Giovedì 25 giugno 2009
Brevi dal mondo
Ancona. Centinaia di ragazze costrette a prostituirsi. In carcere anche 2 medici
Baghdad, attacco con 61 morti
Tratta dalla Nigeria, trentaquattro arresti
BAGHDAD – Alla vigilia del ritiro delle truppe Usa dalle città irachene, previsto per il 30 giugno, i terroristi di Al Qaida negli ultimi giorni hanno lanciato un’ondata di sanguinosi attentati. Ieri pomeriggio una bomba nascosta in un carretto è esplosa in un mercato di Baghdad, facendo almeno 61 morti e oltre cento feriti, fra i quali donne e bambini. Sabato scorso un kamikaze aveva ucciso 72 persone nella regione di Kirkuk, al nord, mentre lunedì 27 persone erano morte in vari attacchi nella capitale.
ANCONA – Centinaia di ragazze, moltissime minorenni, portate in Italia illegalmente con l’impegno (sancito da riti esoterici) di versare somme da 40.000 a 60.000 euro e poi costrette a prostituirsi con la violenza fisica e psicologica e le minacce ai familiari rimasti in Nigeria. È il quadro ricostruito dai carabinieri del raggruppamento operativo speciale (Ros), che, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Ancona hanno scoperto un’organizzazione transanzionale, di matrice nigeriana, con il cuore dell’attività in Italia e ramificazioni in Nigeria, Spagna, Francia, Olanda, Germania, Grecia e Repubblica di San Marino, ed effettuato 34 arre-
Fait muore sul K2 TRENTO – «Scendere con gli sci da un 8000 è soprattutto una gran fatica ed una grossa emozione. Per me l'impresa inizia dove gli altri terminano perchè la salita è in funzione solo della discesa. È un alpinismo al contrario». Era questa la filosofia con cui Michele Fait, sciatore estremo trentino, esperto informatico di Rovereto, ha affrontato prima le Alpi e poi l’Himalaya. Lo aveva ribadito a 'Montagne.tv' nell’ultima intervista prima dell’assalto al K2, che voleva salire senza ossigeno e poi scendere con gli sci. È morto qui, a 44 anni, precipitando in un canalone sotto gli occhi del compagno di avventura, lo svedese Fredrik Ericsson.
La Merkel vola a Washington BERLINO – La cancelliera tedesca, Angela Merkel (Cdu), partirà oggi per gli Stati Uniti, dove l'aspetta domani un incontro con il presidente Barack Obama: il primo alla Casa Bianca e forse il più difficile, alla luce delle tensioni su alcuni fra i principali temi sullo scacchiere mondiale, come la gestione della crisi economica e del cambiamento climatico.
Venezuela-Usa torna il sereno CARACAS – A nove mesi dal richiamo in patria dei rispettivi ambasciatori, e dopo sei mesi dall’insediamento alla Casa Bianca di Barack Obama, Venezuela e Stati Uniti hanno deciso di riprendere i normali rapporti diplomatici.
sti in 11 Paesi, tra cui due medici romani che all’occorrenza praticavano aborti clandestini sulle giovani. L’indagine, durata circa due anni, ha permesso di ricostruire «l'intera filiera del trafficking» - ha spiegato il gen. Giampaolo Ganzer, comandante del Ros, in una conferenza stampa -, individuando tutte le componenti dell’organizzazione e le loro funzioni. Le ragazze – età media meno di 20 anni – scelte anche tramite book fotografici, venivano reclutate in Nigeria con riti «juju», che producevano «una forma di coartazione psicologica – secondo il direttore della Dda anconetana Vincenzo Luzi – legata alla paura di sciagure per sè o
per le proprie famiglie in caso di disobbedienza». Con documenti falsi, arrivavano in Italia via terra (da Olanda e Francia), o via mare da Turchia, Grecia, Libia e Marocco, per essere poi consegnate alle 'madame', responsabili di cellule per l’esercizio della prostituzione. Tre quelle individuate nelle Marche, da dove ha preso il via l’operazione «Foglie nere»: una nel Maceratese, una tra Fermo e Porto San Giorgio, una tra Senigallia e Marotta. Altre erano in Emilia Romagna, Lazio e Lombardia. Totale il controllo sulle vittime, compresa l’imposizione di interruzioni di gravidanza. Per questo l’organizzazione poteva contare su una coppia di nigeriani residenti a
La dottoressa Marina Trenta
Roma e su due medici italiani, Enio Francesco Tartaglia e Marina Trenta, ora agli arresti domiciliari, che organizzavano aborti ad un prezzo variabile tra 300 e 2.500 euro, anche in fase avanzata di gestazione. Alessandra Massi
Lavoravano sulla A5. L’autista: «Ho avuto un colpo di sonno»
Aosta, Tir travolge 5 operai Uno è morto schiacciato, gli altri quattro sono rimasti feriti ARNAD (AOSTA) – Prima un lungo stridio delle gomme, poi il fragore dell’urto. Non hanno fatto nemmeno in tempo a spostarsi di qualche metro e sono stati investiti da un tir impazzito finito fuori strada. L’ennesima tragedia sul lavoro si è consumata ieri mattina, verso le 9.15, sull'autostrada A5 Aosta-Torino, all’altezza di Arnad, e ha avuto come protagonista una squadra di addetti alla pulizia dei bordi della carreggiata. Un autoarticolato con targa bulgara e condotto da un autista greco, con un carico di carne suina da consegnare a Prato, all’improvviso ha sbandato in un rettilineo, ha travolto un furgone Ford fermo nella corsia d’emergenza con l’attrezzatura da lavoro, ed è finito nella scarpata dove alcuni operai erano impegnati a tagliare le erbacce. Come un’onda ha spazzato via tutto quello che trovava davanti a sè, guardrail compreso, e si è rovesciato su un fianco. Due operai se la sono cavata con ferite leggere, due sono stati ricoverati all’ospedale di Aosta (con prognosi di 40 e di 8 giorni), mentre il quinto è morto. Ci sono volute quasi quattro ore per recuperare il corpo di Ahmed Nassroune, di 57 anni, nato in Marocco e residente a Crescentino (Vercelli), dove viveva con moglie e figli dopo il ricongiungimento familiare. È rimasto schiacciato sotto la cabina dell’autoarticolato. A lungo lo hanno cercato in mezzo al groviglio di lamiere e di confezioni di carne. I vigili del fuoco alla fine hanno sollevato la motrice con una gru e
lo hanno trovato privo di vita. Sul posto sono intervenuti anche il 118 e la protezione civile per trasportare i feriti all’ospedale, e la guardia di finanza che ha controllato il carico del tir. Restano ora da chiarire le cause dell’incidente. L’autista del mezzo pesante – anche lui rimasto ferito e ricoverato ad Aosta – ha raccontato ai soccorritori di aver perso il controllo a causa di un colpo di sonno. Ora dovrà confermare la sua versione davanti alla polizia stradale di PontSaint-Martin, a cui sono state affidate le indagini. Nel frattempo la procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. I primi accertamenti, oltre ai rilievi stradali, riguardano il disco che rileva
la velocità e il tempo di viaggio dell’autoarticolato. Gli operai, tutti di origine marocchina e residenti nel vercellese (San Germano, Trino, Cigliano, Crescentino), sono dipendenti della Ecogest srl di Lugo (Ravenna), che ha vinto l'appalto per lo sfalcio delle erbacce. Il loro cantiere mobile da alcuni giorni era operativo tra Aosta e Pont-Saint-Martin. Secondo le prime testimonianze, tutti e cinque indossavano i gilet catarifrangenti e rispettavano le normative sulla sicurezza del lavoro. «Il cantiere era in regola – fanno sapere dalla Società autostrade valdostane, che gestisce la tratta – e la presenza costante della polizia lo può confermare». Enrico Marcoz
I mezzi di soccorso sull’autostrada Aosta-Torino
Volevano impadronirsi del territorio, ma la Dia fa luce sull’organizzazione
Salerno-Bari, nuovo clan: dieci in carcere SALERNO – L'obiettivo era quello di appropriarsi del territorio con il controllo delle attività illecite, nel momento in cui i clan malavitosi operanti a Salerno ed in provincia vivevano una fase di declino. Le indagini della Direzione Investigativa Antimafia, che ieri hanno portato all’emissione da parte del gip del tribunale di Salerno di undici ordinanze di custodia cautelare in carcere, di cui dieci eseguite (uno è sfuggito), hanno consentito di fare piena luce su una nascente organizzazione camorristica. Era capeggiata – secondo gli investigatori – da Luigi Maisto, personaggio storicamente legato alla criminalità organizzata che fin dagli anni '70, è stato affiliato alla Nuova Camorra Organizzata di Raf-
faele Cutolo. Maisto da anni era residente a Giovinazzo (Bari), dove era giunto in soggiorno obbligato. Secondo quanto affermato dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Franco Roberti, nel corso di una conferenza stampa, Maisto stava cercando di rientrare a Salerno e attraverso personaggi noti, per aver fatto parte di altre organizzazioni criminali operanti sul territorio, ma anche esponenti della malavita barese, stava mettendo in pieni un nuovo sodalizio che avrebbe consentito la diffusione della droga, con l’investimento di proventi ricavati dall’attività estorsiva. Due gli episodi estorsivi passati sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori: uno riguarda un impren-
ditore del settore vivaistico di Bellizzi (Salerno) ed un’altro messo a segno ai titolari di un’azienda operante nel settore della nautica a Cava dei Tirreni (Salerno). In tutti e due gli episodi verificatisi nel 2007 e nel 2008, sarebbero stati estorti, con la minaccia delle armi 20 mila e 80 mila euro. Inoltre, come ha spiegato il responsabile della DIA di Salerno, Claudio Di Salvo, sarebbe stata fatta piena luce anche su un episodio accaduto il 14 settembre del 2007, quando due uomini in sella ad una moto, esplosero 2 colpi di arma da fuoco all’indirizzo di una pattuglia della DIA di Salerno nel popoloso rione De Gasperi del capoluogo, credendo che si trattasse di esponenti di clan rivali operanti nel capoluogo.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
2 In Italia e nel mondo
I rappresentanti dei 27 Stati membri oggi a Bruxellles per preparare le strategie in caso d’attacco
Ue, cresce l’allerta per le minacce biochimiche BRUXELLES – Gruppi di terroristi si aggirano per l’Europa alla ricerca di armi chimiche e nucleari, avvertono gli esperti Usa, e la Ue deve prepararsi ad affrontare un possibile attacco sul suo suolo nei prossimi cinque anni: con una nuova strategia antiterrorismo, elaborata da 200 esperti dei 27, Bruxelles da oggi chiama a raccolta gli Stati membri per andare incontro ai nuovi scenari di guerra con nubi tossiche, virus Ebola e antrace. «Dobbiamo prepararci ad un eventuale attacco terroristico, perchè gli esperti ci dicono che gruppi terroristici come Al Qaida hanno interesse a reperire nella
Gli ultimi studi sui rischi di azioni terroristiche impongono di alzare la guardia per i prossimi anni Ue materiale per fabbricare armi chimiche, biologiche e nucleari», spiegano i tecnici di Bruxelles. Fabbricare armi con il materiale reperibile oggi in Europa è molto difficile, proseguono gli esperti, per cui non bisogna cedere agli allarmismi. «Ma il rapido sviluppo delle tecnologie e l’ampia diffusione di materiali chimici, biologici e nucleari per scopi pacifici rende più realistiche le aspirazioni dei terroristi», si legge nella comunicazione presentata ieri dalla Comissione Ue.
Secondo Bruxelles, gli ultimi studi sui rischi di attacchi terroristici non solo impongono di alzare la guardia nella Ue per i prossimi cinque anni, ma dimostrano anche come l’Unione non sia attrezzata nel caso di un attentato con armi chimiche o biologiche. Fino ad oggi, sono stati elaborati piani di emergenza comuni solo per le autorità sanitarie: ovvero, nell’eventualità che i terroristi diffondano un virus letale, gli ospedali sarebbero pronti alla quarantena, ma le forze dell’ordi-
ne non sarebbero nemmeno in grado di scambiarsi informazioni da un Paese all’altro. Per questo, una delle prime misure della nuova strategia antiterrorismo è la messa a punto di 'modelli di emergenza', immaginando i diversi scenari possibili. Ad esempio, occorre capire come si sposterebbe una nube radioattiva per poi stabilire in che modo organizzare l’evacuazione della popolazione. L’Unione europea, spiegano gli esperti, oggi è vulnerabile perchè gli Stati membri non hanno nè la stessa capacità di risposta in caso di attacco nè la capacità di protezione dei materiali rischiosi. Chiara De Felice
Israele. Tel Aviv precisa: «È stato semplicemente rinviato»
Una simulazione di soccorso
Ha firmato “Carta 08”
Cina, Xiabo accusato Avrebbe dovuto vedere Netanyahu oggi a Parigi di sovversione
Salta l’incontro con Mitchell TEL AVIV – Assolutamente contrario all’approccio degli Stati Uniti, secondo cui gli insediamenti ebraici sono un ostacolo per la pace e vanno subito congelati, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso di dare battaglia. Da un lato vuole evitare un confronto con il presidente Barack Obama; ma dall’altro trova profondamente ingiusto ed inopportuno punire una popolazione stimata in oltre trecento mila persone che è andata a vivere in Cisgiordania con l'attivo sostegno dei governi passati. Oggi Netanyahu doveva discutere la questione con l'emissario di Obama, George Mitchell, a Parigi. Ma l’incontro è saltato. Sulla dinamica degli eventi si sono avute ricostruzioni diverse. Yediot Ahronot ha affermato che è stato annullato a sorpresa dagli Stati Uniti. Da Roma Netanyahu ha subito precisato che è stato solo rinviato, di comune intesa. Nel frattempo, lunedì, Mitchell riceverà a Washington il ministro della difesa Ehud Barak che più di ogni altro nel governo conosce in dettaglio i progetti di sviluppo delle colonie, il numero degli avamposti illegali e la dislocazione dei posti di blocco militari. Incontrando giornalisti israeliani ieri a Roma una fonte al seguito del premier ha comunque ribadito che Israele respinge la richiesta di Washington di vedere un congelamento totale delle colonie in Cisgiordania. Le costruzioni, ha aggiunto
Il plenipotenziario del presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente, George Mitchell
la fonte, sono al contrario essenziali per far fronte alla crescita naturale della popolazione. I margini di manovra per una intesa almeno semantica fra Israele e Usa non sono grandi. In diversi insediamenti sono attivi numerosi cantieri: forse che progetti già avviati – chiede Israele – dovrebbero essere interrotti in tronco oppure, anche secondo Washington, potrebbero almeno concludere le loro opere? Forse che le zone omogenee di insediamento ebraico (che il presidente George Bush vedeva come una nuova realtà demografica, di cui tener conto in un ac-
cordo definitivo di pace) sono da congelare, come le colonie più isolate, oppure nei loro confronti potrebbe essere ammesso a Washington un margine di tolleranza? Forse che una sospensione dei lavori per un periodo di sei mesi sarebbe vista dal presidente Obama come un gesto di buona volontà sufficiente per chiedere poi ai partner arabi una contropartita? Mentre Israele e Usa cercano di definire i margini di una intesa che consenta loro di rilanciare assieme il processo di pace, da Ramallah il presidente palestinese Abu Mazen è tornato martedì ad esigere un con-
gelamento totale di tutti gli insediamenti, respingendo fra l’altro la opzione della loro 'crescita naturale'. «E' giunto il momento che Israele rispetti nei dettagli quanto previsto dal Tracciato di pace», ha detto Abu Mazen al Consiglio rivoluzionario di alFatah. L’Anp dunque indurisce i toni, come ha confermato ancora nei giorni scorsi il premier Salam Fayyad quando ha dichiarato che l'obiettivo è di proclamare uno Stato indipendente entro la fine dell’anno prossimo, o al massimo entro due anni. Aldo Baquis
PECHINO – Uno dei più noti dissidenti cinesi, Liu Xiabo, è stato formalmente accusato ieri di «attività sovversive» dopo essere stato detenuto per oltre sei mesi in un albergo alla periferia di Pechino. La procura del popolo di Pechino, ha scritto l’agenzia Nuova Cina, afferma che «negli ultimi anni Liu ha svolto attività, come quella di diffondere false voci e di diffamare il governo, volte alla sovversione dello Stato e al rovesciamento del socialismo». L’accusa potrebbe costare al dissidente, che ha 53 anni, una condanna fino a 15 anni di prigione. Secondo Nuova Cina, Liu avrebbe «confessato» durante gli interrogatori. Il dissidente era stato fermato nel dicembre dell’anno scorso e detenuto in un albergo dopo aver diffuso un documento chiamato «Carta 08» che critica aspramente il regime a partito unico e chiede l’introduzione in Cina di un sistema democratico pluripartitico. Il documento è stato firmato inizialmente da 303 intellettuali e in seguito è stato sottoscritto da migliaia di cinesi. «...Un funzionario del Public Security Bureau (la polizia cinese) mi ha trasmesso un messaggio di Liu, nel quale mi dice di non preoccuparmi troppo», ha affermato la moglie del dissidente, Liu Xia, che in questi mesi lo ha incontrato due volte. «(Ma) io sono molto preoccupata, è già stato arrestato, ora lo processeranno e lo condanneranno», ha aggiunto la donna. A Liu Xia è stato comunicato anche che suo marito non potrà essere difeso da Mo Shaoping, uno degli avvocati più noti della Cina, perchè anche lui è un firmatario di «Charta 08». L’ avvocato ha affermato di non aver avuto notizia diretta dalle autorità ma ha aggiunto che gli può essere impedito di difendere Liu Xiaobo solo se si considera «un crimine» firmare la «Carta 08». «Questo – ha aggiunto Mo Shaoping – non è possibile perchè essa ricalca i principi del protocollo dell’ Onu sui diritti umani, al quale la Cina ha aderito». L’ avvocato ha aggiunto che, a quanto gli risulta, «le indagini (su Liu) sono ancora in corso». Thomas Naylor
Mangia poco e campi cent’anni: per i topi funziona
Contraccettivi, che fastidio 9 donne su 10 si scordano
MANGIA poco e vivi cent'anni. Funziona per topi, ratti e vermi. E, probabilmente, anche per l'uomo. La regola è nota da molti anni, ma la scoperta dei ricercatori del Salk Institute for Biological Studies, in California, ci porta un passo più in là: beneficiare della diminuzione di calorie senza dover stare a dieta. Gli effetti salutari di un'alimentazione ipocalorica, infatti, determinano un'allungamento della vita grazie all'azione di una catena di enzimi. I due enzimi in coda alla catena attivano i recettori che promuovono la longevità. E se si riuscisse ad attivare i recettori
IL 28% delle donne italiane sceglie un contraccettivo ormonale, soprattutto la pillola. La sceglie perchè un contraccettivo sicuro, eppure è fonte di ansia (si temono gli ormoni) e di difficile gestione. L’assunzione giornaliera si traduce in un problema concreto e solo l’11% delle donne dichiara di non dimenticarsi mai di assumerla. Emerge dall’indagine di Gfk Eurisko le donne e la contraccezione in Italia, presentata oggi a Roma in una conferenza stampa. Dalla fotografia scattata con un’indagine condotta tra donne (18-45 anni) emerge che la donna, quando sceglie la contrac-
Il ristorante che fa “male” "dall'esterno", l'aumento dell'aspettativa di vita ci sarebbe anche senza dieta. Gli esperimenti che hanno portato alla scoperta sono stati condotti sui nematodi (vermi cilindrici), una specie molto sfruttata in biologia per la semplicità di studio del suo genoma.
IN questa immagine una delle cameriere dell'Heart Attack Grill, il ristorante di Chandler, in Arizona, noto come il meno salutare degli Stati Uniti: le sue specialità sono patatine cotte nel lardo, una bevanda molto gassata, sigarette senza filtro ma soprat-
tutto i Bypass Burger, panini che vanno dal singolo al quadruplo strato di carne e ripieno. A tutto questo aggiungere le cameriere supersexy e si forma un mix davvero “bomba” in grado di far scoppiare non solo le coronarie.
cezione, si affida ma con ansia. Ben chiaro l'identikit del contraccettivo ideale: deve essere un metodo che permetta di vivere serenamente la propria sessualità (97%), che non crei problemi legati agli ormoni (85%) e che non richieda di ricordarsene tutti i giorni (72%).
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
In Italia e nel Mondo 3
Giovedì 25 giugno 2009
Giovedì 25 giugno 2009
Il fatto del giorno: Bari, Berlusconi contrattacca L’intervista esce su “Chi” D’Addario sfida il premier I rapporti con Tarantini “Patrizia? Non la ricordo” “Mi smentisca con prove” Il business di un’amicizia dall’intervista di Alfonso Signorini
dall’inchiesta di Guido Ruotolo
dall’inchiesta di Giovanni Bianconi
[...] La procura di Bari avvia un’inchiesta su un giro di prostituzione, che vede tra i principali testimoni Patrizia D’Addario, una squillo di lusso (ma candidata alle comunali di Bari [...]). Patrizia confessa di essere stata ospite a Palazzo Grazioli, residenza romana di Berlusconi, e di aver passato anche una notte con il presidente del Consiglio. [...] Presidente, [...] conosce Patrizia D’Addario? «Non ne ho alcun ricordo. Ne ignoravo il nome [...]». [...] Ricorda, invece, Lucia Rossini e Barbara Montereale? «Incontro ogni giorno decine e decine di persone per le ragioni e le occasioni più diverse. [...] È evidente che non posso ricordarle tutte».[...]
«Fuori le prove. E le porti all’autorità giudiziaria». Passa al contrattacco Patrizia D’Addario. Con un breve comunicato, l’«escort» che ha confermato al pm Pino Scelsi di essere stata «ingaggiata» dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini, per partecipare a due festini a Palazzo Grazioli, ha deciso di rispondere alle accuse del Presidente del Consiglio. [...] «[...] Il presidente del Consiglio sostiene, riferendosi a me, che “c’è qualcuno che ha dato un mandato molto preciso e benissimo retribuito a questa signora”. Smentisco che ciò sia accaduto. [...] Berlusconi, qualora sia in possesso della minima prova a sostegno della sua affermazione, la trasmetta all’autorità giudiziaria. Se così non fosse vorrei pregarlo di astenersi da simili affermazioni».[...]
L’amicizia con Silvio Berlusconi [...] era diventata un business per Gianpaolo Tarantini. [...] Chi lo afferma non è qualcuno che gli è nemico, anzi.[...] Si tratta di Enrico Intini, 46 anni, amministratore delegato di un gruppo che porta il nome di famiglia, raccoglie 44 società [...]. Su Tarantini, Enrico Intini contava per avere accesso a nuove opportunità. [...] Il responsabile del Gruppo Intini ricorda che l’imprenditore barese non faceva mistero di questa amicizia. [...] Mai sospettato che quel legame passasse anche dalle belle ragazze [...]? «Sinceramente no, non me ne ha mai parlato né io gliel’ho mai chiesto. Però Bari è una città piccola, e un po’ di chiacchiericcio sul suo conto c’era. [...] Ma certe cose è meglio non saperle», conclude Intini. E ride.
La migliore di ieri
La nuova Il Cavaliere si discolpa Inquisizione credendoci “rincitrulliti”
Il bavaglio di Minzolini
dal commento di Luigi Santambrogio
dal commento di Giuseppe D’Avanzo
dal corsivo di Marco Travaglio
Ve ne sarete già accorti, ma è bene farci il punto. Negli ultimi 60 giorni in Italia è successo di tutto, un pandemonio da rivoluzione che ha cambiato i connotati del Paese ma soprattutto quelli della sinistra. Il sexy-gate scoppiato dopo le foto sui festini di Villa Certosa e le confessioni [...] dell’amorosa ditta Patrizia & Barbara, animatrici delle notti a Palazzo Grazioli, ha fatto danni come i kamikaze dell’11 settembre. E ora niente è più come prima. Le torri incendiate sono quelle dell’intimità e della privacy di un premier messo a lessare nel brodo di una stampa rancoroso strumento di nuova Inquisizione. [...]
Berlusconi esige da noi, per principio e diritto divino, come se davvero fosse "unto dal Signore", la passiva accettazione dei suoi discorsi. Pretende che non ci siano repliche o rilievi alle sue parole. Reclama per sé il monopolio di un’apparenza che si cucina in casa con i cuochi di famiglia. Senza contraddittorio, senza una domanda, senza un’increspatura, senza la solidità dei fatti da lui addirittura non contraddetti, senza un estraneo nei dintorni. Vuole solo famigli e salariati. Con loro, il Cavaliere frantuma la realtà degradata che vive. La rimonta come gli piace a mano libera e ce la consegna pu-
lita e illuminata bene. A noi tocca soltanto diventare spettatori - plaudenti - della sua performance. Berlusconi ci deve immaginare così rincitrulliti da illuderci di poter capire qualcosa di quel che accade (è accaduto) non servendoci di ciò che sappiamo, ma credendo a ciò che egli ci rivela dopo aver confuso e oscurato quel che già conosciamo. Quindi, via ogni fatto accertato o da lui confessato; via le testimonianze scomode; via documenti visivi; via i giornalisti impiccioni e ostinati che possono ricordarglieli; via anche l’anchorman gregario e quindi preferito; via addirittura la televisione canaglia che da una smorfia può rivelare uno stato d’animo e una debolezza.[...]
Vauro sul Manifesto
[...] Minzolini [...] anticipando di poche settimane la leggebavaglio - che gli fa un baffo, lui il bavaglio ce l’ha incorporato - il popolare Scodinzolini ha spiegato alla stampa mondiale che il pornoscandalo di Puttanopoli che sta travolgendo il premier e ha destato le attenzioni anche di Avvenire e Famiglia Cristiana, ma persino di Tg5, Matrix, Giornale e Foglio, non è una notizia. È «gossip», «pettegolezzo» [...]. Ora si spera che l’amico Silvio, che lo chiama «l’amico Minzo», voglia manifestargli un minimo di gratitudine: una farfallina tempestata di brillanti o uncollier di diamanti modello Noemi potrebbero andar bene. [...]
La drammatica normalità
Un ruolo istituzionale impone serietà e coerenza
dal commento di Ida Dominijanni
dall’articolo di Gian Antonio Stella
[...] Tutta questa storia aperta dalla denuncia di Veronica Lario sul «divertimento dell’imperatore» non ha niente di privato ed è tutta politica [...] perché porta alla luce un ganglio cruciale del sistema di potere e di consenso di Berlusconi e del berlusconismo. Ma sia il potere sia il consenso sono fatti relazionali: si fanno in due, chi dispone e chi obbedisce, chi propone e chi acconsente, sia pure in posizione dispari tra loro. Dunque c’è il sistema di potere del premier imperniato su una certa politica del sesso e dei rapporti fra i sessi, e ci sono queste giovani donne che vi partecipano e ne consentono il funzionamento, [...] per poi disvelarlo. [...] Se lo scandalo investe prima di tutto il premier, l’interesse dovrebbe volgersi parimenti a loro, per quello che dicono e che non dicono della società a cui appartengono e dell’immaginario, dei sogni e dei progetti, dell’etica e dell’estetica di cui sono portatrici. [...]
Si sarà mangiato la lingua in questi giorni, Silvio Berlusconi, ripensando alla battuta fatta sulla Freccia Rossa nel viaggio inaugurale da Milano a Roma. A un certo punto, come scrisse Tommaso Abate sul Riformista poi ripreso senza smentite da «Dagospia», si avvicinò con una piccola corte al seguito all’allora primo cittadino di Firenze Leonardo Domenici che era accanto a Vasco Errani: «Adesso facciamo divertire il sindaco». Si toccò il berrettino con la visiera col quale sarebbe apparso il giorno dopo su tutti i giornali e ammiccò: «Allora, vi piace il presidente ferroviere?». E,
mentre quelli abbozzavano una risposta, li fulminò con una risata: «Io invece preferisco il presidente puttaniere». Parole che, a rileggerle adesso... Per carità, era solo una battuta. Forse un po’ greve e scalognata, visto il seguito, ma una battuta. E può darsi che, a dispetto di Domenici che sorridendo conferma tutto, il Cavaliere si possa affrettare ora a smentire. Sono passati tre mesi? Niente paura. «Le smentite non hanno scadenza» disse qualche anno fa Gianfranco Fini negando a distanza quasi di un decennio di aver mai detto alle Iene non solo che «Mussolini è stato il più grande statista del secolo» ma anche che Berlusconi «per eguagliare il Duce dovrà pe-
La fotografia
Accesso controllato dal servizio di Dino Martirano
Ai portoni e ai cancelli delle residenze di Silvio Berlusconi, le liste con i nomi degli invitati vengono gestite da personale privato di fiducia, assunto dal presidente del Consiglio, mentre il servizio di sicurezza garantito 24 ore su 24 dall’Aisi (l’ex Sisde) in queste occasioni non procede allo screening degli ingressi: non si usano i metal detector né si procede a perquisizioni personali. Questo succede a Palazzo Grazioli, a Villa Certosa, ad Arcore e in tutte le residenze del premier che, dal 2004, sono equiparate a residenze di governo protette dal segreto di Stato. Per quanto riguarda, poi, Villa Certosa [...] «È protetta secondo il massimo livello di sicurezza possibile rispetto alla sua vasta localizzazione». [...]
L’Aquila, gli abruzzesi rivivono l’incubo del terremoto (Ansa)
dalare parecchio...». [...] Il fatto è che il premier, questo suo amore per le battute dovuto a un carattere che Gianni Baget Bozzo definiva «giocoso», l’ha già pagato caro più volte. [...] È difficile dissentire da quanto scrisse Giuliano Ferrara, che lo stima e gli vuole bene, dopo la battuta su Obama abbronzato: «Dovrebbe più spesso subordinare l’istinto guascone al proprio ruolo istituzionale, sedimentato sull’esperienza personale e sul consenso di chi lo ha votato perché faccia il premier e non il battutista. Quando insomma il Cavaliere la smetterà di credersi al di sopra della cretineria, sarà un vantaggio per lui e per tutti». La sesta colonna di Francesco Zardo
La civiltà di un popolo si misura anche con la qualità della lingua che parla. E giornali (e telegiornali) rappresentano uno specchio di questa lingua, anche se non sempre. Una serie di meccanismi di censura c’impone, per esporre fatti ampiamente censurabili nella coscienza collettiva, di adottare parole straniere, eufemismi, perifrasi. Quindi siamo costretti, in questi amari giorni, a scrivere di "escort", "rapporti a pagamento", "passare la notte a...", e via dicendo. Così si stempera la crudezza del dire le cose come stanno e di chiamarle con nomi un po’ più diffusi nelle chiacchiere. E sì che un tempo la "escort" era un modello di automobile, i "rapporti a pagamento" li avevamo quotidianamente col droghiere, il dentista e chiunque si facesse pagare per una "prestazione". E passare la notte a... significava farsi una dormita. Bei tempi, quelli.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
4
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Il Pd ha dato importanti segni di vitalità ai ballottaggi ma accomodarsi sui piccoli risultati è pericoloso
Elezioni, le consolazioni di una sinistra perdente
dall’editoriale di Paolo Franchi
dall’editoriale di Michele Brambilla
Afferma Dario Franceschini che d’ora in avanti il Pd può lavorare con serenità al proprio futuro perché i ballottaggi segnalano, finalmente, un’«inversione di tendenza». Non è per fare i guastafeste. Ma un simile giudizio non è solo troppo ottimistico. È sbagliato. E, a prenderlo alla lettera, anche pericoloso. Intendiamoci. Questo voto — come quello per il Parlamento europeo, e assai più di quello per il primo turno delle amministrative — dimostra che anche il centrodestra [...] incontra le sue difficoltà, maggiori di quanto si potesse ritenere alla vigilia: e la più grave tra queste risiede senza dubbio nell’appannamento, chiamiamolo così, del profilo del suo leader, sin qui indiscusso e indiscutibile. Si capisce bene, dunque, perché il segretario del Pd tira un sospiro di sollievo. Il suo partito non è uscito schiantato dalla prova, come molti temevano, anzi, ha dato persino qual-
Il segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini
che segno di imprevista vitalità; e l’avversario ha guadagnato sì una quantità di comuni e di province, ma ha perso qualcosa di quell’aura di invincibilità che lo circondava e gettava l’opposizione in uno stato di frustrazione almeno all’apparenza inguaribile. In molti casi (non in tutti) il Pd e i suoi partner sono riusciti a rimobilitare per il secondo turno il proprio elettorato più e meglio di quan-
to sia riuscito a farlo il centrodestra: anche questo è un segnale, e per nulla scontato. Qualcosa si muove. Viste le condizioni di partenza, e le aspettative diffuse nell’uno e nell’altro fronte, non è poco. Fare ricorso al lessico politico della nostra giovinezza per parlare di «inversione di tendenza», però, è onestamente un po’ troppo. [...] Di tutto questo, spiace doverlo ricordare a Franceschini,
dal commento di Elena Loewenthal
La violenza, in questa nostra civiltà urbana, ha spesso la faccia tremenda di una chiazza di sangue spalmata sull’asfalto. Tutt’intorno, il disordine dello sgomento e della morte. La tragedia di Monica, a Milano, si è consumata in un posto che tutto moltiplica: davanti all’asilo nido del figlio di due anni, che lei ha tenuto in braccio sino all’ultimo. Mentre suo marito la aggrediva verbalmente, s’infuriava per il telefonino di lei che squillava al momento sbagliato, la picchiava a pugni e calci e poi tirava fuori il coltello. Quattro fendenti, poi
Donne ancora deboli nell’Occidente civilizzato è scappato a bere qualcosa in un bar, mentre lei che quella mattina come tutte le altre stava portando suo figlio all’asilo nido, agonizzava lì sull’asfalto. Dentro questa giornata tremenda, quel padre e marito non saprà spiegare il perché di quel delitto. Il piccolo, dal canto suo aspetterà all’asilo nido quella madre che non tornerà mai più a prenderlo. La storia di Moni-
ca fa orrore, certo. È una storia di violenza brutale, cieca e tremendamente insensata come lo è sempre la violenza e più che mai quella che si consuma dentro la famiglia. Dove, malgrado tutto, le donne sono ancora un anello tremendamente debole non soltanto in quel terzo e quarto mondo che ci pare così lontano, e da cui c’illudiamo di essere immuni. Anche in que-
non c’è ancora traccia. E anzi ci sono indizi pesanti che continuano a parlare in senso contrario, e si chiamano, tanto per fare degli esempi, Sassuolo, Orvieto o Prato, città in cui fino a qualche tempo fa non si sapeva esattamente che cosa fosse la destra e che adesso dalla destra sono governate. Fossimo nei panni del segretario del Pd, lasceremmo perdere le inversioni di tendenza. E prenderemmo atto della realtà: i ballottaggi sottolineano, come è ovvio, che la partita politica non è ufficialmente riaperta, ma ci dicono pure (ecco la novità) che non è neanche irrimediabilmente chiusa come si poteva pensare e come, in effetti, un po’ tutti pensavano. Cercare di riaprirla agli occhi dell’opinione pubblica e degli elettori, provandosi a dimostrare che un cambiamento è nello stesso tempo possibile e auspicabile, spetta in tutta evidenza all’opposizione, e in primo luogo al Partito democratico. [...]
sto nostro civile Occidente, le donne continuano a essere un anello debole tanto da poter cascare sull’asfalto agonizzanti, una mattina di inizio estate mentre si accompagna il bambino all’asilo. Ma la storia di Monica [...] fa orrore non tanto o non soltanto per quella scena terribile che devono aver visto maestre e bambini e genitori accorsi dall’asilo nido lì davanti dove Monica non ha fatto in tempo a portare suo figlio. Non tanto o non soltanto per quella chiazza di sangue violaceo che l’asfalto non riesce ad assorbire. Per la morte che una mattina d’inizio estate esplode dentro una giornata come tutte le altre. [...]
La vittoria del centrodestra alla provincia di Milano è stata accolta dal centrosinistra come se fosse una sua, di vittoria: si punta l’accento sulla «grande rimonta» rispetto al primo turno e al voto di Milano-città, dove Penati ha prevalso di 1.754 voti. Secondo Franceschini, il risultato è un segno inequivocabile che il vento è cambiato e soffia contro Berlusconi. Tutto questo è comprensibile: chi perde cerca sempre un motivo di speranza per il futuro, o quanto meno una consolazione. Meno comprensibile è invece l’atteggiamento di una certa parte del centrodestra, che sembra aver preso la vittoria come una mezza sconfitta. In questo c’è un po’ la sindrome dell’interista, abituato a lamentarsi anche dopo una raffica di scudetti. Intendiamoci bene. I motivi per non lasciarsi andare a un cieco trionfalismo ci sono, senza dubbio. Il nostro Livio Caputo li ha esposti molto bene sul Giornale di ieri, nelle pagine di cronaca milanese. La vittoria è stata esigua: forse la più esigua fra tutte quelle conseguite dal centrodestra in queste amministrative. «A che cosa è dovuto il fatto - ha scritto Caputo - che nella città di Milano, da sempre capitale berlusconiana, l’opposizione abbia vinto, ottenendo un risultato più positivo che altrove?». Caputo ha definito l’esito delle provinciali milanesi «un campanello d’allarme», e lo stesso termine è stato utilizzato anche da un giornalista intelligente e non schierato come Giovanni Morandi, direttore de Il Giorno, che ha parlato di un voto «poco confortante per la giunta del sindaco Moratti». C’è qualcosa da rivedere nell’amministrazione del capoluogo? Ed è ragionevole pensare che ora il
centrosinistra abbia trovato un candidato spendibile - Penati, appunto - per le prossime comunali? Sono interrogativi fondati, che sarebbe stupido sottovalutare. Eppure, ci sono anche altre considerazioni che stranamente non sono state fatte, e che fanno ritenere il voto della provincia di Milano un segno tutt’altro che trascurabile della tendenza in atto, che è una tendenza favorevole al centrodestra, il quale vince anche quando ci sarebbe più di un motivo per perdere. Prima banalissima considerazione. La provincia di Milano era nelle mani del centrosinistra. Queste elezioni, quindi, anche se per pochi voti hanno fatto registrare un ribaltone. Fin qui, ripeto, siamo nella banalità. Meno banale è invece la seconda considerazione. La provincia di Milano è storicamente una provincia di sinistra. O meglio, molto più di sinistra che di destra. Guardiamo l’elenco degli ultimi presidenti. Quello uscente, appunto, era Penati, il cui curriculum è saldamente radicato nella storia del Pci, e del Pci puro e duro di Sesto San Giovanni, l’ex Stalingrado d’Italia, di cui Penati è stato sindaco. [...] Terza considerazione, forse la più importante. Questa prevalenza della sinistra, la provincia di Milano la registrava nonostante comprendesse ancora l’attuale provincia di Monza e Brianza, 50 comuni per 785.000 abitanti e 629.657 elettori: una zona bianca, bianchissima ai tempi della Dc, e ora a stragrande maggioranza di centrodestra, tanto che il candidato del Pdl Dario Allevi è appena diventato presidente della nuova provincia, al primo turno, con più di venti punti percentuali di vantaggio sul rivale del Pd.[...]
Combattere l’intolleranza Rivoluzione Twitter, editori e giornalisti Provinciali rafforzando l’educazione affrontano l’ultima sfida venuta dal web senza verve dall’editoriale di Gabriele Gabrielli
Il tema dell’immigrazione occupa prepotentemente le pagine della politica e della cronaca, continuando ad interrogare istituzioni, forze politiche e sociali [...]. L’immigrazione sta diventando, secondo alcuni commentatori, una vera e propria ‘mina’. Alberto Alesina si aspettava «in un periodo di forte recessione con disoccupazione in aumento... una vittoria della sinistra» alle elezioni europee e invece hanno vinto le destre, «in qualche caso xenofobe». La lettura che propone, partendo da questo dato, ci fa molto riflettere. In sostanza, questo è il suo pensiero, gli europei non sarebbero preoccupati tanto della crisi, per far fronte alla quale si affidano alle buone politiche di welfare state disponibili, «mentre ciò di cui sono veramente preoccupati è l’immigrazione». Ci vengono in mente, a tal proposito, le conclusioni cui giunge il politologo Angelo Panebianco che, muovendosi su un piano diverso e fornendo anch’egli un’analisi dell’aspettativa mancata di un successo elettorale della sinistra proprio nel momento in cui c’è un «ritorno trionfale dello Stato nella gestione dell’economia», argomenta questo esito elettorale sostenendo che le forze progressiste non riescono più
ad essere in sintonia con le istanze rappresentative a causa del «carattere ormai irreversibilmente ‘individualistico’ delle società europee». Insomma, al di là delle singole questioni e delle prospettive di analisi di volta in volta adottate, viene fuori un’Europa poco edificante che non può non lasciarci turbati. Mentre a livello politico è in crisi e minacciata da più parti, a livello sociale non sta meglio, popolata come è – almeno sembrerebbe – da cittadini rattrappiti su se stessi in cerca di perimetri da puntellare e cortili dove poter piantare il cartello ‘vietato l’accesso’. Tutto questo, poi, succede mentre combattiamo una crisi con molti fronti ancora aperti [...]. Quella interdipendenza che, secondo il premio Nobel Amartya Sen, implica «obblighi reciproci connessi ai rapporti economici, politici e sociali», piuttosto che ritirate in disparte. Cosa fare allora? Dove attingere e indirizzare le forze per ‘sciogliere’ questi atteggiamenti rendendoli più distesi e meno rattrappiti? La recente assemblea generale dei vescovi italiani ha messo al centro della sua riflessione l’educazione, indicandola come «tema del decennio» e come strumento per costruire una «società multietnica, multiculturale e multireligiosa».[...]
dal reportage di Massimo Gaggi
dall’editoriale di Giovanni Sabbatucci
Vai, col computer o col telefonino, su Twitter, la rete basata su micromessaggi (140 caratteri al massimo) che sta esplodendo negli Usa (un milione di utenti un anno fa, 17 oggi) e nel resto del mondo, e sprofondi nei più noiosi diari di vita quotidiani che si possano immaginare: gente che racconta «in diretta« a gruppi di amici, ai genitori o a fan (nel caso dei messaggi inviati da star dello spettacolo o dello sport) cosa sta facendo, cosa sta comprando al supermercato, a che ora andrà a prendere i figli a scuola. Ma quando il jet della US Air ammara sul fiume Hudson o quando c’è il terremoto a Los Angeles, la notizia arriva coi messaggi di Twitter molto prima che sugli schermi della CNN o sui terminali dell’Associated Press: un cambiamento che costringe i giornalisti a dotarsi di una nuova «cassetta degli attrezzi » per affrontare rivoluzioni tecnologiche che stanno cambiando il modo di fare informazione. Poi arriva la rivolta in Iran e scopri che, con i corrispondenti stranieri messi alla porta dal regime degli ayatollah, Twitter diventa l’unico vero canale di informazione su quello che sta accadendo nel Paese: migliaia di ragazzi armati di cellulare che trasmettono brevi mes-
I commenti dei politici ai risultati dei ballottaggi nelle amministrative di domenica e lunedì ci ricordano un po’ i tempi della prima Repubblica, quando tutti i partiti, vincitori e perdenti, potevano trovare nei numeri usciti dalle urne qualche motivo di conforto. In effetti l’ultimo verdetto della concitata fase elettorale [...] non porta grosse sorprese: conferma da un lato il successo complessivo del centro-destra, che, pur con qualche battuta d’arresto, compie un passo determinante nella direzione di un forte radicamento nelle amministrazioni locali [...]. Quello stesso verdetto registra d’altro canto una discreta tenuta del centrosinistra in alcuni scontri importanti, al Nord come al Sud, e persino qualche piccolo segno di ripresa rispetto a un trend che si annunciava disastroso. I leader del centro-sinistra possono dunque salutare con sollievo la scampata catastrofe. Mentre Berlusconi può ironicamente replicare augurando a sé e al suo partito una lunga serie di sconfitte come questa. Sarebbe facile allora concludere che hanno ragione tutti, che nella sostanza nulla è cambiato [...].
L’accesso a Twitter è possibile anche tramite telefonino
saggi e immagini della sommossa e della repressione. E che con Twitter sfuggono alla censura del regime che può oscurare le tv e «militarizzare» i siti Internet, ma non riesce a bloccare la rete di micromessaggi che, per funzionare, non ha bisogno di un indirizzo di posta elettronica. Così il fotogramma della morte di Neda rimbalza su milioni di terminali di tutto il mondo, diventando l’immagine simbolo della rivolta. Per l’informazione è un vero cambio di paradigma: fare giornalismo diventa (anche) saper dominare le nuove tecnologie, aggirare i muri della censura, ma anche filtrare fonti la cui attendibilità è tutta da dimostrare, visto che, per evitare le «retate» della polizia elettronica, devono restare ignoti
sia l’identità di chi fornisce la notizia sia il luogo dal quale parte il messaggio. Il cronista deve dotarsi di nuove antenne e di filtri per valutare il flusso di materiale prodotto dal cosiddetto «citizen journalism»: il volontariato dei cittadini che producono informazione. La tecnologia diventa la chiave di tutto: i governi autoritari cercano di imbrigliarla. Pechino all’improvviso impone a Google di bloccare l’accesso dei suoi clienti cinesi ai siti stranieri e stabilisce che tutti i nuovi «personal computer» venduti nel Paese devono incorporare un «poliziotto elettronico»: formalmente un filtro antiporno, di fatto un disabilitatore dell’ accesso a tutti i siti che trattano argomenti che hanno rilevanza politica. [...]
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
5
Giovedì 25 giugno 2009
6 Primo piano
Giovedì 25 giugno 2009
Primo piano 7
Giovedì 25 giugno 2009
Denuncia del gruppo editoriale per le accuse lanciate in Liguria
I nodi della politica
L’Espresso querela Berlusconi E lui: «Non tengono vergogna»
L’annuncio sul suo sito Internet «Resto al Pd per non tornare indietro»
di MILENA DI MAURO
Franceschini si ricandida Di nuovo alla guida del partito in vista del congresso di ottobre. Per chiudere l’era dei «grandi vecchi» di GIOVANNI INNAMORATI
Reazioni contrastanti ma parte di fatto il gioco delle alleanze
Il premier insiste «Campagna d’odio» e per lo stress gli viene il torcicollo
tito ma anche come lo vogliamo». Anche perchè, dicono gli uomini di Bersani, «lo scontro tra vecchio e nuovo rischia di essere un boomerang visto che tutti, Franceschini incluso, hanno avuto responsabilità nei risultati, non eccelsi, del partito». Ma è vero che sui giovani punta anche l’ex ministro che stasera ha incontrato il gruppo dei 'quarantennì, formato da dirigenti come Andrea Orlando, Andrea Martella e Francesco Boccia, impegnati a verificare le piattaforme dei candidati prima di scegliere con chi stare. La caccia al voto è di fatto partita e fervono incontri e riunioni per stringere alleanze. Bersani – insieme a Massimo D’Alema e Enrico Letta – ieri ha incontrato Rosy Bindi, che ancora non si è schierata; ma esponenti a lei vicini, come Giovanni Bachelet, esprimono perplessità per il primo “manifesto” di Franceschini.
|
Dario Franceschini, che ha annunciato la sua candidatura alla leadership del Pd
SFIDA A DUE
|
|
Con Bersani come Camillo e Peppone di MARCO DELL’OMO ROMA –Sarà un duello in salsa emiliana, quello che opporrà Dario Franceschini e Pier Luigi Bersani nella sfida per la guida del Pd. Da una parte l’ex ragazzo democristiano di Ferrara, dall’altra l’ex comunista di Piacenza, con le loro storie parallele che si incontreranno al congresso. Una sorta di continuazione della saga di Peppone e Don Camillo, con la variante che gli eterni rivali non si trovano più su campi opposti ma fanno parte dello stesso partito. Le regole dello Statuto del Pd impongono al congresso di individuare tre candidati da sottoporre alla prova delle primarie. Ma è ormai chiaro che la vera sfida sarà a due. I discorsi di Franceschini e Bersani hanno sfumature dialettali simili, ma le famiglie di origine appartengono a classi sociali diverse. Benestante quella dell’attuale segretario del Pd, con il padre avvocato e parlamentare della Dc negli anni '50, di estrazione popolare quella dell’ex ministro, con il padre meccanico e benzinaio. Franceschini, classe 1958, viene dalla covata dei ragazzi di Benigno Zaccagnini, il segretario democristiano del dialogo con il Pci. Cominciò a fare politica quando studiava al liceo scientifico Roiti di Ferrara e leggeva la «Lettera a una professoressa» di Don Milani. In quegli stessi anni, Bersani, di sette anni più vecchio, si era già laureato in filosofia con una tesi su San Gregorio Magno (il Papa al quale è attribuito l’in-
Verso la leadership sarà un duello tutto in salsa emiliana per l’ex democristiano Dario contro l’ex comunista Pierluigi
Pierluigi Bersani
venzione del canto gregoriano) e aveva cominciato a insegnare alle superiori. Durante gli anni '80, i due futuri duellanti si fecero le ossa nelle amministrazioni locali. Tra Ferrara e Bettola (il paese di Bersani) ci sono 183 chilometri di distanza, abbastanza per tenere separati i destini di Dario e Pier Luigi. Gli anni passavano e l’ex giovane Dc continuava a esibire una faccia da ragazzino, che non gli impedì di farsi strada: vicesegretario del Ppi, sottosegretario alle riforme con D’Alema, deputato, capogruppo dell’Ulivo, fino all’elezione alla segreteria del Pd dopo le dimissioni di Walter Veltroni. Nello stesso periodo, Bersani co-
IL TREND Facebook e YouTube, il centrosinistra sceglie la piazza virtuale del web ROMA – Blog, Youtube, Facebook. Parole chiave, nel nuovo lessico del centrosinistra italiano. È il lessico ai tempi delle primarie, che viaggia non più solo attraverso mozioni, e manifesti programmatici. E allora si discute nei 'post’ pubblicati sui siti personali e nelle bacheche di Facebook, si annunciano candidature con video messaggi come quello con cui Dario Franceschini ha ufficializzato la discesa in campo per il congresso di ottobre, sulla home page del suo sito. Ma non è una novità. Il Pd sceglie sempre più spesso il web per comunicare, secondo le tecniche affinate in un seminario con i guru della campagna elettorale di Obama. Ed è una creatura del web Debora Serracchiani, campione di voti alle ultime europee. Le è infatti valsa la candidatura, la montagna di clic registrata su Youtube dal video del suo discorso all’Assemblea nazionale dei circoli. Ma il Pd è ben lontano dal diventare un partito “virtuale”. La campagna elettorale per il congresso si accenderà già nei prossimi giorni nelle classiche assemblee, incontri, convegni. (s.m.)
minciò a perdere i capelli, ma la sua energia non ne fu intaccata, tanto che le sue doti di amministratore convinsero il partito a sceglierlo come presidente della regione Emilia Romagna, carica alla quale arrivò nel 1993. Entrambi debbono la loro ascesa sulla scena politica nazionale a Romano Prodi: fu il Professore a credere in Franceschini come capogruppo dell’Ulivo nel 2006 e a volere Bersani già nel suo primo governo del 2001 come ministro dell’Industria. Oggi, invece, i due antagonisti hanno alle spalle supporter «inconciliabili»: se Veltroni tifa per Franceschini, dietro Bersani ci sono D’Alema e Visco, il ministro della lotta agli evasori con il quale Bersani ha dato vita a un centro studi chiamato «Nens». Bersani gioca il ruolo del socialista che non vuole rinnegare le proprie radici («si deve poter continuare a pronunciare parole come socialismo e sinistra») e la sua candidatura è una bandiera per gli ex diessini. Franceschini è l’erede della tradizione dei cattolici democratici, Ppi e Margherita. È il candidato di chi non vuole che il Pd sia una riedizione dei Ds. È un cattolico non sempre obbediente alle gerarchie: nella vicenda di Eluana annunciò che avrebbe votato contro il disegno di legge voluto dal governo. Male che vada, potrà riprendere la sua passione di scrittore di romanzi.
IL CDA RAI
Silvio Berlusconi
riempiono le prime pagine dei giornali. Per il resto, Berlusconi – anche se c'è chi racconta che a Palazzo Chigi ci si aspetta l’apertura di nuovi filoni – prova a sdrammatizzare e fa autoironia. «Avete telefonini in sala? Usateli pure nel modo più ampio possibile. Perchè tutte le cose che avvengono in mia presenza si possono filmare, registrare e fotografare...», dice alla presenza del
Casini: «Ingiustificato l’attacco ai giornali» ROMA – Sullo scontro BerlusconiL’Espresso interviene Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc. «L'attacco del Presidente del Consiglio alla stampa scrive in una nota - è un grosso errore, politico e istituzionale. Nulla può giustificare l’invito agli inserzionisti pubblicitari a boicottare i giornali. Le aziende editoriali sono una ricchezza per l’industria del nostro paese».
|
Rai, richiamo al rispetto del pluralismo Dopo il caso Tg1, Masi ha ribadito il dovere alla completezza d’infor mazione di ELISABETTA STEFANELLI ROMA – Nomine slittate al 9 luglio perchè la prossima settimana non ci sarà il Cda, ma ieri il consiglio di amministrazione della Rai ha dato mandato al direttore generale Mauro Masi di raccomandare a tutti i direttori di testata il rispetto del pluralismo e della completezza dell’informazione. L'idea è quella di ricordare ai direttori di testata – e Masi lo farà con un giro di telefonate – che al momento della nomina firmano un documento di «reciproco impegno» che prevede il rispetto della completezza e del pluralismo, principi base del servizio pubblico. Su questo c'è stato l’accordo del Cda alla fine di un dibattito che è nato tra i consiglieri dopo le consuete comunicazioni del presidente Paolo Garimberti. Questa volta le comunicazioni erano dedicate alla cronistoria su quanto accaduto nella vicenda delle polemiche sull'informazione del Tg1 con una ricostruzione dettagliata. Della vicenda infatti si era già iniziato a parlare nella scorsa seduta del Cda, poi c'e stata una prima telefonata tra Garimberti e il direttore Augusto Minzolini venerdì, alla
quale è seguito poi un’incontro lunedì. Masi da parte sua avrebbe detto che Minzolini sta facendo uno sforzo importante per fare un tg moderno e di servizio pubblico. Ma il direttore generale avrebbe anche sottolineato che è meno di un mese che lo stesso Minzolini è alla guida del Tg1 e quindi è necessario dargli tempo. Soddisfazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che «ha apprezzato e valutato positivamente l'iniziativa del presidente e del cda di richiamare i direttori di testata al rispetto del pluralismo e la completezza dell’informazione». Le nomine slittano al 9 luglio, ovvero alla prossima riunione del Cda, e solo dopo ci sarà in Commissione di vigilanza l'audizione del direttore del Tg1, in modo da consentire alla commissione di sentire, da prassi, tutti i nuovi direttori di testate e reti. Il presidente della bicamerale, Sergio Zavoli, sollecita il Cda della Rai a completare «tempestivamente l'affidamento degli incarichi scoperti» e spiega che in ufficio di presidenza è stato deciso, «non appena completato il quadro delle nomine», di avviare «una serie di confronti con tutte le testate».
| IL CASO | Sequestrate dal gip le foto di Villa Certosa ROMA - Sequestrate. Il gip di Tempio Pausania interviene così sulle fotografie scattate da Antonello Zappadu a villa Certosa. Per Vincenzo Cristiano quelle immagini sono il risultato di una condotta illecita con intrusione nella vita privata di Silvio Berlusconi e dei suoi ospiti, attraverso un potente teleobiettivo che di fatto avrebbe violato la privacy all'interno di Villa Certosa. Le foto, però, sono state cedute a un'agenzia in Colombia. Nel frattempo Zappadu ha annunciato di voler querelare sia Berlu-
Previsti contatti con i direttori di testata
Mauro Masi
sconi che Emilio Fede. Altre due querele, invece, verranno presentate contro i direttori dei quotidiani Libero e Il Giornale accusati dal fotografo di aver utilizzato, senza autorizzazione, gli scatti su Villa Certosa diffusi da El Pais. «Chiunque le pubblicasse in Italia, dopo il provvedimento della procura spiegato l'avvocato Satta che affianca il legale del premier Nicolò Ghedini potrebbe essere accusato di ricettazione o interferenze illecite nella vita privata».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
ROMA – Usa la sciabola e non il fioretto Dario Franceschini per lanciare la propria candidatura alla segreteria del Pd: in un video-messaggio messo in rete sul suo sito internet, Franceschini ha iniziato subito all’attacco, pretendendo per sè il ruolo di traghettatore verso il nuovo e attribuendo implicitamente al rivale Pierluigi Bersani quello di rappresentante del vecchio e degli «accordi di palazzo». Un inizio che preannuncia una campagna congressuale senza sconti. Nel suo breve video, di sei minuti, Franceschini ha rivendicato il lavoro svolto in questi quattro mesi, da quando a febbraio prese in mano un partito «umiliato e ripiegato» e «litigioso». Grazie alla sua guida «tutti si sono rimboccati le maniche» e il partito ha cominciato «a parlare dei problemi degli italiani», come la crisi e i precari. Il voto delle Europee e delle amministrative ha mostrato un’inversione di tendenza, con il Pdl che «arretra» e il Pd che mantiene il governo di molte città. «Potrei dire – ha aggiunto – che la missione è compiuta, abbiamo arginato la destra e ridato futuro al Pd». E qui Franceschini ha spiegato i motivi del suo ripensamento rispetto all’iniziale intenzione di non candidarsi per la segreteria, e lo ha fatto aggredendo: «Mi candido per portare il Pd nel futuro» e per «non tornare indietro». «Non posso riconsegnare il partito – ha aggiunto – a quelli che c'erano prima di me, molto prima di me. Non farò accordi di palazzo, nessun patto ma presenterò la mia proposta alla base degli iscritti». «In questi giorni – ha insistito – ho visto ritornare molti errori con l’emergere di protagonismi e della litigiosità». Per questo, «non mi sento di tradire gli impegni che avevo preso e mi candido». L’intenzione di Franceschini è di liberare definitivamente il Pd dal peso determinante dei «grandi vecchi», come Massimo D’Alema, Walter Veltroni o Franco Marini, evocati con il rifiuto di «accordi di palazzo». A chi gli ha parlato dopo il video, Franceschini ha spiegato che la sua campagna mirerà a far saltare le «cordate consolidate» e a convincere gli iscritti e i militanti a decidersi sulla bontà delle proposte in campo. In ogni caso Franceschini non chiederà il sostegno dei «grandi vecchi» ed attaccherà quando appoggeranno gli avversari. «Ascolterò chi ha avuto ruoli di responsabilità nel governo e in politica dal '96 ad oggi –ha spiegato Franceschini – ma ho intenzione di investire in una nuova squadra di donne e uomini cresciuti nella militanza: sindaci, amministratori, segretari locali, coordinatori di circolo. Fuori da ogni vecchio schema, fuori da ogni superata appartenenza». Alla fine della giornata, osservando il fatto che diversi ex Ds hanno
espresso appoggio alla sua candidatura, così come alcuni ex Margherita intendono sostenere Bersani, Franceschini ha detto compiaciuto: «E’ iniziata la scomposizione delle vecchie appartenenze: il Partito democratico è iniziato adesso». LE REAZIONI La sortita di Franceschini ha infastidito avversari, e non solo, mentre sono state accolte con favore da chi ha scelto di schierarsi con il segretario. Bersani evita il commento e si limita a rinviare all’ iniziativa del primo luglio, «dove comincerò a parlare di politica rivolgendomi alle nuove generazioni già in campo». Ma chi gli è vicino lo descrive «sorpreso» dall’assenza di proposte in positivo da parte di Franceschini, di idee per descrivere «non solo come non vogliamo il par-
ROMA – «Non tengono vergogna». Con tre parole Silvio Berlusconi prova a mettere tra parentesi la grana di giornata: una denuncia del Gruppo editoriale l’Espresso per le sue affermazioni a Santa Margherita Ligure, quando durante l'assemblea dei giovani di Confindustria parlò di un attacco eversivo nei suoi confronti ed invitò gli industriali ad interrompere gli investimenti pubblicitari su certa stampa. «Non posso che ribadire quello che ho detto – insiste Berlusconi – E' masochista chi dà pubblicità a media che, a furia di parlare di crisi, diventano essi stessi fattori di crisi. L’ho detto e lo ribadisco perchè è vero». Per il resto, non si concede ad altre domande Berlusconi, in quella che era annunciata come una conferenza stampa a Palazzo Chigi per la presentazione del logo 'Magic Italy' – insieme al ministro del Turismo Michela Brambilla – e si trasforma invece, nelle parole del presidente del Consiglio, in una «situazione di lavoro» per presentare le molte iniziative sulla promozione del turismo in Italia, anche in vista del G8 in Abruzzo. Berlusconi si presenta come «uomo del fare» e passa un’ora e mezzo buone a spiegare iniziative per rilanciare il turismo, ad illustrare video preparati per il G8, prendere appunti, anticipare progetti, descrivere nel dettaglio cosa si è fatto e cosa si farà per risollevare l’Abruzzo colpito dal terremoto. Si sente impegnato, spiega, a «porre rimedio» ai danni d’immagine causati all’Italia: quelli legati alla emergenza rifiuti risolta a Napoli, ma ancor più quelli connessi «a certe campagne, delle ultime settimane, di odio e di invidia personale, che certo non fanno bene al Paese». È questo l'unico accenno esplicito all’inchiesta barese e alle notizie che
Governatore dell’Abruzzo Gianni Chiodi, degli Ad di Alitalia e Trenitalia, Rocco Sabelli e Mauro Moretti, e di una schiera di imprenditori. E ancora. «Avete problemi di audio? Sapeste quanti ne ho io con altre cose, in questi giorni...». Il premier promette che «sulla promozione del turismo in Italia cambierà musica, dopo la sciagurata riforma della Costituzione della sinistra che la affidò alle Regioni, che la gestirono in modo ridicolo». Un accenno alle punture di cortisone per il fastidioso torcicollo che al mattino lo avrebbe costretto a disertare l’appuntamento annuale con Confcommercio: «Meno male che il cortisone c'è...», scherza il Cavaliere parafrasando lo slogan del suo inno. «Volevo fare io il testimonial negli spot della campagna 'Magic Italy' – dice ancora – ma poi, siccome sono proprio bello, avrei avuto schiere di signore che avrebbero voluto incontrarmi. Lo farò quando sarò all’opposizione». Infine, il premier fa un’anticipazione: «Con il ministro Tremonti – annuncia – siamo al lavoro su una serie di misure contenute nel decreto legge che arriverà venerdì al Cdm. Ci saranno cose che faranno molto piacere a chi lavora, come la detassazione degli utili che si reinvestono per l’impresa. Una specie di “Tremonti ter”».
