelle critiche. Già sul suo sito internet, nei giorni scorsi, aveva chiesto maggiore rispetto e riconoscenza per un gruppo che appena tre anni fa ha vinto il Mondiale. Ieri il portierone azzurro ha lanciato un altro appello, ricordando a tutti che il vero obiet- Gianluigi Buffon e Giorgio Chiellini

biare: siamo sempre in grado di tornare indietro. L’allenatore rispetto ai giocatori ha la lucidità mentale per capire cosa in campo non è andato come prestabilito». Dopo il match di giovedì, lo hanno ammesso alcuni azzurri, Lippi si è fatto sentire negli spogliatoi. «Il mister ci ha ripreso perchè era capitato anche con gli Usa, perchè nel primo tempo di queste due gare non siamo riusciti a fare quello che avevamo provato. I suoi rimproveri sono stati giusti - ammette Buffon -. Magari come diceva Manzoni, la sconfitta può essere una provvida sventura. E noi non siamo appagati, anzi il k.o. agli Europei brucia ancora».

BREVI Abete: «Con l’Egitto brutto passo falso» MILANO – Secondo il presidente della Figc Giancarlo Abete la sconfitta dell’Italia contro l’Egitto «non ci voleva». Secondo Abete, che ieri ha partecipato all’assemblea straordinaria della Lega Calcio, «ora la qualificazione è un po’ più complessa. Domani (oggi, ndr), come avevo già previsto, partirò per il Sudafrica con Demetrio Albertini - ha spiegato ai cronisti - e quindi cercheremo di stare il più possibile vicini alla squadra». Quello contro l’Egitto «ovviamente è stato un passo falso ammette Abete - e dobbiamo cercare di giocarci tutto contro il Brasile vedendo cosa accade fra Egitto e Stati Uniti». Questa invece l’analisi tecnica sulla partita di giovedì contro i Faraoni: «Non è stata una bella partita, ma questo è un giudizio tecnico che non è necessario dia io perchè è stato già dato dal ct e da tutti i commentatori».

ROMA – «La Nazionale è vecchia? Sono solo frasi costruite». Il presidente del Coni Gianni Petrucci non ritiene la carta d’identità del gruppo azzurro il motivo numero uno della sconfitta di giovedì in Confederations Cup con l’Egitto. «Sono tutti giocatori validi e titolari nelle loro squadre», ha riferito Petrucci a margine del Consiglio Nazionale del Coni, «se poi avessimo vinto, avremmo detto che era merito dei vecchietti... Quella con l’Egitto è stata solo una partita andata male, può capitare». E ha aggiunto: «Dico sempre che le amichevoli servono all’allenatore per migliorare la squadra. Il risultato è importante ma per me lo è di più il lavoro del tecnico. Si sa che un anno prima di un Mondiale - ha sottolineato il numero 1 dello sport italiano - partite così possono capitare, però siamo ancora in corsa e non sono un pessimista o disfattista. E comunque la Confederations è un torneo che ha le caratteristiche di un testevent: si gioca per preparare il Mondiale». Il ko con l’Egitto non fa vacillare la stima di Petrucci nei riguardi di Marcello Lippi: «Ho sempre stimato Lippi e non sarà certo un risultato negativo a farmi cambiare idea»».

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Sport


Sabato 20 giugno 2009

Europei Under 21. Gli azzurri, in dieci per circa sessanta minuti, affondano la Svezia

Italia, vittoria bella e sofferta Balotelli croce e delizia: in gol al 23’ del primo tempo, espulso per reazione al 38’ ITALIA SVEZIA

2 1

SVEZIA (4-4-2): Dahlin 6; Lustig 5.5, Byasmyr 6, R.Bengtsson 6, E.Johansson 6; Elm 6, G.Svensson 6 (21'st Harbuzi 5.5), Wernbloom 6, Bajrami 6 (21'st Olsson 6); Toivonen 6, Berg 6. In panchina: Hansson, Nordfeldt, Karlsson, Landgren, Ekstrad, Soder, Molins, P.Bengtsson, Ozkan, Avdic. Allenatore: Soderberg-Lennartson 6. ITALIA (4-3-3): Consigli 7; Motta 6, Andreolli 6, Bocchetti 6, Criscito 6; Marchisio 6 (46'st Dessena sv), Cigarini 6, De Ceglie 6; Giovinco 7 (16'st Abate 6), Balotelli 6, Acquafresca 6.5 (30'st Ranocchia sv). In panchina: Sirigu, Seculin, Morosini, Marzoratti, Candreva, Poli, Cerci, Paloschi. Allenatore: Casiraghi 6. ARBITRO: Chapron (Francia) 6 MARCATORI: 23'pt Balotelli, 9'st Acquafresca, 44'st Toivonen NOTE: Al 38'pt espulso Balotelli per fallo di reazione. Ammoniti: Toivonen, Elm, Wernbloom, Motta, Consigli. Angoli: 2-1 per l’Italia. HELSINGBORG (SVEZIA) - L'Italia Under 21 di Casiraghi, in dieci uomini per l’espulsione di Balotelli, vince 2-1 ad Helsinborg sui padroni di casa della Svezia nel match valido per il gruppo A dell’Europeo. Svezia con il 4-4-2 disposto dai ct Soderberg-Lennartson: davanti al portiere Dahlin, linea difensiva con Lustig, Byasmyr, Bengtsson e Johansson; in avanti il temibile tandem offensivo composto da Toivonen e dal guizzante Berg. Casiraghi mandava in campo la stessa Italia dell’esordio (0-0) con la Serbia. Consigli in porta; difesa con Motta, Andreolli, Bocchetti e Criscito; a centrocampo Marchisio, Cigarini e De Ceglie; tridente composto da Giovinco, Balotelli (smaltito il problema al collo del piede sinistro) e Acquafresca. Gara vivace sin dai primi minuti: Dopo un giro d’orologio svarione difensivo degli azzurri di Casiraghi con Berg a tu per tu con Consigli ma l'attaccante nordico tardava a concludere verso la porta italiana. Al 2' il difensore Lustig colpiva di testa da buona posizione spedendo la sfera sopra la traversa. Al 5' la prima conclusione italiana con il colpo di testa di Bocchetti con mira alta. Al 13' splendida parata in tuffo di Consigli su calcio di punizione (deviato) dello svedese Elm. Al 15' preciso assist di Giovinco per Acquafresca che a due passi dal portiere della Svezia non riusciva a concludere in porta. Due minuti dopo cross dalla sinistra di De Ceglie per la testa di Acquafresca che girava verso la porta di Dahlin bravo a bloccare la sfera. Al 23' Italia in vantaggio con una «perla» di Balotelli: preciso assist di Giovinco per l'attaccante azzurro che controllava al limite dell’area e con un tiro a girare infilava l’incolpevole Dahlin spiazzando il portiere svedese.

Pareggio giusto

Tra Serbia e Bielorussia nessun gol

Mario Balotelli sta per vedere il rosso del signor Chapron

Al 29' Giovinco da oltre 40 metri lasciava partire un delizioso pallonetto che per poco non sorprendeva Dahlin. Al 35' Bajrami entrava in area ma tarda a concludere sciupando l’occasione. Italia in dieci dal 36' per l’espulsione di Balotelli per un fallo di reazione su Wernbloom. La Svezia con la superiorità numerica aumentava il pressing sulla difesa azzurra ma l’Italia non rinunciava al contropiede sfruttando la velocità di Giovinco. Nella seconda frazione di gioco, senza cambi,

Svezia in avanti alla ricerca del pareggio: al 3' diagonale di Berg di poco fuori. Al 4' gran destro di Cigarini con palla a spiovere alta sopra la traversa di Dahlin. Al 9' il raddoppio dell’Italia: calcio di punizione di Giovinco e parabola perfetta per la testa di Acquafresca che girava in porta la palla del 2-0. Azzurri capaci di raddoppiare con l’uomo in meno, grazie anche alla affannosa costruzione del gioco da parte dei svedesi. Al 16' bravo Consigli (in due tempi) su forte conclusione di Wer-

nbloom. Al 28' cross dalla destra della Svezia e colpo di testa del neoentrato Olsson di poco fuori. Italia più accorta in difesa con l'inserimento di Ranocchia (minuto 30) al posto di Acquafresca. Al 32' Consigli riusciva a bloccare la sfera prima della deviazione volante di Wernbloom ed un minuto dopo Olsson calciava un preciso diagonale senza impensierire l’attento Consigli. Al 44' gli svedesi accorciavano le distanze con un gran tiro di Toivonen. Italia al comando della classifica con 4 punti.

MALMOE (SVEZIA) – Finisce 0-0 il match tra Bielorussia e Serbia nella seconda giornata del gruppo A degli Europei Under 21. A Malmoe le due squadre in campo si equivalgono e alla fine il pareggio appare sostanzialmente giusto, con una Serbia che ha avuto difficoltà a trovare gli spazi giusti davanti alla ben schierata retroguardia bielorussa. Ritmi altri e grande pressing da entrambe le parti nei primi minuti, anche se per vedere un’azione pericolosa bisogna attendere il 13' con la conclusione del bielorusso Krivets. DUe minuti dopo la conclusione di Tosic deviata in angolo da Chesnovski. Al 31' si rivede la Bielorussia con un calcio di punizione centrale di Kislyak, ma il primo tempo offre davvero poco ai taccuini. Al quarto d’ora della ripresa la Bielorussia rischia l’autogol, con Osipovich che con la schiena devia sopra la traversa un pallone spiovente nella propria area. A metà frazione risale la tensione agonistica e le due squadre, seppur con molta confusione, tentano la via del gol. A dieci minuti dal termine arriva l'occasione più ghiotta per la Serbia, ma Pejcinovic manca la rete seppur da buona posizione. Primo punto del girone per la Bielorussia e secondo per la Serbia.

Il presidente bianconero parla della trattativa con l’Udinese

«Nessuna offerta»

Galliani Andrea Pirlo resterà «C’è la volontà nostra e quella dei friulani, troveremo l’accordo» al Milan

Cobolli Gigli: «D’Agostino sì»

MILANO – Interpellato dai giornalisti all’ingresso in Lega Calcio, il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha affrontato il tema D’Agostino. «E' il centrocampista a cui puntiamo, bisogna vedere se riusciremo a trovare un accordo economico finanziario con l’Udinese – ha spiegato -. Una settimana fa ho detto che eravamo a metà strada, ora non saprei dire se abbiamo fatto un passo indietro o un passo avanti. La volontà nostra c'è e credo anche dell’Udinese – ha aggiunto Cobolli Gigli -, il giocatore ha espresso una grande determinazione di venire a giocare con noi, ora deve quadrare anche il denaro». Questo invece il commento di Cobolli Gigli su Diarra, centrocampista del Real che piace ai colori bianconeri: «Quando ci sono ancora tante settimane alla chiusura del mercato bisogna tenere tante alternative, e questa è stata una delle finalità del viaggio in Spagna di Secco». Il presidente della Juventus, infine, è apparso fiducioso sul rinnovo del contratto di Alessandro Del Piero: «Non credo che ci saranno problemi, è la no-

stra bandiera, lo sarà anche l’anno prossimo e quello successivo. Lasciatelo finire le vacanze e tornare a Pinzolo – ha aggiunto -, poi cercheremo di affrontare l’argomento in maniera tempestiva che però non angoscia lui, che è un ragazzo con le sue certezze, e neanche noi che abbiamo le nostre convinzioni». Questo invece il parere su Giuseppe Rossi: «Non era nei nostri programmi e comun- Il presidente della Juve, Cobolli Gigli que noi dobbiamo prima affrontare il tema Trezeguet, che è to meno bene». Secondo Cobolli Gigli «il merce preziosa per la Juventus». Per problema del sacrificio economico è Cobolli Gigli il francese «è un grande correlato alle prestazioni. Se lo avesseattaccante, se rimane e vuole accettare ro venduto dopo la partita con gli Usa – di non avere la certezza di giocare sem- ha affermato – avrebbero fatto qualche pre a noi va benissimo». Rossi dunque milione di euro in più, dopo quella di ie«è un grandissimo calciatore, che è sta- ri a qualche milione in meno, quindi si to fondamentale contro gli Stati Uniti tratta di capire quali sono i prezzi veri mentre nella seconda partita ha gioca- di questi giocatori».

LAZIO

NAPOLI

Tare è convinto «Per Pandev non è finita»

Pellissier: «Non io ho detto no al Napoli, ma il Chievo»

ROMA - Secondo il direttore sportivo della Lazio Igli Tare nella vicenda Pandev «non è ancora detta l’ultima parola». Intervenuto a Radio Radio, il ds biancoceleste non ha escluso un clamoroso ripensamento del macedone che ha già espresso la sua volontà di andare via dalla Lazio. «Noi speriamo che possa stare ancora nella nostra squadra. Il suo desiderio di andare via – ha spiegato Tare – non è mai stato mai molto chiaro nonostante le interviste rilasciate dal giocatore. Speriamo di recuperare questa situazione – ha continuato – e anche se dovesse andar via assicuriamo ai tifosi una Lazio competitiva e molto forte». Su una cosa il ds non ha dubbi: «Rimarrà soltanto chi è convinto di rimanere».

NAPOLI - «Mi ha dato molto fastidio leggere che l'ipotesi Napoli non mi affascina». Sergio Pellissier non ci sta, vuole fare chiarezza e spiegare perchè è saltata la trattativa tra il Chievo e il club azzurro. «Il Chievo mi ha detto che l’offerta presentata dal Napoli non è quella di cui parlavano i giornali e così hanno rifiutato la proposta – spiega Pellissier -. Non sono io di certo a non voler andare a Napoli. Non ho problemi di trasferimento, il vero problema è che il club partenopeo forse non sta facendo tutto il necessario per prendermi. Rispetto la volontà del mio presidente, se devono vendere un calciatore come me che ogni tanto fa qualche gol, vogliono avere una giusta entrata di soldi per comprare un altro attaccante e al momento il Napoli non ha fatto quell'offerta».

MILANO – Per Pirlo «non abbiamo ricevuto nessuna offerta e se le riceveremo le rispediremo al mittente». Così l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, entrando in Lega Calcio, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano delle voci di mercato sul centrocampista. «Pirlo al 99.99% periodico resterà al Milan. Noi continuiamo a credere e pensare di avere una squadra di grandi campioni», ha aggiunto. «Il contratto di Ambrosini? Con calma lo faremo, quest’anno c'è un contratto e poi vedremo. Non si può dire sempre di sì a tutti. Bisogna negoziare, trattare, lavorare. Sennò è facile e comodo, basta di dire di sì». A chi gli chiedeva delle dichiarazioni d’amore di Giuseppe Rossi verso il Milan, Galliani ha risposto: «Ci fanno molto piacere, è un bravissimo attaccante ma noi avendo già due attaccanti esterni molto bravi come Pato e Ronaldinho stiamo cercando un centravanti classico». Galliani ha poi comunicato che tra il Milan e Cissokho «è finita». «Non abbiamo trovato l’accordo». Adesso in via Turati si punta su Dzeko: «Sotto con Dzeko – ha spiegato ai giornalisti l'amministratore delegato rossonero – sperando che il Wolfsburg lo ceda». Secondo Galliani «Dzeko è un grande attaccante e il Wolfsburg al momento non lo sta mollando. Speriamo di farcela con lui altrimenti cercheremo qualcun altro. Il Wolfsburg – ha aggiunto – vuole tenere il calciatore ma c'è il solito problema che non puoi tenere un giocatore se non è d’accordo».

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42 Sport


Il patron Postiglione ha incontrato il procuratore di De Giosa

Potenza, anche De Cesare Prossimi gli arrivi del portiere e di altri due attaccanti Dal Corriere della Sera del 1997

