È DI CHI LO SA IMMAGINARE di FRANCESCA GRESIAl “Mio padre diceva che è brutto essere poveri, perché non si può studiare, e senza studiare non si può fare strada”, con questa celebre frase Enrico Mattei ribadiva la necessità di avere un’istruzione, di essere desiderosi del sapere, di essere curiosi. Quella curiosità da sempre cuore della professione giornalista, di colui che vuole scoprire la verità sui fatti e ne vuole conoscere i dettagli. E’ da questo connubio che nasce Akiris Scuola, da una parte l’esperienza della rivista Akiris che aveva cercato di unire un gruppo di giovani della valle dell’Agri appassionati di giornalismo, e dall’altra la voglia di offrire un percorso nuovo ai giovani del futuro. Di fronte al loro vivere in maniera diversa la realtà, di viverla così velocemente grazie alla multimedialità, un percorso a ritroso per comprendere come nasce e come si costruisce una notizia, e soprattutto cosa essa sia. Dalla carta stampata con la lezione tenuta dal direttore del Quotidiano della Basilicata, Paride Le Porace, alle agenzie di stampa mediante l’incontro con Mario Restaino, responsabile redazione regionale Ansa Basilicata, tante le differenze per un viaggio che non poteva concludersi senza aver visitato gli studi Rai regionali e aver incontrato Viviano Domenici, giornalista del Corriere della Sera. In una logica di grande democrazia, i 70 ragazzi, provenienti da 7 istituti superiori della Val d’Agri-Sauro hanno concordato il loro primo numero, si sono confrontati, a volte adirati ma alla fine hanno deciso e ognuno ha dato inchiostro alla sua penna. Non facile scrivere: tante modifiche e tante revisioni, forse oggi qualche notizia apparirà vecchia al lettore, ma il primo numero di Akiris Scuola vuole essere solo l’inizio di un’esperienza capace di avvicinare i nuovi giovani ai giornali e permettere loro di acquisire quel senso critico, spesso tanto necessario nella vita quotidiana. Ardua premessa per un progetto ai suoi esordi e come affermava E. Scarfoglio, sulla prima pagina del Mattino, nel lontano 16 marzo 1892: “L’unico milionario in cui un giornalista debba chiedere appoggio è il pubblico. Esso solo può dargli insieme il denaro e l’indipendenza, una grande libertà di movimenti e una guida sicura per conseguire il successo”. Ed oggi noi non chiediamo denaro ma solo appoggio, quel sostegno che può derivare dal confronto con i nostri giovani, quelli che un giorno dovranno far crescere la Regione, da qui l’invito a chiunque (adulti, giovani, anziani, professori, politici, amministratori) ne avesse voglia di scriverci un commento o un’opinione mediante l’e-mail akiris.scuola@yahoo.it. Del resto come hanno sempre affermato i grandi uomini della stampa: “Il giornalista è un onesto uomo di mestiere che ha scelto un lavoro di fatica e anche umile, che è pagato per raccontare alla gente quello che è successo; è un artigiano che deve molto imparare dalla buona bottega dove opera, che deve molto studiare e molto leggere, che nel proprio lavoro deve mettere molta serietà e molto senso della misura”. l Responsabile del Progetto -FEEM
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Dalla informazione scientifica alla stampa quotidiana
Notizie: veridicità o apparenza? Quando e come “informazione scientifica” e “stampa quotidiana” si possono unire senza conflitto? E’ possibile fare scienza attraverso i media e in quali mezzi di informazione la scienza mantiene un proprio statuto di veridicità o scientificità? Esercitandomi, spesso, nella lettura di news scientifiche o di articoli su carta stampata, provo con frequenza un senso generale di stordimento e straniamento, spesso si percepisce la notizia scientifica come il prodotto di un esercizio di stile e non di rigore. Quando ci si muove nel mare dell'informazione scientifica divulgata, la sensazione è quella di un territorio meglio identificabile come “para-scientifico”. La notizia è data da una fonte più o meno autorevole ed è rivolta ad un pubblico più o meno preparato. Oggi il pubblico cui la scienza si rivolge è certamente più informato che in passato, ma conosce sempre meno poiché non dispone di sufficiente risorsatempo per poter verificare, approfondire quanto appreso anche se in tempo reale.
Istantaneità, velocità, interattività non sono necessariamente sinonimo di veridicità e verifica. Senza poi dimenticare l’apparenza. Il tipo di informazione che il pubblico riceve deve necessariamente essere anche seducente, addirittura “sexy”. Eppure la scienza “ha successo” presso il grande pubblico, potrebbe obiettare qualcuno, si vedano i grandi risultati di festival e manifestazioni scientifiche sparse durante tutto l'anno nel nostro territorio nazionale. Vero, ma l'aspetto fieristico, ludico e “gadgettistico” quanto contano rispetto all'approfondimento e alla conoscenza precisa di quello che si tratta a livello di tematiche scientifiche nei festival? I giornalisti, i divulgatori, chi scrive di scienza (e non necessariamente “la fa”) è normalmente un professionista che sa di ciò di cui parla? E' un addetto ai lavori che tratta un tema con rigore e scientificità pronto ad essere smentito con metodo di evidenziazione di una nuova verità scientifica?
Nella stragrande maggioranza dei casi no, come ci dice Viviano Domenici, storico curatore della pagina scientifica del Corriere della Sera per qualche decennio: “Tale impreparazione generale fa sì che nelle redazioni il giornalista scientifico sia una rarità presente solo nei giornali più grandi. Normalmente, nelle redazioni, ci si affida a quanto arriva attraverso le agenzie di stampa come fosse oro colato o a quello che i corrispondenti dalle sedi estere riescono a copiare (spesso senza capire), sui quotidiani internazionali.” L'humus generale dell’i nformazione scientifica sui quotidiani, dopo decenni di tentativi e sperimentazioni atti a ripulirla dal “miracoloso”, dal “s e n s a z i o n ale”, “dallo strano, diverso e unico”, sono tendenzialmente falliti poiché ancora oggi si fatica a trovare “buona scienza”. Le notizie seriamente trattate e, soprattutto, lungamente verificate sono, forse, ancora una sparuta minoranza. Andrea Portaluppi FEEM
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IL FUTURO
Brevi dal mondo
Scontri a Beirut una vittima BEIRUT . – Una donna è rimasta uccisa durante gli scontri scoppiati nella serata di ieri nella parte ovest di Beirut tra gli sciiti di Amal del presidente del Parlamento Nabih Berri e i sunniti del «Movimento del Futuro» del premier designato (appena sabato) Saad Hariri. Lo ha reso noto una fonte vicina ad Hairiri specificando la vittima è stata apparentemente colpita da una pallottola vagante.
La Merkel punta a sgravi fiscali BERLINO – Sgravi fiscali, ammortizzatori sociali, sostegni alla famiglia e rivalutazione dell’energia nucleare sono i quattro elementi che connotano il programma elettorale elaborato dalla Cdu-Csu, l’Unione cristiano democratica e sociale della cancelliera tedesca Angela Merkel, che punta ad una rielezione alle politiche di settembre.
Cisgiordania verso un accordo GERUSALEMME – Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, proporrà un congelamento degli insediamenti in Cisgiordania per tre mesi. Lo ha rivelato la radio dell’esercito israeliano. La proposta sarà presentata da Barak nel corso dell’incontro di oggi a New York con l'inviato americano per il Medio Oriente, George Mitchell.
Egitto, arrestato capo terrorista IL CAIRO – Le forze di sicurezza egiziane hanno arrestato il numero 3 dei Fratelli Musulmani, insieme ad altri tre dirigenti. Lo ha reso noto l’organizzazione. Abdel Moneim Abul Futuh, membro della direzione del gruppo e segretario generale dell’Unione dei medici arabi, è ritenuto il capo della corrente riformista dell’organizzazione. Il gruppo, principale movimento di opposizione in Egitto con 88 seggi in Parlamento, ha lamentato l’arresto di 140 membri nelle ultime settimane. I Fratelli Musulmani sono stati messi al bando nel Paese, ma sono tollerati proprio a causa della loro presenza in Parlamento.
Lunedì 29 giugno 2009
Appello di Michela Brambilla e Stefania Pezzopane
Abruzzo: «Venite da noi in vacanza» Dopo il terremoto l’intera regione vuole rialzarsi e punta sul turismo
Il ministro Michela Brambilla
ASSERGI (L'AQUILA) – La ferita del terremoto brucia ancora e forte. Ma l’Abruzzo vuole rialzarsi e il turismo offre un’occasione su questo fronte. È anche per questo che il neoministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha scelto proprio Assergi, in Abruzzo, ai piedi del Gran Sasso e a pochi chilometri da L’Aquila, per una convention incentrata sulle opportunità dei parchi e delle aree protette. Ed è per lo stesso motivo che la presidente della Provincia de L’Aquila, Stefania Pezzopane, ha lanciato proprio da qui un appel-
lo ai Vip dello spettacolo e della politica: «Venite in Abruzzo per una vacanza, anche breve». Un invito che «replicherò al G8», ha sottolineato la Pezzopane, e che qualcuno, come «Alessandro Gassman, Claudia Gerini e Federico Zampaglione dei Tiromancino ha già accolto». Questo non cancella le preoccupazioni legate al post terremoto. «La gente che uscirà dalle tende – ha detto Pezzopane – deve restare a L’Aquila e nei paesi della zona, a costo di requisire case, di utilizzare alloggi sfitti, di usare gli alberghi». Eva Bosco
G8, da ieri Scatta una foto sospeso Schengen e il cellulare nessun disagio esplode in mano ROMA – Un respingimento in ingresso al Brennero; incolonnamenti ai valichi di frontiera; lievi rallentamenti per i controlli passaporti negli aeroporti; ma nell’insieme pochi disagi. Così la prima giornata dello stop al Trattato di Schengen -misura di sicurezza in vista del G8 che si terrà all’Aquila dall’8 al 10 luglio - ai varchi di frontiera, navali e terrestri. La sospensione durerà fino al 15 luglio. In questi giorni, chiunque entri od esca dall’Italia dovrà presentare un documento di identità valido.
TORINO – Aveva appena scattato una foto, da spedire via mms agli amici, quando il telefonino le è esploso in mano. Protagonista dell’incidente una torinese in vacanza in Calabria, ustionata alla mano, all’addome e al seno, che ha sporto denuncia. Ed ora sull'episodio, avvenuto alcuni mesi fa, il procuratore vicario Raffaele Guariniello ha aperto un’inchiesta. L’ipotesi di reato formulata dal pm, famoso per le sue inchieste a tutela della salute, è di immissione sul mercato di prodotti pericolosi.
Dura presa di posizione di Miliband: «È un’intimidazione inaccettabile»
Iran, tensione con Londra Arrestati otto funzionari iraniani dell’ambasciata britannica TEHERAN - Sale la tensione tra Iran e Regno Unito. Otto, forse nove, impiegati di nazionalità iraniana dell'ambasciata britannica a Teheran sono stati arrestati con l'accusa di "aver svolto un ruolo di rilievo" nelle manifestazioni di protesta dopo la vittoria di Mahmoud Ahmadinejad alle elezioni presidenziali del 12 giugno. La reazione di Londra è stata secca ed immediata. Il ministro degli Esteri David Miliband ha definito la notizia diffusa dall'agenzia Fars "un'inaccettabile intimidazione e una vessazione" e ha chiesto l'immediata liberazione degli arrestati. Al suo fianco si è subito schierata l'Europa. Questo episodio conferma il deterioramento delle relazioni tra i due Paesi. Da una settimana a questa parte Teheran e Londra hanno ingaggiato un duello diplomatico senza esclusioni di colpi con la prima che accusa la seconda di interferenza negli affari interni e di coordinare l'ondata di contestazioni che ha sconvolto Teheran. E il governo inglese che risponde denunciando la "crisi di credibilità" in cui è caduto il regime islamico con "la pesante repressione" sul movimento riformista. L'escalation segue il botta e risposta a suon di diplomatici espulsi (due per parte) e l'allontanamento del corrispondente della Bbc in Iran, Jon Leyne, anche lui accusato di aver sostenuto le manifestazioni di piazza. All'indomani della presa di posizione del G-8, che da Trieste ha deplorato l'Iran per la violenza del dopo-elezioni, la guida suprema, Alì Khamenei, ha rilanciato la sfida alla comunità
internazionale definendo "assurdi" i commenti pronunciati sulla vicenda. Inoltre il rahbar ha lanciato dalla tv di stato un appello all'unità nazionale sollecitando - senza norminarli - i tre sconfitti (Mir Hussein Moussavi, Mehdi Karrubi e Mohsen Rezai) a "non alimentare le emozioni dei giovani e aizzare le persone l'una contro l'altra". In una lettera pubblicata sul suo sito web Moussavi insiste però nella richiesta di annullare il voto del 12 giugno "per ristabilire la fiducia dell'opinione pubblica nelle istituzioni e di nominare una commissione di arbitrato indipendente scavalcando il verdetto del Consiglio dei Guardiani, la massima autorità legislativa, atteso per oggi.
Dopo le accuse lanciate sabato da Ahmadinejad contro gli Stati Uniti e il Regno Unito, ha fatto sentire la sua voce un altro leader dei conservatori. Da Algeri il presidente del Parlamento, Alì Larijani, ha parlato da uomo del sistema dopo aver difeso nei giorni scorsi il diritto a manifestare dei suoi concittadini. "L'Iran non è l'Iraq, e neanche l'Aghanistan" ha precisato incalzando l'Occidente a "rispettare la vita democratica" del suo Paese. Intanto poliziotti e Basij hanno riportato l'ordine a Tehran a colpi di manganello e di gas lacrimogeni. Secondo la Federazione Internazionale dei Diritti Umani oltre duemila persone sono state arrestate e centinaia sono scomparse. Arturo Costa
David Miliband (a sinistra) con Franco Frattini ieri a Corfù
La capitale è assediata dall’esercito. Hugo Chavez parla di golpe ed è pronto ad intervenire
Honduras, deposto il presidente Zelaya TEGUCIGALPA – L'Honduras è sull'orlo di un colpo di Stato: dopo l’arresto del presidente Manuel Zelaya da parte dell’esercito, la capitale è assediata da centinaia di blindati. Testimoni hanno raccontato che alcune zone di Tegucigalpa sono in totale blackout e che la polizia ha disperso gruppi di manifestanti filo-governativi con l’uso di lacrimogeni. Secondo alcune fonti, sarebbe stato arrestato anche il ministro degli Esteri, mentre il presidente sarebbe stato trasferito in una base militare e imbarcato a bordo di un aereo. Proprio ieri il Paese era chiamato a votare un referendum costituzionale che avrebbe consentito al presidente di correre per un nuovo mandato, nonostante
l’opposizione della Corte Suprema, dell’esercito e di alcuni membri del suo partito. A parlare per primo di «golpe» è stato il presidente venezuelano, Hugo Chavez, che è arrivato ad accusare gli Stati Uniti, «l'impero degli Yankee», di un coinvolgimento nel «colpo di Stato». Parlando a Caracas, Chavez ha chiesto un intervento del presidente americano, Barack Obama, sostenendo che «l'impero degli Yankee ha molto a che fare» con gli ultimi sviluppi nel Paese del centro-America. Anche l’Unione europea ha condannato all’unanimità l'arresto del presidente Zelaya e ha chiesto l’immediato ripristino dell’ordine costituzionale. Il ministro degli Esteri della
Repubblica Ceca, Jan Kohout, il cui Paese è attualmente presidente di turno dell’Ue ha riferito che «l'Unione europea condanna con forza l’arresto del presidente della Repubblica dell’Honduras da parte delle forze armate». Per Kohout si tratta di «un’azione di inaccettabile violazione dell’ordine costituzionale in Honduras». L’Ue chiede quindi l’«urgente rilascio del presidente e il ritorno a un a normalità costituzionale». Intanto il presidente Hugo Chavez ha annunciato di aver messo in stato di massima allerta le forze armate e ha minacciato un intervento militare se il suo ambasciatore a Tegucigalpa non sarà rilasciato. Jerico Catura
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2 In Italia e nel mondo
Si eleggono 140 membri del nuovo Parlamento. Polemiche su microcamere spia
Albania, regolari le operazioni di voto I maggiori contendenti sono il partito del premier Berisha e quello di Edi Rama
Un seggio elettorale a Tirana
TIRANA – Per la prima volta nella storia della sua giovane democrazia, anche l’Albania si è misurata ieri con gli exit poll in occasione delle elezioni legislative per la designazione dei 140 membri del nuovo parlamento. La giornata del voto è stata tranquilla, a differenza di un passato segnato spesso da azioni anche violente. La consultazione vede essenzialmente contrapposti il partito democratico del premier Sali Berisha ed il leader socialista, l'attuale sindaco di Tirana Edi Rama. Sono tre televisioni albanesi che han-
no commissionato gli exit poll che saranno effettuati dalla Zogby International, dall’italiana Ipr Marketing e dalla Gani Bobi, un istituto del Kosovo. I primi sondaggi del dopo voto verranno resi noti alla chiusura dei seggi. L’orario ufficiale è quello delle 19:00, anche se sono previste proroghe fino a quando non ci sarà più nessuno in coda. Nel frattempo appena avrà inizio lo spoglio ufficiale delle schede due organizzazioni albanesi metteranno online i dati parziali. Il conteggio è a cura di 66 apposite commis-
sioni elettorali. Le prime proiezioni, si prevede, si avranno attorno alla mezzanotte. I problemi riscontrati durante il voto sono stati piuttosto di carattere tecnico e organizzativo, «tuttavia tali da non poter mettere a rischio la validità delle elezioni», ha assicurato il portavoce della Commissione elettorale centrale Leonard Olli. Le polemiche più accese si sono sviluppate attorno all’ utilizzo all’interno dei seggi da parte dei rappresentanti socialisti, di microcamere spia istallate in alcune penne. Armand Mero
Argentina, ieri alle urne ventotto milioni di elettori È una sorta di prova generale per le elezioni presidenziali del 2011
Cristina Kirchner
Non si placa l’ondata di emozione per la morte di Michael Jackson
BUENOS AIRES – In Argentina sono cominciate tra qualche ritardo imputabile alla commissione elettorale e al maltempo le elezioni legislative. Al voto sono chiamati 28 milioni di cittadini per rinnovare la metà dei 257 deputati e un terzo dei 72 senatori, in vista delle elezioni presidenziali del 2011. Si vota anche per il rinnovo dei consigli provinciali e comunali. I seggi si sono chiusi alle 18 locali, le 23 in Italia e i primi risultati ufficiali sono previsti tre ore dopo.
Dal 1 luglio il cambio
Ue, la Svezia si prepara Chiesta dalla famiglia (e forse effettuata) un’altra autopsia al semestre
Jacko, resta il mistero
WASHINGTON – Mentre non si placa negli Stati Uniti l’ondata di emozione e di cordoglio collettivo seguita alla morte di Michael Jackson, continuano le polemiche circa le cause e le circostanze della sua scomparsa. La famiglia ha chiesto e ottenuto che sul corpo del cantante fosse effettuata una seconda autopsia «indipendente» e secondo quanto riferito dal Los Angeles Times l’esame è già stato eseguito a Los Angeles, ma i risultati non sono stati resi noti. Nel frattempo è stato ascoltato il medico personale del cantante, Conrad Murray, l’ultima persona ad aver visto Jackson vivo. La polizia di Los Angeles ha riferito in termini formali che il medico si è presentato spontaneamente agli investigatori, e che non sono stati riscontrati elementi di alcuna natura a suo carico. «Il dottor Conrad Murray – ha reso noto la polizia in un comunicato ufficiale – ha volontariamente contattato il Dipartimento di Polizia di Los Angeles. Gli investigatori della Divisione Rapine e Omicidi si sono incontrati con il dottor Murray e lo hanno interrogato a lungo. Il dottor Murray è stato collaborativo e ha fornito informazioni utili alle indagini». Una dichiarazione che allontana da Murray qualsiasi sospetto, tanto più che il primo esame autoptico aveva escluso che la causa della morte potesse essere dovuta «a dolo» o a «un atto criminoso». Ciò nonostante la famiglia del cantante ha chiesto una seconda autopsia. Vuole sia fatta chiarezza in particolare su come il dottor Murray ha operato negli ultimi, cruciali minuti della vita di Jackson. Il
Omaggio a Michael Jakson in tutto il mondo. Qui un gruppo di fans sotto la Torre Eiffel a Parigi
sito TMZ, il primo che diffuse la notizia della morte di Jackson, riportando una fonte interna alla famiglia riferisce che i Jackson non riescono a spiegarsi per quale motivo il medico abbia praticato il massaggio cardiaco tenendo il paziente sul letto, mentre secondo tutti i manuali il massaggio cardiaco va praticato deponendo il paziente su una superficie rigida. Le polemiche non si placano, e sono destinate a durare visto che i risultati ufficiali saranno reso noti dal coroner solo «tra sei-otto settimane». Un elemento è comunque certo: Michael Jackson è stato ucciso dai farmaci, dalla incredibile quantità di
cocktail farmacologici che nel corso della vita si è iniettato o ha ingerito: antidepressivi, antidolorifici, iniezioni, pillole. Una quantità disumana, al punto che – come ha rivelato ieri al londinese Sunday Times la baby sitter dei suoi figli – lei in persona è stata costretta più volte a vuotargli lo stomaco a forza di lavande gastriche. Tuttavia di questo aspetto la famiglia non fa cenno. Lancia qualche sospetto nei confronti del medico e ringrazia i tanti fans che hanno mandato messaggi di cordoglio: «In uno dei momenti più bui della nostra vita – ha detto il padre Joseph Jackson a nome della famiglia – è
difficile per noi trovare le parole appropriate... Il nostro amato figlio, fratello e padre di tre bambini se ne è andato senza preavviso, in modo tragico, e troppo prematuramente. Lascia noi, la sua famiglia, senza parole e devastata al punto che la comunicazione con il mondo esterno a volte ci sembra impossibile». La famiglia Jackson, che ha ricevuto un messaggio di cordoglio anche dal presidente, Barack Obama, esorta quindi i fans a «continuare ad amare» il loro re del pop. Nessun cenno all’eredità e al fiume di interessi che la sua morte comporta. Luciano Clerico
BRUXELLES – La crisi finanziaria, il rilancio dell’occupazione, la lotta ai cambiamenti climatici: la Svezia, da mercoledì nuovo presidente di turno dell’Unione europea, si avvia a guidare i prossimi sei mesi con un occhio alla crisi economica e uno alla crisi politica che l’Europa attraversa, appesa alle sorti del Trattato di Lisbona non ancora approvato da tutti i suoi Stati membri. Molte le incertezze dell’Unione che il Paese scandinavo dovrà affrontare: il nuovo Parlamento appena eletto, la Commissione che scade ad ottobre e la nomina del suo presidente ancora in bilico, il secondo referendum irlandese sul Trattato di Lisbona previsto pure per l’autunno. Tutti nodi che rendono incerta la vita dell’Unione europea, stretta tra l’avanzata degli euroscettici e la necessità di ritrovare compattezza per uscire dalla crisi e dare un segnale ai cittadini sfiduciati. «Circostanze molto particolari» quelle in cui la Svezia si appresta a prendere la guida della Ue, secondo il premier svedese Fredrik Reinfeldt. Ma non è il caso di sconfortarsi, dice il premier, 43 anni, di centrodestra, annunciando che la Svezia guiderà la Ue in modo «aperto, efficace e basato sui risultati». Un pensiero sopra tutti domina il programma degli svedesi per il semestre, cioè la crescita della disoccupazione. «Con il rallentamento dell’economia ci aspettiamo ulteriori tagli di posti di lavoro», si legge nel programma svedese. E per «evitare gli errori del decennio passato, che hanno portato all’abbandono prematuro del mercato del lavoro, la presidenza si concentrerà su misure per limitare la disoccupazione e ridurre l'esclusione sociale». L’altro pallino della Svezia, uno dei Paesi più sensibili al tema ambientale, è la lotta ai cambiamenti climatici. «Leggiamo rapporti degli esperti sempre più allarmati e mentre vi parlo il ghiaccio della Groenlandia e dell’Antartico occidentale continua a sciogliersi», ha detto Reinfeldt qualche giorno fa parlando al Parlamento svedese. La Svezia guiderà la Ue alla conferenza di Copenaghen sul clima, il prossimo dicembre, dove si dovrà trovare l’accordo globale sulla riduzione dei gas nocivi che rimpiazzerà il protocollo di Kyoto, in scadenza nel 2012. Chiara De Felice
Londra, è Mandelson il numero 1 della “Pink list”
Svolta nel cyberspazio tutti i programmi on line
NON ha mai fatto 'coming out', ovvero non ha mai dichiarato ufficialmente la sua omosessualità, ma il ministro britannico delle attività produttive Peter Mandelson è considerato il gay più influente del Regno Unito. A stabilirlo è l’Independent on line che ha pubblicato ieri la sua 'Pink list’, la lista delle donne e degli uomini omosessuali più influenti in Gran Bretagna, che al primo posto incorona appunto il politico laburista. Un salto da record quello di Mandelson, che nella 'lista rosa' lo scorso anno compariva solo al 63° posto su 101, ma altrettanto clamorosa è stata la scalata del
SIAMO a un punto di svolta nel cyberspazio della rete: nel giro di cinque anni ben l’80% delle operazioni al computer non si faranno più servendosi dei software installati nel pc di casa ma attraverso il 'cloud computing', una «nuvola di risorse informatiche», applicazioni, programmi di calcolo e scrittura, di immagazzinamento dati e molto altro, che sarà disponibile online, fornita da provider di vario tipo. A delineare sulla rivista Science gli scenari futuri di Internet è Michael Nelson della Georgetown University di Washin-
In auto come sardine ministro negli ultimi 12 mesi: di questi tempi nel 2008 «era solo un commissario Ue che stava organizzando la sua vacanza a Corfù» scrive il giornale motivando la sua scelta. Poi a Corfù ci andò, ma a bordo dello yacht di Oleg Deripaska un miliardario russo.
QUANTE persone riescono a infilarsi in un'auto? Questo il gioco, al limite del masochismo, che si svolge periodicamente a Nanning, in Cina. Il vincitore porta a casa l'equivalente di 73 miseri dollari (da dividere per i partecipanti...), ma per conside-
rare valido il record occorre anche chiudere le porte e rimanere in macchina per almeno 10 secondi. Non mancano svenimenti e feriti vari. Ciononostante gli abitanti di Nanning si prenotano di anno in anno per far parte di questa speciale “squadra”.
gton DC. Secondo Nelson, il futuro di Internet è appunto il 'Cloud computing', un nuovo modo di usare il pc sfruttando i programmi installati sui server di Internet, con modalità analoga alla gestione attuale dei contenuti on line.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 29 giugno 2009
4 Primo piano
Lunedì 29 giugno 2009
Primo piano 5
Lunedì 29 giugno 2009 A sinistra Giulio Tremonti ministro dell’Economia In basso a destra Dario Franceschini leader del Pd
I nodi della politica Bocciate le inchieste aperte in Puglia «Male guardare dal buco della serratura»
«Il Governo non rischia»
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VERSO IL CONGRESSO
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Pd, Franceschini «Escludo la scissione» Chiamparino nicchia
Tremonti in Tv esclude una compagine tecnica E ironizza: «Durerebbe quanto uno yogurt» Il fatto è – ragiona – che «c'è un blocco di persone» che «convinti che il bene per loro sia fare il male agli altri, fanno del male agli italiani»; e questo è una cosa «inaccettabile». A chi si riferisce il ministro? chiede la Annunziata. «Lo sa bene anche lei», ribatte. Anche sulla polemica relativa alle previsioni economiche di enti e istituti internazionali, Tremonti fa scudo a Berlusconi: «Un po’ di calma, un po’ meno televisione, un po’ meno show sarebbe utile per tutti. I bollettini statistici ufficiali vanno sempre pubblicati», ma il fatto è che si fanno “esagerazioni» durante la crisi «non facendo del bene, ma anzi facendo del male alle famiglie, a chi ci ascolta». E poi Berlusconi «ha detto solo di stare attenti», e non «di non dare pubblicità a chi fa allarmismo». Anche Gianfranco Rotondi, si preoccupa di spegnere le voci su un ipotetico cambio della guardia a palazzo Chigi: «E' solo un gioco estivo», dice liquidando la questione. Il ministro per l'attuazione del programma non prende sul serio neanche le indiscrezioni di ieri del Sunday Times, secondo cui si sarebbero raffreddati i rapporti tra Berlusconi e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta che avrebbe «preso le distanze» dal Cavaliere e «declinato», negli ultimi tempi, i suoi inviti a cena. La stampa inglese che scrive questo «dovrebbe cambiare i suoi corrispondenti in Italia», è il verdetto di Rotondi. Tornando a Tremonti, il ministro, sempre nella giornata di ieri, è pure tornato sulle misure anticrisi, definendole efficaci. E dicendosi convinto che «le imprese hanno già dato un giudizio positivo. Ora, ne è
«Le misure anticrisi sono efficaci»
sicuro, lo daranno anche lavoratori e cittadini. Del resto il Governo ha fatto tutto quello che poteva e molto di più di altri Paesi. Rendendo, fra l'altro, molto più difficile l’evasione fiscale». Tremonti ha affermato anche che sarà un’esperienza unica quella di tenere una lezione di economia, come lui stesso ha confermato, alla scuola del Partito Comunista Cinese. «La mia impressione – ha detto Tremonti riferendosi alle misure anti-crisi adottate –è che incontrino un largo consenso fra le imprese e i lavoratori». Per le imprese «abbiamo fatto quello che potevamo, adesso tocca a loro: possono, se credono in questo Paese, destinare una quota dei loro utili all’ investimento in macchinari». E non solo nella grande industria: «Uno è detassato anche se compra un carrello o un macchinino per il suo capannone». Per ciò che riguarda i lavoratori poi – ha proseguito il ministro richiamandosi alla possibilità di restare nell’impresa anche per chi è in cig – «piuttosto che andare in cassa integrazione resti in azienda» senza «perdere i collegamenti» ed evitando così «di entrare in una fase psicologicamente difficile». Sul fronte finanziario poi «abbiamo segato un po’ le commissioni bancarie» e «abbiamo reso meno facile e meno conveniente evadere e portare i soldi fuori». Un tema, quello dell’evasione, che ha affrontato compiutamente. «In Italia - ha detto - c'è molta evasione fiscale: primo perchè non c'è il federalismo fiscale, che è un controllo reale, vicino e l’unico efficace», poi perchè c'è «la cosiddetta traccia: se tu puoi portare i soldi da un’altra parte e quelli vengono coperti dal segreto è chiaro che evadere è sempre più facile e conveniente».
Il leader del Pdl potrebbe essere convocato in Procura
DALLA MAGGIORANZA Cicchitto difende il Cavaliere «Attacchi? Deriva pericolosa» «L’ATTACCO «contro Berlusconi sulla sua vita privata è una deriva pericolosa per tutti. Io contesto alla radice che sia condannabile organizzare feste, invitare ragazze, ballare e così via. Ci si è infilati in una dimensione pericolosa. Oggi si cerca di chiamare in causa la vita privata di Berlusconi, domani queste campagne fatte dal buco della serratura possono colpire chiunque. Se non è finita per Berlusconi non finisce per nessuno. Il rischio che qualcuno prepari altre “pallottole” c'è sempre». Lo afferma il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto (nella foto) in un’intervista a “il Riformista”. «Comunque – aggiunge – con la sua solidarietà a D’Alema e a Cesa, Berlusconi ha inviato un messaggio politico di non piccolo rilievo».
DALLA MINORANZA Udc: «Esecutivo imbarazzante» Idv: «Non risolve i problemi» ITALIA dei valori e Udc tornano ad attaccare il Governo. Secondo il centrista Maurizio Ronconi è «imbarazzante la “comparsata” televisiva del ministro Tremonti che nel pieno di una crisi drammatica non riesce a fare altro che il difensore d’ufficio del presidente del consiglio». Proprio contro il premier si scaglia Felice Belisario (nella foto), presidente dei senatori dipietristi, secondo il quale «Berlusconi chiede ottimismo per superare la crisi, ma intanto non fa nulla per arginarla». Dopo aver ricordato i dati negativi sull’economia, Belisario conclude: «Il nostro premier, in risposta, vara un decreto fiscale che non serve e che, anzi, porterà ancora maggiori danni ai servizi sociali e alle famiglie».
Spunta la pista milanese A Bari si indaga su ragazze straniere reclutate in Lombardia di LUCA MASOTTO ROMA - Si entra nella settimana più delicata. Quella che potrebbe anche concludersi con la richiesta di convocazione del premier Silvio Berlusconi in Procura. «È solo una ipotesi» hanno continuato a ribadire gli inquirenti pugliesi ma procede con nuove tracce l'inchiesta di Bari che ruota attorno all'imprenditore delle protesi Gianpaolo Tarantini che avrebbe pagato prostitute di lusso per consolidare il proprio giro di affari e perché partecipassero a feste "vip", tra cui alcune organizzate a Palazzo Grazioli e in Costa Smeralda. In arrivo nuovi interrogatori soprattutto su alcune delle ragazze che adesso si attaccano a vicenda, litigano sulle foto e smentiscono la loro presenza alle cene in Sardegna. La nuova pista che verrà seguita nei prossimi giorni dalla Guardia di Finanza, al termine di un lungo lavoro di sbobinamento di nuove intercettazioni telefoniche, è quella secondo la quale Tarantini avrebbe reclutato anche ragazze straniere con base a Milano per le sue feste. L'imprenditore che frequentava il premier oltre ad essere già inquisito per induzione alla prostituzio-
Patrizia D’Addario
ne è stato indagato anche per droga con l'accusa di distribuire cocaina alla sue feste a Porto Cervo. Ad accusarlo ci sono i colloqui con il suo ex collaboratore Alessandro Mannarini finito sotto inchiesta per lo stesso reato. Nuove verifiche dovranno essere effettuate dagli investigatori della Guardia di Finanza che ai pubblici ministeri hanno già consegnato la prima informatica sul conto di Ta-
rantini e dei suoi collaboratori più stretti tra i quali c'è anche Massimo Verdoscia, l'uomo che fece da mediatore per l'ingaggio della escort Patrizia D'Addario, la superteste dell'inchiesta che nasce sulle intercettazioni per la fornitura della Tecnohospital di Tarantini alle strutture sanitarie regionali. Nei giorni scorsi sarebbero state perquisite la casa di Lea Cosentino (manager della Asl di Bari e amica di Tarantini) e gli uffici a Noci (in provincia di Bari) di Enrico Intini, amministratore delegato dell'omonimo gruppo. Lunedì prossimo è stata invece già ufficializzata la convocazione in Procura come persona informata sui fatti del governatore Nichi Vendola che sulla gestione degli appalti e della forniture della regione, avviò, alla luce delle dimissioni in febbraio dell'ex assessore alla Sanità Alberto Tedesco (Pd) accertamenti interni i cui risultati sono stati già consegnati ai magistrati. Le vicende degli appalti truccati potrebbero evidenziare altre pesanti responsabilità nell'establishment del Partito democratico. Nei pubblici ministeri si sta alimentando il sospetto che si stesse costruendo un appalto "su misura" per Tarantini.
ROMA - «Una linea, un candidato. Non è mica l’anticamera della scissione. È un confronto democratico che farà bene al Pd». Il giorno dopo il primo duello con Pierluigi Bersani, svoltosi davanti alla platea degli under 40 al Lingotto di Torino, il segretario del Pd Dario Franceschini si preoccupa di sdrammatizzare la competizione per la scelta del nuovo leader. Una presa di posizione, quella di Franceschini, che arriva in contemporanea con le preoccupazioni espresse da Eugenio Scalfari,su La Repubblica, per una possibile “implosione” del Pd. Secondo Franceschini, intervistato dall’Unità, dal duello per l’elezione del segretario non deriveranno conseguenze drammatiche per il Pd. «Siamo un partito che non vivrà più di divisioni in base alle provenienze, perchè il mescolamento c'è già stato». La sfida, sottolinea, sarà «sui contenuti». L'importante, ammonisce, è che ci si liberi «dai difetti che ci hanno fatto male in passato», come «la paura di votare». Chi vincerà «avrà la forza per affrontare le regionali, impegnarsi nella costruzione del partito, lavorare alle alleanze». Le prime battute della campagna per l’elezione del segretario democratico sembrano dare ragione a Franceschini almeno per l'aspetto del «mescolamento». Nel posizionamento dei «grandi elettori» dell’uno e dell’altro candidato,
Il presidente del Consiglio partecipa ai vertici internazionali per allontanare l’attenzione dagli scandali
Secondo il Sunday Times, il sottosegretario rifiuta da settimane gli inviti a cena del primo ministro
Le mosse di Berlusconi per uscire dall’angolo
I media inglesi: Letta si allontana dal premier
ROMA - Ha limato personalmente gli ultimi dettagli del programma del G8 e perfezionato gli appuntamenti in agenda con un ulteriore giro di telefonate. «Tutto deve svolgersi alla perfezione» è quanto Silvio Berlusconi continua a ripetere al suo staff. Per uscire dalla trincea delle polemiche sulla sua vita privata, il presidente del Consiglio ha scelto da giorni di tornare a vestire i panni compassati del premier istituzionale e del mediatore internazionale. Così, celebrato e illustrato il decreto legge anticrisi, ha subito
Oggi sarà presentato il summit aquilano del G8
concentrato i suoi sforzi sul piano diplomatico. Il "blitz" a Corfù, teatro del vertice Nato e Russia, programmato per dare sostanza al suo ruolo di intermediario tra Mosca e l'Occidente è servito per preparare altro terreno in vista del G8 di l'Aquila, il cui programma verrà illustrato oggi dal premier a bordo della nave Msc "Fantasia", ormeggiata al Molo Angioino del porto di Napoli. Il premier, accompagnato dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, scenderà nei particolari della blindatissima tre giorni aquilana (8-10 luglio) e darà i numeri sul piano della sicurezza (da ieri stop al Trattato di Schengen e ripristino dei controlli alle frontiere) e dell'accoglienza per poi entrare nello spe-
cifico dei temi che verranno trattati dagli otto grandi: crisi economica, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare e nuove regole globali della finanza sulle quali il premier ha già fatto sapere che il percorso sarà lungo e proseguirà fino al G20 di Pittsburgh e quello successivo a Tokyo. In questi giorni l'obiettivo del presidente del Consiglio è quello di riprendersi la scena, quella della grande politica internazionale, cercare un clima il più possibile disteso in vista del G8 ma anche di dare spunti sostanziali in modo da evitare che il summit possa essere catalizzato dalle polemiche italiane. In questo senso ha sfruttato e intende sfruttare al meglio un calendario favorevole. La recente missione positiva a Washington
con Obama e l'incontro della scorsa settimana con il premier israeliano Netanyahu hanno cercato di chiudere il capitolo delle feste a palazzo Grazioli e Villa Certosa, il G8 imminente contribuirà ad "indirizzare" gli argomenti. Rivendicando il suo ruolo di appianare i contrasti, ha così accettato ieri con grande disponibilità l'invito del leader libico Muammar Gheddafi di essere presente al vertice dell'Unione Africana in programma mercoledì prossimo a Sirte. In qualità di presidente del G8 ha fatto sapere che in quella occasione presenterà ai leader africani le linee guida del vertice e gli interventi specifici che si vogliono definire e realizzare per l'Africa. l. m.
LONDRA - Non accenna a placarsi l’attenzione dei media internazionali sui recenti scandali che stanno coinvolgendo il Cavaliere. Ieri il Sunday Times ha scritto che Gianni Letta, sottosegretario e più fidato collaboratore di Silvio Berlusconi, ha preso le distanze dal premier e rifiuta i suoi inviti a cena. L'indiscrezione fa parte dell'ampia copertura che la stampa britannica continua a dedicare agli scandali che coinvolgono il primo ministro italiano. Sia il Times sia il Telegraph della domenica gli dedicano una pagina intera. E l'Independent parla della vi-
Anche ieri dettagliati reportage in Francia e Spagna Silvio Berlusconi
cenda in un editoriale. Il Sunday Times scrive in una corrispondenza da Bari dell'inviato John Follain che "insiders", ovvero fonti dall'interno, fonti che conoscono bene Berlusconi e il suo entourage, «dicono che Gianni Letta si è distanziato dal premier e da alcuni mesi declina i suoi inviti a cena». Il Sunday Telegraph pubblica invece un ritratto di Berlusconi (e dell'Italia), a firma dello scrittore inglese Tobya Jones, che vive da un decennio nel nostro paese, autore del libro "The dark heart of Italy" (Il cuore tenebroso dell'Italia). Come mai, si chiede Jones, Berlusconi è ancora primo ministro, nonostante gli scandali e i guai giudiziari? Lo scrittore dà una serie di motivazioni. Primo, l'Italia è talmente abituata agli scandali, che
non ci fa più caso e anzi non ne può più. Secondo, almeno per qualcuno, le infedeltà del premier suscitano invidia e ammirazione. Terzo, Berlusconi si presenta come un «uomo qualunque, una persona semplice che non appartiene alla elite snob della politica, uno a cui piacciono le cose che piacciono a tutti, il denaro e le donne». Quarto: «La sinistra è fragile e divisa, per cui non offre un'alternativa valida». Il commento di Sarah Sands, columnist del quotidiano Independent, suona come un corollario delle ragioni offerte da Jones sul Telegraph: «Forse ogni nazione ha lo scandalo che si merita». Ma non sono solo i giornali inglesi ad occuparsi dei guai di Berlusconi. Il settimanale francese Nouvel Observateur sottolinea co-
me i nuovi scandali abbiano fatto precipitare il gradimento di Berlusconi sotto il 50 per cento per la prima volta da quando è ritornato al governo nel 2008. «Le donne del G8 boicotteranno Berlusconi?». A chiederselo è un altro autorevole settimanale francese, L'Express. Lo spagnolo El Paìs invece dedica un reportage agli «scandali di Berlusconi», intitolandolo "Le pericolose amicizie di Papi". Nel pezzo vengono riassunti i rapporti di Berlusconi con Tarantini, Patrizia D'Addario e Barbara Montereale. «Tra soli 12 giorni - prosegue il corrispondente da Roma, Miguel Mora -, il politico e magnate milanese accoglierà i leader del G8 dove si riscriveranno le regole della finanza globale tra gli scandali che ne stanno minando la credibilità».
non sempre vale lo schema che vorrebbe gli ex diessini con Bersani e gli ex della Margherita con Franceschini. Se Rosy Bindi ha dato il suo sostegno a Bersani, dalla parte opposta Piero Fassino, ultimo segretario dei Ds, ha scelto Franceschini. Secondo Fassino, l'attuale segretario «può essere l’uomo ponte tra due generazioni». «Nella candidatura di Bersani – spiega Fassino in un’intervista a Repubblica – vedo il rischio di un ripiegamento identitario». Ci sono poi quelli che sono ancora in dubbio sulla scelta tra i due. Tra questi, l’ulivista Arturo Parisi, che sollecita gli sfidanti a dire qualcosa sul loro programma: «Finora disponiamo dei nomi dei candidati e anche dei loro più o meno grandi elettori. Solo quando conosceremo le loro proposte potrò far sapere a chi vanno le mie preferenze». Come emerso sabato al lingotto, l tam tam indica Sergio Chiamparino come possibile terzo incomodo tra Bersani e Franceschini; ma il sindaco di Torino, che pure ha ammesso di pensarci, sembra voler aspettare ancora prima di sciogliere la riserva. Delusi quanti speravano in una candidatura di uno degli under 40 del Lingotto. Per questo il blogger Mario Adinolfi, candidato alle precedenti primarie del pd, li sfida a trovare un candidato su cui dare battaglia e a fargli un fischio.
Gianni Letta
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ROMA – Il governo Berlusconi «è forte», anzi «fortissimo» e arriverà fino alla fine della legislatura; gli scenari che circolano, rilanciati anche dalla stampa estera, incentrati su manovre per sostituire in corsa il premier sono di «cartapesta», come pure quello di un esecutivo tecnico: durerebbe quanto uno yogurt: Giulio Tremonti spazza via, con decisione e con la consueta ironia, una eventualità che ai suoi occhi è fuori dal mondo, anche perchè – sottolinea nell’intervista in Tv a Lucia Annunziata – i governi «sono forti se hanno il sostegno del Parlamento» ed è – fa presente – quanto avviene ora. «Il governo – è il suo pronostico – finisce tutta la legislatura, con un crescendo di forze che corrisponde al crescendo di debolezza dell’opposizione». E se sabato giornali come il Times e l’Independent descrivevano un governo terremotato da veline e inchieste, facendo il nome del governatore di Bankitalia Mario Draghi come possibile sostituto del Cavaliere per un esecutivo ad interim, Tremonti (che, peraltro, in alcuni retroscena nostrani era stato inserito nell’elenco dei papabili a palazzo Chigi) ribatte che se un governo di questo tipo venisse proposto all’attuale Parlamento non passerebbe l’esame. Anche perchè, tra questo esecutivo e questo Parlamento il rapporto è solido «sono fortissimi l’uno con l’altro». Altrettanto netto, Tremonti, nel condannare le inchieste baresi: «Guardare dal buco della serratura danneggia l’Italia. Ma le pare – risponde alla Annunziata – che le indagini, invece di farle sulla Sacra Corona Unita si fanno su robe del genere?».
Lunedì 29 giugno 2009
Trasporti lucani
La Dia indaga su un’impresa del maxi lotto tra Campania e Basilicata del clan Vollaro
A3: l’autostrada della mafia La Uil chiede un monitoraggio sugli appalti nel tratto Padula-Lauria E’ TUTTO asfalto mafioso: da Salerno fino a Reggio. Cantiere sterminato dove i lavori non finiscono mai, opera promessa dove si viaggia ancora a passo di mulo come lungo un sentiero. è il più colossale affare delle nostre mafie in attesa del Ponte che verrà. E’ «sotto inchiesta» dal primo all’ultimo metro l’A3, provincia dopo provincia e svincolo dopo svincolo. Indaga la Finanza a Battipaglia e a Eboli, la Dia a Cosenza, indagano i carabinieri a Catanzaro, indaga la polizia a Palmi e a Villa San Giovanni. Un lotto è un processo, una gara d’asta è un rinvio a giudizio. Dietro ogni curva c’è una cosca che si avventa sulla terza corsia, è camorra nel primo tratto ed è ‘ndrangheta giù nelle Calabrie, un percorso che disegna il potere del crimine, le betoniere e gli escavatori che segnalano le «famiglie» dominanti sul territorio, cartina stradale che diventa organigramma mafioso. L’ultima notizia sul fronte degli appalti con infiltrazioni delle imprese della camorra arriva da dove il Salernitano già confina con la Basilicata: una impresa che è direttamente controllata dal clan Vollaro di Portici è nell’appalto del macro-lotto dei lavori della SalernoReggio Calabria. C’è già un nome e una sigla in un rapporto della Dia, una nuova impresa che si aggiunge a quelle scoperte e contigue ai camorristi casertani dei Casalesi. Potrebbero partire già nelle prossime settimane controlli a tappeto sulle maggiori opere pubbliche del Salernitano. Un monitoraggio sullo stato degli appalti dei lavori del maxi lotto Padula-Lauria della A3 Sa-Rc, in attuazione del protocollo di intesa firmato nella Prefettura di Potenza l'8 aprile 2008 dai Prefetti di Potenza e di Salerno, rappresentanti e dirigenti di Anas, Consorzio Sis (imprese appaltatrici), Dia, Uffici del Lavoro allo scopo di prevenire le infiltrazioni mafiose: è la sollecitazione dei segretari confederali della Uil Carmine Vaccaro e generale della Fenea-Uil Mimmo Palma di fronte alla notizia diffusa da giornali campani di una indagine in corso per iniziativa della Dia di Napoli nei confronti di una delle imprese appaltatrici dei lavori tra il Salernitano e il Potentino. Per i dirigenti della Uil «si tratta di attivare le procedure previste dal protocollo che punta al rafforzamento dei controlli antimafia relativi ai lavori di adeguamento e ammodernamento della A3. L’ambito delle verifiche - sottolineano Vaccaro e Palma - viene ampliato assoggettando a più stringenti controlli tutti i contratti di sub-appalto e di sub-affidamento, nonché le prestazioni di servizi, forniture, “noli a caldo e a freddo” e ogni ulteriore prestazione inerente al ciclo dei lavori. L’intesa prevede l'esclusione delle imprese nei cui confronti siano emersi elementi di infiltrazione ma-
fiosa, che verranno automaticamente estromesse in base a una clausola risolutiva espressa inserita nei contratti che il contraente generale stipulerà con i propri diretti affidatari e che questi ultimi, a loro volta, introdurranno nei contratti con i propri sub-appaltatori e sub-affidatari. L’accordo, che realizza le linee guida indicate dal comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, costituito presso il Viminale, replicando precedenti analoghe intese stipulate con riguardo ad altri interventi infrastrutturali strategici, rappresenta una incisiva forma di collaborazione resa possibile dall’ampia disponibilita' che hanno offerto Prefetture di Potenza e di Matera, l’Anas, imprese, sindacati e il contraente generale».
