Brevi dal mondo
Oggi disgelo Russia-Nato ROMA – Ci sarà anche Silvio Berlusconi alla riunione ministeriale Nato-Russia in programma oggi pomeriggio a Corfù, la prima dalla guerra in Georgia dell’agosto scorso. Il presidente del Consiglio ha fatto sapere di voler essere presente all’incontro che sancisce una ripresa della collaborazione nello spirito di Pratica di Mare, tante volte evocato da parte italiana.
Mend, spiragli di pace LAGOS – Il governo della Nigeria, messo alle corde dalla ribellione nel Delta del Niger che ha portato ad una sostanziale riduzione delle estrazioni del petrolio e dei relativi profitti, si è mossa in direzione del dialogo. E i ribelli, per la prima volta, sembrano pronti a raccogliere il ramoscello di ulivo sebbene entrambe le parti restino prigioniere della reciproca diffidenza.
Beirut, verso il governo Hariri BEIRUT – Si va verso il governo del sunnita Saad alHariri in Libano. Il presidente libanese, Michel Suleiman ha avviato ieri le consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo e, con molta probabilità, oggi annuncerà la nomina del nuovo primo ministro. Hariri, 39 anni, è il leader della maggioranza.
Sabato 27 giugno 2009
Il governatore della Sicilia ha raggiunto l’accordo con Berlusconi
Lombardo completa la giunta I nuovi assessori sono Nino Strano (An) Nino Beninati (Pdl) e Mario Milone (Pdl)
Raffaele Lombardo
PALERMO – Dopo un braccio di ferro con parte del Pdl e con l’Udc, durato oltre un mese, il governatore siciliano Raffaele Lombardo ha completato la sua giunta nominando i tre assessori mancanti e lasciando fuori i centristi, presenti nel precedente esecutivo costituito un anno fa e azzerato prima delle elezioni europee. I nuovi ingressi sono l’ex senatore Nino Strano, di area An; il deputato regionale del Pdl Nino Beninati e l’attuale vicesindaco di Palermo, Mario Milone, tecnico vicino al Pdl. Giovedì sera
Lombardo aveva incontrato a Roma Silvio Berlusconi per il sì definitivo al completamento della giunta, rimasta in bilico dopo la nomina dei primi nove assessori avvenuta il 29 maggio. L’accordo tra governatore e premier prevedeva un ritorno agli equilibri del primo governo. Adesso il governatore affronterà la sua nuova sfida per costituire il cosiddetto partito del Sud. Con lui è schierato il sottosegretario Gianfranco Miccichè, uomo di punta del Pdl siciliano, che per sostenere Lombardo ha lanciato la sfida ai vertici del partito.
Foggia, sudato Siviglia, le Dolomiti si appoggia a un palo sono patrimonio muore fulminato dell’umanità SAN PAOLO DI CIVITATE (FOGGIA) – Si attende l'esito dell’autopsia, disposta dalla procura della Repubblica di Lucera, a confermare se sia stata proprio causata dalla corrente elettrica la morte di un ragazzo di 15 anni, Paolo Pio Parracino, avvenuta giovedì sera mentre giocava a pallone dopo essersi appoggiato, sudato, a un palo dell’illuminazione in un parco giochi del suo paese, San Paolo di Civitate. Paolo Pio stava giocando a pallone ad un tratto, per riposarsi un pò, si è fermato e appoggiato. Una mossa fatale.
ROMA – Nove gruppi dolomitici per un’ estensione complessiva di 142 mila ettari, cui si aggiungono altri 85 mila ettari di 'aree cuscinetto', per un totale di 231 mila ettari, suddivisi tra le province di Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone ed Udine: questo il nuovo patrimonio dell’umanità sancito dall’Unesco ieri a Siviglia. Fanno parte il gruppo formato da Pelmo e Croda da Lago, situati in Veneto, tra Cadore, Zoldano e Ampezzano; del massiccio della Marmolada, posto fra Trentino e Veneto.
Cicerone al Classico. Un errore al liceo musicale
Maturità, sospiro di sollievo archiviata la seconda prova ROMA – Un altro sospiro di sollievo per i maturandi italiani: con Cicerone al Classico per la versione di latino e il pacchetto di quesiti di matematica proposti allo Scientifico, è stata archiviata la seconda prova scritta, accorciando le distanze verso l’agognato diploma. A differenza di giovedì (il tema era, come di consueto, uguale per tutti) ieri le materie (e dunque le prove proposte dal ministero) sono state diverse per ogni tipologia d’istituto e differenziate per ogni indirizzo (tra ordinamentali e sperimentali si arriva a quota 900) e perciò viale Trastevere ha dovuto sfornare una valanga di tracce. C'è scap-
pato anche l'errore: la sonata proposta ai maturandi dei licei musicali sperimentali (sei o sette in tutta Italia, uno certamente a Milano) è stata attribuita a Haydn invece che a Beethoven. Ma nulla di paragonabile alla bagarre scatenata nella scorsa edizione dal «caso Montale». All’origine dello «svarione» – come ha spiegato il responsabile dell’incidente, il direttore del Conservatorio dell’Aquila, Bruno Carioti, consulente esterno arruolato dal ministero per l’occasione – un banale scambio di fotocopie. «Due mesi fa ero stato incaricato dal Ministero e avevo scelto due opere, una di Haydn e l’altra di Beethoven; intestazioni e
partiture sono state scambiate. Non so dire adesso se sono stato io stesso a commettere l’errore o altri». In ogni caso, secondo Carioti, lo sbaglio, per quanto presente, non danneggiava gli stu- “Consultazioni” proibite denti in modo decisivo. «Certo – ha aggiunto – conoscere il nome gazzi ma non solo. Pochi minuti dodell’autore di un brano sicuramente po l’apertura delle buste già erano è utile per sapere il periodo storico e in rete le prime tracce, complici i telo stile, ma il lavoro tecnico di ana- lefonini clandestinamente introdotlisi armonica di una partitura è pos- ti in classe da studenti temerari: sibile, a prescindere dal fatto che si Studenti.it ha ricevuto alle 8.34 la segnalazione di Cicerone (De Offisappia o meno chi l’ha scritta». Il web e i siti studenteschi si sono ciis) seguito da Studentville e da rivelati ancora una volta un eccel- Skuola.net. lente megafono, delle ansie dei raTiziana Caroselli
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2 In Italia e nel mondo
LA CRISI IN IRAN
Teheran è stata avvertita anche sul nucleare: «Il tempo non è illimitato»
Dal G8 una ferma condanna I ministri degli Esteri da Trieste chiedono lo stop immediato delle violenze Molti visti rilasciati dall’Italia
TRIESTE – L' Iran deve fermare subito le violenze contro i manifestanti a Teheran, avviare un dialogo democratico e cercare una soluzione pacifica alla crisi. E deve sapere che per il dossier nucleare il tempo del negoziato «non è illimitato» e che presto arriverà il momento di verificare se la mano tesa offerta dall’occidente è stata accolta o meno. I ministri degli Esteri del G8 si spingono là fino a dove può arrivare un consesso composto, in questo momento, da sensibilità politiche con sfumature diversificate e riescono, comunque, a trovare un punto di equilibrio finale. «Abbiamo condannato senza se e senza ma le uccisioni, le violenze e le repressioni», in atto in Iran, ha risposto il ministro degli esteri Franco Frattini – l'Italia ha la presidenza di turno del G8 – ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle accuse di «debolezza» da parte della comunità internazionale nei confronti della repressione e dei morti di Teheran. In effetti, è parso evidente, ad esempio, che la Russia ha un atteggiamento più prudente degli altri sette sul dossier iraniano. E gli stessi Stati Uniti – rappresentati dal sottosegretario William Burns – non hanno spinto sull'acceleratore delle critiche in questi giorni a Trieste. Più ferma la posizione inglese – Londra ha anche un contezioso bilaterale con Teheran con l’espulsione reciproca di diplomatici – e anche quella francese. L’Italia – che tanto ha lavorato in questi mesi per coinvolgere l’Iran nella stabilizzazione dell’Afghanistan – ha dovuto prendere atto del mutamento repentino della situazione a Teheran e Frattini ieri ha confermato che l’ambasciata italiana ha aperto le sue porte ad alcuni manifestanti che chiedevano assistenza concedendo anche alcune decine di visti individuali per l’Italia. Con queste posizioni diversificate, inevitabilmente il punto di equilibrio finale ha indebolito un pò i toni della dichiarazione congiunta, ma il risultato è comunque accettabile con una presa di posizione chiara. Netto è il passaggio che riguarda il nucleare iraniano e il negoziato che si trascina, tra alti e bassi, da molti anni senza risultati concreti di nessun tipo. «Il tempo non è illimitato», ha chiarito il titolare della Farnesina parlando a nome del G8. A settembre,
Frattini «Non saprei dire chi ha vinto e chi no»
l’Italia convocherà a margine dell'Assemblea generale dell’Onu, a New York, una riunione ministeriale del G8 proprio per verificare se ci saranno state risposte o meno da parte iraniana. Il punto, invece, sul quale forse la posizione del G8 è sembrata più debole è quella della validità delle elezioni. È vero che la comunità internazionale non vuole «considerare chiusa ad oggi la partita», ha detto Frattini, ma è anche vero che al momento non ci sono sul tavolo strumenti efficaci per cambiare il corso delle cose. Proprio ieri da Teheran il Consiglio dei guardiani ha ribadito la sostanziale validità dei risultati elettorali. La richiesta del G8 affinchè sia «garantito che la volontà del popolo iraniano si rifletta nel processo elettorale» sembra così perdere di forza e di efficacia. «Se dovessi dire oggi con certezza chi sia il vincitore delle elezioni, non potrei dirlo perchè non ho in mano gli elementi che hanno in mano le autorità iraniane», ha spiegato Frattini. «Rivolgiamo un appello affinchè i risultati delle elezioni siano accertati e ne emerga la reale volontà dei reali cittadini», ha aggiunto. Da Teheran arriva un altro tipo di notizie. Stefano Polli
I ministri del G8 riuniti al tavolo di Trieste
Saranno comunque ricontate il 10% delle schede
Il Consiglio dei Guardiani «Elezioni più che regolari» TEHERAN – Il Consiglio dei Guardiani, incaricato di sovrintendere alla regolarità delle elezioni in Iran, ha affermato ieri che quello del 12 giugno è stato il voto «più corretto» dalla rivoluzione del 1979, pur ribadendo che il 10 per cento dei voti, come annunciato nei giorni scorsi, sarà ricontato alla presenza di una «commissione speciale» che preparerà un rapporto in proposito. ntanto, un importante religioso, parlando nella preghiera del venerdì a Teheran, ha chiesto pene durissime per i responsabili dei disordini che ne sono seguiti, ipotizzando la pena di morte. Il religioso, l’ayatollah Ahmad Khatami, ha negato i brogli denunciati dal candidato moderato Mir Hossein Mussavi e dal riformista Mehdi Karrubi, che hanno chiesto la
Iraniani al G8 di Trieste
cancellazione dei risultati della consultazione, da cui è uscito rieletto il presidente Mahmud Ahmadinejad. Un concetto ribadito anche ieri da Mussavi, in un messaggio su Facebook rivolto agli iraniani all’estero. «Tutte le mie comunicazioni – afferma – sono state interrotte, e le obiezioni pacifiche avanzate dalla gente
schiacciate. Manterrò il mio patto, usando tutte le vie legali perchè siano rispettati i vostri diritti violati nell’urna elettorale». Il portavoce del Consiglio dei Guardiani, Abbas Ali Katkhodai, ha detto all’agenzia Isna che una «speciale commissione» sarà formata per ricontare il 10 per cento dei voti, un’operazione che questo organismo aveva già annunciato di voler fare. Il riconteggio avverrà alla presenza dei rappresentanti di Mussavi e Karrubi, che dovranno nominarli entro 24 ore, e di una «speciale commissione» di cui faranno parte sei persone. Tra queste, l’ex ministro degli Esteri Ali Akbar Velayati, l’ex presidente del Parlamento Gholamali Haddad Adel e il procuratore generale della Repubblica Dorri-Najafabadi. Alberto Zanconato
Venezia in gondola al femminile: la riscossa VENEZIA – Coltiva la passione del remo da quando aveva sette anni, grazie agli insegnamenti del padre, ma giura che la gondola verrà sempre dopo gli affetti familiari. E' una figlia d’arte Giorgia Boscolo, 23 anni, sposata e madre di due bambini, la prima donna ad aver sbriciolato dopo nove secoli a Venezia il feudo maschile del remo, riuscendo a superare l’esame di ammissione alla scuola per gondolieri. In effetti Giorgia ce l’ha fatta sul filo di lana: si era classificata all’ultimo posto tra i 22 disponibili, a pari merito con un collega trentenne, ma ha conqui-
Nozze gay in Spagna meglio di quelle etero
Il governatore innamorato stato la possibilità di accedere al tirocinio di sostituto gondoliere grazie alla sua minore età. «La gondola è il mio amore da sempre, a differenza delle mie tre sorelle al punto che invece di uscire con le amiche preferivo andare a vogare con mio padre».
TRIESTE – «Decine» di iraniani hanno chiesto ed ottenuto dei visti temporanei per l’Italia durante questi giorni di scontri post-elettorali. Mentre la Comunità internazionale discute a 360 gradi su come reagire alle repressioni che si susseguono in Iran, la gravità della crisi in corso si manifesta sottotraccia, silenziosamente, proprio con le richieste di tanti cittadini iraniani che chiedono all’occidente di aiutarli a lasciare, in qualche modo, il Paese dei mullah. Con ancora sul corpo i segni degli scontri con le forze dell’ordine, alcune decine di giovani iraniani hanno chiesto aiuto ed assistenza proprio al consolato italiano che dopo una rapida consultazione con Roma ha emesso una serie di visti temporanei (di 90 giorni) per l’Italia. Una decisione coraggiosa e non facile, presa nonostante l’attento controllo – anche attraverso video – della polizia iraniana sulle entrate e le uscite dalle ambasciate occidentali. Solo giovedì il ministro degli Esteri Franco Frattini aveva sottolineato come l’Italia, «primo ed unico» Paese europeo, aveva offerto la propria disponibilità ad «accogliere ed aiutare persone che fuggono e che sono bisognose di cure e di interventi». Il ministro aveva anche confermato che all’ambasciata erano già giunte alcune richieste di visti. Ieri si è saputo che diverse di queste richieste sono già state soddisfatte. Naturalmente, sottolinea una fonte diplomatica, non è possibile sapere dove siano queste persone, se in Italia o ancora in Iran e non si tratta assolutamente di richieste di asilo politico. Attualmente «non c'è nessun cittadino iraniano che cerca assistenza nell’ambasciata italiana a Teheran», ha spiegato ieri il titolare della Farnesina confermando l’intera vicenda. Fabrizio Finzi
PER 24 ore è stata la donna più ricercata nel web. La caccia alle sue foto si è aperta appena il suo nome, Maria Belen Chapur, è stato associato a quello dell'amante argentina con la quale il governatore della Carolina del Sud Mark Sanford sarebbe scompar-
so per un lungo fine settimana a Buenos Aires. Vani gli appelli dei familiari: Sanford, di ritorno dall'Argentina, ha indetto una conferenza stampa durante la quale ha chiesto scusa alla sua famiglia e in seguito ha annunciato le sue dimissioni.
SULLA carta quantomeno lesbiche e gay stravincono, le loro nozze all’ombra della 'storica' legge Zapatero appaiono molto più solide di quelle fra eterosessuali: la Spagna socialista ha celebrato 13.116 'matrimoni gay', solo 147 sono finiti con un divorzio. La media per gli 'etero' è invece di due divorzi per tre matrimoni. A quattro anni esatti dalla promulgazione il 30 giugno 2005 della contestatissima – con manifestazioni di piazza di destra e vescovi – legge Zapatero, le unioni legali fra persone dello stesso sesso (1,8% del totale) sono una realtà integrata da molti spagnoli, ha rilevato
ieri la rivista Tiempo on-line. Anche se non c'è stato il tanto temuto –dagli oppositori – 'tsunami' in termini quantomeno di cifre. Solo a Londra, nel 2005, quando venne approvata la legge britannica il primo giorno passarono davanti ai registri comunali 2500 coppie.
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In Italia e nel Mondo 3
Sabato 27 giugno 2009
Sabato 27 giugno 2009
Il fatto del giorno: emergenza Pil, il calo è del 5% Tremonti contro Draghi una polemica a distanza
Quei dubbi sulle cifre diffuse in tempi di crisi
Confindustria e Bankitalia si riscoprono d’accordo
dall’articolo di Mario Ajello
dal servizio di Gian Maria De Francesco
dall’articolo di Alessandro Bertasi
Polemica a distanza tra il ministro dell’Economia, Tremonti e il governatore della Banca d’Italia, Draghi. Nel giorno in cui il Governatore ha nuovamente parlato di un calo del Pil 2009 pari al 5%, il ministro dell’Economia ha ricordato che fino a pochi mesi fa Bankitalia parlava di una flessione del 2%. E ha invitato tutti a sospendere, almeno fino a settembre, le previsioni sullo stato di salute dell’economia italiana. «Troppe informazioni - ha detto il ministro - diventano deformazioni». Oggi intanto il governo vara il decreto di sostegno all’economia: tra le misure un bonus occupazione e meno tasse alle aziende che reinvestono gli utili. [...]
«Il pil, se non succede niente, in altre parole se non continua a cadere, alla fine di quest’anno sarà sceso del 5% circa». Il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, a L’Aquila per presentare il rapporto sull’economia abruzzese nel 2008 ha sottolineato che, a politiche invariate, il prodotto interno lordo italiano è destinato a una flessione più pesante di quella annunciata dalle previsioni nazionali e internazionali. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti (che oggi in Consiglio dei ministri varerà alcune misure anticrisi tra le quali la detassazione per chi investe e un bonus per chi non licenzia) ha tuttavia ribadito i propri dubbi sulla fondatezza delle stime diffuse in tempi di crisi. [...]
Botta e risposta ieri tra Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia entrambi concordi nello stabilire un calo del prodotto interno lordo pari a cinque punti percentuali per l’anno in corso. Una sorta di allarme sulle condizioni dell’economia italiana che Draghi annuncia intervenendo a L’Aquila alla presentazione del rapporto sull’economia abruzzese: «Siamo nel mezzo di una crisi economica mondiale che per certi aspetti ricorda, per carattere di drammaticità, di subitaneità e di intensità, il sisma che c’è stato in Abruzzo. Si potrà parlare di crescita solo se si realizzeranno queste condizioni: la tenuta dei consumi e la possibile tenuta del mercato del lavoro». [...]
La migliore di oggi
I piccoli protestano
Due manovre per l’estate su occupazione e aziende
Imprese detassate
dall’intervista di Camilla Conti
dall’articolo di Marco Rogari
dall’articolo di Luciano Costantini
Per Giuseppe Morandini, leader dei piccoli industriali della Confindustria, la misura ormai è colma. «È una vergogna. Alla domanda di credito avanzata dalle piccole imprese per sopravvivere si è risposto applicando una tassa che moltiplica almeno per quattro volte la commissione sul massimo scoperto. Se questo è il punto di partenza per un dialogo serio fra le aziende e le banche siamo davvero fuori strada [...]. Noi non abbiamo dubbi sulla liquidità delle banche. Abbiamo tantissimi dubbi, invece, che quella liquidità arrivi alle imprese. [...] Le banche devono capire quali sono gli imprenditori da finanziare [...]».
La completa esenzione fiscale degli utili delle imprese reinvestiti per l’acquisto di alcuni beni strumentali, in primis i macchinari. Potrebbe essere questa l’ultima sorpresa del decreto sulla manovra estiva, con un impatto oscillante tra i 2,5 e i 4,5 miliardi, che sarà varato oggi dal Consiglio dei ministri. Anche se è ancora escluso che le misure vengano suddivise in due distinti Dl: il primo su sviluppo e famiglie e il secondo con la fisionomia del "milleproroghe" in cui far confluire gli slittamenti di alcune scadenze legislative (dalla class action al blocco degli sfratti). Una sorta di Tre-
monti ter selettiva ma anche rafforzata, insomma, quella che vorrebbe far scattare palazzo Chigi. I tecnici hanno lavorato a lungo per trovare le risorse necessarie. La decisione finale sarà presa [...] come quella sull’alleggerimento della Robin tax, che dovrebbe essere riportata al livello precedente al ritocco inserito nel cosiddetto "Ddl sviluppo" (il collegato sul nucleare) per garantire la copertura ai nuovi fondi all’editoria. Una copertura per la quale al ministero dell’Economia si sono valutate soluzioni alternative. Gran parte del testo è comunque già stata definita. Uno dei punti fermi è il bonus occupazione. [...]
Maramotti sull’Unità
Il governo [...] vara le misure per rilanciare l’economia. Tra esse spiccano la detassazione degli utili reinvestiti dalle imprese e il “bonus” occupazione per le aziende che non licenziano. Nel primo caso la defiscalizzazione sarà selettiva e limitata all’acquisto di tecnologia e macchinari; nel secondo si opererà su una diversa modulazione della cig. Sarà ampliata la platea dei beneficiari della social card. Berlusconi: servono soldi e bisogna mettere le mani in tasca, ma faremo il possibile. Marcegaglia: gli interventi vanno nella giusta direzione. [...]
In arrivo un “piano casa”
Per lo Stato dieci miliardi potrebbero non bastare
dall’articolo di Tommaso Montesano
dall’editoriale di Massimo Mucchetti
Riaffermare di fronte agli elettori la linea maestra della concretezza rispetto agli attacchi fondati sul gossip. È questo l’imperativo che si è posto il Cavaliere [...] Una delle prime mosse è stata quella di incardinare, tra le proposte di legge in carico a Montecitorio, quella che rilancia il “piano casa”, tanto caro al Cavaliere, ma rimasto impantanato nelle sabbie mobili dell’ostruzionismo delle «Regioni governate dalla sinistra». «Noi, invece, vogliamo dare all’Italia abitazioni che consumino meno. E che quindi costino meno. Capaci di coniugare comfort, risparmio energetico e rispetto per l’ambiente», incalza Mauro Pili, deputato del PdL e primo firmatario della proposta di legge sottoscritta da oltre 130 deputati della maggioranza - che si propone appunto di sviluppare l’idea lanciata dal presidente del consiglio di aumentare la cubatura delle abitazioni mono e bifamiliari. [...]
Ha ragione Giulio Tremonti che lamenta la scarsità del credito per le aziende o Corrado Passera che avverte di avere decine di miliardi non utilizzati dalla clientela? A ben vedere, il ministro dell’Economia e l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo fanno ciascuno la propria parte: il primo pungola banche e imprese non potendo l’indebitato Stato italiano surrogare il settore privato come accade in altri paesi. Il secondo ricorda che recessione vuol dire meno fatturato e meno investimenti, e dunque meno domanda di buon credito. I politici pensano al Pil, i banchieri
ai bilanci sui quali si va già abbattendo l’ondata delle sofferenze. Il punto, alla fine, è semplice: quanto rischio in più le banche possono sostenere per venire incontro al governo? Molto dipende dalla lungimiranza dei banchieri nel valutare il merito di credito dei clienti. Ma oltre un certo limite il coraggio diventa temerarietà. Questo limite è la forza patrimoniale delle banche. Le cronache della recessione dicono che i 10 miliardi di Tremonti bonds possono rivelarsi insufficienti sia perché costano l’8,5% fiscalmente indeducibile e, ove non venissero rimborsati entro il giugno 2013, molto di più, sia perché sono riservati alle sole banche quotate in
La fotografia
Immagine da rilanciare dalla “nota” di Massimo Franco
È cominciata l’offensiva per riequilibrare l’immagine di Silvio Berlusconi, un po’ sgualcita dall’alone di scandalo che l’ha accompagnata nelle ultime settimane. Ma non c’è alcun cambiamento di stile, nel presidente del Consiglio; e neppure l’ombra di un’autocritica. L’operazione è affidata alla miscela di ottimismo e spavalderia che ha sempre connotato il personaggio; e alla liquidazione delle accuse su alcune delle sue frequentazioni femminili come «calunnie e spazzatura». E poi c’è la riunione del G8 all’Aquila dall’8 al 10 luglio prossimi: un vertice che i suoi avversari vorrebbero trasformare nella sua pietra tombale; e che invece Berlusconi vuole usare per il proprio rilancio. Le voci che accreditavano diserzioni eccellenti si sono rivelate false. [...]
Colombia, una protesta degli animalisti contro le corride (Ansa)
Borsa quando un terzo abbondante degli impieghi è fatto dalle piccole banche non quotate. Intesa Sanpaolo, considerata tra gli istituti più solidi in Europa, emetterà Tremonti bonds per 4 miliardi quale assicurazione contro eventuali deficienze patrimoniali. Ma proprio da questa banca è venuta la proposta di un’ulteriore integrazione di capitale che possa essere estesa alle banche minori, le più vicine alle famiglie e alle piccole aziende. Stiamo parlando del progetto di vendere le quote della Banca d’Italia di proprietà di 57 banche e casse di risparmio (oltre che di Inps, Inail, Generali, Fonsai, Milano Assicurazioni, Allianz e Reale Mutua) [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo
Chi si rivede: la crisi economica. Sì perché, curiosamente, il fatto più grave che affligge il mondo contemporaneo è anche il più soggetto ad amnesie da parte dei mezzi d’informazione (e non solo). A ricordarci che, fra escort e veline, fra ville e karaoke, c’è più di mezza Italia che rischia la disoccupazione, è il signor Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, che è costretto a recarsi in Abruzzo per farsi sentire, visto che evidentemente nel mondo mediatico d’oggi è Maometto che va alla montagna e non viceversa. Il Pil al -5 percento significa che dovremo fare un altro buco alla cintura, e molto più a destra di quelli che avevamo già fatto per sostenere il nostro dimagrimento. Sarebbe rassicurante immaginarsi una classe politica che nella sua interezza su queste cose ci lavori. Senza feste e veline di mezzo, non è il momento.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Congresso del Pd, una Serracchiani non fa primavera L’importanza delle Onlus e a Piombino il partito dovrà cercare soprattutto idee dove lo Stato non arriva dall’editoriale di Irene Tinagli
Si riuniranno domani al Lingotto un folto gruppo di parlamentari e dirigenti locali e nazionali del Pd, «per rilanciare il percorso del Partito democratico che si è perso per strada». Sono l’anima critica del Pd, che ruota attorno a nomi come Gozi, Civati, Concia, Sofri, Scalfarotto. Qualcuno li chiama «i piombini», perché da Piombino un paio di mesi fa lanciarono la loro sfida al partito, invocando una linea politica più chiara e soprattutto un rinnovamento vero, una effettiva «contendibilità» della dirigenza. All’epoca si riunirono una cinquantina di persone, inmodoinformale, per buttare giù delle idee e cominciare un percorso. Un bell’incontro - genuino, spontaneo, ricco di contenuti, puntualmente ignorati dai vertici e dalla segreteria del partito. Ma molte cose sono cambiate da allora. Ci sono state le elezioni, con il calo di consensi del Pd, che hanno riaperto malumori e divisioni nel par-
Debora Serracchiani
tito. Ma ci sono state anche l’affermazione di Matteo Renzi a Firenze e l’esplosione del fenomeno Serracchiani, che fanno intravedere le potenzialità insite in un partito più giovane e aperto. Questa situazione pone sulle spalle dei piombini molte responsabilità ma anche un’importante occasione, perché il Pd è sempre più avviluppato in scontri tra correnti. Le uniche due candidature ufficiali avanzate fino-
ra, Franceschini e Bersani, ripropongono nei fatti una vecchia minestra riscaldata. Uno scontro tra un ex Dc e un ex Pci, un veltroniano e un dalemiano, che di certo non accenderà gli animi né tra la base né tra molti dirigenti ormai stufi di reggere il gioco ai soliti compagni di scuola. Molti si aspettano una candidatura della Serracchiani. D’altronde la base ha trovato in lei un simbolo, un volto fresco e nuovo, una speranza
dall’articolo di Giuseppe D’Avanzo
[...] Il rosario di incoerenze, menzogne, abusi di potere di Silvio Berlusconi sollecita a rinnovargli alcune domande che possono essere conclusive: 1. Quando, signor presidente, ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo d’incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni? 2. Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per due mesi fornendo quattro versioni diverse [...]? 3. Non trova grave [...] che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità politiche le ra-
Ancora dieci domande da porre a Berlusconi gazze che la chiamano "papi"? 4. Lei si è intrattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre 2008 e sono decine le "squillo" che, secondo le indagini della magistratura, sono state condotte nelle sue residenze. Sapeva che fossero prostitute? Se non lo sapeva, è in grado di assicurare che quegli incontri non l’abbiano reso [...] ricattabile [...]?
5. E’ capitato che "voli di Stato", senza la sua presenza a bordo, abbiano condotto nelle sue residenze le ospiti delle sue festicciole? 6. Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiamo compromesso gli affari di Stato? Può rassicurare il Paese e i nostri alleati che nessuna donna, sua ospite, abbia oggi in mano armi di ricatto che ridimensionano la sua
di rilancio, e certamente una sua candidatura porterebbe un po’ di scompiglio nel duello banale e prevedibile tra Franceschini e Bersani. Ma quello che la base forse non capisce è che la Serracchiani sconta gli stessi limiti di tutte le giovani candidature proposte dal Pd sin dalla sua creazione. Tirati su dal nulla e portati alla ribalta sotto l’ala protettrice del segretario, questi giovani non hanno avuto tempo di maturare una propria esperienza, di creare una propria «constituency», e quindi difficilmente avranno la forza e il coraggio necessari per «uccidere il padre» e prendere in mano le redini senza tante moine. Ed è forse proprio per questo che vengono scelti. Non è un caso se la Serracchiani ha avuto un grande appoggio dal partito, mentre Renzi, giovane ma forte di un’esperienza personale e di un ampio consenso sul territorio, è stato molto osteggiato. I piombini dovranno quindi uscire dal «modello Serracchiani » [...]
autonomia politica, interna e internazionale? 7. [..] Lei oggi potrebbe ancora partecipare al Family Day o firmare una legge che punisce il cliente di una prostituta? 8. Lei ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della Repubblica? [...] 9. Lei ha parlato di un "progetto eversivo" che la minaccia. Può garantire di non aver usato né di voler usare intelligence e polizie contro testimoni, magistrati, giornalisti? 10. Alla luce di quanto è emerso in questi due mesi, quali sono, signor presidente, le sue condizioni di salute?
dall’editoriale di Silvio Garattini
Le organizzazioni no-profit, fondazioni o onlus che siano, esercitano nel nostro Paese una serie di preziose attività in campo sociale e culturale che su base volontaristica sostituiscono molto spesso le difficoltà dello Stato a soddisfare tutte le complesse necessità di una moderna società. In particolare non sono poche le organizzazioni che sostengono la ricerca scientifica soprattutto in campo biomedico in modo diretto con proprie strutture, laboratori e personale, oppure in modo indiretto attraverso manifestazioni che permettono di raccogliere fondi per borse di studio o di finanziare specifici progetti di ricerca. È noto che in Italia la ricerca scientifica non è oggetto di molto interesse, né ora né in passato. I governi hanno sempre confuso la scienza con la tecnologia e comunque hanno sempre considerato entrambe un fiore all’occhiello che si mette in occasione di qualche festa ma non si considera una componente fondamentale per la crescita della società. Eppure, come si ripete da tempo, senza successo, senza ricerca è difficile sviluppare innovazione e mettere a punto prodotti ad alto valore aggiunto, gli unici che possiamo pensare di esportare verso i mercati internazionali. È vero che lo Stato sostiene, anche se in modo insufficiente, l’Università ed enti di ricerca pubblici ma ciò non basta perché oggi molta ricerca richiede impegno a tempo pieno, su progetti di ampio respiro che richiedono multidisciplinarità, condizioni poco realizzabili solo nelle strutture pubbliche. Non vi è dubbio che anche la ricerca svolta con fondi pubblici ha bisogno di essere integrata dalla buona volontà e dalla generosità
dei privati. Tuttavia se si vuole disporre di questa generosità occorre incentivarla attraverso facilitazioni fiscali. Oggi le Fondazioni possono usufruire di alcuni vantaggi. I donatori possono dedurre dal reddito fino a un massimo di 70.000 Euro all’anno; i contributi versati dalle imprese sono integralmente deducibili. Tuttavia le Fondazioni che hanno una partita Iva e che hanno gestito la propria attività in modo oculato, spendendo meno di quanto sono riuscite a raccogliere, si ritrovano poi a pagare le imposte sugli eventuali avanzi di gestione, come se fossero profitti di impresa. Rispetto ad altri Paesi questi incentivi sono chiaramente insufficienti. A gran voce il “mondo” della ricerca ha sempre chiesto di poter essere inserito nello schema dell’8 per mille sul pagamento delle tasse (Irpef) la quota che può essere donata oggi solo alla Chiesa cattolica, ad altre religioni ed a non ben precisate attività sociali dello Stato. Poiché per ragioni facilmente intuibili questa proposta ha subito veti, il ministro Tremonti nel 2004 aveva stabilito la possibilità per i cittadini di destinare il 5 per mille delle proprie imposte ad una organizzazione di ricerca specifica, favorendo in questo modo l’impegno dei cittadini a selezionare gli enti che ritenevano più adatti alle proprie preferenze. L’avvento delle elezioni ha fatto allargare il provvedimento a tutte le organizzazioni, incluse quelle sportive e perfino ai comuni, impedendo di fatto che il provvedimento divenisse significativo per la ricerca. Va detto inoltre che i pagamenti arrivano con molto ritardo e con tutta una serie di complicazioni burocratiche, basti pensare che non è stato tuttora distribuito il 5 per mille relativo alle tasse del 2006. [...]
Morte di una superstar: addio a Michael Jackson Tradito dal cuore malato dopo 45 anni di carriera
Una vita straordinaria e anche terribile e un trono da divo che resterà vuoto
Il cantante misterioso
dall’articolo di Mario Luzzatto Fegiz
dal necrologio di Ernesto Assante
dall’articolo di Paolo Giordano
Alla fine è stato il cuore a tradirlo. Michael Joseph Jackson era nato a Gary nell’Indiana il 29 agosto 1958 e aveva cominciato a calcare le scene a soli cinque anni nella band di famiglia, i Jackson Five. Grandi successi, ma anche una infanzia segnata da un padre-padrone manager da lui descritto nell’autobiografia «Moonwalk». Nel 1979 l’allontanamento dal gruppo d’origine per diventare l’artista pop numero uno, con «Thriller» (1982), tuttora l’album più venduto nella storia della musica, co-prodotto da Quincy Jones e vincitore diciotto Grammy. Thriller ha venduto oltre 100 milioni di album. Era partito da un sound nero alla James Brown per sviluppare nel tempo un pop danzereccio di grande impatto. Carattere molto particolare, era sempre rimasto un eterno bambino alla ricerca di figure materne (fra le sue migliori amiche Liz Taylor e Diana Ross). Ma aveva, anche negli affari, una sorta di genialità che lo portò a un certo punto ad acquistare per 50 milioni di dollari la proprietà editoriale di tutte le canzoni dei Beatles. La sua potenza economica era tale che nello scontro duro scoppiato fra lui e Toni Mottola, gran capo della Sony, fu quest’ultimo a dover abbandonare l’azienda. Eppure l’artista e l’uomo d’affari geniale era sempre più traumatizzato dal mondo: le sue residenze erano degli immensi luna park, i suoi migliori amici i bambini. Tanti i colpi di genio musicali e spettacolari di Michael Jackson: la sua forza stava in un modo di ballare e di essere in scena che può essere paragonato alla rivoluzione dei corpi scatenata a suo tempo da Elvis Presley. Le sue doti si rivelarono già nel periodo con i Jackson 5. Michael inventò il Ballo del robot all’età di 11 anni, ma il passo di danza che lo renderà celebre in tutto il mondo è il moonwalk (in italiano «camminata sulla luna»). Lo eseguiva sulle note di Billie Jean (e qualcuno notava influenze del grande francese Marcel Marceau): il re del pop scivolava all’indietro in modo tutto speciale. E questa nuova forma di comunicazione visiva mandò alle stelle le vendite dell’album Thriller. [...]
Dalla polvere all’altare e poi il ritorno nella polvere. Una carriera carica di gloria conclusa con un inarrestabile declino, una vita che è stata una favola e poi si è trasformata in un incubo. Quella di Michael Jackson è stata una storia straordinaria e terribile, una vicenda artistica e umana che ha avuto pochi eguali. Cantante, ballerino, attore, aveva iniziato la sua avventura nello spettacolo come bambino prodigio. Tutto iniziò accanto ai suoi fratelli, Jackie, Tito, Jermaine, Marlon e Randy, i Jackson 5, cresciuti sotto l’egida del padre Joe a Gary, nell’Indiana, un padre molto severo con i figli, ed in particolare con Michael che, anni dopo, raccontò le frequenti violenze alle quali veniva sottoposto. Michael si unisce alla band dei fratelli a sei anni nel 1964 e ne diventa il cantante solista due anni dopo. I fratelli Jackson ottengono il contratto con la Motown nel 1968. Il primo singolo, I want you back, li fa salire immediatamente al primo posto delle classifiche. E’ l’inizio di una marcia trionfale: alla fine degli anni Ses-
Adesso che è finita, si può dire: l’ultima volta, quando è apparso in pubblico per quello che sarebbe diventato il suo addio, Michael Jackson non era già più lui. Londra, O2 Arena, 5 marzo scorso: il Re del Pop annuncia il suo grande ritorno, dieci, venti, cinquanta concerti per dimostrare di essere ancora il più grande. Biglietti subito esauriti, un milione e mezzo di richieste, fans in adorazione. Ma il viso non è più suo, neanche lontanamente, le mani sono immobili, la voce squittisce, farfuglia. Michael Jackson se ne è andato [...] a cinquant’anni e poco più (era nato a Gary, nell’Indiana, il 29 agosto del 1958) dopo che i medici lo avevano prelevato di corsa nella sua villa di Holmby Hills e trasportato in ospedale a Los Angeles dopo aver tentato un massaggio cardiaco. «La situazione non è affatto buona», aveva detto suo padre poco dopo. No, non era buona. I fans subito arrivati fuori dall’ospedale sono rimasti zitti, a testa bassa. E così se ne è andato il cantante più misterioso del pop [...].
Michael Jackson dopo un processo
santa i Jackson 5 sono già dei divi e molto del successo è dovuto alla voce di Michael. Nell’arco di dieci anni i fratelli Jackson pubblicano altri diciannove album. Il suo primo vero passo da solo sono le riprese del film "The Wiz", con Diana Ross nel 1978, del quale incide anche la colonna sonora. Ma il salto di qualità arriva nel 1979 quando realizza l’album Off The Wall, che vende oltre 20 milioni di copie, piazza dieci singoli in classifica e vede la collaborazione di artisti del calibro di Stevie Wonder e Paul McCartney. E’ l’inizio di un progetto diverso e nuovo,
che prevede, da parte di Jackson, il controllo totale del proprio "prodotto". E’ lui a decidere tutto, sui dischi e sugli show, dalle scenografie alle coreografie, fino al moonwalk, il tipico passo di danza che diventerà il suo marchio di fabbrica negli anni Ottanta. La strategia paga, e nel 1982 Jackson conquista il mondo intero, vendendo a tutt’oggi sessantacinque milioni di copie del suo secondo disco, Thriller, uno degli album più venduti della storia della musica leggera. L’album, prodotto da Quincy Jones, è un capolavoro pop. [...]
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Sabato 27 giugno 2009
Sabato 27 giugno 2009
Dibattito politico
Scontro frontale con l’Udc dopo l’articolo del “Giornale” su Cesa e la “socia-escort”
«Bisogna zittire i catastrofisti» Berlusconi contro i giornali e le istituzioni economiche: «Diffondono panico» | PARTITO DEMOCRATICO |
ORGANIZZAZIONI internazionali, stampa, opposizioni, i «signori che sulla base di quello che gli dicono i loro uffici studi» diffondono ogni giorno paura, panico, e pessimismo sono quelli ai quali ora «dovremmo davvero chiudere la bocca»: Silvio Berlusconi è determinato e sferra un nuovo affondo, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, per illustrare il nuovo pacchetto di misure anti-crisi varato dal governo, ribadendo la convinzione che ormai la crisi economica sia «eminentemente psicologica». Una linea che il premier assicura porterà anche al tavolo del G8. Il pensiero corre al governatore di Bankitalia, Mario Draghi, che ieri ha annunciato un ulteriore peggioramento della crescita (con un Pil che, se va bene, alla fine dell’anno calerà del 5%, ha detto). Ma il presidente del Consiglio non fa nomi. «Un giorno sì e uno no – dice – le organizzazioni internazionali escono e dicono che il deficit è al 5%, che i consumi sono calati del 5%; crisi di qui, crisi di là, la crisi ci sarà fino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011... Insomma, un disastro». Il premier di un’altra cosa è comunque convinto, che gli italiani siano con lui: «ci hanno votato e continuano a darci consenso nonostante tutti i miasmi, le calunnie e i veleni che tentano di lanciarci addosso per sommergerci». Nonostante l’iniezione di fiducia agli italiani, comunque, il premier ieri non è riuscito ad evitare lo scontro con l’Udc su escort, feste e droga. Il segretario dei centristi Lorenzo Cesa è andato su tutte le furie quando ha letto il suo nome in uno degli articoli che “Il Giornale”, quotidiano della famiglia Berlusconi, sta pubblicando da qualche giorno su una vecchia vicenda di ragazze squillo procurate a politici da una disinvolta affari-
sta, della quale si conoscono solo le iniziali, R.F. A far imbufalire Cesa è stato il titolo choc “Cesa socio della escort», con cui è stata presentata la notizia di una società costituita quindici anni fa dal segretario dell’Udc proprio con la donna più tardi finita sotto inchiesta per le sue attività di «corruttrice sessuale». Ma a farlo uscire completamente dai gangheri è stata la solidarietà che gli è stata espressa da Silvio Berlusconi, solidarietà che il Cavaliere ha espresso anche a Massimo D’Alema, anch’esso coinvolto in un servizio del “Giornale”, ieri. Quando ha letto le parole del premier il segretario dei centristi si è sentito preso in giro: «Io non ho mai partecipato a festini, né ho mai frequentato minorenni o persone che fanno uso di droga. Rispetto tutti, ma non accetto la solidarietà da nessuno, in particolare dal presidente del consiglio». Di qui la reazione di Berlusconi, costretto a difendersi dalle accuse del segretario dell’Udc: «Mi dispiace che l'onorevole Cesa non accetti la mia solidarietà. Non ho mai partecipato a cosiddetti festini, non ho mai frequentato minorenni né so a chi si riferisca quando parla di persone che fanno uso di droga. La sua risposta è offensiva e disdice sia la sua immagine sia la considerazione che nutrivo nei suoi confronti. Spero che torni in sè e che risponda alle provocazioni con la stessa serenità e con lo stesso stile con cui reagisco io». Col passare delle ore , la polemica innescata dagli articoli del Giornale si è fatta più intensa. La direzione del giornale conferma tutto definendo «incontrovertibile» la notizia che riguarda Cesa. Scende in campo il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che assicura che i centristi non si faranno intimorire dal progetto di fare di tutta l’erba un fascio.
Il premier «Gli italiani sono con me»
Gimkana per il segretario di CRISTINA FERRULLI
namore». Ma siccome il treno del congresso è già partito, tra candidature e alleanze, alla fine la direzione del Pd ha confermato le date di ottobre, rinviando al futuro la correzione di uno Statuto che, solo un anno dopo l’approvazione, risulta farraginoso e complicato per l’elezione del leader. Il nuovo segretario del Partito Democratico uscirà dopo una gimkana di votazioni, composta da due momenti (il congresso dell’11 ottobre e le primarie del 25 ottobre), che diventeranno tre se nessuno dei candidati otterrà la maggioranza assoluta dei voti. In quel caso l’assemblea nazionale, sostiene il Regolamento approvato oggi, indice «il ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati collegati al maggior numero dei componenti dell’Assemblea». Il timing congressuale fissato oggi prevede lo stop il 21 luglio al tesseramento utile per votare al congresso, la presentazione, entro il 23 luglio,
ROMA – Una «maggioranza silenziosa», per dirla come Mercedes Bresso, ha provato a rinviare il congresso a dopo le regionali del 2010. Così come una fetta consistente ha espresso dubbi per uno Statuto che, come ha detto Franco Marini tra le risate della platea, «sembra scritto da Stra-
delle candidature a segretario nazionale e entro il 31 luglio per le candidature a segretario regionale. Il 24 luglio la direzione sarà l'occasione per l’illustrazione di piattaforme e leader, dando ufficialmente il via ad una battaglia di fatto già partita. Lo Statuto prevede che possano candidarsi alla segreteria e sottoscrivere le candidature solo gli iscritti al partito. Per essere ammesse, le candidature a segretario devono essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell’Assemblea nazionale uscente (quest’anno composta da 2.850 persone) o da un numero di iscritti compreso tra 1.500 e 2.000, distribuiti in non meno di cinque regioni, appartenenti ad almeno tre delle cinque circoscrizioni per le europee. Segue la fase della discussione e delle votazioni su piattaforme e candidati nei Circoli, che eleggono i delegati per quella che lo Statuto definisce la Convenzione nazionale.
Candidature entro il 23 luglio
Dario Franceschini
«Servono politici coerenti»
Cei all’attacco «Basta eccessi» di ELISA PINNA CITTA' DEL VATICANO – Alle vicende personali del premier Silvio Berlusconi, il presidente dei vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, non ha dedicato nemmeno una parola. Tuttavia il porporato, in un convegno a Crotone, si è soffermato sul degrado morale creatosi in Italia ed ha chiesto alla politica nazionale «comportamenti coerenti» in grado di onorare le aspettative «umane e evangeliche» di una moltitudine silenziosa di cittadini. I segnali delle preoccupazioni della Chiesa per l’aria che si respira nel Paese si vanno moltiplicando. Parroci e vescovi vivono capillarmente nel territorio e – come ha ricordato una volta lo stesso Bagnasco – conoscono bene la loro gente e le realtà locali, al di là anche delle rappresentazioni mediatiche. «Il contesto socioculturale – ha spiegato il presidente della Cei – dovrebbe accompagnare i giovani in generale nei loro progetti di vita. Le responsabilità sono di ciascuno ma conosciamo l'influsso che la cultura diffusa, gli stili di vita, i comportamenti conclamati hanno sul modo di pensare e di agire di tutti, in particolare dei più giovani che hanno diritto di vedersi presentare ideali alti e nobili, come di ve-
dere modelli di comportamento coerenti». Il cardinale Bagnasco ha chiesto dunque alla politica di «onorare quella moltitudine silenziosa che questi ideali umani ed evangelici vive ogni giorno con umiltà e concretezza, senza clamore e riflettori». Moltitudine – ha concluso – che esprime «il vero ethos di fondo del nostro popolo e che è aliena da derive ed eccessi di qualunque tipo siano». Se il monito del presidente della Cei può essere letto nel suo valore generale, più mirato era stato un editoriale di “Avvenire”, lo scorso 19 giugno, in cui si chiedeva a Berlusconi un «un chiarimento sufficiente a sgomberare il terreno dagli interrogativi più pressanti». I nuovi sviluppi portati dall’inchiesta di Bari sul reclutamento delle escort frequentatrici di Villa Certosa e Palazzo Grazioli, hanno incrinato la linea del silenzio scelta dalla Chiesa appena un mese fa, quando scoppiò il caso di Noemi. Se Avvenire si è limitato a porre una domanda a cui finora – fanno osservare fonti ecclesiastiche – non è stata data risposta, il settimanale cattolico “Famiglia Cristiana”, nel suo ultimo numero, ha scelto di sparare a zero contro il premier, sostenendo che, nel suo caso, «il limite della decenza è stato superato».
Iniziativa della Procura
Un pool per unire le inchieste di Bari LA PROCURA di Bari intende istituire un coordinamento tra le varie inchieste sulla sanità in Puglia nelle quali compare l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, e in parte si intrecciano con quella che vede Tarantini indagato per induzione alla prostituzione per avere pagato prostitute di lusso perchè partecipassero a feste vip, comprese alcune nelle residenze del presidente del Consiglio a Roma e in Sardegna. La necessità è avvertita perchè al momento sono almeno quattro le inchieste sulla sanità pugliese affidate a differenti procuratori e in alcune delle quali ricorre il nome dell’imprenditore barese e di suoi frequentatori. Le indagini sono blindate e al di là delle dichiarazioni fatte dalle ragazze ad alcuni giornali, si è appreso che gli investigatori starebbero ancora ascoltando alcune delle giovani coinvolte (una ventina) tra cui un’amica di Patrizia, Barbara Montereale. A quest’ultima, ragazza immagine che ha partecipato a cene a palazzo Grazioli e a villa Certosa, l’altra notte sconosciuti hanno incendiato l’automobile parcheggiata sotto casa a Modugno, centro vicino a Bari. Sulla vicenda il sostituto inquirente, Isabella Ginefra, ha aperto un fascicolo per incendio doloso e disposto accertamenti tecnici.
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6 Primo piano
La commozione di vip e gente comune Madonna: «Il mondo perde un grande»
Addio al re del pop
Mistero sulla morte di Jacko Eseguita l’autopsia sul cantante. I media ipotizzano un’overdose di farmaci
Il malore
Le reazioni
Il dolore
UN’IMMAGINE di Michael Jackson mentre viene soccorso e trasportato in ospedale a Los Angeles dopo l’arresto cardiaco che lo ha colpito giovedì. Una corsa che si rivelerà inutile
LA NOTIZIA della morte della famosa pop star statunitense fa immediatamente il giro del mondo e viene ripresa con grande risalto dai più importanti quotidiani internazionali
DAGLI USA all’Europa, in tutto il pianeta i fan di Jacko piangono il loro idolo scomparso prematuramente a 50 anni. Nella foto, alcuni ammiratori svedesi in piazza a Stoccolma
di LUCIANO CLERICO WASHINGTON – Mentre l’America lo piange ballando per strada al ritmo delle sue canzoni, cresce l’alone di mistero che circonda la morte di Michael Jackson. Mistero per certi versi mediatico, ma certamente alimentato anche dagli interessi milionari che la sua scomparsa comporta. Dal punto di vista ufficiale non sono state fornite dichiarazioni dalle autorità. Il vice coroner della Contea di Los Angeles, Ed Winter, incontrando i giornalisti in attesa davanti all’ospedale Ronald Reagan di Los Angeles, si è limitato a confermare che l’autopsia si è svolta ieri, ma i suoi risultati potrebbero essere resi noti solo «tra settimane». Dal punto di vista ufficioso, invece, la morte del re del Pop incomincia ad ammantarsi di mistero. Secondo il sito web di Tmz, il primo media americano a dare la notizia, Michael Jackson sarebbe morto a causa di una dose eccessiva di un farmaco narcotizzante, chiamato “Demerol”. Jackson era solito assumerlo perchè gli consentiva di alleviare il dolore provocatogli dai tanti, troppi trattamenti alla pelle e al viso a cui si era sottoposto da anni a questa parte. Questa morfina sintetica gli sarebbe stata prescritta e – forse – iniettata dal suo medico personale, che ora gli investigatori vorrebbero
ascoltare nell’ambito della inchiesta aperta sulla sua morte. Secondo quanto detto a Tmz dai familiari di Jackson presenti con lui in casa la mattina del ricovero, l’iniezione sarebbe stata fatta alle 11.30. Poco dopo il cantante è stato colto da malore. Dai rapporti ufficiali risulta che la telefonata d’emergenza per chiedere l’intervento di un’ambulanza è stata fatta alle 12.21 (dunque solo a quell'ora nella villa si sono accorti che Jackson stava male). Quando i paramedici sono giunti sul posto, il cuore del cantante si era già fermato, tant'è vero che gli è stato immediatamente fatto un massaggio cardiaco, continuato lungo tutto il tragitto verso l’ospedale. Il paziente è stato dichiarato morto al Ronald Reagan Medical Center di Westwood, fuori Los Angeles, alle 14.26. Citando fonti vicine alla famiglia, ma senza meglio precisarle, Tmz riferisce che secondo i familiari a Michael Jackson sarebbe stata «una dose eccessiva» del farmaco in questione, una dose tale che lo avrebbe prima addormentato, poi ucciso. Di certo il cantante è morto nel sonno. Gli investigatori non hanno rilasciato alcuna dichiarazione al riguardo, in attesa dei risultati dell’autopsia. Nel frattempo la cresce la commozione per la scomparsa di Jacko. Tanti, dal presi-
dente degli Stati Uniti Barack Obama al premier britannico Gordon Brown, hanno espresso un dolore profondo, ricordando il tratto infantile e fragile di questo geniale e sfortunato artista. Liz Taylor: «Sono troppo scossa per fare una dichiarazione». Quincy Jones: «Sono assolutamente devastato da questa notizia tragica e inaspettata. Aveva tutto: talento, grazia, professionalità e dedizione. Ho perso un fratello: una parte della mia anima se n'è andata con lui». Sophia Loren:
«Non ci sarà mai più un altro Michael Jackson... sono devastata. Spero che troverà la pace che merita dopo tante sofferenze». Madonna: «Non riesco a smettere di piangere. Il mondo ha perso uno dei suoi grandi». John Landis: «Aveva un talento straordinario, ma la sua resta una figura tragica». Steven Spielberg: «Era una leggenda. Come non ci saranno mai più altri Fred Astaire o Elvis Presley, così non ci sarà mai più qualcuno paragonabile a Michael Jackson».
AMARCORD
Il concerto dell’88 che incantò Roma di VITTORIO PIO C'ERO anch'io a Roma quel 23 maggio del 1988 a salutare Michael Jackson per il suo debutto italiano. Allo stadio Flaminio si respirava l'atmosfera del grande evento, con un biglietto che costava la cifra astronomica (per quei tempi), di 36.000 lire. Era appena uscito “Bad”, un disco che musicalmente era ancora pieno di idee, nonostante fosse impossibile emulare la perfezione di Thriller, l'illuminata produzione di Quincy Jones come al solito era un bel passo avanti rispetto a tutto quello che si sentiva in giro. Per Roma fu un evento cominciato ben prima, con la gigantesca produzione del concerto (coordinata per la parte italiana da David Zard), disseminata negli angoli più belli della capitale a caccia di un po' di
Michael Jackson in una recente apparizione pubblica
magniloquente storia. Si vedevano un po' dovunque quei giganteschi ceffi neri con le loro polo ufficiali, fino a quando, proprio come in una di quelle favole che Jackson amava tanto, intorno alla mezzanotte una limousine dai vetri oscurati fece capolino in piazza di Spagna. Quasi un lampo: un guanto tempestato di perle luccicanti uscì dal finestrino per un saluto alla piccola folla già assiepata. Furono urla e pianti, Michael era proprio lì, e la sua energia si sentiva. Poi il concerto, uno spettacolo meraviglioso, pieno di coreografie inarrivabili con quel perfetto mix di talento, grazia e dedizione. Sul viso comparivano già i primi segni del suo malessere psicologico, ma quel “Moonwalker”, il passo di danza inventato da lui era davvero inebrian-
te. Un ricordo meraviglioso, ma poi quell'infanzia violata cominciò a presentare il suo conto salato. Paradossalmente quel desiderio di cambiare pelle o comunque di nascondersi, ha sempre esposto uno dei pochi veri enfant prodige dello spettacolo a una esposizione mediatica che ha pochi precedenti. Qualsiasi cosa facesse il suo comportamento era sezionato e passato sotto una gigantesca lente di ingrandimento. Più di quel bisturi che nella sua follia doveva servire a sbiancarlo un po'. Ma per quanto matto e (forse) perverso, Michael è stata la più grande popstar della storia, uno che nelle stesse parole di Madonna, «Mi mancherà per tutti i giorni della mia vita». Speriamo che da ora in poi lo lascino finalmente in pace.
