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Mercoledì 1 luglio 2009

Brevi dal mondo

La Procura conta di chiudere la fase istruttoria. L’unico indagato resta Tarantini

“Piombo fuso” Amnesty in campo

Bari, indagine escort definita entro luglio

GERUSALEMME – Un appello alle autorità israeliane affinchè cooperino alla inchiesta sulla operazione Piombo Fuso condotta da una equipe del Consiglio dell’Onu per i diritti umani (guidata dal giudice Richard Goldstone) è stato lanciato ieri da Donatella Rovera, principale ricercatrice di Amnesty International per Israele e i Territori occupati. «Ancora non è troppo tardi» ha detto Rovera in una intervista con l’Ansa, mentre lo staff del giudice Goldstone è da alcuni giorni impegnato a Gaza a raccogliere testimonianze. Presto Amnesty International pubblicherà da parte sua un dettagliato rapporto su quel conflitto. Israele ha deciso di ignorare la missione Goldstone ritenendola probabilmente non obiettiva.

BARI – L'inchiesta è ormai definita. La procura di Bari conta di chiudere entro luglio la fase istruttoria delle indagini sul giro di ragazze che l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini avrebbe portato a pagamento a feste vip e in particolare nelle residenze del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Roma e in Sardegna. Il procuratore della Repubblica presso il tribunale di di Bari, Emilio Marzano, assicura tempi brevi, «salvo novità», ma non imminenti. Insomma, anche se il procuratore non vi fa esplicito riferimento, si possono escludere colpi di scena giudiziari che possano coinvolgere il nome del premier e turbare quindi i lavori del G8 che comincerà la settimana pros-

Deputate “tory” cercansi

Un aereo della Yemenia Air proibito in Ue provoca 152 morti

LONDRA – Cercasi deputate Tory, disperatamente: il partito di opposizione guidato da David Cameron (nella foto), per vincere le prossime elezioni deve «cambiare volto» e arruolare tra le sue fila più donne e persone appartenenti a minoranze etniche. Ad affermarlo è un sito di militanti conservatori, ConservativeHome, che in un sondaggio ha stilato le sue 'nomination' per le aspiranti deputate. Tra queste spiccano tre giovani bionde, l’avvocatessa Joanne Cash, la scrittrice Louise Bagshawe e l’ex ricercatrice Charlotte Leslie, le cui foto campeggiavano ieri anche sul Daily Telegraph.

PARIGI - Mancavano appena una trentina di chilometri all'atterraggio quando improvvisamente è sparito dai radar. Invece di imboccare la corsia ha deviato bruscamente, è uscito dall'asse della pista prendendo una direzione anomala verso il mare. Un solo avvicinamento, un solo drammatico tentativo, poi lo schianto. L'ultima tragedia dei cieli lista a lutto nuovamente la Francia ad un mese dalla tragedia dell'Air France ParigiRio de Janeiro e colpisce i passeggeri dell'airbus A310 della compagnia area yemenita Yemenia Air precipitato intorno all'una di notte di ieri (ora italiana) al largo delle Isole Comore, lungo le coste sudorientali africane. Il volo era partito lunedì dall'aeroporto parigino di Roissy con un A330, poi c'é stato uno scalo a Marsiglia e quindi a Sana'a, dove i 142 passeggeri (66 dei quali francesi) avevano cambiato apparecchio imbarcandosi sull'A310. L'airbus della morte. Doveva atterrare a Moroni, capitale dell'arcipelago dell'Oceano Indiano quando nella zona una pericolosa perturbazione ha cambiato la direzione del destino per tutti i passeggeri e gli 11 membri dell'equipaggio risparmiando però la vita ad una ragazzina di 14 anni miracolosamente sopravvissuta all'impatto. Si è salvata grazie al giubbotto salvagente ed è stata ricoverata in ospedale, stremata dalla stanchezza, dopo essere rimasta in mare per ore. Quando i soccorritori arrivati sul luogo dell'impatto l'hanno fatta subito salire su

Jacko, ancora veleni

LONDRA – Il dolore dei famigliari e dei fan per la morte di Michael Jackson (nella foto) è avvelenato da nuovi, incandescenti tossine. E stavolta i veleni investono direttamente i tre figli del Re del Pop. La seconda moglie di Jacko, l’ex-infermiera Debbie Rowe, ha fatto sapere che il padre dei suoi due figli, Prince Michael (12 anni) e Paris (11), non è la popstar. La clamorosa rivelazione arriva proprio mentre un ristoratore, accusato di avere legami molto stretti con la malavita locale, sostiene di essere il vero padre di Prince Michael II. Al Malnik sostiene e di aver prestato il suo seme a una misteriosa donna, che poi diede alla luce il piccolo.

sima all’Aquila. Marzano lunedì ha istituito un coordinamento informativo tra le inchieste che riguardano presunti illeciti su appalti e accreditamenti nella sanità in Puglia, ieri ha fatto il punto sul quinto filone, quello a sfondo sessuale, condotto dal pm Giuseppe Scelsi. Il nome di Tarantini, responsabile col fratello Claudio di una società, la Tecno Hospital, che fornisce protesi ortopediche alle Asl pugliesi, attraversa quasi tutte queste inchieste. Sul sex-gate Marzano parla di una fase istruttoria sostanzialmente conclusa sottolineando l’interesse dell’ufficio «a chiudere doverosamente al più presto il procedimento sulla induzione alla prostituzione, e

poichè non sono previsti ulteriori adempimenti complessi, salvo novità – sottolinea – tenteremo di definire l’indagine entro luglio». Tarantini resterebbe l’unico indagato e per l’unica accusa di induzione alla prostituzione, mentre sarebbe esclusa la formalizzazione di accuse legate al consumo di cocaina. I riferimenti alla droga sarebbero emersi in alcune intercettazioni telefoniche e vi sarebbe al riguardo anche una informativa fornita dalla guardia di finanza al pm inquirente. Non vi sarebbero, però, riscontri concreti, tanto che il procuratore parla «di un filone che non ha assunto uno spessore tale» da essere rilevante ai fini dell’inchiesta. Al momento, quindi, l’indagine si ba-

Patrizia D’Addario

serebbe sugli elementi raccolti grazie alle intercettazioni telefoniche di Tarantini (tra queste vi sarebbero anche diverse conversazioni dirette con il premier) che organizzava le feste e la partecipazione delle ragazze. Paola Laforgia

Si salva solo una ragazzina di 14 anni. Il volo proveniva da Parigi

Si schianta un altro Airbus una delle barche intorno a lei solo cadaveri e rottami, pezzi d'ala e una parte della coda del velivolo. Quell'aereo era "fuorilegge", non doveva volare. Era interdetto ai cieli europei e nonostante fosse stato controllato nel 2007 dalla direzione generale dell'aviazione civile francese che aveva constatato un serie di difetti strutturali sufficienti per emettere il "divieto di sorvolo", lo scorso maggio aveva ottenuto il via libera direttamente dalla Airbus. Un errore di valutazione che si è rivelato fatale. L'aereo della compagnia yemenita "non era nella lista nera" dell'Unione Europea ma il commissario Ue ai trasporti, Antonio Tajani, incontrato il

direttore dell'Agenzia di sicurezza aerea Patrick Goudou, ha già fatto intendere che per la compagnia non ci sarà margine di spiegazione per evitare la black list. «È successo qualcosa di strano. Presto verrà convocata la Yemenia Air per avere tutti i chiarimenti» ha dichiarato annunciando la proposta di una lista nera a livello mondiale come simile a quella nella Ue. Presto saranno avviati contatti con Icao e Iata per arrivare a uno strumento mondiale «nel più breve tempo possibile». Ci si domanda infatti come sia possibile che lo stesso aereo "illegale" in Europa possa volare negli altri cieli liberamente. Paul Friseau

I soccorsi mentre partono da una base militare francese

Roma. I piccoli, di pochi mesi, trasportavano cocaina purissima nei pannolini

Droga, bimbi come corrieri: sgominata banda ROMA – Bambini di pochi mesi che trasportavano, inconsapevolmente, partite di cocaina purissima nascosta nei pannolini o nei passeggini. Ma anche insospettabili corrieri che facevano la spola tra l’Olanda, la Spagna e l'Italia, giungendo magari come una normale famiglia con prole, nascondendo la droga nei doppi fondi delle valige o nei portabagagli di macchine lussuose. Così, per oltre quattro anni, l’organizzazione di rom scoperta dai carabinieri della compagnia Eur, a Roma, ha lavorato riuscendo a diventare un punto di riferimento per lo spaccio di cocaina sia nella capitale sia in tutto litorale del Sud pontino. Sono 47 gli arresti effettuati la scor-

sa notte, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Roma: mancano all’appello ancora sette persone delle 54 interessate da ordini di custodia cautelare. L’organizzazione, composta prevalentemente da famiglie di etnia rom bosniaca e croata, imponendosi sul mercato criminale con il traffico di cocaina, ma anche con l’usura e la vendita o l’affitto di armi, voleva essere considerata una sorta di erede della Banda della Magliana o di altre organizzazioni criminali che nel tempo hanno dominato nella capitale. L’obiettivo dei principali personaggi della banda, primi tra tutti la spietata famiglia Osmanovic, non era soltanto teorico ma anche pratico. I capi delle

Più ospedali Bari, si dimette a misura di donna Lea Cosentino

In Sicilia 1.874 dirigenti in esubero

ROMA – Sono le donne la 'maggioranza' negli ospedali: nei letti delle corsie (5 milioni di ricoveri su un totale di 9) e sempre di più negli organici dei nosocomi. E crescono le strutture a misura di donna. Con 93 strutture che quest’anno hanno ottenuto i bollini rosa di Onda, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, hanno raggiunto quota 230 gli ospedali in rosa. Nello specifico, sono stati assegnati 3 bollini a 27 strutture, 2 a 38 e 1 bollino a 28. Il Nord è ancora la realtà geografica più rappresentata con il 52% delle candidature, ma il Sud è in recupero con il suo 25%. Svelate eccellenze nelle strutture italiane all’estero come al Cairo (Egitto) e Bellinzona (Svizzera). La terza edizione del progetto Ospedaledonna promosso da O.N.Da, si conclude con questo bilancio.

PALERMO–Nell’amministrazione regionale siciliana c'è un dirigente ogni 5,6 dipendenti. Se si attuasse lo stesso rapporto che vi è nella burocrazia dello Stato (circa un dirigente ogni 50 dipendenti) basterebbero 237 dirigenti: ve ne sono 2.111, quindi 1.874 dovrebbero essere posti in mobilità. È una delle «pennellate», per dipingere il quadro delle spese regionali, date dal procuratore generale della Corte dei conti, Giovanni Coppola, durante la requisitoria nell’udienza di parificazione del bilancio generale della Regione siciliana del 2008.

BARI - «Ho aspettato il presidente Vendola per un dovere di correttezza istituzionale, tornasse dall’estero. Ho appreso la volontà della Giunta di adottare verosimilmente un provvedimento di sospensione cautelativa delle mie funzioni». Lo ha dichiarato, al termine di un incontro con il presidente della Regione Puglia, il direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino, che sarebbe indagata per turbativa d’asta per una gara mai bandita dalla Asl nell’ambito di una delle indagini avviate dal sostituto procuratore della Procura di Bari, Giuseppe Scelsi. «Ovviamente - ha spiegato il direttore generale della Asl di Bari – poichè io ero premiata a Roma per l’ospedale San Paolo che è stato tra uno dei primi 3 ospedali per best practice e per medicina di genere, per percorsi attuati, ad essere premiati dal Ministero, non potevo pensare minimamente a dimissioni».

tre famiglie che guidavano l’organizzazione, hanno accertato i carabinieri nel corso di intercettazioni e pedinamenti, usavano vere e proprie riunioni di famiglia per decidere come e dove investire il denaro ricavato dalla vendita della droga e anche come punire chi aveva 'sgarrato'. Tra le persone colpite dall’ordinanza di custodia cautelare alcune sono italiane. Per loro, hanno spiegato il maggiore Vinicio Tetta e il tenente Dario Conte, un ruolo assolutamente marginale nell’organigramma dell’organizzazione. Gli italiani, infatti, erano quasi tutti tossicodipendenti: venivano usati come manovalanza e trattati come schiavi. Annalisa Sturiale

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

estrazione del 30 giugno 2009

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ilSuperEnalotto

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86 85 53 38 15 10 71 64 24 45 25

Conc. n° 78

Montepremi 5.138.695,30 euro

12 - 19 - 24 - 51 - 56 - 78 numero jolly 3 punti 6 jackpot 82.123.978,91 punti 4 254,22 15,36 punti 5+1 - punti 3 punti 5 25.693,48 Num. Superstar 87

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2 In Italia e nel mondo


Al 13° vertice dell’Unione africana la prima uscita del presidente iracheno dopo le elezioni

Ua, a Sirte anche Berlusconi e Ahmadinejad Il premier italiano era stato invitato da Gheddafi in veste di presidente del G8

Muammar Gheddafi

ROMA – Andrà ad ascoltare le priorità del continente africano in veste di presidente di turno del G8 alla vigilia del vertice dell’Aquila. Silvio Berlusconi è atteso oggi a Sirte, in Libia, per il 13/o vertice dell’Unione africana, il cui ordine del giorno rischia però di essere eclissato dalla presenza del controverso leader iraniano Mahmud Ahmadinejad, alla sua prima uscita internazionale dopo la contestata rielezione alla presidenza della Repubblica islamica. Berlusconi era stato invitato dal leader libico Muam-

mar Gheddafi, presidente di turno dell’Ua, durante la sua recente visita a Roma. Mentre solo nelle ultime ore ha preso corpo la partecipazione di Ahmadinejad. Ieri era stata l’Ansa ad anticipare la presenza del leader iraniano a Sirte, e ieri mattina l'agenzia iraniana Mehr ha confermato che Ahmadinejad sarà oggi in Libia – dove si tratterrà due giorni – per pronunciare un discorso davanti ai 53 capi di Stato e di governo africani riuniti nell’ultramoderno centro conferenze di Sirte, 500 chilometri ad est di Tripoli.

L’Iran ha lo status di osservatore in seno all’Unione africana, e non è la prima volta che Ahmadinejad interviene ad un loro vertice. Lo fece già in Gambia, nel 2006, un anno dopo la sua prima elezione del 2005. Ma certo la sua presenza oggi, dopo le scorse convulse settimane seguite alle elezioni del 12 giugno, assumerà tutt'altro contorno. Il leader iraniano proverà a rompere l’isolamento internazionale cui gli occidentali lo hanno confinato per le repressioni interne. Daniela Navi

Honduras, Zelaya all’Onu «Giovedì rientro a Tegucigalpa» Il presidente deposto assicura che non intende ricandidarsi

Manuel Zelaya

Iraq. Le truppe Usa vanno via dalle principali città. Alta la tensione

NEW YORK – Il presidente deposto dell’Honduras, Manuel Zelaya, ha in programma di rientrare giovedì prossimo a Tegucigalpa, da cui è stato cacciato da un golpe. Zelaya, parlando all’assemblea dell’Onu, ha detto che sarà accompagnato dal presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, da quello della Argentina, Cristina Fernandez e dal segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani, Josè Miguel Insulza. Zelaya ha aggiunto di voler completare il proprio mandato e di non voler correre per una rielezione.

Il Trattato di Lisbona

In Germania problemi Almeno 25 morti a Kirkuk, mentre il Paese festeggia per la ratifica

Attacchi il giorno del ritiro BEIRUT/BAGHDAD – Puntuale e allo stesso tempo imprevista, anche ieri la morte ha consegnato il suo carico di terrore e sangue agli iracheni, da 24 ore in festa per il completamento del ritiro delle truppe Usa da tutti i centri abitati del Paese dopo sei anni di occupazione. Almeno 25 morti - ma forse sono oltre 30 – e una sessantina di feriti, è il bilancio di un attentato dinamitardo compiuto nella contesa città settentrionale di Kirkuk. E ieri sono morti quattro soldati americani in seguito alle ferite riportate lunedì in scontri a fuoco. Un’autobomba è esplosa nel tardo pomeriggio nell’affollato mercato di Shorja, quartiere misto curdo-arabo dell’importante centro petrolifero del Paese, proprio nel giorno in cui a Baghdad si era svolta l’asta per l’assegnazione a compagnie straniere di otto campi di petrolio e gas dopo 40 anni di nazionalizzazioni. La scelta di Kirkuk come teatro del terrore nel «Giorno della sovranità nazionale» non è casuale: qui si concentrano le tensioni di un intero Paese, che aspira a rinascere dopo la dittatura e l’occupazione straniera, ma che a sei anni dall’invasione militare continua a esser minacciato da chi vuole scardinare la sua unità secondo linee etniche e confessionali. Non è un caso che il ministro della difesa Usa, Robert Gates, abbia affermato ieri che in alcune zone dell’Iraq le violenze rischiano di proseguire nel corso dei prossimi mesi: «La situazione resta pericolo-

Una colonna di mezzi blindati dell’esercito degli Stati Uniti lascia Baghdad

sa», ha detto, riferendosi anche alla morte dei quattro soldati. Saranno ricordati come gli ultimi quattro soldati Usa morti in Iraq prima del ritiro dalle città delle truppe americane: ufficialmente da questa notte, i 133.000 soldati statunitensi sono operativi solo nelle zone rurali e alloggiano nelle numerose basi sparse nel Paese. Così fino all’agosto 2010, quando inizierà il vero e proprio disimpegno, che si dovrebbe concluderà entro il 2011. Sono intanto proseguiti ieri i festeggiamenti per la «ritrovata sovranità»: dopo le sfilate militari di lunedì nell’instabile

regione orientale di al Anbar, a Nassiriya e nella provincia di Missan, ieri è stato il turno di parate congiunte iracheneamericane in grande stile a Baghdad e Bassora, le due maggiori città del Paese. Per l’occasione, il governo di Baghdad ha dato vita a una vera e propria «prova di forza» per mostrare alla popolazione, ai vertici militari Usa e alla stampa che le forze di sicurezza locali sono «perfettamente in grado» di assumersi il ruolo di «protettori del Paese»: il ricostituito esercito iracheno, un tempo il più numeroso e temuto nel Medio Oriente arabo e oggi forte di 600.000 unità, è

Il portale Pirate Bay sarà venduto a un’azienda di software svedese PIRATE BAY , il più importante sito per il peer to peer, sarà venduto entro agosto per 5,6 milioni di euro a un'azienda svedese, Global Gaming Factory X, che gestisce numerosi internet café nel mondo. La notizia è arrivata di sorpresa ieri ed è subito confermata da Peter Sunde (nella foto, a sinistra, col presidente brasiliano Lula) uno dei fondatori di Pirate Bay: "Molte persone sono preoccupate. Noi non lo siamo e nemmeno voi dovreste esserlo", scrive sul proprio blog. Sunde rassicura i fan, il sito non cambierà nei fini e nella sostanza, ma ciò non basta a far tacere i timori degli utenti: si teme per la sorte del sito, dopo l'acquisizione. Del resto, il nuovo proprietario, Hans Pandeya, ha già dichiarato che intende dare una svolta al portale, "in modo che i fornitori di contenuti e i detentori di copyright siano pagati per quello che è scaricato dal nostro sito".

spiegato in massa in ogni angolo dell’Iraq, mentre 300.000 agenti della polizia sorvegliano tutte le province del Paese. Solo a Baghdad, ben 120.000 tra militari e agenti sono per le strade a mostrare di essere lì, al posto dei soldati stranieri, per proteggere i civili dagli attacchi terroristici. Dopo l'attacco di ieri a nella città di Kirkuk però, le rassicuranti parole pronunciate ieri mattina dal premier iracheno Nuri al Maliki in un solenne discorso tv alla nazione, lasciano agli iracheni più dubbi e paure che certezze e tranquillità. Lorenzo Trombetta

Manila la protesta dei reggiseni

C'È chi lo usa come indumento intimo e chi come maschera per protestare contro l'azienda che sta per chiudere. Il reggiseno a Manila è diventato il simbolo della lotta dei lavoratori della Triumph, che sta per licenziare oltre 1600 dipendenti.

BERLINO–La ratifica del Trattato di Lisbona in Germania dovrà aspettare: la Corte costituzionale tedesca ha deciso che il documento è «compatibile con la 'Legge fondamentale' del Paese, cioè la Costituzione, ma potrà essere ratificato solo dopo un rafforzamento dei poteri decisionali delle Camere (Bundestag e Bundesrat) nell’applicazione delle leggi Ue. La cancelliera Angela Merkel (Cdu) ha accolto favorevolmente la decisione ma, di fatto, il parere dei giudici di Karlsruhe (Ovest) rappresenta un duro colpo per il governo e farà slittare ulteriormente l’adozione del Trattato nei Ventisette. La Corte non ha fatto previsioni, limitandosi a dichiararsi «fiduciosa» che il Parlamento possa superare «rapidamente quest’ultimo ostacolo» sul cammino della ratifica. Da parte sua, il ministro degli Esteri e vice cancelliere, Frank-Walter Steinmeier, ha previsto che la ratifica avverrà al massimo entro l’inizio del 2010. L’Esecutivo della Merkel aveva difeso il Trattato anche nelle aule della Corte costituzionale contro il ricorso – di una cinquantina di parlamentari – che ha portato alla battuta d’arresto odierna e probabilmente si aspettava una promozione a pieni voti. La Corte ha respinto il ricorso, in cui parlamentari – fra i quali il conservatore Peter Gauweiler (Csu) – mettevano in dubbio la costituzionalità del Trattato, ma in pratica ha stabilito che la legislazione nazionale non è sufficientemente robusta per tutelare l’autonomia decisionale del Bundestag e del Bundesrat (la Camera alta dei rappresentanti regionali tedesca) in materia di legislazioni europee. «La Legge fondamentale dice 'si' a Lisbona», ma chiede «un rafforzamento dei diritti di partecipazione del Parlamento e del Bundesrat riguardo all’applicazione delle leggi Ue», ha spiegato in aula il vice presidente della Corte, Andreas Vosskuhle, riassumendo il verdetto. Finora, 23 dei 27 stati Ue hanno ratificato il Trattato e la Merkel si è detta fiduciosa che anche la Germania farà lo stesso. «Mi auguro che il documento di ratifica possa essere depositato – ha detto la cancelliera durante una conferenza stampa -. Oggi è un buon giorno per il Trattato di Lisbona». Roberto Caracciolo

La lotta contro la fame passa anche per il computer LA lotta contro la fame passa anche da un computer. Ne sono convinti al Movimento per la lotta contro Fame nel Mondo, che da oltre 40 anni lavora in Ruanda e Congo, a stretto contatto con le realtà locali. Perché non si combatte la povertà solo con gli aiuti materiali più immediati e urgenti, ma anche lavorando per costruire un ponte tecnologico che renda le nuove generazioni capaci di affrancarsi da una realtà di arretratezza, odio e guerre tribali. L'organizzazione lavora in partnership con il centro Metid del Politecnico di Milano, per portare la con-

nessione a internet anche in zone rurali e isolate. I principali obiettivi del progetto sono le scuole secondarie, che in stati come Ruanda, Congo ed Etiopia raccolgono diverse centinaia di studenti e molti professori da aree piuttosto ampie.

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In Italia e nel Mondo 3

Mercoledì 1 luglio 2009


Mercoledì 1 luglio 2009

Il fatto del giorno: Napolitano chiede una tregua politica, fino al G8 Un assist per il premier Merito di una telefonata ma anche una mano al Pd venuta da Palazzo Chigi

Un invito all’opposizione Cossiga la pensa così

dall’articolo di Salvatore Dama

dall’editoriale di Salvatore Tramontano

dall’intervista di Giancarla Rondinelli

[...] Il presidente della Repubblica, per il weekend a Capri, dai Faraglioni detta l’agenda alla politica. E, in vista del G8 dell’Aquila, invita tutti, destra e sinistra, a una tregua olimpica. Basta lanciarsi fango addosso [...] fino a quando i “grandi” del mondo non avranno ripreso il volo verso casa. Un assist per Silvio Berlusconi (che apprezza), sotto attacco da due mesi per un presunto scandalo sessuale. E che vorrebbe presiedere il G8 dell’Aquila senza incidenti di percorso, figuracce e avvisi di garanzia. Ma il Quirinale dà anche una bella mano al Partito democratico (che apprezza moltissimo), dal momento che l’inchiesta della Procura di Bari sta riprendendo il suo vero colore: rosso, non rosa. [...]

Qualcosa è cambiato quando Silvio Berlusconi ha telefonato a Giorgio Napolitano. Qualcosa è cambiato quando il Capo dello Stato ha chiesto «una tregua nelle polemiche in vista del G8». Qualcosa è cambiato perché l’autorità di Napolitano è tale che il suo invito non è rimasto lettera morta. Certo, forse tutto questo era già nell’aria [...]. Ma sta di fatto che dopo le parole del presidente della Repubblica, Emma Marcegaglia ha pronunciato quella parola magica che mette al riparo dalle tentazioni di inciucio, dai colpi di mano in Parlamento, dalle trattative levantine nei Suk della politica, sempre finalizzate a mettere in piedi fantomatici «governi tecnici» che rappresenterebbero una tragedia per il Paese: «Stabilità». [...]

Un invito che il presidente della Repubblica lancia in modo bipartisan, senza specificare un fatto preciso, o un destinario particolare. Per molti però, il riferimento è chiaro. A cominciare dal presidente Francesco Cossiga: «Napolitano ha lanciato un appello bipartisan perché è un uomo corretto. Ma è chiaro che le sue parole sono riferite più all’opposizione che alla maggioranza. Chi crede abbia innescato tutto il "casino" delle ultime settimane? [...] mi sono chiesto più volte perché tutto ciò sia successo. Due coincidenze sono un indizio, tre sono davvero una prova. A questo punto chiedo al governo di dire cosa ne pensa. [...] Ci si deve interrogare su tante cose». [...]

La migliore di ieri

Importanza dei partiti

Non è rivolto ai giornali l’appello del Quirinale

Un regalo agli italiani

dall’editoriale di Romano Prodi

dall’editoriale di Massimo Giannini

dall’editoriale di Gian Luigi Paragone

Anche se tirare sassi contro i partiti è diventato un esercizio condiviso, non ho mai visto funzionare una democrazia senza un ruolo forte e attivo dei partiti politici. Eppure le energie spese per mettere in pratica l’indicazione contenuta nell’articolo 49 della nostra Costituzione sono state trascurabili. Anzi, dobbiamo constatare che sono state spese più energie a impedire che non ad accogliere l’invito dei padri costituzionali che hanno saggiamente scritto che "tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale". [...]

È perfettamente comprensibile la preoccupazione che traspare dalle parole di Giorgio Napolitano. Alla vigilia del G8 a L’Aquila, l’Italia si presenta nelle condizioni peggiori. Gravemente vulnerata dalle vicende pubbliche che riguardano Berlusconi, e che non a caso da due mesi riempiono i giornali di tutto il mondo. È naturale che l’istituzione più autorevole e rappresentativa, la Presidenza della Repubblica, esprima la sua inquietudine. La stessa degli italiani che hanno a cuore l’immagine e l’interesse della nazione. Ma il monito del Quirinale non può e non de-

ve essere trasformato in ciò che non è e non voleva essere: cioè un invito ai mass media a non occuparsi più di ciò che disturba il governo. In questi due mesi non sono mancate le "polemiche", alimentate dal Cavaliere che ha straparlato di "piano eversivo" contro di lui, e che ancora ieri si è permesso di dire che ""Repubblica" e i giornali si inventano le cose". Ma in questi due mesi sono emersi soprattutto i "fatti". Ciò che avviene di notte a Villa Certosa o a Palazzo Grazioli, dove transitano veline, escort e "ospiti sbagliati". Ciò che accade di giorno alla procura di Bari, dove si indaga su tangenti, droga, prostituzione. [...]

Altan sulla Repubblica

Nel giorno del suo compleanno Napolitano ha fatto un regalo a tutti. O quasi. «Io capisco le ragioni dell’informazione e della politica, ma il mio augurio ed il mio auspicio in questo momento sono di tregua nelle polemiche. Sarebbe giusto di qui al G8, data la delicatezza di questo grosso appuntamento, avere una tregua nelle polemiche». Come dire: l’interesse dell’Italia non può essere messo in pericolo per colpa di interessi settari. L’ecumenismo del Quirinale è più che mai fondato: sono mesi che la politica non riesce a emergere dall’apnea in cui uno strano miscuglio di interessi l’ha cacciata. [...]

Vertice in crisi d’identità

L’appello del Quirinale era la cosa giusta da fare

dal commento di Aldo Rizzo

dalla “nota” di Massimo Franco

Il G8, di cui siamo ormai alla vigilia, è il 35esimo della serie, inaugurata nell’ormai lontano 1975 a Rambouillet, nei pressi di Parigi. Allora era solo un G6, diventò G7 l’anno dopo, con l’ingresso del Canada, e poi, per gradi, G8, con la Russia postsovietica. Era ed è definito il vertice dei Paesi più industrializzati. Che però, nel frattempo, sono assai cresciuti di numero. La domanda, un po’ provocatoria, è se la 35esima edizione non possa essere l’ultima. E se la scelta di una sede come L’Aquila, centro di un devastante terremoto, non possa assumere [...] il valore di un simbolo negativo, per la storia di queste riunioni. Di fatto, non da oggi, il G8, come ora si chiama, vive una crisi d’identità [...] dovuta al fatto che le potenze industriali [...] non sono più soltanto le sette o le otto, diciamo, istituzionali. Si sono aggiunti Paesi come la Cina e l’India, e anche il Brasile, il Messico, il Sud Africa, e altri. [...] ()

Chiedere «una tregua delle polemiche» sull’altare del G8 è il massimo del buonsenso ma anche un passo non ordinario. Se un appello del genere fosse venuto non dal Quirinale ma da Palazzo Chigi, probabilmente il risultato sarebbe stato quello di rinfocolarle. Avrebbe alimentato il sospetto di un tentativo di condizionare la libertà dell’opposizione; e di suggerire «la linea» ai giornali. Insomma, né Silvio Berlusconi, né, figurarsi, un esponente del centrosinistra avrebbero potuto prendere un’iniziativa del genere. Il fatto che sia partita da Giorgio Na-

politano, invece, l’ha depurata di qualsiasi intento strumentale. Almeno a parole, ha costretto quasi tutti ad accettarla. Quasi, perché il Prc ed Antonio Di Pietro l’hanno bocciata. Ma il monito rimane sullo sfondo del vertice internazionale all’Aquila fra l’8 e il 10 luglio come un richiamo alla responsabilità comune. D’altronde, il presidente della Repubblica aveva già chiesto un atteggiamento meno pregiudizialmente litigioso, alla vigilia del voto europeo. Allora aveva detto di sperare in un abbassamento dei toni dopo le urne. Non era stato molto ascoltato, né è scontato che lo sia adesso. Ma nei riconoscimenti unanimi in occasione del suo com-

La fotografia

Una sorta di moratoria dal pezzo di Giorgio Danili

Fine, almeno per pochi giorni, del gossip e delle polemiche al calor bianco: la proposta d’una sorta di 'moratoria' fino al 10 luglio arriva direttamente dal primo cittadino italiano. «Sarebbe giusto, di qui al G8, data la delicatezza di questo appuntamento internazionale, avere una tregua nelle polemiche»: lo sottolinea il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in vista del summit internazionale che si terrà a l’Aquila. «Capisco le ragioni dell’informazione e della politica – aggiunge il capo dello Stato (che si trova a Capri per un breve periodo di ferie che coincide col suo ottantaquattresimo compleanno) – ma il mio augurio e il mio auspicio in questo momento sono di una tregua nelle polemiche». [...]

Passeggiata a Capri per il presidente della Repubblica (Ansa)

pleanno, si avverte un rispetto per il modo in cui interpreta il proprio ruolo, che dovrebbe scoraggiare furbizie. Mai, forse, come in questa fase il presidente della Repubblica viene percepito come un punto di equilibrio non formale. Napolitano teme che la «vetrina» mondiale del G8 venga mandata in frantumi dallo scontro fra Berlusconi e l’opposizione, alimentato più dalle vicende private del premier che dai contrasti politici; e che un summit deciso per dimostrare le capacità di recupero italiana, diventi un boomerang per motivi estranei al G8. E infatti il premier parla di appello «logico», e spera venga accolto. [...]) La sesta colonna di Francesco Zardo

Una tregua politica per il G8 ci starebbe pure, è giusto che il Presidente della Repubblica se la auguri. Però non è vero che i litiganti siano tutti uguali: mettiamo da parte i giornali, facciamo finta che non rappresentino più il famoso “quarto potere” (facciamo finta, eh) e riflettiamo su chi è che ha agitato le acque in questi ultimi tempi. L’opposizione mica tanto, non relativamente alle faccende di feste e donnine che sta coinvolgendo Berlusconi. Quel che si è visto negli ultimi tempi, a dire il vero, è un’agitazione generale (a destra e sinistra) soprattutto della Stampa, ma l’impressione generale è che tanti, fra quelli che rappresentano l’opposizione, hanno mantenuto una certa compostezza rispetto all’argomento. Insomma, la compostezza forse dovrebbe partire da qualche altra parte (non lo dico per ricominciare, intendiamoci).

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Michael Jackson, vita e orrori dell’ultimo fra i dandy Le separazioni e i divorzi tacchi per danzare sopra un mondo di miasmi e umori ricadono sui più piccoli dal commento di Bernard-Henri Lévy

Innanzitutto, le cose. Il sacro orrore delle cose. Un’attrezzatura di maschere, corazze, parasole, oggetti instabili, una bolla soffocante e al tempo stesso sovra-ossigenata, chiusa e sovra-esposta, che funzionava come una serra e lo preservava dalla grande contaminazione delle cose. Non solo, come è stato detto, i virus, i germi, i batteri. Ma la vita stessa come un germe. Il vivo come un batterio. La materia, gli oggetti, l’aria che respirava non appena si avventurava fuori del suo caro Neverland, divenuti fonte d’infezione, pestilenza, ossessione macabra, scuola del cadavere. I dandy erano così. Intendo dire i grandi dandy. I fondatori della tradizione. Barbey. Beau Brummel. Wilde e il suo Dorian Gray. Tacchi rossi per danzare al di sopra di un mondo di miasmi e di umori. Belletti e artifici per sfuggire al De Profundis di un baratro definitivamente parassitato. Senza parlare di Baude-

Il saluto di Michael Jackson: è la sua ultima conferenza

laire che, del suo disgusto per la natura e le sue mostruose proliferazioni, aveva fatto il principio della propria estetica, della propria politica. Michael Jackson era il loro erede. Michael Jackson, con i suoi dischi in vinile, i latex, la casa mausoleo, i terrori profilattici e anche, beninteso, i saltelli da danzatore geniale assediato da ogni parte dalla luce, era l’ultimo di questi grandi dandy. Aggiungete la cura

morbosa che, pare, dedicava al proprio corpo. La storia della cassa a ossigeno dove si preparava, instancabilmente, per chissà quale toilette funeraria. Non è morto per una overdose di farmaci, ma per aver voluto non solo inventare, ma inocularsi un vaccino contro la vita. Poi gli altri. Veramente gli altri. Non più le cose, ma gli umani. Il loro contatto. La loro prossimità maligna e ripugnante. La presenza stessa

dal corsivo di Aldo Grasso

E la soap si vendica della realtà Quando la tv si vendica. I noti fatti di questi mesi (ci riferiamo alle feste organizzate per risollevare il morale del Capo) spesso sono stati rubricati come soap, con un’accezione [...] negativa. Soap, nel linguaggio comune, ha sostituito fotoromanzo, conservando però lo stesso significato spregiativo: roba da servette. Per anni, In Italia, si è infatti creduto che il termine derivasse dal fatto che simili opere andavano in onda «nelle ore in cui le massaie sogliono compiere i lavori domestici, soprattutto il lavare: donde il nome ». Dunque, Palazzo

Quando la soap opera si vendica della realtà Grazioli farebbe il verso a Palazzo Palladini di «Un posto al sole». Ma la soap napoletana si nutre molto di cronaca e nella puntata di sabato scorso si è vendicata della realtà. È successo questo: il giudice Niccolò Sassi (Paolo Giommarelli) ha trascorso la notte con la sua nuova compagna, Elena (Valentina Pace). Notte non del tutto performativa perché interrotta da una tele-

fonata di Silvana De Blasio (Manuela Ungaro), che implorava il marito di tornare da lei. Al brusco diniego scatta la vendetta. Silvana scrive a un giornale una lettera confessione in cui racconta gli sbagli che l’uomo ha commesso durante il suo matrimonio. E il tono della lettera («Se mi sono decisa a scrivere questa lettera è per un imprescindibile bisogno di verità. Mio marito

dell’altro, il suo odore, il suo sguardo immediatamente scrutatore — da cui lo proteggevano solo le lenti scure degli occhiali— vissuti come un’offesa, una minaccia, la causa di tutte le violenze, la loro origine. L’inferno? Sì, l’inferno. Un Jackson sartriano, stavolta. Oppure, il che è lo stesso, un Jackson cataro. Un Jackson di cui il minimo paradosso non è, quando scrive «We are the world», quando rende popolare quel che bisogna pur chiamare l’umanitario contemporaneo, di vedere l’umanità come fallimento, gli uomini come piaghe e la loro società come male necessario, compromesso obbligato, accomodamento degradante al quale un artista non può consentire che controvoglia. Questa reincarnazione di Peter Pan pensava sinceramente, per esempio, che i bambini fossero concepiti senza contatto. Questo adulto incompiuto nutriva il folle sogno — e, in un certo senso, lo esaudì — di concepire i propri figli senza contatto, quasi senza madre. [...]

Niccolò Sassi ha fama di magistrato serio ed integerrimo...») ricorda moltissimo quella vergata da Veronica Lario («Egregio Direttore, con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico...»). Dopo la pubblicazione della lettera la vita di Niccolò e della sua compagna diventa un inferno, braccati come sono dai media. Il gesto di Silvana avrà delle forti ripercussioni sulla carriera di Niccolò. A causa infatti del subbuglio scatenato dalla lettera, il magistrato viene fatto fuori dal caso che stava seguendo. Nella soap, s’intende.

dall’editoriale di Giacomo Samek Lodovici

L’agenzia Zenit ha riportato i dati di un recente studio canadese, che ha monitorato le ripercussioni, in termini di spesa sociale e ferite psicologiche, delle separazioni, dei divorzi e delle cessazioni delle convivenze. Ad esempio, per l’anno finanziario 2005/ 2006, l’impatto da esse prodotto sul bilancio del Canada è stato di circa 4,5 miliardi di euro. La ricerca comprende anche casi di madri single o che non vivono con i padri dei loro figli, bensì con altri uomini, e documenta che i figli vivono in condizioni migliori se crescono nel contesto di una famiglia con due genitori sposati, perciò « che le coppie siano sposate o no è un elemento straordinariamente indicativo per prevedere [...] le condizioni future dei bambini (...), perfino al netto dei fattori economici » : i risultati scolastici ed accademici, lo stato di salute e di felicità, l’uso di droghe possono essere incisivamente influenzati dall’unione/ disunione dei propri genitori. Del resto potremmo citare molti altri monitoraggi. Ad esempio, la ricercatrice R. O’Neill ha registrato i seguenti dati: se il 40% dei bambini inglesi vive in famiglie a basso reddito complessivo, la percentuale sale al 75% tra quelli che vivono con un solo genitore. Tali bambini con un solo genitore, rispetto a quelli che vivono con entrambi, hanno una probabilità tre volte superiore di ottenere cattivi risultati a scuola, il doppio dei rischi di contrarre malattie psicosomatiche e di avere la depressione o comportamenti antisociali ed il triplo di probabilità di avere problemi nelle relazioni amicali. Ancora, M. Fiorin (La fabbrica dei divorzi), si è concentrato sulle ferite psicologiche dei bambini che vi-

vono senza il padre. Uno studio del 1995 ha evidenziato che gli adolescenti che vivevano con un solo genitore soffrivano più frequentemente di problemi psichici rispetto a quelli che vivevano in famiglie intatte ed avevano una probabilità maggiore di abusare di alcool e droghe. Negli anni Ottanta, una ricerca di tre anni sui bambini piccoli del reparto di psichiatria dell’ospedale di New Orleans ha mostrato che nell’ 80% dei casi la patologia era causata dall’assenza del padre. Addirittura, il 90% dei bambini fuggito da casa si era allontanato da nuclei affettivi di questo tipo. Da tali nuclei proveniva anche il 71% degli abbandoni scolastici, il 75% degli adolescenti presi in cura per tossicodipendenza e il 70% dei minorenni internati in istituti. Infine, negli Usa, durante gli anni Ottanta, il 63% dei suicidi dei giovani si è verificato in contesti con il padre assente. Da notare che molte di queste rilevazioni sono state svolte su gruppi di figli omogenei dal punto di vista sociale e del reddito. Sono dati che dovrebbero farci riflettere, perché valgono analogicamente anche per il nostro Paese e ne ricaviamo (anche se assai brevemente), almeno due suggerimenti. Primo, soltanto nelle famiglie dove i litigi sono gravissimi il bambino trae beneficio dall’eliminazione del conflitto, ma tale tipo di conflittualità è rara [...], perciò nella stragrande maggioranza dei casi sarebbe meglio per i figli se i genitori, invece di dividersi, rimanessero insieme ed affrontassero i loro problemi per cercare di risolverli. Secondo, tutte le forme alternative e concorrenziali al matrimonio [...] indeboliscono il matrimonio, cioè il legame che, pur nella sua attuale crisi, è [...] il più stabile e dunque propizio per i figli.

È giusto punire Madoff ma non ha agito da solo

Usa, Obama non tira il fiato e adesso i grattacapi vengono dal Sud America

Conflitto culturale

dal commento di Nicola Porro

dall’editoriale di Lucia Annunziata

dal corsivo di Michele Serra

Il golpe appare, soprattutto, ridicolo. Un golpe dei soliti soldati con le facce di contadini sudamericani, in Honduras, 112.088 km quadrati e 6 milioni di abitanti, in corso mentre si sviluppa la crisi politica dell’Iran. Ma per un potere globale come gli Stati Uniti non c’è disturbo ormai troppo piccolo da poter essere ignorato. Ed ecco il presidente Obama tirato per la giacca da un piccolo Paese e messo di fronte a una scelta imbarazzante: essere il solito presidente Usa che appoggia dei militari golpisti, o il primo che appoggia uno dei tanti leader di sinistra che spuntano come funghi nella parte Sud del suo stesso continente. Per l’amministrazione di Washington, che, giustamente, non ha messo l’America Latina fra i primi posti del suo impegno, il golpe in Honduras è in effetti un richiamo alla realtà del proprio rapporto con il suo miglior partner. Il Sud delle Americhe è il più grande fornitore di petrolio, il più forte co-investitore nella ricerca di energie alternative, il maggiore produttore di droga, e anche la più ampia fonte di immigranti, legali e illegali, degli Usa. Negli ultimi anni questo partner è apparso ampiamente pacificato, e, in certi casi, protago-

È molto probabile che Ahmadinejad abbia davvero vinto le elezioni: con qualche broglio tecnico e grazie a quel broglio gigantesco, e molto più complicato da smascherare, che è la manipolazione del popolo. La disperazione degli studenti e della borghesia urbana di Teheran, di fronte a un regime torvo e repressivo, è quella di chiunque creda nella libertà e nella democrazia. Ma, quanto a questo secondo aspetto (la democrazia), comincia a essere evidente che il suo esercizio formale è appena il primo gradino di una lunga scala che in Iran, e non solo, è ancora tutta da salire. Democrazia senza cultura, democrazia senza informazione, democrazia senza liberazione delle coscienze, democrazia senza libera circolazione delle idee, delle parole, delle immagini, è appena una cornice che oligarchie religiose oppure economiche possano riempire a loro piacimento, e magari a loro immagine. Le plebi immense [...] che circondano [...] Teheran incarnano la potenza della tradizione. Gli studenti [...] sono quasi il loro esatto contrario. C’è solo da chiedersi se lo scontro cruento tra queste [...] antropologie possa risolversi nella democrazia.

La prigione sarà anche la tomba per Bernard Madoff. Sarebbero bastati anche meno dei 150 anni di condanna ottenuti ieri, per raggiungere lo stesso macabro risultato. Il giudice Chin l’ha paragonato al diavolo. E ha dunque letto un condanna, come si dice in questi casi, esemplare. Tutt’altro che originale per il sistema giudiziario americano. Due famosi attori della new economy, come Ebbers e Rigas, potranno uscire dal carcere solo se riusciranno a soffiare sulla centesima candelina del proprio compleanno. La prima considerazione è ovvia. E riguarda i quattrini e la certezza della pena in America. Da quelle parti non si scherza. Rubare (ed evadere) è gravissimo: non si tratta di un reato di serie B. Al contrario. Non vi è nessuna accondiscendenza a chi si macchia di tali delitti. Un sondaggio istantaneo fatto ieri dal Wall Street Journal on line diceva che più del 60 per cento degli intervistati era d’accordo sulla durata della pena. E addirittura il 22 per cento la riteneva insufficiente. Di più c’è solo la pena di morte: ma immediata, non a scoppio ritardato come quella che subirà da oggi Madoff. Inoltre le pene in America si scontano.

Nessun beneficio: non ci sono attenuanti, malattia e anzianità. Chi oggi celebra l’esemplarità del giudice Chin, si faccia due calcoli sul nostro sistema e sulla rete di indulgenze, anche mentali, a cui siamo abituati (e forse formati) noi latino-europei. Ma la storia a nostro avviso non finisce qua. Facciamo subito una premessa: cercare di andare oltre, non vuol dire fermare lo spedito andamento del processo Madoff. Il punto è che non basta. Sotto due aspetti, principalmente: di coloro che lavoravano con il Diavolo e di un sistema che sembra assolversi una volta individuato un sanguinoso capro espiatorio. Un fratello, la moglie e due figli, più o meno, lavoravano con il diavolo. E su questi transeamus. Ma è mai possibile che le centinaia di operatori che smistavano la droga finanziaria di Bernie fossero tutte mammolette? Non si vuole ingenerare una cultura del sospetto. Si vuole semplicemente dire che solo un consulente esterno è stato incriminato. Per gli altri nulla di nulla. Lo spaccio, in buona sostanza, è stato fino ad ora considerato legale. Identificare un diavolo, condannarlo alla sepoltura, rischia di rendere opaca la catena delle responsabilità. [...]

Obama con la moglie Michelle

nista di grandi successi economici. Ma interessi petroliferi, radicalismo politico, e persino islamismo, hanno nel frattempo proliferato, portando il continente su rotte che lo allontanano dagli Usa e lo spingono a incrociare altre potenze del globo. Il caso Honduras fa capire bene questo percorso. La nazione, classica «banana republic», è stata base del maggior conflitto Usa degli Anni 80 in America Centrale, contro i sandinisti, sotto la guida di John Negroponte, poi divenuto ambasciatore nell’Iraq occupato e capo della task force antiterrorismo globale nell’amministrazione Bush. Questo Paese, totalmente «americanizzato», che nel 2004 ha firmato il Cafta (Central American Free Trade Agreement), ed è il princi-

pale partner commerciale degli Usa, è stato governato da un presidente, Manuel Zelaya (ora fatto cadere dai militari) che si è staccato progressivamente da Washington per avvicinarsi a Hugo Chávez, abbracciandone lo stile di governo [...]. La ragione da lui data per questo «voltafaccia» è che gli Usa non hanno mantenuto le loro promesse di benessere economico. Il cambiamento di opinione dell’ex presidente honduregno riflette bene un nuovo umore delle terre di tutto il Sud America che guardano ora a governi come quelli di Lula (Brasile), Morales (Bolivia), oltre che a quello venezuelano, come a storie di indipendenza e di relazione con interlocutori che non siano più gli Usa. [...]

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Mercoledì 1 luglio 2009


6 Primo piano

Primo piano 7

Mercoledì 1 luglio 2009

IL FILM

Mercoledì 1 luglio 2009

L’arrivo del presidente del Consiglio

L’incendio

L’inferno di Viareggio

I primi soccorsi

Gli sfollati

I treni deragliati

SILVIO Berlusconi contestato a Viareggio sul luogo del disastro dove è arrivato con il sottosegretario Guido Bertolaso e l’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti

I vigili del fuoco tutta la notte hanno lavorato senza sosta per domare gli incendi divampatisi e per evacuare le palazzine rimaste coinvolte nei crolli seguiti al tremendo incidente

UNA panoramica dall’alto della stazione di Viareggio in primo piano alcune delle autovetture coinvolte nello spaventoso incendio seguito al deragliamento del treno

AMBULANZE in servizio tutta la notte per prestare soccorso ai numerosi feriti dopo l’esplosione nella stazione di Viareggio numerosi anche gli sfollati per il crollo delle palazzine circostanti

UN gruppo di sfollati ieri mattina dopo la tragedia della notturna nella stazione ferroviaria della cittadina toscana. I superstiti sconvolti raccontano : «È stata come l’apocalisse»

IL convoglio merci deragliato dopo il tremendo incendio scoppiato dopo l’esplosione del carro - cisterna contenente Gpl fermati in tempo due treni carichi di passeggeri

Il presidente chiede di essere informato sulle indagini

Strage a Viareggio

Napolitano scosso

Inferno nella notte in stazione deflagrati due vagoni carichi di gas

di ALESSANDRA CHINI

Esplode treno muoiono in 14

Già oggi il Governo riferirà alle Camere

Il boato intorno a mezzanotte, crollano cinque palazzi quattro dispersi, molti feriti e più di mille gli evacuati L’area del disastro in una immagine vista dall’alto

di GIAMPAOLO GRASSI e MATTEO GUIDELLI VIAREGGIO (LUCCA) – A provocare il disastro di Viareggio non è stato un errore umano: il vagone che ha innescato la “bomba” di Gpl che, nella notte tra martedì e mercoledì scorso, ha ucciso almeno 14 persone tra cui un bambino, ferite 36 (in 15 sono gravissimi) provocato 3 o 4 dispersi, è deragliato perchè ha ceduto un asse. LE INCHIESTE - Saranno le due inchieste – quella aperta dalla procura di Lucca per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e incendio colposo e quella disposta dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli – a chiarire con certezza le cause dell’incidente; ma dalle «prime evidenze», come dice l’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti, sarebbe questo il motivo che ha scatenato l'inferno in piena notte. Di certo ci sono già le polemiche: il segretario della Cgil Guglielmo Epifani parla di una «tragedia enorme» e che però era «annunciata», i macchinisti dell’Orsa chiedono maggiori controlli sui treni merci e sottolineano che un cedimento strutturale «non può essere una spiegazione sufficiente», mentre per la sinistra la responsabilità è del governo che «pensa alla Tav e non fa sicurezza». Non alzano polemiche i presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini, chiedendo che vengano «accertate le responsabilità». CEDIMENTO STRUTTURALE - I primi a parlare di un cedimento sono stati proprio i macchinisti, che hanno raccontato cosa è avvenuto poco prima di mezzanotte all’uscita della stazione della cittadina della Versilia. «Procedevamo a 90 km ora-

Cedimento di un asse e non errore umano la causa

ri, in un tratto in cui il limite era di cento, quindi alla giusta velocità – hanno detto a Moretti -. Ad un certo punto abbiamo sentito molto rumore e abbiamo avuto la sensazione che il treno fosse frenato». I macchinisti hanno allora tirato la «rapida» (il freno, ndr) e sono scesi dalla locomotiva, accorgendosi che alcuni vagoni erano deragliati. Poi l’onda d’urto dell’esplosione li ha investiti. «Abbiamo visto l’inferno – è stato il loro racconto ai colleghi – siamo vivi per miracolo». Secondo l’Ad di Ferrovie a cedere è stato l’asse di un carro immatricolato in Germania e di proprietà della Gatx, una società americana che ha la sede principale in Europa a Vienna. Il punto è capire perchè l’asse ha ceduto ed è quello che dovrà accertare l’inchiesta aperta dal procuratore capo di Lucca Aldo Cicala e dal sostituto Giuseppe Amodeo, che

hanno già ascoltato i macchinisti come persone informate sui fatti. LE RESPONSABILITA’ - Le responsabilità, qualora emergessero, saranno comunque «attentamente vagliate e correttamente individuate» dice il procuratore generale della Toscana Beniamino Deidda. E aggiunge: «l’incidente non è frutto del caso, ma di precise azioni od omissioni». Moretti non lo dice esplicitamente, ma sottolinea che proprio la revisione di «tutti gli elementi strutturali» è un compito che spetta alla società proprietaria. Ed infatti le Ferrovie hanno già chiesto alla Gatx tutta la documentazione per verificare se la prossima revisione fosse veramente in programma per il dicembre del 2009, così come riportato dalla dicitura sul vagone deragliato. Anche il ministro Matteoli ha parlato di «cedimen-

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to strutturale» e ha inviato a Viareggio dei funzionari del ministero che dovranno preparare una relazione per la commissione d’inchiesta. Che vi siano state delle negligenze lo afferma indirettamente anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni secondo il quale o le norme comunitarie per il trasposto di sostanze pericolose non sono abbastanza sicure, e dunque vanno riviste e rese più efficienti, oppure sono state ignorate. Sulle responsabilità chiedono chiarezza i sindacati con il leader della Cgil Epifani che ricorda come i «tanti allarmi» lanciati sull'uso di «materiali troppo vecchi» siano rimasti inascoltati dall’azienda. Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fast ferrovie e Orsa per domani hanno indetto un’ora di sciopero di tutto il traffico ferroviario italiano «nel rispetto dei morti e per sollecitare attenzione sul tema del-

IL PREMIER IN VISITA

la sicurezza». Perchè non è la prima volta che si verificano problemi simili: «la rottura dell’asse è un incidente tipico» dice la Cgil Toscana ricordando che nell’ultimo mese solo nella regione ci sono stati tre inconvenienti riconducibili ad un cedimento strutturale dei carrelli, a Prato, San Rossore e, ieri, a Viareggio. LUTTO CITTADINO - Tre giorni di lutto cittadino sono stati proclamati, a partire da oggi, dal Comune di Viareggio. Al lutto hanno aderito anche gli altri sindaci della Versilia che invitano le istituzioni e le associazioni a esporre bandiere listate a lutto. Il primo cittadino di Viareggio, Luca Lunardini, ha voluto sottolineare la disponibilità dei cittadini e degli albergatori che ospiteranno circa trecento persone che da ieri sono rimaste casa per motivi di sicurezza

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Berlusconi accolto al grido di «buffone, buffone» Il presidente del Consiglio contestato duramente al suo arrivo nella cittadina toscana di LEONARDO NESTI

Berlusconi scortato dai Vigili del fuoco

VIAREGGIO – Stato d’emergenza per ricostruire le case distrutte dall’esplosione della scorsa notte alla stazione di Viareggio. È la promessa del premier Silvio Berlusconi, arrivato in riva al Tirreno nel pomeriggio di ieri, dove, però non ha trovato un’accoglienza troppo positiva: decine di persone del luogo, lo hanno aspettato per contestarlo e lo hanno accolto fra le grida e gli insulti che hanno sovrastato quelli che lo hanno atteso per applaudirlo. Berlusconi, da Napoli, dove si trovava per partecipare all’assemblea degli industriali campani, si era tenuto in contatto con il capo della protezione civile Guido Bertolaso, annunciando un impegno in prima persona: «Vado a Viareggio a prendere in mano la situazione». Arrivato in Toscana, è subito andato alla stazione, per vedere dal vivo il luogo del disastro, accompagnato da Guido Bertolaso, dal sinda-

co, dal ministro per le infrastrutture Altero Matteoli e dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini. Ma già in stazione ha trovato ad accoglierlo alcuni contestatori. Che sono poi aumentati davanti al Comune di Viareggio, dove non sono mancati momenti di tensione con le forze dell’ordine. «Buffone, buffone», gli hanno gridato con fischi e ad altre offese, in una città amministrata dal centrodestra, ma che dello sberleffo del potere, con il Carnevale più famoso, fa una delle proprie radici identitarie. Il premier è così entrato in Comune senza fermarsi, per il briefing con i responsabili dei soccorsi, al termine del quale ha fatto il bilancio delle vittime ed ha annunciato i primi provvedimenti che il consiglio dei ministri dovrebbe varare a giorni: la concessione dello stato d’emergenza che garantirà la ricostruzione a spese dello Stato del 100% delle case che sono crollate.

| IL RACCONTO | I macchinisti sconvolti La storia di Hamza, morto per salvare la sorellina di due anni «Siamo dei miracolati» Le testimonianze disperate dei sopravvissuti all’immane tragedia

Notte di fuoco, come a Pompei di MICHELE GIUNTINI

VIAREGGIO – Una vampata mortale e improvvisa per l’esplosione della nube di gpl ha carbonizzato di colpo almeno 14 persone e ustionato gravemente altre 36, mentre la stazione andava semidistrutta, interi condomini erano spazzati via e una strada ora non esiste più: dalla mezzanotte scorsa Viareggio, come raccontano alcuni soccorritori, «è una piccola Pompei», con una lunga fila di cadaveri all’obitorio dell’ospedale di cui non si sa ancora il nome e le cui forme plastiche evocano la terribile eruzione del Vesuvio. In fila per essere identificati da una commissione medico legale insediatasi appositamente ci sono tutti. C'è il conducente di un motorino che le fiamme hanno intrappolato al semaforo restituendolo in quella posizione, di centauro in sella al suo veicolo. C'è il bambino di quattro anni che si rannicchia istintivamente nell’auto dei genitori mentre le fiamme improvvise lo raggiungono. Gente seduta che prendeva il fresco in terrazza, o impegnata nell’atto di semplici gesti quotidiani. Ci sono anche degli stranieri tra le persone morte in stazione e dargli un nome sarà ancora più complicato che per gli italiani. Ci si attacca a un dettaglio, come il luogo di ritrovamento o un monile. La ricerca di parenti o amici dispersi è scattata subito mentre ancora le fiamme coloravano di un macabro arancio la notte e i fumi tossici sprigionatisi nell’incendio hanno intriso di veleno la brezza del mare. Meta di questo pellegrinaggio, l’ospedale. Qui c'è Hamza, 16 anni del Nord Africa, morto al pronto soccorso dopo aver provato a portare in salvo la sorellina di due anni: è svenuto sul pavimento di casa, poi è morto asfissiato. Più tardi una sorella più grande lo ha riconosciuto in ospedale grazie ad una catenina. «Apocalisse» o «sembra un bombardamento al napalm», sono frasi sentite, in mezzo allo strazio. Ma c'è chi parla di “destino infame» pensando a chi in via Ponchielli o via

Burlamacchi in quel frangente transitava e basta, di ritorno da una passeggiata, oppure perchè ci abitava semplicemente, come le due trentenni del numero civico 20. Vivevano a piani diversi, ora sono corpi irriconoscibili. Il macabro rebus dell’identificazione ha coinvolto non solo i morti ma anche i feriti. I parenti li hanno cercati setacciando il pronto soccorso e i reparti. Molti sono stati trasferiti in altri ospedali. Al “Versilia” sono ricoverati anche il padre e il figlio protagonisti di una delle poche vicende a lieto fine della tragedia. Per sfuggire al fuoco il babbo ha abbracciato il bambino di otto anni e con

lui si è gettato nel vuoto da una tettoia alta alcuni metri. Il bimbo ha un taglio e qualche contusione, il padre è stato operato d’urgenza al torace per un trauma da caduta. Se la caveranno entrambi e ne è valsa la pena saltare giù, così come hanno fatto anche altri calandosi da terrazzi. Non ce la poteva fare da solo, invece, un disabile malato di Sla: le fiamme lo hanno lambito aggravandone le condizioni fisiche, ma in ospedale ci è arrivato lo stesso e ora serve sperare. Nell’emergenza sanitaria non si sono risparmiati volontari, medici e infermieri.

| IL CASO | La città che non si scompone i turisti al mare fanno il bagno VIAREGGIO non si scompone mai. L’esplosione alla stazione che ha causato morti e feriti e distrutto case è una ferita grandissima, che non lascia e non può lasciare indifferenti. Ma che non cambia nemmeno i connotati di un luogo che non è abituato ad agitarsi, a piangersi addosso o a commiserarsi. Viareggio non è mai stata una città divisa a metà, come spesso succede in altri luoghi di mare. La spiaggia, in Versilia, fa parte del tutto, insieme ai suoi mercati, ai suoi riti cittadini, ai modi lenti e garbati con cui vengono accolti i turisti, alle Apuane che si gettano nel mare. La spiaggia, gli ospiti, hanno partecipato con trasporto emotivo al dolore di una città che è anche un po’ casa loro, ma sapendo benissimo che avrebbero fatto ai viareggini un tor-

to troppo grande se avessero disertato gli ombrelloni proprio nel giorno del disastro che ha colpito la stazione. Il centro, non lontano dal mare, ha vissuto una giornata assurda: con centinaia di persone che si sono radunate di fronte al municipio per starsi vicine, per avere notizie. Ma i bagnanti hanno partecipato a questa giornata di lutto cittadino andando in spiaggia, una spiaggia dove la “caciara” non è mai stata di casa, per immergersi in un mare che pretende rispetto e che lo restituisce a chi lo sceglie come l’angolo per sfuggire dalle angosce quotidiane.