Un cantiere sulla Salerno Reggio Calabria
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LA SCHEDA
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Le grinfie dei Casalesi sull’asfalto salernitano Interdittive antimafia e lavori tolti a tre 3 società legate al clan casertano
La Provincia di Salerno
FIOCCANO le interdittive antimafia, appalti revocati: Campania Appalti che si occupa di lavori per le strade di accesso al termovalorizzatore; So.Ge.Co. e Le.Ra. costruzioni a cui sono affidati i lavori per la ricostruzione dell’ex manifattura tabacchi di Cava. POi c’è Sig, società del gruppo Insigne di Napoli, impegnata nei lavori della Salerno-Reggio Calabria. E poi, il clamoroso caso della Campania Appalti che va a Scafati e vince un appalto, naturalmente non assegnato, offrendo un ribasso del 50 per cento. Sia la Campania Appalti che So.Ge.Co e Lera rientrano, secondo gli investigatori, nel giro economico del clan dei Casalesi. Proprio la Campania Appalti, in associazione temporanea d'impresa, partecipò ad una gara di appalto a Fisciano con la General Impianti dei di Pasquale e Giuseppe Setola, quest’ultimo capo dell’ala militare del clan casertano. Lo sbarco dei Casalesi su Salerno e provincia diventa evidente quando da Napoli partono i controlli della Dia diretta da Maurizio Vallone sui lavori dell'autostrada NapoliSalerno. Gli investigatori scoprono che dai cantieri di Ercolano, a bordo di una Opel, quasi quotidianamente Alberto De Laurentis,
ventinove anni di San Cipriano d’Aversa e molto amico di Walter Schiavone, figlio del più noto Francesco detto Sandokan e capo dei Casalesi rin chiuso a regime di 41 bis nel carcere di Opera. De Laurentis è molto giovane ma gli investigatori della Dia lo vedono già molto attivo sul terreno imprenditoriale. Dai cantieri della Salerno-Napoli va a Cava de' Tirreni. Perchè? Il passo è breve, quasi quanto la distanza che intercorre tra il nastro d'asfalto dell'autostrada e la città metelliana. La So.Ge.Co. di San Cipriano d'Aversa è di Antonio Tartarone, cognato di De Laurentis. E’ anche parente di una famiglia che agevolò la latitanza di Schiavone Sandokan aiutando la moglie del boss, Giuseppina Nappo, a raggiungerlo ovunque fosse nascosto. Parte l’interdittiva antimafia da Caserta. Arriva a Salerno. Il prefetto Meoli avverte la Provincia, che è l’ente appaltante dei lavori di recupero dell’ex manifattura tabacchi. L’ex presidente Villani non esita a rescindere l’appalto con l’impresa sospetta e ritenuta contigua al clan dei Casalesi.Le indagini puntano anche a scoprire i fornitori di calcestruzzo contattati e impegnati dagli «imprenditori» del giro dei Casalesi.
Trasporti su rotaie Mattia chiede alla Regione un’analisi più approfondita prima della firma con Trenitalia
«Meno collegamenti da luglio. Emergenze sottostimate» «NON sarebbe male, prima che la giunta regionale della Basilicata firmi il contratto di programma con Trenitalia, che (come apprendiamo dai giornali, in mancanza di comunicazione-informazione ufficiale ed istituzionale) avverrà il prossimo 8 luglio, per una spesa complessiva di 30 milioni di euro, che impegnerà la Regione per 6 anni, avviare una riflessione approfondita per capire quali saranno i vantaggi reali per la utenza lucana, ad ogni livello e quindi se con 30 milioni di euro si poteva fare di più e meglio». A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale, Franco Mattia (Fi-Pdl). «Intanto – aggiunge Mattia – la Regione dimostra di sottovalutare la situazione di emergenza, da noi per primi denunciata, quando nemmeno il dipartimento Infrastrutture e mobilità aveva informazioni
Interrotta la tratta Potenza - Battipaglia Il nuovo orario di Trenitalia riduce le linee dettagliate da Trenitalia, che sarà determinata dal primo luglio al 31 agosto per la chiusura della tratta ferroviaria strategica per la mobilità dei lucani, la Potenza - Battipaglia. E’ stata in sostanza subita dalla Regione una scelta di Trenitalia che pur riguardando interventi importanti ai fini della sicurezza dei viaggiatori doveva essere concordata nei tempi con la Regione. L’estate – evidenzia il vicepresidente Mattia – è la stagione del turismo e della maggiore mobilità per tante famiglie di lucani che rientrano nei paesi di origine e sono scoraggiati a
servirsi del treno dai disagi del trasbordo in autobus, amplificando i ben noti problemi del traffico della A3 Sa-Rc, oltre che ad incidere sui consumi delle stesse famiglie. E come se non bastasse il nuovo orario estivo di Trenitalia prevede dal primo luglio la riduzione dei collegamenti veloci Taranto - Potenza Roma già estremamente limitati. L’operazione “restyling” come è stata battezzata, vale a dire, quella dell’impiego sulle linee che attraversano la Basilicata di carrozze moderne al posto di quelle che rappresentavano il simbolo della arretratezza dei trasporti in Basilicata,
ha un suo impatto sicuramente positivo. Solo che non vorremmo che l’investimento della Regione si limitasse a qualche carrozza più confortevole e ad una nuova motrice da impiegare sulla linea Battipaglia-Metaponto». «Infine, se, in cambio dei soldi Trenitalia, si è impegnata a fare da “veicolo” pubblicitario per le nostre località turistiche – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Mattia – avremmo di sicuro risparmiato affidando l’incarico ad una società pubblicitaria specializzata in cartellonistica in alcuni capoluoghi di provincia, con risultati anche in questo caso più efficaci per attrarre quei turisti che difficilmente utilizzeranno il treno per venire in Basilicata, dunque un “veicolo lumaca” anche dal punto di vista pubblicitario».
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6 Primo piano
Auto globale
Dopo l’invito dell’ad a essere «più ragionevoli» l’Ugl lucana replica: «Noi disponibili al confronto»
«Riprendere il dialogo» E Nardiello (Pdci) rispedisce le accuse al mittente: «Non accettiamo le sue lezioni» NON sono state indolore le dichiarazioni dell’ad Fiat, Sergio Marchionne, che, dal San Clemente Palace hotel di Venezia, dopo settimane di silenzio è intervenuto sul caso Melfi. Hanno scatenato l’immediata reazione dell’opinione pubblica lucana quelle parole con cui il top manager ha invitato le sigle sindacali «a una posizione più ragionevole», pronunciate proprio mentre a Melfi si preparava l’ennesimo sciopero sul turno di sabato, contro l’orario plurisettimanale, a cui l’azienda vorrebbe far ricorso per far fronte alla crescente domanda di Grande Punto, ma anche per recuperare la produzione persa durante i giorni di sciopero nelle aziende dell’indotto. Se il consigliere regionale del Pdci, Giacomo Nardiello, ha rispedito le accuse al mittente, l’Ugl di Basilicata si preoccupa soprattutto di ritrovare la via della concertazione. Anche perché, e non è più un segreto, serpeggia tra i sindacati, e non solo tra i rappresentanti dei lavoratori, la forte preoccupazione che lo scontro sia strumentale all’indebolimento produttivo dello stabilimento di Melfi. Certo è che, dopo tanto silenzio, il top manager del gruppo torinese, da Venezia, ha accesso i riflettori sulla Fiat di Melfi. Forse l’inzio di una nuova fase. LA SEGRETARIA regionale dell’Ugl nel prendere atto delle parole dell’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, esprime forte preoccupazione e rammarico per ciò che avviene alla Sata di Melfi. «Alla Fiat Sata - è il commento del segretario regionale di Basilicata, Giuseppe Giordano - certo è che la situazione venutasi a creare non è colpa dei lavoratori e dei sindacati: abbiamo sempre dato la massima disponibilità a confrontarci sulle richieste della Fiat (straordinario e recupero produttivo), abbiamo posto delle legittime richieste alle aspettative di tutti i lavoratori». Vale a dire applicare una cifra aggiuntiva rispetto a quella del contratto nazionale per il lavoro straordinario, il piano ferie per il mese di agosto, la richiesta della cassa integrazione per le giornate senza lavoro, il rispetto degli impegni occupazionali e di tenere in considerazione i lavoratori lucani per fare fronte all’aumento della produzione. «Noi Ugl - continua la nota del segretario Giordano - non ne ricaviamo soddisfazione dalle parole di Marchionne ma diciamo di iniziare a trattare con urgenza su un percorso di confronto in cui ci sono ancora aspetti da approfondire necessari per rassicurare i lavoratori. Abbiamo tifato per Fiat durante la trattativa con Chrysler ma tifiamo ancora di più per i lavoratori italiani e di Melfi che si aspettano molto da questo confronto e siamo consapevoli che la situazione da governare è complessa e delicata ma se tutti gli attori fanno la propria parte la situazione è espressamente ed amichevolmente superabile: l’Ugl è pronta a fare la propria parte affinché ciò avvenga. L’azienda dia quel segnale di disponibilità ad entrare nel merito delle proposte avanzate. Noi le riteniamo praticabili . Fiat non insista a dire no su tutto. Ristabiliamo le corrette relazioni sindacali ed apriamo da subito un tavolo negoziale dando la
«Consiglio ai sindacati di rendersi conto in che mondo stiamo»
Una manifestazione dell’Ugl metalmeccanici
massima disponibilità a trovare una soluzione che premi entrambi le parti (azienda e lavoratori) e non facciamo sì che diventi tutto ciò un pretesto per riportare la Grande Punto a Mirafiori. La gente lucana, dottor Marchionne, ha tanta voglia di lavorare, ma lavorare con serenità e rispetto. Noi tutti, lavoratori e sindacalisti meridionali siamo più che mai consapevoli e ci rendiamo conto in che mondo viviamo: non siamo irresponsabili, anzi le confermiamo che è nostro interesse tenere tutta la produzione a Melfi». Poi il segretario ribadisce la posizione del sindacato: «Non saremo certamente noi ad ostacolare l’azienda. A Fiat diciamo parliamoci, vorremmo un immediato riscontro a tale richiesta, nella consapevolezza che la “partecipazione” ed “il dialogo” sono strumenti condivisi da entrambi le parti per un corretto svolgimento nelle relazioni sindacali e nella soluzione delle problematiche».
«LA GIUNTA regionale rispedisca al mittente la ‘lezione’ di Sergio Marchionne, ad di Fiat, che ha invitato sindacati e lavoratori della Fiat di Melfi ‘ad assumere una posizione ragionevole’. Dimostri per prima la Fiat più ragionevolezza e responsabilità». E’ quanto sostiene il capogruppo del Pdci in consiglio regionale, Giacomo Nardiello, ricordando che alla vigilia dello sciopero «a sostegno della sacrosanta posizione del sindacato, che fa il mestiere di difesa degli interessi degli operai della Sata, avevo sollecitato un passo indietro del manager Fiat rispetto al ricorso allo straordinario e alla questione degli interinali che è letteralmente sparita, come per incanto, dall’agenda del dottor Marchionne, troppo piena di partecipazione a convegni e incontri internazionali. Era dunque sufficiente rivedere la posizione aziendale e richiamare i sindacati al tavolo di confronto per non alimentare il nuovo scontro». «I lavoratori della Sata – continua Nardiello – hanno già dimostrato grande attaccamento alla tuta che ha dato i risultati per altro riconosciuti dagli stessi dirigenti Fiat e quindi non
Il consigliere Giacomo Nardiello
hanno più nulla da dimostrare. Anche per loro vale la logica che un’auto in più prodotta e venduta è un successo in prospettiva del futuro dello stabilimento e del posto di lavoro. Se poi Marchionne oltre agli incarichi internazionali alla Chrysler vuole fare anche il dirigente sindacale e quindi insegnare a fare sindacato dobbiamo ricordargli che è ‘incompa-
tibile’». «Non sappiamo se realmente – conclude Nardiello – come qualche sindacalista paventa, dietro l’attacco dell’ad Fiat a sindacati ed operai Fiat si nasconda il tentativo – mettendo le mani avanti – di trasferire a Mirafiori linee produttive della Sata. Il dottor Marchionne può comunque stare tranquillo: ogni tentativo sarà contrastato».
Marchionne a Vercelli prepara lo sbarco della 500 sui mercati americani GIÀ nel prossimo weekend potrebbe essere deciso dove verrà realizzata in America l’auto simbolo dello sbarco degli italiani negli Usa, la Fiat 500. Dopo aver lasciato Venezia - come riportato dal quotidiano La Stampa - dove è stato nominato presidente della sezione italiana del Consiglio per le relazioni Italia-Usa, l’ad di Fiat Sergio Marchionne è partito alla volta di Vercelli, dove il manager rimarrà 2 giorni con lo staff tecnico che segue il progetto Usa. Chiuso negli uffici di Balocco,
dove ha sede la pista sperimentale della Fiat, Marchionne si è confrontato unicamente con gli uomini di produzione e di marketing del gruppo di lavoro italo-americano. Qui ci sono da studiare i prodotti Chrysler, con motori e tecnologia Fiat, da promuovere sul mercato americano. Dove, ha ripetuto ieri l’ad del Lingotto, c’è la concorrenza di Honda e Toyota sul segmento medio da tenere a bada. Marchionne è convinto di poter «portare piattaforme e motori che
gli servono per far tornare Chrysler competitiva in questo segmento», riducendo il tempo che sarebbe servito loro per produrre nuove piattaforme. Ma la sfida di Marchionne per la Chrysler si gioca anche sui prezzi. Secondo indiscrezioni della stampa straniera, Chrysler sarebbe, infatti, al lavoro per installare in 7 suoi impianti tutti i meccanismi di produzione Fiat, prima dell’avvio delle operazioni, previsto in settimana. Della possibilità che come Eni anche Fiat intenda ricorrere a
un prestito obbligazionario - secondo rumors da un miliardo Marchionne si limita a osservare che «con questi tassi» questo tipo di operazioni «sono un affarone». Intanto secondo il quotidiano
Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), le trattative per la vendita della Opel sarebbero alle battute finali: a inizio settimana i contendenti dovrebbero presentare nuove offerte .
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Lunedì 29 giugno 2009
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Mercoledì 10 giugno 2009
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Mercoledì 10 giugno 2009
Una tradizione che cresce dal 1981
Roberta Sabatella , Luisa Lavecchia, Lorella Lavecchia,Marcella Perruolo e Giuseppe Lopardo. I.S.I.S. R.Scotellaro akiris.scuola@yahoo.it
Roberta Sabatella , Luisa Lavecchia, Lorella Lavecchia,Marcella Perruolo e Giuseppe Lopardo. I.S.I.S. R.Scotellaro akiris.scuola@yahoo.it
Dalla Basilicata all'America
Investimenti fondamentali per la promozione
Un DOC da valorizzare Prodotti tipici V.S. prodotti industriali: chi vince??? Anche l’alimentazione è frutto dei tempi moderni. Se un tempo ci si dedicava tempo e cura nel preparare prodotti caserecci, oggi, soprattutto la “mancanza di tempo”, ci induce a consumare prodotti preconfezionati da industrie alimentari che hanno ampliato la loro offerta di prodotti disponibili sul mercato. “Amica” di tutto ciò è la pubblicità. Basti pensare che per la maggior parte della società occorre mangiare a prima mattina una brioche per iniziare una giornata alla grande. Anche in questo campo i prodotti industriali vincono su quelli tipici, infatti, essi ven-
gono messi da parte perché la maggior parte della popolazione, soprattutto noi ragazzi, preferisce mangiare brioche, cioccolata, patatine, nutella, i quali, avendo un gusto e un aspetto migliore sono preferiti. Ma la differenza sostanziale che magari ognuno di noi non considera è il modo e i vari conservanti e coloranti che vengono utilizzati per la loro produzione, cosa che invece non troviamo o ne troviamo una quantità minore nei nostri prodotti paesani. Essi, infatti, a differenza dei prodotti industriali non portano, o meglio, non dovrebbero portare a patologie come l’ acne giovanile, dovuta appunto all’ assorbimento di grassi saturi. Facendo un piccolo sondaggio tra gli studenti della no-
stra scuola abbiamo avuto varie risposte. Le più frequenti sono state: << Preferisco mangiare una brioche il pomeriggio a merenda e non una mela raccolta nel giardino di mio nonno>>. Una risposta molto interessante è stata quella di una ragazza frequentante la classe terza la quale ha detto:<< Secondo me la causa della decadenza dei prodotti tipici è dovuta principalmente dal fatto che ormai tutti si fanno condizionare dall’ aspetto dell’ alimento e non magari dalla sua genuinità.>> Secondo un grafico da noi stilato abbiamo potuto notare che circa il 80% dei ragazzi intervistati preferisce mangiare prodotti industriali, un altro 15% preferisce nutrirsi di pro-
dotti tipici e infine il rimanente 5% non ha alcuna preferenza. Il nostro timore più grande è che in un futuro possa svanire tutto, a partire dalle nostre tradizioni, come gli stessi prodotti tipici, che fanno parte della nostra storia e del nostro bagaglio culturale. Con ciò noi vogliamo far capire ai ragazzi, ma anche ad alcune persone adulte, che non si devono basare sull’aspetto dell’alimento, ma devono, piuttosto, pensare a quello che l’alimento industriale potrebbe provocare alla propria salute. Sabatella Roberta Lopardo Giuseppe akiris.scuola@yahoo.it
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Come ha avviato la sua attività, sig Collarino? “La nostra attività si perde nei tempi. L’abbiamo avviata nella metà del 1800. E’ un’azienda agricola che produce vini da moltissimi anni”. Che valore date al marchio Doc? “Il massimo riconoscimento dal punto di vista agricolo, quindi per noi è una grande conquista”. Come pensate di pubblicizzare questi marchi? “Continueremo a fare come abbiamo fatto con la I.G.P. del Grottino. Faremo conoscere questo cambio di qualità, cercheremo di farlo divenire un nuovo elemento di forza”. In che modo pubblicizzate i vostri prodotti? “In tutti i modi possibili… partiamo dalle riviste, brochure, siti internet, molti filmati” Dove li pubblicizzate principalmente? “Soprattutto in Italia ma stiamo andando anche all’estero. In particolare ci stiamo muovendo nei paesi dell’Unione Europea e in America”. Dove sono più richiesti? “Il nostro vino è molto richiesto in Toscana, Piemonte e nelle zone di produzioni più importanti. In Basilicata diciamo che ancora non c’è molta cultura della bottiglia”. Secondo lei i prodotti tipici supereranno quelli industriali? “I prodotti tipici sono, secondo me, prodotti di nicchia quindi mi auguro che non siano superati da quelli industriali perché, se il prodotto di nicchia diventa di grossa produzione, non è più un prodotto di nicchia e quindi si ha una perdita dei nostri valori. Invece noi dobbiamo cercare di preservare i nostri prodotti e con loro provare a mantenere forte la nostra identità”. Secondo lei avranno un futuro? “Senz’ altro. L’unica possibilità che è rimasta nel mondo agricolo, è questa, in quanto non ce più la possibilità di vendere i prodotti senza certificati, è necessario vendere prodotti di qualità con tanto di marchio di riconoscimento”. Qual è il suo prodotto maggiormente richiesto dal mercato, e secondo lei perché? “In grande linee il vino c’è, anche se quelli più richiesti sono quelli alimentari come: pasta, pane, insomma i prodotti di prima necessità”.
Come ha avviato la sua attività, sig. Pisani? “Questa è un azienda agricola nata negli anni 70, ma nel 1981 abbiamo iniziato a produrre vino da tavola. E’ successivamente nel 1982 hanno assegnato, al nostro vino, il marchio I.G.P. arrivando poi nel 2003 con quello D.O.C.” Che valore date al marchio Doc? “Il marchio D.O.C., in effetti, in sé per sé non ha un nessun valore sul piano commerciale, ha un valore qualitativo perché è una certificazione che deve disciplinare e quindi garantisce una qualità più o meno standardizzata del prodotto”. Come pensate di pubblicizzare questi marchi? “Questo è un grosso problema nel senso che per pubblicizzare un marchio c’è bisogno di un capitale anche interessanti tal volta. Noi stiamo facendo qualcosa come consorzio di tutela che appunto valorizza e promuove questo marchio per quanto possibile utilizzando una stampa o le riviste o comunque manifesti pubblicitari o quanto altro ma sempre in quantità ridotta in quanto non c’è la possibilità di avere investimenti seri da questo punto di vista è quindi una pubblicizzazione”. In che modo pubblicizzate i vostri prodotti? “Ti dico solo quello che abbiamo fatto negli ultimi 6 mesi, abbiamo acquistato una pagina per il numero di un periodico, abbiamo girato uno spot con la nuova tv, abbiamo partecipato alla fiera del consorzio a Verona, Potenza, Roma, abbiamo partecipato ad altre manifestazioni dove c’è stato possibile partecipare limitando al minimo le spese”. Dove li pubblicizzate principalmente? “Il problema della richiesta credo che sia un problema presente tra tutti i marchi D.O.C, le richieste sono sufficientemente limitate nel senso che noi corriamo dietro alle vendite e non viceversa. I vini non sono molto richiesti se non gli vai dietro, allora per venderli bisogna promuoverli e commercializzarli seriamente”. Dove sono più richiesti? “I nostri mercati sono in Italia ed anche all’estero, consolidato su stati europei cioè Germania e Svizzera. Stiamo pensando di venderli anche al di là degli oceani abbiamo dei contatti in Canada e Stati Uniti. Vedremo come va a finire” Secondo voi i prodotti tipici supereranno quelli industriali? “Il prodotto tipico è differente da quello industriale nel senso che quello tipico è fondamentalmente e principalmente legato al territorio di provenienza. Non può essere un prodotto tipico la merendina della Parmalat. Anche se prodotti in industrie locali ma una grande opportunità è quella di avere un paniere eccellente o comunque sia eccellente nel senso che abbiamo un paniere di prodotti enogastronomici che credo che dal punto di vista qualitativo non teme nessuno. L’ unico handicap che abbiamo noi è quello della commercializzazione. Ma non solo noi abbiamo questo problema ma è un qualcosa che accomuna quasi tutti i produttori lucani”. Secondo voi avranno un futuro? “Lo devono avere. Il nostro problema è quello che non siamo tutelati dalla politica che deve promuovere il nostro territorio in quanto il prodotto tipico è fondamentalmente e radicalmente legato al territorio”. Qual è il vostro prodotto maggiormente richiesto dal mercato, e secondo lei perché? “Sono ugualmente richiesti addirittura avvolte e la domanda supera l’offerta di tali prodotti”.
Vari sono i prodotti presenti nella Basilicata e molti sono quelli con marchio di certificazione. Dai fagioli di Sarconi ai peperoni di Senise, o il canestrato di Moliterno, tutti con il marchio I.G.P. questi solo una minima parte dei tantissimi prodotti presenti nella nostra regione, conosciuti sul territorio ma non sempre al di fuori della nostra regione. Essi vengono pubblicizzati maggiormente nelle sagre paesane, e spesso ognuno di noi pensa che siano valorizzati ed esportati in tutta Italia, ma è davvero cosi? Vi è una caduta e valorizzazione soprattutto in quest’ ultimo periodo con la crisi che incombe? A seguito della conquista del marchio DOC da parte del Grottino di Roccanova, paese che ospita circa 300 grotte dove il vino viene conservato ad una temperatura costante, abbiamo cercato di capire come vanno le cose nel mercato vinicolo lucano. Due interviste a due produttori locali, uno dell’Alta Val D’Agri, Francesco Pisani che ha già ottenuto il Doc e uno della bassa val d’Agri, Francesco Collarino, produttore del Grottino di Roccanova. Con loro abbiamo cercato di capire quali mercati raggiungono i nostri vini, quale il futuro dei prodotti tipici e altro ancora.
Caterina Morandi, 34 anni, di Brienza è morta all’alba di ieri in un incidente stradale
Si schianta con la moto a Latina Venti giorni fa la sua promessa di matrimonio. Doveva sposarsi a settembre BRIENZA - Aveva 34 anni, una laurea in ingegneria e un sogno: sposarsi. Un sogno che si è infranto ieri mattina, all’alba. Era con il suo lui in sella a una moto. Poi il violento impatto ha tolto la vita a lei e ha portato in ospedale lui. Le cause sono ancora da definire. Caterina Morandi è l’ennesima vita spezzata da uno schianto in moto. Dopo circa 20 giorni dalla promessa di matrimonio, ieri, il tragico epilogo di una storia d’amore che doveva coronarsi l’11 settembre prossimo. Eppure un “giro” in moto ieri si è trasformato in tragedia. A giorni la giovane trentaquattrenne burgentina avrebbe fatto rientro nella città di Brienza per la pausa estiva e per le ultime cose da fare in vista delle nozze. Laureata in Ingegneria all’Università della Basilicata, attualmente lavorava in un cantiere edile a Cassino. A Brienza lascia parenti e amici. La comunità si è stretta subito intorno al dolore dei coniugi Morandi. Una telefonata alle prime luci dell’alba di ieri ha letteralmente cambiato la vita della famiglia. Dopo pochi minuti la partenza per Cassino. La notizia della morte di Caterina ha svegliato l’intera cittadina. E’ un dolore indescrivibile per una morte che ha lasciato l’intero paese con l’amaro in bocca. Davanti ai bar ieri non si parlava d’altro. C’è chi attende di conoscere l’esatta dinamica dell’accaduto. Per altri invece «è inutile - dicono - un’altra vita si è spezzata». Nel centro del Melandro l’incredulità è ancora tanta. La notizia dell’incidente ieri mattina, dalle 9, ha fatto il giro del paese proprio nel giorno della Festa di Sant’Antonio in Località Monte. Un tragico destino per una morte assurda. Un dolore troppo grande quello dei genitori e dei parenti. Le amiche la ricordano come una ragazza aperta, solare e molto professionale che amava viaggiare. Così si accavallano i ricordi di amici e familiari. «Conoscevo da anni Caterina - dice un conoscente perché sono un intimo amico della famiglia. Tutto il paese è sconvolto per ciò che è accaduto. E’ un fulmine a ciel sereno, siamo tutti senza parole. Era figlia unica e questo è un dolore ancora più straziante per la famiglia. La perdita di una giovane vita è un dramma indescrivibile. Purtroppo sono i casi della vita e ora Caterina è solo un ricordo». La dinamica dell’incidente non è ancora chiara. Sembra, comunque, dalle prime frammentarie notizie raccolte, che i due non andassero a velocità sostenuta. Nessuno, al momento, sa dove erano diretti i due giovani a quell’ora del mattino. Circostanze che potrà chiarire solo il ragazzo, quando starà meglio. Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita. Gli investigatori lo sentiranno nei prossimi giorni. Per ora stanno studiando la dinamica dell’incidente. f. a. a. s.
Pietrapertosa Aveva compiuto 113 anni a marzo
E’ morta nonna Lucia la più anziana d’Europa
Una veduta di Brienza
Senise
Convocato Vendola
Riabilitazione Palermo in Puglia Domiciliari Sotto inchiesta confermati centri lucani
SENISE - Pasquale Palermo, 65 anni, il maresciallo dell’aeronautica militare in pensione che aveva - oltre a un arsenale da guerra da fare invidia all’armeria della compagnia - un armadio pieno di dossier, rimarrà agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lagonegro, che ha rigettato la richiesta presentata dai difensori di Palermo. Secondo i difensori, le armi sequestrate (13 fucili comuni e da guerra, 7 pistole, 271 munizioni vario calibro e marca; 2 bombe da mortaio; 1 artifizio esplosivo del tipo castagnola modificata; 6 baionette, un paio di manette, 1 stiletto da ufficiale, 1 coltello, 3 sciabole, 1 bastone animato e numerosissime parti e munizionamenti da guerra, inoltre molte delle armi sono risultate modificate, tanto da potenziare le proprie caratteristiche) non erano funzionanti, altre erano invece da collezione. La difesa ha allegato alla richiesta anche la consulenza tecnica di un perito di parte.
BARI - Sotto la lente degli investigatori c’è l’accreditamento di due centri lucani di fisioterapia. La decisione di ascoltare il governatore Nichi Vendola è maturata dopo il deposito in procura dei risultati dell’indagine conoscitiva interna, avviata dalla Regione Puglia, sulla questione degli accreditamenti. «Io ho fatto un’inchiesta, mi hanno chiamato per dare conto del contenuto della relazione. In ogni caso sono pronto a rispondere a qualsiasi domanda, assicurando la mia massima rassicurazione» dice Vendola. L’ufficio del pubblico ministero Desirèe Digeronimo, titolare dell' inchiesta sulla gestione della sanità pugliese, ha contattato quello del presidente della Regione per stabilire la data. Nichi Vendola, attualmente all' estero, sarà sentito la seconda settimana di luglio. Ma al centro dell’inchiesta della procura prima e della commissione d' indagine interna c’è anche un altro aspetto: quello dell' assistenza domiciliare, affidata a strutture di altre regioni, in questo caso la Basilicata. Sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri del reparto operativo, ci sono le convenzioni siglate dalle Asl pugliesi con due centri di riabilitazione lucani. Anche in questo caso dalla Regione escludono siano state commesse irregolarità di natura penale. Un punto di criticità c’è, ma attiene ad un aspetto «strettamente» amministrativo: svolgere i controlli in altre regioniè più difficile, fermo restando la libera scelta e quindi la possibilità per i pazienti di optare per questa o quella struttura. Ecco perché la commissione d’indagine interna ha individuato una possibile soluzione: la creazione di un coordinamento tra regioni diverse per le verifiche.
PIETRAPERTOSA - E’ morta ieri mattina, a Pietrapertosa, nella sua casa, come lei aveva sempre voluto, circondata dall’amore dei suoi famigliari, Lucia Lauria, che, con 113 anni, quattro mesi e 25 giorni, risultava essere la donna più vecchia d’Italia e d’Europa. Secondo quanto riportato dalla tabella del sito internet del “Gerontology Research Group”, infatti Lucia Lauria – che era nata a Pietrapertosa il 4 marzo 1896 – era la persona più vecchia d’Europa, preceduta in tutto il mondo solo da altre otto, in prevalenza americane e giapponesi: al «primo posto» c’è la statunitense Gertrude Baines, nata il 6 aprile 1894. Il primato italiano resta invece quello di Virginia Dighero, morta a Lavagna (Genova) il 28 dicembre 2005, all’età di 114 anni e quattro mesi. Nonna Lucia è morta ieri, intorno alle 10.30, nel piccolo paese delle Dolomiti lucane, dove era arrivata nei giorni scorsi da Salerno, città nella quale trascorreva i mesi più freddi dell’anno. A Pietrapertosa, le sue condizioni di salute erano peggiorate, ma a Nonna Lucia non è mai mancato l’affetto dei suoi cari e dei suoi compaesani, che ne hanno sempre sottolineato la riservatezza. Non a caso, negli ultimi anni della sua vita, più volte fotografi ed emittenti televisive avevano chiesto alla famiglia l’autorizzazione, mai ricevuta, di riprendere la donna. Ad esempio, nessuno
Tito L’ombra del racket
Brucia il furgone della pescheria AVREBBERO dato alle fiamme un furgone per costringere il proprietario ad abbandonare l’idea di esercitare un’attività commerciale in concorrenza con loro. Secondo i carabinieri gli autori dell’attentato che il 20 maggio scorso fece saltare in aria un furgone Renault Kangoo, e per poco non danneggiava uno stabile in via Panunzio a Bisceglie, sono Salvatore Sorte e Sergio Simone, finiti in manette. Lo avrebbero fatto per costringere il proprietario a chiudere una pescheria a Tito, dove già operavano loro. La vittima dell’estorsione, è emerso, aveva già lavorato con i due in Basilicata, c’era l’intenzione di aprire una pescheria ad Ascoli Satriano, ma l’esperimento non andò in porto.
Qui sopra Lucia Lauria A sinistra una veduta di Pietrapertosa
era potuto entrare nella casa di Salerno lo scorso 4 marzo, quando Nonna Lucia ha festeggiato il suo centotredicesimo compleanno. Insieme a lei c’erano una figlia di 83 anni e il genero che l’hanno accudita negli ultimi 30 anni. Un altro figlio di Nonna Lucia, medico, si trova da tempo negli Stati Uniti. Proprio i figli (un terzo è morto alcuni fa) hanno rappresentato l’amore più grande della donna lucana che, in tutti i suoi 113 anni, non aveva mai avuto particolari problemi di salute, fatta eccezione per un’operazione di
cistifellea, nel lontano 1953. I parenti e gli abitanti di Pietrapertosa hanno sempre raccontato che «Nonna Lucia non nascondeva alcun segreto: la sua – ricorda il sindaco del paese lucano, Pasquale Stasi – è stata una vita normale, regolare». E da oggi anche i cittadini di Pietrapertosa saranno un pò più soli, ma nel cuore manterranno il ricordo di quella donna, che nel paese tanto amato amava trascorrere le sue giornate dietro al balcone, per vedere i suoi compaesani passeggiare.
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24 Ore in Basilicata 9
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
In tanti alla festa della famiglia Resi noti i dati del rapporto della Commissione presieduta da Giovanardi POTENZA - Non è bastata qualche nuvola a fermare, ieri mattina, nel sagrato della Chiesa di Sant’Anna a Potenza, l’ormai consolidata festa della famiglia, dedicata alle coppie con figli adottivi. Circa in 400, tra mamme, papà, parenti, pargoli e rappresentanti delle nazioni straniere (Ucraina, Polonia, Bulgaria) si sono ritrovati in viale Dante, con lo scopo di confrontarsi sulle proprie esperienze e di far incontrare fratellini e amici, sottratti agli orfanotrofi ma adottati da famiglie diverse. La regia della festa è, naturalmente, del gruppo Volontariato e Solidarietà (Gvs) della Parrocchia, ente autorizzato alle adozioni internazionali, che opera da svariati anni in Basilicata e nel resto del mezzogiorno (ha una sede anche in Sicilia)e dell'Italia. Le famiglie intenzionate ad adottare, dopo aver ricevuto il decreto del Tribunale dei Minori della città di provenienza, si rivolgono all'associazione che li mette in contatto con i propri rappresentanti nei vari Paesi esteri, con cui vengono stretti accordi in materia di adozioni. «Tra questi - spiega il signor Luciano, uno dei responsabili del gruppo - ci sono al momento l’Ucraina, la Polonia e la Bulgaria, come paesi dell’Est, il Burundi e il Burkina Faso, in Africa, e il Perù, il Nicaragua e il Messico per l'America Latina. Il
Alyona, una storia a lieto fine
Due momenti della festa di ieri
rapporto con il Vietnam, invece, è in via di definizione». Il lavoro del gruppo , però, non si arresta alla prima fase dell'adozione. «Quando i bambini vengono assegnati alle famiglie - sottolinea ancora Luciano - li assistiamo per due anni, compilando le previste relazioni post-adozioni. Anche successivamente poi cerchiamo di non abbandonare il nuovo nucleo familiare, che può sempre presentare delle problematiche». L’associazione che fa capo alla Parrocchia di don Franco Corbo è una delle poche realtà meridionali a svolgere questa importantissima attività. E’ forse anche per questo che il sud, nel suo complesso, fa registrare un
minor numero di adozioni rispetto al resto della nazione. Il dato emerge dal rapporto statistico, relativo all'anno 2008, della Commissione delle Adozioni Internazionali, presieduta dal ministro Carlo Giovanardi. «Nel corso del 2008 - si legge nel rapporto - sono 3.977 i minori stranieri adottati nel nostro Paese, con un incremento del 16,3 per cento rispetto agli ingressi registrati nel 2007, già anno record per l’adozione internazionale in Italia». Per quanto riguarda il tasso di richiesta di autorizzazione all'ingresso di minori stranieri, undici regioni però ne registrano uno inferiore alla media e si trovano per
la maggior parte, nell’Italia Meridionale. La Basilicata è una di queste regioni. I numeri parlano chiaro: le coppie che hanno richiesto l’adozione nel 2008 sono 22, mentre i minori per i quali è stata rilasciata l’autorizzazione all’ingresso in Italia sono 40. Tantissime sono però le famiglie in attesa di adozione, anche nella nostra Regione. Tra le difficoltà, precisano gli operatori del Gruppo, c’è soprattutto quella dei rapporti con i Paesi esteri. Il tutto dipende in pratica dalle relazioni internazionali che si stabiliscono e che a seconda dei casi possono accelerare o allungare i tempi delle pratiche di adozione. Roberta Senese
POTENZA - Le storie di adozione non sono tutte a lieto fine. Ed Alyona, una bella ragazza ucraina attualmente alle prese con l'esame di stato nel capoluogo, lo sa bene. Orfana di madre, trascorre la sua infanzia in una casa famiglia con il fratellino minore, fino a quando lui non trova una coppia italiana disposta ad adottarlo e parte per la Calabria. Per Alyona, un'altra perdita, un altro doloroso strappo. Dopo qualche anno, però, la famiglia adottiva del fratello decide di aprire anche a lei le porte della propria casa. Cambia cognome e si trasferisce. Ad attenderla una mamma, un papà e un ragazzo che del bambino dell'orfanotrofio ha ormai ben poco. Con il passare del tempo il ghiaccio si scioglie e i due giovani ucraini tornano a parlare “la stessa lingua”. La famiglia è premurosa con Alyona, ma lei vorrebbe più affetto. Come ogni adolescente confida i suoi stati d’animo ad un diario. Un intimo sfogo che spiato dalla madre incrina per sempre il neonato rapporto. Accusata di ingratitudi-
Due ragazza a Sant’Anna
ne, la ragazza viene isolata e minacciata di essere spedita in Ucraina al compimento della maggiore età. Ai suoi 18 anni, Alyona non riceve né festa, né regali, né sorrisi, ma un biglietto di sola andata per Kiev. La minaccia diviene realtà e lei deve lasciare il fratello, proprio quando ha ristabilito con lui il vecchio legame. Oggi Alyona è ospitata dal parroco di Sant’Anna, dove ha trovato affetti, carezze e anche l'amore. r. s.
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10 24 Ore in Basilicata A Potenza il consolidato appuntamento dedicato alle coppie che hanno adottato bambini
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Lunedì 29 giugno 2009
IRAN IN FIAMME THERAN COME BERLINO
Crisi economica e dibattito
di PINO AGNETTI
di FEDERICO GUIGLIA
Attivisti in una manifestazione contro i massacri in Iran
I leoni di Teheran vanno avanti. Nonostante la macabra lista dei morti, dei feriti e degli arrestati fra le loro fila si allunghi di giorno in giorno, di ora in ora. Vanno avanti nel nome di Neda, la ragazza in jeans e scarpe da ginnastica centrata in pieno petto da una pallottola delle squadracce motorizzate del regime che anche ieri hanno caricato senza pietà la folla dei manifestanti. Teheran come Tienanmen? No, molto di più. Semmai, Teheran come Berlino 1989. Intendiamoci. Nessuno, al momento, è in grado di predire quale sarà l’esito a breve termine della brutale prova di forza ingaggiata dagli ayatollah contro il loro stesso popolo. Tuttavia, non possono esservi più dubbi sul significato epocale delle scene e delle notizie che continuano a “bucare” il muro altissimo della censura grazie ai messaggi e ai filmati lanciati via internet e col telefonino dai rivoltosi. Così, Ahmadinejad può tuonare fintanto che vuole contro il “complotto frutto di ingerenze straniere”. Può intimare fino sgolarsi a Obama di scusarsi pubblicamente per essersi mostrato “uguale a Bush”. Ma è la stessa foto diffusa ieri dall’agenzia di Stato “Irna”, che lo ritrae sorridente e solo al centro di uno sfarzoso salone dorato, a documentare impietosamente la sua reale condizione. Che è quella di un “presidente”, appunto, più che dimezzato. Dai brogli giganteschi su cui il suo rivale Moussavi è riuscito, nonostante tutto, a produrre un dossier che lascia ben pochi margini ai dubbi residui. Come, e ancor di più, dalla protesta popolare che, oramai, si è estesa ben oltre i confini della capitale. E che coinvolge non solo gli studenti e i giovani (comunque il 60 per cento degli iraniani), ma intellettuali e docenti universitari (l’ultima retata ne ha strappati 70 alle proprie case). Giornalisti (per i quali, non importa se iraniani o stranieri, è caccia all’uomo). E ancora le famose masse contadine che, a detta della propaganda ufficiale, lo scorso 12 giugno avrebbero votato a raffica per lo stesso Ahmadinejad. Quando, invece, è noto che anche nelle campagne da tempo serpeggia un forte malcontento verso l’impero teocratico degli eredi di Khomeini. I quali, così saldi e sicuri del fatto loro non devono essere affatto. Se è vero, almeno, che decine di loro stanno spostando in fretta e furia all’estero i propri depositi miliardari. E che ben due terzi dei membri del parlamento si sono rifiutati di partecipare ai festeggiamenti per la "vittoria" elettorale di Ahamadinejad. Tutto ciò, mentre si intensificano le voci di una clamorosa fronda interna volta a estromettere la Guida suprema della Rivoluzione, Alì Khamenei, in persona. Ipotesi rilanciata ieri, per la prima volta pubblicamente, da uno dei suoi oppositori storici, l’ayatollah Montazeri. Attenzione, però, a non liquidare gli avvenimenti di questi giorni come una sorta di “regolamento di conti” fra i vertici del regime. E’ la tesi sostenuta da molti analisti preoccupatissimi, in realtà, di vedere miseramente demolite le proprie teorie circa l’assoluta immutabilità del mondo islamico. Neda, e gli altri iraniani che a migliaia continuano a manifestare nel suo nome, non avrebbero mai deciso di rischiare di beccarsi un proiettile per strada, o di finire nelle mani del boia, solo per fare un piacere a una delle fazioni che da 30 anni si spartiscono il potere nel Paese. Comunque vadano a finire le cose in questi giorni (e Obama è stato il primo a capirlo), a Teheran nulla più sarà come prima. Che poi l’inizio della prima rivoluzione autenticamente democratica in un Paese musulmano coincida con i 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino, è più di un segno. E’ la conferma che non c’è religione o ideologia che tengano quando milioni di uomini e di donne si mettono in testa che è meglio morire da persone libere, piuttosto che vivere in eterno sotto una dittatura. Ecco perché, al tragico e grandioso “Vogliamo vivere” di Neda e dei suoi compatrioti, il mondo libero non può far altro che rispondere nel suo stesso interesse gridando: “Siamo tutti iraniani!”. Può sembrare un paradosso che, con tre buoni risultati alle spalle (voto europeo, voto amministrativo e prima visita alla Casa Bianca dell’era-Obama), Silvio Berlusconi stia sul chi va là. Il presidente del Consiglio non s’è infatti limitato a paventare, di recente, un “progetto eversivo”ai suoi danni, mettendo insieme vicende e questioni molto diverse, peraltro, tra loro. Quelle di Noemi e dell’avvocato Mills, e poi il cosiddetto velinismo e infine i voli di Stato; sui quali voli, tra l’altro, la Procura di Roma ha appena presentato richiesta di archiviazione. Berlusconi e altri esponenti del centro-destra stanno anche cercando di decrittare che
La controffensiva del Cavaliere di LUCA TENTONI Per non farsi logorare ulteriormente dalle vicende che lo hanno visto protagonista delle cronache e dei commenti della stampa nazionale ed estera negli ultimi due mesi, il premier ha capito che è il momento di cambiare passo. Berlusconi sa che per uscire da questa situazione deve puntare tutto sulla “politica del fare”. I problemi non mancano: la crisi economica, come testimoniano le stesse misure adottate venerdì dal Consiglio dei ministri, non è affatto lieve; la ricostruzione delle zone terremotate dell’Abruzzo deve procedere in fretta. Infine, fra poco c’è il G8, un appuntamento cruciale da gestire bene. Il tutto, mentre si avvertono gli echi dell’inchiesta di Bari e si teme il giudizio negativo della Consulta sul “lodo Alfano”. La seconda fase delineata dal premier passa attraverso il temporaneo accantonamento di alcuni obiettivi (se Napolitano si dimettesse domani, al Quirinale andrebbe Letta, non il Cavaliere) e per una robusta offensiva mediatica, volta da un lato a diffondere un’immagine meno appannata del governo e soprattutto del Premier e dall’altro a somministrare al Paese una robusta iniezione di ottimismo che dovrebbe servire - secondo le intenzioni di Berlusconi e Tremonti - ad aumentare la fiducia dei consumatori rilanciando la domanda interna e la produzione. Oggi il governo, nonostante quel che si dice, può cadere ancora solo sull’economia. Ecco il perchè dell’irrituale invito a tagliare la pubblicità ai giornali “disfattisti” e l’attacco agli istituti di ricerca “pessimisti”. L’artefice dell’operazione rilancio è il superministro dell’Economia. In un momento come questo, d’altronde, solo una risposta efficace e seria alle esigenze primarie degli italiani - il lavoro, il mantenimento di un reddito decente per la propria famiglia - può far riguadagnare al premier i consensi perduti (o “congelati” nell’astensionismo) a causa delle sue recenti peripezie personali. Nelle prossime settimane potremo valutare gli effetti della ricetta di Tremonti, accolta dai commentatori con giudizi nel complesso abbastanza cauti, anche se non manca chi rileva, come il Foglio di Giuliano Ferrara, che “la crisi dovrebbe stimolare il governo ad affrontare le nostre debolezze strutturali e le riforme necessarie per dare slancio all'economia e alleggerire il debito pensionistico, superando il piccolo cabotaggio”. Le prossime settimane, dunque, saranno all’insegna della “politica del fare” - in-
Silvio Berlusconi
chieste e rivelazioni permettendo - ma verranno dedicate anche alla preparazione di una nuova agenda di governo. In questa crisi Berlusconi ha capito che ormai Bossi non ha solo un peso politico molto più forte rispetto a prima, ma che la Lega è determinante per evitare ad alleati e avversari di ipotizzare come plausibile un “cambio d’inquilino” a Palazzo Chigi. Alcune importanti richieste del Carroccio saranno soddisfatte. Si tratterà inoltre di risolvere con discrezione e riservatezza, grazie ai “pontieri”, alcune questioni diplomatiche: da un lato va migliorato il rapporto non idilliaco fra il premier e il presidente della Camera; dall’altro, c’è la necessità di curare bene le relazioni col mondo cattolico, perchè un conto sono le critiche - non nuove - di Famiglia Cristiana, un altro conto sono i corsivi dell’Avvenire e certi segnali non troppo velati che arrivano dall’altra parte del Tevere. L’offensiva di Berlusconi si svolgerà dunque su due fronti: uno pubblico - su economia e politica estera, a cominciare dal vertice Nato-Russia in corso a Corfù - e uno riservato, diplomatico. Il tutto con la speranza che un barlume di ripresa economica spazzi via presto le nuvole che in queste settimane si sono addensate sempre più minacciose sul governo e soprattutto sul premier.
Nel dubbio, governare e legiferare non sarebbe da escludere, pur di impedire o contrastare l'azione di chi tendesse a disarcionare il Cavaliere da palazzo Chigi con altri mezzi che non fossero quelli del voto popolare. Ma la politica avrebbe un modo concreto per esorcizzare gli spettri che s’aggirano per l’Italia: governare e legiferare. Fra tante incertezze all’orizzonte, arriva intanto il richiamo del governatore Draghi: avviare subito una “strategia d’uscita” dalla crisi economico-finanziaria.