Ecco la storia di “Sciabulella” IL POTENZA ha chiuso la trattativa per il ritorno di Ciro De Cesare in rossoblù. Fin da piccolo, il toro di Mariconda è stato un personaggio. Spulciando negli archivi esce fuori una bellissima storia, datata Natale 1997 e che vogliamo riproporre, vista l'autorevolezza della testata che l'ha raccontata. Per la cronaca in quella stagione la Salernitana fu promossa in a, chiudendo al primo posto il torneo cadetto. Dal Corriere della Sera del 21 dicembre 1997 No, loro non ci vanno mai, la domenica, a fare il tifo. "Sciabulella" ti tira per un braccio, ti indica una aiuola mezzamorta con attorno qualche albero stecchito e sussurra: "Guarda li', adesso ti sembra tutto calmo, ma alle tre di pomeriggio c'e' una fila che manco allo stadio... guaglioni che devono comprarsi la roba, pero' rispettosi, bravi, pure se sono drogati". Alle tre della domenica, come alle tre di ogni dannato giorno, loro hanno altro da fare, sono lontani dai cori e dagli striscioni e dagli spalti dell'Arechi colorati di granata, sono qui in coda sul vialone Raffaele Mauri, loro, i Salvatore e i Peppino e i Totonno che hanno popolato l'infanzia di Sciabulella, "gli amici miei che si sono persi qua dentro, eroina e malavita, una cosa che mi fa troppo rancore". E, naturalmente, lui usa la parola "rancore" un po' a capocchia, per dire rabbia o sofferenza. Perche' adesso, certo, Sciabulella, Ciro De Cesare, unico salernitano vero nella Salernitana Calcio che fa mirabilie in cima alla classifica di serie B e che forse verra' in A, e' un ragazzone rispettato che guadagna 120 milioni l'anno, gira su una fiammante Audi cabriolet, e ogni volta che corre sulla fascia destra del campo col numero 21 sulle spalle provoca sussulti d'amore per trentamila spettatori, "Sciabulella zompa e vola". Ma prima era il terrore delle finestre del rione, per mille lire "ti scassava tutto con una pietra" e quel poverocristo di suo padre, Mimmo il muratore, s'affannava a chiedere scusa e a rimpiazzare gratis i vetri rotti. Prima era soltanto uno scugnizzo, Sciabulella, che ha preso il soprannome da nonno Antonio, rigattiere che raccoglieva vecchie sciabole in una baraccuccia sul porto. E ha finito a stento la terza media, "me l'hanno regalata la licenza, io non ho letto mai un libro, scappavo, mi piaceva stare in mezzo alla strada con loro, gli amici miei. E stare in mezzo alla strada aiuta pure a stare in mezzo al campo. Ci vuole cuore". Quartiere Mariconda, sperduta periferia est nella Salerno delle fontane volute dal sindaco Vincenzo De Luca, ribattezzato percio' "Enzo 'a

funtana" e plebiscitato dai suoi concittadini quasi quanto Bassolino a Napoli. Questa e' la patria di Sciabulella, un groviglio di palazzi tirati su nel '54 per i postalluvionati e poi per i posterremotati, ghetto cupo quasi come Scampia o Fuorni, casermoni scrostati e catapecchie senza gioia. La fila dei tossici e il drappello degli spacciatori si ritrovano dall'altro lato del cantiere del Mercatello, dove nascera' "il parco urbano piu' grande d'Europa", secondo i progetti di Enzo 'a funtana: "Lo apriamo tra un mese il parco, e quello che e' il quartiere piu' malfamato della citta' diventera' una zona residenziale". Sara'. Per adesso, passa una vecchia 126 bianca, targa illeggibile, e un biondino senza piu' denti s'affaccia, "Sciabule', si' 'o cchiu' fforte". Passa don Enzo, "tredici figli e tre nella droga", e dice "Sciabule', vinci pe' nui". Questo spilungone moro sorride: "Volevo fare il calciatore e ho smesso di scappare. La droga? Io ho scelto, io volevo giocare". Non e' sicuro che oggi giochera', "sai, da noi il mister fa molta rotazione", ma ci spera tanto. Ha festeggiato i 26 anni martedi', a casa della fidanzata Emiliana, che dorme con la sua maglia sul letto e che presto lo sposera'. E' un simbolo e non lo sa: "Davvero dici?". Chi lo sa benissimo e' invece l'astuto De Luca, che nel suo ufficio in municipio, sotto un busto di Augusto, si proclama tifosissimo: "Sciabulella gioca e segna. E' l'emblema della rinascita, assieme alla squadra, perche' questa e' una citta' senza grande identita' che si ritrova tutta attorno alla Salernitana. E quando andiamo in A, io mando in orbita il palazzo del Comune, accendo i fuochi d'artificio sul tetto e m'affaccio pure al balcone"….. per salire ancora un gradino del paradiso. Come capita a Salerno, nella casa al primo piano dei De Cesare, li' sul vialone di Mariconda, dove due dei tre fratelli del campioncino ciondolano in corridoio aspettando "la "fatica", il lavoro che non c'e". Accanto ai panni stesi, una grande stella di Natale. In salotto, la collezione di orsacchiotti di Colomba, una delle tre sorelle, e un ritratto in grandezza naturale di Sciabulella, che qui e' naturalmente solo Ciro e che fra poco uscira', come ogni domenica, per andare al cimitero a raccomandarsi alla buonanima di zia Rosetta, "aiutaci, facci vincere". Sul pianerottolo, un altarino dell'Immacolata, con grandi drappi bianchi e un tubo al neon proprio in cima. Tra poche ore, quando allo stadio l'arbitro fischiera' l'inizio, papa' Mimmo accendera' la luce. Goffredo Buccini

IL POTENZA ha bruciato letteralmente le tappe se nel giro di un paio di settimane, con largo anticipo sulla maggior parte delle squadre di Prima e Seconda divisione, ha già in pratica messo sotto contratto cinque giocatori che costituiscono la metà della formazione che Capuano ha in mente di mettere in campo nella stagione che inizierà il 13 luglio con la partenza per il ritiro in Umbria. E ieri sera si è aggiunta un’ulteriore notizia ufficiale perchè è stato messo sotto contratto Ciro De Cesare. Per lui si tratta del ritorno in maglia rossoblù dopo un anno nel quale il giocatore salernitano ha disputato il torneo di serie D con il Neapolis mettendo a segno 12 reti. Certo sorprende l’arrivo di un giocatore che, insieme ad altri compagni, era stato al centro di una vera e propria bufera prima della gara al Viviani con la Salernitana. Con tutto quello che era poi seguito e che tutti ovviamente ricordano molto bene. La notizia del probabile ingaggio di De Cesare nei giorni scorsi aveva fatto sorgere alcune voci sul non gradimento del giocatore da parte di Capuano. Il patron Postiglione, proprio per smentire incomprensioni e dubbi, ha tenuto, dopo l’accordo con De cesare, a sgombrare il campo da ognbi equivoco.” ci tenevo in maniera particolare a riportare nel Potenza un professionista come De Cesare che ci può regalare ancora soddisfazioni. Pe la firma ho voluto che fosse presente lo stesso Capuano, tornato da Coverciano e precipitatosi in sede proprio per dimostrare che tra me ed il tecnico non esiste nessuna incomprensione e che l’ingaggio di De Cesare è stato deciso di comune accordo con il mister. Come è successo per gli altri acquisti e come succederà per le altre operazioni che andremo a chiudere nei prossimi giorni. il lavoro di composizione dell’organico prosegue nel migliore dei modi e nella piena e totale condivisione delle idee della società e del nostro tecnico”.E ieri sera, incontro con il procuratore del difensore della Paganese De Giosa. Le parti si rivedranno e non è escluso che si arrivi all’accordo. Per l’altro difensore rimangono caldi i nomi di Morello della Pro Patria. Farina della Cavese. Zini della Reggiana e Rinaldi della Juve Stabia. Senza contare la possibilità di una risposta positiva del cameru-

Ciro De Cesare

nense Ghomsy. Tutti centrali di ruolo, mentre Ambrogioni ha più dimestichezza per la corsia esterna. Per il centrocampo, sempre in pole position sono Alfano della Cavese e Pasquale Berardi del Catanzaro. Nei prossimi giorni si arriverà anche alla scelta del portiere. In corsa ce ne sono tanti e tutti di ottima qualità come Aprea del Venezia. Russo del Melfi, Bremec del Foggia e Ambrosi del Cosenza. Un’accelerata verrà data nelle prossime ore anche alla scelta degli attaccanti. Oltre a De Cesare, servono almeno altri tre elementi. Molto vicini sembrano al momento De Angelis del Melfi e Catania del Cosenza. L’altro, se non dovesse arrivare la risposta positiva di Innocenti al quale Postiglione ha avanzato la sua offerta, dovrebbe essere Arcamone del Pescina, molto stimato da Capuano, o in subordine il brasiliano del Gela Franciel, ancora impegnato nei play off con la sua squadra. Dai nomi che circolano si capisce bene come essi debbano rappresentare il massimo dell'affidabilità nel progetto

tattico e tecnico predisposto dal nuovo allenatore rossoblu sia se si partecipa alla Prima che alla Seconda divisione. Come è noto, il Potenza confida molto sulle possibilità di un ripescaggio in prima Divisione tanto è vero che Capuano nella conferenza stampa di presentazione ha detto chiaramente che il Potenza svolgerà la fase della preparazione con un organico sicuramente definito, ma con la possibilità intervenire, al momento di avere avuto la certezza del campionato che si disputerà, con l'inserimento di altri tre o quattro tasselli. Tra l'altro bisogna ricordare che i tempi per tutti gli adempimenti, sia delle società che degli organi calcistici, verranno anticipati di un bel po' perché i campionati professionistici avranno inizio il 23 agosto. Mentre la Coppa Italia si giocherà a partire dal 2 agosto. Di conseguenza, al massimo per la fine di luglio, si conosceranno la composizione dei cinque gironi di terza serie, i gironi ed il calendario della Coppa Italia. Rocco Sabatella

Seconda Intanto scatta la campagna abbonamenti per la nuova stagione

Lunedì scatterà l’ora “X” Melfi dovrà attendere ancora per scoprire il suo futuro MELFI - Tutto slittato a lunedì. Non più dunque questo pomeriggio, ma è l'inizio della prossima settimana che rappresenta il momento verità per il Melfi calcio. A comunicarlo lo stesso sindaco federiciano Ernesto Navazio che in questo weekend ha in programma un paio di incontri tesi a definire globalmente il quadro generale. " Saranno due giorni lavorativi intensi, asserisce il primo cittadino melfitano. C'è ancora qualche tassello da sistemare, ma resto fiducioso. Ritengo che lunedì pomeriggio lo stesso Maglione possa annunciare qualcosa di positivo". Lo definisce ancora così, Navazio, il presidente Maglione, evidentemente ottimista relativamente all'esito dell'incontro che i due avranno nella mattinata di lunedì, quando il Sindaco di Melfi illustrerà materialmente ciò che avranno prodotto questi venti giorni incentrati sulla vicenda iscrizione. Maglione aspetta, non si lascia andare a facili entusiasmi, e vuole verificare attentamente tutti gli aspetti, prima di sciogliere la riserva e rituffarsi nella mischia. Nel frattempo, da uomo d'onore e di parola, ha mantenuto

fede agli impegni assunti saldando tutte le spettanze arretrate ai dipendenti e ai calciatori. Prerogativa importante al fine di ottenere le liberatorie, già spedite in Lega. La vecchia gestione sistemerà tutti i conti regressi e chi vorrà partecipare al nuovo progetto si dovrà occupare solo dell'andamento economico relativo alla stagione 2009-2010. Intanto i tifosi si stanno mobilitando. Da oggi saranno presenti due gazebo, uno nei pressi della villa comunale, l'altro in Via Ronca Battista, che raccoglie-

ranno adesioni e sottoscrizioni per i nuovi abbonamenti. Questi i prezzi. 50 euro per la curva, l'intento è quello di riempire al massimo il settore, 200 euro per la tribuna, 300 euro per le poltronissime. Si cercherà di recuperare quello che è possibile che oltre ad avere un dato economico soddisfacente, sia più che altro un atto di amore e fedeltà ai colori. Nelle ultime ore Melfi sembra sia svegliata da un certo torpore che ha contornato la spinosa vicenda, e che si stia dando da fare per scongiurare in tutte le

maniere, il pericolo della mancata iscrizione. I tifosi hanno compreso che anche loro devono svolgere la propria parte se vogliono rivedere la propria squadra in ambito professionistico e riuscire nell'intento non è affatto scontato. D'altronde la cronaca nazionale ci propone diverse realtà alle prese con problemi serissimi e con una crisi senza eguali. Sono in molti i club in difficoltà che rischiano di saltare, Melfi vuole evitare questa fine. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

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Sport 43

Sabato 20 giugno 2009


Sabato 20 giugno 2009

Serie D Carrera dittì, confermato Musco. Galante e Cerabona al settore giovanile

Matera, presi Bartoli e Genchi Presentati il difensore dell’83 e la punta dell’85 (16 gol a Chieti) RENATO Bartoli e Giuseppe Genchi sono i primi due colpi del Matera. Ieri sera conferenza stampa di presentazione per entrambi, condotta dal diggì Giuseppe Fracasso, dal presidente Tommaso Perniola e il team manager Bruno Lo perfido. “Abbiamo vinto la concorrenza di varie squadre di serie superiore per Giuseppe Genchi, sedici gol l’anno scorso a Chieti, ma anche per Bartoli è stato lo stesso. Giocatori ambiti in serie D da grosse piazze (Campobasso in particolare) e che arrivano a Matera-afferma Giuseppe Fragasso grazie al fatto che hanno sposato il nostro progetto. Noi ci muoviamo dietro indicazione del tecnico Pino Giusto che ha tenuto con lui entrambi a Chieti l’anno scorso”. Entrambi hanno origini baresi. Renato Bartoli prima di Chieti ha vestito la maglia del Carpi. Difensore con caratteristiche che vanno a completarsi con capitan Martinelli e D’Arienzo. Soprattutto completano il reparto difensivo in termini di uomini. “Credo di sì - afferma il presidente del Matera,

Dino Galante, Loperfido, Perniola Fragasso e Carrera, accanto Cinnella, Bartoli, Perniola e Genchi con la maglia del Matera

Tommaso Perniola - mentre siamo in trattativa con quattro centrocampisti, ma chiuderemo con due soltanto. Mentre per l’attacco è lo stesso discorso della difesa. Noi parleremo con tutti i giocatori della passata stagione”. In sostanza è una risposta ai vari Ancora, Marsico e Chisena che saranno conttattati

prima dal tecnico Pino Giusto e poi dalla società. “Questo è il modo in cui ci stiamo muovendo per quanto riguarda i giocatori della passata stagione. Noi abbiamo bisogno di calciatori che sposano con entusiasmo il nostro progetto, diciamo-continua Fragasso - che già dal primo approccio possiamo

capire se si farà qualcosa o no”. CONFERMA PER MUSCO - Resta in biancazzurro “nonno libero”. E’ arrivata la conferma ufficiale per Alessio Musco, ma non c’erano dubbi sulla sua riconferma. Quindi, Alessio Musco resta come allenatore dei portieri. L’altra novità impor-

tante è la nomina di Luigi Carrera a direttore tecnico (il vecchio direttore sportivo) della prima squadra. NUOVE CARICHE - Come anticipato lunedì scorso dal Quotidiano, l’Invicta Matera è stata assorbita dalla società di Tommaso Perniola. Quindi, Dino Galante è il nuovo direttore tecnico del settore

giovanile e Rocco Cerabona è il responsabile dello stesso. STAGE FRUTTUOSO - Ieri pomeriggio sono stati visionati 48 giocatori uder provenienti da Puglia, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. I tecnici Pino Giusto, Carlo Di Bari, Franco Danza, Frncesco Stasolla, Alessio Musco e Michele Fontana hanno relazionato tutti i ragazzi e tutto è giunto ovimente al tecnico della prima squadra che ha completato la valutazione. “E’ stato uno stage proficuo - afferma Luigi Carrera - ma non c’erano dubbi, perché alcuni ragazzi li seguivamo ormai da tempo. Chiaramente l’ultima parola spetta a Giusto, ma qualcosa di importante c’è stato presentato. QUINTO UNDER UFFICIALE- Inoltre, ci sarà da integrare tutti i ragazzi del’Invicta che dal 23 giugno saranno in Sicilia alla Fainal Six che vede le migliori sei squadre Allievi d’Italia giocarsi il titolo nazionale. Ufficializzati i cinque under. Un 88, un 89, due 90 e un 91. Renato Carpentieri r.carpentieri@luedi.it

Serie D Gli altri club sono in pieno mercato

Prima Categoria Uva prepararore dei portieri

Francavilla, troppo il tempo perso finora

Cambia nome il Parco 3 Fontane

FRANCAVILLA – La società rossoblu, a breve dovrebbe avere una risposta dall’amministrazione comunale, per quanto riguarda la ormai nota vicenda che coinvolge il club sinnico e il comune francavillese. Il tutto, si spera si possa risolvere entro la settimana prossima, per chiudere definitivamente la questione, e cominciare a parlare di calcio. Ormai, si è perso troppo tempo, le altre società sono già attive, nel programmare la prossima stagione, la F.C. Francavilla invece, è impegnata a discutere di cose extra calcistiche. La soluzione migliore adesso è senza ombra di dubbio, un chiarimento tra le due parti, per chiudere definitivamente un capitolo che va avanti ormai da due anni. Se il tutto, dovesse trovare una soluzione ad inizio settimana prossima, la società ha subito in programma una riunione societaria, per capire le intenzioni dei dirigenti, per la stagione 2009/10. Un incontro che serve per tracciare un po’ delle linee guida per una nuova avventura in serie D. Nel frattempo, il centrocampista senisese Fabio

Pioggia, giovedì sarà sottoposto a Roma ad un intervento chirurgico alla caviglia. Ricordiamo che il suo infortunio avvenne circa tre mesi fa, e che costrinse il centrocampista ad interrompere la stagione anticipatamente. Per lui, si spera in un pronto recupero nel giro di un paio di mesi, che saranno utili per cominciare a calpestare i terreni di gioco. Buone notizie quindi, per un giovane calciatore che è cresciuto nel vivaio sinnico ed ha sempre dimostrato il suo valore in campo. Ora, non si aspetta altro che la dirigenza si riunisca per cominciare a discutere delle sorti della squadra, che ancora una volta cercherà di disputare un campionato ad alti livelli, come è accaduto in quello concluso appena un mese fa, con il record di punti personale nell’interregionale. La speranza in riva al Sinni è quella anche di un ripensamento da parte del patron Franco Cupparo, che attualmente non ricopre più la carica di presidente. Ovviamente, un suo ritorno alla guida societaria, non sarebbe poca cosa, anzi, continuerebbe

Dino Telesca alla guida dell’Atletico Potenza

Il patron Franco Cupparo

a far volare in alto il nome di una società che grazie alla sua voglia di fare, è riconosciuta come un esempio da tutti. Claudio Sole sport@luedi.it

In quello che doveva essere il giorno del suo 30esimo compleanno gli amici ricordano Claudio Defeo

Una partita per non dimenticare MATERA - Gli amici, i conoscenti, la famiglia hanno voluto ricordare così il loro caro Claudio, scomparso lo scorso 7 maggio. Su un rettangolo di gioco. Sul campo di calcio. Quella che per Claudio è stata una grande passione. Così, nel giorno in cui Claudio De Feo avrebbe dovuto festeggiare il suo trentesimo compleanno, gli amici hanno organizzato una partita al centro sportivo Gaetano Scirea. Un momento commovente per ricordare il sorriso e la solarità di quel “Papin” che tanti ricordono con un pallone tra i piedi. Promotori dell’iniziativa sono stati Emanuele Festino e Mario Chiechi. Tra gli altri hanno partecipato alla partita i calciatori del materani Tonio Chisena e Angelo Venezia.