A processo e poi assolto
L’Osservatore Romano
Quelle accuse di pedofilia
«Sarà un mito immortale»
di EMANUELE RICCARDI
LA GRANDE popolarità di Michael Jackson e le sue innegabili doti artistiche potrebbero creare di lui «un altro di quei miti che, come Janis Joplin, Jim Morrison, Jimi Hendrix o John Lennon, non muoiono mai nell’immaginazione dei loro fan». Lo ha scritto ieri l’Osservatore Romano che in una nota ricorda anche i lati oscuri dell’artista afroamericano, ma ammette che Jackson «un mito del pop lo è sicuramente», anche se, ricorda l’articolo firmato dal critico del giornale vaticano, Marcello Filotei, «la sua parabola musicale è stata calante e la sua popolarità è rimasta altissima non sempre, purtroppo, per motivi artistici». «Sono infatti ben note continua l’articolo – le sue vicissitudini giudiziarie seguite alle accuse di pedofilia». «Ma – rileva l’Osservatore –nessuna imputazione, pur così grave e vergognosa, è stata sufficiente a scalfire il suo mito tra i milioni di fan sparsi in tutto il mondo».
NEW YORK – Esattamente quattro anni or sono, il 13 giugno 2005, dall’aula del tribunale di Santa Maria, in California Centrale, uscivano urla di gioia ed applausi. Michael Jackson era stato appena assolto. A sorpresa nonostante accuse molto pesanti e ben documentate, il re del pop è stato giudicato «non colpevole» dalla giuria su tutte le accuse nei suoi confronti, tra cui quelle infamanti di pedofilia. Jacko rischiava grosso: fino a 20 anni di carcere. I capi di accusa erano ben dieci: quattro per molestie sessuali, quattro per aver fatto bere sostanze a lcoliche ad un minorenne, una di complotto per tentato sequestro, una di tentato abuso sessuale. Finita la lettura della sentenza, Jackson aveva abbracciato il suo legale, Tom Mesereau, l’uomo che era riuscito ad ottenere l'impossibile.
| L’ICONA | ELEGIA NOSTALGICA PER UN FOLLETTO di ISABELLA MARCHIOLO VIA etere la notizia circola leggiadra, non un lutto ma l’addio a qualcuno che sia volato via, una cosa fiabesca. Senti le voci giocose del dj come per l’anteprima del tour londinese a cui hanno staccato la corrente a pochi giorni dal debutto. Già rutilante icona della pop art, per chi è cresciuto negli anni ‘80, Michael Jackson è un revival nostalgico: magari si ballava “Moonwalker” per festeggiare una vittoria sportiva, oppure avevi almeno una sua canzone nei saggi di danza. Forse per questo la scomparsa ha i toni dell’estrema celebrazione: era un folletto, non si riesce
a credere alla sua mortalità. E lui stesso si era consacrato allo sforzo di espungere dal corpo ogni traccia umana e caduca. Eterno Peter Pan nel regno della sua Neverland, si muoveva come un’opera d’arte vivente cesellata dagli ossessivi ritocchi, la fobia della purezza, l’atavico rifiuto del colore della pelle, sbiancata fino a fossilizzarsi in una maschera. Ma proprio la cancellazione dell’uomo sotto il simulacro lo ha sconfitto. Ermetico profeta, lo aveva detto che a Londra sarebbe stato l’ultimo palco. Qualcuno ha manomesso la bacchetta magica. Il cattivo della storia, senza eroi che scrivano il lieto fine.
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8 Primo piano
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Mentre si disegnano gli esecutivi locali, i “minori” sollecitano
Politica Lucana
Il nodo delle alleanze
Il consigliere regionale materano «Commesso peccato d’arroganza ora pensiamo a consolidarci»
Ma il Prc: «L’unità della sinistra parte solo dall’alterità» di SARA LORUSSO
«A Matera ha perso An» RETTIFICA
Toto sul Pdl, e non Tosto
Un errore. Marchiano, ma assolutamente involontario. Involontarietà che in ogni caso non mi solleva dalle mie responsabilità. Per questo chiedo scusa all’imprenditore Angelo Tosto per avergli attribuito frasi e valutazioni politiche la cui paternità era da attribuire, invece, al consigliere provinciale del Popolo della libertà, Augusto Toto, al quale estendo le mie scuse. Scuse che, naturalmente, indirizzo anche ai lettori del Quotidiano della Basilicata. Le valutazioni politiche in cui si parla dei risultati elettorali ottenuti dal Pdl alle scorse elezioni amministrative locali e in cui si commenta la disponibilità a dimettersi dagli organi di partito da parte del senatore Egidio Digilio sono di Augusto Toto e non quindi di Angelo Tosto così come riportato a pagina 9 del Quotidiano di ieri. Errore che ha causato anche la pubblicazione di una foto di Angelo Tosto anziché di Augusto Toto. E’ stato, a parziale giustificazione, uno sbaglio causato dalla frenesia dei tempi redazionali per la chiusura del giornale in tempi utili per la stampa e per il dover sintetizzare e far collimare il gran numero di commenti alla vicenda post elettorale che dopo le 18 hanno riempito la casella di posta; senza contare che nelle pagine di politica erano presenti anche altre notizie completamente slegate le une dalle altre. Salvatore Santoro
di PIERO QUARTO MATERA - L’impasse del dopo voto e il confronto del Pdl lucano continua ancora a tutto campo dopo le parole del senatore Egidio Di Gilio che hanno aperto un dibattito vero e proprio all’interno del centrodestra per analizzare i motivi del voto e soprattutto le prospettive in previsione delle Regionali 2010. Del Pdl, del voto regionale e materano in particolare e delle difficoltà al Comune di Matera abbiamo parlato con il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo. Quali sono state a suo giudizio le cause del risultato della Pdl? «Abbiamo scontato la costruzione giovane, fatta appena 20 giorni prima a livello amministrativo e la mancanza di tempo per compattare il partito a livello provinciale e regionale. Ciò è dipeso dal metodo utilizzato per costituire la Pdl e non essendoci struttura di dialogo e di confronto mi aspettavo che si sopperisse coinvolgendo nelle scelte delle Provinciali i dirigenti, gli eletti, i partiti». E’ mancato dunque il coinvolgimento? «Sì, si è peccato di arroganza euforica in virtù dello spirare di questo
vento di destra berlusconiano». A Potenza in particolare si è scelta la strada dell’allargamento della coalizione perdendo forse di vista troppo la Pdl? «Io sono da sempre un fautore della necessità di allargare la Pdl, un’idea a cui credo dai tempi di Tatarella che parlava di andare oltre il Polo. Detto di questa mia predisposizione naturale aggiungo però che il dato delle europee era sufficiente a garantirci i ballottaggi e dimostra che la Pdl ha un potenziale elettorale del 40-45% anche in Basilicata. Però prima di pensare all’allargamento forse era opportuno pensare a consolidare Forza Italia e Alleanza Nazionale nel grande partito della Pdl». L’altra grande novità di questi giorni è la scelta dell’Udc che è molto vicina al centrosinistra dopo l’accordo al Comune di Potenza. Un alleato che si allontana in prospettiva Regionali, si complica la strada verso il 2010? «Gli attuali sistemi elettorali con i ballottaggi consentono la politica dei due forni. Questa situazione non si potrà ripetere alle regionali perchè non c’è ballottaggio. I partiti che finora hanno giocato molto in prima battu-
ta, non solo l’Udc, dovranno fare delle scelte non senza conseguenze politiche per il loro elettorato. Non credo che questa partita sia chiusa, anzi». Veniamo alle parole di Di Gilio, un sasso nello stagno o la necessità di azzerare i vertici regionali della Pdl? «Le cariche di cui si parla sono state ufficializzate solo da trenta giorni, sarebbe ingiusto e strumentale pensare di risolvere i problemi della Pdl sostituendo o chiedendo la testa di dirigenti in carica da 30 giorni. Aggiungo poi che sulla vicenda specifica di Matera le cause del risultato non felice sono da ricercarsi nelle decisioni e richieste, pur legittime, fatte dai vertici dell’ex An. Tornando a quanto detto da Di Gilio condivido la necessità di lanciare questo sasso nello stagno con cui si è voluti porre tutti di fronte alle proprie responsabilità. Non possiamo far finta di nulla perchè l’errore più grande è quello di ridurre tutto a discussione polemica o peggio rinfacciarsi colpe e responsabilità nel Pdl. La nuova classe dirigente ha ora la possibilità di costruire per davvero un partito ed una proposta politica lasciando spazio accanto alle esperienze ed alle leadership storiche anche a quelle meritevoli che interpre-
tano le nuove istanze dell’elettorato lucano». Come vede alla luce di queste situazioni il futuro dell’Amministrazione Buccico a Matera? «L’errore più grande è stato lavorare senza comprendere che le elezioni del 2007 sono state vinte grazie ad incontro con liste civiche. Da allora si è giocato, tutti , anzichè a consolidare e rafforzare quel dato elettorale a distruggerlo facendo risorgere un agonizzante centrosinistra. Ora molto dipenderà da cosa il sindaco deciderà di fare e della soluzione politica alla crisi che verrà individuata. Le parole lette oggi (ieri per chi legge, ndr) sul Quotidiano anche conoscendo il reale pensiero del sindaco lasciano ben sperare. L’alternativa è un sindacato e un governo cittadino che recuperi spunto civico al governo e si svincoli dai ricatti contrattuali della politica politicante di questo o quel consigliere comunale. Riparta nell’interesse della città per governare e dare risposte rapide e concrete ai problemi della gente. Se questo accadrà credo e sono sicuro che il sindaco possa governare con una rinvigorita forza politica facendo ripartire ancora da Matera il progetto politico del centrodestra lucano». p.quarto@luedi.it
SPUNTI DI RIFLESSIONE
Prosegue il dibattito del Popolo delle Libertà dopo il risultato elettorale della tornata amministrativa
Errori, migliorie e la fiducia per le regionali «LA dichiarazione del senatore Digilio (pronto a rimettere il proprio mandato nel partito lucano, ndr) dimostra grande senso di responsabilità e coraggio e deve segnare per tutti noi del Pdl di Basilicata l’inizio di una vera e propria stagione costituente che certamente ci condurrà a risultati storici perché questo partito è dotato di un patrimonio umano di grande valore». E’ l’ennesimo commento al dibattito che si è aperto all’interno del Pdl nel post-elezioni. Sono le parole del consigliere provinciale del Pdl della Provincia di Matera, Francesco Carbone, che prosegue: «Apprendo con grande rammarico la decisione del senatore Digilio che, però, deve costituire motivo di riflessione e di apertura al dialogo tra le diverse anime del Pdl per addivenire a un’attenta analisi dei risultati conseguiti e, al contempo, a una seria programmazione politica indispensabile per affrontare i prossimi appuntamenti elettorali. Il segnale lanciato dalla popolazione lucana attraverso le consultazioni europee è inequivocabile: il Pdl è l’unica alternativa seria e credibile alla politica stantia e annoiata che la sinistra ha messo in atto nella nostra regione. Non possiamo dichiararci sordi a tale messaggio a cui la classe politica del Pdl deve rispondere con un forte segnale di cambiamento necessario per conquistare il governo regionale e per dare risposte concrete alle istanze sociali ed economiche di tutti noi lucani. Aver accorciato le distanze – conclude il consigliere provinciale -
tra il centro sinistra e il centro destra lucano è un risultato necessario ma non sufficiente per rimettere in vita la nostra regione ormai delusa dal susseguirsi dei governi di questo centro-sinistra». Fa eco, in una nota, anche Giuseppe Olivieri, commissario Pdl di Matera: «La traccia segnata dalla classe dirigente del Pdl rappresenta, a mio parere, il percorso migliore per rendere propositiva l’azione politica nel contesto regionale, e getta le basi utili ad azzardare ipotesi positive rispetto ai futuri appuntamenti elettorali dice - Stiamo responsabilmente e con grande spirito di sacrificio, costruendo una realtà politica in grado di erodere l’assolutismo di potere imposto dalla Sinistra, che oramai sente il fiato sul collo del Pdl». Forse anche grazie a quelle scelte «fatte dai vari livelli dirigenziali del partito per affrontare le elezioni e alle quali tutti abbiamo contribuito a fare con la giusta armonia e la giusta dialettica interna. Scelte che hanno prodotto risultati elettorali positivi, nonostante l’esito non ci abbia consegnato le postazioni di Governo che pure avremmo meritato». Certo, «vi sono ovviamente margini di miglioramento verso i quali tendere, ma credo che sia il lavoro degli organi apicali del partito, sia quello dei singoli responsabili territoriali, possano essere degni di encomio». Interviene anche il vicecoordinatore regionale del partito, Camillo Naborre che, invece, è meno “morbido”. Non nasconde che «il voto delle ultime amministrative lascia
pochi dubbi sul fatto che il centrosinistra abbia vinto nettamente. Il dato elettorale chiede di essere però analizzato in maniera più complessa ed articolata nelle sue implicazioni e nelle sue conseguenze». Quanto al quadro più generale, «maggiore rilevanza va alla scelta operata dal Pdl di Basilicata di porsi come reale polo attrattivo del mondo e dell’elettorato moderato per costruire una alternativa autentica e credibile al sistema di potere di questo centro sinistra senz’anima, cinico, pragmatico e tutto concentrato nella gestione del potere quale funzione primaria del consenso, come dimostrano esemplarmente i nuovo rapporti altalenanti con l’Idv e con i trasformisti dell'Udc - conclude - Probabilmente avevamo bisogno di più tempo per spiegare all'elettorato le ragioni delle scelte fatte, certamente si sarebbe dovuto intraprendere per tempo iniziative politiche capaci di rendere maggiormente credibili alleanze e candidature, probabilmente si sarebbe dovuto mettere in campo un metodo di maggiore condivisione e partecipazione nel scelte delle candidature tanto a livello apicale quanto a livello locale, di certo si sarebbe dovuto fare un più forte sforzo organizzativo». Con la fiducia che «il centrodestra, ed il Pdl in particolare, riuscirà a vincere le sfide elettorali che li aspettano solo se riuscirà ad aggregare in maniera più ampia e partecipata settori dell’elettorato moderato». f.s.
E DAI SOCIALISTI...
«Un fronte unico di forze riformiste» «La vittoria del centro-sinistra nel ballottaggio a Potenza come in altre realtà amministrative territoriali del Paese dimostra che una coalizione riformista è competitiva e quanto più è unita tanto più è in grado di sconfiggere il centrodestra». Il commento di Rosario Sarubbi, segretario regionale del partito socialista, riprendono lo scenario di coalizione e di un centrosinistra che, rispetto alle precedenti amministrative, è cambiato. Sarubbi riprende il tema dopo aver partecipato alla riunione della direzione nazionale del partito, a cui fa seguito la riflessione locale. «I socialisti lucani sulla base delle conclusioni e delle indicazioni della direzione nazionale sono impegnati a rafforzare l’organizzazione del partito attraverso il nuovo tesse-
ramento e a ridefinire la cornice di “sinistra e libertà” tornando all’idea originaria di una Federazione di forze della sinistra riformista, da verificare in settembre anche per quanto concerne le sue articolazioni territoriali che si caratterizzi per battaglie civili e sociali innovative e si rapporti con il socialismo europeo. Siamo inoltre impegnati - ha aggiunto Sarubbi - nella delicata fase di composizione delle nuove giunte provinciali che affiancheranno il lavoro dei presidenti Lacorazza e Stella nel confronto con i partner del centrosinistra perché venga ridisegnata dalle fondamenta la cornice del centro-sinistra intanto in previsione delle elezioni regionali 2010. Di qui infine la nostra proposta della costruzione di un fronte tra tutte le opposizioni riformiste al Governo Berlusconi».
Giovanni Mussuto
Francesco Cirigliano
un bisogno di ripartire dalla società reale, dalla ricomposizione di percorsi condivisi, ma contemporaneamente non si può trattare di un’amalgama che tenga insieme tutti, indistintamente». Con riferimento, anche, a Pd e Idv, visto che «il punto di partenza è la lotta alle politiche neoliberiste». Allora, «per ricostruire l’unità della sinistra, serve partire dai contenuti e non dai contenitori. Né i contenuti possono essere quelli di un ceto intellettuale. Piuttosto vanno costruiti nella pratica, a partire proprio dalla lontananza che tutta la sinistra paga in questo momento rispetto al proprio elettorato». Ecco che «basterebbe - è l’appello raccolto anche da altri esponenti lucani della sinistra - ripartire proprio dal tema della centralità del lavoro, o della questione di genere». Paradossalmente, il vero «ostacolo» al percorso unitario, resta proprio il nodo alleanze. «L’autonomia della sinistra non può soccombere al ricatto delle “coalizioni per forza”. Un’eventuale alleanza deve sottostare a quei punti indiscutibili la cui messa in pratica va verificata e resa condizione necessaria». «Non ho paura - prosegue Cirigliano - a dire che i comunisti possono “recuperarsi” in un unico partito, ma se la spaccatura è nata,
vuol dire che certe rotture non possono certo essere sanate da una riunificazione banale di Pdci e Prc». E il modello delle alleanze di governo ritorna con forza. In fondo, il “caso” lucano è esempio emblematico: il Prc non sostiene i governi locali, il Pdci ne è invece organico. «La verità è che questa sinistra ha bisogno di parlare alle anime di cui si compone, recuperando la questione meridionale che, non meno in Basilicata che altrove, va di pari passo con quella morale». L’analisi (che è stata aperta da un ricordo del Prc lucano a due esponenti della «sinistra “irriverente”, d’alterità, di classe, da poco scomparsi, Beppe Gioia e Mario Antonio Tamburro») è solo il preludio a nuove riflessioni. E sul tema delle alleanze torna anche Giovanni Mussuto, segretario provinciale dei Verdi. Il Sole, nella Provincia di Potenza, ha ottenuto un discreto risultato rispetto al dato comunale. «Non si possono ignorare nè omettere, in ragione di una “presunta” schiacciante vittoria del centro sinistra - dice - le responsabilità oggettive e scelte politiche operate in questi anni dai massimi responsabili regionali». Tuttavia, spiega Mussuto in una nota, «è necessario aprire una nuova stagione che veda garantite le aspirazioni e le opportu-
L’appello a ritrovarsi del segretario Dc, Giuseppe Potenza
Giuseppe Potenza segretario regionale Dc
«Siamo di nuovo punto di riferimento» TIENE banco il tema “rifondazione della storica Democrazia cristiana”, quanto meno un progett di unificazione di tutte quelle forze moderate che si sono ritrovate in tempo di campagna elettorale, attorno ai candidati del centrodestra alla guida dell’ente provinciale e del comune capoluogo. E mentre proseguono i dibattiti su piattaforme più o meno virtuali, mentre si incrociano le dichiarazioni sull’area di centro che proprio in basilicata può recuperare consenso attorno al progetto unitario, l’ultimo appello arriva dal segretario della Dc lucana, Giuseppe Potenza. I democristiani, i cattolici moderati che non hanno mai accettato l’alleanza con le sinistre, dopo le elezioni amministrative deludenti per i risultati alle Province e al Comune capoluogo e che pertanto richiedono una approfondita analisi sulle cause e gli errori commessi, hanno la grande
opportunità storica di tornare, a testa alta, protagonisti della scena politica regionale. Si avvera quello che in tanti sino a ieri avevano definito un “sogno di nostalgici”, attribuendomi un progetto politico superato. Le prime riflessioni e le prime considerazioni sul dopo voto rilanciano il nostro impegno a rifondare il soggetto politico dei democristiani che ripartirebbe da una percentuale di consensi elettorali di tutto rispetto. Per chi come me, alla vigilia delle elezioni, ha messo a disposizione il proprio partito e ha espresso, dal primo momento, interesse e condivisione per la strategia dei Democratici e cattolici di Roberto Falotico, sino a proporre, come si ricorderà, una Camaldoli lucana, i tentativi annunciati dallamico Vincenzo Giuliano di rimettere insieme il cartello dei cattolici democratici lucani sono motivo di grande soddisfazione.
In un’era di “pentitismo generalizzato”, insieme al calore, all’affetto della gente comune – ci sia consentito affermarlo “ad alta voce” - siamo lusingati di essere tornati a essere “punto di riferimento” per i lucani, come accadeva negli anni sessanta-settanta quando la Dc era il partito votato da un lucano su due. E’ questa la molla ideale che ci spinge, da quasi tre anni, nella difficile e faticosa missione di tenere viva la missione dei democristiani. Non nascondiamo le difficoltà già espresse con la frammentazione di liste di centro alle provinciali, in alcuni casi dettate da autoreferenzialità. Ma c ’è bisogno, adesso, di uno scatto di reni, per una nuova unità della regione, di recuperare quella rappresentanza politica che, eliminando i privilegi tuttora presenti, consenta di affrontare la degenerazione del sistema dei partiti. Il compito prioritario per i cat-
nità di crescita di una più vasta platea dei partiti, nel pieno rispetto dell’esito delle consultazioni elettorali e della democratica gestione della coalizione e delle istituzioni». Quello a cui si riferisce Mussuto è l’esecutivo provinciale che presto il neo eletto presidente, Piero Lacorazza, dovrà definire. Poi l’avvertimento perché «ove non fosse riconosciuta la dignità politica per il lavoro profuso dai Verdi, e in assenza di rappresentanza politica istituzionale al partito, è oltremodo doveroso nei confronti degli iscritti, presentarmi quale segretario dimissionario». Fa eco il segretario cittadino del Sole, Mario Nicola Di Dio che sottolinea come «se il centrosinistra vuole affrontare più fiduciosamente le regionali dell'anno prossimo, è necessario che imposti, a partire dalla formazione degli esecutivi delle province di Potenza e Matera e di quello della Città di Potenza, un precisa e coerente politica delle alleanze». Auspicio e richiamo. Visto che «a pochi giorni dalla presentazione dei suddetti esecutivi, registriamo, a tal riguardo, una qualche contraddizione. Ciò non è un buon viatico per il futuro della coalizione». La questione, si ribalta. Per gli ex del patto Arcobaleno, la coalizione non può che passare dalla rappresentanza.
tolici impegnati in politica è quello di restituire alla politica un ruolo concreto sui problemi reali e sulla capacità di affrontarli e risolverli. Si tratta di recuperare una strategia di valori che restituisca alla politica il senso di scelte fondate su chiari principi e precisi punti di riferimento. E’ su queste basi che è possibile costruire anche in Basilicata il
centro dei cattolici moderati di cui si avverte il bisogno, mettendo da parte interessi personalistici e di parte e costruendo insieme il progetto politico. Vogliamo riscoprire il popolarismo, la partecipazione democratica, la politica come servizio. Trasformiamo insieme il “senso della politica”. Giuseppe Potenza segretario Dc Basilicata
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Di Lorenzo sul Pdl: «Non facciamo finta di nulla, serve coinvolgimento»
Da dove partire? Forse dal dato che vede la sinistra non vittoriosa nelle consultazioni amministrative, ma in “resistenza” soprattutto nel meridione. Rifondazione comunista non ha fatto eccezione all’analisi e, in una riunione, nel capoluogo, è tornata sugli esiti del recente voto, tra europee e amministrative. Stesso discorso per i Verdi e i Socialisti (vedi box a lato) che allargano l’orizzonte. Il rapporto con le altre forze del centrosinistra passa anche per le imminenti composizioni delle giunte locali. Questione di prospettive, ma anche di punti di partenza. «E’ vero, alle europee né il Prc e il Pdci, né Sinistra e libertà hanno raggiunto il quorum. Ma il dato è quello della media nazionale, mente a voler analizzare il responso delle urne nel Sud, il dato è diverso, più positivo. Questo significa - è il primo approccio del segretario provinciale di Rifondazione, Francesco Cirigliano che con un po’ più di tempo e lavoro a disposizione, ce l’avemmo fatta». Quello a cui si riferisce è «una lentissima e cauta ripresa della sinistra rispetto alla tendenza generale dello spostamento a destra del Paese, da cui non è esente neanche la Basilicata». Detto questo, «certo non va tutto bene. Temi urgenti, come la soluzione della crisi, sono rimasti ai margini della campagna elettorale». Ma nel contesto generale «la sinistra non può più essere la stampella del Pd. Del resto, questa alleanza non viene percepita più come “necessaria”». Restano i numeri, troppo bassi per superare gli sbarramenti, anche a livello locale. Ma «la lista anticapitalista presentata alle europee non è un cartello tra Prc e Pdci, né, tantomeno, richiamare l’unità dei comunisti può bastare. C’è un progetto, dell’unità della sinistra, che non può essere lasciato cadere. A patto di ripartire da quella ricerca di “un altro mondo possibile”». L’orizzonte entro cui muoversi, «sono d’accordo con quanto dice Bertinotti nell’indicare
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Sabato 27 giugno 2009
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Sabato 27 giugno 2009
Giustizia lucana Nuova inchiesta del pm Woodcock Truffa e peculato le contestazioni per Mastrosimone e Santochirico
Tela del ragno sulla Regione
L’INCHIESTA - L’hanno chiamata Tela del ragno la nuova indagine di Woodcock sul palazzo della Regione di Potenza Tra gli indagati ci sono Vincenzo Santochirico e Rosa Mastrosimone
LA TELEFONATA - Il Quotidiano a gennaio pubblica in esclusiva la telefonata tra Nigro e Mastrosimone che dà al pm la possibilità di aprire una nuova inchiesta. I due politici sembrano a conoscenza di diverse situazioni scomode
C’era un altro livello criminale sopra Renato Martorano di LEO AMATO
A sinistra Vincenzo Santochirico, a destra Rosa Mastrosimone
mone: «No, senti, è importantissima questa cosa. Se non ci inserisce uno nostro, io domani faccio scoppiare...». Nigro: «No, io gli devo... io gli devo dare la disponibilità... gli devo dare la disponibilità de... dei dipendenti provinciali. Come mai lei, pure potendo avere
la disponibilità dei... dei dipendenti della Provincia, ha fatto delle convenzioni onerose?». Mastrosimone: «Sì, ma il problema...». Nigro: «Questo gli devo dire». Mastrosimone: «Sì. E senza neanche chiedere... no. E’ gravissima la cosa». f.amendolara@luedi.it
Il palazzo di giustizia di Potenza Nel riquadro a sinistra il sostituto procuratore Woodcock A destra il pm antimafia Basentini Nel box in basso l’ex sindaco di Scanzano Mario Altieri
DIFESA D’UFFICIO
I due politici finiti nell’indagine della procura di Potenza si dicono sereni e fiduciosi
«Sconcertati per aver appreso la notizia così» POTENZA - Rosa Mastrosimone sembra cascare dalle nuvole. «E’ la prima volta che la sento questa, non ne sapevo nulla». La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati le arriva come un fulmine a ciel sereno. «E che significa adesso? Mi sentiranno?». Si capisce che non le è mai successo prima, mai pestati i corridoi del tribunale, solo una volta come persona informata sui fatti. D’interesse per gli investigatori, ora come allora, ci sarebbe quella famosa conversazione intercettata in cui è al telefono con l’ex presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, finito sotto osservazione nell’inchiesta sull’appalto per il centro oli Tempa Rossa di Corleto Perticara. Un’iscrizione nel registro degli indagati non significa nulla, ma Mastrosimone tiene a precisare che è convinta che gli accertamenti non potranno che chiarire la
sua posizione e che se il fatto si riferisce alla gestione dell’Ato, lei quell’istituto non è mai entrata anzi, non conosce nemmeno dove si trova. Più “scafato” l’assessore all’Ambiente. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla politica Vincenzo Santochirico era avvocato di professione, specializzato nei processi contro i reati nella pubblica amministrazione. Per chi gestisce risorse ingenti un’iscrizione come indagato è un fatto quasi fisiologico. Al telefono commenta soltanto che gli sembra strano apprendere una notizia così da un giornalista, non avendo ricevuto nessun avviso dalla procura. «Quando conoscerò i fatti prenderò le misure necessarie per dimostrarmi innocente». Fino ad allora la magistratura continui a indagare, e i politici ad amministrare. Senza scomporsi. l. a.
Un tecnico nella sala intercettazioni
City manager, per Altieri pena confermata
Condanna d’appello POTENZA - Li chiamano “city manager”, ma la legge parla soltanto di “direttori generali”. I comuni più grandi hanno facoltà di nominarne uno all’infuori della dotazione organica dell’ente, con un contratto di lavoro a tempo determinato. I comuni più piccoli possono farlo solo se si accordano per la gestione coordinata di alcuni servizi, e raggiungono complessivamente quindicimila abitanti. Ma dev’essere scritta, la convenzione. Non può bastare una stretta di mano, nè si può dire di averla fatta, senza una carta che lo dimostri. Altrimenti sono bei guai. Come quelli capitati all’ex sindaco di Scanzano. Ieri mattina la Corte d’appello di Potenza ha confermato la sentenza
di primo grado nel processo contro Mario Altieri, rimasto in carica dal 1991 al 1993, e dal 1997 al 2006. Alla fine a nulla è valso che la procura generale si fosse espressa per l’assoluzione. I giudici hanno deciso di testa propria, e hanno emesso una condanna a un anno di reclusione. Otto mesi per la segretaria. Tutto risale al 2002, quando s’incrina il rapporto dell’ex sindaco con alcuni dirigenti degli uffici. Mario Altieri sceglie un esperto da affiancare all’amministrazione. Nella nomina viene scritto: «Vista la convenzione stipulata». Ma negli atti non ve n’è traccia. Da cui deriva il reato contestato: falso in atto pubblico. le. am.
POTENZA - «Guarda che se tu non paghi, poi me la devo vedere io coi napoletani, i calabresi, e il fratello di Matteo Di Palma». Martorano era garante e intermediario. La moneta la mettevano altri e Martorano gli portava i conti. Questa è in sintesi la descrizione del meccanismo usuraio. «Ci voleva la parola di Renato per avere i soldi». Ieri mattina si è conclusa la testimonianza di Carmine Guarino davanti al collegio del Tribunale di Potenza. Gli avvocati di Renato Martorano, accusato di usura ed estorsione, hanno cercato di parare il colpo insistendo sul fatto che il loro assistito si fosse attivato per trovare i soldi solo su espressa richiesta, e in virtù della loro amicizia. «Ma un amico me li avrebbe prestati senza chiedermi gli interessi, con la raccomandazione di non farlo più trovare in quella situazione», ha replicato Guarino. Di preciso non si è ancora capito quale fosse la percentuale di Martorano per i suoi servizi, anche se è chiaro che un affare che frutta il dieci, l’undici per cento al mese sul capitale impegnato, può bastare anche per due. Più tutti gli extra fuori bilancio che erano il prezzo da pagare per tenersi buono “l’amico”: orologi di lusso, auto, regali, e persino il vestito con cui si è sposato. Al matrimonio, oltre al vestito, Guarino ha raccontato di avergli fatto anche da autista, esattamente due anni fa. Quella volta fece scalpore che mentre il “boss” si sposava nella sala degli specchi, al primo piano del teatro Stabile di Potenza, nei locali del ridotto si svolgeva in contemporanea un convegno col presidente della Commissione antimafia, e i due finirono inconsapevoli l’uno dell’altro per incrociarsi nel foyer. Gli avvocati hanno anche insinuato che Guarino prestasse i soldi a sua volta, sempre a tassi troppo elevati. Guarino ha respinto l’accusa, replicando che se ha prestato qualcosa lo ha fatto sempre senza interessi. Poi si è passati dalle vecchie inchieste, al recente arresto per resistenza a pubblico ufficiale. «C’era un accordo con qualcuno della polizia giudiziaria quando l’hanno messa ai domiciliari? Lei sapeva quando ha detto
quelle cose che in casa sua era pieno di “cimici”?». Quelle frasi registrate circa un anno fa dalle microspie, piazzate dai carabinieri del Reparto operativo speciale su disposizione della procura antimafia, sono ancora un punto fondamentale dell’accusa, e la difesa ha avanzato il sospetto che l’arresto fosse
stato combinato per sentire quello che Guarino aveva da dire. Guarino ha negato, confessando solo l’impressione di pagare per quest’indagine su Martorano. Anche il giudice in conclusione si è riservato una domanda. «Perché Martorano si interessava delle sue condi-
zioni di salute?» Guarino ha abbassato il capo. «Stava cercando di tenerla in vita perché riuscisse a pagare il suo debito?». Guarino ha ammesso sconsolato: «Mi diceva che il danno altrimenti sarebbe andato a ricadere su di lui».
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di FABIO AMENDOLARA
messe tre persone. Due a scadenza 31... giugno 2009...». Nigro: «Ma all’Ato?». Mastrosimone: «Sì, sì. Ha confermato una signora che c’era già e ne ha messi altri due». Nigro: «E sì... io lunedì devo fare una lettera al commissario». Mastrosi-
GLI ATTI - Gli investigatori, qualche settimana fa, hanno chiesto alla presidenza del consiglio regionale una serie di documenti che riguardano consiglieri ed assessori della Regione Basilicata
Usura Continuano le rivelazioni di Carmine Guarino
«Sfruttando gli incarichi hanno sottratto sistematicamente risorse pubbliche» POTENZA - «Se non ci inserisce uno nostro, io domani faccio scoppiare un casino». Quando il consigliere regionale Rosa Mastrosimone pronuncia queste parole è ancora in quota Udeur. Parla a telefono con Carmine Nigro, che in quel momento è il presidente della Provincia di Matera, dell’assessore all’Ambiente Vincenzo Santochirico. La telefonata - intercettata dagli investigatori e pubblicata in esclusiva dal Quotidiano il 9 gennaio - ha suggerito al sostituto procuratore Henry John Woodcock di aprire una nuova inchiesta. Si chiama «Operazione anticrimine Tela del ragno». Il magistrato anglonapoletano l’ha affidata al suo pool: Squadra mobile, carabinieri del Noe e nucleo di polizia giudiziaria dei vigili urbani. In gergo tecnico gli investigatori la chiamano «Cnr». Letteralmente: «Comunicazione di notizia di reato». Descrive «la copiosa serie di illeciti perpetrati a danno della Regione Basilicata da alcuni pubblici ufficiali (pubblici dipendenti e titolari di cariche pubbliche in seno all’ente) che sfruttando gli incarichi e i ruoli da loro ricoperti hanno sistematicamente sottratto con artifizi e raggiri e posto a proprio profitto risorse pubbliche (denaro e cose mobili) venendo meno a quei principi di legalità e di buon andamento della pubblica amministrazione sanciti e tutelati dalla Costituzione». Questa è solo la premessa. Rosa Mastrosimone e Vincenzo Santochirico sono indagati per truffa ai danni della Regione Basilicata e per peculato. I reati sono stati accertati il 4 maggio, secondo quello che riferiscono gli investigatori al capo della procura Giovanni Colangelo. Tra gli allegati c’è la conversazione «contraddistinta - si legge negli atti che il Quotidiano ha potuto consultare - dal numero 3489». Nigro: «Chi è?». Mastrosimone: «Allora, stammi a sentire... Vedi che sono tre... Santochirico ne ha
Indaga il pool investigativo del pm Woodcock: Squadra mobile (nella foto il vicequestore Barbara Strappato), carabinieri del Noe e sezione di polizia giudiziaria dei vigili urbani di Potenza
Sabato 27 giugno 2009
I PROFITTI DELLE BANCHE ECCESSIVI?
Agricoltura bene “l’avviso comune”
di FRANCESCO BOCHICCHIO BERLUSCONI ha sferrato l'ennesimo attacco del centro-destra nei confronti del mondo bancario, evidenziando che i profitti delle banche sono eccessivi: si tratta di attacco che conferma la natura populista e irresponsabile della politica economica del Governo. I profitti delle banche sono eccessivi: e quindi il Governo di centro-destra vuol porre limiti ai profitti, per evitare abusi sociali?. Ma il limite ai profitti derivante da politica economica e non da un assetto di concorrenza perfetta e comunque adeguata è proprio di una politica di programmazione sociale e quindi della tradizione socialdemocratica: dovendosi fondatamente dubitare che il Governo Berlusconi stia vivendo una svolta a sinistra, come risulta evidente dal rifiuto di qualsiasi politica redistributiva dei redditi e dalle politiche in materia di lavoro, con penalizzazioni forti a carico dei lavoratori, è evidente che si tratta di esternazione strumentale e pretestuosa (così come si è dimostrato strumentale e privo di efficacia effettiva l'inasprimento fiscale apportato con la c.d. “Robin tax” introdotta da Tremonti). Ciò non toglie che occorra non fermarsi alla superficie, ma entrare nel merito dell'attacco: due sono i punti centrali. In primo luogo, in base a quale criterio i profitti sono eccessivi, per straordinaria efficienza delle imprese bancarie o per imperfezioni del mercato e del funzionamento della concorrenza? Giusta la prima risposta, vi dovrebbe essere non un attacco, ma al contrario il più accentuato compiacimento, giusta la seconda, perché il Governo non pone le condizioni per rimuovere le imperfezioni, fornendo all'Antitrust ulteriori e più incisivi strumenti? Né si può aggirare il nodo, evidenziando che le banche si devono far carico delle problematiche delle imprese produttive con un incisivo sostegno creditizio, in quanto anche qui si apre un dilemma: tale incisivo sostegno creditizio come si realizza, nel rispetto di condizioni di economicità delle imprese bancarie o senza tale rispetto? Giusta la prima risposta, l'attacco alla quantità eccessiva dei profitti è senza senso, giusta la seconda la riduzione dei profitti per interventi non economici si rivela tutt'altro che apprezzabile. In secondo luogo, anche negli altri settori si faranno interventi contro profitti eccessivi? La verità è che si tratta di un attacco estemporaneo e populista, per contrapporre tra di loro banche e piccole imprese, le quali ultime costituiscono il bacino elettorale del centro-destra, mentre non è con il populismo che si rimuovono i limiti ad un più incisivo sostegno creditizio delle imprese produttive da parte delle banche. Il vero nodo è rappresentato dal rapporto tra efficienza delle banche e utilità sociale, in questo caso rappresentato dal sostegno al settore produttivo settore finanziario, rapporto che può trovare composizione solo nell'ambito di una coerente programmazione economica e certamente senza trascurare il ruolo di Banca d'Italia (invece oggetto di attacchi continui da parte del ministro Tremonti. E la programmazione economica non può essere limitata al settore finanziario, ma deve, a partire da tale settore, a base dell'intera economia, estendersi a tutta gli altri settori. Il resto è folklore, in cui il Governo, soprattutto con il suo “leader”, eccelle. studiobochicchio@legalebochicchio.it
Irccs Crob Quali misure? di Sergio Lapenna* Il Ministro della Salute con decreto del Marzo 2008 ha riconosciuto il carattere scientifico del Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata per la disciplina dell’oncologia. La trasformazione del Crob in Ircss ha fatto sì che divenisse un Ente di rilevanza nazionale, dotato di autonomia e personalità giuridica che deve mantenere standard di eccellenza al fine di perseguire le finalità di ricerca, con l’erogazione di prestazioni di ricovero e cura di alta specialità. Da un rapporto condotto sui 43 istituti di eccellenza nazionali è emerso che l’ex Crob di Rionero si posiziona all’ultimo posto della classifica, non solo per i finanziamenti pubblici e privati di cui è destinatario, ma anche per i dati non incoraggianti relativi alle innovazioni assistenziali, i nuovi metodi di applicazione di tecniche e terapie, la ricerca, per non parlare poi, del Parco tecnologico di cui la struttura non è ancora dotata. Chiediamo quali misure urgenti il Governo regionale intenda adottare affinchè l’Ircss di Rionero diventi concretamente una struttura strategica e centro di eccellenza in campo oncologico per la Basilicata e l’intero Mezzogiorno d’Italia. E chiediamo anche le ragioni che impediscono la nomina del Presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Ircss, al fine di consentire l’insediamento dell’organismo e lo svolgimento dell’attività di controllo sulla gestione dell’Istituto. La missione dell’Istituto è quella di costituire per il territorio regionale un presidio integrato per la prevenzione, cura e riabilitazione. Ma per far sì che ciò si realizzi è necessario che la Regione adotti ogni utile iniziativa per rilanciare la struttura. *consigliere regionale Pdl
PROFONDO IRAN E IL SONNO DELL’OCCIDENTE di GIUSEPPE ROMEO Le elezioni iraniane si sono presentate senza ombra di dubbio per ciò che dovevano essere. Anzitutto la ratifica di una leadership molto vicina alle posizioni di una indiscutibile formula teocratica di regime politico che non ha assimilato, nonostante fosse opportuno, alcuna minima possibilità riformista. In secondo luogo, dopo il voto, dissimulato o meno, la persistenza di una forte instabilità e insicurezza nella quale l'Iran vive da tempo con un rischio di deriva autoritaria che non credo che all'Occidente, né tanto meno ai vicini arabi, possa piacere molto. Ancora una volta, quindi, e la storia si ripete come le dinamiche che la governano, la vera sfida è sui modelli. Sull'incapacità di far sì che l'Islam surroghi se stesso proprio in Iran in una riedizione democratica di uno Stato pienamente laico, rappresentativo, democraticamente istituzionalizzato. La posizione dell'Occidente, in questo momento, resta oggettivamente interlocutoria, delicata e fragile per quelli che potrebbero essere gli scenari futuri nella regione del Golfo e non solo dal momento che un consolidamento di Ahmadinejad alla guida dell'Iran non farebbe altro che dare ulteriore agio alla “perfettibilità” terrena di uno Stato teocratico che delude qualunque minima aspettativa di confronto dialettico, qualunque sogno verso un'ipotesi di società aperta della quale molti mussulmani ne auspicano l'avvento e del cui timore è dimostrazione la resistenza di un integralismo senza ragioni, senza forza ideale. Ancora una volta, quindi, l'Iran è solo il prodotto di un'incapacità di dialogo con un Islam diverso, laico e riformista e che nella storia si è presentato molto chiaramente con un esempio straordinario come quello turco. È la continuazione della mancata capacità di decifrare la complessità di uno scenario come quello mediorientale che resiste oltre ogni incontro e intento nell'accesso ad una formula di democrazia e di governo trasparente in comunità nelle quali i regimi si rafforzano nel mantenimento della paura e della povertà di molta parte della popolazione. Certo, credo che sia sempre più indiscutibile che la democrazia non sia un bene esportabile. Tuttavia, essa rappresenta un valore di metodo e di sostanza nella sua imperfettibilità al quale non possono ricondursi anche modelli propri di organizzazione sociale senza che ciò possa pregiudicare i fondamenti del sistema rappresentativo e di governo. Se percepire la democrazia come modello significa attribuirgli un significato etico e giuridico, ciò non può prescindere dalla difesa di valori fondamentali quali la laicità dello Stato, il riconoscimento dei diritti civili, la partecipazione alla vita politica dell'individuo, la correttezza e la trasparen-
za dell'accesso al voto e la tutela del risultato evitando dubbi o certezze di manipolazioni di regime che offendono la democrazia stessa e privano di futuro buona parte della popolazione, soprattutto quella più giovane. Così come qualche anno fa il confronto fra Khamenei e Khatami con il movimento studentesco iraniano fu un confronto interessante ed importante, religioso con il primo e politico con il secondo è altrettanto vero che oggi, dietro le schermaglie fra Ahmadinejad e Moussavi, vi è il tentativo di impedire la crescita di un dissenso giovanile tra tutti quello più pericoloso perché spontaneo, emozionale. L'errore strategico in cui l'Occidente rischia di cadere ancora una volta è sempre lo stesso. Quello che una democrazia come modello di condivisione del potere e di controllo dell'esercizio dello stesso da parte della popolazione rappresenta il vero fattore critico su cui investire per la stabilizzazione dell'area a patto che sia promossa in tutti i Paesi del mondo islamico con pari accesso alla popolazione. L'Iran in questo gioca un ruolo fondamentale. Teheran continua a godere di una centralità geopolitica di primo piano nell'area del Golfo e ciò potrebbe far sì che l'esportabilità di un possibile modello democratico iraniano favorisca una transizione spontanea verso assetti più partecipativi di Stati come l'Arabia Saudita, la Siria, l'Afghanistan. Ma se ciò non avverrà, se la paura di un allargamento dello scontro interno dovesse prevalere sugli animi delle leadership integraliste il rischio, mal interpretando i sintomi importanti del dissenso iraniano, sarà un pericoloso colpo di coda di un regime che è dialetticamente debole e non credibile nelle sue stesse esternazioni. Un regime che potrebbe difendere e giustificare la sua sopravvivenza ricorrendo anche ad una guerra sistematica, diffusa, sicuramente a bassa intensità ma non di breve durata. In tutto questo vi è un'incapacità dell'Occidente di leggere nella storia, in quella della Turchia, dell'Iran come delle stesse comunità arabe del Medio Oriente dei primi anni del Novecento. Vi è una sonnolenta memoria nel ricordare che esiste un Islam che accetta un riformismo illuminato, liberale, dove le possibilità di crescita e di dialogo sono già state patrimonio di un confronto cruento con lo stesso Occidente colonizzatore ma del quale ne hanno surrogato valori e capacità di fare politica. Ebbene sono questi aspetti che abbiamo dimenticato alimentando, nel corso degli anni, un'emarginazione per interesse delle opportunità del momento o del leader maximo da tutelare. Scelte contingenti, senza futuro visto che oggi il futuro in Iran, come in altre tirannidi del mondo, rimane il prodotto del nostro disinteresse.
SODDISFAZIONE viene espresso dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori per l'”Avviso Comune” sottoscritto ieri notte dalle parti sociali agricole in materia di lavoro e previdenza in agricoltura. “Il primo elemento di valore dell'intesa raggiunta sta, senza dubbio, nella condivisione degli obiettivi e degli strumenti finalizzati a sostenere il settore sia in prospettiva -rispetto ai rapidi e profondi processi di trasformazione dell'agricoltura- sia nell'attuale fase di crisi economica. Si tratta, in entrambi, di casi di scenari ad alta complessità che - afferma la Cia richiedono un approccio necessariamente bilaterale e partecipativo, sulla scia anche delle positive esperienze realizzate dal settore con i precedenti 'Avvisi Comuni' del 2004 e del 2007 in materia di emersione. i particolare rilievo, nell'ambito del nuovo 'Avviso Comune', le misure relative al rafforzamento della bilateralità, al mercato del lavoro, al costo del lavoro, alla semplificazione e al contenzioso previdenziale. La Cia ritiene utile sottolineare come le misure proposte per la riduzione del costo del lavoro, alcune delle quali necessitano solo di attuazione essendo già contenute nelle 247/07, non siano generiche, né di carattere passivo, ma piuttosto fondate sulla logica della premialità e sull'incentivazione all'aumento e alla stabilizzazione dell'occupazione (il primo attraverso il credito d'imposta e la seconda attraverso la riduzione del cuneo fiscale)”. Positiva, anche, la corretta individuazione delle nuove categorie cui si estendono i “voucher” (casalinghe senza distinzione di genere che non hanno prestato lavoro subordinato in agricoltura nell'anno in corso e nell'anno precedente). Con tale intervento, la Cia si augura che possa partire anche nel 2009 la stagione dei “voucher” contrassegnata da un quadro normativo chiaro che agevoli l'utilizzo appropriato dello strumento e ne valorizzi l'utilità. In relazione alla semplificazione, non può non sottolinearsi l'importanza delle proposte contenute nell'accordo, “in primis” le semplificazioni amministrative proposte per la gestione dei rapporti di lavoro stagionali e cioè la comunicazione d'assunzione plurima e la semplificazione della registrazione presenze del libro unico. Così come la definizione dell'ingente mole del contenzioso in atto con Inps rappresenta -rileva la Cia- un punto di particolare priorità dato anche da alcune emergenze territoriali che aziende e lavoratori stanno angosciosamente vivendo.
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Per un nuovo soggetto a sinistra di MIMMO MASTRANGELO di MIMMO MASTRANGELO Nel suo libro “Nessun Dio ci salverà” (Donzelli editore) l'ex-segretario di Rifondazione Comunista, Franco Giordano, cade in errore nel valutare negativa l'esperienza dei venti mesi dell'ultimo governo Prodi. Tutti possiamo convenire nell'opinione che quell'esecutivo ha avuto delle forti deficienze, ma è eccessivo attribuirgli responsabilità oltre il dovuto così come fa Giordano, il quale disconosce anche accorti interventi come il pacchetto sul lavoro e sulla sicurezza (che l'attuale governo ha ormai azzerato) e il “recupero delle entrate sugli evasori”. Dall'altra parte bisogna leggere attentamente le pagine in cui Giordano ammette che la sinistra, oltre ad essere stata sbattuta fuori dalle istituzioni a causa dei suoi errori, è diventata per la prima volta nella storia della repubblica anche minoritaria culturalmente. Quindi, da qui l'esigenza di portare alla nascita un nuovo ed autonomo soggetto politico (a sinistra) che sappia essere bussola per nuove forme di protagonismo democratico nonché propulsore per un governo della società che scalzi la destra. La formazione di un soggetto politico che sia davvero nuovo a tutti gli effetti - secondo Giordano - è oggi altresì condizione per la sopravvivenza della sinistra politica in Italia e in Europa. Analisi e argomentazioni di Giordano sulle cause che hanno portato all'azzeramento nelle istituzioni della sinistra (o delle sinistre) e il distacco dai ceti più deboli possano trovare condivisione, ma ancora più convincente diventa l'organizzazione di pensiero di Giordano quando va a puntualizzare che una “soggettività altra” può affermasi solo passando per reali forme aggregative, per una comune battaglia e la ridefinizione del rapporto con le forze dello schieramento di centro-sinistra. Ancora più convincente è Giordano quando mette a fuoco il ragionamento di una sinistra (senza aggettivi) protesa a rinascere dai territori, tant'é che scrive: “l'esperienza delle amministrazioni e delle realtà locali, acquista un'ulteriore importanza perché sul territorio si è spesso determinata la ricostruzione di uno spirito comunitario di tipo nuovo, di segno non contrappositivo come nel leghismo, bensì di comunità che hanno riscoperto i propri vincoli e legami”. Peccato che riflessioni di Franco Giordano non toccano l'assillo che in questo momento è più avvertito nella sinistra, e cioè il rapporto e il riavvicinamento tra le sue varie e sconsolate anime, ma tutto sommato il ragionamento politico ed intellettuale dell' ex-figlioccio di Fausto Bertinotti si lascia seguire e sicuramente può appassionare una bella schiera di lettori, in quanto (sotto-sotto) rilancia una passione verso una politica che allunga i propri pensieri oltre lo spazio del presente. Una politica (a sinistra) che per darsi un'esistenza e una rappresentatività deve “ritornare a stare tra le persone in carne ed ossa”.
Considerazioni su Tamburro di ALDO VIVIANO La scomparsa dell'illustre accademico universitario regionale suggerisce una riflessione sulla cultura di un ateneo di prestigio qual è l'l'istituto superiore di Basilicata. Dopo le belle parole commemorative del direttore del Quotidiano.. Non ci sarebbe nulla da aggiungere perché ogni aggiunta altererebbe la completezza del ricordo. Soltanto sia consentito a chi è attestato su altra sponda di ricercare nella metafisica filosofica, comunque non oltre la soglia dell'”ancillità” (Philosophia Teologiac ancilla) una iniziazione diversa del dettato antropologico… Non si tratta di aprire nessuna porta esoterica estranea alla ragione ed alla stessa spiritualità dell'uomo che rivendica ben altre origini, quanto soprattutto di una motivazione ben più alta di vita. Questa interroga sorprendentemente i mortali, riempie i silenzi afasici di quanti abbiamo visto sostare pensosi dinanzi alle spoglie del defunto. C'è oltretutto il mondo dell'amicizia che non può essere consegnato ai pochi istanti di sosta formale, bensì postula di andare oltre il sensibile ormai inerme e passivo, ma pur rispondente ancora al medievale. Mortuus adhue loquitur. Chi sa perché. Però non dovrebbe far difetto nel prosieguo dei rapporti che non si estinguono con la morte una visione di riscatto dall'umiliazione rigidamente cadaverica, e di sogno di una sorte decisamente migliore dell'uomo oltre il varco delle colonne d'Ercole dell'esistenza.. Lungi dal discettare sul tessuto del fragile filo dialogico di una interiorità totalmente diversa dal mirato aspetto corporeo. Sarebbe una esplorazione invasiva, direi azzardata della sacralità della coscienza nel chiuso indistinto delle parti. Ma tant'è se lo sguardo si sofferma sui dati sensoriali e dal basso si solleva non etereo ma quanto basta per distrarlo sugli astanti o sulla volta della sala della camera “ardente” è ben distante pure dagli assunti gnoseologici che in vita han fatto da fonte ispiratrice del sapere, da paradigma di condotta, da faro di consegna professionale in missione di docenza, da azione di spiccata attività per l'affermazio-
Le immagini del suo volto coperto di sangue hanno fatto il giro del mondo. In quegli occhi fissi nel vuoto, milioni di persone non hanno visto solo la morte di una donna, ma la sconfitta di un popolo. Lei si chiamava Neda e studiava Filosofia islamica all'università di Teheran. Marciava al fianco di tantissimi altri giovani come lei, per le strade della capitale iraniana, per protestare contro la rielezione del presidente Ahmadinejad. Il suo nome in persiano significa "voce": una voce che a Teheran non riecheggerà più perché è stata spenta da un proiettile al cuore. Ora è diventata il simbolo della protesta: "Neda non ti dimenticheremo, non sei morta invano", è lo slogan degli oppositori del governo-regime. Le elezioni di quest 'anno
ne di ideali sulla cattedra magisteriale. Tutto ciò è patrimonio universale che risente sì di pluralità delle scelte responsabili, oggettive, però richiama ad un origine comunque inesplorata dei soggetti variamente protesi verso il meglio delle conquiste spirituali oltre il crudo rinvenimento delle componenti biologiche o la percezione sensibile. Di qui la ragion d'essere della presente nota di amico sincero della fraternità condivisa, che non si ferma al semplice atto di separazione alleggerita da clemenza del suolo cimiteriale, che si rifiuta di accettare una censura di umanità, senza chiedersi sul perché, sul come di un vuoto privo di speranza. Proprio perché amico e fratello di umanità non intende consegnare al nulla il futuro dominato da certa dialettica, cui va data la risposta della sana filosofia nella temperie del tormento da secoli sedimentato nella storia degli uomini e delle cosa. Lo stile è l'uomo. Questi si rivela nella relazione attraverso la parola, il comportamento, l'etica responsabile delle azioni. Ai fini della completezza la forma è quasi impercettibile, discreta, velata se non vuol tracimare in supponenza disposata a sottile ironia gradevole o ricercata. Le turbolenze del pensiero e delle sue espressioni cresciute di pari passo insieme ad inquietudini sono ancorate a fatiscenti moli di attracco, in via di dissoluzione e di smarrimento.