Lamberto Dini appoggiato, allora, dal solo centro-sinistra. Lo stesso D’Alema, del resto, ha aggiunto che il Pd dovrà prepararsi per prospettive diverse. Accentuando, così, il sospetto di chi, nella maggioranza, teme manovre in corso per mettere in discussione il voto sovrano degli italiani e la durata naturale della legislatura. Tale sospetto ha portato qualcuno a immaginare e a dichiarare, sempre nelle file del centro-destra, che perfino il ricorso al voto anticipato
cosa abbia voluto dire Massimo D’Alema quando ha evocato, domenica scorsa, lo scenario di una “scossa” sul futuro della maggioranza. In politica scossa può voler dire molto o niente: da ipotetici scricchiolii nel centro-destra all’eventualità estrema - da alcuni ventilata, non si sa con quale e soprattutto quanto fondamento -, di un esecutivo guidato da un tecnico come Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, tra i più gettonati, sostenuto in modo bipolare da destra e sinistra. In sostanza, una parziale riedizione, per Berlusconi, di quanto già gli era accaduto nel ‘94, quando dovette cedere il timone del governo al “tecnico”
Già la chiamano “manovrina”, segno che le misure ieri approvate dal Consiglio dei ministri per far fronte alla crisi (due miliardi di euro fra tagli e prelievi) non sono proprio insignificanti. Tant’è che né la Confindustria, che da tempo esigeva interventi forti e rapidi, né il sindacato, il quale accusava il governo di sottovalutare la situazione, hanno avuto reazioni, per così dire, sproporzionate. Ora il decreto-legge c’è, è in pieno vigore in attesa della conversione definitiva del Parlamento entro sessanta giorni, e spazia in molti e diversi campi. Dunque, la polemica politica e sociale può finalmente concentrarsi su decisioni concrete a tutti gli effetti, uscendo dall’angusto confine ideologico in cui è stata troppo a lungo confinata. Per cui il centro-sinistra e la Cgil dicevano che il centrodestra dormisse di fronte alla crisi, mentre la maggioranza attaccava l’opposizione, rimproverandole di “non collaborare”. Questo dialogo tra sordi è andato avanti per settimane, anzi, per mesi. Almeno adesso si potrebbe interrompere, perché da ieri ognuno potrà giudicare da sé quanto e fino a quando le misure adottate dall'esecutivo continueranno a tenere l’Italia un po’ più riparata degli altri e principali Paesi europei dai venti della recessione. Senza, però, far finta che la crisi, per il solo fatto che qui colpisca un po’ meno che altrove, non esista o non riguardi in particolare i lavoratori meno protetti, cioè quelli che non hanno casse integrazioni né ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione. Una categoria di persone che s’estende anche al settore privato delle cosiddette partite-Iva. Per questo la speranza, temiamo mal riposta, è che le scelte del governo forse contribuiranno a far attenuare il doppio estremismo. Quello di chi, per puro spirito di parte, non vede nient’altro che catastrofi in agguato e declini in vista, mentre tedeschi, inglesi, francesi e spagnoli sono molto più autorizzati di noi al pessimismo; esercizio, oltretutto, al quale si stanno già dedicando. E poi regna l’eccesso opposto all’opposizione, altrettanto ben incarnato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ieri è tornato, fra altre cose, anche a dire di “chiudere la bocca” agli organismi internazionali e alla stampa che “ogni giorno dicono la crisi di qua, la crisi di là”. A parte il tono, è lo stesso governo a certificare, con le appena varate misure anticrisi, che la crisi esiste: altrimenti perché mai avrebbe fatto questa “manovrina”? In realtà, l’economia è e rimane la priorità per la maggioranza degli italiani, ed è su questo terreno che le parti sia politiche, sia sociali dovrebbero contrapporre le loro ricette. A maggior ragione alla vigilia del G8 in Abruzzo, che proprio alla crisi finanziaria e globale rivolgerà buona parte delle sue energie. Per l’opposizione il pacchetto anti-crisi rappresenta soltanto delle “pillole”. La guerra delle parole continua, ed era scontato. Ma almeno adesso lo scontro potrà trasferirsi su articoli, commi e virgole di una legge in vigore, non più su un modo puramente “percepito” di affrontare la crisi. Senza allarmismi e senza negare l’evidenza, che sono i due rovesci della stessa medaglia da archiviare presto nell’interesse dell’Italia.
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L’ottimismo contro il pessimismo di STEFANO ROMITA Ripartire, lavorare, e produrre novità. Lasciarsi dietro le polemiche, il gossip e le sue leggerezze. Per Silvio Berlusconi, alle prese con il momento più difficile della sua carriera politica, la ricetta non può che essere questa. Già il consiglio dei ministri odierno sfornerà provvedimenti utili e, in parte, già stabiliti da tempo. Come gli incentivi alle imprese che dovessero reinvestire gli utili nel lavoro, o che riuscissero ad evitare casse integrazioni e licenziamenti. E poi provvedimenti per chi investe in innovazioni, piano casa e organizzazione del G8. E pagamenti più rapidi da parte della pubblica amministrazione alle imprese fornitrici. I provvedimenti del governo non rappresentano tuttavia quelle riforme strutturali di cui aveva parlato la Confindustria come necessarie per lo sviluppo. E il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, ha praticamente rincarato la dose. Paragonando la crisi economica mondiale al terremoto abruzzese, Draghi ha previsto un calo del Pil di -5 per cento per fine anno. Ammesso che le cose restino in questi termini e la situazione non peggiori. E ha avvisato che se si dovesse proseguire con misure tampone i tempi di un rientro dalla crisi si allungherebbero a dismisura. L'ottimismo, che non è e non può essere di casa in Banca d'Italia, sembra invece essere una delle poche armi in mano a Berlusconi per uscire dalla crisi. Il presidente del consiglio, nel ribadire al popolo abruzzese l'impegno totale e continuo nella ricostruzione, ha nuovamente sottolineato l'importanza di una visione serena delle difficoltà da superare. E ha confermato che, a suo parere, il momento peggiore è ormai dietro di noi. Un nuovo ministro della Sanità in arrivo e il gradimento al 61 per cento "nonostante ciò che si legge e si scrive su di me" confortano ancora una volta il leader della maggioranza sulla possibilità di superare gli ulteriori scogli. Mentre i media lo incalzano, le foto escono e le ragazze raccontano, i giornali stranieri si sono gettati a capofitto sulle vicende del nostro presidente del consiglio. E questo non fa bene né al G8 che si terrà a breve né all'immagine dell'Italia. Le Banche protestano perchè l'abolizione della commissione sul massimo scoperto le ha danneggiate e misure analoghe che frenino gli "sforamenti" dei correntisti sono state biasimate e dichiarate nulle dal Governo. Ma a protestare e mugugnare sono anche alcuni settori della maggioranza, veramente preoccupati di possibili nuove rivelazioni rosa da parte di chi ha potuto avvicinare o frequentare le case di Berlusconi. La tensione insomma resta alta.
Il Pd verso il Congresso di OTTORINO GURGO L'annuncio della candidatura di Dario Franceschini alla segreteria del Pd apre, di fatto, per il maggior partito d'opposizione, la stagione precongressuale e induce a ritenere sia che l'assise non verrà rinviata, come era stato richiesto da alcuni esponenti di rilievo del partito quali la presidente dei senatori Anna Finocchiaro e il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, ma si terrà alla prevista scadenza autunnale, sia che lo scontro per la leadership sarà - salvo colpi di scena pur sempre possibili - circoscritta ai nomi dello stesso Franceschini e dell'ex ministro Pierluigi Bersani. L'obiettivo che i democratici hanno dinanzi a loro è chiaramente delineato: invertire la tendenza negativa inaugurata con la pesante sconfitta delle ultime elezioni politiche e puntare alle "regionali" del prossimo anno con la speranza di creare le condizioni per una clamorosa inversione di rotta. Le più recenti consultazioni elettorali, pur facendo segnare, in termini netti, una nuova vittoria del centro destra, non hanno registrato, per il Pd, quella catastrofe politica che molti facevano mostra di temere. Lo "zoccolo duro" del partito ha retto; gli avversari del Pdl hanno vinto, ma non stravinto come le previsioni della vigilia lasciavano prevedere. È proprio alla luce di questi ultimi risultati che nel Pd, ora, più d'uno ritiene che le cose possano cambiare, che la stagione del centro destra berlusconiano possa anche esser destinata a durare meno del previsto. Ma in che modo Franceschini e il suo rivale Bersani pensano di ottenere questo risultato ? Quali diverse strategie propongono al partito ? Stando alle prime dichiarazioni dei due aspiranti leader, non è difficile intuire che entrambi ritengono che la partita si giocherà in primo luogo sulla capacità di stipulare idonee alleanze. Ciò comporta due cose: il totale abbandono della scelta di "splendido isolamento" (rotto solo per far luogo ad un accordo con l'Idv di Antonio Di Pietro) fatta con risultati tutt'altro che brillanti da Valter Veltroni in occasione delle ultime consultazioni politiche e la messa a punto di un programma di governo in grado di attrarre i potenziali alleati: in primo luo-
go, a quel che sembra di capire, l'Udc di Pierferdinando Casini con cui nelle recenti amministrative sono stati fatti, in alcuni centri, accordi che hanno dato risultati decisamente positivi. La ricerca di alleati quanto più numerosi possibili è, tuttavia, compito tutt'altro che facile e Franceschini e Bersani dovranno far ricorso al meglio della loro abilità "diplomatica" poiché metter d'accordo forze così diverse tra loro come Udc, Idv e Sinistra alternativa è comunque impresa da far tremare le vene e i polsi. Posto, dunque, che sia Franceschini che Bersani avranno come precipuo impegno quello di allargare l'ambito delle loro alleanze, indispensabile anche per non lasciarsi tirar troppo la giacchetta da un Di Pietro sempre più scomodo e reso aggressivo dai positivi risultati ottenuti nelle recenti tornate elettorali, resta da vedere quale modello di partito presenteranno all'assemblea congressuale per conseguire questo obiettivo. È qui, e non come qualcuno tende a sottolineare nella loro diversa provenienza politica (l'uno ex democristiano, l'altro ex comunista) che sembra di individuare le maggiori differenze tra i due. Franceschini, lo ha ribadito con molta determinazione ancora ieri nel dare l'annuncio della sua candidatura, punta ad un partito giovane, sganciato dall'influenza dei leader storici, "libero da ogni vecchio schema, fuori da ogni superata appartenenza". Bersani, per contro, sembra senz'altro più legato all'immagine del partito tradizionale ch'egli intenderebbe rafforzare riqualificandone le strutture e garantendo ad esso una più efficace presenza nel territorio e nelle categorie. A ben vedere, da questo punto di vista, Franceschini e Bersani sembrano in qualche misura riproporre la concezione del partito di coloro che sono destinati con ogni probabilità a divenire i loro principali sponsor in sede congressuale, vale a dire Veltroni per Franceschini e D'Alema per Bersani. Ed è proprio questo riproporsi, sia pure in via mediata, dell'antico duello tra Valter e Massimo a poter essere uno dei principali ostacoli per il rilancio del Pd.
L'immagine dell'Italia e i suoi problemi C'era una volta un'aurea regoletta alla quale un po' tutti, politici e giornalisti, rigidamente si attenevano: quella in virtù della quale, quando il capo dello Stato o il capo del governo si trovavano all'estero in missione ufficiale, ci si asteneva da ogni polemica di carattere interno. Quella regoletta, ormai da tempo caduta in disuso, stava a significare che il buon nome del nostro paese, la considerazione presso gli interlocutori stranieri, il suo prestigio e la sua affidabilità venivano unanimemente considerati un bene da proteggere, un valore da tutelare al di sopra di ogni divisione partitica. Ma oggi non è più così ed il semplice richiamarsi alle norme di questo obsoleto galateo della politica rischia di far apparire quanti lo evocano fuori dalla realtà, ancorati ad un irripetibile passato. Ciò nonostante, l'immagine di sé che l'Italia offre agli occhi degli osservatori stranieri - basta scorrere le pagine dei giornali di tutto il mondo per rendersene conto - è tutt'altro che rasserenante e le dispute aspre che dividono le forze politiche (con buona pace dei ripetuti e inascoltati appelli all'unità del capo dello Stato), nel loro tono come nei loro contenuti, sono tali da giustificare più di un allarme sulla nostra affidabilità. Lettera firmata
Il welfare che non funziona La fotografia è quella di un Paese squinternato, confuso, in cui le colpe della politica hanno determinato una situazione di grave squilibrio sociale. Il debito pubblico è alle stelle, il welfare non funziona, mancano idee per lo sviluppo. Eppure emergono delle luci, dei bagliori che rendono la foto meno scura. È un po' questa la sintesi delle tante analisi sulla salute dell'Italia che ogni giorno ci forniscono dati e spunti per riflettere sulla crisi e sul modo con la quale la affrontiamo. Ieri è stata la volta dell'Unione europea e dell'Ocse, l'organismo economico con sede a Parigi che riunisce i paesi maggiormente industrializzati. È da qui che parte una scoraggiante previsione che parla di una caduta della ricchezza mondiale del 4,3 per cento per il 2009, con un pil che non dovrebbe tornare in positivo prima del 2011. Colpisce, nella parte dedicata all'Italia, la durezza con la quale viene bocciata la nostra situazione previdenziale, soprattutto se confrontata con la sicurezza ostentata da chi da noi respinge come inutili le proposte di riforma pensionistica, giudicate inopportune stante un andamento della spesa tutto sommato accettabile (e sono molti a pensarla cosi' nel Governo, nell'opposizione, nel sindacato). Abbiamo, dice l'Ocse, la spesa più elevata fra i 30 paesi riuniti nell'organizzazione, che oscilla attualmente fra il 14 e il 15 per cento del pil (è del 7 per cento la media europea). La spesa assorbe il 30 per cento del bilancio pubblico. Questo significa che viviamo con un fardello pesantissimo legato al piede, che blocca il nostro cammino verso un'economia più forte e uno stato sociale più moderno. Mancano, tanto per essere chiari, le risorse finanziarie per sostenere gli investimenti e quindi lo sviluppo e l'occupazione. Mancano le risorse per modernizzare il nostro welfare, a partire dalle prestazioni a favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà. Non ci sono i fondi per cambiare il volto all'istruzione, in penoso ritardo rispetto all'Europa, se pensiamo ai miseri stipendi dei nostri insegnanti e al fatiscente stato delle strutture scolastiche. Da Parigi a Bruxelles la musica non cambia tanto, anche se arrivano talune sottolineature positive. Nel 2011 il debito pubblico italiano tocchera' la ragguardevole quota del 111,6 per cento del pil, con squilibri - si avverte - che potrebbero colpire le vulnerabili finanze del Paese e portare ad un costo più elevato del capitale, frenando così la crescita potenziale. Nulla di nuovo sul fronte occidentale, si dirà, ma questa volta Bruxelles rileva come gli squilibri, fortissimi nel passato, rispetto ad altri paesi, si sono attenuati. Ciò vale per la bilancia dei
pagamenti, grazie ad un andamento tutto sommato discreto dei nostri scambi commerciali. Dalla Ue arriva un giudizio favorevole sull'atteggiamento prudente del Governo (sarà felice Giulio Tremonti), per una gestione oculata della crisi in termini di bilancio: giova la politica attenta delle emissioni di titoli di stato. Ma arrivano anche, ed è una bella novità, due riconoscimenti espliciti: alle famiglie che rendono più forte il paese grazie ad una massa di risparmio sempre assai consistente, alle banche italiane che hanno retto bene di fronte alla bufera, rivelandosi le più solide nel contesto occidentale. Se questa e' l'analisi, dobbiamo pero' adottare opportune misure che ridiano slancio al sistema nel suo complesso. Siamo in trincea ad aspettare che passi o si attenui l'attacco della recessione, ma forse c'è tempo e modo per cominciare a muoversi. Attendere la fine del tunnel e affrontare la ripresa in queste condizioni potrebbe essere un suicidio, di fronte alla forza dei concorrenti europei gravati molto meno di noi da problemi strutturali di finanza pubblica e più forti economicamente. In altre parole occorre mettere mano alle riforme contenendo però il debito pubblico e riequilibrando la spesa sociale. In questa fase, per esempio, non sarebbe male rivedere la spesa previdenziale tenendo conto delle aspettative di vita che per fortuna crescono di tre mesi ogni anno e quindi allungano l'età lavorativa. Ciò a tutto vantaggio di una serie di provvidenze in favore di quei lavoratori in cassa integrazione o licenziati, il cui reddito familiare andrebbe sostenuto in attesa di tempi migliori e senza che siano emarginati dal mercato del lavoro. Si libererebbero risorse anche per le imprese che vanno ulteriormente incoraggiate dal punto di vista fiscale, con agevolazioni ad hoc, magari indirizzate a favore di giovani alla ricerca del primo impiego. di Emilio Manuelli
Ecco perché non cadrà il governo nazionale Come hanno ribadito i dirigenti leghisti a Pontida, "Bossi è il migliore alleato di Berlusconi". Se il complotto al quale ha fatto cenno il premier esistesse davvero, sarebbe più un progetto per il medio-lungo termine che per l'immediato, e richiederebbe - per avere qualche minima possibilità di attuazione - l'apporto di potenti settori della maggioranza. Con i numeri di cui dispone in Parlamento (58 seggi di margine a Montecitorio, circa 30 a Palazzo Madama) al centrodestra basta che l'asse Berlusconi-Bossi regga per non aver problemi. L'unica coalizione possibile senza il Pdl dovrebbe comprendere Lega, Pd, Udc, Idv, Mpa, Svp e Uv. Ma basterebbe il "no" di Udc e Mpa per farla fallire. In altre parole, in questa legislatura si potrebbe cambiare maggioranza solo se lo volesse la Lega e se gli altri fossero tutti d'accordo. Inoltre, il "rovesciamento" del governo per "via giudiziaria" o per uno scandalo è poco probabile. Non siamo ai tempi di Tangentopoli; inoltre, Berlusconi ha subìto più di un processo durante i sette anni nei quali ha governato, ma si è dimesso solo due volte: nel '94, a seguito di un avviso di garanzia, ma solo dopo che la Lega gli aveva tolto l'appoggio e nel 2005, a causa della sconfitta alle elezioni europee (quando formò il suo nuovo governo dopo due giorni). Inoltre, il Capo dello Stato è molto prudente: senza un va-
sto e serio accordo fra i partiti, Lega per prima, preferirebbe andare ad elezioni anticipate piuttosto che provocare uno scontro politico-istituzionale. Il destino del Cavaliere, insomma, è in mano a Bossi, che ha detto chiaramente di voler difendere la coalizione, il premier e l'Esecutivo. Il risultato delle europee, infatti, rende il senatur ancora più forte nei confronti del suo alleato (la Lega ha guadagnato quel 2% che il Pdl ha perso). Ora è più facile per il Carroccio ottenere quel che chiede: gabbie salariali, Senato federale, decreti attuativi del federalismo fiscale, candidatura leghista alla presidenza di una o due regioni del Nord nel 2010. Non si vede perchè Bossi debba rinunciare a tutto questo. A giudicare dai risultati delle europee, la politica per il Nord funziona: la maggioranza ha guadagnato (in percentuale di voti, non in valore assoluto) il 2% nel settentrione e l'1,5% al centro (l'incremento è leghista; il Pdl è rimasto stabile) mentre il calo si è verificato al Sud (-2% complessivo, ma il Pdl ha perso il 4%). Quindi, se il centrodestra piace e guadagna da Roma in su, perchè Bossi dovrebbe far cadere il premier? Infine, nessun potere forte può manovrare i gruppi parlamentari di Pdl e Lega, che assicurano a Berlusconi la permanenza a Palazzo Chigi. Lettera firmata
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Lunedì 29 giugno 2009
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Si replica anche quest’anno il progetto dedicato alla terza età, già premiato da Brunetta
Comincia una Bella estate Danza, informatica e cucina per non lasciare soli gli anziani in città CHE fosse stato un buon progetto, pochi dubbi. Se non altro perchè la “Bella estate”, il programma di iniziative dedicate alla terza e quarta età dal comune di Potenza, si è aggiudicato varie menzioni a partire dal 2006, per arrivare a essere selezionato dal severissimo ministero alla Pubblica amministrazione di Renato Brunetta come uno degli 800 casi di buona pratica amministrativa, uno degli esempi che un link speciale del sito istituzionale lega alla sezione “non solo fannulloni”. Quest’anno, allora, si replica. “La Bella estate” è un progetto dedicato al tempo libero degli anziani (possono farne richiesta tutti i cittadini ultrasessantenni residenti nel comune di Potenza), spesso costretti a lunghi periodi di solitudine proprio nel periodo in cui la città si svuota, i negozi chiudono e il caldo aumenta. Per quanti si scriveranno (la modulistica per il mese di agosto è reperibile sul sito del comune di Potenza o presso gli uffici e va presentata entro il 24 luglio. Mentre è già scaduta lo scorso 25 giugno il termine per l’iscrizione alle attività del mese di luglio) sono previste settimane alla scoperta dell’ambiente, spazi ludici e di svago in strutture al chiuso (grande successo, negli anni passati, il centro estivo nella caserma Vigili del Fuoco). Ma non mancheranno le lezioni di danza, con la “balera nel parco” e lezioni didattiche vere e proprie tra informatica e attività motoria. Accanto alle attività gratuite come il Centro estivo presso la caserma dei Vigili del fuoco, la balera nel parco, il corso di informatica, le attività motorie dolci, la ristorazione e l’accompagnamento alle cure termali o la piscina, sono proposti altri servizi in cui, con una piccola spesa di compartecipazione, è possibile accedere. E’ il caso dei soggiorni marini agevolati o convenzionati (sulla base del reddito individuale e di coppia. Scadenza per le domande, il prossimo 30 giugno). Per le visite guidate il biglietto è di un euro, la cura di sè (parrucchiera ed estetista) richiede dai 5 agli 8 euro per ciascuna prestazione estetica. La compartecipazione per il pasto presso la Caserma dei vigili del fuoco è di 3 euro.
Una lezione di ballo durante la scorsa edizione della Bella estate al parco di Montereale
La scelta “sociale” dell’amministrazione UN GRANDE riconoscimento per l’attività svolta al servizio degli anziani, un bel biglietto da visita per la città di Potenza. “La Bella Estate 2008” promossa dal comune di Potenza e in particolar modo dall’assessorato ai Servizi sociali di Palazzo di città è stata inserita dal ministro della Funzione pubblica, Brunetta tra le ottocento attività migliori svolte dalla pubblica amministrazione. I servizi per gli anziani sono stati premiati dai vertici del Governo Berlusconi con un riconoscimento che ha inteso premiare gli sforzi profusi dall’ex assessore ai Servizi sociali di Potenza, Francesco Ca-
sella (che dal 2004 al 2009 ha lavorato su progetti relativi all’inserimento sociale e culturale dei rappresentanti della terza età del capoluogo) e al suo staff. Un lavoro congiunto e sinergico, che ha posto le basi per una nuova stagione estiva al servizio degli anziani in città. Il progetto viene visto come un punto di riferimento per non far rimanere soli gli anziani, in un periodo in cui anche l’emergenza caldo fa sentire inevitabilmente i suoi effetti. L’assessore uscente ha spiegato le ragioni del prestigioso riconoscimento rimarcando tutte le politiche aggregative legate al coinvolgimento de-
EMERGENZA CALDO Il servizio pubblico anti-emergenza E’ un servizio temporaneo (da luglio a settembre) dedicato ai cittadini anziani per fronteggiare le situazioni di emergenza climatica, in collaborazione con il ministero della Salute. L’informazione è garantita sia attraverso la distribuzione porta a porta di opuscoli informativi sia attraverso il contatto telefonico. Viene istituito un numero telefonico dedicato al periodo estivo (numero amico) che diffonde le informazioni, offre ascolto, interviene nei casi di emergenza attivando le risorse sanitarie (118) e del volontariato. I servizi offerti vanno dalla consegna di medicinali e acqua, a piccoli lavoretti di manutenzione domestica. Possono farne richiesta gli anziani con età superiore a 65 anni, i soggetti portatori di malattie croniche. Basta telefonare giorno e notte, da casa, al Numero amico 840.15.11.04 (valido per ascolto, aiuto, assistenza e informazione sui servizi offerti).
gli anziani nel programma La Bella Estate: «Questo aspetto è molto bello, davvero importante per noi. Un articolo del settimanale L’Espresso di qualche mese fa esaltava la nostra azione. Siamo al secondo posto come spesa per le attività sociali e all’ultimo in termini di spesa per i servizi medesimi, ciò significa che abbiamo avuto una grande capacità strutturale, mettendo in rete tutte le energie sostenibili. Sono molto contento per i risultati ottenuti in questo settore». Casella evidenzia altri aspetti: «Negli ultimi tre anni consecutivi abbiamo lavorato positivamente, cercando di favorire le risorse culturali e aggregative per gli anziani in città. I servizi pubblici sono stati messi a disposizione della terza età. Sono dell’avviso che la nostra città disponga dei mezzi necessari a garantire ulteriormente le iniziative della Bella Estate». Casella ha parlato delle prospettive future: «Penso che in questo settore la nostra amministrazione ha prodotto una serie di studi di fattibilità. Non credo, al momento ci possano essere grosse differenze rispetto agli anni passati». Francesco Menonna
Un commovente appuntamento dedicato al poeta nel cartellone del Maggio potentino
Scotellaro in versi, musica e parole LA VITA di Rocco Scotellaro, poeta contadino, politico e uomo di grande attrazione per la comunità lucana degli anni 1940. I percorsi culturali, simbolo di grande attenzione per il suo paese natio, Tricarico. Le vicende politiche, sociali e culturali, gli incontri con uomini di prestigio, quali ad esempio Rocco Mazzarone. Sono stati questi i temi principali della serata organizzata dal Teatro Minimo di Basilicata, grazie soprattutto alla lettura lenta, visceralmente emotiva svolta da Dino Becagli. Il filo d’erba, è stato questo il tema del recital svoltosi venerdì pomeriggio presso il Ridotto del teatro Francesco Stabile, alla presenza di un pubblico competente. L’iniziativa, inserita nell’ambito del Maggio Potentino e organizzata di concerto con l’amministrazione comu-
nale di Potenza, ha visto un fuori programma grazie alla lettura di dieci aforismi di Vito Riviello, poeta scomparso la settimana scorsa a Roma. Proprio Dino Becagli ha interpretato la poesia Rigori in dialetto potentino e i brani tratti da Kukulatria. La vita di Scotellaro, riprodotta in simbiosi con quattro personaggi legati alla cultura cittadina, vale a dire Lorenza Colicigno che ha interpretato il ruolo della madre, Mario Santoro che ha svolto i passi di cronaca, Pietro Basentini che ha cantato in un sotto fondo morbido e denso di emozioni i passi salienti della vita di Scotellaro e Enzo Pace che ha svolto il ruolo di tecnico hanno condito un pomeriggio di ricordi vissuti del poeta contadino, scomparso a Portici a causa di un violento infarto. Una testimonianza vera e versati-
le, quella offerta da Becagli che già negli anni scorsi ha prodotto simili iniziative con la rappresentazione della vita di poeti lucani, quali ad esempio Leonardo Sinisgalli. L’occhio attento e sereno degli spettatori si è soffermato sulla lettura dei passi salienti della vita del sindaco socialista di Tricarico. I racconti della gente, i contatti umani di Scotellaro nella città arabo-normanna sono stati vissuti con la canonica versatilità di Becagli in un elisir culturale di grande fascino e sensibilità. Una lettura a tratti appassionata, a tratti emozionale, quella di Becagli, applaudita a fine serata dal pubblico presente. Il ricordo di Scotellaro resta ancora vivo, come la presenza della madre sulla tomba del poeta lucano, nel cimitero di Tricarico. fra.me
BATTAGLIONE LUCANIA
«Strategico per la Protezione civile» OGGi è attesa la visita del sindaco Santarsiero alla caserma di Potenza che rischia la chiusura. In tanti sono intervenuti sull’argomento. Questa volta tocca a Rocco Coviello, consigliere comunale del Pdl. «Per quanti, come i giovani del Pdl, credono nei valori non certamente né retorici e né superati della Patria e dell’Unità nazionale, la presenza a Potenza della Caserma Lucania e con essa del “glorioso” 91esimo Battaglione di Fanteria, ha un significato tutto particolare - scrive in una nota - Non è solo un fatto di memoria storica che dobbiamo ai giovani militari morti in guerra ma un fatto di rafforzamento tra le giovani generazioni dell’attaccamento alle Forze Armate». Rocco Coviello interviene anche come presidente provinciale dei Giovani del Pdl e approfitta per annunciare una specifica iniziativa dei Giovani del Pdl, «sia attraverso una petizione di giovani da inviare ai vertici militari delle Forze armate e al ministro alla Difesa Ignazio La Russa che con una manifestazione-catena umana di giovani intorno alla Caserma di rione Santa Maria “come manifestazione simbolica” della ferma volontà ad evitare il rischio di chiusura». “La questione che come giovani del Pdl poniamo da tempo, piuttosto, specie per accrescere la professionalizzazione delle Forze armate – aggiunge Coviello – è di dare alla Caserma Lucania compiti e funzioni specialistici nel campo della Protezione civile per preparare le nuove figure professionali di cui c’è bisogno per gli interventi di emergenza in occasione di qualsiasi calamità naturale, purtroppo ricorrenti come testimonia il terremoto in Abruzzo» e che non mettono meno a rischio la Basilicata, regione ad alto rischio sismico. «Tra l’altro la collocazione strategica della caserma - prosegue - è sicuramente utile per interventi di Protezione civile in un comprensorio piuttosto vasto di Basilicata, Campania, Puglia. Tutto ciò – continua Coviello – senza tralasciare gli aspetti della formazione di giovani militari da impiegare nelle missioni di pace che vedono il nostro Paese impegnato in tante aree del mondo. I nuovi militari italiani sono infatti sempre più i professionisti degli interventi di soccorso e umanitari».
MALTEMPO
Prosegue l’allerta della Prefettura IL dipartimento nazionale di Protezione civile ha diramato, ieri pomeriggio, una nota in cui avvisa che da lunedì mattina e per le successive 24 ore, sono previste piogge che, localmente, potrebbero raggiungere una forte intensità. La previsioni riguardano soprattutto il pomeriggio e la tarda serata. Le piogge potrebbero essere affiancate da forti raffiche di vento e da grandinate. per questo la Prefettura di Potenza ha invitato le amministrazioni locali, le Forze dell’ordine e gli enti di servizio ad allertare il proprio personale per tenersi pronti per fronteggiare eventuali disagi causati dal maltempo.
SAPORI E FOLK
Non mancherà lo “strascinato” IL 3 e il 4 luglio, l’associazione turistica Pro Loco “La Fundana”, di Tito, organizza la manifestazione “Musica Arte Sapori”. L’iniziativa, corredata dalla sagra dello “Strascinato”, dall’esposizione d’arte contemporanea curata dall’associazione giovanile “Arcadia”, nonché, nella mattina del 3 luglio, dalla IV edizione della maratone titese, avrà come fulcro il primo Festival Folk Rock del paese, che vedrà protagonisti non solo gruppi della scena musicale folcloristica lucana, ma anche di tutta Italia, tra cui il gruppo del musicista Guido Foddis, membro dei Modena City Ramblers.
AVVISO AGLI UTENTI
Le scadenze dei servizi SONO diverse le scadenze che i cittadini dovranno tenere a mente per la fine di questo mese di giugno. Il prossimo 30 giugno, martedì prossimo, scade la possibilità di presentare il modello Unico 2009 (gli uffici di riferimento sono quelli bancari e quelli postali). Sempre il 30 giugno scade la domanda per la partecipazione ai soggiorni marini organizzati dal comune di Potenza (a Metaponto dal 25 luglio all’8 agosto e a Pesaro dal 24 agosto al 7 settembre) da parte degli ultrasessantacinquenni residenti nel comune di Potenza (servio a pagine 17), relativamente alla stagione estiva 2009. Ancora, solo entro fine mese sarà possibile presentare le domande per beneficiare del “Bonus energia” per gli anni 2008 e il 2009
FP-CGIL SULLE AGENZIE FISCALI
Se ne parla con giovanni Serio SI tiene oggi, a partire dalle 9.30, presso il Park Hotel di Potenza, il convegno organizzato dalla Cgil-Fps sul “Nuovo modello organizzativo delle agenzie fiscali - riforma o controriforma”. I lavori saranno introdotti da Rosalinda Di Pasca, segretaria Fp-Cgil di Potenza. Seguirà il dibattito a cui parteciperanno Mario Lettieri, ex sottosegretario all’Economia del governo Prodi, Antonio Pepe, segretario generale Cgil di Basilicata, Donato Scavone, presidente della Lega delle cooperative di Basilicata, Rocco Ligrani, coordinatore regionale Fp-Cgil (comparto Agenzie fiscali), Angelo Summa, segretario generale Fp-Cgil Basilicata, Nicola Allegretti, segretario generale Cdlt-Cgil di Potenza. Conclude i lavori, Giovanni Serio, coordinatore nazionale Fp-Cgil (comparto agenzie fiscali).
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Potenza 17
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
Anche il segretario ha un amico fedele
ANTICA OSTERIA MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
Classe dirigente del futuro
“Publicinvasioni” DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza
•DON BOSCO• chiuso
Sala 5 Un’estate ai Caraibi 17.30 - 19.45 - 22
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Transformers 18 - 21
Sala 6 La ragazza del mio migliore amico 17.45 - 20 - 22.15
Sala 2 La donna di nessuno 17.30 - 19.30 - 21.30
Sala 7 Terminator salvation 18 - 20.15 - 22.30
Sala 3 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 Una notte al museo 17.30 - 19.45 - 22
•DUE TORRI• chiuso
0971-24123 0971-
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310 0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-470750
PANE E PEPERONCINO 44462765
FARMACIE
TORNERA’ il prossimo 19 luglio, dalle 9 alle 22, il Mercatino delle cose usate e d’altri tempi. Tra largo Pignatari e largo Serrao e largo Isabelli, tra le bancarelle si potranno osservare e acquistare oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d’antiquariato, usati, vecchi o antichi.
0971-59245
LA TETTOIA
AL NORD
FINO al prossimo 31 agosto, a Vaglio di Basilicata, presso il Museo delle antiche genti lucane, sarà in esposizione “I ritratti di Leonardo”. La mostra che ripercorre il ritratto del volto di Leonardo da Vinci in varie epoche espone anche il quadro su cui si sta lavorando per poterne dare attribuzione proprio al maestro. Se ne devono ancora accertare la datazione e la più antica provenienza. Mentre si raccolgono dati mediante le indagini scientifiche, emergono continui indizi e fonti documentarie che naturalmente richiedono verifiche e approfondimenti.
Torna il mercatino
FILO D’ORO
ISUCCIO
Il volto di Leonardo
La prima edizione del “Tour del gusto” si conclude con un gran galà finale, a Potenza il prossimo primo luglio, in piazza Mario Pagano, a partire dalle 17. Per l’occasione si sta preparando un mix di fragranze tutto lucano, coniugando armonicamente il piacere della tavola, l’arte del vino, gli antichi mestieri, la musica popolare, il cabaret e tutte le forme d’arte che di cui la regione dispone. L’intento è quello di promuovere il territorio, con le sue particolari risorse paesaggistiche, a cornice di location prestigiose che esaltano i sapori e gli odori di una terra ancora così poco conosciuta. Partito da Potenza a settembre del 2008, il “Tour del gusto” conclude nel capoluogo lucano la sua prima edizione, mettendo in piazza, con degli stand espositivi, tutti i partecipanti alla manifestazione.
0971-411661
TAVERNA ORAZIANA 34044
OGGI, alle 18, presso il teatro Stabile, sarà presentato il libro di Paolo Albano “Luoghi Forzieri Fantasmi - La classe dirigente e lo sviluppo im-probabile”. I lavori saranno presieduti dal senatore a vita Emilio Colombo. Saranno presenti per i saluti di rito, il sindaco Vito Santarsiero, Pasquale Lamorte, presidente Unione Regionale delle Camere di Commercio della Basilicata. Introdurrà Claudio Artusi, amministratore delegato CityLife. Con l’autore Paolo Albano ne discutono studenti, docenti, imprenditori e personalità istituzionali.
Il “Tour del gusto”
0971-37597
DUE TORRI
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-310310 0971-612564
LA TRATTORIA SARRICCHIO
0971-444072
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56030
TURNO NOTTURNO.......... 29 GIUGNO Trerotola......................0971/472839 via Nitti
0971-
0971-53176
OSTERIA GAGLIARDI AVIGLIANO
0971-700743
•Difensore civico comunale 0971-415150 FINO AL 30 GIUGNO Potenza, Palazzo di Città “C’ERA UNA VOLTA LA LIRA” Mostra fotografica di Michele Di Pietro
•Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
DAL 3 LUGLIO AL 20 OTTOBRE Potenza, Palazzo Loffredo “SPLENDORI DEL BAROCCO DEFILATO” Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al settecento
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385
FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971
•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro
IL 6 LUGLIO Rassegna Internazionale “Jazz & Blues” Daniela D'ercole Quartet Parco Montereale ore 22,00
0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
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18 Potenza
Rionero I disagi da congestionamento lungo l’importante arteria cittadina
Via Galliano paralizzata dal traffico RIONERO IN VULTURE Il traffico nelle cittadine a certe ore del giorno si nota. Ma il caso di Rionero sembra veramente esagerato. La famosa via Galliano, che dalla stazione porta all’uscita per Rionero dalla superstrada Potenza-Melfi, non riesce a reggere il notevole flusso dei veicoli, anche in questo periodo, nonostante siano chiuse le scuole. Il disagio si protrae da anni e nessuno prende provvedimenti. Strano, ma
vero. E’ quanto capitato anche a chi sta scrivendo. L’altro ieri, provenendo da Potenza sono uscito a Rionero per raggiungere la zona del piano regolatore per acquistare, presso un negozio di ricambi auto, due tergicristalli, ormai consumati, per la mia vettura. Mi preme ricordare che da Potenza per arrivare a Rionero ho impiegato circa 30 minuti.
Una volta giunto senza problemi sulla rotonda di via Roma che immette su via Galliano, erano circa le 18, un’ora come tutte le altre ho pensato, sono iniziate le lunghe file. Ebbene ho impiegato circa 15 minuti per raggiungere, alla fine di via Galliano, questo negozio, vale a dire la metà del tempo che ho impiegato per percorrere 40 chilometri da Potenza a Rionero. C’è da precisare che via
Galliano è lunga circa un chilometro! Invito gli amministratori di questa città, cara a Giustino Fortunato (chissà cosa penserebbe il famoso statista di questa situazione caotica di alcune strade principali della sua città) a pensare a come decongestionare il traffico di questa via Galliano. Altrimenti a perdere sarà la città di Rionero ed il suo commercio. Lorenzo Zolfo
Le vetture in fila lungo via Galliano di Rionero
Vietri Convocata l’assise dopo la sentenza di reintegro del Tar del presidente in consiglio
Cirone ritorna alla carica Con molta probabilità slitterà anche nella seduta di oggi la nomina del vice VIETRI DI POTENZA - E’ stato convocato per questa sera il consiglio comunale a Vietri di Potenza. Ritorna sulla poltrona di presidente del Consiglio comunale Luigi Cirone, reintegrato dal Tar di Basilicata a maggio, dopo la sfiducia della maggioranza consiliare. Il presidente ha convocato la seduta di consiglio per le ore venti nella “sala convegni”. All’ordine del giorno cinque punti. Il primo, ormai in consiglio da diverse sedute, riguarda la nomina del vice-presidente del consiglio comunale. L’opposizione, dalla sfiducia a Cirone, ha espresso la volontà di non far parte dell’ufficio di presidenza. Al momento sembra non sia stato trovato ancora alcun accordo e quindi sembra che la nomina del vice-presidente slitterà ancora. C'è poi un altro punto all'ordine del giorno, riguardante l'approvazione del regolamento per la raccolta differenziata, che dovrebbe partire a giorni. Altro argomento di discussione riguarda l’approvazione del regolamento comunale per l'esercizio del commercio su aree pubbliche. Dovrebbe essere questo l'ultimo atto per il ripristino del mercato mensile. Penultimo punto è l'approvazione del piano per il diritto allo studio per il prossimo anno scolastico e all'ultimo punto all'ordine del giorno dei consiglieri riguarda la ratifica della delibera numero 79 del 2009, avente ad oggetto la denuncia di nuove e maggiori entrate e la variazione al bilancio 2009. Claudio Buono
Trivigno Tante le segnalazioni ma Telecom non interviene
Il palazzo del Municipio di Vietri
Linea telefonica interrotta nell’unica farmacia del paese
Corleto Perticara Coltivazione e gastronomia in Basilicata
Un convegno sul tartufo CORLETO PERTICARA - “Il tartufo in Basilicata: ricerca, coltivazione e gastronomia”. E’ questo il tema di un interessante convegno che si svolgerà domani, alle ore 17, a Corleto Perticara, presso la sala consiliare del centro saurino. Al meeting presenzieranno esperti del settore e diverse autorità politiche, tra cui il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. L’incontro in calendario martedì prossimo è stato sostenuto, promosso ed organizzato dalla Comunità Montana “Camastra Alto Sauro”, dalla Regione, dall’Università degli Studi della Basilicata e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di genetica vegetale. Dopo i saluti iniziali di Pietro Montano, sindaco di Corleto Perticara, e di Domenica Urga, presidente della Comunità montana “Camastra Alto Sauro”, spazio alla presentazione dell’iniziativa a cura di Ferdinando Sarli (as-
sessore all’Agricoltura della cm). Successivamente seguiranno le relazioni di Gian Luigi Rana del dipartimento di Biologia dell’Università di Basilicata (dal tema “La biodiversità dei funghi ipogei lucani”), di Elio Alba del Cigm (dal titolo “La caratterizzazione genetica dei biotipi di tartufo”), di Sergio Arcioni, Andrea Rubini e Giulio Sarli del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di genetica vegetale (dai temi “La biologia del tartufo e la micorrizzazione delle piante” e “Reperimento e valorizzazione delle tipicità locali”). Non mancheranno, poi, alcuni interventi programmati: Antonio Sergio De Franchi dell’Università di Basilicata, Osvaldo Tagliavini (esperto micologo), Federico Valicenti (gastronomo e chef) e i sindaci della Val Camastra e dell’Alto Sauro. Le conclusioni saranno affidate a Vincenzo Viti. Donato Pavese
Farmacia
TRIVIGNO - Farmacia senza fili. Da martedì scorso, a Trivigno, l’unica farmacia del paese è “telefonicamente isolata”. La Telecom è stata avvisata: ogni giorno il dottor Giovanni Calabrese si sente rispondere dagli operatori del 191: «Provvederemo in giornata». Intanto le giornate passano e tutto rimane bloccato. Anche l’adsl non funziona e questo implica «non poter fare gli ordini, rispondere alle urgenze e offrire un servizio ordinario efficiente». Dunque, disagi per i circa 800 abitanti del piccolo paese in provincia di
Potenza. Tra l’altro, la farmacia in questione, una volta al mese, nei giorni festivi, è di turno anche per Brindisi di Montagna, Castelmezzano e Pietrapertosa. Come si fa a comunicare se la linea è assente? Tutti auspicano un celere intervento da parte di Telecom per “risanare” il guasto. «Anche perché – dicono – è impensabile che passino così tanti giorni senza che nessuno si occupi del problema. Si tratta di un servizio necessario. Non si può più aspettare». Mai come questa volta, in ballo c’è la salute dei cittadini.
Vietri, un corso sull’uso delle armi Pietragalla, la politica è anche rosa rivolto agli agenti di polizia Buona la rappresentanza delle donne VIETRI DI POTENZA - «Armare la Polizia locale è importante perché opera a difesa delle istituzioni e del cittadino. Ma ancor più importante è preparare l’operatore di polizia locale all’uso ed al maneggio delle armi»: è questo uno dei tanti motivi del corso che si è tenuto sabato pomeriggio a Vietri di Potenza, nella sala convegni, riguardante la conoscenza, l’uso e il maneggio delle armi per gli agenti di Polizia locale. Un corso organizzato dal comune di Vietri su proposta del tenente, Lorenzo Renna, del comando della Polizia locale di Vietri. Presenti al corso gli agenti di Vietri, di Picerno, l’istruttore Cataldo Bellanova della provincia di Brindisi e Teodoro Passiatore, maestro di karate che ha trattato sulla difesa personale, oltre al sindaco di Vietri. Il corso che si è svolto sabato è stato molto interessante, l’argomento trattato era molto delicato e coinvolgente, ma allo stesso tempo complesso. Questo primo corso base ha trattato sulla co-
noscenza, sul maneggio in sicurezza e sulla manutenzione delle armi in generale e nel particolare su quelle in dotazione. Sono stati trattati brevi ma necessarie nozioni sulla legislazione generale sulle armi, sul loro corretto utilizzo e sull'armamento della Polizia Locale. Gli agenti intervenuti hanno terminato il corso con la consapevolezza che in autunno verrà ripreso nuovamente per concludersi con la parte intermedia ed avanzata ove verranno trattate nello specifico le tecniche operative di polizia, il fermo dei veicoli in sicurezza, la sicurezza attiva e passiva degli operatori e tecniche di polizia giudiziaria e la difesa personale. «Il nostro obiettivo ed intento - ha reso noto l’amministrazione comunale di Vietri - è quello di consentire una formazione degli operatori di Polizia locale, affinché possa accrescere tra la popolazione l’idea di un corpo di professionisti capaci all’occorrenza di intervenire in sicurezza e a difesa dei cittadini». Claudio Buono
PIETRAGALLA - La rappresentanza femminile in seno al consiglio comunale di Pietragalla fa tirare un sospiro di sollevo, testimoniando una buona presenza di donne, soprattutto se si tiene conto dei numeri elettorali che caratterizzano un piccolo centro abitato. Innanzitutto occorre evidenziare che su una popolazione complessiva di circa 4400 abitanti, gli aventi diritto al voto sono all'incirca 3600 e nel corso dell’ultima tornata elettorale amministrativa del 6 e 7 giugno si sono presentate tre liste che complessivamente avevano 42 candida-
ti alla carica di consigliere comunale. Tra questi erano presenti sette donne così distribuite: nella lista del Popolo della Libertà candidate tre donne; nella lista civica Vivere Pietragalla una e nel Partito Democratico tre. Dallo scrutinio delle schede elettorali dal quale è emersa la composizione del nuovo consiglio comunale cittadino sono risultate elette le tre donne presenti nel partito guidato a livello nazionale da Dario Franceschini su un numero complessivo di sedici componenti del consiglio comunale e sono Angela Claudia Rapolla, Rossana
De Sortis e Maria Grazia Manzella. Di queste tre, due fanno parte della giunta municipale che consta di cinque assessori per cui la loro percentuale rappresentativa risulta davvero elevata. Difatti Rapolla è assessore alle politiche socio-assistenziali e alla sanità mentre De Sortis ha la delega al personale e alla polizia municipale e Manzella invece è componente della commissione elettorale. In definitiva nella massima assise istituzionale cittadina il ruolo delle donne è qualitativamente significativo. Antonio Bevilacqua
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Potenza e provincia 19
Lunedì 29 giugno 2009
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Lunedì 29 giugno 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
2 LUGLIO 2009 DIRETTA WEB SU IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA.IT IN COLLABORAZIONE CON IL MIO TG
http://ilquotidianodellabasilicata.ilsole24ore.com/it/basilicata/festadellabruna.html
I residenti vivono nel timore di finire tra i buchi. Grate divelte anche in centro
La zona Paip è nella fogna La pioggia fa esplodere i tombini portando la melma nei cortili CI sarà pure un motivo per cui la lettera M campeggia sul simbolo della città di Matera. Aria, suolo, corsi d'acqua, come ormai è noto, sono invasi da m…leodoranti effluvi. La causa dell'aria nauseabonda dovrebbe essere, ma sulla questione sono in corso indagini giudiziarie, il cattivo funzionamento di qualche depuratore. E', comunque, sotto gli occhi di tutti, e sotto le scarpe dei più sfortunati, la massiccia presenza in città di escrementi animali mai raccolti dai loro padroni con la puzza al naso, pronti a girare lo sguardo proprio al momento del “bisogno”, nell'attesa di tirare, al termine della fastidiosa operazione, il guinzaglio del cane ed insieme affrettare il passo verso casa. Questo per quanto riguarda il suolo. Il torrente Gravina, invece, offre uno spettacolo da girone dantesco. Il suo corso d'acqua è sempre più zeppo di liquami, i quali piovono lentamente anche dalle diverse sovrastanti fogne abusive che punteggiano il suo tragitto. E ora, come se tutto questo non bastasse, l'invasione di m…aleodorante acqua si scatena anche dal sottosuolo. Succede in contrada Giardinelle, nella zona Paip, in particolare lungo una strada in forte pendenza. Quando la pioggia cade leggermente più abbondante, i pozzetti delle condutture fognarie puntualmente si scoperchiano e straripano, al punto tale da proiettare liquami misti ad acqua piovana fino ad oltre un metro di altezza. Un “festoso” zampillante fuori programma di cui proprio non si avverte il bisogno. E’ accaduto anche ieri pomeriggio. «La puzza che impregna l'aria durante e dopo la pioggia -ha dichiarato un residente della zona, Biagio Carlucci- è indescrivibile. Il fiotto continuo di liquido sporco, che si sprigiona dai pozzetti, dopo aver percorso una discesa di circa duecento metri, va a infilarsi nei cortili delle case situate a bordo strada, dove resta a stagnare per giorni, con effetti davvero preoccupanti per la salute dei residenti. E' inutile sottolineare anche la conseguente presenza di numerose zanzare. Ma questa -ha aggiunto Carlucci- è solo una parte del disagio. Un altro problema, da non sottovalutare, è che durante le forti piogge in pratica restiamo intrappolati in casa, poiché le strade sono impercorribili. Inoltre, il flusso di liquido che invade la carreggiata, alto dai 5 ai 30 centimetri, non consente di notare i pozzetti ormai senza più coperchi. Infatti, la forte pressione dei liquidi presenti nell'unica conduttura, che convoglia acqua piovana e liquidi fognari, sposta i coperchi dalla loro posizione e li
Provincia Primo Consiglio
Stella in aula ma niente giunta E’ troppo presto
Un tombino esploso al Paip, in basso le grate divelte dal temporale in piazza Vittorio Veneto
trasporta a qualche metro di distanza. Restano, quindi, i tombini aperti, trasformati improvvisamente in trappole per automobilisti e pedoni». In contrada Giardinelle questa situazione si trascina da diversi anni. Durante l'ultima pioggia abbondante i residenti, dopo avere contatto inu-
tilmente i vari numeri di Pronto intervento, si sono dovuti accontentare di un paio di operai di Acquedotto lucano, i quali non hanno fatto altro che riposizionare i coperchi sui tombini scoperti. «Non c'era bisogno di Al -ha sottolineato Carlucci- visto che quella operazione spesso la facciamo noi residenti ogni volta dopo che ha smesso di piovere, proprio per evitare che qualcuno sbadatamente ci caschi dentro. Penso che le condotte siano sottodimensionate. Per arginare alla meglio il problema, è stato realizzato tempo fa un by-pass, evidentemente non perfettamente funzionante, visto che non riesce a raccogliere l'acqua e il liquame in eccesso, i quali si riversano perciò sulla strada, scoperchiando i tombini. Inoltre, in un canale a
cielo aperto si riversa l'acqua raccolta dal by-pass. Questo canale che trasporta liquami costeggia alcune abitazioni, prima di sfociare in un vicino torrente». Sono circa una quarantina le famiglie residenti in contrada Giardinelle che subiscono questo disagio. Tuttavia il problema riguarda, dal punto di vista dell'igiene e dell'immagine, tutta la città della M, dove, almeno quando piove, alcune strade non dovrebbero essere invase da tanta, diciamo così, maleodorante acqua. Anche in città ieri pomeriggio si sono registrati disagi notevoli, con le grate di piazza Vittorio Veneto letteralmente divelte dall’acqua torrenziali perchè intasate di fogliame. Diversi i negozi e le attività commerciali allagate. Biagio Tarasco
Alla chiesa dell’Addolorata l’addio al ragazzino investito in via Cererie
Oggi i funerali di Giulio SI svolgeranno oggi pomeriggio, alle ore 15.30 presso la chiesa dell’Addolorata di via Cererie, i funerali di Giulio Latorre, il ragazzino undicenne investito da un’auto venerdì 19 in via Cererie, a pochi passi dalla sua abitazione di famiglia. Lutto e cordoglio in città per la morte del bambino, che ha toccato una famiglia fulminata dall’evento. Sabato, in tarda mattinata, subito dopo la morte di Giulio, la famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi. Un bellissimo gesto di altruismo e umanità, che nobilita la me-
moria del ragazzino e rende onore alla sua famiglia. Al momento non si sa quanti e quali organi sarà possibile donare; Giulio ha sofferto per una settimana. Colpito alla testa dall’urto violento contro l’auto, condotta da una donna, sopraggiunta mentre rincorreva il pallone senza aver guardato la strada. Ha riportato ben tre ematomi alla testa, oltre a varie fratture. Le delicate operazioni a cui è stato sottoposto non gli hanno salvato la vita.
