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Brevi dal mondo

Fayyad lancia l’appello all’unità GERUSALEMME/GAZA – L'obiettivo di uno stato palestinese indipendente con Gerusalemme per capitale può essere concretamente raggiunto «alla fine dell’anno prossimo, in due anni al massimo» se i palestinesi sapranno ritrovare la unità politica. Lo ha affermato ieri all’Università al-Quds di Abu Dis (Gerusalemme est) il primo ministro dell’Anp, Salam Fayyad (nella foto), poche ore dopo che l’ufficio del presidente Abu Mazen (Mahmud Abbas) aveva confermato la imminente liberazione di militanti di Hamas. Ciò, nel tentativo di rilanciare con il sostegno attivo della diplomazia egiziana il dialogo politico fra Hamas ed al-Fatah.

Netanyahu oggi a Roma ROMA – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu (nella foto)arriverà oggi a Roma, prima tappa di un mini-tour europeo che si concluderà giovedì a Parigi in cui illustrerà le sue proposte per far ripartire il negoziato di pace mediorientale e discuterà della situazione esplosiva in Iran. Alle 14,15 il leader del Likud sarà ricevuto a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Alla colazione di lavoro parteciperà anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini e al termine Berlusconi e Netanyahu terranno una conferenza stampa congiunta.

Martedì 23 giugno 2009

Protesta contro il piano della Fiat che prevede lo stop nel 2012

Termini Imerese, operai in strada «Sarà un crescendo» minacciano i sindacati Oggi i lavoratori da Lombardo

Gli operai fuori dalla fabbrica

TERMINI IMERESE (PALERMO) – E' cominciata con blocchi ferroviari e stradali la prima giornata di protesta dei lavoratori della Fiat di Termini Imerese, che rispondono così al piano dell’azienda di cambiare, a partire dal 2012, la mission produttiva della fabbrica siciliana, fermando la produzione delle auto. Alle annunciate assemblee previste all’inizio dei due turni, ieri si sono aggiunte quattro ore di sciopero, distribuite tra la mattina e il pomeriggio. Un centinaio di lavoratori ieri mattina ha bloccato i binari della stazione di

Fiumetorto, vicino all’area industriale, provocando ritardi e la cancellazione di due treni regionali. Nel pomeriggio un altro gruppo di tute blu ha prima manifestato davanti agli uffici direzionali dello stabilimento e poi ha occupato le carreggiate della Statale 113 per 45 minuti. «Sarà un crescendo – dicono gli operai – fino a quando l'azienda non ritirerà il piano annunciato da Sergio Marchionne la scorsa settimana». Oggi i sindacati dei metalmeccanici incontreranno a Palermo il presidente della Regione Raffaele Lombardo.

Napoli, scompare Genova, liberate dalle nozze della figlia diciotto ragazze ritrovato morto dalla prostituzione NAPOLI – Luigi De Cicco, 61 anni, residente nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, già noto alle forze dell’ordine, la cui scomparsa era stata denunciata a Napoli lo scorso 19 giugno durante il banchetto di nozze della figlia, è stato trovato cadavere in un bosco nel napoletano. Sulla vicenda indagano i carabinieri. La salma dell’uomo è stata rinvenuta in un vigneto in località Ciaramella a Boscoreale, con una ferita alla coscia destra con foro di entrata e uscita; la morte è stata causata da dissanguamento.

GENOVA – Nove arresti, 10 espulsioni e 18 ragazze liberate dal racket della prostituzione, tra cui anche una sedicenne. Questo il bilancio della maxioperazione portata a termine dagli uomini della polfer di Genova insieme ai colleghi del nucleo di polizia giudiziaria del Tribunale genovese sotto il coordinamento dei pm Federico Panichi e Alberto Lari della Dda ligure. L’operazione ha portato allo smantellamento di un’organizzazione che, caricando le ragazze su barconi in Libia, era dedita alla tratta delle prostitute.

Si staccano due convogli merci e urtano un Intercity. Nessun ferito

Treno deraglia, l’Italia si blocca A Prato un incidente danneggia la linea. Disagi in tutto il Paese PRATO – Disagi, ritardi oltre le tre ore e Italia spezzata in due ieri mattina per un incidente ferroviario sulla linea tra Bologna e Firenze, nel territorio di Prato. Una situazione simile si è verificata il 6 giugno scorso in seguito ad un incidente nella galleria Val di Sambro, sempre nel Pratese. Ieri mattina, alle ore 5.10 in direzione sud, due carri di un treno merci, uno dei quali trasportava una cisterna piena di acido fluoridrico, sono deragliati per cause da stabilire a Vaiano. Contemporaneamente sulla linea opposta è sopraggiunto un Intercity regionale che è stato urtato ma senza conseguenze per i passeggeri che erano un centinaio. Il deragliamento del treno merci ha danneggiato 2,5 chilometri di bi-

nario in direzione di Firenze. Nessun danno sull'altro binario. «La situazione dei treni tornerà regolare nella tarda serata di oggi» hanno spiegato da Trenitalia. Dopo l’incidente la circolazione è rimasta interrotta in entrambe le direzioni fino alle 9.37 quando è stato riaperto il binario in direzione Nord e dove i convogli transitano in modo alternato ad una velocità massima di 30 chilometri orari. Intanto, soprattutto alle stazioni di Firenze Santa Maria Novella e di Bologna Centrale, migliaia di passeggeri sono rimasti bloccati in attesa di notizie. Qualche tensione c'è stata, e sono dovuti intervenire i carabinieri per l’utilizzo dei pullman presi d’assalto so-

prattutto da chi doveva spostarsi tra le due città. I treni dell’alta velocità no stop Roma-Milano e viceversa sono stati dimezzati del 50% e sono stati dirottati sulla direttrice Tirrenica: Roma-PisaGenova, oppure Roma-FirenzePisa-Genova. Il convoglio merci era composto da 15 vagoni e quelli deragliati erano al centro, rispettivamente il n. 9 e n. 10. Il vagone che trasporta l’acido, il n. 9, è di proprietà di una ditta genovese. Il contenitore è rimasto illeso e non ci sono state fuoriuscite. Il mezzo però ha subito la perdita degli assi rotabili portanti che si sono incastrati nella parte inferiore provocando uno 'sviamento', secondo il gergo dei ferrovieri, di 50 centimetri. Per il travaso dell’acido,

curato dai vigili del fuoco, sul posto è giunta un’altra cisterna simile da Venezia. Per capire cosa è successo, il Gruppo delle ferrovie ha avviato inchieste interne (sia da parte di Trenitalia che di Rfi) per stabilire l’esatta dinamica dell’uscita dai binari del carro mentre la Polfer, su disposizione della procura di Prato, ha posto sotto sequestro i due carri deragliati. Sull'episodio sono intervenute le associazioni dei consumatori, Aduc e Codacons in particolare, che hanno criticato la gestione della rete ferroviaria, giudicata vetusta, mentre la senatrice radicale del Pd, Donatella Poretti ha annunciato una interrogazione parlamentare. Letizia Bianco

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Attentato al presidente della piccola repubblica caucasica che miracolosamente si salva

Inguscezia, Ievkurov sopravvive a un kamikaze Le vittime sarebbero tre, ma c’è chi parla di due morti La tensione alle stelle

SANGUE IN IRAN

Iunus-Bek Ievkurov

MOSCA – Il presidente dell’Inguscezia, Iunus-Bek Ievkurov, è rimasto gravemente ferito ieri in un attentato compiuto da un kamikaze, e la tensione è tornata nuovamente a salire nella turbolenta regione del Caucaso settentrionale, dove violenze e sparatorie fanno parte ormai della quotidianità. Un ordigno di potenza equivalente a 70 kg di tritolo, piazzato in un’automobile parcheggiata ai bordi della strada, è esploso a Nazran al passaggio del corteo presidenziale che si dirigeva

verso Magas, la località vicina dichiarata nuova capitale dell’Inguscezia, una repubblica fra le più inquiete del sud della Russia al confine con la Cecenia. Il presidente, con ferite gravi in varie parti del corpo, è stato immediatamente operato con successo, e i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo, tanto che in serata è stato trasferito in aereo in una clinica militare di Mosca. Nell’attentato sono morti – oltre al kamikaze saltato in aria con l’auto che ha fatto esplodere (una Toyota risultata rubata a Mo-

sca) – l'autista del presidente Ievkurov e una delle guardie della sicurezza. Secondo altre fonti, oltre all’attentatore suicida sarebbe morta una sola altra persona. I feriti sono stati quattro, compresi il presidente e suo fratello, capo delle guardie del corpo. Iunus-Bek Ievkurov, 45 anni e di tendenze moderate, era stato nominato alla guida dell’Inguscezia dal presidente russo Dmitri Medvedev nell’ottobre scorso in sostituzione di Murat Ziazikov Franco Quintano

Roma, Renzo Arbore rapinato di notte in casa Due uomini sono entrati attraverso una finestra. Il bottino 8.000 euro e gioielli

Renzo Arbore

ROMA – Renzo Arbore è stato rapinato la notte di domenica all’interno della sua abitazione da due uomini che sono riusciti ad entrare in casa dopo aver forzato una finestra. L'episodio è avvenuto nell’appartamento dell’artista sito al quarto piano di una palazzina di via Cortina d’Ampezzo a Roma. Arbore è stato svegliato dai due uomini armati di pistola e con il volto travisato ed è stato costretto a consegnare circa ottomila euro in contanti e gioielli e preziosi che aveva in casa. La domestica, che dormiva in un’altra stanza, non si è accorta di nulla.

Situazione complicata a Teheran che accusa gli europei

Monito dei Guardiani «I Pasdaran sono pronti» TEHERAN–Quello in atto in Iran è «un complotto contro la rivoluzione» e i Pasdaran sono pronti ad «affrontare con metodi rivoluzionari i rivoltosi e chi viola la legge». Un monito senza equivoci quello diffuso ieri dai Guardiani della rivoluzione, che non solo conferma la linea del pugno di ferro contro i manifestanti, ma indica anche una presa di posizione precisa nel confronto in atto all’interno dell’ establishment. Intanto si inasprisce sempre di più la polemica con i Paesi europei, accusati da Teheran di avere interferito con le loro dichiarazioni o, nel caso della Gran Bretagna, con un vero e proprio «complotto». E ieri il portavoce del ministero degli Esteri, Hassan Qahqavi, non ha escluso che gli ambasciatori di alcuni Paesi europei possano essere espulsi. «Quella dell’ayatollah Ali Khamenei è l’ultima parola», hanno sottolineato nel loro comunicato i Pasdaran. Con lui, dunque, e con il presidente Mahmud Ahmadinejad, la cui elezione è stata riconosciuta dalla Guida suprema, starà il corpo d’elite delle forze armate iraniane. Al loro interno, sembrano voler dire i Pasdaran, non ci saranno spaccature, come quella che sul piano politico vede il risultato delle elezioni contestato dall’ex primo ministro Mir Hossein Mussavi, candidato moderato alla consultazione, e dall’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani. Quest’ultimo presiede fra l’altro l'Assemblea degli Esperti, che elegge, consiglia e, in casi estremi, può deporre la Guida suprema. E lo stesso Rafsanja-

ni non ha partecipato venerdì alla preghiera collettiva a Teheran, quando Khamenei ha affermato che le proteste contro la rielezione di Ahmadinejad devono finire. Da due giorni, del resto, sono scomparse dalle strade della capitale le manifestazioni di massa, dopo un primo assaggio della repressione da parte delle forze di sicurezza, che sabato ha portato a una battaglia con almeno dieci morti, cento feriti e 457 arresti. Domenica 200 manifestanti che si erano riuniti davanti alla sede dell’Onu sono stati dispersi da una carica delle forze antisommossa, e ieri altrettanto è avvenuto ad un migliaio che cercavano di dare vita ad una veglia fu-

nebre sulla grande Piazza Haft-eTir, nel centro di Teheran, per commemorare i morti di due giorni fa, fra i quali Neda, la ragazza uccisa da un colpo d’arma da fuoco, la cui immagine è diventata ormai in tutto il mondo il simbolo dei manifestanti. Ieri il Consiglio dei Guardiani, incaricato di sovrintendere alla regolarità delle elezioni, ha fatto capire che lo studio dei ricorsi presentati contro il voto, i cui risultati saranno annunciati domani, non porterà all’annullamento della consultazione. Il portavoce, Abbas Ali Katkhodai, ha detto che effettivamente in 50 distretti, su un totale di 366, sono risultati esserci più voti degli elettori aventi

Neda, la ragazza uccisa ferita dalla polizia a Teheran. Sotto, Franco Frattini

diritto. Ma ha aggiunto che ciò non fa pensare a «irregolarità importanti», anche perchè in Iran ogni elettore può recarsi a votare in città diverse dalla sua. Intanto Mussavi, che domenica aveva insistito sul diritto della gente a manifestare, nonostante i divieti, potrebbe essere messo sot-

E al G8 dei ministri degli Esteri l’Iran non ci sarà ROMA – Ci saranno Ban KiMoon e Hillary Clinton, ripresasi a tempo di record dall’operazione per la frattura al gomito, ma quasi certamente l’Iran darà forfait alla riunione dei ministri degli Esteri G8 in programma da giovedì a sabato a Trieste. Il titolare della Farnesina, Franco Frattini, ha avvertito che «se non arriva una risposta entro oggi (ieri per chi legge, ndr), l’invito si intende implicitamente declinato». Per il ministro degli Esteri Frattini, inoltre, la situazione che si è delineata a Teheran dopo le elezioni rende ancor più difficile

la partecipazione di una rappresentanza iraniana al vertice del G8. «In un momento del genere, non sappiamo quale contributo potrebbe dare l’Iran»,

ha osservato, pur ribadendo l'importanza che Teheran sia un «attore positivo» con il quale affrontare le grandi sfide globali, a partire dall’Afghanistan. Le «parole chiave» della ministeriale G8 di Trieste sono «concretezza e inclusività, per l’ampia partecipazione di altri Paesi al di fuori del G8, e «corresponsabilità», ha spiegato il capo del Sevizio Stampa della Farnesina, Maurizio Massari, nel corso di un briefing. Giovedì sera si apriranno i lavori con una cena dei ministri degli Esteri degli otto Grandi della Terra.

In Usa il primo paese videocontrollato 24 ore A LANCASTER , una piccola cittadina della Pennsylvania, pochi chilometri separano il più inquietante futuro «orwelliano», da un tranquillo passato immerso nell’ottocento. In città, il grande occhio in stile «Grande Fratello», nella campagna attorno, invece, carrozze Amish al posto di auto e ovviamente niente tv. Il Los Angeles Times on-line ha raccontato ieri che i 50 mila abitanti di questo piccolo centro, preoccupati dalla criminalità, hanno deciso di farsi sorvegliare ventiquattro ore su ventiquattro da 156 telecamere a circuito chiuso, trasformando così la propria comunità in

Internet, in Cina la protesta del silenzio

Laura, la danza aborigena una immenso cast da Grande Fratello. Ogni strada, ogni parcheggio, ogni parco, sarà ripreso e controllato da un’organizzazione privata no-profit, senza alcun legame con l’amministrazione pubblica, che avrà il compito di chiamare la polizia in caso di reati.

to inchiesta penale per avere istigato «proteste illegali». A sostenerlo è stato Ali Shahrokhi, presidente della commissione giustizia del Parlamento. Anche sul fronte dei rapporti con l’Occidente l’Iran inasprisce la sua posizione. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran ha detto che ieri il ministro Mottaki era impegnato in una riunione straordinaria con la commissione Affari esteri del Parlamento, alla quale ha presentato una serie di documenti che proverebbero «interferenze prima, durante e dopo le elezioni» da parte di alcuni Paesi europei. Tali interferenze sarebbero avvenute attraverso «tre canali: quello politico, quello dell’Intelligence e della sicurezza e quello dei media». La risposta potrebbe dunque essere molto dura. L’agenzia Fars, vicina al governo di Ahmadinejad, scrive tra l'altro che negli scontri di sabato sono state arrestate «cinque spie europee, due tedesche, due francesi e una britannica». Mentre per domani le organizzazioni degli studenti fondamentalisti hanno promosso una manifestazione di protesta davanti all’ambasciata britannica. Alberto Zanconato

SI tratta della più suggestiva danza aborigena. Trae origine e ispirazione dagli antichi balli rituali africani e viene eseguito in occasione del "Laura Aboriginal Dance Festival". I turisti più fortunati possono assistere ad uno spettacolo davvero unico

al mondo nel corso del festival organizzato della cittadina rurale di Laura, nel sud dell'Australia. Una manifestazione che da oltre 30 anni (con cadenza biennale) richiama i danzatori delle tribù aborigene da tutto il Paese.

INFURIA in Cina la battaglia di Internet dopo che la decisione di imporre un filtro che blocca alcuni siti sgraditi al governo di Pechino ha provocato un’inusuale ondata di critiche da parte dei cittadini. Ieri è sceso in campo Ai Weiwei, uno degli artisti più conosciuti della Cina, esortando al boicottaggio. Con un messaggio diffuso attraverso Twitter, la rete di contatti sociali sulla quale si possono trasmettere messaggi sia attraverso Internet che con i telefoni cellulari, l’artista invita i cittadini a boicottare l’uso di Internet il primo

luglio, giorno entro il quale il filtro diventerà obbligatorio. «Fermate tutte le attività online – dice l’artista nel suo tweet – il lavoro, la lettura, le chiacchiere, i giochi, la posta... non date nessuna spiegazione a nessuno...».

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In Italia e nel Mondo 3

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Santarsiero resta a Palazzo Il centrosinistra vince con Udc e Idv: «Necessari» Non ha pagato nel centrodestra l’effetto Berlusconi POTENZA - Quello che Santarsiero indica come un «risultato bellissimo, anche perchè inatteso» è sicuramente un dato che invita riflettere e che pone entrambi gli schieramenti a una nuova partenza. Vince subito, se non proprio facile, Santarsiero, quanto meno rispetto al dato del primo turno che non gli aveva concesso il 50 per cento e che vedeva il suo avversario “diretto”, Giuseppe Molinari, sfiorare il 36. E visto il dato di partenza, il 74 per cento del 2004 dell’ex “sindaco” bulgaro, chiaro che il secondo turno di votazioni ha messo mano anche alle strategie, alla comunicazioni, alla forza e al tono dello scontro. E’ vero, nel primo turno di votazioni, ha “pagato” l’eccessiva presenza di candidati, un discreto peso di errore nella compilazione del voto disgiunto (ma che non ha premiato a dispetto delle previsioni Santarsiero) e la corsa di ben sette candidati a sindaco. Con il risultato di ieri, che permette al sindaco uscente di toccare più o meno quota 60 per cento, è prevedibile che il primo partito a far sentire la propria voce sia stato l’Idv. Quello a cui si rifà il senatore Felice Belisario è la consapevolezza che la percentuale di consenso fornita dai dipietristi (sen-

In alto, Folino al comitato di Santarsiero. In basso, l’attesa dei dati al comitato di Molinari (f.M.)

za apparentamento ufficiale, ma con un’intesa che li ha visti sostenere il centrosinistra dopo aver corso da soli al primo turno) non può più essere «messa in discussione». E si fanno sentire anche gli uomini dell’Udc che, tra le polemiche interne e degli ex colleghi di coalizione del centrodestra, difendono con il senno di poi l’accordo programmatico con il centrosinistra. Se Santarsiero si dice sicuro che la «città ha voluto premiare il progetto di sviluppo e cambiamento vero,

che andrà avanti anche dopo la campagna elettorale», non può negare, però, che qualcosa è cambiato. Commenta i dati e dice che «la città ha bocciato ogni tentativo di populismo e anche il tentativo di tornare indietro nella storia». Guarda i numeri, li comprende, ma non si sbilancia. La vittoria - dice - è di tutta la coalizione. Non vuole usare due pesi due misure, del resto anche da sinistra (divisa e con uno spazio unitario che ancora non decolla, pure guadagna due posti, tra sigle e civica) arrivano le sollecita-

zioni a non replicare più quella regola dell’autosufficienza che, fino a pochi mesi fa, aveva permesso al Pd di poter contare in aula sulla metà dei consiglieri. Il voto di “protesta” nel primo turno c’è stato. Il voto di delusione per alcune aspettative tradite, pure. Ecco allora che appena riconfermato e con la festa da poco in corso, non ci è voluto poco perchè lo stesso sindaco orgoglioso del progetto urbanistico della città, riprenda quel bisogno di dedicare attenzione, nei prossimi cinque anni, «alle piccole cose,

alla quotidianità». Che è fatta di spesa corrente e qualità diffusa della vita. Non se li aspettava neanche lui questi numeri - dice mentre dedica la vittoria a «una persona di famiglia che lascio nel cuore», ma sicuramente ci sperava. Se non altro perchè il ballottaggio è sempre un “terno al lotto”, in cui a volte contano i candidati un po’ più dei partiti, in cui la protesta fa la sua parte. Di schede annullate da scritte volgari, ne sono uscite fuori alcuni. Come di risultati che hanno ribaltato le attese. E’ il caso di rione Cocuzzo o delle aree rurali dove Santarsiero recupera lo svantaggio “guadagnato” al primo turno. Con altre parole lo dice l’avversario sconfitto dal ballottaggio, che, consegnato l’onore delle armi, ricorda che «la campagna elettorale è stata banco di prova non solo di facili entusiasmi ma anche di un’approfondita riflessione su metodo e merito delle questioni che attengono la condizione di crescita e di sviluppo della nostra comunità: e a questo mi vorrò ispirare». Giuseppe Molinari recupera quel confronto basato «sugli interessi della comunità e non su posizioni di potere».

Nel frattempo, però, la coalizione di centrodestra fa i conti non solo con i dati. Probabilmente non ha pagato quanto sperato il modello “Berlusconi”: il ruolo del Governo, per lo meno la presenza e la vicinanza annunciata in caso di vittoria, tra la promessa di 100 milioni per il risanamento e l’arrivo in forze di pezzi dell’esecutivo non sono stati molto determinanti sul voto. Nè c’è stato effetto Mpa (con cui, senza apparentamento, il centrodestra aveva fatto un accordo). Il punto, però, è tutto all’interno della coalizione. La scelta di Peppino Molinari ha “tirato” più nel primo turno: nonostante le critiche e gli attacchi ricevuti per il suo passato da deputato diellino, spesso, tra comizi e incontri, Molinari ha provato a recuperare parte del malessere, della protesta e del disagio. Che però al secondo turno sembra aver trovato uno sfogo minore. Forse è mancata dall’interno della coalizione la stessa spinta al candidato mostrata quindici giorni prima. Loro ripartono da qui. Dal ballottaggio «mai visto con il centrodestra». E’ questo l’altro dato. E’ questa l’altra «fiduciosa» partenza.

I COMMENTI UFFICIALI A CALDO «QUANDO c’è l’Italia dei valori, il centrosinistra vince». Lapidario Felice Belisario, presidente dei senatori dipietristi, che ribadisce nel commento serale come «il peso dell’Idv sia stato determinante per la vittoria del sindaco Santarsiero, così come era già accaduto per le vittorie alle province di Potenza e Matera». Allora, l’Idv «continuerà a portare avanti la sua politica - dice ancora Belisario - senza cedere ad alcun condizionamento, per garantire la giustizia e la legalità nel Paese e per favorire lo sviluppo economico e sociale a tutela di tutti i cittadini lucani». Poi il monito perchè il dato «deve far riflettere in vista delle prossime elezioni regionali. Noi ribadiamo a tutti i partiti del centrosinistra, in primis al Pd, che sarà necessario presentarsi con una coalizione credibile. Serve innanzi tutto un programma serio ed in sintonia con l’elettorato e un candidato presidente forte, autorevole e di alto

profilo». Diverso il commento di Michele Napoli, consigliere comunale riconfermato nella coalizione del centrodestra: «Nonostante sia stato profuso il massimo impegno da parte della coalizione, per sostenere la candidatura di Giuseppe Molinari a sindaco di Potenza, non si è riusciti a ribaltare la situazione politica in città che ha portato alla riconferma di Vito Santarsiero a primo cittadino e, facendo una analisi a caldo del voto, questo è stato a nostro avviso possibile perché non è prevalso il voto libero dei cittadini, chiuso dalle logiche di potere del centro sinistra. Ma - continua - La forte presenza in consiglio comunale dei 14 consiglieri eletti nelle liste della coalizione è sicuramente elemento di novità e rappresenta un primo passo importante per scardinare le posizioni di potere e consentirà di lavorare per la città preparando sicuramente il terreno per le

prossime consultazioni elettorali». Con il senno di poi, l’Udc può affermare che «il voto della città di Potenza premia la scelta politico-programmatica sottoscritta con il centrosinistra lucano». La dichiarazione congiunta del coordinatore regionale, Agatino Mancusi, di quelli cittadino e provinciale, Vincenzo Salvato e Palmiro Sacco, prosegue: «L’affermazione di Vito Santarsiero al secondo turno conferma pienamente la tendenza degli elettori potentini a sostenere la nostra scelta e la nostra alleanza. L’Unione di centro sente sua questa vittoria, forte anche dei dati che arrivano da tutta Italia, dove l’alleanza con il partito democratico è risultata vincente, dimostrazione che il Paese chiede amministrazioni moderate e riformiste, saldamente ancorate ai territori e allo sviluppo degli stessi». Ancora un commento da Giacomo Nardiello, capogruppo regio-

nale del Pdci. «Ogni velleità del centrodestra di usare i cosiddetti candidati moderati come “cavalli di Troia” per incunearsi tra le fila del centrosinistra è definitivamente svanita. I tour elettorali di ministri e di alti dirigenti nazionali del Pdl e le promesse demagogiche di assegni in bianco non hanno convinto i potentini - dice - Anche l’elettorato della città, come ha già fatto quello della provincia di Potenza, ha smascherato il disperato tentativo, frutto di un piano di guerra studiato a tavolino come se si potesse sostituire la passione della politica con le fredde strategie». Adesso «però conclude - si deve rifondare l’alleanza di centrosinistra e si deve rilanciare l’azione di governo dei problemi quotidiani della gente, partendo dalle emergenze e dalle priorità sociali, attuando con efficacia il programma elettorale vincente». In chiusura, il commento del senatore Pdl, Guido Viceconte, coor-

dinatore regionale del partito. «Il risultato del ballottaggio al comune di Potenza rappresenta un valido e significativo punto di partenza per i futuri appuntamenti elettorali. L’essere andati, per la prima volta, al ballottaggio e l’aver accorciato le distanze tra noi ed il centrosinistra, nonostante l’appoggio dell’Udc, storico partner del centrodestra, al loro candidato, premia la scelta politica di andare oltre il Pdl e di aggregare quelle forze moderate che si sono dichiarate alternative al centrosinistra lucano. Tale linea va ulteriormente rafforzata in previsione delle elezioni regionali». Viceconte ha ringraziato «il popolo libero, che ha creduto nel nostro progetto politico, reso possibile grazie al contributo che hanno dato in questa campagna elettorale tutti i candidati» e ha annunciato che «saranno chiamati a concorrere alla prossima costituzione, nella città e nella provincia, delle strutture del Pdl».

LE RIFLESSIONI

Un segno importante l’alleanza con l’Udc

I big del centrosinistra analizzano il voto IL capoluogo ha riconfermato come proprio sindaco Vito Santarsiero, che al secondo turno ha battuto l'avversario del centro destra, con circa il 60 per cento delle preferenze. Una netta vittoria che fa dimenticare il clima di incertezza e di attesa creato dal risultato del 21 giugno e che si aggiunge ai successi ottenuti dal centro sinistra nelle competizioni elettorali per le Province di Potenza e Matera. La riaffermazione di Santarsiero offre dunque lo spunto per ragionare, assieme ai “big” dello schieramento di centro sinistra, sul significato del voto e sullo scenario futuro che si apre per la coalizione. «Il centro sinistra - ha affermato in proposito il governatore regionale Vito De Filippo - sperimenta una nuova alleanza, che si presenta con dati molto positivi. Il risultato del primo turno è stato determinato dal numero eccessivo di candidati, ma attualmente ci sono tutti gli elementi perché la coalizione possa riprendere forte e sicura il cammino verso il futuro». Per il deputato Antonio Luongo il verdetto del ballottaggio non fa altro che confermare la qualità del sindaco uscente e delle sue azioni per la città. «Al di là del dato elettorale - ha sottolineato - è significativo quello dell'alleanza con l'Udc. Un'alleanza che apre un nuovo ciclo politico nella regione, a condizione che il Partito democratico abbandoni la tentazione di autosufficienza, rideterminando una pari dignità all'interno della coalizione e ripristinando una grande capacità di ascolto nei confronti delle forze economiche e sociali espresse dal territorio». La riconferma di Santarsiero alla guida del capoluogo, anche per il segretario regionale del Pd, Erminio Restaino, è stata il frutto del lavoro fin qui svolto dal sindaco. «Tra i due candidati - ha dichiarato - ha vinto quello del centro sinistra perché ha dimostrato di essere capace di capire i problemi della città e di risolvere i grandi nodi strutturali che essa presenta. La coalizione deve ripartire da questa vittoria per confermarsi forza trainante in Basilicata». Quanto al significato dell'alleanza con l'Udc, «essa, al di là del suo peso sul ballottaggio, proietta - è il pensiero di Restaino il centro sinistra verso nuovi confini, come sta accadendo in altre regioni». Sulla stessa lunghezza d'onda l'onorevole Salvatore Margiotta per il quale la col-

I big al comitato di Santarsiero: la festa lascia un po’ di spazio per l’analisi (f. A. M.)

laborazione con il partito guidato a livello regionale da Agatino Mancusi rappresenta la strada giusta da seguire. «Ancora una volta - ha aggiunto - Potenza si allinea alle esperienze più significative della nazione e con la vittoria di Santarsiero, che segue a quelle conseguite da Piero Lacorazza alla Provincia di Potenza e da Franco Stella alla Provincia di Matera, il centro sinistra è pronto a lasciarsi alle spalle il momento difficile che ha attraversato e a ripartire per fare di più e meglio in vista dell'appuntamento elettorale del 2010». Per il segretario provinciale Ignazio Petrone «il Partito democratico ha superato la fase di assestamento e con queste amministrative ha verificato la reale tenuta del proprio progetto politico». Quanto al peso dell’alleanza Petrone ritiene che sia necessario per il centro sinistra unirsi alle forze che fanno opposizione al governo Berlusconi, ma sul risultato del ballottaggio pensa che il voto sia stato frutto di una libera scelta dei cittadini. Chiamata in causa da più parti l'alleanza con l'Udc, non poteva mancare l'analisi del suo segretario regionale. «Il dato di Potenza - ha dichiarato Mancusi - è importante perché dimostra che la città ha recepito un'intesa politica realizzata sui programmi e sui valori. Con quest'alleanza abbiamo posto le prime basi da potenziare in futuro, anche sulla scorta dei risultati nazionali che danno l'intesa come vincente e apprezzata dall'elettorato». Roberta Senese

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di SARA LORUSSO


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COMIZIO DI RINGRAZIAMENTO Un’apoteosi tra “San G’rard prutettor” e l’Inno di Mameli Da “San G’rard prutettor” a “Fratelli d’Italia”. Gran maestro del concerto improvvisato Vito Santarsiero. Si è presentato così ai sostenitori (poco più che un centinaio) che hanno affollato piazza Sedile ieri sera. Santarsiero, visibilmente emozionato era sorretto (nel vero senso della parola) da Folino alla sua sinistra e da Lacorazza alla destra: una “trinità”politica che ha riscaldato i cuori dei “pretoriani”accorsi a salutare il tribuno che li guiderà per i prossimi cinque anni. Un discorso durato poco più di cinque minuti in cui il neoeletto sindaco ha passato a rassegna i punti cardini del suo programma. «Ancora un grazie - ha esordito - a chi mi ha sostenuto in questa campagna elettorale». Una tornata che lo stesso Santarsiero ha definito dura e avvincente e che alla fine lo ha visto vincitore contro Giuseppe Molinari. «Andremo avanti con il programma che in questi cinque anni abbiamo portato avanti». La folla - molti giovani applaude convinta. Poi il colpo di scena: «Potenza - ha detto Santarsiero - la candideremo a diventare la capitale dell’appennino meridionale». A questa affermazione i presenti in piazza si abbandonano in un forte applauso. Stretta di mano, cori da stadio e sventolio di bandiere. Poi il gran maestro prende la parola e comincia il concerto - stonato a dir la verità tra “San G’rard” e l’inno di Mameli, con la promessa «Ci vediamo venerdì in piazza don Bosco. E la festa continua.. gio.ros.

Gli ultimi 600 voti e poi il sollievo

Non riesce a Molinari il sorpasso a Santarsiero che si riconferma con gli stessi voti del primo turno

Nel comitato di Parco Aurora l’interminabile attesa del risultato

di SALVATORE SANTORO POTENZA - E’ tre a zero. Non come il Brasile all’Italia, ma quasi. Il centrosinistra ai “tempi supplementari” si conferma: Vito Santarsiero è di nuovo il sindaco del capoluogo lucano. Non ce l’ha fatta al secondo turno lo sfidante sostenuto dal centrodestra, Peppino Molinari. E sommando i risultati già archiviati dove non si è reso necessario il ricorso al ballottaggio per eleggere le presidenze delle Province di Potenza e Matera del 6 e 7 giugno scorso - nelle quali si sono affermati Piero Lacorazza nel Potentino e Franco Stella nel Materano è debacle per il Pdl e il centrodestra lucano. Una sconfitta che nella misura finale, alla vigilia, era difficile prevedere; anche perchè sull’onda dei successi nazionali, i pidiellini lucani sognavano una Basilicata un pò meno rossa. Ma alla fine, nonostante siano lontane le maggioranze bulgare di qualche anno fa, il centrosinistra rimane il padrone nelle ammini-

strazioni più importanti della Basilicata. Fatto salvo del comune di Matera e di altri centri come Policoro, Melfi e alcuni altri dove sventola la bandiera del Pdl. Ma quello che ora conta di più è che in questa tornata elettorale, dove lo spauracchio del berlusconismo era temuto dai big del centrosinistra lucano alla fine non c’è stato nessuna “rivoluzione”. Santarsiero, nonostante sia stato bersaglio di una campagna elettorale dura, polemica (anche da parte dei candidati che si sono arenati al primo turno) e concentrata su critiche alla “sua” gestione urbanistica del capoluogo, ha altri 5 anni di mandato da svolgere. E soprattutto consegna al Pd, il terzo punto che cambia radicalmente l’analisi elettorale rispetto a un 2 a 1 che sarebbe suonato come “l’inizio” della svolta. Così non è stato e ora, in attesa delle regionali del prossimo anno, quando si voterà anche per il rinnovo dell’amministrazione regionale, il centrodestra deve recitare il mea culpa.

Il centrodestra si arrende al centrosinistra non più bulgaro

segue dalla prima Il ridimensionamento del consenso è solo numerico. Niente più maggioranze bulgare, arroganze muscolari da parte degli eredi di Dc e Pci perché il centrosinistra non è più inclusivo e totalizzante. Ma la Basilicata resta in larghissima parte regione immunizzata all'azzurro berlusconiano. Non ne ha contaminazione. La sua composizione sociale è estranea alla cultura dell'apparire e del consumo. Una regione quasi immune alla politica spettacolo dei volti televisivi (si era provato a candidare Carmen Lasorella a Potenza come candidata dal Pdl ma la giornalista ha rifiutato l'investitura) con un consenso che si basa molto su relazioni corte e governo diretto del territorio. Il Pdl lucano è privo di classe dirigente e manca di leader. Ha tentato di tamponare cercando candidati nel fronte avverso. I risultati in crescita si devono al cambio di campo dei Dec di Falotico e alla presenza di Peppino

Perchè al di là dei meriti dei vincitori è innegabile che nel centrodestra qualche errore sia stato commesso. Non a caso il senatore Egidio Digilio, venerdì scorso al Quotidiano aveva anticipato: «Se le cose non andranno bene, e ci sarà il tre a zero per il centrosinistra, bisognerà ammettere le proprie responsabilità». Facile intuire che nelle responsabilità da individuare l’ex segretario regionale di Alleanza nazionale pensi soprattutto alla scelta dei candidature apicali al Comune e alla Provincia di Potenza per cui la “corrente” degli ex di An nel Pdl lucano non ha mai fatto salti di gioia. Non è escluso che ci saranno confronti a muso duro all’interno del Pdl con Guido Viceconte e Vincenzo Taddei da un lato e quelli che erano pronti a candidarsi (Sergio Lapenna e Franco Mattia?) insieme a Digilio a “chiedere” il perchè di tali scelte. E poco servirà a stemperare gli animi il tenore delle dichiarazioni dello stesso senatore Viceconte che a caldo

ha dichiarato: «L’'essere andati, per la prima volta, al ballottaggio e l'aver accorciato le distanze tra noi ed il centrosinistra, nonostante l’appoggio dell’Udc, storico partner del centrodestra, al loro candidato, premia la scelta politica di andare oltre il Pdl e di aggregare quelle forze moderate che si sono dichiarate alternative al centrosinistra lucano. Tale linea va ulteriormente rafforzata in previsione delle prossime elezioni regionali». Dichiarazioni. Ma intanto con Stella e Lacorazza già calati nel ruolo di presidenti delle Province, ora è il momento della festa per Santarsiero. Ha vinto. In maniera netta al ballottaggio di ieri, nonostante negli scorsi giorni ci fosse qualcuno della sua stessa squadra che invitava a non essere troppo ottimisti. E invece Santarsiero, confermando quasi totalmente i voti ricevuti il 6 e 7 giugno (due settimane fa furono 21.275 con un percentuale finale di 46,459 mentre ieri sono stati 21.233 con una percentuale del 59,3), non ha dovu-

Per il Pdl non pagano le scelte esterne e le promesse dei ministri

di ANNA MARTINO

to aspettare l’ultima sezione scrutinata per dichiarare, «è un risultato bellissimo». Diversa la sorte di Peppino Molinari che ieri non ha confermato i voti del primo turno. A fronte delle 16.171 preferenze del 7 giugno alla fine del ballottaggio si è trovato con oltre 1.500 voti in meno: 14.569 voti totali con una percentuale del 40,7. Ha perso Peppino, che subito ha telefonato per i complimenti (a differenza di quanto fece Aurelio Pace con Lacorazza) al rieletto Santarsiero. Il dato elettorale del ballottaggio in ogni caso conferma che l’effetto dei 782 candidati consiglieri comunali ha penalizzato più il candidato del centrodestra che quello del centrosinistra. E le visite dei big del Pdl dell’ultima settimana, con Sandro Bondi e Altero Matteoli che non hanno lesinato

Un’enclave bianco rossa meridionale Molinari che da politico navigato conquista un ottimo risultato giungendo al secondo turno. Ha dovuto modificare il suo dna culturale per tentare di poter essere credibile come uomo di centrodestra ma la vis polemica contro “le mani sulla citta” non poteva sfondare come vestito cucito addosso ad uno dei più organici appartenenti del mondo postcolombiano. Di solito chi perde ai ballottaggi sparisce dalla scena. Se Molinari sarà capo dell'opposizione comunale può dare un contributo ad un centrodestra in crisi di identità e strategie. Digilio ha già annunciato al Quotidiano che in caso di sconfitta si sarebbe dimesso da coordinatore regionale del nuovo partito. Un fatto che mette in forte imbarazzo l'altro coordinatore regionale Guido Viceconte che non può

continuare ad essere il generale della battaglie perse in un partito così giovane. Santarsiero ha vinto con il sostegno numerico fondamentale di Italia dei Valori e Udc, partiti destinati ad un ruolo forte nel Paese. La bocciatura referendaria manda in soffitta il bipartitismo. In Basilicata il Pd deve attrezzarsi a nuovi rapporti di forza con il moderatismo cattolico e con il giacobinismo multicolore e arrabbiato che sulla questione morale non intende concedere sconti. Per chi deve preparare le Regionali un valore aggiunto da coltivare sulle scelte di fondo. Ma ha vinto anche un modello di città. Quello proposto da Santarsiero. Disegnata in espansione urbana, legata alle tradizioni ma senza la logica dello strapaese, orientata a promuovere cultura

ufficiale, inserita nella politica nazionale delle cento città d'Italia. Fattori da unire ad un protagonismo decisivo del sindaco uscente che ha reso possibile la vittoria alla fine dei due turni di voto. Il ridimensionamento numerico della maggioranza obbliga a prestare attenzione al rispetto delle regole, ad una verifica dell'urbanistica (i critici più autentici sono culturalmente progressisti). La presenza di una minoranza degna di questo nome dovrebbe consentire una dialettica utile a tutti in consiglio comunale. In questa Italia confusa del 22 giugno la Basilicata esce omogenea nella sua geografia politica. Solo Matera e pochi grandi centri sono governati dalla destra. E' un patrimonio da spendere nella nuova questione meridio-

promesse e soldi in caso di vittoria di Molinari, alla resa dei conti non hanno cambiato nemmeno una virgola. Forse, ha contato sulla sconfitta netta al secondo turno del Pdl e dell’intero centrodestra anche il polverone mediatico che si è scatenato su Silvio Berlusconi. Non è sicuramente un caso infatti, che il Pdl sia andato in affanno in quasi tutte le amministrazioni dove si è svolto il ballottaggio ieri. Il centrosinistra infatti, non ha vinto solo a Potenza ma anche a Bologna, Firenze, Bari, Padova e si è arreso alla Provincia di Milano solo per 4.000 voti. In queste condizioni, era difficile realmente immaginare che il capoluogo lucano potesse abbracciare il Pdl proprio in una fase politica come quella che si è delinata negli ultimissimi giorni. s.santoro@luedi.it

nale. Il presidente De Filippo ha ricevuto inviti da parte dei colleghi Loiero e Bassolino per aderire al progetto Sudd. Il Sud con due “D” è il nome di una fondazione che dovrebbe salvaguardare gli interessi meridionali. Si esplorino bene i progetti e le finalità. Molti governatori meridionali hanno l'assillo di mantenere le poltrone e il potere. La questione meridionale non può essere sostenuta da una Lega sud come ha già scritto Vincenzo Viti. Resa ancora meno credibile da interessi personali. Un territorio così fortemente connotato politicamente, ricco di risorse naturali deve saper coltivare un progetto politico plurale e moderno affidandolo al merito. Nascere e vivere in Lucania deve essere un'opportunità e non una maledizione. Altrimenti l'enclave biancorossa rischia di diventare il simbolo di un'oligarchia retta da mestieranti della politica. E francamente la Basilicata oggi non ne avverte alcun bisogno. Paride Leporace

I FESTEGGIAMENTI

Un corteo di bandiere da Parco Aurora a piazza Prefettura

I BICCHIERI per brindare posti su un carrettino in legno, all'angolo della sala del comitato elettorale. Le bandiere del Partito Democratico dietro la porta, ammucchiate. Arrivano i risultati definitivi. Vito Santarsiero è, per la seconda volta consecutiva, sindaco del capoluogo. È tutto pronto per festeggiare la sua elezione a primo cittadino di Potenza. Un corteo con bandiere che svolazzano, con a capo lo stesso Santarsiero, da Parco Aurora, sede del Comitato elettorale, arriva fino a piazza Prefettura, simbolo per eccellenza di una comunità che si riunisce. Dalla piazza, l'agorà dove gli antichi greci discutevano di politica e di democrazia, Vito Santarsiero saluterà la città come sindaco, ancora una volta. Ciò nonostante, tutto sarà nuovo. Nuovo perché, come lui stesso ha affermato, sebbene il suo sia un impegno che si ripete, si impegna nella realizzazione di un progetto nuovo, che dalla vecchia amministrazione prenderà i pregi cercando di rimediare ai difetti, agli errori. Un sindaco nuovo e più maturo, quindi, che farà tesoro dell'esperienza passata per metterla al servizio della crescita della città. a. m.

SONO le 17:30 del 22 giugno 2009. Lo spoglio è da poco cominciato. Al comitato elettorale del candidato sindaco di centro-sinistra, Vito Santarsiero, a Parco Aurora, sono ancora in pochi. Si comincia a vociferare sui primi risultati, ma non è nulla di certo. Tra i maggiori esponenti della politica lucana, anticipa tutti il neo Presidente della provincia Piero Lacorazza. Sono tutti al piano terra, perché è lì che arriverà Santrasiero. Jeans, giacca blue, cravatta celeste e impermeabile bianco. Così il candidato raggiunge i suoi compagni. «Allora, come stiamo andando? I primi risultati sono positivi?», chiede. Contemporaneamente arrivano i primi dati certi: sezioni 13 e 17, Santarsiero è in vantaggio. E’ ancora troppo presto per fare previsioni. Intanto, dal piano terra, si passa nella sala allestita al primo piano dell'edificio, dove su un maxi schermo vengono proiettati i risultati in tempo reale. Si avverte nell'aria un pò di tensione. Più passa il tempo, più la sala si riempie. Santarsiero e lo schermo sono accerchiati. Da Salvatore Margiotta a Gianfranco Blasi, da Erminio Restaino a Gianpaolo D'Andrea, da Luigi Scaglione a Folino. Non manca nessuno all'appello. Il tempo passa, le sezioni scutrinate aumentano. Santarsiero mantiene un trend regolare. Eppure, non riesce ancora a rilassarsi. Lui attende delle risposte importanti: le campagne, rione Cocuzzo, Bucaletto. Poi, la notizia della vittoria a Rossellino. Tira un sospiro di sollievo. Questa era la sezione con maggior divario rispetto l'avversario Molinari. Pausa caffè. Arriva il presidente della Regione Vito De Filippo. Con lui, cominciano ad arrivare i primi risultati delle campagne. Vittoria per Santarsiero sia a Giarrosssa che a Pian di Zucchero. Applausi. I presenti in sala cominciano a sciogliersi e a lasciarsi andare. Ridono, scherzano, si scambiano battute. Molti pensano ormai sia fatta. Altri tacciono per scaramanzia. Sezioni dalla 32 alla 34: Rione Cocuzzo. Santarsiero è in vantaggio anche lì, ma non di molto. Nell'at-

Il sindaco appena eletto mentre stappa la bottiglia insieme al presidente della Provincia Lacorazza. A sinistra Santarsiero con in mano un mazzo di fiori (foto Andrea Mattiacci)

mosfera generale di festa, qualche piccola delusione non può mancare. Come Via del Gallitello, l'unica sezione a registrare un vantaggio di Molinari. Ormai il candidato di centro sinistra ha l'aria di che c'è l'ha fatta. E con lui, anche quanti l'hanno appoggiato. Una rappresentante di lista gli porge un fascio di ginestre raccolte nelle campagne di Rossellino. Qualcuno dice scherzando: «Sindaco, è il nuovo simbolo del partito?». Santarsiero non lo posa nemmeno per un secondo. Di tanto in tanto lo annusa, come per prendere una boccata di ossigeno. Finalmente, dopo una lungo periodo di apnea elettorale, può tornare a respirare. Gli ultimi seicento voti, e si festeggia. Santarsiero, scaramantico fino all'ultimo, inizia a ricevere

la prime congratulazioni. Si lascia intervistare e fotografare: con il figlio Francesco, con il ragazzo al quale ha fatto il compare di cresima da poco. Abbracci. Il suo, però, come lui stesso afferma, non è un risultato scontato. «È un risultato bellissimo, ma non scontato -dice qualche minuto prima della vittoria definitiva - la città ha premiato un progetto di sviluppo e cambiamento che andrà avanti, mentre ha bocciato il tentativo di portare indietro la città di dieci anni, sia dal punto di vista del modo di governare che del modo di fare politica. Non ho mai perso la serenitàconclude-quello che conta è il progetto». Quando gli chiedono di dedicare la sua vittoria, dice: «Lasciatemela nel cuore. La mia è una vittoria famigliare».

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Il Pd fa il Brasile e vince tre a zero


8 Primo piano

Martedì 23 giugno 2009

L’assemblea

Rientra il 50% degli uscenti I DATI su cui è stata costruita l’ipotesi di consiglio comunale sono quelli aggiornati dopo un primo riconteggio nei giorni scorsi. Sul sito del comune è ancora possibile controllare il numero di voti registrato da ciascun candidato. Ma si tratta pur sempre di dati non definitivi che potrebbero subire variazioni durante il controllo finale che spetta al tribunale.

«Avevamo davanti una muraglia»

Ma una prima valutazione può sempre trovare spazio. Una sola donna entra in consiglio comunale, mentre sono 20 gli uscenti, tra assessori e consiglieri, di entrambi gli schieramenti, che ritornanano a piazza Matteotti. Praticamente il 50 per cento del consiglio viene riconfermato. E tra le novità, tra i neofiti di Palazzo di città, tre nomi discretamente noti della politica cittadina (il cui cognome è quello di assessori regionali o ex comunali, come Potenza, Straziuso e Fiore). Ma non chiamateli “figli di”. Si impegnano a metterci il doppio dell’impegno.

POTENZA-Delusione, amarezza, ma anche soddisfazione per aver provato a sciogliere quel «grumo di potere che attanaglia la nostra città». La torta lasciata da Vito Santarsiero al suo avversario è in realtà ben poca. La sconfitta è netta e la forbice che separa Giuseppe Molinari dal rieletto sindaco è molto larga. Man mano che le percentuali scorrono sul monitor del Comitato elettorale in viale del Gallitello, i supporter del centro destra, alla spicciolata, spariscono. Lui, Peppino, non si fa vedere. Ma risponde al telefono, calmo, tranquillo. «Ci abbiamo provato – commenta. Abbiamo fatto tutto il possibile per cercare di cambiare le sorti di questa città. Abbiamo puntato al rapporto e al contatto con le persone, abbiamo parlato il linguaggio della gente comune, abbiamo avuto il coraggio di portare avanti temi e questioni che premono alla cittadinanza. Purtroppo non è bastato. Perché davanti avevamo un forte potere organizzato. Una muraglia. Certo, la delusione c’è, ma per me è già un grande risultato essere arrivati al ballottag-

gio. Significa che la gente inizia a capire, a ribellarsi a questa situazione». Giuseppe Molinari ha chiamato, comunque, il sindaco Santarsiero per congratularsi per la rielezione e augurargli buon lavoro. «Nel ringraziare tutti gli elettori della comunità potentina - continua Molinari mi sento di rivolgere un particolare pensiero a quel 40 per cento che ha voluto, votandomi, assegnarmi un compito delicato: rendere la città più vivibile e costruire percorsi di sviluppo reale a partire dalle politiche del lavoro

proprio dai banchi dell'opposizione. Cinque anni fa il sindaco della città di Potenza fu eletto con oltre il 70 per cento dei consensi al primo turno, oggi c'è voluto il ballottaggio che fa rilevare rispetto al primo turno una consistente astensione degli elettori che pur si erano già espressi, elemento questo che deve far riflettere seriamente il mondo politico. La campagna elettorale è stata banco di prova non solo di facili entusiasmi ma anche di un'approfondita riflessione su metodo e merito delle questioni che attengono la condizione di crescita e di sviluppo della nostra comunità: e a questo mi vorrò ispirare. Sarò elemento di pacificazione perché le istituzioni hanno bisogno sì di un confronto serrato, ma che sia chiaramente legato agli interessi della comunità e non a posizioni di potere. La maggioranza faccia la maggioranza, l'opposizione sarà impegnata quotidianamente nell'azione politico-amministrativa nel proporre e controllare l'azione del governo cittadino, al fine di realizzare per la città i migliori

risultati». La cosa che fa rimanere più perplessi i sostenitori di Molinari è il dato «sconcertante» che si è rilevato in alcuni rioni di Potenza. Sembra un coro di voci. «Apprendiamo che in via Tirreno, dove è stata costruita l'opera pubblica più brutta, inutile e sofferta di Potenza , Santarsiero ha vinto con il 73 per cento dei voti, così come anche a Murate, un quartiere fortemente penalizzato e privato di servizi essenziali, il rieletto sindaco ha ottenuto numerosi consensi. Questo fa riflettere e pensare sul fatto che il risultato di queste elezioni è frutto delle pressioni di un potere politico, fatto di apparentamenti strategici per agevolare i “soliti noti”, che non lascia liberi». E poi ci si è messo anche l'assenteismo. «La sconfitta c'è – sospira Molinari - Il desiderio è che ci faccia bene e ci faccia meditare su che cosa dobbiamo fare nel futuro». Tutti concordi, comunque, con Peppino, sull’ottimo risultato raggiunto arrivando al ballottaggio. Michele Napoli, consigliere del gruppo misto “La Destra” afferma: «Volevamo portare una ven-

tata di novità in questa nostra città. Ma ci è mancata una cosa: il voto libero dei cittadini. Perché l’esercizio del potere ha avuto la meglio sull’onestà intellettuale. Adesso, però, siamo diventati più consapevoli delle nostre forze. Saremo in grado di fare un’opposizione più agguerrita. In consiglio comunale saremo in 14 e non più 7. Sono sicuro che tra 5 anni riusciremo a farcela». Gli fa eco anche il giovane consigliere neo eletto del Pdl, Francesco Fanelli. «Adesso ci impegneremo più che mai a fare un’opposizione politica sociale ed istituzionale seria, ferma, concreta e costruttiva, con proposte realistiche. Se lavoreremo bene, sono sicuro che riusciremo, man mano, a guadagnare i consensi persi in queste elezioni. La sconfitta c’è stata, ma non rappresenta la fine. Anzi è un punto di partenza. La città ha bisogno di un cambiamento. Vuole un cambiamento. E lo ha dimostrato arrivando al ballottaggio. Adesso bisogna solo pensare a «rimboccarci le maniche” e lavorare bene». Anna Maria Calabrese

ilREFERENDUMelettorale

Udc Libutti Emilio

UDC - Candidato sindaco del partito di Casini, dirigente regionale, padre di due ragazzi e una passione per il ballo da sala.

IdV

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Mai così male l’affluenza: 1 lucano su 5 POTENZA - Mai così pochi elettori in tutta la storia dei Referendum. In senso negativo è affluenza record per il Referendum. In Basilicata hanno votato ai tre quesiti sulle modifiche alla legge elettorale meno del 20 per cento dei cittadini lucani avendone diritto. Il dato a pochi seggi dalla chiusura parla di un 19,9 per cento. In tendenza con il resto della nazione, dove l'affluenza del circa 23,5 per cento. Mai un referendum elettorale, nella storia della Repubblica italiana, aveva fatto registrare un così scarso interesse da parte dei cittadini. Diverse le spiegazioni rese dai politici. Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini del Pdl (che in ogni caso si è recato al voto a differenza del premier Silvio Berlusconi), «i quesiti troppo tecnici non hanno appassionato gli italiani». Diverso il commento della radicale Emma Bonino: «A me pare scontato questo tipo di affluenza alle urne dopo che si è fatto l'impossibile per far saltare il quorum. Come si pretendeva che la gente si appassionasse al referendum se tutti i media erano orientati al non raggiungimento del quorum?». Non cambia dunque la legge elettorale (per buona pace della Lega Nord che ha subito esultato ndr) non essendo stato raggiunto il quorum quindi. Lontanissimo l’obiettivo del 50 per cento più uno. E i siti web ufficiali segnalano prima delle

percentuale un inequivocabile «Referendum non valido». E a poco vale perciò, la larga vittoria dei tre sì, sia a livello nazionale e sia in tutta la Basilicata con percentuale anche superiori all’80 per cento. Il dato più significativo dunque rimane quello di un Referendum “snobbato” dagli italiani e ancora di più dai lucani. Per quanto riguarda l'affluenza in ogni caso a Potenza città, per effetto del voto del ballottaggio per la scelta del sindaco, c'è stato un dato in controtendenza. Alla chiusura dei seggi nel capoluogo avevano votato per il Referendum 33.000 potentini circa (32.896 per il primo quesito, 32.894 per il secondo e 33.479 per il terzo) con una percentuale oscillante tra il 57,75 e il 58,78. Dati non distanti dal dato di affluenza per la scelta del sindaco: 37.067 elettori che hanno determinato una percentuale di affluenza del 63,27 per cento. Maglia nera per la Provincia di Potenza e l’intera regione a Viggianello dove si è recato a votare solo il 6,97 degli aventi diritto. Dati molto minori per la provincia intera dove gli elettori totali per il Referendum sono stati 72.105 per il primo quesito, 72.102 per il secondo e 72.987 per il terzo con percentuali dal 22,69 al 22,97. Rispettivamente i tre chiesiti chiedevano l'abolizione del premio di maggioranza alla coalizione più votata alla Camera; l'abolizione del premio di maggioranza alla

Centrosinistra Pace F.

PD - Assessore uscente al Bilancio, bissa il successo di 4 anni fa. Voce calma e gentilezza.

Lovallo N.

PD - Di lui dicono che in campagna elettorale sia “una macchina instancabile”. Benvoluto.

Speranza R. Straziuso B. Coviello D. Ginefra G.

PD - Ex presidente nazionale della Sg, in politica da una vita, a dispetto della giovane età. Riconfermato.

MpA negativi di Accettura e San Giorgio Lucano dove hanno votato rispettivamente l'8,67 e l'8,47 per cento. Nella città dei Sassi hanno invece votato il 17,54 per cento per il primo e secondo quesito e il 17,75 per il terzo. Per quello che può contare, hanno vinto in maniera netta i sì (84 per cento il primo quesito, 91,3 il terzo). Ma è semplicemente un dato statistico che rimarrà negli archivi. sal.san. s.santoro@luedi.it

PD - Assessore uscente con la delega “terribilis”, ai trasporti. Uomo dalla pazienza poco comune.

Messina G. Carretta G. Potenza S.

PD - Sportivo anche nelle occasioni ufficiali, patito del basket. Il vezzo: un maglioncino viola.

Fiore E.

Fiore R.

PD - Reso noto dalla commissione sull’Urbanistica che ha presieduto. Lì diventa il “severo”.

PD - Figlio dell’ex assessore, giovane, supera molti uscente nel partito con 376 voti.

Liccione R.

Papa S.