Le spiagge invase di bagnanti

Alcuni resti del treno merci esploso

VIAREGGIO - «Abbiamo visto l’inferno, siamo dei miracolati». Lo hanno detto ai soccorritori e poi hanno continuato a ripeterlo ad amici e colleghi i due macchinisti spezzini alla guida del treno merci che ha provocato il disastro di Viareggio. Sono già tornati a casa, ma le immagini di quei momenti difficilmente se le toglieranno dalla mente. La dinamica dell’incidente – per il quale sembra essere stato già escluso l'errore umano – l'hanno ricostruita parlando con i colleghi che proteggono strettamente la loro privacy. Ieri notte stavano transitando da Viareggio a 90 km l’ora, in un tratto dove il limite è di 100. Improvvisamente – hanno raccontato – hanno udito uno strattone, si sono affacciati e hanno visto la prima cisterna fuori sagoma, non più allineata; a quel punto hanno dato la frenata di emergenza, attivando le procedure del caso. «Abbiamo camminato nel Gpl – hanno raccontato ai colleghi – abbiamo scavalcato un muretto e ci siamo rintanati». A quel punto vedendo che vicino c'era una sede della pubblica assistenza si sono diretti là per dare l'allarme, quando sono iniziati gli scoppi: «Era un inferno».

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ROMA – Profonda commozione per quanto accaduto, ma anche la richiesta di accertare le responsabilità del tragico incidente alla stazione ferroviaria di Viareggio. Il mondo politico, il presidente della Repubblica in testa, si stringe intorno alla gente di Viareggio. Giorgio Napolitano, fin dalla prima mattina di ieri, è in stretto contatto con il prefetto di Lucca al quale ha chiesto di essere costantemente informato degli sviluppi dell’indagine e degli eventuali accertamenti di responsabilità. Il capo dello Stato ha anche sentito il sindaco di Viareggio, sottolineando con lui di essere rimasto «atterrito» da quello che definisce un «catastrofico incidente». Intanto, praticamente all’unisono i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, hanno chiesto che vengano «accertate le responsabilità» del disastro. Oggi il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, riferirà in una informativa in entrambi i rami del Parlamento sulla dinamica dell’incidente. Il ministro, toscano di Cecina, è accorso sul luogo del disastro è ha sot-

tolineato come sia necessario capire se ci possa essere una causa dolosa alla base del cedimento strutturale che ha lo ha provocato. Intanto, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, da Viareggio, ha annunciato che al prossimo Consiglio dei ministri verrà dichiarato lo stato di emergenza nella zona e ha garantito che ci sarà la «riscostruzione al 100% delle case distrutte». Da sinistra fioccano gli attacchi alle politiche del governo in materia di infrastrutture, ma c'è anche chi mette sotto accusa le Ferrovie dello Stato. Maggioranza e opposizione chiedono che i vertici di Fs vengano al più presto sentiti nelle commissioni competenti in Parlamento con il parlamentare toscano del Pdl, Lucio Barani, che arriva a chiedere le dimissioni dell’ad di Ferrovie dello Stato Mario Moretti. L’interrogativo di fondo, sottolinea l’esponente del Pd, Roberto Della Seta, «è se il sistema ferroviario del nostro Paese non sia sempre più spezzato in due» tra «l'alta velocità con standard qualitativi alti su poche e selezionate tratte e il progressivo abbandono della restante rete».


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Politica

Oggi Bersani presenta ufficialmente la sua candidatura «Vorrei un congresso vero con un partito di combattimento»

Gianni Lettieri, presidente di Confindustria di Napoli con il premier Silvio Berlusconi. Al lato Sergio Chiamparino

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DI PIETRO A REPUBBLICA TV

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Caso dei giudici della Consulta a cena col premier hanno come destinatari «i giovani che devono trovare lavoro senza fare il giro delle sette chiese, i consumatori che devono essere trattati come cittadini». Da quei principi, bisogna partire «per una riscossa civica e democratica», per «riforme che hanno concretezza». Dunque, spiega Bersani, «ho voglia che ci sia un partito democratico che riesce a organizzare “lenzuolate dei cittadini”, a mettere in primo piano il «tema delle accesso delle nuove generazioni al lavoro, dell'attività economica e della famiglia». Bersani oggi presenterà la sua candidatura. In platea, ad ascoltarlo, ci sarà anche Chiamparino.

EUROPEE

La Corte di Cassazione: errore nel conteggio dei voti ROMA - Discordanze rilevanti tra i voti attribuiti alle varie liste alle ultime europee dal Viminale e quelli certificati dalla Corte Cassazione. Tali da modificare il nominativo di almeno uno degli eletti. Una differenza che ha costretto la Suprema Corte a un controllo più accurato dei voti pervenuti. In un comunicato dell'ufficio stampa della Suprema Corte si sottolinea così che un errore di comunicazione di dati tra Siena e Roma è all'origine della differenza tra i voti . «L'Ufficio elettorale Nazionale - si dice nel comunicato - precisa di aver proceduto, secondo quanto previsto dalla legge elettorale per il Parlamento Europeo, al conteggio dei voti sulla base dei dati che sono stati allo stesso comunicati dal competente Ufficio elettorale Circoscrizionale presso la Corte di Appello di Roma. A seguito di accertamenti immediatamente disposti, è risultato che si è verificato un errore di comunicazione di dati tra l'Ufficio Elettorale Provinciale presso il Tribunale di Siena e l'Ufficio Elettorale

Circoscrizionale presso la Corte di Appello di Roma. Le conseguenti rettifiche sono già in corso e sulla base delle medesime l'Ufficio Elettorale Nazionale procederà con urgenza alla conseguente rettifica dei dati riportati nel verbale approvato». Dal verbale della Cassazione risultavano infatti spariti circa 100mila voti, conteggiati dal Viminale nella Circoscrizione Centro all'indomani della consultazione. Metà dei quali appartenenti al Pd. Che perciò perdeva un seggio. Attribuito inizialmente al dalemiano Roberto Gualtieri. E che, nell'ultimo verbale della Suprema Corte era planato nel Nord-Ovest, dove risultava incaricato per Strasburgo il democratico Francesco Bonanini, presidente del Parco delle Cinque Terre. Tra l'altro il Pd non era stato l'unico a perdere voti circa 28.000 li aveva persi anche il Pdl, senza contare i 6.273 dell'Italia dei Valori i 4240 dell'udc i 4141 della Lega e i 5114 di Rifondazione Comunista-Pdci.

«Napolitano intervenga Questione di bon tone» ROMA - Un appello a Napolitano perché intervenga sul caso dei giudici della Consulta a cena con Berlusconi e Alfano. Lo ha rivolto Antonio Di Pietro durante un videoforum a Repubblica Tv. Per un’ora il leader dell’Italia dei Valori ha risposto alle domande degli ascoltatori su tutti i temi principali della politica. «Presidente, le sembra normale che il premier e Alfano vadano a cena con due giudici della Corte Costituzionale?». Così si è rivolto Di Pietro a Napolitano, chiedendo un suo messaggio alla Consulta. «E’ chiaro che un messaggio del capo dello Stato metterebbe con le spalle al muro anche questi giudici. Tecnicamente - aggiunge Di Pietro - un intervento del presidente Napolitano per rimuovere questi due giudici non è previsto da alcuna norma. Il problema però è di “gentlemen's agreement” e di bon ton istituzionale». Di Pietro ribadisce comunque la richiesta di dimissioni di due giudici della Corte Costituzione, Luigi Mazzella e Paolo Maria Napolitano, per aver partecipato nei giorni scorsi a una cena “riservatissima e privatissima” con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro della Giustizia Angelino Alfano. «E' come se il pm o il giudice invitasse il suo imputato a cena per parlare del più o del meno - dice Di Pietro - Dal ministro della Giustizia vogliamo sapere di cosa si è parlato quella sera perché ciò che è accaduto non ha senso in un Paese normale. Ed è un fatto gravissimo che non può essere taciuto in nome del G8. Non c’entra nulla con il guardare attraverso il “buco della serratura”. L’apparenza li ha dequalificati e declassati, per questo insistiamo per le loro dimissioni» o «comunque la non partecipazione a quella udienza che riguarda Berlusconi perché ormai è inquinata». Di Pietro attacca poi il Pd: «E’ una battaglia in solitario che solo noi dell’Idv facciamo - dice - perché anche parte dell’opposizione fa finta di non vedere». Intercettazioni anche a proposito della legge che limita le intercettazioni, Di Pietro

si rivolge al presidente della Repubblica: «Noi più che attaccare Napolitano, adesso e tutti i giorni, gli chiederemo di non firmare la legge sulle intercettazioni. A chi la devo tirare la giacchetta? Il presidente della Repubblica è l’unico che può bloccare questa degenerazione dell’utilizzo del Parlamento per interesse privato. Non è che per rispetto non si possono dire le cose che non si condividono. Siamo andati dal Capo dello Stato per esprimergli la nostra contrarietà e preoccupazione sull'immoralità di una legge come quella sulle intercettazioni - spiega Di Pietro - Ci auguriamo che respinga alle Camere questo provvedimento, glielo abbiamo chiesto con tutto il cuore». Di Pietro ricorda che l’Idv «in ogni caso allestirà dei gazebo dove raccoglieremo le firme per un referendum sulle intercettazioni, un referendum sulla libertà di informazione e sul dovere di investigare da parte dei magistrati. Il referendum - conclude - è l'unica arma che abbiamo. Abbiamo solo due mezzi contro questo regime: o usiamo la mazza come si fece per la presa della Bastiglia, ma non possiamo e non lo dobbiamo fare, o c'è il referendum». «Noi siamo contro il gossip - dice Di Pietro - ma le cose che sono uscite in queste settimane su Berlusconi non sono affatto gossip, ma fatti gravi, che riguardano omissioni, falsità e abusi. Ad esempio, usare aerei militari con top gun usati come maggiordomi per veline e menestrelli, è uso privato di cose pubbliche. Ma tutta la politica di Berlusconi è fondata su motivi giudiziari e personali. E’ la grande truffa agli italiani: promette che con lui al governo staranno meglio, ma alla fine chi sta meglio sono solo lui e i suoi amici». L’Italia dei Valori si alleerà mai con i centristi di Casini? «Ma che ci azzecchiamo noi con l'Udc? Niente», risponde Antonio Di Pietro. «Non è vero che alle ultime amministrative l’Udc, là dove si è alleato con il Pd, ha fatto vincere il centrosinistra - spiega Di Pietro - In realtà, dove il centrosinistra si è alleato con l'Udc ha avuto uno scarto così grande che avrebbe vinto anche senza»

DDL SVILUPPO Sì a emendamenti del Pd sul risparmio energetico ROMA– Sono stati accolti dell’aula della Camera due emendamenti del Pd al disegno di legge sullo sviluppo che puntano al risparmio energetico. Di fatto, saranno esclusi nel tempo dal mercato in maniera definitiva sia gli elettrodomestici inferiore alla classe A, quindi molto inefficiente, sia le lampadine a incandescenza. «E’ un piccolo risultato ma importante», hanno dichiarato in una nota i parlamentari Federico Testa e Alessandro Bratti, «frutto di un lavoro congiunto delle commissioni Attività produttive e Ambiente che in questi giorni hanno contrastato il provvedimento del governo attraverso contro proposte di merito e in linea con le scelte di politica energetica dell’Unione europea».

«Berlusconi, non gossip ma fatti gravi»

«Sono normali contestazioni, da quando sono in politica ci sono sempre stati sia quelli che urlano evviva sia quelli che urlano vergogna - ha commentato il sindaco Rosa Russo Iervolino - Non mi commuovono le urla, mi commuovono invece i problemi». Prima che iniziassero le contestazioni contro il premier Gianni Letta si è rivolto ai disoccupati: «La vertenza non l’abbiamo dimenticata - ha detto il sottosegretario scendendo dall'auto blu Ho memorizzato i punti fondamentali dei sindacati». I disoccupati organizzati del coordinamento di lotta per il lavoro, disoccupati napoletani, Movimento e lotta per il lavoro, disoccupati e precari-Unione disoccupati organizzati, Movimento disoccupati per il lavoro-Eurodisoccupati napoletani, Movimento centro storico e Movimento disoccupati di Scampia sono da settimane in lotta per le assunzioni dopo l'esperienza del "progetto Isola" e denunciano «l'ormai insostenibile e ingestibile questione vertenziale sulla mancata volontà di non voler procedere dalla costituzione dell'agenzia sociale e la continuità retribuitiva per i 3.500 precari». Il progetto, nato appunto come occasione di formazione per 3.500 lavoratori, dovrebbe, secondo i manifestanti, dare vita a posti di lavoro stabile. Per quanto riguarda la Atitech, azienda di manutenzione degli aeromobili riconosciuta come eccellenza a livello internazionale e unica in Italia, sono 778 i lavoratori in cassa integrazione da novembre 2008: sono di 658 dipendenti e 120 lavoratori dell'indotto diretto. Le notizie più recenti parlano di una proposta di acquisto vincolante da parte della cordata guidata dal presidente dell'Unione industriali di Napoli Giovanni Lettieri. Proposta già presentata dal sottosegretario Letta durante l'ultimo incontro a Palazzo Chigi in cui la Fit Cgil aveva espresso parere negativo, dato che prevede il 50% degli esuberi. Si terrà invece giovedì a Roma la riunione della commissione tecnica ministeriale per la privatizzazione del gruppo Tirrenia. Ben diversa era stata per il premier l’accoglienza lunedì pomeriggio sulla motonave Msc, dove ha tenuto la conferenza stampa di presentazione del G8. Il maestro pastoraio Genny Di Virgilio ha consegnato a Berlusconi una tamburella napoletana con un suo ritratto e la scritta «presidente, perseveri». «Questo è l'augurio che voglio fare al presidente del Consiglio Berlusconi in vista del G8 che si terrà in Abruzzo. Ed è anche un augurio alle popolazioni colpite dal terremoto» ha spiegato Di Virgilio.

E sul presidente del Consiglio dice: «Non va nè amato nè odiato ma rispettato per quello che fa»

Lotta all’immigrazione, Fini precisa dalla Spagna MADRID - Fini, da Madrid, precisa i termini della lotta all’immigrazione e i limiti che questa deve avere: «È assolutamente indispensabile distinguere chi chiede asilo politico. I rifugiati non possono essere automaticamente equiparati al clandestino. La equiparazione automatica farebbe venir meno la dignità della persona umana». Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, lo ha detto durante in un forum a “El Mundo”. Per Fini, «un rigoroso controllo nazionale deve esserci per la sussistenza dei requisiti per chiedere asilo. Tuttavia sarebbe immorale dire subito «sei clandestino, ti rimando al tuo Paese. Sarebbe in alcuni casi come condannare quella persona a morte». Il presidente della Camera osserva inoltre che anche i clandestini «vale il prin-

Il Governo porrà oggi la fiducia su ddl sicurezza Gianfranco Fini

cipio base della nostra cultura occidentale: sono prima uomini e poi immigrati». Parlando di immigrazione, il presidente della Camera spiega: «In Italia nelle nostre case è impensabile trovare una italiana che assista gli anziani o che lavori come cameriera. Questo fatto oggettivo rende indispensabile una politica di immigrazione che si basi si due pilastri: aiutare i Paesi di partenza a progredire da una parte, e dall'altra cercare di assorbire con parità di diritti e doveri tutti quegli stranieri disponibili o costretti a lasciare le proprie patrie e di cui abbiamo drammaticamente bisogno. È anche nel nostro interesse». Il presidente della Camera ha anche parlato di Berlusconi e ha detto che «come per qualsiasi altro leader, Berlusconi non vada amato o odiato. Berlusconi va rispettato e giudicato in base a quello che fa ed al giudizio che gli elettori ne danno. Altrimenti c’è il pregiudizio». «Berlusconi - ha aggiunto il presidente della Camera in un forum - è il

personaggio che ha sovvertito ogni pronostico, presiede il G8 per la terza volta in 15 anni, non è arrivato nella scena politica. Nei suoi confronti deve valere lo stesso criterio di valutazione che vale per me, per Veltroni o per Prodi: Non va nè amato nè odiato, va rispettato e giudicato per quello che fa». Ma il vero affondo al ddl sicurezza Fini lo riserva quando dice che «non è accettabile» mettere in «secondo piano la dignità della persona rispetto alla condizione di legalità o meno del proprio status». Contestando così, di fatto, il reato di immigrazione. «E' bello constatare – commenta il vicepresidente dei deputati del Pd Gianclaudio Bressa – che Fini stia da questa parte del dibattito». «Speriamo che questa forte consapevolezza – prosegue –non sia patrimonio solo suo, ma possa essere la bussola per orientare il prossimo voto del ddl sicurezza». E per oggi è praticamente certo che il governo porrà la questione di fiducia sul ddl, con un duplice obiettivo: accorciare i tempi ed evitare di discutere i circa 160 emendamenti.

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NAPOLI - Silvio Berlusconi è stato accolto al teatro San Carlo di Napoli, dove ha partecipato a un’iniziativa di Confindustria per premiare i napoletani eccellenti nel mondo, dai fischi e gli insulti («buffone, buffone») di una cinquantina di disoccupati, rappresentanti della Cgil, lavoratori della Atitech e della Tirrenia che manifestavano nella galleria Umberto I. «Quelli che sentite sono gli organizzati dalla sinistra, sono quelli che conosciamo bene e questa sinistra si dovrebbe vergognare - ha commentato il premier con i giornalisti - Abbiamo, ahimè, questa sinistra che in effetti è la nemica del Paese». Massiccio lo schieramento di polizia e carabinieri tra il Maschio Angioino e piazza Plebiscito. Le urla si sono infittite fino a quando il premier è entrato nel teatro accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta e dal prefetto di Napoli Alessandro Pansa. Berlusconi ha attaccato l'odio politico di cui sarebbe vittima: il governo ha detto - potrebbe «fare di più se ci fosse meno invidia personale e meno odio politico fra le parti». Poi il richiamo all’appello di Napolitano: «Il presidente della Repubblica ha detto basta, diamo tregua, io penso e spero che venga seguito il suo suggerimento e il suo consiglio perché il G8 sarà una cosa importante». Dal palco del San Carlo Berlusconi ha lanciato strali anche contro la Cgil: «Fuori c’era una manifestazione, mi dicono organizzata dalla Cgil, che manda i soliti quindici-cinquanta ragazzotti a insultarmi e i giornali titoleranno “Berlusconi fischiato”, ma io se che la Napoli vera siete voi, non loro». Il premier è stato contestato anche all'uscita dal teatro, ma lui non ha replicato. «Sto andando a Viareggio» ha detto ai cronisti. «Lavoro, lavoro» è stato lo slogan più urlato dai manifestanti, che lunedì avevano annunciato il presidio per chiedere un «immediato incontro» con il presidente del Consiglio. Era stata anche ventilata la possibilità di un’irruzione all’assemblea degli industriali, resa impossibile dalla presenza massiccia di forze dell’ordine. Alcuni disoccupati sono saliti su impalcature e hanno esposto uno striscione del Movimento di lotta per il lavoro. Erano presenti anche dirigenti e militanti della Cgil di Napoli e della Campania, circa un centinaio: distribuivano volantini che denunciano le responsabilità del governo in merito alle crisi industriali che hanno colpito la regione.

Chiamparino no al congresso

chiara. «Abbiamo bisogno di capirci e di uscire dal congresso con idee chiare e comprensibili che ci consentano di andare avanti. Un congresso che si occupa dell’Italia, in cui noi ci attrezziamo per aiutare questo Paese. Perchè davanti a noi non abbiamo 50milioni di politologi, ma cittadini che aspettano risposte», commenta Bersani. Ieri, poi, cadeva un anniversario che Bersani ha voluto ricordare. L’anniversario della “terza lenzuolata”, il pacchetto di misure voluto quando era ministro dello Sviluppo economico. Quel piano, ha sottolineato, non può passare solo «sotto il titolo liberalizzazioni». Quelle misure avevano e

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Berlusconi contestato «Sono ragazzotti della Cgil»

Pd, il sindaco non correrà per la carica di segretario: «Resto al mio posto a Torino»

ROMA - Sergio Chiamparino non si candida. Il sindaco di Torino non correrà per la poltrona di segretario del Pd. Dopo giorni di incertezza, pressato da chi lo incoraggiava a sfidare Dario Franceschini e Pierluigi Bersani per il vertice del Pd, Chiamparino ha detto no. Resterà sindaco di Torino, lasciando ad altri la sfida nazionale. Nel frattempo Bersani ha inaugurato la sede del comitato per la sua segreteria: un “mezzanino” nello stabile di piazza Santi Apostoli che ospitò l’Ulivo e l’Unione e dove ancora hanno sede i Democratici di Arturo Parisi. Con lui, diversi sostenitori a partire da Enrico Letta e Rosy Bindi. Poi Nicola Latorre, Matteo Colaninno, Ricardo Franco Levi, Alessia Mosca, Sabina Rossa, Franca Chiaromonte, Vincenzo Visco tra gli altri. La sfida congressuale, quindi, è stata lanciata: «La mia candidatura non è contro nessuno. Vorrei un congresso con candidati che facciano lo sforzo di dire dalla “a” alla “zeta” come la pensano, la loro proposta politica, l’idea di partito e del Paese». Un congresso “vero” che crei un partito “da combattimento”. Perchè è questa la sfida che hanno davanti i democratici. Darsi un’identità

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Politica lucana

LEADERSHIP PD

Bersani sceglie Pittella e il Sud

La massima assise regionale evita di parlare dei rimborsi in aula: rinviata la legge per la “interpretazione autentica”

Obiettivo: salvare Scienze motorie Il consiglio regionale approva unanime la mozione di Fierro «per scongiurne la chiusura» POTENZA - Un’intera giornata di interrogazioni, mozioni e discussioni al palazzo della Regione in via Anzio a Potenza: il consiglio regionale è tornato alla routine post elettorale. Ed è tornato il confronto in aula tra maggioranza e opposizione e il consueto scontro e polemiche (in aula) e “chiacchierate” e strette di mano nei corridoi antistanti e all’ingresso del Palazzo. E’ stata in buona sostanza una giornata consiliare contraddistinta da alcune approvazioni e da alcuni rinvii. In particolare sono stati spostati alla prossima seduta (del 14 luglio prossimo) il dibattito e approvazione della legge di “interpretazione autentica” dei rimborsi per le spese di viaggio ai consiglieri regionali (vedere particolari in pagina ndr) e quello sul riordino sanitario. In particolare il provvedimento di modifica della legge sul “riordino e la razionalizzazione del servizio sanitario regionale” ha visto la richiesta di rinvio presentata proprio dall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza. Il rinvio è stato votato all’unanimità dai consiglieri regionali e l’assessore Potenza a caldo ha spiegato la motivazione della richiesta di rinvio all’aula: «Esiste la necessità di rinviare il provvedimento all’esame della commissione per una più compiuta valutazione». Con lui, sulla necessità di approfondire la questione, tutta l’aula consiliare. Per quanto riguarda invece, i provvedimenti discussi e approvati dalla massima assise regionale, c’è la mozione il cui primo firmatario è stato Gaetano Fierro dell’Udc con la quale “si impegna il presidente della giunta regionale affinché ponga in essere tutte le utili iniziative affinché la sede distaccata della Facoltà di Scienze motorie di Potenza continui la sua attività accademica». Immediato il commento dello stesso consigliere regionale Fierro: «La sede potentina in funzione ormai da oltre vent'anni, ha rappresentato un valido e prezioso punto di riferimento, determinando nel contesto civile della Basilicata importanti implicazioni sociali e culturali».

In alto Fierro e in basso Antonio Potenza

Il voto dell’aula è stato unanime. A seguire, la maggioranza dei consiglieri regionali ha approvato la proposta di legge, d'iniziativa del consigliere regionale Francesco Mollica (Federazione di centro) sulla “promozione della donazione di sangue intero ed emocomponenti, midollo osseo, staminali, organi e interventi a favore dei donatori”. Il provvedimento, così come è stato illustrato in aula «mira a promuovere, in collaborazione con le associazioni o federazioni di volontariato, riconosciute a livello nazionale, una costante informazione ed educazione sanitaria sulla donazione di sangue ed emocomponenti, sulla donazione di midollo osseo e cellule staminali, e sui trapianti di organi e tessuti per una piena consapevolezza dell'utilità della donazione, al fine di incrementare l'adesione di nuovi donatori». A margine dell’approvazione dell’aula il consigliere regionale Mollica ha spiegato: «Finalmente, dopo tanto parlare di sociale la Regione ha adottato un importante strumento che, non solo aiuterà il sociale ed il volontariato a crescere, ma costituisce un modesto e dovuto riconoscimento a coloro i quali con un semplice, grande gesto, permettono a molte persone di continuare a vivere ed avere una vita migliore». Non hanno votato a favo-

L’ARBEA PAGA

IL CASO DEI BONUS TRUFFA

Ok a 7 milioni circa per la Domanda unica POTENZA - Il direttore dell’Arbea, Gabriele Di Mauro, ha disposto questa mattina il pagamento di due decreti riguardanti la Pac – Regime Domanda unica: il primo con importo pari a 801.706 euro in favore di 1601 beneficiari e l’altro di 6.448.337,20 euro in favore di 4.706 beneficiari, i quali riceveranno l’accredito sul proprio Conto corrente da parte del Tesoriere dell’Arbea. Il 30 giugno è scaduto il termine per i pagamenti 2008 Domanda unica. L’Arbea ha erogato in totale, nel trascorso semestre, 108.872.184 euro pari al 96 per cento del richiesto e al 98 per cento del pagabile in favore di 48510 beneficiari. «I pagamenti dell’annualità 2009, riguardanti sempre la Domanda unica - ha spiegato il presidente di Arbea Gabriele Di Mauro saranno anticipati a ottobre anziché a dicembre come avvenuto negli anni scorsi».

re sullo stesso provvedimento i consiglieri di cntrodestra. In particolare Nicola Pagliuca del Popolo della libertà ha spiegato le ragioni dell’astensione: «Condivido lo spirito dell’iniziativa, ma sono in assoluto disaccordo con quanto sostenuto nel dibattito dall’assessore al ramo, Antonio Potenza». All’unanimità dei presenti è stato approvato invece il disegno di legge “di tutela e sviluppo della fauna ittica e regolamentazione della pesca nelle acque pubbliche interne della Basilicata”. Con 12 sì e 4 astenuti successvamente è stato approvato, poi, un provvedimento con il quale si assegna un finanziamento al Comune di Brienza per l'intervento di messa in sicurezza e rifacimento del manto stradale del tratto della statale 95 all'interno del centro abitato di Brien-

za. Sempre all'unanimità sono stati approvati il programma di reinvestimento di proventi derivanti dalla vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Picerno, il Piano di azione regionale per la ristrutturazione del settore bieticolo saccarifero, il regolamento di attuazione della legge regionale sulla “tutela della risorse genetiche autoctone vegetali e animali di interesse agrario”. Per concludere sui provvedimenti sempre a maggioranza è stato infine approvato il Regolamento che disciplina il funzionamento degli Uffici di informazione e accettazione turistica. Questo per quanto riguarda l’attività legislativa. In mattinata invece, il consigliere regionale del Pdl Pasquale Di Lorenzo, ha presentato un’interro-

gazione urgente a risposta orale al presidente della giunta in merito all’Ater di Matera. In particolare Di Lorenzo ha sottolineato che «presso l’Ater di Matera risultano bloccate da anni alcune graduatorie relative a più concorsi dove ci sono degli idonei, mentre si continua, però, a conferire incarichi professionali a consulenti esterni e ad assumere personale con contratto a tempo determinato apportando così un notevole aggravio economico sui costi aziendali». «Per questo - ha aggiunto Di Lorenzo parlando in aula - tali fatti per il forte impatto che hanno sull’opinione pubblica e su quanti aspettano un posto di lavoro, necessitano di una immediata e particolare attenzione da parte dell’amministrazione regionale in quanto istituzionalmente investita della funzione di vigilanza nei

confronti delle attività dell’Ater». Polemiche sono state poi sollevate dal consigliere regionale, Sergio Lapenna in merito agli impianti sportivi regionali. Lapenna ha infatti dichiarato alla fine della risposta della giunta a una sua interrogazione consiliare “sull’ammodernamento e l’adeguamento degli standard di sicurezza ed igienico – sanitari degli impianti sportivi regionali” che, «il mondo dello sport è una realtà molto importante all’interno del nostro contesto sociale e per questo deve rappresentare un valore aggiunto alla capacità attrattiva della nostra regione. Molti degli impianti sportivi sono, però, carenti degli standard igienico – sanitari previsti dalla legislazione vigente e delle necessarie misure di sicurezza».

Su Facebook nasce un gruppo che ne chiede la soppressione

Ok della commissione alle modifiche della legge sui rimborsi POTENZA - Ieri la prima commissione consiliare permanente della Regione Basilicata “Affari costituzionali” ha licenziato positivamente la decisione di modificare la legge sui rimborsi. Si dà un’interpretazione autentica della legge. Il rimborso - stando alla proposta di modifica - non sarebbe più chilometrico ma con una media. In consiglio regionale Antonio Autilio ha sollevato perplessità. Era fuori ordine del giorno. La conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviare al 14 luglio. Qualcuno parla di «disimpegno» dell’assessore Autilio, che addirittura ha lasciato l’aula durante la discussione. Tutto nasce con l’inchiesta del sostituto procuratore Henry John Woodcock sui bonus truffa. Gli indagati sono: Prospero De Franchi, presidente del consiglio regionale, Franco Mattia (Pdl), Francesco Mollica (Federazione di centro) e Giacomo Nardiello (Partito dei comunisti italiani). Sono accusati di truffa ai danni della Regione Basilicata, per aver intascato sostiene Woodcock - illegalmente i rimborsi che spettano ai consiglieri non residenti nel capoluogo. Da pochi giorni il pm Woodcock ha chiuso le indagini. Gli atti di quell’inchiesta sono diventati pubblici. E ora c’è chi chiede conto di quello che è accaduto. Sul social network Facebook nasce un gruppo che chiede che la legge venga soppressa. Il gruppo è nella sezione «Interessi Comuni - Cause e ideali». Ecco la descri-

zione: la legge per i rimborsi spese attribuiti ai Consiglieri della Regione Basilicata è nel mirino della politica e della magistratura. La sua formulazione "equivoca" (a dire degli "inquilini" dei palazzi regionali) ha portato la procura di Potenza ad indagare su una presunta truffa operata ai danni della Regione dal Presidente del Consiglio Regionale Prospero De Franchi, dai vicepresidenti Giacomo Nardiello e Franco Mattia, nonché dal consigliere Franco Mollica. La questione, come è giusto che sia si legge su Facebook - sarà chiarita nelle sedi competenti, ma i capigruppo dei vari partiti si sono già riuniti per discutere di una eventuale modifica della legge che possa non lasciare spazio a dubbi interpretativi e, probabilmente, rendere legittimi anche quei rimborsi che oggi non appaiono tali. I consiglieri regionali percepiscono una retribuzione di gran lunga superiore a quella dei tanti lavoratori che raggiungono a proprie spese il posto di lavoro, a volte distante decine e decine di chilometri, senza ricevere nessun tipo di contributo o rimborso. I Consiglieri Regionali hanno diritto anche a vitalizi ed indennità che gli altri lavoratori non conoscono. Visto che la legge in questione può essere modificata, chiediamo che vengano aboliti i rimborsi spese per i consiglieri regionali. Le svariate migliaia di euro che percepiscono mensilmente saranno ben sufficienti a pagare qualche pieno di benzina. Segue la lista di membri che hanno aderito al gruppo.

Prospero De Franchi, in basso Mollica

Giacomo Nardiello, in basso Franco Mattia al centro Woodcock

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POTENZA - Detto, fatto. L’eurodeputato per il Sud, ha anche preso precisi impelucano (secondo eletto del Pd in tutto il gni per inserire nell’agenda politica e Meridione per soli 4 voti dal primo) Gian- programmatica del Pd, la priorità merini Pittella guida i big democratici meri- dionale. Bersani in ogni caso, ha presentato iedionali per la corsa di Pierluigi Bersani alla guida del Partito democratico nazio- ri tutta la sua squadra: sarà Filippo Penati il coordinatore nale. nazionale della moA dare l’ufficialità zione che sosterra la dell’investitura del sua la candidatura. lucano Pittella alla Lo ha detto lo stesso guida del CoordinaBersani durante l'imento del Mezzonaugurazione del giorno per la candisuo comitato elettodatura di Bersani è rale, una cerimonia lo stesso candidato sotto tono e senza il alla segreteria naprevisto brindisi in zionale. segno di solidarietà In una nota ufficon le vittime di disaciale si legge infatti: stro ferroviario di «Il Mezzogiorno saViareggio. rà centrale nella Nella squadra delproposta politico l'ex ministro, in cui programmatica del c’è il lucano Pittella candidato segretafigurano anche Marrio del Pd Pier Luigi gherita Miotto, viciBersani che ringrana a Rosy Bindi, che zia l'europarlamencurerà i rapporti con tare Gianni Pittella le associazioni menpromotore su Facetre Walter Tocci sarà book del gruppo il responsabile dell'e“Dal Mezzogiorno e laborazione proper il Mezzogiorno grammatica, e Stefacon Bersani”. no Di Traglia quello La sfida congresdella comunicaziosuale di Bersani nel ne. Sud d’Italia quindi, Ora si aspettano come è nello stile per i prossimi giorni “elettorale” di Pittelle mosse degli altri la, nasce su Facebig lucani. Immagibook. nabile che nel coordiIn poche ore il namento del Mezzogruppo ha raccolto Il manifesto su facebook giorno entrino anche già quasi mille altri lucani. iscritti. E c’è anche Per quanto riguarda Pittella, su cui la dichiarazione ufficiale di Bersani: «Ringrazio tutti coloro i quali si sono impazza il chiacchiericcio nei riguardi iscritti e si iscriveranno a questo grup- di una sua possibile candidatura alle po, ringrazio il carissimo Gianni per prossime elezioni regionali, prende semaver intrapreso questa iniziativa. A tutti pre più corpo (anche nei dettagli) invece, prometto che nel Partito democratico si la possibilità che per la metà del mese di luglio possa essere nominato quale vicetornerà a parlare di Mezzogiorno». Bersani quindi a seguito della scelta di presidente del Parlamento europeo a fare di Pittella il proprio “portabandiera” Bruxelles.


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Giustizia lucana Tante le richieste di archiviazione avanzate dal pm di Catanzaro Presto gli atti arriveranno all’ufficio gip Il Riesame lascia i sigilli al megavillagio Marinagri

In arrivo il crollo di “Toghe lucane”

IL SEQUESTRO - Il 26 febbraio del 2007 l’ex pm di Catanzaro De Magistris sequestra il megavillaggio Marinagri Truffa aggravata e abusivismo edilizio le accuse Per il pm c’era il pericolo esondazione del fiume Agri

LE PERQUISIZIONI - L’8 giugno del 2007 De Magistris torna a Potenza con la Guardia di finanza per le perquisizioni negli uffici del procuratore generale Vincenzo Tufano, dell’ex capo della Mobile Luisa Fasano, dell’avvocato Labriola

Impresa Ferrara Arriva il commissario

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LA VOCE DEI POLITICI

di LEO AMATO

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Dopo la richiesta di archiviazione di Catanzaro

Il Palazzo commenta “silenzioso” Digilio invece apre la polemica POTENZA - Difficile strappare commenti. C’è una sorta di riserbo nel Palazzo della Regione a parlare di Toghe lucane e dell’archiviazione richiesta dal pm Vincenzo Capomolla nei confronti di Michele Cannizzaro e Felicia Genovese. Che non farebbero parte del comitato di affari ipotizzato a sui tempo da Luigi De Magistris. Anzi. Al cronista che chiede commenti, qualcuno risponde secco: «Ma che centra con la politica?». La sensazione è che si navighi a vista. L’interesse dei più è nel voler capire per chi invece ci sarà la richiesta di rinvio a giudizio. Di sicuro non per Cannizzaro e Genovese. E dopo le remore iniziali, al bancone del bar “qualcuno” si scioglie: «Questa corsa al giustizialismo ha fatto delle vittime». E ancora: «Hanno rovinato la carriera di un illustre professionista e della sua consorte. Non è giusto». C’è addirittura chi si avventura in dinamiche future sui partiti, sulla politica e sul ruolo di un certo «modo di strumentalizzare le inchieste a scopi politici». In pratica nessuno ci vuole mettere la faccia. Ma c’è l’idea: «Questo episodio gravissimo segnerà il passo di quel giustizialismo a tutti i costi». Questo nel palazzo della Regione mentre è in corso il consiglio regionale. Qualcuno però parla ufficialmente. E’ il senatore del Pdl, Egidio Digilio che in una nota dichiara: «Si tratta del primo importante tassello per la caduta del castello di sabbia su cui si è costruita l’indagine sul cosidetto comitato di affari in Lucania». Digilio ha detto di non aver «mai creduto nella fantasiosa tesi del comitato di affari e oggi è una

In alto il pm Capomolla A destra De Magistris Sullo sfondo Marinagri

USURA

Digilio

giornata particolare, perchè possiamo dire che la giustizia quando non è accecata da prevenzioni o da altri interessi è giusta. Purtroppo in tutti questi anni abbiamo assistito, intorno alla diffusione della tesi del comitato di affari, al tentativo di demolire l’immagine attraverso amministratori pubblici, magistrati, imprenditori, professionisti, di una comunità regionale che è stata per lungo tempo sulle prime pagine dei giornali nazionali additata al rango di comunità di malaffare sino al punto che una sorta di “sindrome” della giustizia ha pervaso i Palazzi della Regione e le istituzioni frenando, di fatto, l’attività amministrativa e di gestione». «Evidenti responsabilità – ha concluso il senatore lucano Egidio Digilio – sono di chi ha condotto l’inchiesta attraverso metodi sicuramente discutibili per approdare facendo una fulminea carriera politica, in veste di paladino del partito della legalità, al Parlamento europeo e della classe politica dirigente che ha lasciato ampi varchi al potere giudiziario per sostituirsi». s.s.

Don Marcello Cozzi di nuovo in aula,

svela al Quotidiano che ci sono risvolti

«Così difendiamo

chi è testimone»

POTENZA - Don Marcello Cozzi è il referente dell'associazione Libera in Basilicata. Per le sue attività ha subito attacchi, tentativi di delegittimazione e qualche minaccia. E’ anche un testimone dell’inchiesta Toghe lucane. Così commenta le ultime notizie: «E’ confermato quello che si diceva. Appena andrà via De Magistris i poteri forti riusciranno a mettere tutto a posto». Lui e i ragazzi di Libera erano in aula quando i giudici hanno letto la sentenza di condanna per la famiglia dei basilischi. Gli costò l'accusa di essere un supporter di Vincenzo Montemurro, il pm antimafia che rappresentava in aula l'accusa. Qualche giorno fa don Marcello ha lanciato una nuova iniziativa. Libera torna in aula per dare coraggio ai testimoni del processo contro Renato Martorano, indicato dagli investigatori come il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata. Don Marcello, ora siete i supporter di Francesco Basentini (pm titolare dell'inchiesta)? Non siamo supporter di magistrati. Bisogna indi-

viduare i processi che sono fondamentali per le sorti della Basilicata. E quello che stiamo seguendo lo è. Ci dicevano che volevamo condizionare il processo ai basilischi. Poi una sentenza ha stabilito che si trattava di mafia. Avevate ragione? Come in questo caso. Nel processo a Martorano si dicono le stesse cose che noi diciamo da tempo. C'è un giro di usura in Basilicata e a Potenza che è spavento-

so. Diffuso in maniera capillare e gestito da personaggi eccellenti. Le prime testimonianze lo stanno dimostrando. Escono nomi e cognomi. Certe istituzioni e certi personaggi che ci hanno dato addosso forse dovrebbero venire in quell'aula, per capire di cosa parliamo. Qual è il messaggio? Diciamo a coloro che stanno testimoniando che non sono soli. L'imputato è al 41 bis (il regime di carce-

re duro dell'ordinamento penitenziario). Non è un cravattaro di paese. Ma i soldi, sta emergendo dal processo, non partono da lui. E' vero. Sta emergendo un nuovo livello, più alto. Perché in Basilicata, forse, si è già celebrato il matrimonio tra criminalità e poteri forti. Colletti bianchi? Io li chiamerei colletti rosso sangue, per via di alcune notizie che ho acquisito. Che genere di notizie? Ho promesso di non parlarne con nessuno. Ma sto cercando di convincere queste persone a rivolgersi all'autorità giudiziaria, perché nelle storiacce della Basilicata viene confermata la presenza di personaggi eccellenti che, anche se in modo indiretto, hanno avuto un ruolo. Perché queste persone escono allo scoperto solo ora? I tempi, evidentemente, sono più maturi. Chi mi dice fatti dell'omicidio dei coniugi Gianfredi è credibile, perché racconta particolari che può sapere solo chi in questa vicenda c'è entrato. fab. ame.

C'è voluto più tempo del previsto, ma alla fine il gip ha deciso. Sette su otto delle aziende che facevano parte dell'associazione temporanea di imprese, che si è aggiudicata la gara per la costruzione del Centro oli Tempa Rossa di Corleto Perticara, sono state scagionate dalle accuse. Sono la Leone di Roccanova, la Eredi Berardo di Gallicchio, la Donnoli Costruzioni di Guardia Perticara, la Coema costruzioni sempre di Guardia, la Edil Carone, e la Eco Costruzioni Aliano di Corleto, tutte difese dall'avvocato Teresa Massari, e la Bulfaro costruzioni di Senise, difesa dall'avvocato Gennaro Lavitola. La capogruppo, l'Impresa Gaetano e Ottavio Ferrara snc, può continuare a lavorare, ma per un anno dovrà essere amministrata da un commissario giudiziale, il comandante Francesco Fontanarosa, un ufficiale della Guardia di Finanza in congedo. L’avvocato Leonardo Pace, che la rappresenta in giudizio, ieri mattina ha già presentato appello contro la decisione del gip al Tribunale del Riesame. Tirano in molti un respiro di sollievo. Per le aziende più piccole una sanzione avrebbe portato quasi sicuramente alla chiusura, con gli inevitabili riflessi sul destino dei loro impiegati. Il pm Henry John Woodcock aveva chiesto l'interdizione per tutte e otto, accusate in concorso di aver truccato la gara per la costruzione del centro oli, un'infrastruttura fondamentale per lo sfruttamento del giacimento petrolifero della Valle del Sauro. “Quando si arriva a far vincere Ferrara è vinta.” Questa è la frase intercettata dai microfoni ambientali piazzati dagli uomini della procura, che ha incastrato Lionel Levha, l'amministratore delegato di Total Italia, titolare in quota di maggioranza della concessione statale per l'estrazione di idrocarburi. Uno scambio di buste avrebbe propiziato il risultato sperato, e le aziende dell'

Francesco Ferrara all’uscita dal carcere di Potenza

“Ati Ferrara” il 13 Maggio del 2008 si sarebbero aggiudicate la gara per venticinque milioni di euro, su una base d'asta di trentacinque. A dicembre è poi scattato il blitz coordinato dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico, e degli agenti della Squadra mobile di Potenza. Vennero arrestati in sei: i responsabili di Total Italia, oltre a Lionel Levha, il responsabile dell'ufficio di rappresentanza lucano, Roberto Pasi, e il suo collaboratore, Roberto Francini; più Francesco Ferrara, amministratore dell'impresa capogruppo; e il sindaco di Gorgoglione, Ignazio Tornetta (Gorgoglione è il paese confinante con Corleto che da il nome alla concessione per l'estrazione di idrocarburi). Per la multinazionale francese il pm in un primo momento aveva ottenuto la sospensione di un anno della concessione per la sua quota, una misura che il Tribunale del riesame ha alleggerito sta-

bilendo la nomina di un commissario per la stessa durata. Sequestrati, e dissequestrati anche i soldi. Sempre su richiesta del pm, lo stesso gip, Rocco Pavese, aveva disposto che venissero bloccati circa un milione e settecentomila euro sui conti bancari Total, come provento delle “condizioni capestro” imposte ai piccoli proprietari per l'esproprio dei terreni, più altri due già pagati da Total per lo stato di avanzamento dei lavori, bloccati sui conti bancari delle imprese vincitrici della gara, in quanto secondo l'accusa sarebbero stati il “frutto dell'accordo corruttivo” tra i due soggetti protagonisti della “gara truccata”. Il riesame nel mese di Maggio ha liberato la gran parte di queste somme: circa un milione e quattro sopra i conti della Total; e l'intero ammontare dai conti delle imprese vincitrici. A questo punto, dopo più di sei mesi di stop, i lavori a Corleto Perticara potrebbero davvero ricominciare.

Corruzione sessuale, il pm Woodcock chiude le indagini sull’Asl di Potenza POTENZA - Meno di un mese alla partenza, e cominciano ad arrivare i primi avvisi di chiusura delle indagini. Il pm Henry John Woodcock resterà a Potenza fino alla fine del mese, quando diverrà effettivo il trasferimento a Napoli. Nel frattempo come richiesto dal procuratore capo, Giovanni Colangelo, vanno chiusi i procedimenti rimasti appesi. Si comincia con un'inchiesta sulla sanità. Non è ancora l'ultima aperta, che è una costola delle indagini sugli appalti targati Total. E’ un fascicolo che scatenò un putiferio circa un anno e mezzo fa, perché nelle carte erano finite le intercettazioni di nove parlamentari. Il tema, a ben vedere, è sempre lo stesso: episodi di cattiva amministrazione sul maggiore capitolo di spesa della Regione. L'avviso è stato appena notificato a cinque persone, e porta la data del 17 giugno. Quattro i punti dell'accusa (l’inchiesta è stata condotta dai carabinieri del nucleo operativo di Potenza). Attilio Nunziata era il diret-

tore generale della Azienda sanitaria di Potenza. Avrebbe costretto la responsabile di una società convenzionata ad assumere una persona amica, con l'appoggio del dirigente del Dipartimento di prevenzione, il dottor Rocco Perrotta. Per l'appalto su un microscopio operatorio è indagato Giuseppe De Cunto, specialista otorinolaringoia-

tra. “Chiamato a relazionare” sulle offerte presentate dalle ditte partecipanti, “ometteva di astenersi” dal momento che il titolare di una delle ditte era il cognato, poi risultato vincitore. In seguito il direttore, Attilio Nunziata, e la dirigente dell'Ufficio provveditorato dell'Azienda sanitaria, Maria Mariani, avevano scoperto la situazione, ma avevano omesso di denunciare. In conclusione, sempre Nunziata, è indagato per corruzione in relazione al rinnovo di una convenzione con un centro di fisioterapia. Avrebbe ricevuto “utilità rappresentate da prestazioni di natura sessuale, consumate nei locali pubblici della Azienda Sanitaria”, dalla legale rappresentante del centro in cambio di un trattamento economico-contrattuale di favore per il centro convenzionato. Agli indagati resta meno di una settimana per presentare memorie difensive, come per chiedere di essere sentiti per spiegare la loro posizione. l. a.

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POTENZA - Non c’era pericolo di esondazione per il Megavillaggio Marinagri, ma solo una truffa. E, sembra, che ci siano richieste di archiviazione pronte anche per i magistrati. L’inchiesta è divisa in tre tronconi e, quindi, le notizie - in questa fase - arrivano a frammenti. Per il patron di Marinagri Enzo Vitale, per suo figlio Marco, per il sindaco di Policoro Nicolino Lopatriello e per un funzionario pubblico, il sostituto procuratore Vincenzo Capomolla, che ha ereditato l’indagine dall’ex pm Luigi De Magistris, avrebbe avanzato al giudice per l’udienza preliminare la richiesta di rinvio a giudizio. Le accuse: truffa aggravata e abusivismo edilizio. Per altre posizioni principali - si apprende da fonti di Catanzaro - ci sarebbe una richiesta di archiviazione. A Policoro non si parla d’altro. Anche perché, ieri mattina, gli ufficiali giudiziari hanno notificato alla Marinagri Spa l’ordinanza del Tribunale del Riesame che lascia i sigilli al megavillaggio. L’appello presentato dai legali di Vitale è stato rigettato. Secondo i giudici del Riesame la restituzione del villaggio sequestrato «è condizionata alla presentazione di una istanza di sanatoria delle opere edilizie, atteso che l’edificazione è stata eseguita con differimento della prescrizione di preventivo innalzamento degli argini già esistenti, circostanza che - secondo i giudici di Catanzaro - avrebbe comportato la caducazione dei permessi rilasciati dal Comune». A Marinagri - si apprende da fonti vicine a Vitale - il provvedimento è stato interpretato in modo parzialmente positivo. «Perché - si legge in un comunicato diffuso da Marinagri Spa - il Riesame ha escluso la configurabilità di ulteriori reati edilizi e urbanistici. In particolare, il Tribunale non ha ritenuto sussistente l’iniziale contestazione accusatoria del pm, che ipotizzava un contrasto tra il Piano territoriale paesaggistico del Metapontino e il Piano particolareggiato esecutivo foce Agri, né violazioni di legge in ordine al mutamento di destinazione d’uso dell’hotel Thalas e alla rilocalizzazione dello stesso in altro comparto del piano». Ma c’è anche chi ricorda quello che indicava la

Cassazione: «Il responsabile dell’abuso può ottenere la sanatoria se il manufatto risulta conforme agli strumenti urbanistici vigenti al momento della richiesta in sanatoria e al momento della realizzazione delle opere». Anche a Potenza il fatto del giorno è “Toghe lucane”. Era da tempo che non si vedevano le hostess di Eurocongress nell’auditorium, dicono all’Ospedale San Carlo. C’è un convegno sulla sanità in rete. La segreteria è al piano di sopra. «Stamattina giravano più fotocopie dell’articolo con le notizie da Catanzaro che documenti del convegno», dice un grossista di articoli sanitari. E’ lì per incontrare un medico che, però, lo fa attendere. La richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Catanzaro - e pubblicata ieri in esclusiva dal Quotidiano - per Michele Cannizzaro, ex direttore generale, e sua moglie Felicia Genovese, ex pm antimafia, fa discutere gli addetti ai lavori. Ci sono quelli che rimpiangono il manager: «Vedi, questa è l’indagine che ha buttato giù il nostro ospedale», dice un medico a un collega che legge l’articolo. E quelli che invece storcono il naso e aspettano «di leggere le motivazioni del pm». Che, però, ci metteranno un po’ ad arrivare. Il sostituto procuratore Capomolla invierà solo nei prossimi giorni all’ufficio del giudice per le indagini preliminari le richieste di rinvio a giudizio e di archiviazione per gli indagati dell’inchiesta Toghe Lucane. La procura ha terminato il suo lavoro definendo la posizione di tutti gli indagati. Nonostante il massimo riserbo degli investigatori, dovuto anche all’assenza del capo della procura Vincenzo Antonio Lombardo, negli ambienti giudiziari si è appreso che il lavoro dei magistrati si è concluso e che la procura ha formulato la richiesta di archiviazione per numerosi indagati e quella di rinvio a giudizio per gli altri. L’inchiesta è formata da tre tronconi nei quali si ipotizzava l’esistenza di un comitato d’affari che avrebbe influenzato il lavoro di alcuni magistrati, appalti nella sanità e la costruzione di un centro turistico chiamato Marinagri. f.amendolara@luedi.it

LA CADUTA DEL PM - De Magistris inserisce in un provvedimento di sequestro di “Toghe lucane” un passaggio che riguarda una presunta relazione tra due toghe. E’ una delle accuse che porta al suo trasferimento

Il colonnello Fontanarosa amministrerà le ditte del gruppo

Abusivismo edilizio e truffa per i Vitale «Chiederemo immediatamente la sanatoria» di FABIO AMENDOLARA

I RISVOLTI - Il capo della procura Giuseppe Galante si lascia decadere dall’incarico per accuse che definisce «infamanti», il pm antimafia Genovese viene trasferita a Roma per incompatibilità ambientale


Mercoledì 1 luglio 2009

LA CRISI POLITICA

Fidanzatini di Policoro Complimenti a Di Consoli

DELLA SINISTRA di Francesco Bochicchio LA crisi politica della sinistra non è nata oggi: nella prima Repubblica, si parlava fondatamente del fattore K, con la sinistra egemonizzata dal partito comunista, per ciò inidoneo ad andare al Governo, in un Paese occidentale. Il problema è perché non si sia determinata e formata all'epoca una forte sinistra non comunista e liberale: la risposta che detta sinistra sia stata egemonizzata e fagocitata dal partito comunista diventa tautologica. Recentemente è uscito un libro eccellente, di Massimo Teodori, “Storia dei laici”, Marsilio, Padova, 2008, dove si mostra la storia degli intellettuali laici e liberali, non clericali, non fascisti, non reazionari e non comunisti, che provarono a sperimentare una terza via liberale, antitotalitaria e progressista, senza successo. Tra il clericalismo democristiano, non privo di aspetti reazionari, da un lato, e dall'altro la sinistra comunista totalitaria, una terza via non attecchì. Tutto ruota intorno al fattore K, sempre esaustivo ma che mostra una chiave di lettura meno tautologica di quella tradizionale: la sinistra, per essere alternativa alla destra, deve fare i conti con il comunismo, unico suo avversario insormontabile, unico suo ostacolo. L'analisi, estremamente brillante, è parziale: quale ispirazione della ricerca, si cita una frase di Salvemini, “Fondamentalmente la libertà è il diritto dei cittadini di dissentire”; qui sorge un equivoco, in quanto il legame indissolubile tra libertà e dissenso fu segnato per la prima volta da Rosa Luxemburg, eretica del marxismo rivoluzionario anticapitalistico, che coniugò con il massimo sviluppo delle libertà e della democrazia. “La libertà è la libertà sempre e soltanto di chi la pensa diversamente. Non per fanatismo per la “giustizia”, ma perché tutto quanto vi è di istruttivo, di purificatore, di salutare nella libertà politica dipende da questo modo di essere, e perde la sua efficacia quando la “libertà” diventa un privilegio”. La libertà e la democrazia appartenevano, evidentemente, anche a forze minoritarie della sinistra rivoluzionaria, soprattutto socialista ma anche comunista: sotto questo aspetto ci sarebbe potuto essere un collegamento con il movimento laico liberale progressista, collegamento invece assente per la differente posizione sul sistema capitalistico. La storia ha dato ragione al movimento laico liberale progressista e torto alla sinistra libertaria rivoluzionaria, nel momento in cui ha mostrato la superiorità del sistema capitalistico su ogni altro sistema, in termini sia di efficienza economica sia di libertà e democrazia. Ma l'incapacità del movimento liberale progressista di assumere una posizione dominante rispetto al partito comunista è dipesa dalla mancata aderenza di tale movimento alla sinistra e da una sua vocazione centrista, sviluppatasi con il ripiegarsi, a fronte di una sinistra egemonica comunista e rivoluzionaria, non su posizioni riformiste alternative, ma su posizioni conservatrici conflittuali ed antagoniste con ogni forma di sinistra. In Italia è scoppiato il fattore K, in quanto una sinistra alternativa non è sorta: negli altri paesi si è sviluppata un'efficace sinistra socialdemocrazia, in grado di correggere incisivamente il capitalismo, ma la mancanza di forza intrinseca è dimostrata dalla circostanza che la stessa è stata incisiva solo quando era forte il comunismo sovietico, la cui minaccia spingeva il capitalismo a fare concessioni riformiste in Occidente: caduta la minaccia comunista , è caduta anche la socialdemocrazia, priva quindi di forza politica autonoma. In Italia la socialdemocrazia non è attecchita neppure in presenza della minaccia comunista per la debolezza intrinseca ancora maggiore del riformismo. Il fattore K è dipeso non dalla forza facogitante del comunismo italiano rispetto al riformismo laico, ma dalla debolezza intrinseca di questi che ha fornito linfa al comunismo. studiobochicchio@legalebochicchio.it

Bisogna vigilare sulla ricostruzione di Domenico Scilipoti* SIAMO consapevoli del problema, non a caso siamo stati tra i primi a chiedere che in Abruzzo le procedure di affidamento lavori pubblici fossero effettuate con estremo rigore. “Era facilmente prevedibile che gli appalti post terremoto fossero un’occasione che la criminalità non poteva lasciarsi scappare. A distanza di qualche mese ed in prossimità del G8 appaiono le prime inchieste che svelano intrecci ed affari che vanno dalla ricostruzione tout court alla realizzazione di impianti termovalorizzazione. Si tratta di segnali inequivocabili che indicano come le preoccupazioni da noi avanzate non fossero materia da rotocalco, come qualcuno voleva far credere. Occorre un’intensificazione dei controlli ed un stretta nelle procedure eventualmente predisponendo organismi ad hoc che, in una situazione di assoluta emergenza, consentano di corroborare il lavoro della magistratura e degli organi di controllo già esistenti. *Parlamentare dell’Italia dei valori

Competizioni elettorali Alla fine tutti vincitori di Geatano De Filippo AI più, quando si approcceranno alle considerazioni che andremo a sviluppare, sembrerà che stiamo sciorinando una serie di banalità e di luoghi comuni. Pur consapevoli del rischio che stiamo correndo, riteniamo di doverci cimentare ugualmente nell'impresa, convinti che anche da argomenti banali si possano trarre degli utili spunti di crescita, sia a livello individuale che collettivo. Sono tanti anni che seguiamo la politica intesa non come elemento di conquista del potere, ma come mezzo capace di cogliere ed interpretare le esigenze sociali e deputato a porre in essere gli atti amministrativi o legislativi volti a soddisfarle. Da sempre seguiamo, altresì, la diffusione dei risultati delle varie competizioni elettorali, cercando di capire ed interpretare, con spirito critico ed asettico, il perché del voto e le motivazioni che hanno portato gli elettori a formularlo. E' per questo motivo che abbiamo ascoltato sempre e con grande interesse, le dichiarazioni dei vari esponenti politici che interpretavano e giustificavano i risultati elettorali. E' ovvio che ogni fatto lo si può vedere da mille angolazioni diverse e che in ogni circostanza si possa cogliere o esaltare l'aspetto che più ci piace e più ci fa comodo. Ciò non dovrebbe, però, mai far venir meno quell'obiettività e quell'onestà intellettuale che rende credibile, se non condivisibile, ogni considerazione. Potrà sembrare banale ma pochissime volte, in Italia, ho sentito un esponente politico che ha ammesso apertamente la sconfitta della sua parte. Anche nel caso di una sonora batosta, si parla sempre di una “sostanziale tenuta” cercando di correlare i risultati a parametri precedenti, magari molto remoti, che possano giustificare l'affermazione. In altri casi si parla di “risultato buono rispetto alle attese”. Quando si vuole spostare il baricentro dell'attenzione si fa riferimento ad una “mancata vittoria degli avversari” o per non ammettere il successo degli antagonisti si va alla ricerca di parametri impossibili o ci

si rifugia nella definizione di “risultato peggiore rispetto alle loro aspettative”. Come si può osservare l'arte e la fantasia italiane hanno il sopravvento anche in queste acrobazie interpretative e disquisitorie. Sarebbe molto più facile, molto più bello e si sarebbe molto più credibili se si dicesse con molta franchezza “abbiamo perso” e se si facesse poi un'analisi serena ed oggettiva della sconfitta. La vita è fatta di pochissime vittorie e di tante sconfitte. Il non ammetterle non cambia la realtà. Anzi siamo sempre stati convinti che le sconfitte, più delle vittorie, aiutano a crescere ed a formare l'essere umano ed il suo carattere. L'entusiasmo della vittoria, infatti, non ci induce ad un'analisi degli elementi che l'hanno determinata. Cosa certamente utile affinché in futuro si possa cercare di esaltarli per provocare nuove vittorie o quantomeno per minimizzare la portata delle future sconfitte. La sconfitta, al contrario, provoca necessariamente delle riflessioni. La sua analisi seria e salutare passa innanzitutto attraverso la ricerca e la disamina serene, critiche ed oggettive delle cause intrinseche ed estrinseche che l'hanno determinata. Si sostanzia anche nella ricerca di quei comportamenti sbagliati, di quelle iniziative inopportune e di tutti quei fatti negativi che si sono posti in essere e di quelli positivi che sono stati ignorati. Se, in definitiva, con una certa sufficienza, non si cercasse di sminuire le sconfitte o si evitasse di farle passare per non sconfitte o, peggio ancora, per vittorie, si eviterebbe di continuare a crogiolarsi in una sorta di limbo psicologico, che non dà compiuta consapevolezza della crisi ed inibisce, pertanto, la possibilità di superarla. Se dalle sconfitte, come da tutti i momenti negativi della vita, si traesse la forza e la volontà di ricominciare, per risalire la china e presentarsi preparati ad affrontare le avversità future con uno spirito temprato dalle contrarietà e corroborato dall'esperienza, si potrebbero evitare sconfitte future.