NON CI SARÀ questa mattina nella prima riunione del nuovo Consiglio provinciale l’ufficializzazione della nuova giunta da parte del neoeletto presidente Franco Stella salvo sorprese clamorose. L’obiettivo a cui la maggioranza ha lavorato fino alla tarda serata di ieri era quello di trovare un accordo sugli assetti che potesse portare a definire il nome del presidente del Consiglio. Ma il protrarsi della riunione, ancora in corso quando andiamo in stampa, e la necessità di chiarire una serie di aspetti non secondari fanno pensare che ci sia una sostanziale impasse nella maggioranza e che servirà ancora qualche giorno per dirimere i diversi nodi. Oggi dunque ci potrebbe essere solo la convalida degli eletti e null’altro a meno che, a tarda ora, la maggioranza non abbia trovato la quadra sul nome del nuovo presidente del Consiglio che dovrebbe andare al Pd ma non è detto che sarà del Pd. Stella intanto in questi giorni ha proseguito la sua presa di contatto con la struttura della Provincia. «Sarò un presidente con la porta sempre aperta, vicino ai cittadini ed ai dipendenti e pronto ad ascoltare le loro richieste» ha sottolineato presso la sala convegni della Mediateca provinciale nel corso di un incontro con i lavoratori di Ageforma, Biblioteca “Stigliani”, Centri per l'impiego, molti dei quali giunti anche dai paesi della provincia. “Con i cittadini ed i dipendenti - ha dichiarato Stella - bisogna dialogare ed allacciare rapporti costruttivi, perché sono espressione della società civile ed oggi la classe politica deve aprirsi alla società civile. La Provincia ha necessità di essere propositiva e concreta per rilanciare il suo ruolo ed il suo territorio, e per farlo bisogna anche valorizzare le eccellenze che possiede fra il proprio personale. Le Province non sono destinate a scomparire, come si dice da più parti, ma acquisteranno sempre più un forte potere economico e diventeranno protagoniste delle sviluppo locale, senza avere più bisogno di bussare ad alcune porte con il cappello in mano. A breve - ha aggiunto Stella - la nostra Provincia avrà deleghe importanti, come la gestione delle aree industriali, che negli ultimi anni sono attraversate da una profonda crisi. Il personale e le strutture di quelle aree passeranno sotto la nostra competenza, con la possibilità, quindi, di attingere e gestire investimenti regionali e nazionali, che serviranno per dare risposte concrete, senza perdite di tempo, alla preoccupante crisi occupazionale, soprattutto giovanile, che attanaglia la provincia materana».
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Matera
De Ruggieri: «Si è impegnato perché Matera acquistasse un suo ruolo culturale»
Un ambasciatore della città Aperta l’esposizione in omaggio a Dino Basaldella per “Le grandi mostre nei Sassi” IN occasione del centenario della nascita di Dino Basaldella (Udine 1909-1977), l'evento “Le Grandi Mostre nei Sassi” si è aperta con una mostra dedicata proprio all'artista friulano; inaugurata sabato pomeriggio presso il Musma, rimarrà aperta fino al 3 ottobre 2009. Purtroppo, ieri sera, l’esposizione non è stata fruibile a causa dell’allagamento degli ipogei di piazza San Francesco, verificatosi per effetto dei violenti acquazzoni abbattutisi sulla città. Sabato, alla cerimonia di presentazione dell’esposizione, curata dal critico d'arte Giuseppe Appella, che si è avvalso della collaborazione di un gruppo di giovani storici dell'arte che hanno indagato sui primi anni di Dino (Giovanni Bianchi, Paolo Campiglio) e di un amico dello scultore (lo scrittore e critico letterario Cesare Milanese), erano presenti membri delle istituzioni e i componenti del circolo culturale “La Scaletta”, che da 50 anni si occupa di cultura e s'impegna affinché Matera abbia un ruolo a livello internazionale. A introdurre e a coordinare la serie di interventi è stato Angelo Tarantino, che ha dato alcune informazioni sulla mostra che, allestita da Alberto Zanmatti nelle chiese rupestri Madonna delle Virtù e S. Nicola dei Greci (gran-
di sculture) e nelle Sale espositive del Musma (piccole sculture, gioielli, disegni), è stata promossa, come le precedenti edizioni, dal circolo La Scaletta insieme con il comune di Matera e il Musma, con il sostegno della regione e dell'Apt di Basilicata, della Provincia, della Camera di Commercio e della Fondazione Zétema di Matera, dell'Istituto Banco di Napoli Fondazione e della Total Italia spa Roma, dell'Italcementi. E' seguito l'intervento di Raffaello De Ruggieri, presidente della Fondazione Zetema che, visibilmente commosso, ha ricordato l'impegno e la passione con cui, insieme con i suoi “compagni d'avventura”, si è sempre impegnato affinché Matera avesse un ruolo vitale in campo culturale; e a questo proposito ha invitato la comunità a stringersi intorno al proprio territorio in un vincolo di appartenenza. Dello stesso parere il presidente del circolo La Scaletta, Nicola Rizzi, che ha ricordato come la vicinanza delle istituzioni e della comunità li abbia aiutati a raggiungere consensi positivi. Un omaggio al circolo La Scaletta, che ha raggiunto 50 anni di attività, è stato fatto dal sindaco Emilio Nicola Buccico, che ha elogiato questo gruppo che dal 1959 porta avanti attività culturali, mettendo la città
Due luglio, Ente camerale Commissione a lavoro per la vetrina più bella
L’inaugurazione della mostra di Basaldella nei Sassi (foto Videouno)
dei Sassi al centro del panorama culturale mondiale. «Nel 2019 ha detto il sindaco- Matera si candida come capitale della cultura europea; affinché questo accada dobbiamo fare insieme un percorso che porti la nostra città ad avere il successo che merita». Di una collaborazione stretta fra le istituzioni per la valorizzazione del nostro territorio hanno parlato sia il presidente della Provincia, Franco Stella e l’omologo regionale, Vito De Filippo. Ha chiuso la serie di interventi il critico Appella, che ha parlato
della mostra, che comprende 80 sculture, 50 disegni e 21 gioielli datati 1924-1975, provenienti da Musei e collezionisti privati, oltre a un ricco apparato di immagini, documenti e video, spesso inediti, raccolti nella mostra biobibliografica abitualmente tenuta nella biblioteca Scheiwiller annessa al Musma. Presente alla cerimonia Caterina, figlia di Dino Basaldella, che, commossa, ha ringraziato tutti per l'impegno profuso a favore della cultura. Mariangela Lisanti
ORIGINALITÀ, creatività e aderenza al tema della festa, sono i criteri di valutazione che la commissione della Camera di commercio ha adottato per premiare le vetrine di esercizi commerciali e di attività artigianali di Matera che, durante la Festa della Bruna, presenteranno proposte e allestimenti in tema con gli eventi della tradizione del 2 Luglio. La decisione è stata adottata dalla commssione, presieduta dal consigliere delegato Giovanni Schiuma e composta da esperti quali il maestro artigiano Michelangelo Pentasuglia e il presidente del comitato festeggiamenti Franco Palumbo. La commissione sarà al lavoro nei prossimi giorni per valutare gli allestimenti di negozi dislocati durante l'itinerario principale della festa. I primi cinque classificati riceveranno una targa ricordo e attestati di partecipazione agli altri. Una attestazione andrà anche ad altri esercizi, posti anche in altre zone della città, che si segnaleranno per l'attenzione data all'evento. L'iniziativa è stata promossa dalla Camera di commercio in collaborazione con le associazioni di categoria alfine di premiare e valorizzare le proposte più interessanti e originali, che concorreranno a creare un migliore clima di accoglienza durante la festa. matera@luedi.it
Bilancio dell’assessore Viti al “Wine festival”. Si lavora all’enoteca provinciale Allarme di Casertano del Sunia
Buoni i numeri del vino Con oltre 4.100 ettati la vitivinicoltura sta crescendo UNA vitivinicoltura vivace in netto rilancio che contribuisce, in maniera considerevole alla Produzione lorda vendibile regionale, con 4.100 ettari di superficie vitata, circa 4.000 aziende censite, 79 che imbottigliano e una produzione d'insieme di 7 milioni di bottiglie. Sono i numeri del comparto illustrati ieri mattina dall'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, nel corso della conferenza stampa di lancio del Matera Wine Festival. Giunto alla II edizione, l'evento promozionale, organizzato dal Consorzio di tutela Vini “Matera Doc”, si è concluso ieri in piazzetta Pascoli nel centro storico di Matera. Stand dei vini Doc e Igt lucani, visite guidate nelle cantine e nei Sassi di Matera e spettacoli animeranno le due giornate. Vi hanno preso parte, oltre al Consorzio organizzatore, i Consorzi di Tutela Vini dell'Alta Val d'Agri Doc, Consorzio Vini Doc Grottino di Roccanova, il Consorzio Aglianico del Vulture Doc, e ospite di riguardo per la prima volta presente in Basilicata il Consorzio di Tutela vini dell'Oltrepò Pavese. Le pregiate produzioni vinicole saranno fatte degustare dai sommelier della delegazione dell'Ais (Associazione sommelier italiana) di Matera. L'assessore Viti ha evidenziato che il comparto, seppure quantitativamente contenuto rispetto ai grandi numeri che esprime l'Italia, vede confermata, negli ultimi anni, quella tendenza verso produzioni altamente qualificate che incidono in modo significativo sulla quota di prodotto collocata sui mercati, testimonianza ne sono le affermazioni dei vini lucani all'ultimo Concorso internazionale del Vinitaly al quale per
la prima volta oltre a 10 Gran menzioni i vini lucani hanno guadagnato due medaglie di bronzo. Per tali motivi, le riconosciute potenzialità della Basilicata devono essere accompagnate da politiche tese alla riqualificazione di tale comparto nel quale si sta verificando anche una crescita di vini biologici. Nel fare presente che la crescita del comparto vinicolo è legata a quella del territorio e del turismo, Viti ha ricordato che il Dipartimento Agricoltura con i Consorzi di tutela e le Amministrazioni locali sta lavorando all'istituzione dell'Enoteca regionale, che avrà varie sezioni sul territorio regionale. Relativamente a quella materana, che sarà ubicata nei Sassi nei locali messi a disposizione dal Comune, la Regione Basilicata ha già dato una prima disponibilità di fondi. «L'enoteca -sottolineato l'esponente della Giunta regionale- dovrà puntare alla valorizzazione e alla promozione dei vini di qualità prodotti nel Materano, ma anche delle altre aree. La Struttura dovrà favorire le sinergie tra le produzioni vinicole e gli altri prodotti agroalimentari tipici regionali, oltreché incoraggiare l'interazione tra i produttori vitivinicoli e gli operatori del commercio». Tra i prossimi appuntamenti di rilievo l'assessore Viti ha ricordato il Congresso nazionale dell'Associazione sommelier che si terrà nel mese di ottobre tra Rionero e Matera. «L'appuntamento -ha concluso- sarà un momento fondamentale per approfondire la conoscenza delle nostre produzioni investendo anche nell'immagine d'eccellenza che il nostro territorio esprime». matera@luedi.it
«C’è tanta fame di case popolari» «IL Piano casa per l'edilizia sociale è impantanato da anni, le poche risorse disponibili non vengono utilizzate mentre aumentano di giorno in giorno le famiglie materane che versano in gravissime condizioni economiche dopo la chiusura di molti stabilimenti manifatturieri». A lanciare l’allarme è il segretario generale del Sunia, Franco Casertano, che evidenzia come «l'ultima graduatoria pubblicata per l'assegnazione delle case popolari, cui hanno partecipato circa 630 famiglie, risale al lontano 2006, mentre i pochi alloggi da realizzare sono circa un'ottantina la cui consegna è prevista alla fine del 2011. La realizzazione di una trentina di case convenzionate riservate peraltro a famiglie che possono pagare un affitto
in media non inferiore a 350 euro mensili la cui realizzazione è prevista fra non meno di un paio d'ann0,i non decolla. Nonostante continui solleciti del Sunia -prosegue Caserano- le notevoli richieste d'interventi di manutenzione degli alloggi non vengono soddisfatte. Nel campo delle assunzioni di personale, vi è una graduatoria bloccata ormai da anni mentre si assume personale a termine e si assegnano consulenze esterne, non comunicando tale operato sia al Sunia e tantomeno al Comitato Provinciale d'indirizzo per l'Edilizia residenziale. Abbiamo interessato, il presidente della Regione e l'assessore alle Infrastrutture affinché si possa giungere a breve alla risoluzione delle questioni anche se necessario commissariando l'Ater».
Un vigneto
Molto apprezzata la prima dell’artigiano Andrea Sansone per il “Mirabilia Dei”
Allievo ideale del grande Michelangelo UMILE ed affabile, l’artigiano Andrea Sansone ha riscontrato grande successo per l’inaugurazione di “Mirabilia Dei - Viaggio nelle meraviglie di Dio”. Grande flusso, sabato pomeriggio, non solo di istituzioni locali e regionali, quali l’arcivescovo, monsignor Salvatore Ligorio; il presidente del Comitato “Maria Ss.ma della Bruna”, Franco Palumbo, il neo presidente della Provincia Franco Stella; il presidente della Regione, Vito De Filippo, ma anche numerose e curiose comitive di turisti. Una mostra sacra che rimarrà visitabile ad ingresso libero fino al prossimo 11 luglio che preannuncia
un successo eclatante per il talento nostrano. Pittore, scultore, decoratore e restauratore, Sansone è emigrato molti anni fa in Brianza. Affascinato dall'arte classica, nello specifico da quella rinascimentale il trentaseienne ha scelto la chiesa del “Purgatorio di Matera” - in Via Ridola - per la sua prima mostra personale che si altera tra dipinti, riproduzioni, affreschi e bozzetti. L’artigiano materano doc, si è formato nella “Scuola del Fumetto” a Milano e in una bottega di decorazione e restauro. Dalla Creazione al Giudizio Universale, la mostra di pittura si snoda in un percorso spirituale travolgente. Le opere, realizzate con tecni-
che varie, sono raggruppate in tematiche che riproducono in parte alcuni dipinti che arricchiscono la volta della Cappella Sistina o sono presenti in altre chiese. «Lavorerò anche qui -ci ha detto a margine guardando il suo ricco tavolo da lavoro- ovviamente prima e dopo l' apertura al pubblico della mostra per ultimare lavori che mi sono stati commissionati. Spero che i duemila chilometri che ho fatto fare ai miei dipinti siano la testimonianza della mia personale campagna elettorale in cui esprimo una mia esperienza professionale e religiosa». Chi è il suo Maestro? Michelangelo. Ho avuto la sfortuna di
Folla alla mostra di Sansone
nascere dopo 500 anni. Il suo segreto? La costanza e l'umiltà. Maria Anna Flumero matera@luedi.it
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Matera 21
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
TAXI MATERA 3332685173
Lucia Toto per il secondo compleanno
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Ex convento, via ai lavori Il Comune di Matera ha appaltato all'associazione temporanea di Imprese “Michele Santovito e Aerclima srl” di Barletta (Ba) lavori a base d'asta per circa due milioni di euro, per il sistema museale di “Restauro e ristrutturazione dell'ex convento settecentesco di Santa Lucia Nova”, ubicato tra via La Vista e piazza Vittorio Veneto. Gli interventi, che riguardano il secondo lotto, dovranno essere portati a termine entro 24 mesi.
Cinquant’anni di Scaletta
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Auguri di un buon compleanno da parte di mamma Antonella, papà Augusto, dei nonni, degli zii e di tutti gli amici
FINO a fine agosto negli ipogei di San Francesco mostra documentaria sui cinquant’anni del Circolo La Scaletta. La mostra percorre le varie tappe dell'avventura culturale del Circolo che sono illustrate da oltre 60 pannelli. Sono anche esposte le varie pubblicazioni: dallo storico volume sulle chiese rupestri di Matera ai cataloghi delle grandi mostre.
Gli eventi dell’estate Stamattina, alle ore 11, nella Sala Giunta al sesto piano del Comune di Matera, sarà ufficialmente presentato il calendario di eventi “Estate 2009”, promosso dall'Amministrazione comunale. Alla conferenza stampa saranno presenti il sindaco e Emilio Nicola Buccico e il suo vice Saverio Acito; il dirigente dell'Ufficio Turismo, Giuseppe Gandi, e le associazioni che hanno collaborato alla realizzazione del cartellone. C’è attesa per sapere come il Comune riempirà le sere d’estate.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA GIUSEPPINA Via Nazionale, 238 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/261728
Croce verde Sert Cooperativa Associazione
0835/262260 0835/336882 0835/331314
0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Mirabilia Dei di Sansone L'ARTISTA materano Andrea Sansone, dopo aver avviato la sua attività artistica a Monza, ritorna nella città dei Sassi per presentare la sua prima mostra personale di "arte sacra". Mirabilia Dei offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare dipinti, riproduzioni, affreschi, bozzetti a matita e tante altre opere d'arte. Si tratta naturalmente di opere a tema religioso che creano un percorso attraverso le meraviglie di Dio, dalla creazione dell'uomo al giudizio universale. E le opere saranno esposte non a caso in una delle più belle chiese presenti al piano del centro storico cittadino, quella del Purgatorio. Appuntamento per l'inaugurazione è stato sabato 27 giugno, presso la chiesa del Purgatorio in via Ridola a Matera. Si potrà visitare fino all’undici luglio.
Giornata della sclerodermia Si celebra oggi la prima Giornata europea per la lotta alla sclerodermia. In tale occasione il Gruppo Ninfea, malati di sclerodermia di Matera e provincia, ha appreso dagli organi di stampa che nelle città pugliesi i reumatologi delle strutture pubbliche danno la possibilità ai cittadini di sottoporsi alle visite specialistiche per uno screening gratuito per la prevenzione della malattia. La sclerodermia è una patologia autoimmune che colpisce la pelle e provoca danni sia alle mani che ai piedi con l'insorgenza di ulcere molto dolorose e anche agli organi interni come cuore, polmoni, esofago,reni etc. Per la prevenzione è necessario il capillaroscopio, uno strumento utile a visionare preventivante l'insorgenza della stessa. A Matera a breve, l'ospedale “Madonna delle Grazie” verrà munito del capillaroscopio e in tal modo anche gli abitanti della città e provincia potremo fare prevenzione e cura in sede.
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Transformers La vendetta del caduto 19 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala Riservata •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Un’estate ai Caraibi 18 - 19,50 - 21,45
•CINEMAANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Una notte al museo 2 19,30 La fuga 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Antichrist 19,30 Che L’argentino 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva CINEMA MOJTO Generazione 1000 euro 22,15
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Lunedì 29 giugno 2009
Montalbano Dubbi del Pd sulle effettive motivazioni della sospensione
Concorsi comunali ancora nel mirino MONTALBANO JONICO - Il Pd di Montalbano Jonico, in una nota, ha riportato l'attenzione alla questione dei concorsi comunali, banditi e poi annullati dall'Amministrazione Giordano. «A distanza di qualche tempo -si legge- da una nota del Pd di Montalbano riguardante i ritardi dell'Amministrazione nell'espletamento dei concorsi comunali e il loro successivo annullamento, la Sezione del Pd continua a tenere desta l'attenzione su questo tema. Mentre l'Amministrazione festeggia per il riconoscimento del titolo di città, ottenuto da Montalbano, a cui noi comunque partecipiamo, il Pd riflette invece su quanto è successo nella Casa comunale. Infatti, è notizia di qualche giorno fa -sottolinea la nota- che, a seguito di un esposto, gli atti relativi all'assunzione di tre agenti di Polizia Municipale,
Metaponto
di un autista e di un bibliotecario sono stati prelevati per essere sottoposti a verifica delle autorità giudiziarie al fine di chiarire se ci sono state anomalie nel bandire i concorsi suddetti e nel loro successivo annullamento. Da quanto ci risulta, il sindaco Leonardo Giordano, in una seduta di Consiglio, ha affermato che l'annullamento era necessario perché il Regolamento comunale fornitogli dagli impiegati era vecchio e non rispondente ai criteri stabiliti in sede di espletamento di concorso. Ma noi ci chiediamo come è stato possibile per il nostro primo cittadino che siede in Consiglio da ben trent'anni, che è già stato sindaco e che è comunque corresponsabile degli atti amministrativi avere avuto una svista così macroscopica su un provvedimento di tale importanza?». Anna Carone
Il centro abitato di Montalbano Jonico, dove sono stati ritirati i bandi di concorso del Comune
A spasso con un’ascia Denunciato un 37enne IRSINA - E’ stato denunciato a piede libero, l’uomo 37enne di Irsina, sorpreso dai carabinieri mentre si aggirava per le vie della città con un’ascia. Tutto è iniziato venerdì da una singolare, quanto allarmante, notizia al servizio di emergenza 112: un uomo, in evidente stato confusionale, girava per Irsina brandendo un’ascia di grosse dimensioni, causando panico e confusione tra la popolazione, impaurita ed allarmata. Immediatamente, è stata predisposta una battuta di ricerca, al fine di rintracciare l'autore di tale insano e pericoloso gesto. L'esito di tali ricerche non si è fatto attendere: infatti, l'attenzione dei carabinieri della locale Stazione si è concentrata sul 37enne del posto, che, alla
vista dei militari, si è allontanato con passo svelto, trasportando uno zaino sulle spalle. Da subito, vista l’evidente la pericolosità dell’uomo, non solo perché era, verosimilmente, armato, ma anche perché, in passato, lo stesso aveva dato segni di squilibrio. Superati gli indugi, gli uomini dell'Arma lo hanno bloccato e sono riusciti a sfilargli dalle spalle lo zainetto: effettivamente, all'interno hanno rinvenuto un ascia di 64 cm di lunghezza e con una lama lunga 17 cm, quindi sottoposta a sequestro. L'uomo, che non ha saputo dare spiegazione di tale insolito “bagaglio”, è stato, dunque, denunciato in stato di libertà per porto abusivo di arma in luogo pubblico e per minacce aggravate.
Appello dell’imprenditore Grippo: «Si lavori alla vera difesa della costa»
Videoclip per lanciare la nuova spiaggia Oggi iniziano le opere nell’area alla sinistra del fiume Basento
Ripascimento, ultima fase
METAPONTO - «Sappiamo che i turisti non sono pienamente soddisfatti della situazione che stanno trovando, ma questo è solo un disagio temporaneo». Questo l'ennesimo messaggio lanciato dall'associazione metapontina “Leucippo”. «Il nostro invito -ha detto il presidente Gianfranco Sortiero- è quello di non lanciare messaggi e slogan che vanno a colpire il territorio e soprattutto gli enormi sforzi che noi operatori stiamo portando avanti dal lontano dicembre, periodo che registrò le due violante mareggiate. Certo -ha continuato il giovane presidente metapontinosapevamo che i lavori avrebbero creato qualche disagio; ma questa difficoltà, e vorrei sottolinearla per l'ennesima volta, non durerà per molti giorni ancora. Si è vero, la sabbia che viene messa genera la colorazione dell'acqua, un effetto che è del tutto naturale e che scompare in pochi giorni. Infatti, l'invito che noi facciamo è quello di osservare il tratto di costa dove i lavori sono iniziati per prima per poter notare che la colorazione della sabbia e del mare hanno iniziato a prendere il loro colore naturale. Noi operatori siamo da mesi in prima linea per la difesa del territorio e dell'immagine. I nostri turisti trovano un pò di disagi, gli stessi che stiamo affrontando noi per dare un volto nuovo alla spiaggia; quello del suo passato glorioso. Inoltre, è in progetto anche un videoclip che, a lavori terminati, sarà girato per promuovere il volto bello della nostra spiaggia. Questo sul fronte ripascimento, mentre su quello del turismo non possiamo essere felici dopo l'ultimo weekend che ha visto la pioggia protagonista. Certo, per questo fine settimana ci aspettiamo un andamento contrario, anche se la bassa pressione non accenna a lasciare l'Italia. Per oggi (domenica per chi legge ndr), guardando i programmi meteorologici, ci aspettiamo una giornata con il sole. Quindi -ha concluso Sortiero- l'invito per questa domenica, ma anche per l'intera estate, è di venire a Metaponto». fa.si.
BERNALDA - Il ripascimento sulla spiaggia di Metaponto entra oggi nella sua fase finale. Da sinistra a destra i camion portano sabbia davanti ai lidi e alle zone più colpite della costa di Metaponto. Da stamane, a essere interessata da questa misura straordinaria sarà la parte sinistra Basento, guardando il mare. A portarci a conoscenza di questo è stato Vincenzo Grippo, del lido “Galapagos”. Quindi, le misure sembrano quasi agli sgoccioli con un'opera che ha interessato tutta la costa. Ma nelle parole di Grippo non c'è solo il presente e il futuro della spiaggia più bella della costa metapontina, ma anche il passato, un tempo ormai andato che lo stesso definisce «di grande impatto sul territorio». Infatti, l'imprenditore ci ha portati a conoscenza di un giornale, “Il Corso”, che di fatto negli anni ‘80 descriveva la vita di Bernalda e Metaponto. «Lunedì (oggi per chi legge ndr) -ci ha confermato Vincenzo Grippo- inizieranno i lavori di ripascimento anche in questo tratto di fascia costiera. Un'opera -ha continuato l'imprenditore locale- che segue la scia di quanto già portato a termine nella parte centrale di Metaponto. Quindi, la sabbia, arriverà dagli Argonauti, da zona Campagnola e dalla cava D'Alessandro. Rispetto all'anno scorso ho perso cinque file di ombrelloni, naturalmente ora speriamo di recuperarne quante più possibili per arrivare al numero degli anni passati. Naturalmente, questi lavori, non devono farci dimenticare l'impatto e l'effetto che l'erosione ha su questo tratto di costa. Il ripascimento va bene, ma poi devono seguire le giuste azioni a difesa della costa. Ecco, io qui vorrei riportare una frase dell'assessore regionale, Innocenzo Loguercio detta durante un'incontro con noi operatori, ovvero: “Basta con gli studi e fuori gli scienziati seri”. Ecco, questa è una frase che io appoggio a pieno in quanto, come detto dall'assessore Loguercio, servono i piani e non più le carte da studiare e le ipotesi da vagliare. A Metaponto la situazione non è rosea e questo deriva dalla mal gestione da parte della politica, da sinistra a destra, negli ultimi 20-30 anni. E proprio parlando di passato, qualche giorno fa mi sono imbattuto in una copia di un giornale, Il Corso, che veniva stampato a Bernalda negli anni 80'. Ecco, in queste pagine si legge di una città che pullulava di iniziative e di eventi. Ma ora tutto questo dov'è finito? Dove sono tutti questi gran-
Qui sopra il lido metapontino “Galapagos”, in basso l’imprenditore Vincenzo Grippo con la copia de “Il Corso” in cui si parlava per la prima volta dei danni delle barriere frangiflutto e una delle ruspe da oggi di nuovo in azione
di eventi? Mi riferisco a concerti, manifestazioni socio-culturali e tanto altro ancora. Inoltre, sempre su questa copia si legge di una notizia che fa pensare e dice: “Wwf: quei frangiflutti inquineranno il nostro mare”. Ecco da questo allarme si è passati a quello di una costa che ri-
schia, negli anni, di non esserci più. Una notizia che fa capire che l'effetto erosione ha delle radici nel passato e che quindi in 20-30 anni nulla si è fatto. Ed ecco allora che ritornano le parole dell'assessore Loguercio, che ha parlato di scienziati con i progetti in mano e non di studiosi
con i libri sotto al braccio. Vorrei ricordare -ha concluso Grippo- che Metaponto non è di Vincenzo, ma è di tutti; Metaponto non è solo passato e presente, ma soprattutto futuro». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
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24 Matera e provincia
Consegnato all’ambasciatore italiano in Romania, Mario Cospito, l’Arancio d’oro 2009
Festa per Montalbano città Primo evento delle celebrazioni dopo il riconoscimento di Napolitano MONTALBANO JONICO Nell'ambito delle manifestazioni per l'attribuzione a Montalbano Jonico del titolo di città, come decretato lo scorso 2 aprile dal presidente della Repubblica, si è svolta sabato sera la cerimonia di assegnazione del premio “Arancio d'oro”, destinato ad italiani distintisi nel mondo, andato quest'anno all'ambasciatore italiano in Romania, Mario Cospito di origine policorese. La manifestazione, organizzata dall'Amministrazione comunale e dalle associazioni: Forum Giovanile, Apta, Pro loco, Euterpe e Protezione civile, è stata incentrata, in modo particolare sull'accoglienza dei cittadini rumeni, che in modo sempre più copioso risiedono nella città di Lomonaco. Ha presieduto la cerimonia il sindaco, Leonardo Giordano e, particolarmente significativo il saluto portato all'ambasciatore Cospito, prima in lingua romena, poi in italiano, da una cittadina rumena che da anni vive e lavora a Montalbano. L'auspicio è una sempre maggiore collaborazione fra i due Stati e i due popoli, a maggior ragione da quando anche la Romania è un Paese comunitario. L'ambasciatore che ha ricoperto, negli anni, prestigiosi incarichi: plenipotenziario in Romania, console in Sudafrica, Consigliere diplomatico in Canada e, per anni, ha prestato il suo servizio al Ministero degli Esteri, da parte sua, ha rinnovato l'impegno a favore degli immigrati romeni, riconoscendo, altresì, il forte legame nelle origini che vige tra i due popoli, tanto che l'inno
Un momento dell’incontro celebrativo per Montalbano città, svoltosi sabato sera, quando l’Amministrazione comunale ha assegnato all’ambasciatore italiano in Romania Mario Cospito il premio “Arancio d’oro 2009” che dà ai lucani divenuti famosi all’estero
nazionale rumeno ha chiaro un riferimento all'Italia nel riconoscimento dell'opera dell'imperatore Traiano. Oltre all'intera Giunta municipale, presenti: il vicecapitano Pomidoro della Compagnia carabinieri di Policoro, che ha anche consegnato il premio, il comandante della Stazione dei carabinieri di Montalbano, Domenico Laviola, il maresciallo della Polizia Municipale, Nicola Reho. Il passaggio ufficiale da Comune a Città è stato simboleggiato da un agente di Polizia Municipale che dopo aver picchettato il gonfalone dismesso è passato al rinnovato stendardo con su scritto “Città di Montalbano
Jonico”. A tutti i presenti è stata, altresì, donata una piantina della Città, realizzata nei mesi scorsi dal comune e sponsorizzata dai commercianti di Montalbano, con evidenziati itinerari: storico-culturale, gastronomico, ambientale. Ha preceduto il buffet conclusivo l' esibizione del duetto chitarra-sassofono di due artisti montalbanesi: Giuseppe Grieco e Salvatore Frammartino. La cerimonia di sabato sera, è la prima in programma per le celebrazioni del riappropriato titolo di Città per Montalbano che già, infatti, lo fu in un glorioso passato. Anna Carone provinciamt@luedi.it
Grottole Esperti a confronto e consigli sulla prevenzione
Come non trascurare il cuore GROTTOLE - Grande successo di pubblico, non solo addetti ai lavori, per il primo congresso sulla cardiopatia ischemica, “Simposio -Grottole Cuore 2009”, svoltosi nella giornata di sabato presso l'Aula Magna della scuola Media “De Gasperi”di Grottole. Il convegno, presieduto da Tommaso Scandiffio, è stato svolto con il patrocino del Comune di Grottole, dell’Asm (azienda sanitaria materana) e dell'Ordine Medici di Matera. Per i grottolesi è stata una giornata formativa: nella mattinata, oltre a Scandiffio (Direttore Cardiologia-Utic Ospedale Matera) e a Vito Gaudiano (Direttore generale Asm), hanno parlato i vari cardiologi Peragine, Autera, Calculli, Troito e La Terza dell'ospedale di Matera e Miranda, Caso, Giannuzzi dell'ospedale “Monadi” di Napoli. Nel pomeriggio, invece, si è svolto il programma infermieristico presieduto da Maria Chietera (coordinatrice Utic), Patrizia Cardascia e Giovanna Rondinone del Distretto sanitario di Grottole. Il convegno è stato accreditato presso la sezione “Ecm” del ministero della Salute in Ordine alla definizione dei crediti formativi, per cinquanta medici (nelle discipline di Cardiologia, Internistica e Medicina Generale) e per trenta infermieri. L'assegnazione dei crediti formativi, era subordinata alla partecipazione effettiva all'intero
Il convegno a Grottole
programma formativo e alla verifica dell'apprendimento tenutasi con la compilazione di alcuni questionari Emc. Il Simposio è stato organizzato dal cardiologo Pasquale La Terza che, essendo tra l'altro assessore alla Salute del Comune di Grottole, ha voluto ad ogni costo avvicinare i cittadini del proprio paese alla “Politica della salute”, con l'intento di fornire la migliori informazioni sulla cardiopatia ischemica, patologia tra le più diffuse al giorno d'oggi che, però, può essere prevenuta seguendo alcune regole per vivere in perfetta salute. «L'intento principale di questo incontro -afferma La Terza- è quello di creare un rapporto più stretto tra l'ospedale e il territorio locale attraverso il ruolo intermediatore del Distretto sanitario». Durante la mattinata si sono af-
frontati temi molto specifici come la “Terapia antiareggiante del perioperatorio”; “l'emergenza regionale Coronaria”; “il ruolo delle statine nella cardiopatia ischemica”; “la prevenzione cardiovascolare nell'anziano” e la presentazione di alcune nuove tecnologie in ecocardiografia e dell'Imaging cardiovascolare. Molto più semplice, e quindi, comprensibile a tutti, è stato il programma infermieristico pomeridiano che si concentrato maggiormente sulla figura del paziente; si è discusso, infatti, sul processo di assistenza, sul determinante ruolo dell'infermiere e sull'assistenza del cardiopatico a domicilio. Si è parlato soprattutto di educazione alla salute e, quindi, migliorare lo stile di vita e riguardare alcune abitudini, e di politica della salute, caratterizzata dall'importanza dell'attività fisica, dei controlli sanitari, dell'alimentazione e della riduzione dello stress emotivo, tutti elementi fondamentali per prevenire la cardiopatia ischemica sia delle coronarie, sia delle altre arterie. Proprio per migliorare la qualità della vita del paziente cardiopatico e di eliminare i problemi sociali (accettazione della malattia), psicologici e patologici, si è proposto di migliorare il processo di assistenza per i pazienti e la collaborazione quotidiana tra gli stessi ed i medici attraverso la figura intermediatrice dell'infermiere. Carlo Amodio
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Confederations Cup Gli statunitensi in vantaggio di due reti si fanno raggiungere e superare Ma la squadra di Dunga ha sofferto
Usa show, Brasile in rimonta La Seleçao trionfa nella finale: doppietta di Luis Fabiano e rete di Lucio STATIUNITI BRASILE
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USA (4-4-2): Howard 6.5; Spector 6, Onyewu 6, Bocanegra 6, Demerit 6; Feilhaber 6 (30'st Kljestan sv), Clark 6 (42'st Casey sv), Dempsey 6.5, Donovan 6.5; Davies 6, Altidore 6.5 (30'st Bornstein 5.5). In panchina: Robles, Guzan, Pearce, Torres, Califf, Wynne, Adu, Beasley, Guzan. Allenatore: Bradley 6 BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar 6; Maicon 7, Lucio 7, Luisao 6, Andre Santos 6; Gilberto Silva 6, Felipe Melo 6.5; Ramires 6 (21'st Elano 6), Kakà 6.5, Robinho 7; Luis Fabiano 7.5. In panchina: Victor, Gomes, Victor, Daniel Alves, Miranda, Josuè, Julio Baptista, Kleberon, Pato, Nilmar. Allenatore: Dunga 6.5 ARBITRO: Hansson (Svezia) 6 MARCATORI: 10' pt Dempsey, 27' pt Donovan, 2' st Luis Fabiano, 29' st Luis Fabiano, 39' st Lucio NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori:
53mila circa. Ammoniti: Bocanegra, Felipe Melo, Andre Santos, Lucio. Angoli: 10-5 per il Brasile. Recupero: 1'pt e 3'st. JOHANNESBURG (SUDAFRICA) – Gran primo tempo degli USA e ripresa quasi tutta del Brasile che ha rimontato due gol, ha segnato il terzo e ne ha sfiorato parecchi. Dopo i gol di Dempsey e Donovan, la doppietta di Luis Fabiano e il gol di Lucio hanno deciso la Confederatiois Cup. Ma l’exploit degli USA è stato qualcosa di importante perchè forse adesso il «soccer» potrà trovare consensi in una nazione che non lo ha mai amato. Pensate solo che nessun giornale americano ha mandato inviati in Sud Africa. D’altro canto, l’epilogo di questa Confederations ci ha tolto alcune certezze: le difficoltà del Brasile (che ha convinto solo con gli azzurri...), della Spagna e dell’Italia e la crescita di statura degli USA, del Sud Africa e - in parte dell’Egitto, ci hanno confermato che ovunque il calcio sta crescendo e il prossimo Mondiale, in Suda-
frica, potrebbe riservarci delle sorprese ulteriori. Il vantaggio USA, dopo un inizio blando del Brasile, è arrivato al 10' py con un lancio da destra di Spector per Dempsey che ha toccato di destro in modo scomposto ma efficace, tagliando fuori Lucio e J.Cesar. Poi, un formidabile contropiede Donovan (dal centro) - Davies (a sinistra) - Donovan (al centro), con bel cambio di piede (destro-sinistro) e tiro imparabile alla sinistra di J.Cesar ha fatto scivolare la partita in mani americane. Il gol di Luis Fabiano (controllo e girata di sinistro imprendibile per Howard) dopo un minuto della ripresa, ha riaperto la partita. Il pareggio verde-oro al 29’: Kakà da destra ha colpito la traversa e L. Fabiano ha segnato di forza con un colpo di testa. Il gol di Lucio al 39’ di testa su angolo da destra su angolo da destra ha dato il successo al Brasile. Vittoria meritata nella ripresa, ma molto più travagliata di quanto si potesse pensare. Bene gli USA, nonostante la sconfitta.
L’esultanza di Lucio per il 3-2 Sopra: la gioia di Donovan e quella dei verdeoro
TERZA CATEGORIA
BASKET B DILETTANTI
MINIBASKET IN PIAZZA
Il Sant’Angelo batte il Pietrapertosa e sbarca in Seconda
Cluadio Vandoni nuovo allenatore del Bernalda
Edizione 2009 in archivio col successo di Rieti
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alle pagine 36 e 37
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Sport
Confederations Cup. Un gol di Xabi Alonso porta i campioni d’Europa al terzo posto
Spagna a fatica sul Sudafrica Le Furie rosse sotto a pochi minuti dal novantesimo vincono all’overtime SPAGNA SUDAFRICA
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Squilli di tromba da Madrid
Presentazione hollywoodiana per Ricardo Kakà
dopo i supplementari SPAGNA (4-3-1-2): Casillas 6.5; Arbeloa 6, Albiol 6, Pique 6, Capdevila 6; Cazorlo 5.5, Xabi Alonso 6, Riera 6; Sergio Busquez 5.5 (36' st Llorente sv); Villa 6 (11' st Silva 6), Fernando Torres 5.5 (11' st Guiza) 7.5. In panchina: Marchena, Puyol, Pablo Hernandez, Xavi, Fabregas, Diego Lopez, Sergio Ramos, Reina, Sergio Mata. Allenatore: Del Bosque 6. SUDAFRICA (4-2-3-1): Khune 6.5; Gaxa 6, Booth 6, Mokoena 6, Masilela 6; Dikgacoi 6, Sibaya 6; Pienaar 6 (19' st Mphela 7), Tshabalala 7 (38' st Mhlongo sv), Modise 6 (24' st Van Heerden 6.5); Parker 6. In panchina: Fernandez, Davids, Mdledle, Fanteni, Moon, Khumalo, Mashego, Baloyi, Gould, Allenatore: Joel Santana 6.5. ARBITRO: Mathhew Breeze (Austria) 6. RETI: 28' st, 48' st Mphela, 43' st, 44' st Guiza, 2' sts Xabi Alonso. NOTE: Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 20 mila circa. Ammoniti: Sergio Busquez, Pienaar, Pique, Mphela, Albiol, Masilela, Llorente Angoli: 4-3 per il Sudafrica. Recupero: 1' pt; 4' st; 1'pts, 0'sts. RUSTENBURG –Ci sono voluti i tempi supplementari, ma alla fine la Spagna ha sconfitto per 3-2 i padroni di casa del Sudafrica classificandosi al terzo posto della Confederations Cup di calcio. Per gli iberici, che sognavano la conquista del trofeo in finale contro il Brasile, un consolatorio piazzamento di ripiego; per i Bafana Bafana, invece, l’ennesimo dispiacere dopo il ko in semifinale a tempo quasi scaduto proprio
Guiza esulta dopo il gol del momentaneo vantaggio della Spagna messo a segno nel finale dei tempi regolamentari
contro la Selecao di Dunga. Decisivo nell’economia della partita è il 43' minuto della ripresa, lo stesso in cui il verdeoro Daniel Alves aveva trasformato la punizione dell’1-0 finale col Sudafrica. Stavolta, a 120 secondi dal triplice fischio finale, è l'attaccante della Spagna Daniel Guiza a colpire la squadra allenata da Joel Santana. Sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa (frutto della rete di Mphela al 28' della ripresa), e con i 30 mila spettatori del Royal Bafokeng Stadium già in festa, la punta in forza ai turchi del Fenerbahce pareggia e, dopo appena un minuto, infila ancora il portiere sudafricano Khune con un cross dalla sinistra la cui traiettoria beffarda si spegne all’incrocio dei pali. Sul 2-1 per le 'furie rossè, e a una manciata di
secondi dallo scadere, lo stadio comincia a svuotarsi e il trambusto provocato dalle trombette vuvuzela si abbassa di qualche decibel. Sembra finita. Non lo è: al terzo minuto di recupero concesso dall’arbitro australiano Breeze, è ancora Mphela a centrare la porta di Casillas con una punizione dalla distanza che batte il numero 1 iberico sul suo palo. Il 2-2 porta le squadre ai supplementari ma stavolta Casillas abbassa la saracinesca e salva il risultato prima sul solito Mphela (vero incubo della coppia centrale di Del Bosque composta da Albiol e Piquè), poi sull'altro attaccante Parker. Nella Spagna, invece, usciti sia Villa che Torres (per entrambi prestazione insufficiente) è Silva a rendersi pericoloso con un colpo di testa in area fer-
mato con la mano da Mhlongo: sarebbe rigore ma Breeze dice che si può continuare. In avvio di secondo tempo supplementare ecco quindi la giocata che chiude l’incontro. Booth, unico calciatore bianco dei Bafana Bafana, commette fallo su Llorente. A incaricarsi del tiro, dal vertice sinistro dell’area di rigore, è il centrocampista del Liverpool, Xabi Alonso, la cui battuta taglia tutta l’area e, senza deviazioni, si infila alle spalle di Khune per il 3-2 finale. La Spagna campione d’Europa saluta quindi il Sudafrica con un terzo posto al di sotto delle aspettative e la speranza di fare meglio tra un anno, quando bisognerà tornare in Sudafrica per giocare il Mondiale. I padroni di casa, , dovranno invece lavorare molto sulla concentrazione.
MADRID – Si preannuncia una presentazione 'hollywoodianà, che conquisterà la prima serata di tutte le reti televisive spagnole e che verrà seguita anche in Asia e in Brasile. Tutto in onore di Kakà. Il Real Madrid ha ufficializzato sul proprio sito internet che la presentazione del calciatore è fissata per martedì 30 giugno. Non alle 21, come aveva anticipato il sito del quotidiano spagnolo 'As', ma alle 20.30. Sempre stando al sito del Real Madrid, Kakà verrà presentato al centro del campo del Santiago Bernabeu e sarà lì che verrà svelato il numero della maglia che indosserà il fuoriclasse brasiliano. Secondo 'As' sono più di 500 i gior- Kakà saluta i milanisti nalisti accreditati, più di 50 le tv che seguiranno l'evento e circa 50mila i tifosi che affolleranno gli spalti dello stadio madrileno. Come ricorda il portale del club blanco, non sarà la prima volta che l’ex milanista scenderà in campo al Santiago Bernabeu. Ha già giocato nel mitico impianto madridista nel 2002, quando ancora vestiva la maglia del San Paolo e aveva appena 20 anni. Kakà faceva parte di una selezione internazionale che partecipò alla partita del centenario del Real Madrid, insieme a campioni affermati del calibro di Maldini, Baggio, Ballack e altri ancora. «Kakà – ricorda il sito del Real Madrid – era uno sconosciuto, ma si fece subito apprezzare con le sue giocate e un gran gol».