In più c’è stato chi come Aldo Triunfo ha preso un aereo dalla lontana Londra per non perdere questo appuntamento. Il migliore in campo è risultato il nipote di Claudio, il piccole Stefano che ha quindi rappresenta-

to in campo la famiglia. Per la cronaca la partita è stata vinta dalla squadra in maglia blu, con il punteggio di 4-2, dopo che la prima frazione di gioco era terminata sul 1-1, con reti di Leano Cancelliere, l’autogol di

Francesco Campanaro e la doppietta messa a segno da Claudio Scarangella. Per l’altra formazione in maglia bianca hanno centrato il bersaglio Stefano De Feo e Vito Montemurro. a.mutasci@luedi.it

Il tecnico Dino Telesca

IN ATTESA dell’arrivo della nuova stagione 2009-10 a Potenza già c’è che si muove. E’ il Parco Tre Fontane, arrivato terzo nel girone di Prima Categoria girone A e che cambierà la sua denominazione in Atletico Potenza. La società presieduta da Pasquale Capobianco ha inoltrato la domanda di ripescaggio per accedere di diritto al campionato di Promozione ma ovviamente bisognerà aspettare il mese di luglio per conoscere le eventuali mancate iscrizione delle squadre nei primi due campionati lucani. In panchina è stato nominato anche il successore di Paolo Domizio. E’ Dino Telesca, che ha salvato i cugini del Futura Potenza all’ultima giornata e già tecnico dell’ormai vecchio P3F due anni fa quando vinse lo spareggio per non retrocedere in Seconda Categoria per 4-2 contro il Possidente. Si tratta di un cavallo di ritorno pronto a giocarsi le sue carte in qualsiasi categoria faccia parte il nuovo Atletico Potenza sia in Promozione che in Prima Categoria. Infatti

la compagine del capoluogo di regione sta lavorando alacremente per costruire un organico molto competitivo per la prossima stagione. Oltre al nuovo allenatore, sono stati trovati anche quello in seconda e il preparatore dei portieri. L’allenatore in seconda è Rocco Telesca, mentre il preparatore dei portieri è Domenico Uva. Da scegliere soltanto colui che guiderà la Juniores, anche se la società ha già in mente la persona adatta per condurre un buon campionato anche in questa categoria giovanile. Difatti la società potentina ci tiene tantissimo a far crescere i suoi giovani e ne fa di loro un punto di forza. Quest’anno in caso di un benaugurato ripescaggio questi giovani potranno essere utili soprattutto come under in campo da schierare obbligatoriamente in campo. Queste sono le prime ufficialità. Per le prossime sarà bene aspettare l’inizio della prossima settimana dove ci saranno ulteriori sviluppi in fase di calciomercato. Biagio Bianculli sport@luedi.it

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44 Sport


Si comincia da lunedì con 64 squadre. Libano, Turchia e Algeria le novità

Ecco il Minibasket in piazza Diciassettesima edizione nel segno di una formula vincente MATERA - Formula che vince non si cambia. Il Minibasket in piazza giunto alla diciassettesima edizione rimane fedele a sè stesso e non modifica il proprio spirito di evento di socializzazione e di occasione sportiva con la S maiuscola. Ieri mattina presso la sala giunta del Comune di Matera è stata presentata la nuova edizione alla presenza del sindaco Nicola Buccico, di Elio Di Bari del Coni provinciale, del sindaco di Santeramo Lillo e del delegato scolastico Grilli oltre al presidente del Comitato organizzatore Sergio Galanete. Saranno 64 quest’anno le squadre partecipanti, in rappresentanza di trediciPaesi. La manifestazione si disputerà non solo a Matera ma anche a Santeramo in Colle, Corato, Bitritto e Metaponto che ospiteranno dal 21 al 27 giugno atleti e gare. Saranno presenti, per la prima volta, gli ambasciatori di Bosnia e Giordania e le squadre di Turchia, Libano e Algeria che si affiancano alla rappresentative di Giordania, Albania, Estonia, Serbia, Polonia, Bosnia-Erzegovina e Venezuela. E la squadra da battere sembra proprio la formazione venezuelana del Collegio Champagnat di Caracas, che si è aggiudicata le ultime due edizioni del torneo. Proprio la presenza delle due formazioni libanesi e la prima volta della squadra turca costituiscono la vera novità della manifestazione che prenderà il via lunedì con una lunga giornata nella quale ci sarà la sfilata in piazza a Matera e poi la manifestazione inaugurale al Teatro Duni con la consegna ai piccoli partecipanti, quasi un migliaio, delle chiavi della città e il pronunciamento di

La presentazione della diciassettesima edizione del Minibasket in piazza (foto Videouno)

un vero e proprio giuramento in tutte quante le lingue delle squadre partecipanti. «Anche quest’anno l’Amministrazione comunale sarà in prima linea per questo evento che coinvolge tante squadre di diversi paesi, arriveranno ambasciatori che abbiamo invitato proprio per far risaltare la volontà e l’accoglienza della città», ha spiegato il sindaco Nicola Buccico, «la città si sta predisponendo al meglio per questo appuntamento, noi contiamo di favorirlo il più possibile, del resto l’Amministrazione ha implementato il proprio contributo all’evento». Il Minibasket non mancherà di legare l’evento sportivo alla conoscenza

turistica ed alle tradizioni materane, in questo modo si lega la consueta visita dei bambini al Carro della Brunae poi anche l’ospitalità che permetterà a molti bambini di essere ospitati in moltissime sedi lucane e pugliesi da famiglie del posto portando avanti quel progetto di socializzazione che è alla base dell’iniziativa. Da ricordare ancora il clinic di aggiornamento che Antonino Di Giorgio terrà a Metaponto venerdì 26 giugno e poi la due giorni con gli over 40 che disputeranno giovedì e venerdì un quadrangolare insieme a San Severo, Bari e Potenza. «Il nostro obiettivo è quello di poter arrivare a settembre ad un torneo

over 40 con la Nazionale italiana», spiega Giuseppe Frangione, «finora abbiamo centrato degli obiettivi importanti e ci siamo tolti le nostre soddisfazioni arrivando agli appuntamenti nazionali con la formazione over 40 della Pielle Matera». Il Minibasket farà anche quest’esperimento e proverà ancora una volta a catalizzare per sette giorni l’attenzione della città, sperando anche di avere l’illuminazione accesa nel giorno conclusivo in piazza Vittorio Veneto. Un obiettivo difficile ma per il quale si lavorerà come ha confermato il presidente del Consiglio comunale Romeo Sarra. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

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Sport 45

Sabato 20 giugno 2009


Sabato 20 giugno 2009

Matera, direttivo pronto RIUNIONE ieri sera dell’Olimpia basket Matera per definire la questione del passaggio ad Srl. Permangono una serie di difficoltà burocratiche che i dirigenti materani dovrebbero riuscire a risolvere nel giro di qualche giorno. Magari anche attraverso un viaggio chiarificatore presso la sede della Federazione a Roma. Nel frattempo ieri sera il nuovo Olimpia aveva presenti i nove membri che costituiranno con ogni probabilità il nuovo Consiglio direttivo della società materana. Saranno cinque i materani più il nuovo presidente Lo-

russo e altri tre innesti provenienti dalla vicina Altamura. La disponibilità dei nove componenti dovrà essere confermata nei prossimi giorni. Intanto però ieri la società ha accelerato i tempi per una soluzione delle tante vicende pendenti. Non ci dovrebbero essere dubbi sulla scelta e la conferma della guida tecnica che sarà ufficializzata presumibilmente con l’arrivo del nuovo presidente. Poi si comincerà a sondare il mercato partendo dalla conferma certa di Longobardi. Gli under saranno obiettivi importanti, si parla di un’attenzione di Matera per Samoggia, certo è che ci sono Gergati e Cortese come

primi tentativi di conferme. Improbabile invece, almeno per ora, un ritorno di Candido: «sarò a Matera ma solo per il matrimonio di Francesco Longobardi. Per il resto non ho notizie e non mi risultano contatti. La situazione è ancora molto fluida, ma per ora non c’è nulla» ci ha spiegato qualche giorno fa al telefono. MERCATO A DILETTANTI E’ l’unica e la più attiva squadra sul mercato. Dopo coach Gramenzi e Guarino ha messo a segno un altro colpaccio cioè Bisconti. L’Igea Barcellona ha comunicato ieri infatti l’ingaggio del pivot Luca Bisconti, lo scorso anno in forze all’A.B. Latina, compagine

con la quale è riuscito a centrare l’obiettivo della promozione in Legadue. Si tratta del secondo acquisto dell’Igea Barcellona che, dopo l’arrivo del playmaker Francesco Guarino, si assicura le prestazioni di un altro giocatore di talento. Luca Bisconti è di Lecce ed ha 27 anni. Alto 202 cm, per 86 kg di peso, ha iniziato la sua carriera con la Pallacanestro Monteroni, tra C1 e C2. Nella stagione 1999/2000, giunge nella Viola di Gaetano Gebbia in A1. A Reggio Calabria gioca comunque molto poco. Dopo due stagioni, si trasferisce sulla sponda siciliana dello Stretto per indos-

Pasquale Lorusso sarà il nuovo presidente dell’Olimpia

sare la canotta della Pallacanestro Messina. Successivamente, gioca per due stagioni a Patti, prima di lasciare la Sicilia con destinazione Cento. Nella stagione 2005/2006, approda poi a Latina, dove rimane per quattro stagioni, concludendo la sua avventu-

ra pontina con il raggiungimento della Legadue. Un traguardo raggiunto anche grazie al suo importante contributo. Bisconti ha infatti chiuso la passata stagione con 12,46 punti di media e 5,46 rimbalzi catturati, giocando mediamente 28 minuti.

B Dilettanti Il diesse: «Due o tre senior e attorno degli under promettenti»

Linea verde per il Bernalda Francesco Montemurro svela le strategie per la prossima stagione BERNALDA - È apparsa alquanto salomonica la decisione degli organismi dirigenti nazionali in merito alla «questione retrocessioni»; l'esigenza di venire incontro alle sofferenze economiche rappresentate da tutte le società di A e B Dilettanti e la necessità di portare a 16 il numero delle squadre per ogni girone nel 2010 avevano spinto un pò tutti a parlare di stop per un anno alle retrocessioni in queste due categorie, ma, dovendo decidere sì o no, la montagna ha partorito il topolino del…nì: retrocederà una squadra per girone (invece che due), una sorta di pavido compromesso che nelle intenzioni dei proponenti voleva forse non scontentare né i club con i loro bilanci disastrati né i big del parquet che, di fronte alla prospettiva di squadre costruite al risparmio in assenza totale di retrocessioni, avrebbero dovuto necessariamente ridurre (e di molto) i loro a volte esorbitanti e non sempre sudati super ingaggi. Fatto sta che alla fine sono stati scontentati tutti, i giocatori che comunque qualcosina dovranno sacrificarla sull'altare della austerità, e le società che, quasi una pernacchia alla crisi generale, dovranno comunque spendere per allestire un roster in grado di evitare il terrificante quat-

B Donne Ecco la nuova politica

La Basilia Potenza punterà sul vivaio

Il diesse Montemurro

tordicesimo posto, cioè la retrocessione diretta senza playout. Cosa significa questo per la Cestistica Bernalda, alla luce delle recenti sofferenze che hanno rischiato di costringere la società ionica alla vendita del titolo?: “Il nostro obiettivo sono parole del diesse Montemurro- resta sempre quello di fare bene. Fino ad oggi è stata prioritaria la questione economica che sembra avviata sulla strada del risanamento grazie ad un accorto piano finanziario e al sacrificio dei dirigenti, in primis del presidente; ora dobbiamo chiarirci le strategie del prossimo campionato, per esempio decidere se è il caso o

meno di investire sui giovani, partendo dall'idea di puntare su due o tre senior di esperienza e capacità attorniandoli con degli under interessanti, ma è solo un esempio delle tante cose da decidere. Resto però convinto insieme agli altri che il primo nodo da affrontare e sciogliere è quello della guida tecnica; ci sono in proposito delle idee che vanno verificate, tenendo conto in questa fase soprattutto delle indicazioni del dottor Gallotta”. Potrebbe sembrare a prima vista una risposta rituale quella del diesse rossoblu, ma leggendola attentamente si scopre che non è così; Montemurro dice, infatti, alcune cose

molto interessanti: primo che al roster ci si sta pensando, eccome!, secondo che si sta pensando ad una squadra fatta di giovani vogliosi di mettersi in mostra e accuditi da due o tre chiocce importanti, terzo che ci si avvicina alla scelta del coach a tappe forzate, e infine la cosa più importante, ovvero che, nonostante le dimissioni dai logoranti incarichi ufficiali, patron Gallotta continua a sostenere la pallacanestro bernaldese e ad interessarsene; e per i tifosi questo è sicuramente uno scoop ancor più importante delle notizie stesse di mercato. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Parte stasera il “Memorial Genovese” con un quadrangolare al PalaPergola

Tutti in campo per il “Conte”

Giuseppe Giorgio Genovese

POTENZA - Sarà alzata stasera, alle ore 17.30, la prima palla a due del terzo torneo "Il Conte", quadrangolare di basket dedicato alla memoria di Giuseppe Giorgio Genovese, atleta potentino scomparso in un incidente stradale nel gennaio 2006. Nella prima semifinale scenderanno in campo le squadre Playmaker School, capitanata da Simone Ginefra (storico compagno delle giovanili del Conte) e già vincitrice della scorsa edizione e Saint Tropea, guidata dai fratelli Parente, amici fraterni di Giuseppe. A seguire il Ciumnera, squadra in cui Genovese ha giocato più di qualche stagione in D regionale, affronterà la Fabergè di Rocco De Stefano. Domani, alle ore 18.30 è in programma la finale di questa terza edizione, seguita da un ricco buffet predisposto dall'impeccabile organizzazione di questa manifestazione diventata, ormai, un appunta-

mento fisso del panorama cestistico potentino, nonchè il modo migliore e più adatto per ricordare il Conte ed il suo coinvolgente ed immancabile sorriso. Si preannuncia una due giorni sicuramente interessante dal punto di vista sportivo, ma soprattutto umano, segnale indelebile di come questo ragazzo dal grande cuore sia rimasto nei ricordi di tanti amici che si sfideranno senza esclusione di colpi, per onorarne la memoria nel modo migliore. L'evento è anche patrocinato dal comune di Potenza e arriva nella stessa settimana in cui si è disputato anche il Memorial Pergola: la stessa sorte ha toccato due ragazzi generosi e sfortunati, che tanti amici continuano a ricordare proprio come Loro avrebbero voluto, giocando a pallacanestro. Donatello Viggiano sport@luedi.it

Marina Pecoriello (foto Andrea Mattiacci)

LA BASILIA Potenza punta tutte le sue carte sul vivaio e la valorizzazione delle giovani atlete. E' questa la notizia più importante del momento in casa biancoceleste, dopo che la società del presidente Marina Pecoriello ha deciso di avviare una politica di ristrutturazione tecnica, che negli intenti del sodalizio potentino dovrebbe consentire un miglioramento qualitativo e agonistico delle atlete a disposizione dello staff tecnico. Su questo versante sono tante le idee in cantiere, non ultima quella di valutare con attenzione la programmazione delle società dell'hinterland del capoluogo. La Basilia, dunque intende fare del settore giovanile uno dei punti focali della propria programmazione e, in questo senso non ha alcuna intenzione di commettere errori che potrebbero costare caro, sul versante della programmazione tecnica del complesso potentino. I dirigenti sono al lavoro per rafforzare tale programma e hanno già avviato una serie di contatti interni confidando nella laboriosa opera messa in piedi dal presidente Mari-

na Pecoriello. Sul versante squisitamente tecnico le atlete che hanno disputato il campionato di serie B/1 femminile nella passata stagione sono state messe nella condizione di scegliere liberamente il proprio futuro anche se nelle intenzioni del complesso societario potentino, tutte le strade sembrano aperte. Non è escluso, infatti che le atlete più esperte allenate da Marilia Sanza nel campionato appena terminato, possano fare da chioccia per dare utili consigli alle giovani leve della società potentina. Confermati, alla guida tecnica della prima squadra, i tecnici Marilia e Roberto Sanza la società deve sciogliere il rebus concernente la questione sponsor che resta forse l'unico assillo per il complesso dirigenziale presieduto da Marina Pecoriello. Proprio Pecoriello, in sinergia con Niccolò Martellotta e i neo dirigenti Roberto Muliere e Alfio Liviani sono al lavoro per programmare le strategie in previsione del campionato femminile di serie B/1 2009/2010. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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46 Sport A Dilettanti Ancora lungaggini burocratiche per la srl


14° Torneo della Bruna del Csi Quadrum cancella lo zero in classifica

Calcio a 5

Better Lisurici senza rivali Altra larga vittoria della formazione di Massimo Giordano Q8 CIFARELLI AL SECONDO POSTO GUINNES PUB 3 Q8 CIFARELLI 8 GUINNES PUB: Appio, Tataranni, Caserta, Virelli, Calia, Montemurro, Andriotti R., Burgi, Azzilonna, Andriotti V. STAZIONE DI SERVIZIONI Q8 CIFARELLI: Radogna, Colucci, Cosentino, Volpe, Scarciolla, Capozzi, Andrulli V., Vizziello, Andrulli A., Lambertini. ARBITRI: Di Cuia C. e Di Cuia E. RETI: 9', 11', 18' e 26' Andrulli V., 15' Andriotti R., 30', 33', 34' e 50' Lambertini, 19' e 42' Azzilonna NOTE: Ammoniti: al 23' Andrulli A., 35' Cosentino MATERA - Uno splendido secondo tempo della Q8 che non lascia scampo agli avversari. Una gara iniziata al piccolo trotto, squadre guardinghe, il primo pericolo arriva al 6' con un tiro di Virelli che centra in pieno la traversa. Nel prosieguo due buoni interventi di Appio, poi al 9' a sbloccare il risultato il bravo Andrulli V. con un bolide che sorprende Appio. Replay dello stesso Andrulli V., all' 11' con un diagonale porta sul 2 a 0 la sua squadra. La risposta avversaria arriva al 15' con Andriotti che accorcia con un preciso rasoterra. Ma il protagonista del primo tempo è sempre Annulli V., che ricevuta palla da Scarciolla, palleggia con il ginocchio e poi calcia al volo infilando la terza rete. Al 19' su respinta di Radogna la palla arriva tra i piedi di Azzilonna che non sbaglia.