Una proposta di legge per Angelo Falcone Il caso di Angelo Falcone detenuto in India e su cui è in corso una grande battaglia a difesa dei diritti umani è alla base della proposta di legge denominata: “Modifica all’art. 74 del DPR n. 115 del 30 maggio 2002”, di cui è stata depositata la richiesta di iscrizione all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare relativa all’invio alle Camere. Questa volta, a differenza dell’ordinario procedimento di approvazione di una legge regionale, trattasi di una proposta di legge che il Consiglio regionale invierà direttamente alle Camere al fine di ottenere la modifica di una legge di rango nazionale. Questa possibilità è offerta dalla Costituzione italiana, all’art. 121, e dalla normativa statutaria e regolamentare regionale. La proposta di legge, nel dettaglio, è finalizzata ad estendere una tutela economica, e quindi a garantire il gratuito patrocinio, anche ai cittadini italiani indagati, imputati o in stato di detenzione in Paesi europei ed extraeuropei. Secondo l’ultimo censimento del DGIT, il dipartimento del Ministero degli Affari esteri che si occupa degli italiani detenuti all’estero, i nostri connazionali attualmente rinchiusi in prigioni straniere ammontano a circa 3.000 unità. Diverse sono le statistiche che evidenziano lo stesso problema: la necessità di gestire cittadini italiani all’estero, posti in condizione di prigionia in seguito ad illeciti e processi. Analizzando diversi casi di italiani detenuti all’estero, una delle problematiche più gravi sorte è proprio quella della mancanza di un “Gratuito Patrocinio”. Spesso infatti, le famiglie di persone arrestate in un paese straniero, oltre ai normali problemi di comunicazione e di scarsa conoscenza della legislazione locale, si trovano a dover fronteggiare delle spese legali, volte alla salvaguardia del proprio caro, corrispondenti ad un ordine di grandezza superiore rispetto alle proprie realtà economiche. A ciò va aggiunta la necessità di provvedere ai beni primari della persona in carcere ed al suo mantenimento. La Costituzione Italiana, all’articolo 24, prevede la possibilità, per qualsiasi cittadino, italiano o straniero arrestato sul suolo nazionale, dell’usufrutto del gratuito patrocinio, ovvero un fondo con il quale lo stesso può affrontare, a spese dello Stato, eventuali oneri legali. In poche parole lo Stato Italiano, garantisce, a chiunque venga arrestato, il diritto alla difesa. Il cittadino italiano posto in stato di detenzione in uno Stato estero, oltre a tutte le problematiche relative alla condizione carceraria, deve fare i conti con tante altre difficoltà come quelle di comunicazione con gli Istituti Consolari italiani, posti spesso a grande distanza dai luoghi di detenzione. Analoghe difficoltà sono state riscontrate nelle comunicazioni
tra i detenuti ed i propri legali nonché con le stesse famiglie. Ancora, difficoltà linguistiche: la documentazione riguardante arresto, accuse, eventuali confessioni, è redatta in lingua locale. Esemplare, appunto, è il caso del lucano Angelo Falcone e Simone Nobili, costretti in India nel 2007 a firmare un documento in Hindi rivelatosi poi una ammissione di colpa. La mancata comprensione della lingua può portare inoltre il detenuto ad avere problemi all’interno della realtà carceraria con gli altri detenuti ed il personale di controllo. Vi sono, inoltre, difficoltà di tipo sanitario: la sovrappopolazione carceraria, con tutte le tematiche ad essa collegate come la promiscuità sessuale, le scarse condizioni igieniche e l’alto tasso di violenza tra prigionieri, portano il detenuto, che prima dell’arresto non presentava comportamenti a rischio, a contrarre malattie particolari come Epatite C, la scabbia ed altre patologie similari. Inoltre, a seconda della regolamentazione e dell’amministrazione carceraria, nonostante gli sforzi compiuti dai nostri Uffici Consolari, non vi è un’adeguata assistenza medica ai nostri connazionali. Infine soprattutto difficoltà economiche: senza un gratuito patrocinio ed un corretto sostegno da parte dei familiari, i detenuti non potrebbero nemmeno aver modo di comunicare con l’esterno o provvedere alle proprie necessità primarie. Senza contare poi della difficoltà a poter usufruire di un adeguato supporto legale. Ed è proprio questo ultimo punto che la proposta di legge tenta di risolvere, estendendo le norme già previste dal DPR n. 115 del 2002 anche ai cittadini italiani che siano indagati, imputati o detenuti all’estero. L’iniziativa legislativa, quindi, sarà vagliata dalla Commissione regionale competente e, quindi, trasmessa in Consiglio regionale per l’approvazione e l’invio alle Camere, dove, ci auguriamo, verrà accolta con lo stesso spirito con cui è nata in Basilicata. Sarebbe un gesto di responsabilità politica e morale ed una risposta immediata dello Stato e delle istituzioni nei confronti di Angelo e delle legittime proteste di suo padre Giovanni Falcone, ma anche nei confronti di tutti quei detenuti all’estero i cui diritti umani vengono calpestati nel silenzio più assoluto. Il Presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi, assicura che già altri Consigli regionali, ad iniziare da quello dell’Emilia Romagna, regione del giovane Simone Nobili, hanno condiviso l’iniziativa e proporranno identica procedura al Parlamento italiano. Antonio Di Sanza consigliere regionale Pd
La morte di Neda: la sconfitta di un popolo di LIBERA RUSSO* avrebbero potuto rappresentare un punto di svolta per i diritti umani e soprattutto per la condizione delle donne, oltre che un chiaro segnale rivolto a tutti i Paesi in cui è ancora lunga la strada per la parità dei diritti. Perché non è facile essere donna in Iran, in Afghanistan o in Arabia Saudita, per citare solo alcuni esempi. O almeno non è facile per noi comprendere lo status e il ruolo delle donne in questi Stati. In Paesi in cui la legisla-
zione è fortemente basata su un'interpretazione fondamentalista del Corano, che spesso sfocia nel più esasperato integralismo religioso, a uscire sconfitte sono quasi sempre le donne. Questo perché è difficile lasciarsi alle spalle una visione secolare secondo la quale quella della donna è una condizione subordinata , esclusa dalla possibilità di scalare la rigida piramide gerarchica su cui da sempre si basa questo tipo di società. Ma qualcosa fi-
nalmente sembra muoversi. Ne è un esempio il movimento femminista iraniano, tornato alla ribalta di recente ma attivo ormai da decenni. Proprio queste elezioni del 2009 hanno visto una massiccia discesa in campo delle donne che ha pochi precedenti nella storia dei Paesi di fede islamica. L'era di Ahmadinejad ha rappresentato una notevole battuta d'arresto per la crescita dello status sociale femminile: numerosi sono stati i provvedimenti che il
governo (o regime, secondo molti) ha attuato in questi anni che hanno portato le donne iraniane a rivedere alcuni diritti che sembravano già acquisiti. Ecco perché per la prima volta in Iran si è potuto assistere ad un attivismo politico femminile di massa che ha avuto come punti di riferimento due donne d'eccezione: il premio Nobel Shirin Ebadi e Zahra Rahnavard, moglie del candidato riformista Mousavi. Il contestato responso delle urne si è rivelato avverso: la battaglia delle donne iraniane durerà ancora a lungo. E a combatterla ci saranno tutte le migliaia di Neda che oggi calpestano le strade di Teheran. *componente commissione Pari Opportunità Uil Basilicata
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Sabato 27 giugno 2009
Italia / Mondo
Sabato 27 giugno 2009
Detassazione degli utili reinvestiti
Manifatturiero settore peggiore
Nuove misure anticrisi aiuti alle imprese e ai cittadini
Occupazione giù nelle grandi aziende -4,1% in un anno
FRANCESCO CARBONE ROMA – Via libera del consiglio dei ministri al decreto anticrisi che contiene fra le varie misure anche – spiega il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – un «cadeau» e «interventi spinta» per le banche. Un “pallino” quello del ministro per le banche che strappa anche una battuta al premier, Silvio Berlusconi: «Non ce la faccio più... non so cosa fare per frenare questa cosa del ministro Tremonti verso le banche». Interviene in conferenza stampa anche il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che spiega che l'ampliamento della platea della social card non è nel decreto perchè si può intervenire in via amministrativa e che per quanto riguarda l’aumento dell’età pensionabile per le lavoratrici del pubblico impiego sarà avviato un confronto con i sindacati. Tremonti illustra il provvedimento iniziando dal lavoro: «Presentiamo un testo che contiene un vero e proprio premio per l'occupazione». Poi le banche: il decreto ha «un buon impatto non solo per chi ha rapporti con le banche, a partire dalle famiglie, ma anche il mondo bancario che condivide questo intervento perchè anticipa quello che avrebbero fatto nel mercato». «Noi – ha detto il ministro parlando delle commissioni bancarie – abbiamo deciso di farlo in modo “spontaneo”. Avere un buon rapporto con la ban-
ca è interesse della banca stessa. Quindi aiutiamo le famiglie ma anche lo stesso settore bancario con livelli per le commissioni accettabili per tutti». Poi il “cadeau”: il decreto contiene «un incremento della svalutazione fiscale dei crediti che entrano in sofferenza, che passa dalla 0,30 allo 0,50%. Non credo che le banche conoscano questa misura, gliela potete segnalare come un cadeau». Tra gli interventi dei quali Tremonti parlato anche la “Tremonti-ter” (sarà possibile detassare al 50% gli investimenti fatti per l’acquisto dei macchinari ammortizzabili) ed è inoltre prevista la «riduzione dei costi per le imprese che consumano molta energia e le famiglie». Arrivano anche 5 miliardi per accelerare i pagamenti “lumaca” della pubblica amministrazione. Il ministro per il momento non fornisce cifre («stiamo verificando») ma spiega: «il Cdm – dice – ha deciso la concentrazione di tutte le risorse a Palazzo Chigi».Il ministro poi conferma che non c'è la norma sullo scudo fiscale («stiamo vedendo cosa fanno gli altri paesi») ed è invece presente nel testo definitivo la norma per lo slittamento della class action. Insomma per Tremonti «il governo ha fatto la sua parte, adesso sono le imprese che possono fare la loro e anche le famiglie». Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, promuove «a meta» il decreto: «il no-
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AUTOMOBILI
stro giudizio è complessivamente positivo, alcune richieste degli imprenditori sono state accettate. Sono misure non risolutive, bisognerà fare ancora di più». E anche il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, sottolinea come molti dei provvedimenti approvati oggi vadano «nella direzione che la Cisl ha sostenuto in questi mesi per favorire l’ancoraggio dei lavoratori alle proprie aziende». Meno convinto Guglielmo Loy della Uil: bene l’urgenza, ma non convince il meccanismo della premialità per chi non licenzia. «I veri temi di fondo dell’emergenza non sono stati affrontati» dice il segretario confederale Cgil, Fulvio Fammoni mentre per Renata Polverini si tratta di «un primo passo» e non c'è risposta sui redditi. Critiche ai provvedimenti giungono dal Partito democratico. In particolare, il capogruppo in commissione trasporti alla Camera, Michele Meta, afferma che «alla prova dei fatti il governo tradisce i risparmiatori che avevano creduto nell’investimento Alitalia e decide irresponsabilmente di rimborsare migliaia di famiglie con le briciole avanzate dal grande piatto della privatizzazione Alitalia, di cui si sono saziati esclusivamente i soci della Cai».
Previsti sostegni per chi non licenzia
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Fiat, si riapre la partita per Opel I tre investitori preparano nuove offerte. Marchionne: interesse confermato LA FIAT e il gruppo austro-canadese Magna, oltre agli altri due investitori interessati alla Opel - la cinese Baic e l'americana Ripplewood - si preparano a presentare offerte «più dettagliate e non vincolanti» per l'acquisto della Opel. Lo scrive il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz). Che la situazione sia tuttora fluida non è un mistero. Al punto che il ministro tedesco dell'Economia, Karl-
Theodor zu Guttenberg, in un'intervista al quotidiano berlinese Der Tagesspiegel ha ribadito che nella partita Opel «è ancora tutto aperto». Proprio oggi la banca russa a controllo pubblico, Sberbank (in cordata con Magna), ha fatto sapere che le nuove condizioni per l'acquisizione di Opel devono soddisfare la Federazione russa altrimenti potrebbe saltare tutto. Sull'argomento è intervenuto anche l'ad di Fiat Sergio Marchionne. Su
Opel, ha detto, «noi abbiamo confermato il nostro interesse» ma non ci sarà da parte di Fiat un'offerta migliore: «Non credo che si possa migliorare l'offerta della Fiat. È la cosa più razionale dal punto di vista industriale che potevamo offrire». Quanto alle voci relative alla possibile emissione di un bond da un miliardo di dollari, il top manager ha tagliato corto: «Sono solo indiscrezioni. Lo saprete se l'annunceremo».
Il Financial stability board a Basilea
A Salerno da oggi
Regole più ferree e condivise per l’economia e stop ai superstipendi dei manager
Saldi anticipati si parte a luglio con riduzioni già del 30%
Occorre quindi metter mano, secondo l’Fsb, ai punti deboli quali la governance delle banche, i requisiti patrimoniali degli istituti di credito, la regolamentazione degli Hedge Fund e le retribuzioni dei manager oramai non più un fatto privato ma che potrebbero essere oggetto di superivisione delle banche centrali. In Italia le banche si stanno già adeguando in tal senso alle disposizioni della Banca d’Italia, capofila in Europa. Falle del sistema che hanno rischiato di far travolgere l'economia mondiali e obbligato a costose e pesanti nazionalizzazioni che segneranno i bilanci statali per molti anni. Il nuovo quadro di regole internazionali si baserà così sul lavoro dell’Fsb che per questo si deve dare una nuova organizzazione e regole interne. La sua composizione peraltro si è allargata ai membri del G20 proprio per riscuotere il maggior consenso possibile fra gli Stati ed evitare che la difformità di trattamenti e giurisdizioni vanifichino gli sforzi verso maggiori controlli e trasparenza.
SARANNO le donne a salvare i commercianti da una stagione disastrosa: è questa la profezia che arriva dalla Cidec, confederazione italiana degli esercenti commercianti. L’associazione stima che i saldi estivi possano confermare la linea dello scorso anno con un spesa media per famiglia tra i 230 e i 280 euro, e le donne più propense ad acquistare degli uomini. Per provare a invertire una tendenza fortemente negativa delle vendite da inizio 2009 si ricorrerà ai saldi anticipati. Sono infatti diverse le regioni che hanno avvicinato la data per le invitanti scritte: Molise dall’1 luglio, Sicilia, Umbria e Lazio dal 4, mentre la regina degli sconti sarà Salerno che non aspetta fine mese e dà il via agli sconti già domani 27 giugno. L’anticipo dei saldi deriva anche, spiega il rapporto, dal fatto che la loro imminenza ha fatto ulteriormente calare gli acquisti nell’ultimo periodo. La partita più importante dovrebbe giocarsi nei primi dieci giorni di saldi,che dovrebbero partire immediatamente dal 30%.
NUOVE, più stringenti e condivise regole per la finanza e l’economia mondiali e un freno ai super stipendi dei manager da far entrare in vigore già alla fine di quest’anno. Il Financial Stability Board presieduto da Mario Draghi, ricevuto l’ambizioso mandato dai governi lo scorso aprile al G20 di Londra, si riunisce a Basilea per adeguare la sua organizzazione alla nuova sfida e fare il punto del processo di cambiamento. La riunione, i cui esiti saranno illustrati oggi dallo stesso Draghi in conferenza stampa, arriva mentre l'Amministrazione Usa sta battagliando in patria per un pesante giro di vite su regole e controlli e il prossimo G8 a L’Aquila farà proprio e rilancerà la cornice di regole “Lecce Framework” che verrà portato poi al prossimo G20. Lo scopo, condiviso oramai da tutti gli Stati e dalla politica nei principi ma che suscita ancora divisioni nei metodi, è quello di porre ordine agli eccessi della finanza e dei mercati all’origine della crisi e gettare le basi per una nuova e più solida crescita.
L'OCCUPAZIONE continua a scendere. Ad aprile il calo dei dipendenti nelle grandi imprese italiane si è accentuato toccando un -4,1%, al netto dei cassintegrati e rispetto a un anno prima, segnando così la flessione più ampia almeno da gennaio 2001. A dirlo sono gli ultimi dati Istat. A farne maggiormente le spese è l’industria, dove la contrazione ha raggiunto il 9,5%, sempre al netto dei dipendenti in cig (nei servizi -1%). Qui le ore di cassa integrazione utilizzate sono state pari a 110,7 per mille ore lavorate, rispetto alle 18,5 ogni mille ore lavorate di aprile 2008. L’incidenza della cig sulle ore effettivamente lavorate ha così registrato un incremento pari a circa il 490% in un anno. A maggio, intanto, le retribuzioni contrattuali orarie hanno segnato un incremento del 3% rispetto allo stesso mese del 2008, mentre hanno registrato una variazione nulla rispetto ad aprile. La dinamica tendenziale delle buste paga risulta, quindi, in accelerazione rispetto all’andamento dell’inflazione, che lo scorso mese si è attestata a +0,9.
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14 Economia
24 ore in Basilicata
L’Anas annuncia un piano di pre-esodo per la A3 attivo per tutto il prossimo luglio
Estate sulle strade... senza intoppi Dal 15 luglio via i cantieri dalla 106 Jonica e dalla Matera - Altamura POTENZA – Estate, tempo di code sulla Salerno - Reggio Calabria. Il binomio ferie-A3, infatti, non evoca certo pensieri rassicuranti in chi si appresta a fare un viaggio alla volta del sud Italia. Più che l’immagine di pomeriggi passati a prendere la tintarella sulle spiagge lucane, campane e calabresi, quello che viene in mente sono le ore passate sotto il sole in autostrada facendo lo slalom tra un cantiere e l’altro, gli ingorghi e le file di auto. Disagi che conoscono bene sia il popolo dei vacanzieri, sia gli addetti ai lavori. Ma come si dice “repetita iuvant” e, di anno in anno, imparando dal passato si studiano nuove formule per tamponare i disagi. E’ a partire da queste considerazioni e dall’osservazione dei costumi che cambiano che l'Anas quest’anno, oltre al tradizionale piano esodo, ha previsto per l’A3 anche un periodo di “preesodo” estivo, dal 4 luglio alla fine del mese. «Le vacanze sono cambiate e ogni weekend può rappresentare un momento di esodo importante» osserva il capo compartimento dell’ufficio speciale A3, Salvatore Tonti. Il tratto lucano della Salerno-Reggio Calabria quest’anno è interessato da interruzioni più consistenti rispetto all’estate scorsa: i cantieri del secondo macrolotto, con 31 chilometri tra Padula e Lauria Nord. Cantieri che non saranno sospesi a luglio ma nei quali saranno organizzati una serie di presidi per agevolare il traffico e assistere gli automobilisti. In queste postazioni saranno operative sia le forze dell’ordine sia venticinque cantonieri assunti a tempo determinato per l’estate (dal 3 luglio aI 2 settembre), richiamati dopo che già lo scorso anno avevano svolto lo stesso lavoro. In sostanza il piano di “preesodo” prevede, oltre ai presidi, la possibilità di percorsi alternativi, ad esempio sulla ss 19 “delle Calabrie”, nel caso in cui lungo l’autostrada si verifichino ingorghi consistenti e l’individuazione delle giornate “a rischio”, come ad esempio i weekend con il divieto di circolazione per i mezzi pesanti. Ma l’impegno dell’Anas per agevolare i vacanzieri non si ferma qui. Dal 15 luglio novità in arrivo anche per chi si sposta sul versante Materano. Entro la metà del prossimo mese, infatti, saranno completati i lavori in due importanti cantieri della Basilicata con la riapertura dei rispettivi tratti stradali: due lotti della statale 106 Jonica, tra Scanzano Jonico e Metaponto, e il terzo lotto della Matera-Altamura, tra il centro abitato del comune lucano e il confine
Il responsabile Servizio Stampa Anas Mario Avagliano, il capo compartimento Michele Franzese e il capo compartimento Ufficio speciale A3 Salvatore Tonti. A sinistra la mappa della A3 (f. Mattiacci)
con la Puglia. Si tratta di «due progetti importanti – ha detto il capo compartimento della Basilicata dell’Anas, Michele Franzese – in due zone nevralgiche. Abbiamo rispettato la tempistica, anche con qualche anticipo nonostante alcuni contrattempi, collegando quasi per intero il tratto lucano della Jonica alla Puglia e alla Calabria, ad eccezione della zona di Nova Siri (Matera) e completando il progetto di nostra competenza per la Matera-Altamura». STATALE 106 JONICA I lavori per la realizzazione dei due lotti, l'ottavo e il nono, per 20 chilometri totali sono stati assegnati nel 2004, per un importo complessivo di 115 milioni di euro. Il progetto ha riguardato il tratto compreso tra il chilometro 432 e il chilometro 455, dalla galleria di Scanzano Jonico a Metaponto. L’unico lotto lucano della Jonica ancora da completare resta quello della variante di Nova Siri (4,5 chilometri). La gara d’appalto è stata pubblicata lo scorso 29 maggio sulla Gazzetta Ufficiale, per un importo di 88 milioni di euro. Per l’assegnazione e la conclusione dei lavori si prevedono 120 giorni (per la redazione dei progetti) e 720 giorni (per l’esecuzione). SS 99 MATERA-ALTAMURA Il progetto è costato complessivamente 30 milioni di euro, per un tratto di 6,5 chilometri tra il centro abitato di Matera (zona La Martella) e il confine amministrativo con la Puglia. I lavori sono stati consegnati nel 2005. Manuela Boggia
Oggi e domani chiude il viadotto Fiumara di Tito e si preannunciano altre interruzioni
Mesi caldi per il ponte di Picerno POTENZA - Buone notizie sul versante Materano, con l’apertura di due lotti della statale 106 Jonica e il terzo lotto della Matera-Altamura, un po’ meno buone su quello Potentino. Alla chiusura, programma per luglio e agosto, della linea ferroviaria Battipaglia - Potenza, si aggiunge il destino incerto dell’ormai noto ponte di Picerno. Già oggi e domani il viadotto sarà chiuso, in direzione Potenza, dalle 10 alle 18 per permettere l'esecuzione di alcuni lavori. La chiusura riguarderà tutto il tratto fra gli svincoli di Picerno e Tito. Gli autoveicoli diretti a Sicignano, invece, potranno percorrere regolar-
mente il tratto del raccordo interessato dai lavori. Una chiusura che però ne preannuncia altre. Con tutta probabilità, infatti, nel corso dell’estate il traffico sul ponte dovrà essere interrotto ancora, interruzioni che si andranno quindi a ripercuotere sulla circolazione dei pullman che nei prossimi mesi dovranno sostituire i treni. Concomitanza di cause che preannuncia un’estate rovente sulle strade lucane ma necessaria per consentire la prosecuzione dei lavori sul viadotto. L’intervento su cui l’Anas sta lavorando riguarda demolizione e sostituzione delle campate sei e otto in direzione
Da lunedì servizio Fal Potenza-Paestum
Al mare col bus POTENZA - Riparte il servizio estivo delle Ferrovie Appulo Lucane per portare al mare chi ha voglia di vacanza. Da lunedì, infatti, sarà attivo il collegamento in pullman Potenza - Paestum. Due le corse giornaliere in programma fino al 31 agosto. Tre le fermate a Potenza: piazza Zara alle 7.05 di mattina, piazza XVIII agosto alle 7.15 e Potenza Inferiore alle 7.25. Il pullman prevede poi una fermata a Tito Scalo alle 7.35 e l’arrivo a Paestum alle 9. Stesse fermate al ritorno. Il pullman riparte da Paestum alle 17 e arriva a Potenza, piazza Zara, alle 18.55. Per utilizzare il servizio si può acquistare un bi-
glietto di corsa semplice da 4.34 euro, un abbonamento settimanale da 20.66 euro o un abbonamento mensile da 61.98 euro. Biglietto o abbonamento vanno acquistati il giorno prima dell’utilizzo presso le stazioni Fal o presso i punti vendita di piazza Zara, via Mazzini, corso Garibaldi e piazza XVIII agosto.
Sicignano. Un lavoro difficile e delicato per il quale i tecnici stanno studiando l’intervento migliore. Per consentire tutte queste operazioni dunque è probabile che in alcuni giorni il ponte dovrà essere nuovamente chiuso. Tutto è allo studio e l’Anas punta ad intervenire nei periodi meno trafficati, precedenti ad esempio alla riapertura delle scuole, per procurare agli automobilisti meno disagi possibile. Sulla completa guarigione di questo grande viadotto, malato ormai da quasi un anno, nessuna indicazione certa, forse, in autunno, si potrà parlare di convalescenza. m.boggia@luedi.it
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Sabato 27 giugno 2009
Sabato 27 giugno 2009
Agricoltura Viti a Roma relaziona sull’idea di modifica del Fondo di solidarietà nazionale
Le Regioni sposano la proposta lucana POTENZA - La Commissione politiche agricole delle Regioni ha condiviso le proposte di modifica dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti relative al decreto legislativo 102/2004 sul Fondo di solidarietà nazionale e ha stabilito di chiedere al ministro Luca Zaia un confronto su tale argomento. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi giovedì a Roma al quale l’esponente del Governo lucano ha relazionato sulle conseguenze degli eventi calamitosi nel Metapontino e nel Lavellese. Viti ha precisato che molti agricoltori risultavano scoperti dalle polizze assicurative, situazione venutasi a creare anche per il mancato finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per il 2008 e il 2009. Ha quindi fatto presente l’urgenza di un intervento riparatore di copertura finanziaria per il biennio «finalizzato – ha detto - ad interrompere l’andamento di contrazione dei contratti e delle relative coperture assicurative, in termini sia di prodotto che di aziende assicurate. Tale fenomeno si è verificato nell’ultimo periodo, in Basilicata e in altre regioni meridionali, per le incertezze create tra gli agricoltori e per l’aumento
dei premi connessi alla riduzione della quota di compartecipazione di copertura pubblica». L’assessore lucano ha quindi chiesto che il Governo si attivi per un fondo di solidarietà nazionale prevedendo una voce nella legge finanziaria dello Stato. Sul decreto 102/2004 ha proposto modifiche riguardanti la strutturazione del sistema di copertura assicurative soprattutto sui criteri di indennizzo e sulle polizze pluri-rischio. Ha altresì proposto di introdurre modalità tese a far scattare la decretazione-delimitazione dello stato di eccezionalità degli eventi e lo stato di crisi del settore; automaticità a favore delle aziende dell’esonero dal pagamento di oneri, tasse, imposte anche sul versante locale; riconoscere la priorità ai finanziamenti- sostegno nell’ambito dei programmi regionali di spesa alle aziende che intendono effettuare investimenti o ripristinare impianti e strutture danneggiate; agevolazione e accesso al credito finalizzato al ripristino e ricostruzione di quanto danneggiato; automaticità nell’erogazione/anticipazione aiuti e premi Pac. Inoltre l’assessore Viti ha dichiarato necessarie, tenendo conto delle indica-
zioni dell’Unione europea in materia degli aiuti di stato: forme d’indennizzo per i danni agli impianti produttivi e alle strutture; deroga agli aiuti di Stato in caso di ripristino del capitale mobiliare e immobiliare delle aziende agricole; individuazione di forme di sostegno sostitutivo per periodi definiti per il mancato reddito in ragione dell’assenza di produzione. Dopo l’incontro Viti ha informato il presidente della Regione, Vito De Filippo, del positivo esito dell’incontro, chiedendogli di continuare a seguire la situazione nelle altre sedi istituzionali a partire dalla Conferenza Stato-Regioni.
L’assessore Vincenzo Viti
DIREZIONE REGIONALE CIA Oggi l’incontro POTENZA - La Direzione regionale della Cia Basilicata è stata convocata a Potenza per oggi alle 9, presso la sala riunioni della Confederazione. All'ordine del giorno: situazione del settore agricolo lucano, proposte e iniziative confederali; bandi Psr 2007/2013, Regione Basilicata; approvazione del bilancio consuntivo 2008; valutazione dell'andamento del bilancio previsionale 2009; convocazione del Consiglio regionale. Il documento in discussione ha come tema “tutelare e valorizzare l’agricoltura lucana per favorire uno sviluppo coerente e armonico”.
Fillea, Filca e Feneal analizzano il ddl regionale tra limiti e aspetti condivisi
Piano Casa, il nì dei sindacati Tra i temi in evidenza quello della sostenibilità ambientale e dei controlli POTENZA - Il Piano Casa della Basilicata, approvato pochi giorni fa in Giunta, piace a metà ai sindacati. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Basilicata in una nota hanno espresso la loro condivisione circa l’impianto del disegno di legge regionale “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”. Contemporaneamente, però, hanno sottolineato «i limiti intrinseci della logica di “straordinarietà” che lo ispira e della concreta portata anticiclica sul tessuto economico ed occupazionale regionale». Anche per questo le Federazioni dei lavoratori edili hanno posto alcune questioni tese, per un verso, a modificare ed integrare aspetti importanti della normativa proposta ed a rafforzarne le finalità di sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale e, dall’altro, per evitare inflessioni interpretative ed attuative in chiave di mera de-regolazione. In tal senso è stata posta la necessità «di prevedere l’utilizzo delle tecniche costruttive della bio-edilizia, come condizione generale per l’accesso al bonus urbanistico in tutti i casi di interventi di demolizione e ricostruzione del solo patrimonio edilizio esistente. La logica e il buon senso, infatti - si legge nella nota sindacale - non possono che essere quelli di consentire la fruizione della premialità volumetrica e l’accesso a procedure semplificate solo a fronte di un impatto ricostruttivo maggiormente rispondente alle esigenze di miglioramento dell’efficienza energetica, della qualità abitativa ed architettonica e della compatibilità ambientale e, dunque, di stimolo ed incentivo di processi di innovazione tecnologica nei sistemi costruttivi e delle connesse filiere, di rafforzamento delle imprese più virtuose e della qualità del lavoro, di garanzia di una maggiore sicurezza nei cantieri e di contrasto delle forme di attività e di lavoro irregolare. Sotto il profilo della tutela del lavoro, però, non è sufficiente, seppure costituisca un indubbio passo avanti,
configurare, così come definito nel nuovo testo approvato dalla Giunta regionale, solo degli obblighi generali di rispetto della normativa sul lavoro, anche per gli aspetti previdenziali ed assistenziali. Necessita, infatti, prevedere concreti meccanismi che rendano cogenti tali obblighi e ne rendano verificabile il rispetto. In questa ottica, ad esempio, diventa fondamentale prevedere che la Dia (Denuncia di inizio attività) venga integrata con il Durc-congruità (Documento unico di regolarità contributiva con la specificazione dell’incidenza di manodopera sul valore dell’intervento) rilasciato dalla Cassa Edile competente all’impresa che deve eseguire l’opera». L’ultima questione posta dalle sigle riguarda la «necessaria definizione di un adeguamento e coerente sistema di controlli e sanzioni (ad esempio, prevedendo anche, nei casi di riscontrate gravi difformità degli interventi realizzati rispetto ai progetti asseverati, il manca-
Crisi economica Legacoop chiede misure a governo e Regione
Pannelli solari sul tetto di un’abitazione
to rilascio del certificato di abitabilità) in funzione di deterrenza rispetto al rischio di interventi incontrollati ed imprevedibili». Fillea, Filca e Feneal, in definitiva, ritengono «imprescindibili le proposte di modifica illustrate, al fine di garantire una maggiore solidità del nuovo impianto normativo ed un rapporto più
equilibrato e trasparente tra diritto ai bonus volumetrici e utilizzo di procedure semplificate ed interventi di ampliamento e di riqualificazione del solo patrimonio edilizio già esistente, improntati a parametri di maggiore sicurezza e qualità abitativa di migliore qualità architettonica e maggiore compatibilità ambientale».
A Picerno direttivo Fp Cgil con il segretario Lorenzo Mazzoli PICERNO - Si è svolto ieri al Bouganville, a Picerno, il direttivo della Funzione Pubblica Cgil di Basilicata, che ha visto la presenza del segretario nazionale Lorenzo Mazzoli. Il direttivo è stato organizzato con l’obiettivo di realizzare una analisi del panorama sindacale, politico, democratico. La relazione introduttiva, di Angelo Summa, segretario generale Fp Cgil Basilicata, è stata una analisi della situazione politica e sociale in cui la Cgil opera. «La crisi economica e di rappresentanza della quale siamo testimoni - ha affermato Summa - non ci può trovare basiti, anzi ci deve stimolare perché la nostra attività acquisti con sempre maggior vigore, la funzione sociale e di rappresentanza alla quale siamo deputati. Ogni giorno ci battiamo perché il sistema delle tutele cresca e si collochi all’interno del nuovo modello produttivo che ci vorrebbe, invece, sempre più flessibili e precari. In nome di questa funzione sociale del sindacato, la Cgil crede fermamente nella sua ricchezza e nella ricchezza di un sistema che non si può solo valutare con paramentri economici ma deve necessariamente trovare nelle persone il suo fulcro, la leva principale. Controllo, strategia, traspartenza dell’attivi-
tà del sindacato, sono i capisaldi dai quali deve muovere una reale attività di tutela dei diritti. Siamo preoccupati - ha continuato Summa - per il comportamento e per le iniziative del Governo nel campo delle tutele sociali e del welfare. Basta dare una occhiata al libro bianco sul welfare del Ministro Sacconi, per rendersi conto di quale sia il disegno distruttivo delle tutele sociali che il Governo in carica stia mettendo in atto, in spregio di tutte le lotte condotte dalle persone per conquistarle e ribadirle. Il welfare, ormai, sembra una zavorra della quale ci si vuole liberare, in nome di una politica sociale da fondare sulle diseguaglianze». Nel corso del direttivo è intervenuto il segretario Generale Cgil Basilicata, Antonio Pepe, che ha sottolineato l’attività svolta dalla Fp Cgil sul versante della tutela dei diritti, portando l’organizzazione a raggiungere importanti obiettivi sul fronte delle stabilizzazioni e della rappresentanza. Sostenibilità sociale, democratica, economica ed ambientale sono i temi che dovranno impegnare il sindacato in una attività di ricomposizione strategica della sua funzione. Questo è emerso anche dall’intervento di chiusura del segretario nazionale Lorenzo Mazzoli.
POTENZA - Rilancio della domanda interna, maggiore disponibilità di credito per le imprese, mantenimento di una quota del Tfr nelle aziende labour intensive. Queste le priorità messe in evidenza dalla Legacoop che chiede a Governo e Regioni misure urgenti per favorire il cammino verso la ripresa. «Le imprese cooperative, che pur in presenza della crisi evidenziano una buona capacità di mantenere i livelli di fatturato degli anni precedenti e di salvaguardare l’occupazione (e in diversi casi di aumentarla), confermano il proprio impegno a contribuire alla crescita del Paese, ma chiedono al Governo ed alle Regioni di assumere al più presto misure adeguate a favorire il cammino verso la ripresa». A rilanciare l'appello, contenuto nella lettera che il presidente di Legacoop Giuliano Poletti ha inviato al Presidente del Consiglio, ai ministri all'Economia, allo Sviluppo economico, al Lavoro, alla Salute oltre che al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome - è il presidente di Legacoop Basilicata, Donato Scavone. «Nell’Italia che reagisce alla crisi -si legge nella missiva - la cooperazione ha un ruolo importante e non rinuncia a guardare al futuro: è per questo che si avverte la necessità che vengano al più presto assunte misure adeguate a favorire il cammino verso la ripresa, affrontando con la massima urgenza alcune criticità che pesano su una prospettiva di sviluppo». Al primo posto, Legacoop indica la necessità di rilanciare la domanda interna soprattutto tramite il sostegno al lavoro, potenziando gli ammor-
tizzatori sociali, contrastando la crescita del tasso di disoccupazione e adottando misure premiali per quelle imprese che privilegiano il rapporto di lavoro a tempo indeterminato. «In questo ambito - continua la nota - non va dimenticata l’esigenza di completare i cantieri già aperti, di avviare lavori di piccolo importo per migliorare la qualità degli edifici pubblici, di avviare il piano di housing sociale, di rilanciare l’attività privata nel campo dell’edilizia residenziale nonché di rivedere il patto di stabilità interno al fine di consentire agli enti locali virtuosi di impegnare le proprie risorse per investimenti e di rimodulare i fondi comunitari per il Mezzogiorno. Per quanto riguarda più direttamente le imprese - dice Legacoop - giungono segnali di preoccupazione sul fronte del credito, dove si sta di fatto registrando un ulteriore deterioramento nel senso che vengono finanziate le grandi imprese a scapito delle piccole e medie, specie se meridionali. Occorre pertanto: che le banche riaprano i rubinetti del credito; che il Governo dia rapida e coerente attuazione alle misure che ha assunto per assicurare liquidità al sistema; che si rafforzi il presidio della garanzia, patrimonializzando i confidi che si aggregano e si sottopongono alla vigilanza di Banca d’Italia; che si assumano provvedimenti per allentare i problemi finanziari delle aziende, prevedendo, ad esempio, il mantenimento di una parte del Tfr destinato all’Inps nel bilancio di quelle imprese in cui il costo del lavoro pesa per oltre il 50% sul totale dei costi di produzione e la detassazione di parte degli utili reinvestiti».
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16 24 Ore in Basilicata
Sata Sindacati in sciopero sul primo turno di oggi. Nardiello (Pdci) attacca l’azienda Vertenza Spalberg Presidio sospeso e Cigo E la Fiom proclama una settimana di mobilitazione per i precari per il 2009
«Fiat fa il braccio di ferro»
MELFI - «Lo sciopero segna il riacutizzarsi del clima di tensione nei rapporti con il gruppo automobilistico, di cui francamente non se ne sentiva alcun bisogno, anzi si poteva fare a meno» è questa la posizione sostenuta dal capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello, in merito allo sciopero proclamato dai sindacati per il primo turno di oggi in Sata e indotto. Fim, Uilm, Fismic, Ugl, Failms, Fiom e rsu di stabilimento sciopereranno sul primo turno programmato dall’azienda come orario plurisettimanale per il recupero produttivo. Per Giacomo Nardiello «sarebbe stato sufficiente un atteggiamento più responsabile da parte dei dirigenti Fiat per evitare il ricorso allo sciopero che come sempre ha un costo per gli operai e non è mai deciso a cuor leggero». Nel ricordare che «la decisione dei sindacati scaturisce dall'annuncio della direzione dello stabilimento Fiat di utilizzare l'orario plurisettimanale per il primo turno di sabato, dalle 6 alle 14, per il recupero produttivo delle vetture perse a causa del ricorso al “senza lavoro” di fine maggio quando scioperarono i lavoratori delle fabbriche della componentistica» il capogruppo del Pdci evidenzia il comportamento della Fiat che – dice – «invece di privilegiare il confronto con il sindacato preferisce il braccio di ferro imponendo scelte unilaterali. In particolare il ricorso allo straordinario e al cosiddetto recupero produttivo non può diventare una “clava” da usare contro gli operai facendo tornare le relazioni sindacali agli anni più bui quando si faceva di tutto per mortificare sindacato e lavoratore. Per questo se dovesse passare la strategia Fiat con l’impiego di operai da altre fabbriche a proprio piacimento si creerebbe un precedente che aiuterebbe la Fiat a gestire a modo suo la complessa questione della crisi auto». Per Nardiello la «battaglia condotta a tutela degli interinali è diventata un simbolo della volontà operaia di mettere fine al precariato e alla chiamata a lavoro solo e quando l’azienda vuole». Intanto ieri a Potenza si è svolto l’Attivo Provinciale dei delegati Fiom Cgil con la partecipazione della segreteria regionale Fiom di Basilicata. Diverse le decisioni prese: sulla piattaforma per il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici di definire l’aumento del salario uguale per tutti i lavoratori operai e impiegati sulla base dell’inflazione reale con vigenza biennale e recupero trimestrale al variare del tasso di inflazione. Sull’occupazione nel sito Fiat di Melfi l’Attivo ritiene necessario un accordo che stabilisca il 50% di lavoratori lucani e il 50% dei lavoratori in Cigo. L’Attivo Fiom Cgil considera poi necessario il rispetto degli impegni assunti presso la Regione Basilicata in materia di riassunzione dei lavoratori precari e, a tal riguardo proclama una settimana di mobilitazione nel sito Fiat
DECISIONE DELL’ATTIVO NAZIONALE
La piattaforma di contratto da sottoporre ai lavoratori
Lo stabilimento Fiat di Melfi
di Melfi. Oltre al tema dell’occupazione la Fiom rivendica anche l’applicazione dell’accordo integrativo del 2006 verso i lavoratori di Sata e Indotto per l’erogazione del premio di luglio di 1.100 euro uguale per tutti i lavoratori. «Ricordiamo - si legge
nella nota sindacale - che per applicare l’orario plurisettimanale è necessario l’accordo sindacale che ad oggi non è stato firmato». Inoltre l’attivo Fiom conclude la nota sindacale - ritiene urgente la convocazione delle assemblee con tutti i lavoratori che da mesi la Fiom chiede.
ROMA - Si è riunito ieri l’attivo dei segretari territoriali della Fismic che a Roma ha conferma il giudizio negativo manifestato nei confronti dell’accordo del welfare del luglio 2007 e dell’accordo di Palazzo Chigi, del gennaio 2009, «in quanto in ambedue le occasioni le confederazioni sindacali, quelle datoriali e il governo, avevano ignorato il vero nodo che strozza l’economia italiana e rende impossibile mantenere un tenore di vita normale a milioni di lavoratori dipendenti, di pensionati e giovani precari». Ovvero, «un sistema di tassazione troppo alto che lascia un reddito spendibile troppo basso per lavoratori dipendenti e pensionati, come confermano tutte le recenti statistiche, e nell’assenza di un welfare generale che tuteli i giovani precari che perdono
il posto di lavoro». Inoltre, nel merito «la Fismic - prosegue la nota ritiene che le nuove regole contrattuali, così come dettagliate dall’istituto preposto a misurare il nuovo tasso di inflazione su base europea, siano sufficienti a fugare le nostre perplessità in merito alla capacità delle nuove regole contrattuali di mantenere il potere di acquisto delle retribuzioni attraverso la contrattazione». Da qui, l’attivo dei segretari territoriali della Fismic ha dato mandato alla segreteria nazionale di predisporre la piattaforma per il rinnovo del contratto su base triennale da inviare alla controparte entro il 30 di giugno. Inoltre si impegna a sottoporla alla consultazione degli iscritti e dei lavoratori.
Si chiude il corso Ice-Regione. Per 4 studenti già pronti i contratti
I giovani lucani si aprono al mondo Parola d’ordine: internazionalizzare POTENZA - Internazionalizzazione: una sfida per superare la crisi. Sono nove i ragazzi lucani che hanno frequentato il corso di specializzazione in commercio estero realizzato congiuntamente dalla Regione Basilicata e dall'Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice). Ieri mattina, la presentazione delle figure professionali nella sala Verrastro della Regione. Prima esperienza del genere in Basilicata e i risultati, come è stato spiegato in un video realizzato dai ragazzi, è stato positivo. Quattro su nove hanno già ottenuto un contratto di lavoro. Nove le imprese, tutte del materano, che hanno ospitato i giovani corsisti nella fase di stage: Incanto (Jesce/Matera), Brecav, Consorzio di Valorizzazione e Tutela Matera DOC, Fratelli Laurieri, Campoverde (Policoro) e Associazione Agricola Taverna di Nova Siri. «Le aziende selezionate – ha detto Anna Maria Gallitelli, funzionario dell’Ice – sono state quelle con una vocazione all’internazionalizzazione». Otto mesi di stage, divisi tra parte teorica e stage formativi all’estero.
Oltre ai paesi tradizionali, sono state scelte nazioni come Polonia, Bulgaria, Norvegia. «Spero che le aziende utilizzino queste professionalità – ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo - . Stiamo assistendo a un grande esodo biblico dei nostri giovani determinato dalla forte disparità tra domanda ed offerta di lavoro. Abbiamo tante eccellenze che chiedono infrastrutture di qualità, ma questo contrasta con due problemi: le dimensioni medie delle aziende regionali e la scarsa propensione all’internazionalizzazione». De Filippo ha ricordato l’azione messa in campo dal governo regionale con il bando “Generazioni verso il lavoro” che finora ha coinvolto circa 700 aziende con l’assunzione di 2000 nuovi occupati laureati a tempo indeterminato. Ha sottolineato l’importanza della formazione per intercettare nuovi mercati, il direttore della sede Ice di Bari per Puglia e Basilicata, Giuseppe Lamacchia. «Le aziende del nostro territorio sono spesso di dimensioni
contenute – ha spiegato - e nelle loro strategie, raramente trovano spazio le risorse professionali che pure contribuirebbero alla crescita sia dell'impresa sia del territorio». Guardare a un mercato internazionale: è questa per l’assessore alla Formazione Antonio Autilio, la via d’uscita dalla crisi. «Esistono in Basilicata numerosi casi di eccellenza tra le nostre imprese - ha dichiarato che hanno dimostrato resistenza alle avversità, tenacia nel conseguimento dei risultati, apprezzamento da parte dei mercati globali; è certamente giunto il tempo di moltiplicare virtù ed effetti, grazie ad una rete di giovani volenterosi. Spesso i nostri giovani continuano a rappresentare una risorsa fondamentale per la crescita di altri territori». Le aziende interessate a intercettare queste figure professionali, potranno rivolgersi all’ Ice che inserirà nella propria banca dati i curricula di questi giovani. Collegandosi al sito www.ice.gov.it si potranno visionare le i profili professionali. Iranna De Meo
POTENZA – I 27 lavoratori della Spalberg, lo stabilimento tessile di Viggiano, hanno dato la disponibilità a tornare al lavoro da lunedì 29 nel caso in cui l’azienda dovesse richiamarli, intanto hanno anche sospeso lo sciopero in corso da due settimane. Novità arrivate in seguito all’annuncio dell’azienda di aver inoltrato la richiesta di cassa integrazione ordinaria dall’inizio del 2009 al 31 maggio. I lavoratori della Spalberg, è scritto in una nota di FemcaCisl, Filtea-Cgil e Uilta-Uil, 15 giorni fa hanno indetto uno sciopero per protestare contro il mancato pagamento di sei mensilità arretrate. La vertenza è stata discussa ieri, a Potenza, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato i rappresentanti della Task force regionale per l’occupazione e dei sindacati: l’azienda ha inoltre spiegato di «essere disponibile ad attivare – è scritto nel verbale di accordo – ogni utile strumento per tutelare i lavoratori», e di «impegnarsi ad approfondire modalità e procedure per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria e a dare una risposta» nel corso della riunione in programma il 17 luglio. Nessuna delucidazione ancora sul Piano di Organizzazione. Attesa rinviata per le 27 unità, di cui 23 donne, che avevano iniziato il presidio davanti ai cancelli dello stabilimento 15 giorni fa. Presidio iniziato con sit – in e manifestazioni. Da gennaio non percepiscono lo stipendio ma la motivazione era legata anche alle loro prospettive future. Infatti l’azienda ha presentato alla Regione un Piano di riorganizzazione, oltre alla produzione di spalline, dovrebbe produrre divani. Ma il tutto è ancora avvolto nel mistero, senza nessuna risposta chiara verso i lavoratori e nessuna certezza per il futuro dell’azienda. Un vento di crisi, quello della Spalberg, che soffiava già da qualche tempo. Azienda nata con il contratto d’area con un finanziamento di 7 milioni e 100 mila euro. Un programma a regime di assunzione di 130 unità. Ma di assunzioni reali ce ne sono state circa una trentina. Non solo, l’aziendadi incentivi ne ha avuti anche per quanto riguarda la formazione. Come la maggior parte delle aziende la crisi non la ha risparmiata. “Calo degli ordini e delle commesse”. Angela Pepe
Grumento Nova
Questa mattina inaugurazione del Club Frecce tricolori poi l’Air Show si sposta a Otranto GRUMENTO NOVA - Il Memorial Pricolo, la festa del volo nata per ricordare i Generali dell’aeronautica militare Francesco e Peppino Pricolo e giunta alla sua terza edizione si sdoppia confluendo nell’Air Show di Otranto, in programma domani. Oggi, in Basilicata, ci sarà comunque un doppio evento legato al volo: alle 9.45 in piazza Umberto Primo a Grumento, nel Salone del Castello San Severino, è in programma l'incontro con i vertici dell'Aeronautica Militare, i membri del Club Frecce Tricolori 120 e i rappresentanti delle Istituzioni Locali, sul tema: “Dai generali Pricolo alle Frecce Tricolori - L'Aeronautica Militare e il turismo del volo a Grumento”. A seguire il trasferimento in via
Roma, piazzale Giorgio Almirante, per l'inaugurazione della sede del Club 120. «Crediamo che questo appuntamento sia molto importante per tutti gli appassionati del volo, che in Basilicata sono tanti e qualificati – commenta Alessandro Cavallo, presidente del Club -. Il patrocinio ricevuto dalla Regione Basilicata e dall’Apt, oltre che dal comune di Grumento, è un segnale importante, a dimostrazione di come le Istituzioni credano realmente nell’opportunità di sviluppare una forma di turismo del volo che porti ricadute sul piano economico e sociale». Tra gli ospiti confermati all’inaugurazione del Club 120 ci sono molti rappresentanti dell’Aeronautica Militare a partire da Leonardo Tricarico, già Capo di Stato Maggiore
della Pattuglia Acrobatica Nazionale, Domenico Mazza, generale di divisione aerea, Paolo Tarantino (ex Comandante delle Frecce Tricolori, attualmente in servizio come pilota militare della nostra Aeronautica), una rappresentanza del Comando della III^ Regione Aerea e delle Scuole dell'Aeronautica militare nella persona dell'attuale Comandante, il maggiore Bertolini, l’Associazione Arma Aeronautica di Sant'Arsenio, una rappresentanza Ass. Arma Aeronautica di Melfi, l’Aeroclub di Lecce, il Club Arrow di Roma, l’Associazione Amici del volo di Grumento Nova. L’iniziativa, a scopo benefico, prevede anche la vendita di gadget dell’Aeronautica a fronte di un’offerta da destinare all’Ail di Potenza, partner dell’evento. L’aviosuperficie di Grumento
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Sabato 27 giugno 2009
Sabato 27 giugno 2009
Nuove idee per la Lucania Al centro l’ invito ai giovani a rimboccarsi le maniche e non lasciare la regione Dal 21 giugno è operativo il sito www.ideeperlalucania.it, un sito che si propone come piazza virtuale in cui confrontare proposte ed idee per rilanciare l'economia lucana. A realizzarlo è stato Pietro De Sarlo, emigrato fuori dalla Basilicata per lavoro, per diversi anni ha ricoperto e ricopre tutt’oggi ruoli manageriali in importanti società e gruppi bancari italiani. di FRANCESCA GRESIA PIETRO DE SARLO, emigrante lucano, chi è e perché questo sito www.ideeperlalucania.it? Quaranta anni fa ho dovuto lasciare il mio paese prima per gli studi poi per costruirmi un futuro altrove. Allora forse era giustificato. Ma ora? Qui in Basilicata abbiamo acqua, sole, vento, il petrolio e le sue royalty, niente criminalità, elevata scolarità, insomma tutto. Non credo quindi sia più accettabile che i nostri giovani debbano ancora emigrare. Almeno io non riesco a farmene una ragione! Non riesco ad accettare la rassegnazione e l'apatia che ci sta colpendo! Vorrei prendere per il bavero della giacca ogni cittadino lucano ed urlargli svegliati! 360 milioni di euro per la sola Val d'Agri che conta circa 25.000 abitanti sono una cifra enorme, tale da cambiare l'assetto economico non solo della Valle ma di tutta la Basilicata eppure… Eppure? Abbiamo dei sindaci che dicono che non sanno come spendere i soldi delle royalty. Non si può nemmeno immaginare che male faccia sentire affermazioni del genere in una terra con il 25% di disoccupazione. Allude al sindaco di Viggiano? Cosa farebbe al suo posto? Passerei la mano. Direi io sono senza idee. Scherzi a parte, se proprio non mi venisse nessuna idea, comprerei una pagina sui principali quotidiani nazionali e scriverei: sono il sindaco di Viggiano se hai un progetto di sviluppo per la tua azienda ti offro la location gratis, ti pago gli oneri sociali per ogni assunto per dieci anni a condizione che tu dia stipendi decenti, che tu assuma a tempo indeterminato. Se non rispondesse nessuno andrei a cercarmi qualcuno all'estero, chiederei a tutti lucani che lavorano fuori. Non mi darei pace! C'è una cosa che chiederei a tutti i sindaci: non spendete più un euro per lavori socialmente utili, per assegni di sostegno o cose simili ed organizzate invece i vostri giovani. Perché uno dei problemi che si vanno determinando con questi interventi è l’ assuefazione all'assenza di lavoro vero. I redditi di sussistenza sono come la droga e i giovani precari ed assistiti non progettano il futuro, non fanno figli, perdono il gusto della sfida del lavoro e si contentano della “man-
cetta” ricevuta magari in cambio di un voto. Sempre ai sindaci direi organizzatevi e consorziatevi. Ecco un altro perché di questo sito: offrire degli spunti di ragionamento ordinato per dire alle persone e soprattutto ai giovani: non fatevi fregare. Un altro futuro è possibile. Che obiettivo si propone con questo sito? Il primo obiettivo è quello di offrire una piattaforma programmatica alla politica lucana. Ho raccolto quello che in base alla mia esperienza trentennale di manager si deve fare per poter sviluppare l'economia della nostra Terra e dare opportunità a tutti. Mi rendo ovviamente conto che la mia rimane una visione parziale: mancano gli interventi nel terzo settore, sulla socialità, nella cultura e spero che ci sia qualcun altro che raccolga la mia sfida ed integri le mie proposte. Il secondo obiettivo, ancora più ambizioso, è che qualche partito, qualche politico, le faccia proprie e che diventino il programma per lo sviluppo dell’ economia lucana. Ho seguito il dibattito che si è svolto nelle scorse elezioni provinciali. Ne emerge un quadro deprimente: alleanze, cambi di casacca, personalismi, pallidi riflessi dei già deludenti temi del dibattito politico nazionale, e mi fermo qui. Si è perso il significato stesso della lotta politica come conquista del potere per realizzare cose utili per il
Ai sindaci: non spendete più per lavori socialmente utili
Il sito verrà presentato il prossimo 19 luglio alle 18.30 nella piazza di San Cirico Raparo. Tante le personalità che saranno presenti all’incontro: Claudio Borneo, sindaco di San Chirico Raparo; Sergio Corbello, segretario della Fondazione Magna - Carta; Gregorio De Felice, Economista; Johnny Dotti, presidente di Welfare Italia; Mario Domenico An-
bene comune. Insomma una bocciatura completa della politica? Una bocciatura senza appello dei politici non della politica. La politica è un’ arte nobile attraverso la quale si raccoglie il consenso per affermare un'idea di sviluppo della società ma se si tolgono le idee resta solo la conquista becera del potere e quindi tornando agli obiettivi del sito il più ambizioso di tutti è quello di incidere sulla cultura e quindi sulle domande che i cittadini fanno alla politica. E poi la bocciatura dei politici locali non la faccio io. La bocciatura senza appello è in 4 numeri del PO della Val D'Agri: 6 anni di tempo, 360 milioni di euro, spesi solo in minima parte, 25.000 abitanti e tassi di disoccupazione del 25%.
tonio Gallicchio, sindaco di Calvello; Angelo Pandolfo, componente del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti; Tiziano Treu, senatore. Nell’intervista qui di seguito De Sarlo racconta il perché di questo progetto, a chi si rivolge e soprattutto propone la sua analisi delle realtà politiche ed economiche della Basilicata.
