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Brevi dal mondo

Primo incontro Obama-Putin MOSCA Il presidente Usa Barack Obama ha cambiato idea: il premier russo Vladimir Putin è una persona che guarda al futuro non al passato. I due leader si sono incontrati per la prima volta ieri faccia a faccia nella dacia di Putin fuori Mosca: un colloquio durato due ore, molto più del previsto, dove sono stati affrontati in atmosfera di «grande franchezza» non solo i temi dove i due paesi possono cooperare – come terrorismo, non proliferazione, clima e sicurezza energetica –ma anche quelli dove esiste un forte disaccordo, come la questione della Georgia.

Maroni stoppa l’ipotesi di una sanatoria avanzata da Giovanardi e La Russa

Badanti, scontro aperto nel Governo di MARCO DELL’OMO ROMA - La Lega non vuol sentir parlare di sanatoria per le badanti. È il ministro dell’Interno Roberto Maroni a pronunciare il “niet” all’operazione, che potrebbe interessare circa 500mila persone che lavorano da clandestine nelle case delle famiglie italiane. Maroni stronca la sanatoria dopo la richiesta di regolarizzazione venuta dal sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi, capofila dell’ala cattolica del governo che vorrebbe alleggerire la severità del disegno di legge sulla sicurezza, almeno per quanto riguarda le badanti e le collaboratrici familiari. Ma anche quelle del ministro della Difesa

Ignazio la Russa. Maroni è categorico: la polemica sollevata «è basata sul nulla», perchè già oggi i lavoratori non in regola sono clandestini «e devono essere espulsi». «Il Parlamento è sovrano – sottolinea – ma io personalmente sono contrario a una sanatoria che non si potrebbe fare per una particolare categoria di lavoratori. Ciò è fortemente sconsigliato dal patto europeo sull'immigrazione». Ma il problema della «regolarizzazione» esiste, e il governo, insieme a parte della maggioranza, prima che la Lega facesse sentire la sua voce, stava cercando una soluzione per uscire dall’impasse. Da La Russa e dal capogruppo del Pdl al Senato Maurizio

Gasparri, infatti, era venuta la proposta di una regolarizzazione solo per le badanti che assistano gli anziani e i disabili, rimandando la soluzione del problema delle colf. Il machiavello per quadrare il cerchio era stato individuato nel decreto flussi: se tutti i posti dei prossimi ingressi fossero riservati alle badanti che già lavorano in Italia, non si farebbe formalmente nessuna sanatoria e le famiglie italiane potrebbero tirare un sospiro di sollievo. Anche se in questo modo in Italia non potrebbero entrare altri immigrati regolari. Nel frattempo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha ancora promulgato il disegno di legge sulla sicurezza, forse in attesa che

Roberto Maroni

il Parlamento sbrogli la matassa. Intanto, la vicenda offre alle opposizioni la possibilità di mettere in risalto le contraddizioni presenti nella maggioranza. Attacchi al Governo sono giunti dal Partito democratico e dall’Udc.

Polemica sui canti contro i napoletani. Il leghista da Montecitorio a Bruxelles

Ucciso il serial killer del Suv WASHINGTON Nel corso di una rapina la polizia ha ucciso a 48 chilometri nella cittadina di Gaffney in South Carolina, Patrick Tracy Burris, 41 anni, il cosiddetto serial killer del Suv, che ha commesso almeno cinque omicidi nello Stato. Burris aveva scontato sette anni di carcere ed era stato rilasciato sulla parola a aprile. Gli investigatori stanno ora cercando di stabilire se vi fosse un movente dietro quei cinque omicidi e se esistesse un qualche legame tra le vittime e l'assassino.

Mercoledì 8 luglio 2009

Salvini, cori razzisti E lascia la Camera di SERENELLA MATTERA

Montecitorio

ROMA - «Senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani...». Festa di Pontida 2009. Un bicchiere di birra in mano, il deputato e europarlamentare della Lega Matteo Salvini si intrattiene con un gruppo di sostenitori e dà il là al ritornello antipartenopeo: «Son colerosi e terremotati... Con il sapone non si sono mai lavati...». Qualcuno riprende la scena, Repubblica.it pubblica il video. Ed è polemica. Contro il parlamentare leghista, si solleva mezzo mondo politico e tutta Napoli. Qualcuno ci scherza su, ma in tanti si offendono e chiedono le dimissioni del leghista. Che arrivano a fine giornata. Ma solo per una «singolare coincidenza», assicura Salvini. Scadeva proprio ieri, infatti, il termine per optare per il seggio all’Europarlamento. L'incarico non è cumulabile con quello di parlamentare italiano. E l’esponente del Carroccio ha scelto di lasciare Roma per l’Europa, con buona pace dei suoi «denigratori». «Dovranno continuare a sopportarmi», dice. E a Strasburgo, promette, «mi preparo a lavorare nell’interesse del Nord, di Napoli e dei napoletani». Non è la prima volta che Salvini finisce nell’occhio del ciclone. Ancora risuona l’eco delle polemiche che accompagnarono, agli inizi di maggio, la sua proposta di riservare alcune carrozze in metropolitana «ai soli milanesi». E la cosa acuisce le pole-

Quest’anno la Camera costa più di un miliardo ROMA - Con 458 voti favorevoli, 10 astenuti e nessun voto contrario, la Camera ha approvato il bilancio interno di Montecitorio. Per far funzionare la Camera nel 2009 si prevede una spesa di 1.082 milioni 858mila euro, al netto delle partite di giro (le somme che la Camera riceve per poi cederle ad altri soggetti, come i rimborsi elettorali ai gruppi parlamentari), con una crescita dell’1,30% rispetto al 2008, quando l’aumento era dell’1,5%. Quest’anno la spesa è la più bassa dell’ultimo decennio. Non cresce la spesa sia per l’indennità parlamentare sia per gli assegni vitalizi dei deputati, che sono bloccati dal 2007.

Matteo Salvini

miche all’apparire del video del suo karaoke antinapoletano datato 13 giugno, a Pontida. Salvini si affretta a derubricare l’esibizione canora a «coro da stadio», improvvisato «a una festa tra amici». Ma dal Pd chiedono le sue dimissioni. Attorno al giovane parlamentare fa quadrato la Lega, con il leader Umberto Bossi in prima fila a sminuire. «Dovrebbero farlo decadere perchè canta male», scherza il ministro. Ma la polemica ha ragion d’essere, se anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, annuncia l’intenzione di telefonare a Salvini, che si trova a Bruxelles, per chiedergli spiegazioni. «Le scuse pubbliche appaiono essere il minimo», dice il capo della delegazione del Pdl a Strasburgo, Mario Mauro. E intanto alcuni politici campani del Pdl rilasciano dichiarazioni infuocate. Su tut-

ti, la sanguigna Alessandra Mussolini. Prima compone una risposta in strofe napoletane, che finisce così: «Si nu pezzent e nun ce scuccià!» e cioè «sei un pezzente e non ci scocciare!». Poi nell’Aula di Montecitorio, dove il caso viene sollevato dal Pd, viene trattenuta a stento dai commessi mentre tira dritto verso il banco di Salvini armata di disinfettante e pezzuole, per invitare il collega a «sciacquarsi la bocca quando parla di noi». Le «scuse» vengono sollecitate anche da Ignazio La Russa. Il ministro della Difesa, siciliano ma da sempre residente a Milano, parla di «una leggerezza» e scherza così con il collega leghista Roberto Calderoli: «Cosa sarebbe successo se parlamentari napoletani della Pdl avessero intonato, contro “noi milanesi”: “Milano in fiamme! Milano in fiamme!”?». Difficile dire di Milano. Di certo, a Napoli non l’hanno presa bene. «Atti del genere fanno parte della miseria umane. E chi lo compie è un poveraccio», dice lo scrittore Raffaele La Capria. E il cantante Peppino Di Capri parla di «sbandamento avvilente». Serafico il campione di nuoto Massimiliano Rosolino, che spedisce al leghista il detto «Non sputare in cielo che in faccia ti ritorna». Mentre l’attacco più duro arriva da Mariano Apicella, il menestrello di Silvio Berlusconi: «Una persona del genere pecca di intelligenza, pecca di presunzione, pecca di stronzaggine».

Riforma intercettazioni se ne riparla in autunno ROMA - Per il governo la riforma delle intercettazioni non è più urgente. E così la conferenza dei capigruppo del Senato ufficializza la decisione, già anticipata nei giorni scorsi dalla seconda carica dello Stato Renato Schifani e dal presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama Filippo Berselli, di rinviarne l’esame del provvedimento a dopo la pausa estiva. L’opposizione tira un sospiro di sollievo. «Il governo ha capitolato!», gioisce il capogruppo del Pd in commissione Giustizia Felice Casson. «Rinvio saggio – sottolinea il capogruppo del Pd alla Camera Alta, Anna Finocchiaro – si tratta di un testo profondamente incostituzio-

nale». Ma anche nella maggioranza si fa “buon viso a cattivo giocò. Vista la decisione di rinviare l’esame del ddl, avverte il presidente della commissione Affari Costituzionali Carlo Vizzini, è bene che aspetti anche il parere sulla sua costituzionalità finchè il governo non deciderà «quali modifiche apportare». In attesa di capire come ci si vorrà muovere nella maggioranza per modificare la riforma nella direzione richiesta dal capo dello Stato Giorgio Napolitano, in commissione Giustizia di Palazzo Madama si darà vita ad una serie di audizioni. E il primo della lista degli auditi potrebbe essere il capo della Procura nazionale Antimafia Piero Grasso.

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2 In Italia e nel Mondo


La svolta fotografata nella relazione del Garante per le comunicazioni Consegnati i risultati della analisi sui casi di Tor Carbone e Bufalotta

Televisioni, Sky supera Mediaset Roma, stesso uomo per tre stupri ROMA - Sky sorpassa Mediaset nei ricavi e si piazza sul secondo gradino del podio tv dietro la Rai. È la svolta nel mercato televisivo italiano nel 2008 fotografata dal presidente dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò. Il duopolio, insomma, non c'è più: il settore tv, sottolinea Calabrò, ha «una struttura dominata dalla presenza, ormai comparabile, di tre soggetti». Mediaset «è leader della pubblicità e nuovo concorrente nelle offerte a pagamento; Sky è di gran lunga

Corrado Calabrò sollecita la riforma della Tv pubblica e della par condicio

Corrado Calabrò

leader della pay tv e nuovo concorrente nella pubblicità; Rai mantiene le classiche posizioni attraverso una quota di rilievo nella pubblicità e prelevando le risorse residue dal canone». Nella relazione annuale al Parlamento il Garante sollecita anche la riforma della tv pubblica, che resta «irrinunciabile», e della par condicio, ormai superata, e solleva il problema della «completezza e obiettività» dei tg e di un’informazione troppo ripiegata sui fatti di casa nostra, «una finestra sul cortile» e non sul mondo.

Milano, presi quattro rumeni accusati di aver violentato una ragazza e picchiato il fidanzato

Un garage teatro di uno stupro

ROMA - Sono da attribuire allo stesso maniaco tre casi di violenza sessuale consumata, avvenuti da aprile tra Tor Carbone e la Bufalotta. Le analisi di laboratorio, i cui risultati sono stati comunicati alla Procura di Roma, dicono che anche per l’ultimo stupro, quello tra il 2 e il 3 luglio in via Sommer ai danni di una studentessa, il Dna del maniaco corrisponde a quello già rilevato per l’aggressione del 5 aprile a Tor Carbone e del 4 giugno alla Bufalotta ai danni di una giornalista. È dunque lo stesso uomo ad agire nei garage condominia-

li di quello spicchio di città a ridosso del raccordo anulare. Nel Milanese intanto quattro rumeni sono stati arrestati con l’accusa di essere i responsabili dello stupro di gruppo avvenuto il 24 aprile scorso a Sesto San Giovanni. La vittima, una giovane di 27 anni si era appartata in auto con il fidanzato di 29 anni in una zona periferica. Quattro uomini avevano picchiato il fidanzato rompendogli il naso e avevano violentato a turno la giovane. A incastrare i quattro rumeni una sim card rubata al ragazzo.

Funerali solenni di 15 delle 22 vittime della strage

Viareggio, folla all’addio Napolitano: «Fare chiarezza» di DANIELA GRONDONA

renti che ora devono occuparsi del terzo fratellino, Leonardo, 8 anni, strappato alle macerie dai soccorritori mentre anche il babbo lotta per sopravvivere all’ospedale di Padova. «Viareggio risorgi più bella», ha esortato l’arcivescovo nell’omelia, pronunciata con la voce rotta dalla commozione, citando le parole scritte «da una mano e un cuore generosi» su uno striscione lasciato sul luogo della tragedia. Dopo aver ringraziato quanti si sono prodigati per gli aiuti, monsignor Castellani ha mandato un messaggio ai terremotati de L’Aquila cui ora Viareggio è più «intimamente» unita, e ha salutato la comunità magrebina, alla quale appartenevano sette vittime, una comunità che «si sente a pieno titolo parte viva della città». L’arcivescovo ha poi ricordato anche Andrea Falorni, ufficialmente l’unico disperso, invitando a pronunciare per lui una preghiera. Al termine della messa è intervenuto Nour Dachan, pre-

VIAREGGIO - Viareggio ha detto addio alle sue vittime. Nello stadio dei Pini, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, l’arcivescovo di Lucca Italo Castellani ha celebrato ieri mattina la messa per i funerali solenni di 15 delle 22 persone divorate dal fuoco nella notte del 29 giugno. Vittime di un incidente, la fuoriuscita di gpl da un convoglio ferroviario, che è sembrato «il visibile di un non senso, alimentato certamente non solo dal caso e dalla fatalità», ha detto l'arcivescovo nella sua omelia. Il presidente della Repubblica, che dopo le esequie si è recato in visita ai pazienti ricoverati nell’ospedale della Versilia, ha sottolineato che «si deve fare chiarezza prima ancora di verificare se ci sono delle responsabilità». Hanno partecipato ai funerali i presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, il vicepresidente del Senato Vannino Chiti e, in rappresentanza del Governo, i ministri Altero Matteoli, Renato Brunetta e Andrea Ronchi. La partecipazione dei cittadini, venuti da tutta Italia, è stata altissima: 25-30 mila persone dentro lo stadio e fuori, davanti al maxischermo. Non vi dimenticheremo, è stata la commossa promessa collettiva, scritta, pronunciata, con le lacrime agli occhi, in un abbraccio affettuoso alle famiglie dei morti, straziate dal dolore. Le 15 bare, due le vittime straniere, la badante romena Ana e Magdalena Cruz dell’Ecuador, sono state portate a spalla da forze dell’ordine, pompieri e volontari, poco prima dell’inizio della funzione, dalla camera ardente fino allo stadio. Un lungo applauso le ha accolte nel palazzetto dello sport già gremito di pubblico e applausi hanno accompagnato la lettura dei nomi, tra i quali quelli di Luca e Lorenzo, 2 e 5 anni, morti carbonizzati insieme alla loro mamma. Commozione grandissima alla comparsa delle due piccole bare, dolore intollerabile per i pa-

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

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Cina, gli han scatenano la caccia agli uighuri di BENIAMINO NATALE PECHINO – La rabbia dei cinesi han è esplosa ieri ad Urumqi, la capitale della regione del Xinjiang sconvolta dalla violenza etnica, costringendo le autorità locali ad imporre il coprifuoco dalle 21 locali di ieri (le 15 in Italia) fino alle 8 di dopodomani mattina. La decisione è venuta al termine di una giornata caotica, nella quale più volte il massiccio schieramento delle forze di sicurezza cinesi è sembrato vacillare di fronte al moltiplicarsi delle proteste. La giornata è iniziata con una manifestazione di centinaia di musulmani uighuri, in gran parte donne, che hanno chiesto notizie dei loro parenti arrestati nelle retate di domenica e lunedì che, secondo l’agenzia ufficiale Nuova

61 52 25 2 86 58 48 37 77 53 26

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

1 - 5 - 11- 12 - 13 - 16 - 19 - 24 - 28 - 30 39 - 49 - 51 - 53 - 54 - 61 - 68 - 69 -75 - 78

ilSuperEnalotto

Un’immagine dei funerali di 15 vittime della strage di Viareggio

Riparte la protesta islamica dopo la strage di domenica scorsa a Urumqui, imposto il coprifuoco

estrazione del 7 luglio 2009

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sidente dell’Ucoi, per portare il saluto della comunità islamica. Un intervento sul quale, nel pomeriggio, ha polemizzato la comunità marocchina, che parla di «sciacallaggio» da parte di Dachan che avrebbe «rubato» il microfono al loro imam, Wahid el Fihri, di cui era stato annunciato l’intervento. È stata la splendida voce di Andrea Bocelli a siglare il momento dell’addio. Prima che i feretri lasciassero lo stadio per l’ultimo viaggio nel cimitero monumentale dove saranno tumulate, il tenore ha cantato “Panis angelicus“'” di Frank e “Ave verum corpus” di Mozart, tra gli applausi commossi del pubblico. Il dolore e l’abbraccio collettivo sono stati la “cifra” di questa mattinata solenne. Ma non solo. Viareggio chiede chiarezza sull'incidente. All’uscita dello stadio un grande striscione, appeso ad un’inferriata, recitava, esprimendo il pensiero di molti: “29-06-09 con rabbia e dolore Viareggio vi porterà nel cuore”.

Conc. n° 81

Montepremi 5.676.333,33 euro

jolly

41 - 44 - 55 - 56 - 68 - 79

40

punti 6 jackpot 87.483.951,62 punti 4 415,54 20,57 punti 5+1 punti 3 punti 5 121.635,72 Num. Superstar 17

Cina, hanno portato in galera quasi 1.500 persone. Dispersa la manifestazione degli uighuri sono stati i cinesi han – gli immigrati che ad Urumqi sono la grande maggioranza della popolazione – a scendere in piazza brandendo grossi bastoni e tubi di ferro e minacciando di attaccare il quartiere uighuro. «Loro ci hanno attaccati, ora tocca a noi», dicevano i giovani cinesi riferendosi alle violenze di domenica nelle quali 156 persone sono morte e più di 800 sono state ferite. Solo in serata e facendo largo uso di gas lacrimogeni, le forze di sicurezza sono riuscite a riprendere il controllo della situazione. Le autorità cinesi hanno confermato di aver «parzialmente» tagliato i servizi di comunicazione della città, dalla quale l’accesso ad Internet è sporadico ed

Tokyo supera Mosca è la città più cara al mondo TOKYO supera Mosca e diventa la città più cara del mondo. Lo rivela l'annuale studio condotto dalla società di consulenza Mercer che ha analizzato il costo della vita in 143 città del pianeta. Nonostante la recessione abbia colpito l’intero globo e la disoccupazione sia aumentata in tutte le metropoli, la vita in tante città internazionali continua a essere molto costosa. Se si esclude New York, piazzatasi ottava, nella top ten vi sono solo città asiatiche e europee. Tokyo primeggia su tutte le metropoli con 143,7 punti, quasi il triplo rispetto a Johannesburg (49,6 punti), la città sudafricana che quest'anno è ultima in classifica e toglie ad

Asunción il primato di centro più economico del mondo. Anche le città italiane scendono in classifica: Milano, che l'anno scorso era l'ultima della top ten, quest'anno perde una posizione e si piazza undicesima. Roma invece, che era sedicesima, nel 2009 si ferma al diciottesimo posto.

incerto e i telefoni fissi e cellulari sono spesso inutilizzabili. Li Zhi, un alto dirigente del Partito Comunista del Xinjiang ha detto che la decisione è stata presa per «soffocare rapidamente i moti e impedire che la violenza si propaghi». Un altro alto dirigente locale, il segretario regionale del Partito Wang Lequan, si è appellato ai cinesi han, esortandoli a rimanere nelle loro case perchè la loro presenza in piazza «non è necessaria». I mezzi d’informazione cinesi riportano da ieri, a getto continuo, testimonianze che parlano di «selvagge violenze» perpetrate dai dimostranti uighuri contro gli immigrati cinesi e le loro proprietà. Le autorità non hanno finora fornito dettagli sull'etnia delle vittime delle violenze di domenica.

Gli uomini al “buio” vedono come i pipistrelli OGNUNO di noi può diventare un «uomo pipistrello». Scienziati spagnoli hanno scoperto che anche l'uomo è capace di «vedere» attraverso l’udito, cioè usare l'ecolocalizzazione, il sonar biologico che pipistrelli, delfini e balene usano per orientarsi nel loro ambiente. Chiunque può imparare, con qualche schiocco di lingua e un mese di allenamento, ad ascoltare l’eco dei suoni e a muoversi al buio. «Alcuni uomini nati ciechi ne sono capaci» spiega Juan Antonio Martanez dell’Università di Alcala¡, Madrid, a capo dello studio pubblicato sulla rivista Acta Acustica. «Riescono a vivere normalmente e a svolgere attività co-

me andare in bicicletta e giocare a palla». Uno di loro, di nome Daniel Kish, si è allenato ad ascoltare l’eco dei suoi schiocchi di lingua sin da quando era bambino. «Abbiamo preso ispirazione da questi casi e provato ad addestrare degli studenti» spiega Martanez.

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In Italia e nel Mondo 3

Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

Il fatto del giorno: Usa e Urss, un patto verso il disarmo Quei due quarantenni che lavorano sulla pace

”Spezzare la guerra” il sogno di uno studente

La strada è ancora lunga le premesse sono buone

dal commento di Luigi Geninazzi

dall’articolo di Ennio Caretto

dal servizio di Marcello Foa

Non gli capita spesso d’incontrarsi con un presidente più giovane di lui. Per farlo il leader della Casa Bianca è dovuto entrare al Cremlino, un tempo sede della cupa gerontocrazia sovietica. Oggi invece Mosca ci offre lo spettacolo di Obama e Medvedev, due quarantenni che si scambiano sorrisi ed attestati di stima all’insegna della fiducia reciproca. Stati e Uniti e Russia sembrano voler archiviare l’epoca dello scontro che rischiava di scivolare verso una nuova guerra fredda e scelgono di schiacciare il pulsante "Reset", ripartenza. In Russia la chiamano perezagruzka e chissà che questo termine, a prima vista così ostico, non diventi popolare in tutto il mondo come un tempo lo fu la perestrojka. [...]

Un mondo senza armi nucleari è il sogno di Obama da quando aveva 22 anni e frequentava la Columbia University a New York, un sogno che si porta dietro a Mosca e al G8 a l’Aquila. Lo testimonia un articolo da lui allora scritto per Sundial, il giornale universitario, intitolato "Spezzare la mentalità della guerra". Nell’articolo, emerso qualche mese fa e analizzato ora dal New York Times, Obama propose l’eliminazione degli arsenali atomici di tutte le grandi potenze. «Discutere di possibilità di primo colpo o di secondo colpo nucleare fa comodo soltanto agli interessi militari industriali con i loro miliardi» scrisse il futuro presidente degli Stati Uniti. «Non dobbiamo accettare tale logica perversa ma realizzare un mondo migliore» [...]

Più che una svolta, un auspicio, condiviso sia dai russi che dagli americani, ma tutto da verificare. Come previsto, la prima visita di Barack Obama nella capitale russa segna un netto cambiamento di tono rispetto a quelli, da guerra fredda, che avevano caratterizzato gli ultimi anni della presidenza Bush. Obama vuole essere un messaggero di pace e lo ha ribadito ancora una volta, Medvedev pretende che il mondo riconosca la ritrovata forza politica ed energetica del suo Paese e ieri ha potuto incassare un successo di immagine indiscutibile, suggellato da un idillio personale che non è sembrato di facciata. [...] I risultati concreti non sono spettacolari e men che meno inattesi. [...]

La migliore di ieri

Sulla Luna non ci si va

Storia di rapporti difficili durante gli ultimi 25 anni

Michelle prende il tè

dall’articolo di Attilio Barbieri

dal dossier di Diana Alfieri

dall’articolo di Alberto Flores d’Arcais

Obama cancella la Luna. Il presidente americano, alle prese con la più grave crisi finanziaria della storia dopo quella del 1929, è in procinto di ordinare lo stop al progetto “Constellation”, destinato a riportare gli uomini sulla luna entro il 2020. E appena dopo su Marte. A rilanciare l’esplorazione spaziale era stato l’ex presidente George W. Bush, nel 2003, dopo il disastro dello space shuttle Columbia, disintegratosi al momento di rientrare nell’atmosfera terrestre. Le navette sono piuttosto anziane [...]. Così Bush aveva deciso di pensionarle. [...]

[...] Quello tra Obama e Medvedev a Mosca può essere considerato un vertice quasi storico. Come negli ultmi 25 anni ce ne sono stati molti tra Stati Uniti e Unione sovietica prima e Federazione Russa poi. Quattro sono gli storici incontri fra il presidente Ronald Reagan e il leader sovietico Mikhail Gorbaciov, che avviano la distensione, il disarmo atomico e chiudono 40 anni di Guerra Fredda. [...] La distensione continua con Bush e si arriva allo Start, il trattato sulla riduzione delle armi strategiche. Summit a Malta, il 2 e 3 dicembre 1989: il nuovo presidente Usa, George Bush, incontra

Gorbaciov su una nave al largo dell’isola. Si decreta la fine della Guerra Fredda. Poi, tra il 31 maggio e 3 giugno 1990, a Washington Bush e Gorbaciov raggiungono una serie di accordi di collaborazione. Ancora a Londra, il 17 e 18 luglio 1991: al vertice del G7 viene invitato Gorbaciov che firma con Bush il trattato Start. Di nuovo a Mosca, il 30 e 31 luglio 1991 per l’ultimo faccia a faccia prima del crollo dell’Urss. Fra 1992 e 2000 Bush e Bill Clinton incontrano i colleghi russi Boris Ieltsin e Vladimir Putin oltre 20 volte. [...] Goerge W. Bush e Putin si incontrano otto volte, la prima volta in Slovenia, nel giugno 2001 [...].

Giannelli sul Corriere

La first lady aveva chiesto di poter fare un giro "non ufficiale" per Mosca insieme alle figlie, ma per problemi di sicurezza e protocollo ha dovuto rinunciare. Poco male, visto che per il primo pomeriggio nella capitale russa le tre donne della Casa Bianca hanno potuto fare un giro turistico d’eccezione. Mentre Barack Obama e Dmitri Medvedev erano impegnati a discutere di disarmo, Michelle, Sasha e Malia sono state accolte all’interno del Cremlino, accolte dalla moglie del presidente russo, Svetlana, e dal figlio tredicenne Ilya. [...]

Lontananza da Putin

Ma una gaffe mostra che Vladimir pesa ancora molto

dall’articolo di Alessandro Carlini

dal servizio di Leonardo Coen

[...] «Dal nostro punto di vista non esiste uno scenario che ci permetta di difenderci dal potente arsenale russo e quindi non abbiamo pensato che potesse aver senso collegare i colloqui sulla difesa missilistica con quelli che riguardano minacce completamente diverse», ha argomentato [Obama], riconoscendo così che l’orso russo ha ancora le unghie per poter colpire. Fondamentali le ripercussioni sulla scena politica russa. Obama e Medvedev, che rappresentano il futuro, si allontanano dal primo ministro Vladimir Putin, troppo legato al passato. Non a caso l’attuale capo del Cremlino ha detto che Usa e Russia aspirano a «un livello di cooperazione degno del ventunesimo secolo, perché da questo dipende la soluzione di molti problemi di tutto il mondo». Una dichiarazione che indirettamente rimanda ai commenti dello stesso presidente Usa sulla precedente gestione del Cremlino, quella di Putin [...]

"Domani vedrò il presidente Putin". Ahi, che gaffe, mister Obama, quella di ieri nella magnifica sala imperiale di Sant’Andrea, al Cremlino! Sarà perché è stanco: ha chiesto di riposare un quarto d’ora prima di incontrare i giornalisti. Però, succede con l’imbarazzato Medvedev, il presidente in carica, a fianco, che continua a sorridergli - è o non è il paladino della "politica del sorriso", contrapposta a quella più severa e militaresca di Putin? Ma quello di Dmitri è un sorriso a denti stretti, quello di chi è costretto a recitare una parte scritta da qualcun

altro. Perché lo sanno tutti chi comanda per davvero, in Russia. Lo sa Obama, e il suo è il classico lapsus freudiano: colpa di un giornalista dell’Ap che gli ha chiesto a bruciapelo: "Chi comanda in Russia? Medvedev o Putin?". Certo, subito dopo si corregge, dice che il presidente Putin ora è primo ministro, che il suo primo interlocutore è il presidente Medvedev e che Putin e Medvedev insieme lavorano efficacemente e si spartiscono le competenze, "lo facciamo anche noi". Ma come si dice anche in Russia, la toppa è peggio del buco. E così, il Grande Assente della "storica giornata" in cui Russia e Stati Uniti firmano il nuovo accordo

La fotografia

Il vecchio e il nuovo nostra traduzione dalla cronaca di Clifford J. Levy e Peter Baker

[...] Nel suo secondo giorno a Mosca Obama ha fatto colazione col Primo Ministro Vladimir Putin, largamente considerato come il vero leader russo, in un incontro che ha largamente superato l’orario previsto. In un colloquio coi giornalisti Putin aveva ricordato che ci sono stati periodi di “malumore fra i nostri due paesi”, alludendo alla tensione degli ultimi anni, culminata con la guerra dell’anno scorso fra Russia e Georgia. “Su di te – ha detto Putin a Obama – riposano tutte le nostre speranze circa il futuro delle relazioni fra Usa e Russia”. Non ci sono stati commenti sull’asserzione che Obama aveva fatto la scorsa settimana, in un’intervista in cui diceva che Putin ha ancora “un piede piantato nel vecchio modo di fare affari” [...].

Mosca, Obama con Medvedev (Ansa)

sulla riduzione degli arsenali nucleari, diventa il protagonista di una giornata che ha visto l’impacciato Medvedev sprizzare ammirazione da tutti i pori per Obama - addirittura si presentano con la stessa cravatta color rosso mattone. Invece l’Altro, colui che i russi si ostinano a chiamare nacialnik, ossia il "Capo", è un vulcano di iniziative, di impegni, di decisioni. Va a visitare la Rostselmash di Rostov sul Don, la fabbrica di mietitrebbiatrici e trattori più grande d’Europa, conquistando il suo spazio nei tg di mezzogiorno, accanto all’arrivo del presidente americano. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

È vero quel che si legge qua e là: Obama e Medvedev, nel loro incontro, hanno semplicemente dato seguito a un programma di disarmo concepito prima di loro senza grandi colpi di scena. Ma pensandoci meglio non è poco, da parte dei presidenti di due superpotenze come Usa e Russia, riuscire a evitare i colpi di scena. Coi tempi che corrono seguire un programma di disarmo sembra insomma una discreta conquista, visto anche che, da Gorbaciov in poi, la questione si è sempre più logorata, rallentata e non di rado è stata messa, apertamente e non, in discussione. Il lavoro diplomatico è importante: ricordiamocelo anche da noi, nel giorno in cui un giornale inglese critica il G8 italiano, organizzato senza programmi, più simile a una scampagnata che ad altro. Il Guardian ha ragione, ed è inutile dire che sono comunisti.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage “Accade sempre sui treni: perché non provarci?” Posti in piedi in aereo: l’ultima diavoleria di Ryanair

Le vacanze stordiscono i ragazzi: i libri li salvano

dall’articolo di Luigi Grassia

dall’articolo di Isabella Bossi Fedrigotti

Dopo i cessi a pagamento sugli aerei, la vulcanica Ryanair inventa pure i voli in piedi, con i viaggiatori saldamente aggrappati alle maniglie in caso di turbolenza o di uragano. Sembra un’idea scema? «Lasciamo scegliere ai passeggeri» dice Michael O’Leary, fondatore e proprietario della compagnia, che a quegli ardimentosi ha proposto addirittura di «viaggiare gratis» - anche se poi si è corretto e ha spiegato che il prezzo dei biglietti sarà la metà di quello che paga chi si accomoda in poltrona. In concreto, l’idea è di eliminare cinque o sei file dei sedili nella parte posteriore dell’aereo, per creare una specie di terza classe in cui piazzare i passeggeri più fanatici del «low cost». Questi viaggiatori non starebbero proprio in piedi, in senso letterale, ma appoggiati quasi verticalmente a dei trespoli forniti di imbracatura di sicurezza. A qualcosa del genere aveva pensato

Un apparecchio della Ryanair in fase di decollo

una compagnia cinese che sta già studiando le necessarie modifiche con l’industria costruttrice europea Airbus, mentre Ryanair ha intavolato il suo discorso con l’americana Boeing. In una versione più radicale del progetto, O’Leary pensa nientemeno che ad aerei con solo posti in piedi. «Perché dovrebbe essere diverso dai treni, dove migliaia di persone che non trovano posto si accomodano nei

corridoi?» osserva argutamente O’Leary. «In metropolitana, per esempio, accade regolarmente». A parte il fatto che sui treni quando si sta in corridoio non ci si «accomoda» ma si viaggia come bestie, la differenza con la metropolitana o l’autobus è che il viaggio urbano è (in linea di massima) più breve dei voli internazionali che offre Ryanair, e (soprattutto) a terra i vuoti d’aria non sono

dal commento di Filippo Facci

A un certo vittimismo di categoria stile mi-straccio-le-vesti, roba insomma da giornalisti, ora si aggiunge un’antistorica e anche un po’ patetica - mi scuseranno - pretesa di separatezza da parte dei cosiddetti blogger, i proprietari cioè di blog e di siti internet che per il prossimo 14 luglio hanno indetto uno sciopero: in pratica significa che non aggiorneranno i loro blog con ciò ritenendo - mi scuseranno ancora - che gliene freghi qualcosa a qualcuno. Loro la chiamano «giornata di protesta contro il decreto Alfano e l’emendamento ammazza-internet», che poi sarebbe quel-

Il vittimismo dei blogger contro il decreto Alfano la parte del decreto (comma 28, lettera a dell’articolo 1) secondo il quale «Per i siti informatici le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono». In pratica, cioè, dovrebbero comportarsi come il resto della stampa ed

esserne più o meno equiparati: e peggior bestemmia per loro non esiste. A peggiorare le cose c’è che a promuovere l’iniziativa c’è un collega dell’Espresso con non reputo per niente stupido, Sandro Gilioli, ma che ogni tanto si riposa anche lui. Che cosa vogliono costoro? È semplicissimo: vogliono che la rete resti porto franco e che permanga cioè quella sor-

troppo frequenti, a differenza di quanto succede (inevitabilmente) anche sui migliori Boeing, Airbus eccetera. Eppure, c’è da scommettere che alla fine l’idea avrà i suoi estimatori. Scherza scherza, la Ryanair e le altre compagnie low cost hanno fatto fare un salto al turismo di massa, aprendo i voli a fasce di pubblico (ad esempio gli studenti squattrinati) che prima non potevano permetterseli. Poi bisognerà vedere in pratica come si sistemerà questa gente sull’aereo, visto che O’Leary vuole anche (lo ha annunciato giorni fa) abolire il bagaglio caricato nella stiva, per consentire solo quello a mano - una quantità illimitata di bagaglio a mano - e così questi poveri cristi del volo in piedi si piazzeranno in fondo all’aereo legati ai loro trespoli e circondati di trolley che cascano di qua e di là, in mezzo alle turbolenze e in attesa di poter correre (finalmente) nell’agognata toilette a pagamento. Un viaggio da sogno.

ta di irresponsabile e anarchica allegria che era propria di una fase pionieristica di internet e che era precedente a quando «la rete» non era ancora divenuta ciò che è ora: un media rivoluzionario, ma pur sempre un media, dunque la propaggine di altri media anche tradizionali che sono regolati dalla legge come tutto lo è. Nel credersi una razza a parte, invece, i blogger si credono alternativi anziché complementari a tutto il resto, si credono vento anziché bandiera: in lingua italiana significa che vogliono continuare a poter fare l’accidenti che vogliono e quindi a scrivere e a ospitare qualsiasi «opinione» anche diffamatoria [...].

[...] Le vacanze scolastiche durano all’incirca tre mesi [...]. Un interregno fatale [...] per il cervello di bambini e ragazzi, in quanto la mancanza di esercizio mentale non soltanto abbassa il loro livello di lettura ma fa anche precipitare di un paio di punti il loro quoziente intellettivo. [...] Nicholas Kristof, editorialista del New York Times [...] ha sollecitato i lettori a tener lontani quest’estate i figli da tv e pc e a indurli, invece, a leggere, costi quel che costi. E per facilitarli nel compito ha fornito una lista dei — per lui — dieci più bei libri per l’infanzia, tra i quali, accanto a una serie di titoli da noi poco noti, si trovano le avventure di Harry Potter, «Il piccolo Lord Fauntleroy» o «Il principe e il povero» che, tra i romanzi di Marc Twain, egli considera appassionante almeno quanto «Tom Sawyer». Una analoga lista di libri per l’estate di bambini e ragazzi italiani potrebbe comprendere: 1) Emilio Salgari. «La tigre della Malesia» è sempre viva. Malgrado l’Oriente non sia più così misterioso, la serie dei pirati inventata dallo scrittore veronese continua a far sognare: parola di fan, figlia e sorella di fan nonché madre di fan. 2) «Zanna bianca» di Jack London. Come erano miserabili i cacciatori di pellicce e come erano intelligenti gli animali braccati, nel segno di un nobile animalismo ante litteram che i ragazzi di oggi apprezzano forse anche più di quelli di ieri. Per maschi, certo, ma se le rudi avventure estreme elettrizzavano le bambine antiche, figurarsi quelle moderne. 3) «La mia famiglia e altri animali» di Gerald Durrell, scrittore ed etologo che, per la gioia particolare dei giovani lettori,

ha raccontato con uguale umorismo i comportamenti strampalati, imprevedibili, un po’ pazzi di familiari e animali. 4) «La fabbrica di cioccolato» di Roald Dahl, tra i primi autori a capire che ai ragazzini piacciono — anche — l’horror, la paura e gli eroi malvagi (ma un po’ ridicoli): non sempre solo storie etiche troppo melense per le nuove generazioni. 5) La serie di Harry Potter. Le avventure dell’apprendista mago piacciono ai bambini americani come a quelli italiani. E spesso rappresentano ciò che lo spinello rappresenta per la droga pesante: la porta d’ingresso dalla quale non c’è ritorno. 6) La serie di Geronimo Stilton, il sapiente topo giornalista di origine italiana che, incredibile ma vero, è riuscito, quasi, a fare le scarpe a un mitico topo americano. 7) La serie gialla del «Battello a vapore» perché, sulla falsariga di quel che succede tra i lettori grandi, anche tra quelli piccoli giallo e mistero conquistano sempre più. 8) «Cipollino» di Gianni Rodari, ma va bene anche un altro dei suoi tanti titoli, «alimento» quasi obbligatorio per i giovani lettori italiani, grazie alla perfezione dello stile che dà l’impressione di poter «bere» il libro in pochi lunghi sorsi. 9) «Diario di una schiappa» irresistibile memoriale di un ragazzino sfigato a cui vanno tutte storte. Fino a un certo punto, però, perché poi c’è la rivincita che lascia sperare in un domani luminoso i tanti che si sentono, appunto, schiappe. 10) Ultima della lista, una personale passione infantile: «La Primula Rossa», perché tra i tanti aristocratici malvagi e codardi della letteratura, mi consolava il protagonista, sir Percy, eccezione di nobile altruista e coraggioso, «resistente» contro la rivoluzione francese.

Viareggio, un consulente In arrivo il nuovo film di Harry Potter che aveva troppi interessi una favola più dark delle precedenti

Ipocriti spudorati

dall’inchiesta di Carlo Bonini

dalla recensione di Giovanna Grassi

dal corsivo di Massimo Gramellini

Amore e morte, perdite dolorose, gelosie, pozioni letali, l’ombra minacciosa del maligno Valdemort e romantici baci (non sempre casti) di fanciulle in fiore: ecco Harry Potter e il principe mezzosangue, favola più dark delle precedenti. Non è un caso che negli Stati Uniti il sesto film della saga abbia avuto il visto «PG», più restrittivo del precedente «PG 13». Diretti dallo stesso regista di questo round, David Yates, arriveranno ancora altri due episodi, che si stanno girando contemporaneamente in Gran Bretagna, entrambi tratti dal libro finale di J.K. Rowling. I ragazzi della magica scuola di Hogwarts sono cresciuti: avevano all’incirca dieci anni quando cominciarono a interpretare i loro personaggi e ora sono diciannove/ventenni tramutati in star per più generazioni di fan. Ride Daniel Radcliffe, Harry senza i proverbiali occhialini e con un volto da elfo: «Non siamo più bambini: nella realtà, come sullo schermo, dobbiamo confrontarci con i grandi dilemmi della vita, l’assenza di amici e insegnanti che il tempo ci ha rubato. I vantaggi? Finalmente possiamo baciarci liberamente, andare al pub, vestirci come ci pare. E, questa

Il sindaco di Venezia ha vietato lo svolgimento di una fiera del sesso nella sua città. La decisione, che non risparmierà al democratico Cacciari la patente di bacchettone, offre lo spunto per riflettere sulla moralità dei costumi in questa buffa era bipolare. Si tratti di adulteri o di tangenti, destra e sinistra fanno più o meno le stesse cose. La riprova è che, appena uno dei due schieramenti finisce sotto i riflettori per qualche storia di donne e di mazzette, invece di difendersi rinfaccia all’altro di non essergli da meno. E [...] non è mai lo scandalo a scandalizzare gli italiani, ma l’uso politico che l’avversario ne fa. [...] Il vero bipolarismo non è fra onesti e disonesti, né fra gentiluomini e libertini, ma fra ipocriti e spudorati. Per una di quelle ironie che rendono irresistibile la storia, la sinistra che da giovane combatté contro il perbenismo dei padri si ritrova a mettere in pratica da anziana quei «si fa ma non si dice», e «si fa ma non ci si fa vedere» che costituivano l’ossatura della vecchia e pudica borghesia. Ad avere ereditato la spudoratezza gagliarda della gioventù sessantottina sembra essere stata invece la destra, che ostenta i propri vizi con orgogliosa sfrontatezza [...].

Una società di intermediazione commerciale con sede a Genova. Un consulente delle Ferrovie che, contemporaneamente, lavora anche nell’interesse del committente e proprietario del convoglio che assicura il trasporto di gpl (la "Gatx" di Vienna). Carri merci di cui oggi si denuncia la vetustà e l’origine estera (la ex Ddr), ma che da cinque anni, in realtà, si muovevano lungo un unico asse all’interno dei nostri confini: la tratta Trecate-Gricignano. E di cui le Ferrovie conoscevano dunque perfettamente provenienza e impiego. La strage del merci 50325 si svela come una storia cui continuano a mancare tasselli cruciali. Utili oggi a ricostruire le premesse dell’inferno che ha inghiottito otto giorni fa 23 vite innocenti e domani, forse, a definire con maggiore nitidezza la catena delle responsabilità. Una storia, appunto, che ora come confermano fonti investigative - si arricchisce di nuove circostanze. A cominciare da una società genovese, la Ffi, di cui, alla Gatx di Vienna dicono di "non essere autorizzati a parlare". Salvo confermare che il suo amministratore, Aldo Bordi, lavora come loro consulente commerciale per l’Italia. Bordi è il professionista che interme-

dia e consegna alle Ferrovie il contratto con cui l’azienda casertana Aversana Petroli (con sede a Casal di Principe e di proprietà di Luigi Cosentino, padre del Nicola sottosegretario all’economia) si affida alla Gatx e alle stesse Ferrovie per il trasporto settimanale di Gpl da san Martino Trecate (provincia di Novara) a Gricignano di Aversa. Ma Bordi è anche un professionista legato da un contratto di consulenza commerciale con le stesse Ferrovie. Un conflitto di interessi che porta in dote - tra il 2004 e il 2005 - all’allora Cargo Chemical (la società controllata dalle Fs che cambierà successivamente denominazione in Fs Logistica) gli austriaci di Gatx e i casertani. Della circostanza, Bordi non ha intenzione di parlare, fosse anche soltanto per mettere meglio a fuoco le origini del contratto e gli accordi che regolavano il rapporto tra le Ferrovie e la Gatx per gli aspetti relativi alla manutenzione dei carri. Raggiunto telefonicamente da Repubblica nei suoi uffici di Genova, si dice "sorpreso" che qualcuno lo cerchi. "Rispondo solo per un fatto di cortesia - spiega - Perché non essendo coinvolto direttamente in quanto è accaduto, non vedo che cosa altro potrei dire se non che sono dispiaciuto sotto il profilo morale". [...]

Una sequenza dell’ultimo film di Harry Potter

volta, ce le diamo anche di santa ragione con Draco (Tom Felton), proprio come in un western all’ultima sfida. Parlo a nome di tutti gli amici del clan: la saga di Harry Potter ci ha aiutato a crescere nel modo migliore, dando a noi e a tanti altri coetanei il gusto della lettura, il mistero della magia, il significato del confronto tra Bene e Male». Eccoli, spiritosi, tutti divertiti dal loro ultimo round di prodezze dove disputano, volando a cavallo di scope e con caschi di cuoio, una spettacolare partita di quidditch (il loro gioco tramutato anche in un vendutissimo videogame). Il film — 153 minuti, un record! — inaugurerà il Festival di Giffoni e sarà sugli schermi italiani con 800 copie dal 15 luglio. Positiva la pri-

ma recensione ufficiale, di Variety, dopo l’anteprima londinese: «Uno spettacolo ricco di sorprese, con effetti speciali che non dominano i temi importanti affrontati dal copione». David Yates racconta di aver girato il film «a ritmo di rock’n’roll, con l’aiuto del compositore Nicholas Hooper e con la ripresa dei temi guida di John Williams». Infatti è molto rock la prima e sardonica sequenza in cui tre Mangiamorte nere piombano nel cielo di Londra e polverizzano antiche case Tudor facendo crollare anche il nuovo Millenium Bridge sul Tamigi, il ponte detestato da molti inglesi per la sua moderna architettura. Aggiunge Yates: «Mi sono ispirato a Rembrandt, ai suoi paesaggi, ai ritratti sempre interiorizzati». [...]

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All’Aquila 5 francesi fermati con mazze

Verso il G8

Cortei e disordini al No G8 di Roma Dieci arresti

Il Pdl al contrattacco, il Pd tace Perplessità dal New York Times

di ANNALISA STURIALE

Guardian: Italia fuori dai vertici Il quotidiano inglese attacca «il caos organizzativo» Berlusconi: «Grande cantonata di un piccolo giornale» di PAOLA TAMBORLINI

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LA REPLICA

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Dall’economia all’ambiente: i temi caldi sul tavolo

Il premier: «Né intoppi né rischi le calunnie non ci fermano» PROBABILMENTE stufo delle critiche della stampa straniera, Silvio Berlusconi esce allo scoperto: il G8 parte sotto i «buoni auspici», assicura il presidente del Consiglio in una conferenza stampa appositamente convocata alla vigilia del vertice, nel corso della quale assicura che le critiche della stampa non condizioneranno i leader e quindi il buon esito del vertice. Il Cavaliere passa l’intera giornata

nella residenza di palazzo Grazioli, a studiare i dossier e a incontrare i più stretti collaboratori. Poi, per scrollarsi di dosso l’immagine di un presidente del G8 nell’angolo, stretto sotto l’assedio degli scandali personali e delle critiche per l’organizzazione del summit, convoca i giornalisti a palazzo Chigi. «Questo G8 apre sotto buoni auspici», esordisce davanti alle telecamere. Motiva il suo ottimismo citando tre elementi. Il primo è il miglioramento dei rapporti fra Usa e Russia che, sottolinea, «premia» anche gli sforzi» dell’Italia. A dargli fiducia, poi, c'è il messaggio di papa Benedetto XVI che lui stesso porterà ai leader e in cui, ricorda, il Santo Padre elogia la scelta di trasferire il vertice a L’Aquila. Un modo per sottolineare che, nonostante la presa di posizione di alcuni alti prelati, il Vaticano non è critico nei suoi confronti. Infine, come ultimo motivo di ottimismo, Berlusconi cita i sondaggi da lui commissionati che gli attribuiscono un gradimento del 64,1%. Consensi che, sottolinea con orgoglio, hanno solamente leader del calibro di Barack Obama, Luis Inacio Lula o Dmitri Medvedev. Numeri, aggiunge, che dimostrano come

«gli attacchi di certa stampa» non abbiamo intaccato la sua immagine, almeno in Italia. Quanto al summit, il Cavaliere assicura che al vertice non ci saranno intoppi organizzativi: «Non c'è nessun pericolo per i rischi di eventuali terremoti perchè gli edifici sono antisismici». Ma lo stesso Berlusconi riconosce che alcuni «punti aperti» ancora ci sono: in primo luogo sui dossier del clima e del Doha round. Il suo auspicio, comunque, è che i Grandi diano al mondo un messaggio di «fiducia» e «ottimismo» soprattutto sulla crisi. La sua convinzione è che i media stranieri non condizioneranno il vertice, visto che i leader non credono alle «calunnie» di certa stampa: «I miei colleghi conoscono bene i giornali e sanno valutarli», osserva il premier che, come altre volte, attacca l’editore de La Repubblica dopo che un cronista del quotidiano gli aveva chiesto lumi in proposito: «Mi sembra strano che la domanda venga da uno che appartiene al suo gruppo editoriale che prima butta addosso delle calunnie, delle menzogne, dalle minorenni in poi, e poi se la prende con chi le riceve, perchè queste calunnie fanno male all’Italia».

Esercitazione di carabinieri all’Aquila

Fitta agenda di lavori per il primo giorno: il presidente del Consiglio accompagna Obama nelle zone terremotate

Si parte con il confronto sulla crisi economica Amarone in regalo e Ferrari per brindare A cena si discute di politica internazionale CONTO alla rovescia per l’inizio del G8: i lavori del Vertice, sotto presidenza italiana, prenderanno ufficialmente il via domani alle 13 nel quartier generale del summit, la caserma della Guardia di Finanza di Coppito a L'Aquila. Un G8 che – giunto alla sua 35.ma edizione (il primo incontro tra i Grandi si svolse nel 1975 in Francia) – vedrà quest’anno un formato a “geometria variabile”: nel corso dei lavori gli otto saranno affiancati infatti dai Capi di Stato e di Governo del G5, dell’Egitto (su invito della presidenza italiana) e, man mano, da tutta una serie di altri Paesi, raggiungendo il formato a 29 senza considerare anche la presenza dei rappresentati di 10 organizzazioni internazionali.

Ecco il programma ufficiale dei lavori: OGGI: il primo giorno degli incontri vedrà riuniti i leader del gruppo degli 8 – Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Russia, Canada e Giappone –più il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, e il presidente di turno della comunità europea, lo svedese Fredrik Reinfeldt. Al loro arrivo all’Aquila i Grandi troveranno un omaggio particolare e personalizzato: una magnum di Amarone Aneri 2003 racchiusa in un cofanetto di legno sul quale sono state impresse le iniziali stilizzate per ciascuno dei presidenti o primi ministri presenti al summit. I pranzi ufficiali inizieranno tutti con un brindisi con lo spumante Ferrari.

Come omaggio ufficiale per gli ospiti illustri è stato invece scelto un rarissimo Ferrari Perle Nero affiancato dalla grappa Solera della distilleria Segnana. - 13.00-15.00: colazione di lavoro G8 su economia mondiale. In particolare, si discuterà sui segnali di fine recessione, regolamentazioni finanziarie e il round di Doha sul commercio globale. 15.3019.30: sessione lavoro G8 su temi globali: cambiamenti climatici, aiuti e sviluppo. Prevista una dichiarazione sulla crisi finanziaria, commercio, cambiamenti climatici e aiuti. 17.30: il premier Berlusconi e il presidente Usa Obama fanno un giro nelle zone terremotate dell’Aquila. 20.30: Pranzo di lavoro G8 su temi politici internazionali con particolare attenzione sul Medio Oriente, Iran, Corea del Nord, pirati somali, terrorismo e proliferazione nucleare.

In gioco il futuro del summit molti puntano ad allargare a 20 di STEFANO POLLI L'AQUILA – Sotto il cielo dolente dell’Aquila passano da domani i destini e le sfide di un mondo alla disperata ricerca di nuove regole e idee innovative, equilibri più giusti e speranze concrete. Lo scenario del capoluogo abruzzese, con la tragedia del terremoto ancora viva e presente, è forse quello giusto per dare ai Grandi del mondo il coraggio e l’ispirazione necessari in un momento di svolta negli equilibri geopolitici, mentre la crisi economica morde ancora e i nodi decennali sul clima, l'aiuto ai poveri e lo sviluppo non sono mai stati sciolti. Nessun G8 in passato è stato simile a quello dell’Aquila e difficilmente altri summit potranno somigliare a questo. Non c'è soltanto la solidarietà e gli aiuti concreti che i Grandi daranno alla martoriata città abruzzese. Sarà la città che potrà dare qualcosa ai leader, se i leader vorranno e sapranno cogliere la tensione morale che si respira forte nelle strade e nel coraggio della gente delle tendopoli. E da qui che i leader politici potrebbero e dovrebbero ripartire per dare un senso a un vertice che giustamente vuole rendere omaggio all’Aquila, ma che deve

anche affrontare i problemi che da troppi anni galleggiano nei consessi internazionali, senza che mai siano state date risposte nette e decisive. Quel momento è arrivato e i Grandi della terra ne dovranno prendere coscienza. Il ruolo e il futuro del G8 stesso sono in discussione come mai è accaduto e molte voci – dal cancelliere tedesco Angela Merkel al presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva – dicono apertamente che il futuro è nel G20. Probabilmente non è così. Il delicato equilibrio tra rappresentatività e efficienza passa attraverso diversi formati - e non bisogna sottovalutare la forza del G14 o G13 più 1 come dicono i puristi – di cui il G8 può e deve rimanere il nucleo centrale di stimolo. A patto che sappia essere all’altezza dei tempi, delle sfide globali di questo inizio di secolo, a patto che sappia dare risposte tempestive ai cambiamenti repentini di questi anni, a patto che sappia e voglia scommettere su se stesso come non ha mai fatto nei tempi recenti. Tutto questo non potrà accadere da oggi all’ Aquila. Ma da qui può venire un primo segnale netto sulla volontà di cambiamento. Gli aiuti ai Paesi più poveri de-

| VITA DA FIRST LADY | Carla Bruni snobba gli inviti romani e per la sua visita sceglie le tendopoli SE LA sfida è quella di fare il G8 all’Aquila dove la terra ha tremato, Carla Bruni la prende sul serio: la consorte del presidente francese, sempre molto legata alle sue radici italiane, non parteciperà al programma romano per stare con la gente che soffre, fra le rovine, in prima linea. E, forse, anche un pò in primo piano. Niente Vaticano, né Quirinale, la premiere dame arriva direttamente domani pomeriggio nel capoluogo abruzzese, come i capi di Stato e di governo. Venerdì mattina, spiegano all’Eliseo, senza soffermarsi in commenti e spiegazioni, programma fitto: visita in qualche tendopoli (non è stato reso noto quali), una puntata in quel che resta del centro della città e in particolare all’ospedale San Salvatore, quindi trasferimento alla chiesa di Santa Maria del Suffragio (la chiesa delle Anime Sante per gli

Il presidente Barack Obama

vono essere dati con generosità e chiarezza, compatibilmente con le difficili condizioni della casse della cancellerie di mezzo mondo. Sul clima ci vuole un coraggio nuovo pensando che il futuro non può prescindere da una nuova globale sensibilità ambientalista. La crisi economica va affrontata insieme, con decisione, nel rispetto delle diverse esigenze, ma con una strada chiara e disegnata con consapevolezza. Dalle risposte a queste domande e dalla loro rapida e trasparente applicazione dipende il futuro del G8 e anche quello dei singoli leader. Oggi un giovane presidente americano – che ha fatto del dialogo la sua forza e la spina dorsale della sua politica – camminerà per le strade ferite dell’Aquila. Dalle macerie dell’Aquila può nascere il nuovo profilo del nuovo G8. È un’occasione da non perdere e una scommessa da vincere. Ma, come tutte le scommesse vere, ha bisogno di una forte dose di coraggio. È questa la vera prova per i Grandi della Terra.

aquilani), il monumento scelto dalla Francia per patrocinarne la ricostruzione, stimata in 6,5 milioni di euro. All’Eliseo, lo staff della Bruni-Sarkozy recita il copione scritto dall’ex top model e cantante senza fronzoli, come fosse una cosa naturale. E non cade nel tranello delle domande sui motivi della scelta della moglie del presidente, che oltre ad essere italiana e ad aver sempre mostrato grande coinvolgimento con gli abruzzesi per la tragedia che li ha colpiti, è anche donna apertamente di sinistra. Tanto da aver colorato di gauche un Eliseo di destra, favorendo chiaramente le scelte di apertura del marito nella scelta dei ministri al governo. Con il governo italiano, si ricorda, in particolare, la sua presa di posizione netta sui reduci degli anni di piombo rifugiati in Francia, in testa l’ex brigatista e sua amica Marina Petrella.

Tra i nodi cruciali gli aiuti ai Paesi più poveri

| CERIMONIALE | Dopo l’addio di Veronica Lario tocca a Clio Napolitano offrire il tè alle consorti ARRIVERANNO, tra stasera e domani mattina, al fianco dei loro consorti, i Grandi della Terra impegnati nel G8. Ma il loro programma sarà 'separatò: incontro con il papa, un te con la signora Clio, moglie del capo dello Stato, una visita della città eterna, forse un pò di shopping nella prima giornata. Ma anche un sopralluogo nel cuore dell’Abruzzo, per toccare con mano le ferite del terremoto del 6 aprile scorso. Oggi sarà una giornata tutta romana. In mattinata le “signore del G8” saranno ricevute dal Papa in una saletta adiacente l’aula Nervi, intorno a mezzogiorno quando il pontefice avrà concluso l’udienza generale del mercoledì. Con loro anche la moglie del presidente della commissione Ue, Barroso. E, ancora, la consorte del presidente del Messico, Felipe Calderon, quella del presidente del Sudafrica Jacob Zuma, e la Signo-

ra Singh, moglie del primo ministro indiano Manmohan, nonchè la consorte del primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt. In programma c'è poi il Campidoglio, appuntamento che sarà seguito (intorno alle 14.30) da una visita ai Musei capitolini. Concluderà la giornata la visita al Quirinale dove le First Lady si intratterranno con la moglie del Presidente della Repubblica, Clio Napolitano e dove non è previsto, invece, che vadano i ministri Gelmini e Carfagna. Domani, le first lady si recheranno all’Aquila, e in serata torneranno nella capitale dove, venerdì mattina, saranno ospiti del World Food Program, un appuntamento sul ruolo delle donne nella lotta contro la povertà e la fame nel mondo. Ad accogliere la delegazione roa ci saranno le ministre Mariastella Gelmini (Istruzione) e Mara Carfagna (Pari opportunità).

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ROMA – «Una grande, colossale cantonata di un piccolo giornale». Il premier Silvio Berlusconi liquida così il duro attacco del Guardian che, mentre all’Aquila si stanno ultimando i preparativi per il Summit, accusa la presidenza italiana di avere «un’agenda inesistente» e definisce un caos l’organizzazione del Summit al punto che prospetta addirittura la possibilità che l’Italia possa essere espulsa dal club dei Grandi e sostituita dalla Spagna. «Tutto vero», replica seccamente in serata il Guardian – quotidiano vicino al partito laburista – alle critiche prima del ministro degli Esteri, Franco Frattini, e quindi a quelle analoghe del presidente del Consiglio. Per il Guardian la situazione è seria, tanto che gli Usa hanno dovuto prendere in mano la situazione organizzando una videoconferenza tra gli sherpa. Accuse respinte dal premier – la videoconferenza c'è stata, ma in vista del G20 – e da tutta la maggioranza che fa quadrato attorno a Berlusconi. E lo stesso Pd, di fronte ad un vertice che rappresenta comunque «una vetrina» per l’Italia, sceglie di accogliere l’invito del capo dello stato ad abbassare i toni e tace. Lasciando cosi campo libero all’Italia dei valori che con Di Pietro affonda: «il presidente del Consiglio, tutto preso dai suoi intrallazzi amorosi si è dimenticato di stilare l’agenda del G8 e per questo ora gli argomenti saranno dettati da altri Paesi e non dall’Italia, Paese ospitante. Il governo ha fallito l’obiettivo di rilanciare la credibilità del nostro esecutivo che invece vorremmo avesse la massima attenzione verso quella parte del mondo che non ha di che vivere e che ha bisogno di una economia più distribuita a livello mondiale e non di escort più distribuite». ». Il primo esponente del Governo a commentare l’attacco del Guardian è stato proprio il Ministro degli esteri Franco Frattini, titolare del dicastero che si è occupato dell’organizzazione del vertice assieme a Palazzo Chigi: «L'Italia fuori dal tavolo dei grandi? «Spero piuttosto che esca il Guardian dai grandi giornali del mondo», ha detto il capo della diplomazia italiana, da Bucarest, bollando come «sciocchezze» i retroscena riportati dal quotidiano britannico, frutto, secondo la Farnesina di un «evidente fraintendimento», visto la videoconferenza guidata dagli Usa è stata organizzata per l’organizzazione del G20 di Pittsburgh. Vertice, è stato sottolineato, che si terrà in Usa nonostante siano gli inglesi ad avere la presidenza del G20. «Fuoco amico - ha ironizzato Frattini su Twitter – sparato contro loro stessi». Anche il ministro della Difesa Ignazio La Russia ha liquidato la vicenda con una battuta: «l'Italia fuori dal G8? Semmai esca il Guardian dalle edicole», aggiungendo di non leggere i giornali

stranieri «spesso ispirati da giornalisti italiani». D’accordo il leader della Lega Umberto Bossi, convinto che siano i giornali italiani a «tirare la volata» a quelli stranieri. «Sperano che Berlusconi cada – ha detto – ma non cade». Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha invitato piuttosto a soffermarsi sul «rilevante e molto apprezzato» contributo dato dall’Italia al G8 sulle politiche economiche, mentre Margherita Boniver (Pdl) ha assicurato che «tra i corrispondenti stranieri è in corso una gara per gettare discredito sull'Italia». Ma il Guardian non è l’unico giornale straniero ad occuparsi di G8. Perplessità sul summit dell’Aquila arrivano anche dal New York Times, convinto che sarà «una commedia, una tragedia o una impresa seria» in base a tre fattori: «la soap a sfondo sessuale da cui il premier si deve difendere, il terremoto e i no global».