FONTANA PESCA IL JOLLY ED E’ PARI CON LA NUZZACI STRADE QUADRUM NUZZACISTRADE

5 5

QUADRUM: Coretti, Venezia, Braia, Scarangella, Ruggeri G., Iacovone, Fontana, Battilomo, Tataranni. All. Rizzo. NUZZACI: Festa, Angelino, Orlando, Lecci, Ruggeri A, Scarciolla, D'Adamo. ARBITRI: Calia e Festa E. RETI: 5' pt, 12' pt e 25’ st Scarciolla; 17' pt e 13’ st Iacovone; 5' st Braia; 7' st e 17' st Orlando; 21' st Tataranni; 23' st Fontana. Francesco Angelino

Vincenzo Andrulli

La prima parte di gara finisce sul 3 a 2. La ripresa non ha storie la superiorità della Q8 esce fuori con il secondo protagonista che è Lambertini. Al 1' errore in difesa, palla persa per Andrulli V. che mette a segno il suo poker di reti. Da ora in poi la Guinnes crolla, Andrulli A. conquista palla offrendo l'assist per Lambertini che segna. Poco dopo su un passaggio di Casentino ancora Lambertini va a segno. Neanche il tempo di riprendere il gioco e Lambertini difende la palla spalle alla porta, si gira ed insacca il suo terzo sigillo. L'azione più bella la mostra il Guinnes, tutta di prima intenzione. Palla per Caserta che di tacca la cede a Virelli, quest'ultimo di prima mette in mezzo, trovando libero Azzilonna che non sbaglia. Ultimo botto e per Luigi Lambertini che solitario parte palla al piede, evita il portiere siglando il quarto gol personale. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

MATERA - Finisce in parità tra Quadrum e Nuzzaci Strade, al termine di un incontro combattuto. L'inizio è un monologo di Nuzzaci, con Coretti che si deve superare in almeno tre circostanze. Nulla può, però, al 5' quando un tiro di Scarciolla viene deviato da Ruggeri G. nella sua porta. Nelle azioni d'attacco di Nuzzaci, è quasi sempre Scarciolla che conclude, ma Coretti riesce ad intervenire. Il pivot dei bianchi si ripete al 12'

su una bella punizione calciata dalla sinistra. Quadrum, sino a quel momento piuttosto timida, alla prima vera chance trova il gol: Ruggeri G. assiste Iacovone che, solo davanti a Festa, lo supera. Al 19' Orlando ci prova dalla distanza, ma Coretti è reattivo. La prima frazione si chiude con un'occasione per Braia, ma Festa para. La prima azione degna di nota della ripresa è al 5' e porta al pareg-

gio: punizione di Fontana, rinvio impreciso di D'Adamo e Braia insacca. Due minuti dopo, Nuzzaci si riporta avanti nel punteggio: Orlando riceve da Lecci e, da posizione defilata, trova lo spazio per infilare la palla tra palo e portiere. Al 13' discesa di Fontana, il suo tiro diventa un assist per Iacovone che riporta il risultato in parità. Ma è ancora Orlando che, poco dopo, batte Coretti con un tiro sul primo palo. Quadrum non demorde, e ha subito la chance del 4-4: Braia va via sulla sinistra, tira col mancino, Festa è bravo a sventare. Il pareggio arriva al minuto 21: Fontana per Tataranni, che con una 'puntata' batte Festa. E' un continuo batti e ribatti, e Scarciolla fallisce a tu per tu con Coretti. Azione successiva e Fontana, da calcio piazzato, supera Festa. Sembra che la prima vittoria per Quadrum fosse lì ad un passo, ma Orlando, all'ultimo giro d'orologio, salta Venezia e porge a Scarciolla la palla del più facile dei gol. Quadrum cancella così lo zero in graduatoria, mentre Nuzzaci sale a 2 punti. n.g.

STEFANO ORSI E’ LO SPAURACCHIO DELLA FRATELLI LOGALLO B.LISURICI F.LLILOGALLO

9 4

BETTER LISURICI: Disimine, Cristallo, Alba, Grassani, Romano, Stasolla, Morelli, Sacco, Orsi. All. Giordano. F.LLI LOGALLO: Tralli, Scalcione, Acito, Vizziello P., Vizziello C., Acquasanta, Rubino, Annicchiarico, Albano, Mancini. ARBITRI: Calia e Deflorio. RETI: 1' pt Orsi; 6' pt Orsi; 8' pt Orsi; 12' pt Morelli; 13' pt Grassani; 15' pt Orsi; 20' pt Morelli; 24' pt Albano; 1' st Rubino; 3' st Rubino; 4' st Romano; 13' st Vizziello C.; 18' st Orsi. MATERA - Pioggia di gol nel confronto tra Better Lisurici e F.lli Logallo. Il primo quar-

Stefano Orsi

to d'ora è da incubo per Tralli, costretto a raccogliere la palla dalla sua rete per ben 6 volte. Al 1' Orsi va via e trafigge Tralli. Al 6' Grassani serve

Orsi: 2-0. Il tris dell'attaccante arriva dopo due minuti, l'uomo assist è Stasolla, all'esordio nella manifestazione. Ancora Stasolla, questa volta per Morelli, per il poker. Un minuto dopo, fuga sulla sinistra di Grassani e comodo tap-in di Orsi. Al quarto d'ora, i ruoli si invertono, e Grassani fa 6-0. Al 18' Annicchiarico si libera di Morelli, ma Disimine para. Passano due minuti e Grassani serve Morelli che di tacco fa 7-0. A questo punto Lisurici rallenta e Logallo inizia a giocare. Annicchiarico tira, Disimine è battuto, ma il palo salva l'estremo difensore. Al 23' ci riprova il biondo n.8, ma la palla è alta. Al 24' Albano riceve da Vizziello P. e batte Disimine. La ripresa si apre col gol di Ru-

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

CLASSIFICA

CLASSIFICA

CLASSIFICA

bino, su assist di Albano. Poi, tiro di Annicchiarico, ma è di nuovo il montante che gli preclude la gioia personale. Logallo gioca bene, e Rubino sigla il 3-7. Azione seguente e Albano, da posizione defilata, tira a lato di poco. Alla prima occasione, Lisurici fa gol: Orsi serve Romano, violenta botta di destro che si infila alla spalle di Tralli. Al 13' fa tutto Albano che si libera della marcatura di Alba, serve Vizziello C. che realizza il quarto gol. Nel finale, c'è gloria per Orsi, per la sua personale cinquina. Poi Disimine si esalta tre volte: prima su un volenteroso quanto sfortunato Annicchiarico, poi su Vizziello C. ed Albano nella stessa azione. Nicola Guanti sport@luedi.it

GIRONE D CLASSIFICA

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Sport 47

Sabato 20 giugno 2009


Sabato 20 giugno 2009

Calcio a 5 B «Torno per far fare gol a mio “fratello” Osvaldo Stigliano»

Spazio Relax versione classic L’esperto Cesare Rispoli torna alla corte di Francesco Tamburrino MATERA - Cesare Rispoli è il primo colpo di mercato dello Spazio Relax Matera. Del ritorno del forte ed esperto jolly difensivo nella madre-patria del presidente Francesco Tamburrino si sussurrava già da qualche giorno, e puntualmente è arrivata la conferma da parte della società. Rispoli rappresenta decisamente un acquisto di rilievo per lo Spazio Relax, un giocatore come lui, oltre che aumentare la cifra tecnica generale della squadra, può sicuramente assicurare quel “qualcosa in più” che forse è mancato nella scorsa stagione. Naturalmente felice per chiamata della società che lo ha lanciato, il giocatore campano non si sottratto a dichiarazioni molto eloquenti: “Provo un'enorme emozione e gioia. Inutile dire che quando Nino Crapulli mi prelevò dall'allora Stabiamalfi, la mia vita, ed ovviamente non mi riferisco solo a quella sportiva, è completamente cambiata. Non ho fatto mai mistero dal rapporto particolare che mi lega alla famiglia Crapulli alla quale devo molto come uomo, ed il mio desiderio era quello di finire con questa maglia la mia carriera, anche se vi posso garantire che non sarà a breve”. Con questa squadra hai forse attraversato il periodo più bello della tua carriera sportiva e diventato materano a tutti gli effetti… “Come dicevo prima, venire a Matera e conoscere questa città, la sua gente cordiale e speciale, mi ha fatto crescere non poco ma anche le soddisfazioni non sono state poche, la promozione in A2, la Coppa Italia, le Coppe Discipline. Anche quando ho giocato due anni fa a Modugno ho preferito viaggiare anzichè trasferirmi in puglia e non ho sbagliato”. Dopo un anno a Modugno e due al Deportivo cosa ti ha spinto a tornare alla corte della squadra del presidente Tamburrino e cosa ti aspetti da questa nuova avventura? “Di certo ogni esperienza ti accresce, la società di Zizzari mi ha accolto molto bene dopo avermi cercato anche negli anni passati. Una bell'esperienza così come i due an-

L’esperto Cesare Rispoli

ni nel Deportivo, sia quello di C1 che quello appena passato in B. Gente speciale come Francesco Tortorelli ed il presidente Pasquale Lamacchia mi hanno trattato come un fratello ed anche con loro ho instaurato un rapporto che va al di là dello sport. Ho affrontato in passato più volte il Team Matera prima che arrivassi a giocarci ed era diverso. Incontrarla dopo i fantastici sei anni è stato davvero difficile anche se da professionista ho fatto sempre il

mio dovere. Anche con il presidente Francesco Tamburrino ho un buon rapporto, ho la sua stima, cosa ovviamente reciproca. Mi aspetto di tornare a far segnare mio fratello Stigliano e continuare a lottare per il vertice così come questa società fa da sempre in B. Sono tuttavia contento che la società punti sul settore giovanile che può far crescere giovani talenti e garantire il futuro quando gente come me, Stigliano o Gasparetto decideranno di

smettere. Ripeto per il momento non se ne parla”. Quali secondo te le potenzialità del gruppo già esistente con il tuo innesto? “Le potenzialità di questa squadra partono da una base che già nella seconda parte del campionato ha collezionato praticamente gli stessi punti con la metà degli uomini rispetto al girone di andata. Ho parlato con la dirigenza, c'è voglia di fare bene ma senza strafare, il periodo di crisi che stiamo attraversando ce l'impone. Io sarò a disposizione della squadra come sempre e spero che questo servi alla causa. Di certo non vedo l'ora di ricominciare”. Dopo aver rinforzato la rosa dei giocatori con questo primo innesto, e dopo aver affidato il settore giovanile alla coppia Michele Pavone e Pancrazio Russo, si resta in attesa del nuovo allenatore e, considerati i tempi di crisi economica, c'è da scommettere che anche questa scelta sarà operata con estrema cautela. Annibale Sacco sport@luedi.it

Pallanuoto C Uomini Il Tritone ospita il Pentathlon

In scena l’ultimo atto Ecco i pugliesi del Mola per la Potenza Nuoto ULTIMA giornata di campionato per le due formazioni potentine, nella serie C di pallanuoto maschile. Il Tritone Potenza ospita questo pomeriggio, alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale, con inizio alle 19:30 il Pentathlon Bari. Il settebello potentino, sarà in vasca per festeggiare una stagione estremamente positiva, che ha visto il team di Giorgio Pappalardo vincere gare esaltanti. La squadra ha festeggiato ieri sera in un locale del capoluogo il raggiungimento anticipato della salvezza con una cena di gala estremamente sobria. L'umore degli uomini di Pappalardo è al settimo cielo, la formazione lucana, reduce dalla bella affermazione di sabato scorso nel derby con i cugini della Potenza Nuoto ha tutta l'intenzione di chiudere positivamente il proprio campionato e di dare l'ennesima soddisfazione alla propria società. Pappalardo avrà tutto l'organico a sua disposizione, nessun problema di ordine tecnico af-

fligge il mister lucano che ha dato alla squadra la meritata tregua dopo una stagione vissuta serenamente dal gruppo, guidato da Canio Pappalardo. In casa Potenza Nuoto, invece cresce l'attesa per la sfida di questo pomeriggio, alle 13:30 contro la formazione del Mola. La gara si presenta difficile, per i potentini, i quali dovranno affrontare un cliente non facile, ultimo in classifica, a tre punti di distanza dai lucani. Per salvarsi il Mola dovrà vincere con due gol di scarto, ipotesi, nemmeno tenuta in considerazione da Francesco Nigro e compagni. La Potenza Nuoto non dovrebbe avere problemi ad ottenere la salvezza sul campo. Nel prossimo campionato le due realtà lucane saranno verosimilmente ancora a braccetto, viste le voci circolate nel corso degli ultimi giorni e provenienti dalla Federnuoto romana che danno per certo l'allargamento a dieci formazioni del campionato maschile di serie C. f.menonna@luedi.it

Ciclismo Organizzazione dell’Avis per il terzo anno

Melandro, tutto pronto per il “Medio fondo” Toccherà nove paesi del potentino

La partenza dello scorso anno

E' ORMAI tutto pronto per il “Terzo Medio fondo del Melandro” dell'Avis, la gara ciclistica che quest'anno si terrà il 28 giugno e che da tre anni passa per Picerno, Vietri di Potenza, Savoia di Lucania, Sant'Angelo Le Fratte, Brienza, Sasso, Satriano e Tito. Una gara ciclistica organizzata dall'Avis nazionale, della nostra regione e quella della provincia di Potenza, in collaborazione con le sezioni Avis di tutti i paesi interessati e sotto la regia dell'associazione del giro ciclistico del Melandro. Le quote d'iscrizione quest'anno saranno devolute a favore dei terremotati in Abruzzo. Grande successo e partecipazione delle prime due edizioni della gara ciclistica. Quest'anno l'organizzazione ha messo in palio per il primo classificato generale un Telefono Hsdpa con Gps integrato Samsung, per il vincitore del Gran Premio della Montagna un antifurto per auto Block Shaft, e per i primi tre classificati di categoria saranno consegnati panieri

di prodotti tipici, oltre a premi speciali che saranno consegnati durante la premiazione. Il ritrovo è previsto alle sette e mezza a Satriano in Corso Triste, dove avverrà la partenza ufficiosa alle nove. A seguire la partenza ufficiale, da Tito, alle dieci. Il percorso sarà il seguente: Satriano di Lucania (ss 95), Torre di Satriano-Tito (ss 95), Picerno (sp 83), Baragiano Scalo-Via Appia (sp ex ss7 - ss94), Vietri di Potenza (sp 58), Savoia di Lucania (qui il gran premio della montagna), tramite la provinciale 58 si raggiungerà la zona industriale di Sant'Angerlo Le Fratte e poi Brienza e tramite la sp 39 si raggiungerà Sasso di Castalda per concludere la gara a Satriano, dove in via Nazionale sarà allestito l'arrivo finale. La premiazione avverrà a Satriano in Via Nazionale alle 15,30. A seguire, dopo la premiazione, ci sarà come nelle scorse edizioni, un pasta party. Claudio Buono sport@luedi.it

Oggi e domani la settima edizione del motoraduno sul lago di Montecotugno

Senise, weekend su due ruote SENISE - Settimo motoraduno, quarto nazionale, ”Città di Senise”, in programma per oggi e domani. Sul suggestivo scenario del Lago di Montecotugno, presso il centro polisportivo, ci sarà la consueta rincorsa allo sfoggio della moto più bella, quella più potente, quella più antica, quella più equipaggiata e quella più costosa. Una gara tra appassionati che entusiasma sempre anche gli spettatori, ammirati da cotanta bellezza a due ruote. La due giorni si aprirà sabato, alle ore 15 circa con le iscrizioni ed il ritiro dei gadgets. Subito dopo, inizierà la gara di freestyle acquatico, oramai un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati degli sport sull'acqua. Lo spettacolo proseguirà fino alle ore 17.15 circa, allorquando ci sarà la consueta partenza per il giro turistico per i comuni della zona, con sosta questa volta in Castronuovo ed in Teana, dove saranno offerti degli assaggini e degli aperitivi a tutti i partecipanti al raduno. Alle 20.30, la cena, self service a base di prodotti tipici locali a prezzo modico, solo sette euro. Alle 21.30, spettacolo comico con protagonista Franco Guzzo. A seguire lo spettacolo musicale della

Alcune immagini della scorsa edizione del motoraduno di Senise. Qui in alto la postazione della giuria della gara sinnica

cover dei Nomadi “Noi vagabondi”. La notte si chiuderà con i fuochi sull'acqua. Gli ospiti avraanno poi modo di sistemarsi negli alberghi del luogo o nelle aree attrezzate per il campeggio. La domenica mattina, con inizio alle ore 9, si riapriranno le iscrizioni ed a seguire lo spettacolo

di freestyle sul lago. Mentre per le ore 12, si ripartirà per il consueto giro turistico con sosta presso il Bar K2 che offrirà l'aperitivo. Alle 14, pranzo presso il “Convento Cappuccini” e subito dopo esposizzione delle moto e classifiche dei vincitori delle varie sezioni in gara. Alle 18, la pre-

miazione ed i saluti e ringraziamenti del presidente del motoclub di Senise Cesare Elefante. Il club è intitolato al fratello Vincenzo Elefante, morto giovanissimo per un incidente sulla moto, alcuni anni orsono. Il suo sacrificio, in questo modo, lo si rinnova ogni anno, proprio per

mantenere vivo il ricordo dello sfortunato centauro e soprattutto per rappresentare un monito a godere della passeggiata in moto e non a trasformare la moto in un pericolo, come purtroppo succede spesso. Gianni Costantino sport@luedi.it

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48 Sport


Moto Roberto Cristiano: «Grandi sacrifici per avere questa manifestazione»

A Bella rombano i motori Due giorni per la tappa lucana del campionato di Motorally BELLA- A Bella, per due giorni, è di scena il Campionato nazionale di Moto Rally. L'evento sportivo, organizzato dal Bella motor club in collaborazione con Only Team Racing, prevede due gare, che si svolgeranno in questo week end. Il tracciato, particolarmente impervio e lungo circa 460 kilometri, nel corso delle due giornate abbraccerà i territori di Bella, Muro Lucano, Savoia di Lucania, Colliano, Balvano e Vietri. Un appuntamento da non mancare per gli amanti di questo sport, considerando che la competizione bellese rappresenta l'unica possibilità di poter vedere campioni del calibro di Matteo Graziani e Andrea Mancini, essendo questa, l'unica tappa prevista nel sud Italia. Graziani, primo della classe lo scorso anno e famoso per le sue performance alla Parigi-Dakar, salirà in sella alla sua Ktm con un piede ingessato, a causa di un infortunio su-

Anche Graziani correrà oggi a Bella

bito in Sardegna, durante una prova valida per il Campionato mondiale di Moto Rally. La classifica attualmente vede al primo posto Mauro Uslenghi, vincitore sul circuito di Montepulciano, mentre al secondo posto troviamo Mancini e solo terzo lo stesso Graziani, a sua volta salito sul gradi-

no più alto del podio, nel corso della tappa di Rapolano Terme. In otto competizioni singole si deciderà chi sarà il campione italiano di questa categoria e i giochi sono tutti aperti. Quest'anno, per la prima volta in assoluto, gareggia anche un bellese, sotto la effige dell'Only Team Racing. Il suo

nome è Raffaele Golia e si è piazzato diciassettesimo a Rapolano Terme. Golia è stato bloccato da un infortunio a Montepulciano e si presenta a Bella al settantesimo posto in classifica. Per il secondo anno consecutivo, il paese del Marmo Platano ospita una kermesse sportiva di alto profilo e il presidente del Motor Club di Bella, Roberto Cristiano, pone l'accento sull'impegno profuso dai soci «che con grande sacrificio, da circa sei mesi hanno lavorato senza risparmiarsi». Al via ci saranno tutte le scuderie più famose del palmares internazionale, dalla Kawasaki, alla Honda, alla Ktm. Centodieci piloti sulla griglia di partenza, suddivisi in diverse categorie, percorreranno le scoscese montagne del Marmo Melandro, compreso il nostro Golia, che affronterà colleghi determinati ed esperti, ma il fattore campo potrebbe fare la differenza. Giovanni Petilli sport@luedi.it