GENTILE Andrea Di Consoli, mi trovo nel carcere di Melfi dal 14 giugno scorso per scontare una pena andata, definitiva lo scorso 21 aprile, a tre anni di reclusione per violazione dell'articolo 416 bis. Già dal giorno del mio arrivo in questa struttura ho richiesto l'acquisto di alcuni quotidiani che ho ricevuto soltanto a distanza di ben 9 giorni in concomitanza con la pubblicazione della penultima puntata della sua inchiesta su Luca e Mariarosa. Tragedia, questa, che già conoscevo per aver seguito le inchieste di De Magistris e letto il libro di Carlo Vulpio “Roba nostra”. Che dire??!! Mi ero entusiasmato, allora, per il suo coraggio ed impegno profusi per la ricerca della verità di questa triste squallida e tragica vicenda. Mentre provo sconforto, oggi, per la chiusura dell'ultima puntata. Se mi consente, lei non si deve sentire solo e biasimare la sua gente a causa del silenzio riscontrato da parte loro in merito al grave delitto. Il fatto è che quello è un delitto di mafia e come tutti i delitti di mafia, i mandanti sono impunibili!!! Ecco, finalmente, non soltanto in Basilicata, ma in tante altre regioni e persino al governo dell'intero paese, la mafia ha vinto! Lei è nato a Zurigo, credo abbia poca familiarità con le mafie. O meglio, anche lei, crede, che le mafie siano rappresentate alle organizzazioni criminali originarie delle regioni meridionali: è grazie a questo colossale imbroglio che esse hanno conquistato il governo di tutte le istituzioni del nostro paese. Non c'è l'abbia con i suoi concittadini anzi, continui a scrivere, loro sono tutti dalla sua parte e attendono soltanto di essere liberati. Mi chiedo piuttosto, nella strage degli innocenti a mattanza indiscriminata che oramai da un quindicennio colpisce i signor nessuno con la grave accusa di appartenenza alla mafia, dove stanno i giornalisti liberi. E, se ce ne sono, perché in tutti questi anni non hanno mai denunciato l'abuso di potere? (o meglio l'abuso dei mafiosi al potere). Perdoni l'intrusione, con ammirazione e rispetto Lettera firmata

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Il premier primeggia in tutto di Tomangelo Cappelli* BERLUSCONI è primo ministro, è primo nei sondaggi, è primo nel cercare consensi, è primo ovunque e comunque, ma, preme sottolineare, non lo è stato nella predisposizione dello slogan che accompagna lo spot, presentato a Palazzo Chigi, qualche giorno fa, che vuol rilanciare nel mondo l'immagine dell'Italia “Scopri l'Italia, nascerà un grande amore”. E sì, perché proprio questi sono i concetti (nonché i termini) su cui è incentrato un programma di promozione turistica e valorizzazione del patrimonio culturale - improntato su una Weltanschauung, una visione del mondo, legata ad un NuovoUmanesimo che fonda le sue radici nelle radici più profonde dell'esistenza, nel convincimento che è proprio la Vita l'opera d'arte più grande che ognuno può realizzare - che la Regione Basilicata ha avviato già da qualche anno ed esplicitato in alcuni progetti che hanno avuto importanti riconoscimenti (tra l'altro sono ufficialmente inseriti nell'elenco on line “Oltre 100 storie di eccellenze nella Pubblica amministrazione” del sito del Ministero della Funzione Pubblica) e in particolar modo, nell'evento “AMORE/PHILOS Basilicata d'Amare: Più la scoprirai Più l'amerai”, tenuto a Matera nella primavera del 2009, che segna un nuovo modo di percepire l'arte come strumento di conoscenza esistenziale, coniugando tradizione e innovazione attraverso il sentimento universale dell'Amore. Ma qui, ovviamente, non si tratta di sottolineare o rivendicare primati, sarebbe davvero sterile e senza alcun senso, e infatti siamo ben lieti di ritrovare in un piano di comunicazione così importante, avviato direttamente dal governo nazionale, alcuni dei temi a noi cari e sui quali saremmo felici di dare un umile contributo. Quello a cui teniamo particolarmente è che questi temi siano riempiti di contenuti, concreti e operativi, per poter offrire all'Italia una vera occasione di crescita comune, perché, sembrerà paradossale, ma è proprio in un momento di crisi (dal latino crisis, cernere che significa discernere), difficile come l'attuale, che investe etica, estetica, economia, che è possibile, affrontare e risolvere problemi e disarmonie legate al male atavico dell'Italia: l'incapacità di realizzare l'unità effettiva del Belpaese. Infatti, nonostante i numerosi sforzi messi in campo, bisogna registrare un divario sempre crescente tra Sud e Nord, con un gap le cui conseguenze vanno a discapito dell'intera collettività nazionale evidenziando la necessità di creare un serio modello di crescita partendo, però, da un imprescindibile processo di sensibilizzazione culturale in grado di rinsaldare il senso di unitarietà dello stato e di rinforzare il legame tra l'Italia e gli Italiani. Perché se è vero che gli italiani sono orgogliosi della propria patria e vogliono sentirsi tutti figli d'Italia, per esserlo veramente hanno bisogno di riscoprire in maniera tangibile i grandi valori universali della loro storia, ben consapevoli che Italia è un nome che racchiude il senso della Bellezza e dell'Armonia, un nome che evoca nel mondo il piacere d'amare e di essere amati, un nome che suscita in tutti, un brivido d'emozione e risveglia il senso di stupore e meraviglia, Thaumazein.

Grazie alla Rivelli Addio a nonna Lucia e al “Quotidiano” Una vita piena d’amore Le fate ignoranti

EGREGIO Direttore, ancora una volta approfittiamo della sua grande disponibilità per chiederle un'ennesima cortesia, la pubblicazione di questa lettera dedicata alla signora Anna Rivelli che sul sito “noicittadinilucani” no manca mai di commentare le nostre lettere pubblicate sul “Quotidiano della Basilicata”. La capacità della signora Rivelli di cogliere il senso profondo di quello che vogliamo trasmettere attraverso le cose che scriviamo non può lasciarci indifferenti, la grande sensibilità che sicuramente le appartiene e le dà il potere di penetrare con grande delicatezza le nostre anime non può che rallegrarci e farci davvero credere, o quanto meno sperare, che un'altra umanità esiste. Gentile signora, siamo sempre più convinti che noi, insieme a lei, apparteniamo ad un mondo parallelo a quello in cui, nostro malgrado, ci ritroviamo a vivere. Un mondo fatto di persone che sono ancora in grado di sognare, di persone che riescono ancora a credere alle fate come agli angeli di persone che provano emozione nell'osservare il sorriso di un bambino, lo sbocciare di un fiore, l'alba del nuovo giorno. Noi vogliamo sperare insieme a lei, cara signora, che di là dall'ultimo tramonto vi sia un futuro migliore che sta per schiudere finalmente le sue porte, ma purtroppo la cronaca di questi giorni non fa altro che riportarci indietro nel tempo. Dobbiamo ancora una volta registrare la violenza gratuita usata nei confronti degli omosessuali: di certo non le è sfuggito il caso della ragazza di Napoli pestata a sangue da giovani di estrema destra, il tutto avvenuto nella centralissima piazza Bellini e senza che nessuno dei tanti presenti intervenisse. Prendiamo spunto da questo brutto evento per fare delle considerazioni sull'articolo apparso sull'ormai nostro “Quotidiano della Basilicata” a firma di Antonio Corrado a mò di intervista al pittore -scenografo

Ciò che ancora in pochi sanno, ma che potrebbe diventare fondamentale nel disegno di costruzione dell'identità nazionale, è che la vera origine del nome Italia è intimamente collegata a quello che, a buon ragione, può identificarsi come il Pater Patriae, ovvero ITALO, il leggendario re dell'Enotria, citato, anche da Aristotele e Virgilio. Ebbene si!!! La figura sacrale del padre, permetterebbe, finalmente, di ritrovare l'identità e le radici comuni e potrebbe costituire il perno intorno al quale avviare un processo unitario di Rinascenza Culturale proteso a : - trasformare il Patrimonio culturale in una fonte di ricchezza Etica Estetica Economica; - valorizzare arte, natura e soprattutto la Gente che, con la sua umanità, costituisce l' anima dell'Italia. Abbiamo la fortuna di vivere nella nazione più bella del mondo, e, si sa, che un soffio di bellezza può, più di mille parole, cambiare la vita. Ma affinché ciò avvenga bisogna, davvero coinvolgere tutti gli Italiani, farne i protagonisti del proprio tempo e gli artefici della pro-

di Nova Siri, Gaetano Dimatteo. Ringraziamo il signor Dimatteo per il sol fatto di portare alla nostra conoscenza un evento che ci era sconosciuto, e cioè quel raduno di omosessuali, antesignano dei più famosi “gaypride” dei giorni nostri, che si è svolto nel Metapontino nell'ormai lontano 1985, ma non possiamo esimerci dal dissentire su alcune espressioni da lui usate. Non bastano i messaggi di serenità per dare conforto ai tanti ragazzi omosessuali che vivono nei nostri paesi, ci vogliono azioni mirate a far crescere in ognuno di noi una coscienza civile. Noi crediamo fortemente, e lo chiediamo ancora una volta da queste pagine, che ci voglia un intervento serio della politica, anche e soprattutto a livello locale. A noi non basta che qualche politico nostrano, ancorché famoso, abbia partecipato (in incognita) a campaggi gay e sostenga “l'orgoglio omosessuale nel segreto del proprio animo” noi vorremmo riconoscere “ quel politico” nelle “sue azioni di governo”, e ad oggi a noi non risulta nulla di tutto questo. E, cosa non a poco, il signor Dimatteo dimentica che il mondo omosessuale non è rappresentato solo da artisti a cui notoriamente viene perdonata qualsiasi tipo di “stranezza”. Esiste l'omosessuale-impiegato, l'omosessuale-operaia, l'omosessuale-professionista, l'omosessuale-studente, l'omosessuale-tipo costretto a nascondersi dietro lo pseudonimo di “Fate ignoranti” per poter continuare a lavorare e studiare in pace, nonostante viva la propria omosessualità con grande serenità. Gentilissima signora Rivelli, il nostro pensiero va a Lei, oltre che al nostro Direttore che tanto spazio ci dà, e alle persone che come lei sanno leggere oltre le parole scritte su di un foglio di giornale. Chissà, può darsi che i nostri occhi prima o poi incroceranno i suoi e, chissà, potrebbero riconoscersi! Con infinita stima.

pria vita, rendendoli consapevoli che la vera forza dello stile di vita italiano - che i saggi di tutti i tempi definiscono l'aspirazione suprema dell'esistenza - è proprio la Felicità e la Gioia di vivere. I sogni a volte si avverano, specialmente, se a sorreggerli c'è la passione e l'entusiasmo, la genialità e la creatività degli Italiani - e tra questi vorremmo citare simbolicamente Daklen Difato il più giovane dei grandi talenti lucani, un bambino prodigio di 9 anni, virtuoso pianista, 1° Ambasciatore di AMORE/PHILOS che ha tra i suoi massimi desideri quello di far conoscere nel mondo i Valori e le Bellezze della sua Terra. Gli italiani hanno forza e determinazione da vendere e sono consapevoli di aver ricevuto in dono un patrimonio culturale dal valore incommensurabile: un'eredità unica perché rappresenta un'eredità di Vita, Felicità e Amore che potrà essere utilizzat al meglio solo se gli Italiani, tutti, ritroveranno la loro identità. *Ideatore e coordinatore di AMORE/PHILOS Basilicata d'Amare Più la scoprirai più l' amerai

ADDIO nonna Lucia! Il tuo volto mi ricorda molto quello di mia madre. Era nata anche lei nello stesso anno tuo, a fine Ottocento e ti ha preceduta nel transito nel lontano 1977. Tu hai ricevuto da grazia superiore il dono della felice longevità, trascorrendo il secolo maggiorato di trecidi anni, nell'umile silenzio dello splendido borgo delle “Dolomiti” lucane. Soltanto oggi posso accostare il volto di mamma, col tuo permesso, al tuo così ben riportato unanimemente dalla stampa memore del meraviglioso traguardo da te raggiunto. Grazie per avermelo riproposto visivamente e fatto ancora quasi carezzare come ai tempi della sua presenza corporale. Dalla panca dei tuoi ricordo ordinati e sedimentati, che provo a ricreare in mente, in dimensione di struggente nostalgia fuoriesce l'ora della tua levata mattutina, quella cioè del canto del gallo all'alba. Mi fai rivivere una cocente, cangiante interazione di natura ed habitat contadino proprio delle contrade di Basilicata. Quanti misteri, quante maliose risonanze interiori in quel primo risveglio alle prime luci dell'orizzonte lontano! Arrivano a me con un dolce tocco di chi ti sveglia con garbo, non per sorprenderti, bensì per diradare tutte quelle ombre della notte scura avvolgimenti l'inquieto sonno dei mortali affidato talora a paure e timori, pensieri e preoccupazioni, attese vane o inutili vigilie. In quel verso virtuoso e sempre uguale del valoroso vigile pennuto stanno scritte parole misteriose variamente articolate nel suo gagliardo della “voce” secondo le consegne della vita. Rinuncio volentieri alle mie e provo ad avvicinarmi all'amabile tua persona per leggere le tue ed in certo qual modo interpretarle. Non mi è facile. Chi sa quale ricchezza di mente e di cuore esse racchiudono. Dall'insieme vorrei estrapolarne una sola, che immagino ti sia stata sempre vicino durante l'intera tua benedetta esistenza terrena: amore. Non quello pacchiano o formale gestito

ed esercitato da vuoto spontaneismo verbale di provincia solitaria, fatto di convenienze ed opportunità calendariali ricorrenti, ma quello degli affetti intimi e nascosti, più vissuti che manifestati, più ricchi che risparmiati, più coltivati che ostentati. E mi chiedo: sveglia canterina, perché? Non certo per correre nel trambusto degli adempimenti giornalieri fatti di calcoli numerati e risposte compensate ad esigenze di contratto o dipendenze salariali di contratto pubblico-privato garantito da puntuali rivendicazioni sindacali. Amore che non ha conosciuto scioperi, agitazioni di piazza, sostegni di simboli e bandiere, echi di urli e slogan, rumori di marce e percorsi anonimi intruppati. Niente di tutto questo agitarsi strumentale o non che sia. Niente che avesse sapore di organizzazione populista, niente di artatamente aggregativi per tessere la tela infinita di società nelle vesti di Penelope in attesa di Ulisse per sfuggire ai proci, in procinto di chi sa quale domani avveniristico nebuloso senza fine. Il tuo era amore giornaliero condotto con fedeltà, nel silenzio, nella compostezza dei sentimenti. Senza i fischi dei cortei, senza tromba o megafono; carico di bontà, umanità. Pazienza distante da odio sociale delle categorie contrapposte. Amore pronto all'aiuto reciproco, soprattutto generoso. Nel parlare, nel giudicare, nel trattare, nel corrispondere; riposto nel segreto della coscienza limpida, nella pace dei campi, nel verde della natura che ha saziato il tuo sguardo ed ispirato i lunghi giorni del tempo contadino. E la vita ti ha ripagato al centuplo, nutrendo di armonia gli anni e colorando di azzurro i sogni della speranza nella tranquillità del benessere fisico prima, più che quello fittizio ricavato da affanni o dal miraggio di un domani fuori di sé e non perseguito nella propria vita, in se stessi, anno per anno, ora per ora… Grazie nonna Lucia. Ricordati di noi da lassù dove continui lo stato di beatitudine. Aldo Viviano

Il trauma psicologico della politica italiana di sinistra Antonio Galizia NON è solo un pensiero, ma un fatto che travolge la cultura non approfondita della sinistra italiana, quando si lascia boicottare da sentimenti deteriori, per irose polemiche nate da faccendieri di bassa lega. Ho letto l’articolo di Giuseppe Morabito e mi son sentito rinfrancato per la sua esposizione obiettiva dei fatti, però legati alla metafora di non esporsi alle citazioni obiettive dei personaggi. D’altra parte li conosciamo tutti, anche quelli che per carità di patria cercano di nasconderli difendendoli a spada tratta. I violenti attacchi contro Berlusconi da chi non presenta ragioni di farlo, perché di piccola taglia e di insulse trovate e mi riferisco a quegli agganci indecorosi che in una linciante scalata facevano voti, non solo sperandola la sua uscita di scena, sono cadute con la stessa miserabile limitazione con cui erano state mosse. E’ necessario che questo giornale sia più obiettivo nel suo decoro e nella sua non facinorosità persecutoria da parte di interessati di regime di sinistra, per esaltare la verità, sciupando soltanto le facezie dei crapuloni. Sul frontespizio di un calendario inviatomi a gennaio da il Giornale c’è scritto, l’ho notato stamattina mentre ero seduto alla poltrona di lavoro e l’avevo di fronte, questa dicitura: il giornale più completo della Basilicata. Tengo a siffatto orgoglio, ma è necessario dissentire anche certe dottrine retrogradi e infamanti. Sulla prima pagina de il Giornale di Milano si legge: tregua al gossip e ci sono le foto di due persone antitetiche, oneste nella moralità e nella politica, ognuno la sua: La Russa e Chiamparino. Non commento, Li stimo. In seconda e terza pagina sempre dello stesso quotidiano: La figura di Ber-

lusconi, tranquilla: il governissimo? Tutte balle. Siamo i più stabili in occidente. Si convincano i languenti detrattori e il nostro giornale abbia il coraggio di mostrarle quelle parole che non sono di un pezzente della politica ma di uno che la crea e l’applica disinvoltamente. E il Presidente della Camera, su cui qualcuno della sinistra scialbo nel pensiero come nella persona riapparso dopo tanto silenzio, aveva nutrito qualche speranza di troppo. Fini : il ribaltone? sogno della sinistra. Gli italiani si fidano di Berlusconi. Anche Repubblica ha cambiato tono e ipocritamente casacca. Stamattina ha preferito dar ragione a Berlusconi. Questi, alcuni salienti, per dire, degli artefatti illogici creati dai detentori di brutture organizzate nella sinistra. Qualche altro, sul nostro giornale di oggi scrive su Berlusconi: aspirazioni vicine al tramonto e manifesta con malcelata scostata la speranza di veder disarcionato il Cavaliere. Sono illusioni di ingenui che probabilmente nella loro vita hanno sentito sempre il vacillare dei loro pensieri ed hanno preferito quelli meno irruenti per plasmare la loro fantasia. Finché parleranno i “notari” della malafede, anche la cultura del divenire rimarrà meschina. Non sono vere le voci che parlano di un Governo che non fa nulla. Anzi, di fronte ai mali ereditati, si capisce che questi provvisori meditabondi sono sempre in malafede o sono vittime della loro cultura meschina e retrograda per restare convinti che così pensando, il loro intervento faccia bersaglio. La vergogna della pusillanimità rimane. La chiarezza rimane l’ultimo trofeo per tutti, ma bisogna sapersela conquistare. Così sia. antoniogalizia@libero.it

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Mercoledì 1 luglio 2009


Italia / Mondo

Mercoledì 1 luglio 2009

L’indice nazionale si attesta a +0,5%. Nell’ Ue è prossima allo zero

Inizia Campobasso, chiude Bolzano

Inflazione in calo in Italia è la più bassa registrata dal ’68

Saldi, oggi si parte Ogni famiglia spenderà 240 euro

di TITO GIABARRI ROMA – L'inflazione continua a scendere e in Italia tocca i minimi degli ultimi 41 anni. L’indice nazionale dei prezzi al consumo a giugno è arrivato a segnare un +0,5% annuo (dal +0,9% di maggio), il livello più basso da settembre 1968, quando si attestò al +0,4%. Addirittura negativa, per la prima volta, la dinamica invece registrata nella zona euro, dove il tasso annuale ha segnato il -0,1%. Le stime provvisorie diffuse dall’Istat e dall’Eurostat confermano il perdurare del progressivo raffreddamento dei prezzi, che nel caso dei 16 Paesi dell’area euro arrivano a segnare un calo, seppure lieve, rispetto a giugno di un anno fa. Allora in Italia il tasso di inflazione si attestava al +3,8%, preludendo il picco di crescita del 4,1% segnato a luglio e ad agosto 2008, sulla scia dell’impennata dei prezzi energetici e delle materie prime alimentari. Di questo passo, ossia se si dovesse continuare a registrare l'ultimo livello di giugno, l’inflazione acquisita per il 2009 risulterebbe pari al +0,7%, secondo l’Istat. Per i prossimi mesi di luglio e agosto, intanto, il rientro dovrebbe ulteriormente intensificarsi portandone i valori vicino allo zero, secondo le analisi indicate dall’Isae e dall’Ufficio studi Confcommercio. La risalita dovrebbe poi riprendere dopo l’estate. Il rallentamento è sostenuto soprattutto dal

calo dei prezzi dei beni (passati dall’incremento dello 0,1% di maggio alla contrazione dello 0,4% di giugno, nel confronto annuo) e dalla decelerazione del tasso di crescita per i servizi (passati dal +1,9% al +1,7%, sempre rispetto a un anno fa). In termini congiunturali (+0,1% la variazione dell’indice), tra le varie voci, il prezzo del pane risulta stabile, la pasta in calo dello 0,5%. Al contrario, spinte al rialzo arrivano dai carburanti: la benzina verde è aumentata in un mese del 6,4% e il gasolio del 2,2%, sempre su maggio. Per i trasporti, invece, quelli ferroviari hanno registrato un incremento dell’1,4%, i marittimi del 5,8%, rispetto a maggio; il trasporto aereo, al contrario, ha segnato un calo del 4,6% su maggio (-18,9% annuo). «Il peggio della crisi è passato», ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, commentando i dati sull'inflazione. Mentre il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha sottolineato «la congiuntura molto negativa», ma allo stesso tempo ha ribadito l’apprezzamento per le misure varate dal governo nel dl anti-crisi per imprese e lavoratori. Imprese che «non mollano», ha evidenziato Confesercenti. Per i consumatori, invece, l’inflazione si attesta ancora a livelli alti. Per il Codacons «si potrà cantare vittoria solo quando diventerà finalmente negativa e i prezzi cominceranno effettivamente a calare», con-

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IL CASO

siderato che, spiega, i beni di prima necessità comunque peseranno con «una stangata media di 300 euro a famiglia quest’anno». L’Adoc parla di un risultato «stretta conseguenza di un calo della domanda», mentre Adusbef e Federconsumatori sostengono che «per far riprendere i consumi non è sufficiente non parlare di crisi, nè lodare la bassa inflazione termometro di cattiva congiuntura: occorre un taglio dei listini e un paniere differenziato sui redditi». Scendono ancora le tariffe di luce e gas. E i consumatori italiani, grazie al terzo calo consecutivo da inizio 2009, si trovano in tasca già 210 euro in più rispetto allo scorso anno. Da oggi scatta infatti l’aggiornamento trimestrale delle tariffe da parte dell’Autorità dell’Energia, che porteranno, spiega l’Authority, a «un’ulteriore riduzione delle condizioni economiche di riferimento: energia elettrica -1% e gas 7,7%, con un calo medio totale ponderato di circa il 5,7%». La spesa su base annua della famiglia tipo, spiega l’Autorità in una nota, si riduce così ulteriormente di circa 5 euro per l'energia elettrica e di 80 euro per il gas naturale, con un risparmio complessivo ulteriore di 85 euro su base annua solo per il mese di luglio.

Da oggi calano anche luce e gas

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Le famiglie non riescono ad accedere ai finanziamenti bancari

Tassi ai minimi, ma il credito è anemico ROMA – La Banca centrale europea ha portato i tassi ai minimi storici e si appresta a tenerli fermi per un bel pò. Ma la crescita del credito a famiglie e imprese in Eurolandia non è mai stata così anemica. Secondo i dati diffusi ieri dalla Bce, che al consiglio direttivo di giovedì si appresta a mantenere i tassi all’attuale 1%, i prestiti al settore privato in Eurolandia sono aumentati a maggio di appena l’1,8% su base an-

nua, segnando l'incremento più contenuto almeno dal 1991, data d’inizio delle serie storiche disponibili. Rispetto ad aprile l’incremento è di appena lo 0,2%, una brusca frenata rispetto ad un mese in cui i prestiti ai privati erano cresciuti del 2,3%. Una situazione figlia della crisi creditizia e della recessione di Eurolandia, che sta spingendo le aziende europee a tagliare i propri investimenti, e quindi il proprio fabbisogno di prestiti

per finanziarli. Allo stesso tempo le banche, colpite dalla crisi nella loro capacità di valutare il rischio, stanno dando una stretta al rubinetto del credito. E ciò accade proprio quando la Bce ha portato i tassi di riferimento ai minimi storici, fra misure straordinarie e senza precedenti tese a fornire agli istituti di credito la liquidità necessaria perchè questi possano finanziare una ripresa che, ancora, non si vede.

A Mirafiori nuova cassa integrazione

Dati indesiderati

Fiat, Termini Imerese bloccata. Non si ferma la protesta dei lavoratori

Tokyo, sale la spesa Disoccupati in aumento

TORINO – A Termini Imerese non si ferma la protesta contro il piano di riconversione dello stabilimento Fiat, annunciato a partire dal 2012, mentre a Torino arriva l'annuncio di un nuovo massiccio ricorso alla cassa integrazione per i colletti bianchi di Mirafiori. Oggi i sindacati saranno al Lingotto per definire il calendario di incontri sui settori, come concordato a Palazzo Chigi. Questa volta in Sicilia si sono fermati i 400 lavoratori dell’indotto, preoccupati per le ripercussioni che avrebbe il cambiamento di mission della fabbrica Fiat. La protesta ha bloccato gli impianti alla ex Ergom, alla Lear Corporation e alla Bienne Sud, impedendo la consegna dei componenti per l'assemblaggio della Lancia Ypsilon. La Fiat ha disposto il fermo degli impianti di montaggio e verniciatura, mentre hanno lavorato regolarmente gli operai della lastratura. Il Movimento per le Autonomie del presidente della Sicilia, Raffaele Lombardo, chiede l’inter-

vento del premier perchè si trovi in tempi brevi una soluzione «che garantisca il mantenimento della produzione industriale, la continuità operativa dell’azienda e la salvaguardia dei posti di lavoro». La casa torinese ha annunciato nuova cassa integrazione agli Enti Centrali di Mirafiori: tutti i 4.400 dipendenti, la maggior parte impiegati, si fermeranno la settimana dal 24 al 30 agosto e tutti i venerdì dei mesi di settembre, ottobre e novembre. Per 345 sono previste 13 settimane consecutive, dal 24 agosto al 22 novembre. Domani mattina Fim, Fiom, Uilm e Fismic saranno al Lingotto per definire con la Fiat il calendario di incontri sui settori, e per iniziare il confronto sul premio di risultato (a luglio dovrebbe essere pagata la prima tranche). «Bisogna preparare gli incontri al tavolo con il governo – dice Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic – per la definizione di un piano industriale che sia concordato tra le parti».

TOKYO – I consumi riprendono fiato, ma il Giappone è in piena emergenza disoccupazione, salita ai massimi da settembre 2003. La spesa delle famiglie ha segnato un rialzo dello 0,3% a maggio, a 285.530 yen (circa 2.115 euro), accompagnata da salari in aumento dell’1,4%, a 426.123 yen (poco più di 3.150 euro). Una sorpresa inattesa quanto desiderata da 18 mesi, visto che la spesa delle famiglie è un dato importante per determinare i consumi privati che pesano per il 55-60% del Pil nipponico: la Borsa di Tokyo ha apprezzato allungando il passo con un rialzo dell’1,79%, sufficiente per chiudere il miglior trimestre (aprile-giugno) dal 1995, grazie al guadagno del 23%. La parte negativa della tornata di indicatori macroeconomici della giornata è giunta sul fronte del lavoro: i disoccupati sono saliti a maggio al 5,2% (5% ad aprile), con un aumento di 770mila unità su base annua, a quota 3,47 milioni.

ROMA - Da oggi, 1 luglio, parte ufficialmente la stagione dei saldi. Si comincia oggi da Campobasso che quest'anno farà da apripista alle vendite nei negozi a prezzi scontati. Domani sarà la volta di Napoli e poi, da sabato, toccherà a Roma, Milano, Torino, Bari, Bologna, Palermo, Venezia e via via a tutte le principali città italiane. A chiudere la lista sarà invece Bolzano dove il via è in programma solo il 15 luglio. Grande attesa c'è per l'«esperimento» di Trento

dove, grazie ad una recente legge Provinciale, per la prima volta i saldi estivi partono con le nuove regole di liberalizzazione con periodi stabiliti dagli stessi commercianti. Stando alle stime dell'Ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà, in media, per l'acquisto di articoli in saldo, poco più di 240 euro per un valore complessivo di circa 3,6 miliardi di euro (il 12% circa del fatturato totale annuo del settore abbigliamento).

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16 Economia


24 ore in Basilicata

Potenza - Battipaglia I lavori sulla linea partono oggi e continueranno fino al 31 agosto

Ferrovia chiusa per due mesi Ventuno convogli sono stati cancellati ma arrivano i pullman sostitutivi POTENZA - Da oggi e per i prossimi due mesi i lucani dovranno dire addio alla linea ferroviaria Battipaglia Potenza. Come piÚ volte annunciato nei giorni scorsi, infatti, dal 1° luglio al 31 agosto, la tratta sarà interessata da una serie di lavori per consentire a Rfi, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Ferrovie dello Stato), di eseguire una serie di lavori di potenziamento infrastrutturale. Gli interventi riguarderanno nello specifico il rinnovo dei binari nelle gallerie di Romagnano e Bella-Muro. I convogli, sia quelli regionali sia quelli a lunga percorrenza, saranno pertanto sostituiti da una serie di pullman. Per i passeggeri, però, non cambia soltanto il mezzo di trasporto, cambiano anche gli orari dei pullman, che arriveranno e partiranno nei piazzali antistanti le stazioni, e, come fa sapere la stessa Trenitalia, i tempi di percorrenza potranno variare in relazione al traffico stradale. In sostanza che cosa succede? Vengono cancellati cinque convogli a lunga percorrenza (ES 9360, ES 9380, ES 9363, IC 676, IC 675 ossia i collegamenti Roma - Taranto e Taranto - Roma) e sedici treni Regionali. Trenitalia però ha assicurato che garantirà tutti i collegamenti tra Battipaglia e Potenza appunto con servizi di autobus sostitutivi. Sempre sulla Battipaglia Potenza il treno R 3497 in partenza da Battipaglia alle 17.59 e in arrivo a Eboli alle 18.04 ritarderà la partenza alle ore 18.04 con arrivo ad Eboli ore 18.09 in coincidenza con treno regionale 2431 proveniente da Napoli e in arrivo a Battipaglia ore 18. Informazioni dettagliate sono disponibili sull'orario ufficiale in vigore dal 14 giugno 2009 , nelle stazioni, nelle biglietterie, negli uffici informazioni e assistenza

clienti e sul sito web ferroviedellostato.it. Stando a quanto riportato da Trenitalia la situazione tornerĂ alla normalitĂ a partire dal 1° settembre quando verranno ripristinati sia i convogli regionali sia gli Eurostar e gli Intercity. I lavori, seppur indicati come ÂŤnecessariÂť nei giorni scorsi dall’assessore regionale Infrastrutture e MobilitĂ , Innocenzo Loguercio, che ha sottolineato la scelta del periodo estivo come momento utile per intervenire riducendo i disagi di pendolari e studenti, hanno però raccolto diverse voci di disappunto. L’ultima, espressa ieri, quella dell’ex senatore Dc, Saverio D’Amelio, che in una nota ha sottolineato ÂŤSi dice che l’interruzione è dovuta alla esigenza di effettuare i lavori sulla tratta Battipaglia -Potenza ma, visto che si tratta di lavori non imprevisti e quindi non urgenti, perchĂŠ mai interrompere il servizio dei treni durante i mesi estivi? Bel modo di difendere il turismo lucanoÂť. Manuela Boggia

Incidente in galleria sulla corsia di sorpasso tra Lauria e Laino Borgo

Autoarticolato perde il rimorchio sulla A3 LAURIA - Momenti di tensione ieri pomeriggio lungo l’autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria. Nel tratto compreso tra Lauria e Laino Borgo, quello in prossimitĂ dei lavori per il secondo macrolotto, all’interno della galleria Fossino un autoarticolato ha perso il rimorchio. L’incidente, di cui ancora non sono chiare le cause, è avvenuto sulla corsia di sorpasso della galleria, lunga circa 2 chilometri. L’incidente non ha provocato, per fortuna, nĂŠ morti e nĂŠ feriti, ma solo rallentamenti sul traffico con una lunga coda di auto (nella foto a lato). Gli operatori delle forze dell’ordine e dell’Anas giunti sul posto hanno poi provveduto a rimuovere il rimorchio e a far scorrere le auto ÂŤsenza eccessivi problemi e in tempi rapidiÂť.

Tutti i nuovi orari sulla tratta, andata e ritorno

La tratta Potenza-Battipaglia

ECCO come cambieranno, a partire da questa mattina, gli orari dei treni, nella tratta Potenza e Battipaglia, andata e ritorno, a causa della chiusura della linea ferroviaria. Il treno regionale delle 5 e 20 sarĂ sostituito dal servizio su gomma, con partenza invariata ma arrivo posticipato di 12 minuti a Battipaglia (arrivo alle 7 e 2 minuti e non piĂš alle 6 e 50). Quello delle 6 e 8 minuti è sostituito da bus che parte da Potenza alle 6 e 10 e arriva nella cittĂ campana alle 7 e 44. Non c’è piĂš invece l’Eurostar delle 8 e 11, mentre rimangono invariate le corse su gomme delle 8 e 50 e delle 11. Il regionale delle 12 e 17 lascia il posto al bus delle 12 e 20 che arriva a Battipaglia alle 13 e 30, ma che prevede un cambio a Eboli. Parte alle 14 e 10 il bus che sostituisce il regionale delle 14 e 06, con arrivo a Battipaglia alle 15 e 37. Invariati i due bus delle 14 e 25, con arrivo a Battipaglia, uno alle 15 e 44 e l’altro alle 16 e 10. Buco fino alle 18. Non ci sono piĂš, infatti, l’Intercity delle 15 e 59 e il regionale delle 17 e 17. I collegamenti riprendono nel pomeriggio alle 18 con il servizio sostitutivo su gomme che arriva a Battipaglia delle 19 e 27. Il regio-

nale delle 18 e 43 è sostituito dal bus delle 18 e 50 che arriva nella cittĂ campana alle 20 e 17. Rimane invariato il bus delle 20 e 30 che arriva a Battipaglia alle 21 e 57. Per quanto riguarda il ritorno, non c’è piĂš il regionale delle 5 e 45, mentre rimangono inalterate le corse su bus delle 6 e 30 e delle 7 e 50. La prima arriva a Potenza alle 7 e 49. Mentre la seconda arriva nel capoluogo lucano alle 9 e 15, con cambio a Eboli. Non c’è piĂš l’intercity delle 9 e 43, mentre è stata inserita una corsa su gomma che parte da Battipaglia alle 10 per arrivare a Potenza alle 11 e 20, che sostituisce il regionale delle 9 e 54. Confermato il bus delle 12 e 01. Nel pomeriggio, il regionale delle 14 e 19 è stato sostituito con il servizio sostitutivo delle 14 e 30 che arriva nel capoluogo lucano alle 16. Parte alle 16 e 15 il bus che sostituisce il regionale della stessa ora, con arrivo alle 18 e 16. Non cambia neanche l’orario del servizio sostitutivo delle 16 e 47. Il regionale delle 17 e 35 viene sostituito con bus delle 17 e 40, con arrivo alle 19 e 15. C’è poi l’aggiunta di un bus delle 17 e 59, con arrivo alle 19 e 20. Mentre salta l’eurostar delle 18 e 37. Confermate le due corse su bus delle 19 e 10 e delle 21 e 40.

L’operazione trasparenza di Brunetta colpisce le società partecipate dalla P.A. POTENZA - Nell’ambito dell’Operazione Trasparenza avviata dal ministro Renato Brunetta, il sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione (www.innovazionepa.it ) ha pubblicato ieri l’elenco dei consorzi e delle società a totale o parziale partecipazione da parte delle Amministrazioni pubbliche, cosÏ come previsto dall’articolo 1, commi dal 587 al 591, della legge Finanziaria 2007. La banca dati contiene le informazioni riguardanti la misura della partecipazione, la durata dell’impegno, l’onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l’anno 2009 sul bilancio dell’amministrazione, il numero dei rappresentanti dell’amministrazione negli organi di governo nonchÊ il trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spet-

tante. Complessivamente si tratta di 1.785 consorzi e 3.356 societĂ partecipati dalle Pubbliche amministrazioni con 19.870 rappresentanti negli organi di governo . Nel 2008 i consorzi erano 2.291, le societĂ partecipate 4.461 e i rappresentanti negli organi di governo 23.410. Nel caso di mancata o incompleta comunicazione dei dati, il comma 588 della Legge Finanziaria 2007 vieta “l’erogazione di somme a qualsivoglia titolo da parte dell’amministrazione interessata a favore del consorzio o della societĂ , o a favore dei propri rappresentanti negli organi di governo degli stessiâ€?. Inoltre il comma 589 prevede che “una cifra pari alle spese da ciascuna amministrazione sostenuta nell’anno venga detratta dai fondi a qualsiasi titolo

trasferiti a quella amministrazione dallo Stato nel medesimo annoâ€?. I dati pubblicati fanno riferimento a due tipologie di elenchi differenti. Il primo elenco, suddiviso per regioni, comprende la denominazione dell’amministrazione che partecipa al consorzio o societĂ , i relativi oneri finanziari in euro gravanti sull’anno 2009 e la percentuale di partecipazione. La suddivisione per regioni è relativa alle pubbliche amministrazioni che partecipano ai consorzi e societĂ e non alla localizzazione dei consorzi. Quindi gli stessi consorzi possono comparire in regioni differenti poichĂŠ sono partecipati da amministrazioni localizzate in regioni diverse. Il secondo elenco comprende il numero dei rappresentanti, suddivisi per ruolo, nell'organo di governo dei consorzi o societĂ e il loro compenso

Il ministro Brunetta

annuo lordo in euro. Per quanto riguarda la Basilicata sono un centinaio le società e i consorzi partecipati dalle pubbliche amministrazioni e riportate nell’elenco. Tra le partecipazioni piÚ consistenti quella del comune di Castelgrande nella società Acquedotto Lucano per un onere complessivo di 17.136.178 euro; quello del comune di Matera sempre in Acquedotto Lucano per 1.091.733; quello del comune di Potenza nell’Azienda Comunale di Tutela Ambientale per un onere complessivo di 10.168.415 euro.

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MercoledĂŹ 1 luglio 2009


MercoledĂŹ 1 luglio 2009

San Carlo a misura di donna Con il Crob, premiato lo scorso anno, diventano due le strutture lucane d’eccellenza POTENZA - Nel 2008 il Crob di Rionero se ne era aggiudicati due, quest’anno il San Carlo di Potenza ne conquista uno entrando di diritto tra gli ospedali italiani “a misura di donnaâ€?. Sono i “bollini rosaâ€?, ossia i riconoscimenti dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna che da tre anni a questa parte vengono assegnati attraverso un programma speciale di segnalazione degli ospedali basato sul loro livello di “women friendshipâ€?, cioè sul loro grado di attenzione specifica nei confronti delle donne ricoverate. Alle strutture ospedaliere che possiedono i requisiti identificati dall’Osservatorio sono stati assegnati, ieri a Roma, uno o piĂš bollini rosa che attestano il loro impegno nei confronti delle malattie femminili. Con questa iniziativa la Commissione incaricata della valutazione, presieduta da Laura Pellegrini, direttore generale dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, ha voluto premiare le strutture che giĂ possiedono caratteristiche a misura di donna e incentivare le altre ad adeguarsi nel tempo ai parametri definiti dall’Osservatorio. NovantatrĂŠ le strutture che quest’anno si sono aggiudicate il prestigioso riconoscimento (su 103 candidate) e che si aggiungono alle 96 premiate nel bando 2008 e alle 44 del 2007 per un totale di oltre 230 ospedali “in rosaâ€? sull’intero territorio nazionale. Nello specifico, sono stati assegnati 3 bollini a 27 strutture, 2 a 38 e 1 bollino a 28. Il Nord è ancora la realtĂ geografica piĂš rappresentata con il 52% delle candidature, ma il Sud è in recupero con il suo 25%. Con il bollino rosa di quest’anno al San Carlo diventano dunque due le strutture regionali che possono vantare il riconoscimento. La presenza di unitĂ operative (da 1 a 3) che curano patologie femminili specifiche; l’applicazione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) con particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni e l’

A Potenza la presentazione del progetto

La sanitĂ lucana si mette in rete per operatori e cittadini Un momento del convegno (f. Mattiacci)

L’ospedale San Carlo di Potenza. In alto il simbolo del Bollino Rosa

accreditamento e la certificazione per i requisiti alberghieri e strutturali, i criteri utilizzati per l’assegnazione dei bollini. Ma se i criteri generali per il riconoscimento sono chiari e ben definiti per quanto riguarda il San Carlo è risultato particolarmente meritorio l'impegno profuso dal dottor Sergio Schettini, primario di Ostetricia e Ginecologia, e dall'intera struttura per il successo della campagna di vaccinazione contro il papilloma virus, che ha visto in un solo giorno piĂš di 300 giovani donne riceverne la somministrazione in ospedale. ÂŤSiamo alla terza edizione del progetto Ospedaledonna ha spiegato ieri Francesca Merzagora, presidente di O.N.D.A, nel corso della premiazione alla Camera dei Deputati – una iniziativa che mette al centro le esigenze delle donne con l’obiettivo di identificare nel panorama sa-

nitario italiano gli ospedali a loro piĂš vicini. Le donne, infatti, rappresentano la principale utenza dei servizi sanitari. Ma quando si ammalano devono fare i conti con ospedali ben poco “a misura di donnaâ€?, in cui le peculiari esigenze femminili non sono considerate o forse non sono conosciute. Negli Stati Uniti, esistono gli women’s hospitals, centri organizzati per le diversitĂ di genere. Anche in Italia non si può ignorare la situazione. E a distanza di tre anni dalla prima edizione del progetto - continua Francesca Merzagora – è possibile affermare che qualcosa si è mosso. I risultati parlano da sĂŠ, con oltre 230 ospedali in rosa presenti sul territorio nazionale. In questa terza edizione, inoltre, si sono svelate eccellenze anche nei centri piĂš piccoli e in provincia fino alle strutture italiane all’estero. L’ospedale per le donne an-

DisabilitĂ e strutture regionali Pagliuca chiede un’ispezione POTENZA - ÂŤLa disabilità è oggi intesa come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole e molte strutture pubbliche, ancora oggi, per la presenza di barriere architettoniche, presentano ostacoli fisici di disagio per la mobilitĂ per coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacitĂ motoria ridotta o impedita in forma temporanea o permanente, impedendone la comoda e sicura 0,1,67(52 '(//( ,1)5$67587785( ( '(, 75$63257, 35299(',725$72 ,17(55(*,21$/( $//( 23(5( 38%%/,&+( 3(5 /$ 38*/,$ ( /$ %$6,/,&$7$ 6HGH &RRUGLDQWD GL 327(1=$ & VR *DULEDOGL 6L UHQGH QRWR FKH VXOOD * 8 5 , GHO VRQR VWDWL SXEEOLFDWL L ULVXOWDWL GHOOD SURFHGXUD DSHUWD HVSHULWD LQ GDWD SHU O DS SDOWR GHL ODYRUL GL FRPSOHWDPHQWR GHOOD VWUDGD GL FROOHJDPHQWR GHO O DUHD LQGXVWULDOH GL %DUDJLDQR 6FDOR 3= FRQ O DELWDWR GL 0XUR / 3= 2SHUH GL YLDELOLWj VHFRQGDULD &DYDOFDYLD LQ ORFDOLWj 3RQWH *LDFFLD 3RWHQ]D Ou *,8 ,/ ',5,*(17( 'RWW ,QJ $QWRQLR %UXQR =$*$5,$

utilizzazione di spazi, attrezzature, componenti e, soprattutto servizi. Questo quanto affermato dal presidente del gruppo consiliare di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca. A vent’anni dalla prima legge in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, anche al fine di conoscere l’attuale situazione delle strutture regionali presenti sul territorio lucano, il consigliere Pagliuca ha presentato una interrogazione al presidente della Giunta regionale mirata a conoscere quali azioni concrete il Governo regionale intenda portare avanti a tutela di una categoria cosÏ svantaggiata quale quella dei disabili. E’ inconcepibile che ancora oggi, a distanza di vent’anni dall’approvazione della Legge 13 – ha detto Pagliuca - la prima norma approvata dal Parlamento Italiano in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, i risultati siano quelli noti a tutti, con non pochi problemi per una categoria che vede la propria situazione non piÚ come malattia, disordine o disturbo, ma co-

me la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo ed i fattori personali e ambientali che rappresentano il contesto in cui viveÂť. ÂŤSe andiamo poi a considerare quanto previsto dalla Legge numero 118 del 1971, all’articolo 27 - ha continuato Pagliuca - la stessa recita, tra l’altro, che “in nessun luogo aperto al pubblico può essere vietato l’accesso ai disabiliâ€?. E’ per queste ragioni e in difesa di questi fondamentali diritti delle persone ha concluso l’esponente del Pdl – che sarebbe opportuno avviare una indagine conoscitiva sulla reale situazione della totalitĂ delle strutture regionale, con la predisposizione della rimozione delle barriere architettoniche, laddove fossero presentiÂť. Nell’ottica della valorizzare del lavoro svolto dalle strutture sanitarie regionali, il consigliere Pagliuca, ha inteso plaudire ai 40 anni di attivitĂ dell’Aias di Melfi, augurandosi che ÂŤsempre maggiore attenzione possa essere riservata all’opera di quanti lavorano nel sociale e a difesa dei diritti delle persone piĂš svantaggiateÂť.

che in Italia è un traguardo raggiungibileÂť. Plauso all’ospedale potentino è arrivato dal consigliere regionale del gruppo misto - Popolari uniti, Luigi Scaglione, che ha sottolineato ÂŤIl prestigioso riconoscimento è, dunque, la prima conferma di una inversione di tendenza nelle azioni messe in campo dalla direzione generale, da quella sanitaria e da tutto il personale medico e paramedico nei confronti delle donne e delle patologie mediche che la interessano. Una ulteriore testimonianza – ha precisato Scaglione - del cambio di tendenza di molte strutture sanitarie, e tra queste il San Carlo, voluto dal dipartimento regionale alla SanitĂ e che dimostrano di aver immaginato e messo in pratica una forte attenzione verso la loro salute, con una visione globale e non individualeÂť. m.boggia@luedi.it

POTENZA – Il progetto “Lucania Medici in Reteâ€?, che ha tra gli obiettivi ÂŤl'informatizzazione degli operatori della sanitĂ lucana per sviluppare modelli di condivisione e scambio di informazioni ed incrementare il dialogo tra gli attori sociosanitariÂť, è stato presentato ieri all’ospedale San Carlo di Potenza. La presentazione è avvenuta nell’ambito di una una giornata di studi alla quale hanno partecipato medici e ricercatori della regione. L’iniziativa, che è stata promossa dall’Istituto di tecnologie biomediche e dal Consiglio nazionale delle ricerche per conto della Regione Basilicata, prevede la creazione di ÂŤun linguaggio comune tra gli operatori sanitari, per il trasferimento di dati e la creazione di archiviÂť e per rendere possibile la consultazione ÂŤin tempo reale delle informazioni utili all’assisten-

za del paziente. Il progetto prevede in sostanza l'aggiornamento dei dati attraverso quattro componenti che sono: la cartella clinica elettronica, la gestione dell’assistenza domiciliare, la piattaforma dei punti salute ed il teleconsulto, nonchÊ lo scambio di documenti elettronici clinici. Si tratta – ha messo in evidenza l’assessore regionale alla Sanità , Antonio Potenza – di una scommessa che tornerà utile al cittadino. Sarà possibile ottenere un quadro clinico in tempo reale e senza il passaggio di carte da un medico all’altro. Questo progetto – ha detto il dirigente del Consiglio nazionale delle ricerche, Fabrizio Ricci – ha una grande valenza. Sarà un’infrastruttura di collegamento fra strutture sanitarie e medici che potrebbe essere operativa entro un anno.

Distretti della salute Ecco il documento sull’organizzazione POTENZA - ÂŤIl processo di riforma del Sistema sanitario regionale procede spedito. L’ultimo tassello, in ordine di tempo, riguarda il documento che approva l’organizzazione del Macrolivello Territoriale e la strutturazione dei Distretti della Salute, architrave della nuova formula sanitaria elaborata con il Piano integrato della salute e dei servizi alla persona, le cui linee guida sono state recentemente approvate dalla Giunta RegionaleÂť spiega la Regione in una nota. L’assessore alla Salute, Antonio Potenza, ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto dal coordinatore di Piano, Giuseppe Montagano, dal Dipartimento Salute, Sicurezza e SolidarietĂ Sociale, dall’Agenas, con la collaborazione di Maria Pia Bellentani e di Antonella D’Adamo, dalle Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, dalle Direzioni sanitarie e dai professional expertises ÂŤche, in maniera coordinata, stanno contribuendo a trasformare in pratiche organizzative concrete gli indirizzi di programmazioneÂť. ÂŤLa piattaforma concettuale che sottende alla riorganizzazione del sistema dei servizi territoriali è orientata alla costruzione di un Distretto “forteâ€? (Distretto della salute), capace di assumere su di sĂŠ le funzioni di produzione e di tutela/committenza, quale snodo strategico dell’integrazione sociosanitariaÂť. Con queste parole, l’assessore Potenza, ha commentato l’ulteriore passo in avanti, in direzione della piena attuazione della riforma del Sistema Sanitario regionale, attuato con l’elaborazione del documento sul “Distretto della saluteâ€?, ora al va-

glio della Giunta. L'obiettivo della continuitĂ dell'assistenza e dell'integrazione tra ospedale e territorio passa dalla riconfigurazione del Servizio Sanitario Regionale e dal suo sviluppo secondo un modello a rete, che sinergizza la rete ospedaliera regionale alle reti infra e interaziendali. Per tale ragione, prosegue l’assessore, il distretto sociosanitario si qualifica come imprescindibile strumento organizzativo in cui avviene la “presa in caricoâ€? dei bisogni del cittadino, che migliora i livelli dell’offerta sanitaria e i percorsi di cura ed assistenza per la collettivitĂ . Il Distretto si definisce come un ambito territoriale, una macro-organizzazione complessa, un luogo di governo della domanda, di garanzia dei Lea sociosanitari e di presa in carico dei bisogni complessivi, in particolare rispetto alle fragilitĂ e ai soggetti non autosufficienti. Il lavoro da svolgere è ancora lungo ma tutte le difficoltĂ vengono superate agevolmente grazie alla partecipazione attiva, ai vari livelli organizzativi, degli operatori del settore sanitario e socio-sanitario. L’articolazione distrettuale, permetterĂ di gestire, le attivitĂ sanitarie e socio-sanitarie con le attivitĂ assistenziali, il governo dei servizi territoriali, le soluzioni organizzative, la continuitĂ del percorso diagnostico terapeutico e assistenziale in un ottica di massima integrazione. Su queste basi sta prendendo forma un ambizioso patto per la salute con i cittadini lucani che potranno contare su una offerta di servizi sanitari e su un’organizzazione sanitaria, efficiente, sostenibile e al passo con i loro bisogniÂť.

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18 24 Ore in Basilicata L’ospedale si aggiudica il bollino rosa dell’Onda per l’impegno verso le malattie femminili


Assostampa Basilicata, Cgil, Csil e Uil reclamano interventi normativi a sostegno del settore

«Editoria, serve la legge lucana» E iniziative a favore degli uffici stampa nella pubblica amministrazione POTENZA - Una legge regionale di sistema a sostegno dell’editoria regionale e iniziative per sostenere gli uffici stampa nella pubblica amministrazione. A chiederlo congiuntamente sono l’Associazione regionale della Stampa e le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil. Il tema è stato al centro di un incontro al quale hanno partecipato il presidente dell'Associazione della Stampa di Basilicata, Serafino Paternoster, i due vicepresidenti, Angelo Oliveto e Pierantonio Lutrelli, Nino Falotico, segretario regionale della Cisl, Michele Delicio, segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro, segretario provinciale della Uil e Nicola Allegretti della segreteria regionale Cgil. Nel corso del confronto si è approfondito il tema della crisi economica che sta investendo anche il sistema editoriale lucano e quello relativo alla tutela dei diritti dei lavoratori. In particolare dopo aver sottolineato l'importanza dell'incontro, sono stati ricordati i numerosi e frequenti momenti di collaborazione fra la Fnsi e Cgil, Cisl e Uil, a partire dalla recente intesa sull'applicazione della legge 150 relativa agli uffici stampa nella pubblica amministrazione e dai numerosi reciproci sostegni nelle battaglie per la difesa dei diritti dei lavoratori. Subito dopo aver analizzato la criticità della situazione a livello nazionale, il dibattito si è soffermato sui principali mezzi di informazione locali, evidenziando i punti di forza ed i punti di debolezza del sistema editoriale lucano non mancando di evidenziare preoccupazione sulle prospettive dell'informazione

locale. «E' vero che rappresentiamo, rispetto ai numeri di Cgil, Cisl e Uil, un esiguo numero di lavoratori. Tuttavia – ha detto il presidente di Assostampa - riteniamo che il sistema dell'informazione lucana vada difeso nella sua globalità perché quando un giornale o una tv chiude si spegne la voce di moltissimi cittadini, si indebolisce il pluralismo dell'informazione e si fa un grosso passo indietro nella tenuta del sistema sociale». Nel corso dell'incontro Paternoster ha reso noto che l'Assostampa, d'intesa con l'Ordine dei Giornalisti della Basilicata, ha inviato un mese fa una richiesta di incontro alla Regione Basilicata, in particolare, ai presidenti di Giunta e Consiglio, alla quale non è seguita ancora alcuna risposta, per cominciare a discutere di una legge regionale di sistema dell'editoria lucana, così come esiste in molte altre regioni italiane. «Una legge che sia in grado di ridurre i fattori di debolezza - si legge nella nota congiunta - attraverso, solo per fare qualche esempio: un sostegno alla distribuzione dei giornali; un programma di abbonamenti per la lettura dei giornali nelle scuole, nei luoghi di aggregazione sociale, negli ospedali e nelle carceri; un sostegno all'innovazione tecnologica». I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno ampiamente condiviso la necessità di una legge di sistema dell'editoria lucana a difesa dei lavoratori e del diritto dei cittadini a essere informati. E si sono impegnati ad affiancare l'Assostampa in questa battaglia. In particolare, Nino Falotico, ha sottolineato la necessità di coinvolgere, in questo

Alla Regione un appello per un tavolo

percorso, anche la parte datoriale con una sua rappresentanza, la Fieg o Confindustria; trovare la condivisione di tutti i gruppi consiliari regionali; legare le forme di sostegno alla regolarità dei contratti nei giornali. Sulla stessa lunghezza d'onda Michele Delicio che si è soffermato sulla necessità di combattere il lavoro nero nel mondo dell'informazione, difficile da scovare perché spesso nascosto nei meandri delle collaborazioni occasionali. Nicola Allegretti, della Cgil, ha rimarcato la necessità di essere accanto ai lavoratori, giornalisti e personale tecnico e amministrativo che lavora nelle redazioni, soprattutto in questo grave momento di difficoltà. E per questa ragione occorre al più presto costruire uno strumento specifico di sostegno. Al termine dell'incontro Cgil, Cisl e Uil hanno assicurato il loro impegno in questa difficile battaglia. Nei prossimi giorni le tre organizzazioni sindacali chiederanno un nuovo incontro alla Regione per discutere sulla ipotesi di una legge regionale sull'editoria insieme all'Assostampa lucana. Inoltre, hanno condiviso la battaglia che il sindacato dei giornalisti lucani sta conducendo per la modifica del bando di gara per giornalisti pubblicato dalla Provincia di Potenza e riservato esclusivamente ai laureati in Scienze della Comunicazione. E si sono impegnati a essere al fianco dell'Assostampa per convincere i Comuni lucani a dotarsi di giornalisti per i loro uffici stampa. Nelle prossime settimane Assostampa, Cgil, Cisl e Uil torneranno a incontrarsi per individuare nuove azioni comuni a difesa dei lavoratori e a difesa del diritto dei cittadini a essere informati.

Il presidente dell'Associazione della Stampa di Basilicata, Serafino Paternoster

BREVI

ECONOMIA & CRISI Il rilancio visto dai commercialisti POTENZA – I temi del convegno su “I commercialisti a sostegno delle imprese in crisi, un approccio glocale”, che si svolgerà venerdì a Maratea, sono stati illustrati ieri mattina a Potenza dai dirigenti dell’organismo di categoria. «I commercialisti – ha detto il segretario dell’ordine, Luigi Vergari – possono svolgere una nuova funzione per uscire dalla crisi. Possono, cioè, agire da certificatori, individuando le aziende meritevoli di sostegno dalla pubblica amministrazione e attestando il merito creditizio per le imprese che chiedono liquidità alle banche». Il presidente dell’ordine, Filiberto Bastanzio, ha sottolineato che «l'ordine può rivendicare questo ruolo, poiché soggetto di diritto pubblico». Altra finalità del convegno – ha concluso il presidente – sarà quella di «dare la giusta riconoscibilità ad un ordine che in Basilicata rappresenta più di mille professionisti».