PD - Avvocato, “restainaino” e l’immancabile completo in seduta consiliare. A volte, la pochette.

PD - Funzionario pubblico che riscopre i segreti del vino, mescendolo da esperto sommelier.

PD - Uscente con delega alla Pubblica istruzione e il coro dei “suoi” ragazzi in parrocchia.

Fellone V.

Laviero G.

Pace D.

Singetta A.

Albano C.

De Rosa L.

Smaldone A.

SINISTRA PER LA BASILICATA Origini aviglianesi, attento alle aree rurali. Riconfermato.

PER SANTARSIERO Assessore uscente all’Urbanistica, avvocato con un passato cestistico.

PER SANTARSIERO Lavoro in Provincia e incetta di voti nella lista civica: batte diversi “noti”.

PER SANTARSIERO Padre e direttore di banca, elegante nel lavoro come nella vita quotidiana.

PER SANTARSIERO - E’ tra le sorprese della lista a sostegno del candidato sindaco.

PU - Medico otorino, non ha problemi ad ammettere una certa “distanza” dalla tecnologia.

POT. CITTADINI Entra da giovane (classe ‘71) e da lavoratore, da operaio di una fabbrica lucana.

Molinari M. Campagna P.

PD - Segretario cittadino del Pd, avvocato. Alto, parecchio, e una risata che scoppia all’improvviso.

PU - Figlio dell’assessore regionale, «ma sono in politica dagli anni ‘90». Noto avvocato.

PU - Alla terza candidatura, questa volta fa l’exploit. Classe ‘70, provetto del ballo latino.

PU - Assessore uscente all’Ambiente, avvocato e l’agenda sempre piena. Ironico.

PU - Ex presidente del consiglio scelto da tutti. Pazienza e gentilezza fanno di “Chicco” un galantuomo.

Ciriello T.

PER SANTARSIERO «Sempre nel centrosinistra», riconfermato con addio ai Dec.

Centrodestra Molinari Giuseppe

Picerno F.

Imbesi A.

Coviello R.

Fanelli F.

Becce N.

Il candidato sindaco perdente entra di diritto in consiglio prendendo il posto dello scarto più basso, all’interno della coalizione (nel caso specifico risulta dei Dec).

PDL - Lo si vede sempre in giro a parlare con i cittadini. Vicepresidente del consiglio comunale uscente.

PDL - Capogruppo uscente di FI, in aula toni mai sopra le righe. Spesso, d’estate, con un tocco di bianco.

PDL - Una riconferma, tra i più giovani della consiliatura finita, viene “corteggiato” anche dagli avversari. Legge le carte.

PDL - Classe ‘81, dedito al calcio a cinque in una squadra di serie C del campionato regionale. Calcetto e politica.

PDL - Questa volta ce l’ha fatta. Hanno fatto “scuola” i manifesti elettorali ispirati a Obama e “al cittadino in democrazia”.

Scarano F.

Calabrese A. M.

Ferraro G.

Candidato sindaco per i dipietristi, assessore regionale alla Formazione, “titolare” del pallone di una squadra di calcetto di amici avvocati.

coalizione più votata al Senato; l'abolizione della possibilità per un candidato di presentarsi in più di una circoscrizione elettorale. Per quanto riguarda la provincia di Matera, senza l'effetto ballottaggio che ha trainato la percentuale a Potenza, il numero di persone che si è recato alle urne è stato molto minore. Nell'intera provincia materana hanno votato il 14,54 per cento con i picchi positivi ( ma sempre sotto il quorum necessario) del 24,32 di Calciano e del 24,11 di Gorgoglione e con i riscontri

PD - Cognome famoso, ma in politica «per il rinnovamento». Cura l’azienda agricola di famiglia.

Rinaldi R.

In attesa dei risultati al comitato di Molinari (f.A.M.)

Autilio Antonio

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Nel Palazzo: il nuovo consiglio comunale

Vito Santarsiero è il 41esimo consigliere comunale della nuova assemblea a Palazzo di città. Da oggi si riparte.

Salvatore Lacerra

Mitro V.

Laieta A.

Summa R.

Napoli M.

Candidato sindaco dell’Mpa e della lista civica collegata, avvocato. Un difetto? «Sono un po’ ritardatario».

DEC - Metà della coppia (tandem con Laieta) della battaglie per le aree rurali, in aula, sul Regolamento urbanistico.

DEC - Alla quinta legislatura, se si arrabbia, in aula, il microfono rischia di non reggere. Cravatte dal tocco fantasia.

DEC - Nella vita è una guardia giurata, ma il tempo libero è tutto per le associazioni e l’impegno civile, cattolico e non.

PER LA CITTA’ Consigliere regionale e comunale uscente per la Desta, nella civica, raccoglie consenso. Avvocato.

PER LA CITTA’ Socialista doc, cuore nella pallavolo e il recente «tormento». Distinto, elegante, il sigaro ricorre.

FED. DI CENTRO Unica donna in consiglio, ringrazia per “l’onore”, ma invita a «lavorare più duramente tutti».

I SOCIALISTI Medico, ex assessore (delega all’istruzione). Una battaglia: il referendum per Murate.

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Molinari commenta con amarezza la sconfitta e per telefono augura buon lavoro a Santarsiero

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Sollecitazioni anche da Confindustria

La riforma fallisce ora tocca al Parlamento

Referendum

Maroni: «Strumento da ripensare» Fini: «I quesiti erano troppo tecnici»

Referendum flop storico L’affluenza al 22% non fa raggiungere il quorum fallisce la consultazione sulla legge elettorale di EVA BOSCO

dubbi. I primi due quesiti, che miravano a eliminare alla Camera e al Senato il premio di maggioranza attribuito alle coalizioni, hanno avuto entrambi una quota di votanti pari al 23,4%. Il terzo, che chiedeva di eliminare la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni, è stato il più votato, totalizzando un 24,1%. Nel giugno 2003, per la consultazione sull'articolo 18 e sul reintegro dei lavoratori ingiustamente licenziati, che finora deteneva il record negativo dell’affluenza, aveva votato il 25,5% degli aventi diritto. Del resto è passata da un pezzo la stagione dei grandi referendum che divisero l’Italia su aborto, divorzio, nucleare, finanziamento ai partiti: è dal 1995 che non si raggiunge più il quorum. Nelle pieghe dei numeri, però, emergono anche altri segnali. In generale, dove si votava anche per i ballottaggi, i votanti per il referendum sono stati ben più

UN SALTO NELLA STORIA Quorum non raggiunto 24 volte su 59 DA QUELLO istituzionale del 1946 per scegliere tra repubblica o monarchia, a quelli consultivi, a quelli costituzionali: ma sono quelli abrogativi i referendum più numerosi che si sono svolti nella storia d’Italia. A proposito dei referendum abrogativi, il quorum non si è raggiunto per 24 volte su 59 quesiti. Nel 1995 per l’ultima volta, è stato superato il quorum. Mario Segni e Giovanni Guzzetti, del Comitato promotore del Referendum, nella sede

numerosi, al punto che in molti casi si è raggiunto il quorum. Un dato non trascurabile, se lo si ricollega alle polemiche che si scatenarono attorno alle date in cui collocare il voto. Alcuni casi appaiono in tal senso emblematici. Prendendo come riferimento il quesito referendario n. 3, il più gettonato, a Firenze l’affluenza ha raggiunto il 51,7%, a Padova il 54,3%, a Bari il 55,2%. E a Bologna si è sfiorato il 60%. A Tori-

no e Milano, dove si votava per il presidente della Provincia, non si è centrato il quorum, ma la quota di votanti per il referendum è stata comunque più consistente che altrove: 43,6% e 37,3%. A suo modo da record l’esito a Gualdo Tadino: nella cittadina in provincia di Perugia, dove si votava per il sindaco, i votanti al referendum hanno toccato il 64%. Effettotraino da ballottaggio, quindi. Dove invece si andava alle urne

romana dell’organismo, commentano i dati

solo per il referendum le percentuali d’affluenza sono state di gran lunga più basse: 18,9% a Roma, 18,6% a Genova, 17,8% a Trieste, 15,4% a Pescara, 11,6% a Napoli, 11,3% a Palermo. Un altro aspetto significativo riguarda lo scarto tra quanti hanno votato per i ballottaggi e quanti per il referendum nelle aree dove la Lega è più forte, e dove quindi l’input lanciato dal Carroccio di non esprimersi al referendum ha

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fatto più breccia. Due esempi per tutti, scelti tra le città chiamate al secondo turno delle comunali: Padova e Cremona. In tutte e due l'affluenza al referendum è stata alta, superiore al 50%. A Padova lo scarto tra i votanti per le due consultazioni è stato del 10,7%, a Cremona del 13,2%. Una quota assimilabile al peso della Lega, visto che in tutte e due queste città il partito di Bossi si era collocato sull'11 % al primo turno.

SGUARDO AL FUTURO

Da segnalare, infine, che Prato, Fermo e Rieti sono le sole tre provincie italiane dove si è raggiunto il quorum del 50% più 1 necessario affinchè il referendum popolare sia valido. Le tre regioni in cui si è votato di più per il referendum sono state nell’ordine, l’Emilia Romagna, la Puglia, e il Piemonte mentre quelle in cui si è votato di meno sono la Sardegna, la Sicilia e il Trentino Alto Adige.

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Istituto referendario in crisi parte la corsa alla modifica di GIOVANNI INNAMORATI

Vittoria Franco già il primo giorno della legislatura, e la seconda dalla senatrice Marilena AdaROMA – Riformare il referendum per non farlo mo, e sottoscritta anche da altri parlamentari che morire: dopo il nuovo record di astensioni, cen- rappresentano le varie anime del partito. Entrodestra e centrosinistra concordano sia trambi i testi aumentano il filtro al referendum nell’analisi che sui punti su cui intervenire per ri- nella fase “in entrata» e lo diminuisce in quella vitalizzare l’istituto di democrazia diretta previ- «in uscita». Infatti, per promuovere un referendum entrambe le proposte fissano a sto dalla Costituzione. A sollecitare un milione le firme necessarie o a una riforma dell’articolo 75 della dieci Consigli regionali, rispetto ai Carta del '48 sono esponenti del cinque previsti dall’attuale Costitucentrodestra, come i ministri Rozione. Insomma, per far pronunciaberto Maroni e Ignazio La Russa, o re l’intero corpo elettorale le espoDaniele Capezzone, e del Pd, come nenti del Pd indicano requisiti più Massimo D’Alema, Nicola Zingaseveri. In compenso viene abbassaretti e Stefano Ceccanti. In Parlato il quorum. Franco propone una mento sono state già depositate doppia soglia ma più bassa: il quoproposte di legge del Pd e della Lerum è raggiunto quando vota più di ga. Il ministro dell’Interno ha anun terzo degli aventi diritto, e il sì nunciando che proporrà una modiottiene comunque almeno il 25% fica alla legge che regola i referendei consensi degli aventi diritto. dum, «per evitare che uno struAdamo adotta una soluzione divermento importante di democrazia sa: il riferimento non è più l’intero diretta diventi inutile». Daniele Cacorpo elettorale, bensì il numero dei pezzone e Peppino Calderisi hanno cittadini che hanno votato alle preproposto di raddoppiare il numero cedenti elezioni politiche: occorre la delle firme necessarie e di abrogare metà più uno di quel numero di citil quorum, mentre La Russa additadini per rendere valido il referenrittura di triplicare le sottoscriziodum. Per esempio alle politiche del ni e per lo meno di abbassare il quo2008 hanno votato 36,4 milioni di rum dal 50 al 30-35%. Analogo il cittadini pari all’80% degli aventi ragionamento di D’Alema, per il diritto; cifra assai inferiore rispetto quale occorrere fare in modo che «il agli oltre 50 milioni del corpo elettonumero delle firme sia più alto in rale. Il quorum per gli attuali refemodo da rendere agibile il referen- Roberto Maroni rendum elettorali sarebbe sceso da dum solo in circostanze straordinarie», così come è necessario necessario «elimi- 25 milioni a 18,2 milioni di cittadini. Infine, la Lenare il quorum, che è uno strumento per annul- ga: Giacomo Stucchi ha presentato una proposta lare il voto popolare» Il Pd, comunque, è già pas- di legge che eleva da 500mila a un milione il nusato dalle parole alle proposte di legge con due di- mero delle firme necessarie per chiedere un refeverse soluzioni: la prima avanzata dalla senatrice rendum.

Molti chiedono di elevare il numero di firme necessarie

Gianfranco Fini «La maggioranza non cambi da sola la Costituzione»

ASTENSIONISMO FISIOLOGICO Perfino Marco Pannella dimentica di andare a votare SE PERFINO Marco Pannella, leader referendario per eccellenza, racconta di essersi scordato di andare a votare, qualcosa nell’antico istituto del referendum non va. Per il grande capo radicale una riforma va fatta ad esempio abbassando il quorum visto che ormai l’astensione fisiologica non è più distinguibile da quella politica. Ma il problema non è tanto l’abuso del referendum quanto il suo tradimento da parte dei partiti. In ogni caso, Pannella è contento che alla fine questa consultazione abbia fatto flop. L’esito di questa tornata referendaria è comunque, per lui, una «conferma del fatto che la crisi del referendum è dovuta allo scandaloso, antidemocratico, anti-Stato di diritto, tradimento delle grandi, plebiscitarie, vittorie referendarie contro il regime, la sua corruzione, il suo degrado e non dal preteso abuso di richieste referendarie». Secondo Pannella, una riforma è necessaria. «E' comunque indubbio – sottolinea – che occorra adeguare la disciplina legislativa di questo istituto alle legislazioni democratiche che, nel mondo, in nessun caso prevedono quorum, tanto meno così alto. Occorre tornare anche al rispetto della Costituzione massacrata dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale con il suo costante intervento politico di stampo golpista».

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ROMA – Quorum mancato per i referendum. Al risultato della consultazione, che puntava ad abrogare alcune norme della legge elettorale, ha votato meno di un elettore su quattro e, come da previsioni, la soglia del 50% più uno, necessaria per rendere valido il referendum, non è stata raggiunta. È stato toccato, invece, un picco negativo: non era mai successo, infatti, nella storia della Repubblica, che un referendum ottenesse un’affluenza così bassa. La Lega esulta. Il leader Umberto Bossi ha commentato a caldo: «Anche nei momenti più difficili e drammatici noi siamo capaci di vincere perchè la gente è con noi». «Siamo bravi – ha aggiunto con tono allegro - davvero e ciò deriva dal fatto che stiamo tra la gente e la gente lo capisce». Poi, ha lasciato via Bellerio, in serata,

per correre a vedere la partita di esordio della nazionale di calcio Padana impegnata in un torneo. Il calcio prima di Berlusconi: «L'ho sentito un paio d’ore fa – ha spiegato – ma questa sera non lo vedo. Lo vedrò domani, questa sera è più importante la partita della Padania». Roberto Maroni, ministro dell’Interno ed esponente leghista, dal canto suo, ha già annunciato che proporrà una modifica sulla legge che regola le consultazioni referendarie «per evitare che uno strumento importante di democrazia diretta diventi inutile». Letto in controluce, però, il risultato complessivo riserva delle sorprese. E il primo dato che emerge è che i ballottaggi hanno svolto un effetto-traino sul referendum, al punto che in alcuni importanti centri chiamati al secondo turno delle amministrative il quorum, a livello locale, è stato raggiunto. L’esito nazionale non lascia

ROMA – Il referendum sulla leg- solo la riforma della Costituzioge elettorale fallisce. Meno di un ne». Affermazione forte se si penquarto degli elettori italiani, tra il sa a quanto è accaduto prima con 23 e il 24%, va a votare e il quorum il centrosinistra (riforma titolo V) non viene raggiunto in nessuna e poi con la riforma del centrodedelle regioni anche se si registra stra, bocciata dal referendum un effetto traino nelle città chia- confermativo. Per questo, Fini inmate ai ballottaggi. Il referen- vita alla convergenza, superando dum ottiene inoltre un primato il «paradosso» che nasce dal fatto negativo, quello dell’affluenza che «se si confrontano le posizioni più bassa mai registrata in Italia del centrodestra e del centrosiniper una consultazione referenda- stra, su almeno tre grandi queria. Esultano Lega e Udc mentre il stioni – ricorda ancora il presicomitato promotore parla di una dente della Camera – i punti di «sconfitta di tutti» e di una «vitto- convergenza sono maggiori riria della rassegnazione» del popo- spetto alle divergenze». Li elenca: federalismo istituzionale con il lo italiano. A questo punto si allontana la superamento del bicameralismo possibilità di una riforma in Par- perfetto, minor numero di parlalamento, pur ritenuta necessaria mentari («tutti d’accordo che 945 dalla maggior parte dei partiti. sono troppi») e la «questione deliDall’opposizione Pd e Italia dei cata del rapporto tra esecutivo e Valori, sottolineano comunque legislativo». «Quando una demoche l’esito della consultazione crazia non è governante crea dinon è una legittimazione del Por- sillusione – osserva ancora Fini che ha ben presente cellum. Anzi. Il Parle preoccupazioni di lamento deve impeBerlusconi su quegnarsi per mettere sto punto – ma il promano a una riforma blema di una demodel sistema di voto. crazia è quello di esUna convinzione, sere equilibrata», questa, che è anche cioè «governante e quella del presidente rappresentativa». della Camera GianAnche Emma franco Fini. Per il Marcegaglia, nel presidente della Cagiorno in cui il refemera Gianfranco Firendum fallisce ni l'esito della conl’obiettivo, sceglie di sultazione è un fare una digressione «campanello d’allarsu questo tema per me» e ora serve lavosottolineare di conrare in Parlamento dividere le affermaper trovare converzioni del presidente genze sulle grandi della Camera. «E' veriforme. nuto il momento di Fini ha spiega che fare un discorso sesi aspettava questo rio, non con una lorisultato, parla di gica muscolare. Le «cronaca di una morriforme fatte con te annunciata», ma quattro o cinque voti non per questo ne di maggioranza – disminuisce il significe – hanno creato più cato politico. Parlanproblemi che oppordo all’assemblea detunità». gli industriali di Gianfranco Fini Intanto il giornale Parma, insieme alla on line della Fondapresidente di Confindustria Emma Marcegaglia, zione di Gianfranco Fini, FareFuribadisce l’esigenza di «mettere in turo, chiede che si faccia la riforcampo contromisure per riappas- ma della legge elettorale in Parlasionare i cittadini alla politica» e mento. Ed è la stessa richiesta che di smetterla «con un bipolarismo viene da Pd e Idv. «La riforma deltroppo muscolare, di perenne la legge resta necessaria», dice il scontro, a volte da ultima spiag- segretario dei Democrats, Dario gia». Chiede alla politica di fer- Franceschini. «E' ancora più urmarsi ad «immaginare l’Italia fra gente mettere all’ordine del giorcinque o dieci anni, di essere capa- no una nuova legge», gli fa da coce di andare al di là della punta del ro il leader dell’Idv Antonio Di naso». Ma il presidente si spinge Pietro. Intanto, visto il record neoltre nell’esortazione alla politica gativo di affluenza per questo ree chiede risultati concreti a parti- ferendum, sono diversi i partiti re dai punti di convergenza che che pongono la questione di una già ci sono. «E' vero che la mag- riforma dell’istituto. Se ne incarigioranza può modificare la secon- cherà il ministro dell’Interno Roda parte della Costituzione. Ma mi berto Maroni che fa sapere che chiedo – argomenta Fini – se sia proporrà una modifica sulla legsaggio, se sia giusto farlo. Non è ge per il referendum «per evitare un buon giorno quello in cui chi che uno strumento importante di vince le elezioni pensa di fare da democrazia diventi inutile»


12 Primo piano

Primo piano 13

Martedì 23 giugno 2009

IL FILM

Martedì 23 giugno 2009

Torino

Firenze

Bologna

Milano

Padova

Prato

IL CANDIDATO del centrosinistra per la Provincia di Torino, Antonino Saitta, festeggiato dai suoi sostenitori ieri, dopo che sono stati resi noti i risultati del ballottaggio.

IL CANDIDATO sindaco di Firenze per il centrosinistra, Matteo Renzi, ieri pomeriggio nel suo comitato elettorale a Firenze, concede le prime interviste.

FLAVIO Delbono con Maurizio Cevenini, presidente del consiglio provinciale festeggia l'elezione a sindaco di Bologna, che rimane saldamente nelle mani del centrosinistra.

IL NEOELETTO presidente della Provincia di Milano, Guido Podesta', festeggia la vittoria, dedicandola al presidente Berlusconi, «perché ha regalato agli italiani una prospettiva diversa».

FLAVIO Zanonato festeggia la riconferma a Padova. Figlio di operaio Fiat, entra in politica giovanissimo nel Pci diventando segretario provinciale del partito.

CON UN tifo da stadio, il popolo del centrodestra di Prato ha accolto la vittoria del candidato Roberto Cenni, l'imprenditore fondatore della Sasch, primo sindaco di centrodestra dal 1946.

Province

Ballottaggi in Italia

Berlusconi: «Sconfitta per la sinistra nonostante gli attacchi eversivi»

Amministrative c’è l’equilibrio

Ancona Ascoli Piceno Avellino Brindisi Cremona Ferrara Foggia Forlì-Cesena Potenza Prato Terni

Il centrodestra espugna le Province di Milano e Venezia Il centrosinistra conferma Bologna, Firenze, Bari e Torino

% 51,31% 60,64 52,57 51,10 55,74 56,60 52,03 52,23 57,64 51,81 56,77 60,77% 50,84 53,07 53,59 52,32 52,12 51,88

coalizione centrosinistra centrosinistra centrodestra centrodestra centrosinistra centrosinistra centrodestra centrosinistra centrosinistra centrodestra centrosinistra centrosinistra centrosinistra centrosinistra centrosinistra centrosinistra centrodestra centrosinistra

Comuni Gramillano F. 56,75 Castelli G. 50,73 Galasso G. 61,57 Menniti D. 52,51 Perri O. 51,51 Tagliani T. 56,82 Mongelli G. 53,36 Balzani R. 55,05% Santarsiero V. 59,30 Cenni R. 50,88 Di Girolamo L. 53,01%

centrosinistra centrodestra centrosinistra centrodestra centrodestra centrosinistra centrosinistra centrosinistra centrosinistra centrodestra centrosinistra

Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, festeggia la riconferma

ROMA – Il centrodestra toglie qualche provincia al centrosinistra (tra le quali Milano e Venezia), ma non dilaga. Il centrosinistra si conferma nelle proprie roccaforti (in primis Bologna, Firenze e Bari), ma non riesce ad approfittare dei guai di Silvio Berlusconi. La tornata delle amministrative si chiude senza che nessuno delle due coalizioni finisca al tappeto. Ventisette Province al centrosinistra, trentacinque al centrodestra. Questo il quadro riepilogativo per coalizioni delle elezioni amministrative 2009, tra primo turno e ballottaggio, per il rinnovo di 62 consigli provinciali. Per quanto riguarda i Comuni, invece, sedici vanno al centrosinistra, quattordici al centrodestra. Certamente rispetto alla mappa di cinque anni fa, il centrodestra ha portato dalla sua parte province e comuni che erano dell’avversario. Ma anche il Pd non esce male dall’appuntamento con i ballottaggi: i risultati danno una boccata d’ossigeno ai Democratici e ai loro alleati, non solo per la tenuta delle posizioni in Toscana ed Emilia, ma anche per l’inatteso testa a testa di Milano dove il candidato del Pdl Guido Podestà la spunta per poche migliaia di voti lungo l’asse rinsaldata con la Lega. Anche a Venezia, altra provincia strappata al Pd, l’alleanza di Pdl e Carroccio non ha vinto a mani basse. Ci sarà dunque da discutere, nel polo di centrodestra, sulla guida di Veneto e Lombardia. Il Pdl, comunque, si mostra più che soddisfatto. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parla comunque di «una sonora sconfitta per la sinistra», affidando ad una nota diffusa in serata il suo commento per l’esito dei ballottaggi. Due pagine in cui il premier sottolinea come il risultato dimostri che «maggioranza e governo escono ulterior-

Il premier ottimista «Non sono riusciti a indebolirmi»

mente rafforzati» dalle urne nonostante le elezioni siano state influenzate «dalle distorsioni mediatiche e dagli attacchi eversivi rivolti da un gruppo editoriale contro il presidente del Consiglio e il suo governo». Il Cavaliere è soddisfatto innanzitutto della vittoria sul filo del rasoio di Guido Podestà contro Filippo Penati per la presidenza della provincia di Milano. Ma più in generale, apprezza la performance del Pdl in tutta Italia. Certo, l’attenzione della maggioranza e del premier era in particolar modo rivolta alla sfida meneghina. Un voto su cui il premier ci aveva messo la faccia scegliendo come unico appuntamento elettorale dei ballottaggi proprio il comizio di chiusura della campagna elettorale milanese. Ed è proprio al neo presidente della provincia capoluogo della Lombardia che Berlusconi dedica al prima telefonata: «Non ci siamo

fatti scippare una vittoria che era già nostra», è stato il primo commento. Il risultato del Pdl nel resto d’Italia, è stato poi il ragionamento fatto da Berlusconi con i dirigenti del partito riuniti a via dell’Umiltà, mette in evidenza che la scelta dell’Udc di appoggiare in alcune sfide il Partito Democratico pur incidendo in qualche modo non ha avuto influenze negative per il Pdl. La maggioranza, ha ribadito più volte il premier, tiene. Ora, il pensiero di Berlusconi corre ai tre coordinatori del partito, Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi, affinchè si impegnino ancora di più, con un lavoro a tempo pieno, nel radicare il Pdl sul territorio. L'esito del voto, e la conquista di alcune città storicamente “rosse” come Prato e Sassuolo e Savona dimostrano, sostiene Berlusconi, che le ultime vicende legate all’inchiesta di Bari non hanno avuto effetto sull'e-

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lettorato. «Hanno cercano di indebolirmi in tutti modi – ribadisce ancora una volta ai suoi – ma io vado avanti perché ci sono ancora molte cose da fare». Nessun malumore nemmeno per la sconfitta del referendum. Un risultato che lo stesso premier aveva pronosticato in una delle telefonate fatte nel pomeriggio a via dell’Umiltà. La soddisfazione del premier è la stessa che traspare nella sede del partito. Denis Verdini, uno dei tre coordinatori del partito sottolinea come i dati confermino la linea dell’esecutivo: «Non c'ènessuna inversione di tendenza – osserva – nel consenso per governo e maggioranza». Il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri se la prende invece con le dichiarazioni del leader del Pd Dario Franceschini invitandolo ad «andare dal medico» perchè «c'è bisogno di cure urgenti». I risultati dei ballottaggi però

PARTITO DEMOCRATICO

non distraggono chi nel partito era a favore del referendum. Archiviati i quesiti è tempo di aprire una «stagione di riforme», come chiede Italo Bocchino pensando ad una riforma dell’istituto referendario. Il coordinatore Denis Verdini dice che «il centrodestra ha vinto», perchè è aumentato il numero delle province e dei comuni amministrati. E comunque, sottolinea, «va considerato il dato dell’astensione». Umberto Bossi rivendica l’apporto decisivo della Lega: “Bisogna prendere atto che la gente si fida di noi. Siamo forti, abbiamo chiesto alla gente di non votare per il referendum e di votare per le amministrative». Replica il coordinatore del Pdl Ignazio la Russa: “Gli italiani non sono scemi. Noi abbiamo vinto: su 22 città dove si votava per il ballottaggio, noi conquistiamo molte città mentre loro nessuna dove governavamo noi».

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Franceschini: «Inizia il declino della destra» «Ora il Pd deve guardare avanti e avere come obiettivo il cambiamento del Paese» di SERENA BRUNO

Franceschini ieri al seggio

IL PD tira un sospiro di sollievo. E di fronte alle numerose conferme arrivate da provincie e comuni al ballottaggio delle elezioni amministrative guarda all'autunno e ai prossimi appuntamenti con meno apprensione. Il segretario Pd Dario Franceschini è anzi convinto che il voto di ieri possa rappresentare un'inversione di tendenza e anzi «l'inzio del declino della destra». Su cui anche il clima scaturito dal caso Bari può avere avuto il suo peso.Il Pd deve quindi guardare avanti e perseguire un disegno di medio politico. «Abbiamo davanti un obiettivo che è quello del cambiamento di questo Paese, sappiamo che sarà un percorso lungo ma con lavoro e impegno lo porteremo avanti». Passando all'analisi piu' dettagliata del voto Franceschini parla di «segnale importantissimo: solo 15 giorni fa, il Pdl prevede-

va di raggiungere il 45% alle Europee e di conquistare tutte le grandi città. Oggi invece Berlusconi è 10 punti sotto e c'é alle amministrative una tendenza a favore del Pd molto importante, in un momento in cui in Europa soffia un vento di destra». Anche il forte astensionismo dei ballottaggi per il leader del Pd va interpretato. «È vero che si votava per eleggere i sindaci e i presidenti di provincia ma una parte dell'astensionismo non è fisiologico ma di scelta. Un segnale molto chiaro alla destra». Chiaro riferimento alle inchieste di Bari. Ma se la reazione di fronte a questa tendenza è quella di abolire i ballottaggi Franceschini non ci sta. «È una proposta surreale, come a dire che siccome c'é un risultato negativo allora si cambia la legge». Francesco Rutelli, dal canto suo, sottolinea «l'importanza positiva degli accordi con l'Udc».

| NEL CENTRODESTRA | La Lega vede crescere peso e potere Da Nord a Sud vincono i candidati sostenuti dallo scudocrociato

Il partito di Casini fa sentire al Pdl il suo peso: «Mediti chi ci ha minacciato»

Cesa: «L’Udc fa la differenza» di PAOLA SPADARI ROMA – Blandito e corteggiato sia dal Pd che dal Pdl fino alla vigilia del voto amministrativo, l’Udc ha fatto la differenza in più di un ballottaggio. Se i centristi volevano mandare al Pdl il messaggio che senza l’Udc non si vince hanno centrato l’obiettivo. Soprattutto ci tenevano a dimostrare che l’elettorato moderato c'è e vuole una politica diversa. In Puglia come in Piemonte, regioni che i centristi considerano quasi test nella sfida delle amministrative dove il partito di Pier Ferdinando Casini ha appoggiato il centrosinistra, il risultato è stato raggiunto: a Bari ha vinto il sindaco uscente del centrosinistra Michele Emiliano, così come nelle provinciali di Torino Antonio Saitta si è aggiudicato la vittoria. E a Venezia, dove l’Udc sta con il centrodestra, vince la candidata del Pdl Francesca Zaccariotto, così come a Potenza, Vito Santarsiero candidato del centrosinistra si sta aggiudicando la poltrona di Sindaco anche grazie all’appoggio dell’Udc. Alle sette della sera Lorenzo Cesa comincia a sbilanciarsi: «Aspettiamo di conoscere l’esito finale dei ballottaggi, ma per il momento un dato è chiaro e non può che compiacerci: praticamente ovunque l’Udc fa la differenza». «Da Bari a Torino – sostiene – le nostre scelte coraggiose ci stanno premiando, nonostante l’autentica caccia all’uomo messa in piedi dal Pdl. Mediti a lungo chi pensa che intimidazioni e minacce possano farci cambiare strada: gli unici valori che conosciamo sono il rispetto reciproco e la serietà». Del resto alla vigilia del voto amministrativo era stato lo stesso Casini a ribadire la linea di autonomia dell’Udc anche a livello locale, dando appuntamento ai critici al giorno dopo il voto: «Nessuno s'illuda, non siamo un alleato di comodo». «I dati – rincara la dose

Cesa – dimostrano che siamo anche in grado di ribaltare la situazione come a Foggia», dove sta vincendo Giovanni Battista del centrosinistra, che era in svantaggio al primo turno. «Se ne facciano una ragione: il nostro progetto di centro autonomo è oggi più forte e farà la differenza alle prossime elezioni con qualsiasi tipo di sistema elettorale». Tornando al voto, nel Lazio invece il risultato è contrastato per i centristi: a Rieti Fabio Melilli (Pdl) sta vincendo sul presidente della provincia uscente appoggiato dai centristi, mentre a Fro-

sinone l’uscente Gian Franco Schietroma del centrisinistra è in svantaggio sul candidato del Pdl Antonello Iannarilli. A Bologna, rimasta al centrosinistra, i centristi avevano dato libertà di voto, così come a Milano. «Registriamo un silenzio assordante da parte dell’Udc – commenta Filippo Berselli coordinatore regionale del Pdl l’esito del ballottaggio sul sindaco di Bologna – alle provinciali di Rimini si è apparentato con il candidato del centrosinistra ed ha 'il meritò della sua vittoria. A Bologna ha paraculeggiato, senza dire praticamente nulla».

| ROCCAFORTE ESPUGNATA | A Prato, per la prima volta dal ’46 un sindaco del centrodestra TIFO da stadio, slogan come “Carlesi a lavorare” e “Chi non salta comunista è”. Così il popolo del centrodestra di Prato ha accolto la vittoria del candidato a sindaco Roberto Cenni, l’imprenditore fondatore della Sasch che, solo all’ultimo momento, aveva accettato l’invito di scendere in campo in prima persona per quella che sembrava, già in partenza, una “battaglia” all’ultimo voto. Cenni ha raggiunto il 50.9% (44.567), mentre il candidato del centrosinistra Massimo Carlesi si è fermato al 49,01% (43.020) ed è il primo sindaco di centro destra dal 1946. Per gran parte del pomeriggio Carlesi era stato in testa anche se di pochissimi voti, ma mai più di 350. Poi i risultati della Provincia, dove la candidata del centrodestra, Cristina Atucci, ha perso contro l’esponente del centrosinistra Lam-

berto Gestri, hanno iniziato a far sperare Cenni e il coordinatore provinciale del Pdl Riccardo Mazzoni. Cenni non ha voluto parlare fino a quando si è chiusa l’ultima delle 178 sezioni. Da oggi Prato, una delle roccaforti rosse, la città della provincia dove Roberto Benigni, come lui stesso ha sempre detto, è cresciuto nelle Case del Popolo, si sveglierà con un sindaco che in campagna elettorale ha puntato tutto sulla soluzione dei problemi del distretto del tessile, e sulla sicurezza, promettendo di risolvere il problema dell’eccessiva presenza dei cinesi che, per la maggioranza dei pratesi, sono i primi responsabili di questa crisi.

Campagna contro gli immigrati

di MARINA MARESCA ROMA - La conquista delle Province di Milano e di Venezia è il risultato che dà la maggiore soddisfazione al Pdl mentre la Lega festeggia convinta di essere stato determinante in entrambe le città. «Venezia è ormai l'ex piazza rossa», commentato felice Umberto Bossi. Il Popolo della libertà ritiene di aver ottenuto ottimi risultati a fronte di «una sconfitta mortale al Nord per il Pd». Altro che declino, per il ministro Ignazio La Russa. «Ne vorrei tanti di declini del centrodestra, ne vorrei uno ogni giorno - dichiara - gli italiani non sono scemi, noi abbiamo vinto; su 22 città dove si votava per il ballottaggio, noi conquistiamo molte città mentre loro nessuna dove governavamo noi». «Franceschini si conferma un notevole romanziere - ironizza il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto -i dati mettono in evidenza che il centrodestra avanza mentre il centrosinistra arretra su tutto il quadro». Denis Verdini, uno dei coordinatori del Pdl, esclude che le ultime vicende personali di Silvio Berlusconi ab-

biano influito sul voto e la pensa diversamente dal presidente della Camera Gianfranco Fini preoccupato per la disaffezione alla politica degli italiani che scelgono sempre più l'astensione. Secondo Verdini il 60% di votanti registrato alle europee dimostra anzi che non esiste la disaffezione denunciata da Fini. Quanto al risultato dei ballottaggi «non c'è nessuna inversione di tendenza nel consenso per governo e maggioranza. Abbiamo conquistato città storiche, che da 60 anni erano governate dalla sinistra», sottolinea il coordinatore del Pdl. Una gioia condivisa dal governatore della Lombardia Roberto Formigoni per il quale «non si interrompe la serie di vittorie del centrodestra nei Comuni e nelle Province, mentre prosegue l'arretramento della sinistra e del Pd». E dal collega del Veneto, Giancarlo Galan, che già guarda con ottimismo alle regionali del 2010: «Ancora una volta si conferma la forza della coalizione e l'unità degli elettori di centrodestra, che di fatto governano circa l'80% delle realtà amministrative del Veneto».

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Provincia vincitore Alessandria Filippi P. Arezzo Vasai R. Ascoli Piceno Celani P. Belluno Bottacin G. Brindisi Ferrarese M. Cosenza (parz.) Oliverio M. Crotone Zurlo S. F. Fermo Cesetti F. Ferrara Zappaterra M. Frosinone (parz.) Iannarilli A. Grosseto Marras L. Parma Bernazzoli V. Prato Gestri L.N. Rieti Melilli F. Rimini Vitali S. Rovigo Virgili T.M. Savona Vaccarezza A. Taranto Florido G.


Martedì 23 giugno 2009

Foto nei bagni di Palazzo Grazioli: polemica sicurezza

Il voto e il Cavaliere

Silvio tradito dall’harem Ancora rivelazioni dalle donne che partecipavano alle feste di Berlusconi | L’ATTACCO | Bondi contro Repubblica

VOTO e inchieste. Elettori disertori e Governo travolto dallo scandalo dell'indagine della Procura di Bari su appalti truccati e un presunto giro di prostituzione allestito per allietare le serate del presidente del Consiglio. Questo giugno 2009 certamente non sarà ricordato da Silvio Berlusconi come uno dei momenti più felici della sua storia politica. Perché il fango, che inevitabilmente gli sta piovendo addosso con l'emergere di particolari nuovi ed inquietanti sul lavoro dei magistrati pugliesi, rischia di travolgerlo insieme al suo Governo. E a poco servono, a quanto pare, i tentativi evidenti di insabbiare lo scandalo messi in atto dalle reti Mediaset e dal Tg1, il cui direttore, Augusto Minzolini, non a caso ieri è stato convocato dal presidente Paolo Garimberti. Ma se l'informazione italiana per certi aspetti poco sta facendo per dare ai cittadini il senso della gravità dei fatti in cui sarebbe implicato il premier, ben diversamente si comporta la stampa estera, che continua ad additare il capo del Governo come un personaggio non proprio limpido, offrendo ampio spazio alle protagoniste di una vicenda ancora tutta da scoprire. Non è un caso che Patrizia D'Addario, la escort che sarebbe stata pagata da Berlusconi per trascorrere una notte con lui, ieri abbia rilasciato una lunga intervista al Sunday Times, parlando “dell'harem” di Palazzo Grazioli, e raccontando, ora dopo ora, la sua esperienza con il presidente. «Dieci minuti dopo l'arrivo alla residenza del premier, accompagnata da Tarantini, Barbara Montereale e un'altra ragazza - ha raccontato la D’Addario - appare Berlusconi dicendo “Buona sera a tutte!”. Sono rimasta stupita dalla quantità di

trucco del premier: Ho lavorato a teatro e me ne intendo. Aveva tantissimo trucco addosso, lo faceva sembrare arancione e quando rideva si vedevano tutte le rughe». Dopo, chiede a Patrizia D'Addario di ballare un lento. «Ballammo di fronte a tutti, mi teneva stretta, rimasi colpita dal fatto che lo facesse davanti a tutti», dice. Nell'intervista con il giornale britannico, Patrizia D'Addario ricostruisce anche la seconda serata passata a Palazzo Grazioli, quella dell'elezione di Barack Obama, in cui invece si fermò per la notte, spiegando come la promessa di aiuto per costruire il residence non si è mai materializzata. I racconti della D'Addario, in ogni caso, non sono l'unico pezzo forte dell'inchiesta barese, che ruoterebbe anche attorno ad altri quattro incontri nelle residenze del premier, nel corso dei quali Gianpaolo Tarantini potrebbe aver reclutato donne da portare al premier Silvio Berlusconi. D'altronde, sabato, è stato lo stesso Tarantini ad ammettere e chiedere

scusa al presidente del Consiglio: «Non sapeva nulla di quello che facevo - ha dichiarato - E in ogni caso i soldi che io davo alle ragazze erano soltanto dei rimborsi spese». L'obiettivo della difesa di Tarantini è ora quella di allontanare del tutto la figura di Berlusconi (che non è indagato) e tentare di scardinare l'assunto dell'accusa ragazze-droga-appalti. L'indagine con il passare dei giorni si fa sempre più solida. Gli investigatori sono ormai convinti che il numero di ragazze coinvolte sia molto più ampio: nel taccuino della Guardia di Finanza ci sono una trentina di nomi di donne che verranno ascoltate nei prossimi giorni. Un ruolo lo avrebbe avuto anche la transessuale Manila Gorio, amica del cuore di Patrizia D'Addario e conduttrice di un reality trasmesso da una tivù locale (“La Masseria” su Teleregione) in cui, peraltro, ha partecipato Barbara Montereale. Proprio questo numero crescente di ragazze coinvolte apre per altro un nuovo capitolo dell'inchiesta

Dall’alto Barbara Montereale e un’amica a Palazzo Grazioli, la D’Addario e la Montereale con Fede

che gli stessi investigatori definiscono molto preoccupante. Dall'indagine è emerso infatti chiaramente che l'accesso a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa era incontrollato. Sia Patrizia D'Addario sia Barbara Montereale hanno potuto registrare o scattare foto all'interno della casa, dalla legge ritenuta assimilabile a residenza di Stato. Non solo: Barbara racconta che nessun controllo c'è stato nemmeno a Villa Certosa, dove c'erano anche ragazze straniere non riconducibili al giro di

Tarantini. Infine, la droga. E' questa la terza pista che la procura di Bari e la Guardia di Finanza continuano a seguire. C'è almeno un indagato e negli interrogatori gli investigatori chiedono a tutti riscontri all'ipotesi di un traffico lungo la direttrice BariCivitavecchia-Olbia. Dalle intercettazioni telefoniche emerge, infatti, che alcuni dei partecipanti alle feste sarde e alcuni dei collaboratori di Tarantini facevano uso di sostanze stupefacenti.

«L'INSIDIA più grande per la nostra democrazia è l'azione del quotidiano Repubblica, un superpartito che concentra in sé la dimensione politica, economica, culturale e perfino giudiziaria». Lo afferma, in una lettera pubblicata dal Giornale, il ministro della Cultura, Sandro Bondi, che definisce Repubblica «l'erede principale» della cultura giacobina. «Nell'ipotesi che abbia successo il progetto destabilizzante del quotidiano, si avrebbe non la caduta di un regime, come ritiene Eugenio Scalfari, né la fuga di gerarchi felloni, ma l'indebolimento della nostra democrazia e la rovina dell'Italia. Secondo il ministro, Scalfari è abile nel «descrivere un regime corrotto e morente, contro il quale il suo quotidiano ha lanciato l'offensiva finale, trascinando con sè anche il Corriere della Sera». A tale attacco, La Repubblica ha replicato seccamente, parlando di invettiva del ministro Bondi nei confronti della libertà di informazione. «Soltanto nel nostro Paese - scrive il quotidiano -un ministro della Cultura può definire un giornale un'insidia per la democrazia. Evidentemente nella sua concezione della democrazia che non prevede contropoteri e pubblica opinione, ma solo sudditi, la libera stampa rappresenta un'insidia».

Il presidente Rai, Garimberti, convoca Minzolini. «La completezza dell’informazione è nostro dovere»

Inchiesta di Bari, bufera sul direttore del Tg1 di ELISABETTA STEFANELLI ROMA – L'onda delle polemiche travolge il Tg1 per il silenzio sull'inchiesta di Bari e spinge il presidente della Rai Paolo Garimberti a ricordare al direttore Augusto Minzolini che «completezza e trasparenza dell’informazione sono un dovere imprescindibile del servizio pubblico radiotelevisivo». Se ne discuterà anche mercoledì in Cda e nell’Ufficio di presidenza della Vigilanza mentre il presidente Sergio Zavoli già ieri ha ribadito che «la Rai dovrà trovare la sua indispensabile e irrinunciabile autonomia dalle interferenze esterne nel rispetto delle prerogative e della responsabilità di tutti i soggetti chiamati in causa». Nel frattempo ieri sera Minzolini è intervenuto con un editoriale nell’edizione delle 20. «Il Tg1 ha assunto una posizione prudente sull'ultimo gossip – ha spiegato -, l’ultimo pettegolezzo del momento, le famose cene o feste nelle residenze private del premier Berlusconi, Palazzo Grazioli e Villa Certosa. Dentro questa storia piena di allusioni, rancori personali, non c'è ancora una notizia certa né un’ipotesi di rea-

La replica «Allusioni e rancori ma nessuna notizia certa»

Il direttore del Tg1, Augusto Minzolini

to che riguardi il premier e i suoi collaboratori». Per il direttore del Tg1 «queste strumentalizzazioni, questi processi mediatici, non hanno nulla a che vedere con l’informazione del servizio pubblico». Replica Paolo Gentiloni dal Pd: «E' l’unico direttore del mondo occidentale a considerare “non notizie” le notizie che da settimane coinvolgono Berlusconi». Garimberti ieri mattina aveva ripetuto al direttore del Tg1 quello che gli aveva già detto al telefono venerdì, ma la novità di domenica è stata la presa di posizione del consigliere Nino Rizzo Nervo («la continua violazione degli impegni presi con l’editore può rappresentare una giusta causa di risoluzione del rapporto di lavoro», dichiarava) che ha aperto una discussione anche all’interno del Cda. Con Antonio Verro che lo critica perché le sue parole «rischiano di delegittimare l'attività e il ruolo del Cda». Mentre Giorgio van Straten sostiene che «ha espresso solo la sua opinione su come sta andando l’informazione del Tg1 e questo non mi pare che necessiti di nessuna riservatezza». Alessio Gorla si dice «certo che Minzolini professionista di grande valore non mancherà di informare compiutamente e adeguatamente i suoi ascoltatori del Tg1 in presenza di notizie certe e verificate». Il Cda ne discuterà mercoledì in una riu-

nione che ha all’ordine del giorno anche alcune nomine, a partire da quelle del direttore del Tg2 (probabile Mario Orfeo) e di Raisport (tra le ipotesi quella del condirettore Eugenio De Paoli) mentre potrebbero essere sempre discusse anche Raidue e la Radio. Sempre mercoledì è convocato anche l’Ufficio di presidenza della Commissione di vigilanza chiamata a discutere dell’ipotesi di audizione di Minzolini chiesta da alcuni dei suoi componenti a partire dal Pd e dall’Italia dei valori. Del resto la polemica politica è fortissima e nel centrosinistra c'è chi, come Roberto Giachetti (Pd) chiede l’intervento della Corte dei conti contro il Tg1 per ipotesi di danno erariale. Le repliche dal centrodestra coinvolgono il consigliere Rizzo Nervo, e c'è chi, come il viceministro delle Comunicazioni Paolo Romani sostiene che le sue parole «suonano come una vera e propria minaccia nei confronti del direttore Minzolini. Si vuole intimidire, con una strategia politica coordinata dentro e fuori la Rai, il neo direttore del Tg1 creando un clima di forte tensione». Contro il consigliere si scatena il Pdl, con il vicepresidente della Vigilanza Giorgio Lainati che parla di «aggressione» e di «sentenza già scritta», mentre il capogruppo Pdl della bicamerale Alessio Butti sostiene che «il pettegolezzo è cosa diversa dalla notizia».

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14 Primo piano


REFERENDUM UN PAESE SENZA QUORUM

BANDI PSR MATTIA: DARE RISPOSTE AD AGRONOMI

IL PISTORIUS LUCANO È SAMUELE MARCANTONIO segue dalla prima “Vergogna Italia” titolavano taluni giornali sportivi a proposito della débacle della nazionale di Lippi nell'incontro con il Brasile. Un titolo che francamente ben si addice anche a questa scandalosa scarsa affluenza alle urne degli italiani, proprio mentre dal video scorrono le tragiche immagini di altre parti del mondo in cui la gente, per far valere il proprio voto, combatte ed è duramente repressa, ricordandoci quanto sia stato oneroso, anche per noi, ottenere questo diritto su cui oggi si gioca con così tanta leggerezza. Quasi come se fosse un “bene non di primaria necessità” di cui si puo tranquillamente fare a meno. E' evidente che c'è un problema da affrontare ed anche in fretta. Perché se è vero, come è vero, che è da un decennio che un referendum non raggiunge il quorum, occorrerà pure prenderne atto e assumere qualche decisione in merito da parte del Parlamento. E le scelte possibili non è che siano molte. Certo, si potrebbe semplicemente decidere di abolirlo tout court, per la felicità di tutti. Così ci togliamo il pensiero e le spese connesse. Ma se si ritiene che questo strumento (referendum abrogativo) previsto dalla nostra Costituzione vada mantenuto, allora occorre assumere delle decisioni coraggiose per evitare il ripetersi di questa indecente agonia democratica. Allora, una ipotesi potrebbe essere quella di eliminare il quorum, magari alzando in contemporanea il tetto delle firme necessarie alla sua indizione. Applicando anche a questo tipo di consultazione quella che è la regola aurea per tutte le altre elezioni. Esse valgono a prescindere da quanta gente si reca a votare. Peggio per chi diserta. Chi non ha voglia di contare si accomodi pure, a suo danno. Chi ha una tesi da sostenere, invece, faccia campagna elettorale per spiegarne le ragioni agli elettori e, quindi, chieda il voto per essa. E sì perché se ci fosse il quorum anche per le altre elezioni a doppio turno, come quelle svoltesi in contemporanea con il referendum, con il cavolo che si sarebbe potuto procedere alla elezione di sindaci e presidenti di province. Anche qui avremo, infatti, amministratori eletti da una minoranza di cittadini. Si, proprio di quelli che hanno avuto il senso civico di recarsi all'urna ad esprimere il proprio voto. In molti casi avremo eletti con il 51% del 40 o il 50 per cento degli elettori aventi diritto. Tradotto significa che questi Sindaci e Presidenti di province sono eletti dal 25% o meno degli elettori. Perché qui nessuno mena scandalo rispetto a quello che veniva paventato come un terribile pericolo in merito all'eventuale vittoria dei SI al referendum? Che un partito con il 25 o 30 % potesse prendere il 51% dei seggi? Ora che per tanti il terribile pericolo del referendum è scampato ci godiamo il solito rosario di esultanti dichiarazioni. Di Casini (“Il referendum è fallito miseramente. Il bipartitismo è stato bocciato") e di Ferrero ("Il referendum è fallito grazie alla consapevole scelta dell'elettorato italiano, che ha scelto in massa di astenersi"). La pace sia con voi. Non manca qualche dubbioso come Mura dell'IdV ("L'esito del referendum ha una doppia lettura. La prima è positiva perché il paese si è pronunciato in maniera netta contro il tentativo di dar vita ad un bipartitismo artificiale e contro quelle forze politiche che hanno tentato di imporlo. La seconda è invece preoccupante perché la scarsa affluenza registrata assesta l'ennesimo colpo ad uno strumento fondamentale di democrazia diretta come quello del referendum"). Il nostro dipietrista ora vorrebbe addirittura " aprire in Parlamento una seria discussione volta alla modifica della legge elettorale". Ma come, avevi la possibilità del voto e non l'hai sfruttata. Per giunta dopo che avevi raccolto persino le firme. Ma a disilludere questi “coerentoni” ci pensano i veri vincitori del referendum: i leghisti & C. Italo Bocchino del PdL: "E' chiaro che l'attuale legge esce rafforzata" dal fallimento del referendum. O come più chiaramente dice l'autore della porcata, Roberto Calderoni, " il risultato del referendum è una vittoria della Lega". Più chiaro di così. Ora e sempre “Porcellum”. Vito Bubbico

di TOMMASO MARCANTONIO Gentile Direttore, E' Il Quotidiano della nostra terra di Basilicata - unico giornale per completezza, regolarità, ampiezza, serietà, autonomia e indipendenza tra il vasto panorama della stampa locale cresciuto a dismisura recentemente che ci dà notizia a pag. 19 dello scorso 18 giugno della prodigiosa avventura e della grande personalità di un omonimo Marcantonio campione nazionale di canottaggio. Il giovane Samuele Marcantonio di 35 anni di Potenza è - da quello che si apprende - l'epigone di un grande e inaspettato risultato ottenuto in una gara di canottaggio a livello nazionale pur in condizioni di disabilità di notevole rilevanza. È, difatti, privo di una gamba perduta durante il rientro a casa con una moto dopo essere sbandato e finito contro un garderail su una strada resa viscida dalla pioggia intorno al lago del Pantano di Pignola. In quel maledetto incidente del 13 gennaio 2007 Marcantonio ha cambiato orientamento agonistico con l'Adaptive. Amante dello sport, pur con un arto amputato, impiegando una protesi come venne applicata al campione più conosciuto Pistorius, si è appassionato di voga e quindi di dedizione al canottaggio, pur provenendo da esperienze nel lancio del peso e del martello e dopo una maratona a Roma. Così Samuele Marcantonio fruendo di tale ripetuto Adaptive, con impegno, zelo, sacrificio, passione, rinunce, serietà e una grande dose di coraggio si è esaltato nel raggiungere il primato - quale vice-campione nazionale - del canottaggio. Questo risultato lo ha ottenuto pur con il mare distante da Potenza qualche centinaia di chilometri per eseguire costantemente allenamenti ed esercitazioni. L'aver raggiunto un risultato eccellente con la canoa dà al bravissimo giovane la gioia e l'esultanza meritando una celebre premiazione a Gavirate. Insieme a lui gioisce tutta la Basilicata sportiva e non solo. La Lucania così si arricchisce di un altro Marcantonionella storia della vita pubblica e sportiva. E sarà bene ri-

cordare che molti Marcantonio tutti originari della bellissima e ricchissima cittadina di Picerno (conosciuta più per la famosa salsiccia “lucanega”) si sono affermati a livello internazionale e mondiale. Proprio Picerno ha, negli ultimi lustri, intitolato una via all'antenato Vito Marcantonio già deputato della Sinistra al Parlamento degli USA agli inizi del 1900. Grande avvocato si sperticò politicamente a favore delle fasce più deboli e disagiate ricevendo spesso insolenti disprezzi e aspre critiche. Altro Marcantonio sempre a New York divenne un famoso banchiere, economista e finanziere, mentre altro MARCANTONIO fu nominato cardinale della Chiesa Cattolica a Londra. Ritornando a Samuele la collettività politica ed istituzionale, non solo quella sportiva, dovrebbe essergli grata ed esaltarlo in tutte le sedi. Perché se è vero che spesso i giovani sono affetti da vizi e distrazioni trasgressive per monotonia della vita quotidiana e in assenza di stimoli affogano la noia e l'insulsaggine nell'alcol e nella droga, Samuele Marcantonio deve essere additato come esempio. Un po' come San Pio, del quale il Papa in visita a San Giovanni Rotondo domenica scorso 21 giugno, ha sollecitato e stimolato tutti soprattutto il clero - a seguirne l'esempio, il carisma, la forza della fede per essere retti e coerenti con la scelta di vita sacerdotale. Samuele Marcantonio sia additato - come egli stesso ha suggerito nell'affiggere il messaggio nella bacheca de Il Quotidiano - anche per la disponibilità ad aiutare gli altri ragazzi non solo per una parola di conforto, quanto per far scoprire le opportunità di praticare lo Sport. Di qui, in conclusione, l'estensione del messaggio di questo forte e coraggioso Marcantonio che nella volontà, nel coraggio, nell'impegno ha trovato la forza e la certezza di un cammino, a tutte le sedi sportive, sociali, istituzionali e parrocchiali. Difatti, l'Italia in particolare e il mondo occidentale viziato potranno rifondare i valori del futuro solo sulla morale, gli ideali e il coraggio delle scelte.