Si punta sul madrilista Diarra
QUI DZEKO
Il calcio italiano alle prese con la crisi cerca soluzioni
«Il Wolsburg non mi lascia»
Il gigante di carta Tutti i desideri
WOLFSBURG – «Devo restare al Wolfsburg perchè la società non mi lascia andar via». Edin Dzeko è deluso dalla piega che ha preso la trattativa che lo vede protagonista; lui voleva il Milan, ma i campioni di Germania lo ritengono assolutamente incedibile e allora il sogno forse resterà tale. «L'allenatore (Armin Veh, ndr) mi ha detto che devo rimanere qui – spiega l’attaccante bosniaco ai microfoni di Sky Sport 24 -, che abbiamo grandi ambizioni per la prossima stagione sia in Bundesliga che in Champions League e che quindi i migliori giocatori devono rimanere. Tutti sanno che il Milan è la squadra dei miei sogni, ma non posso farci nulla». Galliani e il Milan non si arrendono, ma Dzeko è sempre più lontano e il club rossonero potrebbe a questo punto concentrarsi sull'alternativa Adebayor. Che non è certo un ripiego,
Bilanci in rosso e boccata d’ossigeno dalle tv di FRANCO ZUCCALA' MILANO – Anche a causa della «Legge Beckham» (che aiuta gli spagnoli a comperare assi, invogliati della bassa tassazione di cui godono i...lavoratori stranieri), una mattina ci siamo svegliati e abbiamo scoperto di essere diventati (al di là della nostra discutibile grandeur) incapaci di vincere e pieni di giocatori d’oltre confine spesso scarsi, mentre quelli bravi hanno cominciato a fuggire verso lidi più appetibili economicamente e sportivamente. Le disavventure delle nostre Nazionali, che hanno fatto seguito a quelle dei club, ci hanno finalmente aiutato a capire che «forse» bisogna cambiare registro. Alcuni illustri scialacquatori così hanno fatto ammenda: andando avanti così non ci sarà trippa per gatti e la Lega Professionisti – che è il motore economico della confindustria del pallone – si è messa nelle mani di un manager che dovrà guidarla sulla strada della redenzione e, se sarà il caso, prendersi le responsabilità di ciò che non va, liberando le coscienze dei dirigenti. Chi sa far bene di conto ha infatti scoperto che negli ultimi anni le nostre società hanno buttato dalla finestra due miliardi di euro
Zlatan Ibrahimovic
(media 200 milioni l’anno) in un calciomercato spesso insensato e che tuttavia continua a fiorire in tutta la sua bellezza, anche se - dicono tutti affranti – non ci sono più soldi. È emerso pure il fatto che gli extracomunitari (83 nel 2004) sono ora più di 300. Ci si sta persino rendendo conto che 132 club prof sono troppi. Ma ciononostante si è concretizzata la spaccatura fra le società di serie A (ricche: si fa per dire) e di B (malandate e non si fa solo per dire). Le sconfitte dei clubs (zeppi di stranieri) nelle Coppe, ma non solo, sono state addebitate agli errori dei tecnici (Ranieri, Ancelotti hanno pagato), al destino cinico e baro, ai capitali stranieri sulla cui provenienza non si indaga troppo (pecunia, notoria-
mente, non olet) che aiutano i club inglesi a primeggiare mentre le società spagnole, come detto, godono di una tassazione più favorevole per i calciatori stranieri. Tornando ai colori azzurri, finchè le nostre Nazionali si erano tenute su con i risultati, avevamo avuto l'impressione che il calcio «italiano doc» fosse fuori dalla crisi, poi la Confederations Cup e gli Europei Under 21 ci hanno riportati alla triste realtà. Ora si dice senza mezzi termini che siamo tutti scarsi: si è passati insomma dalle tronfie esibizioni di ricchezza alla voglia di grandi mea culpa. La cessione di Kakà (giuistificata con motivi di bilancio) e quelle (ventilate) di Ibrahimovic, Maicon, Pirlo ecc. hanno fatto temere un imminente crollo del palazzo di cartapesta e di cambiali che governa il calcio. Ma l’edificio non crollerà, statene certi, perchè c'è gente che ci campa, anche nell’indotto, e perchè in fondo il pallone sostituisce tante altre cose più serie, nella vita di molti italiani. Presto vedremo calcio a pranzo e a cena durante il week-end e così i nostri squattrinati clubs passeranno da 800 a 1000 milioni di introiti dalle tv. Una robusta boccata di ossigeno.
della Juventus
TORINO – Si è già aggiudicata le giocate del brasiliano Diego. E ha blindato la difesa con il ritorno di Cannavaro. Ma la Juventus non vuole fermarsi. Mercoledì inizia ufficialmente il calciomercato e sono numerose le trattative messe in piedi dai dirigenti di corso Galileo Ferraris per fornire a Ciro Ferrara i giocatori giusti con cui dare l’assalto a scudetto e Champions League. LE PRIORITA', UN TERZINO SINISTRO E UN REGISTA - In cima alla lista della spesa, sul taccuino del ds Alessio Secco, ci sono un terzino sinistro e un regista. Per il primo ruolo il nome gradito è quello del nazionale Fabio Grosso, ora al Lione; mentre per il secondo si spera ancora di trovare un accordo con l'Udinese per D’Agostino. Ma le alternative non mancano: in difesa piacciono anche Dessena e, novità delle ultime ore, il brasiliano Andrè Santos del Corinthians e il sudafricano Tsepo Masilela. In mezzo al campo, invece, sono gettonati anche il laziale Ledesma, il maliano Diarra, del Real Madrid, e l’olandese Sneijder, pure lui in forza alle merengues.. CESSIONI, VENDERE PER FARE CASSA. Prima, però, bisogna vendere
per fare cassa. Già entrati otto milioni dalle cessioni di Criscito al Genoa (5,5 milioni) e di Mellberg ai greci dell’Olympiakos (2,5), ci sono da sistemare i giocatori che non rientrano più nei piani del club. Come Almiron, quest’anno alla Fiorentina, che piace all’Atalanta, Zalayeta (su di lui l'Espanyol) e Paolucci (Siena e Parma). Dopo l’addio al calcio di Nedved, in partenza c'è anche l'altro laterale di centrocampo, Marchionni, che potrebbe finire alla Fiorentina. Pronto all’addio anche Trezeguet, da mesi ormai in rotta con la società. E c'è da piazzare anche Poulsen, che ha rifiutato il Fenerbahce. I SOGNI, GIUSEPPE ROSSI, CHAMAKH E MUTU. La crisi non ammette voli pindarici ma, se il mercato lo renderà possibile, la Juve cercherà di accontentare i suoi tifosi con un colpo da novanta. Il sogno 'proibitò ha il nome di Giuseppe Rossi, l’unica nota positiva in casa azzurri alla Confederations Cup. Ma si battono anche altre piste: una porta all’attaccante franco-marocchino Maroune Chamakh, neocampione di Francia con il Bordeaux. L’altra a Mutu, un altro cavallo di ritorno. Ma il mercato è soltanto all’inizio
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Sport 27
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
Ciclismo Il vicentino si aggiudica così il campionato italiano su strada
Pozzato tricolore: vince su Cunego IMOLA - La maglia di campione italiano di ciclismo su strada passa dalle spalle di un Filippo (Simeoni) all’altro (Pozzato). Sul traguardo di Imola il corridore del Team Katusha ha avuto la meglio allo sprint su Damiano Cunego sul traguardo posto all’interno dell’autodromo «Enzo e Dino Ferrari» di Imola. Su quello stesso percorso che nel 1968 vide il trionfo di Vittorio Adorni nella gara per il titolo di campione del mondo, il ciclista vicentino è riuscito a piazzare la zampata vincente al termine di una gara abbastanza lineare. Qualche chilometro dopo il via dei 163 ciclisti iscittti in elenco partiva
una prima fuga composta da un drappello di corridori. Il gruppetto restava in avanscoperta per circa 200 dei 257,3 chilometri complessivi. A poco meno di 50 chilometri dal traguardo il gruppo era di nuovo compatto sul tracciato imolese che comprendeva un tratto in linea e un circuito di 15,3 chilometri da ripetere 11 volte. A 40 chilometri dal traguardo un gruppo di otto corridori guadagnava un vantaggio di una ventina di secondi sul gruppo che a sua volta si andava assottigliando sempre di più. Tra gli isneguitori il primo a rompere gli indugi era Vincenzo Nibali.
Il siciliano partiva a 25 chilometri dal traguardo ma veniva quasi subito ripreso da un gruppo sempre più sfilacciato. Quando si entrava nel 250esimo chilometro c'erano sei corridori davanti e 11 all’inseguimento ma il ricongiungimento avveniva a meno di due chilometri dal traguardo dell’autodromo. A questo punto il via allo sprint che vedeva trionfare il Pozzato su Cunego e Luca Paolini. Per il vicentino una bella vittoria che lo ripaga del terzo posto dellos corso anno e del secondo posto raggiunto quest’anno nella Parigi-Roubaix dietro a Tom Boonen. La vittoria di Imola va ad aggiungersi a un palmares che comprende anche
una Milano-Sanremo, nel 2006. «E' stata molto dura. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine. Inseguivo il successo tricolore da molti anni e finalmente sono riuscito a conquistare il titolo di campione italiano. Era dal 2003 che pensavo a questo successo. Certo, ora ho questa bella responsabilità di essere uno dei simboli del gruppo. Vado al Tour per vincere una tappa – aggiunge – una tappa con la maglia di campione italiano», ha spiegato Pozzato nell’immediato dopogara che ha registrato anche l’amarezza di Cunego: «I miei uomini hanno cercato di aiutarmi ma all’arrivo di oggi c'era gen-
Pozzato vincitore ad Imola, ora punta ad una tappa al Tour
te più veloce di me». Il corridore della Lampre, tra gli attesi per la vittoria finale dopo il suo buon Giro di Svizzera, ha comunque spiegato che si tratta «dell’ennesimo secondo posto che brucia un pò». Felice per la vittoria di
Pozzato il ct della nazioanle Franco Ballerini: «Merita la maglia tricolore che gli darà motivazioni in più per il prossimo Tour de France – ha spiegato -. È una vittoria che premia un ragazzo estremamente professionale».
Giochi del Mediterraneo Pioggia di medaglie per gli azzurri del nuoto
La Filippi in copertina Oro nei 200 metri dorso che vale anche il nuovo record italiano PESCARA - Alessia Filippi ha vinto la medaglia d’oro nei 200 dorso femminili ai Giochi del Mediterraneo di Pescara. L'azzurra ha fatto sua la gara chiudendo con il tempo di 2'08"03, nuovo record italiano e dei Giochi. Argento alla spagnola Da Rocha Marce (2'11"73) e bronzo alla francese Castel (2'12"43). «Non mi aspettavo neppure io questo record visto che il nostro obiettivo sono i Mondiali di Roma, però naturalmente sono contenta e lo dedico ai terremotati d’Abruzzo». Così Alessia Filippi ha commentato l’oro con record italiano. FARFALLA D’ORO - L'azzurra Francesca Segat ha vinto l’oro nei 100 farfalla femminili con il tempo di 59"13, nuovo record dei Giochi. Argento per la francese Bui Duyet (59"24) e bronzo per la spagnola San Juan Cisneros (59"60). 200 DORSO - Sebastiano Ranfagni e Damiano Lestingi hanno vinto rispettivamente l’argento e il bronzo nella gara dei 200 dorso con il tempo di 1'58"59 il primo e 1'59"96 il secondo. L’oro è andato allo spagnolo Wildebofer Faber con 1'54"96, nuovo record dei Giochi. ARGENTO A META’ - Argento ex aequo per le azzurre Gigliola Tecchio e Cristina Chiuso nei 50 sl donne con il tempo di 25"56. L’oro è andato alla francese Malia Metella con il tempo di 24"88. BOCCHIA - L'azzurro Federico Bocchia ha vinto il bronzo nei 50 sl con il tempo di 22"05. Oro al francese Frederick Bousquet con 21"17 (nuovo record dei Giochi) e argento al connazionale Alain Bernard con 21"62. PELLEGRINI E LO SPONSOR - Da un lato il record mondiale dei 400m sl firmato sabato dalla nuotatrice azzurra Federica Pellegrini con l’eccezionale crono di 4'00“41; dall’altro il 'mal di pancia’ della Jaked provocato dalla decisione della campionessa di oscurare il marchio del costume con cui ha gareggiato. «Il primato mondiale di Federica inorgoglisce l'Italia ma crea un mal di pancia in Jaked», si legge in una nota diffusa dall’azienda, che «si congratula con la campionessa ma ricorda che se gareggia con un suo costume, dopo che ne era stata esentata, non può agire in questo modo». La casa produttrice del costume realizzato in una fibra tessile bi-elastica ricoperta da una sottilissima pellicola di poliu-
F1 Candidatura a presidente
Mosley spinge per Jean Todt
L’ex dirigente della ferrari Jean Todt
La felicità della nuotatrice azzurra Alessia Filippi
retano, dopo essersi congratulata con la Pellegrini per una prestazione definita «di altissimo profilo, che onora l’Italia sportiva», ribadisce «la convinzione che il talento ed il sacrificio personale sono fattori indispensabili per raggiungere simili traguardi». La Jaked, però, fa notare che «Federica Pellegrini ha nuotato indossando un costume Jaked pur essendo stata esonerata, è il caso di ribadirlo, da quest’obbligo alla vigilia del nuovo record. Ha inteso, però, cancellarne il marchio per non offendere il suo attuale sponsor (Mizuno, ndr), senza pensare che avrebbe potuto danneggiare Jaked con questa sua iniziativa». ESULTA LA FRANCIA - La Francia ha vinto la medaglia d’oro nella 4x100 maschili stile libero. La squadra francese con il tempo di 3'12"03 ha preceduto l'Italia (3'13"78). Bronzo alla Grecia (3'19"17). TIRO A VOLO- Deborah Gelisio ha conquistato la medaglia argento nel trap femminile ai Giochi del Mediterraneo di Pescara2009. La 33enne della Forestale, argento al-
le Olimpiadi di Sydney 2000, ha chiuso al secondo posto con 85 punti in una prova vinta con 92 da Daniela Del Din, che regala così a San Marino il suo primo titolo ai Giochi. Terza, con 85 punti, un’altra tiratrice del Titano, Alessandra Perilli. Quinta, a quota 84, l'altra italiana in gara, Jessica Rossi. CANOTTAGGIO - Pioggia di medaglie dal canottaggio azzurro. Sulle acque del Lago di Bomba, Elisabetta Sancassani ha aperto la giornata di regate finali con il secondo posto nel singolo. L’azzurra ha vinto l'argento (7:57.00) dietro la spagnola Dominguez Asensio (7:53.46). È salito sul podio nella stessa specilità anche Romano Battisti, che ha chiuso la sua retata al terzo posto. Nel doppio Matteo Stefanini e Simone Raineri hanno ottenuto la medaglia di bronzo nella gara vinta dai fratelli sloveni Luka e Jan Spik. Laura Milani ha vinto la medaglia d’argento nel singolo PL. L’azzurra è arrivata la traguardo alle spalle della greca Tsiavou. Anche Lorenzo Bertini non è riuscito a
staccare il greco Polymeros ed ha concluso la gara del singolo PL al secondo posto. Bronzo nel doppio femminile PL con Erika Mai e Carola Tomboloni. Conclude il programma delle finali il secondo posto di Elia Luini e Marcello Miani nel doppio PL dietro i francesi Azou e Dufour. ORO NELLA LOTTA - Sabrina Esposito ha vinto la medaglia d’oro nei kg. 59 della lotta libera. La 22enne modenese ha battuto ai quarti la greca Chrysi (3-0 PO), in semifinale la tunisina Riabi (3-0 PO) e in finale ha dominato la francese Selloum (8-3). Bronzo, nella categoria kg. 55, per Valentina Minguzzi, sorella dell’olimpionico Andrea: sconfitta dalla tunisina Amri (3-1 PP), ha conquistato il gradino più basso del podio battendo la francese Benfouzari (3-0). SCHERMA - Ilaria Bianco ha conquistato la medaglia di bronzo nella sciabola femminile. La 29enne pisana dell’Aeronautica ha ottenuto il terzo posto battendo in finale la greca Vogouka per 1510.
LONDRA - Il presidente della Fia Max Mosley prepara il terreno alla sua successione e sponsorizza l’ex ferrarista Jean Todt. È quanto sostiene il quotidiano britannico The Times che sottolinea comunque come la scelta di Todt sarebbe impopolare per gli altri team visto il forte legame del francese con la rossa di Maranello. Sarebbe uno dei numerosi cambi di idea di Mosley, molto frequenti negli ultimi giorni. Il presidente della Fia mercoledì aveva accettato di mettersi da parte piegandosi alle richieste della Fota, mentre il giorno dopo con una lettera, si era detto deluso per le dichiarazioni del presidente Luca di Montezemolo e degli altri componenti dell’associazione che riunisce i top team, comunicando che si sarebbe ricandidato ad ottobre se non fossero arrivate le relative scuse. I team chiedono che alla presidenza della Fia ci sia un uomo totalmente indipendente, come ha sottolineato nei giorni scorsi John Howett (Toyota). Mosley, secondo il Times, vuole qualcuno che possa continuare il suo lavoro ed essere manipolato.
Secondo il quotidiano inglese il nome sarebbe proprio quello di Todt che lavora già per la Fia come presidente della «Safetyaware», una organizzazione senza scopo di lucro che promuove l’uso di moderne tecnologie per la sicurezza nelle auto. MCLAREN - Nominato nell’aprile scorso direttore esecutivo di McLaren Automotive, Ron Dennis potrebbe tornare a dirigere il team di Formula 1. È quanto sostiene il quotidiano inglese The Times. L’annunciato adddio di Max Mosley alla presidenza della Fia, a partire da ottobre, potrebbe convincere il vecchio boss della Mclaren a ritornare nel paddock. In questi ultimi anni, Dennis era entrato in violento conflitto con Mosley in seguito ai vari scandali come la Spy-Story e questa è una delle ragioni per cui ha deciso di allontanarsi dalla Formula 1. Il britannico aveva preferito cedere il suo posto a Martin Whitmarsh, piuttosto che intraprendere la battaglia sui nuovi regolementi che pensava fosse diretta esclusivamente a danneggiare la sua squadra. sport@luedi.it
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28 Sport
Per il Potenza il portiere brasiliano resta la prima scelta: trattativa avviata
Zappino per Capuano Il tecnico entusiasta di Berretti: «Un gran colpo. Resterà» Gironi di Prima
Per Macalli un compito non facile ORA CHE l'elenco delle formazioni promosse e retrocesse è stato completato, il quadro dei gironi del prossimo torneo di prima divisione è un po' più chiaro. Restano però alcune incertezze sul destino dei club toscani (Arezzo, Figline e Pisa) e dei club romagnoli (Ravenna e Rimini), che secondo logica dovrebbero militare nello stesso girone. Seguendo il classico criterio geografico della divisione nord e sud, le squadre sicure di far parte del girone A sono 15: una piemontese (Novara), 8 lombarde (Pro Patria, Cremonese, Lumezzane, Pergocrema, Monza, Lecco, Varese e Como), 4 venete (Verona, Portogruaro, Venezia e Treviso) e 2 emiliane (Reggiana e Spal). Quelle sicure di far parte del girone B sono 16: 3 umbre (Perugia, Ternana e Foligno), 6 campane (Benevento, Cavese, Marcianise, Sorrento, Paganese e Avellino), 4 abruzzesi (Pescara, Lanciano, Giulianova e Pescina), 2 pugliesi (Foggia e Taranto) e una calabrese (Cosenza). Un incastro matematico suggerirebbe di spostare Ravenna e Rimini al sud, con Arezzo, Figline e Pisa al nord. Una decisione verrà presa dalla Lega non prima di metà luglio, quando sarà ufficializzato l'elenco delle società ammesse ai campionati.
Benevento
Acori sulla panchina sannita IL BENEVENTO HA scelto. Sarà Leonardo Acori il tecnico dei sanniti per la prossima stagione che vedrà la compagine di Vigorito ritentare l´assalto alla serie B persa nella finale play off contro il Crotone. L´accordo sarebbe stato raggiunto ieri pomeriggiob e il 54enne allenatore dovrebbe firmare in questa settimana. Acori, quest´anno ha guidato il Livorno fino alla penultima giornata quando è stato esonerato dal presidente Spinelli che ha poi affidato gli amaranto a Gennaro Ruotolo centrando la promozione in A attraverso i play off. Acori, in serie C, ha allenato il Rimini che nella stagione 2004-2005 vinse il campionato di C1 sbarazzandosi di Napoli e Avellino. Il nuovo allenatore del Benevento è stato anche l´artefice delle scoperte Ricchiuti e Jeda.
Arezzo
Smobilitazione: Baclet verso Lecce DEI dodici calciatori in scadenza con la società amaranto non ne rimarrà neanche uno. Nemmeno Bricca o Lauria, che è un '86 e che in prospettiva potrebbe essere un elemento su cui puntare. Tra quelli che hanno il contratto Croce, Terra, Chianese e Togni e Miglietta, sono in lista cessione. Gli unici che conservano qualche chance di restare sono Grillo e Baclet. Il primo ha disputato un buon campionato, è vincolato fino al 2010 e ha appena 22 anni. Il secondo è il tesoretto di casa, nel senso che in questo momento è il solo che potrebbe fruttare qualche centinaia di migliaia di euro. Classe '86, Baclet è un attaccante che vanta numerosi estimatori. Tare della Lazio lo ha fatto seguire, mentre ben più concreto è l'interesse del Lecce. Mancini, al solito, preferirebbe darlo via in compartecipazione, ma il Lecce lo vorrebbe subito e per intero.
MASSIMO Zenildo Zappino, 28 anni, di professione portiere, sarà il prossimo colpo del Potenza. Il calciatore, di origine brasiliana, difenderà i pali della porta rossoblù. Lo vuole Capuano, lui vuole venire a Potenza, Postiglione ha già avviato i contatti con il procuratore. Tempo due-tre giorni e Zappino si unirà a una truppa di calciatori che conosce benissimo e che saranno capeggiati da Capuano: «Il mister è un matto - ci dice al telefono parlando da un’affollatissima spiaggia - troppo forte. La Seconda per lui è strettissima. Sono stato a Nocera alle sue dipendenze e mi ha stregato. E poi a Potenza c’è Peppe Aquino che è un fuoriclasse, so che è tornato anche Ciro (De Cesare, ndr) con il quale ho giocato a Frosinone ed è arrivato anche Lele Catania con cui ho diviso l’esprienza ad acireale. Il Potenza ha un progetto importante e una squadra altrettanto ambiziosa, per la quale è Capuano la vera garanzia». Una dichiarazione d’amore bella e buona e che fa propendere l’ago della bilancia a favore di un trasferimento solo da scrivere sotto forma di contratto. Zappino, però, è ancora legato contrattualmente al Foggia per una stagione. I pugliesi, però, non intendono confermarlo e darebbero via il portiere anche senza pretendere nulla in cambio. Ma è lo stesso Zappino che, ovviamente come accade in questi casi, deve risolvere il suo contratto con i dauni con una buonuscita e poi potrà dire di sì al Potenza. A ulteriore conferma ci dice: «Per me la categoria non è un problema. La mia prerogativa è giocare al calcio. A Potenza ci verrei molto volentieri. Dobbiamo vederci e l’ho detto anche a Capuano: un attimo di pazienza». E così anche il tecnico ha espresso il suo gradimento e lo ha confermato: «Il nostro portiere sarà prima di tutto una persona affidabile, di grande moralità e poi anche bravo qualitativamente. Devo poi conoscerlo personalmente e non solo a livello calcistico. Zappino? Corrisponde alle nostre caratteristiche». Un’agevolazione alla trattativa è stata data al Potenza dalla risoluzione della comproprietà tra il Frosinone (che non l’ha riscattato) e il Foggia, so-
ACCORDO TRIENNALE LA LEGEA CONFERMA LO SPONSOR TECNICO IL POTENZA Sport Club comunica che è stato sottoscritto accordo di sponsorizzazione tecnica con la società Legea. Tale negoziazione è il frutto dell'esercizio da parte di Legea del diritto di prelazione concordato nel vecchio accordo. Il contratto avrà durata triennale. Il patron Giuseppe Postiglione ha dichiarato al riguardo: "Sono felice per il buon esito della trattativa che come al solito è stata da noi condotta con lungimiranza, infatti, dissimilmente a quanto sovente accade nel mondo del calcio non abbiamo guardato solo all'oggi ma abbiamo assicurato anche il futuro. Sottoscrivere un accordo triennale significa aver trovato il giusto equilibrio per garantire il necessario mix di adeguati introiti e certezze nella programmazione. Ringrazio la Legea per aver rinnovato con immutato impegno la fiducia nella nostra società oltretutto parliamo di una delle aziende meglio posizionate nel settore. Legea è per noi sinonimo di affidabilità e qualità". Zappino
cietà a cui resta. Ma Zappino da Foggia andrà via perchè ha rotto con la dirigenza all’inizio della scorsa stagione, quando fu dirottato in prestito a Lecco (salvezza ai play out), ma ha un altro anno di contratto e per motivi ambientali non potrà restare in Puglia. E’ chiaro che se ci fosse una marea di richieste per i dauni, il direttore sportivo Fusco fisserà un prezzo, in caso contrario potrebbe lasciarlo andare senza contropartite. L’accordo tra le parti può essere possibile. Zappino ha giocato a Catania, Acireale, Nocera, Frosinone (29 partite in B da titolare), Chievo, Pro Sesto, Foggia e Lecco. E’ un portiere di grande affidamento e soprattutto sembra un calciatore assai carismatico. Quello che Capuano cerca per un ruolo in cui lo stesso tecnico dice: “non si può sbagliare”. Per questa ragione, l’operazione assai importante per il Potenza andrà gestita anche alla presenza di Capuano, con Postiglione, e il tecnico tornerà in
sede non prima di venerdì. Almeno telefonicamente, però, le parti avranno tutto il tempo per stabilire i margini della trattativa e andarsi anche a sedere con il Foggia, anche se appare logico che la prima mossa, con la sua vecchia società dovrà farla proprio l’estroso portiere brasiliano. BERRETTI C’è stato ieri un contatto telefonico tra Matteo Berretti e il tecnico Capuano. Quest’ultimo è stato assolutamente chiaro nei confronti di un giocatore per il quale nutre grandissima stima: «Berretto deve mettersi l’animo in pace. E’ un giocatore del Potenza, resterà a Potenza, e rientra nei miei piani. Per me, il fatto che Postiglione l’abbia riscattato rappresenta un grandissimo colpo di mercato. Poi, chiaramente, se la sua intenzione non è quella di far parte del nostro progetto vincente, allora, chi lo vuole venga a parlare con il Potenza che ne detiene la proprietà per averlo riscattato con grosso sacrificio economico». Alfonso Pecoraro
Incombe l’iscrizione, poi la società penserà alla costruzione dell’organico
Melfi, prima le pratiche Il ritiro precampionato gialloverde si svolgerà in sede
Taranto
Ipotesi Giannini per la panchina IN casa Taranto domina il totoallenatore. La rosa dei papabili è ormai ristretta a tre nomi: Auteri, Braglia e Giannini, forse il favorito. Porterebbe con sè anche Ciro Ginestra, bomber del Gallipoli promosso in B. Il centravanti di Pozzuoli non nega ed aggiunge: “a parte questo conosco bene Pagni e so bene quanta stima nutra nei miei confronti. Del resto la cosa è ricambiata”. Ma c´è un passaggio fondamentale focalizzato dall´attaccante: “molto dipenderà dalla scelta del nuovo allenatore dei rossoblu. E´ indubbio che Taranto è una grande piazza, difficile rinunciarvi”. C´è, però, un problema non trascurabile: “Ho ancora un anno di contratto con i giallorossi; anche se il presidente Barba mi ha consigliato di cercarmi un´altra destinazione. E´ chiaro che il mio cartellino ha un certo valore: ho realizzato 16 reti nell´ultimo torneo”.
Perugia
Piacciono Coppola e Margarita LA società umbra è alla ricerca di un innesto di qualità a centrocampo per confermare le dichiarate ambizioni di vertice. Il ds Sandro Marcaccio ha messo gli occhi sull'esperto mediano trentenne della Salernitana Carmine Coppola, ex Messina in serie A e in scadenza nel 2010 con i granata. Attenzione anche all’esterno lucano di Bernalda Daniel Margarita (23 anni) da poco riscattato dal Grosseto ai danni del Lanciano, dove ha militato con un buon rendimento nell’ultima stagione. Coppola difficilmente rimarrà a Salerno e sembrano esserci buoni presupposti affinchè il giocatore campano cambi casacca, mentre per Margarita il Grosseto ha chiesto in cambio il centravanti Fabio Mazzeo, che a Perugia potrebbe aver chiuso un ciclo e ambisce al salto di categoria. In quel caso il mercato dei Grifoni dovrebbe dirottarsi su un attaccante di primo piano.
LA VICENDA d'iscrizione mette il Melfi in difficoltà rispetto alle altre squadre per quanto riguarda la costruzione del nuovo organico. Infatti i dirigenti gialloverdi sono inseminati nell'espletare tutto l'iter burocratico relativo al discorso iscrizione e non hanno finora affrontato nessun tipo di argomento riguardante l'aspetto tecnico. Indubbiamente uno svantaggio per il Melfi, che parte palesemente in ritardo rispetto alle altre formazione. Anche la giornata di domani sarà dedicata alla cura di questo aspetto, nel tentativo di mettere a posto tutto l'iter cartaceo e consegnarlo nelle mani del segretario che nella giornata di martedì raggiungerà Firenze per la consegna dell'iscrizione al prossimo campionato di Seconda Divisione. Non trapela nulla relativamente al nome del nuovo allenatore. Si sa solamente seguendo anche quello che ha dichiarato il presidente Maglione che si tratterà di un allenatore giovane probabilmente proveniente da una squadra Primavera e che abbia dimestichezza nel saper valorizzare al meglio nuove leve. Solamente successivamente si potrà ini-
Melfi in azione nello scorso campionato
ziare a valutare la formazione della nuova rosa, seguendo anche le indicazioni che detterà il nuovo allenatore. In questo momento sono tesserati con il Melfi Bizzarri, Stucchi, Falanga e Gianluca De Angelis che è sicuro partente. L'attaccante campano, dopo la splendida stagione appena con-
clusa, e dopo aver realizzato 19 gol ha tante richieste, anche di squadre di categoria superiore e sta valutando il da farsi prima di scegliere la prossima destinazione. Un discorso che riguarda anche il Melfi che dalla cessione di De Angelis potrà capitalizzare e mettere in
cassa una cifra importante. Non ricadrà nulla dall'ingaggio dal portiere Russo che ha firmato con la Cavese. L'estremo difensore Lombardo ritroverà Bacchiocchi che nei giorni scorsi aveva raggiunto l'intesa con la squadra degli aquilotti. Il quadro generale per il Melfi è chiaro. C'è tutta una squadra da allestire e l'impresa non sarà certamente agevole in considerazione e non si avranno tante risorse da investire e si dovrà obbligatoriamente fare di necessità virtù. Più che mai questa campagna acquisti dovrà mettere alla prova l'abilità dei dirigenti melfitani chiamati a fare le nozze con i fichi secchi e a non sbagliare la scelta per non dover essere costretti a ricorrere al mercato di gennaio. Nel frattempo è molto probabile che la dirigenza federiciana opti per lo svolgimento in sede del ritiro precampionato. Una soluzione che consente di risparmiare e di tenere in ogni caso sotto controllo la situazione in una face cruciale della prossima stagione. Emilio Fidanzio
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Sport 29
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
Calcio in crisi anche sugli spalti. Dati negativi ovunque
Riconquistare tifosi E’ DI pochi giorni fa il dato ufficiale prodotto dalla Siae, che certificava per il 2008 un aumento del 3,7% rispetto all’anno solare precedente per quanto riguarda le presenze a pagamento (biglietti e abbonamenti) negli stadi italiani di tutte le categorie. Tendenza però che sembra essere smentita se parliamo soltanto di Lega Pro, almeno stando allo studio del sito www.stadiapostcards.com. Non si tratta di cifre ufficiali - quelle le ha solo la Siae - ma sono ritenute universalmente attendibili dagli addetti ai lavori in quanto frutto del confronto incrociato tra i siti ufficiali delle società e i tabellini forniti ogni lunedi dai tre quotidiani sportivi nazionali. L’analisi ovviamente è relativa alle stagioni agonistiche -non alle annate solari - e non conteggia le partite di play off e play out. In riferimento al girone B di prima divisione, il calo appare evidente: 808.203 tagliandi staccati nel 2007-‘08, 612.351 nel campionato appena concluso. Il tutto può essere spiegato però alla luce della promozione in B della Salernitana, capace nell’anno della promozione di portare all’Arechi più di 11mila spettatori ogni domenica. Discorso diverso per il girone C di seconda divisione, passato da 355mila presenze nel 2007-‘08 a quasi 80mila in più, crescita trainata dal
fenomeno Cosenza. Lo stadio San Vito ha registrato infatti una media di 5800 spettatori che hanno accompagnato la cavalcata della squadra di Toscano. La società calabrese per il 2008-‘09 è al primo posto per questo parametro in tutta la Lega Pro, oltre ad aver registrato la massima affluenza assoluta in un singolo incontro grazie ai 14.723 spettatori di Cosenza Melfi, la festa per la promozione.
Gli introiti da botteghino per il cassiere silano hanno sfiorato il milione di euro. A proposito dei gialloverdi, l’affluenza dello stadio Arturo Valerio non ha subito sostanziali variazioni attestandosi poco sopra le 1100 unità negli ultimi due campionati. La tabella riporta il quadro del girone B di Prima, dove la voce grossa, paradossalmente, l’ha fatta una delusa come il Perugia. Solo
al “Renato Curi” infatti il dato medio ha toccato quota 4000, con Foggia e Benevento subito a ruota. Nettamente in calo le presenze al Viviani: il cammino del Potenza retrocesso è stato seguito mediamente da 1500 affezionati, tanti in meno rispetto ai 2400 del primo anno in C1, conteggio effettuato su quindici gare perchè due sono state disputate a porte chiuse. Sicuramente va pesata l’influenza
Un napoletano vuole la società, ma serve fretta
Per recuperare entusiasmo
Il Pisa sprofonda ma Pomponi tratta
La Juve Stabia pensa alla Prima Divisione confidando in un cavillo
A rischio l’iscrizione. Tifo mobilitato L´IMPRENDITORE napoletano Ciro Di Pietro sta trattando l´acquisto del Pisa, il club retrocesso quest´anno in prima divisione di Lega Pro che rischia di non potersi iscrivere al campionato. Lo ha annunciato il presidente Luca Pomponi, in difficoltà economiche per garantire le coperture finanziarie necessarie all´iscrizione al campionato (servono due milioni di euro entro l´8 luglio). Immobiliarista attivo soprattutto in Umbria, fornitore della metropolitana di Napoli e con investimenti recenti nel campo del fotovoltaico industriale, Di Pietro si è già incontrato con Pomponi e oggi probabilmente vedrà il sindaco di Pisa Marco Filippeschi. Pomponi sta portando avanti la trattativa personalmente e l'obiettivo è quello di trovare un'intesa. Difficile fare previsioni, visti i tempi strettissimi e l'oggettiva situazione della società, oberata di debiti. Nelle ultime ore si era diffusa la voce di una richiesta ai debitori di accettare il 40 per cento di quanto loro dovuto, ed il resto tra qualche mese. Inoltre era stata avanzata l'ipotesi di ipotecare le azioni societarie che, però oltre al capitale sociale di ottocentomila Euro non valgono molto di più. Le scadenze, è bene dirlo chiaramente, impongono l’iscrizione entro il 30 e si deve essere in pari entro oggi. L'8 luglio la Covisoc comunicherà solamente chi è o chi non è in regola. A quel punto si potrà fare ricorso entro l'11 ed il 13 luglio il Consiglio Federale stilerà i gironi con gli eventuali ripescaggi. Se il Pisa il 30 giugno si iscrive pagando le incombenze formali, non è in regola. Se riuscisse ad adempiere entro l'8 luglio forse potrebbe essere riammesso pagando una am-
menda e scontando punti di penalizzazione. Ma la Covisoc è stata tassativa sulle scadenze e raramente chi ha provveduto dopo è stato ammesso. Questa è la realtà. Il tempo stringe ovviamente. Il lodo Petrucci esiste solo per le squadre di serie A e B. Chi fallisce in Prima divisione è costretto se va bene a ripartire dalla serie D, come lo scorso anno accadde alla Lucchese, alla Massese ed allo Spezia. Posto che una società esiste ed è il Pisa Sc, altre realtà potrebbero sorgere. La Lega Dilettanti chiede un contributo di trecentomila Euro alle società di nuova costituzione frutto dei fallimenti. Occorre capire tra le maglie delle norme, se il Pisa Sc ha titolo a chiedere la serie D, oppure se solo una nuova società può chiederlo. I tempi sono strettissimi. Per scongiurare la difficoltà della situazione, la società ha avviato la campagna abbonamenti ma non è facile quantificare quanti tifosi sono disposti fin da subito a questo gesto. Ovviamente si può prenotare l'abbonamento e ad iscrizione avvenuta ottenere la tessera. In più è stata anche organizzata la campagna di finanziamento (attraverso bonifici bancari) al Pisa denominata “Salviamoc1” per la raccolta di soldi che saranno considerati a fondo perduto e comunque utilizzata solo ed esclusivamente per le pendenze ostative alla iscrizione al campionato che dovrà essere garantita dal Pisa Calcio. In ogni caso, in caso di mancata partecipazione del Pisa Calcio alla prossima stagione agonistica tutte le somme versate verranno restituite integralmente dietro presentazione della ricevuta di versamento.
IN QUESTI GIORNI di fine giugno (il 30 va presentata l’iscrizione) e di inizio luglio (quando il quadro della situazione in Lega Pro sarà più chiaro) ci si interrogherà molto su quello che potrà accadere in tema di ripescaggio. Sono state fissate delle regole precise che escluderebbero la squadra di Castellammare, ma la Juve Stabia si aggrappa ad un cavillo. Una speranza che sarà documentata con un dossier per riuscire, qualora dovessero essere escluse diverse società, ad essere ripescata nel campionato di Prima Divisione. Come annunciato già nei giorni scorsi la dirigenza della Juve Stabia intende presentare la richiesta per il ripescaggio e lo farà quest´oggi. Il regolamento della Lega Pro non dà speranze alle vespe in quanto la Juve Stabia ha già goduto
del ripescaggio quattro anni fa ma il club stabiese ha deciso di impugnare la norma emanata dalla Lega Pro. Secondo la tesi del club, la Juve Stabia, nell´agosto del 2005, fu ammessa d´ufficio nell´allora campionato di serie C1 in qualità di squadra semifinalista dei play off. Dunque, per i vertici della Juve Stabia, la formazione gialloblù non usufruì del ripescaggio e verrebbe a cadere la norma che prevede che i club già ripescati negli ultimi cinque anni non possono beneficiare ulteriormente del ripescaggio nella categoria superiore. La Juve Stabia ci crede e vuole provarle tutte per ritornare subito nella Prima Divisione, categoria persa sul campo lo scorso 7 giugno dopo i play out col Lanciano.
delle tante trasferte vietate che hanno svuotato il settore ospiti, ma la disaffezione emerge. Nel 2006-‘07, durante la stagione della cavalcata verso la C1, la Lega ha attestato 2048 spettatori al seguito del Leone. Anche i botti sparati in questa apertura di mercato lasciano intendere che Postiglione ha ben chiaro il primo obiettivo: riconquistare i tifosi. Pietro Scognamiglio
Annuncio su un giornale
A Sesto si cercano soci on line L’annuncio dei tifosi sul sito sestonotizie
SESTO SAN GIOVANNI .«AAA cercansi, in tempi rapidissimi, imprenditori che anche temporaneamente acquisiscano la proprietà della Pro Sesto, società di calcio professionistica di una città di 83.000 abitanti, con una storia quasi centenaria». L’annuncio a pagamento è pubblicato da «sestonotizie.it», il quotidiano on line di Sesto San Giovanni. L'iniziativa porta la firma di un centinaio di tifosi che, presentandosi allo 'sportello annuncì del giornale, tentano anche la strada della
pubblicità per ravvivare l’attenzione verso la Pro Sesto, squadra che milita nel campionato professionistico di Seconda divisione dopo la retrocessione al termine dei play-out. «Il Gruppo Pasini, proprietario della società da circa 25 anni ricordano da 'sestonotizie.it' – ha da tempo comunicato che dal 30 giugno si disimpegnerà dalla gestione del club. Dunque, se entro martedì, non si troverà un nuovo proprietario Sesto San Giovanni dirà addio al calcio professionistico».
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30 Sport
Schiavon, De Santis e Cazzarò le ipotesi. Spunta una pista sulla quale c’è gran riserbo
Matera, è toto-trattative Carrera: «Un centrocampista di categoria superiore nel mirino» E’ toto-centrocampista. Le varie trattative sono ormai agli sgoccioli e c’è grande ansia per conoscere il nome del regista di centrocampo che dovrebbe chiudere definitivamente l’ansia per conoscere l’ultimo tassello del mosaico dei seniores. «Le trattative con un centrocampista di spessore proveniente dai professionisti sono esistenti, ma è chiaro-ha affermato il dirigente Luigi Carrera- che stiamo in direttura d’arrivo per un paio di under di qualità. Il mosaico degli under deve essere completato e credo che in settimana verranno ufficializzati un paio di nomi». Abbottonati e chiusi a riccio, ma è chiaro che la piazza freme. Oltre a quello che sembra essere l’obiettivo di prima fascia di Giusto e compagni, c’è tanta carne a cuocere. Perchè De Santis, bitontino del 1978, è alternato ad Andria al tarantino Cazzarò. Quindi non trovando spazio potrebbe essere il giocatore ideale per il Matera, sempre che la trattativa con il cosiddetto prima fascia non vada a buon fine. Comunque, De Santis, Cazzaro e lo stesso Schiavon so-
Cazzarò ex Andria
De Santis ex Andria
Schiavon ex Gela
Salvestroni ex Fasano
Gino Carrera
no giocatori di grande spessore, quindi a prescindere da chi arriverà è importante vedere che il Matera sta trattando giocatori di grosso calibro. Del resto, alche il resto della squadra non è certo da buttare via e, inoltre, finora nel girone H solo Ca-
sarano, Matera e Pianura si stanno muovendo.Alla presentazione di Giusto (il 2 giugno) il Quotidiano titolava non a caso che il “Matera parlerà barese”. I fatti stanno confermando e ne sta venendo fuori una squadra maschia che si farà ri-
spettare ovunque. Perchè i giocatori trattati hanno carisma e personalità che nel campionato di serie D sono doti necessarie e decisive. Non trovano conferme le piste che danno il Matera vicino a Costa ex Chieti, come pure quella di Salvestroni
per un ruolo di terzo centrale, ma in questo momento non è facile scommettere su quale sarà la scelta del Matera per il centrocampo. Questo campionato sarà difficile per tante ragioni a cominciare dalla novità del quinto under. E il ripescaggio?
«Noi pensiamo a ultimare la squadra-conclude Carrerae di questo se ne sta occupando la società che non lascerà nulla di intentato nemmeno in questa direzione. Calma e fiducia è la ricetta del momento». Renato Carpentieri
Secondo memorial Leonardo Lapolla Gara molto nervosa
Questura avanti dopo i rigori ULTRAS (DCR) 7 QUESTURA MT 9 ULTRAS ALTA QUALITÀ: Coretti, Galeotta Fontana, De Canio, Clemente, Duni, Di Lecce G., Doriano, Montano, Lambertini, Cifarelli / Scazzariello, Casentino, Scarciolla, Di Lecce F., Andrisani, Di Pede, D'amico. All. Sanseverino QUESTURA MATERA: Ambrosecchia Ang., Andrulli, Ambrosecchia Ant., Amodio, Sacco, Paladino L., Montemurro, D'adamo, Conte D., Pavone / Conte S. All. Sacco ARBITRO: Calia. Assistenti Festa - Cuscianna RETI: 6' Duni, 13' Paladino R., 23' D'Adamo, 26' Montemurro, 30', 46' Cifarelli, 45' Conte D., 62' Lambertini.Calci di Rigori per Gli Ultras a segno: Montano, Cifarelli, Duni, errore di Fontana. Per la Questura a segno: Montemurro, Paladino L., D'Adamo, Conte D., Paldino R. NOTE: Ammoniti : al 12' Fontana, 13' lambertini, 22' Amodio. FINISCE ai calci di rigore e la Questura passa il turno. Una gara nervosa con troppi falli commessi da tutti i presenti in campo, per via dell'importante posta in palio anche se si trattava di un torneo e null’altro, ma nel calcio a qualsiasi livello nessuno vuole perdere e con la stanchezza possono accadere anche screzi che poi finiscono al fischio finale dell’arbitro. Una gara che dal primo minuto diventa incandescente, D'Adamo al 1' impegna Coretti alla parata. Al 6' discesa di Cifarelli, tenta il tiro ed un difensore devia anticipandolo, la palla poi viene calciata da Duni che segna. Il pareggio giunge su calcio di punizione battuto da Paladino. Il raddoppio al 23', Sacco mette in mezzo, D'Adamo di testa segna. Il terzo gol è opera di
Il Lapolla senior travolge l’Ospedale La finale si gioca al “XXI Settembre” LAPOLLASENIOR OSPEDALE
Daniele Montemurro
Montemurro su passaggio di D'Adamo. La ripresa inizia con l'alta Qualità che accorcia con Cifarelli, il match si fa duro, al minuto 45' errore di Coretti, che invece di rinviare un retro passaggio, cerca il dribbling su Conte, ma perde palla e l'attaccante segna. Immediata risposta degli avversari, con Cifarelli che segna evitando anche il portiere. L'Alta Qualità crede nel-
l'aggancio attacca schiacciando in area la Questura, le mischie non si contano come anche i salvataggi sulla linea. La gara è terminata, ma l'arbitro da tre minuti di recupero, insistono gli Ultras, e proprio all'ultimo tiro Lambertini insacca portando tutti ai calci di rigore. La Questura va a segno con tutti i suoi elementi, mentre agli Ultras a sbagliare è Fontana. vi.bo.