Atletica Il policorese: «Nella mia carriera questa esperienza mi mancava»

Cappucci e Dinardi a Roma Correranno la mezza maratona notturna della capitale POLICORO - Correre di sera con temperature miti è il sogno di ogni corridore, soprattutto in questi periodi in cui la colonnina di mercurio raggiunge il massimo apice. Se poi il teatro della corsa è il Colosseo con la sua imponente storia vale la pena iscriversi e partecipare, come diceva De Coubertain, anche senza troppe velleità. Non sappiamo se la stessa considerazione è stata fatta da Luigi Cappucci e Pietro Dinardi, il primo fondatore dell'associazione podisitica amatori Policoro e il secondo iscritto ad una simile associazione di Bernalda, fatto sta è che entrambi hanno alle spalle sia la passione sia trofei vinti nell'atletica leggera. Ma quella di oggi è una manifestazione a cui due maratoneti come loro non si potevano sottrarre. La città eterna con oltre 26 milioni di visitatori nel 2007, fanno di Roma la terza città in Europa e l'ottava

nel mondo come numero di presenze turistiche, ospita la prima “Mezzamaratona in notturna”. Ventuno chilometri e 97 metri di gara previsti dagli organizzatori con partenza, intorno alle 23:00, da Via di San Gregorio - Arco di Costantino con il percorso che si snoda tra il centro ed il quadrante Sud-Est della Capitale con l'arrivo a Parco di San Sebastiano - Caracolla: “Questa esperienza mi mancava nella mia lunga carriera di atleta -dichiara Luigi Cappucciin cui ho preso parte a tantissime gare, la prossima a settembre a Berlino, tra cui anche la madre di tutte le maratone, quella di New York. Questa però ha un appeal particolare non solo perchè è una mezza maratona che si corre di notte sotto il cielo stellato, ma anche perchè la popolarità di Roma è dovuta al fatto di essere stata nel corso della sua millenaria storia la capitale dell'Impe-

VOLLEY B1 DONNE La palleggiatrice Serena Masino firma con la Polizia Municipale

POTENZA - La formazione della Polizia Municipale si è assicurata le prestazioni della palleggiatrice Serena Masino. L’atleta, classe 1983 alta 177 centimetri, farà parte nella sora a disposizione di Gagliardi e si aggiunge alla ricnofermata Pagano e al nuovo arrivo Magherini.

ro romano e il cuore della cristianità cattolica. Il suo centro storico, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco. Il fascino che emana credo che sia uno dei motivi, se non il primo motivo, per il quale vale la pena iscriversi, come ho fatto io e l'Ing Dinardi, tra i pochi lucani tra le migliaia di partecipanti che hanno deciso di correre sulle strade della storia del mondo”. E' la prima uscita ufficiale di Cappucci dopo l'ottava edizione della StraHerakleia di Policoro del 10 maggio scorso, organizzata da egli stesso e sulla quale per l'anno prossimo pesa l'incognita se continuare o meno in questa fatica che richiama quella di Ercole, da cui prende il nome la sua creatura e l'odierna città di Policoro. Gabriele Elia sport@luedi.it

Karate Tanti ragazzi in pedana

Tutti a lezione da Di Pinto Il karateka lavellese Pasquale Di Pinto

LAVELLO - Si è svolta di recente presso il Palasport lavellese una manifestazione sportiva di karate organizzata dall' A.S.D. karate Di Pinto che rientra nel progetto formativo "crescere, conoscere, vincere" ideato dall' atleta plurititolato Pasquale Di Pinto e che ha come obiettivi la formazione culturale oltre che sportiva dei ragazzi dai 5 anni in su, attraverso la pratica del karate. L'iniziativa sportiva ha registrato la partecipazione di numerosi ragazzi che seguono costantemente le lezioni tenute dall'atleta lavellese che si sono cimentati sul tatami per uno stage di perfezionamento tecnico alla specialità Kumite diretto per l'occasione dall'istruttore quinto dan Salvatore Giuseppe Zaccaro, atleta del gruppo sportivo della Guardia di Finanza, plurititolato in campo nazionale ed internazionale e figlio del noto Maestro ed arbitro mondiale WKF Giuseppe Zaccaro."La nostra associazione sportiva - dice Di Pinto - sta cercando di promuovere il karate targato Fijlkam sul territorio di Lavello e paesi limitrofi. Domenica scorsa i ragazzi hanno dimostrato che vi sono tutti i presuppo-

sti per cercare di creare qualcosa di importante per la nostra cittadina contribuendo alla crescita dello sport lavellese. Noi promuoviamo uno sport sano, pulito, per tutti e metodi di lavoro all'avanguardia seguendo i programmi della federazione Fijlkam e del Coni”. “Vi sono già ragazzi - continua Di Pinto - che sono molto completi tecnicamente e che già dal prossimo anno sportivo potrebbero affacciarsi alle competizioni ufficiali". Grande entusiasmo anche da parte del pubblico presente che ha seguito con interesse le varie esibizioni degli atleti lavellesi tutti promossi al termine della kermesse al grado superiore. Ricordiamo che Pasquale Di Pinto da 15 anni è sui podi di tutte le maggiori federazioni sportive di Karate e attualmente è campione regionale Fijlkam in carica e vice-campione d'Italia Fijlkam kata a squadre con il Centro karate Zaccaro Matera e l'ottimo livello tecnico espresso dai suoi ragazzi lavellesi è sicuramente frutto di anni e anni di esperienze e di risultati in questa affascinante disciplina. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it

Motocilcismo Alla terza prova del Trofeo Malossi spicca il successo di Bianculli

Ottimo bottino per i lucani a Sarno CENTAURI lucani protagonisti all'autodromo internazionale di Napoli - Sarno nella terza prova del Trofeo Malossi per la zona sud. Il trofeo ScooterMatic Estreme ha visto, come sempre, protagonisti i colori lucani RC Motors che, ad onor del vero, hanno offerto una prova del tutto positiva, dando il meglio di loro in tutte e due le manche di gara. Weekend del tutto positivo anche della categoria GP 80 con il successo di Bianculli del team DMK tesserato anch'egli Motor Club Lucania Motorcicle di Potenza. Nella categoria super scooter la prestazione in prova è stata confermata anche in gara da Mastroberti partito dalla quarta posizione; Rocco Telesca è stato il più costante nella categoria della super scooter partendo ottavo e finendo al termine della giornata quarto assoluto e primo nella categoria super scooter confermando la sua ottima forma. Insieme a Telesca hanno completato il podio tutto di piloti del team R.C. Motors anche Rocco Coviello, secondo, e finalmente

Il podio di Sarno e un momento della competizione

Enzo Mastroberti, terzo nonostante la caduta al settimo giro in gara-uno. Per il resto del Team RC Motors Giancanio Eboli ha concluso ottavo assolu-

to dando il meglio di se in entrambe le manche, Nono assoluto per Donato Disabato, undicesimo per Fabio Fabbricatore e quindicesimo per Donato San-

tarsiero. Il prossimo appuntamento sarà nell'autodromo di Limatola a Benevento domenica 28. sport@luedi.it

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Sabato 20 giugno 2009

di GIOVANNI MARTEMUCCI SI inaugura oggi a Matera, alle ore 19, presso lo spazio espositivo Porta Pepice, in via delle Beccherie 55, la mostra fotografica di Gaetano Plasmati dal titolo “Civiltà rupestri. Matera, Petra, Cappadocia”. Tre territori rupestri distanti tra loro ma accomunati dal fatto di essere città scavate nella roccia in cui il vivere in grotta ha rappresentato un evenienza costante per le popolazioni locali. A prescindere dalle epoche e dalle necessità sociali degli individui, la cultura del vivere in grotta ha trasceso il tempo e lo spazio, divenendo un punto comune della storia di popoli e territori anche così distanti. Le foto di Plasmati indagano le peculiarità di questa architettura “spontanea“ caratterizzata dall'estrema economia nella realizzazione e soprattutto l'utilizzo, a guisa di rifugio, durante le invasioni nei centri abitati ad opera di popoli nemici. La nascita della Civiltà Rupestre si sviluppò esponenzialmente con una connotazione urbanistica precipua: i villaggi si ampliavano in strutture sociali e urbanistiche complesse che vedevano nella casa grotta il fulcro evolutivo della collettività fungendo da abitazione e centro produttivo nonché da luogo di culto. La mostra che si inaugura oggi rappresenta un altro importante tassello culturale verso il gemellaggio, in via di definizione, tra Matera e la storica città di Petra, in Giordania, con la quale la città dei Sassi è accomunata dal riconoscimento del marchio Unesco e dalle analoghe caratteristiche

La mostra

Le Civiltà rupestri di Plasmati Matera come Petra e la Cappadocia

La copertina del catalogo Civiltà rupestri

morfologiche e paesaggistiche. Plasmati nel suo lavoro di ricerca ne ricostruisce le testimonianze, i segni e i legami con la religione: facile da indovinare anche nella tradizione Cristiana se si pensa alla Natività, compiuta in una grotta per l'appunto. E fu proprio nei luoghi accomunati dalla dominazione Bizantina che si ebbero poi gli esempi più interessanti della cultura rupestre, con l'inserimento di sistemi di regimentazione e conservazione delle acque, di collegamento stradale, di regolamentazione sociale e luoghi di culto religioso e congregazione. Le grotte divengono nuovi centri urbani, più caratteristici e articolati di quelle stesse città che avevano tentato di sostituire. L'esempio di civiltà rupestre più vigoroso, imponente e suggestivo è certamente Matera, la Città dei Sassi. Ma gli esempi altrettanto importanti e caratterizzati da forti similitudini si trovano in Cappadocia e in Giordania, soprattutto a Petra. Le immagini di Gaetano Plasmati raccontano queste innegabili similarità tra luoghi apparentemente distanti ma fortemente legati culturalmente da quelle evenienze storiche e sociali così comuni a tutti i popoli. Nel corso della serata inaugurale saranno presentati i volumi fotografici: “Giordania” e “Civiltà Rupestri - Petra, Matera, Cappadocia” dello stesso Gaetano Plasmati, edizioni PortaPepice. Seguirà una proiezione del filmato "Petra" della RVM Broadcast Video Service di Matera. cultura@luedi.it

Il vernissage Il pittore Rizzi inaugura Spirito di Mater(i)a in Mediateca

Donato e il sogno materano di DAMIANO LATERZA MATERA - Donato Rizzi è amore: geometrie dal sud, teoremi impensabili, strascinàti bohemien. Prende Matera e la colora d'Africa. Stilizza torri parigine ma le riveste di carta tribal-chic. Come fossero cerchi nel grano dipinti di olio e rosso pummarola n'coppa. Verde basilisco? Basilicata (al) verde. Eccola, la mostra “Spirito di Mater(i)a”, dedicata a questo meraviglioso ed eterno ragazzo, fautore di un estenuante viaggio a/r da Matera al Mondo e ritorno - raro quanto incomprensibile. Comprensibilissimo, però, se si parla di belle arti. «L'arte comincia dalla resistenza: dalla resistenza vinta. Non esiste capolavoro umano che non sia stato ottenuto faticosamente» scrisse André Gide, al quale l'insuperabile Santoro Ninì paragonò - esagerando, forse - chi vi scrive. Difatti, comunque, è proprio così che bisogna leggere la produzione del romantico Rizzi. Opere che saranno esibite, nei lamacchiani locali della Mediateca Provinciale, da stasera (inaugurazione alle 19.00 ora lucana) e fino al 31 luglio per deliziare i sopitamente raffinati palati dei tufacei materensi. Interverrà pure il boteriano sindaco, che di materarte (arte materana) ne capisce, per una cerimonia all'insegna (finalmente) della par condicio. Poiché sarà presente, inoltre, il pasoliniano Notarangelo. Che è pure autore della prefazione al catalogo. Ottimo. Poiché in questa sorta di pax buccichiana a guadagnarne è la Cultura. Con la C di Culo (perché ci vuole Fortuna, per far sfondar finalmente Matera). E Donato Rizzi, l'artrista (perché la sua è arte fatta con l'arto che fomenta tristezza, cioè il cervello) pare un personaggio probo su cui puntare. Un uomo che decolla

Libro IlIlconcerto Alexian group e Terragnora in un incontro di suoni e culture

dai Sassi della vergogna per atterrare sui Sassi della Gloria. Compiendo un viaggio surreale che è compendio delle eterne fatiche meridionali. Per cui si tinge di un velo visuale che potrebbe essere ispirato da Manu Chao ma non lo è, perché assume una forma di regolarità che è pura cibernetica. E dunque rappresenta la chiave per risolvere il dramma-dilemma del nostro mondo inferiore. Per guarire dal deficit sudista. La pari opportunità, così, è, berlusconianamente, per tutti. Indi per cui, Donato finisce per incarnare il sogno materano/meridionale del disagio che, mutando geneticamente per mezzo dell'espressione culturale, assurge esso stesso a strumento di riscatto. In modo splendidamente circolare. Nel segno dello spirito new Age del sessantotto rivisto in chiave giudaicocristiana di sinistracentrodestra. Che è l'attualità. La Mater(i)a di Rizzi è, dunque modernissima. Per quanto l'abuso di questo termine lo renda, di fatto, quasi-sinonimo di modernismo catalano. Cioè il mondo allucinogeno dei Puffi che è l'Arte fuori dal tempo. L'Arte Assoluta (e assolata).

MATERA - Domani sera, a partire dalle ore 21, in piazza San Biagio ci sarà un concerto di musica popolare locale e rom con i gruppi "Alexian Group" ed “Terragnora” organizzato dall’associazione Tolbà. L’evento rientra nell’attività di diffusione del progetto “Le Cicale” che ha tra i suoi scopi la conoscenza della cultura rom e la promozione dell’intercultura. In occasione del concerto il gruppo presenterà in anteprima nazionale ilnuovo cd dal titolo “Me pase ko Murdevèle – Io ac-Canto a Dio” prodotto e distribuito a livello internazionale dalla Compagnia Nuove Indie. Il cd contiene undici brani religiosi in cui si evidenzia la spiritualità delle diverse comunità Romanes che professano religioni diverse fra loro ma uniti dalla stessa cultura e dalla stessa filosofia di vita .Il cd è presentato da

Monsignor Carlo Ghidelli Arcivescovo di Lanciano-Ortona. Il gruppo composto da Alexian Santino Spinelli (fisarmonica), Luciano Pannese (contrabasso), Andrea Castelfranato (chitarra), Gennaro Spinelli (percussioni), da anni ricerca e valorizza la cultura musicale romaní. Il concerto non é altro che un percorso musicale e canoro (in lingua romaní) attraverso gli stili musicaliromanès, per un viaggio ideale attraverso l'intimità della storia e della cultura Romanì interpretata in maniera assolutamente originale. Il leader del Gruppo Alexian Santino Spinelli, fisarmonicista e cantautore conosciuto a livello internazionale per le sue numerosissime attività culturali, ha già pubblicato cinque cd distribuiti a livello internazionale. cultura@luedi.it

Il Libro Car net Cercasi attori per il film di Tornese

Il casting (Videouno)

MATERA - E’ proseguita per l’intera mattinata di ieri la ricerca di volti materani per completare il cast delle comparse per il film “In nome nessuno” che sarà girato nelle prossime settimane nella città dei Sassi. A firmare la pellicola sarà Marco Tornese. La selezione riguarda figuranti di età compresa tra i 18 e i 70 anni. Responsabile del casting il direttore artistico di produzione Giuseppe Digilio. Davanti all’hotel San Domenico, che ha ospitato il casting, non si sono viste le file come con Gibson, ma l’affluenza di aspiranti attori é comunque stata significativa. Le riprese partiranno il prossimo 29 giugno nei rioni Sassi. cultura@luedi.it

Open air party sulle note del trio Maiorka MATERA - Dopo il grande successo del primo happy hour made in Matera un nuovo evento del Trio Maiorka nella città dei Sassi. La "triade" più cool della movida materana sarà protagonista stasera, presso Caffettiamo in via Rocco Scotellaro, con il primo "Open Air Party". Un evento organizzato in collaborazione con il media on line www.sassiLive.it. Dopo aver ospitato i concerti della rassegna Gezziamoci il bar Caffettiamo di Piero Manicone si affida dunque al Trio Maiorka per lanciare ufficialmente una serie di eventi previsti per l'estate. Open Air Party offrirà alla selezionata clientela musica da discoteca, esibizioni artistiche, drink e food. Special guest saranno Maiorka dj (Piervito Galati), Joseph the voice (Giuseppe Di Bello) e lo chef Gigi Sanrocco per l'animazione e la gastronomia. Gigi Sanrocco, già noto per aver pubblicato il libro di ricette dedicato a Mel Gibson in occasione del soggiorno materano per le riprese del film The Passion, ripeterà durante la serata il world record del taglio della zucchina. La grafica degli eventi del Trio Maiorka è curata da Black on White. Total price: 8 euro. Per informazioni e prenotazione privè tel. 334.6487474 oppure 347.6210687. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


I misteri del cosmo Un continuo “furto” di materia alimenta le stelle minori a spese delle maggiori

di LUCIO SAGGESE LA SCORSA settimana accennavo ai sistemi di due o più stelle che in qualche modo sono legate tra loro, ruotando intorno ad un comune centro. Facendo le debite distinzioni, la faccenda richiama alla mente i sodalizi che si instaurano tra gli esseri viventi: alcune stelle vivono una vita tranquilla collaborando tra loro come se si trattasse di commensali; altre addirittura hanno un reciproco vantaggio, come negli organismi simbiotici; per altri invece l'unione determina un vincitore e un vinto, come succede tra preda e predatore. Il caso tipico è rappresentato dalle pulsar binarie e si verifica quando due stelle di massa diversa si trovano molto vicine. In questo particolare so-

L’ETERNA SFIDA DELLE PULSAR BINARIE QUANDO IL PICCOLO VINCE SUL GRANDE dalizio la stella con maggiore massa è dell'ordine di 20 volte la quantità di materia che forma il nostro Sole, mentre la compagna più magra ha circa 8 masse solari. Ma non sempre a vincere è il più grande. Una stella grande ha un ciclo di vita molto veloce e, in poco più di sei milioni di anni, diventa quella che viene chiamata una gigante: si espande in maniera enorme e gli strati più esterni sono trattenuti a stento dalla stella. Se nei paraggi vi è un altro corpo celeste, come nel caso delle binarie, la situazione si complica perché subentra un effetto molto simile alle nostre maree.