8 Primo piano
Giovedì 25 giugno 2009
Primo piano 9
Giovedì 25 giugno 2009
Venezia e Di Lorenzo a sostegno delle critiche di Digilio
Politica lucana
«No al silenzio nel Pdl»
Franceschini si ricandida segretario ma in Basilicata i bersaniani preparano la controffensiva
«Nessuna dimissione ma si apra un confronto serio»
POTENZA - A elezioni appena concluse con il Pd e il centrosinistra lucano che hanno respinto l’offensiva del centrodestra non c’è pausa per i big democratici. Anzi. In poche ore è già scattata la fase congressuale in Basilicata. Mancano ancora alcuni mesi al congresso nazionale del Pd che dovrà votare per il nuovo leader. Sarà in autunno. Ma in Basilicata le strategie e i posizionamenti sono lanciati. Basti pensare che ieri, a notizia appena diffusa della presentazione della propria candidatura a segretario, da parte di Dario Franceschini l’assessore regionale Vincenzo Santochirico ha replicato con l’apertura del “blog” a favore della Basilica pro Pierluigi Bersani segretario. Ma in Basilicata la partita congressuale rischia di segnare delle differenze profonde tra i principali big. Perchè se Santochirico si è subito lanciato in avanscoperta per sostenere l’ex presidente diessino della Regione Emilia Romagna non è il solo a favore di Bersani. In Basilicata è sempre stata fortissima la componente diessina a sostegno di Massimo D’Alema. E non c’è dubbio che tutti i D’Alemiani lucani “doc” dovrebbero sostenere Bersani come ha già dichiarato lo stesso D’Alema. Luongo, Folino e Lacorazza (solo per citarne alcuni dovrebbero essere) dovrebbero essere quindi per l’ex diessino. Ma Franceschini non sarà “abbandonato” dai big lucani. Il deputato Salvatore Margiotta è “amico intimo” dell’attuale segretario nazionale. E anche Erminio Restaino sarà a soste-
VERSO IL CONGRESSO
Mannheimer sulle prossime regionali
Carretta sul risultato del Partito democratico
Santochirico: “Basilicata per Bersani”
«Il centrosinistra vincerà»
«Vittoria meritata»
“Basilicata per Bersani, segretario del Pd”. Questo il nome del gruppo su Facebook che l’assessore regionale Vincenzo Santochirico ha creato ieri. In serata già erano 120 gli iscritti. Il motivo per cui Santochirico sponsorizza Bersani come prossimo leader nazionale del Pd è spiegato nella nota a corredo della creazione del gruppo: «E’ una persona concreta, lucida, operativa, sicura, capace di dare sicurezza ai militanti. E’ uno che si è occupato dei problemi reali dei cittadini, uno che si rivolge costantemente alle basi territoriali come forza vera e capace di dare senso al Pd. Come dimenticare la lotta contro le banche per la portabilità del mutuo che, alla luce di quanto poi è successo, con la crisi finanziaria, dimostra la sua lungimiranza? Il Pd che ha in mente Bersani è un partito che sa mettere in campo una grande capacità di innovazione e modernizzazione, ma continuando a pronunciare parole antiche: sinistra, popolarismo, cattolicesimo democratico, laicità, solidarietà, riforme. Il riformismo, infatti, non è solo davanti a noi. È anche alle nostre spalle. Sono 150 anni di storia e di emancipazione, durante la quale tutte le culture che oggi stanno nel Pd hanno saputo migliorare la società prendendo le difese dei subalterni, degli ultimi». gno di Dario Franceschini che potrebbe essere sostenuto da gran parte degli ex diellini oggi democratici. Fare però le squadre è ancora prematuro. Discorso a parte vale per il presidente della giunta regionale Vito De Filippo. Il governatore infatti, sta con Enrico Letta e fosse per lui, probabilmente, non avrebbe scelto nè Franceschini e nè Bersani. Letta pe-
rò, ha già dichiarato amore a Bersani anche se ha escluso il “ticket”. Ma non sembra automatica la scelta di De Filippo che se scegliesse Bersani si troverebbe nella stessa squadra di Folino e degli ex diessini. In ogni caso, è solo l’inizio ma è immaginabile che sarà un’estate calda nel Pd. s.s.
POTENZA - La Basilicata resterà una regione guidata dal centrosinistra: Renato Mannheimer ha fatto le previsioni per le prossime elezioni regionali. Sul Corriere della Sera di ieri, infatti, a pagina 18 l’analista di flussi elettorali ha messo a confronto i risultati delle ultime elezioni con quanto si è determinato con il voto europeo. Non solo, Mannheimer ha tenuto conto anche del bacino elettorale rappresentato dall’Udc e dalla sinistra radicale in prospettiva di possibili alleanze elettorali. In ogni caso da quanto emerge dall’analisi del Corriere della Sera, «solo in sei regioni sulle tredici interessate al voto nel 2010, i risultati delle ultime elezioni europee hanno confermato la maggioranza in carica al governo della Regione». Lombardia e Veneto resterebbero al centrodestra, mentre Emilia Romagna, Toscana e Umbria resterebbero al centrosinistra. Tra queste c’è anche la Basilicata che secondo Mannheimer non cambierà tipo di maggioranza. Questo in linea con un fenomeno politico - sempre secondo Mannheimer - che si sta affermando in tutto il Paese: il voto soprattutto quello che premia il centrosinistra si sta territorializzando in regioni (compresa ovviamente la Basilicata) storicamente “rosse”. Dati e analisi ovviamente da prendere con le molle come spiega lo stesso analista: «Si tratta di uno scenario possibile, ma assolutamente teorico». Tutto può accadere nel giro di un anno. Renato Mannheimer però avverte il centrosinistra nazionale. Avvertimento che vale ovviamente anche per la Basilicata: «Se il Pd, e il centrosinistra in generale, vuole affrontare più fiduciosamente le regionali dell’anno prossimo, è necessario che imposti al più presto una precisa e coerente politica delle alleanze. Con scelte il più possibile nette e definite. Oltre che naturalmente, che chiarisca la linea politica e, specialmente, la leadership.
L’INTERVENTO «Chi pensa che le amministrative in Basilicata abbiano semplicemente segnato la riconferma di un quadro di collaborazione di centrosinistra, commette un difetto di analisi: il voto ha detto qualcosa di più. Ha consegnato indicazioni precise sul ruolo che la compagine deve assumere, sul modo di stare insieme, sui comportamenti da tenere. Innanzitutto sono stati sconfitti tutti i protagonismi che hanno contrassegnato gli ultimi anni della vita pubblica regionale, rallentando l'attività istituzionale e privandola di quella necessaria compattezza decisionale. In un'ottica speculare, sono state premiate quelle forze che hanno dimostrato coerenza, senso delle istituzioni, spirito di servizio, disponibilità alla collaborazione. La destra vede la sua immagine di forza alternativa offuscata da manovre trasformistiche, che fanno ancora una volta affidamento su una economia da transumanza che demotiva il rapporto ideale con la base elettorale e costruisce scenari di carta, pronti a modificarsi a nuovi opportu-
L’analisi del voto secondo Antonio Potenza dei Popolari uniti
«Premiati perchè coerenti»
nismi. Il centrosinistra paga lo scotto di giochi di potere che hanno sfibrato la maggioranza, creato divisioni ed incomprensioni, generato abbandoni: un vero terremoto che ha scompaginato asset-
ti e rideterminato il peso e gli equilibri della maggioranza. Di positivo c'è che la lezione può servire per indicare quello che non bisogna più fare sollecitando una umiltà e una responsabilità nei comportamenti dei partiti e degli uomini, a cominciare da quelli che assumono la rappresentanza delle istituzioni, ai quali va ricordato , se ve ne fosse bisogno, che non sono eletti solo per il carisma che promanano ma per il lavoro paziente e certosino di partiti e candidati che ne hanno organizzato il sostegno. Un riconoscimento di questo ruolo non può non andare in direzione di un ossequio alla collegialità della maggioranza nelle decisioni che contano. Ed è questo un banco di prova per la solidità di una coalizione. I Popolari uniti hanno potuto riscontrare che il messaggio di
sobrietà e di concretezza lanciato nei mesi scorsi è stato compreso dall'elettorato, che ormai guarda a questa formazione come alla componente di centro del centrosinistra, autonoma e rispondente ai valori del popolarismo, non succube né al traino di altri partiti ma fiera di rappresentare dignitosamente le istanze provenienti da settori cattolici e moderati della Basilicata. Questo voto è, per il partito, una assegnazione di responsabilità nel proseguire lo sforzo di mettere insieme tutti quei settori moderati che credono nell'alleanza di centro-sinistra, ma intendono rafforzarne la guida moderata, in una sana competizione di forze, basata sul rispetto reciproco e sull'interesse a capitalizzare il portato di diverse identità. Viene definitivamente scartata la logica del bipartiti-
smo ed avanza lo scenario più credibile di coalizioni omogenee, legate da una visione comune delle grandi questioni, tenute insieme da regole che scoraggino individualismi e frazionismi, la prima delle quali deve essere quella di non avallare comportamenti individualistici e posizioni personali. Per il Comune di Potenza, la vera fotografia delle rappresentanze è emersa al primo turno, sia in relazione alle forze di ciascun partito, sia in relazione ai segnali fatti pervenire dalla società potentina con la presenza organizzata di liste civiche o comunque di liste di proposta civica, portatrici di un disagio che i Popolari uniti non intendono sottovalutare ma interpretare ed incanalare istituzionalmente. A questo bisogna prestare attenzione, più che a quanti strumentalmente si accingono a salire sul carro del vincitore, dopo aver fatto di tutto per segarne le ruote. Antonio Potenza (Assessore regionale segretario Popolari uniti)
«I CITTADINI ed elettori di Potenza hanno, con grande maturità politica, deciso di attribuire un largo consenso al Partito democratico e al centrosinistra per consentire che l'esperienza amministrativa di un cattolico democratico, come Vito Santarsiero, possa continuare per il prossimo quinquennio al servizio della città». Questo quanto sostiene il coordinatore cittadino e consigliere comunale eletto del Pd di Potenza, Giampaolo Carretta secondo il quale: «Il grande risultato conseguito dal Pd, della città di Potenza nella competizione elettorale comunale, che conseguendo una percentuale al di sopra del 22 per cento, e tenuto conto della percentuale di oltre il 9 per cento conseguita dalla lista d'ispirazione democratica, Potenza con Santarsiero, si pone indiscutibilmente come prima forza politica nel capoluogo di Regione, in controtendenza con i dati elettorali conseguiti alle elezioni europee». Per quanto riguarda i risvolti politici che interessano tutta la coalizione di centrosinistra e il ruolo del Pd
all’interno di essa, il coordinatore cittadino democratico, aggiunge: «Si avvia pertanto una stagione di grande comunicazione e partecipazione, con la nostra comunità, di cui il partito cittadino che rappresento sarà garante, a livello comunale, con tutti i partiti del centrosinistra ed anche in forza delle intese politiche raggiunte con l'Italia dei valori e con l'Udc». «Il futuro - conclude Carretta - si costruisce con la partecipazione della nostra comunità, continuando con competenza ed esperienza, ad amministrare per completare tante cose iniziate, ma prosegue anche in discontinuità con il passato rispondendo maggiormente alle istanze che con forza ci sono state poste, aprendo un grande dibattito pubblico sul ruolo strategico e sulla vocazione socio - economica della città di Potenza. Più giovani, più lavoro, meno traffico, più verde, sono alcuni degli argomenti sui quali ci spenderemo per ridare Potenza ai cittadini, e per costruire una città sempre più vivibile, più bella, più pulita come i potentini si meritano».
Mario Venezia
Montescaglioso sottolinea: «Il Pdl è il primo partito regionale alle europee, alle amministrative, invece, scivola, pesantemente, verso il basso. Questo dato, sicuramente, deve trovare una spiegazione e delle responsabilità che non possono essere attribuite all'elettore ma, sicuramente, ad errori programmatici e di scelte di candidature che non riescono a convincere l'elettorato». Errori ce ne sono stati dunque, anche per Mario Venezia che come Digilio chiede un confronto “aperto” per capire chi siano stato i responsabili. E su quello che è diventata la difesa di ufficio, «siamo cresciuti come percentuali rispetto al passato», Venezia attacca duro: «Magra consolazione è la riduzione del gap tra centrosinistra e centrodestra in Basilicata. Questo, nonostante sia motivo di soddisfazione di alcuni dirigenti deve, al contrario, far ulteriormente riflettere il Pdl che, mai come in questo momento, si è trovato nelle condizioni di vincere, quantomeno, nella provincia di Matera dove da tempo è cresciuta l'insoddisfazione e, talvolta, l'insofferenza verso i governi regionale, provinciale e di molti comuni». «Quindi - sentenzia Venezia - grande occasione persa e non base per future vittorie. Ben vengano, pertanto, prese di posizione
Gianni Rosa (Pdl) invita a lavorare da opposizione vera in vista delle regionali
«Si vince o si perde, noi abbiamo perso» Come afferma il Presidente Berlusconi le elezioni si vincono o si perdono. Il PDL in Basilicata, almeno per i tre enti più importati, le due Province e il Comune di Potenza, le elezioni le ha perse. E' evidente, che nonostante l'esito finale, bisogna ringraziare tutti gli amici che si sono candidati ma anche quanti con il loro costante impegno hanno permesso l'elezione dei nostri rappresentanti. Il PDL nasce a marzo, con delle regole chiare che noi tutti abbiamo accettato, che tra l'altro rinviano ad un futuro ancora non definito la fase congressuale. Il Partito in questi mesi ha vissuto una fase inevitabilmente convulsa che ha portato, in maniera più o meno condivisa dall'intera classe dirigente, alla definizione delle strategie, delle conseguenti alleanze, delle scelte delle candidature.
Oggi tutto questo rappresenta già il passato da non dimenticare ma da prendere come insegnamento, con un unico dato certo: nei tre maggiori enti siamo opposizione. Oggi abbiamo il dovere come classe dirigente di lavorare nel Partito e per il Partito, assumendo ognuno di noi, con compiutezza, il proprio ruolo e le proprie responsabilità, che si sappia chiaramente chi deve fare cosa, perché in futuro si possano identificare con chiarezza meriti o colpe. E' necessario, inoltre, definire il programma per il nostro territorio, organizzazione e organigrammi territoriali, in assenza dei congressi nel rispetto delle vecchi risultati congressuali, ma al contempo premiando e valorizzando i migliori dirigenti. Dobbiamo fare la politica portandola nelle istituzioni, proponendo le nostre soluzioni ma e soprattutto fare opposizione con la “O” maiuscola,
senza tentennamenti e senza compromessi. Solo così potremo essere maggiormente pronti alla sfida che ci aspetta nel 2010, solo così potremo contrapporre al consenso clientelare del centrosinistra, connotato dal vuoto progettuale, un programma reale, una squadra fatta di uomini credibili, riferimento concreto e certo per i cittadini lucani, evitando così di stupirci quando il divario tra il risultato tra le elezioni europee e quelle amministrative è enorme. Se il PDL sarà tutto questo, sarà ancora più semplice parlare di alleanze, continuando, se vincente, anche per la strada già intrapresa, alla luce però di dibattiti interni e condivisioni da parte della classe dirigente, con gli uomini del PDL in primis protagonisti e degni competitori delle altre forze politiche. Gianni Rosa (Vice coordinatore regionale Pdl)
Pasquale Di Lorenzo
Egidio Digilio
come quella del senatore Digilio che con grande senso di responsabilità ha atto un annuncio atteso da tanti militanti del neonato Pdl lucano che, purtroppo, non ha superato il suo primo esame». Venezia conclude il suo intervento spiegando di non chiedere le dimissioni di nessuno ma auspicando che «finalmente, si costituisca, dopo un sano e costruttivo confronto, il vero Pdl quello della meritocrazia, del continuo confronto con i cittadini, quello del costante impegno a favore del mondo del lavoro e quello che vuole contrastare un vecchio modo di intendere ed attuare la politi-
ca, soprattutto in Basilicata in cui il potere del centrosinistra sembra non essere più nelle condizioni di sostenere le grandi emergenza che mortificano la regione». Non è il solo a non far cadere nel vuoto le dichiarazioni di Digilio. Anche il consigliere regionale del Pdl, Pasquale Di Lorenzo interviene: «Il merito del senatore Digilio è indubbiamente quello di aver posto una questione politica importante che merita una discussione serena e partecipata nelle sedi deputate al dibattito politico interno al Popolo delle libertà per evitare che il tutto rimanga solo un inutile esercizio mediatico e polemico». «Ritengo - aggiunge Pasquale Di Lorenzo - che lo spirito della dichiarazione ed i quesiti posti siano seri, discutibili ed opinabili quando si vuole, ma comunque meritano di non essere né liquidati minimizzandoli né interpretati per quello che non sono . Non si tratta di aprire dibattiti superficiali che confondono ciò che di buono è stato fatto sin ora e taluni importanti risultati politici positivi raggiunti ascrivibili e conseguiti dalla seppur recentissima guida regionale del Pdl del senatore Guido Viceconte con ciò che necessità di approfondimenti critici e sereni». sal.san.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Pd: dalle urne al congresso in un attimo
Le dichiarazioni di Egidio Digilio hanno aperto una breccia all’interno del “monolite” Popolo della libertà della Basilicata. Il senatore Digilio in due momenti diversi (prima e dopo il risultato del ballottaggio di domenica scorsa al Comune di Potenza) ha espresso la propria disponibilità a dimettersi dalla carica di coordinatore vicario del Pdl di Basilicata. Questo perchè per l’ex segretario regionale di An, «c’è stato un corpo circuito» all’interno del partito che «non ha permesso di raggiungere i risultati possibili». Da parte dei vertici del Pdl di Basilicata (sponda ex forzista) l’intenzione è quella di minimizzare il fatto. Prima il coordinatore regionale Guido Viceconte infatti, e poi il senatore Cosimo Latronico hanno ufficialmente parlato di “buoni risultati” invitando a non creare spaccature interne e a continuare a lavorare per il sorpasso. Non ha parlato, ma della stessa opinione è anche il deputato Vincenzo Taddei. Ma da parte dei rappresentanti del Pdl, che provengono da Alleanza nazionale, la questione viene vissuta in maniera completamente diversa. Tanto che il sindaco di Montescaglioso ed ex deputato, Mario Venezia entra direttamente nel dibattito: «La disponibilità annunciata dal senatore Egidio Digilio di dimettersi da coordinatore vicario del Pdl Basilicata deve essere intesa come il lancio della pietra nello stagno che rischia di crearsi nel partito dopo la pesante sconfitta alle ultime consultazioni amministrative». «E' necessario invece aggiunge Mario Venezia - e in sintonia con quanto affermato da Digilio, aprire urgentemente un dibattito interno di riflessione sull’esito elettorale che sembra aver punito, indiscutibilmente, il Pdl lucano e non quello nazionale, in ragione del voto europeo e di quello amministrativo i cui risultati sono in netto contrasto». Insomma Mario Venezia, esponente di primissimo piano del centrodestra del Materano, invita a non lasciar cadere nel vuoto “il grido” di Digilio. E sempre il sindaco di
10 Primo piano
Giovedì 25 giugno 2009
... a tutti quelli, compagni o non, che hanno creduto, e magari ancora credono, in una vita sorretta dall’utopia, ma radicata nell’esperienza, una vita in cui si lotta per la libertà, si applica la giustizia senza invocarla, non si farguglia d’amore, ma si ama anche se, spesso, con sofferenza.
Lutto all’Unibas Oggi l’ultimo saluto in ateneo Poi una piccola celebrazione in Chiesa
Primo piano 11
Giovedì 25 giugno 2009
Noi che tanto parlammo, noi che ci infiammammo e ci infiammammo, siamo adesso in silenzio, in un freddo allucinato silenzio. E mentre il trenino va e non arriva mai, taccio e “ricordo una brezza triste tra gli ulivi”.
|
TRA LE PAGINE DI UNA VITA
Compagno appassionato, alla ricerca dei contadini di Levi di SARA LORUSSO
Il picchetto per Tamburro L’addio tra le lacrime al professore e al collega Nel dolore, «l’unico vero rettore in 25 anni»
|
di IRANNA DE MEO
IL RICORDO
|
«Provarci sempre» HA gli occhi rossi e lucidi. Strofinati con le mani per il fiume interrotto di lacrime. E’ Marina Lorusso, allieva del professor Tamburro. Con lui aveva appena terminato il dottorato di ricerca in scienze chimiche. «L’impressione che ho avuto fin dall’inizio – ricorda – è stata quella di una persona estremamente generosa». Non riesce a parlare al passato, quasi come un rifiuto mentale e, lo descrive come una persona «brillantate e dal forte umorismo che riusciva a essere di sostegno a tutti». Ha apprezzato l’adorazione e il culto che aveva per gli studenti. Una caratteristica rara. «A lezione – dice – amava coinvolgere tutti e individualmente. Prima cercava di capire i diversi caratteri, i timidi, gli audaci e poi, li coinvolgeva. Non ci annoiavamo mai, perché era una lezione interattiva e coinvolgente. Ci ha insegnato molto. Al di là della chimica, è stato un maestro di vita. Ci ripeteva che non bisognava farsi prendere dai propri desideri. È riuscito a trasmetterci qual è il giusto approccio da avere nei confronti della ricerca. Prima di tutto bisogna essere onesti con se stessi e con il mondo accademico. Ricerca significava mettersi alla prova e non farsi suggestionare da quelli che potevano essere i risultati, ma bisognava riconoscere gli errori. A tutti consigliava di provare. Non escludeva nessuno. Tutti possono e devono provare a fare ricerca, a sperimentare e, in caso di non riuscita, non si deve drammatizzare, ci diceva. Si riesce a fare ricerca, se si porta avanti un progetto. La ricerca era per lui un dato sperimentale. Invitava a confrontarsi e la descriveva come qualcosa di affascinante che ti cattura e ti distrae dalle bassezze della vita». Al di là della corazza, esce fuori il ritratto del vero Tamburro: generoso, onesto intellettualmente, amante della vita e della ricerca. In molti la salutano, l’abbracciano e le stringono la mano per non farla sentire sola. Ma questo è il momento di un vuoto incolmabile. i.d.m. be catturare, quasi per materializzarli, ma il dolore è più forte. Qualcuno cerca di trattenere le lacrime, ma la commozione dà sfogo. In aula, un silenzio religioso e pianti composti. In prima fila, avvolta nel suo maglione nero, la compagna Caterina Di Maio e il figlio Marco, profondamente provati. Nel corridoio c’è spazio per qualche commento. Piangono soprattutto gli studenti. Qualcuno dice: «non ce la faccio». Preferisce rimandare il commento a freddo il preside di Ingegneria, Mauro Fiorentino, papabile sostituto, che con
Ruben Razzante
diversi docenti e allievi della sua facoltà, è stato presente durante la giornata. Tante le firme apposte sui due libri disposti all’ingresso. Non sono mancate corone e mazzi di fiori. Un cuscino di rose rosse con la scritta “Le voci di Sally”, il complesso musicale che seguiva con costanza. Nel gruppo, anche una sua dottoranda, Marina Lorusso. È stato lui a incitarla ad andare avanti. Qualcuno ha dichiarato «è stato l’unico rettore, che si possa chiamare tale, in questi 25 anni di università. L’unico che aveva a cuore le sorti di questo ateneo, an-
Le istituzioni locali
Sul web
Che freddo... segue dalla prima
Il dolore esplode anche in rete. Su Facebook proliferano i gruppi di commento, ricordi, Centinaia i contatti. Tra tutti, “Quelli che ricorderanno con immensa gioia il Magnifico Rettore” e “Da via dell’Ateneo lucano a via Antonio Tamburro-un compagno”.
che con il suo carattere a volte scontroso». In un’intervista rilasciataci nell’aprile 2008, aveva dichiarato che compito dell’università era quello di «elaborare il sapere e trasmetterlo criticamente, non in senso libresco. Bisogna fare buona ricerca. Se un’università non riesce a fare buona ricerca e didattica, allora ha fallito i suoi compiti». Oggi, in mattinata, sarà celebrata una cerimonia istituzionale per l’ultimo saluto. Si aprirà con la sinfonia “Ouverture accademica” di Johannes Brahms, la musica che utilizza-
Ordine dei Giornalisti
va per aprire ufficialmente la cerimonia dell’anno accademico. Alle 10, a ricordare la figura di Tamburro, sarà il pro-rettore Carmine Serio. Alle 11, la liturgia della Parola officiata dal vescovo Agostino Superbo nella chiesa del rione, intitolata ai santi Pietro e Paolo. La struttura potrà ospitare solo trecento persone, ma in previsione di una folla numerosa, saranno utilizzati dei megafoni per poter ascoltare anche da fuori il rito. Se n’è andato come avrebbe desiderato. Da protagonista. Da rettore.
Il mondo sindacale
HANNO DETTO
Gonfaloni e ricordi Il ricordo del direttore La collaborazione L’università aperta del master in Giornalismo di vita e cultura cittadina con una figura prestigiosa a categorie e ai deboli «Rigore morale, passione scientifica, onestà intellettuale sono le doti che ho ritrovato nell’amico Tonino Tamburro. In tre anni di collaborazione con lui, pur non condividendo sempre i suoi punti di vista, ho scoperto un uomo leale, schietto, che non sapeva fingere e che amava le contrapposizioni anche aspre, ma finalizzate al bene delle istituzioni. Mai schiavo degli schemi e delle convenzioni, sempre aperto al dialogo con chi non la pensava come lui. Ha sempre sostenuto il nostro Master, anche di fronte alle difficoltà, e anche recentemente al telefono mi chiese collaborazione. Se ci sarà un terzo biennio, certamente bisognerà trovare un modo degno per ricordare la sua figura».
Il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, ha inviato, a nome della Città, un messaggio insieme con il gonfalone della città, ricordando come insieme «la diversità ideologica non mi ha impedito di riconoscere sempre più col passare del tempo in Tamburro il lampo della intelligenza». Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero ha richiamato al scomparsa di «una figura di assoluto valore scientifico e di grande prestigio culturale che sin dall’inizio ha qualificato la nostra università». Il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, sa che «lascia un vuoto nel mondo della ricerca scientifica. L’Unibas perde un ricercatore di fama, ma anche un uomo di cultura e umanità».
L’ordine dei Giornalisti della Basilicata esprime il suo più profondo cordoglio per la improvvisa scomparsa del Magnifico Rettore dell’Università di Basilicata, Antonio Mario Tamburro. «Con Tamburro - si legge in una nota -viene a mancare una delle figure più prestigiose del mondo accademico, scientifico e culturale che con la sua schiettezza, l’alto rigore morale e la sua grande umanità riusciva ad essere punto di riferimento per l’intera comunità di Basilicata. L’ordine nello stringersi al dolore della famiglia e di tutto il mondo accademico lucano ricorda anche la fattiva e proficua collaborazione che ha portato ai positivi risultati raggiunti dal Master di Giornalismo».
La Cia ricorda come «ha avuto il grande merito di aprire l’università al mondo agricolo non solo dedicando particolare attenzione alla ricerca delle facoltà dell’ateneo e in stretto rapporto con gli altri istituti di ricerca in agricoltura». La Uil di Basilicata riconosce nel rettore «una grande forza intellettuale con la quale ha sempre manifestato le sue idee nel rispetto delle posizioni degli altri con cui ha sempre tenuto un profilo elevato nel confronto». La Cgil di Basilicata ne traccia un profilo: «Scienziato illustre e impegnato, nell’arco della vita si è sempre battuto contro le ingiustizie e per l’affermazione dei diritti, in particolare quelli allo studio ed alla conoscenza per i più deboli».
Ma perché era finita così, in quell’inverno freddo, in quella stazione ostile. E poi che ci andavo a fare a Potenza, e dove cazzo era questa sconosciuta città, di questa sconosciuta regione, di quel cazzo di sud italiano. A poco a poco ricadevo nel vizio assurdo (vero, Pavese?), il ricordo, la nostalgia, il rimpianto. Cominciò nel maggio, ma io ci arrivai più tardi, quando già si era nell’inverno e il surreale grigio padovano intristiva una volta ancora le nostre vite. C’era un’assemblea di studenti nella famosa aula A di Chimica, famosa per davvero lo divenne dopo quando già gli anni erano di piombo, ma questa è
un’altra storia. Allora, agli albori dei ‘70, l’atmosfera era di festa, di grande allegria. Fuori il grigio, dentro l’aula i colori, tanti. Il rosso delle sciarpe, il verde degli eskimo, il biondo dei capelli e delle barbe (erano belli quei giovani veneti, mica questi ligaioli del cazzo). da “Era di maggio, poi fu l’inverno. Quarto binario tronco lato Sud”
Il mondo accademico
POTENZA - Quella volta, in piazza Mario Pagano, vestiva i panni di «un professore, tutto qua». Che poi fosse il rettore dell’università lucana, almeno in quella circostanza, avrebbe potuto essere - diceva - un dettaglio anche collaterale, del tutto insignificante. Ma la verità è che proprio da rettore della piccola università, «dieci volte più sofferente per i tagli all’istruzione pubblica e alla ricerca», nella piazza affollata dagli studenti dell’Onda lucana, radunati nei giorni della protesta anti decreto Gelmini, era stato invitato a tenere una lezione aperta. Come anni prima, «accadeva allora», nella sua cara Padova, «la città che ho amato tanto - ricordava - e che mi ha espulso». A quei ragazzi, poco meno che universitari, poco più che adolescenti, studenti della scuole superiori che avevano tirato per giorni la pacifica manifestazione, trascinando anche i più grandi universitari, raccontava del ‘68. E di quello in cui si era trasformato, dopo un periodo di “transizione”. Leggeva da alcuni fogli dattiloscritti, tenendo celato il nome dell’autore perchè «conta poco». Solo alcune settimane dopo chi gli era davvero accanto ha ricevuto in dono un volumetto rilegato che conteneva, rimaneggiate, quelle stesse parole. E’ il suo racconto, tra memoria e metafora, è la narrazione di anni difficili, resi bui dal piombo. Pur senza essere analisi come ammette nella prefazione storica o politica. Ma è anche la storia d’amore per la ricerca. Mai appagato, perché solo senza “possederla” - diceva sempre - si continua a scrutare. Ecco il rettore-ricercatore, il ricercatorerettore-per-caso. Più «amorevole con gli studenti che con i grandi dicono sorridendo alcuni docenti Dovendo scegliere, il tempo era per i ragazzi, non per i professori». Era un modo di intendere l’università, quell’università che aveva scelto in fuga dal Veneto e in cui era rimasto. Quell’università che compare tra le pagine di un racconto stampato in proprio, per poter scegliere a chi consegnare una piccola eredità personale. D’animo. Il suo arrivo a Potenza è lo stesso di tanti altri che non immaginano quanto possa fare freddo nel grande paese, nel capoluogo non ancora metropoli e un po’ più che provincia. La racconta la sua università, fondata nel post terremoto e per anni feudo di professori “stranieri” che in Basilicata ci passavano troppo poco tempo. Quasi “colonizzata”, senza che la città ne abbia accettato profondamente l’esistenza. Almeno, non in quei primi anni. Ecco che l’università «ha vissuto vent’anni di solitudine, di solitudine culturale». Poi la politica che in questa terra - non ha mai celato il suo pensiero - tende a gestire tutto, a volte, anche di più. Poi le lotte e le guerre intestine di cui non comprendeva il senso, gli scontri interni in quella piccola città che è l’ateneo. E il sollievo di girovagare, la domenica,
Impresa ed emigrazione
per i paesini lucani . Lì dove «ancora si ritrovano, sia pure sempre più residuali, quasi nascosti, i discendenti dei contadini di Levi». Quelli che sono ancora «capaci di dire buongiorno allo sconosciuto visitatore». Un pezzo della Basilicata che, tra mille contraddizioni, ha amato profondamente. Ma a quei versi, quella volta, non ci arrivò. Ai ragazzi che nello scorso ottobre, stranamente mite della protesta studentesca ponevano domande, «io non dispenso consigli». Ha preferito che il microfono attaccato a un generatore di fortuna, in piazza “polmonite”, mentre il vento si alzava, distribuisse un appello accorato. «Non perdete anche voi - diceva ai quei ragazzi - non dopo quello che è accaduto 40 anni fa». In tanti, tra politici, il giorno successivo tornarono sulla manifestazione. Chi in difesa, chi in provocatoria richiesta di dimissioni. Ma la verità è che Tamburro ricordava semplicemente quel movimento sessantottino che «per motivi comprensibili, più che per buone ragioni si è trasformato». Fino «all’errore - diceva - commesso da quella generazione», che è anche la sua. Fino alla trasformazione del grande movimento in terrorismo». Ovvero, «dall’essere in molti, ci si è trovati in pochi. E lo sanno tutti che in pochi si perde». Ecco il grave errore che imputava al ‘68: la lotta, dalle scuole e dalle università è passata alle fabbriche e, poi, alla clandestinità. E da clandestini, con una pistola in tasca, si smette di capire il “perché”». Lui, comunista e compagno. Lui che non ha mai nascosto la propria fede politica (« E perché dovrei?», era solito ripetere, nella trasparenza che gli era propria, forse talvolta anche eccessiva). La critica era per tutti, per chi riteneva provasse a intaccare l’autonomia di università e ricerca. Perché è in quello che credeva. Controcorrente, poco
I parlamentari lucani
La promozione e lo sforzo Le relazioni con le imprese Anche da fronti diversi, e l’attenzione alle radici per il vero sapere la tristezza e l’amarezza Il coordinatore, Aurelio Musi, e i docenti del dottorato in Storia dell’Europa Mediterranea, profondamente addolorati, ne ricordano il sensibile e tenace impegno per la qualità e lo sviluppo della ricerca scientifica. Franco De Vincenzis, Facoltà Teologica Pugliese, dice: «Mi rattrista non poco la notizia della scomparsa di un grande uomo. Troppo schietto e immediato per essere un Rettore. Odiato dai baroni e dai politicanti, ma amato dagli studenti e dai ricercatori. Ha cercato anche di combattere la Casta accademica con alterne fortune. Di un’antica Sinistra ormai in via di estinzione, sapeva essere di rottura nella melassa insignificante della politica nostrana. Mancherà a quelli che amano il vero sapere».
Il presidente di Confindustria Basilicata, Attilio Martorano, in una nota, ha detto che Tamburro era «una figura centrale della comunità scientifica della Basilicata. Acuto osservatore delle dinamiche sociali ed economiche della nostra terra, prima ancora che grande scienziato il professor Tamburro aveva avviato con le imprese della Basilicata un dialogo aperto e costruttivo, nel dichiarato intento di avvicinare e far dialogare il mondo della ricerca con quello dell’impresa». Pietro Simonetti, a nome della commissione Lucani all’estero dice: «Si ricorda la sua attività rispetto agli emigranti, con la sottoscrizione, per sua insistenza e volontà, di importanti accordi internazionali tra l’Unibas e 14 Paesi».
«La notizia mi rattrista - dice Cosimo Latronico, senatore Pdl - da posizioni diverse l’ho sempre stimato come uomo di cultura, dedicato al suo mestiere accademico con speciale passione». Fa eco il senatore del Pd, Filippo Bubbico: «L’Università della Basilicata perde il suo riferimento più alto, ma soprattutto, un intellettuale di grande finezza e qualità». L’europarlamentare Gianni Pittella ricorda come sia stato «un uomo libero e controcorrente, di sinistra e libertario che ha legato il suo nome alla storia della sinistra italiana e alla Basilicata». Il senatore di Idv, Felice Belisario dice: «Con lui scompare una personalità dalle particolari doti umane e morali, di cui soprattutto i giovani sentiranno la mancanza».
“istituzionale”, secondo consuetudine. Fuori luogo, talvolta, rispetto all’abitudine mondana dei tavoli istituzionali. A meno che non ci fosse da dialogare. Altrimenti, meglio un buon vino e della buona musica, meglio chiacchierate franche e le note di Fiume San Creek. Burbero per finta, ma tanto gli studenti riuscivano a percepirlo fino in fondo. Lui che fino a tre giorni fa ha continuato a raggiungere i laboratori del dipartimento, lui scienziato di fama internazionale. Scoperta la malattia, un unico cruccio, lottando fino alla fine per poter portare a termine il programma con cui era stato eletto, tre anni fa. Puntuale, come era lui, è invece arrivata la morte. Neanche la ricerca aspetta. E il rettore, che ne aveva fatto una vita, avviava dai laboratori la propria giornata. Gli uffici del ruolo istituzionale dovevano sempre aspettare un po’. Tra le polemiche, gli scontri istituzionali, gli attacchi personali e non, ha provato ad aprire l’ateneo. «Prima di tutto la coerenza», poi, magari, si può anche non condividere. La vita del compagno, del professore - («per favore non chiamatemi magnifico») dell’eterno studente era giù, al piano dei laboratori e delle aule. Dove da oggi, l’Unibas, dovrà recuperare un pezzo di sé. s.lorusso@luedi.it
Le parole della politica
Le battaglie e i ritratti, l’attività e gli incontri Diversi gli interventi di politici e uomini delle istituzioni: Vincenzo Folino («forte personalità, lealtà e onestà intellettuale»), il Prc («ci mancherà quel piglio irriverente, la curiosità»), Gennaro Straziuso («le battaglie culturali affrontate in maniera franca e costruttiva»), Sergio Lapenna(«ne ricordo la profonda umanità»), Aurelio Pace(«ha offerto al lezioni non solo accademiche»), Antonio Autilio («ricordo le appassionanti discussioni sul futuro dell’università»), FdC («il valore per l’impegno sociale»), Erminio Restaino, («intellettuale finissimo, docente appassionato»), Vincenzo Santochirico («in prima linea nell’animare il dibattito»), Carlo Petrone («le sue battaglie per affermare il ruolo del “sapere”»).
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
POTENZA «Noi che tanto parlammo, noi che infiammammo e c’infiammammo, siamo adesso in silenzio, in un freddo allucinato silenzio». E’ questo il messaggio degli studenti di Farmacia al loro rettore, Antonio Mario Tamburro che si è spento mercoledì pomeriggio. La frase è stata estrapolata dal libro scritto dallo stesso rettore, “Era di maggio. Poi fu l’inverno. Quarto binario tronco lato sud”. Per tutta la giornata, un via vai di gente. A rendergli l’ultimo omaggio, ieri, politici, personale tecnico-amministrativo, docenti, ma soprattutto loro, i suoi amati studenti. Con loro aveva un rapporto particolare. Un compagno, prima di tutto. Non amava essere chiamato “Magnifico”, ma lo rendeva orgoglioso se gli dicevano “professore”. L’amore della sua vita? La scienza, la ricerca di qualità. La camera ardente, da ieri mattina, è stata allestita nell’aula Quadrifoglio di Rione Francioso. La bara è stata picchettata dai docenti, dal personale, ma anche dai vigili e dalla croce rossa che a turno si sono alternati. Nel pomeriggio, a presenziare la salma, sono stati i componenti del Senato accademico in toga. Indossava un abito blu scuro e cravatta in tinta. Non il suo look tradizionale, quello casual, con cui ci aveva abituati a vederlo: jeans e maglioncini colorati in inverno e camicie in lino d’estate. Davanti alla bara, una scrivania antichizzata con sopra la sua toga, il cappello e la fascia azzurra. Sarà riposta nella bara perché la toga è un effetto personale. Sono stati esposti, in segno di lutto, i gonfaloni della Regione, del Comune, della Provincia di Potenza e dell’Unibas. I suoi compagni di sempre preferiscono il silenzio. Qualcuno, come il preside della facoltà di Scienze, Faustino Bisaccia, prova a sussurrare qualche parola, ma gli rimangono strozzate in gola. Le lacrime hanno il sopravvento e, così, a parlare sono le espressioni del viso. I ricordi si rincorrono nella mente come fotogrammi che ognuno vorreb-
|
Giovedì 25 giugno 2009
Orrore in Iran
Negata l’autorizzazione per manifestazioni di lutto Le violenze svelate al mondo dai blogger
Repressione nel sangue A Teheran spari e bastonate sulla folla che si era radunata per protestare | IL VIDEO | di ARTURO COSTA
TEHERAN - Il regime teocratico iraniano sfida il mondo intero, conferma il risultato elettorale e alza ancora il livello di violenza contro l'opposizione. La comunità internazionale condanna sempre più fermamente la repressione, e dagli appelli si passa agli ammonimenti nei confronti di Teheran: il ministro italiano Franco Frattini parla di «notizie orribili, che screditano le autorità iraniane e rendono l'Iran davvero un problema per la comunità internazionale». Ieri il massacro è andato in scena in Bahrestan Square, davanti al Parlamento, dove un migliaio di oppositori, quasi tutti giovani, ha cercato di manifestare contro i brogli a favore del presidente in carica Mahmoud Ahmadinejad: botte, lacrimogeni, spari sulla folla, impossibile specificare il numero delle vittime. «Ci stavano aspettando - racconta una testimone alla tv americana Cnn: Avevano armi e tenute antisommossa. È stato come cadere in una trappola per topi. Ho visto molta gente con braccia, gambe e teste rotte. Sangue dappertutto e gas lacrimogeni come in guerra». Secondo messaggi postati su Twitter da vari blogger, nel pestaggio sarebbe stata uccisa un'altra giovane donna, forse addirittura una bambina: ma la notizia è stata impossibile da verificare. Certo è che il regime intende ormai stroncare la protesta senza lesinare sui mezzi necessari: il divieto di manifestare è totale e Teheran è presidiata in ogni via principale. I manifestanti vengono attaccati appena cominciano a riunirsi, in qualsiasi luogo. Il ministro dell'Interno Sadeq Mahsuli ha vietato anche le veglie funebri in memoria dei 17 manifestanti uccisi in questi giorni, cerimonie organizzate dall'ex-candidato riformista Mehdi Karrubi. Inoltre, continua la campagna di intimidazione nei confronti degli esponenti politici dell'opposizione, continuamente arrestati: è toccato due giorni fa, ma la notizia si è appresa solo ieri, anche a 25 giornalisti e dipendenti del Kalemeh Sabz, organo della campagna elettorale del candidato moderato Mir Hossein Mussavi, già messo al bando. La moglie di Mussavi, Zahra Rahnavard, chiede il rilascio di tutti gli arrestati, e afferma che «è mio dovere» protestare per i diritti civili.
La televisione pubblica annuncia che il riconteggio parziale conferma il risultato: la vittoria schiacciante di Ahmadinejad, come previsto. Il regime parla con la voce della Guida spirituale Ali Khamenei, e accusa gli oppositori di voler cambiare con la violenza il risultato elettorale: «Ma non ci piegheremo - promette -. Il sistema islamico e il popolo non accetteranno l'uso della forza a nessun costo». E continua poi ad accusare di complotto le «potenze straniere», come ha ripetuto lo stesso ministro Mahsuli: «La Gran Bretagna, gli Usa e il regime sionista sono i principali elementi coinvolti dei recenti disordini». In particolare Londra, dopo l'espulsione reciproca dei diplomatici, potrebbe essere oggetto di nuove misure come la riduzione del livello dei rapporti diplomatici. L'amministrazione Obama, invece, ha annullato l’invito ai diplomatici iraniani ai festeggiamenti del 4 luglio (l'Independence Day). Lo ha annunciato il portavoce della Casa Bianca. Ieri, intanto, sotto la sede dell’ambasciata iraniana a Roma, si è svolta una manifestazione di protesta organizzata da Rifondazione comunista e Sinistra e libertà.
Una manifestazione contro la repressione in Iran
|
DA TRIESTE
|
Il Governo dà forfait al G8 di LUCA RONDANINI TRIESTE - L'Iran sarà il convitato di pietra alla riunione dei ministri degli esteri del G8, oggi (con cena di lavoro) e domani (riunioni plenarie, bilaterali e multilaterali) a Trieste: 44 delegazioni da tutto il mondo per discutere della stabilizzazione di Afghanistan e Pakistan, ma senza quella iraniana, la più attesa. Il no definitivo lo ha annunciato ieri alla Farnesina il ministro degli esteri di Teheran Ma-
Il ministro Mottaki rifiuta l’invito Frattini: «Occasione persa» nouchehr Mottaki, rispondendo con mesi di ritardo all'invito della presidenza italiana. «L'Iran perde un'occasione per dare un suo contributo positivo», è lo stringato commento del ministro Franco Frattini. Che, in missione a Stoccolma si concentra sulle molteplici questioni in agenda. Tra queste, ci sarà naturalmente anche la situazione iraniana, sia per quanto riguarda la protesta dopo il voto per le presidenziali, sia per il dossier nu-
cleare: «L'assenza dell'Iran non ci impedirà di parlare della situazione della proliferazione nucleare in Iran, che è uno dei punti dell'agenda di venerdì mattina, e certamente parleremo anche della situazione interna a seguito delle elezioni», ha detto Frattini. «Riaffermeremo un messaggio di forte preoccupazione e di forte condanna per le violenze che si sono registrate auspicando, senza interferire con le procedure elettorali, che si svolga una se-
ria attività di riconteggio dei voti per arrivare a una risposta trasparente che milioni di iraniani e la comunità internazionale attendono. Ci auguriamo che tutto questo finisca subito e che il popolo iraniano trovi finalmente pace e serenità con legittime istituzioni». Teheran, insomma, sarà sotto esame, ma senza la possibilità di difendere le sue ragioni. E verrà probabilmente sanzionata dal comunicato finale: «Sono certo che condanneremo queste ennesime violazioni gravissime del diritto alla vita e all'integrità fisica delle persone».
L’ambasciatore di Obama in Siria: nuovo tassello nella strategia del dialogo in MO
E gli Usa tentano di isolare l’Iran IL PRESIDENTE degli Stati Uniti, Barack Obama, ha aggiunto un altro tassello alla sua strategia del dialogo in Medio Oriente con la decisione di far tornare l’ambasciatore Usa in Siria. La rappresentanza diplomatica americana era rimasta senza un capo delegazione a Damasco dal febbraio 2005, quando l'amministrazione Bush aveva reagito col richiamo dell’ ambasciatore all’uccisione a Beirut dell’ex premier libanese Rafiq al-Hariri, su posizioni anti siriane, in un attentato attribuito ai servizi segreti siriani. Accusa sempre respinta dal presidente siriano Bashir al-Assad. Ma il presidente Obama ha deciso che è giunto il momento di portare ad un nuovo livello i rapporti con Damasco, nel tentativo di rilanciare un processo di pace in Medio Oriente dove la Siria è destinata a giocare inevitabilmente un ruolo impor-
tante. Un incontro a Damasco il 14 giugno scorso tra l’inviato speciale americano per il Medio Oriente, George Mitchell, ed il presidente siriano Assad ha aperto la strada a questo sviluppo, destinato a favorire una ripresa del dialogo tra Washington e Damasco. L’amministrazione Bush aveva inserito la Siria tra gli “stati canaglia” per il sostegno dato ad Hezbollah (un gruppo considerato terrorista dagli Stati Uniti) e per l’aiuto dato dalla Siria agli insorti che tentavano di raggiungere l’Iraq per combattere le forze statunitensi. Ma il presidente Obama, che ha sempre sostenuto fin dalla campagna elettorale la necessità di dialogare soprattutto con gli avversari, ha avviato una strategia diversa cercando di aprire i contatti sia con la Siria che con l’Iran. Mentre la risposta di Teheran è stata finora poco incoraggiante per la
nuova amministrazione – che ha continuato comunque a tenere la porta aperta anche in questi giorni di tensione per la repressione delle proteste degli iraniani nelle strade della capitale – passi concreti sono stati fatti con la Siria, al punto da far scattare il ritorno dell’ambasciatore americano a Damasco.
Fotogramma del video della morte di Neda
Cell. 347.4046030
Un’altra morte documentata su You tube DOPO la morte in diretta di Neda, un nuovo video caricato su Youtube mostra la tragica fine di un giovane colpito dalle milizie basiji nel corso delle manifestazioni di ieri. Il ragazzo viene trascinato sanguinante tra le urla della gente. Gli occhi sono sbarrati: la morte è in diretta. Così come era avvenuto per Neda, che, secondo la tv di Stato iraniana, non è stata uccisa da una pallottola delle forze di sicurezza». La sua morte, insomma, sarebbe una messisnscena o, secondo la Irna, ordita dai «terroristi» di Mujahedeen-eKhalq, gruppo marxista che ebbe un ruolo nella rivoluzione del 1979 ma che poi cadde fu represso dal regime. Quest’anno l’Unione Europea ha rimosso il gruppo dalla lista nera del terrorismo internazionale, suscitando le ire di Teheran. Sulla morte di Neda Agha Soltan è in corso un’inchiesta, afferma l’agenzia di stampa, che avanza anche un’altra ipotesi: «Potrebbe essere stata uccisa per errore, scambiata per la sorella di un terrorista giustiziato nella provincia di Mazandaran qualche tempo fa» Diversa, la versione ribadita ad Al Jazira dal fidanzato di Neda, Caspian Malkan. Neda, ha detto chi le è stato accanto negli ultimi momenti, è stata uccisa da un elemento della temutissima milizia volontaria basiji. Al suo uomo aveva detto: «Andiamo alla marcia, la nostra presenza è utile. Anche se potrei prendermi un a pallottola al cuore».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
12 Primo piano
Il giorno degli esami
In bocca al lupo del ministro Gelmini che farà visita agli studenti abruzzesi
Toto-tema tra Dante e Obama Mezzo milione di ragazzi impegnati nella prima prova della maturità ALLE 8.30 scatta l’ora x per circa mezzo milione di maturandi che dovranno affrontare la prova scritta di italiano. E alla vigilia del temuto appuntamento, come tutti gli anni, diventa frenetica la caccia sul web alle indiscrezioni e alla soffiata dell’ultima ora per conoscere in anticipo i temi. A questo proposito il ministro Gelmini ha chiesto al team di esperti arruolato dal ministero di proporre quest’anno tracce più semplici e più corte. Quanto alle difficoltà – ha assicurato – non saranno maggiori degli anni scorsi, «basta aver studiato durante l’anno, mantenere la calma e governare lo stress». Comunque alle migliaia di maturandi in preda al panico il ministro ha inviato il suo “in bocca al lupo”(«è un momento unico e irripetibile nella vita di una persona») con un pensiero speciale per i ragazzi abruzzesi che domani – ha ricordato il ministro – «sosterranno l’esame in una situazione psicologica e logistica difficile». E non è escluso che il ministro (che l’anno scorso la mattina del primo scritto si recò in una scuola di Centocelle, quartiere periferico romano) questa mattina decida di fare un salto in Abruzzo per dare personalmente ai ragazzi il suo saluto. A parte le novità per l’ammissione – quest’anno per avere il via libera gli studenti hanno dovuto ottenere la media del 6 e il voto di condotta ha concorso al calcolo della media (con il risultato che i non ammessi hanno raggiunto la cifra record di 29.000) sono confermate le tipologie adottate negli anni passati. E dunque i ragazzi potranno scegliere tra analisi di un testo letterario, produ-
zione di un saggio breve o di un articolo di giornale (a scelta tra i diversi ambiti di riferimento: storico-politico, socioeconomico, artistico-letterario, tecnico-scientifico), tema di argomento storico, tema di attualità. I candidati avranno a disposizione sei ore di tempo per completare la prova e potranno consultare il dizionario, sotto gli occhi vigili dei commissari. Off-limits naturalmente telefonini, palmari, pc portatili e qualsiasi dispositivo che possa creare un collegamento con l’esterno o con Internet. In ogni caso, nei giorni scorsi, è stata una grande “caccia” alla traccia, soprattutto su siti e blog di studenti. Per una prima scrematura tutti guardano subito al fattore anniversario. Vent'anni dalla caduta del muro di Berlino, quaranta dal pri-
mo uomo sulla luna. O ancora 100 anni di futurismo e 200 dalla nascita del padre dell'evoluzionismo Charles Darwin. Alcuni ricordano anche il Giro d'Italia, la nascita della Nato e quella dell'euro. Argomenti "tosti" per chi non è abituato a leggere i giornali con cadenza almeno settimanale. La crisi economica nelle sue varie sfaccettature occupa un posto d'onore tra i pronostici, anche perchè ricorre l'anniversario della Grande Depressione del '29. Sempre attuali morti bianche e problemi del Medio oriente. Così come sono papabili anche la protesta studentesca contro il decreto Gelmini, il caso Eluana o l'elezione di Barack Obama.Sulla letteratura, invece, ci sono meno appigli. Dante sembra molto gettonato, con speranza da alcuni e timore da altri.
|
Aiuti tecnologici
Dall’iPod ai cellulari tutti i trucchi per copiare
Una studentessa mostra i temi salvati sui telefonini
I CONSIGLI
|
Cena leggera e sonno: la notte prima niente bagordi LA FATALE notte prima degli esami è meglio passarla dormendo. È il consiglio di studenti.it, che sottolinea l’importanza del riposo, di fronte a un impegno tanto importante. «Le ricerche scientifiche più recenti hanno dimostrato che la privazione di sonno influisce negativamente sulla memoria, sull'attenzione e sulla concentrazione - sottolinea lo psicologo del sito. – In altre parole, dopo una notte in bianco, il nostro cervello funziona in modo meno brillante e si verifica un globale peggioramento delle prestazioni cognitive. Ecco un prontuario per trascorrere al meglio la notte prima degli esami e presentarsi alla maturità rilassati e in forma. A partire dalle 15 del pomeriggio
bisogna smettere di assumere caffè o altre bevande che contengono caffeina o altre sostanze stimolanti. È risaputo che un eccesso di caffeina, unito all’eccitazione/agitazione per l’esame imminente, può interferire con la qualità del sonno. Un rischio da non correre assolutamente, anche per chi non è particolarmente sensibile a questa sostanza. L'ora migliore per cenare è tra 19,30-20,30. Cenare più tardi può affaticare la digestione e peggiorare la qualità del sonno. La cena ideale è leggera: evitare gli alimenti che appesantiscono la digestione come i cibi elaborati, speziati , salati o troppo grassi e preferire pietanze facilmente digeribili e dall’effetto calmante.
Dopo cena, idealmente bisognerebbe chiudere i libri e dedicarti ad un attività rilassante. Va bene qualsiasi cosa: una chiacchierata con un amico o con il proprio fidanzato/a, una passeggiata, ascoltare musica, guardare un film comico. Invece trascorrere tutta la notte sui libri è sconsigliato, a meno che la tua situazione non sia veramente disperata. Ma anche chi non è «messo male» dovrebbe sforzarsi di non studiare tutta la notte e di riservare comunque almeno tre o quattro ore al sonno. «L'ora di andare a letto si avvicina ma ti senti ancora teso come una corda di violino? Non lasciarti tentare dal sonnifero» raccomanda studenti. it.
AUMENTANO di anno in anno i siti che offrono consigli su come adattare le nuove tecnologie all’urgenza del momento, ma resistono pure i vecchi e collaudati trucchi. Il must anche quest’anno è un cellulare tecnologicamente avanzato oppure un iPod con un programma in grado di visualizzare files in formato testo; procedimento simile è quello dello scambio di brevi messaggi di testo sul telefonino tramite però il sistema bluetooth. Altra chicca, ormai ampiamente sperimentata, è il cellulare con l’auricolare: una volta attaccato il dispositivo, si imposta il silenzioso sul telefono per poi nascondere la cuffietta nel palmo della mano che sorregge la stanca testa del candidato. Molto gettonati pure i «manomix» una sorta di libri digitali che stanno nel palmo di una mano, misurano 6,5 centimetri per 8, e sono un concentrato di nozioni; varie le materie trattate e modico il prezzo: sulla rete si acquistano a prezzi stracciati che partono da 3,50 euro.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Primo piano 13
Giovedì 25 giugno 2009
Italia / Mondo
Giovedì 25 giugno 2009
L’agevolazione fiscale domani all’esame del Cdm
Confcommercio: giù il “dettaglio”
Detassazione degli utili d’impresa per chi reinveste in azienda
Consumi in calo abbigliamento sacrificato per il cibo
di MANUELA TULLI ROMA – Tremonti ter in arrivo. La notizia su una possibile detassazione degli utili per le imprese che reinvestono nell’azienda circolava già da qualche giorno, ma oggi è arrivata la conferma del premier Silvio Berlusconi. La misura fiscale sarà in un decreto all’esame del Consiglio dei ministri di domani. Appuntamento importante, questo, dove sarà esaminato e varato un ventaglio di provvedimenti: assieme al decreto fiscale anche il milleproroghe e diversi decreti legislativi in materia finanziaria. Intanto, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha presentato al Quirinale le linee del Documento di programmazione economica e finanziaria. La prassi vuole che il Dpef sia presentato alle Camere entro fine giugno ma non è ancora certo, secondo quanto si apprende, se nel pacchetto di domani ci sarà anche il documento che traccia le linee di politica economica per i prossimi mesi. Parlando del decreto fiscale Berlusconi ha detto: «Ci saranno cose che faranno molto piacere a chi lavora, come ad esempio la detassazione degli utili che si reinvestono per l'impresa, una specie di Tremonti ter». Misure in arrivo anche sul gas, dove potrebbe arrivare una liberalizzazione sul modello di quanto già fatto nel settore elettrico che porterebbe ad una riduzione dei costi soprattutto per le imprese. «Auspico un intervento in favore delle imprese sul costo del gas in questo momento di crisi», ha detto al proposito il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia. Tra le proroghe in arrivo – con il
milleproroghe – c'è quella del blocco degli sfratti (dal 30 giugno al 31 dicembre di quest’anno). I sindacati degli inquilini parlano già di «un atto necessario ma non sufficiente». Sei mesi in più anche per l'avvio della class action. Così si evita, spiega Saglia, «di far entrare in vigore norme non adeguatamente approfondite». Altra novità riguarda il riordino degli enti pubblici statali non economici, che dovrà avvenire «entro il termine improcrastinabile del 30 giugno 2010». È quanto indica l'articolo 1 del decreto milleproroghe che estende al 30 settembre 2009 l’indivi-
duazione da parte del ministero per la Semplificazione normativa e il ministro per la Pubblica amministrazione dei cosiddetti enti inutili. Proroga di un anno (dal primo gennaio 2010 al primo gennaio 2011) per far scattare il divieto di commercializzazione «di sacchi non biodegradabili per l’asporto delle merci», cioè i sacchetti di plastica. Novità in vista poi sulle regole per i mercati finanziari: attraverso due distinti decreti legislativi che dovrebbero apportare alcune modifiche sia al testo Unico della Finanza che sulle norme antiriciclaggio. Per le modifiche al
Disposto il blocco degli sfratti da luglio
|
TURISMO
Tuf (2 articoli nella bozza finora a disposizione) ci sono novità sui consulenti finanziari e sull'estensione dei controlli per abuso finanziario. Tra le norme antiriciclaggio (in questo caso la bozza di decreto è di 31 articoli), spunta invece il via libera a pagamenti cash oltre i 12.500 euro se l’operazione tra le parti è divisa in rate, sotto la soglia limite, e se le stesse non sono create «artificiosamente» per aggirare il divieto. Allo studio anche una norma sul massimo scoperto: il ministero dell’Economia oggi ha fatto sapere che 'surrogatì delle clausole vietate dalla legge, clausole che non si chiamano massimo scoperto ma che nei fatti poi lo sono, debbono essere considerati «nulli».
|
Nasce il “Logo Italia” Berlusconi protagonista dello spot promozionale SCOPRI l’Italia e nascerà un grande amore». Questo lo slogan con cui Silvio Berlusconi conclude lo spot per il Turismo, presentato ieri, insieme al “Logo Italia”, durante una conferenza stampa con il ministro, Michela Vittoria Brambilla. «Per quanto riguarda il turismo ha affermato Berlusconi - vogliamo cambiare musica. L’Italia è stata scavalcata dalla Francia, dalla Germania e poi anche dalla Cina. Abbiamo visto gli investimenti di promozione fatti dalla Spagna e dalla Francia. Invece noi non abbiamo concorrenza per quanto riguarda la dotazione di bellezze». «I dati sono preoccupanti – aggiunge il Cavaliere – . Abbiamo guardato a quello che era successo: gran parte di questa discesa è stata provocata a causa di una mancanza di promozione». A causa della riforma costituzionale «votata dalla sinistra» la materia è stata «assegnata alle singole
regioni», questo fatto ha provocato «una caduta di promozione», spiega il presidente del Consiglio, secondo cui è, appunto, tempo di cambiare musica. Anche durante la conferenza stampa con la Brambilla, il premier non ha risparmiato battute sulle «signore che si fotografano con i telefonini», aggiungendo «Abbiamo girato uno spot dove ho fatto il conduttore. Quando l’ho visto, ho detto che l’opposizione non me lo avrebbe lasciato fare perché avrei avuto subito una catena di signore...io in quello spot sono troppo bello». «Se un giorno sarò all’opposizione, allora si potrà usare». Nel corso della conferenza stampa, il ministro Brambilla ha presentato, tra l’altro, una serie di misure per agevolare la presenza di viaggiatori in Abruzzo, a partire da uno sconto del 30% dei biglietti dei treni.