Nel frattempo la Basilicata ha la popolazione più anziana d'Italia, la più alta denatalità, i giovani vanno via e si produce un report sull'avanzamento del PO che anno dopo anno è uguale al precedente nella misura dell'inefficacia e dell'insuccesso e nel frattempo diventiamo sempre più disillusi e più stanchi . Prima di fare il sito ha provato ed entrare in contatto con i politici lucani? Sì. Uno mi ha risposto: ma qual è il posto dove si può mettere su un'azienda senza avere una lira di capitale? Ecco qui in Basilicata è possibile. Un altro mi ha parlato di soft economy …. Cosa c'è che non va nella soft economy? Niente. A condizione che non si pensi che possa essere il principale motore di
sviluppo. La soft economy può svolgere un utile ruolo di complementarietà. Prima viene la “hard economy”, le infrastrutture. Può piacere o meno ma oggi in Italia il business si fa a Milano e se si vuole fare business bisogna poter andare e tornare in giornata da Milano. Quindi è indispensabile un aeroporto localizzato in una zona accessibile e centrale per la intera Regione. Pisiticci va benissimo. Ma quando diventerà operativo? Se ne parla da trenta anni. Dall'isolamento non nasce niente o molto poco. E poi con tutti i soldi delle royalty si può organizzare una potenza di fuoco tremenda per lo sviluppo della regione: società di private equity, società di engineering, il road show per le aziende, ecc. insomma le cose che ho provato a descrivere nel sito. Ho anche un po' di timore a proporle: non vorrei che, costituita la società di private equity, la affidino al solito politico locale. Magari poi avranno il coraggio di dire che l'idea non funziona. Rendiamo pubblici i curricula delle persone che vengono nominate alla guida di aziende pubbliche. Per esempio la Sel. Noi abbiamo bisogno di competenti e con i proventi delle royalty si devono e si possono comprare le competenze. Quello che avvilisce dei discorsi fatti da questi politici è la logica di fondo: fatevi venire delle idee, poi, se fate i bravi e mi votate, vi faccio avere qualche spicciolo. Se non vi vengono idee io che ci
La Val d'Agri dovrebbe essere terra di immigrazione
Calvera Oggi in programma l’ordinazione di don Maurizio Giannella
Pensieri e speranze di un sacerdote CALVERA - Oggi nella piazza di calvera sarà ordinato sacerdote don Maurizio Giannella, alla presenza di monsignor Francesco Nolè, vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, e di tutti coloro che lo hanno visto crescere. Al futuro sacerdote abbiamo rivolto qualche domanda. Quando ha capito che la sua strada era quella del sacerdozio? Fin dalla tenera età ho sentito che il Signore mi chiamava a seguirlo, in modo profondo e unico, ovviamente la sua voce si è fatta chiara in me solo con lo scorrere del tempo, e grazie ai parroci che mi hanno seguito, penso, a don Vincenzo Dattoli il quale già quando ero ministrante mi aiutava a capire cosa quella voce potesse significare per me, in seguito don Pino Terracina il quale con forza e pazienza mi ha aiutato nelle mie scelte soprattutto negli studi liceali a Senise. Con la venuta di don Enzo Appella
nella mia parrocchia come parroco nel settembre del 2000 a determinare la scelta di entrare nel Seminario Maggiore di Basilicata a Potenza nel Settembre del 2001. Cosa hanno significato gli anni di studio in seminario? Il seminario non è stato solo il luogo della mia formazione, ma anzitutto la famiglia entro la quale ho imparato a riconoscere la voce del Signore nella mia vita, a capire quale era il suo progetto d'amore su di me. Da parte mia con molta docilità mi sono lasciato condurre dai miei educatori a questa scoperta, tanto da rivedermi ogni giorno nel progetto di Dio e nel volermi non solo Sacerdote ma Sacerdote felice. Un amore che si concretizza nel dono totale di sè tra la gente e per la gente che incontro per strada in parrocchia e in famiglia, la prima culla nella quale il Signore ci parla. Senza poi dimenticare lo slancio ricevuto dalla mia esperienza pasto-
posso fare? Come dire : arrangiatevi! Secondo lei manca quindi una idea forte ed una visione complessiva di sistema? Torniamo al PO della Val d'Agri: l'idea che emerge sia quella di realizzare una piscina in ogni comune. Così tra mille anni gli archeologi si chiederanno quale meraviglioso popolo di nuotatori abbia mai abitato la Val d'Agri. Vogliamo chiederci seriamente cosa c'è che non va nel PO? Cosa non funziona? Cosa si può fare di diverso? Ci rendiamo conto che con 360 milioni di euro la Val d'Agri dovrebbe essere terra di immigrazione e non avere il 25% di disoccupati? A chi è rivolto questo sito? Innanzi tutto ai giovani. Non fatevi fregare. Non accettate che vi si dica: non si può fare. Io dal canto mio metto a loro disposizione la mia esperienza e il mio tempo libero, che invero non è molto. Ma viaggio molto e la sera quasi sempre solo, internet è un grande strumento di comunicazione e quindi chi vuole può mettersi in contatto e possiamo ragionare insieme. Ci si può vedere, organizzarci. E poi ai sindaci. Una piazza virtuale come luogo di incontro e di elaborazione politica di idee e progetti. Quali sono le prossime iniziative che ha in mente? Il 19 luglio sto organizzando un incontro pubblico in piazza a San Chirico Raparo con persone che ho conosciuto per i motivi più diversi e che a furia di sentirmi parlare della mia terra si sono convinte a testimoniare che si può realizzare un cambiamento. Il suo programma è di destra o sinistra? Non ha senso esprimersi in questi termini. Quello che scrivo sul sito è frutto del buon senso e della volontà di promuovere un cambiamento utile per la nostra terra. Solo per trasparenza e per onestà intellettuale mi corre obbligo di dire che la mia cultura e formazione personale è più affine ai valori che tradizionalmente sono attribuiti alla sinistra e che per qualche tempo sono stato anche tesserato del Pd. Ma tutto questo non rileva. Credo che noi lucani, per un po', di tempo non possiamo permetterci il lusso di dividerci in base a queste categorie ma che dobbiamo tutti insieme costruire il nostro futuro prima che finiscano le royalty. Forse è l'ultimo treno che abbiamo davanti e non possiamo prenderlo.
rale fatta nelle parrocchie di Policoro da don Carlo, di Sant'Arcangelo con Don Cesare Lauria e infine ora a Policoro nella parrocchia San Francesco con Don Antonio Mauri. Che prova in vista dell’ordinazione? Il solo desiderio di amare profondamente Dio, la Chiesa e ogni persona che incontro senza riserve, rivestendomi di molta semplicità, con la sola consapevolezza che Dio ha avuto fiducia in me sempre e comunque attraverso il mio Vescovo, i miei parroci e i miei educatori, sostenendomi nel cammino verso il suo amore. Il Signore si serve di ognuno e di tutti per scrivere il suo vangelo nel cuore degli uomini spetta a noi saper riconoscere quando ciò avviene. E quando ciò si verifica egli sa renderci persone felici e capaci di donarsi senza timore man solo con tanta fiducia e abbandono il Lui. f. g.
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18 24 Ore in Basilicata L’intervista Pietro De Sarlo, manager emigrato al Nord, racconta in un sito la sua Basilicata
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Sabato 27 giugno 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Terminati i lavori alla struttura che un tempo consentiva il cambio dei cavalli per i viandanti
Un palazzo al posto della Stazione Ogni tradizione è stata cancellata dall’edificio che affianca il ponte attrezzato DAL COMUNE Caserma Lucania
Santarsiero scrive a La Russa IL sindaco di Potenza, Vito Santarsiero ha inviato una lettera al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e al Capo di Stato Maggiore dell’esercito, Fabrizio Castagnetti in merito alla caserma Lucania di Potenza. «Consideriamo la sua chiusura -ha scritto il sindaco - un evento di gravità assoluta e di forte penalizzazione per la nostra comunità. Riteniamo invece che essa possa trovare una dignitosa destinazione nella riorganizzazione delle Forze armate nel nostro territorio. Più volte ci siamo dichiarati disponibili, e lo confermiamo ancora, ad ogni confronto e ad ogni sacrificio per favorire una soluzione alla vicenda. Laddove le problematiche sono connesse ad una sostanziale vetustà della struttura e alla necessità di realizzarne una nuova, l'amministrazione comunale ha già individuato nell'ambito del Piano comunale di Protezione civile un'area di proprietà pubblica destinata a strutture militari per una estensione di 40.000 metri quadri». Il sarà in vista alla caserma il prossimo 29 giugno alle 10.
Servizio metropolitano
Le Fal diano inizio ai lavori «SI dia avvio immediato ai lavori per il miglioramento dei servizi ferroviari lungo la tratta metropolitana». Questa la richiesta avanzata dal primo cittadino al presidente del consiglio di amministrazione delle Fal, Matteo Colamussi. Santarsiero ha ricordato che lo scorso 3 giugno il Comune di Potenza e le Fal hanno firmato il contratto per il servizio ferroviario urbano della città di Potenza e le condizioni contrattuali sono state il frutto di numerosi incontri giungendo ad accordi cha hanno soddisfatto in pieno le condizioni economiche richieste dalle stesse Fal. Allo stesso tempo la società si è impegnata ad eseguire lavori di miglioramento dei servizi ferroviari in ambito urbano lungo la tratta compresa tra le fermate di Potenza Santa Maria e Potenza scalo della linea ferroviaria Potenza inferiore scalo Avigliano. «Ad oggi, tuttavia - ha scritto Santarsiero si riscontra che nessuno dei lavori concordati è stato iniziato».
Contrade senza posta
Chiesto il ripristino del servizio «QUELLO che si sta verificando in alcune contrade di Potenza dove da circa un mese non viene recapitata la posta a causa del pensionamento del portalettere che operava nell'area, sta creando gravissimi disagi agli abitanti di queste zone». A sostenerlo il sindaco Santarsiero che ha ricevuto una delegazione di cittadini di una vasta zona delle aree rurali. Il sindaco ha prontamente inviato una lettera alla direttrice della filiale di Potenza di Poste italiane evidenziando come sia facilmente comprensibile il grave disagio nonché i danni che ricevono le famiglie per la mancata consegna di ogni genere di corrispondenza. Il sindaco ha pertanto chiesto un immediato ripristino del servizio per evitare che la situazione possa ulteriormente aggravarsi.
IL nome che appare ancora oggi nelle antiche mappe del capoluogo di Regione, era quello della “Stazione di Posta”, non solo un simbolo, ma la conferma del ruolo che questa antica casa fortificata (sembrava un vero e proprio castello) aveva fin dalla metà dell'800, quella appunto di ospitare il cambio dei cavalli di quei viandanti che osavano affrontare le montagne potentine. Di questa sua importantissima funzione, sono ancora oggi testimonianze valide, nel palazzo di fronte, quello che ancora è rimasto con le antiche pietre al loro posto, gli anelli in pietra e quelli in ferro, ai quali venivano legati i cavalli, prima di ospitarli nelle comode e calde stalle proprio di fronte. Questa “Stazione” costituiva anche il confine tra la città vecchia di Potenza, alla quale si accedeva attraverso la “porta che si alza”, un vero e proprio ponte levatoio, (da qui è derivato il nome di “Portasalza”) e la campagna che si affaccia sul vallone di Santa Lucia, non ancora definito da viale dell'Unicef e, soprattutto, non ancora deturpato da quell'orribile violazione della natura che sono le immobili e mute scale mobili. Eravamo testimoni il giorno in cui l'amministrazione dell'epoca, se non andiamo errati la prima giunta Fierro (quanti secoli fa?) fece il sopralluogo definitivo all'area sulla quale ancora troneggiava la vecchia struttura in pietra, per definire gli ultimi dettagli della realizzazione delle scale mobili. Vi era anche il Soprintendente ai Monumenti della Basilicata che, alle nostre domande, rispose, prontamente. “la facciata della costruzione rimarrà com'è adesso, con l'antica pietra a vista, a testimonianza del valore di questa antica costruzione.” Fierro rincarò la dose e aggiunse “ anche se saremo costretti ad abbattere i muri perimetrali, la facciata prospiciente Portasalza, verrà riportata al suo stato originale, perché rappresenta la storia della città” Alla faccia delle belle parole!
Il palazzo dove un tempo c’era la “Stazione di posta” (foto Andrea Mattiacci)
Dopo tanti quinquenni, oggi si stanno togliendo le strutture del cantiere e questo orribile fabbricato, svela tutte le sue brutture: un intonato rosa pallido (o bronzo svampito?), appesantito da alcuni simulacri di colonna, sempre ad intonaco e con le occhiaie vuote che lo fanno apparire addirittura spettrale. Non c'è dubbio che tra un po' i nuovi proprietari provvederanno a far montare le imposte, i vetri e tutto il resto e il fabbricato acquisterà almeno la parvenza di un luogo abitabile. Ma ora è osceno e diventa un pugno nell'occhi specie da è parte di chi viene dalla zona di Portasalza per recarsi in via Mazzini o corso Garibaldi. Ma dov'è l'ampia sala di accoglienza del pubblico a servizio dell'entrata (e uscita) dalle scale mobili di via Mazzini, quella che doveva ospitare anche un bar, alcune panche per il pubblico, i telefoni, il bar e quant'altro? Dov'è quell'elegante muretto con
gli archetti in pietra e la pietra viva di copertura, che per decenni, aveva rappresentato il romantico - e anche utile - rifugio di chi amava ammirare, proprio a cavallo di questi muretti, il panorama di Potenza dall'altra parte della città? Di questi servizi ( a proposito anche i gabinetti erano previsti) non c è alcuna traccia. Alla famigerate scale mobili, quando verranno aperte (sarà per il 2010?,mah!) si accederà attraverso una comune porta di un qualsiasi condominio dove non c'è nemmeno lo spazio per far girare comodamente la carrozzella di un disabile per accompagnarlo alle scale mobili. Perché questo sì è una benemerita novità del nuovo impianto: la struttura è provvista di ascensori inclinati che possono consentire a quanti hanno difficoltà di vario genere, di raggiungere l'altro capo della città, attraverso le gradinate mobili. C'è il rischio che durante la “traversata” di quello che dove-
va esser un “ponte attrezzato” l'acqua, il vento o la neve rendano l'impresa molto più difficile di quella della scalata di una montagna. Ma tant'è dove c'è gusto… Intanto registriamo una novità: di notte le scale mobili sono illuminate! Segno che si stanno accelerando le pratiche per metterle in funzione? Oppure è solo una stratagemma per allentare i ladri notturni dalla struttura che ha già subito qualche violazione. A Santarsiero l'ardua sentenza. Dopo i festeggiamenti di rito, dovrebbe ricominciare a guardare i problemi della città, che non sono “solo” quelli della cultura. Vi sono anche le scale mobili incompiute, le brutte facciate dei palazzi, i marciapiedi, le scale dissestate, dove si rischia di cadere ad ogni passo e tante altre cose che: un elenco che, per oggi, risparmiamo al lettore. Vittorio Sabia
OPERAZIONE ANTIDROGA
Arrestati due giovani dalla Guardia di finanza OPERAZIONE antidroga della Guardia di finanza, arrestate due persone e sequestrati 400 grammi di hashish nonchè cocaina, eroina e un'automobile. Nell'ambito delle normali attività di prevenzione e contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, i finanzieri della Compagnia di Potenza hanno tratto in arresto, nella nottata tra mercoledì e giovedì, due giovani M.T. di anni 33 e M.D. di anni 30, entrambi potentini con diversi precedenti penali per consumo e spaccio, sorpresi in possesso di un significativo quantitativo di droga. I due soggetti, che viaggiavano a bordo di una Fiat Punto, sono stati fermati in corrispondenza del bivio di Vietri di Potenza, direzione capoluogo lucano e sono stati fermati al rientro da Napoli dove avevano acquistato la droga per poi spacciarla nell'area potentina. Nell'immediato uno dei due giovani ha evidenziato uno stato emotivo forte durante il controllo, ha addirittura cercato, senza successo, di
disfarsi di un pacchetto di sigarette contenente involucri di circa due grammi tra eroina e cocaina. Questo comportamento ha indotto le fiamme gialle ad effettuare un più accurato esame del mezzo rinvenendo la presenza di sostanza stupefacente al di sotto della moquette del vano bagagli da cui è stata estratta una busta di cellophane, modello domopak, contenente quattro panetti di hashish dal peso complessivo di circa 400 grammi. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati altri contenitori di eroina trovati, a seguito della successiva perquisizione personale, nella tasca dei pantaloni di uno dei due fermati e l'autovettura su cui era nascosta la sostanza stupefacente. I due giovani, responsabili del fatto delittuoso, sono stati arrestati e tradotti presso la casa circondariale di via Appia a Potenza su disposizione del sostituto procuratore di turno presso la procura della repubblica di Potenza. Dalla droga seque-
La droga sequestrata
strata si sarebbero potute ricavare circa 1.300 dosi che, immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 50mila euro. L'intervento si aggiunge ai già numerosi svolti dalla guardia di finanza su tutto il territorio della Provincia e conferma, ancora una volta, l'impegno profuso quotidianamente dalle fiamme gialle a tutela della legalità e dei cittadini. Emilia Manco
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Potenza
Concorsi interni L’Ugl attacca la Provincia L’UGL tuona contro la Provincia di Potenza: «irregolari anche i concorsi interni». Insomma «siamo alle solite alla Provincia di Potenza, - dichiara il segretario regionale Ugl Giovanni Tancredi - dopo la stagione dei “concorsi esterni anomali” e di “concorrenti illegittimamente esclusi” assistiamo a procedure concorsuali interne contraddistinte da “irregolarità amministrative ” che invalidano e rendono nulle le prove per alcuni di queste». Sono state denunciate, con una nota indirizzata al neo presidente della Provincia, Piero Lacorazza, al prefetto, Luigi Riccio, e al difensore civico regionale, Catello Aprea, «gravi irregolarità procedurali che di fatto inficiano e rendono nulle le procedure concorsuali relative alla progressione verticale di 2 posti alla categoria C, e di 2 posti alla categoria D - area amministrativa Ufficio del Gabinetto del Presidente». Quelle che l’Ugl definisce «illegittime procedure concorsuali “messe in campo” da alcuni “semplici funzionari” della Provincia» sarebbero «state realizzate, adottando e sottoscrivendo atti dirigenziali in sostituzione degli oramai “introva-
Il neo presidente della Provincia Lacorazza (foto Mattiacci)
bili” dirigenti provinciali». Con la determinazione 514 del 2009 «l’amministrazione provinciale - prosegue Tancredi - procedeva all’individuazione e nomina delle commissioni esaminatrici per le progressioni verticali, e nominava presidente, per le procedure contestate, il dirigente del settore Ufficio di Gabinetto, nonché vice segretario dell’ente». Poi il 28 maggio e il 4 giugno scorso «presso gli uffici della Provincia, i dipendenti interessati che partecipavano ai concorsi, con la prova scritta, si sono ritrovati con una commissione giudicatrice che non risultava essere quella designata inizialmente».
Come se non bastasse «le funzioni di presidente venivano svolte da un semplice funzionario, affidatario di incarico di ‘Vice capo di Gabinetto’: con nomina del presidente della Provincia e facente parte dello staff politico». Ma «i soggetti di indirizzo politico e sindacale, per legge - rimarca la nota dell’Ugl - non devono stare ‘lontani’ dal far parte di dette Commissioni? Purtroppo Nessuno vigila sui controllori». Alla luce di tutto questo «scaturisce anche l’illegittima sostituzione, da parte dei due Funzionari provinciali, delle funzioni proprie del dirigente, avvenute in
violazione dell’articolo 107, comma 3, del decreto legislativo 267 del 2000, che demanda esclusivamente agli stessi, secondo le modalità stabilite anche dallo statuto o dai regolamenti dell’ente la presidenza delle commissioni di concorso, la responsabilità delle procedure di concorso e gli atti di amministrazione e gestione del personale» . «Si è accerta anche, - dichiara Tancredi dell’Ugl - la violazione del “Regolamento per le procedure concorsuali” e, nello specifico, dell’articolo 19, per quanto riguarda la Composizione e nomina, che dispone: “le commissioni giudicatrici delle progressioni verticali devono essere composte da un dirigente, il quale assume le funzioni di presidente». Pertanto «chiediamo infine , – conclude la nota dell’Ugl - al neo presidente della Provincia, di voler accertare se vi sia stato, a seguito di mancato controllo interno, un danno economico per l’amministrazione provinciale collegato anche all’operato della Commissione che “ha posto in essere dei comportamenti dubbi, equivoci e certamente censurabili in quanto potenzialmente illeciti».
Sabato 27 giugno 2009
Progetto della facoltà di Agraria
Agricoltura Dieci Paesi a lavoro DIECI paesi europei riuniti nel capoluogo lucano per l' “Agricoltura sostenibile”. Si è infatti chiuso ieri un progetto partito lo scorso 11 giugno che ha visto protagonista l'Ateneo di Potenza, e in particolare le facoltà di Agraria e di Scienze. Una trentina di ragazzi selezionati in Finlandia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Francia, Belgio e Irlanda, insieme a circa 40 ragazzi dell'università di Potenza e di Padova, hanno condiviso le strutture potentine durante il progetto “Agricoltura sostenibile” al fine di risolvere i problemi dell'agricoltura nei paesi interessati. «Questo corso di studio - ha raccontato Michele Perniola, uno dei responsabili del progetto - ha contribuito all'internazionalizzazione dei corsi di studio, oltre al fatto di aver contribuito alla valorizzazione della nostra università e territorio che si sono offerti di ospitare la chiusura di questo progetto che fa parte di un ciclo triennale». Tutti i ragazzi «italiani e non, hanno apprezzato l'iniziativa e si sono detti entusiasti dell'occasione, che a mio parere è stata propizia per abbattere le barriere culturali che troppe volte ci separano del resto dal resto
del mondo. In particolare i ragazzi stranieri sono soddisfatti e contenti anche grazie all'accoglienza che hanno ricevuto dai loro compagni italiani, dai professori e dagli enti politici che si sono mossi per rendere la loro permanenza più che costruttiva». I giovani hanno alloggiato presso il Seminario, hanno usufruito del servizio di mensa dell'Università e hanno fatto lezione nelle aule e nei laboratori delle facoltà di Agraria e Scienze «tutto in lingua inglese» ha precisato Michele Perniola. Gli studenti hanno anche potuto conoscere il territorio grazie anche agli enti provinciali che <«ci hanno dato un grande aiuto e un grande appoggio, come ad esempio il neo-Presidente della Provincia di Matera Franco Stella, che ci ha ospitato a Matera». Parlando del progetto il professore dice che «è un corso di laurea triennale a livello internazionale. E’ di tipo sperimentale, ed è il primo svoltosi in Italia. Questo corso, alla fine, rilascia crediti e certificazioni di sesto livello ed è un'ottima possibilità per abituare gli studenti ad una collaborazione multi-etnica. Francesca Romaniello
Domani la processione in via Gandhi
Una mostra sulle vecchie banconote italiane
Macchia Romana Un rione in festa per “Gesù maestro”
“C’era una volta la lira” nella ricerca di Michele Di Pietro
UNA FESTA per la chiesa, un segnale determinante per la realizzazione della struttura religiosa di Macchia Romana. Sono questi i temi principali della quarta edizione della festa di Gesù Maestro di Macchia Romana che ha aperto i battenti ieri pomeriggio con le prime celebrazioni liturgiche e musicali e che chiuderà i battenti domani con la processione che da Via Gandhi si snoderà in direzione della chiesa. I gruppi Claudio Armento e Metroro saranno i veri motori trainanti della festa sul piano culturale. Il clichè dell'evento è legato imprescindibilmente al completamento della parrocchia, fortemente voluta da don Michele Ciliberti che officia le celebrazioni liturgiche presso la struttura del Principe di Piemonte dedicata a Gesù Maestro. Proprio la futura chiesa di Macchia Romana verrà intitolata a Gesù Maestro. La parrocchia potrebbe diventare il punto nevralgico delle iniziative sociali e culturali di Macchia Romana. La festa, organizzata di concerto con l'Amministrazione Comunale ha il chiaro intento di far crescere insieme una comunità, quella del rione sorto nelle vicinanze dell'Ospedale San Carlo fatta di gente proveniente dalle diverse aree della città capoluogo. Le celebrazioni religiose in questa edizione si svolgono presso il terreno della famiglia Volturo. I lavori della struttura religiosa sono a buon punto, sono stati sistemati i pavimenti
con il basamento, mentre non sono state riqualificate le aree focali per i programmi religiosi e sociali, quali ad esempio i locali atti al catechismo, agli incontri musicali, gli impianti di illuminazione, il riscaldamento e i servizi idrici. Una chiesa tanto attesa, quella di Macchia Romana che al momento può essere utilizzata soltanto grazie alla presenza dell'area adatta alla liturgia. La ditta Albini avrà il compito di realizzare la scalinata che permetterà ai fedeli e ai residenti di salire in chiesa. La speranza dei fedeli, del parroco don Michele Ciliberti è quella di disporre in tempi brevi, a partire da settembre delle aree liturgiche, per favorire una prima forma di aggregazione, è atteso il completamento del nartece (ovvero la specie di vestibolo esterno o interno delle chiese, dove sono soliti intrattenersi i catecumeni durante la parte sacrificale della Santa Messa). La festa, come ulteriore stimolo per i fedeli, l'intera comunità che, trepidante, attende il completamento della struttura religiosa cittadina. La quarta edizione della festa di Gesù Maestro è organizzata dal comitato feste di Macchia Romana. Don Michele Ciliberti ha rimarcato quanto segue: «Questa festa giunge in un momento importante per noi. L'evento segna il nostro momento di aggregazione più alto e serve per creare conoscenza tra i cittadini residenti». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
NUOVA performance di Michele Di Pietro, cultore della memoria storica lucana, che vive il tempo libero coltivando la sua grande passione per la ricerca fotografica: a questo filone si riferisce la mostra fotografica “C'era una volta la lira” (banconote), in programma in Piazza Matteotti, al Palazzo di Città, dal 20 al 30 giugno. Tra le curiosità della mostra (una riproduzione di tutte le banconote cartacee dall'unità d'Italia all'avvento dell'euro nel 2002, avanti e recto, sia nel colore che nelle misure) registriamo la presenza della banconota da lire 10 mila, in circolazione fino all'inizio degli anni '70, in sostanza il biglietto più grosso con dimensione 24,5x12,5 nel dialetto potentino comunemente definito “u lenzuolo”. E ancora: il biglietto di 2000 lire, stampato nel periodo 1921-1926 ed il biglietto di 1000 lire della Banca NaCHI vuole stupirsi e vivere momenti d'intensa e grande spettacolarità non può perdersi l'appuntamento con la danza aerea in programma questa sera alle 21 in piazza Mario Pagano con la famosissima “Compagnie Retouremont”, che, in anteprima nazionale, presenterà lo spettacolo di danza aerea “Dance des Cariatides. Dance vertical en camera subjective”. Svelato, dunque, il mistero per quei cittadini che incuriositi fino a oggi hanno alzato la testa, passando per via Pretoria, chiedendosi meravigliati cosa stessero facendo quelle cinque ragazze appese a funi sulle facciate degli edifici della piazza. L'evento rientra nella sezione “Corpo, danza e paesaggio urbano” all'interno di “Arte in Transito” ideato e curato da “Basilicata 1799” che riserva un altro appuntamento per il prossimo primo luglio. La Compagni Retoure-
zionale nel Regno d'Italia emesso il 1973, oggi con un coefficiente di rivalutazione (potere di acquisto della lira) di 6. 712. 894 delle vecchie lire. In buona sostanza una rappresentazione di “diversi formati per tutte le tasche”, cosi come ha scritto nel registro delle firme una giovane visitatrice, emblema della piena riuscita di una mostra artisticamente interessante, tutta da vedere, che ha fatto registrare sinora un notevole successo di pubblico e di critica. Si diceva all'inizio della nuova performance di questo straordinario amatore della fotografia, che ha assunto forme e sostanze diverse con le mostre sulle Fontane ed i Portali della città di Potenza, oltre che, attraverso la rubrica “Reminiscenze” de Il Lucano Magazine, con articoli fotografici. In particolare “Com'è nata Piazza Mario Pagano - C'era una volta rione
Addone - Il castello di Guevara - Il calcio femminile a Potenza - Il mistero del bastone di S. Canio di Acerenza - Il Papa acheruntino (Bartoloneo Frignano, Arcivescovo di Acerenza per 14 anni, divenuto Papa Urbano VI nel 1377) Potenza ieri e oggi”, quest'ultimo articolo fotografico costituisce il suo piatto forte sulla memoria storia della città capoluogo per la quale, con un nuovo lavoro a quattro mani, ci riserverà un'altra forte testimonianza del suo apprezzato impegno. Michele Di Pietro, lo ricordiamo, è presente (categoria Amatori, 74 partecipanti) nel concorso Opere d'Arte '09 - VIII Edizione Fotografia - organizzato dalla Camera di Commercio di Potenza nel contesto del Maggio Potentino. La mostra è nella Galleria Civica del Comune di Potenza in Piazza Duomo con opere in Mostra dal 24 al 28 giugno. Pino Gentile
In piazza si danza appesi ai fili I ballerini durante le prove dello spettacolo
mont è stata già ospite l’estate scorsa del capoluogo con lo strabiliante ed emozionante spettacolo sul ponte Musmeci che ha avuto un grande successo di pubblico. Questa volta i protagonisti saranno i palazzi e lo spazio aereo che gravitano su piazza Mario Pagano. Cinque danzatrici volteggeranno in modo elegante, acrobatico e vertiginoso sui mu-
ri degli edifici che contornano la piazza e interagiranno con le loro architetture. Ombre e proiezioni moltiplicheranno i movimenti dei corpi creando un forte effetto di coinvolgimento visivo ed emotivo del pubblico. «Abbiamo sempre giocato a volteggiare sul posto, talvolta abbiamo afferrato la sensazione di far girare il mondo - ha dichiarato Fa-
brice Guillot, coreografo dei Retouremont - Ritrovo questa sensazione su un muro, il mio passo sposta questo enorme oggetto, il mio salto lo lancia a distanza, il mio volteggio indietro fa girare l'orizzonte intero». Da queste affermazioni si capisce la passione e l'intenso lavoro dei danzatori. Per loro realizzare una coreografia del genere significa compiere un'esperienza di stretta relazione e contatto con i luoghi e le architetture scelte. Ogni volta si tratta di raggiungere gradi di perfezione inaudita, un esercizio zen svolto con passione, diligenza e grande concentrazione. Con questi spettacoli il progetto “Arte in transito” continua a qualificare positivamente le proposte culturali e artistiche che animano l'estete potentina, con una linea di ricerca ben precisa che riguarda la città con le sue problematiche e le sue potenzialità.
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20 Potenza Riscontrate numerose irregolarità e anomalie
Senza grandi timori, anche per i maturandi potentini, ieri, il tema specifico di indirizzo
Maturità, verso la terza prova L’esame anche per alcuni lavoratori decisi ad affrontare un secondo diploma NON è una notte prima degli esami alla Brizzi, quella dei tanti studenti potentini che da giovedì scorso affrontano gli esami di maturità. Non si fanno le ore piccole, nemmeno per studiare. Sogni tranquilli e una navigata su internet per vedere se qualcuno ha il coraggio di lanciare una “bufala” sulle tracce, perché non si sa mai. Gabriele, Vittorio, Roberta e Antonietta, frequentano la V D del liceo scientifico Galileo Galilei. Ieri hanno sostenuto la seconda prova scritta: matematica. Un questionario a risposta aperta di dieci domande su argomenti generali del triennio (analitica, trigonometria, calcolo combinatorio, geometria solida) e tre esercizi da svolgere. «E’ stato abbastanza facile, fattibile -dice Antonietta -Certo, dipende poi dal grado di preparazione di ognuno, ma nel complesso credo sia stato più facile degli scorsi anni». «Per me che avevo la sufficienza in matematica - risponde Roberta - non è stata proprio un passeggiata. Però, oggettivamente, devo ammettere non sia stato difficilissimo». Le preoccupazioni maggiori sono per la terza prova, prevista per lunedì 29. «Fra le tre prove scritte è quella che temo di più - dice Gabriele - perché abbiamo meno tempo per lo svolgimento, due ore, a differenza delle sei di italiano e matematica, e perchè ci sono interi programmi di tutte le altre materie». «Per la terza prova mi toccherà studiare fino alla sera prima», incalza Roberta. Intanto, pensano già al loro futuro. Le strade si divideranno: ingegneria, architettura, matematica, forse scienze mediche o scienze politiche. Il pensiero di dover lasciare i professori e i compagni li rattrista di più degli esami di maturità. All’istituto tecnico commerciale Francesco Nitti, all’indirizzo programmatori, la seconda prova scritta è di informatica. «Un compito abbastanza semplice - dice An-
Donato e Alessandro, pronti ad affrontare le altre prove di maturità all’istituto tecnico Leonardo da Vinci
Patrizia, all’uscita, dopo aver sostenuto il compito di economia
Anche per gli adulti gli esami non finiscono mai
Anche per Andrea l’ostacolo maggiore da affrontare sarà la terza prova: «Tra ragioneria, diritto, matematica, educazione fisica e inglese, mi preoccupa matematica, soprattutto. Superato quello, mi aspettano gli orali, ma sono il dieci luglio, c’è ancora tempo». Donato e Alessandro, dell’Istituto tecnico com-
drea, V H - Più che altro le tracce erano molto chiare. La famosa notte prima degli esami - racconta - ho dormito tranquillamente perché comunque tutto l’anno ho studiato, quindi sapevo che non avrei avuto problemi. Certo, è sempre un esame, poi il commissario esterno: l’agitazione c’è».
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utilizzato per nascondere i fogliettini», rivelano. Massima puntualità al liceo classico, dove le buste sono state aperte intorno alle nove. Alle tredici la maggior parte degli studenti aveva già consegnato. L’autore scelto per la versione di latino, Cicerone. «Abbastanza semplice - dice Piergiuseppe Basile -
merciale Leonardo Da Vinci, sono tra gli ultimi ad uscire da scuola. Hanno appena consegnato il compito di economia aziendale. «Facile, ma lungo - dicono anche perché c’era da aggiungere un commento personale». Per questo motivo, era concesso portare un dizionario di italiano in classe ma «tutti lo hanno
LA FESTA IN PIAZZA DEGLI ELETTI
Un «grazie» alla città LO avevano annunciato durante i festeggiamenti spontanei per la vittoria. Così, dopo il comizio improvvisato e il brindisi in piazza, il neo riconfermato sindaco della città (scelto lo scorso 21 giugno durante il turno di ballottaggio), Vito Santarsiero, con il presidente della Provincia, Piero Lacorazza, ha chiamato a raccolta il popolo che lo ha sostenuto in campagna elettorale. E’ stata festa, per il centrosinistra, ieri sera, in piazza Don Bosco. Musica, canzoni, interventi e un ringraziamento di Santarsiero e Lacorazza. Consapevoli che a campagna elettorale conclusa, «siamo già al lavoro Il progetto di città che i cittadini hanno indicato di voler proseguire, non può aspettare».
Andrea, maturando della VH all’istituto Savrio Nitti
Immagini della festa di ieri sera a piazza Don Bosco, big di partito, candidati e cittadini comuni (foto Andrea Mattiacci)
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L’unica difficoltà è stata nei due, tre passati. Per il resto, periodi brevi e di immediata comprensione. Era fattibile in un paio d’ore». E c’è anche chi l’esame di maturità lo affronta per una seconda volta. Non si tratta di alunni bocciati dopo la prova finale, ma di lavoratori che hanno deciso di prendere un secondo diploma frequentando i corsi serali. Come A.A e Patrizia Causo. Entrambi, ieri, hanno eseguito il compito di economia. «Non ho ancora realizzato - dice Patrizia - nonostante abbia già affrontato in passato questa prova, io ho il diploma di segretaria d'azienda, è come se fosse la prima volta. Speriamo vada tutto bene». A.A, anche lui con un diploma in ragioneria, spiega come sia stato difficile riprendere a studiare dopo trent’anni , lavorando e avendo una famiglia di cui occuparsi. È proprio vero, gli esami non finiscono mai. Anna Martino
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Potenza 21
Sabato 27 giugno 2009
Sabato 27 giugno 2009
Un candidato messo al tappeto
ANTICA OSTERIA MARCONI
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0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
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0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 34044 ISUCCIO
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0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
TURNO NOTTURNO.......... 27 GIUGNO
“Luoghi, forzieri, fantasmi” SI intitola “Luoghi, forzieri, fantasmi. La classe dirigente e lo sviluppo im-probabile” il nuovo volume di Paolo Albano che sarà presentato il prossimo 29 giugno, alle 18, al teatro Stabile di Potenza. Oltre all’autore parteciperanno, tra gli altri, all’incontro il senatore a vita Emilio Colombo, il sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero e Pasquale Lamorte, presidente della Camera di commercio
“Publicinvasioni” DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza
•DON BOSCO• chiuso •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Transformers 18 - 21 Sala 2 La donna di nessuno 17.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 Una notte al museo 17.30 - 19.45 - 22
Sala 5 Un’estate ai caraibi 17.30 - 19.45 - 22 Uomini che odiano.... 21 Sala 6 La ragazza del mio migliore amico 17.45 - 20 - 22.15 Sala 7 Terminator salvation 18 - 20.15 - 22.30 •DUE TORRI• chiuso
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NINFE
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E PEPERONCINO 44462765
FARMACIE
PRENDERANNO il via oggi nel rione Francioso i festeggiamenti in onore dei santi. Apostoli Pietro e Paolo. Nell’interesse generale, è stata regolamentata la circolazione e la sosta dei veicoli lungo le vie del Rione, come ha reso noto il Comune di Potenza con una nota. La circolazione dei veicoli è vietata in Via E. Toti (strada che conduce alla Chiesa ), dalle ore 19 alle ore 24. E’ vietata la circolazione dei veicoli, il giorno 29 dalle ore 19 nelle vie Piazza e Via E. Toti, Via N. Sauro, V.le Marconi, Via N. Sauro, Via E. Toti, e ritorno in Piazza Antistante la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.
0971-25409
MOZART
PANE
Lo studio e i tanti sacrifici hanno coronato il tuo sogno”..Tantissimi auguri a Francesca Viggiano..ops.. “Dottoressa” Francesca Viggiano, che ieri si è laureata a Fisciano in “Ingegneria Civile per l'ambiente e territorio”..Auguri da parte di tutta la famiglia, zii, cugini e nonni! A stasera per la festa!
Festa a rione Francioso
0971-
Diamante......................0971/22532 via Pretoria, 165 TURNO FESTIVO Malvaccaro......................0971/441991 via Danzi, 29 Diamante......................0971/22532 via Pretoria, 165
Marchesiello......................0971/21170 corso Garibaldi, 92 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564 0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
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AL DRAGO
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0971-700743
•Difensore civico comunale 0971-415150 OGGI Potenza, Sala dell’Arco, ore 15.30 “RICONOSCERE CIO’ CHE E’” Workshop sulle “costellazioni familiari”
•Federconsumatori 0971-34444
FINO AL 30 GIUGNO Potenza, Palazzo di Città “C’ERA UNA VOLTA LA LIRA” Mostra fotografica di Michele Di Pietro
•Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Adiconsum 0971-411144
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520
DAL 3 LUGLIO AL 20 OTTOBRE Potenza, Palazzo Loffredo “SPLENDORI DEL BAROCCO DEFILATO” Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al settecento
•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
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22 Potenza
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24 Avigliano Gli esponenti del Pdl denunciano il caso del palazzetto di contrada Civitelle
Una nuova incompiuta? E qualcuno prevede che sarà necessario un ulteriore finanziamento AVIGLIANO – Si trova lungo la strada provinciale che collega Avigliano con Potenza. In comune, la strada e il palazzetto dello sport in costruzione, scontano ritardi nell'avvio o nel completamento dei lavori. Il progetto della strada provinciale è rimasto sulla carta, dunque non ancora avviato. Il palazzetto dello sport, invece, è stato tirato su ma non ultimato e c'è chi, gli esponenti locali del Popolo della libertà, mette in dubbio l'ultimazione dei lavori. E paventa il rischio di una nuova opera incompiuta ad Avigliano. In queste ore, sui muri di Avigliano è stato affisso un manifesto del Pdl nel quale si menziona il “caso” del palazzetto in fase di costruzione a contrada Civitelle, una zona proprio a ridosso della provinciale su cui insiste un finanziamento di 5 milioni di euro ancora non spesi. Il senso del manifesto è esposto più o meno così: nel ringraziare gli elettori del centro destra, il Pdl ricorda a coloro che hanno preferito il centro sinistra, che continuano a sostenere un’ammi-
Il palazzetto di contrada Civitelle
nistrazione “dalle tante incompiute”. Nel fare ironia, i dirigenti del Pdl sferzano un nuovo attacco in direzione dell'Amministrazione comunale. Una stoccata per riscaldare i motori in vista delle elezioni
per il rinnovo del consiglio comunale nel 2010. Il manifesto apparso in questi giorni, fanno sapere dal Pdl, è solo il primo di una campagna di informazione che accompagnerà l'azione di denuncia dell'opposizio-
Avigliano Colpa dei fuochi pirotecnici
La festa del patrono finisce in polemica AVIGLIANO - La festa che finisce in polemica. E sotto accusa finisce l'amministrazione comunale, contro la quale si levano gli strali dell'associazione “San Vito Martire”, organizzatrice dei festeggiamenti in onore del santo patrono di Avigliano. Da cosa nasce la querelle? Dalla non effettuazione dello spettacolo di fuochi pirici, tradizionalmente uno dei momenti più attesi e apprezzati delle celebrazioni. Mancata autorizzazione all'effettuazione dello spettacolo, a causa della non idoneità del sito e dell'opposizione di privati cittadini. Questi i motivi addotti, insieme alle alte temperature di quei giorni che avevano reso particolarmente secco e a rischio d'incendio il terreno dell'area. «Ma noi - sottolineano i membri dell'associazione - avevamo regolarmente predisposto, come ogni anno, la squadra anti incendio prevista dalle normative. Quello che ci chiediamo è cosa sia cambiato rispetto agli scorsi anni tanto da rendere il sito non idoneo, e perché stante questa situazione, peraltro nota da tempo, gli amministratori non si siano attivati per trovarne un altro. Peraltro, la richiesta di autorizzazione per l'effettuazione dello spettacolo era stata presentata fin dai primi giorni di maggio, dunque con abbondante anticipo: perché, allora, si è aspettata la mattina della festa per dare il parere contrario, impedendoci di cercare una soluzione alternativa?». Si tratta di un problema, sottolineano ancora gli organizzatori delle festa patronale, che si trascina da tempo, tanto che più volte sono state presentate sollecitazioni per trovare una diversa area da utilizzare per lo spettacolo, da sottoporre all'esame della commissione incaricata di verificare le distanze da fabbricati e terreni adiacenti e definire il calibro massimo del mortaio da utilizzare. «La responsabilità dell'accaduto - sostengono dall'associazione - non è nostra, e siamo profondamente rammaricati del fatto che a tutt'oggi nessun amministratore si sia fatto vivo per fornire adeguate spiegazioni». «Rammarico - proseguono i componenti dell’associazione - acuito dal fatto
che da anno l'associazione sta lavorando al servizio della comunità, tanto da aver fatto rivivere una festa che si era depauperata, impedendo che la chiesa di San Vito fosse chiusa al culto grazie ai lavori che abbiamo fatto eseguire (e molti ancora ce ne sarebbero da fare); ripristinando una tradizione antica come quella della sfilata dei Turchi che sta avendo anno dopo anno sempre maggior successo; e rivitalizzando il culto verso San Vito, come dimostra la crescita della partecipazione ai riti religiosi, sia nel giorno della festa che durante la novena. Il nostro lavoro sembra essere apprezzato dalla gente comune, meno dai nostri amministratori. E comunque andremo avanti, nella speranza che una maggior collaborazione con l'amministrazione e le autorità civili e religiose possa continuare a far crescere la festa del nostro Santo Patrono». Intanto, i fondi destinati allo spettacolo pirotecnico verranno utilizzati per il rifacimento dell'impianto elettrico della Chiesa di san Vito. Mentre la situazione rischia di riproporsi in occasione degli imminenti festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine. Giancarlo Tedeschi
Picerno, il neo sindaco ringrazia gli elettori durante due comizi PICERNO - Due comizi di ringraziamento. Ieri sera, in via Giacinto Albini, il sindaco Valeria Russillo (Pdl) ha voluto ringraziare pubblicamente gli elettori del suo quartiere. «Era una promessa fatta in campagna elettorale – ha detto – e ho mantenuto l’impegno. Ringrazio i cittadini che hanno creduto in me e che mi hanno sostenuto». Sul palco, insieme a lei, il consigliere regionale Antonio Tisci. La serata è proseguita all’insegna della musica. Questa sera, invece, comizio in piazza Plebiscito. Oltre al sindaco, è previsto l’intervento dell’onorevole Vincenzo Taddei. Iranna De Meo
ne, che già rivela una certa dose di vetriolo. Stando alla querelle innescata sulla palestra di contrada Civitelle, si registra la replica dell'ufficio tecnico del Comune che smentisce la sospensione dei lavori, nonostante in questi giorni non si vedano operai sul cantiere. Fanno sapere dal Comune che l'assenza di operai non significa che i lavori siano sospesi. Sarà. Tuttavia pare che, anche qualora dovessero continuare, il rischio di un nuovo stop ci potrebbe essere, dal momento che occorrerebbe un nuovo finanziamento per completare definitivamente la struttura. Siamo di fronte a un nuovo Polivalente, dove sono anni che si tenta di chiudere i lavori e che, finalmente, sembrano prossimi? Oppure sarà un caso simile alla sala cinema di Lagopesole, dove da mesi si annuncia un'inaugurazione che però non arriva? Solo il tempo potrà smentire il rischio di una nuova incompiuta. Gianni Sileo
Anzi
Oggi cerimonia di giuramento per Petruzzi ANZI - Si insedierà questo pomeriggio alle 18, nella sala “Pasquale Garaguso” il nuovo consiglio comunale, con il giuramento del sindaco Giovanni Petruzzi. Il rieletto sindaco Petruzzi, intanto, ha provveduto a firmare il decreto di nomina dei componenti della giunta comunale e di attribuzione delle deleghe agli assessori. Vice sindaco è stato nominato Saverio Giorgio Di Ioia, con deleghe ai Lavori pubblici, urbanistica, edilizia privata, ricostruzione, agricoltura e forestazione. Completano l'esecutivo Marilena Albano (Turismo, pubblica istruzione, cultura e pari opportunità), Mario Cilibrizzi (Patrimonio comunale, ambiente, verde pubblico, arredo urbano, servizi cimiteriali; trasporti e viabilità; servizi esterni) e Vincenzo Passarella (Politiche sociali e protezione civile).
Pietragalla, presentata la nuova giunta comunale Il sindaco Iacovera
PIETRAGALLA - «Sarò il sindaco di tutta la comunità cittadina e svolgerò il mio mandato con impegno, abnegazione e dedizione in quanto il lavoro che ci aspetta richiede massima attenzione e concentrazione. In tal senso senso invito anche i consiglieri di opposizione a collaborare ognuno nel rispetto dei propri ruoli per il bene della collettività cittadina». Con queste parole del riconfermato primo cittadino di Pietragalla, Rocco Iacovera, espressione del Partito democratico è iniziato il consiglio comunale che ha segnato l'inizio ufficiale della legislatura municipale. Sono intervenuti naturalmente nel prosieguo della seduta Michele Lavinia capogruppo del Popolo della Libertà, che con altri tre consiglieri della lista è all'opposizione, il quale ha evidenziato che «faremo un’opposizione propositiva e costruttiva ma basata sulla fermezza in seno al consiglio comunale e auspichiamo di trovare sempre un punto di incontro tra maggioranza e minoranza per affermare una adeguata collaborazione». Valentino Pepe della lista civica "Vivere Pietragalla" anche lui all'opposizione ha sottolineato che «ono-
rerò il ruolo che mi è stato conferito dalla tornata elettorale sempre nell'interesse della comunità sollecitando la maggioranza quotidianamente nel lavoro amministrativo». Successivamente il sindaco Iacovera ha comunicato i nominativi della sua giunta con le relative deleghe. Rocco D'Andrea è il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Canio Romaniello assessore alle Attività produttive, Angela Claudia Rapolla assessore alle Politiche socio-assistenziali e alla sanità, Giuseppe Iacovera assessore all'Ambiente e alla protezione civile e Rossana De Sortis assessore al Personale e alla polizia municipale, mentre le altre competenze sono state trattenute dal sindaco. Inoltre sono stati individuati i componenti di due commissione. I consiglieri comunali De Bonis, Manzella (maggioranza) e Gugliemi (minoranza) sono i componenti effettivi della commissione elettorale mentre isupplenti sono Romaniello Rocco, Zotta (maggioranza) e Lavinia (minoranza). Infine per la commisione “Giudici popolari” i componenti sono De Bonis (maggioranza) e Fierri (minoranza). Antonio Bevilacqua
San Fele, quelli del “Cambio” già bocciano il primo cittadino SAN FELE - Si è insediato il nuovo consiglio comunale, col giuramento del neoeletto sindaco Gerardo Fasanella. Si sono poi formati 4 Gruppi consiliari: quello del Pd capeggiato da Angelo Vaccaro, quello di Psi, guidato da Michele Pierri, il gruppo della lista civica “Il cambio” il cui capogruppo Michele Grottola e quello del Pdl con Fernando Di Giacomo. Il sindaco Fasanella ha annunciato poi la formazione della giunta: Michele Pierri, vicesindaco con delega all'Agricoltura; Donatino Grieco con delega al Bilancio e alla programmazione; Mario Donato Nolè con delega alle Infrastrutture e ambiente; Santarsiero, assessore esterno con delega alla Prote-
zione civile. «Nelle fila della maggioranza - si legge in una nota della lista civica “Il cambio - si è verificata l'assenza di ben sei consiglieri, tutti scontenti evidentemente delle scelte operate dal sindaco, che non ha saputo o voluto mantenere unite le due anime del Pd della Lista civica “Per domani”. Pertanto una maggioranza già divisa e lacerata al suo interno (che si sorregge a malapena grazie al sostegno dei due consiglieri-assessori socialisti Pierri e Grieco) sta tentando faticosamente di cominciare questa legislatura, non riuscendo ancora, a circa un mese dalle elezioni, a formare un esecutivo credibile ed ad eleggere il presidente del consiglio comunale».