La stella compagna, più piccola e più compatta, esercita una tale forza di attrazione che gran parte della materia della stella più grande viene risucchiata verso essa. Si ha quindi uno scambio di materia, anzi un furto da parte della stella piccola che, nel giro di appena 400 mila anni, mangia tanta materia dalla grassa compagna da passare dalle 8 masse solari iniziali a ben 24. La stella che in origine era più grande, privata della propria massa, cambia radicalmente natura. La pressione di radiazione interna, non più equilibrata dalla forza di gravità della massa, perché persa, trasforma l'astro

in una supernova, che disperde nello spazio quel poco di materia che era rimasta negli strati esterni. Il nucleo invece inizia a contrarsi sempre di più, diventando estremamente denso, e si trasforma in una stella di neutroni. Una stella di neutroni è tanto compatta che un cucchiaino di tale materia pesa oltre un miliardo di tonnellate ed è qualcosa che esula dalla nostra immaginazione perché non trova riscontro in niente che sia sulla Terra. Al termine di tutto questo processo, che dura all'incirca solo 10 milioni di anni, la situazione si inverte e i protagonisti si scambiano i ruoli di preda e predatore: la stella che

in origine era la più piccola, avendo inglobato materia sottratta alla compagna, diventa la gigante; quella che prima invece era la più grande, trasformatasi in stella di neutroni, esercita una forte attrazione gravitazionale sull'altra e si riprende parte della materia. Quest'ultima però non diventerà mai più una stella normale, resterà sempre una stella di neutroni. La materia strappata alla gigante non cade direttamente sulla stella di neutrone come un oggetto che cade a terra, ma crea una spirale intorno alla stella compatta, con due conseguenze. La prima è che trasferisce alla

Letterae Dantis

stella un moto di rotazione sempre più veloce, moto che caratterizza le pulsar. La seconda è che la materia in caduta si scalda a causa dell'attrito ed emette raggi X. È stato proprio l'avvento, negli anni settanta del secolo scorso, di satelliti dotati di rivelatori di raggi X a svelare l'esistenza di numerosi sorgenti X binarie di questo tipo. Quale sarà alla fine il destino del sistema binario descritto? Uno scenario è sintetizzabile nel detto: “chi la fa, l'aspetti” nel senso che anche la nuova gigante, subendo il furtorestituzione di materia da parte della compagna compatta, si trasformerà anch'essa in una stella di neutroni, pagando il fio per aver causato la distruzione dell'altra. In alternativa la gigante potrebbe essere risucchiata lentamente dalla vorace compagna compatta senza subire trasformazioni e il sistema finirebbe per essere spazzato via, lasciando come testimone dell'avvenuta digestione una pulsar ad alta velocità di rotazione. cultura@luedi.it

Libro IlIlpremio

Serata in note all’Auditorium del “ Mario Bruno” di Lavello Totaro Ziella

In scena gli allievi

vince il Casentino

IlIlLibro libro Dalle lotte per il metano alla Cigs nel racconto di Gino Porsenna di GIANNI COSTANTINO di GIOVANNI DI LENA*

La locandina del saggio

di GIUSEPPE CATARINELLA LAVELLO - Dopo un'annata di intensa attività, e a conclusione del percorso formativo di questo anno scolastico 2008/2009, oggi e domani si terrà, presso l'auditorium del Centro Sociale “Michele Di Gilio” il XXXVIII saggio scolastico di fine anno dell'Istituto musicale “Mario Bruno”. Il consueto e tanto atteso appuntamento ancora una volta regalerà emozioni con le esibizioni di tutti i giovani allievi della scuola che, sempre più numerosi, si dedicano con passione e costanza allo studio della musica. L'amore per la musica e la costanza nel dedicarsi allo studio di uno strumento musicale fa sì che tanti lavellesi si avvicinano tradizionalmente fin da tenera età al mondo musicale per crearsi a volte anche un'alternativa che da semplice passione può diventare un percorso professionale dai risvolti incoraggianti al momento di scegliere strade lavorative per il proprio futuro. Lavello dalle forti vocazioni musicali e canore conta diverse tendenze e presenze che esaltano la musica sul proprio tessuto comunale e con tanti addetti e professionisti del settore in tan-

ti possono beneficiare di avere solide basi per aspirare a contare sulla musica non solo come espressione di passioni ed emozioni ma anche come modo di essere e di vivere in sintonia con un mondo fatto di equilibrio, concentrazione, serenità e di pace con se stessi e con il mondo. Insomma la musica anche come terapia d'urto per affrontare una quotidianità ed un mondo sempre più sregolati e con atteggiamenti “non intonati” sempre con messaggi positivi e stili di vita distorti. Avvicinarsi alla musica sostanzialmente potrebbe alleviare fatiche ed affrontare il mondo con visuali più costruttive. Le due serate curate ed organizzate dagli insegnanti dell'Istituto, sotto la guida del direttore maestro Sante Bruno, suggelleranno l'impegno e la dedizione con cui da ormai trentotto anni questa scuola opera sul territorio della nostra città, e non solo, per la diffusione della cultura musicale. Aspettiamo dunque di poter godere delle performances di tanti giovani musicisti che vanno lodati per l'impegno ed incoraggiati a continuare ad investire nella cultura per il loro futuro.

MARCONIA - Nella sede dell'associazione culturale Cecam di Marconia, si è tenuto un incontro per presentare il libro di un nostro corregionale. Dopo aver dato il benvenuto al pubblico, gli organizzatori hanno voluto rendere omaggio al compianto e mai dimenticato Piero Piepoli (uno dei soci fondatori dell'associazione) che il giorno 12 giugno avrebbe compiuto gli anni, ricordandone l'integrità morale e l'alto senso civico. Subito dopo ha avuto effettivamente inizio la manifestazione di presentazione del libro di Gino Porsenna “Basta con queste menzogne. Siamo stuffi”. Il libro, dall'esposizione chiara, lineare e avvincente, attraverso le storie dei personaggi, racconta, inserendola negli avvenimenti internazionali, la storia del nostro paese e, meglio, segue l'evoluzione e le trasformazioni della società italiana nel periodo di tempo che va dagli ultimi anni della seconda guerra mondiale ai giorni nostri. Il tutto, però, è presentato in maniera piacevole, mai pesante tanto che se si volesse tradurre o trasformare il libro in un'altra espressione e /o forma artistica esso potrebbe essere un quadro ad acquerello, tanto è delicato il tratto della scrittura. La delicatezza della scrittura non impedisce, però, all'autore di denunciare quale conseguenza ha avuto nella nostra società il cambiamento in essa verificatosi dal dopoguerra in poi: la perdita dei valori. Ciò è quanto sostiene, nel passo in cui analizza la società basata sul “confort” (nella quale nessuno, nemmeno Luigi Forte che aveva perduto moglie e figli, era solo)

distinguendola da quella basata sul “confronto” dove ognuno deve dimostrare di avere e valere più dell'altro, ma quando poi ci riesce, scopre spesso di essere solo. Forte è poi il messaggio che Porsenna invia ai lucani: prendere in mano il proprio destino, non subire gli eventi e soprattutto distinguere ciò che è bene da ciò che è male o, per dirla con le sue parole, distinguere “l'ottimo” dal “bene” e rinunciare a “Satana”. Satana è la Cassa integrazione che i politici hanno presentato spesso come il “bene” della provvidenza statale di cui ci si deve accontentare quando non si può ottenere “l'ottimo”, cioè il lavoro. Io, invece, associandomi a Porsenna, dico che la Cassa integrazione è una delle tante sembianze che “Satana” può assumere, perché come “Satana” non rispetta la libertà delle persone e la vuole soggiogare a suo volere così la Cassa integrazione rende i lavoratori schiavi di quel sussidio che permette loro sì di tirare a campare ma toglie la possibilità di pensare e agire liberamente. *Poeta e scrittore

SENISE - Ancora un importante riconoscimento al poeta scrittore lucano, Pasquale Totaro Ziella. La commissione della trentaquattresima edizione del premio letterario Casentino, sezione poesia, presieduta da Silvio Ramat di Arezzo, gli ha infatti conferito il Premio con medaglia e diploma. Si tratta di un autorevole attestato da parte del Centro culturale di Lettere arti ed economia “Fonte Aretusa” che ogni anno viene assegnato ad importanti autori di opere culturali. Il poeta scrittore senisese, ha avuto la soddisfazione di essere premiato, così come da motivazioni della giuria: “quale illustre rappresentante della nostra letteratura in versi. Poeta di particolare interesse, sempre teso alla motivata novità di ramificazione fraseologica e metrica, Pasquale Totaro - Ziella, si conferma ancora una volta refrattario a qualsiasi tentativo di inserimento in una qualche codificata corrente letteraria e, proprio per questo, acceso da un sempre smaltato e incandescente vigore poetico”. Il poeta ha ricevuto il premio, nell’abbazia di San Fedele in Poppi (Arezzo) alla presenza dell’autorevole giuria e dei rappresentanti il mondo artistico, letterario italiano. cultura@luedi.it

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Cultura e Spettacoli 51

Sabato 20 giugno 2009


E' MORTO a Roma, dopo una lunga malattia, il poeta Vito Riviello. Era nato a Potenza nel 1933, le sue poesie e le opere di critica letteraria, pubblicate su riviste e quotidiani, sono state tradotte all’estero. Negli anni '90 gli era stato riconosciuto il vitalizio previsto dalla legge Bacchelli su proposta dell’allora presidente della Camera, Giorgio Napolitano. La poetica di Riviello si è sempre contrapposta alla “monumentalità” della cultura ufficiale utilizzando espedienti, letterari come la comicità, l’ironia, i motti di spirito e l'improvvisazione. La sua prima pubblicazione è una raccolta di poesie del 1955 dal titolo “Città fra paesi”. Seguiranno “L'astuzia della realtà”, pubblicato con Vallecchi e la prefazione di Palo Volponi nel 1975, “Dagherrotipo” per le edizioni Scheiwiller del 1978, fino alla raccolta antologica “Assurdo e familiare” del '97. Opere di Vito Riviello sono apparse su riviste quali: Nuova presenza, Letteratura, Nuovi argomenti, Rendiconti, Carte segrete, Il caffè, Il cavallo di Troia. Che si tratti di un poetascrittore fuori della norma, anticonformista per consapevole scelta, originale, capace di piegare il linguaggio alle forme più variegate, può apparire finanche scontato come hanno sempre sottolineato i suoi critici attenti e i suoi estimatori, soprattutto quelli che hanno avuto il piacere di conoscerlo personalmente e di godere delle sue preziose conversazioni. E questo carattere di poeta inventore del gioco audace delle parole, degli accoppiamenti ora apparentemente facili ma sempre carichi di significati profondi e di connotazioni multiple e sottese, ora difficili, arditi e addirittura improponibili eppure ugualmente accattivanti, leggeri, nascosti, fragili, subdoli, propositori di sempre nuovi fili conduttori, risulta non solo antico, presente, cioè, sin dalle prime composizioni poetiche dell'autore e dalle iniziali prose, ma anche continuo e costante nel tempo. In pratica esso si ritrova dall'inizio del cammino poetico e cioè dalla prima raccolta di poesie che va sotto il nome di "Città fra Paesi" edita da Schwarz; poesie che furono interamente ristampate da Leonardo Sinisgalli (e non è cosa da poco considerando il carattere di quest'ultimo), nella rivista "Civiltà delle macchine" e ciò consentì la divulgazione e la conoscenza al grande pubblico. Nel lontano 1963 una silloge di poesie in uno con composizioni di Beatrice Viaggiano fece parte della raccolta "Due poeti" e fu ac-

Sabato 20 giugno 2009

Morto il poeta Riviello

Addio Vito anticonformista del verso

Il poeta Vito Riviello

Mia città, omaggio a Potenza Potenza è la vita. La scala ci affatica ci riposiamo sulla piazza. San Luca e Portasalza si facevano la lotta La piazza li ha conciliati, le fanciulle di sera sulle porte e da una parte era lo zingaro dall'altra il carabiniere. Potenza e la morte. Passa il morto coi parenti in delirio la nostra sorte fermata dal pianto nella piazza. Mia città di pallidi contrasti così come il sole si oppone alla luna per un tramonto campagnolo. colta bene dal pubblico. A riprova del fatto che il suo modo di scrivere risultasse particolare, non propriamente facile, scomodo, innovatore, diverso, problematico, anticonformista ma al tempo stesso curiosamente interessante e gradevole,

è il fatto che esse videro, quasi immediatamente e simultaneamente, la traduzione in varie lingue straniere e la divulgazione in Islanda, Romania, Cecoslovacchia. Sin da subito, quindi, Vito Riviello si connota come

personaggio tipico, affabulatore, ottimo conversatore, ironico, perspicace, qualche volta satirico e spesso mordace; personaggio sempre, anche nella sua disponibilità e nella sua apertura come testimonia chi lo ha conosciuto e soprattutto uno stuolo di giovani che ha ruotato intorno a lui godendo della sua bravura; personaggio in linea perfettamente con il suo modo di scrivere.Poeta e scrittore di spessore, intelligente, vivace, capace di entrare in comunione con il dato reale che è al tempo stesso permeato di irrealtà attraverso una modalità linguisticoespressiva tutta sua nella quale è ben evidente l'assenza quasi totale di nessi che magari sono velati, sottili, labili eppure resistentissimi, mentre le modulazioni, per lo più di carattere affettivo, sono sfuggenti o impalpabili così come la struttura compositiva subisce continuamente frantumazioni, rotolamenti, scivolamenti, precipitazioni nella sua piena autonomia. Accade così che c'è una continua condizione contrastiva, sia pure momentanea sicché alla visibilità si oppone l'invisibilità, alla mobilità l'immobilità, alla leggerezza la pesantezza, all'allegria la malinconia e così via in un perpetuo succedersi o rincorrersi. I contrasti, dunque, finiscono per risultare sempre presenti senza, però, prevalere sull'impianto tematico nel quale le questioni di sempre, individuali e generali, soggettive ed oggettive, emergono ma non scadono mai nel populismo o nella piagnoneria di stampo neoverista seppure qualche residuo sentimentale non manca. E non potrebbe essere diversamente! Di qui la presenza di situazioni come vere e proprie scene; di qui l'abbondanza di modi svagati, distratti, negligenti, nella faticosa eppure naturale ricerca e riproposizione; di qui lapsus di vario genere e calembour finanche capaci di andare oltre il senso della freddura nel gioco abile delle parole, di ricorrere al bisticcio delle stesse, al doppio o triplo senso, con inferenze multiple, di presentare l'equivoco, ma non quello di maniera, di connotarsi come anfibologico, ossia come permanentemente ambiguo nel discorso e supremamente incerto. E ciò è tanto più deciso quanto più è presente l'ironia che in Vito Riviello non manca mai ma anzi costituisce una sorta di filo conduttore nel suo vario modo di porsi: sottile, leggera, delicata, bonaria, pungente, aspra, esagerata, tendente al grottesco. da poetilucani.it

LETTERATURA

Maratea, una delle mete del viaggio di Pavese

Il “Fuoco grande” di Cesare Pavese in pagine lucane di CHIARA LOSTAGLIO MARATEA. Ha toccato anche la Basilicata nei suoi innumerevoli scritti, Cesare Pavese, lo scrittore piemontese di cui lo scorso anno correva il centenario della nascita. E questo per un breve romanzo dal titolo Fuoco grande, un romanzo incompiuto scritto a capitoli alterni con l'amica Bianca Garufi (sarà la Leucò dei Dialoghi), contenuto in alcune cartelle dattiloscritte senza titolo, ritrovate dopo la sua morte. L'opera verrà pubblicata per la prima volta nel 1959 nella collana “I Coralli” di Einaudi, su iniziativa di Italo Calvino. Il romanzo è un autentico gioiello letterario per originalità e composizione. E' scritto infatti a capitoli alterni: uno scritto da Pavese l'altro da Bianca Garufi. “Fuoco grande” è ambientato a Maratea e racconta del ritorno di Silvia nella sua cittadina tirrenica, dopo aver ricevuto un telegramma che nasconde un cupo segreto. Silvia non è più ritornata a casa dal giorno in cui è fuggita dopo la violenza subita dal patrigno. Le scrive la madre, alla vigilia di Natale, e viene a sapere che il fratellino Giustino sta morendo. Si reca da Giovanni, che la ama ma che lei non riesce ad amare, e gli chiede se vuole aiutarla. Con il

treno si recano a Maratea. Così Pavese racconta del viaggio: “Viaggiammo tutta la mattina lungo la costa bruna e bassa, e gli altri pochi passeggeri venivano da molto lontano, per trovarsi ancora sul treno la mattina di Natale... . La casa di Silvia era fuori paese, su una costa di faggi. Brillava una luce a un finestrone. Tanto tempo è trascorso, tante cose terribili abbiamo commesso, e vili e indegne di noi, ma quei muri nella notte che scende, e la luce tranquilla e i portici scuri, mi appaiono ancora, a ripensarci, qualcosa di misterioso e di ricco, quasi che là fosse trascorsa la mia infanzia…” Scrive Bianca Garufi nell'introduzione: "Nel romanzo, che procede a capitoli alterni, un capitolo scritto da Pavese e uno da me, lo scrittore seguiva la vicenda dal punto di vista dell'uomo, Giovanni; io facevo altrettanto dal punto di vista della donna, Silvia. Una collaborazione dalla quale scaturisce una narrazione che non ha precedenti: lo scambio del punto di vista, con un gioco di emozioni che porta il racconto ad una tensione estrema". Come Pavese, anche Mario Soldati lambirà la costa tirrenica e dedicherà a Maratea versi bellissimi. cultura@luedi.it