9 0
LAPOLLA SENIOR: Losito, Altezza, Ciardiello, Cristallo, Venezia, Marsico, Gagliardi, Bolognese, Bochicchio, Petralla, Scasciamacchia / Motta. All. Lapolla. Dir. Belfiore OSPEDALE: D'Adamo, Grassani, Di Pede, Cappiello, Santarsia, Selvaggi, Giacoia, Moliterni, Contini, Virelli. All. D'Adamo Dir. Loiodice ARBITRO: Cuscianna. Assistenti: Festa Calia RETI: al 13', 29', 46' Marsico, 19', 38', 48', 54' Gagliardi, 40' Ciardiello, 51' Bochicchio VINCE il Lapolla Senior con un 9 a 0 tropo severo per l'Ospedale che è sceso in campo con solo 10 uomini. Comunque il team di Emanuele Lapolla aveva già dimostrato di essere una candidata per la finale, ma l'uomo in meno ha agevolato la larga vittoria. L'inizio di partita vede le due contendenti affrontarsi senza tatticismi, l'Ospedale sopperisce bene la mancanza di un uomo e ribatte colpo su colpo agli avversari. Ma al 13' arriva la prima rete ad opera di marsico che di testa su cross
In alto il Lapolla Senior e in basso a destra la squadra dell’Ospedale Mdg di Matera, squadre che hanno giocato nella prima giornata del torneo
di Ciardiello insacca. L'ospedale non si scoraggia e risponde al 18' con un tiro di Moliterni respinto di pugni da Losito. Azione sull'altro fronte, Gagliardi tira, Coretti non trattiene, ancora Gagliardi insacca il raddoppio. Ad attaccare è l'Ospedale con Selvaggi, Cappello e Moliterni ma sono sfortunati, trovandosi sulla loro strada un Losito che non fa passare nulla. Mentre la Lapolla Senior con i micidiali attaccanti Marsico, Gagliardi supportati da Ciardiello fanno il bello e cattivo tempo. Al 29' Gagliardi solo evita il portiere e segna. Primo tempo finisce 3 a 0. Ripresa con Lapolla che passa al 38' sempre con Gagliardi con un tiro che il portiere vede in ritardo. Su Calcio d'angolo battuto da Gagliardi al 40', Ciardiello riceve dai 18' metri scaricando in rete il tiro. Senza badare alla difesa l'Ospedale attacca scoprendosi, favorendo gli avversari. Al 48' ancora in gol Gagliardi. Corre il 50' e Losito nega il gol a Selvaggi con un intervento da distanza ravvicinata. L'ottavo gol arriva al 51', palla a Bochicchio che avanza, e dal limite lascia partire un tiro, che si insacca a fil di palo. Nel finale arriva il gol dello scatenato Gagliardi fissando il risultato di 9 a 0. La finale si gioca al “XXI Settembre”. Vincenzo Bochicchio
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Sport 31
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
D L’attaccante scettico sulla fine del calcio in riva al Sinni. Oggi il vertice
Del Prete: «Francavilla continuerà»
Genny Del Prete
FRANCAVILLA – In riva al Sinni, si aspetta la conclusione della telenovela tra la società sinnica e l’amministrazione comunale. Con la speranza che a breve si inizi ad allestire la squadra per il prossimo campionato. Squadra che se dovesse essere costruita non può che partire dal
Vincenzo Trani
E' stato ufficializzato solo di recente, ma lavora già qualche tempo per la causa gialloble. Si tratta di Vincenzo Trani, giovane allenatore di Tursi, ingaggiato dalla Pol. C.S. Pisticci per guidare la juniores nella impegnativa esperienza del campionato Interregionale di categoria, sulla base di una operazione condotta dal D.G. Rocco Giosa e dal D.S. Lino Stasi. Trani, classe 1972, è un ex calciatore che dal Potenza calcio stava per fare il grande salto di categoria al Napoli quando un serio infortunio gli impedì di proseguire la carriera. Da allora Vincenzo Trani si è dedicato al ruolo di allenatore, rimanendo nel mondo del calcio, con particolare dedizione per i settori giovanili. L'anno scorso ha prestato
suo capitano Genny Del Prete. «Seguo la vicenda con molto interesse – dice Del Prete – con la speranza che tutto si risolva quanto prima. Tutta questa storia, di certo non fa bene all’ambiente francavillese, che in questi anni si è ritagliato un posto di rilievo nel panorama calcistico interregionale». Un Del Prete che spera che la squadra non sparisca e che ritorni a disputare la serie D, che in questi anni ha fatto guadagnare tanta visibilità ad un intero territorio. «Spero – continua il bomber napoletano – che si trovi quanto prima una soluzione, perché perdere altro tempo potrebbe davvero compromettere il prossimo campionato. La questione con l’amministrazione ha sicuramente mortificato
il presidente, che forse si sente un po’ solo a livello societario. Per questo, se si dovesse riuscire a trovare un accordo sulla vicenda, la società deve stare più vicina al presidente». Insomma un appello anche dal capitano della squadra rossoblu, che alla domanda di una sua riconferma dice: «Ancora non ho parlato con il presidente, lui sarà la prima persona con cui parlare, anche se devo essere sincero ho alcune richieste da altre squadre, ma prima devo discutere con Cupparo, per sapere le sue intenzioni e quelle societarie». Ricordiamo che Del Prete indossa la maglia rossoblu da tre stagioni, ed ha realizzato nell’ultimo campionato tredici reti, contribuendo notevolmente alla salvezza del Francavilla.
Ora, per Del Prete bisogna aspettare come si evolve la situazione, per poi incontrare Cupparo, sempre se l’ex presidente dovesse rientrare in società, e poi decidere il da farsi. «Comunque io sono fiducioso – afferma l’attaccante – per l’iscrizione al prossimo campionato del Francavilla, conosco bene Cupparo e sono convinto che anche questa volta riuscirà a trovare una soluzione. Anche perché – termina Del Prete - se così non dovesse essere, l’intera area del Sinni perderebbe molta visibilità, ma anche una rendita economica abbastanza importante». Insomma per saperne di più, bisogna aspettare la riunione in programma questa sera. Claudio Sole
D De Biasi del Tricarico è un under gialloble
Eccellenza Crisi in mano a Ricchiuti
Pisticci, Trani nuovo tecnico della Juniores
Ferrandina, ora il sindaco chiama gli imprenditori
i suoi servigi per la causa del Varisius Matera, squadra di Promozione dotata di un valido comparto under. A Pisticci ha portato entusiasmo, esperienza ed impegno mettendosi al lavoro sin da subito nell'ambito di sua competenza e già prima della sua conferma ufficiale. I frutti di questo lavoro si sono già visti in tre stage giovanili organizzati dalla Pol. C.S. Pisticci, l'ultimo dei quali si è tenuto sabato scorso al Gaetano Scirea di Matera dove sono stati visionati circa trenta ragazzi, molti dei quali per la prima volta ed alcuni dei quali già coinvolti nelle due precedenti date. Tutti i calciatori appartenevano alla fascia di età compresa tra il 1991 ed il 1993 e la loro valutazione è stata finalizzata all'allestimento della squadra junio-
res che dovrà disputare un campionato parallelo a quello del Pisticci di Valente. A Matera sono arrivati ragazzi da diversi posti a dimostrazione della buona capacità della dirigenza di operare per tempo al fine di allestire un adeguato parco giovanili. Da Altamura sono arrivati ben 11 atleti di una società sportiva che lavora con le juniores. Inoltre c'erano rappresentanze da Taranto, Bari, Laterza, Castellaneta, Policoro, Bernalda e Matera. Organizzati in due squadre, gli aspiranti calciatori hanno disputato un vero e proprio incontro dove hanno potuto mettere in luce le loro qualità. Oltre a mister Trani erano a Matera anche i vertici societari, guidati dal Presidente Donato Panetta, e quelli tecnici, con Valente in
prima persona. In prospettiva sarà organizzato un quarto ed ultimo appuntamento, a Salandra, finalizzato a visionare i giovani. Al termine di questa sessione di lavoro il Pisticci avrà la sua juniores al completo e potrà affrontare gli impegni ufficiali richiesti dalla Federazione. Novità anche per quanto riguarda la prima squadra, inoltre, è stato formalizzato l'ingaggio di Gerardo De Biasi, difensore centrale under di Tricarico, protagonista nella passata stagione.In settimana, invece, si dovrebbe chiudere con i primi nuovi colpi di mercato. La priorità individuata, in tal senso, è quella relativa al parco attaccanti. L'obiettivo è quello di portare a Pisticci due nomi che valgono la categoria. Roberto D’Alessandro
IL TITOLO del Ferrandina calcio ora è nelle mani del sindaco Ricchiuti. All'assemblea pubblica di Palazzo Caputi, nel corso del quale il presidente della società Rocco Capalbo aveva chiesto l'aiuto dell'Amministrazione comunale per evitare che il Ferrandina non fosse nelle condizioni di iscriversi al prossimo campionato di eccellenza, è seguito un incontro ristretto con il primo cittadino. Due gli elementi su cui si è incentrato il confronto e da cui dipende essenzialmente la possibilità di mantenere il titolo sportivo a Ferrandina: la disponibilità dell'impianto sportivo del Santa Maria e la ricerca di nuovi soci in grado di assicurare il necessario sostegno economico alla squadra. Sulla prima questione il sindaco non ha fatto altro che rafforzare quanto già annunciato dal-
Promozione Mastrangelo: «Il calcio non viene maltrattato»
Moliterno, replica a Di Pierri RICEVIAMO e pubblichiamo a firma dell’Assessore allo sport del comune di Moliterno, Mimmo Mastrangelo. «In un'intervista pubblicata sull'ultimo numero del mensile locale Rivivere, Massimo Di Pierri, presidente della Fortitudo Moliterno ha sostenuto che il rapporto tra la sua società e l'Amministrazione Comunale è stato fino ad oggi ostile e “mai roseo”. Il fermo giudizio del dirigente della società promossa in prima categoria è semplicemente ingeneroso ed offende, in particolare ed aspramente, chi scrive in quanto Assessore allo Sport. Se Di Pierri ci teneva far sapere ai lettori di Rivivere e ai propri tifosi in cosa concretamente si manifesta l'avversità dell'Amministrazione doveva spiegare quantomeno i fatti e le prese di posizioni, diversamente le sue parole così esternate vanno prese solo per quello che sono: invettive gratuite. Ma se ai fatti (reali), bisogna stare, allora va, innanzitutto, ricordato al presidente Di Perri che il calcio a Moliterno ha un trattamento nettamente di vantaggio rispetto alle
altre discipline (nuoto, pallavolo, tennis…). Tanto la Scuola Calcio Pressing che la Polisportiva Moliterno e la Fortitudo usufruiscono di tutti i servizi e le risorse che l'Amministrazione Comunale, nei limiti del possibile, può mettere a disposizione. E nello specifico va puntualizzato che la Fortitudo non prende alcun contributo pubblico, però l'Ente gli mette a disposizione per tutta la stagione (e gratuitamente), oltre al terreno di gioco e ai servizi interni dello stadio, l'impianto di illuminazione per gli allenamenti in notturna, il cui consumo di energia ha un'equivalenza in termini di denaro a quasi due volte il contributo pubblico che prende per l'iscrizione al campionato di promozione la Polisportiva. E se è allo oscuro il presidente Di Pierri deve anche sapere che ogni anno il Comune spende per l'inerbimento del terreno di gioco diverse migliaia di euro, per cui quando l'Amministrazione in ragioni strettamente legate al maltempo e allo stato malmesso del manto erboso invita, tramite ordinanze, le società di calcio a sospendere gli allenamenti
I tifosi del Moliterno
per alcune sedute, correttezza vorrebbe che le società rispettassero le disposizioni firmate dall'Assessore, invece scorrettamente e puntualmente le ordinanze comunali sono state disattese dalla Fortitudo. Inoltre, da qualche mese è stata costituita, sebbene, in via formale (il passaggio istituzionale in Consiglio Co-
munale verrà deliberato il prossimo settembre), la Consulta dello Sport, un soggetto che dovrebbe funzionare come espressione di democrazia partecipata dove tutti i problemi riguardanti lo sport locale verrebbero discussi (e cercati di portare a soluzione) collegialmente dai vari rappresentanti delle socie-
tà che vi aderiscono. Bene, il Presidente Di Pierri (o chi per lui) è stato più volte invitato a partecipare ai preincontri della Consulta e, puntualmente, è mancato alle convocazioni, mostrandosi poco sensibile ad un'idea di pratica dello lo sport impostata sullo spirito delle scelte condivise. Infine, è bene che si sappia che non c'è stato mai (né ci sarà) nessun obiettivo o stratagemma ostile da parte dell'Amministrazione nei confronti di chicchessia società sportiva e né mai l'Assessore allo Sport ha pensato di riconoscere nei dirigenti e negli atleti della Fortitudo degli antagonisti politici. Il presidente Di Pierri, dunque, può continuare a dormire tranquillo e praticare liberamente la sua fede politica in quanto a Moliterno il rapporto tra Sport ed Amministrazione continuerà, fino alla fine del mandato legislativo, ad improntarsi su altri canoni: sul civile e corretto rapporto e su un dialogo in cui le parole devono essere messe al posto giusto, non manometterle per travisare la realtà dei fatti. *Mimmo Mastrangelo
l'assessore allo Sport Zito nel corso dell'assemblea di Palazzo Caputi: il campo, seppur con capienza ridotta, quest'anno potrà essere a disposizione della società. Dal Credito sportivo, infatti, è stato confermata la disponibilità del finanziamento per i lavori di adeguamento alle norme di sicurezza dell'impianto e il via libera a procedere con il bando di gara per l'esecuzione dell'intervento. I tempi previsti dovrebbero essere rapidissimi. Se bando di gara e assegnazione dei lavori dovessero procedere senza intoppi, entro agosto il Santa Maria potrebbe essere già dichiarato completamente agibile. Intanto già la presentazione del bando, ha rassicurato il sindaco, dovrebbe essere sufficiente a ottenere il via libera della prefettura per l'apertura al pubblico con capienza limitata e la certificazione di disponibilità del campo richiesta dalla Figc insieme alla quota di iscrizione, entro il prossimo 10 luglio. Scongiurato il pericolo delle porte chiuse, dunque, il vero nodo da sciogliere è quello relativo all'ingresso di forze fresche nella società. Il presidente Capalbo ha ribadito la disponibilità a farsi da parte qualora il sindaco riesca a trovare altri imprenditori pronti a farsi carico dell'iscrizione all'eccellenza e della gestione della società. “Non mi aspetto di recuperare i debiti - ha detto ancora una volta - anzi pur di assicurare al Ferrandina di conservare il titolo, sono disponibile a dare il mio contributo anche quest'anno». In alternativa è stata proposta la nomina di un commissario nominato dal sindaco che assicuri lo svolgimento del campionato con i contributi che si riusciranno a raccogliere (un po' come accaduto a Rionero). Il sindaco, dal canto suo, è passato già ai fatti, avviando una serie di contatti con imprenditori locali. A metà settimana un primo incontro dovrebbe chiarire in quanti sono disposti a raccogliere l'invito a contribuire. Per gli sportivi ferrandinesi non c'è che da auspicarsi siano numerosi. Come ha ricordato il maestro Lacava, il Ferrandina non ha mai rinunciato nemmeno a una partita figuriamoci ad un campionato. Sarebbe un peccato lo facesse proprio nell'anno in cui la società taglia lo storico traguardo di 60 anni di attività. Margherita Agata
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32 Sport
Eccellenza Ad un mese dal primo incontro stasera si replica al Centro Sociale
Vultur, il futuro in un azionariato popolare RIONERO – A poco meno di un mese dal primo incontro con tifosi e sostenitori il Circolo Sportivo Vultur chiama nuovamente a raccolta i propri fans. Infatti, una pubblica assemblea è stata fissata dal commissario del C.S. Vultur dr. Michele Marco Grieco per oggi alle ore 18,30 presso il Centro Sociale “Pasquale Sacco”. Il commissario Grieco e i suoi più stretti collaboratori dovranno riferire se ci sono o meno le possibilità di dare vita ad un azionariato per costituire un club solido ca-
pace di garantire non soltanto il prossimo campionato di calcio ma anche i successivi. I tifosi vulturini sono in ansiosa attesa per conoscere i risultati di questo primo sondaggio fatto tra i sostenitori e i simpatizzanti bianconeri per capire se c’è davvero “la possibilità di dar vita ad una società con il sostegno di un numero soddisfacente di soci sostenitori per garantire una partecipazione dignitosa al prossimo torneo di Eccellenza”. «I risultati, in linea di massima – scrive sul volan-
tino manifesto pubblico il commissario Grieco – sono incoraggianti e si è indetta questa nuova assemblea proprio per reperire altri soci, sponsorizzazioni e adesioni fra le varie forze sociali, imprenditoriali e commerciali e per fare il punto della situazione alla presenza del sindaco e dell’assessore allo sport che ringraziamo anche per l’apporto futuro alla società». Il resto del volantino manifesto pubblico così recita: «Si invitano pertanto tutti i soci sostenitori e coloro che vorranno far parte della so-
cietà ad intervenire per assicurare la formazione di un organigramma dirigenziale per espletare le incombenze più urgenti. La suddetta formazione scaturirà dopo regolare votazione da parte dei soci sostenitori che sceglieranno i dirigenti futuri che, da subito, avvieranno la campagna pubblicitaria e la vendita degli abbonamenti presso la sede sociale del C.S. Vultur in via Matteotti – Palazzo Catena. Data l’importanza dell’assemblea e la brevità del tempo a disposizione, si prega-
L’incontro pro-Vultur di un mese fa quando furono gettate le basi per l’incontro di oggi.
no i soci sostenitori, gli sportivi, appassionati e tifosi a non mancare per sostenere con entusiasmo ed im-
pegno il glorioso sodalizio bianconero per la stagione 2009-2010». Michele Rizzo
Eccellenza Oltre al presidente nuovo cda e conferma di Lardo e il gruppo
La Murese riparte da Pucillo Il giovane imprenditore succede ad Antonio Remollino A nove anni dalla sua fondazione e dopo il bel campionato disputato nel massimo campionato regionale di Eccellenza nell'ultima annata calcistica culminata con la conquista della Coppa Italia, la F.C. Murese 2000 Aurora è pronta per una nuova sfida. La squadra del ridente paese del Marmo Platano, nei suoi prima nove anni di vita, ha conosciuto quattro promozioni, con un campionato di prima categoria vinto con tutti calciatori locali e con largo anticipo nel 20042005: con tre giornate di anticipo e con 12 punti di vantaggio sulla seconda, e negli ultimi due anni ha conquistato il diritto a giocare i play off del massimo campionato regionale, disputando tre finali di cui due di Coppa Italia, iscrivendo per la prima volta il proprio nome nell'albo regionale della competizione lo scorso 7 febbraio 2009. La società è cresciuta e vanta oltre 100 soci. E il presidente uscente Antonio Remollino, insieme agli storici dirigenti e compagni di viaggio hanno vo-
Una formazione della Murese ed a destra Pucillo con la Coppa Italia vinta quest’anno
luto dare un volto nuovo alla Murese raddoppiando il numero dei componenti del direttivo, fino a qualche giorno fa era di 15 soci. Il 18 giugno scorso, nell'aula consiliare del comune di Muro Lucano, è stata posta in essere la prima pietra fondante del nuovo ciclo della Murese e tutti i soci sono stati candidati a far parte
del direttivo. All'appello hanno risposto per ora 26. Successivamente il 25 giugno 2009 nella sede sociale per dare continuità al lavoro svolto dalla passata gestione, e per dare un volto nuovo alla società in cui tutti i soci sono partecipi con gli stessi diritti e dignità, e in cui il vero obiettivo è sempre dare priorità ai calciato-
ri del posto si sono riuniti i nuovi dirigenti e in tale adunata è stato eletto il nuovo presidente. Con l'intento di perseguire la strada maestra del passato è stato partorito il nuovo direttivo che ha eletto a presidente della Murese il giovane imprenditore Gianfranco Pucillo. Una volta insediatosi, il nuovo presidente Antonio
Allievi Pesante squalifica per il tecnico causa gli incidenti di Melfi-Aversa
Il lavellese Alberti ricorre alla Cgf MELFI - A volte le confusioni e le provocazioni in campo sportivo finiscono per coinvolgere anche figure professionali che hanno un ruolo importante dal punto di vista tecnico ed educativo ma nell'esagitazione di raggiungere un risultato a tutti i costi anche quest’ultimi finiscono nelle maglie di sviluppi comportamentali non da fair play. E una semplice partita, certo di spessore agonistico, diventata un teatro di insulti, proteste e comportamenti indecorosi. Il tutto è successo a Melfi in occasione di una gara di calcio tra il Melfi e l'Aversa Normanna nella terza giornata del girone C per la disputa della Coppa Allievi professionisti. Il risultato di 2 a 2 finale in pratica ha pregiudicato il passaggio di turno dei campani che solo in caso di vittoria passavano il turno (con i melfitani già fuori). Ciò ha fatto sì che un parapiglia conclusivo degenerasse in comportamenti inidonei ad un incontro di calcio ed in sintonia con l'istituzione del terzo tempo a farne le spese diversi operatori del settore a cui l'arbitro De Meo di Foggia ha refertato quanto visto e il giudice di conseguenza ha comminato diverse sanzioni. A farne le spese c'è anche l'allenatore lavellese della formazione del Melfi, Giuseppe Alberti a cui è stata comminata una squalifica fino al 28 febbraio 2010. Una tegola pesante per chi opera nello
Giuseppe Alberti
sport a tanti anni e che ha la “fedina sportiva” immacolata senza mai subire squalifiche o diffide sia come giocatore, che come preparatore atletico che ancora come tecnico. Essere stato vittima di intemperanze, che hanno coinvolto dirigenti e giocatori, con l'intervento anche delle forze dell'ordine per sedare una situazione che oramai era trascesa in tutti i sensi, è veramente pesante per il prosieguo di una carriera e per continuare un lavoro a cui si è affezionati. Ora Alberti si è affidato all'avvocato Francesco Di Ciommo esperto di diritto sportivo che
ha prodotto reclamo alla Corte di Giustizia Federale per perorare la causa di estraneità ai fatti dell'allenatore Giuseppe Alberti. E in effetti in un clima di estrema confusione a fine gara tutto può esserci e la ricostruzione dei fatti può adombrare alcuni dubbi e perplessità. Il professore associato di diritto privato all'Università di Tor Vergata di Roma, Di Ciommo farà leva per difendere il suo assistito sul nitido curriculum umano e professionale dell'Alberti. E poi da resocontazioni oggettive il Melfi all'inizio di questa gara era già fuori dai giochi di passaggio di turno, mentre esistevano durante le fasi della partita alcune intimidazioni da parte dell'Aversa a cui premeva il passaggio di turno, solo in caso di vittoria, per accedere alla qualificazione alla fase successiva della competizione nazionale. Pertanto una rissa finale comunque sia è deplorevole sotto l'aspetto sportivo e poi a chi poteva giovare se non all'indecorosità del calcio e di sani principi educativi, formativi ed umani. La confusione generale sicuramente ha coinvolto e confuso in un match finito in parità potenziali vincitori e vinti che effettivamente non esistono ma invece sono gravi e disastrose le decisioni disciplinari che compromettono non poco ipotetici colpevoli ed innocenti. Giuseppe Catarinella
Remollino ha voluto dare alla società una struttura organizzativa per affrontare al meglio il prossimo campionato. L'organico della società è così composto: Gianfranco Pucillo, presidente, Gigino Altieri vicepresidente, Carmine Pepe, segretario, e Antonio Nardiello cassiere. Direttore Generale: Giacinto Indelli. Direttore
sportivo: Luigi Lamorte. Nel nuovo direttivo oltre al presidente e al vicepresidente fanno parte: Remollino Antonio, Nardiello Gerardo, Iacullo Pasquale, Lamorte Luigi, Petillo Pasquale, Sansone Gerardo, Troglia Giusepe, Indelli Giacinto, Ferrara Gaetano, Cardone Giovanni, Partini Carmine; Vitiello Pasquale, Zampino Donato, Cardone Gerardo, Iacullo Donato, Diovisalvi Giuseppe, Confuorti Vincenzo, Travaglio Gerardo, Ceci Giuseppe, Angelicchio Vincenzo, Porciello Antonio, Larocca Davide, e Marolda Nicola. Per ripartire il nuovo sodalizio ha fatto già conoscere la propria volontà di voler riconfermare mister Mario Lardo come guida tecnica della prima squadra e di voler confermare in blocco i calciatori che hanno portato alla ribalta il nome della Murese nell'ultima stagione calcistica. La Murese ha tanto entusiasmo e può contare su tutti i suoi magnifici tifosi, che mai si sono fatti desiderare. Carmine Pepe
Avigliano, Filadelfia confermato e piano per tornare ai vertici L'AVIGLIANO muove i primi passi verso la nuova stagione. La società granata nella riunione di mercoledì sera ha iniziato a delineare i primi quadri tecnici in vista di un campionato migliore. L'obiettivo è quantomeno di arrivare nelle prime cinque posizioni della classifica, ma la squadra aviglianese vuole disputare un campionato d'avanguardia che faccia passare inosservato quello passato dove i play - off sono sfumati all'ultima giornata. Le prime ufficialità riguardano le riconferme del tecnico Bartolomeo Filadelfia, del preparatore atletico Renato Claps che nella stagione passata si è ben distinto nel suo lavoro e del massaggiatore Romeo Pace. La dirigenza è in attesa intanto di una risposta da Abate per il ruolo di preparatore dei portieri che nell'ultima parte di campionato è stato poco disponibile per motivi di lavoro. Invece per quanto riguarda il secondo di Filadelfia due sono i papabili: si deciderà tra Lo Sabato e D'Andrea chi affiancherà il tecnico riconfermato. Il sodalizio granata è alla ricerca di un difensore centrale, di un centrocampista di qualità e di una punta che abbia caratteristiche diverse da Damiano e Petilli. Il club aviglianese ha intenzione di riconfermare in parte il blocco dell'annata passata e già dalla giornata di mercoledì cercherà di contattare tutti i giocatori per ripartire dalle certezze e per cominciare sen-
Bartolo Filadelfia
za problemi. La squadra punterà sempre sui giovani come ha sempre fatto e sicuramente da quel settore riprenderà a lavorare. oltre a quei tre ritocchi di cui avevamo parlato in precedenza, visto che molto probabilmente gli under saranno tre e non più due. Anche da Avigliano arrivano le prime notizie. Per le altre è necessario stare in attesa fino alla prossima settimana. Biagio Bianculli sport@luedi.it
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Sport 33
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
Terza Categoria La finale di Potenza vinta contro il Pietrapertosa
S. Angelo in Seconda
PIETRAPERTOSA S. ANGELO L.F.
0 1
PIETRAPERTOSA: Padula, Frezza (14’ st Canosa), Passarella (28’ st Santoro), Romualdi, Vernucci, Scieuzo, Calvello A., Vigna A., Mazza, Colucci, Vigna V. (37’st Calvello E.). A disp. Stasi, Zambrano, Nigro, Mona. All. Giannotta (in panchina Iula). SANT’ANGELO LE FRATTE: Marattoli, Loisi, Grippo A., Fiscella C., Bruno, Lembo (50’ st Cupolo), Ostuni C., Lorusso, Laurino, Ostuni R., Spera (40’ st Grippo M.). A disp. Mastroberti M., Mastroberti P., Fiscella F., Iallorenzi, Bagnuolo. All. Parrella. ARBITRO: De Nicola di Potenza. RETE: 26’ st Ostuni Raffaele. NOTE: Ammoniti Vigna A. del Pietrapertosa e Fiscella C. del
Sant’Angelo. Angoli 6-3 per il Sant’Angelo. Recupero 0’ pt, 6’ st. Primo tempo disputato sotto una pioggia battente fino al 30’, campo pesantissimo. E’ DI RAFFAELE OSTUNI il sigillo che regala al Sant’Angelo Le Fratte il tanto atteso - e per quanto mostrato ieri pomeriggio sul campo del Federale di Potenza meritato - salto in Seconda categoria. Compatto, ordinato, generoso: l’undici biancoblù orchestrato in panchina da mister Parrella ha mostrato il meglio di sè nello spareggio promozione che lo opponeva al Pietrapertosa. Facendo valere, nonostante (o forse anche grazie) a un terreno di gioco al limite della praticabilità la superiore cifra tecnica dei suoi elementi. Su tutti proprio Raffaele Ostuni e Lorusso, due spine nel fianco nella
retroguardia dei rossoblù dolomitici. Le prime fasi di studio del match, accompagnate da una pioggia torrenziale, vedono le due squadre provarci con conclusioni dalla distanza poco più che velleitarie. Ma si intuisce subito la superiore pericolosità, nelle ripartenze veloci, di un Sant’Angelo che con il trascorrere dei minuti va via via conquistando campo e sicurezza. In effetti la prima occasione (è il 19’) capita sul sinistro di Vigna A., che con un pallonetto dal limite prova a beffare Marottoli sbagliando di poco la mira. Ma dopo cinque minuti comincia lo show di Ostuni R., che su punizione mette sulla testa di Fiscella C. una palla a dir poco invitante: incrocio sfiorato. Il vantaggio dei ragazzi di Parrella potrebbe arrivare al 33’: ancora Fiscella ci prova stavolta su punizio-
In alto il Sant’Angelo Le Fratte. Qui sopra il Pietrapertosa. Alcune azioni di gioco e lo sparuto numero di tifosi al seguito, incuranti della pioggia
ne, con un destro a giro da posizione defilata che Padula smanaccia affannosamente sulla parte superiore della traversa. La pressione del Sant’Angelo non si interrompe con l’intervallo nel quale la pioggia concede la tregua definitiva a pubblico e squadre - e al 6’ è il solito Ostuni R., tutto solo in area, a sciupare con un debole rasoterra (facile preda di Padula) una delle più limpide palle-gol della gara. Al 16’ è lo stesso fantasista a costruirsi e sprecare di un soffio l’ennesima occasione: slalom dalla tre quarti fin poco dentro l’area ed esterno destro che fa la barba al palo sinistro della porta del Pietrapertosa. Il quale, dal canto suo, non riesce ad uscire dalla morsa avversaria (a parte un tentativo da fuori impreciso, intorno al 20’, di Vigna A.). E deve capitolare a ridosso della mezz’ora.
L’azione che decide la contesa parte da Cataldino Ostuni: servizio sulla destra in profondità per Lorusso, il cui cross basso prende in contropiede tutta la difesa. Spera arriva di gran carriera ma spedisce il sinistro a botta sicura sul palo alla destra di Padula, che però nulla può per opporsi al tap in dal dischetto di Raffaele Ostuni. La partita si chiude lì, visto che i tentativi di rimetterla in piedi di un Pietrapertosa sfiduciato cozzano contro il muro eretto davanti a Marottoli da un ordinatissimo Sant’Angelo. Che anzi potrebbe in più occasioni chiudere i giochi, ma si accontenta di difendere l’esiguo vantaggio che lo porta in carrozza - con i suoi fedelissimi supporter, in una trentina sugli spalti - in Seconda. Luca Carlone sport@luedi.it
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B Dilettanti La società ufficializza la scelta, ora una squadra giovane ma che faccia bene
Vandoni è il nuovo allenatore di Bernalda L'AVEVA preannunciato il diesse Montemurro che il primo colpo di mercato della Cestistica doveva essere l'allenatore, e la strategia è stata rispettata: sarà Claudio Vandoni il coach rossoblu per la prossima stagione sportiva; a quanti, increduli per tale notizia, chiedono “Ma Vandoni chi? Vandoni Vandoni?” i dirigenti ionici rispondono “Sì, proprio lui!”, e lo stupore è dettato dal fatto che si tratta di uno dei nomi più noti della pallacanestro italiana. Basta infatti scorrere il suo curriculum per capire la stazza tecnica del personaggio: nato a Roma nel 1948, ha esordito ancora giovanissimo sulle panchine della serie A femminile vincendo 2 scudetti, nel
1974 e nel 1975, con la Geas Sesto San Giovanni; sempre negli anni '70 è stato allenatore della Nazionale femminile, dopo i buoni risultati conseguiti con quella giovanile ai Campionati Europei Juniores. A cavallo tra gli anni '70 e '80 Vandoni ha vissuto un'importante esperienza nel basket americano come assistente-allenatore del grandissimo coach statunitense Larry Brown nella Ncaa, al prestigioso college di Ucla ed alla Kansas University. Si è cimentato poi per numerose stagioni alla guida tecnica di diverse squadre di serie A maschile, la Stella Azzurra Roma, poi l'Acqua Fabia Rieti (con la quale ha disputato nel 1982 un'ottima Coppa Korac contrassegna-
ta da 7 vittorie su 10 partite), quindi Livorno, Rimini e Pavia. Nel biennio 1997/99 ha allenato in B1 il Viterbo, conquistando il primo anno una salvezza che sembrava irraggiungibile prima del suo arrivo a metà torneo ed il secondo anno la finale di Coppa Italia e la finale playoff persa per un nulla contro Modena. I primi anni del nuovo secolo lo hanno visto head coach a Brindisi, Campobasso e San Severo, e lo scorso campionato, per una di quelle scommesse cui è particolarmente affezionato, ha preso in mano a Rieti (C1) una squadra sulla carta senza ambizioni particolari conducendola alla promozione in B Dilettanti. In realtà le scommesse sporti-
ve sembrano il suo pallino da quando ha lasciato i luccicanti prosceni dei professionisti, e pare che anche la sua decisione di accettare la piazza di Bernalda nasca dalla voglia di far bene in provincia oltre che dal pressing esercitato su di lui dal vecchio amico Gallotta. Si dice che pur di fare questa esperienza lucana coach Vandoni si sia “moderato” economicamente, cosa apprezzabile visto che parliamo di un tecnico di primissimo livello e, a quanto si sa, di uno stakanovista del lavoro sul parquet. Inoltre c'è da aggiungere che lo stesso dovrebbe garantire l'arrivo di un bel gruppo di under di buon livello che, affiancato da alcuni giocatori più esperti, dovrebbe assicura-
Claudio Vandoni è il nuovo coach del Bernalda
re qualità e freschezza atletica al roster ionico solitamente e tradizionalmente non fortunato nella scelta dei giovanissimi; in questo modo Vandoni sostiene di poter fare un campionato più che dignitoso e di divertire il pubblico: quest'ulti-
mo concetto piace particolarmente e inzucchererà una tifoseria che ha voglia, come il suo coach, di vedere spettacolo e risultati, un abbinamento particolarmente seducente per chiunque. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
A Dilettanti Società a lavoro per la conferma di Grasso che è molto vicina
La Levoni pensa a Gilardi Il play guardia argentino piace al Potenza che per ora aspetta LA SETTIMANA che va ad iniziare potrebbe essere foriera di novità per la Levoni Potenza. Dopo le conferme di Antonio Rato e Massimo Ruggeri la società di Francesco Petrullo dovrebbe inserire nello scacchiere tattico a disposizione di coach Antonio Paternoster anche Sebastiano Grasso. Il presidente bianconero contatterà l'atleta a stretto giro nel tentativo di rinnovare il contratto. Le parti potrebbero trovare l'intesa, dando allo staff tecnico potentino quelle giuste indicazioni per il prossimo campionato maschile di serie A Dilettanti. La società potentina lavora duramente per allestire il roster che giocherà il campionato maschile nella prossima stagione. Sembra ormai certo l'addio a Maurizio Ferrara, visto che l'atleta non rientra più tra gli under e quello di Matteo Metz, di proprietà del Pavia, società intenzionata a confermare il cestista. Restano da valutare le posizioni di Chiarastella, appetito da diverse società di categoria superiore e quella di Palombita, richiesto da formazioni di Legadue. Solo nella fase terminale della campagna acquisti sarà valutata la posizione di Christian Femminini, ormai potentino d'adozione. Nelle ultime ore sono circolate voci insistenti di contatti con atleti di categoria. Si trat-
Federico Adolfo Gilardi play nel mirino di Potenza
ta di Marco Pazzi, ala-pivot nato nel 1979 che ha militato a Roseto degli Abruzzi nel corso della prossima stagione. La seconda voce piombata negli
ambienti cittadini del basket è quella di Innocenzo Ferraro, che ha disputato l'ultima stagione in Piemonte nel Paffoni Omegna. Ma i nomi sono tanti, in primis quello di Adolfo Gilardi, play maker della formazione omegnana sempre pronto a fare la differenza. L'altro nome in ordine di tempo è quello di Gabriele Niccolai, fratello del celebre Alessandro, che ha giocato nell'Agricola Montecatini. Nomi, tanti nomi, in un mercato ancora condizionato dalle scelte folli e dalle spese pazze che penalizzano oltre misura il lavoro di presidenti, direttori sportivi e addetti ai lavori. La conferma di Sebastiano Grasso rappresenta per la Levoni Potenza il primo ma significativo passo per la composizione del mosaico tecnico a disposizione di Antonio Paternoster. Il coach opera fianco a fianco con la società bianconera nel tentativo di allestire una squadra sempre competitiva e in grado di raggiungere i risultati tanto attesi dal sodalizio di via Ponte Nove Luci. Ore frenetiche, l'estate calda del mercato di basket è solo alle prime schermaglie, poi i dirigenti saliranno in pedana a tirare di sciabola o spada. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Ecomaretona a Scanzano Volley, lucane in campo tra sport e ambiente nel Trofeo delle Regioni Farà tappa anche a Scanzano Jonico, domani “Ecomaretona 2009” l'iniziativa per dimostrare che sport e ambiente hanno qualcosa in comune. L'obiettivo della maratona, che, in varie tappe, percorrerà tutta l'Italia da Da Reggio Calabria a Trieste, è scoprire qual è il vero stato delle coste italiane, ritrovare bellezze dimenticate, località e spiagge più e meno famose, fotografando situazioni di abbandono e degrado. Domani l'Ecomaretona partirà alle ore 8 da piazza Giuseppe Verdi di Scanzano, per raggiungere Ginosa Marina in una tappa di 14 chilometri a cui tutti si possono unire gratuitamente. L'idea è che un'attività fisica sana e pulita come la corsa può e deve associarsi al rispetto e alla valorizzazione dell'ambiente. Tutti possono partecipare, una tappa, due o magari qualcosa in più. L'importante è correre insieme a favore dell'ambiente. Un'esperienza coinvolgente ed entusiasmante che foto-
graferà lo stato delle nostre coste con una particolare attenzione per gli accessi ai diversamente abili alle spiagge, numero e qualità delle spiagge pubbliche e dei servizi erogati, sicurezza delle stesse, costi delle spiagge private, percorsi pedonali e ciclabili panoramici, percorribilità delle strade esistenti. L' Ecomaretona è partita nel 2008 Da Ventimiglia a Reggio Calabria e quest'anno riparte dal capoluogo calabrese per arrivare a Trieste. E' questa la sfida di Giuseppe Tamburino, torinese di 52 anni che il 14 Giugno è partito da Reggio Calabria per percorrere le coste ioniche e adriatiche risalendo lo stivale fino a Trieste, dove arriverà il 30 Agosto, insieme a tutti gli ecomaratoneti, atleti e gente comune, che vorranno unirsi a lui. Le tematiche ambientali troveranno spazio ogni giorno negli Ecovillage, ovvero i gazebo itineranti che saranno montati presso ogni tappa di arrivo della maratona.
Il Trofeo delle Regioni di volley apre i battenti. Dopo aver festeggiato le nozze d'argento, l'edizione 2009, la ventiseiesima dalla sua introduzione, avrà la sua location nel Friuli Venezia Giulia, a Lignano Sabbiadoro. Le spiagge della rinomata località balneare ospiteranno tutti gli incontri del beach volley, mentre per le gare indoor sono sette i campi di gioco: quattro a Lignano e tre a Latisana, distante circa quindici chilometri. Le rappresentative che si giocheranno il successo sono il punto di arrivo di un lungo lavoro di selezione, valutazione e formazione svolto nelle singole regioni dai comitati periferici. La selezione indoor maschile -categoria under 16 ha dato spazio a quelle società del territorio che rappresentano lo zoccolo duro del settore maschile, guidata ancora una volta dai mister Giancarlo D'Amico e Pierpaolo De Pace, apre la contesa oggi alle 10.30 sul campo di Latisana, contro la per-
dente dell'incontro SiciliaAbruzzo e poi a seguire con la vincente tra le due, provando ad ottenere da subito un buon piazzamento che renda onore al quinto storico posto finale dello scorso anno. La selezione rosa dei coach Caterina Cristallo e Dino Viggiano, -categoria under 14 - è attesa alle 15 alla Palestra Nievo di Lignano dalle quotate colleghe dell'Emilia Romagna, con l'obiettivo di non partire battute in partenza ma stimolate a giocarsi tutte le proprie carte per conquistare altresì una degna considerazione. Partono decise con l'obiettivo di migliorare rispettivamente il tredicesimo ed il diciassettesimo posto dello scorso anno per iniziare a risalire la china verso le posizioni di vertice le coppie del beach: la maschile sotto la guida tecnica di Sandro Passaro sfiderà lunedì i colleghi del Piemonte, la femminile, allenata da Pamela Petrone, dovrà vedersela in contemporanea con le ragazze abruzzesi.
A Dilettanti Pallotta: «Sono cari»
Matera scarta Busca e Parente
Leonardo Busca una delle idee svanite dell’Olimpia Matera
SARÀ FULVIO Candido il primo acquisto dell’Olimpia Bawer Matera in questo mercato 2009. La trattativa con il pivot che due stagioni fa era a Matera è ad un passo da una soluzione positiva. Candido potrebbe firmare tra oggi e domani e dunque essere il primo tassello della Bawer che va ad aggiungersi a Francesco Longobardi. Ma anche altre restano le piste che la società materana sta seguendo ed in questo momento l’attenzione maggiore è concentrata in particolare sul play, un ruolo fondamentale nel quale Matera si sta guardando attorno. Viva e assolutamente prioritaria rimane la possibilità di trattenere Francesco Gergati ma società e tecnico sembrano intenzionati a scandagliare il mercato alla ricerca di un giocatore di maggiore esperienza. Una ricerca non facile ma che Matera è intenzionata a portare avanti come dimostrano alcuni approcci e tentativi di trattative che sembrano essersi arenate di fronte alle richieste degli atleti. La Bawer ha provato a prendere sia Davide Parente sia Leonardo Busca giocatori di esperienza e provenienti da categoria superiore sui quali co-
struire la nuova squadra. Le richieste degli atleti hanno però smorzato sul nascere queste possibilità come conferma al “Quotidiano” il direttore sportivo del Matera Giuseppe Pallotta: «sono due nomi sui quali ci siamo confrontati con il tecnico, non rientrano però nelle nostre possibilità. Il discorso direi che si è chiuso, abbiamo verificato la possibilità di portarli a Matera ma ci siamo fermati e stiamo rivolgendo la nostra attenzione altrove». Pallotta smentisce anche la possibilità che Matera possa confermare Valerio Corvino anche se qui le strade sembrano destinate a separarsi perchè ci sono obiettivi diversi: «non abbiamo preso in considerazione l’ipotesi, non sappiamo neanche quali possano essere le richieste dell’atleta, abbiamo volto lo sguardo su altri atleti». Anche in quell’ottica di ringiovanimento che Matera sembra intenzionata a perseguire. Per chiudere ed alla vigilia di una settimana importante per il mercato biancazzurro Pallotta chiarisce anche la frenata, brusca su Marcante: «non ci risulta che il giocatore possa spostarsi». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
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Sport 35
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
Sergio Galante fa un bilancio della diciassettesima edizione e guarda al futuro
«Più forti della pioggia» Superato l’ostacolo maltempo ma il progetto resta vincente «ABBIAMO superato l’ennesimo esame e direi che l’abbiamo fatto a pieni voti. Non era facile fronteggiare questa settimana di maltempo». Si apre così la chiacchierata con Sergio Galante a poche ore dalla fine della diciassettesima edizione del “Minibasket in piazza” che ha confermato il successo di sempre anche di fronte ad una serie di cambi di programma e di imprevisti dettati soprattutto dalle cattive condizioni meteorologiche che hanno condizionato il torneo. Malgrado tutto questo sono risultate comunque oltre tremila le presenze alle finali che si sono disputate al PalaSassi. Proviamo a percorrerne la storia con questa chiacchierata con il presidente del Comitato organizzatore. Allora, come è andata questa manifestazione, qualche imprevisto di troppo? «E’ stato un test su come l’organizzazione era pronta a fronteggiare situazioni impreviste ed in particolare a Metaponto lo sforzo fatto per garantire la manifestazione è stato grande. Alla fine direi che tutto è andato bene. Non mi posso lamentare di nulla». Purtroppo i bambini hanno avuto dei tempi morti non previsti che vi hanno messo in difficoltà? «Noi avevamo organizzato una serie di iniziative, escursioni, gite che il maltempo ha inevitabilmente bloccato. E’ tutta lì l’origine delle difficoltà, abbiamo sopperito al meglio nelle diverse strutture e laddove si giocava all’aperto ci siamo spostati in impianti chiusi». Nella finale è mancato il bagno di folla in piazza ma il PalaSassi era comunque stracolmo a testimonianza che il torneo ha un suo indiscutibile appeal su grandi e piccoli? «Le presenze sono state davvero tante e siamo stati costretti ad un certo punto a tenere una parte di bambini ai bordi del campo perchè non c’era spazio sugli spalti gremiti in ogni ordine di posto. Purtroppo è vero che la città non ha potuto vivere il torneo come in altre occasioni, i bambini non l’hanno riempita con i loro giochi e colori e la finale in piazza sarebbe stata un’altra cosa. Ma questo è dipeso dal tempo, non certo da noi». C’è qualcosa che non è andata? «Il mio unico pensiero va ad un ragazzo di undici anni di Matera che non c’è più e che avrebbe preso parte al torneo nelle fila di Manfredonia. Abbiamo ritenuto di abbassare la musica e di non fare i fuochi anche se la pioggia in quei momenti era scemata. Ci è sembrato giusto così». Il futuro del Minibasket in piazza prevede novità o modifiche? «Non credo che ce ne saranno, il torneo ha allargato il suo ruolo culturale e sociale all’intero territorio, noi ci stiamo affermando sul territorio in questo senso e credo che questo è e sarà sempre più il torneo non solo di Matera. Stiamo e vogliamo coinvolgere quanta più gente possibile». Il sogno qual’è Israele o forse una squadra a stelle
I piccoli cestisti di Roseto festeggiano la vittoria, a destra il presidente del Comitato Sergio Galante e i momenti che hanno visto protagonisti gli abruzzesi (foto alle pagine 36 e 37 di Videouno)
e strisce? «Stiamo lavorando su Israele, speriamo di avere il gancio giusto per riuscire sin dalla prossima stagione a centrare l’obiettivo». Sul livello tecnico raggiunto che ci dice? «Ritengo che sia un livello molto alto ed in continua crescita, il torneo ha coinvolto molte persone del mondo della pallacanestro. C’era Paolo Moretti il tecnico di Pistoia il cui figlio giocava con Roseto, c’era Matteo Boniciolli l’allenatore della Virtus Roma sugli spalti ad assistere alle gare». La Pielle si è ben distinta? «Siamo arrivati nei quarti eliminati da Roseto con la soddisfazione di averli messi in grossa difficoltà. Avevamo del resto un’ottima squadra che già aveva ottenuto buoni risultati quest’anno. Anche questo è un motivo di orgoglio per noi». Tra le presenze di quest’anno quella di Crotti responsabile minibasket, che impressione ha avuto? «Credo si sia reso conto dell’unicità della manifestazione e del grande lavoro che c’è dietro. Noi riteniamo anche per questi motivi di aver scelto la strada più giusta e non intendiamo in alcun modo fare dei passi indietro». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
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36 Sport
Si conclude la diciassettesima edizione con il successo meritato di Roseto degli Abruzzi
Le facce e la storia delle finali L’ultima giornata negli scatti più belli tra vittorie, sconfitte e sportività LA FESTA DI ROSETO
MINIARBITRI PROTAGONISTI IN FINALE
HITO ONORA AL MEGLIO IL TORNEO E SFIORA LA VITTORIA
L’ENTUSIASMO ED IL TIFO SUGLI SPALTI
GLI ABBRACCI E LA GIOIA DI ROSETO
LA STRETTA DI MANO FINALE
BRINDISI CHIUDE AL QUARTO POSTO
HITO CI PROVA MA NON BASTA
TRIESTE FINISCE TERZA
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Sport 37
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
Torneo della Bruna del Csi di volley misto Guidano Maragno e Zoom Cafè
La pioggia cambia i piani Il torneo costretto a spostarsi nelle palestre scolastiche per il maltempo MATERA - Quando sono state giocate otto giornate del torneo della Bruna di volley misto sono due le squadre che hanno presto un discreto vantaggio nei rispettivi gironi. Nel Raggruppamento A la formazione dei Fratelli Maragno è partita subito con il piede sull’acceleratore liquidano la Movida Volley e Maffei con un perentorio 3-0; poi ha dovuto cedere un set nella sfida contro la Allianz Ras, per poi vincere con lo stesso risultato con le Scalette volley, grande favorita, ma che per il momento si deve accontentare del secondo posto in classifica proprio dietro alla formazione di Tommaso Galtieri. Nel raggruppamento B a fare la parte del leone c’è lo Zoom Cafè forte dei suoi 11 punti in classifica. Dopo aver lasciato un set nella prima giornata contro lo Stigliano, la squadra di Francesca Latorre ha inizia-
Una fase di gioco della settima giornata del torneo (le foto in pagina sono tratte da http://torneodellabruna.jimdo.com/)
to a marciare senza ostacoli battendo in successione Cirrottola, Ricauto ed Ego Group con il punteggio di 30, senza lasciare agli avversari neppure le briciole. Alle spalle della Zoom Cafè c’è Didio con 8 punti e la coppia Cirrottola-Stigliano a quota 7. L’ultima settimana gi gare è stata turbata dal mal-
FRATELLI MARAGNO
tempo, ma l’organizzazione ha saputo ovviare al tutto “rifugiandosi” nelle palestre scolastiche per non perdere la regolarità del calendario. Adesso per le festività della Bruna il torneo si ferma, si torna in campo lenedì 6 luglio. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
GUINNESS
ZOOM CAFE'-AUTORICAMBI PISCIOTTA
Daniele Popolizio, Mariateresa Vitale, Maurizio Colucci, Monica Chirone, Miriana Pellegrino, Serena Nobile, Fedele Manicone, Francesco Cuscianna, Carlo Popolizio, Sara Morelli.