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Sabato 27 giugno 2009
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Satriano Il sindaco al secondo mandato presenta gli uomini della sua squadra e il programma
S’insedia il Miglionico bis Tra le priorità le politiche sociali, la zona artigianale e l’edilizia pubblica SATRIANO - Giovedì pomeriggio si è ufficialmente insediato il nuovo consiglio comunale. Il sindaco Michele Miglionico, che alle scorse elezioni, con il 63 per cento dei consensi ha avuto la fiducia della popolazione satrianese, ha giurato fedeltà alla costituzione italiana ed è pronto a lavorare per il secondo mandato. E' stata presentata la nuova giunta comunale che affiancherà il primo cittadino: Antonio Nanni è il vice sindaco e l’assessore al Personale, ambiente, e-government; Antonio Langone è assessore al Bilancio, istruzione e tempo libero; a Rocco Cavallo è stata affidata la delega per le Politiche sociali, turismo e commercio; Michele Sangiacomo è assessore alla Viabilità e trasporto. I consiglieri di maggioranza sono: il capo gruppo Mario Polino, Rocco Muro, Giuseppe Palermo e Rosetta Perrone, unica donna in consiglio, che ha avuto la delega per le Pari opportunità. I consiglieri di minoranza sono: il capogruppo Antonio Iallorenzi, Sante Muro, Donato Vignola e Vincenzo Pascale, il canditato sindaco della lista Sa-
Un momento del consiglio comunale durante il quale è stata presentata la nuova giunta del sindaco Miglionico
triano insieme, che non era presente al consiglio. Dopo gli adempimenti tecnici fondamentali si è passati alla presentazione delle linee programmatiche della nuova amministrazione. Il primo cittadino, Michele Miglionico, ha esposto i progetti principali che ha intenzione di portare avanti. Tanti i temi toccati: le politiche sociali con la realizzazione della Casa della solidarietà e degli asili nido, il lavoro con l’adeguamento e l'amplia-
mento della zona artigianale di contrada Passariello, lo sviluppo sostenibile con un parco eolico e uno fotovoltaico, l’edilizia pubblica con l’ultimazione del Castello che diventerà un contenitore culturale. Ha parlato anche di un forte impegno per la cultura, lo sport e la crescita demografica che sta interessando Satriano negli ultimi anni. Il gruppo di minoranza, dopo aver riconosciuto i meriti della vittoria alla lista Fu-
turo oggi, ha dato un segnale di apertura manifestando la volontà di essere un'opposizione propositiva in grado di interagire attivamente con l'amministrazione e di svolgere un ruolo fondamentale di vigilanza. Hanno preso la parola anche Mario Polino e Rocco Cavallo che ha lanciato un appello ai giovani «a non abbandonare l’impegno per l'attività politica perché la democrazia è partecipazione». Rocco Perrone
Vietri, borse di studio a studenti meritevoli VIETRI DI POTENZA Tre borse di studio pari al valore di trecento euro ciascuna per “incoraggiare ed aiutare gli studenti meritevoli”: è questo quando fatto e reso noto dall’assessore all'Istruzione e cultura del Comune di Vietri, Antonella Gorga. Il Comune vietrese ha istituito tre borse di studio da assegnare agli alunni del terzo anno della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo di Vietri di Potenza. Le stesse borse di studio hanno una validità quinquennale e la quota di ogni anno è pari a trecento euro, che saranno corrisposti entro il trentuno dicembre di ogni fine anno a coloro che risponderanno ai requisiti richiesti. Possono presentare la
Ultima iniziativa del percorso di formazione della parrocchia
“Famiglie Vietri” al termine del “cammino dell’amore” VIETRI DI POTENZA - Continua con successo il cammino formativo dell’associazione onlus “Famiglie Vietri”, della parrocchia San Nicola di Mira di Vietri di Potenza, che quest’anno ha proposto come tema generale del cammino il tema della “Sinfonia dell’amore sponsale nel cantico dei cantici”, e che domenica, al convento dei “Frati Cappuccini” di via San Francesco a Vietri, propone l'ennesimo ed importante incontro, dal titolo “L’amabilità: incontro di tenerezza e incanto”. Con quest’ultimo iniziativa che si terrà al Convento
si aggiornano a tre, visti i precedenti due dei mesi scorsi. L’obiettivo del cammino formativo di tutti gli incontri è quello di educare all’amore, alla tenerezza e all’affettività. Relatore dell’incontro sarà il dottor Domenico Armiento, psicoterapeuta che ha già presieduto al Convento di Vietri altri incontri organizzati dall’associazione “Famiglie Vietri”. Come sempre è previsto il servizio di animazione per i più piccoli, che sarà curato dai giovani della parrocchia San Rocco di Potenza. L'incontro è stato così
strutturato: accoglienza delle nove e mezza, la relazione delle dieci, il pranzo, il confronto con il relatore Domenico Armiento e la Santa messa della domenica sera. Gli incontri di quest'anno vedono partecipare a Vietri relatori del calibro di importanti esperti, con esperienza nel settore e conoscenza a livello nazionale, come Don Giorgio Mazzanti, Don Marcello De Maio, il dottore Domenico Armiento, Don Carlo Rocchetta e Padre Marcello Bonforte. Claudio Buono provinciapz@luedi.it
PESCOPAGANO Paese in festa Tutto pronto a Pescopagano per la celebrazione del santo protettore, San Francesco da Paolo. Molte le iniziative del programma civile e religioso che prenderanno il via domani e andranno avanti fino al prossimo due luglio. Originale il titolo che il comitato feste ha scelto per raccogliere le manifestazioni in programma, realizzate con il contributo del Comune di Pescopagano e della parrocchia Santa Maria Assunta,: “Pescopagano caput lucanum” Il convento di Vietri
domanda di partecipazione al concorso tutti gli studenti che nell'anno duemilaotto-duemilanove hanno frequentato il terzo anno della scuola secondaria di primo grado e che abbiano superato l'esame con votazione media non inferiore ad otto. La domanda dovrà pervenire al Comune entro e non oltre il quindici luglio prossimo, sottoscritta dai genitori per i minori di diciotto anni. Basterà allegare il certificato dell'istituto che attesti l'esito dell'esame ed i voti. Tutti coloro che avranno presentato la domanda saranno convocati da una commissione che farà sostenere una prova scritta. Lo schema di domanda è disponibile presso gli uffici socio-assistenziali Cultura e sport del Comune. cl.bu.
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Marsicovetere La novità: il nuovo sindaco si affida a uno staff
Paterno L’ultimo colpo al territorio
Chiude lo sportello della banca Carime E assicura: «La sede del Municipio non verrà toccata» Cresce l’isolamento
Ecco la giunta Cantiani
MARSICOVETERE - Con una folla che ha riempito interamente l’aula consiliare, si è insediato nella serata di mercoledì 24 giugno il nuovo consiglio comunale di Marsicovetere. Presenti i consiglieri di maggioranza e minoranza, risultati eletti nella competizione elettorale del 6 e 7 giugno scorso. La prima seduta, convocata dal neo sindaco Claudio Cantiani, si è aperta con l’esame delle condizioni di compatibilità e di eleggibilità del sindaco e dei consiglieri eletti e con la lettura, da parte del primo cittadino, della formula di giuramento prevista dalla legge al momento dell'insediamento della nuova assise. Il primo cittadino ha poi proceduto a comunicare al consiglio la composizione della giunta, della quale faranno parte Antonio Masino, con delega alle Attività produttive ed edilizia privata, Giovanni Vita delega all'Istruzione e turismo, Marco Zipparri alla Viabilità e trasporti, Michele Milano, Ambiente e territorio, Mario Marsicano, assessore allo Sport e servizi demografici. La figura del vicesindaco è stata individuata nel consigliere comu-
Un momento del consiglio comunale di Marsico
nale Giannangelo Briglia, con la delega ai Lavori Pubblici. Quattro i principi pesati nella scelta dell’esecutivo: il rispetto di territorialità, il peso elettorale, rinnovamento e competenza. Ex novo anche l'introduzione, al di là della giunta, di uno staff del sindaco che seguirà per nome e per conto alcune tematiche importanti che vanno nella direzione di migliorare la qualità della vita del paese. Puntualizzazione che il neo eletto ha fatto nel discorso di insediamento. Discorso che in apertura,
dopo i ringraziamenti ai cittadini che gli hanno concordato un'ampia fiducia, si è concentrato su alcuni punti fondamentali come l’assetto del Comune nel dare «tempestivamente risposte all’esigenze della collettività». Comune inteso come “identità” fondamentale per lo sviluppo del territorio. Precisazione in merito alle ultime fomentazioni sul trasferimento del Comune dal centro storico alla frazione popolosa di Villa d'Agri. «Fisicamente - ha precisato - il municipio non sarà trasferi-
to. Ci sarà all’occorrenza l’alternanza degli uffici con le risorse umane da una sede all’altra. Inoltre i consigli comunali si svolgeranno da un posto all'altro in base specifiche tematiche territoriali. Voglio essere - ha aggiunto - il sindaco di tutti che guardi al futuro del nostro territorio». Rivolgendosi poi alla minoranza ha lanciato un appello affinché «prevalga lo spirito costruttivo nel rispetto delle posizioni di ognuno». Dall’opposizione sono intervenuti il capogruppo Nicola Pisano che ha condiviso il discorso del sindaco, rimarcando «la collaborazione e il sereno confronto per lo sviluppo del paese in caso contrario», e il consigliere comunale Giovanni Mazziotta, il quale ha comunicato di sua iniziativa «la registrazione video - audio di ogni seduta del consiglio comunale. Le stesse - ha spiegato il consigliere di minornaza - finalità pubblica e saranno visionabili gratuitamente su internet a disposizione di tutti i cittadini». Il consiglio comunale è terminato poi con la nomina della nuova commissione elettorale. Angela Pepe
PATERNO - Paterno prosegue la sua marcia silenziosa verso l’isolamento. Il piccolo centro valligiano diventa sempre più un vero e proprio paese fantasma. I cittadini, già privi di qualunque ufficio, di qualsivoglia sportello, di qualsiasi cenno di vita istituzionale, vedranno scomparire, anche, l’unica agenzia di credito presente sul territorio comunale. Una chiusura che rientra in un più ampio disegno di ridimensionamento della Banca Carime. Quella filiale che, anche grazie ad una chiara, espressa e manifesta, volontà politica di indirizzo fu possibile aprire anni fa, oggi scompare tra il silenzio-assenso delle istituzioni locali. Se è vero che l'intervento risponde alla necessità aziendale di «chiudere filiali con insufficiente redditività o interessate da sovrapposizioni che non consentono l’efficiente gestione della clientela attuale e potenziale», è vero anche che il ridimensionamento attuato, di fatto, si traduce in un danno a privati, famiglie ed azien-
de che si traduce, anche, in un mancato sostegno ad eventuali progetti di investimenti di essi. La volontà politica, soprattutto dell'esecutivo locale, allora, non può estrinsecarsi in un mero comunicato stampa di facciata e di circostanza. Paterno vive, purtroppo, una stagione di declassamento, di dequalificazione demotivante, di depauperamento, da arginare quantomeno con segnali tangibili di sostegno alle famiglie, alle strutture produttive, tutelando, ad esempio, quelle potenzialità che fungono da volano per lo sviluppo territoriale e per l'economia locale. Resiste e sopravvive la sede locale di Poste Italiane. Resisterà all'impetuosità dell'imperversare della logica di profitto “costi-ricavi”? Sopravvivrà alla consolidata reticenza nell'emettere deliberati di chiaro decisionismo politico-amministrativo? A 26 anni dalla tanto sospirata autonomia, si spera almeno di non ritornare ad essere frazione. Nuario Fortunato
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San Paolo A. CosĂŹ piccolo cosĂŹ debole: su 329 abitanti 7 bambini, 46 ragazzi e 134,89 anziani
Un comune da salvare Lâ&#x20AC;&#x2122;appello a programmare un futuro di crescita prima che il paese sparisca di ANNIBALE FORMICA SAN PAOLO ALBANESE Con i suoi attuali 329 residenti San Paolo Albanese è il Comune piĂš piccolo della Basilicata. Nella piccolissima minoranza etnico-linguistica arbreshe, insediatasi oltre quattro secoli e mezzo fa alle pendici del massiccio montuoso del Pollino, i bambini di etĂ inferiore a cinque anni sono appena 7. Sono 46 in tutto i ragazzi tra i cinque e i ventiquattro anni. Dei 329 residenti la popolazione tra i venticinque e i sessantaquattro anni è il 43 per cento; il 41 per cento sono ultrasessantacinquenni. Negli ultimi cinque anni gli abitanti sono diminuiti del 10 per cento. In un territorio di meno di 3.000 ettari, la densità è scesa a 11 abitanti/kmq. Il patrimonio abitativo è per metĂ vuoto. Solo uno sparuto numero di persone è stabilmente presente durante l'intero arco dellâ&#x20AC;&#x2122;anno a difendere la sopravvivenza. Il 6 e 7 giugno scorso sono andati a votare solo 250 dei 371 elettori e nei giorni scorsi si sono insediati il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. Queste cifre rappresentano in sintesi la dimensione della situazione di estrema debolezza economica, sociale e territoriale in cui San Paolo Albanese versa. Sanpaolesi e non, tutti, non possono, perciò, non interrogarsi con preoccupazione sul futuro e sulle vitali necessitĂ alle quali il paese va sempre piĂš incontro. Il tono â&#x20AC;&#x153;liquidatorioâ&#x20AC;?, con il quale è stata trattata di recente la storia del paese, crea allarme. Siamo, come dire, allâ&#x20AC;&#x2122;ultima chiamata. Urge mettere, quindi, sotto i riflettori e sotto la lente di ingrandimento lo stato di fatto e le residue concrete possibilitĂ di salvaguardia e di riscatto. Ă&#x2C6; il momento di chiedersi a voce alta, chiara ed esplicita: cosa ciascun cittadino vuole fare per il paese, non cosa ciascun cittadino vuole che il paese faccia per lui. Come può e deve San Paolo Albanese salvaguardare, infatti, le sue risorse e la sua potenzialitĂ di sviluppo, ancora enormi? In agguato da sempre e, ancor piĂš oggi, in piena crisi economica mondiale, c'è il rischio dell'asservimento dei diritti di â&#x20AC;&#x153;cittadinanzaâ&#x20AC;? degli ultimi residenti di questo paesino della montagna lucana alle logiche e agli interessi dominanti delle cosidette â&#x20AC;&#x153;aree fortiâ&#x20AC;?. Non è un caso, per esempio, se nel piano turistico regionale, con una visione molto â&#x20AC;&#x153;reaganianaâ&#x20AC;? dello sviluppo, si è deciso di privilegiare â&#x20AC;&#x153;i centri di gravitazione turistica meglio posizionati sul mercatoâ&#x20AC;?. Câ&#x20AC;&#x2122;è il rischio di una subalternitĂ permanente, senza piĂš ritorno. Nella realtĂ dei numeri, delle persone, delle cose, dello stato di fatto è e diventa sempre piĂš difficile, pertanto, difendersi e conservarsi come paese e come comunitĂ . La politica locale, perciò, deve pretendere attenzione
Una veduta di San Paolo Albanese e il museo cittadino
e deve stare in costante e vigile allarme, in modo da percepire per tempo pericoli ed opportunitĂ , prima che il paese si svuoti definitivamente. Ă&#x2C6; il tempo che i pochi abitanti rimasti a San Paolo e, soprattutto, le nuove generazioni si prendano delle responsabilitĂ nel gestire risorse ed attivitĂ per migliorare la qualitĂ della vita del paese, per creare opportunitĂ vere di crescita economica ed occupazionale, per resistere, per reggere alle difficoltĂ crescenti, in particolare quelle ultime â&#x20AC;&#x153;liquidatorieâ&#x20AC;?, e per progredire nella massima coesione politica e sociale. Si chiude, ormai, un lungo periodo iniziato, alcuni decenni fa, con una intensa attivitĂ di animazione socioculturale, di sensibilizzazione, di promozione e di elaborazione di un progetto culturale, prima che politico, per la comunitĂ sanpaolese. Creando infrastrutture, servizi ed opportunitĂ e, al tempo stesso, conservando e difendendo risorse, condizioni e prerogative umane, sociali, culturali, ci si è preparati, in tutto questo tempo, al futuro, restando accorti a non provocare strappi con il passato, con le tradizioni, con le peculiaritĂ . Si è agito in continuitĂ di valori e in profonditĂ di radici, a partire da quelle etniche e linguistiche, di cui tutti sono rimasti â&#x20AC;&#x153;portatoriâ&#x20AC;?, anche lontani dal paese. Resta immutato lo spirito di appartenenza; resta l'orgoglio di aver partecipato con consapevolezza a un pezzo di storia, che ci ha coinvolti, e di essere stati capaci di intervenire in modo diretto e significativo in scelte di grande valore sia culturale sia politico su temi di rilevante interesse, come la salvaguardia e la tutela delle minoranze linguistiche e degli ambienti naturali. Le risorse umane, sociali, culturali, economiche, territoriali e naturali esistenti
possono, ora, permetterci di avanzare, con profitto, facendo investimenti nella messa in valore, gestione e â&#x20AC;&#x153;funzionamentoâ&#x20AC;? di tali risorse e nella manutenzione del territorio e dell'ambiente, nell'agricoltura e nei prodotti tipici e genuini, nell'artigianato tradizionale, nelle radici, nell'identitĂ etnico-linguistica, nella cultura materiale, nel museo della cultura Arbreshe, nel centro visita del parco nazionale del Pollino e nel turismo â&#x20AC;&#x153;consapevoleâ&#x20AC;? e di qualitĂ . Il paese ha bisogno, perciò, di nuove energie, impegnate con entusiasmo e con responsabilitĂ a misurarsi, ogni giorno, direttamente con la realtĂ delle cose, dei bisogni, delle emergenze.
Nella situazione di debolezza, in cui siamo caduti, c'è assoluto bisogno di pensare con sapienza e â&#x20AC;&#x153;alla grandeâ&#x20AC;?, di gettare, come si dice, la mente e il cuore oltre la â&#x20AC;&#x153;siepeâ&#x20AC;? e di tradurre, poi, con competenza le buone idee in fatti. Si sta soffrendo nel mondo un brutto periodo: la â&#x20AC;&#x153;grande recessioneâ&#x20AC;?. Alcuni dicono che stia, forse, per concludersi, ma avvertono il pericolo che si possa concludere prima di imparare a uscirne bene: capirne, cioè, le cause, individuarne le responsabilitĂ e rimuoverle. L'economia ed il modo di produrre, si dice infatti, non dovrebbero essere piĂš come prima. La comprensione di una simile prospettiva deve servire a definire
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nuove politiche, nuovi obiettivi, nuovi progetti; deve servire ad orientare la nostra vita e, soprattutto, la vita dei nostri figli, senza sprecare le nuove opportunitĂ . Con la recessione milioni di persone stanno perdendo il loro posto di lavoro. Molte persone espulse dal mercato del lavoro sono destinate a non rientrare piĂš in attivitĂ . Si distruggerĂ , cosĂŹ, per sempre la loro â&#x20AC;&#x153;capacitĂ di generare benessereâ&#x20AC;?. L'economista Krugman, recente premio Nobel, assicura, però, che â&#x20AC;&#x153;ci sono vaste risorse inutilizzate che possono essere rimesse al lavoroâ&#x20AC;?. Non sono, infatti, le risorse che scarseggiano, ma la nostra capacitĂ di â&#x20AC;&#x153;comprensioneâ&#x20AC;?.
Il consumismo, che ha condizionato fin qui il nostro stile di vita, pare sia entrato in crisi. C'è la possibilitĂ , quindi, di â&#x20AC;&#x153;ritrovare un giusto rapporto con le coseâ&#x20AC;?, come dice Pietro Citati in un suo articolo del 4 dicembre 2008: Addio consumismo, riscopriamo le cose. Sostiene Pietro Citati: ÂŤAbbiamo smarrito la sensazione di come è fatta una cosa: del suo peso, del suo spessore, dei suoi colori, delle sue ombre e del valore simbolico che può avere nella nostra vitaÂť.. Dobbiamo recuperare tutti le virtĂš della civiltĂ contadina, ritrovando la parsimonia, la sobrietĂ e lavorare in modo intelligente e funzionale, prima che tutto vada distrutto per sempre.
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Melfi Istituzioni e famiglie a piazza Duomo per i festeggiamenti
L’Ugl: «Manifestazione inibita»
Cerimonia celebrativa per la polizia penitenziaria
Ma i sindacati protestano: «Carenza di personale»
MELFI - Cerimonia celebrativa dell’annuale del corpo di polizia penitenziaria a Melfi, come disposto dal provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria di Basilicata, Napoleone Gasparo, il comitato organizzativo, appositamente istituito presso la casa circondariale della città federiciana. L’evento svoltosi nella magnifica cornice di piazza Duomo ha interessato gli istituti di pena di Potenza, Matera, Melfi, l’istituto penale per i minorenni di Potenza e l’ufficio per l’esecuzione penale esterna dei due capoluoghi di regione. Sul palco, allestito proprio davanti al pazzo vescovile, c’erano autorità religiose, civili e militari regionali. Hanno partecipato alla festa, inoltre, tantissimi familiari anche di ex appartenenti al corpo. «Una giornata particolare per noi tutti – spiega il commissario di polizia penitenziaria di Melfi, Daniela Occhionero - perchè finalmente siamo usciti fuori dalle mura dell’istituto per condividere la festa con tanta gente. Abbiamo preparato una cerimonia di tipo militare dal momento che il nostro, pur rimanendo un corpo ad ordinamento civile, ha una vera e propria organiz-
ABUSIVISMO EDILIZIO 4 avvisi di garanzia
zazione militare per questi aspetti organizzativi». Un buffet aperto ad autorità e familiari è stato offerto nelle stanze dell’episcopio, gentilmente messe a disposizione dal vescovo di Melfi, Gianfranco Todisco, che ha pure partecipato alla manifestazione. In una giornata di festa non si dimenticano i problemi pur nella consapevolezza di volerli affrontare con grande spirito di adattamento e abnegazione. «Come nel resto d’Italia – aggiunge il giovane ispettore, Occhionero – sovraffollamento delle carceri e carenza di organico sono i princi-
pali problemi con cui ci scontriamo. Un binomio che crea situazioni lavorative anche molto difficili. Nonostante le difficoltà, tuttavia, facciamo il possibile per compire al meglio il nostro dovere, pur tra mille problemi di ordine pratico». Vi è energia in una donna piena di entusiasmo e vitalità: «Siamo abituati a lavorare nelle difficoltà e nell’emergenza – conclude l’ispettore, Daniele Occhionero – ma ciò non mi impedisce di affermare che in simili difficili situazioni noi della polizia penitenziaria siamo davvero grandi». Vittorio Laviano
VENOSA - I carabinieri della compagnia di Venosa, in collaborazione con personale del Corpo forestale dello Stato, ieri, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di un’area edilizia abusiva che si estende per circa 1.700 metri quadrati, a Venosa. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Melfi, in accoglimento delle risultanze investigative condotte dalla stazione carabinieri di Venosa in collaborazione con le fiamme gialle di Ripacandida. Notificati le informazioni di garanzia a quattro persone, resesi responsabili, di aver realizzato fabbricati con opere abusive, non attenendosi alle prescrizioni concernenti la concessione ed attestando falsamente di aver eseguito i lavori conformemente al progetto.
MELFI - A margine delle celebrazioni per la festa annuale del corpo di polizia penitenziaria, la federazione nazionale Ugl, il Siappe-Snt e la Cgil-Fp hanno inscenato una protesta civile ma decisa. Eppure, ha denunciato ieri il vice segretario dell’Ugl, Vito Messina, «nonostante il carattere pacifico della contestazioni, ci è stato inibito di manifestare liberamente. Per ciò siamo rammaricati». I sindacati presenti ieri a piazza Duomo, a pochi metri dal palco dove si erano raccolte autorità civili, religiose e militari della regione Basilicata, hanno organizzato un sit in, esponendo bandiere e striscioni di contestazione. «Rappresentiamo le difficoltà che viviamo quotidianamente nelle strutture penitenziarie di Matera, Potenze e Melfi – spiega Messina – provocate dalla carenza di personale. Un fatto ancora più grave a ridosso del piano ferie estive». La protesta degli agenti penitenziaria di Basilicata si protrae da lungo tempo. «Denunciamo le quasi inesistenti relazioni sindacali esistenti nelle strutture di Potenza e Matera – aggiunge il sindacalista – circostanza già evidenziata in occasione della visita in
Basilicata del capo dipartimento, Franco Ionta. Purtroppo da allora nulla è cambiato». Con Ugl vi erano ieri a Melfi anche i confederali. «Ormai siamo costretti a doppi se non tripli turni di lavoro – commenta il segretario Fp Cgil, Giuseppe Morlino – per una situazione vicina al collasso. L’amministrazione penitenziaria centrale è stata costretta a far rientrare il personale distaccato per gravi problemi di famiglia. Negli ultimi giorni, inoltre, esiste una nuova circolare dove si confermano i mancati distacchi lavorativi per il personale neo eletto nei diversi consigli comunali. Denunciamo inoltre la mancata definizione del futuro del personale operante presso la centrale operativa di Melfi e l’ormai cronica carenza del personale femminile nella sede di Potenza.». Infine un ultimo commento. «Da due anni lamentiamo questi disservizi gravi – conclude il segretario regionale Ugl, Giovanni Tancredi – con tanti agenti di polizia penitenziaria che sono costretti a lavorare in totale assenza delle più elementari norme di sicurezza. Qualcuno svolge anche fino a tre turni consecutivi». vit. lav.
L’assessore Carbone presenta il cartellone degli appuntamenti
Quest’anno E..state a Melfi Dal teatro ai Negrita: iniziative per tutti i gusti MELFI - «Un cartellone estivo variegato, in grado di accontentare diverse fasce di età. I più giovani potranno dilettarsi con il concerto dei Gemelli Diversi, o con quello dei Negrita. Confermiamo lo spettacolo teatrale storico nel suggestivo scenario della sala del trono del castello di Melfi, proponiamo un cabaret di livello con presenze importanti, dando inoltre spazio alla cultura e agli spettacoli impegnati come quello con Tosca e Massimo Venturiello». Così l’assessore alla Cultura del comune di Melfi, Pina Carbone, alla presentazione di “Melfi in… estate” cartellone stagionale della città federiciana comprendente, teatro, musica, cabaret e cultura. Un programma che si sviluppa dal 27 giugno al 23 settembre. Da un punto di vista culturale meritano un’attenzione particolare, l’appuntamento del 23 luLAVELLO - Il circolo “Pianeta Terra” di Legambiente anche quest’anno, per la quindicesima volta, propone l’iniziativa “100 strade per giocare - la festa dell'aria”. «Un’occasione dice il presidente del circolo lavellese di Legambiente, Mauro Lapiccirella - per rilanciare le nostre vertenze per città più pulite, libere e vivibili per quartieri più partecipati e sicuri. Come ogni anno, la festa dell’aria tira le somme dell’iniziativa Mal’Aria con cui è stato misurato il tasso di inquinamento urbano della nostra città attraverso l’esposizione di “len-
glio, quando presso il museo civico del palazzo Donadoni, il famoso scrittore di origini melfitane, Raffaele Nigro, presenta il libro Santa Maria delle battaglie. Da non perdere anche lo spettacolo teatrale “La duchessa di Amalfi” con Sebastiano Lo Monaco e Mariangela D’Abbraccio. «E’ il terzo anno consecutivo asserisce Pina Carbone - che proponiamo uno spettacolo nel nostro castello, al fine di valorizzare il nostro monumento principale ed offrire al popolo melfitano un evento di spessore». Quest’anno, a causa di alcuni lavori presso il maniero tanto caro a Federico II, ci potrebbero essere alcuni inconvenienti, ma lo stesso assessore è a lavoro per risolvere entro il 5 agosto (data dello spettacolo), ogni problema. Per quanto riguarda il cabaret, il cartellone estivo della città di Melfi propone il Festival di Basilicata e Calabria, nella sua tappa finale.
Un appuntamento molto importante, che oltre a decretare il vincitore del festival, propone la partecipazione di ospiti rilevanti del panorama comico nazionale. La sera dell’8 agosto in piazza Duomo, interverranno Giovanni Cacioppo e Simone Tuttobene oltre a Nico Salatino, direttamente da Colorado Café. Per gli amanti del genere un’occasione di sicuro divertimento. Altro spettacolo da non perdere quello del 31 luglio, questa volta in piazza Pasquale Festa Campanile, proprio di fronte al palazzo di città con lo spettacoloconcerto che vedrà la partecipazione di Tosca e Massimo Venturiello. Da metà agosto, maggiore spazio ai più giovani con il concerto di ferragosto, nell’ambito dei festeggiamenti tradizionali in onore dell’Assunta con il concerto dei Gemelli Diversi che si terrà in piazza Duomo. Dopo la festa della birra, che
L’assessore Carbone presenta il cartellone estivo
questa volta si terrà in piazza Festa Campanile, sempre in questo luogo ci sarà il concerto dei Negrita, unico avvenimento dell’estate melfitana in cui è prevista una bigliettazione. Nonostante l’assessore alla cultura non abbia potuto dispor-
re di ingenti mezzi economici nell’allestimento del programma, è riuscita comunque ad organizzare un cartellone estivo che regge e che è in grado di soddisfare le esigenze dei melfitani. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
Lavello Strade chiuse al traffico e aperte ai giochi per rivendicare una maggiore vivibilità
Torna la festa dell’aria di Legambiente zuola acchiappasmog”. Anche quest'anno le vie più inquinate di Lavello si riconfermano corso Giustino Fortunato, le vie Verdi, Roma, Marconi, Murat, Federico di Svevia, Cavour e piazza Matteotti. E al sindaco lavellese verranno consegnate simbolicamente le lenzuola piene di smog insieme ad una serie di proposte concrete per miglio-
rare la viabilità urbana e soprattutto per scoraggiare il traffico veicolare a tutto vantaggio degli spazi ai pedoni». Dalle ore 9 fino alle ore 23 di domenica 28 giugno saranno chiuse al traffico ed aperte a 100 strade per giocare via Roma (dall'angolo di via De Manna), corso Umberto I e piazza Matteotti. Alla manifestazione parteciperanno varie asso-
ciazioni presenti sul territorio lavellese. Difatti contribuiranno all'iniziativa l'associazione Auser che farà rivivere i giochi di una volta, la Tavola della Pace che realizzerà una caccia al tesoro, le associazioni A'ssud, Lapil, la Croce Rossa Italiana che oltre ad assicurare l'assistenza, farà delle dimostrazioni di pronto intervento, l'associa-
zione Croce del Sud, l'associazione falconieri “De arte venandi” di Melfi che darà alcune dimostrazioni di addestramento dei falchi, la Protezione Civile e l'associazione Movimento Reale che esporrà un mercatino equo e solidale. Ci sarà poi il clown Piedino e i gonfiabili per tutti i bambini. Saranno organizzati giochi con premiazioni e alla fine
della serata ci sarà il karaoke dei bambini con Michele Di Noia. “Tutte le associazioni che parteciperanno a 100 strade per giocare - afferma il presidente del circolo “Pianeta Terra”, Lapiccirella - non faranno altro che avvalorare il principio che città più vivibili. E con meno strade inquinate dal traffico cittadino, con più aree pedonali e a traffico limitato e con il potenziamento del servizio urbano e la diminuizione dell'uso privato dell'automobile rappresentano esigenze forti che richiedono risposte urgenti”. Giuseppe Catarinella
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Sabato 27 giugno 2009 REDAZIONE: REDAZIONE: Piazza Piazza Mulino, Mulino, 15 -15 75100 - 75100 Matera Matera - Tel. - Tel. 0835.256440 0835.256440 Matera
Metaponto
Pomarico
Ruspe e disagi al lido
Gesto di disperazione
Un inizio di stagione bruciato dai lavori
Operaio in protesta minaccia il suicidio
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Presentato ieri il libro di Assunta Basentini “Diario di una cronista delle emozioni”
La voglia di ascoltare i bimbi «Una sintesi di fatti reali che procura sentimenti forti da raccontare» EMOZIONI forti e impegno quotidiano verso i “ bambini e i ragazzi incontrati sulla strada della vita”. E' questo il messaggio più significativo che emerge dal libro“Diario di una cronista delle emozioni” della psicologa lucana Assunta Basentini, presentato ieri sera a Matera nella sala “Levi” di palazzo Lanfranchi. Edito da Arduino Sacco Editore, il volume è ricco di esperienze significative che l'autrice ha voluto pubblicare per fare in modo che intorno alla questione dei minori ci fosse una maggiore attenzione. Ad introdurre e a coordinare i lavori è stato Oreste Lo Pomo, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Basilicata, che ha evidenziato come la Basentini da anni è impegnata a favore dei minori che vivono situazioni difficili e di disagio profondo e variegato. “Gli articoli, presenti nel volume - ha detto il presidente Lo Pomo - portano ad una riflessione individuale e collettiva e questo grazie anche alla testata giornalistica “Il Quotidiano della Basilicata” con cui la Basentini collabora, offrendo ai lettori importanti spunti di riflessioni”. Dopo il saluto del sindaco Emilio Nicola Buccico, che ha messo in evidenza la grande sensibilità della Basentini, che ha saputo capire il forte disagio sociale, vissuto principalmente dai minori, è seguito l'intervento di Lucia Serino, giornalista e caporedattore de” Il Quotidiano della Basilicata”. «Ricordo - ha detto la Serino - quando Assunta venne in redazione, esprimendo il desiderio di dare forma compiuta alle riflessioni sui tanti casi vissuti nel quotidiano riguardanti i minori. Con estrema serietà e professionalità ha saputo distinguere l'attività di psicologa da quella di cronista, garantendo al lettore approfondimenti e riflessioni intrisi di grande sensibilità. Mi ha colpito molto la frase ripetuta più volte dall'autrice: “non abbiamo saputo ascoltarti”, rivolta ai bambini, ai minori, che sono circondati, però, anche da tutta una rete di persone. Ascoltare i ragazzi significa assecondarli nei loro desideri e nelle loro esi-
Maturità Superate le difficoltà
Seconda prova con batticuore
genze, riscoprendo quella semplicità dei valori da cui spesso una cultura velocistica ci allontana”. La Basentini attraverso le pagine del suo libro riesce a trasmettere le sue emozioni ai lettori che riescono a cogliere l'entusiasmo con il quale affronta le problematiche minorile e familiari. E così, come afferma Arrigo Levi nella prefazione al libro, la Basentini “esprime la passione di chi non esita a schierarsi con chi ha bisogno di essere sorretto e accompagnato in condizioni di vita particolarmente difficili, talvolta critiche”. “Questo libro - ha spiegato l'autrice durante la serata di presentazione - nasce dal bisogno di riordinare le esperienze di vita, che ho voluto mettere insieme in un diario». Un vero e proprio approfondimento del lavoro svolto con un occhio particolare ai temi del quotidiano che sono stati trattati viene sottolineato dall’autrice che aggiunge: «Si tratta di una sintesi di fatti reali», ha concluso ancora la Basentini, «che vale la pena raccontare per le forti emozioni che procurano; ho sentito l'esigenza di portare anche qui a Matera questo mio lavoro perché professionalmente devo molto a questa città». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
ULTIM’ORA
Presidio lavoratori Ex Sma SEDICI lavoratori ex Sma della provincia di Matera, attualmente Vie Blu, iscritti regolarmente nella Short-List regionale, a seguito di visita medica preassuntiva risultando non idonei per la mansione specifica, ma idonei a svolgere altre mansioni, dall'undici maggio 2009 sono rimasti a casa senza lavoro e senza alcuna prospettiva di essere riassunti. «Un episodio increscioso senza precedenti», sottolineano le organizzazioni sindacali. Del problema sono stati investiti la regione Basilicata e la Provincia di Matera attraverso l'agenzia Apea, per trovare una soluzione. La Flai Cgil di Matera insieme a Fai-Cisl e Uila- Uil nei vari incontri tenutisi presso l'Apea e la regione Basilicata ha tentato in tutti i modi di addivenire a proposte risolutive del problema. La regione Basilicata tramite l'assessore Vincenzo Santochirico e l'Apea, tramite il presidente Francesco Bitondo, avevano dato rassicurazioni e garanzie affinchè si dessero risposte risolutive a questi sedici lavoratori. «Purtroppo con nostro rammarico e stupore, nella riunione del 25 giugno - continuano i sindacati - si è appreso che l'Apea ha considerato il problema di difficile soluzione e che tale situazione non puo' essere da essa affrontata positivamente scaricando così, ogni responsabilità di soluzione sulla regione Basilicata». Di fronte a tale atteggiamento, la Flai Cgil di Matera insieme a Fai-Cisl e Uila-Uil per richiamare l'attenzione delle istituzioni a qualsiasi livello e dei mezzi di informazione, hanno deciso coi lavoratori interessati di tenere un presidio nella giornata di lunedì 29 giugno, davanti alla sede della direzione aziendale Apea, ubicata a Matera in contrada rondinelle. «La Flai Cgil di Matera - conclude la nota - utilizzerà tutti i mezzi disponibili per tutelare i diritti di questi sedici lavoratori e la difesa dei sedici posti di lavoro». matera@luedi.it
TERMINATA la seconda giornata di esami di maturità, il bilancio stilato dagli studenti alle prese con la fatidica seconda prova non è stato affatto positivo. Non poche, infatti, sono state le difficoltà che i maturandi 2009 hanno riscontrato nelle rispettive prove, diversificate a seconda delle scuole, difficoltà che non hanno fatto altro che aumentare l'ansia e la tensione per la prova più difficile dell'esame di Stato. All'uscita del liceo scientifico Alighieri, infatti, aleggiava sconforto tra gli studenti alla prese con una prova di matematica molto difficile che, qualcuno non è neanche riuscito a completare: «La prova era difficile non tanto per i quesiti quanto per il problema. ha dichiarato la giovane Xenia -Tuttavia il peggio è passato, sicuramente la prova di lunedì sarà molto più semplice». Ardua anche la prova d'informatica per i diplomandi dell'Olivetti e quella di tecnologie chimiche ed industriali per i diplomandi del Morra settore chimicobiologico ai quali è stato chiesto di stilare una relazione avente come oggetto l'analisi del petrolio: «Poteva andare meglio solo perché l'argomento oggetto d'esame non è stato approfondito durante l'anno scolastico», ha dichiarato Margherita Lomonaco. «La prova era difficilissima infatti, rispetto agli altri anni vi erano sfumatureche l'hanno resa molto più complessa tanto che ad un certo
punto un pò tutti in classe ci siamo bloccati. - ha dichiarato Nicola Guerrieri studente dell'Olivetti - Infatti il tema della creazione del database, che ha caratterizzato l'esame ci aveva già messo in difficoltà durante l'anno, è stata davvero dura e meno male che si diceva che con la Gelmini gli esami di Stato sarebbe stati più semplici». Prova difficile anche quella di economia aziendale per i ragionieri Igea, un pò più facile per gli studenti del liceo classico alle prese con una versione di Cicerone. «Sarà perché mi sento abbastanza tranquilla ma penso che la prova sia andata bene e anche se non ci aspettavamo il brano di Cicerone devo dire che, oltretutto, non era neanche molto difficile, ci aspettavamo di peggio» ha dichiarato Angela Vitella del liceo classico. Prova fattibile anche per i diplomandi della Loperfido indirizzo linguistico come dichiarato dalla giovane Cristina Bottarini: «Io ho scelto il testo in inglese e devo dire che era di facile comprensione, mi è sembrato addirittura più semplice di un normale compito in classe infatti in aula c'era un clima molto tranquillo». La prossima prova si terrà lunedì con l'altrettanto temuto “quizzone” in cui si verificheranno conoscenze in diverse materie prima di approdare al vero punto di arrivo ovvero gli esami orali. Milena Scalcione provinciamt@luedi.it
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Matera
Sabato 27 giugno 2009
Il â&#x20AC;&#x153;custodeâ&#x20AC;? dei pezzi del carro La festa raccontata del trentottenne Gianfranco De Palo, uno degli assaltatori ANGIOLETTI, San Pietro edizione 2006, San Marco e la Madonna (di quando il carro si ruppe dinnanzi all'ex Upim), sono alcuni dei cimeli custoditi da un assaltatore del carro. Gianfranco De Palo ha 38 anni e da 23 segue con passione ogni passo della festa prima di â&#x20AC;&#x153;strappareâ&#x20AC;? un manufatto che andrĂ ad arricchire la sua collezione. Una passione nata in tenera etĂ . Abitando nel rione Piccianello, sin da piccolo ha coltivato l'amore per il carro. Il manufatto di cartapesta lo vedeva costruire mentre giocava al pallone con gli amici, lo voleva â&#x20AC;&#x153;sfasciareâ&#x20AC;? e infine voleva rivedere lo scheletro tornare verso Piccianello per continuare il giorno dopo nello â&#x20AC;&#x153;strappoâ&#x20AC;? degli ultimi pezzi di carta colorata. Nella storia di un veterano dello strappo câ&#x20AC;&#x2122;è una tappa importante, nel 1996, anno in cui il carro fu bruciato. Gianfranco era in viaggio di nozze e fu un amico a dargli la notizia oltre a dirgli degli appelli fatti attraverso la televisione per recuperare dei pezzi degli anni precedenti. Per devozione autorizzò il suo amico a prendere alcuni dei pezzi custoditi per partecipare cosĂŹ alla ricostruzione. Tornato dal viaggio il primo luglio (anche le date del viaggio di nozze non furono scelte a caso) partecipò alla festa per riappropriarsi di un pezzo che lui stesso aveva donato. I pezzi del carro non si toccano e non sono oggetti di mercato. Lo dimostra il fatto che per un quadro posto alle spalle dell'auriga dell'edizione 2000 rappresentante un paesaggio un avvocato era disposto a pagare, invano, 5.000 euro. ÂŤIl giorno della festa del 2 luglio è vissuto come un giorno meraviglioso. Dalle 5 del mattino partecipo alla processione dei pastori con i miei figli. racconta Gianfranco - Eâ&#x20AC;&#x2122; un giorno lunghissimo che non finisce mai. Alle 12, con la mia famiglia, raggiungo piazza Vittorio Veneto dove attendiamo l'arrivo della Madonna dalla chiesa di Piccianello. Eâ&#x20AC;&#x2122; un'emozione bellissima vedere tanta gente per strada prima di recarci a casa per un pranzo di poche portate: pasta al forno e agnello arrostoÂť. La festa volge al termine e dal primo pomeriggio Gianfranco si dedica esclusivamente al carro. Verso le 16,30 si reca nel rione Piccianello dove attende l'arrivo della Madonna che viene messa sul carro trionfale. Inizia il fermento per qualcosa di speciale. Il carro esce dalla sua
AUGURIO DI PROSPERITAâ&#x20AC;&#x2122; E BENESSERE LO â&#x20AC;&#x153;strappoâ&#x20AC;? del carro di Maria Santissima della Bruna è uno dei momenti storici folcloristici del giorno della festa. Il lavoro del maestro cartapestaio fatto di statue, angeli, santi, colombi e madonne nelle diverse forme ricche di colori vivaci, in pochi minuti di consegna alla cittĂ vengono strappati e i pezzi vengono portati in trofeo e tenuti come ricordo dell'assalto, è segno di grande devozione ma anche augurio di prosperitĂ e benessere. Il Carro dopo i tre giri in piazza san Francesco, viene trasportato da otto muli e "scortato" dai cavalieri, dalle forze dell'ordine e da volontari che lo circondano per evitarne la distruzione prima dell'arrivo in piazza Vittorio Veneto dove tra la calca della gente sarĂ assaltato per cercare di appropriarsi di una statua o di altro ornamento frutto di un'opera d'arte costruito in soli tre mesi e distrutta in pochi minuti. Negli ultimi anni questa tradizione era â&#x20AC;&#x153;traditaâ&#x20AC;? dallo strappo in via del Corso tra il disappunto generale dei fedeli che in alcune occasioni non si sono risparmiati in fischi, urla e qualche ceffone. Secondo una leggenda, la distruzione del carro è da riferirsi al momento in cui i Saraceni volevano appropriarsi della statua della Madonna e i materani fecero trovare solo il Carro. Fu cosĂŹ che i crudeli conquistatori non trovando la statua, lo distrussero per vendetta e i cittadini lo riproposero ancora piĂš bello l'anno seguente successivo. mic.fer. Gianfranco De Palo (foto Videouno)
fabbrica e si dirige verso la chiesa di Piccianello dove sosta per fotografi e fedeli. E' lĂŹ che si decide quale possa essere il pezzo da strappare. Dopo aver deciso è il momento di â&#x20AC;&#x153;marcare a uo-
moâ&#x20AC;? ogni passo e non allontanarsi dalla preda da seguire fino al momento della rottura. La riuscita o meno è un fattore secondario. L'episodio piĂš bello della festa per Gianfranco rima-
ne sicuramente lo strappo del manufatto anche se non disdegna la processione dei pastori, quando tanta gente corre divertita tra le urla. Sulla protezione del manufatto, a Gianfranco non
piace questo tipo di protezione fatto di forze dell'ordine in barriera del carro. Lui fa autocritica: Purtroppo siamo stati noi a volere questo perchè in passato non sempre il carro arrivava al centro.
Comunque il mio desiderio è di fare tornare, come nella storia piÚ antica, persone vestite da gladiatori intorno al carro fino allo strappo. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Uno dei pezzi custoditi da Gianfranco, a sinistra il momento dello strappo del carro dello scorso anno (foto Videouno)
Di Lorenzo: ÂŤNecessaria lâ&#x20AC;&#x2122;istituzione di una scuola di maestri cartapestaiÂť ÂŤIL POTENZIAMENTO e la promozione delle iniziative collegate ai festeggiamenti che si celebrano a Matera il 2 luglio in onore di Maria Santissima della Bruna e la istituzione nella cittĂ dei Sassi di una scuola regionale di maestri cartapestai sono necessitĂ ineludibili e rappresenterebbero, sicuramente, un ulteriore ed importante impulso alle attivitĂ turistiche e culturali per la cittĂ di Matera ed un altro significativo motivo per indurre i turisti a visitare e a soggiornare nella cittĂ dei
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SassiÂť. Eâ&#x20AC;&#x2122; quanto dichiarato dal consigliere regionale, Pasquale Di Lorenzo (misto -Pdl) che per queste ragioni ha presentato due emendamenti al Disegno di legge di assestamento al bilancio di previsione per lâ&#x20AC;&#x2122;esercizio finanziario 2009 che ha iniziato lâ&#x20AC;&#x2122;iter di approvazione nelle competenti commissioni consiliari. ÂŤPer quanto riguarda i festeggiamenti del 2 luglio e le attivitĂ collaterali che si svolgono prima e dopo tale data afferma il consigliere - è stato richiesto un contributo aggiuntivo di 100.000 euro per ogni anno di riferimento per meglio rispondere alle molteplice esigenze delle celebrazioni. Con quello riguardante lâ&#x20AC;&#x2122;istituzione a Matera di una scuola di maestri cartapestai â&#x20AC;&#x201C; spiega Di Lorenzo - si vuole dare corpo e sostanza ad unâ&#x20AC;&#x2122;arte che, tramandatasi di generazione in generazione, continua ancora oggi, sia pure tra mille difficoltĂ , a dare segni tangibili della sua vitalitĂ attraverso lavori che rappresentano autentiche opere dâ&#x20AC;&#x2122;arteÂť.
Presso la sala del Comitato le opere di Tony Montemurro
La Bruna dipinta su sei tele SEI quadri di grandi dimensioni per raccontare la festa dei materani. Le opere, esposte presso la sala del Comitato Maria Santissima della Bruna in via del Corso 108, sono state realizzate negli ultimi anni dal pittore sessantaseienne Tony Montemurro. â&#x20AC;&#x153;Fantasia e immaginazione: reliquie di una festaâ&#x20AC;? è il titolo della mostra, che rientra nel cartellone delle iniziative legate ai festeggiamenti del 2 luglio e che resterĂ aperta fino al prossimo 15 luglio. Acquerelli delicati, coriandoli di figure e cose, esplosione di luci, tratti naif, che caratterizzano la pittura di questo artista nato e cresciuto nel Sasso Barisano, trasmettono un'intensitĂ religiosa di cui ormai si è perso il ricordo, quasi cancellata in pochi anni da una devastante omologazione. Dalla processione del Carro alla sua difesa, dai fuochi d'artificio allo spettacolo di un concerto eseguito nella cassarmonica in piazza Vittorio Veneto, e poi i cavalieri, la folla partecipe sono alcuni momenti della festa della Bruna che l'artista fa rivivere nelle sue tele. Sono immagini che ogni 2 luglio a Matera si ripetono immutate da tempo, quasi come una favola (â&#x20AC;&#x153;Fantasia e immaginazioneâ&#x20AC;?, appunto), che è riproposta sempre uguale e che mai ci si stanca di seguire. ÂŤTony Montemurro - ha affermato il presidente del Comitato Festa della Bruna, Franco Palumbo - ci accompagna cosĂŹ a leggere la fiaba nascosta dell'avvenimento, fatto di colori e di umori, di devozioni e di odori, che si confondono tra i silenzi mi-
stici. Nelle sue composizioni pittoriche il tempo sembra cristallizzato; si avverte solo la penitenza dei ricordi. Quando dipinge è quasi un eremita, nella sua casa-studio incastonata nell'antico rione del Barisano (dreta a Sant Recch), una casa che trasuda catechismi e ricami, insegnati da una vacandia, la zia Cecilia che trovava proprio in quella abitazione le trame della fiaba. L'artista materano materializza sulla tela i ricordi ancora vividi della sua infanzia trascorsa nei Sassi, quando la vita era fatta di piccole cose semplici e la partecipazione alla festa della Patrona di Matera era pervasa da una partecipazione profondamente devota, che Montemurro rende attraverso il suo tratto inconfondibile ed un cromatismo originale. E' predominante, nelle opere dell'artista materano dall'inesauribile fantasia, il riferimento alla vita che si svolgeva negli antichi rioni in tufo fino alla metà del secolo scorso ed alle tradizioni locali, ma arricchito con segni e connotazioni universali. La sua arte è apprezzata in diverse nazioni, come, per esempio, la Finlandia. Numerosa è anche la sua produzione di cartoline commemorative, fra le quali vanno ricordate quelle sulla visita di papa Giovanni Paolo II a Matera e quelle sulla festa di Maria Santissima della Bruna. Inoltre, ha disegnato il primo annullo postale con l'effigie del carro trionfale in occasione dell'emissione di un francobollo dedicato alla città di Matera. Biagio Tarasco
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32 Matera San Pietro, San Marco e la Madonna sono solo alcuni dei cimeli che è riuscito a strappare
Festeggiati in città i 235 anni dalla fondazione del Corpo della Guardia di finanza
Fiamme gialle in prima linea Scoperti negli ultimi 5 mesi oltre 12 milioni di euro sottratti a tassazione FIAMME gialle da 235 anni in prima linea con un bilancio di tutto rispetto nella provincia di Matera. Ieri, nel nel corso della celebrazione del 235° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di finanza, il comandante provinciale colonnello Salvatore Luongo ha ricordato che «la bicentenaria storia della Guardia di finanza inizia con la vigilanza delle frontiere che implica una duplice attitudine: militare, tipica di chi vigila e difende il confine della Patria, e di polizia, necessaria per il controllo dei traffici e dei movimenti delle merci, valore e persone attraverso la linea di frontiera». Il colonnello Luongo ha quindi illustrato i risultati operativi conseguiti negli ultimi mesi. In particolare, nel corso dei primi cinque mesi del 2009 sono state svolte 165 tra verifiche fiscali sostanziali e controlli, che hanno portato alla scoperta di: oltre 12 milioni di euro di elementi di reddito sottratti a tassazione; oltre 2 milioni di euro di iva evasa; 21 evasori totali e paratotali e 61 lavoratori in nero e irregolari. Sono state inoltre scoperte truffe ai danni del bilancio nazionale, locale e comunitario per oltre 6 milioni di euro. 1.322 tra persone ed esercizi commerciali sono stati controllati dai baschi verdi cha hanno rilevato oltre il 22% di infrazioni. I militari della Fiamme
A sinistra, un’immagine di repertorio degli ufficiali del Comando provinciale della Guardia di finanza di Matera
gialle hanno operato sequestri di: stupefacenti (oltre 220 grammi); merci contraffatte, non conformi alla normativa Ce o che violavano il “diritto d'autore” (oltre 9.600 articoli di vario genere); oltre 6 kg di tabacchi lavorati esteri di contrabbando); apparecchi da intrattenimento e divertimento ( 4 videogiochi illegali del tipo “videopoker”); 2 aree destinate a discariche abusive, per complessivi 128.564 mq..
Sono state denunziate all'autorità giudiziaria 156 persone, di cui 4 in stato d'arresto. Nel secondo semestre del 2008 sono state svolte 261 tra verifiche fiscali sostanziali e controlli, che hanno portato alla scoperta di: oltre 9 milioni di euro di elementi di reddito sottratti a tassazione; oltre 5 milioni di euro di iva evasa; 22 evasori totali e paratotali; 34 lavoratori in nero e irregolari. Sono state scoperte truffe ai danni del bilan-
cio nazionale, locale e comunitario per oltre 109 milioni di euro. Sono state controllate 1.843 persone ed esercizi commerciali con oltre il 25% di infrazioni rilevate. Sono stati effettuati sequestri di: stupefacenti (oltre 130 grammi); merci contraffatte, non conformi alla normativa ce o che violavano il “diritto d'autore” (oltre 13.400 articoli di vario genere); oltre 33 kg di tabacchi lavorati esteri di contrabbando; apparecchi da in-
Dall’inizio dell’anno 53 persone denunciate per guida in stato di ebbrezza
Per l’alcol tolleranza zero Operazione Dioniso, bilancio positivo dei carabinieri SONO 53 le persone denunciate dai carabinieri di Matera, dall'inizio dell'anno ad oggi, per guida in stato di ebbrezza alcolica. Le ultime denunce, la notte scorsa. Quella che he per quattro materani doveva essere una lunga “notte brava” doveva E' terminata con denunce e il ritiro della patente quella c. Ci hanno pensato i carabinieri della Compagnia di Matera, nella notte tra giovedì e ieri, ad interrompere l'euforia dei guidatori “alticci” e del tutto incoscienti. Incuranti delle conseguenze che avrebbe potuto avere la loro condotta, erano tranquillamente al volante . I quattro, di 36, 35, 29 e 27 anni sono stati fermati durante alcuni posti di controllo e, sottoposti, come di consueto, ad accertamento con l'etilometro, strumentazione in dotazione ai militari dell'Arma. Gli accertamenti hanno fatto registrare valori, relativi alla presenza di alcool nel sangue, superiori ai limiti stabiliti dalla legge. Infatti, i valori registrati sono compresi fra 0,70 e 1,90 g/l: secondo la normativa vigente, il valore massimo da non superare è di 0,5 g/l. Le autovetture dei ragazzi sono state sottoposte a fermo e affidate ad altre persone. Queste ultime denunce si aggiungono a quelle dei giorni scorsi, sempre nell'ambito dell'operazione Dioniso, promossa dal Comando provinciale dei carabinieri di Matera. L'attività serrata di controllo per contrastare l'abuso di alcol e la guida in stato di ebbrezza e che, già, fino ad oggi, ha consentito di acquisire ottimi risulta-
ti, proseguirà e sarà ulteriormente intensificata, specie nei fine settimana e durante il periodo estivo, con particolare riferimento alle località turistiche e alle aree di solita aggregazione notturna dei giovani. Tolleranza zero, quindi, da parte dei militari dell'Arma. Tra l'altro, è proprio il consumo di alcolici, alla base di incidenti e malattie, a causare un decesso su 25 nel mondo. In Europa è responsabile addirittura di una morte su dieci, sulla base dei dati di uno studio canadese pubblicato su “Lancet”, che accoglie anche altre due ricerche sul consumo di alcolici e sugli effetti allarmanti. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
trattenimento e divertimento (7 videogiochi illegali del tipo “videopoker”); una discarica abusiva e un’azienda che smaltiva amianto. Sono state denunziate all'autorità giudiziaria 174 persone, di cui nr. 19 in stato d'arresto. Non mancano gli obiettivi strategici che la guardia di finanza della provincia di matera assicurerà sulla base delle priorità stabilite dall'autorità politica nel corso del 2009: Per quanto riguarda l'attività a tutela delle entrate: esecuzione di 421 verifiche sostanziali e controlli; lotta all'economia sommersa, all'evasione fiscale internazionale e al gioco illegale e clandestino; a tutela delle uscite sono condotte indagini in materia di frodi comunitarie, sugli incentivi alle attività produttive e in materia di spesa pubblica nazionale; a tutela del mercato dei capitali i finanzieri sono impegnati con ispezioni antiriciclaggio; approfondimento delle segnalazione di operazioni finanziarie sospette; contrasto alla falsificazione dei mezzi di pagamento. Infine, in merito alle attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi: monitoraggio dei prezzi per il controllo del carovita; contrasto alla contraffazione dei marchi, alla pirateria audiovisiva; controlli in tema di sicurezza dei prodotti.