Alla firma il protocollo tra Basilicata e il comune alle porte di Sidney

E’ intesa con Canada Bay POTENZA - Verrà firmato questo pomeriggio, presso la sede del Consiglio regionale della Basilicata, alle ore 17, il protocollo di accordo tra la città di Canada Bay, comune alle porte di Sidney, in Australia, ed il Consiglio regionale della Basilicata. All’evento parteciperanno il consigliere comunale di Canada Bay, Tony Fasanella originario di San Fele che accompagnerà il sindaco, Angelo Tsirekas, e il presidente della Federazione dei lucani di Australia, Joe Di Giacomo. Gli onori di casa saranno fatti dal presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi, e dal presidente della Commissione regionale dei lucani all’estero, Pietro Simonetti. La città di Canada Bay, nella quale vive una folta rappresentanza di lucani originari di San Fele, diviene così un importante partner del Consiglio regionale della Basilicata per quanto concerne gli accordi di cooperazione, amicizia e scambi, nell’ambito di un processo teso, anche, a mettere in contatto i gruppi di italo-australiani. La cooperazione e lo scambio di esperienze, informazione e progetti tra le parti costituisco l’oggetto del protocollo di intesa e riguardano: lo sviluppo della informazione e della comunicazione riferita agli scambi commer-

Una veduta di Sidney

Progetto di contatto tra italo australiani

ciali, al turismo, alla cultura e allo sport, lo scambio di informazioni e progetti finalizzati a migliorare le capacità professionali incluse le scuole, la crescita e la promozione delle opportunità per ciascuna delle parti di sviluppare il proprio potenziale per incrementare i rapporti tra le due comunità. Domani a San Fele, alle ore 10 si svolgerà la cerimonia di scopertura della targa in onore di Donato Di Giacomo, primo presidente della Federazione dei lucani di Australia.

Nato nel paese lucano, partì per l’Australia negli anni cinquanta, riuscendo a conquistare un ruolo da protagonista nel Paese di adozione, mettendo a disposizione dei suoi corregionali la sua intelligenza e la sua straordinaria capacità di uomo sensibile e animato da un profondo amore per la Basilicata e la sua cultura. Donato Di Giacomo è scomparso nel marzo 2006, ma vivo resta il ricordo del suo operato, continuando ad essere esempio di forza e di coraggio.

“ECONOMIA DELLA CULTURA”

De Ruggieri alla guida IL Comitato scientifico della rivista “Economia della Cultura” ha segnalato al Comitato di redazione il nome di Raffaello De Ruggieri quale nuovo direttore responsabile della rivista. A renderlo noto è la Fondazione Zétema. «La scelta – riferisce la Fondazione Zétema - ha voluto premiare la qualità, la progettualità e la concretezza dell’azione culturale espressa da oltre vent’anni da Raffaello de Ruggieri nell’opera di socializzazione della cultura, di sensibilizzazione delle comunità locali ai valori identitari del proprio territorio e nella valorizzazione e gestione economica del patrimonio culturale. Un pragmatismo operativo che non ha mai ignorato i valori della scientificità». «E’un incarico che mi responsabilizza ulteriormente – afferma De Ruggieri - nell’impegno culturale per coniugare positivamente i valori della cultura e della economia, sino a qualche tempo fa ritenuti inconciliabili perché antinomici».

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24 Ore in Basilicata 19

Mercoledì 1 luglio 2009


Mercoledì 1 luglio 2009

A Rionero il direttivo Fismic discute del rinnovo del contratto nazionale di lavoro

«Abbiamo aderito dopo aver conosciuto i dati» RIONERO IN VULTURE - Il Direttivo della Fismic che si è riunito ieri al Centro Sociale Sacco di Rionero, ha discusso della Piattaforma per il rinnovo del Contratto 2010 – 2012. Nel merito la Fismic ritiene che le nuove regole contrattuali, così come dettagliate dall’istituto Isae preposto a misurare il nuovo tasso di inflazione su base europea, siano sufficienti a fugare le nostre perplessità dell’accordo politico quadro dello scorso 22 gennaio tra Cisl-Uil-Ugl, Confindustria e Governo, e del successivo accordo tecnico del 15 aprile, in merito alla capacità delle nuove regole contrattuali di mantenere il potere di acquisto delle retribuzioni attraverso la contrattazione. «Infatti l’Isae - si legge in una nota del sindacato - ha prodotto e consegnato alle parti uno studio che consente di tutelare e garantisce le retribuzioni nei futuri contratti; lo studio dimostra che se si fosse applicato l’indice Ipca al posto dell’inflazione programmata dal Governo nel dpf, negli ultimi dieci anni; le retribuzioni dei lavoratori sarebbero state meglio difese dall’erosione inflattiva, si sarebbero potuti concludere i negoziati senza centinaia di ore di sciope-

ro ed inoltre sarebbe stato più facile per i lavoratori delle aziende piccole e medie negoziare accordi integrativi di secondo livello. La differenza tra la nostra e le altre Organizzazioni sindacali - continua la nota sindacale - è che noi abbiamo aderito all’accordo del 15 aprile dopo avere conosciuto i dati mentre gli altri hanno firmato a scatola chiusa, sulla fiducia. Ricordiamo che questi dati si sono conosciuti solo dopo il convegno che l’Isae ha realizzato il 27 maggio e che l’accordo è stato da noi firmato con Confindustria solo l’11 giugno, dopo altre due settimane di approfondimenti al nostro interno e, soprattutto, con la controparte datoriale. La Fismic ha da sempre affermato che avrebbe sottoscritto la Piattaforma contrattuale sulla base di regole condivise, oggi, e solo oggi, siamo in grado di giudicare con tranquillità che le nuove regole non produrranno svantaggi per le retribuzioni dei lavoratori; ieri questo non era scientificamente possibile. Infine la Fismic ritiene necessario assumere tutte le iniziative necessarie nei confronti delle maggiori centrali sindacali confederali affinché venga posta

all’ordine del giorno del movimento sindacale italiano, parallelamente alla stagione dei contratti, una grande rivendicazione nei confronti del governo a difesa del reddito dei pensionati, di quello dei lavoratori dipendenti, prevedendo consistenti sgravi fiscali. Analogamente tale iniziativa dovrà prevedere la tutela dei giovani precari rimasti senza posto di lavoro, attraverso l’introduzione di un welfare generale. Continuiamo a ritenere che senza questa iniziativa i risultati contrattuali continueranno a non essere soddisfacenti per migliorare le condizioni retributive e di vita dei lavoratori dipendenti italiani, dei pensionati e dei giovani precari. Tale iniziativa unitaria di tutto il sindacato si rende ancora più necessaria vista la manovra anti crisi che sta mettendo in campo il governo che prevede ancora sgravi fiscali per le imprese e nessun intervento fiscale a favore dei lavoratori e dei pensionati. A conclusione dei lavori, l’attivo della Fismic Basilicata ha approvato la Piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro».

POPOLARE DEL MEZZOGIORNO Mutui sospesi per lavoratori in difficoltà POTENZA - La grave crisi che ha investito tutto il paese e in particolar modo le regioni meridionali sta manifestando pesanti conseguenze anche sulle famiglie. Per poter offrire un aiuto concreto Banca Popolare del Mezzogiorno ha deciso di sospendere il pagamento delle rate del mutuo fino ad un periodo massimo di 12 mesi, in caso di perdita del posto di lavoro dipendente o in presenza di cassa integrazione speciale da parte dell'intestatario del mutuo o di uno dei cointestatari, cercando di alleviare in questo modo lo stato di disagio economico. La sospensione della rata può essere richiesta per tutti i mutui ipotecari stipulati da privati. Le rate saranno posticipate al termine del periodo di ammortamento originariamente previsto. «Dodici mesi di respiro - ha affermato il direttore generale della Banca Popolare del Mezzogiorno Giampiero Maruggi - per aiutare le famiglie a superare questo momento difficile. La decisione va nella direzione di un aiuto concreto alle famiglie che si trovano in difficoltà nell'ambito di una crisi rilevante». Per potere beneficiare dell'intervento coloro che sono interessati all'iniziativa potranno richiedere ulteriori chiarimenti presso una delle 115 filiali della Banca Popolare del Mezzogiorno.

La Regione presenta un piano da 4 milioni di euro per contrastare le fiamme estive

Parte la lotta agli incendi Tra i punti principali in programma: nuovi aerei, presidi e più volontari MATERA - L'antincendio come priorità. Diciassette milioni di euro per la difesa del territorio. Considerato che la Basilicata per un terzo della sua estensione è composta da patrimonio ambientale, la Regione Basilicata ha previsto, in tutto, quasi 17 milioni di euro per l'antincendio. La presentazione del piano annuale antincendio, che fa parte di un piano triennale d'interventi e finanziamenti, è avvenuta ieri presso la sede materana della Regione Basilicata di via Annibale di Francia. All'appuntamento hanno preso parte l'assessore regionale all'Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico e l'assessore alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità, Innocenzo Loguercio. Durante i lavori è intervenuto anche il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, a testimoniare la vicinanza sul tema fra istituzioni. Si devono fare i conti, comunque, con risorse nazionali che per le azioni previste mancano. «Innanzitutto – ha affermato fra le altre cose Loguercio – per il sistema di operazioni sono stati stanziati oltre 4 milioni e 200 mila euro. Per fare fronte – ha spiegato l'assessore – a una serie di interventi che per esempio prevedono l'impiego, come in Puglia, di quattro aerei per lo spegnimento degli incendi e tre velivoli leggeri». Una novità, questa come nuova è l'idea di far aumentare i presidi temporanei dei Vigili del Fuoco, che da tre in tutta la regione diventano sei. «Fra le cose più importanti – ha affermato invece Santochirico – è utile oltre che ringraziare i dipartimenti, ricordare che abbiamo dovuto dare risorse anche a Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato che non ne avevano a sufficienza e che – ha continuato Vincenzo Santochirico – l'antincendio prevede l'impiego di quasi tremila persone fra personale qualificato e volontari».

«Quest’anno – ha aggiunto Santochirico – è stata sottoscritta una convenzione fra Regione Basilicata, Regione Puglia e Dipartimento di protezione civile nazionale che garantirà la disponibilità di due coppie di Fire – boss (aerei antincendio) dal 15 giugno al 15 settembre 2009». Per l’attività di spegnimento sono a disposizione 448 unità appositamente formate di cui 360 nel Potentinto e 88 nel Materano. Ciascuna unità è stata fornita di equipaggiamento completo. Quest’anno ogni ente delegato dovrà garantire un presidio principale composto di 12 unità, suddivise in tre squadre squadre e ognuna composta da quattro unità su tre turni. Perché, va appunto aggiunto, siamo di fronte a un impiego nelle emergenze che sarà in pratica l'unione tra tecnici e associazioni. Sono una trentina, infatti, le realtà sociali del volontariato impegnate insieme a Vigili del Fuoco e Corpo Forestale, con in più un centinaio di lavoratrici e lavoratori che svolgono il progetto Vie Blu, operai del settore forestazione e Guardie Ecologiche. L’attività di avvistamen-

All’evento anche De Filippo

Assisi celebra l’olio italiano Il tavolo dei relatori. A destra Santochirico e Loguercio

to sarà svolta dalle guardie ecologiche (120 unità), mentre le 29 associazioni di volontariato si occuperanno, oltre che dell’avvistamento, anche della prima fase di intervento sugli incendi. Dunque, alla fine, «gli oltre 4 milioni di euro vanno sommati a 10,5 di parte delle risorse destinate alla forestazione e circa 2 da Vie Blu, per un totale di quasi 17 milioni d'euro». Come già da collaudi, nei casi di bisogno s'opererà con telerilevamenti e sistemi satellitari per monitorare le zone. Il periodo va

da luglio a settembre, ma già da giugno si sta operando. L'incontro fondamentale per arginare il grave problema che annualmente s'abbatte sulla Basilicata, è quello fra Regione Basilicata e Protezione Civile. La sinergia dovrebbe, se tutto va bene, soccorrere il patrimonio ambientale e cercare di dare risposte in termini di prevenzione del danno. Come è noto, soprattutto nel periodo estivo, i roghi dolosi e non continuano a essere uno dei principali nemici da fronteggiare. Nunzio Festa

Corso per traduttori culturali Pubblicato il bando per le iscrizioni POTENZA - È stato pubblicato il bando per le iscrizioni a Passaggi, percorso di formazione per “traduttori” culturali a cura di Dario Pinton. L’obiettivo del corso è quello di formare operatori in grado di divulgare e comunicare l’arte contemporanea, di trovare “navigatori, esploratori, ricercatori”, che sappiano mediare un dialogo tra le culture differenti, i vari linguaggi dell’arte contemporanea e quello della cognizione. Passaggi rientra nella sezione L’occhio e lo sguardo del progetto Arte in Transito. Paesaggio Urbano e Arte contemporanea, ideato e Curato dall’Associazione Basilicata 1799, finanziato dalla Regione Basilicata, attuato insieme al Ministero dei Beni Culturali, Dario Pinton è consulente della collezione Peggy Guggenheim di Venezia e della didattica di importanti musei, docente al Doppio Master di II livello in “Management dei Beni e delle Attività Culturali”, presso l’Universi-

tà di Cà Foscari di Venezia. Il corso, completamente gratuito, è rivolto a 15 giovani di cui 10 della Basilicata, laureati in Lingue Straniere, Lettere Moderne, Laurea Triennale e Specialistica in Conservazione dei Beni Culturali, Scienza della Comunicazione. I temi riguardano i “passaggi” dalla scultura all’ installazione, dal quadro all’ambiente, del rapporto tra spazio e luogo, del guardare, del camminare e del raccontare. L’articolazione del corso prevede una serie di incontri – lezione per un totale di 40 ore e si svolgerà dall’11 al 16 luglio 2009 presso Ecosfera spa, sede di Potenza . La parte teorica del corso – lezioni con proiezioni di diapositive – sarà affiancata da esercizi pratici di narrazione; gli incontri si svolgeranno in aula che nei siti scelti per le istallazioni degli artisti protagonisti della sezione Arte in Transito, a cura di Incontri Internazionali d’Arte di Roma. Il bando scade il 7 luglio.

ASSISI – Una delegazione dell’Esecutivo Nazionale della Confederazione Produttori Agricoli guidata dal presidente, Franco Verrascina, prenderà parte, oggi ad Assisi, alle celebrazioni per l’entrata in vigore del Regolamento Europeo che obbliga a indicare, per gli oli vergini ed extravergini, l’origine delle olive in etichetta. Tra le istituzioni partecipanti anche il presidente della Regione, Vito De Filippo. «Ci uniamo in modo particolarmente sentito all’iniziativa promossa dal Ministro Zaia, perchè riteniamo che siamo davvero davanti ad un momento particolarmente importante per l'olivicoltura e l’agricoltura italiana in genere – ha detto Verrascina. Il Regolamento rappresenterà un importante strumento di concorrenzialità sui mercati per l’olivicoltura nazionale e garantirà i consumatori con un’informazione che abbiamo sempre ritenuto fondamentale e che continuiamo a rivendicare a gran voce per la commer-

cializzazione dell’intera produzione agroalimentare», ha spiegato Verrascina. «Vogliamo che la misura che prevede l’obbligo in etichetta di una precisa informazione sull'origine venga estesa all’intera produzione agroalimentare – ha aggiunto il presidente della Copagri – tanto per il valore aggiunto che la stessa rappresenterebbe in termini di competitività commerciale, quanto per la funzione deterrente nei confronti del dannoso impatto economico che nasce da una deviata percezione del consumatore in presenza di scandali o presunti tali che troppo spesso non hanno alcun legame con l’agricoltura e l’agroalimentare. Per intenderci – ha detto ancora Verrascina - un’obbligatoria e diffusa informazione sulla provenienza dei prodotti suinicoli avrebbe spazzato via anche quel minimo di diffidenza affacciatasi e a quanto pare, per fortuna, annullata, determinatasi al consumo in seguito al propagarsi della nuova influenza».

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Mercoledì 1 luglio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

In via Santa Caterina si trova un po’ di tutto: dalle reti dei materassi alle gomme delle autovetture

Una discarica a cielo aperto Dall’Acta fanno sapere che la rimozione di simili rifiuti spetta al Comune GOMME, water, reti per materassi, lavatrici, scatoloni. Una vera e propria discarica a cielo aperto, quella ai piedi di via Santa Caterina, la strada perpendicolare a corso Cavour, attraverso la quale si raggiungono via dei Mille e contrada Baragiano. Già da tempo c'è chi usa la zona, tra le poche in città a conservare spazi verdi, come raccoglitore di rifiuti. Arrivano continue segnalazioni all'Unità direzione ambiente del comune e all'Acta (Azienda comunale tutela ambientale). L'ultima, ieri mattina da parte di un abitante di contrada Baragiano che ha segnalato all'Ufficio tecnico dell'Acta una situazione davvero incresciosa. Cassonetti della spazzatura stracolmi, buste dell'immondizia sparse nella parte antistante gli stessi cassonetti e rifiuti di ogni genere. Tra questi, anche pneumatici. Afferma il presidente dell'Acta di Potenza, Federico Mazzaro: «Per particolari tipi di rifiuti, come gli pneumatici, interviene l'amministrazione comunale attraverso gli uffici per l'ambiente. Molte volte, la rimozione è stata affidata a noi, ma in realtà non rientra nelle nostre competenze perché potrebbe esserci materiale pericoloso, come amianto, gomme o altro. Si tratta, infatti, di una operazione di bonifica. Situazioni del genere, dunque, dovrebbero essere segnalate ai vigili urbani e all'unità direzione ambientale del comune. É questo, poi, che a sua volta ci autorizza alla rimozione anche se, ripeto, non di nostra competenza».

La denuncia dell’Organizzazione lucana ambientalista

«Vogliono mettere le mani sull’inceneritore del capoluogo»

L’inceneritore di San Luca Branca (foto Andrea Mattiacci)

La discarica a cielo aperto di via santa Caterina

(foto Andrea Mattiacci)

Afferma l'architetto Grano, dell'unità direzione ambiente del comune di Potenza: «Il problema , innanzitutto, non è né del Comune né dell'Acta, ma degli incivili, dei vigliacchi, che abbandonano i rifiuti in questo modo, violando le regole previste. La questione, quindi, è in primo luogo di ordine pubblico. È facile prendersela con il comune. Ogni giorno arrivano centinaia di segnalazioni, soprattutto per il rilascio di copertoni e roba si-

mile. Per i rifiuti così detti “ingombranti”, il cittadino ha il dovere di versarli a ditte specializzate impegnate nella raccolta, come nel caso degli pneumatici, o portarli direttamente alla piattaforma ecologica sita in Via del Seminario Maggiore. Nel primo caso, il servizio è a pagamento. Forse è questo che spinge questa gente ad abbandonare i rifiuti per strada». «Fatta questa premessa continua - l'ufficio tecnico

dell'Acta effettua, ciclicamente, una volta al mese, una procedura di pulizia che include anche questo tipo di rifiuti. Quindi, ci vuole del tempo prima della rimozione. Non si può pensare di fare la segnalazione e il giorno stesso vedere sparire gli pneumatici da sotto casa». Intanto, sia il Comune che l'Acta, preso atto della situazione, si impegnano a correre ai ripari. Il resto, spetta alla cittadinanza. Anna Martino

IN base ad una proposta della Giunta Comunale di Potenza -fatta durante la scorsa legislatura ed oggi nuovamente portata in Commissione Affari Istituzionali - si pensa di trasformare l'Acta (Azienda comunale di tutela ambientale) in una Spa (Società per szioni). La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) Coordinamento apartitico territoriale di associazioni, comitati, movimenti e cittadini - paventa come dietro questa “privatizzazione”, motivata da non chiari obiettivi di gestione economica, vi siano in realtà gli interessi di grandi imprese interessate a gestire il ciclo dei rifiuti in Basilicata. Non è, infatti, un mistero che il gruppo multinazionale francese Veolia, proprietario di pacchetti azionari in altre società operanti in Basilicata nel settore dello smaltimento dei rifiuti, sia già proprietario del vecchio inceneritore cittadino di contrada San Luca Branca, oggi fermo per problemi ambientali. Veolia è intenzionata a rimetterlo in funzione trasformandolo in "termovalorizzatore". Grazie a lauti contributi statali la Veolia non fa mistero di entrare così nella

gestione dei rifiuti a Potenza e candidarsi anche alla gestione integrata delle reti acquedottistiche, così come ha già fatto in altre regioni italiane. L'Acta, che cambierebbe denominazione in "Azienda per la cura e la tutela ambientale Spa", rappresenterebbe in quest'ottica un'occasione ghiotta, il "cavallo di Troia" per condizionare - così come già fa il termovalizzatore gestito dalla multinazionale italofrancese Edf/Fenice Spa a nord della Basilicata - la politica dei rifiuti nella provincia di Potenza. La Ola invita, pertanto, il sindaco Vito Santarsiero a ritirare senza indugio il provvedimento dalla Commissione ed adoperarsi, invece, per un rilancio dell'Acta nella sua attuale forma giuridica pubblica di municipalizzata, affidando ad essa l'obiettivo di innalzare le percentuali di raccolta differenziata, la conseguente riduzione del conferimento in discarica ed attuare, infine, la raccolta dell'umido. La Ola esorta il sindaco Santarsiero e la città capoluogo a dare l'esempio affinchè traini un processo virtuoso sulla gestione dei rifiuti capace non solo di rispettare l'ambiente e la salute dei cittadini, ma anche le loro tasche.

POLITICA IN PILLOLE

La lista “Per Potenza” gruppo autonomo al Comune I CONSIGLIERI comunali eletti nella lista “Per Potenza - con Santarsiero”, costituiranno un gruppo autonomo in Comune. Questa la decisione che è emersa al termine di una riunione acui hanno partecipato tutti i candidati. «La pluralità di opinioni - si legge in in una nota congiunta di Alessandro Singetta, Mario Albano, Luciano De Rosa, Antonio Smaldone e Teodosio Ciriello modi di agire, idee ed esperienze, non può che essere un patrimonio al servizio del centro-sinistra e della città di Potenza». Insomma gli esponenti politici «per rafforzare il ruolo propositivo già emer-

so in campagna elettorale» al termine della riunione Singetta, Albano, De Rosa, Smaldone e Ciriello hanno deciso «di costituire un coordinamento che chiederà al Sindaco Santarsiero di partecipare alle trattive per la formazione della nuova Giunta». Una richiesta, quella avanzata al neo rieletto sindaco Vito Santarsiero, «nel totale rispetto dell'ampio consenso elettorale conseguito». Tutto questo per far sì che «la lista "Per Potenza" possa», con il tempo «diventare anche un laboratorio di idee e di progetti in grado di interpretare e dare voce alle tante istanze che non trovano adeguata rappresentanza nei partiti tradizionali».

Giunta provinciale «Noi Verdi fatti fuori» «DOPO aver contribuito alla vittoria, noi dei Verdi siamo fuori dalla giunta Lacorazza». Così Mario Nicola Di Dio, responsabile cittadino del partito del “Sole che ride” «Nei primi giorni di luglio - si legge in una nota - Lacorazza, eletto dall'intera coalizione di centrosinistra, formerà la giunta provinciale». Gli assessori passeranno da dieci a otto. «Tre assessori al Pd, un assessore a testa per i Socialisti, Pdci, Popolari Uniti, Sinistra per la Basilicata e Idv, a cui, presumibilmente, andrà anche la vice presidenza». Dalla giunta resteranno fuori i Verdi e la Rosa per la Basilicata Dopo aver contribuito in modo sostanziale alla vincita della coalizione di centrosinistra, resteranno fuori i Verdi e la Rosa per la

Basilicata. Si tratta di «un grave errore politico e strategico. Governare soltanto sulla logica numerica senza tenere conto della logica della coalizione, né della lealtà, della coerenza e dell'impegno di una forza come quella dei Verdi è una grave ingiustizia politica». Per Di Dio questa è la dimostrazione che la «logica delle coalizioni, anche nel centrosinistra, vale soltanto in chiave pre-elettorale per conquistare il massimo consenso possibile, mentre viene poi rinnegata e calpestata nella fase di riconoscimento delle responsabilità di contribuire al Governo provinciale o cittadino o regionale, che sia». Insomma ssarebbe più giusto che «tutta la coalizione, compattamente amministri e porti avanti il programma proposto agli elettori».

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Potenza


Mercoledì 1 luglio 2009

Un gemellaggio con gli studenti svedesi UN GEMELLAGGIO significativo, due scuole, due realtà differenti. Il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Potenza e la scuola superiore di Tavj, nei pressi di Stoccolma hanno avviato una partnership che vedrà la fase più importante nel mese di settembre quando venti alunni delle classi quarte di entrambe le scolaresche, selezionate dai docenti faranno dell'interscambio culturale il proprio banco di prova per migliorare le proprie caratteristiche culturali e didattiche. Tutto nasce da un progetto regionale legato al rafforzamento e qualificazione scolastico che ha visto proprio l'istituto di Poten-

za, diretto da Vittorio Pace prendere in seria considerazione l'ipotesi di avviare il progetto con la scuola di Tavj, grazie soprattutto ad un bando pubblico che ha visto due esperti di settore lavorare sul progetto scolastico e culturale. Si tratta di Filippo Pugliese, esperto di turismo sociale e dell'ingegnere Francesco Scorza, che opera nell'ambito dell'analisi del territorio. Il Liceo Scientifico Galileo Galilei, salito recentemente alla ribalta per le note vicende del ridimensionamento scolastico ha aderito al progetto grazie al sostegno del dirigente scolastico Vittorio Pace e delle insegnanti di lingua inglese

Elisabetta Grimaldi e Annangela Croce. I tre responsabili didattici di Potenza hanno dato vita ad una prima fase di valutazione e di documentazione, che vede proprio i venti alunni alle prese con la produzione di materiale didattico, appositamente redatto per non arrivare “impreparati” all'appuntamento finale. Anche gli studenti svedesi di Tavj hanno subito accolto favorevolmente l'iniziativa garantendo massimo impegno e quel pizzico di determinazione utile a fare del gemellaggio una sorta di fratellanza didattica. Nel mese di settembre per dieci giorni i giovani del capoluogo renderanno visita

alla comunità svedese, ad ottobre invece saranno gli alunni di Tavj a scendere nella città di Potenza, dove saranno ospitati sia nel capoluogo che nei paesi limitrofi. In questo contesto verranno svolti percorsi turistici, sociali, operativi e disciplinari con il chiaro intento di promuovere un gemellaggio che va sicuramente al di là di ogni più rosea aspettativa. In questi due mesi i venti alunni potentini saranno al lavoro sul piano della documentazione e della valutazione dei programmi, poi quando tutto il percorso disciplinare sarà ampiamente completato la componente scolastica sarà alle prese

Gli studenti dello scientifico entrano a scuola (f.M.)

con la conoscenza dei pari età svedesi. L'età degli alunni è compresa tra i diciassette e i diciotto anni. Italia e Svezia, rivali in tante occasioni nello sport, ora si ritrovano a braccetto

a scuola, con zaini a tracolla, anche grazie ai social work, ivi compreso facebook, già utilizzato dagli alunni per conoscere i propri coetanei svedesi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Oggi si terrà un concerto di beneficenza

Nel deposito delle Fal a partire dalle 21.30

La Provincia si muove a favore dell’Abruzzo

“Osmosis” tra danza e paesaggio urbano

SI intitola “Le voci del cuore”, il concerto organizzato dalla Provincia di Potenza e dalla Conferenza episcopale di Basilicata in favore delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo e presentato, ieri mattina, nella sala Giunta di piazza Mario Pagano, nel capoluogo. Presenti alla conferenza stampa il presidente della Provincia Piero Lacorazza, il vescovo di Acerenza, Giovanni Ricchiuti e il direttore artistico del coro lirico della Provincia di Potenza, Pasquale Menchise. «Il concerto, in programma oggi sarà ospitato - ha spiegato il Maestro Menchise - nella Cattedrale di Acerenza, a partire dalle 19.30. Oltre al coro lirico della Provincia di Potenza, accompagnato dall'orchestra sinfonica lucana, si esibiranno il coro polifonico Melos di Potenza diretto da Vincenza Carlucci, la cappella musicale del Duomo “Mysticus Concentus” di Melfi diretto da Vito Giannini e, come ospite speciale, il tenore Francesco Malapena, stella nascente dell'opera, vincitore nel 2004 del Premio internazionale Enrico Caruso e già protagonista, tra le altre cose, del concerto per l'Abruzzo tenutosi lo scorso aprile». «E' un'iniziativa - ha sottolineato il presidente Lacorazza - nel segno della solidarietà, in favore di un popolo, quello abruzzese, che sta vivendo gravissime difficoltà». Non a caso il primo simbolico atto istituzionale del neo eletto presidente è stata la telefonata alla collega della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, con la quale sono stati avviati progetti comuni per portare un aiuto concreto all'Abruzzo, anche quando i riflettori sulla tragedia si saranno ormai spenti. «Da settembre - ha annunciato - partirà un'iniziativa volta a rafforzare lo straordinario contributo del volontariato lucano, il cui eccellente lavoro nella gestione dei campi con turni talvolta massacranti rappresenta

Un momento della conferenza stampa di ieri

un orgoglio per l'intero territorio regionale». Con il concerto “Le voci del cuore” «la Provincia, che è impegnata sia sul fronte della solidarietà che su quello del sostegno ai volontari della Protezione civile, vuole tenere alta l'attenzione sul dramma causato dal sisma». L'esigenza di non dimenticare le popolazioni abruzzesi è stata sottolineata anche dal vescovo Ricchiuti, secondo cui la Conferenza episcopale di Basilicata e la Provincia, attraverso la musica, accolgono una importante richiesta d'aiuto proveniente da quella terra. Prima dell'inizio del concerto è prevista la celebrazione eucaristica con la presenza anche del vescovo di Potenza, Agostino Superbo.

SECONDO appuntamento con la danza urbana per la sezione “Danza e paesaggio urbano”. In scena oggi lo spettacolo della compagnia francese degli Osmosis, dal titolo Transit. monumental midéo Chorégraphique en espace public, nell'inedito ed insolito scenario del deposito delle ferrovie della Fal (Ferrovie appulo lucane), alle 21.30. Osmosis è una compagnia di danza urbana di livello internazionale. I loro spettacoli nascono fuori dalle scene teatrali, sono volutamente urbani. Nelle loro rappresentazioni la danza e il video si fondono alla ricerca del contatto diretto e partecipato del pubblico. Lo spettacolo tratta di emigrazioni da qui il titolo Transit. Prende spunto da storie vere che narrano di viaggi della speranza, rischiosi ed impossibili, di giovani che per fuggire la paura e la miseria rischiano la propria vita nascosti su mezzi di fortuna senza, molte volte, raggiungere la meta. Transit si ispira al lavoro fotografico di Ad van Denderen "Go No Go", e mette in situazione il danzatore ed il pubblico nello sperimentare la sensazione di una migrazione, un esser trasportati al di fuori delle proprie origini verso l'ignoto. La partitura coreografica, densa di visioni ed emozioni, illustra il viaggio di un immigrato clandestino dall'Afghanistan fino al Porto di Calais, per passare poi in Inghilterra. Dal reale al documentario, dallo spettacolo dal vivo al reale, come due realtà che si ritrovano nella stessa forza del desiderio di esistere allo sguardo dell'altro. Alì Salmi, coreografo e ballarino di Osmosis, è nato in Francia da una famiglia algerina, è arrivato alla danza tardi, con studi di architettura alle spalle. Scoperta la danza, ha studiato per un breve periodo alla

scuola di Marcel Marceau ed è stato membro delle compagnie di danza contemporanea più importanti europee. «Una danza che prende Corpo dalla realtà - dice Alì Salmi - si fa guardare, considera le realtà del mondo nella pluralità di punti di vista, dell'impegno sotto forma di spettacolo dal vivo e di scrittura inventiva ed innovatrice. Transit è per me e la mia equipe accettare il confronto con il reale, trovare un giusto posto dove proiettare al vostro sguardo e ai vostri sensi, il nostro immaginario, che porta con sé gli “Uomini e i loro legami col mondo”». «Lo scenario individuato per lo spettacolo - dice Francesco Scaringi di Basilicata 1799 - mette in luce uno spaccato veramente interessante della città di Potenza per le problematiche che vengono evocate. Il deposito della Fal, il costruendo snodo stradale che s'intravede alle spalle, fanno da sottolineatura ai problemi della mobilità delle città contemporanea. In fondo appare Rione Cocuzzo, con il Serpentone, che racchiude al suo interno la contrastata Nave, dall'altra parte il Basento e la zona industriale, un richiamo ad immaginari piranesiani, per città che sono cresciute fuori misura sia in estensione che in verticalità. Certo tutto ciò perturba ma deve anche renderci consapevoli della necessità della riqualificazione di ampi spazi delle nostre città» «Il corpo, riferendoci alla danza - aggiunge Giuseppe Biscaglia uno degli ideatori del progetto - è anche intenzionalità, ossia un dirigersi verso il mondo per progettarlo in una sorta di co-appartenenza con gli altri. Noi siamo nel mondo in relazione con gli altri. Hanna Arendt, nel suo Vita activa, parla della polis come metaxy, ossia come 'tra', 'infra', 'in-between'. La città è un 'bene relazionale'».

LA LETTERA EGREGIO dottor Di Consoli, intanto la ringrazio a titolo personale e a nome di Libera Matera per aver acceso in queste settimane i riflettori sulla triste vicenda della morte dei due giovani di Policoro, Luca Orioli e Marirosa Andreotta. La sua ricostruzione 'romanzata' ha tenuto vivo l'interesse su quel fatto di sangue (senza che ci sia paradossalmente traccia di sangue) che ha sconvolto la cittadina di Policoro, tutta la Basilicata e, almeno dopo il 2006 grazie alla trasmissione Chi l'ha visto?, l'Italia intera. I fatti a sua conoscenza collimano sostanzialmente con la ricostruzione che Libera ha fatto in questi anni, a partire dalla lettura delle carte processuali. La dinamica e il movente dell'omicidio (perché

Caso dei fidanzatini di Policoro «Grazie Di Consoli per quello che ha fatto» ormai è risaputo che di duplice omicidio trattasi), che lei riferisce letterariamente a mo' di sogno, potrebbero essere stati altri. Ma la cosa che più sconcerta, come lei ha ben evidenziato, è la 'macchina da guerra' messa in moto per eliminare ogni traccia di responsabilità, macchina che ha finora funzionato alla perfezione. Per poter 'tacitare' un così grande numero di magistrati, avvocati, forze dell'ordine, medici, fotografi, periti nonché amici e conoscenti era necessaria una copertura istituzionale senza precedenti in Basilicata.

Cosa può ridurre al silenzio tanta gente, ma soprattutto 'chi' ha il potere di mettere a tacere un così vasto numero di persone senza che si incrini in alcun modo la coltre di silenzio calata sull'assassinio? Tutti i suoi interrogativi sono anche i nostri interrogativi e la prego di non sentirsi solo in questa sua battaglia per la verità. C'è tanta gente 'libera' in Basilicata che sta lottando con lei e con noi. Non voglio ricordare in questa sede tutti gli appuntamenti organizzati da Libera a partire da Giugno 2007 a Policoro sino al 23 Marzo di que-

st'anno, sempre a Policoro, per cercare di squarciare questo muro di omertà. Non sta a me ricordare le persone illustri che sono intervenute a sostegno della verità negata, dall'allora presidente della Commissione antimafia Francesco Forgione, a don Ciotti, da Marco Travaglio al pm Antonio Ingroia. Ma soprattutto le tante persone perbene, anche di Policoro, che hanno messo la faccia, presenziando ai nostri incontri e gremendo le sale e le piazze. Concludo con l'invitarla dalle nostre parti ai prossi-

mi appuntamenti che Libera regionale sta organizzando per fare memoria di un altro omicidio irrisolto: l'assassinio di Vincenzo De Mare, l'autotrasportatore ucciso a Scanzano il 26 Luglio del 1993. Anche su questo caso è calato un silenzio omertoso. Per anni a Scanzano nessuno o quasi si è ricordato di questa vicenda, quasi fosse una morte naturale. In realtà, il piombo esploso contro De Mare in quella tragica giornata di Luglio, mentre si trovava nel suo podere, ancora oggi è il segnale inequivocabile di una presenza

'mafiosa' che corrode il nostro vivere civile. Nelle 5 Giornate di Libera che saranno dedicate a De Mare, tra Luglio e Agosto, verrà anche rappresentato un dramma in tre sequenze intitolato “Rifiuti, tre misteri lucani”, realizzato dagli studenti del Laboratorio di storia del Liceo scientifico “Parisi” di Bernalda per la regia di Giuseppe Ranoia. Uno di questi tre misteri è proprio quello dei 'fidanzatini di Policoro'. Come vede, la nostra azione continua nelle scuole e nelle comunità perché tutti, soprattutto le giovani generazioni, sappiano e, sapendo, agiscano di conseguenza. La ringrazio nuovamente e la saluto con deferenza. Franco De Vincenzis referente provinciale Libera Matera

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22 Potenza Progetto di scambio del liceo “Galilei”


Prenderà il via domani la stagione dei saldi estivi. E sarà caccia all’affare migliore

Al via il grande valzer degli sconti I commercianti sperano di rifarsi dalla magra. Il budget è tra i 300 e i 400 euro TEMPO d'estate, tempo di saldi. Da domani al via i saldi estivi che cattureranno l'attenzione di appassionati di shopping e non, dando il via alla corsa per accaparrarsi il capo migliore e ad un minor prezzo. Comincia, dunque, la stagione delle vendite promozionali, gioia e dolore del mondo della vendita. Stagione che parte “troppo presto” rispetto agli anni precedenti, ma forse anche “troppo tardi”. Troppo tardi per dare una mano al settore “abbigliamento e calzature” che sta diventando sempre più la “cenerentola” del commercio, dato che le disponibilità economiche delle famiglie sono sempre più compresse e i bisogni primari hanno la prevalenza sugli acquisti. «Il reddito della maggior parte dei potentini - commenta la signora Elena - è insufficiente ad arrivare a fine mese ed è soprattutto inadeguato ad affrontare le spese impreviste». «Il ricorso alle rate - gli fa eco il marito Vincenzo - non è certo un fenomeno nuovo. Ma mentre fino a qualche anno fa veniva utilizzato per l'acquisto del superfluo, oggi serve a coprire spese di ordinaria amministrazione. A ciò si aggiunge una situazione lavorativa e pensionistica fumosa e tutt'altro che certa». Questo, in sintesi, lo scenario con cui si aprono “le danze degli sconti” di questa estate 2009 che, comunque, non scoraggia più di tanto i potentini: con i saldi, infatti, i commercianti cercano di rifarsi da una stagione “di magra” penalizzata dalla crisi economica, mentre gli acquirenti iniziano già ad affollarsi davanti ai negozi alla ricerca della “buona occasione”. «I consumatori - spiega il proprietario di un negozio di abbigliamento del centro storico - sono diventati molto oculati nelle spese con una scarsissima propensione agli acquisti, una “ripresina” si è avvertita negli ul-

I consigli Alcune immagini delle vetrine che annunciano i saldi

(foto Andrea Mattiacci)

timi giorni ma è insufficiente comunque per ridare fiato al commercio». Attenzione, però - spiega-

Mario Gesualdi ha perso la vita sull’A1

Muore sul cantiere a causa di un malore

MARIO Gesualdi, 57 anni, trasfertista della provincia di Potenza impegnato nella realizzazione del Lotto 13, vicino a Barberino del Mugello, della variante di valico autostradale dell’A1 Bologna Firenze, è morto a causa di un malore. Quando si è sentito male, informano i sindacati, si è momentaneamente allontanato dal posto di lavoro e poco dopo è deceduto nel suo alloggio al cantiere. I lavori sono stati sospesi fino alle 14 di ieri in segno di lutto. Le organizzazioni sindacali e la rsu dell’impresa Toto Costruzioni Generali Spa esprimono cordoglio e solidarietà alla famiglia del lavoratore e organizzeranno nei prossimi giorni una sottoscrizione in favore dei parenti coinvolgendo anche gli addetti di altre grandi opere infrastrutturali.

no alcuni rappresentanti delle associazioni dei consumatori - «a non farsi abbagliare da una “scontistica”

elevata che, spesso, nasconde prodotti di scarsa qualità o di vecchie collezioni. E’ bene diffidare degli

QUANDO arrivano i saldi, arrivano anche mille consigli per evitare di incorrere in 'fregature'. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base: 1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. 2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante. 3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. 4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. 5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

sconti superiori al 50 per cento. Un negoziante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto. Ma cosa si aspettano i commercianti del capoluogo? «L'andamento fortemente negativo delle vendite primavera/estate - dicono - ha determinato elevate giacenze e quindi la disponibilità di un'offerta molto ampia. Questo, accompagnato a sconti che mediamente saranno attorno al 40 per cento, ci porta a delle previsioni abbastanza ottimistiche sull'andamento dei saldi estivi, pur tenendo conto di un contesto di consumi che restano piuttosto deboli». Per quanto riguarda il budget acquisti, la maggior parte degli intervistati ha dichiarato di essere orientata a spendere fino a 300 euro, pochi spenderanno più di 400 euro, mentre molti hanno dichiarato «di non sapere ancora quanto dena-

ro dedicheranno agli acquisti in saldo». Tra i prodotti di maggior interesse, capi di abbigliamento e calzature, a seguire articoli sportivi e pelletteria. Tutti i negozianti intervistati hanno dichiarato che la maggioranza dei clienti è costituita da «donne e clienti abitudinari», mentre ancora poche sono «le facce nuove, ovvero i cosiddetti clienti occasionali». I ribassi più forti, del 30 o 40 per cento, si registreranno in genere nei settori dell'abbigliamento e delle calzature. Nessuno sconto, invece, per la tecnologia. «In generale prevediamo per i saldi lievi segnali di ripresa rispetto ed è importante incoraggiare questo trend - ha sottolineato la maggior parte degli esercenti potentini - perché la bilancia del commercio è da troppo tempo stagnante. Se i consumi non ripartono non potrà ripartire l'economia». Anna Maria Calabrese

Chiusura del Novantunesimo Chiesto l’intervento della Regione I Consiglieri regionali Luigi Scaglione, Sergio Lapenna, Erminio Restaino, Antonio Tisci e Michele Napoli hanno presentato nella seduta di ieridel consiglio regionale un ordine del giorno con il quale impegnano il Governo regionale ad intervenire presso il ministero della Difesa per evitare la chiusura della “Caserma lucania e dar seguito al progetto di riutilizzo della struttura militare potentina. «Le istituzioni tutte - hanno fatto sapere i consigliere regionali - devono reagire per opporsi a quello che si paventa l'ennesimo spoglio di servizi per la città capoluogo e per assicurare la sopravvivenza del Novantunesimo battaglione Lucania, fonte di storia e di cultura della nostra città». Per gli esponenti politici di centrodestra e di centrosinistra «la Caserma Lucania ha da sempre rappresentato parte integrante della città capoluogo e volano economico della stessa, svolgendo un ruolo attivo e partecipativo nel contesto urbano e regionale, fornendo anche un valido supporto alle strutture della Protezione civile in occasione di eventi drammatici, come il sisma del 1980». E allora «perché - concludono i consiglieri regionali di ambo gli

Il sindaco Santarsiero dopo la visita ufficiale di lunedì al Novantunesimo (f.M.)

schieramenti - non si dà seguito alla vecchia indicazione legislativa che prevede una sede di distaccamento militare in ogni regione o si indivi-

dua la Caserma come sede di interforza, con particolare riguardo alle funzioni di sostegno alla Protezione civile».

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Potenza 23

Mercoledì 1 luglio 2009


Mercoledì 1 luglio 2009

ANTICA OSTERIA

Si aprono i cancelli

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37597

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 34044 ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

Al bomber del Pietrapertosa Enzo Vigna, anche se in ritardo tantissimi auguri per i tuoi 18 anni, da i dirigenti e la squadra tutta.

Per i tuoi splendidi 18 anni che festeggi oggi si stringono attorno a te i parenti più cari. A Graziangela Anobile fanno 18 milioni di auguri papà Vincenzo e mamma Rosaria. Ma non è finita arrivano anche un mondo di abbracci e di baci da parte della sorella Annapia e naturalmente da nonna Angela.

TORNERA’ il prossimo 19 luglio, dalle 9 alle 22, il Mercatino delle cose usate e d’altri tempi. Tra largo Pignatari e largo Serrao e largo Isabelli, tra le bancarelle si potranno osservare e acquistare oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d’antiquariato, usati, vecchi o antichi.

“Publicinvasioni” DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza

•DON BOSCO• chiuso

Sala 5 Un’estate ai Caraibi 17.30 - 19.45 - 22

•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Transformers 18 - 21

Sala 6 La ragazza del mio migliore amico 17.45 - 20 - 22.15

Sala 2 La donna di nessuno 17.30 - 19.30 - 21.30

Sala 7 Terminator salvation 18 - 20.15 - 22.30

Sala 3 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 Una notte al museo 17.30 - 19.45 - 22

•DUE TORRI• chiuso

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-470750

PANE E PEPERONCINO 44462765

FARMACIE

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

0971-310310 0971-612564

LA TRATTORIA SARRICCHIO

0971-444072

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56030

TURNO NOTTURNO.......... 1 LUGLIO Perri..................................0971/21148 piazza Matteotti, 12

0971-

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

0971-53176

OSTERIA GAGLIARDI AVIGLIANO

A mia moglie Maria Antonietta per i nostri 37 anni passati insieme. Buon anniversario Michelangelo

Torna il mercatino

0971-

0971-700743

•Difensore civico comunale 0971-415150 OGGI Potenza, piazza Mario Pagano “TOUR DEL GUSTO” Gran galà finale

•Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390

DAL 3 LUGLIO AL 20 OTTOBRE Potenza, Palazzo Loffredo “SPLENDORI DEL BAROCCO DEFILATO” Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al settecento

•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385

FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971

•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro

IL 6 LUGLIO Rassegna Internazionale “Jazz & Blues” Daniela D'ercole Quartet Parco Montereale ore 22,00

0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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Comunità montana Camastra Sauro Si dimettono gli assessori Villari, Libonati, Ursone e Sarli

In 4 chiedono la testa di Urga «Accentratore e trasformista. Ora il centrosinistra dia vita a un nuovo esecutivo» ARIA di tempesta alla comunità montana “Camastra – Alto - Sauro”. Le dimissioni contestuali ed irrevocabili di quattro assessori sui sei in carica «decapitano il massimo organo decisionale dell’ente e con esso viene sfiduciato anche il presidente Domenico Urga». E’ quanto sostengono i quattro dimissionari, Salvatore Villani e Franco Libonati (PD) , Lucio Ursone ( Popolari Uniti) e Valentino Sarli (Sinistra e Libertà), che hanno motivato la loro decisione adducendo ragioni di carattere politico - amministrativo. Riconducibili, precisano, «a responsabilità esclusive del presidente, reo di non aver praticato una normale collegialita’ su argomenti delicati, avocando a se stesso, nell’ultima fase, la decisione su diversi provvedimenti rilevanti sia dal punto di vista finanziario che da quello territoriale». A far precipitare la situazione in maniera definitiva - spiegano ancora i quattro assessori dimissionari è stata «la convocazione di una Giunta “ristretta”, se non fantasma, tenutasi il giorno 26 giugno», alla quale non sarebbero stati convocati in forma ufficiale scritta o tramite fax né con preavviso telefonico (come da consuetudine) tre dei quattro assessori dimissionari . «Tutto que-

Il presidente della Comunità montana Camastra Alto Sauro, Urga

sto in palese violazione di quanto previsto da prassi consolidate e da leggi vigenti». «Il malessere, in verità - aggiungono - serpeggiava già da qualche mese nella maggioranza di centro sinistra provocato ed alimentato ripetutamente dal presidente Urga, che da un lato si dedicava a gestire operazioni, funzionali a costruire

consensi per la sua futura candidatura a sindaco di Laurenzana e dall’altro preparava “il salto di qualità” nel centrodestra, partecipando attivamente alle riunioni politiche dei Dec dell’assessore Falotico, di cui aspirava ad essere fedele scudiero». «Nell’ultimo mese , folgorato sulla strada di Damasco , si è messo al

servizio dell’uscente sindaco Martoccia - dice così la nota inviata ieri dai 4 - anch’egli candidato nel centrodestra alla Provincia con la Federazione di centro , nel tentativo (vano) di raccattargli un po’ di voti tra i lavoratori forestali dei Comuni dell’area in segno di gratitudine per essere stato prescelto alla sua successione.

Ex Standartela, la Draplane in Regione incontra le parti

Oggi il verdetto SANT’ANGELO LE FRATTE - E’ stata convocata per questa mattina alle 11, presso il dipartimento Attività Produttive, politiche dell’impresa, innovazione tecnologica, presso la Regione Basilicata, per decidere sul futuro del sito produttivo della ex Standardtela di Isca - Pantanelle. E’ prevista la partecipazione del responsabile amministrativo della Draplane, Simonello Marchesini, del presidente della provincia di Potenza Piero Lacorazza, del sindaco del comune di S. Angelo le Fratte, Michele Laurino, che porterà, in seno alla discussione, il punto di vista dei sindaci dell’area del Melandro, del commissario del consorzio Asi di Potenza, della Confindustria Basilicata, dei rappresentanti delle tre sigle sindacali e infine dei componenti della Task Force per l’occupazione. L’appuntamento si annuncia importante, perché, oggi, si dovrebbe decidere se dare o meno corso al progetto della Draplane, oppure chiudere per sempre con l’azienda

VIETRI - Ennesimo importante riconoscimento per l’istituto comprensivo di Vietri di Potenza. Con gli alunni della classe prima dell’istituto e della scuola media, si è classificato al primo posto del concorso “Dipingi un poeta: Leonardo Sinisgalli”, tenutosi a Montemurro domenica scorsa nella gremita sala della fondazione Sinisgalli, in un concorso organizzato dall’istituto comprensivo di Montemurro. Alla cerimonia gli alunni sono stati accompagnati dalle famiglie, dalle pro-

La sede della Regione Basilicata

di Prato per riaprire i termini di un nuovo bando, come alcuni, anche tra gli operai, avrebbero voluto si fosse fatto già da tempo, perché i termini di presentazione delle agognate garanzie bancarie sono scaduti da tempo. Insomma «prendere o lasciare, una volta per sempre, senza continuare a prendere in giro istituzioni e i 110 operai che, da oltre tre anni, stanno vivendo una terribile esperienza», così si esprime il sindaco di Sant’ Angelo. Ci saranno le garan-

zie bancarie? E’ da vedere. Tutto questo per dare seguito, si spera, a quanto stabilito con gli accordi del 6 febbraio scorso con l’azienda di Prato Draplane, la quale, lo ricordiamo, subentra alla Job and Colr, fallita nell’2008. Allora si disse che il tutto si sarebbe risolto nell’arco di 60 giorni per cominciare a mettere in atto il nuovo piano industriale. Occorreva cioè comprare il sito dalla Zucchi, indire nuovi corsi di formazione per creare nuove competenze adatte al

nuovo processo di industrializzazione e mettere in atto, attraverso una riconversione industriale, una filiera di prodotti che partiva dal filato per finire ai capi di abbigliamento. Ci sono stati nuovi incontri nel tempo, ma la Draplane, rappresentata da Marchesini, ha manifestato il bisogno di prendere tempo per reperire le fideiussione bancarie necessarie per attingere ai fondi europei individuati e accantonati dalla regione Basilicata. Ad oggi le fideiussioni bancarie non sono ancora arrivate sul tavolo della regione. Il motivo sarebbe da individuare nella crisi che attraversa l’economia e soprattutto il settore del tesile. Da indiscrezioni sembrerebbe che questa sia la volta buona: l’azienda di Prato avrebbe ricevuti garanzie dall’Unicredit. Sarà, si vedrà fra poche ore. E si spera di mettere così la parola fine ad uno stillicidio che dura dal gennaio 2006, dando speranza ai tanti lavoratori coinvolti. Antonio Monaco

Alla luce di tutte le vicende di cui si è reso protagonista l’ex presidente Urga , campione autentico di trasformismo politico ed ineguagliabile opportunista , le nostre dimissioni rappresentano un atto politico forte e doveroso che, oltre a denunciare l’ambiguità e la conseguente inaffidabilità politica del personaggio, invocano un’ ampia ed attenta riflessione, nelle sedi istituzionali deputate, sugli uomini e sulla qualità dell’azione politica del centrosinistra . Auspichiamo , infine , che tutte le forze del centrosinistra che ha vinto le ultime elezioni provinciali si attivino al più presto per costruire un nuovo esecutivo autorevole e di alto profilo in grado di rispondere alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti». Qualora la Regione Basilicata dovesse decidere di non prorogare i termini per la chiusura degli aspetti contabili e patrimoniali delle comunità montane al 31 Dicembre 2009 ed optasse per la soluzione commissariale «riteniamo opportuno - conclude la nota - che la scelta venga effettuata sulla base della credibilità e dell’affidabilità politica e che , soprattutto , non ricada su presidenti transumanti e sfiduciati».

Muro Lucano

Ricostruzione osservazioni di Zaccardo sull’utilizzo dei fondi MURO LUCANO - Nella se- un’opera in corso di realizduta di consiglio comunale zazione e per la stessa non che si è svolta lo scorso lu- esiste ancora un progetto nedì sera, all’ordine del regolarmente approvato». «La stessa giorno era somma – sotprevista la tolinea - poteprogrammava essere dezione dei stinata al “fondi per la completaricostruziomento dei lane”, nell’amvori dell’ex bito della scuola elequale è stata mentare destinata la “Maria Monsomma di tessori” an1.400.000 eunessa alla ro al finanParrocchia di ziamento di Santa Maria un primo del Carmine, stralcio funche al contrazionale rio, è immedell’ex Ospediatamente dale Diocesa- Teresa Zaccardo cantierabile. no. Il completa«Opera commenta il capogruppo di mento di questo complesso, “Insieme per la Rinascita” infatti, - conclude Zaccardo del comune di Muro, Teresa - avrebbe garantito al coZaccardo - senz’altro meri- mune un immobile di protoria, ma da non considera- prietà, funzionale, da destire prioritaria, poiché non si nare ad attività amminitratta di un immobile di strative o socio – culturaproprietà comunale. Non è li».

Il riconoscimento a Montemurro al dvd realizzato in onore del grande poeta

Premio Sinisgalli al comprensivo di Vietri fessoresse Carolina Di Stasio e Caggianese, dal sindaco di Vietri Giuseppe Pitta e dall'assessore all'istruzione Antonella Gorga. Gli alunni vietresi hanno realizzato un lavoro multimediale, dvd, sul poeta Sinisgalli che, così come si legge dalla motivazione della giuria che ha conferito il primo premio ai vietresi, «combina in modo ar-

monioso la biografia e l'opera dell'intellettuale lucano». Il premio ricevuto è una scultura dell'artista Antonello Leone. Dopo gli elogi agli alunni vincitori, ha preso la parola la professoressa Di Stasio, che ha rivolto un plauso alla scuola di Montemurro, promotrice di questo concorso e di stimoli culturali.

La stessa professoressa ha sottolineato la passione e l'entusiasmo con il quale i ragazzi hanno affrontato questo lavoro, premiato poi con l'importantissimo riconoscimento del primo posto. «Questo - ha sottolineato la professoressa Di Stasio a Montemurro - è un progetto che riguarda l'uomo e la sua missione nella storia. Farla rivivere significa

riconoscere la forza di un artista e del popolo lucano. Ciò insegna anche che la tecnologia che attrae non deve sottrarre la poesia, che è simbolo di civiltà ed intelligenza». «I ragazzi -conclude Di Stasio - hanno capito grazie a questo lavoro che per guardare al futuro bisogna capire chi si è, e che occorrono valori e regole. Insomma, la classe pri-

ma a ha riscoperto una scola che promuove la dimensione umana e apre orizzonti sempre ampi di conoscenza». Giova ricordare però gli alunni dell’Istituto comprensivo di Vietri, della classe prima, sezione a, che si sono aggiudicati il primo posto al concorso “Dipingi un poeta: Sinisgalli”: Bello, Caggianese, Cardillo, Colucci, Mignoli, Tortoriello, Islamay, Macellaro, Genovese, Iovine, Picciuolo, Lepore, Grande, Fabio, Felitti e Zirpoli. Claudio Buono provinciapz@luedi.it

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Avigliano Ci sono i numeri per costituire la prima classe

Anzi Presentata la giunta

Petruzzi ufficializza La ragioneria assicura un’ampia offerta didattica la nuova squadra

Igea alla prova del 9

AVIGLIANO – La “ragioneria” di Avigliano è chiamata a una nuova “prova del nove”. Se lo scorso anno scolastico alunni, genitori e docenti si sono visti sfilare la prima classe, quest’anno la partita dovrebbe essere favorevole al piccolo istituto di Avigliano, l’unica scuola superiore nel comune, insieme all’Agrario di Lagopesole. I numeri per costituire la prima, questa volta, ci sono. A differenza della scorso anno, quando neanche nell’organico di fatto si riuscì a raggiungere il numero di 20 iscrizioni, quest’anno si sono iscritti più ragazzi: un numero sufficiente, fanno sapere fonti della scuola, che basta a comporre una prima classe. Il dubbio resta, almeno fino alla metà di questo mese. Fino a quando, cioè, l’ufficio scolastico provinciale non avrà verificato l’organico di fatto (termine che si distingue dall’organico di diritto, che si costituisce a febbraio, in fase di iscrizione) e dato l’autorizzazione a costituire la nuova prima. Ovviamente, memori del-

L’istituto dell’Igea di Avigliano

la battaglia fallimentare dello scorso anno, nessuno tra rappresentanti della scuola e dei genitori si sbilancia. Il condizionale è d’obbligo a ben ricordare le politiche scolastiche rigide messe in campo dagli uffici scolastici negli ultimi anni, ossequiosi di direttive che impongono rigidi tagli e impediscono, in alcuni ca-

si, deroghe ragionevoli. Come quella che si sarebbe potuta applicare lo scorso anno alla ragioneria di Avigliano, allorquando anche in presenza di un numero inferiori di iscritti alla prima classe le autorità scolastiche (in quel caso la dirigenza del Nitti di Potenza) non diedero l’ok alla nuova prima. Quest’anno i fatti do-

vrebbero andare diversamente, considerato che la scuola si è mossa per tempo rispetto alla promozione dell’offerta formativa. È dei giorni scorsi, infatti, un avviso dell’Istituto tecnico commerciale di Avigliano che invita “i genitori degli studenti che hanno terminato la scuola media a riconsiderare la scelta di frequentare le scuole superiori di Potenza e a iscrivere i propri figli alla classe prima I.g.e.a. di Avigliano”. A motivare famiglie e studenti, la scuola (che con il dimensionamento del nuovo piano scolastico è passata sotto l’egida del geometri De Lorenzo di Potenza) ha fatto sapere che tra le attività integrative in programmazione per il prossimo anno scolastico si prevedono un corso di fotografia digitale, un corso di danza, progetti sull’imprenditoria e sulla programmazione di siti web. Offerta formativa, questa, nata anche grazie alla collaborazione dell’Abete, un’associazione che tra le altre si è batte tenacemente in difesa dell’unica scuola superiore di Avigliano centro. Gianni Sileo provinciapz@luedi.it

Completamento della Tito- Brienza

Autilio: «L’Anas sottovaluta i disagi» La Tito Brienza

ANZI - Dopo anni di attesa ancora ritardi. Il completamento della Tito-Brienza sembra un miraggio nel deserto. Di recente l’assessore alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, ha proposto l’anticipazione delle risorse finanziarie disponibili per altre opere viarie in Basilicata a favore del completamento dei lavori della im-

portante arteria. «Una iniziativa - ha dichiarato ieri in una nota ufficiale l’assessore Antonio Autilio - merita il massimo sostegno». Autilio aggiunge: «E’ l’unica soluzione concreta in grado di far superare gli irresponsabili ed ingiustificati ritardi dellAnas per assolvere adempimenti tecnici e burocratici, nonostante

limportante e strategica opera viaria sia inserita nell’accordo di programma del 1999 e nel piano Anas per le opere strategiche ed abbia “sulla carta” una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro, a cui aggiungere altri fondi necessari al completamento». Nel sottolineare che la Regione Basilicata e il Comune di Brienza hanno assolto alle proprie incombenze, lassessore Autilio afferma che «il comportamento dell’Anas e di riflesso quello del ministero alle Infrastrutture è censurabile sia per la lentezza delle fasi di realizzazione di grandi opere destinate ad essere incompiute per ancora molto

tempo che per il trasferimento di risorse finanziarie destinate al Mezzogiorno ad aree del Nord. Si continua a sottovalutare fortemente – continua Autilio – gli aspetti riferiti ai disagi per le nostre comunità e nel caso della Tito-Brienza, dei comprensori Melandro, Val d”Agri e Lagonegrese, per non parlare della città di Brienza area di transito di un costante flusso di veicoli. Ci sono inoltre conseguenze negative dirette sulla occupazione in un comparto che registra una situazione di grande difficoltà. Come hanno evidenziato qualche giorno fa i sindacati dei lavoratori edili di Cgil, Cisl, Uil la ripresa dei lavori della Tito-Brienza ».

