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Brevi dal mondo

Parigi, i Sarkozy indagati PARIGI – I nomi di Nicolas e Pierre Sarkozy, il presidente della Repubblica francese e il suo primogenito, compaiono in un’inchiesta per un giro di fatture false che – secondo gli indagati – avrebbe avuto fra i suoi scopi il finanziamento della vittoriosa campagna presidenziale del 2007 per l’Eliseo. Testimonianze ma nessuna prova, scrive Mediapart, autorevole quotidiano on line.

L’Unesco punisce Dresda BERLINO – L'Unesco ha cancellato la Valle dell’Elba a Dresda dall’elenco dei siti patrimonio dell’umanità. La decisione è stata presa ieri a Siviglia dai 21 Paesi facenti parte del comitato dell’organizzazione culturale delle Nazioni Unite per i siti patrimonio dell’umanità con una maggioranza di 14 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti. L’Unesco ha così inteso protestare per la costruzione attualmente in corso del «Waldschloesschenbruecke», il ponte che attraversa l’Elba a qualche chilometro dal centro storico.

Mend, amnistia se si ferma ABUJA – Il presidente nigeriano Umaru Yar'Adua ha offerto l’«amnistia totale e il perdono incondizionato» ai militanti della ricca regione petrolifera del Delta del Niger (Mend) se porranno fine agli attacchi contro gli impianti delle società internazionali. L’offerta , ha chiarito, scadrà tra 60 giorni, «il 4 ottobre 2009».

Maltempo, allerta in Europa dell’Est PRAGA – E' ancora allerta in Europa dell’Est per il maltempo e dove le piogge torrenziali hanno provocato morti e feriti. Tra i paesi più colpiti la Repubblica ceca dove sono arrivate a 10 le persone che hanno perso la vita nella città più colpita di Novi Jicin, nell’est del Paese. Il livello dell’acqua, che aveva raggiunto i sette metri, «si sta ora stabilizzando» ha rassicurato ieri il primo ministro Jan Fischer:_«Situazione è sotto controllo».

Venerdì 26 giugno 2009

«La crisi della politica non tocca le istituzioni»

Nuovo monito di Napolitano Il capo dello Stato è intervenuto durante l’inaugurazione dell’archivio storico

Napolitano ammira le foto

ROMA - Dal Capo dello Stato un monito ai politici ed ai magistrati. La crisi della politica non deve essere confusa con «la crisi della democrazia» bisogna trovare «un punto di riferimento nelle istituzioni», a partire dal Quirinale. I magistrati, inoltre, devono agire «con indipendenza ed equilibrio». Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha affermato ieri intervenendo in mattinata all'inaugurazione dell'archivio storico del Quirinale e, nel pomeriggio, in Campidoglio alla cerimonia per i 100 anni della costituzione dell'Associazio-

ne Nazionale Magistrati. Per non perdere il senso delle fondamentali istituzioni, ha affermato Napolitano al Quirinale, e giungere a giudizi più ponderati è «fondamentale il riferimento alla realtà delle istituzioni e quindi alla cultura delle istituzioni». Fra le istituzioni, ha aggiunto, c'è naturalmente la Presidenza della Repubblica ed io, ha aggiunto, «mi auguro che assieme alle altre autorità di garanzia riceva sempre il necessario rispetto che è dovuto alle fondamentali istituzioni della nostra Repubblica».

Archivio Genchi confermato il dissequestro

Delitto Olgiata il gip ordina nuove indagini

ROMA – La difesa di Gioacchino Genchi – l'ex consulente dell’ex Pm Luigi De Magistris – ha segnato ieri un punto a suo favore, in Cassazione: la Suprema corte ha dichiarato «inammissibile» il ricorso presentato dalla Procura di Roma contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame che, lo scorso 8 aprile, aveva dissequestrato la copia dell’archivio informatico di Genchi. Il ricorso contro il dissequestro si riferiva all’accusa di accesso abusivo nel database anagrafico dell’Agenzia delle Entrate.

ROMA – Andrà avanti l’inchiesta sul delitto dell’omicidio della contessa Alberica Filo Della Torre, assassinata nella sua villa all’Olgiata, a Roma, il 10 luglio del '91. Il gip Cecilia Demma ha accolto la richiesta avanzata dal pm Diana De Martino e dall’avvocato Marazzita, parte civile per il marito della vittima, e ha ordinato nuove e più approfondite indagine sui reperti. Il gip, che con la sua decisione ha respinto la richiesta di archiviazione nei confronti dei due indagati per omicidio volontario Roberto Iacono e Manuel Winston.

Teheran attacca Frattini: «Roma non ha rispettato gli accordi»

G8 incentrato sull’Iran L’Italia chiede una presa di «posizione dura e univoca» TRIESTE - L'Iran irrompe nell'agenda della diplomazia internazionale. La sua assenza al G8 dei ministri degli esteri da ieri sera riuniti in una Trieste blindata, pesa a tal punto da diventare il convitato di pietra di un vertice delicato durante il quale gli Otto sono chiamati a mostrare compattezza alla luce degli sviluppi post elettorali iraniani. Anche se resta al centro dei colloqui dei Grandi il dossier Afghanistan-Pakistan su sviluppo economico e infrastrutture, sicurezza alimentare, così come la questione medioorientale, il tema critico di una discussione sulla quale il ministro Franco Frattini si augura da parte dei colleghi una «posizione dura e univoca» resta la questione iraniana. Prima ancora che si aprisse ufficialmente la riunione, Teheran aveva già fatto sentire la sua voce attaccando apertamente l'Italia, colpevole «di non aver agito in base agli accordi» come ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri iraniano. Secondo l'Iran gruppi di esperti iraniani e italiani avrebbero dovuto negoziare per preparare il terreno «così da favorire una utile partecipazione dell'Iran» a Trieste. La Farnesina non avrebbe invece acconsentito «a normali sedute di coordinamento tra gli esperti e le delegazioni che dovevano facilitare la presenza iraniana in Italia». Il riferimento è alla rinuncia di Frattini al viaggio in Iran e al sito nucleare scelto da Teheran come luogo del-

l'incontro, dove era stato appena lanciato un missile- test. L'affondo del presidente rieletto non è affatto piaciuto alla Farnesina che sembra aver allentato la sua posizione cauta sull'Iran e chiesto all'Europa di fare sentire la sua voce. La richiesta di un testo «fermo e condiviso» ha ricevuto consensi soprattutto dalla delegazione francese. Il ministro Bernard Kouchner ha definito «insopportabili» le dichiarazioni di Ahmadinejad contro gli Usa («Obama parla come Bush») sottolineando però che «fra ingerenza e inazione il margine è stretto». A Trieste non sono tutti fautori della condanna, in primis la Russia. In questo senso Frattini ha voluto dare segni di

rassicurazione: «Il valore della vita supera eventuali accordi bilaterali con l'Iran e credo che la Federazione Russa non avrà difficoltà ad appoggiare una posizione comune». E sul comportamento da adottare anticipa anche in parte il pensiero degli Usa: «L'Iran deve scegliere se mantenere aperte le porte al dialogo con la comunità internazionale, la mano tesa degli Usa non può tornare indietro insanguinata». Senza Teheran (l'unica presenza è stata la breve manifestazione a favore della rivolta dell'opposizione) i Grandi cercano comunque a Trieste soluzioni di stabilità con Kabul e Islamabad. Luca Rondanini

Il tavolo dei Grandi della Terra riuniti a Trieste

Una storia a lieto fine di un dirigente bancario milanese: «Mi hanno perfino promossa»

Cambia sesso e non viene discriminata MILANO – Questa non è la solita storia di discriminazione. Vittoria ce l’ha fatta: ha cambiato sesso cinque anni fa, è riuscita a farsi accettare nel luogo di lavoro e anche a fare carriera. La vicenda è stata raccontata dalla stessa protagonista in un incontro con la stampa alla Camera del lavoro di Milano, che l’ha seguita e consigliata nel suo difficile cammino. Cinquant'anni, originaria di Udine, laureata in economia e commercio, un master a Vicenza, Vittoria Casamassima ha sempre lavorato nel settore bancario, ma fino a qualche anno fa era un uomo, Federico. Nel 2005 la decisione di diventare anche fisicamente ciò che aveva sempre sentito di es-

sere. L’inizio del percorso è stato un viaggio in Brasile per i primi interventi di plastica al viso, che definisce «molto pesanti». «Il ritorno non è stato facile: all’inizio i dirigenti mi hanno chiesto di continuare a mettere abiti maschili – racconta Casamassima -. Poi, piano piano, i colleghi hanno cambiato atteggiamento e la dirigenza ha deciso non solo di non discriminarmi, ma anzi di promuovermi per le mie capacità». Intanto c'era stata l’operazione per il cambio di sesso, nella Repubblica Ceca. Vittoria ora è assistente del vice direttore generale della Banca regionale europea (Gruppo Ubi), in cui lavora da sette anni. Fino a poco tempo

fa aveva una compagna, ma la relazione è finita. «Vittoria è prima di tutto una persona, con la sua dignità e il suo modo di vivere che va rispettato», dice Pierluigi Marabelli, responsabile risorse umane della banca, che ha avuto un ruolo chiave nella conclusione felice della storia. «Quello di Vittoria è un caso anomalo in Italia, perchè positivo – afferma Massimo Mariotti, responsabile del Centro gay della Camera del lavoro -. Nella stragrande maggioranza dei casi i transessuali sono discriminati, mobbizzati, licenziati. Moltissimi di loro sono costretti a prostituirsi per non morire di fame». Luca Laviola

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2 In Italia e nel mondo


L’opposizione sfida il regime a confrontarsi in piazza e annulla le cerimonie previste per oggi

Iran, Ahmadinejad a Obama: «Sei come Bush» TEHERAN - Il regime iraniano attacca tutti a testa bassa, in primis l'Occidente e il presidente Usa, accusato di «parlare come Bush». Mentre l'opposizione arriva a sfidare «alla conta in piazza» il presidente Ahmadinejad, ufficialmente rieletto con una valanga di voti. Il clima di Teheran resta quello di una capitale sull'orlo del caos, pietrificata in attesa di uno scontro fisico tra il regime e la popolazione. Ieri l'opposizione moderata ha cancellato alcune veglie funebri previste in memoria delle vittime della repressione, documentata sempre più

Il grande ayatollah Ali Montazeri ha criticato la repressione

Hossein Ali Montazeri

inequivocabilmente dai video amatoriali che appaiono su Internet. Ma il candidato riformista Mehdi Karrubi, lo stesso che aveva organizzato le veglie, ha sfidato il presidente Mahmoud Ahmadinejad: «Con l'autorizzazione del ministero dell'Interno possiamo organizzare due raduni in aree diverse di Teheran, così che Ahmadinejad possa vedere chi ha più sostenitori: lui o il movimento riformista». Un'idea che il principale candidato dell'opposizione, il moderato Mir Hossein Musavi, non ha aderito alla proposta, ma promette di non deporre le

armi: «Non mi impediranno di ottenere i diritti per il popolo iraniano a causa di interessi personali o per paura delle minacce». La sua preoccupazione sembra più che altro rivolta alle vittime della violenza di regime, e allo stravolgimento della volontà popolare: «Chi è dietro ai brogli elettorali è responsabile del bagno di sangue», ha dichiarato ieri. Anche il grande ayatollah Hossein Ali Montazeri, a 86 anni forse il più influente leader religioso iraniano, ha criticato fortemente la repressione di questi giorni Arturo Costa

Roma, incendio in centro tanta paura, nessun ferito Le fiamme si sono sviluppate nella centralissima piazza della Maddalena

I vigili del fuoco in azione

Mosca. Processo annullato, ma per la famiglia è un espediente

ROMA – Momenti di terrore nel cuore di Roma per un incendio che si è sviluppato la notte di giovedì poco prima dell’una in un palazzo del '500 a piazza della Maddalena, a pochi metri dal Pantheon. Cinque famiglie sono state evacuate; quattro gli appartamenti danneggiati dal fuoco, di cui uno in modo grave. Nessuno è rimasto ferito. Secondo le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte e l’intera mattinata, il focolaio è partito da una chiostrina interna dove sono stati installati alcuni impianti di refrigerazione.

Stuprata e uccisa in Turchia nel 2008

Pippa Bacca ergastolo La decisione contestata dalla difesa della giornalista assassinata per l’assassino

Politkovskaia, tutto da rifare MOSCA – Processo bis per l’omicidio di Anna Politkovskaia, la cronista del giornale di opposizione Novaia Gazeta uccisa a colpi di pistola nell’ascensore di casa il 7 ottobre di tre anni fa: lo ha deciso, accogliendo il ricorso della procura, la corte suprema russa, annullando ieri per «significativi violazioni procedurali» la sentenza della giuria che a metà febbraio aveva assolto all’unanimità i tre imputati ceceni, dopo tre mesi di processo contrassegnati da menzogne e polemiche. La mossa è stata contestata sia dalla difesa degli imputati, che ha annunciato ricorso alla Corte di Strasburgo denunciando una «decisione politica presa al più alto livello», sia dalla famiglia della vittima, secondo cui un nuovo processo con le vecchie prove già fallite rischia di oscacolare ulteriori indagini per scoprire mandante e movente. Insomma, un tentativo di insabbiamento mascherato da una decisione che sembra riportare giustizia. Il tribunale che ha assolto i tre imputati, secondo la corte suprema, ha commesso «significative violazioni del codice di procura penale, che hanno influenzato l’emissione di un giusto verdetto». Il presidente del collegio, inoltre, non avrebbe reagito adeguatamente alle violazioni, comprese alcune dichiarazioni critiche della difesa, e questo potrebbe aver predisposto e influenzato la sostanza del verdetto. Infine, secondo la corte suprema, la condotta dei medici legali nell’ indagine preliminare fu discussa negativamente alla presenza della giuria. «Impugneremo la decisio-

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La giornalista russa della Novaia Gazeta, Anna Politkovskaia, uccisa il 7 ottobre di tre anni fa

ne, ma è quasi inutile farlo all’interno del Paese», ha sottolineato Murad Mussaiev, avvocato della difesa, evocando Strasburgo. I due figli della giornalista, Ilià e Vera, ha spiegato l'avvocata Anna Stavitskaia, non condividono la decisione della Corte Suprema, pur essendo convinti della colpevolezza degli accusati. «I famigliari di Anna erano completamente d’accordo con la sentenza di assoluzione. Non abbiamo presentato appello e riteniamo non ci sia alcun motivo per annullarla», ha dichiarato la legale. «Il verdetto di assoluzione è una decisione del tutto ragionevole e logica, mi pare

estrazione del 25 giugno 2009

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che gli inquirenti devono criticare se stessi perchè con queste prove non ci si poteva aspettare una sentenza diversa», ha aggiunto, dicendosi invece a favore della prosecuzioni delle indagini per raccogliere prove supplementari. «Nel nuovo processo il verdetto sarà lo stesso perchè le prove sono le stesse», ha aggiunto. In effetti il rischio vero è proprio questo perchè i precedenti inquirenti non sono riusciti a mettere in piedi un’inchiesta rigorosa, nonostante le molte evidenze a disposizione. Un «fallimento totale», come scrisse singolarmente unanime la stampa russa, mettendo sul banco degli

imputati tutto il sistema giudiziario del Paese. Del resto anche il processo, come l’inchiesta, avvelenata da depistaggi e fughe di notizie, era partita subito male: il presidente aveva tentato di tenerlo a porte chiuse nascondendosi dietro una inesistente richiesta dei giurati per motivi di sicurezza. Ma la prosecuzione non era stata incoraggiante: valzer di giurati, incongruenze e contraddizioni investigative, sparizioni di prove, varie udienze senza stampa per la citazione di presunti documenti segreti. E così furono tutti assolti, tra le proteste e l'indignazione di mezzo mondo. Claudio Salvalaggio

Manifesto troppo hard Calvin Klein fa dietrofront UN manifesto pubblicitario dello stilista Usa Calvin Klein che evoca un rapporto a tre ha provocato proteste tali nella pur spregiudicata New York, da convincere la casa di moda a sostituirlo con uno più castigato. Lo riferisce il sito web del Dailynews, ripreso dai maggiori network televisivi. L'immagine incriminata è comparsa giorni fa nel quartiere trendy di Soho, tra Houston St e Lafayette St, e raffigura una ragazza in topless distesa su un altro modello, mentre bacia un terzo ragazzo seduto al loro fianco. I tre sono sopra un divano. Lungo per terra, un quarto ragazzo, in estasi. Tutti i modelli, ovvia-

mente, indossano i jeans griffati. La foto ha scosso i residenti della zona, così la stessa marca ha deciso di fare marcia indietro. Al posto dei quattro coi jeans, è apparsa l'immagine di una ragazza in bikini che esce dall'acqua e la semplice scritta Calvin Klein.

ANKARA – «Sono soddisfatta della giustizia turca, probabilmente in Italia l’imputato non avrebbe avuto una condanna a vita». Sono queste le prime parole dette all’Ansa da Elena Manzoni (sorella del celebre artista Piero), madre di Giuseppina Pasqualino di Marineo, alias Pippa Bacca, l’artista milanese di 33 anni violentata e uccisa in Turchia all’inizio dell’aprile 2008. Un dolore che rimane composto davanti all’uomo reo confesso dell’omicidio della figlia. La sentenza è arrivata ieri al termine di un processo cominciato lo scorso 7 ottobre davanti ai giudici della Corte d’Assise di Kocaeli, cittadina a 100 chilometri a Est di Istanbul con competenza territoriale per il delitto: Murat Karatash, 38 anni, è stato condannato all’ergastolo per l'omicidio di Pippa Bacca, ma anche per i reati di sequestro di persona, limitazione della libertà personale, violenza carnale e furto, come ha spiegato all’Ansa Mehmet Eke, legale della famiglia della vittima. «Il calcolo complessivo degli anni che Karatash dovrà scontare in cella non è stato ancora fatto, ma non saranno meno di 40», ha detto l’avvocato. Era partita da Milano in autostop indossando un abito da sposa, voleva arrivare in Israele passando per i Balcani e il Medio Oriente. Il viaggio di Pippa Bacca, invece, è finito in un anfratto lungo l’autostrada Istanbul-Ankara, dove il suo cadavere senza vestiti è stato ritrovato l’undici aprile dell’anno scorso. Era salita sull'auto del suo assassino il 31 marzo, dopo essersi separata dall’amica Silvia Moro, con cui aveva realizzato la sua «performance artistica» fino a quel momento. Voleva mandare un messaggio di pace e di speranza, dimostrare che attraverso l’amore si possono superare tutti i confini. Quando la polizia ha trovato il corpo senza vita della donna, la Turchia tutta si è sentita colpevole. «Dobbiamo vergognarci», aveva scritto Hurriyet, il quotidiano più diffuso del Paese. Anche per questo, forse, il processo è stato rapido e la sentenza «severa», come ha detto anche la madre dell’artista. Un cumulo di imputazioni per assicurare che l'omicida paghi fino in fondo per i suoi crimini. Yusuf Kerimel

Superlatitante mafioso apre pagine su Facebook IL superlatitante Vito Roberto Palazzolo, il manager che già il giudice Falcone voleva arrestare negli anni Ottanta, vive in Sudafrica, dove si fa chiamare Von Palace. La Procura di Palermo torna a chiederne l’estradizione. E intanto, lui continua a fare il top manager e apre delle pagine su Facebook e Plaxo. ito Roberto Palazzolo è uno stimato manager nel paese di Nelson Mandela, frequenta i migliori salotti della buona borghesia e può contare sull'amicizia di importanti esponenti delle istituzioni. Si fa chiamare Robert Von Palace. Adesso ha anche aperto due pagine sui social network. Niente foto, per carità, Palaz-

zolo resta un latitante per mafia. Fra i suoi amici connessi in Rete figurano il fratello Pietro e i manager di alcune società internazionali. Su Facebook, il profilo pubblico offre solo il nome, Roberto Von Palace, e il ritratto di un navigatore di altri tempi.

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In Italia e nel Mondo 3

Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

Il fatto del giorno: Pd, Franceschini vuol rimanere L’intento di non affidare il partito ai vecchi leader

Ci comunichino gli esiti e ci rispamino il dibattito

Una sfida che dà vigore ai progetti per il Paese

dall’articolo di Mario Ajello

dal corsivo di Michele Serra

dal commento di Pierluigi Battista

Dario Franceschini si candida ufficialmente alla segreteria del Pd con un messaggio via web e apre la sfida per il prossimo congresso. «Sono in campo per non riconsegnare il partito a vecchi personaggi», spiega. Quindi, promette che non farà «accordi di palazzo» e annuncia che intende «parlare soprattutto alla base del partito. Con me ci saranno tutti coloro che vogliono il rinnovamento», annuncia. Lo sfidante, l’ex ministro ds, Pierluigi Bersani, non fa nessun commento ufficiale. Si limita a una dichiarazione d’intenti che sarà il suo stile nella campagna per la segreteria. «Da adesso in poi - assicura - parlerò solo “per” e non “contro”». [...]

Lievita il famoso “dibatitto interno” al Pd. Cerco di documentarmi: ieri per esempio ho leggiucchiato un articolo sul “terzo fronte” [...]. Ma faceva caldo, sono uscito a mangiare una granita e un eventuale esame sul “terzo fronte” mi vedrebbe impreparato. Paventandone un quarto, e non avendo ben chiaro nemmeno quali siano il primo e il secondo [...], mi ritrovo in preda a una imprevista diffidenza per la democrazia partecipativa, le primarie, le secondarie, i precogressi e i congressi. Sogno un regolamento di conti interno, di palazzo, con congiurati nascosti dietro i drappeggi e duelli all’arma bianca, al termine del quale ci comunichino i nomi dei morti e dei pochi sopravvissuti. [...] Basta che mi tengano all’oscuro del loro dibattito [...].

[...] È un bene per tutti se il principale partito d’opposizione esce dall’angolo e la smette di essere e soprattutto di rappresentarsi come un’accolita di sconfitti che litigano sconsideratamente su tutto. La sua debolezza [...] incide negativamente persino su chi detiene la maggioranza. [...] Ecco perché una sfida aperta e vera tra (per ora) Franceschini e Bersani deve dare al Pd il volto di un partito che aspira a vincere la prossima partita. Deve mettere in luce cosa divide i contendenti, oltre a ciò che li unisce. Quali idee e non solo le biografie che ancorano al passato. Dovrà dire parole chiare sulle alleanze, perché è dalla scelta di un’alleanza che si capisce dove un partito vuole andare e come immagina di governare l’Italia. [...]

La migliore di ieri

Si scorgono Guerra aperta: i dalemiani nuovi volti sono irritati dal segretario

Troppe case troppi soldi

dal servizio di Matteo Tonelli

dal retroscena di Laura Cesaretti

dall’articolo di Salvatore Dama

[...] È un’onda che monta. Che spinge il nome di Debora Serracchiani. Sono tanti [...] che la vogliono in corsa per la segreteria ("facciamo le primarie e vedrete i voti che prende"). È lei, con quel suo carico di preferenze ottenuto alle Europee, con quel j’accuse lanciato in faccia al segretario, che pare identificare la voglia di nuovo della basa democratica. Che scrive: "Forze giovani, nuove, aria di rinnovamento vero e proposte convincenti; basta litigi interni, abbiamo bisogno di freschezza sotto tutti gli aspetti, il futuro è dei giovani, allora crediamo in questi giovani e diamo loro la possibilità di crederci e di cambiare". [...]

La guerra, quella vera, nel Pd è cominciata. Il videomessaggio di Dario Franceschini ha il tono di una sfida in nome del «nuovo» contro il «vecchio», del richiamo al «popolo delle primarie» contro gli apparati e i professionisti della politica. E fa imbestialire mezzo partito quando promette «non riconsegnerò il Pd a chi c’era prima». I dalemiani non nascondono l’irritazione [...]. Ma a tutti è chiaro che la corsa di Dario è partita [...]. È il segretario in carica, è il volto del partito, è quello che va «tutte le sere in televisione». Se il suo avversario Bersani si è dovuto affittare un mezzanino a piazza Santi Apostoli [...], lui ha a disposi-

zione la sede del partito, il sito ufficiale, la web-tv, l’ufficio stampa. E ha dalla sua parte il partito Rai [...] e la macchina da guerra di Repubblica, «il suo messaggio di oggi sembrava scritto da Mauro e Scalfari», dicono gli avversari interni. La sua visibilità nei prossimi mesi, insomma, è assicurata. Franceschini, infatti, mette in conto di poter perdere il congresso (che ora però si chiama «convenzione») l’11 ottobre: lì conteranno iscritti e «apparati», e per l’ex Ds Bersani, sostenuto da D’Alema, potrebbe essere più facile arrivare primo tra i candidati. [...] «Neanche in una bocciofila il segretario viene eletto da chi passa di lì, bisogna cambiare lo statuto», denuncia Violante. [...]

Giannelli sul Corriere

Che «nostalgia» di quei «presidenti del Consiglio sobri e rigorosi. E con un solo domicilio». Silvio Berlusconi, invece, è un disastro. «Troppe case», «troppe residenze», «troppi soldi» spesi dallo Stato per assicurare la sua sicurezza. Quanti? È quello che vogliono sapere alcuni deputati del Partito democratico. Che hanno rivolto un’interrogazione al ministero dell’Interno. Anzitutto per capire quali sono «i fabbricati privati» del premier «considerati residenza di Stato». Eppoi: «Quali standard sono previsti per garantire la sicurezza in ciascuna di queste residenze» [...].

La verità è nel mezzo

L’estrema personalizzazione della politica in Italia

dall’editoriale di Ritanna Armeni

dall’editoriale di Ernesto Galli della Loggia

Allora chi ha ragione? Berlusconi che, dopo i ballottaggi dice «Nuova sconfitta del centrosinistra» o Franceschini che afferma: «Comincia il declino della destra»? Come spesso accade, per quanto sia banale, la verità sta nel mezzo. Berlusconi non ha stravinto, come prometteva nella campagna elettorale. I ballottaggi confermano che un’ascesa che sembrava inarrestabile è stata frenata (nella stessa provincia di Milano il Pdl è passato per il rotto della cuffia). Il Pd, tuttavia, ha perso in molte Province e Comuni e la sua tenuta in alcune roccaforti ha i caratteri di una residualità più che di una rimonta. Ma, soprattutto, questi ballottaggi nella loro parzialità hanno dimostrato che lo “scandalo” in politica conta sicuramente, ma fino a un certo punto. Non c’è dubbio, i fatti di queste settimane hanno eroso la credibilità del presidente del Consiglio [...] ma non hanno ancora intaccato le fondamenta del suo consenso. [...]

Le accuse che si rovesciano in questi giorni sul presidente del Consiglio, le si condivida più o meno, sono la riprova definitiva del grado estremo di personalizzazione che la politica ha raggiunto oggi in Italia: una riprova che, alquanto paradossalmente, stanno offrendo proprio coloro che fino a ieri additavano la suddetta personalizzazione come sbagliatissima e assolutamente da evitare. Non tenevano conto però che la personalizzazione è un fenomeno inerente alla leadership: tanto più questa è autorevole e forte tanto più s’identifica ine-

vitabilmente con la persona di chi l’esercita. Né tenevano conto del fatto che i regimi democratici, proprio per il pluralismo che caratterizza le loro società, hanno quanto mai bisogno di una leadership forte e unificatrice. Ma è anche vero che le accuse che ogni giorno riempiono i nostri quotidiani, con grande attenzione alla vita privata di Berlusconi, testimoniano di un livello di personalizzazione che dire estremo è poco. A questo proposito è stato osservato giustamente che anche in altri Paesi europei o negli Usa i vertici del potere (Kennedy e Mitterrand, per fare solo due esempi) sono stati coinvolti ripetutamente in

La fotografia

Il segretario che tradisce dall’articolo di Peppino Caldarola

[...] Franceschini non è celebre per mantenere la parola data e le vecchie amicizie. Si racconta che quando nella sua Ferrara fu delegato a trattare la candidatura di un suo amico, a notte inoltrata l’amico era fuori e lui si era messo al suo posto. È stato con Franco Marini e lo ha tradito, con Prodi e ne ha parlato male per cinque anni, con Francesco Rutelli, che ha abbandonato a metà percorso. Veltroni ha fatto appena in tempo ad andarsene prima lui. La sua rinascita porta comunque proprio il nome di Walter Vetroni. Fino ad allora era stato un annoiato e indolente capogruppo dell’Ulivo alla Camera dei deputati. Pochi discorsi parlamentari, alcuni efficacemente polemici contro Silvio Berlusconi, e un caos completo nel gruppo che improvvisamente scoprì la nostalgia per Luciano Violante. [...]

L’Aquila, preparativi per il G8 previsto per luglio nella scuola della Guardia di Finanza (Ansa)

storie scabrose di sesso dense di particolari piccanti, ma in nessun caso però i rispettivi media se ne sono occupati più di tanto, anzi quasi sempre non se ne sono occupati per nulla. Sui gusti e le frequentazioni sessuali delle leadership la regola è stata dappertutto una sostanziale cortina di silenzio. Il fatto che in Italia non sia così, anzi sia l’opposto, potrebbe naturalmente voler dire che l’informazione italiana è assai più libera di quella straniera, ovvero, forse, può voler dire che in Italia la personalizzazione di cui si diceva ha raggiunto livelli realmente patologici. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Che dite? Franceschini riuscirà a risolvere il problema di cui il Pd soffre da prima della sua nascita? Parliamo naturalmente del problema d'identità, un malessere che serpeggia nella sinistra italiana da ben prima del crollo del Muro di Berlino, esploso però negli anni Ottanta. E il problema d'identità più evidente sta proprio nel termine e nella nozione di sinistra. Questa sinistra, poi, esiste ancora? Perché la destra sì: abbiamo ministri che non si fanno scrupoli a salutare col braccio teso là dove certi funzionari del Pd cresciuti politicamente nel Pci sono costretti a non salutare più la madre, facciamo conto, pur di alienarsi certe dinamiche maccartiste che si sono in parte autoimposti. Franceschini, le risolverà lei queste contraddizioni? Staremo a vedere: forse non è importante, chissà.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Parla Ali Ansari, massimo esperto di storia dell’Iran “Troppo sangue. Ahmadinejad è destinato a cadere”

Sta in Italia, a Cernobbio l’hotel migliore del mondo

dall’intervista di Deborah Ameri

dal reportage di Luigi Corvi

«Il leader supremo e i Guardiani della Rivoluzione dovranno scendere a compromessi. Il massacro non può continuare». Lo dice con dolore, Ali Ansari, uno dei massimi esperti mondiali della storia e della politica iraniana. Direttore dell’Istituto Iraniano dell’università di Oxford e docente di storia moderna. Columnist per il quotidiano britannico The Guardian e ospite regolare sulle colonne del New York Times. Ha appena pubblicato un libro dal titolo Iran Under Ahmadinejad (L’Iran sotto Ahmadinejad) in cui analizza gli anni al potere del presidente dittatore. Dopo aver seguito alla Cnn le cronache del bagno di sangue di ieri il professore parla al Messaggero dal suo ufficio di Oxford. Quale sarà ora la prossima mossa delle autorità? «A questo punto zittire la folla mi sembra impossibile. La rabbia è troppo grande, la frustrazione è straripata. Se pure le proteste si calmassero per qualche giorno [...] non

Teheran, continuano i disordini

penso che si fermeranno. L’Onda Verde continuerà ad andare in piazza. Questa è la rivolta più estesa dal 1979. Quindi è necessario che si arrivi a una soluzione che soddisfi la gente, i riformisti e il candidato presidente MirHossein Mussavi». Quale potrebbe essere questa soluzione? «Deve trattarsi di un compromesso serio, ormai ricontare i voti non basta più. Non credo si arriverà a una nuova elezio-

ne, perché da parte di Ali Khamenei sarebbe come ammettere l’errore e il totale fallimento. Penso piuttosto a un accordo con Mussavi». Ahmadinejad sopravviverà come presidente? «Ho seri dubbi. La rabbia della folla è contro di lui, l’Occidente è contro di lui, è lui la pietra dello scandalo. La sua testa potrebbe saltare. E comunque, sia il presidente sia Khamenei dovranno affrontare una crisi di autorità. Il leader

dal commento di Lietta Tornabuoni

Se la grossolanità, la faccia di bronzo e le bugie sfrontate del vertice politico ti fanno star male, ti danno un senso di nausea esasperata quando al mattino sfogli i giornali, un rimedio può anche essere il pacco della corrispondenza quotidiana. Ti accorgi che mentre gli appassionati e i moralisti temono che il nostro Paese sia alla catastrofe economicoetico-politica, la vita va avanti come se nulla fosse. Vediamo. Tra biglietti e cartoncini, il centro internazionale di fotografia Forma propone immagini giappo-

Tirare avanti, dimenticare non è un bene per il Paese nesi, incontri sulla fotografia (il vero, il falso), discussioni sui paparazzi (l’estate, gli scandali, il potere), convegni su «un certo modo di essere al mondo» e su «lo sguardo sensibile». Un lettore gentilissimo avvisa che in alcuni forum tipi della troupe di un film italiano di prossima uscita «sembrano spacciarsi per lei, firmandosi Lietta T.». La Triennale di

Milano invita a «Steelife», «l’acciaio in mostra da protagonista grazie ai suoi magistrali interpreti: gli artisti»; e alla mostra Pirelli sul lavoro manuale «Working. Uomini, macchine, idee». Il Goethe-Institut italiano sosteneva (ahimè, è troppo tardi) «La cultura dell’energia produce energia culturale: mutamenti climatici, politica energetica in Germania e

supremo non è mai stato particolarmente accettato dal clero, e per essere onesti, non è facile ereditare il potere dall’ayatollah Khomeini». Perché questa crisi tra Teheran e Londra? «Quando il governo iraniano è disperato incolpa l’Inghilterra. Lo faceva anche lo Scià. Sono ruggini storiche che non hanno nulla a che fare con il presente e che rivelano la totale scollatura delle autorità iraniane dal mondo reale. E’ assurdo pensare che gli inglesi abbiano manovrato e complottato per organizzare la rivolta». Si può definire, questa, la rivoluzione dei giovani? «In molti continuano a dirlo, ma non credo. Si tratta di un malcontento molto più esteso, anche se i giovani hanno un ruolo fondamentale. Sono però anche le èlite a essere profondamente arrabbiate con questo regime». Cosa spinge la gente a scendere in piazza sapendo di rischiare la vita? «Gli iraniani sono semplicemente stufi [...] della mancanza di libertà [...]».

in Italia, potenzialità delle energie rinnovabili, progetti bioclimatici, costruzioni solari, Bauhaus ieri e oggi. La Triennale di Milano rimembra ancora che nel 1964 Umberto Eco e Vittorio Gregotti commissionarono a Tinto Brass due video sul tema «Tempo libero e tempo di lavoro» che adessso, oltre quarant’anni dopo, sono stati ritirati fuori [...]. Istituzioni e persone appaiono vivissimi, ricchi d’energia nonostante l’estate; nonostante la crisi e gli altri guai, nessuno rinuncia al proprio ruolo e alle proprie iniziative. La cultura è l’ultima ad arrendersi. Il mondo non si ferma, va. Meno male?

Centoquarant’anni di storia e un fascino che non tramonta mai: è sul lago di Como l’hotel più bello del mondo. La rivista americana Forbes, che ogni anno stila la classifica dei 400 migliori alberghi del pianeta, per il 2009 ha attribuito il primo posto al Villa d’Este di Cernobbio che ha battuto, nell’ordine, il Peninsula di Bangkok, il Landmark Mandarin Oriental di Hong Kong, il Four Seasons George V di Parigi e il Burj al Arab di Dubai. È la prima volta che una struttura italiana raggiunge la vetta della prestigiosa classifica. Costruito nel 1568 e diventato albergo nel 1873, il resort di Cernobbio ha oggi 152 lussuosissime camere (prezzo in alta stagione 900 euro per notte) in due edifici circondati da un parco centenario in uno degli angoli più belli del Lario. E dotato di piscina riscaldata galleggiante sul lago (unica nel suo genere), spiaggia con sabbia riservata ai bambini, piscina coperta, centro benessere, otto campi da tennis, ristoranti, night. «Il riconoscimento a Villa d’Este — dice l’amministratore delegato Jean-Marc Droulers — premia la tradizione ed è un traguardo che fa onore all’ospitalità del nostro Paese». In queste stanze sono passate nei secoli schiere di duchi, re e regine, presidenti, star di Hollywood, scrittori, cantanti, musicisti, stilisti. Il primo cliente fu Giorgio Ricordi, che affittò un intero piano del padiglione Regina d’Inghilterra e ebbe come ospiti Giuseppe Verdi e poi Giacomo Puccini. Qui sono passati personaggi come Al-

fred Hitchcock, i duchi di Windsor, Leopoldo del Belgio, Vittorio Emanuele, i principi di Monaco, Elizabeth Taylor, Frank Sinatra, Barbra Streisand, Madonna, Mick Jagger, Bruce Springsteen, John Kennedy, Gorbaciov, Churchill, Ava Gardner, lo Scià di Persia, la Callas con Onassis e tanti altri. E qui si svolge ogni anno il Workshop Ambrosetti, ritrovo per i massimi vertici della politica, della finanza e dell’industria. Attribuendo il riconoscimento a Villa d’Este, la giuria di Forbes — formata da uomini dello spettacolo, giornalisti, scrittori, conduttori televisivi (tutti frequentatori degli alberghi di lusso) — ha elencato così i pregi dell’hotel a cinque stelle di Cernobbio, specificando che è facilmente raggiungibile e ha tutto: «Panorama, architettura, bellezza, servizio, decorazione di interni, storia, spa e persino il bel tempo». La villa fu costruita nel 1568 dall’architetto Pellegrino Tibaldi per il cardinale Tolomeo Gallio (la cui famiglia rimase proprietaria per due secoli) e diventò poi dimora dell’aristocrazia europea. Nel 1815 fu acquistata da Carolina di Brunswick, moglie separata di re Giorgio IV, e nel 1873 un gruppo di uomini d’affari lo trasformò in hotel di lusso. Oggi la struttura — frequentata per il 70 per cento da americani e inglesi — insieme ad altri tre alberghi di lusso (due a Como e uno a Firenze) è di proprietà di una spa che nel 2007 ha registrato l’utile record di otto milioni di euro e che fa capo al gruppo della famiglia brianzola Fontana, leader nella produzione di bulloni.

Studenti che valutano i professori: tempi amari

Ecco trent’anni di storia d’Italia raccontati come una guerra fra le tv

Gente da urlo

dal corsivo di Isabella Bossi Fedrigotti

dalla recensione di Nicola Porro

dal corsivo di Massimo Gramellini

È uno di quei libri che conviene leggere più che raccontare. Purtroppo sarà destinato più ad essere raccontato che ad essere letto. Si farà commercio delle storie dei suoi due autori. Si dirà che Franco Debenedetti è un «riformista» certo, ma di quelli maverick, originali. Che ha persino unito il cognome, invece di dividerlo, come al contrario ha preferito il fratello Carlo. E di Antonio Pilati si confonderà la sua passione per il mercato televisivo, nata in periodi non sospetti, con l’accondiscendenza alle tesi di Mediaset. Ma di commercio, appunto, si tratta. La guerra dei trent’anni più che della televisione commerciale, tratta di storia politica. È la cronaca di un trentennio in cui la sinistra è stata vinta dalla propria ossessione. È la genesi dell’ostilità di un certo establishment nei confronti dei nuovi arrivati: la presunzione degli «ottimati» di utilizzare il moralismo come strumento di battaglia politica. È la «bella politica» di cui parla Eugenio Scalfari, dietro alla quale si nasconde un’incapacità di leggere i mutamenti popolari. Dall’anticraxismo alla questione morale di Berlinguer, dalla conservazione del compromesso storico al girotondismo. È la storia,

Ero un turista che chiacchierava in un parco di Parigi, circondato da carovane di bambini con mamme e badanti, e stavo inerpicandomi nel racconto di qualche scemenza quando mia moglie mi ha rivolto uno sguardo carico di riprovazione: «Abbassa la voce! Perché urli?». Ho serrato la bocca e mi sono messo in ascolto. I tanti bambini di quel parco producevano un brusio di sottofondo, qua e là increspato da frasi brevi e assertive delle madri. Il più molesto della combriccola ero decisamente io. Ma mi è bastato rientrare in Italia per sentirmi di nuovo afono. Qui urliamo tutti. Impariamo da piccoli, di solito dai genitori, che suppliscono con i decibel alla carenza di carisma (gli strilli sono manifestazioni di stanchezza e di impotenza). Il resto lo apprendiamo davanti alla tv, dove chi urla di più ottiene di essere inquadrato più a lungo, e politici e «tronisti» hanno messo a punto la tecnica del «disco rotto», che consiste nell’urlare all’infinito la stessa frase, così da impedire agli altri di rispondere. [...] Per liberare quella rabbia compressa e senza bersagli definiti, figlia della solitudine e dello smarrimento, che nessuna tastiera di computer riuscirà mai a sfogare.

Tabelloni con i voti ai professori accanto a quelli con le valutazioni degli alunni. Succede al Berchet, lo storico liceo del centro milanese e il preside sembra soddisfatto dell’iniziativa. Forse sarà sembrato un gesto democratico permettere agli studenti di giudicare pubblicamente i loro insegnanti, forse sarà sembrato liberatorio, innovativo. Premesso che valutare la preparazione dei professori è probabilmente più che giusto, meglio però sarebbe da parte di una apposita commissione che non in modo così brutale e populistico, per mano degli alunni. Non basta che i professori siano notoriamente sottopagati oltre che, fin troppo spesso, svillaneggiati quando non minacciati o anche aggrediti dai genitori dei loro studenti? Non basta che siano ormai ridotti nell’immaginario comune a impiegati senza più status né autorità? Bisognava anche umiliarli con questa specie di gogna pubblica, un tabellone agli occhi di tutti che — è facile immaginarlo — riporterà soprattutto le vendette de-

gli alunni? Cinque al prof che mi ha dato cinque, quattro a quello che mi ha rimproverato davanti a tutti, secondo una barbara legge del taglione? Oppure otto a quello che non interroga mai di lunedì e nove a quello che lascia copiare durante i compiti in classe, secondo una regola altrettanto incivile? Con questo non si vuole per principio mettere in dubbio l’equità di giudizio degli studenti, ma solo suggerire quanto sia facile e comprensibile la tentazione di punire chi ha punito e di premiare chi ha premiato chiudendo un occhio. Ma c’è anche dell’altro. Quale accordo, quale armonia ci potrà essere in un corpo insegnanti dilaniato da una simile spiacevolissima votazione pubblica? E dove andranno a finire la fiducia e la solidarietà tra preside e professori così necessarie per il buon funzionamento di un istituto scolastico se il primo permette che i secondi vengano dati in pasto alla platea giudicante degli studenti? Poveri prof, verrebbe da dire, ci mancava anche questa: orecchie d’asino sulla testa e la scritta «ciuco» appiccicata sulla schiena.

Lory Del Santo, Ezio Greggio, Enrico Beruschi in “Drive in”

nella prima parte del libro scritta da Debenedetti, della politica italiana dal 1975 ai giorni nostri. In un gioco di specchi si leggono i principali movimenti del nostro quadro politico nel riflesso deformato dello sviluppo della televisione commerciale. I democristiani della Rai, la sinistra dc, Berlinguer, Craxi, il pentapartito, Mani pulite e infine Berlusconi coinvolti da un’industria bambina che stava capovolgendo il set di valori di una società in mutazione. «I giornali nascono politici - leggiamo - e approdano all’impresa. Mentre la Tv nasce commerciale e approda alla politica». Applicare le interpretazioni tipicamente adottate per la carta stampata alle televisioni commerciali è stato l’errore genetico

commesso dai detrattori di Mediaset. Un malinteso gigantesco, figlio di un’incapacità di comprendere la realtà. L’ossessione di portare le lancette qualche anno indietro viene descritta bene da Debenedetti: «Prima si deve tornare allo stato precedente». Craxi comprende per primo che è necessario spettacolarizzare la politica «per una forza che non ha gli strumenti di comunicazione della Dc e del Pci». La televisione commerciale non può che essere il suo strumento principale. Ma si tratta di una fase cavernicola del nostro sistema. La televisione rappresenta in questo senso una rottura più che una conservazione. È l’apertura del vaso di pandora dei mutamenti sociali del Paese. [...]

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Tra Franceschini e Bersani c’è Chiamparino

I nodi della politica

Pd, s’infiamma il duello e qualcuno vuole il “terzo uomo”

Incendio doloso per Barbara Montereale che partecipò alle feste del premier

di CRISTINA FERRULLI

Bruciata l’auto di una teste E’ ritenuta un’intimidazione legata all’inchiesta di Bari La donna fu a Palazzo Grazioli con la D’Addario

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di PAOLO MELCHIORRE

L’AUTODIFESA

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Da “A sinistra” un altro metodo di elezione del segretario

Berlusconi: «Non cambierò agli italiani piaccio così» di MILENA DI MAURO L'AQUILA – «Io sono fatto così e non cambio. E gli italiani mi vogliono: ho il 61%. Sentono che sono buono, generoso, sincero, leale, che mantengo le promesse». Ha un piglio di nuovo battagliero Silvio Berlusconi, quando comincia la sua prima, pubblica ed appassionata autodifesa da quando è esploso il Bari-gate. Finora il premier,

se si eccettua l’intervista al settimanale “Chi”, non aveva mai affrontato così lo scandalo nel quale lo ha tirato dentro la escort Patrizia D’Addario. Ieri, dall’Abruzzo durante la conferenza stampa su G8 e ricostruzione post-terremoto, mette in chiaro di non temere che la campagna di «menzogne e bugie» possa rovinare il G8, dove arriveranno i grandi della terra «senza defezioni»: Obama, Medvedev, Sarkozy, Merkel. Avere comportamenti più consoni ad un capo di governo, evitare in futuro situazioni pericolose, insomma cambiare? «Ma perchè? – mostra stupore Berlusconi – La vita è così bella... Meglio viverla come viene. Io alla mia età non cambio...». Il presidente del Consiglio è sicuro che avrà la meglio. «Questa campagna di menzogne e spazzatura – assicura – avrà conseguenze su chi l’ha fatta. Perderanno credibilità, lettori e pubblicità. Certo, all’estero tutto ciò non ha fatto bene, ma la verità viene sempre fuori». Comunque, nessuna controquerela al Gruppo L’Espresso («Io di solito non lo faccio. Vedremo...») e una presa di distanza dal “Giornale” che rilancia sul «clan D’Alema» l’accusa di frequentare escort,

attraverso un’inchiesta del '99: «Mi tengo lontanissimo da queste cose. Da editore ho stracciato foto e articoli». Poi, ancora l’autodifesa sul caso D’Addario: «Io non ho mai immaginato di chiedere a un mio ospite di privarsi del suo telefonino e tutto ciò che avviene in mia presenza non può essere men che morale. Che qualche cena mia sia divertente, perchè io sono un mattatore, lo posso dare per scontato. Ma se arrivano delle intruse che sotto mentite spoglie e portate da un ospite, si meravigliano di quello che vedono, non è colpa mia. Purtroppo abbiamo sbagliato l’ospite, e lui ha sbagliato l'ospite dell’ospite. Sono cose che capitano con le centinaia di persone alla mia tavola». «Una promessa fatta? – va avanti Berlusconi con esplicito riferimento al caso D’Addario – Ma pensate che io mi metta a fare una pratica edilizia per qualcuno in un comune rosso, in una provincia rossa, in una regione rossa? Ma tanto le menzogne poi vengono fuori». E nei cantieri del G8 scherza con gli operai: «Vi porto le veline, ma non minorenni...». «Il mio modo di reagire – spiega – a tutte le calunnie credo sia il più positivo».

Secondo l’autorevole quotidiano gli uomini di Silvio penserebbero già a «un futuro senza di lui»

Ma Financial Times viviseziona lo staff del Cavaliere A “rischio” Tremonti, vicino alla Lega, e Fini con la sua «rispettabile immagine di uomo di Stato» dall’inizio della vicenda legata a Noemi. Il timore più urgente nello staff del presidente del Consiglio, ha riferito al quotidiano un collaboratore del premier, è che a Berlusconi arrivi un avviso di garanzia nel bel mezzo del G8 che si terrà all’Aquila, come avvenne nel 1994, quando il premier si trovò indagato per corruzione mentre presiedeva una conferenza dell’Onu sul crimine. Le «dinamiche» attorno a Berlusconi sono mutate, affermano le fonti di FT, complici la sua «ambizione frustrata» a diventare Capo dello Stato, le ultime elezioni europee che hanno mostrato «l'allontanamento degli elettori», l’immagine dell’Italia «ridotta al minimo» e le «pressioni di ambienti religiosi cattolici».

Ft, poi, divide in tre schieramenti il governo italiano: al primo appartengono ministri come Maurizio Sacconi, Claudio Scajola, Franco Frattini, il cui futuro «dipende dalla sopravvivenza» di Berlusconi. Poi viene il campo femminile, con Prestigiacomo e Carfagna, «fedeli, ma in seria difficoltà ad esprimersi» in queste circostanze. Infine, vi sono quei politici che «sono rimasti in silenzio o prendono le distanze», «vedono un futuro oltre Berlusconi» e «sperano che la successione sia definita»: si tratta, scrive FT, di Gianni Letta, che «opera già come primo ministro»; di Giulio Tremonti, titolare di «legami stretti con la Lega Nord». di Gianfranco Fini, «impegnato a costruirsi una rispettabile immagine di uomo di Stato». C'è, però, un «grave» ostacolo, alle dimissioni del premier: «La sua immunità dalle incriminazioni dura finchè è in carica».

Gianfranco Fini

E in direzione spunta l’odg che mette in dubbio le primarie di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Nel Pd c'è anche chi mette in discussione le primarie: oggi la Direzione nazionale, convocata per approvare il regolamento del Congresso, dovrà votare anche un ordine del giorno, presentato dall’aerea “A Sinistra”, che prevede la modifica del sistema di elezione popolare del segretario. Intanto, dopo la proposta di Sergio Chiamparino di rinviare il congresso, che sembrava archiviata dopo la discesa in campo di Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini, fa proseliti il partito dello slittamento. Sono stati proprio sette dirigenti del Pd piemontese a rilanciare la proposta del rinvio delle Assise, da sostituire con una conferenza programmatica che definisca «quella chiara piattaforma politica che ancora manca al nostro partito». E il segretario regionale Gianfranco Morgando ha perorato la causa dello slittamento alla riunione con il segretario Dario Franceschini e con gli altri segretari regionali. Le regionali del 2010 sono per il Pd piemontese una partita già aperta, richiedono un impegno sin d’ora a costruire una piattaforma po-

litica e programmatica: «Restare fino a novembre alle prese con i congressi locali sarebbe penalizzante», dice Morgando. Lo stesso timore emerge nelle altre regioni in bilico, come Lazio, Puglia e Marche; e in quelle dove il Pd deve lavorare molto per evitare la catastrofe, come Lombardia e Veneto. E infatti anche il veneto Paolo Giaretta è favorevole al rinvio. Il timore, espresso oggi anche da parlamentari come Pierluigi Castagnetti, Pietro Marcenaro o il “rutelliano” Luigi Bobba è che al congresso «si parli di cognomi più che di contenuti», secondo l’espressione di Castagnetti. Sembra però difficile fermare la macchina ormai partita: anche perchè, come ha osservato il veltroniano Enrico Morando, urge un chiarimento politico perchè nel Pd vivono «due visioni contrapposte»: una dalemiana che lo vede come partito di sinistra che si allea con il Centro di Casini, e l’altra che vuole un Pd partito che unisce tutti i riformisti. La grande novità è che si mettano in discussione le primarie. La componente di sinistra, che fa capo a Vincenzo Vita e Paolo Nerozzi, presenterà domani un ordine del giorno che propone di modifica-

re le regole dello statuto. Questo prevede che gli iscritti votino i candidati e le mozioni politiche, e che i primi tre candidati con più consensi accedano alla seconda fase, cioè alle primarie. Il segretario viene quindi eletto dalla più vasta platea dei simpatizzanti. Per cambiare sistema, spiega Salvatore Vassallo, uno degli estensori dello statuto e fautore delle primarie, occorre convocare l’Assemblea nazionale di 2.850 delegati e farla votare: «Ma cambierebbe la natura del partito», osserva. “E' solo letteratura – taglia corto l’ex Ds Francesco Tempestini – bisognerebbe mettere d’accordo tutti, o diventerebbe una bolgia». Il tentativo di costruire un accordo, specie dopo le critiche di Bersani allo statuto, è state fatto: ma non sono approdate per ora a nulla. Anche perchè ognuno teme di passare come colui che teme il responso delle primarie. «Ma è sintomatico il solo fatto che se ne parli», dice l’ulivista Mario Barbi.

Oggi il partito approverà il regolamento del congresso Ipotesi rinvio

Massimo D’Alema querela “Il Giornale” Il quotidiano ipotizza un giro di squillo nel ’99 per ambienti vicini all’ex Pds ROMA – “Il Giornale” pubblica dettagli su un’inchiesta del ‘99 “rimossa” e titola “Tutte le escort del clan D’Alema” e lui, il presidente della Fondazione Italianieuropei, dà subito mandato ai propri legali di querelare il quotidiano per diffamazione. Ieri il titolo di prima pagina del Giornale era su quello che definisce uno «scandalo rimosso» risalente al giugno 1999. All’interno un servizio di due pagine su una storia che riguarda ragazze reclutate «per farle prostituire con facoltosi clienti». Una di queste, Marina, arriva a Montecitorio insieme alla maitresse-reclutatrice (una certa R. F.) per un incontro a «luci rosse» con un «personaggio molto importante». Secondo il quotidiano «l'inchiesta svanita» trattava di incontri «carnali» tra alcune ragazze e personaggi che ruotavano intorno agli ambienti vicini a Pds-Ds. Nel servizio, Massimo

D'Alema, allora presidente del Consiglio, non è direttamente chiamato in causa per nessuna delle circostanze, ma i personaggi citati vengono indicati come a lui collegati. In un altro articolo si sostiene che la vicenda si è chiusa a tempo di record con un solo colpevole: la maitresse. «Soltanto violenza politica vuota con l’evidente obiettivo di distrarre l’attenzione dei lettori dalle vicende del premier che ormai hanno superato ogni limite di decenza», ha dichiarato il vicepresidente dei senatori del Partito democratico Luigi Zanda. La direzione de Il Giornale replica spavalda sulla querela: «Saremo ben lieti – si afferma in una nota – di discutere in un’aula di tribunale con l’onorevole D’Alema i contenuti dell’articolo pubblicato dal Giornale, dal momento che tutto ciò che è scritto fa parte di un’inchiesta che noi abbiamo riportato fedelmente».

Cell. 347.4046030

Massimo D’Alema

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e Rossini sarebbe andata lì solo quale amica di D’Addario. Al magistrato Montereale ha BARI – Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, convo- raccontato di essere stata anche cato dalla Procura per riferire in Sardegna a villa Certosa, e che sugli appalti regionali nel setto- in quella occasione, commosso dalla sua storia persore della sanità; l’auto di nale (la ragazza, 23 una ragazza-immagianni, ha una bambina ne che ha partecipato di cui si occupa da soalle feste nelle residenla), il premier le regalò ze del premier, Silvio soldi e monili. Berlusconi, che viene Il legale di Barbara misteriosamente inMontereale ha ribadicendiata. to che la sua assistita Sono le ultime novità (candidata, come la nelle due inchieste paD’Addario, alle comurallele condotte dalla nali di Bari con la lista Procura di Bari. “La Puglia prima di Vendola ha ricevuto tutto”, in corsa con il un invito a presentarsi Nichi Vendola Pdl) non è una escort in procura, quale persona informata sui fatti, dal so- ma una modella che lavora come stituto procuratore Desiree Di- donna immagine in feste e discogeronimo, che dirige l’inchiesta teche. E ha precisato che è stata sugli appalti nella sanità puglie- sentita nell’ambito dell’inchiesta se. In particolare il presidente solo come persona informata sui della Regione dovrebbe essere fatti. sentito sull'indagine interna avviata e conclusa dallo stesso ente, che ha focalizzato l’attenzione anche sugli appalti assegnati al gruppo dell’imprenditore Gianpaolo Tarantini. Dalle intercettazioni telefoniche a Tarantini è scaturita la tranche d’inchiesta sulle feste a Palazzo Grazioli e Villa Certosa. Vendola in questi giorni è in missione istituzionale in Canada e rientrerà il 30 giugno. È presumibile che sempre la prossima settimana si rechi in Procura per essere sentito dal magistrato. Si tinge invece di un piccolo giallo l’inchiesta sulle feste nelle residenze del presidente del Consiglio. Ieri mattina è andata a fuoco l’auto di Barbara Montereale, la ragazza-immagine pugliese amica della escort Patrizia D’Addario che ha partecipato ad Silvio Berlusconi all’Aquila un paio di feste e per questo motivo è stata sentita dal magistrato inquirente Giuseppe Scelsi, quale persona informata sui fatti. L’incendio, secondo i carabinieri che indagano sull'episodio, è quasi certamente di natura dolosa. L’auto era parcheggiata a Modugno (Bari) in via Catania, nelle vicinanze dell’abitazione della Montereale. Qualcuno ha forzato lo sportello dal lato passeggeri ALLEATI e ministri di Silvio Berludella vettura e ha cosparso liqui- sconi «stanno già pensando a un fudo infiammabile nell’abitacolo, turo politico senza di lui». Lo afferappiccando il fuoco. L’incendio è ma il Financial Times in una corristato spento dai pompieri. Diffi- spondenza da Roma di Guy Dinmocile dire se si sia trattato sempli- re, che riporta nel suo articolo le concemente di un gesto vandalico o fidenze di «alte fonti governative». se l’episodio sia legato all’inchie- Sono queste, mantenendo l’anonista barese. Barbara Montereale, mato, a indicare che il presidente del insieme con Patrizia D’Addario e Consiglio «non si dimetterà presto», Lucia Rossini, partecipò tra l’al- ma anche a riferire che «ministri tro alla cena del 4 novembre scor- chiave stanno cercando di posizioso a Palazzo Grazioli, residenza narsi nel caso in cui altre dannose riromana di Silvio Berlusconi. velazioni possano spingerlo a lasciaA quella cena, alla quale c'era re». anche Gianpaolo Tarantini, Secondo le fonti di Dinmore, quelMontereale sarebbe intervenuta lo a cui si assiste è «uno scenario del quale ragazza-immagine, men- tutto nuovo. Il terreno è in movimentre D’Addario avrebbe trascorso to» da quando Veronica Lario ana Palazzo Grazioli anche la notte nunciò di aver chiesto il divorzio e

I “santini” elettorali di Patrizia D’Addario e Barbara Montereale e un particolare dell’auto bruciata della Montereale

Non si è sentito chiamato in causa, invece, l’ex segretario dei ROMA – La piazza a sostegno del- Ds Piero Fassino, che ieri ha riule manifestazioni in Iran unisce nito i suoi in un albergo romano. per mezzora candidati e fazioni. «Io voglio partecipare, e voglio In realtà, alla vigilia della dire- che noi tutti partecipiamo, alla zione di oggi, nel Pd si è aperta la costruzione della piattaforma ribattaglia per il posizionamento formista di Dario», avrebbe sproanche se non sono sopite nè le nato Fassino. Ma i dubbi non sotentazioni di rinvio nè la ricerca no mancati e c'è stato chi ha landi un “terzo uomo”, con un pres- ciato la proposta di cercare un terzo candidato. sing montante Il cui profilo è sul sindaco di Toquello del sindarino Sergio co di Torino SerChiamparino. gio ChiampariE se c'è chi, cono, sul quale è me Rosy Bindi o cresciuto nelle Francesco Rutelultime ore il presli, preferisce ansing per candicora non schiedarsi. rarsi, altri, come Lui, però, saPiero Fassino, tirebbe ancora inra dritto a sostetenzionato a tegno di Dario nere fede al suo Franceschini nomandato di sinnostante i dubbi daco e oggi rilanemersi nella riucerà la proposta nione di area, del rinvio «peruna delle tante chè il problema convocate in quenon è di persone sti giorni tra le ma di metodo correnti del parcon cui si affrontito. ta questa fase poIl giorno dopo litica». la sua discesa in Sul passo falso campo, il segrecon cui si è avviatario del Pd è torta la discussione nato con i suoi a congressuale spiegare il senso metterà l’accento di quel «non si anche Anna Fitorna indietro» nocchiaro, altra che ha provocato corteggiata per l’altolà di bersala segreteria. Ma niani e dalemiaanche chi non ha ni e anche, sodubbi sull’avanti prattutto tra gli tutta – Franceex diessini, una schini in primis sorta di “richiache vuole l'elemo della forezione con il voto – sta”. Dall’alto Pierluigi Bersani e Dario è preoccupato «Franceschini Franceschini sul salto nel buio – dice Pierluigi Castagnetti, molto vicino al lea- nel quale rischia di trasformarsi der – ha espresso soprattutto il congresso a causa dello Statuuna critica rispetto a metodi pre- to. Rischio che, evidenziano i più, cedenti per evitare di essere imprigionati nella dinamica perso- sarebbe ancora più probabile se nalistica che ha caratterizzato ci fosse un terzo candidato peruna generazione di dirigenti dei chè, nel caso in cui le primarie non assegnassero una maggioDs». Un’altolà al ritorno del vecchio ranza assoluta ad uno degli sfiduello tra Walter Veltroni, che danti, il verdetto sarebbe stabilista con Franceschini, e Massimo to con un ballottaggio a scrutinio D’Alema, che appoggia Bersani. segreto nell’assemblea nazionaMa che non è stato preso bene dal le. Di certo la campagna per l’elecandidato ex Ds. «Sentiamo tutti l’esigenza di zione del segretario del Pd non aprire la strada alle nuove gene- sarà noiosa: i sostenitori di Franrazioni ma il problema è vedere ceschini e di Bersani, a solo 24 come. Io comincerò dai giovani, ore dagli annunci ufficiali delle però non parlerò loro di vecchio e rispettive candidature, hanno di nuovo, parlerò dell’Italia», è la cominciato a suonarsele di santa replica piccata, un giorno dopo, ragione, senza esclusione di coldi Bersani concentrato a definire pi, trasformando i siti web magla sua piattaforma congressuale giormente frequentati in una vein vista della manifestazione del ra e propria arena virtuale dove primo luglio, che si svolgerà al tifare per il proprio leader preferito. teatro Ambra Jovinelli.