GELATA dei consumi nel 2009. La crisi peserà sulle famiglie italiane almeno sino alla fine dell’anno, portandole a tenere ancora la cinghia stretta e a comprare sempre meno. La prospettiva è quella indicata da Confcommercio che, in occasione dell’assemblea annuale, ha anticipato la stima di una contrazione dei consumi pari all’1,5% quest’anno: un dato peggiore di quanto finora ventilato, che attestava la flessione all’1,4%. La tendenza ad una spesa sempre più leggera è intanto confermata anche dagli ultimi dati dell’Istat sulle vendite al dettaglio nel mese di aprile, che hanno segnato un calo del-
lo 0,6% rispetto ad aprile 2008 e dello 0,4% su marzo 2009. Un dato che, a livello tendenziale, è la sintesi di un aumento del 2,1% delle vendite di prodotti alimentari e di un calo del 2% di quelle dei non alimentari. Dovendo scegliere, infatti, gli italiani sacrificano gli acquisti dei prodotti non di stretta necessità quotidiana, compresi abbigliamento (2,4%), scarpe e mobili (entrambi -2,6%), ma anche libri (-2,3%) e giochi (-1,3%). Bandito il lusso: gioielli e orologi segnano il calo annuo più ampio (-3,7%). In generale, però, guardando alla forma distributiva, a soffrire di più sono i piccoli esercizi.
Il 2009 anno ideale per chi vuole acquistare
Sono 163.700
Case, scendono i prezzi ma diminuisce anche la possibilità di investire
Anche i ricchi “calano” in Italia -20% di Paperoni
I PREZZI delle case in Italia continueranno probabilmente a scendere nel corso del 2009: lo prevede l’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che registra un calo dell’1,1% nel 2008, aggravato nell’ultimo trimestre che segna un -2,9%. Inoltre gli investimenti immobiliari nei paesi dell’organizzazione, sottolineano da Parigi, «probabilmente scenderanno ad un tasso annuo di oltre il 10%, con cali particolarmente consistenti negli Usa, in Giappone, Nuova Zelanda, Islanda, Irlanda e Spagn», i paesi dove il calo di valore degli immobili si aggira intorno ai dieci punti percentuali. L’Italia quindi non è uno dei paesi più colpiti ma, anzi, ha registrato uno dei passivi minori tra i paesi Ocse, con l’unica eccezione della Svizzera dove i prezzi continuano a crescere, seppur di poco. La conferma di una relativa tenuta, questa volta sul numero delle transazioni immobiliari, arriva anche dall’italiana
Tecnoborsa: «Il mercato si è contratto – conferma il presidente dell’associazione Valter Giammaria – ma non si è avuto il crollo degli altri paesi perché in Italia il mattone è il bene rifugio per eccellenza, l’ultima cosa che si vende. La crescita tornerà con quella del paese: l’indicatore da seguire è l’occupazione». Per il momento però l’indagine Tecnoborsa sulle transazioni immobiliari nelle sei maggiori città italiane è piena di segni meno: -2,4% rispetto a due anni fa e, ancora più pesante, 8,5% rispetto a quattro. E neanche per il 2009 si prevede un miglioramento con un calo previsto del 3,5% rispetto a quest’anno. L’indagine considera ogni tipo di transazione, acquistare, vendere, dare o prendere in locazione ma a influenzare il dato generale in modo marcato sono le intenzioni di acquisto futuro che, emerge dalle previsioni, sono scese del 2,2 rispetto al 2007 ma addirittura del 7,8% rispetto al 2005.
ANCHE i ricchi calano (di numero): in Italia nel 2007 erano 206.700, alla fine del 2008 il totale è sceso a 163.700, il 20% in meno. Sono gli effetti della crisi, che frenano bruscamente la crescita degli ultimi anni: +3% nel 2006, +1% nel 2005. Nel mondo il calo di “paperoni” è stato del 15%, con la Cina che ha tenuto meglio degli altri Paesi ed è salita al quarto posto nella classifica di cittadini che detengono un patrimonio superiore al milione di dollari. L’Italia mantiene l’ottava posizione, incalzata da vicino da Brasile e Australia. Sono dati della ricerca annuale condotta da Capgemini e Merril Lynch sulla ricchezza mondiale, che sottolinea per l'Italia anche un netto taglio del valore dei patrimoni dei ricchi, tornato di fatto a un livello del 20042005. I primi segnali sul 2009 non sono confortanti. Ma per tutti i ricchi si tratta solo di stringere la cinghia per un po’: le previsioni degli autori della ricerca affermano che nel 2013 i loro patrimoni arriveranno a un totale di 48,5 miliardi di dollari, cioè il 47% in più rispetto a oggi.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
14 Economia
24 ore in Basilicata
Si dĂ alla macchia il cinquantenne di Venosa condannato per omicidio e droga
Ciriello, doppiamente latitante Un giudice di Torino lo aveva graziato: Tanto non farà un giorno di carcere VENOSA - Un giudice di Torino aveva graziato lui e altre 32 persone sospettate di far parte di un gruppo di trafficanti di droga, rigettando la richiesta d'arresto che gli aveva presentato il pubblico ministero, con una motivazione che fece scalpore: Tanto tra riti alternativi, concessione delle attenuanti, indulto e semilibertà non faranno un giorno di carcere. Da quel giorno Antonio Ciriello, 50 anni, di Venosa, è latitante. Per la storia della droga, qualche giorno fa, è stato condannato a sei anni di carcere. Una condanna che va a sommarsi a quella che gli aveva inflitto per omicidio la Corte d'assise di Potenza: 15 anni. Ha deciso di non scontare nÊ l'una nÊ l'altra. E si è dato alla macchia. Valter Campini è il suo avvocato. Dice di non saper che fine abbia fatto il suo cliente. Ciriello si era trasferito a Torino per dimenticare il fattaccio di Venosa. I carabinieri lo arrestarono per omicidio volontario e porto abusivo d'arma. Il fatto avvenne nella discoteca che gestiva da qualche anno: il music club Tiffany. La vittima era un ragazzo: Roberto Orlando, 20 anni, studente. Assieme a un amico di 21 anni, quel sabato del 1999, voleva passare un serata nella discoteca di Ciriello, ma fuori dal locale i due ragazzi hanno avuto uno scontro con un posteggiatore. E' in quel momento che interviene Ciriello. E' in compagnia di altre due persone (anche loro arrestate e condannate. Di recente sono state colpite da provvedimenti di carcerazione emessi dalla procura generale della Repubblica di Napoli, a firma del sostituto pro-
Lacorazza incontra Superbo
Piero Lacorazza
Il Palazzo di Giustizia di Torino
curatore generale Giuseppe Elio Cataldo. Gli ordini di carcerazione sono stati emessi a poche ore dalla pronuncia della Corte suprema di Cassazione che ha dato immediata esecuzione alla pena di 15 anni 9 mesi per un imputato e di 14 anni e 4 mesi per l'altro, che era stata emessa dalla Corte d'assise d'appello di Napoli, seconda sezione, che li aveva riconosciuti colpevoli, in concorso tra loro e con Ciriello, di omicidio volontario e lesioni personali aggravate). La lite finisce nel sangue.
Da tempo si era trasferito a Torino
Dopo la carcerazione preventiva decide di cambiare aria. Appena esce dal carcere va a Torino. LÏ si trova in uno strano giro, raccontato agli investigatori piemontesi dal collaboratore di giustizia calabrese Rocco Varacalli (Il racconto di Varacalli è un incredibile romanzo che parla di carichi di cocaina sempre pesanti, recuperati in Calabria dai familiari della sua cosca, che li riceveva dai cugini del Sudamerica, e trasportata nei modi piÚ incredibili a Torino. Chili di droga nascosti nel pa-
ne, dietro pannelli, addirittura in chiesa, dietro un mattone semovente di un'abside). Secondo il pentito, Ciriello era l'intermediario dei suoi traffici. Lo aveva conosciuto, per caso, in un night. E lui si era subito messo a disposizione, presentandogli due amici albanesi. Varacalli però quella coca non la paga e i due albanesi se la prendono con Ciriello. Secondo il pentito lo sequestrano per una notte, pretendendo il pagamento della droga. fab. ame.
Cambia aria dopo la carcerazione preventiva
POTENZA - Proseguono le visite istituzionali del presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza che ieri mattina ha incontrato, in Cattedrale, il vescovo di Potenza monsignor Agostino Superbo. Lacorazza e Superbo – spiega una nota - si sono soffermati, in particolar modo, sulle azioni da mettere in campo per fronteggiare la drammatica crisi economica che colpisce imprese e famiglie, facendo registrare l’emergenza occupazionale piĂš grave degli ultimi anni. ÂŤE’ necessario – ha affermato Lacorazza - puntare e investire sulle potenzialitĂ delle giovani intelligenze lucane e sulle vocazioni del territorio, per indirizzare la Basilicata verso un nuovo percorso di crescita sociale ed economica. Un percorso che dovrĂ avere per protagoniste le diverse localitĂ del territorio, le cui specificitĂ culturali, identitarie e produttive, vere leve di uno sviluppo duraturo, vanno individuate e valorizzateÂť. Lacorazza, inoltre, dopo aver parlato con i lavoratori della societĂ â€œIndustrie del Basentoâ€? riuniti in sit-in a piazza Pagano a Potenza, ha telefonato all’assessore regionale alle AttivitĂ Produttive, Straziuso, sottolineando la delicata situazione che investe lo stabilimento.
, 'RFHQWL HG LO SHUVRQDOH 7HFQLFR $PPLQLVWUDWLYR GHO 'LSDUWLPHQWR GL 6FLHQ]H GHL 6LVWHPL &XOWXUDOL )RUHVWDOL H GHOO $PELHQWH GHOO 8QLYHUVLWj GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD SDUWH FLSDQR DO GRORUH SHU O LPSURYYLVD H JUDYH SHUGL WD GHO 0DJQLILFR 5HWWRUH
6LOYDQD $GULDQD H *LDQOXFD 7DPEXUUR SDUWHFLSDQR FRQ DIIHWWR DO GRORUH GL 0DUFR SHU O LPSURYYLVD SHU GLWD GHO FDUR SDGUH 3URI $1721,2 7$0%8552
,O 'LSDUWLPHQWR GL &KLPLFD GHOO 8QLYHUVLWj GHOOD &DODEULD HVSULPH DOO $WHQHR OXFDQR LO VXR SURIRQGR FRUGRJOLR SHU OD SUHPDWX UD VFRPSDUVD GHO 0DJQLILFR 5HWWRUH 3URI 0$5,2 7$0%8552
3RWHQ]D JLXJQR
%DUL *LXJQR
$UFDYDFDWD GL 5HQGH *LXJQR
LQ TXHVWR PRPHQWR GL FRVL JUDQGH GRORUH VRQR YLFLQL DL VXRL FDUL DL GRFHQWL DJOL VWXGHQWL H DL FROODERUD WRUL WHFQLFL H DPPLQLVWUDWLYL GHOO 8QLYHUVLWD GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD
3URIRQGDPHQWH FRPPRVVR LO 1XFOHR GL 9DOXWD]LRQH GHOO 8QLYHUVLWj GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD SDUWHFLSD O LP SURYYLVD VFRPSDUVD GHOO DPLFR 5HWWRUH
%DUL JLXJQR
/ 8QLYHUVLWj GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD VL XQLVFH QHO GRORUH SHU OD SHUGLWD GHO VXR 5HWWRUH SURI $1721,2 0$5,2 7$0%8552 ULFHUFDWRUH GL VWUDRUGLQDULD SHUVRQDOLWj
,O 'LSDUWLPHQWR GL %LRORJLD 'LIHVD H %LRWHFQRORJLH $JUR IRUHVWDOL GHOO 8QLYHUVLWj GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD VDOXWD FRQ DIIHWWR LO 6XR 5HWWRUH
3RWHQ]D JLXJQR
3RWHQ]D JLXJQR
, GRFHQWL H LO SHUVRQDOH 7HFQLFR $PPLQLVWUDWLYR GHO 'LSDUWLPHQWR 7HFQLFR (FRQRPLFR SHU OD *HVWLRQH GHO 7HUULWRULR $JULFROR )RUHVWDOH GHOO 8QLYHUVLWj GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD SDUWHFLSD QR DO GRORUH SHU OD VFRPSDUVD GHO 0DJQLILFR 5HWWRUH 3URI
,O 3UHVLGHQWH O $PPLQLVWUDWRUH 'HOHJDWR LO 'LUHWWRUH *HQHUDOH LO &RQVLJOLR GL $PPLQLVWUD]LRQH LO &ROOHJLR 6LQGDFDOH H LO SHUVR QDOH WXWWR GL 7HOHVSD]LR SDUWHFL SDQR FRQ FRPPR]LRQH DO GRORUH GHOOD IDPLJOLD SHU OD SHUGLWD GHO 0DJQLILFR 5HWWRUH GHOO 8QLYHUVLWj GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD 3URI
, GRFHQWL L ULFHUFDWRUL HG LO SHUVRQDOH WHFQLFR DPPLQL VWUDWLYR WXWWR GHOOD )DFROWj GL $JUDULD GHOO 8QLYHUVLWj GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD SDUWH FLSDQR FRPPRVVL DO GRORUH SHU OD JUDYH HG LPSURYYLVD SHUGLWD GHO 0DJQLILFR 5HWWRUH 352) $1721,2 0$5,2 7$0%8552 XRPR GL VFLHQ]D H GL JUDQGH FXOWXUD
,O 3UHVLGHQWH H L &RPSRQHQWL GHO &RPLWDWR 2UGLQDWRUH GHOOD )DFROWj GL 6FLHQ]H GHOOD )RUPD]LRQH GHOO 8QLYHUVLWj 'HOOD %DVLOLFDWD SDUWHFLSDQR DO SURIRQ GR GRORUH SHU O LPPDWXUD VFRP SDUVD GHO 0DJQLILFR 5HWWRUH 3URIHVVRU $1721,2 0$5,2 7$0%8552 GL FXL ULFRUGDQR OD VLJQLILFDWLYD SHUVRQDOLWj SHU O $WHQHR /XFDQR H SHU OD FXOWXUD LWDOLDQD
,O 5HWWRUH H O LQWHUD &RPXQLWD
6FLHQWLILFD H $FFDGHPLFD GHO 3ROLWHFQLFR GL %DUL HVSULPRQR LO SLX
SURIRQGR FRUGRJOLR SHU OD VFRPSDUVD GHO
3RWHQ]D JLXJQR
3RWHQ]D JLXJQR
3URIHVVRU $1721,2 0$5,2 7$0%8552 0DJQLILFR 5HWWRUH GHOO 8QLYHUVLWD
GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD
,O 3UHVLGH L 3URIHVVRUL L 5LFHUFDWRUL H LO 3HUVRQDOH WXWWR GHOOD )DFROWj GL ,QJHJQHULD GHOO 8QLYHUVLWj GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD VL XQLVFRQR DO FRUGRJOLR SHU O LPSURYYLVD VFRPSDU VD GHO 0DJQLILFR 5HWWRUH GHOO 8QLYHUVLWj GHJOL 6WXGL GHOOD %DVLOLFDWD 3URIHVVRUH $QWRQLR 0DULR 7$0%8552 ULFRUGDQGRQH O DOWD ILJXUD GL XRPR H VFLHQ]LDWR H LO FRQWULEXWR IRQGDQWH RIIHUWR SHU OR VYLOXSSR GHOOD VHGH /XFDQD 3RWHQ]D JLXJQR
352) $1721,2 0$5,2 7$0%8552
352) $1721,2 0$5,2 7$0%8552
$1721,2 0$5,2 7$0%8552 3RWHQ]D JLXJQR
$1721,2 0$5,2 7$0%8552
$1721,2 0$5,2 7$0%8552
H QH ULFRUGD OD ILJXUD GL VFLHQ]LDWR DSSDVVLRQDWR GL XRPR GL FXOWXUD GL FXULRVR LQGDJDWRUH GHL VHJUHWL GHOOD QDWXUD GL LQIDWLFDELOH GLIHQVRUH GHO YDORUH GHOO LVWUX]LRQH H GHOOD ULFHUFD 7RQLQR VDSHYD UHQGHUH SUH]LRVD OD SRVVLELOLWj GL FRQGLYLGHUQH L SURJHWWL H OH IDWLFKH PD VDSHYD UHQGHUH IHFRQGD H SURILFXD DQFKH OD SROHPL FD 6HQWLUHPR OD PDQFDQ]D GL TXH VWH VXH GRWL ,O 'LSDUWLPHQWR VL VWULQJH QHO GRORUH DOOD VXD FRPSDJQD &DWLD DO ILJOLR 0DUFR H D WXWWL FRORUR FKH KDQQR DYXWR LO SULYLOHJLR GL FRQRVFHUH O XR PR H O DPLFR LQVLHPH DOOR VFLHQ]LDWR
0DWHUD JLXJQR
3RWHQ]D JLXJQR
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
15
GiovedĂŹ 25 giugno 2009
GiovedĂŹ 25 giugno 2009
Matera Si studiano proposte di modifica che riguardano anche i criteri di selezione
Po Fesr, al lavoro il comitato di sorveglianza MATERA - Imprese, ricerca, politiche ambientali e culturali. E' questa la mappa sulla quale si lavora, per definire il futuro della Basilicata. Con una dotazione complessiva di 752,186 milioni di euro, il programma operativo Fesr 2007-2013 rappresenta, probabilmente, una delle migliori opportunità di sviluppo che la Basilicata possa mettere a frutto utilizzandone al meglio strumenti e prospettive. E' per questo che il comitato di sorverglianza, (composto da esponenti dell'Unione Europa, della Regione, del Ministero dello Sviluppo economico, delle forze sociali e delle associazioni di categoria di industria, artigianato e commercio) ha opportunamente avviato un programma di lavoro per studiare proposte di modifica che riguardano anche i criteri di selezione. La riunione si è svolta a Matera, a 24 ore dalla presentazione ufficiale del Programma. L'obiettivo - spiega Leonardo Montemurro, componente del Comitato e segretario regionale della Cna - è quello di individuare i mezzi migliori per fronteggiare e superare l'attuale fase di crisi, accelerando interventi e spesa. Per farlo è necessario che vengano esaminati tutti gli strumenti economico-finanziari, a cominciare dal rapporto annuale di esecuzione. I cambiamenti che il Comitato ha approvato, sono il frutto di una
evoluzione del quadro economico, sociale e finanziario che è intervenuta nel corso degli ultimi due anni e che ha abbattuto la propria scure inevitabilmente sullo stato delle imprese. E' il caso, ad esempio - prosegue Montemurro - dei 20 milioni di euro, stanziati dalla finanziaria regionale per la patrimonializzazione delle imprese e l'accesso al credito; una misura che due anni fa non era prevista. Sotto il profilo economico finanziario, l'intervento per ridurre l'impatto negativo della crisi finanziaria, si muove anche sulla possibilità di ricorso ai Cofidi, fino alla chiusura del Programma operativo. Una delle proposte piÚ significative riguarda la possibilità di affidare a organismi intermedi (vedi Sviluppo Italia) la gestione di alcune misure regionali. La Regione, dunque, si affida a società inhouse e può procedere all'affidamento diretto, evitando il ricorso alla gara d'appalto. Il lavoro del gruppo di lavoro era cominciato già il 4 aprile 2008, quando il programma operativo era stato analizzato per la prima volta, in occasione dell'insediamento del comitato. L'altro aspetto importante su cui stiamo intervenendo - aggiunge Montemurro - riguarda la ricerca. Mentre nell'impostazione originale, i fondi venivano erogati solo alle
imprese, in virtĂš dell'accordo stipulato tra la Regione Basilicata e il Consorzio Area Science Park di Trieste, verranno previste somme affinchĂŠ vengano formati circa 60 operatori sul territorio e sia avviata una forma di scouting per rilevare il fabbisogno di innovazioneÂť. Per questa misura, il Programma operativo ha stanziato (Obiettivo II) un impegno di spesa pari a 4.360 milioni di euro. Le modifiche riguardano, inoltre, l'asse IV che prevede le modalitĂ di finanziamento dei grandi eventi. Il nuovo testo consentirebbe di ÂŤRendere possibile l'attivazione dei grandi eventi in siti naturali e luoghi di cultura regionali, oggetto di promozione nell'ambito dell'attuale o precedenti cicli di programmazione da parte di tutte le politiche strutturali, indipendentemente dal fatto che la valorizzazione sia avvenuta con il Por 2000-2006Âť. Capitolo a parte merita, poi, quello che riguarda la raccolta e la gestione dei rifiuti che il Comitato di sorveglianza ha preso in considerazione definendo la ÂŤPossibilitĂ di realizzare infrastrutture e sistemi quali ecopunti e piattaforme ecologiche attrezzate per la raccolta differenziata delle diverse frazioni dei rifiuti urbani e assimilabili, all'interno di un sistema integrato di raccolta su base di ambito territoriale o di sub ambito attuando anche
Leonardo Montemurro
modelli integrati porta a porta. ÂŤSe la Regione dovesse accelerare tutti i processi previsti, l'obiettivo potrebbe essere facilmente raggiunto, evitando farraginosi passaggiÂť. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Potenza Presentato il rapporto Inail incidenti e morti sul lavoro. Basilicata in linea con l’Italia
Infortuni, trend in discesa Potentino meglio del Materano. Agricoltura peggio del settore industriale POTENZA - Sembrano in calo, per la prima volta dall’immediato secondo dopoguerra, gli infortuni sul lavoro in Italia. E anche la Basilicata, per una volta, pare in linea con il trend nazionale. Ad attestarlo è l’ultimo Rapporto dell’Inail presentato, ieri mattina a Potenza, dal direttore vicario della sezione lucana dell’Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro, Alessandro Romeo. C’è un calo totale degli incidenti pari al quattro e mezzo per cento, ha detto Romeo. Calano quelli sul posto di lavoro – ha aggiunto – ma anche quelli cosiddetti in itinere. Nello specifico, ha spiegato il direttore regionale dell’Inail, diminuiscono di 264 unità gli infortuni sul posto di lavoro, passando da 5870 a 5606, e di 23 quelli in itinere (avvenuti cioè lungo il percorso che porta sul luogo di lavoro ndr) che scendono da 623 a 600. Sale invece, purtroppo, il saldo degli incidenti mortali che nell’anno appena trascorso sono stati sette in piÚ rispetto al 2007 e che, nei primi mesi del 2009, sono già sei. Se da un lato, tuttavia, il calo degli infortuni sul lavoro è evidente stando ai numeri dell’Inail, dall’altro va rapportato, ha spiegato Alessandro Romeo, con i circa 4000 posti di lavoro in meno su scala regionale. Dato quest’ultimo che spie-
gherebbe, almeno in parte, il saldo “positivoâ€? degli infortuni perchĂŠ, ha sottolineato Romeo, è normale che con meno persone impegnate sui luoghi di lavoro si riducano, di conseguenza gli infortuniÂť. Entrando nello specifico delle voci, infine, i dati lucani contenuti nel “Rapporto Inail 2008â€?attestano che: se calano gli infortuni nel settore “Industria e serviziâ€? (passando da 5098 a 4731), aumentano quelli nel comparto agricolo (in crescendo di 141 unitĂ ) e tra le fila dei dipendenti statali (che salgono da 289 a 328). Gli stessi dati divisi per province fanno inoltre risultare in diminuzione soltanto gli infortuni nel potentino, che passano da 4359 a 3998, ma in aumento quelli nel materano che si attestano a 2208 dai 2134 dell’anno 2007. Tirando le somme del documento, ha spiegato Romeo, ÂŤemerge da un lato che l’Italia non è affatto maglia nera in Europa sul versante degli infortuni sul lavoro e, dall’altro, che su scala regionale sembra funzionare l’interfaccia tra datori di lavoro e lavoratori in un’ottica antinfortunisticaÂť. ÂŤE’ proprio su questa strada di confronto e rispetto delle regole – ha concluso il direttore regionale dell’Inail – che bisogna proseguire se si vuole ulteriormente ridurre l’incidenza dei costi infortunistici sulla societĂ italiana in generale e lucana in particolareÂť. Michele Russomanno (6(&8=,21( 1
$99,62 ', 9(1',7$ ,002%,/,$5( ())(778$7$ '$ (48,7$/,$ %DVLOLFDWD 6SD $JHQWH GHOOD 5LVFRVVLRQH GHOOD SURYLQFLD GL 3RWHQ]D H 0DWHUD 9,$ '(//$ 7(&1,&$ 1 327(1=$ (48,7$/,$ %$6,/,&$7$ 63$ $*(17( '(//$ 5,6&266,21( 3(5 /$ 3529,1&,$ ', 327(1=$ ( 0$7(5$ 5(1'( 38%%/,&$0(1 7( 1272 &+( ,1 '$7$ 25( 35(662 , /2&$/, ', (48,7$/,$ %$6,/,&$7$ 6 3 $ ,1 9,$ '(//$ 7(&1,&$ 1 327(1=$ $95$ /82*2 /$ 9(1',7$ $/ 38%%/,&2 ,1&$172 '(, 6(*8(17, ,002%,/, /2772 81,&2 'LULWWR GL SURSULHWj ,PPRELOH LQ %(//$ &DWDVWR 8UEDQR )RJOLR 3 OOD ,QGLUL]]R & GD 0DWWLQHOOD SLDQR 66 7 5HQGLWD $ELWD]LRQH FDWHJRULD $ &ODVVH GL YDQL FRQ DUHD GL SHU WLQHQ]D GL PT FLUFD FHQVLWD LQ FDWDVWR WHUUHQL DO )RJOLR S OOD FODVVH FRQ 5 ' GL HXUR H 5 $ GL HXUR FKH GD FHUWLILFDWR GL GHVWLQD]LRQH XUEDQLVWLFD ULODVFLDWR GDO &RPXQH GL %HOOD ULFDGH LQ ]RQD ³(´ 9HUGH $JULFROR 35(==2 %$6( (852 VHFRQGR LQFDQWR WHU]R LQFDQWR
Ponte di Picerno sabato e domenica nuova chiusura
Un momento dell’incontro (f. Mattiacci)
ARBEA Assemblea della Uil Fpl POTENZA - Si è svolta ieri, presso l'Arbea, a Potenza, l'assemblea della Uil Fpl in vista dell'incontro della delegazione trattante, in programma per il prossimo 3 luglio. Nel sottolineare il ruolo strategico dell'Arbea per il rilancio delle politiche in favore dell'agricoltura, l'Assemblea ha sottolineato la necessità di una ulteriore valorizzazione delle risorse umane e professionali in servizio, che garantiscono la funzionalità dell'Ente in un momento molto delicato che vive il settore agricolo e l'economia nel suo complesso. Risorse umane - si legge in una nota - che si sono arricchite di ulteriori professionalità e che si stanno integrando agevolmente all'interno della struttura. La Uil Fpl, pertanto, ritiene indispensabile, anche alla luce del rinnovo contrattuale dei dipendenti delle autonomie locali, realizzare le progressioni orizzontali già concordate e procedere speditamente nella realizzazione del bando per le progressioni verticali. Inoltre, occorre rapidamente definire l'intesa sull'utilizzo del fondo per la produttività che andrebbe ulteriormente rimpinguato e liquidato con celerità a tutti i lavoratori. Conclusa questa fase, è fondamentale procedere alla rivisitazione del Contratto Decentrato 2004/09, tra l'altro in scadenza, in quanto non piÚ in grado di rispondere alle trasformazioni che ha subito negli ultimi anni..
POTENZA – Nuova chiusura per il viadotto Fiumara di Tito. La corsia in direzione Potenza del raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni (Salerno) sarà , infatti, chiusa al traffico dalle ore 10 del 27 giugno alle ore 18 del giorno successivo, domenica 28 giugno, per permettere l'esecuzione di alcuni lavori
sul ponte di Picerno (Potenza). Lo ha annunciato il compartimento della Basilicata dell’Anas. La chiusura riguarderà tutto il tratto fra gli svincoli di Picerno e Tito. Gli autoveicoli diretti a Sicignano, invece, potranno percorrere regolarmente il tratto del raccordo interessato dai lavori.
RUSSI IN VISITA E’ iniziata la visita in Basilicata della Scuola di Studi politici di Mosca. Dopo la due giorni in terra lombarda, la delegazione, guidata da Elena Nemirovskaya, direttrice dell’istituto di ricerca, ha preso parte ad un incontro tenutosi presso l’hotel San Domenico a Matera. Al centro del dibattito, al quale hanno partecipato addetti ai lavori ed esponenti del mondo istituzionale e politico, l’utilizzo dei Fondi Strutturali. L’iniziativa rientra nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto tra la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e la Scuola di Mosca.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
16 24 Ore in Basilicata
Casa Approvato il ddl “rilancio dell’economia e riqualificazione del patrimonio edilizio� L’annuncio di Viti Metapontino Allo studio una centrale Tra gli obiettivi: aumenti di cubatura e risparmio energetico ortofrutticola
La giunta dà l’ok al Piano
POTENZA - La Giunta regionale, come annunciato due giorni fa dal Quotidiano, ha approvato il disegno di legge “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistenteâ€?. Nei giorni scorsi il disegno di legge era stato presentato ad ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria e di volontariato, affinchĂŠ facessero pervenire eventuali osservazioni. La proposta di legge consente di aumentare la cubatura delle abitazioni nei casi in cui gli interventi di ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione di edifici perseguano gli obiettivi del miglioramento della qualitĂ abitativa, della messa in sicurezza e del risparmio energetico. In particolare, gli edifici residenziali esistenti, legittimamente realizzati e condonati, nonchĂŠ gli edifici residenziali in fase di realizzazione, a tipologia monofamiliare isolata di superficie complessiva fino a 200 metri quadrati e a tipologia bifamiliare isolata di superficie complessiva fino a 400 metri quadrati, possono essere ampliati entro il limite massimo del 25 per cento. La riduzione del consumo energetico non potrĂ essere inferiore al 20 per cento del fabbisogno di energia dell’intero edificio. Per quanto riguarda, invece, gli interventi di rinnovamento del patrimonio edilizio esistente realizzato dopo il 1942, sono consentiti interventi straordinari di demolizione e ricostruzione con aumento della superficie complessiva esistente fino al 40 per cento se si utilizzino anche tecniche di bioedilizia, pannelli fotovoltaici, e la dotazione di verde venga incrementata fino al 60 per cento. In questi casi, la riduzione del consumo energetico non potrĂ essere inferiore al 30 per cento del fabbisogno di energia dell’intero edificio. I Comuni potranno ampliare o restringere l’ambito applicativo (zone urbane, patrimonio abitativo ante o post 1942, ecc‌). Gli interventi devono essere attuati nel pieno rispetto della vigente disciplina in materia di rapporto di lavoro, anche per gli aspetti previdenziali e assistenziali e di sicurezza nei cantieri. ÂŤLe norme contenute nel disegno di legge – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico – sono in armonia con l’Intesa siglata il primo aprile scorso da Governo e Regioni e sono il risultato della concertazione avvenuta con le associazioni di categoria, le associazioni ambientaliste, i sindacati e gli ordini professionali. La premialitĂ volumetrica sarĂ , in ogni caso, subordinata alla riduzione dei consumi di energia e al rispetto delle norme antisismiche. Inoltre, gli interventi non potranno essere realizzati nei centri storici e nelle aree sotto tutela. Riteniamo – conclude Santochirico - che in questo modo sia possibile incidere sulla riqualificazione del patrimonio edilizio, con edifici, quartieri ed insediamenti residenziali che ab-
NOMINE
Nuovo ufficio di Presidenza per il Csv di Basilicata
biano un impatto limitato e garantiscano un’elevata qualità della vita. La durata del Piano è di 24 mesi dall’entrata in vigore della legge. Ora il prossimo passo è l’esame del disegno di legge da parte del Consiglio regionale che dovrà darne la definitiva approvazione.
La scadenza fissata dall’intesa Stato - Regioni per l’approvazione del Piano Casa è quella del 30 giugno. Un traguardo già tagliato da alcune realtà come il Veneto e l’Umbria e in forte ritardo, invece, perchÊ ancora in fase di studio, nella vicina Calabria, in Liguria, Molise e Sardegna.
POTENZA - Genesio De Stefano è il nuovo presidente del Centro Servizi al Volontariato della Basilicata. La designazione è avvenuta nell’incontro di consiglio direttivo tenutosi lo scorso 23 giugno. Alla nomina di De Stefano, presidente dell’Avis Basilicata, il direttivo è giunto alla luce di una serie di valutazioni riguardanti le sue esperienze nella gestione di strutture complesse a carattere regionale e extra regionale. Il direttivo ha anche eletto i due vicepresidenti che comporranno l’Ufficio di Presidenza. Si tratta di Pietro Iacovone (Associazione Cultura Giovane di Matera) e di Emidio Lamboglia (Associazione Angelo Custode di Lauria). Con la nomina del nuovo Ufficio di Presidenza
si chiude una fase di rinnovamento cominciata alla fine di maggio con l’allargamento dell’Assemblea del Csv Basilicata, passata da 30 a 54 membri, e proseguita agli inizi di giugno con l’elezione del nuovo consiglio direttivo. Il nuovo consiglio direttivo, oltre che dal presidente e dai due vicepresidenti, è composto da Maria Bamundo (Associazione Santa Maria della Rocca di Calciano), Vincenza Ferrarese (Associazione Crescere Insieme di Barile), Giuditta Lamorte (Associazione Moige Basilicata), Vincenzo Martinelli (Coop.Soc. L’Aquilone di Potenza), Filippo Formando (Associazione Ecosport di Poliporo), Leonardo Vita (Associazione Upel di Lagonegro).
Non il dirigente ma un funzionario l’oggetto della lettera anonima
Attolico estraneo alla vicenda “maltrattamentiâ€? nel progetto Vie Blu POTENZA - In riferimento all’articolo pubblicato il 24 giugno sul Quotidiano della Basilicata a pagina 21 dal titolo “Vie Blu. Lettera a sindacati e istituzioni. La Cgil: ÂŤApprofondiremoÂť. Un gruppo di lavoratori denuncia “maltrattamentiâ€? di un dirigenteâ€?, si precisa che il termine dirigente è stato utilizzato in
maniera impropria in quanto nell’ambito della Provincia di Potenza l’unico dipendente che riveste qualifica dirigenziale nell’ambito del Progetto Vie Blu è l’ingegnere Alessandro Attolico, persona assolutamente estranea alla vicenda. L’ingegner Attolico non è, infatti, citato nella lette-
IL 3 EVENTO CON L’AMBASCIATORE DI PACE Potenza si prepara per Prem Rawat POTENZA - In vista della manifestazione “Pace, patrimonio dell’Uomoâ€? che si svolgerĂ il 3 luglio a Potenza alle ore 20:30 all’auditorium della musica Gesualdo da Venosa, con la presenza dell’ ambasciatore di Pace Prem Rawat, sono numerose le personalitĂ del mondo istituzionale, politico, della cultura, della societĂ civile della Basilicata che hanno aderito, assicurando la presenza. Le istituzioni e la classe politica della Basilicata – sottolinea Donato Scutari, presidente dell’Associazione Percorsi che cura gli aspetti organizzativi dell’evento - hanno dimostrato grande sensibilitĂ alla tematica della pace affrontata da Prem Rawat. In modo particolare i parlamentari ed ex parlamentari della nostra regione quali Gianfranco Blasi, Donato Scutari, Mario Lettieri, Nicola Pagliuca, hanno sostenuto il suo intervento presso la sala delle Conferenze della Camera dei Deputati a Palazzo Marini nel 2004; il senatore a vita Emilio Colombo ha ospitato la cerimonia tenutasi presso il Senato a Palazzo Giustiniani nel 2005 per la consegna dei fondi per aiuti umanitari da parte della Prem Rawat Foundation al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite per i sopravvissuti allo tsunami in Indonesia; nel 2007 il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e la Regione Friuli Venezia Giulia hanno premiato Prem Rawat con una medaglia d’oro per il suo lavoro in favore della pace, in una cerimonia ospitata presso la Presidenza del Senato, manifestazione che si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La Regione Basilicata vuole presentare il suo messaggio favorendo una riflessione sulla presenza del tema della pace nell’opera delle amministrazioni e nella vita quotidiana di ogni cittadino.
,O 'LUHWWRUH %HUQDUGR %RUWRORWWL H L FROOHJKL GHOOD )RQGD]LRQH (QL (QULFR 0DWWHL VRQR YLFLQL DOOD IDPLJOLD QHO ULFRUGR GHO FDUR 3URI
$1721,2 0$5,27$0%8552 UDUR HVHPSLR GL PRUDOLWj H VDJJH]]D 0LODQR JLXJQR
ra anonima inviata da una cosiddetta “Rappresentanza dei lavoratori delle Vie Bluâ€? se non come dirigente che in quanto tale può adottare gli opportuni provvedimenti. L’ingegner Attolico non è oggetto delle lamentele dei lavoratori ma è invece tra le persone a cui la lettera è stata inviata e, infatti,
ha precisato che al proposito avvierà la sua indagine per verificare gli episodi messi in evidenza dal gruppo di lavoratori nella lettera anonima. Oggetto della missiva anonima è, invece, un funzionario del progetto erroneamente definito dirigente nell’articolo. m.boggia@luedi.it
METAPONTO - La Regione Basilicata ha allo studio la realizzazione di un investimento di venticinque milioni di euro rivenienti dai fondi aree sottoutilizzate per realizzare una centrale ortofrutticola nel Metapontino. La notizia è arrivata dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, nel corso del convegno su “Innovazioni e strategie per una frutticoltura di qualitĂ â€?, tenutosi presso l’Azienda “Pantanelloâ€? di Metaponto. La struttura di grande rilievo strategico non solo per la Basilicata sarĂ tesa ad allocare e commercializzare le produzioni. ÂŤIl Governo regionale - ha affermato Viti - ritiene questo investimento di fondamentale importanza per l’economia dell’area e per l’intero settore primario a cui occorre dare un forte impulso e nuova centralitĂ nelle politiche regionali. Intendiamo cosĂŹ promuovere, dopo l’essenziale fase della produzione, anche la fase della concentrazione delle nostre produzioni ortofrutticole pregiate facendo massa critica e realizzando la necessaria opera di aggregazione nella filiera tra le organizzazioni di produttori, il distretto ortofrutticolo e le organizzazioni professionali. L’operazione – ha continuato Viti - riguarda anche la parte logistica, il confezionamento, i trasporti, la valorizzazione dei marchi, fattori che rimangono basilari per la commercializzazione ed i rapporti con la grande distribuzione organizzataÂť. L’assessore Viti ha anche evidenziato che per affrontare le avversitĂ atmosferiche dei giorni scorsi oltre alla delimitazione delle aree colpite e alla richiesta dello stato di calamitĂ al Governo sarĂ verificata ÂŤla possibilitĂ di utilizzare i fondi del Psr (Piano di sviluppo rurale) per la ricostituzione degli impianti e delle strutture distrutte dalla grandine. Sono allo studio misure per il finanziamento di strutture fisse per la copertura e la difesa delle coltureÂť.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 Ore in Basilicata 17
GiovedĂŹ 25 giugno 2009
Giovedì 25 giugno 2009
Parola d’ordine: trattare «Riannodare il negoziato ripartendo dalle proposte sindacali» MELFI - La centralità dello stabilimento Sata di San Nicola di Melfi nelle dinamiche sindacali del comparto metalmeccanico italiano è stata confermata dalla presenza ieri a Melfi del segretario nazionale Fim Cisl, Bruno Vitali. Il sindacalista ha partecipato in città ai lavori del direttivo regionale. «Oggi Melfi è la fabbrica del gruppo Fiat che lavora di più nel settore auto. Le tesi espresse da Marchionne, nel recente incontro a Roma, sono interessanti ma va approfondita la trattativa perché qualcosa non convince. Non accettiamo, per esempio, che lo stabilimento di Termini Imerese possa subire una chiusura posticipata nel tempo. A Torino, martedì scorso, la Fiat ha annunciato che chiuderà lo stabilimento di Imola dove si producevano macchine per il movimento terra. Ecco che approfondendo le questioni vengono fuori i problemi. Vogliamo questo confronto». Sulla novità dell’orario plurisettimanale richiesto da Sata ai dipendenti lucani. «La Fiat non ha mai utilizzato questo tipo di orario – aggiunge il sindacalista, Vitali – ed evidentemente si tratta di una conseguenza della trattativa così complica-
ITCA- POMIGLIANO MELFI Protesta Fiom «LA Direzione dell’Itca di Melfi ha trasferito 15 lavoratori di Pomigliano allo stabilimento di Melfi senza che ci sia stato alcun confronto con la Rsu». A sottolinearlo è la delegazione della Fiom Cgil che «ritiene questo comportamento aziendale sbagliato perché non tiene conto delle esigenze complessive dei lavoratori. La Rsu di stabilimento ha invitato l’ Itca a non procedere unilateralmente ma a ricercare un accordo sindacale che possa tenere conto delle esigenze dei lavoratori in cassa integrazione e dei lavoratori precari della Basilicata, a tal riguardo la Rsu ha proposto un accordo di tipo solidaristico 50% dei lavoratori in cassa integrazione e 50% disoccupati e licenziati lucani». Mobilitazione qualora l’azienda non tenga conto delle richieste.
Bruno Vitali
ta delle ultime settimane. Fiat qui ha commesso l’errore di non accettare la proposta di Fim rispetto la conferma di alcuni contratti a termine, la disponibilità di recuperare il lavoro al sabato ed a coprire le vecchie giornate. Come conseguenza si è avuto che tutto è andato complicandosi e adesso Sata richiede l’orario pluri-
settimanale invece di ricorrere allo straordinario. Ritengo che la via di uscita sia, ancora una volta, la trattativa. Dobbiamo tornare allo stesso tavolo, chiaramente con chi ci sta e prende seriamente a cuore i problemi, così da poter fare un negoziato vero». L’anomalia di stabilimenti del Lingotto in cassa integrazione
ovunque, con la sola eccezione di Melfi dove viceversa si incrementa la produzione. «Una situazione apparentemente paradossale – conclude il segretario nazionale Fim Cisl, Bruno Vitali – legata al mercato ed ai modelli. Qui si producono vetture molto richieste mentre a Pomigliano se ne fanno altre che solo da poco hanno gli incentivi e non si vendono. Fermo restando che abbiamo il compito di salvaguardare il lavoro sempre, quindi dobbiamo cercare dove il mercato tira di fare straordinario, occorre pure fare arrivare il lavoro dove manca. Fiat ha annunciato a Melfi la nuova produzione a partire dal prossimo settembre, per cui ritengo che il futuro dello stabilimento non è in discussione. Sata ha il miglior sistema di organizzazione interna d’Italia, così come confermano i recenti riconoscimenti tributati alla fabbrica di San Nicola. Si tratta di avere relazioni buone. I comportamenti, anche sindacali, non sono indifferenti rispetto al futuro di un’azienda. Noi dobbiamo contrattare seriamente e Fiat deve cercare di chiudere accordi vantaggiosi». Vittorio Laviano
Mister Day In scadenza il bando per la reindustrializzazione
I lavoratori presidiano la Regione De Filippo: «In campo ogni strategia» POTENZA - Preoccupazione per i 150 dipendenti dell’ex stabilimento Vicenzi di Atella, in cassa integrazione ormai da sei mesi. Il prossimo 30 giugno, scadrà la proroga del bando per la reindustrializzazione del sito produttivo di Atella. Al momento, non è stata manifestata alcuna volontà, da parte della classe imprenditoriale locale e nazionale, a rilevare e rilanciare lo stabilimento. Per questo motivo, ieri mattina, un gruppo di lavoratori di Atella appoggiato dai sindacati Cgil e Ugl, ha presidiato il piazzale davanti la sede della Regione, a Potenza, per chiedere di sedere al tavolo della giunta regionale e trovare, insieme alle istituzioni, una soluzione. Afferma il segretario generale della Flai Cgil, Vincenzo Esposito: «Noi oggi chiediamo un incontro per sollecitare le istituzioni a dare ampia diffusione del bando, perché gruppi imprenditoriali abbiano interesse nel ridare vita a questo stabilimento. Quello di Atella, infatti, è un sito dall’elevata capacità produttiva e di altissima qualità, avvalendosi di un marchio riconosciuto a livello internazionale (Mister Day), per cui può ritrovare il giusto protagonismo sul mercato. Occorre, pertanto, un gruppo imprenditoriale che punti sulla ripresa economica. Perché ciò sia possibile, chiediamo, oggi, una maggiore promozione del bando. In ballo c’è il futuro dei 150 dipendenti e quello di un territorio, Vitalba, già alquanto colpito». Sostiene Michele Pianta, segretario provinciale dell’ Ugl: «I 150 lavoratori finiti
“in mezzo a una strada”, non fanno altro che peggiorare la situazione di una regione già in declino. Se è vero che la Vicenzi ha chiaramente manifestato la sua scarsa volontà a rimanere ad Atella, è anche vero che azienda e regione si sono accusati vicendevolmente. Il frutto, è stata la cassa integrazione di ben 150 lavoratori. Mi auguro che Vitalba venga reindustrializzata. Se così non dovesse essere, chiedo che ai dipendenti senza lavoro, venga trovata una giusta ricollocazione sul mercato occupazionale. Mi riferisco soprattutto a quei dipendenti che, a cinquant’anni, non hanno nemmeno abbastanza anni di servizio per raggiungere il pensionamento». Intanto, all’incontro che si è tenuto sempre in mattinata tra alcuni esponenti della giunta regionale e la delegazione dei dipendenti dell’ex stabilimento Vicenzi, il presidente Vito De Filippo ha rassicurato sulla possibilità di prorogare ulteriormente la data di scadenza del bando, in caso di totale assenza di domande. Inoltre, si impegna ad attivare un’operazione di scouting imprenditoriale con lo scopo di sollecitare, anche in via informale, le grandi aziende a reindustrializzare il sito. «La Regione – ha spiegato De Filippo – metterà in campo ogni strategia perché la produzione nel sito industriale di Atella continui con un imprenditore adeguato a gestire la produzione e ad affrontare il segmento di mercato in forte crisi» L’appuntamento con il presidente, è rinnovato alla prossima settimana. Anna Martino regione@luedi.it
Confronto sul futuro RIONERO - Ieri nel centro sociale di Rionero in Vulture si è svolto il comitato direttivo della Fismic Basilicata alla presenza del segretario regionale Marco Roselli e del segretario nazionale Roberto di Maulo. Nel corso della riunione i due sindacalisti hanno affermato che hanno preso atto con soddisfazione della riaffermata strategicità dello stabilimento lucano come confermata nella riunione di Palazzo Chigi dall'ad Fiat Sergio Marchionne. «Tale ruolo strategico - si legge in una nota - si evidenzia con la previsione di assegnare a Melfi la produzione della Grande Punto Evo, vettura di punta nel mercato del segmento B a partire dal mese di settembre». I segretari hanno poi sottolineato che la riconfermata volontà aziendale viene a cadere proprio negli stessi giorni in cui allo stabilimento lucano viene riconosciuto il livello argento dall'organizzazione wcm, che lo pone in testa come migliore stabilimento europeo del Gruppo Fiat. Tali riconoscimento viene a premiare l'operosità e l'affidabilità delle lavoratrici e lavoratori lucani e rappresenta per la Fismic non un punto d'arrivo ma un punto di partenza per futuri traguardi che offrano migliori soluzioni di occupazione e di reddito per il nostro territorio. Inoltre nel corso dell’incontro è stata compiuta un'analisi dei recenti avvenimenti che hanno portato al blocco della produzione Fiat per diverse giornate. Nel riaffermare l'inderogabile necessità che i lavoratori non possono perdere il reddito per giornate perse non a causa della loro volontà, la Fismic ritiene urgente aprire una riflessione su tutto il sito industriale che coinvolga le altre organizzazioni sindacali, le aziende e le istituzioni locali affinché tali episodi non abbiano a ripetersi per il futuro e si salvaguardino tutti i lavoratori a partire dai precari, pur tenendo conto dell'inevitabile solidarietà da offrire ai lavoratori degli altri siti produttivi.
Aggiornato a venerdì il tavolo con le istituzioni
Spalberg, l’azienda non si presenta Incontro rinviato Gli striscioni davanti all’azienda
Un momento della mobilitazione (f. Mattiacci)
VAL D’AGRI - VALBASENTO
Napoli: «I bandi sono slogan elettorali» DOPO la presentazione da parte della Regione dei bandi in programma per la Val d’Agri e la Valbasento, il consigliere regionale del gruppo misto - “La Destra”, Michele Napoli, ha detto in una nota che «la presentazione ha più il sapore di uno slogan elettorale che quello di una operazione per la rivitalizzazione del settore industriale della Basilicata». «Continuare a stanziare milioni di euro – ha aggiunto Napoli - per sostenere nuovi progetti industriali in aree che hanno già deluso le aspettative, visti i progetti falliti, senza investire in quelle opere infra-
strutturali necessarie per lo sviluppo economico, potrebbe rappresentare un ulteriore spreco di denaro pubblico». «Bisognerebbe riflettere seriamente – a parere di Napoli - sui motivi che hanno portato tante imprese, all’apparenza anche solide, a chiudere i battenti o ad essere in procinto di farlo a breve, prima di propagandare azioni dal sapore politico, con una manciata di milioni di euro da investire, saranno circa 80 quelli destinati al bando della Val Basento e della Val D’Agri, e di parlare già di ripresa economica e di nuovo sviluppo industriale».
POTENZA – Ancora un nulla di fatto per i lavoratori della Spalberg, in sciopero da più di due settimane per mancate spettanze e assenza di certezze sul futuro occupazionale dello stabilimento. Ieri mattina si sarebbe dovuto svolgere l’incontro tanto atteso in Regione, con le parti sociali e i vertici aziendali, per provare a sbloccare la situazione. Ma niente da fare. L’incontro è stato aggiornato a venerdì prossimo. La causa, l'impossibilità dell'azienda di essere presente al tavolo. Infatti nella mattinata, la direttrice dello stabilimento, Luciana Plebani, avrebbe inviato un fax di “rinvio per motivi personali”. Un attesa rinviata quindi per le 27 unità, di cui 23 donne, che nel frattempo hanno deciso di continuare il loro presidio davanti ai cancelli dello stabilimento con un punto interrogativo sulla loro sorte. Un presidio iniziato da più di due settimane con sit – in, e manifestazioni davanti ai cancelli dello stabilimento. La causa? Da gennaio non percepiscono lo stipendio ma la motivazione è legata anche alle loro prospettive future. Infatti l’azienda ha presentato alla Regione un piano di riorganizzazione, oltre alla produzione di spalline, dovrebbe produrre divani. Ma il tutto è ancora avvolto nel mistero, senza nessuna risposta chiara verso i lavo-
ratori e nessuna certezza per il futuro dell’azienda. Una crisi, quella della Spalberg, di cui si parlava già da qualche tempo. Azienda nata con il contratto d’area e un finanziamento di 7 milioni e 100 mila euro. Un programma a regime di assunzione di 130 unità. Ma di assunzioni reali ce ne sono state circa una trentina. Non solo, l’azienda, la cui direttrice è Luciana Plebani, mentre amministratore delegato è Gasparre Simone, entrambi del nord – est, di incentivi ne ha avuti anche per quanto riguarda la formazione. Come la maggior parte delle aziende la crisi non la ha risparmiata. “Calo degli ordini e delle commesse”. Ma il problema sembra essere legato anche ad una situazione tributaria in cui è incappata. Problemi finanziari che l’avrebbero poi portata a chiedere un piano di riorganizzazione aziendale. La richiesta dei lavoratori, come è stato sempre ribadito dalle Rsu «è sapere le intenzioni che ha quest’azienda. Si parla di un nuovo progetto di riorganizzazione aziendale già mandato alla Regione. La nostra richiesta, oltre naturalmente alle mensilità arretrate, è di conoscere il nostro futuro lavorativo. Vogliamo certezze e le chiediamo alle Istituzioni». Angela Pepe regione@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
18 24 Ore in Basilicata Fiat A Melfi il direttivo regionale della Fim con Bruno Vitali Sata L’invito della Fismic
PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SALUTE
GRAZIE ALLE MAESTRE DELL’ASILO DI BARILE
di MAURO ARMANDO TITA LA SCELTA di delocalizzare importanti "appuntamenti" di indubbia importanza scientifico- sanitaria nelle aree interne non si verifica da anni immemori. A tal proposito la forte presenza nel passato degli operatori sociali nelle ULSSS(Unità Locale dei Servizi Sanitari e Sociali), oggi ASL, aveva contribuito negli anni ottanta a coinvolgere tante piccole realtà locali. La redazione dei Piani socio-sanitari Regionali del passato era caratterizzata da un impegno finanziario concreto rivolto ai Servizi di Base, in primis i Consultori Familiari. Consultori Familiari presenti anche nei piccoli Comuni Montani ( vedi Rapone) . Poi l'oblìo... Oggi una realtà interna lucana non conosce quella che noi "addetti ai lavori del tempo" avevamo definito : " la cultura della salute ". Nella odierna società lucana confusa tra messaggi incontrollati, screening di massa , sempre ignorati dalle piccole comunità marginali e interventi di prevenzione socio sanitaria, poco incisivi e poco efficaci, è opportuno che si richiami l'attenzione dell'opinione pubblica lucana sui "pochi pionieri" della salute che operano con discrezione e con tanta umiltà nelle nostre aree interne, ormai del tutto dimenticate . Riportare una piccola realtà dell'interno lucano al centro dell'attenzione regionale sui temi della prevenzione e della cardiopatia ischemica non è certamente peregrino. Sono tanto lontani i tempi di una Sanità più umana e più solidale. Grottole un piccolo Comune del Materano sarà teatro nei prossimi giorni ( 27 giugno 2009 ) di un simposio medico di eccellenza sulla "Cardiopatia ischemica". Il convegno è stato accreditato presso la Sezione ECM del Ministero della Salute. IL SIMPOSIO è RIVOLTO A 50 MEDICI operanti nelle discipline di: Cardiologia , Internistica, Medicina Generale ecc. e a 30 Infermieri Professionali. L'assegnazione dei crediti formativi è subordinata alla partecipazione effettiva all'intero pragramma formativo. E' una esperienza che sta molto a cuore al responsabile scientifico del Convegno dr. Pasquale La Terza, da anni impegnato in interventi concreti ,rivolti ai minori e agli anziani, sempre più dimenticati da una sanità pubblica che privilegia il grande nosocomio . Da anni assistiamo a una totale assenza di educazione alla salute , sia in termini di prevenzione sanitaria e , sia, soprattutto, in termini di interventi socio- ambientali e " psicologici " . Abbiamo tanto approfondito la materia dei carenti e assenti Servizi Sociali dopo i tanti suicidi di fragili adolescenti lucani. Il nostro sospetto .. che dovesse cadere una disonesta Ignavia e una ingenerosa Cappa di silenzio' su questi tragici avvenimenti si è tragicamente avverato. L'indifferenza e l'ipocrisia ha prevalso su tutto. L'abulìa dei tanti distretti sanitari distribuiti sul territorio lucano si è ancora di più impadronita delle tante figure apicali presenti e immerse nell'oblìo generale. Oggi, finalmente, la sanità che conta superando nullismo e nichilismo riscopre l'area interna e l'eccellenza medica. Potrebbe sembrare un simposio per addetti ai lavori... non è certamente così. Riproporre uno scenario medico di "stampo metropolitano" in quel di Grottole ha significato per i tanti sensibili operatori del settore profondere tanto impegno, tanta determinazione, tanta condivisione e dedizione e perchè... No... tanta... tanta professionalità. Organizzare un simposio specialistico con la lettura magistrale del Prof Giovanni DI MINNO della Clinica Medica dell'Università Federico II di Napoli e l'impegno di tanti medici di grande sensibilità umana, operanti in un'area digiuna di conoscenza e di figure spcialistiche, può creare dopo decenni di "grandi assenze", la condizione per una vera inversione di tendenza sia nel campo della prevenzione e sia soprattutto nel campo della conoscenza rivolta alle comunità marginali lucane. Una condizione che garantisca a tutti informazioni corrette ed adeguate, che rappresenti come nei decenni scorsi il fiore all'occhiello della Regione che aumenti il grado di conoscenza delle malattie, in primis le cardiopatie ischemiche, la cui comprensione è ancora troppo limitata, che modifichi abitudini, condizioni e comportamenti sociali. Non a caso il Distretto doveva recepire la "Carta di Ottawa" e adottare quelle strategie fondamentali finalizzate a : - Perorare la causa della salute per creare condizioni essenziali al miglioramento della stessa; - Permettere a tutte le persone di sviluppare al massimo le loro potenzialità di salute; - Mediare tra i diversi interessi esistenti nella società. Su queste basi è nato il Simposio di Grottole, su queste basi si è consolidata una esperienza professionale medica rivolta agli ultimi , su queste basi si orientano gli interventi efficaci ,in grado di omogeneizzare le prestazioni mediche su tutto il territorio lucano. E' una prima scommessa che può correggere l'attuale status quo dei Distretti e può costituire quel "Grimaldello di uscita" agognato da tanti e preparati operatori sanitari , da anni impegnati a svolgere un ruolo di mera supplenza, rispetto alle sorde Istituzioni e alle tante "protezioni" dure a morire. Vogliamo auspicare che il Simposio di Grottole sia foriero di tanti interventi efficaci e concreti , faccia a svegliare dall'atavico torpore tante coscienze professionali mediche e non, e , soprattutto, riesca a smuovere ,finalmente, le acque stagnanti dove sono "allocate" da troppo tempo in un "pauroso ammollo" le Istituzioni , il Management e le Figure Apicali dei Servizi Sociali. Mauro Armando Tita
L’INADEGUATEZZA DEL CENTRODESTRA di VINCENZO MAIDA * CARO Direttore, Le dichiarazioni rilasciate dagli esponenti del PDL prima e dopo la sconfitta anche al comune di Potenza, rappresentano i sensori che ci fanno comprendere più di qualsiasi analisi politologica del vero motivo della impossibilità di normalizzare la nostra Regione in una logica di alternanza di schieramenti nella gestione della cosa pubblica: esso risiede, infatti, nella mancanza di una classe dirigente alternativa, all’ altezza della situazione, e comunque lo spazio politico del centro-destra è impropriamente occupato da personale inadeguato. E’ stato divertente leggere le dichiarazioni di tali esponenti: Finalmente è caduto il muro di Berlino in Basilicata una castroneria storica e politica, Però abbiamo messo paura al centro-sinistra in Basilicata, come se un progetto politico si risolvesse nel compito di spaventare l’ avversario, ¯Dobbiamo analizzare per capire il motivo dello scarto di voti del Pdl tra le europee e le elezioni provinciali di Matera, in alcuni comuni arriva ad oltre il 20% lo ha detto proprio uno dei maggiori responsabili delle scelte che hanno condotto alla percentuale più bassa in Italia. Si tratta di un buon punto di partenza. Quale? Quello di una sconfitta a 360 gradi? Per non parlare delle dichiarazioni stizzite dopo l’annuncio che l’UDC a Potenza avrebbe sostenuto il candidato del centro-sinistra, anticipando in qualche modo una futura alleanza per le prossime regionali. Nella coalizione di centro-destra vi è stato anche chi ha cantato vittoria con l’1% o chi ha esultato urlando alle stelle la propria gioia per il 2% in provincia in Matera, dal momento che in quella di Potenza non ha neanche presentato la lista per mancanza di candidati. I responsabili regionali e provinciali del PDL nominati da Roma e che all’80% coincidono con i parlamentari anch’ essi nominati da Roma, dovrebbero, se avessero un minimo di pudore, rassegnare le dimissioni per manifesta incapacità ed inconcludenza politica. Non posseggono i fondamentali della cultura politica per costruire un progetto di governo alternativo e crediamo di poter dire a ragione che l’opinione pubblica ma anche tanta parte dei simpatizzanti del centro-destra, abbiano percepito che l’ unico obiettivo che si erano dati, era quello di trasferire negli enti pubblici la stessa supponenza con la quale gestiscono il potere interno. Ho sentito tanti amici del PDL o simpatizzanti del centro-destra che per questa motivazione hanno fatto scelte
diverse o non sono andati a votare ed in questi giorni tanti amministratori locali si lamentano dell’arroganza con la quale il PDL è gestito. Sembra a tanti che l’unico obbiettivo che tiene unito il gruppetto dirigente sia del tutto autoreferenziale. Essi utilizzano i voti che per trascinamento arrivano da Roma, con i voti propri ed in liste minori farebbero fatica a farsi eleggere anche in un consiglio comunale. Non ci meraviglia che gli ex-democristiani o personaggi provenienti da altre formazioni politiche, abbiano una prospettiva politica così limitata ed orientata alla propria sopravvivenza, ma che amici di Destra con i quali abbiamo condiviso il sogno di un cambiamento vero, di una rivoluzione pacifica non solo delle coscienze ma anche della politica partitocratica e clientelare, per ridare centralità ai valori della onestà, della giustizia, dell’ abnegazione per un impegno comunitario vero, si siano fatti irretire, ubriacati dall’ansia di conquistarsi un posto al sole, dai furbetti del quartiere che pensano di demolire il centro-sinistra utilizzando le sue stesse armi o alcuni suoi uomini in libera uscita. E’ stata un’ occasione mancata. Vi erano tutte le condizioni per imprimere una svolta, con idee, progetti, uomini nuovi. Non è un mistero per nessuno che Franco Stella ha una storia personale che con la sinistra estrema non ha nulla a che vedere, così come non è un mistero per nessuno che in provincia di Potenza la campagna acquisti messa in campo ha dato un’immagine di debolezza programmatica, politica e di personale politico. Insomma è stato fatto di tutto per perdere ed il risultato più che un punto di partenza, rischia di essere una voragine nella quale affoga ogni prospettiva futura. L’unica strada percorribile è quella di proporre un cambiamento vero, visibile, chiamando a raccolta quella parte di società civile che non è compromessa e non ne può più di un blocco di potere che frena lo sviluppo della Regione ed attua un controllo sociale spietato che poggia sul bisogno e sull’arretratezza economica. Forse è giunto il momento per tanti simpatizzanti, amministratori, iscritti, del PDL o comunque dell’area, di autoconvocarsi per far sentire la propria voce. Il centro-sinistra non lo si batte scimmiottandolo, perché tra l©ˆoriginale e la proposta di una fotocopia gli elettori preferiscono votare l’ originale. *Consigliere Comunale Presidente del Centro Studi Jonico DRUS
COME genitori dell'alunna Alessia Chieppa frequentante la scuola dell'infanzia di Barile desideriamo esprimere il più sincero e sentito ringraziamento alle insegnanti della stessa ed in particolare a Raffaella Giordano e Maria Belluscio, che nel corso dei tre anni hanno sempre dimostrato passione, impegno e professionalità nell'attività didattica svolta . Noi crediamo che la loro dedizione abbia lasciato orme positive nella formazione e crescita culturale di nostra figlia, la quale ne trarrà notevoli vantaggi negli anni a venire e nei successivi gradi di istruzione a partire dal prossimo settembre . Il ruolo delle insegnanti è importante nel graduale processo di apprendimento e di sviluppo dei bambini che grazie a loro cominciano a muovere i primi passi verso la vita ed il mondo oggettivo e soggettivo che li circonda. Abbiamo trovato un ambiente serio, disponibile e premuroso verso gli alunni ed i genitori che nel tempo hanno collaborato attivamente in tutte le attività e\o manifestazioni culturali organizzate dal detto istituto. Un plauso va fatto alla direzione scolastica guidata dal dott. Antonio Pinto sempre attento verso i bisogni degli alunni affinché non mancasse nulla per la loro crescita individuale e sociale, cui ha contribuito anche il Comune di Barile per quanto rientrava nelle sue competenze istituzionali . Una nota di merito va espressa per il personale non docente che ha garantito nel corso di questi anni cordialità e comprensione verso i nostri figli, al pari degli autisti dello scuolabus del Comune di Barile che ogni mattina li accompagnavano presso la sede ubicata in Barile in via convento. Pensiamo,infine, che tutto quanto descritto rimarrà impresso in modo indelebile nella memoria di nostra figlia come di tanti altri bambini che hanno frequentato la scuola e che il ricordo di ciò li aiuterà a vivere nel futuro con rettitudine morale ed amore verso gli altri , in una società che speriamo sia più propensa a legittimare i principi della libertà ,della uguaglianza e della solidarietà degli individui, anziché solo quelli della ricchezza sfrenata e di tutto ciò che è effimero e legato unicamente all'immagine. Per crescere come singoli e società abbiamo necessità di valori morali robusti e duraturi e la scuola è l'unico presidio cui è affidata tale delicata funzione educativa e culturale. Grazie di cuore a voi tutti Giovanni Alfredo Chieppa e Mirella Caccavo
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
19
Giovedì 25 giugno 2009
20
Giovedì 25 giugno 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Usura ed estorsione Deposizione fiume del teste chiave nel processo Nibbio
Guarino: nella morsa del boss «Martorano intermediario. Anche campani e i calabresi tra gli strozzini» «QUANDO è morto Pinuccio mi sono trovato spiazzato». Pinuccio gli prestava i soldi per portare avanti l’azienda quando mancavano i liquidi. Anche lui chiedeva gli interessi, ma «era più umano». Pinuccio è Giuseppe Gianfredi. Venne ucciso assieme alla moglie una sera di aprile del ‘97 in un agguato nel quartiere di Parco Aurora. Erano arrivati in macchina sotto casa, con le pizze calde per la cena, e li inchiodarono dai due lati, poi i sicari si avvicinarono, e per finire il lavoro gli spararono un colpo in faccia. I bambini restarono illesi per miracolo, e a distanza di dodici anni i colpevoli vanno ancora a spasso. «Conoscevo Renato Martorano da diverso tempo, e mi servivano ancora dei soldi, per questo decisi di andare a chiederli a lui». Il racconto di Carmine Guarino comincia così. Ieri mattina ha deposto per quattro ore davanti al collegio del Tribunale di Potenza. È arrivato in catene trasportato da Secondigliano, dove sta scontando una pena per resistenza a pubblico ufficiale. È apparso provato ma determinato nel rispondere alle domande dei giudici. «Volevo chiudere il rapporto, dargli quello che avanzava, e di fatto ho venduto un impianto, ho incassato un mandato, e quando è uscito dal carcere nel 2006 gli ho restituito 350 mila euro, ma non bastavano. Lui ne voleva degli altri». Guarino aveva un’impresa che pagava 100 mila euro al mese di personale,
Renato Martorano Giuseppe Gianfredi e al lato il Palazzo di Giustizia di Potenza
altri 300 o 400 ai fornitori solo per il bitume. Faceva asfalti e movimento terre. Partecipava alle grandi opere come l’alta velocità. Ora non ha più niente, «nemmeno un’anima», dice lui stesso. «Erano prestiti al dieci per cento di interesse al mese, ma dipendeva da dove venivano». Per Guarino, Martorano era una specie di intermediario, e se i soldi li mettevano certe persone l'interesse saliva di un punto, fino all’undici per cento al mese. «Prendevo quello che mi serviva, una volta cento, una volta duecento, e dopo un mese se non potevo pagare, pagavo soltanto gli interessi e andavo avanti di un mese». Erano in tanti ad aver
annusato l’affare. Gerardo Vernotico gestisce un circolo dalle parti di Santa Croce. «Si era convinto che Martorano si facesse la cresta sui suoi soldi, così una volta eravamo a cena e Martorano mi chiese davanti a lui quanto pagavo. Io gli risposi il dieci percento, e si calmò». Matteo Di Palma chiedeva l'undici. Anche lui gestisce un circolo, ma dalle parti di Bucaletto. Poi c’è un certo “Rocco”, e l'ingegner Nicola Giordano, già coinvolto nell'inchiesta Iena2. Più dei «campani e calabresi» imprecisati, ma che a sentire Guarino «erano quelli più pericolosi». Decidevano l'ora e il giorno in cui bisognava pagare, e non si poteva sgarrare di un attimo.