Pietragalla Programmati interventi di manutenzione

Restyling per il Municipio PIETRAGALLA - Sono programmati per le prossime settimane gli interventi di manutenzione straordinaria alla sede del palazzo municipale di Pietragalla, nella centralissima via Cadorna. Si tratta di lavori resisi necessari per eliminare problematiche strettamente legate all’utilizzo quotidiano dell’immobile. Nello specifico si è al cospetto di interventi consistenti nella coibentazione esterna della struttura edilizia a cui seguirà la sostituzione dei serramenti e del generatore di calore. Inoltre si interverrà anche sulla facciata di ingresso del fabbricato, al

fine di migliorarne la sua immagine estetica, deteriorata dagli agenti atmosferici. In prospettiva futura l’amministrazione comunale interverrà poi anche sull'intera scalinata, che si trova in adiacenza del palazzo comunale, e che collega mediante quattro rampe di scale, via Cadorna con Rione Giardino. Infatti, numerosi scalini risultano essere rotti in varie parti. Per cui gli interventi saranno di natura sostanziale per rendere più fruibile e funzionale la struttura di collegamento tra queste due aree. Consente a chi ne usufruisce di

Una veduta di Pietragalla

raggiungere in pochissimi secondi due zone dell'abitato in quanto si tratta di una scalinata utilizzata da tantissimi cittadini. Antonio Bevilacqua provinciapz@luedi.it

Il sindaco e la giunta comunale di Anzi

ANZI - Ha preso forma, nei giorni scorsi, la nuova giunta comunale di Anzi, nel corso della prima assise municipale del Petruzzi-bis. Con la seduta d’insediamento del consiglio comunale anzese, il giuramento alla Costituzione italiana del sindaco, Giovanni Petruzzi, e la presentazione degli indirizzi generali di governo, si è avviata ufficialmente l’attività amministrativa del Comune di Anzi per il mandato quinquennale 2009-2014. Durante la seduta consiliare, il rieletto primo cittadino Petruzzi ha provveduto a firmare il decreto di nomina dei componenti della giunta comunale e di attribuzione delle deleghe conferite agli assessori. Non c’è stata alcuna novità o cambiamento rispetto alle anticipazioni forniteci dallo stesso sindaco Petruzzi alla vigilia del primo consiglio comunale anzese. Nell'assise municipale, accanto al primo cittadino, siederanno Saverio Giorgio Di Ioia (nominato vice sindaco ed assessore ai Lavori pubblici, infrastrutture, agricoltura e forestazione), Marilena Albano (assessore al Turismo, cultura e pubblica istruzione), Mario Cilibrizzi (assessore al Patrimonio comunale, ambiente, arredo urbano, trasporti e viabilità) e Vincenzo Passarella (assessore alle Politiche sociali, Protezione civile). Il sindaco Petruzzi, inoltre, ha provveduto a conferire, tramite formale decreto, anche degli incarichi di collaborazione ai consiglieri comunali di maggioranza: Lucia Buchicchio si occuperà delle Politiche giovanili; a Gerardo Cicchetti saranno affidati i compiti inerenti all'energia ed allo sviluppo, oltre ad essere capogruppo consiliare del Partito Democratico; Maria Teresa Ruggieri curerà il bilancio e svilupperà le politiche tariffarie e tributarie; lo sport ed il tempo libero saranno prerogative di Francesco Pergolesi. Nel corso della prima uscita ufficiale del nuovo consiglio comunale di Anzi sono stati nominati anche i componenti della commissione elettorale: oltre al primo cittadino, i consiglieri di maggioranza Lucia Buchicchio e Francesco Pergolesi, ed il consigliere di minoranza Pasquale Giorgio si occuperanno della commissione

elettorale effettiva, mentre Maria Teresa Ruggieri, Gerardo Cicchetti (maggioranza) e Maria Antonietta Mancino (minoranza) di quella supplente. Dopo il giuramento di rito del sindaco Petruzzi, sono stati esposti alla platea presente il programma e gli obiettivi prefissati dalla nuova maggioranza consiliare. Ha, poi, fatto seguito un pacato contraddittorio tra il consigliere di minoranza Donato Lauletta ed il sindaco Giovanni Petruzzi. Lauletta ha posto l'accento su diverse questioni che riguardano la collettività: la pulizia di tutti i quartieri anzesi, la realizzazione di maggiori strade interpoderali, il medesimo trattamento per i dipendenti comunali, la costituzione di albi delle imprese, dei tecnici e dei fornitori di fiducia del Comune. Il sindaco ha ribattuto, punto su punto, a tutti i quesiti esposti dal consigliere di minoranza, Lauletta. «In primis - ha sostenuto il primo cittadino anzese - provvederemmo immediatamente alla pulizia completa del paese, già a partire dai prossimi giorni. Per quanto riguarda la viabilità minore - ha aggiunto Petruzzi - sono già stati fatti diversi interventi durante la precedente amministrazione ed altri sono in programma a breve termine. Tutto, però, ruota attorno allo stanziamento di fondi economici che sono minimi». Per quanto concerne, invece, il discorso legato ai dipendenti comunali di serie A e di serie B, Petruzzi ha sottolineato che non vi sono, a riguardo, discriminazioni e che, comunque, non ci si può permettere di infangare l'amministrazione comunale. Sul discorso relativo alla costituzione di albi delle imprese, dei tecnici e dei fornitori di fiducia del Comune, il sindaco di Anzi ha dichiarato che «questo municipio è dotato di albi relativi alle imprese, ai tecnici ed ai fornitori di fiducia. Inoltre, tutti coloro che hanno presentato la domanda negli anni addietro, hanno regolarmente lavorato nel precedente quinquennio amministrativo». Al termine della seduta consiliare, nella centralissima piazza “Dante Alighieri”, si è svolta la festa d'insediamento della nuova amministrazione comunale di Anzi, con musica e rinfresco. Donato Pavese

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Toni molto concilianti nel primo consiglio comunale

Venosa, ecco la giunta Sono 6 gli assessori nominati da Tamburriello VENOSA - Archiviati gli scontri della campagna elettorale; metabolizzata la tensione dello spoglio delle schede, sfociata nell'euforia della vittoria o nella riflessione della sconfitta, è arrivata l'emozione dell'insediamento del consiglio comunale uscito dalle urne del 6-7 giugno. E' un consiglio comunale profondamente cambiato! Fa spicco la presenza di tre donne, di cui una con funzioni di assessore. Una presenza destinata a facilitare le relazioni tra le varie forze politiche e a dare, grazie al pragmatismo femminile, maggiore operatività all'Amministrazione. Ed è partita sotto i migliori auspici la nuova legislatura! La seduta è stata, infatti caratterizzata da toni pacati e clima sereno. Dagli interventi è emersa più volte la comune volontà di affrontare e risolvere problemi che penalizzano la comunità locale. Non a caso la parola più ricorrente nel dibattito è stata “insieme”. Individuare “insieme” i problemi; definire “insieme” le priorità da affrontare; concordare “insieme” le strade da percorrere e le strategie da adottare. Agli inviti a lavorare insieme per il bene di Venosa rivolti dal neo-sindaco Tamburriello, l'opposizione ha risposto con Carmine Miranda Castelgrande (Venosa in Comune), che ha apprezzato l'accorato appello” rivoltogli a collaborare e ha assicurato la disponibilità a dare il proprio contributo, e Roccaldo Osanna (Nuova Venosa) che nel dichiarare di condividere le linee generali esposte, ha fatto alcune riflessioni critiche, dimostrando la disponibilità a svolgere una opposizione costruttiva. Insomma, l'insediamento del nuovo consiglio comunale è stato una vera iniezione di fiducia. Una ventata di aria nuova! In apertura di seduta Tamburriello ha presentato la sua squadra con le deleghe assessorili: Pietro Visaggio (vice sindaco-sicurezza sociale-famigliainfazia-politiche giovanili -pubblica istruzione- cultura-turismo-grandi eventi); Giuseppe Nolè (Urbanistica e pianificazione terri-

toriale- gestione e valorizzazione del patrimonio comunale); Rocco Prosperato (attività produttive-industria-commerco-artigianato-politiche del lavoro); Luciano Buompensiere (Sanità-igieneenettezza urbana-ambiente-decoro urbano-verde pubblico); Luisa D'Urso (agricoltura e sviluppo rurae); Saverio Mogiovì (polizia municipale-traffico e sicurezza- ordine pubblico-emergenza cani-sport e tempo liberospettacoli). Le linee programmatiche successivamente presentate dal neo-sindaco Tamburriello rilanciano l'idea di costruire una città come luogo di memoria e proposta per il futuro, che si ispira ai valori della riconciliazione e alla solidarietà, accoglienza e tutela per i più deboli. Vengono individuati come ambiti principali di intervento: attività produttive e turismo; Urbanistica e Ambiente; Sociale. Lo strumento per innovare il modo di amministrare Venosa è un nuovo patto civile per ricostruire e da consegnare al futuro. Per questo più volte tutte le forze sono state invitate ad essere unite e a trovare convergenze per rimuovere le cause dell'isolamento, che impediscono lo sviluppo di Venosa. Il neo sindaco ha anche assicurato che intende dare seguito a tutte le iniziative utili avviate dalla precedente amministrazione.”Siamo qui per costruire e non per distruggere!”, ha dichiarato Bruno Tamburriello. Una vera novità riguarda la strada proposta per un programma rispondente alle reali esigenze della comunità e che passa attraverso il coinvolgimento di tutte le forze consiliari, il coinvolgimento delle realtà non presenti in consiglio, la realizzazione di incontri con i cittadini. Una programmazione partecipata, quindi, che parte dal basso. Un applauso bipartisan ha sottolineato il gradimento da parte del Consiglio delle linee esposte dal neo sindaco. Nel corso della seduta è stato approvato alla unanimità un o.d.g. sulla situazione in Iran,proposto dal sindaco Tamburriello. Giuseppe Orlando

Il nuovo esecutivo è composto da: Visaggio, Nolè, Buonpensiere, Prosperato, D’Urso e Mongiovì

Il neosindaco ha invitato l’assemblea a lavorare insieme per risolvere i problemi della città

A lato la minoranza, sopra il consiglio riunito

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Melfi Le cause ancora non sono chiare. Il ragazzo è morto sbattendo contro un muro

Muore giovane centauro Giampiero Di Vito di 26 anni ha perso la vita in un incidente ieri pomeriggio MELFI - Ancora un morto sulle strade della Basilicata. A perdere la vita nella giornata di ieri è stato Giampiero Di Vito di Melfi. Il 5 agosto prossimo avrebbe compiuto 26 anni. Lascia i genitori Raffaele e Gerardina, noti parrucchieri della città federiciana e la sorella Annamaria. La dinamica dell'incidente ancora non è chiara. Sono le 17.45 di ieri pomeriggio. Il ragazzo in sella alla sua moto percorre, come spesso aveva fatto, la strada statale 401. Tutto succede in un attimo. Di Vito perde il controllo della propria moto a una curva e finisce la sua corsa contro un muro. Nonostante portasse il casco, l'urto contro il sostegno è tremendo. Lo scontro fa balzare il ragazzo a qualche metro di distanza dalla moto. Rimane sul terreno esamine. Sul posto - l'incidente è avvenuto nei pressi del “Ristorante '900” in direzione Foggia - sono subito intervenuti gli agenti del Commissariato di Melfi diretti dal dottor Mario Russo, i sanitari del 118 e i vigili urbani che hanno operato i rilievi del caso. Di Vito è deceduto poco dopo le prime cure dei medici. L'esame autoptico disposto dal pubblico ministero di turno del tribunale di Melfi Renato Arminio stabilirà le cause della morte del ragazzo. Sulla dinamica dell'incidente ancora non ci si sbilancia. Tra le possibili cause, ma è ancora da accertare, forse l'alta velocità o il manto stradale sdrucciolevole che avrebbe fatto perdere il controllo della moto a Giampiero Di Vito.

IL PASSATO E IL PRESENTE

Melfi: lo strano caso delle formelle scomparse MELFI - Ha suscitato vivo scalpore in città la sparizione dalla Basilica Cattedrale della città, di due preziose formelle in pietra nera vulcanica, rappresentanti l'Annunciazione. Erano rispettivamente collocate l'una al disopra della porta laterale della chiesa, nei pressi del campanile, e l'altra, ugualmente sulla medesima porta, ma all'interno della chiesa. L'una rappresenta l'Arcangelo Gabriele in atto di saluto e con un giglio fra le mani, l'altra la Vergine Maria in preghiera. Insieme compongono il mistero dell'Annunciazione. Provenivano entrambi, come d'altronde un'acquasantiera, situata presso lo stesso ingresso, dall'antica chiesa di S. Agostino, costruita il 1456 da Giovanni Caracciolo ed andata distrutta, a seguito del terremoto del 1851. D'altronde anche gli stipiti in pietra bianca, di tale porta, sia all'esterno che all'interno, recano alla base bassorilievi con il simbolo gigliato dei Caracciolo. Sulla porta esterna sono ben visibili i segni dell'asportazione, figurando un rabbercio dell'intonaco, coincidente con il tondo della formella. All'interno non v'è traccia, per una recente dipintura delle pareti. Nella gente, appena accortasi dell'asportazione, certamente avvenuta di recente, vi è stata viva apprensione e sono state sollevate vive proteste, molte a noi giunte. Da parte nostra ci siamo attivati ed abbiamo appreso dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali della Basilicata, di non autorizzazione a tale rimozione e pertanto di completa non conoscenza dell'accaduto. E' speranza che le due antiche formelle sia state rimosse per una diversa collocazione. Franco Cacciatore

I socialisti della città federiciana sollecitano la direzione regionale

Sopra i formelli così come apparivano fino a qualche giorno fa. Sotto un particolare dei bassorilievi. A lato come appaiono oggi

L’assessore Capuano elogia l’iniziativa dell’amministrazione

«Dare una prova di maturità» Lavello, apre il centro estivo MELFI - «Oggi i Socialisti di Basilicata devono dare prova di maturità, devono dar prova di essere un partito credibile se intendono proiettare nel futuro e accrescere la loro presenza, valutando senza pregiudizio alcuno le opzioni che scaturiranno dal dibattito in atto a livello nazionale». E' quanto sostiene il coordinamento politico del partito socialista della sezione di Melfi, che, in una nota, lamenta, una «perdita di serenità e autorevolezza» nella guida del movimento dei socialisti in Basilicata. Da quanto si legge nel comunicato, questa instabilità scaturisce dalla situazione “paradossale” che i socialisti vivono in Basilicata, che vede da un lato l'appoggio dell'elettorato che continua «a credere nella necessità di

mantenere la presenza di una cultura sociale-riformista» a livello regionale, provinciale e comunale, e dall'altro, contemporaneamente, la «sofferenza per l'inagibilità dell'apparato che non riesce a venir fuori da divisioni personali prodotte anni or sono, che - viene sottolineato - nulla hanno a che vedere con la politica». E' per questo motivo che la

sezione di Melfi del partito socialista, «nel rispetto delle differenti posizioni e delle diverse anime presenti all'interno del Ps di Basilicata», invita i sostenitori di tutta la regione «ad utilizzare questo momento di formazione del governo provinciale per confrontarsi e discutere con franchezza e senza sotterfugi» al fine di poter stabilire un nuovo equilibrio che riesca a rendere il partito «forte e credibile», in grado di non deludere la fiducia di tutte le persone che continuano a sostenere il partito. Questo stesso periodo di assestamento deve servire a trovare «una strategia con obiettivi politici chiari che portino all'interno dei programmi di comuni, province e regione la sensibilità e la filosofia innovatrice propria del riformismo socialista».

LAVELLO - Con l'arrivo della bella stagione cresce la voglia di stare all'aperto ed in compagnia. Di pari cresce anche il disagio per anziani e bambini che dopo gli impegni scolastici si ritrovano a vivere la quotidianità di un centro che offre ben poco in termini di svago. Apre i battenti il centro estivo per bambini. A renderlo noto l'assessore allo sport e servizi sociali, Antonino Capuano. «Anche quest'anno - fa sapere Capuano come consuetudine l'amministrazione comunale insieme ai ragazzi della cooperativa del cerchio magico daranno vita per tutto il mese di Luglio al centro estivo per bambini da tre a sei anni». «Questa fascia di età - prosegue l'assessore - non trova simili iniziative le iniziative estive delle varie associazioni lasciano fuori proprio questa fascia di età creando quindi dei problemi alle tantissime famiglie dove entrambi i genitori lavorano e quindi diventa difficile gestire i figli». «Un'iniziativa che di anno in anno riscuote sempre più maggior consenso tra le famiglie lavellesi, difatti dai trenta dell'ultime edizioni siamo passati ai 50 bambini proprio per cercare di dare la possibilità ad un platea più ampia possibile«.

L’assessore Capuano

«Dal lunedì al venerdì- precisa - i bambini saranno impegnati nell'arco della giornata in attività di disegno, di scrittura, sport e di socializzazione». «Il tutto grazie a volontari che da anni dedicano il proprio tempo libero a disposizione di questa iniziativa. Quindi a tutte loro un grazie di cuore da parte mia e di tutta l'amministrazione comunale».

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Maratea Il nuovo esecutivo punterà sul piano strutturale, sulla sanità e sul turismo

Di Trani vara la sua giunta Il vicesindaco Schettino al centro di una polemica con la minoranza MARATEA - Costituita la nuova giunta di Maratea. Il Consiglio di insediamento, intanto, è stato caratterizzato dalle polemiche di una parte della minoranza sulla eleggibilità del vicesindaco. Il sindaco Mario Di Trani ha tenuto le deleghe al Turismo, Urbanistica, Lavori pubblici, Scuola, Cultura e formazione e politiche del centro storico. La nuova giunta è costituita dal Vicesindaco Biagio Schettino, con deleghe alla Sanità e dagli assessori: Biagio Belvedere (deleghe Lavoro, Industria, Commercio, Artigianato, Bilancio, Programmazione, Finanze, Tributi, Personale), Gerarda Glosa (deleghe Politiche giovanili, Servizi socio-assistenziali e volontariato), Virgilio Lammoglia (deleghe Ambiente, Agricoltura e Forestazione), Giovanni Limongi Rizzuti (deleghe Patrimonio, Decoro e arredo urbano, Servizi cimiteriali, Informatizzazione) e Lorenzo Carluccio (deleghe Servizi ecologici, Polizia urbana, Viabilità, Trasporti, Sport). Dopo il giuramento di rito e le dichiarazioni programmatiche, il primo consiglio si è, come riferisce il sindaco Di Trani, arginato sulla verifica di compatibilità ed eleggibilità dei consiglieri. «I consiglieri di minoranza Sisinni e Mignone - dice Di Trani - hanno intavolato una lunga discussione sulla ineleggibilità del dottor Schettino che a nostro parere non consiste nel modo più assoluto perché la legge parla di una incompatibilità solo per quanto riguarda il Direttore generale, il Direttore amministrativo e il Direttore sanitario dell'Asl e non per le altre figure». Schettino è Dirigente medico - Direttore di unità operativa dell'Asp di Poten-

Il consigliere provinciale Prinzi sul Val d’Agri Expo

«Un’opportunità di sviluppo»

Il sindaco Di Trani

za. «Il lavoro della amministrazione - ribadisce di Trani - continua a muoversi nella direzione stabilita per rilanciare temi quali la sanità, il piano strutturale, il turismo che hanno vissuto anni un po' di stanca e che invece bisogna rilanciare in grande stile. Ho incontrato il direttore generale dell'asl per il Polo della riabilitazione a Maratea, in settimana avrò un altro incontro sul Piano strutturale comunale. Inoltre ho incontrato Perri dell'Apt Basilicata, con il quale abbiamo buttato le basi per una proficua collaborazione che non riguarda soltanto la programmazione della stagione estiva, ma programmi più ambiziosi per Maratea». Francesco Zaccara

VAL D’AGRI - «La prima edizione della Fiera Val Agri Expo rappresenta un'ottima vetrina per promuovere le produzioni di eccellenza della valle, per accrescere gli strumenti di valorizzazione e di marketing per i nostri operatori dei comparti alimentare, servizi, artigianato, commercio e turismo e per rilanciare le stesse produzioni locali e risorse territoriali sui mercati nazionale ed esteri». A sostenerlo è il consigliere provinciale di Potenza di Idv Vittorio Prinzi per il quale «intorno alla rassegna fieristica può nascere una rete permanente di strutture in grado di far superare quelle carenze che sono, oggettivamente, di ostacolo ai processi di sviluppo produttivo ed economico-occupazionale della valle. Sono certo che anche la Provincia di Potenza affiancherà gli sforzi dei Comuni e degli Enti Locali del comprensorio a sostegno di un progetto più complessivo che parta dalla prima edizione della Fiera per arrivare, attraverso l'utilizzo delle royalties del petrolio, ad una sorta di fiera permanente concepita come moderna “piattaforma-vetrina” ma anche centro permanente di vendita delle produzioni della valle. Si tratta, definendo la ipotesi progettuale con i diretti interessati, le categorie economiche e produttive, le associazioni imprenditoriali e professionali, il

mondo agricolo, di pensare ad un centro che consenta, innanzitutto, ai nostri piccoli produttori di associarsi per affrontare in maniera più adeguata le sfide dei mercati. Un'operazione che metta in campo - sottolinea Prinzi - tutte le risorse della valle che non sono solo attività petrolifere perché sul piano del turismo esistono grandi potenzialità inespresse, grazie ai giacimenti culturali e artistici e alla ricchezza naturalistica. Per il Parco Nazionale Val d'Agri, che tutti attendiamo possa al più presto entrare nella fase operativa, anche questa è una ipotesi di lavoro che può dare un respiro alle attività delParco».

Marsicovetere, il Comune punta su due monasteri MARSICOVETERE - Due monasteri. Due “tesori” legati al patrimonio culturale del territorio valligiano: Santa Maria di Costantinopoli e Santa Maria di Loreto. Il primo in fase di acquisto da parte dell'amministrazione comunale, il secondo vi si è conclusa da poco la II campagna di scavi archeologici. Entrambi una valenza culturale da “protagonista”. Per il convento di Costantinopoli sito ai piedi del centro storico e commissionato dal Principe Ettore Caracciolo nel 1575 al celebre architetto cavese Antonio Cafaro Pignoloso, le notizie per ora sono concentrate sulla fase di acquisto da parte del Comune, mentre per il monastero di Loreto, dove visse gli ultimi anni della sua vita Angelo Clareno, l'ultimo scavo archeologica ha portato alla luce numerosi reperti in fase di analisi da parte della Sopraintendenza Archeologica e tra un mese i risultati definitivi. Reperti antichi riaffiorati dall'intera planimetria storica dell'intero complesso al rinvenimento di resti archeologici datati fine XIII al XV - XVI secolo. Una campagna di reperimento di resti storico-culturali, iniziata il 12 Maggio 2008, sotto la guida dell'archeologa Viviana Antongirolami. Un indagine archeologica che rientra nel progetto di ripristino strutturale dell'intero complesso come testimonianza del passato e dei forti segni architettonici che la comunità marsicoveterese ha ereditato dalla storia. Scavi che si sono concentrati, soprattutto, nell'edificio

religioso che è stato liberato dagli accumuli nel tempo, fino a portare in luce la pavimentazione originale. Lavori di scavo stratigrafico che hanno consentito di portare alla luce l'intera planimetria del complesso architettonico nelle sue reali dimensioni. Inoltre notevole il recupero della quantità di reperti archeologici datati fine XIII al XV - XVI secolo. Gia dalla prima campagna, su due lati del chiostro è stato liberato il portico che si affacciava sulla parte aperta, coperto da volta a crociera poggianti su colonne di raffinata fattura, probabil-

mente come ha spiegato in precedenza l'archeologa “scalpellate sul posto. Si è proceduto con lo svuotare dei vari livelli di crollo, una serie di ambienti di servizio allineati lungo il lato occidentale del chiostro (cucina, dispensario e refettorio)”. Scavi che hanno suscitato l'interesse nell'ambiente accademico, vista l'importanza storica e le condizioni di rinvenimento ottimale della struttura e sul fatto che la stratigrafia risulta limitatamente inquinata da interventi successivi. Lavori seguiti attentamente dall'ispettore della Soprinten-

denza e il direttore del Museo Archeologico di Grumento Nova, Antonio Capano. «Monastero - ha sottolineato il neo Sindaco Claudio Cantiani - che oggi l'amministrazione comunale con il restauro e il recupero intende destinare ad importante centro di studi e ricerche. Nel frattempo si sta provvedendo - ha riferito Cantiani al consolidamento, restauro e messa in sicurezza dell'opera. Mentre - ha aggiunto il Sindaco - per il monastero di Santa Maria di Costantinopoli, siamo in fase di acquisto dell'opera». Angela Pepe

Gli scavi al monastero di Santa Maria di Loreto

San Severino Lucano La minoranza punta su trasparenza e legalità

Giovani talenti si mettono in mostra

SAN SEVERINO LUCANO - Il capogruppo di minoranza al Comune di San Severino Lucano, Vincenzo D. Lo Duca in una nota afferma che «con il primo Consiglio della neo amministrazione comunale è iniziata una stagione nuova di impegno e di lavoro». «Siamo pronti - prosegue - a portare avanti un'opposizione costruttiva e mai pregiudiziale e non avremo problemi a dimostrare la nostra condivisione ogni qualvolta saremo chiamati a fare scelte volte al bene di San Severino». «Per noi - conclude uno dei candidati alla carica di sindaco nelle scorse elezioni - sono tre le parole, o meglio le linee guida del nostro lavoro in Consiglio comunale e non solo: partecipazione, trasparenza e legalità, come più volte detto e sottolineato in campagna elettorale». «Su questi principi - conclude Lo Duca - non arretreremo nemmeno di un millimetro».

SENISE – Nella cittadina sinnica, giovani talenti si mettono in mostra. Ed è quello che sta accadendo con il gruppo "Crème Café", che riscuote numerosi consensi grazie al loro talento, che mettono in mostra in serate di piazza e di pianobar. Come tutti i ragazzi della loro età, sperano in un futuro che li veda protagonisti nel panorama musicale. Infatti, Antonio e Gianmarco, coltivano sin da piccoli e separatamente, la passione per la musica e per il canto. Le loro strade si sono incrociate grazie alla partecipazione a diversi festival canori a livello regionale. E proprio in queste occasioni hanno avuto modi di conoscersi e di decidere di mettersi insieme e i due decidono di collaborare. Il duo, partecipa a diverse competizioni riconoscimenti guadagnati grazie al-

Senise Consensi per il gruppo musicale Creme Cafè

Il duo in concerto

la loro spontaneità e voglia di mettere in mostra tutto il talento. «Abbiamo numerosi progetti – dice Antonio - che spero si possano realizzare al più presto, come ad esempio la realizzazione di un disco contenente brani scritti, composti e interpretati interamente da noi, o serate a tema come concerti tributo ai grandi della musica italiana». Insomma, tanta grin-

ta e voglia di fare, in un territorio che di certo non permette di emergere tanto facilmente. Non mancano le idee, ne tantomeno la voglia di realizzare il tutto. «Noi siamo dell’idea – afferma Antonio che non bisogna affannarsi a cercare ingaggi e tentare a tutti i costi di sfondare nel mondo dello spettacolo, ma piuttosto produrre sempre e soprattutto fare ciò che si ama. La musica va amata, e a lei vanno rivolte mille attenzioni senza aspettarsi nulla in cambio se non la magia che essa può regalare a chi la ascolta e a chi la produce». Insomma, ragazzi con tanta voglia di emergere, ma senza correre cercando di scalare vette impossibili. «La speranza – termina Antonio – è quella di fare musica come piace a noi». Claudio Sole

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Ogni domenica dal 5 luglio sarà celebrata la messa. La struttura è stata restaurata

Riapre la chiesa a Timmari Dopo anni di degrado ed abbandono torna ad aprirsi ai fedeli Conferenza di servizi in Comune

Via libera ai piani di lottizzazione comparti C5, C6 e C7 Il 10 l’ok definitivo

Il sindaco Nicola Buccico

Dopo anni di abbandono e degrado, torna ad aprirsi ai fedeli la chiesa del Santissimo Salvatore di Timmari. A partire da domenica prossima, e per tutte le domeniche fino al sei settembre, alle ore 19 don Egidio Casarola, parroco di San Vincenzo de' Paoli di La Martella, celebrerà la Santissima Messa nella chiesa di Timmari, ristrutturata nel 2001 dalla Soprintendenza ai Beni architettonici della Basilicata. La chiesa del Santissimo Salvatore è l'unica testimonianza rimasta dell'antico insediamento monastico ed abitativo di Timmari. La struttura è composta da una facciata a frontone ribassato su cui si staglia un piccolo campanile a vela. L'interno è a navata unica divisa in due campate da un arco centrale che poggia su pilastri. Il soffitto ha la volta ad arco acuto, che poggia lungo le pareti laterali su un cornicione perimetrale. Sulla parte di fondo del presbiterio si staglia l'abside con un grande affresco raffigurante il Cristo tra San Giovanni Battista e San Michele Arcangelo. Nella chiesa sono raffigurati anche due affreschi raffiguranti l'Arcangelo Raffaele con Tobia (altri ritengono l'angelo custode) e San Nicola nell'atto di aiutare tre fanciulli. La chiesa restaurata fu consegnata il 6 maggio 2001 alla parrocchia di La Martella che, dopo avere installato l'arredo liturgico eseguito dall'artista materano Franco Di Pede, la

riaprì al pubblico culto il 6 settembre 2001 con una solenne celebrazione presieduta dall'arcivescovo monsignor Antonio Ciliberti. Alla chiesa è annesso un antico camerone nel quale in questi giorni lo scultore Franco Di Pede ha allestito una mostra-omaggio a Dino Adamesteanu. Con molta probabilità il camerone sarà intitolato a Domenico Ridola. La chiesa del Santissimo Salvatore è stata recuperata grazie alla sensibilizzazione operata dalla parrocchia di La Martella e dallo Studio Arti Visive di Franco Di Pede. “La valorizzazione della chiesa e della collina di Timmari - ha dichiarato Di Pede - continuerà con una serie di altre iniziative. Entro il 6 settembre, data in cui sarà celebrata la festa del Santissimo Salvatore, l'esterno della chiesa sarà arricchito con una statua in tufo di tre metri realizzata da Piero Marchetti, insegnante di scultura presso l'Accademia di Carrara”. All'interno della chiesa lasciata in stato di abbandono sono stati ritrovati tre grossi pezzi di una statua rinascimentale priva di testa. Con molta probabilità si tratta di una rappresentazione dell'Arcangelo Gabriele. “Non è escluso - ha aggiunto Di Pede che l'opera, considerate alcune caratteristiche, sia stata realizzata da Altobello Persio. Ma si tratta di un'ipotesi ancora da verificare con certezza”. Biagio Tarasco matera@luedi.it

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Smottamento in via Carlo Levi

Uno smottamento dovuto alle piogge abbondanti degli ultimi giorni sbarra, pericolosamente, la strada a chi decide di percorrere a piedi via Carlo Levi. Nessuno sembra essersi accorto che sul marciapiede della circonvallazione, nei pressi della centrale Enel, si è aperta una voragine profonda circa due metri che si estende lungo il guard rail che costeggia il marciapiede. La voragine è abbastanza estesa occupando metà della larghezza del marciapiede e non è affatto segnalata o transennata rappresentando un pericolo di caduta

per chi va a piedi. La frana ha portato a valle persino le strutture in cemento che fungevano da barriera inferiore e da innesto per il paracarro. Tanto che la struttura di sostegno del guard rail è praticamente sospesa nel vuoto e non assicura nemmeno più la sua originaria funzione di contenimento per le auto in caso di incidente. Negli ultimi anni l'intera circonvallazione è stata trascurata nella manutenzione tanto che anche il manto stradale è in condizioni pessime. Giovanni Martemucci

HA AVUTO esito positivo la conferenza di servizi per i tre comparti C5, C6 e C7 dell'Asse Matera Nord, relativi ad altrettanti Piani di Lottizzazione Convenzionata per attività artigianali, commerciali e terziarie, che si è tenuta ieri nel Palazzo Municipale di Matera. Nel corso dell'incontro, a cui hanno partecipato rappresentanti dell'Amministrazione Comunale di Matera, della Regione Basilicata, della Provincia di Matera, della Soprintendenza per i Beni Culturali e Architettonici di Matera, dell'Anas di Matera, dell'Azienza Sanitaria Locale di Matera, nonché delle società Terna S.p.A, Enel, Eni Italgas, Acquedotto Lucano e Telecom, sono stati raccolti i pareri favorevoli e le autorizzazioni necessari all'adozione e all'approvazione dei piani di lottizzazione per i tre comparti dell'Asse Matera Nord. All'incontro, tuttavia, erano assenti i rappresentanti dell'Ufficio Regionale Tutela Ambientale e dell'Ufficio Geologico; per l'acquisizione degli ultimi pareri, pertanto, la conferenza è stata riconvocata al 10 luglio prossimo. Soddisfazione per l'esito della conferenza è stata espressa dal Sindaco Emilio Nicola Buccico e dall'Assessore all'Urbanistica Antonella Guida. “Con il raccoglimento dei i pareri favorevoli da parte di tutti gli enti e le istituzioni interessati si accelera l'iter che porterà in tempi brevi all'approvazione in Consiglio Comunale dei progetti di lottizzazione per i singoli comparti - spiega il Sindaco Buccico -. Negli ultimi tempi, l'intensa attività portata avanti ci ha permesso di sbloccare una situazione che si era trascinata negli anni e che ora potrà trovare concretizzazione attraverso la creazione di apparati produttivi in un'area importante del nostro territorio”.

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Matera


Mercoledì 1 luglio 2009

«Sarà come un grande concerto» Devozione, sicurezza e curiosità. Franco Palumbo racconta la Festa della Bruna Come ogni anno, queste sono le ore in cui Franco Palumbo, presidente del Comitato Maria Santissima della Bruna, mostra solo apparentemente calma e gezzo. «In realtà, dentro di me, vivo la tensione di questo momento così importante spiega. Tra poche ore il tour de force che condurrà al 2 luglio, momento centrale delle celebrazioni in onore di Maria Santissima della Bruna, avrà il suo momento centrale che vede in Palumbo il deus ex machina. «Non penso alla fine della festa, come ad un momento triste ma piuttosto ad una parte di una immensa sinfonia, di un ciclo come quello vitale». Accoglienza, religione, tradizione ma anche norme di sicurezza. Sono questi gli elementi che Palumbo ogni giorno deve affrontare per far sì che anche questa edizione non registri (quasi miracolosamente) feriti tra le centinaia di migliaia di persone che si accalcano lungo il percorso fino allo Strappo del Carro trionfale in piazza. L’intero tracciato del corteo, quest’anno, sarà transennato con accesso consentito solo a chi avrà ottenuto il pass dell’organizzazione. Una formula che consente maggiori garanzie di sicurezza? «Vogliamo dare un’ordine a questo evento. Negli anni precedenti la gente era presente in numero inferiore e aveva maggiore educazione e devozione. Oggi il numero eccessivo di chi partecipa non garantisce eguale civiltà e rispetto. Vorremmo, però, che la festa ci faccia riflettere osservando ciò che accade in queste ore a Viareggio, ciò che le nostre famiglie stanno vivendo con il dramma della disoccupazione. Abbiamo la fortuna di vivere un giorno di festa nella più spassionata spensieratezza e per questo dobbiamo fare in modo che sia un momento sereno». Umiltà e civiltà nei confronti degli altri, chiede Palumbo con un invito che si trasforma in appello alla comunità. « Dobbiamo fare in modo che tutti gli strumenti di questo concerto contribuiscano a produrre una melodia straordinaria, armonizzata». La sede del Comitato Feste, in piazza San Francesco, brulica di persone. Turisti, curiosi, fedeli che vogliono donare qualcosa in onore della santa patrona. Tutti con qualcosa da dire. «Mi ha colpito molto un bambino biondo - racconta Palumbo - che mi ha chiesto come fare per entrare a far parte del Comitato. Mi piace tanto, ha detto, e voglio lavorare con voi». La devozione alla Madonna lega terre, città e storie anche lontane fra loro. «Ogni anno - aggiunge il presidente - un cittadino di Pomarico mi invia 5 euro. Un segno di profondo legame che mi colpisce ogni anno». Lo stupore dei turisti, di chi vive questo evento con gli occhi della scoperta, sono secondo Palumbo il modo migliore per veicolare un messaggio di profondo significato. «In questi giorni a Matera c’erano alcuni parenti di Dino Basaldella in occasione della mostra organizzata dalla Scaletta. Vengono da Udine e conoscono poco queste tradizioni. Hanno visto il

La previsione del Meteorologo per il 2 Luglio

Per domani qualche nube ma difficilmente pioverà

carro, maestoso e colorato, e li ho trovato entusiasti, prima della loro partenza». Dai bambini, inoltre, giunge una partecipazione che ha qualcosa di incredibile. Accade ogni anno in occasione del concerto degli alunni della Nicola Festa che si esibiranno in concerto nella cassa armonica di Piazza Vittorio Veneto. Come di-

mentare, poi, le iniziative a corollario, dalla mostra di Andrea Sansone alle immagini naif di Tony Montemurro, un percorso circolare che non si limita al solo 2 luglio, ma anima la città per oltre una settimana. Infine, un pensiero che Palumbo dedica con rispetto e stima ai cavalieri della Bruna, co-protagonisti di que-

sto evento storico. «I cavalieri saranno sempre molti, a corredo del corteo, eccetto i minori di 14 anni per i quali sarà vietato. Si tratta di una parte davvero importante della festa, soprattutto nella fase finale del viaggio del Carro verso il momento dello Strappo». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Rovesci e temporali sulla Basilicata anche ieri pomeriggio. Come nelle giornate precedenti, la pioggia è caduta abbondante su tutta l'area Sud della regione: dal Metapontino alla Val d'Agri, dal Senisese al Pollino. Solo nubi invece e nessun fenomeno di rilievo su Potenza e Matera. A proposito della città dei Sassi, erano anni che nel mese di giugno non pioveva così tanto. Dati alla mano, nel mese scorso sul Capoluogo sono caduti 87.4 mm di pioggia, più del doppio rispetto al valore normale (39 mm). Nel mese sono stati contati 10 giorni di pioggia (almeno 1 mm d'acqua al suolo), sei in più della norma. La causa di tanta pioggia va ricercata nell'assenza sul bacino del Mediterraneo dell'Anticiclone delle Azzorre, quel “bestione” che di solito da maggio a settembre abbraccia tutta l'Europa meridionale garantendo giornate calde e soleggiate. Da giorni, invece, anche la Basilicata si trova a fare i conti con un acceso contrasto tra masse d'aria diverse. Da una parte, aria caldo-umida viene spinta verso di noi dall'alta pressione subtropicale africana; dall'altra, aria piuttosto fresca in quota continua a stazionare sui Balcani e in prossimità dell'Adriatico. Proprio durante le ore più calde del giorno, tra il

pomeriggio e la prima parte della sera, quando il contrasto termico è più accentuato, è un fiorire sulle nostre teste di cumulonembi e con essi di temporali anche violenti. Cosa accadrà nei prossimi giorni? I modelli attualmente a disposizione propendono per una prosecuzione dell'instabilità almeno fino a sabato 4. Per Matera, quindi, esiste il rischio di qualche improvviso e breve acquazzone anche nella giornata di festa di domani. Per la verità la probabilità di precipitazioni in città tra il pomeriggio e le prime ore della sera è inferiore al 30%. I fenomeni sono invece pressoché certi sul Lagonegrese, Pollino, Valle dell'Agri. Rischio elevato anche sul basso Metapontino. Nel dettaglio, la mattinata in città sarà soleggiata e anche piuttosto calda. Nel pomeriggio, come detto, qualche addensamento cumuliforme farà la sua comparsa. Difficilmente pioverà, al più si tratterà di acquazzoni veloci e della durata di pochi minuti. Con il calar del sole la nuvolosità andrà attenuandosi e per la notte non si avranno fenomeni. Farà caldo, con massime prossime o leggermente superiori ai 30 gradi. La ventilazione sarà debole con direzione prevalente da Est/Nordest. Giuseppe Pomarico matera@luedi.it

Il consigliere sulla processione dei pastori

Diretta web e maxischermi per la Festa, ogni momento in rete

Cinnella: «Meno fuochi? Colpo di mano alla tradizione»

Videouno con 12 telecamere

«ANCORA UNO schiaffo alle tradizioni del Due luglio. Ridotti i fuochi pirotecnici nella Processione dei Pastori. L’allarme che la Festa della Bruna diventi sempre più una festa come tutte le altre è sempre più forte, perché anno dopo anno c’è la tendenza a spogliarla delle tradizioni che l’hanno resa unica nel suo genere». La preoccupazione dei cittadini materani in merito è forte, e se ne fa portavoce il consigliere comunale Cosimo Damiano Cinnella. «I primi sintomi di burocratizzazione sono già presenti da più di cinque anni e ne abbiamo dovuto prendere atto tutti, ma eliminare varie postazioni dei fuochi pirotecnici-afferma Cosimo Damiano Cinnella, consigliere comunale eletto nella lista civica Matera Viva- durante la Processione dei Pastori, è un qualcosa che scatena inquietanti interrogativi. La paura è che ci sia voglia di eliminare completamente i fuochi nella Processione dei Pastori e che, purtroppo, si sia solo cominciato l’opera. E’ spontaneo chiedersi, e chiedere, quali siano stati i criteri visto che la tradizione va avanti da secoli e fino all’anno scorso, non si sono mai verificati incidenti a cose o persone fisiche? E’ lecito porre domande nette e conoscere di chi siano le responsabilità. Chi è l’autore dell’ennesimo colpo di mano nei confronti della Festa dei materani?. Chi ha limitato i fuochi? Cosa risponde in merito il Comitato organizzatore della Festa della Bruna? E la Curia? E la Questura di Matera? Chiedo a nome personale e dei cittadini materani che vengano date risposte precise in merito al perché siano stati limitati i fuochi d’artificio durante la Processione dei Pastori,perché non è possibile prendere ancora a schiaffi le tradizioni che caratterizzano la Festa dei Maria Santissima della Bruna e che la rendano unica al mondo, alla pari della nostra città. Credo che sia un atto dovuto mettere a conoscenza la cittadinanza di questi attentatati alle tradizioni che ricevono».

DODICI TELECAMERE che riprenderanno in diretta web e su due maxischermi il percorso del carro trionfale fino alle fasi salienti della “distruzione” del manufatto, la possibilità di seguire la festa della Madonna della Bruna sul telefonino e una chat attiva dal 2 luglio affinché chiunque possa commentare l'evento che terrà desta l’attenzione dei materani per una giornata intera. L'azienda materana Videouno in collaborazione con l'associazione Maria Santissima della Bruna anche quest'anno mette a disposizione le competenze e le tecnologie del suo pool di professionisti per divulgare le immagini della festa in tutto il mondo. Per le riprese verrà utilizzata tecnologia mista (broadcast televisiva e web): le immagini saranno trasmesse su maxischerni (posizionati in piazza Vittorio Veneto, nei pressi dei tre archi, e in piazza San Francesco) che consentiranno a quanti sono in centro di seguire ogni Fase della festa diminuendo nello stesso tempo la pressione sulla piazza. Le immagini saranno trasmesse anche on line, sul sito di Videouno www.ilmiotg.it e su altri siti (Videouno.it - Montescaglioso.net - Lawebtv.tv - Sassilive.it Millemedia.it - Muntagnola.de - Miglionicoweb.it - Grottole.net - Ilpomeridiano.it Lucanianews24.it - Egghia.it - Polifonicamaterana.it - Hyperbros.com - Materatown.net -festadellabruna.it - ilquotidianodellabasilicata.it - Terradeisassi.it - Clarita.it - Materacamp.com - http://aeopbasilicata.jimdo.com - Meteomatera.it - Gianfrancogiusto.it - ilovematera.it - radioradiosa.it - http://blog.libero.it/LaLuceDiMizar - policoroattiva.it - parcomurgia.it ilresto.info - wikimatera.it - dariocar-

mentano.com - francescocascino.com - tirelliandpartners.com). Le telecamere saranno posizionate sulla pizzetta del carro, nei pressi della chiesa Maria Santissima Annunziata, in via Marconi in via Annunziatella, in piazza Vittorio Veneto, una telecamera su Jimmy Jib in piazza San Francesco, una radiocamera che seguirà il percorso del carro fino a via Roma, una accanto alle Poste, due sotto il palazzo ex Gazzetta del Mezzogiorno, due in piazza Vittorio Veneto tra cui una che effettuerà riprese dall'alto per avere una visuale completa dei momenti cruciali della festa. Saranno filmati anche i fuochi pirotecnici ma le immagini non andranno in diretta: sarà comunque possibile vederli successivamente sul web. Il giornalista Michele Capolupo illustrerà le varie fasi della festa con il commento di alcuni ospiti. Chi è dotato di tecnologia adeguata potrà seguire i momenti clou del 2 luglio anche su telefonino collegandosi al sito http://ilmiotg.mofuse.mobi. L'azienda Videouno ringrazia tutti i cittadini e i titolari di attività commerciali che permetteranno di usufruire della linea internet durante il percorso per consentire la diretta. Purtroppo, l'assenza dalla linea Adsl veloce nella città dei Sassi non permetterà di trasmettere on line immagini di qualità televisiva: motivo per cui non è stato possibile dare seguito ad un accordo commerciale con un fornitore. Il 2 luglio sarà attivata anche una chat, sempre sul sito www.ilmiotg.it. Lo scorso anno il sito ha registrato 40.000 contatti con punte di 400 utenti collegati in contemporanea.

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32 Matera «Un bambino mi ha chiesto: come faccio a lavorare anche io nel Comitato, insieme a voi?»


Il presidente dell’Associazione: «Al massimo venti torneranno in piazza Vittorio Veneto»

Ottanta Cavalieri per la Madonna Paolicelli: «Mai come quest’anno siamo tranquilli, sicurezza concordata» IL GIORNO della festa è arrivato. Meno di ventiquattro ore separano la festa di Maria Santissima della Bruna dalla gioia dei materani e di quanti in questo giorno speciale ricco di storia, religione e passione saranno coinvolti. Piccoli e grandi si sentono protagonisti in ogni momento della giornata che lascia il segno nella vita dei materani. Tra questi i cavalieri dell’Associazione Cavalieri Maria Santissima della Bruna che scortano il carro per consegnarlo ai cittadini in piazza Vittorio Veneto, luogo in cui avverrà la distruzione del carro affidato nelle mani di chi vorrà prenderne un cimelo in segno di buon auspicio. «Per noi cavalieri», afferma Antonio Paolicelli Presidente dell'Associazione Cavalieri Maria Santissima della Bruna, «è un momento importante dell’anno che viviamo intensamente dalle prime luci dell’alba. Quest’anno il numero dei cavalieri che scorteranno il carro sarà inferiore. In mattinata, saranno ottanta i cavalieri al seguito della festa, mentre si ridurranno a settanta circa nel pomeriggio per esclusione dei minori ai quattordici anni. Cinquanta di questi compresi i minori di diciotto anni quando il carro sarà in Piazza San France-

La sfilata dei Cavalieri nel 2 luglio 2008 e il presidente dell’associazione Antonio Paolicelli

sco, usciranno da via Ridola mentre venti ne rimarranno in piazza. Dieci di loro scorteranno il manufatto in cartapesta durante i tre giri trionfali, mentre sarà last-minute la decisione che assumerò insieme al questore di far scortare il carro da venti o dieci cavalieri. Per quanto attiene la questione della sicurezza continua Paolicelli, ritengo che l’utilizzo delle transenne antipanico sino al cinema comunale, sia una soluzione ottimale anche se molto costosa. Le transenne leggere la-

sciano il tempo che trovano visto che molto spesso sono di intralcio. Sono presidente da sei anni e mai come quest’anno sento che i cavalieri si sentono molto tranquilli anche se è una tranquillità apparente. Al contrario posso assicurare che dagli incontri tra i cavalieri, non è emerso alcun problema di carattere personale anche se comprendo sin da ora il malcontento tra gli esclusi che sarà inevitabile. L’impatto con la folla è il momento più temuto dai cavalieri per il fatto che i cavalli stanchi e agitati

possono non essere controllati. Nutro però piena fiducia e stima nell’operato dei cavalieri e nella disponibilità dei cittadini che sapranno comprendere le nostre problematiche e favorire il nostro operato. Sono sicuro conclude Paolicelli che sarà una bella giornata di festa all’insegna della soddisfazione per tutti». Una giornata vissuta con ansia e dedizione che ha inizio alle cinque di mattina in stalla. La cura del cavallo tra le priorità del cavalie-

re che provvede alla toilettatura, lucidatura della criniera, prima di provvedere a bardare il cavallo con i finimenti tradizionali e gli addobbi floreali. Poi è il momento del cavaliere la cui vestizione non deve escludere la corazza, l'elmo, il mantello e l'asta su cui sventola una bandiera con una croce. L'elmo e la corazza sono il frutto della grande maestria di esperti artigiani mentre il resto è opera di mamme e parenti dei cavalieri intenti a ricamare sul mantello di velluto o di raso l’ immagine della Ma-

donna o di altro simbolo religioso. Il raduno è davanti alla chiesa Maria Madre della Chiesa di serra rifusa e partire verso le abitazioni del trombettiere, di un vice generale. Il trombettiere è una figura carismatica per i cittadini che spesso lo incitano con applausi scroscianti alla “carica”. Alle 10,30 il primo momento importante dei cavalieri che con la carrozza si recano a casa del generale e prenderlo in consegna. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

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Matera 33

Mercoledì 1 luglio 2009


Mercoledì 1 luglio 2009

Carlo

Maria

Stachiuccio

Tanti auguri al nostro Carlo Amodio per il suo diciottesimo compleanno.

Un mondo di auguri da Franco, Daniela, Rossella e Antonio.

Convegno di Arteterapia AL via da oggi al 5 luglio prossimo a Matera il convegno Nazionale di Arteterapia. A.I.D.E., l’Associazione delle Donne Europee presieduta dalla materana Anna Selvaggi Tamburrino ha fortemente caldeggiato il presidente di Artea, Achille De Gregorio «affinchè l’evento si svolgesse a Matera” – ha dichiarato la presidente – luogo antropologico testimone di antiche sopravvivenze, ma anche opportuno periodo per apprezzare la nostra tradizione».

I colori di D’Amico

Questa foto ti costerà un gran bel “complimento” a tutta la redazione.

POTRA’ essere visitata fino al 5 luglio, nel Palazzetto del Casale, in via Sant’Antonio Abate, negli antichi Rioni Sassi, la mostra “I colori di Maria Teresa D’Amico”. Sono esposte circa un centinaio di creazioni di Maria Teresa D’Amico, realizzate con materiali naturali e di recupero a cui l’artista dà nuova vita e nuove funzioni. •Consultorio

Intesa contro la violenza LUNEDI’ 6 luglio sarà sottoscritto in Prefettura il “Protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne”. L’accordo prevede la creazione di una rete tra istituzioni e volontariato con l’obiettivo di sviluppare azioni finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza sulle donne, dopo un attento e costante monitoraggio della sua incidenza nella provincia.

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0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Mirabilia Dei di Sansone L'ARTISTA materano Andrea Sansone, dopo aver avviato la sua attività artistica a Monza, ritorna nella città dei Sassi per presentare la sua prima mostra personale di "arte sacra". Mirabilia Dei offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare dipinti, riproduzioni, affreschi, bozzetti a matita e tante altre opere d'arte. Si tratta naturalmente di opere a tema religioso che creano un percorso attraverso le meraviglie di Dio, dalla creazione dell'uomo al giudizio universale. E le opere saranno esposte non a caso in una delle più belle chiese presenti al piano del centro storico cittadino, quella del Purgatorio. Appuntamento per l'inaugurazione è stato sabato 27 giugno, presso la chiesa del Purgatorio in via Ridola a Matera. Si potrà visitare fino all’undici luglio.

Premio all’Auriga del Carro SI terrà oggi alle ore 18.30 in Piazza del Carro Trionfale la cerimonia di consegna di una targa attestante la riconoscenza della Cna ma anche dell'intera Città all'auriga Bellisario Paolicelli per come da sempre assolve con perizia e fede al ruolo di conduttore del grande Carro trionfale. «L'auriga è da sempre una delle figure più importanti dell'intera giornata del 2 luglio ma raramente ha trovato i giusti riconoscimenti che pure merita. Infatti è grazie alla sua maestria e padronanza nel governare i muli che hanno il gravoso compito di tirare il grande Carro trionfale in cartapesta che la festa scorre da tempo immemorabile senza intoppi o incidenti». Lo sostiene il Presidente Provinciale della Cna, Giovanni Coretti.

800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

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•CINEMAANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Una notte al museo 2 19,30 La fuga 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Antichrist 19,30 Che L’argentino 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva CINEMA MOJTO Generazione 1000 euro 22,15

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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I liquidatori prudenti ma non ottimisti: «Speriamo nel ritiro delle istanze dai fornitori»

Nicoletti, il giorno del giudizio Oggi il Tribunale si pronuncerà su concordato e dunque sull’eventuale fallimento Si decide oggi il destino della Nicoletti Spa e del concordato preventivo con il quale l’azienda sta cercando di evitare il fallimento. I liquidatori Angelo Calculli e Margherita Epifania hanno spiegato ieri nell’ambito di una conferenza stampa la situazione ed il rischio concreto che il Tribunale di Matera potrebbe dichiarare la «improcedibilità del concordato preventivo» presentato dalla Nicoletti salotti di Matera, che è in liquidazione dal 23 giugno 2008. Il silenzio delle banche ed il particolare della Banca Popolare del Mezzogiorno porta i liquidatori ad apporre l’attenzione sui tre creditori chirografari, che hanno presentato istanze per circa 200 mila euro: «Cercheremo – ha detto Calculli – di trovare un accordo con i creditori. C'è per uno di essi disponibilità, mentre non è ancora giunta alcuna comunicazione dalle banche. Siamo impegnati a evitare che la Nicoletti fallisca e possa invece continuare a produrre. Del resto viene pubblicato anche il bando regionale Valbasento. Sarebbe paradossale per il futuro dell’azienda perdere questa opportunità». Con i tre fornitori che hanno avviato istanza di fallimento ci sarebbe ampiamente lo spazio per arrivare ad una transazione anche perchè la somma in questione è comunque contenuta, esiste però anche il rischio che nel corso dell’udienza di questa mattina ci possano essere ulteriori istanze al momento non previste. Un’eventualità che non lascia tranquilli i liquidatori. «La situazione non è delle più tranquille ed oggi la prospettive non è certo positiva», ha spiegato Calculli, «noi abbiamo fatto di tutto per evitare che il concordato fosse respinto ma abbiamo degli spazi estemamente limitati entro i quali muoverci. Teniamo a sottolineare che abbiamo ereditato una situazione dal 1 novembre al 23 dicembre con possibilità di gestione alquanto limitata. Avremmo voluto fare anche alcune scelte diverse ma purtroppo non ne abbiamo avuto la possibilità. Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione con poche vie d’uscite che rischia di precludere all’opportunità di riconversione industriale. Del resto proprio qualche giorno fa abbiamo ricevuto una risposta dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, il presidente Nicoletti», ha raccontato Calculli, «ha scritto direttamente al presidente Berlusconi, la risposta è firmata dal sottose-

La desolazione all’interno Capitali in magazzino a cui non si dà più valore

Angelo Calculli e Margherita Epifania liquidatori della Nicoletti spiegano il momento dell’azienda

«Il silenzio delle banche ci preoccupa Presumiamo indirizzo negativo» gretario Gianni Letta e spiega che “ogni possibilità di interventi statali non può prescindere da un esito positivo del concordato». Insomma l’appuntamento odierno resta fondamentale per il futuro della Nicoletti che ha visto però nel corso del tempo fortemente limitato il valore del proprio patrimonio. Calculli, infatti, ha ribadito il valore dell’immobile, stimato in circa 25 milioni di euro e con una disponibilità di attrezzature e di materiali scarsamente valutata dai periti che è stata sostanzialmente dimezzati. Il liquidatore ha ricordato inoltre l’esistenza di crediti vantati per circa un milione di euro e l’impossibilità di esigerli in queste condizioni. Siamo tutti in attesa delle scelte del Tribunale, la nostra speranza

«Stiamo trattando per far desistere i tre creditori che chiedono il fallimento»

sarebbe quella di riuscire a far ritirare le istanze ai fornitori in modo da poter poi riprendere il cammino con un nuovo e diverso concordato. In quel caso potremmo farcela, ma ci sono molte incognite. Abbiamo l’ultimo appuntamento qualche ora prima dell’udienza in Tribunale e poi vedremo cosa accadrà». Minore affidamento viene fatto dal liquidatore sulle banche: «al momento attendevamo una risposta della Popolare del Mezzogiorno che non riteneva in questo contesto dovessero essere divulgate comunicazioni alla stampa. In questo momento non abbiamo ricevuto risposte e siamo portati a pensare che in casa di novità positive ne saremmo stati informati. Perchè tutto questo? Non so spiegarmelo, certo

la Banca Popolare del Mezzogiorno è la più tutelata come garanzie nell’ambito della crisi della Nicoletti». Infine l’ultima battuta sulla prospettiva del sito produttivo, un valore stimato intorno ai 25 milioni di euro che verrebbe abbattuto fortemente in caso di fallimento: «si potrebbe arrivare anche a 10 milioni di euro, è chiaro che in questa condizione non si potrà fare molto di più», aggiunge Calculli, «noi abbiamo ereditato il disastro di un’azienda che poteva scegliere una serie di procedure alternative». Oggi in Tribunale se ne saprà molto di più, ma il rischio del fallimento della Nicoletti è sempre più una prospettiva tragica quanto concreta. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

DESOLANTE. Scoraggiante. Sono alcuni degli aggettivi che inevitabilmente vengono in mente nel giro d’orizzonte all’interno dell’immenso stabilimento della Nicoletti. Pelli, cartoni, fusti, cinghie elastiche, piedi, carrelli e quant’altro per produrre divani. Produzione, interrotta, bloccata lasciando sostanzialmente da un giorno all’altro bloccato un vero e proprio colosso con strumentazioni e mezzi all’avanguardia come quelli della Nicoletti. Sulla crisi e le sue origini e sulle responsabilità si possono indubbiamente dare diverse interpretazioni ed anche sul fatto che sono i lavoratori quelli più colpiti da una crisi di questa portata e dalla chiusura dello stabilimento. Su questo ci sono pochi dubbi così come però ci pare incredibile che una forza produttiva e oggettiva come quella visitata ieri in Nicoletti possa essere così fortemente limitata e non poter esprimere oggettivamente il suo naturale potenziale, ma se pensiamo alle difficoltà produttive del territorio, al tasso di colonizzazione imprenditoriale, passateci l’espressione, a cui spesso questi territori sono soggetti con imprenditori che arrivano anche con grandi gruppi ma da altre realtà del Nord. Allora la desolazione per la situazione di questi giorni e di queste ore che riguarda la Nicoletti diventa oggettivamente più incredibile. La perdita di una realtà produttiva, di un sito produttivo (ammesso che così sia e che non ci siano come pure è auspicabile colpi di coda) si unisce alla svalutazione di un prodotto e di un progetto che è legato comunque al territorio ed ai suoi investimenti e che purtroppo rischia di essere un domani un grande affare. Ma per chi? p.quarto@luedi.it

Marchio di qualità per l’artigianato

Bpmez, 12 mesi senza mutuo per cassintegrati e senza lavoro

glio 2010 quando a Matera si svolgerà il Grande expo internazionale dell'artigianato anche se per il prossimo Natale sarà avviata già una prima produzione di oggetti. “Matera hand made” rappresenta una innovativa forma di tutela del patrimonio artigianale locale attraverso la promozione delle attività economiche che utilizzano risorse e forza lavoro materane. “La novità del progetto -affermano Rejane Miglionico e Alessandro Martemucci, responsabili della comunicazione e del marketing del progetto- è che il maestro artigiano è artefice del suo brand che si distingue per l'unicità. Per ciascun prodotto tipico è stato preparato un disciplinare di produzione attraverso interviste agli artigiani e con lle associazioni di categoria”.