BOX BREVI Furto in parrocchia
Convalidati gli arresti dei 4 ladri IL giudice monocratico presso il Tribunale di Matera, Roberto Spagnuolo, ha convalidato ieri l'arresto nei confronti di quattro romeni, tre uomini e una donna di età compresa trai 20 e i 45 anni, arrestati nei giorni scorsi a Matera dalla Polizia di Stato con l'accusa di furto aggravato nei pressi di una parrocchia. Nel successivo procedimento per direttissima gli immigrati, difesi dall'avvocato Michelangelo Bonelli, hanno patteggiato una pena a sei di reclusione convertita in una pecuniaria complessiva di 7.140 euro ciascuno. Tutti hanno ottenuto la sospensione della pena.
Provincia di Matera
Bando per la Cavonica LA Provincia di Matera ha pubblicato il bando per i lavori di completamento della strada Cavonica. I lavori sono relativi al secondo lotto che riguarda il tratto da «Sorgente Molino-Fosso Acqua Bianca». L’importo a base d’asta è definito in 500 mila euro. L’impresa aggiudicataria dovrà completare le opere entro 150 giorni dalla consegna, Le domande dovranno pervenire entro il 21 luglio. aaaa
Dà buoni risultati di reinserimento il progetto Magazzini BizzaRRRo del Dsm della salute mentale e al LA costituzione di una reinserimento nella sopiccola cooperativa di cietà di dieci persone produzione e lavoro e di con problemi di soffeun punto vendita in citrenza psichica». Il protà sono alcuni dei risulgramma, durato un antati raggiunti dal prono e svolto presso il Cip getto “Magazzini Bizdi Serra Rifusa, è stato zaRRRo», promosso realizzato uno spazio-ladall’Arci di Matera e dal boratorio per la raccolCentro Diurno-Centro ta, il restyling e la venintegrato polivalente dita di oggettistica usa(Cip) del Dipartimento ta. di salute Mentale Le tre «R» del nome dell’Azienda sanitaria BizzaRRRo (Recupero, locale di Matera Restyling e Risparmio) nell’ambito del prohanno rappresentato le gramma nazionale di tre fasi del progetto, con integrazione per disal’obiettivo di arrivare a giati mentali «Salute e Il progetto presentato stamattina un reinserimento contiLIbertà». «L'iniziativa – ha detto il presidente nuativo dei soggetti svantaggiati. Oggi e domani in piazza Vittorio Venedell’Arci, Mirko Macina – ha attivato percorsi di inclusione, autonomia e cit- to, sarà attivato un punto vendita espotadinanza finalizzati alla promozione sitivo dei lavori prodotti.
Fondazione lucana antiusura
Finanziate 22 delle 134 richieste LA Fondazione lucana antiusura “Monsignor Vincenzo Cavalla»ha finanziato dall’inizio dell’anno a oggi 22 delle 134 richieste pervenute, per un importo di 353.881 euro. Lo ha reso noto il presidente della Fondazione, don Basilio Gavazzeni, al termine di una riunione del consiglio di amministrazione. Il patrimonio della Fondazione, inoltre, ha avuto un incremento in sei mesi di circa 584 mila euro euro, di cui 509 mila provenienti dal ministero dell’Economia.
Prefettura
Via alla prevenzione incendi CON l’obiettivo «di ottimizzare l'impiego di uomini, mezzi e dei servizi di prevenzione e intervento nella lotta agli incendi boschivi», si è tenuto a Matera un incontro tecnico tra operatori e responsabili della Protezione civile di Basilicata, della Provincia di Matera, del Corpo Forestale dello Stato, dei vigili del fuoco e dei Volontari per l’Ambiente. L’incontro, presieduto dal dirigente della Protezione Civile della Prefettura, Ermelinda Camerini, ha consentito di verificare consistenza e modalità operative dei singoli soggetti di intervento .
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Matera 33
Sabato 27 giugno 2009
Sabato 27 giugno 2009
TAXI MATERA 3332685173
Fanny
Vita e Michele
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Consorzio Vini Matera Doc DA oggi a domani il Consorzio di tutela Vini Matera Doc ha promosso la seconda edizione del "Matera Wine Festival" un programma di iniziative rivolte alla conoscenza ed alla promozione della produzione vitivinicola regionale: il programma dei due giorni prevede la degustazione dei vini dellle otto aziende del Matera Doc, ma anche degli altri Doc di Basilicata: Aglianico del Vulture, Grottino di Roccanova e Terre dell'Alta Val d'Agri.
Cinquant’anni di Scaletta
Da oggi ti chiameremo dottoressa! 110 e lode più il riconoscimento speciale della commissione: di più non si poteva! Congratulazioni da mamma, papà e Vincenzo alla neodottoressa Fanny Ruggieri.
Auguri di un brillante matrimonio a Michele Consoli e Vita Piaggione che oggi coronano il loro sogno d'Amore. Non si puo' non condividere tale lieta notizia per illuminare il mondo che vi gira intorno con tanta tanta letizia. Un abbraccio e due baci da tutti quelli che vi vogliono bene.
FINO a fine agosto negli ipogei di San Francesco mostra documentaria sui cinquant’anni del Circolo La Scaletta. La mostra percorre le varie tappe dell'avventura culturale del Circolo che sono illustrate da oltre 60 pannelli. Sono anche esposte le varie pubblicazioni: dallo storico volume sulle chiese rupestri di Matera ai cataloghi delle grandi mostre.
Passeggiate dell’Onyx OGGI il quinto appuntamento con le Passeggiate dell'Onyx avrà come tema: “Erano le torri del Castelvecchio?”. La partenza è prevista alle 18,30 da piazza Sedile e proseguirà insieme a Gregorio Padula che illustrerà i luoghi più suggestivi, utili a seguire la linea logica del tema della Passeggiata. In via Muro, Angelo Sarra proseguirà il percorso storico con i racconti materani. La Passeggiata si concluderà, come di consueto con le degustazioni di prodotti tipici curata dallo chef di Villa Schiuma.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 UVA MOTTA C. Via Gravina 40 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/254331
Croce verde Sert Cooperativa Associazione
0835/262260 0835/336882 0835/331314
0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Mirabilia Dei di Sansone L'ARTISTA materano Andrea Sansone, dopo aver avviato la sua attività artistica a Monza, ritorna nella città dei Sassi per presentare la sua prima mostra personale di "arte sacra". Mirabilia Dei offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare dipinti, riproduzioni, affreschi, bozzetti a matita e tante altre opere d'arte. Si tratta naturalmente di opere a tema religioso che creano un percorso attraverso le meraviglie di Dio, dalla creazione dell'uomo al giudizio universale. E le opere saranno esposte non a caso in una delle più belle chiese presenti al piano del centro storico cittadino, quella del Purgatorio. Appuntamento per l'inaugurazione sabato 27 giugno alle ore 17 presso la chiesa del Purgatorio in via Ridola a Matera. Si potrà visitare fino all’undici luglio.
Mostra di Basaldella SARA’ inaugurata oggi alle 17,30 a Matera la mostra di scultura dedicata quest'anno a Dino Basaldella. Per introdurre l'interessante antologica, ieri nell'atrio di ingresso del Musma, Museo della Scultura Contemporanea (Palazzo Pomarici - Via San Giacomo - Sasso Caveoso), è stato proiettato una serie di documenti televisivi e cinematografici sullo studio, sulle opere monumentali e sulle mostre di Dino Basaldella nel Castello di Udine, nel Castello di San Giusto a Trieste e in Villa Manin a Passariano. Oltre a una nutrita serie di testimonianze da parte di artisti, architetti e critici, sarà interessante ascoltare Dino Basaldella nella sua intervista concessa a "L'Approdo" nel 1966. All'evento prenderanno parte Caterina Basaldella, Alberto Zanmatti e Giuseppe Appella.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Transformers La vendetta del caduto 19 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala Riservata •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Un’estate ai Caraibi 18 - 19,50 - 21,45
•CINEMAANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Una notte al museo 2 19,30 La fuga 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Antichrist 19,30 Che L’argentino 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva CINEMA MOJTO Generazione 1000 euro 22,15
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Pomarico Un operaio è rimasto oltre tre ore sul tetto per un mancato indennizzo dell’Inps
Minaccia il suicidio per avere giustizia POMARICO - Minaccia il gesto estremo per chiedere il rispetto dei propri diritti di lavoratore. Ha provocato momenti d'angoscia il cinquantenne Giuseppe Glionna, operaio di Pomarico, attualmente disoccupato, che ieri dalle dieci e trenta della mattina fino a circa le quattordici, è stato seduto sul tetto dell'abitazione dove vive, minacciando di lanciarsi nel vuoto. Glionna ha deciso di scendere e interrompere la protesta dopo un lungo colloquio con il capitano dei carabinieri di Matera, Donato D'Amato, e concedere un'intervista al Quotidia-
no tramite la quale rendere pubblica la propria vicenda. D'Amato, tra le altre cose, per il pomeriggio di ieri, aveva già concordato un appuntamento con il direttore materano dell'Inps per valutare la questione. Le rassicurazioni per un impegno, giunte soprattutto da D'Amato protagonista come mediatore, sono servite intanto per far tornare sui propri passi Glionna; innanzitutto, dando un po' di pace a moglie e figlio, poi liberando Vigili del Fuoco e uomini del 118 impegnati per ore sul posto. A tentare di cambiare idea al disoccupato, sul
luogo si è fatto vedere anche il primo cittadino, Giuseppe Casolaro. Sul balcone di casa Glionna era, comunque, già affisso un cartello con l'articolo 38 della Costituzione. In un momento quasi di calma, sbollita un po' di tensione e assicurato l'ingresso dell'uomo in casa sua, le richieste arrivano immediatamente. «C'è poco da dire -afferma Glionna- mi devono riconoscere l'indennità di malattia e i danni subiti». La situazione difficile dell'ex carpentiere, infatti, è cominciata il 23 agosto 2007. «Lavoravo presso la “Nan montaggi srl” e subii
la frattura dell'omero sinistro -comincia a spiegare- e da allora non ho ricevuto che circa 173 euro, e nient'altro». Come ha fatto, quindi, ad andare avanti? «Con il braccio in queste condizioni (e mostra della radiografie dove si vedono ferro e bulloni nell'arto, ndr) e non avendo soldi non sono riuscito a proseguire neppure il percorso di cura, figuriamoci andare a lavorare». Con quali soldi avete portato avanti le cose? «Negli ultimi tempi avevo pensato di vendere la casa che stavo costruendo, per tirare avanti, ma nemme-
Pomarico
no questo riusciamo a fare oggi». Come vuole e pensa si possa intervenire per il tuo problema? «Semplicemente riconoscendomi quello che mi spetta, quello che un lavoratore negli anni ha maturato e l'infortu-
nio che ho subito mi deve essere riconosciuto». Nonostante in passato, addirittura, qualche sindacato e l'Ispettorato del lavoro pare avessero sconsigliato di cominciare la battaglia. Nunzio Festa
E’ tutto ambientato in città il nuovo corto tra sogno e realtà del regista emergente
Pisticci diventa set a cielo aperto Due giorni di riprese nel centro storico per “Le notti bianche” di Patanè PISTICCI - Il centro storico di Pisticci diventa set cinematografico de “Le notti bianche”, un corto la cui direzione è stata affidata al regista emergente Cristian Patanè, che oggi e domani girerà diverse scene della pellicola nel rione Terravecchia. La scelta di Pisticci come location dell'opera passa attraverso la figura di Stefano Di Berardino, presidente della “Basilicata Film Commission” e assiduo frequentatore di quell'ambiente originale, creativo ed attrattivo rappresentato dall'organizzazione del Lucania Film Festival di Allelammie, collegata anche a questa produzione per tutto quanto attiene il supporto logistico nella cittadina jonica. E', questa, la conferma di come il circuito creato da Allelammie nella direzione di promuovere Pisticci quale punto di riferimento per le arti visive in Lucania e fuori dal territorio regionale dia i suoi frutti, consentendo a questo territorio di essere conosciuto nel settore al punto da potersi candidare per la realizzazione di opere di assoluta valenza cinematografica. Il tutto in sinergia con la struttura della Basilicata Film Commission, realtà attiva in Lucania e particolarmente attenta alle location offerte da diverse ambientazioni del materano. Quella di Pisticci, non a caso, è stata ritenuta ideale per ricostruire il contesto storico e geografico in cui la
Il centro storico di Pisticci
rappresentazione di Le Notti Bianche va ad innestarsi. La produzione del corto è di “Azteca Produzioni Cinematografiche Srl” di Roma, in collaborazione con Sound Production di Giuseppe Manfrè. Il curriculum di tutte le figure che graviteranno intorno al set cinematografico è di tutto rispetto. Il registra, il siciliano Cristian Patanè, sarà chiamato a coordinare, tra troupe e cast, oltre cento persone a conferma della fiducia che il mondo delle
produzioni italiane nutre nei confronti di questo diciassettenne, definito, non a caso, il nuovo principe della cinematografia. Un regista, per dirla con Di Berardino, che «non è frutto alienante di un pensiero nel deserto bensì l'essere perpetuo dell'imporsi di una vena artistica culturale che si manifesta con gloria nella reale e sempre più rafforzata possibilità di annovero di una nuova eccellenza nel Siracusano, quindi motivo di vanto per tutta la provincia e non solo». Sono queste le motivazioni che portano a seguire con particolare attenzione l'operato del regista siciliano in rapporto alla realizzazione del soggetto che sta dietro a Le notti bianche, ispirato al romanzo di Fëdor Dostoevskij e riadattato al contesto. Ne è venuta fuori una sorta di rappresentazione fiabesca in chiave tragicomica, dove le bizzarre figure in scena si lasciano trasportare da emozioni e sentimenti. Il protagonista, inserito in una ambientazione contestualizzata con il mondo rupestre tipico del sud, vive attraverso la solitudine il suo distaccamento dalla realtà fino all'incontro con una donna che sembra svelargli un'altra dimensione dell'esistenza, aprendolo al rapporto con gli altri esseri umani, almeno fino a quando proprio quella sorta di Beatrice, tanto reale da cambiargli la vita, si svela essere un sogno. Roberto D’Alessandro
Montescaglioso, torneo Avis per spingere alla donazione MONTESCAGLIOSO - Lo scorso 14 giugno è stata celebrata la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue (World Blood Donor Day): la sezione montese dell'Avis Do.Mo.Vo.S (Donatori Montesi Volontari del Sangue), presieduta da Vita Venezia, a sua volta parteciperà alle manifestazioni a essa collegata con un triangolare di calcetto a sei al quale parteciperanno le rappresentative Avis, oltre che di Montescaglioso, Miglionico e Pomarico. Il Trofeo Avis Montescaglioso 2009 si svolgerà stasera, a partire dalle ore 20, presso la struttura inserita nel Convento dei Frati Cappuccini, su viale Belvedere. Nell'edizione del 2008, in occasione della “Festa del Donatore”, era stato disputato un incontro di calcetto tra le rappresentative di donatori di Montescaglioso e Pomarico, gara svoltasi nello stesso impianto. L'idea è quella di allargare ancora il numero delle squadre partecipanti nelle prossime edizioni. L'Avis Domovos di Montescaglioso, la cui sede si trova in via XX Settembre
numero 10, opera da anni nel territorio per la raccolta del plasma. Per sensibilizzare la cittadinanza alla donazione di sangue, nel corso degli anni, l'associazione montese ha da sempre promosso tutta una serie di iniziative per la conoscenza e la socializzazione: gite e cene sociali, promozione sia di concerti musicali che di eventi musicali. Ogni mese sono programmate due giornate di donazione, nelle giornate domenicali, che fanno registrare una buona affluenza di donatori. Manifestazioni come questa hanno, quale obiettivo dichiarato, la sensibilizzare alla donazione di sangue, il cui bisogno, come più volte sottolineato dagli esperti del settore medico, si rende ancora più impellente proprio nei mesi estivi. Per ricevere ulteriori informazioni sulle attività in programma e conoscere le date della donazione, è possibile collegarsi al sito internet www.avismontescaglioso.it. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
Pisticci Calcio a cinque, la squadra dei carabinieri batte i poliziotti
L’Arma conquista il trofeo PISTICCI - Si distinguono anche sui campi di calcio i carabinieri della Compagnia di Pisticci. E' proprio la compagine dell'Arma che ha conquistato la vittoria del torneo di calcio a cinque Città di Pisticci organizzato dall'a signora Giovanna Rossiello dell’Agenzia delle Entrate.Dallo scorso 26 maggio, divise in due gironi, si sono affrontate le rappresentative dell'Avis, dell'Agenzia delle Entrate, della Polizia di Stato, del Tribunale, del Comune e della Compagnia carabinieri. La sera del 24 giugno l'Avis ha vinto contro il tribunale la finale per il terzo e quarto posto. A seguire, si è svolta la partita tra le due finaliste dello scorso anno, carabinieri e polizia. Dopo
l'ottimo inizio dei carabinieri, che hanno messo subito a segno 2 reti, si è registrata la rimonta dei poliziotti che hanno ribaltato il risultato con quattro reti. Ma i militari dell'Arma non si sono lasciati intimidire, mettendo a segno altre due reti. I tempi regolamentari si sono quindi chiusi in parità. Ai supplementari, la polizia, avvantaggiata dal fatto che i carabinieri avevano speso molte energie per il recupero del risultato dei tempi regolamentari, ha realizzato altri due gol. A 4 minuti dal termine del secondo tempo supplementare il centrale Arcangelo Minei ha accorciato le distanze portando i carabinieri sul risultato di 6 a 5. Ad un minuto dal termine il gol realizzato in sci-
volata dell'attaccante Rocco Campanale. I rigori hanno premiato i carabinieri e anche in questo caso il gol decisivo è stato segnato da Vincenzo Branca. Nella prima giornata del torneo, la polizia, al termine di una partita ben giocata, ha sconfitto la rappresentativa dell'Avis con il risultato di 7 a 3 mentre i carabinieri hanno avuto la meglio sul tribunale vincendo con il risultato di 10 a 4. Nella circostanza si è messo in evidenza l'attaccante Rocco Campanale con i suoi 8 gol. Questi i rappresentanti della squadra dell’Arma: Pietro Mennone (presidente), Giovanni Moscogiuri (allenatore/selezionatore), Nicola Facille (portiere), Vincenzo Indelli (portiere), Arcangelo Mi-
La squadra dei carabinieri
nei (difensore/centrale), Giuseppe Cinieri (difensore), Giovanni Tunno (difensore), Francesco Gravina (difensore), Vincenzo Branca (difensore/rigorista), Francesco Basile (centrale), Cosimo Petronelli (centrale),
Giuseppe Bucci (centrale), Rocco Campanale (attaccante), Michele Caserta (attaccante), Davide Sassanelli (attaccante/centrale), Raffaele Patera (difensore/centrale). r.montemurro@luedi.it
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Sabato 27 giugno 2009
36 Cantieri aperti in paese anche per la sistemazione delle strade e del cimitero
Una nuova scuola per Grassano Risorgerà entro un anno lo storico edificio cittadino “Don Bosco” GRASSANO - Sorgerà nuovamente l'edificio della ex scuola elementare, una costruzione del centro cittadino, che per anni ha ospitato le scuole materne, le Elementari e, prima della costruzione del nuovo Istituto Tecnico Commerciale per alcuni anni, anche le classi della Ragioneria. A dare l'attesa notizia dell'inizio delle opere è l'assessore ai Lavori pubblici del comune di Grassano, Filippo Luberto, che a pochi mesi dal suo insediamento a capo dei lavori pubblici anticipa anche altre opere in cantiere. «Nei mesi scorsi sono stati tanti i lavori avviati, per alcuni dei quali abbiamo accelerato le consegne mentre abbiamo appaltato i nuovi dando così respiro ad un'economia ferma e stagnante da diverso tempo. Sono stati rispettati i tempi di inizio e ultimazione di opere iniziate molti anni fa, che rappresentano il punto di riferimento del programma di questa amministrazione. Un'opera molto attesa dalla comunità grassanese è, sen-
L’assessore Filippo Liberto davanti ai cantieri della scuola
za dubbio, la scuola “Don Bosco”, il suo primo progetto di ricostruzione risale al periodo 1988/89, dopo la demolizione della vecchia struttura avvenuta solamente alcuni anni fa e dopo avere espletato regolare gara di appalto per un importo di lavori a corpo 524.942 euro, lo scorso 11 giugno la cooperativa “La Riuscita” di Pomarico,
ha iniziato l'opera con la preparazione delle fondazioni. Il primo stralcio funzionale prevede l'ultimazione del piano terra, e l'auspicio è che vengano rispettati i tempi di consegna previsti per il 10 giugno 2010 in modo da poterla restituire all'Istituto comprensivo “Ilvento”, che la adibirà a scuola materna». Novità anche per il cimitero: «Abbiamo consegnato il 29 maggio alla ditta “Zilio” di Laterza il lavoro per la sistemazione e il consolidamento dell'area cimiteriale -ha continuato l'assessore- con interventi di regimentazione delle acque per un importo di 124.000 euro; la fine dei lavori è prevista per il 25 ottobre 2009, dopo l'avvenuta sistemazione delle due strade di accesso, una conferma dell'attenzione per il cimitero da parte di questa amministrazione che intende dare ai cittadini un'area decorosa e degna di un luogo sacro». Poi Luberto passa ad analizzare la situazione dell'edilizia artigianale con particolare riferimento alla zona D1/2. «Questa zona -spiega
Luberto- finalmente ultimata nelle opere di urbanizzazione, consentirà all'amministrazione di procedere con un bando di circa 12 lotti per le aziende che ne faranno richiesta». Poi l'assessore illustra le altre opere in atto: «In questi giorni si sta provvedendo al rifacimento del manto stradale delle strade del rione Serra Martella, che sono state oggetto di rifacimento rete fognaria per l'importo complessivo di 1.500.000 euro. Sto realizzando, con l'ufficio manutenzione comunale, alcuni interventi mirati in tutto l'abitato alla risoluzione di piccoli problemi: chiusura buche, installazione passamani, sistemazioni marciapiedi, pitturazione di ringhiere». Luberto, infine, parla del nuovo campo sportivo danneggiato da una frana: «Risulta al momento è stabile. Solamente dopo ulteriori approfondimenti sulle letture dei prossimi giorni dell'inclinometro e piezometro decideremo cosa fare». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Grassano Indirizzato ai volontari del Club del sorriso e degli Amici del cuore
Sostegno ai malati oncologici Terminato il corso sull’assistenza psicologica ai pazienti GRASSANO - E’ terminato a Grassano il corso sull' Assistenza psicologica ai pazienti oncologici ed ai familiari, corso indirizzato a venti volontari dell'Associazione Club del sorriso, parlare di tumore senza timori e dell'Associazione Amici del Cuore Grassano, partnership del corso. Durante il corso sono stato affrontati essenzialmente i problemi della comunicazione e dell'approccio al malato oncologico ed al contesto familiare. Nel corso di Assistenza psicologica hanno relazionato la dottoressa Maria Sarubbi, psicologa, la dottoressa Wanda Cifarelli psico-oncologa e la dottoressa Immacolata Brucoli, oncologa presso l'Ospedale “Madonna del-
le Grazie” di Matera. Il corso è stato coordinato e gestito dal Centro di servizio del volontariato della Basilicata. Attenzione, interesse e soddisfazione da parte di coloro che hanno partecipato. I corsisti hanno registrato la completezza dell'esposizione unita alla chiarezza. La nostra comunità può contare su di un gruppo in grado di dare supporto psicologico in un'ambito, quale quello della malattia oncologica, che evoca ancora paure immotivate che spesso si frappongono ad una corretta gestione della stessa malattia. «Si valuterà - spiegano gli organizzatori - l'opportunità di un'integrazio-
ne funzionale tesa a cercare d'alleviare la solitudine ed il distacco che ha volte si manifestano nei malati oncologi. Non sarà facile. Oggi s'è posto un primo iniziale tassello di un percorso che richiede organizzazione, progettualità, coordinamento da parte di chi istituzionalmente deve occuparsi della gestione di queste malattie. Registrata l'esigenza da parte dei partecipanti di ritornare periodicamente sui temi trattati per consolidarli individualmente e l'esigenza che un eventuale progetto d'intervento venga coordinato da parte dei relatori del corso». provinciamt@luedi.it
Verrascina presidente nazionale
Un grassanese nella Copagri
In primo piano Franco Verrascina
GRASSANO - E' il lucano, Franco Verrascina, 53 anni, originario di Grassano, il nuovo presidente nazionale della Copagri. L'esponente di categoria è stato eletto nel terzo congresso tenutosi a Roma lo scorso 18 giugno al quale era presente una delegazione della Basificata. Verrascina ricopre da diversi anni anche l'incarico di presidente nazionale dell'Ugc (Unione generale coltivatori) -Cisl. «Auguro all'amico Franco Verrascina -dichiara con soddisfazione Nicola Minichino, vice presidente regionale della Copagri, nonché presidente regionale dell'Ugc-Cisldi svolgere un proficuo lavoro per il mondo agricolo che sta attraversando un periodo di forte crisi economica e strutturale. Molti sono gli impegni che come Ugc-Cisl e Copagri dovremo portare avanti in
ogni sede ed in ogni direzione, per ridare fiducia a coloro che lavorano con sacrificio e dedizione nel settore primario. Sono sicuro, conoscendolo, che il neo presidente della Copagri, saprà quindi imprimere quella giusta determinazione per contribuire a ridare un nuovo protagonismo al mondo agricolo. La politica agricola si basa su diversi piani istituzionali, per cui -conclude Minichino- tra Roma e Bruxelles si decidono le sorti dell'intero comparto. L'economia deve ripartire dall'agricoltura. Per questo le istituzioni devono riportare il settore al centro della loro agenda». E proprio in queste ultime settimane, il comparto agricolo del Materano sta vivendo momenti difficili per le tante calamità abbattutesi sui raccolti. provinciamt@luedi.it
SPUNTI L’intervento di Rosaria Scaraia: «Diffido di chi mette gli ideali al di sopra delle persone, un disegno impossibile»
Sinistra, verso la ricostruzione di un partito pensante IRSINA - La ricetta per una sinistra pensante. Chi scrive ha imparato a “leggere e scrivere”. Parlo a quella parte politica raziocinante e appassionata, dei problemi di organizzazione e strategia che il principale partito della sinistra irsinese deve affrontare nella sua penosa transizione: e sono gli stessi problemi, non risolti, circa il “liberalismo è di sinistra”. Credo che questa sinistra debba spendersi per quella “rivoluzione liberale” che non c'è mai stata. In sintesi, può mai la sinistra essere liberale? Osservazione immediata: e la destra? La domanda vera è dunque: può mai la politica disinteressarsi dei modi in cui la società si auto-organizza ,in cui gli interessi si associano e si difendono? Può mai calare dall'alto (ad Irsi-
na altissimo) regole e prescrizioni che non tengano conto di questa densità associativa, riferendosi soltanto alle esigenze del bene comune, dimenticando che costoro sono anche, in larga misura, produttori organizzati? Non c'è egemonia politica senza egemonia culturale. Il primo dei compiti della nuova formazione politica avrebbe dovuto essere la ricostruzione di un partito pensante, con una visione dei processi, sciolto nella società ma dotato di centri di elaborazioni che fossero parte integrante della conduzione politica collettiva a partire da una diagnosi e una concezione comune del bene pubblico. Quando un gruppo politico si forma senza nessuna ambizione, quando le carriere interne sono tutte cooptative e
centrate sulla fedeltà, il clan, il cursus honorum nel partito, il rapporto con tecnici e portatori di saperi è impostato in modo approssimativo e strumentale, privo di domande o con antenne occluse ad intercettare e filtrare ciò che potrebbe essere utile non è “lo sbocciare dei cento fiori in azione” ma qualcosa vicino alla rinuncia a definire un progetto, quale che sia. Argomenti non nuovi, trattati con tanto cinismo per il dovere di essere se stessi. Diffido, di chi mette gli ideali (se stesso) al di sopra delle persone, un disegno impossibile e forse neppure desiderabile per costruire la cultura politica che non c'è. I “caratteri” seppur non diventano mai argomenti di questione politica, non diventano subordinati al tema di cui
parlo: cultura politica. Ogni comportamento individuale è segnato da libertà e coazione. Aspetto, l'affermazione di culture più attente alla relazione con gli altri, e con i loro bisogni e attese perché ci siano ricadute sulla dinamica del potere. Con l'umiltà, la durezza e il rigore di chi non si contenta di tattiche, invito, ad affrontare l'impasse con la determinazione di chi sa che un partito non pesa solo per i suoi voti, ma altrettanto per la considerazione, la stima, il rispetto che guadagna attraverso il suo apparato di pensiero, la propensione a costruire il futuro, la capacità di offrire una classe dirigente competente e all'altezza delle funzioni che aspira a svolgere. Prof.ssa Rosaria Scaraia
Il Municipio di Irsina
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Sabato 27 giugno 2009
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Mondo agricolo di Bernalda nuovamente nella disperazione
Un’altra grandinata devastante BERNALDA - Ancora un pomeriggio da apocalisse, quello che si è scatenato ieri intorno alle ore 16 sul territorio bernaldese e metapontino. Gli attori protagonisti di questo film già visto e rivisto? Ebbene, come è già successo il 28 maggio scorso, è la grandine accompagnata da un violento nubifragio. Chicchi caduti giù che hanno raggiunto anche i cinque centimetri. Distruzione su tutto il Metapontino? Certo sulla scia di quanto accaduto lo scorso 28 ormai da distruggere è rimasto ben poco, visto che le associazioni di categoria parlarono di un grande colpo per l'economia agricola di Bernalda e Metaponto che aveva perso, nelle zone colpite, ben il 7580% del raccolto. E' decisamente una stagione folle, o temperature record, come quelle registrate negli ultimi giorni o violenti temporali che mettono in ginocchio l'a-
gricoltura. Il clima tropicale ha raggiunto le nostre città? Ebbene, una risposta precisa non c'è, ma quello che invece è certo è stata l'ennesima bastonata sull'economia agricola del nostro territorio. In città molte auto si sono trovate in difficoltà, senza però riportare danni. Meglio non è andata nelle campagne, visto gli allagamenti dovuti alla pioggia eccezionale e alla grandinata che ha incorniciato negativamente questo pomeriggio di giugno. Venendo nel dettaglio di questo triste evento, guardando fuori dalla finestra, rispetto alla grandinata di maggio i chicchi erano molto più grandi; infatti, tenendoli in mano si può dire che raggiungevano una grandezza di circa 3-5 centimetri. E una conferma di questo ci è arrivata anche dalla voce di Emanuele Brescia, presidente delle Acli Terra, il quale ci ha par-
lato di situazione disastrosa e di economia messa di nuovo in un angolo. «A essere colpita -ha detto Emanuele Brescia- è stata di nuovo la zona interessata nell'ultima grandinata, ovvero, quella verificatasi meno di un mese fa. Dal 28 maggio ad oggi -ha continuato il presidente delle Acli di Bernaldasono trascorsi appena 29 giorni. Quindi, neanche un mese intero per leccarsi le ferite. Spineto, Serramarina, Metaponto e Bernalda sono state messe di nuovo in ginocchio; anzi sottoterra, visto che già non c'era nulla da raccogliere, e se c'era questo è stato letteralmente spazzato via da quest'ultimo capriccio della natura. Ecco, a essere stati interessati, come avvenuto a maggio, non sono stati solo i frutteti e le piante di stagione, ma anche le strutture che si preparavano alla stagione autunnale, come l'uva, e quelli inverna-
Un vigneto distrutto a Bernalda
li, come arance e ulivi. Dai nostri agricoltori giungono notizie che tingono ancor più nera la triste pagina della stagione agricola della nostra zona. Sono stati una decina di minuti dove la pioggia battente prima, la grandine poi, ed ancora la pioggia dopo hanno portato distruzione. Ora -ha concluso Brescia- aspettiamo di fare
per l'ennesima volta la conta dei danni di questo triste evento». A gridare il loro dolore sono stati molti agricoltori i quali hanno parlato di situazione peggiore di quella di maggio, con la grandine che ha bucato anche le serre, bucando di fatto anche quelle piante che si pensavano al sicuro. fa.si.
La sabbia sembra terriccio, si prometteva pace e relax ma oggi ci sono solo disagi
Bruciato l’avvio di stagione Tanti villeggianti delusi per la vacanza rovinata dai lavori a Metaponto METAPONTO - E' questo il turismo di cui per un intero anno sentiamo parlare gli amministratori lucani? E' questa la risorsa su cui in futuro la Basilicata dovrebbe far affidamento? Speriamo davvero di no, perché altrimenti c'è davvero poco per cui stare allegri. L'ultima settimana per i turisti arrivati a Metaponto è stata davvero da ricordare, nel senso che bisognerà ricordarsi di non inserire la cittadina jonica tra le mete del prossimo anno. Acqua sporca, rumore da cantiere -le ruspe e i camion sono i principali attori di questo spettacolo- ombrelloni chiusi e bambini che piangono. Sì, perché a giugno al mare ci vanno soprattutto quelli che hanno i figli più piccoli: ti dicono - prima di partire - di scegliere questo mese, perché più tranquillo, l'acqua è più pulita e il relax è assicurato. Ma le famiglie che hanno scelto di fare le loro vacanze a Metaponto hanno davvero buttato via i loro soldi. E i loro ricordi estivi. E, infatti, tra i villeggianti serpeggia, sempre più consistente, la protesta. A parte i dubbi sull'utilità dell'intervento, era necessario davvero fare i lavori a stagione già iniziata? A metà giugno, infatti, i primi turisti hanno cominciato ad arrivare e a prenotare il loro ombrellone in prima fila. Non ci sono solo lucani, qualche straniero c'è. Ma, probabilmente, non ci sarà il prossimo anno. E siccome la pubblicità è l'anima del commercio, è più che plausibile pensare che chi tornerà nella sua città non parlerà così bene del Metapontino e non invoglierà nessuno a visitare questi luoghi. Anzi. Tutta l'area del lungomare -quella più in vista- è una grande palude: l'acqua marrone non invoglia nessuno a entrare in acqua. «E' solo sabbia -si difendono gli operatori che hanno voluto i lavori- ma davvero non sembra così. Quella che viene portata sulla spiaggia da camion e ruspe non è sab-
Il presidente di “Leucippo” spiega le cause del problema
Sortiero: «L’arenile scuro è un effetto temporaneo»
Gli ombrelloni chiusi ieri mattina a Metaponto
bia adatta alla spiaggia ionica: c'è del pietrisco e da evitare anche la classica passeggiata sul bagnasciuga, perché il piede sprofonda. E gli ombrelloni chiusi sono la naturale conseguenza. I lidi che hanno fatto fare i lavori sono praticamente vuoti e non solo per il maltempo: a Metaponto, infatti, almeno la mattina il sole non manca. E poi ci sono gli operatori che i lavori non hanno voluto farli. Sono arrabbiati, arrabbiatissimi, perché nonostante il rifiuto devono comunque subirne le conseguenze. Meno villeggianti, ma anche le proteste di quelli che hanno affittato un ombrellone e che si sentono beffati due volte: dalle condizioni atmosferiche e dalla mano dell'uomo. Tra denunce alla Capitaneria di porto e annunci di esposti, l'immagine di Metaponto viene davvero danneggiata. Per di più alla vigilia dei due mesi più importanti, luglio e agosto. Tra gli operatori contrari c'è chi ha annunciato che
scriverà al prefetto di Matera per chiedere l'immediato blocco dei lavori, ma ormai la frittata è fatta. Anche perché Metaponto non è la riviera romagnola, oltre alla spiaggia c'è il nulla assoluto. Non c'è un parco in cui portare quei bambini, che non puoi portare in spiaggia; non c'è un accenno di quell'industria turistica che ha fatto la fortuna di zone come Rimini o Riccione. E non c'è neppure -da lucani dispiace dirlo- quella cultura dell'accoglienza che non manca in altre aree del Paese. A parte qualche eccezione (operatori che, infatti, si vedono riconfermata la fiducia dei villeggianti che tornano), non ci sono sorrisi. I commercianti ti guardano appena e difficilmente ti salutano con cordialità e con un sorriso. E' davvero questo il turismo su cui si investono migliaia di euro? Chiediamo alla Regione di risparmiare quei soldi, si stanno costruendo castelli di sabbia. Antonella Giacummo provinciamt@luedi.it
I CAMION carichi di sabbia continuano ad arrivare sulla spiaggia metapontina. Il ripascimento continua e la sabbia, a sentire il presidente dell'Associazione “Leucippo”, Gianfranco Sortiero, inizia a cambiare colore e quindi comincia ad avvicinarsi a quella originaria del territorio. Dopo il weekend legato alla pioggia che si è concentrata per circa cinque giorni sulla fascia metapontina, finalmente questo fine settimana si aspetta il sole con temperature più calde. Naturalmente, insieme al sole cocente si attendono i turisti. Sulla spiaggia, come già anticipato prima, continuano i lavori per il ripascimento; lavori che stanno creando qualche problema ai turisti e agli stessi operatori. A ritornare su questo argomento, ancora una volta, è Sortiero, il quale parla di disagio momentaneo e di sabbia che inizia a cambiare colore man mano che passano i giorni. «Sapevamo -ha detto Sortiero- che i lavori avrebbero creato qualche disagio. Questa difficoltà non durerà per molti giorni ancora. Ecco, la sabbia che viene messa genera la colorazione dell'acqua; un effetto che è del tutto naturale e che scompare in pochi giorni, basta osservare il tratto di costa dove i lavori sono iniziati per prima e notare che la colorazione della sabbia e del mare hanno iniziato a prendere il loro colore naturale. Questo sul fronte ripascimento, mentre su quello del turismo non possiamo
La spiaggia di Metaponto dopo i primi interventi di ripascimento. Nelle foto in bianco e nero non si vede il colore del mare
essere felici dopo l'ultimo weekend che ha visto la pioggia protagonista. Certo, per questo fine settimana ci aspettiamo un andamento contrario, agli ultimi cinque o sei giorni, con il beI tempo a farci compagnia e con la gente che ritorna sulla spiaggia di Metaponto. Ecco, vogliamo confermare, anzi aumentare, le presenza registrate nel primo e nel secondo weekend di giugno. Certo, il sabato non è il giorno da pienone, ma sarà il giusto banco di prova per la domenica che si prospetta da grande affollamento. Naturalmente, sbilanciarsi su questi numeri potrebbe essere un azzardo, ma ci
sono i tanti elementi che fanno pensare a tutto questo come la cortesia degli operatori di Metaponto, i servizi offerti, la bellezza unica e straordinaria della natura, ma soprattutto il caldo e la voglia di tuffarsi in un mare blu. Domenica scorsa, a causa della pioggia, non abbiamo potuto monitorare l'andamento del turismo rispetto ai due precedenti fine settimana; ma i segnali di questa bella stagione, caldo-voglia di divertirsi, fanno pensare ad un'estate con tanti turisti. Quindi -ha concluso Sortiero- l'invito è di continuare a venire a Metaponto». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
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Abusi sessuali su figlia Rifiuti cari per la frana in discarica Condannato è in carcere
Policoro Lopatriello chiede un intervento risolutivo sulla discarica di Colobraro
POLICORO - I costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani pesano come macigni sui bilanci dei Comuni, i quali devono anche sborsare molti denari per la raccolta e il conferimento, chi “in house” e chi, invece, con vere e proprie gare d'appalto esterne. Per la città di Policoro, tra le più grandi della regione, con oltre 16mila abitanti che diventano il doppio durante la stagione estiva, la spesa è di enorme proporzioni. Purtroppo, però, dallo scorso febbraio i costi per il solo smaltimento sono lievitati enormemente, e il primo cittadino, Nicola Lopatriello, spiega il perché in una nota diffusa ieri: «Fino a qualche tempo fa smaltivamo nel vicino paese di Colobraro, dove c'è una discarica, la cui competenza è della Provincia di Matera, non essendocene altre in Comuni li-
mitrofi della mia città. Le cattive condizioni meteo, però, di un autunno e di un inverno molto piovoso hanno causato in molti Municipi di collina e di montagna delle frane, fenomeno che ogni anno, indipendentemente dalle avversità meteorologiche, puntualmente si verificano in Basilicata. Una di queste ha colpito il Comune di Colobraro e la discarica, causando così molti disagi per chi usufruiva di questo fondamentale servizio. Da una relazione dell'ufficio finanziario del mio Comune -continua Lopatriello- mi accorgo che il costo mensile del solo smaltimento è passato da circa 16mila euro a oltre 50mila, con un danno economico per le casse comunali non preventivabile nel bilancio di previsione, dato che siamo costretti a portare i rifiuti solidi urbani nell'altra discari-
ca provinciale di Pomarico, nella Collina materana, più lontana di Colobraro. Ci sono anche altri Comuni più piccoli del comprensorio ad avere lo stesso problema, dovendo fare oltretutto i conti con un bilancio più esiguo. Pertanto, ho già sollecitato i neo amministratori della Provincia di Matera, di rimuovere la frana e ripristinare così la normalità sul sistema viario che porta alla discarica di Colobraro, e nello steso tempo, chiedo all'Ente provinciale di trovare una soluzione economica che soddisfi le difficoltà finanziarie improvvise e inimmaginabili ad inizio anno cui sono sottoposti i Comuni. E in questo confido nel buon senso dei neo consiglieri e nella sensibilità dello stesso presidente Franco Stella». provinciamt@luedi.it
POLICORO - I carabinieri della Compagnia di Policoro hanno eseguito ieri un ordine di esecuzione di pena, emesso dalla Procura della Repubblica di Matera nei confronti di un 62 enne della provincia, in quanto condannato ad 8 anni di reclusione, per aver abusato, sessualmente, della figlia adottiva, ripetutamente e per circa due anni. La brutta vicenda ebbe inizio nel 1998 e nel 2000 venne presa a cuore investigativamente dai carabinieri, quando la ragazza aveva 11 anni, età in cui è facile confondere un'attenzione morbosa con le coccole di un genitore. La violenza, che si ripeteva con frequenza settimanale, si consumava tra le mura domestiche all'insaputa della madre, assente per ragioni di lavoro. Dopo che i sospetti dei carabinieri furono confermati dai risultati delle indagini svolte sotto la direzione del pubblico ministero Annunziata Cazzetta della Procura di Matera, la ragazza venne allontanata ed affidata ad altra famiglia, mentre l'uomo, arrestato, fu posto agli arresti domiciliari. L'arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Matera e dovrà scontare un residuo di pena di 7 anni 6 mesi 21 giorni. provinciamt@luedi.it
Nova Siri Senza gli aiuti pubblici è fermo anche il progetto di un villaggio ecologico sullo Jonio
Sviluppo turistico imbrigliato Il grido degli operatori per la mancata approvazione del Piano regionale NOVA SIRI - «Il Piano turistico regionale è impantanato in Terza Commissione. Se non sarà approvato al più presto i danni economici per gli operatori saranno gravissimi». La scossa arriva dall'associazione “Lucania Turismo Doc”, aggregatore dei principali operatori turistici del Metapontino. Destinatario è il consiglio regionale, al quale si chiede una sferzata decisa alle remore burocratiche che hanno rallentato l'attivazione del Ptr, approvato dalla Giunta regionale nel mese di febbraio, ma ancora atteso in Consiglio. A dar voce al “lamento” sono Francesco Garofalo e Giovanni Matarazzo, presidente e vicepresidente dell'associazione. I due, per lanciare l'allarme, hanno convocato ieri mattina una conferenza stampa presso il villaggio turistico Akiris. In gioco non ci sono pochi spiccioli, ma ben 77 milioni rivenienti dai Por 20072013. E non è certo indifferente la tempistica con cui saranno messi in campo dalla Regione. Anche perché i soli imprenditori iscritti all'associazione comparteciperebbero agli investimenti con qualcosa come 21 milioni di euro. Non per caso, in platea, era presente Nicola Rondinelli, uno che aspetta “come il pane” l'approvazione di quel piano. In
Da sinistra, Giovanni Matarazzo e Francesco Garofalo
uno dei camping di sua proprietà, infatti, dovrebbe sorgere un Villaggio Ecologico tra i più innovativi a livello nazionale. Ma senza i fondi del Ptr non potrà partire. Così come non potranno partire i tanti interventi di riqualificazione per Centri benessere, piscine e altre strutture programmati dai diversi operatori. Insomma, la posta in gioco è alta. Il problema, peraltro, non riguarda soltanto le strutture. La pessima tempistica va a incidere pesantemente anche sulla com-
mercializzazione dell'offerta turistica. E cioè, prima dell'arrivo dei fondi, nessuno potrà programmare la stagione turistica 2010. Detto in soldoni: ci sono difficoltà a proporre i costi e presentare le strutture nei tempi giusti, con gravi ripercussioni in termini di concorrenza con altre regioni. Non c'è vis polemica nel richiamo di Garofalo, che ricorda «la grande attenzione riservata dall'assessore Gennaro Straziuso alle istanze degli operatori». Ma
non manca, nelle sue parole, un cenno alla «massiccia dose di risorse pubbliche», messe in campo da altre Regioni del Sud Italia. E poi c'è la coscienza di operare come titani in un contesto di difficoltà legate «alla crisi, al maltempo e anche a notevoli carenze dei governi locali, in ritardo nella disinfestazione del territorio provinciale e nella pulizia delle spiagge». Sulla stessa lunghezza d'onda Matarazzo: «E' una situazione grave, che blocca il nostro dinamismo operativo, che non ha pari in altri settori economici del territorio. Chiediamo alla politica un impegno maggiore, affinché la Basilicata non diventi la Cenerentola del turismo meridionale». Entrambi ci tengono a chiarire che si tratta di un interesse unitario di tutta la regione. Dicono che la loro associazione ha un'anima regionale e citano spesso le “Quattro M”(Matera, Metapontino, Maratea, Melfi-Vulture) su cui l'Apt ha pensato di impostare la promozione turistica del territorio. Ma a fine conferenza citano una cifra: quasi il 65% del turismo lucano riguarda le coste del Metapontino. Insomma, carte alla mano, c'è una “M” che forse conta un po' più delle altre tre. Pino Suriano provinciamt@luedi.it
Rimosse le macerie del lido abusivo a Scanzano Jonico SCANZANO JONICO - Si sono conclusi ieri, i lavori di demolizione dello stabile abusivo realizzato a lido Torre di Scanzano Jonico. L'impresa esecutrice ha ripristinato lo stato iniziale dei luoghi, demolendo la struttura e rimuovendo le decine di tonnellate di macerie ammassate sulla spiaggia, conferite in una discarica autorizzata. Il ritardo era dovuto proprio al perfezionamento delle autorizzazioni necessarie al corretto smaltimento del materiale edile di diversa natura presente in loco. Sono stati eliminati anche una serie di pali elettrici e un cavo telefonico, non più in uso, che era posizionato ad altezza uomo. Si chiude così, dopo 30 anni, un capitolo di abusivismo che per tutto questo tempo ha deturpato la splendida cornice ambientale della spiaggia di Scanzano Jonico. «La demolizione di questo lido realizzato abusivamente -afferma il sindaco, Salvatore Iacobellis- era una questione non facile da gestire per una serie di implicazioni di varia natura, pratica e burocratica, che rallentavano il raggiungimento dell'obiettivo; tant'è che in questi 30 anni, nessuna delle Amministrazioni precedenti era riuscita ad ottenere alcun risultato. Questa Amministrazione che si conferma sensibile alla tutela dell'ambiente». provinciamt@luedi.it
Calcio a 5 Iniezione di fiducia per la prossima stagione con i 40 punti incamerati
Il Real Nova Siri approda alla C NOVA SIRI - Torna in serie C il Real Nova Siri del mister Vincenzo Favale. Una nuova stagione da protagonisti è valsa alla sua squadra la prima piazza e un nuovo salto di categoria. Non è stato facile, nel corso della stagione, primeggiare sul combattivo Aliano, che ha concluso la sua corsa con un solo punto di distanza dalla capolista. La vittoria del Nova Siri è stata faticosa ma, nel complesso, meritata. La società del presidente Vincenzo Giorgio si è, così, ripresa sul campo quella che una penalizzazione della Lega le aveva tolto nella scorsa stagione. Adesso il gruppo dirigente potrà programmare in grande per una stagione da protagonisti nella nuova categoria. Si riparte dall'i-
niezione di fiducia dei 40 punti incamerati quest'anno, con appena 60 reti subite e una macchina da gol capace di segnarne 157. Un bottino ricco che lascia ben sperare per la prossima stagione, per la quale mister Favale si prefigge una serena permanenza in categoria. Qualche sogno di promozione? «Per ora è meglio rimanere con i piedi per terra e godersi il successo ottenuto». Quello di quest'anno è un successo del quale va dato ampio merito alla società, che ha saputo fornire supporto e preparazione, con la grande dedizione del presidente Vincenzo Giorgio, del preparatore atletico Vincenzo Stigliano, dei dirigenti Giuseppe Ranù e Carmine Rucireta.
Questa la rosa degli atleti che, con impegno e dedizione, hanno saputo primeggiare anche quest'anno. Portieri: Simone Castellucci e Filippo Castronuovo. Laterali: Cristian Di Leo, Giuseppe Mele, Nicola Nucera, Antonio Mita, Antonio Fortunato, Giorgio Gerardo. Centrali difensivi: Pasqualino La Neve, Mirko Colangelo, Nicola Iannuzzi. Attaccanti: Giuseppe Varasano e Rocco Varasano. A Nova Siri manca il calcio da qualche anno, ma nessuno potrà negare che grazie al calcetto, sia con le squadre juniores che con la squadra femminile, stanno arrivando nuove e inattese soddisfazioni. pi.su. provinciamt@luedi.it
La squadra del Real Nova Siri
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Sabato 27 giugno 2009
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Calciomercato Lucarelli di nuovo verso Livorno
Lo dice Marotta, a caccia di esterni
Milan, Dzeko vicino Fiorentina, ecco Drenthe
Cassano? Alla Sampdoria Nessuna richiesta
NON UN ANNULLAMENTO, ma solo uno slittamento. In un primo momento Edin Dzeko, il cannoniere bosniaco del Wolfsburg che il Milan vorrebbe ingaggiare, si era reso irreperibile: non si era presentato al raduno e nemmeno all’incontro con i dirigenti del club della Volkswagen, dove giocano gli italiani Barzagli e (un pò meno) Zaccardo. Il club campione di Germania, per bocca del suo allenatore Armin Veh, di fatto, aveva tolto da mercato l’attaccante, ma il Milan non molla la presa. Il futuro di Dzeko si conoscerà dopo l’incontro dei prossimi giorni; solo allora si potrà capire quale strada prenderà il bosniaco considerato dai dirigenti rossoneri una prima scelta. Dopo tanti acquisti illustri, il Real Madrid comincia a vendere qualche pezzo della propria collezione: il primo a salutare la terra di Castiglia è l’argentino Saviola che, secondo quanto scrive Marca, è sul punto di accordarsi con il Benfica. La Juventus punta ad altre stelle dei 'blancos', come Mahmadou Diarrà e l’olandese Wesley Sneijder. A condurre l'operazione in Spagna per conto dei bianconeri sarebbe Davide Lippi. Intanto la Fiorentina aspetta sempre notizie dalla Spagna per Drenthe, il cui possibile passaggio in viola sarebbe vincolato al diritto di riscatto per l’acquisto del giocatore fra un anno (costo dell’operazione 11 milioni). Sempre in Spagna, oggi il Valencia ha smentito di aver ricevuto un’offerta dal Barcellona per Villa, ma in realtà si sta trattanto: i campioni d’Europa offrono il brasiliano Keirrison, che preleverebbero dal Palmeiras, ed un
Cristiano Lucarelli tornerà al Livorno
conguaglio in soldi. Corvino, ds della Fiorentina, punta anche al prestito o alla comproprietà di Marchionni, che viene considerato una valida alternativa a Drenthe per la fascia. È spuntato anche il nome del romanista Taddei. Cristiano Lucarelli è sul punto di tornare al Livorno, dove sogna di chiudere la propria carriera. L’annuncio arriva dallo stesso patron del club toscano, appena promosso in A, Aldo Spinelli. Ai microfoni di Sky Sport 24, Spinelli confessa: «La prossima settimana può essere decisiva per l’arrivo di Lucarelli», destinato quindi a lasciare Parma. Come del resto ha fatto Reginaldo, passato al Siena assieme a Parravicini (il neo-azzurro Galloppa farà il percorso inverso). Il Napoli ha rinnovato la comproprietà con la Juventus per la punta uruguayana Marcelo Zalayeta. Lo ha reso noto il sito del club partenopeo, con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale. Oltre all’attaccante sudamericano sono
state risolte altre trattative in Serie A: il palermitano Emanuele Calaiò resterà al Siena, Maurizio Domizzi all’Udinese, Gyorgy Garics all’Atalanta. Il Chievo, invece, ha rinnovato con il Modena la comproprietà del di-
fensore francese Nicolas Frey e del centrocampista Patrick D’Aguanno, in comproprietà con il Potenza. Ora i veneti trattano con i cileni dell’O'Higgins per l'attaccante Samuel Teuber. La Juventus ha riscattato dal Catania Michele Paolucci, che era in comproprietà con l’Udinese: al club friulano vanno 3,5 milioni. Sempre l’Udinese ha riscattato dal Vicenza il centrocampista Piermario Morosini, 23 anni, per un milione e mezzo d’euro. In B Cacia rimane al Lecce. Intrigo Eder: il brasiliano lascia il Frosinone e torna all’Empoli, come Lodi l'anno scorso. Potrebbe rimanere in Toscana, anche se l’Atalanta è pronta a prenderlo. Su lui c'era anche il Genoa, che però aveva un accordo con il Frosinone (Forestieri e Milanetto sarebbero andati in Ciociaria), quindi ora non se ne fa nulla.
Lo Monaco attacca Mou MILANO– Pietro Lo Monaco conferma che Bellusci (giovane e promettente difensore dell’Ascoli) è già del Catania, che in attacco tornerà Plasmati, poi parla di Walter Zenga, suo ex allenatore oggi al Palermo, e di Josè Mourinho, tecnico dell’Inter con cui ha polemizzato quest’anno. Si comincia con Zenga, sostituito da Atzori sulla panchina del Catania. «Aveva un contratto anche per l’anno prossimo - spiega Lo Monaco -, ma voleva misurarsi su palcoscenici che ritiene più gratificanti rispetto al Catania e mi è sembrato logico lasciarlo andare». Poi Lo Monaco parla di Mourinho. «Mi auguro nell’interesse del nostro calcio che finalmente faccia vedere l’allenatore che dicono sia, in Italia si è fatto apprezzare più per le sue manifestazioni, anche abbastanza accese, che per il gioco – è l’opinione dell’ad del Catania -. Mi auguro di veder giocare l’Inter in una maniera consona alla fama del suo allenatore, si dice che sia il numero 1 al mondo, mi auguro che giocando bene la sua squadra lo faccia vedere. Nell’ultimo campionato non abbia fatto vedere grandissime cose, qualcosa l’ha vinta, qualcos'altro no, ma non ho visto grandissimo spettacolo».