Martorano in tutto questo si occupava di tenere la contabilità. A casa di Guarino hanno trovato dei foglietti in cui annotava tutti i soldi da pagare. C'era scritto “leggi e strappa”, ma sono ancora tutti interi. Glieli hanno fatti vedere e li ha riletti uno per uno. Centomila, centoventi, centosettanta. Interessi di cinque, sette, diecimila euro al mese. Un vortice di cifre da capogiro. Guarino si è sentito male. Gli sono cascati i fogli di mano, e ha chiesto una pausa per fumarsi una sigaretta: «Non volevo parlare di questo, mi sento male a pensarci e mi faccio schifo». Sembrava vergognarsi anche di ammettere le sue paure.
All’inizio ha detto che pagava perché doveva portare avanti le aziende. Solo alla fine ha confessato il terrore che gli ispirava Martorano. «Io accir' a te, figl' e npot'». Poco prima di venire arrestato Martorano gli avrebbe detto così. «All’inizio era un amico, poi mi è diventato nemico perché un amico non si tratta così… Io gli regalai un orologio che doveva essere a metà con la moglie e invece pagai tutto io, ma fu una cosa di cuore. Mi disse che l'aveva ceduto a Di Palma per pagargli una rata del mio debito, e gliene comprai un altro. Ma non era vero. Io sapevo che dovevo farlo altrimenti avrebbe smesso di prestarmi i soldi». Così per questo, per i lavori nella villa, e per le au-
L’intervento del consigliere del Pdl dopo l’annuncio dell’Università di Napoli dello stop alle iscrizioni
«Salviamo la facoltà di Scienze motorie» LA Facoltà di Scienza Motorie in città è a rischio e la cosa merita attenzione. A dirlo è il neo consigliere del Pdl, Nicola Becce. «La decisione di chiudere le iscrizioni nella sede distaccata della Facoltà, denunciata già da alcuni iscritti – dice - non merita di passare inosservata ed è giusto che tutti gli esponenti politici e le istituzioni del territorio, in maniera trasversale, a partire dai nostri parlamentari, si attivino per difendere un presidio che con la propria presenza ha contribuito a diffondere l'istruzione universitaria e la cultura accademica, formando giovani diplomati inseriti facilmente e con successo nel mondo del lavoro e dell'impresa». Il consigliere comunale considera la scelta dell’Università di Napoli di chiudere le iscrizioni nella sede distaccata della facoltà
Nicola Becce
di Scienze Motorie di Potenza, a partire dal prossimo anno accademico «una decisione fortemente lesiva in virtù del fatto che va riconosciuto all’università un fondamentale ed imprescindibile
ruolo di motore propulsivo nei processi modernizzazione e crescita socio-economica della società lucana»!. «E’ giusto anzitutto conoscere afferma Becce - i motivi per cui l’ateneo partenopeo abbia deciso di sopprimere la sede potentina. Che si tratti o meno di questioni di bilancio piuttosto che di altro, non va dimenticato che la facoltà di Scienze Motorie, con la propria presenza negli anni, ha contribuito a diffondere l'istruzione universitaria e la cultura accademica, formando giovani diplomati inseriti facilmente e con successo nel mondo del lavoro e dell'impresa. Non si può non constatare infatti come la pratica sportiva rappresenti un’ottima chiave di accesso in termini occupazionali oltre che sociali. I giovani formati dopo il perio-
do di studi in questa disciplina riescono ad essere determinanti da un punto di vista sociale, aggregativo e formativo a sua volta. Lo sviluppo socio-economico e il potenziamento dell’offerta universitaria sul territorio rappresentano un binomio imprescindibile, che unisce in maniera bipartisan partiti e attori istituzionali. Per questo – conclude Becce – è d’obbligo dare un sostegno agli studenti che difendono il presidio e cercano di evitare la soppressione, convinti come me che studiare sia un piacevole diritto e non per forza un calvario. Resto quindi sin da subito a disposizione magari dei rappresentanti del consiglio di facoltà e del consiglio di coordinamento didattico per avviare un’azione comune a difesa della sede di Scienze Motorie».
|
to. A Martorano piaceva l’Audi A3. E Guarino gli chiedeva i soldi in prestito per regalargliela. I giudici hanno insistito anche sui suoi rapporti con altre persone, in particolare gli avvocati. «Ho scambiato il mio orologio con il Rolex di un avvocato, ma ho scoperto che era solo un falso. È stato impossibile averlo indietro, o farmi dare la differenza. Chiamai Renato perché tentasse di convincerlo dato che sapevo che erano amici. Ma non c'è stato niente da fare. Mi disse: “Ca', li sconterai con le cause”. Mi accompagnò due volte agli interrogatori, e si prese pagato l’orologio, che valeva sui quattromila euro». Leo Amato potenza@luedi.it
ANALISI VOTO
|
Nuova politica DESIDERO esprimere il mio sincero ringraziamento e la profonda gratitudine a tutti gli elettori uomini, donne, ragazzi e ragazze per la fiducia e la preferenza ricevuta. Questa mia nuova occasione di consigliere comunale sarà quella di potervi servirvi degnamente come ho promesso in campagna elettorale. Per questo onore che mi è stato riservato ringrazio calorosamente tutti i compagni di partito e tutti coloro che hanno voluto nuovamente accendere il “Motore” affinché si pensi a una nuova politica, quella praticata tra la gente, quella che risponde ai bisogni di democrazia e al rispetto dei diritti dell’ambiente e della persona, che oggi è presente nella gente. Donato Pace consigliere comunale Sinistra per la Basilicata
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Potenza
Il portalettere è andato via da giorni e nessuno lo ha sostituito. Molti disagi nelle contrade
Postino in pensione, lettere ferme Nonostante le numerose segnalazioni il problema non è stato ancora risolto IL POSTINO suona sempre due volte, è il titolo di un celebre film. Ma nelle contrade del potentino troppo spesso non suona mai. «Il postino è andato in pensione e già da 15 giorni non arriva la posta». A dare la notizia è Antonio Lomonaco, ex consigliere comunale e residente nella frazione di Avigliano Scalo. «Circa dieci giorni fa, insospettito dal ritardo delle lettere - spiega Lomonaco - ho chiamato le Poste di Avigliano. Ho chiesto del direttore ma mi hanno detto che non c’era. Ho ho fatto presente la situazione ad uno degli impiegati. Questo continua a raccontare - mi ha risposto che il postino incaricato della zona è andato in pensione e non c'è nessuno che può sostituirlo fino al primo Luglio». Lamentandosi della situazione dice: «La storia è vecchia, va avanti da tanto tempo. Infatti - spiega - non è la prima volta che il recapito della posta si blocca in questa zona e nelle contrade limitrofe come contrada Scafarelli, Pian di Zucchero, Stompagno e ancora altre. La questione parte dal fatto che la
posta di Avigliano Scalo e delle vicine contrade, è sotto amministrazione delle Poste di Avigliano e c'è un unico postino che recapita il tutto in queste contrade. Nel momento in cui il postino viene a mancare, si verifica un vero e proprio blocco che - sottolinea - dura per troppo tempo provocando disagi alle famiglie che abitano in questa zona». Poi aggiunge: «Arrivano solo raccomandate; i giornali, le lettere ma soprattutto le bollette in scadenza rimangono bloccate per molti giorni e, a volte, non arrivano più a destinazione». Pertanto l’ex consigliere comunale ha deciso di muoversi da sé per l'intera frazione: «Ho così mandato al sindaco, come già in passato precisa - delle interrogazioni, dei comunicati stampa per far presente la situazione ma sono ancora in attesa di una risposta, nella speranza che anche questa volta la situazione possa ritornare alla normalità, ma soprattutto conclude - con la speranza che questo blocco non si ripeta più». fra.rom. potenza@luedi.it
Sui bus niente posti per gli invalidi Lo sfogo del presidente mutilati di guerra MAGGIORE rispetto verso gli invalidi di guerra. E’ questa la richiesta avanzata dal presidente dell’associazione invalidi e mutilati di guerra che opera a Potenza, in via Pretoria. Rocco Urga ha chiesto alle istituzioni e ai cittadini quel pizzico di buona educazione, che potrebbe servire a risolvere i problemi degli associati cittadini, una decina, e di tutti quelli che vivono nella provincia, in totale trecentosettantasei. La richiesta giunta da Urga, nato a Laurenzana, il 25 maggio 1923, dipendente della Provincia di Potenza, prima di assumere le redini della medesima associazione, appare quanto mai singolare, ma al tempo stesso piena di significati umani, civili e sociali. Ebbene, Rocco Urga ha chiesto alle istituzioni potentine maggiore tutela per quanto riguarda l'utilizzo dei mezzi pubblici, gli autobus di linea urbana in particolar modo. Secondo il numero uno dell'associazione «nei torpedoni cittadini mancano le targhette che indentificano la presenza di posti a sedere per gli invalidi». «La cosa mi sembra strana - aggiunge il presidente - Il problema a mio av-
Il presidente Urga
viso va risolto quanto prima». Spesso sono i giovani a mostrare mancanza di rispetto verso gli anziani. La fascia d'età degli invalidi di guerra è quella che va dagli ottantasette anni in su. Ed è proprio in questo contesto che si rivolge la pressante richiesta di Rocco Urga, che non ha nascosto il proprio disappunto per una
situazione davvero incresciosa: «Ho sollevato a più riprese il problema, le categorie interessate alla questione a mio avviso sono due, gli invalidi di guerra e i mutilati. Sono convinto che solo con il rispetto verso le persone in difficoltà alcune problematiche potrebbero essere risolte dai cittadini e dalle istituzioni». Ma le numerose segnalazioni di Urga non si ferma e, anzi va avanti sempre nell'ambito di una civile convivenza sociale: «Sono dell’avviso che basterebbe maggior senso civico e quella buona dose di norme consone al decoro per risolvere una problematica quanto mai scottante. Non possiamo più tollerare tali situazioni. I nostri associati entrano nei pullman con le borse e i bastoni, con ovvie ripercussioni sul piano della mobilità fisica e dell'efficienza motoria. Sono stanco, ho già sollevato la questione agli organi competenti, ci sono leggi adatte a risolvere il quesito ma non vengono applicate!». Chi ha orecchie per intendere intenda Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Al Park hotel la seconda edizione del corso “Il governo clinico in Oncologia”
Cancro, come sta la Basilicata? Valutazione degli interventi e dei bisogni della popolazione SI TERRA’ giovedì 2 luglio, con inizio alle ore 9, presso il centro congressi del Park Hotel di Potenza, la seconda edizione del corso “Il Governo Clinico in Oncologia”, organizzato dal laboratorio di formazione permanente “TuttoSanità” e dall’azienda sanitaria locale di Potenza. «La giornata formativa – si legge in un comunicato stampa di presentazione dell’evento - prevede la definizione dei bisogni di salute della popolazione, attraverso un’attenta valutazione degli interventi diagnostici, terapeutici e preventivi offerti, con la possibilità di concretizzare gli interventi che potranno essere messi in atto sul territorio». Quanto emergerà dalla discussione dovrà servire anche da spunto di riflessione per le varie figure dirigenziali in campo politico, medico ed economico che si troveranno a dover decidere sulle modalità di intervento sanitario tenendo presente i problemi economici ed amministrativi. Questa iniziativa, infine, si pone l’obiettivo di esaminare l’andamento temporale dell’offerta di strutture e di servizi in rapporto al bisogno espresso dalla popolazione, avvalendosi dei dati epidemiologici e dei flussi correnti in possesso del servizio sanitario regionale. A tal proposito i dati ottenuti relativi ad un’elevata incidenza delle neoplasie del colon retto serviranno da spunto per la presentazione di progetti di prevenzione e dei percorsi assistenziali interdisciplinari volti ad una migliore interazione tra ospedale e territorio nella prospettiva di dare concretezza al concetto di “centralità del paziente”. Modereranno il professor Marco Salvatore, direttore scientifico dell’Ircss Crob – Rionero in Vulture, Giusep-
LA DENUNCIA
«Al San Carlo mancano i medici» Interrogazione del consigliere Tisci IL PRESIDENTE del gruppo regionale di An, Antonio Tisci, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta all’assessore alla Salute, sicurezza e solidarietà sociale, Antonio Potenza, concernente il personale dirigente medico che opera presso l’Azienda ospedaliera S. Carlo di Potenza. Tisci premette che «nell’ultimo anno dall’azienda ospedaliera San Carlo si sono pensionati, o si sono trasferiti in altri nosocomi, almeno dieci primari, oltre ad altri dirigenti medici, creando non poche preoccupazioni tra i pazienti che da parte di questi professionisti avrebbero dovuto ricevere delle cure specialistiche e che, in qualche caso, hanno dovuto, invece, proseguire le cure recandosi in strutture fuori regione. L’Azienda ospedaliera San Carlo – aggiunge Tisci - è considerata Centro di riferimento regionale pe N. Cugno, direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, Franco Paratia, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia degli Ospedali di Melfi e Venosa, Francesco Bucci, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. La direzione scientifica è curata da Pasquale F. Amendola, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza. Al termine dei lavori formativi si svolgerà la tavola rotonda dei direttori generali, Pasquale F. Amendola, direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza, Giovanni De Costanzo, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, Vito Gaudiano, direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera e Rocco A. Maglietta, direttore generale dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture.
per la salute pubblica». In virtù di quanto esposto, il consigliere Tisci interroga l’assessore competente per materia al fine di conoscere «se la direzione strategica dell’azienda ospedaliera San Carlo abbia provveduto a redigere l’atto aziendale, quali interventi siano previsti per sopperire alla grave mancanza dei molti dirigenti medici, mancanza che può compromettere la qualità dell’assistenza ai cittadini e quali procedure concorsuali siano in atto per sostituire almeno il personale che, a vario titolo, non presta più servizio al San Carlo». Il consigliere chiede, altresì, di sapere «quanti saranno, nel prossimo triennio, i medici e il personale paramedico che andrà in pensione e se sia stato previsto un piano delle assunzioni per sostituire tempestivamente il personale».
L’ospedale San Carlo di Potenza
Focus dell’Alad Fand sull’educazione alimentare dedicato ai pazienti
Diabete, le buone abitudini partono dalla tavola UN gruppo di oltre 30 diabetici di tipo 1 (insulino dipendenti) specialmente giovani e giovanissimi (questi ultimi accompagnati dai genitori, proprio perché la patologia diabetica va vissuta e gestita in famiglia) si sono ritrovati nella sede AladFand di piazzale Don Uva per un focus su “educazione alimentare per il paziente diabetico”. Gli stili di vita sono, infatti, alla base di una normale esistenza che sappia coincidere con la normalità del quotidiano, dove per normalità si intende non sentirsi alcuna frustrazione, né fisica e né psicologica, tutt’altro. Da qui nasce l’impegno dell’Alad Fand nel tentare di trasferire fra i propri soci diabetici e non, specie fra quanti risultano affetti da diabete di tipo1, una sempre migliore educazione alimentare e nell’attività fisica. La relazione base è stata svolta dal-
la dietista , Marianna Romaniello, ma anche con specifiche sottolineature proposte dagli informatori scientifici della Menarini e della Pic, ognuno per illustrare i loro più recenti ritrovati in termini di farmaci e di presidi. Non sono mancati spunti di riflessioni proposti dal Diabetologo Dr. Pino Citro e dal Presidente dell’Associazione di Pazienti Dr. Antonio Papaleo. Una esperienza molto apprezzata e che sarà fatta seguire da ulteriori iniziative analoghe, attraverso una turnazione volontaristica dei soci dell’Alad-Fand, proprio in quanto è ampiamente riscontrato come la formazione, l’informazione ed il coinvolgimento, sono sicuri avamposti di una moderna assistenza sanitaria, necessaria in quanto rappresentano aspetti anche di natura terapeutica.
CHIRURGIA TORACICA Tre giorni di aggiornamento PARTE oggi la tre giorni di aggiornamento sulla chirurgia toracica oncologica che l'azienda ospedaliera regionale San carlo di Potenza organizza per celebrare i dieci anni di attività dell'unità operativa di chirurgia toracica. L'appuntamento - spiega una nota del San Carlo - è per questa mattina alle 9 all’auditorium dell’ospedale. Alle 9.30 il decano dei giornalisti lucani, Mario Trufelli, una delle più prestigiose "firme" nazionali di giornalismo medico-scientifico (forte della ventennale esperienza di Ceck up, la fortunata trasmissione televisiva di Biagio Agnes) terrà la commemorazione di un grande chirurgo lucano, Giovanni Pesce. La sessione della mattina sarà dedicata ai tumori del mediastino. Presieduta dal prof. M.R. Massimo di Napoli e coordinata da M. Celano (primario della Pneumologia del San Carlo) e A. Casaletto, la sessione prevede una lectio magistralis del profesor Massimo sullo stato dell'arte e nove relazioni per un puntuale aggiornamento sui molteplici aspetti diagnostici, clinici e terapeutici del problema. Nel pomeriggio invece si parlerà di tumori della pleura. La sessione sarà presieduta dal prof. Rocco sacco dell'Università di Chieti che terrà una prolusione sulla terapia chirurgica dei mesoteliomi. Seguiranno, sulla falsariga della mattinata, otto relazioni complesse ed articolate.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Potenza 21
Giovedì 25 giugno 2009
Giovedì 25 giugno 2009
...e ve lo raccontiamo per telefono....
ANTICA OSTERIA MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37597
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 34044 ISUCCIO
0971-
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-470750
PANE E PEPERONCINO 44462765
A Barbara e Antonio, che oggi si uniscono in matrimonio circondati dall’affetto dei loro cari, auguro tanta gioia e serinità La Testimone FARMACIE TURNO NOTTURNO.......... 25 GIUGNO
Festa a rione Francioso NEI giorni 27,28 e 29 giugno, si svolgeranno, nel rione Francioso i festeggiamenti in onore dei SS. Apostoli Pietro e Paolo. Nell’interesse generale, è stata regolamentata la circolazione e la sosta dei veicoli lungo le vie del Rione, come ha reso noto il Comune di Potenza con una nota. La circolazione dei veicoli è vietata in Via E. Toti (strada che conduce alla Chiesa ), dalle ore 19 alle ore 24. E’ vietata la circolazione dei veicoli, il giorno 29 dalle ore 19 nelle vie Piazza e Via E. Toti, Via N. Sauro, V.le Marconi, Via N. Sauro, Via E. Toti, e ritorno in Piazza Antistante la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Anniversario Fiamme gialle SI terrà oggi, a partire dalle 9.30, nella sede di via della Meccanica a Potenza, il duecentotrentacinquesimo anniversario della fondazione del corpo della Guardia di finanza. Alla cerimonia interverranno le massime autorità religiose, civili e militari, nonché i gonfaloni e le rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’arma. Durante la manifestazione verrà tracciato un bilancio delle attività svolte.
Brienza...........................0971/444822 piazza Europa, 12 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
•DON BOSCO• chiuso •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Un’estate ai caraibi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 La ragazza del mio migliore amico 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Terminator 18 - 20.15 - 22.30
Sala 5 Moonacre 18 Uomini che odiano.... 21 Sala 6 Una notte al museo 2 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Angeli e demoni 19 - 21.30 •DUE TORRI• chiuso
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56030
OSTERIA GAGLIARDI
0971-310310 0971-612564
AVIGLIANO
0971-700743
•Difensore civico comunale 0971-415150 FINO AL 30 GIUGNO Potenza, Palazzo di Città “C’ERA UNA VOLTA LA LIRA” Mostra fotografica di Michele Di Pietro
•Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
DOMANI Potenza, Camera di commercio, ore 18 “SVILUPPO SOSTENIBILE E TEMATICHE AMBIENTALI”
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520
“Publicinvasioni” DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-
IL 28 GIUGNO Potenza, Sala dell’Arco, ore 15.30 “CENTRO STUDI E FORMAZIONE COSTELLAZIONE FAMIGLIA” Workshop sulle Costellazioni Familiari 'Riconoscere ciò che è'
•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro
FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971
0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
22 Potenza
Le aspirazioni e le paure dei ragazzi che temono di non avere possibilità senza raccomandazioni
Quando il lavoro è più di un sogno Parlano i giovani che tra tra mille incertezze per il futuro si raccontano così SOGNI e speranze dei giovani di oggi, a parlarne sono alcuni ragazzi di età compresa tra i 22 e i 17 anni. Un piccolo percorso tra la generazione che ha forse conservato, ma non messo da parte, la voglia di sognare e di realizzarsi nella vita, anche se con tanta insicurezza. «Mi piacerebbe fare il giudice come mio padreesordisce Francesca, 17 anni - E’ un campo difficile, che richiede molto impegno e tanto studio - continua a spiegare Forse è per questo che ho delle paure: laurearmi e non trovare lavoro senza ricorrere a una raccomandazione. Paura di fare tanta fatica per vedere che un’altra persona, meno competente di me, ci riesce al mio posto solo perché “aiutata”». Conclude, riferendosi alla possibilità di altre scelte, dicendo: «Sinceramente punto tutto sulla prima scelta e, se non dovesse andare bene, nonostante ci abbia messo tutte le mie forze, farò quello che la vita mi offre, cercando di cogliere tutte le opportunità possibili perché un lavoro è importante per vivere e stare bene». Un’opinione diversa è quella di Rocco, 18 anni: «Non ho niente di preciso in mente. Mi piacerebbe fare carriera seguendo le mie passioni ma più di questo non saprei - spiega Rocco - Più o meno vorrei lavorare nel campo dei motori ma - precisa - non come gommista o meccanico. Andrò all’università, e forse prenderò “Isef”, “Ingegneria” o qualcosa del genere - continua titubante - Avrò sicuramente più di qualche difficoltà, ma alla fine sono un tipo che si accontenta, mi basta fare un lavoro semplice». Conclude dicendo che «un lavoro lo troverò prima o poi, altrimenti che ci stanno a fare mamma e papa?». Più pratica è Fabiana: «Ancora non so cosa farò in futuro, però ho pensato che imparerò un mestiere come l'estetista perché mi piace. - racconta la diciassettenne - Poi
sembra la strada più facile, dato che l'università è una cosa che escludo spiega il perché - Vedo tanta gente che anche con la laurea sta con le mani in mano quindi tanto vale imparare qualcosa che possa servire subito per ritrovare con qualcosa in mano un domani. Poi - conclu-
de - a parte questo vorrei solo una vita felice». «Mi piacerebbe fare la poliziotta -
Confedilizia
L’INTERVENTO
Che ben vengano i luoghi di aggregazione IN QUESTI ultimi giorni leggo di denunce e proteste contro l’anfiteatro previsto per il Parco dell’Europa Unita, in quel di Poggio Tre Galli. Si afferma che bisogna fermare la cementificazione, in prima battuta, chi pretende capeggiare la protesta afferma anche che vuole più panchine, più alberi, più giochi ma niente cemento!! Mi torna in mente analoga questione datata circa trenta anni fa quando la Comunità Montana stava realizzando lo sbancamento per una pavimentazione recintata da usare per far giocare i ragazzi. Allora ci fu una raccolta di firme sponsorizzata da un architetto o ingegnere non ricordo bene. La questione, dunque, è sempre che vi sono alcune persone che pretendono di vivere in città come fossero i padroni del vapore, gli unici
racconta invece la determinata Ingrid, 18 anni mi è sempre piaciuto fin da piccola e adoro l'arma in generale. Di certo non sarà facile continua precisando - perché ci sono molte persone che aspirano a questo ruolo e troppi pochi posti, quindi o sei bravo davvero, o sei raccomandato o non passi - conclude dicendo In ogni caso sono decisa su questo punto e farò di tutto per entrare, se poi non ci riuscirò penserò a qualcosaltro». Di buoni propositi ci parla Daniele, 22 anni: «Vorrei fare il fisioterapista per poter aiutare le persone affinché magari, dopo un incidente, possano tornare ad una vita serena». Poi, continuando dice: «Non penso sarà facile anche perché ci vuole una preparazione non indifferente e un enorme impegno, a parte una buona raccomandazione che sottolinea - secondo me rimane un problema delle nostre regioni, perché al nord c'è più possibilità, più sbocchi che incentivano le persone e studiare ben per fare un bene il proprio lavoro - afferma sicuro - Se poi non ci riuscirò lavorerò l’Unicef per fare almeno una buona azione». Con un tono malinconico parla invece Maurizio, 18 anni: «Nel mondo di oggi è difficile realizzare un sogno: con la crisi che sta avanzando si stanno perdendo molte possibilità di lavoro e i desideri che uno ha da piccolo, vanno sempre più sfumando. Il sogno che io ho - continua - è quello di diventare direttore di un'azienda di carattere economico senza escludere tutti i passaggi, ma, come ho detto so di certo che sarà quasi impossibile ed è per questo che in ogni caso non mi farò scappare delle occasioni sperando che ce ne saranno». Francesca Romaniello
a capire, gli unici a sapere cosa è buono e cosa no! A me, oggi, tocca dire una diversa opinione perché sono stanco di ambientalismi di maniera, che per 30 anni hanno impedito a Poggio Tre Galli di essere un quartiere. In questi trenta anni passati questo, di Poggio Tre Galli, è stato solo un dormitorio perché assolutamente privo di un qualsiasi luogo di incontro e/o aggregazione. I nostri ragazzi non hanno avuto un posto in cui incontrarsi, giocare o anche ca..eggiare. Rifletto, per esempio, sul fatto che a parte un campetto di calcio e i campetti da tennis - che però non sono mai decollati, il rione è privo di una piazza. Davanti la chiesa è stata realizzata una piazza ma sempre oggi sindaco Santarsiero. Per il resto solo un cieco non vede che qui la gente
passa la giornata in un dormitorio. Il Parco dell'Europa Unita - sempre realizzato da Santarsiero Sindaco - è un primo passo che, evidentemente, i soliti ambientalisti di maniera intendono fermare. L'anfiteatro, checché ne dicano, è una necessità è un posto di socializzazione che completa il parco. Come una necessità era la pavimentazione - anche questa fatta con Sindaco Santarsiero - delle aree verdi. In conclusione sarebbe ora che si smettesse di urlare ogni volta che si creano posti per incontrarsi dove sia possibile chiacchierare, passeggiare o anche solo fermarsi. Infatti è semplice, per chi non vuole vedere nessuno, starsene chiuso in casa. Per gli altri il Comune bene fa a creare luoghi d'incontro anche in un parco. Mario Petrone
Immobili, ecco le novità IL presidente della Confedilizia di Potenza, Francesco Genzano, ha reso noto lo stop al limite di due anni entro cui il proprietario poteva chiedere il rimborso delle spese condominiali poste a carico dell’inquilino. E’ stata cancellata anche la norma che stabiliva un limite massimo di tre mesi al pagamento anticipato del canone di locazione. Si trattava di previsioni – ora espressamente abrogate – contenute in provvedimenti che regolavano in via transitoria una materia, quella della locazione degli immobili urbani, interamente ridisegnata della legge sull’equo canone, ma che la giurisprudenza considerava ancora in vigore. Nulla cambia, invece, anche dopo l’espressa abrogazione, per i contratti di locazione “agevolati” .
La storia di Raffaella Gallo
Dalla passione per la danza agli studi di Uomini e Donne
Raffaella Gallo
«IL MIO più grande sogno è fare la ballerina», racconta Raffaella Gallo, 19 anni di Potenza che ha deciso di partecipare alla trasmissione “Uomini e donne” di Maria De Filippi, lo scorso gennaio. E’ un sogno a cui lavoro da 14 anni. Anni durante i quali ho accumulato belle esperienze, tra cui una all’accademia di Roma e una al teatro di Napoli». Raccontando della sua esperienza in trasmissione dice: «E’ partito tutto a gennaio, quando, dopo aver letto un avviso su internet, ho inviato una richiesta per partecipare ad alcuni provini per diventare una ballerina alla “Corrida”. Allegati il mio curriculum e tutte le documentazioni necessarie spiega - il giorno dopo ho ricevuto una telefonata dalla redazione di “Uomini e donne” in cui mi è stato detto che le audizioni per la “Corrida” erano chiuse e che quindi avrei potuto partecipare, invece, ai casting per il programma recandomi a Roma 4 o 5 giorni dopo per fare un provino. Vista l’occasione ho deciso di coglierla, così, per gioco, e - sottolinea - pagando tutto di tasca mia, sono andata a Roma a fare questo provino. Eravamo circa 300. Ci hanno fatto compilare un modulo con domande in generale. Dopo abbiamo fatto delle foto e poi siamo stati tutti ricevuti in un ufficio della redazione dove si analizzava il modulo compilato, ampliandone un pò le risposte». Raffaella viene scelta per il programma e così «mi hanno chiamato per il venerdì, quando scendevano le altre corteggiatrici (eravamo in 11), e parlando del programma abbiamo cominciato le registrazioni che si facevano il lunedì e il venerdì, 2 volte al giorno». Del suo soggiorno
a Roma dice: «Vitto e alloggio erano pagati dalla redazione. E durante queste settimane ho avuto la grandissima possibilità di conoscere tanta gente legata al mondo dello spettacolo, in particolare quelli in contatto con Maria de Filippi». Parlando della sua scelta di partecipare al programma spiega: «Ho fatto questo perché tutto era iniziato dal desiderio di ballare in televisione, ma ho continuato per l’occasione che ho avuto». Parlando poi del post-trasmissione racconta: «Dopo questo periodo sono stata contattata per fare delle serate in discoteca, come fanno tutti quelli che escono da questi programmi - sottolinea - Ho così messo da parte un po' di soldi, ma, alla fine, precisa - non ho ricevuto proposte che riguardassero il ruolo di ballerina». Riportando le sue riflessioni personali, afferma: «Sapevo che sotto molti punti di vista quest'esperienza non mi avrebbe portata lontano, ed è per questo che, fin dall'inizio di quest’avventura, non mi sono mai fatta grandi illusioni - spiegandosi meglio - nel senso che sapevo che non avrei potuto basare la mia vita e il mio futuro su questa cosa». Parlando della sua vita attuale dice: «Oggi sto aspettando di fare un colloquio per fare la cassiera, niente di più modesto. Se poi ci sarà un’altra occasione ben venga, perchè il mio sogno non deve rimanere chiuso nel cassetto». Conclude con un consiglio per tutti i giovani che vogliono cimentarsi nel mondo dello spettacolo: «Seguite i vostri sogni, senza però chiudere gli occhi nelle altre direzioni e, cosa più importante, cercate di tenere saldamente i piedi per terra». f.r.
TORNA IL MENU DELLA QUARTA SETTIMANA A Trecchina e Guardia Perticara Si ferma fino al prossimo settembre, per le vacanze estive, il menu della quarta settimana, l’iniziativa di Confeserecenti, nelle citta’ di Potenza e Melfi. Si svolgerà invece nei giorni 25, 26 e 27 giugno a Trecchina e a Guardia Perticara dove le imprese interessate alla operazione di marketing sociale sono quelle che beneficiano dei flussi in entrata, per l”arrivo di turisti o il rientro di emigrati. In particolare, l'imprenditore Ludovico Iannotti del Supermercato Le Cime a Trecchina e l'alimentare Mele Giuseppe a Guardia Perticara si sono attrezzati per distribuire un sacchetto alimentare in vendita a 5 euro.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Potenza 23
Giovedì 25 giugno 2009
24
Laurenzana L’obiettivo del nuovo governo è lo sviluppo e rispetto dell’ambiente
Urga presenta la giunta Il neoeletto sindaco promette continuità con la precedente amministrazione LAURENZANA - Si è insediato, nella mattinata di ieri, il nuovo “governo” cittadino di Laurenzana. E' stata la prima uscita ufficiale per l'amministrazione comunale guidata dal neo sindaco Domenico Urga, a poco più di due settimane dalla tornata elettorale. Il nuovo consiglio comunale si è presentato alla cittadinanza laurenzanese presso la sala Polifunzionale del ridente centro della Val Camastra. Non è mancato, naturalmente (e come spesso avviene in questi casi), quel pizzico di emozione che è trasparso sui volti dei nuovi consiglieri comunali, che siederanno nell'assise municipale per il prossimo quinquennio amministrativo. Durante questo primo consiglio comunale dell'amministrazione Urga è stata costituita la nuova giunta e sono state assegnate le cariche di vice sindaco ed assessori, senza, però, le rispettive deleghe, che verranno conferite successivamente.
A sinistra foto ricordo della giunta. Sopra il sindaco
Il giovane studente universitario, classe '85, Egidio Garramone (Pdl) ricoprirà la carica di vice sindaco ed assessore per i prossimi cinque anni. Sono stati nominati assessori comunali anche i consiglieri di maggioranza Antonella Bonomo (funzionaria dell'ufficio del Giudice di Pace riconfermata alla carica di assessore), Giuseppe Galgano (consigliere di maggioran-
za nella precedente amministrazione ed avvocato di professione) e Antonio Martoccia (imprenditore). Nel corso del consiglio comunale sono stati nominati anche i componenti della commissione elettorale: i consiglieri di maggioranza Giovanni Beneventi e Sara Dianò, ed il consigliere di minoranza Enrico Troccoli si occuperanno della commissione elettorale effetti-
va, mentre Egidio Fanelli, Angelo Galgano (maggioranza) e Nicola Gioscia (minoranza) di quella supplente. Molto sentito, inoltre, è stato il giuramento del primo cittadino Domenico Urga, quarantottenne medico veterinario. Attualmente il sindaco di Laurenzana ricopre anche la carica di presidente della comunità montana “Camastra Alto Sauro”.
Nel suo breve discorso, Urga ha sottolineato che darà un seguito al programma della precedente amministrazione, chiedendo massimo impegno e serietà alla sua squadra. Il punto cardine del suo programma è lo sviluppo del territorio, legato ai beni ambientali. Inoltre, Domenico Urga ha chiesto una fattiva collaborazione alla minoranza
ed a quanti vorranno proporre le loro idee per il benessere di Laurenzana. Il consigliere di minoranza Gaetano Cantisani, rivolgendo i migliori auguri alla nuova giunta, ha già lanciato all'amministrazione due proposte ambiziose: l'attuazione dell'eolico e la realizzazione di un parco culturale dei cittadini d'eccellenza di Laurenzana, partendo da Donato Antonio Sansone, fondatore dei consorzi agrari in Italia. Michele Ungaro (consigliere di minoranza) ha dato piena disponibilità di collaborazione alla maggioranza nel rispetto dei ruoli. Prima della consumazione di un rinfresco nell'ufficio del sindaco e delle foto di rito, sono stati nominati i capogruppi consiliari: per la maggioranza Egidio Fanelli sarà il rappresentante del Popolo della Liberà e Sara Dianò del gruppo civico; per la minoranza Michele Ungaro sarà il capogruppo della lista “La svolta”, mentre Gaetano Cantisani rappresenterà “Un'altra Laurenzana”. Donato Pavese
Vaglio, dall’università di Tallin novità sul ritratto di Leonardo ACERENZA - La novità viene da uno studioso, docente di tecnica pittorica dell'Università di Tallinn, Orest Kormashov, che sta effettuando alcuni studi sull'opera pittorica e che ha già stilato una relazione in inglese in cui si evince la particolare convinzione che il ritratto sia di Leonardo Da Vinci. Il dipinto è ormai noto come “il ritratto di Acerenza”, il Leonardo “Lucano”, il “nuovo” Leonardo e nell'arco di tutto questo tempo, si tratta di circa sette mesi trascorsi dal ritrovamento della crosta dipinta dalle presunte mani del Genio, non si è fatto che andare alla ricerca del particolare che potesse ricondurre alla attestazione che sia un ritratto leonardesco. Sembra essere arrivata. Così viene interpellato Vezzosi, direttore del museo Ideale di Vinci, studioso delle opere leonardesce, una delle autorevoli voci in merito oggi estromesso dal caso Leonardo Lucano, come fa sapere il dottor Barbatelli. Intanto gli esami effettuati sulla pittura utilizzata hanno accertato che la crosta sia di fine '400 inizio '500. A Vaglio il dipinto viene esposto per la prima volta, in anteprima mondiale, presso il Museo delle Antiche Genti di Lucania l'8 aprile scorso. Oggi a studiare il dipinto oltre all'università di Chieti e Napoli, anche una autorevole voce dell'Università di Tallinn si alza per poter spiegare come si analizza un dipinto, giudicandolo così come lo vede un esperto di tecnica pittorica. “ La scoperta di un dipin-
to- così Kormashov in una nota- che si suppone essere il ritratto di Leonardo se non il suo autoritratto è un evento estremamente intrigante. (...) Questo dipinto appare differente”. La riflessione di Kormashov è vero e proprio trattato sull'arte di Leonardo e sul dipinto lucano, che non si esprime sulla attendibilità o meno delle fonti ma su quanto un dipinto, e più in generale, un'opera può destare meraviglia. “l'energia aiuta a fare la differenza tra l'originale e la sua copia”. E poi continua nel trattato descrivendo con una visione tecnico- oggetti-
va l'opera. “Lo sguardo del ritratto di Acerenza, la squisita espressione del suo volto rende molto inverosimile che sia la copia di un altro dipinto. Se comparato con molti altri simili ritratti, questo non presenta nessuna incertezza o goffagine ed è estremamente vivace. Una ragione risiede nella maestria dell'artista, un'altra ragione nella tecnica usata „ Il dottor Kormashov continua nella descrizione di caratteristiche molto vicine ai metodi di pittura leonardesca. I colori, lo sfondo e la tavola in legno, che in quel periodo, soprattutto in Italia
Avigliano, nasce il movimento “Agorà” AVIGLIANO - E’ nato nei giorni scorsi un nuovo movimento politico - culturale dal nome di Agorà. Il nuovo sodalizio nasce, spiega una nota di Enzo Claps, responsabile Mpa di Avigliano, « per creare l'unità nel centro-destra e determinare un allargamento dei suoi confini. Rivolgendomi ai fondatori del movimento, chiedo loro: “Credete in una politica partecipata?” Se la risposta è positiva, allora, avete fatto bene». Claps allarga il suo discorso. «Il mio è un richiamo al coraggio della propria coscienza. Mi auguro che la volontà, che anima la vostra iniziativa, sia in grado, come un virus, di contaminare chi (da destra a sinistra), oggi, sceglie quella forma alta del non cambiamento, tramutandola in impegno politico. Ben sapendo, tuttavia, che non sarà come un virus influenzale, capace di contagiare immediatamente tutti. Il contagio sarà lento, gli anticorpi opporranno grande resistenza. La tentazione di mollare ogni cosa e di adeguarsi, magari in cambio di un riconoscimento che appaghi temporaneamente la vanità umana, sarà sempre dietro l'angolo. Pertanto vi esorto alla perseveranza, intesa come virtù dell'uomo autentico ed impegnato in politica, unitamente al senso della provvisorietà della sua missione. Abbiamo meno di un anno alle prossime elezioni comunali. Chiediamo agli aviglianesi il possibile, impegnandoci in prima persona a costruirlo. Rendiamo Avigliano un paese normale».
aveva un alto valore simbolico, la croce di Gesù. «L'apparenza dell'uomo che è stato ritratto è del tutto tipica di un autoritratto: la rotazione di un quarto del corpo e gli occhi che guardano diretti l'osservatore. Il ritratto è dipinto in modo che denota una alta professionalità e si può cogliere molto da questo volto, anche l'aspetto è tipico del periodo rinascimentale». Nicola Barbatelli, intanto, fa sapere che, dopo la tappa romana, la tavola ritornerà a Vaglio per il prossimo week end. Enza Saluzzi
Il volto di Leonardo
Avigliano Il progetto è promosso dal comune
Nel nome dell’integrazione AVIGLIANO – E' la “via” aviglianese all'integrazione tra persone e culture di Paesi diversi. Italiani e stranieri, all'ombra di Gianturco, sembra vadano d'accordo. Questo è quanto emerge dalla testimonianza di chi, il Gruppo coordinamento donne, sta eseguendo un progetto di integrazione tra italiani e stranieri, promosso dal Comune di Avigliano e finanziato con un bando della Regione Basilicata. Rumeni, polacchi, indiani e cittadini di altre nazionalità sono coinvolti in un progetto chiamato “Non più ospite-turista per le strade della Basilicata”. Si tratta di un programma di viaggi che porterà gli stranieri che dimorano ad Avigliano alla ricerca dei luoghi, della cultura e delle usanze della Basilicata. Il primo viaggio già è andato a segno, con buoni risultati: al tour tra i paesaggi lucani hanno partecipato badanti, famiglie stranieri e italiane. In futuro sono previsti altri due viaggi. Il presidente del Gruppo coordinamento donne, Mimma D'Angelo, ha parlato del progetto con particolare entusia-
smo. «Abbiamo voluto questa iniziativa – ha spiegato – perché riteniamo sia importante dare vita a un percorso di integrazione tra italiani e stranieri per una convivenza civile tra culture e persone di diversa nazionalità. Siamo riusci a coinvolgere tante persone tra badanti e famiglie di lavoratori. Abbiamo un solo rammarico: nelle nostre iniziative non riusciamo a integrare una famiglia di etnia asiatica». Gli altri gruppi di stranieri, invece, a quanto pare partecipano volentieri alle iniziative. D'Angelo conferma: «Sono stati proprio gli stranieri di Avigliano a chiederci di conoscere i luoghi della Basilicata. È partita da loro l'esigenza di uscire fuori dai confini locali». I risultati, sembrano buoni. Tant'è che il progetto “Non più ospite – turista per le strade della Basilicata” si struttura in una verifica successiva al viaggio nel quale confluiscono pareri e scambio di conoscenze sui luoghi visitati in Basilicata e i luoghi di origine degli stranieri. Gianni Sileo
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 25 giugno 2009
25
Brienza Il primo cittadino ha varato la nuova giunta
Gemellaggio con Montpellier
Scelzo: «Valorizzeremo il nostro patrimonio»
Tolve, un paese che si identifica con il suo Santo
BRIENZA - Ufficializzata la nuova giunta comunale della Città di Brienza Tra conferme e new entry, rispetto alla scorso mandato del sindaco Pasquale Scelzo, ecco il nuovo consiglio e la neo giunta. L'assessorato alle politiche sociali, socio- assistenziali e all'assistenza alla persona e alla comunità è toccato a Raffaele Collazzo, mente all'agricoltura, foreste, economia montana e sviluppo rurale a Rocco Lavecchia. La carica di vicesindaco con delega all'urbanistica, ambiente, territorio, trasporti e patrimonio va a Michele Margherita. Raffaele Lopardo invece è il neo assessore allo sport, cultura, formazione, spettacolo, innovazione tecnologica. A Carmine Lopardo va l' assessorato ai lavori pubblici, ricostruzione L. 219/81, personale, protezione civile, energie rinnovabili e a Lorenzo Petracca quello al bilancio, finanze, attività produttive, commercio ed artigianato. E' Antonio Lopardo il presidente del consiglio comunale mentre la vice presidenza è toccata ad Antonio Distefano della lista “Brienza Democratica”. Nominato invece Capogruppo consi-
Uno scorcio di Brienza
liare di “Brienza Città Futura” Antonio Dede, mentre “Brienza Democratica” è rappresentata da Antonio Distefano, la lista “Brienza” da Alfredo Antonio Lopardo e il Pdl da Giuseppe Palladino. Fanno parte della maggioranza consiliare anche Salvatore Lopardo, Teresa Lopardo, Antonietta Lorenzino e Salviulo Giuseppe. Tra i banchi dell'opposizione siederanno per la lista “Brienza Democratica” Antonietta Petrone, Antonio Distefano e Santorufo Raf-
faele mentre per la coalizione “Brienza” Alfredo Antonio e Giuseppe Palladino. «Quella delle ultime elezioni amministrative - ha dichiarato Pasquale Scelzo - è stata una vittoria sofferta fino all'ultimo, visto l'elevato numero di votanti e le quattro liste che si sono presentate, tuttavia credo sia stato il giusto risultato per aver messo in campo una lista composta di persone altamente qualificate e giovani. Lo ritengo quindi il giusto premio per una lista civica i cui principali
obiettivi sono la valorizzazione del nostro patrimonio naturalistico - ambientale, architettonico, storico - monumentale e lo sviluppo dei settori occupazionali, socio - assistenziale, delle politiche giovanili ed ecologiche, nonché lo sblocco del regolamento urbanistico e il conseguente rilancio dell'attività edilizia ed urbana. Tutto questo sarà fatto nell'interesse e a sostegno della popolazione burgentina che ci ha concesso la fiducia». Angela Scelzo
Sabato prossimo l’inizio della manifestazione
Campomaggiore, al via la terza edizione della Festa dell’estate
I ragazzi della proloco
CAMPOMAGGIORE - Inizierà sabato 27 giugno con la “III Festa di inizio Estate” l'intenso calendario di attività promosse dalla locale Pro loco. Alle ore 16 presso il campo sportivo comunale avrà luogo un quadrangolare di calcio a scopo benefico a cui prenderanno parte una rappresentativa di Carabinieri di
Basilicata, il Dpl ferroviario Puglia-Basilicata, il Team Forense di Potenza e una formazione di ragazzi dell'Agorà Giovani Diocesi di Tricarico. L'incasso e la quota versata da ogni singolare calciatore sarà devoluta all'Associazione Down di Potenza. Al termine delle gare, dopo le premiazioni e i saluti dell'autorità presenti, i
vigili del fuoco del Comando Provinciale di Potenza e i volontari del Comitato Provinciale CRI di Potenza daranno vita ad alcune simulazioni di interventi di soccorso. Alle ore 20 presso la struttura sportiva comunale sarà la volta degli allievi della scuola “Emotion Dance” di Potenza, diretti dall'insegnante Stefania Santarsiero, ad esibirsi in alcuni particolari balli. In serata alle ore 21.30 nella centrale piazza Zanardelli è prevista la degustazione dei “Cavatelli alla Lucana” ad opera dello chef amatoriale Nicola Caprara, il tutto allietato dalla musica di “Dj Albert”. Un
piatto quello dei “Cavatelli alla Lucana” che sta riscuotendo notevoli apprezzamenti da parte degli amanti della cucina, abbinato a cacio ricotta, peperoni secchi ed olive, classificatosi al secondo posto alla gara gastronomica il “Ghiottone 2008” di Massa Carrara. Per l'occasione, il comitato feste cittadino presenterà il calendario di festeggiamenti in onore della Madonna del Carmelo. Domenica 28 giugno, si svolgerà il “7° Slalom Comune di Campomaggiore” organizzato dalla Basilicata Motor Sport grazie al sostegno del Comune. r. s.
TOLVE - Il centro bradanico non è più la “città cara a San Rocco” ma è diventata la “Città di San Rocco”. Il perché è presto detto, infatti con delibera comunale del 31/10/2008 il Comune di Tolve ha aderito all'Associazione Nazionale San Rocco Italia con sede a Sarmato. Così Velucci, assessore comunale, ci spiega il perché : «La risposta la troviamo sulla cartolina con l'effige del nostro Santo Patrono dove c'è scritto “Tolve è mia ed io la proteggo”; quindi quale comunità se non la nostra può rappresentare la città di San Rocco?» Continua: «In un incontro avvenuto nei giorni scorsi anche con Gianpiero Perri, direttore generale dell'Apt, è stato chiesto ufficialmente l'impegno affinché il nostro paese possa avere maggiore visibilità, sia a livello religioso che a livello socio-economico, con l'unico scopo di far decollare un turismo religioso che ruoti intorno alla nostra cittadina ed al culto del nostro Santo». Velucci ci svela poi quale sarà la ciliegina sulla torta di questo cammino: «A tal proposito abbiamo intavolato una serie di contatti per condurre in porto il gemellaggio con Montpellier, cittadina francese che ha visto nascere il nostro Santo Patrono. Sarò anche un sognatore, per tentare laddove molti altri hanno fallito, ma i sogni si realizzano solo se si crede in ciò che si fa e si mette la passione in tutto ciò in cui si crede». Così il Sindaco Pepe in merito al lavoro che sta conducendo la sua amministrazione: «La straordinarietà del culto tolvese a San Rocco sta nel suo permanere inalterato nel tempo e nell'essersi differenziato da quelli consimili sviluppatisi in altri centri della regione, tanto che ancora oggi le migliaia di pellegrini che arrivano a Tolve, s'imbattono in manifestazioni culturali di sentita religiosità, espressioni di un percorso devozionale che ripete i segni della ritualità antica». Continua: «Questa Amministrazione Comunale,
con l'adesione all'Associazione Nazionale San Rocco Italia, ha voluto dare alla comunità non solo l'opportunità di condividere e favorire l'incontro, lo scambio e l'armonizzazione tra realtà ed esperienze di culto rocchiano, ma anche la possibilità di interagire tra storia e cultura, economia e turismo con territori e popolazioni diversi da noi». In occasione di questo incontro c'è stata la messa in posa della segnaletica ai punti strategici d'ingresso a Tolve, con la dicitura di “Tolve Città di San Rocco” ; gemellata con Chieri (To) e con un beneaugurante spazio in bianco che sarà riservato al prossimo gemellaggio con Montpellier. Un'altra targa è stata posta sotto la rupe ed indica il luogo dove, secondo la leggenda, fu ritrovata l'attuale statua di San Rocco, abbandonata dalle truppe francesi in fuga. Inoltre nell'ambito di queste cerimonie c'è stata la presentazione del “Pane di San Rocco” , realizzato da Rocco Lorato, panificatore tolvese che ha condotto una ricerca storica sulla panificazione nel medioevo. Questo pane rappresenterà Tolve in seno all'Associazione Nazionale San Rocco Italia. Con queste iniziative, Tolve intende allargare i propri orizzonti in un simbolico grande abbraccio che comprenda tutti coloro che vogliono condividere con i tolvesi la devozione per San Rocco, la propria storia e le proprie tradizioni. Gianluigi Armiento
Satriano di Lucania Un anno di ricordi per i ragazzi dell’Atletico
Amarcord in video per la Polisportiva SATRIANO - Presentato lunedì sera presso il pub Crazy Horse un video sulle attività svolte nell'ultimo anno dalla Polisportiva dilettantistica Atletico Satriano. Proiettate immagini sugli allenamenti, sulle partecipazioni ai tornei e su tutte le iniziative che hanno vista coinvolta la polisportiva. Nata nel settembre del 2008, in un solo anno, ha portato avanti diversi importanti progetti tra cui una scuola calcio per bambini dai 6 ai 12 anni. Da ottobre a giugno 28 ragazzini sono stati allenati da Rosario Mazzaturo e Antonio Dibenedet-
to. I 3 portieri che militano nelle file dell'Atletico a maggio hanno partecipato ad uno stage a Rifreddo con la presenza di Cacciatori e Selvaggi, campione del Mondo nel 1982. Poco tempo fa sono stati ospiti del Potenza Calcio e comodamente seduti in tribuna d'onore hanno assistito al match contro la Cavese. Hanno giocato un torneo con la scuola calcio di Brindisi di Montagna e ne faranno un altro a breve. L'idea di fondare questa società è venuta in mente ad un affiatato
gruppo di amici che hanno molte passioni in comune tra cui il calcio. Il direttivo è composto da dieci persone. Il presidente è Rocco Saganeiti, i due vice presidenti sono Rocco Latorre e Enzo Morrone, il medico sociale è Antonio Latorre. Ci dice il presidente Saganeiti che «la nostra non è solo una scuola calcio ma è un importante e costante momento di aggregazione tra i ragazzi ma anche tra noi adulti che ci prendiamo cura di loro e che in serate come queste ci confrontiamo e ci divertiamo». Continua il presidente ringra-
ziando tutte le persone che hanno collaborato e aggiungendo che «tra i consiglieri merita menzione particolare Rocchino Potenza che è si è dimostrato molto vicino alla squadra e sempre disponibile per qualsiasi attività». Per il futuro la polisportiva Atletico Satriano ha espresso l'in-
tenzione di voler allenare i ragazzi che hanno fino a 14 anni di età. Inoltre, data le difficoltà in cui versa la società di calcio Fc Satriano, il gruppo dirigente ha manifestato la disponibilità a prendere in mano il settore giovanile della società dimissionaria. Rocco Perrone
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 25 giugno 2009
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
27
Caso Bevilacqua La procura di Lagonegro convoca gli amici dello zingaro scomparso nel 2003
Due indagati per l’omicidio Secondo gli investigatori sono le ultime due persone ad averlo visto vivo LAURIA - Hanno meno di 30 anni, qualche piccola storia di droga e, sospettano gli investigatori, un omicidio sulle spalle. Giuseppe e Raffaele erano i due amici di Nicola Bevilacqua. A Lauria lo chiamavano “Cocola”, perché da bambino non pronunciava bene il suo nome. E’scomparso nel 2003. E gli ultimi a vederlo, secondo gli investigatori, sono stati loro. A Lauria, di notte, non passa inosservata un’auto che strombazza. Né due persone che urlano «scinn‘, scinn‘». Scendi, scendi. Anche se è casa di “Cocola”, dove, raccontano, c’era un via vai a qualsiasi ora. Nicola era uno zingaro, ma non andava più in giro. Ormai lui e la sua famiglia, di origini cosentine, erano residenti a Lauria, nel centro storico, rione inferiore. Non aveva delle belle amicizie. Frequentava qualche piccolo spacciatore, qualche delinquente della zona di Castrovillari. E in compagnia di certa gente non è difficile trovarsi nei guai. Lui a volte i guai se li cercava. Beveva. A volte esagerava. E spesso finiva nella caserma dei carabinieri di via provinciale della me-
Il palazzo di giustizia di Lagonegro a destra Nicola Bevilacqua
lara. Nel suo fascicolo personale sono raccolte le segnalazioni che ha collezionato sin da ragazzino. Qualche rissa, quando era sbronzo, e qualche furto, quando era a corto di soldi. Come quando cercò di organizzare una rapina in un ufficio postale. Lo raccontarono i suoi due
amici ai carabinieri qualche giorno dopo la scomparsa. Dissero, ognuno a modo suo, che se erano andati a prenderlo a casa a quell’ora era perché stavano preparando la rapina. Qualche sospetto gli investigatori già ce l’avevano. Poi, però, è arrivata una lettera. «Sorella mia, stai
Il Quotidiano incontra i sindaci/14
Marsiconuovo
Grumento, Vertunni continuità e novità nel suo programma
Sit-in contro le poste
GRUMENTO NOVA - Ha conquistato la poltrona di Primo cittadino della comunità grumentina Vincenzo Vertunni, 47 anni, informatore scientifico, attualmente iscritto nel Pd, è il neo sindaco di Grumento Nova. Un risultato importante. Da cosa è maggiormente dipeso secondo lei? «Sicuramente dalla volontà di cambiare, che non è un luogo comune delle campagne elettorali. Nel caso di Grumento la volontà è diventata quasi necessità dopo un quarto di secolo governato nel segno della continuità pressochè inalterata con qualche apprezzabile tentativo di autonomia nell'ultimo anno». Quali sono stati i fattori che hanno determinato il suo successo? «Certamente la presenza in lista di un gruppo di persone che alla novità della loro presenza hanno sommato per alcuni l'esperienza in settori importanti della vita economica ed amministrativa». A chi è andato il primo pensiero subito dopo la vittoria? «Ad alcune persone ( due o tre) che hanno avuto un peso importante nella mia vita è andato il mio pensiero. Alla mia famiglia il primo gesto di riconoscenza». Come sarà il suo governo? «Mi auguro che viva ed esista all'insegna della serenità di cui questo comune ha profondamente bisogno. Abbiamo portato avanti durante la campagna elettorale il concetto di una amministrazione partecipata e vogliamo che i cittadini sentano che a questo impegno non ci sottrarremo». Quali i primi provvedimenti da prendere? «Credo che un atteggiamento serio è quello di verificare e valutare l'esistente e su
quello cominciare a lavorare con provvedimenti di immediata efficacia e con progetti a più ampio respiro ed evidentemente di più lunga durata». E per quanto riguarda la qualità della vita dei cittadini, quali sono gli obiettivi? «Oggi esiste una carenza di servizi ai cittadini. Questa situazione può essere considerata una opportunità su cui intervenire per migliorare il contesto sociale con interventi che vanno dagli aiuti alle famiglie al disagio giovanile, all'assistenza alla popolazione anziana. E' un'area che deve essere affrontata nella sua globalità e non in maniera frammentata con interventi singoli ed occasionali. Su questo settore crediamo di impegnare notevoli risorse umane ed economiche per provare a tirar fuori occasioni per una nuova occupazione». Occupazione e giovani, quali le prospettive? «Vogliamo consolidare esperienze già maturate ed accrescerle in termini di numero e competenze. Per il resto studieremo anche come il comune possa intervenire in termini di incentivazione al piccolo artigianato che crediamo essere il futuro del tessuto economico di piccoli comuni». Guardando al futuro quali gli impegni? «Agricoltura, Ambiente, Storia, Cultura sono elementi che non vanno affrontati in maniera disgiunta». Quale sarà il rapporto con la minoranza? «Di assoluta civile convivenza. Saremo sempre ben disposti ad accettare proposte e suggerimenti costruttivi. Non è importante da chi viene un'idea se questa è una buona idea». Angela Pepe
MARSICO NUOVO - Amministrazione e cittadinanza annunciano da questa mattina un sit - in con presidio davanti all'Ufficio Postale fino a quando non si risolve il problema del disservizio. Si annuncia una “battaglia”da tutti i fronti, legale e civile, contro un disservizio che ha raggiunto ora mai livelli intollerabili nella cittadina valligiana. Un mancato recapito iniziato dal mese di febbraio che ha avuto soltanto qualche breve miglioramento per poi ricadere nuovamente in quella che ormai è definita un emergenza. Ed è così che l'intera cittadinanza, in testa il primo cittadino Domenico Vita, dalle 7 e 30 di questa mattina attiverà un azione di presidio ad interim fino a quando non si arriverà ad una risoluzione del problema. Sul ramo legale il Sindaco Vita fa sapere un annunciata «azione per i danni subiti dai cittadini, per l'inefficienza conclamata». Un inefficienza di distribuzione della corrispondenza che nel Comune di Marsiconuovo - spiega il Sindaco - registra una totale disattenzione dei Responsabili, tenuto conto che le varie promesse sono state disattese e già diversi danni reali sono stati subiti dai cittadini. «La vicenda - ha esordito il primo cittadino - ha di fatto causato quanto paventato più volte sugli organi di stampa e sulla copiosa informazione fatta a tutte le Istituzioni. I distacchi di utenze del metano e dell'energia elettrica, causati dalla mancata consegna delle bollette in tempi congrui, con la conseguente applicazione delle previste sanzioni. Sono ormai accadimenti giornalieri e creano nella Comunità amministrata una sensazione di rabbia per un comportamento omissivo del servizio postale». a. p.