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Non c’è pace nel centrodestra dopo la debacle elettorale

Politica lucana

Buccico: «Ragioniamo»

Lacorazza pensa a un prossimo segretario lucano di matrice diessina De Filippo prende tempo

Altri con Digilio e per Delli Colli «un’autosconfitta»

Leadership Pd strategie tra ex In gioco con la scelta sui nazionali anche il futuro della segreteria regionale POTENZA - Si inizia a pensare seriamente al futuro del Partito democratico. Sia quello nazionale e sia quello regionale. A livello di leadership. E’ evidente infatti che lo spartiacque per qualsiasi ragionamento proiettato al futuro fosse il risultato elettorale. Una catastrofe dei democratici con l’avanzamento netto del Pdl e del centrodestra avrebbe messo a serio rischio l’esistenza stessa del Pd. Il pericolo sembra invece scongiurato, almeno per il momento. Per questo a due giorni dai ballottaggi è iniziata la corsa agli schieramenti. I due maggiori contendenti per la leadership (anche se il congresso è fissato per l’autunno) sono l’attuale segretario Dario Franceschini e Pierluigi Bersani. E in Basilicata i vari leader non potranno non schierarsi con l’uno o con l’altro. Le filiere che riconducono ai vecchi partiti di orgine (Ds e Margherita) difficilmente verranno sconvolte da scelte non in linea con le proprie storie politiche personali. Ma le questioni, al di là di chi è stato ex diessino o ex diellino, si incrociano anche con le dinamiche per la definizione della leadership regionale. Dopo le dimissioni di Piero Lacorazza da segretario del

Pd lucano, il suo posto è stato assunto (per decisione dei big di partito) da Erminio Restaino. Un ex della Margherita al posto di un ex dei Ds. La carica di Restaino però è temporanea. Ci sarà il congresso per decidere chi prenderà in mano

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il partito regionale. E anche qui la questione si gioca su filiere e su quella che sarà la scelta per il candidato presidente della Regione per le elezioni della prossima primavera. Non sono due cose distinte. Ovviamente. Non è immagina-

QUESTIONE PETROLIO

bile inoltre che anche la scelta di campo su leader nazionale sia slegata dalle logiche locali per il futuro della Regione e della segreteria del partito. Secondo autorevoli indiscrezioni, inoltre, sembrerebbe che Piero

Lacorazza, fresco di elezione alla presidenza della Provincia di Potenza voglia dire la sua per il successore (di se stesso e di Restaino) alla segreteria lucana. Sicuramente non per una propria nomina diretta ma per un “uomo” degli ex Ds. Fibrillazioni sono già presenti in molti degli ambienti diellini. Chiaro però che la partita è appena all’inizio. L’estate sarà il vero momento delle scelte e degli “scontri” definitivi. In ogni caso tornando agli schieramenti pro Bersani o pro Franceschini nel Materano la situazione sembra abbastanza definita. Con l’ex governatore dell’Emilia Romagna saranno Santochirico, Bubbico e Adduce (e quindi Cifarelli). Con Franceschini invece dovrebbero schierarsi Antezza e Chiurazzi (e quindi Pasquina Bona) Per il Potentino con Bersani oltre ai dalemiani (Luongo, Folino, Lacorazza), quasi certamente ci sarà anche Pittella che ha ottimi rapporti sia con Letta e sia con lo stesso Bersani. Margiotta sicuramente sta con Franceschini mentre Restaino e Santarsiero dovrebbero dichiararlo a breve. In dubbio ancora De Filippo che per vicinanza a Letta dovrebbe stare con Bersani ma tutto dipenderà anche dalle dinamiche in vista delle regionali.

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MARGIOTTA: «INGIUSTIZIA E’ FATTA» Taddei: «Benzina meno cara grazie al Pdl» IL deputato lucano del Pd, Salvatore Margiotta sbotta: «Con i soldi dei lucani i cittadini veneti, e non solo, otterranno lo sconto sulle benzine». Questo dopo che il proprio emendamento (in cui si chiedeva la cancellazione dei benefici petroliferi per il Veneto) è stato bocciato anche alla Camera dopo non essere stato approvato in sede di Commissione parlamentare. E Salvatore Margiotta poi aggiunge: «L'emendamento sopprimeva la parte del comma 2 dell'articolo 45 del disegno di legge “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, con la quale si estendono anche ai cittadini interessati dalle attività di rigassificazione i benefici relativi allo sconto sui carburanti alla pompa, finanziati attraverso

l'aumento delle royalties dovute dalle concessionarie petrolifere». «La mia proposta - aggiunge Margiotta - come ho diffusamente spiegato in aula alla presenza del ministro Scajola, era tesa ad eliminare una paradossale ingiustizia: è di

tutta evidenza che un fondo alimentato da risorse economiche derivanti dallo sfruttamento del territorio della Basilicata, debba essere per intero utilizzato in misure di ristoro e compensazione ambientale indirizzate unicamente alla lucania ed ai lucani. L'aver esteso, sostanzialmente con i soldi dei lucani, la possibilità di praticare lo sconto anche alle ricche e popolose regioni interessate dalle attività di rigassificazione inevitabilmente avrà la conseguenza di spalmare le risorse economiche tra tantissimi beneficiari, riducendo ovviamente e drasticamente i vantaggi per i gli unici cittadini che ne avrebbero diritto: i lucani. Dispiace che i colleghi della Pd eleletti in Basilicata non abbiano compreso l'importanza di sostenere tale emendamento”

LA Soddisfazione di Taddei per il sì della Camera alla le sull’energia. Vincenzo Taddei in una nota spiega: «Stamane, nell’ambito dell’approvazione del disegno di legge sulla energia, è stato approvato l’art. 45 (già 27 bis) che istituisce il fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti nelle regioni interessate dalla estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Tale articolo prevede l’aumento delle royalties dal 7 al 10 per cento. Lo stesso sarà ridistribuito sottoforma di diminuzione del costo dei carburanti ai residenti di ciascuna regione interessata calcolata in proporzione alle produzioni. Pertanto - aggiunge Taddei - il 3 per cento tornerà, integralmente, sottoforma di diminuzione del costo dei carburanti alla pompa ai lucani». E poi la ri-

sposta indiretta a Margiotta: «Per quanto concerne l’estensione ad altri territori interessati da attività di rigassificazione ad essi spetterà quanto previsto dal comma 3. b dell’articolo 45 ove si recita che il fondo può essere anche alimentato da erogazioni

liberali da parte dei titolari di concessione di coltivazione e di eventuali altri soggetti pubblici e privati. Quanto specificato verrà ulteriormente regolamentato con i decreti previsti che dovranno essere emanati dal Ministero dell’Economia di concerto con il Ministero dello Sviluppo entro novanta giorni dalla pubblicazione della legge». E questa invece la risposta diretta: «Gli emendamenti da parte di esponenti dell’opposizione sono demagogici e populistici e rappresentano un maldestro tentativo di dimostrare che anche loro si sono battuti su questo argomento dopo aver per anni dichiarato che era impossibile ridurre il costo della benzina e degli altri carburanti nella nostra regione. Ora che ciò sta diventando realtà, vogliono appropriarsi di tale idea»

Il Csail non demorde: ora un referendum

«No benefici al Veneto» «NONpossiamo accettare che attraverso le risorse petrolifere lucane la Regione Veneto possa godere degli stessi benefici delle popolazioni della Basilicata previsti dal disegno di legge “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia». A sostenerlo è il Csail, attraverso una dichiarazione del presidente Filippo Massaro, secondo il quale «si tradiscono le aspettative delle comunità della Val d'Agri e del Sauro, per fare un favore alla Lega Nord di Umberto Bossi che ha chiesto una contropartita alla concessione di uno sconto ai lucani tra l'altro di pochi centesimi di euro al costo dei carburanti alla pompa. La nostra delusione e la grande amarezza, interpretando il comune sentire del popolo lucano del petrolio, sono amplificate rispetto alle promesse reiterate nella recente consultazione elettorale da parte di dirigenti di primo piano del Pdl che avevano assicurato benefici ben più consistenti ai cittadini lucani, senza far riferimento ai veneti». «Confondere i pozzi di petrolio - prosegue Massaro con i rigassificatori è un’operazione politica che non solo non ci convince affatto ma che ci vede e ci vedrà nettamente contrari sino a promuovere una iniziativa di protesta che sfocierà nella raccolta di firme di abrogazione della legge non appena il ddl del governo verrà approvato in Parlamento (forniremo ai lucani l'elenco dei parlamentari che voteranno a favore). Non consentiremo che i lucani siano doppiamente beffati, dall'attuale gestione delle royalties del petrolio che come ha autorevolmente riconosciuto la Banca d'Italia sono spese in minima parte e “non raggiungono gli obiettivi prefissi” e dalla “beneficenza forzata” a favore, si badi bene, non di una regione depressa ma a forte sviluppo economico e sociale». «Evidentemente - conclude Massaro - l'alta percentuale di astensionismo e di schede nulle che si è verificato il 6 e 7 giugno nei comuni della Val d'Agri non è servito da lezione a chi pensa di fare politica come si trattasse di accordi e contropartite sulla pelle della gente».

Emilio Nicola Buccico

Angelo Tosto

zione». Critiche dirette anche da parte degli “alleati”. Il coordinatore regionale dell’Mpa di Basilicata, Gerardo Brusco attacca, «è stata persa un'occasione ghiotta» per poi proseguire chiedendo a se stesso: «Cosa è successo?». E questa la risposta che lo stesso Brusco offre all’opinione pubblica sottolineando lealtà nei confronti della coalizione di centrodestra: «Sicuramente abbiamo dovuto registrare un eccesso di autoreferenzialità nella Pdl che ha ritenuto di consultare un alleato, l'Mpa solo dopo aver scelto i candidati alla presidenza della Provincia ed il candidato sindaco del capoluogo. E' possibile che questi candidati non scelti da una consultazione più ampia della base elettorale del centrodestra, non abbiano saputo “parlare” alla comunità ed interpretare il bisogno di cambiamento che pure si è appalesato nel voto alle europee». Per questo prosegue Brusco, «credo che tutti insieme con costante periodicità, dobbiamo ripensare il centrodestra, individuare nuove strategie, definire contenuti e programmi incontrando le comunità laddove saremo più facilmente capaci di mobilitarle, dando più spazio alle persone rappresentative e “fedeli” dei vari territori». Diversa la posizione del segretario regionale del Nuovo Psi, Michele Fanelli che giudicando sostanzialmente positivo il risultato elettorale auspica «di proseguire lungo il percorso già individuato allargando la coalizione a forze politiche, movimenti e singoli cittadini che vogliono impegnarsi

per costruire le condizioni di alternativa al “regime” di centrosinistra. Per il gruppo dirigente del Pdl e per quello delle componenti politiche che hanno avviato la fase costitutiva del nuovo soggetto politico è necessario non disperdere il patrimonio elettorale acquisito e portare a termine la fase costitutiva sul territorio. Non servono né dimissioni né esasperazioni sulla lettura di risultati elettorali». A condivisione delle posizioni di Digilio è intervenuto anche il consigliere provinciale Angelo Tosto: «Il necessario chiarimento politico all'interno della Pdl dopo i risultati elettorali, non certo positivi, delle recenti consultazioni amministrative non devono far pensare ad una resa dei conti all'interno del centrodestra lucano, ma bensì l'occasione per affrontare su ciò che non è stato fatto dopo “ la fusione a freddo tra An e Fi». E ancora ha aggiunto Tosto «bene ha fatto Digilio a prendere quel tipo di posizione che condivido a pieno e soprattutto bene farebbero tutti gli eletti ed i dirigenti della Pdl ad esprimere le proprie considerazioni senza alcun timore perché il fine ultimo è quello di costruire la casa comune di tutti i lucani che non sono di sinistra». E la mancanza di condivisione delle scelte è motivo di disagio per Tosto che aggiunge: «Molti amministratori sono stanchi di essere utilizzati solo come portatori d'acqua e a non essere mai coinvolti nelle scelte politiche, e ritengo proprio questo essere stato una delle concause del risultato elettorale non certo esaltante». sal.san.

LA RIFLESSIONE «QUI le urne sono ancora calde. Qui Democrazia è stata fatta. In Italia dove votare è normale, esprimere un parere contrario è normale, manifestare oppure no per qualsiasi cosa è semplice, vincitori e vinti si accaparrano punteggi e valutazioni tutt'al più. I temerari si lanciano in invettive contro il quorum non raggiunto del referendum, provocando o placando pruriti alle mani proprie come altrui. Liturgia consolidata delle stagioni elettorali, dove i sei diventano nove (basta girarli) e dove la cosiddetta società civile è chiamata a ricoprire i ruoli più disparati. C'è quella schierata, quella indecisa e quella indignata. C'è quella assenteista o astensionista che ha fondato, suo malgrado, un parti-

La democrazia non è scontata to in più. Alla sua rincorsa si lanciano alcuni schieramenti che, a targhe alterne, ne implorano la conversione quando non l'incitano a vacanze al mare fuori programma e per chi accetta il consiglio è una salvezza non avere referendum a Natale. Tutto nella più assoluta normalità. E' la fotografia dell'Italia che vota, scattata con buona pace di chi, in modo perfettamente trasversale, è morto appena 60 anni fa per dare in mano a tutti quella matita indelebile. Pratica chiusa e si va avanti.

Sì, perché non si può fare molto di più: nascendo la Democrazia l'abbiamo trovata bella e fatta. Ci piace tanto la Democrazia, ne parliamo spesso per studiarla e per difenderla, per accampare il copyright in nome e memoria di altri. Siamo così democratici da non arricciare nemmeno il naso di fronte a percentuali altissime di persone che rinunciano a dire come la pensano, come la vogliono, che rinunciano ad un diritto. Le vogliamo così bene da considerarla scontata. E come funziona la Democrazia,

sembra tenersi in piedi da sola, vivere di forza e autonomia immanenti. Ed allora, se tanto mi da tanto, sapete che c'è? Democrazia per tutti. Pure per gli iraniani. Esportiamo questo bene prezioso che non sappiamo di dover custodire e alimentare prima di tutto a casa nostra, facciamo il verso a Barack Obama che ha deciso di non intervenire e opponiamoci seriamente alla strage che impunemente sta compiendo la polizia di Ahmadinejad. Anche lì per un voto, perché lì esprimere un parere contrario non è

normale, manifestare oppure no per qualsiasi cosa non è semplice e dove vincitori e vinti non si accaparrano punteggi e valutazioni tutt’al più. Voglio esagerare: digiuniamo e operiamo fattivamente ed in modo congiunto per il rispetto delle convenzioni internazionali sui diritti umani. Anche quando sono i diritti di detenuti italiani in paesi stranieri, anche quando la presunzione d'innocenza è solo una “presunzione”. Anche quando il concetto di giusto processo è una questione di

geografia. Oppure andiamocene al mare. Ricordandoci solo di aggiungere all'elenco dei miti e delle leggende il nome di Neda. Il nome di una giovane di Teheran che non aveva nessuna intenzione di morire, che aveva talmente tanta vita in sé da voler fare del suo paese un posto migliore. Una ragazza che credeva nella forza della parola e del dissenso non violento. Disarmata protestava per strada insieme a suo padre. Disarmata su quella stessa strada è stata uccisa sotto gli occhi del mondo. Mentre scegliete, pensate vi prego a ciò che dice un commento che ho letto in internet: “lei è morta con gli occhi aperti. Noi viviamo con gli occhi chiusi”». Aurelio Pace

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di SALVATORE SANTORO

POTENZA - Anche il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico sulla querelle del Pdl. Non si placa, insomma, la discussione interna al Popolo della libertà di Basilicata. Dopo il voto, che ha determinato la vittoria del centrosinistra, e dopo la disponibilità a consegnare le proprie dimissioni dalla carica di segretario vicario del Pdl lucano è partita una vera propria gara a cercare i responsabili della sconfitta elettorale e a proporre una discussione interna senza rete. Gli unici a tacere, almeno per il momento (se si escludono un paio di commenti a caldo) sono proprio gli attori principali del partito a cui non pochi ascrivono i maggiori demeriti. In ogni caso oggi è il turno dell’ex senatore Buccico che in particolare dichiara «le analisi e il confronto interno al Pdl debbono essere avviati ed approfonditi con grande spirito di autocritica: vanno analizzate le cadute generali e le gravi escursioni negative che si sono registrate in alcuni Comuni. Le parole di Digilio vanno apprezzate quale segnale di responsabilità per restituire al Pdl ispirazione, progettualità, carne, ossa e spirito». Bene ha fatto Digilio quindi per Buccico se l’azione dell’ex segretario regionale di An porterà a un confronto interno. E ancora ha poi aggiunto Buccico: «con questo atteggiamento è giusto ed opportuno discutere coinvolgendo anche le apicalità che rappresentano il Pdl negli organismi pubblici. E poi è bene precisare che non si riparte da zero, e che le analisi si aprono a valutazioni di segno opposto: e così siamo tutti pronti a discutere di tutto e di tutti, da Matera a Montescaglioso, tanto per citare due città a me care». Più nette in senso negativo invece sono le affermazioni di Clemente Delli Colli che sottolineando la discrepanza tra i dati lusinghieri dell europee e quelli in “rosso” delle amministrative spiega: «E’ un dato che si ripete da tempo, e sul quale riflettere». Per Delli in particolare «mai come questa volta ne sono convinto, il centrodestra non vuole vincere; per meglio dire: suoi ampi settori, volta per volta, scelgono di non vincere». Delli Colli quindi è un altro (lo stesso è stato affermato da Luciano Petrullo ndr) che sostiene la teoria secondo cui è il Pdl stesso a non voler vincere. Aferrmazioni che da qualunque lato le si vedano sono gravi. In ogni caso Delli Colli spiega: «Il nodo è il meccanismo con cui vengono determinate le candidature, soprattutto apicali. Il problema che evidenzio non è quello della strategia politica sottesa alle scelte quanto quello degli interessi anche personali che delle scelte sono presupposto. Infatti in questa tornata entrambe le strategie hanno portato a risultati inferiori alle attese ed a quanto possibile, perché non sono state entrambe supportate coralmente». Per questo le conclusioni di Delli Colli sono impietose nei confronti del Pdl lucano che perderebbe «anche per piccole gelosie interne e per macroscopici limiti d'organizza-


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Venerdì 26 giugno 2009

Primo piano 11

Venerdì 26 giugno 2009

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Lutto all’Unibas

LE NOTE E IL PASSATO

Con Bob Dylan, un topastro e il drappo rosso

Il lungo abbraccio dei cittadini e dell’intero mono accademico

di SARA LORUSSO

Addio al rettore rivoluzionario «Con lui le nostre attività hanno conosciuto la visibilità nazionale e internazionale» che ripeteva spesso, lo hanno salutato. Anche il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, lo ha ricordato con un messaggio. «Era, non sembri paradossale, un impertinente difensore di valori antichi: serietà, passione, libertà e verità. Travolti dalla sua irriverenza molti si sono sentiti attaccati a volte addirittura offesi. Sulla carta e per definizioni convenzionali – ha detto De Filippo - venivamo da due pianeti diversi, ma abbiamo lavorato invece su tante questioni: dalla legge sull’università, agli investimenti per strutture e ricerca, al diritto allo studio, con una malcelata complicità». Spiegando come «la comunità regionale e non solo quella accademica perde una energia formidabile. Si era guadagnato la cittadinanza lucana e non quella rituale». Non è mancato un intermezzo musicale. A dedicarglielo, Marina Lorusso, sua dottoranda in Scienze chimiche e componente del gruppo “Le voci di Sally”. In aula, tanta commozione e applausi prolungati. Anche la società di chimica ha voluto ricordare il suo impegno nella ricerca, le sue scoperte sull’elastina. «Era un chimico rivoluzionario e non si discute» è stato detto. Il figlio Marco ha voluto ringraziare tutti per le testimonianze e l’affetto dimostrato. Nella bara sono stati riposti oggetti personali, la toga e il suo libro “Era di maggio. Poi fu l’inverno. Quarto binario tronco lato sud”. Ma soprattutto l’amore dei tanti presenti. Eterno al di là della materialità terrena.

Immagini della commemorazione (le foto in pagina sono di Andrea Mattiacci)

Da oggi comincia un periodo complicato

Un affollato corteo di fiori, toghe e applausi UN lungo corteo ha scortato la bara dall’aula Quadrifoglio alla chiesa di San Pietro e Paolo di rione Francioso. Un ultimo applauso all’uscita dell’ateneo, la sua casa naturale. Davanti gli studenti con cappello e toga che hanno portato le tante corone di fiori. Poi i gonfaloni della provincia, del comune, della regione e delle diverse università. A seguire i componenti del senato accademico, il personale tecnico amministrativo, i docenti, i politici e i suoi studenti. Per consentire a tutti di ascoltare l’omelia, sono stati apposti degli altoparlanti all’esterno. A officiare la liturgia della Parola, il vescovo Agostino Superbo. Ha voluto esprimere un sentimento personale, ringraziando l’università per l’accoglienza che la Chiesa ha ricevuto. Poche parole, ma efficaci, che hanno rimarcato il valore di uomo che ha lasciato in tutti un ricordo indelebile. «Da poco eravamo diventati compagni di viaggio – ha detto Superbo - ma il nostro cammino insieme continuerà. Ha sempre compiuto la sua missione, fino all’ultimo momento, con impegno e sacrificio».

Sulla home page del sito dell’unibas solo un messaggio di lutto che recita «con il Professore Antonio Mario Tamburro il mondo accademico perde una straordinaria personalità». «I suoi studi, la sua amata ricerca, i grandi risultati e la fama acquisita sul campo ne hanno fatto un Ricercatore necessario alla cultura non solo di questa piccola Regione in cui aveva scelto di vivere, insegnare e continuare a studiare. Ha creduto profondamente in questo Ateneo, è stato protagonista di battaglie e ha creduto in modo totale, disinteressato e schietto nella sua crescita. Raccogliamo tutti la sua eredità, sapendo che non sarà facile sopportarne il peso». Le attività didattiche, so-

spese fino alle 14 di ieri pomeriggio, riprenderanno regolarmente. E’ stato convocato per lunedì pomeriggio alle 15.30 un consiglio di amministrazione straordinario per eleggere il nuovo direttore amministrativo. Il direttore, infatti, come da statuto, decade in caso dimissioni o morte del rettore. Entro sessanta giorni, il decano dell’ateneo in ruolo, il professor Elio Alba della facoltà di Agraria dovrà convocare l’elezione del nuovo rettore che dovrà essere eletto entro sei mesi. Si apre ora il dopo Tamburro. E già si fanno i nomi dei papabili candidati. Primo fra tutti, quello del preside di Ingegneria, Mauro Fiorentino. i.d.m.

IL SALUTO DELL’ISTITUZIONE REGIONALE

Il rumore della personalità e la cittadinanza lucana non rituale Il rumore della sua personalità sarcastica e polemica, a volte aspra e pungente è stato raccontato con amplificata cronaca nella piccola Basilicata. Se uno volesse guardare con l’occhio nudo del pregiudizio e del conformismo sembrerebbe che non hanno molte cose in comune questa terra e il professor Tamburro. Ancora oggi che ha lasciato il corpo, mi sono chiesto in queste ore, abbandonando il suo destino di materia, la sua attività accademica, il suo piglio appaiono come il più remoto contrario di una regione timida, schiva fino al nascondimento. Così non è. Ci sono i segni di un legame profondo. L’aveva scelta la Basilicata, come amava dire con orgoglio, è una scelta, per un validissimo ricercatore, mi sento di poter ammettere è più sostanziale del destino della nascita o dell’eredità anagrafica. Vorrei riconfermare davanti alla sua morte, che ci ha colti in tragica sorpresa, quello che più volte gli ho detto in vita. Innanzitutto e semplicemente la mia stima. Tamburro rompeva le regole, per migliorarle aveva una istintiva bontà era, non sembri paradossale, un impertinente difensore di valori antichi. Serietà, passione, libertà e verità. Travolti dalla sua irriverenza molti si sono sentiti attaccati a volte addirittura offesi. Io, posso ribadirlo, anche in questo giorno non ho mai ceduto a questo pregiudizio. Penso di aver colto nel fondo il suo modo di rapportarsi ai colleghi, agli studenti e alle istituzioni. E’ di esserne stato ricambiato. La misura di questa sua personalità l’ho ritrovata nel rapporto, mai pigro, che le due istituzioni hanno stabilito in questi anni. Sulla carta e per definizioni convenzionali venivamo da due pianeti diversi. Si direbbe distanze siderali. Abbiamo lavorato invece su tante questioni: dalla legge sull’università, agli investimenti per strutture e ricerca, al diritto allo studio,

con una malcelata complicità. Io scoprivo una persona semplice, a volte imprevedibile, leale, però, fino in fondo totalmente e completamente. Per molti era una meraviglia che il Rettore Tamburro potesse diventare un’attendibile, autorevole interlocutore in condizione di creare nuove importanti occasioni alla nostra Università. La “nostra Università”, un possessivo territoriale che inorgoglisce, che sta crescendo in prestigio e numeri come ci ha raccontato nell’ultima inaugurazione dell’anno accademico. La comunità regionale e non solo quella accademica perde una energia formidabile. Un decisivo elemento di rottura che in Basilicata e nella sua millenaria storia significa superamento di schemi, anzi di steccati che sono notoriamente quei limiti sociali più ingombranti per allineare il nostro ricco passato dalla contingenza del presente alla speranza del futuro. Si è, per queste ragioni, guadagnato la cittadinanza lucana e non quella rituale che viene chiamata onoraria perché a questa onorificenza, conoscendolo scoppierebbe a ridere. Sono qui in questo tempo ammalato di “presentismo”, a ringraziarlo a nome dei lucani davanti ai colleghi, agli amici e ai suoi studenti i giudizi dei quali teneva molto in conto nella sua attività. E’ proprio la morte che dà una lunghezza di eternità alla nostra esistenza. Vorrei dirgli che anche i migliori tra gli uomini non possono cambiare il proprio destino, è una rassegnata prospettiva che disegna il limite dell’umano e per me e forse anche per lui, involontariamente, la dimostrazione che prendiamo parte da tante angolazioni a una inevitabile rivelazione. Questo mi fa pensare che il suo lavoro durerà a lungo e sarà ricordato. Vito De Filippo presidente Regione Basilicata

HANNO DETTO

POTENZA - Un addio dialettico. E non poteva essere altrimenti. La dialettica era, infatti, per il rettore Antonio Mario Tamburro, un elemento per stimolare la crescita e confrontarsi. Ultimo saluto al rettore rosso, di fede comunista, anche dal senatore a vita, Emilio Colombo, padre della Dc lucana. Non è mancato, ieri mattina, per un laico come Tamburro, la celebrazione di un breve rito in chiesa. Stracolma l’aula Quadrifoglio, dove è stata allestita la camera ardente, proprio come quando si inaugurava l’apertura dell’anno accademico. A picchettare la bara, personale tecnico amministrativo, docenti e i membri del Senato accademico. C’erano soprattutto loro, gli studenti. In lacrime. «Da domani sarà un’altra università – hanno commentato in molti». E sì, l’università voluta da Tamburro aveva alla base concetti come sviluppo, ricerca di qualità, ampliamento dell’offerta formativa, scardinamento dei poteri baronali. Non si era mai sottratto al suo ruolo di responsabilità. Anzi, affrontava i problemi con spirito critico. I suoi studenti avrebbero voluto avere la forza che gli ha insegnato, quella di andare avanti. Ma guardare l’alba, per ora, è chiedere troppo. Il dolore è immenso. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati da tutt’Italia, dalle cariche istituzionali e dal Governo nazionale, ma anche dall’università di Reims, dove il rettore andava spesso per tenere conferenze, ma anche per visitare chateaux e degustare champagne. La scienza e i vini erano le sue grandi passioni, come è stato ricordato. Diversi i rettori italiani che sono arrivati per rendergli l’ultimo saluto. Diversi i politici di centro-sinistra presenti. Assenti gli esponenti del centro-destra che hanno affidato a un manifesto il loro messaggio di cordoglio. «Un amico, prima che un grande uomo di scienza – ha detto il prorettore, Carmine Serio - Io fisico, lui chimico. Dietro la facciata burbera, per me che l’ho conosciuto nell’intimità della famiglia, si nascondeva una persona generosa, leale e buona. L’università con lui ha acquistato visibilità nazionale e internazionale». Con la voce rotta dalla commozione, il preside della facoltà di Scienze, Faustino Bisaccia, con tono basso, ha espresso quello che era Tamburro. Lo ha definito uno «scienziato vero e rigoroso al di là del conformismo». Un applauso lungo, caloroso e sentito. Non sono mancate le testimonianze degli studenti con cui amava dialogare direttamente. Per loro, nonostante il lavoro e le difficoltà quotidiane nella gestione dell’ateneo, trovava sempre del tempo da dedicargli. Un saluto al “caro prof”, «un uomo contraddistinto dalla franchezza, dall’onestà intellettuale, dalla disponibilità ad ascoltare gli altri, che gli ha insegnato cosa significa fare ricerca, ma anche valori come la vita, la passione per la ricerca». La loro gratitudine maggiore è per un dono che non dimenticheranno mai: gli ha consegnato il valore di essere studenti. “Chimico fui e chimico resto, ma non mi basta”: con questa frase

chi aveva imparato a conoscerne il piglio, lo sa bene che la schiettezza, talvolta eccessiva, era solo l’altra faccia di un’estrama trasparenza. Poi, «chi vuol contestare è libero di farlo». E’ che in scienza, soprattutto in ricerca, la mediazione non sempre regge. «Bianco o nero», che poi è il mondo del chimico e del fisico, quello che ricordarà il prorettore Carmine Serio. Ragione e passione, i confini di una vita. Quella accademica, quella di Tamburro rettore. Ma ieri c’è stato il tempo di un pensiero esclusivo al Tamburro uomo. Mentre la compagna Caterina si stringeva nelle sedie di prima fila, mentre andava avanti senza sosta il picchetto d’onore garantito negli scorsi due giorni da personale tecnico amministrativo, docenti e studenti, Marco ha preso la parola. Marco, figlio del rettore per caso, figlio di Tonino. Recupera il passato, un ricordo d’infanzia, quelle camminate dalla spiaggia alla stazione dei pullman. Era Padova e lui era bambino, a scrutare il rivolo d’acqua nel canale sperando di veder sgusciare fuori un «topastro». E in quegli anni c’erano anche i coriandoli ricorderà - da lanciare, padre e figlio, contro i tram senza riuscire mai a colpirli. Piange Marco e ringrazia. Nelle ore del dolore e nell’aula gonfia ritrova l’amore «che tutti voi avete riconosciuto a mio padre. E forse, anche più di quanto non abbia saputo fare io». E si piange nel dolore. E’ in questo momento che si piange per l’uomo. Lui, il rettore con la pipa in mano, più burbero che severo, appassionato e intenditore, scienziato di fama internazionale, avrebbe decisamente apprezzato. anche quella bandiera rossa, non di partito, ma solo drappo carminio, abbandonata ai piedi della bara. Era un uomo di sinistra. Ma che della politica prendeva la rivoluzione, se questo significa poter cambiare il mondo - quanto meno un contesto, e lui lo ha fatto con l’università - partendo da giù. Giù, dove c’erano i suoi studenti, nei piani bassi dei laboratori. Poi il corteo, bara in spalla. Marco, Paolo e gli altri. Fino alla chiesa di San Pietro e Paolo, per un breve saluto, non proprio una messa. Lo accompagna l’Overture accademica di Brahms. Lo accompagna un fiume di gente. E lo sa persino il vescovo Agostino Superbo che avrebbe gradito comunque quel passaggio nella casa di Dio, Tamburro che «con la Chiesa, e per questo lo ringraziamo - dirà Superbo - ha aperto il dialogo sempre». Tanto da voler consegnare ai presenti, anche un tenero ricordo personale, di cuore e laico. Avrebbe apprezzato, Tamburro. Che se ne va tra gli applausi e le lacrime, di chi lo ha stimato, amato o semplicemente apprezzato. Di chi ha scorto pregi e difetti, guizzi ed errori. Di chi se lo è trovato contro, in battaglie o semplici discussioni. In un lungo addio al rettore, all’uomo, a Tonino.

Flc-Cgil

Picerno

Per chi non si sottraeva al dibattito civile e politico

«Il bene degli studenti prima di tutto»

«L’improvvisa e inaspettata scomparsa del professore Antonio Mario Tamburo stimola il sentimento del dispiacere per l’uomo che viene a mancare». Il messaggio è della Flc-Cgil: «La sua profonda cultura scientifica e umanistica riconosciuta anche a livello internazionale lo ha reso sempre protagonista della vita accademica dell’ateneo lucano contribuendo costantemente e tenacemente al suo sviluppo ed alla sua autonomia. Incapace di sottrarsi al dibattito civile e politico che ha sempre affrontato con schiettezza e radicalità senza alcun timore dell’esposizione della propria persona alla critica. All’indomani della sua elezione a rettore dell’ateneo lucano, si è intravisto in lui l’amarezza di dover interrompere l’adesione alla Cgil, ma anche la determinazione di rispettare e interpretare coerentemente una rappresentanza libera e svincolata».

Il vicepresidente e componente dell’Ardsu, Fernando Picerno ricorda il periodo di felice collaborazione avvenuto nel corso degli ultimi tre anni all’interno dell’ente. «Seppur su posizioni contrapposte, ha dichiarato Picerno, l’attività dell’Ardsu si è svolta con la massima condivisione di idee e progetti. Il Magnifico Rettore ha sempre sostenuto qualsiasi sforzo a favore degli studenti, senza ostacolarne la vita programmatica. Insieme sono state portate avanti le scelte e affrontati i problemi che avrebbero potuto rallentare la vita scolastica dei nostri universitari. Ci stringiamo insieme a tutta la popolazione studentesca e universitaria alla famiglia di Mario Tamburro, uomo dalle riconosciute conoscenze scientifiche».

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POTENZA - Avrebbe apprezzato la scelta, Tonino. Perché l’uomo non era poi così diverso dal Tamburro rettore. E ieri, l’università in terra lucana, li ha celebrati entrambi. Avrebbe apprezzato Antonio Tamburro, la cerimonia spontanea a dispetto dell’aula quadrifoglio, quella delle inaugurazioni dell’anno accademico, dei gonfaloni listati a lutto e delle personalità civili e militari schierate. A dispetto del bisbiglio che per qualche secondo ha incrociato la sala all’arrivo di Emilio Colombo e del suo bastone elegante. Avrebbe gradito la scelta delle note con cui Iole e Marina, quota parte delle amate Voci di Sally, hanno accompagnato gli altri saluti. Non male, per lui che di quegli anni raccontava fiero le cicatrici e i ricordi, Blowin' in the wind e Heres to you di Bob Dylan e Joan Baez. Rivoluzionario, però, non perché sessanttottino. Quello non basta. Di rivoluzionario c’è il dna del chimico, «che è tale solo da rivoluzionario». Luciano D’Alessio, presidente regionale della Società chimica italiana, citerà più tardi. Si stava stretti, ieri mattina, tra i banchi, si stava stretti persino in galleria, in piedi, stritolati nei passaggi, verso la porta, appiccicati ad altri che tanto piangevano uguale, magari in modo meno vistoso, o con il fazzoletto incollato al naso e un respiro un po’ più profondo. Ecco la commozione di una piccola comunità che è l’università e quello che si porta dietro in questa terra. Comprese le polemiche e quegli scontri che spesso proprio lui, il rettore dal carattere apparentemente duro, sembrava amare. Ma chi lo conosceva profondamente,

La celebrazione nell’Ateneo, poi le parole del vescovo in chiesa «Da domani, senza dubbio, sarà un’altra università» Iranna De Meo

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Italia / Mondo

Venerdì 26 giugno 2009

Corte dei Conti: 100 miliardi di evasione fiscale all’anno

Oggi in Consiglio dei ministri

Corruzione, tassa occulta che grava sulle tasche della gente

Detassazione bonus e incentivi Arriva la “misura”

di FRANCESCO CARBONE ROMA – La corruzione «dilagante» nella pubblica amministrazione è una tassa «occulta e immorale», che vale oltre 60 miliardi l’anno prelevati direttamente dalle tasche di ignari cittadini. L’allarme lo lancia la Corte dei Conti, che ieri ha presentato il giudizio sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio del 2008. Ma la corruzione non è l’unico “peso” che i cittadini italiani devono sopportare: in un momento come quello attuale di crisi economica un’altra cifra “monstre” allarma la Corte: 100 miliardi l’anno sottratti all’erario attraverso l’evasione fiscale. Insomma un peso enorme (oltre 160 miliardi l’anno) che se abbattuti consentirebbero di far ripartire immediatamente l'economia italiana. La corruzione all’interno della Pa – dice il procuratore generale, Furio Pasqualucci – è un fenomeno «rilevante e gravido di conseguenze in tempi di crisi». La Corte dei Conti valuta che il fenomeno possa superare 50-60 miliardi di euro l'anno, come stima il Servizio anti-corruzione e trasparenza del ministero della pubblica ammini-

strazione. Si tratta -aggiunge Pasqualucci – di «una vera e propria tassa immorale ed occulta, pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini». Ma il costo maggiore da pagare alla corruzione «non è monetizzabile» e si tratta del «danno che la corruzione arreca alla pubblica amministrazione sul piano dell’immagine, della moralità e della fiducia». Un danno consistente che rischia di «ostacolare, soprattutto al Sud, investimenti esteri». Per fronteggiare la situazione, «data la vastità del fenomeno corruttivo», va posta in essere «una decisa azione di contrasto». Ma la magistratura contabile evidenzia «l'insufficienza dell’azione repressiva», che arriva solo dopo che il danno si è verificato. Nella “classifica” della corruzione la Corte dei Conti ricorda che tra le prime 5 regioni per numero di denunce spiccano nell’ordine, la Sicilia (13,07% del totale delle denunce); la Campania (11,46%); la Puglia, (9,44%); la Calabria (8,19%) con un’unica regione del Nord che è la Lombardia con il 9,39% del totale delle denunce. Secondo i dati della Guardia di Finanza nel 2008 sono stati denunciati 3.224 pubblici ufficiali per reati

contro la Pa mentre i carabinieri hanno scovato 2.137 funzionari infedeli. Sempre nel 2008 sono tuttavia aumentati i processi e le condanne per corruzione. In particolare le condanne sono state in tutto 68 ed hanno consentito di recuperare oltre 117 milioni di euro con un «notevolissimo incremento» sul 2007 quando erano stati recuperati 18,8 milioni. Anche sul fronte evasione i numeri sono impressionanti: oltre 100 miliardi l’anno di mancato incasso. L’evasione fiscale dice Pasqualucci – è «un vero e proprio tesoro che ove acquisito all’erario risolverebbe non pochi problemi consentendo una sollecita riduzione del debito, una riduzione della pressione fiscale e d un incremento delle spese in conto capitale tale da rilanciare l’economia». Pasqualucci ricorda però la grande difficoltà che questo recupero incontrerebbe almeno nella tempistica. Non sarà dunque possibile impiegare risorse dalla lotta all’evasione per fronteggiare la crisi economica. Ma secondo il procuratore generale si tratta di “ipotesi più o meno suggestive che vanno considerate con attenzione ma anche con doveroso realismo».

La magistratura bacchetta il Governo: la spesa incide troppo sul Pil

Conti pubblici, non solo colpa della crisi di FRANCESCA CHIRI ROMA – I risultati dell’esercizio 2008 hanno «purtroppo disatteso l’auspicio e deluso l’aspettativa di un miglioramento dei conti pubblici» ed anche in prospettiva ogni intervento appare condizionato dal debito pubblico che «lascia spazi ridotti ad una manovra anticiclica del governo». La Corte dei Conti esprime come ogni anno il suo giudizio sul rendiconto generale dello Stato che, assicura il suo presidente, Tullio Lazzaro, «non è una sorta di requisitoria» contro l’amministrazione pubblica. È invece l’analisi dei conti pub-

blici e delle manovre sostenute dall’esecutivo sono ancora una volta puntuali: il peggioramento dei risultati, sostiene il procuratore generale Furio Pasqualucci, non può «trovare causa esclusiva nella crisi insorta a livello mondiale» mentre già dall’analisi del primo quadrimestre 2009, «diviene particolarmente difficile conservare in queste condizioni l'equilibrio tra esigenze di sostegno nel ciclo economico e il mantenimento della sostenibilità futura dei saldi di finanza pubblica». Non solo: anche il «percorso di riduzione del disavanzo si è arrestato», avverte il presidente di sezione

Gian Giorgio Paleologo, che snocciola le cifre: nel 2008 l'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni è risalito a 43 miliardi euro, il doppio rispetto al 2007. In percentuale del prodotto si è passati dall’1,5% al 2,7%. L'avanzo primario si è di contro ridotto di oltre un punto (dal 3,5% al 2,4%). Lo scostamento dagli obiettivi è stato contenuto e, per il secondo anno consecutivo, il livello di indebitamento è rimasto al di sotto della media dell’area industrializzata». Inoltre, l’Italia dopo la decisione, positiva, di anticipare la manovra all’estate «è l’unico fra i grandi paesi ad

affrontare la recessione con misure di contenimento del disavanzo già incorporate nella legislazione vigente». L'analisi di dettaglio mostra, tuttavia, «come il risultato del 2008 sia stato conseguito a sintesi di dinamiche che – ripete Paleologo – non consentono di fugare le preoccupazioni sulla tenuta di medio periodo dei conti pubblici». A ciò si aggiunge che i risultati conseguiti nel 2008 per il contenimento della spesa primaria corrente sono «insoddisfacenti». La spesa infatti è aumenta del 4,5% ed è «giunta a segnare la più elevata incidenza sul prodotto dal dopoguerra (40,4%)».

ROMA - Il decreto legge di sostegno all'economia è atteso oggi. A vararlo sarà il consiglio dei Ministri che darà via libera all'anticipo della manovra d'estate per le imprese mentre lo scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero dovrebbe scattare in un secondo tempo. L'orientamento è quello di insistere sulle politiche espansive perché la recessione non è finita e non si intravede ancora l'uscita dal tunnel. Un'analisi su cui convergono Palazzo Chigi e il Tesoro che però incassano la tenuta delle entrate malgrado la caduta del prodotto interno. I dati di cassa relativi a Irpef e Ires indicano che, a fronte di un tonfo del pil di circa il 4%, non c'è stato il temuto crollo del gettito tributario. La situazione resta difficile: le aziende denunciano il calo di ordini e fatturato e i segnali di ripresa so-

no ancora troppo timidi. Il ritorno alla normalità è dunque lontano e Mario Draghi lancia l'allarme: «Il pil chiuderà l'anno a -5%. I consumi e la tenuta del mercato del lavoro sono essenziali per la ripresa». Nella sua analisi c'è la convinzione che non è ancora giunto il momento di abbandonare le politiche espansive in quanto «le condizioni economiche non sono ancora pronte e il credito non arriva al sistema delle imprese come dovrebbe». Dunque è prematuro «mettere in atto una strategia di uscita dalla crisi, quando il sistema bancario non è stato ancora riparato, però è importante cominciare a disegnarla». Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia attende con grande interesse l'esito del pressing lanciato sul governo nei giorni scorsi.

Discriminazioni tra uomini e donne

In vigore da luglio

Pensioni, l’Ue apre la procedura d’infrazione Berlusconi: «Ci arriveremo»

Nuove etichette per l’olio vergine ed extravergine d’oliva

di UGO CALTAGIRONE BRUXELLES – Tra Roma e Bruxelles è botta e risposta sulle pensioni. La Commissione Ue ha infatti aperto l'attesa procedura di infrazione contro l’Italia, accusata di non aver ancora equiparato l’età pensionabile tra uomini e donne nel settore pubblico. Ma il premier Silvio Berlusconi in serata, da L’Aquila, risponde: «Ci rifletteremo, ma in un momento di crisi ci sembra fuori tempo intervenire in questa direzione». Pronta la replica dell’esecutivo europeo: «E' da dieci anni, non da ora, che per le norme europee è illegale ogni discriminazione basata sulla disparità di trattamento economico tra i sessi». E per la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, «quello delle pensioni è un tema che va affrontato con la gradualità necessaria ma velocemente, anche in un momento come questo». La delicata questione sarà comunque affrontata molto probabilmente domani nel corso della riunione del Consiglio dei mini-

stri. Mentre, sempre a Roma, il commissario Ue agli affari sociali, Vladimir Spidla, incontrerà il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, nel tentativo di sbloccare la situazione. Nella lettera di «avviso formale» con cui Bruxelles ha aperto la procedura contro l’Italia si chiede al governo di mettersi in regola «nel più breve tempo possibile», conformandosi alla sentenza della Corte europea di giustizia che nello scorso novembre ha condannato il nostro Paese per violazione del principio della parità di trattamento economico tra i due sessi, bollando il sistema previdenziale pubblico italiano come «discriminatorio» e «illegalè». «Se ciò non avverrà – avverte la Commissione Ue – il rischio è quello di ulteriori azioni legali», compreso un nuovo ricorso alla Corte europea di giustizia che stavolta potrebbe portare a pesantissime sanzioni pecuniarie: circa 500 milioni di euro – spiegano gli esperti – più le penalità di mora per ogni giorno di ritardo.

CONTO alla rovescia per le nuove etichette per gli oli extra vergine e vergine di oliva. Il prossimo 10 luglio entrerà in vigore sull'intero territorio dell’Ue il regolamento della Commissione europea n.182 del 6 marzo scorso che reca le nuove disposizioni in materia di commercializzazione di olio e che servirà a dare maggiore trasparenza al mercato delle vendite del vero olio extra vergine di oliva italiano. In previsione di questo importante traguardo, Unaprol consorzio olivicolo italiano sta organizzando in tutta Italia una serie di incontri per agevolare l’adesione del sistema delle imprese al modello I.O.O.%, italian olive oil, il consorzio di filiera tutta agricola e tutta italiana per la promozione e valorizzazione del vero olio extra vergine di oliva di qualità 100% made in Italy. II modello di opportunità messo a punto da Unaprol darà ai consumatori la possibilità di effettuare acquisti consapevoli e consentirà alle imprese di trarre maggiori vantaggi economici dalla catena del valore generata dal vero prodotto 100% made in Italy.

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| gli scrittori e il quotidiano

POLICORO 23 marzo 1988 la commorienza

E I MISTERI RESTARONO MISTERI

LUCA E MARIROSA DIMENTICATI Termino il mio viaggio. Prima pensavo che i malvagi andassero solo capiti. Alla fine di questa storia penso invece che i malvagi vadano puniti. Nessuno ha voluo aiutarmi a capire. Neppure i familiari. Questa è oggi la mia Lucania di ANDREA DI CONSOLI

uesta è l'ultima puntata. E la scrivo con l'angoscia in corpo. Non mi sono mai sentito così solo come durante questa inchiesta. Più di una persona mi sta dicendo: “Lascia stare, stai rischiando”. Arrivano brutti segnali. Ma quello che sapevo, io l'ho detto senza reticenze - non ho omesso nulla di quel che sapevo. Ho fatto solo il mio dovere. Ed eccomi giunto all'ultima stazione. L'unico capitolo che non ho ancora affrontato è quello delle fotografie. Quanti fotografi sono entrati a casa della famiglia Andreotta il 23 Marzo del 1988? A che ora è entrato il primo fotografo? Si dice che il fotografo di Montalbano Jonico Salvatore Cerabona sia entrato in casa Andreotta, insieme ai carabinieri, addirittura prima che la signora Antonia Andreotta ritornasse dal concerto di Matera. E' vero? Forse sì, ma ormai cosa importa? Una persona mi ha detto: “Se hanno avuto la forza di distruggere Paternò, questi hanno la forza di fare qualsiasi cosa. Questi hanno il pelo sullo stomaco”. Purtroppo è vero. Ecco a cosa si è ridotta la mia Lucania. Proprio come le vipere, certe persone stanno ferma e arrotolate a terra, e poi, non appena qualcuno si avvicina, scattano e iniettano veleno. Eccola la mia povera Lucania, spartita a sorte da quattro lestofanti. Il silenzio su questa vicenda - da parte di tutti - è la cosa che più mi ha fatto soffrire. Neanche un politico o un intellettuale o un magistrato mi hanno dato man forte con uno straccio di dichiarazione. Niente, solo silenzio plumbeo. E quindi finisco qui il mio viaggio, ben sapendo che la verità non

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interessa a nessuno. Mi ero ripromesso di fare questo lavoro tenendo bene in mente il pensiero di Dostojevskij, ovvero che i malvagi non vanno condannati, ma capiti. Ora non la penso più così: ora credo che i malvagi vadano solo condannati e basta. Ma i malvagi sono forti, sono uniti tra di loro. Pensavo pure che i familiari di Luca e Marirosa avessero tutto l'interesse ad appoggiare una inchiesta libera, limpida e priva di pregiudizi. Mi sbagliavo. Il pantano sta bene a tutti. E non voglio sapere perché, affari della loro coscienza. I sacri corpi offesi di Luca e Marirosa sono la parte in ombra di una terra di candidi innocenti. Provo disgusto, per tutto questo. Ora i sorci saranno felici. L'inchiesta è finita. Forse, alla Scascia, “mi ci romperò ancora la testa”, ma per adesso mi faccio da parte. E' festa, quindi: è festa a Matera e a Policoro. Ora il buio può tornare a difendere il marciume di Lucania. L'inchiesta è finita: è festa a Matera e a Policoro. Ed è festa grande pure per gli avvocati di parte lesa, che mi hanno solo spedito diffide e lettere arrabbiate, e mai aiutato a capire, a trovare spunti nuovi. Tutti - tutti - hanno solo atteso un mio passo falso per querelarmi. Ora, finalmente, si può tornare alla vita bella di tutti i giorni: fare elezioni, fare la spesa, andare al mare, strafogarsi agli agriturismi. E fottersene di Luca e Marirosa, ai quali chiedo scusa se non sono riuscito a scalfire il muro di cemento armato che separa la verità dalla menzogna. Spero che almeno loro siano dalla mia parte. Ma ora godetevi la grande festa: l'inchiesta è finita. E' arrivata l'estate, andate al mare a sciacquarvi i piedi sporchi di sangue. La Lucania dei sorci è salva. (fine)

BIOGRAFIA

Andrea Di Consoli è nato a Zurigo, da genitori del Sud nel 1976. Come giornalista free-lance scrive su “Il RIformista”, “Il Messaggero”, e “l’Unità”. Dal 2000 collabora ai programmi radiotelevisivi della Rai. Ha pubblicato saggi, le raccolte di poesia “Discoteca” (2003) e “La navigazione del Po”(2008), i racconti di “Lago negro” (2005) e i romanzi “Il padre degli animali” (2007) e “La curva della notte” (2008). Vive e lavora a Roma

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Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

SILVIO PEPPINO

I PELLEGRINI LUCANI CON IL PAPA DA PADRE PIO

E LA MALAFEMMINA di VITO BUBBICO “E poi dice che la gente si butta a destra!” proferiva serafico l'indimenticabile Totò. Ma questo buttarsi a destra, nelle recenti elezioni lucane, non è che abbia portato granchè bene a chi lo ha praticato. Non è andata bene a Peppino Molinari e, prima ancora, al suo emulo Aurelio Pace (il quale, poverino, non ha manco avuto la possibilità di sperare di rifarsi ai tempi supplementari). Certo, gli ex amici di partito hanno fatto di tutto per farli incazzare. Avevano ragione ad essere risentiti. Non si tratta di certo così un amico fraterno come Roberto Falotico, il francescano della politica lucana. Però è risaputo che la rabbia non è buona consigliera, annebbia il cervello, facendo agire d'istinto. Occorrerebbe, in genere, farla decantare. Se proprio uno, per dispetto, decide di acca- Silvo Berlusconi sarsi con quelli che fino a qualche mese prima erano dall'altra parte della barricata, dovrebbe mettere in conto qualche piccolo sacrificio temporale, giusto per non dare nell'occhio.…e nel cervello di chi sta fastidiosamente lì a guardare. E, invece, no. Bisognava farla pagare cara e subito a chi aveva offeso. Purtroppo, sappiamo com'è andata a finire. Chi aveva offeso, ha ridacchiato ancora. Anche quando è capitato che al secondo turno, a Peppino non lo hanno votato nemme- Patrizia D’Addario no tutti quelli che lo avevano fatto due settimane prima, mentre Vito si è ripreso, pari pari, gli stessi voti. Ma, quello che ha danneggiato il suo “buttarsi a destra” non è stata tanto la ridda di malelingue e le fin troppo prevedibili accuse di transumanza che si è beccato a piene mani. No. Certo, questo lo rendeva particolarmente nervoso, specie quando era costretto a stare di fronte all'amico-nemico Vito, com'è capitato vedere in televisione. Uguale, uguale, come all'Aurelio di fronte al Piero. Ma ciò che, immaginiamo, lo ha più deluso e, secondo lui, danneggiato irreparabilmente, è stato il tradimento del leader maximo. La sua mancata discesa in via Pretoria. Si, proprio il mitico Silvio. Proprio quel leader del PdL che, solo qualche anno addietro (quando Peppino aveva finito il lungo percorso di parlamentare della Margherita), aveva svillaneggiato con un suo pamphlet dal titolo esplicitamente incanaglito sulla sua bassa statura: “Le bugie hanno le gambe di Berlusconi”. Quel Silvio che (con annesse esibizioni di foto con dedica) dopo la candidatura ha precisato di stimare tanto, checché se ne dicesse. Un caro amico con cui -pensate- ha svelato di condividere persino la passione per la stessa squadra di pallone. Una vera folgorazione per il premier, maturata immaginiamo sulla solita fatidica via di Damasco, nella malcelata convinzione delle sue potenzialità miracolistico-elettorali. D'altronte, sino ad ora, dovunque egli si è recato ha fatto eleggere di tutto e di più, persino un Cappellacci qualunque come in Sardegna. Perché a Peppino no? Da qui la sua invocazione a Letta, qualche giorno prima del voto: “Portami Silvio a Potenza”? Ma non c'è stato verso. Papi non si è fatto vivo. E sì, perché, mai sorte fu tanta avversa. Mai le circostanze sono state così poco favorevoli. Capita, purtroppo, specie quando a mettercisi per lo mezzo ci si sono le donne. Anzi le femmine. Peggio se sono anche male femmine. Quanta ragione e saggezza, avrà pensato il nostro Peppino, c'è nel detto “chi dice donna, dice danno”. Non bastava Noemi e nemmeno le tante ancelle dei festini in Sardegna e a Palazzo Grazioli. Ci mancava anche quella Patrizia lì che, ironia della sorte, è addirittura una collega. Proprio come il nostro Peppino, era candidata alle elezioni comunali della sua città: Bari. Candidata, pensate, persino dalla stessa parte politica: il centrodestra, nella lista del ministro Fitto. C'è da dire che anche lì è andata male. Malissimo. Anche lì ha vinto il sindaco uscente, della stessa parrocchia di Vito (quello che ora balla con quelle streghe che lo hanno votato). Mal comune mezzo gaudio, un cavolo. Provate voi, ora, a vivere con il dubbio atroce che se Lui fosse apparso, anche solo fugacemente, sul palco elettorale a Potenza (magari solo per raccontare una delle sue irresistibili barzellette) il corso degli eventi avrebbe potuto prendere un'altra piega. Certo, è dura. Ma su con la vita, una vita che continua e, come una ruota che gira, chissà quali sorprese ed emozioni può ancora riservare. Nonostante Vito, sullo scranno di Sindaco per cinque lunghi anni, sia dura da sopportare.

TEHERAN SESTO POTERE di ALESSANDRO VILLIRILLO Teheran.Ore 09.00 del 13 Giugno. I risultati preliminari delle elezioni iraniane vengono finalmente divulgati: Mahmud Ahmadinejad, presidente in carica, sarebbe stato riconfermato con il 69 per cento dei consensi. La notizia fa il giro del Paese e del mondo in brevissimo tempo, suscitando indignazione e stupore in tutti coloro che avevano sperato in un repentino cambiamento nella figura dell'antagonista Mir Hossein Mussavi. Voglio citare un giovane studente di 24 anni, M., che ha deciso, assieme a molti altri, di attuare per suo conto un modo per bypassare le tragiche ore di questi momenti e che il regime tenta di oscurare anche con la forza . Si agisce, si lotta, ci si oppone apertamente al regime ed ai suoi devianti quanto esaltati comunicati. Si cammina per le strade della capitale sventolando ed inneggiando per poter conquistare la libertà, e con essa, future prospettive per tutta la popolazione iraniana. Sono scelte che, oltre ad aver bisogno di grande coraggio e volontà, non possono che richiedere,talvolta, il tragico prezzo del sangue, quello stesso sangue che sabato è stato versato dalle vite di 13 persone intente a manifestare pacificamente per le vie dell'antica città di Teheran. Persino il tradizionale potere di denuncia dei mass-media , stavolta, è ferocemente frenato dall'azione di censura degli apparati di sicurezza del Governo, che domenica scorsa hanno attuato un ulteriore repressione alle verità,espellendo il giornalista della Bbc Jon Leyne, accusato di << sostegno ai rivoltosi >> dal portavoce del riconfermato presidente. Ma l'espulsione delle voci libere della stampa mondiale è continuata praticamente per tutti i giornalisti stranieri presenti in Iran. Al contrario, laddove le telecamere e le penne dei giornalisti subìscono una brusca interruzione, lo stesso non può

dirsi di internet, che mai come ora tende a rivestire l'unico sbocco per rendere noto al mondo il malessere, la frustrazione ed il terrore di milioni di iraniani. Nonostante i tentativi di oscuramento, sono infatti centinaia i siti ed i blog dove le proteste e le sofferenze dei manifestanti , soppresse anche col sangue, vanno ad intrecciarsi alle numerosissime voci di sostegno della comunità internazionale, mostri sacri come Twitter e Facebook in testa. Ciò che le opposizioni a Teheran stanno mettendo in luce è la intensa resistenza che i nuovi mezzi di comunicazione offrono a qualsiasi tentativo di censura: il “ Sesto” Potere, per sua intriseca natura, non si presta a controlli e regolamentazioni di sorta, determinando una assoluta libertà di pensiero e di circolazione dell'informazione che non è possibile notare in nessun'altro ambito. I blogger iraniani, d'altra parte, si moltiplicano ed agiscono, allo stesso tempo, come cronisti e coraggiosi protagonisti , riportando al mondo i soprusi, a dir poco, che da più di dieci giorni sono costretti ad accusare; mentre gli hacker più popolari mirano, in queste ore, a paralizzare il sistema informatico delle istituzioni corrotte ed illegittime di Ahmadinejad. L'indignazione di M., lo studente di 24 anni che prima abbiamo citato, rappresenta tutto l'orrore di chiunque riesce a sopportare, sia pure per un momento, la vista del volto di Neda Soltani, la giovane uccisa selvaggiamente durante la manifestazione del 20 Giugno, una visione che ha sconvolto milioni e milioni di spettatori in tutto il mondo. Ma Grazie ad internet ognuno di noi può ritrovarsi per quelle strade, lottando e protestando in favore di un popolo, reazione fatta di sms ed impulsi elettrici. Tutti noi davanti ad un pc, possiamo far si che la loro rivolta diventa anche la nostra.