LA GRAVE crisi che ha investito tutto stipulati da privati. Le rate saranno il paese e in particolar modo le regioni posticipate al termine del periodo di meridionali sta manifestando pesanti ammortamento originariamente previsto. «Dodici mesi di reconseguenze anche sulspiro - ha affermato il le famiglie. Per poter ofDirettore Generale della frire un aiuto concreto Bpmez Giampiero MaBanca Popolare del Mezruggi - per aiutare le fazogiorno ha deciso di somiglie a superare quespendere il pagamento sto momento difficile. delle rate del mutuo fino La decisione va nella diad un periodo massimo rezione di un aiuto condi 12 mesi, in caso di percreto alle famiglie che si dita del posto di lavoro trovano in difficoltà neldipendente o in presenza l'ambito di una crisi riledi cassa integrazione Giampiero Maruggi speciale da parte dell'in- direttore generale Bpmez vante”. Per potere beneficiare testatario del mutuo o di dell'intervento coloro uno dei cointestatari, cercando di alleviare in questo modo che sono interessati all'iniziativa potranno richiedere ulteriori chiarilo stato di disagio economico. La sospensione della rata può esse- menti presso una delle 115 filiali della re richiesta per tutti i mutui ipotecari Banca Popolare del Mezzogiorno.

Lo garantirà il progetto Mest per le produzioni di oro, ceramica, tufo e cartapesta

UN MARCHIO di qualità per le produzioni artigianali di cartapesta, tufo, ceramica e oro. È il primo risultato del progetto “Mest” organizzato dal Consorzio La Città Essenziale di Matera e cofinanziato da Fondazione per il Sud, giunto alla fine del primo dei tre semestri di attività. Il nuovo marchio di qualità dei prodotti e dei servizi “fatti a mano a Matera” è un marchio collettivo geografico, che identifica la provenienza e la natura di un bene e contrassegnerà i prodotti dei 4 laboratori (cartapesta, ceramica, tufo e gioielli) previsti dal progetto. Il fine è quello di promuovere qualità e “territorialità” dei prodotti artigianali ma anche agroalimentari che rischiano di scomparire o di perdere le proprie caratteri-

stiche tradizionali legate alla Città dei Sassi. “La presentazione del Marchio disegnato dal grafico Peppino Barberio - afferma Giuseppe Bruno, presidente del Consorzio “La Città Essenziale”, capofila del progetto- coincide con la conclusione della prima fase del progetto. I ragazzi che stanno seguendo il corso inizieranno adesso la fase operativa guidati dai maestri artigiani materani per arrivare alla messa in produzione degli oggetti entro la scadenza del 2 luglio 2010 quando nascerà una cooperativa dove lavoreranno i ragazzi stessi. Per aprire il mercato a questi prodotti abbiamo creato il marchio che sarà supportato da azioni di marketing e comunicazione in modo da renderlo noto, entro un anno, in Italia e all'Estero”. La scadenza è quella del 2 lu-

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Matera 35

Mercoledì 1 luglio 2009


36 Montescaglioso Le iniziative animeranno il centro storico e vanno dal teatro alla musica al rally

Un’estate tutta da vivere L’assessore alla cultura, Zaccaro, illustra alcuni particolari del cartellone MONTESCAGLIOSO L'Assessore Comunale alla Cultura, Formazione, Pubblica Istruzione, Sport e Integrazione Culturale Michele Zaccaro, in vista dell'imminente inizio delle attività inserite nella programmazione culturale estiva ha chiarito che, come già avvenuto gli anni scorsi, le stesse prenderanno avvio ufficialmente alla fine del mese di Luglio, per trovare, nel mese di Agosto, nel quale sono previsti i festeggiamenti patronali in onore di Maria SS.ma Assunta e San Rocco, il momento culminante durante il quale si concentrerà la maggior parte delle manifestazioni. Zaccaro, allo stesso tempo, ha voluto ricordare che anche nei mesi precedenti la stagione stiva sono organizzate altre iniziative che, sia pure sporadiche, tengono viva l'attenzione su Montescaglioso. L'Assessore alla Cultura, con le sue dichiarazio-

Il centro e l’Abbazia luoghi deputati alle iniziative estive

ni, ha voluto rassicurare sulla situazione del programma, in via di definizione finale e, contestualmente, fugare anche qualche voce che circolava a Montescaglioso in merito ad eventuali ritardi nell'avvio della programma-

zione estiva. Ha confermato la presenza, nel calendario delle manifestazioni, di iniziative culturali, sportive e di spettacolo, rivolte a tutte le fasce di età, una formula consolidata che ha dato dimostrazione di incontrare

i gusti della cittadinanza. La prima delle manifestazioni già previste sarà realizzata nei giorni finali di Luglio, un'attività musicale da realizzare in collaborazione con il Conservatorio di Matera ed organizzata con il Direttore Saverio

Vizziello. Nel prosieguo delle attività è prevista anche una Master Class musicale, attività teatrali, sfilate di moda che consentiranno agli stilisti locali di presentare le loro creazioni e farsi conoscere anche fuori dai

confini montesi. Non mancheranno i momenti dedicati alle attività sportive, quali il torneo di calcio a 6, i tornei di pallavolo, di Bocce per giovani ed adulti, una nuova edizione del Memorial “Brigante, Zito, Mianulli, Leoncino e Liuni”, riservato agli over 35. Un altro appuntamento che è ormai parte integrante del programma estivo è lo Slalom automobilistico in salita, valido per il campionato nazionale Centro-Sud, che si svolge sulla strada che da Montescaglioso conduce in direzione di Matera, il quale dovrebbe svolgersi, come di consueto, nel mese di Settembre prossimo. Insomma un cartellone che si preannuncia ricco e ideale per creare interesse e attività nella cittadina del Materano che, in estate, ospita anche molti montesi lontani per il resto dell’anno. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

Pomarico I titolari di un’agriturismo ricreano antiche atmosfere

La cultura passa dai campi Museo dell’agricoltura per scoprire segreti e curiosità

Agricoltura in primo piano nell’agriturismo Lama di Palio

POMARICO - Lama di Palio fra agricoltura e accoglienza. Da alcune settimane, girando fra le campagne pomaricane è possibile anche andare a visitare un piccolo museo; più che un museo, un'area espositiva situata all'in-

terno di un agriturismo, omonimo della zona in cui si trova, ovvero appunto Lama di Palio. Il Quotidiano ha provato a far visita alla struttura. L'accoglienza è stata garantita direttamente dal proprietario

del posto, Nicola Cornacchia. Tanto per cominciare, la passeggiata comincia con l'attenzione alle macchine agricole - una delle quali (addirittura risalente agli anni Venti) si trova all'aperto che Cornacchia gelosamente custodisce. «Uno di questi mezzi - afferma l'altamurano di origine, titolare dell'azienda - è degli anni Cinquanta e l'ho salvata proprio a Pomarico, perché era a rischio usura nel palazzo Marchesale. Ho voluto acquistarla - continua - e il mio intento è quella di rimetterla in funzione al più presto». L'imponenza dei mezzi che si possono osservare provoca uno stupore almeno pari a quello che si prova a sentire dell'epoca durante la quale i macchinari erano funzionanti. La più nuova, per esempio, è degli anni Cinquanta.

Diverse, però, sono quelle datate anni Venti. Pezzi che fanno risalire al periodo nel quale la tecnologia, certamente, ancora non permetteva di fare a meno di tanti braccianti e operai. Ma il luogo è pure contenitore d'altro. Per esempio, con una parte di contributi pubblici, è stata ricostruita un'abitazione tipica delle aree agresti del passato di queste dimensioni geografiche. La casetta, va spiegato, è tutta edificata in pietre. Il primo pezzo è stato adibito addirittura a piccolo luogo di culto, mentre scendendo nella parte inferiore (cosa possibile persino attraverso una botola) si incontra uno spazio dentro il quale è esposta l'oggettistica propria delle abitazioni di tanti anni or sono, dalla bilancia più arcaica passando per il sapone

fatto in casa, fino al letto antico. Infine, il locale nel quale è ospitato il museo vegetale storico naturalistico. C’è poi il sito inaugurato da Acli Terra. L'obiettivo primario è quello didattico. Però spesso i turisti sono stati già incuriositi dalla presenza di alcune piante caratteristiche e di alcune in via d'estinzione, come delle diverse qualità di grano. Sicuramente si tratta per ora di una piccola cosa. Eppure la voglia di Cornacchia, che ha agito in rapporto di collaborazione con il Gal Bradanica è quella di aumentare sia la mole delle piante tenute sia di fornire sempre più cultura del territorio a quanta più gente possibile. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Martiello e Ditaranto affidano ad un documento il commento al voto

I Verdi non possono pagare per altri MONTESCAGLIOSO - I sostenitori di Montescaglioso dei Verdi per la Pace, Mauro Martiello e Vincenzo Ditaranto, con un comunicato stampa dal titolo “Vegetazione nuova su radici forti” hanno espresso la loro posizione sulla situazione politica attuale e lanciato precisi messaggi al Centrosinistra ed alle altre formazioni politiche. Martiello, candidato alle ultime elezioni provinciali di Matera, ha colto l'occasione per rivolgere il suo ringraziamento a quanti lo hanno sostenuto. Nel documento si sottolinea come «Da un anno a questa parte la politica attraversi un momento critico -

e ci siano - grassi partiti che, dopo aver screditato quelli minori, negando qualsiasi espressione diversa dalla loro, dimostrino adesso una certa incapacità nell'affrontare le tante crisi verificatesi. La discussione - si aggiunge è sostituita dalla politica di tipo mediatico, condotta dai partiti più grossi, che non rispetta quanto indicato nella nostra Costituzione. Il risultato è che il cittadino deve “subire” le decisioni altrui e non recita, invece, un ruolo di primo piano nella vita sociale. Dopo aver richiamato l'attenzione sul fatto che nella società attuale esiste una vera e propria voragine

che deve far riflettere per evitare negative conseguenze per le future generazioni, si afferma che i «Veri Verdi, in questo frangente, stanno pagando ingiustamente il più alto prezzo», mentre con il contributo di questo movimento politico, è loro convincimento, si potrebbero adottare politiche eco-sostenibili e rinnovabili che consentirebbero, a Paesi “lungimiranti”, di uscire dalla crisi. I due firmatari il comunicato, in merito alla situazione di Montescaglioso, ritengono che sia possibile un cambiamento. Si sottolinea come lo slogan “Cambiare si può” caratterizzerà l'azione dei

Verdi a Montescaglioso e nel territorio. Il comunicato contiene anche un messaggio al Centrosinistra ma non solo ad esso, «Per stendere le basi programmatiche che porteranno ad affrontare le sfide sociali ed elettorali dei prossimi anni”, facendo proprio il motto “insieme si può». Si annuncia che presto sarà allestito uno spazio fisico aggregativo, con l'impegno di «Frenare l'avanzata del pensiero unico a destra come a sinistra, che ha già prodotto i suoi fallimenti”, nel segno della democrazia e della libertà. m.m. provinciamt@luedi.it Commento dei Verdi al voto

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Mercoledì 1 luglio 2009


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S. Mauro Forte Attenzione alle zone che abbondano di detriti

Bruciatura delle stoppie Ecco le norme del sindaco SAN MAURO FORTE Nonostante le temperature miti di queste settimane, la stagione estiva incombe e con essa il pericolo di incendi boschivi che, spesso, sono provocati dalla violazione delle norme previste per la bruciatura delle stoppie. Per questa ragione il sindaco ha disposto una serie di accorgimenti a cui i proprietari di appezzamenti di terreno devono attenersi per evitare inconvenienti che possono derivare dall'incuria e dall'abbandono. Nell'ordinanza si legge «Che periodicamente pervengono esposti da parte di cittadini circa lo stato di

incuria ed abbandono di taluni appezzamenti di terreni di proprietà privata, posti sia all'interno che all'esterno della cinta urbana, divenuti nel contempo ricettacolo di rifiuti vari, erbe incolte e dimora stabile di ratti, serpi e quant'altro; che analogo problema presentano i numerosi appezzamenti privati aventi i fronti su strade comunali, che sovente determinano grevi problemi di visibilità e viabilità a causa dell'incuria dei frontisti, che non provvedono ad eseguire periodicamente le opere di loro spettanza come il taglio della vegetazione incolta, di siepi e di rami di piante

che si protendono oltre il ciglio stradale, nonché la rimozione di zolle od altro materiale proveniente dal lavoro dei campi; che gli agricoltori, di frequente non usano ogni dovuta cura nelle fasi di aratura dei terreni, allorquando eseguono la stessa senza ordinare i solchi così da accompagnare le acque superficiali al canale di prossimità destinato alla giusta regimentazione delle acque perimetrali ai fondi interessati, tanto da procurare grave danno e pericolo alla viabilità rurale. Tutto ciò - afferma il Sindaco nella disposizione che è stata diffusa - collide con l'azione che l'Ammini-

strazione Comunale pone in essere, con risorse economiche pubbliche, nella sistemazione della viabilità rurale rendendo la stessa vana e inutile». Da qui la decisione di disporre “l'esecuzione di urgenti interventi di sistemazione dei fondi rustici e di pulizia delle aree degradate con particolare riguardo per quelle poste all'interno della cinta urbana a salvaguardia dell'igiene pubblica e della pubblica incolumità”. I destinatari dell'ordinanza devono provvedere “con assoluta immediatezza” agli interventi descritti minuziosamente nell'ordinanza.

Bruciatura delle stoppie nelle campagne

Interventi che “dovranno essere, comunque ultimati entro la fine di giugno di ogni anno”, con l'avvertenza che, in caso d'inosservanza, sarà facoltà del Comune provvedere d'ufficio ed in danno dei trasgressori. Per gli inadempienti le sanzioni variano da 137

ad un massimo di 620 euro. Nel caso “di procurato incendio durante il periodo dal 15 giugno al 15 settembre, invece, la sanzione amministrativa varia da 1.032 a 10.329 euro”. Sanzioni che non escludono il ricorso concomitante alla denuncia penale. Vito Bubbico

Irsina «Dalla competizione elettorale non è uscito nessun vincitore. Anche Irsina ha perso»

«E’ fallita la vecchia politica» Michele Calvello, ex dirigente dei Ds, teme il pericolo del «Ritorno al passato» IRSINA - La vicenda amministrativa di Irsina, si porta dietro una coda di polemiche, che sembrano non finire. Interviene sulla vicenda Michele Calvello, ex dirigente dei DS. «Non mi pare in merito alla vicenda politico-amministrativa di Irsina - inizia Calvello- che la chiave di lettura “riferita” il 17 giugno scorso nella spazio “spunti del Quotidiano ” sia del tutto condivisibile. Non credo, infatti, che ad Irsina, ora regni il “vuoto politico”. Se fosse vero, sarebbe come ammettere che la follia che ha colpito qualche antico esponente di certa politica della città, abbia perciò lui stesso, azzerato l'intera classe dirigente di Irsina. Credo sia più verosimile - continua Calvello interpretare l'accaduto come il fallimento di quella “classe dirigente” e parallelamente il prendere vigore di una nuova che, senza disconoscere passato, radici e identità, mostra sempre più voglia di cambiamento, di aggregare forze nuove. Tutto ciò in perfetta sintonia con lo spirito e con l'obiettivo per cui è nato il Partito Democratico. Sono d'accordo - prosegue Calvello - Dalla competizione elettorale non è uscito nessun vincitore, Irsina ha perso, non ha eletto nessun rappresentante in seno al Consiglio Provinciale, a fronte dei due della passata legislatura. Se da qualche parte si aspetta l'assestamento è perché troppo forte è il peso di quei tre o quattro voti, si proprio tanti, che mancano per colmare lo 0,03 % che avrebbe permesso l'elezione sul campo della candidata del Pd. Bisogna però

Un scorcio di Irsina

riconoscere oggettivamente, in una situazione del genere con l'amministrazione fatta cadere a una settimana dal voto per iniziativa di parte della maggioranza a cui ringraziando si è aggiunta l'opposizione, prendere 600 voti, è un gran bel risultato. Vorrei però esprimere il mio punto di vista sull'offesa alla comunità e sulla possibilità di convocare il Consiglio dopo il 7 di giugno. Circa la data devo osservare che, o c'è cattiva informazione o scarsa conoscenza delle norme o ancora, notizie demagogiche. Vero è che il consiglio - spiega Calvello - era stato convocato da

tempo dopo l'approvazione del bilancio in giunta. Se non ricordo male, durante il Consiglio tutte le delibere propedeutiche al bilancio, furono approvate. Venne pure chiesta una sospensione dei lavori; ma invano perché gli stessi che si erano autosospesi dal Pd dopo l'indicazione del candidato alla provincia, votarono contro, segno che il piano “strategico” era stato già studiato nei dettagli. La bocciatura in Consiglio del bilancio rappresentava la fine di un percorso che inizia con la delegittimazione di una candidatura (autosospensione dal partito) e finisce con la delegittimazione dell'amministrazione comunale. Ma la mancata approvazione del bilancio tecnicamente non pregiudica perché il Prefetto avrebbe intimato il riesame in Consiglio entro 20 giorni e quindi oltre il 7 giugno. Qui scatta evidentemente il piano alternativo anch'esso studiato e messo a punto, perché appurata questa possibilità all'indomani vengono depositate le dimissioni, atto questo che non consente alcuna discrezionalità prefettizia. Nessuno ha festeggiato a fronte di una offesa alla comunità.. Non sfuggirà in particolare che vi sono soggetti di quella “classe politica” che hanno già sperimentato questo comportamento in altre occasioni. Mi auguro ora - conclude Michele Calvello che anche ad Irsina non si torni ad un passato che non ha molto da dire, così come ha sostenuto nel comizio di ringraziamento il Senatore Filippo Bubbico. Mimmo Donvito provinciamt@luedi,it

Cc in azione Un arresto e una denuncia SALANDRA - Proseguono i controlli dei Carabinieri in tutta la Provincia, finalizzati soprattutto a prevenire reati contro il patrimonio o connessi all'uso ed allo spaccio delle sostanze stupefacenti. A Salandra i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto un pregiudicato 43enne di Taranto che si trovava presso una comunità del luogo in regime di affidamento in prova ai servizi sociali. L'arresto è stato effettuato in esecuzione di un provvedimento di 4 mesi per inosservanza della sorveglianza speciale. A Policoro un rumeno di 27 anni è stato denunciato per la contraffazione del tagliando assicurativo della sua auto e per la mancanza dell'assicurazione. provinciamt@luedi.it

Irsina Le coop Arenacea e L’Abbraccio organizzano laboratori ludici estivi

Gioco, cucina e cultura per i piccoli

Una iniziativa inserita in Irsinarte

IRSINA - Lodevole iniziativa della Cooperativa Arenacea di Irsina, che insieme alla Coop. L'Abbraccio, ha dato vita ad un corso ludico - didattico, per insegnare, giocare e far trascorrere ai bambini di Irsina, un estate fatta di giochi, ma anche di impegno concreto, per far si che i giovani laboriosi artisti imparano a sviluppare una significativa laboriosità. Il corso iniziato il 15 giugno e che terminerà il 31 agosto prossimo, si chiama “Estate insieme 2009”; il progetto formativo che prevede un percorso educativo articolato in tre Laboratori Didattici rivolto a stimolare nei bambini curiosità e il gusto per il sapere attraverso esperienze dirette e creatività. 1) Labora-

torio di informatica e fotografia: “scrivi disegna e naviga”; 2) laboratorio di educazione ambientale: “io sto con l'ambiente”; 3)laboratorio di cucina e di educazione alimentare: “cultura che nutre”. Possono partecipare bambini che di tutte le fasce: dai 4 agli 11 anni, gli organizzatori fanno sapere che dopo appena pochi giorni dall'inizio i presenti già superano le trenta unità. Le integrazioni dei bambini al corso sono previste settimanalmente. Sono previsti due incontri settimanali di laboratorio di Informatica e Fotografia di due ore ciascuno e un incontro settimanale di laboratorio di Educazione Ambientale che, alternandosi con quello

di Educazione Alimentare, vedrà i bambini impegnati per l'intera mattinata. Con l'obiettivo di creare un percorso formativo che colleghi i diversi laboratori, saranno organizzate delle escursioni naturalistiche, volte ad esplorare il mondo della natura e degli animali, oltre che a scoprire il processo di trasformazione di alcuni alimenti e di come essi arrivano sulle nostre tavole. Fra le attività dei laboratori, spicca la presenza di personale altamente qualificato, infatti i bambini sono costantemente coordinati da un responsabile che si occupa dell'andamento complessivo delle attività laboratoriali, e da esperti educatori che affiancano i bambini durante tutta

la loro permanenza nel centro. In queste visite guidate i bambini prendendo nota di ciò che stanno osservando, realizzeranno delle foto, che saranno elaborate attraverso word e power point. Il percorso formativo si concluderà con “L’evento finale ” durante il quale sarà presentato un giornalino e un album fotografico digitale elaborati dai bambini, rilasciando anche un attestato di partecipazione. Gli organizzatori hanno fatto sapere, di essere positivamente colpiti, dal successo che stà riscontrando questa iniziativa, recepita con lo spirito giusto, e soprattutto che sia di gradimento per tutti partecipanti. m.d.

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Mercoledì 1 luglio 2009


38 Bernalda Operatori commerciali e comunità del Metapontino provati da pioggia e grandine

L’acqua che distrugge tutto Il maltempo del fine settimana ha dato il colpo di grazia all’agricoltura BERNALDA - Ci eravamo lasciati con le tristi parole dei tanti agricoltori dopo la violenta grandinata del 26 giugno; una data che seguiva quella del 28 maggio. Parole che non hanno fatto in tempo a trovare forza per ripartire in quanto c'è stato un altro 28, quello di giugno, che ha visto una nuova e devastante situazione meteorologica abbattersi sulla pianura metapontina. Ebbene si, il pomeriggio del 28 giugno è uguale ai tanti altri finora avuti; ore pomeridiane che da circa dieci giorni stanno registrando un cielo nero e tanta paura. Gli attori protagonisti di questo film già visto e rivisto in questo giugno? Ebbene, come è già successo il 28 maggio scorso e il 26 giugno, c’è la grandine accompagnata da un violento nubifragio con forti raffiche di vento. Distruzione su tutto il metapontino? Sulla scia di quanto accaduto ormai da distruggere è rimasto ben poco, visto che le associazioni di categoria parlarono a maggio di un grande colpo per l'economia agricola di Bernalda e Metaponto che aveva perso, nelle zone colpite, ben il 70% del raccolto ed un'altra grande percentuale durante la grandinata del 26. E' decisamente una stagione folle, con violenti temporali che mettono in ginocchio l'agricoltura. In città, durante la violenta pioggia, molte auto si sono trovate in difficoltà, così come anche alcune attività commerciali su Corso Umberto. Meglio non è andata nelle campagne visti gli allagamenti dovuti alla pioggia eccezionale e alla grandinata che, ancora una volta, ha incorniciato negativamente questo pomeriggio di giugno. Tra le zone più colpite sempre Spineto, Serramarina, Metaponto e Bernalda, zone che di fatto sono state messe di nuovo in ginocchio; anzi sottoterra, visto che già non c'era nulla da raccogliere, e se

c'era questo è stato letteralmente spazzato via da quest'ultimo capriccio della natura. Eventi eccezionali che, come avvenuto a maggio, hanno interessato un po' tutto il comparto agricolo, infatti sono stati colpiti non solo i frutteti e le piante di stagione, ma anche le strutture che si preparavano alla stagione autunnale, come l'uva e gli ulivi, e quelli invernali, come le arance. A gridare il loro dolore, per l'ennesima volta in trenta giorni, sono stati molti agricoltori i quali hanno parlato di situazione peggiore di quella di maggio, con la grandine che ha bucato anche le serre, toccando di fatto anche quelle piante che si pensavano al sicuro. Situazione questa, appena descritta nei suoi particolari, che ha trovato riscontro nelle parole delle associazioni di categoria del mondo agricolo e di molte organizzazioni di produttori agricoli sparsi per il territorio del metapontino. Franco Musillo, bernaldese e direttore della O.P. Esedra ha parlato di una stagione agricola finita prima del suo inizio. «Questi trenta giorni - ha detto Musillo - hanno segnato negativamente un comparto già dilaniato dalle intemperie degli anni passati. In questo momento - ha continuato il Direttore della O.P. Esedra una quantificazione precisa dei danni non la si può fare, ma quello che è certo è il mancato guadagno degli agricoltori e le spese che essi hanno già contratto per questa stagione agricola. Questo - ha concluso Musillo - è un messaggio che parte dal cuore di tutti gli agricoltori e da tutte le organizzazioni presenti sul territorio affinchè si prendano dei provvedimenti urgenti per cercare di alleviare il dolore dell'agricoltura del metapontino». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Dopo il nubifragio sul metapontino

Sindaci e Latronico scrivono al ministro Misure per la calamità

La grandine sui marciapiedi e in basso frutta distrutta dall’acqua

A poche ore dal violento nubifragio che ha colpito le aree costiere del materano, la politica si muove sul tavolo istituzionale. Il sen. Cosimo Latronico (Pdl) ha annunciato che chiederà presto che al comitato di coordinamento dei sindaci e degli assessori all’agricoltura del Metapontino sia concessa «già nei prossimi giorni un’audizione» al Ministero delle Politiche agricole. «Chiederò al ministro Zaia che il Governo, così come dimostrato in precedenza – ha aggiunto Latronico – dia risposte concrete per risollevare un comparto fondamentale per l’economia dell’area ionica e di tutta la Basilicata». Il coordinamento dei sindaci e degli assessori all’agricoltura del Meta-

pontino ha chiesto a sua volta al Ministro della Politiche agricole, Luca Zaia, un incontro «nel più breve tempo possibile» per chiedere «risposte» alla “condizione drammatica» in cui si trovano le aziende agricole e i lavoratori del settore della zona, dopo i danni provocati da “ripetute calamità» a maggio e nei giorni scorsi. Il coordinamento vuole chiedere al Ministro «un intervento straordinario da parte del Governo per dare speranza ad una classe sociale ormai al collasso». L’organismo ha evidenziato che vi sono «agricoltori che stentano a far vivere le proprie famiglie» e «braccianti agricoli che hanno perso il posto di lavoro». provinciamt@luedi.it

Il prof. Otello Carrieri tra i relatori del convegno sui risvolti internazionali

Il nemico dei pirati informatici BERNALDA - La battaglia delle case produttrici musicali e dei software informatici contro la pirateria online non sembra conoscere sosta, come dimostra l'ultimo processo contro i fondatori del sito Pirate Bay o come l'approvazione della legge "tre errori e sei disconnesso" in Francia. Ma queste misure sono sufficienti? Ma soprattutto quali sono le tecnologie che i pirati utilizzano per aggirare la legge; ed ancor di più chi sono i veri pirati informatici? Domande queste che abbiamo posto al Prof. Otello Carrieri, uno dei relatori che nei giorni scorsi, presso l'Università di Taranto, ha partecipato al convegno "Nuove piraterie e ordinamenti giuridici interni ed internazionali". Carrieri, bernaldese ed esperto del mondo dell'informatica, ha rappresentato la cittadina jonica e la regione lucana al convegno tarantino. Un appuntamento, quello appena conclusosi che lo stesso docente ha definito di grande spessore non solo per gli argomenti portati sul banco, ma anche per la presenza di tante professionalità del mondo informatico, universitario ed istituzionale. "Questa due giorni - ha detto Carrieri - ci ha catapultati in un mondo di

cui tutti conosciamo e che porta il nome di "Pirateria informatica". Sono stati - ha continuato il Docente di Abilità informatiche II Facoltà di Giurisprudenza Uniba - dei momenti dove si è potuto condividere il lavoro di grandi docenti. Tra di questi a relazionare, oltre a me, sono stati il Cap. Francesco Mandalari, vice-comandante del Gat, Nucleo speciale Frodi Telematiche, con "L'attività della GdF nel contrasto alla pirateria informatica", l'Avv. Vincenzo Di Maggio, Presidente Fondazione Scuola Forense di Taranto, con "Virus e violazione della posta elettronica", il Prof. Antonio Uricchio, Preside II Facoltà di Giurisprudenza UNIBA, con "Cybertaxation", il Prof. Gaetano Dammacco Ordinario di Diritto Ecclesiastico, II Facoltà di Giurisprudenza, con "Pirateria, sicurezza e rischi per la democrazia", il Prof. Francesco Perchinunno, Docente di Diritto Costituzionale Università degli Studi di Bari, con "Le patologie dell'informazione: profili costituzionali", la Prof.ssa Giusy Pizzolante, ricercatrice di Diritto internazionale Facoltà di Giurisprudenza - Uniba, con "La criminalità informatica trasnazionale: competenze giurisdi-

zionale e legge applicabile", il Prof. Ernesto Cianciola, Aggregato di Informatica Giuridica, II Facoltà di Giurisprudenza - UNIBA, con"Furto d'identità e Facebook e il Prof. Paolo De Felice, associato Dir. Penale II Facoltà di GiurisprudenzaUNIBA, con "Pirateria informatica e responsabilità penale". Relazioni queste che hanno fatto spazio in un mondo che è sempre più vasto e difficile da raggiungere. Un appuntamento, quello tarantino, che ha messo a nudo le problematiche e le strade da seguire. Nella mia relazione, ho parlato di pirateria informatica e open source cercando di chiarire la differenza fra il buon hacker e lo spregiudicato craker nell'ambito di una ancor dubbia concezione del pirata informatica chiamato in causa già nel 1976 dallo stesso Bill Gates. Nell'intervento ho cercato di evidenziare l'importante contributo dell'open source nella lotta al crimine informatico, nella cosiddetta computer forensic, presentando alcune distribuzioni linux specializzate come Deft e Caine. La speranza è quella che ci si renda conto dell'importanza e della validità della tecnologia open source e la si adotti anche nella pubblica

amministrazione per l'attuazione del codice di amministrazione digitale. Prima di concludere, volevo portare a conoscenza dei lettori e degli appassionati della materia che da, Cianciola-DiMaggio-Carrieri, docenti di informatica della Facoltà, è stato aperto, sul social network più famoso Facebook, un forum specifico per la sessione "Pirateria e sicurezza informatica" pro-

prio per mantenere il dibattito aperto, creare nuovi stimoli e discutere sugli argomenti in un rapporto sinergico università, docenti e studenti, professionisti e mondo del lavoro. Il link - ha concluso Carrieri - è http://www.facebook.com/topic.php?uid=33484384810&topic=10415". Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

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Montalbano Nasce l’associazione Alleanza per Montalbano guidata da Gabriele Propati

Ambiente e temi sociali per confrontarsi MONTALBANO - E' nata nelle settimane scorse la nuova associazione “Alleanza per Montalbano” che conta circa cento aderenti e alla domanda rivolta al responsabile Gabriele Propati sulla reale necessità di un nuovo sodalizio nella città jonica che ne conta già a iosa, lo stesso, ha risposto: «L'associazione nasce dall'esigenza di dare voce a chi a Montalbano non si sente rappresentato dai politici in generale. Il nostro scopo spiega Propati - è quello di invitare i cittadini a partecipare alle nostre iniziative: convegni, dibattiti, incontri su questioni pubbliche e su situazioni specifiche della nostra comunità. A noi, infatti,

stanno a cuore tematiche ambientali con sostegno e sviluppo delle energie alternative, tematiche relative alla conservazione e promozione della cultura e delle tradizioni popolari di cui il nostro paese è ricco; il tutto naturalmente veicolato dai giovani perché è su di essi che si fonda la nostra associazione. Essendo il centro storico cuore della storia del paese, sebbene negli ultimi anni, abbandonato, proporremmo di trasferire il Municipio a Palazzo De Ruggieri e porteremmo nell'attuale casa municipale il Polo Didattico Universitario, così insieme agli altri istituti di istruzione si potrebbe dar vita ad una cittadella del-

lo studio. Auspicabile è il ricorso ad energie alternative». L'associazione ha sponsor politici? «No, l'associazione è aperta a tutti e non è espressione di militanza politica. Accoglie gente di destra e di sinistra e chiunque, anche fuori da ideologie, si rivede nelle sue finalità. In controtendenza a quanto accade da altre parti. Si è, infatti, rinnovato da poco il Forum giovanile ed è stato eletto presidente un consigliere comunale di maggioranza. Devo subito dire che il sindaco, regista di questa operazione, come al solito predica bene e razzola male. Quando il centrosini-

stra nel 2002 affidò a Luigi Cipriano, allora consigliere di maggioranza, la presidenza del Forum, l'attuale Sindaco contestò fortemente tale scelta dovendo dare spazio a giovani che dovevano maturare esperienza. Ora dimenticando quanto aveva detto in passato fa in modo che alla presidenza ci sia un suo uomo di fiducia e che la Giunta del Forum, alla fine, diventi solo una succursale del PDL, senza lasciare spazio ad idee diverse considerato che associazioni di altra appartenenza politica sono ormai fuori. Questo non va bene perchè il forum è una consulta di associazioni che dovrebbe mettere da parte le ideologie dei

Gabriele Propati

singoli rappresentanti sforzandosi di coinvolgere i giovani e promuovere iniziative utili al bene comune». Su tale faccenda il Quotidiano ha contattato il Sindaco Leonardo Giordano che ha chiarito: «Il Forum giovanile

ha eletto democraticamente e autonomamente il proprio organismo rappresentativo. Queste sono mere illazioni di chi del Forum non fa più parte». Anna Carone provinciamt@luedi.it

Scanzano Scritte ingiuriose con lo spray blu. Nell’edificio avrebbe dovuto trasferirsi il Municipio

Vandali al palazzo baronale Nella notte hanno sfondato la porta d’ingresso e messo a soqquadro l’archivio SCANZANO JONICO – Poche settimane ancora ed il Palazzo Baronale di Scanzano Jonico ubicato in pieno centro sarebbe dovuto diventare sede del Municipio. Ora questo trasloco non sarà più possibile in tempi brevi a causa di atti di vandalismo compiuti da ignoti nel pomeriggio di lunedì scorso. Si sono introdotti sfondando il portone principale di ingresso ed una volta all’interno hanno scritto cose inverosimili sui muri anche senza senso tipo “La babbuia è futallebba?” oppure frasi di “servizio” tipo “Il piano non l’abbiamo toccato” riferendosi al pianoforte a coda di colore nero all’interno del salone a pian terreno dove è ubicato un paraconservatorio. Ad accompagnarci nell’edificio è il vice sindaco Antonio Ceruzzo (Partito democratico) insieme all’assessore Giuseppe Stasi ed al consigliere comunale Fulvio Tataranno. Scritte ovunque di uno spray di colore blu. Estintori a terra, porte sfondate, vetri rotti, climatizzatori manomessi e divelti. Come se non bastasse l’archivio comunale nella stanza prospiciente la corte interna del Palazzo, pieno di documenti cartacei retrodatati, è stato “centrifugato”. «Una furia vandalica e devastatrice da voltastomaco – ha commentato il vice sindaco Ceruzzo –

Agricoltura in tilt incontro della Cia a Scanzano il 7 luglio

Il vicesindaco Ceruzzo mostra i danni al palazzo

purtroppo questo non è il primo caso in cui registriamo atti vandalici nel nostro Comune. Stanno distruggendo tutto: parco giochi in via Nenni, panchine nella villa comunale, targa in piazza dei Centomila, pali della pubblica illuminazione. Tutto questo da un anno a questa parte, ora – ha continuato – come se non bastasse se la sono presa nuovamente con questo edificio che per noi scanzanesi rappresenta l’emblema della storia di questa comunità». Infatti come ha detto Ceruzzo, non è la

prima volta che i vandali ignoti hanno preso di mira il Palazzo baronale provocando danni seri all’edificio. «Questo atto – ha preannunciato l’esponente di spicco dell’Amministrazione comunale – peserà enormemente sul bilancio già precario dell’ente. Erano iniziati – ha ricordato – i lavori per trasferire qui il Municipio (la cui sede attuale a sua volta avrebbe consentito di ospitarci la scuola elementare, ndr) ora questa “mazzata”. Siamo stanchi. Faccio un appello alle forze

dell’ordine – ha conclso il vicesindaco di Scanzano - affinché vigilino sull’accaduto ed acciuffino questi malfattori. Agli inquirenti ora il compito di verificare se trattasi di semplici di atti di vandalismo oppure di altro». Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Polizia di Scanzano ed i vigili urbani. Per oggi è atteso un sopralluogo della Polizia scientifica per i rilievi del caso. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

SCANZANO - Il mondo dell’agricoltura si mobilita per mettere sul tavolo istituzionale i punti caldi del settore. La Confederazione italiana degli agricoltori (Cia) proporrà che le tre organizzazioni agricole e la giunta regionale della Basilicata raggiungano «un’intesa istituzionale» per preparare «un programma di fine legislatura con l’individuazione di alcune priorità del mondo agricolo». La proposta che conterrà i punti più importanti perfezionati dalla Confederazione, sarà presentata il 7 luglio prossimo, a Scanzano Jonico , durante il consiglio regionale della Cia, a cui parteciperà anche il presidente nazionale dell’organizzazione, Giuseppe Politi. Fra le richieste della Confederazione Italiana degli agricoltori- si legge in una nota - «al primo posto figura la definizione di una legge regionale su credito e assicurazione contro le frequenti calamità naturali».

Appello del segretario Fai Cisl sul calo delle giornate lavorative nel Metapontino

Braccianti a rischio occupazione

Vincenzo Cavallo, segretario della Fai Cisl

MATERA - Alla luce delle recenti grandinate che si sono abbattute sul Metapontino, il segretario provinciale della Fai Cisl di Matera, Vincenzo Cavallo si dice fortemente preoccupato per la ricaduta negativa, che gli eventi calamitosi avranno sul settore dove sin da ora si registra un calo vertiginoso della manodopera. «La frutta danneggiata con la grandinata - spiega Cavallo - non si raccoglie. Così molte giornate lavorative sono andate in fumo. Un bel problema. Questa situazione, non fa altro che infierire ulteriormente sul settore pri-

mario della zona jonicometapontina, già fortemente minato dalla crisi dei mercati e dalla difficoltà dei produttori di avere

una certezza del reddito». Il leader provinciale di categoria è preoccupato perché la diminuzione del volume delle giornate lavorative rischia di far saltare un sistema sociale. «A questo punto - prosegue Cavallo - senza il raggiungimento delle giornate minime lavorative, si finisce per mettere in discussione, l'accesso al beneficio dell'indennità di disoccupazione oltre che ai benefici correlati quali gli assegni di maternità, malattia ecc. La perdita del salario diretto ed indiretto rappresenta una minaccia sociale alla quale, senza un ar-

gine, si va incontro con prospettive preoccupanti. Riteniamo - conclude Cavallo - che sia arrivato il momento che le organizzazioni sindacali che difendono i lavoratori agricoli, si incontrino con le organizzazioni professionali delle aziende, per mettere a punto una strategia sinergica che guardi al futuro del mondo agricolo nel suo complesso, al fine di trovare soluzioni immediate e condivise per le aziende ed i tanti lavoratori agricoli in modo da rilanciare a lungo termine la più grande “industria” della Basilicata». provinciamt@luedi.it

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Mercoledì 1 luglio 2009


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Calciopoli e ritorni Ipotesi shock dopo le sentenze di qualche estate addietro Abete: «Per ora andiamo cauti»

Riecco Moggi, va al Bologna? Si discute di una consulenza tecnica per il vecchio guru del calcio PALERMO – Luciano Moggi torna nel calcio ed è pronto a ripartire dal Bologna. L’ex direttore generale della Juventus, coinvolto nella vicenda calciopoli e inibito per cinque anni dalla Corte Federale della Figc, non tornerebbe con un ruolo di primo piano ma come consulente del club emiliano. La conferma è arrivata ieri pomeriggio dalla parole dello stesso ex dg bianconero che all’Agenzia Italpress ha spiegato di essersi «dato da fare, un paio di mesi fa, per aiutare la presidenza Menarini a trovare nuovi soci per il Bologna. Per quello che mi riguarda non ho un interesse diretto all’acquisto di azioni della società rossoblù, ma è evidente che, nel caso di ingresso dei nuovi soci da me segnalati, rivestirei opportunamente il ruolo di consulente». Il possibile ritorno di Moggi nel calcio italiano ha fatto il giro del mondo con commenti ma anche critiche nei suoi confronti, in particolare dalla tifoseria rossoblù che non vede di buon occhio l’eventuale novità nell’assetto del club emiliano. Il Bologna, riunito in un vertice societario alla presenza della presidentessa Francesca Menarini del padre Renzo, ha fatto il punto della situazione ma la società non ha ancora rilasciato commenti rimandando alle prossime ore le dichiarazioni ufficiali. In attesa di conoscere la volontà dell’attuale dirigenza sull'ingresso di Moggi, è arrivato il parere del presidente federale e commissario straordinario della Lega Giancarlo Abete: «Ho solo letto i giornali ma non è bene parlare per ipotesi, ma di situazione concrete, nel caso dovessero verificarsi visto che, fino ad oggi, ci sono che le notizie di stampa». Abete ha, comunque ricordato l’"inibizione di lunga durata» inflitta dalla giustizia sportiva all’ex dirigente della Juventus rimandando alla «responsabilità di tutti i dirigen-

TENNIS

Svanisce ai quarti il sogno della Schiavone Show delle Williams

Luciano Moggi

Francesca Schiavone

ti e di tutte le società di fare delle scelte funzionali alle esigenze, non solo del proprio club, ma rispetto a una dimensione del calcio italiano di farsi riconoscere in positivo a livello di opinione pubblica». Abete, senza indugi, precisa a chi di dovere che «come presidente della Figc non posso che ricordare che tutti coloro che operano nel sistema sportivo si devono riconoscere in quelle che sono le decisioni degli organi di giustizia sportiva, che tracciano in qualche modo il confine tra le persone che possono svolgere ruoli all’interno del mondo del calcio e

altri che sono inibiti e non possono farlo». Non arrivano commenti positivi anche dalla vecchia dirigenza del Bologna. Giuseppe Gazzoni Frascara, ex numero 1 del club emiliano, non ha mai nascosto i suoi attriti con Moggi, spiegando in diverse occasioni di ritenere di aver pagato le incomprensioni con l’ex dirigente juventino con la retrocessione in serie B e con il fallimento della stessa società. «Spero che Menarini cambi idea – ha dichiarato Gazzoni ad alcuni quotidiani emiliani – sono incredulo, questa città non se lo merita».

Dopo un problema ai denti col Milan parte uno strano derby

Cissokho, spunta l’Inter ROMA - Giornata movimentata per le trattative di calciomercato. Su più fronti si sono registrate 'acceleratè nelle posizioni di calciatori che negli ultime settimane hanno caratterizzato le principali operazioni. Aly Cissokho, sfumato l’arrivo al Milan per un problema ai denti, potrebbe sbarcare comunque a Milano, ma sponda nerazzurra. Secondo il quotidiano francese 'Equipè, l’Inter sarebbe interessata al laterale sinistro francese del Porto. La Fiorentina si è incontrata a Milano con l’agente del centrocampista brasiliano Felipe Melo e ha definito l’accordo per il prolungamento del contratto fino al 2013 con l'inserimento di una clausola rescissoria. Secondo l'amministratore delegato dell’Inter, Ernesto Paolillo, riguardo alla vicenda Maicon «bisogna gettare acqua sul fuoco e lasciare che le

cose decantino da sole». Interpellato dai cronisti durante la presentazione del nuovo pallone ufficiale per la stagione 2009/2010, il dirigente nerazzurro ha spiegato che l’Inter «parlerà con Maicon, ma questo incontro dovrà restare privato». E ha aggiunto: «Con il giocatore c'è già un contratto firmato». Paolillo poi ha parlato anche di Zlatan Ibrahimovic: «So soltanto che continua a dichiarare di sentirsi parte di questa società e per noi è motivo di gioia». Inter che intanto sembra in dirittura d’arrivo nella trattativa con il Twente per l’arrivo in maglia nerazzurra dell’attaccante austriaco Arnautovic. Le parti avrebbero trovato un accordo per il prestito per diritto di riscatto. La prossima settimana Inter e Twente potrebbero incontrarsi per gli ultimi dettagli. La Juve vede allontanarsi

ancora di più il centrocampista dell’Udinese Gaetano D’Agostino, ma il club bianconero potrebbe rispolverare l’ipotesi Xavi Alonso, calciatore spagnolo del Liverpool, inseguito a lungo nella scorsa stagione, prima di chiudere con il danese Poulsen. Colpo di mer- Ibrahimovich cato per il Catania che mette a disposizione del nuo- tivo in un campionato di serie vo ct Atzori, Gennaro Delvec- A così importante». Il Livorno chio acquistato a titolo defini- ufficializza la conferma in tivo dalla Sampdoria. Robert panchina di Gennaro Ruotolo Acquafresca ufficializza l’ar- che ha guidato il club labronirivo all’Atalanta in prestito: co alla conquista dell’ultimo «Tanta voglia di dimostrare posto utile per la promozione di far bene e di farlo per il club in A. In attesa di conoscere bergamasco, da oggi in poi». l’epilogo, alla lunga trattativa Giampiero Ventura si presen- che vede il Milan in pressing ta al Bari e ai suoi tifosi: «Si de- sul Wolfsburg per l’attaccanve produrre, ovvero risultati te Dzeko, il club tedesco rinsportivi, sul campo di gioco e nova il contratto del compadal punto di vista economico gno di reparto del bosniaco, il per la società. Questo è l’obiet- brasiliano Grafite.

LONDRA – Svanisce in poco più di un’ora il sogno di Francesca Schiavone, che saluta i Championship, forse destinati ad assistere alla quarta finale-replica delle sorelle Williams. Troppo forte, potente, esperta Elena Dementieva per lasciare alla 29/enne milanese anche solo il rammarico per l'occasione sprecata (6-2 6-2). Avesse sfruttato qualche pallabreak in più, Francesca avrebbe sì potuto assicurarsi un punteggio meno severo, ma difficilmente evitare la sconfitta. Perchè sul campo n. 1 di Wimbledon si è assistito ad un match a senso unico, un monologo russo al quale la Schiavone si è dimostrata incapace di controbattere. Non che le sia mancato il coraggio, quanto un tema tattico adeguato per opporsi ai colpi della favorita numero 4. Identico il copione dei due set: pronto strappo della Dementieva, che dopo 20' si è trovata 50, parziale ritorno dell’italiana, e chiusura alla prima occasione per l’olimpionica di Pechino. Che pure ha concesso una caterva di doppi falli (a fine match se ne conteranno 9) e di palle break (8). «Ci ho provato per tutta la partita, punto per punto, perchè al di là del punteggio non ho mai pensato che non potessi giocarmela - le parole di Francesca -. Eppure non mi sono mai sentita completamente in partita». Tra le ragioni di questo blackout dopo

quattro incontri da protagonista, anche la disabitudine a giocare a certi livelli. “Era da sei anni (quarti di finale a New York, ndr) che non disputavo una partita così importante in uno stadio di queste dimensioni. Non è facile giocare sempre nei campi piccoli e poi trovarsi all’improvviso in uno stadio come il campo N. 1. Non vuole essere una scusa, ma fa parte dei disagi che ho incontrato oggi». Il bilancio resta comunque ampiamente positivo. «Voglio rivedere il match e conservare quest’esperienza per la prossima occasione. Non credo che Elena abbia disputato un buon match, ma ha fatto valere la sua esperienza». Domani in semifinale la Dementieva, che in cinque incontri quest’anno a Wimbledon ha perso solo 20 giochi, incontrerà Serena Williams, favorita n. 2, che ha battuto senza difficoltà la bielorussa Victoria Azarenka (6-2, 6-3). Nell’altra semifinale la numero uno del mondo, Dinara Safina, dopo il ko alla tedesca Sabine Lisicki (6-7, 6-4, 6-1), sfiderà Venus Williams, che ha avuto la meglio sulla polacca Agnieszka Radwanska in un’ora e otto minuti (6-1, 62). Oggi i quarti del tabellone maschile: Lleyton Hewitt contro Andy Roddick, Andy Murray contro Juan Carlos Ferrero, Tommy Haas contro Novak Djokovic, Ivo Karlovic contro Roger Federer.

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Sport


La perizia del grafologo scagionerebbe Postiglione e il Potenza: c’è il ricorso

«Gautieri, firma vera» Come anticipato, Berretti e Patarini restano in rossoblù Tutte le comproprietà

Falanga ritorna a Melfi IN Prima Divisione l’Arezzo, dopo aver perso Berretti, lascia Matteo Cavagna al Foligno per 25mila euro. Per Stefano Ferrario la busta del Ravenna è più ricca di quella della Ternana; in rossoverde rientrano invece Noviello dal Foligno e il promettentissimo centrale difensivo Lucioni dal Noicattaro. Aniello Cutolo diventa al 100% un giocatore del Perugia, con buona soddisfazione economica della Cisco. Il Marcianise ha la meglio sul Cesena per il baby Montanari. Il Verona lascia Castellan al Rovigo e conferma Scapini, ma soprattutto fanno sensazione gli zero euro in entrambe le buste per il bomber Daniele Morante, che resta a Lanciano. Gli abruzzesi senza oneri risolvono a proprio favore con l’Olbia le posizioni di Volpe e del marocchino El Kamch. Malatesta tra Carpenedolo e Venezia resta in Laguna, nessun offerta per il mediano classe ‘86 Bruccini tra Pro Patria (dove rimane) e Reggiana. Rinnovo tra Novara e Cesena per Cusaro che proverà la serie B. Il neopromosso Giulianova lascia al Crotone la sua metà del centravanti Paponetti. Offerta vincente del Venezia per Dario Teso, difensore 24enne che ha ben figurato da titolare nell’Itala San Marco. In Seconda Divisione l’Andria lascia il giovane Amadio al Pescara e Falcone al Potenza, mantenendo in organico i due ex perugini Ceppitelli e Sy. Nino Falanga rientra a Melfi dopo la sfortunata parentesi di Benevento, con le due società che hanno invece rinnovato la compartecipazione di Pellicoro, che resta in Campania. Conferma al Gela per Giovanni Esposito, a metà con la Paganese. Il Cesena in cadetteria non sa più che farsene di Ferrini (Samb) e Valentini (Sangiovannese). Marco Filippini e Baido restano al Montichiari, che si libera a favore del Pergocrema di Girelli e Muchetti. Pergocrema che ha la meglio sul Carpenedolo per Le Noci. Il Novara lascia il nigeriano Ebagua alla Canavese, mentre il Cassino batte l’offerta del Bellaria per un altro africano, Mezgour. Nel girone C buon colpo del Catanzaro che soffia al Benevento l’esterno Ciccio Corapi senza alcun esborso. La Giacomense prende Gherardi dalla Ternana e lascia al Padova Menegon, entrambe le operazioni senza l’ombra di un euro in ballo. Rinnovo per Marconi (difensore ‘89) tra Gubbio e Lumezzane. Chiude il quadro l’attaccante Casini (‘88) per il quale la Colligiana beffa il Prato. p.s. Nino Falanga

Avellino

Iscrizione e una montagna di debiti CONTRARIAMENTE a quanto dichiarato Massimo Pugliese ha iscritto l’Avellino al torneo di Lega Pro provvedendo a versare la quota per l’iscrizione. I problemi per il club irpino, però, non sono risolti. C’è da far fronte ad una serie di scadenze tra cui gli stipendi arretrati dei tesserati e al pagamento dei contributi. C’è tempo fino al 10 luglio per risolvere le pendenze ma l’Avellino partirà con 4 punti di penalizzazione. Una boccata d’ossigeno arriverà dalle cessioni dei pezzi pregiati della rosa. Ciotola è valutato 600mila euro e Empoli e Frosinone sono pronti a contenderselo. Sestu, invece, è valutato circa 300mila euro dall’Avellino mentre altri proventi arriverebbero dalla partenze di Pellicori e Pepe. E’una corsa contro il tempo e i lupi hanno tempo fino all’11 luglio per regolare ogni posizione. Se i problemi dovessero essere irrisolti l’Avellino partirebbe dalla serie D.

Benevento

Preso Pacciardi dal Crotone IL CROTONE ha ceduto a titolo definitivo il centrocampista Gabriele Pacciardi al Benevento. Lo ha comunicato la società calabrese con una nota. Pacciardi era al Crotone da due stagioni e quest’anno ha segnato sette gol, uno dei quali decisivo nella sfida delle semifinali play-off contro l’Arezzo. La società ha anche comunicato le date del ritiro. I calciatori si ritroveranno mercoledì 15 luglio a Crotone per le consuete visite mediche. La presentazione della squadra è prevista sabato 18 luglio alle ore 20. Subito dopo la manifestazione, i giocatori e lo staff tecnico si trasferiranno a Trepidò, dove rimarranno fino al 31 luglio.

Paganese

300 mila per Scarpa E’CACCIA aperta a Francesco Scarpa, l’attaccante che la Paganese ha rilevato dalla Salernitana per 200mila euro alle buste. Gli azzurrostellati potrebbero cedere il calciatore al Grosseto, ma il club toscano non intende mettere sul piatto della bilancia almeno 300mila euro, quelli richiesti dalla Paganese per la sua cessione.

PESA come un macigno sul Potenza la ammenda di 25 mila euro e la squalifica di un anno a Postiglione, pene inflitte per la “gestione-Gautieri”. A detta della Procura Federale, la società aveva artefatto la firma di Gautieri sotto una lettera di dimissioni, per cui la tesi - assecondata dalla Commissione Disciplinare Nazionale - verteva sulla mancanza di lealtà sportiva. Ebbene, il Potenza si è rivolto al professor Pannuto, noto grafologo e consulente di molte procure ordinarie. Ieri è giunta in sede la conferma di quanto sostiene la società rossoblù: ossia che la firma di Gautieri, sotto le due lettere inviate al Settore Tecnico di Coverciano, è autentica. E sulla base di questa tesi sarà articolato il ricorso alla Commissione di Appello Nazionale, alla quale sarà chiesta la cancellazione dei 25 mila euro di ammenda e dell’anno di inibizione per il massimo dirigente potentino. Oltretutto, al centro della questione ci sono anche degli euro che, se giudicato innocente, Postiglione non deve versare al tecnico dimissionario. COMPROPRIETA’ Come abbiamo ampiamente anticipato nei giorni scorsi, il Potenza si è aggiudicato Berretti. Da Arezzo, i giornalisti hanno anche mortificato l’operazione (non andata in porto come quella relativa al centrocampista Cavagna, perso con il Foligno per 25 mila euro) del patron toscano che ci ha perso non meno di 150 mila euro a vantaggio del Potenza. Questo in considerazione del fatto che l’Arezzo aveva pagato la prima metà dell’atleta 250 mila euro a gennaio. Il Potenza non ha offerto più di 100 mila in questa tornata, per cui il conto è presto fatto ed avvantaggia certamente le casse rossoblù. Come era previsto, per Patarini il Crotone non ha fatto offerte, per cui l’atleta resta, salvo la decisione di cederlo successivamente, in Basilicata (stessa sorte toccata giorni addietro a Scardini con il Grosseto, mentre Suppa è stato riscattato - per cinquemila euro - dai toscani). Dell’attaccante Falcone, dall’Andria, si sapeva già, allo stesso modo in cui è ipotizzabile una sua cessione in Serie D, dopo il ritiro di Preci, e un’altra monetizzazione da parte di Postiglione che sta ampiamente dimostrando come si possono fare i soldi anche con calciatori inutilizzati (e l’esempio di Radu - passa-

OMAGGIO L’8 LUGLIO Il ricordo di Ferri

Carmine Gautieri

Polani-Battisti in arrivo da Cosenza Per il centrocampo anche Vicedomini Zappino via da Foggia to al Chievo ora per 50 mila euro, ma con un valore per il riscatto a favore dei veneti a 300 mila euro - è calzante). ISCRIZIONE E MERCATO Detto del regolare deposito della documentazione per l’iscrizione e per le certificazioni alla Covisoc, appare evidente che proprio le incombenze burocratiche di queste ore hanno distratto l’attenzione dalle operazioni di calciomercato. Inutile fantasticare su nomi nuovi, rispetto alla “lista della spesa” depositata nelle mani di Postiglione da mister Capuano, anche se non è azzardato di nuovo ipotizzare l’asse con il cosenza. Due i nomi papabili per vestire il rossoblù di Basilicata: il centravanti Polani e il centrocampista centrale Battisti. Ma per il reparto mediano il nome da seguire, perchè fa gola a diverse società, è quello di Carlo Vicedomini, ex Lanciano, Crotone e Juve Stabia, 24 anni, riscattato dal Lecce, società amica del Potenza.