Le mazze sequestrate ai francesi all’Aquila, a destra agenti bloccano una manifestante durante gli scontri a Roma

di Roma, di quelle che si scaricano da internet, con una dettagliata liROMA – Dieci arresti, una inchie- sta di luoghi simbolo della lotta sta della procura di Roma sui di- dei no-global come sedi di banche, sordini avvenuti in mattinata ed agenzie immobiliari e interinali. Ma i manifestanti non ci stanno una scia di tensione che si è trascinata fino alla manifestazione No e dopo aver contestato «lo stato di G8 in una blindatissima piazza polizia» nel quale erano costretti a Barberini. Si è conclusa così la manifestare hanno parlato di ragiornata romana che precede strellamenti. «Stamattina siamo l’inizio dei lavori del G8 in pro- partiti da Testaccio in corteo verso gramma da oggi a L’Aquila. Una Piramide, ma alcuni manifestanti giornata cominciata con le azioni sono stati fermati dalla polizia in di disturbo portate avanti dalla borghese e abbiamo subito da loro Rete No G8, nella capitale, per rastrellamenti nel quartiere Tequasi tutta la mattina. E la procu- staccio», hanno poi denunciato alra di Roma ora procede per i reati cuni studenti dell’ateneo di Roma di danneggiamento, violenza e re- 3. Poi, in serata, al termine del corsistenza a pubblico ufficiale. Il fa- teo che da piazza Barberini è arriscicolo è stato aperto sulla base di vato a piazza della Repubblica mouna prima informativa della Di- menti di tensione tra manifestangos, ma a piazzale Clodio è attesa ti e giornalisti. Dal corteo sono vouna più ampia comunicazione late bottiglie contro i giornalisti e sulle singole responsabilità attri- i fotografi. Qualche manifestante buite alle persone coinvolte nei di- ha tentato di sottrarre le macchisordini, circa 36, tra loro anche ne fotografiche e le telecamere a fotografi e operatori che hanno stranieri. I blitz no global sono iniziati po- reagito. Alla fine il corteo, senza co prima delle dieci con il blocco incidenti, è giunto nei pressi della dello svincolo della Roma-L'Aqui- questura dove una delegazione dei manifestanti la a San Lorenzo e è stata ricevuta poi copertoni indal questore, cendiati in una Giuseppe Carustrada e bottiglie so. contro le forze Nel capoluogo dell’ordine a Piazabruzzese è stata zale Ostiense. Ma altissima la vigianche tensione lanza degli appaalla Sapienza per rati di sicurezza. un corteo non au«Tutto quello che torizzato fuori era da fare è stato dall’università fatto», spiega Macon l'assalto ad roni, nella riuuna camionetta nione del Comitadella Gdf. Alla fito nazionale per ne i manifestanti l’ordine e la sicusi sono divisi in rezza durante la piccoli gruppi ed quale il capo della dopo un fuggi fuggi tra le vie di Una manifestante viene portata via polizia, Antonio Manganelli, «ci Testaccio, Lungotevere e piazzale Ostiense sono ha aggiornato sulle misure di sistati fermati in 36. Poi i dieci arre- curezza adottate. Abbiamo messo sti. I no global arrestati dovranno a punto un modello efficiente del rispondere degli incendi a pneu- quale anche rappresentanti dei matici e cassonetti, del possesso di paesi esteri ci hanno chiesto inforoggetti atti a offendere, oltre che mazioni ed io ne sono orgogliodel reato di blocco stradale. Nel so». I servizi di controllo del territocorso degli arresti la polizia ha sequestrato casse con bottiglie di ve- rio si sono svolti a tappeto e protro vuote, numerosi sanpietrini, prio in uno di questi sono incapun estintore, un respingente in pati cinque cittadini francesi che plexiglas, un palo di ferro ed un viaggiavano a bordo di un furgocoltello a serramanico. Recupera- ne Renault dove i carabinieri hanti anche due striscioni, entrambi no trovato cinque mazze di ferro, viola, con una V nera disegnata una mazza da baseball, due aste di sopra e molti fumogeni, una fion- metallo ed altri oggetti «atti ad ofda e delle biglie. Ma quello che più fendere». I carabinieri del Reparha attirato l’attenzione della poli- to operativo dell’Aquila, comanzia è una sorta di vademecum anti dati dal tenente colonnello Giorepressione. Un ciclostilato di vanni Di Niso, li hanno fermati quattro pagine dove vengono ri- nei pressi della Coop di Pettino. Il portati i consigli utili per i manife- sospetto è che stessero preparanstanti che parteciperanno alle ma- do una qualche azione contro il nifestazioni in concomitanza del vertice, ma in mancanza di altri supervertice de L’Aquila. E anche elementi, sono stati solo denununa “crisis map”, con i luoghi sim- ciati a piede libero ed invitati a labolo della lotta No G8. Una mappa sciare il territorio dell’Aquila.


8 Primo piano

Mercoledì 8 luglio 2009

In vista degli incontri di partito, il 9 a Potenza e il 13 a Matera, nulla è scontato

Politica lucana

Bufera continua nel Pdl

«Il Pdl non ha capito che la nostra idea era seria e ora reagiscono con rancore». E il presidente anticipa i “comuni” delle carceri

In alcuni paesi si raccolgono firme per l’azzeramento dei vertici

POTENZA - Palmiro Sacco è il nuovo presidente della Provincia di Potenza. E’ il primo politico dell’Udc che raggiunge una postazione di così prestigio in Basilicata. Una soddisfazione per il partito di Casini e Cesa, ma un “boccone” amaro da digerire per gli ex alleati del centrodestra che invece rimangono al margine. Si aspettava le critiche così forti a cui è stato sottoposto al suo esordio? «Purtroppo era prevedibile e presumibile perchè ora anche in Basilicata, dopo tanto tempo, il Pdl ha in qualche modo compreso il ruolo dell’Udc. Noi l’anno scorso alle elezioni politiche già andammo in alternativa al centrodestra ma la classe dirigente locale del Pdl non aveva capito l’importanza e soprattutto le ritorsioni di questo strappo. Ora invece arrivando a una vicenda politica direttamente amministrativa e e avendo noi deciso di iniziare un dialogo istituzionale e programmatico con il centrosinistra di Basilicata gli esponenti del centrodestra hanno in qualche modo capito cosa l’Udc sta facendo». Da qui gli attacchi? «Chiaramente essendo io il primo dell’Udc, come figura istituzionale, a concretizzare questo passo politico importante sono stato anche il primo a essere attaccato. Credo soltanto di essere stato un pioniere. Purtroppo il centrodestra ha reagito polemicamente. Poco male in ogni caso perchè ritengo che questo attacco seppur scomposto, inutile e ingeneroso per

Il presidente del consiglio provinciale di Potenza, Palmiro Sacco dell’Udc. (Foto A. Mattiacci)

certi aspetti, sia importante perchè sarà per me un reale sprone a garantire una reale spinta istituzionale al rinnovamento e che vuole investire su un modo nuovo e disincantato di vedere il potere in questa regione. Ma cosa risponde ad Aurelio Pace che è stato addirittura virulento in alcuni passaggi? «Personalmente ho sempre messo al primo posto le caratteristiche di natura squisitamente umana e l’etica. Se devo dire la verità non ho percepito la volontà da parte di Pace di attaccarmi dal punto di vista personale, ma anche se qualcuno avesse inteso attaccarmi su quel piano ritengo che la mia vita sia li a rispondere senza che io sprechi alcuna parola. Ritengo che le persone debbanno impegnarsi a cercare di fare le cose sempre in buona fede». Se però il buon giorno si vede dal mattino sarà una consiliatura rancorosa e polemica...

«Ovviamente siamo all’inizio e come tutti i primi giorni di scuola gli alunni sono più vivaci rispetto poi al naturale proseguio. Mi rendo conto che i mesi e le settimane prossime serviranno anche per far prevalere, non tanto le aspirazioni personali e la voglia di protagonismo di qualcuno ma, soprattutto la politica». La sensazione che questa consiliatura sarà più aspra è evidente. E’ preoccupato di dover gestire delle assemblee infuocate? «Questa volta c’è una squadra di centrodestra più forte rispetto a quella passata, ma rispetto alla volta scorsa io vedo, se mi è consentito dirlo, una squadra più disomogenea sul piano politico. Molti che compongono l’opposizione non sono storicamente esponenti del centrodestra; mi auguro che si abituino a fare una politica di centrodestra. Io come presidente del consiglio cercherò di garantire anche la

qualità e il modo di fare politica. Non è detto, infatti, che chi la pensa in maniera diversa stia sbagliando, l’importante è far esprimere tutti». Il Pdl di Basilicata tenta l’allargamento al centro ma si è dimenticato dell’Udc. Un’errore strategico o è stato gestito male il rapporto tra gli uomini? «L’Udc da tempo ha deciso di correre elettoralmente in alternativa al centrodestra. Non ci siamo attardati a cercare un’intesa elettorale nè con il centrodestra e nè con il centrosinistra. Ovviamente capivamo che questa volontà non era statica nel tempo. Il primo vero nemico della politica è proprio il tempo. Chi non capisce le condizioni politiche sempre rimanendo però fedele alle proprie idee è destinato a pagare un prezzo. Ma in ogni caso bisogna sapere leggere le condizioni e farle digerire al proprio elettorato». Torniamo alla sua nomina da presidente del consiglio provinciale di Potenza che lo rende il primo politico dell’Udc lucana alla guida di un istituzione. Sente più la responsabilità di questo o l’orgoglio? «Nessuna responsabilità e nessuna soddisfazione particolare. Questa decisione è stata assunta con l’assoluta sintonia dell’intero gruppo dirigente regionale dell’Udc. Non abbiamo trovato all’interno del partito nessuna remora. Ovviamente questa è stata una fase secondaria; la fase principale invece, è stato un esperimento voluto dalle persone di Casini e Cesa a livello nazionale che

hanno aperto un tavolo di discussione con il centrosinistra. Mi sento pronto a questa esperienza». Come approccia questa esperienza amministrativa considerando che la Provincia non è un ente semplice che vive non pochi problemi? «Io immediatamente dopo essere stato eletto non ho perso tempo e mi sono calato immediatamente nel ruolo cercando di capire cosa è realmente questo ente. Ovviamente la Provincia non vive un momento particolarmente felice. Siamo in un periodo di vacche magre e non grasse. Devo in qualche modo, per questo, riconoscere al presidente Lacorazza la volontà di rinnovare prima gli uomini e poi anche le idee che contraddistinguono questi uomini. Vedo che c’è una volontà a rendere questo palazzo meno chiuso che in passato. Il mio impegno come garante del consiglio e del territorio sarà quello di cercare di aprire definitivamente l’ente alla gente e ai diversi territori. Partiro subito con una serie di incontri con i vertici istituzionali religiosi ma subito dopo incontrerò il mondo dell’associazionismo e del volontariato. La mia attenzione sarà assoluta nei confronti di quei frammenti della società lucana che molto spesso vivono ai margini della nostra cultura sociale e politica». Anche se da pochi giorni è alla guida del consiglio provinciale, quali sono i problemi più evidenti che ha notato? «Credo che ci vorrà un impegno massiccio a rendere l’ente un pò più spartano per non affrontare

spese inutili e per ridurre gli sperperi». Lei è di Tramutola, un piccolo centro della variegata provincia dei 100 comuni... «In realtà sono 100 comuni più 2». In che senso? «Credo che le due realtà del mondo penitenziario del Potentino debbano essere considerate alla stregua di un vero e proprio territorio a parte. Io anche grazie a una persona come Giuseppe Palo ho compreso che si tratta di una realtà difficile che ha bisogno di uno sforzo anche da parte dell’ente Provincia». In ogni caso lei è originario di un piccolo Paese e ora sarà il presidente dell’intero consiglio. Avrà una valenza particolare questo fenomeno? «E un fattore che può esaltare il ruolo stesso della Provincia. Sto notando infatti che l’ente è molto ben rappresentato da persone che arrivano da realtà periferiche. Io mi ritengo uno di questi, perchè ho sempre vissuto in piccolo Paese, qual’è Tramutola e di fatto mi sento un uomo di periferia. Lacorazza come sarà come presidente della Provincia? «E’ un ragazzo intelligente. Si è subito messo al lavoro in prima persona. Ovviamente i presupposti per una buona amministrazione ci sono tutti ma bisogna vedere lo sviluppo nel tempo per esprimere un giudizio più preciso, ma sono convinto che oltre a essere il presidente più giovane d’Italia possa diventare anche uno dei migliori». s.santoro@luedi.it

Monito della Rosa bianca del consigliere regionale Flovilla al Partito democratico

«Con il pericolo scampato ora emerge supponenza» Bordate sul Pd da parte della Rosa bianca di Basilicata di Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi. In una nota ufficiale del coordinamento regionale della Rb infatti si legge: «Emerge, in queste settimane un dato sorprendente. Il Partito democratico vive la sindrome del “pericolo scampato” e riprende il cammino come se nulla fosse accaduto. Anzi. Aumenta il tasso di autosufficienza, condito con un pizzico di supponenza. Eppure le elezioni hanno sancito che non esistono partiti così

grandi da contenere il perimetro di una maggioranza. Anzi, proprio il Pd non va oltre il quaranta per cento di peso all'interno della coalizione. Far finta che gli altri, soprattutto i più piccoli, non esistono non è un buon segno». Insomma è polemica post elettorale con la Rb che denuncia la “ supponenza”democratica. Eppure prosegue la nota del movimento poliico di Antonio Flovilla, «non si può sottacere che la vittoria, il fatidico 50 per cento si è superato con il concor-

so di ogni singolo voto, di tutti i partiti, delle liste e dei movimenti che hanno partecipato alla battaglia elettorale. Al punto in cui ci troviamo, noi della Rosa Bianca, non possiamo non dirci profondamente dispiaciuti. Abbiamo collaborato lealmente, con determinazione, e con una strategia chiara, alla costruzione sia dell'alleanza per come si è determinata che dello spostamento verso centro del suo baricentro. Ci aspettavamo in questa fase una maggiore attenzione, un rispetto

che era scritto nel patto elettorale. Siamo abituati a percorsi ardui e non ci spaventiamo del futuro, ma rivendichiamo, proprio come hanno fatto i Verdi di Basilicata in queste ore, una pari dignità che stenta ad emergere». «Se non dovessero venire i segnali di attenzione politica che ci attendiamo - è il monito - valuteremo, con calma, nelle prossime settimane, il profilo e il ruolo che la Rosa lucana dovrà tenere per difendere la ragio- Antonio Flovilla ne stessa della sua esistenza».

Morero (Pdl) denuncia: «Solo vecchia spartizione» Il neo eletto consigliere provinciale del Pdl Giuseppe Morero non fa sconti alla “prima” di Lacorazza: «Dopo le rituali operazione di proclamazione degli eletti abbiamo avuto la prova che la giunta Lacorazza ha iniziato il suo percorso nel peggiore dei modi, consci delle difficoltà e litigi interni si è presentata in consiglio monca mancando di un assessore perché la quota socialista ancora non aveva sciolto i dubbi su chi doveva ricoprire la poltrona. Gli altri alleati si sono accomodati nella spartizione delle poltrone compreso l'Idv che vota persino il presidente Sacco frutto di un’alleanza politica al Comune di Potenza al ballottaggio e fatto pagare come retaggio all'assise provinciale». «Non abbiamo avuto prosegue il capogruppo del Pdl in consiglio provinciale Morero - il piacere seppur incessantemente richiesto che l'alleanza con l'Udc fosse dichiarata un accordo politico. Invece è stato camuffato come un allargamento del centrosinistra verso il centro salvo poi l'errore freudiano del presidente neo - eletto Sacco di votare il vicepresidente del consiglio depositando la propria scheda nell'urna della maggioranza». E Morero conclude: «Siamo alle solite: vecchio metodo della spartizione di poltrone camuffato e osannato anche da qualche editorialista locale come cambiamento di passo. Ci auguriamo e saremo felici di constatarlo che la giunta Lacorazza abbandonasse certe logiche e avviasse un vero processo di cambiamento al servizio dei giovani e di tutta la comunità provinciale mettendo da subito sul tappeto le vere priorità che attanagliano la nostra Provincia».

POTENZA - Saranno due incontri di partito dall'esito non scontato. Il Popolo della libertà e il centrodestra sono usciti con le ossa rotte dall'ultima tornata amministrativa. Almeno per quanto riguarda i rapporti interni. Il tre a zero subito al Comune di Potenza e alle due Province brucia e poco conta che in alcuni comuni “minori” ci siano stati risultati soddisfacenti. L'obiettivo era quello di scardinare la corazzata del centrosinistra lucano strappando al Pd almeno una delle tre amministrazioni importanti per cui si votava il 6 e 7 giugno scorso per fare coppia con l'amministrazione comunale di Matera retta dal Nicola Buccico (ex senatore di An). In modo da partire per la sfida alle regionali della prossima primavera con due avamposti amministrativi. Alla resa dei conti, però, l'ottimismo preelettorale dei big del Pdl lucano (o almeno di molti di loro) si è scontrato invece, con la conta delle schede. Il famoso “vento”che doveva soffiare a favore anche del centrodestra di Basilicata non si è percepito. Anzi per il Pdl lucano è stata bonaccia. Per questo c'è chi chiede la “testa” di chi ha deciso le candidature e le strategie. E al di là del “silenzio” del coordinatore regionale e senatore Guido Viceconte, la base del partito è in subbuglio. Basta ragionare ad alta voce in qualsiasi

istituzione e il disagio (e in qualche caso anche altro) emerge allo scoperto. E se Viceconte aspetta le riunioni prima di parlare. l'altro coordinatore regionale (vicario) Egidio Digilio invece ha parlato. Eccome. Prima ha denunciato, a urne ancora aperte, che una sconfitta anche al ballottaggio sarebbe stata

gravissima. Aggiungendo che in tal caso sarebbe stato pronto a consegnare le dimissioni dalla carica di coordinatore vicario. Ovviamente, anche se l’ha mai detto ufficialmente Digilio non si considera il solo responsabile. Anzi. Per questo dopo il suo annuncio - a cui sono seguite due settimane di polemiche accese

sui giornali da parte di numerosi esponenti del Pdl lucano Digilio una volta che Viceconte ha comunicato le date delle riunioni del partito per l'analisi del voto (a Matera e Potenza) ha comunicato che lui alle riunioni ci sarà per parlare ma varcherà le soglie delle sedi di partito non più da coordinatore: ha presentato le pro-

Digilio: «Il problema non sono le alleanze ma i politici» «Per quella generazione politica a cui appartengo che, in tempi non sospetti, ha sostenuto con convinzione e “controcorrente” per quella particolare fase storica del Paese, la strategia di Pinuccio Tatarella, sintetizzabile con lo slogan “Oltre il Polo”, quando ancora non c'era nemmeno lontanamente l'idea progettuale del Pdl, il perimetro delle alleanze nel centrodestra è da sempre ben chiaro e riguarda specie le relazioni, da rafforzare, con le forze politiche autonome del centro moderato e cattolico». E’quanto dichiara in una nota il senatore Egidio Digilio del Popolo della libertà che poi aggiunge: «Non è in discussione il quadro delle alleanze costruite in occasione delle elezioni provinciali e comunali quanto piuttosto come esse diventano reale occasione per la crescita dei consensi al centrodestra. L'intuizione di Tatarella, che ha spianato la strada ai dirigenti di ex Forza Italia che, insieme a tanti partiti e movimenti di centro, anche in occasione del re-

cente anniversario della morte di Tatarella non hanno avuto difficoltà ad ammetterlo, non era certo rivolta ad aprire le porte del centrodestra per perdere le elezioni ma per vincerle». «Di qui - prosegue Egidio Digilio - la mia sollecitazione riguarda la strategia da mettere a punto in termini di progetto che, secondo il responso elettorale, non ha ottenuto i consensi che tutti ci aspettavamo. Sicuramente un peso negativo ha avuto il tempo molto limitato per spiegare innanzitutto ai nostri gruppi dirigenti locali e quindi agli elettori la grande novità delle alleanze. La fretta tra l'altro non ci ha consentito di consumare ulteriori e necessari passaggi di condivisione all'interno dei gruppi dirigenti del Pdl». «Adesso - conclude Digilio - ci sono invece tutte le condizioni per rilanciare il quadro delle alleanze e farle diventare quell'autentico valore aggiunto che è mancato il 6 e 7 giugno scorsi».

prie dimissioni. E' indiscutibile però, che Digilio non è solo. Dall'alto dei vertici del Pdl, si tenta ancora di smorzare le polemiche, ma gran parte dei dirigenti intermedi è in subbuglio. Lo sono i tesserati: in diverse sezioni del Vulture, della Val d'Agri e della Provincia di Matera si stanno raccogliendo firme. La petizione della base del partito chiede in buona sostanza la resa dei conti vera (azzeramento dei vertici?) e non una superficiale elaborazione dei conti per archiviare velocemente la sconfitta. I dissapori sono veri. Si è dimesso anche Vincenzo Nicola membro del comitato cittadino del Pdl di Melfi che aveva la tessera di Forza Italia. Nella città federiciana il disagio è percepibile anche ad altri livelli di partito. In Regione i consiglieri regionali Sergio Lapenna, Franco Mattia e Nicola Pagliuca hanno assunto una posizione di silenzio. Ma non è lo stesso di Viceconte. Il loro è più per evitare “i mugugni”. Indiscrezioni parlano anche del sindaco di Pisticci, Michele Leone (ex forzista) in piena polemica. Non solo anche Fausto De Mare per il Potentino starebbe agitando polemiche. E c'è pure chi critica i nuovi eletti al comune di Potenza: «Si comportano in maniera quasi indipendente: dov'è la linea del partito?». sal.san.

LA LETTERA «Vorrei tornare sulla discussione e presunte dimissioni, avanzate dal senatore Egidio Digilio, a cui hanno fatto seguito, a margine, alcune provocatorie dichiarazioni di vari esponenti del centrodestra che, obtorto collo, hanno partecipato alla disfatta del centrodestra in Basilicata. Forse non è stata una catastrofe. Ma solo una Caporetto. Parafrasando lo storico inglese, George Macaulay Trevelyan, che dedicò a Caporetto ed alle sue cause uno scritto in grado di fotografare alla perfezione la situazione e che, riletto oggi, contiene alcune suggestioni ancora valide per il presente, “non il fatto che la ritirata avvenne richiede per me una spiegazione” – scriveva ad un certo punto Trevelyan con la sua prosa ottocentesca – “quanto il fatto che non avvenne prima, e che l’esercito e il popolo d’Italia si ripresero e ricostruirono il proprio “morale” imponendo a se stessi una disciplina nuova e migliore”. Prima ancora dai suoi generali, la guerra fu vinta dal povero

Dopo la Caporetto del centrodestra servono solo le dimissioni “fante Giuseppe” e dai suoi familiari sul fronte interno. Tornando al dilemma iniziale, la questione sembrerebbe consistere in questi termini: la truppa ci sarebbe. Forse mancano i generali. Quei generali che sono stati presi tra gli scarti del centrosinistra, con il risultato prevedibile. Come disse qualcuno, “dopo Caporetto arriva Vittorio Veneto”. In sostanza, dopo la batosta, di cinque anni addietro, alla Provincia di Potenza con la scelta di Nicola Manfredelli (esponente di sinistra), il centrodestra lucano poteva solo ripetersi. Senatore Digilio, diamoci da fare che la storia insegna. E anche dall’ennesima disfatta potrebbero arrivare proposte nuove, capaci di coinvolgere il vecchio elettorato assente e di con-

vincere il vasto ma ondivago elettorato moderato. Ad esempio, una ferma campagna contro le morti bianche e la sicurezza del lavoro per chi non c’è l’ha . Ad esempio, una campagna dura e decisa contro le varie collusioni politiche che le difendono. I temi per un cambiamento della politica e delle politiche del centro-destra lucano insomma non mancano. Le prime avvisaglie, per la verità, non fanno ben sperare, visto le scaramucce sui giornali tutte a destra, sia dalle prime donne che dai comprimari. Mentre dall’altro lato, chi ha vinto, lavora. Il Popolo delle libertà che si riunirà nei prossimi giorni, se vuole una svolta, prenda esempio da chi ha già iniziato a lavorare. Deve coinvolgere tutti, anche i partiti minori della coalizione,

compreso l'Mpa. Siano consultate quelle componenti sociali che si riconoscono, o vorrebbero riconoscersi, in una moderna forza di destra, in un soggetto che non sia né la riproposizione del passato né lo scimmiottamento di slogan o di modelli esterni, e sia capace di fornire soluzioni concrete a problemi concreti. E se questa è l'aspirazione di gran parte dell'elettorato lucano, è confermata dalla scarsa partecipazione anche emotiva con cui sono state vissute le recenti elezioni amministrative, perché “soffocata” da una dirigenza nazionale e locale che, nella sua maggioranza (le generalizzazioni sono sempre ingiuste), non ha mostrato – forse perché non la possiede – l’autorevolezza e la reale volontà a fronteggiare le difficoltà della nostra comunità. A far sì – perdonatemi la schiettezza – che “le cose cambino”, cambiamo gli uomini e chi ha una carica, basta e avanza». Vincenzo Claps Responsabile Mpa Avigliano

Il consigliere comunale Fiore ringrazia i potentini per la fiducia a Santarsiero

«E ora Franceschini e il rinnovamento vero» POTENZA - Il neo eletto consigliere comunale di Potenza del Partito democratico Rocco Fiore, ringrazia per il voto e lancia la mozione Franceschini per il congresso nazionale del partito che si svolgerà il prossimo ottobre. Sarà a Roma il 18 luglio prossimo insieme ad altri giovani ex diellini ma anche ex diessini per dimostrare fiducia a Dario Franceschini. In ogni caso Fiore, nella nota prima pensa ai ringraziamenti per la scelta elettorale degli elettori di Potenza che ha «consentito al centrosinistra ed a Vito Santarsiero di continuare nell'importante e preziosa azione amministrativa sulla città di Potenza». Poi l’analisi: «È stata una campagna elettorale particolarmente impegnativa e faticosa da un

lato per i toni utilizzati e gli argomenti sviluppati, non sempre esempi di buona politica, dall'altro per l'eccessivo numero di candidati in corsa per la composizione del nuovo consiglio comunale. Anche in considerazione di ciò si fa ancor più forte l'esigenza di rilanciare con maggiore incisività l'attività politica ed amministrativa sulla città di Potenza, che il riconfermato sindaco Santarsiero bene ha svolto in questi anni, investendo anche su un progetto generazionale in grado di formare, in prospettiva, una nuova classe dirigente di cui, oggi più che mai si avverte l'esigenza». Da qui il passaggio congressuale: «Ed è con questo stimolo e con grande entusiasmo che ci ap-

prestiamo a vivere una straordinaria stagione arricchita da quella congressuale in atto nel Pd e che certamente riuscirà a dare nuovo e necessario slancio al progetto del Partito democratico non solo a livello nazionale, ma anche nelle realtà territoriali della nostra regione». «Assieme ad altri amici giovani amministratori locali di tutti Italia in gran parte di estrazione popolare (del cui movimento giovanile fui consigliere nazionale e segretario provinciale) ma con diversi contributi di ex Ds - annuncia Rocco Fiore - ci ritroveremo a Roma il 18 luglio prossimo per far sentire la nostra voce a sostegno di Franceschini da cui ci attendiamo un segnale forte di serio rinnovamento che non sia affidato al “nuovismo”».

Rocco Fiore

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Palmiro vuota il Sacco: «Attacco d’ira» di SALVATORE SANTORO

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Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

Ambiente e salute

Un verbale top secret del Ministero denuncia gravi inadempienze e ritardi

Veleni a Tito: la bonifica dorme Trielina nell’acqua, nel documento si scrive «Scarso interesse dei soggetti interessati» di MAURIZIO BOLOGNETTI* TITO - In gergo burocratico le chiamano “Conferenze dei servizi decisorie”, in realtà non è dato sapere né cosa decidono, né se le decisioni e gli impegni verranno rispettati. Facciamo un esempio: sulla questione del “Sito di bonifica di interesse nazionale di Tito” si sono susseguite, a partire dal 2002, numerose conferenze dei servizi istruttorie e decisorie. Eppure, a leggere quanto scritto in verbali (top secret), che danno conto della “Conferenza istruttoria” del novembre 2008 e della “Conferenza decisoria”del dicembre 2008, si ricava la sensazione che poco sia stato fatto per risanare l'area di Tito dall'inquinamento e che tanto ci sia da fare. Roma, 22 dicembre 2008, ore 11.00, negli uffici del Ministero dell'Ambiente si tiene una “Conferenza dei servizi decisoria”, convocata per discutere dello “Stato di attuazione delle attività di caratterizzazione e di messa in sicurezza di emergenza sul sito di interesse nazionale di Tito.” Nelle stanze del Ministero, i convenuti, e tra questi il dott. Francesco Ricciardi in rappresentanza della Regione Basilicata, discutono dei veleni presenti nell'area industriale di Tito. L'associazione Radicali Lucani ha potuto prendere visione del verbale redatto al termine della “Conferenza dei servizi decisoria” del 22 dicembre 2008. Quello che abbiamo letto non ci è piaciuto. Dalla lettura del verbale emergono gravi inadempienze e ritardi nell'opera di bonifica, e dati assai preoccupanti che fanno temere che l'inquinamento della falda abbia prodotto danni che vanno ben oltre i perimetri stabiliti dalla burocrazia. Ma facciamo un passo indietro. Si inizia a parlare della necessità di bonificare l'area industriale di Tito nel febbraio del 2001; pochi mesi dopo, il D.M. 468/2001 istituisce “Il sito di bonifica di interesse nazionale di Tito”; ancora pochi mesi, e nel luglio del 2002, sempre con Decreto ministeriale, si stabilisce il perimetro del sito e parte la fase di caratterizzazione, cioè la fase in cui vengono accertate le effettive condizioni di inquinamento. Da quel lontano 2002 è tutto un susseguirsi di “Conferenze dei servizi”, fino al 22 dicembre 2008, giorno in cui presso gli uffici del Ministero dell'ambiente si tiene l'ennesima “Conferenza dei servizi decisoria”. Fatta questa indispensabile premessa, torniamo al verbale che da conto delle decisioni prese nella conferenza del 22 dicembre e che reca in calce le firme dei rappresen-

IL DOSSIER La ex Liquichimica di Tito Scalo

La relazione della Ola racconta 20 anni di inquinamento

L’ultima Finanziaria sposta i fondi per il risanamento L'ULTIMA Finanziaria ha destinato i milioni di euro dei Fas (fondi aree sottoutilizzate) 2007-2013 ad altro. I fondi per il Programma straordinario ufficiale nazionale per il recupero ecomico produttivo dei siti industriali inquinati mancano. Questo significa che la bonifica dell'area industriale di Tito, come quella della Valbasento, non ci sarà. Il presidente De Filippo aveva ipotizzato, in più di qualche occasione, la bonifica con fondi locali. Ma la questione della bonifica del sito industriale di Tito rimane lettera morta. Ad accendere i riflettori sui “veleni ventennali” della zona ci aveva pensato un dossier della Ola, pubblicato lo scorso 24 marzo, realizzato da Pietro Dommarco.

Sito di interesse nazionale deposito di materiale tossico

Dalla Liquichima a Daramic l’ombra del business dei rifiuti L’EMERGENZA “Tito Scalo” scoppia nel 2001, quando il sito viene dichiarato “d'interesse nazionale da bonificare”. Si tratta di un'area con un'estensione pari a 59.000 metri, all'interno del Consorzio Asi, conosciuta come zona dell'ex Liquichimica. I successi sopralluoghi portano al ritrovamento di una discarica abusiva dalle ingenti dimensioni, caratterizzata da “residui accumulati nel ventennio 1981-2001, ossia da dopo la chiusura della Liquichimica, dai cui resti sarebbero provenuti buona parte di quei materiali”. Ma venivano anche scoperti “rifiuti di diversa origine in quantità pari a circa 210.000 metri cubi”. Ancora, di una vasca per lo stoccaggio contenente “rifiuto tossico nocivo e realizzata in totale violazione di quanto previsto dalla legge e senza alcuna autorizzazione”. Il sospetto è che si tratti di rifiuti provenenti non dall'attività della ex Liquichimica ma da ben latri luoghi. Insomma, di un presunto stoccaggio il-

legale dei rifiuti. Ma non finisce qui: nel 2006 la Darami srl, azienda che fino all'anno scorso produceva a Tito Scalo separatori per batteria, si autodenunciava per aver provocato “un pesante atto di contaminazione della falda acquifera e del terreno da tricoloroetilene, tricloroetano, dicloroetilene, bromodiclorometano, cloroformio, bromoformio, cloruro di vinile monomero, esaclorobutadene, tetracloroetilene, sommatoria organoclorurati e idrocarburi totali”. Sostanze, considerate tossiche, cancerogene e persistenti, che sono state ritrovate in percentuali un milione di volte superiori ai limiti consentiti. La fuoriuscita di quella che è conosciuta a tutti come trielina ha contaminato la falda acquifera e i suoli. La multinazionale americana, a seguito dell'autodenuncia, ha avviato un processo di bonifica dell'area. Ma la falda acquifera e i terreni circostanti permangono altamente contaminati.

Il verbale del Ministero

tati del Ministero dell'Ambiente Mascazzini e Limblici e del dott. Ricciardi. La fotografia scattata dal Ministero, quella di un'emergenza che, come tutte le “emergenze” italiane, si trascina da troppo tempo, è preoccupante, volendo usare un eufemismo. Leggiamo di un contesto ambientale “ancora caratterizzato da una pesante contaminazione da tricloroetilene” in quantità tali che fanno temere “la presenza del prodotto libero in falda”. Il Ministero dell'ambiente afferma: “…A distanza di tre anni e mezzo le aziende e gli altri soggetti interessati hanno dimostrato limitato interesse e volontà nell'adoperarsi per conoscere e quindi, ove possibile, limitare la diffusione dell'inquinante che rappresenta un rilevante pericolo per la salute uma-

na.” Perfetto! Scarso interesse dei soggetti interessati?! E chi sono i soggetti interessati? Chi sono coloro che dovrebbero controllare, monitorare, vigilare? E perché di fronte a quanto di sconcertante leggiamo nel documento ministeriale non è stata aperta un'inchiesta dalla magistratura? Il Governo, il Ministero, la Regione, la Provincia, il Comune di Tito, L'Arpab, le Aziende, su questa vicenda hanno qualcosa da dichiarare? E soprattutto ci piacerebbe sapere in che percentuale vanno distribuite le responsabilità. Non è tranquillizzante leggere di monitoraggi incompleti, di dati discordanti, di rifiuti la cui destinazione risulta sconosciuta, di problematiche “non risolte”. Già, problematiche non ri-

solte e monitoraggi incompleti, così come si afferma nel verbale ministeriale nel quale leggiamo: “Vista la problematica non ancora risolta relativa alla determinazione dei valori di fondo sui parametri ferro e manganese nelle acque di falda nonché la contaminazione da tricloroetilene della stessa, vista la mancanza di informazioni derivanti da un incompleto monitoraggio ha richiesto alla Regione Basilicata che vengano ripristinate quanto prima le condizioni della medesima rete…” Ecco, ci piacerebbe sapere se nel frattempo la rete sia stata ripristinata. Così come ci piacerebbe sapere, come mai nel mese di maggio 2008 nel pozzo S13 è stata riscontrata un'altissima concentrazione di tricloroetilene “non emersa nel mese precedente”.

E visto che ci siamo vorremmo anche sapere se, come da richiesta ministeriale, sono state adottate misure di MISE(Messa in sicurezza d'emergenza) nell'area Ageco. La cosa non è di poco conto, visto che leggiamo di una contaminazione della falda con sostanze dal nome impronunciabile. A leggere dei veleni presenti a Tito e dintorni ci è venuto il mal di testa. Le domande si affastellano e i dubbi e i sospetti su quanto avviene a Tito e nel nostro territorio regionale crescono. Ci chiediamo se l'inquinamento sia solo frutto di quanto prodotto in loco da aziende come la Daramic o se per caso non ci siano anche fonti “esterne”. Quali sono le condizioni del torrente Tora e dove stanno finendo gli agenti inquinanti presenti nell'area di Ti-

to? C'è una pesante incidenza sulla salute di veleni “ufficiali” e veleni nascosti, magari gestiti dalle ecomafie? Per quanto riguarda gli inquinanti censiti e monitorati (almeno si spera), chiediamo alla Regione e all'Arpab di rendere note le informazioni di cui dispongono per le zone limitrofe all'area Daramic. A breve, sul sito dell'Associazione Radicali Lucani sarà pubblicato un dossier dedicato all'area industriale di Tito scalo, comprendente filmati e documenti. Pubblicheremo anche integralmente il verbale della “Conferenza dei servizi decisoria” del 22 dicembre 2008, ritenendo in tal modo di onorare l'einaudiano “conoscere per deliberare”. Sulla vicenda Tito, è doveroso citarlo, è intervenuta il 24 marzo 2009 la Ola(Organizzazione lucana ambientalista), con un interessante dossier firmato da Pietro Dommarco. Nel documento dell'Associazione Ambientalista Lucana si chiede a Metapontum Agrobios e all'Arpab la pubblicazione dei dati di cui dispongono, oltre che informazioni per comprendere cosa è stato fatto per incentivare un monitoraggio che, come abbiamo visto, risulta carente. Per quanto ne sappiamo, il verbale del 22 dicembre 2008 è stato trasmesso agli organi di vigilanza e controllo. Non sappiamo, però, se per organo di vigilanza e controllo si intenda anche la magistratura, ma sappiamo che nel documento che abbiamo ripetutamente citato c'è materiale che potrebbe costituire oggetto d'indagine. Osiamo sperare che, dopo 8 anni, l'ennesima “conferenza decisoria” produca finalmente dei risultati. Esprimiamo l'auspicio che tutti gli enti coinvolti ispirino la loro azione al senso di responsabilità, laddove è in gioco la salute dei cittadini e la tutela ambientale. *segretario regionale Radicali lucani

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Petrolio lucano

Montalbano, la conferenza dei capigruppo consiliari boccia indagini di Apennine energy

No alle ricerche nello Jonio Il sindaco: «Se si blocca Marinagri non possiamo non rifiutare anche le estrazioni» | ROYALTY |

MONTALBANO JONICO - Il comune di Montalbano si oppone alla caccia al petrolio lucano sotto le acque del mar Jonio, della “Apennine Energy s.r.l.”. E’ quanto è stato concordato al termine della conferenza dei capigruppo consiliari comunali per discutere delle iniziative da prendere per le indagini geognostiche che la società intende svolgere nel tratto lucano del mar Jonio compreso tra la foce del Basento e quella del Sinni. La conferenza, presieduta dal sindaco Leonardo Giordano e composta dai consiglieri Pontevolpe, Tauro, Maida e Di Sanzo, ha approvato una proposta di deliberazione da sottoporre al consiglio comunale nei prossimi giorni, nella quale si esprime parere contrario alle indagini al fine «di non vanificare le prospettive di sviluppo turistico della costa jonico materana e per meglio tutelare le valenze paesaggistiche ed ambientali di questo tratto di mare». La proposta di deliberazione dispone anche iniziative per coinvolgere i sindaci e le amministrazioni degli altri comuni interessati. La società, con sede legale in Roma, ha trasmesso ai comuni interessati e al comune di Montalbano Jonico, lo studio di Valutazione dell'Impatto Ambientale (Via). Da questo studio si evince che si effettueranno prima numerose indagini sismiche intese a verificare il grado di antisismicità del sottofondo del tratto di Mar Jonio interessato. Questi test verranno effettuati con la tecnica dell’“air gun” (cannoni d'aria) cioè con l’emissione in profondità di aria a forte compressione e provocando delle onde le cui reazioni, a contatto con gli strati del sottofondo marino, determineranno il grado di sismicità. Questa tecnica, rispetto all'uso degli esplosivi che si praticava qualche decennio fa, consente di ridurre il danno alla fauna, ma non di eliminarlo del tutto poiché si passa da percentuali di moria del 69,2 per cento a percentuali dell’ordine del 23,3 per cento. Il massimo della morìa si registra entro i 5 metri dalla sorgente che emette l'aria a pressione. L’uso del condizionale nella relazione tecnica e nella sintesi non tecnica dello studio comunque non lascia tranquilli. Si dice per esempio: «Gli autori che hanno studiato gli effetti ambientali provocati dal metodo “air gun” concordano nell’affermare che esso sia poco dannoso ai pesci e che sembra improbabile che esso possa causare grossi danni ai mammiferi marini». Le tecniche adottate per limitare i danni sarebbero il “soft start”con un incremento progressivo e graduale

delle intensità di lavoro e la presenza a bordo di osservatori per poter avvistare eventuali cetacei e mammiferi. All’indagine sismica seguirà la perforazione vera e propria sino a 2.500 metri di profondità da eseguire con la tecnica dello “Jack Up”, cioè con una piattaforma autosollevante, capace di operare anche a 90 metri sotto il livello del mare. Sono previsti degli accorgimenti per prevenire il rilascio di fanghi, di gas e di olio in superficie: la “well site survey” (una ricognizione ben fatta del sito) , dei “blow out preventers”. Il Sindaco Giordano a conclusione ha dichiarato:« E' una palese contraddizione: mentre non si dissequestra Marinagri per il timore di esondazioni si vogliano invece consentire queste perforazioni vincendo ogni sorta di timore legato alla tutela delle acque e della fauna e flora marina, presupposto essenziale per qualsiasi attività turistiche degna di riguardo. Non ci riteniamo ambientalisti del “sempre no!” ma dopo aver sperimentato ciò che si è ricavato Val d'Agri in termini di sviluppo nella nostra regione non ce la sentiamo di svendere alle multinazionali degli idrocarburi anche il nostro mare, quel mare azzurro dalle cui onde, sarebbe emersa la insuperabile bellezza di Venere e delle sue tre Grazie».

Estrazioni petrolifere nelle acque marine

| IN VAL D’AGRI | Edilizia di culto, i comuni spendono il 60% delle risorse disponibili VAL D’AGRI - Dopo i primi risultati del 2007, l’edilizia di culto raggiunge, al dicembre 2008, la soglia del 60% con una spesa di 4, 2 milioni di euro su un complessivo di sette milioni. Su una programmazione di 48 interventi, finanziati grazie alle royalties petrolifere, gli enti attuatori ne hanno avviato ben 43, cioè il 90 % dei lavori previsti e ne hanno completati 7. Rientrante nell'area tematica A.1 del Programma Operativo Val D'agri, dedita alla riqualificazione dei centri urbani, la sezione mira al miglioramento dell'edilizia di culto e alla salvaguardia delle opere in essa contenute. Tra i diversi soggetti attuatori che possono agire sui fondi, ben 37 sono affidati alle 4 diocesi di appartenenza dei comuni (TursiLagonegro, Tricarico, Acerenza , Muro Lucano-Marsiconuovo), 10 sono invece gestiti dalla Soprintendenza per i beni architettonici e del pae-

saggio, e un solo intervento è nelle mani di un amministrazione comunale. Si difende bene la diocesi di Tursi-Lagonegro che termina i lavori di ristrutturazione della chiesa di San Brancato di Sant'Arcangelo, della Cappella dell'Assunta di San Chirico Raparo, di San Pietro di San Martino D'agri, della Chiesa di San Rocco e dei locali parrocchiali di Roccanova, la manutenzione straordinaria della chiesa madre di Castelsaraceno e procede celermente su quelli di Sarconi. Ma anche le altre non sono da meno, quella di Tricarico sta ben messa su Missanelllo, Armento , Gallicchio seppure risulta non aver ancora speso molto su Corleto Perticara, Gorgoglione e gli altri comuni di appartenenza. Quella di Acerenza fa la sua degna figura con la spesa di 122.862 euro rispetto ad un totale di 218.130 di Anzi, 62.194 euro su 98.233 di Brindisi di Montagna, e un

buon lavoro su Laurenzana. E, infine, ma non per meriti, la Diocesi di Muro-Lucano Marsiconuovo che lavora bene su Viggiano con una spesa di 188.782 su 284.218 per il recupero della casa canonica, su Tramutola per la manutenzione della chiesa del Santissimo Rosario e su diversi interventi ricadenti nel suo territorio. Ma come ogni sezione che si rispetti, ai lavori che proseguono in vista di essere ultimati si affiancano quelli che ancora devono partire. Tristi notizie per la Croce in Pietra di Sasso di Castalda per la quale, al 31 dicembre 2008, non risulta ancora speso neppure un euro, idem per la Chiesa di San Rocco di Sant'Arcangelo, per Santa Maria di Loreto di Marsicovetere, per la Chiesa Madre di Brienza e la casa Canonica di Gallicchio, tutti ancora fermi. Francesca Gresia Angela Pepe

Il sindacato presenta a Rifreddo la piattaforma. Greggio, «preoccupati per gli scarsi risvolti occupazionali»

Politiche energetiche, la Cgil dà la spinta POTENZA - «E’ giunto il momento di adottare un nuovo modello di sviluppo che faccia leva su politiche energetiche efficaci e punti, da un lato sulla produzione di energia da fonti rinnovabili e, dall’altro, sulla costituzione di una filiera produttiva ecosostenibile». Lo ha sottolineato ieri mattina il segretario generale di Cgil Basilicata, Antonio Pepe. Pepe, che ha presentato assieme al responsabile nazionale alle Infrastrutture, Energia e Trasporti di Cgil, Antonio Filippi, il documento regionale sull’Energia ha poi aggiunto: «Questa piattaforma raccoglie le nostre proposte in materia e nasce con l’intento di dare una spinta al Governo ed al sistema delle imprese regionali affinché, sulle politiche energetiche, si proceda con una celerità fino ad oggi mancata». Il piano presentato dalla Cgil, è

emerso dagli interventi, sostiene l’avvio di un processo culturale che porti le famiglie lucane ad una presa di coscienza sulle questioni attinenti al risparmio energetico. Per questo, ha spiegato Pepe nella sua relazione, «occorre la messa in atto di un radicale intervento sul patrimonio edilizio che ne garantisca la riqualificazione e l’efficienza energetica». A quest’ultimo proposito, recita il documento presentato ieri, è necessario che la Regione Basilicata intervenga con risorse proprie in direzione di contributi alla produzione di energia da fonti rinnovabili (vento, sole ed acqua). «La questione energetica – ha spiegato ancora Pepe – è assolutamente strategica per la Basilicata ma, ciononostante, non può non tener conto delle esigenze ambientali». Perciò, ha concluso il segretario di

Cgil Basilicata, «urge la costituzione di un distretto dell’energia da trasformare in luogo dove si possa sviluppare la formazione della filiera energetica, il trasferimento tecnologico alle imprese e la formazione per i lavoratori funzionali al raggiungimento di tali obiettivi». Il convegno sull’energia di ieri è stato anche l’occasione per tornare sulla questione delle estrazioni petrolifere. «La Cgil Basilicata, è emerso in proposito, “esprime un giudizio negativo per le ricadute occupazionali derivanti dalle estrazioni petrolifere». Anche Antonio Filippi ha incentrato il suo intervento sulla questione delle estrazioni. “Sarebbe necessario –ha detto - investire parte del ricavato dalle estrazioni petrolifere nella costruzione di strutture che permettano alla Basilicata di uscire dal suo grave isolamento che non le permette

di essere, in quanto regione d’Italia che contribuisce maggiormente al fabbisogno nazionale di oro nero, un’area realmente importante sullo scacchiere italiano ed europeo”. Ancora a proposito delle compagnie petrolifere che operano sul territorio lucano, è emerso, «è necessario che la Regione riapra un confronto con le compagnie. L’obiettivo deve essere quello di rivendicare la messa in sicurezza del ciclo delle produzioni attivando una rete di controllo ambientale più efficace, implementando un sistema di informazione puntuale e trasparente verso i cittadini, aumentando le royalties e prendendo un impegno diretto a localizzare sul territorio lucano le attività di sviluppo industriali e di nuove tecnologie finalizzate alla realizzazione della filiera energetica che dovrà portare un reale incremento occupazionale». Michele Russomanno

Edilizia scolastica speso meno della metà VAL d’AGRI - Trentanove gli interventi avviati per l’edilizia scolastica, rispetto ai 60 finanziati, di cui 11 conclusi. E’ ciò che emerge nel report di sintesi sullo stato di attuazione del Programma Operativo Val d'Agri - Sauro - Camastra aggiornato al 31 dicembre del 2008, sull’utilizzo delle royalties petrolifere nell’edilizia scolastica. Una dotazione finanziaria che ammonta a 6 milioni di euro, di cui sono stati spesi 2, 8 milioni di euro. Gli interventi programmati hanno lo scopo di favorire l'adeguamento delle strutture scolastiche, il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e il miglioramento dei servizi a sostegno del sistema dell'istruzione regionale. Le opere di edilizia scolastica finanziate dal Programma Operativo ricadono trasversalmente in due tematiche diverse: riqualificazione dei centri urbani - eliminazione delle barriere architettoniche (A1) e Elevazione della qualità della vita - Adeguamento delle scuole esistenti alla prescrizione sulla sicurezza per gli interventi coerenti con il Piano Edilizia Scolastica (PES).Nello specifico emerge che tra i 30 comuni del Comprensorio nelle prime posizioni ad aver speso per gli interventi finalizzati al miglioramento dell'edilizia scolastica c'è Sant'Arcangelo con una dotazione finanziaria di 613.764 programmata su 5 interventi con un spesa di 603.764. Bene anche il comune di Gorgoglione che ha portato a termine la programmazione dei 3 interventi di messa in sicurezza della materna, elementare e media, finanziati e spesi con la somma di 99.970 mila euro. Lo stesso vale per Laurenzana che ha portato al termine entrambi gli interventi di messi in sicurezza della scuola materna e dell'Istituto Comprensivo spendendo in totale la somma finanziata di 189.052. Resa discreta anche per il comune di Marsico Nuovo che ha speso su 4 interventi (messa in sicurezza scuola media, scuola materna - elementare di Galaino, scuola materna elementare Fontanelle e materna elementare di Pergola) la somma di 340.756 sul finanziato di 358.991. Non bene, invece, per alcuni comuni dell'Alta Val d'Agri come Grumento Nova. fra.gre ang.pep.

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Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

L’enciclica sociale

Richiamo ai governanti per la gestione della crisi e parole dure per i sindacati

Il grido del Papa per il lavoro «Sia espressione di dignità». Il precariato endemico «rischia di gettare l’uomo nel degrado» | LA PROPOSTA | CITTA' DEL VATICANO – No al precariato che, ormai endemico, ostacola i normali percorsi di vita, no alla delocalizzazione che porta allo sfruttamento, no all’abbassamento delle tutele di fronte ad un sindacato indebolito. È un richiamo ai diritti di ogni lavoratore, senza eccezione per quelli immigrati, quello che Benedetto XVI lancia nell’Enciclica “Caritas in Veritate”, un’ensociale che LE CURIOSITA’ ciclica invoca per ogni uomo ed ogni donna un lavoro «decenGià pronte te», in grado di garantire la dignità e le copie il rispetto della persona umana. Dein 8 lingue cenza, spiega il Papa, «significa un laDAL TITOLO bifronvoro che, in ogni sote al giallo delle tracietà, sia l’espresduzioni, l’enciclica sione della dignità: sociale di Benedetto XVI non è priva di cu- un lavoro scelto liberamente, che asriosità che ne hanno costellato la messa a soci efficacemente i lavoratori, uomini punto e perfino la e donne, allo sviluppubblicazione, con po della loro comu530.000 copie già pronte per la diffusio- nità; un lavoro che, in questo modo, ne in lingua italiana e permetta ai lavoraaltre 50.000 in latino, tori di essere rispetinglese, francese, tati al di fuori di spagnolo, tedesco, ogni discriminazioportoghese e polacne; un lavoro che co, non tutte in realtà consenta di soddifacilmente reperibili. sfare le necessità Intanto, il titolo: «Cadelle famiglie e di ritas in veritate» o «Veritas in caritate»? scolarizzare i figli, senza che questi Sembra un gioco di parole: ma in realtà si siano costretti essi stessi a lavorare; un dice che il papa e i suoi collaboratori ab- lavoro che permetbiano dibattuto a lun- ta ai lavoratori di go su quale utilizzare organizzarsi liberamente e di far per il titolo della nuosentire la loro voce; va enciclica sociale. un lavoro che lasci Alla fine la scelta è caduta su «Caritas in uno spazio sufficiente per ritrovare veritate», ispirato ad le proprie radici a liun passaggio della vello personale, falettera di San Paolo miliare e spirituale; agli Efesini che parla un lavoro che assituttavia in realtà di curi ai lavoratori «veritas in caritate». giunti alla pensione una condizione dignitosa». E che consenta a ciascuno di trovare quel minimo di stabilità necessaria allo sviluppo naturale della vita nelle sue varie fasi, dalla giovinezza alla maturità. Se la mobilità, «è stata un fenomeno importante, non privo di aspetti positivi», riconosce il Papa, la sua trasformazione in precariato «endemico» rischia di gettare la persona in un deleterio

Benedetto chiede un’Onu economica di ELISA PINNA

Benedetto XVI firma la sua enciclica “Caritas in Veritate”

«degrado umano». «Quando l’incertezza circa le condizioni di lavoro, in conseguenza dei processi di mobilità e di deregolamentazione, diviene endemica, si creano forme di instabilità psicologica, di difficoltà a costruire propri percorsi coerenti nell’esistenza, compreso anche quello verso il matrimonio. Conseguenza di ciò – avverte – è il formarsi di situazioni di degrado umano, oltre che di spreco sociale». Il Papa richiama quindi i governi a porre le persone al centro della loro attenzione, soprattutto con la crisi economica. «Rispetto a quanto accadeva nella società industriale del passato, oggi la disoccupazione provoca aspetti nuovi di irrilevanza economica e l’attuale crisi può solo peggiorare tale situazione. L’estromissione dal lavoro per lungo tempo, oppure la dipendenza prolungata dall’assistenza pubblica o privata, minano la libertà e la creatività della persona e i suoi rapporti familiari e sociali con forti sofferenze sul piano psicologico e spirituale. Desidererei ricordare a tutti, soprattutto ai

governanti – esorta il pontefice che il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è l'uomo». Ma non è solo a capi di Stato e di governo che il Papa si rivolge. Nel suo lungo excursus, Benedetto XVI non trascura il ruolo dei sindacati, di cui riscontra un «indebolimento», e a cui viene invece richiesto un nuovo sforzo di riconoscimento e tutela dei più deboli. «Il contesto globale in cui si svolge il lavoro –afferma il Pontefice – richiede anche che le organizzazioni sindacali nazionali, prevalentemente chiuse nella difesa degli interessi dei propri iscritti, volgano lo sguardo anche verso i non iscritti e, in particolare, verso i lavoratori dei Paesi in via di sviluppo, dove i diritti sociali vengono spesso violati». Papa Ratzinger ribadisce quindi la necessità di separare il ruolo del sindacato dalla politica per far sì che le organizzazioni sindacali possano concentrarsi sui «lavoratori sfruttati e non rappresentati, la cui amara condizione risulta spesso ignorata dall’occhio distratto della società».

presenza di più forme economiche, ad esempio le cooperative. La CITTA' DEL VATICANO – Alla vi- Chiesa – ricorda – non è nemmeno gilia del G8, il Papa esorta a creare contro la globalizzazione, a patto una vera «autorità mondiale» in che essa non sia frenata «con progrado di guidare i sommovimenti getti egoistici e protezionistici» e della globalizzazione e di imporre offra la possibilità di «una grande regole etiche all’economia. Chiede redistribuzione della ricchezza». più presenza dei governi e della so- La crisi attuale, sintetizza Benecietà civile per uscire dall’attuale detto XVI, «ci obbliga a riprogettacrisi mondiale, che ha accresciuto re il nostro cammino». L'enciclica, le disuguaglianze sociali, le pover- 142 pagine nella versione italiana, tà estreme, il dramma del lavoro una gestazione di quasi tre anni, precario, e messo a rischio persino diverse stesure e revisioni fino agli ultimi ritocchi la democrazia nei paedella scorsa settimasi più fragili e poveri. na, si avvale di contriNella sua enciclica buto molteplici (econo“Caritas in Veritate”, misti, teologi, cardila terza del pontificato nali) e si presta a più di e la prima di carattere una lettura. In primo sociale, Benedetto piano c'è la riaffermaXVI punta il dito conzione della dottrina sotro il liberismo sfrenaciale cattolica, ancorato, la logica del profitta sin dai tempi di Leoto, la finanza «specune XIII e della sua Relativa» senza Dio, rerum Novarum del sponsabili dell’attuale 1891 alla difesa dei più collasso planetario. deboli. Nell’attualizNell’era globale, l’Onu zarla al giorno d’oggi, e altri forum internaBenedetto XVI denunzionali – avverte Ratcia la «riduzione delle zinger – si sono rivelareti di sicurezza sociati inadeguati a fronteggiare le nuove sfi- Primi lettori della lettera le», il pericolo delle delocalizzazioni volute de della interdipendenza; anche i paesi poveri hanno spesso da multinazionali prive di diritto a far sentire la loro voce: ac- scrupoli. Il papa affronta anche il canto ad un’urgente riforma delle problema della tutela dell’ambienNazioni Unite, Benedetto XVI ipo- te, «un dono di Dio da usare retizza dunque una vera “governan- sponsabilmente». Deve finire – ce” dei processi mondiali in atto, scrive –«l'accaparramento delle riun’autorità con «potere effettivo» sorse» da parte di Stati e gruppi di e nel rispetto dei «principi di soli- potere a danno dei «paesi poveri». I temi economici dell’enciclica si indarietà e sussidiarietà». Una proposta che deve definirsi trecciano tuttavia con questioni meglio ma che non si traduce - ha morali e più propriamente teologiavvertito il cardinale Renato Raf- che. Perchè tutto è collegato, e senfaele Martino nella conferenza di za rispetto della vita umana, senza presentazione dell’enciclica –nella il senso della trascendenza, non vi creazione di un supergoverno può essere sviluppo, osserva Benemondiale. In “Caritas in Veritate”, detto XVI. Così accanto alle pagine il papa ribadisce il sì della Chiesa al sulla crisi e sul diritto al lavoro, ec«mercato», purchè esso non si ri- co quelle sulla necessità di contraduca alla «legge del più forte», non stare la «cultura della morte», il pretenda di essere svincolato da «relativismo», la sessualità vissuqualsiasi controllo e ammetta la ta come edonismo.

Nel testo spazio ai temi dell’immigrazione: «Nessun Paese può risolvere la cosa da solo»

«Migranti da rispettare, non sono merce» Le parole del pontefice apprezzate dall’ Unhcr e dall’Amnesty E i vescovi lombardi scrivono al Governo italiano CITTA' DEL VATICANO – I migranti non sono merce e hanno pieni diritti che vanno rispettati da tutti. Non c'è solo la crisi economica nella nuova enciclica sociale di Benedetto XVI. Ampio spazio il papa dedica anche al tema dell’immigrazione, con parole che hanno dato nuova linfa alle critiche più volte espresse dalla Cei sul pacchetto sicurezza e ieri ribadite dai vescovi lombardi. «Ogni migrante è una persona umana che, in quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione», scrive Ratzinger nella sua “Caritas in Veritate”, sgombrando il campo da ogni equivoco. Di fronte al fenomeno epocale delle migrazioni, afferma il pontefice, «nessun Paese da solo può ritenersi in grado di

far fronte ai problemi migratori» mentre, aggiunge, «tutti siamo testimoni del carico di sofferenza, di disagio e di aspirazioni che accompagna i flussi migratori». Benedetto XVI compie un’analisi di ampio respiro sulla migrazione e ammette che «il fenomeno è di gestione complessa». È »accertato» però, afferma Ratzinger, che i lavoratori stranieri, «nonostante le difficoltà connesse con la loro integrazione, recano un contributo significativo allo sviluppo economico del paese ospite con il loro lavoro, oltre che a quello del paese d’origine grazie alle rimesse finanziarie». Gli immigrati non vanno quindi «considerati come una merce o una mera forza lavoro» e non devono essere trattati, ammonisce il Papa, «come qualsiasi altro fattore di

produzione». Benedetto XVI vede i migranti come una risorsa. Raccoglie così l’immediata reazione dei vescovi lombardi che, nell’esprimere apprezzamento per il testo papale, si affrettano a firmare tutti e dieci una nota in cui chiedono «al legislatore» di realizzare «procedure praticabili, sensate ed efficienti per la regolarizzazione degli stranieri che si trovano da tempo nella nostra regione ma solo formalmente irregolari». Insomma di dare il via libera a quella sanatoria proposta dal sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi, auspicata ieri anche da Avvenire. Un provvedimento da adottare in nome «della convenienza», «ma non senza una certa vergogna» per il carattere «discriminante» di «una corsia preferenziale di regolarizzazione per badanti e baby sitter» - afferma il quotidiano dei vescovi. Una richiesta alla quale il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha replicato oggi stesso con un

secco no. Un plauso al richiamo dei diritti degli immigrati lanciato da Ratzinger arriva anche da Amnesty International. Le parole del papa hanno «un’importanza straordinaria», afferma il portavoce della sezione italiana, Riccardo Noury. Apprezza il messaggio di Benedetto XVI anche l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).

Il cardinale Martino mostra l’enciclica alla stampa

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12 Primo piano


Le agevolazioni sono dirette ai nuclei con reddito basso

Sacconi: segnali di moderata ripresa

integrazione Bonus gas per 3 milioni di famiglie Cassa a giugno -8,08% risparmi fino a 380 euro all’anno Primo calo nel 2009 ROMA - Dopo quello per la luce, arriva anche il bonus per il gas: oltre 3 milioni di famiglie bisognose e numerose potranno contare su un risparmio medio del 15% sulla bolletta. Lo sconto, che potrà essere richiesto solo da novembre ma sarà retroattivo da gennaio di quest’anno, varia a seconda delle diverse esigenze di riscaldamento, del tipo di utilizzo e del numero di persone che fanno parte del nucleo familiare: andrà così da un minimo di 25 euro fino a un massimo di 230. Ma, sommando insieme le due agevolazioni, per l'elettricità e per il metano, i vantaggi per le famiglie numerose potranno arrivare, nei casi limite, fino a circa 380 euro: 360 euro per la generalità delle famiglie bisognose e 374 per quei nuclei che usufruiscono dello sconto massimo legato al disagio fisico di un componente familiare. Questo secondo bonus energetico, inoltre, «si aggiunge al bonus fiscale e alla carta acquisti, completando così la manovra del governo Berlusconi per le famiglie disagiate» ricorda soddisfatto il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola. Il ministro del governo Berlusconi ieri ha presentato il nuovo “bonus gas” assieme ad Alessandro Ortis, il presidente dell’Autorità per l’energia, l'organismo che ha definito le modalità applicative della nuova misura. Anche per il nuovo bonus, spiega Ortis, «è stato adottato un meccanismo di solidarietà, fra consumatori, che consente di offrire ai beneficiari un aiuto sensibile, a fronte di un contributo estremamente modesto per gli altri». CHI ACCEDE AL BO-

Benzinai, protesta confermata pompe chiuse fino a venerdì ROMA - Fallisce la mediazione del Governo per tentare di scongiurare lo sciopero dei benzinai. Le associazioni di categoria, infatti, ieri hanno confermato la chiusura dei distributori fino alle fino alle 7 del mattino di venerdì, mentre sulle autostrade lo stop si concluderà domani. Sarà esclusa dalla protesta la provincia de L'Aquila, che ospiterà il G8. In Sicilia invece lo sciopero durerà tre giorni. Due le motivazioni che hanno portato all'agitazione: il bonus fiscale e le norme imposte dalle compagnie petrolifere che «vogliono introdurre clausole riso-

lutive contrattuali anticipate». Sul primo punto, il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola già lunedì aveva annunciato di aver raggiunto un accordo. Ieri Scajola era tornato sulla questione: «La trattativa è ancora in corso. Mi auguro una revoca dello sciopero». Pronta la replica delle associazioni di categoria. Secondo il presidente della Faib Confesercenti, Martino Landi «non bastano misure provvisorie per scongiurare uno sciopero». Anche Fegica e Figisc, pur apprezzando gli sforzi del governo, confermano la protesta.