Valbasento: inaccettabile il disincanto del sindaco Se fosse confermata la notizia, secondo cui alcuni lavoratori avrebbero atteso invano i segretari territoriali dei chimici, in Valbasento, sarebbe l'ulteriore segno che la Valbasento è stata ormai abbandonata dal governo, dalla Regione e, ora, anche dai sindacati. Brutta storia! Tanto più, nel momento in cui i sindacati nazionali protestano, a Roma, per chiedere all'Eni di non liquidare del tutto la Chimica, ma di investire in attività che darebbero nuovo prestigio all'Italia, oltre all'incremento della occupazione. Già si protesta, formalmente a, Rom, dopo che l'Eni ha smantellato del tutto in Basilicata;dopo, che, che l'industrializzazione, promossa in Valbasento, dalle lotte per lo sfruttamento in loco del metano tra il'50 e il '60, altro non è che un ricordo del tempo che fu, con Colombo ministro dell'industria e con il comitato di agitazione di Ferrandina, Calandra, Pomarico, Miglionico, Grassano e Grottole, comitato che, quest'anno, celebra i cinquant'anni. Storia passata? Si, per gli anni trascorsi, una storia attuale, per la mobilitazione che quelle lotte fecero registrare. Non sarebbe da rinverdire quelle lotte? Sen. Saverio D'Amelio

Il sagrato della nuova chiesa di Padre Pio è una festa: 50.000 persone che attendono l'arrivo del santo Padre. Dagli schermi, sulla piazza vediamo l'arrivo di Benedetto XVI, il suo omaggio alle spoglie di Padre Pio solennemente esposte per i 40 anni della morte del santo. L'ingresso in piazza, le persone festanti e l'emozione di aver visto il santo Padre appena al di là delle transenne; e l'abbraccio anche di noi lucani in terra di Puglia al santo Padre. La messa solenne sul sagrato e l'omelia. Padre Pio, il santo dell'amore, della carità: esempio ne è la casa sollievo della sofferenza e le sue opere. E questo è il ricordo di una giornata straordinaria: - E' notte fonda, le prime ore di un nuovo giorno, di una domenica di festa che vivremo a S. Giovanni Rotondo, La città di Padre Pio ci accoglierà e noi con gioia abbracceremo il santo Padre Benedetto XVI. Da Brienza e S. Angelo Le Fratte siamo in 110 persone, due autobus di pellegrini. Ci è voluto un grande impegno per ottenere i pass ma alla fine ci siamo riusciti.Arriviamo nella terra di Padre Pio, sul Gargano, all'alba di una domenica speciale. 21 giugno 2009, una data memorabile per il santuario, Benedetto XVI in visita alla tomba del santo di Pietrelcina, sulle vie della santità e dell'amore. Questa giornata resterà memorabile nei ricordi di tutti. Ferrarese Luigi Brienza

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IL COMUNQUE VINCENTE DELLA DESTRA di FRANCOC RISPITIJNI Da ora in poi un “controqualcosa” non serve più per arrestare un fiume in piena, per fermare un processo di radicamento di una destra che dilaga dappertutto. Non basta più avere identificato e definito il fenomeno, chiamarlo “berlusconismo”. Sempre più necessario è di fronte a una Idra di Lerna che ha tante teste, capire perché non si riesce a tagliarne nemmeno una senza che si riformi. Il proteiforme PdL, le tante teste di questa mostruosa Idra, riescono tuttavia a dare espressione e rappresentare le molte cose contraddittorie che una maggioranza larghissima ha nella testa. Davvero “Le roi ou le buffon” è il più verosimile medaglione del personaggio principale di una tragicommedia applaudita da tantissimi inconsapevoli spettatori: nel fondo de “il Quotidiano” di domenica scorsa, il direttore Matteo Cosenza, ha colto con estrema chiarezza e perspicacia, gli aspetti preoccupanti del dramma che si sta recitando dinnanzi al Paese il cui filo conduttore è dato proprio da quella doppia faccia. Non si ferma qui la sciagura che si sta vivendo. Colto il senso del dramma, capito chi ne recita la parte maggiore, rimane da spiegarsi perché, nonostante tutto, ridicolo e tragico insieme, nonostante risulti paradossale che mai si può scorgere una macchia, un neo, sulla pelle del Cavaliere, e che se non è la stampa “eversiva” e calunniosa, sono i magistrati “razza antropologicamente deviata”, a volerlo togliere di mezzo, nonostante tutto ciò, rimane illeso il leader massimo e, non solo, resta intoccato tutto l'albero di sostegno che è riuscito a piantare. Nel gran calderone dove c'è tutto e di tutto, liberismo e statalismo, riformismo conservatorismo, socialismo e neofascismo, si può collocare e attingervi quel che si vuole, desideri sociali, sentimenti nazionali, esigenze territoriali. È tutta la composizione di idee del Pdl un impasto calloso che si va sempre più cementificando. Un allentamento del senso morale della gente, un Paese “senza verità”, una continua contraffazione di ogni evento di qualche rilievo che valga ad aprire gli occhi della gente : sono fenomeni inquietanti ma che segnano una intera stagione politica. Le parole giustizia, libertà, legge,

progresso, sicurezza, eguaglianza, solidarietà e altre, non hanno più lo stesso significato nel vocabolario collettivo, e figuriamoci se lo hanno quelle ricorrenti e tipiche dei discorsi della sinistra; le idee che si trovano sono ridotte dei fiochi lumini. Comunque stiano le cose, pioggia o grandine, imperversi una straziante crisi (per i ceti più deboli economicamente), diventi scadente l'immagine internazionale del nostro paese, risulti indecente tutto l'affare del “papi”, oppure tutto venga a formare un tessuto calunnioso di cui si vuole servire un “complottiamo” eversivo per abbattere il tiranno, in ogni caso niente ha fatto seriamente intensamente vacillare una egemonia della destra che stravince e allarga nel Paese la sua sfera. Come non riconoscere che tutta l'impalcatura della destra berlusconiana è lo specchio della cultura di un Paese, è il serbatoio delle sue volontà e delle sue immaginazioni, è una coabitazione di culture politiche che rispondono tutte contemporaneamente a una perdita di identità, per cui quel che conta è l'efficacia delle soluzioni e delle decisioni. Cosa fare quando tutto favorisce l'avanzamento di una forza che chiamiamo destra ma che porta con sé pochissime caratteristiche delle tradizioni storiche della destra ? È inutile pensare di avversarla su di un terreno sul quale cambia continuamente pelle, e inutile voler usare strumenti, formule, dottrine e linguaggi che risultano oscuri e sorpassati. Vogliamo chiamare il “comunque” di una ideologia politica di nuovo conio, tutto quello che non ha la forza e la capacità di contrastare e bloccare il meccanismo dei processi che rendono inarrestabile il consolidamento e l'espansione del disegno berlusconiano. Si tratta allora di un “inamovibile”, di una distorsione e deviazione prodottesi nella coscienza pubblica che porta la maggioranza del Paese a convincersi non che non solo “vizi privati, pubbliche virtù” ma che le nuove virtù politiche non hanno più il taglio di una veduta sana e giusta, ma privatistica e diseguale, della società? Se così è, allora il cammino che deve portare a scalzare i modelli culturali ed etici che si sono creati, è molto lungo.

IN NOME di una cultura che molto spesso equivale al disconoscimento della stessa, proliferano iniziative che si fregiano dell'aggettivo “culturale” in modo improprio e quasi oltraggioso. L'abusato termine comprende, oggi, nelle sue accezioni, concetti che esulano dal proprio significato intrinseco, per esprimere una serie di attività troppe volte situate agli antipodi del suo valore semantico. Manifestazioni, incontri, sagre, convegni, spettacoli sono cultura: si va dal pensiero filosofico di Telesio alla sfilata su sgangherati gradini urbani, dalla presentazione di un qualsivoglia libro edito da case editrici locali manchevoli di un comitato scientifico, storico, letterario, artistico e patrocinato di frequente da enti o associazioni - alla degustazione dei più svariati prodotti che il territorio offre. La cultura si identifica, quindi, con il folklore, le tradizioni e i passatempi atavici del popolo, che oltre all'indiscutibile valore che racchiudono, bisognerebbe chiamarli con il loro nome, visto che la lingua italiana possiede tanti vocaboli, ognuno con un significato specifico. Altrimenti riduciamo le pagine dello

A ridosso dei noti scandali finanziari della Cirio e della Parmalat , l'Associazione Bancaria Italiana aveva promosso a Milano un fondamentale convegno sulla Responsabilità Sociale dell'Impresa chiamando a consulto il meglio della cultura economica e giuridica italiana. I relativi atti sono stati poi pubblicati a cura di Lorenzo Sacconi col titolo “Guida critica alla Responsabilità sociale e al governo dell'impresa” , Bancaria editrice, 2005, 763 pp. Per avere una semplice idea del tenore e della rilevanza degli argomenti trattati, basti ricordare i primi tre contributi tra i sessantuno presentati : Sviluppo sostenibile; Globalizzazione ed evoluzione dei sistemi di walfare; Modelli di capitalismo. Già nel 2001, la Commissione europea, in un suo documento, aveva definito la Responsabilità sociale “come l'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. L'idea, infatti, è che, nel nuovo scenario

IL SISTEMA BANCARIO TRA IL DIRE E IL FARE di ANTONINO GATTO* economico globalizzato e dati i vincoli di sostenibilità sempre più stringenti, l'impresa (soprattutto la grande impresa), pur perseguendo l'obiettivo del profitto, debba nel contempo riconoscere l'importanza dell'impatto sociale e politico delle sue azioni. Lo stesso World Business Council on Sustainable Development (Wbcsd), una associazione di alcune centinaia di imprese internazionali con sede in Ginevra, che proprio in questi giorni ha celebrato un summit ad Instanbul, se ne fa promotore in quanto “una strategia coerente di Rsi, basata sull'integrità, valori sani e un approccio di lungo periodo, può comportare vantaggi commerciali indubbi”. Dunque sembrava che i Banchieri italiani volessero voltar pagina per instaurare nuovi rapporti con i loro clienti, improntati a trasparenza e “responsabilità”, magari anticipando le poche novità introdotte dal decre-

to Bersani e mai del tutto “digerite”. E, tuttavia, tutto lascia credere che quell'iniziativa del 2005 sia stata solo parte di una raffinata operazione di recupero di “immagine” se, per come denunciato ieri dal presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, le banche fanno ancora largo ricorso a pratiche “opache” e a “prassi contrattuali, spesso troppo articolate e difficilmente comprensibili da parte dei risparmiatori". Il che, tradotto dal burocratese, significa in gran parte, specialmente per i clienti più deboli, “vessazioni” e alti costi del denaro. Il Papa, da qualche tempo, richiama quasi in forma “ossessiva” l'esigenza di ripensare “certi paradigmi economico-finanziari che sono stati dominanti negli ultimi anni”, ribadendo, «quelli che per noi cristiani sono gli obbiettivi da perseguire e i valori da promuovere e difendere instancabilmente,

al fine di realizzare una convivenza umana veramente libera e solidale». E gli stessi “fondamenti” del sistema economico islamico, in via ideale, come desumibili dal Corano e dalla Sharia, oltre alla proibizione del tasso di interesse, indicano “l'imperativo” di un esercizio dell'attività economica sotto il vincolo del ”filtro” dei valori morali dell'Islam. Distinguendo, ad esempio, tra profitto “lecito” e super profitto. Molti segnali, non ultima la crisi finanziari ed economica incorso, indicano però che il grande “capitale”, i grandi potentati” economici, in generale e non solo in Italia, ovviamente, fin che possono preferiscono le collusioni, le rendite, le opacità, senza farsi scrupolo, se necessario, di far ricorso a “discorsi” etici, quasi sempre, al solo scopo di migliorare la loro “percezione” da parte dell'opinione pubblica. Quasi per rimuovere, se ne fossero capaci, il senso di colpa per le loro condotte non sempre “cristalline”e attenuare, così, le potenziali richieste di cambiamento e di regolamentazione. *Università di Messina

IL DECLINO DEL REFERENDUM La scarsa affluenza alle urne, che si attesta mestamente tra il 23 ed il 24 per cento degli aventi diritto, che ha fatto registrare l’ultima tornata referendaria pone degli interrogativi e presta il fianco ad analisi e valutazioni storicopolitico-sociologiche. La complessità tecnico-giuridica della formulazione dei tre quesiti referendari non può e non deve costituire un alibi alla corposa, consistente e massiccia assenza dalle urne. Né le varie componenti politiche, o meglio partitiche, odierne possono credere di utilizzare l’esito della consultazione referendaria come termometro del radicamento dei propri convincimenti nel paese o, peggio ancora, come esercizio di autocompiacimento e di demonizzazione dell’avversario. Pur volendo riconoscere la precarietà di un sistema elettorale che, di sicuro, non ci qualifica come democrazia moderna e che consente a bizzose, viziate e viziose fazioni di tenere in ostaggio una maggioranza, il fallimento di questo referendum, credo, non risieda nel corpus della proposta ma in uno svilimento di un istituto anacronistico proprio perché poco partecipato. Provoca ilarità veder esibirsi i vari politici italiani all’indomani dei referendum. Non esistono né vincitori né vinti perchè, paradossalmente, non esiste una democrazia sostanziale. I cittadini non credono alla partecipazione in una democrazia che, archiviati i giorni nefasti della Prima Repubblica, non ha saputo innalzarsi ai livelli di un illuminato post-mo-

dernismo, cedendo, di fatto, alle lusinghe di un passato aberrato ma mai archiviato. Sono lontani i tempi in cui i referendum erano terreno di scontro e confronto, luogo di alta idealità, motivo di contrapposizione ideologico-culturale, momento di costruzione di brani di società nuova. Siamo l’Italia dell’Eu-

MA QUALE CULTURA? SEMBRA BARBARIE Zingarelli. Denominare allo stesso modo tanto i risultati di studi scientifici, umanistici o artistici, quanto la sagra di un prodotto tipico o la passerella percorsa da ragazze abbigliate secondo l'estro dello stilista di turno, è una confusione da dirimere per non generarne altre. La sensazione che si prova in un momento simile, è che una parte dei “cultori della cultura” cosentina, depositari di un sapere discutibile, si sovrespongano in manifestazioni diverse con l'intento di ottenere visibilità all'interno della loro cerchia. Vanità? Fare cultura (come si fa?), come purtroppo spesso si dice, senza che essa abbia una ricaduta sulle menti o sulle tasche di almeno un individuo al di fuori di quel circuito, non serve a niente. Il risultato è una lode esacerbata che uno del gruppo, con non meno di cinquant'anni, esprime al-

l'altro, un riconoscimento interno di cui non si ha bisogno visto che tra di loro si conoscono bene. Cui prodest? Se il culto della cultura è ben radicato in città al punto che, negli ultimi mesi specialmente, bisognerebbe possedere il dono dell'ubiquità per poter partecipare a tutte le iniziative che si svolgono in una sola giornata, allora Cosenza è città di cultura? Ovvero di tutto quel patrimonio di conoscenze scientifiche, letterarie, artistiche, popolari? Pur volendo concentrarle tutte insieme in una sommatoria del sapere universale, esse non basterebbero a delineare il concetto che la parola “cultura” racchiude, poiché le suddette conoscenze, se non sono interiorizzate e poi messe in pratiche, vissute, rimangono mere materie di studio, dai risvolti sterili e pomposi. Ne è la dimostrazione il tenta-

ro, del Trattato di Roma, del Trattato di Maastricht, del terzo millennio, dell’economia globale, del welfare, del mercato del lavoro flessibile, ma siamo anche, purtroppo, l’Italia disaffezionata, smarrita, dalla cultura politica insipida e melensa, dell’abitudinario e sistematico turbinio gossipparo, della classe dirigente scollata dal paese reale, della minaccia costante alla sacralità dello Stato di diritto, dell’abuso scurrile dell’immagine, del disuso diseducativo del valore, dove i prodromi di una società opulenta ci preannunciano un futuro infetto e contagioso. Sono lontani i tempi in cui ogni individuo, seppur velatamente eterodiretto, godeva di coscienza sociale e passione civile, quando, come nel lontano 1974 per il referendum sull’aborto, la consultazione referendaria faceva registrare un quorum nella misura dell’ 87, 7 per cento degli aventi diritto al voto. Quei tempi in cui il voto referendario acquistava un significato politico nella netta contrapposizione tra conservatori e progressisti, fortificando o meno teorizzazioni di parte. Oggi è un nuovo tempo, dove partiti ed istituzioni sempre meno riescono a farsi portatori di esigenze collettive e di parte, dove le istanze della società civile sono asservite al sordomutismo di uno quadro partitico imbarbarito dal personalismo ed imbavagliato dal protagonismo. Che il Parlamento ritorni a rappresentare la società tutta e non le pulsioni elitarie di essa. Per il bene di una nuova democrazia.

tivo di volerle adattare a scopi personali, un paravento per nascondere il vero obiettivo che è quello dell'esibizione, del consenso ad ogni costo e del raggiungimento di scopi personali. Quisquilie, verrebbe da dire, spacciate per cultura a proprio uso e consumo, spesso per velare i reali problemi della comunità. Ecco allora “sempre gli stessi” nelle diverse manifestazioni a sfondo culturale, divisi per associazione, area, credo, interessi. Un codazzo fedele a sostegno di scopi variegati, in cui il professorino assurge al ruolo di moderno filosofo, il pensionato diventa un meridionalista arrogante e rozzo, l'artista semifallito si propone nel ruolo che aveva sempre sognato e questa volta sfonda, il sedicente professionista è in attesa di ricevere qualche incarico, il riconosciuto professionista parla al cellulare a voce alta disturbando gli altri, il politicante che sostiene questa schiera, che a sua volta lo sostiene, indossa l'habitus del Mecenate. Alcuni di essi non sono in grado di usare il congiuntivo. Tutti, però, accomunati dalla speranza di entrare a far parte di comitati o similari. lettera firmata

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Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

24 ore in Basilicata

A Potenza si celebra l’anniversario della fondazione della Guardia di finanza

I 235 anni delle fiamme gialle In un anno recuperati 13 milioni di euro e scoperti 172 lavoratori in nero POTENZA – Nell’ultimo anno, in Basilicata, la Guardia di finanza ha recuperato a tassazione oltre 13 milioni di euro, scoprendo anche 172 lavoratori utilizzati senza alcun rispetto delle leggi sul lavoro, sono due dei dati forniti ieri, a Potenza, dal comandante regionale di Basilicata delle fiamme gialle, Gaetano Barberi, nel corso della celebrazione del 235° anniversario della fondazione del Corpo. «In Basilicata – ha proseguito Barberi – la Guardia di finanza affianca la Regione nel sostegno fornito alle famiglie, al lavoro e all’occupazione. Collabora, laddove necessario, con la magistratura contabile». La Guardia di finanza, inoltre, ha svolto 5.141 controlli sull'obbligo di rilasciare ricevute e scontrini fiscali. In materia di tutela ambientale, gli interventi eseguiti hanno portato al sequestro di 17 discariche abusive. Nel settore delle frodi comunitarie, infine, sono state scoperte «indebite percezioni per 1,5 milioni di euro, con undici persone denunciate alla magistratura». Sono stati, invece, 353 gli interventi effettuati nel corso del 2009, da gennaio a maggio. Le verifiche fiscali e i controlli effettuati dalla Guardia di finanza hanno consentito di recuperare a tassazione 3.917.078 euro ai fini Iva e 44.471.408 euro ai fini delle imposte dirette. Dodici i soggetti denunciati per reati fiscali e 104 i lavoratori scoperti completamente in nero. Le fiamme gialle hanno, inoltre, effettuato 2.830 controlli strumentali, tra cui 2.177 interventi per il controllo dell’obbligo delle ricevute

Alcuni momenti della celebrazione (f. Mattiacci)

e degli scontrini fiscali. Al riguardo sono state accertate 554 infrazioni contestate ai trasgressori. La Guardia di finanza della Basilicata però è stata fortemente impegnata anche in altri settori non strettamente tributari. In materia di repressione alle frodi comunitarie ad esempio sono stati svolti specifici servizi che hanno portato alla scoperta di percezioni indebite per un importo di

965.348 euro. Nel settore del contrasto alle frodi a danno del bilancio nazionale e/o locale l’attività svolta ha portato alla scoperta di contributi percepiti illecitamente per 5.789.269 euro e alla segnalazione di 13 soggetti. Inoltre l’attività del Corpo, svolta in collaborazione con la Corte dei Conti ha consentito di accertare un “danno erariale” per 10.759.010 euro.

Nel comparto del contrasto alla pirateria audiovisiva informatica sono stati eseguiti 12 interventi che hanno portato al sequestro di 1.730 pezzi e alla denuncia di 12 soggetti, dei quali uno in stato d’arresto. Nel comparto del contrasto alla contraffazione dei marchi sono stati eseguiti 31 interventi che hanno portato al sequestro di 9.223 pezzi e alla denuncia di 31 soggetti,

di cui uno in stato d’arresto. In materia di tutela ambientale sono state sequestrate 7 discariche abusive per un totale di 230.624 metri quadri e 9.600 kg di rifiuti industriali, segnalati 13 responsabili. Per quanto riguarda poi la prevenzione del traffico di sostanze stupefacenti sono stati eseguiti 99 interventi, segnalate 51 persone di cui 13 arrestate. Nel comparto delle accise poi sono stati effettuati 6 interventi che hanno portato al sequestro di circa 1.992 chilogrammi di oli minerali non agevolati. Per quanto riguarda le violazioni al codice penale e leggi di pubblica sicurezza sono stati effettuati 111 interventi, riscontrate 131 violazioni, denunciati 144 soggetti, sequestrate 13 armi, 558 pezzi di materiale esplodente e 290 banconote false. L’attività finalizzata al controllo degli apparecchi e congegni per il divertimento ha consentito ai reparti dipendenti di avviare un piano articolato di controlli volto a contrastare l’illecita installazione e il fenomeno del gioco clandestino. Da gennaio a maggio questa attività ha portato all’esecuzione di 23 interventi che hanno portato alla verbalizzazione di altrettanti soggetti, al sequestro di 1 videopoker, di 45 video games, 3 personale e mini computer e 5 slot machines e alla segnalazione di 22 persone. In tutto 1.208 le pattuglie impiegate nel servizio di controllo del territorio. Oggi pomeriggio alle 19 le celebrazioni si svolgeranno a Matera presso il cinema Comunale alla presenza delle massime autorità provinciali.

Vincenzo Verrastro è stato commemorato con un’opera di Masini

Inaugurato il busto dedicato al primo presidente della Regione POTENZA – Un mezzobusto di bronzo per commemorare il primo presidente della Regione Basilicata, Vincenzo Verrastro (1919-2004) – realizzato dallo scultore Antonio Masini su iniziativa dell’associazione degli ex consiglieri regionali – è stato inaugurato ieri mattina a Potenza, nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato il presidente della Regione, Vito De Filippo, i rappresentanti delle istituzioni ed i familiari del politico lucano. La scultura, di colore verde statuario, è alta 70 cen-

timetri, larga 60 e profonda 40 ed è stata posizionata all’ingresso del palazzo della giunta regionale. L’opera raffigura il presidente Verrastro con lo sguardo rivolto verso l'orizzonte e con in mano un libro con la scritta “Regione Basilicata”. «L'espressione di Verrastro – ha detto Masini – rappresenta uno sguardo verso il futuro della Lucania, mentre il volume tra le sue mani ricorda che il presidente ha posto le fondamenta della Regione Basilicata». «Commemorando Verrastro – ha

detto il presidente degli ex consiglieri regionali, Giuseppe Guarino – emerge la figura di un punto di riferimento per chi ora svolge un ruolo nelle istituzioni». «In una regione con una sofferente identità – ha detto De Filippo – la storia dei personaggi illustri assume una dimensione decisiva». «Il ricordo di Verrastro – ha commentato il presidente del consiglio regionale, Prospero De Franchi – non può essere cancellato dall’animo di nessuno».

Il busto di Vincenzo Verrastro (f. Mattiacci)

Lauria Scoperto vicino ad una cabina del gas un deposito di scatoloni elettorali

Urne abbandonate in zona vietata LAURIA – Ancora cartoni depositati a pochi metri da una cabina del gas metano con su indicato un cartello con la dicitura “pericolo d’incendio”. Eppure l’Amministrazione comunale di Lauria qualche settimana fa aveva provveduto ad eliminare gli accumuli di cartoni depositati presso la cabina del gas e oltre a spostare in un altro luogo il punto di raccolta ha anche predisposto un avviso di divieto di deposito dei rifiuti cartacei ai sensi della normativa vigente relativo al divieto di abbandono dei rifiuti. Ma, alle prime luci dell’alba di mercoledì scorso, qual-

cuno transitando per quella zona ha notato alcuni scatoloni utilizzati per le ultime consultazioni elettorali, le urne dove erano state depositate le schede durante la votazione. Infatti, il seggio elettorale era stato costituito a pochi metri dalla cabina del gas presso il plesso scolastico di piazza del Popolo. Gli scatoloni erano chiusi e adagiati da qualcuno in un posto dove non si può depositare carta e cartoni in quanto, qualora il materiale fosse stato incendiato per un caso fortuito o doloso, avrebbe procurato un serio pericolo. Le urne elettorali abbandonate Emilia Manco

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Torino rompe il silenzio e risponde a Fiom: «No ad accuse su mancato rispetto accordo» Infortuni sul lavoro Uil: «Il calo non distolga dalla Proclamato lo sciopero in Sata e indotto per il I turno di sabato prevenzione»

Fiat e sindacati: la guerra dei 70

MELFI - I sindacati tornano a proclamare lo sciopero sul primo turno di sabato prossimo programmato dall’azienda come orario plurisettimanale per il recupero produttivo e la Fiat rompe il silenzio, rendendo pubblico il contenuto di una lettera di risposta inviata alla Fiom nazionale, lo scorso 17 giugno. «Fiat non ha firmato nessun accordo sui 70 lavoratori interinali in quanto - precisa l’azienda - in quanto gli incontri avuti non hanno portato a definire e sottoscrivere alcuna intesa. Non è stato possibile definire alcun accordo in quanto avete ritenuto non praticabili le soluzioni che vi sono state proposte. Considerata l’impossibilità di sottoscrivere l’intesa sindacale, è stato proposto ai lavoratori somministrati una proroga dei contratti in essere a tutto il mese di luglio del corrente anno. Dobbiamo registrare che, mentre i lavoratori della Sistemi Sospensioni hanno accettato tale soluzioni, 23 dei 25 lavoratori della Plastic Components hanno rifiutato la proposta di proroga e, pertanto, dobbiamo ritenere che questi ultimi non siano più interessati all’offerta aziendale. Non può essere lamentato il mancato rispetto di accordi che non sono stati sottoscritti e vi diffidiamo dall’accusare l’azienda di imbrogli continui». Dal canto suo, nel documento che annuncia la proclamazione dello sciopero, la Fiom accusa la direzione Fiat «di non aver rispettato gli accordi presi, sui 70 lavoratori interinali che da qualche anno lavorano con contratti precari, presso la Regione Basilicata». Secondo la denuncia del sindacato guidato da Giuseppe Cillis, in questi giorni, nello stabilimento Sata, si sarebbero aggiunti circa altri 200 lavoratori di Pomigliano portando il numero totale intorno a 600 unità. «Tute blu dicono i metalmeccanici della Cgil - trasferiti senza dare alcuna risposta agli interinali lucani che in questi anni sono stati impiegati nel sito di Melfi e ora sostituiti». Per la Fiom «la direzione Sata vuole imporre un sistema autoritario ai lavoratori del Sud e della Basilicata». E chiede al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, che i finanziamenti pubblici per la realizzazione del campus di ricerca e innovazione di Melfi siano vincolati al rispetto delle relazioni industriali e dell’occupazione in Basilicata a partire dall’accordo sui 70 lavoratori precari. A proclamare lo sciopero per domani anche la Fiom Cgil che spiega così le sue ragioni: «La direzione Fiat non rispetta gli accordi presi, sui 70 lavoratori interinali che da qualche anno lavorano con contratti precari, presso la Regione Basilicata». Secondo la denuncia del sindacato guidato da Giuseppe Cillis, in questi giorni, nello stabilimento Sata, si sarebbero aggiunti circa altri 200 lavoratori di Pomigliano portando il numero totale intorno a 600 unità. «Tute blu - dicono i metalmeccanici della Cgil - trasferiti senza dare alcuna risposta agli interinali lucani che in questi anni sono stati impiegati nel sito di Melfi e ora sostituiti». Per la Fiom «la direzione Sata vuole imporre un sistema autoritario ai lavoratori del Sud e della Basilicata». E chiede al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, che i finanziamenti

LA PROPOSTA CGIL E FLAI

«Nel Po Fse formazione per i lavoratori in mobilità»

La Fiat Sata di Melfi

pubblici per la realizzazione del campus di ricerca e innovazione di Melfi siano vincolati al rispetto delle relazioni industriali e dell’occupazione in Basilicata a partire dall’accordo sui 70 lavoratori precari. Secca la replica dell’ufficio stampa del gruppo torinese: «Sorprende la richiesta di subordinare eventuali finanzia-

menti al rispetto delle relazioni industriali, dal momento che le strutture della vostra organizzazione hanno dimostrato di non essere in grado di attenervisi. Nel frattempo per sabato prossimo Fim, Uilm, Fismic, Ugl, Failms, Fiom e la rsu di stabilimento hanno proclamato lo sciopero sul primo turno di sabato.

POTENZA - «La difficile crisi economica, purtroppo, sta caratterizzando negativamente la buona riuscita dei bandi sulla reindustrializzazione, per la mancanza di manifestazioni di interesse, come nel caso della ex Vicenzi di Atella». E' quanto affermano in una nota congiunta il segretario regionale della Cgil Basilicata, Antonio Pepe ed il segretario della Flai Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito. «Nell’incontro in Regione - proseguono - abbiamo rappresentato, assieme ai lavoratori, la necessità di una azione più ampia, su tutto il territorio nazionale, che solleciti i grandi gruppi già presenti in Basilicata, rispetto all'iniziativa di reindustrializzazione. Intanto, alla scadenza del bando prevista per il 30 giugno, abbiamo chiesto, nell’eventualità non fosse

presentata alcuna manifestazione di interesse, la ripubblicazione del bando stesso, oltre ad integrazioni e correzioni al bando, riguardanti la possiblità di acquisizione anche del marchio industriale Mister day. Sarebbe opportuno - aggiungono Pepe ed Esposito - anche un intervento presso la Confidustria nazionale, per stimolare la conoscenza delle opportunità sul nostro territorio. Siamo molto preoccupati da questi segnali e, nella verifica che si effettuerà nei primi giorni di luglio, bisognerà considerare anche la possibilità di riconversione del sito. Sollecitiamo che, nell’ambito della programmazione del Po Fse 2007-2013, vengano inserite delle attività formative direttamente rivolte a tutti i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione e mobilità».

Il capogruppo del Pdci sostiene l’intervento a favore della Basilicata

Crisi economica, Nardiello chiede un tavolo nazionale per l’occupazione POTENZA - «La giornata di ieri (mercoledì ndr), tra sciopero generale dei lavoratori chimici e dell’Eni, presidi davanti alla Regione dei lavoratori della Mister Day e della Spalberg, proteste degli operai delle Industrie del Basento ha riproposto alla attenzione delle istituzioni la “emergenza lavoro”. La Giunta Regionale, che sta concentrando ogni sforzo per salvare posti di lavoro e rilanciare aziende e stabilimenti in crisi, ha bisogno del sostegno dei parlamentari lucani per ottenere un “tavolo nazionale per l’occupazione in Basilicata”, un tavolo con interlocutori i ministeri del Welfare, dello Sviluppo Economico». A sostenerlo è il capogruppo del Pdci in consi-

La protesta davanti alla Regione

glio regionale, Giacomo Nardiello, secondo il quale «senza una strategia complessiva è sempre più difficile intervenire di crisi aziendale in crisi aziendale.

E la riconversione del nostro apparato industriale chimico come il rilancio del polo del salotto rischiano di diventare labirinti nei quali perdersi tra incontri e confronti. Il Paese è in piena recessione, ciononostante il governo si gira dall’altra parte facendo finta che la situazione non sia affatto grave. La credibilità di Berlusconi e soci, già enormemente minata dalle notizie su festini e immoralità diffuse – continua Nardiello -

Napoli (La Destra) attacca la Regione

«Continuiamo ad essere terra di conquista da parte di imprenditori senza scrupoli» POTENZA - Il consigliere regionale del gruppo misto – “La Destra”, Michele Napoli, in merito alle vertenze Spalberg e Mister Day ha sottolineato che: «La Regione Basilicata indice un nuovo bando per la reindustrializzazione della Val D’Agri, mentre un’altra azienda dell’area industriale di Viggiano minaccia di chiudere definitivamente i battenti. Una strana concomitanza di eventi». «Nuove speranze di occupazione e contemporaneamente perdita di posti di lavoro – a giudizio di Napoli - la dicono lunga sullo stato di smarrimento in cui versano i vertici istituzionali regionali. A due passi dalle estrazioni del petrolio c’è un’area industriale che rischia di diventare sempre più spettrale, un vero e proprio smacco per quanti ancora credono che questo Governo è capace di amministrare una regione che, invece, giorno dopo giorno rischia la ‘bancarotta’ del lavoro. Si susseguono, in contemporanea, incontri fra sindacati, rappresentanze dei lavoratori e la task-force regionale nel tentativo di trovare soluzioni tampone in at-

tesa che “audaci” imprenditori si facciano avanti per rivitalizzare siti industriali già più volte resuscitati grazie ad interventi regionali, vedi Mister Day ad Atella. Ad oggi tuttavia – continua Napoli - nessun frutto è maturato. Soltanto mele acerbe che, con il passare del tempo, sono marcite provocando nuova cassa integrazione e disoccupazione. A distanza di anni, nulla è cambiato nella nostra regione che continua ad essere terra di conquista da parte di imprenditori senza scrupoli che, pur di accaparrarsi finanziamenti, presentano piani industriali di dubbia efficacia che vengono approvati con il beneplacito dei sindacati e degli organi regionali secondo la logica del tirare a campare». «L’epilogo – dice Napoli - è del resto scontato: una nuova cassa integrazione, nuovi Bandi per la reindustrializzazione e nuovi imprenditori pronti a fare affari. Alla luce dei fatti, bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e porre la parola fine a questi giochi perversi che danneggiano i lavoratori ed un intero territorio».

è ridotta ai minimi termini: gli osservatori internazionali sono infatti coscienti dell’incapacità cronica dell’esecutivo di affrontare le conseguenze della crisi economica, mentre la condizione salariale di milioni di lavoratori è ben oltre la soglia di allarme. Noi comunisti abbiamo già rivendicato la moratoria sui licenziamenti per non aggravare ulteriormente la situazione. Riteniamo inoltre indispensabile l’introduzione di un meccanismo di indicizzazione degli stipendi per tutelarne il potere di acquisto dall’inflazione. Ai lavoratori lucani – conclude Nardiello – è necessario ribadire sempre che non saranno lasciati soli».

POTENZA - «L’andamento positivo degli infortuni sul lavoro, che è risultato dal rapporto Inail, con una diminuzione complessiva in Basilicata in un anno del 4,4 per cento, non deve farci pensare che i problemi di prevenzione e tutela dei lavoratori siano risolti». A sostenerlo è il segretario generale regionale della Uil della Basilicata Michele Delicio, aggiungendo che «il calo degli incidenti e delle vittime sul lavoro deriva innanzitutto da una maggiore attenzione e da una sensibilità collettiva più generale, che si sono tradotte negli ultimi due anni in atti legislativi concreti che hanno prodotto i primi risultati. Sempre nella nostra regione c’è poi il fattore della diminuzione dei lavoratori attivi che, come hanno giustamente rilevato i dirigenti dell’Inail, ha avuto un suo effetto sulla riduzione degli infortuni comunque concentrati nel comparto delle costruzioni e dell’industria. Un fenomeno infortunistico da non sottovalutare – continua Delicio – riguarda gli incidenti stradali che coinvolgono i lavoratori nel percorso per raggiungere il posto di lavoro. Le strade maggiormente utilizzate da lavoratori pendolari, quali la Potenza-Melfi e la ss 106 Jonica, sono purtroppo teatro di troppi incidenti anche mortali». Per il segretario della Uil «dobbiamo proseguire sulla strada della prevenzione da ogni rischio, e della tutela della salute, non accontentandoci di quanto è stato realizzato. La revisione del testo Unico su salute e sicurezza, che con i pareri di Camera e Senato si avvia verso la fase conclusiva, deve andare in questa direzione, correggendo le modifiche che possono indebolirne la struttura e rischiano di vanificare quanto sin qui fatto. Il Governo deve tener conto delle proposte che, dalla Uil in modo costruttivo, sono state avanzate per definire un assetto legislativo equilibrato che garantisca sempre maggiore tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Quanto alla Regione – conclude Delicio – attendiamo l’Osservatorio sugli infortuni (e con esso la recente normativa regionale) alla prova dei fatti».

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24 Ore in Basilicata 17

Venerdì 26 giugno 2009


VenerdĂŹ 26 giugno 2009

Pubblicata la traduzione di una monografia approntata dall’Ufficio Territoriale della Regione

Su internet la vittoria di Piero ad Eraclea POTENZA - Con la pubblicazione su Basilicatanet della traduzione in lingua inglese - consultabile all’indirizzo internet www.basilicatanet.it/pino/la_vittoria_di_pirro_ad_eraclea.htm - di una monografia approntata dall’Ufficio Territoriale della Regione Basilicata di Matera sulla Vittoria di Pirro sui Romani ad Eraclea si arricchisce, anche in vista della stagione turistica, la serie di schede destinate ad offrire ad una ancor piÚ vasta platea di utenza informazioni e notizie riguardanti gli aspetti del patrimonio storico, naturalistico e culturale della Basilicata. Dopo la scheda contenente immagini e notizie storiche sui costumi folklorici della Basilicata e le 30 schede sui poeti e scrittori lucani (si va da Orazio ad Albino Pierro e ancora da Sinisgalli a Pasquale Festa Campanile), l’iniziativa di questa pubblicazione sul portale della Regione Basilicata vuole essere, infatti, un nuovo contributo alla conoscenza di un evento della storia antica che oggi conserva una forte rilevanza non solo per la nota circostanza dell’esordio sulla nostra Penisola degli elefanti da combattimento che erano al seguito dell’armata di Pirro

ma anche, e soprattutto, perchĂŠ fu proprio nel territorio della odierna Basilicata - nell’area che allora faceva parte della Siritide - che per la prima volta si misurarono le due massime formazioni militari dell’antichitĂ : la Falange macedone adottata dagli Epiroti e caratterizzata dalla prevalenza di uno schieramento rigido e compatto e la Legione romana che, resa piĂš duttile ed aggressiva da innovazioni occasionate dalle Guerre Sannitiche, tendeva a coniugare nel combattimento la potenza alla mobilitĂ Âť. ÂŤE su questa ultima circostanza (che peraltro - viene specificato - risultava poco trattata sia in internet che nelle fonti storiche in genere ed è per questo meno conosciuta) - spiega una nota della Regione Basilicata - la scheda presta una particolare attenzione non senza soffermarsi, sulla scorta delle narrazioni di Plutarco, Dionigi di Alicarnasso, Tito Livio ecc., sull’assetto geografico e politico di quei tempi e sul contesto storico nel quale si determinò il conflitto tra Roma e Taranto, con la spettacolare avventura dell’Epirota sulla nostra Penisola: fu infatti una guerra non breve che si estese fino alle porte di Roma e poi in Sicilia, in

quanto Pirro intendeva realizzare l’ambizioso progetto, del tutto degno di un sovrano ellenistico, di costruire una grandiosa monarchia estesa dall’Epiro ai territori della Magna Grecia. La scheda si sofferma, inoltre - continua la nota - sugli armamenti sulle tecniche di combattimento dei due avversi eserciti e, soprattutto, sulla descrizione di questa battaglia che avvenne nel luglio del 280 avanti Cristo e che, in particolare, si svolse in due siti diversi, con perdite che - come tutti sanno - furono altissime per entrambi gli eserciti sĂŹ da far passare in proverbio in tutte le lingue la “vittoria di Pirroâ€? per indicare (quasi per un duro destino di questo Re condottiero) un successo che costa al vincitore quasi quanto una sconfitta. Ed infatti nella scheda si legge che Pirro esclamò: “Si denuo sic vincendi sunt Romani, peribimusâ€? (Se dovremo vincere un’altra volta i Romani in questo modo, per noi sarĂ la completa rovina)Âť. Prossimamente verrĂ eseguito l’inserimento su Basilicatanet della traduzione in inglese di un’altra scheda dedicata al famoso Pino loricato del Pollino ed anche alla Bramea europea.

Il busto di Piero

La Confagricoltura scrive a Viti per richiamare l’attenzione sui produttori lucani di grano duro

Cerealicoltori in allarme Il comparto vive uno dei momenti piÚ difficili delle ultime campagne agrarie POTENZA - Dopo gli ingenti danni provocati dal maltempo ai campi agricoli prima nel Metapontino, poi nelle zone di Lavello e Maratea, ora la Confagricoltura di Basilicata scrive all’assessore regionale all’Agricoltura Viti per richiamare l’attenzione della Regione sui produttori lucani di grano duro. In un quadro generale di difficoltà per l’agricoltura – si legge nella nota dell’organizzazione agricola registrare che un comparto importante in termini di produzione e diffusione sul territorio quale quello cerealicolo, si trova a vivere uno dei momenti piÚ difficili delle ultime campagne agrarie. I rapporti che riceviamo dalle diverse aree a vocazione cerealicola – ha aggiunto la Confagricolturaci segnalano una situazione diffusa di danni alle col-

Un campo di cereali

tivazioni di grano duro e orzo dovuti essenzialmente ad una stagione caratterizzata da un andamento climatico anomalo, ma, so-

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è messo in evidenza con rese molto basse e qualitĂ del prodotto scadente, se poi aggiungiamo to fa registrare prezzi non remunerativi che non coprono nemmeno i costi di produzioni, si comprende il grido di allarme dei cerealicoltori di Basilicata, alcuni dei quali stanno decidendo di rinunciare a raccogliereÂť. ÂŤAbbiamo pertanto richiesto – conclude la Confagricoltura - l’avvio da parte degli uffici tecnici dobbiamo purtroppo territoriali del Dipartimento Agricoltura di sopralluoghi in campo nelle aree interne cerealicole della collina materana, della fascia bradanica e dell’ofanto per verificare se i danni denunciati dagli agricoltori fanno ravvisaprattutto, da piogge persi- re gli estremi di una distenti ed abbondanti che chiarazione di stato di canon hanno permesso un lamitĂ o, in alternativa, normale sviluppo dell’ap- crisi ed attivare misure parato radicale; tutto ciò si compensative dei danniÂť.

Eolico, la Ola chiede le regole al ministero dell'Ambiente

di

Parco del Pollino

Parte la lotta agli incendi con un nuovo piano e nuovi mezzi ROTONDA – E' stato presentato ieri mattina, alla presenza del Capo del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Patrone, il Piano Antincendio Boschivo 2009 del Parco Nazionale del Pollino. All'iniziativa sono intervenuti Paolo Gonzales, del ministero dell'Ambiente e il vescovo di Lagonegro-Tursi, Francesco Nolè. Presenti, tra gli altri, i comandanti regionali e provinciali del Corpo Forestale dello Stato, dirigenti regionali e sindaci del Parco. Il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, nel presentare le attivitĂ previste dal Piano ha fatto riferimento ai buoni risultati prodotti da quello attuato nel 2008. Aggiungendo che quest'anno, dopo la "tolleranza zero" dell’anno scorso, si punta al "salto di qualitĂ ". Pappaterra ha ringraziato Patrone per "la prova d'affetto" manifestata con la sua presenza e per la vicinanza rivolta al Parco nel 2007, annus horribilis sul fronte dell'emergenza incendi. Allora, ha ammesso Pap-

paterra, eravamo impreparati. Successivamente con il rafforzamento del CFS, con la sperimentazione dei "contratti di responsabilitĂ " ed oggi con la dotazione di nuovi mezzi - acquistati dal Parco con risorse del Ministero dell'Ambiente - e con il finanziamento del progetto di costruzione di una rete di protezione civile da parte di Fondazione per il Sud, il Parco punta a fare ancora meglio. Nel 2008, ha evidenziato Pappaterra, sono andati bruciati solo 600 ettari di superficie boscata contro i 6000 dell'anno precedente. Nell'occasione sono stati sottoscritti i "contratti di responsabilitĂ " con le Associazioni di Protezione civile, ben 17, che tra Calabria e Basilicata presidieranno il territorio insieme con il CFS dispiegando circa 1000 volontari. Sono stati anche consegnati dieci mezzi antincendio e non al coordinatore del CTA del CFS del Parco del Pollino, Francesco Alberti e alle Associazioni di volontariato.

che il merca-

POTENZA - ÂŤLe ultime due recenti "sentenze-gemelle" (la n. 166/2009 e la n. 169/2009) della Corte Costituzionale dichiarano l'illegittimitĂ costituzionale dell'art. 6 della Legge della Regione Basilicata n. 9 del 26 aprile 2007 (Disposizioni in materia di energia). Le due sentenze della Corte Costituzionale abbattono, infatti, l'ultimo diaframma normativo dato dall'art. 6, appena citato, il quale recepiva "l'atto d'indirizzo" di cui alla Delibera della Giunta Regionale n. 2920 del 13 dicembre 2004", che prevedeva la valutazione di sostenibilitĂ ambientale e paesaggistica per gli impianti eolici. Secondo la Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista) Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini - si legge in una nota - le sentenze sono state sollecitate dalla potente "cordata" dei produttori eolici composta da societĂ ed organismi ad esse collegati. Queste societĂ sono intenzionate, con ogni mezzo - secondo la Ola ad accaparrarsi i forti incentivi pubblici, ostacolando

l'applicazione delle misure di salvaguardia delle aree protette. Se è vero che le due “sentenze-fotocopiaâ€? della Corte Costituzionale hanno inferto un ulteriore colpo mortale alla tutela delle aree protette e alle aree di interesse ambientale della Basilicata, espropriando competenze regionali in materia di ambiente, è altrettanto vero che la lobby dell'energia in Basilicata è intenzionata, attraverso il nuovo Piear (Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale) predisposto dalla societĂ GSE (Gestore Servizi Elettrici), a realizzare 1000 MW di potenza eolica con ben 800-900 nuove torri eoliche che porterebbero ad oltre 1300 i MW installati ed oltre 1100 il numero di torri eolicheÂť. La Ola sollecita, pertanto, al ministero dell'Ambiente l'emanazione delle linee guida in materia di corretto inserimento dell'eolico in base al comma 10 dell'art. 12 del Decreto Legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003, ÂŤal fine di evitare compromissioni al paesaggio e danni irreversibili alle aree protette e all'avifauna protettaÂť.

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18 24 Ore in Basilicata


BREVI

SINDACATI SETTORE PENITENZIARIO

GRUMENTO NOVA

ICE

Manifestazione a Melfi

Inaugurazione delle Frecce Tricolori

Chiusura del corso

QUESTA mattina alle 10 nei pressi del largo Duomo di Melfi le segreterie regionali del settore penitenziario manifesteranno «il disagio vissuto dal personale di polizia penitenziaria della regione attraverso l’assenza tangibile delle amministrazioni».

DOMANI alle 9.45 in piazza Umberto Primo a Grumento, nel Salone del Castello San Severino, l'incontro sul tema: “Dai generali Pricolo alle Frecce Tricolori - L'Aeronautica Militare e il turismo del volo a Grumento”. A seguire in via Roma inaugurazione della sede del Club 120.

QUESTA mattina a Potenza alle 11 nella sala dellagiunta regionale in programma la conferenza di chiusura del corso di specializzazione in Commercio estero di Regione Basilicata ed Istituto nazionale per il commercio estero (Ice)

A Roma un convegno dedicato ai Centri di Competenza Tecnologica

LA RIFLESSIONE

Nuovo contro la crisi

Il metereologo Gaetano Brindisi

Straziuso: «L’innovazione aumenta la competitività» ROMA - Si è concluso ieri a Roma il convegno organizzato da Impresambiente per la presentazione dei Centri di Competenza Tecnologica. I Centri di Competenza Tecnologica rappresentano un sistema che coinvolge le regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia) e porta avanti la ricerca in importanti aree tematiche (trasportio, ambiente, biotecnologie, agroalimentare e tecnologie Ict). I Centri nascono per favorire e stimolare l’incontro tra la domanda e l’offerta di innovazione tecnologica e debbono svolgere le funzioni di interfaccia tra domanda ed offerta (broker tecnologici) e di anticipazione ed interpretazione di modelli di sviluppo sostenibile. Ogni Centro di Competenza Tecnologica ha una sede centrale e nodi nelle altre regioni del Meridione. Impresambiente, con sede in Basilicata, è attivo nel settore del rischio ambientale, dei rischi naturali ed antropici. Offre Location Based Services, che - si legge in una nota stanno acquistando una rilevanza strategica in particolare nel settore della protezione civile e della security. La protezione e prevenzione dai rischi antropici e naturali richiede lo sviluppo di tecnologie abilitanti quali le Osservazioni della Terra dal suolo, da aereo e da satellite; l’interoperabilità dei dati geospaziali; web-sensors e web-services; l’elettronica e la sensoristica avanzata (es. MEMS, Fibre otti-

Centri di interfaccia tra domanda e offerta di tecnologia

L’assessore Gennaro Straziuso

che); le tecniche per la protezione e prevenzione dei rischi naturali (edilizia antisismica; early warning); le “Environmental Technologies” volte alla riduzione dell’impatto sull’ambiente. Queste attività hanno ricadute ampie e trasversali su altri settori, sia in termini di sviluppo che di occupazione: homeland security; agricoltura; beni culturali; energia; trasporti. All’incontro romano era presente anche l’assessore regionale Gennaro Straziuso che ha sottolineato: «Dopo un trentennio di estrema velocizzazione di tutti i processi storici, ed in particolare dell’economia e della tecnologia, il Paese ed il mondo attraversano una fase che è percepita come crisi ma che è un momento di grande trasformazione. I Cct nascono dalla felice intuizione che per uscire dalla crisi ci vuole innovazione: l’innovazione aumenta la competitività che spinge lo sviluppo economico. Per una realtà come quella dell’Italia me-

ridionale, la creazione di una rete di Cct permette di fare massa critica e di far fruttare le numerose competenze presenti sul territorio che altrimenti rischierebbero di perdersi. I Cct hanno di fronte una doppia sfida: qualificare l’offerta e qualificare la domanda. È necessario creare un contesto industriale - ha sottolineato Straziuso che sappia sostenere la ricerca e l’innovazione. La Basilicata - il maggior produttore di petrolio dell’Unione Europea, responsabile del 15 per cento del fabbisogno nazionale – si impegna a dedicare queste risorse all’innovazione e alla ricerca». Andrea Bianchi, direttore generale per la Politica Industriale e la Competitività, del Ministero per lo Sviluppo Economico, nel corso del suo intervento ha identificato tre fattori che hanno scatenano la crisi determinando un cambiamento epocale nel modello produttivo: globalizzazione, nuovo ciclo tecnologico e ingresso dell’euro.

Se prima la crescita del sistema era determinata dall’aumento dei soggetti, delle imprese, oggi la tendenza è contraria. Non si può dotare ogni territorio di tutti gli strumenti necessari per competere, ma creare una “rete” che connetta tutte le realtà migliori. E’ per questo che non si parla di proliferazione dei Cct, ma di Rete dei centri di competenza tecnologica. «Le tecnologie orizzontali ci possono far crescere nei prossimi anni senza stravolgere il nostro sistema di competitività» afferma Bianchi purché insieme al sistema di sviluppo cambino anche le politiche. Gli Stati devono acquisire più strategia stabilendo su cosa vogliono puntare e i loro interventi devono cambiare, non più meccanismi a pioggia ma meccanismi di sviluppo. I temi strategici su cui puntare nei prossimi anni saranno sostenibilità e sviluppo, la salute potrà essere uno straordinario driver di sviluppo. Infine Bianchi individua tre fattori su cui puntare per superare la crisi e puntare allo sviluppo: innovazione, ricerca, internazionalizzazione. Gli spunti lanciati da Bianchi sono stati accolti da Galletti, del Miur, che col Programma Operativo Nazionale 2000-2006, ha riunito tutti gli aspetti individuati. Ora sta ai presidenti dei vari Centri di Competenza Tecnologica, alle strutture e ovviamente al Ministero stesso, afferma la Galletti, fare il resto. I lavori sono proseguiti con la presentazione al pubblico dei singoli Cct da parte dei diversi presidenti: Bruno Masala per BioSistema, Domenico Saccà per ICT- Sud, Loreto Gesualdo per CERTA, Vincenzo Cuomo per ImpresAmbiente, Michele Limosani per MIT.

Il personaggio dei personaggi IL personaggio (perché di un personaggio si tratta) si presenta garbato, composto, non passa inosservato altresì per quella parlantina che macina parole (e previsioni) a raffica e per quelle camice e maglioncini indossati, dai colori spesso sgargianti che fanno bisticcio con giacche demodé. Da tempo dallo studio del Tg-Basilicata entra nelle case delle famiglie lucane per annunciare se ci sarà il sole o la pioggia, se farà caldo o freddo. Da quando c’è lui in televisione il suo nome è sulla bocca di tutti. Molto (ma molto) più conosciuto di altri personaggi pubblici lucani che operano in regione (un De Filippo o un Lacorazza gli fanno un baffo in quanto a notorietà), Gaetano Brindisi è diventano (felicemente per lui) la punta di dia- Gaetano Brindisi mante del tg Basilicata. Ma a chi scrive il personaggio-copertinaBrindisi gli sta (benevolmente) sulle scatole. E per colpa non sua. La mancanza è della gente, dei telespettatori che magari non sanno niente di cosa accade in questa regione, ma sanno tutto di quello che esce dalla bocca del Nostro esperto-meteo. Dovunque ci si trova, dal salumiere o dal macellaio, in piazza o a casa, è unico il tormentone: domani e per tutta la settimana piove, l’ha detto Brindisi… Neve e temperature in picchiata, l’ha detto Brindisi… Ritorna l’estate e una capatina al mare è d’obbligo, l’ha detto Brindisi… Sì, va bene l’ha detto Brindisi, ma a chi scrive ogni qualvolta sente parlare di previsioni e annunci meteo spera che il nostro buon Gaetano prenda delle madornali cantonate, così sperando (benevolmente) che la sua buona stella di mammasantissima di verità preannunciate sullo stato del sole e delle nuvole si appanni. E la gente inizi a parlare d’altro. Mimmo Mastrangelo

Piove o c’è il sole perché : «l’ha detto Brindisi»

BUONGIORNO REGIONE CHIUDE LA STAGIONE Pieno di ascolti per la Basilicata CON la puntata numero 115, in onda questa mattina, “Buongiorno Regione”, l’appuntamento mattutino con il tg regionale, chiude la sua prima stagione. Una prima stagione che fa registrare un risultato più che buono. Il tg lucano, infatti, segna uno share pari al 12,77 per cento, un risultato doppio rispetto alla media nazionale al 6,05 per cento. Un risultato di gran lunga superiore a quello registrato dalle regioni vicine. Per share si intende il rapporto percentuale tra gli ascoltatori di una certa emittente e il totale degli ascoltatori che stanno guardando qualunque altro programma sulle diverse reti.

A cura di ANNA

In viaggio lungo la costa lucana AL centro della fascia costiera lucana, in una zona di rara bellezza insenature e grotte, spiagge immerse in una natura straordinaria fatta di pini, ulivi e querce, si trova Maratea. Qui tutta la costa, a ricordo delle temibili incursioni saracene, è punteggiata da torri d’avvistamento che guardano da sempre al mar Tirreno. Sono numerosi i rinvenimenti subacquei di anfore e ancore esposte oggi presso il Museo di Archeologia Subacquea. Il paese si trova arroccato in posizione strategica su un fianco del monte San Biagio; nella parte alta, presso i ruderi della roccaforte, sorge il santuario dedicato appunto a San Biagio, con facciata rinascimentale a tre archi e cappella barocca seicentesca. Il centro è caratterizzato da vicoli angusti con scorci pittoreschi. http://www.tgcom.mediaset.it/turismo

Basilicata in festa a Pisa PORTARE i sapori, i costumi e le tradizioni della Basilicata a Pisa: formata da scogli e secche, questo lo scopo della festa di oggi presso il circolo Pisanova in via Frascani organizzata dalla nascente “Associazione dei Lucani a Pisa”. Una festa a cui sono invitati tutti, dai lucani che lavorano o studiano a Pisa, agli amici della Basilicata, fino a chiunque abbia la semplice curiosità di conoscere le magie di questa terra che ha conservato tutta la selvaggia bellezza del passato. Appuntamento dalle 19 per un aperitivo di benvenuto, e poi via alla festa con 4 grandi aree sulla Basilicata con musica, libri, video e foto, tutto allietato da un buffet. http://fantabriganti.blogspot.com

GIAMMETTA

La nuova immagine che parte da Potenza LA Basilicata è terra di innumerevoli risorse: luoghi, prodotti, persone, che vanno adeguatamente valorizzati. Una nuova immagine della regione, semplice e globale, potrebbe rilanciare l’economia lucana e far finalmente decollare il “made in Basilicata”. L’Associazione di promozione territoriale 100% Basilicata Idee in movimento, è convinta che la creatività sia una possibile via d’uscita dall’attuale crisi. Facendo leva, infatti, sull’ideazione e l’attuazione di progetti innovativi in grado di valorizzare le molteplici risorse lucane, si può da un lato incentivare le nostre risorse intellettuali ad esprimersi al 100% nel loro territorio, dall’altro attrarre maggiori investimenti e un numero sempre crescente di turisti in Basilicata. Un marchio identificativo di una terra fatta di eccellenze. http://potenza.blogolandia.it

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Venerdì 26 giugno 2009


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Venerdì 26 giugno 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Il giudice Romaniello gli toglie la parola e lo fa identificare dai carabinieri

Gup inflessibile, legale in ospedale L’anziano avvocato si sente male e finisce al San Carlo Una famiglia costretta a vivere nel degrdo

Il Palazzo di giustizia di Potenza. Nel riquadro il gup Romaniello (foto Andrea Mattiacci)

POTENZA - L’aula delle udienze preliminari è al secondo piano del palazzo di giustizia. Un avvocato anziano con l’accento milanese esce tra due carabinieri. E’ pallido, come se avesse visto un fantasma. Con lui c’è un altro avvocato, ma di Lecce. Quando i carabinieri gli chiedono i documenti si agitano. In gergo tecnico la chiamano «identificazione». A ordinarlo ai carabinieri è stato il giudice dell’udienza preliminare Gerardina Romaniello. I due avvocati accusano un malore e finiscono al San Carlo. Gianfranco Lenzini, 75 anni, del foro di Milano, rimarrà sotto osservazione per 36 ore. A Fedele Rigliaco, sulla cinquantina, del foro di Lecce, somministrano una cardioaspirina. Arriva nella redazione del Quotidiano con l'elettrocardiogramma in mano. E’ furioso. «Guardi», dice. «Non mi era mai capitato». E’ a Potenza per un processo in cui sono coinvolti magistrati del Tribunale di Lecce. Lo prevede l’articolo undici del codice di procedura penale. La procura di Potenza è territorialmente competente nei procedimenti in cui sono indagati magistrati pugliesi. E’ una storia strana quella di cui si sta occupando assieme al suo collega di Milano e all’avvocato Antonio Tisci di Potenza. Riguarda un fallimento. Il fallimento della Sifa, società che aveva costruito e gestiva un megavillaggio vacanze a Torre dell’Orso: 190 appartamenti poi risucchiati da una serie di banche che avevano concesso i mutui. Il fascicolo del fallimento della Sifa finisce prima sulla scrivania di Alessandro Sil-

vestrini, poi su quella di Riccardo Mele. Due giudici finiti, con l’avvocato della curatela fallimentare Francesco Zompì, nell’inchiesta del sostituto procuratore Claudia De Luca. Secondo l’accusa, «con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, contravvenivano alle disposizioni della legge fallimentare e in generale ai doveri di diligenza e imparzialità connessi alla funzione pubblica da loro rivestita, in particolare omettendo i primi due di sorvegliare adeguatamente sull’operato del curatore e di accertarsi della ritualità e completezza degli atti compiuti da questo prima di procedere al compimento di atti, tra cui la fissazione delle vendite con/senza incanto dei beni immobili e mobili facenti parte del fallimento». Per i tre indagati la procura di Potenza, dopo il trasferimento del pm De Luca, ha stralciato e chiesto l’archiviazione. L’udienza di ieri mattina riguardava un consulente tecnico, Antonio Fasiello. Secondo il gup Romaniello i denuncianti, figli del titolare dell’azienda fallita, non hanno titoli per costituirsi parte civile. Il giudice legge l’ordinanza con cui rigetta la richiesta di costituzione di parte civile e non dà la parola all'avvocato Lenzini, che chiedeva di intervenire. A quel punto gli assistiti di Lenzini sono già fuori dal procedimento. Secondo il giudice, l'avvocato non è titolato a prendere la parola. E quando questo insiste, il giudice chiama la forza pubblica. L’avvocato Lenzini lascia il palazzo di giustizia in ambulanza. fab. ame.