tranquilla, sto bene». Firmato Nicola Bevilacqua. La sorella di Nicola la portò ai carabinieri. E i carabinieri la inviarono in procura, a Lagonegro. Ma era troppo poco per ipotizzare l’omicidio. Finì con gli altri documenti nella polvere dell’archivio. E invece era
importante quella lettera. Perché l’indirizzo non era esatto. E Nicola sapeva bene dove abitava sua sorella. Quella lettera porta la firma dell’assassino. Chi, altrimenti, avrebbe avuto interesse a mandare una lettera spacciandosi per Nicola? La tesi dell’allontanamento volontario era perfetta. Anche perché lui, qualche anno prima di sparire, aveva rilasciato un’intervista all’Eco di Lauria, sostenendo che sarebbe andato a Ragusa. C’è chi dice che lì aveva dei parenti. Chi, invece, che sarebbe andato in una comunità. Ma dopo quell’annuncio non è partito. E’ rimasto a Lauria. E la sua situazione economica e sociale è peggiorata. Cosa c’è dietro l’omicidio stanno cercando di scoprirlo gli investigatori. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lagonegro Claudio Basso ha convocato i due indagati per interrogarli. Perché, a sei anni dalla scomparsa, in Questura, a Potenza, è arrivata una lettera anonima con l’indicazione di assassini, movente e dettagli del delitto. I riscontri li stanno cercando gli investigatori della Squadra mobile. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 25 giugno 2009
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
29
Il Quotidiano incontra i sindaci/13 Parla Giuseppe Mecca primo cittadino di Barile
«Sarò il sindaco di tutti» Nominata la giunta formata da 3 assessori: Franciosa, Deoregi e Schirò BARILE - Lo scorso 20 giugno si è insediato il nuovo consiglio comunale di Barile guidato dal sindaco Giuseppe Mecca, già amministratore di questo centro negli anni passati. Dopo il consiglio comunale, la nuova amministrazione è stata festeggiata dai propri elettori e simpatizzanti in piazza Municipio. Abbiamo posto alcune domande al neo sindaco Mecca. La campagna elettorale vedeva contrapposta 4 liste, eri sicuro di vincere? «Sono stato sempre ottimista e fiducioso, anche se è stata una campagna elettorale difficile ed impegnativa, forse la più particolare per il coinvolgimento di ben 4 liste tra l'altro non omogenee per l'identità ideologica. Perchè gli elettori hanno scelto la tua lista?. Ritengo che abbia prevalso il tipo di campagna elettorale condotta e la fiducia nel mio lavoro già compiuto nei precedenti mandati, ed in particolare il lavoro di tutta la squadra che è stata ed è compatta, entusiasta con una massiccia pre-
Il sindaco Mecca
senza femminile». Rispetto al passato che sindaco sarai nel 2010? «Sarò come sempre il sindaco di tutti, con una politica basata soprattutto sull'ascolto delle problematiche della comunità coinvolgendo al massimo la maggioranza eletta che spero possa essere un
riferimento non solo in questi cinque anni di duro lavoro, ma possa essere anche la protagonista con un nuovo Sindaco nel prossimo mandato». E' già pronta la lista della nuova giunta? «La nuovaGgiunta è stata già nominata anche ridotta a soli 3 assessori, motivata da modifiche statutarie, ma nello spirito della collegialità che ci ha sempre contraddistinti nel corso degli anni sono state poste in essere deleghe sindacali estese a tutti i consiglieri della lista, individuando inoltre un unico capogruppo che è l'espressione politica dell'intera coalizione amministrativa». La giunta vede Donato Schirò alle Politiche comunitarie e dello Sviluppo economico, produttivo e sociale del Patrimonio Comunale, avrà anche la delega di vicesindaco. Rocco Franciosa al Bilancio, programmazione e personale e Danilo Deoregi ai Lavori pubblici e Urbanistica. Lorenzo Zolfo
Venosa Iniziativa promossa dalla Fidapa
Insieme per migliorare la qualità della vita VENOSA - Scuola - famiglie Comune - associazionismo insieme per migliorare la qualità della vita della comunità locale. Questa la ricetta vincente che ha determinato il successo del progetto “Scuole Aperte 2009”. Coinvolti nella sperimentazione didattica: insegnanti, genitori, alunni delle classi seconde A-B-C-D della scuola elementare “Giovanni XXIII” della cittadina oraziana. Ma anche sezione Fidapa e Amministrazione comunale di Venosa. Gli elementi caratterizzanti l'iniziativa sono emersi nel corso della manifestazione conclusiva, tenutasi nel castello Pirro del Balzo di Veno- I protagonisti dell’iniziativa sa. «Questo modello di intervento ha con- attività quotidiane e il territorio. «Il progetto nasce dal bisogno di formare sentito all'adulto di dare risposte integrate ai bisogni dell'alunno - ha evidenziato Nicla nei bambini una cultura ambientale, intesa Marangelli, Responsabile nazionale grup- come consapevolezza che l'ambiente è un po lavoro Fidapa “Riforma e Dispersione bene da rispettare e valorizzare - ha sottoliscolastica”-.e di sviluppare dinamiche rela- neato Antonietta Rosati, coordinatrice delle attività - Il bambino, che diventa protagozionali positive tra insegnanti e studenti». «L'impegno che ci ha visti tutti insieme nista della ricerca attraverso l'immersione per realizzare lo stesso progetto è destinato totale nell'ambiente, può acquisire la conad aumentare nel tempo - ha aggiunto Ma- sapevolezza di appartenere ad un sistema e rirosa Orlando, presidente sezione Fidapa sperimenta la necessità di mettersi in relaVenosa- in quanto dobbiamo offrire ai bam- zione con gli altri in un processo di reciprobini momenti di riflessione concettuali e che modificazioni. Capisce anche che non bisogna fermarsi alle apparenze, ma occorstrumenti didattici sempre più idonei». Valutazioni positive sulla sperimenta- re cercare il nascosto attraversa sperimenzione condotta sono arrivate anche da Ro- tazione». Il lavoro in laboratorio non solo momensario Serra, Dirigente scolastico della Giovanni XXIII: «Grazie alla collaborazione to di osservazione diretta, quindi, ma ancon la Fidapa siamo riusciti ad attrezzare e che di analisi, problematizzazione confronallestire un laboratorio all'interno della no- to e verifica, di interpretazione dei dati racstra scuola e a realizzare un progetto spe- colti all'interno di un quadro di riferimenrimentale in grado di formare un cittadino to. La sperimentazione condotta è stata sinpiù consapevole e meno esposto ai rischi». Gli alunni si sono così trasformati in Pic- tetizzata in un “sorprendente librone” tricoli Scienziati, esplorando gli ambienti a lo- dimensionale e in un affascinante Dvd. Apprezzamenti per l'iniziativa realizzata ro più vicini: giardino della scuola; villa comunale; fiumara di Venosa; campi di gra- sono arrivati anche da Bruno Tamburriello, ad una delle prime uscite come neo-sinno; bosco di Montalbo. Tante le domande che hanno guidato la daco di Venosa, che ha suggerito di inseriricerca scientifica sul campo: di che cosa è re la relazione della Rosati nel “librone”. Coinvolte nella sperimentazione anche le fatta l'aria? Perché le foglie sono verdi? Come si formano le nuvole? Come crescono le insegnanti della Giovanni XXIII Antonietpiante? Come fa un fiore a diventare frutto? ta Villonio, Rosaria Giambitti e Giovanna Perché sono importanti la luce e il calore Larocca, e Giuditta Claps, esperto esterno del sole? Le scienze fisiche e chimiche uti- socia Fidapa. lizzate, quindi, per leggere e interpretare le Giuseppe Orlando
MELFI, QUATTRO GIORNI DI FESTA PER I 40 ANNI DELL’AIAS MELFI - Prove di “gimkana” e “dressage”. Sono questi gli ingredienti che dal 25 al 28 giugno prossimo, interesserano 100 cavalieri provenienti da tutta Italia al centro ippico dell'Aias Melfi Onlus in Conrada S. Abruzzese. Di scena il primo Campionato Italiano di Equitazione Fis Dir (disabilità intellettivo relazionali). Con questa iniziativa, l'Aias festeggerà il 40° anniversario della sua fondazione e il suo operato nel campo della riabilitazione e dell'assistenza ai diversamente abili a Melfi. Negli stessi giorni insieme ai Campionati, si svolgerà anche la manifestazione “La cucina popolare incontra la solidarietà, musica e risate l'accompagnano” durante la quale chef di diverse città italiane cucineranno per i presenti . Domani Antonio e Lucio Tubelli, Enzo Coccia e Paolo Parisi, prepareranno piatti tipici della loro cucina. A seguire suoneranno i“The Blues Brass Band”. Il venerdì Pasquale Torrente, Salvato-
re De Gennaro e Annamaria Cuomo prepareranno piatti tradizionali delle loro regioni. In seguito canteranno “The Funkybus”. Infine sabato 27 Arcangelo Dandini e Alessandro Roscioli prepareranno piatti tipici romani. A seguire lo spettacolo di cabaret “Area Zelig”,e chiuderanno gli “Yazzaband”. Il ricavato sarà destinato all'acquisto di attrezzature per il nuovo reparto di degenza riabilitativa del centro melfitano dell'Aias. Sempre da Giovedì, alle 15 all'Hotel Relais “La Fattoria”, si aprirà l'assemblea nazionale con un convegno su “La qualità nei servizi riabilitativi”. Relatori saranno Francesco Ferrario consulente della divisione Sanità della “Galgano & Associati” di Milano e Francesco Nicoletti, direttore del dipartimento Neuroscienze all'Università di Catania, presidente del comitato tecno-scientifico dell'Aias nazionale. Sarà presente all’iniziativa Francesco Lo Trovato, presidente nazionale Aias.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 25 giugno 2009
30 Lavello Oltre 3.000 ettari di colture andati completamente distrutti. Il 29 incontro con Viti
Nubifragio: 3 milioni di danni Prima approssimativa stima degli agricoltori della zona di Gaudiano LAVELLO - Sono cifre a sei zeri quelle risultanti dai primi bilanci dei danni della grandinata che ha colpito la zona di Gaudiano di Lavello domenica scorsa. I primi dati parlano di importi che si attestano tra 2 e 3 milioni di euro in considerazione della quantità dei prodotti completamente distrutti dal maltempo. Un bilancio pesante che non lascia ben sperare alla luce anche del particolare momento congiuturale in cui versa l'agricoltura lucana. Circa 3000 gli ettari complessivamente interessati dai fenomeni meteo di domenica scorsa. Oltre 300 gli ettari coltivati a pomodoro completamente distrutti . Ma anche pescheti e preziosi vigneti di aglianico doc. Numerosi gli agricoltori messi letteralmente in ginocchio. Alcuni di loro non avevano infatti stipulato polizze assicurative sul raccolto pertanto dovranno attendere gli aiuti provenienti dalle istituzioni regionali per poter far fronte agli impegni di spesa assunti con la semina. Le stime tuttavia non sono ancora definitive e si attendono gli ulteriori sopralluoghi da parte dei tecnici. La zona interessata si estende nel cuore della zona agricola lavellese che ab-
Lavello Raccolti 2.000 euro
Circolo didattico Fondi per l’Airc
I danni del nubifragio
braccia le contrade di Alvano, La Marchesa, Gaudiano, Posticcia, Falcone, Federico, Maggesaria , Fasiddo ed altre, fino al limite di provincia con la Puglia. I riflessi si sono abbattuti anche sulla viabilità, ed in particolare quella rurale, come pure sui fabbricati rurali e civili. Dovranno essere rimossi ed abbattuti gli alberi lungo la sp 126 che conduce alla frazione di Gaudiano. Troppo pericoloso lasciarli nello stato in cui si trovano dopo la violenta tromba
d'aria che li ha colpiti. Si attende la visita dell'assessore regionale all'agricoltura, Vincenzo Viti che incontrerà gli agricoltori e le associazioni di categoria. Intanto il maltempo ha causato danni anche alla rete di canili di irrigazione del Consorzio di Bonifica che pure con i suoi tecnici ha provveduto ad effettuare i primi sopralluoghi nei campi. Del maltempo ne ha risentito anche l'Eugea Mediterranea, il grande stabilimento di trasformazione di frut-
ta e pomodoro, insediato nella piano di Gaudiano di Lavello. Scaso l'approviggionamento delle linee mentre si fanno già i primi bilanci per la imminente campagna del pomodoro 2009 che risentirà sicuramente degli eventi. Si susseguono intanto quotidianamente incontri tra le associazioni di categoria, istituzioni e tecnici in attesa di poter fornire un quadro definitivo dei danni che a quanto sembra sarà ingente.. Daniele Masiello
LAVELLO - Una coccinella per la ricerca contro il cancro. Con questo intento il secondo circolo didattico lavellese, diretto dal dirigente scolastico Attilio Giaculli ha favorito una raccolta fondi pro Airc così come programmato per la seconda volta nel piano dell'offerta dell'Istituto. Per favorire i valori della solidarietà e per sostenere l'Airc nella ricerca sul cancro sono stati raccolti 2.000 euro circa. E con l'obiettivo principale di educare i bambini alla solidarietà tutti gli alunni del II circolo didattico di Lavello sia della scuola primaria che della scuola dell'infanzia hanno concorso a questo progetto con la realizzazione di coccinelle decorando sassi di fiume. Alla luce del progetto continuità e tenendo presente il laboratorio di
attività espressive anche gli alunni della scuola dell'infanzia “Farina” hanno partecipato attivamente a tutte le dinamiche del progetto. Naturalmente i vari insegnanti sono stati i maestri di un percorso guidato per tappe in tutte le evoluzioni del percorso didattico e formativo. Le famiglie di buon grado hanno apprezzato questa attività all'insegna della solidarietà e tra gli alla manifestazione di chiusura del progetto la presidente del comitato regionale lucano dell'Airc Rosa Pedio Diamante si è congratulata con quanti hanno messo in essere una situazione simile ringraziando per l'appoggio e per il sostegno economico scaturito dalla generosità lavellese per la ricerca sul cancro. Giuseppe Catarinella
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 25 giugno 2009
31
Giovedì 25 giugno 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Marconia
Grassano
Affidamento dei lavori
Sopralluogo del sindaco
Un Centro per la creatività
Condizioni di degrado per il depuratore
a pag. 36
a pag. 37
Nella provincia potrebbe trattarsi del primo parto in un’età così avanzata
Mamma a cinquantotto anni Fiocco azzurro da record ieri nell’ospedale Madonna delle Grazie UN fiocco azzurro carico di significati, quello che è stato festeggiato nell'ospedale Madonna delle Grazie. E' una super mamma, infatti, ad aver dato alla luce un maschietto nel primo pomeriggio di ieri. La donna, della provincia di Matera, ha 58 anni. La notizia della presenza di una cinquantottenne in attesa è stata confermata in un primo momento dalla direzione sanitaria che subito dopo trincerata nel silenzio, non fornendo alcun particolare. Se otto anni fa fece scalpore la gravidanza della cinquantaseienne Lynn Bezant che, in Gran Bretagna, mise al mondo due gemelli grazie alla fecondazione in vitro, nel corso degli anni notizie di parti in età avanzata, sono diventate sempre più consuete. Lo scorso anno, la settantenne Omkari Panwar, di origini indiane, ha battuto il guinness dei primati assegnato alla rumena Adriana Iliescu, che nel 2005, a 66 anni aveva dato alla luce una bambina. La donna indiana, mettendo al mondo due gemelli, ha conquistato il titolo di mamma più anziana del mondo. Di sicuro, nella nostra provincia, quello avvenuto ieri potrebbe e essere il primo parto di un'ultracinquantenne. Nel Regno Unito, il mese scorso, ha suscitato non poche polemiche il caso di Elizabeth Adeney, un'imprenditrice di Lidgate, cittadina del Suffolk, incinta di otto mesi dopo essersi sottoposta ad un intervento di fecondazione in vitro in Ucraina. Per i detrattori, sessantasei anni sono davvero troppi, non riuscirebbero a garantire a lungo al piccolo una famiglia in grado di crescerlo. A smorzare i toni polemici, quanti invece sono stati pronti ad affermare che a quell'età una donna può vivere anche altri trent'anni: non è giusto, perciò, criticare una scelta così delicata basandosi esclusivamente sul fattore tempo. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
MIGLIORARE la competitività e uscire definitivamente dal gruppo di regioni europee considerate “in ritardo di sviluppo”, migliorando la produttività dei vari settori economici. L'utilizzazione dei fondi strutturali ha creato le condizioni per ampliare i margini di manovra della regione Basilicata, contribuendo ulteriormente all'innovazione della logica amministrativa e alla visibilità istituzionale dell'ente, che è divenuto il punto di riferimento per la concertazione con le parti sociali e con le associazioni di categoria. E' quanto emerso da un incontro sul tema “Obiettivo 1- Utilizzo Fondi Strutturali”, che ha avuto luogo ieri pomeriggio presso l'Hotel San Domenico a Matera tra la regione Basilicata e la delegazione della Scuola di Studi Politici di Mosca. Un ap-
Incontro con una delegazione russa e confronto sull’utilizzo delle risorse europee
Concertazione per i Fondi strutturali puntamento che è servito per approfondire la tematica dell’utilizzo e della gestione di questo tipo di fondi sul territorio regionale auspicando una collaborazione con altre realtà. Dopo il saluto del consigliere segretario regionale Antonio Di Sanza, intervenuto in sostituzione del presidente del Consiglio regionale della Basilicata Prospero De Franchi, e della signora Elena Nemirovskaya, direttrice della scuola russa, è seguita la relazione di Maria Teresa Lavieri, dirigente delle regione Basilicata. “La nostra regione - ha detto la Lavieri - è riuscita a crescere grazie ad un utilizzo oculato delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Comu-
nità Europea e assimilando facilmente la logica dei fondi strutturali e gli orientamenti di policy promossi dai regolamenti comunitari. Le regioni che rientrano nell'obiettivo 1 (regioni in ritardo di sviluppo) sono quelle in cui il prodotto interno lordo (PIL) pro-capite è inferiore al 75% della media comunitaria. La regione Basilicata ha gestito nel migliore dei modi i fondi strutturali, provvedendo all'organizzazione del proprio impianto istituzionale, adeguandosi alla normativa comunitaria, individuando le dinamiche politicoistituzionali che potessero favorire l'implementazione degli interventi. In questo modo è riusci-
ta a soddisfare tutti gli indicatori legati alla modernizzazione amministrativa, che hanno migliorato la qualità della programmazione e favorito l'impatto dei fondi strutturali”. Nel 1986 la Comunità europea individuò la Basilicata come regione che poteva sperimentare un programma di interventi, segnalando in modo particolare i settori della viabilità, dei beni culturali, dell'agricoltura e del turismo. “Il nuovo modo di gestire le risorse, secondo il modello, suggerito dalla Comunità Europea - ha concluso la Lavieri - ha modificato la mentalità programmatica della nostra regione, che ha deciso
di investire nella viabilità per favorire e agevolare i collegamenti dei paesi interni, di creare un tessuto di piccole e medie imprese nel nostro territorio, di investire nel settore turistico, finanziando beni culturali di pregio, tra i quali i Sassi di Matera e palazzo dell'Annunziata. Un altro recupero importante, considerato uno dei migliori realizzato dalla regione grazie ai fondi strutturali europei, è stato l'ospedale Madonna delle Grazie, evitando una vera e propria migrazione sanitaria”. Oggi la delegazione russa è in visita al centro” Metapontum Agrobios” e all'azienda Pantanello. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Il convegno sui fondi strutturali con la delegazione russa
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera
Giovedì 25 giugno 2009
Alta velocità e pericoli in via delle Cererie un’auto si ribalta, è ferita una donna
Via Cererie teatro di un incidente nella notte di martedì (foto Martemix)
È STATA l'alta velocità o la strada resa sdrucciolevole dalla breccia portata in strada dalle piogge dei giorni scorsi tra le cause di un incidente avvenuto poco prima dell'alba di ieri, intorno alle ore 4, in via Cererie. In piena notte gli abitanti del quartiere sono stati svegliati da una serie di rumori causati dal carambolare dell'auto che, dopo aver urtato un cordolo nei pressi del distributore di benzina Ip, si è ribaltata finendo la sua corsa nei pressi dell'incrocio tra via Cererie e via Marconi. Sul posto è intervenuta un'ambulanza del 118 insieme a pattuglie della Polizia stradale e dei Carabinieri. A guidare l'auto una ragazza che è stata subito trasportata in ospedale dove si trova tutt'ora ricoverata, sembra in condizioni non gravi.
Il punto dove è avvenuto l'incidente si trova alla fine del rettilineo che da via Cererie porta al rione Piccianello. L'asfalto è liscio e ci sono delle bande (non in rilievo) che invitano a rallentare, ma tutto ciò non è stato sufficiente ad evitare il verificarsi dell'incidente. Nello stesso tratto di strada, da anni, è presente un dosso naturale che si è creato con le radici degli alberi, un pericolo che nessuno si è mai preoccupato di risolvere. Qualche anno fa, nello stesso punto, una Fiat Uno si cappottò e gli occupanti rimasero feriti. Oggi il dosso è un vero e proprio trampolino e ripropone il problema della sicurezza delle strade urbane per gli automobilisti e per i tanti motociclisti che da qualche settimana hanno ripreso ad utilizzare in massa le loro
due ruote. Intanto nemmeno un cartello segnala la pericolosità di quel dosso. Mentre preoccupa il rischio di una difficoltà oggettiva che soprattutto nelle ore notturne può costituire un pericolo per gli automobilisti in quella particolare zona della città dove il traffico non è particolarmente intenso ma proprio per questo la zona può costituire il teatro di pericolose situazioni come quella che si è verificata l’altra notte con protagonista una giovane donna materana. Situazioni che rendono ancor più preoccupante la presenza dei dossi e che inducono a riflettere e a usare la normale cautela per affrontare questo tipo di situazioni. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Riunione, ieri sera, della Popolare del Mezzogiorno sulle proposte dei liquidatori
Ore decisive: decidono le banche Alcuni creditori della Nicoletti potrebbero recedere dalla richiesta di fallimento «TREPIDA attesa per le decisioni che saranno assunte nelle prossime ore dal ceto bancario della Nicoletti SpA in relazione alle proposte inviate dai liquidatori della Nicoletti SpA e sottoscritte per adesione dai liquidatori della Nicoletti Divani srl e Pellaser srl». Lo scrive in una nota il liquidatore di Nicoletti Spa, Angelo Calculli. «Decisioni che, nel caso di positivo riscontro, consentirebbero all'azienda di rimodulare il piano concordatario che potrebbe addirittura portare ulteriori novità positive in termini di valorizzazione economica. Tutto ciò mentre a Roma si è discusso di un Accordo di Programma per una azienda che dichiara, contrariamente alla condizione disastrosa della Nicoletti, di essere in ripresa, di avere considerevoli disponibilità nelle riserve di bilancio e di operare recuperi in termini di redditività. Una contraddizione in termini che suscita interesse solo perché vede coinvolti oltre 1500 lavoratori solo in minima parte ricadenti nella provincia materana: provincia sedotta e abbandonata. Calculli dice: «Stiamo vivendo con ansia il trascorrere del tempo che vede sempre più vicina la data del 1 luglio. Siamo divisi su due fronti di lavoro: lo Studio Tucci alle prese con gli istituti di credito e noi liquidatori alle prese con i pochi creditori che hanno presentato le istanze di fallimento per chiedere loro un gesto di comprensione e di distensione d'animo che potrebbe comunque fargli considerare possibile una desistenza degli atti a vantaggio del concordato. Confidiamo nell'aiuto e nella collaborazione di tutte le parti coinvolte affinchè la Nicoletti SpA, non fallendo, possa consentirci ancora di essere oggetto di un interesse governativo che cesserebbe di esistere nel caso di fallimento. A conforto della mia dichiarazione - aggiunge Calculli - riporto un passaggio fondamentale del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, che in una lettera inviata in data 19 giugno riporta: “L'attuale condizione della Nicoletti, tenuto conto che la Società rappresenta una delle più importanti realtà imprenditoriali presenti nel Mezzogiorno, desta particolare preoccupazione…………… è possi-
bile interessare il MISE per la sottoscrizione di un Accordo di Programma………è necessario, prima di qualsivoglia attività successiva, che venga preliminarmente adottato il decreto di omologazione del concordato…”. Credo che con ciò si possa definitivamente dare atto che in assenza di un decorso concorsuale sarà difficile interloquire per interventi a sostegno diretto. A riguardo è, altresì, innegabile pronunciare un plauso alla Regione Basilicata e all'Assessore Straziuso per la fermezza con cui, opponendosi a richieste di altri lidi vicini, ha preso una chiara posizione a favore di un Accordo di Programma di Distretto e di Comparto, con l'augurio e la speranza che tale accordo si riferisca al solo Distretto di Matera - Montescaglioso ed al solo comparto del mobile imbottito della provincia di Matera: ciò anche considerato che il distretto pugliese è allargato al altri settori del legno e dell'arredamento che non vivono lo stesso dramma del salotto materano. Vale solo la pena di ricordare che la struttura del sistema produttivo distrettuale della provincia di Matera ha una basata soprattutto sul Know How di settore, ma ciò, da solo, non è sufficiente a generare ripresa: occorre affiancare alla forza distrettuale una forza aggregativa: reti di impresa, consorzi e gruppi aziendali. Questi tipi di aggregazione nascono dall'esigenza di dare competitività alle aziende attraverso modelli di business più flessibili che garantiscano nuovi vantaggi competitivi di lungo periodo e difendibili. Nonostante l'importanza dei sistemi aggregativi per il nostro sistema economico, non esiste oggi una vera politica industriale strutturata di distretto, che dia pieno sostegno alla prospettive di crescita: il rischio è che prevalgano ancora interventi di politica industriale che vengono di volta in volta vengono adattati alle contingenze ed alle emergenze. Incentivare processi di aggregazione e forme di coordinamento tra imprese può accrescere la competitività propria e di tutto il sistema territoriale. Mi auguro che nei bandi e negli interventi che si metteranno in campo la Regione consideri premianti i sistemi ed i processi aggregativi e di rete». matera@luedi.it
L’ex stabilimento della Nicoletti nella zona industriale
I lavoratori si riuniranno in assemblea davanti alla fabbrica il 6 luglio
Ferrosud, incognita sul futuro I sindacati criticano la Regione per la mancanza di segnali Non sembra trovare alcuno spiraglio positivo la vertenza dei lavoriatori della Ferrosud di Matera che invocano interventi da parte delle istituzioni. Il futuro dei lavoratori è sempre più incerto e verrà esaminato nel corso di un’assemblea che si terrà il 6 luglio. Si sono riunite le segreterie provinciali del settore metalmeccanico per esaminare la vertenza Ferrosud spa (gruppo Mancini) e l'assenza di iniziative delle istituzioni locali e regionali nell'affrontare e risolvere la crisi che, ormai, attanaglia lo stabilimento materano. «Da parte della Regione - si legge in una nota delle quattro sigle sindacali, Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Failms-Cisal - non è pervenuta alcuna convocazione, sebbene, a seguito della riunione tenutasi in Regione (assessorato alla Formazione e Politiche del lavoro), il 19 maggio scorso, per richiesta da parte dell'azienda della cassa integrazione straordinaria, sia stata formalmente presentata da parte delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria, richiesta di incontro urgente al presidente della Regione, Vito De Filippo. La mancata - prosegue la nota - convocazione mette in rilievo la scarsa sensibilita' da parte delle istituzioni
Un’assemblea dei lavoratori della Ferrosud
verso le gravi inadempienze della Ferrosud nei confronti dei lavoratori: mancato pagamento della tredicesima, stipendi arretrati non pagati, sono state trattenute e non versate le quote del fondo pensione, c'e' incertezza sul pagamento della Cigs. Tali situazioni esasperano i lavoratori e le loro famiglie. E' intenzione delle segreterie sinda-
cali - prosegue la nota che è stata diffusa - intraprendere tutte le azioni possibili alla salvaguardia e alla tutela dell'occupazione e della dignita' dei lavoratori per dare certezza e futuro allo stabilimento. Il 6 luglio alle 9 si terra' davanti allo stabilimento una pubblica assemblea». matera@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
32 Matera
Il Vescovo benedice il Carro tra gli applausi dei materani L’attesa per la Festa in onore di Maria Santissima della Bruna sta diminuendo di giorno in giorno e ieri è entrata nella fase iniziale delle celebrazioni. Martedì alle 10,30, infatti si è svolta la peregrinatio dell’Immagine del Bambino Gesù fino alla Cappella dell’Ospedale Madonna delle Grazie, dove l’immagine è stata accolta per un momento di preghiera riservato ai pazienti, al personale medico e ai familiari. Nel pomeriggio, alle 18, si è svolto il concerto itinerante della Banda Città di Matera che ha anticipato l’inizio del Novenario con la processione dell’Immagine di Maria Ss. della Bruna dalla chiesa di S. Giuseppe in via Riscatto fino alla chiesa di S. Francesco D’Assisi dove alle 19 si è svolta la messa. Infine, alle 21,30 nella piazzetta del Carro, a Piccianello, il vescovo mons. Salvatore Ligorio ha benedetto il Carro trionfale. Subito dopo si è svolto lo spettacolo pirotecnico a cura della ditta S. Chiara. La benedizione del Carro rappresenta, per i materani, il momento in
cui la festa comincia a prendere corpo e la struttura del Carro Trionfale si presenta ufficialmente ai materani. La visita al capannone laboratorio nel quale il maestro artigiano che ha realizzato la struttura ha lavorato per mesi, è ormai una tradizione irrinunciabile, il momento in cui la città di appropria del simbolo della festa più importante della città. Giovani, uomini, donne anziani e soprattutto bambini scoprono ogni piccolo pezzo del carro trionfale, ne studiano i particolari, le forme i colori. Sarà quello l’esercizio mnemonico al quale nei prossimi giorni si dedicheranno in attesa che il manufatto venga distrutto il 2 luglio. Partecipare alla benedizione del Carro è un momento di condivisione al quale nessuno vuole mancare. Alla presenza del Vescovo di Matera, si sono riuniti anche esponenti delle istituzioni. Al centro dell’attenzione ovviamente il Carro e il suo straordinario autore, Michelangelo Pentasuglia presente insieme ai suoi collaboratori. a.ciervo@luedi.it
Il Vescovo di Matera benedice il Carro trionfale ancora all’interno del capannone-laboratorio a Piccianello
La tradizione è nata con don Giovanni Mele e prosegue ancora oggi per 150 persone
Pranzo della festa per gli stranieri Il 2 luglio la parrocchia di Piccianello distribuirà pasti agli extracomunitari E' il cuore pulsante della Festa della Bruna ma soprattutto dello spirito di accoglienza e solidarietà di Matera. La parrocchia di Piccianello che ha visto nella figura di don Giovanni Mele l'anima operativa dello spirito vivo ancora oggi, è parte attiva di un sistema che unisce fede e carità in modo concreto e quotidiano. La condivisione della Festa della Bruna è l'esempio migliore, come conferma don Pierdomenico De Candia, parroco della chiesa di Maria Santissima Annunziata. Il 2 luglio, infatti, tutti i venditori ambulanti extracomunitari che ne faranno richiesta riceveranno un pasto completo (dal primo piatto al dolce) che la parrocchia di Piccianello offrirà agli stranieri, in nome dell'accoglienza. «Don Giovanni Mele aveva osservato i vu' cumpra che venivano in città ed erano costretti a bivaccare per terra con mezzi di sostentamento limitati - spiega don Pierdomenico - e pensò di offrire loro un pasto completo. All'epoca erano i volontari a portare i “cestini” nelle zone in cui gli ambulanti stranieri si sistemavano, ma i problemi sorti con commercianti pugliesi per i quali questa iniziativa non era prevista, abbiamo pensato di cambiare sistema». I boy scout, infatti, portano biglietti di invito per ritirare il pasto alla nostra mensa. E ogni anno, nel giorno di festa di Matera, sono 150 gli ambulanti extracomunitari per i quali Piccianello diventa il punto di riferimento. Lontani dalla propria terra d'origine, costretti a sistemazioni di fortuna nella speranza di guadagnare qualcosa nei giorni di festa patronale, i cittadini stranieri diventano, mai come in questa occasione, l'espressione migliore del senso delle celebrazioni, in nome di un'accoglienza che oggi assume un valore ancora più profondo. Attraverso il cibo, infatti, culture diverse possono incontrarsi trasformando le differenze in risorse. La preparazione dei primi piatti è affidata ai parrocchiani ai quali nel corso del-
Nota di Confesercenti per il 2 luglio
Celebrazioni migliori se si rispetteranno norme igieniche e sociali
La mensa di Piccianello. Il 2 luglio verranno preparati 150 pasti per gli extracomunitari
le celebrazioni quotidiane i sacerdoti chiedono di contribuire con ricette che non prevedano carne, nel rispetto delle regole imposte dalla religione musulmana alla quale appartengono la maggior parte degli ambulanti stranieri. «Il resto del pasto lo aggiungiamo noi, dal secondo al dolce - prosegue don Pierdomenico. Sotto il profilo sociale, l'osservatorio della parrocchia consente una lettura
più aggiornata. «La realtà si è trasformata in meglio spiega don Pierdomenico per alcuni versi la selezione imposta anche dalle leggi ha svolto un certo ruolo. Oggi, come allora, comunque la nostra opera si caratterizza per l'accoglienza che è l'ispirazione che ci ha lasciato don Giovanni Mele, come conferma l'attività della nostra mensa che non si ferma, dal lunedì alla domenica i pasti sono serviti dalle
12 alle 12,30. Ogni giorno 50 persone consumano il pranzo e possono ritirare qualcosa che garantisca loro anche la cena». Più del semplice sostentamento, dunque, ma un rapporto personale che si trasforma in sostegno per chi ha bisogno di cibo, ma anche di un gesto di umanità. Da qualsiasi terra provenga. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Furto nella chiesa di S. Rocco. Arrestati quattro rom di S. Maria d’Irsi
Chiedono abiti, rubano la borsa SONO finite in manette, con l'accusa di furto, quattro persone di etnia rom (tre uomini e una donna) che, martedì, giunte nella parrocchia di San Rocco di via Lucana si erano rivolte alla struttura di accoglienza e distribuzione di beni di prima necessità. Dopo aver preso alcuni indumenti dal centro di raccolta che si trova a pochi passi dalla chiesa, si sono impossessati della borsa di una donna che presta la sua opera nella chiesa ed è inserita nel programma di Cittadinanza solidale. Il centro apre ogni giorno alle 15,30 ma la scoperta del furto è avvenuta intorno alle 16,00 quando è scattato l’allarme giunto anche in questura. I quattro, provenienti da S. Maria D’Irsi, si erano già recati altre volte nella struttura allestita dalla parrocchia di San Rocco,
ma non avevano mai rubato nulla. Subito dopo aver rubato la borsa, si sono allontanati raggiungendo la zona vicina alla caserma dei Vigili del Fuoco, dove li hanno fermati gli uomini della sezione Volanti. La borsa è tornata alla legittima proprietaria tranne, a quanto pare, il denaro circa 50 euro che non sono stati recuperati. Amareggiato per la vicenda, il parroco della chiesa, don Angelo Tataranni. «Non sento di poter esprimere alcun giudizio nè condanna nei confronti di queste persone - spiega il sacerdote che racconta di seguire come ogni martedì e venerdì l’attività del centro - purtroppo è un ulteriore esempio di quella miseria umana con la quale dobbiamo confrontarci tutti i giorni». Michelangelo Ferrara
«SONO partiti ieri i festeggiamenti ufficiali in onore di Maria SS. della Bruna che, da veri Materani, speriamo si svolgano all'insegna della nostra tradizione e con il contributo positivo di tutta la cittadinanza. Come è oramai prassi - si legge in una nota di Confesercenti - ci permettiamo di raccomandare ad Enti ed Istituzioni, che tutto si svolga nell'applicazione delle leggi e regolamenti vigenti di settore e si eviti, proprio per quello che sostenevamo prima, che alla cittadinanza tutta si chieda un eccesso di tolleranza per il quieto svolgimento della Festa. Per esempio la Fiera della Bruna con le sue tradizionali bancarelle si dovrà svolgere nel pieno rispetto dei regolamenti comunali non tollerando affatto la presenza di operatori (o presunti tali) abusivi che sviliscano il significato profano della festa; non si dovrà interferire prosegue la nota - con le quotidiane abitudini dei privati cittadini residenti o con l'esercente materano che opera in luogo privato soprattutto perché a perdere è
il decoro e l'immagine della città di Matera che in quei giorni è vetrina per migliaia di turisti. E' appena il caso di ricordare che quest'anno la stagione dei saldi estivi avrà inizio il due luglio, in coincidenza con la festa patronale e quindi auspichiamo che aumenti la voglia di fare spesa anche nei negozi materani. Si chiede inoltre di rafforzare la presenza ed il funzionamento dei servizi igienici pubblici per evitare che si scambino i pubblici esercizi della Città per bagni di servizio. A proposito della vendita di prodotti alimentari prosegue la nota - si dia in quei giorni di festa garanzia a cittadini e turisti, attraverso più rigorosi e capillari controlli, della qualità e dell'osservanza delle più elementari norme igieniche da parte di quegli operatori che si riverseranno in città e che vi allestiranno veri e propri punti snack. Chi scrive vuole invitare i rappresentanti di Enti ed Istituzioni a palesare le proprie intenzioni affinché si evitino momenti di tensione e attriti». matera@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera 33
Giovedì 25 giugno 2009
Giovedì 25 giugno 2009
TAXI MATERA 3332685173
Grazia
Simone
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Cronista delle emozioni SARA’presentato venerdì 26 giugno alle 18 nella Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi il volume “Diario di una cronista delle emozioni” (Arduino Sacco editore) di Assunta Basentini. Oltre all’autrice interverranno il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, il presidente del tribunale per i minorenni Pasquale Andria, la giornalista del Quotidiano Lucia Serino, l’editore Arduino Sacco. Coordina Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Basilicata.
Trofeo di ciclismo
Tra libri, cd e face book un altro anno è passato: tanti auguri dagli amici del Quotidiano e Videouno
Sono passati 365 giorni di amore e coccole, 12 mesi di sorrisi e picci, 1 anno di gioia e felicità! Tanti auguri piccola peste
SI terrà alle ore 11 nella sala sala giunta del Comune la conferenza stampa di presentazione della prima edizione del campionato provinciale di ciclismo «Trofeo Città di Matera» organizzata dall’Associazione Emme Ti Cycling, in collaborazione con l’amministrazione comunale in programma domenica 5 luglio
Anniversario della Finanza IN occasione delle celebrazioni per il 235mo anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di finanza, venerdì 26 giugno alle 19, si terrà presso il Cinema Comunale una manifestazione promossa nell'ambito delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia. Alla manifestazione che avrà luogo nella città dei Sassi saranno presenti i vertici del corpo, a cominciare dal comandante provinciale colonello Salvatore Luongo.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/309098
Croce verde Sert Cooperativa Associazione
0835/262260 0835/336882 0835/331314
0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
Mirabilia Dei di Sansone L'ARTISTA materano Andrea Sansone, dopo aver avviato la sua attività artistica a Monza, ritorna nella città dei Sassi per presentare la sua prima mostra personale di "arte sacra". Mirabilia Dei offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare dipinti, riproduzioni, affreschi, bozzetti a matita e tante altre opere d'arte. Si tratta naturalmente di opere a tema religioso che creano un percorso attraverso le meraviglie di Dio, dalla creazione dell'uomo al giudizio universale. E le opere saranno esposte non a caso in una delle più belle chiese presenti al piano del centro storico cittadino, quella del Purgatorio. Appuntamento per l'inaugurazione sabato 27 giugno alle ore 17 presso la chiesa del Purgatorio in via Ridola a Matera. Si potrà visitare fino all’undici luglio.
Mostra di Basaldella SARA’ inaugurata sabato 27 giugno alle 17,30 a Matera la mostra di scultura dedicata quest'anno a Dino Basaldella. Per introdurre l'interessante antologica, venerdi 26 giugno, alle ore 19,30, nell'atrio di ingresso del Musma, Museo della Scultura Contemporanea (Palazzo Pomarici - Via San Giacomo - Sasso Caveoso), verrà proiettata una serie di documenti televisivi e cinematografici sullo studio, sulle opere monumentali e sulle mostre di Dino Basaldella nel Castello di Udine, nel Castello di San Giusto a Trieste e in Villa Manin a Passariano. Oltre a una nutrita serie di testimonianze da parte di artisti, architetti e critici, sarà interessante ascoltare Dino Basaldella nella sua intervista concessa a "L'Approdo" nel 1966. All'evento prenderanno parte Caterina Basaldella, Alberto Zanmatti e Giuseppe Appella.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Moonacre - I segreti dell’ultima luna 18 - 19,45 - 21,40
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Terminator Salvation 19,30 - 21,45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Riposo
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva CINEMA MOJTO Feisbum 22,15
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala Riservata •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Un’estate ai Caraibi 18 - 19,50 - 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
34 Matera Agenda
I controlli erano scattati il 23 maggio dopo le segnalazioni dei cittadini infastiditi dal cattivo odore
Puzza al depuratore, tre denunce Il Noa dei carabinieri ha scoperto il deposito incontrollato di fanghi PER LA VIOLAZIONE della normativa in materia ambientale sono stati deferiti in stato di libertà i tre gestori dell'impianto di depurazione di Matera, ubicato in località Pantano lungo la statale “Appia”. Si tratta dell'amministratore dell'impianto, dell'amministratore della società e del direttore tecnico della società Giuzio. Le violazioni della normativa per la tutela ambientale sono state accertate dai carabinieri del Nucleo Operativo Ambientale di Potenza, in collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale di Matera, a seguito del controllo effettuato presso il depuratore comunale di acque reflue urbane. I controlli sono scattati lo scorso 28 maggio, dopo le numerose segnalazioni di cittadini e associazioni circa il persistere dei cattivi odori da giorni presenti in città. Odori che hanno infastidito i cittadini materani soprattutto negli orari notturni ed in presenza di un aumento del vento che ha portato il tanfo fin nei pressi del centro storico della città. I carabinieri, supportati da tecnici dell'Arpab, acquisirono documentazione ed effettuarono prelievi di acque. Alla luce dei risultati, è stato
Venticinque milioni
Progetti Asi con energie alternative
L’arrivo dei carabinieri al depuratore di Pantano
verificato il deposito incontrollato di rifiuti costituiti dai fanghi di depurazione, l'immissione nel corpo idrico superficiale di acquee reflue urbane provenienti dal depuratore aventi valori non rientrati in quelli imposti dal decreto legislativo 152/2006 (esito delle successive analisi chimiche effettuate), nonché un'attività di trattamento e successivo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, allo stato liquido, in as-
senza, in capo all'impianto, della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione. L'Arpa Basilicata ha effettuato il campionamento e l'analisi delle acque reflue urbane immesse nel corpo idrico superficiale accertando il superamento dei limiti tabellari imposti dal decreto legislativo 152/2006. A metà maggio Pio Acito, vicepresidente regionale di Legambiente, è stato tra quanti, hanno
informato i carabinieri sulla situazione del depuratore. Lo stesso ha fatto Pio Abiusi di Cittadinanzattiva consegnando ai militari dell'Arma, in merito al torrente Gravina, una nota di “denuncia di inquinamento ambientale riveniente da acque reflue” arricchita anche di un’accurata documentazione fotografica. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
IL CONSORZIO per lo sviluppo industriale della provincia di Matera ha attivato tre iniziative nel settore dell’energia alternativa, che permetteranno investimenti per circa 25 milioni di euro. Iniziative importanti e ragguardervoli che segnalano un interesse per l’ambiente e l’energia sostenibile. Le assegnazioni, che non riguardano le aree produttive, porteranno vantaggi sul piano della produzione energetica alternativa e agli agricoltori proprietari dei suoli. Il presidente del Consorzio, Clara Giordano, ha inoltre approvato l'idea progetto – che sarà definita in dettaglio dalla struttura tecnica – presentata dalla società Ge Impianti sas di Luino (Varese), che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici in Valbasento.
Attesa per la prova di italiano e le possibili tracce della prova odierna
Quasi tremila maturandi in corsa Esami di Stato al via per i giovani della provincia di Matera LA NOTTE in bianco e ricca di ansia è appena trascorsa per i 2.397 candidati della provincia di Matera. Tra i non ammessi e il toto-tema sono arrivati i fatitici esami di stato. Un appuntamento che viene vissuto spesso con l’ansia e la trepidazione consueta dai candidati che si trovano di fronte ad un momento importante ed al primo vero esame dellla loro vita. Molte le voci e le curiosità che contraddistinguono queste ultime ore prima dell’inizio della prima prova, quella di italiano. E' stato proprio il toto tema di italiano a tenere “banco” nelle ultime ore degli studenti. La prima prova quella di italiano è la più temuta dagli studenti costretti a fare i conti con il tam tam delle tracce. Ore d'ansia alla ricerca delle tracce su internet e contatti su facebook per condividere una grande emozione. Quali saranno le tracce? Si chiedono curiosi gli studenti. Tra le varie ipotesi, quella che primeggia è la traccia sul terremoto in Abruzzo e l'elezione di Obama negli Stati Uniti. Poi il pensiero corre verso la scelta del posto migliore per “ sbirciare” qualche appunto rigorosamente occultato tra un vocabolario piuttosto che nelle intramontabili cartucciere. Diverso l'impegno degli impiegati degli uffici scolastici provinciali che ingaggiano una corsa contro il tempo per sostituire i presidenti e i commissari esterni che hanno dato forfait all´ultimo momento. Ogni maturando la vivrà a modo suo, alcuni studenti passeranno la notte studiando intensamente, altri si ritroveranno per l'ultimo ripasso con gli amici fidati e altri preferiranno andare a dormire presto per essere freschi la mattina seguente. Franco Inglese direttore dell'Ufficio scolastico regionale della Basilicata, ha lanciato un messaggio di «serenità a tutti i ragazzi che si apprestano a sostenere le prove», poichè «non c'è nessuna grande difficoltà - ha aggiunto il direttore dell'Ufficio scolastico regionale - rispetto al precedente anno scolastico: alunni e insegnanti hanno lavorato bene, e non c'è nessun 'inasprimentò a priori delle valutazioni». Gli esami iniziano oggi con la prova di italiano e proseguiranno domani con la prova riguardante una materia diversa da indirizzo a indirizzo. Gli studenti avranno solo due giorni di pausa prima di cimentarsi nella terza pro-
va scritta, in previsione per lunedì 29, la prova che servirà a testare la conoscenza pluridisciplinare sulle materie dell'ultimo anno il più delle volte sotto forma di test risposta aperta o multipla da svolgere in un´ora. Tanti i cambiamenti con l'esame 2009. Per quanto riguarda i crediti scolastici, infatti, la ''dote'' di punti accumulata dallo studente negli ultimi tre anni da quest'anno sale da 20 a 25 punti. La novità era stata introdotta dall'ex ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, per dare maggior peso al curriculum scolastico, ma da quest'anno entra a regime. Novità poi anche per i ''debiti''. I ragazzi ammessi all'esame sono solo quelli che hanno recuperato tutte le lacune accumulate negli anni precedenti. Il Colloquio, invece, 'perde' punti. Il massimo del punteggio che le commissioni potranno attribuire ai candidati scende da 35 a 30. Con la sufficienza che scende da 22 a 20 punti. Nessuna novità, invece per quanto riguarda il punteggio finale che continua a
essere espresso in centesimi e 100 sarà il voto più alto che i professori potranno assegnare. Per ottenere la promozione i ragazzi dovranno ottenere almeno 60 punti mentre i più bravi potranno aspirare alla ''lode''. A ogni prova scritta la commissione potrà attribuire un punteggio massimo di 15 punti, con la sufficienza fissata a 10. Le
commissioni pubblicheranno gli esiti degli scritti il giorno prima degli orali e il ''bonus'' di 5 punti assegnati a chi avrà raccolto almeno 15 punti. Non resta che affrontare gli esami con la massima serenità e augurare un "in bocca a lupo" a tutti. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Il Coro Pierluigi da Palestrina con l’Abruzzo Apprezzamento dal presidente del Feniarco RICONOSCIMENTi al Coro della Polifonica materana ”Pierluigi da Palestrina” per il suo impegno a favore dei terremotati dell'Abruzzo sono venuti da Sante Fornasier, presidente della Feniarco (Federazione nazionale delle Associazioni regionali cori). “Nel darVi riscontro - ha scritto Fornasier alla Polifonica materana - dell'importo di euro 850 da Voi bonificato sull'apposito conto 'pro Abruzzo', desidero esprimerVi il mio sentito ringraziamento per la sensibilità e la solidarietà dimostrata. I fondi che stiamo raccogliendo saranno impiegati per la costruzione di un prefabbricato da destinare a sala prove per i Cori di L'Aquila, in accordo con l'Arca (Associazione regionale
cori Abruzzo) e con i cori stessi, non appena matureranno le situazioni e le indicazioni utili per la realizzazione. Ad oggi - conclude la nota abbiamo raccolto oltre ventimila euro ed altre donazioni continuano ad arrivare. Ancora grazie per la Vostra generosità con i migliori auguri per la Vostra attività”. Grazia Racioppa, presidente della Polifonica Pierluigi da Palestrina, ha evidenziato di come fosse “doveroso, anche e soprattutto nei confronti di coloro che hanno contribuito materialmente, rendere conto di ciò che si sta realizzando con i contributi raccolti dal nostro Coro nell'ambito delle iniziative promosse 'pro Abruzzo'. Abbiamo già comunicato - ha reso noto Racioppa - che i fondi raccolti
nel corso del nostro concerto realizzato il 19 aprile scorso sono stati versati sull'apposito conto corrente aperto dalla Federazione nazionale delle associazioni regionali cori, cui aderiamo attraverso la nostra associazione regionale (A.Ba.Co.), per destinarli ad aree di intervento individuate in accordo con l'Associazione regionale cori Abruzzo. Naturalmente mi rendo conto che la nostra è una goccia in un oceano di necessità, ma dimostra che la coralità italiana è viva ed attiva e sa essere vicina a chi ha bisogno, e sicuramente sarà di impulso ai Cori di L'Aquila che, ad oggi, non hanno un luogo dove incontrarsi e portare avanti la propria attività”. Biagio Tarasco
La Polifonica Pierluigi da Palestrina
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera 35
Giovedì 25 giugno 2009
36
Nominati ieri Musillo, Guidotti, Bertugno e Piccinni
Neo assessori a Miglionico MIGLIONICO - Quattro gli assessorati partoriti dal primo consiglio comunale di Miglionico, presieduto dal neo eletto Sindaco, ing. Angelo Buono. Dalla sala del “Castello del Malconsiglio”, aperta per l'occasione, ieri sera si sono avute le nomine ufficiali dei 4 consiglieri di maggioranza che assumeranno la carica di assessore. Il pidiessino candidatosi nella precedente tornata elettorale alla carica di sindaco, Domenico Musillo, 53 anni, assume oggi la carica di vice-sindaco a cui si aggiunge la responsabilità del dicastero dei Lavori Pubblici e Urbanistica, Manutenzione e Mobilità Urbana. Assessore al Bilancio e Programmazione, Attivi-
tà Produttive e Reperimento Risorse è l'altro pidiessino di maggioranza, il trentatreenne Domenico Guidotti, con 128 preferenze, il più votato in assoluto di quest'ultima consultazione. Alla più giovane candidata, la ventiduenne Mariangela Bertugno, esponente di Rifondazione Comunista, è andata la carica di assessore alla Pubblica Istruzione, Partecipazione Democratica e Politiche Giovanili. All'indipendente Michelarcangelo Piccinni, 45 anni, è stato assegnato l'assessorato alle Politiche Sociali, Sport e Attività Culturali. Il veterano della compagine governativa, il pidiessino sessantaseienne Domenico Laterza ha assunto in-
vece il ruolo di capogruppo all'interno del Consiglio. Dal primo consiglio comunale non è scaturita alcuna delle attese e necessarie deleghe specifiche che rimangono fino a nuovo consiglio saldamente nelle mani del sindaco. Questo in virtù di probabili dimissioni dal ruolo di consigliere di alcuni dei freschi di nomina assessori, che assumerebbero il ruolo da ” esterni” e che potrebbero far rientrare in consiglio fra i banchi della maggioranza i primi non eletti di maggioranza della tornata elettorale del 6 e 7 giugno. Probabile e dato per certo, quindi, un reintegro di almeno due consiglieri che potrebbero essere nell'ordine Michele
Pace forte di 63 preferenze e Orazio Amati, 55 preferenze. La discussione è poi proseguita con le approvazioni all'odg: Indirizzi generali di governo - discussione e approvazione; legge 21.12.2005, n. 270: “modifica alle norme per l'elezione della camera dei deputati e del senato della repubblica”- art. 10. costituzione della commissione elettorale comunale; art. 96 d.lgs. 18.08.2000, n. 267. individuazione degli organi collegiali ritenuti indispensabili; legge regionale 20.06.1979, n.21 con approvazione del piano del diritto allo studio anno scolastico 20092010. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it
Il Municipio
Pisticci Previsto un Centro per la creatività. Sono opere che miglioreranno la qualità urbana
Un anfiteatro a Marconia Sono stati affidati anche i lavori per il completamento del parcheggio multipiano PISTICCI - Sono stati affidati martedì i lavori per due importantissime opere nel territorio di Pisticci: il parcheggio multipiano a Pisticci centro ed il verde attrezzato di Marconia. Per quanto riguarda il parcheggio multipiano la gara d'appalto è stata vinta dalla ditta Caruso Rocco di Pisticci che ha offerto un ribasso del 31%, aggiudicandosi la gara con il prezzo netto di 287.240, 08 euro oltre ad 11.324,93 euro per oneri di sicurezza. L'opera risulta già realizzata dal punto di vista strutturale e gli interventi riguarderanno il suo completamento e la messa in esercizio. A tale proposito c'è bisogno di realizzare l'impiantistica (impianto elettrico, idrico sanitario ed idrico antincendio) e la pavimentazione e di installare l'ascensore per il servizio ai vari piani del parcheggio. Da rifare, inoltre, gli intonaci esterni. Il progetto esecutivo per il completamento del parcheggio multipiano era stato approvato lo scorso aprile dalla Giunta Leone dopo che l'attuale Amministrazione si era prodigata a concludere proficuamente gli intricati iter burocratici necessari a rimuovere tutte
Il Comune di Pisticci; a destra il parcheggio multipiano
le cause ostative sulla strada che portava al completamento dell'opera. Un volta completate tutte le procedure per la consegna vera e propria dei lavori, la ditta avrà 120 giorni di tempo per ultimarli. In relazione all'area del verde attrezzato di Marconia, la gara è stata vinta dalla ditta Pype Lyne con sede in Marconia con un ribasso del 30%, aggiudicandosi la gara
con il prezzo netto di 275.815, 379 euro oltre a 5.978,03 euro per oneri di sicurezza. L'intervento, della durata di 180 giorni a partire dalla data di consegna vera e propria dei lavori, contempla il recupero e la rifunzionalizzazione del verde pubblico attrezzato di Marconia, possibile dopo che Regione Basilicata e Comune di Pisticci hanno sottoscritto una convenzione, nel marzo
scorso, che incarica lo stesso Comune del ruolo di soggetto attuatore dell'intervento di riqualificazione dell'area, da destinare a Centro per la Creatività. Il contesto di riferimento è quello del Patto con i Giovani della Regione Basilicata. L'area risulta al momento soggetta a forte degrado e va del tutto riqualificata. La struttura coperta sarà destinata a sala convegni e multiuso,
con reception, area ristoro, servizi igienici e internet point. L'anfiteatro all'aperto sarà reso funzionale anche attraverso la valorizzazione degli altri locali ad esso limitrofi, con sala montaggio cinematografico, video, sala prove musicali, servizi, camerini. Nel complesso, dove tutto il verde sarà adeguatamente potenziato, verranno poi realizzati dei vialetti pedonali nonché ripristinati i campi di basket, calcio a 5 e bocce. Interventi previsti anche per le strutture ed i camminamenti in quota. Per essere funzionale all'obiettivo previsto il verde pubblico attrezzato sarà, infine, dotato di adeguata impiantistica. «Queste due opere - ha spiegato con soddisfazione il sindaco di Pisticci, ingegnere Michele Leone rappresentano un altro tassello nell'azione di quest'Amministrazione, che conferma ancora una volta il suo impegno nel portare a compimento il programma di governo. Esse vanno nella direzione del miglioramento della qualità urbana dei nostri centri abitati e non rappresentano certamente un punto di arrivo, in quanto siamo proiettati a realizzazione altre importantissime infrastrutture per rilanciare lo sviluppo e la crescita di questa collettività».