ALLIANZ RAS Rossella Rubino, Loredana Tralli, Maria DiPede, Damiano Andrulli, Andrea DiBitonto, Giuseppe Montemurro, Vincenzo Riccardi, AnnaM. Sarra, Mara Manicone, Antonella Cimmarusti
Tommaso Galtieri, Roberta Calculli, Teresa Russo, Mariagrazia Casamassima, Silvia Martelli, Francesco Rizzi, Brunella Stella, Giuseppe Di Sabato, Pasquale Lospalluto, Angelo Coscia.
SCALETTE VOLLEY
MOVIDA VOLLEY
Angelo Sabino, Novella Zunino, Francesca Latorre, Annabruna Santeramo, Elena Di Cuia, Giuseppe Chieco, Egidio Canzoniere, Emanuele D’Ercole, Nicola Logallo, Roberta Sarra.
PROFUMERIA CIRROTTOLA
Irene Martino, Bruno Fortunato, Maria Bruna Martino, Cosimo iacovone, Vito Annichiarico, Nicola Moliterni, Ilenia Buonfiglio, Andrea Cazzato, Magda Braia, Daniela Di Pede. Anna Angiulli, Antonello Andriani, Francesco Florio, Tobia Raffaele Lavecchia, Paola Toscano, Giusy Fusco, Grazia Laddaga, Leonardo Poligneri, Vito Angiulli.
EGO GROUP
DIDIO S.N.C. MATERA Giuseppe Locantore, Antonio D’Elia, Angelo Pietromatera, Filippo Galeota, Emanuele Martinelli, Ilenia Di Blasi, Antonella Narciso, Fulvia Annino, Michela Di Cuia, Lidia Mangini
Maria Gabriella Leone, Vittorio Stasolla, Giuseppe Bruscella, Giuseppe Depinto, Angela Lazzazzera, Michele Calabrese, Anna Simonetti, Mino Angiola, Viviana Volpe.
AUTO PIU’ STIGLIANO
RICAUTO Mariella Tralli, Rosanna Padula, Giovanna Scala, Marina Festa, Pino Losignore, Nicola Delucia, Antonio Iacovone, Eustachio Latorre, Gianvito Maragno, Domenico Paolicelli.
GRUPPO MAFFEI Francesca Di Cuia, Paola Giordano, Grazia Pistone, Claudia Chietera, Leonardo Stano, Pietro Vittorio Priore, Pasquale Loizzo, Davide Petronella, Angela Petruzzelli.
Eustachio Di Cuia, Cosimo Ambrosecchia, Vito Loschiavo, Giuseppe Lascaro, Francesco Stella, Emanuele Porcari, Michele Taccardi, Mariagrazia Lovecchio, Stefania Di Cuia, Elena Zaccheroni, Annalisa Cea, Caterina Calvi, Rosaria Chietera.
Angela Virelli, Leonardo Virelli, Margherita Capalbi, Angelarita Tucci, Raffaella Liccione, Gianluca Capalbi, Domenico Rasulo, Giuseppe Angerame, Mariaf. Santarcangelo, Francesco Capalbi
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38 Sport
TEMPORALI POMERIDIANI PER TUTTA LA SETTIMANA Fenomeni più intensi e diffusi su Lagonegrese, Val d’Agri e Pollino. Più sole su Materano e costa jonica. Bello ovunque dopo il tramonto. Temperature in leggero aumento e prossime alle medie del periodo. LE OSCILLAZIONI del livello del mare di oggi assomigliano a quelle di 3,5 milioni di anni fa. E anche se la CO2 si fermasse ai livelli attuali, il mare continuerebbe a salire di altri 25 metri circa. A dirlo, questa volta, è la “storia” geologica della Terra che tiene conto delle concentrazioni di anidride carbonica e delle glaciazioni. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, basato sulla ricostruzione delle fluttuazioni del livello del mare nel corso degli ultimi 520 mila anni. La ricerca indica un rapporto sistematico tra temperatura globale, concentrazioni di CO2 e modifiche al livello del mare nel corso degli ultimi cinque cicli glaciali. La proiezione di questo rapporto con le concentrazioni di CO2 di oggi danno come risultato un innalzamento di 25 metri del livello del mare rispetto alla quota attuale. Cosa che è in accordo con il livello del mare di 3-3,5 milioni di anni fa, quando le concentrazioni di CO2 erano simili a oggi (387 parti per milione). Il confronto dei dati di questa ricerca con i dati sul clima globale suggerisce quindi che, anche se volessimo “bloccare” tutte le emissioni di gas serra ai livelli attuali, il livello del mare in futuro continuerebbe comunque a salire e di tanto. Rovesci e temporali hanno interessato la Basilicata nell’ultima settimana. Solo ieri pomeriggio, tra le 13 e le 15, su Matera sono caduti circa 50 mm di pioggia. Complessivamente, fino ad oggi dall’inizio di giugno nella città dei Sassi l’accumulo pluviometrico è prossimo ai 100 mm, il triplo del valore medio previsto nel mese. Sempre ieri, forti temporali hanno interessato tutta la fascia jonica del Metapontino. Pioggia moderata invece su Potenza, per un accumulo che tra la mattinata ed il pomeriggio ha raggiunto gli 11 mm complessivi (46 mm dall’inizio del mese). Un cenno anche alle temperature. Le massime, dopo il freddo di inizio settimana (6.4 gradi mercoledì mattina nelle campagne intorno Potenza), sono risalite restando però sempre leggermente al di sotto dei valori medi del periodo. Ci aspetta un’altra settimana di diffusa instabilità. Nonostante un leggero incremento della pressione, in quota si farà ancora sentire una debole corrente fresca orientale. Fino a domenica nelle ore più calde del giorno e in prossimità dell’Appennino non mancheranno quindi gli addensamenti cumuliformi e con essi i rovesci ed i temporali. I fenomeni saranno più probabili sul Lagonegrese, la Val d’Agri, il Pollino, meno sul Lavellese, il Materano, la costa jonica. Le temperature saranno in leggero aumento, soprattutto nei valori minimi, ma con massime difficilmente superiori ai 30 gradi. Lunedì: Poco nuvoloso in mattinata su tutta la regione. Già dal primo pomeriggio, però, rapido aumento della nuvolosità cumuliforme in Appennino, Lagonegrese, Val d’Agri, Pollino, con rovesci e temporali sparsi, localmente anche intensi. Fenomeni più isolati sul Materano e l’area jonica. Ultime precipitazioni in serata ma in attenuazione. Temperature stazionarie, venti deboli da Est. Martedì: Cielo sgombro da nubi fino a metà giornata. Nel pomeriggio nubi imponenti in Appennino e su settore tirrenico con rovesci e temporali sparsi. Nuvoloso anche sul resto della regione ma con precipitazioni isolate e di breve durata. Miglioramento generale in serata. Temperature minime in lieve aumento, massime stazionarie; venti deboli orientali, mari poco mossi. Mercoledì: Poche nubi irregolari in mattinata, con ampi spazi soleggiati. Tra il pomeriggio e la prima parte della sera, addensamenti più compatti su costa tirrenica, Lagonegerse, Melandro, Valle dell’Agri, con qualche rovescio o temporale. Tempo asciutto su Metapontino e costa jonica. Temperature stazionarie, su valori prossimi alle medie; venti deboli orientali, mari poco mossi. Giovedì: Poco nuvoloso in mattinata su tutto il territorio. Nel pomeriggio moderata instabilità in prossimità dell’Appennino, Val d’Agri, Lagonegrese, Melandro, Pollino, con qualche breve ed isolato rovescio o temporale. Solo nubi irregolari altrove ma senza fenomeni. Migliora in serata. Temperature massime in lieve aumento, venti deboli da Est/Nordest, mari sempre poco mossi. Venerdì: Tempo perlopiù soleggiato in mattinata. Tra il pomeriggio e la sera parziale aumento della nuvolosità cumuliforme su Lagonegrese, Melandro, Val d’Agri, Pollino, con sporadici brevi scrosci di pioggia. Tempo asciutto su Lavellese e costa jonica. Temperature stazionarie nei valori minimi, in aumento in quelli massimi; venti deboli orientali; mari generalmente poco mossi. Sabato: Tempo bello in mattinata su tutta la regione. Tra il pomeriggio e la prima parte della sera nubi irregolari compariranno lungo il versante tirrenico e sul Pollino, con improvvisi e brevi rovesci. Bel tempo in serata. Temperature minime e massime in aumento e prossime alle medie del periodo; venti da deboli a moderati di direzione variabile. Mari poco mossi o quasi calmi. Domenica: Sole nella prima parte del giorno. Qualche nuvole sparsa solo lungo l’Appennino ma senza fenomeni. Nel pomeriggio moderata instabilità su Lagonegrese, Pollino, Val d’Agri, Melandro, con possibili brevi rovesci o temporali. Ampi spazi soleggiati sul Metapontino e la costa jonica. Cieli stellati in serata. Temperature in lieve aumento, venti deboli, mari quasi calmi. Giuseppe Pomarico
L’ACQUA DI RUBINETTO NON E’ MEGLIO DELLA MINERALE Una delle differenze fra acqua di rubinetto e acqua minerale è che quest’ultima non può “derogare” dai parametri stabiliti dalle norme per quanto riguarda le sostanze indesiderabili e i microbi. Il ministero della salute, invece, continua a sfornare autorizzazioni alle Regioni per la concessione di deroghe sulla qualità dell’acqua di rubinetto, molto spesso per la presenza di sostanze molto tossiche come arsenico, vanadio e idrocarburi. Ciò si può fare in base al decreto legislativo n. 31/2001 e le ASL dovrebbero informare la popolazione delle deroghe, ma non lo fanno. Eppure è convinzione diffusa e ripetuta che l’acqua del rubinetto, che fra l’altro, a differenza dell’acqua minerale, può essere trattata con il cloro, sia migliore e più sicura dell’acqua minerale, tanto è vero che molti asili hanno deciso di far bere ai bambini l’acqua di rubinetto, eliminando quella minerale. Eppure le norme stabiliscono che la Regione che si avvale delle deroghe deve provvedere attraverso le ASL affinché la popolazione interessata sia tempestivamente e adeguatamente informata. Ma nei decreti di concessione delle deroghe raramente sono indicati i Comuni interessati, il cui elenco, per una misteriosa omertà, non viene fornito dalla Regione. Dal 1 gennaio 2010 le deroghe
non potranno più essere concesse, ma si può già scommettere che il termine sarà “derogato”, dato che non c’è una bacchetta magica per cambiare le caratteristiche dell’acqua fornita dalla natura e contaminata dal caso o dalle attività umane. Fra l’altro, i trattamenti per rimuovere le diverse sostanze indesiderabili non sempre sono possibili, oppure sono vari e costosi e bisognerebbe aumentare di molto le tariffe, cosa non gradita ai con-
ANCORA SI ATTENDE IL REGOLAMENTO DEL“PANE FRESCO” A distanza di tre anni, è rimasta in pratica inoperante la legge n.248/2006 nella parte che ha disciplinato la produzione di pane fatto in modo tradizionale e denominato “pane fresco”. A lamentarsene è proprio la Federpanificatori che sta promuovendo azioni per sollecitare il regolamento di attuazione della legge, che doveva uscire entro l’agosto 2007 e che avrebbe permesso ai consumatori di riconoscere facilmente il vero pane. Ma ancora non se n’è fatto niente. Secondo la legge, soltanto i forni che produrranno pane senza usare semilavorati o precotti già lievitati potranno chiamarsi “panifici”, mentre gli altri dovranno cambiare insegna, ma per la disciplina dettagliata di questa disposizione
si deve attendere un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Quando sarà emanato, il consumato potrà quindi riconoscere dall’insegna “panificio” i forni che fanno il pane tradizionale. Inoltre, la legge ha stabilito che la denominazione “pane fresco” è riservata soltanto a quello tradizionale, ovvero”fatto secondo un processo di produzione continuo, privo di interruzioni finalizzate al congelamento, alla surgelazione o alla conservazione prolungata delle materie prime” (i precotti). Se il pane è ricavato da semilavorati o precotti congelati o surgelati, dovrà chiamarsi “pane conservato”, ma anche le modalità di questa definizione dovranno essere disciplinate da un decreto ministeriale.
sumatori. Tra gli inquinanti ci sono i nitrati (massimo consentito 50 milligrammi per litro) che, provengono soprattutto dai concimi azotati usati per incrementare la produzione dei foraggi per gli animali d’allevamento, che richiedono una gran quantità di azoto prontamente disponibile nel terreno, per questo un crescente uso di fertilizzanti contenenti azoto in forma nitrica, che costano poco. Si formano quindi nitrati che, essendo in eccesso, oltre ad accumularsi nelle piante filtrano nel terreno raggiungendo le falde acquifere. Poi ci sono i cloriti, i sottoprodotti del cloro usato per disinfettare l’acqua. Quando superano i 200 microgrammi per litro, si comincia a sentire il sapore di cloro e la legge ne ammette per ora fino a 800 microgrammi, ma in diverse Regioni che hanno ottenuto le deroghe superano i 1300 microgrammi e si può immaginare il sapore dell’acqua, che è azzardato definire potabile e in ogni caso i cloriti non fanno bene alla salute. L’arsenico, invece, in parte è catturato dalla stessa falda perché presente naturalmente nel sottosuolo (specialmente di origine vulcanica) e in parte è ceduto da alcuni antiparassitari, lavorazioni industriali, discariche, eccetera. Per verificare se nei tessuti corporei c’è un accumulo di arsenico e altri minerali tossici, si può fare un esame chiamato “mineralogramma”, che è l’analisi del capello, ove i metalli tossici si fissano come negli altri organi.
L’ETICHETTA DEI TESSILI Due manualetti di 24 e 27 pagine ciascuno, realizzati da Italian texile fashion (ITF) e dalla Camera di commercio di Firenze, spiegano ai produttori che cosa devono scrivere sull’etichetta dei prodotti tessili e spiegano altresì ai consumatori il significato dei molti simboli che si trovano sulle etichette dei prodotti tessili. Il titolo del primo è “Manuale per l’etichettatura di composizione dei prodotti tessili” e quello del secondo è “Occhio alle etichette”. Una delle domande più frequenti dei consumatori è se l’etichetta tessile debba riportare l’origine del prodotto, dato che moltissimi vengono dalla Cina e il consumatore è diffidente. La risposta è che non devono riportare l’origine, ma solo il nome o il marchio registrato dell’azienda che ha immesso sul mercato il prodotto in base all’art.104 del decreto legislativo n.206/2005(codice del consumo). Pertanto, sull’etichetta ci può essere solo la ragione sociale o il marchio dell’importatore, con l’obbligo comunque, previsto dal decreto legislativo n.194/1999, di riportare per esteso le fibre tessili che compongono il prodotto stesso. L’etichetta deve essere scritta in italiano chiaro e leggibile.
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Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò
TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Contributi volontari, si va alla cassa Il termine scade a fine giugno.L'appuntamento è per il primo trimestre 2009 di SERGIO D’ONOFRIO
Co.co.co, entro giugno le domande per una tantum Appuntamento di fine mese per chi paga i contributi di tasca propria per non perdere il diritto alla pensione. Il giorno 30 scade il termine entro il quale bisogna versare il primo trimestre del 2009 con i nuovi importi che rispetto allo scorso anno fanno registrare un aumento del 3,2% per l'adeguamento al costo delle vita delle retribuzioni imponibili. Il rincaro è più marcato per coloro che sono stati autorizzati ai versamenti dal 1° gennaio 1996 ai quali l'assicurazione per l'intero anno verrà a costare almeno 2.986 euro. I NUOVI IMPORTI Per i lavoratori dipendenti le aliquote sono divise in due fasce in base alla decorrenza dell'autorizzazione concessa dall'Inps. Se questa cade entro il 31.12.95, nel 2009 il versamento è pari al 27,87% della retribuzione imponibile. Il contributo è più alto ed è pari al 31,37% della retribuzione di riferimento per coloro che sono stati autorizzati dal 1° gennaio '96 in poi. L'aliquota salirà ancora, con scatti biennali dello 0,50% finchè non raggiungerà il 33% pagato oggi dai dipendenti in attività.Aiversamentivolontari sonointeressatianchei lavoratori domestici, i quali pagano quest'anno 23,80 euro alla settimana se autorizzati entro il '95 e 30,21 euro se l'autorizzazione parte dal 1° gennaio '96. Per artigiani e commercianti gli importi, agganciati ad 8 classi di reddito, sono parametrati su base mensile con aliquote leggermente diverse (20 e 20,09% )come per gli iscritti in attività. Nel 2009 la spesa minima per coprire un anno con i volontari e' di 2.847,96 euro per gli artigiani e di 2.860,80 per i commercianti. Pagano meno i collaboratori sotto i 21 anni, per i quali le aliquote sono ridotte di 3 punti percentuali. I VANTAGGI Considerati i costi, i versamenti volontari sono con-
14 anni di contribuzione Ho poco più di 14 anni di contribuzione all'Inps (9 come artigiano ed il resto come dipendente). Ho smesso di lavorare nel 2001. Poi ho fatto lavori sporadici ed ho accumulato solo pochi mesi di contribuzione. Vorrei ora proseguire con la contribuzione volontaria per colmare gli anni che rimangono per maturare la pensione di vecchiaia. Potrei sapere su che base verrà calcolata la rata mensile dei versamenti volontari e per quanti anni dovrò versare? B, CAMMAROTA - POTENZA Dovrebbe chiedere l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria all'Inps come ex dipendente (bastano 5 anni) e versare (circa il 33% della media delle ultime retribuzioni) per poco più di altri 5 anni. Solo così potrà raggiungere i 20 anni utili per il diritto alla pensione di vecchiaia all'età di 65 anni.
Finestra di uscita Mia sorella è nata il 2/6/1952. Raggiungerà 40 anni di contributi a maggio del 2010. Quale sarà la mia finestra d'uscita per la pensione di anzianità? CICALE - CHIAROMONTE Il primo ottobre dello stesso anno 2010.
Assegno alimentare HO 56 anni di età e sono separata da 5 anni da mio marito. L'assegno alimentare che ricevo mensilmente da lui è molto basso, perché rapportato al
Indennità in arrivo per i lavoratori a progetto che hanno perso il lavoro. Si tratta di una prestazione una tantum, pari al 20% dell'ultimo reddito, per la quale bisogna presentare all'Inps una domanda entro il 30 giugno se l'attività è cessata entro il 31 maggio scorso. In caso contrario la richiesta va inoltrata (sempre all'Inps) nei 30 giorni successivi al verificarsi dell'evento. Possono usufruire dell'indennità coloro che possono far valere contemporaneamente le seguenti condizioni. 1) L'attività deve essere stata svolta con un solo datore di lavoro. Non spetta, quindi, ai titolari di partita Iva e a coloro che versano i contributi a più gestioni previdenziali. 2) Il reddito conseguito nel 2008 deve essere compreso tra i 5.000 e i 13.819 euro. 3) I contributi devono risultare versati per periodi: - non superiori a 10 mesi nel 2008 - non meno di tre mesi nell'anno (2009)in cui viene presentata la richiesta. La domanda per l'indennità va corredata da una dichiarazione di disponibilità ad altro lavoro o alla partecipazione a un corso di riqualificazione professionale. venienti soprattutto quando sono indispensabili per maturare il diritto alla pensione. È il caso di molte donne chepagando peril periodomancante alraggiungimento del requisito minimo (anche 15 anni optando per la contributiva) possono mettere a frutto anni di lavoro che altrimenti sarebbero perduti. Se l'autorizzazione è stata concessa entro il 20 luglio 2007, i volontari facilitano anche l'accesso alla pensione di anzianità che in questo caso di può ottenere ancora con le vecchie regole (57 anni di età e 35 di contributi). La convenienza a pagare in proprio va valutata tenendo conto anche dei benefici fiscali. Le somme versate all'ente di previdenza sono integralmente deducibili dal reddito imponibile. Non solo, questa agevolazione può essere sfruttata anche per il familiare che risulta fiscalmente a carico. Se, per esempio,la moglie casalinga non ha redditi, del risparmio di imposta può beneficiare il marito.
suo reddito.La necessità mi ha fatto ricordare che, prima di sposarmi, tra gli anni dal 1971 al 1978, ho lavorato saltuariamente presso alcune aziende. In pratica, ho 231 settimane di contributi. Mi daranno diritto a qualche prestazione, una volta arrivata ai 60 anni? F.D. - SANT'ARCANGELO Purtroppo no. Avrebbe dovuto chiedere subito (nel 1978) l'autorizzazione a versare contributi volontari, che le avrebbero consentito di andare in pensione, a 60 anni, con soli 15 anni di contributi. Ora, purtroppo, essendo decorso molto tempo e non avendo nemmeno 5 anni di contributi sul suo conto assicurativo, non può chiedere tale autorizzazione.
Versamenti all’estero HO 8 anni di contributi versati in Italia dall' 85 all'89 e dal '92 al '95. Poi ho lavorato in Svizzera dove ho 12 anni di contributi. Ora sono tornato definitivamente in Basilicata. Quando maturerò il diritto alla pensione posso chiedere che i versamenti fatti in Svizzera passino all Inps in modo da farmi pagare la pensione dall'Inps stes-
so? Oppure ciascun paese paga la sua quota di pensione? D. INVIDIATO - RIVELLO No, dal 2002 il trasferimento non è più possibile. Ogni Paese, con i suoi Enti, liquida la propria quota sulla base dei contributi versati.
Periodo di disoccupazione Mi hanno detto che in un periodo di disoccupazione pari a 6 mesi non posso versare i contributi volontari per tale periodo affinchè mi vengano conteggiati per raggiungere la pensione. Perchè non sarebbe possibile? G. IACOVONE - FERRANDINA I periodi di disoccupazione, durante i quali il lavoratore percepisce una indennità da parte dell'Inps, sono accreditati (gratuitamente) come contribuzione figurativa utile per la pensione. Pertanto, non è possibile una duplicità di contributi.
Riscatto della laurea
I VERSAMENTI I contributi volontari vanno versati con i bollettini di conto corrente postale inviati dall'Inps a domicilio con l'importo prestampato. Chi versa una cifra inferiore avrà una copertura proporzionalmente ridotta sul conto assicurativo. Da qualche anno il pagamento può essere effettuato anche via internet collegandosi al sito www.inps.it- servizi on line, sezione il cittadino. Attenzione alla scadenza. I versamenti fuori termine non sono validi e in quanto tali vengono rimborsati senza interessi. Si può chiedere solo che vengano attribuiti al trimestre immediatamente precedente la data del pagamento. Se Tizio versa ad esempio il primo trimestre del2009, il1° luglioanzichè entroil 30giugno puòottenere l'accredito per il trimestre aprile giugno. Ma il trimestre gennaio-marzo, per il quale era stato fatto il versamento, resta scoperto e non può essere più recuperato per la pensione.
Vorrei dei chiarimenti in merito al riscatto laurea che intenderei chiedere. Ho fatto 3anni di laurea breve più 2 di specialistica ed ho impiegato, in tutto 7 anni. Ne posso riscattare 5 o 7? Posso giovarmi delle facilitazioni dell'ultima riforma? F. GUZZETTA - MATERA Può riscattare soltanto la durata del corso legale, 5 anni, e non gli anni di fuoricorso. Può fruire delle nuove regole, introdotte dal 2008, che riguardano la rateazione del pagamento dell'onere e la possibilità di riscattare gli anni anche senza aver ancora iniziato l'attività lavorativa.
Lavoratrice dipendente Sono una lavoratrice dipendente e compirò 60 anni ad agosto 2010. A quella data avrò 33 anni di contributi INPS. Mi può confermare che la mia finestra d'uscita sarà quella del 1° gennaio 2011 e che potrò lavorare fino a dicembre, per non rimanere senza retribuzione e senza pensione? Grazie. R. CARCURO - POTENZA Le risposte sono positive per entrambi i quesiti. Il 1° gennaio
2011 è la prima finestra utile per la pensione di vecchiaia dei lavoratori che compiono l'età pensionabile nel terzo trimestre 2010.
Contributi agricoli Sono nata nel 1949 ed ho da pochi mesi compiuto 60 anni di età. Mio marito, pensionato, percepisce 1.200 E netti mensili. Ho chiesto di recente, per curiosità, l'estratto conto dell'INPS e vi ho trovato 4 anni di contributi agricoli, su cui francamente non contavo, per lavoro da me svolto negli anni '80. Potrebbero darmi diritto ad una qualsiasi forma di pensione? Preciso che non ho svolto altra attività, né dipendente, né autonoma. P.R. - TURSI (MT) Purtroppo, no. Per ottenere la pensione di vecchiaia sono necessari almeno 20 anni di contributi, per quella di anzianità almeno 35, per l'assegno di invalidità almeno 5. Non può nemmeno ottenere l'autorizzazione ai versamenti volontari, così come, tra 5 anni, a condizioni invariate, non avrà diritto nemmeno all'assegno sociale (a causa del reddito di suo marito, superiore ai limiti di legge).
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA -risponde Antonino NICOLO’ PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI’, DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768
Ferie residue da smaltire entro giugno Per molti lavoratori dipendenti è cominciato il conto alla rovescia per il godimento delle ferie residue. Entro il 30 giugno, se il contratto collettivo non prevede diversamente, devono consumare quelle che si riferiscono all'anno 2007. Al rispetto della scadenza sono interessati anche i datori di lavoro per i quali scattano, in caso di inosservanza del termine, multe che vanno da 130 a 780 euro per ogni dipendente. L'attuale disciplina delle ferie stabilisce anzitutto che i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, hanno diritto per legge a quattro settimane di ferie retribuite. È previsto inoltre che nell'anno di maturazione l'azienda deve assicurare un periodo di riposo di almeno due settimane, da fruire in modo continuativo. Le altre due settimane possono essere prese in modo frazionato, fermo restando che devono essere consumate entro i 18 mesi successivi alla fine dell'anno di riferimento, salvi i periodi più ampi previsti dalla contrattazione collettiva. Per chiarire meglio come funziona il tutto, facciamo l'esempio di lavoratore che nel 2009 ha per contratto cinque settimane di ferie. In questo caso dovrà usufruire delle prime due entro il 31 dicembre di quest'anno, di altre due settimane entro il 30 giugno 2011 o entro il diverso periodo previsto dal contratto collettivo, mentre per l'ultima tranche (5° settimana) non sono stabilite limitazioni e scadenze. La normativa vigente ha messo un freno alla pratica, in passato assai diffusa, di pagare le ferie non godute. Ora possono finire in busta paga, mediante la corresponsione di un'indennità sostitutiva pari alla retribuzione, solo se: - il rapporto di lavoro è cessato per dimissioni o licenziamento del lavoratore. - il contratto a termine ha una durata inferiore all'anno e alla scadenza le ferie non sono state godute in tutto o in parte. - il lavoratore ha ferie superiori alle 4 settimane. In questo caso il pagamento è ancora ammesso per i giorni eccedenti. I vincoli relativi al periodo minimo di due settimane nell'anno e al divieto di monetizzazione hanno lo scopo di consentire al lavoratore un adeguato periodo di riposo che permetta di recuperare le energie psico- fisiche profuse nello svolgimento dell'attività. Non a caso le ferie sono considerate dall'articolo 36 della Costituzione un diritto irrinunciabile.
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Le ultime 5 puntate della terza stagione a partire da oggi su Sky
MISS ITALIA NEL MONDO
Il ritorno di Ugly Betty
ROMA – E' bruttina, è vero, ma i corteggiatori non le mancano e anche se si mette sempre nei guai, poi risolve i suoi e quelli degli altri. È Ugly Betty, la protagonista della serie vincitrice di 3 Emmy Award e 2 Golden Globe, che torna su FoxLife (canale 112 di Sky), con le ultime cinque puntate della terza stagione a partire da oggi alle 21:55 in prima visione assoluta in Italia. Betty (America Ferrera, Emmy Award 2008 come miglior attrice) arriva da un periodo burrascoso sia dal punto di vista sentimentale che da quello lavorativo. Dopo aver chiuso definitivamente le relazioni con Henry (Christopher Gorham), Gio (Freddy Rodriguez) e Jesse (Val Emmich, 30 Rock, Cashmere Mafia) c'è stato l’incontro con Matt (Daniel Eric Gold). Con lui le cose vanno a gonfie vele ma ci sono tanti aspetti che devono ancora risolvere insieme e Ugly Betty che in queste ultime puntate arriveranno a una conclusione: lui sembra ben deciso e le farà una proposta che potrebbe cambiare la vita di entrambi. La redazione del Mode intanto è come sempre il teatro degli scontri fra i membri della famiglia Meade, piena di scheletri nell’armadio, e Wilhelmina (Vanessa L. Williams, Miss America), che con i suoi intrighi cerca di soffiare il posto di caporedattore a Daniel (Eric Ma-
Diana Curmei
bius), in una lotta senza fine che li vede da sempre rivali. E poi un mistero: Wilhelmina comincia a chiedersi se William sia suo figlio biologico e Christina (Ashley Jensen) sembra avere la risposta. Oltre che il lavoro, Betty deve affrontare delle vicende di famiglia. Dal padre Ignacio (Tony Plana), al nipote con vocazioni artistiche Justin (Mark Indelicato), passando per sua sorella Hilda (Ana Ortiz) che da tempo ha una relazione con il consigliere comunale Archie (Ralph Macchio) ma che ora sta pensando di lasciare. Come sempre Betty si
trova coinvolta suo malgrado in tutte queste situazioni, ma con la semplicità e l'onestà che la contraddistinguono, riesce a fare la cosa giusta in ogni occasione. Tratto dalla telenovela colombiana Yo soy Betty la fea – Io sono Betty la Brutta (o meglio La Cozza) – Ugly Betty ha riscosso un successo straordinario negli Stati uniti e nel mondo. Dopo aver conquistato il pubblico americano con una media di 16 milioni di spettatori ad episodio, la serie ha raccolto fan in ben 70 paesi nel mondo, divenendo un fenomeno di culto sociale oltre che televisivo.
Al cinema la scatola che fa ricchi e assassini ROMA – Da pochi giorni su Internet è visibile solo il trailer di The Box, il thriller di Richard Kelly (Donnie Darko) basato sul racconto breve di Richard Matheson (Button, button) ambientato negli anni settanta. Poco meno di due minuti, ma molto efficaci, in cui si vede la storia di una famiglia qualsiasi, come quella composta da Cameron Diaz (Norma Lewis) e James
Marsden (Arthur Lewis), che vede entrare nella loro vita una scatola che cambierà tutto e per sempre. Si tratta, in fondo, di una semplice scatola di legno, ma che porta con sè conseguenze irreversibili e fatali. A consegnare l'oggetto, un misterioso straniero (Frank Langella) dal viso sfregiato. Il film prodotto dalla Warner uscirà nelle sale Usa il 30 ottobre
Incoronata la Curmei di SAVERIO ALBANESE JESOLO - A mezzanotte in punto, la Moldava Diana Curmei è stata eletta la nuova principessa dei cinque continenti al Palazzo del Turismo di Jesolo nella serata condotta in diretta su Raiuno dall'ex miss Caterina Balivo e dal comico Biagio Izzo. Ed è stato proprio un vero principe di sangue nobile, Emanuele Filiberto di Savoia ad incoronare l'incantevole mora di Chisinau, 19anni il prossimo quattro agosto, a subentrare alla paraguayana Fiorella Migliore come nuova reginetta delle bellezze italiane residenti all'estero, concorso nato dalla sorella maggiore Miss Italia che si tiene in settembre. Castana, occhi marroni, studentessa liceale, ha
dichiarato la propria passione per il mondo della moda e fa volontariato. Il papà Victor è romeno, mentre la mamma Maria è di origini siciliane di Campofelice di Roccella (Palermo): ha una sorella Marcella, 26anni, alla quale vuole un gran bene. Danza, ama la fotografia. Le piacerebbe diventare imprenditrice della moda. Parla russo, francese, spagnolo e inglese. Più che cinema e televisione, adora il teatro che ha studiato negli ultimi due anni. Domenica prossima torna in Moldavia perché deve sostenere l'esame di maturità. Poliglotta, è per la prima volta grazie al concorso in Italia ma segue dal satellite i programmi della prima rete Rai e conosce le canzoni di Tiziano Ferro e Laura Pausini.
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Spettacoli e televisione 41
Lunedì 29 giugno 2009
CINEMA
Lunedì 29 giugno 2009
Ansie e inquietudini dei rapporti visti dalla regista Anne Riitta Ciccone
In Dvd
La paura del prossimo
TRE storie che si intrecciano con i fili invisibili dell’animo o semplicemente attraverso un quadro che cambia città. Il giornalista francese traumatizzato da un attentato in Iraq; la pittrice italiana che insegna arte all’adolescente figlia di immigrati; l'hostess finlandese che deve superare una ferita interiore. Tutti con un trauma o una paura: quella del prossimo. Poi ci sono gli ostacoli emotivi che spingono a tenere lontani gli altri come un tuffo che non riesce o la ricerca della pornografia su internet. La cifra stilistica de Il prossimo tuo di Anne Riitta Ciccone è fortemente europea. Le tre storie si muovono nei giorni successivi all'attentato di Madrid e si svolgono tra Parigi, Helsinki e Roma. Le coscienze sono scosse, le strade sono percorse da paura e la diffidenza versi i
diversi è normalità ma i protagonisti vivono traumi e problemi emotivi assolutamente personali, il terrorismo e la politica sono solo sullo sfondo. La sceneggiatura è ovvia e priva di originalità: lo stupro, il divorzio dei genitori o la morte di uno di essi indubbiamente non sono temi di primo pelo. Anche la regia, sebbene precisa, elegante ed essenziale, manca di spinta e originalità. Infatti, alcune scelte stilistiche e visive sono un po’ scontate: i panorami ghiacciati che rispecchiano quelli dell’animo dei personaggi, specchi e quadri che li rincorrrono cercando di raccontare qualcosa della loro vita. Tutto già visto, tutto già sperimentato su celluloide. Insomma delle scelte scolastiche ed ingenue che non riescono a trovare la giusta magia.
Una notte da leoni
DUE giorni separano Doug dal suo matrimonio, due giorni da consumare a Las Vegas con gli amici di sempre Phil e Stu e col cognato prossimo Alan. A bordo di una Mercedes da collezione partono alla volta della città per festeggiare a dovere l'addio al celibato di Doug. Drogati per errore, si sveglieranno l'indomani in tre dentro una suite disfatta, con un dente in meno, una tigre in bagno, una gallina in camera e senza il futuro sposo. Scopriranno un poco alla volta di aver detto e fatto cose inenarrabili. A Los Angeles, intanto, la sposa aspetta irrequieta lo sposo.
La scheda Una notte da leoni titolo originale The Hangover nazione U.S.A. anno 2009 regia Todd Phillips genere Commedia durata 100 min. distribuzione Warner Bros cast B. Cooper, H. Graham, J. Tambor, J. Bartha, E. Helms, Z. Galifianakis, I. Dale, M. Tyson, M. Walsh, R. Harris, K. Jeong. sceneggiatura J. Lucas S. Moore musiche C. Beck fotografia L. Sher montaggio D. Neil-Fisher
Il prossimo tuo nazione Fin/Fra/Ita anno 2008 regia Anne Riitta Ciccone genere Commedia durata 124 min. distribuzione n.d. cast D. Fleri, E. Elisha, L. Reichmuth, F. Scott, M. Sansa, J. Anglade, L. Malmivaara, V. Melasniemi, S. Peltola, M. Ristinen sceneggiatura A. Ciccone musiche F. Piersanti fotografia F. Cianchetti, P. Mari, F. Zamarion montaggio L. Mearelli M. Spoletini
LA FANTASIA di Will Eisner si sta rivelando una delle fonti principali per un nuovo tipo di cinema, nato negli ultimi anni ed in forte espansione: trasporre i fumetti sullo schermo permette libertà di sceneggiatura impensabili in un film realistico, strade inesplorate per la fotografia e personaggi estremi. L’ultimo prodotto è “The Spirit”, ed è uno dei migliori; dopo la parentesi di “300” Eisner torna materia tra le mani di Frank Miller, già autore di “Sin City”: il risultato è una storia che si segue sullo schermo come fosse un fumetto, gestendo con credibilità le incredibilità strutturali. La struttura è semplice: buono e cattivo, entrambi indistruttibili (Gabriel Macht e Samuel L. Jackson), la città da una parte – Central City – e molte donne dall’altra. E siccome il disegno stimola la fantasia, ma anche la ricerca di una bellezza superiore, si è dovuti ricorrere ad attrici del calibro, ma soprattutto della bellezza, di Eva Mendes, Scarlett Johansson, Paz Vega e Sarah Paulson. Tanto Sprit, al secolo Denny Colt, quanto Octopus colpiscono per la loro ottusità non meno che per le proprie doti; “fratelli” in quello che è il loro segreto, inscenano una lotta destinata a non finire mai senza un intervento “divino”. Di eterno quanto il loro conflitto c’è soltanto l’amore che Spirit prova per Central City, per la quale sacrifica sentimenti assopiti (quello giovanile per Sand Saref) o più recenti, ma confusi (prima di morire Danny Colt stava con Ellen). Detto questo, “The Spirit”convince solo sotto l’aspetto tecnico: ma è il limite e il rischio di ogni film tratto da fumetti.
Nuova opera firmata Battiato Dedicato più alla musica che ai testi
MUSICA
Un addio al celibato esagerato
La scheda
The Spirit: tanta azione in ambiente da fumetto
Ecco “Ottocento” Un libro su Conte SI INTITOLA "Ottocento" la nuova "opera popolare" scritta da Franco Battiato: il Maestro siciliano ha reclutato il cast che metterà in scena la pièce musicale (incentrata sulla vicenda storica della presa di Otranto del 1480 e tratta dal romanzo di Maria Corti "L’ora di tutti") per mezzo di audizioni svoltesi al conservatorio Tito Schipa di Lecce. La regia e la scenografia di "Ottocento" sono state affidate a Fredy Franzutti: la messa in scena dell'opera è attesa a breve. Dopo una tranche estiva, eventuali altre repliche potrebbero essere programmate per il periodo invernale. Nel frattempo il cantautore siciliano riprendera il tour imperniato su Fleurs 2 con una serie di date annunciate che comprenderanno anche la Calabria, con un unico concerto previsto il 16 luglio, presso l'anfiteatro al castelo di Roccella Jonica. (v.p.)
ESCE lunedi il volume scritto da Manuela Funari, intitolato "Paolo Conte. Prima la Musica", edito da Il Saggiatore. Il volume, nato come tesi di laurea, racconta il "Maestro" attraverso le sue canzoni, analizzando in maniera particolare la musica piuttisto che le parole. "Comporre la melodia delle canzoni mi ha sempre divertito di più che scriverne i testi", racconta Paolo Conte. " Il mio modo di fare musica è diverso da quello degli altri cantautori: parto dalle note, da cio' che mi ispirano, il testo poi completa il tutto", prosegue Conte. "La musica regala sensazioni astratte, bellissime, quando si aggiungono le parole, l'astrazione viene meno. La melodia sa riempire da sola il vuoto, il testo no. La musica e le parole si danno una mano, si completano a vicenda e creano l'armonia perfetta", termina l'artista. v. p.
Ubriachi di vinile
Un disco che divenne subito un classico di ANTONIO LUDOVICO The Band: Music from Big. Pink (1968) Innanzitutto il titolo. Big Pink era una casa rosa nei pressi di Woodstock, dove Bob Dylan e i componenti della Band (che allora si chiamavano The Crackers) si erano rifugiati dopo l'incidente motociclistico di Bob, dando vita ai famosi Basement Tapes (grande successo di Dylan). Questa dimora è esistente ancora oggi ed è meta continua di pellegrinaggi di vecchi e nuovi fans. Ebbene, durante la convalescenza di Dylan, la Band scopri-
rà di avere tutte le possibilità per incidere un disco senza il supporto magnetico del grande folksinger, e decide pertanto di effettuare un lavoro di scavo, di ricerca della migliore tradizione americana per recuperare quei tesori nascosti e dando ad essi una luce nuova. Architetto di questo progetto di recupero rimase quel genio di Jaimie Robbie Robertson, ben coadiuvato da Rick Danko, Richard Manuel, Levon Helm e Garth Hudson. In una parola, la Band, come tutti li chiamavano a Woodstock, e fu subito festa. Niente chitarre elettriche, nessun assolo, ma la riemersione dei suoni antichi e misteriosi. Una meraviglia. E il disco divenne subito un classico. Strano comunque che a questa fase di recupero della migliore tradizione popolare americana, abbiano contribuito ben 4 canadesi e un cittadino dell'Arkansas, personalità variegate ma talmente forti da rifiutare la presenza di quel colosso di Dylan nel disco. Quest'ultimo compare infatti solo
La copertina del disco e a sinistra una foto di The Band
come autore di tre brani bellissimi, Tears of rage, This wheel's on fire e la famosa I shall be realesed. Robertson firma invece il capolavoro, il pezzo indimenticabile, The weight, arrangiato stile Roots music con mano sapiente. Più tardi saranno diversi gli artisti, tra cui Aretha Franklin, che si approprieranno di questo gioiello. Ancora di Robertson è Chest Fever, indiscutibilmente affascinante, con l'organo di Manuel e il violino di Danko in bella mostra. To kingdome come è cantata - ma è un caso isolato- proprio da Robertson. Nella versione deluxe del 2000, vi sono ben nove brani in più. Essenziale.
Le classifiche 1 Ali e radici Eros Ramazzotti 2 Sette notti in arena Ligabue 3 Alla mia età Tiziano Ferro 4 21st century breakdown Green day 5 Battle for the sun Placebo 6 Stupida Alessandra Amoroso 7 Dogocrazia Dogo Club 8 Primavera in anticipo Laura Pausini 9 Presente Renato Zero 10 Il mondo che vorrei Vasco Rossi 11 Ancora una notte insieme Pooh 12 Sospeso Lost 13 Sunny side up Paolo Nutini 14 Sounds of the universe Depeche mode 15 No line on the horizon U2 16 San siro live (2008) Negramaro 17 Greatest hits Bruce Springsteen 18 Malika ayane Malika Ayane 19 Sotto una pioggia di parole Zero assoluto 20 Graffiti soul Simple minds 21 The fame Lady Gaga 22 Relapse Eminem 23 La forza mia Marco Carta 24 Giannadream Gianna Nannini 25 The e.n.d. Black eyed peas 26 Vai Luca Napolitano 27 Safari Jovanotti 28 E solo un uomo Niccolò Fabi 29 Il cielo ha una porta sola Biagio Antonacci 30 Gaetana Giusy Ferreri
(fonte www.fimi.it)
Canzone più bella: The weight
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il TREND
Grandi tanto da coprire il viso, colorati e trendy I cappelli dei marchi più prestigiosi della moda
Cosa ti sei messa in testa?
on l’arrivo della stagione calda, e con le temperature che continuano a salire è bene, in ogni caso, ripararsi dagli eccessi di sole. Nessun problema. Quest’estate il cappello sarà uno degli accessori più cool. Tantissime le soluzioni per ogni occasione e stile, presentate sulle passerelle di moda per l’estate 2009. In barca, così come al cocktail più “in” della stagione, l’uso del cappello varia a seconda del luogo e dell’occasione e rappresenta sempre uno stile, un modo d’essere. C’è, infatti, un cappello per ogni momento e umore. Quello di questa stagione non dev’essere necessariamente solo un accessorio di stile, ma, anzi, in particolari viaggi diventa assolutamente indispensabile. Aigle, per esempio, propone cappelli adatti agli sportivi, ai viaggiatori incalliti che amano la moda senza tralasciare la funzionalità di ogni accessorio indossato. Anche in questa circostanza la parola d’ordine è “ripararsi dal sole con stile”. Per una scelta più elegante, invece, segnaliamo Borsalino che, attraverso l'uso del blu cobalto, sottolinea ogni raffinato dettaglio. Le più giovani apprezzeranno sicuramente lo stile di Sportmax, chic e estro accompagnano le lady al mare come al cocktail, sempre alla ricerca di un occasione romantica. Sfoggia colori e forme ardite Renato Balestra. I cappelli che ci propone si accendono di colori, creando giochi di forme e richiamando le tonalità degli abiti leggere e sfarzosi che vengono indossati dalle più “vanitose”. Ancora, Normaluisa affascina con i suoi deliziosi cappellini, colorati e arricciati in fantasia, copricapo esclusivi da usare in occasioni davvero speciali. Deliziose creazioni da indossare per apparire sempre perfette anche durante le feste maggiormente “rigorose” e attente allo stile. I cappelli di Normaluisa sono uno sfoggio di accurata eleganza e maliziosa presenza. Soluzioni decisamente più forti e trasgressive arrivano da Gucci. Per questa primaveraestate lancia una nuova collezione uomo-donna per la quale Frida Giannini, direttore artistico della maison, si è ispirata ad una foto degli anni ’70 che ritrae la modella Veruscka con la sahariana di Yves Saint Laurent. Ma ad attrarre la stilista sono stati anche la personalità e il look di Oriana Fallaci nei panni di corag-
C
giosa reporter di guerra, paradigma di una donna avventurosa, coraggiosa, alla ricerca della verità, ma anche del piacere. Mariella Burani riporta il jazz, la grinta di chi sa osare anche in spiaggia. Per l’estate propone cappelli un po’ eccentrici e grintosi, perfetti per chi volesse apparire un po’ di più senza abbandonare una stile di classe. Burberry si dimostra sportivo e morbido con i suoi cappelli per tutti i giorni in stile british, mentre Furla gioca con spirito proponendo creazioni leggere e sbarazzine. A questo punto non sembrano esserci dubbi. Il cappello è l’accessorio più cool dell’estate. Uno per ogni occasione. Da quello più grande ed eccentrico a quello per tutti i giorni, pratico e non molto vistoso. Dunque, un tocco fashion ma anche una soluzione perfetta per proteggersi dai raggi solari nelle ore più calde del giorno. ro. ca.
Pillole di bellezza Ogni rossetto svela un “segreto” IL ROSSETTO è una delle armi di seduzioni predilette dalle donne. Da sempre ci si colora le labbre, per apparire più belle e sexy, per donare un nuovo look alla bocca. Ma occhio ai colori: non devono solamente intonarsi al viso. Ognuno rivela un messaggio. La casa cosmetica Vie, infatti, rivela che ogni colore di rossetto ha un suo significato ben preciso. Vediamo le diverse tonalità. Il colore rosso rappresenterebbe un segnale di forza, di sicurezza in sè, ma anche un’affermazione dal punto di vista professionale. Il fucsia ci racconta di una vita amorosa con molti problemi, che non ci soddisfa; il rosa chiaro parla di felicità e labbra senza colore raccontano la nostra insicurezza. Un’altra indagine svela che le donne sono convinte che la scelta del colore del rossetto possa influenzare una giornata. Non solo: sembrerebbe che acquistare make up sia un ottimo anti depressivo. E allora, non rimane che sbizzarrirvi.
Casa dolce casa Un divano “essenziale” adatto per giardini e salotti
Hoop, il sofà leggero e versatile LIVING Divani ha presentato, all’ultimo salone del Mobile, “Hoop” di Arik Levy. Hoop è un sofà dal design molto particolare che ben si adatta a tutte le tipologie di arredamento. Una struttura essenziale, lineare, arricchita da morbide imbottiture, per una seduta comoda e rilassante. Un oggetto di arredamento glamour, ideale anche per trascorrere qualche ora di riposo. Infatti, i morbidi cuscini, dai vari colori, sorretti da una solida struttura, sapranno portare relax davanti alla televisione o alle pagine di un buon libro. Tratti sofisticati, leggeri, elogio alla linearità: sono queste le caratteristiche che contraddistinguono il sofà. La sua semplicità fa sì
che Hoop trovi facilmente posto nelle nostre abitazioni perchè tranquillamente adattabile a tutti gli stili. Alquanto versatile, è stato pensato sia per l’esterno così come per gli interni. Così il designer del prodotto ha sintetizzato l’idea della sua creazione: «Ho voluto creare una seduta leggera da esterni, che fluttua nell’aria e che trasmette piacevolezza. Una scultura per lo spazio verde, confortevole e facile da mantenere, ma comoda ed elegante anche in salotti o camere da letto». Con queste parole Arik Levy spiega il suo progetto, a cui ha collaborato anche l’italiano Piero Lissoni. ro. ca.