Eccellentissimo cardinale Bagnasco, mi chiamo Giovanni Saluzzi presidente dell'associazione di promozione sociale Adaequo della città di Potenza, che si occupa da anni di quanti vivono in una triste condizione socio-economica, degli emarginati, degli ex detenuti, dei disperati, degli ultimi senza presente, senza futuro. Le faccio presente che la nostra regione Basilicata secondo gli ultimi dati risulta in Italia la più povera, nonostante che sia una piccola regione con pochi abitanti, nonostante sia una terra ricca di giacimenti petroliferi, di risorse idriche, di una natura incontaminata e altro ancora, però, con tutto questo viviamo male, tanti giovani e famiglie sono costrette ad emigrare come nel passato in cerca di fortuna, sono rimasti solo pochi bambini e tanti anziani. Non faccio politica, non mi interessa la politica, ma patiamo da sempre una classe politica e dirigente vergognosa e incapace di risolvere anche i più elementari problemi della gente, campiamo come bestie in un contesto di amici e compari, dove per far valere anche i tuoi diritti devi essere raccomandato, un contesto il nostro dove essere poveri è considerato una colpa da espiare per tutta la vita e a prescindere dalle tue capacità non ti viene offerta nessuna possibilità di riscatto. Vi è una cappa di potere nella nostra regione, nella nostra città che impedisce qualsiasi novità e cambiamento, un potere nelle mani di poche persone, di poche famiglie, che fanno il bello e il cattivo tempo. Una della poche persone che ci ha dato una mano è il vescovo di Potenza Mons. Agostino Superbo, persona veramente seria e perbene, credo sia rimasto qui da noi l'unico e ultimo baluardo a difesa della povera gente. Mons. Superbo ha combattuto e combatte tante battaglie contro le ingiustizie e le prepotenze, ha concretizzato più lui che tutte le altre Istituzioni messe insieme, ma ripeto è solo, le risorse sono limitate per aiutare tutti. Per questo Card. Bagnasco, per i fatti descritti, chiedo un suo intervento, quello della Chiesa e dei vescovi, un aiuto per poter andare via e ricominciare con le nostre famiglie una nuova vita. Giovanni Saluzzi

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POLICORO 23 marzo 1988 la commorienza

QUEL FANGO SU PATERNÒ

Chi e perchè ostacolò le indagini del capitano? La storia ostinata ma perdente dell’ufficiale dell’Arma che a Policoro riaprì il caso di Luca e Marirosa. La guerra degli avvocati, le accuse (false) dei pentiti e infine la resa, nonostante una nuova perizia smentisse che i due ragazzi fossero morti per folgorazione di ANDREA DI CONSOLI

nsomma, il capitano Paternò e i suoi uomini erano troppo “compromessi” per avere in mano le indagini sulla morte di Luca e Marirosa. Ma perché fu dichiarato “compromesso” l'uomo che stava lottando con successo contro la feroce delinquenza lucana? Per spiegarlo siamo costretti a fare un passo indietro, perché contemporaneamente alle ricerche sul caso dei due ragazzi morti nel 1988, Paternò lanciò anche la famosa operazione antimafia “Turris”, che portò in galera una cinquantina di esponenti della Sacra Corona Unita. Tutto iniziò con una strana “confessione” di un “pesce piccolo” della “mala” che, senza essere indagato e senza avere sul capo minacce di morte, decise di raccontare tutto quello che sapeva. Paternò non comprese quel gesto sospetto. Volò immediatamente da questo “pentito” (a Milano) e gli chiese: “Scusa, ma tu non sei indagato, nessuno ti vuole ammazzare, perché hai deciso di raccontare tutto quello che sai?” E il “pentito”, che con le sue dichiarazioni fece arrestare molte persone, e che fece accuse precise e circostanziate, rispose a Paternò: “Ti dirò tutto, tranne il motivo per cui ho deciso di parlare. Solo quando avrete arrestato tutti questi infami, ti spiegherò la ragione della mia scelta”. E, dopo che Paternò ebbe conclusa l'operazione “Turris”, ritornò da questo strano “pentito”, e gli disse: “Adesso devi dirmi perché hai parlato”. E quello parlò, come un fiume in piena: “Capitano, quando mi hanno arrestato l'ultima volta, nel 1990, mi sono dovuto fare 5 anni di carcere. La mia convivente è rimasta sola,

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ma io stavo tranquillo, perché sapevo che i miei complici non le avrebbero fatto mancare niente. Invece quando sono stato scarcerato notai subito che qualcosa non andava. La mia compagna era strana, era reticente, aveva difficoltà a parlare di certe cose. Poi riuscii a farla confessare, e scoprii la verità. E la verità è questa: siccome la mia compagna faceva assiduamente uso di cocaina, approfittarono di questa sua dipendenza per drogarla e per costringerla a partecipare a delle orge con giudici e avvocati di Matera”. E ancora: “A organizzare queste orge era Caldararo Francesco, un incensurato legato a noi. A queste orge partecipavano anche signore della Policoro bene. Era lui che portava le donne e la coca. Il tutto è andato avanti per un annetto, poi sono stati costretti a interrompere per via di certe voci che iniziavano a girare, del tipo che il Caldararo avesse girato di nascosto dei filmini, e che con tali filmini teneva sotto ricatto giudici e avvocati”. A parlare era Carmelo Giacubbo, e le sue parole - come già sappiamo - furono ampiamente confermate dalla sua convivente Maria Teresa Biasini, che riconobbe e sottoscrisse le fotografie delle persone che partecipavano a quei festini. I carabinieri di Policoro, a quel punto, iniziarono a indagare autonomamente. Trovarono due donne (tra cui una minorenne di Tursi) che confermarono di aver sentito parlare di queste orge dallo stesso Caldararo; e, inoltre, individuarono la villetta a Policoro nella quale queste orge avvenivano (tramite il custode, che confermò la presenza, davanti a quella villa, di macchinoni di grossa cilindrata). Il magistrato della DIA, però, bloccò immediatamente i carabinieri, perché si trattava di un'indagine su magistrati, e quindi se ne sarebbe dovuto occupare il Tribunale competente, quello di Salerno. Paternò obbedì, e dopo qualche tempo arrivò la decisione del Tribunale di Salerno: procedimento archiviato, perché fare privatamente uso di droga e fare orge non è reato. Tutti salvi, tranne la compagnia di Paternò, che subì - a partire proprio dall'indagine sui “festini” - una vera e propria guerra giudiziaria. Cosa accadde a quel punto? Accadde che sulla testa di Paternò fu scaricata, scusate l'espressione, una vagonata di merda.

L’AUTORE

Andrea Di Consoli è nato a Zurigo, da genitori del Sud, nel 1976. Come giornalista free-lance scrive su “Il Riformista”, “Il Messaggero” e “L’Unità”. Dal 2000 collabora ai programmi radiotelevisivi della Rai. Ha pubblicato saggi, le raccolte di poesia “Discoteca” (2003) e “La navigazione del Po” (2008), i racconti di “Lago negro” (2005) e i romanzi “Il padre degli animali” (2007) e “La curva della notte” (2008). Vive e lavora a Roma.

Alcuni imputati del processo “Turris”, difesi dall'avvocato Nicola Buccico - attuale Sindaco di Matera - chiesero di voler parlare con il Magistrato, e fecero mettere agli atti che Paternò e i suoi uomini erano spacciatori di droga, che prendevano la percentuale sulle rapine, che torturavano gli imputati in caserma. Paternò si ritrovò ad essere, nel giro di poco tempo, anziché il capitano che voleva far luce nel pantano del materano, un “mostro” compromesso, un mariuolo da incarcerare. Paternò non si arrese, e cercò di tutelarsi. Capì che la campagna di delegittimazione era stata ben orchestrata, e che questa campagna lo metteva fuori dai giochi, ma Paternò è un mastino, uno tosto, e quindi corse ai ripari, ed escogitò una strategia per tutelarsi. E cosa fece Paternò? Prese la telecamera e andò dai suoi accusatori, chiedendo: “Mi riconosci? Sforzati di ricordare, mi riconosci? Magari mi hai visto in televisione qualche volta”. E i suoi accusatori rispondevano puntualmente: “No, non ti riconosco, non ti ho mai visto”. A quel punto Paternò tirava fuori le denunce e gelava i suoi interlocutori: “E allora perché mi hai accusato di averti torturato?” O anche: “E allora perché mi hai accusato di essere tuo complice nel traffico di droga?” Gli imputati rimanevano impietriti, e

riuscivano a farfugliare solo poche parole. Infine, logorato dall'infamia della delegittimazione, Paternò decise di “giocare sporco” (era esasperato, era vittima di una clamorosa ingiustizia) e quindi, in un bar di Policoro, agganciò l'avvocato Labriola, e gli disse: “Avvocato, permette una parola? So che ci sono state incomprensioni tra noi carabinieri e tra voi avvocati. Forse abbiamo esagerato. Mi piacerebbe parlarne con calma, è possibile?” Labriola acconsentì a un incontro con Paternò nel suo studio di Tursi, ma Paternò si presentò non solo insieme a un altro carabiniere della compagnia, ma carico fino ai denti di registratori audio. Paternò ripeté la litania: “Caro avvocato, forse abbiamo esagerato con la storia dei festini, ma voi avete esagerato a metterci contro gli imputati del processo 'Turris'. Mi piacerebbe che riuscissimo ad aggiustare le cose”. Labriola confermò tutto, disse che loro erano rimasti molto male per le inchieste della compagnia, e che si erano visti costretti a mettergli contro gli imputati del processo 'Turris' per tutelarsi. E aggiunse una frase agghiacciante: “Ecco, caro capitano, cosa succede a chi si mette contro la classe forense. Lei se lo doveva aspettare. Lei ha creduto a testimonianze che ci infangavano”. Paternò continuò a fingere la parte

dell'uomo dispiaciuto, dell'agnellino: “Sì, avvocato, lo so. Ma possiamo rimediare in qualche modo?” E Labriola rispose: “Caro capitano, una denuncia così come la si fa, così si può anche ritirare”. Paternò si alzò e ringraziò. E subito corse con le registrazioni dal Procuratore di Matera, il quale, per tutta risposta, mise sotto processo Paternò per “intercettazio-

ne abusiva”. Era l'accerchiamento finale, la debacle. A quel punto si era riusciti a delegittimare e a demolire l'azione di Paternò e dei suoi uomini (tutti messi sotto processo per motivi diversi). Iniziarono da quel momento i trasferimenti. Paternò fu nominato Maggiore e fu spedito prima a Potenza, poi a Velletri, infine a Rieti (e passò degli anni a difender-

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Io so che la famiglia Andreotta attende la verità dalle sedi competenti, ma che posizione ha la famiglia Andreotta rispetto a queste “sedi competenti” che hanno fatto di tutto per insabbiare la verità? Errori clamorosi e depistaggi non mancano. Anche Paternò si poneva sempre la stessa domanda: “Visto che la madre di Marirosa è stata la prima a entrare nel bagno quella notte, dichiarando che la vasca nella quale era immersa la ragazza era piena di acqua, come non ha potuto notare l'acqua sporca di sangue? Eppure Marirosa perse sangue dalla testa anche nei giorni a venire. Come mai non ha notato il sangue?” Sono domande che francamente mi pongo pure io.

si da processi da cui fu sempre assolto). Ma, prima di essere trasferito, la cittadina di Policoro ebbe un primo singulto di orgoglio e di indignazione, e promosse una serie di fiaccolate e di raccolte firme per protestare contro la decisione di trasferire il capitano Paternò. Ancora oggi Paternò considera quel trasferimento - e quel fango riversato sul suo capo il rammarico più grande della sua vita professionale; pure, ricorda con orgoglio l'appoggio e la fiducia della cittadina di Policoro. Ma la domanda che ancora oggi tortura la mente di Paternò è questa: chi è la persona o le persone che sono coinvolte nell'omicidio di Luca e Marirosa e che sono riuscite ad avere tutti, ma proprio tutti, dalla propria parte? Come si giustifica un compattamento di questo tipo? Questo, secondo Paternò, probabilmente rimarrà per sempre un segreto. E io mi chiedo: è possibile, anche se non è acclarato da nessuna testimonianza, che se se i festini siano accaduti anche negli anni '80, che a quei festini partecipasse la persona o le persone che hanno ucciso Luca e Marirosa? Può essere che a quel punto siano scattati tutta una serie di legami e di ricatti incrociati? Non si spiega altrimenti una così poderosa macchina da guerra tesa a insabbiare e a nascondere ogni traccia di verità. Quindi, ripeto, non c'è nessun legame diretto tra i “festini” e la morte di Luca e Marirosa; c'è però un “milieu”, che ovviamente non abbiamo visto con i nostri occhi, ma che è stato raccontato da più persone, e che probabilmente è l'humus nel quale è cresciuta la malapianta del depistaggio e della reticenza. La vicenda del capitano Paternò è una delle pagine più oscure della giustizia lucana. La Lucania, però, deve molto a quest'uomo. A dare man forte al suo lavoro giunse pure (invano), nel 1998, una perizia “pro veritate” del criminologo Francesco Bruno, la quale, tra le altre cose, diceva: “Una falsa ma apparentemente plausibile interpretazione dei fatti ha preso il posto della verità, fino a nascondere l'evidenza, fuorviando finanche il giudizio di quattro diverse consulenze tecniche. Dobbiamo riconoscere che i corpi dei due ragazzi, quella notte, presentavano entrambi delle lesioni violente consistenti nella ferita lacero contusa della nuca di Marirosa e nel gonfiore di un testicolo di Luca, nonché delle macchie e dei puntini di colore rossastro sparsi in varie zone del corpo, di natura non ipostatica, data la posizione, interpretabili, quindi, come segni di violenza per azione di pressione, edi afferramento, di trascinamento esercitata sui corpi e infine, un evidente fungo schiumoso dalle inequivocabili caratteristiche (colori, aspetto, continuità di presenza), che lo rendevano segno patognomonico di sicura interpretazione (annegamento). In altri termini possiamo concludere che già al momento della scoperta dei corpi non era lecito per nessuno, soprattutto se medico, immaginare cause di morte diverse da quella violenta per annegamento, che appariva in modo assolutamente evidente per la presenza, sui due cadaveri, di un tipico fungo schiumoso da annegamento”. Ma anche questa perizia giunse come inutile e inascoltata voce nel deserto. Mi corre infine l'obbligo di dire alcune cose sui genitori di Luca e Marirosa, evidentemente in conflitto tra di loro. Io non ho mai preso parte a questa sottile contrapposizione, perché il mio unico obiettivo è sempre stato quello di portare onore e verità sulle vite di Luca e Marirosa. Di Marirosa e della sua onestà ho parlato a lungo, trascurando probabilmente Luca, che era un ragazzo ben ricordato da tutti, studioso, educato, profondamente credente - che scriveva pure poesie. Io ho profondo rispetto e vicinanza umana sia per Olimpia Fuina sia per Antonia Giannotti. Certo però registro alcune sostanziali differenze, la principale delle quali è il fatto che ancora oggi, a più di un mese dall'inizio della mia inchiesta “coram populo”, non ho ancora avuto la possibilità di incontrare la madre di Marirosa. Eppure credo di aver contribuito a togliere schizzi di fango dal povero corpo di Marirosa. Io so che la famiglia Andreotta attende la verità dalle sedi competenti, ma che posizione ha la famiglia Andreotta rispetto a queste “sedi competenti” che hanno fatto di tutto per insabbiare la verità? Errori clamorosi e depistaggi non mancano. Anche Paternò si poneva sempre la stessa domanda: “Visto che la madre di Marirosa è stata la prima a entrare nel bagno quella notte, dichiarando che la vasca nella quale era immersa la ragazza era piena di acqua, come non ha potuto notare l'acqua sporca di sangue? Eppure Marirosa perse sangue dalla testa anche nei giorni a venire. Come mai non ha notato il sangue?” Sono domande che francamente mi pongo pure io. Io non sono un giustizialista, non sono un intellettuale prevenuto nei confronti del potere, non mi candiderei mai con l'Italia dei Valori, non amo la magistratura, non ho furori palingenetici da gridare in pubblico, non ho nemici personali tra i protagonisti di questa vicenda, non ho interessi da difendere, non ho il dente avvelenato contro nessuno, vivo con poco e vivo del mio faticoso lavoro. Quindi se mi pongo delle domande, lo faccio soltanto guidato dall'istinto della verità e dal rigore della logica. Certo, posso sbagliare anch'io, posso prendere delle cantonate, posso non aver compreso le vere dinamiche di quella notte, ma perché nessuno ha risposto alle tante domande che ho posto in queste puntate? Non vorrei mai che per colpa delle mie parole qualche innocente ricevesse su di sé l'ombra del sospetto (non credo sia accaduto); eppure qualche colpevole c'è, e non parla, e attende acquattato nel buio che questa mia inchiesta volga al termine. Certo, presto finirà, questa mia inchiesta. Per questo motivo chiedo a gran voce: chiunque sa qualcosa, chiunque è stanco di tacere nell'ombra, chiunque ha fatto in modo di non incrociarmi, esca alfine allo scoperto, e tolga il macigno dalla sua coscienza. 12. continua


Italia / Mondo

Martedì 23 giugno 2009

La Commissione europea: il carico fiscale balza al 44%

L’Istat diffonde i dati di aprile

E’ record di tasse sul lavoro L’Italia guida la classifica Ue

Industria a picco Crollano gli ordini e il fatturato

BRUXELLES - In Italia è record delle tasse sul lavoro, anche se si sta operando per invertire la tendenza. Secondo un rapporto della Commissione europea, nel nostro Paese il carico fiscale (compresi oneri e contributi sociali) alla fine del 2007 è balzato, dopo anni di graduale discesa, al 44%. Si tratta – viene sottolineato – del livello «più elevato nell’Ue». Invariata, invece, la tassazione sulle aziende, che nel 2009 è rimasta al 31,4% come nel 2008: un livello che comunque ci pone al quarto posto in Europa, nonostante il vistoso calo degli ultimi dieci anni. I dati di Eurostat –sui quali si basa il rapporto dell’esecutivo europeo – indicano come dal punto di vista della pressione fiscale complessiva l’Italia col 43,3% nel 2007 si classifichi – insieme alla Francia – al quarto posto tra i Paesi dell’Ue, dopo Danimarca (48,7%), Svezia (48,3%) e Belgio (44,0%). Tutti al di sopra della media dell’Ue (37,5%) e della zona euro (38,2%). Per quel che riguarda l’aliquota massima applicata ai rediti delle persone fisiche nel nostro Paese si registra invece un calo progressivo negli ultimi anni, dal 45,9% del 2000 al 44,9% del 2008. Le aliquote maggiori su questo fronte restano quelle di Danimarca (59%), Svezia (56,4%) e Belgio (53,7%). A pesare di più sul dato complessivo italiano è dunque il cosiddetto cuneo fiscale che, nonostante le misure prese negli ultimi anni, continua

di FRANCESCO CARBONE

a gravare sul costo del lavoro. In questo campo il nostro Paese è passato a guidare ampiamente la classifica dei Paesi europei, salendo dal 42,5% del 2006 al 44,0% del 2007. Un’impennata che lascia dietro la Svezia (43,1%) e il Belgio (42,3%), anche loro nettamente al di sopra della media del 34,4% nell’Ue-27 e del 34,3% nell’eurozona. «Al contrario della maggior parte degli altri Paesi europei – si spiega nel rapporto della Commissione Ue –in Italia l'imposizione fiscale sul lavoro è aumentata in maniera notevole fin dalla metà degli anni '90, nonostante gli effetti della riforma del '98 tesi ad attenuare la situazione. Tale imposizione, infatti – proseguono gli esperti del'esecutivo europeo – è rimasta pressoché costante dall’inizio degli anni 2000». Nel rapporto si sottolinea quindi come «alcune recenti riforme hanno l’obiettivo di ridurre la tassazione sul lavoro, a partire dai redditi più bassi». Per le imprese va un po’meglio. La riduzione dell’imposizione fiscale è scesa di quasi dieci punti dal 2000 al 2009, passando dal 41,3% al 31,4%. Si rimane comunque sopra la media Ue-27 (23,5%) e della zona euro (25,9%). A guidare la classifica sono in questo caso Malta (35%), Francia (34,4%) e Belgio (34%). Infine la tassazione sui consumi, che in Italia – nonostante l’aumento dell’Iva dal 18% al 20% nel 1998 – resta tra le più basse d’Europa, al 17,1%.

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L’ALLARME

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«Attenti a nuove turbolenze finanziarie» stimolo varate per far fronte alla crisi e ritornare a politiche fiscali che siano sostenibili nel medio termine», ha detto Trichet durante una conferenza ieri a Madrid. Misure necessarie per un lento ritorno alla normalità della politica monetaria e di quella di equilibrio dei conti pubblici, che però non devono far allentare l’attenzione, perché «ci sono ancora rischi di una improvvisa emergenza per una inaspettata turbolenza sui mercati finanziari».

In quest’ottica Trichet, riferendosi alle cosidette exit strategy ha spiegato che bisogna quindi «trovare un giusto equilibrio tra la necessità di agire in relazione alla grave situazione di oggi e all’altrettanto innegabile obbligo di ritornare su una strada sostenibile nel medio termine». Un punto, questo, sottolineato anche dal commissario europeo per gli affari economici e monetari, Joaquin Almunia.

Presentato il modello in vendita dal 4 luglio Vertice comunitario

La Fiat 500 si “scopre” e ritorna al passato Ecco la versione cabrio di CLAUDIO D’AMICO BALOCCO (VERCELLI) – La Fiat 500 si “scopre” e torna più che mai al 1957 quando il famoso “Cinquino” con la capote in tela di serie fece il suo debutto in società in pieno miracolo economico. Una vettura che, tra il '57 e il 1975 quando uscì di produzione (3.893.294 esemplari realizzati), fu il testimone di anni cruciali per la trasformazione dell’Italia in un moderno paese industriale: ora la nuova versione cabrio, presentata ieri al centro prove Fiat di Balocco, non ha la presunzione di fare altrettanto ma, nello stesso tempo, non vuole perdere l’occasione di diventare una icona del panorama automobilistico mondiale. Non a caso la 500 debutterà nel 2011 negli Stai Uniti. «Questa – ha spiegato Lorenzo Sistino, amministratore delegato di Fiat automobiles - è l’auto che più assomiglia all’originale del 1957. Infatti, il tetto rigido semiapribile venne messo in produzione solo in un se-

condo momento. La Nuova 500 cambiò i paradigmi dell’auto e, allo stesso tempo, anche la 500 di oggi ha fatto la stessa cosa. Da molti punti di vista – ha spiegato – è la vettura più moderna sul mercato». Ufficialmente la 500C arriverà il 4 luglio sul mercato italiano, britannico e francese ma, negli ultimi 15 giorni, ha già raccolto 5.000 ordini. In Italia, la Fiat 500C sarà offerta in due versioni: Lounge e Rock. «Già a partire dalla versione Lounge – ha precisato Sistino – la dotazione di serie è ricchissima e prevede, tra l'altro, sette airbag, l’Esp, il Blue&Me, il clima automatico, i sensori di parcheggio e i cerchi in lega da 15“». “Sull'allestimento Rock – ha aggiunto – abbiamo voluto aggiungere dotazioni davvero esclusive, come i fari bi-xenon, gli interni in pelle Frau, l’impianto Hi-Fi Interscope Sound System e cerchi in lega a raggi da 16». Il prezzo di listino in Italia parte da 16.600 euro fino ai 20.800 della Rock 100 Cv».

per i prossimi 18 mesi. Allarmati i consumatori con il Codacons che chiede al governo di seguire la strada indicata dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e procedere subito alle liberalizzazioni che potrebbero portare ad un incremento del Pil dell’11%. Insomma, a parte il timido segnale positivo del fatturato nazionale, aprile non rappresenta ancora il punto di svolta rispetto alla crisi anche produttiva. Svolta che comunque è attesa tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2010. La situazione appare più evidente se si guardano i dati dei diversi settori della produzione. La manifattura ad esempio, più volte indicata come il settore industriale più robusto che consentirà di agganciare la ripresa, segna ad aprile un -22,4% per il fatturato rispetto ad aprile 2008. Ma c'è anche chi se la passa peggio: -24,1% per il fatturato del tessile, 30,1% per i prodotti petroliferi raffinati (che scontano anche l’andamento del prodotto grezzo, il petrolio); -41,1% per la metallurgia. Un segno più si rintraccia solo per l’attività estrattiva (+6%) e i prodotti farmaceutici (+1,8%). Ed è più contenuto il calo di fatturato dell’industria alimentare (-3,7%). Non va meglio per gli ordini, cioè il fatturato futuro dell’industria: in un anno ci sono cali del 24,9% per i mezzi di trasporto; del 44% per macchinari e attrezzature varie; -33,4% per le apparecchiature ad uso domestico.

Il mercato interno dell’auto sale del 4,6%

Il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, si rivolge ai governi dell’Unione

ROMA - Il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, ha invitato i governi europei a spiegare la loro “exit strategy” (strategia di uscita) dalle misure messe in campo per fronteggiare la crisi, ma ha anche avvertito che, nonostante i primi segnali di miglioramento, permane il pericolo di nuove ed inaspettate turbolenze finanziarie. «I governi devono spiegare in che modo intendono allentare le misure di

ROMA - La ripresa sembra ancora lontana, almeno stando ai dati su fatturato ed ordinati registrati ad aprile dall’industria italiana e diffusi ieri dall’Istat. Il calo è a due cifre per il fatturato (-22,2% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso) e molto negativa è anche la variazione degli ordinativi con un calo del 32,2%. La tabella dell’istituto di statistica snocciola una lunga serie di segni meno. Tra la ventina di cifre fornite solo due sono positive: c'è un piccolo rimbalzo del fatturato complessivo ad aprile rispetto a marzo che però si ferma a zero dopo una serie ininterrotta di 9 cali. E un timido +1,1%, sempre tra marzo e aprile, si registra per il fatturato nazionale. Molto negativo è però il dato trimestrale: le variazioni congiunturali registrate dall’Istat tra febbraio e aprile segnano un 7,4% per il fatturato e 8,3% per gli ordini rispetto al trimestre precedente (novembre-gennaio). Inoltre salta all’occhio il dato relativo alla produzione di auto: anche qui c'è un debole segnale positivo (+4,6% gli ordini nazionali, trainati probabilmente dagli incentivi) che si confronta però con un vero e proprio tracollo degli ordini in arrivo dall’estero: 44,5%. Situazione questa che è comunque generalizzata tanto che ieri l’agenzia di rating Fitch conferma che le prospettive per l’industria automobilistica europea sono destinate a rimanere difficili

Quote latte Zaia è sicuro «Distribuzione invariata» ROMA - «Il punto politico fondamentale emerso dalla relazione del commissario Mariann Fischer Boel è che l'esito dell’Health Check della Pac, in particolare la distribuzione delle quote, non si tocca». Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, al termine del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura Ue tenutosi ieri in Lussemburgo. «A nome del governo – ha aggiunto - ho anche manifestato la totale contrarietà italiana a ogni ipotesi che favorisca il latte in polvere e il burro». Secondo Zaia, «siamo in un momento di particolare difficoltà per il settore lattiero caseario». A questo proposito, il ministro ha espresso la sua solidarietà agli allevatori che hanno protestato fuori dal palazzo. «Oggi ci troviamo di fronte ad un eccesso di offerta rispetto alla domanda – ha detto – e a un problema gravissimo di formazione del prezzo. Tra alcune settimane ridiscuteremo un report che si sta preparando a livello di Commissione e al quale daremo il nostro contributo».

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18 Economia


24 ore in Basilicata

Vietri Notificati diciotto avvisi di garanzia. Al centro Felice Grande, sindaco dal ‘95 al 2007

Indagata l’ex giunta comunale In ballo favoreggiamenti nelle graduatorie e pressioni per ottenere voti POTENZA - Bisognava inaugurare le opere per la campagna elettorale, col taglio dei nastri e le foto ricordo, anche a costo di utilizzare materiali scadenti. Bisognava accontentare il maggior numero di persone, soprattutto le famiglie più numerose, gli impiegati del comune, e i pochi imprenditori. Costi quel che costi, la partita era troppo grande: Vietri era cosa loro. L’inchiesta della magistratura non è ancora finita, ma per diciotto persone sono già partiti gli avvisi di garanzia. C’è la vecchia giunta al completo, meno soltanto un assessore, più il presidente e il vicepresidente del consiglio, tre consiglieri di maggioranza e due consiglieri di opposizione, il segretario comunale, il responsabile dell’ufficio tecnico, e qualcun altro ancora. Quarant’anni di potere incontrastato vanno alla sbarra. A questo punto la richiesta di rinvio a giudizio è una questione solo formale. Sembra l’enclave di una repubblica sudamericana: il seggio del padre che passa al figlio; l’opposizione ridotta a un affare di famiglia. Invece è un paese in terra lucana rivoltato come un calzino. Tremila anime al confine con la Cam-

Il comune di Vietri

pania. L’inchiesta è partita da alcune lettere anonime, poi si è ingrandita con le rivelazio-

ni di alcuni diretti interessati. Sono dieci gli episodi già accertati, ma le carte sono

piene di omissis. Al centro di tutto c’è Felice Grande, sindaco diessino di Vietri dal ’95 al 2007, ineleggibile dopo il terzo mandato. Avrebbe favorito un’amica nelle graduatorie per l’acquisto delle case costruite con i fondi per il sisma del 1980. Durante la campagna elettorale per le amministrative del 2007 avrebbe fatto pressioni con il responsabile dell’ufficio tecnico, Vito Silvestri, per utilizzare materiali scadenti per la costruzione di una scalinata di proprietà pubblica “allo scopo di realizzare quante più opere possibili”. Con il segretario del comune, Maurizio Lombardo, avrebbe favorito le progressioni del personale in servizio al comune, e in un’altra occasione avrebbe suggerito a dei coniugi la maniera di eludere i regolamenti urbanistici, costruendo una piscina indicata soltanto come vasca per la raccolta dell’acqua piovana. Alla ripartizione della torta dei finanziamenti per la ricostruzione post sisma avrebbe invitato anche i membri dell’opposizione. Sono indagati l’ex sindaco; il segretario comunale; l’assessore allo sport della giunta Grande, Antonio Panariello, Vito Fabio, sempre

assessore, il presidente del consiglio comunale, Francesco Michele Cardillo, il vicepresidente Michele Cardinale, i consiglieri di maggioranza, Pasquale Pitta, Vittorio De Pasquale, e Carmine Feo (già segretario della sezione locale dei D.s.), e il consigliere dell’opposizione, Francesco Pascaretta. Avrebbero allargato la platea dei beneficiari escludendo gli aventi diritto, e in particolare Rocco Marsico, che era stato già il vice di Grande al primo incarico, e si era dimesso dopo poco per insanabili contrasti, “considerato un soggetto non amico in quanto aveva manifestato atteggiamenti di aperta contrapposizione”, praticamente un nemico, per favorire una serie di persone. Per uno in particolare il sindaco sarebbe intervenuto anche per collocarlo al primo posto nella graduatoria della scheda delle zone rurali a priorità B, sempre ai fini dell’accesso ai fondi per la ricostruzione, “per ottenere i voti da parte della sua famiglia”, questa volta assieme al fratello, Carmine Grande, candidato per il Pdl, lista di opposizione rispetto alla maggioranza che lo sosteneva, e a Francesco Montesano. Sempre il fratel-

lo, Carmine Grande, assieme al consigliere di opposizione Francesco Pascaretto, Sergio Manzella, Carmine Natiello, Gerardo Pitta, e Carmine Gorga, della cooperativa sociale “Castello arioso”, avrebbero curato il passaggio di destinazione del centro sociale a casa di riposo per anziani per il profitto dei soci della cooperativa. Per ingraziarsi un imprenditore minerario, l’ex sindaco avrebbe fatto in modo di gravare una particella contesa con il demanio con un uso civico del comune. L’ex comandante della polizia municipale, Francesco Gorga, avrebbe rivelato il contenuto delle informazioni apprese sulle indagini durante il suo interrogatorio, al responsabile dell’ufficio tecnico del comune, accusato per una serie di affidamenti diretti di incarichi e appalti senza gare ad evidenza pubblica, tra cui l’incarico per la progettazione della strada di collegamento tra il centro abitato e la basentana, al segretario della Dc lucana, Giuseppe Potenza, e quello per la costruzione di un fantomatico tiro al piattello all’attuale capogruppo di minoranza in comune Michele De Biase. Leo Amato

Potenza Nuova udienza del processo contro Santacatterina In programma iniziative per il doppio anniversario di nascita e morte

Deposizione fiume per la Forleo POTENZA - È durata circa due ore e mezza la deposizione di Clementina Forleo davanti al collegio del Tribunale di Potenza nel processo per falso e omissione di atti d’ufficio contro Alberto Santacatterina, sostituto procuratore del Tribunale di Brindisi. Due ore e mezza per raccontare l’isolamento di un magistrato alle prese con le indagini sul terrorismo islamico e le scalate bancarie. Un magistrato scomodo, da colpire in tutti i modi, soprattutto dove non può difendersi. «All’inizio, quando mi davano della filo islamica, ho ricevuto accuse dai media e da vari esponenti del mondo politico, e in tribunale a Milano sono arrivate diverse lettere di minacce, ovviamente anonime, sempre di contenuto molto rozzo». Poi è venuto il turno delle indagini sulle scalate bancarie. «Avevo appena firmato la richiesta di acquisizione dei tabulati telefonici, nella primavera del 2005, e cominciarono ad arrivare altre lettere, sempre anonime, ma di contenuto diverso, raffinato. Si faceva riferimento all’esistenza di un gruppo, e ad alcune morti sospette come quella dell’ex amministratore delegato delle Ferrovie dello stato, Lorenzo Necci, investito in bicicletta, e il suicidio di un personaggio molto vicino a Ricucci (Stefano Ricucci, finanziere

Clementina Forleo

romano, che nell’estate del 2005 minacciava il patto di sindacato di Rcs-Corriere della Sera grazie al compenso per la vendita del suo pacchetto di azioni Bnl a Giovanni Consorte, l’amministratore delegato di Unipol). C’era anche scritto: “andrai dietro alla bara dei tuoi genitori prima dell’estate”». La dottoressa Forleo viene messa sotto protezione dall’Ufficio centrale per la sicurezza personale(Ucis). «A maggio la villetta dov’era cresciuta mia madre, a Francavilla Fontana, venne rasa al suolo da ignoti, spezzarono anche i tubi, e i carabinieri non effettuarono nemmeno un sopralluogo. A giugno andarono a fuoco 20 ettari dell’azienda agricola di mio padre, e anche qui nessun sopralluogo. Poi di notte cominciò a squillare il telefono. Era il periodo in cui disponevo il sequestro delle azioni che servivano per le scalate bancarie.

Mi avevano messo la scorta perciò chiamai direttamente il capitano dei carabinieri che si occupava della mia sicurezza quando tornavo a casa dei miei, e seppi che i militari erano andati finalmente a fare un sopralluogo». Ma un mese dopo quando i genitori muoiono in un incidente d’auto, gli avvocati scoprono che i carabinieri non avevano mai trattato le sue denunce. Solo allora viene aperto un fascicolo, e si chiedono alla Telecom i tabulati telefonici per scoprire gli autori di quegli squilli. Risponde soltanto la Tim, mentre gli altri operatori non inviano i loro dati, e nonostante tutto il pm che si occupa del caso, Alberto Santacatterina, chiude le indagini dopo due anni scrivendo che dallo studio dei tabulati non era emersa nessuna chiamata. Il giudice per le indagini preliminari riapre il caso. Si apre un fascicolo contro il pm e i carabinieri che hanno svolto le indagini, che viene trasferito a Potenza, che è la sede competente per la cause che riguardano i magistrati di Brindisi. Pende ancora la posizione dei carabinieri. Se il giudice dell’udienza preliminare dovesse riconsiderare la richiesta di archiviazione le posizioni potrebbero essere riunite all’interno dello stesso processo. l. a.

Omaggio a Verrastro POTENZA - Sono in programma per giovedì 25 due iniziative per ricordare e rendere omaggio alla figura del senatore Vincenzo Verrastro, primo presidente della Regione Basilicata, di cui in questo anno 2009 ricorre il doppio anniversario dei novant’anni dalla nascita (1919) e dei cinque anni dalla morte (2004). All’ingresso del Palazzo della Giunta regionale, avrà luogo l’inaugurazione del busto dedicato al professorVerrastro, realizzato dal maestro Antonio Masini. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, nel Cineteatro Sala Periz di Bella, si svolgerà la cerimonia di conferimento del “Premio Verrastro 2009” aMario Marto-

AMMORTIZZATORI I sindacati scrivono ad Autilio POTENZA - Cgil, Cisl e Uil in una comunicazione congiunta esprimono la loro preoccupazione sul ritardo in merito all’attribuzione delle risorse previste per la Regione relativamente agli ammortizzatori sociali in deroga, dal decreto ministeriale conseguente alla delibera Cipe del 6 marzo 2009. «Questo ritardo - scrivono i sindacati - implica l’impossibilità di corrispondere le prestazioni a tutti i lavoratori fuoriusciti dai processi produttivi nel corso del 2009, rappresentando motivo di estremo disagio e tensione tale da minacciare finanche la quiete sociale». I sindacati chiedono all’assessore alla Formazione la convocazione urgente della Commissione regionale tripartita, allargando l’incontro ai prefetti di Potenza e Matera.

ne. Il “Premio Verrastro”, istituito nel 2005 a cura dell’Associazione degli ex parlamentari e consiglieri regionali lucani in onore e a ricordo del senatore Verrastro, viene assegnato ogni anno a figure esemplari di amministratori, ma anche di operatori culturali e sociali, che si sono distinti per la loro opera a favore della comunità regionale. Non è un caso, pertanto, che quest’anno il premio venga conferito a Martone, esemplare figura di amministratore e di uomo di cultura. L’azione politica svolta da Mario Martone appare in notevole sintonia con le “linee direttive” espresse da Verrastro in una pagina dei suoi diari.

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Martedì 23 giugno 2009


RIONERO - Luci puntate sull’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico della Basilicata. Il Crob di Rionero in Vulture si piazza all’ultimo posto nella pagella redatta dai cronisti dell’ “Espresso” sui 43 istituti di eccellenza nazionali. A richiedere un intervento del ministero è il senatore Egidio Digilio che annuncia una interrogazione al ministro Sacconi. «Si tratta in particolare di capire se i fondi disponibili tra quelli del ministero per la cosiddetta ricerca corrente, in aggiunta a quelli degli enti pubblici e di privati - dice Digilio - sono un alibi per la “bocciatura” in pagella o se i problemi sono di altro genere tenuto conto che il punteggio assegnato per la innovazione nell’assistenza è tra i più bassi.

Martedì 23 giugno 2009

L’Espresso classifica gli istituti italiani. Digilio annuncia un’interrogazione

Crob, ultimo tra le eccellenze Il riconoscimento dell’Irccs dell’ex Crob di Rionero aveva aperto aspettative ed attese che sono andate deluse e che, come testimonia l’indagine giornalistica per Rionero e per altri 32 istituti di ricerca italiani su 43 complessivi, è stata dettata più da ragioni politiche che realmente scientifiche, tanto più in assenza di facoltà universitarie di medicina. Poiché il Centro di Rionero assolve a funzioni particolarmente rilevanti per un bacino di utenza esteso ad un’area del centro-sud la questione merita la massima attenzione». Nell’analisi sulla pro-

«I fondi sono un alibi o ci sono altri problemi?»

duttività dei centri redatta dal ministero il Crob compare ultimo soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti. A poco più di un anno dalla prestigiosa nomina che ha riguardato in precedenza ben pochi ospedali del sud il Crob si attesta ancora come il meno sovvenzionato per la ricerca biomedica. Sui 200 milioni di euro stanziati in totale per gli Irccs il Crob è cenerentola d’Italia con i suoi 612.163 euro per la ricerca corrente e i suoi zero euro per la ricerca finalizzata contro i 532.627 euro e 1834000 euro per la ricerca finalizzata del penultimo in classifica, la Diagnostica nucleare di Napoli. Oltre ai finanziamenti pubblici gli Istituti di Ricovero e Cura usufruisco-

no anche di finanziamenti da parte di enti, come la Regione e fondazioni oltre che da interventi di privati. Anche su questo asse il Crob si posiziona all’ultimo posto con 23.000 euro da enti e appena 12.000 euro da privati anche qui con uno stacco impressionante dal penultimo in classifica che vanta 47.000 euro da enti e 250.000 euro da privati. Oltre ai finanziamenti la griglia pubblicata dall’ “Espresso” prende in considerazione l'Impact Factor Normalizzato ovvero il parametro che permette di quantificare l'importanza delle pubblicazioni scientifiche prodotte grazie alla ricerca effettuata nel centro, il costo per ogni punto assegnato e le innovazioni assistenziali prodotte.

Punti di eccellenza per l’Impact Factor il Crob ne produce 73, la Diagnostica di Napoli 99. Il costo per ogni punto risulta non disponibile. Alla voce innovazioni assistenziali, ovvero, i nuovi metodi di applicazione di tecniche e terapie e miglioramenti dal punto di vista del paziente e dell'efficacia, la dinamica cambia. Il Crob si attesta con 17 innovazioni assistenziali prodotte contro 1 dell’istituto napoletano. Un risultato, quello lucano, secondo tra tutti e 43 solo a 5 istituti. Scarsa consolazione se si tiene conto che a contare

sono i punti di eccellenza e il Crob è ben lontano dai 500 utili per entrare nel novero delle strutture che migliorano la vita con la ricerca. A questo punteggio arrivano soltanto i primi 18 istituti che hanno, però, ben diversi apporti economici. L’Irccs lucano non ha ancora il parco tecnologico che necessiterebbe. Non stupisce il posizionamento all’ultimo posto considerando poi che in Regione l’Irccs non è visto da tutti come una struttura nazionale ma solo un altro ospedale di zona. Solo pochi mesi fa fervevano le lotte campanilistiche sulla radioterapia, la Pet, la Iort ed altri servizi fondamentali per la ricerca scientifica. Lucia Nardiello regione@luedi.it

Cenerentola tra le somme stanziate per gli Irccs

Dal 28 settembre al 3 ottobre una settimana di incontri e convegni internazionali sul tema

La ricerca fa tappa al Sud Tour scientifico in Basilicata, Puglia, Campania, Molise e Lazio POTENZA - Una settimana della ricerca che, partita dall'Università della Basilicata nel 2007, viene riproposta nella terza edizione del prossimo settembre con eventi, dibattiti e incontri in sette città del Sud: Napoli, Potenza Matera, Bari, Caserta, Campobasso, Cassino. Obiettivo principale degli organizzatori «è inaugurare un dialogo in piena libertà di pensiero». Ed è per questo che ricercatori e studiosi di diverse discipline si confronteranno in una settimana sui temi più attuali e dibattuti della ricerca contemporanea. E' significativo che l'enorme sforzo organizzativo si radichi, disteso, in un Mezzogiorno dove gli indici di produttività scientifica sono indubbiamente inferiori rispetto al resto del Paese. «La natura e la storia», è la suggestione di queste nuova edizione: uno sforzo di comprensione del fenomeno uomo con l'intento preciso di promuovere la realtà lucana e meridionale nei più accreditati circuiti scientifici nazionali e internazionali. Fortemente sostenuta dal rettore Mario Tamburo e con l'ostinato ausilio del docente di psicologia Mauro Maldonato, la settimana si avvale dell'impegno fattivo di tutto il dipartimento di scienze storiche, linguistiche e antropologiche dell'Unibas, accrescendo di anno in anno prestigio e autorevolez-

APPUNTAMENTI LUCANI A Potenza e Matera in programma una settimana di incontri dal 28 settembre al 3 ottobre. Lunedi 28 settembre ore 16 Tavola Rotonda: La sfida della complessità nell'organizzazione sanitaria. Auditorium Presidio Ospedalierio di Matera Martedì 29 settembre ore 9.30 Tavola Rotonda: La scienza galileana oggi. Potenza - Aula Magna Francioso - Università della Basilicata Martedì 29 settembre ore 15 Simposio: Della razionalità imperfetta. Emozioni, intuizioni e decisioni. Matera - Auditorium Comunale "E. R. Duni" Martedì 29 settembre ore 19. Presentazione del libro di Edoardo Boncinelli, I miei lirici greci. 365 giorni di poesie. Matera - Palazzo Lanfranchi - Sala "Carlo Levi" Mercoledì 30 settembre ore 9.30 Simposio: Le sfere della decisione nei processi politici e istituzionali. Potenza - Aula Magna Francioso - Università della Basilicata

L’Università della Basilicata

za nei riconoscimenti dell'intellettualità mondiale. Non è un caso che l'evento porta il patronato della Presidenza della Repubblica e si avvale anche di partner territoriali (come ad esempio l'Asl di Matera) che danno il senso della finalità della ricerca: confrontare mente e natura per capire i comportamenti umani e analizzarli attraverso categorie nuove.

La novità di quest'anno è sicuramente la rete tra i luoghi e le discipline della ricerca. Contemporaneamente nelle sette città del Mezzogiorno e in simultaneità di dibattito, per fare un esempio, si va dall'enigma della coscienza, alla proiezione, in anteprima mondiale, del film su Gregory Bateson, con la partecipazione della figlia Nora. l.s.

Mercoledì 30 settembre Immagini della complessità tra natura e storia ore 9. Potenza - Dipartimento scienze storiche, linguistiche e antropologiche - Università della Basilicata Mercoledì 30 settembre ore 19 Presentazione del libro di Aurelio Musi Memoria, cervello, storia. Potenza - Ridotto Teatro Stabile Mercoledì 30 settembre ore 9 Simposio: Scienza, ordine e regole in una società libera. Matera - Sala “Carlo Levi” Palazzo Lanfranchi Mercoledì 30 settembre ore 16 Workshop: I processi decisionali in medicina. Auditorium Presidio Ospedaliero di Matera

ATTIVITÀ SOCIALI Musica e Installazioni Martedì 29 settembre ore 19.00 Premio per la scienza “Città di Potenza” Potenza - Teatro Stabile Martedì 29 settembre ore 20.30 “Le voci di Sally” Recital di canzoni di Fabrizio de Andrè Potenza - Teatro Stabile Mercoledì 30 settembre ore 9.30 Laboratori di Chimica per le Scuole Superiori Potenza - Facoltà di Scienze – Unibas Francioso Mercoledì 30 settembre 20.00 Planisferio – Installazioni - a cura della Fondazione Enrico Mattei Rita Montinaro, Nicoletta Lanciano, Ulisses Capozzoli Matera - Palazzo Lanfranchi Giovedì 1 ottobre ore 20.00 Reading poesie di Francesco Dall’Aglio a cura di Flavio Ermini “La materia elementare del respiro” In occasione della pubblicazione del libro di Flavio Ermini L’originaria contesa tra l’arco e la vita. Moretti e Vitali, 2009 Matera - Piazza Sedile Venerdì 2 ottobre ore 20.30 Concerto Kitty Margolis in collaborazione con il Conservatorio “E. R. Duni” Matera - Auditorium Conservatorio “E. R. Duni”

Mercoledì 30 settembre ore 9.30 Tavola Rotonda: La natura come organismo vivente. Per una geofisiologia sostenibile del pianeta. Potenza - Aula Magna Macchia Romana Mercoledì 30 settembre ore 16 Simposio: Filosofia analitica e naturalismo. Potenza - Aula Magna Francioso - Università della Basilicata Giovedì 1 ottobre ore 9.15Simposio: Biodiritti e Post-Umano. Antropologia ed etica dell'imprevisto. Potenza - Aula Magna Francioso - Università della Basilicata Giovedì 1 ottobre ore 9.15 Simposio: Ragione e passioni negli studi sociali. Matera - Auditorium Comunale “E. R. Duni” Giovedì 1 ottobre ore 16 Dibattito: Sulla natura della coscienza. Matera - Auditorium Comunale “E. R. Duni” Giovedì 1 ottobre ore 19 Presentazione del libro a cura di Mauro Maldonato e Ricardo Pietrobon Pensare la scienza. Bruno Mondadori, 2009.Matera - Palazzo Lanfranchi - Sala “Carlo Levi” Venerdì 2 ottobre ore 9Tavola Rotonda: I nostri demoni. Paesaggi filosofici e antropologici del III millennio Venerdì 2 ottobre ore 18 Dibattito: "Multiple Versions of the World". Matera - Auditorium Conservatorio “E. R. Duni” Sabato 3 ottobre ore 9.30Simposio: La fine delle certezze e il reincantamento della natura. Matera - Palazzo Lanfranchi - Sala "Carlo Levi"

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20 24 Ore in Basilicata


Dalle associazioni regionali all’estero un progetto per promuovere la lucanità

Il tavolo dei relatori (f. Mattiacci)

Al via i nuovi “Sportelli Basilicata” POTENZA - Si chiama “Sportello Basilicata”. E’ il progetto avviato dalla Regione Basilicata che, attraverso le proprie associazioni regionali all’estero, intende costituire una serie di sportelli permanenti che assolveranno la funzione di “veicolatori del made in Basilicata”, così da favorire la creazione di contatti tra gli imprenditori lucani residenti nella nostra regione e quelli presenti all’estero. «Un modo, altresì, - ha commentato Angelo Nardozza, direttore generale del dipartimento Presidenza della Giunta della Regione Basilicata - di rinnovare il ruolo delle associazioni di lucani emigrati all’estero, che diventano così, mezzo di sviluppo locale, attraverso la promozione di relazioni internazionali, di interscambio economico, culturale ed istituzionale con i principali paesi meta dell’emigrazione lucana, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni di lucani emigrati all’estero, attraverso lo svolgi-

mento un ruolo attivo all’interno delle associazioni». Ad oggi, sono stati attivati due sportelli Basilicata all’Estero, già operativi: uno in Argentina, a Buenos Aires, l’altro a Montevideo in Uruguay. Le attività realizzate finora hanno visto un ruolo attivo della Regione per quanto riguarda la fase di start up dei due sportelli, con lo scopo di favorire la creazione delle necessarie sinergie per la promozione dell’immagine della Basilicata e per la valorizzazione e commercializzazione dei prodotti lucani. «Si è scelta un’area geografica pilota come il Sud America, – ha specificato Rocco Messina, dirigente dell’ufficio Internazionalizzazione e promozione dell'immagine della Regione Basilicata – per poi proseguire con l’Europa e l’Oceania. La scelta è data dal fatto che in questi continenti si è concentrata una forte maggioranza di emigrati lucani e dall’esistenza di re-

lazioni pregresse tra la Regione Basilicata e i rappresentanti del mondo accademico ed economico dei paesi di emigrazione selezionati». Obiettivo del progetto è, dunque, quello di «assegnare un ruolo sempre più attivo alle associazioni di lucani all’estero – ha sottolineato il vice presidente della Commissione dei lucani all’estero, Luigi Scaglione – al fine di favorire lo sviluppo locale e l’internazionalizzazione della Basilicata attraverso la promozione delle relazioni internazionali e dell’interscambio socio-economico, culturale ed istituzionale con i principali paesi meta dell’emigrazione regionale. Esiste una grande voglia di autoaffermazione dei lucani all’estero, rappresentata dalla numerosa testimonianza di giovani laureati o qualificati imprenditori sparsi nelle sedi delle associazioni di tutto il mondo e la gran parte delle iniziative discusse in commissione regionale so-

no da sostenere e potenziare con misure mirate alla promozione sociale, economica e culturale delle collettività dei lucani all’estero per il maggiore raffor-

A Pignola l’evento di lancio del Po Fse 2007-2013

zamento dei legami con la nostra regione e della stima verso le istituzioni presenti nei luoghi d’origine». Anna Maria Calabrese

Conto alla rovescia per gli esami

Giovedì prossimo 6.125 studenti De Filippo: «Una grande operazione in tempo di crisi» alla Maturità

Il futuro passa da qui

PIGNOLA - Ammonta a 322,4 milioni di euro la dotazione finanziaria del Po Fse (Fondo sociale europeo) Basilicata 2007 – 2013. Di questi, 128,9 milioni di euro provengono dal Fse, 154,7 milioni di euro quale quota di cofinanziamento statale e 38,7 milioni di euro a carico del bilancio regionale. Numeri, obiettivi, linee strategiche, programmi sono stati illustrati ieri mattina, all’Hotel Giubileo di Rifreddo, nel corso dell’evento di lancio del Po Fse 2007 – 2013. Dopo la relazione di apertura dell’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio, è intervenuta Paola Bertolissi, in rappresentanza della Commissione europea, Dg Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità del Fse. Bertolissi, in particolare, si è soffermata sui tre criteri che sono alla base di un corretto modello di gestione delle risorse finanziarie europee: trasparenza dell’attuazione; campagna informativa; inclusione sociale. Ed ha spiegato che al centro della nuova programmazione c’è lo sviluppo del capitale umano. Sulle “Strategie nazionali per lo sviluppo delle risorse umane” è intervenuta, invece, Angela Altieri, in rappresentanza del ministero del Lavoro. Altieri ha evidenziato la necessità di puntare sulla efficienza e sulla qualità dei sistemi non mancando di sottolineare il ruolo del mondo dell’istruzione e, in particolare, dei livelli scolastici di base. A partire dalla riduzione dell’abbandono scolastico e dalla crescita delle competenze dei giovani. A illustrare gli obiettivi per la programmazione 2007-2013 del Fse per le Regioni e le province autonome è stata Annalisa Vittore, del Coordinamento tecnico delle Regioni per il Fse. Alcuni degli obiettivi strategici comuni sono: consolidare gli interventi di sistema avviati nel periodo 2000 – 2006; sperimentare pratiche, modelli e strumenti innovativi; valorizzare la semplificazione; rafforzare l’orientamento ai risultati; personalizzare gli interventi; puntare all’innovazione. Andrea Naldini, dell’Istituto di ricerca interdisciplinare Ismeri Europa, ha presentato i risultati di alcune analisi valutative del Fse

LA CISL CHIEDE PIÙ RISORSE PER IL LAVORO «BISOGNA adattare la fase operativa del nuovo programma del Fse alle mutate condizioni dello scenario economico privilegiando scelte concrete orientate al lavoro e all'inclusione sociale». È quanto ha dichiarato Enrico Gambardella a margine della presentazione del piano operativo. «Oggi la priorità è resistere agli effetti di una crisi economica pesante e perdurante - ha detto Gambardella - e in questa ottica il Fse deve mostrare duttilità, flessibilità e capacità di adattarsi al mutato scenario economico e sociale». Gambardella ha espresso perplessità su alcune scelte del governo regionale, a partire dalla “mancata previsione di misure finalizzate al reinserimento dei lavoratori in mobilità nei programmi di sostegno alle imprese che interessano la Val d'Agri e la Valbasento».

2000 – 2006. Per quel che riguarda gli effetti delle politiche formative, il tasso di inserimento occupazionale dopo 1 anno è del 29 percento, maggiore rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno. L’istruzione è stata determinante sulla probabilità occupazionale e gli effetti sono stati ridotti per le fasce più deboli. Risultato: il 90 per cento degli occupati dopo gli interventi del Fse lavorano in Basilicata; il 64 percento degli occupati giudica il lavoro coerente con la formazione; il 41 percento dei partecipanti non transitano nel lavoro. Per quel che riguarda la formazione continua «risultati positivi emergono per competenze, flussi informativi e motivazione del personale», mentre «risultati migliorabili, ma sufficienti, per produttività, carriere, inserimento». Nel corso dell’evento è intervenuto an-

che il neo presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. «Occorre individuare – ha detto Lacorazza – una strategia integrata che consenta anche alle province e agli operatori di inserirsi meglio all’interno del programma operativo al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati». A concludere i lavori il presidente della Regione, Vito De Filippo, che ha sottolineato «Tutta la nostra programmazione comunitaria 2007 – 2013 si muove in un quadro di sostanziale unitarietà e sulla base delle importanti lezioni che ci arrivano dalla precedente programmazione». «Abbiamo aspettato a presentare il programma – ha aggiunto– per evitare che questi eventi potessero essere oggetto di strumentalizzazioni politiche. Nel frattempo la Regione Basilicata ha messo in campo molte azioni con un

impegno di spesa nell’ambito del Fse 2007 – 2013 per circa 130 milioni di euro». «Questo programma comunitario rappresenta una grande operazione di rigore e arriva in questo tempo complicato di crisi economica. Inoltre, si intreccia con grande coerenza con le riforme istituzionali che abbiamo messo in campo in questi anni, dalla riforma delle Asl, passate da 5 a 2, alla trasformazione in comunità locali delle comunità montane, passate da 14 a 7, alla istituzione dell’unica Aato rifiuti regionale, solo per fare qualche esempio. Queste azioni, insieme alle altre che la regione ha attivato, semplifica di molto l’assetto istituzionale e rende più facili gli investimenti previsti dal Programma operativo». Per De Filippo «le misure anticicliche approvate dalla Regione Basilicata per contrastare la crisi internazionale sono assolutamente originali ed hanno non solo l’obiettivo di stabilizzare nuovi occupati, ma anche di ridurre l’emorragia di laureati e diplomati lucani verso altre regioni attraverso i tirocini formativi. Il distretto dell’innovazione tecnologica, il Campus con la Fiat aumentano gli spazi della ricerca, accrescono le possibilità occupazionali, aprono nuovi spazi di opportunità».

Concorsi

Riforma scolastica

Al, il 9 luglio la selezione per un laureato in geologia

Emilia Simonetti (Prc) dice no alla riforma Gelmini

POTENZA - E’ in programma per il 9 luglio alle 11 presso l’Hotel Vittoria in via Pertini numero 11 a Potenza, la prova scritta relativa alla selezione pubblica per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di un laureato in geologia da inserire nell’organico di Acquedotto Lucano Progettazione (Ccnl Gas/Acqua al 7°livello). Le domande di partecipazione, pervenute ad Acquedotto Lucano, sono state complessivamente 116, il 92 per cento delle quali provenienti dalla Regione Basilicata. La commissione esaminatrice sarà così composta da Antonino Greco, Giuseppe Gisotti, Vito Marsico, e Raffaele Pellettieri. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet dell’azienda all’indirizzo www.acquedottolucano.it.

POTENZA - «La riforma dei licei non ha nulla di epocale ma è ispirata da una logica di tagli: non si coglie alcuna logica realmente riformatrice né l'effettivo miglioramento della qualità formativa. In contraccambio i licei musicali saranno appena 40, quindi non saranno presenti in tutte le province. Il nuovo modello dei licei dovrebbe partire gradualmente, a partire dall'anno scolastico 2010-2011 e la riforma dovrebbe entrare a regime nel 2013. Quale futuro per i licei di Basilicata? Saremo il primo settembre davanti a tutte le scuole con gli studenti e le loro famiglie: la riforma Gelmini non può e non deve passare». E’ quanto scrive il capogruppo del Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, in una nota che analizza la riforma dei licei proposta dal ministro Gelmini.