IL RICORDO segue dalla prima insieme a Lorenzo Lupo, del circolo culturale “La torre”, che aprì in Basilicata un ampia discussione sul meridionalismo, sul romanzo, sull’università, ecc., in quegli anni Riviello aprì a Potenza anche una libreria, “La nuova libreria”, luogo d’incontro di intellettuali lucani e italiani, dove transitarono, tra gli altri, Pasolini, Moravia, Prisco, Alianello e tanti altri. Riviello fu fatto conoscere a livello nazionale da Leonardo Sinisgalli, che pubblicò le sue poesie sulla rivista “Civiltà delle macchine”, definendo tali poesie “il primo ritratto letterario di Potenza”. Nel 1955 pubblicò il suo primo libro di versi con l’editore e critico d’arte Arturo Schwarz, “Città fra paesi”, poesie ancora intrise di neorealismo e oscillanti tra liberty e neocrepuscolarismo. Poi ci fu la rottura con la sua terra, strascichi polemici che segnarono in profondità Riviello. Il suo bersaglio divenne Potenza e la sua piccola-borghesia, il sottogoverno, l’ipocrisia impiegatizia, la speculazione edilizia. Emigrò, quindi, a Roma, dove s’impose rapidamente come poeta del Gruppo 70 di poeta visiva,

GUASCONE E MALINCONICO e dove iniziò a pubblicare sulle principali riviste del momento, “Nuovi Argomenti”, “Letteratura”, “Rendiconti”, “Carte segrete”, legandosi in amicizia a critici e scrittori quali Giovanni Raboni, Walter Pedullà, Mario Lunetta, Paolo Volponi, Giacinto Spagnoletti, Giovanni Russo, Giulio Ferroni, ecc. Nel 1975 Riviello s’impone sulla scena nazionale con l’opera “L’astuzia della realtà”, prefata da Paolo Volponi, e pubblicata dalle Nuove Edizioni Vallecchi, mentre nel 1978 riconferma i suoi vertici con “Dagherrotipo”, pubblicato da Scheiwiller. A partire dagli anni ’80 Riviello cambia radicalmente la sua poetica, superando il surrealismo onirico e aggressivo che lo aveva caratterizzato, e s’avventura nei territori della poesia dadaista e comica, rifacendosi a poeti quali Rabelais, Burchiello, Berni. Da quel momento in poi Riviello diviene il principale poetica comico-grottesco italia-

no, conteso dalla televisione, dalla radio e dagli happening di poesia. Sonio di questa fase le raccolte “Tabarin” (1985), “Kukulatria” (1991) e “Monumentanee” (1992). Nel 1997 uscì dall’editore Manni l’autoantologia comprendente tutti i suoi versi e intitolata “Assurdo e familiare”, con un ampio saggio introduttivo di Giulio Ferroni. Notevole anche la sua presenza sulle antologie, tra cui “Oltre Eboli”, a cura di Motta e Augieri, principale crestomazia meridionale del dopo-levismo; e notevole anche la sua attività di critico d’arte e di scrittore per la radio. Riviello ha anche pubblicato alcuni libri in prosa, a partire dal primo, lontano “Premaman” del 1968, prefato da Gilberto Finzi e pubblicato dalle Edizioni della Nuova Libreria, fino a “E arrivò il giorno della prassi”, pubblicato dall’editore romano Empirìa, con il quale Riviello aveva anche pubblicato il libro di versi “Assurdo e fa-

miliare”, prefazione di Raboni, che poi diede il titolo alla sua autoantologia definitiva, e le prose di “La luna dei portoni”, storpiamento del famoso titolo di Vittorio Bodini. Riviello visse la sua lunga vita romana tra Roma e Frascati. Ultimamente, dopo aver abitato a via del Babuino, si era trasferito a San Lorenzo, dove le sue precarie condizioni di salute gli avevano impedito di ripetere le prove poetiche che lo avevano reso celebre negli anni Settanta e Ottanta. Era un funambolo, un guascone fiero e ammaliante, sempre con la battuta pronta, epperò solitario, estremamente malinconico. Parlava sempre della sua Lucania, anche se non ci tornava con piacere. Chi scrive ha avuto la possibilità di crescere a casa sua alla fine degli anni Novanta, e di Riviello ricorda il naso aquilino e le geniali trovate, che spesso si protraevano fino all’alba (si svegliava all’ora di pranzo, e per tale ragione aveva rifiutato in passato un lavoro alla Olivetti, ché lo avrebbe costretto a svegliarsi all’alba). La notizia della morte di Vito Riviello è una brutta notizia. La Lucania perde un suo grande poeta. La Lucania è in lutto. Andrea Di Consoli

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52 Cultura e Spettacoli


Come Ugly Betty, è l’eroina di Italia 1 dei preadolescenti timidi

tatti solo nella giornata di ieri. Il mondo di Patty è disponibile poi con un canale dedicato su Msn Intrattenimento (con oltre 300.000 video visti) e su You Tube dove risulta nella top 30 dei canali più sottoscritti e nella top 100 dei canali più visti. I protagonisti di quella che è a tutti gli effetti una telenovela latinoamericana tv sono ragazzi e ragazze le cui storie si incrociano, si intrecciano tra amore, amicizia e famiglia. La cifra del successo sembra essere proprio quella di una visione completa, molto realistica degli adolescenti. Dopo il successo del cd + dvd (4ø in classifica compilation dopo 27 settimane di permanenza e oltre 25.000 copie vendute) e del libro Il mondo di Patty (Sperling & Kupfer), Il mondo di Patty cresce e si appresta a conquistare anche il back to school grazie alle licenze avviate da Elastic Rights Italia.

Patty e la rivincita delle bruttine

Patty

ROMA – Sta imparando l'italiano e sogna di proseguire la carriera come cantante più che come attrice, è l’eroina dei pre-adolescenti timidi e alle prime prove con l’amore e la vita da grandi. È Laura Esquivel, nata a Buenos Aires il 18 maggio '94, conosciuta ovunque in Sud America e popolarissima anche in Italia come Patrizia Castro, la protagonista del mondo di Patty, serie culto per i giovani tra gli 8 e i 14 anni, che sta spazzando via ogni concorrenza. «Patty è come Ugly Betty, rappresenta la rottura con un modello classico di bellezza esteriore. Dimostra che il vero valore di una perso-

na è la sua interiorità», ha detto di recente la Esquivel. In barba al modello velina, Patty infatti nella serie tv – lanciata in Italia da Elastic Rights, è dominatrice sul satellite per i programmi non sportivi nel mese di maggio e al top di Italia 1 – è piuttosto bruttina, porta occhiali e apparecchio ai denti. Per ben otto volte Il mondo di Patty è risultata nel bouquet Sky, nella top ten dei programmi più seguiti, superando tra gli altri l’attesa prima del film Gomorra e le serie americane di grande successo come Grey's Anatomy. Il mondo di Patty, in onda su Disney Channel, si è aggiudi-

cata anche il miglior risultato di audience mensile il 14 maggio con oltre 500.000 spettatori. Successo confermato anche sulla tv in chiaro con l’arrivo su Italia 1 degli episodi della prima serie che da mercoledì 3 giugno hanno subito fatto segnare un dato superiore al 17% di share con oltre 1.290.000 spettatori e una media intorno al 16%. Fan scatenati davanti alla tv ma anche sul web dove il sito www.ilmondodipatty.it, on air dal 5 maggio ha fatto registrare da subito risultati al di sopra di ogni aspettativa: in poco meno di un mese sono stati più di 100.000 gli utenti ad aver visitato il sito, 10 mila con-

Ritirato il premio Mogol. «La cultura diventi popolare»

Povia, una canzone sul caso Eluana DIVI Pinto da Millionaire a Woody di ALESSIA MAGLIARO ROMA – Come Latika ha emozionato le platee cinematografiche di tutto il mondo, protagonista di un’infanzia disperata negli slum di Mumbai e di una storia d’amore tormentata e infelice fino all’happy end finale in stile Bollywood e da lì, dal film dell’anno The Millionaire, ha preso il volo. È Freida Pinto, bellezza indiana, 24 anni di Mumbai come il ruolo che le ha dato la fama, astro nascente del cinema internazionale. Capelli scuri, alta, filiforme, contesa dagli stilisti per la sua naturale eleganza, sorriso dolce, la Pinto nata da famiglia benestante e colta ha cominciato la carriera come modella prima che Danny Boyle la vedesse condurre un programma tv di viaggi e la scegliesse per The Millionaire, un film semplicemente da otto Oscar. Ora la vuole Woody Allen per il nuovo film ambientato a Londra, ancora senza titolo, in un cast che oltre lei comprende già Naomi Watts, Anthony Hopkins, Josh Brolin e potrebbe essere la nuova Bond girl, secondo quanto scrive il Sun, apprezzata da Barbara Broccoli, produttrice esecutiva del prossimo 007, che, dettaglio, potrebbe avere la regia proprio di Danny Boyle. Intanto la Pinto è di nuovo su un set importante: Miral, il nuovo atteso film dell’artistaregista Julian Schnabel (premiato a Cannes per Lo scafandro e la farfalla), tratto dal libro La strada dei fiori di Miral pubblicato da Rula Jebreal.

ROMA –«Dalla cultura popolare nasce tutto, anche quella più sofisticata». Parola di Mogol, anima dell’omonimo premio destinato al miglior testo tra le canzoni popolari edite ogni anno e assegnato a Povia per Luca era gay, il brano classificatosi secondo all’ultimo festival di Sanremo dopo le polemiche legate al tema, la storia di un gay tornato all’eterosessualità. La serata di premiazione, condotta da Pupo, ospitata nel forte di Bard, in Valle d’Aosta, e in onda il 22 giugno su Raiuno alle 23.15 è stata uno show dedicato alla cultura popolare e al valore della poesia, raccontata attraverso la musica. «E' un errore pensare che la cultura non piaccia alla gente», sottolinea Mogol. «Quando io e Lucio Battisti firmammo Pensieri e parole, il direttore della casa discografica ci disse: 'E' la vostra fine’. Ricordo il sorriso gelido di Lucio, che impallidì. E invece quel brano restò per otto mesi in testa alle classifiche di vendita. Insomma, fidarsi della gente è bene». «Ho scelto Povia – spiega ancora il paroliere – perchè il suo brano mi ha commosso. E ritengo che ai gay spetti la stessa libertà riconosciuta agli eterosessuali. Sono per un discorso democratico, sereno, rispetto-

Freeman esce con la nipote

Nuovo video per Gucci

SCANDALO a Hollywood: Morgan Freeman è stato investito da un'ondata di sdegno. Secondo i tabloid, Freeman frequenta la nipote della sua prima moglie, Jeannette Bradshaw. La ragazza è E'Dena Hines.

NUOVO video per Vittorio Gucci, "pupillo" di Barbara D'Urso . Il cantautore siciliano ha realizzato un clip per "Tequila &Rum". Interpreti la modella panamense Sory, Ugo Conti, Tony Sperandeo e il figlio dell'attore siciliano.

La classifica delle wags

La Petrone scaccia Belen

LE Wags, ovvero le compagne dei calciatori, hanno ormai monopolizzato l’attenzione del gossip e preso possesso della pagine centrali delle riviste patinate. In Francia hanno cercato di stilare una classifica delle più belle.

"SIAMO amici e basta. Non posso dire altro": Susanna Petrone, se vuole stare con Marco Borriello le conviene tenere un profilo basso. L'attaccante del Milan non ha voglia di ritrovarsi per le mani una nuova Belen.

Povia

so di tutti». Il successo al premio Mogol è stato una «nuova rivincita» per Povia: «Credo nell’onestà intellettuale: in Luca era gay ho raccontato una storia possibile, anche se la comunità omosessuale continua a dire che non lo è. Non sono io che provoco, sono gli altri che si devono svegliare». Che non si lasci spaventare dalle polemiche, Povia lo dimostra anche confermando che sta «scrivendo un pezzo su Eluana Englaro». L’autore di Luca era gay ha avuto la

meglio sugli altri cinque brani finalisti del premio Mogol: Egocentrica di Simona Molinari, Tutto l’universo obbedisce all’amore di Franco Battiato, Il paradiso dei calzini di Vinicio Capossela, A te di Jovanotti e Sincerità di Arisa, tutte interpretate dagli allievi del Cet, l’università della musica diretta da Mogol. Al centro della serata, un talk show con lo stesso Mogol, lo scrittore Arnaldo Colasanti, i giornalisti Oliviero Beha e Marcello Veneziani e la discografica Mara Maionchi: un dialogo sulla musica

e sulle canzoni che hanno fatto la storia della cultura contemporanea, intervallato da filmati d’archivio con le interpretazioni dei più grandi artisti del passato. All'annuncio nel dicembre 2008 del titolo della canzone "Luca era gay" arrivano le prime polemiche dal mondo omosessuale, temendo che al festival di Sanremo avrebbe partecipato una canzone sugli ex gay e inneggiante alla conversione di orientamento sessuale. Gli indizi che hanno fatto pensare ciò sono stati: 1. l'omonimia del Luca del-

la canzone con Luca di Tolve, conosciuto "ex gay" italiano sostenitore e promotore in Italia della terapia riparative dello psicologo americano Joseph Nicolosi; 2. e una intervista rilasciata dal cantante nel 2005 al settimanale Panorama, nella quale affermò di aver trascorso una breve fase omosessuale in gioventù e di aver "convertito" altri due suoi amici, aggiungendo anche le sue convinzioni che l'omosessualità sia indotta dalle esperienze e dalle persone che si frequentano.

Problemi dal 22 al 30 giugno. Bisognerà risintonizzare il canale

Rischio buio su Rai uno per una settimana di ANGELA MAJOLI ROMA – Chi ha un televisore di ultima generazione, probabilmente non si accorgerà di nulla. Chi invece ha un apparecchio più vecchio, vedrà le immagini in bianco o nero o leggermente distorte, con un peggioramento audio e video. I più sfortunati potrebbero trovarsi di fronte a un quadro nero. È quello che accadrà tra il 22 e il 30 giugno a 14,5 milioni di italiani, sparsi in diverse zone del paese, che schiacceranno sul telecomando il tasto di Raiuno. Per continuare a vederla, infatti, bisognerà risintonizzarla. L’operazione è molto semplice, spiega la Rai, e non richiederà l’intervento di un antennista. Basterà ripetere le stesse manovre previste per memorizzare nuovi canali o dopo la prima accensione del televisore: chi ha perso il manuale, troverà le istruzioni, riferite ai singoli modelli, sul sito del ministero dello Sviluppo economico-dipartimento

Comunicazioni (www.comunicazioni.it). Gli utenti già digitali non avranno nessun problema. La risintonizzazione di Raiuno scatta nel momento in cui romani e abitanti del Lazio sono già alle prese, da appena tre giorni, con lo switch over, cioè con spegnimento di Raidue e Retequattro sulla vecchia tv analogica per passare al digitale terrestre. Il digitale, però, in questo caso non c'entra nulla: in base alla nuova disciplina europea la rete ammiraglia Rai dovrà spostarsi un pò sulla stessa banda di frequenza (VHF-III) e fare spazio così a Europa 7. La razionalizzazione dello spettro creerà infatti una nuova rete, il canale 8, da assegnare all’emittente di Francesco Di Stefano, protagonista dal 1999 di un contenzioso decennale con il governo. L’ottimizzazione dello spettro, imposta dalla Commissione europea, è stata disposta dal ministero entro il 30 giugno: riguarderà 470

impianti di Viale Mazzini (che ha una presenza prevalente sulla banda interessata) ma anche numerose emittenti locali, che dovranno anche loro spostarsi un pò. «Con il Paese impegnato nel passaggio al digitale qualsiasi periodo avrebbe intaccato le operazioni di switch over», spiega il vicedirettore generale della Rai Giancarlo Leone a chi fa notare i rischi di confusione per coloro che già fanno i conti con il passaggio digitale terrestre. Per romani e laziali, in particolare, l’impegno a risintonizzare Raiuno scatterà il 27 giugno. Ma i Comuni interessati sono circa 1.600 (1.597): l'impatto maggiore, oltre che nella capitale (3,3 milioni di abitanti), si avrà in Lombardia (3,2 milioni di persone) e sulla costa adriatica, tra Abruzzo, Molise e buona parte delle Marche (1,6 milioni). Le mappe complete delle aree coinvolte, con il calendario diviso giorno per giorno e tutti i consigli utili, sono sui siti www.comunicazioni.it, www.rai.it,

Problemi di sintonia su Rai Uno per una settimana

www.rayway.rai.it, ma anche sulle pagine di Televideo nazionale (459) e regionali. Da domenica 21 giugno alle 14 sarà attivo il call center Rai 199 123 000 e trasmissioni della rete, in particolare Unomattina, ha annunciato il direttore Mauro Mazza, spiegheranno ai telespettatori cosa sta per succedere. Da oggi, infine, è in onda uno spot informativo con Max Giusti: «Raiuno non vi abbandona mai», è la promessa.

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Spettacoli e televisione 53

Sabato 20 giugno 2009


Sabato 20 giugno 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

È tempo di rimboccarsi le maniche e andare dritti all'obiettivo professionale. In amore continuate ad essere ancora sospettosi.

TORO 21/4 - 20/5

Si realizzerà presto un progetto di lavoro nel quale avete investito tutte le vostre energie. Una sorpresa negli affari

GEMELLI 21/5 - 21/6

È necessario mantenere un certo self control: soprattutto se vi trovate in un'emergenza nel lavoro. Reazioni impreviste in amore

CANCRO 22/6 - 22/7

Le vostre felici intuizioni vi aiuteranno a risolvere un delicato problema di lavoro.