NUS - Potranno accedere al bonus gas i clienti domestici con indicatore di “situazione economica equivalente” Isee non superiore a 7.500 euro, nonché le famiglie numerose, di 4 o più figli a carico, con Isee non superiore a 20.000 euro. Si tratta degli stessi parametri richiesti per accedere al bonus elettrico per disagio economico. Il bonus gas potrà essere richiesto anche da coloro che, in presenza dei requisiti Isee e di residenza indicati, utilizzano impianti di riscaldamento condominiali, ovviamente a gas naturale. La platea dei possibili utilizzatori è stata indicata dal ministro Scajola in circa 3,5 milioni di famiglie. PARAMETRI CLIMATICI E DI UTILIZZO - Il valore del bonus gas sarà differenziato per zona climatica in modo da tener conto delle diverse esigenze di riscaldamento, per tipologia di utilizzo (solo cottura cibi e acqua calda, o solo riscaldamento, oppure cottura cibi più acqua calda e riscaldamento) e per numerosità delle persone residenti nella medesima abitazione. Questa differenziazione comporterà una variabilità degli sconti che va da 25 a 230 euro per nucleo. Ad esempio, una famiglia di tre componenti che ha diritto al bonus e usa il gas per cottura cibi più acqua calda e riscaldamento otterrà un bonus di 160 euro se si trova a Belluno, e di 60 euro se vive a Palermo. Per una famiglia numerosa, di oltre quattro componenti, che usa il gas per cottura, riscaldamento dell’abitazione e acqua calda, il bonus sarà di 230 euro a Belluno, di 110 euro a Bari o a Napoli e di 85 euro a Palermo.

BRUXELLES - Le ore di cassa integrazione a giugno sono diminuite per la prima volta dall’inizio dell’anno, dell’8,08%. Per il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, si tratta dei primi «segnali di moderata ripresa» nell’industria. E se alla vigilia del G8 il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, lancia l’allarme disoccupazione, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, da Bruxelles rassicura: «In Italia è un falso allarme». Le buone notizie vengono dunque dall’Inps: in un mese le ore di cig autorizzate sono scese da 87 milioni a 80 milioni. E le flessioni più significative vengono dall’industria (10,78%) e dall’edilizia (15,93%), soprattutto nelle regioni del Nord: dal Piemonte alla Lombardia, dalla Liguria al Veneto. Inversione di tendenza anche nelle attività manifatturiere di maggiore impatto produttivo e occupazionale, spiega l’istituto di previdenza: meccanica, tessile, chimica e trasformazione dei minerali. «Il rallentamento e, per la prima volta, l’inversione nei dati sulla cassa integrazione – esulta Sacconi – incoraggiano a ritenere che la fase peggiore della crisi sia alle nostre spalle». Di primi «dati confortanti» ha parlato anche Tremonti dopo la riunione dell’Ecofin. Il ministro dell’Economia non sembra essere particolarmente preoccupato per le parole di Barroso, che ha detto di temere una crisi sociale che durerà molto più a lungo della recessione. E neanche di quelle del presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, che

definisce l’aumento della disoccupazione una «situazione drammatica». «Non c'è un problema dell’Italia», spiega Tremonti: «I dati che abbiamo sono quelli di una situazione sotto controllo, di tenuta, in alcuni casi confortanti». Per Tremonti tutto quello che doveva esser fatto dal governo italiano è stato fatto: «Siamo fiduciosi che i soldi messi da parte per l’occupazione sono stati spesi bene e che saranno sufficienti». Pronti comunque a metterci di più se ce ne sarà bisogno. Per il resto, scherza il ministro, «chiedete a Barroso». Tremonti torna invece a puntare il dito sulla speculazione: «Non è ancora ai livelli dello scorso anno», spiega, ma ci sono chiari segnali che sta cominciando a rialzare la testa. Negli Stati Uniti, per esempio, dove «per le banche d’affari sarà un anno d’oro, un anno indimenticabile». Avranno infatti «il massimo dei profitti e dei bonus. Perchè – è il ragionamento del ministro – hanno avuto molta liquidità. Hanno preso soldi a bassissimo costo e li hanno impiegati con rendimenti alti. E ci hanno anche fatto sopra la speculazione». Conclusione: «La crisi non è uguale per tutti». Capitolo conti pubblici. Il ministro dell’Economia spiega che al momento nè in Italia nè altrove in Europa ci sia già chi ha messo mano a una exit strategy dalla crisi per tornare a consolidare deficit e debiti pubblici. «Non ci sono soluzioni nazionali, ma quello che serve è una strategia collettiva», afferma il ministro. Ricordando che esistono dei vincoli europei da rispettare.

Oggi primo incontro al ministero

E’ il primo al mondo

I sindacati, invece, sono preoccupati. «Ci sono emergenze come quella di Termini Imerese e di Imola – spiega Enzo Masini, responsabile Auto della Fiom – su cui vorremmo cominciare a discutere. L’incontro romano non può essere sostitutivo di quelli richiesti su Cnh, Auto e Iveco. Chiederemo al governo e alla Fiat che siano attivati i due tavoli urgenti in cui cominciare a discutere davvero di politica industriale. Non possiamo continuare a parlare di auto in Cina e India senza sapere quali auto si faranno in Italia, quali siano i programmi anche per gli altri settori. E vogliamo che la Fiat cambi impostazione: non deve chiudere lo stabilimento Cnh di Imola nè deve cambiare la produzione a Termini Imerese». Sempre oggi, a Termini Imerese i lavoratori della Fiat e delle aziende dell’indotto sciopereranno e ci sarà un sit-in davanti alla fabbrica, al quale parteciperanno con i gonfaloni gli amministratori locali di comuni del comprensorio.

ROMA - E' tutto “made in Italy” il primo scooter ibrido al mondo ed è targato Piaggio. Il nuovo MP3 Hybrid, versione ibrida del rivoluzionario scooter a tre ruote lanciato dalla Casa di Pontedera nel 2006 e molto apprezzato sia in Europa che in Usa, è costato per lo sviluppo della motorizzazione 10 milioni di euro, mentre a chi lo vorrà acquistare ne costerà 9.000, prezzo un po’ altino ma che, secondo il presidente Roberto Colaninno, «sarà più competitivo tra qualche anno». Prodotto da inizio settembre a Pontedera (ma Colaninno non esclude in futuro altri siti produttivi fuori dall’Italia) il primo scooter a motorizzazione ibrida sarà commercializzato da fine settembre, a partire da Italia e Francia, per poi proseguire nel resto d’Europa. Entro fine anno o al massimo all’inizio del prossimo sbarcherà anche negli Stati Uniti, «target importante per questo tipo di veicolo» che Colaninno definisce «molto coerente alle tematiche statunitensi».

Tremonti: «Da noi la disoccupazione è falso problema»

Piaggio Fiat, vertice a Roma Dalla lo scooter I sindacati: garanzie ibrido TORINO - Fiat, sindacati e governo tornano oggi a incontrarsi al ministero dello Sviluppo economico, ma i sindacati insistono sulla necessità di un tavolo specifico sull'Auto e sulla Cnh, l’azienda di macchine per l’agricoltura e le costruzioni del gruppo torinese. A Roma ci saranno anche i lavoratori di Termini Imerese, Pomigliano e Imola, che manifesteranno nelle stesse ore in piazza Barberini. L’incontro di oggi, definito tecnico, è il primo dei tre fissati a Palazzo Chigi. I temi sono generali: si parlerà di politiche industriali, di credito alle imprese, componentistica, ricerca e innovazione nei prossimi due. «Per gli stabilimenti italiani e il piano industriale che sta predisponendo Fiat, abbiamo concordato che venga tenuta forte la nostra attenzione», dice il ministro Claudio Scajola, che manifesta ottimismo. «La crescita Fiat nel mondo – afferma riferendosi all’accordo con la cinese Gac – significa anche la crescita della Fiat in Italia».

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Economia 13

Italia / Mondo

Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

UNA DIRIGENZA SENZA CLASSE

ADDIO A ELIO ALTAMURA

di PAOLO ALBANO

di NICOLA MANFREDELLI* LA VOLPE che si tiene sotto al melo dice al piccolo principe che non può giocare con lui “Perché non sono addomesticata”. “Ma cosa vuol dire addomesticare?” “Addomesticare vuol dire creare dei legami e se tu mi addomestichi la mia vita sarà come illuminata… per favore addomesticami” “Volentieri” rispose il piccolo principe “non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose”.“Non si conoscono che le cose che si addomesticano” disse la volpe. Come si fa a chiedere ad un territorio di essere l'integratore fra tutti gli attori per renderlo più vivo di quello che è, se si nega il valore del legame? Quando il legame c'è è segno che due o più attori di uno stesso luogo si sono dati valore e ciò vuol dire che ciascuno di essi è come se avesse cambiato peso e quindi ha la necessità di riambientarsi. E il luogo cambia. A questo modo nascono e si trattengono le ragioni dello sviluppo e della buona politica. Se lo sviluppo ha sempre più una dimensione sociale, la buona politica operi attraverso una classe dirigente in grado prima di cooperare, poi di progettare, poi di attuare, infine di dare conto. La buona politica renda efficiente la pubblica amministrazione, risani la scuola e investa sulla ricerca e sull'università perché ciò servirà a ripristinare la mobilità sociale, agisca sul merito e sul rigore e non sulle appartenenze, sulle affiliazioni o sulle convenienze. Con la buona politica non si impone niente a nessuno ma si può pretendere di più da tutti. E dunque la responsabilità dello sviluppo la hanno tutte le classi dirigenti e la rendono esplicita quando sono in grado di partecipare a tutti la visione del futuro di un territorio attraverso l'individuazione di policy chiare, suggestive, in grado di agganciare le emozioni e la ragione di ciascuno. Giancarlo Cesana osserva che La ragione conosce la realtà se si trasforma in passione”. “Alla ragione oggi manca l'affetto, manca la passione e la ragione senza affetto non sussiste. La parola affetto deriva dal latino e vuol dire essere colpiti. L'essere colpiti non dipende da noi ma da un incontro. E il circuito continua: dalla ragione, alla passione, all'incontro, al legame... Bisogna gridarlo “La classe dirigente di un Paese prospera e dura nel tempo, oppure declina e muore, a seconda della sua capacità o incapacità di dotarsi di progetti intorno ai quali essa stessa prende forma e visibilità, per poi acquisire seguito e credito sociale”. Al contrario quella è una dirigenza senza classe. Ma, invece, tutto questo è possibile, maledettamente possibile perché lo sviluppo che cerchiamo non è una grandezza economica ma parte di una mobilitazione collettiva. E ciò significa rompere con ciò che stiamo facendo e cercando nella discontinuità le ragioni da consegnare a chi voglia fare la sua parte non i motivi per essere esclusi ancora. Bisogna creare questa nuova mentalità, questa disposizione attiva con tutte le persone con le quali lavoriamo, con chi amiamo, con chi ci confrontiamo aspramente e anche quando da soli riflettiamo, per dare valore al capitale umano e attraverso la persona capire dove passa, come dice Hegel, lo spirito del mondo. P.S. Lunedì sera lo spirito del mondo c'è stato in un teatro, in un incontro per una presentazione di un libro trasformatosi in un intreccio di emozioni, di interventi intensi e qualcuno anche scontato, trasformatosi in un ascolto voluto, trattenuto, anche negato. Ma c'era. A respirarlo c'erano tante persone. Bisogna trattenerlo, ciascuno lo spenda dove voglia, ma lo spenda perché questa è la strada della responsabilità.

L’ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA CHE HA UCCISO FEDERICO ALDROVANDI di NUNZIO FESTA PAOLO Forlani, Luca Pollastri, Enzo Pontani, Monica Segatto. Sono i nomi e i cognomi dei quattro poliziotti che il 25 settembre 2005 uccisero a Ferrara Federico Aldrovandi. Per una volta, sulle prime pagine devono starci loro - per capire cosa si prova. Loro sono degli assassini. Il tribunale ferrarese s'è espresso tre giorni fa, appunto per dire che il diciottenne Federico non è morto per colpa delle droghe o d'alcol. Ma la sua vita è finita in quanto spezzata (brutalmente) da quattro persone che indossavano una divisa per fare i tutori dell'ordine e della sicurezza. Forlani, Pollastri, Pontani e Segatto come si sono comportanti? Non hanno avuto alcuna pietà. Nonostante il ragazzo continuasse a chiedere aiuto è stato tenuto ammanettato e a faccia in giù, cosa che secondo qualche perizia avrebbe causato un'asfissia posturale. Il giudice Caruso, in sostanza, ha accolto le richieste dell'accusa. Dunque, Federico Aldrovandi è morto perché è stato colpito su tutto il corpo con mani, piedi e manganelli. Federico Aldrovandi è morto perché è stato ammanettato in una posizione che poteva - e ha potuto - farlo soffocare. Perché alle sue grida i quattro poliziotti non hanno palesato un briciolo d'umana pietà, e hanno continuato a colpirlo fino a provocarne il soffocamento. Anche un passaggio pronunciato dal giudice stesso, comunque, lascia pensare: eccesso colposo di legittima difesa. Ma difesa di chi e da cosa? Però, e questo non avviene molto di frequente, la sentenza dimostra che pure chi non dovrebbe commette soprusi e alla stessa maniera di ogni altra persona deve venire condannato. Non dimentichiamo la morte di Carlo Giuliani a Genova. Esattamente come tante altre che sono state negli anni frutti della violenza, e a volte della rabbia e non solo, dello Stato. Non ci gireremo più dall'altra parte, e quando arrivano decisioni significative occorre chiedere che non restino bandiere.

I PARTITI DEL POSTMODERNO di EMANUELE VERNAVA’ CHI SI fosse messo l'animo in pace, che l'era dei partiti è terminata, credo debba ricredersi e rendersi conto che la sua scelta di rassegnazione o di gioia, a seconda della sua scelta politica, è del tutto impropria. I partiti sono lì, solidi e strutturati, che fagocitano potere e moneta sonante, sottraendo al popolo ogni forma di sovranità o di parvenza di sovranità. L'unica forma di sovranità che non è stata sottratta al popolo è il voto, quando è obbligato a scegliersi, molto spesso, il proprio “padrone” e non il suo rappresentante nell'ente locale (comune, provincia, regione) o nel parlamento nazionale o europeo. Ultimamente, l'altra forma di sovranità popolare che “graziosamente” viene concessa al popolo, almeno finora da parte del Pd, è quella di votare nelle primarie per scegliere chi dev'essere “il primo” tra quelli proposti dall'”oligarchia” del vertice. Quando parliamo di “oligarchia”, se c'è un minimo di acculturazione negli “eletti” dei partiti, non vogliamo dire parola dotta, ma ci riferiamo a fatti che la storia e la sociologia dell'ultimo secolo avevano già ben individuati e “catalogati”, secondo “categorie” o criteri di pensiero predefiniti. Oggi, nel postmoderno (sarebbe lunga la spiegazione di che cosa intendano gl' “inventori” del termine) l'oligarchia nel partito esiste e come, ma ha avuto una “mutazione”, ha cambiato obiettivo. L'obiettivo dell'oligarchia, che dominava nel partito socialista delle origini, era quello di combattere la borghesia, che aveva preso il posto della monarchia dell'ancien régime almeno nelle fabbriche; il proletariato doveva conquistare il potere strappandolo con la rivoluzione alla borghesia. Però già allora, siamo nei primi anni del '900, l'oligarchia del partito socialista mostrava le sue degenerazioni, che alla fine furono tanto gravi da far nascere dei terribili mostri, come il fascismo, il nazismo, il comunismo sovietico. Se riflettiamo insieme e guardiamo alle conseguenze sanguinose che ne conseguirono, dobbiamo convenire che le degenerazioni dell'oligarchismo socialista non sono una riflessione da relegare nei libri o nel mondo della cultura, ma un diabolico strumento, che diffusosi in tutto il Pianeta, ha determinato strutture e comportamenti sociali nei fatti non dissimili da quelli del feudalesimo, che la Rivoluzione francese aveva tentato di abbattere. Chi furono gli “oligarchi” del partito socialista? Chi erano,

cioè da un punto di vista psicosociale? Erano, in genere, persone di grandi capacità, di grande altruismo, di grande abnegazione e coraggio, tanto da rinunciare molte volte alla loro tranquilla e privilegiata esistenza borghese. Non potevano prevedere che la loro struttura di potere nel partito potesse diventare strumento di quelle terribili tragedie del secolo scorso, cui abbiamo fatto cenno poco fa. La loro fortuna è che all'avvento di Mussolini o Hitler o Stalin erano o scomparsi o troppo vecchi per restare coinvolti nel nuovo che avanzava in maniera truculenta e commettendo il delitto più “vecchio” che la nostra civiltà ricordi, quello dell'assassinio di Abele. Ma gli oligarchi di oggi, del”postmoderno”, non solo hanno cambiato obiettivo, ma ne hanno inventato un altro molto più realistico di quello di Mussolini e compagni, che pure seguivano una bandiera o ideale. Quest'obiettivo è la realizzazione del benessere personale, proprio così, al di là di ogni interesse del “popolo sovrano”. E' nata la “casta”. Questo termine, ambiguamente insultante e che consiglio alla cultura di prendere in considerazione e in esame per capire in che cosa stiamo precipitando, resterà nella storia della sociologia di questi anni come il più sintetico strumento di lettura della nostra vita sociale. Nella nostra democrazia, il potere è passato solo di mano, dal monarca, di feudale memoria, ai “leaders”polititici o oligarchie o”caste” di oggi, che hanno cancellato dai loro programmi e comportamenti sia pur la parvenza di una lotta politica il cui obiettivo di fondo sia il benessere della comunità. La durezza degli scontri, su questioni che niente hanno a che vedere con gl'interessi della collettività, la dice lunga sulla destrutturazione della vita politica italiana, ormai affidata al caso, alla “persona” politica, con una navigazione a vista in cerca dell'approdo. Questo è il postmoderno dei partiti. Apparentemente alla ricerca della democrazia, l' “antica Madre”, i politici dei nostri giorni vivono e coinvolgono tutta la società nell'effimero del proprio “particulare”. La democrazia, dopo il feudalesimo, non solo è ancora da venire, ma è sconosciuta alla nostra cultura nel caos della vita sociale del nostro tempo. A quando allora la democrazia? E come fare perché le nuove generazioni si “educhino” per la sua realizzazione? evernava@msn.com

HO AVUTO il privilegio di raccogliere, alla guida della Confcoltivatori e della Cia, l'eredità organizzativa e gli insegnamenti umani e professionali di Elio Altamura. La sua morte suscita un grande sentimento di tristezza e lascia un vuoto enorme nell'animo di chi lo ha conosciuto. Si è spento uno degli uomini che, nella difficile fase di transizione del settore, ha maggiormente inciso nell'evoluzione dell'agricoltura lucana, il cui pensiero costituisce un solido punto di riferimento per le politiche di sviluppo di oggi e del domani. La fermezza ed il rigore del suo operato nella difesa del mondo agricolo, mai disgiunta dalla disponibilità al dialogo e al confronto con gli altri, è stato di garnde aiuto per ottenere maggiore rispetto ed attenzione da parte della società verso l'agricoltura e gli addetti al settore. A quanti non hanno avuto modo di conoscerlo è giusto far presente che l'intelligenza, il coraggio, la personalità, l'azione sinadacale, politica e civile che hanno contraddistinto l'impegno di vita e di lavoro di Elio Altamura, rappresentano un patrimonio di tutta la società lucana. *presidente Gal CSR Marmo Melandro già presidente Confcoltivatori - Cia Basilicata

MENO MALE C’E’ LA DIVISIONE DEI POTERI Gentile direttore, si legge a pag 2 del suo Quotidiano, edizione odierna “Giudici, pressioni da sempre”. A detta di Romano Vaccarella, già giudice della corte costituzionale, le pressioni sulle decisioni conviviali e di amicizia che intrattengono, addirittura, nelle abitazioni degli stessi giudici, quest'ultimi con gli stessi membri del governo che hanno legiferato norme che si presume siano incostituzionali. Che dire??!! Dopo questa uscita di Vaccarella e quella precedente del giudice del C.S.M., Vacca, che aveva definito cattivi magistrati due di questi che da lì a poco essa stessa avrebbe dovuto giudicare; gli italiani si possono consolare con una solo certezza; per fortuna, esiste ancora, in Italia, la separazione dei poteri: a valutare le “porcate” dei poteri, esecutivo e legislativo, saranno le vacche e le vaccarelle del potere giudiziario. Con stima e rispetto Bartolo Iamonte

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24 ore in Basilicata

Il sindacato chiede più concertazione. Falotico spiega i punti critici del disegno di legge

Asi, una riforma «da migliorare» No ad amministratore unico, cda light, tutela occupazione e indennità più bassa POTENZA - La bocciatura è solo parziale e di certo non plateale come quella che era arrivata dall’associazione degli imprenditori lucani che hanno minacciato azioni clamorose di protesta. Ma la riforma dei consorzi per lo sviluppo industriale, così come immaginata dal disegno di legge varato dalla giunta regionale, anche per il sindacato, «non è sufficiente» a superare gli atavici problemi delle Asi di Basilicata. Non fosse altro che per la «mancata concertazione» che ha caratterizzato fino a questo momento la stesura del documento. Il primo approccio con il progetto di riforma, Cgil, Cisl e Uil lo hanno avuto solo la settimana scorsa. A convocarli, la terza commissione regionale consiliare permanente. Un documento ufficiale con le osservazioni delle tre confederazioni manca ancora, ma sembra che sulla questione la Triplice vada verso una posizione unitaria. Il segretario regionale della Cils, Nino Falotico, la sintetizza così: «Una riforma che è sì un fatto positivo, ma che così com’è non può andare. Va migliorata». E in vista dell’incontro con l’assessore Straziuso, che potrebbe essere convocato

LUNEDÌ IN REGIONE Seminario Ficei E’ in programma per lunedì 13 luglio alle 11 nella sala A del Consiglio regionale, un seminario di approfondimento sul tema: “Nuova disciplina legislativa per i Consorzi industriali: verso un nuovo modello”. L’idea del seminario - si legge in una nota della Federazione Italiana Consorzi ed Enti di Industrializzazione è quella di fare il punto sulla normativa e di incontrare i vari soggetti interessati per un confronto aperto e costruttivo su questo tema e nel contempo favorire ulteriori spunti di discussione. Il segretario della Cisl di Basilicata, Nino Falotico

già per il prossimo venerdì, Falotico aggiunge: «Ci auguriamo che le nostre osservazioni vengano recepite». Ma quali sono i punti contestati? Si parte dall’architettura stessa della riforma che - spiega il numero uno della Cisl - «ci sembra più orientata alla governance che non alla mission»: in parole semplici risponderebbe poco alla necessità di creare una struttura in grado di garantire servizi di qualità, a prezzi e tariffe più convenienti per gli utenti, e concreti vantaggi per nuovi

investimenti. Non convince troppo il sindacato, così com’era accaduto anche per gli industriali, neanche la politica dei due tempi della riforma: «Anche a costo di allungare la fase iniziale, sarebbe meglio non correre il rischio dello stallo». E siccome la riconferma di due Asi in regione non era così scontata, Falotico precisa: «Non escludiamo di valutare con attenzione anche l’ipotesi di un unico consorzio». Per andare dritto al cuore delle novità introdotte, il segretario contesta in

primo luogo la figura dell’amministratore unico. «A parte i dubbi di legittimità che sono stati mossi in merito, noi siamo contrari, perché la presenza di un consiglio d’amministrazione light sarebbe sinonimo di maggiore democrazia ed eviterebbe anche “la solitudine delle decisioni”». Ma il sindacato è contrario anche alla diretta nomina del numero uno del consorzio da parte del presidente giunta regionale. «Crediamo, invece – spiega Falotico – che a indicare il nome dell’ammi-

nistratore unico, o meglio ancora del presidente (in caso di cda light), dovrebbe essere il comitato a cui l’attuale ddl assegna esclusivamente una funzione consultiva». Il sindacato lucano chiede pure di essere rappresentato all’interno di questo comitato, individuando, invece, come una contraddizione la presenza prevista dei commercianti. «Perché – spiega Falotico se questa riforma punta a una razionalizzazione delle funzioni delle Asi, spostando parte delle attuali attività agli enti competenti (come Al e Sel), in più di qualche punto non porta a termine il processo». Da rivedere sarebbe anche l’indennità di carica prevista per l’amministratore unico. Quantificata dal ddl al 70 per cento di quanto previsto per i dirigenti generali della Regione, «ci sembra effettivamente troppo alta, soprattutto di questi tempi». Ma la vera priorità del sindacato lucano è la salvaguardia dei livelli occupazionali. E chiede che il ddl preveda esplicitamente la conferma dei lavoratori diretti e indiretti del Consorzio: «Se si spostano i servizi bisogna pensare a trasferire anche chi ne assicura l’erogazione, in analo-

Bagarre sulla firma del contratto di servizio con Trenitalia

L’assessore alla Mobilità, Innocenzo Loguercio

Ferrovie, la destra boccia l’accordo Loguercio ribatte: «Ci soddisfa» POTENZA - Sarà sottoscritto oggi nella sala Verrastro della Presidenza della Giunta regionale, il nuovo contratto di servizio tra Regione Basilicata e Trenitalia, un contratto, in vigore fino al 2014 che, come anticipato dal Quotidiano nei giorni scorsi, prevede il restyling del parco rotabile ferroviario, l’acquisto di nuove automotrici e l’incremento di servizi per l’utenza, per un investimento di circa 30 milioni di euro. Una firma alla quale parteciperanno il presidente Vito De Filippo, l’assessore alle Infrastrutture Innocenzo Loguercio e i dirigenti di Trenitalia, Giancarlo Laguzzi e Luciano Iavarone. Una firma fortemente contestata dal presidente della Commissione Trasporti, Francesco Mollica, e a ruota dal presidente del gruppo consiliare di Forza verso il Pdl, Nicola Pagliuca, dal segretario regionale dei Dec (Democratici e Cattolici), Roberto Falotico, dal consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl, Antonio Tisci nonché dal segretario generale della Fit Cisl Basilicata, Carlo Costa. Dito puntato contro l’assessore Loguercio accusato innanzitutto di «non aver informato della questione le parti sociali e lo stesso osservatorio regionale sulla mobilità che dovrebbe sovrintendere alla gestione del sistema della mobilità della regione». Mollica, arriva a parlare di «contratto tenuto debitamente segreto alla maggior parte dei consiglieri regionali, nonché alle competenti commissioni permanenti consiliari». Costa parla di «autoritarismo frenato» e giudica «intollerabile che la sottoscrizione del

contratto di servizio tra Regione e Trenitalia avvenga senza un benché minimo confronto con le parti sociali e gli organismi di controllo preposti sui programmi, sugli investimenti, sulla gestione del personale, sui servizi». Costa accusa poi la Regione di usare due pesi e due misure sottolineando che «mentre per il trasporto pubblico locale si sono fatte venti riunioni, per il più importante servizio di mobilità della regione siamo costretti a racimolare indiscrezioni e voci di corridoio quasi fossimo in una storia di spionaggio». Una “mancanza” per la quale Pagliuca chiede a De Filippo, «di sospendere la firma del contratto», una richiesta condivisa da Tisci che ne sollecita «la discussione con il Consiglio Regionale» e da Falotico che invita il presidente a «concentrare la propria attenzione sulle clausole che potrebbero essere fortemente penalizzanti per la Regione, per il sistema ferroviario lucano e per l’utenza». Una bagarre che Loguercio definisce «confusa e che confonde». Pochi giorni fa proprio parlando con il Quotidiano l’assessore aveva sottolineato la bontà di questo accordo dal quale la Basilicata usciva con «importanti novità come la conferma di tutti i collegamenti esistenti, la riattivazione di quelli che erano stati cancellati nel 2008, l’impegno a rinnovare le carrozze regionali entro la fine dell’anno, la promessa di migliorare la comunicazione con gli utenti», tutte cose che si troveranno nel contratto oggi alla firma anche se Loguercio specifica che si tratta di «un atto propedeutico alla sottoscri-

zione del contratto vero e proprio che arriverà nel momento in cui verrà decretata la ripartizione dei fondi nazionali tra le varie regioni». In ballo 430 milioni da dividere sul territorio nazionale. «Sottoscriviamo l’intesa - ribadisce l’assessore - perché riteniamo che siano soddisfatte molte priorità del sistema trasportistico regionale». Su un punto, però, Loguercio fa un mea culpa: quello di non aver coinvolto le parti sociali. «Riconosco l’irritualità della procedura e me ne assumo la responsabilità. Si sbaglia per imparare» dice. Ferma, invece, la sua posizione sugli altri punti che vengono contestati. «Trenitalia – accusa Mollica - sembrerebbe pretenda dalla Regione Basilicata, per l’effettuazione dei medesimi servizi oggi svolti, ben 30 milioni di euro a fronte dei 20.500.000 che oggi vengono pagati per fornire ai cittadini lucani i servizi che tutti hanno sotto gli occhi. Un aumento di circa ben 10 milioni di euro», un aumento che ci sarà «ma che non vale solo per la Basilicata - ribatte Loguercio - E’ l’adeguamento dei corrispettivi che Trenitalia chiede da tempo a tutte le regioni e in cambio del quale, nel corso dei vari tavoli che si sono svolti nel corso dell’anno, abbiamo ottenuto l’impegno per l’innalzamento dei livelli qualitativi dei servizi». E ancora Mollica evidenzia che «Non sono contemplate nel contratto le questioni che riguardano le manutenzioni nello stabilimento motori di San Nicola di Melfi, come non sono stati affrontati i problemi relativi alla gestione dei mezzi, che ri-

gia con quanto previsto dalla legge Galli». Sulla possibilità dell’internalizzazione, invece, aggiunge: «A nostro avviso va analizzata seriamente, valutando gli equilibri di spesa. Secondo le nostre valutazioni il taglio dell’Iva del 20 per cento potrebbe comportare addirittura un risparmio». Riprendendo quanto già lamentato dall’associazione degli industriali lucani, Falotico ribadisce che la riforma «non risolve il problema, più volte lamentato dagli imprenditori, relativo al pagamento della doppia bolletta». Una questione, questa, che si ricollega alla necessità di prezzi e tariffe, che rendano il territorio più appetibile. Tutti punti che saranno raccolti nel documento unitario che con molta probabilità Cgil, Cisl e Uil sottoscriveranno, e che sarà portato all’attenzione dell’assessore Straziuso. «Nella speranza di essere ascoltati», ribadisce Falotico. Il sindacato si augura che questa sia solo l’apertura di una nuova fase di dialogo, rispetto a un argomento su cui il confronto, fino a questo momento «è stato inesistente». Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it

mangono nella disponibilità della sola Direzione Produzione Puglia e che, invece, veniva trattato nel precedente contratto di servizio. Vi sono ancora – ricorda l’ex assessore ai Trasporti - le vertenze relative alle unità produttive del personale utilizzato dalla Divisione Passeggeri Regionale sul territorio Lucano, con continue trasformazioni organizzative che mettono a serio rischio la presenza del personale di Condotta (Macchinisti) e Bordo (Capi Treno), sul territorio di Basilicata, vista la

volontaria mancata individuazione di unità produttive nonostante la presenza delle strutture preposte a tale compito». Questioni sulle quali Loguercio sottolinea che «si fa una gran confusione. Si mescolano le competenze di Trenitalia con quelle di Rfi, quelle che riguardano la mobilità dei passeggeri con quelle che riguardano, invece, il discorso infrastrutture» e su questo punto l’assessore promette ancora battaglia con Rfi. Manuela Boggia

Pontecagnano torna in pista Dal 27 voli per Verona PONTECAGNANO - Si riapre la speranza dell’aeroporto “Salerno-Costa d’Amalfi”. Lunedì, infatti, si è aperta la cosiddetta “fase due”del progetto, ossia l’intesa tra il governatore campano, Antonio Bassolino, e il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli. Il Corriere del Mezzogiorno di ieri riporta la notizia dell’ingresso della Gesac nella gestione dello scalo: «L’ingresso della società che controlla Capodichino nella spa di Pontecagnano avverrebbe con uno scambio di azioni. Permettendo così alla Gesac di partecipare direttamente alla conduzione aziendale dell’aerostazione». Intanto il prossimo 27 luglio partiranno i voli che collegheranno Pontecagnano con Verona. E la Basilicata? «Ribadiamo la nostra disponibilità nei confronti dell’aeroporto» dice l’assessore Loguercio, «e attestiamo allo scalo la stessa importanza che gli abbiamo sempre riconosciuto per i nostri passeggeri». In sostanza la Regione, se invitata, è pronta a discuterne.

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Mercoledì 8 luglio 2009


MercoledĂŹ 8 luglio 2009

Apparecchiature elettriche e elettroniche

Si spendono in media 39.300 euro, piÚ che nel resto d’Italia

POTENZA – Nel 2008 la Basilicata è stata la terz'ultima regione italiana per la raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (le cosiddette Raee), con il conferimento complessivo di 210.104 chilogrammi, di cui il 57 per cento in provincia di Potenza e il 43 per cento in provincia di Matera. Il dato è emerso dal Rapporto annuale sul sistema di ritiro e conferimento di Raee, presentato ieri, a Roma. In Italia nel 2008 sono stati raccolti 65.713.414 chilogrammi di rifiuti speciali di questo tipo, con un picco a ottobre (11.047.455 chilogrammi in un mese). In Basilicata sono 50 i comuni, con 22 centri di raccolta, che conferiscono i Raee nell’ambito di un accordo con l’Anci: in un anno la quota di smaltimento per abitante è stata, in media, di 0,36 chilogrammi. La percentuale di cittadini lucani servita dal sistema RAEE è del 61,5% e ed è inferiore alla media nazionale che in totale si attesta al 75,8%. Per quanto riguarda la tipologia di apparecchiature smaltite, in Basilicata prevalgono i frigoriferi, con 138.140 chilogrammi.

POTENZA – Quanto si spende per rendere indimenticabili le proprie nozze? Matrimonio.it (www.matrimonio.it) il sito internet dedicato agli sposi, ha effettuato il primo sondaggio sull’organizzazione del grande giorno, esplorando sia l’aspetto economico sia le modalitĂ con cui si scelgono i vari dettagli. Un sondaggio dal quale è venuto fuori che crisi o non crisi, il matrimonio è un avvenimento per il quale non si bada a spese. Secondo il sondaggio, a cui hanno risposto oltre 1400 sposi, la spesa media prevista per sposarsi si attesta sui 21.200 euro. Tale cifra varia naturalmente da regione a regione, con in testa la Basilicata (39.300 euro) e la Campania ed a chiudere la Liguria dove si registra la minor spesa pro capite (13.487 euro). Anche per quanto riguarda il numero di invitati è la Basilicata la regione in cui le spose inviteranno il maggior numero di persone: 204 contro una media nazionale di 130 persone. La voce di spesa piĂš pesante è

Basilicata terz’ultima Matrimonio, anche in tempo di crisi i lucani non badano al risparmio per la raccolta di Raee sempre il ricevimento. Nel 24% dei casi, si conta di spendere fra i 10.000 e i 15.000 euro ma anche una buona percentuale (23,7%) ritiene di potersela cavare con meno di 7.500 euro. Per mantenere il controllo si sceglie comunque decisamente di risparmiare sulle spese per trucco e acconciatura (il 51% prevede di spendere fra i 250 e i 500 euro, il 33,6% meno di 250 euro) e sul viaggio di nozze, per cui saranno stanziati meno di 5.000 euro dal 52% di chi ha risposto. Nello studiare il “budgetâ€? per il matrimonio, infine, la gran parte delle spose stanzia fra i 1.000 e i 3.000 euro per l’abito nuziale (77,4% del totale). La Campania è la regione dove si spende di piĂš per l’abito con una media di 2.882 euro a testa seguita da Basilicata (2.714 euro) e Abruzzo. Gli sposi prevedono di spendere fra 1.000 e 2.000 euro per le fotografie con cui ricordare il giorno piĂš bello. Il sondaggio ha indagato anche sulle modalitĂ di scelta dell’abito, della location e degli altri dettagli per la cerimonia.

Per quanto riguarda la scelta dei dettagli, il consiglio di amici e parenti ha un ruolo molto importante: il 57% ne ha tenuto conto per scegliere il fotografo, il 58% per trucco e acconciatura, il 59,4% per il fiorista. Anche per scegliere il luogo del ricevimento ci si informa presso i conoscenti (nel 62% dei casi) affiancando ai loro consigli prevalentemente una accurata

ricerca delle strutture sul web (67,8%). Per la decisione finale, però, conta in primo luogo la bellezza del luogo (70% dei casi), citata da una percentuale di persone piÚ alta rispetta a coloro che hanno indicato fra gli elementi di scelta definitiva la disponibilità della location nella data scelta per sposarsi (62,7%) o il prezzo (considerato importante nel 37,9% dei casi).

Metaponto Arpab e Regione presentano i risultati del programma di monitoraggio delle acque

Mare promosso a pieni voti Al via una campagna per promuovere la balneabilitĂ delle coste lucane METAPONTO – Dallo Jonio al Tirreno il mare lucano è in ottima salute. Questo quanto emerso dall’incontro svoltosi ieri mattina presso la struttura balneare Lido Nettuno di Metaponto in merito al programma di monitoraggio della qualitĂ delle acque del mare che bagnano le coste della Basilicata. Un programma iniziato giĂ nel 2008 e che viene portato avanti dalla Regione insieme all’Arpab e a Metapontum Agrobios. Presenti per l’evento oltre all’assessore regionale Vincenzo Santochirico, anche gli operatori degli stabilimenti balneari e delle varie attivitĂ commerciali del territorio metapontino, nonchĂŠ il direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito. I dati pervenuti, per il secondo anno consecutivo, per opera del monitoraggio nei sessanta punti di campionamento stabiliti sulla costa jonica e tirrenica, non fanno altro che dare piĂš valore alle giĂ bellissime coste della Basilicata. Passando ai dettagli tecnici dell’opera, l’assessore Santochirico e il direttore Sigillito, hanno parlato dei diciannove punti di prelievo sul Tirreno e dei ben 41 sullo Jonio, punti segnalati ai bagnanti con apposite boe. Le analisi, che vengono effettuate da aprile a settembre, sono condotte ogni 15 giorni. Queste, come ha spiegato Sigillito, sono utili

per ricercare dieci parametri, tre di natura microbiologica (coliformi totali, coliformi fecali e streptococchi fecali) e sette di natura chimico-fisica (colorazione, trasparenza, ph, ossigeno disciolto, oli minerali, sostanze tensioattive e fenoli). Tra i piĂš entusiasti per il lavoro condotto e per i risultati ottenuti è proprio l’assessore Vincenzo Santochirico, il quale nel corso dell’incontro ha sottolineato la grande vicinanza al rispetto della natura e alla partecipazione della gente che attraverso i comunicati è stata, giĂ nel 2008, sempre tenuta informata sull’opera di monitoraggio delle acque. ÂŤLe analisi – dice l’assessore Santochirico - sulla qualitĂ delle acque hanno attestato l’ottimo stato di salute del nostro mare. Oggi siamo per la seconda volta consecutiva a Metaponto, un modo per lanciare il messaggio ai turisti che le acque di Metaponto godono di ottima salute. Ecco, Metaponto è la cartolina che vogliamo lanciare perchĂŠ non è la spiaggia vista a dicembre, ma è la bellissima realtĂ che abbiamo in Basilicata. Il nostro è un lavoro che viene portato avanti per tutta la regione. I dati raccolti saranno, man mano, portati a conoscenza del turista, infatti provvederemo ad utilizzare ogni mezzo di comunicazione per rendere nota la qualitĂ delle nostre acque; quindi dagli

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Turismo L’Udc boccia le 4 “M�

L’idea penalizza le aree interne

La spiaggia di Metaponto

sms a Facebook, dai siti internet ai messaggi davanti ai lidi. Le attività poste in essere – ha concluso Santochirico – sono state il risultato di un'azione di coordinamento con gli enti locali e di coinvolgimento degli operatori turistici, che hanno offerto collaborazione e cooperazione, consentendo di fornire ai cittadini un’informazione chiara e trasparente, e dando un significativo contributo alla valorizzazione delle risorse naturali e turistiche della Basilicata. Il direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito, ha parlato di un’attività intensa ma che dà gioia per i risultati che vedono le acque in ottima salute. Rispetto al periodo 2008 – ha detto Sigilli-

to – le acque sono piÚ sane. Ebbene sÏ – ha continuato il direttore – le analisi dicono che il mar Jonio e quello Tirreno per la Basilicata, godono di un’ottima salute. Questo nostro lavoro – ha concluso Sigillito – continuerà per tutta l’estate e per i prossimi anni. Al termine dell’evento, sulla domanda di promuovere il territorio di Metaponto dopo la mareggiata di dicembre e il ripascimento di giugno, l’assessore Santochirico ha sposato l’idea di lanciare un dvd che mostri Metaponto in tutta la sua bellezza, un’idea che ha trovato concorde anche il presidente della Leucippo, Gianfranco Sortiero. Fabio Sirago

SPORT Approvato il piano regionale 2009 POTENZA – La giunta regionale della Basilicata ha approvato, su proposta dell’assessore Antonio Autilio, il Piano annuale 2009 per lo sport, per il quale sono stati impegnati un milione e 890 mila euro, con l’obiettivo di sostenere la diffusione della cultura dello sport. Lo ha annunciato l’assessore, in un comunicato dell’ufficio stampa della giunta regionale. Le misure di sostegno riguardano diversamente abili, minori, anziani, donne e fasce di popolazione svantaggiata e sono finalizzate a sostenere e favorire le associazioni, gli organismi sportivi, le istituzioni scolastiche, la scuola regionale dello sport, gli enti locali ed il Coni. Esiste la volontà – ha spiegato Autilio – di sviluppare un disegno progettuale capace di coinvolgere l’intero potenziale di energie presenti sul territorio. Il Piano – ha aggiunto – si prefigge di esercitare il ruolo di coordinamento e programmazione, rafforzando il concorso finanziario verso interventi di qualità . Autilio, infine, ha evidenziato la necessità di implementare le risorse economiche, che non sono sufficientemente adeguate per venire incontro ad altre fasce come le associazioni sportive per attività fino a 18 anni.

POTENZA - ÂŤIl turismo in Basilicata non è un dio minoreÂť. E’quanto affermano i consiglieri regionali dell’Udc, Gaetano Fierro, Agatino Mancusi e Vincenzo Ruggiero, i quali sostengono che ÂŤsi tratta di un settore che va curato e programmato perchĂŠ rappresenta una realtĂ economica che trasferisce nella nostra regione risorse esterne aggiuntive. DĂ la possibilitĂ a tanti imprenditori di lavorare ed insieme ad essi, a tanti giovani che non trovano accessi occupazionali stabiliÂť. L’Udc ritiene che ÂŤdopo l’agricoltura e l’industria, il turismo sia, in futuro, il volano del nostro sviluppo e della nostra economia. Culturalmente giriamo pagina. Il turismo, pertanto, va sostenuto, con azioni mirate, soprattutto, nelle aree interne che sono quelle piĂš sottoposte all’esodo e al disagio giovanile. Per queste considerazioni, come giĂ abbiamo avuto modo di far rilevare, il nostro ragionamento – affermano i consiglieri regionali Fierro, Mancusi e Ruggiero - ci porta a configurare la proposta dell’Assessorato regionale al Turismo delle quattro “Mâ€? come un immaginario cerchio che circoscrive la Basilicata con quattro punti strategici: Melfi, Matera, Metapontino, Maratea, tutti ai bordi della macro-area interna della regione. Ai bordi di questo simbolico cerchio si sviluppano, a senso unico, le relazioni culturali, economiche e sociali della Basilicata con il resto del Paese. Ne consegue che i turisti che arrivano da fuori regione, principalmente dai territori di prossimitĂ , attratti da questi quattro luoghi di eccellenza e, dopo una breve sosta, secondo le statistiche, non sono portati o guidati a scoprire, salvo eccezioni, il

vero cuore della Basilicata, quello delle aree interne, per intenderci della montagna che, geograficamente, rappresenta l’80 per cento dell’intero territorio lucano, anch’esso ricco di attrazioni, ma sconosciuto e primitivo: comunque patrimonio unico da offrire al mondo esternoÂť. ÂŤSi ripropone cosĂŹ – sottolineano gli esponenti dell’Udc - attraverso la proposta del Governo regionale, una specie di riedizione del Grand Tour che, come accadde due secoli fa, orienta i forestieri a lambire la Basilicata senza che essi vengano sollecitati a penetrare nel suo cuore antico per scoprirla intimamente ed apprezzarla. La proposta del Governo regionale è, dunque, da rivedere, mettendo al centro la conoscenza e valorizzazione delle aree interne. Da non dimenticare il fatto che all’interno della questa macro-area rurale si concentra un vasto territorio costituito dai Parchi naturali nazionali e regionali, un territorio strategico per l’intero ecosistema dell’Appennino meridionale, per l’alta concentrazione di patrimonio di biodiversitĂ che vi ricade. Pur essendo il territorio a maggior rischio di abbandono per le difficoltĂ strutturali in cui si realizza l’attivitĂ economica in generale – aggiungono Fierro, Mancusi e Ruggiero - presenta opportunitĂ di sviluppo illimitate se legate ai forti caratteri di naturalitĂ che lo caratterizzano unite ad un’offerta enogastronomica ricchissima e di qualitĂ , basata su produzioni di nicchia con molte specificitĂ locali giĂ orientate verso la denominazione comunitaria e la certificazione, tradizioni rurali ed emergenze storicoculturali diffuse e presenti anche nel piĂš piccolo dei comuniÂť.

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16 24 Ore in Basilicata


Precari Il ddl che vuole riservare una quota di contratti a tempo si arena in I Commissione

Nelle secche dei portaborse Politici di entrambe le parti vorrebbero l’inserimento anche dei propri factotum di ROCCO PEZZANO La sede della Regione Basilicata in via Verrastro a Potenza

«HANNO messo in conflitto la precarietà e la disoccupazione». Così dice un precario l'anonimato lo difende dalle mille correnti del Palazzo - e la sua frase rispecchia quello che si pensa fra i 167 precari della Regione. Ma il nodo che sta ingarbugliando il discorso ha un nome: portaborse. DUE PROSPETTIVE Da alcuni giorni due esponenti politici - Gianni Rosa del Pdl e Michele Napoli della Destra - lanciano accuse contro l’assunzione dei precari della Regione Basilicata. Assumerli - dicono in sintesi i due - significherebbe aiutare persone che non hanno superato un concorso, ma sono entrate con raccomandazioni o comunque di straforo, a scapito di tanti giovani lucani che invece non avranno mai questa opportunità. La questione può essere letta anche in una prospettiva diversa, praticamente opposta: la giunta regionale, dopo anni in cui non ha fatto nulla in merito, sta provando a dare delle norme per uscire fuori dal pantano delle long list, della chiamata diretta, dell'arbitrio. A fare con rigore una selezione dei precari che rimarranno a lavorare. E a dare un minimo di stabilità a chi si trova da tempo a gestire interi uffici regionali senza avere né contributi né altre tutele tipiche del lavoro dipendente. I PUNTI FERMI E' una vicenda che, per complessità, va analizzata nel dettaglio. Ma si possono subito anticipare alcuni punti fermi: 1) c'è un disegno di legge con cui la Regione vuole riservare una parte dei posti di futuri concorsi ai precari; 2) si tratta di futuri contratti a tempo determinato, è bene sottolinearlo: non posti a vita, ma a tempo; 3) si conosce la percentuale dei posti che verranno riservati (il 70 per cento) ma non il numero: non lo sa nessuno. Già questo - e per sincerarsene basta leggere il testo del disegno di legge, protocollato come pratica 1500/L del 26 febbraio 2009 al consiglio regionale - ridimensiona la vicenda: non si tratta di persone che otterranno ipso facto una scrivania vita natural durante, non si parla da nessuna parte di «trecento posti» così come da comunicati stampa. Rimane in piedi la questione del canale privilegiato attraverso cui i precari sarebbero entrati nell'orbita della Regione. LE CINQUE PORTE Le porte di accesso alla categoria “precari” sono sostanzialmente cinque: la prima è quella dei co.co.co (contratti di collaborazione coordinata e continuativa). Questa porta si apre su tre cancelli: il primo è la chiamata diretta (da parte di uffici e

non di politici), il secondo è quello delle long list, il terzo quello dell'esame di titoli più colloquio. Le long list, in parole povere, sono elenchi di persone che fanno richiesta di entrarvi (inviando curriculum, attestati e tutto ciò che può accertare la loro preparazione) e da cui l'ente pesca. La seconda porta è quella del tirocinio nel progetto Sfera. Il nome sta per “Stage formativo europeo nelle regioni e nelle amministrazioni dell'Obiettivo 1”. Si tratta della creazione di una short list (lista corta) di laureati disponibili, giovani che si propongono per tirocini nelle pubbliche amministrazioni che si occupano di gestire progetti cofinanziati. La condicio sine qua non è quella di aver preso 105/110 all'università. «E poi c'è la discrezionalità più barbara», ammette un precario, che però lavora alla Regione dopo una selezione di tutt’altro tipo. Terza porta, gli assunti con contratti a tempo determinato. Entrano con regolare concorso. Ne sono rimasti pochi. Pare - ma le notizie sono contraddittorie - che nel tempo una quindicina di questi sia stata stabilizzata. La quarta porta è quella ri-

servata a consulenti ed esperti. Qui si trovano abissi fra i consulenti con contratti d'oro e altri che invece si accontentano degli spiccioli. Infine, gli interinali: diversi fra quelli che sono entrati tramite le agenzie di fornitura di lavoro temporaneo oggi si trovano ad essere co.co.co. Non ce ne sono molti. La questione in piedi da alcuni giorni riguarda solo il primo gruppo, quello dei co.co.co. Un magma di persone che nasconde le singole storie: ci sono quelli che hanno un “protettore” - come a volte ammettono con franchezza che ha sponsorizzato il loro avvicinamento alla Regione; ci sono anche però molte persone che sono entrate e hanno ottenuto la conferma del proprio contratto solo grazie alla propria professionalità. LA PRESA DI COSCIENZA Oltre un anno fa, da questo mare di giovani e meno giovani, emersero alcuni che cercarono di dare vita a un coordinamento. Come a dire: basta venire considerati solo anonimi cervelli al servizio dell'ente, vogliamo un riconoscimento ufficiale e avviarci a una stabilizzazione.

Riunioni all'inizio quasi carbonare - pur se svolte all'interno dell'amministrazione - e poi via via più ufficiali. I problemi sul tappeto erano tanti. Innanzitutto: chi considerare precario e chi no. E poi: quanti sono i precari; se stabilire o meno criteri di differenziazione in base alla diversa natura contrattuale; cosa chiedere alla Regione; che rapporti avere con il sindacato. Quest'ultima questione in particolare generò momenti di tensione tra chi si fidava delle sigle sindacali e chi temeva di esserne strumentalizzato. Il problema si risolse con la selezione naturale: a seguire i precari rimase in maniera costante la Cisl attraverso l'Alai, sigla che si occupa proprio di “lavoratori atipici”. Degli altri sindacati, all'inizio andarono alle riunioni esponenti anche importanti, ma poi l'appoggio si è caratterizzato per discontinuità o addirittura per assenza. Nel frattempo, anche il coordinamento è scomparso: si è dissolto dopo aver affrontato le difficoltà di organizzarsi, di mettere insieme tante teste, di cercare soluzioni comuni e non individuali (ve-

di alla voce “protettore”). Una cinquantina, in maniera informale, porta ancora avanti la vertenza. LA LEGGE Si giunge al 7 novembre del 2008. Dietro la pressione costante del sindacato e a quella molto meno costante dell’opinione pubblica, la giunta regionale approva un disegno di legge denominato “Misure volte a favorire qualità ed efficienza dei sistemi professionali nella Regione Basilicata”. Come sempre, dietro al fumo del linguaggio burocratico c’è la sostanza: le norme «introducono - è scritto nell’articolo 1 - misure volte alla valorizzazione e consolidamento di precedenti esperienze lavorative maturate nella Regione Basilicata». Traduzione: questa legge vuole dare un contratto più stabile a chi da anni lavora nell’ente quasi senza copertura. E’ scritto più avanti che «il consiglio e la giunta regionale, qualora decidano di bandire negli anni 2008 e 2009 procedure per la formazione di graduatorie per assunzione di personale non dirigenziale a tempo determinato riservano una quota, non inferiore al 70 per cento

dei posti previsti, ai soggetti che hanno svolto presso la Regione Basilicata uno o più contratti co.co.co. (...) La durata complessiva di tali contratti deve essere di almeno un anno, maturata nell’ultimo triennio precedente alla data del 29 settembre 2008 o che maturino tale requisito in virtù di contratti stipulati anteriormente alla predetta data ed in corso alla data di approvazione della presente legge». Al di là dell’odore di polvere di alcune espressioni, la norma è chiara. E stabilisce anche un particolare: la data di approvazione della legge (che, proposta dalla giunta, dovrà essere votata dal consiglio) diventa fondamentale per stabilire chi ha diritto a cosa. La giunta, dunque, il 7 novembre 2008 approva il disegno di legge. Pochi giorni dopo, il 21, ne modifica anche una frase, in modo da non escludere alcuni co.co.co che hanno lavorato alla Regione ma, formalmente, sono contrattualizzati da società esterne. Il ddl comincia il canonico giro delle commissioni consiliari: organismi formati da pochi consiglieri, ognuno competente per determinate materie, che devono dare il proprio parere sul provvedimento eventualmente emendandolo - prima che arrivi in assemblea. OSTACOLI Un giorno l’atto si ferma in prima commissione. Competente sugli affari istituzionali. Teoricamente, l’ultima tappa. Ed è da lì che ancora non riesce a muoversi. Tutti - i precari, i sindacalisti e gli stessi verbali delle sedute - indicano l’ostacolo nella richiesta di alcuni politici dei due schieramenti: far sì che il provvedimento non interessi solo i co.co.co ma anche i portaborse. Ossia le persone entrate nei gruppi consiliari dei diversi partiti perché chiamate dai consiglieri. L’unico criterio in questo caso è il rapporto personale con il politico di turno. I sindacati si sono opposti e per ora nel testo non è stato inserito nulla. IL NUMERO Si sa che il ddl riguarda 167 co.co.co. Conoscere il numero è già qualcosa: per mesi, i precari e i sindacalisti cercarono di conoscere un brandello di cifra, uno scampolo di dato certo. Ma sembrava che tutti in Regione brancolassero nelle tenebre dell’incertezza. Nei prossimi giorni appuntamenti importanti - incontri con i sindacati, seduta della prima commissione interesseranno la sorte dei 167 co.co.co della Regione. La domanda è: andrà in porto il disegno della giunta e del sindacato di fermare nuovi ingressi precari e fare concorsi al posto delle long list? Anche la risposta è precaria. r.pezzano@luedi.it

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Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

Agricoltura La Cia lucana propone l’idea di un’intesa tra Istituzioni e organizzazioni professionali

Verso il “patto” di fine legislatura Viti rilancia: «Sarà finalizzato a rimettere il settore al centro dell’agenda politica» L’INTERVISTA

Le proposte del presidente Politi per ridare vigore al mondo agricolo

«Trasparenza e meno costi di produzione» Il tavolo dei relatori. In basso il presidente nazionale Giuseppe Politi

SCANZANO JONICO - Un’intesa istituzionale tra organizzazioni professionali agricole e Giunta regionale per un programma “patto” di fine legislatura con l’individuazione di alcune priorità del mondo agricolo. E’ la proposta lanciata ieri mattina a Scanzano Jonico nel corso del consiglio regionale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) al quale ha preso parte il presidente nazionale Giuseppe Politi, l’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti ed il presidente della Provincia di Matera Franco Stella. Presenti anche il sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis, il vice sindaco di Montalbano Jonico, Enzo De Vincenzis, l’assessore all’Agricoltura del Comune di Policoro, Saverio Carbone ed il consigliere provinciale di Matera, Serafino Di Sanza. «Senza agricoltura non si va da nessuna parte – ha detto il presidente regionale Donato Di Stefano nella sua relazione - per noi è indispensabile una rapida approvazione della legge di riordino e razionalizzazione degli Enti e delle strutture operanti in campo agricolo, a partire dalla riorganizzazione degli uffici e dei servizi del Dipartimento Agricoltura sino ai Consorzi di Bonifica, Enti strumentali e di ricerca, Apa». Il leader regionale inoltre ha sollecitato «l’utilizzo dei fondi Fas, delle risorse dei P.O. Val D’agri e

Senisese, e degli altri fondi Ue, per costruire apposite sponde finanziare “Interfondo” allo scopo di intervenire e dare risposte sul versante della infrastrutturazioni nelle aree rurali; degli “investimenti in campo agro-energetico e per la costituzione del distretto agro-energetico regionale; per costruire un “Piano regionale per la ricerca e l’innovazione tecnologica in campo agricolo-alimentare”; un programma per la ricettività, l’ospitalità ed il turismo rurale». Lucido, puntuale ed attento l’intervento dell’assessore regionale Viti: «Condivido la proposta della Cia di dare vita ad un patto di fine legislatura. L’intesa ovviamente dovrà essere concordata anche con le altre organizzazioni professionali agricole e sarà finalizzata a rimettere al centro della politica regionale il settore primario». Poi “il bubbone” Arbea: «O sopravvive perché avrà recuperato funzionalità, o sarò costretto a chiuderla». E giù gli applausi di approvazione della sala gremita. Infine il presidente Stella: «Il settore agricolo – ha detto - deve essere al centro delle scelte a livello regionale. La Provincia come soggetto istituzionale, sarà al vostro fianco, urgono misure per favorire l’accesso al credito, il supporto negli investimenti ed il sostegno per le calamità subìte». pie.lu.

SCANZANO JONICO – Duecento milioni di euro. Tanti secondo il presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi, sono i finanziamenti che necessiterebbero per ridare vigore mondo agricolo. Qual è la situazione dell’agricoltura del Sud Italia alla luce della nuova riforma della Pac? L’agricoltura meridionale nell’ultimo anno soprattutto, aveva dato segnali di grave difficoltà. Abbiamo complessivamente escluso il 2009 dal bilancio. Nel 2008 invece abbiamo avuto una capacità di produzione normale. Questo significa che gli agricoltori hanno continuato a crederci e ad impegnarsi nel settore. Però non c’è reddito sostanzialmente. Il problema principale degli

agricoltori è dunque la mancanza della certezza del reddito, mi par di capire. Sì infatti noi parliamo di prezzi riconosciuti all’origine e di prezzi al consumo. Ormai è una denuncia che portiamo avanti da ottobre del 2004. Come uscirne? Innanzitutto con una politica di trasparenza verso i consumatori, indicando loro in maniera chiara qual è il prezzo all’origine e qual è il prezzo finale. Però ci rendiamo conto che questo non è sufficiente, è solo l’abc è solo trasparenza. Ci vuole una classe politica che sostanzialmente ci creda che punti soprattutto in questa fase di crisi finanziaria ad abbassare i costi di produzione, dai concimi, ai fertilizzanti, al costo del danaro, alla disponibilità di credito da parte delle banche. Perché in pratica oggi è maledettamente più difficile avere queste anticipazioni. Poi ci vuole una Pubblica amministrazione che funzioni. Mi riferisco ai bandi per ciò che riguarda il Psr, che forse possono essere gli ultimi, bisogna vedere che decisioni verranno prese a livello europeo. Quindi la verità è questa, ci sta un’insufficienza al di là degli impegni pubblici presi. xzxz«xz«xz«

Fiat La Fiom continua la protesta. Oggi Attivo con Cremaschi

Indotto ancora in sciopero MELFI - E’ continuato anche ieri, sulla scia di quanto iniziato nei giorni scorsi, lo sciopero indetto dalla Fiom nell'area industriale di San Nicola di Melfi. Braccia incrociate alla Johnson Controls, alla Itca e alla Magneti Marelli (ex sistemi sospensione). Sui tre turni si sono svolte due ore di sciopero per rivendicare l'applicazione degli accordi sottoscritti in materia di premio di pProduzione. Oggi poi il sindacato sarà impegnato nell’Attivo regionale dei delegati Fiom Cgil. Alle 9.30 presso il centro sociale “Sacco” di Rionero in Vulture si affronterà la questione della piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore metalmeccanico. All’appuntamento prenderà parte anche il segretario nazionale della Fiom Cgil, Giorgio Cremaschi. Dopo l’incontro a Rionero, alla chiusura dell' attivo, ci sisposterà presso il cancello B della Fiat Sata, nella zona industriale San Nicola di Melfi, per il comizio del segretario nazionale. Nel corso del comizio sarà anche distribuito materiale informativo. In particolare si continueranno ad affrontare i temi relativi alla piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.

Un’insufficienza per ciò che riguarda le politiche di sostegno all’agricoltura. Il crederci nel settore primario. Si promette molto facilmente. Faccio un esempio: noi abbiamo assistito alla “telenovela” in questi mesi sul Fondo di solidarietà nazionale e le assicurazioni agevolate. Vediamo quello che poi sta succedendo per ciò che riguarda le calamità. In pratica ci vuole un fabbisogno di 200 milioni di euro, quello che già avevamo nel 2008. Quindi nulla di nuovo. Ci sono stati impegni solenni assunti dal Presidente del Consiglio e dal ministro dell’Agricoltura e altre forze politiche del Parlamento, ma ad oggi sostanzialmente non c’è nulla, eppure stiamo parlando di 200 milioni di euro rispetto ai miliardi di euro che sparano sugli altri settori. Il ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia, della Lega Nord. Dopo la vicenda delle quote latte, nei confronti del Sud lo ritenete imparziale? Il ministro dell’Agricoltura è un ministro parziale. Se ci fosse la misura, è pure normale che un uomo politico privilegi la sua zona di origine. La verità di Zaia è che tiene solo alla zona di origine, non gli frega nulla di altro. Dalle piccole formalità: in molti casi se lo si vuole incontrare bisogna andare nel suo paese (Godega di Sant'Urbano, provincia di Treviso, ndr) per parlargli. Questo è assurdo. Pierantonio Lutrelli

L’area dell’indotto Sata

DIREZIONE DEL PERSONALE

BASILICATA SOCCORSO

Domani tavola rotonda AIDP

Tisci chiede audizione del direttore

POTENZA - E’ in programma per domani alle 15.30 la prima tavola rotonda dell’Aidp Basilicata sul tema “La nascita del gruppo regionale Basilicata Aidp (Associazione Italiana per la Direzione del Personale). Interazione col territorio e preospettive”. L’incontro si svolgerà presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata. A moderare la tavola rotonda l’economista Nino D’Agostino. L’incontro sarà invece introdotto da Nicola Lombardi, presidente del gruppo regionale Basilicata dell’Aidp. All’appuntamento parteciperà anche l’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio.

ANTONIOTisci (An) ha annunciato di «aver presentato una nota al Presidente della Quarta commissione con la quale si sollecita lo stesso ad attivarsi per richiedere in commissione l’audizione sia dell’assessore alla Sanità, sia del direttore della struttura Basilicata Soccorso, nonché del direttore dell’Ente di formazione Agamede sulla presunta istituzione di una Commissione regionale di inchiesta sulle attività formative svolte presso la struttura del 118». Auspico - dice Tisci - che questa volta i tempi siano un po’ più celeri rispetto a quelli che due mie precedenti interrogazioni stanno vivendo. Ritengo sia legittimo, oltre che doveroso, per un consigliere regionale chiedere chiarimenti e ottenere risposte.