Franco Inglese

POTENZA - «Possono affrontare l’esame di stato in modo sereno, hanno lavorato bene i nostri studenti». Parola di Franco Inglese, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, che nella conferenza stampa di ieri ha parlato degli esami presentando il quadro generale e confortando gli studenti che si accingeranno alla prova scritta di Italiano il prossimo 25 giugno. E sempre nella giornata di ieri il direttore ha incontrato anche i presidenti delle Commissioni d’esame per alcune indicazioni di massima ma soprattutto per contribuire a creare quel clima di serenità per debellare gli aspetti più malevoli dell’ansietà che aggredisce i candidati prima dell’esame. Sono 6.125 i candidati interni (di cui 436 dalle scuole paritarie), 3.768 per la provincia di Potenza e 2.357 per Matera. E rispetto al dato nazionale degli studenti non ammessi (circa 5,60 per cento) la scuola lucana con il 4,82 per cento, registra una media più bassa. Di questi ultimi, il 95 per cento circa proviene dagli Istituti tecnici e professionali. Qualche numero, ma minimo, viene anche dai licei scientifici. Rispetto poi alle disposizioni ministeriali sull’ammissione agli esami (previa media del sei) il direttore Inglese ha richiamato «l’impegno e la serietà nello studio» ma anche «un sistema formativo sempre più competitivo sul piano nazionale e internazionale». E sempre in questa direzione un dato significato viene dal numero dei

candidati esterni, 144, meno del 41,46 per cento dell’anno scorso. Un numero che si è assottigliato notevolmente in questi due anni scolastici passando da 431 del 2007 a 246 nel 2008 e infine ai 144 del 2009. La seconda prova si terrà il 26 e infine la terza il 29 (su quest’ultima forse ci saranno delle novità in futuro, potrebbe essere gestita direttamente dall’Invalsiistituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, ma per ora tutto resta come prima). E dopo gli scritti e relativa correzione, si darà il via ai colloqui nei primi di luglio. Supporti e condizioni affinché l’attività didattica si svolgesse al meglio non sono mancati. Non ultima l’iniziativa del gruppo tecnico di supporto, a livello regionale, per la valutazione della matematica (il 24 prossimo, coordinati dall’ispettore tecnico Franco Fasolino, si incontreranno i docenti di matematica). Forse la matematica è l’unico tallone d’Achille di questi tempi per gli studenti: «Pieno rispetto della professionalità dei docenti – ha detto il direttore - , l’incontro vuole solo dare un supporto a livello di coerenza valutativa». E la valutazione, ha tenuto a precisare Inglese «non ha carattere di sanzione ma di supporto». Obiettivo finale per il direttore: «creare nei giovani studenti una coscienza critica e autocritica». E scusate se è poco, diceva qualcuno. Maria De Carlo

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24 Ore in Basilicata 21

Martedì 23 giugno 2009


Martedì 23 giugno 2009

Casa La Basilicata punta a snellire l’iter per l’approvazione del ddl regionale Cantieri aperti Feneal Uil annuncia nuove Il 30 giugno la scadenza prevista dall’intesa Stato - Regioni mobilitazioni

Il Piano oggi in giunta

POTENZA - E’ il prossimo 30 giugno la scadenza fissata dall’intesa Stato-Regioni per l’approvazione del cosiddetto Piano Casa. Un traguardo già tagliato da alcune realtà come il Veneto e l’Umbria e in forte ritardo, invece, perché ancora in fase di studio, nella vicina Calabria, in Liguria, Molise e Sardegna. Per quanto riguarda la Basilicata la Giunta regionale dovrebbe approvare proprio oggi il disegno di legge presentato la settimana scorsa ad ordini professionali, sindacati, associazioni di categoria e di volontariato. Dopo spetterà al Consiglio pronunciarsi ma l’intenzione sembra essere quella di adottare un iter snello come ad esempio «chiedere subito l'esame in Aula, saltando il passaggio in commissione», spiega il governatore della Basilicata, Vito De Filippo, un iter che consentirebbe di tagliare il traguardo della legge se non proprio il 30 giugno, con pochi giorni di ritardo. Ma quali sono i punti principali del disegno di legge lucano? Miglioramento della qualità abitativa, sicurezza del patrimonio edilizio esistente, risparmio energetico, semplificazione amministrativa. Questi gli obiettivi del disegno di legge regionale “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”. Lo scorso 16 giugno il ddl è stato presentato in un incontro con De Filippo e l’assessore all’Ambiente e Territorio, Vincenzo Santochirico. I punti cardine del disegno di legge sono: possibilità di ampliare fino al 20 per cento la volumetria degli edifici residenziali mono e bifamiliari; demolizione e ricostruzione con la possibilità di aumentare la superficie complessiva fino al limite massimo del 40 per cento; tanto per gli interventi di ristrutturazione quanto per quelli di demolizione e ricostruzione non sarà necessaria la licenza ma sarà sufficiente la Dichiarazione di inizio attività. La premialità volumetrica, in ogni caso, sarà subordinata alla riduzione dei consumi di energia e al rispetto delle norme antisismiche: maggiore il risparmio, maggiore la possibilità di ampliamento. «La proposta di legge regionale – ha spiegato in occasione della presentazione il presidente De Filippo – è ispirata agli obiettivi contenuti nell’Intesa siglata il primo aprile scorso da Governo e Regioni. Le linee guida dell’Intesa sono il risultato di un confronto duro con il Governo, sia in relazione ai contenuti dell’accordo sia per quanto riguarda le competenze legislative: le Regioni hanno dovuto difendere, con forza, le loro prerogative». «Si tratta di un Piano straordinario – ha spiegato poi l’assessore Santochirico – che intende incidere sulla riqualificazione del patrimonio edilizio, con edifici, quartieri ed insediamenti residenziali che abbiano un impatto limitato e garantiscano un’elevata qualità della vita. Il via libera agli aumenti, infatti, sarà concesso solo a fronte di un alleggerimento del carico am-

OPERE PUBBLICHE

Legacoop marcia al fianco dei sindacati

Santochirico e De Filippo

bientale degli edifici che abbiano un titolo edilizio, escludendo, quindi, le opere abusive. Gli interventi non potranno essere realizzati nei centri storici e nelle aree sotto tutela. Con questo Piano – ha aggiunto Santochirico – riteniamo che sia possibile coniugare un’esigenza di carattere economico

con la sfida ambientale; il comparto dell’edilizia rappresenta, infatti, uno dei settori economici a maggiore impatto in termini di emissioni di gas serra e allo stesso tempo costituisce un indiscutibile volano per l’occupazione e per l’economia». regione@luedi.it

POTENZA - Avviare al più presto i lavori di edilizia scolastica già finanziati o appaltati, superando i ritardi dettati dalla lentezza della burocrazia e della politica. L'Associazione Regionale Cooperative di Produzione e Lavoro di Legacoop Basilicata si unisce all'appello di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil «per rianimare un settore, quello delle imprese edili e affini, da sempre trainante in regione e che registra oggi drammatici cali di fatturato con il rischio, ormai fondato, di pesanti conseguenze dal punto di vista occupazionale». A questo proposito, Arcpl Legacoop accoglie positivamente l'intenzione di impiantare un tavolo permanente sui lavori pubblici, espressa nei giorni dal presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, ed è pronta a fornire il

proprio contributo. «Oltre a sostenere con decisione la piattaforma proposta dai sindacati, si avverte l'impellenza di capire se sussistono le condizioni per poter mettere in moto politiche anticicliche in modo da consentire una ripresa dell'economia regionale, individuando celermente le opere, comprese quelle cosiddette “minori”, di disponibilità dei vari Enti inclusi i Comuni, su cui è necessario intervenire. A questo proposito Arcpl Legacoop ribadisce l'urgenza di un tavolo comune tra organizzazioni sindacali, organizzazioni imprenditoriali e Regione Basilicata che ponga l'accento su: una sensibilizzazione e il superamento dei Patti di Stabilità degli Enti locali; il rischio di un possibile crollo delle imprese; la mancanza di copertura sugli ammortizzatori».

L’Alai informa su date, scadenze e somme per i collaboratori lucani

Precari, arriva l’indennità per chi ha perso il lavoro POTENZA – Entra nella fase operativa la misura varata dal governo per estendere gli ammortizzatori sociali ai collaboratori a progetto e ai lavoratori interinali che hanno perso il lavoro nel corso del 2009. Lo rende noto l'Alai Basilicata, l'associazione della Cisl che rappresenta e tutela i lavoratori precari, che ha aperto uno sportello informativo per assistere i lavoratori interessati. Per i cosiddetti cocopro è prevista, in caso di interruzione del rapporto di lavoro, una indennità una tantum pari al 20 per cento del reddito percepito nel 2008 per le richieste formulate nel 2009. L'importo del sussidio scende al 10 per cento per le richieste che saranno presentate nel 2010 e nel 2011. I beneficiati sono i collaboratori a progetto iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell'Inps ed in possesso dei seguenti requisiti: hanno svolto la propria attività per un unico committente; hanno percepito nell'anno precedente un reddito compreso tra 5 mila e 13.819 euro (per il

Iniziativa Regione - Ice

2008); non meno di 3 mesi e non più di 10 mesi di contributi accreditati nell'anno precedente alla gestione separata Inps; almeno 3 mesi di contributi accreditati sempre alla gestione separata nell’anno di riferimento. Per ottenere l'indennità una tantum i collaboratori a progetto devono presentare la domanda alla sede Inps più vicina secondo questo calendario: entro il 30 giugno se il rapporto di lavoro si è interrotto entro il 30 maggio; se il contratto di collaborazione è stato interrotto dopo il 30 maggio, la domanda deve essere presentata entro 30 giorni dalla data di interruzione del rapporto. Il diritto a percepire il trattamento è subordinato alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o a un percorso di riqualificazione professionale. Anche per i lavoratori in somministrazione, meglio conosciuti come interinali, è prevista una indennità di disoccupazione in caso di interruzione del rapporto di lavoro. I destinatari dell'intervento sono i lavoratori somministra-

ti che abbiano maturato un'anzianità di lavoro di almeno 78 giornate in somministrazione a partire dal 1 gennaio 2008, disoccupati da almeno 45 giorni ed allo stato attuale non destinatari di alcun trattamento pubblico di sostegno al reddito per carenza di requisiti. In caso di eccedenza di domande pervenute, sarà data priorità ai lavoratori in somministrazione con 40 anni di età o con figli a carico. Ai destinatari dell'intervento, a seguito della firma del patto di attivazione presso l'agenzia competente, viene erogata un'indennità di sostegno al reddito in misura unica per un valore di 1.300 euro al lordo delle ritenute di legge. Infine, sempre per i lavoratori somministrati, sono previsti voucher formativi fino a 5 mila euro per la frequenza di un corso di formazione individuale. Per ricevere informazioni e assistenza nella compilazione delle domande è possibile rivolgersi direttamente alla sede dell'Alai Cisl Basilicata in via del Gallitello 56.

POTENZA - Dopo la manifestazione unitaria della scorsa settimana indetta da Cgil, Cisl e Uil per chiedere l’avvio dei cantieri in attesa di partire, 99 nel Mezzogiorno, per favorire il rilancio dell’economia, «si apre in Basilicata una nuova fase di iniziativa e mobilitazione del sindacato dei lavoratori edili sui temi della accelerazione delle opere pubbliche e il Piano Casa, la sicurezza, il sistema della bilateralità, la formazione degli operai finalizzata anche alla prevenzione anti-infortunistica». A sostenerlo è la segreteria della Feneal-Uil sottolineando che «bisogna alzare il livello di attenzione sul problema in materia di appalti. La pratica del massimo ribasso porta a fenomeni di subappalto a catena, utilizzo del lavoro part-time, evasione della denuncia ore, presenza di lavoro nero, utilizzo di lavoratori stranieri (come si continua a verificare nei cantieri lucani) preferibilmente senza permesso di soggiorno perché più facilmente ricattabili, utilizzo di materiale non conforme al capitolato d’appalto. Tutte situazioni che aggravano il rischio infortunistico. Ancora, pesa l’accelerazione dei ritmi di produzione che comporta, sempre per rientrare nei costi, l’abbassamento ulteriore della soglia di rispetto delle norme. Le nostre proposte sono indicate nel Manifesto per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra queste – ricorda la Feneal-Uil - c’è la patente a punti, a scalare se l’azienda non rispetta le norme, a credito se l’impresa è virtuosa. Ancora chiediamo di sostituire il sistema del massimo ribasso con l’offerta economicamente più vantaggiosa, così da circoscrivere tutti quei ribassi anomali. Chiediamo anche che il Documento unico di regolarità contributiva sia integrato con la congruità che permetta di determinare il numero dei lavoratori impiegati per realizzare l’opera. Crediamo – afferma la Feneal - che la bilateralità possa avere un ruolo importante, soprattutto perché condivisa contrattualmente. Funzionano le casse edili per il durc, le scuole edili per la formazione prima di entrare in cantiere, i comitati tecnici per la prevenzione per le visite in cantiere per segnalare eventuali operazioni sbagliate. Siamo fortemente impegnati, di intesa e in stretta sintonia con l”Associazione degli imprenditori edili, al rilancio della Efmea di Potenza».

Programma di Sviluppo Rurale

Commercio estero in chiusura il corso di specializzazione

L’assessore Viti risponde alla Federazione Agronomi e Forestali fornendo precisazioni in merito ai bandi

POTENZA - E’ in programma per il 26 giugno alle 11 la conferenza per la chiusura del Corso di Specializzazione in Commercio Estero organizzato da Regione Basilicata ed Ice - Istituto nazionale per il Commercio Estero. L’appuntamento è nella Sala Giunta della Regione Basilicata. All’incontro interverranno il presidente della Regione, Vito De Filippo, l’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio, il direttore Ice Istituto nazionale per il Commercio Estero sede regionale di Puglia e Basilicata, Giuseppe Lamacchia. L’iniziativa è realizzata a valere sulla Convenzione 2005 Ice/Regione Basilicata attuativa dell'Accordo di Programma Map/Regione Basilicata.

POTENZA - L’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, fa alcune precisazioni in merito ai bandi Psr. «Suscita incredulità - dice Viti - la nota della Federazione dei Dottori Agrari e Forestali e del coordinamento dei Periti Agrari e Forestali in riferimento ai quattro bandi relativi al Programma di Sviluppo Rurale. I Bandi consentono l’attivazione di alcune delle misure più strategiche del programma: 112 (Insediamento giovani agricoltori); 121 (Ammodernamento aziendale, con una riserva per i giovani); 132 (Adesione a sistemi di qualità); 311c (Produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili),

L’assessore Viti

mettendo a disposizione delle aziende agricole risorse ed opportunità di crescita. Questi sono anche il frutto di una lunga ma costruttiva concertazione. Gli uffici dipartimentali - continua Viti hanno con abnegazione

predisposto la documentazione in coerenza con la regolamentazione comunitaria e le schede di misura del P.S.R. vigente e non appare fondata, anche perché poco circostanziata, l’esistenza di “discrasie”, per le quali addirittura si annuncia il ricorso al Tar. Non si può non rilevare una notevole forzatura rispetto al metodo di un pacato confronto istituzionale, rispetto al quale una richiesta di un incontro urgente avrebbe dovuto precedere l’annuncio di ricorso al Tar. Si precisa che i Caa cureranno esclusivamente la compilazione delle domande di aiuto sul format della piattaforma S. I. A. N. e, come consuetudi-

ne, l’aggiornamento e la costituzione del fascicolo aziendale. Tale ruolo è ovviamente incompatibile con la predisposizione della documentazione allegata alle domande. Laddove non esistono discrasie è (a differenza di altre Regioni) sulla piena ed inequivocabile titolarità dei professionisti agrari e forestali nella predisposizione dei Piani di Sviluppo Aziendale, Business Plan e Studi di Fattibilità, elemento che pare non essere ancora stato colto. Il Dipartimento è sempre disponibile ad un confronto su possibili miglioramenti ai contenuti dei Bandi, purché equilibrato e costruttivo».

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Matera

Conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa che vedrà protagonista padre Zanotelli

L’acqua è un diritto di tutti Obiettivo: una nuova legge che disciplini la risorsa idrica SI terrà il prossimo 26 giugno, nel salone della parrocchia di Sant’Anna e San Gioacchino, l'incontro con padre Alex Zanotelli sul tema “Acqua diritto universale: pubblica o privata?”. L'appuntamento è stato annunciato ieri mattina dal presidente del neo comitato “Acqua pubblica” di Potenza, Lidia Ronzano, durante una conferenza stampa. Presenti anche i rappresentanti di alcune delle associazioni che hanno aderito al comitato: Cestrim (Centro studi e ricerche sulle realtà meridionali), Equomondo, Gvs (Gruppo di volontariato di solidarietà) e Agesci Potenza 3, da cui, tra l'altro, parte l'iniziativa. Lo scopo è di sensibilizzare la cittadinanza e le amministrazioni locali sulla questione dell'acqua come bene accessibile a tutti. Il comitato nasce nell'ambito del movimento mondiale per la difesa dell'acqua. «L'acqua è un bene comune ed è un bene finito indispensabile all'esistenza di tutti gli esseri viventi. La disponibilità e l'accesso all'acqua potabile sono diritti umani inalienabili e inviolabili di ciascuno. Complessivamente oltre un miliardo e quattrocento milioni di persone che abitano il pianeta non hanno accesso all'acqua potabile». Questi, i principi di un vero e proprio “Manifesto dell'acqua”, diffuso dal comitato internazionale per un contratto mondiale per l'acqua . È in questo ampio contesto che si inserisce il comitato di Potenza che tiene a cuore il problema non solo in quanto mondiale, ma anche in quanto nazionale e, soprattutto, regionale. L'attuale legge 133 del 6 agosto 2008 in materia di gestione delle risorse idriche, definite come “servizio pubblico di rilevanza economica”, prescrive la possibilità di affidarla a “ soggetti privati, fermo restando la proprietà pubblica delle reti”. Possibilità questa che, per la Basilicata, rappresenta un grosso rischio. L'erogazione dell'acqua, infatti, è gestita dall'Acquedotto lucano, società per azioni a capitale pubblico. Per costituzione, quindi, potrebbe aprirsi ad azionisti privati. In un incontro tra il comitato “Acqua pubblica” e l'Acquedotto lucano, secondo quanto affermato dal presidente, pare la società abbia rassicurato sulla regolarità dell'aderenza alla normativa vigente e alla impossibilità di dare la gestione del servizio idrico “in pasto” alle gare d'appalto. Tuttavia, il rischio rimane. Per questo motivo obiettivo primario del comitato

sarà avviare ogni iniziativa utile ad accelerare il varo di una nuova legge quadro nazionale, sulla base della proposta di legge di iniziativa popolare concernente principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubliccizzazione del servizio idrico. Il comitato “Acqua pubblica” lancia un appello soprattutto ai Comuni, perchè ci sia un ripensamento sullo strumento utilizzato per la gestione delle acque. Intanto muove i primi passi con l'incontro del 26 giugno. Il missionario padre Alex racconterà la sua esperienza di vita legata alla risoluzione del problema nei paesi più poveri, prima ai ragazzi (ore 16.30) e poi all'intera cittadinanza (19.30), dopo la celebrazione eucaristica (18:30). Anna Martino potenza@luedi.it

Sorteggi, il Tar da ragione al “Galilei” IL sorteggio effettuato lo scorso 5 maggio al liceo scientifico Galilei si è svolto regolarmente. Questo in sintesi quanto ha stabilito il Tar (tribunale amministrativo regionale) di Basilicata a seguito del ricorso presentato da dieci genitori che avevano visto i loro figli esclusi dall’iscrizione alla prima classe del liceo scientifico. I dieci hanno ritenuta ingiusta l’esclusione e hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Ma il Tar ha dato ragione al dirigente scolastico del “Galilei”, Vittorio Pace. Il sorteggio si è svolto regolarmente e non ci sono stati né favoritismi, né irregolarità come asserito dai dieci genitori che hanno presentato ricorso ma anche da altri genitori che il giorno del sorteggio hanno contestato il dirigente scolastico. In tutto sono 109 le matricole che dovranno frequentare il “Pasolini”, invece che il “Galilei”. In tutto erano state presentate circa 300 domande di iscrizione al primo anno. Di queste trecento domande 109 non sono state accolte anche perché il “Galilei” già ospita all’incirca 1.300 studenti. Dopo la decisione del Tribunale amministrativo regionale i 10 genitori, che avevano presentato ricorso, potranno o rivolgersi al Consiglio di Stato o iscrivere i propri figli al “Pasolini”.

Incontro anche con Santochirico

Piero Lacorazza fa visita al senatore Emilio Colombo

Colombo e Lacorazza

CLICK SULLA CITTA’

Trambusto in viale Firenze

SI è temuto che potesse accadere il peggio ieri mattina in un condominio di viale Firenze. Una persona si è barricata nel suo appartamento e, perdendo il controllo, ha cominciato a urlare. I vicini preoccupati, e temendo che la persona potesse compiere gesti inconsulti, hanno allertato il 113. Sul posto è giunta una volante, una squadra dei Vigili del fuoco e un’ambulanza del 118. I Vigili del fuoco, passando per il balcone, si sono introdotti nell’appartamento consentendo alla polizia e ai sanitari di entrare. La persona è stata portata all’ospedale San Carlo.

IL neo presidente della Provincia, Piero Lacorazza, ha incontrato, ieri mattina, il senatore a vita, nonché padre costituente Emilio Colombo. Il rapporto tra i principi contenuti nella Carta Costituzionale e le nuove generazioni è stato al centro di un incontro di alto profilo, nel corso del quale il presidente della Provincia e il senatore a vita hanno concordato sul bisogno stringente di promuovere la conoscenza della Costituzione, soprattutto tra i più giovani. Il senatore a vita ha infatti firmato tre copie della Costituzione che saranno donate all'Itc “F.S. Nitti” di Potenza. «Le giovani generazioni - ha affermato Lacorazza - devono acquisire la consapevolezza che il rispetto dei diritti umani è la condizione basilare per uno stato realmente democratico e che la loro libertà proviene dai valori di straordinaria importanza sanciti dalla Costituzione». Tra gli altri temi affrontati, quello dell'attuale congiuntura economica, i cui preoccupanti effetti colpiscono imprese e famiglie dell'intero territorio. «In questa fase - è il pensiero del presidente della Provincia - occorre lanciare con forza idee di sviluppo, rendendo gli attori istituzionali protagonisti di un percorso che proietti la Basilicata, fuori dalla crisi e verso un futuro di crescita». Lacorazza sempre nella mattinata di ieri ha incontrato il direttore del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) Enzo Cuomo. Si è trattato di una prima riflessione su come mettere insieme Cnr, Enti di ricerca, Regione, Comuni e Università, con l'obiettivo di innovare e costruire buone pratiche, in particolare per quanto riguarda le competenze assegnate alla Provincia, dalla viabilità all'edilizia scolastica, dalla prevenzione dei rischi alla Protezione civile. «L'idea - ha sottolineato il presidente - è quella di fare della Provincia un soggetto capace di costruire il futuro, attraverso la messa in campo di buone pratiche che siano in grado di assicurare l'eccellenza dell'amministrazione e l'interesse dei territori e delle comunità locali». Tra i progetti già in cantiere, ad esempio, quello dell'info mobilità, un programma innovativo che consentirà di attingere ai fondi ministeriali e di risparmiare risorse per la messa in sicurezza della viabilità provinciale. Con l'assessore regionale all'Ambiente Vincenzo Santochirico, infine, Lacorazza ha fatto il punto della situazione sulla questione rifiuti.

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Potenza


Martedì 23 giugno 2009

ANTICA OSTERIA

La scelta dell’anello richiede tempo

MARCONI

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AL DUOMO

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MIMI’

“Studi di giugno”

DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza

•DON BOSCO• chiuso •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Un’estate ai caraibi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 La ragazza del mio migliore amico 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Terminator 18 - 20.15 - 22.30

Sala 5 Moonacre 18 Uomini che odiano.... 21 Sala 6 Una notte al museo 2 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Angeli e demoni 19 - 21.30 •DUE TORRI• chiuso

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

ISUCCIO

0971-

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-470750

PANE

Rione Francioso in festa

“Publicinvasioni”

0971-411661

TAVERNA ORAZIANA 34044

SI terrà oggi, con sipario alle 21, al teatro “Francesco Stabile” la compagnia teatrale Abito in Scena presenta due studi, che si susseguiranno uno dopo l’altro, proponendosi come corti teatrali. Il titolo dello spettacolo è “Studi di giugno” e rientra nel cartellone del Maggio Potentino 2009. Il primo studio è il CapoLavoro (versione rivisitata), il secondo ha per titolo PerLa MiaTerra. Gli studi sono interpretati da Monica Palese per la regia di Leonardo Pietrafesa con le sovrapposizioni sonore di Giovanni Palese. Nell’ottica di un teatro in movimento, dell’essere in ascolto nella necessità di non avere certezze, ma di trasformare, contaminare, gli spettacoli di Abito in Scena passano attraverso una serie di studi che formano l’ossatura definitiva di uno spettacolo.

HANNO preso il via le iniziative per la festa degli apostoli Pietro e Paolo, al Rione Francioso. Il comitato organizzatore, il Gruppo Scout Agesci Potenza 2, ha inteso far sì che questa sia una festa di tutti, dove gli abitanti del Francioso siano coinvolti nelle attività; l'obiettivo è che tutti divengano protagonisti attivi della manifestazione partecipando alle iniziative proposte, allo scopo di vivere la settimana in un clima di familiarità e gioia condivisa. Si formeranno senza limiti d'età, quattro grandi squadre che si sfideranno, durante “Olimpia CCVII” in gare di calcetto, ciclismo, cucina e carrozze di legno, in modo da dar vita ad un grande torneo al fine di formare un'unica grande classifica che, al termine, festeggerà la squadra vincente. Sarà, naturalmente, curato anche l'aspetto della riflessione religiosa che vedrà San Paolo essere un po' più sotto i riflettori perché, dopotutto, questo è l'Anno Paolino. Un altro intento è quello di dare alla festa anche una connotazione culturale organizzando un Festival di gruppi locali emergenti, la lettura sine glossa delle Lettere di San Paolo, una estemporanea di pittura, la presentazione del libro di Pasquale Basta “Abramo in Rm 4” e del libro “Orditi continui e rilevati” di Antonella Litterio e Luigi Cappiello. Infine è stato deciso, di aiutare le popolazioni terremotate de L'Aquila in due modi: sia attraverso la più classica delle solidarietà e cioè una raccolta di fondi da destinare all'acquisto dei beni persi dalla parrocchia San Paolo Apostolo del capoluogo con la quale è in atto un gemellaggio; sia attraverso il sostegno all'economia abruzzese anch'essa duramente colpita dal sisma. Lavorare, infatti aiuta a voltare pagina, a reagire e il lavoro è necessario per consentire a questa popolazione di risollevare il capo. Così facendo, la ricostruzione oltre che un fatto materiale diviene anche un fatto culturale.

0971-37597

DUE TORRI

E PEPERONCINO 44462765

FARMACIE TURNO NOTTURNO.......... 23 GIUGNO Blasone............................0971/444145 piazza Cagliari, 24 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

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AL DRAGO

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AVIGLIANO

0971-700743

L’APPUNTAMENTO

Terza edizione del recita organizzato dalla parrocchia di Frusci

In scena “Si chiamerà Giovanni” QUESTA sera presso la contrada Frusci di Avigliano è in programma la terza edizione del recital dal titolo: “Si chiamerà Giovanni”. La recita avrà inizio alle 20.15 e si terrà presso la comunità parrocchiale guidata da don Massimo Scavone, insieme al comitato festa 2009 che ha scelto di continuare l'esperienza intrapresa nella passata stagione. Gli organizzatori hanno fatto leva sull'entusiasmo fatto registrare nella precedente esperienza, mentre in questa edizione si è passati ad una consapevolezza, sempre più radicata nell'animo dei partecipanti, di essere parte integrante di un progetto che ruota attorno alla figura di San Giovanni, protettore della frazione. Tutti gli abitanti della contrada si sono impegnati e hanno partecipato con grande entusiasmo a questa esperienza teatrale e artistica. Don Massimo Scavone ha inteso rimarcare le specificità dell'esperienza affermando: «L'iniziativa, che ha dato origine a un gruppo teatrale, persegue anche il fine di avvicinare i giovani proprio al teatro, affinché possano affrontare anche la vita di tutti i giorni con un atteggiamento intelligente e positivo». La rappresentazione sacra, preceduta dalla processione e dalla celebrazione eucaristica, si svolgerà nei posti più suggestivi della contrada di Frusci, in particolare la piazzetta della vecchia chiesa, la piazza, la strada principale e il largo Parla Chiane. Decine i personaggi chiamati a rappresentare la vita di San Giovanni Battista. La regia è di Donatina Coviello, gli interpreti sono Donato Masi, nei panni del nonno, Martina Lagonigro, Rocco Masi e Massimiliano Colangelo nel ruolo dei nipotini, Giuseppe Samela, nei panni di Zaccaria, Vito Sabia e Luigi Masi, che interpreteranno il ruolo di sacerdoti, Federica Colangelo, sarà

l'angelo, Lucia Pietrafesa, interpreterà Elisabetta, Francesco Mollica, sarà il parente, Daniel Lagonigro, sarà Giovanni Piccolo, Giovanni Battista verrà interpretato da Luigi Masi, Giuseppe De Carlo, interpreterà il ruolo di Gesù, Giuseppe Colangelo sarà Erode, Maria Grazia D'Anza testimonierà la parte di Erodiade, i notabili saranno Vito Donato Sabia, Angelo Iannielli, Mario Mollica, Domenico Masi, Nicola Lorusso, Leonardo Masi e Andrea Iannielli. Le ballerine Assunta Masi, Alessandra Mollica, Assunta Masi, Rossella Sabia, Federica Colangelo, Francesca Mollica, le popolane Anna Palese, Anna Masi, Donatella Lagonigro, Carmelina Masi, Giuseppina Palese, Donatina Samela, Giuseppina Samela, Carmela De Carlo, Maria Mattia, Caterina Mollica, Isabella Albano, Antonella Gentile, Donatina Colangelo, i ragazzi saranno interpretati da Angelo Colangelo, Cristian Colangelo, Domenico Lagonigro, Alessia Samela, Vincenzo Mazza, i pastori saranno Giulia Colangelo, Sara Lagonigro, Alessandra Samela, Emanuela Lorusso, Francesco Lorusso, Lorenzo Lagonigro, Francesco Iannielli e Donato Grieco, le piccole popolane Francesca Samela, Erika Mecca, Francesca Mecca, Vito

Mecca, Assunta Mazza, Flavia Samela, Vittoria Samela, Marianna Mazza, Ludovica Samela, Giovanna Grieco, Giada Lagonigro, Pasquale Samela. La presentatrice della serata sarà Rossella Sabia. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

OGGI IN CONFINDUSTRIA Incontro Italtractor CENTOSESSANTA posti a rischio nello stabilimento potentino dell’Italtractor. E del futuro dello stabilimento si discuterà oggi alle 11 nella sede di Confindustria. Allo stesso tavolo si siederanno sindacati e vertici aziendali. A partire dalle 9, intanto, sotto la sede di Confindustria si terrà un presidio dei lavoratori. A organizzarlo la Fim, la Fiom, la Uilm e la rappresentanza sindacale unitaria di stabilimento a sostegno dello stabilimento di Potenza. Scopo del presidio è quello di tutelare le prospettive e i posti di lavoro dello stabilimento lucano.

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24 Potenza


25 Avigliano L’amministrazione avrebbe negato l’autorizzazione agli organizzatori

San Vito: i fuochi della discordia Non si placano le polemiche attorno alla festa. Dito puntato contro il Comune AVIGLIANO – Nelle scorse ore hanno distribuito un volantino nel quale è riportata la loro denuncia. Oggi, sui muri del paese, sarà affisso anche un manifesto con dentro lo sdegno di ciò che è successo. Ovvero: un mezzo boicottaggio della festa di San Vito da parte di chi (il Comune) avrebbe dovuto autorizzare l'accensione di fuochi pirotecnici la sera del 15 giugno. È passata poco più di una settimana dalla festa dedicata al patrono di Avigliano, che per la cronaca si è svolta “quasi” in modo perfetto. Quel “quasi” è d'obbligo, allorché al momento dell'accensione dei fuochi pirotecnici, sia il giorno durante la processione del santo, sia la sera a sancire la chiusura delle celebrazioni, mancava l'autorizzazione, negata negli ultimi minuti. Il mancato via libera alla batteria di mortai, già pronta a sparare, ha suscitato la protesta dell'Associazione culturale e ricreativa San Vito Martire, che in questi giorni sta promuovendo una campagna di informazione per spiegare ai cittadini-benefattori come sono andate le cose. “Come avete potuto constatare – hanno scritto gli organizzatori

La chiesa di San Vito Martire

della festa – quest'anno in occasione della festività San Vito non è stato possibile procedere all'accensione dei fuochi pirotecnici previsti perché non è stata rilasciata da parte delle autorità competenti la necessaria autorizzazione”. Hanno precisato dall'associazione che “noi organizzatori dei festeggiamenti non abbiamo alcuna responsabilità avendo predisposto,

come gli anni precedenti, la squadra antincendio prevista dalla normativa”. E allora perché quei mortai non sono stati esplosi come tradizione vuole? Secondo gli organizzatori della festa, l'autorizzazione non è stata rilasciata perché il sito non è idoneo e perché ci sono state delle opposizioni da parte dei privati. Certo che il dubbio è legittimo, e all'associazione San

Vito se lo sono chiesti: “Perché in passato c'era l'autorizzazione e quest'anno non più? Cosa è cambiato rispetto agli anni scorsi che ha reso il sito non idoneo?” E ancora: “La richiesta di autorizzazione per lo sparo dei fuochi è stata presentata ai primi di maggio. Perché si è aspettato la mattina della festa per dare il parere contrario impedendo così una soluzione alternativa?” E infine: “Se il sito non è idoneo (e questo lo si sa da tempo) perché i nostri amministratori non si sono attivati per trovare un altro?” Sono questi gli interrogativi posti nel comunicato ai cittadini preparato dall'associazione, che tuttavia ha annunciato alla di voler proseguire nella organizzazione della festa anche per il prossimo anno. “Il nostro lavoro – hanno spiegato – continua nella speranza che una maggiore collaborazione con gli amministratori e le autorità civile e religiose (ognuno nel proprio ruolo) possa far continuare a crescere la festa del nostro santo patrono, sia nei festeggiamenti civili che religiosi, avendo massimo rispetto delle tradizioni”. g.sil.

Archivio Fulcoli di Pietragalla Un patrimonio per la Basilicata PIETRAGALLA - Nell'ambito della Festa Europea della Musica svoltasi a Pietragalla sabato 20 e domenica 21 giugno si è tenuto un importante seminario strettamente legato a questa attività artistica. Domenica pomeriggio infatti presso lo storico Palazzo Muscio del paese si è tenuto un seminario culturale- letterario dal titolo "Verso una storia documentata delle bande musicali in Basilicata: l'archivio storico della Famiglia Fulcoli di Pietragalla". In pratica recentemente presso l'abitazione della famiglia Fulcoli è stata ritrovata grande quantità di materiale storico che costituisce una vera biblioteca ricca di tante informazioni non solo cittadine ma a livello interregionale. In questo incontro è stato sottolineato il significativo ruolo che occupa questo archivio evidenziato da vari ed autorevoli interventi. Donatina Miranda della Soprintendenza Archivistica della Basilicata ha evidenziato che "il nostro compito è quello della ricerca degli archivi posseduti da privati catalogandoli per renderli così fruibili al pubblico, per cui con questa iniziativa odierna inizia un lavoro di ricerca sulla storia delle bande musicali della Basilicata tenuto conto che il materiale da visionare è ampio". Giuseppe Esposito, dirigente del conservatorio di Musica "G. da Venosa" di Potenza ha invece messo in risalto che "non bisogna sottovalutare ciò che rappresenta la storia e

anche la musica naturalmente è espressione di un momento storico preciso quindi studiare l'archivio del maestro Luigi Fulcoli significa andare a ritrovare noi stessi e nel caso specifico una fase storica a cavallo tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 inerente la nascita e lo sviluppo di tante bande musicali, e quindi il nostro passato e ciò che hanno fatto i nostri avi. Gli archivi sono la biblioteca che conservano la storia non solo locale". E' intervenuto poi il nipote del maestro Fulcoli, Pier Luigi Fulcoli il quale ha sottolineato "di essere gratificato che dall'archivio di famiglia creato da mio nonno ci sia materiale importante e in tal senso la cultura deve diventare un volano importante per Pietragalla anche per far crescere il centro storico che conserva tante informazioni sugli usi, i costumi, la storia e le tradizioni locali". Maria Pietrafesa archivista della società Ianus che sta catalogando l'archivio ha reso noto che "siamo solo all'inizio dell'opera di catalogazione iniziata il 21 maggio e che terminerà il 31 dicembre 2009 e fino ad ora sono stati trovati documenti storici ed istituzionali importanti, onoreficenze manoscritti e spartiti musicali risalenti ai primi venti anni del 1900. Quindi gli archivi sono delle miniere di informazioni a 360°". Infine ha chiuso l'incontro il sindaco di Pietragalla Rocco Iacovera il quale ha ribadito che "questo seminario si è tenu-

Uno scorcio di Pietragalla

to al Palazzo Muscio che per noi rappresenta il centro della cultura locale ed è nostra intenzione di farlo cre-

scere culturalmente sempre di più soprattutto con iniziative di questo genere». Antonio Bevilacqua

Avigliano L’ha scritta in occasione dei referendum

Tripaldi e quella lettera ai presidenti di seggio

Il sindaco Tripaldi

AVIGLIANO – Poteva sembrare un giro di vite sui rappresentanti di lista. Oppure sarebbe stato interpretato come un monito ai presidenti di seggio affinché il lavoro dei rappresentati nominati dai partiti, gruppi politici o promotori del referendum non si doveva trasformare in un lungo “riposo” oppure in un'occasione per assentarsi, con tanto di giustifica certificata, dal luogo di lavoro per fare altro durante le ore dedicate alle operazioni dell'ufficio elettorale di sezione. Fatto sta che il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi (Pd), ha preso carta e penna e ha scritto una missiva indirizzata ai presidenti di seggio del comune di Avigliano. Tra le altre carte, circolari, timbri e schede elettorali, al momento dell'insediamento del seggio elettorale i presidenti hanno trovato un documento a firma del primo cittadino di Avigliano nel quale si è fatto riferimento alla normativa che ricorda ai rappresentanti di lista il “diritto di assistere a tutte le operazioni dell’ufficio elettorale di se-

zione». Ha scritto più precisamente Tripaldi: «Poiché per i lavoratori dipendenti nominati rappresentati di lista, lo svolgimento di tale funzione dà diritto ad assentarsi dal lavoro ed a fruire di riposi compensativi per i giorni festivi o non lavorativi compresi nel periodo di svolgimento delle consultazioni elettorali, si richiama l’attenzione delle SS.LL. affinché, al fine di assicurare l’effettivo esercizio di detta funzione, nel certificare la partecipazione dei rappresentati di lista presso i seggi, ci si attenga all’effettiva presenza degli stessi durante le operazione elettorali». Un vezzo del "burocrate" Tripaldi che svela, a quanto sembra di capire dallo stesso Tripaldi, un senso economico a questa iniziativa. Cioè evitare che con l'assenteismo dai luoghi di lavoro (Fiat in primis) diventi un danno economico che assume proporzioni di una certa consistenza, così come le cronache conseguenti alle elezioni del 6 e 7 giugno scorso hanno raccontato. gi.sil.

Avigliano Domani sera si alza il sipario sulla manifestazione giunta alla terza edizione

Frusci, di scena “Si chiamerà Giovanni” E' in programma per la serata di domani a partire dalle 20,15 nella contrada Frusci di Avigliano la terza edizione del Recital “Si chiamerà Giovanni”. «La comunità parrocchiale spiega don Massimiliano Scavone - insieme al comitato festa 2009 ha scelto di continuare l'esperienza intrapresa lo scorso anno. Dall'entusiasmo registrato durante la prima esperienza si è passati a una consapevolezza, radicata sempre più nell'animo dei partecipanti, di essere parte integrante di un progetto che ruota attorno alla fi-

gura di San Giovanni, protettore della frazione. Tutti gli abitanti della frazione si sono impegnati - prosegue don Massimiliano - e hanno partecipato con grande entusiasmo a questa esperienza spirituale e artistica. L'iniziativa, che ha dato origine anche a un gruppo teatrale, persegue anche il fine dell'avvicinare i giovani proprio al teatro, affinché possano affrontare anche la vita di tutti i giorni con un atteggiamento intelligente e positivo” conclude il responsabile della comunità cattolica. La rappresentazio-

ne sacra, preceduta dalla processione e dalla celebrazione eucaristica, si svolgerà nei siti più suggestivi della contrada di Frusci: la piazzetta della vecchia

chiesa, la strada principale, la piazza e il largo 'Parla Chiane'. Decine i personaggi chiamati a rappresentare la vita di San Giovanni Battista.

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Martedì 23 giugno 2009


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L’assise è convocata per domani. Il sindaco presenterà la nuova giunta

Primo consiglio comunale a Laurenzana LAURENZANA - Prima uscita ufficiale per il nuovo consiglio comunale di Laurenzana. A poco più di due settimane dal voto amministrativo che ha decretato la vittoria della lista civica “Il nostro impegno, la vostra voce per Laurenzana”, guidata da Domenico Urga, al “governo” cittadino, mercoledì mattina (in prima convocazione), alle ore 10.30, si riunirà il primo consiglio comunale per la trattazione di diversi ordini del giorno. Saranno sei gli argomenti che verranno discussi all'interno del consiglio laurenzanese. C'è fermento in paese per conoscere la composizione della nuova giunta comunale (ovvero il nome del vice sindaco, degli assessori e le rispettive deleghe che verranno assegnate a ciascuno). Da quanto si è appreso in questi ultimi giorni, possiamo soltanto dichiarare che la carica di vice sindaco

di Laurenzana dovrebbe essere ricoperta da un consigliere comunale di maggioranza appartenente al Popolo della Libertà. Attualmente la rosa dei candidati eletti, capeggiata da Urga (di composizione civica va ricordato), conta tre rappresentanti del partito di Berlusconi (Antonio Martoccia, Egidio Fanelli, Egidio Garramone). Durante il consiglio comunale che si svolgerà presso la Sala Polifunzionale di Laurenzana, inoltre, saranno esaminate le condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti alla carica di consigliere comunale. Seguirà il giuramento del neo sindaco Domenico Urga. Il terzo ordine del giorno che verrà argomentato durante il consiglio comunale è la nomina dei componenti della commissione elettorale. Verrà, poi, nominata la nuova giunta comunale e saranno tracciate le linee

programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato quinquennale. Al termine del consiglio saranno costituiti i capogruppi consiliari. Il nuovo consiglio comunale di Laurenzana è costituito dal primo cittadino Domenico Urga, da otto consiglieri di maggioranza della lista “Il nostro impegno, la vostra voce per Laurenzana” (Giovanni Beneventi, Antonella Bonomo, Sara Dianò, Egidio Fanelli, Angelo Galgano, Giuseppe Galgano, Egidio Garramone, Antonio Martoccia), da tre rappresentanti (di minoranza) della lista “La svolta” (Michele Ungaro, Nicola Gioscia, Enrico Troccoli) e da un consigliere di minoranza (Gaetano Cantisani) della lista civica “Un'altra Laurenzana”. Donato Pavese provinciapz@luedi.it

Il comune di Laurenzana

Muro Lucano Il primo cittadino non esclude le vie legali per risolvere la questione

«E’ un danno per l’erario» Il sindaco Mariani tuona contro lo svincolo sulla Nerico-Baragiano MURO LUCANO - Un'opera attesa da un quarto di secolo. La Nerico-Muro, costata circa 469 miliardi di lire, è ancora incompiuta. Ma quali le ragioni di un ritardo ventennale per un'opera che portava in sé ricostruzione e sviluppo con la legge 219 in una zona colpita dal sisma del 1980? Ora però a Muro c'è fermento sullo svincolo provvisorio che dà accesso all'arteria. Sulla questione il primo cittadino Gerardo Mariani non usa mezzi termini «è un danno all'Erario e mi riservo di adire alle vie legali, poichè la soluzione nei pressi di località Santa Domenica è fuori dalla grazia di Dio in quanto si sarebbe auspicato almeno la realizzazione di una rotatoria. I cittadini saranno costretti a raggiungere Ponte Giacoia e poi a tornare indietro per accedere all'arteria. Ed ecco che noi riproponiamo quella soluzione del 1988. Ho già richiesto la rivisitazione del progetto e per questo mi batterò fino in fondo”. Ma c'è di più. «Il 10 giugno si è tenuta una conferenza di servizi circa l'acquisizione dei pareri sul progetto preliminare dell'opera prosegue Mariani- ma io ero impossibilito a partecipare in quanto eletto nella tornata elettorale del 6-7 giugno quindi ho chiesto un incontro immediato al Commissario ad Acta, Filippo D'Ambrosio e al Provveditorato alle Opere Pubbliche. Di certo Muro non continuerà più a guardare»”. «Con l'amministrazione Di Leo nel 1988 - prosegue Mariani- io ricoprivo la carica di vice sindaco e di asses-

A lato Muro Lucano, sotto un tratto della Nerico Baragiano, a lato il neoeletto sindaco Mariani

L’arteria, progettata nel 1984 doveva essere costruita sulla base di 108 miliardi delle vecchie lire ma il consorzio di imprese ne spende circa 324 miliardi

sore ai lavori pubblici. Già allora presentai la proposta di uno svincolo a San Paolo Pinutù. Poi il Ministero propose 3 svincoli, uno a San Luca, l'altro a San Paolo e poi quello di San Leonardo. Ora Muro però si ritrova con uno svincolo provvisorio nei pressi di Ponte Giacoia fuori da ogni criterio di

servizio per il paese. In pratica è uno svincolo che non ha senso». Ma qual è la storia della Nerico-Muro? Nel 1984 il Ministero alle Infrastrutture affidò la realizzazione della strada ad un raggruppamento di imprese guidato dall'Icla (un'associazione temporanea di impresa) per

l'importo di 108 miliardi di lire. I costi poi sono clamorosamente lievitati. L'Icla porta a termine i lavori per l'importo di 312 miliardi di lire fino al 2001. Con la finanziaria 2003 si “prevedeva la nomina del Commissario ad Acta incaricato di varie incombenze connesse con la chiusura delle attivi-

tà dell'ex terremoto Irpinia, tra le quali il completamento della realizzazione delle opere di viabilità finanziate ai sensi della legge 219/81”. Con la nomina del Commissario ad Acta D'Ambrosio si giunse alla lottizzazione. Quattro i lotti, il primo tratto Nerico-Pescopagano per circa 5 km per un progetto complessivo pari a circa 4 mln di euro. Poi il secondo lotto che parte dallo svincolo di Pescopagano sino a quello di Muro Lucano per circa 23 Km. Lavori appaltati per circa 9 mln di euro su un progetto complessivo di euro 17.430 mln. Dallo svincolo di Castelgrande sino a quello di Muro Lucano prende vita il terzo lotto che comprende due svincoli e

alcuni cavalcavia di attraversamento per un totale complessivo del progetto pari a 21 mln di euro. Poi il quarto lotto da Baragiano a Muro per circa 5,4 km. Lavori appaltati ed eseguiti per euro 2.200 mln. Ora l'atteso svincolo murese anche se dopo 29 anni dal sisma è ancora “provvisorio” è stato almeno realizzato. L'area industriale di Baragiano e località San Domenico saranno ben presto collegate ma «“fuori da ogni criterio di servizio per i cittadini costretti a giungere prima a Ponte Giacoia e poi a tornare indietro- conclude Mariani- ma questa volta Muro di certo non starà con le mani in mano». Angela Scelzo

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Il Quotidiano incontra i sindaci/11 Libertella di Calvera

Viggiano Lavoratori senza stipendio

domani Una casa alloggio per anziani Spalberg, presidio nell’ex scuola materna sotto la Regione CALVERA - Una nuova vittoria che le riconsegna la poltrone da primo cittadino. Come giudica il risultato elettorale e ciò che ne consegue Giuseppe Libertella, per la seconda volta sindaco di Calvera? «Sicuramente da parte nostra vi è una grande soddisfazione per il buon risultato conseguito». «In attesa della proclamazione ufficiale che ci sarà il 25 giugno con un consiglio comunale all'aperto, - ha continuato il primo cittadino - stiamo componendo la nuova squadra, quella che dovrà condurre le sorti del paese per i prossimi cinque anni. Al di là dei voti conseguiti, ma valutando anche la disponibilità di tempo e le capacità personali e professionali, avremo quattro assessori compreso il vicesindaco, quasi tutti giovani». Quale il primo punto sull'agenda della nuova amministrazione? I primi impegni amministrativi da rispettare? «Numerosi sono i punti che abbiamo presentato nel nostro programma elettorale e che vorremmo portare a termine. Certamente tra le prime priorità vi è quella di riorganizzare gli uffici comunali per garantire maggiori servizi ed una maggiore qualità». «Il comune - riprende - dispone di SANT'ARCANGELO: Approvato il progetto “missione integrazione: tra sport e cultura…. Per un dialogo possibile”. Ideato nell'ambito delle attività del Piano sociale di zona, l'intervento mira a favorire l'inserimento e a promuovere forme di partecipazione e solidarietà verso gli immigrati. Approvato dalla conferenza dei sindaci il 24 ottobre 2008, il progetto si rivolge a tutti i comuni ricadenti nel piano sociale di zona dell'AgriSauro, e cioè a Corleto e Guardia Perticara, San Martino D'agri, Sant'Arcangelo, Gallicchio, San Chirico Raparo, Montemurro, Armento e Missanello. In primo piano la creazione di nuovi percorsi di collaborazione nella trattazione di temi di natura interculturale tra i

Il sindaco Libertella

pochissime unità e non può assumere altro personale. Un'adeguata riorganizzazione permetterebbe non solo di garantire migliori servizi ma anche di contenere la spesa pubblica». Quali le altre priorità? «Certamente tra i primi obiettivi vi è il cambiamento della destinazione d'uso dell'ex scuola materna. La

struttura dovrebbe ospitare una piccola casa alloggio per anziani. Il progetto è già stato finanziato con il 20% dei fondi derivanti dal sisma 1998 che lo stato permette venga utilizzato anche per le strutture pubbliche, in tal caso per un adeguamento sismico dell'edificio. Abbiamo già avuto contatti con diverse cooperative che sarebbero interessate alla gestione. D'altra parte sarà cura dell'amministrazione accelerare le fasi amministrative per il progetto, anche questo già finanziato, che permetterà di installare pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici. Completato la studio di fattibilità è necessario proseguire con le altre fasi progettuali per completare, quanto prima, i lavori che potranno garantire anche una piccola rendita». Quindi un proseguimento di quanto intrapreso nella scorsa legislatura? «Certamente si perché la ricandidatura derivava anche dalla necessità di portare a termine quanto intrapreso, ma anche nuove idee che vanno valutate e avviate per una crescita del paese e dei suoi cittadini. Da parte nostra ci sarà tutto l'impegno affinché ciò accada, anche per ringraziare degnamente coloro che ci hanno dato nuovamente fiducia». Francesca Gresia

Sant’Arcangelo Sì al progetto

Integrazione tra cultura e sport residenti nell'ambito sociale di zona e i migranti presenti nell'intera area. Le basi per un dialogo interetnico che aiuti a superare le diffidenze e le intolleranze, perché non ci può essere crescita senza dialogo. Due le azioni previste, da una parte la partecipazione ad azioni comuni di tipo culturali con la realizzazione di un giornalino /opuscolo a stampo interculturale elaborato dal gruppo, dall'altra sul settore sociale con

attività sportive che possano trovare degna conclusione in una manifestazione con torneo di calcetto, disputato da squadre miste. Un percorso lungo che partirà con una serie di incontri, rivolta al gruppo, e gestita dal mediatore e da un rappresentante per ogni etnia presente, cioè cinese, indiana, marocchina, albanese e romena. Ogni incontro affronterà un tema interculturale e prevede la creazione di un

diario di bordo da parte di ogni membro, che poi saranno stampati e divulgati nella manifestazione conclusiva. Come ha spiegato l'assessore alle politiche sociali del comune di Sant'Arcangelo, amministrazione capo area per l'immigrazione, Rosaria Briamonte: «Il progetto mira ad essere un momento utile per il confronto e la condivisione dei valori e delle diverse forme di comunicazione che ogni etnia porta con sé nel proprio bagaglio culturale. E' un'occasione di crescita per l'area della Val D'agri e Sauro che in questi ultimi tempi ha visto diversi flussi di immigrati che si stanno integrando nelle comunità. Ci auguriamo che sia solo il primo di una serie di progetto». fra. gre.

Alcune lavoratrici della Spalberg

VIGGIANO - Incontro in Regione per la vicenda Spalberg, azienda cremonese operante nell'area industriale di Viggiano nel settore tessile (spalline, piastroni e rollini). C'è attesa tra i lavoratori della Spalberg per l'incontro previsto domani, mercoledì 24 giugno, alle ore 10, in Regione, con parti sociali e vertici aziendali. Sono ormai trascorsi oltre dieci giorni da quando i lavoratori hanno iniziato lo sciopero con sit - in, manifestazioni e presidi davanti ai cancelli dello stabilimento della Spalberg, azienda nata nel febbraio 2004. Ventisette le unità di cui 23 tutte donne. Da gennaio non percepiscono lo stipendio ma la motivazione dello sciopero è legata anche alle loro prospettive future. Infatti l'azienda ha presentato alla Regione un Piano di riorganizzazione, oltre alla produzione di spalline, dovrebbe produrre divani. Ma il tutto è ancora avvolto nel mistero, senza nessuna risposta chiara verso i lavoratori e nessuna certezza

per il loro avvenire. Ed è per questo che hanno deciso lo sciopero. Dell'aria di crisi della Spalberg se ne parlava già da qualche tempo. Un azienda nata con il contratto d'area. Incentivi di 7 milioni e 100 mila euro, con un programma a regime di assunzione di 130 unità. Ma di assunzioni reale c'è ne sono state circa una trentina. Non solo, l'azienda la cui direttrice Luciana Plebani, mentre amministratore delegato Gasparre Simone del nord - est, di incentivi ne ha avuti anche per quanto riguarda la formazione. Come la maggior parte delle aziende la crisi non la risparmiata. Con la manifestazione di domani le maestranze dell’azienda intendono lanciare un grido d'aiuto ancora più forte verso le istituzioni e l'impresa che per ora non ha dato nessuna conferma di un incontro, nonostante, i lavoratori hanno fatto nei giorni scorsi una richiesta scritta alla responsabile di zona. Angela Pepe

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29 Parla il segretario della Fai Cisl

Intervista all’assessore allo Sport, Giuseppe Quaranta

Ex Vicenzi di Atella Le preoccupazioni di Antonio Lapadula

Piscina comunale di Melfi Futuro ancora da definire

ATELLA - Torna d’attualità la vicenda dei lavoratori della ex Vicenzi. A parlare è il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Antonio Lapadula, a margine della riunione dell'esecutivo regionale della federazione tenutosi stamane a Potenza. Lapadula ha espresso preoccupazione per la situazione di incertezza che ancora avvolge la vertenza Mister Day. «Alla fine del mese - ha detto il segretario generale della Fai Cisl - scadrà la proroga del bando per la reindustrializzazione del sito produttivo di Atella e al momento non abbiamo notizie di nuove compagini imprenditoriali interessate a rilevare e rilanciare lo stabilimento della ex Vicenzi». Lapadula ha detto di condividere le preoccupazioni espresse a più riprese dai lavoratori e ha chiesto alla

Regione Basilicata di «intensificare gli sforzi alla ricerca di un nuovo investitore per il rilancio del sito produttivo di Atella, assicurando la solidità finanziaria che la Vicenzi non è stata in grado di garantire e un progetto industriale credibile in grado di riassorbire la manodopera espulsa». Secondo Lapadula «la storia della Mister Day non può avere come unico epilogo possibile la mobilità incentivata, noi crediamo che valga la pena profondere ogni sforzo per salvare un presidio produttivo e occupazionale fondamentale per la valle di Vitalba e le aree circostanti, sfruttando le opportunità che il mercato agroalimentare ancora offre, così come dimostra il rinnovato interesse verso la Basilicata di importanti gruppi industriali del settore nazionali ed internazionali».