Montescaglioso Incontro dibattito organizzato da “Donna e Vita, nessuna resti sola”
Valbasento Laviero: «Un equivoco l’assemblea saltata»
Star bene utilizzando le “culture altre”
La Uilcem a Roma per lo sciopero della chimica
MONTESCAGLIOSO - L'associazione montese di solidarietà e cultura della prevenzione “Donna e Vita, Nessuna resti sola” ha organizzato un incontro - dibattito sui temi della medicina convenzionale e non convenzionale, svoltosi presso la sala consiliare comunale “Sandro Pertini”. All'iniziativa, per la cui realizzazione sono stati coinvolti il Comune di Montescaglioso e il “Centro Hara Discipline Bio naturali”, ha preso parte un ampio numero di cittadine montesi ed è stata moderata dall'operatrice di discipline bio - naturali Michela De Nicola. Dopo il saluto della presidente del sodalizio montese, l'insegnante Vita Rossetti, la quale ha sottolineato gli
obiettivi dell'associazione, durante il quale ha ringraziato gli assessorati comunali alla Cultura e alle Politiche Sociali per la collaborazione fornita, sono intervenuti sulle tematiche alla base dell'iniziativa il dottor Franco Amendola, medico chirurgo e docente di Omeopatia, Agopuntura e tecniche complementari; l'osteopata di medicina funzionale Vito Lombardo e l'esperta di terapie manipolative Francesca Palumbo. Grazie ai vari interventi e in seguito alle risposte fornite ai quesiti posti dal pubblico, sono emerse numerose informazioni sui temi della salute per l'attenta platea. Tra gli aspetti evidenziati la diversità tra ogni persona che impedisce
di adottare trattamenti simili ma mirati al caso specifico. Un consiglio fornito dagli esperti per “star bene” e mantenere l'energia vitale è quello di mangiare poco, camminare molto, vivere in armonia con gli altri ed anche indossare abiti costituiti da fibre naturali e non sintetiche. Una considerazione espressa ha riguardato anche l'abitudine di ricorrere allo specialista solo quando si è in presenza del fastidio e non in una funzione preventiva del dolore. Uno degli aspetti posti in evidenza ha riguardato i notevoli passi in avanti compiuti dalla medicina “non convenzionale” nell'integrazione con quella definita convenzionale, un miglioramento nella
considerazione di questi trattamenti e conoscenze che, usati con dovizia e competenza, possono produrre vantaggi. Alla base di questo notevole passo in avanti nei rapporti il riconoscimento della validità delle conoscenze maturate da “culture altre” che hanno consentito alla nostra, fondamentalmente “occidentale”, di ampliare il bagaglio di conoscenze. L'incontro voluto da Donna e Vita, che il prossimo mese di agosto festeggerà il primo anno di attività nella sede ubicata in Via G. Garibaldi n° 56, va ad aggiungersi ad altre, precedenti iniziative di conoscenza e sensibilizzazione sui temi della prevenzione dalle malattie. Michele Marchitelli
VALBASENTO - C’era anche una numerosa rappresentanza della Uilcem Uil di Matera, ieri, a manifestare a Roma sotto la Presidenza del consiglio dei ministri. A scioperare per otto ore sono stati i circa 240.000 addetti del settore chimico-farmaceutico e dell'intero Gruppo Eni. A guidare la delegazione materana il segretario Francesco Laviero. «Il settore chimico e farmaceutico ha detto il rappresentante della Uilcem - è stato messo in ginocchio dalla crisi economica e dal disimpegno del Governo rispetto a progetti di innovazione e sviluppo. La Valbasento é una di quelle aree che più di tutte ne sta
pagando il prezzo». In coda, la replica alle lamentele di un gruppetto di lavoratori che avrebbe atteso invano l’assemblea propedeutica allo sciopero. «I segretari della Fulc - spiega Laviero- hanno l’unico torto di essere arrivato con qualche minuto di ritardo per via di una riunione piuttosto animata alla Pfizer. Quando siamo arrivati davanti all’ingresso della mensa, sotto una pioggia battente, abbiamo trovato l’ingresso chiuso e solo due lavoratori che sono andati via senza neanche avvicinarsi. Nessuna disattenzione, solo un contrattempo imprevisto». m.agata@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 25 giugno 2009
37 Grassano Perizia dettagliata del direttore del distretto sanitario Vincenzo Denisi
Depuratore in condizioni di degrado Sopralluogo del sindaco Vito Magnante presso il sito di Fosso Spineto GRASSANO - L'impianto di depurazione di Grassano versa in pessime condizioni ed è sicura causa di inquinamento ambientale nonché potenziale fonte di infezioni con relativo danno alla salute pubblica. Sono le conclusioni a cui è giunto il sindaco Vito Magnante dopo un sopralluogo urgente effettuato lunedì presso il sito di Fosso Spineto, alla ricognizione di Magnante è seguita la perizia del direttore del distretto sanitario di Grassano, dottor Vincenzo Denisi, che ha concluso che l'impianto versa in condizioni di degrado. L'intervento dell'amministrazione era stato sollecitato dai cittadini a causa delle esalazioni e degli odori sgradevoli e nauseanti provenienti dall'impianto, soprattutto nelle ore serali, delle acque reflue del sistema fognario. Il risultato della perizia, resa nota ieri, spiega che l'area del depuratore si presenta in condizioni di estremo degrado a causa delle erbacce che rendono impraticabile il sito. I manufatti rappresentati dalle vasche di decantazione e di centrifuga sono deteriorati, le passerelle e le scale che sovrastano e attraversano le vasche sono arrugginite con concreto pericolo per gli addetti alla manutenzione. Ancora: una delle vasche è completamente inta-
Irsina Le riflessioni di Amenta sul Pd
«Episodio singolare la caduta dell’amministrazione»
Da sinistra il sindaco Magnante e il Municipio di Grassano
sata dalla presenza di un enorme corpo solido che la occupa per intero rendendo vana la centrifuga dei reflui e diverse condotte perdono liquami all'interno del perimetro stesso del depuratore. Dunque sembra che l'impianto pur essendo in funzione in realtà non opera nessuna attività di depurazione delle acque fognarie del comune al contrario nei fossi a valle del depuratore
sembra che venga versato un corpo idrico che è causa di inquinamento ambientale. Il sindaco Vito Magnate ha già provveduto ad inviare la nota del sopralluogo all'Acquedotto Lucano, all'ente Provincia, alla Regione Basilicata e al Dipartimento Ambiente e Territorio affinchè si adoperino con estrema urgenza per la risoluzione del problema depuratore. «Abbiamo già in diverse
occasioni denunciato agli organi competenti - ha commentato Magnante - l' inefficienza del depuratore, problema che si evidenzia in particolare nella stagione estiva, quando il nauseabondo odore giunge fino in paese, pertanto se si considera che l'ubicazione dell'impianto è fuori dal centro abitato questo è sintomo di un cattivo funzionamento». Giovanni Spadafino
Ordine di carcerazione eseguito dai carabinieri
Pusher in manette Fermato a Salandra 36enne napoletano SALANDRA - Nell’ambito della costante e pressante azione dell’Arma per prevenire e reprimere i reati concernenti le sostanze stupefacenti, i militari dell’Arma della Stazione Carabinieri di Salandra, hanno eseguito nei giorni scorsi un ordine di carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria di Napoli, traendo in arresto un trentaseienne. L’uomo, originario di Napoli è stato condannato a 10 anni di reclusione e ad una multa di 50.000 euro in quanto riconosciuto responsabile del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono ai primi mesi del
2006. All’uomo, che era già ristretto, in regime di arresti domiciliari presso una comunità di recupero di Salandra, sono altresì state comminate le pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, del divieto di espatrio per 2 anni, dell’interdizione legale per tutta la durata della pena, della sospensione della patria potestà per la durata della pena e della patente di guida per 2 anni. Lo stesso è stato associato presso il carcere di Matera per l’espiazione della pena definitiva. provinciamt@luedi.it
Una gazzella dei carabinieri
San Mauro Forte Le domande per usufruire del beneficio scadono il prossimo 30 giugno
Borse di studio per la fornitura dei libri SAN MAURO FORTE Scadrà il prossimo 30 giugno il termine ultimo per la presentazione delle domande per accedere ai contributi delle borse di studio relative all'anno scolastico 2008/2009 e per la fornitura gratuita o semi - gratuita dei libri di testo acquistati nell'anno scolastico 2009/2010. A ricordarlo, a tutti i cittadini di San Mauro forte, un avviso pubblico rivolto alle famiglie con figli che siano alunni della Scuola dell'obbligo e non, che da qualche giorno è affisso nel paese, a firma del capo
dell'crea Affari Generali Egidio Lo Massaro. Il beneficio, interessa gli alunni che nel prossimo anno scolastico prevedono di frequentare le classi prima, seconda e terza Media inferiore e il primo anno della Scuola secondaria superiore i quali avranno diritto alla gratuità totale. Il beneficio è esteso a quanti intendono frequentare le altre classi, dalla seconda alla quinta, della stessa scuola secondaria superiore. n quest'ultimo caso, però, si avrà diritto alla semi gratuità, salvo la maggio-
re disponibilità di fondi. Per accedervi i cittadini che esercitano la patria potestà sugli alunni interessati, dovranno inoltrare domanda all'Ufficio cultura del Comune entro e non oltre il prossimo trenta giugno. Gli stessi dovranno essere in possesso di una situazione reddituale (risultante dal calcolo dell'ISEE, Indicatore della situazione economica equivalente) che non deve superare nel 2008 la soglia di 11.305,72 Euro. In base alle domande presentate, il Comune co-
municherà alla Regione Basilicata, il numero dei richiedenti aventi diritto al fine di consentire alla stessa un corretto riparto tra i Comuni della Regione, che avverrà entro il prossimo mese di ottobre. I cittadini, possono comunque, in questi ultimi giorni utili, reperire la modulistica alla presentazione dell'istanza, presso lo stesso Ufficio Cultura del Comune che fornirà anche, assistenza e sulla corretta compilazione della stessa. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
IRSINA - «La questione di Irsina ha ormai assunto rilevanza provinciale e regionale. Gli avversari politici ne hanno fatto un argomento ricorrente nei comizi elettorali, ma anche quelli della stessa coalizione del Pd hanno fatto la loro parte. Anzi, sono stati tra i più accaniti per linguaggio e argomentazioni: raramente è capitato di assistere a cadute di stile tanto in basso e forse la performance del Pd ne è rimasta negativamente influenzata». Sono le parole di Domenico Amenta, ex sindaco di Irsina che aggiunge «del resto una situazione in cui una parte di una maggioranza “bulgara”, chiedendo aiuto all'opposizione che per i numeri in campo mai avrebbe osato tanto, fa cadere l'amministrazione comunale, per giunta nel pieno della campagna elettorale e a meno di un anno dalla normale scadenza del mandato, è perlomeno singolare. Forse una spiegazione la si deve ricercare tornando indietro all'elezione del 2005, quando cioè si doveva indicare il candidato sindaco scegliendo tra i tantissimi aspiranti e tra le trappole dei rispettivi veti incrociati: in una situazione alquanto difficile ed ormai alla scadenza della presentazione delle liste la scelta ricadde sul sottoscritto, residente a Matera e da oltre 30 anni assente da Irsina. I risultati furono buoni, ma gli elettori fecero selezione e premiarono in prevalenza le espressioni di novità e cambiamento. Il fatto evidentemente, non fu metabolizzato e cominciarono così a far capolino segnali di insofferenza e rivincita, che determinarono notevoli difficoltà nella gestione politico-amministrativa del paese. Intanto il tempo passa e siamo arrivati ai giorni e alle vicende attuali che hanno origine dalla indicazione del candidato alle provinciali del 6 e 7 giugno 2009: in una riunione del direttivo di circolo del Pd la scelta cadde su un nominativo espressione di novità, rinnovamento e apertura alla società civile in rispondenza alle dichiarazioni da tutte condivise alla nascita del partito. Tuttavia, non solo l'esito democratico della nomina non è stato accettato, ma ha addirittura portato, attraverso una serie di incredibili passaggi, all'autosospensione di 5 componenti del direttivo nonché amministratori comunali, con conseguente mancata approvazione, qualche giorno dopo, del bilancio comunale, e ad evitare probabili proroghe prefettizie, due giorni dopo vengono depositate le dimissioni dal Consiglio Comunale (5 di maggioranza e 4 dell'opposizione), inevitabile a quel pun-
to lo scioglimento del consiglio comunale e il commissariamento del Comune. Il progetto è così attuato: delegittimazione di una candidatura e azzeramento dell'amministrazione comunale. Tutto questo nel pieno di una campagna elettorale di per se già difficile, delicata e dai toni aspri. L'operazione risultava così portata a termine con lucida follia, con il duplice risultato di delegittimare una candidatura democraticamente indicata e azzerare un'amministrazione a meno di un anno dalla sua scadenza naturale, forse nel timore che il Sindaco in questo scorcio di legislatura potesse dare corpo a ipotesi di ricandidatura. Vale la pena sottolineare che, al di là di quanto da certa parte con antica acredine si sostiene, l'elenco delle cose fatte in questi 4 anni, malgrado tutti i problemi e le perdite di tempo suddette, è molto più lungo di quelle non fatte: tra le altre, la bretella di collegamento con la 96 bis, la scuola materna via Togliatti, la riqualificazione del centro storico e il completamento del recupero del complesso San Francesco, oltre ad una lunga serie di bandi e progetti redatti e numerose iniziative in merito ad attività sociali e servizi immateriali. Oggi si ha bisogno di risposte certe e immediate, di programmi realizzabili in tempi ragionevolmente brevi che spesso mal si conciliano con i tempi storici della pubblica amministrazione. Qualche volta per queste motivazione sono entrato in contraddizione con parte della struttura comunale, ma il mio disappunto era rivolto solo ed esclusivamente all'efficacia della prestazione e mai alle persone. Quanto impegno profuso e quanto tempo impegnato nel capire la necessità di alcune scelte, l'opportunità di adottare alcuni provvedimenti, apparentemente in contrasto con alcuni interessi particolari ma sicuramente in favore dell'intera collettività, riducendo costi esuberanti e migliorando servizi. Ora c'è bisogno di una risposta immediata. E' necessario che il Pd ai vari livelli di responsabilità adotti le più opportune decisioni di censura. La forza e la capacità di persone, organismi e quindi anche dei partiti sta nella capacità di trasformare i punti di debolezza e di criticità in opportunità di crescita e di rinnovamento anche della classe dirigente, aprendo alle novità, alla società civile ad altri settori nella certezza di perseguire di scopi di quella grande “rivoluzione” che le primarie del 14 ottobre 2007 hanno rappresentato».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 25 giugno 2009
38 Bernalda L’intervento del presidente Adiconsum Carrieri
«Più tutela nella gestione delle spiagge libere» BERNALDA - Si sa che i tempi sono duri e che non c'è vita facile per gli italiani. Una visione dalla quale non si possono sottrarre le tanto attese vacanze a cui non si può rinunciare dopo un lungo anno di lavoro. E, visti i venti di crisi che soffiano, non mancheranno le famiglie italiane che quest'anno dovranno purtroppo anche rinunciare alla sdraio e all'ombrellone a pagamento. L'Associazione Adiconsum di Bernalda, su questo argomento, ha raccolto numerose segnalazioni riguardo, non all’ostruzionismo nell'accesso alle spiagge libere, ma alla mancata attenzione verso la gestione e manutenzione delle stesse. «Le spiagge libere, - dice Otello Carrieri presidente Adiconsum di Bernalda - invitando i turisti al rispetto per l'ambiente che li accoglie avendo cura di non abbandonare rifiuti sulla sabbia, non ven-
gono regolarmente pulite e vengono “confinate” in zone fuori mano della costa anziché alternarle tra i lidi privati. Noi - ha continuato il presidente - abbiamo dato supporto agli operatori turistici durante questi mesi senza però dimenticare il turista, consumatore finale, che è il soggetto che noi andiamo a tutelare attraverso la nostra attività. Di conseguenza chiediamo espressamente che vengano rispettate da tutti le norme che regolano le spiagge libere, in modo tale da rispettare i diritti dei cittadini. A chiederci questo è la voce dei tanti che hanno trovato non facile il raggiungimento della parte non a pagamento ma soprattutto che hanno constatato una mancanza di pulizia in quelle aree di spiaggia libera. Il nostro invito, che allarghiamo anche alle associazioni di categoria degli operatori turistici, ed alle
altre associazioni sul territorio, pone un unico obiettivo, ovvero, la tutela del turista che significa anche valorizzazione di tutti quegli operatori turistici che rispettano i diritti del consumatore. Una situazione questa che è stata posta anche al Commissario Prefettizio a Bernalda. Nell'incontro, appunto, con gli operatori turistici ed organizzazioni di categoria il Commissario, Mariarita Iaculli, ha dichiarato, e ribadito alla nostra esplicita domanda, che il Comune si farà carico della pulizia delle spiagge libere, nella speranza che ciò avvenga il più presto possibile. Mentre, relativamente all'eventuale ipotesi di confinare in un'area specifica tutta la spiaggia libera l'Adiconsum non ci sta; ma soprattutto non ci sta il cittadino che ha diritti e doveri secondo la legge italiana che parla chiaro in merito al rispetto delle norme in materia. Per quanto riguarda la
La spiaggia libera di Metaponto
necessità del rispetto delle regole da parte di tutti e l'esigenza di individuare una soluzione valida per il problema dei parcheggi a Metaponto, concordiamo con il Commissario Prefettizio nella speranza però che i turisti non siano i più penalizzati. Consigliamo che non venga applicato immediatamente lo strumento repressivo della multa e che questo sia sostituito, almeno inizialmente, da "avvisi di infrazione", in quanto Meta-
ponto si è sempre distinta proprio per la sua accoglienza e non vogliamo che le vacanze di chi ha scelto Metaponto siano ricordate negativamente. L'Adiconsum - ha concluso Carrieri - è pronta, in qualsiasi momento, ad accogliere ogni segnalazione che giunga dal turista anche on line all'indirizzo www.adiconsumbasilicata.org». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Tursi Fa parte dell’ordine delle “Figlie dell’Oratorio”
Suora da cinquant’anni I fedeli hanno festeggiato Egidia Zaini e la sua vocazione Alcuni scatti dei festeggiamenti. A destra suor Egidia con le consorelle e il parroco; a sinistra in basso suor Egidia con le componenti del coro
TURSI - Sono passati 50 anni da quando suor Egidia Zaini, nata a Codogno provincia di Lodi, ha preso i voti per diventare una suora dell'ordine delle “Figlie dell'Oratorio”. Aveva poco più di vent'anni ed era a Lodi quando è entrata nella grande famiglia delle suore. Lei aveva la vocazione e le superiori l'hanno fatta aspettare qualche
anno prima che potesse prendere i voti definitivi. Domenica sera in cattedrale durante la messa, alla presenza di numerosi fedeli, tutti “tifosi” della suora del sorriso e davanti ai tre sacerdoti che celebravano: don Battista Di Santo, don Giovanni Lo Pinto e don Giuseppe La Banca, ha pronunziato di nuovo le promesse di obbedienza, castità
e povertà. Si era inginocchiata e con voce commossa ha pronunciato la formula rituale. Poi la suora si è alzata ed è andata a sedersi al banco, dove c'erano le altre suore, venute apposta da Policoro. Dopo la messa tutti i fedeli l'hanno presa d'assedio per abbracciarla, come se fosse una di famiglia. Suor Egidia è a Tursi da 14 anni. Ormai è una cittadina tursitana, anche se il suo accento è lombardo E' instancabile, il pomeriggio, dopo il lavoro svolto tra i bambini della scuola materna, essendo una «ministra straordinaria» va a portare la comunione agli ammalati che non possono uscire di casa. Un angelo bianco, che sorride sempre, anche sotto la pioggia. C'è stato il rinfresco nella sala parrocchiale, organizzato dai suoi fans suora. Una serata di festa che ha coinvolto grandi e
piccini e con tante foto ricordo. Tutti volevano posare accanto alla suora, lei che è così restìa alla pubblicità. Ha distribuito a tutti una immaginetta con la scritta: «Con cuore riconoscente loda e ringrazia il Signore della Vita per i 50 anni di consacrazione religiosa». Il parroco don Battista nell'omelia si augura che il lavoro di queste suore continui nel futuro specialmente con la scuola materna. La cerimonia religiosa è stata allietata dai canti del coro polifonico “Regina Anglonensis” diretta dal maestro Francesco Muscolino. Suor Egidia alcuni anni era una componente del coro e loro le hanno consegnato un bel mazzo di fiori che lei dopo le foto di rito ha portato in chiesa davanti alla statua della Madonna di Anglona. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Bernalda Quindicesimo anno, significativo momento di aggregazione
Bambini e genitori insieme per il Grest BERNALDA - Bambini e genitori uniti per la seconda settimana del Grest a Bernalda. Il piazzale della Chiesa Mater Ecclesiae per oltre tre ore è stato il centro vitale delle attività dei ragazzi. Un Grest, quello 2009, che non smette di stupire per la sua bellezza e per le tante novità che ha portato nei cuori delle famiglie. Ultima tra le originalità quella di unire, in una giornata, i genitori ai bambini nel gioco e nella preghiera. Ecco, lunedì, la dolce melodia dei canti dei bambini delle elementari e dei genitori hanno svegliato la cittadina bernaldese. «Un grande appuntamento - ha detto Antonella Prisco, coordinatrice dell'evento - per una grande comunità». Ebbene sì questa XVI edizione è da grandi numeri ma soprattutto dall'immenso significato che viene profuso in ogni momento dagli educatori ai bambini, dalla Chiesa
alle famiglie. Il tema di questa edizione, come già riportato durante la prima settimana, è “Nasinsù” con sottotitolo “Guarda il cielo e conta le stelle”. Ritornando all'incontro bambini-genitori, il piazzale della Chiesa si è gremita di tanti colori, portati in scena dai grandi e dai piccini. Ecco, sembrava quasi di osservarli in un primo giorno di scuola. «Oggi - ha di nuovo aggiunto Prisco - i ragazzi si sono divertiti tantissimo. Al loro divertimento, devo aggiungere anche quello dei loro genitori i quali hanno partecipato con uno spirito nuovo e con tanta voglia di essere parte attiva delle attività dei propri figli. Abbiamo organizzato, per l'evento, tanti giochi ed alla fine a vincere è stato il gruppo del Cigno. Infatti, volevo ricordare che i ragazzi che prendono parte a questa edizione sono stati suddivisi in 6 gruppi che portano il nome delle costellazioni: Aquila, Pegaso, An-
dromeda, Hercole, Orsa Maggiore e Cigno. Altra cosa importante da sottolineare è l'aver invitato i genitori a svestire tali panni e ad indossare gli indumenti dell'amicizia e della condivisione di un progetto: quello della parola di Dio. Ecco, il Grest è momento di grande aggregazione che passa tra la Chiesa e la famiglia giungendo ai bambini che sono gli attori protagonisti di queste due settimane. E posso dire che questo messaggio è stato recepito dai genitori i quali ci hanno ringraziato con un grande sorriso con l'invito di ripetere questa esperienza anche nelle prossime edizioni. Con questa attività, figli-genitori, abbiamo voluto far capire che il Grest non è un parcheggio dopo la scuola e prima delle vacanze, bensì una vera e propria cooperazione tra Chiesa e Famiglia per il bene dei bambini. Al termine di questa settimana, sabato sera, ci sarà la festa finale con i ragazzi, mentre
Un’immagine del Grest
domenica mattina - ha concluso Prisco - tutti in Chiesa per la messa dei bambini alle ore 10». Alle parole di Antonella si sono aggiunte quelle di Don Giuseppe, il quale ha parlato di un momento di grande gioia per la Chiesa che in questi giorni vede il suo piazzale gremito di tanti bambini e dei loro genitori. «Noi - ha continuato Don Giuseppe di Tolve - stiamo la-
vorando per diffondere la giusta melodia del Signore. Il nostro lavoro - ha concluso Don Giuseppe viene portato avanti non solo con i bambini e con le loro famiglie, ma anche con gli operatori che si sono prestati a vestire i panni di educatori di questi 120 piccini che hanno preso parte alla XVI edizione del Grest a Bernalda». fa.si.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 25 giugno 2009
39 Policoro L’aggressione al terminal bus apre il dibattito in città e aumenta i timori
Il bullismo si vince in famiglia Lo psicoterapeuta Salvatore Gentile analizza il fenomeno giovanile POLICORO - E' la “patologia” del terzo millennio. Colpisce soprattutto gli adolescenti e si diffonde a macchia d'olio facilmente in città e nei paesi: il bullismo. A pochi giorni dall'aggressione di un pensionato il nostro viaggio all'interno del Terminal Bus “Egeo” termina con una riflessione approfondita insieme ad uno psicologo/psicoterapeuta, Salvatore Gentile, su questo fenomeno contemporaneo. Come si spiegano certi episodi incivili? «Alcuni studi hanno dimostrato che i ragazzi diventano aggressivi dopo aver osservato un modello che loro considerano forte, coraggioso e duro». Perché parla al plurale? «Il bullismo può riguardare sia singoli ragazzi che, molto più spesso, gruppi di giovani». Dunque se i media a volte sono cattivi maestri le ripercussioni sulla società sono devastanti, poiché i fattori che influenzano le persone sono tanti. E la Tv è il mezzo più invasivo? «Senza entrare troppo nel merito di singole questioni, l'influenza del modello è tanto più forte quando a subirla sono ragazzi poco indipendenti, poco sicuri di se stessi. E se poi l'istituto della punizione non funziona, il ragazzo si sente
A sinistra il Terminal Bus. A destra Salvatore Gentile
onnipotente con il rischio contagio che si moltiplica a dismisura». Ci fa un identikit del bullo? «Non hanno la capacità di comprendere gli altri, sono molestatori, impulsivi e aggressivi. Tutto il contrario delle loro vittime che, viceversa, sono ansiose e insicure, mansueti e deboli fisicamente». Sull’origine di questo fenomeno, Gentile spiega: «I modelli familiari, la scuola spesso disattenta alle relazioni fra ragazzi, dinami-
che di gruppo che trascendono il singolo individuo e la personalità, poi c'è l'effetto psicologico del disimpegno morale: '…sono solo scherzi'; '…è tutta la classe che li prende in giro' '…in fondo se lo meritano…». Esistono dei rimedi? «Ci sono dei programmi di intervento nella scuola che tendono a stimolare le capacità empatiche, ovvero la capacità di un individuo di comprendere e condividere gli
stati emotivi sperimentati da un'altra persona, favorendo così i processi di identificazione reciproca tra ragazzi, anche se tali progetti sono più ristretti a singole scuole e non rientranti in un vasto programma nazionale che dovrebbe prevedere anche la cultura del rispetto, acquisizione di consapevolezza degli alunni, responsabilizzazione degli stessi nella risoluzione di un problema e valori morali da promuovere. E in tutto
Policoro Salvata dalla Forestale di Pomarico
questo si può partire dallo studio della storia e delle sue prevaricazioni come il colonialismo. Il dialogo può aiutare a capire i problemi dei nostri figli. Altrimenti - conclude Gentile - lasciando che gli effetti del bullismo si sfoghino automaticamente con l'età, non si rende un buon servizio alla crescita dei nostri figli e quindi alla società tutta». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Policoro Alle 18
Piccola tartaruga palustre trovata sul ciglio della strada
Oggi la seduta del consiglio comunale
è diventata troppo ingombrante e difficile da accudire. Alcune vengono abbandonate in parchi cittadini, altre in prossimità di fiumi, laghi o strade. Una volta liberate, le tartarughe americane si adattano alla perfezione tanto da sopraffare in breve tempo le specie autoctone. I danni ambientali risultano gravissimi in quanto le nuove ospiti sono onnivore: cacciano piccoli pesci e anfibi, lumache d'acqua e si cibano di piante acquatiche creando profonde alterazioni agli ecosistemi naturali locali. A farne maggiormente le spese è la nostrana tartaruga palustre “Emys orbicolaris”. Anche se la specie è rigorosamente protetta da alcuni anni, nulla la può difendere dalla Trachemys in quanto le due specie concorrono sia per il cibo che per i luoghi di deposizione. Ad avere la meglio però è la tartaruga americana, sicuramente più aggressiva, resistente e portatrice di malattie sconosciute alle nostre. La specie, comunque protetta dalla Convenzione di Washington CITES è stata consegnata dagli agenti del Corpo Forestale al Centro Recupero Animali Selvatici di San Giuliano, in
POLICORO - Il presidente del Consiglio, Otello Marsano, ha convocato il consiglio comunale per oggi alle 18 per discutere dei seguenti punti all'ordine del giorno: Rendiconto dell'esercizio 2008 approvazione; iniziative in materia di ordine e sicurezza pubblica. Approvazione schema contratto sicurezza da stipularsi tra il Comune di Policoro e la Prefettura di Matera. Approvazione variante al planovolumetrico della maglia “D 12/7”. Ricognizione della società partecipate dal Comune di Policoro ai sensi dell'art. 3, commi 27/33, della legge n. 244/2007 (Legge Finanziaria 2008) o Servizio asilo nido comunale Atto di indirizzo per la privatizzazione della gestione. Richiesta di istituzione commissione di indagine presentata dal consigliere Antonio Di Sanza il 3/4/2009. provinciamt@luedi.it
POLICORO - Nei giorni scorsi su segnalazione di privati cittadini alla Sala Operativa 1515 del Corpo Forestale, è stato rinvenuto, lungo la carreggiata di una strada nei pressi di Policoro, un raro esemplare di tartaruga palustre appartenente ad una specie non autoctona dell'area mediterranea. A seguito dell'intervento degli uomini del Comando Stazione Forestale di Pomarico, l'esemplare è stato prelevato ed identificato come appartenente alla specie “Trachemis scripta elegans” o comunemente detta “tartaruga dalle orecchie rosse”a causa della membrana timpanica di colore rosso acceso che caratterizza tale specie. Questo genere, originario delle regioni sudorientali degli Stati Uniti, viene allevato su grande scala per l'esportazione in tutto il mondo. Sfortunatamente solo il 10% delle tartarughe esportate finisce nelle mani di persone capaci di mantenerle in vita fino al raggiungimento dell'età adulta. Gli esemplari sopravvissuti diventano adulti in breve tempo raggiungendo dimensioni consistenti: fino ai 30 cm di diametro per un chilo e mezzo di peso. Si scatena allora, nella maggioranza dei casi, il fenomeno dell'abbandono in quanto la testuggine
Un agente della Forestale con la tartaruga
attesa che la Commissione Scientifica CITES del Corpo Forestale disponga quale possa essere il luogo di affidamento definitivo dell'animale. Sono in corso le indagini per individuare il responsabile dell'abbandono. L'abbandono di queste specie prevede l'applicazione di sanzioni penali quali l'arresto fino a 12 mesi o l'ammenda. Il Comando Provinciale del Corpo Forestale di Matera raccomanda di non abbandonare animali esotici in natura per scongiurare pericolose alterazioni ambientali e sta curando l'attivazione di un centro di raccolta a disposizione della cittadinanza.
Montalbano Nasce l’Acal, l’associazione che li riunisce e che è pronta alle sinergie
Artigiani e commercianti contro la crisi
Montalbano
MONTALBANO - Nasce a Montalbano Jonico, l'Acal, l'Associazione commercianti e artigiani lucani che ha sede al numero 13 di Corso Carlo Alberto . Il 15 maggio scorso, infatti, è stato depositato l'atto costitutivo, con relativo Statuto, presso gli Uffici dell'Agenzia delle Entrate di Policoro, manifestazione piena di tutti i commercianti e gli artigiani della comunità jonica che si vogliono vedere, così, rappresentati sul territorio e che per farlo hanno scelto la forma del sodalizio con a capo il panificatore Nicola D'Accardi e, in sua vece, il commerciante Luigi Di Napoli. All'Acal possono iscriversi quanti posseggono partita Iva, nonché i rappresentanti di società, tranne gli agricoltori. In un clima di austerità e recessione quale è quello che attualmente tutta l'e-
conomia sta subendo, l'antico motto: “L'unione fa la forza” è ritornato in auge a Montalbano e fra quanti animano l'economia del paese e soprattutto sembra sia rimasta l'unica strada percorribile per uscire fuori dalla crisi. «I motivi che hanno spinto gli operatori commerciali del nostro comune a darsi una casa comune - ha spiegato in una nota il Presidente Nicola D'Accardisono stati diversi, ma il motivo trainante è stato sicuramente il momento difficile che il settore sta attraversando, infatti, i commercianti sono tutti persuasi che facendo fronte comune le difficoltà si dovrebbero affrontare più facilmente». L'associazione avrà, quindi come fine, quello di integrare la propria azione sul territorio e, favorire la nascita di collaborazioni a 360 gradi. «Noi- ha rimarcato il Presidente D'Ac-
cardi- intendiamo dare una voce autorevole e rappresentativa a tutti i lavoratori che, in silenzio, danno il loro enorme contributo alla comunità e questo per il rispetto e la dignità di ogni cittadino. «Con la nascita di questa associazionespiega ancora il Presidente- non vogliamo creare una situazione a se’stante, ma una realtà perfettamente integrata nel tessuto sociale per diventare addirittura parte attiva al fianco dell' Amministrazione comunale per il rispetto delle regole da una parte e dall'altra, proponendoci come termine di paragone e di confronto al fine di dare anche il nostro contributo per migliorare la condizione della comunità tutta. Quindi- conclude D'Accardi- la parola d'ordine è collaborazione». Anna Carone provinciamt@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Giovedì 25 giugno 2009
LOTTO&CONCORSI
Giovedì 25 giugno 2009
Centrati due ambi e un estratto con le nostre previsioni
Milano “vede” cadenza 7 di GIOIA GASPARINI ROMA – La prima estrazione della settimana ha visto l'uscita di scena del 46 (i pomodori) capolista di Palermo dopo 72 turni, del 19 (la risata) settimo di Torino dopo 43 assenze, del 59 (la gallina) decimo di Bari dopo 39 mancati riscontri e dell'83 (il maltempo) quinto della Nazionale dopo 47 ritardi. Sempre in fuga il gruppo dei "centenari" composto dal 27 di Milano con 131 assenze, dal terzetto di Cagliari il 19 con 119 turni, il 72 con 111 sorteggi negativi e il 21 con 109 ritardi, dal 16 di Genova con 100 assenze. Pronto a fare il suo debutto nel club dei "centenari" c'è anche il 25 di Bari giunto ad una sola lunghezza dal ritardo a tre cifre. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 38-89 è sortito sia a Cagliari che a Napoli. Da segnalare poi nei raggruppamenti numerici il terno della seconda decina (11-14-18) a Genova, il terno di cadenza 9 (19-3949) a Torino, il terno della cinquantina (50-51-59) e l'ambo vertibile 47-74 a Firenze, gli ambi simmetrici 39-52 a Genova, 3-88 a Milano e 45-46 a Palermo. NAZIONALE. La cadenza 9 con la serie 9-39-69-79-89 e la decina del 70 con la serie 72-73-75-77-79 sono statisticamente valide per ambo. Previsione speciale 17-49 per estratto ed ambo. BARI. Per ambo la cadenza 4 con la serie 24-34-54-64-84 e la decina cabalistica 80/89 con la serie 80-83-86-8788. Previsione speciale 25-31 per estratto ed ambo. CAGLIARI. 19-21-72 per estratto ed ambo. La quartina radicale 3-30-3339 non sviluppa ambi da 231 estrazioni. Sempre per ambo è valida la decina del 30 con la cinquina 30-32-33-3639. Previsione speciale 52-85. FIRENZE. La cadenza 8 e la decina 31/40 sono statisticamente interessanti per ambo, combinateli nelle serie 28-48-68-78-88 e 32-34-35-37-39. Previsione speciale 5-50 per estratto ed ambo GENOVA. La cadenza 5 con la serie 25-45-65-75-85 e la decina 80/89 con la serie 81-82-84-87-89 non dovrebbero deludere per ambo. Previsione speciale 12-16 per estratto ed ambo. MILANO. La cadenza 7 e la figura del 4 sono mature per ambo e terno, combinate qualche puntata attingendo nella serie 7-27-47-67-77 e nella cinquina 22-31-40-49-67. Previsione speciale 22-27 per estratto ed ambo
SCACCHI
37 25 19 18 16 27 87 79 44 24 87
90 99 119 85 100 131 83 59 84 76 62
58 76 72 83 28 17 62 42 50 52 4
65 94 111 77 62 77 79 57 71 71 51
9 81 21 85 30 40 30 80 85 40 13
55 89 109 71 50 71 74 57 61 67 51
82 28 22 80 38 65 85 48 30 70 89
53 82 85 66 49 68 68 55 53 67 48
Pronostico concorso n. 76 (del 25/06/2009) 17 23 42 60 64 75 78 85 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 81 88 90 55 1 3 64 82 8
Frequenza 133 132 130 130 129 128 128 128 127 125
Numero 49 51 70 30 42 34 53 20 46 86
NAPOLI. Centrato l'ambo 31-38 che VENEZIA. Per ambo segnaliamo la avevamo previsto con la decina decina 11/20 con la serie 14-15-16-1731/40. Vinto l'estratto con il 10 della 18 e la cadenza 3 con la serie 33-43-53previsione speciale. Per ambo sono 63-83. Previsione speciale 27-39 per interessanti la decina 31/40 con la cin- ambo e ambata. quina 31-32-37-38-30 e la cadenza 4 TUTTE. Le terzine da giocare prevacon la serie 4-14-34-54-64. Previsione lentemente per ambo: 19-23-24, 3236-38, 29-56-88, 10-29-52, 7-39-64. speciale 19-56 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo la cadenza 8 con la serie 28-38-48-68-88 e la figura 3 con la cinqui- UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO na 3-30-48-57-66. Previsione speciale 14-86 per estratto ed ambo. ROMA. Preso l'ambo 33-53 che avevamo consigliato con la ca- NEL “Magico” mondo dei 90 nu11 - 14 denza 3. Per ambo la meri del lotto esistono delle comcadenza 0 con la com- binazioni particolarmente “fortu17 - 39 binazione 20-30-50- nate” abbinate ai vari mesi 60-70 e la decina 81/90 dell’anno. Tali combinazioni si 40 - 52 con la serie 81-82-83- possono giocare su tutte le ruo84-87. Previsione spe- te, o su ruota di preferenza per 32 - 47 ciale 10-53 estratto ed ambo e sorti superiori, per un ambo. 31 - 76 periodo di 6/7 colpi circa. TORINO. Per ambo sono interessanti la MESE DI GIUGNO controfigura 9 con la Per informazioni e chiarimenti teserie 9-20-31-42-64 e lefonare 348-8024342 da marte16 - 86 la cadenza 3 con la cindì a sabato dalle 17,30 alle 19 o quina 23-33-43-53dopo le 21,30. Troverete le mie 59 - 67 630. Previsione spetecniche su BancoLotto di Giuciale 59-87 per estratgno. 27 - 74 to ed ambo.
Ritardo 60 43 38 35 34 31 31 28 28 28
Gli ambi di giugno
SUPERENALOTTO
di PASQUALE GRANDE
I piccoli Stati d’Europa si confrontano sulla scacchiera Le 20 vincite più alte di sempre L'ATTIVITÀ scacchistica internazionale è diventata talmente intensa che nonostante il grande vantaggio offerto dalla rete, risulta ormai difficile riuscire a seguirla. Tornei e manifestazioni di alto livello e di vario genere, si svolgono in ogni parte del continente e si susseguono con un ritmo talmente frenetico che per ogni evento viene a mancare quel periodo di “assaporamento” , post-gara, necessario per delineare i contorni del torneo, per gustarne le partite, i retroscena, le critiche, le curiosità; insomma, per “collazionarlo”, prima di consegnarlo definitivamente alla storia. Invece, neanche il tempo di leggere la classifica finale di un torneo che già alla ribalta della cronaca scacchistica ne affiora un altro che adombra completamente il primo; per non parlare delle partite che oramai si producono a migliaia e anche quelle molto belle hanno un tempo di visibilità molto ridotto. Tra le varie manifestazioni in corso in queste settimane ne segnaliamo una in
DALLA prima indimenticabile vincita da record, il 31 ottobre 1998, quando SuperEnalotto portò 63.329. 539.100 delle vecchie lire (32.706.977,38 di euro) a 100 fortunati giocatori di Peschici (FG) fino al record del 23 ottobre 2008 con la vincita da capogiro di 100.756.197,30 di euro a Catania, SuperEnalotto è il gioco che fa sognare gli italiani. Tre volte a settimana l’appuntamento con le puntate raccoglie sempre più proseliti sognando la vincita della vita. Ecco le prime 20 vincite più alte di sempre. 1 - 23/10/08 Euro 100.756.197,30 (Catania)
Una fase di gioco delle Piccole Olimpiadi degli Scacchi in corso ad Andorra
pieno svolgimento ad Andorra (21-27 giugno 2009) che si distingue per il suo carattere quasi dilettantistico e per la mancanza di ogni forma di mania di grandezza.. Si tratta dei Giochi Scacchistici dei Piccoli Stati d'Europa, una manifesta-
zione al suo esordio riservata agli stati europei con meno di un milione di abitanti e che qualcuno ha già battezzato col nome di “Piccole Olimpiadi degli Scacchi”. Vi partecipano dieci squadre: 1. Andorra (2321)
2. Faroe Islands (2278) 3. Lussemburgo (2247) 4. Jersey (2146) 5. Monaco (2137) 6. Malta (2079) 7. Liechtenstein (2047) 8. San Marino (1855) 9. Guernsey (1843) 10. Cipro (1811)
2 - 04/05/05 Euro 71.767.565,57 (Milano) 3 - 19/05/07 Euro 71.439.610,83 (Capanni di Savignano sul Rubicone) 4 - 13/08/03 Euro 65.985.105,96 (Veduggio Con Colzano - MI) 5 - 17/12/05 Euro 62.524.371,05 (Sangano TO) 6 - 19/09/06 Euro 61.042.310,24 (Bologna)
7 - 24/03/04 Euro 45.740.866,23 (Bari) 8 - 02/12/08 Euro 45.084.494,32 (Rossano CS) 9 - 06/02/99 Euro 44.655.183,88 (Grottaglie - TA) 10 - 29/09/99 Euro 44.346.814,39 )Montopoli di Sabina - RI) 11 - 20/09/05 Euro 41.563.490,46 (Frattamaggiore - NA) 12 - 17/04/02 Euro 40.860.816,17 (San Vito dei Normanni - BR) 13 - 26/04/08 Euro 40.595.858,78 (Pavone Canavese - TO) 14 - 12/12/02 Euro 38.686.791,42 (Firenze) 15 - 27/10/04 euro 37.987.704,10 (Stagno di Collesalvetti - LI) 16 - 07/02/06 Euro 36.598.230,91 (Rho - MI) 17 - 03/11/07 Euro 36.343.009,46 (Cesena) 18 - 27/10/01 Euro 36.008.710,05 (Roma) 19 - 04/04/06 Euro 34.912.619,77 (Pozzuoli NA) 20 - 01/06/06 Euro 34.435.203,35 (Mentana RM)
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
40 Rubriche
Giovedì 25 giugno 2009
41
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Formula uno A Parigi scoppia la pace. Messa la fine a un lungo e snervante braccio di ferro tra le parti
Accordo Fia-Fota: un solo circo Niente Mondiale alternativo, la Formula Uno e la sua storia sono salve ROMA – Quello tra Fia e Fota, conclusosi con la pace di Parigi a Place de la Concorde dove svetta la sede della Federazione, è stato un lungo braccio di ferro, cominciato forse proprio con la nascita, all’inizio di settembre 2008 a Monza, della stessa associazione che rappresenta i team della Formula 1. Appena finita la guerra tra Ferrari e McLaren sulla nota vicenda della 'spy-story', il Circus stava per vivere una nuova pagina nera: prima i ricorsi e controricorsi sui diffusori all’inizio del Mondiale 2009, poi la 'querellè tra Mosley e scuderie a partire dall’inedito sistema dei assegnazione dei punti poi ritirato (il Mondiale a chi vince più gare) e per finire la nota vicenda del tetto alle spese e del rinnovo del Patto della Concordia. Mancava poco più di una settimana all’inizio della stagione 2009 quando la Fia assesta il primo pugno in faccia alla Fota annunciando, per poi rimangiarsi tutto, che il titolo mondiale di Formula Uno sarebbe andato al pilota con il maggior numero di Gran Premi. Era solo l’antipasto di uno scontro arrivato quasi a far scomparire la Formula 1 di sempre, con Ferrari, McLaren, Renault e gli altri team Fota da una parte (contro la regola ormai famosa del tetto al budget a quota 45 milioni di euro per il 2010); e l’accoppiata Fia-Bernie Ecclestone dall’altra, affiancata dalle scuderie 'traditricì Williams e Force India. Superata la vicenda dei diffusori, alla fine di aprile si acuisce la guerra sul tetto alle spese dei team stabilito da Max Mosley per il prossimo anno. Se le nuove regole fossero passate, i team minori aderenti al 'budget cap' avrebbero avuto vantaggi
Acquafresca va all’Atalanta
Ecclestone e Mosley. quest’ultimo ha annunciato che non si ricandiderà
considerevoli nello sviluppo di vetture e motori a danno dei team che da sempre investono di più nel Circus avendone fatto la storia. Si sarebbe arrivati ad una Formula 1 a due velocità e senza senso per i grandi costruttori che investono grandi risorse nello sviluppo di nuove tecnologie. Dopo giorni passati tra riunioni e dichiarazioni a perorare le rispettive posizioni di Fia e Fota ecco lo strappo della Ferrari che al termine della riunione del cda conferma la propria opposizione al nuovo regolamento imposto dalla Fia e annuncia che non intende iscrivere le proprie vetture al Mondiale 2010. Alla Rossa farà seguito l’annuncio sulla stessa linea della Re-
Il presidente Abete rinvia le osservazioni e attende la Lega
Impiantistica sportiva legge bipartzan in Senato rio con delega allo UN’ORA di audiSport, Rocco Crizione per illustrami -. Sul tavolo c'è re alla 7/a comun provvedimenmissione ristretta to che riguarda del Senato la posigli stadi polifunzione della Federzionali e quindi le calcio riguardo al società più intedisegno di legge ressate dovrebbebipartisan sull' ro essere proprio impiantistica quelle calcistiche sportiva. Tanto è di serie A e B, che durato l’incontro per il 63% dipena Palazzo Mada- Giancarlo Abete dono dagli diritti ma per il presidente della Figc, Giancarlo Abete, televisivi. Quando passeremo che però, nonostante il ruolo all’approvazione del testo di di commissario straordinario legge vorremmo evitare che si della Lega Calcio, ha rimanda- verifichino osservazioni sucto ai primi di luglio le eventua- cessive. Se devono esserci dei li osservazioni provenienti dai suggerimenti da parte delle 42 club di serie A e B. «Atten- società, volti a migliorare il didiamo le osservazioni della segno di legge, li vogliamo Lega – ha spiegato al termine avere prima e non dopo che la dell’audizione il sottosegreta- legge è approvata».
nault e poi di tutte le altre squadre, tranne la Williams e la Force India che, accettando di iscriversi al Mondiale 2010 senza porre condizioni, saranno ben presto escluse dalla Fota. A metà maggio si cerca di arrivare ad una mediazione tra le parti ma è scontro su tutti i fronti: la Ferrari decide di ricorrere all’Alta Corte di Parigi, che respinge le richieste di Maranello riconoscendo però «l'esistenza e la permanenza di un diritto di veto della Ferrari, sancito da un accordo scritto ratificato dal Senato Fia, così come il fatto che si tratti di una vertenza di natura contrattuale». Si va avanti a suon di dichiarazioni al veleno fino al primo appuntamento, quello del 29 maggio, deci-
sivo dell’ultima data per iscriversi al Mondiale. Tutte le scuderie di Formula 1 riunite nella Fota, Ferrari compresa, si iscrivono con riserva. Le posizioni rimangono inalterate fino al 19 giugno quando la Fia annuncia azioni legali contro la Ferrari, mentre le scuderie Fota, compatte, annunciano un Mondiale alternativo all’inizio del fine settimana del Gran Premio d’Inghilterra a Silverstone. Ne segue una nuova valanga di schermaglie fino al giorno del giudizio nel quartier generale della Federazione guidata da Mosley: il Consiglio Mondiale ritira tutto, accetta le richieste dei team 'ribellì. Niente Mondiale alternativo, la Formula 1 e la sua storia sono salve.
GENOVA – Robert Acquafresca, bomber dell’Under 21 di Gigi Casiraghi, il prossimo anno giocherà in prestito all’Atalanta. Lo ha ufficializzato Enrico preziosi, presidente del Genoa, proprietario del cartellino dell’attaccante. «Acquafresca è il giocatore più ambito e nello stesso tempo, non potendo giocare per quest’annata a Genova, è evidente che è sul mercato o in termini di prestito o di cessione in comproprietà – ha spiegato -. Il giocatore preferirebbe andare in una squadra dove ha possibilità di giocare e l’Atalanta gli darebbe quest’assicurazione. Con il club berga- Acquafresca masco abbiamo avuto degli incontri e abbiamo raggiunto l’accordo, salvo che se un domani arrivasse il Milan o il Napoli o altre squadre, sarebbe poi il giocatore a dover decidere. Il Napoli? Ne parlammo un mese fa – ha risposto -, poi qualcosa si è frenata e gli azzurri hanno preso Quagliarella. Se devo dire che mi è arrivata una richiesta ufficiale, allora dico di no. Quando parlo di prestito – ha precisato ancora Preziosi
-, parlo della situazione con l'Atalanta, con la quale abbiamo già l’accordo». Il presidente del Genoa però non esclude che «se il giocatore dovesse accettare un’altra destinazione, un’altra formula la si troverà». Poi ancora sull'eventuale interessamento del club di De Laurentiis: «Sono a disposizione del Napoli qualora mi dovesse chiamare. A oggi, nessuno mi ha detto dell’interessamento del Napoli per Acquafresca». Questa invece la situazione di Criscito e Palladino: «Riscatteremo il primo e rinnoveremo con il secondo. Sono entrambi giocatori del Genoa, è da escludere qualsiasi ipotesi». Al Genoa piace però anche Morgan De Sanctis ("confermo il nostro interesse, sarà il giocatore a decidere»). Restando in tema di portiere Preziosi ha parlato anche della vicenda Rubinho: «La situazione è di imbarazzo, nel senso che abbiamo un portiere molto bravo, con il quale abbiamo un ottimo rapporto, solo che ci sono delle situazioni che sotto il profilo economico ci impediscono di continuare il rapporto».
Calciomercato Bronzetti parla dell’asse Italia-Spagna e non Italia-Inghilterra
Nenè a Cagliari, il Real prende Albiol MILANO-«Drenthe alla Fiorentina? Ho avuto una chiacchierata con il dirigente della Fiorentina Corvino. È il stato il primo a chiederlo, lo cercano in prestito, con 8 milioni per il riscatto. Il Real Madrid lo ha pagato 14 milioni e ne vuole qualcosa in più. In settimana ci risentiremo». Lo ha detto il procuratore e consulente di mercato Ernesto Bronzetti. «Drenthe è molto richiesto, sarà perchè è giovane, è bravo. Ibra al Real? Allo 0,0001%. Maicon? Allo 0,1%. Vanno di moda queste percentuali, quindi le dico pure io. Real verso Juan? No, mentre per Benzema verso il club spagnolo dico che è uno dei 4-5 candidati.
Il Real cerca un attaccante, lo sanno tutti. Ha rinunciato a Villa e di conseguenza i nomi sono questi. Pirlo in direzione Londra? Di Italia e Inghilterra non parlo, sono cose di Galliani, non è compito mio, anche perchè sono a corto di notizie. Luis Fabiano? Ci vogliono 30 milioni per la clausola e il presidente del Siviglia non fa sconti a nessuno. Il mercato verso la Spagna? Tutto paralizzato, c'è un momento di stasi. I giocatori importanti sono pochi, a livello di Real Madrid. Ora a differenza di altri anni Perez pensa ai centrocampiti ed ai difensori, di conseguenza si sa che il club è su Xavi Alonso. Gago verso Milan? Non ho sentito mai parlare di questo.
Albiol? Perez vuole spagnolizzare un pò, se prende un difensore l'obiettivo è Albiol». Nenè, classe 1983, un nome che richiama uno dei giocatori simbolo della squadra del mitico scudetto del 1970, è in Sardegna per conoscere la città e la società del suo futuro. Primo obiettivo: «Fare bene con il Cagliari – ha detto – è il primo traguardo. Mi impegnerò al massimo in ogni partita, cercando di segnare il più possibile». Fra gli obiettivi anche la Nazionale carioca. Dopo Kakà e Cristiano Ronaldo, Florentino Perez piazza il terzo colpo della sua seconda gestione. Il nuovo acquisto è Raul Albiol, difensore della nazionale spagnola e del Valencia
che, secondo il sito del quotidiano As, può ormai consuiderarsi un giocatore del Real Madrid. L’accordo sarebbe stato chiuso nelle ultime ore per 15 milioni di euro.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport
Giovedì 25 giugno 2009
Postiglione a Milano per le comproprietà. Per la più importante non c’è accordo
Berretti diventa un caso Per l’attaccante si pensa a Franciel. Alfano no: piace Vagnati MA IL POTENZA LO vuole o no Berretti? L’interrogativo potrebbe trovare risposta nell’immediatezza. Stasera, infatti, è in programma a Milano un incontro tra il consulente di mercato dell’Arezzo e il presidente amaranto Mancini e la delegazione potentina (Postiglione e il consulente Vito Giordano) al fine di trovare un’intesa per il riscatto della seconda metà del giocatore toscano. Prima della partenza, i due club si sono già sentiti e la differenza tra la offerta dei toscani e la richiesta del Potenza è cospicua. L’Arezzo, in buona sostanza, non intende spendere la stessa cifra già erogata al Potenza (250 mila euro a gennaio). Mancini potrebbe proporre non più di 50 mila euro, una cifra che Postiglione potrebbe anche decidere di “alzare” con la sua controproposta per far restare il calciatore in Basilicata. Dalle premesse, però, sembra che un accordo sia lontano e che la decisione sarà rimandata al giorno 30 giugno, quando saranno aperte le buste di offerta. Di certo, resta una telefonata che il tecnico Capuano ha già fatto al giocatore, per garantirgli assoluta fiducia. Personalmente, siamo dell’avviso che dopo quattro anni di militanza in rossoblù, per l’atleta sia giusto
IN BREVE Benevento pensa a Mario Somma IL BENEVENTO si separa dal tecnico Antonio Soda. Il club campano comunica che «a conclusione di un colloquio improntato alla massima cortesia e franchezza tra la presidenza e mister Soda – si legge nella nota del Benevento – si è giunti alla determinazione condivisa da entrambe le parti di non rinnovare per il prossimo campionato il contratto di collaborazione con il signor Soda e il signor Battara. La società intende pubblicamente ringraziare per la proficua attività svolta i signori Soda e Battara augurando loro ogni successo per i futuri impegni». Il Benevento adesso punta in alto: Mario somma è il primo obiettivo.
Novelli corteggiato IL FOGGIA è alla ricerca del successore di Raffaele Novelli. L’ormai ex tecnico dei satanelli non è più corteggiato dall’Arezzo (che prende Leonardo Semplici ex Figline), ma Ternana e Gallipoli si stanno facendo sotto. Al suo posto, a Foggia è in pole position Andrea Camplone, che ha lasciato la Cavese per far posto ad Agenore Maurizi.
Bonetti a Bucarest DOPO ESSERE stato uno dei principali artefici della retrocessione della Juve Stabia, con tre mesi di gestione disastrosi, adesso Dario Bonetti va all’estero. Il tecnico guiderà la Dinamo Bucarest, che ha come obiettivo la vittoria del campionato rumeno ed ha firmato un contratto biennale.
Tuccio lascia il Gela ANGELO TUCCIOlascia la presidenza del Gela. A comunicare questa notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, è stato un comunicato nel quale si specifica che "l'intero Consiglio di Amministrazione, dopo avere preso atto delle dimissioni irrevocabili del Presidente, ha rassegnato a sua volta le proprie dimissioni". nella nota si chiarisce che, come segno di rispetto verso la tifoseria, saranno adempiute tutte le formalità necessarie per l'inscrizione.
Postiglione-Santarsiero: è amore “IL PATRON DEL Potenza Giuseppe Postiglione augura buon lavoro al riconfermato sindaco Vito Santarsiero, sicuro in un sempre più proficuo rapporto di relazione e collaborazione. L'occasione è gradita per ringraziare il sindaco Santarsiero per l'attenzione dimostrata nei confronti dello sport e del calcio con l'impegno personale che il primo cittadino sta profondendo al fine di evadere le necessarie autorizzazioni per l'iscrizione al campionato e il ripescaggio”. E’ questo il testo di un comunicato che il Potenza ha voluto emettere per sancire la fine delle “ostilità” con l’amministrazione comunale. Ieri, in un incontro privato, Santarsiero ha promesso la concessione immediata della disponibilità del Viviani al Potenza, al fine di completare rapidamente le pratiche per l’iscrizione al campionato. Tra i due, dopo i dissapori delle trascorse stagioni, sembra essere ritornato il sereno. Va sottolineata l’apertura da entrambe le parti, senza che necessariamente uno dei due sia stato costretto a fare passi indietro. L’abbraccio di ieri e il comunicato della società sono i primi segnali di una collaborazione rinnovata. sport@luedi.it Berretti col sacco per partire
andare a cercare fortuna altrove, anche perchè - dopo il campionato della passata stagione - va ridiscusso anche l’ingaggio che Postiglione potrebbe tenere al ribasso, rispetto alle legittime aspettative del ventiquattrenne. La mediazione del suo procuratore, candido Fortunato, in tal senso però, potrebbe deporre a favore di Berret-
ti. Sul tavolo, però, ci sono anche altre situazioni: una è stata tenuta nel dimenticatoio, dal momento che già se ne conosce il probabile esito (resta a Potenza) riguarda Patarini, a metà col Crotone che non lo riscatterà. Il difensore ha poi un altro anno di contratto in Basilicata. Col Grosseto si parla di
Scardini e Suppa, col Chievo Verona di D’Aguanno, società alla quale sarà ceduto con la comproprietà il rumeno Radu. Postiglione e i suoi fidi collaboratori hanno predisposto le documentazioni necessarie per questa due giorni di trattative, ma il bandolo della matassa sarà certamente trovato soltanto il giorno 30,
quando gli accordi non sottoscritti tra le società saranno resi noti dall’apertura delle buste. Il Potenza confida di racimolare qualche euro “supplementare” per gli investimenti restanti. Uno di questi è certamente per il centravanti: il nome delle ultime ore, che si unisce alla solita gerarchia di preferenze, è quello del brasiliano Franciel che si è svincolato dal Gela. L’atleta è stato seguito da Capuano, ma evidentemente il brasiliano rientra nel lotto delle scelte: non è la prima scelta. Per arrivare a questa, lo stesso tecnico ha confermato che ci vorrà un po’ di pazienza. Sul suo taccuino anche i nomi di Girardi del Chievo, rientrato dal prestito al Verona, e quello di Ercolano che è ambito da diversi club. In ultima analisi, giunge voce da fonti campane che gerardo Alfano non si muoverà da Cava de Tirreni: ragion per cui il Potenza ha già predisposto una lista di nomi alternativi, primo fra tutti quello dell’ex benevento e Giacomense Davide Vagnati, che ha vinto il campionato di C2 con il Figline. Vagnati era stato contattato anche nella scorsa stagione, quando però poi scelse il club fiorentino. Alfonso Pecoraro
De Angelis porta euro, come la Samp per Lamorte
Il Melfi non si svende Cessione quote in stand by RESTA in stand-by il discorso relativo alla cessione delle quote societarie del Melfi calcio. La proposta economica avanzata dagli imprenditori laziali non ha pienamente convinto Maglione ed il CDA gialloverde. La trattativa resta aperta però in attesa di ulteriori sviluppi. Dopo sei anni di professionismo ed una rinomata e riconosciuta, oltre che apprezzata presenza nel calcio che conta, il Melfi ha un valore che di certo non può essere svenduto alla prima occasione. La serietà degli imprenditori che fanno capo all'ex direttore sportivo Bifulco, è fuori discussione, ma ovviamente la cessione di una importante parte societaria deve avere una convenienza, come fu appunto l'introduzione di Roberto Achille, che nel 2003 da Ariano Irpino, si avvicinò al club federiciano, mettendo sul tavolo denaro contante, senza chiedere un
ritorno economico particolare. La competenza calcistica, soprattutto a livello di giovanile di Bifulco, può sicuramente far comodo al Melfi, ma per chiudere una operazione così rilevante, occorre altro, ed al momento una intesa resta complicata. Nel frattempo la dirigenza sta espletando il discorso iscrizione, non proprio una bazzecola, finanziariamente parlando. Diciamo che con quello raccolto, si può risolvere la pratica, ma poi c'è da curare tutta la gestione. Per questa ragione è fondamentale che il Sindaco Navazio chiuda positivamente altri contatti e che altri imprenditori possano arrecare il loro prezioso contributo. La prossima Seconda Divisione si preannuncia particolarmente agguerrita e per una piccola realtà come Melfi, salvarsi e non avere un ruolo da cenerentola, resta impresa non da poco conto.
Il budget per affrontare questo campionato è elevato e solamente una partecipazione collettiva può garantire un eventuale salto di qualità. Maglione ed il vecchio gruppo storico, hanno deciso di sobbarcarsi ancora l'onere di questa missione sportiva, ma è bene ribadire che il difficile giunge adesso e che chi può deve dare una mano. I tifosi stanno facendo la loro parte anche se siamo in assenza di numeri ufficiali relativi agli abbonamenti sottoscritti. In attesa di risolvere le comproprietà che potrebbero lasciare al Melfi qualche giocatore di questa stagione, vedi Bizzarri dell'Ascoli, c'è una rosa da ricostruire. Ci sono stati contatti con Emanuele Gabrieli, che potrebbe essere uno dei big, se non l'unico, a restare in gialloverde. All'abruzzese e alla sua fresca sposa, piace stare a Melfi e nonostante qualche altra
La cessione di De Angelis deve essere trattata con il Melfi che detiene la proprietà del suo cartellino
sirena, il centrale difensivo ha atteso tutta la risoluzione della crisi societaria proprio per verificare se ci fosse l'opportunità di rivestire la maglia del dragone. La difesa potrebbe essere costruita intorno alla sua figura, con al fianco un altro esperto e attorno tutti giovani. Non ha ancora trovato squadra Gianluca De Angelis, comunque ricercatissimo. Il Melfi che ha sotto contratto il bomber vuole incassare
qualcosa e chiunque volesse ingaggiare l'attaccante dovrà obbligatoriamente parlare con il club di Via Attilio di Napoli. Notizie positive da Genova. La Sampdoria ha intenzione di riscattare a titolo definitivo Fabio Lamorte, giovane difensore prodotto del vivaio. Dopo la stagione appena conclusa Lamorte è pronto ad un torneo Primavera da titolare. Al Melfi verrà riconosciuto un indenizzo importante.