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Novantunesimo battaglione Il 21 novembre si chiude

A PARTIRE dal prossimo 21 novembre il Novantunesimo battaglione Lucania cesserà di esistere. A riportare alla ribalta la notizia della chiusura della storica caserma di Potenza il consigliere regionale dei Popolari uniti, Luigi Scaglione che ha bacchettato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. e l’intera classe politica di centrodestra, di lassismo. Per il capogruppo dei Popolari uniti in consiglio regionale è giunto il momento in cui «il ministro della Difesa La Russa venga a Potenza a vedere il valore della Caserma». Solo venendo nel capoluogo di regione La Russa «si renderà conto di quale nefandezza si sta macchiando chi ha deciso di non dare seguito al progetto di riutilizzo della struttura militare potentina». Con l'assegnazione «delle nuove sedi di lavoro, gran parte di esse fuori regione, per i 45 militari assegnati alla caserma Lucania, si acuisce la frattura oggi esistente con lo Stato italiano, si impoverisce lo stato economico della città,

si disattendono gli impegni assunti tempo fa». E se Scaglione bacchetta il centrodestra, Giuseppe Molinari, non perde occasione per rimarcare come «a scoppio ritardato» il consigliere regionale dei Popolari Uniti «si sia accorto della gravità del problema relativo alla annunciata chiusura della caserma Lucania». Molinari, uscito sconfitto dal ballottaggio con Santarsiero accusa «l’amministrazione comunale» rea di non avere provveduto «a mettere a disposizione il terreno per la logistica». «Quando ne parlavamo noi probabilmente nessuno ci ascoltava ed adesso - ha proseguito Molinari - Scaglione fa la scoperta dell’acqua calda». Certo che chiudere la caserma Lucania «condizionerebbe in maniera negativa la vita sociale ed economica della nostra città, ma l’allarme lo avevamo lanciato da tempo e credo che adesso sia più opportuno agire, invece di continuare a parlare. Le elezioni sono finite ed ora è il momento dei fatti».

UNA domanda, si può vivere nel 2009 in queste condizioni? Lq foto a corredo del pezzo scattate da Andrea Mattiacci, testimoniano lo stato a dir poco scabroso in cui vive una famiglia in corso XVIII Agosto 38 a Potenza. Tutto risale al mese di gennaio, quando a causa del forte vento e delle piogge torrenziali, alcuni calcinacci sono caduti nei pressi dell'abitazione dei coniugi Emilio Candia e Emanuela Iacovino, creando allarme e paura nel nucleo familiare, che per sei mesi ha vissuto in condizioni estremamente precarie, vista la sporcizia, l'incuria, lo stato pietoso dell'area perimetrale che conduce all'abitazione. Tutto questo succede a Potenza, nelle vicinanze del Centro Storico, in cui si ramificano gli interessi della città capoluogo. Interessi che certamente non collimano con lo stato pietoso e di assoluto degrado in cui la famiglia Candia è costretta a vivere da gennaio. Eppure i titolari dell'appartamento hanno effettuato diverse petizioni, richieste e appelli alle autorità competenti, che visti i risultati invero negativi sono stati finora inascoltati. L'area sovrastante è delimitata dal condominio Santo Rufo, in cui sono evidenti le crepe, la ruggine, il degrado e la mancanza di pulizia. La presenza di topi ha ulteriormente peggiorato lo stato dell'arte, creando non pochi allarmismi nella coppia di coniugi. Ferro scadente, pietre, colonne in pessimo stato, è questo il quadro d'insieme raccapricciante in cui vive la famiglia Candia. Una situazione insopportabile per chiunque soprattutto a distanza di sei mesi in cui le richieste sono cadute ed è il caso di dire nel vuoto, con il pericolo di rompersi la testa quando cadono i calcinacci. Tra le fessure, di una certa grandezza del condominio Santo Rufo si trovano uccelli e sporcizia. La condizione di insofferenza è davvero palese. Stando alle impressioni ricavate nel pomeriggio di ieri nel corso delle ultime giornate alcuni tecnici avrebbero verificato le condizioni di disagio della zona. Lo staff, avrebbe espresso l'intenzione di operare interventi capaci di risolvere la questione che si trascina stancamente da sei lunghi mesi. La presenza di una bicicletta è l'emblema dello stato di assoluto degrado in cui versa l'area. Una bicicletta di proprietà di una bimba che non ha avuto più la possibilità di recuperare il suo attrezzo da gioco e da passeggio. La paura nella famiglia è cresciuta a dismisura. Anche la presenza di sostanze maleodoranti, a causa di una fogna mal funzionante ha creato non pochi problemi nelle ultime settimane alla famiglia. Tanti problemi, nessuna risposta certa, a quando la risoluzione del caso? Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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Venerdì 26 giugno 2009

Il senatore Digilio (Pdl) interroga il governo su Inglese

Gli auguri di De Filippo

Riordino, è scontro

«L’ESAME di Stato è un appuntamento importante per gli studenti. A loro vorrei rivolgere un sentito in bocca al lupo, insieme all’augurio di poter dimostrare di aver appreso qualcosa di utile per la vita». Con queste parole il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha rivolto un pensiero a tutti gli studenti lucani che da ieri hanno cominciato gli esami di maturità. «E’normale - aggiunge il presidente De Filippo - che prima di ogni esame si vivano momenti di preoccupazione, ma sono sicuro che proprio da questo stato d’animo ognuno di voi saprà trovare la giusta carica per utilizzare al meglio il proprio patrimonio intellettuale». «Tutto ciò che ha contribuito alla vostra crescita personale – conclude De Filippo - sicuramente guiderà le vostre scelte future».

E il Comune promette il ricorso al Consiglio di Stato IL CASO

Sorteggio al “Galilei” Altri 21 genitori ricorrono al Tar NUOVO ricorso al Tar di Basilicata per il sorteggio, avvenuto lo scorso 5 giugno, al liceo “Galilleo Galilei”. Altri 21 genitori, per conto dei propri figli, si sono rivolti - tramite l’avvocato Pasquale Ciola che sentito sulla vicenda si è trincerato dietro un «no comment» - al Tribunale amministrativo regionale per chiedere “l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento di non iscrizione alla prima classe” dell’istituto di via Pienza. Il ricorso, notificato lo scorso 21 giugno, non è stato ancora preso in esame dal Tar. Tribunale amministrativo regionale che un paio di giorni fa aveva, invece, respinto un analogo ricorso presentato da altri 10 genitori. Salgono così a 31 gli studenti che, non essendo stati iscritti al liceo scientifico “Galileo Galilei” e quindi “dirottati d’ufficio” al Pasolini, si sono sentiti “beffati” e che, pertanto, hanno deciso di contestare un sorteggio da loro ritenuto “ingiusto”. In tutto sono 109 i ragazzi che sono rimasti fuori dal “Galilei” a seguito del sorteggio più contestato di sempre. Il Tribunale amministrativo regionale ora dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta avanzata da questi altri ventuno genitori che, in circa una cinquantina di pagine, hanno contestato una serie di punti - compreso «l’eccesso di potere» - ritenuti illegittimi. Insomma sembra che praticamente la vicenda del sorteggio già duramente contestata dai genitori il giorno del suo svolgimento - continuerà a tenere banco. E non è da escludere che oltre ai due ricorsi già presentati non se ne aggiungano anche altri. al.g. a.giammaria@luedi.it

Nel grafico sono riportate le tracce della priva prova degli Esami di Stato che hanno preso il via ieri

Esame di Stato, prima la paura poi tutti tirano un sospiro di sollievo L’INGRESSO

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SEDE DISTACCATA PER SCIENZE MOTORIE

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«Necessario tutelare le nostre eccellenze» IL consigliere comunale dell’Udc, Emilio Libutti, ha inviato una nota al sindaco Santarsiero in cui invita l’amministrazione comunale «a porre in essere ogni necessario intervento per scongiurare il rischio di chiusura della sede di Potenza della Facoltà di scienze motorie», sede distaccata dell’università Parthenope di Napoli. «I centri decisionali di istituzioni pubbliche e private purtroppo abbandonano Potenza e la Basilicata - ha precisato Libutti - spogliando il territorio e il tessuto sociale di quelle energie e di quelle risorse economiche indispensabili per rilanciare lo sviluppo della nostra terra. L’ipotesi di eliminare la Facoltà di scienze motorie a Poten-

za rappresenta un ulteriore e negativo segnale di accentramento dei servizi e delle opportunità solo nelle aree considerate “forti” a discapito delle piccole comunità. Potenza non può rinunciare ai 450 giovani lucani e delle regioni vicine che frequentano i corsi. La scelta inoltre sarebbe inopportuna anche perchè ai 90 studenti che hanno superato la prova di ammissione per il prossimo anno deve essere garantito il completamento dell’iter di studio della durata di tre anni previsto dall’ordinamento». Così, l’amministrazione comunale «deve invece sostenere e implementare azioni che puntino alla qualificazione e al rilancio delle nostre eccellenze».

L’INCONTRO

L’ “Arte in transito” passa attraverso Marco Perniola LA comunicazione che futilizza gli eventi e cannibalizza la capacità di agire è il fulcro di “Miracoli e traumi della comunicazione”, l'ultimo libro, edito da Einaudi, di Marco Perniola, saggista e docente di estetica all'Università Tor Vergata di Roma. Il volume, che segue “Contro la comunicazione” del 2005, è stato presentato dallo stesso autore ieri pomeriggio nel ridotto del teatro Stabile, nell'ambito della sezione “Narrazioni urbane” del progetto “Arte in transito. Paesaggio urbano e arte contemporanea” ideato e curato dall'associazione Basilicata 1799. Al dibattito hanno preso parte anche Franscesco Scaringi presidente di Basilicata 1799, Maria Paola Fimiani direttore del dipartimento di Filosofia dell'Università di Salerno e Antonio Gnoli giornalista di Repubblica. “Miracoli e traumi della comunicazione”, per ammissione dell'autore, ha origine da un intento storico e vuole raccontare i momenti salienti e i punti di svolta della nostra epoca, con una particolare attenzione all'influenza che il sistema della comunicazione massmediatica esercita sulla cultura, la politica e l'arte della società contemporanea. Secondo Perniola la comunicazione “ha

colonizzato ogni aspetto della vita sociale ed è l'opposto della conoscenza, nemica delle idee, perché le è essenziale dissolvere i contenuti”. Un libro che potrebbe sembrare catastrofista, perché sottolinea la scomparsa del momento dell'azione, ma che secondo l'interpretazione di Maria Paola Fimiani, lascia uno spiraglio di luce individuando, nelle ultime pagine, la possibilità di un nuovo agire. “Un agire - ha sottolineato - che parte dall'uso sapiente di sé, dalla capacità di fronteggiare il mutamento, con la sospensione e con la riflessione, per approdare ad una nuova centralità della morte, che significa consapevolezza dell'essere per la morte”. Altri spunti di riflessione sul volume di Perniola li ha forniti il giornalista Gnoli che, pur condividendo con l'autore l'idea della futilizzazione degli eventi e dell'inesistenza della grande storia e delle grandi azioni, ha espresso dubbi sulla totale inconsistenza dell'agire. “Anche dentro la costruzione della comunicazione - ha affermato - si può lavorare per produrre degli effetti, seppur non di lunga durata”. L'autore nel chiudere il dibattito ha ri-

Gli scatti (f.M.)

Un momento dell’incontro (foto Mattiacci)

fiutato la lettura pessimistica del suo lavoro, rivendicando invece una visione abbastanza ottimistica dei fatti raccontati, corroborata da alcune constatazioni, come ad esempio l'assenza di una terza guerra mondiale. Perniola ha pubblicato, nel corso degli ultimi anni - come ha ricordati Scaringi saggi celebri quali “Il sex appeal dell'inorganico” e “L'arte e la sua ombra”, che hanno contribuito ad innovare l'interpretazione dei fenomeni sociali, artistici ed estetici contemporanei. Altri suoi libri-chiave sono “La società dei simulacri”, “Transiti” e “Del sentire”. Roberta Senese

CAMBIA il nome, da maturità a esame di stato, cambiano le tracce, ma c'è una cosa che rimane immutata da sempre: la paura. Perché ci si sente chiamati a superare la prima, vera, grande prova della vita. Alle 8 di ieri mattina era già tutto pronto e davanti ai cancelli delle scuole si potevano scrutare i volti degli studenti che si apprestavano ad affrontare quell'ultimo fatidico scalino che separa dall'agognato diploma. «Insomma, pronti via. Ci siamo», commentano Alessandra e Monica nel piazzale antistante l'ingresso del Liceo Scientifico “Galileo Galiei”. Per alcuni rappresenta il traguardo più importante, per altri vale solo come scontata formalità, ma per tutti quei minuti passati ad aspettare che «qualcuno apra la porta e ci dica che possiamo entrare» sembrano non voler passare mai. Inizia il conto alla rovescia ed il frenetico ripasso finale. C'è chi si mangia le unghie «per il nervosismo», chi “si stringe” nella giacca di jeans e passeggia “avanti e indietro”, chi ha i conati di vomito e anche chi fa finta di non importarsene nulla e dice: «Ne abbiamo fatti tanti di compiti in classe in questi anni. Questa prova non è diversa da altre», ma poi lo guardi bene in faccia e “leggi” uno sguardo spaventato e ansioso. Abbiamo fatto un giro davanti le principali scuole superiori del capoluogo di regione. Ci sono i più timorosi che si sono iscritti su Facebook al gruppo «Per quelli ke hanno paura dell'esame di maturità» o «Esame di maturità..aiutooooo» o «Quelli che entrando avranno uno svenimento». E ci sono quelli invece che la “fifa” hanno provato ad esorcizzarla e sono membri di «Per quelli ke non hanno

L’USCITA minimamente paura dell'esame di stato». E c'è anche chi non è riuscito a chiudere occhio durante tutta la notte perché ha fatto un incubo. «Ho sognato di ritrovarmi seduto con la penna in mano - afferma Michele del Liceo classico “Orazio Flacco” - e all'improvviso non ricordavo più nulla di quello che avevo studiato. Il sudore e il battito cardiaco aumentavano, mi sentivo soffocare e la memoria annaspava tra formule, date e declinazioni». Insomma, veri e propri sintomi del “panico del non ricordo”. Giovanna, invece, dice: «Vivo questa attesa con tranquillità. Certo, il tema di italiano è un terno al lotto, sia perché il ventaglio degli argomenti è vastissimo, sia perché abbiamo affrontato tutta una serie di autori del Novecento piuttosto in fretta nelle ultime settimane. Ma ho fatto tutto quello che dovevo fare. Sto a posto con la coscienza». Giuseppe, aspirante ragioniere non è altrettanto tranquillo: «Non mi posso certo definire sereno. Il programma è vastissimo e i professori esterni sono una lotteria». Ma cosa ci si aspetta come traccia della prima prova? Alcuni hanno pensato al “fattore anniversario”: «Quest'anno ad esempio - sottolinea Maria ricorre il ventennale della caduta del Muro di Berlino e il quarantennale dell'uomo sulla Luna. Il centenario del futurismo e i 200 anni dalla nascita di Darwin». Uno dei temi più gettonati è la crisi economica, e molti escludono come autori Montale e Dante. Per quanto riguarda l'attualità, invece, «l'elezione di Barack Obama è stato un evento talmente epocale e rivoluzionario che entra nella rosa dei papabili». Non mancano, poi, nei pronostici le proteste studentesche contro il decreto Gelmini. Che dire del terremoto in Abruzzo? Alcuni parlano di Facebook come tema possibile, ma altri dicono: «l'anno scorso si è già parlato delle nuove forme di comunicazione». Chi avrà ragione? Anna Maria Calabrese

FINALMENTE il sospirato giorno della prima prova degli esami di maturità è arrivato. Lo studio e la tensione accumulati per mesi da migliaia di studenti e le loro famiglie, finalmente può scaricarsi per affrontare la prova scritta di italiano. Sono da poco passate le 14.00 e i primi ragazzi iniziano ad uscire dal portone principale del liceo classico Orazio Flacco di Potenza. Di fronte la scuola numerose macchine parcheggiate anche in doppia fila, con all'interno decine di genitori. Nell'attesa molti si sono riuniti in piccoli capannelli per ingannare il tempo e il nervosismo. Ognuno esprime il suo parere sulle diverse tracce che da poche ore oramai sono note a tutti. Giacinto Parisi, tra i primi studenti ad aver concluso la prova. «Sono felice, abbastanza soddisfatto. Le tracce erano tutte abbastanza facili, io ho scelto quella di storia. Adesso finalmente dopo oltre cinque ore di concentrazione, ho solo voglia di riposarmi». Il via al primo scritto è stato dato intorno alle 9 e la maggior parte dei ragazzi ha sfruttato quasi tutto il tempo a sua disposizione. Oramai manca poco alla fine del tempo e per i genitori in attesa all'esterno della scuola il tempo sembra non passare mai, è il caso di Loredana Di Giulio, in attesa della figlia. «Oramai è finita, nei giorni scorsi ho condiviso tutta l'ansia per questa prima parte dell'esame di maturità con mia figlia, di solito sono una donna forte e sicura, ma tutte le paure di mia figlia hanno finito per mettere in agitazione anche me». Veronica e Angela, due compagne di classe, escono insieme, dall'espressione del viso appaiono piuttosto affaticate. «Abbiamo deciso di affrontare due tracce diverse, una il tema dell'amore l'altra quello storico, ma adesso abbiamo sopratutto una fame pazzesca». Nascosta in mezzo ad un cespuglio di capelli ricci, allegra e spensierata, Giada Fagiano, anche lei ha optato per la traccia di storia. «Anche se mi sono svegliata alle sette, dopo 6 ore di concentrazione mi sento ancora riposata, mia madre infatti non crede alla notte prima degli esami e ieri non mi ha fatta uscire. Non vedo l'ora di finire

questi esami e di potermi dedicare di nuovo alle sorti della mia squadra del cuore, il Potenza, sperando che possa essere ripescato». Stesse facce e stesse emozioni anche all'uscita del liceo scientifico Galileo Galilei. Euforico e energico, Felice Rosa, rappresentante d'istituto. «E' andato tutto bene, sono contento delle tracce, Svevo era tra gli argomenti dati come probabili e quindi mi ero preparato proprio su questo tema specifico. Sono felice anche di aver trovato un clima piuttosto rilassato anche da parte di tutti i docenti, cosa che ha permesso a tutti gli studenti di concentrarsi e di tranquillizzarsi da subito». Infine Nicola Laino, sorridente e pimpante. «Ho sfruttato il tempo fino all'ultimo minuto, ho preferito l'argomento riguardante i social-forum. Adesso però ho solo voglia di riposarmi visto che con gli amici ieri abbiamo deciso di rompere la tensione stando insieme a fare baldoria fino a tardi». Alessandro Galella

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QUESTA volta, la novità, sta nel mittente della sollecitazione. Lo scontro tra gli enti locali e l’Ufficio scolastico regionale sul piano di ridimensionamento scolastico, non è certo una novità. Ma adesso, nella controparte finisce anche un parlamentare di segno opposto al governo cittadino e regionale. Egidio Digilio è un senatore Pdl che proprio al suo governo ha inviato un’interrogazione, diretta al ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, in cui chiede di «verificare l’operato dell’Ufficio scolastico regionale e in particolare del dirigente Franco Inglese in merito al piano di dimensionamento scolastico della Regione Basilicata». Il senatore ripercorre la vicenda del riordino che, dopo un lungo tira e molla e diverse proteste da parte dei comuni lucani, alla fine ha più o meno messo d’accordo le parti in causa con il piano approvato dal consiglio regionale lo scorso 17 marzo. Il senatore sottolinea che «il piano di dimensionamento scolastico ha assunto importanza peculiare - scrive - visto lo spopolamento determinatosi nel corso degli ultimi anni, la particolare e sfavorevole orografia del suolo e il rischio che la diminuzione dei cosiddetti “punti di erogazione” del servizio scolastico possa incidere negativamente sulla qualità della vita dei centri abitati più piccoli». Dopo la premessa, «il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Basilicata - scrive - ha ritenuto non idoneo il piano emanato dalla Regione e ha provveduto autonomamente a varare un piano di dimensionamento che presenta differenze significative e peggiorative della qualità della rete scolastica, rispetto a quello elaborato dagli enti regionali». Le modifiche “peggiorative” a cui si riferisce comprendono quelle per Potenza: Inglese non ha ritenuto accettabile il trasferimento di alcune scuole materne comunali, che già si trovano in stabili dove esiste la scuola elementare, allo Stato perchè ha individuato, così, un aumento dei punti di erogazione. Inoltre, ha modificato l’accorpamento delle scuole nella direzioni. Il comune capoluogo ha provato ha ricorrere al Tar che, però, alcuni giorni fa ha bocciato la richiesta di sospendere l’applicazione del piano modificato. «Il Comune e la Provincia di Potenza, oltre che la Regione - continua il senatore - hanno chiesto più volte di confrontarsi sul piano dell’Usr, e hanno organizzato a tale scopo anche una Conferenza di servizio, alla quale però, pur invitato, Inglese non ha inteso partecipare, né personalmente, né a mezzo di suo delegato, limitandosi a confermare il piano predisposto dal suo ufficio». Così, «tale incresciosa situazione - aggiunge - ha provocato imbarazzo e disagio tra i differenti vertici istituzionali regionali, nonché una lunga serie di richieste e di chiarimenti, anche da parte degli organi prefettizi, di contestazioni e dibattiti sull’operato di Inglese, anche attraverso i mass-media». Neanche Digilio sembra riuscire a districarsi nella situazione, tanto che nell’interrogazione chiede «quali siano esattamente le prerogative istituzionali del direttore Inglese, e in particolare, alla luce della vigente normativa, se e in che misura sussistano le funzioni che egli ha inteso assumere nella emanazione del piano di dimensionamento scolastico» e «quali cause e quali processi abbiano determinato l’agire di Inglese nella vicenda» visto che dopo aver sollecitato la Regione Basilicata alla emanazione del piano, Inglese «ha in seguito avocato a sé tale funzione, ignorando sia il ruolo istituzionale della Regione, sia le sollecitazioni e le richieste di collaborazione». Al ministero chiede di intervenire , «ove fossero riscontrate irregolarità». Nel frattempo, il comune non si arrende. nell’aprile scorso, dopo le modifiche al piano apportate da Inglese, il sindaco Santarsiero, l’assessore alla Pubblica istruzione, Giuseppe Messina, e il vicepresidente della Consulta cittadina della scuola, Egidio Basile, avevano spiegato che la richiesta di trasferimento di alcune scuole materne allo Stato non avrebbe fatto perdere posti di lavoro perchè già da tempo l’ente non aveva avviato il turn over in attesa del ridimensionamento. La denuncia degli amministratori toccava soprattutto la scelta di Inglese di modificare il modello di istruzione scelto dalla città, dopo un lungo dialogo, basato sugli istituti comprensivi (dalla meterne alle medie, sotto un’unica direzione). Senza contare che le modifiche «mettono a rischio torna a ribadire oggi Messina - tre direzioni scolastiche che perdono il numero minimo di allievi necessari (500 studenti). Abbiamo intenzione di ricorre al consiglio di Stato». Lo stesso Digilio, nell’interrogazione aveva spiegato come «la situazione comporta uno scontro istituzionale rilevante, nonché notevoli incertezze e disagio in tutta la comunità scolastica della Basilicata, tra le famiglie e gli operatori scolastici». E a piazza Matteotti «continuiamo a credere nella strada tracciata. Batteremo ancora sul modello che la città si è data». Sara Lorusso

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Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

...un tricolore contro il mal di gola...

ANTICA OSTERIA MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

Costellazioni familiari SI terrà oggi alle 15.30 nella sala dell’Arco del Palazzo di città, il workshop sulle Costellazioni familiari dal tema “Riconoscere ciò che non è”. Il metodo delle Costellazioni Familiari è stato messo a punto da Bert Hellinger, psicoterapeuta tedesco, che, lavorando con i sistemi famigliari e di coppia, ha potuto constatare come le relazioni tra i familiari siano regolate da meccanismi inconsci che ci posso portare ad azioni che vanno al di là delle nostre intenzioni. L'armonico interagire di queste forze è definito da Hellinger "gli ordini dell'amore". Molti disagi e crisi personali derivano dal non tenere conto di questi ordini. Accade così che non ci sentiamo al nostro posto e non sappiamo perché ritroviamo sul nostro cammino incomprensioni sia sul piano affettivo sia su quello lavorativo o, ancora, che inconsciamente ci facciamo carico del destino difficile di un nostro caro. La Costellazione ci permette di riconoscere tali ordini e di sciogliere questi malesseri trovando nella nostra vita più forza, più amore e senso di pace. Le "Costellazioni familiari" fanno emergere e spesso modificano problematiche ed identificazioni inconsce con il destino dei membri delle nostre famiglie, ricomponendo un ordine naturale fondamentale per il benessere di ognuno. Liberarsi dal passato, rispettando ciò che è stato e che è, contribuisce a farci stare meglio con noi stessi e con gli altri.

PRENDERANNO il via domani nel rione Francioso i festeggiamenti in onore dei santi. Apostoli Pietro e Paolo. Nell’interesse generale, è stata regolamentata la circolazione e la sosta dei veicoli lungo le vie del Rione, come ha reso noto il Comune di Potenza con una nota. La circolazione dei veicoli è vietata in Via E. Toti (strada che conduce alla Chiesa ), dalle ore 19 alle ore 24. E’ vietata la circolazione dei veicoli, il giorno 29 dalle ore 19 nelle vie Piazza e Via E. Toti, Via N. Sauro, V.le Marconi, Via N. Sauro, Via E. Toti, e ritorno in Piazza Antistante la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.

“Luoghi, forzieri, fantasmi” SI intitola “Luoghi, forzieri, fantasmi. La classe dirigente e lo sviluppo im-probabile” il nuovo volume di Paolo Albano che sarà presentato il prossimo 29 giugno, alle 18, al teatro Stabile di Potenza. Oltre all’autore parteciperanno, tra gli altri, all’incontro il senatore a vita Emilio Colombo, il sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero e Pasquale Lamorte, presidente della Camera di commercio

•DON BOSCO• chiuso •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Transformers 18 - 21 Sala 2 La donna di nessuno 17.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 Una notte al museo 17.30 - 19.45 - 22

Sala 5 Un’estate ai caraibi 17.30 - 19.45 - 22 Uomini che odiano.... 21 Sala 6 La ragazza del mio migliore amico 17.45 - 20 - 22.15 Sala 7 Terminator salvation 18 - 20.15 - 22.30 •DUE TORRI• chiuso

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

ISUCCIO

0971-

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-470750

PANE E PEPERONCINO 44462765

FARMACIE

Malvaccaro......................0971/441991 via Danzi, 29 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

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AL DRAGO

0971-445470

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LA TRATTORIA

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0971-444072

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0971-55746

TRE MARI

0971-56030

OSTERIA GAGLIARDI

0971-310310 0971-612564

AVIGLIANO

0971-700743

•Difensore civico comunale 0971-415150 OGGI Potenza, Camera di commercio, ore 18 “SVILUPPO SOSTENIBILE E TEMATICHE AMBIENTALI”

•Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390

FINO AL 30 GIUGNO Potenza, Palazzo di Città “C’ERA UNA VOLTA LA LIRA” Mostra fotografica di Michele Di Pietro

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“Publicinvasioni” DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza

0971-411661

TAVERNA ORAZIANA 34044

TURNO NOTTURNO.......... 26 GIUGNO

Festa a rione Francioso

0971-37597

DUE TORRI

DAL 3 LUGLIO AL 20 OTTOBRE Potenza, Palazzo Loffredo “SPLENDORI DEL BAROCCO DEFILATO” Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al settecento

•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284

FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971

•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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26 Anzi Il primi cittadino anticipa uomini e programmi del suo secondo mandato

Ecco la squadra del Petruzzi bis La presentazione ufficiale dell’amministrazione si terrà domani ANZI - E’ stata indetta, per domani pomeriggio (alle ore 18), presso il municipio di Anzi, la prima seduta del nuovo consiglio comunale, durante la quale si insedierà ufficialmente l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Petruzzi della lista “Partito Democratico”. Riconfermato per un altro quinquennio amministrativo alla carica di primo cittadino del paese “Presepe” con il 55,9 % dei consensi, Petruzzi ha anticipato programmi e composizione della nuova giunta comunale, con l’assegnazione delle rispettive deleghe. Manca soltanto l’ufficialità dell’atto, ma molto probabilmente siederanno nell’assise municipale anzese, accanto al sindaco, Saverio Giorgio Di Ioia (nominato vice sindaco ed assessore ai Lavori pubblici, infrastrutture, agricoltura e forestazione), Marilena Albano (assessore al Turismo, cultura e pubblica istruzione), Mario Cilibrizzi (assessore al Patrimonio comunale, ambiente, arredo urbano, trasporti e viabilità) e Vincenzo Passarella (assessore alle Politiche sociali, Protezione civile). Inoltre, con ogni probabilità, saranno conferiti incarichi di collaborazione anche ai consiglieri di maggioranza: Lu-

Giovanni Petruzzi

cia Buchicchio si occuperà delle Politiche giovanili; a Gerardo Cicchetti saranno affidati i compiti inerenti all'energia e allo sviluppo, oltre ad essere capogruppo consiliare del Partito Democratico; Maria Teresa Ruggieri curerà il bilancio e svilupperà le politiche tariffarie e tributarie; lo sport e il tempo libero saranno prerogative di Francesco Pergolesi. La minoranza consiliare anzese è composta, invece, da Donato Lauletta, Pasquale Giorgio, Maria Antonietta Mancino e Mario Raimondi. Nelle linee programmatiche esposte dal sindaco Giovanni Petruzzi è concretamente specificata l’apertura ai temi culturali ed ambientali, che finalmente non appaiono come un’appendice programmatica, ma come perno dello

sviluppo sociale ed economico della comunità anzese. «E’, altresì, sottolineato il ruolo centrale dell'istruzione e la qualificazione delle scuole presenti sul territorio di Anzi a partire dalla scuola per l'infanzia, che dovrà mantenere la parità e confermare nell'intero quinquennio il funzionamento della sezione primavera. Vi è, poi, attenzione al decoro del territorio e dell'ambiente urbano peraltro, con interventi che già nei primi cento giorni del nuovo mandato amministrativo si prefiggono di migliorare ulteriormente l'assetto urbanistico anzese. E’, inoltre, previsto l’attuazione del Piano rurale, che può rappresentare una delle principali fonti di sviluppo per Anzi, e la messa in campo di oculate politiche sociali, che vanno dal sostegno ai giovani, ai servizi verso le categorie sociali più deboli. Incalzante sarà l’impegno per fare arrivare il metano nelle case degli anzesi, dopo la realizzazione della rete cittadina interna e l’avvio dei lavori di realizzazione della rete adduttrice nel tratto “Vallone La Rossa-San Donato”. Se la Snam rete gas provvederà celermente a realizzare il punto di riconsegna in agro di Corleto Perticara, si può ragionevolmente ipotiz-

zare che entro la fine del corrente anno nelle case degli anzesi possa arrivare il gas metano». Tra le opere che verranno realizzate a breve dalla nuova amministrazione comunale di Anzi si segnalano «l'adeguamento e miglioramento della viabilità rurale Avellana-Vallone Inferno; il completamento delle strutture ed adeguamento funzionale ed impiantistico dei locali del Palazzo Zampaglione da destinare ad attività culturali, sociali, educative, ricreative ed assistenziali; l'adeguamento funzionale ed impiantistico del campo sportivo comunale e dell'area sportiva polifunzionale del Convento con l'apposizione di erba sintetica sui terreni di gioco; la ristrutturazione ed il recupero del locale ex mattatoio comunale posto in località “Acchio” da adibire ad autoparco». L'amministrazione comunale anzese ha, poi, invitato l'intera cittadinanza a partecipare alla festa d'insediamento con giuramento di rito del sindaco Petruzzi, prevista per domani, alle ore 20 e 30, nella centralissima piazza “Dante Alighieri”. La serata sarà allietata dal gruppo folk anzese “La Tarantella”, con degustazione di pietanze e dolci locali. Donato Pavese

Vietri Assemblea pubblica con i cittadini

L’opposizione sferra l’attacco sull’aumento della Tarsu

Picerno Ufficializzata la giunta Russillo nella prima animata seduta

Si riunisce il consiglio comunale ed è già polemica PICERNO - Primo consiglio comunale dal gusto pepato. Il neo sindaco, Valeria Russillo, ha ufficializzato ai componenti del consiglio e alla presenza dei cittadini, la giunta comunale formata da Rocco Faraone (vice sindaco e assessore all’Urbanistica), Giovanni Capece (assessore alla Ricostruzione, ai Lavori pubblici e all’Ambiente), Vincenzo De Angelis al Bilancio, Rocco Russo alla Sanità, Rocco Venetucci allo Sport, Turismo e tempo libero e, Mario Donato Pignato all’Agricoltura. Proprio la presunta incompatibilità tra le cariche e le attività svolte da alcuni assessori ha scatenato le argomentazioni messe in piedi dall’opposizione. A fare rumore è stato soprattutto l’ex sindaco, Mario Salvia, che siede tra i banchi della minoranza con Michele Capece e Michele Borriello ( lista civica “Sviluppo e solidarietà”), Saverio Riviello e Rocco

Tangreda (gruppo “Un progetto comune per Picerno”). Per il Pdl, è stato nominato come capogruppo, Nicola Riviello. Contestato l’assessore Venetucci che è presidente di una società sportiva militante nella seconda categoria del campionato di calcio; Giovanni Capece che ricopre ancora l’incarico affidatogli dall’amministrazione comunale di collaudatore del campo sportivo e infine, Faraone che è presidente della consulta giovanile. Russillo ha dato la sua disponibilità a verificare queste situazioni di incompatibilità, ma Salvia gli ha contro risposto che le verifiche andavano fatte prima dell’insediamento. «E’ un problema di interessi», ha detto Salvia. Venetucci ha dichiarato che ha già presentato al comitato della federazione calcio i documenti, anche se la procedura richiede del tempo, per nominare un nuovo presidente. Ma l’altra

San Nicola di Pietragalla in festa per tre giorni PIETRAGALLA - Da oggi a domenica prossima si svolgono i festeggiamenti in onore di San Nicola, protettore dell’omonima frazione che per come è dislocata geograficamente sul territorio rientra nei territori comunali di Pietragalla, Potenza e Avigliano. E’ un mix di appuntamenti religiosi e manifestazioni civili che si intervallano nel corso delle tre giornate, organizzati dall’associazione San Nicola. Si comincia alle ore 21 di oggi con un appuntamento gastronomico in piazza della Solidarietà dove si potranno gustare le pennette a cui seguirà la musica del Dj Denny con relativa serata danzante e l’esibizione della scuola di ballo “Evolution

Dance”. Domani a partire dalle ore 15 è previsto il giro della banda musicale di Rionero in Vulture per le vie della frazione, mentre in serata alle ore 20 sarà officiata la santa messa a cui seguirà la processione con l’icona del santo. Alle ore 21 e 30 spettacolo di cabaret con Dado. Nella giornata di domenica in mattinata la banda musicale di Rionero in Vulture si esibirà per le strade della frazione a cui farà seguito la santa messa e la processione. Nel primo pomeriggio spazio al divertimento con i giochi in piazza mentre in serata spettacolo musicale con Francesco Boccia che canterà i brani di Lucio Battisti. Antonio Bevilacqua

questione spinosa è l’utilizzo del campo sportivo da parte della sua stessa società per le attività previste dal campo estivo, già in funzione dallo scorso lunedì. Dopo momenti di batti e ribatti, in un’aula affollata, il sindaco ha richiamato i consiglieri alle questioni all’ordine del giorno. Votato il programma elettorale con due astenuti (Saverio e Tangreda) e tre contrari. Riviello ha spiegato la sua astensione: «Voglio fare una linea di credito a questo consiglio composto da giovani amministratori dandogli fiducia». Nominati i membri effettivi della commissione elettorale comunale (Francesco Nicola Riviello, Rocco Gerardo e Michele Capece) e i supplenti. Nominato anche il revisore dei conti per il triennio 20092012: Ezio Maria Vaccaro Belluscio di Rionero. Iranna De Meo

Una veduta di Vietri

VIETRI DI POTENZA Sarà la sala convegni di Vietri lo scenario dell’assemblea pubblica organizzata da alcuni consiglieri di opposizione in seno al consiglio comunale di Vietri di Potenza, che incontrano la cittadinanza sul tema riguardante la spinosa questione dell’aumento delle bollette dei rifiuti solidi urbani. Fatto che che ha provocato il “malumore” di tanti cittadini, che non si sono spiegati il perché dell'aumento delle bollette riguardante la Tarsu, che la cittadinanza ha ricevuto in questi giorni. Oggetto di discussione, come già detto, sarà l'aumento della tassa sui rifiuti, che si “contesta” in due delibere, datate 17

settembre 2008 e 26 febbraio 2009, rispettivamente la numero 131 e la 14. Infatti nei verbali di deliberazione della giunta comunale del sindaco Giuseppe Pitta, si notano vertiginosi aumenti, a partire da un minimo di sette centesimi a metro cubo per la categoria della “abitazioni private in zone non servite”, fino all'aumento di trentanove centesimi al metro quadro per autofficine e attività artigianale, concludendo l'aumento più alto (di ottantasei centesimi al metro quadro) per supermercati, bar, pasticcerie, macellerie e altre attività. Il dibattito e le cause dell'aumento saranno discusse questa sera. Claudio Buono provinciapz@luedi.it

Vietri L’iniziativa del locale comando con lezioni teoriche e pratiche

Uso delle armi, corso per la Polizia VIETRI DI POTENZA - Un corso di base su uso e maneggio delle armi: è questo quanto organizzato dal comando della Polizia locale del comune di Vietri di Potenza, che ha invitato per l’occasione tutti i comandi di Polizia locale dei paesi limitrofi e del personale della provincia di Brindisi, insieme al docente ed istruttore Cataldo Bellanova, esperto in armi e responsabile operativo del personale del Corpo di Polizia Locale di Mesagne (Brindisi). Il primo corso di base su uso e maneggio armi si terrà domani, dalle ore 15 alle 19, presso la sala convegni del comune di Vietri di Potenza. «Il corso - si legge nella nota diffusa dal comando di Polizia locale di Vietri - mira ad adeguare il personale dei corpi di Polizia al-

la corretta manipolazione delle armi da fuoco in sicurezza ed alle tecniche di tiro, nonché a preparare ed introdurre correttamente alla successiva fase di apprendimento delle tecniche del tiro operativo di Polizia, che verrà successivamente organizzato da questo Comando». Il corso che comincerà domani a Vietri prevede lezioni in aula relativamente alla parte normativa, giuridica e psicologica, oltre a lezioni tecnico pratiche in aula e in palestra in bianco e con armi inerti e ad aria. I contenuti didattici del corso riguardano la legislazione sulle armi e armamento della Polizia locale, adempimento di un dovere, legittima difesa, uso legittimo delle armi, stato di necessità, eccesso colposo, prepa-

razione psicologica all'uso della forma e trauma post-operativo. Si parlerà anche delle norme di sicurezza nell'uso, manipolazione, porto e detenzione delle armi da fuoco, oltre alle nozioni elementari sulle armi da fuoco e munizioni, cenni di balistica dell'arma in dotazione e smontaggio e manutenzione dell'arma. Tutto ciò fa parte delle materie tecniche coerenti con il servizio che l'agente di Polizia Locale deve poi svolgere per strada. Un corso che ha come obiettivo la formazione, giuridica da un lato, e operativa dall'altro, avendo le capacità tecniche per poter affrontare eventuali situazioni delicate senza mettere a rischio la propria e l'altrui incolumità. cl.bu.

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Venerdì 26 giugno 2009


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Muro L. Animata la prima seduta di consiglio comunale: l’opposizione contesta il neo sindaco

«Mariani incompatibile» Il primo cittadino ha in corso un procedimento civile con il Comune MURO LUCANO - L’amministrazione Mariani in consiglio comunale ha formalmente preso vita. In sede di discussione, non sono mancati gli attimi di tensione, scaturiti in particolare dalla posizione della minoranza, che in merito al primo argomento all'ordine del giorno, ha posto la questione dell'incompatibilità di Gerardo Mariani alla carica di primo cittadino. Il consiglio comunale doveva verificare le condizioni di eleggibilità, candidabilità e compatibilità degli eletti alla carica di sindaco e di consigliere comunale. Nella fattispecie, il capogruppo del Pdl murese, Daniele Nardiello, ha contestato a Mariani la sua poltrona, ritenendo che «essendo pendente un procedimento civile in corso presso la Corte d’appello con il Comune di Muro Lucano, sussiste la causa dell’incompatibilità, in base all’ex art 63 com. 1 n. 4 D.lgs 267/2000». Inoltre, lo stesso Nardiello ha sottolineato «l’evidente conflitto di interessi, qualora Mariani transigesse la controversia tra la ditta Cardone e il comune, evitando, di fatto, la prosecuzione del giudizio in Corte D'Appello». Sulla medesima lunghezza d’onda si è attestata anche Teresa Zaccardo, rappresentante del gruppo “Insieme per la Rinascita”. «Appare dove-

roso - ha affermato la Zaccardo che nella seduta consigliare immediatamente successiva alle elezioni, il consesso, prima di procedere alla convalida degli eletti, al fine di assicurare la completa trasparenza, debba verificare in maniera scrupolosa la esistenza di cause di incompatibilità». La Zaccardo, ha richiamato la decisione della Corte d'Appello, la quale «ha sospeso la esecutività della sentenza di Primo grado». «In tale contesto - ha evidenziato Zaccardo - Mariani è posto nella posizione ideale per gestire la controversia ed evitare un giudizio, che potrebbe essere sfavorevole alla sua persona». In difesa di Mariani è intervenuto il neo assessore al Bilancio, con delega al contenzioso, Savastano. Il dottore Savastano, ha fatto notare che: «L’articolo 63, al primo comma, esplicita i casi di incompatibilità, ma - ha rimarcato Savastano- se si leggesse il comma 3 del medesimo articolo, si riscontrerebbe che Mariani ha il diritto ad esercitare la carica di primo cittadino, in quanto all'epoca dei fatti oggetto di procedimento, egli era assessore ai Lavori pubblici!. Mariani, forte della sentenza di primo grado a lui favorevole, si è dichiarato contrariato rispetto alla netta chiusura dell’opposizione a qualsiasi

Il sindaco Mariani

possibilità di dialogo. E ha evidenziato l'atteggiamento lodevole della sua maggioranza «nel non aver contestato ai consiglieri della minoranza eventuali casi di incompatibilità». I consiglieri di minoranza, appurando che la loro richiesta non ha trovato accoglimento tra le file della mag-

gioranza, hanno lasciato l'aula. La vicenda cui si è fatto riferimento, è riconducibile agli inizi degli anni 90. All'epoca uno smottamento rischiava di mettere a repentaglio l'incolumità dei cittadini residenti sulla via Appia e degli stessi passanti. La amministrazione affidò, tramite trattativa privata, i lavori alla ditta Cardone. Attraverso una delibera di giunta, Cardone ottenne il permesso di intervenire sulla frana per una cifra pari a 26.654.209 lire. Successivamente, Cardone riscontrò che i lavori da eseguire non erano sufficienti a fermare il fronte franoso, che nel contempo si era allargato e minacciava le abitazioni sovrastanti e le tubature del metano. La disposizione della giunta, già deliberata per “somma urgenza”, non contemplava nel rendiconto un ulteriore esborso di finanziamenti per fronteggiare le spese che avrebbe dovuto affrontare la ditta. Mariani, allora assessore ai Lavori Pubblici, firmò un ordine di servizio, giustificando l'atto in considerazione delle leggi riconducibili alle motivazioni di “Somma Urgenza”. Al compimento dello sbarramento, Cardone richiese al Comune 281.522.196 euro come compenso.

Il Comune non volle liquidare Cardone, in quanto non sussisteva una documentazione appropriata che giustificasse tale importo. Cardone citò in giudizio il Comune e l’ente, a sua volta, denunciò Mariani per aver fatto un ordine di servizio senza alcuna motivazione e il geometra Crocetto, per aver assecondato Mariani. La sentenza di primo grado ha di fatto dato ragione a Cardone, Mariani e Crocetto, intimando il Comune al pagamento di circa 500.000 euro alla ditta Cardone e la Corte d'Appello dovrebbe esprimersi tra Novembre 2010 e Febbraio 2011. Dopo l'elezione di Vincenzo Di Nicola a Presidente del Consiglio comunale, Mariani ha letto le linee programmatiche, che contraddistingueranno l'azione di governo della sua amministrazione. Mariani ha posto l'attenzione principalmente sul risparmio di 475.636,80 euro, frutto della detrazione delle indennità degli assessori nell'arco dei cinque anni della legislatura, oltre all'intercettazione di fonti di finanziamento regionali, statali ed europei, per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e la razionalizzazione dei canali di spesa, esternalizzando ogni possibile settore e funzione comunale. Giovanni Petilli

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Processo Cassotta Scontro in aula tra pm e avvocati per un mancato interrogatorio

Si rischia la scarcerazione E in udienza preliminare nessuna delle “vittime” si costituisce parte civile MELFI - È cominciato male il processo contro il clan Cassotta. Ieri mattina, a Potenza, è iniziata l'udienza davanti al giudice che dovrà decidere della richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Direzione distrettuale antimafia per 16 persone. Sono 8 gli imputati di associazione a delinquere di stampo mafioso, di cui tre anche per l'omicidio di Giancarlo Tetta, detto il “cantante”, freddato a colpi di pistola nell'aprile del 2008. Due gli episodi di favoreggiamento accertati, poi c'è l'appalto per il verde del cimitero di Melfi, e la storia del sussidio erogato da Sviluppo Italia Basilicata, più una decina di episodi di estorsione. I soggetti identificati che avrebbero subito le intimidazioni del clan, che imponeva il pizzo alle attività nell'area a nord della regione, sono in tutto quattordici. Ieri mattina in udienza, nonostante gli avvisi notificati per tempo dalla procura, non si è presentato nessuno. Per legge avrebbero la facoltà di costituirsi come parti offese, anche ai fini di una causa per ottenere un risarcimento. Stessa cosa per il comune di Melfi, e la Presidenza del Con-

Melfi Caso Fenice

Arpab replica a Bolognetti

Massimo Cassotta. A lato il tribunale di Potenza

siglio dei Ministri. Ma in Tribunale ieri mattina era presente solo la famiglia del “cantante”. Di tutti gli altri non s'è vista l'ombra. La discussione si è subito arenata su una questione preliminare avanzata dall'avvocato Giorgio Cassotta. Sembrerebbe che alcuni imputati avessero chiesto al pm di venire sentiti. Dopo l'avviso di conclusione delle indagini, che è del 5 maggio, la legge prevede che gli avvocati abbiano un termine di venti giorni per presentare

delle memorie difensive, come per chiedere al magistrato di sentire i loro assistiti. È una norma a garanzia della difesa, non di questa o quella persona, ma di un principio fondamentale del sistema, per cui le parti interagiscono in condizioni di parità, anche durante lo svolgimento delle indagini, ancor prima della richiesta di rinvio a giudizio. Nella memoria presentata dall'avvocato Cassotta, oltre a una serie di argomenti giuridici, c'era appunto la richie-

sta di un indagato, che voleva farsi interrogare per cercare di spiegare la sua posizione. Ma il pm che si sta occupando del caso non avrebbe dato seguito a quella richiesta, e la cosa è sanzionata con la nullità di tutti gli atti successivi. In pratica l'atto che contiene la richiesta di rinvio a giudizio, e quello che ha fissato la data dell’udienza che si è svolta ieri, sarebbero nulli entrambi, e il processo dovrebbe ritornare al momento in cui si trovava il 5 maggio. Lo scontro tra

il pm Basentini e l'avvocato ha infuocato l'aula. Per decidere la questione il giudice ha rinviato a lunedì l'udienza. Se dovesse dar ragione all'avvocato Cassotta, il pm dovrebbe ripetere la chiusura delle indagini, e aspettare 20 giorni prima di fare un'altra richiesta di rinvio a giudizio, col risultato che alcuni imputati tornerebbero a piede libero, come Massimo Cassotta, e Adriano Cacalano, accusati dell'omicidio del “cantante”. Leo Amato

Rionero A confronto i maggiori esperti dell’oncologia nazionale

Tumori allo stomaco Seminario all’Irccs Crob di Rionero RIONERO - Nuovo seminario di alto spessore scientifico al Crob Irccs di Rionero in Vulture. Ieri, nella sala congressi della struttura si sono dati appuntamento i maggiori esperti dell’oncologia nazionale per discutere di un carcinoma in particolare: quello dello stomaco. Presenti alla discussione medico scientifica l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, il presidente dell’ordine dei medici della provincia di Potenza, Enrico Matteo Cicchetti, l’assessore alle Attività Produttive della Regione, Gennaro Straziuso, il direttore sanitario dell’Irccs, lucano Giovanni Bochicchio, il sindaco della città, Antonio Placido. Coordinatore dell’evento formativo il direttore dell’U.O. di chirurgia oncologica dell’Irccs, Giuseppe La Torre, presidente del seminario insieme al direttore scientifico Irccs Marco Salvatore. Il carcinoma dello stomaco è uno dei più insidiosi, quello che lascia una speranza di vita più bassa. Durante i lavori è stato mostrato come a partire dalle statistiche nazionali la Basilicata sia risultata la regione dove negli ultimi anni il tumore allo stomaco ha avuto una dimin uzione miniore rispetto alle altre regioni. Insomma, mentre nel resto d’Italia il cancro allo stomaco va riducendosi significativamente in Basilicata resta più alto. “Anche per questo” commenta il La Torre «abbiamo voluto puntualizzare con esperti della materia dalla valenza riconosciuta il punto di vista del chirurgo, dell’oncologo,

del radioterapista, del biologo, per affrontare meglio questa problematica chirurgica che in Basilicata non ha avuto una diminuzione statisticamente significativa come nelle altre regioni». L’esperienza dei medici a confronto «per vedere se i nostri standard sono ottimali e per individuare il trattamento più adeguato in particolare l’uso di una terapia standardizzata consolidata, l’uso di farmaci, trattamenti chemioterapici pre e post operatori e l’uso di radioterapia adiuvante». Il problema della minore riduzione rispetto alle statistiche è probabilmen-

te da ascrivere alle abitudini alimentari lucane ricche di insaccati e prodotti stagionati che non fanno bene alla vita dello stomaco. «La speranza di vita dei pazienti affetti da tumore allo stomaco non è brillante come per altre patologie. Il tumore allo stomaco è caratterizzato purtroppo da un alta mortalità, la media a cinque anni dall’intervento è intorno al 20 per cento». Il motivo è legato non al trattamento inadeguato, ma al fatto la malattia viene riconosciuta quando ormai è ad uno stadio avanzato. «Al primo stadio la prognosi è del 90 per cento,

all’ultimo stadio è del 10 per cento». Prevenzione e screening sono fondamentali. «Al momento per lo stomaco non c’è come per mammella, cervice dell’utero e colon retto». «Probabilmente - conclude La Torre - con metodiche meno invasive della gastroscopia sarà possibile attuare uno strumento del genere come accade già in Giappone dove c’è un altissimo numero di casi al primo stadio per cui anche la guarigione è molto più alta. Come sempre nell’oncologia lo screening è fondamentale per migliorare i risultati». Lucia Nardiello

Un’immagine del convegno

MELFI - L’Arpab di Basilicata risponde al segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, che, rispetto al caso Fenice, aveva parlato di «mancanza di trasparenza». Il direttore dell'Agenzia, Vincenzo Sigillito, ha ribadito che i dati relativi al monitoraggio e al controllo dello stato delle matrici ambientali nei pressi dell'impianto termovalorizzatore Fenice di Melfi non vengono pubblicati «perché ad oggi è pendente, presso il Tribunale di Melfi, un procedimento inerente alle attività dell'inceneritore di Fenice spa che impedisce, attualmente, la divulgazione di notizie in merito». «Non appena l'organo giudiziario delegato alle indagini lo consentirà aggiunge - l'Arpab comunicherà i dati richiesti, ai sensi della normativa attuale vigente». «Ancora una volta - ha concluso Sigillito - mi trovo a dover evidenziare che l'Arpab per sua mission svolge un lavoro impegnativo e complesso quale è quello di “controllare” le ripercussioni sull'ambiente provocate da attività antropiche che costituiscono una realtà e “tutelare” la salute dei cittadini. Inoltre diffonde in maniera chiara e trasparente i suoi dati, senza creare inutili allarmismi perché la disponibilità a fornire dati, cifre ed ogni elemento utile a comprendere le cause e le origini delle emergenze oltre a rispondere alle indicazioni delle normative europee sulla comunicazione del rischio ambientale, rappresentano lo specchio reale di un'etica istituzionale dell'Agenzia».

L’ANALISI

Dal risultato di Barile la riscossa dei Popolari Uniti DOPO l’intervista al neo sindaco di Barile, Giuseppe Mecca, che con la sua giunta si è insediato lo scorso 20 giugno, a prendere la parola è il segretario cittadino dei Popolari Uniti, Simon Faregna, nell’analisi di quello che definisce un risultato «decisamente positivo». Un risultato per il raggiungimento del quale «il contributo dei Popolari Uniti è stato determinante». Non è facile sintetizzare le parole, i pensieri e le sensazioni che stanno accompagnando queste giornate post-elettorali, che ci caricano di entusiasmo, di responsabilità, di impegno, ma soprattutto di gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di un risultato, decisamente positivo, che va ad un partito, i “popolari uniti”, e ad un gruppo che

vuole dividere e condividere questo risultato con tutti quanti hanno creduto nel nostro partito. Sabato scorso si è insediato il neo eletto consiglio comunale Barile, a seguito del risultato elettorale del 6 e 7 giugno, che ha visto vincente con ampio consenso la lista numero uno “Barile Futuro”, con l'elezione a sindaco del medico Giuseppe Mecca. Per noi “Popolari uniti”, c'è notevole soddisfazione, perché il nostro lavoro, il nostro contributo è stato determinante per la vittoria finale. Va dato atto che, nel nostro paese, siamo stati l'unica vera novità politica e la nomina a vice sindaco ed assessore alle politiche comunitarie, dello sviluppo economico produttivo e sociale del patrimonio comunale, consegnata a Donato Schirò, ci riempie di soddisfazione, perché oltre ad essere il giu-

sto riconoscimento politico è anche un segno di stima e di affetto per il lavoro svolto. A Barile, i “popolari uniti” hanno avuto un ottimo riscontro dunque, non solo per le elezioni del consiglio comunale ma anche per quelle del consiglio provinciale, con il candidato Michele Talia, che, se pur non essendo eletto consigliere, ha raggiunto un quorum molto alto, confermando il partito come seconda forza nella comunità arbresche. Negli ultimi due mesi, abbiamo condiviso ogni passo, ogni decisione ed abbiamo trovato in questa condivisione la forza per portare avanti all'interno della coalizione di centrosinistra la nostra posizione, netta e chiara. Sono stati momenti compless, impegnativi su quello dei contenuti ed emozionati su quello dei sentimenti. Noi dei Popolari

uniti vogliamo pensare che una breccia si è aperta e che, tutti insieme, cittadini, associazioni, amministrazione, lavoreremo per allargarla sempre di più. Sappiamo bene che i consensi riportati arrivano da persone a cui nulla è stato promesso e che questo lusinghiero risultato, lo dobbiamo solo alle amicizie, alle conoscenze dirette e soprattutto alla gente. Sono i consensi di chi vuole dare fiducia ad un partito che intende fare la politica con la “P” maiuscola, nella comunità nel territorio. La nostra sezione di Barile, sarà il punto di partenza perché, dopo questo risultato elettorale, ci interessa ora vincere quelle scommesse sulle quali abbiamo creduto e puntato e che sono stati gli impegni assunti . Grazie di cuore a tutti. Simon Faregna

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Domani il taglio del nastro del nuovo spazio museale

Venosa L’iniziativa dell’istituto

Palazzo D’Errico: l’arte è sintesi tra passato e contemporaneo

Perché scegliere il servizio civile con i padri trinitari

PALAZZO SAN GERVASIO - Riapre Palazzo d’Errico e viene restituito subito ai cittadini. Domani, alle ore 18 ci sarà la cerimonia ufficiale del taglio del nastro. Come già anticipato a maggio, importanti lavori di restauro hanno trasformato la struttura in spazio museale, dotato di tutti i servizi in linea con gli standard. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea di Matera, prevede importanti esposizioni temporanee in successione, e rappresenta il più innovativo progetto di conservazione e valorizzazione implementato in Basilicata. Si tenta, infatti, di coniugare l’intervento conservativo e di valorizzazione di un vasto patrimonio storico, come la Collezione d’Errico, con l’esigenza di una nuova fruibilità della cultura. Primo appuntamento, la mostra “Oltre il moderno: un percorso tra i capolavori della collezione d’Errico e l’Arte contemporanea”. Il progetto è promosso dall’ente morale Pinacoteca - biblioteca Camillo d’Errico di Palazzo San Gervasio in collaborazione con fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea di Matera. A Palazzo d’Errico vengono presentati capolavori dalla collezione, affiancati a opere di arte contempora-

L’ingresso di Palazzo D’Errico

nea (Jota Castro, Sandro Chia, Piero Gilardi, Douglas Gordon, Philippe Parreno, Anri Sala, Sergio Vega), per un rapporto sinergico tra passato e presente, che illustra la fisionomia e la storia della collezione, caricata di nuovi significati metamorfici grazie all’arte contemporanea. «La rassegna, caratterizzata da un articolato impianto storico e teorico, si pone come un

progetto ambientale in cui lo spazio espositivo viene allestito attraverso linguaggi espressivi differenti in un'atmosfera di ibrida espressività che, nel tempo, dal Cinquecento alla contemporaneità, diventa linguaggio, poiché le opere sono comunicazione», sottolineano gli organizzatori della iniziativa. «Un confronto fra opere d’arte secondo un approccio comparatista-

diacronico per similitudini e ricorrenze, con l’obiettivo di offrire confronti carichi di suggestioni e interessanti spunti di riflessione sull’energia e le potenzialità che l’opera d’arte riesce a conservare nel tempo». Presso la cappella del Purgatorio viene presentato il progetto satellite “Appendix”, che è a più stretto contatto con la creatività locale. Lo stesso titolo sottolinea la funzione di gemmazione diretta dalla mostra presentata negli spazi della pinacoteca. Il progetto, curato da Lucia Ghidoni, vuole promuovere la creatività che lavora sul territorio creando un dialogo tra ricerca artistica attuale e gli elementi storicamente consolidati esposti nella mostra Oltre il Moderno. «Le opere in situ degli artisti coinvolti (Bruno Di Lecce, Donato Faruolo) - è stato evidenziato dagli organizzatori - creano riferimenti e suggestioni che ribadiscono a più riprese lo spirito del nuovo progetto di promozione e valorizzazione della collezione, che intende proporsi come luogo vitale aperto anche alla creatività del territorio». Con questo evento inaugurale la Pinacoteca - Biblioteca Camillo d’Errico torna a partecipare attivamente alla vita collettiva della città e di un territorio. Giuseppe Orlano

VENOSA - Promuovere la solidarietà e la cooperazione con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona. Questi i principali obiettivi del Servizio civile, che consente ai giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico per il bene di tutti e di ciascuno. Per fornire informazioni sugli aspetti che caratterizzano questa esperienza al servizio degli altri, per motivare gli studenti a impegnasi in questo settore, alcuni volontari che fanno Servizio civile presso l’Istituto dei Padri Trinitari di Venosa, insieme al coordinatore, Filippo Orlando, hanno incontrato gli studenti delle classi del quinto anno delle scuole superiori di Venosa. «Abbiamo voluto incontrare direttamente i giovani per presentare loro le opportunità offerte dal Servizio civile - spiega Orlando, che coordina le attività all’interno del centro dei Trinitari - E per sensibilizzarli alla iniziativa abbiamo promosso un confronto con gli operatori che svolgono volontariato all’interno della nostra struttura». Per l’occasione sono stati illustrati obiettivi e compiti del centro, presentate le varie at-

tività e le varie iniziative realizzate dall’Istituto dei trinitari per prendere in carico i diversamente abili e le funzioni assegnate ai volontari del Servizio civile per il raggiungimento della riabilitazione, socializzazione e integrazione degli ospiti della struttura. «Abbiamo messo particolare attenzione nell’illustrare le attività svolte dall’ente Trinitari e le modalità utilizzate per inserire i volontari nel contesto lavorativo evidenziando i compiti loro assegnati sottolinea Orlando - Per facilitare la comunicazione abbiamo utilizzato la proiezione di un filmato che documentava con immagini tratte dalla vita quotidiana che si svolge all’interno del Centro di Riabilitazione e di Formazione quanto in precedenza illustrato verbalmente. Siamo così riuscitia catturare l’attenzione dei giovani, che in “silenzio”, sinonimo di concentrazione, seguivano il filmato sullo schermo». Il momento più caldo e intenso dell’incontro è stato il racconto che i volontari del servizio civile hanno fatto dell’ esperienza da loro vissuta all’interno del Centro dei Padri Trinitari. giu.orl. provinciapz@luedi.it

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San Severino Lucano Prima uscita ufficiale della squadra del neo eletto sindaco

De Stefano presenta giunta e programma SAN SEVERINO LUCANO - Il neo eletto sindaco di San Severino Lucano, Saverio De Stefano, ha comunicato i componenti della sua Giunta. A darne notizia un comunicato dell’ufficio stampa dell’ente. Affiancheranno il neo eletto primo cittadino, Francesco Fiore (vicesindaco), Nicola Gallicchio, Vincenzo Provenzano e Antonio Calabrese. Nel corso del consiglio il

sindaco ha presentato gli indirizzi generali di governo. «Considerata la difficoltà dei piccoli comuni - ha esordito - nel fronteggiare il continuo spopolamento e l’abbandono del territorio compito della Pubblica amministrazione è creare condizioni idonee allo sviluppo di un’economia efficace in grado di autosostenersi e ridurre al minimo la piaga della disoccupazione».