BREVI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

Il sì della Uil POTENZA - «Nel pacchetto di provvedimenti anti-crisi definito dal Governo il ricorso ai contratti di solidarietà in questo frangente è uno degli strumenti migliori da utilizzare, in quanto è preferibile far lavorare i dipendenti per meno ore anziché licenziarli». E’ quanto afferma in una nota il segretario generale regionale della Uil di Basilicata, Michele Delicio che aggiunge: «Ciò perché siamo in una crisi che non è come quelle del passato. Non è mai accaduto che una crisi colpisse tutti i settori produttivi della regione. In passato capitava che le emergenze di settore fossero rapidamente assorbite da un altro settore. In questo caso non è così e, quando la crisi sarà finita, i costi per creare nuovi posti di lavoro saranno molto superiori a quelli che dovremmo sostenere per evitare che questi stessi posti vengano distrutti». Delicio inoltre sollecita «una immediata verifica dello stato di attuazione del protocollo sindacati-Regione per la utilizzazione e la gestione degli ammortizzatori sociali. Contestualmente si tratta di definire gli interventi di politiche attive diretti alla riqualificazione dei lavoratori sospesi o licenziati a seguito di crisi al fine di favorirne il ricollocamento occupazionale secondo le modalità e le procedure previste per l’utilizzo delle risorse finanziare rese disponibili, attivando azioni di presa in carico da parte dei Servizi per l’Impiego, di orientamento, di formazione e di supporto all’inserimento lavorativo, finalizzate alla qualificazione e allo sviluppo di nuove competenze, per il reinserimento lavorativo».

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18 24 Ore in Basilicata


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Mercoledì 8 luglio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Disagi ai cittadini

Minori

Credito

Al Palazzo di giustizia

Osservatorio

Una rete per limitare i traumi e i disagi

Iniziative a sostegno dell’economia

a pag. 22

Polo ospedaliero Chiuso l’asse 6

a pag. 22

Il presidente Federico Mazzaro spiega quali vantaggi potrebbe avere il territorio

L’Acta diventa una Spa «Si possono ridurre i costi» PREOCCUPAZIONE per il futuro della gestione dei rifiuti a Potenza. Il servizio, attualmente, è affidato all'Acta (Azienda comunale tutela aziendale), società a capitale pubblico. L'allarme è stato lanciato dalla Ola (Organizzazione lucana ambientalista), in seguito alla proposta della giunta comunale di Potenza di trasformare l'Acta in una società per azioni. In un comunicato, l'organizzazione paventa il pericolo di una “privatizzazione” a favore di grandi imprese interessate a gestire il ciclo di rifiuti in Basilicata. L'Ola fa ampiamente riferimento al gruppo multinazionale francese Veolia, già proprietario del vecchio inceneritore cittadino di San Luca Branca e intenzionata a trasformarlo in termovalorizzatore. L'Acta, trasformata in azienda Spa, rappresenterebbe una ghiotta occasione per la società francese e un pericolo per la politica dei rifiuti nella provincia di Potenza. Afferma Federico Mazzaro, presidente dell'Acta: «In primo luogo, devo precisare come il termine privatizzazione sia improprio, non rende la politica che si sta cercando di attuare. Il termovalorizzatore non appartiene alla società francese ma al comune di Potenza. Fu affidato, inizialmente, a un'associazione temporanea di impresa costituita da Italimpianti con un referente locale. Tramite gara d'appalto la gestione fu affidata a questa società. Fatta questa precisazione - continua - in seguito al bilancio 2009, l'Acta ha rivendicto la gestione integrata del ciclo dei rifiuti come unica azienda pubblica regionale. Trasformare l'Acta in Spa, non significa privatizzarla in quanto l'unico socio è il comune di Potenza e

Lavoratori dell’Acta (Mattiacci)

per norma, lo rimarrà ancora per due anni. Solo allora, secondo l'articolo 23 bis della legge 133 del 2008, la gestione dei rifiuti andrà in gara d'appalto e solo allora si potrà parlare di privatizzazione. È una decisione che spetta solo al comune». Secondo Mazzaro, dunque, la trasformazione dell'Acta in società per azioni

più che un pericolo, al momento, è una risorsa. «Una Spa, può svolgere molte più mansioni. Ha delle funzioni che permettono di allargare la possibilità di gestire un territorio molto più vasto con una riduzione dei costi. Avremmo una gestione più efficiente grazie a un contenitore multiservizio amministrato dall'u-

nica azienda a capitale pubblico. Riportare la gestione a un unico soggetto, significa mettere in campo politiche serie che possono competere con un privato». Conclude dicendo: «Questo tipo di gestione permette di tutelare il pubblico, in quanto al servizio del pubblico». Anna Martino

QUALCHE piccolo disagio si potrebbe verificare oggi e domani nell’area del Polo ospedaliero: verrà chiuso al traffico, infatti, l’attuale corsia asse 6 (tratto Pronto Soccorso - Università). In alternativa - fanno sapere dall’Ufficio stampa del Comune di Potenza - si consiglia agli automobilisti di utilizzare un tratto di strada provvisorio che collega il Rondò di via Di Giura con la corsia che conduce al Pronto Soccorso - Università. Per rendere più chiaro il percorso, però, verrà predisposta l’opportuna segnaletica. Verranno, inoltre, adottati tutti gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione e per la sicurezza del personale addetto ai lavori, mantenendoli in perfetta efficienza sia di notte che di giorno. Verranno adottati, inoltre, idonei accorgimenti atti a garantire la sicurezza al passaggio dei pedoni individuando e segnalando il percorso consentito, secondo quanto previsto dal nuovo codice della strada. I lavori - curati dalla società Euro Strade srl sono stati predisposti dall’amministrazione comunale per il miglioramento della viabilità di accesso al polo Ospedaliero.

LA STORIA

Al processo per gli omicidi della faida di Montescaglioso il figlio di Petruzzo attacca il pm Basentini

Il pm incalza una vedova bianca. Proteste in aula DICIOTT'ANNI un mese e due settimane. Diciott'anni un mese e due settimane fa era andata dai carabinieri, e 18 anni, 1 mese e 2 settimane dopo le hanno chiesto di testimoniare sulla scomparsa del marito. Ieri mattina nel Tribunale di Potenza c'è stata udienza per gli omicidi della faida di Montescaglioso: dieci morti tra il 1991 e il 1992, nello scontro tra i clan capeggiati dal tarantino Alessandro Bozza, e dal “mastro” Pierdonato Zito, montese con un passato di istruttore di arti marziali. Sono sfilate le mogli, le compagne, le sorelle, e le vedove dei morti: lacrime e rabbia mescolate assieme. Hanno raccontato le corse in ospedale, le ferite, e il sangue che non si fermava. Si sono morse le labbra per cercare di trattenere il pianto. Hanno sfida-

to i giudici con l'arroganza dei «non ricordo». Hanno accettato di subire l'interrogatorio del pm, e gli avvertimenti sulle conseguenze delle palesi reticenze, fino a quando un ragazzo ha alzato la voce nel tentativo di difendere la madre. Uno degli orfani di quella guerra che non riusciva più a sopportare quelle insistenze contro di lei, che ripeteva di non sapere («Ho deciso di affidarmi alla legge, e sono andata con il bambino dai miei… ad aspettare notizie»), mentre il pm la incalzava: «Come è possibile che non sia andata dagli amici per sapere dove fosse finito… Come è possibile che non sappia se si era fatto dei nemici, e che non abbia mai parlato con nessuno di questa cosa… che lei non sappia vagamente chi può essere il responsabile della scom-

parsa?». Quel bambino fatto uomo si è rivolto al pm Francesco Basentini: «Secondo lei a diciott'anni si metteva a fare le indagini?». «Dovrebbe chiederle come ha fatto per sopravvivere tutti questi anni», gli ha fatto subito eco un altro sempre dal pubblico. La tensione si è stemperata solo alla fine, quando l'unico imputato presente, Giuseppe D'Elia, ha avuto il permesso di incontrare i familiari. Per la vedova dello scomparso è già passata una vita: diciott'anni nel '91 sulla carta d'identità, più diciotto per arrivare a ieri. Ha raccontato che il marito, Rocco Petruzzo, «se n’era uscito salutando come faceva di solito, senza dare troppe spiegazioni… con indosso una maglietta e i jeans». Poi non l'ha più rivisto. Per l'ac-

cusa Rocco Petruzzo sarebbe morto per ritorsione dopo la strage della pizzeria “Peccati di gola”, il 14 maggio del '91, in cui morirono due persone molto vicine ad Alessandro Bozza. Sarebbe stato uno dei sicari di Pierdonato Zito, arrestato a Ginosa quattro anni dopo in un covo pieno di armi. Ieri mattina nello stesso clima hanno testimoniato anche la compagna di Alessandro Bozza, la compagna di Giuseppe D’Elia e la moglie di suo padre. La compagna di D’Elia ha descritto vagamente la latitanza del suo uomo e si è difesa dalle accuse della moglie del padre che a sua volta ha negato le affermazioni messe a verbale nel lontano '93. «Ero malata… in depressione… con un problema con l'alcool… ora non ricordo più niente».

Il tribunale di Potenza (f. Mattiacci)

Nel suo racconto c'erano i luoghi dove si incontravano i latitanti, i casolari, uomini mascherati, e una figura incappucciata sul pavimento di una casa di campagna, che emetteva strani lamenti rannicchiata su se stessa. Il presidente della Corte d'assise ha deciso di vederci chiaro. Nella prossima udienza verrà chiamato a testimoniare il dottore che l'aveva in cura. Se confermerà la malattia, quel verbale verrà assunto come prova. Altrimenti per la signora scatterà l'accusa di falso. Leo Amato

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Potenza


20 Potenza

Mercoledì 8 luglio 2009

Terzo Memorial dedicato a Tullipano

Torna il mercatino delle cose d’altri tempi

“I ritratti di Leonardo” al museo di Vaglio

Gli splendori del Barocco in mostra a Palazzo Loffredo

OGGI alle 11, nella Sala dell'Arco del Comune di Potenza, si terrà la conferenza stampa di presentazione del 3° Memorial Tullipano, triangolare di beneficenza (fondi devoluti alle popolazioni dell'Abruzzo interessate dal sisma) in memoria del giovane calciatore prematuramente scomparso il 3 ottobre 2004. La manifestazione si terrà presso il campo sportivo "Principe di Piemonte" a Potenza, contando sulla presenza in campo di tanti amici ed ex compagni di squadra di Gennaro, da Nolè a Malagnino, passando per Giosa, Sabato e Lolaico.

IL PROSSIMO 19 luglio tornerà in città Mercatino delle cose usate e d’altri tempi (Edizione 2009). L’appuntamento durerà, come consuetudine, l’intera giornata, dalle 9 alle 20. Nel cuore della città, tra largo Pignatari, largo Serrao e largo Isabelli, torneranno le bancarelle e gli stand su cui saranno esposti oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d'antiquariato, usati, vecchi o antichi.

PROSEGUE fino al prossimo 31 agosto, nel “Museo delle antiche genti lucane” di Vaglio, la mostra “I ritratti di Leonardo”. Una mostra che ha preso il via dopo il ritrovamento di un ritratto dell’artista toscano. Ritrovamento importante in quanto introduce nuove ricerche concernenti Leonardo, le sue tracce e gli echi leonardeschi nell’Italia meridionale. Mentre si raccolgono dati mediante le indagini scientifiche, emergono continui indizi e fonti documentarie che richiedono verifiche e approfondimenti. È nata così l’idea di una mostra che, da un lato, presenti la sintesi dei più recenti studi su Leonardo, dall’altro, proceda in ulteriori ricerche.

SARA’ inaugurata alla Galleria Civica di Palazzo Loffredo il prossimo 10 luglio la mostra “Splendori del Barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al settecento”. La mostra è promossa dall’Università degli Studi della Basilicata in occasione del XXV anniversario della sua fondazione, e, insieme, dalla Regione Basilicata, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, dal Comune di Potenza, dal Comune di Matera e dalla Fondazione Carical. Verrà presentata l’attività di ricerca promossa negli ultimi anni dall’ateneo lucano sul barocco e rococò.

IL RAGGIRO

LA MANIFESTAZIONE

Gratta & vinci taroccati L’allarme dei tabaccai

LA LOTTERIA

Suono, occhio e sguardo

SI è tenuta alla presenza del funzionario comunale Michele Soldi l’estrazione finale della quarta edizione della lotteria finalizzata alla raccolta fondi - che ha fruttato complessivamente una somma di circa 4.000 euro - f che saranno utilizzati per la costruzione della chiesa nel rione di Macchia Romana. Questi i numeri dei biglietti vincenti: 1° premio 1042, 2° premio 0081, 3° premio 0376, 4° 0718, 5° premio 0442, 6° premio 0722, 7° premio 1274, 8° premio 2067, 9° premio 3336, 10° premio 0969, 11° premio 4022, 12° premio 0837, 13° 2021. L’iniziativa conclude i tre giorni di festa che si sono svolti a fine giugno e che hanno visto lo svolgimento di manifestazioni sia religiose che civili. Nicola Lovallo insieme al presidente del comitato festa, il parroco don Michele Celiberti, Rocco Misuriello e al componente del comitato Donato Volturno hanno ringraziato «tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, accettando di esibirsi gratuitamente con il solo rimborso delle spese tecniche». Il successo della manifestazione è stato reso possibile grazie all’impegno di tutti, insieme a quello sostenuto dal Comune e dalla Provincia. «L’impegno che il comitato sta portando avanti - ha concluso Lovallo, consigliere comuanale - è quello di creare aggregazione in una realtà giovane».

voci, rumori, respiri). Il progetto prevede una prima fase laboratoriale con esperti della dimensione di Stefano Zorzanello e Albert Mayr. Il primo è un musicista, compositore, studioso e ricercatore sul campo di storia orale, antropologia e paesaggio sonoro, esperto e compositore di fama internazionale nonché collaboratore di Radio 3; il secondo è uno dei più grandi compositori di musiche prevalentemente elettroniche, strumentali ed in mixed media: le sue installazioni sonore e le sue performances sono basate sull'interazione tra i suoni ed i rumori ambientali. Il secondo momento prevede la realizzazione di laboratori, installazioni sonore, passeggiate sonore, incontri, happening, mostre, attività destinate a differenti fasce d'età, collaborazioni con differenti settori della società (studenti, musicisti, operatori ambientali, docenti, bambini, anziani, non-vedenti), con l'obiettivo di approfondire il senso e il valore del suono della città. Il risultato sarà la rea-

lizzazione della prima mappa sonora della città di Potenza. A conclusione del laboratorio gli allievi parteciperanno alla prima assoluta europea di “A Dip in the lake” di J. Cage, un hppening collettivo curato da Zorzzanello. Il laboratorio con Dario Pinton, uno dei massimi esperti della didattica museale, mira alla formazione di mediatori nel campo della cultura visiva contemporanea, con una metodologia molto interattiva e l'esperienza diretta con l'operari artistico, infatti sono previste per i partecipanti visite sui siti in cui gli artisti realizzeranno le loro istallazioni. «Mantenere insieme l'aspetto della riflessine e la pratica, l'apprendimento e il fare - afferma Francesco Scaringi di Basilicata 1799 - è lo scopo di questi laboratori» «L’arte passa attraverso il confronto con esperienze diverse - aggiunge Giuseppe Biscaglia curatore del progetto- i tanti giovani che partecipano ai laboratori dimostrano che c'è voglia di esprimersi e di futuro».

Antincendio boschivo Enel

Mercoledì 8 luglio 2009 ORARIO NOTTURNO Malvaccaro 0971.441991

Numeri utili

Adoc Basilicata

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Acu (Ass. cons. utenti)

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Enel

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Cif (Centro it. femminile)

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Protezione civile

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Telefono Amico

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Telefono Azzurro

0971 19696

Telefono Donna

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0971 53685 0971 419111

Polizia

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Croce Rossa

0971 411510

Vigili del fuoco

115

Anas

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Trenitalia Inps

0971411144

0971 55616

Acquedotto Lucano

0971 654111

0971 34444

Acta

Prefettura

Polizia stradale

0971 415150

Adoconsum

112

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507

Federconsumatori

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Carabinieri

803116

Difensore civico reg.

Italgas Guasti Acqua

via Danzi, 29

1515 0971 331111

Fondazione Antiusura

0971 51893

Motorizzazione

0971 54726

Esercito

0971 444819

0971 54546

Avis

0971 442991

0971 335111

Aias

0971 45090

ALLA vigilia del matrimonio del loro amico Doug, i suoi tre testimoni di nozze decidono di portarlo a Las Vegas per festeggiarne l'addio al celibato. Tuttavia, quella che doveva essere una vacanza spensierata...

Istituzioni Regione Basilicata

0971 668111

Provincia

0971 417111

Comune

0971 415111

Pronto soccorso

Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681

Ardsu

0971 507011

Prevenzione e Protez.

0971 205640

Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale

0971 54829

Biblioteca Provinciale

0971 305013

Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale

097156144 0971444833 0971 51605

Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania

0971 305011

Pagamento III^ rata COSAP e Imposta sulla pubblicità

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470 TOURIST 0971-411396

Termine ultimo per la presentazione del Modello Unico 2009 in via telematica

La ragazza del mio...

CORSI GRATUITI

ALEXIS è una ragazza intelligente, bella e ostinata, ed è la donna dei sogni di Dustin. Dopo solo cinque settimane, però, Dustin diventa ossessivo a tal punto da indurre Alexis...

Attività in piscina e palestra

Auguri per questo tuo (secondo) traguardo anche dai tuoi suoceri, dai tuoi cognati (possiamo definirci così, anche senza l’ufficialità?) e dai tuoi già numerosi nipoti.

CORSI gratuiti di attività motorie in palestra e in acqua nel periodo Luglio – Agosto 2009. Le iscrizioni sono aperte alle seguenti tipologie di utenti: - disabili o comunque svantaggiati (max 10 utenti per corso attivato); - anziani (Ultrasessantacinquenni) over 65 anni (max 15 utenti per corso attivato); - minori da 0 a 12 anni in piscina (C.A.M.) (max 10 utenti per corso attivato); - minori da 4 a 13 anni in palestre (max da 10 0 20 utenti per corso attivato); - donne in condizione di svantaggio (gravidanza, osteoporosi).

LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

DON BOSCO p.zza Cagliari

Una notte da leoni

31 luglio Complimenti Anto per la tua seconda laurea...è bello condividere con te oggi questo momento, ho sempre creduto che ce l'avresti fatta! Francesca

Esibizioni di danza

- Termine ultimo per inoltrare eventuali osservazioni avverso la graduatoria provvisoria per i conduttori di alloggi in locazione per l'anno 2009

Termine ultimo per beneficiare della riduzione della Tarsu in funzione della distanza dai cassonetti siacArts”, ha coinvolto Marcello Maloberti considerato dalla critica come uno dei maggiori artisti italiani contemporanei e una delle voci più forti dell'attuale dibattito artistico. Maloberti lavora con foto, video, installazioni, performance ed interventi pubblici per mettere in discussione aspetti di una realtà nascosta che il fare artistico porta allo scoperto per diventare oggetto di approfondimento e riflessione. L'esperienza con Maloberti è servita a pensare ad laboratorio creativo che in settembre trasformerà un quartiere della città di Potenza in una sorta di museo all'aperto. Nel frattempo si sono svolte alcune minime incursioni nel contesto urbano con performance, interventi per spiazzare visioni consolidate, o retoriche prospettive. Il progetto “Potenza_SoundScapeS” intende invece scoprire, studiare, sperimentare il rapporto tra la città di Potenza (le sue strade, i suoi spazi, i suoi abitanti) e l'universo del suono (musiche,

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960

17 luglio 30 luglio Stefano Zorzanello. Accanto Albert Mayr

Sala 1 Transformers 18 - 21 Sala 2 Un’estate ai Caraibi 17:30 - 19:45 - 22 Sala 3 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 La rivolta delle ex 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 5 Outlanderl - L’ultimo vichingo 18 - 20.15 - 22.30 Sala 6 Una notte al Museo 2 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 La ragazza del mio migliore amico 19 - 21.15

Chiuso

Le scadenze

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Biglietti vincenti

Un nodo complesso per il traffico

0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219 HURRICANE 0971-486204

IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 AL RITROVO 0975- 384111 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

Outlander NORVEGIA 709 d.C.: nel pieno delle guerre tra Vichinghi, una nave spaziale precipita dal cielo sulle coste della nazione scandinava. A bordo c'è Kainan...

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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TRUFFA sui Gratta & Vinci. E’ quanto sostiene il presidente provinciale, Alberto Nolè, rappresentante della Fit (Federazione italiana tabacchi). Le tabaccherie dopo l'avvenuto pagamento, mettono da parte i biglietti, ma qualche mal intenzionato riesce con specifici strumenti a recuperarli e a metterli in circolazione. Procedendo ad altre riscossioni, in esercizi diversi dall'acquisto. I tabaccai da canto loro, lavorando velocemente, non effettuano le dovute verifiche. Pagando la vincita per la seconda volta. La Fit con il comunicato del 6 luglio scorso indirizzato ai tabaccai, vuole sensibilizzare al rispetto delle regole e richiamare l'attenzione sui pagamenti, in particolare di quei taglianti non acquistati nella propria tabaccheria. I tabaccai non sono lasciati soli in questi periodi incerti. L'Aams (Amministrazione autonoma Monopolio di Stato), per salvaguardare la categoria, mette a disposizione i propri strumenti. Esempio è il “lettore bar code”, apparecchio che legge i codici e segnala l'avvenuto pagamento, attestando un tentativo di truffa. In caso di biglietto riciclato il tabaccaio è tenuto a rispettare le norme vigenti per le lotterie nazionali, che prevedono il controllo immediato del titolo, l'acquisizione delle generalità del possessore, di conseguenza il ritiro del biglietto per un periodo di sei mesi. Il mancato rispetto delle regole mette a repentaglio l'immagine del tabaccaio e del proprio esercizio e il proliferarsi di queste attività illecite. Maria Rosa Delitti

TRE workshop - rivolti a giovani “creativi” per offrire loro competenze nel variegato mondo dell’arte contemporanea - per vedere, fare e sentire l’arte nella città. Questo l’obiettivo che continua a perseguire il progetto “Arte in transito. Paesaggio urbano e arte contemporanea”, ideato e curato da “Basilicata 1799”, promosso dalla Regione Basilicata con la compartecipazione del ministero per i Beni e le attività culturali e la collaborazione del Comune di Potenza, che sta qualificando dal punto di vista culturale e artistico questa estate potentina. Due workshop appartengono alla sezione Attenzioni: il primo, ideato da Amnesiac Arts e curato da Marcello Maloberti, sull’arte invasiva si è già svolto a Potenza dal 2 al 4 luglio e si lega al concorso nazionale Pubblicinvasioni che si svolgerà in settembre; il secondo sul paesaggio sonoro tra ecologia ed estetica, fa parte del progetto “Potenza_SoundScapeS - Il Suono la Città”, proposto da Tragittisonori.com - Art Factory Basilicata, diretto e curato da Stefano Zorzanello e Albert Mayr che si terrà nel capoluogo di regione dal 20 al 25 luglio prossimo. Per la sezione “L'occhio e lo sguardo”, Dario Pinton cura Passaggi, corso - percorso per "traduttori" culturali per potere scoprire e comprendere l'arte contemporanea, a Potenza dal 11 al 16 luglio. Dopo i workshop con Franco Purini e i Topotek 1, tra riflessone e attività, decine di giovani interessati hanno acquisito o acquisiranno competenza a diretto contatto con esperti ed artisti che sono pienamente attivi nel variegato mondo dell'arte contemporanea. Ogni laboratorio si è concluso o si concluderà con delle produzioni, dei veri e propri "doni" per la città di Potenza, quale laboratorio attivo della creatività urbana. Alcuni workshop sono in preparazione degli eventi della sezione “Attenzioni”, in cui lo sguardo sulla città di Potenza è posto da artisti che la vivono e la percepiscono nel quotidiano del loro vissuto. Il workshop curato da “Amne-

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Proseguono i workshop all’interno di “Arte in transito”

ACI Soccorso Stradale

Potenza 21

Agenda

Mercoledì 8 luglio 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Mercoledì 8 luglio 2009

Una rete a sostegno dei minori Per lavorare al meglio legali, psicologi e servizi sociali devono collaborare di più “RIFLESSIONI minori. Interazione tra avvocati e servizi. Aspetti deontologici.” E’ stato questo il tema delconvegno organizzato dalla “Camera dei minori e della famiglia di Basilicata”, presieduta dall’avvocato Nicoletta Ferri, e tenutosi nel pomeriggio di ieri nell’aula Grippo del tribunale di Potenza. Ruolo centrale di questo convegno è stato l’evidenziare come, spesso e volentieri, il rapporto con i minori è trascurato e sottovalutato, quando invece richiede la giusta attenzione e l’importante ruolo degli avvocati, specie in situazioni delicate quali le separazioni tra i genitori, è quello di creare una “rete” di collaborazione con assistenti e servizi sociali, per gestire al meglio le importanti difficoltà dei minori. L’apertura dei lavori è toccata proprio al presidente della “Camera”, Nicoletta Ferri, che ha sottolineato come questo sia il primo di una serie di incontri anche con consulenti e psicologi e non solo con avvocati. «Un primo ringraziamento - ha esordito l’avvocato Ferri - va all’avvocato Marina Ligrani, segretario della “Camera”, che ha svolto un ruolo di primo piano nella realizzazione di questo incontro, ma anche agli avvocati Santarcangelo e Morlino, che

Il tavolo dei relatori (foto Andrea Mattiacci)

hanno accettato con entusiasmo di essere relatori in questo convegno e sempre particolarmente attenti alle tematiche minorili e familiari». Nel corso di questo intervento, è stato fatto cenno ad un incontro avvenuto di recente con il presidente del Tribunale per i minorenni, Pasquale Andria, che a proposito della creazione di due elenchi di avvocati quali quello di curatori e difensori d’ufficio del minore, ha esortato a non sottovalutare i rapporti con i minori, contrariamente a quanto accaduto in precedenza, quando è capitato di trovarsi di fron-

te a relazioni redatte senza avere mai incontrato direttamente i minori coinvolti. A tal proposito, l’avvocato Ferri ha chiuso il suo intervento evidenziando la «necessità di una predisposizione all’ascolto e alla comprensione da parte degli avvocati e di un lavoro fatto di concerto con i servizi sociali, per assicurare ai minori la giusta difesa civile e penale». Il segretario dell‘a Camera’associazione, l’avvocato Ligrani, ha invece posto l’attenzione sia sulla nuova attività dei servizi sociali nei procedimenti minorili, evidenziando come la

lacunosa normativa in materia sia stata colmata da delle prassi inserite grazie a un protocollo d’intesa siglato con i tribunali, sia sulla necessità di collaborazione tra avvocati e servizi sociali e su come la difesa del diritto del minore possa essere sostenuta da progetti che accolgano le esigenze dei minori e delle rispettive famiglie. Successivamente ha preso la parola Rosa MariaSalvia, responsabile del settore dei servizi sociali del Comune, a capo di questo settore da cinque anni, e convinta di come questo incontro possa essere un primo passo per affrontare meglio il disagio minorile. «L’aumento del disagio minorile - ha spiegato - non è una novità e mentre nelle società capitalistiche del 1700 non esistevano i periodi dell’infanzia e dell’adolescenza, questo secolo ha portato alla ribalta questo problema. Il bambino è titolare di diritti fin dalla giovane età ma spesso diventa oggetto di forte impatto narcisistico». Di diversa matrice sembra invece essere il problema degli adolescenti, per i quali il futuro anziché una promessa sembra essere diventato una minaccia e la difficoltà di essere se stessi è causa di una crisi diventata la regola e non l’eccezione.

«Il ruolo della scuola - ha ripreso la Salvia - prima era più importante e le stesse famiglie spesso abdicano al ruolo di guida e autorevolezza nei confronti dei minori. Presso lo sportello unico dei servizi sociali sarà diffusa una cartella sociale informatizzata (in grado cioè di dare informazioni in tempo reale sul ragazzo), frutto di un lavoro di esperti, che poi tornerà utile anche ai giudici». Alessandro Nolè, psicoterapeuta, invece, si è soffermato sul tema della formazione nella mediazione familiare, mettendo in evidenza come la mediazione stessa, pur avendo origini antichissime, è stata riconosciuta come professione solo negli ultimi trent’anni . «La mediazione è un bisogno ed ha un ruolo centrale nel conflitto - ha esordito - e quando i conflitti tra le parti in causa non si sanano entra in scena il mediatore per dirimere questa controversia, cercando di aiutare le parti a farsi comprendere, ma rimanendo neutrale e andando dalla parte della verità, mai assoluta ma sempre circoscritta». Attraverso la mediazione si può raggiungere solo un equilibrio e mai una completa soddisfazione delle parti, ma già l’equilibrio stesso è, di per sé, un risultato straordi-

nario e la mediazione è una relazione che aiuta a cambiare, grazie anche alla grande capacità di ascolto degli avvocati. Sul tema dei minori, invece, Nolè ha sottolineato la loro grande esposizione in situazioni delicate, come essi debbano essere ascoltati nell’analisi di esse e come le tecniche mediatorie possano aiutare le famiglie a riprendere la giusta strada dell’autogoverno. Le trasformazioni della famiglia negli ultimi anni, la diminuzione della natalità e l’aumento dell’età in cui una donna resta incinta sono stati oggetto di riflessione di Betarice Nolè, mentre l’avvocato Carmen Santarcangelo ha ribadito il riconoscimento dei diritti della personalità anche del bambino e l’importanza del curatore quando si verifichi un conflitto di interesse, una incompatibilità cioè tra rappresentante (genitore) e rappresentato (figlio) accennando all’assistenza come «l’entrata in contatto del curatore con il minore e l’espressione della sua volontà, allo scopo di salvaguardare il suo benessere psicofisico». Ha chiuso i lavori l’avvocato Morlino, con una proposta di riforma dell’ordinamento forense. Donatello Viggiano

Questa una delle proposte dell’Osservatorio sul credito

La proposta del consiglie Napoli

Famiglie e imprese colpite dalla crisi Moratoria di 1 anno sui mutui

Politiche giovanili «Si affidi ai ragazzi l’autogestione dell’estate»

MORATORIA di un anno sul pagamento delle rate dei mutui per imprese e famiglie, l’istituzione di un fondo di garanzia per la ristrutturazione del debito delle imprese e un accordo con la Conferenza episcopale italiana per il sostegno ai nuclei familiari in difficoltà con almeno tre figli. Sono queste alcune delle iniziative previste dall’Osservatorio regionale sull'andamento del credito che si è riunito ieri a Potenza. L’Osservatorio, presieduto dal prefetto di Potenza, Luigi Riccio, ha il compito di monitorare l’operato delle banche e le problematiche legate alla concessione del credito: in Basilicata, secondo quanto è emerso nel corso della riunione, è stata registrata «una situazione complessivamente non allarmante», ma «comunque legata all’andamento difficile dell’economia nazionale». E’ stata poi prevista la sottoscrizione, anche a livello regionale, dell’accordo sulla cassa integrazione, e di un accordo con l’Anci (Associazione

nazionale dei Comuni italiani) per l’anticipazione alle imprese dell’erogazione dei crediti dalle amministrazioni pubbliche. E sulla crisi che sta investendo il mondo delle imprese c’è da registrare l’intervento del segretario generale della Fiba Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, che ha sottolineato come «la nota congiunturale di Bankitalia sull'andamento del credito in Basilicata nel primo trimestre 2009 evidenzia il perdurante clima di sofferenza che avvolge famiglie e imprese lucane e richiama il sistema bancario a svolgere fino in fondo la funzione di lievito della ripresa». La stretta sui prestiti «minaccia la possibilità stessa di agganciare la futura ripresa economica in quanto le imprese, specie le piccole aziende manifatturiere, non sono messe nelle condizioni di accedere alla liquidità necessaria per nuovi investimenti». Secondo il segretario della Fiba Cisl lucana «serve una più incisiva

azione delle istituzioni locali, a partire dagli osservatori sul credito istituiti presso le prefetture che rappresentano un importante strumento di moral suasion nei confronti del sistema bancario, spesso più interessato a rastrellare il risparmio delle famiglie lucane che a sostenere con una politica illuminata e lungimirante le imprese locali». Le banche «non possono tirarsi fuori - ha rimarcato Macchia - dalle questioni che riguardano lo sviluppo della regione, né si può lasciare l'iniziativa alla buona ma isolata volontà di qualche istituto». Alla luce di tutto ciò «auspichiamo - ha concluso il segretario regionale della Fiba Cisl - che l'Abi regionale si faccia promotrice presso gli istituti di credito di una iniziativa che vada nella direzione di sbloccare la leva del credito per favorire la ripresa degli investimenti e dei consumi, anche ricorrendo allo strumento innovativo e inesplorato del microcredito».

Cuccioli di labrador in affidamento per aiutare le persone non vedenti E' ASSAI dura condurre la vita quotidiana senza percepire visivamente i colori del mondo circostante. Specialmente incamminarsi ed attraversare la strada senza essere investiti o salire le scale senza difficoltà, risulta essere un compito assolutamente non privo di insidie. Per questo motivo il presidente della sezione provinciale dell'Anpvi (Associazione nazionale dei privi della vista e degli ipovedenti) di rione Cocuzzo, Antonio D'Andrea, ha pensato di aderire al corso na-

zionale per l'addestramento di cani-guida. L'idea è quella di dare in affidamento a chi ne ha bisogno un cucciolo. «Vogliamo regalare maggiore serenità - ha affermato il presidente della sezione provinciale dell'Anpvi, Antonio D'Andrea - a tutti coloro in difficoltà e privi della vista. Cerchiamo in tutti i modi di non lasciarli soli ed abbandonati offrendo loro la possibilità di godere della compagnia di cagnolino». L'associazione affiderà a tutte le persone che aderi-

ranno a questa iniziativa cuccioli di labrador. Per chi avesse tanto amore da donare, inesauribile pazienza da spendere, tempo da concedere nei confronti dei piccoli animali potrà candidarsi ad aprire le porte non soltanto di casa ma anche del cuore ricevendo ulteriori informazioni sull'iniziativa dal personale dell'associazione sita nel quartiere oppure telefonando al seguente contatto: 3316932330. «Il cane-guida - ha spiegato D'Andrea - è impor-

tante, per noi non vedenti, poiché è sempre disponibile. A volte, infatti, ci sentiamo in imbarazzo per chiedere ad amici volenterosi o ai volontari, di essere accompagnati in ogni azione che noi compiamo durante la giornata». Dunque, un chiaro appello di Antonio D'Andrea per invitare tutti i ciechi a beneficiare di un'affidabile amicizia a quattro zampe. Tenerezza e vivacità di un affidabile piccolo amico per discostare una realtà odierna non più vista in nero. Alessandro Sileo

«CARENTI le politiche giovanili del Comune di Potenza». A sostenerlo il consigliere regionale e comunale del gruppo misto “La Destra”, Michele Napoli. Per l’esponente politico «la nostra città solitamente fredda nei confronti dei giovani ai quali non offre possibilità di aggregazione con iniziative a loro favore, lo diventa ancora di più nel periodo estivo. Con la chiusura dell'anno scolastico e la conclusione dei campionati delle diverse discipline sportive, la città capoluogo non è in grado di mettere in campo un ventaglio di proposte che consenta ai suoi giovani di occupare il tempo libero con attività ricreative e aggregative». In quest’ottica «si potrebbe dare finalmente un ruolo ai parchi presenti in città, lasciando ai giovani stessi la possibilità di viverli a loro misura con manifestazioni sportive e musicali, piuttosto che artistiche». Insomma per Napoli si potrebbe anche optare per «una sorta di autogestione dell'estate». Autogestione «alla quale ognuno può dare il proprio contributo, utilizzando strutture e risorse messe a disposizione dal Comune». «Garantire ai giovani punti di riferimento - ha proseguito il consigliere comunale de “La destra” con appuntamenti giornalieri, e renderli protagonisti e non semplici fruitori o spettatori di iniziative preconfezionate sarebbe un

ottimale bigliettino da visita per una città al passo con i tempi». Ancora «oggi le politiche giovanili non vengono contemplate nei programmi attuati da questa amministrazione comunale che si dimostra non in grado di investire risorse atte a promuovere l'attiva collaborazione tra giovani e istituzioni». La mancanza di una programmazione «che punti anche alla realizzazione di strutture destinate ad attività aggregative giovanili - ha proseguito Michele Napoli - ha come conseguenza l'assenza di punti di riferimento quando in città si conclude l'attività didattica». Per l’esponente politico di minoranza «Il centrosinistra al governo non è stato, evidentemente, capace di ascoltare le richieste del mondo giovanile visto che le iniziative promosse sono tutte indirizzate ad attuare vecchi programmi basati sull'uso personalistico della politica che non sa aprirsi alle forze pulsanti, ma preferisce rimanere arroccata su posizioni di retroguardia mirate esclusivamente all'uso del potere. Una politica che non sa parlare ai giovani è destinata inesorabilmente al fallimento». Napoli auspica che «l'imminente avvio della nuova consiliatura porti il governo della città a ridisegnare non soltanto la sua mappa urbanistica, ma soprattutto quella fatta di opportunità capaci di indicare nuove strade per una crescita culturale e sociale».

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22 Potenza Se ne è discusso ieri in un convegno organizzato dal Cmf e dall’Ordine degli avvocati


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Tolve, il doloroso addio al giovane Luigi Arancio TOLVE - “Ciao Gigi….Un intero paese che ti abbraccia e si stringe alla tua famiglia.” Come previsto un folla immensa ha preso parte alle esequie dello sfortunato giovane tolvese deceduto nella notte tra venerdì e sabato a causa di un incidente stradale. Alle 14:30 il paese si ferma. Le attività commerciali resteranno chiuse tutto il pomeriggio in segno di lutto. Un appuntamento del quale tutti avrebbero fatto volentieri a meno. Ma sotto casa di Luigi non mancava nessuno , c'erano tutti. La Chiesa Madre improvvisamente troppo piccola e la messa celebrata da più preti è stata davvero toccante. Lacrime sincere hanno improvvisamente bloccato Don Nico durante la sua omelia. Un discorso semplice, diretto. Così era Luigi. Sono state ricordate le sue abitudini, i suoi vizi calcistici ed i suoi sfizi. La bara, portata a spalla per tutto il tragitto, era interamente ricoperta da maglie e sciarpe del Milan ed un'immancabile sciarpa dei Kaoten Tolve, gruppo ultra tolvese del quale era fiero componente. C'erano tutti, dicevamo. I ragazzini della Polisportiva, in divisa sociale, in fila a fare da ali al corteo. C'erano i giocatori del Real Tolve che con Luigi

Rosa (Pdl): «Voto aviglianese sprecato»

Sopra Luigi Arancio. A sinistra il bar di famiglia in cui il giovane lavorava

hanno condiviso tanti post-partita nel suo bar, durante la cavalcata trionfale dello scorso campionato. Alle 18:30 Luigi entra per l'ultima volta nel suo bar, quello al centro della piazza, quello nel quale dovevi entrare per forza, quello che adesso resterà chiuso. Senza Luigi non sarà più la stessa cosa. Un corteo immenso con le corone di fiori bianchi a fare da apripista, il copri bara portato a spalla dagli amici interamente composto di fiori rosso-neri. Un corteo che in

religioso silenzio si è avviato verso il cimitero di Tolve ad accompagnare Luigi nel suo ultimo viaggio. È stato tumulato nella cappella di famiglia vicino al padre, che troppo presto se andò via e che troppo presto lo ha voluto vicino a sé. “Ancora pioggia oggi?”, così scrivevi l'ultima volta che hai aggiornato il tuo profilo su facebook. No Luigi, tranquillo, oggi c'era un sole caldo che sembrava stesse sorridendo. Da oggi quel sole sei tu. Gianluigi Armiento

AVIGLIANO - «Gradiremmo molto conoscere il pensiero del sindaco di Avigliano Tripaldi e di tutti gli esponenti del centrosinistra aviglianese sulla mancata nomina nella nuova Giunta provinciale di esponenti politici espressione del nostro territorio». E’ questo il commento del vice coordinatore regionale del Pdl di Basilicata Gianni Rosa, dopo la prima seduta del nuovo consiglio provinciale. «Eppure - sostiene Rosa - sulle prime il sindaco si era rallegrato dello "straordinario" risultato ottenuto in termini di consensi. Certamente qualcosa non funziona. O gli esponenti aviglianesi non sono considerati all'altezza del compito o la nostra comunità non ha più alcun ruolo politico in ambito provinciale. Di sicuro tanto impegno per nulla, un voto "inutile". Oggi Avigliano - prosegue l’esponente del Pdl - è fuori

dall'ambito decisionale e tutto ciò non potrà che pregiudicare maggiormente la difficile situazione esistente. Si può constatare la puntualità con cui gli esponenti locali del centrosinistra sono pronti e bravi ad intervenire per auto esaltare i successi elettorali, ma bisogna anche capire in che misura il loro apporto sia veramente così determinante, dato che poi per anni rimangono in silenzio, senza fornire ai cittadini alcuna informazione sul loro operato. Porgiamo - conclude Rosa - un caloroso invito al presidente Lacorazza, affinché affronti con prontezza le tante problematiche esistenti e non risolte della nostra comunità, tra cui il mancato avvio dei lavori sulla Sp 6 Avigliano – Bivio Serra Ventarulo e i lavori di riqualificazione dell’ITC “.F.S. Nitti”, sezione staccata di Avigliano».

Tito: anche quest’anno soggiorno a Teramo per 53 anziani

Esibizione al “Don Bosco” di Polla

Una vacanza organizzata dall’amministrazione

Per l’associazione “Tyberia” un altro grande successo

TITO - Soggiorno climatico per 53 anziani anche per l'estate 2009. Continua l'iniziativa dell'amministrazione comunale di Tito, promossa dall'assessorato alle Politiche Sociali, che offre la possibilità agli anziani di rigenerarsi e immergersi in paesaggi marini rilassanti. Scelta come location Villa Rosa di Martinsicuro di Teramo. Sino a venerdì i 53 anziani saranno ospitati presso l'hotel Belvedere. Prosegue così l'impegno dell'amministrazione comunale e dell'assessorato alle Politiche sociali nei confronti degli anziani. A renderlo noto è il primo cittadino Pasquale Scavone. Attivato anche quest'anno un servizio che sta crescendo sul territorio titese, richiamando numerose utenze. Una visita istituzionale quella di domenica a Villa Rosa alla presenza del sindaco Scavone, dell'assessore alle Politiche sociali Fausto Santarsiero e dei 53 anziani titesi. «Per il decimo anno consecutivo l'amministrazione della Città di Tito garantisce il soggiorno climatico esti-

Una balera

vo per anziani residenti nel Comune. Anche quest'anno riproponiamo un'iniziativa importante - precisa il sindaco Scavone - un servizio di supporto agli anziani pensato per il periodo estivo. Tale iniziativa è pertanto un segno di un interesse sempre crescente nei riguardi di una fascia che ha bisogno di attenzioni e rientra nell'ambito delle politiche sociali. Un soggiorno che si

configura come un'azione di prevenzione e di benessere psicofisico per il mantenimento e lo sviluppo dell'autonomia degli anziani per cercare di favorire la socializzazione e la nascita dei rapporti interpersonali». «Il consolidato soggiorno estivo per anziani bandito dal Comune di Tito diventa per le persone della terza età un appuntamento importante della vita e dell'attività

estiva - ha detto l'assessore alle Politiche sociali Fausto Santarsiero - un progetto che punta non solo a garantire la possibilità di una vacanza estiva ma ha fini e scopi di grande interesse e studio per quelli che sono i processi legati alle politiche sociali. Spesso nella parola anziano si rispecchia una connotazione negativa non prendendo in considerazione tutti quei fattori positivi che un “anziano” dispone e che può utilizzare come risorsa da valorizzare soprattutto se impiegata in un interesse intergenerazionale. «Un progetto dunque di grande interesse - conclude Santarsiero - poiché oltre al far vivere qualche giorno di mare, sviluppa finalità congiunte di socializzazione e convivenza comune e dove l'amministrazione ha saputo interpretare le effettive priorità della comunità mettendo in campo un cammino di salvaguardia rivolto a quello che è un patrimonio sociale e che sicuramente non va disperso ma bensì valorizzato e reso partecipe». Angela Scelzo

Le numerose attività svolte dall’associazione di volontariato di Pietragalla

Punto di riferimento per tutti Alcuni soci hanno dato il loro contributo in Abruzzo PIETRAGALLA - L'associazione volontariato di Pietragalla è una struttura che svolge la propria attività sull'intero territorio comunale dal 1994 e costituisce quindi un punto di riferimento importante per la collettività. In tal senso il presidente della associazione Luigi Bevilacqua sottolinea che «abbiamo analizzato in questi giorni l'attività svolta in questi ultimi mesi partendo dalla apertura ufficiale, avvenuta verso gli ultimi mesi del 2008, della nuova sede sociale, frequentata con costanza dai soci per poter svolgere in primo luogo le attività istituzionali,

ubicata nella vecchia localizzazione del palazzo comunale in via Municipio che ospita anche altre strutture associative così come abbiamo valutato il nostro impegno verso la popolazione dell'Abruzzo colpita dall'evento sismico del 6 aprile nei giorni immediatamente successivi al sisma, attivandoci in maniera immediata e che ci ha permesso di far giungere subito in quei luoghi tanto materiale di prima necessità utile per quella gente. In questi giorni inoltre stiamo lavorando per pianificare l'impegno della struttura associativa per i prossimi mesi sia con

attività legate alle scadenze istituzionali sia con attività connesse strettamente al coinvolgimento della gente. «Occorre quindi - conclude Bevilacqua - la massima partecipazione dei soci i quali sicuramente porteranno il proprio contributo di idee, di iniziative, di progetti, per ottimizzare sempre di più il lavoro dell'Associazione. In ogni caso il nostro ruolo principale e fondamentale è legato alla presenza quotidiana sul territorio per dare un supporto concreto e fattivo verso i più bisognosi». Antonio Bevilacqua

Uno spettacolo di danza classica

VIETRI DI POTENZA Dopo i successi delle scorse edizioni raccolti a Vietri di Potenza, l'associazione “Tyberia” della professoressa Lina Argia Passannante ha fatto il pienone ed ha raccolto applausi anche nella vicina cittadina di Polla, in provincia di Salerno, sabato scorso, nel corso di un saggio di danza classica, che si è tenuto presso il teatro “Don Bosco” di Polla. Uno spettacolo di alta espressività con l'intervento di coreografi, danzatori e danzatrici di elevata preparazione professionale. Quest'anno la scuola di danza “Tyberia” di Vietri di Potenza ha voluto travalicare i confini paesani e confrontarsi con altre scuole. E ci è riuscita alla grande. Il teatro “Don Bosco” era gremito in ogni ordine di settore, e ha suscitato l'interesse e l'ammirazione di tutti gli spettato-

ri. Dopo le splendide esibizioni sul palco e dopo i meritati applausi, al termine della cerimonia sono intervenuti il sindaco di Polla, il dottore Loviso, che con la sua appena eletta amministrazione, ha patrocinato l'evento. Lo stesso, durante il suo discorso, ha confermato “l'impegno futuro per questi tipi di manifestazione, che sono sempre ben accettate”. Dopo di lui, è intervenuto il dottor Ludovico di Stasio, di Vietri di Potenza, che ha sottolineato “l'importanza dell'eventi alla luce degli antichi e consolidati rapporti fra Polla e Vietri di Potenza”. Di Stasio ha toccato anche la questione Grande Lucania, nominando aspirazioni e proiezioni per un futuro insieme. Alla fine, applauso della platea meritatissimo per le scuole di danza che hanno partecipato. cl. bu.

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Mercoledì 8 luglio 2009


24 Vietri Vincenzo Calabrese, 77 anni, dal 1980 a oggi ha ricevuto 75 avvisi di garanzia

«Perseguitato dalla magistratura» Tante le lettere di aiuto a Berlusconi, Maroni, Alfano e Napolitano VIETRI DI POTENZA - Si chiama Vincenzo Calabrese, ha 77 anni, negli ultimi vent'anni ha ricevuto oltre 75 avvisi di garanzia, che, a suo dire, «hanno rovinato la salute e le tasche». Ha scritto e scrive da anni ai vari presidenti del Consiglio, al ministero della Giustizia, al ministro Roberto Maroni, alla Direzione Antimafia a Roma e al Presidente della Repubblica. Come ci incontra, ci dice: «Dietro di me da molto tempo è partita una persecuzione giudiziaria». La storia non è di quelle semplici. E’ molto complessa, e proviamo a spiegarla passo dopo passo. Tutto, stando alla ricostruzione e alla storia che racconta il signor Calabrese, è partito nel post-terremoto del 23 novembre 1980. «Da quel momento per me e la mia famiglia, che ho otto figli, c’è una vera e propria persecuzione giudiziaria, che hanno distrutto tutti». La causa secondo Calabrese è la seguente: «Solo perché nel post-terremoto - continua Calabrese fui promotore di una petizione popolare che portò in car-

Vincenzo Calabrese con il plico di tutti gli avvisi di garanzia ricevuti fino a oggi

cere il sindaco del paese, il figlio, un tecnico ingegnere ed alcuni impiegati». Da lì si sarebbe scatenata «una persecuzione giudiziaria nei miei confronti, per farmela pagare».

Secondo il signor Calabrese, che riceve solo atti giudiziari e risposte dai vari enti, questa è stata la scintilla che ha creato la persecuzione giudiziaria nei suoi confronti.

«Lo scopo di questa persecuzione è solo quella di chiudermi la bocca e di distruggermi». Il 13 febbraio scorso, stando alle carte, il signor Calabrese e la moglie sono stati invitati presso il Tribunale di Potenza, perché un giudice, «aveva sequestrato un'abitazione che avevo donato ai miei figli». «Lo stesso giudice - continua Calabrese - intimava al mio avvocato e a me che il sequestro era del tutto arbitrario e non legale. Venimmo contattati un'altra volta, ad aprile, per vedere se nel frattempo di fosse stata la possibilità di un accordo. L’avvocato della controparte chiese un rinvio di oltre quindici giorni e il risultato è che lo stesso modificava la richiesta di pagamento prima di Pasqua con una lettera a dir poco minacciosa ed intimidatoria. Ho chiesto i danni morali, materiali e il pagamento delle spese». L'ultima lettera del signor Calabrese risale a pochi giorni fa, al trenta giugno. Ha scritto al premier Silvio Berlusconi, al ministro Roberto Maroni e al collega della Giustizia, An-

gelino Alfano. Nella lettera Calabrese fa riferimento alla questione del sequestro di una sua abitazione che abbiamo già descritto, ad un impresa che avrebbe arrecato alla sua persona. «Si chiede - scrive Calabrese - un tempestivo intervento presso il Tribunale di Potenza, perché non ce la faccio più, ho avuto una ventina di avvocati, uno come l'altro, voglio che lo Stato mi deve risarcire di tutti questi guai che ho passato perché io sono vittima di una vera e propria mafia». Ma il signor Calabrese è un fiume in piena. Nella lettera al ministro Maroni, si legge: “Adesso dovete fare giustizia”. C’è poi un’altra lettera che il signor Calabrese ci fa vedere, inviata sempre al premier Berlusconi, il 3 ottobre del 2002: «Da ventidue anni scrivo alle varie istituzioni, subisco persecuzioni a tutti i livelli». Sette anni fa Calabrese scriveva: «La persecuzione proviene in particolare da amministratori del paese, come vendetta per un inda-

gine fatta nell'Ottanta sulla ricostruzione a Vietri, intervenite subito prima che sia troppo tardi». Sulla stessa onda l'ultima lettera a Maroni: “Voglio essere interrogato al ministero dell'Interno a Roma, perché dall'ottanta sono sotto torchio”. Tra i suoi documenti, esce anche una lettera della moglie, che scrive ai vari ministeri e al Presidente della Repubblica: “Sono una madre disperata, sono la moglie di una persona onesta che ha sempre lavorato, ma è perseguitato da anni con innumerevoli processi giudiziari, tesi a distruggere una persona, a seguito di complotti tra imprese locali, con la complicità di un avvocato”. “Disponibili entrambi chiude la lettera - a fornirvi ogni chiarimento ed informazione utile, al fine di adottare i dovuti provvedimenti, perché non ce la facciamo più di subire”. «Tappezzerò i muri di Vietri - conclude nell'ultima lettera Calabrese - con tutti gli atti giudiziari che in questi anni mi hanno rovinato la salute e le tasche». Claudio Buono

Laurenzana Comizio di ringraziamento agli elettori

Il sindaco Urga promette: «Ascolterò i consigli della gente» LAURENZANA - «Vogliamo essere gli amministratori di tutti, non ci tireremo mai indietro ed ascolteremo i suggerimenti della gente». Visibilmente emozionato, ha esordito così il neo sindaco di Laurenzana, Domenico Urga, durante il pubblico comizio di ringraziamento, per l'ottimo risultato conseguito dalla sua squadra nell'ultima tornata elettorale amministrativa. Poche parole, ma sincere. Sul palco della centralissima piazza San Silvestro di Laurenzana, il primo cittadino Urga ha anticipato anche una piccola idea: a partire da settembre saranno indette nuove elezioni per comporre la giunta ed il consiglio comunale dei bambini, oltre alla nomina del sindaco che li rappresenterà. Domenico Urga ha, poi, ringraziato i presenti per la fiducia ac-

cordata al suo schieramento politico. Successivamente ha preso la parola il vice sindaco, Egidio Garramone (Pdl), che, oltre a ringraziare il popolo laurenzanese, ha espresso parole lodevoli all'indirizzo di Gianni Rosa, vice coordinatore regionale del Pdl di Basilicata. Infatti, «anche grazie al suo sostegno, dopo cinque anni di lavoro, il Popolo della Libertà ha ottenuto un ottimo risultato a Laurenzana». Garramone ha, inoltre, affermato che «il nostro dovere è quello di far crescere il nostro paese, mettendo da parte inutili polemiche». Al comizio di ringraziamento è intervenuto anche il consigliere comunale di maggioranza, Angelo Galgano, che ha subito chiarito la sua posizione a proposito di alcune voci che sono circolate in

paese. «Ho scelto questa squadra - ha precisato Galgano - senza minacce o ritorsioni. Questo è in risposta a chi ha messo in giro alcune voci false ed infondate. L'impegno sarà massimo da parte nostra e dovremo rispettarci: è importantissimo stabilire autentici rapporti umani tra le persone». Tra qualche lacrima per l'emozione, il neo eletto sindaco Domenico Urga ha consegnato una targa-ricordo al precedente primo cittadino di Laurenzana, Rocco Martoccia. Urga lo ha ringraziato «perché l'amico Rocco ha dedicato dieci anni della sua vita per il bene di Laurenzana». In risposta Martoccia così ha spiegato: «non abbandonerò l'amico Domenico. Lo sosterrò e dovete essere sempre uniti (riferendosi alla maggioranza), aldilà del-

Operatori socio assistenziali Una qualifica importante POTENZA - L'Apof-Il - che gestisce nove corsi di lingua italiana (tre a Potenza, due a Bella, due a Francavilla e uno ciascuno a Rionero e Villa d'Agri) riservati ad immigrati residenti in provincia di Potenza, in particolare extracomunitari - rilancia l'esigenza di programmare corsi per “Operatore socio sanitario” e “Operatore socio familiare”, in modo da contribuire - attraverso la qualificazione professionale - al problema della regolarizzazione delle badanti. «Seguiamo con attenzione gli sviluppi relativi al disegno di legge del Governo sulla regolarizzazione dei cittadini extracomunitari e in particolare l'evoluzione delle proposte indispensabili di sanatoria - sottolinea Antonio Giansanti, presidente Apof-Il - per non penalizzare alcune centinaia di badanti che lavorano da noi e che attraverso il conseguimento dell'abilitazione ad una professione possono più facilmente trovare un lavoro stabile ed essere più

facilmente regolarizzate». La prevalenza di donne (154 su 190 iscrizioni) «ai nostri corsi di italiano - aggiunge si spiega proprio con la presenza sempre più diffusa in provincia di Potenza di badanti che avvertono il bisogno di migliorare la conoscenza della lingua italiana». Questo rafforza la proposta dell'Apof-Il di «ampliare, successivamente, l'offerta formativa con la formazione di figure professionali nel settore dell'assistenza socio-sanitaria, tra i quali "Operatore socio sanitario" e "Operatore socio familiare”». Giansanti ha precisato che «la qualifica di figura professionale riconosciuta a livello nazionale che consente l'esercizio delle attività assistenziali di base in ambito sociale e sanitario, è quella di "Operatore socio sanitario" , una figura professionale che è particolarmente richiesta anche in Basilicata specie per qualificare l'assistenza agli anziani».

Il sindaco Urga e la sua giunta

le caratterizzazioni politiche. Se avrete bisogno di me, sarò al Comune per risolvere le questioni ancora insolute». Prima della conclusione del comizio di ringraziamento, è intervenuto anche il consigliere regionale Roberto Falotico (Dec), che ha augurato buon la-

voro al sindaco Urga ed alla nuova amministrazione comunale. Ha fatto, poi, seguito una serata in allegria sul terrazzo del Polifunzionale di Laurenzana, con musica, balli, assortito rinfresco e fuochi pirotecnici. Donato Pavese

Controlli della Polizia stradale Sei giovani denunciati POTENZA - Nell'ultimo fine settimana, nel territorio della provincia di Potenza sono stati predisposti servizi finalizzati a prevenire la sicurezza della circolazione stradale sulle autostrade e sulle principali arterie extraurbane. Un servizio che ha visto l'impiego di ben 34 pattuglie. Particolare attenzione è stata praticamente rivolta al controllo delle condizioni psicofisiche dei conducenti con pattuglie dislocate lungo le arterie che adducono ai locali notturni della provincia ed alle discoteche delle regioni limitrofe, che hanno effettuato un capillare controllo, sottoponendo a test preliminari per l’accertamento di uso di alcool e sostanze stupefacenti numerosi conducenti. Nel corso dei servizi effettuati tra la notte di sabato e domenica sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria

sei giovani lucani, in quanto sono stati trovati in stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcol, reato per il quale oltre alla sanzione penale dell'arresto e ammenda è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida fino a due anni, nonché la decurtazione di 10 punti sulla patente di guida; nell'immediatezza si è proceduto al ritiro di detti documenti ed i veicoli sono stati affidati a persone idonee. In due casi è stata disposto il sequestro preventivo del veicolo, per la successiva confisca, in quanto i conducenti evidenziavano un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro. Nell'arco del fine settimana sono state accertate in totale 83 infrazioni che hanno comportato la decurtazione di 171 punti sulle patenti di guida ed il ritiro di quattro carte di circolazione.

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Mercoledì 8 luglio 2009


25 Coinvolti i 57 lavoratori ex Lsu del versante lucano. Stanziati più di 2 milioni di euro

Un sentiero all’interno del Parco nazionale del Pollino

Al via il piano “Parco fruibile” POLLINO - Si chiama “Parco fruibile” è un progetto triennale di riqualificazione e tutela ai fini della conservazione e della fruibilità di alcune aree del Parco del Pollino in cui saranno coinvolti i 57 lavoratori ex Lsu del versante lucano dell’Ente Parco del Pollino. La decisione arriva direttamente dalla Giunta regionale che, su proposta del presidente, Vito De Filippo che prevede un investimento complessivo di 2.335.210,72 euro dei quali 1.700.000 a carico della Regione attraverso le risorse dei fondi Fas,

e 635.210,72 a carico dell’ente Parco del Pollino. De Filippo ha spiegato che «gli obiettivi del progetto sono quelli del miglioramento della rete dei sentieri, la riqualificazione delle aree faunistiche, il rafforzamento della sicurezza, il potenziamento delle infrastrutture ambientali e l'allargamento delle opportunità occupazionali. In particolare - spiega il presidente, De Filippo – il progetto prevede interventi mirati a riqualificare e valorizzare alcune fra le zone più suggestive del Pollino migliorando la

rete sentieristica, la tabellonistica, e le aree verdi che circondano gli immobili a finalità turistica. Si tratta, in sostanza, di migliorare quei percorsi che hanno notevole interesse ambientale nelle zone di maggiore valenza e pregio territoriale, storico e culturale. Permettendo la fruizione e la frequentazione degli ambienti del parco, con la valorizzazione dei biotipi di pregio, si facilita la promozione e la diffusione di un turismo a basso impatto ambientale». «Oltre alla manutenzione delle aree faunisti-

che – ha proseguito il Governatore – sono previsti anche interventi per migliorare la sicurezza del territorio come la realizzazione di viali spartifuoco e il recupero della viabilità specifica antincendio. Tutte azioni rivolte ad aumentare la presenza di turisti in questo po-

lo strategico per l’industria delle vacanze in Basilicata. Infine – ha concluso De Filippo – con questo provvedimento andiamo ad aprire un orizzonte più sereno per 57 lavoratori ex lsu che saranno impegnati a rendere il parco del Pollino ancora più fruibile».