«Senza nuovi soci e la disponibilità del campo impossibile andare avanti». A rischio 60 anni di storia
Ferrandina, Capalbo affida il titolo al sindaco «NON é mia intenzione far scomparire il calcio a Ferrandina, sessant’anni di storia non si possono cancellare a cuor leggero, ma da solo non sono pù nelle condizioni di assicurare l’iscrizione al prossimo campionato. Ragion per cui sono pronto a consegnare il titolo sportivo nelle mani del sindaco per fare spazio a nuovi soci che vogliano accollarsi questa responsablità». E’ diretto, come sempre, il presidente Rocco Capalbo. Non usa giri di parole o mezze frasi. «Troppi i debiti contratti per portare a termine il campionato appena concluso - spiega nel corso dell’assemblea pubblica, convocata dalla società a Palazzo Caputi- E non intendo farne altri. Se l’Amministrazione comunale riesce a trovare forze nuove pronte a farsi carico dell’iscrizione all’eccellenza e della gestione della società, io non ho alcun problema a presentare le mie dimissioni immediate. Non mi aspetto di recuperare i debiti, anzi pur di assicurare al Ferrandina di conservare il titolo, sono disponibile a dare il mio contributo anche quest’anno». I tempi? Strettissimi. Le
preiscrizioni, come ha ricordato il vicepresidente Antonio Merlino, sono già scadute e c’é tempo fino al 10 luglio per regolarizzare la posizione della società. Entro quella data non solo va versata la quota di iscrizione, ma anche certificata la disponibilità del campo di gara. Altra nota dolentissima. A pesare come un macigno sul bilancio del Ferrandina calcio della passata stagione i mancati incassi determinati dall’inagibilità del Santa Maria che ha costretto la squadra rossoblu a giocare a porte chiuse per tutta la durata del campionato. Su questo fronte l’assessore allo Sport Rocco Zito ha annunciato l’imminenza di interventi destinati a risolvere il problema. «Il progetto di adeguamento alle norme di sicurezza approntato dal Comune - ha fatto sapere Zitoha ottenuto il finanziamento del Credito sportivo. Giusto i tempi tecnici per effettuare il bando di gara e siamo pronti a far eseguire i lavori entro agosto». Sulla carta, insomma, la disponibilità del campo ci sarebbe. Ma Capalbi e soci non si accontentano più delle promesse chiedono
impegni scritti per evitare le brutte sorprese dello scorso anno. Sul versante titolo, Zito ha chiesto 48 ore di tempo per verificare la disponibilità del sindaco a farsi carico della ricerca di nuovi soci. Un percorso auspicato dai tanti sportivi intervenuti all’assemblea; in testa il maestro Tonino Lacava e Mario Forestieri che hanno rivolto un accorato appello all’amministrazione affinché, in un momento così grave per la comunità, non venga meno l’unico momento di aggregazione sano per i giovani. «Lo sport - ha ricordato Lacava- é un collante sociale straordinario. Bisogna dare un’alternativa solida al disagio crescente tra i nostri ragazzi. L’obiettivo non é fare la squadra per vincere i campionati, ma per togliere più giovani possibile dalla strada e dalle cattive tentazioni». E, come ha testimoniato il Real Ferrandina, primo nelle categorie giovanissimi e Juniores, diventa difficile farlo se la partita diventa off limits persino per i genitori. Margherita Agata m.agata@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
42 Sport
Continua con estremo riserbo la campagna acquisti biancazzurra Lunedì sera nuova riunione societaria
Consiglio comunale sul caso-Francavilla Fragasso: «Accordo con un baby, ma identità segreta» E Cupparo attende
E’ caccia agli under MISSIONE eseguita, ma non c’è identità. Solo vaghe indicazioni. «Abbiamo preso un under di prospettiva importanti. Ci siamo stretti la mano, ma è chiaro che non si può annunciare perchè non c’è ancora il cosiddetto nero su bianco». Così Giuseppe Fragasso spiega l’operazione che l’ha visto ieri protagonista insieme al direttore tecnico Gino Carrera. «Non posso rivelare né l’anno né il ruolo, ma solo che si tratta di un under importante per il Matera». Altre novità in merito ai seniores? «Posso solo aggiungere che due giocatori della passata stagione non hanno superato le visite mediche, quindi non se ne farà nulla con loro. Per ovvie ragioni di privacy non possiamo rivelare la loro identità, ma ci stiamo muovendo per nuovi obiettivi. Non c’è pausa, siamo in trincea tutti i giorni e anche oggi ci saranno altri incontri e contatti». In parole povere nulla o poco più quello che emerge dalla società in termini ufficiali. Il Matera vive una fase di stallo, visto che non annuncia nuovi
Antonio Branda ed a fianco Cristian Ancora
innesti e non può diffondere gli atleti che afferma di aver già bloccato. I giocatori che sono stati confermati sono un buon punto di partenza se si sommano Bartoli e Genchi, ma è tutta roba vecchia ormai quasi di una settimana ed è chiaro che la pausa preoccupa gli sportivi biancazzurri che vorrebbero maggiore chiarezza. E’ normale che deve scadere il trenta giugno, perchè solo dopo quella data sarà possibile tesse-
rare i nuovi atleti che vedranno scadere naturalmente i loro contratti. «Diversa la situazione per quanto riguarda i giocatori di categoria, i cui contratti non scadono e quindi c’è solo da ratificare gli accordi con la società e il ragazzo, ma in tutto questo è facile che si intromettano elementi di disturbo che rispondono al nome di altre società o procuratori che tentano di far lievitare i prezzi. Noi-conclude Fra-
Secondo memorial Leonardo Lapolla Seconda giornata
Alta Qualità, poker alla Questura ULTRAS QUESTURAMT
4 1
ULTRAS ALTA QUALITÀ: Scazzaiello, Cosentino A., Galeota, Montano, Duni, Di Lecce G., Doriano, Di Lecce F., Fontana, Lamberini, Cifarelli / Coretti, Cosentino T., Scarciolla, De canio, Di Pede, Ahmeti, D'Amico, Andrisani. All. Cotugno QUESTURA DI MATERA: Zaccaro, Miriello, Ambrosecchia Ant., Rega, Di Pede, Conte, Sacco, Pavone, Montemurro, D'Adamo, Ambrosecchia Ang./ Amodio, Romano, Andrulli, Paladino. All. Sacco ARBITRO: Festa Assistenti Calia e Bonamassa RETI: al 5', 20' Lambertini, 11' Montemurro, 41' Montano, 43' Cifarelli. NOTE: espulso al 20'st Cosentino A. MATERA - Davvero da alta la qualità la squadra degli Ultras. Con un secco 4 a 1 vincono la gara contro la Questura di Matera. I ragazzi che insieme al mitico Francolino, la domenica sostengono il Matera, hanno allestito una formazione fortissima, per loro bastava il solo e mitico Ciccio Doriano, che ci ha stupiti giocando un' ottima gara . La partita è stata sempre nelle mani degli Ultras, la Questura ribatte come può, in attacco il duo Montemurro-D'Adamo, poco supportati dai centrocampisti. L'Alta Qualità rompe gli indugi e passa in vantaggio al 5' con Lambertini che presenta il suo bigliettino da visita. Dall'altra parte del campo, si presenta solo avanti al portiere Montemurro, lanciato in cotropiede, che non sbaglia portando in pareggio la Questura. La gara è coinvolgente, le azioni sono tante ma tutte sbagliate per poco, al 20' è il piede fatato di Doriano che dalla fascia sinistra mette un pallone preciso sulla testa di Lambertini che raddoppia per gli Ultras. E' il momento di chiudere la gara, 25' Cifarelli dal limite con un tiro colpisce il palo, la palla viene poi
gasso-dobbiamo difenderci da tutto questo cercando di non commettere l’ingeniità di publicizzare degli acquisti prima di averli concretamente in mano». Il Matera ha in organico vari under tra cui anche Antonio Branda che è a Matera per gli esami, come per la stessa ragione c’è asnche Cristian Ancora. Due giocatori dei quali non si conosce ancora il destino. E in quiesto caso si potrebbe fare chiarezza senza temere nulla, visto che si tratta di atleti di proprietà. Forse si vuole rimandare la discussione considerandoli già in organico. Staremo a vedere. Intanto non giungono conferme per Ferreyra ed Vasto, ma nemmeno per Costa ex Chieti. Due centrocampisti che farebbero al caso del Matera, ma è preoprio in questo reparto dove i movimenti del Matera non hanno ancora chiarito l’esatta identità della squadra. Perchè solo ingaggiando un giocatore di spessore a centrocampo il livello tecnico del Matera potrà diventare realmente da vertice. Renato Carpentieri
intercettata da Montano che si libera al tiro, ma troppo centrale finendo tra le braccia di Zaccaro. Nel secondo tempo, la gara continua sulla falsa riga del primo. Sempre gli Ultras a condurre il gioco, con sporadici attacchi in contropiede della Questura che cerca di pungere con D'Adamo. Gli Ultras conquistano una punizione dal limite per fallo su Cifarelli. Alla battuta, lo specialista Montano, che non delude le attese e palla in rete
per il 3 a 1. Un minuto dopo recrimina la Questura per un fallo da rigore su D'Adamo, non concesso dall'arbitro. L'azione si ribalta con un contropiede veloce che lancia Cifarelli per la 4 rete. Gara ancora vivace, con la Questura che vuole accorciare il punteggio, e spreca con D'Adamo che spara addosso al portiere. Ultima occasione la spreca Montemurro con un colpo di testa impreciso. vi.bo
sieme a lui, anche i vice presidenti Giovanni Mele e Luigi Abitante. Ma pare che il patron Cupparo, non abbia molta intenzione di tornare a capo della società. Ed è per questo che adesso, si lavorerà per cercare di convincere l’imprenditore francavillese a trovare gli stimoli giusti affinché rientri alla guida societaria. Molto probabilmente, questa sua mancanza di interesse, sarà stata procurata da tutta questa lunga vicenda con l’amministrazione comunale. Ma non è da escludere, anche una certa latitanza del mondo imprenditoriale dell’area. A conclusione dell’incontro, fissato per lunedì sera, un'altra riunione per cercare di concludere definitivamente la questione societaria. Pertanto, risolto parzialmente il dilemma con l’amministrazione comunale, si apre adesso il caso-Cupparo.Se dalla riunione di lunedì sera, non dovessero arrivare notizie positive, l’avventura in serie D della F.C. Francavilla, sarebbe a questo punto soltanto un miraggio Claudio Sole
L’eurogol di Nasca annulla il vantaggio di Di Lecce dei Trasporti Pubblici GUARDIADIFINANZA TRASPORTIPUBBLICI
Lo striscione a Lapolla
FRANCAVILLA – Ancora incerto il destino per la disputa del campionato di serie D da parte della F.C. Francavilla. Per quanto riguarda la questione con l’amministrazione comunale, è giunta una comunicazione scritta, dove si riconosce la difficoltà che riguarda la restituzione della somma per la messa in sicurezza dello stadio “Nunzio Fittipaldi”, avvenuta due anni fa, cercando di trovare una soluzione del caso che possa soddisfare sia la società rossoblu, che l’amministrazione. Il tutto comunque, verrà discusso a breve in consiglio comunale, cercando di risolvere una volta per tutte il problema. Nel frattempo, nella tarda serata di martedì, la società si è incontrata per fare il punto della situazione, con i dirigenti al gran completo seduti intorno ad un tavolo, per analizzare le strategie da adottare. Innanzitutto, la volontà di tutti è quella di convincere l’ex presidente Franco Cupparo a ritornare sui propri passi , ritirando le proprie dimissioni dalla carica di presidente, ed in-
1 1
GUARDIA DI FINANZA: Zimbardi, Galeota D., Tragni, Tria, Albano, Alardi, Galeota G., Nasca, Bennardo, Galeota A., Perrucci / Farina, Perez De Vera, Morini, Puppio, Tricarico, Martinelli. All. Cinnella TRASPORTI PUBBLICI LUCANI: Laurieri, Tralli, Antezza, Vizziello, Paradiso, mancini, Saccente, Rondinone, Di Lecce, Vivilecchia, Rondinone / Finamore, Coscia, Clemente, Mancini, Pastore, Festa, Rondinone, Bolettieri. All. Ruggeri ARBITRO: Calia Assistenti: Bonamassa e Festa RETI: al 7'p.t. Di Lecce, 26' s.t. Nasca NOTE: Espulso al 4' s.t. Vizziello MATERA La Guardia di Finanza allenata da Cosimo Cinnella, contro la formazione dei Trasporti pubblici Lucani di Ruggeri si equivalgono. La gara inizia bene , già al primo minuto grande lancio preciso di Albano per Bernardo, che dopo un rimbalzo tira al volo, ma Laurieri respinge. Il risultato si sblocca al 7' con un contropiede veloce dei Trasporti, Di Lecce riceve
In alto il Lapolla Junior e in basso a destra la squadra dei Vigili del Fuoco di Matera, squadre che hanno giocato nella prima giornata del torneo
una palla smarcante che facilmente viene depositata in porta. Il vantaggio porta la squadra avversaria ad una maggiore pressione, mentre i ragazzi di mister Ruggeri giocano di contropiede, fino al 25' le azioni sono state tutte imprecise nel centrare la porta, al 26' in una azione confusa in area dei Trasporti, batti e ribatti, poi tiro finale di farina ma Laureri si esalta respingendo. Immediata è la risposta avversaria con un preciso cross per Coscia, che tra a botta sicura ma Zimbardi in uscita respinge. Nella ripresa la squadra di Cinnella si mostra più aggressiva, Albano fa alzare il baricentro della squadra, la pressione si fa sentire, al 34' Nasca recupera palla alla trequarti, si invola verso la porta evitando il portiere, ma Vizziello al limite atterrra il giocatore e conseguente espulsione. Sempre Finanza in attacco, alla ricerca del pari, Galeota A. effettua un passaggio smarcante per Nasca, che solo avanti a Laurieri si fa impnotizzare da quest’ultimo.La risposta dei Trasporti arriva sempre con il solito Di Lecce. Momento cruciale è il 26' minuto quando Nasca fa tutto da solo, riceve palla e dai 18-20 metri, fa partire un tiro talmente preciso che rende vano il tuffo di Laureri. Davvero un eurogol. Vincenzo Bochicchio
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 43
Giovedì 25 giugno 2009
Giovedì 25 giugno 2009
Fadi Sabbah: «Matera è la nostra casa. Spaghetti e pizza very good»
Amman, è decima presenza La Giordania in questa edizione raddoppia: c’è Petra a Metaponto Decima volta a Matera per la Giordania, ma stavolta c’è il raddoppio. Infatti, oltre alla storica squadra di Amman (capitale della Giordania) nella diciassettesima edizione è presente anche Petra. L’Aliyiadi Club alloggia per il terzo anno consecutivo al residence “Le dodici lune” nei Sassi di Matera, ma è una delle squadre più longeve in termini di partecipazioni alla kermesse materana. Ieri pomeriggio al Palasassi la squadra giordana incontrava l’Altamura, una partita dal valore sportivo relativo perchè in queste manifestazioni è importante rappresentare la propria nazione nell’internazionale manifestazione di Matera. «Matera è ormai la nostra casa-afferma Fadi Sabbah, accompagnatore e dirigente della squadra giordana-e conosciamo l’efficienza di questa organizzazione. Siamo una squadra composta da sette ragazze e tre maschietti e finnora nei due precedenti match abbiamo sempre perso, ma credo che essere qua per noi da dieci anni sia la vittoria più bella e che non perde di valore mai». Ormai sono passati dieci anni dalla firma dell’accordo di pace con Israele, accordo che ha determinato l’inizio dell'apertura della Giordania verso Occidente. Il paese è un crocevia strategico mediorientale ed è divenuto un importante alleato americano nell’area, in grado di contribuire alla pacificazione irachena e alla lotta al terrorismo. Dal punto di vista militare, inoltre, il paese resta un formidabile punto d’appoggio per interventi militari in Siria e Iran. La Giordania è filo occidentale, ma in Italia le abitudini culinarie sono senza dubbi una curiosità per tutti, ragazzi di Amman compresi . La Giordania non è più un paese in
Un momento della gara di ieri al Palasassi di Amman contro Altamura, in alto la spilla dei dieci anni e sotto a sinistra Fadi Sabbah, accompagnatore giordano
guerra, ma è davvero piacevole dialogare con questi bambini che avranno anche tratti somatici diversi dagli italiani, ma be amano le bandiere della buona tavola. «Ci piace la pizza. Ma anche gli spaghetti continua Fadi Sabbah e un po' meno la cocacola. Il rapporto con Matera e con la buona tasvola italiana è davvero straordinario, inoltre ogni anno che ritorno miglioro il mio dizionario italiano. Diciamo che ormai mi faccio spiegare con facilità, poi c’è sempre l'inglese che è una lingua conosciuta da tutti e quindi ci consente di dialogare al meglio. Come abbiamo fatto noi». Intanto c'è un time out della giovane e autoritaria Yasmin Madani. Comandi impartiti con decisione al piccoli baby cestisti, ma c’è anche un sorriso distensivo per un intervista mancata visto il momento agonistico in corso». Un tuffo piacevole nel mondo giordano, arricchito da un gesto di fratellanza. Infatti, Fadi si avvicina e ci regala una spilla che sancisce la loro decima partecipazione al Minibasket. Una cosa da conservare con grande rispetto. Renato Carpentieri
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
44 Sport
Il tecnico di Caltanisetta è il papà di Mattia giocatore ex Bernalda in B2
Terrana torna in Basilicata Il coach ha cambiato società, ma non ha voluto saltare la kermesse MATERA - Continua a raccogliere consensi il torneo internazionale Minibasket in Piazza. La manifestazione, giunta alla diciassettesima edizione, si candida sempre più come un evento sportivo, sociale e turistico. "Matera è una bellissima città così come le altre location che ospitano la manifestazione - ha affermato Calogero Terrana, istruttore della Virtus Caltanissetta". La società nissena partecipa per la prima volta al torneo organizzato dalla Pielle Matera, in passato la città di Caltanissetta aveva preso parte alla manifestazione con un'altra squadra, la Virtus. Cambio di società ma non di istruttore; coach Terrana, infatti, ha partecipato negli anni passati come istruttore della Virtus e quest'anno della Victoria Caltanissetta. Da veterano della kermesse, dunque, e da esperto conoscitore del territorio materano (il figlio ha giocato nella Cestistica Bernalda in serie B2, ndr) non ha risparmiato elogi verso il minuzioso e preciso lavoro svolto dal comitato organizzatore che non ha risparmiato e non risparmia energie pur di mettere in piedi una manifestazione che ha grandi valori sportivi e sociali per i tanti bambini che vi partecipano. "I complimenti all'organizza-
Le squadre impegnate ieri al palazzetto di La Nera (foto Videouno)
zione vengono spontanei, non è facile mettere in piedi una manifestazione così imponente - ha continuato Terrana. Il Minibasket in Piazza è sicuramente il migliore torneo a livello europeo sia per il numero di squadre che vi partecipano che per la qualità della competizione". Su tre gare disputate fino ad
ora, il team del tecnico Terrana ha conquistato due vittorie, la prima contro il Massafra per trentacinque a quindici e nella seconda giornata contro il Maddaloni per ventisette a ventisei. Ieri mattina, invece, i mini cestisti siciliani sono incappati nella prima sconfitta, contro il Latiano, per settantaquattro a sedici.
Al di là dei risultati delle gare, l'obiettivo principale di Terrana è quello di far crescere i ragazzi che si confrontano con loro coetanei di diversa nazionalità o cultura. "Per i nostri piccoli cestisti questa di Matera è la prima uscita stagionale lontano dalla Sicilia ha continuato Terrana. I ragazzi si stanno trovando
davvero bene, le famiglie materane sono molto generose, Matera è una città stupenda. Siamo molto contenti di essere qui e sicuramente ci rendiamo disponibili sin da ora per partecipare alla diciottesima edizione che regalerà altre nuove e belle emozioni". Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Il punto tecnico Oggi gare a Matera, Metaponto e Santeramo
Roseto ha credenziali per vincere Anche Santarcangelo non scherza
Un’azione della gara di ieri al Palasassi tra Altamura Amman Due momenti delle gare di ieri al Circo
ROSETO cala le credenziali per ambire ad un posto in alto. Forse in finale, ma non mettendo limiti a Caracas è possibile che gli abruzzesi recitino un ruolo di primo piano, come confermano le tre vittorie in altrettanti incontri. Battuto Roma 54-32; 74-6 il Bitonto e 83-10 la Pielle Arancio. Questo nel girone Quindici. Tra le rivelazioni c’è anche Santarcangelo che nel raggruppamento sei non conosce ostacoli: strapazzati il Rieti nella giornata di ieri, mentre in precedenza non erano passati inosservate le vittorie con il Lecce 55-9 e con la Tarsus Turchia 46-20. Il Santarcangelo stamattina al Palalido di Metaponto affronterà il Trieste e sarà già una gara verità visto che le vittorie sul Civitanova, Figline Valdarno e Forlì hanno già dato a questa partita il sapore di una vera e propria semifinale.In programma per oggi gare a Santeramo, Metaponto e Matera a borgo La Martella. Un torneo che vede protagonisti i bambini di ogni parte del pianeta e che permette a Matera di essere capèitale mondiale della palla a spicchi per sei giorni. Tornando alle previsioni, la Pielle Matera avrà dalla sua a borgo La Martella il tifo dei materani perchjè il Gravina sembra una squa-
dra alla sua portata visto che non ha certo brillato contro il Padova e col Caracas. Un torneo che ha visto ieri la modifica in corso d’opera della sede di gare, perchè le condizioni atmosferiche sul capoluogo non erano delle migliori e quindi è stato decioso di spostare le gare nel palazzetto di La Nerra e non giocare al Boschetto come era previsto. Un cambiamento di sede che non ha mutato il fascino della kermesse. Questi alcuni impegni di oggi: Metaponto Borgo -Hoops Beirut Libano-Grottaglie; Citta' Di Caserta-Lbl Juvecaserta; Asti -Mouttahed Libano; Tirana Albania-Elbazan Albania. A Bernalda: Latiano-New Basket Brindisi;Caltanissetta -Potenza; Magna Grecia Maddaloni Marcianise; Massafra -Aosta; Trieste -Santarcangelo; Civitanova Tarsus Turchia; Figline Valdarno Rieti; Forli'-Lecce; Ragusa Aurora Brinisi; Martina Franca -Casapulla; Petra Giordania -Reggio Calabria; Monopoli Bernalda . A SanteramoPalazzetto: Latina Dolo; A Corato Tensostatico:Catanzaro Lido -Corato F. A Matera Ecopolis 1: Bitrtto Altamura; Mola Di Bari -Amman Giordania; Bitonto -Manfredonia; Pielle Matera Ar.- Gravina r.carpentieri@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 45
Giovedì 25 giugno 2009
Giovedì 25 giugno 2009
14°Torneo della Bruna del Csi Cascarano ora è fanalino di coda
Calcio a 5
Belfiore e Pizzolla in sella Entrambe siedono sul gradino più alto del raggruppamento C PRIMA VITTORIA DEI VIGILANTES VIGILANZA CASCARANO
6 3
TENDE3T BELFIOREINFISSI
V.L'AQUILA: Festa, Clemente, Grieco, Cristalli, Prisco, Volpe. CASCARANO: Galante, Cifarelli, Martino, Macaione, Papapietro, Taccardi. ARBITRI: Barbone e Maragno. RETI: 9' pt Cifarelli; 1' st Volpe; 3' st Cristalli; 4' st Papapietro; 10' st Volpe; 13' st Cristalli; 15' st Taccardi; 18' st Volpe; 24' st Volpe. NOTE: ammoniti Prisco e Cifarelli.
5 7
TENDE 3T: Moliterni, Fasano A., Venezia, Persia, Fasano P., Conte. BELFIORE INFISSI: Cirigliano, Bellacicco, Festa N., Tortorelli, Mancino, Fontana, Paladino RB, Paladino RN, Festa A. All. Grieco G. ARBITRI: Di Cuia e Iacovone. RETI: 5' pt Festa A.; 6' pt Paladino RN; 9' pt Festa A.; 18' pt Tortorelli; 23' pt Fasano A.; 1' st Conte; 3' st Paladino RN; 7' st Venezia; 10' st Bellacicco; 14' st Mancino; 17' st Fasano A.; 25' st Conte.
Nicola Volpe
DOPO due ko consecutivi, Vigilanza L'Aquila si riscatta e batte Cascarano per 6-3, al termine di una gara nella quale le due compagini hanno dovuto far fronte a molti forfait. L'avvio è piuttosto blando e solo al 6' si registra la prima chance, con Clemente, ma Galante respinge. Al primo tiro in porta, Cascarano va in vantaggio: Taccardi serve Cifarelli che di sinistro dal limite supera Festa. L'Aquila non si disunisce, continua a giocare, Cristalli incrocia col destro, palla a lato. Poi è il turno di Volpe, che salta Macaione, ma Galante è attento. Al 18' Cascarano sfiora il raddoppio: rinvio di Martino che colpisce involontariamente la spalla di Papapietro, la traiettoria inganna Festa, ma la palla finisce sul palo. Al 24' Clemente per Grieco, bel tiro d'esterno destro diretto all'incrocio dei pali, ma Galante devìa con un colpo di reni. La ripresa è sicuramente migliore, e si apre col pareggio dei 'vigilanti': Clemente crossa al centro e Volpe anticipa Galante. Due minuti dopo ancora Clemente in veste di assist-man e Cristalli,
DOPPIETTA DI RAFFAELE PALADINO (IL NERO)
di potenza, manda la palla sotto la traversa per il vantaggio. Ma la reazione di Cascarano è immediata: Macaione fa tutto da solo, salta Cristalli e porge a Papapietro la palla del più facile dei gol. Cascarano potrebbe capovolgere il risultato, ma Festa è decisivo sul tiro a botta sicura di Martino. Sull'azione seguente, Volpe s'invola verso la porta di Galante, lo mette a sedere e scarica di sinistro in rete. Al 12' ci prova Cifarelli, ma Festa non si fa sorprendere. Passa un minuto e L'Aquila fa poker: Volpe salta Cifarelli, passaggio per Cristalli che supera Galante. Cascarano riapre la gara due minuti dopo con Taccardi, il cui tiro tocca la traversa prima di varcare la linea bianca. Sul 4-3 i gialloblù attaccano, espondendosi al contropiede avversario. Al 18' punizione di Cristalli, Volpe vince un rimpallo e batte Galante. Il n.9 di L'Aquila realizza, poi, il poker personale al 24' su punizione, con palla che passa in mezzo alla barriera e si infila nell'angolo sinistro. Nicola Guanti
BELFIORE Infissi sconfigge Tende 3T nella quarta giornata del gruppo C. Con questa vittoria, la compagine di Grieco ha la quasi certezza del passaggio del turno. L'inizio di Belfiore è veemente e porta a tre reti nell'arco di 10 minuti. Prima al 5' con Festa A. che prende palla nella sua area e, dopo un veloce scambio con Paladino RB, insacca. Palla al centro e Paladino RN, dopo
Raffaele Palladino
una discesa personale, batte Moliterni. Al decimo minuto Paladino RB va via sulla destra e mette al centro, accorre Festa A. il cui tiro, nonostante la deviazione di Moliterni, finisce in rete. Dopo i tre squilli, Tende 3T cerca di
riorganizzarsi e Venezia timbra la traversa su assist di Persia. Ma alla prima azione utile, Belfiore va di nuovo in gol. Ancora un'azione rasoterra e in velocità, Bellacicco serve Tortorelli che sigla il 4-0. Tende 3T ha l'occasione per dimezzare, ma Fasano P. sbaglia davanti alla porta. Il gol, comunque, arriva: Persia, dalla sinistra, mette al centro per Fasano A. che batte Cirigliano. Al 1' della ripresa Conte sorprende Cirigliano per il 2-4. Ma la gioia dura poco, perchè Paladino RB trova il corridoio giusto per servire il suo omonimo che anticipa Moliterni con un tocco di destro. Al 7' Persia trova Venezia che, di prima intenzione, batte Cirigliano. Passano tre minuti e Bellacicco, direttamente su calcio piazzato, trova l'angolo basso alla destra del portiere. La settima marcatura per Belfiore è opera di Mancino, su servizio di Paladino RB (al quarto assist vincente della gara). Nel finale i gol di Fasano P. e Conte rendono meno amara la sconfitta per Tende 3T. n. g.
DECISIVA UNA PUNIZIONE DI SIMONE BITETTI PIELMORENA PIZZOLLA
3 4
PIELMORENA: Paladino, Galeota, Di Simine, Grieco R., Montemurro, Moramarco, Marinelli, Castaldi, Grieco G. All. Grieco P. PARRUCCHIERI PIZZOLLA: Cappiello, Lamacchia, Bitetti, Farinola, Casamassima, Clemente. ARBITRI: Cosola e Di Cuia. RETI: 22' pt Moramarco; 23' pt Grieco G.; 24' pt Bitetti; 5' st Farinola; 10' st Marinelli; 14' st Lamacchia; 24' st Bitetti. NOTE: ammonito Farinola GRAZIE ad un gol di Bitetti al 24' della ripresa, Pizzolla supera Pielmorena. I 'parrucchieri', ora, sono virtual-
Paolo Grieco e Simone Bitetti
mente promossi. Subito un'occasione al 1': Lamacchia va via sulla fascia, serve Bitetti, ma Galeota salva sulla linea. La gara, poi, cala di tono e bisogna attendere il
16' per un'altra occasione, sempre per Pizzolla: il tiro di Lamacchia trova attento Paladino. Al 23' Paladino si supera sul tiro di Farinola, rapido contropiede di Marinel-
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE C
CLASSIFICA
CLASSIFICA
CLASSIFICA
li, assist per Moramarco che batte Cappiello di precisione. Dopo due minuti, c'è il raddoppio di Pielmorena con Grieco G. dalla lunga distanza. La risposta di Pizzolla è immediata, con Bitetti che, spalle alla porta, si gira velocemente e batte Paladino. Come nella prima frazione, anche nella ripresa Pizzolla ha subito la chance del gol. Lamacchia per Bitetti, che sbaglia clamorosamente. Al 5' Farinola di sinistro beffa Paladino. Pielmorena ritorna in vantaggio con Marinelli che batte Cappiello con uno scavetto. Il pareggio arriva al 14' con Lamacchia che ruba palla a Castaldi e infila Paladino sul palo opposto. Poi, come detto, Bitetti per il 4-3 finale. n. g.
GIRONE D CLASSIFICA
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
46 Sport
Calcio in città - Potenza Definiti i quarti. Curioso: nessuna squalifica
Over 35 al rush finale Turno senza sussulti, ma il Rossellino rilancia le ambizioni TRA RINUNCE a disputare gli ultimi incontri in calendario (da parte degli All Blacks) e diversi rinvii che hanno caratterizzato l'intero campionato (non saranno recuperati stando alle indicazioni dell'organizzazione del “Calcio in Città”), si è conclusa la regular season della seconda edizione del torneo potentino di calcio a sette over 35. In questa settimana scatterà già la fase relativa ai play-off, con i quarti di finale. Si affronteranno le prime quattro squadre di ciascun raggruppamento: la prima classificata del girone A (Amici Ritrovati) affronterà la quarta del B (La Casa nel Bosco), la seconda del raggruppamento A (Basinvicta) sfiderà la terza del B (Azzurra Isomax); la prima classificata del girone B (Benfica) se la vedrà con la quarta del raggruppamento A (Rossellino), mentre la seconda squadra classificata nel B (Cosmos) giocherà contro la terza del primo girone (Studio Immagine). Intanto, nell'ultima giornata del campionato potentino over 35 non ci sono stati grossi sussulti. Nel girone A, la capolista Amici Ritrovati, già sicura di aver conquistato la prima posizione, ha pareggiato con un pirotecnico e spettacolare 9-9 contro il Rossellino. Con
questo importantissimo pareggio strappato alla battistrada del campionato, il Rossellino ha abbandonato l'ultimo gradino della classifica, rilanciandosi alla grande nei play-off, dove affronterà il Benfica. Il merito, però, non è da attribuire interamente al Rossellino per il buon risultato ottenuto, bensì agli All Blacks, che hanno rimediato due punti di penalizzazione, in rapida successione, per non essersi presentati in campo prima con lo Studio Immagine e poi con il Basinvicta. Per-
tanto, gli All Blacks sono sprofondati sul fondo della graduatoria. Nel raggruppamento B, invece, dopo l'esclusione dal campionato del Team Rossoblu per tre rinunce di seguito, le quattro squadre ancora in corsa erano certe di approdare ai play-off. Sul gradino più alto del podio si è confermato il Benfica. In piazza d'onore, il Cosmos ha agguantato in extremis l'Azzurra Isomax, grazie alla bella vittoria conseguita a spese della Casa nel Bosco (9-5). Ed ora spazio ai play-off che decre-
teranno la regina della seconda edizione del torneo potentino di calcio a sette over 35. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentaquattro gol messi a segno (300 marcature in totale) in questa decima giornata (19 nel girone A, 15 nel B), di cui 19 dalle formazioni che hanno giocato in casa (10 nel girone A, 9 nel B), 15, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (9 nel girone A, 6 nel B). Si sono registrati 2 successi interni (1 nel raggruppamento A, 1 nel B), 1 vittoria esterna (0 A, 1 B) ed 1 pareggio (1 nel girone A, 0 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 154 reti, seguito dal B con 146. Il migliore attacco del campionato è quello degli Amici Ritrovati (49 reti, girone A), il peggiore è quello del Team Rossoblu (10 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Team Rossoblu (8 reti subite, girone B), mentre è del Rossellino (girone A) la retroguardia più perforata (54 reti subite). Donato Pavese
Calcio giov. Allievi provinciali
Il Tricarico si conferma
La squadra degli Allievi provinciali del Tricarico
L'ASD Tricarico si conferma, per il secondo anno consecutivo, come migliore squadra del campionato provinciale Allievi. Infatti dopo la straordinaria vittoria dello scorso anno i ragazzi di mister Angelillo, seppur cambiati in più di qualche elemento, hanno battuto al foto finish, grazie anche alla netta vittoria casalinga alla penultima giornata, i tenaci ragazzi del Peppino Campagna.
Una serie di incontri amichevoli di calcetto tra due ottime realtà, la Lopez e la Skanderberg
Ginestra e Ginosa: gemellaggio tra scuole calcio DUE CENTRI DEL Vulture, Ginestra e Venosa si sono gemellati nel segno dello sport. La scuola calcio “Michele Lopez” di Venosa e quella “Skanderbeg”dei giovanissimi di Ginestra, paese distante solo 8 km da Venosa, hanno dato vita ad alcune partite di calcio a 5 a conclusione dell'attività calcistica e dell'anno scolastico. Il campo di calcetto del Sacro Cuore di Venosa e quello di contrada “La Madonna” di Ginestra, sono stati teatro delle sfide sportive tra le due compagini, seguite dai numerosi genitori al seguito. La scuola calcio “Michele Lopez” solo da 4 anni è seguita dall'indimenticabile giocatore venosino, Lopez, ex giocatore della Cavese di C 1, che ha avuto il merito di
Il Ginestra
guidare uno dei più piccoli centri lucani, Ginestra, nel massimo campionato regionale di Promozione, per due anni di seguito, dal 1993 al 1995. Mentre i giovanissimi del centro arbereshe, pur non essendo seguiti direttamente da un tecnico, ogni giorno usufruiscono gratuitamente del campo di cal-
Il Venosa
cetto ed alcuni seguono i corsi presso strutture sportive della zona. “Questi scambi sportivi-ha riferito Michele Lopez della scuola calcio di Venosa- servono a verificare quanto i bambini hanno appreso durante l'anno sportivo ed hanno messo in pratica. Una cosa è quando giocano tra loro, più for-
mativo ed aggregante è quando si cimentano con coetanei di altri paesi, i valori dell'amicizia e della socializzazione si fortificano. Non solo fanno conoscenza, ma conoscono centri per loro sconosciuti. Abbiamo avuto modo di giocare anche a Barile, presso l'area sport con l'amico Lucio Bel-
lusci. Questi appuntamenti sportivi li ripeteremo anche a settembre quando si riprenderà la scuola calcio e la vita scolastica come accoglienza”. Per la scuola calcio “Michele Lopez” erano presenti: Mauro Carretta, Giuseppe Luciano, Pasquale Lichinchi, Gianluca Sileno, Francesco Via, Antonio Minutiello, Michele Cavallo, Francesco Dell'Arso, Sergio Di Stasi, Francesco Teora. Per la squadra giovanissimi di Ginestra: Federico e Giuseppe Braccia, Davide Zolfo, Andrea e Marco Ciriello, Nico Sileno, Riccardo, Giuseppe e Luca Summa, Michele Quaglietta, Luigi Musto,Emanuel Petagine, Michele Labriola, Sandro Carbone. Lorenzo Zolfo
Matera, idea Cucinelli?
In tre per la conferma
E’ IL PIVOT la priorità dell’Olimpia basket Matera sul mercato. Le scelte della società materana che sta sondando il mercato in diverse direzioni portano a scegliere un cinque di ruolo che abbia attitudini soprattutto difensive così come spiegato dal direttore sportivo materano Pallotta. In questo momento non ci sarebbero trattative particolari avviate e comunque la società starebbe lavorando a trecentosessantagradi. «Cerchiamo un pivot con in particolare attitudini difensive che sono quelle che ci sono mancate nella passata stagione» spiega Pallotta, «poi vedremo anche di lavorare sul play ma al momento è ancora prematuro». L’ambiente cestistico intanto è pervaso da una voce che porta ad un ritorno di Maurizio Cucinelli a Matera, secondo notizie recuperate dal Quotidiano ci sarebbero stati dei contatti nei giorni passati ed una trattativa aperta, la società materana attraverso il suo ds ha spiegato però: «di non essere assolutamente a conoscenza di tutto questo. Al momento non c’è nulla». Nei prossimi giorni ne sapremo certamente di più. p.quarto@luedi.it
COME annunciato nella nostra edizione di ieri, la Levoni Potenza ha raggiunto l'accordo per la conferma del capitano Antonino Rato. La guardia reggina, ormai potentino d'adozione, disputerà così il decimo campionato consecutivo con la casacca potentina e con la società del presidente Francesco Petrullo. La conferma del capitano di lungo corso è la testimonianza di un rapporto solido e duraturo che inorgoglisce oltremodo la società e che assume maggiore significato se associato al venticinquesimo anniversario della costituzione della Potenza 84. Dunque il capitano firma con la Levoni e nelle prossime giornate i dirigenti bianconeri hanno in programma la discussione di altri due rinnovi contrattuali, quelli di Massimo Ruggeri, pivot di grande esperienza e classe e di Sebastiano Grasso, esterno dotato di qualità tecniche di indubbio spessore. Grasso sta smaltendo i postumi dell'infortunio patito durante la stagione regolare. Non è da escludere inoltre un confronto con l'atleta Albano Maximo Chiarastella, giocatore insostituibile negli ultimi campionati della Levoni Potenza. In partenza invece il play Maurizio Ferrara e, salvo sorprese dell'ultim'ora Giancarlo Palombita. f.menonna@luedi.it.
Maurizio Cucinelli
I numeri: 13 vittorie, 5 sconfitte e 2 pareggi; 41 punti totali, 56 gol fatti, 23 quelli subiti. Il presidente De Biasi è riuscito a gestire al meglio i ragazzi della rosa in quanto molti di essi hanno disputato, ben figurando, il campionato di Seconda Categoria. La rosa dei ragazzi ha visto Benevento R., Lamorte e Orsellini tra i pali; Benevento P., Cortese, Cirillo, De Biasi, Dema, Fois, Pisani, Vizzuso in difesa; Chessa, Cirillo, De Biasi R., Innella, Monaco a centrocampo; Adamo, De Biasi G., Evangelista, Pepe in attacco. A coronamento del lavoro svolto insieme alla squadra Benevento R., Orsellini, De Biasi R, De Biasi G., Innella e Vizzuso sono stati convocati da Grieco per l'allenamento della rappresentativa provinciale Allievi. Purtroppo, a differenza dello scorso anno, hanno perso la finale provinciale contro i vincitori dei gironi potentini. Il Francavilla aveva il vantaggio di aver da poco terminato la propria stagione sportiva ma, come riconosciuto da mister e ragazzi tricaricesi, anche un valore sportivo superiore. La speranza di tutti è che il gruppo possa continuare a vivere insieme la prossima stagione sportiva, continuare a coltivare i valori di amicizia e lealtà sportiva, tenendo sempre presente che il calcio è un gioco, bello e affascinante, ma pur sempre un gioco. Paolo Paradiso
Massimo Ruggeri
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 47
Giovedì 25 giugno 2009
Giovedì 25 giugno 2009
Bocce Terza giornata di andata del campionato di società
Rionerese, bravo Amoroso Il Montereale si impone nettamente sulla Nuova Corletana TERZA GIORNATA di andata per il campionato di società di bocce. Nel gruppo A il Montereale, che ha giocato sui campi della Potentina a causa dei lavori di ristrutturazione dei propri impianti, ha superato la Nuova Corletana per 2-0 imponendosi con un secco 8-0, 8-2 nella terna e con 8-4, 8-5 nel secondo individuale giocato da Lina Montesano del Montereale contro Logiodice Rosario della Corletana. Finivano pari l'altro individuale e la coppia in cui Angelo Gianessi (Montereale), che aveva già ben giocato nella terna insieme a Lina Montesano e a Raffaele Innamorato, sostituiva un irriconoscibile Roberto Fasulo portando al pari la formazione potentina. Pari anche l'altro individuale tra Ambrosio Giuseppe (Corleto) e Padula Antonello. Terna Montereale - La nuova Corletana 8-0 8-2 I tempo Individuale 0-8 8-3 Coppia 1-8 8-6 II tempo Individuale 8-4- 8-5. L'altro incontro del grup-
po A, Biancogiallo Rapolla Rionerese finiva sullo 0-1 grazie all'ottima prestazione di Amoroso Michele che si aggiudicava i due set del primo individuale in un incontro complessivamente all'insegna dell'equilibrio. E' risaltata la correttezza in
campo di entrambe le formazioni. Terna Biancogiallo Rapolla - Rionerese 0-8 8-6 I tempo Individuale 1-8 3-8 Coppia 8-4 7-8 II tempo Individuale 8-1 6-8. Nel gruppo B ancora un buon risultato dell'Aurora
Murese che batte per 3 a 0 La Potentina. Nella Squadra di Muro Lucano c'è un solo seniores (Richetti Aldo) mentre primeggiano gli allievi (giovani da 14 a 18 anni): i due gemelli Parrillo e Gerardo Lisanti, che domenica 21 giugno ha conqui-
stato il titolo di Campione Provinciale Allievi. Non c'è nulla da fare dunque per La Potentina in cui si distingue per l'unico punto pari Lorusso Vincenzo nel secondo individuale. Terna Aurora Murase - La Potentina 8-5 8-0 I tempo In-
Nuoto Da domani i campionati esordienti. speranze dalle due materane
A Molveno tra i big anche dieci atleti lucani IL MEGLIO DEL nuoto giovanile italiano fa tappa nella piscina di Molveno. Terminati gli impegni regionali per gli atleti più giovani, si è definita la rosa dei 10 atleti che rappresenteranno la basilicata del nuoto alla quindicesima del Campionato italiano agonistico giovanile a squadre riservata agli “Esordienti A”. La manifestazione nazionale si svolgerà dal 26 al 28 giugno a Molveno, nel Trentino, sull'altopiano della Paganella e vedrà sfidarsi a colpi di bracciate, giovani atleti tra i 12 e i 14 anni provenienti da tutta l'Italia, isole comprese, che si contenderanno lo scudetto delle re-
gioni. Della rappresentativa lucana, composta come tutte da dieci atleti (Numida Stolfi, Federica Vaccaro, Ivana Perrone, Vito Colucci, Alessanro Graziuso, Dario Maugeri, Simone De Giorgi, Vincenzo D’Egidio, gli altri) e due allenatori (Ostuni e Santarsiero), saranno sicure protagoniste anche le due nuotatrici tesserate con l'Associazione Atleti Amatori Matera che hanno ottenuto la convocazione: Marta Pizzolla e Mimma Vena, entrambe del '97. Qualificatasi anche nella passata stagione, la prima cercherà di amministrare al meglio l'emozione e miglio-
Auto Domenica l’appuntamento laziale
rarsi nei 100 e 200 metri dorso e 200 misti mentre la seconda raccoglie i sacrifici di tutta una stagione ed affronterà le gare dei 100 e 200 metri rana. Accompagnatore ufficiale della rappresentativa sarà il tecnico della società materana Antonio Cascia, che ricorda come la manifestazione rappresenti non solo un confronto fra nuotatori che si stanno affacciando all'agonismo di categoria, ma anche il contatto con coetanei (gli esordienti “A” sono maschi nati nel '96 e '97 e femmine nate nel '97 e '98) di altre realtà e dunque un esperienza utile nel loro percorso di crescita.
dividuale 8-3 8-6 Coppia 8-1 8-0 II tempo Individuale 8-3 6-8. Incontro equilibrato, invece, nell'altra gara del gruppo B tra Burgentina e Gialloverdi di Melfi terminato 1-1 e disputato a Corleto. La prima fase è stata favorevole alla compagine melfitana con un doppio 8 a 0 nella terna, mentre i singolaristi Ferrarese (Burgentina) e Capobianco(Gialloverdi) si sono spartiti i due set con punteggio 8-2 e 3-8. Nel secondo tempo la Burgentina con Parente Salvatore e Ferrarese Pasquale restituiva con 8-6 e 8-6 nella coppia la sconfitta del primo tempo, mentre finiva pari il secondo individuale tra Alfano Antonio e Fiore Michele. Qualche rammarico per i Gialloverdi per l'incontro di coppia perso per poco come dimostra la differenza punti totale di 50 a 35 per i Gialloverdi. Terna Burgentina - Gialloverdi Melfi 0-8 0-8 I tempo Individuale 8-2 3-8 Coppia 8-6 8-6 II tempo Individuale 8-4 1-8.
Pallanuoto E’ terminato il torneo di Serie C
Mossucca sul Terminillo Lucane double face prova a ripetersi E’ tempo di bilanci per Tritone e Potenza N. UNA GARA CHE gli piace, che ha già fatto sua nel 2007 grazie al Marangoni Junior Trophy con la Osella Pa 21S e che ora vuole affrontare al meglio in prova, e soprattutto domenica, per provare a vincerla per poter dare una chiara impronta alla sua partecipazione da protagonista al Civm di quest'anno. Sono queste le intenzioni del 22enne pilota melfitano Lorenzo Mossucca, alla vigilia del weekend laziale che vedrà lui e la sua Lola Zytek F 3000 della scuderia toscana che fa capo al grande Franco Cinelli, al via della 46^ Coppa Bruno Carotti, meglio nota come Rieti - Terminillo, una cronoscalata tra le più belle ed affascinanti dell'intero panorama italiano, e che anche domenica prossima, edizione del 2009, sarà valida sia per il Civm (Campionato Italiano Velocità Montagna) che per il Cem, ovvero il Campionato Europeo Montagna. Una spinta in più per il giovane driver gialloverde, per dare tutto il meglio di se e per potersi mettere ulteriormente in mostra, dopo il debutto decisamente positivo da lui avuto due settimane or sono, ad Ascoli Piceno, con la Coppa Teodori. Una gara, quella in terra marchigiana, che gli è valsa l'attenzione ed i complimenti di tutti, in primis di Franco Cinelli che lo ha voluto fortemente con sè quest'anno, per quell'ottavo posto assoluto e per il secondo nell'Under 25, che davvero confermano tutto il valore di un ragazzo pronto a bruciare le tappe e ad imporsi alle cronache in questo sport. La sua Lola, e la grande voglia di far bene dello stesso Lorenzo Mossucca, quindi a formare un binomio che si preannuncia vincente, per sfrecciare al meglio sui 15 km della Rieti - Terminillo, che da Li-
Lorenzo Mossucca
sciano a Campoforogna, attraverso la Strada Statale 4 bis del Terminillo, certo porteranno in prova prima ed in gara poi, nell'unica manche prevista con partenza per la prima vettura alle 11,30 di domenica 28 di giugno, il giovane melfitano a fare il massimo su un percorso che gli piace tantissimo, difficile certo ma davvero molto guidabile ed affascinante, con i suoi 4 tornanti, la chicane a Pian di Racia e l'allungo forse decisivo nel passaggio a Pian de Valli, dove nel 2007 diede il massimo per essere trionfatore con la sua Osella Pa 21 S. Un ricordo per nulla sbiadito che spinge ancora di più Lorenzo Mossucca, alla vigilia della partenza per Rieti. Il record di gara appartiene ad Ander Villarino, che con un tempo straordinario di 5'31”027 si impose nel 2007, mentre il record di successi spetta al grande ed insuperabile Mauro Nesti, “il numero uno” delle cronoscalate che per 14 volte è stato trionfatore al Terminillo, con Pasquale Irlando “più terrestre” e vincitore per ben sette edizioni. Lo scorso anno si impose Danny
Zardo, ora si attende davvero una grande battaglia, al solito tra le potenti F 3000 a ruote scoperte e i prototipi Osella, senza dimenticar Ferrari o altre sempre pronte a dare spettacolo quando la strada sale come nelle cronoscalate di grande classe e fascino, e nel caso della Rieti - Terminillo Coppa Bruno Carotti, parliamo del top del top di esse, in Italia ed all'estero. Il ricco programma della tre giorni lazialepartirà sabato mattina alle ore 10,30 con la prima sessione di prove ufficiali. A seguire la seconda manche di prove per la definizione della griglia di partenti, che si ritroveranno poi la domenica tra le 10,45 e le 11,00 al via, per la partenza ufficiale data alle 11,30 per la prima vettura che salirà i 15 km del percorso, in unica manche da affrontare per tutti i partecipanti all'edizione del 2009.
IL CAMPIONATO maschile di pallanuoto di serie C è terminato sabato scorso. Le due formazioni potentine, il Tritone Potenza e la Potenza Nuoto hanno disputato un torneo double face. Il Tritone Potenza è stata sicuramente la sorpresa della manifestazione. Grazie ad un manipolo di giovani, il mister Giorgio Pappalardo ha prima conseguito la salvezza, e successivamente valorizzato il parco atleti con la crescita dei giovani che ha dato ampi margini di sicurezza al tecnico lucano. La ciliegina sulla torta è stata inserita con il successo di sabato scorso in casa per 16 a 8 sul Bari che ha dato al Tritone Potenza il quarto posto al termine di un campionato davvero positivo. Tutto il gruppo va elogiato per l'impegno e la determinazione profusa durante un campionato molto difficile che ha visto la crescita di uomini chiave dell'organico lucano, in primis il portiere Vincenslao, di proprietà potentina, ma
Pappalardo
nel mirino di diverse società di serie B. Tutta la dirigenza ha compiuto un lavoro eccellente, grazie ad una programmazione attenta e mirata. Il gruppo potentino va in vacanza meritatamente, con la consapevolezza di poter raggiungere anche nella
prossima stagione risultati all'altezza. Alle gioie del Tritone Potenza vanno bilanciati i dispiaceri della Potenza Nuoto, giunta al termine del torneo all'ultimo posto dopo la sconfitta per 6 a 2 patita a Bari sabato scorso. Il settebello di Pasquale Miglionico non è stato capace di mantenere fede agli impegni della vigilia, disputando una stagione incolore, figlia anche di alcuni errori di scelta della società. L'ultimo posto non penalizzerà, le strategie future del sodalizio potentino, visto che i vertici romani della Fin hanno preso, almeno stando le indiscrezioni maturate negli ambienti pallanotistici, la decisione di evitare il blocco delle retrocessioni, portando da otto a dieci le formazioni partecipanti al campionato maschile di serie C. Ora non resta che riposare per le realtà potentine, impegnate anche in progetti legati ad accordi di collaborazione con società dell'hinterland cittadino. f.menonna@luedi.it
Motogp Tutto pronto per il tradizionale appuntamento del sabato in Olanda
Ad Assen in tre daranno spettacolo ASSEN – Dopo sei gp fin qui disputati le premesse per assistere a uno dei più bei mondiali della stagione ci sono tutte. Alla vigilia del settimo appuntamento stagionale sulla pista di Assen, che per tradizione si correrà di sabato, nella classe motogp tre piloti si trovano in testa alla classifica con due successi ciascuno su sei gare: Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Casey Stoner hanno tutti 106 punti. Se in generale i due piloti Yamaha possono contare su un podio in più del Ducatista, l'australiano è il solo ad aver finito tutte le gare nella rosa dei «top five». Sarà dificile, ma gli appassionati sperano di vedere ad Assen un duello appassionante come quello sulla pista di Calalogna quando il campione del mondo è riuscito ad avere la meglio sul compagno di squadra praticamente all’ultima curva. I piloti del Fiat Yamaha Team tenteranno di lasciarsi ancora una volta alle spalle i propri avversari e Rossi, in particolare, vuol
dimenticare la gara dello scorsi anno, unico appuntamento che non lo vide sul podio insieme al GP di Qatar. In quella occasione Rossi, partito in terza posizione, ha chiuso undicesimo dopo una caduta al primo giro. Rossi potrebbe diventare il secondo pilota di sempre a raggiungere le 100 vittorie mondiali (attualmente l’unico è Giacomo Agostini). Stoner e la Ducati sono pronti a dare battaglia: l’australiano vuol far meglio dopo il sofferto podio di Catalunya, conquistato nonostante fosse in condizioni fisiche tutt'altro che perfette. Nel 2008 a vincere fu proprio lui, partendo dalla pole position. Dietro il trio di testa comunque le alternative al podio sono i piloti del Team Repsol Honda. Andrea Dovizioso e Dani Pedrosa, seppur staccati di 37 e 39 punti rispettivamente dalla vetta, non vanno assolutamente sottovalutati, a maggior ragione dopo i test con il nuovo telaio che hanno promosso una RC212V decisa-
mente veloce. In particolare Dani Pedrosa proverà a riprendersi la leadership interna (Dovizioso per la seconda volta lo precede in classifica generale quest’anno) e a recuperare terreno per tentare la scalata al titolo, ancora alla portata del campione catalano purtroppo limitato da numerosi infortuni. Altro outsider potrebbe essere Colin Edwards. La quarto di litro vedrà ad Assen l’ultimo appuntamento prima della pausa (prossimo in Germania il 17 luglio). Alvaro Bautista (Mapfre Aspar Aprilia), forte di 4 podi stagionali con due vittorie, tenterà la fuga verso il titolo. Non possono essere considerati fuori dai giochi Hector Barberá (75 punti), Mattia Pasini (64 punti) e il campione del mondo Marco Simoncelli (61 punti). Per i due italiani si tratta di una stagione di alti e bassi con Pasini fuori dalla zona punti in 2 gare (Qatar e Le Mans) e Simoncelli in 3 (Qatar, Giappone e Catalogna).