Tre, secondo il primo cittadino del piccolo comune del Pollino, le condizioni per lo sviluppo di un’economia efficace e per la definizione di un prodotto turistico tipico e di qualità che diventi competitivo sul mercato: tutela e valorizzazione delle risorse naturalistiche per finalità turistiche ed economiche; conservazione, tutela e valorizzazione dei prodotti orto-frutticoli e del settore agroalimentare; potenzia-

mento dei prodotti dell’artigianato tipico. «Il raggiungimento degli obiettivi - ha concluso il sindaco - dovrà essere perseguito nell’ambito di un corretto rapporto tra maggioranza e opposizione. E’ nostro convincimento che questo nostro lavoro darà risultati positivi se da più forze politiche verrà un serio contributo nel comune intendo di lavorare per il bene dell’intera comunità».

Una veduta di San Severino Lucano

Marsico Il sindaco Vita in prima linea nell’ennesima protesta contro i disservizi dell’ufficio

I cittadini presidiano le Poste Da febbraio lettere e raccomandate vengono consegnate a singhiozzo MARSICO NUOVO - Esasperati e arrabbiati. Così i cittadini marsicani e gli amministratori, si sono ritrovati ieri mattina alle 7 e 30, davanti all'Ufficio postale. L’ennesima protesta per i continui disservizi nella consegna della posta. Ma questa volta in maniera decisa per una situazione diventata ormai «penosa e intollerabile». Non più un disservizio ma una vero e propria mancata erogazione di servizio pubblico. “Battaglia” annunciata, quindi su tutti i fronti, da quello civile a quello legale, con la decisione di presidiare l’ufficio postale fino a quando la situazione non torni alla normalità. Situazione di mancato recapito che è iniziata dal mese di febbraio scorso, intervallata da qualche breve miglioramento, per poi ricadere nuovamente in quella che ormai è definita un emergenza. Colpito è il centro di Marsico compreso due grandi frazioni (Camporeale e Calabritto). «Non va bene niente - alza la voce una signora anziana davanti all’ufficio - non ricevo la posta da oltre un mese e l’ultima bolletta che ho ricevuto era scaduta già da oltre due settimane, chi la paga la mora?». «Vogliamo un postino fisso - sottolinea Graziella Tribicchi - per un servizio funzionante. Ci sono tanti disoccupati - aggiunge - della zona perché non assumono, così risolvono una situazione critica e in più aiutano giovani a trovare un occupazione». C’è chi ironizza e dice «anche in tempo di guerra arrivava la posta, in ritardo ma arrivava. Qui il postino non suona mai». E la “minaccia” arriva da un gruppo di cittadini che ad unisono di-

La protesta dei cittadini davanti all’ufficio postale di Marsico Nuovo

cono «se la situazione non si risolve toglieremo tutti i depositi e i conto corrente». E sul ramo legale il sindaco Vita annuncia «azioni per risarcire dei danni subiti i cittadini, causati dall’inefficienza conclamata». «Un’inefficienza di distribuzione della corrispondenza che nel Comune di Marsiconuovo - spiega il sindaco registra una totale disattenzione dei responsabili, tenuto conto che le varie promesse sono state disattese e già diversi danni reali sono stati subiti dai cittadini». «La vicenda - ha dichiarato il primo cittadino - ha di fatto causato quanto paventato più volte sugli organi di stampa e sulla copiosa informazione fatta a tutte le istituzioni. I distacchi di utenze del metano e dell'energia elettrica, causati dalla mancata consegna

delle bollette in tempi congrui, con la conseguente applicazione delle previste sanzioni . Sono ormai accadimenti giornalieri e creano nella comunità amministrata una sensazione di rabbia per un comportamento omissivo del servizio postale, rispetto al quale ogni ragione sembra cozzare contro un muro. Ad oggi - sottolinea Vita non abbiamo nessun segnale di voler affrontare il problema seriamente. Il presidio andrà avanti con turnazioni fino a quando non si normalizzi. Un ufficio in queste condizioni non ci serve, funzionante solo per determinati servizi. Il mio invito - conclude il sindaco - che le Istituzioni Superiori devono prendere atto della situazione ognuno con le propria parte». Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Elezione della rsu a Viggiano e Pisticci

Filcem Cgil primo sindacato alla UpB di Eni

Il centro oli di Viggiano

LA Filcem Cgil si conferma l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa nelle elezioni della rsu dell’Unità produttiva Basilicata (Val d’Agri - Pisticci) di Eni E&P, che rappresenta il polo produttivo petrolifero più importante

d’Italia. «Il successo della Filcem Cgil di Basilicata - si legge nella nota stampa inviato dal sindacato - ha favorito il processo di rinnovamento dei rappresentanti sindacali, proposto e voluto dalla Filcem Cgil».

Oltre 70 stand espositivi: tendenze, spettacoli, musica e arte fino al 5 luglio

Al via la I edizione di fiera Val d’Agri expò

Il trio comico “La Ricotta”

VILLA D'AGRI - L’Efab, l’ente fiera di Basiicata, presenta, nel parco comprensoriale della Val d’Agri,

presso il centro sportivo, a partire da oggi e fino a domenica 5 luglio, la prima edizione della fiera Val

d’Agri Expo. Tendenze e novità, con oltre 70 stand espostivi, dal mondo dell’agricoltura, commercio, edilizia, prodotti tipici e servizi. Partner dell’evento saranno la comunità montana Alto Agri, città territorio Val D’Agri, Pit Val D’Agri, il Gal Akiris e l’Alsia. Special guest dell’evento saranno : Simone Schettino (il 3 Luglio ) e il Trio comico lucano “La Ricotta” (5 luglio). Particolarmente ricco il programma delle iniziative. Si parte dall’anteprima della fiera prevista per le ore 19 con l’accompagnamento musicale di “Dj Service”. Domani mattina, invece, è prevista l’inaugurazione della fiera. Alle ore 18 si terrà il concerto a cura della “Banda di Viggiano”.

Alle ore 21 sarà la volta del gruppo pizzica e taranta “Ariacorte”. Domenica 28, alle ore 21 è prevista la perfomance di musica a cura del gruppo “Afrikans”- Moda sotto le stelle: defilè a cura della scuola di moda di Lofrano Marianna, Lys Atelier, stilista Carmen Marsico, stilista Isa Filippo. Saranno presenti anche le scuole di danza Grand Jetae, Perfomance Parodia di Arisa. Lunedì 29, invece, alle ore 21, appuntamento con la musica contemporanea a cura di happy day show band. La sera seguente, alle ore 21 ci sarà il concerto a cura del gruppo “Quattro/quarti”. Mercoledì alla stessa ora, musica ed happening a cura del gruppo“Non C’é Speranza”, mentre giovedì alle ore 21

sarà la volta della musica popolare a cura del gruppo “Crystal White”; Ancora, alle ore 21 Cabaret da Zelig a cura di “Simone Schettino”; alle 22 e 30 il concerto: I tappa del Camastra Sound Festival “Le voci del Mediteraneo” Sabato 4, alle ore 21 ci sarà la musica a cura del gruppo “E Zèzi” Per chiudere domenica 5, alle ore 21, con lo spettacolo di cabaret a cura de “La Ricotta”, defilè a cura della scuola di moda di Lofrano Marianna ed i suoi giovani stilisti, Lys atelier, stilista Carmen Marsico, stilista Isa Filippo, stilista Daniele De Vito. Scuole di danza Grand Jetae, Saraj Dance Perfomance Parodia di Arisa Trucco e Parucco Uomini e Donne, Evolve 2000 I Par-

rucchieri, Immagine Donna . In Fiera anche una mostra d’arte contemporanea “Dal linguaggio Iconografico all’Aniconico di Artisti Lucani”. In esposizione le opere di Maria Grazia Faranda, Birgitt Gutt Daraio, Antonio Daraio, Anna Faraone, Pasquale Belmonte, Michelangelo D’auria, Giusy Villano, Vito Palladino, Gaetano Ligrani, Pietro Basentini, Elonora Grieco, Antonietta Montemurro, Teri Volini, Piero Ragone, Tina De Stefano, Rocco Sciandivasci, Pasquale Palese, Lucio Rofrano, Dino Ventura, Salvatore Ferrara, Enzo Ferrara, Filippo De Marinis, Angelo Accardi, Carmine Caputo, Luigi Guerrichio. Gli orari di apertura vanno tutti i giorni dalle 17 e 30 alle 23.

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Venerdì 26 giugno 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Irsina

Rotondella

Incidente sul lavoro

Lido impraticabile

Trattore si ribalta, muore un giovane rumeno

Lungomare ancora invaso dalla sabbia

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Giornata di vana ricerca per capire se si è trattato di un evento naturale oppure no

Supermamma senza parole Stretto riserbo in ospedale sul parto di una donna di 58 anni UN AUTENTICO schermo di protezione attorno alla donna di 58 anni che ha dato alla luce un bambino qualche giorno fa al “Madonna delle Grazie”. La notizia anticipata ieri dal Quotidiano della Basilicata è stata confermata solo al termine di una serie interminabile di tentativi, richieste, dinieghi e ricerche che si sono ripetute in maniera sistematica. «La signora e la sua famiglia preferiscono che non si parli della vicenda» è la presa di posizione ufficiale che al termine di una convulsa rincorsa siamo riusciti ad ottenere dall’ufficio stampa dell’Azienda sanitaria materana. Silenzi tanti e nessuna voglia di spiegare come sia possibile partorire a quell’età (58 anni) e se si può trattare di un parto naturale, notizia non confermata ma che avrebbe a dir poco dell’eccezionale. Proprio la delicatezza e la curiosità attorno al fatto hanno mantenuto alta la necessità di capire, sapere e informare. Aspetti che evidentemente non hanno fatto presa sugli operatori sanitari che si sono ritratti rispetto alla volontà della famiglia. Eppure il fatto eccezionale, per molti versi unico vi è stato. In molti parlano di un parto naturale che avrebbe ancor più il carattere dell’eccezionalità. Difficile aggiungere altro e dilungarsi in supposizioni, vi è però la necessità di ragionare sull’interpretazione medica che si può dare all’evento pur in presenza di una serie di interrogativi irrisolti. La necessità di appagare una sete di risposte sull’argomento abbiamo comunque tentato di esaudirla rivolgendoci ad un professionista pugliese, Sergio Sabatelli, per cercare di capire cosa può essere, in linea teorica e puramente scolastica, successo. Dottor Sabatelli, è davvero possibile che una donna di 58 anni possa avere un figlio per un parto naturale? «In linea puramente teorica e se è ancora presente attività mestruale, direi che la cosa è possibile anche se si tratterebbe di un fatto veramente eccezionale. Potrebbe essere importante capire se la donna è al suo primo figlio oppure ne

L’intervento di Monsignor Ligorio

I migranti e il senso dell’ accoglienza sono il tema centrale della Festa e del Carro

di Mons. SALVATORE LIGORIO

ha avuti già altri. In quest’ultimo caso l’ipotesi di un parto in età così avanzata appare più probabile. Anche se ripeto si tratta di un fatto davvero eccezionale». Se non fosse un parto naturale, l’alternativa potrebbe essere un parto indotto? «Quando non c’è un parto naturale vi possono essere più possibilità, una è quella che prevede un aumento importante, un vero e proprio bombardamento di ormoni mentre l’altra possibilità è che l’utero o l’ovulo vengano donati da altri. Ma quest’ultima è un’ipotesi che scarterei anche perchè in Italia non è consentita». In tutti e tre i casi vi sono tutte le caratteristiche di un evento eccezionale che è reso ancor più eccezionale se l’età della donna è molto elevata. Per concludere c’è solo da sottolineare la necessità, ancor più in occasioni come questa, di riuscire a conciliare la tutela legittima della privacy con la necessità di far conoscere l’eccezionalità di fatti e di eventi scientifici che hanno un evidente interesse pubblico. Aspetti che non si sa come mai, su questo territorio, sono più difficilmente comprensibili dagli operatori sanitari. p.quarto@luedi.it

VERSO IL 2 LUGLIO

Sessanta bambini in visita al Carro Piccoli visitatori intorno al carro di Maria Santissima della Bruna. Nella giornata di ieri sono stati i bambini i veri protagonisti che come di routine prima della chiusura dell'anno scolastico hanno voluto rendere omaggio al manufatto in cartapesta e all'artefice di una vera opera d'arte. Gli alunni della scuola dell'infanzia “ Carlo Collodi ” di via Cererie accompagnati dalle maestre Teresa Lomastro, Maria De Lucia, Maria Rosaria Capozza, Annunziata Ambrosia, Anna D'Antona, Isa Breglia, Rosaria Di Marzio, Immacolata Lionetti, Francesca Ricciardi, Anna Tataranni, Stefania Lupo, Esterina Bianco, Elisa Mazzei, Anna Bruno Bruna Vigoriti e dalle collaboratrici scolastiche Concetta Festa e Paola Rizzi hanno visitato il carro trionfale realizzato dell'artista Michelangelo Pentasuglia e custodito fino al prossimo 2 luglio nei locali di piazzetta del carro. Composti e in rigoroso silenzio i circa sessanta bambini hanno circondato il carro trionfale tra la vivacità dei colori e dei disegni ascoltando quando detto dalle maestre sulla storia del carro e della festa della Bruna oltre a rivolgere alcune domande direttamente al maestro Michelangelo Pentasuglia. “ Quando vedo i bambini e la loro curiosità mi commuovo tantissimo ha dichiarato Michelangelo Pentasuglia. Sono i loro volti e l'ingenuità delle loro domande che mi fanno scoprire ed ap-

I bimbi in visita al Carro

prezzare la sincerità delle affermazioni, oltre poi a farmi ricordare quando ero come loro. Non vi nascondo che tra i tanti complimenti e le diverse attestazioni, preferisco quelle dei bambini”. Ma perché la barca è rotta? Chi sono queste persone? Quanto tempo hai impiegato per fare il carro? Sono alcuni delle domande a cui si è sottoposto l'artista che non nascondeva un pizzico di emozione anche quando ha dovuto rendere semplici le risposte. mic. fer.

Il tema di quest'anno del Carro trionfale in onore di Maria Santissima della Bruna richiama ad un fenomeno, quello dei migranti, che non riguarda la sola città di Matera ma tutto il mondo. Dobbiamo aprirci ed esprimere, perciò, il nostro spirito di accoglienza per l'arricchimento che possiamo trarne. Nell'interscambio di culture non possiamo che trovare giovamento, soprattutto per la cultura materana che possiede in se' questo spirito. C'è, nel tema centrale della Festa, il coraggio di prendere il largo e con la capacità di dialogare, giungere all'ascolto da cui scaturisce l'amore. E l'amore è un'espressione di vera civiltà. Ricordo, a questo proposito, le parole di Paolo VI, ripresa da Giovanni Paolo II: «La vera civiltà è nell'espressione della civiltà dell'amore». I giovani accorrono quando le proposte sono di alto valore. Le nuove generazioni sentono la festa, che è insita nel loro Dna. Tocca a noi saper educare nel modo giusto i nostri ragazzi per dar loro il vero senso di questa celebrazione, come accade con la Processione dei Pastori ai quali essi partecipano con gioia e devozione. La Festa in onore di Maria Santissima della Bruna non appartiene al passato, ma diviene momento attuale anche grazie alla presenza giovanile, verso un futuro di speranza. La comunità materana deve trarre da questa occasione un'alta ricchezza umana della quale dobbiamo rivestirci, sempre di più. Il 2 luglio deve aprirsi ulteriormente al sociale, perché Matera può donare molto. Questa festa deve aiutarci ad accogliere quanti vengono da paesi limitrofi o da diverse regioni, nel rispetto della tradizione come quella dello sfascio che sa essere anche un momento di civiltà. La scelta delle forze dell'ordine per una presenza discreta, consentirà alla nostra comunità di accrescere la propria maturità. Sarà per noi un'espressione di fede che Matera, chiamata da Giovanni Paolo II, Città di Maria, possa far splendere questa grande devozione. Ai giovani, infine, rinnovo l'invito di vivere questa festa in piena consapevolezza. Vescovo di Matera-Irsina

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Matera


Venerdì 26 giugno 2009

«Nuova giunta? Decido io» Il sindaco Buccico punta ad un assetto più istituzionale del suo esecutivo L'ARIA fresca che si respira nella stanza del sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, al VI piano del palazzo di città, non è solo il risultato del sistema di condizionamento. Il primo cittadino ha l'aria di chi si appresta a chiarire e al tempo stesso cambiare qualcosa, forse anche con un coup de thèatre. Sulla nuova composizione del suo esecutivo avverte: «O domani (oggi per chi legge, ndr.) mi dicono scegli tu, indipendentemente, o faccio un’altra cosa che non posso anticipare». Sul frotne degli equilibri interni chiarisce: «L'Udc fa ancora parte della maggioranza, nelle forme che riterrà più opportune esordisce, per mettere a tacere le voci che si rincorrono e che vedono nella scelta del partito, in altri contesti nazionali, accanto al centrosinistra come una spada di Damocle sulla futura stabilità della giunta Buccico. Sull'eventualità di un rimpasto, già nelle prossime ore, il sindaco gigioneggia: «E' una delle ipotesi. Maggioranza e opposizione si trovano d'accordo in una determinazione di priorità operative in cima alle quali si colloca il Regolamento urbanistico che ormai si trova nella sua fase finale». Per la presentazione ufficiale dello strumento normativo, Buccico immagina un'assemblea pubblica che possa essere presieduta dal prof. Amerigo Restucci, da poco Rettore dell'Università di architettura e pianificazione urbanistica. «Sarebbe anche una splendida occasione per tributargli il giusto omaggio della città». Sul percorso che il sindaco si augura per giungere alla definizione del nuovo assetto, il tempo sembra essere l'elemento fondamentale: «Immagino un percorso celere spiega - da concludere il giorno prima o al massimo il giorno dopo la Festa della Bruna. Voglio dare una connotazione istituzionale alla vicenda, un respiro più ampio». Incline alla riflessione, ammette: «Non intendo più farmi logorare dalle piccole questioni. Questa è una città nella quale l'odio sociale è innescato a orologeria, se lo avessi saputo prima, non avrei mai fatto questa scelta». La professione forense è ancora il suo fiore all’occhiello («Ho un palmarès che non è secondo a nessuno, ancora

Il sindaco Buccico si appresta a cambiamenti in giunta

oggi a volte sono costretto a rifiutare cause). Nell’amministrazione comunale, spiega tornando a vestire i panni del rigoroso e animoso avvocato: «Prima di tutto vale il rispetto della legge. La macchina amministrativa non ci consente di assumere nessuno. So che mezzo Comune brinderà quando andrò via, ma io vado avanti per la mia strada, formando

il personale che c’è già». La ricostruzione dei fatti sulla vicenda degli Lsu stabilizzati è doverosa, per Buccico. «Sono persone che sotto il profilo sociale hanno trovato qui un punto di arrivo. Li hanno tenuti 14 anni e, in teoria, avrebbero dovuto andare a casa. Il primo anno in cui sono arrivato al Comune, ne ho stabilizzati 9, perchè il

costo era pari a zero. Mi sono domandato perchè non fosse stato fatto prima e mi sono detto che erano stati considerati merce di scambio. Per due anni ho lottato contro gli ausiliari del traffico. Poi, circa un mese fa, ho detto dell’assessore al Bilancio, Eustachio Quintano: «Non voglio più questa eterna lotta sociale. Non sono uno spirito cristiano confessionale, ma

un laico umano e non potevo licenziarli tutti. Abbiamo trovato i fondi ma non erano ancora sufficienti e così, dopo un incontro con i sindacati, ho proposto ai dipendenti di ridurre a 18 ore il proprio impegno per poter essere assunti. Hanno accettato. Agli altri 28 (ma 4 andranno in pensione) ho proposto il part time che è stata una soluzione perchè diventa, così,

un’entrata complementare per questi lavoratori. Nonostante questo, però, mi sono visto offendere per due volte dalla Cgil che, comunque, non ho querelato. Non è possibile che qualcuno sostenga che io, per semplice antipatia, non ho proceduto alle assunzioni». E su questo tema, nei prossimi giorni, è previsto un vertice con i sindacati.

Il sindaco potrebbe incontrare entro fine mese il ministro Bondi

Scuola di restauro, c’è futuro Presto verrà firmata la nuova convenzione con la Regione IL futuro della Scuola di restauro a Matera è meno nero di quanto si creda. Il 30 giugno potrebbe essere la giornata delle risposte. In quella data, infatti, il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, potrebbe incontrare il ministro dei Beni culturali, Bondi per ottenere risposte sulla struttura di Matera. Il 30 giugno, la città dei Sassi, sarà rappresentata infatti proprio a Roma, da Emilio Nicola Buccico alla conferenza che è in programma sul museo Demoetnoantropologico, nella sede del Cnr. Secondo il primo cittadino, comunque, non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi: «Sotto il profilo formale, non c’è alcun segnale concreto che la Scuola venga trasferita da Matera. Stiamo cercando di marginaliz-

zare i segnali negativi di cui ha parlato l’avvocato De Ruggieri, che comunque non minimizzo». In merito al pericolo che la sede venga spostata nel Salento, Buccico ricorda un episodio. «Il ministro Raffaele Fitto, disse all’assessore Acito che non era a conoscenza di alcuna candidatura di Lecce. Purtroppo l’anno che abbiamo perso, ha pesato su questa vicenda ma noi abbiamo cercato di recuperare tempo: Caterina Bon Valsassina, direttrice dell’Iscr e la dottoressa Mencarelli, hanno svolto alcuni sopralluoghi nei due immobili che avremmo potuto mettere a disposizione. Nel primo, S. Lucia alle Malve, sarebbero stati necessari troppo cambiamenti per la conformazione della struttura. Per la seconda ipotesi, l’ex conven-

Gli architetti sul “Piano Casa” Sì a interventi ma non eccessivi L'INVITO all'Ordine degli Architetti di Matera da parte del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a presentare osservazioni alla legge regionale sul Piano Casa, approvata trova nell'Ordine degli Architetti materani un interlocutore attento e sensibile alle tematiche della qualità e sostenibilità delle trasformazioni ambientali e dell'architettura e che condivide appieno le finalità “del miglioramento della qualità abitativa, dell'aumento della sicurezza del patrimonio edilizio esistente, del favorire il risparmio energetico e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili nel settore edilizio” che la legge si propone di attuare. «Tuttavia -afferma il presidente dell'Ordine, Eustachio Vincenzo Olivieri- esprimiamo preoccupazione per il carattere eccezionale e straordinario delle procedure per gli interventi previsti avvertendo che un processo di crescita edilizia intensa e mal regolata può determinare effetti pericolosi e perversi al di là delle buone intenzioni.

D'altronde, osservando il mercato edilizio degli ultimi dieci anni, veniamo da anni di produzione edilizia cospicua, eppure, i problemi della casa non sono stati del tutto risolti, anzi alcune anomalie sembrano ora più gravi e palesi: ad una produzione di edilizia pubblica e sociale irrisoria rispetto ai bisogni vi è una produzione in eccesso rispetto ad una domanda solvibile insufficiente determinando sacche crescenti di alloggi invenduti ed energeticamente poco virtuosi». «Crediamo -conclude il presidente Olivieri- che il rilancio dell'economia non passi attraverso una mera “deregulation” o con interventi straordinari quanto, invece, attraverso la buona pianificazione di interventi edilizi e la riqualificazione tecnologica del settore senza mai perdere di vista la qualità. Perché non dovremmo preoccuparci, allora, di 'come' non solo 'di quanto' saranno ricostruiti ed ampliati gli edifici dei nostri Comuni?». matera@luedi.it

to di Santa Lucia , ho esternato la volontà politica dell’amministrazione comunale. Del resto, il percorso per la definizione - prosegue - non è lontano (proprio ieri avrebbe dovuto essere stanziata l’ulteriore somma di circa 4 milioni di euro per la conclusione delle opere, ndr.). Le responsabili dell’Iscr si sono dette entusiaste della soluzione, proponendo alcune sistemazioni interne su cui si può lavorare perchè rispetta la tipologia della struttura. Abbiamo dunque pensato che si dovesse adeguare sotto il profilo formale la convenzione rispetto alla nuova realtà con l’ingresso dell’amministrazione comunale come proprietario della sede. Personalmente ho chiesto al presidente della Regione, De Filippo, di indire una nuova conferen-

Un laboratorio di restauro

za di servizio per procedere alla nuova convenzione. Atto che, mi ha assicurato, verrà effettuato automaticamente. Non ho motivo di ritenere che ci possano essere sviluppi negativi». a.ciervo@luedi.it

Chiesta più sicurezza della strada dopo l’investimento di un 11enne

Via Cererie, intervento di Toto

Un tratto di via Cererie

La garanzia di prevedere misure per la sicurezza nel tratto di strada che collega il quartiere Piccianello con via F.lli Rosselli e Via Santo Stefano è stata chiesta al sindaco dal consigliere Augusto Toto. Nell’interrogazione rpesentata si legge, tra l’altro che: «Nel corso degli ultimi anni numerosi sono stati gli incidenti stradali che hanno visto coinvolti pedoni e automezzi proprio nel tratto di strada in premessa descritto». Toto aggiunge, inoltre, «Che nel tratto di strada vi è la presenza di una struttura scolastica per bambini, una parrocchia con annesso oratorio e strutture sportive frequentati soprattutto dai ragazzi del quartiere». Per queste ragioni Toto

chiede al sindaco di conoscere «Quali iniziative urgenti intende intraprendere per mettere in sicurezza il tratto di strada di via delle Cererie in modo da scongiurare ulteriori situazioni di pericolo sia per gli automobilisti che per i pedoni». Venerdì scorso nella stessa zona della città, un bambino di 11 anni era stato investito mentre attraversava la strada rincorrendo il pallone con cui stava giocando. Il ragazzino aveva riportato un trauma cranico, la frattura della mandibola e lesioni in diverse parti del corpo. Le sue condizioni, apparse subito gravi, ne avevano richiesto il ricovero al Policlinico di Bari. matera@luedi.it

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32 Matera «L’Udc fa sempre parte della maggioranza nelle forme che riterrà più opportune»


Poche sorprese e qualche previsione azzeccata nelle tracce, piacciono Svevo ed internet

Maturità, via senza tensioni Non dispiace la traccia che chiedeva della caduta del muro di Berlino ORE otto e quarantacinque, le buste ministeriali vengono aperte, l'attesa sta per finire, gli esami di stato del'anno 2009 sono ufficialmente cominciati. A differenza degli altri anni, però, quest'anno sembra che le indiscrezioni circolate sul web abbiano dato buoni suggerimenti agli studenti che oltre a Dante e Pirandello avevano previsto la traccia di letteratura centrata su Italo Svevo che ha finito per non esser affatto una sorpresa. Indiscrezioni errate invece per quanto riguarda le altre tracce infatti soltanto la previsione sul tema Internet e Network è stata azzeccata mentre Barak Obama e la difficile situazione iraniana sono state sostituite con tracce molto più accessibili ed alla portata di tutti quali amore ed innamoramento nell'arte nella storia e nella cultura, le origini e lo sviluppo della cultura giovanile mentre il tema storico ha previsto l'analisi del passaggio dal regime liberale monarchico a quello fascista fino ad arrivare a quello democratico. La traccia di carattere generale invece ha avuto come tema una riflessione sulla caduta del muro di Berlino e dunque sul significato di libertà e democrazia. Per gli studenti, dunque, ben poche difficoltà per la prima prova che ha soddisfatto un pç tutte le esigenze di narrazione: «Come tema di letteratura ci aspettavamo Dante ma le altre tracce erano abbastanza abbordabili perciò posso dire che come prima prova è stata abbastanza positiva anche perché in classe c'era un clima abbastanza tranquillo» ha dichiarato Vitanna Fiore maturanda presso

Provincia mette in sicurezza l’Ipsia “Da Vinci”

I momenti più tesi della maturità prima della consegna delle tracce e subito dopo l’uscita

l'ITC Loperfido . «Quest'oggi è andata abbastanza bene e, anche se abbiamo beccato le indiscrezioni giuste, poiché ci spettavamo sia la traccia su Svevo che quella sul network, per la gran parte nella nostra classe abbiamo trattato la caduta del muro di Berlino» ha dichiarato Domenico Cipolla dell'Istituto Aereonautico. «Le tracce però erano tutte abbastanza facili e questo ci ha aiutati un pò a scaricare la tensione anche se il peggio deve ancora arri-

vare» Diverse invece le aspettative di Giovanni Calciano e Luisa Bianculli, maturandi dell'ITC Olivetti: «Ci aspettavamo qualcosa di diverso, pensavamo sarebbe stato tutto più difficile ed invece le tracce erano tutte facilmente trattabili- ha dichiarato Calciano. «Tuttavia siamo ancora molto ansiosi per la seconda prova ed anche un pò per la terza anche se domani sarà sicuramente più dura». Ed infatti oggi è giorno di seconda prova differenziata in base alle

scuole, per il liceo classico si gioca una nuova corsa all'indiscrezione su l'autore della versione di latino, allo scientifico invece la matematica rimane lo spauracchio degli studenti mentre per i commerciali resta l'economia aziendale per chi si diploma con l'indirizzo giuridico economico e l'informatica per i programmatori, gli aereonautici invece, saranno impegnati con esercizi scritti di navigazione aerea. Milena Scalcione matera@luedi.it

La Provincia di Matera ha preparato un progetto di adeguamento funzionale alle norme di sicurezza dell’Istituto tecnico professionale maschile «Leonardo Da Vinci» di Matera, situato in contrada Rondinelle. Gli interventi prevedono la ristrutturazione funzionale del padiglione A per rendere agibili dieci aule didattiche, il risanamento della copertura e la sostituzione degli infissi del Padiglione C. L’impegno di spesa è pari a 200 mila euro. La struttura materana è una di quelle per le quali è stato previsto un intervento di adeguamento necessario per poter usufruire del complesso situato alla periferia della città e che costituisce comunque una scuola ancora popolosa e molto importante nel panorama cittadino. Gli interventi previsti contribueranno a risolvere le diverse difficoltà e a poter fare, soprattutto nelle aule tecniche, il lavoro in condizioni ottimali.

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Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

TAXI MATERA 3332685173

Tifoseria da prima pagina

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Cronista delle emozioni SARA’presentato venerdì 26 giugno alle 18 nella Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi il volume “Diario di una cronista delle emozioni” (Arduino Sacco editore) di Assunta Basentini. Oltre all’autrice interverranno il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, il presidente del tribunale per i minorenni Pasquale Andria, la giornalista del Quotidiano Lucia Serino, l’editore Arduino Sacco. Coordina Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Basilicata.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Progetto Salute e Libertà Risultati e prospettive di integrazione e di lavoro scaturiti dal progetto “Salute e Libertà'', che hanno coinvolto a Matera gli ospiti del Centro Diurno -Centro integrato polivalente del rione Serra Rifusa, saranno illustrati oggi alle 10.00 presso la Mediateca provinciale.

Anniversario della Finanza IN occasione delle celebrazioni per il 235mo anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di finanza, venerdì 26 giugno alle 19, si terrà presso il Cinema Comunale una manifestazione promossa nell'ambito delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia. Alla manifestazione che avrà luogo nella città dei Sassi saranno presenti i vertici del corpo, a cominciare dal comandante provinciale colonello Salvatore Luongo.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA CLAUDIO Via XX settembre 77 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/332282

Croce verde Sert Cooperativa Associazione

0835/262260 0835/336882 0835/331314

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Mirabilia Dei di Sansone L'ARTISTA materano Andrea Sansone, dopo aver avviato la sua attività artistica a Monza, ritorna nella città dei Sassi per presentare la sua prima mostra personale di "arte sacra". Mirabilia Dei offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare dipinti, riproduzioni, affreschi, bozzetti a matita e tante altre opere d'arte. Si tratta naturalmente di opere a tema religioso che creano un percorso attraverso le meraviglie di Dio, dalla creazione dell'uomo al giudizio universale. E le opere saranno esposte non a caso in una delle più belle chiese presenti al piano del centro storico cittadino, quella del Purgatorio. Appuntamento per l'inaugurazione domani alle ore 17 presso la chiesa del Purgatorio in via Ridola a Matera. Si potrà visitare fino all’undici luglio.

Mostra di Basaldella SARA’ inaugurata domani alle 17,30 a Matera la mostra di scultura dedicata quest'anno a Dino Basaldella. Per introdurre l'interessante antologica, venerdi 26 giugno, alle ore 19,30, nell'atrio di ingresso del Musma, Museo della Scultura Contemporanea (Palazzo Pomarici - Via San Giacomo - Sasso Caveoso), verrà proiettata una serie di documenti televisivi e cinematografici sullo studio, sulle opere monumentali e sulle mostre di Dino Basaldella nel Castello di Udine, nel Castello di San Giusto a Trieste e in Villa Manin a Passariano. Oltre a una nutrita serie di testimonianze da parte di artisti, architetti e critici, sarà interessante ascoltare Dino Basaldella nella sua intervista concessa a "L'Approdo" nel 1966. All'evento prenderanno parte Caterina Basaldella, Alberto Zanmatti e Giuseppe Appella.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Transformers - La vendetta del caduto 19,00 - 21,40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Una notte al museo 2 “La fuga” 19,30 - 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Che l’argentino ore 21,30

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala Riservata

• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva

•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Un’estate ai Caraibi 18 - 19,50 - 21,45

•CINEMA MOJTO• Generazione mille euro 22,15

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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Il Tar accoglie il ricorso per la partecipazione al bando, si attendono ancora le motivazioni

Parcheggi, Casam riammessa Porcari: «Felici della decisione, ora si riparte e la strada resta ancora lunga» E’ STATO accolto il ricorso presentato dalla Casam che chiedeva di essere ammessa a partecipare al bando per l’aggiudicazione del servizio di parcheggi a pagamento. Il Tribunale Amministrativo regionale della Basilicata ha riammesso l’azienda materana che ha già in gestione il servizio pubblico di trasporto per il quale nei prossimi giorni il Comune dovrebbe predisporre un nuovo bando. Soddisfatto ma al contempo prudente il presidente della Casam Franco Porcari: «ci è stato comunicato che siamo stati riammessi dal Tar anche se non conosciamo ancora, al momento, le motivazioni della decisioni che è stata presa. Una decisione che non cambia molto perchè c’è ancora tutto l’iter da portare avanti e la strada per la conclusione del bando è ancora lunga ci vogliono tutta una serie di obblighi da espletare inevitabilmente» conclude Porcari. La decisione del Tar è molto attesa perchè sblocca una delle situazioni più delicate soprattutto per un servizio quotidiano che i cittadini attendono nuovamente di ricevere dopo la scadenza del rapporto con Sisas avvenuto alla fine del 2008.

Si attende ancora l’assegnazione dell’appalto sul bando dei parcheggi

L’Amministrazione comunale di Matera aveva scelto sull’argomento di mantenere un principio preciso e rifiutare l’idea di un nuovo ricorso a proroghe, così come annunciato pubblicamente dal primo cittadino, l’espletamento del bando ha poi consentito di avviare la gara che non si è potuta aggiudicare in virtù del

ricorso. Dall'aprile scorso il Comune di Matera, infatti, non procede con il bando parcheggi in attesa di conoscere il futuro dei rapporti con di gestione del servizio. La scadenza del servizio da parte della Sisas aveva portato ad una delibera approvata all'unanimità dal consiglio

comunale che aveva dato mandato al dirigente competente di stipulare un contratto temporaneo con la società, in attesa di un nuovo gestore. La delibera, però, era stata superata dall'atto presentato dalla Casam che ha imposto la sospensione di ogni provvedimento di affidamento, a tempo indefinito. In attesa della scadenza del bando, dunque, la questione è rimasta bloccata proprio in attesa della sentenza dei giudici del Tribunale amministrativo regionale chiamati a decidere se le osservazioni della Casam sono pertinenti o meno. La Casam chiedeva ed ha ottenuto la riammissione alla gara (del bando che è stato sospeso) perchè la polizza fideiussoria stipulata è regolare. In questa fase, il bando è fermo alla sola apertura delle buste. Ora dopo la sentenza si potrà procedere all'offerta tecnica e a quella economica alla quale la Casam potrà partecipare in virtù dell’accoglimento del ricorso. Il caso-Matera sembra così essere arrivato ad una soluzione che dovrebbe permettere di riavviare il cammino per l’aggiudicazione del servizio parcheggi.

Si presenta oggi all’Hotel Palace il libro di Valerio Ochetto

Provincia, lunedì c’è il primo Consiglio Si lavora per la giunta FRANCO Stella conta di annunciare ufficialmente lunedì mattina nel corso del primo Consiglio provinciale i nomi degli assessori che comporranno la sua giunta. Non è ancora chiaro se il traguardo sarà tagliato nei tempi necessari o ci sarà una proroga necessaria ma a quanto pare l’intenzione del presidente della Provincia di Matera è quella di accelerare al massimo i tempi in modo da arrivare subito alla definizione della squadra di governo. Molti restano però i nodi irrisolti che lasciano pensare che vi potrebbe anche essere uno slittamento. Resta in piedi anche se appare di difficile accettazione l’ipotesi di una giunta a sei, più probabile un esecutivo ad otto che riesca a tenere dentro le diverse anime del centrosinistra. Per Stella queste sono ore importanti ed intense in cui prosegue decisamente il lavoro concentrato su questo primo atto della nuova legislatura. Del resto lunedì mattina oltre alla convalida degli eletti è prevista anche l’elezione del nuovo presidente del Consiglio provinciale e dell’ufficio di presidenza e poi l’annuncio della giunta. Atti conseguenziali che rientrano nell’ambito di un accordo politico complessivo per il quale sono ore decisive. La giunta Stella potrebbe decisamente maturare durante questo week end.

L’annuncio del coordinatore Pio Acito

Quattro nuovi mezzi ai volontari per l’ambiente Avviò un’indagine sulla comunità materana degli anni ’50 nella lotta agli incendi

Il profilo di Adriano Olivetti

Credeva nella qualità delle relazioni umane, nella responsabilità sociale delle imprese, nella collaborazione tra lavoro e società. Era un imprenditore, un intellettuale, un ingegnere, un politico o, più semplicemente, una grande personalità che precorreva i tempi. Per conoscere fino in fondo la figura di Adriano Olivetti (Ivrea 1901 - Milano 1960) ci viene incontro il libro dello scrittore e giornalista Valerio Ochetto, classe 1933, che sarà presentato a Matera oggi alle ore 18,30, presso il Palace Hotel. “Adriano Olivetti”, questo il titolo del volume edito da Marsilio, esplora la vita piena e creativa del grande imprenditore italiano: dagli esordi all'utopia di Comunità, dalle intuizioni imprenditoriali alla partecipazione alla fuga di Turati, da Ivrea al Sud, dalle battaglie per la libertà all'avanguardia del capitalismo, dall'architettura alla pianificazione territoriale alle iniziative editoriali. Nel suo libro Valerio Ochetto evidenzia come Olivetti abbia segnato lo sviluppo del nostro paese, lasciando un segno ancor oggi di grande attualità. L'imprenditore di Ivrea riunì intorno a sé un'intera generazione di nuovi intellettuali italiani di cui seppe essere il geniale regista. In passato Valerio Ochetto ha lavorato all'ufficio stampa Olivetti. Per scrivere il suo volume che racconta la storia di Adriano Olivetti ha operato lunghe ricerche di documentazione nell'archivio che l'autore identifica nel libro con la sigla Auso (Archivio ufficio stampa Olivetti). Il volume indaga tutti gli aspetti di un personaggio davvero inusuale, fornendo al lettore un profilo rigoroso e suggestivo. Olivetti ha lasciato il suo segno anche in Basilicata.

Negli anni Cinquanta del secolo scorso Matera, volto del Mezzogiorno, "malato" cronico del paese, diventa tema di riflessione per la letteratura meridionalistica e per intellettuali della statura di Tommaso Fiore, Francesco Compagna, Manlio Rossi Doria. La città dei Sassi viene scelta, a causa della sua peculiarità storica e strutturale, per realizzare un piano territoriale che fosse modello di sviluppo economico all'interno di una civiltà ancora rurale. Nasce così la Commissione per lo studio della città e dell'agro di Matera promossa dall'Unrra (United Nations Relief and Rehabilitation Administration), dalla Casas (Comitato assistenza senza tetto) e dall'Inu (Istituto nazionale urbanistica), per iniziativa di Adriano Olivetti, presidente dell'Inu, e di Frederic Friedmann, sociologo tedesco docente all'Università di Arkansas, negli Stati Uniti. L'obiettivo di questa prima sistematica indagine conoscitiva su Matera è quello di creare comunità nuove, in cui vengano privilegiati i momenti pedagogici e di riorganizzazione umana. Friedmann, che è amico di Olivetti, arriva a Matera nel 1949. Sulla scorta di Levi, egli immediatamente riconosce Matera come luogo esemplare, modello del mondo contadino. In quel periodo la città dei Sassi, grazie alla presenza di numerosi intellettuali di chiara fama, fu percorsa da ricchi fermenti culturali, come potranno testimoniare anche Leonardo Sacco, Alberto Saibene e Tommaso Giura Longo, che interverranno al Palace Hotel, insieme con l'autore, per discutere del libro di Ochetto. Biagio Tarasco matera@luedi.it

Adriano Olivetti protagonista del libero di Ochetto

I «VOLONTARI per l’ambiente» di Legambiente di Matera avranno a disposizione quattro mezzi per la campagna antincendio 2009: lo ha reso noto il coordinatore dell’organizzazione, Pio Acito. Si tratta di tre mezzi equipaggiati Aib (anticendio boschivo) di diversa tipologia e impiego, composti da un autocarro e altri autoveicoli, che saranno presentati oggi, in piazza Vittorio Veneto, a Matera. I volontari per l’ambiente hanno effettuato lo scorso anno 28 interventi nel comprensorio del Parco della Murgia e due dall’inizio del 2009. Un contributo notevole quanto prezioso al lavoro che viene svolto continuamente da queste figure in

Pio Acito

un periodo dell’anno nel quale l’ausilio e la collaborazione nella lotta agli incendi sono elementi essenziali sui quali dover far conto.

L’assessorato all’Igiene ha predisposto uno strumento informativo per i cittadini

Opuscolo per difendersi dalle zanzare L'ASSESSORATO all'Igiene e Ambiente del Comune di Matera ha predisposto un opuscolo dal titolo “Difendiamoci dalla zanzara”, al fine di informare adeguatamente i cittadini sulla migliore difesa dalle punture dei fastidiosi insetti che sono più che mai pericolosi in questa fase dell’anno.. Lo rende noto l'Assessore all'Igiene e all'Ambiente Michele Casino, che ha ritenuto opportuno disporre la realizzazione di un importante mezzo comunicativo, recante informazioni tecniche sugli effetti prodotti dagli insetti ed utili consigli per arginarli. Il vademecum sarà da domani a disposizione dei cittadini, e sarà messo in distribuzione in tutte le edicole della città, nonchè nei supermercati e in tutti gli esercizi commerciali. «Abbiamo voluto preparare e dif-

fondere un mezzo utile che consenta ai cittadini di mettere in pratica tutti gli accorgimenti necessari per combattere un serio problema che interessa la stagione estiva - spiega l'Assessore Casino -. L'Amministrazione Comunale, da tempo e con congruo anticipo, ha avviato una serie di iniziative volte a contrastare la presenza di zanzare, come i ripetuti e intensi interventi di disinfestazione con prodotti specifici e non nocivi, un attento monitoraggio dei fastidiosi insetti, oltre che una campagna di informazione e sensibilizzazione, con l'obiettivo di intervenire sulle larve e bloccare il processo di sviluppo delle zanzare» ha concluso l’assessore comunale Michele Casino. «Si tratta di un impegno a tutto campo che continuerà nei prossimi mesi e sarà volto a garantire una migliore vivibilità in città».

L’opuscolo contro le zanzare

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Pomarico Oggi l’ufficialità sul Casolaro bis, restano alcuni nodi da sciogliere

La nuova giunta sarà ampliata a sei POMARICO - E' più vicina la formazione della nuova giunta Casolaro. Stasera, intorno alle 19 si riunirà il primo Consiglio del Casolaro bis, con la convalida degli eletti e l’ufficializzazione delle nomine assessorili. Il numero degli assessorati, tanto per iniziare, dovrebbe aumentare da quattro a sei. Elemento significativo, se si considera che si sta parlando di una comunità da amministrare composta solamente da circa 4mila abitanti. Nonostante buona parte dei Comuni che hanno rinnovato le amministrazioni abbiano già confermato le nomine per gli assessorati, a Pomarico, a poche ore dal primo Consiglio, ancora l'ufficializzazione non è stata

fatta. Le indiscrezioni, comunque, aiutano a ipotizzare un quadro della situazione. E le voci, quelle tanto odiate -e che spesso oltre a prenderci sono state più che confermate- girano da settimane. Pare, tanto per cominciare, che uno dei cosiddetti nodi da sciogliere si trovi all'interno della componente forzista del Pdl; dove, con molta probabilità, si annida appunto una delle spine. Nonostante FI si fosse data la regola che il candidato più suffragato ottenesse deleghe da assessore, la consuetudine questa volta si vorrebbe stravolgere. Per, nuovamente trovando ausilio in affermazioni non confermate, la volontà di

uno degli assessori uscenti ovvero, Antonio Amore, di essere riconfermato, e pur avendo ottenuto qualche voto in meno di altri candidati della sua stessa parte. Sembra che Amore per spuntarla possa vedersela con Angela Salerno e Nicola Lupo. Una delle certezze starebbe nella scelta del vice sindaco, che andrebbe a ricadere sul giovane Domenico Martino. Come dovrebbe spuntarla senza troppa difficoltà, anche Domenico Salerno, al quale s'assegnerebbe la delega ai Lavori pubblici. A parte questi due nomi, le difficoltà di Casolaro potrebbero non esser poche. La new entry Nico Fiore, poi, potrebbe essere piazzato allo

Sport. Siamo a tre/sesti. Mancano comunque poche caselle da riempire e farlo con più richieste da non scontentare. Amore, Salerno Angela, Pizzolla, Lupo. Su queste ipotesi pare si debba capire cosa fare. I posti rimasti sarebbero, quindi, tre e forse i candidati a prendere posizione più di tre. Intanto, va specificato e ricordato che gli assessori ricevono rimborsi economici. Come, va segnalato, che il numero degli assessori che dovrebbe essere introdotto a Pomarico consisterebbe nella metà di quelli che attualmente amministrano la capitale Roma, dodici. Oppure solo due in meno del capoluogo di provincia Matera, otto. Questi i da-

Il municipio di Pomarico

ti. Ora l'attesa è per la composizione ufficiale. Assetto, competenze, capacità e altri fattori sono elementi in grado di fare bene o fare male al lavoro da svolgere. Intanto, in attesa della conferma degli eletti in assemblea consigliare e del giuramento del primo cittadino,

va ricordato che in consiglio, oltre al sindaco, sono entrati: Agneta - Amore Caldone - Falotico - Fiore Martino - Lupo - Pizzolla Paladino - Salerno A. - Salerno D., Giuliva - Glionna R., Mancini - D'Amato, Pellegrino. Nunzio Festa

Il sindaco Leone potrebbe lasciare il partito scaricando Lazazzera per allearsi con l’Udc

A Pisticci il Pdl diviso paga pegno L’esito delle Provinciali ha marcato le differenze interne evidenziando la debolezza PISTICCI - Otto più tre fa undici. Lo sa bene il sindaco di Pisticci, Michele Leone, che non ha bisogno di utilizzare i suoi studi ingegneristici per sapere che da questo calcolo può tirar fuori un'altra maggioranza. E senza Pdl. Infatti, dopo la tregua forzata dovuta alle elezioni provinciali ed europee, a Pisticci sono ricominciati gli scontri e le lotte intestine all'interno della maggioranza di centrodestra, che amministra la città. Pisticci, che era considerata a priori una roccaforte del centrodestra, si è rivelata nell'esito elettorale, un colabrodo. Nel collegio Pisticci 1, il Pdl ha ottenuto con il candidato Giuseppe Ianuzziello 821 voti pari al 22 per cento a fronte del 28 per cento complessivo della coalizione. A Pisticci 2 (Marconia), è andata ancora peggio con il candidato del Pdl, Mariano Caravita, che con 593 voti pari al 12,97 per cento a fronte del 22 per cento della coalizione. Di chi le colpe? Di certo, non ha giovato che all'interno del costituendo Pdl vi siano due gruppi contrapposti. Il primo, più nutrito per la verità, che fa capo al primo cittadino, Miche Leone, formato da otto unità del consiglio comunale, Michele Leone, appunto, Rosa Prezioso, Rosa Panetta, Ottavio Panetta, Giovanni Oliva, Mariano Caravita, Anna Gallo e Giovanni Giannone e il secondo che fa capo al vicesindaco Do-

Il sindaco Michele Leone

menico Lazazzera e suo cognato Giovanni D'Onofrio, presidente del consiglio comunale, composto da cinque consiglieri Giuseppe Ianuzziello, Leonardo “Josefh” Scazzariello, Francesco Antonio Mazzei, Giovanni D'Onofrio stesso e Nicola Panetta. Cinque scranni ristorati dagli assessori Domenico Lazazzera (vicesindaco), Lino Barbalinardo e Michele Sisto, nonché dal fatto che D'Onofrio occupa il seggio più alto di presidente dell'assise municipale. Ma non è neanche questo il problema per il sindaco. Le nuove divergenze in questo momento sono basate su questioni più

politiche che amministrative. Infatti, il nuovo casus belli è la nomina del coordinatore cittadino del Pdl, che a Pisticci non c'è. Infatti, si era preferito, vista la situazione attendere dopo le elezioni, quando sarebbe arrivata la resa dei conti. I due gruppi non hanno eletto alcun consigliere comunale e si sono misurati esprimendo un candidato a testa (sia Ianuzziello che Caravita sono consiglieri comunali). Ora chi sarà il coordinatore del Pdl? Leone o chi per lui, o Lazazzera o chi per lui? Nel secondo caso, il sindaco potrebbe chiudere con il Pdl e chiamare a raccolta l'Udc, che nel frattempo è passato da due consiglieri, Renato Rago e Salvatore Romano, a tre con l'ingresso di Paolo Giannasio ex Udeur candidato con il Campanile (nel centrodestra) alle scorse provinciali con un buon risultato 134 a Pisticci 1 e 356 a Pisticci 2. Con loro tre, Leone andrebbe dritto dritto a undici (otto più tre). In pratica il sindaco non accetterà mai di cedere la cabina di regia del Pdl alla minoranza della sua maggioranza, se ciò dovesse accadere potrebbe lasciare il partito e collocarsi fuori per allearsi con l'Udc. In questo caso, sarebbe un bel problema per Giovanni D'Onofrio che l'anno prossimo vorrebbe candidarsi alle Regionali. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Pomarico Il dramma del doping affrontato in chiave esistenziale

Il “Sogno infranto” di Panio POMARICO - Il calcio che dà gioie e dolori. E' uscito recentemente, per i tipi della Arduino Sacco Editore, il romanzo del giovane Giuseppe Panio, “Un sogno infranto”, con copertina del brillante Rocco Varuolo. “Sport, giovinezza, amore e morte s'intrecciano perfettamente in una storia dalle mille sfaccettature. Personaggi comuni diventano protagonisti assoluti di un racconto che tocca una realtà, purtroppo, a noi vicina, con uno strano epilogo. L'amore per lo sport è il perno attorno al quale ruotano le vicende dei personaggi; un amore tanto folle che può diventare morte”, scrive in prefazione Vita Laurenza, studentessa in Lettere. “Il romanzo si apre con una frase, triste preludio a quello che poi si svi-

lupperà nel corso della storia: I sogni sono portati via da mali oscuri che rendono fragili le menti di atleti, trascinati in balia degli eventi. Come si può morire a vent'anni? La conoscenza dei proprio limiti è spesso offuscata dalla passione, di qualsiasi natura essa sia”. Infatti, la storia inventata dal pomaricano Panio è ambientata in un piccolo centro del Sud e nel grande mondo dello sport. Inizia in questo pezzettino di Sud, ma poi si deve guardare ad ambizioni e sogni che spesso arrivano ai giovani di certi luoghi e non solo. Il campo di calcio è una scena girata nella vita. Due amici avranno da guardare ai valori e stare attenti a qualcuno che di valori non ne vuole sentir proprio parlare. Dunque, dal Meridione ancora si deve capire se partire per

esempio alla ricerca di quel nord che significa possibilità di successo. Eppure, chiaramente, non è tutto semplice. Amicizia e amore. E sconfitte. Il linguaggio è composto da parti più colloquiali, momenti fatti di termini tecnici e molti dialoghi. Potrebbe non essere corretto, ma occorre specificare che siamo davanti a una forte denuncia del doping. Soprattutto gli sportivi, ma ovviamente non solo loro, dovrebbero leggere quest'opera; per non commettere errori e per ricordare di nuovo che quello che vale è la passione. Nonostante si tratti di personaggi inventati, siamo molto vicino a quel realismo d'oggi che comunque prende a piene mani dalla cronaca, in special modo giornalistica. nu.fe.