MERCOLEDÌ 8 luglio alle ore 17,30 nel Ridotto del Teatro “F.Stabile” si terrà un incontro per il 13° anniversario della scomparsa del Dr. Nino Ferri, personalità di spicco nel contesto storico della città, ricordato soprattutto come Presidente del Potenza-miracolo nel campionato di calcio di serie “B”(19631968), con l’undici rossoblù definito squadra del Novecento. Un’iniziativa che ribadisce affetto, amicizia, gratitudine per tutto quanto Ferri ha saputo dare ai giovani della sua epoca e, alle generazioni più recenti, lo stimolo e l’entusiasmo per impegnarsi e rinverdire il glorioso passato rossoblù. “Una dedica perpetua ha scritto Postiglione - perché Nino Ferri è sempre vivo nei nostri cuori per la lezione, non solo di strategia del gioco del calcio, ma anche di vita che ci ha lasciato”

ZAPPINONonostante ieri mattina Tullio Capobianco abbia rassegnato le dimissioni da presidente del Foggia, il portiere Massimo Zappino chiude le porte in faccia alla società dauna. «Non c’è più Novelli ma restano ancora quei dirigenti che mi hanno cacciato - ha tuonato l’estremo difensore - Non posso tornare a Foggia». La rottura tra il brasiliano e il Foggia è in un battibecco pre-ferragostano. Novelli andò su tutte le furie dopo un' amichevole: «ero infortunato, mi vide al telefonino. Il problema vero era che, dal primo giorno, il tecnico soffriva la mia personalità». «Novelli non c'è più, ma restano problemi con i dirigenti. Allora, Fusco e gli altri non fecero nulla per sistemare. Il presidente Capobianco? Lo vidi solo a luglio. Come faccio a rientrare e farmi scivolare tutto addosso? Oggi con quale spirito potrei ripresentarmi?». Alfonso Pecoraro

Venerdì il contatto decisivo per la panca del Melfi

Stretta finale per Rodolfi VENERDÌ prossimo al massimo, dovrebbe essere il giorno dell'ufficializzazione dell'ingaggio di Paolo Rodolfi da parte del Melfi. Dal club gialloverde non arrivano smentite alla notizia che proprio l'ex tecnico della Primavera del Parma, possa essere il nuovo trainer. Un indizio importante, anche perché sembrerebbe che il presidente Maglione abbia sentito telefonicamente Rodolfi, non più tardi di domenica scorsa e gli abbia in qualche modo prospettato l'idea che quest'anno si possa sedere concretamente sulla panchina gialloverde. Rodolfi conosce bene cosa vuol dire lavorare con i giovani dopo le esperienze importanti di Parma e Verona in sintonia con Prandelli, che lo stima molto. Inoltre nel suo bagaglio di esperienze, vi è anche già qualche squadra professionistica come la Nuorese, o la Torres, dove due anni fa fece molto bene. Prese la squadra di Sassari in piena zona play - out e dopo un travolgente girone di ritorno, la condusse ad un passo dei play-off. Nella stagione appena conclusa, dopo che ha dovuto affrontare un problema

Paolo Rodolfi

familiare, è subentrato a poche giornate dal termine alla guida della Valenzana, destinata alla retrocessione diretta, portandola alla sfida play - out con l'Alto Adige. Scendere al Sud, per Rodolfi rappresenterebbe il vero battesimo di fuoco, nel contesto di un campionato

assai difficile e complicato, ma indubbiamente avrebbe dalla sua, l'ambiente melfitano ed il progetto del club di Via Attilio di Napoli, aspetti positivi da sfruttare, per chi come lui cerca un rilancio nel calcio che conta. Al momento non esistono alternative al nome di Rodolfi, con la società federi-

ciana che presa dalla grana iscrizione, non ha contattato nessun altro tecnico. Espletato felicemente a Firenze il discorso, con il segretario Russo che ha consegnato tutta la documentazione necessaria per la prossima partecipazione al torneo di Seconda Divisione, ora finalmente ci si concentrerà sull'aspetto tecnico. Ogni discorso relativo alla composizione della rosa è subordinato alla nomina del nuovo allenatore. Ecco perché la scelta non dovrebbe tardare ad avvenire, e il fatto che non vi siano vere alternative a Rodolfi, che sposerebbe in maniera convinta il progetto melfitano, indica chiaramente che il tecnico parmense è l'unico che nutre chance per sedersi sulla panchina normanna. Solamente parlando con lui, Maglione potrà intuire che tipo di squadra costruire. Da un punto di vista tattico Rodolfi non ha un dogma preciso ed esclusivo. Si adatta agli uomini che ha a disposizione modellando in campo la squadra a seconda delle caratteristiche tecniche dei giocatori. Una duttilità che potrà tornare molto utile. Emilio Fidanzio

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Sport 41

Mercoledì 1 luglio 2009


Mercoledì 1 luglio 2009

Iscrizione alla D garantita, rientra Cupparo e resta Lazic

Il sereno su Francavilla FRANCAVILLA – Finalmente la notizia che tutti speravano è arrivata. La F.C. Francavilla si iscrive al prossimo campionato di serie D. E’ questo quello che è uscito fuori dalla riunione societaria che si è tenuta nella cittadina sinnica, alla presenza di tutta la dirigenza che al gran completo ha discusso con molta chiarezza. Inoltre, il presidente Franco Cupparo ha ritirato le sue dimissioni ed è tornato a capo della società, con lui anche i due vice presidenti Giovanni Mele e Luigi Abitante. La faccenda con il comune ancora non è stata risolta, però nel corso della riunione l’avvocato della società, Donadio, ha spiegato che la questione andrà avanti e che con l’amministrazione si cercherà la definitiva chiusura in poco tempo. «La riunione – ha spiegato il ds Nicolao – ha evidenziato ancora una volta come la volontà dei dirigenti è quella di non far scomparire il calcio da Francavilla. Ovviamente, la questione con il comune andrà avanti, ma di certo non potevamo rischiare di mandare tutto a monte per questa vicenda». Una questione che va ormai avanti da due anni, e che ancora non si è riuscita a chiarire. Un accordo tra le parti c’è, bisogna aspettare soltanto una comunicazione scritta dal comune,

Franco Cupparo e, a destra, Ranko Lazic di nuovo insieme

dove venga riconosciuta la somma da restituire alla società. La speranza è quella di avere al più presto la riconoscenza di quello che spetta al club rossoblu, anche perché continuare ancora con questa storia si andrebbe a finire nel ridicolo. «Abbiamo fatto capire a Cupparo – continua Nicolao – che la vicenda con il comune continua e

andrà risolta, ma il suo ritorno in società non doveva dipendere da quello. Perché tutti, hanno fatto dei sacrifici per questa squadra, e cancellarla tutta di un colpo sarebbe stato grave». Insomma, una sorta di convincimento dei dirigenti verso il maggiore azionista della società, che in questi anni ha dato molto al sodalizio rossoblu. E

che ultimamente aveva raffreddato il suo interesse al calcio, visto anche il comportamento di alcuni dirigenti, che avevano avuto un leggero distacco verso la società. «Adesso, risolta questa vicenda, dobbiamo subito concentrarci nell’allestire una squadra competitiva che, possa competere come ha fatto in questi ultimi anni, con

formazioni ben attrezzate. Il nostro intendo – dice il ds - è quello di puntare sui giovani, una politica che stiamo portando avanti da molti anni e che ci ha permesso di far emergere dei ragazzi molto interessanti». La società ha anche risolto il problema della fideiussione bancaria, e si procederà adesso all’iscrizione al campionato, che andrà fatta entro il tredici Luglio. «Stiamo cercando – continua – anche di prendere alcuni giovani interessanti da squadre di serie B e di prima divisione, con cui abbiamo già dei contatti ben avviati. Naturalmente – conclude il ds Nicolao - prima di iniziare a trattare dobbiamo discutere anche la questione con il nostro allenatore». E proprio su questo aspetto, la società ha riconfermato nuovamente il tecnico serbo Ranko Lazic, che così siederà per il quarto anno consecutivo, sulla panchina rossoblu. La conferma, è arrivata nel corso della riunione, da parte di tutta la società, che ha accettato nuovamente, che l’allenatore rimanga alla guida tecnica della squadra. Ora, una volta risolta la faccenda del mister, bisogna cominciare a prendere contatti con giocatori utili al modulo di gioco adottato da Lazic. Claudio Sole

Intanto Campo parla da biancazzurro: «Ci sono le basi per una buona stagione»

Matera-Chisena verso l’addio Il giocatore usa Facebook per la comunicazione Giocherà a Matera

Nasce la Fortis Murgia MATERA - L’offerta del calcio materano si allarga. Sta per nascere la Fortis Murgia, società con sede ad Irsina, ma che porrà a Matera le fondamenta della sua base operativa. La squadra, che ha scelto il rosanero come colori sociali, parteciperà al campionato di Eccellenza partendo da quella che era l’Azzurra Tricarico. E’ infatti stata inoltrata in Figc la richiesta di cambio di denominazione e di sede sociale. Sono quattro le figure cardine di questa nuova società: Gianni Patella, Digirolamo, Michele Potenza e Giacomo Silvano. E adesso si parte per allestire una squadra competitiva. «Siamo pronti per questa nuova avventura. La scelta di Matera - spiega Giacomo Silvano - è dettata dal fatto che sia io che Michele Potenza operiamo in città, in più la città dei Sassi è un punto nevralgico di snodo tra Irsina, Gravina, Altamura e la parte tarantina della Puglia. Adesso stiamo lavorando per definire i ruoli all’interno della società per poi dare il via alle operazioni di natura tecniche». La Fortis Murgia, infatti sta puntando ad allestire una squadra competitiva che sarà guidata da un tecnico emergente. Matera, quindi, si prepara a vivere una nuova alba per il calcio regionale con una nuova squadra che si andrà ad affiancare al Forza Matera, già in Eccellenza, al Varisius in Promozione e alla Rigamonti in Seconda Categoria. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

MATERA - «Ciao ciao Matera...è stato fantastico lo stesso...grazie a tutti indistintamente, a chi mi ha elogiato e chi mi ha criticato...», così Tonio Chisena annuncia tramite la sua pagina personale di Facebook l’addio ai biancazzurri. Con poche e chiare parole il fantasista materano ha confermato quello che era il sentore della piazza materana, cioè la sua partenza. Un distacco dai colori biancazzurri, quelli che aveva tanto desiderato e ottenuto all’inizio della scorsa stagione. «Non è direttamente un addio -ha commentato Tonio Chisena raggiunto telefonicamente- ma è una mia sensazione forte perchè dopo gli ultimi acquisti sembra davvero difficile rimanere». Il calciatore materano attende ancora un contatto dalla società, che alcune settimane fa ha iniziato ad effetture i reingaggi, ma il suo telefono è rimasto

muto. «Aspettavo una loro chiamata, ma non è arrivata ha continuato il trequartista materano- quindi, sono legittimato a pensare ad una mia non riconferma. Il presidente mi aveva annunciato un contatto da parte del nuovo mister ma questo non è ancora avvenuto. Sono dispiaciuto perchè ho dato la priorità al Matera ma, ripeto, ancora non c’è stato nessun contatto. E, soprattutto, mi dispiace perchè siamo stati lasciati soli, quasi abbandonati dalla società e, in questo modo, penso di parlare anche per conto di Alberto Marsico». Un anno privo di quelle soddisfazioni annunciate per via delle disavventure fisiche che l’hanno colpito. «Non voglio più parlare di infortuni -ha ripreso un triste Tonio Chisena- ma penso che anni così sfortunati possano capitare a tutti nel mondo del calcio ed è un peccato che sia capitato proprio nella mia cit-

tà, nell’anno in cui avevo voglia di dimostrare tutto il mio valore e dare il massimo per i miei colori». Ma il trequartista materano è pronto a ripartire, qualunque sia la sua destinazione futura. «Sono sicuro che avrò modo di rifarmi -ha concluso il giocatore- e mi sto rimettendo in condizioni di farlo, lavorando duramente in questo periodo». Intanto, il Matera ha annunciato lunedì l’arrivo del trequartista Giovanni Campo, che si dimostra subito felice della scelta fatta dalla società biancazzurra, ricaduta su di lui. «Sono contento -ha commentato il centrocampista ex Francavilla in Sinniperchè Matera è sempre stata una piazza ambita». Le impressioni riguardanti lo staff tecnico e la squadra, anche se ancora da completare, sono molto positive. «Conosco bene il mister perchè ha disputato tanti campionati, nonostante non è mai stato il mio tecnico -

Chisena e il Matera si dicono addio

ha continuato Campo- e comunque il direttore e lo staff dirigenziale me ne hanno già parlato benissimo. Ci sono le basi per affrontare un buonissimo campionato e fare una buona stagione. Serve organizzazione e questa società ha dimostrato di essere molto ben organizzata». Dei calciatori che già compongono la rosa del Matera 2009/10 il trequartista ha avuto modo di incontrarne alcuni durante la sua nutrita esperienza calcistica. «Conosco Albano per

averci giocato insieme quando eravamo entrambi nelle giovanili del Bari, mentre ho avuto modo di incontrare spesso, nei diversi campionati, Martinelli e Bartoli». Per il completamento della rosa Campo si sente ottimista. «So che la società -ha concluso il nuovo centrocampista biancazzurro- vuole prendere gente di livello ed con molta esperta in questo campionato». Francesco Calia sport@luedi.it

Finale D Cavallaro, Palumbo e Riolo piegano la resistenza di un Vico Equense anche sfortunato

Alla Nocerina i play off: ora il ripescaggio NOCERINA VICO EQUENSE

3 1

NOCERINA (4-4-2) : Terracciano; Apicella, De Pascale, Iossa (10' st Cordua), Giordano; Riolo (23' st Tiscione), Giraldi, Serrapica, Cavallaro; Babatunde, Palumbo (37' st D'Esposito). A disp.: Lamberti, Polichetti, Kaiser, Zappia. All.: Pastore. VICO EQUENSE (3-5-2) : Munao; Gargiulo (31' st Ruggiero), Scognamiglio, Cinque (5' st Napoli); Donnarumma, Armellino, Trapani, Violante, Loreto (14' st Solimene); Conte, Lupico. A disp.: Izzo, Burgos, Sorrentino, De Luca. All.: Ferraro. ARBITRO : Saia di Palermo. RETI : pt 27' Cavallaro (N); st 2' Palumbo (N), 15' Riolo (N), 20' Lupico (V) NOTE : partita disputata a porte chiuse e sul neutro di Rieti, iniziata con 10’ di ritardo. Ammoniti: Cinque, Giraldi . Angoli 7-2 per il Vico

Equense. Recupero: pt 1'; st 5'. RIETI - Classe, potenza, astuzia, malizia, intelligenza tattica: la Nocerina si riscopre quasi perfetta nella finalissima di Rieti e batte il Vico Equense che non perdeva da 26 turni. I rossoneri diventano primi nella graduatoria dei ripescaggi ed ipotecano il ritorno tra i professionisti dopo due anni d'inferno. C'è bisogno di densità per frenare una squadra organizzata come quella di Ferraro. Quattro minuti e Palumbo riceve già il primo assist d'oro dal capitano Cavallaro, ma si avvita male sul pallone ed alza la mira clamorosamente. Per parecchio tempo il tema tattico non cambia, ma l’undici di Pastore si abbassa un po' quando il Vico decide di attaccare con tre uomini (Trapani largo a sinistra del fronte offensivo), ma ogni volta che entra in possesso della sfera diventa devastante. Ed al 27', con merito, passa in vantaggio: Babatunde parte da destra, temporeggia, attende l'inserimento di Cavallaro e poi

lo serve divinamente: il capitano, di testa, la manda dritta all'incrocio. La reazione autoritaria del Vico passa attraverso l'esercizio di un asfissiante possesso palla (anche se gli unici pericoli arrivano dalle conclusioni da fuori di Violante) che non produce esito fino all'intervallo. Molto più pratica la Nocerina, che archivia la pratica ad inizio ripresa con una punizione di Palumbo avvelenata da un tocco in barriera ed imparabile per Munao. Entra Cordua a far pressing su Trapani, il Vico è sbilanciato e la Nocerina triplica i conti al quarto d'ora con Riolo, che si porta avanti il pallone col tacco, ruba il tempo a Scognamiglio e di sinistro fa secco Munao. Solo sul 3 a 0 il Vico si rende davvero pericoloso accorciando prima le distanze con Lupico (20': grande gesto acrobatico in area piccola), poi colpendo ben tre legni, al 29' con Donnarumma, al 40' con Ruggiero ed un minuto dopo con Napoli. Filippo Zenna sport@luedi.it

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42 Sport


Eccellenza La nuova società sarà costituita con un azionariato popolare

Vultur, bastano mille euro Già 50 adesioni. Al via anche la campagna abbonamenti RIONERO - Il popolo dei numerosi fans del Circolo Sportivo Vultur può tirare un sospiro di sollievo. La società sarà costituita con un azionariato da mille euro a socio a cui possono aderire tutti. E' quanto è emerso dall'assemblea pubblica tenuta nella sala audiovisivi del centro sociale "Pasquale Sacco", che ha visto la partecipazione del commissario del C.S.Vultur Michele Marco Grieco, del sindaco di Rionero Antonio Placido e del vice sindaco Vito D'Angelo nonchè assessore allo sport, di Vitino Curatella, già presidente del sodalizio bianconero negli anni ''70 e Rino Corona figlio del "presidentissimo" Pasquale Corona a cui è intitolato lo stadio comunale rionerese. Il commissario Grieco nell'introdurre i lavori ha detto che ci sono tutti i presupposti per costituire società e dirigenza. Certezza acquisita dai contatti positivi avuti nei giorni scorsi con quanti hanno a cuore le sorti del glorioso sodalizio vulturino. Ci sono già una cinquantina di persone che hanno dato la loro disponibilità a partecipare all'azionariato per costituire una solida e duratura società. Entro una settimana si procederà all'elezione del presidente e del direttivo con il voto di coloro che avranno

L’affollata platea che è intervenuta all’incontro

aderito entro dieci giorni per ovvie ragioni organizzative. In questi giorni sarà pure approntato lo statuto societario per la regolamentazione interna per cautelare con la massima trasparenza sia i soci che coloro che aderiranno con altra forma di sostegno. Statuto che sarà supportato anche dal regolamento della Figc e sarà regolarmente fatto davanti ad un notaio. <Le condizioni per dar vita ad

una società seria ci sono tutte - ha sottolineato il commissario Grieco - ora bisogna mettere nero su bianco sottoscrivendo la propria quota sociale di 1000,00 e l'abbonamento che è di 80,00 cadauno per gli adulti, ridotto a 50,00 per i ragazzi>. In una settimana ha sostenuto Vitino Curatella bisognerà fare la società e portare avanti il progetto che non si limita soltanto alla prima squadra ma anche

Il tavolo dei responsabili dell’iniziativa per salvare la Vultur Rionero

al settore giovanile. Ma anche perché entro il 2 luglio bisogna comunicare agli organi competenti l'adesione al campionato di Eccellenza lucana ed entro il 15 luglio si dovrà fare l'iscrizione. <A provvedere all'iscrizione - ha detto il sindaco Placido - sarà, come per gli anni scorsi, l'amministrazione comunale>. Il primo cittadino ha pure assicurato che presto si metterà mano ai lavori al campo

sportivo che inizialmente riguarderanno gli spogliatoi e i miglioramenti al terreno di gioco potendo già contare su una disponibilità finanziaria di circa 90 mila euro. Nel piano triennale sono comunque previsti altri 600 mila euro che saranno disponibili attingendo al credito sportivo per il quale sarà avviata la necessaria procedura. Infine il vice sindaco D'Angelo, concludendo la pubblica assemblea - si

è detto molto soddisfatto di quanto fatto sinora con la massima trasparenza per cui ora tocca ai sostenitori del C.S.Vultur partecipare numerosi a sostenere con i fatti il sodalizio bianconero perché i presupposti per far bene ci sono tutti. La sede del C.S.Vultur è presso il Palazzo Catena (ex scuola elementare) e resterà aperta dalle ore 18,00 alle ore 20,30. Michele Rizzo

TORNEO DELLA MADONNA A PATERNO

Saccende cambia il destino del match

Piegato il Piazzolla con Cimetti e Coiro

Le Sorti, una storica vittoria con Pantano

Il Limanti comincia a marciare veloce

PANTANO LE SORTI

1 3

PANTANO (4-4-1-1): Bocca, Fortunato (43' Abelardo), Latorraca D., Tulimieri (59' Votta), Barbante; Notarfrancesco R., Bitetti M. (33' Lomanto), Fronticcia, Latorraca C.; Mazzei (54' Di Vincenzo); Riviello (50' Pisani) (65' Tranchitella). LE SORTI (4-4-1-1): Laino (46' Botta); Russo R., Pasquariello (19' Notarfrancesco E.), Russo C., Scorcia; Notarfrancesco A., Riso (89' Magaldi), Bitetti R. (51' Saccende); Nasca; Blasi (88' Maulella). ARBITRO: Petrocelli. RETI: 54' Cirigliano, 71' Lomanto, 80' Saccende, 87' Blasi. NOTE: Ammoniti: Bitetti M., Latorraca D., Votta (P); Blasi (LS). Espulsi: Fronticcia (P) per proteste. Calci d'angolo: 7-3 per Pantano. Recupero: pt 0', st 3'. PATERNO - Storica vittoria per Le Sorti che, centrando il secondo successo pieno della sua storia, supera Pantano, sconfessando i pronostici della vigilia. Pantano, costretta a fronteggiare qualche defezione di troppo, deve recitare il mea culpa per come ha affrontato il match. I ragazzi di Votta, parsi oltremodo nervosi, si sono lasciati irretire da un arbitraggio, a parer loro, marcatamente avverso. Sta di fatto che la squadra di Le Sorti, sospinta dall'entusiasmo e dalla verve dei suoi giovani e dal fondamentale apporto del-

Bitetti del Pantano

l'infinito Cirigliano, ha interpretato meglio la gara ed ha vinto meritatamente. I ragazzi di Logiurato partono subito con il piede giusto ed al 7' Bocca deve salvarsi in due tempi su una conclusione maligna di Cirigliano. Al 16' Pantano reagisce con Fronticcia che si beve due avversari e calcia dai 25 metri ma Laino dice di no. Passano 2' e si capisce che per Pantano non è la serata giusta: un miracoloso Laino si esalta sulle conclusioni a botta sicura di Riviello prima e di C. Latorraca poi. Un solito, insidioso, piazzato di Cirigliano costringe un superlativo Bocca ad un intervento difficile, con il portiere che manda la sfera ad impattare la trasversale della porta (25'). L'ultima emozione

della prima frazione di gioco la regala Riso con un potente destro in diagonale che costringe un attento Bocca alla deviazione in angolo (37'). E' di Pantano il primo sussulto del secondo tempo: angolo di Fronticcia e colpo di testa di D. Latorraca che si spegne di poco al lato (52'). Al minuto 56 Le Sorti si porta in vantaggio: sponda del giovane Blasi per Cirigliano che dal limite non dà scampo all'incolpevole portiere avversario. Passano 2' ed una mischia in area di Le Sorti potrebbe ristabilire la situazione di parità ma Botta, con l'ausilio della traversa, riesce a mantenere il gol di vantaggio. Pantano rischia di capitolare nuovamente al 63' con Blasi che coglie il palo esterno con una pregevole intuizione. Al 71', però, arriva il pareggio con Lomanto che, imbeccato da un lancio millimetrico di Fronticcia, scavalca Botta con un pallonetto morbido. La compagine di Votta, allora, prova addirittura a vincere ed un fendente di Fronticcia dai 30 metri chiama Botta alla deviazione in angolo (78'). Le Sorti, però, approfittano bene degli spazi lasciati da Pantano e fanno male con ripartenze ficcanti ed incisive. Al minuto 81', infatti, arriva la doccia fredda per Pantano: Cirigliano serve Saccende che a tu per tu con Bocca realizza, con freddezza, il gol del sorpasso. All'87' Blasi chiude la festa firmando il tris per Le Sorti. Nuario Fortunato

LIMANTI PIAZZOLLA

2 1

LIMANTI (4-4-1-1): Notarfrancesco; Marino M. (83' Fortunato F.), Bove, Riso, Grosso; Coiro F., Caso, Votta (58' Bonsera), Blasi L.; Cimetti (90' Bitetti); Raso (73' Lavecchia) (94' Marino G.). PIAZZOLLA (4-4-2) : Fiore; Amore (76' Fortunato M.), Aulicino, Forastiero, Lavecchia R. (41' Laino); Pisani (63' Tulimieri), Fortunato R. (Coiro D.), Fortunato S. (80' Mazzini), Mazziotta (63' Sellitti); Cerqua, Blasi R.. ARBITRO: Petrocelli. RETI: 13' Cimetti (L), 36' Coiro F. (L), 45' Cerqua (P). NOTE: Ammoniti: Grosso, Blasi L. (L); Fortunato S., Forastiero (P). Espulsi: nessuno. Calci d'angolo: 10-0 per Limanti. Recupero: pt 0', st 5'. PATERNO - Seconda vittoria consecutiva per Limanti, che dopo un avvio di torneo incerto e caratterizzato da un pizzico di malasorte, fa un notevole balzo in avanti portandosi ad un passo dalla probabile qualificazione alle semifinali. Il team del dirigente Bitetti, padrona del campo per lunghi tratti della partita, supera di misura Piazzolla, denotando, ancora una volta, carenze e limiti in fase realizzativa. Piazzolla, parsa a tratti troppo rinunciataria, hafinito per pagare il gap fisico ed atletico, prima ancora che tecnico-tattico, che la divideva dall'av-

Riso di Limanti

versario. Inizio tambureggiante per la compagine di Limanti che al 14' sfiora il vantaggio, complice una deviazione beffarda di un difensore che rischia di sorprendere un attento e reattivo Fiore. E' il preludio al gol che arriva puntuale 5' più tardi quando un ispiratissimo Cimetti inventa un gran destro incrociato sugli sviluppi di un corner battuto da L. Blasi. Piazzolla reagisce porta la vera prima minaccia alla porta difesa da Notarfrancesco al 20' con R. Blasi che conclude leggermente alto dai 20 metri. Al 33' lo scatto di un indomito Cerqua per poco non beffa il portiere di Limanti Notarfrancesco che riesce, seppur con qualche difficoltà, a fare propria la sfera. Limanti,

dopo aver giustamente rifiatato, riprende ad attaccare con continuità e convinzione. Al 35' Cimetti si invola indisturbato verso la porta di Fiore e, anziché calciare direttamente, altruisticamente serve Raso che, incredibilmente, si fa respingere la conclusione ravvicinata da Fiore. L'estremo difensore di Piazzolla non può nulla 1' quando, complice un intervento mancato di Raso, un innocuo lancio di Fiore si trasforma in una conclusione vincente. La squadra di Bitetti potrebbe subito allungare ma Raso, assistito dall'ottimo Cimetti, spreca ancora da buona posizione (40'). Per quella strana legge del calcio, non scritta ma sempre operante, Piazzolla passa dalla definitiva capitolazione al gol della speranza: Notarfrancesco non trattiene un destro insidioso di Pisani e Cerqua ribadisce in rete da pochi passi (45'). La ripresa fa registrare lo stesso canovaccio della prima frazione: Limanti fa la partita e crea occasioni, Piazzolla cerca di difendersi per poi innescare le proprie punte in contropiede. Al 62' Bonsera potrebbe chiudere i conti ma spara alto a pochi metri dalla porta di Fiore. L'estremo difensore di Piazzolla è bravo poi a vanificare due tentativi di Lavecchia (73' e 75'). La partita si conclude con un prezioso quanto meritato per Riso e compagni che, a questo punto, sono padroni del proprio destino. n.f.

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Sport 43

Mercoledì 1 luglio 2009


Mercoledì 1 luglio 2009

Memorial Leonardo Lapolla Si chiude con i fuochi d’artificio la seconda edizione

Il Forza Matera fa il bis Battuta con il punteggio 6-3 la Questura nella finalissima del torneo FORZA MT 6 QUESTURA MT 3 FORZA MATERA: Di Mola, Lamacchia, Acito, Cambio L., D'Aria, Giroletti, Di Pede, Biondino, Di Cecca, Farinola, Bellomo / Cascini, Gagliardi, Di Lecce, Lapacciana, Esposito, Armaiuoli, Cancellieri. All. Liuzzi QUESTURA MATERA: Ambrosecchia Ang., Paladino L., Rega, Andrulli, Ambrosecchia Ant., Amodio, Sacco, Paladino R., Montemurro, D'Adamo, Conte D. / Zaccaro, Romano, Pavone, Cimenti, Conte S., Di simine, Miriello. All. Sacco ARBITRO: Calia L. Assistenti: Cuscianna - Calia F. RETI: al 2', 10' Bellomo, 19' D'Aria, 20', 38' D'Adamo, 41', 42', 48' Armaiuoli, 60' Sacco. MATERA - Il Forza Matera si riconferma la squadra da battere, vince anche la seconda edizione del Memoria con un risultato dal punteggio troppo severo. Un 6 a 3 per gli uomini di Liuzzi che durante tutte le partite si è dimostrata squadra solida con uomini giusti al posto giusto. Tante le azioni sul taccuino oltre alle reti siglate. Solo 3 'minuti passano e già un gol all'attivo per il Forza Matera. Discesa perentoria di Di Pede dalla destra , palla per Bellomo che deve solo prendere la mira per centrare il bersaglio. La seconda segnatura arriva al 10' con Cambio che da un passaggio filtrante per Bellomo, in diagonale fa partire un missile che finisce la sua corsa all'incrocio dei pali, con Angelo Ambrosecchia che nulla può fare se non raccogliere il pallone. Domina il Forza Matera i centrocampisti padroni del campo costruiscono azioni su azioni, su una di queste, Bellomo mette il pallone sulla testa di D'Aria che mette in porta il terzo gol. Arriva la reazione della Questura con la rete di D'Adamo che accorcia dando una speranza ai compagni. Prima della fine del tempo Ambrosecchia Angelo compie un miracolo su tiro di Di Pede. La ripresa è più scoppiettante,Ci-

Ripoli premia Biondino con il trofeo per il primo posto. A sinistra la vedova Lapolla riceve un quadro-ricordo dagli organizzatori

Il minuto di raccoglimento pre-gara del Forza Matera per ricordare lo scomparso Leonardo Lapolla e accanto la premiazione della Questura, seconda classificata

menti all'8'impegna Di Mola che devia,come un falco sulla palla arriva di testa D'Adamo che riapre la gara sul 3 a 2. Tre i minuti che fa passare il Forza Matera per ristabilire le distanze con Armaiuoli.

Lo stesso attaccante si ripete al 12' dopo che la difesa della Questura tenta un fuorigioco mal riuscito, Armaiuoli freddamente trafigge il portiere. Al 18' nuovamente fuorigioco sbagliato ed il solito Armaiuoli sigla la sua tri-

pletta personale e il 6 gol per i suoi compagni. Molla la squadra di Liuzzi visto il consistente vantaggio, e gioco nelle mani della Questura, che al 20 costruisce e sciupa un'azione gol con Cimenti che da pochi passi tira addosso

al portiere, riprende il pallone ma spara alto sulla traversa. Per il Forza Matera in porta mister Cascini che in due occasioni mostra di che stoffa è fatto con due prodigiosi interventi, ma proprio allo scadere nulla

può sul tiro scoccato da Sacco che accorcia le distanze rendendo meno penalizzante la sconfitta numerica. Dopo la premiazione finale con fuochi pirotecnici. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Derby in famiglia per assegnare il terzo posto deciso dalla rete di Di Lena

La Junior pesca il jolly nel finale LAPOLLA SENIOR LAPOLLA JUNIOR

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LAPOLLA SENIOR: Stella, Altezza, Ciardiello, Bolognese, Marsico F., Bochicchio, Petralla, Scasciamacchia, Motta, Cristallo. All. Emanuele Lapolla. LAPOLLA JUNIOR: Sacco, Festa, Persia, Fiore, Albano, Di Lena, Cambio, Lapolla, Ventura, Iasiuolo, Lamacchia / Amoruso, Riccardi, Tataranni, Ferrante, Andriotti, Scasciamacchia G. All. Scasciamacchia ARBITRO: Cuscianna Assistenti: Calia L. - Calia F. RETI: 6' p.t. Bochicchio, 12' p.t. Fiore, 3' s.t. Ciardiello, 16' Tataranni, 19' s.t. Di Lena NOTE: Espulso al 19' p.t. Scasciamacchia G. MATERA - Derby in famiglia tra le

due formazioni Lapolla, a spuntarla nei confronti del fratello maggiore Emanuele è Francesco. Anche se la squadra Senior è scesa in campo con una formazione rimaneggiata e in inferiorità numerica, da prima con due uomini in meno e poi con uno per l'arrivo in ritardo di Ciardiello. L'inferiorità non intimorisce la squadra Senior che ha il pallino in mano del gioco. In regia Roberto Cristallo che catechizza bene gli uomini ed al 6' passano in vantaggio con una discesa sulla destra d'attacco proprio di Cristallo che crossa un invitante pallone che Bochicchio di testa non sbaglia e palla in rete. La Junior con l'uomo in più non ha trovato i giusti meccanismi per imbrigliare gli avversari. Da palla ferma arriva il gol del pareggio ad opera di Fiore che di testa insacca. Ancora Fiore si fa pericoloso al 14' con una insistita azione, si porta

in area, e sulla linea di fondo viene atterrato. Viene decretato il calcio di rigore che Ferrara spreca colpendo il palo. Al 19' si ristabilisce la parità in campo tra i giocatori per l'espulsione di Scasciamacchia per fallo di reazione su Ciardiello. Ma finisce il primo tempo senza particolari azioni. La ripresa comincia subito con il botto, al 3' punizione dal limite battuta magistralmente da Ciardiello che lascia fermo sul posto il portiere Sacco, e nuovo vantaggio per la Senior. Ora la Junior preme sull'acceleratore e spinge nella metà campo gli avversari, pericolo al 10' per la Senior, è Riccardi che involatosi in area, tenta un pallonetto mettendo fuori causa Stella, ma colpisce la traversa. Spinge la Junior che trova il pareggio al 16' quando Stella respinge un tiro, ma la palla arriva sui piedi di Tataranni che coglie l'attimo e calcia a

La premiazione del Lapolla Junior (le foto in pagina sono di Videouno)

rete, siglando il pareggio. Ancora Stella protagonista che salva con i piedi un tiro di Lamacchia. Si pensano già ai rigori, quando succede quello che non ti aspetti. Di Lena da centrocampo calcia senza grosse pretese, la palla rimbalza avanti

a Stella che tenta la parata ma la palla viscida per la pioggia caduta, gli sfugge e lentamente entra in porta dando la vittoria alla Junior che si classifica al terzo posto. vi.bo.

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44 Sport


Basket A Dilettanti Venerdì è il giorno decisivo per chiudere con Candido

Bawer, due under in regia Gergati a un passo dalla conferma, l’altro nome è Lovatti DUE UNDER in cabina di regia per l’Olimpia Bawer Matera. E’ la scelta tecnica ed economica verso la quale il direttore sportivo della società materana Giuseppe Pallotta sta virando decisamente visto che non ci sono atleti over che rispondono alle caratteristiche volute da Corà e che rientrino negli standard economici fissati dalla società. A queste condizioni Matera si affiderà in regia a Francesco Gergati e Fabio Lovatti, quest’ultimo è il play classe 1989 scuola Mps Siena sulle cui piste la formazione lucana è molto ben indirizzata. Lovatti è un play di 192 centimetri che nell’ultima stagione ha giocato con il Porto Sant’Elpidio in serie C arrivando fino alle finali promozioni, si tratta di un prospetto molto interessante e sul quale la Bawer ha messo molto concretamente gli occhi. Lovatti ha anche buone attitudini offensive e una maggior dimestichezza con il canestro anche rispetto a

Francesco Gergati e a lato una coreografia del tifo materano

Gergati. Con quest’ultimo la trattativa sarà conclusa con ogni probabilità venerdì a Corato nel corso della due giorni di basket che attende gli operatori di mercato in questi giorni.

Matera in quella sede conta di definire le operazioni che portano alla conferma di Gergati ed al ritorno di Fulvio Candido sotto i tabelloni. Sono i tre tasselli che con Francesco Longobardi dovrebbero essere certi di

Ippica Al concorso ippico nazionale in Calabria

indossare l’anno prossimo la maglia del Matera. La Bawer adesso, superata la festa del 2 Luglio, dovrà concentrarsi su aspetti diversi e sugli esterni che dovranno garantire alla squadra il considdetto salto

di qualità. In questo senso non mancano le idee ma dovranno essere adeguate con le risorse economiche a disposizione della società materana. In questi giorni intanto prosegue la verifica delle

procedure per il passaggio della società in Srl e l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione e del nuovo presidente. Difficoltà che non bloccano il mercato ma che di certo non permettono accelerazioni di sorta alla società materana. L’ultima novità, per chiudere, riguarda Riccardo Cortese che non ha ancora deciso il proprio futuro e che potrebbe anche rimanere a Matera. In questo momento visto il tira e molla in atto non si può dare nulla per scontato ma la Bawer potrebbe valutare la possibilità di tesserare l’atleta che da quest’anno non sarà più under. I quattro under del Matera saranno infatti i due play, più un giovanissimo materano e poi ancora un nono uomo che servirà ad elevare il livello tecnico complessivo del gruppo. Dopo i due play insomma Matera potrà concentrarsi sugli over necessari per costruire un gruppo che sia di qualità. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Ciclismo Chiusa la “Marathon Pollino”

Tucci sfiora il podio Da San Severino Lucano Ottima prestazione per il cavaliere lucano POLICORO - A un passo dalla vittoria. Lo scorso weekend Vincenzo Tucci, fantino lucano presidente dell'omonima Associazione sportiva dilettantistica di Policoro, ha sfiorato il podio dell'importante concorso ippico nazionale in Calabria, presso il circolo “Valle dei Mulini”, Parco delle biodiversità, gestito dall'amministrazione provinciale nel cuore di Catanzaro. Il Centro che ha ospitato la kermesse è tra i più moderni e attrezzati d'Italia; per l'occasione ha ospitato ben 310 concorrenti nelle tre giornate di gara, che si sono concluse con il Gran premio C 150 di domenica scorsa, segnato dalla vittoria di un cavaliere di grande classe, Filippo Moyerson, davanti ad altri nomi illustri dell'equitazione italiana, quali Arioldi e Garcia. Alle gare calabresi hanno preso parte anche i due cavalieri lucani, lo junior Grerardo Dente che ha siglato un buon settimo posto nella gara di sabato e Vincenzo Tucci, che ha sfiorato per ben due volte il podio, risultato quarto nella C 115 di sabato e domenica, e sesto nella C 120 di domenica, con prestazioni all'altezza dell'impegno. “La gara di Catanzaro ha commentato Tucci- è stata un banco di prova di notevole spessore tecnico, ci siamo trovati di fronte ai migliori binomi d'Italia per le nostre categorie e anche in questa occasione abbiamo offerto buone prove. Un elogio al comitato regionale Federazione italiana sport equitazione di Calabria, con il suo presidente Cardona e all'Amminastrazione provinciale di Catanzaro, per la realizzazione dell'evento, unico al sud Italia e davvero all'altezza dei più prestigiosi

nascono le promesse

POTENZA - Si è disputata domenica scorsa, a San Severino Lucano (Pz) sulle pendici del Pollino, la nona edizione della “Marathon Parco Nazionale del Pollino”. Quattro le partenze in base alla categoria di appartenenza; oltre cinquecento gli atleti al via. Al primo start hanno preso il via tutte le categorie amatoriali con l'aggiunta degli Elite e degli Under 23. Andrea Delli Noci (G.S. Ciclica Ecoprint maglie), categoria Elite, è stato il primo a tagliare il traguardo precedendo Graziano Notarangelo (Nrg Bike) e Vito Buono (G.S. Leonessa di Puglia). Ottima la prestazione di Nicola Mileo (Ciclo Team Val Noce), primo dei lucani, che ha conquistato la sesta posizione nella classifica finale vincendo la classifica tra gli M1. Tra gli Elite, da segnalare la settima posizione di Doconcorsi Italiani. Si spera che questo concorso sia il primo di una lunga serie, perchè qui da noi abbiamo bisogno di gare di questo livello, anche per far avvicinare la gente a questo nobile sport”. L'equitazione è, infatti, una pratica sportiva avvincente e piacevole da seguire e praticare; peccato che la Basilicata non goda ancora di strutture e team organizzati per la partecipazione attiva alle competizioni nazionali più quotate e apprezzate. Lo sforzo (anche economico) del “Tucci Team” di Policoro sta dimostrando da tempo che anche questa piccola regione del Sud ha i numeri per occupare il suo posto d'onore nelle classifiche nazionali. Un messaggio per i giovani, affinchè imparino a coltivare e seguire uno sport antico e appassionante. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

A scuola di pesca PATERNO - Continuano le lezioni pratiche di pesca per i ragazzi dell'Associazione Agri di Paterno e Tramutola. Nel fiume Agri nei pressi di Paterno, si è disputata la seconda prova pratica di pesca alla trota in torrente. I ragazzi partecipanti, causa condizioni atmosferiche avverse, sono stati in numero ridotto rispetto le altre giornate, appena 15. Il maltempo ha condizionato la giornata di pesca, infatti, per causa dell'abbondante pioggia caduta, si è iniziato con un'ora di ritardo e svariate volte si è dovuto sospendere l'azione di pesca, questi ragazzi possono definirsi degli eroi per aver sfidato un tempo così inclemente. Il tratto di fiume interessato, campo di gara già decantato per le sue acque limpide e per la morfologia dell'ambiente circostante, mostra delle sponde alberate e sicure, idonee per questi atleti. La mattina, prima dell'inizio gara, i ragazzi hanno ripopolato il tratto interessato con trote fario di pezzatura di circa 22 cm, in seguito assistiti sia dai pescatori che dagli istruttori dell'Associazione Agri hanno dato prova di se pescando il 60% del materiale immesso. La gara è stata vinta dalla piccola Mastroberti Maria con ben nove catture. Soddisfatto Mimmo Risoli, Presidente del sodalizio, che, nel sottolineare la bravura di questi ragazzi ringrazia tutti i presenti per aver preso parte alla manifestazione, nonostante le pessime condizioni atmosferiche. Prossimo appuntamento domenica 5 luglio per l'ultima prova, gara di pesca al colpo, che si disputerà sulle sponde del lago Pertusillo. Stefano Riccardi

menico Chiarelli (Ciclo Team Val Noce). Le sorprese tra gli M1, oltre alla vittoria di Mileo, sono la terza e la quarta posizione, conquistata dai due compagni di squadra all'U.C. Rionero Il Velocifero, Giovanni Pianta e Antonio Forte. Nella categoria amatoriale M2 si è imposto Christian Giuria (Sessan Bike Sport e Natura); primo tra i lucani è risultato essere Saverio Guida (G.S. C. Baser Matera) che ha terminato la prova in ottava posizione. Vittorio Pallino (Bike Sport Team) si è imposto tra gli M3 dove Domenico Barberio (G.S. C. Baser Matera), primo dei lucani è giunto ottavo al traguardo. Tra gli M4 splendido secondo posto conquistato da Giacomo Pierro (Ciclo Team Val Noce), battuto solo da Domenico Carparelli (Nrg Bike). Tra gli M5 bellissima affermazione del materano Francesco Rinaldi (G.S. C. Baser Matera) che ha messo in riga la concorrenza aggiudicandosi la vittoria di categoria. Altra vittoria lucana tra gli M6 con Tommaso Barbaro (G.S. C. Baser Matera) giunto al traguardo con oltre venti minuti di vantaggio sul secondo degli M6. Graziano Notarangelo, oltre a conquistare la seconda piazza in assoluto, ha vinto la classifica tra gli MT; bella prestazione di Pasquale Di Stefano (Re-Ciclyng Bernalda) che ha terminato la prova in quinta posizione. Tra gli Under 23 la vittoria è andata a Emilio Nocco (G.S. Tugliese). Tra le W1 ha vinto Sabrina Manco (G.S. Tugliese). Tra le W2 si è imposta, invece, Angela Pricci (Ciclo Team Monopoli). Questa prima prova ha visto tagliare il traguardo oltre trecento atleti di queste dodici categorie. La seconda categoria al via, gli ESC, ha visto l'affermazione di Pierpaolo Coppola (Mtb Fan) davanti a Stefano Altieri (Sessan Bike

Sport e Natura) e Giacomo Tascillo (Mtb Caiazzo Center Bike). Ai piedi del podio si è invece piazzato Canio Di Lucchio (U.C. Rionero Il Velocifero). Da segnalare anche le ottime prestazioni di Giancarlo Colaianni, Costantino Brenna e Saverio Cappiello, tutti alfieri dell'U.C Rionero Il Velocifero, che hanno concluso la gara rispettivamente in settima, decima e sedicesima posizione. Oltre cento gli atleti che hanno concluso questa seconda gara. Terza partenza riservata solo alla categoria Juniores. Vincitore assoluto è stato Francesco Acquviva (G.S. Tugliese) che ha vinto davanti al suo compagno di squadra Giovanni Paladini e Alessandro Lopriore (Rasc Ivpc De Santis). Quarta e ultima partenza riservata ai Promo ha visto la vittoria di Roberto Semeraro (Narducci Habitat) davanti a Vincenzo Occhipinti (Team Regusa) e al terzetto del Ciclo Team Valnoce capitanato da Daniele Gaudioso seguito da Lucio Invidiato e Gabriele Brigante. A San Severino Lucano sono state anche assegnate la maglie di campione regionale lucano, specialità Marathon, che ha visto come primo assoluto Nicola Mileo in forza al Ciclo Team Val Noce. La festa sulle pendici del Pollino non si è conclusa con la fine della manifestazione grazie al pasta party finale che ha riunito tutti gli atleti che si sono dati battaglia lungo il difficile percorso lucano e alla ricca premiazione per i tanti bikers che hanno concluso la gara. I tanti partecipanti a questa manifestazione mette in risalto l'importanza di questa gara che con il passare degli anni assume dei contorni sempre di maggior rilevanza. Rocco De Rosa sport@luedi.it

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Sport 45

Mercoledì 1 luglio 2009


Mercoledì 1 luglio 2009

Calcio a 5 B Il patron: «Se ci sarà unità di intenti andremo avanti insieme, altrimenti… pazienza»

Taratufolo risponde a Bommino Il presidente del Deportivo: «Avevo incassato la sua disponibilità» MATERA - È un autentico fiume in piena Nico Taratufolo, dirigente del Deportivo Matera, che, in riferimento all'intervista rilasciata dal tecnico Angelo Bommino al nostro giornale, ha voluto esprimere alcune precisazioni: “Sono rimasto alquanto sorpreso nel leggere sulle colonne del “Quotidiano” le dichiarazioni di Bommino poiché soltanto alcuni giorni fa avevo incassato la sua disponibilità a continuare l'esperienza con i colori del Deportivo. Si trattava dunque di sedersi nuovamente attorno ad un tavolino e definire i dettagli del contratto e le strategie di mercato. Ho letto, invece, che lo stesso Bommino starebbe valutando la situazione prima di prendere qualsiasi decisione. Secondo lui la

società, oltre che perdere componenti importanti come Pasquale Lamacchia e Francesco Tortorelli, avrebbe anche deciso di non confermare tutti gli stranieri ad eccezione del solo Cavalcante. Io non so chi ha detto queste cose a Bommino, ma di sicuro c'è da dire che sono tutte notizie prive di fondamento. Per quello che riguarda i due dirigenti occorre precisare che essi, per motivi del tutto personali, non ricopriranno ruoli particolari e non avranno compiti specifici, ma resteranno parte integrante e fondamentale del Deportivo conservando li titolo di soci e assicurando collaborazione per quello che gli impegni familiari e di lavoro consentiranno loro, mentre in quanto ai giocatori, essi sono tutti

tesserati con la nostra società e, poiché la campagna trasferimenti si apre domani (oggi per chi legge ndr) e si chiude a metà settembre, abbiamo tutto il tempo di chiarire le singole posizioni. Anche il trasferimento di Cesare Rispoli allo Spazio Relax non è ancora formalizzato dal momento che, pur avendo registrato la volontà del giocatore, non abbiamo ancora avuto richieste da parte della società di arrivo. Purtroppo siamo stati impegnati a sistemare la situazione societaria che, dopo la fusione dell'anno scorso, necessitava di alcuni passaggi burocratici, e questo ci ha impedito di curare al meglio gli aspetti di mercato, ma adesso siamo pronti a riprendere tutti i discorsi”.

Molto chiara ed esauriente anche la risposta in merito ai propositi del Deportivo per la prossima stagione agonistica: “Partiremo così come siamo partiti lo scorso anno, e cioè per una salvezza da ottenere nel minor tempo possibile. Stiamo lavorando per confermare tutti i cosiddetti 'vecchi' e, nei limiti del possibile, per puntellare ulteriormente la squadra. Di questi tempi non è facile far quadrare i bilanci, e dunque ognuno dovrà tenere ben presente ciò. Del resto se sta ridimensionando il parco giocatori il Milan figuriamoci se non lo dobbiamo fare noi. Un campionato di serie B costa circa 150.000 euro, una cifra non trascurabile per una realtà come la nostra, e non per nulla si dice che parecchie

Nico Taratufolo

squadre di calcoio a 5 di serie A e di serie B rinunceranno alla iscrizione al campionato oppure, nel migliore dei casi, ricorreranno alle fusioni per fare fronte alle difficoltà economiche. Per quello che ci riguarda continueremo per la nostra strada, non costringiamo nessuno a restare con noi, se ci sono i presupposti, se ci sarà unità di intenti allora potremo andare avanti insieme, altrimenti… pazienza”. Annibale Sacco sport@luedi.it

Volley B2 Uomini Il presidente della Medical Center Mancino è molto fiducioso

Virtus, la B1 è più vicina Possibilità di ripescaggio e anche di acquisizione di un titolo SUL CAMPO le è sfuggita di un soffio. Ma nei fatti per la Medical Center la serie B1 sta diventando, giorno dopo giorno, una possibilità sempre più concreta. E se a sbilanciarsi è anche il patron della Virtus, Donato Mancino, per i tifosi rossoblù - delusi per l'esito della finale playoff con l'Anagni, ma dimostratisi pronti a restare in ogni caso vicini alla loro squadra del cuore - sognare diventa lecito. «Abbiamo ottime possibilità di ripescaggio (sul sito della federvolley sono stati pubblicati gli elenchi aggiornati delle società ripescabili), e siamo in contatto con diverse società per l'acquisizione dei diritti di B1», spiega il numero uno del club di via Vespucci. «In questo momento di crisi, molte formazioni, a causa di difficoltà economiche, non potranno disputare il campionato di B1. Stiamo allestendo una squadra competitiva che ci consenta di giocare con tranquillità nella serie superiore. Siamo sul mercato per acquistare giocatori di categoria e, in particolare, un opposto, un centrale, un posto 4 e un secondo palleggiatore». Dunque, la Medical Center per la stagione 2009-2010 sta prendendo forma. Oltre a tutti i giocatori potentini (tranne Caruso e Genoino che per il prossimo campionato non faranno più parte

Volley B1 Donne L’ok dell’opposta

La Pm conferma Anna Pericolo

La Medical Center Virtus Potenza in azione in questa stagione (foto Andrea Mattiacci)

della rosa di giocatori), dalla società rossoblù arrivano le conferme di Scalcione, Di Tommaso, Torsello e Cavaccini. Unico dubbio ancora da sciogliere rimane per lo schiacciatore palermitano La Rosa. Altra riconferma importante è quella del main sponsor Medical Center che ha deciso, per il settimo anno consecutivo, di sostenere la Virtus. «Siamo molto contenti di questa riconferma continua Mancino -. Con il proprietario della Medical Center, Giovanni Modrone, siamo legati da profonda sti-

Festa della ginnastica questa sera a Matera MATERA - Si svolgerà questa era alle 20 in piazza Cesare Firrao la “Festa della ginnastica 2009” organizzata per il quarto anno consecutivo dall'A.s.d. Play life diretta dalla professoressa Filomena Tralli. Alla manifestazione sono state invitate anche altra società appartenenti a diverse discipline sportive. Non mancheranno, infatti, esibizioni di danza, balli caraibici, arte marziali e ginnastica artistica maschile e femminile. L'A.S.D. Play Life ripropone dopo lo strepitoso successo dello scorso14 giugno il Musical di Peter Pan. Scenderanno in campo tutti i ginnasti appartenenti alla categoria giovane, allieve, juniores e seniores. Ci saranno inoltre i ginnasti che hanno partecipato nell'anno 2009 all'attività agonistica qualificandosi e partecipando alle gare Interregionali e Nazionali. r.montemurro@luedi.it

ma e rispetto reciproco. Il tutto condito da tanta passione per la pallavolo. Giocando in serie B1, sarà necessario un sacrificio economico maggiore da parte dello sponsor principale, così come da parte di tutti gli sponsor che finora ci hanno sostenuti e che ci auguriamo continuino a farlo anche nel futuro. La società rimane aperta a chiunque voglia supportarci in questa nuova avventura, anche da un punto di vista dirigenziale». Novità anche per il settore giovanile. Pierpaolo De Pace,

secondo allenatore per la passata stagione della prima squadra, sarà il nuovo responsabile tecnico di tutto il settore giovanile, al posto di Enzo Santomassimo, nuovo allenatore del Lauria (B2). Proprio su Santomassimo, Mancino si sofferma per una riflessione. «Siamo dispiaciuti per la scelta di Enzo, storica colonna della Virtus, di abbandonare la società, ma siamo anche contenti per l'opportunità che gli è stata offerta. Da parte di tutti, il nostro in bocca al lupo». l.c.

LA POLIZIA MUNICIPALE si “rinforza” con Anna Pericolo. È la conferma dell'opposto avellinese (ex Pontecagnano e Brindisi) classe 1981 la notizia del giorno in casa biancorossa. Un accordo che in effetti il diesse Michele Calia aveva già fatto capire di essere sul punto di chiudere nelle prime battute del volleymercato, ma la cui ufficializzazione è giunta solo ieri mattina. “Un'intesa voluta fortemente da entrambe le parti dopo l'ottimo campionato disputato dalla numero 9 avellinese”, sottolinea una nota della PM Volley. “Per la società un traguardo importante che riprova la volontà di allestire un organico di prima fascia aggiungendo, ai neo acquisti, la conferma delle atlete che nella passata stagione si sono contraddistinte per qualità di gioco ed impegno”. E insieme con coach Ni-

Nuoto Bene anche Aics e Libertas Invicta Potenza

Brilla la Savigi Satriano RISULTATI interessanti sono giunti dalla terza giornata dei campionati regionali categoria ragazzi, cadetti, juniores e seniores svoltisi domenica 28 giugno alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. Alla gara hanno preso parte centotrenta nuotatori. Le società partecipanti all'atto finale della manifestazione sono state la Savigi Satriano di Lucania, la Basilicata Nuoto 2000 Potenza, la Libertas Invicta Potenza, la Vultur Nuoto, l'Aics Potenza, la Rari Nantes Potenza, l'Azzurra Nuoto, l'Eurisko Rivello, la Stella Polare Matera, la Viviani Potenza, l'Olimpic Nuoto Potenza, l'Onda Azzurra Potenza. Ottimo il livello degli atleti in gara che hanno offerto netti e confortanti miglioramenti sul piano atletico e tecnico. Per quanto riguarda la classifica generale delle società la Savigi Satriano di Lucania si è aggiudicata i titoli ragazzi e juniores, l'Aics Potenza il trofeo cadetti, la Libertas Invicta Potenza il titolo seniores.

Una giornata intensa, quella di domenica che ha portato in piscina tanti appassionati e addetti ai lavori. Una manifestazione organizzata in ogni dettaglio dalla Federnuoto di Basilicata. Nei 100 rana, Mattia Sangiacomo della Savigi ha vinto la prova con il tempo di 1'12'700, nei 1500 stile libero primo posto per Rocco Sileo che ha sfiorato il record regionale, ottenendo il tempo di 15'59'000. Tra le femminucce bene Francesca Martoccia dell'Amatori Matera che ha vinto la gara nei 200 misti con il tempo di 2'19'800, splendido il successo di Antonella Fratusco dell'Amatori Matera nei 100 rana con il tempo di 1'15'200. Diversi atleti lucani prenderanno parte ai campionati italiani, in programma a Roma, dopo la kermesse mondiale. Un bel biglietto da visita per i nuotatori lucani, impegnati durante una stagione intensa e piena di riconoscimenti. f.menonna@luedi.it

Anna Pericolo

no Gagliardi, dunque, della squadra protagonista della scorsa B1 resteranno in organico appunto Pericolo e la seconda palleggiatrice Claudia Pagano, in attesa del sempre più probabile annuncio di Elena Ligrani come libero titolare della PM anche per la prossima stagione. Se quindi tre, al momento (tecnico compreso), sono le conferme ufficiali rispetto all'ultimo campionato disputato, sono invece quattro i volti nuovi arrivati a dare una fisionomia ben precisa alla PM edizione 2009-2010: Serena Masino, l'alzatrice ex Santeramo (compagine di A1) strappata dal club di via Leonardo da Vinci a un'agguerrita concorrenza; le centrali Ambra Composto (dal Costanzo Siracusa, neopromossa in B1) e Mina Draganova; e la laterale palermitana Livia Magherini (in maglia Cutro, al pari di Draganova, nello scorso torneo di B2). «Non sono escluse altre riconferme - ha in ogni caso chiarito il direttore sportivo biancorosso Calia - laddove, però, se ne ravvisino le condizioni». Luca Carlone sport@luedi.it

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46 Sport


Calcio a 5

Chiusa l’ottava edizione del Coppa Unibas, terzo memorial Antonio Cuccarese

Drag&Red in trionfo Sconfitta in finale la formazione Milly&Abbracci per 6-4 DAG&RED 6 MILLY&ABBRACCI 4 DAG&RED: Petruzzi, D'Arminio, Fiorentino, Cancelliere, Sole, Totaro, Vaccaro, Martinelli. All. Fiorentino MILLY&ABBRACCI: Sasso, Di Mauro, Mastrangelo, Lavecchia, Russo, Rubino, Bloise, Albini. All. Albini. RETI: 15' Totaro (D), 8' Mastrangelo (M), 12' Totaro (D), 15' Sole (D), 22' Russo (M), 25' Rubino (M), 4'pts Sole (D), 2'sts Totaro (D), 3'sts Di Mauro (M), 5' sts Cancelliere (D). POTENZA - Gran bella finale. L'atto conclusivo dell'ottava edizione della Coppa Unibas - Terzo memorial Antonio Cuccarese, con ben 35 squadre ai nastri di partenza, ha incoronato come vincitori i Dag & Red, dopo una partita emozionante e giocata sul filo del rasoio contro i Milly & Abbracci. I Dag & Red, orfani del loro pilastro difensivo D'Angola, sono arrivati in finale dopo aver battuto per 3 a 2 i campioni uscenti dell'Atletico di Cacio, mentre i Milly & Abbracci, da tutti ritenuti i veri favoriti di questa finalissima, hanno inflitto in semifinale

La squadra Drag&Red vincitrice della Coppa Unibas

un sonoro 8 a 2 agli Zeru Tituli. Dopo un coreografico ingresso in campo delle squadre animato dallo speaker del torneo Gaetano Montemurro e salutato da un cospicuo numero di spettatori, ha inizio la partita. I Dag & Red, messi sapientemente in campo dal giovanissimo mister Lorenzo Fiorentino, fin dall'inizio riescono a tener testa ai propri avversari ed al quarto d'ora del primo tempo passano in vantaggio con

un tiro libero di Totaro. La reazione dei Milly & Abbracci non si fa attendere, ma le parate del portiere Petruzzi e la determinazione del baluardo difensivo D'Arminio, bloccano il punteggio del primo tempo sull' 1 a 0. Nella ripresa, la spinta dei Milly & Abbracci si concretizza su azione di calcio d'angolo con il gol di Mastrangelo, ma dopo pochi minuti è ancora Totaro a portare in vantaggio i Dag & Red con uno splendido gol

su azione di contropiede. A questo punto sale in “cattedra” Fiorentino che con grinta ed esperienza riesce a sventare gli attacchi degli avversari. A metà del secondo tempo arriva poi il terzo gol dei Dag & Red su un bel diagonale di Sole che si insacca all'incrocio dei pali. Passano pochi minuti e Russo accorcia le distanze, poi l'assalto finale porta i Milly & Abbracci a pareggiare a 5' dalla fine dei tempi regolamentari con un gran tiro di Rubino. Si arriva ai tempi supplementari. Ci pensa nuovamente Sole all'inizio del primo tempo a riportare l'entusiasmo nei Dag & Red con un rasoterra che sorprende il portiere avversario. Al cambio di campo è ancora il “bomber” della serata Totaro a portare il punteggio sul 5 a 3. Vaccaro e soci sono ormai padroni del campo, ma una piccola disattenzione porta nuovamente i Milly & Abbracci ad un solo gol di scarto, grazie alla rete di Di Mauro. La sofferenza per i Dag & Red dura solo pochi minuti, perché l'onnipresente Cancelliere al termine di un pregevole scambio con Martinelli, indirizza il pallone nell'angolino più lontano e fissa il punteggio sul definitivo 6 a 4. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

LE PREMIAZIONI AL TERMINE dell'incontro si è svolta la premiazione che ha visto la partecipazione di alcuni esponenti dell'Avis (sponsor del torneo) e del responsabile del Cus Giuseppe Scelsi.