Solo due gli assessori confermati del vecchio esecutivo

San Severino Lucano

Terranova, molti volti nuovi nella giunta targata Golia

Danni maltempo Il sindaco chiede lo stato di calamità

TERRANOVA - Battesimo per la nuova giunta di Terranova. L'amministrazione guidata, per la seconda legislatura consecutiva, dal sindaco Vincenzo Golia mostra diversi volti nuovi, ad iniziare dalla giunta, rinnovata completamente. I nuovi assessori sono: Domenico Vita, con carica di vice sindaco, Maria Propati, Salvatore Ragazzo e Franco Mazzia, così anche per buona parte dei consiglieri, infatti, della vecchia amministrazione sono stati riconfermati soltanto in due. Abbiamo incontrato il sindaco Golia per analizzare il bilancio dei lavori realizzati negli ultimi cinque anni e per farci illustrare a grandi linee i programmi futuri. Golia, coglie l'occasione per ringraziare tutti gli elettori che lo hanno sostenuto nella tornata elettorale. «La vittoria schiacciante sui diretti avversari ci carica immensamente, stimolandoci ancor di più ad affrontare il nuovo impegno amministrativo, afferma il sindaco. Durante questi cinque anni abbiamo lavorato con serietà realizzando diverse opere. Sul campo infrastrutturale, abbiamo dato priorità alla viabilità, principale e secondaria, ed oggi quasi tutte le aziende agricole dispongono di una strada agevolmente percorribile; abbiamo risistemato la strada di accesso alle aree attrezzate d'alta

Il sindaco di Terranova, Golia

quota. Si è investito notevolmente anche per quanto riguarda la riqualificazione urbana, con sistemazione quasi totale del corso Dante che oggi si presenta sotto una nuova veste, soprattutto abbiamo completato la balconata contigua alla casa municipale che risultava un cantiere abbandonato ormai da diversi anni; è tuttora in corso l'adeguamento del sistema elettrico comunale, con sostituzione totale degli organi illuminanti; si è provveduto a realizzare nuovi loculi cimiteriali; sono state sistemate buona parte

Grumento Parte il progetto

Sulle ali della disabilità GRUMENTO NOVA - Al via il progetto “I volontari del Servizio Civile Nazionale: Le Ali della Disabilità” illustrato dall'associazione di volontariato no profit per disabili “Verso La Luce”. Sarà illustrato questo pomeriggio nella sala consiliare del Comune, il seminario di pubblicizzazione sulla funzione del Servizio Civile Nazionale e in particolare la relazione tra i Volontari del Servizio ed il Progetto, a cura della responsabile Anna D’Andretta. L'associazione “Verso La Luce” è nata l'otto giugno del 2006. Attraverso dei piccoli passi , con gli sforzi

dei genitori, volontari, l'aiuto di soci-sostenitori e dell'amministrazione comunale, è riuscita a dare la possibilità ai ragazzi disabili di avere un luogo dove comunicare, giocare e imparare. Un luogo ricco di opportunità educative: scrivere, leggere, pitturare , fare attività motoria, e, sopratutto, relazionare con altri ragazzi non disabili. Una buona parte delle proprie energie, l'associazione, le riceve dal volontariato. L’“asse” portante e ideatrice dell'associazione è la presidente, Filomena Petruzzelli. an. pe.

delle fontane pubbliche nelle campagne, con installazione di lampioni foto-voltaici. Sul campo socio-assistenziale, è stata convenzionata per otto mesi all'anno un'infermiera professionale alla dipendenza diretta dei medici di base, per l'assistenza domiciliare agli anziani, inoltre, per le persone più bisognose e sole, è stato attivato il servizio di telesoccorso. Per i giovani è stato attivato l'internet social point, completamente gratuito a chiunque volesse usufruirne ed ottimamente gestito dall'associazione “Pollino

Labor”». Per i prossimi obbiettivi del programma amministrativo invece, Golia ci informa che, «Si continuerà ad investire nel turismo, per cercare di mantenere un flusso costante durante tutto l'arco dell'anno, attivando azioni mirate di marketing territoriale, a questo proposito è stato aperto un ufficio turistico comunale; inoltre, sono state programmate: una valida riqualificazione del centro storico, promuovendo strategie concertate con la cittadinanza al fine di rendere l'ambiente urbano gradevole ed attraente; la creazione di una rete di sentieri per raggiungere i luoghi più suggestivi d'alta quota; la realizzazione di un centro servizi per lo sci di fondo. Mentre a breve, sicuramente nel prossimo trimestre, saranno avviati i lavori per quanto riguarda: il rifacimento della pavimentazione di via Dei Mille; l'adeguamento del rifugio Segheria; un ulteriore sistemazione delle strade rurali; la strada di accesso alla pista di sci di fondo; l'adeguamento dello spogliatoio del campo sportivo “Riccardi” dove è in progetto anche l'impianto d'illuminazione ed il manto erboso». Davvero tanto entusiasmo per quest'amministrazione, riconfermata dagli elettori con uno scarto davvero notevole. Stefano Riccardi

SAN SEVERINO - Il maltempo dei giorni scorsi ha lasciato il segno anche a San Severino e a Viggianello. Nella giornata di ieri il sindaco di San Severino Lucano Saverio De Stefano ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturali per i danni arrecati dalle piogge dei giorni scorsi. Giova ricordare a tal proposito che lo scorso sabato è stato interrotto al traffico, il tratto di strada della provinciale 102 che da San Severino Lucano porta a Viggianello. Tra la frazione Mezzana Varco e Voscari, sul ponte Fauciglio, la chiusura si è resa necessaria a causa della piena del Torrente Fauciglio dovuta all'acqua che ha trasportato detriti e rami di alberi e intasato le strutture di deflusso delle acque. Le abbondanti piogge, ha scritto il primo cittadino, «hanno determinato danni alle strade, alle coltivazioni, ad opere di contenimento oltre a deterioramenti ad alcune strutture ricettive presenti sul territorio comunale». «Accertamenti e verifiche dei tecnici comunali sono stati effettuati, sono in fase di monitoraggio i danni provocati su strade, ponti, opere di conteni-

Uno scorcio di San Severino

mento e campi e strutture private. Nei prossimo giorni sarà fatta una stima dei danni». C'è la necessità, ha detto il vicesindaco del comune di San Severino Lucano Franco Fiore, «che Regione Basilicata, Protezione Civile e Provincia di Potenza si attivino in modo congiunto con il comune di San Severino Lucano per consentire il ripristino delle opere e risarcire il danno a chi lo ha subito». Data la situazione è stata inviata la richiesta alla Regione Basilicata del riconoscimento per i danni dovuti a calamità naturali.

Tramutola Grande successo per il saggio “La corona rubata del re”

Riabilitare con il teatro Laboratorio teatrale per gli ospiti della Casa alloggio MARSICOVETERE - Il teatro volano di potenzialità nascoste. Il teatro come sperimentazione di possibilità inespresse e sostegno alla crescita e al benessere della persona. Oggi, numerosi sono i progetti riabilitativi che utilizzano la forma teatrale per il raggiungimento di un miglioramento generale della sfera psicosociale della persona, come l'ultimo progetto realizzato dalla Cooperativa sociale Effe che gestisce da circa due anni la Casa Alloggio Rap di Tramutola. Grazie alla collaborazione della compagnia Mandragola Teatro gli ospiti della Casa alloggio hanno partecipato ad un laboratorio teatrale con una performance finale incentrata sul saggio “La Corona Rubata del Re”. Ma in che consiste il teatro terapia? «Il teatro - spiega la responsabile della Mandragola nonchè docente di attività artistiche, Giulia Gambioli - è volano di potenzialità nascoste. Il teatro è mondo espressivo unico, formativo e di-

dattico, ricreativo e sociale. Il teatro della diversità è uno spazio artistico e creativo dove ognuno mette quello che possiede. Si mettono in campo quel poco o quel tanto in comune. E'un prodotto umano che prende forma, saltando l'alfabeto del teatro per raccogliere, racimolare tutto ciò che gli individui avevano creduto di aver

perso e che la condizione sociale ha annullato. Partendo dal recupero del comportamento e della corporeità e poi passando attraverso lo stimolare, sensibilizzare e risvegliare la propria creatività e fantasia, a servizio del prodotto artistico. Il teatro terapia - sottolinea Gambioli - è un arte completa per un beneficio all'individuo. Il progetto nato in collaborazione con la Rap ha visto il coinvolgimento degli ospiti della struttura e degli operatori che hanno frequentato un laboratorio integrato coinvolgendo per persone con disagio. Laboratorio distinto in due moduli, il primo rientrante in una serie di attività propedeutiche: corporalità, gestione del corpo, creazione, improvvisazione musicale, risvegliare una serie di strumenti personali, acquisizione di strumenti espressivi. Il secondo modulo è stato rivolto a una realizzazione di una performance finale». Angela Pepe

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Continuano i sopralluoghi per accertare i problemi causati dal nubifragio

Barile, ingenti i danni alla viticoltura BARILE - Nella giornata di ieri, 6 luglio è stata fatta la conta dei danni da parte del Comune arberesh sulla calamità naturale causata dalla grandine che si è prodotta su tutto il territorio barilese il 5 luglio scorso dalle ore 13.00 alle ore 14 e 30 circa. La veemenza dell'agente atmosferico e le dimensioni eccezionali dei grani di grandine pari a circa tre centimetri di diametro hanno compromesso in modo irreversibile la stagione agricola in corso. Difatti, da un primo sopralluogo, si rilevano ingenti danni in generale a tutte le colture attualmente in essere ed in particolare alla viticoltura ed olivicoltura.

Le zone interessate da tale fenomenologia di natura straordinaria, che si è mossa da sud verso est, sono le seguenti contrade e località: Titolo, Catavatta, Piano di carro, Le Querce, Fontana bianca, Valle di Bove, Garizza, Starietto, Macarico, Macarico Piccolo, Difesa, Gelosia, Giardino, S. Andrea. Il Sindaco Giuseppe Mecca ha voluto raggiungere di persona alcune contrade compromesse ed ha riferito: «Sebbene l'intera area comunale abbia subito ingenti danni e la compromissione pressoché totale del raccolto, da una primissima osservazione, il riferimento catastale delle aree più impressionanti ictu oculi, ap-

Alcuni degli effetti del nubifragio di domenica

paiono le particelle riportate ai fogli nn.2, 3, 4, 7, 10, 11, 12 e 19. Ci si riserva una analisi maggiormente approfondita quando i fondi rustici saranno asciugati e più tecnicamente valutabili.

Si segnala altresì la compromissione della viabilità rurale interessata da fenomeni erosivi, di collassamento e scivolamento nonché dalla presenza di detriti e sedimenti che in alcuni ca-

si ne limitano la fruizione ordinaria. Tanto premesso, seppure da una valutazione sommaria, si ritiene in rovina in modo irreversibile una superficie pari ad almeno 200 ettari fra viti ed uli-

vi, colture di maggior pregio della nostra agricoltura, oltre i fondi costituiti da colture seminative ed altri lambiti in via di determinazione». l. z.

Melfi Masserini “divorzia” dal Pdl e l’assessore Albanese lascia la giunta. Corsa a tre per sostituirla

Venti di crisi sulla maggioranza I “pagliuchiani” avrebbero chiesto una verifica al sindaco Ernesto Navazio MELFI - Che succede all'interno della maggioranza governativa di Melfi? Sono in tanti a porsi quest'interrogativo soprattutto in relazione a quanto sta accadendo in questi giorni. Non è un mistero infatti che ormai il centro destra federiciano, sia sull'orlo di una crisi, che non viva momenti facili, e che sia animato da forti discussioni interne. Il dopo voto provinciale, nonostante abbia riscontrato l'elezione di Destino, non nei termini auspicati, ha aperto un fronte di dibattito decisamente alto, che sta proseguendo e non certo in termini tranquilli. Tutt'altro. Da una parte il sindaco ed i suoi fedelissimi, gli assessori Castaldi, Sassone e Pina Carbone, dall'altra i " giorgiani", o i " pagliucani", facenti parte della stessa corrente che fa riferimento al capogruppo del Pdl Egidio Giorgio e al consigliere regionale Nicola Pagliuca. Quest'ultimi chiedono che sia effettuata una verifica governativa ampia, che possa anche comprendere un rimpasto e dei cambi in assetto giunta. «Occorre un cambio di marcia», asseriscono ambienti vicini ai due che da anni reggono le redini del centro destra melfitano. Ovviamente di parere opposto " i navaziani", che non ci stanno ad essere messi sul banco degli imputati ed additati di mancanza di capacità. D'altronde sono anche co-

Il municipio di Melfi. Nei riquadri i “duellanti” Pagliuca e Navazio

loro in sella da due legislature e qualche risultato lo hanno pur prodotto in questi anni. Semmai ribattono coloro vicini a questa corrente, sono altri gli assessori che andrebbero cambiati, in considerazione dei problemi che solleva la gente. Insomma è muro contro muro, con gli assessori forzisti, Quaranta, Rauseo, e Poppa, che secondo qualcuno, avrebbero rimesso il mandato per

ordine di scuderia, salvo poi pentirsi rapidamente di tale scelta. Sullo sfondo la lotta più che mai aperta tra Navazio e Pagliuca i due leader, perennemente duellanti per una leadership che sarà definitivamente sancita in vista delle prossime regionali. Entrambi aspirano ad essere candidati, ma lo spazio disponibile al momento, non prevede una possibilità doppia.

Quindi da una parte vi è un tentativo, nemmeno troppo velato di isolare politicamente Navazio, dall'altro voler restare a galla, appellandosi al consenso della gente, in barba a prestabilite gerarchie interne. Nel frattempo vi sono da affrontare altri nodi. L'assessore alle attività produttive, Cristina Albanese, in queste ore sarà costretta a lasciare il po-

sto, dopo che il suo referente Masserini, ha deciso di uscire dal Pdl. Una decisione non più procrastinabile. Il posto spetta ad An, ed è questo l'unico cambio che il sindaco Navazio, accetta di fare. E' corsa a tre per la sostituzione. Russo, Flammia e Barbara Sassone, quest'ultima sfavorita dal fatto che il primo cittadino annovera vicino a se, Mina Sassone alle finanze, cugina di Barbara. Poi anche altri aspirano ad un ruolo, è il caso di Sandro Mancino, che ha ricevuto in campagna elettorale, assicurazioni e promesse in tal senso. Insomma un cerchio complicato da quadrare, con l'Udc che resta alla finestra. I seguaci di Casini hanno chiesto visibilità. In soldoni due assessorati, sperando di riceverne almeno uno. Vi sono da risolvere però alla base diatribe interne, tra chi vuol seguire la linea dettata a livello provinciale e regionale da Agatino Mancusi, vale a dire allearsi con il centro sinistra, è il caso del medico Pizza, che giustamente sostiene che Melfi, terzo centro lucano per importanza, non può pensare di fare diversamente da Potenza e Matera, e chi come Moccia, spinge a sostegno del centro destra, specie adesso, che una crisi potrebbe portare a stravolgimenti e riassetti del quadro generale. Emilio Fidanzio

Il 27 luglio prossimo scadranno i termini della gara d’appalto per la sua gestione

Melfi, tutto pronto per l’apertura del canile MELFI - Entro il ventisette luglio prossimo scadrà il bando della gara di appalto per la gestione del nuovo canile di Melfi. La struttura, già completata, è stata realizzata in contrada Accovatura, nei pressi della zona Serre. Si pone fine in questo modo ad un'annosa polemica e soprattutto termina l'anomalia di una città così grande, costretta a trasferire i cani randagi presso i ricoveri di Lavello e Tiera. «Il canile era un'esigenza della nostra comunità spiega l'assessore alla sanità del comune di Melfi,

Francesco Rauseo - e finalmente si è arrivati alla conclusione di questa vicenda. Si tratta di una struttura moderna che nasce secondo tutte le normative vi-genti in materia di canili. Mi piace definirla una struttura a cinque stelle perché nuovissima e magnificamente organizzata. Vi è la dotazione di una sala operatoria, spazi adeguati per gli animali che possono arrivare fino ad ottanta ma con la possibilità di incrementarne il numero perché i box sono stati realizzati per moduli”. Il ruolo dell'amministrazio-

ne comuna-le. “La ditta appaltatrice dovrà garantire tutti gli standard garantiti per legge - aggiunge Rauseo - ed in questo senso il nostro compito, oltre al finanziamento del progetto, sarà pure quello di vigilare sulla corretta gestione del canile”. Non si risolveranno comunque tutti i problemi. “L'emergenza del randagismo è più complessa commenta l'assessore, Francesco Rau-seo - dal momento che caratterizza un po'tutti i comuni che hanno contiguità con le zone di campagna. <togliere i cani

per strada significa riceverne altri subito dopo. Ecco perché la funzione del nostro canile non sarà quella di togliere gli a-nimali dalla città, bensì di ricoverare quelli che hanno pro-blemi o malattie gravi, i cani morsica tori molto pericolosi per l'incolumità dei cittadini”. Infine l'esodo verso struttu-re di città limitrofe. “Un esodo che finisce ma che non risol-ve i problemi economici - conclude l'assessore alla sanità del comune di Melfi - perché la gestione del canile probabilmente osterà di più. In ogni

caso si trattava di un servizio di cui la città si è dotata per risolvere finalmente un antico e de-licato problema. La società o la cooperativa che si aggiudi-cherà l'appalto avrà a disposizione la

somma di 65 mila euro che il comune in forma sperimentale stanzierà annualmente per la gestione della struttura di contrada Accovatura. Vittorio Laviano

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Venosa Il primo cittadino si è già incontrato con i consiglieri Di Leo e Gammone

«Intervenite sulla viabilità» Il sindaco Tamburriello sollecita il neopresidente della Provincia, Lacorazza VENOSA - Lottare per viabilità e infrastrutture per far uscire la cittadina oraziana dall'isolamento e imprimere un' accelerazione allo sviluppo di tutta la comunità locale. Questi alcuni dei cavalli di battaglia utilizzati dal neosindaco di Venosa, Bruno Tamburriello, nel corso della campagna elettorale, trasformati, poi, in obiettivi nella relazione programmatica illustrata nella prima seduta del Consiglio comunale. Obiettivi che ora si materializzano in impegno concreto. All'indomani dell’insediamento di Piero Lacorazza alla guida della Amministrazione provinciale, Tamburriello ha inviato una nota al Presidente della Provincia per evidenziare le ricadute negative che i problemi legati alla viabilità hanno sulla cittadina oraziana e su quella che può essere definita l'area del “venosino”, che comprende una vasta zona del Vulture-Alto

A sinistra la strada provinciale 10 qualche giorno fa. Basta un pò di pioggia infatti per allagarla. A destra il sindaco della città di Orazio, Bruno Tamburriello

Bradano. «Siamo convinti che codesto Ente vorrà farsi carico della soluzione dei problemi atavici di una viabilità disastrata (Venosa-Gaudiano, Venosa-Barile, Venosa-Melfi …) - si legge nella nota - che da sempre attanaglia

L’assessore regionale a Venosa

le popolazion di Venosa e dell'intera zona del Vulture Alto Bradano». All' interno di questa viabilità “disastrata”, Tamburiello segnala l'esigenza di intervenire con immediatezza su alcuni tratti particolarmente pericolosi

Venosa

Viti: «Più aiuti alla cooperazione»

Rotary Club Ettore Bitetti prende il posto di Pampaloni

VENOSA - Visite non solo di cortesia quelle di ieri dell’assessore Viti alle cooperative agricole Cantina di Venosa e all'Oleificio Rapolla Fiorente. L’esponente dell’esecutivo regionale ha parlato di «possibilità di inserire nell'ambito dei bandi del Piano di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 incentivi al mondo della cooperazione così da strutturare al meglio le filiere» ma anche di «fare massa critica per affrontare i mercati e far in modo che tutto il valore aggiunto rimanga al mondo agricolo lucano». A tal proposito nei prossimi giorni sarà convocato un incontro presso il Dipartimento regionale Agricoltura. Entrambe le realtà aderiscono alla Confcooperative di Basilicata. La Cantina di Venosa, struttura dell'omonima città lucana è il maggior produttore di vino Aglianico del Vulture Doc dell'area del Vulture. Fu costituita nel 1957 e oggi annovera ben 500 soci con una superficie di circa 900 ettari di vigneti e strutture innovative per la produzione di vini, spumanti e distillati. L'oleificio Rapolla Fiorente ha cominciato l'attività nel 1968 con circa 430 soci e aderenti. Attualmente la cooperativa gestisce circa 700 ettari di oliveti con 70 mila piante di olivo ed una produzione annua di 2 milioni e 300 mila chilogrammi di olive. Vengono trasformati in olio circa 1200 quintali di olive al giorno. La produzione di eccellenza è l'olio extravergine di oliva Dop Vulture. «Sono due realtà straordinarie - ha testimoniato Viti, che nelle visite è stato accompagnato dalla presidente regionale di Confcooperative, Vilma Mazzocco e dai responsabili delle due strutture cooperative - esempio

VENOSA - “Passaggio del martelletto” al rotary club di Venosa. Ettore Bitetti ha preso il posto di Marco Pampaloni. L'architetto Ettore Bitetti ha tracciato con il suo discorso d'insediamento le linee programmatiche essenziali del nuovo anno sociale: un programma al servizio del territorio di competenza del club (ricordiamo: Venosa, Palazzo San Gervasio, Banzi, Genzano, Ginestra, Ripacandida, Maschito, Montemilone) imperniato sulla continuità nel sostegno a favore dell'infanzia che vive condizioni di estremo disagio, la valorizzazione delle eccellenze presenti nella società tutta, la convivenza con gli altri e diversi quali oggi sono gli emigranti che giungono nei nostri paesi, la mirata collaborazione con altre associazioni ed istituzioni (quel che gli inglesi definiscono come partenership) ed, in particolare, con gli istituti scolastici dando già da ora disponibilità a riproporre un forum formativo a favore degli istituti tecnici ed rinnovare il felicissimo connubio del Rotary con il Certamen Horatianum che pochi mesi orsono ha sperimentato l'inserimento, nell'articolato programma del Liceo Classico di Venosa, dell'evento artistico musicale e rotariano “Orizzontali Rotazioni”, del quale questo giornale è stato felice testimone. Il tema rotariano dell'anno voluto dal presidente internazionale, lo scozzese John Kenny, è “Il futuro del Rotary è nelle vostre mani”: il motto, con il richiamo a parole quali “futuro” e “mani”, ha fornito proficua occasione per evidenziare la tensione morale che muove l'associazionismo di servizio. Lorenzo Zolfo

L’assessore regionale Viti

efficiente e riuscito dell'impegno dei nostri imprenditori e segno che la cooperazione è un settore strategico ed è un luogo civile di resistenza alla crisi economica. La cooperazione - ha aggiunto l'esponente del governo lucano- mette insieme risorse, energie, intelligenze e qualità dei nostri produttori ed è una risposta etica all'aggressività del liberismo, che sviluppa modelli positivi di organizzazione, dinamiche economiche, culturali e di partecipazione». Viti ha anche fatto il punto sia sugli interventi relativi alle recenti calamità per le quali dopo la perimetrazione dei danni si sta intervenendo in sede di conferenza Stato-Regioni al fine di attivare il Fondo di solidarietà nazionale; sia sulle questioni della Governance agricola regionale e dell'Arbea per le quali sono in corso le verifiche finali che porteranno alla definitiva conclusione di approvazione del provvedimento per la prima e delle opportune decisioni sulla seconda.

per l'incolumità dei cittadini: Venosa-Gaudiano-incrocio Canosa/Lavello; Venosa-incrocioLavello/Rapolla; Venosa-Ginestra-Barile. «Le condizioni estremamente precarie delle vie di comunicazione d questa area

della regione oltre a rendere più problematica la vita quotidiana di tutti coloro che per lavoro o necessità sono costretti a farne uso -denuncia il sindaco Tamburriello - ne impediscono lo sviluppo economico produttivo ed il de-

collo commerciale e turistico, ostacolando anche gli scambi tra le comunità della nostra area nord di Basilicata». In questa battaglia il neo sindaco non vuole essere solo!.Coerentemente con i principi esposti nella prima seduta di Consiglio comunale, Tamburriello ci anticipa che intende coinvolgere nella lotta tutte le forze presenti all'interno e all'esterno del consiglio comunale in modo da trovare insieme le strategie più idonee e le forme più efficaci per portare a soluzione il problema della viabilità. Proprio per questo il Sindaco si è già incontrato con i due neo-consiglieri provinciali, Tommaso Gammone (Pd-maggioranza) e Peppino Dileo ( Dec-minoranza). «Una volta che avremo portato a soluzione il problema della viabilità - tiene a precisare Tamburriello per sgombrare la strada da equivoci- il merito non sarà di nessuno, ma della intera comunità!». Giuseppe Orlando

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Mercoledì 8 luglio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Valbasento

Rotondella

Basind e Green Leather

Sull’arenile

Sit in dei lavoratori per un pugno di euro

Rifiuti e sporcizia in spiaggia

a pag. 32

a pag. 35

Giannella: «Ci auguriamo segnali di svolta, serve un vero progetto industriale»

Ferrosud, altro rinviato Incontro in Regione il 15, lunedì dipendenti davanti ai cancelli Istituita dal Comando carabinieri

Task force anti stalking E’ positivo il primo bilancio

E’ STATO rinviato al 15 luglio l’incontro previsto per lunedì scorso a Potenza sulla vertenza Ferrosud. La situazione sembra al momento ancora molto complicata ed il confronto servirà non solo per definire l’eventuale accordo di cassa integrazione ma anche per affrontare la questione del futuro dell’azienda e dei dubbi avanzati dai sindacati e dai lavoratori sulle prospettive di crescita della Ferrosud: «ci auguriamo che ci sia una svolta ma i presupposti al momento non ci fanno pensare a nulla di positivo, non vediamo un progetto industriale e non sappiamo cosa succederà in futuro. L’unica certezza al momento è la cassa integrazione, ma poi?». A parlare con un tono preoccupato è Giuseppe Giannella della Fiom Cgil che analizza la situazione all’interno dello stabilimento e le tante preoccupazioni dei lavoratori a cui, buon ultima, non è piaciuta nemmeno l’idea di rinviare l’incontro previsto per lunedì scorso: «abbiamo dovuto affrontare un’assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento, rimanere lì in protesta e ottenere poi uno slittamento al giorno quindici presso la presidenza della giunta regionale. Speriamo che si affronti la questione anche se molti

sono i cambiamenti intervenuti nell’ultimo periodo che non fanno pensare assolutamente a nulla di positivo per il futuro. Al momento ci sono 80 persone in cassa integrazione straordinaria per le quali bisognerà vedere se si riuscirà a trovare un accordo in Regione il giorno 15 ma poi ci sono anche altre 40 unità che aspettano ancora di ricevere i pagamenti dei mesi di maggio e giugno e la tredicesima mensilità». Ora non rimane che aspettare il 15 giorno in cui si capirà qualcosa di più sulla questione che riguarda il futuro della Ferrosud, le prospettive industriali del gruppo nell’ambito di un settore oggettivamente in difficoltà e che subisce anche le battute di arresto di Trenitalia e la volontà di crescita che i vertici di Ferrosud manifesteranno nelle prossime riunioni. La preoccupazione dei lavoratori è molto alta come dimostrano anche le continue situazioni di preoccupazione che si susseguono e che sono il sintomo di un clima di preoccupazione che magari la riunione del 15 riuscirà in qualche modo a mitigare. Questo è almeno l’augurio degli 80 lavoratori in cigs e degli altri 40 che attendono notizie confortanti sul proprio futuro. p.quarto@luedi.it

BREVI SINDACALI

Apea e Vie Blu

Al lavoro gli altri sedici operai I 16 OPERAI Vie Blu dell’Apea inizieranno a lavorare sui cantieri svolgendo le mansioni per cui risultano idonei in base agli accertamenti medici effettuati. «Come preannunciato nella seduta del Consiglio del 29 giugno - dichiara il Presidente Franco Stella - abbiamo incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali ed i lavoratori per valutare la questione e proporre alla Regione Basilicata». «Il progetto Vie Blu - spiega il Presidente dell'Apea, Francesco Bitondo - prevede essenzialmente la realizzazione di interventi di riqualificazione, bonifica e conservazione degli habitat fluviali, pertanto, al fine di andare incontro alle esigenze oggettive dei 16 lavoratori interessati dalla problematica e nel rispetto di quanto previsto dallo stralcio esecutivo di Progetto, si sono individuate mansioni complementari, strumentali e sussidiarie in linea con il peculiare status fisico dei lavoratori interessati». «L'esito positivo dell'incontro tenutosi in Regione lo scorso 3 luglio conclude il Presidente Stella - ci consente di ultimare il processo di assunzione dei 260 lavoratori impegnati nel progetto VIE BLU e continuare nelle attività previste dal Progetto secondo la tempistica e le modalità definite in fase di pianificazione ed avvio dei lavori».

Parcheggiatori

Sindacati chiedono riunione al Comune CGIL, CISL E UIL unitamente alle federazioni di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs sollecitano un incontro urgente per procedere al confronto sulla vertenza riguardante i 21 parcheggiatori materani, dal 1°gennaio 2009 senza lavoro e senza salario. «Si fa presente che il sussidio di disoccupazione ordinaria di cui questi lavoratori stanno beneficiando, volge al termine con accentuazione del dramma sociale che tali lavoratori stanno vivendo dal 1° gennaio 2009. La tensione tra le maestranze è ormai elevata e si confida nella sensibilità di questa amministrazione a ricevere le parti sociali per addivenire ad una soluzione di questo grave problema» concludono Cgil, Cisl e Uil. Diversamente, le organizzazioni sindacali investiranno del problema la Prefettura di Matera».

ROMPERE la cortina di silenzio che spesso circonda le donne vittime di stalking o violenza. Obiettivo raggiunto per la task force anti stalking istituita dal Comando provinciale dei carabinieri di Matera guidato dal tenente colonnello Domenico Punzi. «La barriera più grande è superare la paura di eventuali ritorsioni nel momento in cui si sporge denuncia», spiega la tenente Annalisa Pomidoro in servizio presso la Compagnia di Policoro che, insieme al maresciallo Camillo Novelli del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Matera, fa parte della squadra anti stalking. La difficoltà maggiore, insomma, è incoraggiare le vittime a vincere la paura. «In ogni caso mi ritengo soddisfatta - afferma la tenente - perché è importante che la gente ci consideri un punto di riferimento. Nei piccoli centri un carabiniere è come un parroco. Già il fatto che una persona chiama per chiedere consigli è una grande soddisfazione. Ovviamente, è meglio quando riusciamo ad individuare i colpevoli ma ci accontentiamo. Dal momento in cui si prende la decisione di parlare, si acquisisce consapevolezza ed è positivo. Non dimentichiamo che in questi casi una persona con l'aiuto di uno psicologo può cambiare idea e denunciare». Fino ad ora sono tre i casi di stalking seguiti dalla squadra istituita dal Comando provinciale. «Ho ricevuto una segnalazione telefonica di una donna che non faceva parte della mia giurisdizione. Si sentiva più sicura a parlare con un'altra donna, una persona che, tra l'altro, non fosse della sua zona. Era convinta che così la persona interessata non verrà mai a saperlo», ha detto la tenente. Per le violenze in genere, il più delle volte sono casi che riguardano le famiglie ma accade anche sul posto di lavoro. «A volte ci utilizzano come centro di ascolto. - sottolinea la tenente Il nostro compito è cercare di rassicurare queste persone» Donne oggetto, vittime privilegiate da “braccare”, trascinate in una spirale di ansia. L'Operazione Penelope del Comando provinciale dei carabinieri ha previsto tra le altre cose seminari per tutto personale dipendente, contatti con altre istituzioni sociali, attivazione di procedure standardizzate in caso di intervento e interventi presso le scuole. La squadra anti stalking si attiva a seguito di una precisa richiesta che perviene dai vari Comandi territoriali sulla base delle denunce o dei casi acquisiti, costituendo, di fatto, anche un valido strumento si supporto per i magistrati. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

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Matera


Il cartongesso al quarto piano si impregna di acqua, corridoi allagati e calcinacci

Tribunale, controsoffitti bagnati e pericolosi LE PIOGGE torrenziali dei giorni scorsi hanno creato non poche preoccupazione nel Palazzo di Giustizia. Rischiano di crollare alcuni controsoffitti per la pressioni e l’umidità provocata dalla pioggia che ha impregnato i materiali di cartongesso. Le controsoffittature in cartongesso di alcuni degli uffici, posti su un versante del terzo e quarto piano del tribunale, a causa delle ripetute piogge si sono impregnate di acqua che riesce ad infiltrarsi e rischiano di crollare del tutto. Non solo, all'interno del palazzo di giustizia si registrano anche allagamenti dei corridoi, dei servizi e di alcuni uffici. La caduta di un piccolo pezzo di controsoffittatura e di alcuni calcinacci, ha spinto Leonardo Eramo dirigente amministrativo del tribunale a richie-

dere al Procuratore della Repubblica, agli Uffici tecnici del Comune di Matera e ai Vigili del fuoco un sopralluogo urgente per verificare le condizioni di staticità delle opere in cartongesso e degli impianti posti al loro interno che rischiano di andare in corto circuito con non pochi problemi per la gestione ordinaria degli uffici e per la sicurezza. L'intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo e ha potuto riscontrare che la guaina di copertura presenta diverse lacerazioni che favoriscono le infiltrazioni di acqua oltre ad alcune grondaie otturate dagli escrementi dei piccioni. Le ostruzioni sono state immediatamente rimosse per consentire la fuoriuscita dell’acqua senza pericolo alcuno. A seguito delle verifiche sono state notificate alcune prescrizioni relative al-

L’acqua lungo i corridoi del Tribunale e alcuni calcinacci

l'impianto elettrico del quarto piano da non azionare per la parte del corridoio che porta verso la cancelleria civile oltre all'impedimento all'accesso del bagno lungo il corridoio. “Per fortuna i locali interessati dalle infiltrazioni sono servite da due linee

elettriche e quindi si può continuare a lavorare afferma Leonardo Eramo, ma le prescrizioni dei vigili del fuoco sono la conferma che il problema esiste e bisogna intervenire subito a partire dal rifacimento della guaina del terrazzo causa delle infiltrazioni di acqua”.

Nel gennaio scorso cinque metri quadrati di controsoffittatura cedettero per fortuna in un giorno festivo ma non mancarono le lamentele espresse dagli avvocati che quotidianamente svolgono la loro attività nelle aule del tribunale. Un fenomeno che con il

passare del tempo è divenuto sempre più consistente e se inizialmente si trattava di un problema di funzionalità, ora rischia di diventare un fattore di sicurezza sul lavoro per quanti operano in continua emergenza. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Ogni magistrato ha 1200 atti ordinari in attesa di essere conclusi. A Bari sono 10 mila

Tribunale del lavoro intasato Finora 6000 le cause pendenti. Il presidente ha già chiesto un secondo giudice SERVIZI AL CITTADINO

Vantaggi per chi la utilizza: tempi veloci e costi predeterminati

La conciliazione cambia sede La Camera di Commercio gestirà le procedure alternative

Il presidente del tribunale, Giuseppe Attimonelli Petraglione

SE il ministro della Giustizia, Angelino Alfano non ride quando parla di 5 milioni di cause civili pendenti nei tribunali italiani, il palazzo di Giustizia di Matera cerca di allegerire il peso dei procedimenti ancora in corso. Non fa misteri, il presidente del Tribunale, Giuseppe Attimonelli Petraglione, che ammette: «Per ogni magistrato civile, a Matera, ci sono circa 1200 cause ordinarie pendenti». Più seria la situazione al Tribunale del Lavoro della città dei Sassi che anche per le pendenze previdenziali, ha un arretrato di circa 6000 cause. «Ho già chiesto un secondo giudice del lavoro - spiega Attimonelli Petraglione - come proposta tabellare, ma dovrà passare al vaglio del Consiglio Superiore della Magistratura per l’approvazione. In questo caso, a settembre, la situazione potrebbe cominciare a migliorare. Certo, Matera - prosegue - non registra i numeri di Bari dove, ad esempio, al tribunale del Lavoro ci sono circa 10 mila cause pendenti, o di Roma e Milano. E’ giusto, però, che si adottino i provvedimenti necessari a non ingolfare l’attività». Sul fenomeno della lentezza della macchina giudiziaria italiana, il primo presidente della Corte di Cassazione, Vincenzo Carbone ha descritto una mappa che colloca il Mezzogiorno nella lista nera, rispetto ai tempi delle cause di lavoro. Secondo la classifica stilata, infatti, nel nord ovest una causa di lavoro dura in media 369 giorni, nel nord est 609, al Centro 591 e al sud 1031 giorni. Ogni giorno, secondo i dati del Rapporto sul processo penale, del settembre scorso, effettuato da Eurispes, vengono rinviati 7 processi su 10. Le cause all’origine della decisione dipendono da: assenza del giudice titolare (12,4%), notifica all'imputato omessa o sbagliata (9,4), problemi tecnico-logistici (6,8), esigenze difensive (6,6), assenza del difensore (5). A descrivere la paradossale situazione del Bel Paese ci aveva pensato, alcuni mesi fa, sempre il presidente Carbone. L’Italia è 156ma per la lentezza dei processi dopo nazioni come il Gabon, l’Angola, la Guinea e Sao Tomè. Alle imprese che vogliono investire all’estero, un rapporto indica le nazioni nelle quali i processi sono più veloci. Tanto per regolarsi. Secondo questa particolare classifica, le cause civili in Germania (al 9° posto) si concludono in 394 giorni, superata dalla Francia dove si terminano le controversie entro 331giorni. Ma la vera iattura, per un imprenditore, resta sempre l’Italia dove il record di attesa si attesta intorno ai 1210 giorni e dove l’attesa per i processi in Cassazione è di 1140 giorni per il settore civile e 266 nel penale. Se le carceri esplodono per l’alta concentrazione di detenuti, i tribunali non possono lamentarsi per la straordinaria presenza di faldoni nei quali sono contenuti gli elementi delle cause pendenti. a.ciervo@luedi.it

UN bypass che salvi il cuore un po' affaticato dell'amministrazione della giustizia italiana e materana, in particolare. E' così che il progetto “Conciliamo”, presentato ieri alla Camera di Commercio diventerà il vero grimaldello per sbloccare le procedure conciliative. La Camera di Commercio si trasformerà in questo caso, nel riferimento concreto di tutte le cause conciliative che, così, potranno essere condotte con un iter più veloce e meno dispendioso. Un passaggio che rientra nella sinergia operativa avviata col Palazzo di Giustizia e divenuta realtà ieri. I primi passi sono già stati compiuti: «Finora in quattro occasioni i cittadini si sono rivolti al nostro sportello. Un esordio che ci motiva a proseguire questo percorso spiega Vincenzo Di Riso, responsabile dello Sportello conciliazione della Camera di Commercio - Non esiste, però - aggiunge ancora una forte cultura legata all'utilizzo delle procedure alternative. Il primo passo dovrà essere quello di informare e illustrare i vantaggi». Il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli, il presidente del tribunale, Giuseppe Attimonelli Petraglione e il presidente del consiglio

dell'Ordine degli Avvocati, Francesco Berardengo, hanno sottolineato l'importanza di questo strumento del quale, ieri, è stato firmato l'atto costitutivo che porterà all’avvio del servizio nei prossimi mesi. Gli uffici della Camera di conciliazione della Camera di Commercio consentiranno, dunque, dal prossimo autunno di allegerire il peso del tribunale che, comunque, interverrà attraverso apposita formazione di personale, conciliatori e avvocati. «E' l'arrivo di un lavoro che non è stato semplice, ma nemmeno impossibile ha spiegato Angelo Tortorelli - vogliamo offrire un servizio importante come questo ai nostri imprenditori». «Il progetto costituisce la base di un percorso che deve essere ben determinato - ha spiegato il presidente del tribunale, Giuseppe Attimonelli Petraglione - vogliamo avviare concretamente questa esigenza. Attendere che siano i magistrati a decidere le cause, è una speranza virtuale. Credo sia logico concepire la possibilità di attuare un processo formativo che costituisca una vera propria cerniera fra le parti in causa». Il presidente del consiglio dell'Ordine degli avvocati, Francesco Berarden-

Un’aula di tribunale e il palazzo di giustizia di Matera

«Manca ancora la cultura adatta ad utilizzare queste nuove opportunità »

go ha messo in evidenza i reciproci vantaggi: «Si tratta di un progetto che informa su quello che gli inglesi chiamano Adr - Alternative Dispute resolution - Alla soluzione di questa forma di conciliazione contribuiscono diversi fattori. I vantaggi si riscontrano sotto il profilo temporale ma anche economico,

predeterminando il costo, operazione impossibile nell'ambito di una gestione giudiziaria». L'avvocato Francesco Paolo Porcari ha sottolineato l'opportunità per gli avvocati di giungere al soddisfacimento completo del proprio cliente come elemento complessivo di un procedimento alternativo. a.ciervo@luedi.it

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Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

Nancy e Uccio

Simona

Michele Se vuoi riprendere le vere stelle non guardare in cielo ma intorno a te...auguri da Videouno

Tre anni di gioia portati in famiglia. Auguri da tutti noi alla nostra piccola

Con l'augurio che questo giorno cosi felice...sia solo l'inizio di una splendida vita insieme

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Auguri per ..la linea

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Milena Un mare di auguri dagli amici del Quotidiano

Alla faccia della dieta. Auguri da tutti noi

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

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Mirabilia Dei di Sansone L'ARTISTA materano Andrea Sansone, dopo aver avviato la sua attività artistica a Monza, ritorna nella città dei Sassi per presentare la sua prima mostra personale di "arte sacra". Mirabilia Dei offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare dipinti, riproduzioni, affreschi, bozzetti a matita e tante altre opere d'arte. Si tratta naturalmente di opere a tema religioso che creano un percorso attraverso le meraviglie di Dio, dalla creazione dell'uomo al giudizio universale. E le opere saranno esposte non a caso in una delle più belle chiese. La mostra resterà aperta fino all’11 luglio.

Pentangolo e turismo Si terrà giovedì 9 luglio, a partire dalle 16,30 nella sala convegni della Camera di Commercio la presentazion del dvd del progetto Pentangolo promosso dall’Onyx jazz club, dall’Apt, dalla Camera di Commercio e dal Comune di Matera e realizzato con musiche di Paolo Fresu. Alle 17,30 si apriranno i lavori del convegno “Gli eventi culturali per lo sviluppo del territorio”. Parteciperanno Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio, Gigi Esposito, presidente dell’Onyx, Gianpiero Perri, direttore dell’Apt Basilicata, il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, il presidente della Provincia Franco Stella, il presidente dell’Ente Parco Murgia, Roberto Cifarelli , il regista Luca Acito e Giovanni Lacertosa responsabile del settore Onyx ambiente e turismo.

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

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•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La rivolta delle ex 18, 19,50, 22

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•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Una notte da leoni 18, 19,50, 22

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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Molti ancora i nodi da sciogliere soprattutto all’interno del Pd riunito fino a tarda ora

Provincia, giunta con molte spine Ore decisive per l’esecutivo Stella che venerdì dovrà essere varato: sei gli assessori UNA GIUNTA a sei ma con ancora molte incognite per le singole scelte. Dovrebbe essere questa la prospettiva verso la quale si muove la Provincia di Matera anche se una soluzione definitiva è attesa solo nelle prossime ore e non si escludono clamorosi cambi di fronte soprattutto viste le dinamiche interne al partito Democratico. L’ipotesi più probabile a questo punto porta a sei assessori in giunta con tutte presenze esterne e la presidenza del Consiglio al Pd. Ma è sul computo generale che i conti potrebbero non tornare. I quattro partiti cosiddetti minori (Popolari Uniti, Socialisti, Sinistra per la Basilicata e Idv) esprimeranno certamente un assessore ciascuno. Gli altri due posti potrebbero toccare al Pd anche se c’è anche la Lista Stella che chiede di poter entrare con un proprio rappresentante all’interno dell’esecutivo e questa, alla fine, appare l’ipotesi più probabile anche se il nome su cui si poggerà la scelta resta ancora tutto da comprendere. Il Pd finirebbe dunque con un solo assessore, molto probabilmente esterno, per evitare pericolose lotte intestine. Una scelta che il partito sembra intenzionato ad accettare la-

sciando però intorno a sè ed inevitabilmente una miriade di scontenti. Per la presidenza del Consiglio il Pd non ha contendenti all’esterno ma al suo interno ci sono diverse scuole di pensiero ed almeno una terna di nomi che va da Giovanna Vizziello ad Aldo Chietera, ad Angelo Garbellano. La prima appare favorita ma tutte e tre le ipotesi sembrano essere in campo. Proviamo invece ad abbozzare un’idea di giunta anche se al momento in cui andiamo in stampa il Pd ha appena avviato una riunione che potrebbe far capire molti degli equilibri futuri. Cominciamo dagli altri partner della maggioranza e pensiamo a tutti esterni. Sinistra della Basilicata potrebbe convergere su Achille Furioso primo dei non eletti, i Socialisti seguendo lo stesso principio sul sindaco di Calciano, Salvatore Auletta. Italia dei Valori pare orientata a scegliere il segretario cittadino di Matera, Antonio Giordano mentre i Popolari Uniti potrebbero optare per Giuseppe Filippo. Resta il nodo del Pd e della Lista Stella. Oggi forse ne capiremo qualcosa di più. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Presutti (Uci nazionale) «Voti carpiti da chi ha cambiato bandiera» Il presidente della Provincia Franco Stella

Incidente in via Moro Incidente intorno alle ore 19 e 20 di ieri in via Aldo Moro, all'incrocio con via Ugo La Malfa. A scontrarsi due autovetture, una fiat Punto e una Fiat 500 che hanno attraversato contemporaneamente l'intersezione regolata da semaforo. Non è chiara la dinamica ma è probabile che uno dei due conducenti non abbia rispettato il rosso o forse sia passato anticipando lo scattare del verde. Il giovane conducente della Cinquecento ha subito qualche conseguenza fisica nell'impatto ed è stato trasportato in ospedale con un'ambulanza del 118 intervenuta sul posto pochi minuti dopo. Il traffico ha subito rallentamenti per una decina di minuti. g.m.

Convegno della Fondazione Zetema su un progetto interregionale

Un distretto dell’habitat rupestre per lo sviluppo culturale sul territorio MATERA - Il Distretto Culturale dell'Habitat Rupestre come possibilità per lo sviluppo. Si è svolto ieri, all'interno del Palazzo Lanfranchi, il convegno organizzato dalla fondazione Zétema per discutere della potenzialità di un “distretto culturale dell'habitat rupestre della Basilicata” per lo sviluppo complessivo di Matera e non solamente della Città dei Sassi. L'incontro ha impegnato l'intera mattinata e ha coinvolto diversi relatori, da De Ruggieri e Nicoletti della stessa Zétema a Patrizia Minardi e Andrea Freschi della Regione Basilicata passando per Francesco Palumbo della Regione Puglia e Gregorio Angelini del Ministero dei Beni e delle Attività culturali. Perché, tanto per cominciare, “il progetto si basa sul convincimento che la valorizzazione del territorio debba partire dalla conoscenza del patrimonio culturale locale, per consentirne la conservazione e la tutela e garantirne la fruizione pubblica, trasformandolo in risorsa per lo sviluppo”, si legge sulla brochure di presentazione dell'appuntamento. Il Distretto ha un'area che comprende superfici territoriali che toccano Vulture e Metapontino, lungo l'asse bradanico. Il percorso è, esso stesso, emblematico. Si cammina seguendo millenni, “raccontando le grandi tappe culturali della vicenda umana, dalle esperienze pittoriche al pensiero matematico e filosofico, dalla storia della letteratura latina alla prima forma costituzionale moderna, dall'innovazione artistica rinascimentale alla sacralità dell'elemento ascetico e mistico delle numerose chie-

se rupestri, dall'arte alla scultura contemporanea fino alle tecnologie spaziali di osservazione della Terra”. E l'habitat rupestre è scelto in quanto “rappresenta il filo conduttore di un percorso storico-territoriale che le popolazioni e le istituzioni locali devono saper riscoprire”, ha ribadito Raffaello De Ruggieri, presidente della fondazione Zétema. Tra gli interventi più significativi dell'incontro, quello di Pietro Ferrari Bravo, della Fondazione per il Sud. Molto importante, anche, l'apporto della dirigente regionale Minardi, chiamata a dare delucidazioni sulle risorse a disposizione del Programma Operativo Fesr 2007-2013. Freschi, invece, s'è occupato di “innovazione nelle strategie regionali per le imprese e connessioni con il sistema turistico e culturale”. Il quadro è quello d'una serie di soggetti e soggettività che hanno intenzione di non perdere di vista la possibilità, che ha volte è addirittura necessità, di coniugare termini che fra loro non è facile tenere insieme: patrimonio e sviluppo. Tenendo bene a mente che in tutto ciò non va persa la bussola salvifica del progresso. In altri momenti della conferenza, inoltre, sono state presentate idee nate per migliorare la comunicazione delle iniziative legate al patrimonio culturale e la qualità stessa di tale forza. Insomma, non lasciare tanto per iniziare che Orazio, Riparo Ranaldi, Costitutiones federiciane, Pitagora ecc. restino parole di un'enciclopedia abbandonata. Nunzio Festa matera@luedi.it

Convegno di Zetema a Palazzo Lanfranchi (Videouno)

«I VOTI DEI MATERANI carpiti in buona fede alle elezioni Amministrative Provinciali e comunali 2009 a Matera e Pomarico hanno cambiato bandiera». Lo sostiene Angelo Presutti presidente nazionale dell’Unione Cattolica Italiana in riferimento al passaggio dall’Uci alla Nuova Dc di Giuseppe Potenza e Domenico Martino. «L'Ing.Giuseppe Potenza Ha presentato una lista di candidati alla corsa a Presidente della Provincia di Matera e alle comunali di Pomarico. Tale lista sotto il nome di Unione Cattolica Italiana» racconta Presutti, «era stato autorizzato a presentarla con nomina pro-tempore a coordinatore regionale del Partito Unione Cattolica Italiana. Ho letto i quotidiani locali dove il candidato Martino, l'ing.Potenza ed Il Partito UCI hanno avuto grande risalto. Ora leggo articoli inneggianti l'ing.Potenza quale segretario della DC della Basilicata e il Dott.Martino eletto nel Comune di Pomarico alla carica di Vice Sindaco Come Appartenenti alla DC della Basilicata. Non voglio dilungarmi oltre ma all'Ing.Potenza e stato revocato l ' incarico Uci».

Eustazio: «E’ stato reso impossibile»

Soggiorno anziani Cgil Pensionati critica «Comune contro i deboli» IL COMUNE di Matera, ha emanato il regolamento per l'accesso al contributo per il soggiorno termale e marino rivolto agli anziani per l'anno 2009. «Leggendo il regolamento si rimane attoniti per una scelta, non sappiamo ancora quanto voluta, comunque reiterata, che si caratterizza come fortemente punitiva nei confronti degli anziani più bisognosi» lo sostiene Angelo Eustazio della Cgil pensionati. «Il risultato del provvedimento renderà praticamente impossibile il soggiorno termale e marino. Infatti avere confermato la cancellazione di una fascia di esenzione totale per i pensionati fino a 10 mila euro, reddito Isee, è semplicemente una aberrazione e finisce per mostrare il volto cinico del governo locale, anche di

fronte ad un impoverimento progressivo della popolazione anziana che la crisi economica sta ingigantendo. Avere previsto l'anticipazione totale del costo del soggiorno da parte degli anziani, a prescindere dal loro reddito, rinviando il rimborso parziale a distanza di alcuni mesi significa dire: dovete rinunciare al soggiorno. Avere affidato alle associazioni di volontariato e persino alla agenzie di viaggio, l'organizzazione del soggiorno in tutti i suoi aspetti, produrrà soggiorni diversi con relativi costi diversi in rapporto alla situazione reddituale disponibile. Se il sindaco avesse incontrato il sindacato dei pensionati come era stato richiesta forse si sarebbero evitate decisioni negative».

Un portale telematico per avviare la partecipazione alle politiche della salute

“Stars” avvicina i cittadini alla sanità LA SANITA' lucana cerca di avvicinarsi alla popolazione tramite l'utilizzo del web. E' stato presentato ieri a Matera, nell'auditorium “G. Moscati” , il progetto “Stars”, Servizi e Tecnologie per la Partecipazione dei cittadini alle politiche della Regione Basilicata per la Salute, un portale internet volto ad aumentare la democrazia e quindi la partecipazione della popolazione alle decisioni politiche, in questo caso sul tema specifico della Sanità. Il mezzo scelto è quello telematico per permettere a chiuque voglia esprimere un proprio parere ed un proprio punto di vista di interagire direttamente con il centro decisionale, da qualunque parte del territorio lucano. “Questo portale è importante per la popolazione -ha ammesso Adriano Montagano, Dirigente dell'Ufficio Formaziono e Aggiornamento del personale del Dipartimento Salute della Regione Basilicata- anche se tengo a sottolineare che non sostituisce in nessun modo gli

altri strumenti di intermediazione tra politica e cittadinanza. Semplicemente, lo Stars è uno strumento aggiuntivo, che aumenta la libertà d'espressione dei cittadini”. Questo perché i cittadini possono essere fonte diretta di informazioni e suggerimenti particolarmente interessanti per le Istituzioni. “C'è tanta gente -ha continuato Montagano- che può fornirci utilissime informazioni, punti di vista e, sfruttando anche il loro bagaglio d'esperienza, possiamo migliorare il sistema. E' un portale che, a mio parere, amplia di molto la possibilità d'intervento”. Lo sviluppo di questo mezzo telematico non è di sicura riuscita, ma c'è molta fiducia da parte dell'Istituzione. “Lo sviluppo del portale “Stars” -ha ripreso il dirigente del Dipartimento Salute della Regione- è un processo lento, che spera di adattarsi alle esigenze delle associazioni e dei gruppi d'interesse, nonché a quelle dirette dei cittadini, con la possibilità anche per persone

molto distanti di intervenire ed essere coinvolte grazie al mezzo multimediale. Io credo che i tempi siano maturi per metterci in gioco e migliorare il nostro standard di vita”. Il portale, creato per la maggior partecipazione da parte della cittadinanza, potrà rappresentare un primo passo verso la trasparenza delle decisioni istituzionali oltre che un mezzo concreto per l'espressione da parte della popolazione. “Abbiamo creato un documento all'interno del portale -ha spiegato Salvatore Panzanaro, dell'Ufficio Società dell'Informazione, della Presidenza della Giunta della Regione Basilicata- per consentire ai cittadini di esprimere il proprio pensiero. Il portale è completo di tutti i contenuti classici del web 2.0, come newsletter, blog, forum e chatroom. Rappresenta un primo passo verso la trasparenza decisionale». Francesco Calia matera@luedi.it

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Matera 31

Mercoledì 8 luglio 2009


32 Valbasento Preoccupazione tra i lavoratori della Basind. Si teme la chiusura

In sit in per un pugno di euro I 39 della Green Leather da quattro mesi senza Cigs protestano davanti all’Inps VALBASENTO - Una voce sola, due vertenze distinte. Con un sit in che, partito davanti alla sede Inps di Matera, é poi giunto fino a sotto il palazzo della Prefettura, ieri mattina, i lavoratori della Green Leather e della Basind hanno voluto richiamare l’attenzione delle istituzioni su una situazione ormai conclamata di disagio economico e di incertezza sul futuro. Se i 39 della Green Leather, azienda specializzata nella produzione di pellame, finiti in cassa integrazione straordinaria dopo la chiusura decisa lo scorso anno per poche commesse e troppi debiti da una società terzista della Rino Mastrotto group, non vedono un euro da ormai oltre quattro mesi (nella loro condizione altri 40 solo in provincia di Matera, 300 nell’intera Regione), non se la passano meglio i circa 30 colleghi di sventura impiegati alla Basind (ex Orsa Sud). La produzione presso lo stabilimento di autocomponentistica per auto di Pisticci scalo procede a singhiozzo ormai senza soluzione di continuità. Il passaggio di mano alla Adler group non sembra aver

Alcune immagini del sit in (foto Videouno)

impresso l’inversione di tendenza auspicata al mercato piuttosto asfittico dell’azienda che, nel marzo scorso, esaurite le settimane di Cigo disponibili, ha collocato l’intero organico in cassa integrazione straordinaria a 12 mesi per crisi aziendale. Il preludio della chiusura? E’ il timore dei dipendenti. E forse qualcosa di più da quando, nei giorni scorsi, hanno cominciato a rincorrersi voci di uno smantella-

mento dell’impianto di Pisticci scalo, nato nel Comparto C dell’area industriale con i fondi del Bando Valbasento. Quasi una certezza con il trasferimento di alcuni macchinari dallo stabilimento per altra sede. Da qui la decisione dei lavoratori di fare fronte comune e far arrivare il proprio grido di allarme alle istituzioni. A ricevere una delegazione di operai, accompagnati dai rappresentanti della Fulc

territoriale, il viceprefetto Maria Rita Iaculli che si é immediatamente attivata per fornire risposte certe ai lavoratori. Per quanto riguarda Basind la rappresentante dell’Ufficio territoriale del Governo si é fatta promotrice della convocazione di un incontro con la società in tempi ristrettissimi. D’altra parte la preoccupazione di decine di lavoratori che rischiano di perdere il po-

sto di lavoro non va in vacanza. Sulla questione Green Leather (gli ex dipendenti non percepiscono l’assegno di Cigs in deroga da ben 4 mesi), il vice prefetto ha contattato l’Inps di Roma e sollecitato una rapida soluzione dell’intoppo burocratico che tiene a digiuno oltre 30 famiglie. Sì, perché, come hanno scritto i lavoratori in un volantino distribuito durante il presidio, per sbloccare i pagamenti non sono stati suffi-

cienti «5 interventi legislativi fra decreti anticrisi, decreti incentivi e legge finanziaria, 8 miliardi di euro previsti dal ministro Tremonti da ottobre 2008 per pagare gli ammortizzatori sociali in deroga collegati alla crisi, gli otto milioni di euro previsti dalla finanziaria regionale lucana per sostenere il reddito dei disoccupati». Ad oggi, infatti, sono «zero gli accordi stipulati dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione per attivare con le bance fondi di solidarietà, zero i finanziamenti arrivati nelle tasche dei lavoratori disoccupati, quattro i mesi trascorsi senza percepire reddito». Ad allungare ulteriormente i tempi, come se non bastasse ci si é messa l’Inps centrale, che pur avendo la disponibilità delle risorse necessarie, tarda a fornire il codice meccanografico alla sede di Matera che consenta di effettuare i pagamenti. Risultato: «Non si é mai fatto così tardi come adesso - stigmatizza Girasole (Ficem Cgil) eppure con la crisi in atto l’attesa pesa più che mai sulle tasche dei lavoratori, ormai alle corde». Margherita Agata m.agata@luedi.it

Montescaglioso In mattinata nell’Abbazia

Stand presso il lido Natura per illustrare opportunità per i giovani

Primo rapporto sul sistema ecologico della regione

Tappa a Marina di Pisticci per il tour estivo dell’Esercito

L’Abbazia di Montescaglioso

MONTESCAGLIOSO - La millenaria Abbazia benedettina dedicata a San Michele Arcangelo, dalle 9.30 di oggi ospiterà la presentazione del primo rapporto sul sistema ecologico regionale. L'iniziativa rientra nel Programma Operativo Regionale di Basilicata 2000/2006. I lavori saranno aperti dai saluti del sindaco della città di Montescaglioso Mario Venezia e del presidente del Parco delle Chiese Rupestri Roberto Cifarelli, mentre l'introduzione sarà curata da Viviana Cappiello, dirigente generale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Seguiranno gli interventi di Massimo Iannella e Patrizia Menegoni dell'Enea e di Antonio De Gennaro e Giovanni Quaranta di Risorse SpA. Alle 11.30 è previsto l'inizio del seminario dal tema “Il ruolo delle aree protette

nel sistema ecologico regionale”: le varie comunicazioni saranno svolte da Antonio Nicoletti (Legambiente Nazionale); da Antonio D'Ottavio, Dirigente del Dipartimento Ambiente Basilicata, dal coordinatore Federparchi Basilicata Rocco Rivelli e dal Presidente dell'Ente nazionale Parco del Pollino Domenico Pappaterra. Sono, inoltre, previsti gli interventi di Silvestro Greco, Assessore Regionale all'Ambiente della Regione Calabria e del suo omologo, dell'Emilia Romagna, Lino Zanichelli. Le conclusioni dei lavori della presentazione del rapporto sul sistema ecologico regionale saranno affidate a Vito De Filippo e Vincenzo Santochirico, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Giunta Regionale di Basilicata. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

PISTICCI - Il tour estivo dell'Esercito Italiano ha fatto tappa anche a marina di Pisticci, nella sua seconda data lucana, dopo l'inaugurazione della campagna promozionale ed informativa tenutasi di recente a Potenza. Ieri, infatti, il capitano Francesco Giampà ed il maresciallo Salvatore Piscinelli, del Comando Militare Esercito di Basilicata, assieme a due collaboratori, hanno allestito uno stand informativo presso il lido Natura di Marina di Pisticci per svolgere attività di beach keepers, ovvero un'azione pubblicitaria delle attività e soprattutto delle opportunità offerte dall'Esercito Italiano ai giovani, ai quali vengono prospettati i concorsi che è possibile sostenere presso l'Esercito nonché le ipotesi di arruolamento. L'iniziativa è stata indetta a livello nazionale dall'Esercito Italiano, salvo poi delegare ai vari apparati regionali il compito di organizzare le giornate promozionali nei rispettivi territori di competenza. Prossimamente l'azione di marketing svolta dai militari e giunta al suo terzo anno sarà condotta a Brindisi di Montagna presso la Grancia ed a Castrocucco di Maratea per poi chiudersi nuo-

Personale dell’Esercito con i bagnanti

vamente al Lido Natura di Pisticci a settembre. La scelta di località turistiche non è casuale, visto che nella buona stagione la gente si riversa nei luoghi di svago e villeggiatura ed è più facile stringere relazioni e fare proseliti. Ieri, non a caso, i due graduati ed io loro collaboratori hanno provveduto ad informare adeguatamente numerose persone. Diverse le

ipotesi prospettate a partire dall'ingresso nei Volontari in Ferma Prefissata di 1 anno, per arrivare a quelli di 4 anni, fino alla possibilità, anche per i laureati, di entrare in scuole militari come la Nunziatella di Napoli o Teuliè di Milano, nell'Accademia Militare di Modena, nella Scuola Sottufficiali di Viterbo. Roberto D’Alessandro

Montescaglioso, orari estivi ridotti per lo Sportello comunale Immigrati MONTESCAGLIOSO - Nei giorni scorsi il sindaco della città di Montescaglioso Mario Venezia, con l'ordinanza numero 29, aveva informato la cittadinanza che a partire dal primo luglio e fino al 31 agosto prossimo gli uffici comunali non saranno aperti nelle ore pomeridiane del martedì e giovedì. Il provvedimento è già stato adottato negli ultimi anni allo scopo di ottenere un risparmio energetico con la mancata attivazione degli impianti di condizionamento dell'aria,

necessari sia nelle ore antimediane che in quelle pomeridiane a causa delle condizioni climatiche particolarmente calde nelle regioni del Sud Italia. Agli uffici comunali interessati da questo provvedimento (Affari Generali, Demografici, Finanziari, Urbanistica, Lavori Pubblici e Polizia Urbana) devono essere aggiunti lo Sportello decentrato autogestito dell'Agenzia del Territorio e lo Sportello informativo rivolto a tutti gli immigrati, quest'ultimo attivato presso

la casa comunale montese lo scorso mese di gennaio. Lo Sportello immigrati, come indicato in un avviso firmato dall'Assessore comunale all'Integrazione Michele Zaccaro e dal capo settore Affari Generali Francesco Santarcangelo, manterrà come giorni di apertura il martedì ed il giovedì, con la differenza che invece di essere aperto dalle 16 alle 19 lo sarà, invece, dalle 9 alle 12. Opportunamente, nella bacheca comunale, oltre all'avviso in italiano ne sono stati affissi

altri due, rispettivamente nelle lingue rumeno ed arabo, per rendere più agevole la comprensione della notizia agli interessati provenienti dalle altre nazioni. mic.mar.

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Mercoledì 8 luglio 2009


33 Altalene e scivoli per i bimbi, l’area è stata realizzata con i fondi della Provincia di Matera

Nuovo parco giochi a San Mauro In memoria di Carmela Galgano, piccola prematuramente scomparsa SAN MAURO FORTE - E' stato inaugurato domenica scorsa, un parco giochi presso la villa comunale di San Mauro Forte in memoria di “Carmela Galgano”, una bimba del posto scomparsa prematuramente nel febbraio del 1984. Una scelta, quello di dedicarlo a Carmela, ha detto il consigliere provinciale Antonio Santochirico, nata per ricordare che la presenza di alcune persone, soprattutto se scomparse in età infantile, lasciano una traccia indelebile nel ricordo dell'intera comunità, come nel caso di Carmela, di cui proprio in questo anno ricorre il 25° anniversario della sua morte. Il parco giochi è stato realizzato con i fondi della Provincia di Matera ed è costato 10.000 euro. Un progetto messo in cantiere già nella precedente consigliatura, dall'assessorato parchi, e che prevedeva la realizzazione di un parco giochi in ogni comune della provincia di Matera.