Ambientalisti a confronto

Ciclo dei rifiuti Dibattito aperto

La Valbasento

FERRANDINA - Si terrà a Ferrandina, nel Chiostro Santa Chiara, stasera alle ore 21 un incontro-dibattito su temi di interesse pubblico correlati alla gestione del ciclo dei rifiuti, allo sfruttamento delle risorse e ai danni ambientali e sulla salute pubblica. Interverranno Antonio Bavusi (Organizzazione Lucana Ambientalista), Don Marcello Cozzi (Ass. Libera Basilicata) e Vincenzo Montemurro (sostituto procuratore a Salerno). Modererà l'incontro la giornalista Margherita Agata del Quotidiano. «Obiettivo dell'evento, oltre che informare, è raccogliere firme -spiegano gli organizzatori- affinché la Basilicata, e in particolar modo la Valbasento, non si trasformi in pattumiera d'Italia. Sarà proiettato il documentario Amara Lucania, di Andrea Spartaco, freelance e collaboratore del Quotidiano. Tra passato e

presente s'incrociano tre livelli narrativi. I danni ambientali dell'industria chimica e amiantifera, l'abbandono di lavoratori e comunità, e lo sfruttamento petrolifero a scapito della risorsa idrica. Un viaggio di andata e ritorno da sud a nord della Basilicata che tocca anche la questione nucleare e gli intrecci tra smaltimento illecito e malavita organizzata». L'evento sarà trasmesso in diretta sulle Web Tv Olachannel (www.olachannel.it) e a'p@lazz (www.apalazz.info) con possibilità di formulare domande ed esprimere il proprio pensiero con mail indirizzate a: redazione@olachannel.it L'iniziativa è delle seguenti associazioni: Ambiente&Legalità, Noscorie Trisaia, Pensiero Attivo, Pasquale Saraceno, U'Cucm, Libera Basilicata, Organizzazione Lucana Ambientalista. provinciamt@luedi.it

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Venerdì 26 giugno 2009


37 L’assessore regionale Loguercio rassicura: «Tutte le opere avviate saranno concluse»

Comitato in difesta delle strade Cittadini di Irsina preoccupati per la sorte di alcuni lavori strategici IRSINA - Uno dei problemi che incombe maggiormente sul territorio lucano, è quello della viabilità; la maggior parte dei comuni sono situati su colline ed alture, e a questo va aggiunto il non trascurabile dato che la maggior parte della rete viaria presente su tutto il territorio è seriamente compromessa, a causa di frane e smottamenti. Prendiamo il caso di Irsina, dove da circa un mese sono iniziati importanti lavori per il rifacimento della rete viaria in tutto il paese; purtroppo i lavori in via di svolgimento provocano disagi al transito degli autoveicoli di piccole e grandi dimensioni. Irsina non dispone di percorsi alternativi, abilitati al transito a doppio senso degli stessi, se non attraverso acrobatiche strade che potrebbero, in tal caso, essere percorse, soltanto in un senso. I cittadini si chiedono perché, in tanti anni, non si siano realizzati mai dei percorsi tangenziali al paese, per il transito, soprattutto dei vei-

TRATTORE SI RIBALTA A IRSINA, MUORE GIOVANE RUMENO IRSINA - E’ un tragico copione che si ripete con straziante puntualità: un mezzo agricolo si capovolge schiacciando lo sventurato conducente, quasi sempre giovane e spesso straniero. L’ultima tragedia, in ordine di tempo, si è consumata nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 18.45 lungo la strada interpoderale che attraversa la contrada “Matinelle”, in località Santa Mari d’Irsi a Irsina. La vittima è un giovane 29enne, T.G.V. di nazionalità rumena, regolare sul territorio nazionale, che lavorava presso la nota azienda agricocoli più grandi: camion, mezzi agricoli ed autobus. Infatti, sono in tanti in questi giorni, a denunciare queste situazioni al Quotidiano; in particolar modo lo hanno fatto un gruppo di cittadini, a seguito di questa preoccupante situazione amministrativa che incombe su Irsina e che non può essere

la barese “Rubini”. Per cause in corso di accertamento, il trattore gommato condotto dall’uomo è sbandato, imboccando la cunetta laterale alla strada e capovolgendosi fino a schiacciare il povero lavoratore. Tutto è avvenuto in pochissimi secondi, tanto da non dare al lavoratore il tempo di abbandonare il mezzo. Da accertare le cause dell’uscita di strada, forse una fatale distrazione. Difficili e complicate le operazioni di recupero della salma, rimasta sotto il mezzo pesante per più di un’ora. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Irsina, che hanno

certamente gestita, con quelle poche ore impiegate settimanalmente dal commissario incaricato. Hanno comunicato di essere in procinto di dar vita a un nuovo comitato civico, al fine di monitorare e supportare da vicino, tutte le questioni emergenti, in modo diretto. Gli stessi hanno citato l'esempio relativo al fa-

presenziato alle operazioni dei vigili del fuoco e il personale del servizio 118 non ha potuto fare altro che constatare la morte del giovane agricoltore. L’ennesimo dramma del lavoro in una regione sempre più interessata da eventi tragici. Negli ultimi anni le statistiche parlano di un lieve calo di incidenti sul lavoro, ma i mesi recenti, almeno per la Basilicata, farebbero presagire una preoccupante controtendenza. Occorre maggiore vigilanza e, soprattutto, dotare i mezzi agricoli di più misure di sicurezza. provinciamt@luedi.it

moso progetto, della realizzazione dello svincolo dalla Ss 655 Bradanica alla 96 bis verso Irsina, lo stato di totale abbandono della bretella per la quale nessuno più spende una parola. Ritornando allo svincolo, il timore espresso da molti cittadini è quello che tale opera possa essere soppressa, e le risorse predesti-

Nuove tecniche di prevenzione e cura per un disturbo sempre più diffuso

Simposio medico sul cuore Specialisti dell’Asm a confronto sulla cardiopatia ischemica GROTTOLE - Aspetti terapeutici, organizzativi, impiego di nuove tecnologie e attività di prevenzione, sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso del simposio “Grottole Cuore 2009” sulla “Cardiopatia Ischemica”, che si terrà domani a Grottole, con inizio alle 8.30 presso l'aula magna della scuola media. E' un evento di interesse scientifico, che evidenzia come la cardiologia vada sempre più verso il territorio. Interverranno medici delle diverse Unità operative e, in particolare, di cardiologia dell'Azienda sanitaria locale di Matera e docenti dell'Università Federico II di Napoli. I lavori, dopo i saluti del sindaco di Grottole, Angelo De Vito, e del Direttore generale della Asm. Vito Gaudiano, saranno introdotti dal Direttore dell’Unità di Cardiologia - Utic dell'ospedale di Matera Tommaso

E' INDUBBIAMENTE lui il vero vincitore locale di questa tornata elettorale, Antonio Santochirico, che al grido di “votantonio, votantonio, votantonio…”, il famoso slogan del grande Totò, ha fatto il bis con una riconferma a furor di popolo. Infatti, circa la metà (il 45,10%) degli elettori sanmauresi (433 di numero) che si sono recati a votare il 6 e 7 giugno hanno messo la croce sul suo nome e sul simbolo sotto il quale è si è ora presentato: “Sinistra per la Basilicata”. Poco importa se, negli altri tre comuni del collegio (Salandra, Garaguso e Calciano), di voti ne sono stati raggranellati pochissimi , solo 49. Essi, aggiunti al “bottino” paesano, sono comunque bastati a portare il risultato a 482 voti e, soprattutto, a un ben più significativo e determinante dato percentuale, il 12%. Il più alto rispetto a quelli conseguiti dai suoi colleghi candidati

Scandiffio. Seguiranno tre sessioni di approfondimento su tematiche specifiche. Nella prima interverranno il professor Giuseppe Di Minno, della clinica medica dell'Università Federico II di Napoli, su: “Terapia antiaggregante nel perioperatorio”; seguiranno le relazioni di Pasquale Petagine (resp Utic Ospedale Matera) sulla “Rete regionale per l'emergenza coronarica”; Giancarlo Calculli (responsabile Emodinamica ospedale di Matera su “Pci nell'Ima St sopraelevato”; Giuseppe Troito (cardiologia Utic ospedale di Matera su “Terapia medica dell'Ima ad St sottoslivellato” e Pasquale La Terza (cardiologia Utic Ospedale Matera) su “Le statine nella cardiopatia ischemica”. Nella terza sessione si susseguiranno gli interventi di Pio Caso (direttore dell'Unità operativa di cardiologia presso l'o-

spedale Monaldi di Napoli) su: “Nuove tecnologie in ecocardiografia”; di Autilia Miranda (radiologia Università Federico II di Napoli) su: “Imaging cardiovascolare alla prevenzione nell'anziano fragile” e Sandro Giannuzzi (responsabile di geriatria territoriale) sul tema: “Anziano fragile e prevenzione cardiovascolare”. Nel pomeriggio è previsto il programma infermieristico sulle diverse fasi del processo di assistenza nel paziente ischemico. Il convegno è stato accreditato presso la sezione Ecm del Ministero della Salute circa la definizione dei crediti formativi per 50 medici nelle discipline di cardiologia, internistica, medicina generale e per 30 infermieri.Un appuntamento medicoscientifico di sicuro interesse non solo per addetti ai lavori. provinciamt@luedi.it

nate, spostate ad altre destinazioni. Esattamente come è accaduto qualche anno fa, per il famoso svincolo tra la Ss 96 bis e la zona industriale del Bradano, che non è mai stato realizzato, un tratto di strada di recente costruzione che non è mai stato ultimato. A questo scopo, per conoscere a che punto sia l'avan-

C’è il bando della Provincia

Al via il restyling sulla Sp Saurina La ex Ss Saurina, che presto sarà della Provincia

STIGLIANO - La Provincia di Matera ha pubblicato il bando per i lavori di riqualificazione della strada Fondovalle del Sauro ai fini della provincializzazione. Il luogo di esecuzione delle opere, fissato in 60 giorni, è nei comuni di Aliano e Stigliano. L'importo a base d'asta dei lavori è fissato in 145mila euro. Le domande vanno presentate entro il 17 luglio.

Grande riconferma di consenso per Antonio Santochirico, altri scricchiolano

Provinciali, vincitori e vinti in Collina dello stesso partito, il dato che conta e che gli è valso la elezione per l'unico seggio conquistato dalla propria formazione in seno al nuovo consiglio provinciale dell'era Franco Stella. Una bella soddisfazione e un nuovo inizio per il giovane Santochirico, che si è così preso una rivincita sulla secca sconfitta subìta poco tempo fa alle elezioni comunali a opera dell'attuale primo cittadino, Franco Diluca. A dire il vero, lui e la sezione locale del suo movimento, che come è noto è figlio della diaspora Ds post congressuale, si sono presi una bella rivincita anche nei confronti degli ex compagni di partito che hanno, invece, fondato il Pd. Infatti, mentre alle elezioni poli-

tiche dello scorso anno, il Pd aveva conseguito 300 voti e il 30,80 % e “La SinistraL'Arcobaleno” aveva ottenuto 157 voti e il 16,12%, a queste Europee il dato si è capovolto con un vero e proprio sorpasso. “Sinistra e Libertà” ha conseguito 248 voti e il 26,55 %, mentre il PD si è fermato a 207 voti e il 22,16 %. Peggio ancora al Pd è andata alle provinciali dove ha conseguito 121 voti e un 12,60%. Un risultato negativo, solo in parte compensato dalla soddisfazione della elezione in seno all'assemblea provinciale del proprio candidato, Geppino Soranno, già sindaco di Salandra. Certo, il risultato è sicuramente conseguenza dell'effetto trascinamento della candidatura locale

ma, indubbiamente, rivela un reale radicamento di Santochirico e del gruppo che lo sostiene, un credito di fiducia che sovrasta quello degli altri attori politici in campo. Ne è prova il flop dell'altra candidatura locale, Rocco Savino della Federazione dei Verdi, che ha raggranellato solo 23 voti e un misero 2,30%. Insomma, San Mauro Forte si rivela essere una enclave del minuscolo movimento che fa capo a Nichi Vendola e che ha l'ambizioso progetto di rifondare la sinistra perduta in Italia. Chissà che non parta da queste colline la riscossa. Nel frattempo Antonio Santochirico e i suoi legittimamente sabato sera festeggiano in piazza il proprio positivo risultato.

zamento dell'appalto dello svincolo in questione, abbiamo chiesto all'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, che ci ha puntualmente informati sullo stato dell’arte: «Nessuno può pensare di fare cose diverse da quelle che sono state già definite. -rassicura Loguercio - Lo svincolo che dalla Ss 655 farà confluire il traffico in direzione Potenza e cioè verso Irsina, si farà. È stata ultimata la fase tecnica, e in questo momento stiamo predisponendo gli atti relativi alla gara per l'appalto e l'assegnazione dei lavori. La Ss 655 Bradanica è un arteria fondamentale -conclude Loguercio- come da sempre sosteniamo, l'attenzione è massima su tutte le opere in via di svolgimento, affinchè vengano realizzate quanto prima, così come lo svincolo per Irsina e anche per il tratto opposto quello relativo a “Capoposto” sembra sia in dirittura d'arrivo il nuovo appalto dei lavori». Mimmo Donvito

Altro dato curioso di questa tornata elettorale in ambito locale è stato il modesto risultato della coalizione di centro destra che alle provinciali consegue in tutto 269 voti e il 27,84% (quasi tutti del Pdl), mentre alle Europee 317 voti e il 33,94% è stato il risultato del solo partito di Berlusconi. Dati davvero modesti, se si tiene conto che alle politiche del 2008 il Pdl conquistò 393 voti e il 40,3% e che il Comune è gestito da una compagine di centrodestra, guidata dal sindaco Diluca, riconfermato l'altro anno con un grandissimo consenso. Avrà, forse, giocato negativamente sul morale dei dirigenti e attivisti di questa area la mancata concretizzazione di una candidatura

locale per le Provinciali, che pure era stata ventilata (prima quella del consigliere Difato e poi addirittura quella dello stesso primo cittadino). Candidatura saltata in zona Cesarini a favore del veterano salandrese, Francesco Soldo, che anche questa volta però ha toppato. Certo, che se non fossimo in questa fase di estrema mobilità dell'elettorato, l'Amministrazione in carica dovrebbe avere di che preoccuparsi per quello che appare essere un pericoloso calo di consensi. Ma come abbiamo avuto modo di verificare non è così, ogni tornata è una storia a parte. E' questo il frutto dolce o amaro (a seconda dei punti di vista) di questa stagione segnata dalla assenza di una azione politica vera dalla attività quotidiana dei partiti, grandi o piccoli, oramai ridotti solo a comitati elettorali di singole personalità. Vito Bubbico

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Venerdì 26 giugno 2009


38 Stavolta il legale del primo cittadino ha impugnato l’atto di scioglimento del Consiglio

Guida torna sindaco di Tursi Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto la richiesta di sospensiva TURSI - La storia infinita del Comune di Tursi è all'ennesimo capitolo. E' stata accolta la sospensiva dal Tar Basilicata. L'amministrazione Guida vince il ricorso e torna in carica. Ora resta da capire se tra i componenti del consiglio comunale pieno di subentrati non eletti, vi sono oltre al sindaco, otto componenti coraggiosi disposti a reggere l'urto contro un'opinione pubblica incredula rispetto a quanto accaduto. Ma il diritto si sa, è il diritto. Così è potuto accadere che il sindaco defenestrato, Antonio Guida, abbia potuto nuovamente far ricorso al primo grado della giustizia amministrativa in virtù del fatto che l'ordinanza del Consiglio di Stato numero 1241 del 10 marzo scorso, si basava sul ricorso contro la sospensione dell'assise municipale. Stavolta il tutto inizia daccapo, perché a essere impugnato è lo scioglimento del Consiglio (avvenuto con Decreto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell'8 aprile 2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 maggio scorso), che, si

Antonio Guida

badi bene, è un altro atto amministrativo. A far ricorso, con il sindaco, Antonio Guida, al Tar di Basilicata contro il Presidente della Repubblica Napolitano ed il Ministero degli Interni (atto datato 25 maggio scorso a firma dell'avvocato Donatello Genovese di Potenza), Filippo Palermo, Tommaso Tauro, Angelo Viviano, Pasquale

Russo, Vincenzo De Paola e Natale Vallone, e non più tutta la ex maggioranza. Infatti tre ex assessori e due ex consiglieri, Francesco De Simone (candidato anch'egli alla Provincia nella lista di Franco Stella), Pietro Santamaria, Francesco Marra, Domenico Lapolla e Luigi D'Alessandro avevano, non firmando il ricorso, preferito la politica piuttosto che le aule del Tar. Ora resta da capire quando Guida si insedierà al posto del commissario prefettizio Emilia Capolongo. Dopodichè solo in consiglio comunale si potrà vedere se il l'Amministrazione reggerà. Intanto, facendo un calcolo dello zoccolo duro di Guida tra i suoi consiglieri pare che non arrivi a superare le 7-8 unità. Così se non arriveranno stampelle da parte della minoranza (subentrati a loro volta alla minoranza eletta), questa nuova esperienza finirà prima ancora di nascere. E senza nove irriducibili, stavolta non c'è Tar e Consiglio di Stato che tenga. La vicenda è comunque così controversa che

stenta a sembrare vera. Infatti, se si pensa che nove dimissionari ne lasciarono in Consiglio soltanto otto, che si trovarono in nove grazie all'escamotage “Santagata”, si rischia di non capirci più niente. Il Consiglio di Stato, nel suo ultimo provvedimento, aveva detto che “ritenuto che l'appello appare assistito da censure di sufficiente consistenza, le dimissioni del 5/6 marzo 2008 - che appaiono suscettive di semplice regolarizzazione - denotando, sul piano sostanziale, il ricorrere dei presupposti di cui all'articolo 141 del D.lgs n. 267/2000” e che “sussistono, altresì, dubbi significativi in merito alla validità della surroga del consigliere Santagata” (primo surrogato nel consiglio del 15 marzo 2008, ndr). In sostanza il Consiglio di Stato aveva valutato la volontà dei dimissionari che era quella dello scioglimento del consiglio, ai sensi dell'art. 141 del Dlgs 267/200 e non di dimissioni personali ai sensi dell'art. 38 dello stesso Dlgs. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Garofalo: «E’ un’opportunità di crescita su cui si perde ancora tempo»

Piano turistico da sbloccare Operatori critici sullo stop in terza commissione regionale Piano turistico regionale: la pratica è ancora ferma in III commissione regionale. Se ne parlerà stamane, nel corso di una conferenza stampa, convocata presso il villaggio turistico “Akiris” di Nova Siri, da Franco Garofalo, presidente di “Lucania Turismo doc”e Giovanni Matarazzo, presidente del “Coturmet”. «Le imprese turistiche nell'apprezzare la qualità del Ptr ( Piano Turistico Regionale) -precisa Garofalo- lamentano la lentezza della politica regionale in riferimento alla sua approvazione. Non si comprende -prosegue Garofalo- per quale motivo il Ptr è bloccato in III Commissione regionale, dopo essere stato approvato dalla Giunta regionale». Il Ptr è previsto dalla legge regionale 07/08 in tema di riassetto del sistema turistico e avrà una prima dote di 77 milioni di euro, de-

rivanti dai Por 2007-2013. «Punto di forza delle politiche turistiche -dice ancora Garofalo- sono le cosiddette quattro M con le quali si individuano le località lucane di maggior interesse: Matera, Metapontino, Maratea, Melfi-Vulture. Uno degli elementi su cui la Regione più punta è la collaborazione con i privati, per costruire pacchetti turistici integrati, essenziali per il sistema turistico lucano che si presenti con una strategia unitaria , che superi la frammentazione dell'offerta e promuova insieme le risorse storiche, ambientali, culturali, compreso il prodotto turistico-enogastronomico . Occorre aumentare l'attrattività dei territori e favorire nuove forme di sviluppo economico sostenibile, destagionalizzare per stimolare la crescita delle economie, organizzare l'offerta turistica in una logica di sistema, creare politiche

di promozione nazionali e internazionali. Le imprese turistiche dell'Associazione Lucania turismo doc non possono perdere occasioni importanti per migliorare la qualità della nostra offerta turistica, in un sistema altamente competitivo ove altre Regioni, a noi limitrofe, turisticamente più evolute, continuano a mettere in campo notevoli risorse e, quindi, a sostenere le proprie aziende. A tal proposito, possiamo confermare che gli investimenti previsti dalle imprese turistiche, aderenti alla nostra associazione, sono quantificabili in circa 21 milioni di euro, molti con progetti esecutivi. In un momento di recessione economica internazionale, la messa in moto, da parte dei privati, di movimentazione di capitali , potrà creare un valore aggiunto all'economia locale». provinciamt@luedi.it

L’artista Bernaldese Gaetano Russo nei laboratori didattici

Gemellaggio con l’Umbria BERNALDA - Torna il progetto didattico a cura di Maurizio Coccia, Matilde Martinetti e Mara Predicatori, per l'Associazione Culturale “Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi” e giunto ormai alla sua sesta edizione. L'iniziativa, quest'anno, oltreché dal costante incremento dei partecipanti (più di 700 studenti) è contraddistinta dall'inizio della collaborazione fra la realtà umbra e la Masseria Fortificata di Torremare. La manifestazione, infatti, proprio grazie alla presenza del bernaldese Gaetano Russo, collega idealmente Umbria e Basilicata sul terreno della sperimentazione culturale. E, non a caso, il primo passo avviene

sul registro della formazione, punto di eccellenza di entrambe le realtà. A seguire, si prevede la redazione di un vero e proprio protocollo d'intesa a suggellare il rapporto. Tornando ai laboratori, questa edizione si concentrerà su un argomento di grande attualità: l'ecologia, ma intesa in senso molto ampio. Quindi, non solo emergenze ambientali e salvaguardia, ma anche ecologia relazionale, equilibrio alimentare eccetera. A condurre i workshop, alcune tra le presenze più significative del panorama artistico internazionale, fra cui, appunto, Gaetano Russo. Gli artisti, come da consuetudine, oltre che condurre i laboratori, espor-

ranno poi le proprie opere nella mostra Premiata Officina Trevana, ospitata all'interno del Centro per l'Arte Contemporanea “Palazzo Lucarini”, a Trevi, fino al 5 luglio prossimo. La simultaneità di questi due eventi, oltre a rappresentare un momento di verifica del lavoro svolto, dimostrerà anche come l'arte contemporanea, a prescindere dall'estrema varietà di linguaggi che la caratterizza, sia comunque sempre vicina, in ogni sua declinazione, alla nostra quotidianità. Questi i nomi delle operatrici didattiche: Matilde Martinetti, Mara Predicatori, Chiara Segantini, Valentina Valecchi; le sedi saranno: “Premiata Officina Tre-

Bimba impegnata nel laboratorio didattico

vana” (mostra degli artisti), inaugurazione sabato 16 maggio, ore 11:30, Centro per l'Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary, , Trevi (PG). Dal 17 maggio al 5 luglio 2009. Aperto dal martedì alla domenica, dalle 16 alle 19. Chiuso il lunedì. provinciamt@luedi.it

La replica di Francesco Renna

«Dal Pdl accuse infamanti» BERNALDA - L'ex sindaco di Bernalda, Francesco Renna, replica duramente all'attacco subìto, nei giorni scorsi, attraverso il sito internet del Pdl di Bernalda, ripreso da un articolo pubblicato poi dal Quotidiano. «Leggo con un certo dispiacere un articolo di un vostro corrispondente. Non contesto certo la libertà di stampa, ma il fatto di far diventare “notizia” una nota intrisa di livore personale e ipocrisia, pubblicata sul sito internet locale dei figli di “papi” che, come insegna il capo, tendono a mistificare la realtà confondendola con quello che si vuole far apparire. L'attacco personale subìto scade anche in pettegolezzi da marciapiede e accuse false e infamanti, che coinvolgono anche il livello familiare, che -sempredovrebbe essere lasciato fuori dalle “schermaglie elettorali”. Non voglio entrare in polemica con lo sprovveduto autore (anonimo) del testo pubblicato sul blog della Pdl, ma solo ricordare che la campagna elettorale è finita, anzi a Bernalda -purtroppo- mai cominciata (e non certo per “colpe di altri”) e che avremo modo di confrontarci pubblicamente su quanto è stato fatto dall'Amministrazione comunale da me presieduta da giugno 2004 a giugno 2009 e quali le responsabilità per il dissesto finanziario dichiarato nel 1991 che ha prodotto più di 18 milioni di debiti che le Amministrazioni succedutesi dal 1991 in poi hanno contribuito a ripianare con grandi sacrifici da parte dei cittadini di Bernalda e Metaponto. Ma veniamo alle contestazioni mosse e riportate dal vostro corrispondente da Milano, che prima di trasformare in notizia il dileggio e la diffamazione bene avrebbe fatto ad informarsi sulla verità dei fatti. Mi si contesta di aver diffuso un manifesto-comunicato di rendicontazione dell'operato amministrativo 2004/2009. E perché mai questo dovrebbe essere un fatto negativo? Credo, invece, che ogni Amministrazione debba rendere pubblico il suo operato in modo da sottoporsi con i fatti e non con le chiacchiere al giudizio della propria comunità. Mi si accusa anche di non aver nascosto “l'aspirazione a diventare sindaco” e di non essere prestato alla politica. Aspirare a dare un contributo fattivo allo sviluppo della mia città è sempre stato, e rimane, per me un obbiettivo vitale. Mi è stato detto di aver “voluto una proroga del mandato da sindaco sino allo svolgimento delle rinviate elezio-

ni”. Niente di più falso! Noi abbiamo solo posto un “quesito” al prefetto di Matera per chiedere quale fosse la via legittima per gestire la fase di transizione. Sono stato accusato di non essermi ricandidato per portare a termine il programma. Strana cosa è l'incoerenza e gli sprovveduti dirigenti locali della Pdl si contraddicono nel loro stesso scritto, infatti prima mi accusano di essere attaccato alla poltrona e poi di non essermi ricandidato. Inoltre, di aver dichiarato in pubblico la propria fedeltà coniugale. In un momento storico in cui i valori professati verbalmente vengono sconfessati nei fatti quotidiani anche dal presidente del Consiglio, che si professa tutore della cattolicità e dei suoi valori, mi è sembrato opportuno testimoniare che c'è anche chi, nel suo piccolo, è capace di tener fede ai valori in cui crede; di aver avuto interessi privati per ottenere assunzioni di familiari diretti nel Comune. Se i figli di “papi” credono di poter ottenere consenso schizzando fango sugli avversari e raccontando storie non vere, allora sono proprio alla frutta; di aver taroccato i conti del bilancio comunale e i dati sui lavori pubblici eseguiti o lasciati in “eredità”. Per rispondere a queste stupidate basta dire che i bilanci sono certificati dai Revisori dei Conti che si assumono la responsabilità civile e penale di tali approvazioni. Inoltre, basta dare un'occhiata ai tanti cantieri aperti a Bernalda e nell'agro, nonché alle schede allegate, per capire che le accuse sono solo frutto di livore ed arroganza. Mi scuso con Lei direttore -conclude Renna- se mi son dilungato, ma senza spirito autocelebrativo o propagandistico (le elezioni comunali sono ancora “lontane”), e se ho voluto riprendere un cronista “lontano”, che non potendo seguire da vicino i fatti del proprio paese, rischia di prendere per lanterne le lucciole». provinciamt@luedi.it

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Venerdì 26 giugno 2009


39 L’assessore Lobreglio: «Abbiamo trovato il vuoto finanziario». Agresti: «Si poteva operare»

L’estate c’è, ma il lido non esiste Situazione scandalosa alla Rivolta di Rotondella, si rimedierà in extremis ROTONDELLA - Al lettore bisognerà chiedere una buona dose di fiducia, affinché possa credere che gli scatti pubblicati in pagina non risalgono alle giornate piovose di dicembre e gennaio, ma al 25 giugno 2009. E che questo scenario, al lido di Rotondella, rimarrà tale almeno fino alla prima settimana di luglio, nel pieno della stagione estiva di un territorio che ama definirsi “a vocazione turistica”. Per quella data saranno già in piena attività un campeggio e uno dei locali estivi più in voga del Metapontino, ma ad accogliere i loro clienti ci sarà un arenile che ha praticamente sommerso tutto il lungomare, sul quale crescono senza controllo piante selvatiche ed erbacce. Il confine tra spiaggia e passeggio praticamente non esiste più. Per comprendere le cause che hanno determinato un tale stato di cose, legato alle tremende mareggiate dell'inverno scorso, abbiamo ascoltato le voci della nuova amministrazione di Vincenzo Francomano e della precedente di Vito Agresti. La situazione, infatti, è venuta a determinarsi proprio in corrispondenza del passaggio di consegne tra i due sindaci. Allarga le braccia Walter Lobreglio, neoeletto vicesindaco e assessore comunale all'Ambiente: «Abbiamo ereditato una situazione disastrosa, con il lungomare ridotto in quel modo e neppure un euro sul capitolo di riferimento. Ci siamo attivati con continue sollecitazioni alla Regione, che proprio l'altro giorno ci ha comunicato la concessione di un finanziamento di 30mila euro. Abbiamo subito pubblicato il bando. Le ditte interessate dovranno rispondere entro lunedì 29, e il giorno dopo dovranno partire i lavori, da consegnare entro dieci giorni. Come è evidente, abbiamo imposto tempi stret-

Previsto aumento delle zanzare

Policoro, parte la disinfestazione

Il lido Rivolta di Rotondella pulito (in passato) e come si presenta oggi

tissimi. Capisco la gravità della situazione -conclude- ma davvero non potevamo fare di più, e comunque abbiamo già mandato il personale dell'ente per attuare i primi interventi». E' diverso il parere dell'ex sindaco Agresti: «La nuova amministrazione dice di aver dovuto attendere una comunicazione dalla Regione? Si potevano trovare mille soluzioni per evitare di arrivare a luglio in queste condizioni. Si poteva agire con fondi del bilancio comunale o della compensazione, e ci si poteva attivare immediatamente anche con i macchinari dell'ente. Si è preferito attendere i soldi dalla Regione e far passare giugno così? Non so cosa dire. Spero almeno che queste somme siano solo un anticipo e che Rotondella non debba rinunciare alle somme complessive

spettanti per i danni al mare. Lo dico perché noi, dopo le calamità del dicembre scorso, avevamo comunicato alla Regione i danni ricevuti, per un ammontare di circa 360mila euro, c'erano stati guasti alla fogna e ai cavi di illuminazione. La Regione, però, ha preferito finanziare prima altre situazioni più gravi, come quella di Metaponto. Perciò nessuno dica che non ci siamo mossi». C'è diversità di vedute, insomma. Ai cittadini e ai turisti, però, interessa fino a un certo punto sapere chi ha ragione. Su di loro sarà più forte l'effetto visivo di quel deserto di sabbia ed erbacce, neppure lontano parente di quel passeggio con panchine e fioriere che avrebbe dovuto accoglierli in estate. Pino Suriano provinciamt@luedi.it

POLICORO - L'Amministrazione comunale, attraverso l'assessore all'Ambiente, Luisa Lasaponara, ha diramato il calendario della disinfestazione in città. Dopo il primo intervento nei mesi scorsi, i prossimi tre sono previsti nelle seguenti date: dal 13 al 16 luglio; 11/14 agosto e 7/10 settembre. «Con l'arrivo delle alte temperature, la città è infestata di insetti e zanzare. Per evitare il proliferare di questi fastidiosi insetti, che possono mettere anche a repentaglio la salute dei cittadini, abbiamo iniziato, nelle ore notturne ovviamente, la disinfestazione della città in modo tale da renderla anche più vivibile. Infatti, soprattutto in questi periodi, la velocità di sviluppo delle larve di zanzara, ovvero la durata del periodo che intercorre tra la schiusa dell'uovo e la comparsa della forma alata adulta, è collegata alla temperatura dell'acqua in cui le larve si stanno sviluppando. All'aumentare della temperatura delle acque infestate diminuisce la durata della fase di vita larvale e, di conseguenza, accelera la comparsa di nuove zanzare alate. Ciò spiega perché le zanzare divengono più numerose in zone ove sono molto frequenti, o estese, le acque stagnanti che consentono un buon sviluppo delle larve e perché la presenza delle zanzare adulte aumenta con il progredire della temperatura. Da qui la necessità -continua Lasaponara- di una prevenzione nella lotta antilarvale finalizzata a eliminare in breve tempo un grande numero di “potenziali” zanzare adulte, agendo subito in aree limitate e impiegando quantità modeste di specifici insetticidi antilarvali, caratterizzando, così, la disinfestazione con un impatto ambientale minore rispetto a quello che accompagna la lotta contro le zanzare adulte». provinciamt@luedi.it

Domani grande festa in piazza Eraclea

Lopatriello: «Regione sbadata»

Montalbano città premia l’ambasciatore Cospito

Bandi industria Invito tardivo

MONTALBANO JONICO Cominciano domani, alle ore 21 a Montalbano Jonico, le celebrazioni per “Montalbano Città”, cioè per aver ottenuto dal presidente della Repubblica, con decreto del 2 aprile scorso, il titolo di città. La prima manifestazione consiste nel conferimento dell'Arancio d'Oro 2009 -dedicato ai lucani distintisi nel mondo- all'ambasciatore in Romania Mario Cospito. L'iniziativa, organizzata dall'amministrazione cittadina in collaborazione con il Forum comunale giovanile, si svolgerà in piazza Eraclea. Sono stati invitati molti cittadini della numerosa comunità rumena residente nella cittadina di Francesco Lomonaco e varie autorità religiose, civili e militari. Alcuni studenti del Forum Giovanile leggeranno la motivazione del premio. Seguirà una prolusione dell'ambasciatore Cospito sul tema: “Problemi e prospettive dell'immigrazione dai paesi dell'Est Europeo”. L'ambasciatore Cospito è stato prima che plenipotenziario in Romania, console in Sudafrica, Consigliere diplomatico in Canada e Alto Dignitario alla Farnesina (Ministero degli Esteri) dal 2002 al 2007. Al termine della manifestazione seguirà un concerto del duo chitarra-sassofo-

POLICORO - «Martedì scorso si è tenuta in Regione una conferenza stampa di presentazione dei bandi sulla Val d'Agri e Valbasento, alla quale, purtroppo, nessun rappresentante istituzionale di Policoro ha potuto partecipare non per colpa diretta». A lamentarsi è il sindaco della città jonica, Nicola Lopatriello: «Non capiamo il motivo -spiegano il sindaco e l'assessore alle Attività produttive Nicola Trupo- di questo cattivo funzionamento della macchina amministrativa della Regione. Il fax di invito è arrivato presso il municipio lunedì pomeriggio, quando l'ente è chiuso, e dunque non è stato letto se non il giorno successivo, ovvero quando la conferenza stampa è stata organizzata. Pertanto, non c'era il tempo materiale per poter andare di persona o delegare qualcuno. Su questi temi di enorme importanza per la nostra economia e lo sviluppo della nostra terra, sarebbe il caso che la Regione fosse più sensibile nell'avvisare almeno qualche giorno prima degli incontri in modo tale che i singoli Comuni, oberati di mille problemi, si possano meglio organizzare ed essere presenti a conferenze di natura istituzionale come quella appunto di martedì 23. Infatti, per chi non ha mai ricoperto la carica di sindaco, come hanno fatto nei giorni scorsi autorevoli

Gemellaggio di Montalbano con Ghiroda in Romania nel 1999, e l'ambasciatore Cospito

no “Grieco-Frammartino”. A campeggiare dietro il palco ci saranno i due gonfaloni di Montalbano: quello smesso con la dizione “comune”, e quello nuovo con

la dizione “città”. In caso di pioggia, la manifestazione si terrà nella sala “Madre Teresa di Calcutta”, presso la Parrocchia di San Rocco. E’ una grande festa simboli-

ca per questa giovane comunità del Metapontino, che si può già fregiare di un importante riconoscimento. provinciamt@luedi.it

Stanziati dall’azienda 320mila euro per l’area di Policoro

Lavori agli alloggi Ater NOVA SIRI - L'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale della provincia di Matera ha aggiudicato all'impresa “Alfa2000” di Matera lavori per 320mila euro per la sistemazione di aree esterne agli alloggi Ater a Policoro. Le opere dovranno essere completate entro 180 giorni. L'Ater, inoltre, ha assegnato all'impresa Imec Battafarno di Nova Siri lavori a base d'asta per 276mila euro, di manutenzione straordinaria agli alloggi che l'azienda ha nei comuni di Grassano e Matera e la costruzione di un alloggio per portatori di handicap a Pomarico. La durata degli interventi è fissata in dieci mesi. provinciamt@luedi.it

parlamentari lucani di entrambi gli schieramenti prima del ballottaggio, che il Comune è la cellula fondamentale di una società. I cittadini quando hanno un problema, dal più piccolo al più grande, si rivolgono all'amministratore locale, anche quando non ha le competenze giuste e in ogni circostanza comunque chiedono una risposta. Siccome il Comune di Policoro è tra i più grandi di tutta la regione, la mole di lavoro è enorme. Tuttavia in passato, salvo qualche circostanza particolare, non abbiamo fatto mancare mai la nostra presenza ad incontri dove si è discusso di temi attinenti il nostro futuro e quello delle prossime generazioni dando anche un contributo di idee. Solo che gli inviti sono stati puntuali e preventivi. Pertanto, ci auguriamo che quello dello scorso 23 giugno sia stato soltanto un incidente di percorso e che in futuro ci sia più attenzione sulla macchina organizzativa di questi incontri, che speriamo sortiscano gli effetti sperati visto che i precedenti non sono incoraggianti, soprattutto la reindustrializzazione della Valbasento si è dimostrata fallimentare nonostante i tanti contributi distribuiti. Inoltre ci auguriamo la stessa attenzione da parte della Regione anche per altre aree produttive presenti in Lucania e nella stessa Policoro». provinciamt@luedi.it

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Venerdì 26 giugno 2009


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Il Parma prende Biabiany. Kolarov resta alla Lazio

Cobolli Gigli trattiene Trezeguet

Juve si tuffa Dzeko-Milan: il Wolfsburg La su D’Agostino riapre la trattativa Poi arriva Grosso BOCCHE cucite o quasi. E' durato poco più di un 'ora e mezza, il vertice tenutosi all’interno dell’albergo Dorint Strandresort di Westerland a Sylt per discutere del futuro di Edin Dzeko. Un faccia a faccia al quale hanno partecipato il tecnico Armin Veh, il presidente e il vicepresidente del consiglio di vigilanza della Volkswagen Garcia Sanz e Stephan Grühsem e il responsabile del mercato del Wolfsburg Frank Aehlih. Al termine dell’incontro Grühsem ha ribadito la volontà del club tedesco di non voler cedere il giocatore. Stavolta, però, le sue parole sono sembrate meno sicure rispetto alle precedenti, lasciando capire che spetterà al Milan mostrare il suo vero interesse per il giocatore. «Noi sappiamo perfettamente quello che vogliamo. Non possiamo dire altrettanto del Milan. Galliani sarà in Germania nel fine settimana? Bene, siamo pronti a riceverlo. Ma sia chiaro, il Wolfsburg non ha nessuna pressione economica e può decidere di rifiutare qualsiasi offerta che non corrisponda ai suoi interessi. Siamo abbastanza forti per poter decidere da soli il futuro dei nostri giocatori. Quest’anno giocheremo la Champions e l’intenzione del club è quello di investire per rafforzare la squadra. Per questo oggi ci siamo incontrati con il tecnico». Ma il responsabile del mercato Frank Aehlih, uomo portato al Wolfsburg proprio dal

Edin Dzeko, centravanti che piace al Milan

tecnico Armin Veh, «apre» al Milan. «Noi vorremmo che Edin restasse con noi, ma non si può trattenere un giocatore contro la sua volontà. Sabato al suo arrivo a Sylt proveremo a trovare un accordo col giocatore visto che con lui ci sarà anche il suo procuratore Alen Augustincic e forse qualche altro dirigente». Intanto da Milano Galliani conferm ache Pato prolungherà il contratto e che Pirlo è assolutamente incedibile. Johnatan Biabiany giocherà a Parma nella prossima stagione. A rivelare la chiusura dell’operazione con l’Inter è lo stesso presidente emiliano, Tommaso Ghirardi. «Abbiamo chiuso

l’operazione e siamo contenti. Piace a Guidolin e, soprattutto, è voluto venire a tutti i costi», ha continuato Ghirardi mettendo «la scelta del progetto Parma» da parte di chi arriverà in cima alle priorità da condividere. Non l’ha fatto Acquafresca che ha scelto l’Atalanta. «Non sono deluso, noi vogliamo solo persone motivate». Discorso che vale anche per Panucci ("ci sono tante alternative») e Di Natale. Per l’attaccante dell’Udinese, continua Ghirardi, «ci sono tante cose da valutare, è un giocatore della Nazionale – ammette -. È difficile chiudere un’operazione così alla svelta». Infine una battuta su Lucarelli: «Se Spinelli vuole riportar-

lo a Livorno non glielo regalo. È sotto contratto ma, se me lo chiederà, ne parleremo». «Nedved alla Lazio? Io sono rimasto alle dichiarazioni che ho letto sui giornali, ma non ho incontrato il giocatore. Certo, la politica della Lazio è di stare attenti a quei giocatori che hanno fatto la storia della Lazio». Così il presidente biancoceleste Claudio Lotito ha commentato la situazione che riguarda il possibile approdo di Nedved alla Lazio dopo l’addio alla Juve. Lotito ha poi parlato di Kolarov e Matuzalem, che sembrano essere al centro delle attenzioni di numerose squadre. «Kolarov è della Lazio, non è sul mercato, su Matuzalem dico che ci sono lavori in corso». Il Genoa ha riscattato Domenico Criscito e Bosko Jankovic. Lo ha comunicato la stessa società rossoblù in un comunicato stampa. Il Genoa ha esercitato le opzioni per l'acquisizione dalle società Juventus e Palermo.

MILANO .«Per D’Agostino ci sono degli incontri previsti nei prossimi giorni e speriamo di andare avanti». Lo ha detto il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, all’uscita dagli uffici della Lega Calcio a Milano. «Scambio Camoranesi-Grosso? Lo escludo, mentre la situazione per Grosso è molto vaga. Adesso siamo concentrati su D’Agostino». Cobolli Gigli spiega la presenza del ds Secco in Lega. «Abbiamo fatto un incontro di coordinamento per il lavoro di Secco all’Executive (dove si concentrano gli incontri per il calcio-mercato, ndr). Premesso che la parte delle negoziazioni la segue Blanc, Secco aveva bisogno di avere il mio parere su alcune cose. Per la difesa Kolarov non è un’opzione, è un nome, non più di un nome. Per Dossena e Grosso dico che sono nomi un pò più precisi. Noi abbiamo dei giovani come De Ceglie e Ariaudo che consideriamo che il prossimo anno possa-

Palladino resta al Genoa TORINO- Genoa e Juventus hanno rinnovato la compartecipazione per Raffaele Palladino, che resta ancora al club ligure. A ufficializzare l’accordo è una nota del club bianconero. Rinnovo di compartecipazione anche per l’attaccante Davide Lanzafame con il Palermo e per il centrocampista Andrè Cuneaz con il Mantova. Altri due ragazzi cresciuti nel settore giovanile bianconero non faranno ritorno alla base. Si tratta del portiere Andrea Pozzato che, dopo aver prolungato fino al 2012 il suo contratto, resterà al Canavese, e per il centrocampista Matteo Cavagna che diventa a titolo definitivo un giocatore del Ravenna.

D’Agostino

no fare delle ottime prestazioni. Quindi il nostro obiettivo è valutare la classe di questi giovani. Se ci capiterà di dover mettere qualcuno di questi in qualche operazione di mercato penseremo a sostituirli. A centrocampo dando per avanzata la trattativa per D’Agostino penso che possiamo averne abbastanza. Poulsen ha sciolto le riserve per la Turchia? Ci sta pensando». Il numero 1 del club bianconero, sulle frasi del procuratore di Trezeguet che dice che resterà alla Juve, spiega: «L'abbiamo detto anche noi. È un campione indiscusso. Se poi lui trovasse un’occasione che lui ritenesse vantaggiosa per lui e che lo sia anche per noi la renderemo in considerazione. Nel caso in cui dovesse partire non credo che ci sarebbero in pole Giuseppe Rossi o Pandev, penso che rimarremmo così come siamo», ha aggiunto Cobolli Gigli.

La città barese rivendica il titolo del 1943-44. La Figc ci pensa

Europeo Under 21 Si gioca alle 20.45

Conversano vuole lo scudetto

Italia-Germania vale la finale Casiraghi: «Serve mentalità»

ROMA- Sono stati nominati dal presidente Abete i componenti del gruppo di lavoro, costituito su decisione dell’ultimo Consiglio federale, che dovrà esaminare la richiesta del Conversano di ottenere l’assegnazione dello scudetto '43-'44. La Commissione sarà coordinata dal segretario della FIGC Antonio Di Sebastiano e sarà formata dal presidente della Fondazione Museo del Calcio Mario Valitutti; dagli avvocati Alfredo Mensitieri, Cesare Persichelli e Gianfranco Tobia e da Mario Pennacchia, giornalista e storico del cal-

cio. Nelle settimane scorse, il sindaco di Conversano, grosso centro della provincia di Bari, ha scritto al presidente della Figc Abete riaprendo il caso della stagione sportiva '43-'44: in pieno periodo bellico e con l'Italia divisa in due, non fu possibile disputare un unico campionato nazionale, ma il calcio non si fermò nonostante le difficoltà della seconda guerra mondiale e la spaccatura del Paese per l’occupazione nazista. Si giocò in due raggruppamenti, uno nel centro-nord e l’altro nella parte meridionale dell’Italia liberata dagli americani. Negli anni passati, in esito ai lavori di una Commissione che la Figc costituì appositamente, fu esaminata la richiesta dello Spezia che rivendicava lo scudetto della stagione '43'44 per il torneo giocato nel centro-nord: alla società ligure (42^ Corpo dei Vigili del Fuoco di La Spezia), la Figc assegnò una medaglia d’oro e conferì una targa ricordo al Comune; l’Associazione calcio La Spezia fu autorizzata ad apporre sulla propria divisa uno speciale

emblema. Il Comune di Conversano ha riaperto adesso la vicenda della stagione '43-'44, chiedendo l’assegnazione dello scudetto per la squadra locale che si aggiudicò il torneo giocato nel Sud del Paese. Spetta ora al gruppo di lavoro nominato dal presidente Abete valutare la richiesta sulla base degli atti ufficiali della Figc e della documentazione storica che lo stesso Comune di Conversano ha presentato ufficialmente.

Casiraghi

NAPOLI Vicino Zuniga, Marino vuole Donadel IL NAPOLI È vicinissimo all’esterno colombiano del Siena Juan Zuniga. Secondo indiscrezioni il club azzurro avrebbe ottenuto il cartellino di Zuniga battendo la concorrenza di Genoa e Fiorentina con 8,5 milioni di euro. Operazione in via di definizione e che potrebbe essere conclusa nelle prossime ore. Difesa ormai quasi sistemata con gli arrivi di De Sanctis e Campagnaro. Resta solo da risolvere il nodo De Ceglie. La posizione dell’esterno dell’Under 21 potrebbe sbloccarsi qualora la Juventus dovesse mettere le mani su uno tra Dossena e Grosso. Per il centrocampo, da Firenze giunge notizia che gli azzurri sarebbero sulle tracce di Donadel centrocampista della Fiorentina di Prandelli.

HELSINGBORG- C'è un’Italia che in Confederations Cup non è riuscita ad arrivare in semifinale e una «piccola» Italia (soltanto nell’età) che questo traguardo lo ha raggiunto. Alla vigilia della sfida con la Germania nell’Europeo in corso in Svezia, l’Under 21 di Gigi Casiraghi vive ore di grande concentrazione, come sottolineato oggi dallo stesso ct in conferenza stampa. «Mi aspetto una semifinale di ottimo livello perchè di fronte si troveranno due squadre che sono arrivate a questo primo traguardo con merito. È chiaro che, a questo punto del cammino, tutti vogliono qualcosa in più. Ho sempre detto che il mio gruppo ha ottime potenzialità – ha aggiunto -, ha anche tirato fuori il carattere e la cosa non può che farmi piacere. Chiedo un ultimo sforzo, anche se ho visto che i ragazzi sono molto concentrati e determinati sull'obiettivo finale». Viso disteso e toni misurati, il ct azzurro ha raccontato le sensazioni di un Europeo vissuto finora con tanta grinta «sacrificio, qualità tecniche e forza di gruppo». Questa sera contro la Germania (ore 20.45 a Helsingborg) ci sa-

ranno in ballo due anni di duro lavoro. Sul tavolo della semifinale la giovane Italia porta il suo presente, il pareggio contro la Serbia e le due vittorie contro Svezia e Bielorussia, la testa del girone, ma anche cinque titoli che fanno parte del passato. Poi il ct entra nello specifico della semifinale con i tedeschi. «Ci sono due modi di interpretarla: sentendosi già arrivati e abbassando la tensione, oppure affrontando la Germania con la giusta mentalità per conquistare la finale. Noi, ovviamente, stiamo lavorando per la seconda soluzione». La parola d’ordine in casa azzurra è una sola: non sottovalutare l’avversario. In fatto di formazione Casiraghi non si è sbilanciato ("ho 23 giocatori tutti sullo stesso livello e questa di per sè è già una garanzia») ma il ct azzurro dovrà fare a meno di due pedine fondamentali a centrocampo come De Ceglie, rientrato in Italia per infortunio, e Marchisio, squalificato. «Questi due ragazzi hanno dato un grande contributo alla squadra, sono senza dubbio due assenze importanti. Però l’Under ha trovato, di partita in partita, un ottimo equilibrio».

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Sport


Treviso e Avellino non sono più spacciate. Crisi risolte a Taranto e Pisa

Ripescaggio, che dubbi Postiglione: «Il Potenza farà richiesta e aspetterà fino all’1 luglio» LA RESA dei conti è prevista il giorno 21 luglio: ma il primo giorno del mese si comprenderà in maniera ufficiale chi ha inoltrato entro il 30 giugno la domanda di iscrizione ai campionati di Lega Pro e chi no. E sarà questo il limite per una prima scrematura. Poi toccherà alla Covisoc, la commissione di controllo per le società, stabilire chi ha i requisiti adatti a che la domanda di iscrizione possa essere accolta e chi invece sarà esclusa. Otto giorni di controlli, infatti, e la Covisoc il giorno 8 luglio comunicherà alle società l'esito della propria istruttoria sui documenti presentati. L’11 luglio è il termine ultimo per presentare il ricorso contro l'esclusione al campionato con la possibilità di integrare la documentazione. Il 13 la Covisoc comunica alla Federazione il proprio parere sui ricorsi presentati dalle varie squadre e il 14 il Consiglio Federale della Figc comunica le proprie decisioni sull'ammissione ai campionati. Fra ricorsi e controricorsi, il termine ultimo per il varo dei campionati, la composizione dei gironi e la divulgazione dei calendari, sarà il 21 luglio. Solo in quella data si saprà in che campionato giocherà il Potenza. Le aspettative di ripescaggio in Prima del club rossoblù, infatti, erano diventate legittime dopo la pubblicazione dei criteri di determinazione delle graduatorie per il ritorno nella categoria

appena lasciata, avvenuta l’1 giugno. Ma si erano ancor di più rafforzate a fronte delle notizie di stampa e di matrice societaria che davano diverse realtà di Prima Divisione in crisi, prime tra tutte Avellino e Treviso. Queste sembravano le situazioni irrimediabili, ma

che improvvisamente appaiono risolte. In Veneto, il presidente Setten ha trovato due imprenditori che lo aiuteranno: azzererà il parco giocatori e non riscatterà alcun atleta. Partirà, insomma, da zero, con diverse incognite ma con una sola certezza re-

lativa all’iscrizione. In Campania, invece, il presidente Pugliese ha dichiarato ddi non voler continuare, ma ha garantito all’amministrazione comunale l’iscrizione alla Prima. Poi toccherà ai politici ricostruire una compagine societaria che dia garanzie. Ma nellapiaz-

za irpina resta il dubbio legato all’esposizione debitoria per 11 milioni di euro che deve essere ripianata. entrambe le situazioni devono essere accertate dalla Covisoc, ma l’iscrizione sarà garantita. Era critica la situazione a Taranto, dove però il patron

Problemi informatici hanno rallentato tutte le discussioni milanesi

Berretti resta in rossoblù: oggi l’ufficialità DI UFFICIALE ancora non c’è nulla, perchè un disguido informatico, imputabile alla nuova modulistica usata dalla Lega Pro, ha rallentato di fatto tutte le operazioni. Ma è logico credere che il Potenza non sia stato con le mani in mano nella lunga giornata di ieri, trascorsa dal patron Postiglione a Milano. Il principale obiettivo della società era quello di chiudere ogni discorso con l’Arezzo per Matteo Berretti. Della lontananza tra le due posizioni, l’offerta dei toscani, assolutamente inferiore rispetto ai 250 mila euro pagati per la prima metà, e la richiesta del Potenza (una cifra di poco inferiore alla prima), abbiamo già detto nella nostra edizione di ieri. Della discussione tra i due protagonisti della vicenda non si conoscono i particolari, ma appare evidente che nelle volontà di Mancini, patron aretino, e di Postiglione non ci sia l’intenzione di spendere molti soldi. L’impressione è che in giornata venga ufficializzato un rinnovo della comproprietà, con il calciatore che resterà a Potenza. Poi, a giugno dell’anno prossimo le due società siederanno ancora attorno a un tavolo per capire che cosa ne sarà dell’atleta. Il quale, da parte sua, non do-

vrebbe essere dispiaciuto di restare in rossoblù, anche in considerazione del fatto che Capuano lo ha chiamato e gli ha promesso spazio. Le qualità non mancano, la voglia di riscatto dopo una stagione negativa neppure, tutto sommato l’operazione può dirsi vantaggiosa per il Potenza che non ha dovuto mettere mano al portafogli. Delle altre vicende, ossia la conferma di Patarini, e le situazioni di Suppa, Scardini, D’Aguanno e Radu si parlerà in giornata. Ricordiamo che se non dovessero trovarsi adeguate e condivise soluzioni, le società dovranno presentare busta chiusa con la propria offerta, che sarà valutata il giorno 30 giugno. Postiglione, quindi, ha aperto il discorso con i tantissimi operatori di mercato presenti alla due giorni milanese sulla campagna di rafforzamento della sua squadra. Discorsi assai generici, anche su calciatori che non sono mai stati considerati prima d’ora e che potrebbero aprire un nuovo fronte di investimento. Il primo riguarderà l’attaccante centrale, anche se riteniamo che sia doveroso per le casse sociali gestire le risorse anche sulla base della categoria che il Potenza andrà a disputare. Berretti a.p.

Blasi ha ricevuto l’aiuto dall’imprenditorie D’Addario e quindi il calcio avrà futuro. E’ legata a un’incognita quella del Pisa, ma il patron Pomponi oltre ad aver avviato diverse trattative per la cessione, ha comunque dato il via a una serie di iniziative (compresa l’apertura di due conti correnti) per il salvataggio dei toscani appena retrocessi. I proprietari del Venezia hanno ceduto a un gruppo iraniano, così come la Pro Patria è passata di mano e ha evitato anche il fallimento. Un po’ come dire che il quadro a tinte fosche dell’immediata fine dei campionati, è diventato all’improvviso chiarissimo: posti in Prima per il Potenza (che oltretutto deve anche fare i conti con una graduatoria che gli metterebbe davanti la Pistoiese - anche qui cambio di società e garanzie di domanda di ripescaggio valide almeno quanto quelle dei lucani) potrebbero non essercene. «Ma la speranza è sempre l’ultima a morire - ha detto il patron Postiglione - vediamo prima chi si iscrive e chi no, poi attenderemo le deteriminazioni della Covisoc che potrebbero rendere il quadro certamente meno roseo di quello attuale, poi aspettiamo le pronunce ufficiali. Ribadiamo che noi la domanda per essere ripescati l’abbiamo fatta e abbiamo le carte in regola per sperare di giocare in Prima». Alfonso Pecoraro

Restano in Basilicata Sciannamè, Bizzarri e Stucchi. Torna Falanga Scadenze Prima incombenza

Melfi, primi tre rinnovi

Il sindaco Navazio prova a ricoinvolgere Moretti SCIANNAMÈ, Bizzarri e Stucchi restano al Melfi, Ferrato torna a Parma. Questo l'esito delle comproprietà che vedevano coinvolto il club gialloverde. Inoltre con il Benevento rinnovato l'accordo per Pellicoro che resta un altro anno in terra sannita, mentre Falanga, giovane promettente fantasista classe 90, torna a Melfi. Potrà far parte della rosa dell'anno prossimo, rientrando perfettamente nell'ambito del progetto valorizzazione che il club di Via Attilio di Napoli, intende portare avanti in maniera robusta. In quest'ottica da valutare le singole posizioni di Sciannamè, Bizzarri e Stucchi. Il primo proveniente dall'Empoli, è un buon giocatore, in grado anche di ricoprire più ruoli sul versante mancino, ma è in possesso di un ingaggio elevato che dovrà essere ridiscusso. Se il ragazzo di Prato non abbasserà le richieste potrebbe anche andare via. Discorso diverso per Bizzarri che l'Ascoli ha deciso di lasciare a Melfi. Con Palumbo non ha trovato molto spazio, nonostante, in qualità di terzino sia dotato di buona corsa. In quel ruolo nella passata stagione, Palumbo preferiva impiegare gli over, in questa stagione sarà tutt'altra musica e i validi e promettenti under, come Bizzarri, dovrebbero

Sciannamè a sinistra. A destra Tomeo Moretti

trovare valida collocazione. Infine Andrea Stucchi ex Atalanta. E' un 86 e per la nuova normativa imposta della Lega, rientra seppur al 40% nel contesto valorizzazione. Potrebbe quindi anche rimanere in gialloverde a patto però che offra sufficienti garanzie sulla sua idoneità fisico - atletica, visto che nella passata stagione non fu impiegato proprio per questa ragione. Nell'attesa di valutare chi sarà il nuovo allenatore del Melfi, si parla insistentemente di un giovane motivato che conosca benissimo l'ambiente Prima-

vera, ci potrebbero essere novità sul versante societario. Il Sindaco Navazio ha fissato un incontro con Tomeo Moretti per l'inizio della prossima settimana, presumibilmente mercoledì. I due hanno avuto un primo contatto. Un incontro in cui si è chiarito alcuni aspetti, smussato qualche angolo, ed iniziato a discutere di un eventuale ritorno. Possibile una doppia opzione. O l'ingresso nella nuova società che si sta costituendo e che quindi riparte ex novo, azzerando il passato, o semplicemente a livello contributivo.

Una scelta questa di esclusiva pertinenza del capostipite della famiglia Moretti che valuterà il da farsi anche in relazione all’impegno dei suoi figli. Il tutto rientra nell'opera che il sindaco Navazio sta portando avanti anche dopo aver espletato la grana iscrizione, visto e considerato che come abbiamo abbondantemente sottolineato nei giorni scorsi, il difficile arriva adesso e solamente un attiva ed efficace cooperazione, può consentire al Melfi di progettare seriamente ed in modo competitivo la prossima stagione. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

Oggi la consegna delle liberatorie UNO DEI MOMENTI principali nell fase dell'iscrizione ai campionati è rappresentato dalle dichiarazioni liberatorie che dovranno essere presentate, perentoriamente, entro oggi. Ecco che cosa sono. Con riferimento a quanto previsto dalle vigenti normative, le società sono tenute a documentare, tra l'altro, l'avvenuto soddisfacimento degli impegni assunti con i propri tesserati quantomeno fino al 30 Aprile 2009 compreso, fermo restando l'obbligo di pagamento delle mensilità successive. A tal fine sono stati predisposti appositi stampati (“dichiarazioni liberatorie”) che dovranno essere sottoscritti dagli interessati. Le sottoscrizioni devono essere autenticate da notaio. Detti stampati dovranno essere utilizzati sia dalle società già facenti parte dell'organico della Lega Italiana Calcio Professionistico, sia dalle società che provengono dalla Serie B, nonché, nei casi previsti, anche dalle società provenienti dalla Lega Nazionale Dilettanti. Le suddette dichiarazioni liberatorie al 30 Aprile 2009 dovranno pervenire, in originale, alla Lega entro il termine del 26 Giugno 2009. L'inosservanza del suddetto termine, da parte delle società, costituisce illecito disciplinare ed è sanzionata, su deferimento della Procura Federale, dagli organi della giustizia sportiva con la penalizzazione di un punto in classifica, da scontarsi nel campionato 2009/2010. Relativamente alle mensilità di Maggio e Giugno 2009 - dovranno comunque far pervenire alla Lega, entro il termine del 30 settembre 2009, la documentazione attestante l'avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo. Dovranno altresì documentare alla Covisoc, nel termine del 2 Novembre 2009, l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo Indennità Fine Carriera relativi alle mensilità di Maggio e Giugno 2009. L'inosservanza delle prescrizioni riguardanti gli emolumenti di Maggio e Giugno 2009 comporterà l'applicazione delle sanzioni previste dal Codice di Giustizia Sportiva (un punto di penalizzazione per ogni mensilità non certificata, da scontarsi nel corso della stagione corrente). Ricordiamo che il termine per presentare la domanda di iscrizione ai campionati è il 30 giugno. sport@luedi.it

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Sport 41

Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

Entro lunedì le risposte o sarà la fine

Matera, preso Catalano Ambruosi è il preparatore

Cupparo:«Francavilla resta senza presidente Due anni di parole»

UN BOTTO. Anzi due. Ma alla luce dei problemi della passata stagione in merito alla preparazione atletica l’arrivo di Pasquale Ambruosi è come un raggio di sole che squarcia nubi minacciose. Con lui Matera ha vinto. E’ stata l’ultima volta, anche se era Eccellenza. Tre anni a Gubbio con Cannito dopo l’esperienza a Rutigliano fino alla C2 e la Nazionale Italiana di Beach Soccer. Professionale, poco personaggio, ma in campo preparato e competente oltre che aggiornato (ha colaborato per vari libri del suo settore). Vale molto l’ingaggio di Pasquale Ambruosi, perchè metaforicamente è come un bicchiere d’acqua dopo tanto deserto. Questo il comunicato stampa: «E' Pasquale Ambrosi il nuovo preparatore atletico del F.C. Matera, già nella città dei Sassi nella stagione 2000/2001 insieme al tecnico Notariale. La società biancazzurra annuncia altresì che Pasquale D'Arienzo, per sopraggiunti problemi personali, non fa più parte della rosa a disposizione di mister Pino Giusto; ovviamente il sodalizio augura un roseo futuro all'atleta indispensabile nella passata stagione per ottenere la riconferma nella categoria. Inoltre si annuncia il tesseramento di Raimondo Catalano, difensore centrale classe 1974, originario di Triggiano, in forza al Chieti nella passata stagione, nel 2006/2007 campionato cominciato con il Francavilla Fontana in eccel-

FRANCAVILLA –Ancora nulla è stato deciso, e si aspetta che entro lunedì, il consiglio comunale si riunisca per procedere tramite una comunicazione scritta alla società rossoblu, dove si riconosca una volta per tutte la somma di circa settantamila euro da restituire alla società calcistica del Francavilla. L’ex presidente Franco Cupparo, raggiunto telefonicamente, è apparso poco propenso a riappropriarsi della guida societaria: «Io resto ancora dimissionario – dichiara l’imprenditore – perché dopo tanto parlare, ancora non si è arrivati ad una conclusione con l’amministrazione comunale. La riunione societaria dell’altra sera, non ha prodotto nessuna novità di rilievo. Se non si risolve la benedetta faccenda con il comune, io non ho intenzione di fare calcio a Francavilla». Parole forti, quelle espresse dall’ex presidente Franco Cupparo, che ha spiegato la situazione attuale della società rossoblu. Quindi resta ancora in forte dubbio la partecipazione del sodalizio sinnico al prossimo campionato di serie D. «Questo mio stato d’animo – dice – è dovuto ad una serie di cose che mi hanno fatto riflettere in queste ultime settimane. Prima di ogni cosa, la mancanza di rispetto nei confronti di una persona che negli ultimi anni ha dato tanto a questa comunità, e che adesso si sente preso in giro da due anni, su una questio-

Raimondo Catalano ed a fianco Pasquale Ambruosi

lenza pugliese per poi svincolarsi a dicembre ed approdare al Brindisi in serie D, nel 2005/2006 campionato di serie D con il Monopoli e promozione in serie C2 passando per i play off. Sulle sue qualità morali e tecniche vi è l'assoluta garanzia di mister Giusto che ha avuto già in passato la possibilità di averlo a disposizione in varie squadre da lui allenate». Cambia poco tra Catalano e D’Arienzo, ma arriva un calciatore del quale Giusto ha una fiducia enorme. Un altro barese. Come annunciò il Quotidiano all’arrivo di Giusto è un Matera che parla sempre più barese. Un po’ co-

me nella tradizione di Matera ai tempi del senatore Ciccio Salerno. le ragioni sono perchè nel barese ci sono buoni atleti e c’è la vicinanza con la città dei Sassi. L’addio di Pasquale D’Arienzo dispiace, perchè il ragazzo si era guadagnato la stima della tifoseria, ma nel calcio ci sono tanti fattori che condizionano i calciatori tra i quali spiccano quelle economiche. E’ chiaro che il progetto-Matera va asposato con entusiasmo e chi non ci sta può andare via. D’Arienzo è un’altra prova di questo concetto. Non sono da escludere ancora novità in giornata. Renato Carpentieri

Secondo memorial Leonardo Lapolla Senior qualificata

Bastano Marsico e Ciardiello LAPOLLASENIOR 2 FCMATERA 0 LAPOLLA SENIOR: Losito Altezza, Marsico F., Ciardiello, Taratufolo, Cristallo, Rillo, Venezia, Volpe, Marsico A., Gagliardi / Petralla, Scasciamacchia, Abdul Ahmed, Motta, Miriello, Bolognese. All. Emanuele Lapolla F.C. MATERA: Bellosguardo, Martulli, D'Adamo, Eletti, Perrone, Onofrio, Mohamed, Cifarelli, Marsico, Martemucci, Paternoster / Rega, Domenichiello, Bongermino, Fabiano, Armaiuoli, Iosco, Appio, Nicoletti. Dirigente Giuseppe Festa ARBITRO: Calia L. Ass. Ribatti - Cuscianna RETI: 20' Marsico, 50' Ciardiello VINCE Lapolla Senior, ma il Matera non demerita. La terza gara è stata la più bella della giornata. Le due formazioni si affrontano senza tanti tatticismi, squadre aperte a fare gioco con l'arma dell'offesa. Tutte e due le formazioni avranno pensato che la miglior difesa è l'attacco,tante le occasioni sprecate per l'imprecisione degli attaccanti e per la bravura dei portieri. Nello scendere in campo sulla carta la squadra di Emanuele Lapolla è più forte, ma i ragazzi del Matera non sono da meno, anzi un po' più d'esperienza forse i tanti errori sotto porta avrebbero avuto degli esiti più positivi. Infatti il Matera è la prima squadra a rendersi pericolosa, con Cifarelli che riceve un passaggio filtrante sulla fascia, si accentra ma il suo tiro finisce sull'esterno della rete. La prima occasione per Lapolla Senior, arriva al 5' con un tiro di Volpe che sfiora il palo. La palla viaggia da una porta all'altra,sulla fascia del Matera imperversa Mohamed che macina chilometri, mette palloni al centro ma i compagni non sono mai puntuali. Dall'altra parte Gagliardi e Volpe tengono sotto pressione la difesa avversaria, facendo fare gli

Alberto Marsico

straordinari a martulli e D'Adamo. Il vantaggio della Senior arriva con Alberto Marsico, che in fuga palla al piede, lascia sul posto un avversario, mette a fuoco il mirino e lascia partire il suo colpo che si infila tra palo e portiere.