I più cool Ballerine colorate e riciclabili
Eleganti giochi di luci con “Alaska”
ECCO le ballerine Glue Cinderella, realizzate da Kartell e da Normaluisa. La loro collaborazione continua con la presentazione delle ballerine realizzate in materiale plastico, pensate proprio per questa stagione. Visto che i colori fluo andranno particolarmente di moda, ecco che la collezione si tinge di queste tonalità molto appariscenti. Le ballerine Glue Cinderella vanno dai toni fruttati dell’anguria, del lime, ma anche del cacao, del verde militare, del rosa, dell’arancio e dell’azzurro da carta da zucchero. Il trattamento bicolore originale di queste scarpe per l’estate 2009 è il vero e grande protagonista. Con abbinamenti alle nuance neutrali. Le ballerine sono state realizzate in materiale plastico che è anche riciclabile.
LAMP ci parla della magia della natura. Una collezione in cui compaiono delle vere e proprie stalagmiti realizzate in vetro. Sembrano quasi delle sculture di ghiaccio, nelle quali la luce ci regala emozioni intense e calde. La linea “Alaska” di Patrizia Volpato per Lamp si adatta a tutti gli ambienti, grazie alle diverse versioni proposte: abbiamo le piantane, ma anche le lampade da tavolo, i faretti, le sospensioni e delle strutture più grandi, che si adattano ad ambienti quali le hall di un albergo o la sala di un ristorante. Le “Alaska” sono realizzate in vetro trasparente e terminano con una goccia di vetro opaco, disponibile nei colori nero, bianco, oro, rosso e argento. Anche la base può essere personalizzata, scegliendo tra la stoffa damascata o il metallo lavorato a foglia d’oro o in acciaio.
Facebook mi ha lasciato PENSO di non essere stata così male neanche dopo la fine di un rapporto amoroso. Quando improvvisamente (pluf) è scomparso il mio account di facebook ho capito davvero quello che significa essere piantati. Mollata, io, così. Di punto in bianco. Proprio come farebbe un uomo della peggior specie. Il più bastardo in assoluto, quelli da medaglia d'oro per la bastardaggine. A dire la verità, certo, qualche avvisaglia c'era stata: «Attenta - mi aveva detto - il tuo comportamento potrebbe essere “molesto”…». Insomma qualcosa del genere. Che poi “molesto”?! Semplicemente perché gli dedicavo troppe attenzioni. E poi? Poi ho provato a cercarlo. E non l'ho trovato. Mi ha scritto solo una mail (il modo
per comunicare certo più rapido ma anche quello più freddo in assoluto): “ti ringraziamo per la comprensione e la collaborazione”. Certo, “comprensione”. Ma lui che comprensione ha avuto per me? Io che non posso vivere senza di lui. Io che con lui stavo così bene! E adesso? Adesso sono triste perché senza di lui ho l'impressione di aver perso tutto quello che mi portava: amici, contatti, lettere, amori. Ma se facebook è come una storia d'amore sapete cosa vi dico? Che proprio come quando finisce un rapporto bisogna avere il coraggio di voltare pagina. Mi faccio un altro… account. E ricomincio. Il nuovo - spero e ne sono certa - saprà regalarmi nuove emozioni. (Vitamina)
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Lunedì 29 giugno 2009
In edicola 40 pagine a colori per grandi e piccini di MICHELE MESSINA LA SAGA fortunata fantasy ideata da Licia Troisi “Le Cronache del Mondo Emerso”, trova nuova vita sotto forma di fumetto ad opera della Panini Comics. “Cronache del Mondo Emerso - Le nuove avventure di Nihal – La Paura 1 di 4” euro 3.50, pagine 40 a colori, contiene oltre ad una introduzione dell’autrice, la rubrica: “Il Mondo Emerso” a cura di Elena Zanzi, nella quale viene narrata la storia delle Otto Terre del Mondo Emerso, tornate libere sotto il buon re Nammen, la nascita della Grande Terra, formata dal Consiglio dei Re e dal Consiglio dei Maghi, l’avvento della perfida figura del Tiranno, che per conquistare l’intero continente, scatena una guerra terribile, inizio delle Cronache e della storia di Nihal, una mezzelfa dagli occhi viola, le orecchie appuntite, capelli
blu, dotata di una incredibile agilità e forza, testarda, la cui gioia più grande è di impugnare la spada. Insieme a lei c’è Sennar, un ragazzo portato all’esercizio della magia, che ha perduto il padre in guerra ed è innamorato di Nihal sin dalla prima volta che l’ha vista. Insieme ai due giovani guerrieri vi è Soana, la sorella di Livon e potente maga, è stata lei insieme alla gnoma Reis, a trovare Nihal neonata dopo la strage della comunità dei mezz’elfi compiuta dal Tiranno nella Terra di Mezzo. Compito di Nihal sarà quello di proteggere le
persone amate e di affrontare il Tiranno, solo dopo essere diventata capace di dominare le sue emozioni, perché lei sola può attingere alla magia delle otto pietre antiche nascoste in otto santuari. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Roberto Recchioni che fa iniziare la storia dallo scontro finale tra il Tiranno e Nihal, mentre i disegni affascinanti sono di Giuseppe Ferrario, Gianluca Gugliotta, Christopher Possenti, la copertina è di Paolo Barbieri, lo stesso autore delle cover dei romanzi editi dalla Mondadori.
La copertina e due immagini del fumetto
La Recensione
Il Gioco
Addenta la mela MATERIALE necessario per il gioco: tante mele quanti sono i partecipanti e così anche tanti fili a cui sono legate le mele; un’asta a cui legare i fili con le mele. Regole del gioco In questo gioco il numero dei partecipanti non è limitato e si gioca a coppie. Ogni coppia ha una mela e i due giocatori che compongono la coppia devono mangiare insieme la mela che è appesa, quindi la difficoltà del gioco sta nel fatto che la mela dondola, proprio perchè è appesa. Il gioco finisce appena una coppia finisce di mangiare la mela. Lo scopo del gioco è finire prima delle altre coppie la mela. Altre informazioni su “Addenta la mela”: età di gioco consigliata per i bambini: 7 anni; numero di giocatori necessari: molti; tempo di gioco: variabile. Viste le belle giornate è consigliato fare il gioco all’aperto.
CHI non conosce i Jonas Brothers alzi la mano! Scommetto che siamo un po’ tutti vittime dei nostri genitori che continuamente ci ripetono di abbassare il volume dello stereo, ed allora tutti in cuffia a sentire le esplosive musiche che ci hanno regalato con l’ultimo cd uscito qualche giorno fa “Lines, Vines and Trying times” che in italiano sarebbe “Linee, Viti e Tempi Difficili” ed è il loro diario in canzoni, tutte cose che hanno vissuto, ispirato alle loro esperienze personali. La vera novità dei mitici di Camp Rock è la presenza nel cd di canzoni pop come “Poison Ivy” che narra la storia di una ragazza alla quale nessuno può resistere. Idoli di milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo i Jonas Brothers hanno conquistato il cuore degli italiani tant’è che sono
I Libri FANTASTICO
PEDAGOGICO
Una valle magica abitata da eroi
La recita di Tracy tra sogno e realtà
I MITI possono uccidere. Questo imparano i giovani appartenenti alle Dodici Case degli Eroi della Valle, a cui la tradizione vieta di superare i pericolosi confini dei Tumuli: chi infrange il divieto rischia una morte orribile, divorato dagli spaventosi Trow. Ma il giovane Halli della Casa di Svein è diviso tra il rispetto delle regole e il desiderio di diventare a sua volta un grande Eroe, come il suo illustre antenato. Varcare i confini e ricoprirsi di gloria: ecco il suo sogno. Niente a che fare con le noiose incombenze quotidiane. Halli è piccolo, rotondetto e con una spiccata tendenza a fare scherzi a tutti, sembra che sia solo questione di tempo prima che si cacci seriamente nei guai. “La valle degli eroi” 16.50 Euro
ANCORA una volta la mamma di Tracy non ce l'ha fatta. Qualche impegno improrogabile l'ha trattenuta a Hollywood. D'altra parte Tracy la capisce benissimo: essere una diva del cinema è un lavoro a tempo pieno, non si può saltare sul primo volo per l'Inghilterra solo per vedere lei! Ma se ci fosse un'occasione speciale, per esempio la recita della scuola in cui Tracy impersonerà niente meno che Scrooge, il protagonista del "Canto di Natale" di Dickens! Ce la farà la sua bellissima mamma ad arrivare in tempo per vederla recitare? E lei riuscirà a calarsi nella parte di quel vecchietto scontroso e brontolone? Non resta che tuffarsi nella lettura e godersi lo spettacolo. “Tracy superstar” 14 Euro
Jonas Brothers, spie per la serie di Disney Channel già quasi tutti acquistati i biglietti messi in prevendita per il concerto che si terrà a Torino il prossimo 8 novembre. Nel frattempo continuiamo a vedere i tre fratelli Jonas: Nick, Kevin e Joe nei video musicali che Mtv manda in onda di continuo in attesa della grande novità di Disney Channel prevista per settembre. Chi l’ha detto che Jonas è il vero cognome dei tre fratelli? Jonas in effetti vuol dire “Junior Operatives Networking As Spies”, il loro vero cognome è Lucas. In questa nuova serie, tanto attesa, Joe, Kevin e Nick di giorno saranno studenti del college, sempre inseguiti
dalle fan e nei momenti più tranquilli, saranno spie. Nella serie ci sarà anche il quarto fratello, Frankie e il “Big Man”, che si vede anche nel video musicale “Burnin’Up”. Su Internet c’è qualche anticipazione con i tre che cantano canzoni simpatiche, come “Pizza Girl” dove Kevin, Joe e Nick avendone ordinata una, iniziano a descriverla e, diventando piccoli come formiche, cercano di scappare dalle cose che la cuoca mette sulla pizza. Un omaggio all’Italia che non li deluderà. Ilaria Donato giovane lettrice di “Generazione Hp”
Il Cartoon
Sara, la nuova piccola principessa in onda ogni mattina su Italia 1 LOVERLY Sara, tratto dal romanzo “La piccola principessa” di Frances Hodgson Burnett, è una serie di 46 episodi, trasmessi ogni mattina alle 7,50 su Italia 1. “Shokojo Sara” narra le avventure di una piccola bambina, arrivata dall’India, con il suo adorato papà, nel collegio per signore di Miss Minchin. Il padre è molto ricco e la bambina si rivela essere non solo molto intelligente, ma anche molto buona e generosa con le persone umili. La situazione dorata cambia con la morte del padre, Sara rimane povera e senza sostentamento. Da allora in poi diventa la sguattera del collegio, sul timido consiglio di Miss Amelia, la sorella della perfida
Miss Minchin, che avrebbe voluta buttarla fuori. La ragazza, trattata in maniera brutale e picchiata da Molly e James, vive nella soffitta in compagnia di Becky e dei suoi amici topolini, fino a quando il ritrovamento per due volte di una scimmia scappata, le fa conoscere un giovane indiano,
collaboratore del socio di affari di suo padre, venuto in Inghilterra con l’unico scopo di adottarla. A questo punto la giovane Sara riprende il posto che le è dovuto in società e perdona Miss Minchin continuando a studiare nel suo collegio, cosa che non accade nel libro. m. m.
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L e a v v e n t u re di Nihal a fumetti
Multimediale
Magia e combattimenti durante la Terza Guerra Mondiale Giocatori alle prese con armi ed equipaggiamenti PSP
Ps2
Nei panni di soldati e maghi
Come salvare la Terra
LA saga di Phantasy star risale al lontano 1987 e tutti i titoli che ne seguirono generarono un grandissimo numero di appassionati, così come garantisce l'ultimo capitolo: phantasy star portable: durante la fase di creazione del vostro alter ego dovrete selezionare anche la classe iniziale, che potrete scegliere fra Hunter, Ranger e Force. La prima equivale al guerriero base, abile nell’utilizzo delle armi a corto raggio e capace di equipaggiare ogni tipo di spada mentre optando per il Ranger dovrete avere maggiore cura nella ricerca di armi a lungo raggio come pistole ed archi e riuscirete facilmente a risolvere ogni combattimento a distanza mediante la possibilità di agganciare il nemico. Se la classe che da sempre amate è quella del mago allora la vostra scelta non potrà che ricadere sul Force, capace di utilizzare bastoni magici e presentando quindi una maggiore abilità nelle arti occulte. Sarete comunque felici di sapere che tale scelta non precluderà l’utilizzo di tutti gli aspetti del personaggio in quanto un Hunter riuscirà tranquillamente ad utilizzare magie con la stessa abilità di un Force. Phantasy star portable 47.99 Euro
TUTTO inizia con una spietata corsa agli armamenti su scala globale che ben presto sfocia nella Terza Guerra Mondiale. I risultati sono disastrosi, centinaia di milioni di morti, bombe nucleari usate ovunque per destabilizzare il mondo intero, numerose nazioni sull’orlo del baratro fino a quando i potenti della Terra capiscono che il pianeta azzurro non ha più la forza per ospitarli a causa dell’inquinamento prodotto dalla guerra atomica. Viene dunque costituito un organo mondiale che raccoglie tutti i paese del mondo per decidere sul futuro della razza umana. L’unica via percorribile è lo spazio infinito, le stelle, nuovi pianeti da conquistare e colonizzare per dare una speranza ai sopravvissuti. Questa è l’introduzione al gioco prima di prendere il controllo del protagonista, Edge Maverick. Star ocean 59.90 Euro
PS2
Tra mondo reale e paradiso LA storia narrata in Disgaea inizia con il risveglio del principe Laharl, padrone del Netherworld. Durante il suo lungo sonno, il padre del nostro eroe è passato a miglior vita lasciando il regno in completo subbuglio alla mercé di numerosi demoni assetati di potere. La trama si districherà attraverso numerose ambientazioni come il mondo reale e il paradiso, in un viaggio lungo e divertente costellato da tante battute di tipico stampo nipponico, L’utilizzo del touch screen risulta essere comodo e immediato, varie icone posizionate sullo schermo vi faranno da guida attraverso i numerosi menu e l’interfaccia è semplice ed intuitiva. La telecamera è anch’essa gestita tramite il pennino in modo da poter allontanare o avvicinare l’inquadratura del campo di battaglia e ruotare l’area visualizzata. Disgaea 54 Euro
Tv Satellitare
Dvd
“Titeuf” in onda dal lunedì al venerdì su cartoon network
Un ragazzino ribelle di GIUSY DI BIASE SI INTITOLA “Titeuf” il cartone animato in onda dal lunedì al venerdì su cartoon network alle 6.25. Titeuf è un personaggio tratto dalla fortunata serie di fumetti scritta e disegnata da Zep, che ha riscosso un grandissimo successo in Francia. Un bambino di circa sette a anni, caratterizzato da un enorme ciuffo biondo sopra la testa: questo è il simpatico protagonista. Titeuf è un bambino ribelle, che non sopporta troppe regole ma vista la sua giovanissima età molto spesso commette delle ingenuità, comiche e divertenti. A scuola ne combina di tutti i colori e molto spesso, lo vedono lanciare pallottoline di carta verso i compagni oppure fare brutta figura all'interrogazione. Titeuf pensa sempre alle ragazze, in particolare ad una: la bella compagna di classe Nadia, che però non lo degna nemmeno di uno sguardo. Il simpatico personaggio è sempre accompagnato dal suo amico occhialuto, il quale è convinto di essere un inventore incompreso e spesso è alle prese con strani mar-
chingegni che funzionano solo nella sua testa. In un episodio Nadia, dopo un'estenuante corte di Titeuf, si fa sfuggire che prima di potersi fidanzare con lei dovranno passare vent'anni. L'innamoratissimo aspetta con ansia che questi anni passino velocemente, così chiede al suo amico inventore di costruire una macchina del tempo. La macchina è pronta, dopo uno sfolgorante scoppio, i sue credono di essere nel futuro, solo perchè in quel momento passano degli addetti alla disinfestazione che indossano delle tute metalliche. Quando Titeuf suona alla porta di Nadia con un mazzo di fiori, scambia la nonna per Nadia invcecchiata e quindi scappa a gambe levate. Soltanto l'arrivo della bambina farà capire a quei due che la macchina del tempo era soltanto frutto della loro fantasia. Questo è solo un esempio delle avventure di questo biondino, follemente innamorato e tanto particolare. Una vera miscela esplosiva. Divertimento e allegria per tutti i bambini, da vedere durante le calde mattine d’estate.
PER DIVERTIRSI
Un allegro dvd per tutta la famiglia
La folle pecora Shaun SHAUN è una pecora fuori dal comune e, invece di seguire il gregge, lo guida nelle più divertenti e folli avventure, trasformando la pace della campagna in un caos generale. In compagnia del fedele cane da pastore Bitzer, che invece di fare la guardia si unisce volentieri alle loro scorribande, Shaun e i suoi amici ne combinano ogni giorno una nuova, stando sempre attenti che l'agricoltore non si accorga di tutto quello che succede alle sue spalle. Contiene gli episodi di tutta la serie. Divertimento assicurato e risate a crepa pelle non mancheranno se deciderete di vedere questo dvd magari insieme ai vostri amichetti. Una storia consigliata per i bambini di tutte le età. “Shaun: vita da pecora” dvd 14.99 Euro g. d. b.
il Look
“Angels” e “Devils” ai piedi dei più piccoli PER i genitori che adorano vestire i propri figli con un determinato stile, Roberto Cavalli propone due linee di scarpe per i giovanissimi. La “Angels”, per le femminucce, e la “Devils” per i maschietti. I bambini indosseranno calzature comodissime con l’aggiunta di essere sempre al passo con la moda. Scarpe sportive, dunque, con due o tre fascette a strappo per chiuderle e aprirle con comodità, soprattutto per i piccolini che ancora non sono in grado di allacciarsi le scarpe e rischiano di cadere. Gli straps portano la scritta Cavalli Devils. Altre scritte percorrono tutta la scarpa, ovviamente con colori di contrasto, che le rendono sportive e allegre. Perfette per il look casual dei vostri nipotini o figli. La qualità e la cura con cui sono prodotte permette ai più piccoli di giocare e correre tranquilli, con il piede avvolto in materiali di alta qualità e forme studiate nei minimi particolari. ro. ca.
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Generazione Hp 45
Lunedì 29 giugno 2009
Lunedì 29 giugno 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
I problemi che dovrete affrontare nei prossimi giorni in ambito lavorativo non vi toglieranno la voglia di combattere. In amore ci saranno progressi.
TORO 21/4 - 20/5
Non lasciatevi trascinare in un'iniziativa professionale di cui non siete molto convinti, rischiate di perdere tutto. Indecisione sentimentale pericolosa.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non è il caso di accettare altri incarichi di lavoro, anche se siete accentratori: rischiate di non portarli avanti nel modo migliore.
CANCRO 22/6 - 22/7
La gestione delle questioni di carattere economico potrebbe determinare una fase critica. In guardia dagli amori effimeri.
LEONE 23/7 - 23/8
Lavorate con pazienza e determinazione alla realizzazione di un ambizioso progetto di lavoro. Ne trattà giovamento anche il cuore.
VERGINE 24/8 - 22/9
Le riflessioni talvolta troppo cervellotiche rischiano di rovinare i rapporti di lavoro. Con un atteggiamento troppo critico si mettono in pericolo anche gli affetti.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Vi sentite più sicuri di voi stessi, dunque adesso siete in grado di osare di più nella professione. Sentimenti da riscoprire.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Ci sono prospettive positive per le questioni professionali a breve scadenza. Il futuro va programmato con cura. Sentimenti confusi.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Le cose per voi si stanno decisamente aggiustando dopo l'ultimo scivolone nella professione. In amore ci vuole intraprendenza
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
È necessario mostrarsi più disponibili ed elastici con i vostri collaboratori, solo così i risultati saranno migliori. Il partner fa il prezioso ma sapete attendere.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel fare progetti di lavoro vi conviene guardare lontano. La persona che amate attraversa un periodo di crisi: statele vicino. Niente colpi di testa.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
OD oro; S Ero; S esca; R latte
Nulla si oppone al vostro successo professionale, ma dovete contare solo sulle vostre forze. In amore è iniziato il gioco al massacro
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46 Rubriche
PRIMA SERATA
18.50
QUIZ
21.05
20.35
TELEFILM
SPORT
23.30
FILM
21.10
FILM
21.10
FILM
21.10
FILM
Pupo
Criminal Minds
Germania Inghilterra Under 21
La cena per farli conoscere
06.45 -AttualitàUnomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 3 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.15 -DocumentarioNapoli sotterranea 06.40 -RubricaTg2 Costume e società 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaSorgente di vita 07.30 -RubricaCartoon Flakes 10.40 -AttualitàTg 2 Estate - Notizie 11.25 -TelefilmAmerican Dreams 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.45 -RubricaTg 2 Si Viaggiare 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Miniserie7 Vite 14.25 -TelefilmOne Tree Hill 15.15 -TelefilmBeyond the break - Vite sull'onda 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsTG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Miniserie7 Vite 19.25 -MiniseriePiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia
07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.05 -RubricaLampi di genio in TV 08.15 -RubricaBig 09.05 -FilmButtati Bernardo! con P. Kastner - regia di Francis Ford Coppola (USA) - 1966 10.35 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo bene Estate 13.00 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -Soap OperaTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo bene Estate 15.00 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.05 -RubricaTrebisonda 16.30 -RubricaRai Sport Pomeriggio Sportivo 17.15 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGEOMagazine 2009 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -Sit ComFinalmente soli 09.00 -Film TvUn amico da salvare Commedia con Magnus Solhaug, Sunaina Jassal, Nina Woxholt - regia di Arne Lindtner Naess (Norvegia) 2005 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Film TvIl sogno di mio padre Commedia con Yvonne Catterfeld, Stephan Luca, Sebastian Strobel - regia di Katinka Feistl (Germania) - 2007 16.35 -TelefilmSettimo cielo 17.30 -TelegiornaleTg5 minuti 17.40 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.30 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMiami Vice 09.50 -Soap OperaFebbre d'amore 10.00 -Soap OperaVivere 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:54 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmIl fuggitivo 16.10 -Soap OperaSentieri 16.40 -FilmMissili in giardino con Paul Newman, Joanne Woodward, Joan Collins - regia di Leo Mac Carey (USA) - 1958 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19:23 - TelegiornaleTG4 19:37 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore
07.50 -Cartoni 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.15 -TelefilmBaywatch 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13:37 - QuizMotoGP - Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniFuturama 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.50 -TelefilmIl mondo di Patty 16.55 -Sit ComHannah Montana 17.30 -CartoniBakugan 17.50 -CartoniGormiti 18.05 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitàOmnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmLa cintura di castità con Monica Vitti, Tony Curtis, Nino Castelnuovo - regia di Pasquale Festa Campanile (Italia) - 1967 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Supervarietà 21.20 -Serie Tv Capri 23.20 -NewsTg 1 23.25 -RubricaLa valigia con lo spago di musica
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Criminal Minds 22.40 -Telefilm Life on Mars 23.35 -TelegiornaleTG 2
20.35 -Sport Malmoe (Svezia) - Calcio 21.35 -Telegiornale TG3 23.10 -Telegiornale Tg Regione 23.15 -NewsTg3 Linea notte estiva
20:30 - ShowPaperissima Sprint 21.10 -FilmVoce del verbo amore con S. Rocca - Giorgio Pasotti - regia di Andrea Manni (Ita) - 2007 23.30 -FilmLa cena per farli conoscere con D. Abatantuono - regia di Pupi Avati (Ita) - 2006
20.30 -TelefilmNikita 21.10 -FilmAlaska con Thora Birch, Vincent Kartheiser , Charlton Heston - regia di Fraser C. Heston (Usa) - 1996 23.30 -Attualità Top Secret - Terrorism
21.10 -FilmBeverly Hills Cop III - Un piedipiatti a Beverly Hills III con Eddie Murphy, Judge Reinhold, Hector Elizondo - regia di John Landis (USA) - 1994 23.15 -Show Tv moda
20.30 -Attualità Speciale Tg La 7 21.10 -Film Il deserto dei Tartari con Jacques Perrin, Vittorio Gassman, Philippe Noiret - regia di Valerio Zurlini (Italia) - 1976
00.20 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.00 -RubricaSottovoce 01.50 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.05 -VideoframmentiSuperStar 02.40 -FilmL'arciere di fuoco
23.50 -ShowStracult Show 01.10 -TelegiornaleTG Parlamento 01.20 -RubricaProtestantesimo 02.05 -RubricaTg2 E...state con Costume 02.15 -TelefilmLittle Roma
23.45 -RubricaCorreva l'anno 00.50 -RubricaFuori Orario 02.15 -RubricaInconscio magie e psiche 03.00 -AttualitàRai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con...
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00:22 - FilmVolesse il cielo! con V. Salemme - regia di Vincenzo Salemme (Ita) - 2002 02.05 -RubricaTg4 02.30 -FilmRiderà! - Cuore matto 04.05 -TelefilmL.A. Dragnet
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leTrame LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.40
LA CINTURA DI CASTITÀ
MISSILI IN GIARDINO
con M. Vitti, T. Curtis, N. Castelnuovo, I. Garrani - regia di Pasquale Festa Campanile (Ita) - 1967
con P. Newman, J. Woodward, J. Collins regia di Leo McCarey (Usa) - 1958
Chiamato alle Crociate prima d'esser riuscito a consumare il matrimonio, Guerrando impone alla sposa Boccadoro la cintura di castità. Lei, che non è entusiasta, lo insegue fin sul campo di battaglia...
RETE 4
ORE 21.10
Harry e Grace Bannermann già si vedono poco perché lei è sempre impegnata a organizzare comitati e riunioni. Quando si viene a sapere che in città verrà installata una base missilistica, Harry si reca al Pentagono per far cambiare idea ai militari, senza però ottenere nessun risultato. Anzi, il suo matrimonio entra in crisi e viene richiamato alle armi...
CANALE 5
ORE 23.30
ALASKA
LA CENA PER FARLI CONOSCERE
con T. Birch, V. Kartheiser, C. Heston - regia di Fraser C. Heston (Usa) - 1996
con D. Abatantuono, V. Incontrada, V. Placido - regia di Pupi Avati (Ita) - 2006
Dopo la morte della moglie, Jake decide di abbandonare Chicago e di recarsi con i due figli adolescenti Jessie e Sean in uno sperduto paesino dell'Alaska: trasporterà rifornimenti con l'aereo in zone difficili da raggiungere. Durante una di queste missioni il suo aereo precipita in una località montana e i due ragazzini partono alla sua ricerca e si imbattono in un cucciolo d'orso polare caduto nella trappola tesa da un bracconiere che si metterà subito alla loro caccia...
Per attirare l'attenzione, Sandro Lanza attore televisivo in declino - il giorno di Natale inscena un suicidio che gli è quasi fatale. Ricoverato in ospedale, viene raggiunto dalle tre figlie, finora ignorate...
Alaska
Beverly Hills Cop III
Il deserto dei Tartari
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Televisioni 47
Lunedì 29 giugno 2009
DALLA ANNUNZIATA IN TV
CAOS IN IRAN
FIAT E BASILICATA
Tremonti “blinda” Silvio «Durerà ancora a lungo» La difesa del ministro
Arresti all’ambasciata Gb Altri scontri a Teheran Aspra tensione con Londra
L’Ugl apre al confronto con l’ad Marchionne Si pensa alla 500 negli Usa
alle pagine 4 e 5
a pagina 2
Anno 8 n.141€ 1.00
a pagina 7
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Lunedì 29 giugno 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
MAXILOTTO BASILICATA-CAMPANIA
La mafia sull’A3 a pagina 6
SPORT
Zappino al Potenza Matera, grandi nomi Terza Categoria Il Sant’Angelo vince 1-0 col Pietrapertosa e vola in Seconda Basket Tutte le emozioni dei mini campioni nelle piazze di Matera
A LATINA
A PIETRAPERTOSA
Schianto fatale in moto Muore una lucana
Una rara immagine di Lucia Lauria, 113 anni, di Pietrapertosa
Caterina Morandi di Brienza si doveva sposare a settembre
Ci ha lasciato la nonna d’Europa Lucia Lauria aveva 113 anni
a pagina 9
a pagina 9
Potenza Si tratta dell’ultimo atto della vecchia legislatura. Dovrà tornare al nuovo consiglio
L’Acta si trasforma in spa: c’era la delibera POTENZA - L’ipotesi di una trasformazione in spa dell’Acta si fa più concreta. L’ultimo consiglio comunale aveva avviato la discussione sul caso e la delibera preliminare era stata preparata. Ma le imminenti elezioni hanno convinto i consiglieri a rinviare l’approvazione del provvedimento. a pagina 16
da pagina 11 a pagina 13
Siamo al Medioevo: Cavaliere contro Draghi
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La Dia indaga su un’impresa legata al clan Vollaro La Uil chiede Le grinfie di monitorare gli appalti dei Casalesi tra Padula e Lauria sull’asfalto salernitano
Lunedì 29 giugno 2009
24 ore in Basilicata
Il presidente del comitato centrale della Fiamma, Tauro, richiama i nazionalpopolari
Appello unità a destra del Pdl «L’ultima elezione ha cancellato i nostri partiti dalle massime assisi» APPELLO all’unità dell’area a destra del Pdl. Di seguito pubblichiamo l’intervento del presidente del comitato centrale della Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli. Con la costituzione della commissione per gli incontri di area, è ufficialmente aperto il percorso che culminerà in una aggregazione di area alla destra del PDL. E'stata una scelta condivisa da tutti i componenti della Segreteria e Direzione nazionale del partito. Dopo il voto del 6 e 7 giugno con la scomparsa di fatto dalle massime assisi di rappresentanti dei partiti di destra, urge da parte di tutti, nessuno escluso, di lavorare alacremente per sé e non per il re di Prussia. Non saranno più ammessi distingui o perdita di tempo. Chiunque lo dovesse fare se ne assume in toto la responsabilità politica di un atto suicida, quanto egoistico. L'elettorato della destra moderna ma che difende a spada tratta la tradizione propria, sociale e popolare attende impaziente che ciò avvenga. Vuole l'unità. E l'unità dobbiamo proporre. La Fiamma Tricolore ha preso per prima questa decisione, attraverso le dichiarazioni del proprio segretario nazionale Romagnoli, rivolta a tutti i segretari dei partiti di destra, a cominciare da Storace e Fiore, e a tutti gli altri, alla testa dei tanti movimenti politici esistenti ( anche se per la verità non è la prima volta, perché già in passato abbiamo tentato questa via, inutilmente però). La voglia e l'esigenza di unità non nasce solamente da puri calcoli elettoralistici, che già sarebbero di per sé sufficienti ( visto la legge elettorale liberticida ed illiberale), ma si impone per dare all'Italia una Destra che sia capace di frenare da un lato la politica antimeridionale della Lega Nord e dall'altro far da argine, al Sud,
ai tanti piccoli movimenti localistici quanto sterili che stanno nascendo come risposta sbagliata alle Lega di Bossi. Unità che parli di Nazione e di Patria, di valori e di meritocrazia, di ordine e di difesa della nostra storia. Di Socializzazione e di partecipazione dei dipendenti alle sorti delle aziende presso cui lavorano. Ridurre il distacco tra Italia del Nord e quella del Sud. Treni che viaggiano puliti e che arrivino regolare alla meta anche nel meridione. Lotta alla delinquenza organizzata e non. Sicurezza per i cittadini. Uno Stato forte ed autorevole. Politici incorruttibili e con il senso della cosa pubblica, per una economia sana ed efficiente. In una sola parola l'Italia degli italiani. Non più chiamata Azienda Italia, ma Patria. Per fare tutto questo c'è bisogno della buona volontà di tutti. Per troppo tempo siamo stati e siamo divisi. Ciò non ha giovato a nessuno. Tutti noi dovremmo fare un mea culpa. Per le tante volte che abbiamo rimandato questo importante appuntamento. Ora non è più possibile. Abbiamo puntato su di noi gli occhi di milioni di cittadini che non aspettano altro che ritornare a votare a destra e a pensare come uomini di destra. Sentirsi a casa loro, e non tra estranei, o guardati con diffidenza. Successivamente vogliamo e dobbiamo prendere in considerazione la nostra posizione nei confronti del Popolo della Libertà. Non necessariamente conflittuale. Non necessariamente subalterni. Ma fatta con intelligenza, buon senso e pragmatismo. Ben sapendo che il nostro avversario resta comunque il centrosinistra ( ovviamente senza sconti alcuno ad un centrodestra troppe volte ec-
L’indagine sui rimborsi per le spese di viaggio dei quattro consiglieri della Regione Basilicata si è conclusa; ancora uno scandalo, ancora solidarietà, ancora tutti sereni e fiduciosi gli indagati ….. Il copione è noto e, forse, si potrebbe azzardare anche un’ipotesi sulla conclusione, ma, francamente, la definizione della vicenda è materia che compete ad altri. Nella riunione dei capigruppo in Regione ci si è affrettati, però, ad affrontare la questione, a quanto pare attribuendo alla legge, equivoca nella sua formulazione, la colpa dei “disservizi” su cui indaga la Procura; probabilmente nelle prossime riunioni della commissione competente si procederà ad una modifica di detta legge per evitare in futuro spiacevoli errori di interpretazione. In pratica bisognerà chiarire meglio se i rimborsi debbano essere attribuiti in rapporto ai chilometri effettivamente percorsi per raggiungere quotidianamente i palazzi della Regione a partire dalla propria residenza o
Al centro Rocco Tauro
Un mese fa l’altro appello. Di Stasi del Movimento nazionale sociale chiamava a raccolta
«E’ il momento di cambiare» QUALCHE settimana fa un altro appello. Canio Di Stasi è il segretario lucano del Movimento nazionale sociale. Ecco cosa sosteneva. «Dopo avere avuto prova che la politica portata avanti da dieci anni a questa parte nella nostra area non ha pagato. Una politica fatta di divisioni, liti, sotterfugi e continue spaccature. E’ giunto il momento di cambiare. Il modesto risultato raggiunto dai “camerati” che hanno deciso di concorrere alle ultime elezioni, che hanno portato all'ennesima magra figura pagata purtroppo con un ulteriore svilimento delle nostre enormi capacità e con la mortificazione dell'ideale, scegliendo strade che si sono dimostrate inopportune e poco credicessivamente liberista e difensore di un mercato che non merita di essere rispettato visti i danni ch sta producendo in tutto il mondo). Ma anche di rispetto, se rispetto verrà accordatoci. Fuori dalla politica gossiparia e vuota . Ma Politica che diventa sostanza e risolve i problemi
bili è sotto gli occhi di tutti». E’ quanto ha dichiarato il segretario nazionale del Movimento nazionale sociale, Antonio Maccarone, che propone
singoli e generali. Come un buon governo deve fare; come una nazione che si rispetti deve promuovere. Ora si passi all'azione concreta. La forma, il modo, il percorso lo si può decidere in un minuto. Basta la volontà di farlo
l'aggregazione e la nascita in un unico movimento alla destra del Popolo delle libertà di tutti quei partiti identitari e nazionali. E in Basilicata l'invito del segretario nazionale del Movimento nazionale sociale è stato recepito da Canio Di Stasi, «da sempre militante del Movimento sociale si legge nella nota di partito - che è stato insignito della carica di segretario regionale. Quello di Canio Di Stasi, imprenditore agricolo di Genzano di Lucania, rappresenta un ritorno alla politica attiva che non punta alla formazione di liste per questa tornata elettorale, ma ad unire quell'area identitaria alla destra della ex e defunta Alleanza nazionale».
questo partito unico della destra italiana. Un Movimento Sociale Italiano più allargato, più moderno, se è lecito usare questa espressione, con più dirigenti militanti. C'è un enorme spazio politico davanti a noi. Basta esserne convinti. Stiamo assistendo da anni
Qualcosa di equivoco se essi rimborsi siano configurabili come un più generico rimborso spese anche, ad esempio, per coprire l’eventuale costo di un appartamento in affitto in loco. Se equivoco c’è nella legge, dunque, bene è che esso sia eliminato e bene è pure che a nessuno venga in mente che una eventuale modifica possa legarsi alla salvaguardia dei privilegi di casta, o, peggio ancora, a certi modelli “lodo” ormai principi dello styling istituzionale. Se qualcosa è sbagliato, che si cambi, per Giove!!! Per esempio … Decine e decine di operai della Sata di Melfi nelle più svariate ore del giorno e anche della notte attendono, con il bicolore delle loro tute, l’autobus che li porterà a lavoro … Per salire su quel mezzo pagano, spesso dopo aver lasciato la
propria autovettura che (benzina a spese proprie) è stata necessaria dai paesi dell’ hinterland a raggiungere la fermata del capoluogo. A quanto ammonta lo stipendio di un operaio? Decine e decine di insegnanti quotidianamente raggiungono le scuole situate in tutto il territorio regionale partendo dalla propria residenza che dista persino centinaia di chilometri; spesso sono costretti ad utilizzare la propria autovettura perché i collegamenti non sono compatibili con gli orari scolastici, a volte devono prendere casa nella sede di lavoro per evitare di trascorrere la propria esistenza a fare su e giù per una strada. Dalla Campania tanti precari cercano fortuna nella nostra terra e si sottopongono a disagi continui; dalla
Basilicata tanti altri si rifugiano nelle scuole del nord con la speranza di rientrare prima o poi e dalle famiglie elemosinano aiuti per potersi mantenere fuori sede. Lo stipendio di un insegnante quant’è? Ancora, decine e decine di impiegati dei tanti uffici pubblici ogni giorno timbrano il proprio cartellino raggiungendo con mezzi pubblici o privati, ma comunque sempre a proprie spese, le stanze in cui lavorano; frotte di bambini pagano l’abbonamento a scuolabus privati per raggiungere le scuole elementari, centinaia di studenti gravano col costo dei loro spostamenti quotidiani sul bilancio delle proprie famiglie, quelle famiglie dalla “crisi psicologica” di berlusconiana invenzione. Qualcosa di sbagliato nella leg-
a fusioni partitiche innaturali, sia di centrodestra che di centrosinistra, con tutti i problemi che questo comporta, perché quelle naturali le dovremmo ritardare? Credo, in conclusione, che i tempi siano più che maturi per andare oltre la singola, quanto legittima, appartenenza.
ge regionale sui rimborsi, dunque, pare che ci sia davvero. Il compenso attribuito ai Consiglieri (http://www.lucanianet.it/modules/news/article.php?storyid=4530 ) non solo è di gran lunga superiore a quello delle citate categorie di lavoratori, ma è reso più sostanzioso da assegni di fine mandato e vitalizi che non hanno pari nel mondo del lavoro. All’uomo comune, quindi, appare già assolutamente inaccettabile che si corrisponda il privilegio di un rimborso spese al Consigliere fuori sede che pur dovesse affrontare un viaggio quotidiano per raggiungere il posto di lavoro (potendo tra l’altro avvalersi dell’auto blu), ma risulta francamente abnorme l’ipotesi che il privilegio si possa estendere, ad esempio, al tragitto via Mazzini – via Anzio o, magari, a quello terzo piano- garage. Nella legge regionale sui rimborsi c’è, dunque, davvero qualcosa di equivoco: i rimborsi, per l’appunto. Anna R. G. Rivelli
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Lunedì 29 giugno 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
L’ultimo provvedimento del consiglio non ha concluso l’iter per le imminenti elezioni
L’Acta e la trasformazione in spa La delibera dovrebbe tornare nella commissione consiliare e al dibattito SE ne discute ormai da tempo. Tanto che la trasformazione dell’Acta in una società per azioni è stato uno degli ultimi atti arrivati in discussione in commissione consiliare (la prima, quella dedicata agli Affari istituzionali). Ma proprio in commissione, a legislatura quasi ultimata, il provvedimento è stato rinviato. Probabilmente, vista l’importanza dell’argomento, c’è bisogno di un ulteriore approfondimento. La delibera, però, è praticamente pronta. Risale al marzo scorso e destina l’Azienza comunale per la tutela ambientale in una spa. Ora, sarà il nuovo consiglio comunale a doversi prendere in carico la questione. IL DIBATTITO Durante i mesi scorsi, l’argomento è stato più volte al centro del dibattito politico cittadino. Da un lato quanti, in entrambi gli schieramenti, si dicevano convinti che proprio la trasformazione in spa sarebbe stata una soluzione all’annosa questione della gestione del settore rifiuti a Potenza, tra debiti, servizi e consigli d’amministrazione (che la trasformazione in spa potrebbe sostituire con un consiglio d’amministrazione ridotto). Dall’altro quanti, soprattutto nell’area più radicale della sinistra, hanno più volte sottolineato il dubbio che la trasformazione in spa possa essere il preludio a una privatizzazione di un servizio tanto importante. LE MOTIVAZIONI Nella delibera arrivata in
Cade da parete del Pollino, grave boy scout SAN SEVERINO LUCANO Momenti di panico, ieri sera, per un un giovane boy scout: è caduto da una parete del Pollino, a San Severino Lucano. E’ stato trasportato con un’eliambulanza del 118 all’ospedale San Carlo di Potenza dove – secondo quanto si è appreso – è stato ricoverato in gravi condizioni, ma non sarebbe in pericolo di vita. Insieme al giovane, vi erano altri due boy scout: uno è stato tratto in salvo nella tarda serata, mentre l’altro è in attesa dei soccorsi. Sul posto vi sono Vigili del Fuoco, Carabinieri, uomini del Soccorso alpino di Chiaromonte. Un cassonetto dell’immondizia
commissione si leggono le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a scegliere la forma societaria come quella più idonea a reggere la trasformazione. Questa “veste” «garantisce meglio - spiega la relazione illustrativa della delibera la possibilità di partecipazione alla società di altri soggetti pubblici, e, soprattutto, dei comuni vicini al capoluogo». In ottica, dunque “metropolitana”. Magari, si potrà provare a “spalmare” i costi di gestione sul territorio. Senza contare che proprio una società per azioni ha in genere maggiore possibilità di accesso al mercato creditizio. In più, l’idea è quella di poter riuscire così a mantenere la maggioranza del capitale in mano pubblica. I DUBBI
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Non sono, però, mancate le critiche proprio su questa ultima previsione. Sarà davvero possibile controllare, anche con dovute previsioni nello statuto, che la società, una volta trasformata e nel tempo, resti “cosa pubblica”? Soprattutto, c’è chi avanza sollecitazioni più immediate: la polemica tra Acta e comune, su crediti non corrisposti e servizi non eccellenti è storia nota. Il punto è che proprio la situazione finanziaria dell’Acta potrebbe non essere un buon punto di partenza per la trasformazione societaria. IL NOME La delibera di trasformazione dell’Acta prevede che a cambiare sia anche il nome dell’azienda comunale, oltre che il suo status. Potrebbe diventare, secondo sug-
TEMPO LIBERO E ISTANZE CITTADINE
Cani randagi da curare e adottare COME in altre città, anche a Potenza, il fenomeno del randagismo ha avuto un momento di crescita. L’amministrazione comunale si è attivata per prelevare dal territorio tutti «i cani vaganti, abbandonati o inselvatichiti, con l’effetto di aver ormai raggiunto la saturazione dell’attuale disponibilità del proprio canile» in cui c’è posto per al 280 cuccioli. Nel frattempo, l’ente si è preoccupato di attivare un programma di interventi che prevede una urgente campagna di sterilizzazione dei cani randagi e padronali, anche ricorrendo a convenzioni con medici veterinari liberi professionisti. Nel frattempo si sta cercando di incentivare le adozioni dei cuccioli nei canili e la reimmissione nel territorio dai cani sterilizzati e non aggressivi. Non mancano azioni di controllo a campione: l’ente sta applicando a campione le sanzioni previste in caso mancata iscrizione all’anagrafe canina e di scorretta gestione dei cani padronali. Così, in attesa che il pro-
gramma di lotta al randagismo abbia i primi effetti sul territorio, l’ente deve urgentemente agevolare l’avvicendamento dei cani da mantenere nel canile pubblico. L’ente prova a fare affidamento sulla rete di persone e di associazioni del settore (protezione degli animali), che intendono offrire collaborazione per la cura dei cani reimmessi sul territorio, il monitoraggio del loro stato di salute e la segnalazione di ogni possibile difficoltà o disagio nel rapporto tra cittadini e cani. Di qui al recente ordinanza comunale con cui il sindaco dà mandato alla società che gestisce il canile comunale «di proseguire nell’azione di accalappiamento di tutti i cani vaganti, a eccezione di quelli già a suo tempo sterilizzati e reimmessi sul territorio senza conseguenze negative, operando anche in orari extralavorativi e notturni in collaborazione con il comando di Polizia municipale, ed eventualmente con il corpo forestale dello Stato per le aree
gerimento, “Azienda per la cura e la tutela ambientale”. Naturalmente, l’impegno già indicato nell’atto preliminare è sulle risorse umane. Il personale non subirà alcun cambiamento: passerà semplicemente dall’Acta, all’Acta spa. I COMPITI Rispetto alla vecchia “organizzazione” dell’azienda comunale, la spa potrebbe farsi carico di un orizzonte più vasto di competenze. Restano naturalmente i compiti relativi alla raccolta, al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Come la pulizia del verde cittadino. Ancora, la gestione del servizio di raccolta differenziata e la gestione dei servizi d’igiene cittadina. La novità sta nella possibilità che, secondo previsione e secondo uno dei “nodi”
rurali». I cani saranno custoditi nel canile «per il tempo massimo di 10 giorni salvo complicazioni, di cui i primi tre necessari per la loro osservazione ed eventuale restituzione ai proprietari che ne avessero denunciato lo smarrimento». In caso contrario i cani saranno sterilizzati, curati e iscritti all’anagrafe canina. Poi, l’ordinanza prevede che di «reimmettere nel territorio i cani sterilizzati e muniti di microchip, i quali non abbiano manifestato segni di aggressività e appaiano idonei a essere qualificati come “cani di quartiere o di contrada”». Inoltre, l’impegno è a «sottoporre i cani custoditi nei rifugi permanenti a educazione comportamentale, continuando a favorirne l’adozione, anche in collaborazione con le associazioni protezionistiche, mediante pubblicazione delle foto dei cani adottabili sul sito web del comune, visite guidate di scolaresche al canile, periodiche “vetrine” dei cuccioli all’interno delle zone pubbliche della città».
del dibattito politico, l’Acta provveda anche alla progettazione, alla costruzione e alla gestione di impianti di smaltimento o di termodistruttori di rifiuti. Alla nuova spa potrebbe toccare anche il compito di raccolta e riscossione delle tasse legate al settore rifiuti, come la gestione dell’energia che potrebbe prodursi negli impianti di smaltimento. TIMORI E SICUREZZE Ecco il timore dei detrattori dell’operazione. Con queste competenze in vista, l’attenzione sulla società da parte di capitali privati potrebbe aumentare. Ma no, hanno fatto eco soprattutto dall’amministrazione. Nessun timore: lo statuto dovrebbe - hanno spiegato altri - garantire la permanenza della maggioranza del capitale in mano pubblica.
GLI ORGANI Spetterà al sindaco in carica la nomina dei tre membri componenti del primo consiglio di amministrazione. Ma sempre al sindaco dovrebbe spettare anche la nomina del primo direttore generale della nuova società pe azioni. Nomina diretta, almeno secondo le previsioni preliminari. DA FARE Quello che attende adesso i consiglieri è ancora un lungo iter. Quanto meno, una lunga discussione: con il ricambio di quasi metà dell’aula consiliare è prevedibile che in molti vorranno approfondire il tema. E quella delibera va ancora discussa in commissione consiliare. Resta un progetto, su cui l’amministrazione ha investito molto. sa.lo.
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Esemplari di razza da addestrare
L’associazione Sas (Società amatori schaferhunde) ha organizzato ieri una mostra-raduno del cane da pastore tedesco in contrada Pantano di Pignola, a due passi dall’oasi del Wwf. Immersi nel verde, gli esemplari (ne sono arrivati circa 60 da ogni parte d’Italia) hanno potuto godere, con padroni al seguito, della bella giornata. Contenti soprattutto i più piccoli: «Il pastore tedesco - spiega Raffaele Galantucci, presidente della Sas - è una razza docile, giocosa, adatta alle famiglie e amata dai bambini». E l’associazione è pronta e a disposizione per ogni tipo di iniziativa utile a diffondere l’amore questi straordinari animali e per qualunque tipo di informazione utile all’addestramento e a migliorare la cultura e l’approccio dei cittadini (foto in pagina di Andrea Mattiacci).
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Potenza