Lavori in corso a San Mauro Forte

Rischio idrogeologico Sarà messa in sicurezza la zona dello stadio

Alcune immagini del Parco giochi

Ad eseguire i lavori la ditta pugliese, “Lattarulo” e nel parco sono stati installati scivoli, altalene e bilici per far divertire i più piccini. La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo alle 19,30 alla presenza del sindaco di

San Mauro Forte, Francesco Diluca, al parroco don Giuseppe Di Perna che ne ha benedetto il luogo ed al consigliere comunale, Antonio Santochirico che ne ha seguito le fasi di realizzazione ed il presidente della

Pro Loco, Salvatore Tricarico. Dopo la cerimonia in cui è stata scoperta la targa in memoria della piccola Carmela, è seguito un piccolo rinfresco per allietare i partecipanti. Anna Giammetta

San Mauro Forte

Saranno illustrate le attività svolte

Incontro Ucsi Aide, donne a Fonti di Tricarico protagoniste TRICARICO - L'Ucsi (Unione Cattolcia Stampa Italiana) di Basilicata organizza domani a partire dalle 8,30 a Fonti di Tricarico nei pressi del santuario un incontro per illustrare l'attività svolta e le nuove proposte. Il presidente Edmondo Soave incontrerà alle 9,15 il biblista don Giovanni Trolio, docente di sacra Scrittura all'Istituto Teologico di Basilicata e all'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Potenza e Matera. La giornata di riflessione e confronto proseguirà con incontro con i ragazzi dell'Azione Cattolica. La giornata promossa dall'Ucsi consentirà di confrontarsi in un contesto di particolare suggestione, come spiega il presidente Edmondo Soave che annuncia nuove iniziative a partire dal mese di settembre. L'Ucsi è nata nel 1959 per iniziativa di alcuni prestigiosi giornalisti dell'epoca che, negli anni del dopoguerra, si erano ritrovati nell'Istituto cattolico per le attività sociali e che sentirono l'esigenza di creare un'associazione professionale riservata esclusivamente agli operatori dell'informazione. L'Unione, che associa circa 2.000 giornalisti, ha promosso tra l'altro, il "Rapporto annuale Censis-Ucsi" sull'informazione in Italia e con il Progetto culturale della CEI" (Insieme con Mons. Claudio Giuliodori, direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della CEI e il Prof. Vittorio Sozzi, responsabile del Progetto culturale della CEI) ha organizzato sul territorio e nelle diverse diocesi incontri-dibattito su temi di attualità.

SAN MAURO FORTE - «Se una persona ha idee, interessi e passioni che condivide con altre persone e se tutti hanno voglia di darsi da fare per raggiungere alcuni obiettivi comuni, allora è possibile “associarsi”. In questo senso “associarsi” significa mettersi assieme per realizzare un progetto comune, creare qualcosa di concreto con altre persone. Si può affermare che il prodotto più importante di una associazione è proprio “la socializzazione”». Con questo messaggio, L' Aide Associazione Indipendente Donne Europee che opera a livello nazionale nel campo della promozione sociale, ha invitato le donne di San Mauro Forte per un incontro pubblico, oggi alle ore 16 presso la sala municipale. Scopo dall'incontro far conoscere l'associazione e coinvolgere le donne del posto a condivisione e realizzazione di nuovi progetti eventualmente nati da esigenze e carenze del territorio. A sottoscrivere l'invito che, oltre ad essere stato recapitato alle donne di San Mauro Forte è anche stato affisso per le strade del paese, Filomena Giannasio, Presidente Regionale dell' Associazione. L'Aide è la prima Associazione di genere a carattere nazionale nata al sud, impegnata quotidianamente nel promuovere il ruolo della donna e della famiglia in tutti gli ambiti della vita sociale. Non persegue fini di lucro e si propone di perseguire fini prevalentamente culturali, di rivendicazione dei diritti delle donne e della famiglia in tutti gli ambiti della vita civile compreso il lavoro di cura svolto all' interno del nucleo familiare. Anna Giammetta

SAN MAURO FORTE - Con deliberazione n. 50 del 25 giugno scorso, la Giunta Comunale ha approvato il progetto preliminare di 600 mila euro per il consolidamento della frana nella zona del campo sportivo, che utilizzerà l'assegnazione già ricevuta dallo Stato in attuazione dell'annualità 2008 del secondo piano annuale per la mitigazione del rischio idrogeologico. Con questo intervento si continua nell'opera di messa in sicurezza dell'abitato avviata dall'amministrazione cittadina da qualche anno. L'opera riguarderà la zona sud dell'abitato, quella che parte dal campo sportivo e si snoda fino alla scuola media e su cui si è già intervenuti l'anno scorso mediante l'utilizzo di un più modesto trasferimento di soli centomila euro, attribuiti al Comune dalla Regione. Con questo nuovo cospicuo trasferimento, il cui iter burocratico si è già completamente concretizzato, sino alla fase dell'erogazione vera e propria, la civica amministrazione prova a dare corso con più vigore alla impegnativa azione di messa in sicurezza dell'intero abitato che è interessato da sostanziosi movimenti franosi. Infatti, queste nuove risorse, destinate specificamente dal decreto ministeriale, al “consolidamento della frana in zona Campo sportivo-Vico Diaz” si aggiungono ai centomila già utilizzati per l'avvio di tali lavori e che sono in avanzata esecuzione ad opera dalla ditta Rocco Grieco di Garaguso. Inoltre, questo nuovo finanziamento va ad aggiungersi al corposo intervento di un milione e quattrocentomila euro, i cui lavori si sono conclusosi nel 2007 ed hanno interessato la zona nord dell'abitato, quella sottostante lo stesso municipio e specificamente l'area che sale dal Fosso Ca-

nala. Certo, nemmeno con questo nuovo intervento sarà possibile portare a termine tutte le opere necessarie a porre in sicurezza questo altro versante dell'abitato, considerato che nel relativo progetto di massima (opera del locale servizio tecnico comunale) si quantifica in un milione e seicentomila euro la somma complessivamente necessaria per far fronte all'intervento. Ma, comunque, ci si porta un bel po' avanti in quest'opera importante di salvaguardia di una zona si cui si affacciano numerosi edifici del centro abitato, alcuni dei quali di ragguardevoli dimensioni. Una zona che è costituita da un antico bacino di frana che si estende dal limite delle predette aree urbane sino a raggiungere il Fosso Rumolo ed il Fosso Varricello. L'evolversi del fenomeno erosivo, a detta dei tecnici, sembra essere particolarmente veloce e verrebbe accentuato dal fatto che le acque piovane provenienti dal centro abitato si riversano in tale zona generando fenomeni profondi che, per la particolare conformazione geologica del sito, hanno determinato nel breve periodo la formazione di un fosso di dimensioni ragguardevoli. Prova della recente formazione di questo fosso è il fatto che esso non è riportato nelle mappe catastali. L'intera zona, sempre secondo il documento progettuale, sarebbe già localmente danneggiata e in alcuni punti potrebbe diventare in breve tempo direttamente minacciata dai «movimenti di massa di colamento ed erosione che se non arginate adeguatamente potrebbero trasformarsi in frane di crollo». Occorre tenere conto che essa interessa direttamente una popolazione di circa trecento abitanti e, indirettamente, circa cinquecento. Vito Bubbico

Irsina Saggio estivo per la Libellula dance diretta da Giusy Molinari

Stagione intensa per l’Academy IRSINA - Con il saggio estivo, termina l'anno accademico di danza per l' Academy libellula dance. Grande cornice di pubblico nel palazzetto dello sport di Irsina. Nella lunga serata, hanno danzato ballerini di tutte le età, dai tre anni agli adulti. Ma il piatto forte della serata è appunto rappresentato dai giovanissimi, proprio quelle piccole Libellule che hanno dimostrato, soprattutto in quest'ultimo anno, di sfidare senza timore le platee dei palazzetti di tutta Italia. Dalla Sicilia alla Romagna la scuola di Giusy Molinari ha ben figurato ovunque s'è presentata, collezionando diversi titoli nazionali ed interregionali. Uno dopo l'altro scendono senza grandi timori tutti i partecipanti al gran-

de show nella serata finale, tutti animati da una grande voglia di esibirsi. Non chiediamo alla maestra Giusy Molinari quale sia il segreto della sua crescita esponenziale, non lo svelerebbe mai. Alla maestra di ballo irsinese chiediamo invece di conoscere quali progetti per il futuro ci sono nel cassetto, e se sia soddisfatta di quest'annata appena conclusasi : «Ho voluto proporre un saggio tecnico a conclusione di un anno accademico contrassegnato dalla continua ricerca stilistica e tecnica in tutte le discipline dall'hip hop alle danze latinoamericane. - afferma Giusy Molinari - Questa evoluzione ci ha portato spesso sul podio, ed è in questa direzione che intendo

proseguire anche nel prossimo anno accademico, con la filosofia del "non bisogna a tutti i costi vincere, ma che si deve lasciare il segno. Lavorare su uno stile e sull'immagine - spiega la maestra - che caratterizzi la nostra accademia e i nostri allievi. Nella nostra scuola ci sono molti talenti, ma il talento, se non è supportato da un studio attento e mirato a fare emergere le potenzialità innate dell'allievo, non porterà in nessuna direzione. Bisogna individuare- continua - la naturale predisposizione e tirare fuori con lo studio, la tecnica, gli allenamenti, la competizione un bravo ballerino. Ad ottobre ci saranno le prime gare del circuito, e quindi i mesi estivi ci serviranno a pianificare insieme

Un momento del saggio dell’Academy

agli agonisti il percorso e gli obiettivi per la stagione agonistica 2009-2010. Essere un tecnico Fids e avere il club iscritto alla Fids (Federazione italiana danza sportiva)è sinonimo di garanzia. Credo infatti che essere desi-

gnata come giudice nazionale ai Campionati italiani - conclude Giusy Molinari - sia stato il giusto premio per chi opera nella danza sportiva con umiltà, correttezza e professionalità». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

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Mercoledì 8 luglio 2009


34 Metaponto Verso la ripresa per l’estate 2009, gli operatori turistici sono fiduciosi

Weekend di pienone sulle coste Le presenze iniziano a salire, il sole del fine settimana ha premiato le spiagge METAPONTO - Finalmente un weekend in compagnia del sole sulla spiaggia metapontina. Gli ombrelloni si sono riempiti di turisti e le presenze sulla spiaggia jonica per questo primo fine settimana di luglio iniziano a salire. Dal Bradano al Basento abbiamo registrato migliaia di colori e tanta allegria. Il dottor Gianfraco Sortiero, presidente dell'Associazione Leucippo parla di incremento sottolineando che l'ottimismo non manca tra gli operatori turistici per questa estate 2009. Ebbene sì, dai commenti raccolti sulla spiaggia è emersa la voglia di sorridere e di lasciare i problemi a casa almeno quando si è sdraiati al sole. Ma non solo questo nelle parole dei vacanzieri, infatti, gli stessi, tra una tintarella ed un tuffo nel mare, hanno parlato di una spiaggia stupenda e di acqua pulitissima dai lineamenti cristallini. Un dato quello delle acque pulite che i turisti hanno appreso anche dalle parole dell'assessore Santochirico e dal direttore dell'Arpab Sigillito durante l'evento di ieri all'interno del Lido Nettuno. Parole quelle dette durante la conferenza che non faranno altro che da

A destra Gianfranco Sortiero, presidente dell’Associazione Leucippo. A sinistra la spiaggia di Metaponto in un’immagine dello scorso weekend

richiamo per chi magari è rimasto a casa in questo weekend. E per il prossimo fine settimana cosa ci si aspetta in spiaggia? Ebbene, come sottolineato da Gianfranco Sortiero, presidente della Leucippo, prima di tutto il sole che ora è l'elemento determinante del flusso dei vacanzieri e poi che i numeri continuino a salire. E sicuramente, fidandoci dell'analisi di Sortiero, in questo weekend, che finalmente dovrebbe essere baciato dal sole, troveremo i tanti a parlare di una

Metaponto

spiaggia, quella di Metaponto, che si conferma da “prima scelta”. «Finalmente - ha detto Sortiero - il caldo, dopo due settimane altalenanti, ci ha dato una mano almeno sabato, mentre domenica, dopo una mattinata con il gran caldo, come un orologio svizzero, è caduta giù la pioggia. Ora - ha continuato il giovane presidente metapontino - speriamo che i prossimi giorni siano buoni, anche perché ha piovuto tutto questo inverno e buona parte di giugno. Con questo?

Ebbene, voglio dire che di pioggia ne è caduta tanta, ora spazio al sole e alle giornate al mare. Sul fronte presenze, appena se ne ha la possibilità, i turisti scendono a mare. E sì, è proprio così, la gente non abbandonano la splendida spiaggia metapontina. La gente vuole divertirsi ed andare al mare, le scuole sono chiuse e le prime ferie iniziano ad arrivare; quindi non solo una presenza interna. Ora naturalmente si spera che i numeri per questa estate continuino a salire.

Per quanto riguarda la salute delle acque, bene, tutti abbiamo sentito, dalle parole di Santochirico e di Sigillito, che il nostro mare gode di ottima salute. Quindi questo vuole essere un ulteriore messaggio che voglio lanciare a coloro che vedono, in questi giorni, nei primi metri di mare una colorazione diversa dal blu. Questo è l'effetto del ripascimento che è del tutto naturale e che in pochissimi giorni andrà via. Dobbiamo dare tempo alla natura di fare la propria parte.

La spiaggia di Metaponto ha recuperato tantissimi metri dopo i lavori di ripascimento che si sono appena conclusi. Dove i lavori di ripasimento sono iniziati prima stanno iniziando già a dare i loro frutti. Il messaggio - ha concluso Sortiero - è di continuare a scegliere Metaponto. La spiaggia infatti non è certo quella vista a dicembre ma è la bella spiaggia lasciata nell'estate 2008, e chi è già venuto lo ha potuto constatare». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Metapontino Non sono escluse manifestazioni di piazza per risollevare il settore

Corse d’autobus Interrogazione di Di Lorenzo Crisi del mondo agricolo, parla l’assessore Devincenzis di Montalbano

«Verso una rivoluzione pacifica»

METAPONTO - Il consigliere regionale del gruppo misto - Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato un' interrogazione urgente a risposta orale all'assessore alle 'Infrastrutture', Innocenzo Loguercio, per chiedere l'attivazione immediata del servizio di collegamento con il litorale metapontino nei giorni festivi. In premessa, Di Lorenzo sottolinea che «gli operatori turistici del Metapontino e i tanti viaggiatori interessati lamentano la mancata attivazione, nei giorni festivi, del servizio di trasporto pubblico che consentirebbe, come negli anni scorsi, un agevole collegamento tra la città di Matera, i paesi interni della sua provincia ed il capoluogo Potenza con le spiagge metapontine». «L'attuale situazione - continua Di Lorenzo - impedisce a tanta gente, soprattutto la meno abbiente, di poter raggiungere le spiagge metapontine e si ripercuote negativamente anche sui conti aziendali degli operatori turistici, già fortemente penalizzati da un pessimo inizio di stagione condizionato, sia dalle avverse condizioni climatiche che dalle operazioni di ripascimento delle spiagge». «Su tale vicenda - ricorda il consigliere del Pdl - ha fatto sentire la sua voce anche il Sindacato Nazionale Italiano Stabilimenti Balneari che ha sollecitato ai competenti uffici provinciali e regionali l'immediata attivazione di tale importante servizio». Il consigliere Di Lorenzo, pertanto, interroga l'Assessore alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità per conoscere «quali iniziative intende intraprendere, d'intesa con l'Amministrazione provinciale di Matera, al fine di consentire l'immediata attivazione del servizio di trasporto pubblico festivo che colleghi la città dei Sassi, i paesi della sua provincia e la città di Potenza con le spiagge metapontine».

MONTALBANO - Un richiamo agli imprenditori agricoli, affinchè diano atto ad una rivoluzione pacifica per vincere la guerra della dichiarazione dello stato di crisi del settore piegato in due dal mancato prezzo di mercato e, soprattutto, dalle calamità atmosferiche, arriva dall'assessore all'Agricoltura, nonché vicesindaco di Montalbano Jonico, Enzo Devincenzis, da sempre in prima linea a difesa del trainante ambito dell'economia locale. «Le diffuse calamità atmosferiche - scrive il vicesindaco Enzo Devincenzis in una notache hanno colpito il territorio nazionale hanno dato il colpo di grazia a tutto il mondo agricolo, soprattutto ad agricoltura intensiva. Non vi sono emergenze solo nel Metapontino, ma in tutte le Regioni d'Italia. Per cui ogni Regione ha chiesto o si appresta a chiedere la declaratoria di stato di calamità che il Governo avrà difficoltà nel concedere vista l'intensità dei fenomeni e l'enorme mole finanziaria che occorre per soddisfare tutte le richieste con un fondo di solidarietà nazionale ai minimi termini. A questo - aggiunge il vicesindaco - si aggiungono le emergenze del terremoto dell'Aquila e l'esplosione di Viareggio a cui, giustamente, il Governo sta indirizzando le proprie attenzioni». L'agricoltura manca di tutti

quegli ammortizzatori sociali ed incentivi posti in campo nel decreto anticrisi per l'industria, trasporto e l'artigianato precisa Devincenzis. «Il paradosso che l'imprenditoria chiude temporaneamente le proprie attività senza rimetterci nulla e l'azione di contestazione della crisi verso il Governo, per assurdo, viene portata avanti dai lavoratori attraverso i sindacati confederati e senza che le aziende si strappino i capelli. - continua il vicesindaco Enzo Devincenzis - Le manifestazioni di piazza dei sindacati coincidono sempre con l'inizio della discussione in Parlamento del Dpef (Documento di Program-

mazione Economica e Finanziaria). Alla fine ci ritroviamo con bilanci dello Stato e delle Regioni studiati per soddisfare le esigenze di chi ricatta di più, ma sempre trascurando il mondo agricolo che mai scende in piazza con forza condizionando anch'esso con tanta pari dignità le scelte politiche dei governi che di volta in volta si succedono. L'abolizione del Ministero dell'Agricoltura, la cancellazione dello Scau, le regole di cartolarizzazione estese dal '99 anche agli agricoltori, il recupero automatico dei crediti con fermi macchine e/o ipoteche diffuse da parte delle socie-

tà di riscossione, l'anatocismo bancario anche su mutui agrari sottolinea come la politica, a partire dall'inizio degli anni '90, ha abbandonato l'agricoltura destinandola ad un mercato globale senza armonizzare i costi di produzione». Dinanzi a tanto la necessità di andare ad una competizione sociale con le altre classi incluse nel decreto anticrisi al fine di una declaratoria dello stato di crisi del Mondo Agricolo del Sud Italia per una moratoria che sospenda tutti i pagamenti degli agricoltori, nonché l'apertura di un tavolo presso i Ministeri (Politiche Agricole Economia e Lavoro). Un tavolo che possa studiare e risolvere le emergenze dei vari settori (ortofrutticolo, caseario, cerealicolo, olivicolo, vitivinicolo)». Non si può più restare a guardare per Devincenzis e lasciare che le cose accadino, occorre cambiare il corso degli eventi. «Tutto questo - conclude Devincenzis - può verificarsi solo e soltanto attraverso manifestazioni di piazza (certamente democratiche e civili) che diano pari dignità al mondo agricolo in rapporto alle altre classi che manifestano ad ogni piè sospinto per condizionare le varie leggi finanziarie. Di qui l'appello a frequentare le azioni democratiche che si stanno ponendo in essere sul territorio». Anna Carone provinciamt@luedi.it

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Mercoledì 8 luglio 2009


35 Situazione critica in prossimità dei lidi tra Rotondella e Nova Siri, in piena stagione estiva

Rifiuti e sporcizia sull’arenile Cassonetti pieni fino all’orlo, spettacolo indecoroso a pochi metri dalla spiaggia ROTONDELLA - Un sospiro di sollievo nasce spontaneo, quando si arriva al lido di Rotondella e ci si accorge che i macchinari sono al lavoro. Il comune ha avviato gli interventi per rimuovere la sabbia e le erbacce dalla passeggiata lungomare, sommersa dalle mareggiate dell'inverno scorso e lasciato scandalosamente così fino ai giorni scorsi. Tra breve tutto sarà pronto. Ma si percorre qualche metro e lo sconforto ritorna. Basta avvicinarsi al parcheggio semi-circolare che conduce ai due lidi presenti nel tratto di costa rotondellese. Lo spettacolo non è invidiabile. Le immagini pubblicate in pagina, del resto, parlano da sé. Il parcheggio, luogo privilegiato dalle coppiette nei mesi invernali, non è stato ancora ripulito. Cartacce, gomme d'auto e rifiuti di ogni genere lo inondano e lo rendono assolutamente poco frequentabile. Si potrebbe soprassedere, in fondo è solo un parcheggio. Ma pochi passi più in là, a meno di venti metri dai lidi, è sorprendente lo spettacolo di un cassonetto ribaltato con scatole e rifiuti di ogni genere riversati per terra. Di sicuro è tra-

Alcune immagini dei rifiuti sull’arenile di Rotondella

scurato da un bel po' di giorni. E non siamo in un parcheggio, ma sull'arenile. A pochi metri di distanza, in perfetta contrapposizione, crescono gli splendidi gigli della zona tutelati dagli ambientalisti. Accanto c'è un immondezzaio a cielo aperto. Camminando verso Nova Siri si

giunge nei pressi del lungomare e del campeggio comunale. Anche lì la situazione non è delle migliori. I cassonetti sono pieni fino all'orlo, e mentre i macchinari sono al lavoro per ripulire la passeggiata dalla sabbia, si nota, tra le tante cose, un grosso oggetto arrugginito (forse una bombola del gas) per terra da chissà quanto tempo. Se

per i lavori dell'arenile, come è giusto, è stato necessario attendere un cospicuo sostegno economico dalla Regione, per togliere un po' di rifiuti, probabilmente, sarebbe bastato molto meno. Non stiamo parlando della situazione di lieve degrado che può riscontrarsi nei mesi invernali o primaverili, in attesa dell'estate.

Rotondella Bilancio positivo per la kermesse

Da oggi a Rotondella

Sportello informativo territoriale

Sagra dell’albicocca Preferita la “Porta Elena” ROTONDELLA - La sagra del 2009 è partita in un giorno speciale. Il 4 luglio è il giorno in cui Carlo Stigliano avrebbe compiuto cinquant'anni. Il compianto “Carletto”, scomparso negli anni scorsi, amava la politica, ma era anche manager di una importante azienda ortofrutticola, e amava perciò l'agricoltura e i suoi prodotti, che guardava sempre in un'ottica di sviluppo e innovazione. La sagra, in fondo, riunisce gli stessi ingredienti: l'impegno promozionale e organizzativo del soggetto politico (l'amministrazione comunale) e l'entusiasmo operativo dei produttori agricoli del territorio. L'evento, organizzato dall'assessorato alle Politiche Agricole, è riuscito bene. Buona la “prima” di Vincenzo Montesano, neo assessore al ramo, che ha caratterizzato questa XIII edizione con una novità, l'assegnazione del premio “Albicocca d'oro”, conferito ai primi produttori locali di albicocca negli anni '70: Tonino Bianco, Vincenzo Bianco e Cosimo Montesano. Il “cuore” della sagra, come sempre, è stato il momento di degustazione, ma non sono mancati altri momenti interessanti. Primo tra tutti il convegno su “Albicocca e alimentazione”, che ha puntato l'attenzione sui temi della sicurezza alimentare e della qualità. L'intervento del dottor Pasquale Calbi (Asm Matera) ha sottolineato l'importanza di un'alimentazione equilibrata per la salute del corpo. Poi gli interventi di Martelli, Gatto e Dimatteo,

Dall’alto in senso orario il sindaco e Roberto Poli, un momento della sagra e il tavolo dei relatori

membri del Distretto Agroalimentare, hanno richiamato l'importanza dell'Igp (Indicazione Geografica Protetta) per il potenziamento della qualità e della competitività dei prodotti. A ll'incontro erano presenti anche tanti big della politica lucana, in particolare del Pd, giunti a “onorare” la vittoria elettorale del nuovo sindaco e “compagno” di partito Vincenzo Francomano. Oltre all'atteso Vincenzo Viti, assessore regionale alle Politiche Agricole, si sono fatti vedere in sala i senatori Filippo Bubbico e Carlo Chiurazzi, l'assessore regionale Vincenzo Santochirico, il consigliere regionale Antonio Di Sanza, l'ex assessore provinciale Franco Labriola e il neo eletto consigliere provinciale Serafino Di Sanza. Non è mancato, inoltre, il saluto di Roberto Poli, sindaco di Casalfiumanese, centro emiliano gemellato con Rotondella in nome della comune importanza della produzione di albicocca.

Significativa la collaborazione attiva delle sigle sindacali del territorio, Cia, Coldiretti e Confagricoltura. La Cia, in particolare, ha commentato l'evento con una nota: «La XIII sagra chiude in positivo, tutti gli stand attrezzati per servire il pubblico hanno retto bene all'assalto. Un ringraziamento particolare va ai tanti associati presenti con gli stand, Donne in campo Cia Rotondella , La Masseria del Barone, Azienda Agricola Angeloni, Fior di Carne Bio, Ivan Guida produttore di mieli». Infine una curiosità non priva di significato. Nel corso dell'incontro il dottor Carmelo Mennone, dell'Alsia, ha presentato i dati di un “Consumer Test” somministrato ai passanti pochi minuti prima. Sul banco del test erano proposte tre diverse qualità di albicocca, denominate “A” “B” e “C”. Al consumatore spettava selezionare quella migliore al primo impatto. Le qualità proposte era-

La nostra passeggiata è antecedente al fine settimana. «Speriamo che per il week end si intervenga - abbiamo pensato quando ci saranno più bagnanti». Siamo ritornati in spiaggia sabato e domenica: i bagnanti c'erano, l'immondizia pure. Pino Suriano provinciamt@luedi.it

no, rispettivamente, “Pellecchiella”, “Portici” e “Porta Elena”. Paradossali i risultati. Ha vinto, scelta da un maggior numero di consumatori, la “Porta Elena”, meno rinomata sul piano della qualità, ma, probabilmente, presentata meglio. Il vero paradosso, però, è un'altro: l'albicocca più apprezzata era l'unica non prodotta sul territorio. Insomma, a quanto pare, bisognerà crescere anche nella presentazione del prodotto. Altrimenti, per competere sui mercati, non ci sarà sagra o fiera che tenga. pi.su. provinciamt@luedi.it

ROTONDELLA - A partire da oggi sarà attivato a Rotondella uno “sportello informativo territoriale” del Centro per l’impiego di Policoro. Il servizio sarà prestato ogni mercoledì in un locale messo a disposizione dal Comune di Rotondella in Via Giusti n. 34. Nello stesso stabile in cui è ubicato il locale per lo sportello informativo territoriale, si trovano già altri uffici comunali: Stato civile, Anagrafe, Elettorale, Sociale. Un’opportunità in più per o cittadini e i residenti interessati allo svolgimento di pratiche o all’acquisizione di informazioni in materia di formazione e lavoro. Sarà possibile rivolgersi allo sportello informativo territoriale del Centro per l’impiego di Policoro dalle 9 alle 12. A rendere noto l’istituzione del nuovo servizio è il sindaco Vincenzo Francomanno.

Orari bruciatura stoppie POLICORO - Recependo una legge regionale del 22/2002, con ordinanza sindacale 3575 il primo cittadino di Policoro Nicola Lopatriello, ordina che dal prossimo 15 luglio all'interno del Comune la bruciatura delle stoppie e altri residui vegetali cerealicoli deve avvenire dal proprietario o conduttore, affiancati da esperti, nelle ore diurne che vanno dalle 4 alle 10, durante le giornate non ventilate e con un clima mite. Inoltre la stessa deve avvenire non oltre 10 giorni dalla fine della mietitrebbiatura, con il proprietario-conduttore che perimetra il fondo con una precesa (fascia protettiva) larga tra sette e i dieci metri, riducibile a cinque quando la superficie del podere non supera un ettaro; mentre la larghezza della precesa deve sempre essere tra i 12 e i 15 metri lungo i confini che distano meno di 100 metri da superfici boscate. Le infrazioni sono punite con sanzioni penali. provinciamt@luedi.it

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Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

E’ stato battuto lunedì il primo ciak della fiction che andrà in onda in prima serata su Rai Uno

Torna Rex e va a Malta. Nel cast anche la Martinez Un “pilota” ROMA – Torna Rex in tv. È stato battuto lunedì il primo ciak della fiction che andrà in onda in prima serata su Raiuno, con sei puntate, in dodici episodi, con la regia di Marco Serafini. Tra le novità della serie, Alessandra Martinez, protagonista della decima puntata, e un set d’eccezione: Malta. «Ormai tra me e Rex (il cui nome reale è Henry) c'è un buon feeling – ha commentato Kaspar Capparoni, l’altro ieri sul set romano della serie prodotta da Leader Productions – è un buon compagno: risponde ad ogni tipo di sollecitazione. E poi è trattato come un attore importante, vip». La storia è quella di sempre. Il commissario della Polizia di Stato, Lorenzo Fabbri, e Rex, il cane poliziotto austriaco, formano la celebre coppia che riesce a risolvere articolati casi polizieschi, dando un tocco di commedia anche alle trame più noir della fiction. «Non amo essere ghettizzato – ha detto Capparoni, per il terzo anno al fianco del pastore di EMANUELE RICCARDI NEW YORK – Triste ma intenso sotto una luce azzurra un po’ irreale, a metà strada tra una commemorazione funebre e un concerto rock, con l’emozione di una cerimonia degli Oscar, ma carica di malinconia. Per quasi due ore, gli amici di Michael Jackson, il re del pop scomparso improvvisamente all’età di 50 anni il 25 giugno, hanno reso omaggio davanti a migliaia di fan allo Staples Center di Los Angeles, in una cerimoniaconcerto seguita da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Probabilmente un record assoluto per un evento televisivo di questo tipo. Jacko era presente, e non soltanto attraverso le sue canzoni più famose. Interpretate nell’ordine da Mariah Carey (I'll be There dei Jackson Five), Jennifer Hudson (Will you be there), John Mayer (Human Nature), Usher (Gone too soon), Shaheen Jafargholi, il giovane prodigio dodicenne inglese che avrebbe dovuto partecipare agli show londinesi (Whòs Loving You dei Jackson Five). E poi, 'We are the World’, la canzone per l'Africa di Jacko e Lionel Richie, interpretata da tutti gli artisti presenti, alla fine dello show, seguita da un altro grande successi come 'Heal the Word’. La salma dell’artista, in una bara dorata, ricoperta di gladioli rossi, si trovava alla base del palcoscenico, tra numerose corone di fiori. Michael Jackson è entrato nello Staples Center intorno alle 10:30 (le 19:30 italiano), accompagnato dalle note di un famoso gospel, un Alleluia intitolato 'We are going to see the King'. Una ventina di minuti prima, Smokey Robinson aveva letto due messaggi. Il primo della cantante ed amica di Jacko Diana Ross, che non è potuta venire. Il secondo dell’ex presidente del Sudafrica, Nelson Mandela. In prima fila c'era la famiglia di Michael, praticamente al completo, tra cui i tre figli

tedesco più famoso della tv -, ma mi rendo conto che far parte di questo cast mi ha dato quel tassello in più che mi ha consentito di crescere, soprattutto in popolarità». Special guest della serie Alessandra Martinez, protagonista della decima puntata. «Mi ha convinto a partecipare a Rex mia figlia – ha spiegato l’attrice sul set -. Mi sono trovata molto bene: Rex è un cane molto dolce, da portare a casa». La puntata che vede Martinez come protagonista tratta dell’omicidio di un grande pianista, Flavio Bonomi. A trovare il cadavere è lo stesso Lorenzo, il commissario, che inizia ad indagare ma i misteri della vita del pianista sono molti. Ad avere le risposte sarà proprio la moglie, Malice, interpretata dalla Martinez. Rex 3 si apre all’Europa e arriva fino a Malta. «Nella prima stagione la serie è passata da Vienna a Roma – ha spiegato il line producer Carlo Vacca -. Nella seconda è stata interamente in Italia. E ora si apre all’Europa».

per Michelle

Alessandra Martinez

Cerimonia-concerto a Los Angeles davanti a migliaia di fan

Michael Jackson omaggio unico

MICHELLE Hunziker sta girando in gran segreto una puntata pilota. Sullo stile irriverente di «Boris» sta girando un film tv dove interpreterà la parte di un’attrice con Francesco Pannofino nei panni del suo agente e Giorgio Lupano nei panni di un regista. Il titolo, come anticipa cinemotore, sarà «Michelle chi?».

Eros: «Single per mia figlia»

CINEMA

Tutti in coda a Londra per la prima di Harry Potter di MATTIA B. BAGNOLI

Un momento della cerimonia

del cantante, quasi impassibili, e la madre Katherine, che hanno fine hanno cantato anche loro. Gli uomini erano vestiti alla Jacko, con un guanto argentato sulla mano sinistra (solo il padre Joe aveva il guanto a destra), una cravatta gialla, una rosa rossa sul bavero. Uno dei momento più intensi è stato quando ha preso la parola l’attrice Brooke Shields, che lo ha ricordato tra le lacrime. L’emozione è stata molto forte anche quando uno dei fratelli di Michael, Jermaine Jackson, è salito sul palco, per interpretare la canzone preferita del fratello scomparso: 'Smile’, il tema de

'I Tempi Moderni’ di Charlie Chaplin, una composizione dello stesso Charlot. Il momento più triste è stato il finale, quanto tutta la famiglia Jackson al completo, è salita sul palco, per l’ultimo saluto. Ha preso brevemente la parola anche la piccola Paris Katherine, 11 anni, la figlia di Jacko, che tra le lacrime e i singhiozzi, lo ha definito «il migliore dei padri». Numerose le star presenti. Jacko è stato ricordato dai cestisti Kobe Bryant e Magic Johnson, dalle attrici Brooke Shields e Queen Latifah, dal reverendo Al Sharpton, dai figli di Martin Luther King.

LONDRA – Niente da fare. Nemmeno la grandine è riuscita a scoraggiare i migliaia di fan di Harry Potter che fin dalle prime ore del mattino hanno assiepato la centralissima Leicester Square, la piazza dove ieri sera si è tenuta la premiere mondiale de Il Principe Mezzosangue. E per un giorno il cuore di Londra pare essersi trasformato per davvero in Hogwarts, la scuola di magia più famosa del globo. «Siamo qui dalle sei di mattina», dice Becky, 17 anni, cicatrice alla Harry Potter disegnata sul viso e cartello che recita 'Twilight fa schifo’ in mano. E non è la sola. La competizione tra i vampiri e i maghi è dunque scattata. «Ho letto tutti i libri, ho visto il film ma non c'è niente come Harry», sentenzia. «J.K. Rowling è riuscita a creare un mondo molto più profondo, delle trame molto più avvincenti», aggiunge Terry, l’amica del cuore. Ma non è tutto. Poco più in là, stretti come sardine dietro alle transen-

Harry Potter

ne, ci sono Carlos e Cindia, arrivati ieri sera dal Messico solo per assistere alla sfilata di attori. «Daniel Radcliffe è il mio attore preferito, ma anche Rupert Grint è diventato molto carino», spiega Cindia. E Carlos? «Per me è facile scegliere – ride – perchè sono un uomo». Non ci sono dubbi allora, Emma Watson. Il sogno, per tutti e due, è solo uno: tornare a casa con un autografo dei loro beniamini. «Il massimo sarebbe una foto con Emma», dice Carlos, «e allora i miei amici crepano d’invidia».

«HO scelto di rimanere single: per rispetto di mia figlia non potrei mai stare con una persona che non dovesse piacerle». Così Eros Ramazzotti in una intervista a 'Diva e donna’ in edicola oggi, nella quale il cantante, in vetta alle classifiche con l’album «Ali e radici», parla della sua vita privata e del suo rapporto con la figlia oggi 12enne, nata dal matrimonio con Michelle Hunziker.

Whitney si riprende

IL FESTIVAL

I segreti di Lost al RomaFictionFest ROMA – I segreti della serie cult (essere andati contro le regole della fiction classica, un cast eterogeneo, e tematiche filosofiche inserite nella storia come bonus), rivelazioni scherzose (“le mattinate di lavoro iniziano tra tequila e vino») e riflessioni sul successo planetario ottenuto, hanno scandito la seguitissima masterclass di ieri mattina all’Adriano, nel secondo giorno del Roma Fiction Fest con gli autori di Lost, Damon Lindelof e Carlton Cuse, il produttore esecutivo e regista

di molti degli episodi Jack Bender, raggiunti poi da uno dei protagonisti della fiction Matthew Fox. L’attore ha consegnato ieri sera all’auditorium Conciliazione il Premio Speciale RomaFictionFest ai due autori. L'incontro, scandito da clip della fiction, ha riempito due sale del cinema e visto l’enorme numero di richieste è stato trasmesso in streaming in diretta anche sul sito del festival. Tra gli oltre mille fans della serie (in onda dal 2004 e ora alla quinta stagione; la sesta, attual-

mente in fase di preparazione sarà l’ultima), in coda dalle 07:30 di ieri mattina, alcuni erano vestiti come i personaggi della fiction o con magliette con i simboli apparsi nella storia. Fox, interprete di uno dei personaggi più amati, il dr. Jack Shephard, arrivato in giacca e t-shirt blu e con gomma in bocca considera Lost «una parte importante della mia vita, non potrei essere piu orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo ancora otto mesi di lavoro insieme e me li voglio gustare».

I PROBLEMI con Bobby Brown, la dipendenza dalla droga e la crisi artistica sembrano ormai alle spalle. Il primo settembre la Houston torna con l'album I look to you. Conto su di voi: con questo titolo Whitney Houston si prepara a tornare sulle scene con un album inedito. Il settimo disco registrato in studio della cantante che il prossimo agosto compirà 46 anni. I personaggi di Lost

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36 Spettacoli e televisione


InVersi

LaMostra

IlFestival

IlGlamour

Esplorando le Storie minime della poetessa Ciancio

La pittoscultura di Filardi tra religiosità e sperimentazione

Musica in corso prosegue per le 8 band finaliste

Anna Morfé conquisa la prima fascia da Miss Deborah

a pagina 38

a pagina 40

a pagina 40

a pagina 41

Stregati dal fascino del Barocco defilato

a pagina 39

di Friggitrice

Maria Francesca è una mia cara amica, felicemente single e dispensatrice di consigli a donne che hanno il cuore infranto. Cura rubriche su vari giornali, mi ha mandato questo pensierino che dedico a tutte le signore interessate. “... Luglio “col bene che ti voglio vedrai non finirà...”. Eccetera, eccetera. Come non finirà? No, scusate. Se state vivendo una storia col “maglione di lana”. Cioè una di quelle storie super pesanti che

Luglio col bene che ti voglio, jajajajaiiiii... non vanno più e che comunque vi ostinate a portarvi dietro (come la coperta di Linus) sappiate che avete la mia disapprovazione. Sì, tutto d'un fiato senza virgole. Quando ci vuole. Ci vuole. Insomma troncate quel rapporto! Anche perché non credo che abbiano inventato una valigia tanto grande da essere capace di

contenere uomini o donne ingombranti. Lasciate tutto in città. State per vivere la migliore stagione dell'anno. E allora: togliete il maglione, fa caldo. Al massimo portate un golfino di filo. Giusto per stare tranquilli, in una sera di brezzolina potrebbe tornarvi utile. Semmai. Jajajajaiiiii...

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Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

Libri

d’aMare Le “Storie minime” di Maria Pina di ANDREA DI CONSOLI* LA “STANZA” tutta sua di Maria Pia Ciancio, poetessa lucana di San Severino Lucano, non è solo in una casa, ma è nel paesaggio in cui consuma e sogna i suoi giorni. La poetessa lucana, che è nata in Svizzera, a Winterthur, nel 1965, propone almeno tre temi cruciali, nella sua nuova raccolta poetica “Storie minime e una poesia per Rocco Scotellaro” (Fara Editore, 47 pagine, 10 euro). Il topos dell'isolamento che, da Isabella Morra a Giuliana Brescia, è un leitmotiv fortissimo della poesia lucana al femminile; il tema del “nostos” (dalla Svizzera alla Lucania), col corollario doloroso del rinominare (riterritorializzare) luoghi, venti, eventi, figure e gesti di una tradizione privata e collettiva prima sottratta, e poi riconsegnata senza coordinate (non a caso la parolaspia di questo libro è la parola “spaesamento” o, in una bella variante neologistica, “spaesatamente”; e, infine, il tema del paesaggio umanizzato che, in questa ricerca poetica e identitaria, diviene più importante delle stesse perso-

Una vita in versi La poetessa Maria Pina Ciancio dalla Svizzera alla Lucania. E' storia di un ritorno, per andare incontro all'identità e alle identità, quella dell'insegnante e poetessa Maria Pina Ciancio - classe 1965 - , nata nella svizzera Winterhur, ma d'origini lucane. Che, da qualche anno ha preso residenza in Basilicata, per lavorare e per accordare al lavoro esigenze letterarie. Dopo aver trascorso l'infanzia fra Svizzera e Mezzogiorno; dunque, fra Europa Centrale e uno dei tanti Sud dell'immenso e piccolino mondo. Il suo percorso di maturazione è dovuto, oltre agli studi e alla passione per la letteratura, ai viaggi che per molto tempo l'hanno portata in giro per cercare quei diversi “luoghi interiori e dell'appartenenza,solitamente trascurati dai flussi turistici di massa, in un percorso di riappropriazione della propria identità e delle proprie radici”, cosa che altre autrici e autori allo stesso modo hanno fatto e fanno, e che la Ciancio ha pensato come motore della propria scelta artistica. Maria Pina Ciancio ha pubblicato testi che spazia-

no dalla poesia, alla narrativa, alla saggistica. Tra i suoi lavori più recenti si possono ricordare “Il gatto e la falena” (Premio Parola di Donna, 2003), “La ragazza con la valigia” (LietoColle, 2008) e il più recente “Storie minime. E una poesia per Rocco Scotellaro” (Fara, 2009). Suoi scritti e interventi fanno anche parte di cataloghi, antologie e riviste di settore. È presidente dell'associazione culturale LucaniArt e su internet cura uno spazio laboratoriale sul romanzo e la poesia in Basilicata: lucaniart.wordpress.com. Quest'ultima attività della poetessa è uno dei simboli meglio in grado di rendere la sua scelta d'aiutare a dare visibilità a pezzi della Lucania che sono un punto importante dell'universo della scrittura. Poetesse e poeti, scrittrici e scrittori spesso lucani sono accolti sul sito come concessione di momenti utili nel percorso della relazione con l'esterno, cosa che in più casi le penne della Basilicata hanno difficoltà a seguire. Nunzio Festa

dre e il padre simbolico di Lucania, ovvero Rocco Scotellaro), tutti interrogati ed evocati sotto sferzate di neve e di vento, e nel silenzio della notte, sempre spezzato da lancinanti colpi di tosse che “scassano” il petto (la tosse è prezioso sintomo psicosomatico, nella Ciancio, un vulnus del “portare” dentro il fuori - ma, anche, una sensazione incessante di dover espellere un male stra-

tificato e nascosto, che ha mille diversi nomi). Una raccolta breve ma compatta, stilisticamente consapevole e calibrata, tutta racchiusa in un paesaggio remoto, tra il Sinni e il Pollino, dove la letteratura poche volte è sostata, e dove si compie così felicemente la poesia notturna e limpida e buona di Maria Pia Ciancio. *scrittore cultura@luedi.it

Maria Pina Ciancio

ne. Queste belle poesie della Ciancio, tutte distese in una versificazione piana e chiara e calma (finanche narrativa), ci riconfermano dell'urgenza e della necessità - per certi nostri poeti - di ritornare sul tema unificante della “poesia lucana”, che pure da Capoluongo a Catalano, in anni passati, era stato proposto con intelligenza, e che oggi sembra disdegna-

Omaggio a Riviello di EMILIA MANCO GROTTAGLIE - Il Centro studi e ricerche “Francesco Grisi”, diretto da Pierfranco Bruni, ricorda il poeta lucano Vito Riviello scomparso il 18 giugno scorso con un incontro fissato oggi a Grottaglie presso la Sala Laboratorio Burano. Un omaggio ad una poetica del Sud il cui tracciato lirico è dentro i modelli di una cultura popolare profondamente legata ai contenuti di una eredità mediterranea. Riviello era nato a Potenza nel 1933 ed è morto a Roma il 18 giugno scorso. L'obiettivo del Centro Studi “Francesco Grisi” è quello di offrire la chiave di lettura di una personalità che ha fatto della poesia una ragione di vita. La relazione sarà svolta da Pierfranco Bruni e ci sarà l'intervento di Pio Rasulo dell'Università del Salento. La lettura dei testi sarà coordinata da Roberto Burano. La manifestazione si svolgerà nella Sala “Ada Revolutione Office”, in via Alfieri 27, a Grottaglie con inizio alle ore 18.30. Il primo libro di versi di Riviello risale al 1955 “Città fra paesi” ed è un libro, sottolinea Pierfranco Bruni, dove è possibile riscontrare già i temi e le problematiche che hanno fatto di Riviello un poeta della meditazione malinconica ma anche della forte capacità innovativa del verso. Proprio da questo libro bisogna partire per entrare nel di dentro dei modelli letterari che lo hanno accompagnato nel corso delle sue ricerche sia sul piano degli stilemi che su quello degli approfondimenti lirico - simbolici”. Al 1997 risale una sua antologica di poesie dal titolo “Assurdo e familiare” e successivamente pubblica “E arrivò il giorno della prassi”, “La luna nei portoni”, “Acatì”, “Scala condominiale”. In prosa sono da ricordare “Premaman” del 1968, “Tre favole potentine”, “E arrivò il giorno della prassi”. Agli anni Settanta risalgono i suoi testi poetici: “L'astuzia della realtà”, “Dagherrotipo”. Mentre negli anni Ottanta ha dato alle stampe “Sindrome dei ritratti austeri”, “Tabarin” e la prima edizione di “Assurdo familiare”. “Vito Riviello, afferma sempre Bruni, è stato un poeta che ha scavato all'interno dei processi popolari della sua Lucania partecipandovi con una forte dose di comicità ed ironia. Ha trattato il Sud attraverso un immaginario fatto di oggetti, di luoghi e di rappresentatività che lo hanno caratterizzato all'interno dei percorsi poetici del 'non nostalgico' anche se i sentimenti sono una traccia rigorosa in quella visione di letteratura ben radicata in una cultura delle contaminazioni”. cultura@luedi.it

to per un astratto concetto di “universalismo”, che però spesso coincide con l'autoreferenizalità del “poetese”, o con il vuoto dell'irrealtà o delle mode. Invece la “poesia lucana” esiste, e ha ancora senso individuarla e studiarla (a quando, perciò, uno studio approfondito, magari antologico, sulle poetesse lucane del Novecento, da Rosa Maria Fusco ad Assunta Finiguerra, da Raffaella

Spera a Cristina di Lagopesole a Maria Pia Ciancio?). Tornando invece a queste “storie minime” (che “minime” non sono, visto il predominio romantico del paesaggio simbolico e notturno), s'ha da dire che altro tema importante di questo libro della poetessa di San Severino è quello dei paesi spettrali (qui il suo legame con la poesia di Franco Arminio), e la ricerca dei padri (il vero pa-

Bove ricorda con un volume la figura dell’agronomo Azimonti

Il meridionalista del Nord di ANGELA PEPE VILLA D'AGRI - “….Tu è bene che un giorno conosca l'Azimonti. Ne sarai innamoratissimo. Non so se alcun altro meridionale abbia mai saputo che cosa sia l'Italia Meridionale…” Così Giustino Fortunato in una lettera inviata a Gaetano Salvemini descriveva Eugenio Azimonti, l'agronomo meridionalista, inviato in Basilicata e fautore delle sorti dell'allora piccolo centro “Pedali”, diventato oggi Villa d'Agri. Ed è con le stesse parole di Fortunato che il professor nonché ricercatore ed agronomo Terenzio Bove, nativo del centro valligiano, nella prima pagina del suo libro “Eugenio Azimonti. L’agronomo meridionalista venuto dal Nord” dà il via al viaggio storico con una delle figure considerate come «maggiore conoscitore delle realtà meridionali». Libro presentato nei giorni scorsi nell'area verde attrezzata del Parco Comprensoriale Val d'Agri. Azimonti fu «tecnico, agricoltore, politico e meridionalista» che operò per circa un quarto di secolo nella Basilicata al miglioramento dell'agricoltura meridionale. Lombardo di nascita e lucano di adozione, nacque a Cerro Maggiore il 31 dicembre 1878. Figura ai più sconosciuta, Azimonti si inserì in quella schiera di tecnici che operarono nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno e contribuirono allo sviluppo dell'agricoltura del Sud. Proprio Azimonti intro-

dusse l'allievo Manlio Rossi-Doria in casa di Giustino Fortunato, da cui partirà per approdare ad una radicale revisione dei metodi di analisi della nostra agricoltura e, più in generale, dei problemi del Mezzogiorno concretizzatasi più tardi con la costituzione, a Portici, del Centro di specializzazione e ricerche economico-agrarie per il Mezzogiorno. Del resto molti anni dopo, Rossi-Doria commenterà la sua amicizia con Azimonti: «So di avere avuto in lui più che un maestro e di aver maturato in Val d'Agri l'apertura necessaria a comprendere anche gente diversa da me». Azimonti rimase molto colpito dal viaggio del bresciano Zanardelli (1902), e nel 1905 accettò l'incarico di Direttore della Cattedra di Potenza e operò negli ambienti meridionali, dove prestò la sua opera di tecnico, agricoltore, politico e meridionalista per circa un quarto di secolo. Si stabilì nella frazione di Pedali, l'odierna Villa d'Agri. Qui costituì una propria azienda agraria e iniziò le collaborazioni con “L'Unità” di Salvemini e il quindicinale napoletano“L'Agricoltore del Mezzogiorno”. Con la prima sperimentò ed accrebbe le conoscenze tecnico-pratiche,con le seconde diede più incisività a quella che considerò sempre una missione: sdoganare l'agricoltura del Mezzogiorno dalla nomea di immobilità ed inefficienza che gli veniva attribuita dimostrando, coi fatti, che dietro la sua arretratezza si celavano fattori ben più seri della sola “sfaticataggine”contadina. cultura@luedi.it

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Vacanze

al Museo Il barocco defilato e i suoi splendori MATERA - Si inaugura nel pomeriggio, al Museo nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi e venerdì alla Galleria Civica Comunale in Palazzo Loffredo a Potenza la mostra “Splendori del barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento”, posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La mostra è promossa dall'Università degli Studi della Basilicata in occasione del XXV anniversario della sua fondazione, e, insieme, dalla Regione Basilicata, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropolo-gici della Basilicata, dal Comune di Potenza, dal Comune di Matera e dalla Fondazione Carical. L'evento espositivo intende presentare il consuntivo più aggiornato dell'attività di ricerca promossa negli ultimi anni dall'ateneo lucano in merito al tema, ancora misconosciuto, del pieno barocco e del rococò sviluppatisi in Basilicata e ai suoi confini. Si tratta della prima grande rassegna di riscoperta del barocco lucano, nei suoi aspetti della pittura e della scultura lignea. L'occasione è dunque quella di rendere noto e di presentare a un vasto pubblico un capillare lavoro di studio sul territorio che è ancora inedito, offrendo l'opportunità di vedere riuniti capolavori, scelti per qualità e conservazione, disseminati nei vari comuni, conservati nei musei e recuperati dai deposi-ti. Il titolo prende spunto da un breve racconto di Ermanno Olmi - che durante la sua visita nella città di Altamura, rimase sorpreso e commosso per i valori umani e civili di questa Italia defilata, e ciò ha offerto lo spunto per tentare di definire i valori figurativi di una f-lice stagione artistica che si svolse in Basilicata e ai suoi immediati confini, dal barocco al rococò.

Una situazione defilata dunque, e non periferica, portò alla messa a punto di una “cultura ad hoc” rispondente alle caratteristiche del territorio e consentì larghi margini di libertà e anche di bizzarria espressiva, impensabili nella cultura aulica delle grandi capitali, che, come Roma, Firenze e Napoli, era-no saldamente organizzate intorno alle corti e alle accademie. Il pieno recupero di un fasto artistico, così sorprendente, che attesta un'età d'oro del mecenatismo tra il tardo barocco e il secolo dei Lumi, restituisce un'immagine non convenzionale e, per contro, inedita della Basilicata, probabilmente più vicina a quello che possiamo immaginare dovette essere il contesto storico prima che la frantumazione, politica ed economica, dell'antica e consolidata struttura feudale e della compagine del-

InBreve

A lezione di Pop dal maestro di Amici MONTALBANO Jonico sarà sede di stage di canto Pop, organizzato dall'Associazione “Wolfang Amadeus Mozart” di Montalbano con il Patrocinio del Comune. Lo stage, iniziato ieri, si concluderà con un saggio, il 9 luglio, interamente coordinato e organizzato dal maestro e tenore Mario Demitolo. Lo stage sarà tenuto da Fabrizio Palma, insegnante di canto del programma televisivo di canale 5 “Amici”.

Le lezioni si svolgeranno presso la Sala Consiliare del Città ionica. Stasera, alle ore 19.30 ci sarà una conferenza stampa e un concerto degli allievi presso la sala convegni dell'hotel "Hermes" di Policoro. La full immersione di canto proseguirà nella serata di domani a Montalbano Jonico. In Piazza Vittoria, si terrà il concerto conclusivo degli allievi che hanno frequentato lo stage. cultura@luedi.it

JAZZ&BLUES CON RAMON POTENZA - Ultimo appuntamento della rassegna Jazz & Blues promossa dal Centro Bill Evans nell'ambito delle manifestazioni culturali del Maggio Potentino. Giovedi 9 luglio, con inizio alle ore 22, presso il Dancing di Parco Montereale di scena il quintetto del cantante cubano Ramon Gomez. In repertorio i classici della musica caraibica e latino-americani intrisi con suoni ed atmosfere jazz.salsa. cultura@luedi.it

la chiesa ricettizia portasse a un situazione di abbandono, di cui Carlo Levi, confinato politico nella sperduta Aliano, fu tra il 1935 e il 1936 testimone appassionato e poe-ticamente partecipe. Una vera e propria scoperta risulterà la sezione della scultura lignea proposta nella sede espositiva di Potenza. È da notare che i pezzi scelti sono quasi tutti di paternità sicura. Si è voluto infatti offrire la possibilità di accedere a dati certi, appena recuperati, che potranno costituire punti fermi per ogni ricerca futura. Accanto alla produzione degli scultori napoletani per la Basilicata si aggiunge qui l'attività, sinora sconosciuta, degli scultori pugliesi nella regione lucana, e quella, finalmente riportata in luce sul territorio, degli scultori di origine lucana. Al rilevante evento espositivo si unisce la pubblicazione di un catalogo scientifico di 312 pagine, curato da Elisa Acanfora e pubblicato da Mandragora, destinato a rimanere come testo di riferimento fondamentale sull'argomento. Il catalogo si propone di illustrare le opere esposte attraverso saggi critici, schede scientifiche e grazie a un apposito corredo fotografico a colori, eseguito per l'occasione e stampato a piena pagina, e offre un ricco repertorio di opere scelte (dipinti e sculture) di cui non si è potuta contemplare l'esposizione ma che si segnalano per qualità e rilevanza nell'ambito del patrimo-nio artistico locale, accompagnato dalle biografie di 157 artisti. Si tratta non solo degli artisti presentati in mostra ma anche del censimento dei pittori e degli scultori in legno di origine lucana e di quelli attivi in Basilicata tra la fine del Seicento e tutto il Settecento. Si comprende dunque che il catalogo si pone come il vasto, e sinora unico, repertorio sul barocco lucano. cultura@luedi.it

“I Fratelli di latte” in scena tra i terremotati L’ASSOCIAZIONE teatrale “Fratelli di Latte” di Grassano offre gratuitamente alle popolazioni aquilane colpite dal sisma tre serate dal tema “Stiamo insieme” che si svolgeranno il 10-11 ed il 12, prossimi alle 22, rispettivamente a Bazzano, Villetta e nella frazione dell’Aquila. Il programma della manifestazione, organizzata da “Fratelli di Latte”, con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Matera e del Comune di Grassano, prevede una prima parte dedicata alla musica dal titolo “Voglio cantarvi una canzone”, una seconda parte riservata alla commedia “La bugia” ed una terza parte “Se vuoi balla con noi”, kermesse musicale di intrattenimento. Gli attori dell’Associazione teatrale nei giorni di permanenza nei territori abruzzesi saranno ospitati nella tendopoli volontari di Bazzano messa loro a di-

sposizione dalla Som Misericordia-Protezione civile anche come riconoscimento all’impegno di Raffaello Mangione (componente de i “Fratelli di Latte) che ha partecipato da volontario ai soccorsi in Abruzzo. «L’Associazione – afferma il presidente Sara Contieri - è onorata per l’opportunità che le viene data di poter offrire tre spettacoli musicali teatrali alle popolazioni colpite dal sisma della Provincia dell’Aquila».L'Associazione teatrale "Fratelli di Latte" è nata cinque anni fa ed è il frutto della curiosità, della volontà e della passione di un gruppo di amici che, raccontandosi le storie vissute o ascoltate del nostro passato, assaporava il "dolceamaro" di ciò che è stata la nostra storia, con le sue difficoltà, la sua miseria, ma con lo spirito di fraterna amicizia che ha contraddistinto e unito noi "popolo lucano".

L’arte in Basilicata e ai suoi confini da Giordano al Settecento

Ilsaggio

Gli allievi del Bruno in concerto a Lavello

di GIUSEPPE CATARINELLA LAVELLO - Si è concluso un altro anno scolastico per l'Istituto Musicale “Mario Bruno”, il trentottesimo, suggellato, come da tradizione, dal saggio scolastico di fine anno. Il saggio dell'IMMB, momento culminante di tutto il lavoro svolto, viene vissuto come una circostanza indispensabile, tanto per gli insegnanti quanto per gli allievi e persino per i loro genitori, per poter vedere premiati sforzo, impegno e dedizione. Sono stati numerosissimi gli allievi che si sono esibiti sul palco del centro sociale “Di Gilio” . Il repertorio proposto ha abbracciato epoche, generi ed autori molto eterogenei evitando così di appesantire le performances e rendere le due serate piatte. Ampio spazio è stato dato alla musica d'insieme, poiché uno degli obiettivi delle programmazioni didattiche dell'IMMB è proprio quello di favorire lo studio della musica collettiva, la quale richiede maggiore attenzione e capacità di coordinazione. L'età degli allievi spaziava in un range piuttosto ampio, dai 4 anni in su. Protagonisti assoluti di quest'ennesimo successo sono stati gli allievi dell'IMMB: Ala Francesco, Ala Paolo, Avigliano Carmen, Bisceglia Alfonso, Bozza Giuseppe, Bruno,Mario, Bruno Mario Eligio, Bruno Stefano, Bruno Annalisa, Caporale Donato, Caporale Gabriella, Cappa Antonio, Cappa Luca, Cappa Mauro, Caprioli Annalisa, Caprioli Adele, Carapellese Alessandro, Carretta Angelica, Castaldi Vincenzo, Cella Luciano, Colantonio Michela, De Carlo Mattia, De Leonardis Adriana, De Leonardis Maria, Decorato Luigi, Decorato Pierluigi, Decorato Rossella, Di Chicco Andrea, Di Chicco Gabriella, Di Chicco Roberto, Di Giacomo Annalisa, Di Gilio Rossella, Donatiello Mauro,Donatiello Cecilia, Fuggetta Antonio, Fuggetta Michela, Gentile Ornella, Gisondi Mauro, Lamanuzzi Antonio, Liseno Michele, Liseno Anna Pia, Liuni Angelo, Mancone Angela, Mancone Mauro, Mancone Piernicola, Mannarelli Ilaria, Massari Saverio, Mele Simone, Mennuti Giuseppe, Minutiello Giuseppe, Moccia Michele, Modugno Benedetta, Modugno Chiara, Modugno Donato, Pace Giuseppe, Paglia Andrea, Palumbo Giuseppe, Palumbo Annalucia, Pennacchi Oscar, Pennacchi Nives, Petito Emanuela, Pettorruso Antoniana, Puerari Serena, Renna Roberta, Renna Antonella, Ritrovato Rossella, Robbe Danilo, Russo Mattia, Russo Michele, Salierno Andrea, Santomauro Silvia, Scaramuzzi Pasquale, Scatamacchia Antonio, Serra Francesco, Signore Luciano, Sorrentini Rosangela, Summa Nicola, Tarallo Mauro, Tummolo Aida, Tummolo Anita, Tummolo Francesco, Tummolo Mauro, Viscillo Pierluigi, Zeccola Marco, Zeccola Donato, Zeccola Lucia, Zuccaro Mauro e lo Young Chorus. Elogi immancabili ci sono stati pure per gli insegnanti dell'Istituto Musicale “Mario Bruno” che, sotto la direzione del maestro Sante Bruno, hanno dedicato tanto tempo allo sviluppo della cultura musicale di così tanti allievi: per le classi di pianoforte lo stesso Sante Bruno e Milena Bruno, per le classi di chitarra classica Davide Cervellino e Luca Gerla, per la classe di Chitarra elettrica Davide Bigotti, per la classe di basso elettrico Davide Cervellino, per la classe di archi Anny Lopopolo, per la classe di batteria Walter Pennacchi, per la classe di storia della musica ed armonia Roberto Pisicchio, per le classi di canto, teoria e solfeggio e propedeutica musicale Tina Colonna. E la dedica di tutti i partecipanti a questo saggio va a colui che fortemente desiderò la creazione di una istituzione che desse spazio ai giovani guidandoli verso il meraviglioso mondo della musica, senza rendersi conto che avrebbe portato ad una realtà che non riesce più a trovare confini: il dottor Mario Bruno che, a vent'anni dalla sua prematura scomparsa, ancora continua a vivere nella realizzazione di un suo semplice desiderio.

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Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

Arte

Stasera l’inaugurazione della mostra a Metaponto

in spiaggia In viaggio nel sacro con Giuseppe Filardi

LaBiografia

di BIAGIO TARASCO

GIUSEPPE Filardi (www.filardigiuseppe.com) nasce a Matera nel 1956. Si diploma in pittura nel 1981 presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1979 è protagonista della vita artistica e culturale regionale e internazionale. Nel 1999 realizza per il Comune di Bernalda un monumento dedicato al Cantico delle creature. Nello stesso anno è presente in “Atlante. Geografia e Storia della Giovane Arte Italiana”, a cura di Giuliana Altea e Marco Magnani M.A.C.S. Sassari, in cui rappresenta la Basilicata. Dal 2000 la sua produzione artistica si caratterizza per la sperimentazione dei materiali: cartapesta, assemblaggi e fuliggine, che diventa colore e strumento d'evocazione. Rende pubblica questa produzione dal titolo “Nero fumo”, prima presso il Palazzo dell'Annunziata di Matera nell'inverno e, nell'estate del 2001, presso la Fondazione “Mazzullo” di Taormina. Successivamente espone presso Palazzo De Ruggeri di Montalbano Jonico. Dal 2002 è presente in vari archivi Internazionali di Mail Art. Nel 2003 costituisce, insieme ad altri artisti della fascia jonica, un gruppo con cui produce una mostra itinerante dal titolo “La Magna Grecia e le manifestazioni del sacro. Esempi di arte contemporanea”. Nel 2005 ipotizza lo Spazio Permanente d'Arte, quale luogo di incontri, capace di dare un'energia propulsiva alla cultura e alla valorizzazione delle risorse del proprio territorio. L'idea viene da subito recepita dall'Associazione culturale “Euterpe” e, in seconda battuta, dal Comune di Montalbano Jonico. Il 20 gennaio 2007 l'ipotesi diventa realtà: si costituisce lo S.P.d'A., intitolato a Melchiorre da Montalbano, scultore montalbanese del XIII secolo. Per l'occasione viene ideato un progetto internazionale di Mail Art dal tema “Il martirio”. Al progetto aderiscono 115 artisti di 17 nazioni con 148 opere. Si crea, così, una raccolta di opere di Mail Art. Per incrementare il patrimonio dello S.P.d'A. “Melchiorre da Montalbano”, Filardi propone il progetto internazionale “Il Libro d'artista” dal titolo “Il Racconto”, che si concluderà nel 2009, con una esposizione presso l'Aula magna del Circolo Didattico “N. Fiorentino” di Montalbano Jonico. b.t.