L'occasione per il pareggio del Matera, la crea il solito Mohamed con una sua classica fuga sulla fascia, passaggio all'accorrente Martemucci che di prima intenzione spara una botta che trova un Losito insuperabile che devia in angolo. La ripresa continua con la stessa condotta di gara del primo tempo, con l'attacco della Senior più esperto e pericoloso. Al 36' fuga in sospetto fuorigioco di Gagliardi, che viene atterrato in area. Calcio di rigore battuto da Marsico, e Bellosguardo riesce ad evitare il gol deviando il tiro. Il raddoppio arriva al 50' con Volpe palla al piede sulla fascia destra, vede Ciardiello libero in area, riceve palla, con due finte disorienta l'avversario e poi tiro diretto in porta per il due a zero finale, che vale il passaggio del turno. vi.bo.

ne che in altre realtà d’Italia, sarebbe stata risolta in due giorni». Fino a quando il consiglio comunale, che a breve si riunirà, non darà un verdetto definitivo sulla questione, Franco Cupparo, non tornerà alla guida della società. «Qui sembra che ho alzato tutto questo polverone – dichiara Cupparo –perché voglio essere restituito immediatamente i soldi dal comune. Questo non è assolutamente vero, perché la società non è in crisi finanziaria, ma vuole soltanto quello che tutti vorrebbero, cioè ricevere una comunicazione scritta, dove si dica che la somma che noi dobbiamo ricevere, la avremo, anche se con pochi soldi alla volta, ma ci spetta, perché sono soldi che abbiamo speso due anni fa, per la messa in sicurezza dello stadio “Fittipaldi”». Insomma, una presa di posizione che fa capire a chiare lettere, che non si ritornerà a fare calcio in riva al Sinni. «Sia chiara una cosa – dice Cupparo – lunedì sera noi ci riuniremo come società, con la speranza che prima di quella riunione arrivi questa comunicazione scritta dal comune, altrimenti – conclude - se gli altri dirigenti hanno voglia di fare calcio, insieme al sottoscritto, andremo a disputare la serie D, lontano da Francavilla, visto che qui non siamo ben accettati». In conclusione, lunedì sera si saprà il destino del F.C. Francavilla. Claudio Sole

Forza Matera, poker di reti ai Vigili Credenziali da finalista confermate VIGILIDELFUOCO FORZAMATERA

0 4

VIGILI DEL FUOCO: Gianpietruzzi, Paolicelli, Battilomo, Tataranni, Pantaleo, Bressan, Gammarota, Rizzi, Iannella, Duni, Battista / Grittani, Rondinone, Iacovone, Santochirico, Cristallo, Dubla, Grande. All. Calia FORZA MATERA: Di Mola, Lamacchia, Gagliardi, Biondino, D'Aria, Giroletti, Di Pede, Cambio, Di Cecca, Farinola, Esposito / Acito, Cancellieri, Lapacciana, Armaiuoli, Bellomo. All. Liuzzi ARBITRO: Cuscianna. Ass. calia F.- Calia L. RETI: 8', 27' Di Cecca, 30' Di Pede, 46' Armaiuoli UN poker messo sul tappeto verde dal Forza Matera contro i Vigili del Fuoco. La sinfonia della partita già al secondo minuto fa capire chi dirigerà l'orchestra. Di pede ha subito una buona occasione, ma tira addosso al portiere, il gioco prosegue con il vantaggio per il Forza Matera che arriva all'8' minuto con Di Cecca. L'orchestra diretta dal trio Di Pede-GirolettiEsposito. Proprio Esposito, serve una gran palla in area a Di Pede che non riesce a sfrut-

tarla a dovere. Al 13' dialogo Di Pede-Esposito con passaggio smarcante per Farinola che tira un diagonale che fa la barba al palo. Al 27' arriva il raddoppio con il solito Di Cecca implacabile su passaggio smarcante di Giroletti. Incredibile azione sprecata al 27' dal Forza Matera. Per ben tre volte consecutive non riescono a segnare. Il pallone invitante è per Di Pede che solo tira a colpo sicuro, sulla linea salva un difensore. La palla giunge sui piedi di Di Cecca, tiro e respinta ancora tra i suoi piedi, ennesimo tiro palla che carambola tra un difensore ed il portiere che blocca. Un minuto dopo Di Pede si fa perdonare il precedente errore mettendo nel sacco il terzo gol. Nella ripresa la musica non cambia ripetuti attacchi del Forza Matera vengono di tanto in tanto spezzati dai tentativi in contropiede dei Vigili del Fuoco senza esiti. A metà del secondo tempo azione di Lapacciana sulla fascia, crossa in area pescando Cancellieri , questi poggia all'accorrente Armaiuoli che mette a segno il poker. Fino alla fine continua la superiorità del Forza Matera che va in gol per altre due volte, ma annullati per fuorigioco. Il finale forse ci indica, che la squadra detentrice del titolo possa arrivare in finale anche quest'anno. Vincenzo Bochicchio

LUCA SELVAGGI IN GRANDE EVIDENZA LAPOLLAJUNIOR OSPEDALE

2 2

LAPOLLA JUNIOR: Amoruso, Festa, Fiore, Albano, Di Lena, Cambio, Lapolla, Tataranni, Ferrante, La Macchia / Sacco, Ricciardi, Argiolas, Bitetti, Andriotti, Ventura, Iasiuolo. All. Scasciamacchia OSPEDALE: D'Adamo, Giacoia, Di Pede, Santarsia, Buono, Bruno, Papangelo, Cappiello, Contini, Selvaggi, Moliterni / Virelli, Guanti, Montemurro. All. Pellegrini ARBITRO: Calia L. Ass. Ribatti-Mormando RETI: 14' Albano, 16', 35' Selvaggi, 59' Lapolla Obbligo di vincere per passare il turno, venendo da un pareggio il team Lapolla J., una sconfitta l'Ospedale. I primi 10'minuti sono una fase di studio, le danze si aprono al 14', quando Santarsia atterra in area di rigore Di Lena. Alla battuta dal dischetto il capitano Lapolla Francesco, che angola troppo il tiro sul palo. Sulla ribattuta, il più lesto a lanciarsi sulla palla è Albano, che insacca il vantaggio. Immediata arriva la replica dell'Ospedale,

che ottiene una punizione dal limite al 16', incaricato della battuta è Luca Selvaggi che non sbaglia infilando il malcapitato Amoruso. L'Ospedale cerca di sfruttare il momento favorevole con Giacoia scatenato sulla fascia destra, crossa al centro e Selvaggi non riesce a colpire. Altra azione da segnalare al 27' sempre Selvaggi tra i più attivi, tira da fuori area, grande è la risposta di Amoruso che non si fa sorprendere. La ripresa inizia sempre con Selvaggi scatenato che porta in vantaggio la sua squadra. L'Ospedale in vantaggio comincia a tirare i remi in barca, mentre Lapolla Junior spinge gli avversari nella propria metà campo. Al 40' punizione battuta da Cambio, groviglio in area, sbuca una testa che colpisce il pallone che costringe D'Adamo alla deviazione in angolo. Sul proseguimento dell'azione tiraccio che finisce fuori. Tutti in avanti alla ricerca del pareggio, gli uomini della Junior conquistano una punizione dalla trequarti, calciata la palla in area, finisce tra i piedi di Lapolla, che scaglia un missile che finisce la sua corsa nel sette. Nel finale l'ultima occasione per l'Ospedale, ma Selvaggi non è preciso. vi.bo

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42 Sport Lascia la città dei Sassi Pasquale D’Arienzo


Eccellenza Il tecnico confermato insieme agli altamurani Nuzzi, Castoro e Zizzamia

Alcuni sponsor sono venuti meno e si è aperta la crisi

Policoro, decimo anno per Labriola

La gloriosa Libertas Rigamonti rischia di cessare l’affiliazione

IL POLICORO comincia a muovere i primi passi per la prossima stagione. La società jonica ha riconfermato per il decimo anno consecutivo in panchina Rocco Labriola prendendosi a questo punto la nomina del Ferguson lucano. E' difficile infatti ritornare al passato cercando negli archivi dei vecchi campionati un tecnico che per diversi anni ha allenato la stessa squadra. Questa oltre ad essere una novità, rappresenta anche un record. In nove anni sono stati vinti quattro campionati, è stato ottenuto un ripescaggio in Promozione nel 2003-04 anno in cui si è retrocessi in Prima Categoria per la sconfitta del Matera (poi ripescato in D) nei play - out contro la Battipagliese e play - off centrati alla prima stagione di Eccellenza con un buon quinto posto nel campionato appena terminato. Un curriculum sia per la squadra che per il tecnico stesso molto significativo che da buone indicazioni per il futuro. A proposito di futuro il club policorese sta trattando alcuni giocatori che a partire da luglio potranno già firmare le liste. L'en-

Rocco Labriola

tourage jonico si è mosso da tempo sul mercato e aspetta solo che le promesse verbali si trasformino in carta scritta. Le altre conferme in organico riguardano tre giocatori di Altamura, tutti ex Tricarico. Si trattano del difensore Nuzzi, del centrocampista Castoro e dell'attaccante Zizzamia ai quali è stata espressa totale fiducia per la prossima stagione. L'obiettivo della squadra è quello di disputare un campionato tranquillo, seppur i dirigenti non disdegnano di migliorare la quinta posizione ottenuta nell'annata passata. La priorità è comunque orientata verso gli under considerato che molto probabilmente si tornerà a schierarne tre obbligatoriamente in campo per novanta minuti e non più due. Per sapere gli acquisti ufficiali bisogna pazientare fino all'inizio del prossimo mese. Radiomercato è sempre alle porte pronto a cogliere qualsiasi colpo a sorpresa dell'ultim'ora. La prossima settimana quasi certamente con la riapertura del mercato sarà interessate per essere informati dei primi veri dettagli. Biagio Bianculli

La gloriosa Rigamonti rischia di sparire. «Il sottoscritto Giuseppe Festa, in qualità di presidente della ass. Sportiva libertas Rigamonti, che ha partecipato al campionato di prima categoria lucana lo scorso anno, comunica il rischio della non iscrizione al campionato per la stagione sportiva 2009/2010. In quanto le promesse fatte dagli sponsor sono venute meno, ed il sottoscritto non puo' da solo sopportare le spese di gestione dell'intero campionato. Rammaricato-recita il comunicato- per quello che si sta verificando per il rischio della scomparsa dopo molti anni della storica Libertas Rigamonti e resto in at-

Giuseppe Festa

tesa di nuovi sviluppi». La crisi colpisce la Rigamonti e ora si aprono nuovi scenari per eventuali cessione di titolo o addirittura cessazione dell’affiliazione.

Terza Categoria Il duo Parrella-Alberti ha nel mirino il traguardo promozione

Sant’Angelo è in finale Disco rosso per lo Stigliano nella gara disputata al comunale Loisi S. ANGELO STIGLIANO

5 3

S. ANGELO: Marottoli D., Loisi F., Grippo A., Fiscella C. (sostituito all' 87' da Fiscella F.), Bruno D., Lembo D., Ostuni C., Lorusso D., Laurino A. (al 91', Mastroberti M.), Ostuni R. (sostituito all'84' da Bgnuolo V.), Spera R F. (al 67' Iallorenzi R.,), Mastroberti M., Morrone E., Fiscella F., Grippo M., Iallorenzi R., Bagnuolo V., Mastroberti P. - Allenatore: Parrella Alberti. STIGLIANO: Cafarella G., Ciancia M., Bruno D., Campanale R., Lovecchio L. (al 46' Marchese D.), Orlando N., Dimase A. ( 61' Barbaro R.), Perrone S. (al 46' da Angerame R.), Lella M. (al 66' Cascino M.), Gariuolo M., Virelli L., Barbaro R., Rodriguez L. E. - Allenatore: Soldo Antonio ARBITRO: Aquino Rocco, della sezione di Potenza MARCATORI: Ostuni C.all' 8' e al 36'; Lorusso D. al 5', Bruno al 12', Ostuni R. al 27'; Virelli L. al 3', Campanle R. al 41', Orlando N. al 91'. NOTE: Ammoniti: Loisi F., Bruno D., Iallorenzi R., Perrone S. SI è disputata al comunale Loisi una partita agonisticamente molto accesa, perché c'era in gioco l'accesso alla finale che poteva consentire a una delle due squadre la promozione alla Seconda categoria. Il S. Angelo aveva una solo possibilità: o la vittoria o l'esclu-

Cataldino Ostuni e Domenico Bruno

sione; lo Stigliano poteva concedersi il lusso anche di pareggiare. La squadra di casa ha dato prova di carattere, anche se la sua partita è cominciata in salita, perché al 3' minuto lo Stigliano, subito, si è portato in vantaggio. Virelli ha battuto un calcio d'angolo che è finito direttamente in porta, senza che l'estremo difensore Marottoli abbia potuto evitare il gol. La squadra di casa ha avuto subito una reazione veemente, mostrando un grande sussulto di orgoglio. Infatti, al 5', il S Angelo arriva al pareggio con Lorusso. Questi, come da schema ben consolidato e applicato alla lettera dalla squadra, in seguito ad una lunga rimessa laterale di Spera dal ver-

tice dell'area destra e una spizzicata di testa di Laurino, elude la marcatura del portiere e calcia in rete, un gol davvero imparabile per Cafarella della squadra ospite; all'8', altro gol fotocopia al precedente, lunga rimessa laterale dal vertice dell'area sinistra di Spera e sulla palla danzante in area si avventa lesto Ostuni C che batte in rete, questo è il vantaggio della squadra di casa; al 12', ancora in gol il S. Angelo ad opera di Bruno che batte magistralmente una punizione dal limite dell'area, infilando in rete sulla sinistra dell'estremo difensore; il S. Angelo continua a macinare gioco in attacco, infatti al 27', arriva il 4° gol ad opera di Ostuni R., di-

rettamente su calcio d'angolo; al 36' , il 5° gol ad opera di Ostuni C., scambio in velocità tra Spera e Ostuni R., questi lancia la palla ad Ostuni C. che lascia partire un gran tiro che si infila sulla sinistra tra palo e portiere. Il S. Angelo, a questo punto, si concede un attimo di distrazione e lo Stigliano ne approfitta per segnare il 2° gol al 41', con Campanale. Questi, ricevuto palla da un compagno, dribbla Fiscella C. e lascia partire, dal limite, un sinistro velenoso che si insacca in rete a fil di palo, nonostante il tuffo disperato di Marottoli. Nel secondo tempo, il S. Angelo si è preoccupato di difendere la situazione di vantaggio, rintuzzando ogni azione offensiva della squadra ospite che ha cercato disperatamente di rimettersi in carreggiata. Questo atteggiamento ha portato alla realizzazione del 3° gol per lo Stigliano, ad opera d Orlando che, su calcio di punizione dal vertice dell'area sinistra, appostato sul secondo palo, elude la marcatura dei difensori del S Angelo, Marottoli smanaccia ed allontana la palla che finisce sul petto dello stesso giocatore così che la palla si insacca in rete. Il pubblico è accorso numeroso ed ha fatto un tifo caloroso e corretto. Anche la nuova giunta comunale ha partecipato alla manifestazione sportiva, facendo così omaggio ai ragazzi e ai dirigenti. Antonio Monaco

Allievi Inizia l’avventura in Sicilia per Fontana e soci

Invicta Matera sfida Udine ENTRA nel vivo la grande kermesse di calcio giovanile organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC in provincia di Catania. Conclusa la fase a gironi delle Finali Nazionali per Rappresentative Regionali, che ha visto coinvolte ben 38 squadre (19 per la categoria allievi ed altrettante per la categoria giovanissimi), sono rimaste quattro squadre per categoria che oggi affronteranno le semifinali e quindi la finalissima di domenica 28 nello stadio Bacigalupo di Taormina. Intanto, nella splendida cornice della provincia siciliana, sono approdate le 20 squadre che daranno vita alla Fase Finale a 4 della Coppa Allievi e Giovanissimi Professionisti e la Fase Finale a 6

degli Allievi e dei Giovanissimi Dilettanti e Puro Settore. Per quanto riguarda le Coppe, il regolamento delle fasi finali prevede una partita secca valida per le semifinali, in programma oggi, e la finalissima in programma domenica 28. I dilettanti, giocheranno prima tre partite in un girone all’italiana, e poi, le vincenti dei due gironi, disputeranno la finalissima martedì 30 allo stadio comunale di Pedara. FASE FINALE A 6 ALLIEVI DILETTANTI E PURO SETTORE Programma gare prima giornata – Oggi ore 18.30 Girone A: Invicta Matera (MT) – Donatello (UD) (stadio La Carlina di Treca-

Michele Fontana

stagni). Riposa: Mariano Keller (NA) Girone B: Tor di Quinto (Roma) – Ospedaletti S. (IM) (stadio Comunale di Aci S.Antonio). Riposa: Accademia I.

La società di Biscotto in crescita

Re Leone riceve il logo Telethon

Una formazione del Re Leone di Policoro

POLICORO - Da poco nato il neo coordinamento provinciale materano di Telethon, guidato da Cosimo Cellammare, con la sede a Policoro in via Monte Rosa, si dimostra molto attivo sul fronte della solidarietà. Da dicembre ad oggi, in soli sei mesi, ha messo in cantiere una serie di iniziative volte a sposare la nobile causa nazionale dell'associazione Onlus Telethon della ricerca scientifica contro la distrofia muscolare e tutte quelle malattie genetiche di cui ancora oggi i ricercatori stanno studiando le cause e trovando le giuste terapie per salvare vite umane. Così per alimentare la ricerca e la speranza di tanti esseri umani di vivere una vita senza sofferenza, tutti i coordinamenti nazionali sono in prima linea nella raccolta di fondi. Così l'ultima iniziativa in ordine cronologico conclusa da Telethon della provincia materana è il protocollo di intesa, sottoscritto martedì 23, con la società calcistica per ragazzi “Re Leone”, allenata da Giovanni Iannella e Giandomenico Biscotto, la quale in pochi anni da quando è sorta sta allenando tantissimi ragazzini che disputano campionati di calcio per categoria. Per il team jonico, dopo l'affiliazione alla Figc e alla società sportiva della Roma Calcio, ecco un ulteriore medaglia da appendere sulla di-

visa ufficiale: il logo di Telethon. “Insegnare ai ragazzi spiega Iannella- il valore della solidarietà e dell'altruismo soprattutto in tenera età è alla base di una sana crescita psicofisica. Per noi è un onore portare sulle nostre divise il logo di una delle associazioni più conosciute d'Italia, e uno stimolo in più per i miei ragazzi andare in campo e giocare anche per i loro coetanei più sfortunati”. Anche il coordinatore provinciale spende parole di elogio per questa partnership: “Aperta a tutte le società calcistiche e sportive in questo caso che vogliono aderire al binomio sport-solidarietà, quest'ultimo uno dei valori più importanti di un essere umano, attraverso uno dei settori sociali più conosciuti del nostro Paese. Quello sport però in cui tante persone sono impegnate direttamente ed indirettamente e basato sulla lealtà e il rispetto proprio come il manifesto dell'associazione che rappresento”. A partire dall'apertura della stagione calcistica 2009/2010, chiamando il 3400967035 ci si può iscrivere come società calcistica al “Gran Premio della solidarietà” e le tre squadre che raccoglieranno più fondi per Telethon saranno premiate con la fornitura di materiale tecnico per le scuole calcio a Coverciano . Gabriele Elia

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Sport 43

Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

Basket A dilettanti Arriva la prima conferma da casa-Potenza

Ruggeri, sì alla Levoni La dirigenza si incontrerà con Grasso e prova a tenere Chiarastella LA SECONDA conferma è arrivata, attesa nel pomeriggio di ieri per la Levoni Potenza. Massimo Ruggeri, pivot di grande esperienza ha rinnovato il contratto con la società bianconera del presidente Francesco Petrullo. Una notizia molto importante vista la caratura tecnica e umana dell'atleta riminese, che nella passata stagione ha dato un contributo indispensabile alle fortune della società potentina e della squadra allenata prima da Gianni Tripodi e successivamente da Gigio Gresta. Antonio Paternoster ha dunque due tasselli per la prossima stagione, il primo Antonio Rato e il secondo Massimo Ruggeri. Entrambi sono uomini di esperienza. Per Ruggeri si tratta di una conferma quanto mai meritata dopo una stagione, quella 2008/2009 vissuta da autentico protagonista sia sul piano tecnico che del carisma. Massimo Ruggeri ha dimostrato in tutto il campionato di avere grande attaccamento ai colori sociali e una capacità di tenere duro sotto canestro fuori dal comune. Giocatore dotato di doti tecniche eccelse, Ruggeri ha garantito alla Levoni un rendimento di primo livello. Regista in campo e fuori ha costituito un perno intoccabile nell'economia di gioco della compagine lucana. La vastissima esperienza in Lega A

Ruggeri, confermato dalla Levoni

e in Nazionale costituisce per la società del presidente Francesco Petrullo una solida base di partenza per il futuro e la stagione agonistica 2009/2010 che si preannuncia quanto mai calda e affascinante. Nei prossimi giornate i massimi dirigenti saranno al lavoro per confermare anche la guardia-ala Sebastiano Grasso protagonista sfortunato del campionato appena concluso, visto il brutto infortunio che ne ha condizionato pesantemente il finale di stagione. Il coach Antonio Paternoster ha dunque due uo-

Tappa lucana il prossimo 29

Ecomaretona anche a Policoro POLICORO - Il 14 giugno i corridori della seconda edizione dell'Ecomaretona 2009 sono partiti da Reggio Calabria per percorrere tutto lo Stivale fino al 30 agosto, giorno dell'arrivo dei maratoneti a Trieste. In questo tour è prevista anche una tappa di arrivo e partenza nel centro jonico. Infatti la carovana la mattina del 29 giugno arriverà nei pressi del lungomare centrale di Policoro, Lido “La Stiva” per le 10:00, con ripartenza poi il giorno dopo alle ore 08:00 (la prima tappa di 20 Km, la seconda di 14). Dopo il successo della corsa su strada del 2008 (Ventimiglia-Reggio Calabria), una sorta di Giro d'Italia a piedi, anche quest'anno l'Ecomaretona, ideata da Giuseppe Tamburino, non ha una finalità agonistica ma: sociale, culturale, ambientale, oltre che sportivo naturalmente, per riscoprire le bellezze dell'Italia: mari, monti, monumenti e città d'arte. Uno scrigno di tesori invidiato da mezzo mondo. Correre però aiuta anche a non inquinare e a tenersi in forma. Da qui la valenza naturalistica, come dice la parola stessa della manifestazione. Il percorso si snoda su 1500 chilometri divisi in 78 giorni. Nove le regioni (compresa la Basilicata) che i maratoneti attraverseranno e 133 i Comuni per un totale di 78 tappe di cui la più lunga è di 25 Km e la più corta di 6. La novità è che i corridori si potranno accodare ad ogni tappa e non ci sono limiti di età: tutti possono correre proprio come se si stesse organizzando una corsa tra amici. L'importante è partecipare a tutelare l'ambiente: questo in sintesi lo slogan della corsa senza trascurare però, ed è un altro elemento di novità dell'Ecomaretona, gli abusivismi, il degrado, il rispetto delle norme sulle barriere architettoniche, qualità dei servizi, soprattutto spiagge, e quant'altro. Insomma una fotografia istantanea sullo stato di conserva-

zione di tutto ciò che ci circonda, il nostro habitat naturale, e che dopo l'arrivo potrà essere consultato sull'omonimo sito internet www.ecomaretona.it grazie alle riprese di fotografi, video amatori e giornalisti che saranno al seguito. La partenza di ogni tappa è prevista per le 08:00 e nelle città di arrivo ogni sera il programma prevede la “Fitwalking” (camminata veloce di 2/3 Km), con atleti di fama mondiale e olimpionici del calibro di Giorgio e Maurizio Damilano, che cercheranno di coinvolgere anche i turisti in questa mini-maratona, con gazebo itineranti (Ecovillage) montati, sempre all'arrivo, in cui saranno affrontati e divulgati i temi legati all'ambiente e allo sport pulito, oltre alle degustazioni dei prodotti tipici. Gli organizzatori prevedono: 25000 maratoneti (compresi i Fitwalking); 200.000 visitatori Ecovillage; 400.000 contatti nel corso del tour. Gabriele Elia

mini certi, due assolute garanzie di affidabilità per la prossima stagione. Ovviamente con la conferma di Grasso e, si spera, negli ambienti bianconeri di Albano Maximo Chiarastella la Levoni Potenza potrebbe lavorare con maggiore serenità in vista della stagione di A Dilettanti 2009/2010. Ruggeri sarà ancora una volta il totem della Levoni Potenza nel campionato maschile di serie A Dilettanti. Gli avversari sono avvertiti… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

L’Invicta “prenota” la B e si allarga a Melfi NON UNA vera e propria acquisizione di titoli sportivi, ma una sinergia e fusione con il Basket Sarno. E' questa la novità in seno alla Centre Corporelle Potenza che ha ufficializzato, attraverso il suo presidente Antonio Colangelo, una sorta di prenotazione del titolo sportivo campano, nel caso in cui non dovesse andare a buon fine il ripescaggio. Ma nel più ampio ventaglio di crescita, l’Invicta punta anche al coinvolgimento di Melfi per un progetto più ampio, visto l'allargamento societario che ha inteso favorire l'ingresso di un gruppo di appassionati di basket federiciani facente capo all'ex presidente dell'Olimpia Melfi, Giorgio Cassotta. In questa direzione non è da escludere l'ipotesi, ambiziosa di poter vedere una squadra di Potenza e una di Melfi rispettivamente in serie B Dilettanti e in C. Con Melfi la Corporelle ha già lavorato per la realizzazione di un

settore giovanile che guarderà a tutto il territorio. Impresa, sport e istituzioni potrebbero essere coinvolte nel programma, anche se non manca un velo di amarezza visto che Colangelo afferma: “La Comunità Montana sa che la questione Lavangone è vitale per consentire esperienze cestistiche di vertice nazionale. I sindaci di Potenza, Vito Santarsiero e di Melfi Alfonso Navazio conoscono i nostri progetti. Le istituzioni sono consapevoli della nostra iniziativa. Anche la Provincia di Potenza e il presidente Lacorazza è stata chiamata in causa per interagire. Nei prossimi giorni avremo una conferenza stampa dove spiegheremo nei dettagli ambizioni, obiettivi, progetti aziendali e sportivi. La nostra società vuole proiettarsi verso traguardi più alti, grazie al coinvolgimento di istituzioni, imprese e appassionati”. f.menonna@luedi.it

Mountain bike Bravi Papaleo, Forte, Barbaro e Guida

Biker lucani in evidenza POTENZA - Bikers lucani sugli scudi in terra campana. Al “4° Trofeo Ottai MTB - Circuito dei Tre rifugi - Campionato Regionale Campania”, i ragazzi lucani impegnati nella manifestazione hanno messo in mostra di avere numeri interessanti. Nella classifica generale il primo lucano a tagliare il traguardo è stato lo Juniores Domenico Papaleo (Loco Bikers) che è risultato essere anche il vincitore di categoria davanti a Alessandro Lopriore (Rasc Ivpc De Santis) e Angelo Antonio La Sala (Sele Salerno Bike). Vincitore assoluto di questa prima partenza, riservata al tutte le categorie amatoriali e agli Juniores, è stato Vittorio Pallino (Bike e Sport) che si è imposto davanti a Antonio Matrisciano (Amici del pedale) e Antonio Terranova (New Valley). Tra gli M1 ha trionfato lo stesso Terranova davanti a Rubino Sabato (Bike e Sport) e al lucano Antonio Forte (U.C. Il Velocifero - Rionero). Tra gli M2 ha vinto Matrisciano davanti a Mario Sgambato (Aris Mtb) e Massimo Volpe (Monti Picentini). Pallino, vincitore assoluto, si è imposto tra gli M3 precedendo sulla linea del traguardo Santolo Napolitano (Cafe linuk cicli De Maio) e Gerardo Scocozza (Bike e

Papaleo

Sport). Tra gli M4 si è imposto Pasquale Ariano (Amici del pedale). Tra gli MJ ha vinto Giacomo Tascillo (Mtb Caiazzo Center Bike). Tra gli MO ha tagliato per primo il traguardo Pierluigi Pagliaro (Center Bike). Tra gli MT si è imposto Carmine Amendola (Bike e Sport). Tra gli OP ha vinto, infine, Michele Salza (Co. Bo. Pavoni). Nella seconda partenza che ha visto

F1 I team ribelli si incontrano a Bologna dopo l’intesa con la Fia

Montezemolo: «Sì alla terza auto» BOLOGNA – L’incontro della Fota a Bologna si è trasformato nel «the day after» dopo l’accordo di ieri con la Fia. I protagonisti degli otto team ribelli si sono riuniti per tre ore. Presenti Luca di Montezemolo (Fota-Ferrari), Stefano Domenicali (Ferrari) John Howett (Toyota), Flavio Briatore (Renault), Martin Whitmarsh (Mclaren), Mario Theissen (Bmw), Christian Horner (Red Bull), Franz Tost (Toro Rosso) e Nick Fry (Brawn Gp). Assente invece Ross Brawn. Ovviamente adesso bisogna mettersi a lavorare duramente per ridare alla Formula 1 quel fascino che negli ultimi tempi si era decisamente perso e che ha portato non pochi tifosi del mondo dei motori a concentrare il proprio interesse sulle due ruote. «Ho molto apprez-

zato la disponibilità del consiglio mondiale e del suo presidente – spiega Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Fota e Ferrari –Si sono create le premesse per potere andare avanti. Mi auguro che possa essere raggiunto un accordo, che non è ancora fatto, con la Cvc (la società di Bernie Ecclestone, ndr) che deteniete i diritti». Montezemolo fa comunque un accenno a Max Mosley che ha deciso (finalmente sarebbe il caso di dire) di mettersi da parte dopo la lunga resistenza ai grandi costruttori. «Cosa è cambiato rispetto a domenica? Lui è stato molto chiaro, onesto – afferma Montezemolo – ha detto cose precise, ha affermato che pensava da tempo a questa decisione e che i suoi collaboratori ne erano al corrente». Diversi i pro-

getti in cantiere da parte della Fota: «Si è creata una situazione che permette di andare avanti tranquillamente – continua Montezemolo – fermo restando le novità che vanno portate alla formula 1 perchè come in tutti gli sport e lo spettacolo bisogna andare avanti per dare linfa nuova. Personalmente sono favorevole alla terza vettura per lo show e perchè ho pure qualche idea per quanto riguarda i piloti». E qui si comincia a scatenare la fantasia degli appassionati che non è difficile capire a quali nomi porta. Non è una novità che i tifosi della rossa di Maranello sognano di vedere in Ferrari il due volte campione del mondo Fernando Alonso. E poi c'è la suggestiva ipotesi di vedere in F1 e su una Ferrari Valentino Rossi.

al via ragazzi della categoria Allievi (15-16 anni) prestazione di rilievo per i ragazzi dell'Asd Val d'Agri che hanno conquistato il primo, il terzo e il quarto posto rispettivamente con Antonio Lavieri, Luigi Savarese e Lorenzo Conte. La seconda piazza è invece stata conquistata da Mirco Panza (Sele Salerno Bike). Nella terza e ultima partenza, che ha visto al via gli Esordienti (13-14 anni) si è imposto Michele Gallo, anche lui alfiere all'Asd Val d'Agri, davanti al compagno di squadra Alessio Albano e Marco Casella (Mtb Caiazzo Center Bike). In terra pugliese, invece, al “5° Trofeo Bosco delle Pianelle - Martina Franca (Ta)”, ha mettersi in evidenza sono stati Tommaso Barbaro (G.S. C. Baser) che ha vinto la classifica riservata agli M6; Saverio Guida (G.S. C. Baser) tra gli M2 che ha conquistato una bella ottava posizione in categoria; Lorenzo Passabì (Re-Cycling Bernalda) che si è classificato tredicesimo tra gli M4; Francesco Rinaldi (G.S. C. Baser) che ha conquistato una bellissima seconda piazza tra gli M5, preceduto soltanto da Vittorio Piccoli, beniamino di casa in forza al Team Bike Martina Franca. Rocco De Rosa

Motogp, sorpresa De Puniet ASSEN (OLANDA).Tre piloti in testa alla Motogp dopo sei grand prix e nessuno di loro davanti nelle prime libere del Gran Premio d’Olanda sulla pista di Assen. La giornata del venerdì, sempre poco indicativa, propone la novità Randy De Puniet. Il francese della Honda ha fatto registrare il miglior tempo di giornata in 1'37"842. Un vantaggio comunque minimo di 5 e 35 millesimi rispetto al campione del mondo del Fiat Yamaha Team Valentino Rossi (1'37"847) e la Ducati di Casey Stoner (1'37"877). Sono invece 219 i millesimi di vantaggio del francese sull'altra Yamaha ufficiale, quella dello spagnolo Jorge Lorenzo, che con Rossi e Stoner è leader con 106 punti in classifica. Una bella rivincita per De Puniet che lo scorso anno fu costretto al ritiro dopo una collisione con Valentino Rossi nel primo giro.

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44 Sport


Il materano Valerio Antezza premiato per lo scudetto vinto col Bassano

Matera, galà dell’hockey La società di Xiloyannis chiude l’annata storica con una festa GRANDE successo per il primo “Trofeo dell'Amicizia”. L'evento, organizzato dalla Pattinomania, si è svolto mercoledì scorso a Matera presso la tensostruttura di via dei Sanniti. La società del presidente Xiloyannis ha deciso, infatti, di chiudere con una grande festa la stagione agonistica 2008/09 che ha regalato la permanenza in serie A2 e tante soddisfazioni nei campionati giovanili. Il programma dell'evento ha previsto delle gare promozionali, alle quali hanno preso parte tutte le squadre giovanili della società di hockey su pista della città dei Sassi, la premiazione della squadra under 15 dal campione materano di hockey su pista, Valerio Antezza, che quest'anno ha vinto lo scudetto con il Bassano e poi il trofeo dell'Amicizia che ha visto impegnate tre squadre: arancio, verde e gialla, composte dagli atleti che nella scorsa stagione hanno vestito la maglia della Pattinomania e da Pietro Papapietro, fresco della promozione in serie A1 con il Correggio, Davide Santeramo in forza al Seregno nella massima serie, il campione d'Italia Valerio Antezza e Lezoche probabile nuovo acquisto della Pattinomania per la stagione

Nuoto E’ la rappresentativa regionale Propaganda

Tredici lucani a Gubbio

Una formazione della Pattinomania( foto www.Sassilive.it

2009/2010 . Il trofeo dell'Amicizia è stato vinto dalla squadra in maglia arancione composta da Mele, Gaudiano, Michele Xiloyannis, Lezoche, Maria Teresa Mele, Reho e Antezza che ha superato 7-6 il team composto da Picca, Barbano, Cellura, Luca Nicoletti, Quatraro, Braia e Pietro Papapietro. I verdi di Barbano hanno poi battuto, per sette a due, la rappresentativa in maglia gialla composta da Giacomo Xiloyannis, Vivilecchia, Matera, Antezza, Luca Santeramo, Mario

In una gara nel casertano

Heian karate do è quarto posto Il gruppo dell’Heian do di San Chirico Raparo di Potenza

PODIO sfiorato per la Heian Karate-Do che si aggiudica un buon quarto posto al trofeo Interregionale di Sound Karate. La squadra composta da Enza Gresia, Vincenzo Gresia, Alessandro Durante e Antonio Russo, riesce ad affermarsi sugli avversari ma, perde per un soffio la medaglia di bronzo. Eppure come commentato dal direttore sportivo, Enzo De Mare: “E’ Una giornata da non dimenticare quella di domenica 7 giugno 2009 al Villaggio Turistico "Le Campole", in provincia di Caserta, dove i ragazzi hanno nuovamente trascorso qualche ora all’insegna dello sport e della socializzazione. Convinti che non sia necessario salire sul podio per considerarsi vincitori, siamo ampiamente soddisfatti dei numerosi risultati conseguiti dai nostri

ragazzi”. Numerosa la partecipazione alla 5^ edizione del Trofeo Interregionale di Sound Karate, organizzato dalla ASD ATHLON Maurino di Portico di Caserta, con la collaborazione del Comitato Regionale FIJLKAM settore Karate. Nuovo metodo per semplificare l’apprendimento del Karate, migliorare la propria condizione psicofisica e divertirsi a tempo di musica, il Sound Karate continua ad affermarsi tra i giovani e gli stessi maestri. Una nuova frontiera di un’arte antica, basata sull’armonia tra mente e corpo, un’arte che oggi trova nella musica un nuovo metodo per diffondersi ed evolversi, e per garantire alle nuove generazioni nuovi stimoli per la crescita agonistica e personale. f.g.

Papapietro e Davide Santeramo. Nell'ultimo incontro la formazione in casacca arancio ha poi superato senza eccessivi affanni quella in casacca gialla per sette a due portando a casa il primo Trofeo dell'Amicizia e festeggiando la vittoria insieme ai tifosi che per tutta la stagione hanno incoraggiato e sostenuto la formazione del presidente Xiloyannis e che sono pronti ad una nuova avventura nel campionato di serie A2. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Alcuni dei ragazzi in gara a Gubbio

SONO 13 I ragazzi che costituiranno la Rappresentativa Regionale del settore Propaganda della Federazione Italiana Nuoto che da oggi e fino al 28 giugno a Gubbio parteciperanno alla manifestazione nazionale denominata “Trofeo delle Regioni”. I ragazzi tesserati a Società affiliate alla F.I.N. in possesso della licenza di Scuola Nuoto Federale sono stati indicati dal settore tecnico dopo le due prove regionali

tenutesi nello scorso mese di aprile. Questa la comitiva coordinata dai due tecnici Scasciamacchia Antonio e Caruso Michele partiranno questa per Gubbio : Alaini Francesca, Bonamassa Mara, Viggiani Martina, Viggiani Chiara, Giannini Andreina, Di Trani Martina, Magro Gabriele, Braico Andrea, Valentino Giacomo, Lufrano Gabriel, Angiola Nicolas, Mennone Mirko, Lichinchi Pasquale.

Ciclismo L’Emmeticycling organizza la gara del 5 luglio di 98km

Trofeo città dei Sassi al via Presentata la kermesse valida per il campionato provinciale MATERA – Cicloamatori provenienti da varie regioni meridionali parteciperanno il 5 luglio a Matera alla prima edizione del «Trofeo Città dei Sassi», organizzato dalla società Emmeticycling, presentato ieri dai presidenti della Federazione ciclistica regionale, Carmine Acquasanta, della società organizzatrice, Giuseppe Squicciarini, e dal consigliere comunale Adriano Pedicini. La manifestazione, che partirà e si concluderà a Matera, prevede un percorso di 98 chilometri. Dopo un giro turisti-

Tennis, Open di Matera agli ottavi Si delinea il tabellone degli Open 2009 di Matera. Questi i risultati degli ottavi di finale del torneo nazionale Fit Open 2009, in corso di svolgimento sui campi del Circolo Tennis in viale delle Nazioni Unite. Vincenzo Santopadre b. Massimo Bosa 6-2 ; 6-4 Giulio Di Meo b. Cosimo Munzone 6-0; 6-1 Alberto Lommi b. Laerte Di Falco 7-5; 6-4 Diego Veronelli b. Cesare Gallo 6-2; 6-4 Alberto Cristofaro b. Marco Di Vuolo 6-2 6-2 Stefano Tarallo b. Adriano Albanesi 6-2, 7-5. Tra le sorprese c’è senza dubbio l’eliminazione di Di Vuolo ad opera di Alberto Cristofaro. sport@luedi.it

co nei rioni Sassi la carovana raggiungerà i territori di Miglionico e Grottole, dove è previsto il premio della montagna, lungo un itinerario che si preannuncia impegnativo e selettivo. La gara, valida per il campionato provinciale, premierà i primi tre classificati in assoluto e i vincitori di dieci categorie a partire da 16 anni di età. Seguiranno un «pasta party» e uno spettacolo di intrattenimento musicale. I cicloamatori in Basilicata sono 400, parte dei quali impegnati nel cicloturismo.

La locandina della manifestazione

MATERA OPEN 2009

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Sport 45

Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

Il dirigente capitolino da’ un significato importante al ruolo sociale del torneo

Ricca: «Livello tecnico alto» La Città Futura Roma è alla nona partecipazione nella città dei Sassi VETERANI della manifestazione materana del Minibasket in Piazza, i dirigenti del Città Futura Roma rinnovano da ormai nove anni la fiducia nei colleghi della Pielle Basket. «E’ la nova volta che siamo qui per il Minibasket in Piazza -commenta Massimiliano Ricca, allenatore del gruppo del Città Futura- e qui a Mater abbiamo provato tutte le esperienze: dall’alloggio situato nella Scuola Media “F. Torraca” del primo anno, passando per l’ospitalità delle famiglie, per finire all’attuale residenza del Convitto. Sempre esperienze nuove e particolari. Ormai, essendo dei veterani sappiamo anche spostarci senza gravare sull’organizzazione». Un esperienza sempre positiva grazie all’ottima organizzazione, oltre che per i tanti eventi coinvolgenti che la caratterizzano. «L’organizzazione è perfetta, non ci sono mai stati problemi negli anni -continua Ricca- davvero ottima. Inoltre, tutti i nostri piccoli atleti sono sempre entusiasti di vivere esperienze nuove, emozionanti e divertenti, come è successo per la sfilata del primo giorno, quando tutti si sono divertiti a fare cori e cantare nello splendido scenario creato dal corteo». Dal punto di vista tecnico il torneo impressiona il tecnico romano, che pone la manifestazione organizzata dalla Pielle Basket come prima su livello nazionale per la categoria. «E’ un torneo di livello tecnico molto alto -dice il tecnico Massimiliano Ricca- considerando anche la possibilità di prestiti ai quali diverse squadre attingono. Comunque, penso che tra quelle viste sin’ora, sia il Roseto degli Abruzzi la più accreditata alla vittoria finale». Il gruppo del Città Futura Roma è un gruppo buono dal punto di vista tecnico e soprattutto omogeneo, merito di una grande organizzazione dello staff

Un momento di gioia dei ragazzi del minibasket, sotto la panchina giordana

tecnico. «Noi dal punto di vista tecnico siamo una buona squadra -riprende il coach romano- con l’importante caratteristica di una grande omogeneità del gruppo. Chiunque sia in campo, siamo certi che darà il suo contributo allo stesso modo di chi viene sostituito». Ma, l’importanza del Minibasket in Piazza, non è solo quella tecnica, quanto quelle dell’esperienza di vita per tutti i minicestisti, che nel fine settimana sono raggiunti dai genitori per una breve vacnza. «I ragazzi hanno creato legami d’amicizia soprattutto con gli altri presenti a Matera. Inoltre, l’esperienza lontano dalle famiglie è importante per la crescita di ogni piccolo atleta. Qualcuno può aver avuto piccole difficoltà -conclude coach Ricca- ma in poco tempo è cambiato tutto». Francesco Calia sport@luedi.it

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46 Sport


La rappresentanza venezuelana è colorita e ricca di fascino sudamericano

Caracas, è disco rosso Roseto si è dimostrato più forte e oggi sfiderà la Pielle Matera Era, indubbiamente, una della maggiori candidate alla vittoria finale, se non proprio la squadra da battere. I venezuelani del Champagnat Caracas, anche quest'anno, eranopartiti per vincere la competizione cestistica “Minibasket in Piazza”, in programma in questi giorni a Matera. La compagine sudamericana è alla sesta partecipazione consecutiva alla kermesse e, per il secondo anno di fila, è campione in carica, avendo trionfato nelle edizioni 2007 e 2008. «Potevamo vincere anche nel 2005- spiega Antonio Villino, genitore di uno dei giovani cestisti. Ma sono anche il traduttore ufficiale della squadra, perchè ho il sangue per metà italiano. Mio padre è nativo di Noci (BA). I nostri ragazzi sono iscritti ad una scuola marista di Caracas, quella, appunto, denominata Champagnat» (Champagnat è un termine francese, perchè se fosse spagnolo ci sarebbe la tilde sulla lettera n). Per la cronaca, nell'edizione 2005, i venezuelani furono sconfitti dagli estoni del Minibasket Center Hito, al loro quarto sigillo. La scuola marista ha la sua sorgente ispiratrice nell'esperienza di San Marcellino Champagnat e dei Fratelli Maristi da lui fondati a Lione, nel 1817, ed oggi presenti

Le squadre impegnate nelle gare al Circo di ieri (foto Videouno)

nei cinque continenti. La scuola permette ai ragazzi di unire studio, preghiera e sport. «Nella città di Caracas -continua Villino- siamo la squadra più forte, abbiamo vinto in tutte le categorie, dal minibasket ai cadetti. E' dallo scorso ottobre che ci siamo preparati per questa manifestazione nella vostra città. Il nostro coach (Josè Gregorio Ruiz), al suo dodicesimo anno in società, è una specie di talent scout, cioè visiona i ragazzi sin da

quando hanno 7 anni, per poi valorizzarli. Tre nostri giocatori, che in passato hanno calcato questo palcoscenico, ora sono inseriti a pieno regime nella selezione giovanile del nostro paese. I nomi? Mauricio Bonel, Manuel Garcìa e Luìs Gonzales. Il torneo materano rappresenta una vetrina importante per i nostri ragazzi, che hanno sia la possibilità di un'esperienza fuori dai confini nazionali, sia fare nuove amici-

zie». Poi, una considerazione su Matera: «L'avevo vista solo sui libri e in televisione, grazie al film di Mel Gibson. Ammirare dal vivo i Sassi è una cosa stupenda». La delegazione venezuelana può contare su circa 30 persone, un vero e proprio esodo. Tra i più “bizzarri” spicca Andrès Paez, anch'egli genitore di uno dei ragazzi protagonisti. Il suo abbigliamento è alquanto curioso: maglietta vino tinto (così

è definita la loro Nazionale calcistica), trombetta con i colori della bandiera del Venezuela e un cappello da joker. Davvero un gruppo molto simpatico, ma la fortuna non l’ha assistiti e ieri si sono imbattuti in un Roseto degli Abruzzi tritacarne che troverà oggi in semfinale la sorprendente Pielle Matera. Il basket è questo, imprevedibile e spettacolare. Alla prossima Caracas. Nicola Guanti

Ieri niente gare ad Ecopolis di La Martella causa il maltempo

Larato: «L’Altamura usa il torneo per dare esperienza ai ragazzi»

A sinistra il coach della squadra Altamura Michele Larato Due momenti delle gare di ieri al Circo

IL MINIBASKET in Piazza rappresenta un’esperienza unica anche per chi la vive praticamente in casa come i ragazzi dell’Altamura. Occasione per incontrare tanti ragazzi con la stessa passione, le stesse ambizioni e stessi punti di vista, oppure punti di vista diverti per scambiare idee e modi di vedere, di culture e lingue diverse. «E’ un’esperienza unica perchè i nostri piccoli atleti è la prima vera occasione di vivere il vero basket -commenta il tecnico Michele Larato- è la prima possibilitò di avere idea di cosa rappresenti il basket nel mondo. Giocano con bambini di altre città e nazioni. E’ un’esperienza che davvero li completa». Anche le esperienze di contatto con realtà diverse al Minibasket in Piazza sono una conseguenza normale. «I ragazzi sono sempre pronti a fare amicizia -ammette Michele Larato- e quest’anno, non ospitando presso le proprie abitazioni, i nostri atleti sono maggiormente propensi a fare diverse amicizie. Magari più che di amicizie si potrebbe parlare di scambio di impressioni, di vedute e punti di vista, proprio come accade a noi più gradi, tra allenatori e dirigenti delle società». Alla nona partecipazione alla kermesse in-

ternazionale organizzata dalla Pielle Basket Matera, i pugliesi hanno potuto prendere atto del miglioramento costante dell’organizzazione, che è cresciuta sino a portare in Basilicata e Puglia ben 64 squadre negli ultimi anni ed un numero sempre maggiore di squadre provenienti dall’estero. «L’organizzazione ogni anno è sempre migliore continua coach Larato- conseguenza normale per un gruppo dirigenziale che lavoro con serietà ed impegno per un intero anno prima di arrivare alle gare ed agli eventi ai quali noi partecipiamo durante la settimana della manifestazione». Dal punto di vista tecnico si possono ammirare differenti capacità dai diversi minicestisti che calcano i campi da gioco delle diverse location del Minibasket in Piazza, ma l’impressione è che la manifestazione resti un importante punti di riferimento per molte società. «Questa è la migliore manifestazione che c’è dal punto di vista tecnico -conclude il tecnico dell’Altamuraunisce società con grandi potenzialità con altre che fanno del minibasket un mero divertimento per i ragazzi, in un ottimo clima per la loro crescita». f.c.

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Sport 47

Venerdì 26 giugno 2009


La mostra

Venerdì 26 giugno 2009

L’attrice è morta ieri mattina, stroncata dal cancro. Aveva deciso di sposare il compagno O’Neal

La Fawcett non ce l’ha fatta a pronunciare il sì La Lollo dietro l’obiettivo di MAURIZIO GIAMMUSSO I GUARITORI di Manila, con le mani impiastrate di sangue e il sorriso seducente di Sean Connery; i miserabili che dormono per le strade di Nuova Dehli e i volti dei potenti, Kissinger, Castro, Reagan. C'è tutto un mondo, anzi tanti mondi diversi, tante emozioni e pensieri nei 250 ingrandimenti, che al Palazzo delle Esposizioni di Roma celebrano i 50 anni di fotografia di Gina Lollobrigida. La diva del cinema italiano famosa nel mondo ha inaugurato ieri sera la sua mostra, intitolata 'Gina Lollobrigida fotografà insieme al sindaco della città Gianni Alemanno e a Philippe Daverio, curatore dell’esposizione aperta al pubblico da domani a 13 settembre. «Ho passato la vita sui set cinematografici, dove ero continuamente osservata, scrutata, fotografata – ha raccontato la Lollo – Per questo, finito un film, avevo voglia di scappare e di ritrovarmi dall’altra parte della camera, insomma essere io a osservare, scrutare, fotografare». La foto è uno dei tre amori dell’attrice: il primo naturalmente è il cinema, il secondo la scultura, che le ha guadagnato molti onori e fama internazionale; e poi c'è la foto, in tutte le sue espressioni. Spiccano infatti nel percorso della mostra la serie di intensi bianchi e neri, che raccontano la Sicilia dela povera gente; e accanto le immagini coloratissime delle Filippine. Ci sono ritratti intensi di persone del suo mondo, come Fellini, Visconti, la Callas e volti sconosciuto che raccontano un mondo.

FARRAH Fawcett ha perso la sua battaglia contro il cancro. L’attrice icona degli anni Settanta è morta ieri mattina in un letto del St. John's Medical Center di Santa Monica dopo aver combattuto da tre anni contro una rara e aggressiva forma di cancro al colon. L'ex Charliès Angel era in ospedale dall’inizio della settimana, e alternava momenti di lucidità ad altri di incoscienza. Accanto a lei aveva i famigliari, soprattutto il compagno di una vita, Ryan O'Neal, che le è stato vicino per tutto il tempo. «Non c'è più –

ha detto Ryan O'Neal al settimanale People, primo a dare la notizia -, ora è con Dio, con sua madre e sua sorella. La amavo con tutto il cuore. Mi mancherà moltissimo. Negli ultimi giorni continuava a perdere e riprendere conoscenza. Le ho parlato per tutta la notte. Le ho detto quanto la amo. Ora è in un posto migliore». I due nei giorni scorsi avevano deciso di sposarsi, ma il proposito non è stato portato a termine a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute dell’attrice.

La coppia stava insieme da ormai vent'anni, ma il loro rapporto, che in passato aveva avuto numerose crisi, si era rinsaldato alla scoperta della grave malattia di lei. Non ha potuto salutarla invece il figlio Redmond, in prigione per possesso di droga, che aveva avuto un permesso speciale per visitare la madre a fine aprile ma non è riuscito a ottenerne un altro quando, mercoledì sera le condizioni dell’attrice si sono aggravate e le è stata data l’estrema unzione. Con il ragazzo ha potuto parlare solo al telefono.

Il 15 luglio torna nelle sale il maghetto più famoso

Niente volgarità

Arriva il sesto Harry Potter tra storie d’amore e misteri

La Bbc fa guerra al sesso

ROMA – Otto anni dopo 'La pietra filosofalè ritorna il 15 luglio nelle sale (distribuito dalla Warner) il maghetto più famoso del mondo con il sesto film della serie di Harry Potter, 'Il principe mezzosanguè. Insomma ci si avvia, anche se lentamente, alla fine della saga, perchè il film non è altri che il penultimo atto prima della chiusura con I doni della morte già in lavorazione in Galles. Un film, quest’ultimo, che si annuncia sarà diviso in due parti che dovrebbero uscire a distanza di qualche mese: la prima, a novembre del 2010, e, la seconda, a maggio 2011. Diretto da David Yates e tratto dell’omonimo romanzo di J.K. Rowling, il film racconta il sesto anno scolastico di Harry che si presenta con non poche novità. Intanto la nomina a Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, l’eredità dell’elfo Kreacher, la cotta per Ginny (con tanto di bacio) e la prospettiva di condividere diverse ore in compagnia del saggio Albus Silente per studiare il passato di Lord Voldemort grazie al pensatoio del Preside. Con questo episodio si entra nel lato più oscuro della saga, ma anche in quello più sentimentale con molti personaggi (e non solo Harry) in preda per la prima volta ai loro ormoni e capaci di utilizzare anche tutte le loro magie pur di fare colpo sul par-

Il protagonista del film

tner. Ma va anche detto che, tra i fortunati fan che hanno già visto in anteprima questo sesto episodio, non tutti lo hanno amato. Anzi c'è chi lo ha accusato di essere troppo sdolcinato e minaccia di protestare a più non posso. Non sarebbe piaciuto poi anche il finale diverso da quello del libro e la scomparsa di un personaggio chiave. Uno degli appassionati di Potter che ha partecipato ad una proiezione segreta a Chicago, come rivela il sito di The Guardian, si sarebbe lamentato dicendo: «Il film è

dominato da storie d’amore: Ron con Lavanda Brown, Ginny con Dean Thomas, il crescente amore di Hermione per Ron, il desiderio di Ron per Romilda Vane provocato da un pozione, e infine Harry e Ginny». Il regista David Yates, secondo quanto è trapelato, avrebbe ridotto a due i cruciali ricordi che aiutano Harry a combattere Voldemort, ma la cosa più fastidiosa sarebbe stato lo scempio, appunto, del finale e la scomparsa di uno dei personaggi principali. Harry Potter è esploso

dapprima come fenomeno letterario in Inghilterra nel 1997, anno di pubblicazione nel Regno Unito del primo episodio della saga del piccolo mago, dal titolo Harry Potter and the Philosopher's Stone. Nel 1998 il successo assume dimensione mondiale: solo in Italia il libro, tradotto come Harry Potter e la pietra filosofale e pubblicato con una tiratura iniziale di 20.000 copie, vince nel dicembre dello stesso anno il Premio Cento, riconoscimento dedicato alla letteratura per ragazzi; negli Stati Uniti la casa cinematografica Warner Bros. acquista i diritti cinematografici del volume e nel novembre 2001, per la regia di Chris Columbus, la storia di Harry Potter - interpretato dall'attore Daniel Radcliffe - conquista l'intera platea mondiale. Ad aprile 2007, i primi sei libri hanno venduto un totale di 400 milioni di copie e sono stati tradotti in più di 64 lingue. Harry Potter viene collocata tra le saghe fantasy, e rientra pienamente nel genere, benché sia fortemente influenzato anche dal genere classico del "bildungsroman" (romanzo di formazione). Purtuttavia le differenze tra questa saga ed altre celebri saghe del genere Fantasy sono da rimarcarsi: le storie di Harry Potter non sono ambientate in un'epoca immaginaria o differente dalla nostra, né in un altro universo.