MELFI - Sono trascorsi ormai circa due anni da quando la piscina comunale di Melfi è stata chiusa al pubblico. Scaduta la convenzione con la società che la gestiva, Pegaso di Rionero in Vulture, l’impianto è rimasto inutilizzato. «La piscina ha oltre 35 anni di età – spiega l’assessore allo sport del comune di piazza, Festa Campanile, Giuseppe Quaranta – e necessita di una manutenzione straordinaria imponente. Ormai gli impianti sono obsoleti e vanno rifatti. La questione del fossato è rimasta irrisolta. Si tratta di riscaldare circa 200 metri cubi di acqua, inutilmente, perché non esiste società che si dedica ai tuffi. Il tetto va rifatto». «Un impianto di mini eolico potrebbe servire ad abbattere i costi di energia preponderanti nella gestione economica. Parliamo di costi che scoraggiano la gestione di privati». L’amministrazione cerca soluzioni alternative. «Abbiamo già prorogato a scadenza un paio di volte la gara di appalto per l’assegnazione dell’impianto – aggiunge l’assessore, Quaranta – ma in considerazione della crisi economica

Rionero, l’agriturismo entra nella grande rete RIONERO - Gli agriturismi del Vulture al- noto con dispiacere» commenta Zalambato Bradano da oggi hanno una marcia in ni «si tratta di un intervento ben fatto che più nella non facile sfida della stagione sollecita interesse verso l’area». «E’un iniestiva. Per scongiurare il turismo mordi e ziativa che porta al centro il territorio con fuggi il progetto del Pit con le risorse re- la valorizzazione degli agriturismi” dice Sonnessa. «Le guide cuperate dall’accortascabili - prosegue do di programma il presidente del Pit per la gestione delle contengono una risorse residue Fse summa con il meglio del Por 2000/2006 di ogni comune asse III misura D1 ha dell’area Pit. Un’ofrealizzato una camferta che trascende pagna di comunicadal proprio campanizione nazionale. Gli le, una visione globaagriturismi dell’ le del territorio che area sono stati insemi inorgoglisce riti in un opuscolo prosegue - per me è allegato alla rivista anche una valenza per gli appassionati personale spendere del turismo all’ara bene dei fondi per asaperta “En Plen Air” solvere al meglio il in uscita nel mese di compito istituzionaluglio e su ben 10 pale». Dare al Vulture gine della rivista l’opportunità di esse“AC Autocaravan” re noto al grande dedicate al turismo pubblico ed al connel Vulture. Promotempo di promuozione turistica che Sopra la conferenza stampa, sotto l’immagine versi con la diffusionon si veicola solo su dell’iniziativa ne degli opuscoli riviste di settore ma all’interno delle stesanche e soprattutto se strutture ricettive all’interno delle che diventano a loro strutture ricettive volta veicolo di conostesse. In tutti e 13 scenza. gli agriturismi Un progetto fatto dell’area sono stati con criterio che parte distribuiti gratuitadall’ analisi del tarmente dal Pit 30 mila get di riferimento a guide tascabili del cui rivolgersi. «Per Vulture, 2000 per prima cosa abbiamo ogni struttura. Un studiato il nostro tarlavoro che cerca di get - spiega Zalambaportare a sintesi un ni - è necessario che settore come quello un prodotto sia del turismo che da strutturato in base sempre, tranne rare alle aspettative del eccezioni, stenta a cliente». I punti di decollare in Basilicaforza del Vulture sota. L’esperimento del no il relax, la natura, Pit è stato presentato la cultura e l’enogaieri nel work shop stronomia, caratteriorganizzato dalla sostiche si sposano apcietà di comunicaziopieno con gli obiettine Adv che ha curato la realizzazione del progetto. Presenti il vi di viaggio di chi fa vacanze all’aria aperpresidente della Comunità Montana e del ta o con i camper. «Abbiamo incrociato le Pit Michele Sonnessa e il responsabile di peculiarità dell’area e le aspettative del noAdv Paolo Zalambani, a coordinare il gior- stro target ed abbiamo ottenuto questo rinalista Armando Lostaglio. Unica pecca la sultato, bisogna dare la cliente quello che mancanza dei diretti interessati, gli ope- chiede» spiega Zalambani. ratori agrituristici «è una mancanza che Lucia Nardiello

L’assessore Quaranta

che attraversa il Paese evidentemente nessuno se la sente di rischiare un fallimento. La stessa cooperativa Pegaso, che ha gestito in passato la piscina, dopo opportuni calcoli ha declinato l’invito. Eppure abbiamo rinunciato all’introito sulla percentuale degli incassi al biglietto. Circa 16 mila euro all’anno. Abbiamo anche pensato di stanziare ulteriori 10 mila euro di con-

tributo per chi volesse prendere in gestione la piscina ma sia la gara di novembre 2008 che quella in scadenza il prossimo 25 giugno sono andate deserte». Non sembra ci sia soluzione. «Vi è in atto una fase di programmazione – prosegue Quaranta -.con tre idee a confronto. Il primo progetto, per la ristrutturazione completa dell’impianto, ammonta ad oltre 3 milioni di euro ma è impraticabile. In seconda ipotesi il comune aprirebbe ulteriormente le porte ad imprenditori privati che con 500 mila euro potrebbero rimettere a nuovo la struttura. In questo caso noi concederemmo per trenta anni la piscina al privato intervenuto». «L’ultimo progetto - ha cocluso l’assessore allo Sport della città federiciana è quello che reputo più praticabile. Con poco più di milione di euro, andremo a fare le manutenzioni fondamentali, tra cui gli impianti tecnologici, la nuova vasca e la copertura con i pannelli fotovoltaici. In questo caso però gli appassionati di nuoto dovranno avere ancora pazienza prima di poter tornare a praticare la propria disciplina preferita in questa città». Vittorio Laviano

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30 Lavello La Regione si muove mandando sul posto i propri tecnici per valutare la situazione

Gaudiano: si contano i danni Il nubifragio ha interessato una zona di 2.000 ettari compromettendo molte colture LAVELLO - E' un paesaggio spettrale quello che si presenta agli occhi dei passanti e dei tanti agricoltori che hanno , in pochi minuti, perso irreparabilmente il proprio raccolto. E' l'epilogo del violento nubifragio e della tromba d'aria che si è abbattuta nella giornata di domenica nella zona della Piana di Gaudiano di Lavello, in contrada Viaggiano e nella zona della Marchesa a pochi chilometri dal centro abitato. Sono appena passate le 13.30 quando inizia un violento temporale accompagnato da fortissime raffiche di vento e grandine. In pochi minuti l'intera zona viene sferzata da venti fortissimi che piegano alberi, distruggono tendoni e si abbattono violentemente sulle piantagioni di pomodori. Poco più di mezz'ora di inferno e in un attimo centinaia di etteri di campi coltivati a pomodori , pescheti, vigneti e altre colture vengono definitivamente compromessi. Danni per migliaia di euro. A farne le spese numerosi agricoltori lavellesi ma anche affittuari di terreni provenienti dalla vicina Puglia. Danni anche alla viabilità . E' stata riaperta al traffico la strada provinciale 126 che collega la frazione di Gaudiano alla strada statale 93. Gli alberi secolari di grosso fusto sono stati letteralmente sradicati o piegati in due dal vento. L'intervento immediato dei vigili del Fuoco e dei Volontari della Sezione Torre Ardente della Protezione Civile con Ernesto An-

LA PAROLA ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE Alcune eloquenti immagini del nubifragio

gelotti hanno resto possibile già dalla serata di domenica il transito di veicoli. Intanto è iniziata la conta dei danni. Per l'intera mattinata di ieri si sono susseguiti sopralluoghi da parte degli agricoltori ma anche interventi per la definitiva messa in sicurezza delle strade. Numero alberi sono stati abbattuti per evitare pericoli alla circolazione che in questo periodo è particolarmente sostenuta in ragione dell'imminente inizio

della campagna della raccolta della frutta. Tutto questo a due passi dal centro abitato del villaggio di Gaudiano, dove fortunatamente non si registrano danni, e a pochi metri dallo stabilimento dell'Eugea Mediterranea che proprio ieri ha iniziato la trasformazione della frutta. L'unica via di collegamento è proprio la strada provinciale 126 particolarmente colpita dagli eventu meteorologici. Nella zona sono si è fatta attendere

La giunta chiede lo stato di calamità naturale LAVELLO - Non si fa attendere anche l'intervento delle istituzioni locali in un comunicato stampa diffuso nella mattinata di ieri. «Il sindaco Annale, l'assessore all'Agricoltura Antonio Buldo e tutta la giunta già dalle prime ore dopo il verificarsi dell'evento e dopo un primo ed immediato sopraluogo nelle contrade colpite, dove sono intervenute tra l'altro i vigili del fuoco, volontari della Protezione Civile Torre Ardente, CC e polizia Municipale, si sono attivati per chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale in seguito ai danni causati dalla incessante e copiose piogge, unita a forte grandinata e raffiche di vento di domenica 21 giugno. Chiedono, agli enti preposti dunque, la dichiarazione dello stato di calamità naturale». «Gli ingenti danni causati dal maltempo, hanno provocato serie conseguenze al comparto agricolo già attanagliato dalla persistente crisi, e che oggi viene aggravata ulteriormente dalle avversità atmosferiche. Numerose aziende agricole e zootecniche risentiranno sicuramente dei danni derivanti da tali avversità. Danni ingenti sono stati causati alle colture pregiate presenti nelle contrade colpite, in particolare alle coltivazioni del pomodoro, percoche, albicocche, vigneti, oliveti, ortaggi, etc . Interi raccolti sono andati irrimediabilmente distrutti . La zona interessate sono circa 3000 ettari di terreno nel cuore della zona agricola lavellese che abbraccia le contrade di Alvano, La Marchesa, Gaudiano, Posticcia, Falcone, Federico, Maggesaria , Fasiddo ed altre, fino al limite di provincia con la Puglia. I riflessi si sono abbattuti anche sulla viabilità, ed in particolare quella rurale, come pure sui fabbricati rurali e civili. Rispetto ad una situazione così grave e così diffusa in vasta parte del territorio, è indispensabile che il Governo Nazionale, come quello regionale, assumano urgenti provvedimenti, valutando di proclamare, ove necessario, lo stato di emergenza calamità”. Promuoveremo inoltre un tavolo tecnico per il coordinamento, assistenza e rilevamento dei dati a supporto della richiesta di calamità naturale». «Nelle prossime ore chiederemo un incontro con i vertici della regione Basilicata ed in particolare con l'assessore all'agricoltura Viti per discutere le misure e i provvedimenti da intraprendere». da. ma.

la visita dell'assessore all'agricoltura del Comune di Lavello, Antonio Buldo. L'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, ha disposto una immediata ricognizione dei danni inferti dalle violenti calamità di domenica sofferti nell'area di Gaudiano in agro di Lavello e ha disposto la delimitazione del perimetro dell'area colpita. Ha anche invitato i tecnici della Regione, che da ieri stanno effettuando la ricognizione, di conte-

nere la loro attività nel più breve tempo possibile. E' intervenuto anche il presidente della Coldiretti Lavello, Raffaele Carretta. «Abbiamo - fa sapere Carretta - immediatamente sensibilizzato ed allertato le istituzioni e le associazioni. Secondo una prima stima , effettuata di concerto con alcuni tecnici, si registrano danni su una superficie di circa 2000 ettari di cui 300 di pomodori, , 50 di colture arboree, 20 di vigneti doc oltre a

danni ad infrastrutture ed altro». Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente di Confagricoltura Antonio Sonnessa che ha chiesto lo stato di calamità naturale. «I danni - ha detto - vengono segnalati non solo alle produzioni, ma anche alle strutture e agli impianti arborei e rischiano di mettere definitivamente in ginocchio le aziende agricole sotto l'aspetto economico e finanziario». Daniele Masiello

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Martedì 23 giugno 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Rotondella

Scanzano

Detenuti in India

Villaggi turistici in standby

Falcone da Frattini Sospesa la protesta

Domani la decisione sul nuovo gestore

a pag. 38

a pag. 39

Sgominato dai carabinieri un traffico di stupefacenti tra Taranto e il Materano

Droga, 9 arresti per spaccio Due anni di indagini per “Fight Club”, in manette giovani ferrandinesi «TI porto il cd, mi devi cinquanta euro. Però, attento, ci sono i carabinieri». Nel linguaggio in codice degli spacciatori, quando si parlava di “cd” o “ciutarrìa” (per indicare una sciocchezza, nel caso, una piccola dose) in realtà si indicavano le dosi. Messaggi cifrati, una modalità affinata da quando hanno iniziato a capire che i militari dell'Arma erano ormai con il fiato sul collo. I carabinieri hanno parlato di «un sodalizio criminale rudimentale che aveva Taranto come mercato di approvvigionamento e Ferrandina, insieme a Pisticci, Salandra e San Mauro Forte, come zone di spaccio». In manette sono finiti i fratelli Gabriele e Giampiero Montefinese (rispettivamente classe 1984 e 1986), Luca Laviola (classe 1979), Giovanni Di Costole (classe 1985, è stato fermato a Cesana Brianza), Patrizio Palattella (classe 1984). Ai domiciliari con obbligo di firma, invece, Michele Brandi Trentino (classe 1987), Tommaso Tricarico (classe 1980), Simone Luongo (classe 1987) e Domenico Labriola (1986). Cinquanta le persone denunciate alla Procura della Repubblica e cinquanta le dosi settimanali di eroina sequestrate a riscontro del quadro indiziario. I particolari dell'operazione “Fight Club” (dal nome del locale ferrandinese di proprietà di Luca Laviola) sono stati illustrati ieri mattina dal tenente colonnello Domenico Punzi, comandante del Comando provinciale dei carabinieri di Matera, dal capitano Pietro Mennone, comandante della Compagnia di Pisticci, dal maresciallo Vincenzo Zaltini, comandante della Stazione di Ferrandina e dal maresciallo Giampiero Ricciardi, comandante della Stazione di Pisticci. Continua a pag. 36

Istituto Professionale Da Vinci: sicurezza degli alunni a rischio ANCHE quest'anno Cittadinanzattiva è stata impegnata in varie città italiane nella campagna nazionale “Imparare Sicuri” per il monitoraggio della sicurezza, dell'igiene e della qualità degli istituti scolastici. Nel prossimo autunno i dati della rilevazione saranno pubblicati in un rapporto riepilogativo. A Matera sono stati monitorati a cura dei volontari del Movimento 5 complessi scolastici, d'intesa con i rispettivi dirigenti e incaricati della sicurezza. Non è stato possibile estendere la rilevazione ad altri istituti, anche perché non sempre viene compreso lo spirito dell'iniziativa civica del nostro Movimento - si legge in una nota dell’associazione - Le scuole monitorate in Città sono: 1° Circolo “P. Minozzi” in via Lucana; 4° Circolo in via Bramante, con le succursali di via S. Pardo e di via Lazzazzera; l'Istituto Professionale “L. da Vinci” in contrada Rondinelle. In tutte le realtà sono rilevabili, tra l'altro, la mancata elimininazione di barriere architettoniche all'entrata, la non presenza di ascen-

sori all'interno, l'assenza di scale di sicurezza esterna (eccetto che in via Lazzazzera) e di porte antipanico, mentre situazioni particolari di rischio e degrado, anche se di dimensione non molto rilevante, sono riscontrabili qua e là. Dal monitoraggio emerge la pesante situazione dell'Istituto Professionale Statale di contrada Rondinelle, i cui dati trovano ampio riscontro nella vasta documentazione prodotta dall'Istituto e nella copiosa corrispondenza intrattenuta con le Istituzioni pubbliche da parte del Dirigente Scolastico, che il 17 giugno scorso ha segnalato lo stato di “palese e grave degrado” relativamente alle “condizioni strutturali, di manutenzione ed igienico-sanitarie dell'edificio, che mettono a rischio la sicurezza degli utenti”. Un verbale del 7 maggio per un sopralluogo condotto dalla squadra tecnica, composta da tecnici dell'Ufficio Operativo di Matera del provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche e dell'Amministrazione Provinciale di Matera, segnala, tra l'altro «La necessità

di provvedere alla chiusura parziale dello stabile, onde consentire l'immediata messa in sicurezza dello stesso. La squadra tecnica ravvisa comunque «L’urgenza di attivare specifici interventi per la salvaguardia dell'incolumità e la tutela della sicurezza degli alunni e di tutti coloro che utilizzano l'Istituto Scolastico Ipsia 'L. da Vinci'. A tal proposito vengono riferite le segnalazioni, fatte presente durante il sopralluogo dall'ing. Prof. Cascione, responsabile per la sicurezza della scuola, circa: 1) “diverse situazioni di degrado della struttura che potrebbero compromettere l'agibilità degli ambienti interessati…. E che necessitano di più accurate indagini”, che dovrebbero riguardare “lesioni a pilastri e travi; 2) ) il “probabile rischio di tipo strutturale” che deriverebbe da n° 2 pilastri, che vengono fatti notare, “situati nel locale deposito carburanti e riserva idrica al di sotto del corpo palestra oltre a diverse situazioni simili in altre zone utilizzate dell'edificio” . Il quadro di pesante degrado sopra riferito

certamente impone provvedimenti di estrema urgenza per consentire la ripresa per l'anno scolastico 2009-10 dell'attività scolastica in condizione di garanzia per l'incolumità e la sicurezza di un Istituto Professionale che merita di avere la dovuta attenzione da parte delle Istituzioni Locali interessate (Provincia, che ha in comodato l'edificio, e Comune, titolare della proprietà degli istituti professionali). Naturalmente - prosegue la nota -non basta mettere in condizioni accettabili di sicurezza l'edificio per l'anno prossimo. A questo punto da parte della Provincia e del Comune si dovrebbe prendere in esame la possibilità di realizzare una nuova struttura, che potrebbe essere ubicata nell'area adiacente l'Istituto Professionale “I. Morra”di via Dante, in modo da realizzare un unico polo di formazione con numerosi vantaggi per la didattica e l'utilizzazione in comune di servizi, anche se nel rispetto della specificità degli indirizzi formativi. La Provincia potrebbe recuperare le risorse per la nuova

L’istituto Professionale Da Vinci

struttura cedendo a privati il vecchio stabile di contrada Rondinelle per essere destinato agli usi consentiti dallo strumento urbanistico.

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Matera


MartedĂŹ 23 giugno 2009

Pronta entro luglio la ss 99 Le rassicurazioni dell’assessore Loguercio sul completamento del tratto materano SARA’ completato entro luglio il tratto materano della Statale 99 tra Matera ed Altamura. L'ultimazione dei lavori è praticamente imminente e giĂ in questi giorni l'arteria ha cambiato faccia e preso la sua nuova fisionomia. ÂŤManca ancora un chilometro e mezzo all'ultimazione del lotto ma siamo molto vicini e contiamo di farcela per l'estate e la metĂ di luglio - ha spiegato al “Quotidianoâ€? l'assessore regionale alle infrastrutture Innocenzo Loguercio - siamo giĂ in grado di garantire una migliore fluiditĂ di traffico e la situazione nel giro di poche settimane migliorerĂ ulteriormente. Poi bisognerĂ monitorare la situazione sul versante pugliese dove siamo in contatto continuo con la Regione Puglia, l'assessore Loizzo si sta direttamente occupando della situazione con grande attenzione. Non ci sono problemi di ordine economico. La situazione del terzo lotto quello di Toritto procede senza particolari intoppi mentre qualche problema si è verificato per il secondo lotto cioè la cosiddetta circonvallazione di Altamura. LĂŹ l'impresa vincitrice dell'appalto ha rescisso il contratto per cui si è dovuto procedere ad un nuovo bando con tutte le difficoltĂ che questo comporta in termini di tempi. Ci sono però degli obblighi di legge che devono essere rispettati.

Auto in panne durante il nubifragio In via Cererie tragedia sfiorata

L’assessore Loguercio

Penso che anche per l'aggiudicazione del nuovo bando non dovrebbe mancare molto anche se non ho notizie dirette in questo momentoÂť, continua l'assessore lucano in merito alla viabilitĂ sulla MateraBari che costituisce in questo momento la vera e possibile svolta nei collegamenti di Matera con il resto della penisola. ÂŤNoi stiamo cercando di interagire con la Puglia su tutto il fronte anche per quel che riguarda i collegamenti ferroviari, è vero però che in questo momento i collegamenti viari sono quelli che ci inducono ad un maggiore ottimismoÂť. Ma l’assessore Loguercio ha voluto fare anche il punto sul resto dei collegamenti su strada del Mate-

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rano alla vigilia del boom estivo e dunque con la necessitĂ di avere la massima fruibilitĂ possibile. In questo senso le notizie giunte sembrano positive: ÂŤnoi contiamo di completare le diverse connessioni tra la 175 e la statale 106 in modo da rendere l'arteria metapontina pienamente disponibile ed anche per quanto riguarda gli allacciamenti tra la Basentana e la statale 106 dovrebbero essere completati nel giro di qualche settimanaÂť. Un modo, quindi, per garantire un'attenzione ed una sicurezza in piĂš in questo particolare periodo di grande traffico su tutte le principali strade della regione. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

IL violento nubifragio di sabato scorso avrebbe potuto provocare conseguenze piĂš gravi rispetto a quanto accaduto intorno alle ore 19 nei pressi del vecchio ingresso del pastificio Barilla di via Cererie. Una Bmw 320 di colore grigio con a bordo una famiglia (padre, madre e figlio) mentre percorreva via Cererie in direzione dell’ex stabilimento Barilla, si arrestava nella marcia a causa dell'acqua alta che si era formata per la pioggia torrenziale e per le caditoie intasate e insufficienti a raccogliere l’acqua piovana. Il motore dell'autovettura si è spento nel punto in cui la strada ha raccolto circa ottanta centimetri di acqua. L'impatto violento caratterizzato anche dalla brusca frenata ha provocato delle contusioni agli occupanti dell'autovettura con il conducente che ha riportato una cervicalgia cranica mentre l'auto iniziava a riempirsi di acqua. Il tempestivo intervento degli agenti delle volanti della questura di Matera, ha scongiurato che i

tre potessero rimanere intrappolati a lungo tranquillizando una persona cardiopatica che era a bordo dell'auto. Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno prestato il primo soccorso agli occupanti prima di trasportarli nell'ospedale “ Madonna delle Grazie â€? di Matera per le cure del caso. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti che hanno assistito all'episodio. Gli agenti della questura hanno provveduto a chiudere al traffico la strada in entrambi i sensi di marcia e a far defluire il traffico su Via Sicilia e Via Umbria e consentire le normali operazioni di rimozione dei mezzi oltre al ripristino della sede stradale alla viabilitĂ del traffico automobilistico. L'acqua alta in via Cererie durante piogge torrenziali è un episodio non nuovo per la cittĂ che ancora non ha trovato soluzione. mic.fer.

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32 Matera Manca ancora un chilometro e mezzo per l’ultimare il lotto, problemi sui due tratti pugliesi


«Pass per accedere al percorso della processione e garantire l’arrivo in centro del Carro trionfale»

«La festa non verrà rovinata» Il questore Carmelo Gugliotta illustra le misure di sicurezza per la festa della Bruna Il coinvolgimento della gente comune, la voglia di essere parte attiva della festa in onore di Maria Santissima della Bruna, il 2 luglio è l’aspetto che è riuscito a scalfire il suo proverbiale aplomb siciliano. Il questore di Matera, Carmelo Gugliotta vive in queste ore le fasi più calde della preparazione dell’evento clou della città. L’1 e 2 luglio centinaia di migliaia di visitatori, fedeli, materani, si riverseranno nelle piazze e vie del centro per rendere omaggio alla loro Patrona e accaparrarsi anche solo un pezzetto del manufatto in cartapesta. Per Carmelo Gugliotta, una sorta di ritorno alle origini, alle straordinarie tradizioni religiose siciliane che vedono un evento come la Festa di Santa Rosalia molto simile a quello della Bruna, eccetto che per la partecipazione. «Da noi - spiega il questore il pubblico osserva dall’esterno la festa, non cerca di prendere parte attiva, come accade a Matera». Fede e folclore a parte, la festa della città dei Sassi è attualmente un evento che richiede una rigorosa organizzazione per garantire la sicurezza pubblica. Chi spera di poter varcare le maglie dei controlli, avrà vita difficile per lo straordinario sistema messo a punto. Il comitato per l’ordine e la sicurezza che si riunirà oggi in Prefettura, infatti, dovrà esaminare le misure concrete, a 10 giorni dalla Festa, per far sì che la tradizione prevalga sulla parte più concitata e violenta degli ultimi minuti di assalto al Carro per strappare statue, putti, calici, ornamenti in cartapesta. Il Carro trionfale potrà esser così assaltato a conclusione del percorso di ritorno, in prossimità di piazza Vittorio Veneto. Il sistema messo a punto dovrebbe garantire dall’eventuale assalto imprevisto, in nome del rispetto del reale spirito della festa. «Verificheremo la disponibilità degli enti ad accettare le disposizioni del Prefetto. Se dovessimo analizzare l’andamento dell’edizione del 2008, possiamo sostenere senza ombra di dubbio che tutto ha funzionato se si esclude il momento dell’accesso da piazza Vittorio veneto a via Del Corso. Il carro era seguito da un gruppo di facinorosi che si erano inseriti nel gruppo di preghiera. Li abbiamo bloccati e denunciati perchè ci hanno aggredito. Per 11 di loro c’è un avviso di garanzia emesso per resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale». Saranno apposite autorizzazioni a consentire, quest’anno, l’accesso alla zona transennata da piazza Vittorio Veneto a piazza S. Francesco. Una richiesta sulla quale il Questore non transige. «Consentire l’ingresso a queste aree a qualche fedele o ad altre persone, aumenta inutilmente la tensione di chi, invece, è costretto a seguire la festa da dietro le transenne. E il nostro interesse è garantire una festa gioiosa senza nervosismo aggiunge - per questo ho chiesto al sindaco di transennare via Del Corso, lasciando uno spazio aperto all’altezza di via La Vista. Cavalieri, componenti del comitato, fotografi, giornalisti avranno un pass che autorizzerà la loro presenza che dovrà abbandonare la processione all’ingresso in

Camera di Commercio impegnata per il 2 luglio

«Il futuro è nella Fondazione della scuola della cartapesta»

Angelo Tortorelli presidente della Camera di Commercio

Il questore Gugliotta e in basso il servizio d’ordine istituito il 2 luglio 2008

piazza Vittorio Veneto». In tutto 300 uomini vigileranno sulla sicurezza dei fedeli in una sorta di esercito interforze composto anche da carabinieri, uomini del Corpo forestale dello Stato, polizia provinciale, ma, garantisce il questore, con un impatto visivo discreto. La grande collaborazione con l’associazione dei Cavalieri è il vero fiore all’occhiello del Questore che loda pubblicamente il ruolo svolto dai celebri ufficiali che scortano

la statua e che quest’anno sfileranno come sempre, tranne i minori di 14 anni. «In questi anni non abbiamo registrato feriti nè danni. Un aspetto al quale teniamo molto. Il Carro non è res nullius, è un bene privato di proprietà del comitato della Bruna. Tutto ciò che dovesse avvenire prima dello strappo tradizionale, sarà considerato danneggiamento o furto». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Ato 2 e Bruna, via all’avviso per sostituto comunale IL SINDACO di Matera Emilio Nicola Buccico ha pubblicato un avviso per la designazione di un rappresentante dell'amministrazione comunale nel consiglio direttivo dell'Autorità d'Ambito denominata Ato 2 Rifiuti a seguito delle dimissioni dall'incarico rassegnate dal consigliere comunale dottor Giammichele Vizziello. Sempre per sostituire il dimissionario consigliere Vizziello, è stato indetto un avviso pubblico anche per la designazione del nuovo rappresentante del Comune in seno all'Associazione Maria Santissima della Bruna. Per entrambi gli avvisi, gli interessati possono presentare, sulla base dei criteri individuati con atto di consiglio comunale dello scorso 3 agosto 2007, le proprie candidature entro quindici giorni dalla pubblicazione dell'avviso all'Albo Pretorio, allegando il curriculum vitae e l'eventuale dichiarazione di appartenenza ad associazioni di qualunque genere e/o partiti politici. E' possibile prendere visione dei criteri negli uffici della Segreteria Generale al quinto piano della sede municipale.

IL 2 luglio potrebbe durare tutto l’anno. Non è una contraddizione provocata dal caldo, ma l’ipotesi che potrebbe diventare realtà, secondo la Camera di commercio di Matera e il suo presidente Angelo Tortorelli. Il premio per la migliore vetrina che verrà allestita in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna della Bruna , è un passo significativo che conferma l’attenzione dell’ente camerale nei confronti di un evento che può e deve avere ricadute e richiami al di fuori dei confini cittadini. «Vogliamo considerare - spiega Tortorelli - questo momento come un’occasione propulsiva per il turismo non solo cittadino ma anche dell’hinterland. Peccato, però - ammette il presidente che il nostro piccolo segnale non sia stato preso con la giusta positività. Ci aspettavamo che il comitato organizzatore, del quale facciamo parte di diritto, ci coinvolgesse. Purtroppo non siamo mai stati invitati, pur avendo offerto in più occasioni la disponibilità del nostro gruppo dirigente. In tutti i casi, un’iniziativa del genere avrebbe potuto essere partorita in un contesto più ampio come quello del comitato, dal momento che rappresentano un miglioramento della garanzia turistica del più grande evento per la città. Un’occasione non utilizzata nel modo migliore. Sono sicurto che per arrivare ala meta ci vogliano tanti piccoli passi, questo ne rappresenta uno. La Camera di Commercio sta dimostrando di voler operare in questo senso». Il Carro trionfale che sfila il 2 luglio in città, per giungere all’assalto popolare in piazza Vittorio Veneto, è il simbolo della laboriosità degli artigiani, rappresentati dalla Camera di commercio e per i quali Tortorelli annuncia di essere al lavoro per la creazione di una struttura ad hoc. «Proprio a luglio costituiremo un gruppo di lavoro, già avviato dalle associazioni di artigiani, per valorizzare la Scuola della cartapesta. Pensiamo alla nascita di una Fondazione, perchè si possa ritrovare un confronto per l’intero territorio. In provincia ci sono

realtà che su questo particolare metodo artistico, possono contribuire a far conoscere e valorizzare meglio la nostra terra. Per procedere, però - aggiunge Tortorelli - c’è bisogno di un tavolo possibilmente rotondo in cui tutti siano equidistanti, affinchè ognuno di noi contribuisca nel modo migliore. Disperdersi non servirebbe a nulla». Secondo il presidente della camera di Commercio, la Festa della bruna dovrebbe rappresentare un evento sul quale lavorare nel corso di un anno intero. «Il comitato - aggiunge - non deve semplicemente gestire il percorso che, invece, compete al questore, al Prefetto e al Comandante dei carabinieri. «Forze economiche, amministrazioni provinciali, comunali, regionali, l’Apt non si riuniscono per una adeguata programmazione che veda il 2 luglio come momento-cardine che necessita di strumenti adeguati e prolungati nel tempo». In questo senso, il premio che la Camera di commercio di Matera assegnerà alla vetrina più bella ispirata alla festa in onore di Maria Santissima della Bruna, rientra in una logica propositiva. La presenza di comunità di lucani e materani, in particolare, all’estero potrebbe vedere proprio nella Festa della Bruna il principio della continuità e del legame con la terra d’origine attraverso le tradizioni secolari. «C’è ancora molto da fare ma l’ente camerale vuole rappresentare gli interessi dell’economia del territorio facendo quadrato affinchè tutti contribuiscano a far crescere la nostra terra». La “febbre” del 2 luglio, intanto, aumenta. Già nelle prossime ore, infatti, si avvieranno le celebrazioni che vedranno nei festeggiamenti del 2 luglio, la parte finale. Cavalieri e fedeli sono pronti ad affrontare il tour de force finale che condurrà alla processione della sera del 2 luglio e che, nello stesso giorno, si aprirà all’alba con la Processione dei Pastori. Un modo per sentirsi, ancora di più, materani doc. E dal 3 luglio si ricomincia in vista della festa edizione 2010. a.ciervo@luedi.it

«A luglio costituiremo un gruppo di lavoro per giungere a creare una struttura per il futuro della cartapesta»

«C’è ancora molto da fare ma l’ente camerale vuole rappresentare gli interessi dell’economia del territorio, facendo quadrato»

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Matera 33

Martedì 23 giugno 2009


Martedì 23 giugno 2009

foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173

Il tifo dentro e fuori

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Conferenza stampa Cgil Alle ore 9.30 nel salone Cgil si terrà la conferenza stampa in occasione della giornata di mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil unitariamente alle sezioni provinciali dei settori edile e scuola. L’iniziativa verrà illustrata dai segretari generali e da quelli confederali di categoria.

Anniversario della Finanza IN occasione delle celebrazioni per il 23esimo anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di finanza, venerdì 26 giugno alle 19, si terrà presso il Cinema Comunale una manifestazione promossa nell'ambito delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia. Alla manifestazione che avrà luogo nella città dei Sassi saranno presenti i vertici del corpo, a cominciare dal comandante provinciale colonello Salvatore Luongo.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 UVA MOTTA Via Gravina 40 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/264331

Croce verde Sert Cooperativa Associazione

0835/262260 0835/336882 0835/331314

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Il Barocco in città L'Amministrazione comunale di Matera collaborerà con l'Università degli Studi di Basilicata all'organizzazione della mostra “Splendori del barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento”, attraverso la pubblicazione della guida dal titolo “Itinerari del Settecento a Matera: cantieri, committenza e cambiamento del gusto”. La manifestazione, che si terrà dal 29 giugno al 1° novembre a Matera a Palazzo Lanfranchi e a Potenza a Palazzo Loffredo, rientra tra gli eventi organizzati in occasione del XXV anniversario dalla fondazione dell'Università do Basilicata, e vedrà esposti capolavori poco noti e del tutto inediti conservati nella regione e nei territori limitrofi

Parcomurgiafilm Oggi riparte il Parcomurgiafilm la rassegna cinematografica estiva giunta alla terza edizione ed organizzata dall’Associazione Amici del Parco della Murgia Materana in collaborazione con il Cea Centro di Educazione Ambientale, l’Ente Parco e l’associazione di cultura cinematografica Cinergia. Previsti otto appuntamenti per otto settimane fino all’11 agosto il parcomurgiafilm riproporrà nell’arena naturale di Jazzo Gattini, antico ovile simbolo delle attività pastorali della murgia ed oggi centro visite del Parco, la collaudata formula che ne ha fatto un atteso evento di riferimento nell’estate materana. Ogni martedi infatti prima del film, alle 18.30 partiranno da Jazzo Gattini le “Escursioni al tramonto” del parcomurgiafilm con itinerari guidati alla scoperta degli aspetti archeologici naturalistici e paesaggistici del parco (contributo euro 4 si consiglia la prenotazione al numero 347/1068973).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Mooanacre - I segreti dell’ultima luna 18 - 19,45 - 21,40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Terminator Salvation 19,30 - 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Cash 17,30 - 19,30 - 21,30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Antichrist 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva CINEMA MOJTO Feisbum 22,15

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala Riservata •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Un’estate ai Caraibi 18 - 19,50 - 21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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34 Matera Agenda


E’ la prima proposta sul tavolo del presidente Stella: «Vedremo se ci sono le condizioni»

Provincia, possibile una giunta a sei E’ ANCORA tutta da capire la nuova giunta provinciale che dovrà sostenere il fresco presidente della Provincia di Matera, Franco Stella. La prima riunione, ovviamente interlocutoria, è stata fatta sabato con una nuova proposta in campo che sembra trovare una certa condivisione anche se non ancora il consenso generale in particolare del partito Democratico. La proposta in questione è la riduzione del numero degli assessori a sei unità con una prevalenza, ovviamente, del partito di maggioranza relativa che manterrebbe due rappresentanti ed uno ciascuno agli altri partner della coalizione. Una proposta che non

può trovare in questo momento consensi nel Pd che valuta senza forzare la mano e che sembra orientato a mantenere gli equilibri interni con tre assessori, probabilmente esterni, che andrebbero a rappresentare le diverse componenti del Partito rappresentate in Consiglio. I nomi più gettonati, ma non certo gli unici, sono quelli di Luca Braia, Pasquina Bona e Andrea Badursi ma questo ovviamente con una presenza esclusivamente di esterni, altrimenti gli equilibri potrebbero anche cambiare. E’ chiaro che il Pd ha difficoltà a far quadrare la propria situazione interna in caso di riduzione a sei

degli assessori anche se il presidente Stella sull’ipotesi è sembrato possibilista: «Vedremo se sarà possibile, è stata avanzata quest’idea e se c’è la possibilità di far risparmiare i cittadini dobbiamo prenderla in considerazione». Sul resto del fronte interno al centrosinistra ci sono da sciogliere una serie di problemi sui nomi dei candidati ad assessori. In primo luogo i Popolari Uniti per i quali si continua a fare il nome di Giuseppe Filippo nel caso, probabile di un ricorso ad esterno. Soluzione che adotteranno sicuramente anche Italia dei Valori e Sinistra per la Basilicata. Nel primo caso la scelta

sembra essersi appostata sul segretario cittadino di Idv Antonio Giordano che sembra essere in pole position, nel caso di Sinistra per la Basilicata vi potrebbe essere invece il ricorso all’ex consigliere provinciale e primo dei non eletti Achille Furioso anche se rimane in ballo anche il nome del segretario provinciale Gianni Rondinone, una soluzione sulla quale difficilmente vi potrebbero essere discussioni all’interno del piccolo partito materano. Infine i Socialisti che potrebbero far ricorso ad un esterno, il nome più papabile è quello del sindaco di Calciano, Salvatore Auletta. p.quarto@luedi.it

Il presidente della Provincia, Franco Stella

Raffaello De Ruggieri: «Tocca alle scelte politiche. Chiederemo di confermare il decreto Rutelli»

Scuola di restauro a rischio L’empasse del governo potrebbe favorire la candidatura della città di Lecce SCUOLE di alta formazione del ministero dei Beni culturali con un futuro sempre più a rischio. L’Istituto superiore centrale per il Restauro a Matera, fiore all’occhiello della cultura e della formazione nazionale, rischia così di non aprire mai i battenti, pur nella prestigiosa sede di Santa Lucia, messa a disposizione dal Comune di Matera. La causa, secondo l’avvocato Raffaello De Ruggieri, sta in un problema di decreti. «Le ragioni per cui il decreto Rutelli non ha avuto attuazione, sono legati alla mancanza dei provvedimenti propedeutici, ovvero il decreto interministeriale tra ministero dei beni culturali e della Ricerca, che però è stato varato. L’altro decreto mancante è quello che riguarda il regolamento dell’istituto superiore. Sono due elementi che, per ora, salvano il destino della sede di Matera. In caso contrario - prosegue De Ruggieri - avremmo già perso la scuola». In tutti i casi, la vicenda va avan-

ti. L’avvocato De Ruggieri ha incontrato mercoledì scorso il presidente della Regione Vito De Filippo e il sindaco di Matera, per predisporre la nuova convenzione. Al più presto si procederà alle approvazioni da parte del consiglio regionale, comunale e provinciale, che nel frattempo è stata recuperata. Naturalmente il provvedimento dovrà essere approvato dall’Istituto centrale, dall’Istituto Superiore e dalla Direzione regionale. «Siamo in una situazione di scelte politiche anche in merito ad un’altra sede, al posto di Matera». La candidatura più forte, che preme dietro la porta, arriva dalla Puglia e da Lecce in particolare. «Chiederemo al ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi di confermare il Decreto Rutelli. Il ministero ha fatto quadrato per evitare che le Università creassero scuole per restauratori, sfornandone moltissimi». De Ruggieri ha incontrato più

volte il ministro, senza però alcuna possibilità di discutere nel particolare. «Il sindaco di Matera, Buccico, si è preso l’incarico di segnalargli la vicenda». Sul fronte nazionale, intanto,in un articolo apparso ieri su La Re-

pubblica, si sottolinea l’assoluto empasse nel quale versano le Scuole di alta formazione, senza allievi dal 2006. Oltre al decreto attuativo del ministro, infatti, c’è da risolvere un problema di fondi, come sottolinea

la direttrice dell’Istituto superiore centrale per il restauro, Caterina Bon Valsassina, presente poco più di un anno fa quando a Matera fu presentato il progetto che avrebbe portato all’apertura Scuola di alta formazione. In quell’occasione per ospitare docenti, laboratori e show room era stato scelto un edificio di proprietà della Provincia di Matera, situato nella zona Paip 2. Struttura alla quale si rinunciò in seguito, a causa dei numerosi interventi che avrebbe richiesto. A quel punto l’annuncio della disponibilità da parte dell’amministrazione comunale che ha messo a disposizione la sede, in fase di completamento dell’ex Convento di Santa Lucia. Una disponibilità che, però, rischia di rimanere solo un buon proposito e nulla di più. A meno che il sindaco, Emilio Nicola Buccico, non riesca a toccare le corde più sensibili del ministro Bondi.

Il caso di un locale nel centro segnalato in questi giorni a Cittadinanzattiva

Ancora inquinamento acustico nei Sassi MUSICA ad alto volume e notti insonni. Con il ritorno delle belle giornate, si ripresenta il malcostume dell'inquinamento acustico nella città dei Sassi, causato dai decibel sparati al massimo da qualche operatore commerciale poco rispettoso della normativa vigente. Negli scorsi anni sono stati diversi i residenti che si sono rivolti allo sportello di Cittadinanzattiva per chiedere di intervenire presso la autorità competenti, al fine di porre rimedio al problema. Recentemente presso l'associazione di cittadini si è rivolto un gruppo di residenti di una zona del centro storico, costretti a subire per diverso tempo l'esagerato rumore della musica diffusa da un vicino locale anche durante le ore notturne. “Abbiamo subito segnalato il caso - ha detto Angelo Bianchi di Cittadinanzattiva - all'Amministrazione comunale, da dove ci hanno risposto che si sarebbero attivati immediatamente per i necessari controlli. Controlli che dovrebbero essere già stati effettuati. La materia dell'inquinamento acustico è disciplinata in modo preciso dalla normativa nazionale e dalle ordinanze comunali.

Occorre solo farle rispettare”. Il problema della musica a tutto volume diffusa dai locali di notte non è mai stato risolto completamente a Matera, nonostante l'intervento negli ultimi anni, in qualche caso, dell'autorità giudiziaria e di sanzioni comunali, poste in essere dopo il riscontro da parte dell'Arpab del superamento dei limiti sonori consentiti. C'è chi si è visto costretto a cambiare abitazione, seppure a malincuore. Eustachio Spagnuolo ha cinquantadue anni e adesso soltanto voglia di dimenticare quello che lui definisce “il periodo più brutto della mia vita. Dopo anni di sacrifici - ha dichiarato al Quotidiano - ero finalmente riuscito a comprarmi la casa dei miei sogni, nel rione Agna Le Piane. Io e la mia famiglia non immaginavamo di andare incontro all'inferno delle notti passate senza chiudere occhio a causa del rumore assordante proveniente da un locale sotto casa, nonostante il mio lavoro mi costringesse ad alzarmi la mattina molto presto. Addirittura una volta in piena notte suonarono al nostro citofono. Quando rispondemmo ci

rendemmo conto che era nostra figlia, ancora bambina, che in stato di semisonnambulismo, forse per il sonno disturbato, si era alzata ed era uscita di casa senza che ce ne accorgessimo. Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Da quel giorno decidemmo di vendere la casa e di trasferirci in una zona dove dormire, che è la cosa più normale e naturale del mondo, non sa-

rebbe stato mai più un problema”. Rimpianti? Spagnuolo non li nasconde. “Mi sono sentito solo ed inascoltato dalle istituzioni, nonostante le mie numerose richieste di intervento. Purtroppo non ho pensato di rivolgermi a qualche associazione. Ma ormai il passato è passato e non voglio più pensarci”. Biagio Tarasco matera@luedi.it

Tra i problemi dei Sassi anche l’inquinamento acustico

La città si è data lo strumento necessario ma non attua i controlli dei decibel

Un’ordinanza del 2001 di Minieri IL PROBLEMA dell'inquinamento acustico notturno a Matera è scoppiato da quando, con ordinanza numero 10 del 2001 dell'allora sindaco Angelo Minieri, partendo dal presupposto che Matera è stata dichiarata città d'arte a seguito di legge regionale del 1999, si è prolungato la fascia oraria di apertura delle attività commerciali a ventidue ore (dalle 5 del mattino alle 3 del giorno successivo). Il fine era quello di “incentivare la vocazione turistica della città”. Ma l'ordinanza stabiliva anche che “tutti gli esercizi dovranno garantire che l'impatto ambientale dell'esercizio rispetti le regole della convivenza civile e della vivibilità nella zona”. Inoltre, i gestori dei

locali dovranno “evitare dopo la mezzanotte lo svolgimento di giochi, spettacoli, esibizioni musicali; evitare dopo le ore 23 che gli avventori portino all'esterno dell'esercizio contenitori e bottiglie di vetro”. E nell'ordinanza ovviamente non mancano le sanzioni. “Qualora un esercizio diventi fonte di disturbo nelle ore notturne e ciò sia segnalato e accertato, si emetterà nei suoi confronti provvedimento di restrizione dell'orario di chiusura. Ripetute e reiterate violazioni potranno dare luogo alla sospensione dell'attività fino a un massimo di tre mesi”. I controlli sono affidati agli “agenti di polizia municipale e della forza pubblica”.

Con i vigili urbani che smettono di lavorare alle 22 e la poca forza pubblica che, tagli economici a parte, è costretta di notte a controllare l'intera città e i borghi, è facile prevedere che alcuni casi vengano trascurati e, per esempio, nessuno accerti che “dopo le ore 23 gli avventori portino all'esterno dell'esercizio contenitori e bottiglie di vetro”. Matera ha conquistato lo status di città d'arte, senza tuttavia che il Comune abbia pensato contemporaneamente di potenziare la presenza notturna dei vigili urbani e i controlli, che ora in pratica sono passati nelle mani dei cittadini. b.t.

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Matera 35

Martedì 23 giugno 2009


36 Pisticci La droga veniva trasportata ogni settimana e proveniva dalla piazza di Taranto

In manette la banda del “Fight” Primo durissimo colpo inferto dai carabinieri al mercato dell’eroina nell’hinterland Segue da pagina 31

Ferrandina Quasi tutti senza precedenti

PISTICCI - Le indagini sono iniziate nel dicembre 2007 dopo la morte di un tossicodipendente di Ferrandina. I carabinieri della Stazione di Ferrandina, incrementando le attività informative, scoprirono un traffico di eroina dal Tarantino al Materano. «Dopo la morte del ragazzo - ha affermato il capitano Mennone - abbiamo iniziato a monitorare alcuni soggetti che si rifornivano di eroina e hashish da Taranto, e la cedevano a giovani dell'hinterland Pisticcese e Materano». A loro carico sono stati contestati ben 112 capi di imputazione. L'operazione condotta ieri dai carabinieri si è sviluppata con una successione di quattro arresti nella flagranza di reato operati dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Pisticci e della Stazione di Ferrandina per detenzione ai fini della cessione di eroina (P. F., classe 1982, trovato in possesso di 10 dosi di eroina, L. E. classe 1984 trovato in possesso di 100 grammo di hashish; R. C., classe 1987 trovato in possesso di 30 grammo hashish, P. M. classe 1979 trovato in possesso di 100 grammi di hashish e 25 semi marijuana). Durante il periodo in cui si sono svolte le indagini, a parte il decesso del ragazzo di Ferrandina, per overdose sono morti anche un ragazzo a Marconia ed uno a Centro Agricolo. I viaggi tra Ferrandina e Taranto erano settimanali e “fruttavano”, ogni volta, dai 15 ai 20 grammi di eroina pura. Il gruppo utilizzava dei fiancheggiatori che, svolgendo un ruolo di “staffetta” o di “osservatori” durante i viaggi per l'approvvigionamento degli stupefacenti, riuscivano a “preservare” il carico illegale da eventuali controlli delle forze dell'ordine. I luoghi di spaccio, inoltre, cambiavano continuamente. Proprio per eludere i controlli, i quantitativi trasportati erano minimi. Dal Comando di Matera è

Giovani e ben integrati Ecco l’identikit dei padroni dello spaccio

In alto da sinistra, Gabriele Montefinese, Giampiero Montefinese, Luca Laviola, Simone Luongo; nella seconda fila da sinistra Michele Brandi Trentino, Domenico Labriola, Patrizio Palattella, Tommaso Tricarico e Giovanni Di Costole

dell'area della Valbasento che aveva nei mesi scorsi determinato forte allarme sociale. «Al di là dei numeri raggiunti con questa operazione - ha sottolineato il tenente colonnello Domenico Punzi - da due anni a questa parte è altissima l'attenzione per contrastare il fenomeno droga. E' stata un'attività imponente che ha visto il coinvolgimento dell'Arma territoriale, della Stazione di Ferrandina e della compagnia di Pisticci. Senza il lavoro svolto quotidianamente dalle Stazioni sarebbe stato impensabile ottenere risultati simili. Abbiamo collaborato proficuamente con la Procura, con la dottoressa Farina Valaori mentre le ordinanze di custodia cautelare so-

no state concesse dal gip Vittoria Orlando». Per l'esecuzione dell’operazione “Fight Club”, ieri mattina, sono stati impiegati circa cinquanta carabinieri. Le indagini, tuttora in corso (a breve, hanno sottolineato i militari dell’Arma, potrebbero esserci ulteriori sviluppi), sono state condotte sul piano investigativo dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Pisticci e dalla Stazione Carabinieri di Ferrandina, supportati nella fase esecutiva d trenta carabinieri del Comando Provinciale di Matera, un aeromobile del 6° Elinucleo di Bari e due unità cinofile del Nucleo carabinieri di Tito e di Modugno. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Valbasento Lettera aperta dei lavoratori al sindaco Ricchiuti

Disoccupazione e disperazione

Ferrandina Appaltati i lavori nell’area Pip

politica di approccio al problema della desertificazione industriale e demografica: La chiusura delle aziende è associabile a un terremoto devastante per le famiglie lucane, i progetti di rilancio messi in campo sono paragonabili ad azioni di sciacallaggio imprenditoriale. Ad oggi, dopo mediamente cinque anni di attese tra ammortizzatori sociali ordinari e in deroga ,non avendo nessuna speranza di essere riammessi in politiche attive del lavoro, ci viene negata anche la possibilità di sopravvivere con un minimo sostegno sociale. Per queste ragioni, chiediamo una sua convocazione, con l'assistenza di chi legge per conoscenza, per illustrarle quanto anticipatole. Affidandoci alla sua sensibilità per sollecitare la Regione Basilicata per un urgente risoluzione delle problematiche ostative all'erogazione mensile degli assegni di mobilità e cigs in deroga, porgiamo distinti saluti”. provinciamt@luedi.it

VALBASENTO - Il consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera ha assegnato all'impresa “Centro Costruzioni” di Grassano, i lavori di “ampliamento delle opere di urbanizzazione nell'area industriale di Ferrandina (Matera). La spesa dei lavori di infrastrutturazione è di 460mila euro. L'impresa avrà tre mesi di tempo per completare gli interventi, che consistono nella sistemazione idraulica dell'area e di protezione dei canali per evitare eventuali danni provocati dal maltempo. provincia mt@luedi.it

stato così necessario allertare, nel corso di questi anni, anche i colleghi di Taranto. Sono state costanti le attività tecniche (indagini dirette e indirette) e, quando i ragazzi venivano fermati, la sostanza (sempre in quantitativi minimi) era sequestrata per dimostrare che c'era stata cessione. Sono stati sequestrati, tra l'altro, 20 grammi di eroina, 230 grammi hashish e 2 grammi di ketamina. Durante le perquisizioni, sono stati trovati fertilizzanti, semi di papavero sonnifero e indicazioni per coltivazioni scaricate da internet. Con “Fight Club” i carabinieri hanno inferto un primo durissimo colpo al traffico di eroina nel territorio

FERRANDINA - Lettera aperta al sindaco, Elio Ricchiuti, dai lavoratori ferrandinesi disoccupati della Valbasento. “Le sottoponiamo la drammatica situazione in cui ci siamo venuti a trovare a seguito della chiusura delle aziende di cui eravamo dipendenti. -si legge nella lettera- In particolare siamo operai provenienti dalla Pnt, dalla Nylstar, dall'Apelle, dalla Green Leather, dalla Ergom, dalla Metallurgica Ferrandina e Ultracinquantacinquenni, caduti nel baratro degli ammortizzatori sociali in deroga. Lei conosce bene la nostra storia essendo stata coinvolte le Istituzioni costantemente. Le promesse da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Basilicata di piani di immediata reindustrializzazione dei siti industriali sono tutti miseramente falliti. Il Consorzio “Nuova Valsud”, L'Ecoil, il Bando MateraTreviso, che doveva rioccuparci, racchiude in modo chiaro la logica imprenditoriale e

Da sinistra, il capitano Mennone, il colonnello Punzi e il maresciallo Zaltini (foto Videouno)

FERRANDINA - Sono tutti giovanissimi i nuovi “padroni” dello spaccio a Ferrandina. A finire nella rete dei Carabinieri, dopo una meticolosa e attenta attività di indagine, tredici giovani, tutti prima sostanzialmente sconosciuti alla giustizia. Quattro sono stati sorpresi in flagranza di reato nel corso del 2008. Nove i fermati nel corso del blitz, scattato ieri mattina all’alba. Un’operazione in grande stile che ha gettato giù dal letto anticipatamente molti cittadini. Cominciata intorno alle 5, l’azione dei carabinieri é proseguita fino alle 7. Due lunghe ore nel corso del quale l’elicottero dei militari dell’Arma ha continuato a sorvolare l’abitato di Ferrandina, fino a quando, come in un mesto corteo, le gazzelle, con tutti i giovani coinvolti a bordo, hanno lasciato il paese a sirene spiegate. Cinque gli arrestati, quattro con l’obbligo di dimora. L’intero traffico di stupefacenti ruotava essenzialmente intorno ai due fratelli Montefinese e a Laviola, titolare del locale da cui prende il nome l’intera operazione. Gli altri semplici luogotenenti, pedine di una rete piuttosto estesa, tanto da abbracciare anche altri comuni dell’area basentana. Unico il capo di imputazione: detenzione a fini di spaccio. A cambiare la quantità e la qualità delle azioni criminose a carico. Ma il vero successo del blitz non é tanto nel numero di arresti, comunque notevole per una comunità di meno di diecimila anime, quanto nell’aver intercettato un

nuovo canale del consumo e dello spaccio di stupefacenti. Con “Fight Club” si squarcia il velo su un nuovo mercato che coinvolge soprattutto giovanissimi e che si affianca a quello “storico”, nato nei decenni scorsi e già in qualche modo decapitato dai carabinieri con una serie di arresti. Del tutto nuove sono anche le modalità del consumo. Tramontata l’era del “buco”, adesso l’eroina si fuma o si inala disciolta sulla stagnola. A far tornare di moda la polvere bianca anche il prezzo (circa 30 euro per dose), decisamente più abbordabile rispetto agli anni ‘80 quando Ferrandina, con il boom economico, conobbe l’esplosione del fenomeno tossicodipendenza. Spacciatori e assuntori hanno cambiato pelle. Vestono alla moda, si confondono con i loro coetanei. E, questo forse il dato più allarmante, sono socialmente accettati. L’eroina, come le altre sostanze allucinogene, non é considerata una grana da cui tenersi più alla larga possibile, ma una “ciutarrìa”. Roba di poco conto. Ed é la mancata percezione del pericolo che ha contribuito, negli ultimi anni, ad allargare le maglie del consumo coinvolgendo ragazzi senza apparenti problemi né economici né familiari. La disattenzione delle famiglie fa il resto. Alle forze dell’ordine il delicato compito di intercettare il fenomeno e, come é stato fatto, stroncarlo prima che possa procurare danni maggiori. Ma a quanto pare é solo l’inizio. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Gli stupefacenti sono considerati dai ragazzi una “ciutarrìa” roba di poco conto

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Martedì 23 giugno 2009


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San Mauro Lettera di Sanchirico e Malacarne su strade e condotte idriche

Le campagne hanno bisogno di aiuto SAN MAURO FORTE - I due consiglieri di minoranza del gruppo “L'Unione per San Mauro Forte”, Domenico Sanchirico e Giuseppe Malacarne, hanno inviato nei giorni scorsi al primo cittadino, Francesco Diluca, una nota per sollecitare interventi, che riguardano le infrastrutture nelle campagne della cittadina. In particolare, i due consiglieri segnalano due specifiche problematiche: quella dell'attivazione delle utenze idriche di alcune aziende, che ne hanno fatto richiesta e la sistemazione di una serie di tratturi comunali dissestati. Ma ecco nel dettaglio il contenuto della missiva recapi-

tata al sindaco: «Nei giorni scorsi -è scritto- alcuni cittadini, proprietari di aziende agricole e zootecniche lungo la tratta Salice-Priati, hanno lamentato il notevole ritardo nella erogazione idrica, malgrado gli allacciamenti alla condotta principale siano terminati da alcuni mesi, con notevole esborso finanziario da parte dei medesimi». Gli stessi consiglieri, sebbene dicono di avere appreso dal responsabile dell'Ufficio tecnico del comune che sono in corso di definizione le procedure per l'affidamento della gestione della condotta idrica rurale in questione, invitano il primo cittadino ad accelerare la fase burocratica in consi-

derazione dell'imminente stagione estiva che rende più urgente l'attivazione di tale servizio». Malacarne e Sanchirico, inoltre, nella stessa nota segnalano, «lo stato di degrado di taluni tratturi comunali», dei quali vengono citati a titolo di esempio quello di “Fosso Petraro (Salice-Porcellino)” e quello di “Santa Maria-Piano di Caprio-Boscone” . Secondo i consiglieri di minoranza, lo stato di precarietà della transitabilità di questa viabilità campestre è tale da rendere difficile, se non addirittura impossibile, la raccolta del grano e degli altri prodotti agricoli. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

In discussione anche i lavori sul corso che creano tanti disagi al trasporto pubblico

Tutti i problemi di Irsina Incontro del commissario prefettizio con gli esponenti politici della città IRSINA - Il commissario prefettizio del Comune di Irsina, Francesco D'Alessio, nell'ambito del suo primo incontro pubblico, da lui stesso richiesto allo scopo di conoscere tutte le forze politiche, le associazioni culturali, di categorie e la società civile di Irsina, ha esordito dicendo che bisogna: «Agire per capire le esigenze del territorio». Con queste parole, e su questa schema, che il commissario D'Alessio ha fatto intendere di voler traghettare la gestione amministrativa fino alle prossime elezioni. Il commissario si è soffermato maggiormente sul fatto, a suo avviso più rilevante, che riguarda la formulazione del bilancio amministrativo: «Condivido gli schemi adottati dalla giunta precedente ha spiegato il commissario- tecnicamente verranno adottate le scelte più idonee a garantire i servizi alla comunità irsinese. In sintesi, prima di ascoltare gli interventi dei convenuti - senza in alcun modo infierire nuovamente con nuove tasse sulla comunità. Nella sala consiliare del municipio di Irsina erano presenti i rappresentati dei numerosi gruppi politic. Il primo a prendere la parola è stato Francesco Caivano di Sd, che ha fatto presente la necessità di intervenire soprattutto sulle piccole necessità della cittadinanza, con la passata gestione amministrativa, si faceva fatica persino a sostituire una lampadina per la