METAPONTO - Religiosità e sperimentazione artistica si incontrano nelle più recenti opere del pittore Giuseppe Filardi, del quale stasera, alle ore 19, sarà inaugurata una mostra presso il Camping Village Riva dei Greci di Metaponto. Nel corso della serata, che vedrà anche la partecipazione del giornalista Serafino Paternoster, sarà proiettata un'intervista all'artista. L'appuntamento, realizzato in collaborazione con l'associazione culturale la “Spiga d'Oro” di Metaponto, rientra in una serie di eventi culturali, comprendenti mostre d'arte, presentazioni di libri, proiezioni di video, interviste agli artisti e agli scrittori, organizzati al Riva dei Geci nel mese di luglio. Le opere in esposizione di Filardi si attengono alle regole di una linguistica pittorica che si colloca verso i canoni dell'arte povera. Si tratta di opere realizzate attraverso una pitto-scultura caratterizzata dall'assemblaggio e dall'uso incondizionato di materiali vari, che vanno dal cartone al rame, al papier marque e papier collé, con l'intervento di tecniche pittoriche che spaziano dalla tempera grassa all'encausto e all'acrilico. Applicando dei ritagli di giornali, così come operavano i padri delle avanguardie artistiche del '900, Filardi realizza un papier collé a rilievo, che, attraverso la matericità del frammento, rende la superficie pittorica spumeggiante. Le forme, compenetrandosi le une nelle altre, diventano una girandola rivitalizzante, che non conosce riposo. Arte astratta e potenziale figurativo convivono nei quadri dell'artista, che si caratterizza per il suo tratto energico e per la gamma cromatica di poche tinte. «Qualunque sia il significato della composizione - ha dichiarato Filardi - la sua bellezza emerge soprattutto nell'accordo dei materiali e dei colori». Vive, nell'opera, un fascino lento e sottile, un incantesimo che sembra nascere tra realtà e sogno, proprio mentre l'uomo moderno sembra non sapere più sognare. Giuseppe Filardi rivela il desiderio di

Giuseppe Filardi e una delle sue opere

rappresentare un mondo interiore con libertà assoluta, svincolato da ogni aderenza alla realtà esterna. «E' una ricerca - ha spiegato l'artista - che si risolve soprattutto col valore espressivo dei materiali e del colore, esplorandone tutte le vibrazioni e sperimentandone ogni accostamento possibile». Ma in Filardi non è da trascurare il messaggio che riesce a trasmettere con i suoi quadri. «Nell'opera intitolata 'Proteso' - ha detto - propongo la lettura di una spiritualità, di una religiosità tesa verso la comunione con Dio Padre. I segni, d'altra parte, vanno al di là di un certo illusorio ermetismo e danno il senso del percorso interiore dell'essere verso l'Alto. Le impronte bianche delle mani stanno ad indicare la direzione della Somma Vetta, mentre la croce, incisa sulla sagoma umana,

Al Duni a tutto sax MATERA- Gli allievi di sassofono, della classe di Vito Soranno, sono stati applauditi da una vasta platea, presso l'auditorium “ Gervasio”, nell'ambito dei saggi organizzati dal Conservatorio “Duni” diretto da Saverio Vizziello. Graziano Amodio ha suonato “Kansax-City di Naulais. Eustachio Cuscianna ha eseguito”Douce Chansonette” di Ghidoni. Michele Loizzo ha interpretato “Note à note” di Damase. Pasquale De Bellis ha suonato “Coconot” di Naulais. Pasquale Agliarulo ha eseguito “Azur” di Damase. Domenico Venezia ha suonato “Pavane et Gaillarde” di Bienvenu. Mariana Di Ruvo ha interpretato “Andante et Allegro” di Cailleux. Luigi Panico ha eseguito “Fantasia Sur un Theme Original” di Demesseman. Innocenzo Oliva ha interpretato “Danse du Sax” di Martin. Francesco Monitillo ha suonato “Chanson et Passepied”di Rueff. Donato Fogliano ha eseguito “Sonata” di Muczinsky e “Concertino da Camera” di Ibert. Roberto Laganaro ha interpretato “Fantasia per Sax Soprano e Pianoforte” di Villa-Lobos. Vittorio Tamburrano ha suonato “Scaramouche” di Bozza. Il quartetto Donato Fogliano, Roberto Laganaro, Luigi Panico e Innocenzo Oliva ha suonato musiche di Gershwin, Piazzolla, Joplin e Ghidoni. Hanno collaborato al pianoforte: Paola Occhionero, Fernando Fabio, Vito Venezia, Giuseppe Zaccaro, Raffaella Angelastri e Francesco Todisco. «Ho scelto brani originali e melodici per gustare sonorità, timbro e bellezza espressiva del sassofono. afferma Soranno - La classe di sassofono è composta da 14 allievi tra 10 e 25 anni. Durante il percorso formativo gli studenti apprendono a suonare i sette tipi di sassofono: sopranino, soprano, contralto, tenore, baritono, basso e contrabbasso. Questo strumento è poliglotta e spazia in una vasta gamma di generi: jazz, bandistico e leggero. La versatilità offre buone prospettive di lavoro». Nunzio Longo

al centro della composizione, è emblema dell'onda purificatrice del sangue di Gesù. Il messaggio religioso, spirituale, semplice e diretto è dato dalla natura attraverso la forma purificatoria di un bocciolo che produce frutto, ovvero dal Cristo che, con il suo sacrificio, consente la continuità della vita mettendo l'uomo al centro di un procedere non massificato né piattamente statico». Ma in Filardi non c'è esaltazione esclusiva del Cristianesimo. Nei suoi quadri mondo pagano e mondo cristiano si incrociano. E' il modo scelto dall'artista di Montalbano Jonico per rendere omaggio alla storia della religiosità e della spiritualità, testimoniando come esse, per loro innata vocazione, siano libere da qualsiasi costrizione, avvicinando l'uomo al mistero insondabile dell'Universo e dell'esistenza. cultura@luedi.it

La Cupola verde propone l’omaggio in musica di Dambrosio

Ritmando Scotellaro alla batteria FERRANDINA - Un omaggio al poeta Rocco Scotellaro attraverso la presentazione dell'audiolibro “Sempre nuova è l'alba” (Edizioni Squilibri 2007) sarà tributato a Ferrandina su iniziativa dell'associazione La Cupola Verde con la collaborazione del Centro di Aggregazione Giovanile e dei componenti del Progetto di Cittadinanza Solidale. La manifestazione si svolgerà nella caratteristica piazzetta Ponzione del centro storico stasera, alle ore 21,30. Si prevede una serata abbastanza interessante e piena di stimoli culturali. Si assisterà, infatti, a un felice intreccio tra la poesia di Scotellaro, fortemente legata alla cultura del secondo dopoguerra e alla rivalutazione del mondo contadino, e i ritmi dell'Antonio Dambrosio Ensemble che accompagneranno il recital di Francesco Tammacco, al quale nella suddetta edizione si alternano le voci recitanti di Matilde Bonaccia e Nichi Vendola. Coordinata dal giornalista Filippo Radogna, la presentazione della pubblicazione “Sempre nuova è l'alba” è affidata all'animatrice culturale Maria Murante e alla studiosa di tradizioni popolari Daniela Ippolito,

secondo la quale con questo lavoro si racconta il viaggio emotivo del poeta di Tricarico, in bilico fra modernità e simbolo di riscatto economico e sociale e il potente legame con le proprie radici che sono inestirpabili. Pertanto, risulta sicuramente geniale l'iniziativa di un musicista sensibile e attento come Antonio Dambrosio, che ispirandosi ai versi di Rocco Scotellaro ha concepito delle sonorità originali e accattivanti che rivelano anche un richiamo e una profonda conoscenza dei canti e dei ritmi della musica popolare meridionale. E poiché Dambrosio oltre che compositore è anche un validissimo docente, l'apertura della serata “Ritmando Scotellaro”, che si inserisce nella rassegna La Cupola Verde - Estate 2009, sarà realizzata dai suoi giovanissimi allievi del Corso di Batteria che in questi ultimi mesi hanno seguito i suoi insegnamenti. E così i promettenti percussionisti Mattia Matera, Francesco Sassi, Egidio Lardo e Filippo Montemurro avranno modo, attraverso una particolarissima performance di evidenziare il proprio talento e gli evidenti progressi maturati in breve tempo.

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Ribalta

e personaggi Musica in corso promuove 8 band

Fino al 31 luglio il concorso online che premierà il miglior singolo

di ROCCO PERRONE SATRIANO - Sono stati selezionati i gruppi emergenti che si esibiranno a Musica in corso memorial Antonio Langone 9,10 e 11 agosto a Satriano di Lucania. Ecco i nomi delle band che una giuria di esperti del mondo della musica ha scelto per la kermesse: Airbag, Damash, Daslas, Effetto Luce, Golden Peppers Skulls, Venceslao Marinaro e Vocincapitolo. Le formazioni si esibiranno, 4 per sera, in contemporanea, nel corso principale del paese a partire dalle 21 del 9 e 10 agosto. L'11 agosto è previsto un concerto finale in un'altra zona del paese, per il momento presenza confermata per Boo Boo Vibration. In palio per i più bravi un master di registrazione di tre giorni presso il Lab sonic studio di Matera e l'opportunità di aprire il concertone finale. Obiettivo dell'iniziativa è la valorizzazione dei musicisti emergenti lucani per far sì che una speciale passione artistica possa diventare anche un'attività lavorativa. Grande successo sta riscontrando il concorso on-line “Miglior singolo”. Dal 2 luglio si può votare la propria canzone preferita tra i gruppi sopra citati più quelli regolarmente iscritti ma non selezionati per la fase finale. Il sito, che in questo periodo ha una media di 500 visite al giorno, dove è possibile ascoltare e votare i brani è www.associazionebalda.it. Si può esprimere la propria preferenza fino a mezzanotte del 31 luglio. Il vincitore si aggiudicherà un buono in denaro da spendere in attrezzature musicali.

Restano aperte anche le iscrizioni per i concorsi d'arte. Le categorie in gara sono: poesia, fotografia e fumettistica. “Che cosa vuoi di più dalla vita…” è il tema di quest'anno scelto per spingere l'immaginazione degli artisti lucani verso una direzione ideale che serva come punto di riferimento utile a fare le scelte giuste per creare il mondo che desideriamo, sia a livello personale che collettivo. All'interno della manifestazione sono previste tantissime iniziative che spazieranno dalla salvaguardia ambientale, la manifestazione è per il terzo anno a impatto ambientale zero, all'arte, con l'esposizione delle opere che partecipano ai concorsi, una mostra della pittrice

Elisabetta Delle Donne, i cui quadri trovano ispirazione nel mondo lucano, e una gara a colpi di bombolette con i writer che coloreranno metri e metri di freddo cemento armato domenica 9 agosto. Dalla sensibilizzazione per la sicurezza stradale, in collaborazione con Rosalba Romano, presidente della sede provinciale dell'Associazione familiari e vittime della strada, alla valorizzazione dei prodotti tipici lucani, con un percorso enogastronomico, fino alla sponsorizzazione del patrimonio culturale e turistico dell'intera zona della Valle del Melandro e del Parco Nazionale della Val D'Agri e del Lagonegrese dove si svolge la VI edizione di Musica in corso. cultura@luedi.it

In passerella L’avvenente mora conquista anche la finale regionale

Anna è Miss Deborah Lauria LAURIA - Miss Italia ha fatto visita alla città del Beato Domenico Lentini proponendo un inedita versione della selezione che ha decretato la miss Deborah città di Lauria La selezione è infatti inserita nella manifestazione “Moda Sotto le Stelle”, giunta alla nona edizione grazie all’ impegno costante dell’ associazione “Oltremoda”. Una giuria qualificata e competente al termine della serata ha decretato un ver-

Anna Morfè

detto tanto giusto quanto difficile. Queste le parole di Canio Lo Guercio, d’eccezione e Quinta classificata Maria Sannino. Il quarto posto è stato assegnato a Magda . Miraglia. Il gradino più basso del podio è toccato a Gabriella Scarpa. Seconda classificata è Alexandra Colangelo. Reginetta della serata con la fascia di Miss Deborah città di Lauria è Anna Morfè che oltre al prestigioso riconoscimento guadagna il tanto agognato passaporto per la prima finale regionale di Potenza, nonché per partecipare alla finalissima regionale. La splendida cornice di pubblico che ha fatto da sfondo alla selezione altro non è se non un ulteriore riconoscimento alla professionalità di uno staff coordinato egregiamente dall’ esclusivista regionale Enzo Russolillo che ha espresso al termine della serata parole d’elogio per la bellezza della città che tra le sue perle annovera addirittura affreschi seicenteschi del maestro Ippolito Borghese, nonché per l’ospitalità e l’entusiasmo nei confronti di Miss Italia dei laurioti.

Il bicchiere a tulipano l’ideale per degustare il nettare degli dei di FRANCESCO CASTELGRANDE * giurato Wella. IMPORTANTE per il vino è il servizio:parrucchiere bicchiere, temperatura ideale. Il bicchiere deve essere rigorosamente di vetro o cristallo trasparente e mai di metallo o plastico, per non creare microalterazioni del sapore o di vetro colorato perché impedisce la valutazione del colore. E' necessario che abbia uno stelo per allontanare il vino dal calore della mano. A livello europeo si è stabilito come deve essere un bicchiere da degustazione: a forma di tulipano, con una pancia larga in basso ed un'imboccatura più stretta in alto per convogliare i profumi verso il naso. Almeno 7 sono i bicchieri più diffusi da vino. Le temperature ideali sono: spumanti 8-10°C, bianchi 10°C, bianchi strutturati 10-14°C, rossi novelli 12-14°C, Calici di vino rosso e rossi giovani tan- grappoli d’uva nici 14-16°C, rossi di medio invecchiamento 16-18°C, rossi invecchiati o di grande struttura 18-20°C, vini da dessert, dolci e liquorosi 8-12°C. Ricetta di stagione: prosciutto e fichi (verdi o neri) con vino rosato fresco: tutto rigorosamente lucano. *sommelier

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Mercoledì 8 luglio 2009 cultura@luedi.it

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APPUNTAMENTI

Presentazione del libro “Un popolo con la valigia” dello scrittore Renato Cantore interverrà Rocco Brancati, giornalista

“MERAIGLIE DI SABBIA” A San Basilio prende il via la seconda edizione del, concorso internazionale di castelli di sabbia

VAGLIO

MARINADIPISTICCI

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “MINNAZZA”

OGGI METAPONTO

1 AGOSTO MARATEA

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Inaugurazione mostra del pittore Giuseppe Filardi e proiezione di un’intervista all’artista

NOTTE DEL PREMIO A cura di Vincenzo Mollica con Maria Grazia Cucinotta, Arisa, Rocco Papaleo, Cosimo Fusco, Antonio Gerardi, Nausicaa- piazzetta del Porto

DOMANI MATERA

“TURISTI IN CITTA’” PASSEGGIATE DELL’ONYX 2009 Ore 19,00 – Sala camerale - Camera di Commercio di Matera Presentazione del dvd “Pentangolo, 5 visuali diverse per scoprire la Basilicata”

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” Concerto della cantante Simona Bencini (dirotta su cuba) in coppia con il grande Mario Rosini . Nel corso della serata sarà consegnato il Premio Argojazz 2009

“NE SCIEAM A LA MERÈCH”. Il convegno- incontro sull’emigrazione si terrà al Chiostro di San Domenico

VENOSA

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso il Parco archeologico dell’Incompiuta lo spettacolo “SORELLE DI SANGUE”

11 LUGLIO POLICORO

3 AGOSTO MATERA

50 ANNI DI MUNICIPALITÀ POLICORO CITTÀ L'incontro dibattito: “Policoro: la memoria e il territorio - passato - presente e futuro” Ore 18,30 presso la sala consiliare di Policoro

“LA DUCHESSA DI AMALFI” Compagnia Teatrale Schegge di Mediterraneo

VAGLIO

MATERA

“GLI ITINERARI DELLA NOTTE” Quest’anno faranno apprezzare i ben più noti Sassi di Matera sotto una coltre di stelle. Evento sassiemurgia.com

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “SORELLE DI SANGUE”

FERRANDINA

4 AGOSTO MATERA

La Compagnia Senza teatro presenta “Maria Barbella”, uno spettacolo di danza e teatro. La prima al Chiostro di San Domenico

PARCODELLAMURGIAFILM 2009 Film “ A mia madre piacciono le donne”

MARINADIPISTICCI

TRICARICO

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09 Concerto di Daniela D'ercole .

TRICARICO

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” Ore 18,30 presentazione del libro “Lettere di contadini lucani alla camera del lavoro 1950-1951 a cura di Clara Gallini

12 LUGLIO GRASSANO

MOTORADUNO E AUTORADUNO D'EPOCA A cura dell' associazione lambretta club Grassano

MATERA

FESTIVAL DUNI 2009 Il duo violino-pianoforte, irlandesegiappone "Igudesman &Joo", nella cornice della Terrazza Lanfranchi si esibirà in spettacoli di cabaret in musica.

13 LUGLIO MATERA

“SPIRITO DI MATER(I)A” DI DONATO RIZZI Giornata conclusiva della mostra presso la sala conferenze della Mediateca

Provinciale.

14 LUGLIO MATERA

PARCOMURGIAFILM Il film CITY OF GOD di Fernando Meirelles (Brasile, Francia 2001)

MATERA

FESTIVAL DUNI 2009 Gabriella Costa soprano, accompagnata dall'Orchestra Magna Grecia diretta dal valente materano Nicola Ventrella

15 LUGLIO STIGLIANO

“FIABE E LEGGENDE DA SPILLUZZICARE”. Una festa popolare sul filo dei ricordi in via Dechiara, zona San Raffaele Pantano

METAPONTO

MANIFESTAZIONE RIVA DE GRECI Mostra dell’artista Rosetta Berardi. Interverrà Angelo Bianco critico d’arte

LAGOPESOLE

“LE NOTTI DI FEDERICO - ESTATE TEATRALE 2009” Al castello Federiciano di Lagopesole si esibirà Luca De Filippo figlio del grande Eduardo nella commedia “La Dodicesima Notte”

16 LUGLIO BERNALDA

MADONNA DEL CARMINE Corso Italia

PATERNO

“VOLO DELL'ANGELO”

POLICORO

FERRARA ART GALLERY Dalle ore 10,00 alle 24,00 presso il Castello Baronale

POLICORO

BLUES IN TOWN FESTIVAL 2009 Il festival inizierà alle ore 19,00 toccherà Piazza Heraclea,Piazza Ripoli,Borgata Casalini, Via Siris e la Villa Comunale

18 LUGLIO MARINADIPISTICCI

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” A cura dell’associazione Virginia Woolf presso Resort degli Argonauti, concerto di Mirko Signorile quartet

POLICORO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL- CENTRO EUROPEO DI DRAMMATURGIA Presso l’Anfiteatro Comunale lo spettacolo “I CIMAROSA”

19 LUGLIO PATERNO

CONCERTO DI BENEFICENZA PER L'AVIS . I Modena City Ramblers in concerto al campo sportivo “Taddeo”

20 LUGLIO METAPONTO

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Presentazione del libro “La carovana Zanardelli” di Giuseppe Lupo.

MARATEA

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL Presso il Parco Tarantini lo spettacolo

“IL GOVERNO DELLE DONNE”

21 LUGLIO FERRANDINA

"PARTITA VIVENTE DI SCACCHI" Piazza Plebiscito

MATERA

PARCOMURGIAFILM In programmazione il film LA CENA DEI CRETINI di Francis Veber (Francia 1998)

22 LUGLIO MATERA

24 LUGLIO MARATEA

FESTIVAL MARARTEA Alle ore 19 Inaugurazione e presentazione degli artisti del Festival MarArtea ai Giardini Pensili in Piazza Porto.

25 LUGLIO MARATEA

FESTIVAL MARARTEA Il festival dell’arte sul mare prosegue co in Piazza Porto delle 19,00

MARINADIPISTICCI

FESTIVAL DUNI 2009 Sulla Terrazza Lanfranchi, Lino Cannavacciuolo noto violinista napoletano proporrà musica etnica.

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” Presso Resort degli Argonauti, concerto di Giuseppe Del Re quintet premio

23 LUGLIO MELFI

SPETTACOLI ALL’APERO Il centro Europeo di drammaturgia presenta Capua Antica festial presso l’anfiteatro Romano - scavi archeologici SATYRICON HOTEL

ESTATE A MELFI Ore 19,00 Museo Civico Palazzo Donadoni - Raccontiamoci un libro “S. Maria delle Battaglie” di Raffaele Nigro

GRUMENTO

POLICORO

MADONNA DEL CARMINE

26 LUGLIO POLICORO

CONCERTO DI LUCA BARBAROSSA Quartiere Italia

MARATEA

MARARTEA Ultima giornata, ore 18:30, presso Il Carrubo – Hotel Santavenere, conversazione sull’Arte Contemporanea “Fiat Lux” - Ore 19:30, Presentazione della mostra “Acquarelli” alle ore 22 Alessandra Celletti in concerto – Piano solo, alla Rotonda del Porto.

VAGLIO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “SATYRICON HOTEL”

27 LUGLIO VENOSA

ARTISTI IN STRADA La città di Orazio torna a popolarsi di clown, mangiafuoco, illusionisti con "Artistinstrada"

MARATEA

NOTTE DELL’ARTE Un viaggio nei beni culturali promosso dall’associazione “le Tre Torri” presso il parco Tarantini

28 LUGLIO MATERA

PARCOMURGIAFILM In programmazione il film IL DESTINO NEL NOME - The Namesake di Mira Nair (India, Usa 2006)

MARATEA

NOTTE DEL TEATRO L’associazione “ le Tre Torri” presenta “ un simposio Oraziano” a cura del gruppo teatrale lucano “Amici del Teatro” presso il Parco Tarantini

POLICORO

L'ESIBIZIONE DI UN CABARETTISTA DI ZELIG: “I DITELO VOI”

29 LUGLIO METAPONTO

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Inaugurazione mostra della pittrice

Grazia Montano con proiezione di un’intervista all’artista

MARATEA

NOTTE DEI CARTONI In collaborazione con MONDOTV a Fiumicello - piazzetta del Gesù

GRUMENTO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL Presso l’anfiteatro Romano - scavi archeologici lo spettacolo “LE TROIANE”

LAGOPESOLE

“LE NOTTI DI FEDERICO - ESTATE TEATRALE 2009” Al Castello Federiciano si esibirà il comico Partenopeo Francesco Paolantoni

30 LUGLIO MARATEA

BRIENZA

NOTTI AL CASTELLO III EDIZIONE ANNI RIBELLI 1967/77 AREE ESPOSITIVE: Sale del CastelloCaracciolo e borgo Cripta Santa Maria Assunta

POLICORO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL Presso l’anfiteatro comunale lo spettacolo “LE TROIANE”

31 LUGLIO MARATEA

NOTTE DELLA POESIA Recital con musiche dal vivo con Fioretta Mari in “VOCE DAL SEN FUGGITA” nel Centro Storico - Chiesa Madre

TRICARICO

NOTTE DEI CORTI In collaborazione con LIAN CORTO FESTIVAL di Roma a cura di Pietro De Silva a Fiumicello - piazzetta del Gesù

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” ORE 18,30 incontro con l’autore, conversazione con Riccardo Riccardi sul suo libro Album Lucano.

POTENZA

METAPONTO

"RADUNO SETTER INGLESE"

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” Ore 21,00 lettura del romanzo autobiografico, “l’uva puttanella”

GRASSANO

FESTA MADONNA DELLA NEVE

5 AGOSTO MARATEA

IO, ISABELLA - INTERNATIONAL FILM WEEK QUINTA EDIZIONE Le ambite Onde d'Oro, saranno consegnate Domenica 9 Agosto alle ore 21.00

VENOSA

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso il Parco archeologico dell’Incompiuta lo spettacolo “ZITTO TU”

LAGOPESOLE

“LE NOTTI DI FEDERICO - ESTATE TEATRALE 2009” Al Castello Federiciano di Lagopesole si esibirà Paolo Villaggio nello spettacolo “ IL Profumo delle Lucciole”

6 AGOSTO PISTICCI

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL - Parco Tarantini - spettacolo “ ZITTTO TU” SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “ il povero PLUTO”

7 AGOSTO MARINADIPISTICCI

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09 GRAN GALA' DI DANZA con i giovani vincitori del Pollino Danza Festival

S.SEVERINOLUCANO

APERITIVO MUSICALE A KM 0 Nel centro storico dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 21: Certo Senso: aperitivo musicale a km 0 Al Campo sportivo dalle 21 in poi Don Francisc "Taranta Dance" dj set, Capone & Bung Bangt

GRUMENTO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL Presso l’anfiteatro Romano - scavi archeologici lo spettacolo “ il povero PLUTO”

POLICORO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso l’anfiteatro comunale lo spettacolo “ZITTO TU”

BERNALDA SAGRA DELL’ANGURIA Corso Umberto

8 AGOSTO MATERA

“GLI ITINERARI DELLA NOTTE”. Panorami, escursioni e anche buon vino degustato in cantina scavata nella roccia. Evento sassiemurgia.com

S.SEVERINOLUCANO

Nel centro storico dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 21 Certo Senso: aperitivo musicale a km 0 presso il Campo Sportivo di San Severino Lucano. L'ingresso è libero

MARINADIPISTICCI “JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09 Esibizione di flamenco con Arjana

MARATEA

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL - PARCO TARANTINI- spettacolo “PSEUDOLUS”

TRICARICO

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” ore 21,00 caffè letterario lettura de: “l’uva puttanella” di Rocco Scotellaro

BERNALDA SAGRA DEL CINGHIALE Corso Umberto

9 AGOSTO MARINADIPISTICCI “JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09”, Giovane balletto Mediterraneo. Direttore e coreografo: Mauro De Candia

S.SEVERINOLUCANO

POLLINO MUSIC FESTIVAL Ultimo giorno del festival, nel centro storico dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 21 Certo Senso: aperitivo musicale

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MARINADIPISTICCI

FERRANDINA

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” Caffè letterario introduce Cristina Miseo - legge Maria Diele

VAGLIO

L'UOMO DELLE STELLE PROPOSTO DA Cinefabrica Cinema

Nella Mediateca Provinciale, alle ore 9.30, Congresso internazionale delle razze bovine di origine Podolica organizzato dall'Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne (ANABIC)

TRICARICO

2 AGOSTO MARATEA

MATERA

10 LUGLIO MATERA

POLLINO MUSIC FESTIVAL '09 Nel centro storico, alle ore 21,30 proiezione del film L'Orchestra di Piazza Vittorio di Agostino Ferrente

MARATEA

NOTTE DELLA MUSICA Concerto dell’orchestra sinfonica di Kiev, diretta dal maestro Luca Gaeta, Centro Storico - piazzetta del Mercato, promosa dall’associazione “ le Tre Torri”

FESTIVAL DUNI 2009 Il pianista Giuseppe Fanciullo, sulla Terrazza Monacelle, si esibirà con l'Orchestra Magna Grecia, direttore Enrique Batiz

S.SEVERINOLUCANO

MATERA

SAGRA DELLA CRAPIATA

MATERA

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09 Concerto di Laura Fedele


Mercoledì 8 luglio 2009

Il gioco

«...C’è ancora tempo», disse Corley « Lei sarà già lì. La faccio sempre aspettare un po’ ...» DUE GIOVANOTTI scendevano dalla collina di Rutland Square. Uno stava concludendo proprio in quel momento un lungo monologo. L’altro, che camminava sul ciglio del marciapiede e ogni tanto, per la sbadataggine del compagno, era costretto a scendere sulla strada, lo stava a sentire con aria divertita. Era tarchiato e rubizzo, portava un berretto da marinaio con la visiera, buttato sulla nuca e, ascoltando il racconto dell’altro, continuava a muovere la faccia in una serie di espressioni che gli guizzavano agli angoli del naso, degli occhi, della bocca. Scrosci di risatine sibilanti si susseguivano convulsamente dal suo corpo, e tutti i momenti guardava in faccia l’amico, ammiccando con occhi furbescamente divertiti. Un paio di volte si mise a posto il leggero impermeabile che portava sopra una spalla, come una cappa di torero. I pantaloni, le scarpe di gomma bianche, l’impermeabile portato con tanta disinvoltura erano espressioni di gioventù. Ma la figura si faceva rotonda sui fianchi, i capelli erano grigi e radi, e la faccia, quando non era mossa dal guizzare dell’espressione, aveva un aspetto devastato. Quando fu proprio sicuro che il racconto dell’amico fosse finito, si mise a ridere in sordina per mezzo minuto buono. Poi disse: “ Ah, questa è proprio bella!” La sua voce era priva di forza, e per dar maggior vigore alle sue parole aggiunse in tono più vivace: “ Ah, questa sì che è bella, davvero unica, e, se mi è consentito dirlo, recherché!” Dette queste parole, tornò serio e silenzioso. Aveva la lingua stanca, perché aveva parlato per tutto il pomeriggio in un’osteria di Dorset Street. Molti consideravano Lenehan una vera sanguisuga, ma, nonostante questa sua reputazione, grazie alla sua parlantina e alla sua furbizia lui era sempre riuscito a evitare di esser messo al bando da tutti. Aveva un suo modo disinvolto di accostarsi a un capannello di persone nei bar e di tenersi abilmente in disparte finché non riusciva a farsi accogliere nel gruppo. Era un accattone perdigiorno, armato di un ricco repertorio di storielle, di freddure, e di barzellette, refrattario a ogni villania. Nessuno sapeva come risolvesse il duro problema dell’esistenza, ma il suo nome veniva vagamente associato agli intrighi delle corse. “E dove l’hai pescata, Corley? “domandò. Corley si passò rapidamente la lingua sul labbro superiore. “ È stato una sera, “ disse, “ stavo passando per Dame Street, quando l’ho adocchiato, ‘sto pezzo di ragazza, sotto l’orologio di Waterhouse, e allora, sai come si fa, le ho detto buonasera. E così siamo andati a fare due passi dalle parti del canale, e lei mi ha raccontato che faceva la serva in una casa di Baggot Street. Le ho messo il braccio intorno alla vita, e per quella sera mi sono limitato a stringerla un po’. Poi ci siamo dati appuntamento per la domenica dopo. Siamo andati fuori, a Donnybrook, e lì l’ho portata in un pra-

Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata

della lettura Come conquistare tante donne

Leggi&indovina

La soluzione di ieri

Brano tratto da “Il contrario di uno” L’AUTORE misterioso di ieri è Erri De Luca È nato a Napoli nel 1950. Ha pubblicato diversi libri di romanzi e raccolte di racconti, e anche poesie. Fra gli altri titoli ricordiamo: “Non ora, non qui” (1989), “Una nuvola come tappeto”(1991), “Aceto, arcobaleno” (1992), “In alto, a sinistra” (1994), “Alzaia” (1997), “Tu, mio” (1998), “Tre cavalli” (1999), “Montedidio”(2001), “Il contrario di uno” (2003). Ha anche curato delle edizioni di li-

to. Mi ha detto che andava con un lattaio... Una pacchia, vecchio mio. Sigarette tutte le sere, e il tram lo paga sempre lei, andata e ritorno. E una sera mi ha portato due sigari di prima qualità, oh, roba di classe, sai, di quelli che fuma il suo vecchio... Io avevo paura che restasse incinta. Ma è una che se ne intende. “ “ Forse crede che tu La sposi “, disse Lenchan. “ Le ho detto che sono disoccupato”, disse Corley. “Le ho detto che sto da Pim. Come mi chiamo, non lo sa: non sono mica così scemo da dirglielo. Ma sai, secondo lei sono un tipo che ha classe”. Lenehan rise di nuovo, sommessamente. “ Di tutte quelle che ho sentito, questa è senz’altro la più bella “, affermò. Dall’andatura impettita di Corley si vedeva che il complimento era andato a segno. Uno sbalzo del suo corpo massiccio obbligò Lenehan a sal-

bri della Bibbia, in particolare “Esodo”, “Giona”, “Ecclesiaste”; nonché “Libro di Rut” e “Vita di Sansone”. Il brano di ieri è tratto dalla raccolta di racconti “Il contrario di uno”, pubblicata da Feltrinelli nel 2003. Il significato del titolo? Ce lo spiega l’autore: “Due non è il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato”.

tellare un paio di volte su e giù dal marciapiede. Corley era figlio di un ispettore di polizia, e dal padre aveva ereditato la corporatura e il modo di camminare. Camminava eretto con le braccia lungo i fianchi, facendo ondeggiare continuamente la testa da una parte e dall’altra. Aveva una grossa testa rotonda e oleosa, che sudava con qualsiasi tempo, e il suo gran cappello rotondo, inclinato da un lato, sembrava un bulbo spuntato su un altro. Guardava sempre davanti a sé, come se sfilasse in parata, e, quando voleva guardare qualcuno per strada, doveva girare tutto il busto. Attualmente era disoccupato. Appena veniva libero qualche posto, c’era sempre un amico pronto a metterci una cattiva parola. Lo si vedeva spesso in giro con poliziotti in borghese, in animata conversazione. Era al corrente di tutti i retroscena, e gli piaceva molto sentenziare a destra e a sinistra. Parlava senza dare ascolto a quello che dicevano gli

altri, e parlava soprattutto di se stesso: quello che lui aveva detto, quello che l’altro gli aveva risposto, e quello che lui aveva detto per chiudere la questione. E quando riferiva di quelle conversazioni aspirava la prima lettera del suo nome come fanno i fiorentini. Lenehan gli offrì una sigaretta. Mentre passavano in mezzo alla folla, Corley si voltava ogni tanto a sorridere a qualche ragazza di passaggio, mentre Lenehan teneva invece lo sguardo fisso sulla luna, grossa e pallida, cerchiata da un duplice alone, e guardava assorto il grigio intreccio delle ombre del crepuscolo che le passava sul volto. Dopo un po’ disse: “ Senti un po’, Corley, ce la farai a sistemare tutto per bene, eh? “ Per tutta risposta, Corley si limitò a ammiccare con aria eloquente. “ Ma lei è il tipo adatto? “ disse Lenehan, dubbioso. “ Non si sa mai, con le donne... “

ANCHE quest’anno L’Inserto Estate vi offre una lettura da fare nel luogo di villeggiatura, o a casa in un momento di relax. Un’opportunità di piacevole riflessione; ma non soltanto questo. Infatti vi proponiamo un gioco che, ne siamo certi, aggiungerà a quel piacere un pizzico di suspence e di coinvolgimento personale. Si tratta di questo: non vi diciamo chi è l’autore del brano che vi proponiamo, spetta a voi indovinarlo. La soluzione la troverete nell’edizione del giorno successivo. Allora buona lettura e pronti a indovinare.

“ È il tipo che ci vuole”, disse Corley. “ So come prenderla, caro mio. È cotta.. “Ci sai fare, con le donne, va’ “, disse Lenehan. “ E come, se ci sai fare! “ Un accenno di ironia compensava il servilismo del suo tono. Per riscattarsi, faceva sempre in modo che le sue adulazioni potessero essere interpretate come una presa in giro. Ma Corley non era così sottile. “ Da’ retta a me”, affermò, “ conquistare una bella servotta è roba da niente” . “ Sì, forse, per uno come te che le ha provate tutte”, disse Lenehan. “ Una volta ci andavo anch’io, sai, con le ragazze di classe”, gli confidò Corley, “ di quelle delle parti di South Circular. Le portavo fuori, in tram, e glielo pagavo io, oppure le accompagnavo a sentire la banda o a teatro, e compravo il cioccolato, i dolci, o roba del genere. Ci spendevo un bel po’ di quattrini, sai, aggiunse, in tono molto convincente, come se pensasse di non essere creduto. Ma Lenehan non faceva fatica a credergli, e annuì grave mente con la testa. “ Lo conosco, il gioco “, disse, “ e ci resti sempre come un cretino “. “ E non mi ha mai reso un accidente “, disse Corley. “ Lo stesso dicasi per me “, disse Lenehan. “ Solo una volta, con una...” disse Corley. Si passò la lingua sul labbro superiore per inumidirlo. A pensarci gli brillavano gli occhi. Guardò anche lui il pallido disco della luna, quasi velata, adesso, e prese un’aria pensosa. “ Era a posto in tutti i sensi “, disse, con tono nostalgico. Rimase in silenzio ancora per un po’. Poi aggiunse: “Adesso batte il marciapiede. L’ho vista una sera che passava in auto per Earl Street con due uomini “. “ Sarà stato per colpa tua “, disse Lenehan. “ Era stata con altri, prima di me “, disse Corley con filosofia. Questa volta Lenehan era incline a non credergli. Scosse la testa, sorridendo. “ Sai bene che a me non la fai, Corley”, disse. “ Giuro che è vero”, disse Corley. “ Se me l’ha detto lei!” Lenehan fece un gesto teatrale. “ Vile traditrice!” esclamò. Mentre passavano davanti alla cancellata del Trinity College, Lenehan saltò giù dal marciapiede per dare un’occhiata all’orologio. “ ... e venti”, disse. “ C’è ancora tempo”, disse Corley. “ Lei sarà già lì. La faccio sempre aspettare un po’ “. Lenehan si mise a ridere sommessamente. “ Accidenti, Corley, sai come prenderle, tu!” disse. “ Conosco tutti i loro trucchetti “, ammise Corley. “ Ma di’ un po’,. riprese Lenehan, “ sei sicuro di farcela? È una faccenda delicata, lo sai anche tu. Non mollano, su quel punto. Eh?... Come? “ Con gli occhietti che gli brillavano, cercava la faccia dell’amico per essere rassicurato. Corley scosse la testa come per scacciare un insetto fastidioso, poi aggrottò la fronte.

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Il ministro Maroni ha fatto il punto al Viminale sulla card

Intermediario dell’Inter a Londra

Tessera del tifoso, c’è il sì di Juventus e Nazionale

Deco e Carvalho valgono 20 milioni a testa per il Chelsea

di Adolfo Fantaccini ROMA – Un plauso agli sforzi delle società per la sicurezza negli stadi, ma anche una 'strigliatà sulle perplessità mostrate nei confronti della tessera del tifoso. Se la riunione convocata dal ministro dell’Interno Roberto Maroni al Viminale per fare il punto sulla card fortemente voluta doveva dare la svolta, ebbene la svolta non c'è stata. La Juve ha fatto sapere che sarà pronta già dall’inizio di questo campionato, Abete nella riunione ha fatto sapere che anche la Federcalcio intende munirsi di quella tessera per la partita della nazionale Italia-Bulgaria, a settembre a Torino. Ma Maroni non ha nascosto le proprie sensazioni. L’iniziativa, ha detto il ministro a fine riunione «non ha avuto l’accoglienza calorosa che mi aspettavo da parte delle società di calcio, ma io sono convinto che sia la strada giusta per garantire sicurezza negli stadi. Dunque, prima dell’inizio del prossimo campionato faremo le opportune valutazioni sul tema». E ha poi ricordato che chi non adotta la tessera rischia limitazioni negli ingressi allo stadio. «Alla riunione di oggi hanno partecipato tutte le società che erano state invitate – ha anche aggiunto Maroni – e questo testimonia come l’iniziativa sia ritenuta utile dai dirigenti di calcio». Insomma, il ministro ha apprezzato l’adesione pressochè totale delle società di A

Il presidente Abete e il ministro Maroni

al suo invito per fare i punto sulla 'tessera del tifosò. Di fatto però, sono ancora pochi per le aspettative del ministro i club che hanno adottato l’iniziativa. C'erano Rosella Sensi e Cobolli Gigli, Galliani e Lotito, ma anche Marotta (Samp) e Campedelli (Chievo). Insomma, tutta la classe dirigente del mondo dell’industria italiana del calcio. Con i rappresentanti dei 20 club di A, invitati al Viminale per discutere la misura e gli altri provvedimenti in materia di sicurezza negli stadi, Maroni non è riuscito comunque ad incassare la totale adesione all’iniziativa. Solo Inter, Milan e Juventus si sono definitivamente allineate. «Volevo capire il

motivo per cui non tutti hanno manifestato disponibilità – afferma Maroni – Per alcuni sono i costi, per altri l'organizzazione. Ma c'è anche chi non lo ritiene lo strumento giusto, e pensa che possa non servire a niente. Non condivido questi dubbi. Chi ritiene di non introdurre questo nuovo strumento finirà per fornire inevitabilmente minori garanzie all’Osservatorio che poi trarrà le proprie conclusioni sulla presenza degli spettatori in certi stadi». Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha anticipato che, dell’iniziativa del Viminale, si parlerà nel Consiglio federale convocato per la settimana prossima. «Non limiterei solo le

trasferte, soprattutto se non sono garanzie assolute di ordine pubblico – spiega Abete, che attualmente è anche commissario straordinario della Lega Calcio -. La Figc si è sempre fatta promotrice di questa iniziativa e vuole rendere operativa la tessera del tifoso già a partire dalla partita Italia-Bulgaria del prossimo 9 settembre, a Torino, anche per lanciare un segnale chiaro, preciso, a tutte le società di calcio». Secondo Abete, l’incontro di oggi è stato «molto positivo e la Federcalcio vuole partire da subito con la tessera del tifoso per le Nazionali». «In previsione dell’incontro odierno – ha proseguito Abete – a fine giugno abbiamo inviato alle società di A e di B un questionario da compilare, in modo da capire le posizioni di tutti. Ad oggi solo la Juve si è detta pronta a lanciare l’iniziativa già alla prima giornata di campionato, altri 11 club si sono detti disposti ad attivare la tessera del tifoso. La linea del Ministero è chiara, la strada è stata indicata, si è fatto un passaggio importante nel percorso sulla sicurezza negli stadi, successivamente il Viminale e l'Osservatorio valuteranno; del resto si può procedere in una direzione ben definita, dal momento che non vi sono danni a carico delle società e che, dopo l’introduzione delle nuove norme di legge, le presenze negli stadi sono aumentate del 10 per cento nell’ultima stagione agonistica».

Milano- «Un intermediario a Londra per trattare con il Chelsea Deco e Carvalho? L’Inter non ha bisogno di emissari o di intermediari per portare avanti le trattative. Sono appena stato a parlare con il presidente Moratti e mi ha assicurato che non ha mandato alcun emissario». Sono le parole del consulente di mercato dell’Inter Gabriele Oriali. Sono due giocatori che Mourinho conosce molto bene ed è convinto possano fare bene all’Inter, soprattutto a livello internazionale, però ci sono dei problemi e di conseguenza non è così semplice come può sembrare, ferma restando la volontà dell’allenatore e quella della società, perchè queste condizioni, per noi, sono improponibili. Rimane al momento una trattativa ferma e non si sa se si sbloccherà o meno più avanti. Credo che non ci siano novità in questo momento perchè avendo la possibilità e la fortuna di poter trattare con il Chelsea direttamente, sappiamo che loro sarebbero disponibili a trattare i due giocatori ma danno una valutazione troppo alta e quindi non vogliamo andare avanti nella trattativa, anche perchè abbiamo una rosa da sfoltire. Il mercato quest’anno è più difficile del solito, soprattutto in uscita, quindi aspettiamo di vedere se si riuscirà a sfoltire la rosa e poi vedremo più avanti se l’operazione sarà ancora possibile o meno». La trattativa potrebbe concludersi anche negli ultimi giorni di mercato. «Questa

Deco del Chelsea

potrebbe essere la speranza ma al momento non ci sono le condizioni per poter portare avanti la trattativa. Di conseguenza rimaniamo così e da venerdì partiamo con gli effettivi che ci sono, anche perchè c'è l’obbligo di partire con tutti quelli che hanno sottoscritto un contratto con noi e di conseguenza lavorare per far sì che si possano incamerare un pò di soldi con le cessioni per poter, eventualmente, portare avanti altre trattative». Si dice che la richiesta del Chelsea è superiore ai 20 mln e che l’Inter abbia provato a inserire Burdisso nella trattativa. «No, non abbiamo mai proposto nessuno come contropartita tecnica, anche se qualcuno dice il contrario, e per contro loro ci hanno fatto una richiesta economica sulla base di 20 milioni per entrambi i giocatori e noi riteniamo che sia una valutazione troppo elevata e neanche da discutere».

SQUADRE AL LAVORO

Pazzini e Palombo gli altri due pilastri della squadra del tecnico Del Neri all’esordio in blucerchiato

La Samp non riparte solo da Antonio Cassano GENOVA – La Sampdoria è ripartita ieri dal nuovo allenatore Luigi Del Neri, che ha ribadito l’importanza dell’organizzazione del gioco (“più della tattica»), e da tre conferme, che agli occhi dello stesso tecnico valgono altrettanti grandi acquisti: Cassano, Pazzini e Palombo. La conferma dei tre talenti blucerchiati è finora la notizia più bella per i tifosi, che aspettano anche qualche rinforzo di qualità ma, come dimostra la campagna abbonamenti (Gradinata Sud già esaurità in prelazione), sembrano apprezzare la politica societaria che vuole puntare molto anche sui giovani. In attesa di Tissone e Marco Rossi, forse di Zauri e di Semioli, Del Neri invita i tifosi ad avere fiducia: «la società sta lavorando bene, nel modo giusto, i nostri tifosi devono stare tranquilli». Non fa proclami la Sampdoria in occasione del raduno avvenuto oggi in un albergo di Genova (dove è apparso per un saluto ai giocatori il presidente Riccardo Garrone), l’obbiettivo principale è fare meglio dello scorso anno. «La rosa base è la stessa ed è solida» dice il tecnico. Domani a Bogliasco si riparte infatti dalla fantasia e dal talento di Cassano, dalla

MILAN PRENDE ONYEWU. MELO VERSO L’ARSENAL Non sarà il colpo capace di far dimenticare ai tifosi l’addio di Kakà ma l’acquisto di Oguchi Onyewu è comunque da salutare positivamente in casa Milan. Arrivato dallo Standard Liegi a parametro zero il difensore, che gioca con la nazionale americana, è in possesso anche del passaporto belga e ha sottoscritto un contratto con scadenza 30 giugno 2012. Onyewu si è messo in luce nell’ultima Confederations Cup, disputando una grande semifinale contro la Spagna e ripetendosi nella finalissima contro il Brasile. Difensore dal gran fisico, classe 1982, Onyewu ha vinto due campionati in Belgio con lo Standard Liegi e in carriera ha vestito anche le maglie di Metz e Newcastle. Operazione in uscita per il Genoa, che ufficializza la cessione al Besiktas di Matteo Ferrari incassando una cifra vicina ai sei milioni di euro. A Firenzeaperto un «caso Melo». Corvino, ds della Fiorentina, ha spiegato che il giocatore «è felice di giocare in viola», salvo poi ammettere che la società cede i suoi calciatori di qualità solo a determinate condizioni». Nel caso del brasiliano la parola «condizioni» significa 25 milioni di euro senza contropartite tecniche. Interessamento della Juve per il playmaker viola ma Corvino ha gelato tutti aprendo all’Arsenal. facilità del gol di Pazzini, arrivato solo a gennaio, e dalla grande esperienza di capitan Palombo, approdato in Nazionale, che sembrava in procinto di andare via è invece ha trovato un accordo soddisfacente. Tocca a loro trasmettere valori al gruppo. Il capitano, reduce dalla Confederation Cup, è il più ottimista: «possiamo fare bene – dice – specie se non avremo tutta la sfortuna dello scorso campionato».

Palombo dovette restare fuori a lungo per un infortunio e la qualità del gioco della squadra ne risentì. Oggi dà esempio di grande serietà: «non era convocato per il permesso concesso dopo la Nazionale – dice Del Neri – ma è qui con tutti i compagni di squadra dimostrando grande attaccamento alla società. Anche da questi segnali auspico una annata molto buona perchè abbiamo grandi motivazio-

ni». Del Neri punta molto sulle motivazioni dei tre talenti, che inseguono la maglia della Nazionale e hanno tanta voglia di iniziare, e su alcuni giovani, tra i quali Cacciatori (“ha fatto molto bene nella Triestina») e Marilungo. Cassano ha addirittura anticipato di qualche giorno i compagni al campo di allenamento: «dimostra serietà e voglia di fare, sta cambiando - dice Del Neri nella conferenza stampa di presentazione della stagione -. Sia lui che Pazzini possono riprendersi la maglia azzurra». Gli chiedono dei probabili arrivi di Tissone e Rossi, e dell’ acquisto di Mannini: «la società si sta muovendo bene in un mercato non semplice in questo momento. Abbiamo già un gruppo solido e cerchiamo solo giocatori che fanno al caso nostro. Non so in quanti partiremo sabato ma c'è solo fretta di prendere gli uomini già individuati, non di acquistare un mister X». Pazzini sorride sornione: «mi sono ambientato subito, mi trovo veramente bene qui a Genova. Fare la preparazione con la squadra non potrà che farmi bene. Ci conosciamo già con Antonio (Cassano) e gli altri e naturalmente è un grande vantaggio».

Antonio Cassano

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Sport


Mercoledì 8 luglio 2009

Potenza Salta Ghomsi. Pellegrino alternativa a Mancinelli. Idea Longobardi

Vagnati e Molinari: contatto A centrocampo oltre all’ex beneventano c’è Profeta. Difficile Romondini COLPI di scena, da un’ora all’altra. Una giornata di mercato complicata come poche per il Potenza, che si è trovato ad incassare qualche piccola delusione rilanciando però con gran forza su altri obiettivi. Ma andiamo in ordine, per quel che si può, ruolo per ruolo. PORTIERE Roberto Mancinelli lunedi sera è andato via da Potenza dopo aver trovato un accordo col patron Postiglione, ma sembra aver trovato qualche problema a Catanzaro. In Calabia ha un altro anno di contratto ma è difficile pensare che venga confermato, anche perchè una società a rischio di non iscriversi come quella giallorossa non vorrà certo sobbarcarsi i suoi quasi 90mila euro di ingaggio. Se un Catanzaro disperato dovesse chiedere soldi per la cessione del cartellino, la difficoltà si potrebbe superare con la rinuncia alla buonuscita da parte del giocatore, che chiaramente vuole Potenza. Certo è che Postiglione può aspettarlo al massimo fino a domenica, lunedi 13 si parte per il ritiro e la coppia dei portieri deve prendere posto sul pullman. L’alternativa è già pronta: Rocco Pellegrino, 25 anni, nelle ultime due stagioni numero dodici a La Spezia e Treviso, sempre in B, dove ha collezionato un totale di dieci presenze da titolare. Fini’ nel mirino del Potenza già due estati fa, quando era reduce da un campionato brillante nel Rende. DIFESA Mentre Antonio Ghomsi rientrato in tutta fretta dalla Francia era a Salerno con Capuano, il suo procuratore a Milano lo accasava al Siena, con tanto di comunicato ufficiale sul sito della società toscana nel quale si legge che il giocatore “verrà dato in prestito ad una squadra della serie A belga”. Ciao ciao Potenza. Capuano commenta sereno: “siamo stati battuti da una squadra di serie A, nessun rimorso”. Mentre ci congedava con cortesia il tecnico probabilmente già smanettava sul cellulare: Giovanni Langella dell’Ancona è la seconda scelta, non per il valore ma per l’incognita dei 35 anni d’età. Per il ruolo di perno centrale sembra essersi allontanato Gianluca Zanetti del Foggia, che il neo tecnico rossonero Porta vuole tenere con sè. L’alternativa però è di primissimo piano: Morris Molinari del Gallipoli, contatto avviato proprio ieri sera. Più difficile arrivare a Davide Salvatori, 24enne della Sangiovannese destinato a fare il capitano in To-

Società in crisi

Oggi la lista delle escluse

Morris Molinari e Davide Vagnati, obiettivi del Potenza

scana, dove ha un altro anno di contratto. Ma al Potenza piace tanto. CENTROCAMPO Chiuso l’accordo con il Catania per la comproprietà di Antonino Profeta, uno degli ‘88 più promettenti di tutta la Lega Pro reduce dall’annata trionfale in prestito a Cosenza. Ma nel cuore della manovra servono esperienza e sostanza, doti indiscutibili per due giocatori sul taccuino del patron. Fabrizio Romondini venne accostato al Potenza già a gennaio, quando se ne andò da Avellino lasciando un ricco contratto da 170 mila euro. Fino a giugno è stato in Grecia nell’Olimpiakos Volos, squadra di serie B allenata da Beppe Materazzi. Adesso è libero e il Potenza l’ha contattato, arrivando però forse in ritardo rispetto alla Cisco Roma che nel tardo pomeriggio di ieri annunciava sul proprio sito il vicinissimo arrivo del mediano capitolino insieme a DouDou, Tarantino e Franchini, definiti “i quattro moschettieri alla corte di Incocciati”. Postiglione tenterà il contropiede, ma si fa difficile. Più probabile l’arrivo in rossoblu di Davi-

de Vagnati, 31enne ex Benevento che la Giacomense (Seconda Divisione girone B) lascerà andare liberandolo dall’ultimo anno di contratto. L’operazione sembra fattibile. ATTACCO Corona è lontanissimo dal Potenza, ad un passo dal Taranto dove dovrebbe finire anche Vincenzino Sarno. Capuano mantiene vivo il sogno Ercolano, ma le attenzioni si sono spostate su un giocatore più alla portata che potrebbe rappresentare il colpo a sorpresa. Parliamo di Cristian Longobardi, bomber partenopeo di nascita ma da una vita in Emilia Romagna. E’ reduce da cinque stagioni sempre in doppia cifra, tra D e C2, con le maglie di Boca San Lazzaro e San Marino. Quest’anno ha segnato 15 gol, l’ha allenato Marco Tosi che ha portato a Postiglione eccellenti referenze sul 27enne di Pomigliano, forte fisicamente e che vede alla grande la porta. Gli potrebbe essere offerta la grande occasione della carriera, meritata dopo 66 reti in 5 anni. Pietro Scognamiglio

Presente ieri a Melfi anche il giornalista Rai, Enrico Varriale

Orlandi: «Onorato del Mancinelli Premio all’uomo e poi al tecnico» IERI presso la sala consiliare del palazzo di città a Melfi la kermesse del premio Alfredo Mancinelli. Dopo Gigi De Canio, attuale tecnico del Lecce, e materano doc, vincitore della prima edizione, dopo Pasquale Marino, tecnico dell'Udinese, e Silvio Baldini ex Empoli, il premio di questa edizione è andato Nevio Orlandi (“onorato, perchè è all’uomo e poi al tecnico ha affermato”) ultimo allenatore della Reggina ed ex trainer del Potenza. Un riconoscimento che oltre ad elogiare le doti tecniche, intende valorizzare anche il lato umano dei premiati, che negli orientamenti degli organizzatori, è una sorta di ricordo di una figura assai significativa e di valore, come appunto quella di Mancinelli. Dopo due stagioni a Tito, città natale di Mancinelli, inizia con Melfi un giro itinerante che intende toccare negli anni diverse città lucane, proprio per diventarne un patrimonio lucano. Premiato anche il giornalista di Rai, Enrico Varriale, contraddistintosi nella sua professione. Il riconoscimento, ha spiegato il presidente dell’associazione allenatori lucana, Gerardo Passarella, «viene assegnato ogni anno agli allenatori che rispecchiano i valori umani e professionali che distingue-

Un momento della conferenza stampa del premio Alfredo Mancinelli a Melfi

vano Mancinelli». Questi i premiati. PANCHINE D'ORO Restaino Mario; Falanga Antonio; Catalano Giuseppe; Franco Calone CALCIATORI ALLIEVI DI MANCINELLIFaggiano Alfredo; De Nicola Giovanni; Polosa Lucio; Vita Raffaele; Gallicano Cesare PREMI ALLA MEMORIA Scuteri Francesco; Arturo Valerio FIGC Esposito Angelo; Seccafico Pasquale PREMIO ALLA COMUNICAZIONE Tartaglia Gianluca

ALLENATORI BENEMERITI: Francese Antonio; Lichinchi Domenico; Borneo Massimo; D'Urso Pasquale Iorio Natale ALLENATORI FUORI REGIONETosi Marco; Cicchetti Antonio; Masullo Franco PREMIO “GERARDO SARLI” Asquino Antonello CALCIATORE EMERGENTE Lamorte Fabio Ex Presidenti Pugliese Giuseppe; Moretti Tomeo; Rosella Angelo DIRIGENTI Desina Antonio; Carpelli

La kermesse farà il giro della regione dopo i due anni a Tito Molti volti lucani tra i premiati Michele; Giosa Rocco; Finiguerra Mauro; Fortunato Domenico; Maglione Giuseppe; Moretti Marco; Cignarale Gerardo; Caselle Antonio; Lavalle Giovanni PREMIO “PAOLO DE NICOLA”: Vincenzo Russo; Calluso Giovanni; Prospero Cupparo CALCIATORI BENEMERITI Battilana Salvatore; Mossucca Antonio; Mossucca Vincenzo; Francese Giampiero SICUREZZA Costantino Maria Antonella (Polizia Municipale Melfi). Emilio Fidanzio

TREVISO - Non solo Avellino, Pisa e Venezia. Un'altra società di terza serie è in grosse difficoltà per l'iscrizione al campionato di Prima Divisione della Lega Pro. E' atteso infatti per domani il primo verdetto sul futuro del Treviso, club appena retrocesso dalla serie B. La Covisoc, oggi, comunicherà infatti la lista dei club esclusi dall'ammissione al campionato di Prima Divisione della Lega Pro.Il Treviso in prima battuta, pur essendosi iscritto, dovrebbe esser comunque escluso (come altri club della terza serie), per non aver prodotto entro il 26 giugno le liberatorie. Ci sarà tempo fino a sabato 11 per mettersi in regola e tentare l'assalto alla categoria. Se ciò non accadesse, il club veneto sarebbe costretto a ripartire dalle categorie dilettantistiche. Tutto ciò accadrebbe nell'anno del centenario.Il presidente Setten è dunque atteso da ore caldissime. La tifoseria trevigiana segue con ansia il via vai dei giocatori, convocati presso la sede di via Ugo Foscolo per sottoscrivere le liberatorie necessarie per l'ammissione. Le posizioni più più delicate da risolvere sono quelle di Baccin, Cordaz, Gissi, Guardalben, Mezzano, Moro, Piovaccari, Quadrini, Scaglia, Smit e Zaninelli. Poi ci sono i giocatori a fine contratto (Dal Canto, Guigou, Pianu , Scurto) e i prestiti (Cafasso, Foti, Fonjock, Frezzotti, Martin, Martina, Musetti, Scarduelli, Trazzi). Nessuna notizia ufficiale trapela finora sull'esito degli incontri.Il problema, a sentire la società biancoceleste, dovrebbe essere legato solo alle liberatorie. Tutto il resto, ovvero fideiussione + rateizzazione di Iva e contributi, sarebbe in regola.Per il resto tutto è ovviamente fermo. Inutile approntare progetti tecnici. Si attende il 14 luglio. Quando il Consiglio Federale della Figc darà il via libera all'ammissione in Prima Divisione.

Venezia

Penalizzazione in vista. Nonostante l’avvenuto cambio alla guida della società, passata dai fratelli Poletti alla compagine anglo-iraniana, il Venezia ha bucato il primo appuntamento con le procedure di iscrizione. Le liberatorie, infatti, non sono state depositate presso la Lega Pro di Firenze entro la data perentoria del 26 giugno.Ciò significa, oltre a un’eventuale sicura penalizzazione che si aggiungerà alle altre collezionate nel corso della stagione, la temporanea esclusione dal prossimo campionato di Prima Divisione in attesa del ricorso. Il 30 giugno l’iscrizione del club arancioneroverde è stata formalizzata solo grazie all’anticipazione di cassa provvidenzialmente disposta dal sindaco Cacciari. Uno che sta facendo di tutto per salvare le maglie dalla cancellazione e tutelare i diritti della città. Dalla città lagunare continuano a giungere notizie non del tutto rassicuranti. La trasformazione in moneta liquida dei titoli internazionali detenuti dall’acquirente anglo-iraniano si sta dimostrando più complicata del previsto. Tuttavia occorre avere la disponibilità dei cospicui fondi indispensabili per saldo stipendi, Irpef, Enpals e quant’altro. E questa liquidità dovrebbe essere disponibile fin da lunedì prossima. In caso contrario assai difficilmente il Venezia potrà completare le complicate procedure per essere iscritto alla Prima Divisione di Lega Pro. Il club lagunare potrebbe dunque essere costretto, dopo aver ottenuto la salvezza sul campo, a lasciare i tornei professionistici per ripartire dai campionati dilettanti (non essendo più in vigore il Lodo Petrucci per la Lega Pro).

Universiadi

Oggi semifinale Italia - Giappone APPUNTAMENTO alle 17.30 oggi a Belgrado, nello stadio dell’Obilic, per la semifinale del torneo di calcio delle Universiadi che vede di fronte gli azzurri del ct Veneri e il sorprendente Giappone. Vetrina prestigiosa per gli ex potentini Gigi Cuomo e Peppe Lolaico, fin’ora sempre presenti e punti fermi della nazionale che punta dritto alla finale contro la vincente di Ucraina Gran Bretagna.

Barletta

Sfregola lascia IL presidente Francesco Sfrecola ha deciso: l'avvocato Giuseppe Russo assumerà la reggenza del Barletta, dopo la conferenza stampa in cui il patron ha illustrato la situazione del club. Russo, come reso noto dalla società, "avrà il compito di sensibilizzare l'interesse del mondo imprenditoriale e di rispondere agli adempimenti necessari per l'imminente inizio di stagione". La squadra, che parteciperà regolarmente al prossimo campionato di Seconda Divisione ma sarà imbottita di ragazzi della Berretti, non verrà guidata dal tecnico Stefano Sanderra. "Con enorme dispiacere siamo costretti a non dar seguito al rapporto con un professionista serio come Sanderra - ha rivelato Sfrecola -. Sia noi che il tecnico eravamo entusiasti di continuare a lavorare per la stessa causa. Nei prossimi giorni, a seguito di attente valutazioni, sarà individuato il nuovo timoniere”.

AVERSA NORMANNA

Sarli ritorna DOPO una stagione esaltante sia a livello personale che di squadra, l'attaccante Cosimo Sarli (30) è tornato all'Aversa Normanna. L'ex Southampton ed Eendracht Aalst, 21 reti con il Siracusa nella stagione appena trascorsa, si è detto felicissimo di essere tornato da quella che considera una vera e propria famiglia.