LEONE 23/7 - 23/8

Fate bene i vostri conti prima di accettare nel lavoro un cambiamento di rotta. Cercate di frequentare nuovi amici e gente allegra

VERGINE 24/8 - 22/9

L'impostazione del vostro lavoro può sicuramente essere modificata in meglio: pensateci. Serata indimenticabile

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Le vostre iniziative di lavoro dovranno essere rallentate: ci sono delle emergenze da superare. In amore il sesto senso non vi guida

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Non scoraggiatevi se il lavoro non ha dato finora i risultati sperati: presto avrete una rivincita. Un amore va avanti tra alti e bassi

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro la guerra alla concorrenza la si dichiara quando si ha qualche probabilità di vincere. In amore impegnatevi di più.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Se avrete coraggio e pazienza vedrete notevoli cambiamenti nella vostra attività professionale. Nei rapporti affettivi seguite l'istinto.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nel lavoro le circostanze vi faranno fare un passo avanti nella direzione sperata. Relazioni sociali poco stimolanti

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

S aglio; P, A pale = Soglio papale

Un lavoro portato avanti con pazienza vi darà qualche soddisfazione. In amore potete dormire sonni tranquilli

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54 Rubriche


FILM

21.20

14.00

PRIMA SERATA

Sei giorni, sette notti

SPORT Gran Premio di Gran Bretagna

FILM

21.05

SHOW

21.10

14.05

RUBRICA

I mitici Colpo gobbo a Milano

Scherzi a parte story

Rita Dalla Chiesa

FILM

21.10

18.05

Una ragazza e il suo sogno

FILM Da grande

06.10 -TeleromanzoIncantesimo 10 07.00 -Rubrica Sabato & domenica 09.20 -TelefilmUn ciclone in convento 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -TelefilmLady Cop 11.45 -RubricaPongo e Peggy... gli animali del cuore 12.35 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Rubrica Lineablu 15.35 -FilmLa marcia dei pinguini 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Rubrica Passaggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale 20.10 -Rubrica Rai Sport - Confederation Cup

07.00 -TelefilmGirlfriends 08.00 -TelegiornaleTg2 mattina 08.20 -TelefilmLe cose che amo di te 08.40 -TelefilmThe class 09.00 -TelegiornaleTg2 mattina 09.05 -CartoniCartoon Flakes 10.35 -ReligioneSulla via di Damasco 11.20 -TelefilmAmerican Dreams 13.00 -TelegiornaleTg2 13.25 -RubricaSereno Variabile 13.45 -RubricaRai Sport 13.50 -RubricaPit Lane 14.00 -SportGran Premio di Formula 1 di Gran Bretagna 15.30 -TelefilmL'Africa nel cuore 16.15 -TelefilmStreghe 17.35 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.10 -TelefilmLa complicata vita di Christine 18.30 -TelefilmJ.A.G. Avvocati in divisa 19.15 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 20.10 -Sit ComPiloti 20.10 -GiocoEstrazioni del Lotto

07.00 -CartoniDrago 08.10 -RubricaIl videogiornale del... 08.15 -Racconti dal mondo 09.00 -RubricaRai Educational - D Live 09.30 -RubricaRai Educational - La Storia siamo noi 10.30 -RubricaRai Educational 11.00 -RubricaGeo & Geo 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTGR Il Settimanale 12.55 -RubricaTGR Bellitalia 13.20 -RubricaTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.45 -RubricaTg 3 Pixel - di tecnologia 14.50 -RubricaTGR Ambiante Italia 15.20 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.25 -RubricaSabato sport 18.45 -RubricaSpeciale Formula Uno 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob - Vota Antonio 20.20 -TelefilmI misteri di Murdoch

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.50 -DocumentarioDocumentario 09.30 -TelefilmFinalmente arriva Kalle 10.30 -FilmLe avventure di Pitye con Quintes Scharm, Katia Herbers, Rick Engelkes - regia di Maria Peters (Olanda) - 2002 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.35 -Previsioni del tempoMeteo 5 13.40 -Film Al cuore si comanda con Claudia Gerini, Pierfrancesco Favino, Sabrina Impacciatore - regia di Giovanni Morricone (Italia) 2003 15.30 -Rotocalco Verissimo le Interviste 17.41 -TVMUn maresciallo in gondola 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.25 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 06.45 -TelefilmWest wing - Tutti gli uomini del Presidente 07.55 -Sit ComVita da strega 08.25 -TelefilmMacGyver 09.20 -RubricaStasera a teatro 09.40 -MiniserieI Misteri di Cascina Vianello 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -RubricaCuochi senza frontiere 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:54 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaForum: Sessione pomeridiana del sabato 15.10 -Film TvPerry Mason: Furto D'autore - Giallo con Raymond Burr (USA) - 1990 17.00 -TelefilmPsych 18.00 -NewsDonnaventura 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.20 -Previsioni del tempoMeteo 19.25 -TelegiornaleTg 4 19.35 -TelefilmNikita

06.55 -Cartoni 10.40 -TelefilmPerche' a me 11.50 -Sit ComAliens in America 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12.55 -Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -NewsTgcom 13.40 -Sit ComLa vita secondo Jim 14.05 -FilmJimmy Grimble con Robert Carlyle, Gina McKee regia di John Hay (GB) - 2001 16.15 -Film Zoo Rangers in India con Tarun Anand, Kim Boekhoorn, Marco Borsato - regia di Johan Nijenhuis (Paesi Bassi) 2006 18.00 -Sit ComGive me five 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -Film Another Cinderella Story con Selena Gomez, Jane Lynch regia di Damon Santostefano (USA) - 2008

07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaL'intervista 10.40 -RubricaMovie Flash 10.45 -FilmLa battaglia dei sessi con Peter Sellers, Constance Cummings, Robert Morley - regia di Charles Crichton (GB) - 1960 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Serie TvElodie Bredford 15.00 -SportSuperbike Round Superbike - Motociclismo 16.10 -FilmSafari Express con Giuliano Gemma, Ursula Andress, Jack Palance - regia di Duccio Tessari (Italia) - 1976 18.00 -RubricaMovie Flash 18.05 -FilmDa grande con Renato Pozzetto, Giulia Boschi, Ottavia Piccolo - regia di Franco Amurri (Italia) - 1987 20.00 -TelegiornaleTg La7

21.20 -FilmSei giorni, sette notticon Harrison Ford, Anne Heche di Ivan Reitman - regia (USA) - 1998 22.40 -TelegiornaleTg 1 22.55 -Rubrica Le note degli angeli

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm 22.30 -TelefilmAnna Winters 22.40 -TelegiornaleTg 2 23.05 -RubricaTg 2 Dossier 02.10 -Talk ShowIl Caffé

21.05 -FilmI mitici - Colpo gobbo a Milano con C. Amendola, M. Bellucci - regia di C.Vanzina (Ita) - 1994 22.55 -TelegiornaleTg 3 23.10 -TelegiornaleTg Regione 23.20 -SportConfederation Cup - Calcio

20.35 -ShowPaperissima Sprint 21.10 -Show Scherzi a parte story 23.30 -Film TvLa scelta di Laura con Giulia Michelini, Giorgio Pasotto, i - regia di Alessandro Piva (Italia)

21.10 -Telefilm Criminal Intent 23.10 -Telefilm Shark

21.10 -FilmUna ragazza e il suo sogno con K. Preston - regia di Dennie Gordon (USA) - 2003 23.15 -Film TvOperazione Venomous con T. Williams, C. Dent, A. J. Denison - regia di Fred Olen Ray (USA) - 2001

20.30 -ShowVictor Victoria 21.10 -Serie TvL'ispettore Barnaby 23.05 -Film I vicini di casa con Dan Aykroyd, John Belushi, Kathryn Walker - regia di John G. Avildsen (USA) - 1981

00.10 -RubricaL'appuntamento scrittori in TV 00.40 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.10 -FilmIl mattino dopo con J. Fonda - regia di Sidney Lumet (USA) - 1986 02.45 -FilmLa sculacciata

03.10 -TelefilmSecrets 03.55 -VideoframmentiCercando cercando 04.15 -RubricaNET.T.UN.O 05.00 -RubricaDiritto del lavoro 05.45 -RubricaQuarto Potere 05.50 -VideoframmentiScanzonatissima

00.25 -TelegiornaleTg 3 01.35 -TelegiornaleTG3 Agenda nel mondo 01.50 -RubricaAppuntamento al cinema 02.00 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmQuai n. 1 04.30 -TelegiornaleTG5-Notte 04.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 notte 05.00 -Sit ComTutti amano Raymond 05.30 -TelegiornaleTG5-Notte

00.00 -TelefilmNYPD 00.50 -TelegiornaleTG4 -Rassegna stampa 01.05 -ShowIeri oggi in TV special 01.50 -TelegiornaleTG4 02.45 -FilmLe sette folgori di assur 04.15 -Soap OperaFebbre d'amore

01.15 -SportPoker1mania - Poker 02.10 -NewsStudio Sport 02.55 -FilmKimberly con G. Anwar - regia di Frederic Golchan (USA) - 1999 04.35 -FilmAnchorman: La leggenda di Ron Burgundy

01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -RubricaM.O.D.A. 02.00 -FilmQueste pazze, pazze donne con Raimondo Vianello, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia - regia di Marino Girolami (Italia) - 1964

leTrame

LA 7

ORE 18.05

DA GRANDE con R. Pozzetto, G. Boschi, O. Piccolo regia di Franco Amurri (Ita) - 1987 Marco ha otto anni e si sente incompreso e trascurato dai suoi genitori, sempre alle prese con i loro problemi economici e sentimentali. Gliene fanno di tutti i colori: si dimenticano del suo compleanno, gli preparano la torta sbagliata, lo costringono a fare il baby sitter a tempo pieno alla sorellina Silvietta. Marco non vede l'ora di crescere ed ecco che una luce misteriosa lo trasforma in un...

LA 7

ORE 23.05

RAI 3

ORE 21.05

ITALIA 1

ORE 21.10

I MITICI - COLPO GOBBO A MILANO

UNA RAGAZZA E IL SUO SOGNO

con C. Amendola, M. Bellucci - regia di Carlo Vanzina (Ita) - 1994

con A. Bynes, C. Firth, K. Preston - regia di Dennie Gordon (Usa) - 2003

Giulio è in galera, ma sogna già il prossimo colpo. Appena uscito recluta il fratello Fabio, un bravo e onesto antennista, rimasto però senza lavoro, e una serie di personaggi ancora più scalcagnati. L'obiettivo è una gioielleria di via Montenapoleone, ma il colpo va male e il gruppo si ritrova immerso nella spazzatura. È proprio qui che...

I genitori della diciassettenne Daphne hanno dovuto troncare la loro travolgente storia d'amore a causa dell'opposizione dell'aristocratica famiglia di lui. Ora in Daphne è sorto il desiderio di conoscere il padre, che vive a Londra: con sua grande sorpresa, la ragazza scopre che si tratta di Henry Dashwood, un importante uomo politico...

ITALIA 1

ORE 23.15

CANALE 5

ORE 23.30

I VICINI DI CASA

OPERAZIONE VENOMOUS

LA SCELTA DI LAURA

con J. Belushi, D. Aykroyd, C. Moriarty - regia di John G. Avildsen (Usa) - 1981

con T. Williams, M. Page Keller - regia di Fred Olen Ray (Usa) - 2001

con Giulia Michelini, Giorgio Pasotto, Camilla Filippi - regia di Alessandro Piva (Italia) - 2009

Earl e Enid Keese sono una rispettabilissima, mediocre e prevedibile coppia borghese. Un giorno la villa accanto alla loro si anima per l'arrivo di una nuova coppia, Vic e Ramona. Progressivamente l'esuberanza dei nuovi arrivati contagia anche la vita routinaria dei Keese. Enid scopre una vocazione per lo studio della storia indiana. Earl si lascia convincere ad abbandonare il suo fido...

In un laboratorio segreto nel deserto, un'unità scientifica dell'Esercito degli Usa sta sviluppando una nuova specie di serpi, portatrici di un micidiale veleno. Una banda di terroristi, nel tentativo di impadronirsi della nuova arma, distrugge la struttura e finisce così per liberare i rettili, senza però riuscire ad impossessarsene. Molti anni dopo, un terremoto riporta alla luce i discendenti di quei..

La scelta di Laura racconta attraverso gli occhi di due giovani specializzande, Laura e Rebecca, la realtà dura - ma anche umana, leggera, ironica - del reparto di emergenza di un ospedale di provincia. Laura, onesta e riservata, ama profondamente il suo mestiere, lo esercita con passione e, forse...

Quasi 9 milioni di spettatori per Italia-Egitto RAI UNO Calcio confederations South africa 2009 fifa L'eredita' La signorain giallo

ora 20.30 20.15 19.48 12.35

ascolto 8.879 4.142 3.451 2.560

RAI DUE Amarsi Tg2-costume e societa' Tg2-medicina 33 7 vite

21.04 13.30 13.53 14.04

2.099 1.837 1.235 724

RAI TRE Un posto al sole Matrimonio all'italiana Agrodolce Blob di tutto di piu'

20.36 21.12 20.13 20.02

2.212 2.188 1.666 1.489

CANALE 5 Beautiful The perfect man Cento vetrine Paperissima sprint

13.43 21.10 14.12 20.42

4.364 4.008 3.754 3.656

ITALIA 1 I simpson Studio sport Csi:crime scene The closer

14.34 13.05 21.14 23.08

2.267 1.969 1.969 1.726

RETE 4 Tempesta d'amore Nikita Sessione pomeridiana Pirati

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E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 55

Sabato 20 giugno 2009


D'Alema D'Addario nella testa di Silvio un motivetto che fa dadadà - dadadà.

IL SEXIGATE DI SILVIO NON FINISCE DI STUPIRE

WOODCOCK

Ora ci si mettono anche le polemiche con Ghedini Fini: «Non è in pericolo il governo, ma la sua credibilità» I giornali stranieri all’attacco. Berlusconi: «Solo spazzatura»

Gregoraci su auto blu 8 mesi a Sottile Un filone di vallettopoli

alle pagine 6 e 7

a pagina 19

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Anno 8 n.132€ 1.00

Sabato 20 giugno 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Ultimi comizi molto vivaci sul ballottaggio

Chiusura al vetriolo Luongo:“I ministri non incantano” Digilio:“Se perdiamo mi dimetto” Lutto intellettuale

IL 21 ANCHE IL REFERENDUM

di MARIO SEGNI E GIOVANNI GUZZETTA

In alto l’ultimo comizio di Santarsiero e in basso quello di Molinari (f.A.M.)

SIAMO ancora sommersi da cittadini che ci chiedono informazioni sul referendum del 21 e 22 giugno. Il Capo dello Stato ha sollecitato una maggiore informazione. Cerchiamo allora di spiegare le ragioni per cui domenica chiediamo tre sì. Primo obiettivo: demolire la “legge porcata”, la scellerata legge elettorale che nel 2005 trasformò il Parlamento in una assemblea di nominati, invece che di eletti, e mise in moto una spinta alla frammentazione che nella scorsa legislatura ci ha regalato una maggioranza di tredici partiti, ed in questa sta provocando tensioni crescenti tra Berlusconi e la Lega. E’il peggior regalo che ci abbia fatto la “casta partitocratica”. segue a pagina 12

GUASCONE E MALINCONICO di ANDREA DI CONSOLI E' morto ieri notte Vito Riviello, il principale poeta lucano. Era nato a Potenza nel 1933, e nella sua città natale aveva frequentato il Liceo classico, e mosso i primi passi nel mondo culturale. Animatore negli anni sessanta segue a pagina 52

QUESTIONE DI QUORUM di VITO BUBBICO

alle pagine 8, 9 e 10

NEL disinteresse generale domenica e lunedì, in tutta Italia, ci saranno le urne aperte (con tanti di presidenti e scrutatori regolarmente retribuiti,sebbene candidatialriposoe allanoiaquasiassoluti) perconsentircidivotaresullaleggeelettoraleperlaCameraeilSenatoattualmente invigore.Lameglioconosciutalegge“porcata”(comedadefinizionedel suo stessoautore, ilministro leghistaCalderoli). Inmolte realtà,questa nuovatornataelettoralereferendaria (comeaPotenzacittà)coinciderà con i ballottaggi per la elezione di sindaci e presidenti di Provincia che non l'hanno spuntata al primo turno del 6 e 7 giugno scorso. segue a pagina 12

ULTIM’ORA

Campane a stormo a San Chirico Raparo Si ripete il miracolo del sangue SPORT

Potenza E’ ufficiale l’acquisto di De Cesare Matera Bartoli e Genchi Nuovi arrivi Minibasket Il torneo in piazza a Matera

a pagina 52

Ieri a tarda sera le campane del paese hanno cominciato a suonare senza sosta . Non si segnalavano pericoli ma a distanza di un anno si è ancora una volta sciolto il sangue che testimonia la presenza di una grazia ricevuta. Numerosi i fedeli che si sono riversati nel duomo per riunirsi in preghiera. Lo scioglimento sarebbe avvenuto nella mattinata. Il parroco è stato informato da un sms mentre era a Lagonegro.

di VINCENZO VITI CINQUANT'ANNI di vita della Scaletta sono un evento che va celebrato. Con sobrietà, come pretende l'ufficio della cultura, e con l'occhio rivolto al significato che mezzo secolo di impegno civile ha rappresentato per una città del Mezzogiorno che aveva saputo capitalizzare il grande interesse della cultura militante verso una delle pagine più intense e suggestive della questione sociale italiana. Non si dimentichi quanto Matera abbia contato non solo nell'immaginario civile ma nella ricerca sociale e antropologica e quanto i sedimenti di questo interesse abbiano contato nell'abbattere passività, dipendenze e conformismi che erano (e in parte sopravvivono) nei geni di una comunità meridionale abituata a guardarsi l'ombellico, a convivere con una memoria fratturata, evocata dall'epopea sociale di Sassi i quali hanno costituito in cinquant'anni e più non solo una fonte di reddito per la città del Piano, ma il segno di una continuità gerarchica e funzionale. Il problema a tutt'oggi irrisolto sta infatti nell'ambiguità dell'ufficio cui assolvono i Sassi, fra la riduzione a lunapark esistenziale e a disneyland della miseria e la assunzione dentro il paradigma urbano contemporaneo che neanche il concorso internazionale seppe interpretare. segue a pagina 31

Una lettera dei sacerdoti ridimensiona i festeggiamenti per San Rocco. Cittadini furiosi

Preti in bolletta, festa ridotta. Pisticci protesta PISTICCI - Festa di San Rocco in tono minore per le difficoltà economiche. Di recente è arrivata la conferma definitiva attraverso un volantino firmato “i vostri Sacerdoti”, che è stato diffuso due giorni fa e che sembra destinato a far molto discutere. a pagina 36

Melfi

Barilla celebra l’eccellenza lucana a pagina 25

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E’ morto Vito Riviello il maggior poeta contemporaneo della Basilicata

I MOTIVI PER CUI VI CHIEDIAMO DI VOTARE SI’

Matera La Scaletta 50 anni di cultura


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