I lavori sul corso di Irsina

pubblica illuminazione. Antonio Petrillo, Pdl, a nome del suo gruppo, nel garantire il pieno sostegno all'attività amministrativa del commissario, pone l'attenzione sul disagio sociale che tocca soprattutto i giovani; e soprattutto sullo stato di salute della Bretella di collegamento con la 96 bis. Giuseppe Candela, Pd : «Inutile investire la gestione commissariale di progetti e programmazione futura dato che questi sono settori

propri della politica e delle sue scelte. Sarebbe importante -afferma Candela- almeno portare avanti quei discorsi che sono già stati avviati dall'amministrazione e portarli a completamento, ad esempio: il finanziamento del dipartimento turismo e attività produttive per un progetto di valorizzazione delle risorse storico-culturali redatto dalle associazioni di Irsina, il programma energetico sull'eolico e il fotovoltaico, il completamento dei lavori delle strade rurali, il finanziamento per l'edilizia popolare, lo svincolo sulla bradanica e l'inaugurazione della mediateca». Francesco Garzone di Adc si sofferma sulle criticità esistenti relative ai cantieri aperti nel corso principale e nella zona antica del paese, sulla carenza di segnaletiche che indicano i lavori in corso. E un breve cenno sulla questione strutture sportive ad Irsina. Antonio Altieri (Pu) ha chiesto al commissario che venga tenuto in considerazione l'aspetto relativo alla questione strade di campagna, e alla questione energie alternative, ponendo l'attenzione sul tema centrale Biogas e fotovoltaico. Anche Teodoro Bellacozza (Sl) si sofferma sulla questione energie, facendo riferimento al tema sull'eolico. Giacomo Capezzera dell’Udeur, invece, ha chiesto al commissario di attenersi soprattutto sui temi di stretta necessità ed urgenza per la comunità, facendo chiaramente capire che non

spetta certo al commissario ridisegnare il futuro di Irsina. Agli incontri dei politici, il Quotidiano ha posto all'attenzione del commissario D'Alessio una serie di problematiche, sottolineateci dai cittadini: come il grave disagio scaturitosi dall'inizio dei lavori per il rifacimento della rete idrica agli utenti dei servizi pubblici. Un cantiere, come già descritto nel precedente servizio apparso appunto sul Quotidiano, che durante le ore di lavoro taglia in due la città, obbligando gli autobus ad inventarsi impensabile retromarce nel centro del paese, a scapito dei viaggiatori che continuano a piedi il loro ritorno a casa. Infatti, l'altra mattina, due autobus di linea non potendo più proseguire, si sono fermati all'inizio dei cantieri ed hanno chiamato il supporto dei carabinieri. In questa situazione “pilatesca”, si avverte il terribile vuoto di potere che, invece, dovrebbe garantire il rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri per tutti. I cittadini e le imprese che operano per l'espletamento dei propri servizi, non possono pagare l'incapacità altrui, nella gestione di questo genere di situazioni. Intanto, i cittadini e i lavoratori della fiat di Melfi, s'interrogano dove sono andati a finire tutti i partiti e la classe politica irsinese? E a chi spetta risolvere questo genere di problemi. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Accettura, Cea C’è il bando di gestione ACCETTURA - L'Ente Parco di Gallipoli-Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane ha aggiudicato alla cooperativa “Nuova Atlantide” la gestione del Centro di educazione ambientale “Dolomiti Lucane”, che ha sede nei centri di Accettura e Calciano, in provincia di Matera. La durata del servizio è fissata in nove anni. Il Cea, che è punto di riferimento per tutte le iniziative di educazione ambientale del Parco e di turismo scolastico nel territorio, dovrà lavorare in rete con altri Centri regionali e nazionali come centro di promozione e riferimento per attività di ricerca in sinergia con altre realtà territoriali». Da anni, ormai, il Centro di Accettura rappresenta un punto di riferimento importante per il rilancio del turismo collinare. provinciamt@luedi.it

I piccoli campioni di “Primi calci” al XIV Meeting Polisportivo nazionale

Parco Gattini Salandra a Pesaro SI è svolta a Peasaro dal 21 maggio al 7 giugno, la XIV edizione del “Meeting Polisportivo Nazionale”, organizzato dalla sede nazionale Us Acli. Oltre 13.000 sportivi dell' Us Acli, provenienti da diverse località italiane, si sono dati appuntamenti per campionati, tornei, kermesse, stage sportivi. Tra di loro anche l'associazione “Parco Gattini Salandra”. Numerose le discipline presenti tra cui calcio a 5 a 7 e a 11, pallavolo, pallacanestro, nuoto, bocce, karate , discipline orientali, pesca sportiva , e tante altre discipline note e meno note. «E' con estrema soddisfazione e vera emozione , con vera emozione e sincero affetto -ha detto il neo eletto presidente

nazionale Us Acli Marco Gladiolo- che saluto tutti i partecipanti al Meeting Polisportivo nella nuova veste di presidente nazionale: i dirigenti, i tecnici, gli ufficiali di gara, gli accompagnatori, i familiari e tutti coloro che con diversi ruoli si adoperano perchè questa manifestazione rivesta sempre il significato di un evento pluridisciplinare, dal forte spirito aggregativo e socializzante». «Il Meeting -sottolinea in una nota il responsabile della manifestazione Vincenzo Casati- è una vera e propria “Festa Popolare” che riesce a coniugare tra loro le presenze di manifestazioni sportive, iniziative di carattere sociale e tanti momenti di ricreazione e svago». I

bambini salandresi, che hanno partecipato per l’associazione iscritta al campionato di calcio a 7 categoria primi calci, hanno raggiunto un ottimo il piazzamento in classifica con grande sorpresa e meraviglia degli stessi partecipanti e dei due allenatori Antonio Giannini e Mario Novello, il Pg Salandra si è aggiudicato un meritato secondo posto. Questi i nomi dei baby calciatori presenti a Pesaro: Tantone Giuseppe, Quinto Daniela, Palma Leocarmine, Tarquilio Filippo, Nigro Francesco, Tantone Antonio, D'alessandro Mariano, Castellano Antonio, Castellano Domenico, Castellano Francesco, Rivelli Giuseppe, Lamarra Matteo, Toscano

La squadra del “Palazzo Gattini Salandra”

Dylan, Marzario Francesco, Tarquilio Giuseppe, Moramarco Donato, Zizzamia Lorenzo, Palma Francesco e Tantone Gaetano. Questi i bambini che non sono andati a Pesaro: Saponara Alessio, Pa-

ce Gianluca, Gagliardi Piero, Gaydharzhy Illya, Calderola Alessandro, Branco Lorenzo, Minieri Alessio, Soranno Domenico, Ragone Giuseppe, Iula Piervito. provinciamt@luedi.it

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Martedì 23 giugno 2009


38 Falcone detenuto in India Ha interrotto lo sciopero della fame in attesa di riscontri

La promessa del ministro Frattini Impegno degli Interni per garantire il diritto di visita al padre Giovanni ROTONDELLA - Questa volta lo ha incontrato di persona. Non c'erano, come le altre volte, i soliti burocrati e funzionari a concludere le tante anticamere di Giovanni Falcone nei ministeri italiani. C'era Franco Frattini, il ministro degli Affari esteri in persona. I due si sono incontrati ieri mattina alle 13.30. C'erano, nella sala del Ministro, anche la Parlamentare dei Radicali, Elisabetta Zamparutti, e il sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano. E' stato un incontro intenso, durato quasi 45 minuti, nel corso del quale l'ex carabiniere di Rotondella ha potuto esporre ragioni e richieste della propria battaglia in favore del figlio Angelo, detenuto in India dal marzo 2007 per possesso di stupefacenti. Una battaglia per la quale, nei giorni scorsi, aveva avviato uno sciopero della fame ad oltranza, giunto

ora al 21esimo giorno. Obiettivo: ottenere la possibilità di sentire il figlio, con il quale non può più avere contatti telefonici dall'agosto 2008, data della sua condanna a dieci anni. «L'esercizio del diritto di visita, pur consentito dai regolamenti indiani e previsto da convenzioni internazionali -ha detto Falconedeve poter essere esercitato, in casi di grandi distanze come quelle di detenuti all'estero, attraverso il contatto telefonico. Nell'incontro -si legge in un comunicato dei Radicali- il Ministro Frattini ha ribadito l'impegno a seguire con la massima attenzione la vicenda, facendo tutti i passi necessari perché abbia un esito positivo». E proprio in segno di rispetto per questo impegno, Falcone ha deciso di interrompere lo sciopero della fame avviato, così come farà la piacentina Livia Orrico, che nei giorni scorsi si era unita a lui in segno di

Qui sopra, un’immagine recente di Angelo Falcone in carcere, a destra il padre Giovanni

solidarietà. Soddisfatto della visita anche Vincenzo Francomano, sindaco di Rotondella, che ha sottolineato «la grande disponibilità del ministro e la sua particolare determinazione per la soluzione del problema». Nel corso dell'incon-

tro, stando a quanto ha raccontato il sindaco, il ministro avrebbe dimostrato di conoscere nei dettagli la vicenda, per la quale era stato, «già più volte sollecitato da numerosi utenti di Facebook, nonché da tante interrogazioni parlamenta-

ri». Tra gli obiettivi di Falcone, ancor prima di quello delle telefonate, c'è la speranza di estradizione del detenuto, affinché Angelo possa scontare la pena in Italia. E' un obiettivo difficile, a causa dell'assenza di rapporti diplomatici bilate-

rali tra Italia e India. Che la vicenda Falcone non possa essere lo spunto per cominciare a parlarne? Ieri mattina, oltre alla visita di Giovanni Falcone, sulla scrivania di Frattini è arrivata anche una lettera di Vito De Filippo, presidente della Giunta Regionale. Il governatore lucano ha chiesto al ministro un «autorevole intervento presso le autorità indiane, affinché possa aversi un segnale che vada nella direzione dell'umanità, consentendo almeno un contatto telefonico tra padre e figlio». De Filippo ha, inoltre, auspicato «un fattivo impegno affinché possa giungersi alla sottoscrizione di un trattato bilaterale fra Italia e India al fine di ottenere la possibilità di scontare la pena detentiva nel nostro Paese agli sfortunati protagonisti». Staremo a vedere. Pino Suriano provinciamt@luedi.it

Bernalda Inaugurata la Cappella del Silos restaurata

Sei nuove campane, la “voce” dei Padri Trinitari di Venosa

BERNALDA - Ancora una volta il calore della popolazione bernaldese ha accolto i Padri Trinitari e i ragazzi del centro di Venosa. A fare da cornice, in questa splendida giornata di giugno, come da programma, è stata la presentazione del libro scritto da Padre Angelo Cipollone, “La Cappella del Silos. Nella Domus dei Padri Trinitari” e la benedizione delle sei campane che da oggi suoneranno la loro dolce melodia. Si è potuto scorgere il volto commosso di Sua

Eccellenza Monsignor Salvatore Ligorio, vescovo di Matera-Irsina, lo sguardo emozionato di Padre Angelo Cipollone, direttore del centro Padri Trinitari, gli occhi appassionati delle istituzioni presenti, ma soprattutto l'animo entusiasta dei cittadini di Bernalda, dei ragazzi di Venosa e di tutti coloro che hanno partecipato a questa giornata. Ma prima di procedere al rintocco delle campane, all'interno della Cappella dei Silos, alle ore 10, si è tenuto un pubblico incon-

tro per la presentazione del libro scritto da Padre Angelo Cipollone. A portare il loro contributo all'opera di Padre Angelo sono stati Padre Giulio Cipollone, il quale ha parlato del libro e delle parole che esso contiene tra queste “casa”, ben 46 volte, e “Trinità”, ben 40 volte; parole queste alle quali, come sottolineato sempre da Padre Giulio, si aggiungono: felicità, bellezza e luce. Subito dopo a prendere la parola è stato Padre Nicola Rocca, padre provinciale dei Padri Trinitari, il quale ha parlato dei lavori che procedono speditamente. Ad intervenire è stato anche il neo presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il quale ha ringraziato i Padri Trinitari per quello che fanno e il modo nel quale questo viene portato avanti. Padre Angelo Cipollone, intervenuto subito dopo le parole di Stella, ha voluto ringraziare tutti i presenti e tutti coloro che stanno lavorando per rendere possi-

bile questo grande progetto sul territorio di Bernalda, tra questi anche l'associazione Amici Padri Trinitari di Bernalda e l'ex sindaco Francesco Renna per la sua passione in questo progetto. «Il mio grazie - ha detto il Direttore del centro Padri Trinitari viene direttamente dal cuore. Noi Padri Trinitari - ha continuato Padre Angelo - stiamo lavorando tanto in quanto crediamo in quello che stiamo portando avanti. Ora è giunto il momento che le istituzioni facciano la loro parte al più presto. La nostra richiesta è quella di far giungere il prima possibile la rete fognaria e quella del gas al centro. Inoltre chiediamo che tra Bernalda e il nostro centro sia costruita una rete ciclabile. Una pista ciclabile che, nei suoi due chilometri, collegherà il nostro centro alla città e che di fatto porterà ad un'integrazione a 360°. Infatti, non solo i nostri ragazzi si recheranno in città, ma anche la citta-

dinanza bernaldese potrà avere libero accesso al nostro centro. Ecco, gli anziani, i ragazzi, i volontari e tutti potranno accedere alle nostre strutture. Quella di Bernalda - ha concluso Padre Angelo Cipollone - è una casa che sta nascendo per raccontare le più belle storie di amicizia e di amore». Presenti all'evento anche il Commissario prefettizio, Maria Rita Iaculli, i senatori Maria Antezza e Carlo Chiurazzi. Subito dopo si è passati alla cerimonia di benedizione delle sei campane che, come detto da Padre Angelo, saranno la voce dei Padri Trinitari nel territorio bernaldese. A benedire le campane è stato Sua Eccellenza Monsignor Salvatore Ligorio. Subito dopo i presenti hanno assistito alla prima delle campane, infatti, un esperto della fonderia Marinelli di Agnone, con un martello in legno, ha fatto suonare le campane per la prima volta. Fabio Sirago

Tursi “Gran concerto di fine anno” eseguito dall’orchestra scolastica “Albino Pierro”

Rispettare gli altri attraverso la musica TURSI - Per la fine dell'anno, l'orchestra scolastica “A. Pierro” formata dagli alunni della scuola media che hanno frequentato le classi dove si sono tenute le lezioni di chitarra, clarinetto e pianoforte, hanno offerto ai genitori, ai compagni di scuola ed ai docenti quello che loro hanno chiamato il “Gran concerto di fine anno”. Erano più di quaranta i baby musicisti che hanno suonato sotto la direzione dei docenti: i professori Vincenzo Accattato che insegna clarinetto, Michele Martello che insegna pianoforte e Lindo Monaco docente di chitarra. Infatti la

scuola media “Sant'Andrea Avellino” è diventata scuola ad indirizzo musicale da alcuni anni e molti sono gli allievi che durante l'anno seguono le lezioni musicali. La band si è avvalsa anche della collaborazione di due musicisti esterni, Giuseppe Morelli alla batteria e Maurizio Triani al basso. Il concerto è stato eseguito nel corridoio, affollato da tanti genitori che oltre ad ascoltare i vari brani musicali, hanno scattato foto ed alcuni di loro, con le videocamere digitali, hanno immortalato l'evento per consegnarlo ai posteri. Questi i brani eseguiti:

Piove, la canzone di Modugno; Il Pescatore scritta da Fabrizio De Andrè; Il Gatto e la Volpe di Eugenio Bennato; Generale la canzone degli anni ottanta cantata da Francesco De Gregori; New York New York, un classico del musical, di Kander; Cucaracha (canzone popolare); Che sarà di Jmmy Fontana; Tarantella scritta da Rossini; In the mood di Garland e Funiculì Funiculà di Penta, questa canticchiata anche dal pubblico. Mentre Accattato dirigeva, il professor Martello suonava al pianoforte insieme agli alunni ed il professor Monaco suonava la

chitarra, come se fossero componenti di un'unica ensemble musicale. Un cesto di fiori è stato loro offerto e Lindo Monaco ha ringraziato i musicisti, specialmente quelli di terza media, augurando loro di continuare, magari andando a studiare in conservatorio e ha ringraziato la scuola che li ospita. C'è stato il bis finale con la canzone New York New York ed il pubblico ha battuto le mani ritmando la canzone. Con questa performance, i docenti hanno voluto evidenziare il lavoro di gruppo e l'insieme, non il solista bravo, ma l'armonia che si è creata

Il saggio di fine anno a Tursi

tra loro nel preparare questo concerto, mettendoli tutti sullo stesso piano musicale e privilegiando soprattutto i rapporti umani. Hanno cercato di

insegnare un modo nuovo di stare insieme e di rispettare l'altro mediante la musica. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

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Martedì 23 giugno 2009


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Il sindaco Iacobellis: «Una vittoria di questa Amministrazione contro l’abusivismo»

Presto saranno ripulite le macerie al lido SCANZANO JONICO - Sarà rimosso nel giro di una settimana il materiale edile presente sulla spiaggia del lido di Scanzano Jonico riveniente dalla demolizione di un lido abusivo vecchio di 30 anni. «L'abbattimento di un lido abusivo sulla spiaggia del lido di Scanzano Jonico - sottolinea il sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis - rappresenta una vittoria di codesta Amministrazione comunale visto che si tratta di una struttura che risale a 30 anni fa e che nessun'altra precedente Amministrazione, in tutto questo tempo, è riuscita a far demolire». Sulla struttura che detur-

pava la spiaggia c'erano diverse difficoltà nell'intervenire che l'amministrazione del centro jonico è riuscita a superare. Ora sono in corso di rilascio le autorizzazioni per smaltire correttamente il materiale riveniente dalla demolizione. Nel giro di una settimana la spiaggia sarà praticabile senza alcun rischio. Per quanto riguarda l'erba presente sulla spiaggia l'Amministrazione precisa che si tratta in realtà di vegetazione a ridosso delle dune e cioè di specie sottoposte a vincolo naturalistico. Infatti la stessa Regione Basilicata, nelle circolari che annualmente invia ai Comuni costieri ad

A sinistra in lontananza la struttura del lido, in alto le macerie non rimosse al lido di Scanzano

ogni inizio di stagione estiva, impone che nella pulizia degli arenili deve essere salvaguardata l'integrità delle aree dunali e retrodunali, e specialmente della vegetazione, anche di tipo

cespuglioso. La pulizia delle scorse settimane è avvenuta attendendosi a queste raccomandazioni poiché le piante presenti sulla spiaggia sono specie protette che rientrano nella

vegetazione tipica del Mediterraneo di grande valore naturalistico. Il caso è stato sollevato ieri dal Quotidiano, che ha evidenziato la presenza di questi inerti al lido. La no-

stra non voleva essere un’accusa di inerzia al comune, ma la denuncia di una situazione estetica oggettivamente inaccettabile. provinciamt@luedi.it

Scanzano In attesa 318 stagionali e 25 fissi. Non si può escludere il ritorno di Soglia

Villaggi, speranza appesa al filo Domani si dovrebbe conoscere il destino gestionale di Portogrego e Torre del Faro SCANZANO JONICO - E' un peccato vederli chiusi. Piange il cuore. Soldi pubblici “arenati”. Almeno per il momento. Così le strutture turistico-ricettive di Scanzano Jonico, il villaggio “Torre del Faro” e l'hotel “Portogreco”, a pochi giorni dal bimestre vacanziero per antonomasia, luglio-agosto, sono ancora inattive. Sembrano abbandonate. Non era certo questa la filosofia che aveva ispirato la delibera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) numero 81 del 3 maggio 2001 con la quale veniva finanziato il “Polo turistico integrato della Cit Holding” nell'ambito di un Accordo di programma che vedeva come partner istituzionali il Comune di Scanzano Jonico e la Regione Basilicata. Da allora tante cose sono cambiate, dai fasti e le illusioni della Cit (fallita con strascichi giudiziari) alla speranza ultima del Gruppo Soglia, affievolitasi dopo poco tempo, anche se ancora, nonostante tutto, potrebbe rappresentare la soluzione tampone “per non morire”. Attualmente la proprietà dei villaggi è di “Sistema vacanze” (del gruppo Unicredit banca), gruppo che aveva stretto nei mesi scorsi con il tour operator “Orovacanze” un accordo per la gestione delle strutture ex Cit Holding sparse su tutto il territorio nazionale della durata di dodici mesi. Purtroppo, lo scorso 15 giugno questa trattativa è venuta meno, per cui al fine di tutelare la parte socialmente ed economicamente più debole, ossia i lavoratori, lo scorso 16 giugno presso il ministero

Interventi promossi da Coldiretti

Il villaggio “Portogreco” della ex Cit Holding

del Welfare è stata decretata la Cassa integrazione per duecentosettanta unità lavorative con contratto di assunzione a tempo determinato. Se per questi si è potuto far ricorso agli ammortizzatori sociali, purtroppo nulla si è potuto fare per i tanti stagionali che riponevano o ripongono le loro aspettative nel lavoro estivo. Così com'è stato negli ultimi anni da quando la Cit ha messo la prima pietra. Giovedì scorso, intanto, è saltato un tavolo tecnico presso il Ministero dello Sviluppo economico. Così “Sistema vacanze” si è riservato di scegliere entro una settimana un al-

tro gestore, quantomeno per i prossimi mesi estivi. A questo punto non si può nemmeno escludere il ritorno di Soglia. Comunque, entro domani al massimo, si conoscerà il destino di questi lavoratori e quindi il nome del gestore. Va detto che Sistema vacanze non può chiudere i battenti altrimenti potrebbe prendersi una megamulta dal governo. Nelle sole strutture di Scanzano sono venticinque i lavoratori a tempo indeterminato, mentre trecentodiciotto i lavoratori stagionali. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Nova Siri I ragazzi dell’istituto continuano a inanellare successi in discipline molto originali

Campioni nello sport al “Settembrini” NOVA SIRI - Continua a riempirsi la bacheca di trofei dell'Istituto comprensivo “Settembrini” di Nova Siri. Quella appena conclusa è stata, per le scolaresche della secondaria di primo grado, una nuova stagione di successi nell'ambito dei Giochi Sportivi Studenteschi. Hanno “aperto le danze” i ragazzi del tennistavolo, conquistando la piazza d'onore nel campionato regionale. I quattro allievi impegnati (Nicola Stigliano, Carmine Bianco, Giuseppe Gabriele ed Enrico Simonetti) si sono arresi solamente nella finalissima, portando a casa un meritatissimo secondo posto.

Il primato regionale sfiorato con il tennistavolo è arrivato, però, con la pallamano, dopo una vittoria in finale. Ancora più importante, è stata la performance di Luca Passarelli e Laura Cuccaro, che sono usciti dai confini regionali per disputare a Rieti le fasi finali di salto in alto individuale. Nessuna medaglia conquistata per loro, ma la grande soddisfazione di aver rappresentato con merito la regione Basilicata. Non è la prima volta che gli studenti del Comprensivo di Nova Siri, approdano alle fasi nazionali di una competizione sportiva studentesca: negli ultimi tre anni

l'appuntamento non era stato mai mancato. E' interessante notare, inoltre, che le discipline sportive nelle quali sono stati ottenuti i successi non sono certamente quelle più comunemente praticate, quali il calcio e la pallavolo. E' un aspetto da leggere nell'ambito delle scelte educativo del professor Giorgio Cassetta, docente di Educazione fisica presso l'Istituto comprensivo, che ha sempre proposto l'educazione sportiva in un orizzonte ben più largo di quello in cui solitamente è proposta scuole e associazioni sportive. Non è frequente trovare, tra i ragazzi, pas-

sione per il tennistavolo o l'atletica leggera. Ed è un bene che qui queste proposte non manchino. Nova Siri, del resto, sta diventando, già da qualche tempo, fucina di talenti nell'ambito di attività sportive poco consuete. Lo dimostrano, di recente, la felice esperienza sportiva di una squadra femminile di calcio a 5 e gli ottimi risultati ottenuti dal 18enne Rocco Graziano, che proprio in questi giorni è in competizione a Odessa per difendere i colori italiani nel campionato mondiale di Katà (una delle specialità del karate). Pino Suriano

Grandinata di maggio Documento di proposte per fronteggiare i danni UN documento di proposte per fronteggiare i danni causati dalle calamità naturali. Ieri mattina, i quadri dirigenti della Coldiretti Matera hanno incontrato, nella sede della Giunta Regione Basilicata, il presidente della regionale, Vito De Filippo, l'assessore all'Agricoltura, Vincenzo Viti e il direttore generale del dipartimento, Piero Quinto. Dopo aver illustrato la situazione nell'area del Metapontino, interessata lo scorso 28 maggio da una violenta grandinata, i rappresentanti della Coldiretti hanno evidenziato come i danni causati alle strutture produttive delle imprese agrarie, in particolare alle serre e agli impianti arborei (pescheti, agrumeti, albicoccheti, vigneti,…), hanno pregiudicato anche il raccolto delle future annate agrarie. «La grandinata - ha detto Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti Matera - ha danneggiato completamente i frutti già pronti per la raccolta e in molti casi ha distrutto l'intera piantagione. Le imprese agricole si trovano ora in assoluta assenza di liquidità finanziaria con il carico delle spese completamente sopportate per la coltivazione ormai terminata e nell'impossibilità di far fronte alle normali scadenze tributarie e fiscali del momento». Nella valutazione dei danni e della delimitazione delle aree colpite si deve tener conto, secondo Coldiretti, delle conseguenze causate agli impianti agrari e alle colture interessate dalle avversità atmosferiche accorse durante tutto il periodo vernino-primaverile a partire dall'alluvione del 10 dicembre 2008. Secondo l'Organizzazio-

ne di categoria, è urgente predisporre interventi straordinari da parte della Regione per ripristinare le strutture agrarie e riavviare immediatamente l'attività produttiva. Coldiretti, pertanto ha sollecitato il Governo regionale, a intervenire sottoponendogli alcune proposte. Tra queste, delimitazione urgente dell'area danneggiata dalla calamità naturale, riconoscendone l'eccezionalità dell'avversità atmosferica (delibera regionale già predisposta dalla Giunta); stanziare fondi regionali per ripristinare le strutture agrarie danneggiate (serre, impianti arborei, impianti irrigui); definire procedure applicative con istituti di credito per ridare liquidità alle imprese danneggiate e consentire un'immediata e efficace ripresa dell'attività agricola. Inoltre, è necessario definire le procedure previste dal bando regionale, ancora non pubblicato, di partecipazione copertura fondi rischi con concorrenza garanzie prestate dai Cofidi agricoli per le esposizioni debitorie delle imprese colpite da calamità in regime di aiuti de minimis; predisporre nel Piano di sviluppo rurale (PSR) 2007/2013 una misura specifica per il “ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e introduzione di adeguate misure di prevenzione” in base all'art. 20 lett. b) punto VI) del Reg. UE 1698/2005. Il presidente della Giunta regionale, De Filippo ha dato mandato all'assessore Viti e al dipartimento, di verificare la fattibilità giuridico-legislativa delle proposte avanzate da Coldiretti. provinciamt@luedi.it

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Martedì 23 giugno 2009


LOTTO&CONCORSI

Rubriche Martedì 23 giugno 2009

Centrati un ambo e un estratto con le nostre previsioni

Cagliari, tutto intorno al 3 di GIOIA GASPARINI ROMA – Il 42 (il caffè) terzo ritardatario di Torino con 66 assenze è stato il numero più vecchio uscito nel corso dell'ultima estrazione. Si sono anche rivisti l'86 (la bottega) e il 49 (la carne) sesto e nono di Cagliari dopo 64 e 55 turni, il 40 (la neve) nono di Firenze dopo 49 mancati riscontri, il 66 (le due zitelle) e il 13 (sant'Antonio) sesto e decimo di Milano dopo 59 e 41 ritardi, il 12 (il soldato) decimo di Roma dopo 39 turni, l'80 (la bocca) e l'82 (la tavola imbandita) sesto e nono di Venezia dopo 43 e 35 assenze, il 42 (cucire) decimo della Nazionale dopo 40 turni. Il terno 41-46-58 ha valenza doppia: è uscito a Cagliari e Roma. Anche l'ambo 7-36 è bivalente perché sortito a Bari e Firenze. Sempre in fuga il quartetto di “centenari”. Il 27 di Milano con 130 assenze precede il terzetto di Cagliari formato dal 19 con 118 turni, il 72 con 110 sorteggi negativi e il 21 con 108 ritardi. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di figura 2 (1165-74) sulla Nazionale, i terni di controfigura 1 (23-45-56) a Bari e (1-1289) a Milano, il terno di controfigura 2 (35-68-79) a Venezia ed il terno di numeretti (6-7-9) a Firenze. NAZIONALE. Per ambo la cadenza 9 con la serie 9-39-69-79-89 e la decina del 70 con la serie 72-73-75-77-79. Previsione speciale 3-37 per estratto ed ambo. BARI. La cadenza 4 con la serie 24-3454-64-84 e la decina 51/60 con la serie 53-54-55-58-59 sono statisticamente interessanti per ambo. Previsione speciale 25-28 per estratto ed ambo.

37 25 19 18 16 27 87 46 44 24 87 MILANO. La cadenza 2 e la figura del 4 sono mature per ambo e terno, combinate qualche puntata attingendo nella serie 2-22-42-62-72 e nella cinquina 22-31-40-49-67. Previsione speciale 26-27 per estratto ed ambo. NAPOLI. Vinto l'estratto con il 29 della previsione speciale. Per ambo sono interessanti la decina 31/40 con la cinquina 31-32-37-38-30 e la cadenza 4 con la serie 4-14-34-54-64. Previsione speciale 10-62 per estratto ed ambo.

CAGLIARI. 19-21-72 per estratto ed ambo. Per ambo segnaliamo la cadenza 3 con la serie 13-23-33-53-73 e la decina del 30 con la cinquina 30-32-3336-39. Previsione speciale 9-43.

PALERMO. Avevamo proposto la figura 1 ed è uscito l'ambo 73-82. Per ambo la cadenza 8 con la serie 28-3848-68-88 e la figura 3 con la cinquina 3-30-48-57-66. Previsione speciale 6989 per estratto ed ambo.

FIRENZE. La cadenza 7 e la decina 31/40 sono statisticamente interessanti per ambo, combinateli nelle serie 27-47-6-77-87 e 32-34-35-37-39. Previsione speciale 38-83 per estratto ed ambo.

ROMA. Per ambo la cadenza 3 con la combinazione 23-33-53-63-73 e la decina 81/90 con la serie 81-82-83-8487. Previsione speciale 40-50 per estratto ed ambo.

GENOVA. La cadenza 5 con la serie 25-45-65-75-85 e la controfigura 1 con la serie 1-12-34-67-89 non dovrebbero deludere per ambo. Previsione speciale 20-77 per estratto ed ambo.

89 98 118 84 99 130 82 72 83 75 61

58 76 72 83 28 17 62 79 50 52 4

64 93 110 76 61 76 78 58 70 70 50

9 81 21 85 30 40 30 42 85 40 13

54 88 108 70 49 70 73 56 60 66 50

82 28 22 80 38 65 85 80 30 70 89

52 81 84 65 48 67 67 56 52 66 47

decina 21/30 con la serie 24-25-26-2728 e la cadenza 3 con la serie 33-4353-63-83. Previsione speciale 14-42 per ambo e ambata. TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 7-46-54, 21-7278, 4-16-85, 8-23-36, 47-52-85.

TORINO. Per ambo sono interessanti la controfigura 9 con la serie 9-20-3142-64 e la cadenza 0 con la cinquina 20-30-40-50-60. Previsione speciale 54-66 per estratto ed ambo.

Pronostico concorso n. 75 (del 23/06/2009) 6 22 33 39 54 61 74 86 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 81 88 90 55 1 64 3 82 8

PREVISIONI

Frequenza 133 132 130 130 129 128 128 127 127 125

Numero 49 51 70 30 42 34 53 3 20 86

Ritardo 59 42 37 34 33 30 30 28 27 27

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 23 giugno 2009 Roma e Tutte 15, 3, 47, 71, 44, 29 Napoli, Firenze e Tutte 13, 1, 45, 69, 42, 27 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 25 giugno 2009 Roma e Tutte 17, 5, 49, 73, 46, 31 Napoli, Firenze e Tutte 15, 3, 47, 71, 44, 29

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

VENEZIA. Per ambo segnaliamo la

DAMA

UNIDICI RUOTE

di FRANCESCO SENATORE

Antonino Cilione trionfa alla 2ª Coppa “Città di Roma” Gabriele D’Amora (di soli otto anni). IL RICORDO. E’ già trascorso un anno da quel triste 18 giugno del 2008, giorno in cui si spense il maestro Luigi Condemi di Brancaleone, compositore dalla produzio-

ne inesauribile che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della dama. Per l’occasione pubblichiamo un pregevole lavoro del problemista calabrese risalente al 1959 in cui il bianco muove e vince in cinque mosse.

Bianco muove e vince in cinque mosse

Gli ambi di giugno IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Giugno, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI GIUGNO 23 - 4 53 - 69

Antonino Cilione

34 - 71

promozione a Nazionale), la conquista del campionato italiano semi lampo di terza serie, un secondo posto ai giochi sforzeschi di Milano e numerosi piazzamenti anche in diverse gare di dama italiana. Tornando alla gara, queste le classifiche. Nel 1° gruppo si impone il livornese Michele Borghetti. Nel 2° gruppo è ancora il circolo damistico di Livorno ad avere la meglio proprio col giocatore reggino Antonino Cilione. Nel 3° gruppo, vince il giovanissimo

70 - 22 19 - 11 35 - 8 10 - 33 20 - 70

SOLUZIONE: 15-12 24x8; 7-3 14x7; 3x12 8x15; 29-25 10x3; 25x11 e bianco vince

DOMENICA sette Giugno, presso il Centro di Preparazione Olimpica del Coni “G. Onesti”, la Federazione Italiana Dama ha indetto e organizzato la 2 a Coppa Città di Roma, gara di Dama Internazionale valevole per la classifica Elo-Rubele e per la Coppa Italia Fid. I trenta i giocatori, provenienti principalmente dal centro Italia, sono stati divisi in tre gruppi di gioco e si sono affrontati con il sistema di gioco italo-svizzero. Numerosi i big presenti all’evento, il campione Italiano assoluto in carica Daniele Macali, gli azzurri Roberto Di Giacomo, Luca Salvato e Walter Moscato e infine il graditissimo ritorno alle competizioni del Gran Maestro Michele Borghetti, più volte campione italiano delle due specialità. Tra i partecipanti anche il reggino Antonino Cilione che, da quando risiede in Toscana, ha ripreso a pieno l’attività damistica vestendo i colori del glorioso Circolo Damistico “Piccioli” di Livorno che sembra proprio portargli fortuna, visti i prestigiosi piazzamenti dell’ultimo anno. Un secondo posto a Piombino lo scorso luglio (che gli è valso la

di MARIA D’AUTUNNO

Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342 da martedì a sabato dalle 17,30 alle 19 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Giugno.

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Martedì 23 giugno 2009

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Disamina autocritica dopo “i tre schiaffi subiti”

Lo juventino prossimo convocato

«Il mio momento peggiore» Lippi vara il cambiamento

Brasile, incubo e speranza Dal ko ad Amauri

di FRANCESCO GRANT IRENE – L'ora di cambiare. Per giorni e giorni la formula non è piaciuta a Marcello Lippi, nè la pronuncia esplicita il commissario tecnico deluso e sincero che il giorno dopo i tre «schiaffi presi dal Brasile» analizza il fallimento in Sudafrica, a un anno dal Mondiale. Ma tant'è, a saper leggere la disamina del ct: la sua nazionale correrà ai ripari. «E' il momento più brutto della mia gestione azzurra –ammette Lippi –E abbiamo perso la fiducia in noi stessi». Se l’Italia del tifo è arrabbiata e delusa, e comincia a dubitare oltre che degli eroi di Berlino anche del «cuore tenero» del suo ct, come dice La Russa, l’Italia di Lippi esce con le ossa rotte da questo torneo premondiale e con la necessità di trovare nuove strade. A voler leggere tra le righe e non solo, il discorso del ct è un riconoscimento di alcuni errori e insieme l’amara constatazione dei limiti del calcio italiano, impoverito e ridimensionato. Il risultato, a dispetto della conferma del progetto, è una forte accelerazione del processo di «ricostruzione» azzurra. «Se le cose vanno male, si pone rimedio: non capisco l’accanimento verso i veterani, ma io non avevo mai detto che questi sono i giocatori per il 2010 e questi restano. Non ho gli occhi foderati di prosciutto –il messaggio del ct – Ora mi sono schiarito le idee: e non solo sui veterani, anche sui nuovi. Un conto è giocare contro Montenegro o Moldavia, un conto qui o sette partite al Mondiale». La chiama «ricostruzione», Lippi, già dalla prima risposta fiume: dodici minuti e otto secondi di monologo per replicare a una semplice domanda su eventuali rimorsi per la delusione in Confederations. Come volesse togliersi un peso dentro, tutto quel che si aspettava e non è arrivato. «Sono abituato a ripensare sempre le mie scelte – l'esordio del commissario tecnico – Quando sono tornato, dopo due anni di un’altra gestione, ho intrapreso una ricostruzione. Non è puntiglio o dispetto, ma fermissima convinzione: 10 o 11 giocatori del 2006 possono essere importanti per il 2010. Senza dimenticare

La perplessità di Marcello Lippi, ct dell’Italia

che c'è una qualificazione da ottenere». In Sudafrica, puntualizza Lippi, c'era già mezza squadra diversa dal Mondiale passato; se avesse giocato la sperimentale di Pisa «e avessimo perso, la critica e la delusione sarebbe state identiche»; i giovani promettenti dell’Under 21 non si potevano togliere alla finale dell’Europeo, «dopo che si erano fatti il 'mazzo» l’aggiunta esplicita. E Rossi ha giocato le sue tre partite, così come avrebbe fatto Santon col Brasile senza guai fisici. In ogni caso, «non si può pensare che i giovani risolvano tutto: guardate cosa fa il grande Ferguson nel Manchester: li inserisce e li toglie, e gioca sempre uno come Scholes». Il risultato, però, è «un’Italia non competitiva: perchè per le nostre caratteristiche, se non siamo al top dal punto di vista fisico e psicologico, il gap dagli altri non si colma». Il problema è di caratura tecnica. «De Rossi dice che non rinasceremo mai brasiliani ma bisogna crescere tanto col pallone tra i piedi? Ecco, appunto. Non dimenticate che anche nel 2006 il Brasile era la squadra più forte del mondo – ricorda Lippi – poi per motivi che non conosciamo arrivò non al top, uscì agli ottavi, e vinse un’altra

squadra: che per un’alchimia di situazioni si trovò al massimo della forma». Le alchimie sono per definizione impossibili da replicare, affiorano solo i problemi. «Crisi tecnica del calcio italiano? Certo, leggere ogni giorno che Kakà va via, Maicon vuole andare, Pirlo è cedibile fa una brutta sensazione – ammette – Il campionato si sta impoverendo. Nello stesso momento la nazionale non dà una bella immagine. È un ridimensionamento. Più che preoccupato, sono dispiaciuto e amareggiato». E allora Lippi ammette che l'Italia del 44-2 schierata nella ripresa col Brasile e in altri frangenti funziona di più. «Anche nel modulo cercherò soluzioni più equilibrate, perchè in certi momenti si soffre». La conclusione è sui pronostici. «Tra noi e il Brasile, ieri, c'era un divario enorme. Loro volano altissimi, noi bassi. Ma ricordate – la conclusione – cosa fece nella Confederations 2005 la Selecao: sfracelli, battè l’Argentina 4-1. Dalle Filippine all’Alaska, tutti la davano favorita nel 2006, e uscì. Io preferisco fare il percorso contrario». Per invertirlo davvero, nel pieno della crisi del calcio italiano, c'è un anno di tempo.

I giornali spagnoli durissimi e senza mezzi termini sulla nazionale azzurra

Umiliata l’Italia dei pensionandi DURE CRITICHE, ironia e sberleffi arrivano dalla Spagna – che vede già la propria nazionale 'rossà sul trono mondiale l’anno prossimo – all’Italia dei “pensionandi» di Marcello Lippi, umiliata ieri dal Brasile. Il più cattivo è Marca, che nella cronaca dell’ultima pagina parla di una Italia «vergognosa» e dice che è urgente una finale Spagna-Brasile per vedere finalmente «qual è la migliore squadra del mondo». La Confederations Cup, scrive il giornale, è comunque già servita a qualcosa, ossia «a farla finita con la farsa di una nazionale, quella italiana: una collezione di ruderi che potrebbe affittarsi per giocare partite dopolavoriste contro squadre aziendali il venerdi sera». Nella cronaca della partita lo stesso Marca afferma che il Brasile «ha umiliato il campione del mondo, accelerando la fine di un ciclo. Gli uomini di Dunga hanno superato l’Italia in tutti gli aspetti del gioco, non c'è stata resi-

Il bomber del Wolfsburg

Grafite deluso GRAFITE attaccante brasiliano del Wolfsburg campione di Germania sperava di essere convocato dal ct della Selecao Carlos Dunga per la Confederations Cup. «Lo ammetto, mi ha deluso non vedere il mio nome, perchè so che avrei potuto far bene e guadagnarmi il posto» ha detto il brasiliano, intervistato dal sito fifa.com. «Se si considera il mio livello personale, l’unico vero attaccante in grado di fare meglio è Luis Fabiano»

Dopo l’Egitto

Derubato il Brasile DOPO L’EGITTO, è stata la volta di una delegazione brasiliana ad essere stata derubato nel proprio albergo durante la Confederations Cup. A subire il furto sono stati il difensore della Selecao Kleber e il fisioterapista Odir Carmo, ai quali sono stati sottratti giacche e portafogli

stenza azzurra da nessuna parte». Per As «L'Italia, quella squadra orgogliosa dei nostri album di figurine Panini, ieri non c'era». La sconfitta con il Brasile, afferma l’analista del quotidiano, «significa la morte

del gruppo di calciatori che ha vinto il Mondiale» e Lippi ora “deve meditare e agire» e «smettere subito di guardare al passato per concentrarsi sul futuro». Per As l’Italia ieri “non è stata solo sconfitta, è stata umiliata.

A questo gruppo di giocatori ora resta solo da dire: grazie, ma addio». I primi a dover essere ringraziati, ritiene As, sono «gente come Toni, davanti, e Cannavaro, in difesa». Il quotidiano spagnolo di riferimento, El Pais, ha visto «un campione del mondo disorientato e sull'orlo della pensione». L'Italia «non solo si è impuntata nel non rivedere il suo modello, ma anche nel concedere l’eternità a un gruppo di calciatori cui si è fermato l’orologio sul trono mondiale nel 2006». Il giornale, che cita in particolare l’esempio del Milan, ritiene che anche i club italiani siano in declino nelle coppe europee per la loro «repentina vocazione geriatria». Per El Pais tutto il calcio italiano «ha bisogno di un dibattito interno, dal quale esca una nuova direzione di marcia» perchè nella partita con il Brasile «si è avvertita una distanza siderale fra le due squadre più titolate dell’universo».

PRETORIA– Il paradosso è che dopo avere vissuto il suo peggior momento da ct contro la Selecao, Marcello Lippi affida le sue speranze di un futuro migliore ad un brasiliano. È Amauri infatti l’inconfessato oggetto del desiderio azzurro in vista del mondiale. Dove da punta centrale o anche da esterno lo juventino in attesa di passaporto potrebbe garantire vitalità al reparto d’attacco svuotato di qualità dall’implosione di Luca Toni. «Nomi non ne faccio». Intanto è questa l’unico argine che rimane a Marcello Lippi, prima di aprire le dighe e svelare il chi e il come di un rinnovamento divenuto, dopo il fallimento della Confederations inevitabile. Il cambiamento di rotta è dichiarato, ma solo sulla linea consolidata di inserimenti graduali. «Non ho gli occhi foderati – ha detto il ct all’indomani delle tre sberle del Brasile – ho visto e valutato anche io, ora ho le idee più chiare: e non parlo solo dei veterani, ma anche dei nuovi». Zambrotta, Grosso, Toni, Camoranesi (che, per inciso, nel disastro contro il Brasile è stato oltre a Buffon l’unico a salvarsi), Montolivo: eccoli alcuni dei nomi candidati a entrare nella lista dei tagliati, o quanto meno dei giocatori sotto osservazione di qui al Mondiale 2010. E ancora Santon, Rossi, Motta, Marchisio, D’Agostino, Pazzini, forse Balotelli: ecco invece la lista di giocatori da tenere sott'occhio per l'inserimento di forze nuove. Cassano no, a meno di clamorosi colpi di scena. E Amauri ancora un punto interrogativo. Lippi dice e ripete che intende parlare solo di giocatori italiani, ma è chiaro che quando si sbloccherà la questione passaporto del brasiliano della Juve – e se sarà in tempo – potrà essere lui la chiave di volta. Date per assodate le difficoltà anagrafiche del gruppo e i limiti tecnici del serbatoio italiano (“il Brasile ha 1200 giocatori in giro per il mondo, potrebbero fare 20 nazionali», l'amara constatazione del ct), Lippi ha infatti anche problemi di ruoli: il difensore centrale, i terzini, l’ala, ma sopratutto il centravanti. «Ho un anno per lavorare al Mondiale, spero di stare bene: poi deciderà Lippi se portarmi o no», diceva ieri Luca Toni, attaccante-totem del progetto di Lippi, che prevede un centravanti di peso capace, come si dice in gergo, di far 'salirè la squadra. Amauri potrebbe essere la soluzione. Diverso il discorso su Balotelli, giovane di talento e di eccessi. «Nomi non ne faccio, ma non escludo nulla», ha detto Lippi aprendo appena uno spiraglio: starà al giovane attaccante dell’Inter, nel prossimo anno, dimostrare maturità sotto tutti i punti di vista.

Amauri

Poi c'è il capitolo difesa: «Cannavaro? È semplicistico dire che non è più quello di prima. È tra quelli che avevano problemi fisici qui. Lui è ancora in grado». Il problema è semmai l’alternativa al 36enne capitano azzurro. Dietro, dice Lippi, ci sono Legrottaglie, Chiellini – delusione della Confederations – e Gamberini. I giovani dell’Under 21, Bocchetti e Ranocchia, hanno troppa strada davanti. I terzini, poi: Zambrotta ha mostrato limiti di età e tenuta, ancora più di Grosso. Santon era sul punto di giocarsi le sue chance col Brasile, Motta è il prossimo innesto dall’Under. Dossena, pur sfortunato nell’autogol, si è guadagnato considerazione. Quel che non è riuscito a Montolivo. «So per primo di non essere stato abbastanza incisivo in nazionale», aveva detto il giovane centrocampista viola. La chance col Brasile è stata davvero un’occasione persa. Così dietro Pirlo, De Rossi e Gattuso, Lippi può sperare di vedere crescere Marchisio, di recuperare forse Perrotta, di vedere Aquilani – giocatore particolarmente gradito – fare finalmente una stagione intera senza infortuni. A conti fatti, Peruzzi, Zaccardo, Barzagli, Materazzi, Oddo, Nesta, Barone, Totti, Del Piero, Inzaghi, degli eroi di Berlino, sono già a casa. De Sanctis, Dossena, Legrottaglie, Chiellini, Gamberini, Pepe, Quagliarella, Palombo Rossi sono già subentrati, senza peraltro avere certezze. Marchetti, portiere del Cagliari, è sotto osservazione perchè Amelia vive stagioni difficili. E poi ci sono i Santon, i Motta, i D’Agostino, i Pazzini, i Marchisio, i Balotelli, in lista d’attesa. Ma il progetto, assicura Lippi, deve ancora essere completato.

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Sport


Martedì 23 giugno 2009

Sfida alla Bielorussia per qualificarsi alla semifinale dell’Europeo

Under 21, ultimo sforzo Mister Casiraghi: «E’ la partita più difficile del nostro girone» HELSINBORG– Tutto pronto la Nazionale Under 21 di Gigi Casiraghi che dopo la brillante affermazione contro la Svezia si prepara ad affrontare la Bielorussia nel terzo incontro valido per l’Europeo di categoria. Questa sera (ore 20.30) gli azzurrini saranno impegnati contro i bielorussia in una partita decisiva per la qualificazione alle semifinali dell’Europeo. Il comando della classifica non è un buon motivo per dormire sonni tranquilli: se l’Italia ha quattro punti, la Svezia viene subito dopo con 3, la Serbia a 2 e la Bielorussia a 1. Il che significa, fatti quattro conti, che l’Under deve badare al sodo perchè la Bielorussia potrebbe anche rimandarla a casa. Casiraghi, che di calcoli non ne fa mai, non usa mezzi termini nella conferenza stampa ufficiale della vigilia: «La gara di oggi– spiega il ct azzurro – è la più difficile del girone, siamo in una situazione di leggero vantaggio per via della classifica, ma in novanta minuti tutto può essere ribaltato. E non deve accadere. Non facciamo calcoli e pensiamo a vincere: io voglio la semifinale, non mi importa contro

Casiraghi e Criscito durante la conferenza stampa di ieri

chi, ma la voglio e basta». Casiraghi non ha mai affrontato la Bielorussia: l'ultimo incontro tra le due avversarie di domani sera, infatti, risale alle qualificazioni europee del 2005, con Gentile in panchina, e terminò con un pareggio (1-1). Casiraghi, però, conosce bene

la Bielorussia che si è qualificata a questo Europeo: «L'ho vista giocare due partite con atteggiamento diverso. A faccia aperta e più offensiva contro la Svezia, più attenta a difendersi contro la Serbia. Credo che contro di noi, almeno inizialmente, giocherà più co-

perta perchè sa che noi abbiamo caratteristiche di squadra offensiva e baderà a non concederci spazi. Hanno una buona fisicità, è una squadra che corre molto e che dà filo da torcere. Per questo, da parte nostra, occorrerà affrontarla con intelligenza, attenzione e giocando al massimo delle nostre capacità. Soprattutto senza fare calcoli. Dobbiamo scendere in campo per vincere e basta». Anche contro la Bielorussia, nonostante l’assenza di Balotelli squalificato per un turno, sarà una giovane Italia e offensiva. È probabile che Abate prenda il posto dell’interista, che tornerà a disposizione per la prossima gara: «Una sentenza giusta – ha così commentato Casiraghi la decisione della Uefa – ho rivisto il fallo di Balotelli in tv, era un lieve fallo di gioco. Diciamo che è stata resa giustizia, ma, visto il comportamento scorretto degli svedesi in campo e fuori, mi sarei aspettato una squalifica anche per qualcuno di loro. Comunque il discorso è chiuso, ci penseremo più avanti. Adesso in testa dobbiamo avere solo la Bielorussia».

Il presidente De Laurentis entusiasta del suo tecnico

Napoli esalta Donadoni ROMA– «Ho sempre stimato Donadoni. Un uomo che ho conosciuto 5 anni fa e mi ha subito fatto grande impressione, proprio a livello umano e professionale. Crede nelle cose vere, è un grande lavoratore, ha un carattere un pò spigoloso ma anche io sono così, questo ci aiuta, ci rispetteremo nei limiti e nei modi, nel rispetto comune». Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, in collegamento con «La Politica nel Pallone» su Gr Parlamento. «Mi aspetto grandi cose da Donadoni, probabilmente se fossi stato io non lo avrei tolto dalla Nazionale ma ho grande rispetto per Lippi. Il futuro del Napoli? Nel calcio non si può prevedere un finale. Per me è importante dare una crescita al percorso, ricomincia il secondo quinquennio. Nel primo c'erano i limiti della risalita – spiega De Laurentiis - di crederci trop-

po e di strafare. Adesso bisogna pensare alla società, mettere regole ferree. Un codice comportamentale che deve essere sposato, un marketing decuplicato, un rafforzamento del vivaio che già dà soddisfazioni, una serie di figure nuove. Una serie di complementi che oggi spettano alla mia società e che mi vedono impegnato in prima persona. Obiettivi e traguardi? Voglio che il Napoli sia tra le squadre che contano, voglio che giochi con onore, cercando sempre di essere in un miglioramento che ci possa permettere di far bene anche nel caso di cambiamenti nel mondo calcio». De Laurentiis affronta l’argomento Lavezzi. «Sta in vacanza, quando tornerà se vorrà chiarire lo faremo. Non sono un vendicativo – precisa il numero 1 del club campano – sono un padre che sa perdonare. Quando tornerà se deciderà

di occidentalizzarsi nel senso di una napoletanità e abbandonerà quelle sue modalità più indigene che altro, va benissimo. Siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte, importante è che si alleni come un campione, un professionista, un atleta. Per me è importante il gruppo. Pandev? È un fantastico giocatore, se ho qualche dubbio è perche è più una seconda punta che una prima. Come seconda ne ho già alcune e qualcuna in mente. Pandev mi tenta molto però c'è una situazione completa, abbiamo parlato con Lotito e con il presidente la distanza è sempre ai massimi livelli. Lotito è una persona che stimo molto, mi ricorda la mia gioventù, un personaggio da cinema. Mi fa sorridere, mi diverte, molto creativo ma molto spesso la sua creatività diventa unilateralità. E nei contratti non è possibile. Di

Natale? Ha la moglie che non vuol venire a Napoli, e non posso forzare. Cassano? Con lui farei grandi cose, è simpatico e con me si comporterebbe da grande atleta. De Ceglie? Abbiamo vari calciatori per la fascia sinistra e destra, stiamo cercando di non sbagliare, di fare la scelta giusta, di far venire chi viene con entusiasmo. Marchetti sarà un Nazionale del futuro ma la bottega di Cellino è cara». PANDEV «Pandev al Napoli? Se qualcuno vuole una cosa che si può raggiungere, deve fare qualcosa affinchè questo desiderio possa diventare una solida realtà. Non ho mai avuto intenzione di mettere Goran sul mercato, ma visto che c'è qualcuno che lo vuole allora bisogna impegnarsi per prenderlo». Lo ha detto i presidente della Lazio, Claudio Lotito, intervenendo a Kiss Kiss Napoli.

Donadoni in versione estiva da golfista

Champions Leauge

Mercato

Giochi del Mediterraneo

Sorteggio primi turni

Guberti-Roma, Ibra sì

Tutto ok a Pescara. Pescante: «Ce l’abbiamo fatta»

ECCO il quadro del primo e secondo turno preliminare di Champions: 1^ TURNO (Andata 30 giugno/1 luglio – Ritorno 07/08 luglio) 1) Sant Julià (AND)-Tre Fiori (SNM) 2) Hibernians (MLT)-FK Mogren (MNE) 2^ TURNO (Andata 14/15 luglio – Ritorno 21/22 luglio) 1) Fk Tirana (ALB)-Stabaek (NOR) 2) Fc Georgia (GEO)-NK Maribor (SVN) 3) Streymur (FRO)-APOEL FC (CYP) 4) Fc Copenaghen (DEN)-Vincitrice Gara 2 del 1^ turno preliminare 5) Debreceni (HUN)-Kalmar (SWE) 6) Fc Skopje (MKD)-Fc Bate Borisov (BLR) 7) Hafnarfjordur (ISL)-Fk Aktobe (KAZ) 8) Fc Pyunik (ARM)-Nk Dinamo Zagabria (CRO) 9) Fk Ventspils (LVA)-F91 Dudelange (LUX) 10) Fk Ekranas (LTU)-FK Bak (AZE) 11) Fc Salisburgo (AUT)-Bohemian Fc (IRL) 12) Nk Zrinjski (BIH)-Slovan Bratislava (SVK) 13) International Turku (FIN)-Fc Sheriff (MDA) 14) Rhyl Fc (WAL)-Fk Partizan (SRB) 15) Wisla Cracovia (POL)-Fc Levadia Tallinn (EST) 16) Levski Sofia (BUL)-Vincitrice Gara 1 del 1^ turno preliminare 17) Maccabi Haifa (ISR)-Glentoran (NIR)

NUOVO ACQUISTO per la Roma. Il club giallorosso ha ingaggiato con contratto quadriennale Stefano Guberti, del Bari. «Il futuro di Ibra? Ha un contratto con l’Inter, al 99,9% rimane in nerazzurro». E' quanto dichiarato a Sky Sport 24 da Mino Raiola, agente del giocatore, dopo un incontro avuto con il dirigente Marco Branca. Niente Real, Chelsea o Barca, dunque, per l’asso svedese. «Io non ho mai parlato di queste cose – spiega Raiola -. Ibra non sta aspettando notizie, sta facendo il bagno. Moratti ha dichiarato che lui e Maicon possono andare via – si interroga ancora l’agente -. Allora andate a chiedere a lui, io sono un corpo morto in questa situazione. Oggi abbiamo parlato di Lucas, un ragazzo brasiliano che potrebbe interessare all’Inter tra due anni, una punta. Oggi non abbiamo parlato di Ibra, l’argomento ci ha stancato».

PESCARA – «Oggi possiamo dire veramente che ce l’abbiamo fatta». Queste le parole del Commissario Straordinario dei Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 Mario Pescante, intervenuto come padrone di casa alla presentazione della XVI edizione dei Giochi che si disputeranno in Abruzzo dal prossimo 26 giugno. Un appuntamento che rappresenterà come ha detto sempre Pescante «anche la rinascita dell’Abruzzo dopo la tragedia del 6 aprile scorso. Siamo soddisfatti per essere riusciti a recuperare il tempo perduto. Oggi possiamo ben dire di aver raggiunto l’obiettivo e di essere riusciti ad allestire una edizione da record per numero di partecipanti. Quasi 6000 atleti – ha proseguito Pescante – non sono uno scherzo, ma per noi rappresentano un punto d’orgoglio – nonostante qualche problema avuto per la sistemazione e la logistica, visto che il Villaggio Mediterraneo di Chieti può ospitare 4550 persone». Pescante ha voluto anche ringraziare davvero tutti e anche le autorità politiche regionali che hanno dato un contributo tangibile. «Permettetemi di ringraziare in particolare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, abruzzese e marsicano come me». Dunque si parte dopo aver superato anche qualche momento difficile. Lo ha sottolineato ancora Pescante che ha aggiunto: «Ma non venitemi a parlare di miracolo italiano. Quello che siamo riusciti a fare è stato solo frutto di tanto lavoro». Pescante ha anche aggiunto che sarà a Pescara il presidente del Cio Jacques Rogge assieme ad altri 28 membri del Comitato Internazionale Olimpico. Raggiante anche Amar Addadi che ha ricordato le vittime del terremoto del 6 aprile scorso: «Siamo vicini come famiglia mediterranea alle popolazioni colpite da questa tragedia. L’Abruzzo sono certo che troverà la forza di rinascere e ripartire anche grazie a questi Giochi del Mediterraneo». Adaddi ha fatto poi un passo indietro, ricordando quando nel 2003 Pescara era in corsa con altre 12 città: «In quei giorni nessuno credeva che Pescara potesse farcela, e invece oggi possiamo dire che il sogno è diventato realtà». Si parte il 26 giugno con le prime gare e la cerimonia di inaugurazione, ma il 25 alle 18 ad Avezzano ci sarà l’atteso prologo con la gara inaugurale di calcio fra Italia e Siria.