IL DATO

Crollano le spese per lo spettacolo Gli italiani nel 2008 hanno sborsato meno dell’anno precedente per cinema e teatro di FRANCESCO GALLO ROMA – «In controtendenza con quello che in genere accade nei tempi di crisi dove la gente ama rifugiarsi nello spettacolo, quest’anno è andata male». A dirlo ieri a Roma è Giorgio Assumma, presidente Siae (Società italiana autori ed editori), durante la presentazione stampa dei dati relativi alla spesa degli italiani per spettacolo e sport nell’anno solare 2008. Rispetto all’anno precedente la spesa del pubblico – che comprende tutte le somme destinate alla frui-

Farrah Fawcett

zione di spettacoli, e cioè non solo biglietti e abbonamenti ma anche consumazioni, prenotazioni – ha registrato infatti una forte flessione: -6,89%. E questo nonostante ci sia stato un aumento del numero degli spettacoli su tutto il territorio nazionale (+6,53% rispetto al 2007). Ma all’aumento dell’offerta è corrisposto un calo degli ingressi a pagamento (-3,18%). Cala così il cinema (-6,02%), i cui ingressi (111 milioni di euro) sono diminuiti del 4,6% rispetto al 2007 (116 milioni), e calano anche più vistosamente le attività teatrali (-10,9%). Segno

Vanno meglio i concerti e il ballo

Si spende meno per cinema e teatro

meno anche poi per il settore del ballo (-6%), con ingressi al -4,89%, anche se questo settore continua a rappresentare la maggior spesa degli italiani (oltre un miliardo di euro). Vanno invece bene i concerti (+5,6%) e la spesa del pub-

blico (oltre 289 milioni di euro) per le attività concertistiche. Ma con risultati davvero eccellenti per i concerti di musica leggera (+8,6%). Anche lo sport è aumentato come volume di affari (che comprende oltre la spesa del pubblico gli

introiti realizzati per la pubblicità, le sponsorizzazioni, i contributi, che ha superato i 2 miliardi di euro (+10,4%), un aumento legato soprattutto al settore calcio. Infine, anche per le mostre un incoraggiante (+1%). Per quanto riguarda invece i primi dati relativi al quadrimestre 2009 – ha spiegato sempre Giorgio Assumma – ci sono segnali abbastanza positivi che fanno ben sperare sempre se verranno confermati durante tutto il 2009. Il cinema infatti nel primo quadrimestre ha ottenuto un +0,82%; il teatro un +5,28%; la lirica +7,91% mentre per i concerti un segno davvero più che positivo: +26,72%.

di PATRIZIO NISSIRIO LA BBC dichiara guerra a sesso, volgarità e parolacce, spinta dalle proteste dei suoi abbonati: il 'Trust’che guida l’emittente di stato britannica, al termine di un’indagine, ha raccomandato il divieto alle oscenità fino alle 22 sul principale canale (Bbc1), con ogni parolaccia oscurata da un 'beep' a partire dalle 21. E si promette la linea dura: «Chiunque non si adegui, non lavorerà ancora per molto per la Bbc», si ammonisce. La stretta sembra probabilmente poca cosa se si fa un raffronto con l’Italia, dove la fascia protetta arriva in teoria fino alle 22:30, ma dove comunque le parolacce sono di casa nei programmi del pomeriggio animati da 'dibattitì tra ospiti che si surriscaldano facilmente, in quelli di prima serata, e persino nelle soap opera. Senza dimenticare che nella tv della penisola, le telecamere indugiano sull'anatomia femminile a livelli qui impensabili, e a tutte le ore. E può risultare sorprendente anche l’origine dell’inchiesta che ha portato il Trust a queste raccomandazioni: uno scherzo poco più che goliardico – alla radio, per giunta – di due celebri conduttori, Russell Brand e Joanathan Ross, che con linguaggio giudicato osceno dai più si fecero le beffe di un anziano attore, Andrew Sachs, al quale avevano lasciato un messaggio in segreteria telefonica.

I 50 cattivi secondo il Times I BUONI di solito sono anche belli ma spesso i cattivi nei film sono più intriganti. Ne è convinto il britannico Times che ha stilato la lista dei «peggiori più fascinosi». Sul gradino più alto il cattivissimo Darth Vader di Guerre Stellari, il cui passato iniziale di bravo bambino svelato nei prequel di George Lucas non ha scalfitto in alcun modo il suo «lato oscuro». A seguire l’Hannibal Lecter (Anthony Hopkins) de 'Il silenzio degli innocentì. Terzo posto per lo spregevole Henry F.Potter de «La vita è meravigliosa» di Frank Capra, reso ancora più sgradevole dal confronto con il buono per eccellenza del cinema Usa, Jimmy Stewart. Segue il Norman Bates (Anthony Perkins) di Psycho. La prima donna è al numero cinque e Alex Forrest (Glenn Close) di Attrazione Fatale.

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48 Spettacoli e televisione


Sulle ali della Bramea in volo sul Vulture

in SOMMARIO

In alto i calici nei Sassi

a pag.50

Festa della filatelia all’ombra del castello

a pag.51 “Musica in corso�, pronti via

a pag.53

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Il premio 2009 a Linea Verde ricordando Mino Reitano


Venerdì 26 giugno 2009

la RIBALTA

Weekend

Il premio 2009 al programma Linea Verde e una targa ricordo al grande cantante

La “Bramea” ricorda Reitano

MELFI - La grande attesa per un evento ormai consolidato nell’estate melfitana sta per essere premiata. In tanti sono pronti a non mancare alla 5^ serata del Premio Bramea d’Argento 2009. Una attesa che si concretizzerà, sabato sera con inizio alle ore 21, sul palco predisposto in Piazza Severini, con una serata tutta da seguire, tra musica, consegna di premi, personalità del mondo della tv nazionale che si daranno appuntamento per l’occasione. Ad organizzare tutto al meglio, come al solito, Arnaldo Zazzeron che guida in maniera attenta ed instancabile l’Associazione “La Bramea del Vulture” e con lui anche altre associazioni turistico culturali presenti sul territorio, come “Le Terre di Federico” e la Pro loco, in simbiosi con Radio Kolbe, da sempre sensibile nel sostenere tutto ciò che avviene in città e nella zona. Il clou della serata sarà la consegna del premio di quest’anno alla trasmissione televisiva risultata vincente dopo le votazione avvenute lo scorso mese di maggio, tra sms, mail e le telefonate arrivate in radio, e si tratta della trasmissione di Rai Uno della domenica mattina “Linea Verde” che al meglio corrisponde alla voglia del premio di dare giusto risalto a chi parla e diffonde al meglio il messaggio a favore della salvaguardia di natura ed ambiente, ma l’intera serata sarà un susseguirsi di emozioni forti e sorprese per quanti interverranno a que-

In alto Mino Reitano, in basso i conduttori di Linea Verde

sto che, ormai, è un evento di quelli con la e maiuscola. Infatti, previsti diversi momenti musicali con la splendida voce del soprano Arcangela Sterpellone e quella del tenore Rino Risolo, entrambi melfitani, a cui si uniranno i pas-

Nel parco del Pollino in mountain bike

saggi magici del giovane prestigiatore locale Paolo Lepore, per attrarre l’attenzione dei presenti in attesa delle importanti personalità che si susseguiranno sul palco. Tra questi la conduzione certo giovane affidata al “trio d’as-

si” composto dai giornalisti Rai Valentina Dello Russo ed Alfredo Di Giovanpaolo e dalla speaker di Radio Kolbe Filomena Latocca, con gustose incursione del giovane attore Giuseppe Cristiano, cresciuto e affermatosi dopo il gran debutto in “Io non ho paura”. Ancora un premio speciale per un giovane ricercatore Antonio Locuratolo, impegnatissimo su studi sugli animali, prima che l’attenzione di tutti sia catturata da un apposito video che ricorda la figura e tutti i momenti salienti della vita artistica dell’indimenticabile Mino Reitano. A lui, presente la moglie e la figlia, Patrizia e Grazia Benedetta, accompagnati dall’amico di sempre Michele Lucadamo, sarà assegnato una targa ricordo per il grande affetto che lo legava alla città di Melfi, dopo che una santa messa sarà celebrata a suo ricordo alle 18 presso la Chiesa di Sant’Antonio. Per completare il tutto, la voce di Arcangela Sterpellone servirà per creare la giusta atmosfera, e magari più di una lacrima o qualche brivido nei presenti, ripercorrendo alcuni successi del cantante melodico per eccellenza. Insomma una serata per dare l’avvio ideale alla estate 2009 in città, considerando che l’assessorato alla Cultura, guidato da Pina Carbone, ha inserito tale manifestazione nel ricco e qualificato carnet dei programmi estivi di Melfi. cultura@luedi.it

Matera Wine Festival Due giorni da bere di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Ritorna e riparte la seconda edizione del "Matera Wine Festival". Per il prossimo fine settimana, sabato e domenica due giorni tra le fragranze nostrane e non solo, targate “Consorzio di tutela Vini Matera Doc”. Un programma di iniziative «rivolte alla conoscenza ed alla promozione della produzione vitivinicola regionale» - comunicano in una nota gli organizzatori. Infatti il programma della due giorni prevede la degustazione dei vini delle otto aziende del Matera Doc (Cantine Cerrolongo di Vincenzo Battifarano, Cantine Dragone, Società agricola masseria Lanzolla, Agricola Ditaranto, Roberto Acinapura, cantine Crocco, Masseria Cardillo, Francesco Marino), ma anche degli altri Doc di Basilicata: Aglianico del Vulture, Grottino di Roccanova e Terre dell'Alta Val d'Agri. Inoltre, l'iniziativa ospita il Consorzio di Tutela Vini dell' Oltrepò Pavese, che riunisce attualmente 228 aziende, di cui sei Cantine Sociali con i loro 1165 soci totali e costituisce uno dei più rilevanti aggregati produttivi d'Italia. Il presidente del Consorzio "Matera Doc", Michele Dragone, chiarisce i motivi dell'inedito confronto specificando - “Il nostro è un consorzio giovane ma determinato nell' affrontare tutte le tematiche di qualità e marketing necessarie per af-

Gran galà del gusto in piazza di CARMINE PEPE

di EMILIA MANCO SAN SEVERINO LUCANO Domenica, a San Severino Lucano, nel Parco nazionale del Pollino, prende il via la 9° edizione della Marathon del Pollino, gara di mountain bike. Fervono i preparativi per la manifestazione diventata ormai un “cult” per i Bikers del meridione che si ripropone per la nona volta con diverse novità. Dopo il successo dello scorso anno, con 400 atleti partecipanti, l'evento si ripropone con alcune novità nel tracciato lasciando inalterata la splendida cornice dei boschi del Pollino. Tuttavia, il percorso è stato già ridisegnato e gli organizzatori assicurano che non varierà nessuna delle caratteristiche che fanno di questa Marathon una tra le più belle al sud. Quest'anno coincide come terza tappa del “Trofeo dei Parchi Naturali Protek-MtbOnline”, giunto alla settima edizione. La partenza è prevista dagli 820 metri di altezza di San Severino Lucano, per poi salire ai 950 metri di Mezzana Torre, scollinare ai 1430 metri di Acquatremola, attraversare la pista di Cugno dell'Acero e lago Duglia, spostarsi a Terranova del Pollino 900 metri e Sorgente Catusa 1280metri, per poi rientrare a San Severino Lucano. Ancora una volta i bikers dovranno affrontare tutte le difficoltà di una gara con lunghe salite, talvolta con pendenze proibitive, discese veloci e tecniche miste a single track mozzafiato. Il tutto sotto il sole rovente di fine giugno. Il chilometraggio non subirà sostanziali variazioni. Altra novità riguarda il pasta party finale, affidato per il primo anno a un servizio di catering esterno, in modo da garantire un servizio più efficiente e di maggiore qualità. E' previsto anche un percorso più corto per i ciclo turisti. cultura@luedi.it

frontare i mercati internazionali; per questa ragione siamo onorati di beneficiare dello straordinario insegnamento che il Consorzio dell' Oltrepò Pavese, la cui prima organizzazione risale al 1961, è in grado di riservarci." Il calendario dei due giorni prevede la dislocazione, in Piazzetta Pascoli, di una decina di stand che proporranno l' assaggio di prodotti tipici lucani, a cui si affiancheranno le degustazioni guidate dei vini. Il tutto coordinato dalla delegazione materana dell' Associazione Italiana Sommelier. Sabato mattina, presso Palazzo Gattini, alle ore 11 si svolgerà un convegno sul tema "Vino e Territorio". Giusta occasione per riportare testimonianze e valutazioni delle aziende del comparto e degli operatori istituzionali sulle prospettive di promozione e salvaguardia del territorio in funzione della produzione vitivinicola. «Il Consorzio ha messo a punto - concludono i perseveranti imprenditori del Consorzio - di concerto con la Cooperativa “Artezeta” e con l'Associazione Guide Turistiche Autorizzate di Basilicata, il tour "Le Cantine dei Sassi", dedicato alla produzione ed alla conservazione del vino attraverso i secoli». Chiusura in musica. Concerto del “Karisma Quintet” in Piazzetta Pascoli per domenica alle ore 22. cultura@luedi.it

POTENZA - La prima edizione del Tour del Gusto si conclude con un gran galà finale, a Potenza il prossimo primo luglio, in Piazza Mario Pagano. Per l'occasione, Carmen Cafaro, madrina dell'evento, sta preparando un mix di fragranze tutto lucano, coniugando armonicamente il piacere della tavola, l'arte del vino, gli antichi mestieri, la musica popolare, il cabaret e tutte le forme d'arte che di cui la regione dispone. L'intento della professoressa Cafaro è quello di promuovere il territorio, con le sue particolari risorse paesaggistiche, a cornice di location prestigiose che esaltano i sapori e gli odori di una terra ancora così poco conosciuta. Ed in questo percorso, che vede protagonisti i prodotti tipici della Lucania e dei suoi vini, Carmen Cafaro ha promosso un momento di riflessione anche su ogni aspetto caratterizzante la cultura lucana. Infatti, graditissimi ospiti di ogni singola tappa del Tour, sono stati artisti di ogni specie: dall'artigiano, al cantante, ai gruppi di cabaret, ai poeti, agli scrittori, ai pittori e scultori di questa terra, ciascuno dei quali ha portato il

Mario Cutro hair stylist

suo personale contributo, arricchendo le tappe di questo evento itinerante. Partito da Potenza a settembre del 2008, il Tour del Gusto, patrocinato da Assoimpero, associazione di imprenditori presieduta da Ciro Di Dato, conclude nel capoluogo lucano la sua prima edizione, mettendo in piazza, con degli stand espositivi, tutti i partecipanti alla manifestazione. A partire dagli sponsor: il salumificio Emmedue di Picerno, l'azienda agricola Il Laghetto fra i monti di San Antonio Casalino (che lavorerà

in diretta i suoi prodotti caseari), la Cooperativa le Contrade di Cancellara, Omni@ service fino alle singole location che hanno preso parte a questa particolarissima gara: il wine bar Singapore Sling di Potenza, l'Hotel Miramonti di Muro lucano, l'Osteria del Vecchio cortile di Rionero in Vulture, il ristorante Oliver di Senise, l'Hotel Pino loricato di Terranova di Pollino, Il terrazzino di Matera, l'Antica Fonte di Oppido Lucano. Gli chef delle strutture partecipanti saranno premiati dalla giuria tecnica

formata dal presidente dell'Ada Anna Anastasio, dal presidente dell'Amira Pino Magno, dal professore Nunzio Barile dell'Istituto Alberghiero di Potenza e dall'agronomo Biagio Peluso, con particolarissime sculture in pietra lavica. Alla manifestazione parteciperà un gruppo curatori d'immagine, che con un apposito stand allestito in piazza, metterà a disposizione di quanti interverranno la propria professionalità di acconciatori, per la realizzazione di tagli e pieghe da uomo e da donna. Gli acconciatori in questione sono Mario Cutro e Giovanna Arlotto by Mario e Jiva Studio's moda capelli Potenza, Maria Rosaria Casale by Hair Vanity Potenza e Leonardo Di Blasio by I parrucchieri Potenza. L'aspetto musicale sarà curato dal gruppo di musica popolare degli Ambasciatori lucani, nonché dal poliedrico artista Ferdy Sapio, di ritorno da Gerusalemme dove ha proposto il suo “Stupore mistico”, autentico talento della musica di casa nostra. Questo e molto altro ancora nel galà conclusivo del primo luglio a Potenza a cui l'eclettica Carmen Cafaro sta lavorando con impegno. cultura@luedi.it

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daSCOPRIRE

Weekend

51 Collezionisti all’ombra del castello per il raduno nazionale di filatelia

Tra francobolli e sapori del Vulture MELFI - Una prima volta a Melfi davvero interessante, quella dell’Aisf, associazione nazionale che ha sede a Bologna e raggruppa tantissimi appassionati di filatelia legati all’affascinante mondo degli scout. Una occasione, fortemente voluta dal referente di Melfi per l’intera Basilicata Nicola Simonetti, che si concretizza in un ricco e variegato programma di tre giorni predisposto dalla locale associazione turistico culturale “Le Terre di Federico” in stretta collaborazione con l’Archeoclub di Melfi e con l’associazione Scout sempre del centro caro a Federico II, e che vedrà Melfi davvero quale centro vivo e pulsante in ambito scout filatelia, capace di accogliere oltre 42 tra appassionati ed espositori, in arrivo da tutta Italia, per dare loro accoglienza, divertimento, voglia di stare insieme, possibilità di scambiarsi pareri, oggetti o pezzi preziosi per le proprie già ricche collezioni. Il tutto, ovvio, non dimenticando di inserire nel ricco programma turismo, calore tutto lucano, gustosi prodotti tipici, visite guidate tra le bellezze artistiche di Melfi e del Vulture, natura, vino, momenti comuni. Tre giorni da vivere intensamente, sin dal momento iniziale, e di grande valore per i partecipanti, ovvero l’inaugurazione della mostra con tutto il materiale esposto in appositi pannelli all’uopo forniti da Poste Italiane, in arrivo dall’intera penisola, tra francobolli, corrispondenza, cartoline artistiche, oggetti rari e preziosi

Il castello di Melfi

per i collezionisti di tutto ciò che è mondo scout, inaugurazione che avverrà stamattina, alle 11, alla presenza di autorità civili, religiose e militari locali e regionali. Poi, spazio all’annullo speciale, da non mancare per i cultori della nobile arte del collezionismo, durante il pomeriggio, dalle 16 alle 20 sempre nella Sala Mostre Sant’Alessandro, nel Palazzo Vescovile annesso alla splendida Cattedrale di Melfi, dove si svolgerà anche la mostra per i tre giorni della manifestazione. Intanto ospiti ad essere inseriti in affascinanti tour turistici per la scoperta della città e delle sue bellezze storico artistiche e visite guidate a cura dell’Archeoclub ai maggiori monumenti (Castello, Cattedrale, Museo Civico, Porta Venosina, Convento Cappuccini e Via Crucis Monte Tabor, Chiesa Rupestre di Santa Margherita), oltre all’intera giornata

di sabato 27 loro riservata per conoscere ed apprezzare i dintorni, con le tante bellezze della romana Venosa, gli affreschi giotteschi presenti nella Chiesa di San Donato a Ripacandida, gli odori delle Cantine del Notaio a Rionero per un inebriante tuffo nell’apprezzato e rinomato “Aglianico del Vulture” fresco di premio nazionale, lo splendore del Castello di Lagopesole e della sua valle, l’incontaminata natura di Monticchio, tra laghi, storia, religiosità, panorami mozzafiato dalla bellissima Badia. Ma anche la buona tavola, con i prodotti tipici della ricca cucina melfitana, l’olio, i primi succulenti, i sughi dal profumo intenso, i secondi di carne, i raffinati antipasti, i dolci e le varianti sempre apprezzate dai palati fini soprattutto se serviti col vero calore tipico della nostra gente e preparati con cura, saranno parte integrante di

questa “prima volta melfitana” di tutti i partecipanti al Raduno Nazionale dell’Associazione Scout Filatelia. Infatti, non ci si è dimenticati di inserire nel programma già predisposto con netto anticipo a fine 2008 e girato a Bologna, sede nazionale dell’Aisf, sia per l’ok che per l’inoltro a tutti i soci sparsi lungo la penisola, uno speciale tour dei sapori tipici della nostra cucina, coinvolgendo al meglio, insieme ai loro giovani chef, il Ristorante Delle Rose ed il Ristorante Pizzeria Da Mario (entrambi di Melfi) e l’Hotel Due Pini, dove tra l’altro l’intero gruppo pernotterà in questi giorni di permanenza, per offrire un soggiorno anche a base di sapori, gusti, prodotti tipici, odori di quella cucina speciale che è la nostra, senza eguali nel mondo. Tornando alla manifestazione vera e propria, da oggi fino a domenica, con orari 9 – 13 e 17 – 22, quindi opportunità, per appassionati e non, per residenti e turisti presenti a Melfi o nei suoi dintorni, di visitare le collezioni portate dai soci del gruppo Aisf che ha sede a Bologna e vedrà il presidente Cavalli presente, insieme ai suoi maggiori e attivi collaboratori, presenti proprio in città per il giusto ringraziamento a chi si è prodigato per dare attuazione ad un vecchio pallino del socio Nicola Simonetti, infaticabile nel predisporre il tutto, spinto anche dal fondatore degli Scout a Melfi don Dante Casorelli ben 60 anni or sono, ma soprattutto per poter celebrare al meglio il 40esimo anniversa-

rio di fondazione dell’Aisf, celebrato in precedenza ad Arezzo e, in attesa del conclusivo appuntamento annuale di Venezia, pronto a concretizzarsi ora proprio a Melfi, in una prima storica. La domenica, con mostra a concludersi alle ore 13, vi saranno le premiazioni degli espositori, prima del pranzo conclusivo presso l’Hotel Due Pini, che sarà anche il momento conviviale per eccellenza per scambiarsi le impressioni su questa tre giorni melfitana, per ricevere gadget, per i saluti finali ed il classico “arrivederci” di nuovo a Melfi in un prossimo futuro, e darsi l’appuntamento a Venezia a ottobre per tutti coloro che si ritroveranno per condividere ancora la passione per la scout filatelia. Poi ognuno riprenderà la strada di casa, si provvederà a restituire o a rispedire le varie collezioni, le bacheche espositive saranno smontate e della tre giorni dell’Associazione Nazionale Scout Filatelia a Melfi rimarrà di certo uno splendido ricordo, mentre ogni partecipante, nel proprio cuore, potrà di fatto conservare a lungo la bellezza dei luoghi visitati, l’accoglienza lucana, i piatti provati che poi sarà “costretto a ritornare ad assaggiare” con famiglia ed amici, visto che non potrà trovare nulla di simile altrove. Insomma si preannuncia un appuntamento davvero completo tra natura, arte, storia, cultura e buona tavola, tipico solo di Melfi e del suo splendido comprensorio turistico. cultura@luedi.it

Tra natura e sapori IL PROGRAMMA

A spasso nella Valle dei cavalli di MICHELE RIZZO ATELLA – Fervono i preparativi per la messa a punto della 2^ Rassegna sull’Equiturismo in Basilicata, denominata “Equituristica 2009”, che si terrà dal 2 al 5 luglio 2009 presso l’azienda agrituristica “ La Valle dei Cavalli” dei fratelli Summa, situata nel cuore della ridente Valle di Vitalba. La manifestazione, nel cui ambito sono previste gare di western, salto ad ostacoli, pony games, concorsi di morfologia, convegni, gare gastronomiche, spettacoli musicali, laboratori della tradizione, è organizzata dall’Associazione Equiturismo Italia presieduta da Salvatore Summa con sede presso l’agriturismo “La Valle dei Cavalli” con il patrocinio dei Comuni di Atella, San Fele e Filiano e la collaborazione di Studio “L’una e l’Altra” – Comunicazione per il Turismo di San Fele. «L’evento – ha sostenuto la consulente turistica Fernanda Ruggiero – vuole essere l’occasione, per chi vi partecipa, di vivere una giornata di divertimento a contatto con la natura, di essere coinvolto in azioni di educazione sportiva ed ambientale e di promuovere il territorio con le sue peculiarità storiche, culturali, gastronomiche e naturalistiche. Nello specifico – ha aggiunto la Ruggiero – in riferimento alla grande passione per il settore ippico e l’interesse che esso suscita nell’ambito della promozione dello sviluppo sostenibile, siamo convinti che possa dare un forte con-

I cavalli di Equituristica

tributo alla valorizzazione del nostro territorio regionale». Altra peculiarità dell’iniziativa proposta da Equiturismo Italia è quella di far conoscere le immense risorse culturali, ambientali, naturalistiche ed enogastronomiche dei Comuni che prendono parte all’iniziativa. E’

l’occasione buona per avviare scambi interculturali non soltanto tra i comuni lucani ma vuol essere anche un modo per diffondere tra i partecipanti alle gare, provenienti da altre regioni, gli attrattori turistici locali, per incentivare il turismo equestre, grazie all’ubicazione della manife-

stazione che consente effettuare passeggiate nei boschi e conoscere le bellezze naturalistiche dei Comuni di Atella, San Fele, Rionero in Vulture (Laghi di Monticchio), Avigliano (Castello di Lagopesole), Melfi (Castello federiciano). «Equituristica – ha sottolineato il presidente di Equiturismo Italia Salvatore Summa – ha come obiettivo, tra l’altro, quello di appassionare quanta più gente possibile al cavallo e al “viaggiare lento” come nuova filosofia alla riscoperta della natura e in particolare per promuovere tra gli addetti locali del settore attraverso la partecipazione di team di altre regioni, capacità tecniche e professionalità per essere buoni addetti al turismo equestre anche in Basilicata. Infatti – ha concluso il presidente Summa - per l’anno in corso sono previsti show ed animazione negli agriturismi associati per Equituristica 2009 e in particolare durante il consueto appuntamento con il trekking Melfi-Maratea che in particolare quest’anno si arricchirà partendo dal mare Adriatico per giungere sino al mar Tirreno». Nell’ambito della 2^ Rassegna di “Equituristica 2009” saranno allestiti da espositori locali, regionali e nazionali stand di promozione del territorio, prodotti tipici di artigianato di aziende locali, regionali e nazionali. Nel contempo sono in programma escursioni di trekking a cavallo durante la mattinata e gare nel pomeriggio-sera.

Ecco il programma completo della tre giorni di Equituristica 2009. 2 LUGLIO Ore 9 Workshop “Itinerari del Sud” e Consorzio 94 con Tour Operator “ 15 Stage e Gare Western “ 16 Salto agli ostacoli “ 17 Conferenza stampa: “Il cavallo e la sua economia” “ 18 Stage e Gare Western “ 19 “Laboratori della Tradizione” animazioni e degustazioni con i nostri vecchietti del Vulture “ 20 Degustazioni presso gli Stand di prodotti tipici lucani e musica western country – aviglianese sull’aia 3 LUGLIO Ore 9 Caccia al tesoro a cavallo e a piedi nel Comune di Filiano “ 12 Presentazione Evento interregionale di rievocazione storica “ I cavalieri di Federico II presso i Castelli del Vulture e Alta Irpinia - Itinerario di trekking a cavallo lungo i sentieri delle regioni Puglia, Basilicata e Campania” con la partecipazione del Comune capofila di Melfi e di tutti i Comuni in protocollo Ore 15 Passeggiate nei boschi di Lagopesole “ 18 Stage e Gare Western “ 19 “Laboratori della Tradizione” animazioni e degustazioni con i nostri vecchetti del Vulture “ 20 Degustazioni presso gli Stand di prodotti tipici lucani e musica western country - aviglianese sull’aia 4 LUGLIO Ore 7 Partenza dalle proprie sedi per trekking “Sui sentieri dei Briganti”. Apertura straordinaria della “Mostra permanente sul brigantaggio” presso il Palazzo Giustino Fortunato del Comune di Rionero in Vulture

“ 9 Caccia al tesoro a cavallo e a piedi nel Comune di San Fele “ 9,30 Gara gastronomica “Accademia del Gusto” presso l’agriturismo “Valle dei Cavalli” (solo per le Aziende Agrituristiche e Associazioni precedentemente iscritte) “ 16 Gara Western “ 18 Mostra mercato di cavalli “ 19 “Laboratori della Tradizione” animazioni e degustazioni con i nostri vecchietti del Vulture “ 20 Degustazioni presso gli Stand di prodotti tipici lucani “ 20,30 Spettacolo musicale: “Miss Agriturismo 2009” (Cena su prenotazione con scheda per la votazione della Miss 20 euro cad.) 5 LUGLIO Ore 9 Gara gastronomica “Accademia del Gusto” presso agriturismo “Valle dei Cavalli” (solo per le Aziende Agrituristiche e Associazioni precedentemente iscritte) “ 12 Premiazione gara gastronomica con stampa di settore. Presidente di giuria chef Giuseppe Sciaraffa Associazione Cuochi Lucani “ 16 Preselezione nazionale dell’ANACRAI per l’Europeo di Bolzano “ 17 Pony Games Nazionale della BBR “ 18 Gara Western “ 19 “Laboratori della Tradizione” animazioni e degustazioni con i nostri vecchietti del Vulture “ 20,00 Degustazione per il pubblico dei piatti della Gara “Accademia del Gusto” “ 21 Premiazione Gara Western “ 21,30 Spettacolo musicale Flowers Child Tour 2009 – “Percuoti il silenzio lui ti risponderà”. mic.riz

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Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

MUSICA

Weekend

La presentazione del disco nei Sassi

I Plurima mundi debuttano con Atto I di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Rock progressivo nella città dei rioni in tufo. A Matera “Atto I - Il nuovo disco dei Plurima Mundi”. Appuntamento questa sera alle ore 17.30 presso il Museo D'Arte Medievale e Moderna della Basilicata, in piazzetta Pascoli. L'evento è presentato dalla libreria “Mondadori” e dell' Arco. Performance imperdibile dei professionisti pugliesi per la prima volta in Basilicata e a Matera. Chi sono i componenti di Plurima Mundi? Al violino Massimiliano Monopoli, al pianoforte Francesco Pagliarulo, voce Grazia Maremonti, basso Massimo Bozza, alla batteria Pierfrancesco Caramia e alla chitarra Vincenzo Zecca. Nuova presentazione del progetto progressive -rock

di Massimiliano Monopoli, autore dell' album d' esordio con special guest Lino Vairetti degli Osanna. Showcase condotto dal giornalista Donato Zoppo Jam, Radio Città, MovimentiProg. “Atto I” è il nuovo disco e primo cd dei Plurima Mundi, nuova formazione di Taranto dedita al miglior rock progressivo. Guidati dal violinista e grande cultore della composizione prog, i Plurima Mundi nascono qualche anno fa e si consolidano dopo un'apprezzata apertura ad un concerto di Richard Sinclair nel 2005 e la partecipazione alla rassegna Romaestate nel 2007. Segue la decisione di registrare le composizioni del gruppo, ispirato alla grande tradizione del progressive italiano (Banco, PFM, Orme, Osanna etc.) e straniero

Cinque band e Bobo per Matera in musica AL VIA “Matera in Musica” nella centrale piazza Mulino. Il sing jay materano Bobo Sind in collaborazione con l'Associazione "Memorial Carlucci Damiano «promuovono l'evento per domani sera». Per la prima volta cinque band musicali materane decidono di mettersi insieme per dare vita ad un happening musicale che a partire dalle ore 19 sino a tarda notte coinvolgerà tutti coloro che raggiungeranno la piazza. Matera in musica si presenta come un evento “crossover” in cui si ritrovano gruppi musicali locali che presentano le loro composizioni e cover band come Murgigaleo (che suonano i brani dei Negramaro) e i Capofortuna (band di Pomarico che esegue i successi di Rino Gaetano). Matera in musica segnerà anche l'esordio ufficiale del nuovo progetto di Bobo Sind, che ha deciso di coinvolgere altri musicisti materani per dare vita alla “Roots Quality Band”.

I particolari saranno illustrati in una conferenza stampa in programma oggi pomeriggio, alle ore 18,30 presso “Caffè Mulino”. L'evento si svolgerà regolarmente anche in caso di pioggia in quanto la location scelta in piazza Mulino è al coperto. L'evento Matera in musica è organizzato in collaborazione con il portale sassilive.it m.a.flum

Ivan special guest del Clorophilla CASTELLANETA - Special guest inconfondibile sabato prossimo al Clorophilla di Castellaneta Marina, dove alla consolle approda Ivan Smagghe. Parigino, eclettico, raffinato, Smagghe è senza dubbio una delle figure di punta dell'ambiente elettronico della capitale francese. Personaggio curioso, elitario, tra i protagonisti delle serate “Kill the DJ” al Pulp, club di culto delle notti parigine, ha prodotto nel 2004 l'album “(How to) kill a DJ”, definito dalla critica francese l'album “électrochoc” dell'anno. Insieme ad Arnaud Rebotini è creatore del duo alfiere del revival acid Blackstrobe, che oltre a incidere per labels super come Turbo, Output e Tigersushi, ha remixato tutto il remixabile. La firma Blackstrobe è il must delle borse dei dj's di mezza Europa. In “Suck my deck”, Smagghe fa con abile mano il suo lavoro, senza deludere o stupire, mixando in sequenza una serie di tracce electro-acid-bleep-house, tutte recenti (il disco più vecchio è datato 2002) e coinvolgenti, in una ipotetica replica casalinga delle sue serate “live”. Sono tracce caratterizzate da un mood oscuro e malato, che fa palesemente riferimento a certi aspetti degli anni Ottanta, quelli meno luccicanti e più sotterranei, ben rappresentati nell'edit che fa Joakim di Dead Eyes Opened e nella successiva Souls At Zero di Zombie Nation. Il nome di Ivan Smagghe è diventato sinonimo di musica elettronica innovativa, facendogli guadagnare l'ammirazione da parte di produttori contemporanei come Andy Weatherhall, Tiga, Ewan Pearson e Tiefschwarz, per citarne alcuni. Non solo Ivan è conosciuto per essere uno dei più originali e ispirati dj del momento, ma viene anche considerato un talento unico nella costante scoperta di suoni che nessuno ha mai osato sperimentare. I resident di sabato del Clorophilla sono Luciano Esse, Skizzo, Sayan, Tomy P. b.t.

(ELP, King Crimson). Conosciamo meglio il leader, Monopoli. Docente, insegnante di viola in conservatorio «con la curiosità di intraprendere nuovi percorsi musicali - così si legge nel myspace, dove prosegue - Logicamente sono di formazione classica per cui ho suonato e suono in gruppi da camera ed orchestre anche se in quest'ultimo periodo ho affiancato l'attività di violinista e compositore nel gruppo progressive Plurima mundi di cui è uscito il cd, "Atto I", presentato a Taranto», lo scorso 28 maggio. «A breve saremo distribuiti in Giappone, Corea ed Europa - ha raccontato per i lettori de “il Quotidiano della Basilicata” Monopoli - e ad ottobre in Italia. Tutto con l'etichetta italiana Marrakech Record». Un cd da ascoltare, ener-

I Plurima mundi

getico ed unico. Un lavoro già apprezzato dalla critica e da diverse etichette discografiche nazionali. Quattro brani per un totale di quaranta minuti, basti pensare solo a “Laboratorio trenta che dura ben undici minuti”. Alla domanda “come mai il passaggio dalla musica classica al prog” sornione

Monopoli ha concluso «è stato fisiologico. La prog solitamente è suonata da musicisti provenienti dalla musica classica, per noi è stato un processo al contrario. E' un genere composto da vari stili, ma senza omologazioni». Progetti futuri? Entro un anno e mezza presentare un secondo cd. cultura@luedi.it

La regina nera per la prima volta al Sud

Ascoltando Skin GINOSA MARINA - Per la prima volta nel Sud Italia, Skin, la cantante della band londinese Skunk Anansie, terrà un concerto sabato presso il Mandarino Club di Ginosa Marina. La vita artistica di Deborah Ann Dyer, in arte Skin, inizia nel 1994 a Londra, quando l'incontro con Cass e Ace e il reclutamento di Robbie France (sostituito nel 1995 da Mark Richardson), portano alla genesi degli Skunk Anansie. Dopo un primo fenomenale LP "Paranoid & Sunburnt", gli Skunk Anansie attraversano come stelle fiammeggianti la scena del rock alternativo, marchiandola a fuoco con altri due dischi e con una serie di prestazioni live. La band scrive grande musica e vende molto. Skin emerge con prepotenza al di sopra dei suoi compagni. L'anima degli Skunk Anansie è lei. La sua voce è potente, corrosiva, emozionante, sostenuta sempre da una spaventosa carica sensuale. Risultato: Skin diventa un'icona femminista, attirando molti musicisti, ma lei si presta con moderazione alle collaborazioni, tra cui quella con i Maxim dei Prodigy in "Carmen Queasy", con i Marlene Kuntz e con i Black Sabbath. Nel 2001 gli Skunk Anansie capiscono di aver espresso le loro potenzialità fino a esaurirle e allora si sciolgono. Ognuno prende strade diverse. Skin è libera di dedicarsi a tempo pieno alla lavo-

razione del suo progetto solista, con l'intento di creare una musica capace di valorizzare la sua voce come mai prima. Nel 2003 esce "Fleshwounds", primo album da solista di Skin. Un album distante dal rock attivista e meticcio degli Skunk Anansie. Nelle melodie suadenti e introspettive, intrise di elettronica, Skin riversa tutto il suo desiderio di cantare e l'amarezza di anni non facili. La critica accoglie molto bene questo cambio di rotta e il pubblico conferma l'affetto. Nel 2006 arriva "Fake Chemical State", dopo che Skin ha pubblicato il singolo "Lost & Getting Away With It", ha prestato la voce al brano "Still Standing" e ha composto ed eseguito "Kill Everything" (dalla colonna sonora del film "L'Impero dei lupi"). "Fake Chemical State" inaugura un ritorno al rock duro e punkettaro. Il 2006 è dedicato alla promozione del disco con tantissime date in giro per il mondo tra locali, teatri e palazzetti. Nel 2007 Skin presta il volto e il suo corpo mozzafiato per le sfilate milanesi di Gianfranco Ferré, che la veste con un top tempestato di diamanti. Ma la Regina nera del rock è inarrestabile. Torna in tour con il suo album e si vocifera stia lavorando per un nuovo disco. La serata al Mandarino sarà animata anche da Dj Enzo. L'inizio del concerto è alle 22. Biagio Tarasco

Rocco e le conigliette al Nafoura CASTELLANETA - Lui dice di averle provate tutte, le patatine. Ma, siccome è un icona mondiale del sesso, guai a dirlo, seppure con un sacchetto in mano di patatine per reclamizzare una nota marca. La scure della censura, lanciata con forza dalla pruderie repressa dei perbenisti di facciata, non ha tardato così a colpire il re del porno, stranamente nella sua veste di semplice attore in un innocuo spot. Ora, chi volesse “toccare con mano” (gli organizzatori dicono che sarà consentito solo alle ragazze) Rocco Siffredi, potrà farlo sabato prossimo al Nafoura di Castellaneta Marina, dove l'attore sarà ospite con le sue “conigliette”. Rocco Tano, questo il vero nome di Siffredi, è nato a Ortona il 4 maggio del 1964. La carriera di pornoattore inizia nel 1984. Riprende in seguito, dopo una pausa in cui si dedica all'attività di modello, per terminare a venti anni esatti dall'esordio, Oltre che attore porno, è anche regista e produttore cine-

Rocco Siffredi

matografico, attivo pure nel cinema non hardcore. Secondo quanto dichiarato nell'autobiografia “Io, Rocco”, pubblicata da Mondadori, per il suo nome d'arte si è ispirato a Roch Siffredi, il personaggio di Alain De-

lon nel film “Borsalino” (1970). In America è anche conosciuto come The Italian Stallion, in ragione di una sua “particolarità”. Anche se nel 2004 ha dichiarato conclusa la sua carriera a luci rosse, nel 2007 sono

stati pubblicati sette suoi film inediti. È sposato dal 1995 con la ex-collega Rózsa Tassi (già Miss Ungheria), incontrata al Festival di Cannes nel 1993 e conosciuta in Italia con lo pseudonimo di Rosa Caracciolo, con la quale ha interpretato anche alcuni film e dalla quale ha avuto due figli: Lorenzo nel 1996 e Leonardo nel 1999. Pur essendo conosciuto dal pubblico soprattutto per la sua lunga esperienza sui set hard, Siffredi spesso è passato dietro la macchina da presa per dirigere film porno. Inoltre, ha creato una propria casa di produzione, la Rocco Siffredi Production. I resident dj's del Nafoura che animeranno la pista Garden sono Mr Frank, Guido Balzanelli, Alex Pisconti, Roby Caggiano con, in voice, Nico P. e Piernicola Cianciotta. Il Van Goth Privé, invece, sarà affidato a Silvio Carrano, Battieu, Danilo Aprile, Mario Roberti, dj Walter e, in voce, Flavio Blonda e Maba. bia.tar

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Trio Maiorka live Bollicine party Scontro o crisi Movida latina Diario di Assunta

Al via alla movida materana. Appuntamento stasera alle 22 presso “Caffettiamo” in via Scotellaro. Special guest il tiro Maiorka con Piervito Galati, Giuseppe Di Bello e lo chef Gigi Sanrocco. In consolle Skrezio dj di “Radio Radiosa” e Mister. Prima della musica da discoteca l'esibizione del sassofonista Mino Epifania. Informazioni: 334.6487474.

Aspettando l'afa estiva al via party e serate briose. Stasera, a Matera, presso il “Caffè Coloniale” - Via la Martella -al via “Bollicine Party”. Start alle 22.30. La serata prevede: anguria ghiacciata, prosecco e cocktail. Durante la serata sarà presentato anche ”il cocktail del coloniale dell' estate con succo di guava, vodaka e fragola”. A cornice musica dance 80/90.

“I dolori della pace. Scontro o crisi di civiltà nel Mediterraneo dal darwinismo geopolitico al disarmo culturale”. Sarà presentato oggi, a Matera, alle ore 19 il volume del poeta e scrittore pugliese Giuseppe Goffredo - Poiesis editrice - presso la libreria dell' Arco. Presentano l'incontro Pio Acito e Marina Calculli, con la partecipazione di Giuseppe Amatulli.

Venerdì sera materano pullulante di serate musicali. Nel cuore dei Sassi, presso il Why not?, piazzetta San Pietro Barisano, riprendono le serate di divertentismo. Al via “Movida Latina” con Diego dj. Dopo l'happy hour di domenica scorsa spazio ad una serata mojito. Star alle ore 22. La struttura è aperta dalle ore 8 alle 3. Per informazioni: 338-1233864.

Diario di una cronista delle emozioni é il libro di Assunta Basentini che sarà presentato oggi alle 18, presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi. Oltre all’autrice interverranno il sindaco di Matera Nicola Buccico, Pasquale Andria presidente del Tribunale per i minorenni di Potenza, l’editore Arduino Sacco, i giornalisti Lucia Serino e Oreste Lo Pomo.

Stasera il programma e i finalisti della VI edizione

“Musica in corso” ai nastri di partenza di DOMENICO PERRONE

Il pubblico dell’edizione 2008 del festival Musica in corso Memorial Langone in visibilio per il concerto degli Apres la classe

SATRIANO - Sono scadute il 20 giugno scorso le iscrizioni per la VI edizione di “Musica in corso memorial Antonio Langone”. Tante le iscrizioni pervenute all'associazione Baldà promotrice dell'evento. Una giuria esterna composta da professionisti del mondo della musica sta selezionando le sei band che si esibiranno durante la manifestazione che si terrà il 9-10-11 agosto a Satriano di Lucania. In palio per loro un master di registrazione di tre giorni presso il Lab sonic di Matera. Tutte le band iscritte, anche quelle non selezionate, partecipano

con un loro brano originale ad un concorso on-line denominato “Miglior singolo”. Dall'1 al 31 luglio si potrà ascoltare e votare sul sito dell'associazione (www.associazionebalda.it) il proprio brano preferito. Per il vincitore in palio un premio in denaro da spendere in attrezzature musicali. Nei primi due giorni della kermesse estiva è prevista, come di consueto, l'esibizione di cinque band per sera (tre di quelle iscritte più due fuori concorso) in contemporanea su altrettanti palchetti installati appositamente nel corso principale del paese. L'offerta musicale proposta sarà molto allargata, ogni gruppo infatti

è portavoce di un genere diverso dagli altri. Obiettivo dell'iniziativa è la valorizzazione degli artisti emergenti lucani per far sì che una speciale passione artistica possa diventare anche un'attività lavorativa. La terza ed ultima sera invece un concerto di un importante gruppo italiano chiuderà l'evento che, ci dicono gli organizzatori, sarà ricco di tante sorprese e iniziative che spazieranno dall'arte, con le mostre di pittura e i concorsi di fotografia, poesia e fumetti, alla sensibilizzazione per la sicurezza stradale e la salvaguardia ambientale, dalla valorizzazione dei prodotti tipici lucani fino alla sponsorizzazione del patrimonio culturale e turistico dell'intera zona della Valle del Melandro. Stasera, dalle ore 21, presso il Rifugio Costara a Sasso di Castalda all'interno del Parco Nazionale della Val D'Agri e del Lagonegrese ci sarà la presentazione ufficiale dell'intero programma della manifestazione. Nella stessa occasione verranno comunicati i nomi delle sei band selezionate per Musica in corso 2009 e saranno avviate le campagne di sensibilizzazione alla sicurezza stradale e alla salvaguardia ambientale, l'ini-

Il logo di Musica in corso

ziativa è da tre anni a impatto ambientale zero. C'è ancora tempo per partecipare ai concorsi d'arte per le categorie poesia, fumettistica e fotografia. “Che cosa vuoi di più dalla vita…” è il tema unico che si pone come uno spunto di riflessione che delinei il mondo ideale dei giovani lucani. Una nave che non ha direzione non potrà mai sfruttare il vento favorevole che a volte c'è e a volte no. Per questo parlare di cosa vogliamo di più dalla nostra vita potrebbe aiu-

tarci a realizzarlo davvero. Il bando scade il 31 luglio. Tutte le info sul sito di Baldà. La manifestazione è in memoria di Antonio Langone, un ragazzo scomparso appena ventenne a causa di un incidente stradale. Era l'animatore instancabile delle serate dei ragazzi satrianesi, era nei suoi progetti organizzare una manifestazione come quella che i suoi amici ogni anno mettono a punto per portare avanti il suo spirito. cultura@luedi.it

A TENUTA LE QUERCE

Notte blues sulle note di Johnson UN grande concerto blues, inedito per la Basilicata, aprirà staser i festeggiamenti per il primo compleanno di Tenuta Le Querce food&wine, ristorantevineria che martedì 30 giugno spegnerà la sua prima candelina insieme a tutti i suoi amici e clienti e alla musica dei dj resident di Club Cult Crew. Ad esibirsi saranno i campani Area di Servizio, in una formazione acustica, composta da due chitarre, armonica, batteria e voce, che ripercorreranno le linee guida dell'evoluzione del Blues dalla sua nascita, nelle pian-

tagioni di cotone nel Delta del Mississippi, sino al suo più celebre esito elettrico, quel Chicago blues fonte di ispirazione di band del calibro di Beatles e Rolling Stones. Diverse ed accurate sono state, nel corso degli ultimi cinquant'anni, le analisi etnomusicologiche tese ad individuare origini geografiche, culturali e tecniche della musica Blues. Premettendo o facendo seguire ai singoli pezzi una breve illustrazione della loro origine, del loro significato e della loro collocazione cronologica e culturale, gli Area di Servizio offrono una

panoramica dei temi che caratterizzano la poetica Blues, delle tecniche che, nel corso dei decenni, hanno costituito il più riconoscibile elemento di quel genere musicale, dei personaggi che hanno prodotto, consapevolmente o meno, delle genealogie musicali. In scaletta pezzi di Robert Johnson, naturalmente, ma anche di Muddy Waters, Big Billy Broonzy, Big Mama Thornton, Jesse Fuller, Jimmie Cox (Bessie Smith), Brownie McGhee. Tenuta Le Querce food&wine è un luogo discreto ed elegante ideale per

pranzi d'affari, gustosi brunch, occasioni importanti ed incontri speciali. Nella calda atmosfera e l'ambiente raffinato, oltre a comprare i vini della cantina, è possibile mangiare, bere al bicchiere, fare una pausa pranzo o trascorrere una serata, coccolati da uno staff di giovani entusiasti. Ottimi i piatti accompagnati da un'ampia selezione di vini, nazionali ed internazionali, tra i quali è possibile gustare squisiti piatti freddi, la gustosa carne, i contorni, la frutta e gli ottimi dolci. cultura@luedi.it

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Venerdì 26 giugno 2009


Venerdì 26 giugno 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Riceverete i riconoscimenti che meritate per l'ottimo lavoro svolto fino ad oggi. Sentimenti in discussione.

TORO 21/4 - 20/5

È ora di iniziare ad allargare i vostri orizzonti professionali: le cose possono solo andare meglio. Rapporti affettivi esaltanti.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Dopo un andamento incerto le cose nella vostra professione cominceranno a decollare. In amore siete troppo appiccicosi.

CANCRO 22/6 - 22/7

Sarete molto presi dal lavoro, attenti a non trascurare gli affetti. La tendenza all'abitudine rischia di minare la passionalità.

LEONE 23/7 - 23/8

Non potete permettervi troppi errori in un momento delicato per la vostra professione. In amore l'orgoglio può solo danneggiarvi.

VERGINE 24/8 - 22/9

È necessario fare tesoro delle esperienze accumulate nel lavoro: solo così potrete rafforzare la vostra posizione. Legami affettivi duraturi, niente trasgressioni

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro la situazione è in evoluzione: siate attenti a cogliere qualsiasi segnale positivo. Usate prudenza in amore

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Occasione favorevole per nuove amicizie ma non trascurate il lavoro. Nelle questioni familiari non siate aggressivi

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Avete tutto sotto controllo ma vi manca un po' di fantasia. Prudenza in amore, il quadro sentimentale è dei migliori.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

In un momento d'emergenza nel lavoro sarete in grado di mantenere il controllo e fare i passi più appropriati. Momenti indimenticabili in serata.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Siete troppo nervosi e state male anche per le cose più banali. Non abusate della pazienza altrui, in amore sbilanciatevi

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

BE reste; S testo; T timo = Ber "Est-Est-Est" ottimo

Non vi mancano le idee né la buona volontà: non rimane altro da fare che passare all'azione nel lavoro. Fate chiarezza nei sentimenti.

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54 Rubriche


CALCIO

PRIMA SERATA

21.20

21.05

TELEFILM

20.10

21.25

TELEFILM

FILM

21.10

EVENTO

21.10

SHOW

21.10

RUBRICA

Sebastian Giovinco

SIl cast

Rosi Agrodolce

Prima o poi mi sposo

06.10 -TeleromanzoIncantesimo 10 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -Attualità Tg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa Signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 3 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -EVENTO Un amore cosÏ grande 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

07.30 -CartoniTelma e Tula 07.35 -CartoniLola e Virginia 07.55 -CartoniLa Sirenetta 08.20 -CartoniYesi Pretty Cure 5 08.40 -CartoniLa leggenda di Tarzan 09.05 -CartoniA scuola con l'Imperatore 09.30 -CartoniTeam Galaxy 09.50 -CartoniLe audaci inchieste di Miss Prudenza 10.25 -CartoniTracy & Polpetta 10.40 -TelegiornaleTg2punto.it 11.25 -TelefilmAmerican Dreams 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -Serie Tv7 Vite 14.25 -TelefilmOne Tree Hill 15.15 -TelefilmBeyond the break 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.30 -TelegiornaleTG 2 17.50 -SportEuropei Under 21 - Calcio 20.00 -Serie Tv7 Vite 20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30

08:01 - Attualità Il caffè di Corradino Mineo 08.15 -RubricaCult Book 08.25 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -Film Voglio essere amata in un letto d'ottone con Debbie Reynolds,- regia di Charles Walters (USA) - 1964 11.20 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -Telegiornale Tg 3 12.25 -RubricaCominciamo bene Estate 13.00 -RubricaCominciamo bene Estate ''Animali e animali e...'' 13.05 -Telenovela Terra nostra 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaCominciamo bene Estate ''Animali e animali e...'' 15.00 -Telegiornale Tg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaTrebisonda 16.30 -CiclismoCampionato italiano 17.15 -Telefilm Squadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGEOMagazine 2009 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -Telegiornale Tg Regione

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -Sit ComFinalmente soli 09.00 -Film TvIl desiderio di Winky Commedia con Ebbie Tam, Han Yi, Aaron Wan - regia di Mischa Kamp (Belgio, Olanda) - 2005 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -FilmAlla ricerca di papĂ con Johanna-Christine Gehlen, Laura Alberta Szalski, Petra Kelling - regia di Thomas Jacobs (Germania) - 2006 16.30 -TelefilmSettimo Cielo 17.30 -TelegiornaleTg5 minuti 17.35 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.30 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMiami Vice 09.50 -Soap OperaFebbre d'amore 10.00 -Soap OperaVivere 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmIl fuggitivo 16.10 -Soap OperaSentieri 16.15 -FilmTeresa la ladra con Monica Vitti, Carlo delle Piane - regia di Carlo Di Palma (Italia) 1973 18.55 -TelegiornaleTg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19:23 - TelegiornaleTG4 19:37 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

07.50 -Cartoni 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena 11.15 -TelefilmBaywatch 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12.55 -Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.30 -RubricaGrand Prix Moto 13.55 -SportG.P. d'Olanda 15.05 -SportG.P. d'Olanda 15.20 -SportG.P. d'Olanda - Motociclismo 16.05 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComHannah Montana 17.30 -CartoniBakugan 17.50 -CartoniGormiti il ritorno dei signori della natura! 18.05 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.25 -Sit ComLove Bugs 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -Telefilm Cuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -Telefilm Mike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Serie TvCuore d'Africa 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -CalcioEuropei Under 21 Italia-Germania 23.00 -RubricaSpeciale Europei 23.10 -TelegiornaleTg 1 23.20 -EventoCerimonia d'apertura dei Giochi del Mediterraneo 01.30 -TelegiornaleTg 1

21.05 -TelefilmTerapia d'urgenza 22.50 -TelegiornaleTg 2 23.05 -ShowIl grande gioco 00.40 -RubricaTg parlamento 00.50 -FilmTiptoes con G. Oldman, McConaughey, regia di Matthew Bright (USA)

20.00 -AttualitĂ Blob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce 20.30 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -RubricaEnigma 23.20 -ShowPaola Cortellesi in "Non perdiamoci di vista short"

20.30 -Previsioni del tempoMeteo 5 20:31 - ShowPaperissima Sprint 21.25 -FilmPrima o poi mi sposo con Jennifer Lopez, Alex Rocco, Matthew McConaughey - regia di Adam Shankman (USA) - 2000 23.30 -AttualitĂ Matrix

20.30 -Telefilm Nikita 21.10 -EVENTO Sfilata d'amore e moda

21.10 -Show Aldo, Giovanni e Giacomo Pur-purr-rid! 22.30 -Show Chiambretti night story

20.30 -AttualitĂ Otto e mezzo 21.10 -Rubrica Tetris Reloaded

02.00 -Previsioni del tempoChe tempo fa 02.05 -RubricaAppuntamento al cinema 02.10 -RubricaSottovoce 02.40 -RubricaS.O.S. tenibilitĂ 03.10 -VideoframmentiSuperStar 03.35 -DocumentarioOverland 1-2-3 04.45 -TelefilmAll'ultimo minuto

02.15 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.20 -RubricaAppuntamento al cinema 02.25 -RubricaCronaca nera bianca e rosa 03.00 -RubricaMade in Italy 03.30 -RubricaTu bulli? Io no 03.40 -VideoframmentiVideocomic

00.00 -Telegiornale Tg 3 Linea notte 00.10 -Telegiornale Tg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaBig 01.40 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 04.30 -Prove tecniche di trasmissione

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 Notte

23.50 -FilmSeduzione pericolosa con A. Pacino - regia di Harold Becker (USA) - 1989 02.10 -NewsTg 4 - Rassegna stampa 02.35 -FilmIl maschio ruspante con G. Gemma - regia di Antonio Racioppi (Ita) - 1972

00.40 -ShowPoker1mania 01.35 -NewsStudio Sport 02.00 -TelegiornaleStudio Aperto 02.15 -MusicaleTalent 1 Player 03.10 -TelefilmSix Feet Under 04.20 -FilmIl ragazzo del Pony Express 05.45 -NewsStudio Sport

00.15 -TelefilmCold squad 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -AttualitĂ Otto e mezzo 02.05 -TelefilmAlla corte di Alice 03.05 -RubricaDue minuti un libro 03.10 -AttualitĂ CNN News

Emanuela Folliero

Pur-PurrRid!

Luca Telese

leTrame RETE 4

ORE 16.15

RAI 2

ORE 00.50

TERESA LA LADRA

TIPTOES

con M. Vitti, S. Satta Flores, M. Placido regia di Carlo Di Palma (Ita) - 1973

Con Gary Oldman, Peter Dinklage, Kate Beckinsale, Matthew McConaughey. continuaÂť Commedia, durata 91 min. Francia, USA 2003.

Durante il periodo fascista Teresa Numa abbandona la casa paterna affollata di troppi figli. In un turbinio di vicende cambia numerose volte lavoro, diventa madre, sposa e, per colpa della guerra, vedova. Teresa però continua la sua vita errabonda anche dopo il conflitto, tra uomini diversi, permanenze in carcere, dove finisce quando si lega a dei poco di buono, e addirittura in manicomio...

RETE 4

ORE 23.50

Carol è incinta ma il suo fidanzato non vuole tenere il bambino. Quando la ragazza insiste sulla questione scopre che la sua famiglia è da anni affetta da nanismo. Determinata fino all'ultimo a portare avanti la gravidanza, Carol entrerà in un insospettabile e curioso mondo, in cui incontrerà la famiglia di Rolfe e i suoi bizza

RAI 2

Kit telo ombreggiante 3HU QRQ IDUWL WURYDUH LPSUHSDUDWR GDO FDOGR LQ DUULYR HFFR XQ SUDWLFR NLW SHU RWWHQHUH SXQWL GÂśRPEUD GRYH H TXDQGR YXRL 'LVSRQLELOH QHO FRORUH YHUGH VFXUR q FRPSRVWR GD XQD UHWH WHVVXWD FRQ ULQIRU]L ODWHUDOL DQHOOL LQ DFFLDLR LQ RJQL DQJROR FRUGH SHU LO ILVVDJJLR GHO WHOR 'LP [ [ P

ORE 0.50

SEDUZIONE PERICOLOSA

TIPTOES

con A. Pacino, E. Barkin, J. Goodman regia di Harold Becker (Usa) - 1989

con G. Oldman, M. McConaughey - regia di Matthew Bright (Usa) - 2003

Tre uomini muoiono in circostanze analoghe. Tutti e tre avevano messo un annuncio su un giornale per cuori solitari. Tutti e tre vengono trovati a letto, nudi, assassinati da un colpo di pistola alla testa. Keller, capitano della polizia, divorziato e prossimo alla pensione, si occupa del caso. Mettendo annunci sullo stesso giornale entra in contatto con varie donne. Tra queste la piĂš...

Carol e Steven vivono insieme e progettano di sposarsi, ma lui le ha tenuto nascosto un particolare importante riguardo alla propria famiglia: ovvero, che è costituita interamente di nani. Il segreto è svelato quando si presenta il fratello di lui, Rolfe. Carol ha però appena scoperto di essere incinta, e cosÏ nei due fidanzati cresce il dubbio che il bambino possa ereditare il gene...

D VROL

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Televisioni 55

VenerdĂŹ 26 giugno 2009


Potenza

ESAMI DI MATURITÀ

Tra Svevo, Facebook e i 150 anni dell’Italia Per la prima volta ci sono le foto

Sorteggio al Galilei Altri genitori presentano ricorso al Tar

PIANO SCOLASTICO REGIONALE

Anche Digilio contro Inglese E il Comune di Potenza ricorre Contro l’ok del Tar al ridimensionamento

alle pagine 22, 23 e 33

Anno 8 n.138€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Venerdì 26 giugno 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Una critica sull’altra nel centrodestra, interviene il sindaco Buccico

IN TRIBUNALE A POTENZA

Redde rationem nel Pdl Il Pd diviso sul segretario LA SCOMPARSA DEL RETTORE

Bob Dylan per l’ultimo saluto

Un anziano legale di Milano si sente male quando Romaniello lo fa identificare a pagina 21

Melfi

Processo Cassotta Nessuno si costituisce parte civile

Egidio Digilio

Bersani o Franceschini? De Filippo ancora incerto

Franceschini sbandieratore di se stesso dice a Bersani: qua nessuno è fesso. SPORT Calcio

Berretti resta al Potenza Tre sì a Melfi Calcio D

Il Matera ufficializza Catalano Basket A dil.

Ruggeri di nuovo con la Levoni

Massimo Aldo Cassotta

All’udienza preliminare per l’associazione mafiosa dei 14 episodi di estorsione non c’è chi sostiene il danno L’Internazionale per l’ultimo saluto alle pagine 10 e 11

a pagina 28

Bocche cucite attorno alla donna che ha fatto nascere un bimbo: in Italia non sono ammesse alcune pratiche

Il parto a 58 anni: incredulità e silenzi MATERA - C’è una cortina di silenzio attorno al caso della donna che a ben 58 anni ha dato alla luce un bambino nella città dei Sassi. Tutti si trincerano dietro al diritto di privacy e non forniscono le spiegazioni scientifiche che sono dovute in casi del genere.Ovuli in affitto? O miracolo della natura? La signora, seguita a Potenza, ha poi partorito a Matera. a pagina 31

Tursi

Il Tar boccia lo scioglimento di Napolitano Torna Guida a pagina 38

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Gup troppo inflessibile L’avvocato Sexygate di Silvio: bruciata a Bari l’auto di una escort ricoverato


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