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
48 Sport
Volley B1 Terzo acquisto per la Polizia Municipale: arriva la centrale palermitana
Anche la Composto per Gagliardi ECCOLO il terzo volto nuovo della Polizia Municipale edizione 2009-2010. Alla corte del riconfermato Nino Gagliardi arriva dalla Sicilia la centrale Ambra Composto, ventunenne palermitana (classe 1987 per 180 centimetri di altezza) che dal 2004 al 2008 ha vestito la maglia del Modica in B1, e che nell'ultima stagione ha militato nelle file del Costanzo Siracusa. Squadra con cui ha dominato il torneo di B2 (le aretusee hanno centrato la promozione con tre giornate di anticipo), distin-
guendosi come uno dei migliori posto 3 del campionato - di lei si dice che è una centrale grintosa, esplosiva in attacco e dotata di un buon tempo a muro -, e venendo così adocchiata dai dirigenti della PM: che si sono detti soddisfatti dell'acquisto e sicuri delle qualità di una giocatrice promettente nonché tassello fondamentale per la squadra potentina in vista di una prossima stagione mirata ai play-off. «L'obiettivo - spiega il club di via Leonardo da Vinci nel comunicato con
cui ha ufficializzato l'ingaggio di Composto - è quello di costruire una formazione competitiva che possa togliersi soddisfazioni importanti, coinvolgendo sempre di più il pubblico lucano. Vogliamo puntare su atlete che abbiano voglia di dimostrare il proprio valore, con gli stimoli giusti per crescere ancora sia a livello individuale che di squadra». Composto si va ad aggiungere alla palleggiatrice Serena Masino, lo scorso anno in forza al
Santeramo in A1 e vero colpo a effetto di questa prima fase di mercato della PM Volley, e alla laterale palermitana Livia Magherini. Il roster biancorosso, incassate le conferme della seconda alzatrice Claudia Pagano e quella (che pare in dirittura d'arrivo) dell'opposto Anna Pericolo, si va così definendo in modo sempre più completo. A breve dovrebbero difatti essere messe sotto contratto una schiacciatrice di spessore e un'altra centrale, a completamento
La Composto e il tecnico della Pm Gagliardi
di un organico decisamente giovane e sbarazzino. E pronto sulla carta, proprio facendo leva sulle motivazioni e la forte vo-
glia di emergere, a recitare un ruolo non marginale nella B1 che verrà. Luca Carlone sport@luedi.it
Scherma La potentina Francesca Palumbo protagonista in Portogallo
Il fioretto non è un sacrificio «Dal nuoto alla pedana, ma non consideratemi come la Vezzali» E' STATA l'assoluta protagonista dei campionati del Mediterraneo, svoltisi nel corso dell'ultimo fine settimana a Loures in Portogallo. Ha vinto tre ori in altrettante gare in programma confermando le ottime impressioni e lo splendido stato di forma che sta attraversando. Nella scherma i complimenti si sprecano per Francesca Palumbo, giovane astro nascente del fioretto femminile che in Portogallo ha potuto confermare tutte le sue qualità di atleta dalle spiccate doti tecniche e caratteriali. La fiorettista della Società Schermistica Lucana Potenza, ha fatto letteralmente spellare le mani al pubblico lusitano, grazie alla proverbiale bravura negli assalti e alle caratteristiche tecniche figlie dell'affidabilità e dell'esperienza maturata in questi ultimi anni, nonostante la sua giovane età. Sbarazzina la schermitrice, nata a Potenza il 10 febbraio 1994: prima di iniziare a tirare di fioretto ha disputa-
Francesca Palumbo e, accanto, sul podio in Portogallo
to alcune gare di nuoto, imbattuta per quattro anni consecutivi, prima di cedere il passo alla compagna di squadra, Lucrezia Lauria, iscritta al Liceo Classico Quinto Orazio Flacco di Potenza. Francesca Palumbo è l'emblema della modestia e dell'umiltà applicata ai tanti successi. Una ragazza prodigio, che in
questi anni ha lavorato attentamente seguendo i consigli dello staff tecnico composto da Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo e dei due presidenti Alfonso Danza e Rocchina Esposito. Soddisfatta per il tris d'assi conquistato in Portogallo è a Roma dove trascorrerà qualche giornata di relax e divertimento. La
Volley amatoriale Squadre miste dai centri limitrofi
Nel vivo il torneo di Rapolla RAPOLLA - Con la chiusura dell'anno scolastico e l'arrivo della bella stagione in alcuni centri del Vulture si pensa a come far trascorrere piacevolmente le serate, soprattutto divertendosi. Ed a Rapolla, alle falde del monte Vulture,dopo il successo della passata edizione, torna a grande richiesta il secondo torneo di pallavolo misto “Match Point” a Rapolla. Ben sette squadre, alcune provenienti dai centri limitrofi, Melfi, Barile e Rionero, si ritrovano la sera presso il campo polivalente “Pianeta Sport” per dare vita a partite, soprattutto, all'insegna del divertimento e del trascorrere alcune ore in piacevole compagnia. La manifestazione è organizzata dall'associazione sportiva “Rapolla Volley” e le partite sono cominciate il 15 giugno e si concluderanno il 5 luglio con la disputa delle finali per il terzo e quarto posto ed il primo e secondo posto. “Con questo torneo di pallavolo - hanno spiegato gli organizzatori - vogliamo incentivare la pratica
Atleti in gara a Rapolla
Si gioca fino al 15 luglio ogni sera al Pianeta Volley della pallavolo. Una disciplina scomparsa per tanti anni in paese e riscoperta proprio da questa associazione sportiva. L'intento è di promuovere questo sport soprattutto tra le giovanissime, considerato che a Rapolla la maggior
parte delle attività sono rivolte ai ragazzi. E' bello la sera, vedere tanta gente attorno alle gradinate dell'area sport di Rapolla e calcare il campo di pallavolo all'insegna del puro divertimento”. l.z.
campionessa lucana risponde alle domande con l'esperienza di una veterana che sa il fatto suo. Cosa ha provato per i tre successi? “In realtà vincere una gara è più complesso che vincere un torneo, bisogna fare bene le proprie cose, passo dopo passo, stoccata dopo stocca-
ta, è sempre una bella soddisfazione tirare bene e vedere vicino il traguardo finale e la consacrazione per gli sforzi profusi durante i mesi di allenamento”. Ha avuto paura di perdere durante le gare? “Ogni volta che si va in pedana si hanno difficoltà. Nella semifinale juniores che ho vinto all'ultima stoccata ho pensato per un momento di perdere l'incontro e andare a casa. E' stato bello vincere comunque, nonostante una gara difficile e caotica”. Questo successo quali ripercussioni positive avrà per il suo futuro? “Un successo così importante in campo internazionale verrà valutato positivamente dalla nostra federazione, la cosa più bella è quella di aver colto il risultato pieno in tutte le manifestazioni. Ci sarà ancora da lavorare per confermarsi in vetta, questi risultati danno grandi motivazioni, proverò a confermarmi”. Come mai ha scelto la scherma per fare sport? “Devo essere onesta ho co-
minciato a praticare il nuoto, poi grazie ad una mia cara amica sono entrata nell'ambiente schermistico. La madre della mia amica praticava scherma, mi sono appassionata a questo sport senza più staccare la presa. Ho fatto della scherma la mia passione più bella, la società mi ha dato fiducia, io ho ripagato in pedana i sacrifici dei miei dirigenti e dei tecnici. Questo sport mi ha appassionato tanto. Sono convinta di poter fare bene anche in futuro”. Spesso viene paragonata a Valentina Vezzali, che effetto le fa? “Non credo ai paragoni, ognuno di noi nella propria vita fa la sua strada. Valentina ha fatto per tanti anni e continuerà a fare la storia del nostro sport, la sua classe è immensa. Sono convinta di poter lavorare con il solito impegno. Non mollerò mai la presa”. Ha le idee chiare, la giovane campionessa rampante di Potenza, regina del Mediterraneo nella scherma. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Calcio a 4, a Capodigiano divertimento con quindici team NELLA SUGGESTIVA struttura di Capodigiano di Muro Lucano, con cadenza annuale, il calcio a 4 è di casa. Lo sport che meglio risalta la tecnica sopraffina del calcio sia intesa come squadra e sia come abilità individuale ha decisamente preso piede nella ridente cittadina posta a 600 metri di altezza sul livello del mare in cui ha sede la comunità montana del Marmo Platano. In occasione della festa della Madonna delle Grazie che si terrà il 2 luglio prossimo nella popolosa frazione murese, ogni anno il comitato festa insieme ad alcuni giovani del posto danno vita, sul pavimento quasi bordò, al torneo Capodigiano. Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, quest'anno al rituale e famoso torneo si sono iscritte ben 15 squadre: Garden1, Garden2, Murese, Drive Beer, Castelgrande, Incassatori, La Bontà, Central Bar, Sabatella, Longobarda, Bar Amadeus, Pizzeria Acquaviva, Lorelei, La Muro Bene, e l'Eurocaffè. Ogni squadra può impiegare 1 un portiere e 3 calciatori, più i calciatori di ricambio. Il torneo è iniziato da poco, precisamente lunedì 22 giugno, con Garden1-Murese conclusa 11 - 6, Garden2 - Drivee Beer 12 - 6, e Incassatori-Castelgrande 15-11. Le partite si giocano quasi tutti i giorni, durante le quali si giocheranno le sfasi a girone che termineranno martedì 7 luglio 2009. Tutte le gare si disputano in prima serata a partire dalle ore 20,30, per un massimo di tre partite per serata. Mentre le date delle semifinali e delle finali non sono ancora state definite, ma molto probabilmente il torneo chiuderà i battenti attorno al 15 luglio. Carmine Pepe
IL CALENDARIO OGGI ore 20:30 central bar - bar amadeus ore 21:30 eurocaffe' - acquaviva ore 22:30 castelgrande - sabatella Domenica 28 Giugno ore 20:30 castelgrande - muro bene ore 21:30 la bonta' - pizz. acquaviva ore 22:30 incassatori - longobarda Lunedì 29 Giugno ore 20:30 murese - drive beer ore 21:30 central bar - eurocaffe' ore 22:30 garden 1 - lorelei Martedì 30 Giugno ore 21:00 bar amadeus - la bonta' ore 22:00 longobarda - la muro bene Venerdì 3 Luglio ore 20:30 garden 1 - drive beer ore 21:30 central bar - pizz. acquaviva ore 22:30 garden 2 - murese Domenica 5 Luglio ore 20:30 bar amadeus - eurocaffe' ore 21:30 garden 2 - lorelei ore 22:30 sabatella la muro bene Lunedì 6 Luglio ore 21:00 castelgrande - longobarda ore 22:00 central bar - pizz. acquaviva Martedì 7 Luglio ore 20:30 la bonta' - eurocaffe' ore 21:30 drive beer - lorelei ore 22:30 incassatori - sabatella Mercoledi' 8 luglio quarti di finale ore 21:00 ore 22:00 (DATE DA COMUNICARE) semifinali e finali
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 49
Giovedì 25 giugno 2009
50
Giovedì 25 giugno 2009
La mostra
di BIAGIO TARASCO L'ARTE, la cultura e i prodotti tipici della Basilicata conquistano Aviano, in provincia di Pordenone, dove nei giorni scorsi si è conclusa la mostra d'arte contemporanea, arte visiva e poesia intitolata “Aura”, tenutasi nel palazzo Bassi. La manifestazione, organizzata dall'associazione Arterìa, ha visto l'esposizione delle opere dei pittori lucani Giuseppe Filardi, Pino Lauria e Giuseppe Miriello. Inoltre, è avvenuta la presentazione del volume di liriche “Intestatario di assenze”, dell'accetturese Luciano Nota. L'iniziativa ha registrato anche la presenza del professore materano Giovanni Caserta, storico e critico letterario, il quale ha letto ed illustrato brani dalle opere di Rocco Scotellaro. Inoltre, Luciano Nota ha letto e commentato alcune poesie di Leonardo Sinisgalli. Durante la mostra sono stati proiettati video sulla cultura e le tradizioni di Matera e della sua provincia, accompagnati dalla degustazione dei nostri prodotti tipici. «Cibo ed arte -ha dichiarato Giuseppe Filardi- sono stati proposti come strumenti per far conoscere usi e costumi di un popolo, oltre che come percorso culturale e modo piacevole di raccontare la storia della Basilicata e le sue origini. Le autorità locali hanno molto apprezzato la manifestazione. Con loro adesso stiamo lavorando per creare ad Aviano una pinacoteca,
L’ “Aura” lucana conquista Aviano
Arte, poesia e sapori in vetrina
della quale la cittadina è priva». L'assessore comunale alla Cultura di Aviano, Alfonso Colombatti, ha sottolineato di essere “contento di avere accolto l'iniziativa dell'associazione Arterìa. Il poeta Luciano Nota, nativo di Accettura, -ha detto Colombatti- adesso
opera e vive a Pordenone, dove svolge l'attività di educatore. Filardi, Lauria e Miriello in Basilicata sono impegnati anche nel volontariato sociale. Grazie a loro abbiamo avuto modo di conoscere la loro arte, i loro sogni che ci hanno accompagnato ad incontrare il
popolo lucano. Un popolo di antica memoria e di moderne passioni, che il pubblico di Aviano, accorso numeroso durante i quatto giorni della mostra, ha avuto modo di scoprire ed apprezzare». La manifestazione sarà riproposta a Matera il prossimo ottobre. «Non c'è bisogno di ricordare - ha dichiarato il sindaco della città dei Sassi, Nicola Buccico - che simili iniziative rappresentano i sentimenti di amicizia ed accrescono la conoscenza tra popolazioni solo geograficamente lontane, unite, però, nel segno dell'arte e nella difesa del bello. Filardi, Lauria, Miriello e Nota sono lucani autentici, che con la loro arte rappresentano bene l'anima della provincia e della regione d'origine. Al di là del valore intrinseco delle opere presentate alla rassegna di Aviano, voglio sottolineare che gli artisti che vi hanno partecipato sono degni figli della loro terra. Una terra, la Basilicata, - ha aggiunto Buccico - nota in tutto il mondo per la laboriosità e l'onestà della sua gente, per le bellezze artistiche e paesaggistiche, per le tradizioni, oltre che per l'attaccamento ai valori dell'arte, in qualunque forma questa si esprima. E' anche su quanto gli artisti materani rappresentano nel mondo contemporaneo che si fonderanno i nostri sforzi rivolti al conferimento a Matera nel 2019 del prestigioso titolo di Capitale europea della cultura». cultura@luedi.it
g
Pittura Le tele dell’artista di Venosa esposte a Iesolo fino all’8 luglio
Lacedra vince il concorso 18.24 di LORENZO ZOLFO GINESTRA - Da oggi fino all'8 luglio, lo Shaker di via Cesare Battisti e il Park Hotel Brasilia di via Levantina di Jesolo ospitano una collettiva dei vincitori del concorso 18.24 edizione 2008. Tra questi c'è Giovanna Lacedra, milanese, originaria di Venosa, vincitrice della categoria Pittura figurativa, oltre che della targa dedicata alla memoria di Arnaldo Padovani, che insieme a Silvano Pangerc, di Treviso, primo classificato per la sezione Pittura astratta e Moreno Gerzeli, triestino, vincitore della sezione Fotografia esporrà nella cittadina lagunare. La mostra di Lacedra e dei suoi colleghi gode del patrocinio e del contributo del Comune di Jesolo. Giovanna Lacedra (1977, Venosa), vive a Milano. Il padre Donato è di Ginestra e la madre Filomena di Venosa, nel 1995 consegue la maturità artistica e si trasferisce a Firenze per frequentare il corso di pittura presso l'Accademia di Belle Arti dove nel 2000 consegue la laurea con 110 e lode. Gli anni di studio sono naturalmente stati anni di conoscenza e sperimentazione, partendo da una figurazione surrealista-metafisica per arrivare al graduale disfacimento della figura. E poi ad una stasi: un raggelamento creativo durato sei anni. La pittura tornerà solo nel 2006, quando avrà iniziò una nuova ricerca, un nuovo discorso pittorico, di impronta sociologica. Nel 1999 una mostra personale presso la Libreria Del-
Il Il Libro festival
Di porta in porto le Donne di Firenze, vede esposta una serie di disegni (autoritratti) corredati da sue poesie: "Le Maschere Dell'Aessenza". Le medesime poesie esposte, insieme ad altre sono diventate un libro: una silloge, pubblicata per la casa editrice Libroitaliano nel 2001, titolata "Schegge". Il ciclo pittorico presentato in mostra è Distanze (Solitudini Contemporanee): Si tratta di fotogrammi rubati ad una Milano isterica, eppure raggelante. Uno screening freddamente monocromatico della realtà metropolitana. Una moltitudine di solitudini. Parvenze disabitate e quasi incustodite. Resse di burattini dimentichi di sé. Attualmente l'artista vive e lavora come docente a Milano. “Distanze” -riferisce la giovane artista venosina- è uno screening freddamente monocromatico della realtà nella quale quotidianamente mi inabisso. Un realismo sterilmente fotografico, ma solo
in apparenza. Perché è andando in fondo ai rumori che si ritrova il silenzio. Io dipingo quanto di più comunicativo ed espressivo esista nella inespressività di certe distanze. E rincorro lontananze negli sguardi di chi non vede. Io dipingo la distanza sì. Dipingo la ridda di solitudini che si addensa negli intestini della metropolitana. Dipingo Milano. Vagonate di storie mute e chiassose. Vagonate di vite. Di attori e attrici. Vagonate di statue. Poesie impietrite, come vetro negli sguardi. Vagonate di distanze. E solitudini. Una moltitudine di solitudini. Parvenze disabitate e quasi incustodite. Resse di burattini dimentichi di sé. Io dipingo l'indifferenza. Questa perpetua adiacenza di identità che si ignorano. E dipingo la mancanza: prigione mimetizzata di frenetiche presenze. La glacialità di contiguità che non sanno ancora, o che non sanno più, essere contatti». cultura@luedi.it
INCONTRO, fino al 28 giugno, di culture e popoli che si affacciano sul Mediterraneo. L'appuntamento è nel centro storico di Bari, presso il Fortino Sant'Antonio, dove è in programma il Festival dei Popoli del Bacino del Mediterraneo “Di porta in porto”, organizzato dalla Compagnia Ba.da.thea (Baridanzateatro), con la direzione artistica di Nicola Valenzano. Leitmotiv del Festival è lo scambio culturale fra genti mediterranee, così vicine eppure spesso così ignare delle reciproche specificità. Uno scambio che avviene all'insegna del teatro, della musica, della poesia, della pittura, della danza, attraverso una serie di eventi. Sono previsti anche alcuni workshop dedicati a specifici aspetti dell'universo femminile. Il Festival “Di porta in porto” vuole essere un modo per far sentire e per mostrare il Mediterraneo come luogo di ricchezza, di valori e di identità millenarie e non come luogo di uno scontro di civiltà a sfondo religioso. Un tentativo di aprire le porte al dialogo interculturale per un sincero confronto interetnico e interreligioso, nel quale la letteratura e il teatro, con la loro lentezza d'a-
scolto, possano far emergere le similitudini e le familiarità nascoste da profonde diversità. La proposta è dunque quella di un Mediterraneo come una nuova area di cooperazione in cui stabilire relazioni speciali, una politica economica e culturale regionale che coinvolga tutte le aree, dal Maghreb alla Turchia, dalla Spagna ai Balcani. La filosofia che guida il Festival, alla sua terza edizione, è quella di portare all'attenzione del pubblico storie, voci, suoni e immagini che attraversano, o hanno attraversato nei secoli passati, lo spazio mediterraneo. La rassegna ha quest'anno come tema dominante la donna, “argomento” privilegiato di riflessione e di confronto tra Paesi islamici e Paesi occidentali. Tra gli ospiti le attrici Sandra Milo, Caterina Costantini e Tiziana D'Angelo, l'attore Primo Reggiani, il soprano Lucia Naviglio, la cantante Gabriella Aiello, l'arpista materana Giuliana De Donno, la pittrice franco-giordana Rana Abu-Laban e tanti altri, italiani e stranieri. L'ingresso è libero per tutti gli eventi. Info: 3884488629. bia.tar
IlCar Libro net “La mia terra” un premio per autori lucani IL PREMIO letterario «made» in Palazzo San Gervasio è giunto alla sua seconda edizione. Protagonisti della selezione sono brevi e inediti. Il titolo è già tutto un programma: si chiama “La mia terra”. Il premio è organizzato dall’istituzione biblioteca comunale “Joseph and Mary Agostine Memorial Library” di Palazzo San Gervasio. Si rivolge ai cittadini italiani e stranieri che abbiano il proprio domicilio in uno dei 131 comuni della Basilicata e l'intento dichiarato dagli organizzatori è quello di «promuovere e risvegliare la coscienza dell’appartenenza alla propria terra». Torna, in sostanza, il tema del racconto come fattore identitario che lega le comunità ai propri luoghi. Al vincitore del concorso verrà assegnata una targa mentre ai lavori che si classificheranno ai primi 10 posti verrà garantita la pubblicazione, a cura della biblioteca. Il giorno della premiazione, per l'edizione 2009, è stata fissata per il 14 agosto. cultura@luedi.it
Sfogliando il “Sognario” di Nicoletti MATERA - Dalla magia della scrittura è nato “Sognario”. L' ultima fatica letteraria del materano Leonardo Nicoletti sarà presentato oggi, presso la Biblioteca Provinciale - P. zza V. Veneto - alle ore 19.00 da Pasquale Donvito. Il volume è una silloge di dieci racconti che afferiscono a temi della vita degli adolescenti. Dagli incidenti del sabato sera, agli atti di bullismo nelle scuole fino ai disagi psicologici determinati da eventi traumatici come il divorzio dei genitori o da rapporti inadeguati all'interno del sistema famiglia ma spazio anche al tema, tanto attuale, del consumismo. Utilizzando la tecnica del narratore interno l' autore dà voce a eroi in minore. Leonardo Nicoletti, materano doc ha già pubblicato il romanzo "Ballatadamore" Masso delle Fate Editrice, 2003 -. "Sognario"- Kimerik Edizioni, Messina 2009 è la sua seconda pubblicazione. Con uno dei racconti della silloge ha vinto il primo premio per la narrativa nel Concorso Letterario Nazionale 2008 "Genitori e figli oggi". Maria Anna Flumero cultura@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Cultura&Spettacoli
Cinquanta minuti di emozioni e riflessione al SotTeatro
IN MOSTRA
Arte e riciclo “Studi di giugno” in corto nell’interpretazione di Monica tra i banchi di LUCIA NARDIELLO di FRANCESCO MENONNA POTENZA - La piaga della disoccupazione, i problemi per la terra natia, l'inconfondibile e straordinaria mimica facciale di Monica Palese. Un condensato di emozioni, cinquanta minuti vissuti intensamente, martedì sera, presso il Teatro “Francesco Stabile” nell'ambito della serata organizzata dalla Compagnia Abito in Scena che ha prodotto la kermesse dal titolo “Studi di giugno”, il Capolavoro e Per la mia terra. Due temi sibillini, quelli toccati con il solito, immarcescibile elisir dialettico dall'artista potentina che ha saputo cogliere in pieno i drammi della vita quotidiana, mediante la sua versatilità culturale, ancestralmente lirica e sinuosamente ancorata ai valori ormai messi al bando dal tran tran quotidiano. Una splendida interpretazione, quella di Monica Palese, supportata dal laboratorio e sovrapposizioni sonore di Giovanni Palese e dalla scrittura, adattamenti e regia di Leonardo Pietrafesa. Sicura di sé, come al solito, emozionale e spassionata, Monica Palese ha cercato, anche grazie ad una lirica urlata di far valere la disperazione quotidiana, dei giovani, mediante l'utilizzo della cultura e della perfetta vocazione per le passioni artistiche. Un concentrato perfettamente riuscito, anche grazie alle luci soffuse e ad un video prodotto da Elisa Laraia che ha riprodotto in ensemble le sfaccettature di una terra, la Basilicata, oppressa dai suoi limiti demografici e condizionata dalla paura del sisma del 1980. Monica Palese, salita sul palco vestita completamente di nero, ha cercato con la sua satira versatile e la proposta dialettica di sciogliere per una sera le problematiche scottanti dei giovani, a caccia di un lavoro stabile. Un lavoro che manca maledettamente e che Palese cerca di impersonificare mostrando tutta la rabbia per una condizione
Monica Palese
non ottimale. Anche nella lettura scenica della sua piece romanzata e sinuosa, Palese ha evidenziato i limiti della Basilicata.
Musiche, intense sensazioni, una produzione perfetta che ha fatto spellare spesso le mani al competente pubblico presente al Teatro Francesco Stabile.
Appassionata, disinvolta e, in alcuni tratti della serata furiosa con il mondo che la circonda, la protagonista della compagnia Abito in Scena ha dato prova delle sue qualità intense, legate alla mimica facciale e ad una lettura spesso cruenta, legata a questioni non risolte. Nella seconda parte il video ha accompagnato l'esibizione della protagonista di Potenza che ha cercato di aprire i ponti, culturalmente parlando, anzi recitando alle problematiche salienti del mondo del lavoro. Un lavoro e una terra tutta da scoprire, almeno per una serata a teatro, come nella tradizione della compagnia Abito in Scena. La serata è stata organizzata dal Comune di Potenza, dalla Regione Basilicata, dal SotTeatro, dall'associazione culturale zer0971, dal Festival Potenza Teatro, da Associazione Arba, arte contemporanea, da Generazione Zero e 7associazione arte. f.menonna@luedi.it
La casa sulle nuvole chiude il “Cineclub” MATERA - “La casa sulle nuvole”. Ecco il gente e complesso scenario della cultura nome della pellicola prevista per questa se- magrebina, a conoscere quel padre che gli ra per l'ultimo giovedì del mese di giugno si è negato per così tanto tempo e a prendere coscienza del sentidall' Associazione di cultumento del loro essere fratelra cinematografica “Cinerli. gia” di Matera nell' ambito L'esperienza on the road della rassegna “Cinergia”. di tre italiani in Nord Africa Un film drammatico del alla scoperta dei propri leregista Claudio Giovannesi, gami di sangue.. alla sua opera prima. La siNel cast Emanuele Bosi, nossi? Michele e Lorenzo, che già in molti conoscerandue fratelli, vivono soli nelno perchè è stato il protagola grande casa poco fuori nista maschile di “Questo Roma. Piccolo Grande Amore”. Ad Una mattina un uomo gli affiancarlo ci sono anche porta una notizia improvviAdriano Giannini, Paolo sa: la loro casa è stata rego- Una scena del film Sassanelli, Emilio Bonucci, larmente venduta dal legittimo proprietario, il loro padre Dario, Ninni Bruschetta e Haj Hassen. Novantasei minuti da non perdere presscomparso da 12 anni. I due ragazzi decidono così di andarlo a so il “Cinema Comunale” di Matera in Piazcercare, per riprendersi la casa dove han- za V. Veneto. Tre gli spettacoli, rispettivamente nel seguenti orari: 17,45 - 19,35 no sempre vissuto. Seguendo le poche tracce che hanno, Mi- 21,30. il costo del biglietto è pari a 3,50. chele e Lorenzo arrivano fino in Marocco, Maria Anna Flumero a Marrakech, dove imparano, nel coinvolcultura@luedi.it
IL CONCERTO
Musica da camera sulla terrazza del Conservatorio di NUNZIO LONGO MATERA - I saggi di studio, dell'anno scolastico in corso del Conservatorio “Duni” di Matera diretto da Saverio Vizziello, sono veri e propri concerti per quanto espresso nelle esecuzioni irte di difficoltà tecnico-esecutive di alto livello. I giovani allievi della classe di Musica da Camera, diretta dalla professoressa Loredana Paolicelli, sono stati veri interpreti di sensibilità musicali. Sulla Terrazza del Conservatorio, Marcella Catenacci e Amedeo Cicala violini solisti, Annamaria Losignore e Rosa Gasparre violini, Stefano Lagatta viola, Valentina Fabrizio violoncello, Gabriele Grassi contrabbasso e Eleonora Abatangelo basso continuo hanno eseguito “Doppio concerto per due violini, archi e cembalo in Re minore”:“Allegro”, “Adagio” ed “Allegro” di Bach. Domenico Mastromatteo e Cristina Priore violini solisti, Stefano Lagatta viola, Valentina Fabrizio violoncello, Gabriele Grassi contrabbasso e Eleono-
ra Abatangelo basso continuo hanno eseguito “Estro armonico” di Vivaldi. Rosa Gasparre violino, Valentina Fabrizio violoncello e Gabriella PaoliL:146.832pt A:119.854pt celli hanno Fotopianoforte : Da trattare : suonato “Trio in sol maggiore”N.1: “Tema con variazioBaBoo3026_A010_F01* ni”, “Adagio” e “Rondò all'ungherese” di Haydn. Valentina Fabrizio violoncello e Marica De Natale pianoforte hanno eseguito “Allegro appassionato” per violoncello e pianoforte di Saint Saens. Valentino Favonio tromba e Loredana Scalcione pianoforte hanno interpretato “Sonatine” per tromba e pianoforte: “Tema”, “Variazioni”e “Presto” di Koestner. Valentina Fabrizio violoncello ed Eleonora Abatangelo pianoforte hanno eseguito “Drei leichte stücke” per violoncello e pianoforte di Hindemith. Valentino Favonio e Loredana Scalcione pianoforte hanno suonato il primo movimento della “Sonata”per tromba e pianoforte di Hindemith. Valentina Fabrizio ed Eleonora Abatangelo pianoforte hanno eseguito “Kleine Suite” per violoncello e piano-
forte di Busoni. Roberto Laganaro sax e Raffaella Angelastri pianoforte hanno suonato “Fantasia” per sax soprano e pianoforte di Villa Lobos. Donato Foliano sax e Fernando Fabio pianoforte hanno eseguito “Suite Ellenique” per sax e pianoforte di Itturalde. Roberto Montefinese sax e Claudia Minieri pianoforte hanno interpretato “Histoire du Tango” (arrangiamento per sax e pianoforte) con “Bordel” e “Night Club 1960” di Piazzolla. «Nell'ambito di quest'esercitazioni didattiche, si stanno formando nuclei, sensibilizzati da interessi comuni per stili e gusti, per futuri gruppi musicali. - riporta Paolicelli Germi fecondi per una pluralità di generi musicali che fanno ben sperare per una Matera poliglotta nella degustazione artistico-musicale. Il livello dei ragazzi, provenienti da diverse classi strumentali, è molto alto e foriero di esplosioni di nuovi talenti. Il nostro obiettivo è aiutarli a crescere per sviluppare potenzialità insite». cultura@luedi.it
RIONERO - Arte e creatività a scuola. La scuola elementare di Rionero in Vulture mette in mostra i lavori eseguiti dalle classi durante l'anno scolastico. Si tratta di due progetti, il primo della terza E si chiama “Arte e Riciclo” ed è stato organizzato e seguito dalla docente Maria Pia Trama. “E' un progetto che nasce dalla necessità di riciclare e riutilizzare la plastica” spiega Trama «i bambini hanno capito che non è biodegradabile ed insieme abbiamo cercato di recuperare il materiale di scarto per creare qualcosa di nuovo e di utile». Così con i rifiuti e tanta fantasia e creatività sono venuti fuori dei veri e propri capolavori di artigianato che potemmo definire “urbano post moderno”. Un modo diverso di vedere le cose che scomposte nelle loro parti sono diventate altro. Con i tappi delle bottiglie di plastica i bambini hanno costruito delle tende, bianche e colorate, comunque funzionali e divertenti. Tende realizzate anche con la parte finale ed iniziale delle bottiglie di plastica. Contenitori di plastica dura come sciampo, creme e detersivi che lavorate ad arte sono diventate dei quadri. Non solo anche le grucce
sono state recuperate e con loro è stato costruito un appendiabiti divertente. Dai tubi flessibili ha preso vita una lampadario. E ancora, lampade a terra, lampade con vetro plastificato, lampade a forma di albero. Dai tubi di cartone dei rotoloni più la tecnica del decoupage sono stati creati dei portafiori. Lavorando rami veri con gocce di plastica sulla superficie sono comparsi dei fiorellini di plastica. Dai tappi di sughero è venuta fuori una lavagna a cui appendere i post, dalle cannucce i fiori. «Tutto ciò a costo zero spiega Maria Pia - i bambini hanno scritto da soli il progetto, hanno capito cos'è la premessa, le finalità gli obiettivi li ho lasciati liberi ed hanno fatto tutto». Il progetto è stato sviluppato al computer autonomamente dai piccoli. «Ho lasciato di proposito gli errori per l'autenticità del lavoro svolto», spiega la docente . Un progetto sintetizzato da una frase scelta dagli studenti: «migliorare la vita di questo pianeta per poter dire dell'uomo che è più intelligente e finalmente diventare realmente homo sapiens sapiens. Ricicliamo per il bene dell'umanità, ricicliamo per noi uomini e donne del domani». cultura@luedi.it
Centomani tra tele e pennelli RIONERO -L'artista e docente esterno Donato Larotonda ha invece coordinato il progetto “Centomani scoprono l'arte” di cui hanno fatto parte i ragazzi della quarta A e B. «Sono cinquanta bambini di qui l'idea delle cento mani», spiega Lorotonda. Attraverso l'arte i bambi- Il progetto Centomani ni sono stati sensibilizzati al rispetto dell'ambiente imparando ad osservare il paesaggio con un occhio più attento. Sotto la guida dell'artista i bambini hanno imparato la tecnica dell'acquerello. «Una delle tecniche più difficili - dice il docente - perché essendo trasparente non si possono correggere le imperfezioni». L'albero è l'elemento caratterizzante il lavoro svolto dai ragazzi che ci spiegano come l'albero identifichi la speranza, un simbolo della natura e della vita. Un soggetto semplice per i bambini che lo hanno realizzato in diverse forme per dare libertà di espressione. Un laboratorio artistico che si è svolto in più fasi tra cui l'esecuzione di un murales a Satriano di Lucania. Definito il borgo dei sogni Satriano è il paese dei murales, ci spiegano i bambini che entusiasti del lavoro svolto mostrano le loro opere. «Per prima cosa hanno familiarizzato con l'ambiente -dice Larotonda con il nostro territorio per poi andare oltre». Nel murale campeggia un poema indios “gli alberi sono le colonne del mondo. Quando tutti gli alberi saranno tagliati il mondo cadrà sopra di noi”. Non solo arte grafica ma anche scrittura creativa con la realizzazione di poesie dedicate alla natura come “se fossi un albero” o “per me un albero è…”. Tra i lavori anche i disegni preparatori dei ragazzi “disegni che aiutano la concentrazione”, ad esempio disegni geometrici di diverse forme ad incastro colorati con l'acquerello in tinte diverse in modo da non sovrapporsi. Un lavoro apparentemente semplice ma che stimola la concentrazione. Dal soffitto scendono lune d'argento lucide realizzate a partire la comune cartoncino. Ultimo step è l'evoluzione della figura dell'albero che diventa in prospettiva inserendo nel contesto della natura altri elementi della natura come il paesaggio e le montagne. Il tutto in una cornice che è la fantasia dei colori, proprio perché realizzato con pezzetti di colori a matita arrivati alla fine. lu.nar
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Cultura e Spettacoli 51
Giovedì 25 giugno 2009
Il fumettista Sileo al Metarock di Pisa PISA - Il disegnatore e fumettista lucano Antonio Sileo, nato a Tricarico e cresciuto a Potenza, oggi si esibirà in una performance artistica al Metarock 2009 di Pisa, un festival musicale e pittorico, arrivato ormai alla sua 23º edizione e che in tutti questi anni ha riscosso grandi successi di pubblico sia per la notorietà dei partecipanti che per la qualità del progetto. Il Metarock può infatti considerarsi uno dei più importanti appuntamenti della stagione estiva proposta e promossa dal Comune e dalla Provincia di Pisa e dalla Regione Toscana. Farà da protagonista la musica dal 24 al 28 giugno con concerti che spazieranno tra i più vari genere, saranno presenti infatti: Paola Turci, i salentini Sud Sound System, l'italo-jamaicano Alborosie, il rock dei Marlene Kuntz, il trio Ceccherini, Paci, Monni in Pinocchio insieme al doppio concerto di Bobo Rondelli e Gatti Mézzi, l'hip hop di Frankie Hi Nrg e poi ancora Working Vibes, Meganoidi e Tonino Carotone. Ospite d’eccezione sarà in-
vece l’arte per l’intera giornata di oggi, in cui diversi artisti del panorama italiano saranno chiamati a confrontarsi con il tema dell’apocalisse dipingendo in un’estemporanea una tela di grandi dimensioni. Lo spunto dell’apocalisse nasce dalle opere di Keith Haring, l’artista newyorchese che affrontò quest’argomento nelle sue opere più sconosciute al grande pubblico e che nutriva con Pisa un rapporto privilegiato. E’ infatti proprio a Pisa, sulla parete posteriore della chiesa di sant’Antonio, che Haring realizzò esattamente vent’anni fa uno dei più grandi murali della sua produzione. La special guest della giornata, soprannominata Meta Art Rock, sarà Marco Cazzato, celebre illustratore, collaborato di La Stampa, Einaudi, Il Sole 24 Ore e Carta. Oltre al fumettista lucano Antonio Sileo saranno presenti molti altri disegnatori come Banana Artista, Luca Batoni, Tuono Pettinato, Tommaso Santucci e Umberto Staila. cultura@luedi.it
Giovedì 25 giugno 2009
L’attore in scena a Bologna con Fiato sul collo
Festa Rossa per Ulderico di EMILIA MANCO BOLOGNA - Alla “Festa Rossa 2009” che si terrà a Bologna fino al 29 giugno non poteva mancare lo spettacolo di Ulderico Pesce “Fiato sul collo”. Dopo la campagna a sostegno dei lavoratori della Fiat, non poteva mancare lo spettacolo di Ulderico Pesce, “Fiato sul collo” storia dei 21 giorni della lotta alla Fiat Sata di Melfi nel 2004. Uno spettacolo che vuole ricordare un'esperienza straordinaria di lotta, di eroismo e di potere operaio, ma che è anche un monito: Melfi era la fabbrica perfetta, sogno di ogni padrone, niente sindacato, niente conflitto, quella volta al padrone però andò male. Per questo alla Festa Rossa viene proposta una lunga lista di dibattiti, oltre che un programma di spettacoli pensati e proposti per allietare il pubblico e farlo riflettere sulla socialità autentica di chi punta al sovvertimento della società borghese. Le feste sono, nella tradizione del movimento, un'occasione per stare insieme, confrontarsi e festeggiare gli esiti delle battaglie politiche. Si potrebbe obiettare che alla luce del risultato elettorale c'è poco da festeggiare. E invece pensano che la resistenza
operaia e popolare allo strapotere del capitale è ancora un'occasione di festa. Domenica 28 giugno alle ore 21.00 “Fiato sul collo” per raccontare la vita di Antonio e Angela che lavorano nello stabilimento lucano della Fiat-Sata di Melfi. Vivono ad Acerenza e quando nel 1994 la Fiat seleziona gli operai da assumere attraverso contratti di formazione lavoro, parte il loro “sogno americano” entrare in Fiat ed avere lo stipendio fisso. La realizzazione del sogno, che festeggiano con torta e candeline, li porta al matrimonio, all'acquisto, attraverso mutui bancari, di una piccola casa e di
una fiat Punto. E' tale l'illusione della raggiunta tranquillità economica che subito mettono al mondo due bambine. La vita quotidiana in fabbrica però, a poco a poco, trasforma il loro sogno in incubo. Attraverso la loro vita scopriremo cosa significano formule come “doppia battuta”, la fatica di 12 notti consecutive di lavoro anche per le donne, ritmi impossibili da sostenere e salari striminziti che provocavano focolai di protesta e conseguenti licenziamenti e provvedimenti disciplinari. Antonio e Angela usciranno dall'incubo partecipando con “nuova coscienza” alla lotta iniziata il 19 aprile del 2004 con la creazione di presidi davanti alla fabbrica, una lotta sostenuta dalla sola Fiom-Cgil, in cui le operaie e gli operai di Melfi di fronte ai soprusi della direzione aziendale rispondono “assediando la fabbrica”, una lotta che li vede costretti a resistere alle cariche della polizia con determinazione e orgoglio, una lotta storica, durata 21 giorni che finisce con l'accettazione da parte della Fiat Sata delle richieste degli operai, tra le quali l'equiparazione del salario agli altri stabilimenti Fiat d'Italia e l'eliminazione della doppia battuta.
Il documentario girato nel ‘76 dalla moglie del regista lucano in versione dvd Danza
Il trionfo dell’hip hop di EMILIO FIDANZIO
Viaggio per immagini in un’impresa al limite della follia
“Il diario dell’Apocalisse” secondo Eleanor Coppola di MIMMO MASTRANGELO QUANDO Francis Ford Coppola presentò al Festival di Cannes del 1979 l'epocale “Apocalypse Now” (vinse poi la Palma d'Oro e due Oscar, Vittorio Storano per la fotografia e Walter Much per il suono) annunciò alla stampa che “questo film non parla del Vietnam, ma è il Vietnam stesso” con tutti i suoi orrori e gli scenari di una guerra perduta. Ispirato liberamente al romanzo “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad per raccontare la missione di un capitano che dovrà raggiungere e ammazzare un colonnello impegnato in una sporca guerra del tutto personale, il film è un'amara riflessione sulla follia omicida degli Stati Uniti, e quindi, del mondo occidentale. Durante la lavorazione, che iniziò nel 1976 nella giungla delle Filippine e si protrasse per 238 estenuanti giorni, la moglie di Coppola, Eleanor, fece delle riprese che i registi Fax Bahr e George Hickenlooper hanno utilizzato, aggiungendo altro materiale e testimonianze, per realizzare “Hearts of Darkness” (Diario dell'Apocalisse). Il film di Bahr-Hickenlooper-Coppola in Italia
è uscito nel formato dvd nella collana Real Cinema della Feltrinelli e potrebbe essere scambiato facilmente per un backstage o un making-of. Ma è qualcosa di molto altro su un film capolavoro che tra i tanti suoi meriti ed eccessi riuscì anche a “porre fine ad un'intera stagione, quella della cosiddetta altra-Hollywood inglobandola e superandola”. “Hearts of Darkness” segue le difficoltose fasi di lavorazione delle riprese, ma presenta “Apocalypse now” come la metafora di un viaggio personale” al limite della follia, un percorso irrefrenabile ed accidentato in cui Francis Ford Coppola, come se stesse correndo su un filo di lama piuttosto che girare un'opera cinematografica, mette alle corde la propria resistenza emotiva e psichica. Ed è lo stesso regista (di lontane origini lucane) a spiegare a margine del set che poco ci manca e diventi matto nel girare un “film epocale sul Vietnam”, seguendo non la linea estetica di un Ophuls o di un Lean, ma affiancandosi alla tradizione di Irwin Allen, e, quindi, cercando di mettere sullo stesso piano sesso, violenza, umorismo e volgarità. Parla Coppola della sua paura di fare “un film di
merda, imbarazzante e pomposo”, di portare a termine un progetto fuori dai limiti di ogni ambizione filmografica e in cui è stato investito un barca di soldi del patrimonio personale. Il diario per immagini di Eleanor è la conoscenza dello stato d'animo e la tenacia professionale di uno dei più grande registi di tutti i tempi, ma è altresì un vero documento, “uno squarcio reale che ci permette di vedere, messi a nudo, personaggi di solito offuscati dalla forza del mito”. Tra le numerose ed emozionanti sequenze sicuramente sorprendono lo spettatore quelle in cui si vedono Martin Sheen (che arriva sul set ad lavorazione lungamente iniziata) colpito da un vero infarto e Marlon Brando che, con l'aria arrogante del divo strafottente, si rifiuta di recitare il copione e farsi riprendere alla luce. “Il diario dell'Apocalisse” non è un ritratto su Francis Ford Coppola, ma da quello che documenta viene, comunque, fuori la tenacia un regista smisurato nella vena stilistica e nel brio narrativo, con un occhio da esploratore che lo hanno reso un maestro del cinema di tutti i tempi. cultura@luedi.it
MELFI - Si è svolto presso la palestra comunale di Melfi, il saggio di fine anno relativo al primo corso di danza classica e moderna, organizzato dal centro fitness Body Planet. Non nuovo all'introduzione di nuove discipline sportive, sempre all'avanguardia, il centro melfitano, unico centro Cam riconosciuto della zona ed associato Libertas, si è contraddistinto anche in questa occasione per un evento riuscitissimo in grado di richiamare 500 persone. Tra gli ospiti dello spettacolo anche il sindaco Ernesto Navazio, l'assessore alla Cultura Pina Carbone, e l'assessore alle Finanze Mina Sassone, oltre al presidente provinciale Libertas, Nicola Giannatiempo. Ben cento gli allievi che hanno preso parte al saggio svolto in collaborazione con il Dance ed Fitness di Lavello. Coinvolte diverse fasce di età partendo dai 5 anni fino ad arrivare ai 18, i cosiddetti corsi avanzati. Nella prima parte dell' apprezzato saggio spazio alla danza classica, propedeutica, formativa e psicomotoria. Valide anche le coreografia a tema. Merita una menzione particolare il balletto spagnolo, finemente curato anche nei dettagli della costumistica, paquita, coinvolgente ed appassionante che ha fatto da corollario alla seconda parte della manifestazione, in cui si è dato spazio alla danza moderna. Danza di strada con la Hip Hop, importata in Occidente direttamente dai ghetti americani, con movenze trascinanti e molto in voga nell'emisfero giovanile. Alla fine applausi convinti del pubblico, ampia soddisfazione per i bambini ed i ragazzi partecipanti all'evento ed apprezzamenti per le due insegnanti, Stefania Vilonna e Maria Assunta Muscio, oltre che per il direttore tecnico Adriana Loconsolo che da vent'anni magistralmente guida il centro fitness Body Planet di Melfi. Il successo ottenuto e riscontrato, mette in risalto una disciplina sportiva come la danza, spesso non valorizzata per quel che merita. Si tratta di uno sport di carattere, di passione che risulta molto importante e formativo non soltanto dal punto di vista fisico, ma anche capace di accrescere l'aspetto mentale, nell'applicazione quotidiana che richiede, attenzione, concentrazione e forza. Il saggio è servito a far conoscere la danza ad un numero di persone sempre maggiore, accattivandole, tant'è che l'anno venturo il centro Body Planet dovrà far fronte ad un numero di richieste e di partecipazioni alquanto cospicuo. cultura@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
52 Cultura e Spettacoli
Pubblicità in calo nel 2008 nel mercato televisivo tradizionale
Il sorpasso della Pay tv
di ANGELA MAJOLI ROMA – Complice la crisi della raccolta pubblicitaria, nel 2009 i ricavi da tv a pagamento diventeranno la risorsa principale e supereranno quelli da spot: è la previsione di ITMedia Consulting nel VII rapporto annuale Turning Digital, che analizza l’andamento del mercato televisivo in 17 Paesi, presentato ieri a Roma dal direttore generale dell’istituto di ricerca, Augusto Preta. PUBBLICITA' IN CALO – Secondo ITMedia, nel 2008 il mercato televisivo in Europa è cresciuto soltanto dello 0,9%, rispetto al +4,7% del 2007, sfiorando i 90 miliardi di euro (89 miliardi). La riduzione maggiore ha interessato la pubblicità (-4,3%), che ha raggiunto i 35,9 miliardi e per la prima volta ha subito una contrazione dopo decenni di crescita. «Se da un lato il calo del 2008 è stato temperato dall’aumento del consumo televisivo da parte degli utenti, perchè nei periodi di crisi si sta più a casa – ha spiegato Preta – dall’altro è stato aggravato dalla riduzione degli investimenti pubblicitari da parte delle aziende in difficoltà». MEGLIO LA PAY TV – In questo contesto – spiega il rapporto – la spesa dell’utente finale (abbonamenti e servizi a richiesta), e quindi la pay tv, è diventata dunque la sola risorsa significativa di crescita e il driver del settore, con un +6,5%, raggiungendo un valore di 34,3 miliardi.
Il mercato della pubblicità è un business colossale che si gioca con un telecomando
Anche la tv a pagamento cresce, comunque, ma non in tutte le sue componenti e a un tasso inferiore rispetto al +9% del 2007. Da segnalare ancora che Sky Italia, con i suoi 4,7 milioni di abbonati, è il secondo operatore di tv a pagamento in Europa dopo BSkyB. BENE IL DIGITALE – La
tv digitale ottiene le migliori performance: sono quasi due terzi – secondo ITMedia – le abitazioni europee dotate di accesso alla tv digitale rispetto al 54% del 2007 e per la prima volta hanno superato quota 100 milioni, aggiungendo 18,6 milioni in un anno. Il digitale terrestre ha ormai appaiato il satellite
come piattaforma di accesso alla tv digitale: nel 2009 – prevede ITMedia – lo supererà. Le nuove piattaforme, Adsl, Ftth (la tv su fibra ottica che arriva direttamente all’utente finale) e tv mobile sono alla ricerca di una collocazione nel mercato della distribuzione dei contenuti. Interessante l’incremento dell’Ip-
tv, la tv su protocollo Internet: alla fine del 2008 risultavano 8,2 milioni di abitazioni abbonate, quasi la metà solo in Francia. LE OPPORTUNITA' DI INTERNET E DELL'ALTA DEFINIZIONE – L'eccezione alla crisi è Internet, unico settore in cui la pubblicità ha registrato nel 2008 un incremento a doppia cifra (in Italia +13,9%). Anche la tv ad alta definizione è da considerare un’opportunità si sviluppo: «A causa della crescente competizione – ha spiegato Preta – gli operatori di pay tv sono in difficoltà nel reclutare nuovi abbonati: le aspettative degli utenti stanno spostando la domanda verso offerte video di maggiore qualità». Sergio Nicoletti, della P. & I. ha rilevato che i dati diffusi ieri di ITMedia sono di grande importanza e dimostrano come il settore della pubblicità deve cambiare e adeguarsi alle nuove condizioni di mercato. «Troppo spesso - ha detto Nicoletti - assistiamo a delle fasi di totale assopimento dell’offerta. Aspettiamo che qualcuno ci chiami. E’ giunto il tempo che le aziende del campo cambino mentalità e modo di agire. La sfida del mercato - ha proseguito il manager non si vince stando a guardare. Bisogna capire le esigenze del consumatore e adeguare l’offerta ai nuovi mezzi e al nuovo modo del pubblico di utilizzare i media. Il tutto - ha concluso Sergio Nicoletti - nel pieno rispetto della qualità e della veridicità della pubblicità».
CINEMA
Olimpico, tutto esaurito ieri sera e oggi per Ferro di GIACOMO SOLIS ROMA – Tutto esaurito allo stadio Olimpico di Roma per il primo dei due concerti di Tiziano Ferro di ieri sera e di oggi nel live «Alla mia età» in cui presenterà 23 brani del suo repertorio più una sorpresa, una canzone romana dedicata ai suoi fan in curva sud. «E' un’esperienza unica e straordinaria – commenta il cantante – ritrovarmi ogni sera sul palco in mezzo a una folla incredibile di fan che si divertono e io con loro. Dopo 4 album posso finalmente concentrare in un unico show tutto il lavoro seminato fino a qui». Giunto al suo quarto tour, Ferro ha voluto 'esagerare' puntando su una produzione di livello internazionale e su uno spettacolo improntato soprattutto sulla forza delle sue canzoni ma con un contorno divertente, ricco di sorprese e di effetti scenici. Il palco, decisamente hi tech è costituito da montanti e griglie di alluminio lucido. La struttura è essenziale, leggera, elegante:
Tiziano Ferro
asimmetrica e su due livelli, si compone fondamentalmente di scale, scivoli, rampe e pedanamenti tutti diversi uno dall’altro, ogni pezzo della scenografia è unico, studiato e realizzato appositamente per questo tour.
Il set è agibile in ogni sua parte e Ferro lo percorre comodamente da una parte all’altra sempre in mezzo al pubblico. La scena è distribuita tra i 6 musicisti, che lo accompagnano da sempre, 2 coriste e 2 straordinari breaker che porte-
ranno nel live la loro arte metropolitana. Le luci per lo più colorate, diventano teatrali per le canzoni più intimiste, gli effetti cambiano in continuazione creando l’atmosfera ideale per ogni brano anche grazie alla elevata la tecnologia: 3 display video ad altissima definizione, uno verticale e rettangolare al centro e 2 quadrati ai lati rimandano ovunque l’immagine di Tiziano, alternandosi a originali contributi video (ideati da Mauro Lovisetto) emotivamente ispirati dai brani. C'è il contributo di Battiato che, come nel disco, 'recita' i versi di 'Al tempo stesso' di cui ha scritto la musica. Tutto accade grazie a una sofisticata regia video full digital e a 6 telecamere nascoste dietro al fondale nero, fatto di prezioso tessuto Spy, generalmente usato per le barche, che prende la luce. Come la pavimentazione, un tappeto da ballo nero lucido a specchio. Un sistema di sete ad effetto «kabouki» nasconde al pubblico la scena che verrà scoperta a concerto iniziato con un originale sistema automatizzato. Un sistema audio di concezione «line array» garantirà la diffusione omogenea della parte audio mixata attraverso mixer digitali. Dentro la scena botole, ascensori ed elevatori che servono a far sparire e riapparire 'magicamentè Tiziano Ferro o farlo improvvisamente cantare sospeso in aria.
NOVITÀ
Santarcangelo di Romagna
Ricerca teatrale la nuova frontiera di GIULIA SENO SANTARCANGELO (RIMINI) – Quest’anno il Festival di Santarcangelo (312 luglio), pietra miliare della ricerca teatrale italiana, compie una svolta artistica e insieme alcune importanti scelte di politica culturale. Con la direzione della nuova 'triade', tutta 'made in Romagna' (Chiara Guidi della Societas Raffaello Sanzio, Enrico Casagrande dei Motus, Ermanna Montanari delle Albe-Ravenna Teatro), questa 39ª edizione punta sulla ricerca musicale, suggerita dalla Guidi nell’uso della voce e dei suoni in scena: così arriveranno Richard Maxwell con The New York City Players, Arto Lindsay con un’orchestrazione itinerante progettata ad hoc, Alvin Lucier con la sua 'parola in suono', i laboratori di Lawrence D.Butch Morris su testi di Giovanni Pascoli e dello sperimentatore vocale Phil Minton, ma anche una conferenza di Heiner Goebbels sul concetto di 'dramma'. Già pronti anche gli indirizzi per i prossimi due anni, pure diretti dalla 'triade': le suggestioni di Casagrande sul contemporaneo e l’attualità; la ferrea ricerca sull'attore e la drammaturgia che caratterizza invece la Montanari. Per il rilancio voluto dagli otto Comuni dell’associazione di gestione, condiviso dalla Regione Emilia-Romagna, la nuova direzione collettiva è anche voluta tornare a quanto ha più caratterizzato questo festival, così legato al paese di Santarcangelo che lo ospita: non solo ripescando il teatro di strada dal quale nacque la rassegna, ma anche prendendo dalle 'buone pratiche' della pubblica amministrazione il concetto di 'bando'. Infatti, chi si esibirà in strada quest’anno ha risposto a un bando on line chiuso l’1 giugno.
L’ultimo degli Avatar salverà il mondo nel fantasy di Shyamalan di FRANCESCO GALLO ROMA – In una specie di enorme cerchio magico, fatto di migliaia di candele, un piccolo essere incappucciato (in realtà un ragazzino di nome Aang) agita il suo Jo (bastone da combattimento) in una danza di guerra. Più in basso, un esercito di migliaia di navi in stile gotico sta iniziando a lanciare palle di fuoco. È il suggestivo trailer di The Last Airbender, il nuovo fantasy di M. Night Shyamalan tratto dalla serie animata Avatar: la Leggenda di
Aang. Un teaser di grande effetto, che verrà mostrato nelle sale da domani insieme a Transformers 2. Il film, che uscirà nell’estate del 2010 e sarà girato in Groenlandia, ha appunto come protagonista il piccolo Aang (Noah Ringer), bambino di dieci anni erede della stirpe degli Avatar costretto a rinunciare alla sua fanciullezza per fermare la Nazione del Fuoco, che sta riducendo in schiavitù le Nazioni dell’Acqua, della Terra e dell’Aria. Ogni nazione ha un ordine di uomini e donne (i Do-
minatori) che sono appunto capaci di dominare un elemento (nell’ordine acqua, terra, aria e fuoco) attraverso le arti marziali e il misticismo. C'è poi anche l'incarnazione dello spirito del Pianeta, l’Avatar, capace di dominare tutti e quattro gli elementi, che si reincarna di volta in volta in un neonato di una delle quattro nazioni e mantiene l'equilibrio tra esse. La storia del film della Paramount segue le avventure dell’ultimo Avatar, di nome Aang, e dei suoi amici, che tentano di salvare il mondo dalla prepotenza della nazione del fuoco. Un avatar da “combattimento”
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Spettacoli e televisione 53
Giovedì 25 giugno 2009
Giovedì 25 giugno 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Studiate un po' la situazione e scoprirete che non vi sarà difficile trovare appoggi per un vostro progetto di lavoro. In amore giocate con il fuoco.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro si profilano novità interessanti: valutatele con grande attenzione. Cautela in una nuova storia sentimentale.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Coloro che hanno un incarico importante si preparino a cambiare riferimenti e accordi. Le stelle sono agitate, in amore serve cautela
CANCRO 22/6 - 22/7
Non esitare a mettere alla porta le persone che ti ostacolano. Novità, cambiamenti e nuovi equilibri. Cerca di scaricare la tua passione.
LEONE 23/7 - 23/8
In questo periodo non è proprio il caso di puntare su obiettivi professionali difficili o quasi impossibili. Mettete un freno alla gelosia.
VERGINE 24/8 - 22/9
È il momento di essere intraprendenti e di afferrare al volo qualsiasi possibilità di far carriera. In amore riflettete di più.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
È arrivato il momento opportuno per dare una svolta alla vostra attività: che aspettate? Un amore vi rende più sicuri.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Mettete la massima attenzione in quello che fate in questi giorni: per il lavoro il momento è delicato. Ottime chances in amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Datevi da fare per ottenere dai superiori l'autorizzazione a svolgere il vostro lavoro con maggiore autonomia. In serata incontri interessanti.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Tutto ciò che è nuovo, nel lavoro, vi appassiona. Ma fate attenzione a non prendere iniziative precipitose. L'amore vi dà forti emozioni
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Che aspettate a dimostrare ai superiori quanto valete? Rischiate di essere tagliati fuori da progetti interessanti. Ottime chances in amore.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
LA nano; ST rana = Lana nostrana
Nuove magnifiche opportunità nella professione: tutto sta nel saperle cogliere al volo. Un amore quasi inafferrabile.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
54 Rubriche
20.30
SPORT
21.05
PRIMA SERATA
Luis Fabiano
FILM
21.10
Una teenager alla Casa Bianca
FILM
21.25
SHOW
La ciociara
Zig Zelig
21.10
FILM Vento di passioni
21.10
TELEFILM C.S.I. Scena del crimine
20.30
ATTUALITÀ Lilli Gruber
06.45 -AttualitàUnomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.55 -EVENTO Relazione annuale della Corte dei Conti 12.05 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 3 15.40 -Previsioni del tempoChe tempo fa 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale 20.10 -RubricaRai Sport - Confederation Cup
06.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.55 -RubricaIl Cercasapori 10.25 -CartoniTracy & Polpetta 10.40 -TelegiornaleTg2punto.it 11.25 -TelefilmAmerican dreams 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Serie Tv7 Vite 14.25 -TelefilmOne Tree Hill 15.15 -TelefilmBeyond the break 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTG2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsTG Sport 18.30 -TelegiornaleTG 2 19.00 -Serie Tv7 Vite 19.25 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra speciale Lipsia 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -FilmPrima ti perdono... poi ti ammazzo con R. Harrison - regia di Juan Bosch (Ita) - 1970 10.45 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo bene Estate 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaTrebisonda 16.00 -NewsMillenium News 16.30 -SportCampionato italiano - Ciclismo 17.15 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGEOMagazine 2009 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 / Borse e Monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -Sit ComFinalmente soli 09.00 -Film TvUn genio di nome Lepel Commedia con Joep Truijen, Neeltje de Vree, Loes Luca - regia di Willem van de Sande Bakhuyzen (Olanda, Germania, GB) - 2005 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -FilmVento sul lago con Daniela Ziegler, Rudiger Joswig - regia di Thomas Herrmann (Ger) - 1990 16.30 -TelefilmSettimo Cielo 17.30 -TelegiornaleTg5 minuti 17.35 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg 5
06.00 -TelefilmLa grande vallata 07.30 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMiami Vice 09.50 -Soap OperaFebbre d'amore 10.00 -Soap OperaVivere 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.25 -TelegiornaleAnteprima TG4 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:54 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmIl fuggitivo 16.10 -Soap OperaSentieri 16.45 -FilmAnime in delirio con Joan Crawford, Van Heflin, Raymond Massey - regia di Curtis Bernhardt (USA) - 1947 18.55 -TelegiornaleTg 4 19:25 - TelegiornaleTG4 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore
07.00 -TelefilmHercules 07.50 -Cartoni 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena 11.15 -TelefilmBaywatch 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 12.55 -Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniYu Gi Oh !5D'S 14.05 -CartoniIron Kid 14.30 -CartoniFuturama 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.50 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComHannah Montana 17.40 -CartoniBakugan 17.55 -CartoniGormiti 18.10 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.25 -Sit ComLove Bugs 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film La notte dell'aquila con Michael Caine, Donald Sutherland, Robert Duvall - regia di John Sturges (USA, GB) - 1976 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Sport Brasile - Sud Africa 22.40 -Telegiornale Tg 1 22.55 -EVENTO Amalfi Coast Media Award
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -FilmUna teenager alla Casa Bianca con K. Holmes - regia di Forest Whitaker (USA) - 2004 23.00 -TelegiornaleTg 2 23.15 -TeatroPalco e Retropalco
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmLa ciociara con S. Loren - regia di Vittorio De Sica (Ita) - 1960 22.55 -ShowPaola Cortellesi in "Non perdiamoci di vista short"
20:30 - Show Paperissima Sprint 21.25 -Show Zig Zelig 23.30 -Attualità Terra!
20.30 -Telefilm Nikita 21.10 -Film Vento di passioni con Brad Pitt, Anthony Hopkins, Aidan Quinn - regia di Edward Zwick (USA) - 1994
21.10 -Telefilm C.S.I. Scena del crimine 23.00 -Telefilm The Closer
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Show Atlantide storie di uomini e di mondi 23.30 -Show Victor Victoria Hot
00.30 -TelegiornaleTg 1 01.15 -RubricaSottovoce 01.45 -RubricaFuoriclasse canale 02.15 -VideoframmentiSuperStar 02.45 -FilmSei gradi di separazione con S. Channing - regia di Fred Schepisi (USA) - 1993
00.40 -TeatroIl cartellone di Palco e Retropalco 00.45 -SportMilano: Atletica leggera 01.15 -RubricaTg parlamento 01.25 -TelefilmSupernatural 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -TelefilmLittle Roma
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaCult Book 01.40 -MUSICA La Musica di Raitre 02.25 -RubricaFuori orario 02.30 -AttualitàRai News 24 02.40 -RubricaNext
00.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.00 -ShowPaperissima Sprint 01.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 Notte
23.45 -FilmDove vai in vacanza? con U. Tognazzi, P. Villaggio - regia di Alberto Sordi (Ita) - 1978 01.25 -NewsTg 4 - Rassegna stampa 02.45 -RubricaStasera a teatro 02.50 -FilmDove è finita la 7^ compagnia?
00.00 -TelefilmPrison Break 01.00 -NewsStudio Sport 01.10 -SportGrand Prix - Motociclismo 02.05 -TelegiornaleStudio Aperto 02.20 -MusicaleTalent 1 Player 03.20 -TelefilmSix Feet Under 04.25 -FilmHalloween III - Il signore...
00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -AttualitàOtto e mezzo 01.50 -TelefilmAlla corte di Aliice 02.50 -RubricaDue minuti un libro 02.55 -AttualitàCNN News
leTrame LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.45
LA NOTTE DELL’AQUILA
ANIME IN DELIRIO
con M. Caine, D. Sutherland, R. Duvall, J. Agutter - regia di John Sturges (Usa/G.B.) - 1976
con J. Crawford, V. Heflin, R. Massey regia di Curtis Bernhardt (Usa) - 1947
Liberato Mussolini dal Gran Sasso, Hitler si propone un progetto ancora più ambizioso: uccidere il primo ministro britannico Winston Churchill. Alcuni uomini vengono selezionati per l'impresa e paracadutati in Inghilterra. Scoperti, sono decimati e i superstiti si disperdono, ma uno di loro tenta egualmente di scovare l'uomo politico...
Una giovane donna viene ricoverata con una grave amnesia in un ospedale di Los Angeles. Nessuno la conosce e lei non ha con sé i documenti. Dopo vari tentativi un medico riesce a farle ricordare la sua storia: si chiama Louise ed è un infermiera. In casa dei Graham aveva conosciuto il giovane David, se n'era innamorata senza essere corrisposta. Questo amore fallito...
RAI 3
ORE 21.10
RETE 4
ORE 21.10
LA CIOCIARA
VENTO DI PASSIONI
con S. Loren, E. Brown, J.-P. Belmondo, A. Checchi - regia di Vittorio De Sica (Ita) - 1960
con B. Pitt, A. Hopkins, J. Ormond - regia di Edward Zwick (Usa) - 1994
Cesira, una donna del popolo, gestisce un negozio di alimentari a Roma, ma quando gli alleati bombardano la capitale si rifugia, insieme con la figlia adolescente, nel suo paese d'origine, in Ciociaria. Quando il pericolo sembra scongiurato le due donne tornano a Roma; lungo il cammino alcuni soldati marocchini le violentano...
Il colonnello William Ludlow, dimessosi dall'esercito perché disgustato dal trattamento del governo verso i pellerossa, è vedovo e vive nel Montana con i tre figli Alfred, Tristan e Samuel. Tristan, che è il più selvatico, è attratto dalla cultura degli aborigeni. L'arrivo della raffinata Susannah scatena la rivalità fra Alfred e Tristan. Poi scoppia la I^ Guerra Mondiale e le cose si...
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 55
Giovedì 25 giugno 2009
TEHERAN
IL SEXGATE DI SILVIO
CAMPIONI LUCANI
Spari sulla folla La Cnn: «Un massacro» Il governo insiste: «No al G8»
Il Cda Rai su Minzolini «Informare è un dovere» L’ Espresso querela il premier
La schermitrice Palumbo fa incetta di ori a Loures Campionati del Mediterraneo
a pagina12
alle pagine 6 e 7
Anno 8 n.137€ 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
a pagina 49
Giovedì 25 giugno 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
A urne appena chiuse si riaccendono i motori per nuove alleanze
Nel Pd è già congresso Santochirico per Bersani POTENZA - Santochirico anticipa tutti e annuncia che nella battaglia per la segreteria del Pd sosterrà il dalemiano Bersani. La partita a livello nazionale è appena iniziata. Franceschini ha annunciato che non rinuncia alla candidatura: «Non si torna indietro.Volevo lasciare spazio ai giovani, ma ho visto riemergere protagonismi».
LA SCOMPARSA DEL RETTORE
Oggi il saluto in Chiesa, ma non per la messa
Notizie riservatissime in corsia La donna è di un paese della provincia vicino alla città a pagina 31
Potenza
Processo per usura A sorpresa parla il teste
alle pagine 10 e 11
Sondaggio di Mannheimer sulle regionali: La Basilicata resta al centrosinistra Il ricordo di quando giunse in Basilicata nel libro “Era di maggio...”
«Che freddo quando arrivai. Ma dove cazzo era questa Potenza?» Si astiene dal cantar vittoria il primo partito. Il partito degli astenuti.
Matera A 58 anni partorisce un bimbo
di ANTONIO MARIO TAMBURRO DIO se faceva freddo, alle cinque di mattina quella maledetta tramontana ti entrava dentro, tutto era triste e squallido come sempre quando è freddo nelle piane del sud. La stazio-
ne era sporca e deserta, battevo i denti seduto su una panchina di pietra (perché cazzo le fanno di pietra le panchine?) e aspettavo il piccolo treno -lo chiamavo il monolocale - lì, sul quarto binario tronco lato sud, destinazione Potenza. segue a pagina 11
Il boss Martorano
Deposizione fiume del testimone chiave Guarino che racconta anche di omicidi e dice: «In Basilicata si investono capitali calabresi e campani» a pagina 20
alle pagine 10 e 11
SPORT
Antonio Ciriello si era trasferito a Torino. Coinvolto in un giro di coca il gip si era rifiutato di arrestarlo
Calcio
Già latitante l’assassino del night di Venosa
Potenza, ora Berretti è un caso Calcio
Il Melfi rifiuta di vendere delle quote Minibasket
Roseto diventa una candidata alla vittoria
VENOSA - Il fatto risale al 1999. Antonio Ciriello era titolare di una discoteca a Venosa. Una lite con un parcheggiatore degenerò in un delitto. Ciriello si trasferì a Torino dove è stato coinvolto in un giro di cocaina. Il gip aveva rigettato il suo arresto. Oggi la condanna per l’omicidio del night è definitiva e Ciriello è irreperibile. a pagina 15
Lauria
Due indagati per il delitto dello zingaro Bevilacqua a pagina 27
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Pdl alla resa dei conti:Venezia e Di Lorenzo con Digilio
All’Ospedale