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Il sindaco Navazio mantiene la promessa e assicura partner importanti

Pioggia di euro su Maglione Il Melfi si iscriverà alla Seconda. Il dirigente resta in carica Il presidente rilancia, ma chiede collaborazione

«Sarà dura, serve l’aiuto di tutti» Squadra e tecnico: linea verde SONO STATI i venti giorni, più complicati della sua vita da presidente del Melfi. Oggi il sospirato e tanto atteso annuncio. Dimissioni rientrate e nuovamente prim'attore delle vicende pallonare melfitane: " Venti giorni fa c'era sfiducia, un clima di recessione generale che mi avevano indotto a prendere questa decisione di dimettermi, davvero a malincuore, asserisce Maglione. Ora grazie anche al lavoro dell'amministrazione, abbiamo un tassello importante che ci consente di espletare il discorso iscrizione e iniziare a progettare il futuro. Abbiamo anche valutato l'ipotesi di una cessione totale del club, ma nessuno si è mostrato interessato. La situazione resta comunque dura, perché questo campionato costa e ci vogliono ancora tanti sforzi da parte di tutti. Non abbiamo ricevuto dal mondo imprenditoriale la risposta che ci attendevamo, comunque abbiamo deciso io, ed il gruppo storico, di andare avanti, sperando che altri si possano proporre". A tal proposito quest'oggi potrebbe essere firmata una lettere di intesa per la cessione di una quota minoritaria della società. " Si è vero conferma Maglione, ci sono questi imprenditori laziali che sono interessati all'acquisto parziale di quote. Vogliono investire in quest'area e cercano visibilità. Riteniamo che siano persone serie e che possano far bene al Melfi calcio". Nomi non ne circolano, si sa che sono laziali e

Maglione nella sede comunale

che tra loro vi è anche l'ex direttore Bifulco, rimasto legato al Melfi e che operano nel campo delle costruzioni e della logistica. Ora svolto il consiglio di amministrazione che servirà a sancire quale sarà il contributo economico di Maglione e del gruppo storico, si dovrà iniziare a formare la nuova squadra. Sarà un organico giovane con una ossatura esperta. Due centrali difensivi, di cui uno probabilmente Gabrieli, un centrocampista centrale e due punte di spessore, attorno tutti ragazzi da valorizzare seguendo una linea verde ben precisa. Probabile l'ingaggio di un allenatore che venga da una squadra Primavera e che conosca a menadito il mondo del calcio giovanile. Da valutare una collaborazione tecnica con il Benevento, società amica del Melfi. e.f.

PERICOLO scongiurato. Il Melfi sarà regolarmente iscritto al prossimo campionato di Seconda Divisione. Un grosso e gradito sospiro di sollievo per i tifosi gialloverdi, in parte presenti alla conferenza stampa a due, Navazio - Maglione, che ha sancito la fine della crisi. L'annuncio è stato dato dal sindaco di Melfi presentatosi all'incontro con la stampa con una confezione di Caffè Motta, il nuovo sponsor della squadra federiciana. Come avevamo anticipato, sarà l'imprenditore salernitano, melfitano di adozione, Nicola Mastromartino, figlio del creatore dell'impresa, a legare il proprio marchio alle maglie del Melfi. Contratto triennale a cifre importanti, maggiori anche rispetto a quelle garantite dalla Gaudianello, storico sponsor dei gialloverdi in passato. Sicuramente Motta sarà la partnership più rilevante, economicamente parlando, di questi ultimi anni. Non solo l'opera intermediaria del Sindaco ha prodotto anche un altro sponsor inerente alla cartellonistica pubblicitaria da stadio, la Pubbli A di Domenico Signorelli, già vicino al gruppo dirigenziale. Poi una ventina di imprenditori locali, che spontaneamente hanno deciso di contribuire, ognuno seconda la propria volontà. Si è sempre in attesa di conoscere cosa vorrà fare il gruppo Sarni, momentaneamente i contatti del Sindaco sono all'estero e dunque materialmente non in grado di fornire attuale disponibilità. Inoltre Navazio proseguirà nell'opera di mediazione e raccolta fino al 15 luglio cercando anche di non perdere per strada imprenditori locali interessati al progetto e vecchi sponsor, tipo Pasta Fresca Carbone. La novità saliente della vicenda è rappresentata dalla possibilità concreta che il gruppo laziale da noi menzionato, composto da

Il sindaco Navazio con la confezione di caffè Motta con la quale si è presentato alla conferenza stampa (per le foto si ringrazia melfilive)

Sponsor: il caffè di Mastromartino per tre anni tre imprenditori del campo costruzioni e logistica, nel quale figurerebbe anche l’ex direttore sportivo Bifulco, possa rilevare il 40 % massimo delle quote societarie. L'intesa tra le parti sembra esserci e già in giornata ci potrebbe essere l'annuncio. Una collaborazione sullo stile di ciò che avvenne in passato con Roberto di Villa Regina che nei primi due anni di C2 fu vice presidente. La somma complessiva racimolata da Navazio si aggira tra i 300 - 400 mila euro a cui si deve aggiungere la volontà chiaramente espressa anche di rivedere la convezione stipulata con il club, per la gestione dello stadio. Tutti aspetti che hanno indotto Peppino Maglione a ritornare alla guida della società. Migliore garanzia per i tifosi gialloverdi non poteva esserci. Emilio Fidanzio

Anche l’ex Bifulco in un gruppo che vuole il 40%

EUFORICO IL PRIMO CITTADINO «Adesso voglio mille abbonamenti» GONGOLANTE si presenta in sala giunta nel palazzo di città, Ernesto Navazio con una confezione di caffè Motta, il nuovo sponsor del Melfi. "Obiettivo raggiunto, il Melfi si iscriverà al prossimo campionato di Seconda Divisione. La nostra opera ha prodotto dei risultati soddisfacenti. Proseguiro il giro esplorativo fino al 15 luglio cercando di coinvolgere il maggior numero di soggetti", rimarca Navazio che poi aggiunge: "E' importante che tutti facciano la propria parte. Anche l'intero consiglio comunale dovrà versare un contributo, che per la parte del Sindaco sarà il doppio rispetto a quanto stabilito. Rivedremo e stipuleremo una nuova convenzione con la società per la gestione del Valerio, ma soprattutto lancio un appello alla tifoseria. Voglio 1000 abbonamenti. La tifoseria deve rispondere in maniera massiccia. La società ha deciso di abbassare a soli 50 euro il prezzo per la curva. Una cifra bassa accessibile a tutti che dovrà servire ad invogliare il popolo gialloverde. Solamente attraverso una collaborazione proficua collettiva ci si può concedere quello che per la città è un extra lusso. Sono contento che Maglione sia rimasto alla guida del club perché lui ed il suo gruppo sono sinonimo di affidabilità, esperienza e capacità manageriali". e.f.

Russo temporeggia, Frezzolini non smentisce. Attacco: De Angelis va trattato

Crotone

Potenza, in testa il portiere

L’addio di Moriero

Tesoniero allunga di due anni il contratto con i rossoblu IL COMPLETAMENTO del reparto difensivo è al primo posto nel desiderio di Capuano che, però, sta anche premendo su Postiglione affinchè possa assicurargli Alfano. A tal proposito, sembra che il patron voglia temporeggiare per l’offerta giusta, anche se l’intesa di massima è stata già trovata e Capuano non vede l’ora che si formalizzi. Ma, evidentemente, la strategia che sta mettendo in opera la società è fin troppo chiara: occorre non esagerare, perchè ormai le intenzioni del Potenza sono chiare in tutta Italia, per cui anche chi prima era scettico sull’accettare la piazza, adesso sta ripensandoci. Fatto sta che la giornata di ieri è stata spesa dal patron per una serie di contatti e per la chiusura di una trattativa in particolare. Quella con il portiere Tesoniero, che era rossoblù almeno fino al 2010, anno di scadenza del suo contratto, mentre da ieri lo sarà fino al 2012. Un segnale evidente di fiducia per un promettente under che va seguito e valorizzato. In tema di portieri, comunque, il giro si è ristretto. In sede ieri c’era Antimo Grillo, il procuratore di Francesco Russo, ex Melfi. C’è stata una frenata nell’ambito della trattativa, non tanto per volontà dl Potenza, quanto piuttosto per un espresso desiderio del calciatore, attratto da qualche sirena di B. Eviden-

Andrea Tesoniero

temente, però, non per un posto da titolare, cosa che avrebbe garantita in Lucania. Ci vuole pensare, insomma, ma questa circostanza potrebbe definitivamente allontanare il Potenza da lui. Ed allora, dal momento che in città c’è un gran parlare di Frezzolini, pipelet del Modena, in scadenza, abbiamo

fatto un pizzico di chiarezza. Interpellato il giocatore, ha risposto: «So di un progetto importante. Ma ho avuto anche altre offerte. Voglio comunque sottolineare che per me non sarebbe un problema scendere di categoria. Va valutato il progetto. Certo che un ripescaggio mi agevolerebbe nella scelta». Una mezza ammissione di disponibilità che, però, è prontamente smentita dal suo procuratore Danilo Caravello: «Tre società di B sono pronte a chiudere. Potenza? con tutto il rispetto, ma dico di no». Il gioco delle parti? sicuramente Frezzolini è un nome importante per la categoria, forse troppo distante dalla realtà di Potenza. Ed allora ecco che un altro agente che ha contatti con il Potenza (Arbotti) potrebbe riaprire un discorso per Botticella, ex Arezzo, portiere comunque gradito a Capuano. ATTACCO - Con Antimo Grillo, Postiglione ha discusso anche di De Angelis, attualmente in viaggio di nozze. Ribadiamo che il calciatore è sotto contratto a Melfi, anche se è risaputo che la società gialloverde, proprio per un debito di riconoscenza verso il protagonista indiscusso della salvezza dello scorso anno, non dovrebbe chiedere cifre esagerate per il cartellino del calciatore. Grillo è in Basilicata proprio per capire le intenzioni della società gialloverde e ieri, in tarda serata, ha incontrato Maglione. Alfonso Pecoraro

CROTONE – Il Crotone, promosso in serie B dopo i play-off di lega Pro, ha reso noto che il rapporto con il tecnico Francesco Moriero si interrompe consensualmente (va a Frosinone). «All’allenatore leccese, protagonista della fantastica e memorabile promozione – si legge nella nota – il sincero ringraziamento della società e l’augurio di una carriera ricca di soddisfazioni».

Juve Stabia

Rastelli il tecnico, Pavarese ds NELL’AMBITO della programmazione per la stagione calcistica 2009/10 e della riorganizzazione interna della Juve Stabia, la società ha reso noto che Enrico Coscia ha lasciato l’incarico di Responsabile dell’area tecnica. Roberto Amodio è stato conferito l’incarico di Direttore Generale. E’ stato raggiunto l’accordo con Luigi Pavarese al quale è stato affidato il compito di Responsabile dell’area tecnica della prima squadra. È stato definito l’accordo con Massimo Rastelli al quale è stato affidato l’incarico di allenatore.

Siracusa

Porte chiuse fino a gennaio MANO PESANTE del Giudice nei confronti del Siracusa. In relazione alla gara con la Pro Vasto, il Giudice ha stabilito la perdita della gara col punteggio di 0-3 e la squalifica del campo di gioco fino al 22 gennaio 2010 con obbligo di disputare le gare a porte chiuse al Siracusa. Questo il motivo: «Prima dell’inizio della gara, intonato cori offensivi e triviali all’indirizzo dei calciatori avversari e dei loro sostenitori, durante il primo tempo, lanciato bottiglie, sassi, carta, fumogeni accesi; al termine del primo tempo, raggiunta la postazione Rai, colpito con calci e pugni la vetrata della cabina, inveendo in modo volgare contro il telecronista; tentato di abbattere un cancello che li separava dai sostenitori avversari al fine di pervenire ad un contatto fisico con i medesimi; nella stessa circostanza temporale, lanciato in direzione della tribuna ove si trovavano i sostenitori avversari e contro le vetrate della Rai oggetti vari. A causa degli episodi summenzionati, la gara veniva definitivamente sospesa».

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Sport 43

Martedì 23 giugno 2009


Martedì 23 giugno 2009

Nolfo saluta. Donnadio, De Santo e Giglio sono le basi da cui ripartire

Matera, occhio agli under Tra Naglieri e Acampora uno dei due potrebbe anche restare L’occhio ai giovani. In casa biancazzurra c’è più di un pensierino di non privarsi di Gennaro Acampora e Pasquale Naglieri. I due giocatori dell’89 sono stati visti in campo (da ospiti) in occasione dello stage dei giovani di venerdì scorso. Pasquale Naglieri è un giocatore del Matera, quindi il suo destino è legato alla società biancazzurra che, giustamente, in caso di possibilità di salto nei professionisti non tarperà le ali al ragazzo. Per Acampora il discorso è diverso, in quanto il ragazzo è proprietario della lista e quindi le trattative passano dalla società, ma solo per un accordo di collaborazione tra il ragazzo e i dirigenti. Non c’è emergenza under in casa biancazzurra, ma solo la necessità di fare le scelte giuste in un segmento diventato vitale per ambire a disputare un campionato di vertice. «Di under in campo ne vanno cinque e sono un peso notevole in termini tecnici. E’ chiaro che gli equilibri li faranno loro. Credo-affer-

Pasquale Naglieri ed a fianco Gennaro Acampora

ma il direttore generale del Matera, Giuseppe Fragasso-che sia importante valutare il nostro parco giocatori. Abbiamo in organico anche De Santo e Giglio, ma anche Donnadio. Mentre Nolfo, un ‘90, è ormai fuori dalla nostra orbita”. E’ chiaro che l’89 che dovrà restare in campo è solo uno, quindi non è difficile

ipotizzare che tra Naglieri e Acampora solo uno sarà confermato. Non certo per una questione di valore, ma è ovvio che nessuno dei due merita la panchina. In sostanza se per Naglieri non arriveranno proposte concrete e importanti per la carriera del ragazzo, potrebbe anche restare in biancazzurro per il quarto

anno. E in questo caso il Matera avrebbe fatto un grandissimo acquisto. Perchè trovare un giocatore dell’89 del suo calibro non è facile. Il puzzle con Naglieri sarebbe mancante solo di un giocatore nato nel 1991. «Qualcosa di buono c’era nello stage di venerdì scorso-aggiunge Fragasso-on questi termini, ma ci stiamo guardando attorno e ci sono in piedi alcune situazioni importanti. E’ chiaro che serviranno almeno due ‘91 e un ‘92 e per queste esigenze c’è da valutare anche dei ragazzi già in organico, o meglio di proprietà del Matera». Oltre al pianeta giovani, c’è ancora da completare il centrocampo. Dove, in base alla riconferma di Conte, dovrebbe rientrare nei piani un giocatore che gestisce la squadra e che la fa ripartire e giocare. Un elemento che manca a Matera da tanto tempo, l’ultimo giocatore con caratteristiche del genere è stato D’Ermilio. Renato Carpentieri

La manifestazione è dedicata alle tante vittime di incidenti stradali

Policoro, il “Campioni in Cielo” è andato alla squadra del Miccichè POLICORO - Per non dimenticare le tante persone del centro jonico che hanno perso prematuramente la vita, molte delle quali in incedenti stradali, si susseguono le manifestazioni di sensibilizzazione di vario genere. L'ultima in ordine cronologico un torneo di calcio ad otto: “Memorial Campioni in cielo”, organizzato dall'ex calciatore di interregionale, Vincenzo De Giorgio, e da Maurizio Comporato, sui campi in erba sintetitca del centro giovanile di “Padre Minozzi”. Quattordici le squadre che vi hanno preso parte, e molti giocatori di un recente passato calcistico importante a Policoro, a sottolineare la grande sensibilità di tutti i partecipanti che si sono divisi in quattordici squadre, una delle quali della vicina Tursi, e sfidati in due gironi a partire da metà maggio. Così dopo le fasi preliminari,

tipo Champions League, martedì nove giugno si è disputata la finalissima, davanti ad una cornice di pubblico di 400 persone, tra il team Miccichè e Affuso. La gara è stata molto combattuta e ha visto prevalere di misura, dopo i tempi supplementari, con una rete di Valinoti la squadra di Miccichè. La quale si è aggiudicata il trofeo messo in palio dagli organizzatori, così come l'altra finalista e le due semi finaliste: Di Sanza e Calò. “Al di là dell'aspetto sportivo -dichiara De Giorgio- questi sono appuntamenti sui quali noi vogliamo puntare anche in futuro, organizzando altre edizioni, e sfruttando la grande popolarità del calcio, sport nazionale tra i più seguiti. Dunque se la competizione non è agonistica, per questo abbiamo scelto

di premiare la squadra vincente con un trofeo e non con altro, anche la stessa iscrizione a questo campionato aveva ed ha un valore simbolico: 50 euro a compagine. Ecco partendo da queste piccole cose abbiamo cercato con molta modestia di ricordare persone a noi care che tutti conoscevamo, visto che Policoro è un centro di 16 mila abitanti, non grande, dove tutti ci conosciamo come in una grande famiglia di persone perbene. E sono convinto che da lassù anche loro avranno avuto modo di apprezzare il nostro sforzo e la grande partecipazione di pubblico alla manifestazione tutta dedicata a loro: campioni in cielo, nella speranza che non si ripetano più le tragedie del passato”. Gabriele Elia

Eccellenza A giorni ci sarà il nuovo presidente e poi l’annuncio

Murese, Lardo vicino al sì LA RICONFERMA di Mario Lardo sulla panchina della Murese è quasi certa. Potrebbe essere stato decisivo l’incontro avuto con i dirigenti biancorossi sabato sera in un ristorante di Contursi Terme, luogo di residenza del tecnico che ha portato per la prima volta la Coppa Italia lucana a Muro. Detto alla Mourinho il rinnovo per Lardo è al 99,9%, ma c’è da eliminare quello 0,1% per essere sicuri che sia ancora lui l’allenatore della Murese. Saranno decisivi i prossimi giorni per la decisione definitiva della società che dovrà anche eleggere nuovamente come ogni anno il nuovo presidente. Annunciate le prime notizie su allenatore e club, passiamo ai giocatori. Per quanto riguarda le partenze lasceranno la squadra biancorossa il portiere Scaldaferri e il capitano Lotano. L’estremo difensore del capoluogo lucano ha espresso la volontà di tornare nella

Mario Lardo

sua città e pare ci sia già un accordo con l’Atletico Potenza che dovrà essere ultimato nei primi giorni di luglio. Mentre il difensore di Pescopagano ha deciso di abbandonare per sempre il calcio, anche se qualche dirigente insiste per farlo restare in squadra per un altro anno ancora. Poi c’è da rimarcare una grossa tego-

la, se non quasi due. Vincenzo Iacullo si è rotto i legamenti al crociato e non giocherà per la prossima stagione, mentre il suo omonimo Giuseppe deve risolvere i problemi di lavoro per poter riprendere l’attività calcistica. Le novità importanti riguardano il fronte arrivi. Potrebbero ritornare a Muro sia Nano che l’under Tomasillo. Il primo dopo aver passato questi due anni tra Venosa, Livingstone (serie B scozzese) e Francavilla è intenzionato a rientrare nell’organico murese, pur se aspetta una chiamata da categorie superiori. Il secondo che in questa stagione ha giocato a Vitalba è stato contattato e già dato la disponibilità che dovrà essere confermata sempre alla riapertura delle liste di trasferimento. Per il momento questi sono i primi indizi. Per gli altri è necessario attendere altre mosse a breve. Biagio Bianculli

Fase di stallo tra società e sindaco

Francavilla, resta tanta incertezza FRANCAVILLA – Ancora nessuna novità di rilievo in casa Francavilla per la nota vicenda che tiene banco in questi giorni in riva al Sinni, tra la società rossoblu e l’amministrazione comunale. Le notizie dal comune, dopo l’incontro avuto con alcuni dirigenti pochi giorni fa, non ha ancora fatto esprimere nessun giudizio dagli amministratori comunali. Quindi, ancora nessuna decisione a riguardo. Intanto, la società resta in standbay, per programmare la prossima stagione 2009/10, che vede il tutto in ritardo, sia sotto il punto di vista del riassetto societario che su quello dell’allestimento della squadra. Il tempo stringe e le altre squadre hanno cominciato già ad allestire le proprie rose, con acquisti e cessioni. Mentre è chiaro che certe voci cominciano a far torcere il muso a giocatori in odore di riconferma. Le scadenze cominciano ad avvicinarsi, e la società è incompleta, viste le dimissioni del patron Franco Cupparo e dei due vice presidenti Giovanni Mele e Luigi Abitante. Nel frattempo, la data del 13 Luglio, valida per l’iscrizione al campionato, si avvicina. Ricordiamo, che per quella data, servono diciottomila euro, una somma che la società potrebbe erogare, ma resta sempre il fatto che bisogna trovare un accordo con il comune per avere una sorta di intesa sulla annosa questione. Il timore di tutti è quello di vedersi svanire un sogno che va avanti da molti anni e che in molti invidiano, in quanto la società non ha nessun tipo di pro-

Nicolino Nicolao

blemi finanziari, ed è disposta a rifare tranquillamente la serie D. Quindi, tutto ancora è appeso ad un filo, con i dirigenti che aspettano un segnale non solo dall’amministrazione comunale, ma anche dallo stesso Franco Cupparo. Se nel caso la squadra dovesse risolvere il tutto e quindi, iscriversi alla prossima stagione, bisognerà capire le intenzioni di Cupparo, se avrà voglia o no di fare una nuova avventura con i colori rossoblu. In caso contrario, il tutto sarebbe abbastanza ridimensionato, visto la sua voglia di intendere il calcio. Nel frattempo, l’argomento principale per le vie del paese sinnico, resta soltanto questo, con la gente che non vede affatto la scomparsa di una società che molto bene ha fatto in questi anni in campo interregionale. Claudio Sole sport@luedi.it

Promozione, Soccer Lagonegro conferma Oliva in panchina IL NEOPROMOSSO Soccer Lagonegro si è già mosso in anticipo con conferme fondamentali per disputare un campionato tranquillo. Antonio Oliva, l’allenatore della promozione è stato confermato al suo posto. Se lo è meritato. La sua squadra ha compiuto una splendida cavalcata senza mai perdere una partita ed è giusto che per il terzo anno consecutivo guidi la squadra del suo paese. Insieme ad Oliva sono stati rinnovate le fiducie per un altro anno a due giocatori reduci da un’annata trionfale: il centrocampista Carlomagno e l’attaccante Lardo. I due fedelissimi del tecnico che sono stati alle sue dipendenze già nel Sirinomercure in Promozione nella stagione 2006-07 sono stati fortemente voluti per dare alla squadra maggiore esperienza e qualità per un campionato che necessita tanto di queste caratteristiche. Per il resto la società lagonegrese è alla ricerca di due difensori centrali, due under e una seconda punta per colmare il vuoto lasciato da Mastroianni che ha deciso di smetterla con il calcio per motivi personali. Queste le news principali della matricola Soccer Lagonegro che nata soltanto cinque anni fa è stata capace di ottenere ben

Antonio Oliva

tre promozioni, la cui ultima è sicuramente da dedicare al presidente scomparso quasi due anni fa Ricciardi, che morì in un incidente stradale proprio per seguire la sua squadra in un incontro amichevole. Ora bisognerà ben progettare la nuova stagione per non incorrere in pericoli e capire dove quali giocatori prendere per disputare un torneo di tutto rispetto. bi.bi.

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44 Sport


La società stila obiettivi e programmi e si prepara ad entrare nel vivo del mercato

Matera parte da Longobardi E’ l’unico punto fermo, dubbi sulle conferme di Cortese e Gergati MATERA - Deve ancora entrare nel vivo la stagione ed il mercato dell’Olimpia Bawer Matera. La formazione materana ha ieri presentato alcune linee di comportamento che segneranno le scelte della società nelle prossime settimane. Una in particolare appare la linea indicata ed è quella che parte dalla conferma alla guida del gruppo materano di Francesco Longobardi. In questo momento è lui l’unica certezza del Matera per il quale appaiono complicate anche le conferme di Riccardo Cortese e Francesco Gergati. Scelte che non dipendono esclusivamente dalla società e che rientrano in un discorso più ampio e complessivo che la società ha intenzione di fare. «E’ una coperta corta che dovremo cercare di coprire mettendo al posto giusto i diversi tasselli per affrontare un campionato impegnativo. Cortese è un giocatore», ha spiegato il tecnico di Matera, Claudio Corà, «che aspira a giocare a Bologna in una serie superiore mentre Francesco Gergati ha determinate esigenze tecniche e di spazi che dovremo vedere come si compensano con il re-

Il tavolo dei dirigenti Olimpia

sto delle scelte che andremo a fare». Insomma una porta socchiusa ma comunque la necessità di partire probabilmente da altre priorità che potrebbero essere dei buoni under oppure l’asse play-pivot che potrebbe indicare

poi le caratteristiche del resto della squadra. Ma questa è solo un’ipotesi ciò che invece è certo sta nel fatto che la società «sta cercando di fare le scelte giuste in una prima fase di mercato di studio. Adesso le cose potrebbero cam-

C1 E’ andata a buon fine l’operazione con i campani

biare ma i contatti non sono mancati e sono stati diversi». Altri ve ne saranno nei prossimi giorni ed altri nomi saranno accostati con ogni probabilità al Matera. La società lucana oltre al mercato che sarà condotto in prima

persona, così come spiegato dal presidente Michele Vizziello, sta pensando anche agli obblighi societari per il passaggio ad Srl curato direttamente dall’avvocato Sarra. «Stiamo lavorando», ha spiegato lo stesso Sarra, «per risolvere difficoltà di ordine formale e per arrivare ad una conclusione della vicenda nel più breve tempo possibile. Non ci saranno problemi per operare sul mercato in questo frangente ed una volta risolti gli obblighi il nuovo cda eletto dall’assemblea provvederà a definire le linee della nuova società». Confermato infine dal presidente Vizziello la volontà a lasciar spazio ad un nuovo presidente che sarà Pasquale Lorusso rimanendo, «se il nuovo cda me lo chiederà», all’interno della società in un ruolo di rappresentanza come quello di presidente onorario. Lo stesso Vizziello infine ha chiarito che il contratto di Claudio Corà è annuale con scadenza giugno 2010 ma con un’ulteriore possibilità di essere, eventualmente, prorogato. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Successo di pubblico al torneo potentino

Invicta, la B è realtà Il memorial Genovese Acquisito il titolo sportivo del Sarno Il presidente dell’Invicta Antonio Colangelo

DUE GRUPPI, due modi di intendere il basket in maniera sinergica. Centre Corporelle Potenza e Basket Sarno hanno tutte le carte in regola per sancire l’accordo che porta a Potenza il titolo sportivo della società campana. Nelle prossime ore sarà messo nero su bianco circa il trasferimento del titolo sportivo da Sarno a Potenza che consentirà al sodalizio di Antonio Colangelo di disputare il campionato maschile di serie B Dilettanti. La firma in verità sarebbe dovuta arrivare nella serata di ieri, visto un incontro tra le parti, venuto meno a causa di un contrattempo che non ha consentito al presidente del Sarno di raggiungere il capoluogo di regione e la sede di lavoro del presidente della Centre Corporelle Potenza. Ebbene le parti potrebbero di nuovo avere contatti nelle prossime ore e definire un nuovo incontro teso alla conclusione della trattativa, ormai prossima alla conclusione. Entrambe le parti sono ormai d’accordo a chiudere la transazione. Tutto questo permette alla Centre Corporelle Potenza di raggiungere la quarta serie nazionale senza particolari patemi.

Già nel corso delle ultime settimane i contatti tra le due realtà che hanno stabilitito dalla passata stagione un feeling piuttosto particolare tanto da disputare durante il campionato appena trascorso tante gare amichevoli che hanno avuto il merito di rinforzare il rapporto fatto di reciproca collaborazione e amicizia. Due squadre, due sodalizi che hanno cercato di far breccia nell’entusiasmo generale dei tifosi e che troveranno gli stimoli giusti creando le premesse per una collaborazione matura e duratura nel tempo. Le parti si incontreranno nuovamente per dare nuova linfa alle rispettive istanze tecniche e societarie. Insomma nel corso delle prossime ore le società della Nuova Invicta Centre Corpporelle Potenza e del Basket Sarno saranno sedute al tavolo per definire l’intesa tecnica nella speranza, di chiudere la trattativa e puntare a dare man forte alle strategie di mercato che attendono gli operatori delle due società chiamate a sviluppare un rapporto reciproco. Il tavolo di trattative tanto auspicato sarà una delle chiavi di volta della prossima stagione per entrambi i sodalizi. Dopo la

definizione, auspicata da entrambe le parti, si procederà alla composizione delle due squadre. La Centre Corporelle Potenza punta ad allestire un roster estremamente competitio e subito in grado di far bella figura nel difficile e irto campionato maschile di serie B Dilettanti. Una settimana molto intensa, attende il complesso societario del presidente Antonio Colangelo, impegnato su più fronti per definire ogni mossa. Dopo la delusione cocente derivante dalla mancata vittoria del campionato di serie C Dilettanti, con la sconfitta maturata nella finale contro il Prativerdi Siracusa la Centre Corporelle Potenza non nasconde le proprie velleità e attende a braccia aperte i vertici del Sarno per chiudere i conti con l’ultimazione delle pratiche burocratiche relative alla definizione del passaggio di consegne del titolo sportivo. Poi si parlerà di basket giocato, di conferme di allenatore, giocatore e staff dirigenziale. L’ambiente cestistico biancocelesteha ormai tutte le carte in regola per chiudere con Sarno, dopo aver chiesto lumi anche ad Olbia. f.menonna@luedi.it

va al Playmaker School

TUTTO COME previsto. La finale più giusta vinta dalla favorita della vigilia: la Playmaker School batte il Ciumnera e si aggiudica, per la seconda volta consecutiva, il torneo GGG il Conte, giunto alla terza edizione. Al termine di questa due giorni disputata alla palestra Vito Lepore di Potenza, dunque, la squadra favorita vince il torneo dedicato alla memoria di Giuseppe Giorgio Genovese, affettuosamente soprannominato "Il Conte", ma a vincere è stato soprattutto il calore della gente ed il ricordo di Giuseppe stesso, vista la grande partecipazione di pubblico (almeno 300 i presenti alla finale, nonostante la prima domenica d'estate), testimonianza di come questo torneo, col passar del tempo, anzichè svilirsi, va sempre più rafforzandosi, come detto anche durante la cerimonia di premiazione da Giuseppe Ginefra, grazie all'affetto che tanta gente, grazie a questo evento, continua a dimostrare nei confronti di Giuseppe e dei suoi familiari. Impeccabile l'organizzazione del torneo, conclusa da una premiazione ed un ricco buffet finale, degna conclusione di due giorni molto interessanti anche dal punto di vista sportivo. Nelle due semifinali di sabato, come detto, hanno avuto la meglio, meritatamente, Playmaker School e Ciumnera, al termine di due incontri abbastanza diversi tra loro. Nel primo, vinto quindi dalla squadra capitanata da Simone Ginefra su Saint Tropea, dopo un primo quarto equilibrato, Armentano e compagni hanno inesorabilmente allungato fino al +20 finale (88-68), approfittando anche dell'esiguità della rosa avversaria (appena otto uomini) ed una maggiore caratura tecnica. Decisamente più interessante e divertente da seguire l'incontro successivo, vinto dal Ciumnera sul Fabergè di Rocco De Stefano. Anche qui equilibrio nel primo quarto (20-18 per i vincitori), prima dell'allungo nei due quarti centrali dei blù di capitan Urciuoli, arrivati prima a +15 (75-60) all'ultimo intervallo e poi anche a +18. Partita finita? Sbagliato. Fabergè dà inizio, soprattutto con una maggiore pressione difensiva, ad una rimonta insperata che va vicinissima a completarsi(91-88), prima che un gioco da tre punti di Rocco Palazzo spezzi nuovamente l'equilibrio di un incontro chiuso 99-93, ma altamente interessante e godibile per un pubblico decisamente in crescita, a livello numerico, nella seconda partita. In finale pronostico rispettato: il trio Russelli G.Esposito- Ginefra segna 81 dei 105 punti totali della sua squadra e vince l'incontro, nonostante la generosa opposizione di un Ciumnera arrivato probabilmente stanco a

Giuseppe Giorgio Genovese

questa finale, ma che mette in mostra la grande voglia di giocatori sempreverdi come Saponara, De Cunto e Di Camillo, ammirevoli nel voler onorare fino in fondo la memoria di un loro ex compagno di squadra. Equilibrio nel primo quarto, ma l'allungo della Playmaker School non si fa attendere, con 60 punti segnati nei due quarti centrali e 14 triple complessive mandate a bersaglio, con il Ciumnera che riesce a mantenere uno svantaggio onorevole alla sirena finale. Applausi per tutti, vincitori, finalisti e semifinalisti, al termine di una due giorni che ha messo, come detto, in mostra un tasso tecnico interessante, a testimonianza di come tutti i partecipanti si siano dati generosamente battaglia fino in fondo, ricordando nel modo migliore Giuseppe. Quindi conclusione con premiazione per tutti e buffet finale, con la consapevolezza che la conferma nei prossimi anni di questo evento non potrà far altro che aumentare ulteriormente il già forte ricordo di un ragazzo che nonostante la giovane età, è rimasto, per il suo carattere e la sua personalità, nel cuore di tanta gente. Questo il tabellino della finale: PLAYMAKER SC.- CIUMNERA 105-90 Playmaker School: Ginefra 18, Esposito 27, Russelli G. 38, Russelli S. 6, Armentano 10, Travascio 2, Salvia 4, Primicino, Cignarale, Cecconi. All. Ginefra G. Ciumnera: Urciuoli 13, Palazzo 14, Marino 31, Auletta 9, Cilumbriello 8, Molinari 6, Brucoli 3, De Cunto 2, Saponara 4. All. Montemurro Arbitri: Bonifacio e Di Nuzzo di Potenza. Parziali: ( 27-27, 58-47, 87-70) Donatello Viggiano

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Martedì 23 giugno 2009


Martedì 23 giugno 2009

Le presenze di Algeria, Libano e Turchia la risposta sportiva alle tante guerre

La pace marchia il torneo Da ieri,e fino a sabato, la palla a spicchi sarà protagonista a Matera MATERA - La festa del Minibasket in Piazza è ufficialmente partita. La kermesse internazionale, giunta alla diciassettesima edizione e organizzata dalla Pielle Matera, è stata presentata ieri pomeriggio presso il teatro Duni di Matera. Una manifestazione che quest’anno vede la partecipazione dei mini cestisti, categoria aquilotti nati negli anni 1998 e 1999, di sessantaquattro squadre provenienti da ogni parte del Mondo e la presenza, per la prima volta, di team del Libano, Algeria e Turchia. La cerimonia di presentazione è stata aperta dal sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, che ha consegnato le chiavi della città al giovane Pietro Spada. Presenti anche il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il presidente nazionale minibasket, Eugenio Crotti, il presidente del Coni Eustachio Tortorelli, il vice sindaco di Santeramo, Gabriele Cecca e il responsabile allo sport dell’Ufficio scolastico, Giuseppe Grilli. «Anche quest’anno Matera ospita una manifestazione importante come è quella del Minibasket in Piazza - ha affermato Buccico. Un evento che ha grande valore educativo perchè, attraverso lo sport, unisce tanti bambini di diverse culture e tradizioni. Un saluto particolare va all’anima di questa kermesse, al presidente del comitato organizzatore Sergio Galante, all’ambasciatore Bosniaco in Italia, Branco Kesic e al consigliere dell’Ambasciata Giordana a Roma, Salma El Tawel». Dopo diciassette anni, la manifestazione si è presentata ancora più ricca, più interessante e avvincente. Una vetrina importante per la città dei Sassi, per la Regione Basilicata ma anche per tutte le altre località che ospitano il torneo. «Porto con piacere il salu-

Un momento della presentazione, sotto il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico consegna le chiavi della città al piccolo Pietro Spada

to della Regione Basilicata a tutti i bambini che partecipano al Minibasket in Piazza - ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico. Mi auguro che questa manifestazione, che vede partecipare mini cestisti provenienti da ogni parte del Mondo, possa diventare un mezzo per diffondere messaggi di pace, di fratellanza e di comprensione tra popoli di diversa cultura e di diverse abitudini». Accolto da un chiassoso battito di mani, infine, il presidente del comitato organizzativo, Sergio Galante che, con grande emozione, ha ringraziato tutti i partecipanti e le autorità locali e nazionali. Prima della presentazione presso il teatro Duni, i ragazzi hanno visitato il carro Trionfale e poi sfilato per le vie del centro di Matera. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

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46 Sport


Il dirigente: «Attendiamo tutto l’anno l’appuntamento con grande ansia»

Padova è di casa tra i Sassi De Franceschi: «Patavini e Pielle ormai oltre la normale amicizia» SPEDIZIONE consolidata per il Minibasket in Piazza quella proveniente da Padova. Il numero di partecipazioni alla kermesse materana, per i padovani, non si contano più, perchè quello che unisce le realtà della Pielle Basket Matera e di Padova vanno ben oltre la semplice collaborazione sportiva nazionale.Per le due società ed i loro dirigenti il rapporto è quello di una duratura amicizia, che permette sintonia ed unità d’intenti. «Noi siamo ormai abituè del Minibasket in Piazza -spiega Andrea De Franceschi, dirigente del Padova- e siamo così tanto ben amalgamati con la realtà di Matera che molti dei nostri ragazzi sono ospiti di amici materani presso le loro abitazioni, praticamente ci sentiamo parte della famiglia Pielle. E’ come al solito una esperienza irripetibile, una gioia unica per i nostri piccoli atleti, un’esperienza che porteranno sempre con loro dovunque andranno. Loro si stanno già divertendo al massimo e sono pronti a vivere questa esperienza a 360 gradi, stringendo o cementando amicizie create in altri tornei, proprio come stanno facendo con i piccoli atleti della Pielle, che sono stati nostri ospiti in una manifestazione simile svoltasi nella nostra zona». Ma, una manifestazione del livello del Minibasket, è

Le squadre in città attendono la sfilata ed a lato le prime gare della mattinata di ieri al PalaSassi (foto Videouno)

quasi impossibile ritrovarla altrove. «Per livello di organizzazione, movimento, momenti di aggregazione e varietà di nazionalità presenti, questa manifestazione è unica in Italia e probabilmente nel Mondo, mettendo insieme questi elementi, infatti, potremmo a ragione dire che tutto sommato è una realtà unica quella che si crea. Riprendendo in poche parole -continua De Franceschinon è solo un bel torneo, non è so-

lo una bella città, ma è davvero una situazione unica x bellezza paesaggistica e organizzativa». Per quanto riguarda i piccoli cestisti , il dirigente padovano ricorda che la manifestazione, è iniziata già con il viaggio, organizzato da ben quattro società. «Per i nostri atleti -riprende Andrea De Franceschi- la manifestazione è iniziata con il viaggio, in un pullman a due piani con le società di Trieste, Venezia e Forlì, altra esperienza da ricordare».

Inoltre, ci sono aspetti particolari che permettono ai giovanissimi un primo distacco dalla famiglia e la possibilità di vivere anche il mondo mediatico che si muove intorno al Minibasket in Piazza, con foto sulla stampa ed interviste, oltre ad alcune ospitate televisive ad arricchire il bagaglio di esperienze che i giovani atleti vivono in questa settimana di attività. «Le ospitate televisive, i ritagli di giornale con le loro fotografie

ed alcune loro dichiarazioni, sono tutte esperienze che i ragazzini ricorderanno per tutta la vita. Inoltre -conclude De Franceschiè importante il loro primo distacco dalle attenzioni delle famiglie per divertirsi, certo, ma anche per imparare a cavarsela in alcune situazioni, piccoli problemi, se così possiamo chiamarli, ma che aiutano comunque la loro sana crescita». Francesco Calia sport@luedi.it

Dal sindaco ambasciatori di Giordania e Venezuela Gli ambasciatori arrivati ieri a Matera ospiti in Comune La sfilata coi bambini e mangiafuoco in piazza Vittorio Veneto

MINIBASKET in Piazza occasione creare e cementare anche rapporti istituzionali. Oltre alla presenza di tanti minicestisti provenienti da tutto il globo, la Città dei Sassi, nella persona del primo cittadino, Emilio Nicola Buccico, ha ospitato i rappresentanti delle ambasciate di Giordania e Venezuela. Sono da ieri a Matera, infatti, la rappresentante dell’Ambasciata della Giordania Salma El Tawel, ed il Console Generale del Venezuela, Bernaldo Borges. Atteso per il primo pomeriggio, invece, l’Ambasciatore di Bosnia in Italia, Branco Kesic. Il sindaco di Matera ha voluto ricordare l’importanza delle presenze istituzionali venezuelane e giordane nella Città dei Sassi. «Matera e la cittadina giordana di Petra ha spiegato Buccico- si contendono il ruolo di città più antica del Mondo e tra le due realtà c’è una grande coesione che punta a divenire al più presto un gemellaggio tra le due cittadine. Il Venezuela, invece, rappresenta una delle patrie di emigrazione dei nostri concittadini e negli anni è divenuta una realtà di collegamento importante con il nostro territorio». Tanta soddisfazione da parte del Console Generale di Giordania, che ha riconosciuto l’importanza del Minibasket in Piazza come momento di aggregazione e di

confronto tra giovani provenienti da realtà molto differenti. «Questa manifestazione realizza una importante finalità dell’uomo -ha spiegato Bernaldo Borges- mettere insieme le due cose più pure delle quali il genere umano può vantarsi, lo sport ed i bambini. Ho incontrato i piccoli atleti venezuelani -ha continuato il Console Generale del Venezuela- ed ho riscontrato in loro una felicità immensa, oltre che una competitività davvero alta. Mi soddisfa sapere che sono i campioni uscenti e penso che faranno di tutto per ripetersi, vista la loro vitalità». Anche la Consigliera dell’Ambasciata di Giordania a Roma ha ribadito la felicità di essere presente per una manifestazione di grande importanza come il Minibasket in Piazza. «Sono felice di essere qui con voi -ha detto Salma El Tawel- inoltre, è importante avere la possibilità di portare a termine in tempi brevi il gemellaggio tra le città di Matera e Petra». I rappresentanti hanno proseguito la loro giornata con un pranzo a base di prodotti tipici locali ed una cena in un ristorante nel cuore dei Sassi, non prima di aver visitato, come tutti i giovani cestisti, il Carro Trionfale per la Festa della Madonna della Bruna. f.c.

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Sport 47

Martedì 23 giugno 2009


Martedì 23 giugno 2009

Motocross Il gesso al piede non ferma l’escalation di Matteo Graziani

Più forte di una frattura A Bella, nel Rally di Basilicata, è un trionfo: «Titolo più vicino!

Graziani in gara

STREPITOSA la duplice vittoria (assoluta e della classe 600) di Matteo Graziani al Rally di Basilicata, organizzato dal Bella Motor Club, in collaborazione con la federazione Motociclistica Italiana, comitato di Basilicata. Il campione romagnolo de 'Il Team' si aggiudica la quarta prova del Campionato Italiano Motorally, disputatasi sui sentieri lucani, addirittura con il piede fratturato. “Sono più che soddisfatto, quasi incredulo, nonostante il dolore mi sono laureato nuovamente campione assoluto. Il titolo italiano è sempre più vicino. La frattura non è ancora perfettamente saldata e nei prossimi giorni dovrò continuare la fisioterapia, ma questa vittoria mi dà la giusta carica per continuare a fare bene”, ha commentato Matteo Graziani. “Matteo ha dimostrato ancora una volta di essere il migliore. Nella più lunga e tecnica

delle speciali ha inferto un minuto di distacco al secondo classificato, e questo malgrado il fango, la pioggia e le oggettive difficoltà dovute al gesso” dichiara

Enzo Campione manager e fondatore de 'Il Team'. Per la cronaca, restando ai risultati di categoria, per la Cross Country ha vinto Rodriguez, per la

PS2 Pietribiasi. Per quanto concerne, invece, i risultati di sabato, Ceci è stato il migliore sulla sua aprilia, seguito da Mancini su Husquarna e daManca su

Tm. Ineccepibile l’organizzazione del locale circolo motoristico. g.p. sport@luedi.it

Nuoto Seconda giornata dei campionati regionali. Domenica di nuovo in vasca

Bravi i due Potenza, Palo e La Torre DOMENICA tutta dedicata al nuoto, quella appena trascorsa, grazie alla disputa della seconda giornata dei campionati regionali ragazzi, juniores, cadetti e seniores, svoltasi presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale a Potenza. La manifestazione ha visto ai nastri di partenza oltre cento atleti in rappresentanza delle principali società lucane. All'appello è mancata soltanto l'Amatori Atletico Matera, che ha scelto di gareggiare in Puglia, i campionati regionali vista la possibilità di disputare le gare su vasca olimpica. In questo contesto si sono già mossi gli organizzatori della Fin lucana che hanno chiesto una deroga ai vertici

Calcio a 5 Serie C2 I ringraziamenti di Lavecchia

romani per adeguare i tempi dei protagonisti lucani a quelli delle altre regioni. Alla gara hanno preso parte la Libertas Invicta Potenza, la Basilicata Nuoto 2000 Potenza, la Viviani Potenza, l'Ondazzurra Potenza, la Rari Nantes Potenza, l'Aics Potenza, la Savigi Satriano di Lucania, la Vultur Nuoto Rionero in Vulture, l'Eurisko Rivello, l'Azzurra Matera e la Stella Polare Matera. Tanto interesse e il giusto entusiasmo hanno contribuito a rendere frizzante l'atmosfera durante le gare disputatesi dunque in un clima di festa e passione per il nuoto. Tra i principali risultati vanno segnalati i primi posti dei fratelli Rocco e Mario Potenza,

della Savigi Satriano di Lucania che hanno vinto la gara nei 200 dorso e nei 200 stile libero. Federico Palo, della Rari Nantes Potenza, nei 400 metri misti, bene anche Martina La Torre della Savigi Satriano di Lucania che ha vinto la gara dei 200 stile libero. Ottimo il livello tecnico della gara che ha vissuto sul forte agonismo e la determinazione necessaria dei concorrenti a far crescere la manifestazione. Domenica 28 giugno, sempre alla Piscina Comunale Michele Riviello si disputa la terza giornata dei campionati regionali, ragazzi, juniores, cadetti e seniores, in concomitanza con le gare della rappresentativa regionale ragazzi ed esordienti. f.menonna@luedi.it

Calcio a 5 Casciano: «Molto soddisfatti»

Alba Pisticci al top Torneo Arci Caccia e Pesca Salvezza diretta e nuove ambizioni UN ALTRO anno pieno di soddisfazioni. Dopo il terzo posto ottenuto in serie D l'anno scorso e il ripescaggio nell'estate passata nel campionato di serie C2, il Circolo l'Alba Pisticci si gode l'ottavo posto, obiettivo insperato all'inizio del torneo. 11 vittorie, 3 pareggi e 12 sconfitte il bilancio finale. 36 punti per centrare la permanenza. Un ruolino di marcia niente male. La squadra dell'allenatore giocatore Lavecchia aveva come traguardo ad inizio stagione di salvarsi attraverso i play - out, ma un grande girone di ritorno è stato fondamentale per la conquista aritmetica della salvezza, addirittura con una giornata di anticipo, battendo il Cirigliano (arrivato primo in serie D nel precedente campionato), che nella passata stagione è stata la principale antagonista per la vittoria finale nell'ultimo torneo lucano di calcio a 5. Sull'annata del Circolo l'Alba Pisticci il neopapà Lavecchia si ritiene contento per il risultato ottenuto dicendoci: “E' stato un anno fantastico. - dichiara il tecnico pisticcese - Abbiamo sofferto nella parte centrale del campionato causa gravi problemi familiari di diversi giocatori oltre numerosi infortuni, poi cambiando modulo dal 1-21 al 2-2 la squadra è riuscita ad infilare una serie di 5 vittorie consecutive, vincendo ben 4 scontri diretti in casa e fuori casa e soprattutto vincendo sul campo del Barricelle che non vedeva violare il proprio campo da circa un anno. Ringrazio davvero tutti i calciatori che in modo esemplare e senza essere remunerati hanno effettuato un campionato al di sopra delle attese ed anche la grande societa' che mi sostiene e che mi mette in condizione di lavorare tranquillo e di far crescere i giovani”. Molti sono stati i protagonisti di questa

Lavecchia, allenatore giocatore del Circolo l’Alba Pisticci

splendida annata partendo dai portieri e finendo con i pivot: Carmine De Luca che finalmente è ritornato ai suoi livelli tra i pali, Vincenzo Bagnati un secondo portiere professionale che quando è stato chiamato in causa ha risposto sempre presente, Emilio Rago che non è stato sempre presente, Antonio Cerabona che nonostante la sua età non proprio "giovanissima" è una vera roccia insuperabile, Mario Pace un ottimo cervello in cabina di regia e a detta degli addetti ai lavori tra i migliori giocatori della categoria, Mario Zizzamia un combattente nato pur se penalizzato dagli infortunati, Roberto Panico un concentrato di esperienza e prolificità, Piero Giorgini giovane promessa esplosa dopo tanto tempo, Leo Pepe che quando è stato disponibile ha dato un grande apporto alla squadra, Michele Scarpa al quale bisognerebbe fargli una "statua" per essere stato puntuale negli allenamenti ed essere costante in tutte le partite, i giovani Giuseppe Bevilacqua (22 anni e ben 2 gol in campionato) e Angelo Grossi (potenza e tecnica con un sinistro da far pau-

ra) e il tridente d'attacco da 89 gol targato Giancarlo Carioscia (21 reti), Antonio Lavecchia (27 reti) e Giuseppe Lavecchia (41 reti che ha messo una seria ipoteca sul raggiungimento dei 200 gol in carriera). Infine l'allenatore - giocatore Antonio Lavecchia riempe di elogi la dirigenza e al Circolo l'Alba: "Voglio rivolgere un grazie al presidente Angelo Carriero, Mario De Luca, un grandissmo uomo sempre pronto all'organizzazione sia tecnica che gestionale, e al dirigentissimo Donatello Taranto, che rappresenta il futuro, nonchè un ringraziamento al Consiglio del Circolo culturale l'Alba che ci sostiene tutto l'anno. - il tecnico conclude poi con una novità - Adesso l'appuntamento è per l'anno prossimo quando il nostro numeroso pubblico non verrà più a sostenerci al Circolo Tennis di Pisticci ma nella nuovissima struttura che sta per concludersi nel nostro mitico quartiere di Pisticci Scalo." Ora non resta che godersi le meritate vacanze e aspettare la prossima stagione per programmare meglio il campionato che verrà. Biagio Bianculli

Trionfo per il WM5

VIETRI DI POTENZA - Si è concluso venerdì sera, presso il campo di calcetto del complesso sportivo “Santa Domenica”, il secondo torneo “Arci Caccia e Pesca” di Vietri di Potenza, che per il secondo anno consecutivo ha registrato grande successo, con tante iscrizioni e molta partecipazione. A vincere la seconda edizione del torneo e ad aggiudicarsi il titolo di campione è stata la squadra denominata “WM5”, che ha vinto in finale, venerdì sera, contro la squadra del “Pdl”. Risultato finale è stato un secco sei a uno per i ragazzi di mister Teta, che hanno alzato la coppa tra gli applausi di tutti i presenti. Quest'anno ben tredici le squadre che hanno preso parte al torneo, di cui quattro provenienti da paesi limitrofi, come Picerno, Salvitelle, Sant'Angelo Le Fratte e Buccino. Prima della finalissima per il primo posto, sempre venerdì sera al campo di calcetto “Santa Domenica”, si è tenuta anche la finale per il terzo e quarto posto. Sul gradino più basso del podio si è classificata la squadra “Arci Caccia”, che ha vinto nella finale di “consolazione” con L'Atletico Mnt, per dieci reti a cinque. Alla fine della finalissima, insieme alle dovute premiazioni e ai dovuti ringraziamenti, sono state fatte le estrazioni riguardanti la lotteria per la Partita del Cuore fatta qualche settimana fa in memoria dell'amico Cenzino Viggiano scomparso a causa di un malore, dove parteciparono quasi cinquecento persone. Molto soddisfatto per l'andamento del torneo e per la grande partecipazione il presidente ed organizzatore dell'Arci Caccia e pesca, Giuseppe Casciano:

Casciano premia Verdecanna

“Sono molto soddisfatto, anche quest'anno c'è stato un buon successo, e i giovani e meno giovani della nostra comunità hanno risposto bene alla nostra iniziativa, che è mirata al divertimento di tutti in piena tran-

quillità, ma è anche come un momento di raccolta e di socializzazione di tutti, per stare bene insieme, e di questo ne siamo tutti soddisfatti, sperando di migliorare anno dopo anno”. Claudio Buono

Karate, per Triano un premio dal Panathlon L'ATLETA dello Shintailkan Karate Club Potenza, Gaetano Triano è stato premiato dal presidente del Panathlon Club Potenza, Domenico Addamiani, con una targa ricordo come migliore atleta dell'anno nella stagione sportiva 2007/2008. Per la società potentina, diretta dal maestro Donato Pastore e presieduta da Luciano Lebotti si tratta di un risultato molto importante e di grande prestigio, visti gli sforzi profusi durante tutta la stagione agonistica dal sodalizio lucano. Dal 1997 ad oggi il Panathlon Club Potenza ha premiato quattro atleti dello Shintaikan Karate Club Potenza, un segno importante della crescita e della maturazione agonistica dei giovani allievi di Donato Pastore. Il Panathlon Club Potenza, dopo una valutazione attenta dei risultati agonistici ottenuti in campo regionale, nazionale ed internazionale, l'atleta ha ottenuto ottocento punti superando di misura altri quattro partecipanti. Donato Pastore, tecnico dello Shintaikan Karate Club ha rimarcato quanto segue: “Tutta la nostra associazione ringrazia il presidente del Panathlon Club, Domenico Addamiani e gli associati della medesima struttura del capoluogo per la bella iniziativa che a mio avviso rappresenta un grande gesto di lealtà sportiva e di fair play”. sport@luedi.it

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48 Sport


Scherma Per la tiratrice potentina primo posto in tre competizioni di fioretto

Palumbo, un tris d’oro In Portogallo, l’exploit finale arriva nella gara a squadre

Francesca Palumbo, della Schermistica Lucana di Potenza, ha vinto tre ori in Portogallo

FRANCESCA Palumbo ha ottenuto il tris. Nella seconda giornata dei campionati del Mediterraneo, svoltisi a Loures in Portogallo, l'atleta potentina, della Società Schermistica Lucana si è aggiudicata la gara di fioretto femminile, superando di slancio la croata Ana Mestrovic per 15 a 1, la tunisina Haifa Jabri per 9 a 8, dopo una vera e propria battaglia, e in finale si è imposta a mani basse nel derby azzurro sulla schermitrice Martina Sinigallia per 15 a 0. Doppio successo dunque per la portacolori lucana che ha confermato nella trasferta iberica di avere talento, classe e determinazione, grazie al duro lavoro svolto in palestra e in pedana sotto la direzione tecnica di Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo. Dopo l'exploit di sabato, la Palumbo ha confermato di essere pronta per il grande salto e di poter puntare a fare bella figura al cospetto delle avversarie. Il cammino della seconda giornata di gare è stato eccellente, solo nella seconda gara, France-

sca Palumbo ha sofferto la vena agonistica di Haifa Jabri, tunisina che ha cercato di contrastare il passo della campionessa potentina, brava a mantenere a sua volta i nervi saldi e la concentrazione nei momenti topici della sfida. Ieri, nella gara a squadre, relativamente alla staffetta, l'atleta lucana ha vinto l'oro con Isabella Signani e Sofia Ciaraglia che hanno sconfitto nei quarti la Francia per 30 a 27, in semifinale le italiane hanno sconfitto la Turchia per 30 a 19 e in finale la Tunisia per 30 a 23. L'Italia ha presentato due squadre, la seconda è stata composta da Camilla Batini, Martina Sinigallia e Caterina Navarria. La potentina Palumbo con questo splendido tris ormai è entrata nel giro delle migliori atlete nazionali ed europee e punta senza mezzi termini a far belle cose anche nel corso delle prossime gare agonistiche che si preannunciano quanto mai intense. Un rendimento, quello espresso sulla pedana lusi-

tana dalla potentina che la dice lunga sullo stato di grazia, che Palumbo attraversa e non fa una grinza, vista l'ottima intesa raggiunta con i maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo. La quindicenne potentina ha sbaragliato il campo, esibendo classe, temperamento e notevoli qualità agonistiche, nel corso di una manifestazione estremamente difficile e ricca di colpi di scena, che nel contesto generale ha rimarcato la forza degli esponenti azzurri, bravi ad ottenere risultati sempre all'altezza della situazione. Ovvia la soddisfazione negli ambienti schermistici della società potentina, presieduta dall'infaticabile Rocchina Esposito che ha saputo dare consigli utili alla propria atleta prima della manifestazione portoghese. Ora per Francesca Palumbo si aprono le porte per scenari sempre più importanti e chissà in un futuro migliore potrebbe affrontare da pari a pari le campionesse di scherma italiane. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Tiro con l’Arco Quinta nell’Arco Olimpico. Tutti i risultati dei 12 lucani

Giochi della Gioventù ad Asti La migliore è Federica Romaniello UNA DUE giorni in terra piemontese, ad Asti per la precisione, sede scelta per la disputa dei Giochi della Gioventù 2009, per le solite conferme. Il movimento del tiro con l’Arco in Basilicata, si muove su solidissime basi. Il talento dei giovanissimi arcieri lucani può essere coltivato e, chissà, produrre nuovi campioni da lanciare nel firmamento internazionale. La vetrina astigiana ha consacrato il talento di Federica Romaniello, 13 anni, che gareggia per la società Arcieri Lucani di Potenza, che ha ottenuto un quinto posto assoluto, nella gara riservata a chi frequenta la terza media. Per la verità, la giovane lucana aveva chiuso con un ottimo secondo posto la prima delle due tornate di tiri, salvo poi patire la rimonta delle avversarie, venute fuori dalle scuole piemontesi, umbre e venete, vere e proprie fucine di talenti per questa disciplina.