MILANO – A caccia di esterni. Con Gigi Del Neri in panchina la Sampdoria ha bisogna di laterali per permettere all’ex tecnico dell’Atalanta di fare il suo calcio. Tanti i nomi che circolano, a partire da quello di Mario Santana, esterno della Fiorentina ed ex Palermo e Chievo che Del Neri ha già allenato. «Questa è una fase in cui tutte le squadre cercano di completare l’organico – spiega l’ad blucerchiato Beppe Marotta ai microfoni di Sky Sport 24 -, per quanto ci riguarda dobbiamo lavorare proprio sugli esterni e le alternative sono diverse». Altri nomi: Marchionni e Nedved. «Marchionni è un giocatore che sposa in pieno le aspettative della Sampdoria, ma bisogna fare i conti con la Juve e anche con il giocare che ha uno stipendio importante per noi – spiega Marotta -. Anche Nedved sarebbe l’ideale per i nostri obiettivi, è un giocatore dalla grande professionalità ed è capace di dare grandi emozioni ai tifosi, ma dobbiamo conciliare le aspettative economiche dei giocatori con le nostre disponibilità ed è questo l’unico aspetto insormontabile». A proposito di Juventus, si è parlato di un passaggio di Marotta in bianconero. «Questo è un argomento ormai affrontato in modo analitico e che è chiuso – spiega il dg doriano -, sono onorato di essere l’amministratore delegato della Sampdoria e ho una gran voglia di far bene, io e i miei collaboratori siamo concentrati sulla prossima stagione
Cassano
con l'obiettivo di dare le migliori soddisfazioni ad azionisti e tifosi». Capitolo Cassano, un fuoriclasse che a Genova si è ritrovato e che molti italiani vorrebbero vedere in azzurro. «Di Antonio si parla molto, ma non è arrivata nessuna richiesta per lui e la cosa non ci dispiace. Di lui si parla giustamente anche in chiave Nazionale». Ultima battuta sulla comproprietà con il Parma di Dessena. «Ci saranno tanti rinnovi di comproprietà – spiega Marotta – perchè si vogliono evitare scontri tra società. Ci confronteremo con l’allenatore e il giocatore e valuteremo quale sarà il suo destino e la soluzione migliore per tutti».
Moto Gp Si corre il Gran Premio d’Olanda. «Questo risultato mi dà grande carica»
Rossi in pole per la vittoria numero 100 ASSEN– Seconda pole per Valentino Rossi in questo mondiale, cinquantatresima in carriera: ma i numeri che contano per il campione pesarese che non smette di inanellare cifre record potrebbero arrivare domani. Nel Gp d’Olanda in cui Rossi parte ancora una volta davanti a tutti potrebbe infatti arrivare la vittoria numero 100 in tutte le classi in cui ha corso: prima di lui solo Giacomo Agostini era riuscito a sfondare il muro della tripla cifra. Nella rincorsa a nuovi primati (quello dei 68 successi in classe regina appartenuto al mito del motoclismo italiano Rossi l'aveva già raggiunto e superato), il Dottore è confortato dalla prestazione di oggi nelle prove ufficiali sul circuito di Assen. «Questa pole – spieg – secondo me è più bella di quella fatta a Motegi in Giappone. Ho fatto un buon tempo, un buon giro e sono soddisfatto di come sono riuscito a guidare. In Giappone poi, aveva appena piovuto, le condizioni erano
strane. Se le condizioni meteo rimarranno queste, so che anche Lorenzo e Stoner ci saranno, Pedrosa poi parte sempre molto bene. Fare la pole in se per se ha un’importanza relativa, perchè in fin dei conti sono solo tre metri più avanti del secondo sulla griglia di partenza. È importante psicologicamente». Al suo fianco scatterà Pedrosa (Honda), che ha sfruttato il traino del Dottore nel suo giro buono. “Rispetto alla gara di Barcellona –ha detto –mi sento molto meglio fisicamente, ho potuto guidare come volevo. Sono stato fortunato di aver trovato Valentino davanti a me, mi ha aiutato a fare il mio secondo tempo». Un altro spagnolo chiude la prima fila della motogp, si tratta del compagno di squadra di Rossi, Jorge Lorenzo, che insieme al Dottore e a Casey Stoner (Ducati) si presenta ad Assen in testa alla classifica piloti con 106 punti. «Oggi per me – ha detto Lorenzo – è stato come aver fatto una gara, sono stanchis-
simo. Ho fatto più di 20 giri, molto tirati e alla fine sono felice di aver preso la prima fila. Si tratta di una cosa importante per la gara e certamente io avrei preferito fare qui la mia quarta pole della stagione, ma ho avuto qualche problema nell’ultima parte della pista dove sbaglio qualcosa. Per domani spero solo che il tempo rimanga quello di oggi e che non venga a piovere». Il terzo pretendente al trono, l’australiano Casey Stoner su Ducati è il primo della seconda fila, con il quarto tempo di giornata. Per Stoner qualche problema di troppo con il traffico in pista, che lo ha fatto essere molto nervoso nei confronti di alcuni piloti. «Siamo riusciti ad essere veloci quasi tutto il fine settimana – afferma Stoner – ma qui siamo stati rallentati da un paio di inconvenienti. Sfortunatamente ho trovato un paio di altri piloti in traiettoria in due punti molto veloci della pista e quindi in situazioni potenzialmente molto pericolose e
avrei potuto pagare un prezzo molto alto se fossi caduto». In 250 lo spagnolo Hector Barbera porta a casa la seconda pole consecutiva, riuscendo a domare il giapponese Aoyama (Honda) e il capo classifica iridata Alvaro Bautista (Aprilia). Con un posto sicuro per il prossimo anno nella classe maggiore, invece, Marco Simoncelli su Gilera, chiude la prima fila dell quarto di litro. In 125 prima pole position per il tedesco Sandro Cortese.
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Sport
Sabato 27 giugno 2009
Pesante squalifica e 25 mila euro di ammenda per la “vicenda-Gautieri”
Postiglione, un anno di stop Il patron «Sono perseguitato, ma rilancio la sfida». Esposto ad Abete UN ANNO di squalifica e 25 mila euro di ammenda per “aver rappresentato una realtà fenomenica diversa da quella effettiva”. Giuseppe Postiglione e il Potenza, ormai, ci hanno fatto l’abitudine, nel periodo estivo del calciomercato, a dover fare i conti con mazzate impreviste. Questa volta l’episodio è riconducibile a Carmine Gautieri e alla gestione del suo allontanamento della guida della prima squadra, nella scorsa stagione. Secondo la società, Gautieri si è dimesso (di conseguenza perdendo il diritto allo stipendio), secondo il diretto interessato si trattò di esonero. La Procura Federale ha esperito le indagini e deciso di rinviare a giudizio Postiglione e il Potenza: giudizio che è stato durissimo, per mano della Commissione Disciplinare Nazionale. Addirittura quasi triplicando l’ammenda richiesta dall’accusa (10 mila euro, sanzionati 25 mila). Secondo la motivazione, Postiglione ha violato i principi di lealtà, correttezza e probità sportiva attraverso l’invio di due lettere al Settore Tecnico Federale– datate 20.11.08 e 26.11.08 – nelle quali si comunicavano le dimissioni di Gautieri. La Procura dice che la volontà del tecnico di dimettersi risulta smentita dalla circostanza che lo stesso non ha mai comunicato ad alcuno la propria intenzione, poi secondo l’organo inquirente c’è evidente non
conformità della firma apposta in calce alla comunicazione con cui avrebbe comunicato detta volontà con quelle apposte dallo stesso Gautieri in documenti ufficiali depositati in atti. “Il comportamento che deve essere contestato a Postiglione e al Potenza, quindi, è quello di aver “utilizzato” la suddetta lettera per comunicare al Settore Tecnico una circostanza di fatto non corrispondente alla realtà, e cioè che il Gautieri si sarebbe dimesso dal proprio incarico, mentre era stato esonerato, al fine di riceverne vantaggio dal punto di vista economico”, è scritto nella sentenza. verso la quale, ovviamente, il Potenza ricorrerà alla Commissione d’Appello Nazionale. Immediata la replica del patron Postiglione che si sente quasi un soggetto perseguitato: «E' chiaro che la mia figura è scomoda per i piani alti della Figc, d'altronde se in altre società i deferimenti non sempre sono a carico dello stesso soggetto bensì delle rispettive figure di riferimento quali il direttore generale, il direttore sportivo, l'amministratore delegato, l'amministratore unico, il presidente, il patron, nel nostro caso essendo io l'unico riferimento federale è chiaro che è in atto un accanimento giudiziario nei confronti della persona. Su quattro anni di gestione sono stato squalificato per almeno tre e guarda caso
sempre nei momenti topici. Uno dei pochi periodi, infatti, in cui mi hanno lasciato in pace è stato l'anno della retrocessione». E sulla sentenza Postiglione dice: «Una condanna superiore alla richiesta dell'accusa. E’ assurdo». Postiglione ha messo poi
in evidenza l’intenzione di indirizzare un esposto al presidente della Figc Abete: «Saranno evidenziate alcune cose che ci sembrano un tantino particolari, anche perchè oggi la nostra preoccupazione è che ciò possa in qualche modo influire e legarsi alla doman-
un incentivo per fare di più e meglio. Abbiamo in mente di cercare di vincere nella prossima stagione e continueremo a perseguire il nostro obiettivo con rinnovato ardore ed entusiasmo raccogliendo l'ennesima sfida». Alfonso Pecoraro
Comproprietà: resta D’Aguanno, torna Falcone, gli altri alle buste. Per l’attacco Altinier
La risposta: preso Catania del Cosenza
Catania
LA RISPOSTA del Potenza alla squalifica del suo patron è un acquisto: Emanuele Catania ha firmato un accordo biennale cion il Potenza, che si è visto costretto ad accelerare i termini di un’intesa che era stata già trovata tempo addietro. Tra l’attaccante, che ha lasciato Cosenza senza esborsi economici dopo un’estenuante trattativa tra Postigflione e Mirabelli, e il Potenza si era inserito prepotentemente la Cisco Roma. Ma alla fine colui il quale completerà il tridente voluto da Capuano ha siglato l’intesa e diventa il sesto acquisto stagionale dopo Chiavaro, Barardi, Frezza, Vanacore e Aquino. ieri era anche il giorno delle intese per le comproprietà: solo quella di D’Aguanno con il Chievo ha avuto esito positivo. Il centrocampista classe 1989 resta a Potenza per un’altra stagione. Questa intesa rientra nell’ambito della trattativa che ha portato il rumeno Radu alla società scaligera. Dopo un breve prestito servito per verificare in alcuni tornei estivi le qualità del giovane, il club di Campedelli ha deciso di esercitare il proprio diritto di riscatto acquisendolo a titolo definitivo con una comproprietà aperta che prevede un’opzione e una contropozione per entrambe le socie-
Il difensore Gabrieli può restare. In stand by il discorso societario
«Melfi, un tecnico giovane per attuare il nostro progetto» “IN QUESTO momento siamo concentrati nell'effettuare l'iscrizione al prossimo campionato. Non stiamo parlando di programmi e di scelte tecniche. Posso solo dire che il prossimo allenatore del Melfi sarà un giovane, probabilmente proveniente da una formazione Primavera, che sappia lavorare e valorizzare al meglio il nostro progetto”. Questo il commento del presidente gialloverde Peppino Maglione, indaffarato a risolvere l'iter burocratico relativo all'iscrizione al prossimo torneo di Seconda Divisione. Tutto dovrò essere sistemato entro il prossimo 29 giugno, in modo da non avere problemi e potersi concentrare dai primi di luglio nell'allestimento del nuovo organico. Una rosa in cui non troverà posto Claudio Sciannamé. Il laterale di scuola empolese ha raggiunto un accordo con la Paganese, alla corte di Palumbo e ritroverà Damiano Mitra, anche lui ingaggiato dal club campano. In considerazione del costo elevato, Sciannamé non rientrava nei piani del Melfi, che di comune accordo con l'Empoli, ha valutato di non rinnovare la comproprietà e di lasciare libero il giocatore che ha scelto la sua destinazione. Una situazione che avevamo già preannunciato e che puntualmente si è verificata, con il Melfi che in questa stagione sarà molto attento al bilancio, facendo sempre
da di ripescaggio». Un po’ di scoramento, logico, potrebbe serpeggiare adesso nella tifoseria, ma il patron cerca di tranquillizzare tutti: «Questo episodio nulla toglie e nulla aggiunge ai progetti e al mercato del Potenza. Anzi, per come sono fatto, è uno stimolo ed
Sciannamè è passato alla Paganese
tà. Per le altre compartecipazioni, invece, si andrà alle buste. La situazione economicamente più vantaggiosa resta quella di Berretti, ma il Potenza ha presentato un’offerta per il riscatto, da pagare all’Arezzo nel caso in cui quella toscana fosse inferiore. Al contrario, sarà linfa per il Potenza. La situazione più litigisoa è stata quella con il Grosseto per Suppa e Scardini. La prima intesa Postiglione, tempo addietro, l’aveva trovata con un dirigente toscano che si è dimesso. Il patron Camilli non ha voluto riconoscere nessun accordo e quindi si è andati alle buste, con la prospettiva di mantenere Scardini a Potenza (entrambe avranno scritto zero) e di “giocarsi” Suppa. Patarini, pur essendo andato all’offerta, resta in Basilicata. Dove torna anche l’attaccante Falcone, spedito ad Andria. Andrà in ritiro, e sarà valutato, ma l’orientamento è che possa tornare in D. La due giorni milanese è servita anche a considerare alcune situazioni di mercato che possono tornare utili. La prima riguarda il portiere Zappino, ex Frosinone. L’altra il centravanti Altinier, di proprietà del Mantova, ma reduce dai 18 gol alla Sambonifacese in Seconda. a.p.
IN BREVE DALLA LEGA PRO Inizia l’avventura di Lolaico e Cuomo alle Universiadi di Belgrado SI SONO radunati a Roma, sotto la guida degli allenatori Veneri e Ripari, i giocatori che difenderanno l'Italia del calcio alle prossime Universiadi di Belgrado che cominceranno domani. Nella fase di qualificazione gli azzurri giocheranno martedì 30 giugno alle 17,30 contro la Corea del Sud a Lazarevac, giovedì 2 luglio contro l'Eire (sempre alle 17.30 a Belgrado) e sabato 4 contro l'Uruguay (a Surcin, ore 10.30). Successivi turni il 6 e l'8 luglio, finale primo posto il 10 alla ore 21. Sono 18 i giocatori professionisti di serie C convocati. Portieri: Dessena (Carrarese), Nicastro (Giacomense); Difensori: Sirignano (Samb), Cusaro (Cesena), Salvadori (Poggibonsi) Rudi (Como), Pippa (Catanzaro), Í, De Franco (Catanzaro); Centrocampisti: Galbiati (Figline), Amantini (San Marino) D’Alessandro (Isola Liri) Fusari R. (Montichiari) Vriz (Rovigo); Attaccanti: Iadaresta (Vibonese) Mosca (Monza Brianza) Ramaglia (Scafatese)
Rastelli si presenta SARÀ presentato stamattina al Rome Menti il neo tecnico della Juve Stabia Massimo Rastelli ed il suo staff. Intanto Marco Capparella rischia di allontanarsi dalla Juve Stabia. Il capitano delle vespe, autore di sette reti in campionato ed uno dei pochi a salvarsi dalla stagione disastrosa che ha visto retrocedere in Seconda Divisione i gialloblù, è nel mirino del Taranto. Il direttore generale dei pugliesi, Danilo Pagni, avrebbe inserito l’ex Napoli e Avellino sul suo taccuino.
L’Andria cambia padrone SVOLTA ALL'ANDRIA. Il dott. Pasquale Musci ha acquisito ufficialmente la proprietà del club pugliese dopo aver rilevato le quote azionarie possedute da Gianni Attimonelli (il presidente dimissionario), Giuseppe Raimondi e Riccardo Fusiello, diventando così l'azionista di maggioranza (99%), in società con la famiglia Di Leo (1%).
Pescara scatenato il passo adeguato alla gamba. La strategia della società federiciana è quella di costruire un organico con molti giovani, però di valore ed affidabili, con una ossatura centrale formata da atleti esperti. Tra questi dovrebbe figurare anche Emanuele Gabrieli, uno dei pochi che nutre possibilità di riconferma. Il centrale difensivo abruzzese vuole restare a Melfi, ma dovrà trovare un accordo sul suo in-
gaggio. Il giocatore vuole un aumento rispetto alla scorsa stagione, il Melfi è disposto a riconoscerglielo, a patto che sia contenuto ed in linea con budget previsto. E' possibile che si trovi una soluzione positiva con Gabrieli che potrebbe anche indossare la fascia di capitano. Una responsabilità in più per un calciatore che ha più volte manifestato il suo attaccamento alla maglia. Resta in standby il discorso
relativo alla cessione di quote societarie agli imprenditori laziali. Al momento la società non ritiene idonea l'offerta avanzata dal gruppo che fa capo al direttore Bifulco. Sempre la società giallo verde comunica che l'unica concessionaria autorizzata ufficialmente a gestire la pubblicità per conto del Melfi, è la Pubbli-A di Domenico Signorelli. Emilio Fidanzio
IL PESCARA ha risolto a proprio favore una comproprietà su due: torna in biancazzurro il portiere Remo Amadio dall'Andria e resta in compartecipazione a Piacenza il centrocampista Fabio Foglia. Gli abruzzesi hanno poi esercitato il diritto di opzione per il centrocampista ex Foggia Tommaso Coletti, che diventa biancazzurro a tutti gli effetti, mentre rientrano a titolo definitivo il centrocampista ex Avellino Francesco Dettori, l'attaccante ex Lecce Irineu De Souza, il portiere ex Sangiustese Pandolfi, il difensore ex Fano Delfini ed il difensore ex Lecce Tabacco.
In due da Crotone a Frosinone IL FROSINONE comunica l'ingaggio dal Genoa dell'attaccante Salvatore Aurelio. Il giocatore, l'ultima stagione al Crotone, arriva con la formula della comproprietà. Con la punta napoletana, in Ciociaria sbarca lo svincolato Simone Basso. Anche l'attaccante piemontese ha militato con i pitagorici nel corso degli ultimi due tornei (nove reti in 30 presenze nel 2008/09).
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40 Sport
Sette reti a Fasano l’anno scorso. Musco raddoppia
Lunedì sera si decide il futuro societario
Matera, preso l’attaccante santermano Dimatera
Il Francavilla attende risposte concrete dall’amministrazione
SCUSATE il ritardo. Antonio Dimatera arriva nei Sassi con due anni di ritardo, ma lo fa con grande entusiasmo. Infatti, grazie ad un amico molto vicino al Fc Matera due anni fa, proveniente dalla Jesina, il ragazzo santermano tentò di vestiore la maglia biancazzurra. Fu anche visionato in un pomerioggio di pioggia e maltempo. Era il momento in cui Raimondi era in discussione ed era in atto un possibile avvicendamento societario. Dimatera, infatti doveva essere tesserato dalla gestione precedente a Perniola. Non se ne fece niente. Ma le strade del Matera e di Dimatera si sono ritrovate in diretta televisiva nel pareggio tra Matera e Fasano, quando il ragazzo di Santeramo fece ammattire i difensori del Matera sulla destra. Era Mari, quindi poteba starci. Rieccolo al ritorno mettere in ginocchio da solo il Matera con una doppietta con la complicità di Cilumbriello e Lonardo entrambi non in giornata. «Devo ammetere che mi fecero un gran regalo-afferma Antonio Dimatera-perchè quei punti ci hanno permesso di costruire la salvezza del Fasano. Ora ho voltato pagina. Sona Matera e pronto a contribuire a vincere qualcosa. Ho grandi motivazioni. Diciamo che sono maturo pedr questa esperienza». Antonio Dimatera era considerato una promessa e infatti a Jesolo disputò
Antonio Dimatera ed a fianco Alessio Musco
un gran bel torneo, ma dei problemi di famiglia l’hanno costretto a tornare vicino casa. Matera era la piazza giusta, ma fu bollato e andò a Bitonto. L’anno scorso a Fasano ha giocato 33 partite siglano sette reti.« Ho giocato sempre da esterno alto di centrocampo, seconda punta solo contro il Matera a Fasano. Per me c’è solo da metterci tutto quello che si ha dentro nel calcio e questo prometto alla piazza di Matera. Di certo la mia famiglia sarà sempre con me, in particolare mio padre a cui voglio regalare ancora soddisfazioni». Questo il comunicato della socie-
tà: «Ancora novità in casa FC Matera. Il sodalizio biancazzurro rende noto di aver raggiunto, nella tarda serata di ieri, l'accordo con l'attaccante Vito Antonio Dimatera, classe 1986, lo scorso anno in forza al Fasano (serie D – girone H), autore di una vincente doppietta nella gara di ritorno contro il Matera dell'ultimo campionato. Il sodalizio biancazzurro annuncia inoltre di essersi accordato anche con l'esperto Alessio Musco, venosino classe 1945, che sarà il preparatore dei portieri anche nella prossima stagione». Renato Carpentieri
Secondo memorial Leonardo Lapolla Entrambe passano
Il mitico D’Oriano non basta GDF ULTRAS
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GUARDIA DI FINANZA: Zimbardi, Galeota D., Galeota G., Albano, Galeota A., Nasca, Bennardo. Tragni, Perrucci, Tricarico, Farina / Puppio, Tria, Morini. All. Cinnella ULTRAS ALTA QUALITÀ: Coretti, Cosentino, Di Lecce G., Montano, Duni, De Canio, D’Oriano, Di Lecce F., Cifarelli, Fontana, Lambertini / Scazzariello, Di Pede, Clemente, D'amico, Galeota U., Andrisani. All. Cotugno ARBITRO Calia. Assistenti: Ribatti- Barbone RETI: 1', 19' Perrucci, 5' Cifarelli, 23' D’ Oriano, 48' Nasca NOTE: Ammoniti al 4' Montano, 45'Di Pede MATERA- Nasca regala, qualificazone e vittoria alla Guardia di Finanza. Per gli Ultras una sconfitta indolore che non ha pregiudicato la qualificazione alla fase successiva. La gara è stata bella e ricca di emozioni ma anche di tanti errori in fase di realizzazione. Comincia benissimo la Guardia di Finanza che si porta in vantaggio al 1' minuto con un diagonale di Perrucci dopo uno scambio con un compagno. Sempre la Finanza pericolsoa in quest' avvio con Albano e Nasca protagonisti. Dalla propria metà campo Albano lancia di precisione per Nasca che dal limite lascia partire un tiro sfiorando il palo. Gli Ultras non ci stanno e cominciano a rendersi pericolosi, infatti al 5' trovano il pareggio con Cifarelli che sfrutta un errore del portiere. La partita cominci a decollare, azioni da parte di tutte e due le squadre che non vengono concretizzate per l'imprecisione delle punte, infatti al 16' bello scambio tra Cifarelli e Lambertini tiro di questi, troppo debole e cen-
Ciccio D’Oriano
trale facilmente para Zimbardi. Al 19' un lancio viene intercettato da de canio nel tentativo di rinviare, la palla si alza a campanile, lesto è Perrucci che calcia al volo infilando la porta difesa da Co-
retti. Gli Ultras non ci stanno e suonano la carica con Fontana e Doriano a dirigere l'orchestra. Proprio Doriano al 23' approfitta di un errore del portiere che non blocca, rincorre la palla ma cade forse ostacolato, arriva il mitico Ciccio Doriano, pallonetto e gol del pareggio. La ripresa rispecchia il primo tempo, forse la Finanza mostra più convinzione nel cercare la vittoria, ma al 7' tiro di Fontana, respinta del portiere, tiro di lambertini e salvataggio sulla linea di Albano. Assistiamo ad una bella punizione calciata da Lambertini, che Zimbardi salva di piede. Al 18' minuto la Finanza cala il Jolly, con un contropiede veloce di Nasca, che vanifica l'uscita di Coretti siglando il gol vittoria. Vincenzo Bochicchio
FRANCAVILLA – Giorni di trepidazione in riva al Sinni, per la questione che riguarda la mancata inscrizione della F.C. Francavilla al prossimo campionato di serie D. La situazione ancora è in fase di stallo, nessuna questione è stata risolta con l’amministrazione, fino a quando non si riunirà il consiglio comunale. La speranza di tutti i tifosi e non solo, è quella di un accordo tra le parti, per chiudere definitivamente la questione, ma soprattutto, quella di far tornare alla guida della società l’ex presidente Franco Cupparo. Una serie di cose che eviterebbero così la scomparsa dal palcoscenico interregionale di una società che tanto bene ha fatto in questi anni e che è invidiata da molte realtà con una tradizione calcistica superiore a quella dei rossoblu. Intanto, lunedì sera ci sarà un’altra riunione societaria, per cercare di trovare una via di uscita al caso, ma nel frattempo si spera che dal comune arrivi una comunicazione scritta dove, si riconosca la somma da restituire al sodalizio sinnico. Cupparo e soci non si accontentano più delle promesse da parte del comune, chiedono impegni scritti per evitare le brutte sorprese che da due anni a questa parte si presentano puntualmente
a fine campionato. Se invece, nulla sarà deciso, la società d’accordo con tutti i dirigenti potrebbe consegnare il titolo sportivo nelle mani del sindaco, per fare spazio a nuovi soci che vogliano accollarsi questa responsabilità. Oppure, altra ipotesi, il club rossoblu, potrebbe decidere di andare a disputare il campionato di serie D, in un altro paese, che abbia la voglia di accogliere nel proprio impianto sportivo le gare casalinghe della F.C. Francavilla. In sostanza, una vicenda che rischia davvero di lasciare il segno nella cittadina in riva al Sinni, che da molti anni è riconosciuta come una vera e propria favola calcistica dell’intera Basilicata. I tempi per cercare di risolvere il tutto ormai sono strettissimi, il trenta di Giugno, scade la fideiussione bancaria, e superato quel termine l’intero progetto andrebbe a monte. Nonostante il tredici di Luglio è l’ultimo giorno utile per l’iscrizione al campionato. Serve subito una sterzata improvvisa, per cominciare a riparlare di serie D nella comunità francavillese, ormai tutte le altre società sono già a lavoro per allestire i propri organici, e perdere altro tempo, potrebbe risultare fatale. Claudio Sole
Final six Allievi, Invicta Matera e Donatello Udine si annullano INVICTA MATERA DONATELLO UDINE
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INVICTA MATERA: Cifarelli, Chieco, Pavese, Smaldone, Galante, Visaggi, Volpe, Manieri, Leccese, Sabbatiello, Pietracito/ Tataranni, Ricciulli, Giordano, Nicoletti, Lomonaco, Campanaro, Zaccaro. All. Michele Fontana DONATELLO UDINE: Simonelli, Yuri, Di Giusto, Tenco, Mauro, Cisotti, Sasarsa, Pommello, Cossi, Buttignaschi, El Yuir, Tosoni/ Manzini, Tassoni, Bighin, Dellistari, Mastelloni, Parisi, Aprilis. All. Igor Bric UN primo tempo che ha visto l’equi- Una formazione dell’Invicta Matera librio tra due squadre che si temevono, ma soprattutto erano contratte dal so- no a una decina di minuti dalla fine. Poi più lo pensiero di dover cominciare la competi- nulla e per la squadra di Michele Fontana zione con una sconfitta. Fase di studio che oggi c’è la gara con il Napoli, ostacolo molto dura in pratica un intero tempo, nella ripre- più probante della Donatello Udine che è sa la solfa è grossomodo la stessa e di occa- sembrata una squadra alla portata dell’Insioni da rete se ne contano col cosiddetto victa Matera. contagocce. Gara giocata a centrocampo fisport@luedi.it
MONTEMURRO-PALADINO, E’ QUALIFICAZIONE TRASPORTOPUBBLIC 1 QUESTURA MATERA 2 TRASPORTO PUBBLICO L.: Laurieri, Tralli, Laurieri, Antezza, Saccente, Rondinone A., Mancini M., Vivilecchia, Rondinone C., Di Lecce, Pastore / Festa, Bolettieri, Clemente, Mancini R., belfiore, Fianamore. All. Ruggeri Dir. Carriero QUESTURA DI MATERA: Zaccaro, Amodio, Di Simine, Andrulli, Di Pede, Paladino L., Ambrosecchia, D'Adamo, Montemurro, Paladino R., Sacco. ARBITRO: Calia L. Assistenti CaliaF. - Barbone RETI: 10' Mancini M., 36' Montemurro, 52' Paladino R. NOTE: Ammoniti al 46' Conte, 47' Paladino e Mancini M. MATERA - Anche la Questura supera il turno, accede ai quarti, grazie alle prodezze di Montemurro e Paladino. Una gara risultata nervosa con qualche contrasto troppo duro, nella seconda fase della gara il nervsosismo la fa da padrone per le due formazioni che cercano la
qualificazione. Dopo un inizio di studio, azione personale di Manuel Mancini che lascia partire un tiro dal limite che si spegna nell'angolino della porta difesa da Zaccaro. Gara che si combatte soprattutto a centrocampo, con troppe interruzione per via del gioco maschio che le due squadre mostrano in campo. Al 27' Montemurro con un colpo di testa fa gridare al gol, ma il portiere salva sulla linea di porta. Ripresa sempre più spezzettata dai falli e poco da evidenziare se non i gol di ottima fattura. Questura in attacco, tiro di Montemurro che colpisce la traversa, palla che ritorna verso l'attaccante che con un tuffo, incorna la palla che finisce la corsa nel sacco. Il pareggio galvanizza la squadra di mister Sacco che continua il pressing, al 52' show di Paladino R., che presa palla alla trequarti, ubriaca la difesa avversaria saltando tre difensori, scavalca il portiere e poggia la palla della vittoria in rete. Ultimo sussulto al 53' con D'Adamo che da buona posizione si fa parare il tiro da Laurieri. vi.bo.
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Sport 41
Sabato 27 giugno 2009
Calcio a 5
Sabato 27 giugno 2009
14°Torneo della Bruna del Csi La Prestampa vince ed è qualificata
Sefim e G3 già alla meta Alla Ricevitoria Dante e A&O Supermercati basta non perdere DOPPIO LAMACCHIA E LATORRE RIC.DANTE 52 SUPERM. A&O
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DANTE 52: Volpe, Tataranni, Pavone M., Orlando, Pavone N., Di Mita, Latorre Liccese. SUP. A&O: Consoli, Lamacchia, Rago, Scarcia, Piccinni, Biondino, Di Pede. ARBITRI: Di Cuia e Ambrosecchia. RETI: 7' pt Di Pede; 11' pt Lamacchia; 10' st Latorre; 22' st Latorre; 23' st Rago; 24' st Lamacchia; 26' st Lamacchia. NOTE: ammonito Pavone M; espulso Di Pede per doppia ammonizione. PREZIOSISSIMA vittoria per Supermercati A&O contro Dante 52. La formazione di Miglionico, ora, con 6 punti in classifica, ha discrete chance di qualificazione. Nel primo tempo molto meglio Di Pede e compagni che vanno al riposo per 2-0, grazie alle reti di Di Pede al 7' (su calcio piazzato) e di Lamacchia all'11 (azione molto bella, con Di Pede che serve di tacco il n.4 rossonero che batte Volpe con un preciso pallonetto). Consoli non viene mai impegnato, mentre il suo collega Volpe compie due parate da serie A su Biondino. L'unica chance per Dante 52 è di Orlando, ma Consoli para agevolmente. Nella ripresa i neri giocano meglio e creano diverse occasioni con Liccese e Di Mita. Ma è Di Pede che ha l'occasione del 3-0, ma la sua rabona trova pronto Volpe. Il gol dell'1-2 arriva al 10': su corner di Liccese, Latorre è bravo ad anticipare il suo diretto avversario, la palla va sotto le gambe di Consoli. Dante 52 può pareggiare subito con Liccese, ma il suo pallonetto viene salvato sulla linea da Rago. Ancora Liccese al 20', ma il suo tiro finisce sul palo. Poi Di Pede ha due ghiotte chances per il terzo gol, ma i suoi tiri colpiscono sempre Volpe. Così arriva il pareggio di Latorre con una 'puntata' di destro. Palla al centro e Rago tira, respinge Pavone N., riprende ancora Rago che infila Volpe. Nel finale Lamacchia timbra la sua giornata di grazia con due reti per il definitivo 5-3, e per la sua personale tripletta. n. g.
DOPPIETTA DI ANDRISANI E TRIPLETTA DI GAMMARIELLO SEFIM AUTOCAR.G3
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SEFIM: Di Pede, Taratufolo L., Zimmari, Gammariello S., Andrisani, Gammariello N., Gammariello A. AUTOCAR G3: Losito, Duni, Rillo, Taratufolo P., Miriello G., Miriello M. ARBITRI: Ambrosecchia e Deflorio RETI: 14' pt Andrisani; 18' pt Taratufolo P.; 5' st Andrisani; 8' st Gammariello A.; 20' st Gammariello N.; 21' st Gammariello N.; 22' st Rillo; 24' st Duni. IMPORTANTE vittoria per Sefim contro Autocar G3 nella quarta giornata del gruppo D. La formazione dei Gammariello ha la meglio per 5-3 e raggiunge pro-
prio la Autocar G3 a quota 9 in classifica. La prima occasione è al 6', con Rillo che, su assist di Miriello M., coglie il palo. Al 13' Miriello G. prova dalla destra, ma Di Pede blocca. Un minuto dopo il vantaggio di Sefim: Gammariello N. serve Andrisani che a porta vuota, appoggia comodamente. Ma la reazione di Autocar G3 è notevole e porta al pareggio: minuto 18, Taratufolo P. anticipa Gammariello N., arriva in area di rigore e batte di precisione Di Pede. Poco dopo Sefim ha l'occasione del raddoppio con Gammariello S. che tira dalla distanza e colpisce il palo. Al 24' Rillo (in condizioni fisiche precarie, per una botta subìta in uno scontro con Zimmari) va via in velocità, il suo tiro va a lato di poco. Al 3' della ripresa errore di Miriello G.
RECUPERO DEL GIRONE D LA PRESTAMPA IMPRESA MANICONE
ne approfitta Gammariello A. ma il riflesso di Losito è decisivo. Ne Autocar G3 esce Miriello M. (infortunato) ed entra Duni, subito pericoloso col mancino, ma la sua conclusione si stampa sul palo. Azione successiva e Sefim si riporta avanti: triangolazione tra Andrisani- Gammariello A.-Andrisani che batte Losito. Il gol motiva maggiormente Sefim che triplica all'8': Gammariello N. salta Losito ed offre all'omonimo Alessio la palla del tris. Autocar G3 cerca di reagire, con Duni, ma il suo tiro finisce nuovamente sul palo Sefim, invece, trova altre due marcature, entrambe le volte con Gammariello N. Nel finale la tenacia di Rillo e Duni viene premiata, ma è troppo tardi. Nicola Guanti
PRIMA VITTORIA PER IL CAFFE’ COLONIALE 7 2
LA PRESTAMPA: L'Episcopia, Padula, Bruno, Piccenna, Fragasso, Caiella, Racioppi, Grieco, Vulpio. IMPRESA MANICONE: Martulli G., Martulli M., Smaldone, Guglielmucci, Papapietro, Ettorre, Duni, Tralli, Papapietro, Logiudice. ARBITRI: Cosola e Cuscianna RETI: 3' pt Piccenna16' pt Caiella, 18' pt Fragasso, 22' pt, 17' st e 25' st Bruno, 4' st Padula, 5' st Guglielmucci, 13' st Papapietro UN TEMPO per chiudere il discorso gara e qualificazione per La Prestampa. Con una giornata d'anticipo L'Episcopia e compagni sono certi del passaggio alla fase successiva del torneo, grazie alle tre vittorie conquistate in quattro gare. Una gara dominata dagli arancio neri, con l'Impresa Manicone, fanalino di coda, a cercare in tutti i modi di rendere difficile la vita degli avversari. Nella parte iniziale del primo tempo è la rete al 3' di Piccenna a portare in vantaggio La Prestampa, che non riesce però a sfondare. Solamente dal 16' con la rete del 2-0 di Caiella la gara prende una direzione sempre più certa. Fragasso al 18' e Bruno al 22' chiudono la prima frazione. La Prestampa conduce per 4-0. Nella ripresa alla rete iniziale, 4', di Padula, rispondono Guglielmucci e Papapietro rispettivamente al 5' ed al 13'. Ma la reazione dell'Imprsa Manicone è tutta qui. Bruno con altre due reti chiude la gara al 17' ed al 25', con il risultato fissato sul 72. Francesco Calia
CAFFÈ COLONIALE 6 FITO SERVICE 5 CAFFÈ COLONIALE - XXL Club: Martinelli, Perrucci, Carlucci, Santochirico, Bellomo, Fiore. FITO SERVICE: Sacco, Ambrosecchia, Csione, Cancelliere, Armaiuoli, Bianchi, Persia, Miglionico, Battafarano. ARBITRI: Di Cuia E. e Cosola. RETI: 9' pt e 3' st Carlucci, 12' pt Bellomo, 4' st e 11' st Santochirico, 21' st Fiore per il Coloniale; 14' st, 22' st e 26' st Armaiuoli, 24' st e 25' st Ambrosecchia per la Fito Service. NOTE: Ammoniti Fiore e Santochirico. MATERA - Prima vittoria per il Coloniale che impone lo stop alla Fito Service. I calciatori in maglia amaranto lasciando a Bellomo e compagni tre quarti di gara svegliandosi solo nel finale, ma quando Armaiuoli e Ambrosecchia salgono in ncattedra è ormai troppo tardi e al triplice fischio arbitrale il punteggio è di 6-5 pe i bianchi.
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE C
CLASSIFICA
CLASSIFICA
CLASSIFICA
A sbloccare il risultato nella prima frazione di gioco è Carlucci che perfora il bravo Sacco con un'azione per vie centrali quando sopo passati solo nove minuti. Tre minuti più tardi Bellomo porta a compimento un contropiede magistrale firmando il 2-0. Ad inizio ripresa il Coloniale mette in cassaforte la prima vittoria. Al 3' un pallonetto di Carlucci e al 4' una girata di Santochirico portano a quattro le reti subite dalla Fito Service. Al'11' da uno scambio con Fiore nasce la rete di Santochirico che porta il punteggio sul 5-0. Con la vittoria in pugno il Coloniale i rilassa un po' permettendo ad Armaiuoli di segnare, complice una deviazione della difesa. Al 21' Fiore realizza il del 6-1 direttamente su punizione. QUesta sarà poi la rete che deciderà il match. Poi nel finale le quattro reti della Fito Service, ma il tempo è il miglior alleato del Coloniale che può così festeggiare la sua prima vittoria. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
GIRONE D CLASSIFICA
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42 Sport
Basket A Dilettanti Bawer Matera e Levoni Potenza conoscono le avversarie
Lucane, girone di ferro Necessari i rinforzi, ma i prezzi alti impongono pazienza E’ PRONTO lo schema dei gironi della serie A Dilettanti di basket. Lo ha annunciato il Settore Agonistico Federale della Federazione Pallacanestro che ha diviso le 32 squadre partecipanti alla categoria. Ovviamente si tratta di una stesura provvisoria anche se fortemente indicativa. Non si tiene conto infatti di eventuali fallimenti o mancate iscrizioni di società in serie A e Legadue (sarebbero almeno quattro le società in grandissima difficoltà) scatenerebbero naturalmente ripescaggi che andrebbero a coinvolgere anche la A dilettanti. Intanto comunque è possibile prevedere che il girone meridionale sarà, come spesso accade, un vero e proprio girone di ferro con le squadre più attive in questa prima fase di mercato che vanno a comporlo. Sia Matera sia Potenza si troveranno di fronte infatti formazioni come Agrigento e Barcellona che stanno pensando in grande e sono al momento i grandi protagonisti del mercato. A Barcellona sono arrivati oltre ad un coach esperto di promozioni come Gramenzi anche Guarino e Bisconti ad impreziosire un’intelaiatura da primato.
Volley B1 Donne E’ una centrale e arriva da Cutro
Pm arriva la Draganova
Ad Agrigento arriva Davide Virgilio come play e si parla di Toppo o Masper per rafforzare ulteriormente il reparto lunghi. Ieri anche la notizia dell’arrivo di Zaccariello a Ferentino, altra squadra ambiziosa nelle mani del confermato coach Friso. In questo ambito le due formazioni lucane dovranno cercare di rinforzare al massimo la squadra. Potenza ha già cominciato con le importanti conferme di Rato e di Ruggeri e con il nuovo coach Paternoster. Matera è in una posizione di attesa ma sem-
Basket Donne Serie B
Prendono corpo le idee della Basilia Il presidente delal Basilia Marina Pecoriello
PERIODO di transizione per la Basilia Potenza. La società, dopo aver allargato l'organigramma con l'ingresso di Alfio Liviani e Roberto Muliere lavora alacremente in vista del prossimo campionato di serie B/1. Al momento il presidente Marina Pecoriello appare quanto mai decisa a irrobustire la programmazione legata al settore giovanile. Una politica, quella avviata dalla compagine societaria potentina che sembra quanto mai fondamentale per il conseguimento degli obiettivi tecnici della Basilia Potenza. Tante le idee nella mente e nel cuore di Marina Pecoriello e Niccolò Martellotta che hanno deciso di sviluppare politiche relative al consolidamento del vivaio. E in questo senso che la presenza delle principali protagoniste della stagione scorsa potrebbe incentivare una partecipazione sinergica del settore giovanile. L'azio-
ne sportiva e manageriale dei dirigenti lucani potrebbe spingersi anche alle scuole, ma i discorsi non sono stati ancora avviati, resta l'idea assai interessante, viste le croniche difficoltà di reperire forze fresche in città. Non sono escluse nella prossima settimana altre mosse, vedi quelle legate al coinvolgimento di alcune società dell'hinterland potentino. Progetti e idee che al momento costituiscono la base del lavoro della società potentina, alle prese con il dilemma dello sponsor. Pecoriello e Martellotta non hanno ancora avviato contatti con la Codra Mediterranea, main sponsor della società lucana nella scorsa stagione. La prossima, infuocata settimana potrebbe essere utile per ragionare sui temi della gestione economica della Basilia Potenza. Fra alcuni giorni ne sapremo di più… Francesco Menonna
bra destinata a rinnovare ampiamente la propria rosa con la conferma unica di capitan Longobardi e l’arrivo di un pivot di ruolo con spiccate attitudini difensive e di un play pronto a giocare sostanzialmente per la squadra. Sugli esterni Corà proverà a trovare i punti che servono per vincere le partite. Il mercato al momento dà molte chance ma i prezzi restano alti e Matera e Potenza sembrano intenzionate ad aspettare e non forzare assolutamente nulla. p.quarto@luedi.it
È SEMPRE più linea verde per la PM Volley edizione 2009-2010. L'ultimo colpo di mercato del club di via Leonardo da Vinci, il quarto in ordine di tempo, dà ulteriore conferma al trend di rinnovamento e ringiovanimento intrapreso dalla società potentina. Che affiderà alle sapienti mani di coach Nino Gagliardi rimasto a timonare il nuovo ciclo della formazione biancorossa - un gruppo dall'età media decisamente più bassa, ma che si presenta altrettanto denso di atlete di elevata caratura tecnica. Caratteristiche che ben si adattano alla neoarrivata Mina Draganova, centrale bulgara classe 1987 (il secondo posto tre ufficializzato nel giro di tre giorni) di cui la Polizia Municipale ha acquisito le prestazioni sportive. 180 centimetri di altezza per un peso forma di 66 chilogrammi, la ragazza che viene dall'est vanta in effetti un curriculum geograficamente molto vicino alla realtà del volley lucano. Arrivata in Campania nel 2004 (in serie C con la Salernitana Volley), Draganova ci è rimasta (tra Salerno, Scafati e Napoli, sponda Ester) fino al 2008. Poi il trasferimento al Cutro, compagine crotonese con cui ha disputato l'ultima B2, in compagnia di quella Livia Magherini che ritroverà a Potenza per la sua prima esperienza in serie B1. «Una squadra giovane e di talento nella quale si dovranno innestare giocatrici di esperienza per lo svolgimento di un buon campionato», il commento del direttore generale Michele Ligrani a seguito dell'ingaggio di Mina Draganova.
Tennis Open Matera
La finale è tra Cobolli e la sorpresa Pedrini
La Draganova
Mentre nei prossimi giorni il compito del diesse Michele Calia sarà quello di analizzare le ipotesi di riconferma tra le atlete che nella competizione appena conclusa hanno garantito un buon contributo alla squadra. Luca Carlone sport@luedi.it
MATERA OPEN 2009
I risultati dei quarti di finale del torneo nazionale Fit Open 2009, in corso di svolgimento sui campi del Circolo Tennis in viale delle Nazioni Unite. Stefano Cobolli b. Alberto Cristofaro 6-2: 64. Giulio Di Meo b. Alberto Lommi rit. Diego Veronelli b. Vincenzo Santopadre per forfait. Marco Pedrini b. Stefano Tarallo 6-2; 6-3. Le semifinali (tra parentesi club e numero di testa di serie nel tabellone) di ieri: Stefano Cobolli (Canottieri Aniene Roma, 2)-Giulio Di Meo (Empire & Resort Roma 3) è finita 2-0 (6-3;6-3). Diego Veronelli (Empire & Resort Roma 5)-Marco Pedrini (TC Sarnico Bg, 1) ha visto prevalere quest’ultimo. La finale alle 17.
Volley, la Basilicata con quattro squadre a Lignano SONO IN PARTENZA le Rappresentative Regionali di Pallavolo Indoor e di Beach Volley maschile e femminile che prenderanno parte alla 26ª edizione del Trofeo delle Regioni che quest'anno si svolgerà a Lignano Sabbiadoro, in Friuli, dal 28 Giugno al 3 Luglio. Nella squadra Indoor maschile Giancarlo D'amico ha sostituito il nominato Mirko Mastroianni; e questo ha determinato un certo scombussolamento sia tecnico che organizzativo nel percorso dei ragazzi prescelti (ricordiamo che nella passata edizione, in Sardegna, la Rappresentativa maschile ha conquistato un 5° posto di grande rilievo). La selezione femminile ha lavorato bene e si presenta combattiva ed intenzionata a migliorare la diciassetesima posizione ottenuta lo scorso anno.
La sorpresa potrebbe giungere dalle due selezioni di Beach Volley, vere e proprie cenerentole nelle scorse edizioni; quest'anno sono certamente più agguerrite e lo hanno dimostrato pochi giorni fa in occasione del Trofeo dei Tre Mari organizzato dalla Regione Puglia e che vedeva ai nastri di partenza rappresentanti della stessa Puglia, della Campania, del Molise e della Basilicata. Orbene, i nostri ragazzi si sono piazzati al 3° posto, mentre le ragazze hanno concluso la manifestazione in 2° posizione. Questa la composizione delle Rappresentative: INDOOR MASCHILE: Osnato Angelo, Supino Luca e Riccio Leonardo (Rinascita Lagonegro), Pacilio Nicola (Virtus PZ), Manicone Fedele e Stella Adriano (Volley&Group MT), Cilento Gaetano, Di Deco Salvatore, Genovese Santino, Cosentino Antonio, Vicecon-
ti Nicola e Cirigliano Donato (Pol. Lauria). Tecnici: Giancarlo D'Amico e Pierpaolo De Pace. INDOOR FEMMINILE: Pellegrino Miriana e Coretti Teresa (Pianeta V. MT), Iosa Ilenia (Livi V.), Guerricchio Lilia, Sarra Anna Maria e Pietromatera Carmen (Time Volley MT), Grisolia Federica e Grisolia Dominga (Pol. Lauria), Di Ciommo Iole (P.M. PZ), Sabina Luciana (Santa Maria PZ), Telesca Francesca e Berterame Rosita (Asci 91 PZ). Tecnici: Cristallo Caterina e Viggiano Berardino. BEACH MASCHILE: Salomone Domenico e Mandarino Cristiano (Pol. Lauria) Tecnico: Passaro Sandro. BEACH FEMMINILE: Rasola Ilaria e Lancellotti Morena (ASCI 91 PZ) Tecnico: Petrone Pamela. Il capo delegazione sarà Petrone Paolo.
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Sport 43
Sabato 27 giugno 2009
Sabato 27 giugno 2009
Arrivano da Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata. Acito: «Bella sperienza»
Miniarbitri, esame superato Iaia: «Una pattuglia di giovani davvero interessante e preparata» ELEMENTO all’apparenza secondario, ma di fondamentale importanza per il Minibasket in Piazza sono i “Miniarbitri”. La loro presenza è quasi invisibile, con la concentrazione degli spettatori tutta puntata sui piccoli cestisti che si danno battaglia in campo e scherzano nei dintorni, ma sono loro che permettono al gioco di scorrere ed andare avanti senza problemi. Attualmente sono 18 i Miniarbitri che calcano quotidianamente i campi da gioco tra Matera, Santeramo, Bitritto, Corato e Metaponto, gestiti da tre istruttori che controllano il loro operato e ne dirigono gli spostamenti. «Questa è sempre una bella esperienza per i Miniarbitri -spiega il coordinatore del gruppo, Francesco Iaiamomento di crescita e di incontro per diverse realtà. Unica pecca del torneo è la grande dislocazione delle gare, che non ci permette di organizzare riunioni con tutto il gruppo dei 18 arbitri». Nonostante questa piccola pecca, l’organizzazione resta molto ben coordinata in tutti i dettagli. «Direi che, nonostante questa situazione territoriale difficile -continua Iaia- da gestire, siamo in grado di garantire una buona organizzazione». Dal punto di vista tecnico i Miniarbitri presenti al Minibasket in Piazza rappresentano i migliori di quattro Regioni meridionali. Quattro arrivano da Calabria, Sicilia e Basilicata, mentre sei sono i fischietti pugliesi. Inoltre, per le giornate finali dove si giocheranno su otto campi ben 64 gare tra mattina, pomeriggio e sera, arriveranno a rafforzare il gruppo presente altri 16 Miniarbitri sempre dalla Puglia. «Questi presenti qui sono i migliori arbitri delle varie Regioni -ammette Francesco Iaia- con un paio di loro
Due momenti di gara che vedono impegnati i miniarbitri al Palasassi nelle gare di ieri
che, tra gli altri, si dimostrano migliori. Inoltre, essendo su 9 tornei nazionali e internazionali, si può immaginare che siamo davvero il top della categoria». L’esperienza è importante anche per i Miniarbitri, che hanno la possibilità di crescere in questi momenti di incontri con piccoli giocatori e tecnici di diverse parti d’Italia e di diverse culture. «E’ un esperienza bella e nuova -dice Luca Acito, Miniarbitro di Matera- perchè quando si arbitrano squadre di altri paesi è bello poter dialogare con i piccoli giocatori e con gli allenatori che parlano altre lingue. Arbitriamo due gare al giorno di solito, riuscendo ad imparare nuove cose e trovandoci in situazioni sempre diverse. Così, abbiamo la possibilità di crescere anche dal punto di vista tecnico». Francesco Calia sport@luedi.it
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44 Sport
Molte le squadre che arrivano attrezzate per recitare un ruolo di primo piano
Ambrico: livello in crescita Il dirigente della Pielle traccia un primo bilancio della kermesse IL LIVELLO della manifestazione organizzata dalla Pielle Basket Matera cresce sempre di più. Nonostante abbia raggiunto già un traguardo importante, la kermesse originariamente solo materana, ammette alla partecipazione squadre sempre più competitive ed agguerrite. Attualmente non esistono quasi più squadre meno attrezzate ed ogni gara è emozionante e divertente, sia per i piccoli cestisti in campo, che per gli spettatori che quotidianamente assistono alle prestazioni dei protagonisti veri e propri del Minibasket in Piazza. Questo miglioramento è frutto soprattutto di due variabili. Il numero delle squadre che vi partecipano, salito negli ultimi anni a ben 64 compagini provenienti da tutto il mondo, e soprattutto la voglia di fare bene che tutte le formazioni di anno in anno aumentano, creando gruppi sempre più competitivi, omogenei e invogliati a dimostrare il valore dei singoli e dei gruppi. «Il livello tecnico della manifestazione -commenta Giampaolo Ambrico, dirigente della Pielle Basket e tra gli organizzatori del Minibasket in Piazza- aumenta di anno in anno. Le squadre arrivano qui a Matera e nelle altre location della manifestazione sempre più vogliose di fare bella figura». Anche delle formazioni inizialmente
Le squadre impegnate nelle gare al Palasassi di ieri (foto Videouno)
considerate meno accreditate alla competizione con team meglio attrezzati, hanno creato dei gruppi forti ed in grado di giocarsi tutte le gare se non alla pari, almeno riuscendo a mettere in difficoltà le cosiddette “corazzate” del torneo. «Bisogna pensare che anche le squadre che qualche anno fa potevano rappresentare un livello medio, si sono attrezzate ed hanno aumentato il loro tasso tecnico per affrontare le migliori formazioni che sono presenti al torneo e met-
terle in difficoltà». In questa edizione rappresentano il meglio del Minibasket in Piazza il Roseto degli Abruzzi, l’Aurora Brindisi, il Trieste ed il Dolo di Venezia, che si sono qualificate alle semifinali in programma da questa mattina. Saranno loro a contendersi il primato nella Diciassettesima Edizione del Minibasket in Piazza. Comunque, in questa edizione si sono ben comportate anche altre formazioni, tra queste il Città Futura Roma, sempre molto ben organiz-
zata ed il team “nero” della Pielle Basket Matera, che si sono piazzate tra le prime formazioni del torneo con Hoops Club Beirut (Libano), Latiano, Caracas (Venezuela) e Hito (Estonia). «Tra le squadre che ho visionato, per questioni di organizzazione sono state poche -riprende Giampaolo Ambrico- sono state il Roseto degli Abruzzi, l’Hito Estonia e Roma ad impressionarmi maggiormente». Obiettivo, inoltre, pienamente raggiunto dalla Pielle
Basket quello di arrivare molto in alto nella manifestazione. «Il nostro scopo è sempre quello di far giocare i ragazzi che ospitano -spiega Ambrico- quest’anno, inoltre, è capitato che il gruppo scelto lavora insieme da due anni con Giovanni Papapietro, dimostrando di essere molto compatto e di qualità. Arrivare tra le prime otto -conclude il dirigente Piellerappresenta un grande risultato per la Pielle». fra.cal.