Rocco Petruzzi (MIGLIOR PORTIERE)

Francesco Sole (CAPOCANNONIERE)

Lorenzo Fiorentino (MIGLIOR ALLENATORE)

Pietro Mastrangelo (MIGLIOR GIOCATORE)

DA SOTTOLINEARE infine l'intervista rilasciata al termine della premiazione dai giocatori dei Dag & Red Cancelliere, D'Arminio, Consoli e Totaro, che si sono detti pronti a difendere il titolo anche l'anno prossimo… a costo di rimandare la data della seduta di laurea! a.m.c.

Torneo Peroni L’unico pari nel girone H

La Snai di Villa d’Agri piazza subito la doppietta VILLA D'AGRI - In una sola giornata si è chiuso il primo turno della fase eliminatoria e si è aperto il secondo. A terminare la prima giornata di tutti i gironi è stata la gara Allo Zampillo - Doppio Senso, unica partita del torneo finita in parità. Ad aprire la seconda giornata è stata la partita tra Dolce Idea e Circolo Venezuela del girone A ed è stata conclusa dall'incontro dello stesso raggruppamento tra La Tartaruga e Snai. La prima partita arbitrata da Cardettini è stata molto intensa e piena di emozioni. La gara valevole per il girone H si è conclusa sul pari dopo vari ribaltoni che sembravano non finire mai. Infatti nel primo tempo sono stati i santarcangiolesi ad andare avanti sul 2-0 con un doppio Serra. Poi nella ripresa gran ribaltone del Doppio Senso con la rete di Grande e il bis di Maurizio Carlomagno. Immediata la risposta de Lo Zampillo con il pareggio di Izzo. I fratelli Carlomagno e company non si perdono d'animo per essere stati subito raggiunti e con altre due reti di Grande passano sul 3-5 a favore. La squadra di San Brancato non perde tempo e riesce a pareggiare prima dimezzando il distacco con Serra e poi con Izzo in seguito ad un fallo di mani viziato giudicato dal direttore di gara involontario. Passando al girone A c'è stato il pronto riscatto del Circolo Venezuela. La formazione di Domenico Forastiero ha dimenticato in fretta la sconfitta subita contro la forte Snai e ha superato la Dolce Idea nel confronto valevole per il secondo turno eliminatorio per 8-5. Decisivo per la vittoria finale è stato Domenico Albano che ha firmato quattro reti diven-

tando momentaneamente capocannoniere della manifestazione. Dall'ultima partita c'è quasi un'ufficialità. La Snai si può dire che è quasi qualificata aritmeticamente. Bisognerà aspettare la gara di recupero tra Dolce Idea e La Tartaruga per essere certi del passaggio del turno, ma visti i due incontri giocati problemi non ce ne dovrebbero essere. I sei punti

ottenuti in due partite possono già dire tutto. La compagine di Antonio Bonsera ha "matato" 11-2 La Tartaruga con cinque reti del neopapà Antonio Lavecchia, Sileo, Rosa, Genovese e doppietta di Giuseppe Lavecchia. Di Maurizio Bruno sono le due marcature del team di San Chirico Raparo. Biagio Bianculli sport@luedi.it

CALCIO A 5

Lavecchia (Snai)

Bocca (Snai)

Fruguglieti (Venezuela)

Torneo Peroni

CLASSIFICHE

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Mercoledì 1 luglio 2009


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Carnet

Novità editoriale di DONATO MAZZEO POTENZA - Una novità editoriale, la recentissima “Guida” attraverso itinerari artistico-culturali ed enogastronomici e paesaggistici dell'Arberìa (non solo una geografia di luoghi , eredità antropologiche o appartenenze etniche - scrive in prefazione P. Bruni- ma anche una dimensione immateriale di storia ignota , costumi policromi , letterature, tradizioni popolari, suggestioni di ritualità bizantine e latine). Già dal titolo del volume (328 pagine, con allegato dvd) l'autrice Margherita Celestino ci accompagna, con passione e “fairplay” lungo le cinquanta e passa comunità alloglotte, sotto il segno di Skanderbeg. Dall'abruzzese Villabadessa alla sicula Piana degli Albanesi , attraversando le sette regioni meridionali che ospitano dal XV secolo comunità etnico-linguistiche (riportate in valore dal Parlamento Italiano, benchè dopo decenni di proposte multiple e disegni di legge, con la normativa nazionale L. 482/99). Scrive l'utrice, fra l'altro con Himni i Arbrereshevet, tradotta da Papàs Emanuele Giordano, «... vorremmo far sì che la gente imparasse ,finalmente, a guardare queste nostre regioni anche da altri punti di vista. Che si scoprisse e si amasse il mondo pittoresco ed ammaliante dell' Arberìa , con tutto il fascino delle sue tradizioni ancora intatte e la malinconìa della sua

Alla scoperta dell’Arberìa Volume di Margherita Celestino

La copertina e alcuni costumi arbereshe

Storia». L'opera, stampata , poche settimane addietro, dalle Edizioni Prometeo di Castrovillari (Cosenza), tratteggia , dunque, luoghi, monumenti, chiese, festività, folklore, cibi e vini tipici delle varie località in esame , con una messe di dati statistici sui territori , distanze, dati altimetrici, censimenti demografici antichi e recenti. Oltre la folta comunità Arbereshe di Calabria , Sicilia, Molise, anche le isole etniche di Campania (Greci-Avellino), Puglia (Chieuti, Casalvecchio, San Marzano) e della Basilicata (dal Pollino , con San Paolo e San Costantino Albanese, al Vulture con Barile, Ginestra, Maschito). Completano le numerose schede turistiche con fiere, mercati, festività paesane, tanti proverbi antichi e sprazzi demologici , fonte di saggezza e di arguzia tramandate dai nostri antenati. Lasciamo, dunque, il resto alla curiosità di quanti leggeranno questa originale “Guida” fra i tesori nascosti ovvero appena conosciuti delle nostre comunità etniche, storicamente insediate ; mentre un discorso a parte, con la dovuta attenzione, va riservata alle comunità alloglotte “extra moenia” come quelle Arbereshe del Piemonte che , proprio recentemente , hanno ricevuto ufficiale riconoscimento attraverso una legge specifica approvata dal Consiglio Regionale piemontese, su proposta dell'Associazione Culturale “Vatra” di Chieri (Torino).

Il libro

Presentato a Matera “A lavoro ci devo comunque andare” curato da Doria

Provocazioni ai tempi di Brunetta MATERA - L’impiegato che non deve mollare. E' stato presentato lunedì sera, nella Libreria dell'Arco, l'antologia curata dal giornalista Pasquale Doria, “A lavoro ci devo comunque andare”. Il momento d'incontro, al quale ha preso parte in veste di conferenziere il professor Angelo Tataranno è stato organizzato dalla casa editrice Altrimedia Edizioni, che ha dato alle stampe il volume. L'evento si è realizzato grazie alla collaborazione con la libreria di Giovanni Moliterni in via Ridola. Il lavoro contiene i racconti di Pasquale Doria, Peppe Lomonaco, Costantino Dilillo, Paolo Tritto, Giancarlo Tramutoli, ed è corredato da una prefazione di Gaetano Cappelli e una nota dello stesso Tramutoli. «In un momento nel quale spesso gli editori pensano ad antologie - ha detto fra le altre cose Nunzio Festa, direttore editoriale di Altrimedia - per trovare una maniera di entrare meglio nel mercato, spesso dunque proponendo cose non riuscite e di scarsa qualità, abbiamo scelto di pubblicare quest'opera perché innanzitutto, nella sua eterogeneità di linguaggi, forme stilistiche e modi diversi persino d'intendere la letteratura, Doria ha messo insieme testi sul filo di un tema specifico e interessante». Il curatore della raccolta ha voluto puntare su una grande provocazione, «in tempi di brunettismo imperante», ha sottolineato Doria. Tataranno è stato attento lettore e ha portato all'attenzione del pubblico, senza stancare, le trame dei racconti e allo stesso tempo l'idea che sta alla loro base. «Pasquale Doria - ha iniziato Tataranno - ha utilizzato il metodo delle scatole cinesi per sviluppare

Le favole nel 2009 secondo Valentina Recchia

MATERA - Domenica 5 luglio al teatro Duni di Matera va in scena il musical “Le favole nel 2009”. Lo spettacolo nasce da un’idea di Valentina Recchia, un’insegnante di danza di Ferrandina che attualmente collabora con la palestra Body Planet di Matera. Diplomata alla fif, Valentina si è trasferita negli Stati Uniti per studiare alla Brodway dance center di New York. Per “La favole nel 2009” testi e coreografie sono di Valentina Recchia. Per la prima volta i ballerini si esibiranno dal vivo su musiche hip hop, mentre generalmente un musical è coreografato con pezzi di danza classica, moderna, tip-tap, jazz e musica contemporanea. Oltre all’autrice Valentina Recchia si segnala la presenza degli attori principali Giorgio Sanrocco, in arte Split, cantautore della canzone "Pantera nera" e Liliana Di Terlizzi. Partecipano al musical anche Concetta Drago, Gianfranco Cristallo, Antonio Carratù e Claudia Sacco.

Aspettando la Bruna con il Trio Maiorka

La copertina del libro presentato a Matera; a destra il tavolo dei relatori

il proprio scritto e spesso ha messo nella narrazione crescendo rossiniani che lo rendono più affascinante. L'autore - ha aggiunto - si serve della cronaca per ricordare cattivi affari che sono svolti ai danni delle pubbliche amministrazioni». Nel racconto di Tritto, invece, il relatore ha visto la voglia di un creativo di arrivare al successo usando il proprio talento. «Lomonaco - ha commentato ancora Angelo Tataranno - non si

ferma al grottesco, ma inventa una serie di situazioni paradossali vicini all'immagine cinematografica dell'impiegato per descrive il servilismo e il carrierismo di tante e tanti». In Dilillo, poi, Tataranno è stato bravo a rintracciare uno dei caratteri più importanti della scrittura, tanto per cominciare, ovvero il suo ritmo teatrale. «Il racconto Di Dilillo potrebbe essere un soggetto teatrale», ha detto sempre il relatore, e Dilillo

infatti ha già fatto rappresentare la propria “fiaba cattiva”. Il pubblico, dal primo all'ultimo istante della presentazione, non si è distratto, fatto non necessariamente riscontrabile in situazioni del genere. Un rappresentativo inventario, riprendendo termini del Cappelli prefatore dell'opera, dell'universo impiegatizio. Quel mondo fatto di persone che scelgono di piegare la schiena, gente che male porta avanti il proprio compito e di chi non molla.

MATERA - Per la prima volta nella città dei Sassi il Trio Maiorka, in collaborazione con Black on White e il portale www.sassilive.it lancia l’happy hour alla vigilia della festa della Bruna. Un party spettacolare, che partirà alle 21 e andrà avanti per tutta la notte. La Bruna’s day si potrà attendere nel corso di un lungo happy hour in programma questa sera presso il Cenacolo dell’Hotel San Domenico: uno splendido terrazzo è pronto ad accogliere i fans del Trio Maiorka, quella che si è ormai rivelata come la "triade" più cool della movida materana. Il Trio Maiorka è composto dallo chef Gigi Sanrocco, dall’animatore Giuseppe Dibello e dal dj Maiorka, alias Piervito Galati.

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Cultura&Spettacoli


Mercoledì 1 luglio 2009

Sabato inaugurazione di un percorso di sculture collocate all’interno del paese

Performance dedicata a Marino di Teana TEANA - Percorso di sculture collocate all’interno del tessuto urbano del paese che ha dato le origini all’artista-scultore internazionale: è la performance d’arte contemporanea che si inaugura a Teana sabato 4 luglio (con inizio alle ore 16) dedicata a Marino di Teana. Un artista che – come sottolineò il presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo il 22 maggio 2007 in occasione della inaugurazione dell’opera “Dynamique”, che racchiude il percorso creativo e filosofico dell’artista lucano ed è collocata nell’atrio del Palazzo della Giunta Regionale – è un «concentrato di forze ed energie in continuo movimento oltre che un figlio nobile che porta avanti nel mondo l’immagine della terra lucana, mai piegata su se stessa».

A Marino nel corso della manifestazione di inaugurazione del “percorso artistico” sarà consegnato il Premio “Feci Quod Potui” alla memoria del dottor Antonio Vitale, giunto alla quarta edizione. Il dottor Vitale medico condotto a Teana (nato a S. Chirico Raparo nel 1849 e morto a Teana nel 1937) fu allievo del professor Antonio Caldarelli di Napoli ed è stato protagonista della vita sciale, politica e civile non solo del suo paese, come testimonia la sua intensa attività culturale, di poeta, scrittore, ricercatore e giornalista. Francesco Marino – che si considera Cittadino del mondo ma con la sua terra nel cuore - nacque a Teana nel 1920. All'età di sedici anni emigrò in Argentina. A Buenos Aires compì gli studi alla

scuola "Salguera", al "Circulo de Bellas Artes" e alla scuola di Belle Arti "E. de La Carcova". Nel 1953 si stabilì in Francia dove attualmente vive e lavora. Scultore, filosofo e architetto Marino di Teana è uno dei maggiori artisti contemporanei per aver segnato una svolta nella visione dello spazio e del volume, dei punti d'equilibrio e del centro di gravità. Ha realizzato molte sculture monumentali, sempre con rigore di rapporti spaziali, che si trovano in piazze d'Europa o in importanti istituzioni museali come: il Museo d'Arte Moderna di Parigi, la "Moderne Gallerie des Saarland Museums" di Saarbrucken in Germania e il Museo Civico di Padova. Il suo nome è inserito nelle più prestigiose enciclopedie.

Marino di Teana

Durante la cerimonia di Melfi non sono mancati momenti di commozione Concorso artistico nazionale

Celano in giuria al Medusa

Consegnato a Rosaria Rumbo, responsabile di produzione

A “Linea Verde” il Premio Bramea d’Argento 2009 MELFI - Sarà ricordata a lungo, la serata in cui a Melfi è stato consegnato il Premio Bramea d'Argento 2009. A riceverlo, in un Teatro Ruggiero pieno di gente calorosa, pronta a sostenere al meglio gli sforzi degli organizzatori e i vari protagonisti susseguitisi sul palco, è stata Rosaria Rumbo, responsabile di produzione di Linea Verde, trasmissione che ha sbaragliato la concorrenza portando a casa oltre il 51% dei consensi dei votanti per definire quella che meglio rispondeva alle esigenze di premiare chi cura gli aspetti legati ad agricoltura, ambiente, natura e salvaguardia dei posti belli che visita con le proprie troupe televisive. Una quinta edizione completa, che ha davvero decretato l'ennesimo successo di questa manifestazione nata anni fa ma divenuta “punto fermo” nell'estate melfitana affermatasi con la tenacia del presidente dell'associazione “La Bramea del Vulture” Arnaldo Zazzeron e il supporto forte di altre associazioni locali, per un'organizzazione che ha puntato su una offerta diversificata e rispondente alle esigenze diverse degli spettatori. La musica in primo piano, con la splendida voce del soprano di Melfi Arcangela Sterpellone, sostenuta al pianoforte da Milena Bruno e da un quartetto di giovani musicisti di Lavello, con la voce eccezionale nel ripercorrere alcuni successi del grande Mino Reitano, a cui era dedicata la serata, stante anche la presenza in prima fila

di Patrizia Reitano, moglie dell'indimenticabile artista calabrese, con la figlia Grazia Benedetta, e nel sottolineare momenti diversi nel corso della serata. La consegna della targa alle due semplici ed emozionatissime donne che il grande Mino ha amato fino all'ultimo istante di una vita sempre al centro dell'affetto della gente, è stato certo momento forte della serata. Un video a ricordare la vita artistica dell'autore di “Italia” e tanti altri grandissimi successi rimasti nel cuore di tanti melfitani, che l'hanno conosciuto e so-

incursioni anche dell'attore Giuseppe Cristiano, o dai momenti magici che fanno sempre incuriosire e trattenere il fiato curati da Paolo Lepore. «Una scelta importante, quella di dare spazio solo a giovani emergenti di Melfi, in campi diversi, dalla conduzione alla musica, alla magia - ha affermato l'organizzatore Arnaldo Zazzeron, impegnato a ricevere attestati di stima per la bella ed emozionante serata - visto che nostro intento, oltre che far crescere ed affermare sempre più il premio, e con esso l'immagine vincente della città anche a livello turistico culturale, col supporto delle altre associazioni - è quello di offrire occasioni per emergere e vetrine di qualità per tutte le eccellenze presenti in città. Il tutto è stato presentato come Melfi Show - ha concluso - proprio perché questi giovani interessantissimi si possano mettere in gioco, mostrando tutto il loro valore e le qualità che posseggono in vari campi». Applausi convinti per la presentatrice, la giornalista Rai Valentina Dello Russo, coadiuvata dalla speaker di Radio Kolbe Filomena Latocca, con ulteriori momenti musicali a cura di Rino Risolo, ed un finale tutto “emozioni e foto” prima di deliziarsi con il ricco buffet, allestito nel foyer, dalla Silpa dei Fratelli Siniglaglia, tra prodotti tipici e vino locale, per chiudere una serata il cui ricavato è stato destinato alla Protezione Civile “Ronca Battista” di Melfi per le loro lodevoli attività.

La serata è stata dedicata a Mino Reitano, presenti in sala anche la moglie e la figlia del celebre cantautore stenuto nei due concerti in città, a distanza di trenta anni l'uno dall'altro e hanno voluto tributargli un doveroso ricordo. Lacrime e un pizzico di commozione hanno preso tutti, dal sindaco Navazio all'assessore Carbone, impegnati anche nella consegna dei premi a Linea Verde ed alla famiglia Reitano, i presenti in sala che hanno applaudito alzandosi in piedi proprio per il momento del commovente ricordo, gli organizzatori, i tre giovani conduttori che, con professionalità, hanno tenuto le fila della serata, sostenuti dalle

Luca Celano

di FRANCESCO GIUSTO L’ARTE lucana nella giuria di un premio nazionale. Uno degli occhi più attenti alle sfumature umane e morfologiche del territorio di Basilicata, deputato, per l'ottavo anno consecutivo, al giudizio di artisti nazionali ed internazionali. Stiamo parlando del materano Luca Celano, estroso pittore lucano di assoluta estrazione figurativa, e del prestigioso trofeo Medusa 2009, appena chiusosi nel corrente mese di giugno. Per collocare il trofeo Medusa, basti pensare al contesto in cui nasce: quell’Accademia Internazionale di Arte Moderna sita in Roma (Istituto superiore di cultura), nata nel 1955 come gruppo di artisti; riconosciuta accademia, nel 1975, dal Ministero dei beni culturali; da sempre, impegnata nella promozione di artisti nel campo della poesia, della scultura, della pittura e della grafica. Prestigiosi anche i nomi presenti nel suo medagliere d'oro; non passano inosservati personaggi del calibro di Massimo Campigli, Virgilio Guidi, Pericle Fazzini solo per citarne alcuni. Celano, da sempre impegnato a diffondere la sua arte e l'identità lucana in un continuo rimando alla realtà contadina, conferma, con questa sua prestigiosa partecipazione, il suo legame con la Capitale, ormai sua seconda terra; evidenziato anche dai temi più ricorrenti delle sue tele: donne rievocanti matrone romane, in un contesto bucolico intriso di lucanità. «Quello che giudico in un'opera è il contenuto, il messaggio che veicola - afferma l'artista - e che crei una buona alchimia con la forma scelta; si possono creare grandi opere anche con pochi mezzi; d'altronde appartengo alla scuola neorealista». «Oggi - continua Celano, - assistiamo fortunatamente ad una buona stagione dell'arte figurativa, dopo il periodo cupo di circa 15 anni fa. La nostra stessa terra può vantare, circa 15 nuove leve in grado di portare, nel futuro più prossimo i colori, la speranza, la fertilità della nostra Lucania in giro per il mondo». Luca Celano, delegato accademico dal 2004, socio di merito dal 2007, continua, come membro d'onore in giuria, da circa 8 anni, a sostenere la Lucanità nelle più alte sfere della cultura italiana. cultura@luedi.it

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50 Cultura e Spettacoli


MUSICA di MICHELE RIZZO BARILE - Nella Chiesa Maria Santissima del Carmelo (ex convento) della cittadina arbereshe ha riscosso un lusinghiero successo la "III Rassegna del Vulture di Cori amatoriali", organizzata dal locale Coro Polifonico "Vulturis Cantores" con in primis il direttore maestro Bruno Falanga, docente presso il conservatorio musicale di Foggia. A deliziare con i loro canti sono stati ben 120 coristi facenti parte dei quattro cori che hanno preso parte alla riuscita rassegna corale. In particolare si tratta delle corali polifoniche “San Carlo Borromeo” di Forenza, diretta dal maestro Walter Farina, “Ad Pinum” di Spinazzola diretta dal maestro Massimo Farina, “Shekinah” di Genza-

CARNET

In 120 sul palco per la terza rassegna del Vulture dei Cori Amatoriali Organizzata a Barile dal Vulturis Cantores

La III Rassegna corale

no di Lucania diretta dal maestro Vito Cilla, “Vulturis Cantores” di Barile diretta dal maestro Bruno Falanga con la collaborazione dei maestri strumentisti Francesco Paolillo (pianoforte), Mattia Travierso, Luciana Nardozza, Cristian Prudente (flauti dolci), Antonio Paternoster e Costantino Ricciardi (percussioni). “Qui cantat, bis ora” (Chi canta, prega due volte): con questa frase di Sant'Agosti-

no è stato dato l'avvìo alla “III Rassegna del Vulture di Cori amatoriali”, presentata da Katia Cappiello. Le quattro corali hanno presentato programmi con brani musicali prevalentemente di stile sacro e brani di musica medievale e profana del '500, eseguiti con eccellente vocalità e profonda espressività, in modo da trasmettere all'attento pubblico un messaggio di pace e fede che solo il linguaggio universale del canto riesce

ad esprimere. A conclusione della serata i quattro cori hanno insieme intonato le note del brano operistico “O Signore dal tetto natìo” tratto da i “Lombardi alla prima crociata”di Giuseppe Verdi. Nel corso della serata il direttore del Coro di Barile maestro Bruno Falanga ha sottolineato la finalità dell'interessante appuntamento annuale delle corali che è la divulgazione del canto corale e della musica colta nella zona del Vulture oltre ad un momento d'incontro e di scambio culturale e musicale fra le varie formazioni corali. Il maestro Falanga ha pure auspicato per il futuro un ampliamento della manifestazione per programmare una “Settimana Musicale” con manifestazioni non solo corali ma anche concertistiche

Premiata la voce di Rossana

Rossana Grilli

Nella chiesa di Santa Maria delle Terrate “La Madonna delle Sette Porte”

Arte tra Basilicata e Calabria A Rocca di Neto una nuova opera del pittore Michele Bruno di GIUSEPPE ORLANDO

Progetto per un monumento al principe

VENOSA - Si consolida e rafforza il ponte tra Basilicata e Calabria. Il Comune di Rocca di Neto, a 20 km da Crotone, si arricchisce di un'altra preziosa opera del pittore venosino Michele Bruno: una tela di 180 x 140 cm, raffigurante “La Madonna delle Sette Porte” che sarà collocata nella chiesa di Santa Maria delle Terrate, un'abbazia che risale al 1178. In precedenza l'artista venosino si era fatto apprezzare per aver realizzato nel comune calabrese importanti opere. Aveva, infatti, decorato la chiesa di San Martino Vescovo con pannelli artistici raffiguranti “La lavanda dei piedi” e “L'ultima cena” e con l'affresco, l'“Allegoria angelica” che impreziosisce tutta la volta della chiesa con i due simboli religiosi più importanti della comunità locale (Santa Maria Bertilla e San Martino Vescovo), la Santissima Trinità e un nugolo di angeli. Aveva creato e installato cinque maestose vetrate nella Chiesa della Madonna delle Sette Porte, che coprono la volta della chiesa calabrese e rappresentano le tre Virtù Teologali (Fede-Speranza e Carità), l'Eucarestia e la Discesa dello Spirito Santo. In questi giorni Michele Bruno ha dato gli ultimi colpi di pennello alla tela della “Madonna delle Sette Porte”, che ora è pronta a partire alla volta della Abbazia di “Santa Maria delle Terrate” di Rocca di Neto. Incontriamo Bruno mentre è impegnato a rifinire l'opera. Ci sembra emozionato per l'incarico ricevuto da don Francesco Frandina, che ancora una volta ha voluto che i colori del pittore di Venosa arrivassero in Calabria, e orgoglioso del risultato artistico conseguito: «I rocchitani sono particolarmente devoti alla immagine di questa Madonna. - ci dice Michele Bruno - Grazie alla sua intercessione, infatti, il popolo ottenne sette privilegi, che risollevarono le sorti della comunità martoriata dai soprusi». E' storicamente accertato, infatti, che nel 1460 il feudo di Rocca di Neto vive-

A Venosa i cori “Obadiah” e “Carlo Gesualdo” per il concerto della Trinità

La Madonna delle Sette Porte

va un momento di grande disperazione e tragedia a causa della feroce rappresaglia scatenata dal principe di Rossano, Marino di Marzano, privato del feudo di Rocca di Neto. Ferdinando d'Aragona concesse ai cittadini sette privilegi di carattere politico-economico (tra questi l'esenzione delle tasse). «Le sette porte raffigurate sotto la Madonna rappresentano, quindi, le porte della speranza conclude Michele Bruno - , che aprono una nuova vita e che hanno il sapore del miracolo». Nella omonima chiesa seicentesca era collocato un quadro raffigurante la Madonna circondata dagli angeli adagiata su una simbologia che definisce, appunto le sette porte. L'originale è andato perso nel corso di un incendio che ha distrutto la chiesa. Tra poco Rocca di Neto avrà un altro dipinto raffigurante il dolce volto della Madonna del-

le Sette Porte. Il quadro di Michele Bruno ripercorre l'iconocrafia classica del dipinto dell'anonimo pittore della metà del Quattrocento. E' un olio su tela nel quale la dolcezza dei volti e la lucentezza dei colori saltano subito all'occhio dell'osservatore. Il cielo pieno di nuvole magiche e sfumate ospita una dolcissima Madonna che tiene tra le braccia il Salvatore ed è circondata dagli angeli. Il rosso del vestito della Vergine prorompe insieme ai panneggi delle vesti dei due angeli laterali. Il trionfo di questo ensamble di divine figure sovrasta le sette porte, simbolo delle sette grazie concesse ai rocchitani, i quali, salvandosi hanno giurato devozione alla madonna. Oggi quella devozione trova un'altra tela dove posare gli occhi e dedicare preghiere, dove porgere ringraziamenti e riporre speranze. cultura@luedi.it

re trasformati. Le Corali di LORENZO ZOLFO protagoniste della serata VENOSA - L'associazione sono il coro polifonico culturale musicale Carlo “Obadiah” di Oppido LucaGesualdo in collaborazio- no, diretto dal maestro ne col coro polifonico Oba- Rocco Baccelliere e il coro diah di Oppido Lucano ha polifonico “Carlo Gesualpromosso la quindicesima do” diretto dal maestro Piedizione del concerto della no Lioy». L'ultimo brano musicale Trinità. Il concerto si è teè stato eseguito nuto nella da entrambe le splendida corcorali, brano ornice della Chiemai entrato nel sa della Santiscuore e nella sima Trinità, mente di tutti fiore all'occhielcoloro che hanlo della città di no seguito in Venosa. Prima questi anni la del concerto, corale di VenoGiordano Bollisa, tanto per la no, componente melodia quanto dell'associazioper il suo contene musicale nuto. Si tratta di Carlo Gesualdo l'Alme Sol, un ha presentato la meraviglioso serata. Foto di gruppo canto in cui è «Possiamo certamente affermare che stato incastonato un bral'impegno, - ha detto Bolli- no tratto dal Carme Secuno - lo slancio e la passione lare del poeta latino, origidei componenti dell'asso- nario di Venosa, Quinto ciazione e del suo maestro, Orazio Flacco. Prima della chiusura il Pino Lioy, non sono affatsindaco Tamburriello si è to diminuiti. Ognuno di essi ha sem- complimentato con le due pre avuto ben presente l'o- corali ed ha consegnato ad biettivo dell'associazione, entrambe un attestato di e del suo coro polifonico: partecipazione. Un ultimo appello al Sindiffondere il più possibile la cultura che del nostro daco Tamburriello è stato insigne principe madriga- rivolto dall'associazione lista, Carlo Gesualdo. Tut- musicale di Venosa: «La to il suo mondo, la sua sto- nostra associazione, nelria, il suo vivace ingegno l'ambito della valorizzaziomusicale, rappresentano ne della figura di Carlo Geun'eredità affascinante da sualdo da Venosa, ha in raccogliere, ma altrettan- programma di richiedere to impegnativa da propor- a breve un incontro con re. Il concerto della Trini- l'Amministrazione comutà, dunque, non può che nale per presentare una diventare l'apice del no- proposta concreta: dedicastro lavoro, ulteriormente re un monumento al noarricchito e impreziosito stro Principe Madrigalidall'intervento di altre Co- sta. E' un progetto partito rali polifoniche. Ognuna già da tempo, che ha avuto di esse reca un proprio ba- riscontri molto positivi sul gaglio di conoscenza e mu- social network di Facesicalità: confrontarsi, book, attualmente il mezdunque, equivale a realiz- zo ideale per diffondere razare un'emozionante pidamente idee e propoosmosi culturale, dalla ste». quale non si può non uscicultura@luedi.it

LAVELLO - In occasione del master Musicamando Summer Campo 2009, organizzato dalla Libera Accademia Musicale Girola di Lavello, la giovane cantante materana Rossana Grilli, sarà insignita del premio quale promettente voce lucana. Il premio viene consegnato a Rossana Grilli, grazie anche alle sue numerose esperienze professionali e per aver partecipato a vari appuntamenti quali: l'accademia della musica di Sanremo; finalista al concorso internazionale Mia Martini una voce per l'Europa; ha frequentato la scuola di Mogol in quanto facente parte delle Giovani Eccellenze Lucane . Rossana Grilli, attualmente fa parte di un gruppo formato da sole artiste materane denominato Melody. Il loro repertorio , tra l'altro molto vasto, prevede anche brani anni '30,'40, '50 e '60 e le loro esibizioni sono molto richieste e apprezzate nel territorio circostante, tanto da annoverare numerosissimi appuntamenti in Puglia e Basilicata. cultura@luedi.it

Acerenza Concerto in serata POTENZA - Questa sera alle ore 19.30, nella Cattedrale di Acerenza si terrà il concerto ''Le voci del cuore'', organizzato dall'amministrazione Provinciale, con il coro lirico dell'Ente e dalla Conferenza episcopale di lucana in favore delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Oltre al coro lirico della Provincia di Potenza e all'orchestra sinfonica lucana, entrambi diretti da Pasquale Menchise, si esibiranno il coro polifonico Melos del capoluogo diretto da Vincenza Carlucci, la cappella musicale del Duomo ''Mysticus Concentus'' di Melfi diretto da Vito Giannini e, come ospite speciale, il tenore Francesco Malapena. Prima dell'inizio del concerto, alle ore 18, è invece prevista la celebrazione eucaristica con la presenza del vescovo monsignor Agostino Superbo, e del vescovo di Acerenza, monsignor Giovanni Ricchiuti.

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Cultura e Spettacoli 51

Mercoledì 1 luglio 2009


Mercoledì 1 luglio 2009

CINEMA Il racconto dell’artista

Vertone incontra il maestro Brass

Alcuni scatti sul set (foto Martemix)

Sul set dell’ultimo film del regista materano Andrisani

Verismo, ironia e comicità per “Natale con chi vuoi” di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - Sul set dell'ultimo film del regista e sceneggiatore Antonio Andrisani “Natale con chi vuoi”, l'atmosfera che si respira non è differente da quella che uniforma la sceneggiatura del film. Antonio Andrisani, che è regista insieme a Vito Cea, abbandona le stanche membra su un letto a due piazze di una camera da letto in stile anni Sessanta e si concentra per recitare la parte del protagonista mentre, tutto intorno, è un brulicare di cameraman, aiuto regia, segretarie di produzione, fonici. Ancora una volta è il paradosso, il contrasto stridente a farla da padrone, con la vita reale e la finzione che si scambiano i ruoli per dare corso ad una realtà che supera la fantasia. E non importa se è il set della vita o la pellicola a scorrere. Il risultato è un cocktail gustoso di verismo, ironia e comicità arguta che, come al solito, caratterizza positivamente i lavori di Andrisani. Un cocktail che risulta essere di grande appeal anche per gli attori, oltre che, ovviamente

per il pubblico. Non è un caso che dopo Rolando Ravello per girare questo episodio dal titolo “L'autografo” abbia accettato di buon grado l'attrice Michela Andreozzi protagonista di numerose fiction tra cui “Un posto al sole”, “La squadra” e “Don Matteo”. In questo episodio si parla di una eredità contesa tra 2 fratelli, interpretati da Andrisani e Nicola Rignanese, e la sorella, alias Michela Andreozzi. «Negli ambienti romani legati al cinema -sostiene Andreozzi- Andrisani gode di una buona reputazione come filmaker, per questo ho subito accettato il suo invito a partecipare a questo episodio, stimolata dal fatto di venire in una città che tutti definiscono incantevole come Matera. La sceneggiatura ben scritta mi ha catturato, in più mi piaceva l'idea di sostenere l'iniziativa privata e frenare la fuga di cervelli». Anzi Andreozzi, per metà napoletana e per metà romana, la definisce «la residenza dei cervelli» per sottolineare lo spirito dell'iniziativa ad opera di professionisti locali. «I film di Andrisani - continua - so-

no davvero ben fatti e io ho dovuto studiare per immergermi completamente nella parte fino a dover modificare il mio accento che diventa più lucano. Non mi è stato difficile vista la mia amicizia con un lucano doc come Rocco Papaleo». Sul set c'era anche un altro nome importante del piccolo schermo, Nicola Rignanese, spalla di Antonio Albanese in diverse trasmissioni Rai. «Il mondo dei vinti mi affascina - sottolinea - e questo affare di famiglia mi ha coinvolto sin dalle prime battute della sceneggiatura. Così ho accettato e sono giunto a Matera che, dirò una banalità, ma è davvero bella». Il ruolo di Antonio Andrisani in questo “Natale con chi vuoi”, composto da 6 episodi, non necessita di particolari presentazioni. Lui è il protagonista indiscusso, narcisista com'è, ironico e senza falsi moralismi. Schietto, reale, ma soprattutto in grado di spiattellare le quotidiane verità dell'esistenza. Quelle verità spesso “indicibili” che gli altri mormorano di nascosto. Provate a farlo voi… se avete coraggio.

di ANTONIO BEVILACQUA PIETRAGALLA - Recentemente in Basilicata è stato invitato ad una manifestazione Tinto Brass, uno dei massimi esponenti cinematografici italiano per quanto concerne la bellezza delle donne nell'arte del cinema, e nell'ambito di questa presenza avvenuta a Rionero in Vulture un artista della pittura pietragallese, Vittorio Vertone, ha avuto la possibilità di interloquire con il regista veneto. A distanza di qualche giorno abbiamo incontrato Vertone il quale ha sottolineato che «è stata una esperienza davvero significativa l'aver conosciuto Tinto Brass, il regista e maestro dell'erotismo cinematografico italiano. E’ stata possibile realizzarla a Rionero in Vulture nel corso di una manifestazione promossa da Armando Lostaglio, giornalista e vice presidente nazionale dei Circoli dei cineforum italiani». Aver avuto la possibilità di allestire la scenografia che campeggiava alle spalle di Brass nel luogo in cui è stato ospitato, impreziosita da alcuni quadri specifici sul tema, mi ha reso estremamente felice gratificandomi del lavoro che svolgo da alcuni anni nel mio laboratorio di Pietragalla soprattutto nel settore dell'arte pittorica che mi ha consentito di ottenere una serie di riconoscimenti regionali ed interregionali al punto chè una delle opere che costituiva la scenografia l'ho donata proprio al maestro della cinematografia erotica nazionale ed ho saputo che l'ha collocata nella sua abitazione di Venezia. Ho avuto quindi la possibilità di conoscere ed apprezzare le doti artistiche di questo regista -continua Vertone - dal quale sicuramente c'è tanto da imparare». Nel corso della stessa manifestazione Vertone ha donato un'altra sua opera al medico oculista George Almaz che lavora in una clinica di Rionero in Vulture quale riconoscimento per la sua instancabile attività di volontariato e solidarietà. Dunque per il pittore Vittorio Vertone un altro tassello nella sua carriera artistica che si espande oltre i confini comunali e regionali.

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52 Cultura e Spettacoli


La coreografa è morta ieri all’età di 68 anni, mentre era attesa al Festival di Spoleto

Addio Pina Bausch, vestale del teatro danza di MAURIZIO GIAMMUSSO ROMA – Mentre era attesa al Festival dei Due mondi di Spoleto, dove sabato andrà in scena il suo 'Bamboo blues', è morta la coreografa tedesca Pina Bausch, all’età di 68 anni, stroncata inaspettatamente da un tumore diagnosticato appena cinque giorni prima. Era una delle più originali protagoniste della danza moderna, la creatrice di un suo stile fortemente teatrale, di un repertorio decisamente connotato, nonchè di una delle più celebri compagnie il Tanztheater, con sede a Wuppertal, in Germania, considerato il più importante gruppo di “teatrodanza». Celebri anche alcune sue partecipazioni cinematografiche, fra le quali quella in 'E la nave và di Federico Fellini, nei panni di una contessa non vedente. Iniziò la sua carriera da adolescente, esibendosi in piccoli ruoli di attrice MILANO – Sono irriverenti, carismatici e si dichiarano subito «felici di essere gay». Già forti del successo radiofonico ottenuto dal singolo 'Heavy Cross', i Gossip, rivelazione indie statunitense, puntano ora a conquistare il pubblico italiano con il nuovo album di inediti 'Music for Men'. Chiave del loro successo, al di là del mix punk-rock e soul delle loro canzoni, è l’inarrestabile frontwoman Beth Ditto, possente tanto nella voce quanto nel fisico, e già consacrata diva a 360 gradi, nonchè icona fashion (“forse perchè adoro i vestiti e mi metterei addosso qualsiasi schifezza», commenta), finita sulle copertine delle riviste senza veli a dispetto della stazza. Primo album di inediti pubblicato con una major e realizzato insieme al grande produttore Rick Rubin, 'Music for Men' ha una copertina androgina e «un titolo ironico, per confondere un pò le idee visto che abbiamo un background fortemente femminista» racconta Beth, ieri a Milano per una conferenza stampa. Ad ispirarne le sonorità «sono stati tanti gruppi degli anni '80 e per quanto mi riguarda Tina Turner, una delle mie cantanti preferite» aggiunge. Già considerati paladini dei diritti dei gay, i Gossip (trio formato, oltre da Beth, dal chitarrista e compositore Brace Paine e dalla batterista Hannah Billie) spiegano di militare felicemente e apertamente a difesa degli omosessuali: «Io amo essere gay e aver raggiunto un certo successo ci permette di parlare a tanti ragazzi che vivono in piccoli paesi e non si sentono accettati – sottolinea Beth . Vorremmo lanciare dei messaggi vitali per non sentirsi emarginati, lo dobbiamo anche alle tante

nel teatro di Solingen. La sua formazione artistica avvenne nella Folkwang Hochschule di Essen, diretta da un grande come Kurt Jooss, dove nel 1955 si iscrisse, iniziando ad apprendere l’arte della danza in chiave espressionista. In seguito si trasferì, grazie ad una borsa di studio, a New York, dove si perfezionò alla Juillard School of Music, lavorando successivamente, in veste di ballerina, sia con il New American Ballet che con il Metropolitan Opera. Dopo il rientro in Germania nel 1962, che la vide impegnata ancora come danzatrice, la Bausch iniziò, dal 1968, a comporre le prime coreografie per il corpo di ballo della sua prima scuola, la Folkwang Hochschule, del quale l’anno successivo divenne la direttrice. Nel 1973 fonda il Tanztheater a Wuppertal. Le sue composizioni iniziano a riscuotere un successo internazionale, accumulando ri-

conoscimenti. Inizialmente ispirate a capolavori artistici, letterari e teatrali, le sue coreografie subirono una svolta decisiva dopo la realizzazione del suo spettacolo più celebre, Cafè Mller (1978), composto sulle musiche di Henry Purcell. Già tendenzialmente spinte verso una critica della società consumistica e dei suoi valori, le opere approfondirono sia il contrasto uomo-società, sia la visione intima della coreografa e dei suoi danzatori, spingendoli ad una espressività diretta e connessa alle proprie personali interpretazioni dei sentimenti. Le novità del suo lavoro non consistono tanto nell’invenzione di gesti, quanto nel loro utilizzo connesso ad una molteplicità di materiali scenici di derivazione strettamente teatrale, come le sedie del Cafè Mller o altre suppellettili in 'Victor' il balletto dedicato a Roma, che la Bausch inseriva nelle sue composizioni.

Pina Bausch

Un mix punk-rock e soul. E una ricetta: «Felici di essere gay»

Se la musica è omosex Il successo dei Gossip

Casta incinta «No banalità»

«NON voglio dire le solite banalità sulla gravidanza», dichiara Laetitia Casta in un’intervista a 'Tu Style’, il settimanale in edicola oggi. L’attrice parla in particolare, sulla sua gravidanza: «Non sopporto frasi del tipo 'Non sei mai stata così bella come ora che sei incintà, oppure 'Hai un bel coraggio a fare un terzo figliò. Sto attraversando gli stessi problemi che ha ogni donna ha in questo stato».

De Sica Ferilli nel cast

CINEMA

Da Baaria ad Allen il nuovo listino Medusa di FRANCESCO GALLO

I Gossip

band prima di noi che hanno dovuto tenerselo segreto. Ogni giorno soffro perchè Oscar Wilde è morto solo: ora è un ottimo momento per essere aperti». I Gossip sono partiti dalla realtà musicale underground di Searcy, in Arkansas, per approdare a Portland, Oregon, «città piccola, ma molto progressista e piena di lesbiche», racconta Beth. Nell’escalation verso il successo, la band non ha comunque perso il senso della realtà ed è pronta ad ogni evenienza: “il mainstream è un’enorme oppor-

tunità, ma non ci sembra reale – commenta la frontwoman -. So che potrebbe non durare per sempre e mi va bene così. Come dico sempre, fra sei mesi farò la parrucchiera». Unica opportunità per vederli dal vivo in Italia è per il momento il 15 luglio a Torino, allo Spazio211 Open Air Festival. Ma sicuramente il gruppo avrà successo e consensi, per la novità dei contenuti che propongono e dei messaggi che lanciano. E poi per l’immagine singolare che offrono di sè. r. s.

ROMA – Nel segno «di coniugare qualità, gradimento del pubblico e mercato» e di promuovere concretamente il cinema italiano è stato presentato ieri a Roma alla Casa del cinema il listino Medusa film 20092010 dal presidente Carlo Rossella e dall’ad Giampaolo Letta. Un listino 'monstrè che va da 'Baarià di Giuseppe Tornatore a 'Shutter Island’di Martin Scorsese, da 'Il grande sognò di Michele Placido (probabilmente al Festival di Venezia) al prossimo film di Natale di Aldo,Giovanni e Giacomo, da A serious Man dei fratelli Coen a Bruno di Dan Mazer. Un impegno consistente quello di Medusa che attualmente copre il 12% della distribuzione nel mercato italiano e investe ogni anno nella produzione italiana 65mln di euro a cui si aggiungono 20mln di promozione. Mentre per la produzione straniera l'impegno produttivo è di circa 25mln con costi promozionali di

Woody Allen

12mln. Tra i film di cui sono stati mostrati ieri brevi trailer, ben due di Woody Allen come 'Whatever Works', che vede il ritorno del regista in una commedia newyorkese e quello, in preparazione (Woody Allen London Project), con Hopkins e Banderas in una commedia romantica questa volta ambientata a Londra. Ma due film in listino li ha anche Moccia. Ovvero 'Scusa ma ti voglio sposarè, sequel di 'Scusa ma ti chiamo amorè e 'Amore 14', tratto dal best seller omonimo.

«SABRINA Ferilli non farà il cinepanettone di De Laurentiis 'Natale a Beverly Hills'? L’ho letto sui giornali. Non ne sapevo nulla e non mi risulta. Quando abbiamo cantato insieme all’Olimpico con Renato Zero, mi ha detto che non vedeva l’ora di andare con me a fare shopping in America». Si dice sinceramente stupito De Sica quando lo si interroga sulla decisione dell’attrice di rinunciare al film.

Scena sexy col pitone

TV

Su Raidue estate con Lost e Supernatural ROMA – L'estate di Raidue è sotto il segno delle serie tv in prima visione in chiaro con tre titoli amati dal pubblico della rete, Brothers & Sisters con la seconda stagione, Lost con la quarta serie dal 27 luglio e Supernatural col secondo ciclo di episodi dal 21 luglio. Brothers & Sisters -Segreti di famiglia- riparte da domani 2 luglio in prima e seconda serata (dopo un episodio inedito di Ghost Whisperer). Ritorna il clan dei Walker, con la matriarca Nora (interpretata da una

straordinaria Sally Field), e i suoi figli, la ribelle Kitty (Calista Flockart, ex AllyMcBeal), la combattiva Sarah (Rachel Griffiths), l’ombroso Tom (Balthazar Getty), il generoso e sensibile gay Kevin (Matthew Rhys), il problematico Justin (Dave Annable), alle prese con nuovi scottanti segreti, venuti alla luce dopo la morte del patriarca, William Walker. Nuovi problemi e altri imprevisti complicheranno le vite di tutti. Family drama, partito in America sulla rete Abc con grande successo di pubblico (cir-

ca 13 milioni di telespettatori), dopo Desperate Housewives alla domenica sera, attualmente dieci milioni di fans seguono fedelmente le vicende dei Walker, definita a ragione l’attuale famiglia televisiva più famosa d’America. Nato dagli stessi creatori di un altro fortunato family, Everwood, il serial ha avuto il merito di riportare in tv Sally Field, stella di Hollywood, che si era concessa alla fiction solo saltuariamente in ER, nel ruolo di un’altra madre, quella di Abby, con evidenti disturbi mentali.

«NELLA fiction su Moana Pozzi ho girato una scena sexy col pitone. Ma adoro i pitoni ed è molto meno imbarazzante avere addosso un pitone che un uomo». Giorgia Wurth racconta di non aver provato imbarazzo nel girare la scena più famosa della pornostar Cicciolina che interpreterà nella fiction di Sky Cinema, «Moana», in onda in autunno, al fianco di Violante Placido e Fausto Paravidino. I protagonisti di Lost

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Spettacoli e televisione 53

Mercoledì 1 luglio 2009


Mercoledì 1 luglio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Non siete ancora soddisfatti dei risultati raggiunti nel lavoro: è necessario aguzzare l'ingegno. Nuovi orizzonti sentimentali ma attenzione alle sviste.

TORO 21/4 - 20/5

Periodo difficile per le collaborazioni: bisogna essere diplomatici. Il partner ha fiducia in voi, non deludetelo per superficialità.

GEMELLI 21/5 - 21/6

La situazione lavorativa va sbloccandosi e vi sentirete rassicurati e pieni di voglia di agire. In amore non vi sentite ancora appagati.

CANCRO 22/6 - 22/7

Nel lavoro impegnatevi a fondo per trarre i maggiori vantaggi da un'occasione insperata. L'amore vive un periodo di importanti cambiamenti.

LEONE 23/7 - 23/8

Studiate la situazione valutando se è opportuno fare altre mosse nel lavoro. Conquiste sentimentali in vista.

VERGINE 24/8 - 22/9

A piccoli passi state arrivando alla meta: aumenteranno gli introiti e anche la stima dei superiori. C'è un legame valido da non sciupare.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Vi sentite in ottima forma e portare avanti un lavoro delicato non sarà un problema. In serata un incontro eccezionale

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Evitate che i pensieri che vi tormentano siano di intralcio all'attività professionale in un momento delicato. Gioie in amore

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Se volete realizzare un progetto molto importante cercate di migliorare i rapporti con il datore di lavoro. In amore ascoltate il cuore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Momenti di disputa e di forte nervosismo. Avete condotto una vita professionale frenetica: ora è tempo di riflettere sui prossimi passi.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Il lavoro in questo periodo è molto impegnativo, ma vi farà fare molte esperienze positive. L'amore vi dà lo sprint giusto.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

LU nave; R e C onda = Luna vereconda

Avete fatto programmi troppo ambiziosi: per il momento dovete accontentarvi di piccoli passi avanti. In amore frenate la gelosia.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

21.20

FILM

21.05

21.10

TELEFILM

TALKSHOW

23.30

ATTUALITĂ€

21.10

SHOW

21.10

SHOW

20.30

SHOW

Il vento del perdono

Squadra speciale cobra 11

Federica Sciarelli

Alessio Vinci

06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa Signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 3 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.50 -RubricaTg2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.55 -RubricaGrazie dei fiori 10.25 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.40 -AttualitĂ Tg2punto.it 11.25 -TelefilmAmerican Dreams 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E...state con costume 13.45 -RubricaTg 2 Si Viaggiare 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -Miniserie7 Vite 14.25 -TelefilmOne tree Hill 15.15 -TelefilmBeyond the break 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Miniserie7 Vite 19.25 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra speciale Lipsia

06.00 -Attualità Rai News 24 06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmOmbre malesi con B. Davis - regia di William Wyler (USA) - 1940 10.45 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -Soap OperaTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaVerba volant 15.00 -RubricaQuestion time 15.40 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.45 -RubricaTrebisonda 16.30 -RubricaRai sport 17.15 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGEOMagazine 2009 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 / Borse e Monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -Sit ComFinalmente soli 09.00 -FilmDaniel e la gara dei supercani con Matthew Harbour, William Phan, Wyatt Bowen - regia di AndrĂŠ Melancon (Can, GB) - 2004 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Film TvTempi moderni con Anica Dobra, Heio Von Stetten, Julia Dietze - regia di Erwin Keusch (Germania) - 2007 16.35 -TelefilmSettimo Cielo 17.30 -TelegiornaleTg5 minuti 17.35 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.30 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMiami Vice 09.50 -Soap OperaFebbre d'amore 10.00 -Soap OperaVivere 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmBalko 16.10 -Soap OperaSentieri 16.40 -Film Leoni al sole con Vittorio Caprioli, Franca Valeri, Philippe Leroy - regia di Vittorio Caprioli (Italia) - 1961 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:40 - Show Ieri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

07.00 -TelefilmHercules 07.50 -Cartoni 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.15 -TelefilmBaywatch 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13:37 - QuizMotoGP - Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniFuturama 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.50 -TelefilmIl Mondo di Patty 16.55 -Sit ComHannah Montana 17.30 -CartoniBakugan 17.50 -CartoniGormiti 18.05 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Compagni d'avventura con Walter Pidgeon, Gilles Payant, Emile Genest - regia di Norman Tokar (USA) - 1962 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -VarietĂ SupervarietĂ 21.20 -FilmIl vento del perdono con Robert Redford, Jennifer Lopez, Morgan Freeman - regia di Lasse HallstrĂśm (USA) - 2005 23.20 -TelegiornaleTg 1 23.25 -RubricaPassaggio a Nord Ovest

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Squadra Speciale Cobra 11 22.45 -Telefilm The Dead Zone 23.35 -TelegiornaleTg 2

20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Talk ShowChi l'ha visto? 23.10 -TelegiornaleTg regione 23.15 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte estiva 23.50 -EVENTO Premio Ilaria Alpi

20:30 - Show Paperissima Sprint 21.10 -Telefilm La scelta di Laura 23.30 -AttualitĂ Matrix Estate

20.30 -Telefilm Nikita 21.10 -Show La sai l'ultima? 23.05 -Telefilm The Unit

21.10 -Show Mistero 23.30 -Film Le colline hanno gli occhi con Aaron Stanford, Ted Levine, Kathleen Quinlan - regia di Alexandre Aja (USA) - 2006

20.30 -Show Victor Victoria 21.10 -Show Atlantide storie di uomini e di mondi 23.30 -Show Victor Victoria Hot

00.25 -TelegiornaleTg 1 01.05 -RubricaSottovoce 01.35 -RubricaMagazzini Einstein 02.10 -VideoframmentiSuperStar 02.40 -FilmQuel pomeriggio di un giorno da cani

23.50 -RubricaLa storia siamo noi 00.50 -Talk ShowXII Round 2089 01.20 -TelegiornaleTg Parlamento 01.30 -RubricaReparto corse 02.10 -TelefilmNebbie e delitti 1 03.25 -RubricaTg2 Costume e societa'

00.50 -RubricaRai Educational Un mondo a colori 01.20 -RubricaFuori orario 02.00 -RubricaRainotte 02.15 -AttualitĂ Rai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con...

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmIn tribunale con Lynn 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5

00.50 -TelefilmNYPD 01.40 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 02.05 -FilmIl mistero di Storyville con J. Spader - regia di Mark Frost (USA) - 1992

01.30 -TelegiornaleStudio Aperto 01.45 -MusicaleTalent 1 Player 02.55 -TelefilmSix Feet Under 03.45 -FilmAlien Autopsy - Una storia vera 04.50 -FilmGenesis

00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -TelefilmAlla corte di Aliice 02.10 -RubricaDue minuti un libro 02.15 -AttualitĂ CNN News

La sai l’ultima?

Enrico Ruggeri

Victoria Cabello

leTrame LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.40

COMPAGNI D’AVVENTURA

LEONI AL SOLE

con W. Pidgeon, G. Payant, E. Genest, J. Bertrand - regia di Norman Tokar (Usa) 1962

con V. Caprioli, F. Valeri, P. Leroy, S. Vergano - regia di Vittorio Caprioli (Ita) - 1961

Un ragazzino ed un setter irlandese legati da una amicizia dai risvolti drammatici...

Gruppo di vitelloni in un esterno. Tre napoletani rampanti dribblano le responsabilità rubando il cuore delle donne in vacanza. C'è chi viene respinto e chi si consola lavorando...

RAI 1

ORE 21.20

IL VENTO DEL PERDONO con R. Redford, J. Lopez, M. Freeman, J. Lucas - regia di Lasse HallstrÜm (Usa) 2005 Einer Gylkison, insieme al suo braccio destro e piÚ grande amico Mitch Bradley, vive da oltre quarant'anni nel suo ranch nel Wyoming. Ed è qui che un giorno si presenta Jean con la figlioletta undicenne Griff, in fuga dai maltrattamenti del marito Gary...

ITALIA 1

ORE 23.30

LE COLLINE HANNO GLI OCCHI con A. Stanford, K. Quinlan, V. Shaw, E. de Ravin - regia di Alexandre Aja (Usa) - 2006 Per il suo anniversario di matrimonio, il detective di polizia "Big Bob" Carter chiede a tutta la famiglia di andare in California. Con maggiore o minore entusiasmo, la moglie Ethel e i tre figli (Brenda, Bobby e Lynn, quest'ultima con il marito Doug e la loro bambina appena nata) accettano. Dopo una deviazione, i Carter si ritrovano in una zona desertica e vengono attaccati da strane creature assetate di sangue...

Borsa Frigo Trolley ,GHDOH SHU SLFQLF JLWH R FDPSHJJLR XWLOL]]D XQD WHFQRORJLD D ULVSDUPLR HQHU JHWLFR VHQ]D XVR GL JDV UHIULJHUDQWH 6DOYDVSD]LR SHUFKq ULFKLXGLELOH VX Vp VWHVVD q GRWDWD GL FRPRGH UXRWH FRPH XQ WUROOH\ TXLQGL VL WUDVSRUWD IDFLOPHQWH DQFKH TXDQGR q FRPSOHWDPHQWH SLHQD 0ROWR SUDWLFD DQFKH SHU WUDVSRUWDUH JHODWL H VXUJHODWL GDO VXSHUPHUFDWR D FDVD VHQ]D ULVFKLR GL LQWHUURPSHUH OD FDWHQD GHO IUHGGR &DUDWWHULVWLFKH WHFQLFKH ‡ &DSDFLWj OLWUL ‡ $OLPHQWDELOH D 9 GDOOœDFFHQGLVLJDUL GHOOœDXWR ‡ WDVFKH HVWHUQH ‡ 3RWHQ]D : ‡ 'LP FP [ [ ‡ 3HVR .J FD ‡ &RPSOHWD GL FLQJKLD SHU LO WUDVSRUWR D WUDFROOD

D VROL

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Televisioni 55

MercoledĂŹ 1 luglio 2009


LA STRAGE DI VIAREGGIO

Espolde un treno carico di gpl Quattordici vittime e tre dispersi Terrore nella notte: un merci deraglia in stazione Si sgretolano cinque palazzine alle pagine 6 e 7

Anno 8 n.143€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Mercoledì 1 luglio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

GIUDIZIARIA

In arrivo richieste di archiviazione. Resta solo il sequestro di Marinagri

Totalgate, nominato il commissario per le imprese di Ferrara

DOMANI LA FESTA DELLA BRUNA

Appello al senso civico per rispettare la tradizione 80 cavalieri difendono il carro

Il pm Woodcock chiude le indagini del “caso-Nunziata”

Il meteorologo: «Nubi, ma non pioverà» Diretta on line sul nostro sito: http://ilquotidianodellabasilicata.ilsole24ore.com/it/basilicata/festadellabruna.html alle pagine 32 e 33 alle pagine 12 e 13

POTENZA-BATTIPAGLIA

SULLA STATALE 401 A MELFI

Lavori sulle rotaie 21 treni sostituiti

Si schianta su un muro A3 in tilt, autoarticolato Muore giovane centauro perde il rimorchio

a pagina 17

a pagina 28

LAURIA-LAINO BORGO

a pagina 17

E’ il giorno del giudizio del Tribunale sull’istanza prodotta dai fornitori. Liquidatori prudenti, ma non ottimisti

Sulla Nicoletti incombe il rischio del fallimento SPORT Calcio Lega Pro

Comproprietà risolte Le lucane pensano al mercato Calcio Serie D

Francavilla crisi risolta Cupparo resta e sceglie ancora Ranko Lazic

SI DECIDE oggi il destino della Nicoletti Spa e del concordato preventivo con il quale l’azienda sta cercando di evitare il fallimento. I liquidatori Calculli e MarEpifania hanno parlato del rischio concreto che il Tribunale di Matera potrebbe dichiarare la «improcedibilità del concordato preventivo». a pagina 35

Oggi è una giornata bellissima: piove a dirotto!

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Il crollo di Toghe lucane


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