La pattuglia lucana era composta da 11 arcieri e capeggiata dal presidente del comitato regionale della Fitarco, Luciano Spera. Nella categoria terza media ragazzi, Roberto Giacomobello, degli Arcieri Tre Colli di Grassano), ha chiuso al diciassettesimo posto su 27 partecipanti. Nella stessa categoria della Romaniello (ragazze terza media), giunta quinta, Ilaria Trillo, anche lei degli Arcieri Lucani, ha finito al sedicesimo posto su 22 in gara. Per i ragazzi seconda media, Michele Grippo (Arcieri Lucani) ha chiuso al ventitreesimo posto su 26 partecipanti, mentre tra le ragazze, la compagna di società Arianna Cristiano ha finito ventunesima su 27 in gara. Jacopo Guardascione degli Arcieri Lucani e Bruno Laurenziello degli Arcieri di Montecalvo di Pescopagano si sono classificati rispetti-

MATERA OPEN 2009

La squadra lucana durante la sfilata inaugurale tra le vie di Asti

vamente, ventiduesimo e venticinquesimo su 25 partecipanti, in un lotto assai competitivo dei ragazzi di prima media. Nella categoria Giovanissimi maschile, Mario Cristiano e Mattia Marra, entrambi degli Arcieri Lucani, hanno ottenuto, rispettivamente, un undicesimo e un trentasettesimo posto su 39 concorrenti. Tra le donne, invece, Angela Magnante (Arcieri Tre Colli) ha finito quattordicesima, Marina Racana ventiquattresima su 34 partecipanti.

Tennis Oggi altre gare

Notarfrancesco deve arrendersi a D’Adamo ALLA fine D’Adamo la spunta su Notarfrancesco e sarà l’avversario di Bosa. Tre set che hanno visto un 62 reciproco e che in quello finale, e decisivo, ha visto prevalere D’Adamo con un 7-6. Sarà Carnevale ad affrontare Gallo, perchè Campus non si è presentato ed è questo un passaggio del turno per ritiro. Munzone trova Faggella che ha avuto la meglio su De Cesare con un 6-1, 7-5 che ammette poche recriminazikoni, anche se De Cesare nel secondo set ha provato ad andare alla terza frazione. Per Natali c’è la vittoria su Montegiorgi con un risultato netto. Montegiorgi ha opposto una resistenza relativa a Natali che trova Cristofaro sulla sua strada nel prosieguo del tabellone del Matera Open 2009 che ha visto tutto sommato risultati abbastanza scontati e poche sorprese. Fase eliminatoria che vivrà un’altra giornata importante oggi sui campi di terra rossa di Viale Nazioni Unite. r.carpentieri@luedi.it

Ippica

Tucci Team Incoraggianti prestazioni a Salerno POLICORO - Ancora un successo per amazzoni e fantini lucani, impegnati in prestigiose competizioni fuori regione. Sono state, infatti, ottime le prove dei cavalieri lucani nella competizione di genere a Salerno, con una serie di buone prestazioni dell'Associazione sportiva dilettantistica “Tucci Team” di Policoro. Atleti sul podio in quasi tutte le categorie all'importante concorso ippico nazionale, tenutosi nel sempreverde parco Mercatello, alle porte della città. Buone prestazioni per l'unica amazzone della trasferta campana, Rossana Conte, che all'esordio nella categoria C115 ha siglato un ottavo, nono e dodicesimo posto, con percorsi davvero all'altezza della categoria superiore. Solo un pò di sfortuna ha privato lo junior, Gerardo Dente, dalla vittoria nella categoria C120 di sabato, risultando il più veloce, ma con un errore all'ultimo ostacolo, rifacendosi nella C120 di domenica con un buon quarto posto, in cui l'altro alfiere della squadra lucana, Mario Muolo, è risultato secondo, per pochi centesimi di secondo dal primo. Un pò sottotono le prove di Salvatore Lofrano. Mentre il vero mattatore delle gare riservate ai cavalieri in possesso della patente di primo grado, è stato il campione d'Italia in carica Vincenzo Tucci, che ha siglato una vittoria nella C125 di sabato, un secondo posto nella C120 di venerdì e due terzi posti nella C120 di sabato e domenica, con i suoi due cavalli, risultando così, miglior cavaliere della sua categoria. Ora non c'è tempo per riposare, perchè questo weekend, il sodalizio lucano, sarà impegnato nel prestigioso concorso ippico nazionale di Catanzaro, che si terrà presso gli impianti del Circolo ippico “La Valle dei Mulini” e che vedrà la partecipazione di ben 350 binomi al via. Infatti, la gara campana rappresenta la prima tappa di un lungo tour che vedrà impegnati i cavalieri dell'associazione in 4 concorsi che si disputeranno in Calabria, a Catanzaro e Cosenza, per concludersi con il campionato italiano allievi che si terrà dal 10 al 12 luglio ad Arezzo. «Prima tappa di questo circuito di concorsi in cui testeremo le concrete potenzialità di cavalli e cavalieri -ha commentato Vincenzo Tucci- avendo come obbiettivo la vittoria nelle categorie a cui prenderemo parte, cercando di esprimere sempre una bella equitazione, nel competo rispetto del nostro compagno di gara». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

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Incontri d’autore

Carnet

Viaggio nell’arte del Novecento dal 1909 al 1942

Il Futurismo secondo Masi di ROBERTA SENESE POTENZA - “Storia dell'arte italiana 1909 -1942” è il titolo del libro di Alessandro Masi che è stato presentato nella sala consiliare della Provincia di Potenza nel corso del convegno “Novecento e l'arte nel 900. Il futurismo cento anni dopo”, promosso dal comitato potentino della Società Dante Alighieri. Era presente il giornalista Mario Trufelli che ha introdotto i lavori, inquadrando il futurismo, una corrente artistica italiana, la cui origine risale al 5 febbraio 1909, data di pubblicazione del manifesto di Filippo Tommaso Marinetti. «Si tratta - ha spiegato Trufelli - di un grande movimento che ha cambiato l'ordine delle cose e ha rivoluzionato il modo di vedere dell'uomo. La velocità è l'insegna del futurismo che ha rappresentato arte, vita, esplosione, configurandosi come anti cultura, anti sentimenti, anti-grammatica». "Storia dell'arte italiana 1909-1942" è un importante strumento per ripercorrere gli anni che vanno dal 1909 al 1942 e che sono per l'arte e l'architettura italiana molto controversi, anche perché la critica non ha mai mostrato interesse per i movimenti e i risultati artistici e intellettuali dell'epoca fascista. Il lavoro di Masi permette di comprendere meglio le questioni artistiche e intellettuali dell'epoca che tanto peso hanno avuto sui successivi sviluppi della cultura italiana, mettendo da parte giudizi politici e ideologici sul periodo storico. Nel corso del dibattito l'au-

tore si è soffermato, tra le altre cose, sul rapporto tra Futurismo, che nasce da un'idea italiana ma si afferma prima in Francia, e fascismo. Un rapporto quasi obbligato, dal momento in cui il movimento abbraccia la politica, con la fondazione nel 1919 del partito “Futurista” da parte di Marinetti. «Da quel momento - spiega sono iniziati i guai per il movimento che si è trovato davanti un personaggio politico, Benito Mussolini, determinato a servirsi dello spirito rivoluzionario futurista per conseguire i propri disegni politici». Alessadro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri nonché storico e critico d'arte, ha anche condotto una rilevante ricerca presso l'Archivio Centrale di Stato e l'Archivio Storico Giuseppe Bottai che ha portato alla pubblicazione dei libri “Un'arte per lo stato” (Marotta, 1991) e “Giuseppe Bottai. La politica delle arti 1918-1943” (Editalia, 1992). Ha inoltre pubblicato l'importante saggio sul futurismo, “Zig-Zag. Il romanzo futurista” (Il Saggiatore, 1995), e collaborato con “Il Tempo”, “L'Avvenire”, “Arte e critica”, “Flash Art”, “Next”. Tra le sue ultime pubblicazioni figurano la raccolta “L'italiano delle parole. Appunti per una politica linguistica” (Anemone Purpurea, 2006) e i saggi “Jeckyll, Hyde e lo strano caso dell'arte contemporanea. Annotazioni iconografiche sulla schizofrenia” (Sassella editore, 2006), “Emilio Vedova 19351950. Gli anni giovanili” (Edimond, 2007). cultura@luedi.it

Alessandro Masi storico dell’arte a Potenza

Il 2 luglio a Grottaglie Omaggio a Riviello del centro Grisi GROTTAGLIE - Il Centro Studi e Ricerche "Francesco Grisi", diretto da Pierfranco Bruni, ricorda il poeta lucano Vito Riviello in un incontro fissato il prossimo 2 luglio a Grottaglie (Taranto). Un omaggio ad una poetica del Sud il cui tracciato lirico è dentro i modelli di una cultura popolare profondamente legata ai contenuti di una eredità mediterranea. Riviello era nato a Potenza nel 1933 e morto a Roma il 18 giugno scorso. L'obiettivo del Centro Studi "Francesco Grisi" è quello di offrire una chiave di lettura di una personalità che ha fatto della poesia una ragione di vita. Il suo primo libro di versi risale al 1955: "Città fra paesi". «Un librosottolinea Pierfranco Bruni- dove è possibile riscontrare già i temi e le problematiche che hanno fatto di Riviello un poeta della meditazione malinconica ma anche della forte capacità innovativa del verso. Proprio da que-

sto libro bisogna partire per entrare nel di dentro dei modelli letterari che lo hanno accompagnato nel corso delle sue ricerche sia sul piano degli stilemi che su quello degli approfondimenti lirico - simbolici». «Vito Riviello- afferma sempre Bruni- è stato un poeta che ha scavato all'interno dei processi popolari della sua Lucania partecipandovi con una forte dose di comicità ed ironia. Ha trattato il Sud attraverso un immaginario fatto di oggetti, di luoghi e di rappresentatività che lo hanno caratterizzato all'interno dei percorsi poetici del 'non nostalgico' anche se i sentimenti sono una traccia rigorosa in quella visione di letteratura ben radicata in una cultura delle contaminazioni». Il Centro Studi "Francesco Grisi" lo ricorderà con una conferenza sulla sua poetica e con interventi critici alla luce di una lettura ragionata delle sue poesie.

Poesia di MICHELE RIZZO RIONERO - Ancora una volta il preside Giovanni Gruosso, dopo la pubblicazione di "Nel mio cammino ho imparato poesia - non poesia, riflessioni", ci delizia con uno dei suoi pamphlet che, come egli stesso dice in margine alla copertina del libro "non è poesia, ma ricerca dell'uomo, della sua essenza, della sua storicità”. Il tutto dominato e intriso di quella vena poetica che nasce, come l’autore stesso annota in una delle sue poesie, dal sentimento perché, come egli stesso afferma: «Non credo all’assolutezza della ragione, il sentimento è qualcosa che ho dentro». E la ragione, si sa, è sempre avulsa dalla poesia dove domina incontrastata la voce del sentimento che spazia qua e là e dove il cuore lo dirige senza la pretesa di costruire “verità e sistemi”, ma solo sprazzi di luce e di incanto elevato. Si succedono, infatti, nel libro in maniera convulsa, facce, spezzoni di conversazioni intime disperate, emozioni, destini che compaiono e ricompaiono sotto nuove e diverse fattezze in un cerchio senza inizio, né fine,

k

Il dono più grande di Gruosso L’amore per la vita in 77 liriche come nel viaggio della vita. C’è il ricordo della madre “bellissima”, la nostalgia dei campi e delle strade del paese, una volta teatro delle scorribande giovanili, il ricordo tenero dell’amore giovanile e della nascita dei figli e tante riflessioni sul passato, sul presente che introducono il lettore a non archiviare frettolosamente il contenuto del libro, ma a soffermarsi e a riflettere sulle tante espressioni che sono tante pillole di saggezza. Vale per tutte quel compendio di versi dove dice: «Non sarà la quantità a far pendere la bilancia, saresti perdente. Ciò che vale è

l’intensità del sentire, la purezza del sentimento». Dove ancora una volta il sentimento risulta la chiave vincente del vivere umano, la molla che muove i cuori e decide i destini. Il cielo, il mare, l’orizzonte e l’uomo sono i temi dominanti del pensiero poetico del nostro autore che ci ricorda l’antica icona di Diogene che, con la lanterna cercava l’uomo nella sua vera essenza, così presente, così vicino, eppure inafferrabile e quasi inesistente nella sua completezza umana. Per questi motivi e per tanti altri che affiorano dalla lettura del

libro, vale la pena leggerlo e conoscerlo perché di sicuro può rivelarsi, per chi ama concedersi momenti particolari di riflessione e di elevazione dello spirito, “il dono più grande”, come chiarisce il titolo stesso del libro. A cura di Stefania Grosso è l’elaborazione immagine della copertina del libro, che in circa cento pagine racchiude ben 77 poesie del preside Giovanni Grosso. cultura@luedi.it

Studi di giugno in scena al SotTeatro POTENZA - Nell’ottica di un teatro in movimento, dell’essere in ascolto nella necessità di non avere certezze, ma di trasformare, contaminare, gli spettacoli di Abito in Scena una serie di studi che formano l’ossatura definitiva di uno spettacolo. Stasera, alle ore 21, presso il teatro Stabile, la compagnia teatrale Abito in Scena studi, che si susseguiranno uno dopo l’altro, proponendosi come corti teatrali. Il titolo dello spettacolo è Studi di giugno rientra nel cartellone del Maggio Potentino 2009. Il primo studio è il CapoLavoro ( versione rivisitata), titolo PerLa MiaTerra. Gli studi sono interpretati da Monica Palese per la regia di Leonardo Pietrafesa con le sovrapposizioni sonore di Giovanni Palese. Il biglietto d’ingresso è di euro 8. Per informazioni o richiedere i biglietti è possibile chiamare i seguenti recapiti: 0971/410017340/3073530. E’ possibile acquistare i biglietti anche la sera dello spettacolo. cultura@luedi.it

Nicastro e le sue storie di stitichezza MATERA - “Il dono negato. Storie di stitichezza e dintorni” é il libro di Attilio Nicastro che sarà presentato giovedì, alle 19, presso Libreria dell'Arco in via Ridola 37. Edito per i caratteri di Luigi Pellegrini, il libro sarà presentato da Beatrice Volpe. Interverranno Maria Corsetti, Vittoria Siggillino e l'autore Attilio Nicastro. Voce narrante: Rocco Papaleo. Il dono negato è un inedito editoriale. È un romanzo che parla di stitichezza, senza essere un trattato medico. La difficoltà che attanaglia molti nel liberare il corpo, può essere un gravoso condizionamento e in alcuni casi un dramma, che non ha origini solo fisiologiche. Attilio Nicastro, medico chirurgo specializzato in Colonproctologia è abile narratore di storie vere, spunti di riflessione che rendono il suo osservatorio clinico, fotografia reale della società che corre e demanda allo yogurt, alle erbe, ai confetti lassativi il dialogo intimo col corpo. L'autore mette in rilievo che molti dicono di essere stitici, ma non si domandano il perchè. Spiega inoltre, le dinamiche emotive di un fenomeno dilagante e censurato: la stipsi e i suoi inesplorati ed intimi dintorni che comportano una clausura emotiva nei confronti del mondo, storia che finisce fuori dal nostro corpo.

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Cultura&Spettacoli


Il nuovo saggio di Perniola in anteprima nazionale ad Arte in transito POTENZA - Quale influenza ha la comunicazione massmediatica sulla cultura, la politica e sull'arte nella società contemporanea? A questo attualissimo interrogativo vuole rispondere l'incontro con Mario Perniola di giovedì 25 giugno, alle ore 17,30, presso il Teatro Francesco Stabile di Potenza, in occasione della presentazione, in anteprima nazionale, del suo ultimo libro appena edito da Einaudi, dal titolo “Miracoli e Traumi della comunicazione”. Continuano, dopo Cacciari, gli incontri del giovedì di Arte in Transito. Paesaggio urbano e arte contemporanea, programmati all'interno della Sezione Narrazioni Urbane, progetto ideato e curato da Basilicata 1799 e promosso dalla Regione Basilicata e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Rinviato a settembre l'incontro con Marc Augé e Giacomo Marramao, è la volta di un altro grande protagonista della riflessione estetologica e sociale contemporanea. Mario Perniola insegna Estetica all'Università Tor Vergata di Roma. Saggista e scrittore molto raffinato, ha pubblicato, nel corso degli ultimi anni, saggi celebri come Il sex appeal dell'inorganico, L'arte e la sua ombra, che hanno contribuito ad innovare l'interpretazione dei fenomeni artistici ed estetici contemporanei. A discutere insieme con lui il giornalista de La Repubblica, Antonio Gnoli, e la professoressa Mariapaola Fimiani, direttrice del Dipartimento di filosofia dell'Università di Salerno. Perniola torna, a distanza di alcuni anni dal precedente libro, Contro la Comunicazione (sempre edito da Einaudi), ad occuparsi in modo diretto e polemico delle questioni riguardanti la comunicazione, imponendosi come una delle voci più originali dell'attuale panorama intellettuale italiano. E lo fa in modo provocatorio rompendo l'imbarazzante silenzio della discussione pubblica italiana su queste tematiche. Per Perniola - come affermava già provocatoriamente in quel testo (un esplicito manifesto critico), la comunicazione ha colonizzato ogni aspetto della vita sociale ed è l'opposto della conoscenza, nemica delle idee perché le è essenziale dissolvere tutti i contenuti. L'alternativa è un modo

Miracoli e traumi della comunicazione LECTURAE DANTIS

Alle soglie del Paradiso con Ciola di ANGELA MENCHISE

Mario Perniola prossimo protagonista degli incontri del giovedì di Arte in transito al teatro Stabile di Potenza

di fare basato su memoria e immaginazione, su un disinteresse interessato che non fugge il mondo, ma lo muove. In quest'ultimo lavoro, l'attenzione si sposta dal confronto tra comunicazione ed estetica, a quello tra comunicazione e storia. Come raccontare il periodo che va dalla fine degli anni Sessanta ad oggi? Come leggere avvenimenti quali il '68 francese, la rivoluzione iraniana del '79, la caduta del muro di Berlino dell'89 e l'attacco alle torri gemelle de 2001 - tutti fatti che hanno avuto grandissime conseguenze sugli aspetti della vita individuale e collettiva, destabiliz-

zando radicalmente le istituzioni, i costumi sessuali e il modo di sentire d'intere generazioni? Per Perniola, le categorie tradizionali della cultura e della politica sembrano inadeguate a comprendere ciò che è accaduto. E' nato un nuovo regime di storicità, caratterizzato da fenomeni che sono vissuti ora come “miracoli” ora come “traumi”, perché inaccessibili a una spiegazione razionale e a una narrazione coerente. “Le sue tesi possono risultare provocatorie e molto critiche, non sempre accettate pacificamente. Sicuramente - ha affermato Francesco Scaringi, curatore dell'Incontro - sono co-

sì stimolanti da non rimanere indifferenti”. “Ricordiamo - ha aggiunto Giuseppe Biscaglia uno degli ideatori del progetto - che Mario Perniola è uno degli studiosi che già sul finire degli anni settanta ha avvertito le grandi trasformazioni sociali e culturali dovute alle nuove tecnologie e alla globalizzazione. E' stato tra i primi in Italia ad occuparsi dei nuovi fenomeni estetici, come transito verso nuovi modi del sentire contemporaneo nella città globalizzata. Non possono non essere ricordati alcuni suoi librichiave come La società dei simulacri, Transiti e Del sentire ”. cultura@luedi.it

LA MOSTRA

Quando l’arte incontra la solidarietà Rassegna itinerante di tele e poesie dell’Aiph a Policoro di GABRIELE ELIA POLICORO - Mai come nella giornata di domenica sera, cultura e solidarietà sono andate a braccetto. Nella sala convegni dell'hotel residence “Heraclea” di via Lido, l'associazione italiana protezione handicappati (Aiph), ubicata a Brusciano (Napoli) e guidata da Elisabetta Busiello, ha incontrato artisti lucani ed italiani più in generale all'interno dell'evento: “Mostra d'arte e rassegna di poesie”. L'organizzatrice ha ricordato, nella giornata in cui il Papa Benedetto XVI si è recato in Puglia da San Pio, la sua vocazione verso la religione cristiana e tutto ciò che è mistico, che divulga in questi appuntamenti. L'arte è la forma espressiva, secondo la poetessa Busiello, più umana che meglio incarna i sentimenti e lo stato d'animo degli esseri umani. E la

mostra d'arte cristiana viene portata in giro (prossima tappa il 12 luglio a Nova Siri) e raccontata a tutti gli astanti non solo dall'organizzatrice, ma anche dagli stessi artisti: poeti, scrittori, scultori, tutti intenti ad esaltare il Cristianesimo e i miracoli di Gesù Cristo e dei Santi, tra cui San Pio. Infatti all'interno di ogni cornice e ascoltando le tante poesie di: Grazia Giannace, Liborio Lascaro, Margherita Lopergolo, Francesco Gallicchio, Antonio Popia, Giulia Guida, Bianca Rainone Minaya, Amalia Marmo, Maria Varasano, Carmine Suriano, Lidia Carlotta Vilona, Gianfranca Angiulli; mentre per quanto riguarda la mostra d'arte: Pietro Martino, Stella Zambrella, Domenica Del Monte, Grazia Giannace, Franco Reo, Maria Teresa Laviola, Lino Barbarinaldo; la maggior parte presenti domenica sera, anche per i profani

dell'arte si è capito subito il taglio religioso dell'evento, al quale ha dato un contributo anche il poeta Rocco Campese. Quest'ultimo, testimonial della rassegna culturale, ha sottolineato che in un' era dominata dalla tecnologia, che tutto brucia in un batter d'occhio, la frenesia e la freddezza dei rapporti interpersonali, ormai tutti mediati dal monitor di un computer, riscoprire direttamente la bellezza di un messaggio carico di umanità, di perdono, di misericordia, di amore, dei valori, primo fra tutti la solidarietà, quale può essere la mostra della Busiello, toccano le corde dell'anima dei visitatori. A margine dei lavori tutti gli artisti hanno ricevuto una pergamena di ambasciatori della fede attraverso la cultura. cultura@luedi.it

GENZANO - Il ciclo delle “Lecturae Dantis”, si è concluso presso il Centro Sociale Informagiovani, con la lettura del XXXIII canto del Paradiso. La circolarità del canto è attestata in incipit e in explicit da perifrasi costruite nel nome di Dio: “Colui che tutto muove”. Il commento è affidato a Mario Ciola, appassionato letterario, che ci testimonia attraverso la sua lectio come i classici sottratti alla pedanteria delle persone possono parlare alla sensibilità delle stesse. Il canto XXXIII si divide in due parti: la prima, più solenne è occupata dall'orazione di san Bernardo alla Vergine, la seconda parte è invece affidata alle visioni e ai misteri. Chi è Bernardo? Bernardo di Chiaravalle è un monaco cistercense vissuto al tempo della seconda crociata (1147-1149), fu padre spirituale dei Templari a cui fornì l'abito. Il santo è l'ultima guida di Dante nel viaggio oltremondano, dopo Virgilio e Beatrice. «I versi iniziali del canto XXXIII si collegano ai versi finali del canto XXXII - Mario Ciola sottolinea Mario Ciola - L'orazione di San Bernardo comincia con tre antitesi, frutto della lezione ascetica del santo per elevarsi a Dio: “Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più di ogni altra creatura”. Nei versi successivi riecheggia una terzina famigliare: “Donna, se' tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disianza vuol volar sanz'ali” (Donna sei tanto grande e tanta è la tua potenza che chiunque vuole la grazia e non ricorre a te sarebbe sciocco come colui che vuol volare senz'ali). In seguito si leva la supplica “Or questi, che da l'infima lacuna de l'universo infin qui ha vedute le vite spiritali ad una ad una, supplica a te, per grazia, di virtute tanto, che possa con li occhi levarsi più alto verso l'ultima salute”. L'infima lacuna si presta a possibilità polisemantiche che convergono in interpretazioni omologhe: Dante è venuto dal mondo dell'errore per elevarsi a Dio. Perché Ber-

nardo supplica la Vergine? Il santo la supplica affinché sia concessa a Dante la grazia di vedere Dio. Entrando nella seconda parte, si assiste allo spettacolo delle visioni. La prima è quella di una luce in cui traspare il volto di Dio e in cui Dante riconosce l'Unità dell'Universo. La concezione di Dio è suffragata da Parmenide d'Elea (V-VI sec. a. C.), il quale sosteneva che l'essere è immobile, uno e trino. Dante rapito da tale visione, paragona il suo stupore a quello che si dipinse sul volto del Dio Nettuno, quando vide l'ombra di una nave “Argo”. La metafora è ben chiara: Dio quando guarda gli uomini vede riflesso se stesso. In quella “chiara sussistenza” della luce a Dante, gli apparvero 3 cerchi, simboli della Trinità. Un altro mistero gli si svelerà osservando attentamente il secondo cerchio, in cui si materializzerà una figura umana: il Cristo. Dante paragona il suo sgomento a quello di un matematico che non riesce a trovare la quadratura del cerchio e conclude con una terzina in cui racconta il proprio coinvolgimento nel Sommo Bene che muove il sole e le stelle: “ma già volgeva il mio disio e il velle, sí come rota, ch'igualmente è mossa, l'amor che move il sole e l'altre stelle». L'alta visione è svanita, né al poeta è dato di richiamarla alla memoria e di descriverla, ma nell'attimo in cui gli è stata concessa, con un'improvvisa folgorazione, la rivelazione dei supremi misteri, il suo animo si è innalzato alla condizione degli spiriti beati. È un'alta visione che dà adito al dramma dell'intelligenza (impotenza), al dramma del linguaggio (è insufficiente) e al dramma dell'anima (Dante ha visto il massimo)». L'iniziativa Lecturae Dantis, svoltasi presso il Centro Sociale Informagiovani, ha ricevuto il plauso della presidente onoraria, Franca Laurita Laraia, della Soc. Dante Alighieri, Comitato di Potenza, e attende i devoti del grande poeta del '300 dopo la pausa estiva, per una lieta prosecuzione. cultura@luedi.it

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Cultura e Spettacoli 51

Martedì 23 giugno 2009


S'INTITOLA "S come stella cometa" la foto vincitrice del concorso internazionale di fotografia, Obiettivo Matera, indetto dall'Agenzia Viaggi Lionetti di Matera, in collaborazione con l'Apt della Basilicata. In palio, per l'autore dello scatto, Antonio Maria Fantetti, ingegnere trentaquattrenne di Manfredonia, 10 mila euro in sterline d'oro. L'immagine raffigura uno scorcio inedito degli antichi rioni di tufo, in particolare la strada che congiunge il Sasso Barisano a quello Caveoso, illuminata da due fasci di luce a forma di esse che brillano e animano il percorso. Sullo sfondo la Chiesa di San Pietro Caveoso, arroccata sul grande vallone del canyon, e la Madonna dell'Idris con la sua imponenza, dominano lo scenario notturno. Nel cielo, le nuvole e le sfumature azzurre, creano degli attraenti giochi di luce in cui l'intensità dei colori è perfettamente equilibrata. La foto è stata scelta da Gianpiero Perri, direttore dell’Apt Basilicata, Rossella Tosto, giornalista-vice presidente Datacontact e Mikaela Bandini, responsabile del concorso fotografico Obiettivo Matera dell'agenzia Viaggi Lionetti insieme agli altri membri della giuria: Amerigo Restucci, architetto e neorettore dello Iuav di Venezia e Guido Alberto Rossi, fotografo. Lo scatto selezionato rappresenta, in modo inedito ed originale, un monumento della città di grande suggestione, unito anche a un bellissimo panorama, riuscendo ad attrarre l'attenzione e ad incuriosire al primo sguardo. Tra le altre foto risultate vincitrici, e per le quali ci sono in palio 1.000 euro, le immagini intitolate: "Volti a confronto" della ventinovenne messinese Mariangela Insana per la categoria Persone; "Arte e architettura" del trentenne materano Raffaele Contini per la categoria Architettura; "Ritorno dal pascolo" del cinquantenne materano, Pietro

Martedì 23 giugno 2009

Un premio da 10 mila sterline

La stella di Fantetti si aggiudica Obiettivo Matera

La foto di Antonio Maria Fantetti vincitore di Obiettivo Matera

L'Annunziata per la categoria Paesaggi e "Turisti 1-2-3" del fotografo barese, Giuseppe Di Giglio per la categoria Sequenze. «Sono in tutto 448 le foto pervenute per Obiettivo Matera - dichiara Mikaela Bandini - La città è stata ritratta da nuove angolazioni e con nuovi profili e molti degli scorci raffigurati, raccontano i cambiamenti che hanno caratterizzato lo sviluppo urbano dell'ultimo decennio». «L'Apt - dichiara Gianpiero Perri - attraverso questa azione di co - marketing ha voluto contribuire a veicolare l'immagine della città di Matera. La competizione artistica ha favorito l'espressione creativa di fotografi professionisti e amatori che partecipando al concorso, attraverso i loro scatti, hanno arricchito il patrimonio pubblico di fotografie della città dei Sassi. Adesso gli operatori turistici, le associazioni culturali, i blogger e il popolo di internet hanno a disposizione un repertorio di immagini da utilizzare a fini promozionali». Oltre agli scatti dei vincitori, le cinquanta foto dei semifinalisti sono attualmente visionabili sul sito Flickr.com, al seguente indirizzo: http://www.flickr.com/photos/cometomatera/3238581457/ e sul canale youtube dell'agenzia. Lo slide show è accompagnato dal commento musicale del brano “Mareverderame” tratto dal disco di Meridiana Group di Gegè Telesforo, con musica scritta e arrangiata da Dino Plasmati. Sulla bacheca del gruppo Obiettivo Matera presente sul social network Facebook, è possibile lasciare commenti e votare virtualmente le immagini pervenute al concorso. Le foto del concorso Obiettivo Matera verranno esposte in una mostra fotografica, nel complesso alberghiero delle Monacelle, nel prossimo mese di settembre durante l'evento letterario internazionale, Women's Fiction Festival.

Tanti artisti riuniti nella serata spettacolo per celebrare i due anni di attività

SotTeatro in festa tra arte, note e magia di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - Il SotTeatro dell’associazione Abito in Scena ha compiuto due anni. A spegnere le candeline, tanti artisti per una serata-spettacolo in cui ognuno si è espresso secondo le sue caratteristiche. L’esperienza di SotTeatro si iscrive nella tradizione del teatro di ricerca, più specificamente, nell’ambito dell’esperienza delle cosiddette cantine teatrali, in voga specialmente a Roma negli anni ‘60. Tanto più coraggioso il tentativo di questa compagnia teatrale lucana, in quanto ha scelto di proporre questo tipo di teatro proprio nel posto apparentemente meno adatto: una città di provincia come Potenza. SotTeatro è un posto volutamente “in basso”. Sotto il centro storico della cit-

tà. Ciò per riprendere non solo l’idea della “cantina teatrale”, ma per proporre una ricerca raccolta, per pochi spettatori, nel “sotto” da cui si vogliono far nascere, e perché no, restare, i prodotti di una immersione nell’attività teatrale nuda. un clima informale, tra musica, teatro e magia, si sono esibiti Filippo Nigro, Fabrizio Lioi, Roberto Furone, la giovanissima Simona Pace, Rosario S. Cuzzocrea, Mauro Savino e Marco Pacella. Ognuno di loro, con il suo linguaggio creativo ha “parlato” del SotTeatro e quanto rappresenta sul piano delle emozione e dei ricordi. Un posto dove c’è sempre stata la possibilità di confrontarsi e mettere a nudo ogni singola visione artistica nell’ottica di una crescita culturale e nella considerazione dell’alto valore aggregante delle

arti. Abito in Scena è nato proprio con l’intento di promuovere la cultura attraverso forme artistiche variegate che hanno nella creatività la propria libera sperimentazione. In quest’ottica il teatro diventa un veicolo di trasmissione finalizzato alla crescita individuale e collettiva. Il teatro si propone ancora in veste di corsi sulla società multiculturale, spettacoli in appartamento e sedute di lettura creativa per famiglie e l’ultimo impegno della compagnia è stato proprio il “Progetto SotTeatro”, che si propone di trasferire il teatro in luoghi non convenzionali, focalizzando l’attenzione del pubblico sul significato in continua evoluzione dei termini sperimentazione e contaminazione. cultura@luedi.it

IL DISCO

La copertina del cd

Jazz Collective Sunday il cd di Plasmati targato Farelive di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Attimi” e “Red sun” sono i due brani che hanno rispettivamente aperto e chiuso la serata di presentazione di “Jazz Collective Sunday”. Il cd è l'ultimo lavoro di “Farelive” l'etichetta materana di produzioni discografiche dal vivo. Sabato sera materano all' interno del San Domenico per ascoltare jazz dal vivo. Minuti cadenzati da note suadenti. L'inedito è stato realizzato dal quintetto “Jazz Collective” formato da Dino (chitarra ed arrangiamenti) e Vito (batteria e percussioni) Plasmati, Franco Fossanova (contrabbasso), Pasquale Mega (pianoforte) e Marco Sinno (sax). Mentre, ai flauti, per “Attimi” ed “Always” Nunzia Marcosano. Il cd cover è stato realizzato dall'artista Pino Oliva ed ha usufruito anche della grafica della società “Phibrilla”. «La formazione mette in luce una visione aperta, vitalizza da prospetIn tive diverse». Ecco quanto si legge nell'opuscolo tra le righe di presentazione di Fabio Ciminiera. E rimarca come - «Sunday è un disco poliedrico, rispettoso delle tradizioni americane, ma librero da condizionamenti e vincoli».

A VIGGIANO

La musica sacra al tempo dei viceré Viaggio nel barocco napoletano dell’Ensemble mysterium di GERARDO TEMPONE VIGGIANO - Terzo ed ultimo appuntamento musicale, stasera, nell'ambito della “IV Settimana Internazionale della Musica” con a tema “Il barocco in musica”. Iniziativa finanziata dal Comune di Viggiano con il patrocinio dei Conservatori di Potenza e Matera, la Provincia di Potenza, l'Ufficio Regionale Scolastico, l'Utet ed organizzata dalla locale sede della Società Italiana per l'Educazione musicale lucana. Alle ore 20, presso la Chiesa dell'ex Convento di Sant'Antonio, è previsto un concerto di “Ensemble mysterium” a tema “Musica sacra a Napoli nel tempo dei vicerè”. Nella Napoli di quel tempo, infatti, pullulante di

chiese e monasteri, ordini ecclesiastici e confraternite, innumerevoli erano i riti basati sul miracolismo, il culto dei santi e della Madonna o la Passione di Cristo, che permettevano di esplicare con immediatezza l'esperienza del sacro e il sentimento religioso popolare. In tale contesto, ampio spazio trovarono testi come il Miserere e la Salve Regina, che furono musicati da quasi tutti i compositori locali, piegando i mezzi compositivi al servizio di un'espressione non contemplativa, ma sensibile della fede, sotto lo stimolo delle enfatiche immagini barocche. Il Miserere, salmo che esprime la contrizione e il terrore dei peccatori pentiti di fronte alla giustizia divina, era cantato durante la Settimana San-

ta e gli uffici funebri. La Salve Regina, che lasciava spazio alla speranza attraverso la materna mediazione della Madonna, era invece eseguita in chiusura dei vespri, dalla domenica della Trinità alla prima domenica di Avvento. Per metterne in rilievo i delicati sentimenti si faceva ricorso al moderno stile concertato, associando spesso ad uno strumento una o due voci soliste e, più raramente, qualche strumento a fiato. Questa sera si esibiranno, all'organo e concertazione Pierfrancesco Borrelli, docente presso il Conservatorio di Matera, e quali soprani Roberta Andalò e Sabrina Santoro, artiste napoletane con notevole esperienza in barocco. cultura@luedi.it L’Ensemble mysterium

L'eccellente lavoro discografico è stato registrato sempre a Matera, presso la libreria “Sinno“. A tal proposito il musicista Dino Plasmati ha dichiarato: «per lanciare sempre più, con perseveranza, il messaggio del jazz tra la gente e vicino anche ai neofiti». A proposito dell'etichetta materana “Farelive” ha rimarcato e concluso: «Eustacchio Montemurro - uno dei due titoli con Peppino Barberio - a partire con la sua società “Audionova” è il mio fonico di fiducia, da sempre, e lo è stato anche per "Interactions"». Ricordiamo che il docente ed artista materano e l' Open Trio lo scorso anno hanno esordito su etichetta EmArcy. «Una rivelazione: un chitarrista come pochi, un vero virtuoso nel solco del miglior Pat Metheny, alla testa di un trio perfetto». Queste sono le parole rivolte sul sito internet ufficiale dell'Universal Music per il jazzista materano. “Jazz Collective Sunday” è un cd composto da otto tracce, per quarantotto minuti di pura musica. Un cd denso di armonie avvolgenti. Un punto di riferimento importante per i cultori della vero jazz. Per ulteriori informazioni contattare: www.farelive.com. cultura@luedi.it

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52 Cultura e Spettacoli


L’attore sposerà la compagna di sempre gravemente malata di cancro

Love story tardiva tra O’Neal e la Fawcett di CRISTIANO DEL RICCIO WASHINGTON – L'attore Ryan O'Neal, reso famoso dal film 'Love Story' che racconta una tragica storia d’amore, sposerà la compagna di lunga data Farraw Fawcett, gravemente malata di cancro. Lo ha rivelato lo stesso O'Neal in una intervista alla ABC. I due vivono insieme dagli anni '80, in un rapporto che ha avuto prolungate crisi, ma non si sono mai sposati. L’attrice, resa famosa dalla serie televisiva 'Charliès Angels', lotta contro il cancro dal 2006. La sua battaglia contro la malattia è stata documentata in un film televisivo, 'The Farraw's Story', che ha commosso milioni di spettatori ma ha scatenato anche polemiche sul diritto alla privacy dei pazienti in fin di vita. In 'Love Story' il personaggio interpretato da O'Neal (Oliver) sposa la dolce Jennifer solo per perderla subito a causa di una devastante leucemia. «Farraw è l’amore della mia vita. Non riesco a pensare alla mia vita senza di

lei – ha dichiarato l’attore – Il cancro è un nemico insidioso». L’attrice ha tentato in una clinica in Germania una terapia sperimentale. Si è poi trasferita in California dove sta continuando la sua battaglia contro la malattia. Chi l’ha vista parla di una massiccia perdita di peso oltre ad una caduta dei suoi famosi capelli. «In passato le ho chiesto più volte di sposarmi – ha raccontato O'Neal alla giornalista televisiva Barbara Walters – Ma si è sempre messa a ridere, come se fosse una cosa spiritosa. Ma stavolta ha accettato». Secondo alcune fonti la coppia aveva già tentato di legalizzare la loro unione in Germania, quando le condizioni della donna erano improvvisamente peggiorate, in una atmosfera non diversa da quella del film 'Love Story'. Ma gli ostacoli burocratici si erano rivelati insormontabili. Ma adesso tutto è pronto per le nozze in California. «Ho già preparato l’abito per la cerimonia – ha detto l’attore alla ABC – Questa sarà finalmente la volta buona».

Da domani parte il tour estivo dell’artista

di TITTI SANTAMATO ROMA – «Sono un fan della radio ed è uno dei progetti che ho in mente quando mi prenderò una pausa più lunga. La mia esperienza non si ferma qui, a 29 anni ho tanta fame di cose nuove»: Tiziano Ferro si racconta all’Ansa alla vigilia dai concerti allo Stadio Olimpico, il 24 e 25 giugno a Roma, la prima volta del giovane musicista in uno dei luoghi di riferimento della musica dal vivo in Italia. «E' un avvenimento speciale – dice l’artista nato a Latina da padre romano – c'è eccitazione e sento l’importanza e il peso specifico di questo luogo. Ma il sentimento che prevale è la voglia di godermi l’evento e il canto». Per l’occasione Tiziano Ferro ha preparato una sorpresa: «E' un mio piccolo sogno che finalmente posso realizzare: ho aggiunto in scaletta una canzone legata a Roma, ma di più non dico». Le due date allo stadio Olimpico, di cui la prima è sold out, fanno parte del tour estivo di Tiziano Ferro legato al suo nuovo disco Alla mia età (che dà il nome al giro di concerti) con cui da oltre cinque mesi è ai vertici delle classifiche. Il tour toccherà un pò tutta Italia, da Torino alla Sicilia, ed è un megashow di due ore (per compensare le emissioni di Co2 saranno piantati 3000 alberi) con i suoi maggiori successi, dall’ultimo singolo Indietro, a Rosso relativo, Xdono, Sere nere, E Raffaella è mia, solo per citarne alcuni. Ma soprattutto è una produzione di livello internazionale con un palco hitech, breakdancer, ascensori, botole, luci sfavillanti e quattro cambi di look firmati Dolce e Gabbana. Ma non è che Tiziano Ferro si candida a diventare il nuovo Michael Jackson? «Non ci penso nemmeno – ride – è solo che sentivo il dovere di dare al mio pubblico un intrattenimento a 360 gradi, uno spettacolo completo». All’Olimpico Tiziano Ferro

Farraw Fawcett e Ryan O'Neal

Tiziano Ferro «Vorrei fare radio»

Boldi: «Belen con me»

«APPENA ho saputo che Belen Rodriguez si era 'sganciata’ dal cast di 'Natale a Beverly Hills', non ci ho pensato due volte e, tramite Mediaset, l’ho contatta immediatamente per averla nel mio prossimo film». Lo dice Massimo Boldi in un’intervista a Tv Sorrisi & canzoni in edicola oggi. «Non conosco la Rodriguez, ma ho saputo che professionalmente mi stima, inoltre ha un viso che buca lo schermo».

Marcuzzi Che lato B

IL CASO

Nessuna reunion in tv per il clan Celentano

Tiziano Ferro

canterà anche Non ti scordar di me, l’orami celebre pezzo scritto per Giusy Ferreri: «A grande richiesta dei fan – dice – è una canzone che amo per tanti motivi e mi ha aperto all’esperienza della produzione, non mi dispiacerebbe lavorare con nuovi talenti». Perchè allora non provare a fare il giudice a X Factor, accanto alla sua scopritrice Mara Maionchi? «Mi propongo per farlo ma non in tv spiega – è un mondo basato sulla comunicazione che deve cedere a troppi compromessi. Meglio la radio», ribadisce. A settembre Tiziano Ferro

– che con Breathe gentle in coppia con l’ex Destiny's Child, Kelly Rowland, sta scalando le classifiche europee – sarà in tour nel Nord America: «Conto molto sul pubblico latino, ma non lo faccio per diventare famoso in Usa o Inghilterra. Sono territori troppo complicati», dice l'artista che da anni vive a Londra un po’ «perchè è una città stimolante», un po’ «per proteggere la mia vita». Com'è l’Italia vista da Londra? «Siamo un po’ scherniti – dice - ma l’amore verso l’Italia è grande. Forse siamo proprio noi i più grandi detrattori del nostro paese».

NESSUNA reunion per la famiglia Celentano in tv: Claudia Mori arriva come nuovo giudice di X Factor su Raidue, mentre per il nuovo show di Adriano Celentano su Raiuno non ci sono per ora sviluppi e dalla rete diretta da Mauro Mazza arriva la conferma che nel nuovo palinsesto autunnale non c'è il programma. Claudia Mori, che ha battuto la concorrenza di Ambra, Giorgia, Teo Teocoli candidati a sostituire Simona Ventura nel talent show di Raidue, in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, in edicola oggi, parla del suo ritorno in tv dopo vent'anni (l'ultima sua apparizione è il programma musicale Dudù Dudù del '90) per «la curiosità e l’entusiasmo di Giorgio Gori (produttore di X Factor) e di Antonio Marano. E poi io sono una molto più strana di quello che può apparire. Più imprevedibile». Il ritorno di Celentano su Raiuno è, al momento, rinviato a data da destinarsi: l’ex direttore Fabrizio Del Noce lo aveva annunciato

Adriano Celentano

per l’autunno e lui ad aprile lo aveva confermato («Io sono pronto per tornare in autunno con sei puntate. Aspetto una risposta»). Poi le nuove nomine e il varo dei palinsesti senza il Celentano show, «certamente non per motivi di budget» aveva detto il Clan replicando alle voci che lo stop era dovuto per un contenimento dei costi. Il giorno della presentazione dei palinsesti, Mauro Mazza aveva sostenuto «la massima attenzione di fronte a una proposta concreta e seria».

GLI uomini la ammirano, le donne la invidiano: la grande sorella non è una che passa inosservata in spiaggia. Bikini rosso fuoco, come ogni vip nostrano Alessia Marcuzzi si è concessa una vacanza a Formentera. Senza uomini ma con un'amica. Classe 1972, la presentatrice ha un fisico che farebbe invidia a una 20enne: pancia piattissima e un lato B da paura.

Naomi sposa il russo

L’INIZIATIVA

La mafia in tv e al cinema, ne parlano pm e registi CONTO alla rovescia per la due giorni dal titolo «Mafiosi, eroi o criminali», dedicata a all’immagine che cinema e televisione danno del fenomeno mafioso. Una riflessione a tutto campo che parte da Palermo ed è volta a mettere a fuoco la rappresentazione che di Cosa nostra e dei mafiosi viene fornita dal cinema e dalle fiction, con particolare riferimento al messaggio e ai modelli proposti alle giovani generazioni e alle famiglie italiane. Il 26 e 27 giugno, su iniziativa

del procuratore aggiunto Antonio Ingroia, del Reseau «Image of Justice» e di Giovanni Puglisi, il capoluogo siciliano ospita una manifestazione internazionale, promossa dalla Fondazione Banco di Sicilia, insieme a «Images of Justice», con il patrocinio della Fondazione «Progetto Legalità», nel corso della quale si confronteranno magistrati impegnati in prima linea, quali Roberto Scarpinato, Fabio Licata, Gaetano Paci e Raffaele Marino, giornalisti amati dal

«grande pubblico» come Enrico Mentana, registi che hanno prodotto pellicole sulla mafia, del calibro di Pasquale Scimeca, Marco Amenta e Ruggero Gabbai, critici cinematografici come Alessandro Rais, e docenti universitari italiani e stranieri, fra cui i francesi Barbara Villez e Antoine Garapon, lo scozzese Peter Robson, e gli italiani Andrea Bellavita, Gennaro Carillo, Sebastiano Gesù, Alessandra Dino, Giovanni Fiandaca, Andrea Lollini e altri ancora.

AGOSTO, moglie mia non ti conosco. Non è certo il caso del miliardario russo Vladimir Doronin che proprio nel mese - secondo il proverbio - meno adatto, ha deciso di sposare Naomi Campbell. La cerimonia si terrà a Mosca. Si vocifera su un originale regalo di nozze: un ruolo da protagonista per la Venere nera in un film di Bollywood. Il ricco uomo d'affari avrebbe già scelto l'anello di matrimonio. Placido ha interpretato Provenzano

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Spettacoli e televisione 53

Martedì 23 giugno 2009


Martedì 23 giugno 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Migliora progressivamente la situazione nel lavoro grazie alla vostra ritrovata grinta. Una telefonata riaccende l'amore.

TORO 21/4 - 20/5

Nei momenti di emergenza nel lavoro cercate di non perdere autocontrollo e lucidità mentale. In amore siete al bivio.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Cambiamento di rotta in vista, la strada giusta è vicina anche se i desideri non saranno facili da realizzare. Comprensione in amore.

CANCRO 22/6 - 22/7

Cercate di applicare puntigliosamente il piano di lavoro prefissato: ridurrete gli imprevisti. Permettete all'amore di entrare nella vostra vita.

LEONE 23/7 - 23/8

Riuscirete ad affrontare con grande energia tutto quello che non va nella vostra attività. Vita di coppia esaltante.

VERGINE 24/8 - 22/9

Non è con l'arroganza ma con la determinazione che si vincono le battaglie nel lavoro. In punta di piedi arriva l'amore.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Avete le idee molto chiare e siete persuasivi: negli affari chiudere accordi soddisfacenti. Amicizie affiatate.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Una grande determinazione vi spinge a puntare sempre più in alto nella professione. Non sottovalutate le nubi in amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro aumenta la vostra insofferenza verso una persona autoritaria: cercate di dominarvi. In amore avete fatto un passo falso

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

State diventando più equilibrati, pronti ad avere una nuova storia d'amore. Nel lavoro serve massima disponibilità

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Per chi lavora a contatto con il pubblico: otterrete maggiori consensi e successo. Non arrabbiatevi troppo con chi non la pensa come voi.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

FI si copre seni L, E = Fisico presenile

Giornata nel complesso faticosa ma molto stimolante nel settore professionale. In amore il peggio è passato.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

21.20 DOCUMENTARIO

21.05

TELEFILM

20.10

TELEROMANZO

SHOW

20.30

Super Quark

Ghost Whisperer

Agrodolce

06.45 -AttualitàUnomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa Signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 3 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.40 -AttualitàTg2punto.it 11.25 -TelefilmAmerican Dreams 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Miniserie7 Vite 14.25 -TelefilmOne Tree Hill 15.15 -TelefilmBeyond the break - Vite sull'onda 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsTg Sport 18.30 -News Tg 2 19.00 -Miniserie7 Vite 19.25 -MiniseriePiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -NewsRai news 24 Morning news 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -FilmCronaca familiare con M. Mastroianni - regia di Valerio Zurlini (Ita) - 1962 11.10 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -Soap OperaTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo bene Estate 15.00 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.05 -RubricaTrebisonda 16.00 -NewsMillenium News 16.30 -SportTorneo di Torino - Aerobica 17.15 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGEOMagazine 2009 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 / Borse e Monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -Sit ComFinalmente soli 09.00 -Film TvUn salto verso la libertà con Ali Abdulsalam - Ronas Gemici - regia di Peter Naess (S) - 2007 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Film TvUn grande amore a Cuba con Erol Sander - Katjia Giammona - Michael Mendl - Armando Aguiar - regia di Peter Kahane (Ger) - 2007 16.30 -TelefilmSettimo cielo 17.30 -TelegiornaleTg5 minuti 17.35 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -Telegiornale Tg 5

20.30 -Varietà Supervarietà 21.20 -Documentario Superquark 23.30 -Telegiornale TG 1 23.35 -AttualitàPorta a Porta Estate

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Ghost Whisperer 21.50 -Telefilm 90210 23.15 -TelegiornaleTg 2

20.35 -Sport Nazionale Under 21 - Calcio 23.00 -Rubrica High Lights Europei Under 21 23.05 -Rubrica Viziati 3 - di media e comunicazione

00.40 -TelegiornaleTg 1 01.20 -RubricaSottovoce 01.50 -RubricaRai Educational - Scrittori Per Un Anno 02.25 -VideoframmentiSuperStar 03.00 -FilmC'eravamo tanto odiati

23.30 -RubricaLa linea d'ombra 00.50 -RubricaTg Parlamento 01.10 -TelefilmSupernatural 02.10 -RubricaTg2 Costume e Società 02.25 -TelefilmSecrets 03.10 -RubricaMedicina per Voi

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg regione 01.10 -RubricaRai Educational 01.40 -RubricaPrima della prima 02.10 -RubricaFuori Orario 02.15 -AttualitàRai News 24

Paperissima Sprint

ORE 14.00

IL CERVELLO DA UN MILIARDO DI DOLLARI con M. Caine, K. Malden, E. Begley - regia di Ken Russell (Usa) - 1968 Harry, agente del servizio segreto britannico, accetta di portare a Helsinki una scatola ben chiusa, della quale ignora il contenuto. Prima di partire, però, Harry esamina ai raggi X il contenuto della scatola e si accorge che essa racchiude alcune colture di micidiali bacilli. Scopre di essere finito in un complotto ordito da una misteriosa organizzazione..

RETE 4

ORE 21.10

IL COLPO con R. Pidgeon, S. Rockwell, D. De Vito regia di David Mamet (Usa) - 2001 Joe è un artista del furto con scasso, e anche la sua ultima impresa - ha svuotato una gioielleria - è stata coronata dal successo. Messosi in contatto con Bergman, il suo ricettatore, Joe riesce a piazzare una parte dei gioielli in cambio di una grossa somma di denaro, e si prepara a godersi la "pensione". Ma Bergman non è d'accordo e gli propone, un nuovo colpo: intercettare un...

CANALE 5

20.15

23.40

SHOW

07.30 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMiami Vice 09.50 -Soap OperaFebbre d'amore 10.00 -Soap OperaVivere 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 13:54 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmIl fuggitivo 16.10 -Soap OperaSentieri 16.45 -FilmDesiree con Jean Simmons, Marlon Brando - regia di Henry Koster (Usa) 1954 18.55 -TelegiornaleTg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19:23 - TelegiornaleTg4 19:37 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

07.50 -Cartoni 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena 11.15 -TelefilmBaywatch 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12.55 -Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniYu Gi Oh! 5d's 14.05 -CartoniIron Kid 14.30 -CartoniFuturama 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.50 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComHannah Montana 17.30 -CartoniBakugan - Battle Brawlers 17.50 -CartoniGormiti il ritorno dei signori della natura! 18.05 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.55 -NewsMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.25 -Sit ComLove bugs 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmIl cervello da un miliardo di dollari con Michael Caine, Karl Malden, Ed Begley - regia di Ken Russell (GB) - 1968 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7

20:30 - Show Paperissima Sprint 21.25 -Miniserie Mystere 23.30 -Telefilm Damages

20.30 -TelefilmNikita 21.10 -FilmIl colpo con G. Hackman - regia di David Mamet (USA) - 2001 23.30 -Film The Corruptor - Indagine a Chinatown

21.10 -Telefilm Eli Stone 23.00 -Telefilm Chuck

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm The District

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

01.35 -Rubrica Tg 4 Rassegna stampa 02.00 -RubricaClip Parade 18 - di musica 02.30 -FilmChi lo sa? 05.00 -Soap OperaFebbre d'amore

00.50 -TelefilmMy name is Earl 01.30 -NewsStudio Sport 01.55 -NewsStudio Aperto - La giornata 02.10 -Reality ShowTalent 1 Player 03.10 -TelefilmSix Feet Under 04.15 -FilmTop sensation

23.40 -ShowComplotti 00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -AttualitàOtto e mezzo 01.40 -TelefilmAlla corte di Aliice 02.50 -RubricaDue minuti un libro

ORE 14.45

con E. Sander, K. Giammona, M. Mendl regia di Peter Kahane (Ger) - 2007 Jan, bancario berlinese esperto in compravendite immobiliari, deve persuadere la famiglia Ortega a vendere la loro tenuta a Cuba, affinché venga trasformata in un complesso turistico. In viaggio verso l'isola caraibica, Jan si innamora dell'assistente di volo Dolores, il cui cognome è sfortunatamente Ortega...

ORE 23.30

THE CORRUPTOR - INDAGINE A CHINATOWN con C. Yun-fat, M. Wahlberg, R. Young regia di James Foley (Usa) - 1999 Chinatown è un mondo a parte. Ha le sue leggi, i suoi padroni, persino i suoi poliziotti. Gente senza scrupoli come Chen che per combattere la mafia emergente utilizza gli stessi metodi dei criminali. Allo stesso tempo sta bene attento a non disturbare troppo il vero boss del quartiere che dispensa dollari e prostitute come fossero biglietti della lotteria..

Il colpo

GIOCO

Giuseppe Cruciani

UN GRANDE AMORE A CUBA

RETE 4

FILM

Mercante in fiera

leTrame LA 7

21.10

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Televisioni 55

Martedì 23 giugno 2009


Anno 8 n.135€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Martedì 23 giugno 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

di PARIDE LEPORACE Il ballottaggio per il capoluogo di Regione conferma Vito Santarsiero sindaco e certifica un dato territoriale ineccepibile. Le precedenti vittorie al primo turno nelle due province lucane a vantaggio del centrosinistra confermano la colorazione biancorossa della Basilicata nel Sud in mutazione. La formula varata all'inizio della Seconda Repubblica resta a sedici anni di distanza modello di governo territoriale. segue a pagina 6

La rincorsa di Molinari si ferma al 40% Telefonata di congratulazioni al sindaco Il risultato rafforza il centrosinistra La festa e il comizio finale a piazza Prefettura Il nuovo consiglio popolato dagli uscenti Le alleanze del Pd passano nelle grandi città Milano e Venezia al centrodestra

Referendum nullo, affluenza bassa UN PAESE SENZA QUORUM In Basilicata vota solo il 19,9 %

di VITO BUBBICO

Il quorum sulla “legge porcata” non è stato raggiunto. Ancora una volta un sacco di soldi spesi per nulla. Seggi allestiti in tutto il paese per consentire ai cittadini di esprimere il proprio punto di vista in merito ad una legge sono stati snobbati. segue a pagina 15

alle pagine 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14

SPORT

MELFI Resta Maglione e arrivano 400 mila euro

Vietri

Indagati sindaco e tutti i membri (tranne uno) dell’ex Giunta a pagina 19

Pisticci

Italia-Brasile: perde la boria vince lo stile.

Droga Nove giovani di Ferrandina arrestati per spaccio alle pagine 31 e 36

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UN'ENCLAVE BIANCOROSSA MERIDIONALE


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