Latte e frutta regalati ai bimbi del minibasket A sinistra due bimbi della kermesse di ieri a Matera Due momenti delle gare di ieri al Circo
MATERA - Anche quest'anno Fattorie Donna Giulia, la filiera corta del buon latte fresco tutto lucano, ha aderito con entusiasmo alla 17^edizione del trofeo internazionale “Minibasket in piazza”. Oggi il gran finale in una Piazza Vittorio Veneto trasformata in campo di basket, resa ancora più bella e allegra dalle voci e dai colori degli oltre mille bambini partecipanti al torneo. «Il buon latte fresco è il carburante essenziale per l'impegno sportivo e per una crescita sana di bambini ed adolescenti - dice Paola Saraceno, responsabile marketing dell'unica realtà produttiva regionale che imbottiglia latte fresco pastorizzato.Abbiamo scelto i due momenti clou della festa di minibasket in piazza - la visita al Carro Trionfale in apertura del torneo e la finale con la Premiazione delle 64 squadre di “aquilotti” provenienti da tutto il mondo - per offrire ai giovani atleti ed ai loro accompagnatori il latte e gli yogurt da bere Fattorie Donna Giulia». Distribuiti gratuitamente ai mini atleti ed ai giovanissimi arbitri, oltre dieci quintali di latte fresco e millecinquecento bottiglie di yogurt da bere ai frutti di bosco ed al limone. Tutti rigorosamente con il bollino di garanzia Itala, la mucca con fascia tricolore, scelta
dall'Unione Nazionale Fra le Associazioni di Latte, come marchio distintivo delle aziende, come Fattorie Donna Giulia, che scelgono di rafforzare i controlli lungo tutte le fasi di filiera: dalle stalle alle tavole dei consumatori.Oltre all'aspetto sportivo, la Pielle Matera è riuscita a rendere “Minibasket in piazza” un momento di confronto tra razze e culture diverse, una grande festa di bambini sani, forti, allegri e determinati, un grande attrattore turistico per Matera città ed il Metapontino. E' un dovere di tutti, sostenerla. A ciascuno la sua parte. L'associazione Polisportiva Pielle Matera, in collaborazione con il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino e l'azienda Pantanello dell'ALSIA, vogliono sensibilizzare gli atleti e gli allenatori ad un consumo regolare di frutta e verdura.E' per questo motivo che i miniatleti durante la manifestazione hano gustato la frutta di stagione di qualità delle produzioni del Metapontino.Con l'arrivo del caldo estivo si raccomanda di consumare frutta e verdura fresca, fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere il nostro organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare.
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Sport 45
Sabato 27 giugno 2009
LOTTO&CONCORSI
Sabato 27 giugno 2009
Centrati due ambi e due estratti con le nostre previsioni
Tre ruote sulla trentina di GIOIA GASPARINI ROMA – Alla bella quaterna di cadenza 1 (51-61-71-81) di Genova ha risposto Napoli con una cinquina di cifra 2 (12-20-23-29-52). La decina del 20 ha dato il terno a Bari (20-21-26) e la controfigura 7 il terno (7-29-62) a Milano. La terzultima estrazione di giugno non ha scoperto ritardatari particolarmente significativi. Dalle urne delle undici ruote hanno fatto capolino il 52 (la madre) ottavo di Cagliari dopo 51 turni, il 38 (le bastonate) settimo di Firenze dopo 53 assenze e il 18 (il sangue) nono di Venezia dopo 35 ritardi. Si infoltisce il gruppo dei "centenari" che passano da quattro a cinque. In primo piano il 27 di Milano con 132 assenze, seguito dal 19 di Cagliari con 120 turni, dal 72 con 112 sorteggi negativi e dal 21 con 110 ritardi sempre della ruota isolana, dal 16 di Genova con 101 assenze e dal 25 di Bari che proprio giovedì ha toccato quota 100. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 1252 è sortito sia a Cagliari che a Napoli.
37 25 19 18 16 27 87 79 44 24 87
NAZIONALE. Per ambo segnaliamo la cadenza 9 con la serie 9-39-69-7989 e la decina del 70 con la serie 7273-75-77-79. Previsione speciale 5964 per estratto ed ambo.
combinate qualche puntata attingendo nella serie 7-27-47-67-77 e nella cinquina 22-31-40-49-67. Previsione speciale 27-78 per estratto ed ambo.
BARI. Per ambo la cadenza 4 con la serie 24-34-54-64-84 e la decina cabalistica 80/89 con la serie 80-83-86-8788. Previsione speciale 25-46 per estratto ed ambo.
NAPOLI. Per ambo sono interessanti la decina 31/40 con la cinquina 3132-37-38-30 e la cadenza 4 con la serie 4-14-34-54-64. Previsione speciale 4-49 per estratto ed ambo.
CAGLIARI. Vinto l'estratto con il 52 della previsione speciale. 19-2172 per estratto ed ambo. La cadenza 3 e la decina del 30 sono attese al varco con qualche ambo, combinateli nelle serie 3-33-43-53-83 e 30-32-33-3639. Previsione speciale 10-73.
PALERMO. Per ambo la cadenza 8 con la serie 28-38-48-68-88 e la figura 3 con la cinquina 3-30-48-57-66. Previsione speciale 64-74 per estratto ed ambo.
FIRENZE. La cadenza 8 e la decina 31/40 sono statisticamente interessanti per ambo, combinateli nelle serie 28-48-68-78-88 e 32-34-35-37-39. Previsione speciale 70-73 per estratto ed ambo. GENOVA. La cadenza 5 con la serie 25-45-65-75-85 e la decina 80/89 con la serie 81-82-84-87-89 non dovrebbero deludere per ambo. Previsione speciale 29-62 per estratto ed ambo. MILANO. La cadenza 7 e la figura del 4 sono mature per ambo e terno,
ROMA. Per ambo la cadenza 0 con la combinazione 20-30-50-60-70 e la decina 81/90 con la serie 81-82-83-8487. Previsione speciale 2-47 estratto ed ambo. TORINO. Per ambo sono interessanti la controfigura 9 con la serie 9-2031-42-64 e la cadenza 3 con la cinquina 23-33-43-53-630. Previsione speciale 32-77 per estratto ed ambo. VENEZIA. Avevamo previsto ambi con la cadenza 3 ed è sortita la coppia 23-43. Vinto l'estratto con il 39 della previsione speciale. Per ambo segnaliamo la decina 11/20 con la se-
91 100 120 86 101 132 84 60 85 77 63
58 76 72 83 28 17 62 42 50 52 4
66 95 112 78 63 78 80 58 72 72 52
9 81 21 85 30 40 30 80 85 40 13
56 90 110 72 51 72 75 58 62 68 52
82 28 22 80 38 65 85 48 30 70 89
54 83 86 67 50 69 69 56 54 68 49
rie 14-15-16-17-18 e la cadenza 0 con la serie 30-40-50-60-80. Previsione speciale 14-45 per ambo e ambata. TUTTE. Vinto a Napoli l'ambo 2952. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 4-24-59, 7-29-50, 19-25-62, 9-48-69, 6-59-67.
Pronostico concorso n. 77 (del 27/06/2009) 13 28 37 51 63 66 73 80 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 81 88 90 55 1 3 64 82 8
PREVISIONI
Frequenza 133 132 130 130 129 128 128 128 127 125
Numero 49 51 70 30 42 34 53 20 46 86
Ritardo 61 44 39 36 35 32 32 29 29 29
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 27 giugno 2009 Roma e Tutte 19, 7, 51, 75, 48, 33 Napoli, Firenze e Tutte 17, 5, 49, 73, 46, 31 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 30 giugno 2009 Roma e Tutte 22, 10, 54, 78, 51, 36 Napoli, Firenze e Tutte 20, 8, 52, 76, 49, 34
UNDICI RUOTE
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di giugno IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di GIUGNO, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI GIUGNO 36 - 56 35 - 85 30 - 37 32 - 78 87 - 89 11 - 47 4 - 40 6-7 Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342 da martedì a sabato dalle 17,30 alle 19 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Luglio.
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Sabato 27 giugno 2009
In 19 capitoli Nicastro indaga le ragioni di un disagio psicologico
CARNET
Il dono negato di Attilio
I colori di D’Amico in mostra
Rocco Papaleo legge storie di stitichezza e dintorni di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - La stitichezza psicologica e i suoi dintorni. “Il concetto dell'ano come organo intelligente è senza dubbio temerario”. Ecco i primi righi che fanno da apripista al capitolo “Undici” del volume del calabrese Attilio Nicastro. Il chirurgo, specializzato in Colonproctologia e ormai trapiantato a Roma, giovedì sera ha presentato il suo ultimo volume, “Il dono negato - Storie di stitichezza e dintorni ” edizioni Luigi Pellegrini anche a Matera. Una presentazione interessante e briosa, moderata dalla giornalista Beatrice Volpe, davanti alla libreria “Dell' Arco”, in via Ridola. Nicastro è stato anche accompagnato dalla voce narrante di un suo paziente davvero speciale, l'attore lucano Rocco Papaleo. Con gli interventi di altre due giornaliste: la romana Maria Corsetti e la grassanese Vittoria Siggillino. «Il romanzo non deve avere titoli per i capitoli» - ecco come lo scrittore motiva la scelta di utilizzare esclusivamente i numeri per i “diciannove” capitoli. Tre aggettivi per definire il suo libro? «Non è un libro stitico, non ha controindicazioni ed è un libro di denuncia, un saggio romanzo. Insomma, nelle mie pagine io parlo delle persone e non della malattia». La stitichezza è un disagio diffuso? «Basti pensare che in Italia undici milioni di persone soffrono di questo problema. La spesa sanitaria non contabilizza questa situazione, altrimenti il deficit sarebbe davvero gravoso». Esistono consigli pratici,
generici? «La stitichezza non è una malattia semplice. Ogni persona richiede una terapia diversa». Quali i disagi della stitichezza? «A volte diventa un vero dramma ed intacca la vita personale. I disturbi collaterali e le motivazioni non vanno sottovalutate». I rimedi della nonna o dell' amica del cuore non sono attinenti a curare un sintomo più complesso. Centosessantaquattro pagine impregnate di intelligenza emotiva e professionalità. Un libro assolutamente da leggere “anche quando si è al bagno” ha raccontato la Sigillino. Un libro che ha richiesto allo scrittore ben “otto anni di stesura” e che in futuro annuncia con i proventi del testo la nascita “di una Fondazione per formare i medici”. «E' già la quarta volta che accompagno l' autore” - ci ha raccontato Papaleo a margine dell'avvio della serata, proseguendo - E' un libro per tutti. È un tema che per la sua natura si stenta a parlarne ma è davvero utile». Ma nella nostra società c'è stitichezza morale? Papaleo, risponde d’impulso e con grande ironia: «è una metafora che ci invita a liberarci o a cercare di farlo». Tra i progetti futuri il regista ci ha annunciato «per il prossimo mese di agosto il film “Basilicata coast to coast” che avrà come location Maratea, Craco, Rotondella ed Aliano». Per ulteriori informazioni inerenti “Il dono negato - Storie di stitichezza e dintorni ”, come consigliato dal simpatico segnalibro - arricchito esclusivamente da un rotolo di carta igienica - consultare www.ildononegato.com.
Beatrice Volpe, Rocco Papaleo, Attilio Nicastro
DA ZELIG A PIETRAGALLA
Dado con chitarra di ANTONIO BEVILACQUA FRAZIONE SAN NICOLA - Il suo vero nome è Gabriele Pellegrini ma è conosciuto al grande pubblico televisivo con il nome d'arte di Dado. Si è fatto conoscere negli anni partecipando ad importanti trasmissioni televisive aventi un notevole numero di telespettatori, quali Zelig, Maurizio Costanzo Show (su Canale 5) e Macao su Rai Due. Stasera si esibirà presso la Frazione San Nicola, centro abitativo posto in maniera equidistante da Pietragalla, Potenza e Avigliano, nell'ambito dei festeggiamenti patronali. E' conosciuto innanzitutto per le sue canzoni rifatte in chiave comica e la sua satira si basa su frecciatine pungente ed efficaci. La sua caratteristica è quella di attrarre l'attenzione del pubblico che
partecipa ai suoi spettacoli con le sue brevi canzoni distribuite nell'ambito del suo spettacolo in maniera ponderata, presentandole con la massima cura scenica e la sua verve comica nel tempo gli ha consentito di essere uno dei comici più amati di Zelig. Il suo repertorio è davvero variegato essendo un artista a 360° in quanto si è cimentato nel cinema, nella discografia e l'amicizia con Alex Britti gli ha permesso di acquisire le giuste nozioni musicali che utilizza nei suoi spettacoli, dove spazia negli aspetti della vita quotidiana in maniera divertente. Dunque l'appuntamento con questo trentaseienne artista romano è in programma per le ore 21.30 di presso Piazza della Solidarietà della Frazione San Nicola. cultura@luedi.it
IN PASSERELLA di EMILIA MANCO JESOLO - Miss Italia nel Mondo, tra le cinquanta bellissime anche una reginetta lucana. Cinquanta bellezze provenienti da 43 nazioni, sono le concorrenti di Miss Italia nel Mondo 2009, la kermesse che si aprirà sabato prossimo, 27 giugno, in diretta Rai dal Palazzo del Turismo sul litorale di Jesolo. Allegre, solari, splendide le ragazze hanno invaso la città di mare e attendono trepidanti la serata da sogno che vedrà una di loro incoronata reginetta. Il concorso, riservato alle ragazze di origini italiane che vivono all'estero, a Jesolo per il terzo anno consecutivo, sarà condotto da Caterina Balivo, accompagnata dall'attore comico Biagio Izzo e “disturbata” dalle incursioni comiche di Max Vitale e Gigi Garretta. Presidente della giuria sarà il campione in carica di “''Ballando con le stelle”', il principe Emanuele Filiberto di Savoia. A giudicare le aspiranti reginette ci saranno anche Aldo Montano, campione livornese nella specialità della sciabola e Medaglia d'oro nella sciabola individuale ad Atene 2004, il calciatore juventino numero 8 Amauri, l'attore Andrea Montovoli e infine un personag-
Marisa una miss dal cuore lucano in gara a Miss Italia nel mondo
Marisa Ester De Martino
gio che di Miss se ne intende, Billy Costacurta, veterano del campionato italiano, è stato per oltre vent'anni sul palcoscenico della seria A, legando la sua carriera al Milan, nonché marito di una Miss Italia mai dimenticata, Martina Colombari. Chi è, cosa fa nella vita, come vive l'origine italiana e tante altre curiosità nella scheda della Miss Italia Benelux, Marisa Ester De Martino. È nata ad Amsterdam il 10 febbraio 1986, alta 1,73, ha capelli castani e occhi verdi. Studentessa al primo anno di Architettura, vorrebbe anche lavorare nella moda. Ha una famiglia allargata, tre fratellastri e una sorellastra. Il papà Luigi è italiano di Trecchina, la mamma Irma, olandese. Partecipa perché le è sempre piaciuto il Concorso di Miss Italia nel Mondo e le sue aspettative sono tante perché riconosce quanto sia forte il legame tra l'Italia e i suoi emigranti. Vuole fare questa esperienza e conoscere altre culture. È stata nel nostro Paese, anche a Venezia, parla l'italiano, l'inglese e il tedesco. Tra gli ospiti Raf, gli Zero Assoluto, e tre giovani tenori rivelazione dell'ultima edizione di “Ti lascio una canzone”. cultura@luedi.it
MATERA - «I colori di Maria Teresa D'Amico» è il titolo della mostra che sarà inaugurata oggi a Matera. L'esposizione, che potrà essere visitata dal 28 giugno al 5 luglio prossimi, è stata allestita nel Palazzetto del Casale, in via Sant'Antonio Abate, negli antichi Rioni Sassi. Saranno esposte circa un centinaio di creazioni di Maria Teresa D'Amico, realizzate con materiali naturali e di recupero a cui l'artista dà nuova vita e nuove funzioni. Damigiane di vetro e tegole in cotto sono impreziosite da interventi pittorici. L'inaugurazione della mostra, che è in programma alle 19 di sabato prossimo, sarà preceduta da una relazione dell'architetto Maria Bruna Palomba. Curatrice dell'organizzazione è la dott.ssa Cristina Miranda. Alla realizzazione dell'esposizione hanno collaborato Nicoletta Aversa e Peppino Montemurro. Sponsor dell'iniziativa sono Sisa, Tenute Iacovazzo e Sofaland. Sarà possibile visitare la mostra, che è a ingresso libero, tutti i giorni dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 21. cultura@luedi.it
Maremetraggio premia l’Olivetti di Matera MATERA - Il premio speciale “Lilt- Sezione di Trieste” è stato assegnato a “Voglia di Vivere” dell'Itcga “Olivetti” di Matera. Si terrà fino al 4 luglio il festival Maremetraggio, importante rassegna cinematografica dedicata ai corti e alle opere prime. La giuria, presieduta dall'attrice Ariella Reggio, ha assegnato, tra l'altro, il premio speciale “Lilt- Sezione di Trieste” a “Voglia di Vivere” dell'Itcga “Olivetti” di Matera in quanto poetico, emozionante e suggestivo nei luoghi e nei dialoghi. A ritirare il premio saranno direttamente i ragazzi delle scuole vincitrici, accompagnati da un professore, nei giorni in cui si svolge il festival. I cortometraggi saranno proiettati all'interno dello spazio Maremetraggio Village. Emilia Manco
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Cultura&Spettacoli
Sabato 27 giugno 2009
I misteri del cosmo La sonda Galileo é riuscita a filmare l’eruzione del suo vulcano Prometheus
di LUCIO SAGGESE IL 28 giugno di dodici anni fa la sonda Galileo fissò in un'immagine che ha fatto epoca una strabiliante eruzione vulcanica, confermando quanto già si sapeva. Da una distanza di 120 km inquadrò il bordo del satellite Io e, stagliato contro il nero del cielo, fotografò il pennacchio luminoso di un vulcano in eruzione. Io è il più interno dei quattro grandi satelliti di Giove ed anche il più denso. È poco più grande della Luna, ma è in assoluto il corpo geologicamente più attivo di tutto il Sistema Solare. La sua superficie è costellata da una miriadi di centri vulcanici con due morfologie dominanti: caldere con annesse colate di lava e pennacchi “a ombrello”, alti anche centinaia di chilometri. Almeno 200 caldere hanno un diametro maggiore di
ALLA SCOPERTA DI “IO” IL SATELLITE PIU’ ATTIVO DI GIOVE 20 km e, per capire le proporzioni, è bene specificare che sulla Terra di caldere di queste dimensioni ce ne sono solo quindici. Anche i pennacchi hanno delle dimensioni enormi: il vulcano Pele, dotato di un diametro di base di 1400 km, mostrò un pennacchio che arrivava fino a 400 km di quota. Ma ciò che impressiona di più è la loro longevità eruttiva. Il vulcano conosciuto con il nome Prometheus eruttava quando fu osservato per la prima volta dalla sonda Voyager nel 1979 e continuava a farlo anche quando, nel 1996, fu sorvolato e fotografato dalla sonda Galileo. A giudicare dalla quantità di lava individuata alla sua base,
sembra proprio che durante questi diciassette anni il vulcano abbia continuato a lanciare in aria materiale ininterrottamente, mantenendo costante un pennacchio alto ben 75 km. E Prometheus non è l'unico vulcano ad essere attivo per così tanto tempo. Tutta la superficie ribolle di attività vulcanica. La differenza con la Terra infatti sta proprio in questo: mentre da noi i fenomeno vulcanici sono episodici, su Io l'attività è continuativa. Si stima che in un anno vengono emessi qualcosa come 600 km-cubi di materiale vulcanico, che rinnovano di continuo l'intera superficie. Il materiale emesso, soprattutto zolfo in forma elementare oppure ossida-
ta, conferisce al satellite la bizzarra colorazione gialloarancio, interrotta qua e là da chiazze scure laddove lo zolfo esce caldissimo dalle bocche vulcaniche, e da depositi bianchi formati da una nevicata di biossido di zolfo. Questo composto esce gassoso dalle bocche eruttive e poi precipita sul gelido suolo di Io sotto forma solida, proprio come una nevicata. Quanto detto e tanti altri particolari sulla vita geologica del satellite Io li sappiamo grazie all'attività delle sonde artificiali che per lungo tempo hanno scrutato il suo suolo. Ma una settimana prima dello storico flyby della sonda Voyager del 1979, che per primo riscontrò attività
vulcanica su Io, un gruppo di ricercatori guidato da S. Peale pubblicò un articolo, risultato profetico. In base ad accurati calcoli, formularono la previsione che il satellite gioviano fosse sede di violenti fenomeni vulcanici. La vicinanza del gigante Giove e l'orbita leggermente ellittica di Io provocavano sul piccolo satellite delle forti maree ed erano queste le sorgenti dell'energia necessaria a far ribollire l'intero corpo celeste. Ma questo scenario è incompleto se non si considerano anche gli altri satelliti. In condizioni normali, infatti, le intense forze di marea esercitate dal pianeta finirebbero per annullare in breve tempo l'eccentricità dell'orbita, trasfor-
La mostra
mandola in una circonferenza perfetta, e verrebbe meno di conseguenza la continua iniezione di energia necessaria a sviluppare i fenomeni vulcanici. Io invece è costretto a muoversi su un'orbita ellittica dalla presenza del satellite Europa e, in misura minore, da quella di Ganimede. Ciò che i ricercatori scoprirono è che i tre satelliti si muovono in maniera sincrona, cioè si ritrovano nella stessa posizione reciproca sempre dopo lo stesso intervallo di tempo e tale intervallo è un multiplo intero del periodo di rivoluzione dei singoli pianeti. È la stessa cosa che succede quando spingiamo un bambino sull'altalena: diamo un leggero colpettino in avanti quando il bimbo completa un ciclo di oscillazione e tale spinta, anche se lieve, è sufficiente a mantenere costante il moto dell'altalena. Ebbene: nel tempo in cui Io compie due rivoluzioni intorno al pianeta, Europa completa un giro e si ritrova puntuale all'appuntamento per spingerlo di nuovo e annullare così l'azione frenante di Giove. Mantenendo attivo il fenomeno vulcanico. cultura@luedi.it
Il Libro Arte
Inaugurata al Musma l’antologica dello scultore Basaldella “Mirabilia dei”
Nell’universo di Dino IlIlLibro libro Raccontando di Suor Francesca maestra dei poveri e degli umili di MICHELE RIZZO
Una scultura di Dino Basaldella
di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Ritornano "Le Grandi Mostre nei Sassi". Dino Basaldella, al via da domani la mostra di scultura a lui dedicata. Un fine settimana rivolto al grande maestro. «Per introdurre l'interessante antologica - comunicano i soci del Circolo Culturale “La scaletta di Matera” - nell' atrio di ingresso del Musma (Museo della Scultura Contemporanea), a Palazzo Pomarici nel Sasso Caveoso, sono stati proiettati una serie di documenti televisivi e cinematografici sullo studio, sulle opere monumentali e sulle mostre di Basaldella nel Castello di Udine, nel Castello di San Giusto a Trieste e in Villa Manin a Passariano». Oltre a una nutrita serie di testimonianze da parte di artisti, architetti e critici, é stato «interessante ascoltare Dino Basaldella nella sua intervista concessa a "L' Approdo" nel 1966». La serata darà la possibilità non solo di entrare nel mondo di «Dino prima ancora di vedere le opere nelle Chiese Rupestri di Madon-
na delle Virtù - San Nicola dei Greci e nel Musma, ma anche di poter fare i dovuti raffronti tra gli spazi materani e quelli di altre città italiane». All'evento prenderanno parte Caterina Basaldella, Alberto Zanmatti e Giuseppe Appella. La mostra rimarrà aperta fino al 3 ottobre 2009 ed è curata da Giuseppe Appella che «si avvale della collaborazione di un gruppo di giovani storici dell'arte tesi ad indagare i primi anni di Dino oltre che il suo costante impegno nel monumentale -Giovanni Bianchi, Paolo Campiglio - e di un compagno di strada di Dino, lo scrittore e critico letterario Cesare Milanese». L'esposizione comprende 80 sculture, 50 disegni e 21 gioielli datati 1924-1975, provenienti da Musei e collezionisti privati, oltre a un ricco apparato di immagini, documenti e video, spesso inediti, raccolti nella mostra biobibliografica abitualmente tenuta nella Biblioteca Scheiwiller - annessa al Musma.La mostra è stata inserita nell'elenco dei grandi eventi dell'Azienda di Promozione Turistica di Basilicata. cultura@luedi.it
RIONERO – Proprio quando la scuola chiude per la pausa estiva, il già direttore didattico Matteo Alfredo Bocchetti presenta, quest’oggi alle ore 18,30 presso l’Istituto Mater Misericordiae, il libro “Suor Francesca Semporini – Fondatrice congregazione Sorelle Misericordiose”, che ha vissuto “la professione di maestra come donazione- missione”. A spingere il dirigente scolastico a redigere il testo di circa 200 pagine su questa particolare figura di religiosa e di maestra è stata una lettera del direttore didattico Emidio Nigro, datata 1ottobre 1966, che chiude il fascicolo e la storia dell’insegnante suor Francesca Semporini (1915-1972) con parole mirabili e lusinghiere. Attraverso una ricerca attenta, che non esclude nessun dettaglio, nessun aspetto sia esso religioso che professionale e umano, viene fuori il ritratto di una suora e di una maestra esemplare, scrupolosa, umana e altamente cristiana che svolge il suo lavoro di maestra con afflato francescano ed evangelico. Quello che colpisce, oltre alla grande umanità e generosità che profonde nel suo lavoro, sono la professionalità e le innovazioni nel cursus didattico che anticipano quelle che saranno poi i valori portanti della Pedagogia moderna.. Particolare attenzione il direttore Bocchetti riserva al lavoro effettuato da Madre Semporini nell’ambito del recupero e dell’educazione degli alunni disabili. All’epoca vigevano le classi differenziali soppresse poi con la legge del 1971 che riconosceva il diritto ai fanciulli disabili di frequentare la scuola nelle classi normali. Bene, Ma-
dre Semporini si trovò a lavorare per lunghi anni in queste classi con alunni difficili, disabili e ripetenti, con tutta quella folla di derelitti ed emarginati che venivano discriminati secondo la logica del tempo per cui i meno abbienti non dovevano essere mescolati ai privilegiati. Se don Milani, contemporaneo della nostra suora, dalla scuola di Barbiana lanciava invettive contro quella politica che permetteva, con questa logica discriminante, abbandoni e fughe dalla scuola, Madre Semporini abbracciava questo particolare impegno con la mitezza di chi crede nella forza dell’amore che è la molla dell’interesse e della motivazione e determina la finalità della scuola. La maestra Semporini ha iniziato la carriera di insegnante nei tempi difficili del dopoguerra con alunni che provenivano da comunità contadine poco attente all’educazione dei figli perché distratti da problemi di miseria e sopravvivenza. Ma lei non si abbatteva, non rinunciava ai suoi progetti , sempre sostenuta com’era da quel “coraggio pedagogico” come lo definisce il direttore Bocchetti. Sono tanti i progetti, le idee e le formulazioni di programmi ideati da Madre Semporini per svolgere al meglio la sua attività educativa e che ne fanno un pioniere nell’ambito delle innovazioni scolastiche. A noi che l’abbiamo conosciuta attraverso le pagine di questo libro e che abbiamo lavorato nella scuola ancora sotto la guida del direttore Bocchetti di cui ogni giorno abbiamo sperimentato la profonda umanità e la profonda preparazione pedagogica, non resta che fare tesoro di questa esperienza. cultura@luedi.it
di Sansone nei Sassi MATERA - Al via “Mirabilia Dei - Viaggio nelle meraviglie di Dio”. Da Monza a Matera. L'artigiano Andrea Sansone è ritornato nei Sassi per una personale di arte sacra che presenta con il suo “Laboratorio dei Sogni”. L' inaugurazione oggi, alle 17, presso la Chiesa del “Purgatorio” in via Ridola. Dalla Creazione al Giudizio Universale, la mostra di pittura si snoda in un percorso spirituale che si basa sulle sacre scritture. Propone un percorso biblico - spirituale nella storia della salvezza dalla Creazione alla glorificazione del Cristo. Le opere, realizzate con tecniche varie, sono raggruppate in tre tematiche essenziali e riproducono in parte alcuni dipinti che arricchiscono la volta della Cappella Sistina o sono presenti in altre Chiese. Pittore, scultore, decoratore, restauratore, Sansone è emigrato molti anni fa in Brianza, dove ha trovato l'ispirazione per esprimersi nel filone artistico a lui più congeniale: l'arte sacra. Affascinato dall'arte classica, nello specifico da quella rinascimentale e in particolar modo dalle opere di Michelangelo, il trentaseienne ha scelto la Chiesa del Purgatorio di Matera per la sua prima mostra personale che si alternerà tra dipinti, riproduzioni, affreschi, bozzetti a matita e altre opere a tema religioso. Sansone si è formato nella Scuola del Fumetto di via Savona a Milano e in una bottega di decorazione e restauro, dove ha scelto di comunicare all'esterno la sua gioia di vivere attraverso il fascino dell'arte sacra e un messaggio universale di speranza. L'orario di apertura della mostra è 10 - 13, 17 22. La mostra resterà chiusa il giorno 2 luglio. m.a.flum
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48 Cultura e Spettacoli
La pellicola tratta dal best seller sarà nelle sale francesi a luglio. In italia a gennaio
L’eleganza del riccio, arriva il film di LUANA DE MICCO PARIGI – Nel titolo del film tratto dal best seller «L'eleganza del riccio» di Muriel Barbery – straordinario caso letterario nel 2006 con 1,3 milioni di copie in tutto il mondo – è scomparsa la parola «eleganza» ed è rimasto solo lui, il riccio. «Le Herisson» (lo spinoso animale, appunto, in francese): così si chiama infatti il film di Mona Achache, dove la scontrosa e solitaria por-
UDINE – Cos'è l’Europa a 20 anni dalla caduta del muro di Berlino? E soprattutto, dove sta andando? Sono alcune delle domande alle quali cercherà di dare risposte la XVIII edizione di Mittelfest, festival di musica, prosa e arti figurative sulla e dalla Mitteleuropa. Il festival si svolgerà a Cividale del Friuli (Udine) a partire dal 18 luglio e si aprirà con la consegna della prima edizione del Premio Mittelfest all’ex presidente della Polonia e leader di Solidarnosc, Lech Walesa. Tre le direttrici lungo le quali si svilupperanno gli spettacoli, le riflessioni e gli incontri: quella artistica, quella dedicata ai rapporti internazionali (in particolare con il Centro e il Nord Europa) e, infine, quella che punterà alla valorizzazione turistica del Friuli Venezia Giulia. Il festival sarà preceduto e costellato da una serie di incontri dal titolo 'Prove d’Europà, che verrà aperta il 13 luglio dal giornalista Lucio Caracciolo, sul tema «Dalle rovine del muro alla nuova Europa». Mittelfest 2009 dedica al crollo del Muro di Berlino anche un volume, con contributi di testimoni dell’epoca come Mikhail Gorbaciov, Lech Walesa, Vaclav Havel, Dimitrij Rupel e Predrag Matvejevic. A inaugurare i dieci giorni di spettacoli ed eventi sarà un grande evento composito dedicato alla caduta del muro di Berlino, sulle orme del mito dell’Antigone di Sofocle, tra musica, prosa, danza e videoarte.
tinaia Reneè ha il volto della popolare Josiane Balasko. In Francia la pellicola sarà sui grandi schermi venerdì prossimo, 3 luglio, il pubblico italiano dovrà invece aspettare gennaio 2010. «Una persona-riccio è uno che per proteggersi si appallottola, si ripiega su se stesso. Io mi sento per certi versi un pò come come la protagonista. Le persone non sanno chi sono davvero perchè preferisco nascondermi dietro l’immagine di una don-
na sempre allegra», ha osservato l’attrice, nata 59 anni fa, una delle più amate in Francia, anche autrice di teatro e regista (“Cliente»). Mona Achache, giovanissima (solo 28 anni), al suo primo lungometraggio, non aveva dubbi: «ho pensato a Josiane sin dalla prima volta che ho letto il romanzo - ha detto -. Mi piaceva molto l’idea di lavorare sulla femminilità perduta con un’attrice come lei». «Le Herisson», una favola un pò
alla Cenerentola, è la storia di un insolito incontro in un palazzo borghese al 7 rue de Grenelle, in un quartiere chic di Parigi (ricostruito in studio), tra tre personaggi totalmente diversi: una brillante adolescente con la mania del suicidio, Paloma (Garance Le Guillermic), un colto, enigmatico giapponese, Kakuro Ozu (Togo Igawa), e appunto la «concierge» Renee Michel che dalla sua guardiola osserva scorrere vite piene di vanità.
Festival di musica, prosa e arti figurative a Udine dal 18 luglio
Mittelfest, 20 anni dopo la caduta del Muro
Riduzione del seno
Victoria Beckham
LA BECKHAM si è sottoposta alla terza operazione al seno. Stavolta però non per renderlo più grande, bensì per rimpicciolirlo: dalla quarta è scesa alla seconda. Alla fine si è resa conto anche lei che, pur essendo la moglie di uno dei calciatori più famosi del mondo, quei due palloni appiccicati a un corpo da scricciolo proprio bene non stavano. Così, Victoria Beckham si è decisa e si è fatta sostituire le megaprotesi che le gonfiavano il petto tornando a misure più ragionevoli.
CRISTINA DEL BASSO
Il Muro di Berlino; a destra: Gabriele Lavia Cristina Del Basso
Tra i protagonisti l’attore Gabriele Lavia, che leggerà poesie e riflessioni di padre David Maria Turoldo, la compagnia di danza 'Spellbound’ e il grande violoncellista Mario Brunello. Tra i protagonisti delle quattro sezioni del festival (teatro, danza, musica, teatro di figura) vi saranno anche gli attori Giulia Laz-
zarini, Sandro Lombardo, Massimo Verdastro, Chiara Muti, Pamela Villoresi, Valeria Ciangottini e Giuseppe Battiston e alcune stelle della danza internazionale provenienti dai teatri di Mosca, Amburgo, Vienna, Parigi e New York e i Monaci buddisti del Tempio Shaolin con il loro spettacolo. Per la musica, oltre a
Brunello, ci saranno il celebre compositore Philip Glass, il cantautore Gianmaria Testa, il musicista polacco Krisztof Penderecki. Mittelfest – ha ricordato l’assessore alla cultura del Friuli Venezia Giulia, Roberto Molinaro – ha attivato sinergie con il festival dei Due Mondi di Spoleto, il festival di Benevento e il
Ravenna Festival. «A chi credeva che Mittelfest non potesse cambiare – ha detto Molinaro durante la presentazione, ieri, a Cividale del Friuli (Udine) – proponiamo novità della proposta di Cividale come momento di incontro tra questa parte d’Italia e la 'nuova Europà». r. b.
E’ morto il padre di Carlo, docente di storia del cinema
John Malkovich fa il serial killer
Addio a Mario Verdone
di FLAMINIA BUSSOTTI
VICTORIA BECKHAM
Niente sesso da sei mesi
Spettacolo a Vienna
VIENNA – Famoso per i suoi ruoli borderline, John Malkovich si misura questa volta con un personaggio davvero urticante: Jack Unterweger, il serial killer austriaco assurto, fra un omicidio e l’altro, a grande notorietà negli anni '80 per i suoi libri dal carcere, e impiccatosi in cella nel '94 prima della sua seconda condanna all’ergastolo per la morte di 11 prostitute assassinate al di qua e al di là dell’Atlantico. Dall’1 luglio al 5, in cinque recite, la star di Hollywood sarà in scena al Ronacher a Vienna in un esempio inconsueto di Musiktheater, una forma di prosa e musica presa dalla tradizione del melodramma. «The Infernal Comedy – Confessions of serial Killer», è il titolo del lavoro che ricostruisce in forma fittizia una autobiografia post mor-
PERSONAGGI
tem di Unterweger. Il killer torna a vivere per confessare la verità sui suoi delitti e con lui rivivono anche due delle tante donne che lo hanno amato e finite vittime: nei ruoli femminili le soprano Laura Aikin e Aleksandra Zamojska che cantano arie di Vivaldi, Mozart, Haydn, Weber. Mente musicale del progetto è il maestro Martin Haselbock che dirigerà la Wiener Akademie. Il libretto, in inglese, è del regista e autore Michael Sturminger, anche lui austriaco come pure Birgit Hutter (costumi), che ha avuto un ruolo chiave. Di avere un debole per i ruoli problematici però Malkovich non vuol sentire parlare: «cos'è normale? chi lo è? è normale lei?», dice rispondendo a una domanda a una conferenza stampa ieri. Piuttosto, ha accettato per «senso di responsabililtà», dice, per «capire come uno possa avere fatto le cose che ha fatto».
«Nessuno è normale al mondo»
Fu l’interprete delle avanguardie di GIORGIO GOSETTI ROMA – Mario Verdone verrà ricordato sicuramente fra i pionieri e i più acuti interpreti di una disciplina cresciuta nel Novecento in parallelo con il suo oggetto di studio, ovvero la critica dell’immagine cinematografica. È morto ieri a Roma ed era nato ad Alessandria il 27 luglio del 1917, ma da sempre legato alla capitale come ad un’autentica patria elettiva, Verdone è stato uno dei primi docenti di quella materia al tempo assolutamente sperimenta- Mario Verdone le e inedita che era la storia del cinema; si potrebbe dire che in qualche modo ne è stato fra i fondatori, almeno sulla scena italiana. Ma restringere il campo della sua attività al mestiere per cui era più noto ai giovani, molti dei quali hanno studiato sui suoi testi, sarebbe fare un torto ad una personalità poliedrica e curiosa che sin dagli anni 30 si affiancava agli artisti più originali, dialogava con loro, si cimentava in prima persona. Verdone è stato poeta, librettista d’opera, apprezzato pittore, saggista e forse il suo più acuto contributo alla storia artistica del Novecento è un volume di saggi sulle avanguardie artistiche in cui il ruolo del futurismo e l’indagine sulla pittura italiana fanno la parte del
leone. Insieme a studiosi come Arnhim fondò a Siena il dipartimento di studio dell’immagine mentre prese la docenza di storia e critica del film nell’ormai lontano 1965 quando la disciplina era completamente sconosciuta agli atenei italiani. Benchè spesso si dichiarasse più fiero delle sue prove pittoriche e della ricerca critica sulla poesia del Belli, la sua 'storia del cinemà mantiene autorevolezza e originalità anche oggi per la visione interdisciplinare e, diremmo, umanistica con cui l'esperienza dell’immagine in movimento si inserisce nella trasformazione novecentesca del linguaggio figurativo. Per molti Mario Verdone è stato soprattutto comunque il papà di Carlo Verdone che ha spesso raccontato il divertito e affettuoso confronto con un genitore dalla personalità ingombrante rendendogli poi omaggio in un affettuoso 'cammeò nel suo film Caro papa (1979) in cui l’occhialuto professore compariva con inattese doti interpretative. Con il cinema italiano Mario Verdone ha poi intrattenuto una relazione multipla visto che l'altro suo figlio, Luca, è raffinato documentarista e appassionato narratore dei nostri registi mentre la figlia Silvia è andata in sposa a Christian De Sica.
«SARÒ pure una bomba sexy, ma non faccio sesso da sei mesi...». Questo il titolone lanciato dalla rivista Top e che accompagna l'intervista a Cristina Del Basso, la celebre maggiorata dell'ultima edizione del Grande Fratello, che ha appena fatto un calendario senza veli per Panorama. «È vero - racconta la fanciulla con candore non faccio sesso da prima dell'ingresso nella casa di Cinecittà. Bisogna saper domare gli istinti animali dentro di noi».
MELISSA SATTA
Allegra senza Bobo
Melissa Satta
QUANDO Bobo non c'è, le Melisse se la godono. Rimasta sola a Formentera, con Vieri sparito dalle foto dei paparazzi, la Satta continua a divertirsi come una matta in spiaggia. E' solo merito degli amici - da Simona Salvemini alias "l'incappucciata" a Christian Brocchi - o l'assenza dell'attaccante ha reso più leggera l'ex Velina? Di certo senza il pancione esibito dal calciatore nelle foto di questa estate, Melissa è libera di muoversi.
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Spettacoli e televisione 49
Sabato 27 giugno 2009
Sabato 27 giugno 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
La situazione nel lavoro è confusa e sono sconsigliate nuove frenetiche attività. Cautela in amore.
TORO 21/4 - 20/5
Giornata lavorativa dai ritmi intensi, dai molti impegni e parecchie contrarietà, ma le supererete. Sicurezza in amore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro siete eccessivamente attivi: cercate di fare ordine e fissare delle priorità. In amore non avete rivali, e lo sapete.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro impegnatevi a fondo per trarre i maggiori vantaggi da un'occasione insperata. L'amore vive un periodo di importanti cambiamenti.
LEONE 23/7 - 23/8
Nella professione non mancheranno i miglioramenti e nemmeno le proposte allettanti. In amore siete troppo coinvolti.
VERGINE 24/8 - 22/9
Non perdete altro tempo: le buone occasioni nella vostra professione potrebbero non ripresentarsi. In amore tira e molla snervante.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Non tarderanno ad arrivare momenti propizi nel lavoro: nell'attesa evitate passi falsi per l'impazienza. Cuore in subbuglio.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Dovete essere pronti a fare qualche modifica al vostro piano di lavoro sulla base della mutata situazione. Bene l'amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Non scoraggiatevi se dovrete affrontare situazioni difficili nel lavoro, avete superato ben altro. Serata memorabile.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Sta a voi, alla vostra abilità non farvi travolgere dagli avvenimenti, soprattutto nel lavoro. Fase critica per i sentimenti.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Dovete avere il coraggio di voltare pagina nella professione cercando nuovi più proficui sbocchi. L'amore vi darà la forza
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
TI pipa; Ciocco NI = Tipi paciocconi
Se volete fare strada nel lavoro dovete affrontare le difficoltà con maggiore lungimiranza. Non poche le difficoltà in amore.
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50 Rubriche
PRIMA SERATA
17.45
TELEFILM
20.10
SITCOM
FILM
21.05
21.25
SHOW
14.05
RUBRICA
21.10
FILM
17.45
FILM
Lâ&#x20AC;&#x2122;ispettore Derrick
Piloti
Ti lascio perchè ti amo troppo
06.10 -TeleromanzoIncantesimo 10 07.00 -RubricaSabato & domenica 09.15 -NewsSettegiorni 10.05 -RubricaAppuntamento al cinema 10.10 -TelefilmUn ciclone in convento 11.00 -TelefilmLady Cop 11.45 -RubricaPongo e Peggy... gli animali del cuore 12.35 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaLineablu 15.35 -FilmMicrocosmos - Il popolo dell'erba - regia di Claude Nuridsany, Marie PĂŠrennou (Francia) - 1996 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Telefilm L'ispettore Derrick 18.50 -QuizL'EreditĂ 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.45 -RubricaInconscio e Magia 07.00 -TelefilmGirlfriends 08.00 -TelegiornaleTG2 MATTINA 08.20 -RubricaStorie di Salute 09.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 09.05 -CartoniCartoon Flakes 09.55 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.50 -RubricaQuello che 11.30 -TelefilmAmerican Dreams 12.10 -TelefilmDesperate Housewives I segreti di Wisteria Lane 13.00 -TelegiornaleTG2 GIORNO 13.25 -RubricaSereno variabile Estate 14.00 -TelefilmL'Africa nel cuore 15.30 -TelefilmStreghe 17.30 -TelefilmDue umoni e mezzo 18.00 -TelegiornaleTG2 18.10 -TelefilmLa complicata vita di Christine 18.30 -TelefilmJ.A.G. - Avvocati in divisa 19.15 -TelefilmLaw & Order 20.10 -Sit ComPiloti 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
08.00 -RubricaSotto i cieli del mondo 09.00 -RubricaGEOMagazine 2009 09.50 -EVENTO Premio Rapallo per la donna scrittrice 10.20 -CartoniDrago 11.00 -RubricaIl videogiornale del... 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTGR - L'Italia de Il Settimanale 12.55 -RubricaTGR Bellitalia 13.20 -RubricaTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Speciale Ambiente.. 15.20 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.25 -RubricaSabato sport 15.30 -RubricaSportabilia 15.40 -SportGiochi del mediterraneo 16.25 -SportCamp. italiano - Ciclismo 17.00 -SportWorld League - Pallavolo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitĂ Blob - Vota Antonio 20.20 -TelefilmI misteri di Murdoch
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -DocumentarioDocumentario 09.40 -TelefilmFinalmente arriva Kalle 10.45 -Film Tv L'esercito degli angeli - Commedia con Fredrik Stenberg, Gard B. Eidsvold, Gjertrud L. Jynge - regia di Stein Leikanger (Norvegia) - 2000 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.35 -Previsioni del tempoMeteo 5 13.40 -Film Le ragazze dei quartieri alti con Carmen Electra , Brittany Murphy, Dakota Fanning - regia di Boaz Yakin (USA) - 2003 15.30 -RotocalcoVerissimo le Interviste 17.40 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.25 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 06.45 -TelefilmWest wing - Tutti gli uomini del Presidente 07.55 -Sit ComVita da strega 08.25 -TelefilmMagnum P.I. 09.20 -RubricaStasera a teatro 09.40 -MiniserieI Misteri di Cascina Vianello 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -RubricaCuochi senza frontiere 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -RubricaForum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film Tv Perry Mason - Va in onda la morte - 1^ parte - Giallo con Raymond Burr (USA) - 1991 17.00 -TelefilmPsych 17.55 -NewsDonnaventura 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:23 - TelegiornaleTg 4 19.35 -TelefilmNikita
07.00 -TelefilmChe drago di un drago 07.10 -Cartoni 10.45 -SportCampionato mondiale di motociclismo - G.P. d'Olanda 12.00 -Telegiornale Studio Aperto 12.15 -SportCampionato mondiale di motociclismo - G.P. d'Olanda 14.00 -SportCampionato mondiale di motociclismo - G.P. d'Olanda 15.00 -RubricaGrand Prix - Fuori Giri 16.00 -NewsTgcom 16.05 -Film TvUn'indimenticabile estate - Alla scoperta del tesoro perduto - Avventura con D. Bode - regia di Christian Zubert (Ger) - 2005 18.00 -Sit ComGive me five 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -TelefilmMr. Bean 19.15 -FilmIl maggiore Payne con Damon Wayans, Karyn Parson, Michael Ironside - regia di Nick Castle (USA) - 1995
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaL'intervista 10.40 -RubricaMovie Flash 10.45 -FilmLa vendetta di Ursus con Samson Burke, Livio Lorenzon, Gina Rovere - regia di Luigi Capuano (Italia) - 1961 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmNew Trcks 14.00 -Serie TvElodie Bredford 16.00 -SportSuperbike - G. P. di Gran Bretagna - Motociclismo 17.10 -RubricaMovie Flash 17.15 -DocumentarioLa7 Doc 17.45 -FilmOperazione Rosebud con Peter O'Toole, Richard Attenborough, Cliff Gorman - regia di Otto Preminger (USA) - 1974 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Show SupervarietĂ 21.20 -EVENTO Miss Italia nel Mondo 2009
20.30 -Telegiornale TG2 -20:30 21.05 -Telefilm Mc Bride 22.30 -TelefilmAnna Winter - In nome della giustizia 23.25 -TelegiornaleTG 2
21.05 -FilmTi lascio perchè ti amo troppo con A. Siani - regia di Ranieri Francesco Martinotti (Ita) - 1996 22.45 -TelegiornaleTg 3 23.00 -TelegiornaleTg Regione 23.05 -FilmIspettore Callaghan: il caso..
20:30 - Show Paperissima Sprint 21.25 -Show Scherzi a parte
21.10 -Telefilm Criminal Intent 23.05 -Telefilm Shark
21.10 -FilmL'asilo dei papĂ con E. Murphy, A. Huston - regia di Steve Carr (USA) - 2003 23.10 -FilmPredator con A. Schwarzenegger, C. Weathers - regia di John McTiernan (USA) - 1987
20.30 -ShowVictor Victoria 21.10 -Serie TvL'ispettore Barnaby 23.05 -Film Innocenza colposa con Liam Neeson, Laura San Giacomo, Kenneth Cranham - regia di Simon Moore (GB) - 1991
23.50 -TelegiornaleTg 1 23.55 -EVENTO Nastri d'argento 00.50 -RubricaL'appuntamento scrittori 01.20 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.45 -FilmGli occhi della notte con A. Hepburn - regia di Terence
01.55 -RubricaMeteo 2 02.10 -RubricaIl Caffè 03.05 -RubricaTu bulli? Io no! 03.20 -RubricaTG2 Mizar 03.55 -CONTENITORE Scanzonatissima 04.15 -RubricaNET.T.UN.O. - Network
00.45 -TelegiornaleTg 3 00.55 -TelegiornaleTG3 Agenda del mondo 01.10 -RubricaAppuntamento al cinema 01.20 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
23.40 -FilmVita da paparazzo con L. Crespi - regia di Pier Francesco Pingitore (Ita) - 2007 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -ShowPaperissima Sprint
00.00 -TelefilmNYPD 00.50 -TelegiornaleTG4 01.05 -ShowIeri oggi in TV special 02.25 -MusicaleMusic Line 03.30 -FilmLa matriarca 05.00 -Soap OperaFebbre d'amore
01.25 -SportPoker1mania - Poker 02.20 -NewsStudio Sport 03.05 -FilmKung-Fu fighting - L'urlo di Chen terrorizza tutti i continenti con S. Ling Fung - regia di Hsiung Ting Wu (HK) - 1972
01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -RubricaM.O.D.A. 02.00 -FilmQuando torna l'inverno con J. Gabin - regia di Henri Verneuil (Fra) - 1963
Scherzi a parte
Rita Dalla Chiesa
Lâ&#x20AC;&#x2122;asilo dei papĂ
Operazione Rosebud
leTrame
ITALIA 1
ORE 19.15
IL MAGGIORE PAYNE con D. Wayans, K. Parson, M. Ironside regia di Nick Castle (Usa) - 1995 Il maggiore Benson Payne si è arruolato nell'esercito ben consapevole che non sarebbe mai stato impegnato in un'azione di guerra. Fissato con la disciplina e con una mentalità da rigido militare, è lo spauracchio di tutto l'esercito. Quando nella caserma arriva un gruppo di reclute, Benson non vede l'ora di sistemarle per bene mettendo in pratica i propri insegnamenti...
RAI 3
ORE 23.05
ISPETTORE CALLAGHAN: IL CASO SCORPIO Eâ&#x20AC;&#x2122; TUO! con C. Eastwood, H. Guardino - regia di Don Siegel (Usa) - 1971 Harry Callaghan, della polizia di San Francisco, è un duro. Incaricato dell'indagine su un pazzo che ha giĂ ucciso e ricatta la cittĂ minacciando omicidi a catena, per un po' riesce a neutralizzarlo. Alla fine c'è un altro omicidio. A questo punto Callaghan entra in azione e, nonostante i bastoni messigli tra le ruote da superiori e procedure, riuscirĂ a...
RAI 3
ORE 21.05
TI LASCIO PERCHĂ&#x2C6; TI AMO TROPPO con A. Siani, M. Braga, F. Albanese, M. Mazza - regia di Francesco Ranieri Martinotti (Ita) - 1996 Da quando Daniela lo ha lasciato, Mariano non vive piĂš. Inutilmente gli amici tentano di fargli conoscere nuove ragazze. Un giorno, del tutto casualmente, entra però nella sua vita Ana Paula, una splendida ragazza brasiliana...
ITALIA 1
ORE 23.10
PREDATOR con A. Schwarzenegger, C. Weathers - regia di John McTiernan (Usa) - 1987 Dutch è un ex agente della Cia ingaggiato per una missione speciale: deve liberare nella giungla del Centroamerica un politico sequestrato dai guerriglieri. La missione viene compiuta, ma sulla strada del ritorno Dutch e i suoi uomini fanno la conoscenza di un'entità misteriosa e ferocissima. A uno a uno, tutti i componenti della squadra cadono, tranne Dutch...
Traduttore Simultaneo Viaggio 11 lingue 7UDGXFH DOO LVWDQWH LQ EHQ OLQJXH H WL DLXWD LQ WXWWR LO PRQGR 7DQWLVVLPH IUDVL JLj SURQWH GLYLVH SHU FDPSL GÂśLQWHUHVVH KRWHO VKRSSLQJ HFF 0D QRQ EDVWD 6H DFTXLVWL DQFKH OD 9RLFH &DUG LO WXR DPLFR 3$5/$ LQ ,1*/(6( )5$1&(6( ( 7('(6&2 &LRq OHJJH OD WUDGX]LRQH FRQ OD FRUUHWWD SURQXQ FLD SHUPHWWHQGRWL GL IDUWL FDSLUH DOO LVWDQWH GDOOD SHUVRQD FRQ FXL VWDL SDUODQGR R GL HVHUFLWDUWL HG DFTXLVLUH UDSLGDPHQWH OD SURQXQFLD FRUUHWWD &DUDWWHULVWLFKH GHO WUDGXWWRUH Â&#x2021; 7UDGX]LRQH LQFURFLDWD GL OLQJXH ,QJOHVH )UDQFHVH 7HGHVFR 6SDJQROR 2ODQGHVH ,WDOLDQR 5XVVR 3RUWRJKHVH 6YHGHVH *LDSSRQHVH &LQHVH 0DQGDULQR
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Televisioni 51
Sabato 27 giugno 2009
POLITICA
MICHAEL JACKSON
Berlusconi: «Bisogna chiudere la bocca ai catastrofisti della crisi» Chiaro il riferimento a Draghi
Il familiari accusano: «E’ stato ucciso dai medici» Troppi farmaci all’origine dell’infarto Lascia debiti per 500 milioni di dollari
a pagina 6
Anno 8 n.139€ 1.00
a pagina 7
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Sabato 27 giugno 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Nuova inchiesta di Woodcock: truffa e peculato in Regione
Matera L’analisi del consigliere
La “tela del ragno” intrappola Dibattito nel Pdl Santochirico e Mastrosimone Di Lorenzo:
alle pagine 10 e 11
PISTICCI
Il paese diventa un set
a pagina 35
L’INTERVISTA
De Sarlo racconta la regione
Il post elezioni visto da sinistra alle pagine 8 e 9
SPORT
MADONNA DELLA BRUNA
Potenza, dolce e amaro Acquisto e squalifica
L’assaltatore De Paolo «Io custode dei pezzi del carro»
Basket Un girone di ferro per le lucane Tennis Si chiude il torneo di Matera
San Pietro e S.Marco sono solo alcuni dei cimeli a pagina 32
San Paolo Albanese Su 329 abitanti ben 134 sono gli anziani. In questo modo si rischia la “morte”
Solo sette bambini nel comune da salvare SAN Paolo Albanese è il comune più piccolo della Basilicata. Ha solo 329 residenti. Di questi 134 sono gli anziani. Un futuro davvero poco roseo se si considera che in paese ci sono solo sette bambini. Negli ultimi anni gli abitanti del comune sono diminuiti del 10 per cento. a pagina 29
a pagina 18
«Ha Perso An»
Silvio dice: avevo solo un difetto. Ero presuntuoso.
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«Sfruttando gli incarichi sottratte risorse pubbliche» City manager Condanna in appello per l’ex sindaco Mario Altieri