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46 Sport


Seconda divisione Rodolfi in sede con Maglione e Castaldi: non c’è l’annuncio

Melfi, dentro o fuori Domani incontro con gli imprenditori laziali per le quote PAOLO Rodolfi ha raggiunto Melfi. Ha pranzato presso un noto ristorante del luogo ed ha incontrato in sede il presidente Peppino Maglione e Castaldi. L'allenatore parmense ha driblato il violento nubifragio che gli poteva far cambiare programma. Così non è stato. In linea di massima si può dire che è stata sancita l'intesa, ma è chiaro che difficilmente verrà dato l'annuncio ufficiale. Il motivo è semplice. Domani, il presidente Maglione, ha fissato un incontro con la cordata di imprenditori laziali interessata all'acquisizione di quote societarie del Melfi. Un incontro risolutore, definitivo. O dentro o fuori. Ovviamente per chiare e lampanti ragioni, non si può prendere ed assumere una decisione sul nuovo mister, senza aver prima stabilito se nell'ambito della nuova dirigenza vi siano o meno, questi imprenditori di fuori regione, che se investiranno a Melfi, dovranno an-

Peppino Maglione i tifosi del Melfi ed a destra il tecnico Rodolfi

che avere potere decisionale. Ecco perché l'annuncio del tecnico dovrebbe essere dato giovedì sera o al massimo venerdì mattina. Rodolfi resta saldamente in pole per l'assegnazione della panchina gialloverde. Lo stesso Bi-

Il tecnico lavellese guida il Melfi

Squalifica ridotta per mister Alberti

Alberti in panchina

LAVELLO - La Corte di Giustizia Federale in Roma ha ridotto al 31 dicembre 2009 la squalifica all'allenatore della squadra degli Allievi dell'A. S. Melfi mentre agli alltri tesserati delle squadre del Melfi e dell'Aversa Normanna le squalifiche comminate in prima istanza sono state tutte confermate. In seguito alla partita finita sul 2 a 2 tra la formazione lucana e quella campana in un turno della Coppa Allievi nazionale si sono verificati spiacevoli atteggiamenti sfociati in rissa e parapiglia generali. E questo nell'udienza durata 4 ore è stato l'oggetto della disquisizioni delle parti e del contendere che tra l'altro ha visto sia la società sportiva del Melfi che quella dell'Aversa Normanna di non proporre reclamo visto che proprio nel settore giovanile e scolastico difficilmente le sanzioni per episodi di violenza vengono ridotte in quanto hanno un fine educativo. Per cui la possibilità data all'allenatore Alberti di potersi risedere su una panchina dopo la fine del girone d'andata dei campionati è già una conquista consentendogli almeno per la prossima annata calcistica di allenare nella seconda parte della stagione calcistica. “Il processo è stato durissimo - ha dichiarato il professore associato di diritto privato all'Università di Tor Vergata di Roma, Francesco

Di Ciommo - poiché partivamo da un referto arbitrale molto pesante nei confronti di Alberti Giuseppe per cui andava completamente smontata l'accusa. Tuttavia non ho mai perso la speranza di ottenere una riduzione di pena, poiché sia nel reclamo prodotto sia con l'arringa in udienza ho tentato di evidenziare i trascorsi limpidi della carriera dell'allenatore e la sua estraneità ai fatti addebitati. Posso ritenermi quindi soddisfatto dell'esito del processo sportivo, pertanto anticipo fin d'ora che non proporrò appello”. E' stato come togliersi un qualcosa di dosso che macchiava la coscienza pesantemente. “Ho davvero temuto - ha detto l'allenatore Giuseppe Alberti - che potessi perdere un intero anno di attività agonistica e questo sarebbe stato traumatico per il mio futuro. Grazie al supporto professionale ed umano dell'avvocato Francesco Di Ciommo, che ringrazio molto, è finita bene e posso tirare un bel sospiro di sollievo”. Certi spiacevoli inconvenienti possono essere paragonati agli infortuni di gioco che possono per le loro conseguenze compromettere il prosieguo dell'attività agonistica e competitiva. Quindi attenzione, comprensione e prevenzione-salvaguardia sono i giusti accorgimenti. Giuseppe Catarinella

fulco, referente tecnico dei laziali, ha ribadito a noi del Quotidiano, che parlando con Maglione, si è fatto esclusivamente il nome di Rodolfi. La realtà è che esiste anche l'opzione Alessio, altro giovane tecnico in cer-

Seconda divisione

I stabiesi piazzano 5 colpi La Juve Stabia ufficializza cinque calciatori: Panico, Pezzella, Ruscio, Gomes e Acloganis. Panico Andrea, portiere nato a Cercola (NA) il 30 gennaio 1979, nella passata stagione alla Vigor Lamezia, con alle spalle esperienze con Gela, Cosenza, Gallipoli e Vibonese.Pezzella Luigi, difensore nato a Frattamaggiore (NA) il 20 ottobre 1980, nella passata stagione al Foggia, con alle spalle esperienze con Albanova e Sorrento Ruscio Giovanni, centrocampista nato a Vibo Valentia il 02 maggio 1981, nella passata stagione in forza alla Vibonese con alle spalle esperienze con Grosseto, Sansovino, Massese e Catanzaro;Acoglanis Diego Hernan, centrocampista argentino con passaporto italiano nato a Rosario il 02 marzo 1981, nella passata stagione all´Hirpinia con alle spalle esperienze con Campobasso e nel campionato argentino. Gomes Mathieu, attaccante nato a Bayonne (Francia) il 06 marzo 1985, reduce da un´esperienza tra le fila del Pomigliano dove ha realizzato 6 reti in 14 gare disputate, con alle spalle esperienze con Real Sociedad "B" e Salamanca. Cambio di programma per la Juve Stabia, in vista del ritiro di Poggibonsi. Il programma, per un problema di disponibilità di camere dell´albergo, il programma del ritiro precampionato ha subito una variazione. La squadra, contrariamente a quanto comunicato in precedenza, si ritroverà domenica 12 al Romeo Menti per effettuare nel pomeriggio, ore 17,30, il primo allenamento stagionale. Presso l´impianto stabiese i gialloblù svolgeranno gli allenamenti di lunedì e martedì per poi partire alla volta di Poggibonsi mercoledì . In Toscana le vespe resteranno fino a giovedì 30 luglio.

ca di affermazione, e che a Maglione non dispiace. In percentuale 70% Rodolfi, 25 % Alessio. Il restante 5 % va diviso tra Florimbi, molto vicino al Manfredonia, Chiappini ed Arleo, nomi che però, allo stato attuale,

difficilmente potranno trovare riscontri positivi. Certo è che il tempo non gioca a favore del Melfi che dovrà darsi da fare e molto, per allestire un organico completo, partendo, praticamente da zero. Tre giocatori attual-

mente in rosa. Falanga, Bizzarri, Stucchi. Il progetto prevede, 4 0 5 esperti ed intorno tutti giovani, validi però. Ci sarà da lottare per portarli a Melfi, visto che le nuove normative obbligano tutti i club ad inserirne almeno dieci in organico. Ovviamente chi ha maggiori risorse si sceglie i migliori o presunti tali. Il Melfi dovrà risultare abile nella pesca, per questa ragione occorre un allenatore che conosca bene i settori giovanili e non sbagli mossa. Per quanto riguarda gli esperti, si punta su due centrali difensivi, uno probabilmente Gabrieli, su un centrocampista centrale, si spera Maisto, e si di un attaccante centrale. Da valutare l'opzione Russo, portiere molto affidabile, cercato però da club importanti. Se non pretende troppo, potrebbe anche restare a Melfi, nonostante siano tante le squadre che lo vogliono. Emilio Fidanzio

Torneo della Madonna a Picerno

L’imbattuto Limanti in semifinale con Giardino

Blasi ed a destra Bove del Limanti

LIMANTI PANTANO

1 1

LIMANTI (4-4-2): Notarfrancesco R.; Bove (83’ Bitetti V.), Bonsera, Riso, Grosso D.(70’ Fortunato F.); Coiro, Caso, Cimetti (87’ Marino), Blasi L. (90’ Mazzini); Raso (63’ Votta J.), Notarfrancesco U. (52’ Lavecchia). PANTANO (4-2-3-1) : Bocca; Fortunato R. (82’ Taranto), Latorraca D., Tulimieri (84’ Tranchitella), Barbante I.; Mazzei A, Bitetti M. (67’ Martelli) (85’ Di Vincenzo); Mazzei G. (46’ Grosso M.), Latorraca C. (91’ Barbante M., Lomanto (75’ Riviello); Votta. ARBITRO: Falasca. RETI: 3’ Blasi (L), 19’ Bitetti M. (P). NOTE: Ammoniti: Grosso D. (L); Fortunato R., Tulimieri, Latorraca C. (P).. Espulsi: nessuno. Calci d'angolo: 2-1 per Limanti. Recupero: pt 0’, st 3’. PATERNO – Limanti, imbattuto ormai da tre turni, raccoglie un punto d’oro contro Pantano e raggiunge la gara di semifinale dove incontrerà Giardini. Pantano doveva vincere e sperare per ottenere lo stesso risultato. La squadra di Votta resta, però, fuori dai giochi e deve recriminare, e non poco, sul cammino fatto in questo torneo disputato al di sotto delle attese. Limanti, dal canto suo, dopo un avvio balbettante e non molto convincente ha decisamente cambiato marcia e rotta conquistando meritatamente, per quanto fatto vedere in molte partite, di essere tra le prime quattro squadre della competizione. Parte subito forte la squadra di V. Bitetti e dopo soli 3’ è già vantaggio: ottimo fraseggio tra i due attaccanti Raso e U. Notarfrancesco, palla in corridoio per Blasi che si inserisce con i tempi giusti e non dà scampo a Bocca. Pantano sa di dover vincere per poi sperare e si lancia all’assalto della porta di R. Notarfrancesco. Al 19’ un

tiro apparentemente senza pretese scagliato dai 20 metri da M. Bitetti ristabilisce la parità, complice un intervento maldestro e sfortunato del portiere di Limanti. La partita si accende, salendo di tono, di intensità e scardinando i rigorosi equilibri tattici delle prime battute. Al minuto 21 Raso, per Limanti, prova il gol d’autore con una bella volèe mancina a cui manca la dovuta precisione. Le due squadre giocano con tenacia ed il giusto agonismo, cercando il pertugio giusto per infilare le ottime retroguardie. Al 39’ U. Notarfrancesco conquista palla caparbiamente ma poi la consegna debolmente tra le braccia di Bocca. La seconda frazione di gioco si apre con la compagine di Pantano che dà la sensazione di voler osare qualcosa in più: dentro la punta Grosso in luogo dell’esterno G. Mazzei. All’inizio la mossa sembra poter essere fruttuosa e poter premiare l’intuizione di Votta. L’attacco di Pantano si fa più vivace, più minaccioso, acquistando in velocità e profondità. E’ di un difensore, però, il primo match-ball della ripresa per Pantano: è il minuto 51’ quando D. Latorraca sfiora il gol da cineteca con un destro improvviso dai 30 metri che sibila alla destra dell’incrocio dei pali. Limanti, in realtà, denota una pregevole tenuta difensiva e non si scompone quasi mai. Il reparto arretrato, imperniato su un inossidabile Riso, non dimostra di essere quasi mai in affanno, il centrocampo non si disunisce e l’attacco cerca di sfruttare qualche logica ripartenza. Il neo entrato Lavecchia, sfruttando il suo passo rapido e le maglie allargate della difesa di Pantano, porta un po’ di freschezza in più e qualche buona potenziale occasione non sfruttata a dovere da Limanti. L’ultima chance per Pantano arriva all’83’ con un piazzato di C. Latorraca che attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno riesca ad impattare la palla. Nuoario Fortunato

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Sport 47

Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

L’addio di Dimatera non modifica i piani biancazzurri

Matera guarda avanti MATERA sopravviverà anche allo strappo di Antonio Dimatera. L’anticipazione del Quotidiano confermata dai fatti. Il ventitreenne attaccante ex Fasano Antonio Dimatera si è accasato alla Pro Vasto, assieme al materano Adamo Digno che l’anno scorso ha contribuito alla promozione in Seconda divisione degli abruzzesi. Ieri ha tenuto banco la discussione sullo strappo del calciatore di Santeramo. L’accordo tra il Matera e il calciatore c’era, ma nel calcio la stretta di mano vale davvero poco e per un ragazzo giovane l’occasione di andare in Seconda Divisione è troppo ghiotta per lasciarla sfuggire. In casa biancazzurra il commento è affidato alle poche parole del direttore generale Giuseppe Fragasso. «La vita va avanti. Gli facciamo gli auguri e arrivederci». Una situazione che fa chiudere ancora più di prima a riccio la dirigenza biancazzurra in merito alle trattative in corso. Perchè accordi o strette di mano serrvono a poco. C’è bisogno del nero su bianco e d’ora innanzi il Matera annuncerà solo giocatori con i quali ha già firmato l’accordo. Ieri pomeriggio in sede c’era il medico del Matera, Tommaso Calemma e sono continuate le visite mediche iniziate lunedì da Catalano e Gen-

Fragasso, Perniola e Giusto

chi. Ieri è toccato ad Albano, Martinelli, Mirabelli e Branda. Oggi toccherà a Luigi De Santo e Clemente Giglio, entrambi del 1990. Come dire che la vita va avanti. In effetti, oltre all’under del 1991 proveniente dal sud dell’Africa, ma di nazionalità italiana e con esperienza già in serie D la passata stagione, ora l’attenzione è incentrata sul centrocampista di

qualità. «Per impegni personali ci sarà domani un incontro importante-conclude Fragasso- ma non è certo l’unico. Siamo ormai perennemente in attività visto che mancano una decina di giorni al ritiro e c’è da piazzare ancora qualche colpo». Luca Minopoli del Monopoli e Leonardo Menga ex Liberty e Monopoli sono giocatorio sulla lista, ma non fanno parte del posto

principe occupato da un calciatore che dovrebbe consentire al Matera di fare il salto di qualità a centrocampo. Sulla trattativa c’è un riserbo notevole e giustamente, anche alla luce di quanto è appena avvenuto.Domani ci sarà il dentro o fuori per questo atleta, ma c’è da scommettere che il Matera da questa situazione ne verrà fuori con vantaggio, perchè sul mercato esi-

stono giocatori dello stesso livello di Dimatera, se non superiore. I matrimoni meglio sfasciarli prima di andare davanti al sacerdote, perchè i divorzi lasciano strascichi a volte insuperabili. Oggi e domani ci sarà la risposta di mercato del Matera. Perchè le pedine secondarie come Dimatera non intaccano l’asse titolare. Renato Carpentieri

L’Amico: «C’è da evitare gli errori, servono giovani doc»

Francavilla non ha fretta FRANCAVILLA – «Non c’è nessuna fretta di acquistare, le scelte vanno fatte con calma per evitare di sbagliare». A parlare è il direttore generale della F.C. Francavilla Antonio L’Amico, che spiega i movimenti di mercato dei sinnici. La formazione rossoblu, è in pieno movimento, ma acquisti sicuri ancora nessuno, soltanto trattative che potranno essere ufficializzate più avanti. «La nostra politica – continua il dg rossoblu – è quella di puntare molto sui giovani, ma senza però trascurare un paio di elementi di esperienza». Le trattative ci sono da parte dei dirigenti francavillesi, ma per adesso nessuno di loro vuole fare dei nomi, visto che il tutto è in una fase iniziale. Al momento, solo colloqui, per cercare di allestire una squadra competitiva. «Il nostro mister – prosegue L’Amico – è molto esigente, è alla ricerca di alcune scelte che lo convincano, per evitare di sbagliare la sua idea di gioco. Per cui, non ci stiamo affrettando più di tanto». Fino ad ora, di definitivo si sa soltanto che dei vecchi giocatori, dovrebbero rivestire ancora la maglia rossoblu, l’attaccante Del Prete, il centrocampista Di Senso e il difensore Gioia. Incerta invece, la posizione dell’attaccante Zagaria. Pedine, che formeranno così, l’ossatura della squadra, che per il quinto anno consecutivo cercherà di regalare ancora tante emozioni ai suoi sostenitori. «In questi giorni – continua il dg – stiamo vagliando un bel po’ di situazioni, anche perché il mercato è aperto un po’ su tutti i fronti e noi stiamo cercando di prendere dei ragazzi validi e che possano servi-

re al modulo di gioco del nostro mister». La società, ha quindi molti contatti con giovani under, ma non solo, visto che dalle parole dei dirigenti, l’undici iniziale sarà formato da almeno tre, quattro elementi di esperienza. «Al momento – prosegue il dg sinnico – non abbiamo concluso nessun affare, tranne delle conferme di giocatori già nel nostro organico, che affiancati ad altri giocatori, possano formare un buon gruppo. Il nostro mister, non ha fretta di avere giocatori, vuole andare sulle trattative con i piedi di piombo e

con delle scelte oculate. Ma intendiamoci – conclude il direttore generale Antonio L’Amico – il nostro obiettivo è quello di avere all’interno della rosa molti giovani che vadano in campo con tanta grinta». Adesso, la società rossoblu, insieme al tecnico Lazic, si siederà a tavolino per concludere molto probabilmente entro questa settimana qualche affare, che è già in trattativa, ma ovviamente bisogna aspettare per avere delle conferme. Sulla carta idee chiare per il tecnico serbo, ma è ovvio che c’è da piazzare ora i colpi decisivi tra i

quali dovrebbe rientrare Tonio Chisena . L’esperienza in casa biancazzurra non è andata come sperava e potrebbe essere proprio Francavilla il posto giusto per cambiare d’umore il forte fantasista che in due stagioni in riva al Sinni ha fatto invece bene. Il Francavilla 200910 avrà un’ossatura importante ma allo stesso tempo sarà più giovane della squadra della passata stagione, a presciondere dalla regola dei cinque under che abbasserà naturalmente l’età media della squadra. Claudio Sole sport@luedi.it

Antonio L’Amico

La società è impegnata a perfezionare l’iscrizione alla serie D prevista entro il tredici luglio

Pisticci, fissata la data del ritiro a Marconia LA dirigenza gialloble procede a ritmo serrato in una fase molto delicata della stagione, come effettivamente risulta essere quella attuale, quando si vanno a sommare le scadenze burocratiche richieste per l'iscrizione al campionato di serie D con le esigenze di un mercato da completare il più possibile prima dell'inizio della preparazione atletica. In questa duplice direzione alcune scadenze decisive incombono. L'iscrizione al campionato di D, per la quale sono richiesti 18 mila euro, va perfezionata entro il 13 luglio. A tal proposito va anche detto che la Pol. C.S. Pisticci ha già provveduto a fornire le garanzie fideiussorie richieste e pari a 31 mila euro. L'iter, adesso, va concluso entro il week end. A soli due giorni di distanza dal termine ultimo per l'iscrizione, il Pisticci ha fissato la data del ritiro che avverrà presso il campo sportivo comunale di Marconia dove la rosa allestita finora, e ci si augura farcita di nuovi arrivi nei prossimi giorni, sarà a disposizione del tecnico Valente, ma anche dei preparatori Camassa e Narraci che compongono lo staff tecnico e si divideranno il lavoro con l'intero gruppo di giocatori in forza al Pisticci. Per programmare e calendarizzare al me-

Il presidente Panetta

glio i passaggi più urgenti, la società jonica ha tenuto lunedì sera un incontro dove sono state discusse le diverse sfaccettature logistico - organizzative prossime all'attuazione. In tale contesto è maturata anche una riflessione sulla campagna abbonamenti, i cui termini saranno resi noti dal Pisticci subito dopo l'iscrizione al campionato, al fine di poter raccogliere il contributo della gente, mai così importante come in questa stagione, dove, per far quadrare i conti, bisognerà superare necessariamente i tetti di spesa delle precedenti due stagioni, che seppur vincenti sono state svolte all'interno dei confini regionali. L'interregionalità della D, invece, richiede un impegno extra ed in tal senso, se da una parte la società è chiamata ad uno sforzo ulteriore in termini di attitudine a reperire risorse, dall'altra anche i tifosi ed i sostenitori devono comprendere che serve un sacrificio, come gesto di concreto sostegno al progetto, per meritarsi una categoria nella quale non è semplice risultare competitivi. Un campionato nazionale come quello della serie D a cui si accinge a partecipare la squadra di Valente ha bisogno del sostegno di tutti coloro che tengono al nome della loro comunità. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

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48 Sport


14° Torneo della Bruna del Csi Lisurici conferma il secondo posto

Calcio a 5

La Q8 leader del girone La Quadrum trova l’accesso agli ottavi di finale battendo Logallo INCONTENIBILE LAMBERTINI Q8 CIFARELLI11 NUZZACI 2 ST. SERVIZIO CIFARELLI Q8: Radogna, Scarciolla Ma., Andrulli, Colucci, Volpe, Lambertini, Vizziello, Capozzi. All. Larotonda NUZZACI STRADE: Festa, Angelino, Orlando, Idris, Ruggeri, Scarciolla Mi. D'Adamo. ARBITRI: Iacovone e Di Cuia E. RETI: 5', 14'. 15', 20', 21', 24', 37', 39', 46', 47', 48' Lambertini, 25' Scarciolla, 45' Orlando. MATERA - Undici sigilli di Lambertini per essere incoronato principe del gol. Sonante vittoria della Q8 contro la Nuzzaci che nulla ha potuto contro lo strapotere della squadra di mister Larotonda. La sosta della festa patronale ha fatto bene per Lambertini, sceso in campo più pimpante del solito, e con una strategia di squadra atta a far vincere la classifica cannonieri al suo bomber, che è stato il terminale di tutte le azioni d'attacco dei compagni che sosno stati costantemente alla sua ricerca per smarcarlo e finalizzare con il gol. Contro una Nuzzaci che ha fatto quello che ha potuto senza sfigurare, la volontà dei ragazzi di cercare un risultato che li avrebbe fatti qualificare c'era, ma non si aspettavano un accanimento degli avversari, per il tentativo di vittoria alla classifica cannonieri. D'Adamo e company alla fine possono contare solo alla realizzazione di due reti, un magro botti-

ORSI E STASOLLA SI SBARAZZANO DEL GUINNESS PUB

no, ma la superiorità avversaria era troppo evidente. Lo show di bomber Luigi comincia da subito, già al 15' si è sotto di tre a zero, al 5' tiro di Lambertini, tentativo di salvataggio sulla linea di porta di Idris, non riuscito e palla in rete. Prosegue la gara ed al !4' e 15' ancora Lambertini a segno, prima smarcato avanti al portiere ed è un gioco segnare, poi un tiro da fuori area che s'insacca. Al 20' fischiata una punizione per la Q8 dal limite e sulla palla Lambertini tiro all'incrocio, portando provvisoriamente a 4 reti il suo bottino. 21' ancora una punizione per la Q8 e solita realizzazione di Lambertini, che continua con una rete siglata al 24'. L'egemonia Q8 viene spezzata magicamente al 25' con una rete messa a segno da Scarciolla Michele che porta un timido accenno di reazione, che viene annullato nella seconda parte di gara, dove continua la saga di Lambegol, che arriva a quota 9 e non c'è verso di marcarlo, per la Nuzzaci segnaliamo due azioni pericolose, una di D'Adamo e una di Ruggeri che impegnano Radogna, ma senza farsi sorprendere. Un calo della Q8 da spazio alla seconda rete della Nuzzaci arrivata con una bella azione partita da dietro e Scarciolla Michele di tacco smarca Orlando che segna il secondo gol. Poi fino alla fine ancora 4 segnature di Lamebergol dove Festa non può far altro che chinarsi a raccoglier i palloni in rete. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

GUINNESS BET.LISURICI

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GUINNESS: Appio, Tataranni, Caserta, Virelli, Calia, Andriotti V., Andriotti R., Burgi, Montemurro, Azzilonna. All. Chietera BETTER LISURICI: Di Simine, Stasolla, Sacco, Orsi, D'Aria, Romano, Alba. All. Giordano ARBITRI: Calia F. e Maragno RETI: 12', 20', Orsi, 14' Stasolla, 17' Andriotti R., 41' Azzilonna. MATERA - Di misura vince Stasolla della Better Lizurici al Better Lisurici. 3 a 2 il risultato finale di una gara murro che in sforbiciata che ha visto una leggera non inquadra la porta. Vivapredominanza della squa- cizzata la gara, la risposta dra allenata da Giordano. La Better arriva con Orsi, che gara inizia e subito una spet- tira un missile, che si stamtacolare acrobazia di Monte- pa sul palo uscendo fuori.

Bella azione all'11' con Orsi che di tacco smarca Stasolla, tiro e il portiere Appio para con i piedi. La rete è nell'aria vista la pressione della squadra di Stasolla. Proprio il capitano fa un preciso lancio ad Orsi, colpo di testa e Appio respinge la palla verso Orsi, che lestamente ribadisce in rete. Il momento per Better è propizio, gli avversari sono chiusi nella propria metà campo. Partenza di Sacco che dribla gli avversari compreso il portiere e da palla a Stasolla che deve solo poggiare in rete per il raddoppio. Il Guinness cerca la sua reazione capendo che non può giocare solo in contropiede, azione manovrata, palla ad Andriotti che dal limite calcia la palla verso la porta, sulla traiettoria Tataranni cerca di agganciare la palla ma non vi rie-

sce lisciando, ingannando il portiere e palla nel sacco. Le azioni sono tante ma il terreno bagnato fa precario l'equilibrio dei calciatori, al 20' mischia al limite dell'area Guinness, rinvio e palla che finisce sui piedi di Stefano Orsi, che tira un bolide, la palla bagnata e viscida sfugge dalle mani di Appio e scivola in rete. Pericoloso il Guinness al 28' con Montemurro che spizzica di testa la palla, e si stampa sulla traversa. Mancano nove minuti alla fine della gara, Better ha il controllo del gioco, ma una azione Guinness fa riaprire una gara con la rete messa a segno da Azzilonna. Better trema e Guinness che cerca il pari con Tataranni che fionda in porta ma Di Simine di piede salva il gol e il risultato. vi.bo.

DELIZIOSA RETE DI TACCO FIRMATA DA IACOVONE QUADRUM F.LLILOGALLO

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QUADRUM: Coretti, Venezia, Braia, Scarangella, Ruggeri, Iacovone, Fontana, Battilomo, Montemurro, Tataranni. All. Rizzo F.LLI LOGALLO: Acito, Scalcione, Vizziello P., Vizziello C., Acquasanta, Rubino, Annicchiarico, Albano, Mancini. ARBITRI: D'Agostino e Calia F. RETI: 9' Venezia, 10' Acquasanta, 14' Scarangella, 15' Vizziello C., 17',38' Iacovone, 28' Albano, 39', 41' Rubino. NOTE: Ammoniti al 20' Vizziello C., 40' Albano MATERA - Quadrum , una vittoria che vale la qualificazione. Gli avversari della Logallo ultimi ad un punto, non avevano nulla da chiedere, ma dovevano fornire una buona prestazione per se stessi. Una gara partita al

piccolo trotto, le due contendenti si studiano senza affondare i colpi, tante che il primo tiro arriva dopo sei minuti di gioco da parte di Acquasanta, che il portiere devia. Insiste la Logallo e al 8' è Albano che tira, con risposta in angolo di Coretti. Un veloce contropiede della Quadrum sorprende la difesa avversaria e il duo Riggeri-Venezia porta in vantaggio la propria squadra. La Logallo si merita il pareggio un minuto dopo con il bel gol arrivato da un calcio d'angolo battuto da Vizziello per Acquasanta, che colpisce al volo il pallone che va ad insaccarsi nel sette alla sinistra di Coretti. Il raddoppio per la Quadrum, arriva con Scarangella, in contropiede riesce a battere il portiere Acito in uscita. Siamo nel momento più prolifico della gara per quanto riguarda le segnature. Azione solitaria di Vizziello C., evita un difensore, poi il portiere e deposita nella porta sguarnita. Gara in parità è tutta da giocare e gustare, come la prodezza

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

CLASSIFICA

CLASSIFICA

CLASSIFICA

di Iacovone che vicino al palo di tacco insacca il vantaggio. Segue uno schema da applausi, della Logallo su punizione. Palla calciata da Albano per Vizziello P. che scambia con Cosimo Vizziello che tira a botta sicura, ma un grande intervento di Coretti dice no al gol. Nella ripresa, la gara è vivace, al 3' Albano va al tiro che non è sprecato, fulminando Coretti. La partita è sempre in bilico per Quadrum che cerca il rush finale per la vittoria. A dare il via è un errore difensivo di Albano che perde palla al limite dell'area, favorendo Iacovone che non sbaglia. Lanciati in discesa i ragazzi di mister Rizzo vanno a segno con un duetto Tataranni-Rubino portando il vantaggio a due lunghezze, che diventano tre con la rete sempre di Rubino su calcio di punizione. Ancora emozioni con Acquasanta ed Albano, colpiscono un palo a testa per Logallo, mentre un palo colpito da Venezia chiude la gara. v.b.

GIRONE D CLASSIFICA

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Sport 49

Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

Calcio a 5 B E’ stata rinnovata la sua carica di presidente esecutivo

Spazio Relax, conferma per Gianni Crapulli MATERA - Inizia una settimana importante per la società biancoazzurra, infatti oltre a formalizzare l'iscrizione al prossimo campionato cadetto si dovranno sciogliere gli ultimi dubbi sullo staff tecnico. La dirigenza della Spazio Relax ha preso tempo proprio perchè è importante trovare l'uomo giusto al quale affidare il delicato compito di guidare la squadra nel 25esimo anno della propria storia sportiva. "E' un traguardo davvero importante per tutti noi”. Conferma il presidente esecutivo Gianni Crapulli. “Se quando abbiamo iniziato qualcuno ci avesse detto che dopo 25 anni saremmo arrivati ad essere tra le prime società come anzianità del pentacalcio nazionale, quanto-

meno ci avremmo riso su. Se aggiungiamo poi quello che è capitato a mio fratello Nino con la sua elezione a Consigliere, un riconoscimento a quello che lui ha fatto e continua a fare per questa disciplina, la soddisfazione è doppia. Ovviamente continuamo il nostro cammino come sempre. Nulla è cambiato rispetto al passato se non la consapevolezza che anno dopo anno il nostro ruolo ci responsabilizza maggiormente visti anche i tempi che stiamo attraversando. Il quadro dell'economia locale è sicuramente tra i peggiori degli ultimi anni e questo non ci aiuterà a trovare sponsor ma noi da sempre adeguiamo i nostri programmi a quello che riusciamo a raccogliere. Riguardo il prossimo cam-

pionato di B, quest'anno ci saranno dei cambiamenti per quanto riguarda i play off e soprattutto speriamo di tornare nel girone pugliese. Sarà un'altra stagione sicuramente difficile ma noi continueremo a puntare sul vivaio e sui giovani locali. Con loro ed il solito gruppo di giocatori esperti ai quali è tornato ad aggiungersi Rispoli, contiamo di ben figurare ancora”. Ma c'è il nodo allenatore ancora da sciogliere. "Avevamo ristretto la scelta su tre nomi di cui uno locale. Ci siamo presi il giusto tempo proprio per non incorrere negli errori della scorsa stagione. Certamente in settimana ufficializzeremo la nostra scelta". Invece sulla squadra oltre a Rispoli ci potrà essere qualche altro innesto. "In

quest'ottica Franco Cirigliano sta svolgendo un ottimo lavoro. L'organico ci sta già bene così ma con lui abbiamo pensato di inserire qualche altro giovane per completarlo. Confermo che nonostante alcune notizie false circolate su qualche sito, Laccetti resta con noi e su di lui puntiamo molto perchè crediamo che questo torneo sarà quello della sua consacrazione, anche per questo in fase di mercato ci siamo mossi meno. Aspettiamo solo una conferma da Arribas. L'argentino è un ottimo professionista ed è per questo che abbiamo accontentato la sua richiesta di riflettere ancora sulla nostra proposta. Tuttavia se tra qualche giorno non avremo avuto una risposta ci sentiremo liberi di poterci

Gianni Crapulli, presidente esecutivo dello Spazio Relax

muovere per sostituirlo". Nel frattempo la scorsa settimana Osvaldo Stigliano si è sottoposto ad un intervento di pulizia al menisco in artroscopia per eliminare i fastidi che lo hanno limitato nel'ultima parte della scorsa stagione. Il dottor Paolo Viz-

ziello che ha seguito l'intervento assicura che è andato tutto bene come da programma e che presto il capitano biancoazzurro potrà riprendere a correre dopo un'adeguata serie di sedute fisioterapiche. sport@luedi.it

Calcio a 5 B Il tecnico del squadra di Taratufolo sarà Rondinone

E’ nata l’Asd Mathera E’ il frutto della fusione tra il Deportivo e il Real Matera MATERA - «La società A.S.D. Mathera nasce come società che vuole cominciare una nuova grande e stimolante avventura». Così esordisce il presidente della nuova società di calcio a 5 Mathera Domenico Taratufolo. «La società - continua il presidente - nasce dalla unione tra il Real Matera e il Deportivo Matera, che già lo scorso anno si erano unite, partecipando al campionato di serie B, conquistando un ottimo quarto posto. Senza dimenticare l'ottimo settore giovanile che con l'under 21 ha conquistato i play-off e l'under 18 la vittoria del campionato. Nel nuovo campionato che ci apprestiamo a partecipare, i programmi non sono di grosse pretese, l'obbiettivo è quello di raggiungere al più presto la salvezza. Vista le difficoltà economiche del periodo, dobbiamo guardare al bilancio. Il fiore all'occhiello è il settore giovanile dove avremo un occhio di riguardo per le due categorie Under 21 e 18 con annessa scuola calcio, visto che l'iniziativa è votata al far crescere e formare i giovani. Alle nostre spalle ci saranno sempre il gruppo Iula, la BNG Nigro e la Geotec, a conferma della validità del gruppo e del progetto che si vuol portare avanti, anche per lo sviluppo della città». Dopo la premessa il presidente Taratufolo annuncia la scelta dell'allenatore che guiderà la squadra. «Dopo una attenta riflessione da parte di tutti i dirigenti, la scelta dell'allenatore è caduta su un nostro concittadino, che ha calcato i campi di calcio a 5 per tanti anni. La scelta è caduta su Eustachio Rondinone, nel quale nutriamo fiducia. Per quanto riguarda il settore giovanile, l'under 21 sarà affidata a mister Andrisani Domenico, mentre l'under 18 a mister Andrisani Giampiero, il preparatore è Francesco Rotondella, il preparatore dei portieri Cosimo Di Pede». Alla conferenza stampa oltre al presidente Taratufolo sedevano anche Francesco Braia addetto stampa, Tralli Giuseppe segretario, i dirigenti Antonio Quaranta, Luigi Taratufolo, i soci Francesco Tortorelli, Francesco Dell'Acqua. Proprio i soci prendono la parola. Il primo a parlare è Francesco Tortorelli che vuole smentire alcune voci che circolavano in città. «Smentisco cate-

Nuoto A Matera

Oggi al via i campionati assoluti

I dirigenti della nuova società denominata Mathera e accanto il suo stemma

goricamente le voci di un nostro abbandono della società, forse nascono da un allontanamento dovuto a motivi di lavoro ma per un breve periodo. Il fatto di essere qui presenti sgombra il campo da ogni dubbio». Sulla stessa lunghezza d'onda replica - Francesco Dell'Acqua - «Mi associo alla smentita che ha fatto Tortorelli, non capisco da dove siano uscite queste voci di un nostro abbandono, tutto falso, siamo sempre vicini alla società». E' la volta di Francesco Braia. «Parliamo di nuo-

va società, avendo condiviso insieme già lo scorso campionato, ora stiamo dando il segnale di continuità, acquisire nuove conoscenze e siamo lieti di continuare questa esperienza, anche se sarà difficile ripetere lo scorso campionato per noi oneroso. Questo sulla carta, poi in campo potrebbe evolversi positivamente. Noi come squadra ci vogliamo distinguere anche nello stile, entrare nel sociale come abbiamo fatto lo scorso anno. Abbiamo anche chiesto all'amministrazione, di poter

migliorare la struttura dove giochiamo». Riprende il presidente Taratufolo: «Per il nuovo logo, ringrazio Pino Barberio che invece dei soliti loghi che rappresentano Matera, ha fatto una scelta più moderna raffigurando il falco. Poi una ricerca accurata e grazie allo stemma nel salone nella Curia Arcivescovile, abbiamo scritto Matera con l'acca come veniva scritto nei tempi antichi. Un ringraziamento va ad Antonio Quaranta che ci lieta di avere come sponsor tecnico l'Errea. Il ritiro è

previsto per il 31 agosto in sede e poi al campo scuola. Aggregati dal settore giovanile in prima squadra ci saranno Gammariello Nicola, Michele Caione e Antonio Orlando. Un ultimo ringraziamento alla ditta Arte e Progetto che ci ha ospitati nei propri locali per la conferenza». L'augurio di tutti, è che questo progetto possa portare la nuova società a grandi traguardi che la città e i suoi giovani dirigenti meriterebbero. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Acli, domani la giornata dello sport L’US ACLI non cessa mai la sua attività. Domani a Metaponto, presso il parco acquatico Acquazzurra si svolgerà la “Giornata regionale del gioco, dello sport e dell’amicizia”. Il programma prevede gli incontri delle discipline Beach - Volley, Calcetto, Bocce, Giochi da Tavolo (dama e scacchi), Tennis Tavolo, Calcio Balilla; il tutto a partire dalle ore 14 e fino alle ore 16. Inoltre dalle ore 16 alle ore 16.30 si svolgeranno le esibizioni di ballo e danza sportiva, oltre che di karate. Dalle ore 16.30 alle ore 17.30 si svolgeranno le gare di getto del peso, salto in lungo, staffetta 4x50 metri, oltre le gare di corsa veloce in acqua, nuoto e Tiro alla fune. Dalle ore 17.30 si svolgeranno le premiazioni. La manifestazione è aperta a tutte le società affiliate all'US Acli della provincia di Matera e di Potenza. Parteciperanno almeno 300 atleti provenienti da diversi comuni della Lucania (Potenza, Sant'Arcangelo, Policoro, Scanzano, Nova Siri, Valsinni, Montal-

bano, Pisticci, Marconia, Bernalda, Salandra, Tricarico e Matera), a partire dalle ore 14. La disponibilità da parte del parco acquatico “Acquazzurra” di tutti gli impianti consentirà lo svolgimento in con-

temporanea di più gare nelle varie discipline per le quali gli sportivi della Basilicata si sono dati appuntamento. Presenzieranno autorità politiche, dirigenti sportivi dell'US Acli, del Coni e della società civile.

IL COMPLESSO del Palasassi di Viale delle Nazioni Unite sarà teatro dei campionati assoluti di nuoto che vedranno impegnate quattro società lucane. Si tratta dell'Amatori Atletico Matera, del Savigi Satriano di Lucania, della Rari Nantes Potenza e della Libertas Invicta Potenza. Le gare avranno luogo oggi, giovedì e sabato con inizio alle 18. Saranno una sessantina gli atleti presenti nella struttura agonistica materana che ospiterà le migliori espressioni del nuoto regionale. I nuotatori cercheranno di mettere in mostra le qualità espresse durante tutta la stagione e faranno di tutto per meritare l'accesso ai campionati italiani. I favoriti per i successi nella kermesse materana saranno gli atleti del Savigi e dell'Atletico Amatori Matera, apparsi continui e determinati nel corso della stagione agonistica in corso. L'appuntamento, organizzato dalla Federnuoto di Basilicata assume i connotati di una manifestazione tutta da seguire con interesse da parte dei tanti aficionados del nuoto lucano. Le quattro damigelle di Basilicata cercheranno di fare risultato pieno nel corso della kermesse materana, trampolino di lancio per le prospettive future della nouvelle vague lucana. Savigi Satriano di Lucania e Amatori Matera sono state alle prese, nel corso dell'ultimo fine settimana con il meeting di Riccione che ha dato utili indicazioni agli allenatori e ai tanti addetti ai lavori delle due società di Basilicata. Da segnalare il risultato colto dal materano Pizzolla che ha battuto il record regionale nei duecento metri rana. Un risultato importante per il giovane atleta di Matera che al Palasassi conta di ripetersi nonostante l'agguerrita concorrenza. f.menonna@luedi.it

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50 Sport


B1 Uomini Intanto arriva l’ufficializzazione del palleggiatore Orlando

Medical, la B1 ora è realtà L’annuncio ai giocatori durante il matrimonio di Zuccaro LA B1 È DIVENTATA realtà. Parola di presidente. Donato Mancino, patron della Virtus Potenza, ha fatto recapitare una lettera agli atleti e dirigenti della squadra potentina riuniti tutti insieme per festeggiare un evento speciale: il matrimonio del forte opposto Gigi Zuccaro (auguri a lui e consorte, la pallavolista Marida Troiano, da parte del Quotidiano). E proprio il capitano rossoblù ha letto il messaggio nel silenzio assoluto di una sala con oltre 200 invitati. «E' ufficiale - ha letto Zuccaro - siamo in B1». All'annuncio è partito un coro di voci, quasi un tifo da stadio, applausi scroscianti, abbracci. I visi dei “virtussini” si sono illuminati di entusiasmo. Gli occhi brillavano a tutti. Prima ancora del ripescaggio, il sogno è diventato realtà. C'è stato uno scambio di titoli con il Club Atletico Bari Volley che si è messo in contatto con la società potentina in queste ultime settimane. «Siamo stati chiamati da diverse società per l'acquisizione dei diritti di B1. In questo momento di crisi - commenta Mancino - molte formazioni, a causa di difficoltà economiche, non possono permettersi di disputare questo campionato. Lo scambio con il Bari ci è sembrato

I tifosi della Virtus possono festeggiare. Accanto Orlando (foto Mattiacci)

il più vantaggioso e, già alcuni giorni fa, abbiamo dato la parola alla squadra del presidente Vastano. Dopo l'accordo, abbiamo ricevuto un'altra ottima offerta da una società del nord che ci

avrebbe permesso di risparmiare un po', ma siamo una società seria e una volta data una parola, quella rimane». «Stiamo allestendo una squadra competitiva sottolinea Mancino - che ci con-

senta di giocare con tranquillità nella serie superiore. Siamo sul mercato per acquistare giocatori di categoria e, in particolare, un opposto, un centrale, un posto 4 e un secondo allenatore. Intanto,

Chiuso il torneo di volley misto di Rapolla

Vince “Gelatiamo” RAPOLLA - Dopo 20 giorni non stop di pallavolo, al “Pianeta Sport” di Rapolla si è concluso il 2° torneo di Pallavolo Misto denominato “Match-Point”, organizzato dall'associazione sportiva Rapolla Volley presieduta dalla dinamica presidente Rosa Albis. Ben sette squadre, composte anche da giocatori provenienti dai centri limitrofi, Melfi, Barile, Rionero, Lavello e Ginestra si sono ritrovate la sera presso il campo polivalente “Pianeta Sport” per dare vita a partite, soprattutto, all'insegna del divertimento e del trascorrere alcune ore in piacevole compagnia. “Con questo torneo di pallavolo hanno spiegato gli organizzatori - abbiamo voluto incentivare la pratica della pallavolo. Una disciplina scomparsa per tanti anni in paese e riscoperta proprio da questa associazione sportiva. L'intento è stato quello di avvicinare a questa disciplina sportiva i giovanissimi, considerato che a Rapolla la maggior parte delle attività, sono rivolte ai ragazzi”. A prevalere è stata la squadra Gelatiamo composta da R. e M. Albis, Ida Musto, P. Stante,L. Marziano, F. Pompei, L. Zolfo, F. Lasala e G. Coviello. La Gelatiamo ha battuto in finale la squadra più compatta e simpatica del torneo, Tenute D'Auria Team”, un team rappresentato da una intera famiglia, composta da S. D'Auria, imprenditrice titolare, G. D'Auria, A. D'Auria, M. D'Auria, Mi. D'Auria, B. Lallo, S.Rapone, C. Pecci, A. Iorio, R. Corrado, G. Ruta, C. Roman. La finale arbitrata dai due giovani regolarmente tesserati con la Fipav, F. Scolamiero di Rionero e M.Terremoto di Rapolla, è stata disputata al meglio di 3 set vinti su 5. Il Gelatiamo ha vinto per 3-0 dimostrandosi più incisiva in fase di attacco, mentre il team D'Auria si è fatta notare per la compattezza in campo. Sara D'Auria a nome della famiglia D'Auria ha riferito: “Non sappiamo come, ma siamo giunti in finale! La squadra avversaria è risultata molto più forte, ma noi non abbiamo mollato facilmente l'osso! Una caratteristica comune ai membri della squadra è “ vendere cara la pelle” senza, tuttavia, privarci di un sano e contagioso divertimento. Un insieme di persone, diverse per età e professione, ma con la stessa passione per la pallavolo, del comune senso dell'humor, e della voglia di combattere con tutta la forza. I membri D'Auria in particolare, dotati di spirito di iniziativa e grande

l'accordo con il secondo palleggiatore, Antonio Orlando (ex Virtus) è concluso». Dunque, la squadra rossoblù, per la stagione 2009-2010 sta prendendo forma. «Abbiamo deciso di non aspettare il ripescaggio - conclude Mancino - proprio perché volevamo avere la giusta tranquillità per agire sul mercato e non farci “scappare” buoni giocatori. Disputare il campionato di B1 non sarà cosa facile, ma sono sicuro che se i ragazzi metteranno in campo, oltre alle loro doti tecniche, tutto il cuore, la grinta e la determinazione che hanno mostrato nella passata stagione, resteremo in B1 e non saremo solo una comparsa». Da metà settembre - data di inizio del torneo, che presenta al via di ogni raggruppamento sedici squadre e vedrà la Virtus inserita nel girone C -, dunque, Potenza potrà mettere in campo anche la sua squadra maschile in serie B1. Con la speranza che questa rappresenti solo il trampolino di lancio verso traguardi sempre più alti per una società che sta riuscendo a guadagnarsi con impegno, passione e competenza un posto al sole nel panorama del volley nazionale. l.c.

B2 Uomini Lascia Lagonegro

La Sidel saluta capitan Calabria

Il dirigente Tortorella e l’ormai ex capitano della Sidel, Calabria

Qui accanto la formazione che si è aggiudicata la vittoria del torneo di volley misto

senso dell'umorismo, nonché legati dall'antico motto “ Tutti per uno e uno per tutti”, si sono comunque divertiti e fatti divertire quanti hanno assistito ai nostri incontri. Quando fra 20 anni, ci ritroveremo a parlare di questi giorni, magari in una pizzeria, con i nipotini al seguito, la nostalgia catturerà i nostri cuori, ma molto, orgogliosamente, potremo dire “Noi c'eravamo”! tra le altre squadre partecipanti da citare anche quella costituita dal PD, il gruppo politico capeggiato dal consigliere regionale Pittella. Il centro sportivo Pianeta Sport alla fine del torneo ha regalato alle squa-

dre presenti ed al numeroso pubblico dei simpatici fuochi pirotecnici, con grande sorpresa per tutti La squadra Pianeta Sport, per il secondo anno consecutivo, ha ricevuto il premio simpatia, mentre M. Albis, R. Ciociola, e B. Stante hanno ricevuto una targhetta per la collaborazione data alla manifestazione sportiva. La squadra vincitrice del torneo oltre al prestigioso trofeo conquistato ha vinto una cena che, prossimamente sarà consumata al Pianeta Sport dell'inossidabile Michele Stante. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

LAGONEGRO - Settimane di mercato per la Sidel. La società lagonegrese è in queste settimane, in vista del ritiro di fine agosto, alle prese con la definizione della nuova rosa dei giocatori che disputeranno la stagione 09-10. In questi giorni, dopo i contatti con il capitano Calabria, la società ha preso atto delle decisioni del giocatore lagonegrese che per la prossima stagione non farà più parte del progetto Sidel. Dopo i colloqui tra la dirigenza e il centrale, il prossimo anno non vedrà più la fascia di capitano indossata da Calabria che negli ultimi due anni ha conquistato e poi mantenuto la presenza in B2. “Ci rammarica molto - ha dichiarato il team manager Nicola Tortorella - la scelta di Calabria di non continuare a far parte della rosa per la prossima stagione. Il nostro obiettivo primario è quello di salvaguardare le risorse locali, all'interno di un progetto che mira alla crescita non solo societaria ma anche degli atleti”. Archiviato dunque il capitolo Calabria la società prosegue gli incontri e

le trattative di mercato che sono a stretto giro e che porteranno nei prossimi giorni all'annuncio degli acquisti previsti per affrontare la stagione imminente, secondo gli obiettivi societari che mirano a migliorare i risultati della precedente stagione. La società allo stesso tempo si apre all'esterno e fa un appello a tutti i tifosi, simpatizzanti e imprenditori per unirsi al gruppo e a dare il loro contributo in termini economici a ma anche per continuare a seguire la squadra, continuando con il giusto sostegno e calore degli spalti che già lo scorso anno riempiva le scalinate del Palasport di Lagonegro. In vista dunque di aprire definitivamente il sipario sul nuovo volto dell'organico della Sidel, la società guidata dal presidente Cosentino si sta attrezzando per formare una squadra che considera la permanenza in B2 non un traguardo, bensì una buona base di partenza per fare sempre meglio in una città che merita il giusto rilievo tra le grandi società di volley del sud Italia. sport@luedi.it

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Sport 51

Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

Basket A Dil. Arriva il play under. Prossimo acquisto: Parente, Caroldi o Prandin

Levoni firma il colpo Fazio Il regista siciliano impreziosisce il roster di Antonio Paternoster LA LEVONI Potenza sembra davvero un rullo compressore sul mercato. Ieri, la società del presidente Francesco Petrullo ha ufficializzato l'ingaggio di Antonio Fazio, giovane under che disputerà il prossimo campionato con la casacca bianconera. Nato a Sant'Agata di Militello, in provincia di Messina, il 18 febbraio 1980, play guardia di un metro e novanta centimetri di altezza è cresciuto nelle giovanili del Capo d'Orlando, squadra con la quale ha anche esordito nel campionato maschile di serie A. Dopo una lunga trafila nelle giovanili, dell'Orlandina, nella stagione appena conclusa, l'atleta messinese ha vestito la canotta dell'Amatori Messina, dove ha collezionato ventotto presenze con oltre ventisei minuti di media a gara, nelle quali ha segnato 9.9 punti a partita, catturando 3.8 rimbalzi a gara e servito 1.5 assist a partita con una valutazione media di 11.1. Ottimo difensore, dotato di buona tecnica individuale, Fazio mostra sul parquet grande combattività unita a notevoli doti atletiche e buone percentuali dalla distanza. L'acquisto del giovane siciliano è stato fortemente voluto dal coach Antonio Paternoster, che ha potuto apprezzare le qualità dell'atleta siciliano nella passata stagione, quando il play ha affrontato Reggio Calabria nel girone H della serie C Dilettanti. Due acquisti, quelli di Maioli e Fazio, le conferme di Rato, Grasso, Ruggeri e Vetrone, la Levoni appare un tornado in un mercato, ancora stagnante. I colpi di mercato del sodalizio di Francesco Petrullo non sembrano al capolinea, i contatti con Caroldi, Prandin e Parente sono sempre

A DILETTANTI Matera ufficializza

Antonio Fazio neo arrivo alla Levoni

vivi. Nelle prossime ore potrebbero emergere fatti nuovi, in merito alla composizione del roster che disputerà il campionato maschile di serie A Dilettanti. Francesco Petrullo, Antonio Paternoster, Toruccio Cerverizzo, Valentino Blasone e Giovanni Palazzo formano in questo momento il miglior quintetto base del mercato. Ai giocatori nel prossimo campionato non resta che seguirne l'esempio. La freschezza atletica di Antonio Fazio potrebbe garantire alla Levoni Potenza una certa duttilità sul piano tecnico e agonistico. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

MATERA ufficializza in un sol colpo gli innesti di Fulvio Candido, Cristiano Grappasonni, Stefano Provenzano e Fabio Lovatti, oltre alla conferma di Francesco Gergati che va ad aggiungersi a quella di Francesco Longobardi, legato al sodalizio materano da un accordo biennale. L’organico della formazione lucana prende dunque definitivamente forma aggiungendo un numero importanti di tasselli a quelli che sono reduci dalla passata stagione e che ripartiranno dunque per la nuova avventura in serie A Dilettanti il cui avvio è programmato per il 27 settembre prossimo. Una data nella quale le squadre dovranno farsi trovare pronte per poter rispondere al meglio all’appello in una stagione che con regular season e fase ad orologio si annuncia quanto mai intensa ed interessante. p.quarto@luedi.it

Basket B Dilettanti La società ha adempiuto agli obblighi della Fip

Il Bernalda prova gli under Stage al PalaCampagna sotto gli occhi di coach Vandoni BERNALDA - Comincia a mettersi in moto la macchina della Cestistica dopo l'arrivo di coach Vandoni sulla panchina ionica; ieri pomeriggio in un PalaCampagna torrido il tecnico romano ha visionato un gruppo di giovani e giovanissimi tra i quali, oltre ai ragazzi locali sempre pronti a mettere in mostra le loro qualità e la voglia di correre e di saltare sul parquet, è stato possibile osservare alcuni atleti provenienti da altre società e che lo stesso Vandoni ha voluto testare. Così si è visto all'opera il ventenne Leonardo Fornasari, lo scorso anno in forza al Ruvo e, a quel che si dice, con ottime prospettive di carriera, un 195 cm. cresciuto cestisticamente nella sua Gorizia e poi passato al Riva del Garda in B1. Accanto a lui non ha sfigurato lo slavo Doric, fisico longilineo e tanti centimetri, che ha messo in mostra doti tecniche non comuni per un ragazzino di diciannove anni. E poi due campani che nello scorso campionato hanno dato un buon contributo al lodevole torneo di C1 della Libertas Taranto, il ventitreenne battipagliese Sammartino pivot di 2 metri, e il ventiduenne pompeiano Ausiello, guardia di 193 cm. Ma i test non si fermano qui e ne sono previsti altri nelle prossime settimane, e mentre Vandoni comincia a lavorare con i suoi preferiti, i giovani, i dirigenti continuano a sondare il terreno per acquisire la disponibilità di coloro che dovranno formare l'ossatura esperta del roster rossoblu. Su questo versante c'è da registrare il probabile forfait dell'affare Gennari, per cui le attenzioni del team lucano dovranno necessariamente spostarsi su qualche altro lungo. Ma la notizia più importante, in attesa che il mercato si faccia più caldo e consistente, è quella della avvenuta iscrizione del sodalizio bernalde-

se al campionato: non è poi una notizia così strabiliante, dirà qualcuno, ma, dopo la grande paura di giugno con il rischio di dover cedere il titolo sportivo e con tutte le difficoltà economiche connesse alla pesante situazione finanziaria determinata soprattutto dall'assenza perdurante di uno sponsor degno di tale nome, il fatto di per sé semplice e scontato che Enzo Troiano abbia effettuato nella mattinata di lunedì scorso tutti i versamenti necessari diventa quasi uno scoop. E profondo è stato il respiro di sollievo che i tifosi hanno tirato a sentire la notizia: per qualche settimana dopo la fine

del campionato aleggiava su Bernalda lo spettro più temuto, quello di non vedere più pallacanestro di un certo livello e di dover emigrare nei palazzetti delle cittadine pugliesi per gustarsi qualche bel match di basket; ora i musi lunghi e gli sguardi sperduti sono solo un ricordo sostituiti dalla gioia di aver assistito ad un autentico miracolo reso possibile solo grazie all'ennesimo sacrificio dei dirigenti. Ora tutti al mare, ci sarà tempo e modo tra un mese e mezzo per appassionarsi a quelli che saranno i nuovi eroi del PalaCampagna. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Tiro, in ombra Spartaco Battista PRESTAZIONE deludente per il tiratore lucano Spartaco Battista, del Corpo Forestale dello Stato nella terza prova Fitav 2009 svoltasi domenica a Ravenna. L'atleta di Tito Scalo è giunto al cinquantesimo posto al termine di una prova molto complessa sul piano del rendimento. Alla prova ravennate hanno preso parte centosessantotto tiratori. L'ultima serie, infatti è costata al lucano diverse posizioni, visto che proprio nel finale Battista ha collezionato un 20, penalizzante, viste le prime quattro manche, dove il componente del Corpo Forestale dello Stato ha collezionato 23/22/23/24, facendo registrare un rendimento positivo sotto ogni punto di vista. Proprio nell'ultima manche le capacità balistiche di Battista non sono state all'altezza e per il cecchino di Tito non c'è stato nulla da fare al cospetto della concorrenza. Gli antagonisti di Battista invece hanno mantenuto alta la concentrazione e il ritmo di gara, distanziando pesantemente l'esponente del Corpo Forestale dello Stato. La squadra di Spartaco Battista ha comunque fatto bella figura. Rodolfo Viganò, compagno di squadra del portacolori di Tito è tornato al successo dopo quattro anni di digiuno, nonostante il 21 nella manche conclusiva che ha abbassato la media di 24 collezionata nel finale. Vigano si è imposto a mani basse sulla concorrenza, superando il siciliano Pierluigi Sollami e l'umbro Stefano Pennoni. Per il lucano non c'è tempo di rifiatare, fra due settimane infatti ci sarà da difendere l'ambito Grand Europa Perazzi, in programma a Lonato, in provincia di Brescia, nella passata edizione Battista ebbe la meglio sulla nutrita e agguerrita concorrenza. Ad ottobre il lucano sarà impegnato nei campionati nazionali, ultima tappa di una stagione quanto mai difficile. f.menonna@luedi.it

Claudio Vandoni

Basket Colangelo è sereno

La Corporelle s’iscrive alla B IL PRIMO passo è stato compiuto. La Centre Corporelle Potenza ha presentato regolare iscrizione al campionato maschile di serie B Dilettanti. Il sodalizio del presidente Antonio Colangelo ha ratificato ieri mattina, presso la Fip romana la documentazione relativa al passaggio di categoria, che, stando alle risultanze dell'ultim'ora sembra davvero ad un passo. A parlare dello stato dell'arte in casa biancoceleste è il patron Antonio Colangelo che ha dichiarato nel pomeriggio di ieri: “Da Roma ci è stato detto di stare sereni. Posso affermare con tranquillità che abbiamo il 100% di possibilità di disputare nella prossima stagione il campionato di serie B Dilettanti”. I dirigenti potentini, hanno presentato il versamento relativo all'iscrizione nella quarta serie nazionale. Il sodalizio lucano attende fiducioso, ora l'evolversi della situazione e già nel pomeriggio di oggi potrebbe avere ulteriori novità in merito alla collocazione nello scenario cestistico nazionale. Dai tavoli romani della Federbasket, stando alle indicazioni emerse ieri pomeriggio sono giunti messaggi molto importanti circa il futuro della società lucana che attende ora conferme rilevanti dalla sede di via del Vitorchiano. Dopo il passaggio di categoria, a seguito del ripescaggio la società potrebbe riunirsi ancora per programmare nella prossima settimana le tappe operative in vista del campionato maschile di B Dilettanti, anche attraverso una con-

Il presidente Colangelo

ferenza stampa. Tanti gli scenari, in primis quelli tecnici con la ridda di voci di mercato che danno diversi allenatori vicini alla panchina della Corporelle Potenza. I nomi che circolano sono sempre gli stessi, ovvero Marco Schiavi, Giacomo Genovese, Francesco Binetti, Alberto Brogialdi e Roberto Miriello. Tante prime firme per la Corporelle che, come è noto intende consolidare il roster per la prossima stagione affiancando al team di titolati atleti autoctoni quattro cestisti di ottimo livello tecnico e capaci di supportare il lavoro dello staff dirigenziale e quello dei coach. Tanta carne al fuoco per una società che punta senza mezzi termini a fare bene nella prossima stagione, dopo l'amarezza di Siracusa che pesa come un macigno. La prima pietra è stata posta con cura dai dirigenti, per il futuro chissà… f.menonna@luedi.it

Ippica Percorso netto per l’allievo dell’istituto Padri Trinitari

Fanelli provetto cow-boy ATELLA - Nell'ambito della riuscita ed apprezzata manifestazione “Equituristica 2009 - seconda Rassegna sull'equiturismo in Basilicata”, tenuta presso l'agriturismo “La Valle dei Cavalli”, che ha registrato la partecipazioni di oltre 150 cavalieri arrivati dal nord, dal centro e dal sud Italia, dopo le emozioni offerte dalle gare di western, un momento altrettanto emozionante è stato offerto domenica mattina da una dimostrazione di “monta inglese” (salto ad ostacoli) su un percorso di dieci ostacoli da parte dei cavalieri del Circolo Ippico Graziano dell'Istituto Padri Trinitari di Venosa. Tra i diversi binomi (cavallo-cavaliere) scesi in campo si è particolarmente messo in evidenza il cavaliere diversamente abile Francesco Fanelli dell'Istituto venosino dei Padri Trinitari, che ha concluso i due percorsi con zero penalità. Sempre del Centro Ippico Graziano si sono pure distinti con zero penalità i cavalieri Antonio Castelgrande, Pasquale Miranda, Felice Lovaglio, Morgana Castelgrande, Maria Tancredi. Ai suddetti cavalieri (12-16 an-

ni di età), lungamente applauditi, è stata poi consegnata una coccarda tricolore dal delegato Fise di Basilicata Paola Fiore, che si è complimentata con tutti i ragazzi per la loro ottima prova. Il percorso allestito sul campo di gare dell'azienda agrituristica “La Valle dei Cavalli” dei fratelli Summa, è stato messo a disposizione dal Circolo Ippico Oraziano nella persona di Francesco Castelgrande, istruttore equestre federale. Michele Rizzo sport@luedi.it

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52 Sport


Tour de France La tappa è stata vinta dalla Astana dello statunitense e Contador

Armstrong insidia Cancellara L’elvetico-lucano resta in maglia gialla dopo la crono a squadre MONTPELLIER - Un finale degno di un film thriller quello vissuto a Montpellier, dove è stata disegnata la quarta tappa del Tour 2009. Su un percorso cittadino di 39 km, infatti, è andata in scena una cronometro a squadre avvincente, che ha fatto registrare la vittoria dell’Astana di Armstrong e Contador davanti alla Garmin degli specialisti Zabriskie, Vande Velde, Wiggins e Millar ed alla Saxo del campiona olimpico di origini lucane Fabian Cancellara. Quest’ultimo rimane in maglia gialla solo per pochi centesimi ma con lo stesso tempo del texano Armstrong. Quest’ultimo è stato ancora una volta come ieri protagonista ed ha rischiato di vestire la maglia gialla quattro anni dopo l'ultima stagione vincente e sembra evidente come fino all’ultimo possa dire la sua per cercare di portare a casa l’ottavo sigillo personale. La condotta di gara della

CLASSIFICA GENERALE

ORDINE D’ARRIVO

1. Fabian Cancellara (Sui, Team Saxo Bank) in 10h38'07’’ 2. Lance Armstrong a s.t. 3. Alberto Contador a 19’’ 4. Andreas Kloden a 23’’ 5. Levi Leipheimer a 31’’ 6. Bradley Wiggins a 38’’ 7. Haimar Zubeldia a 51’’ 8. Tony Martin a 52’’ 9. David Zabriskie a 1'06’’ 10. David Millar a 1'07’’

1. Astana in 46'29’’ 2. Garmin Slipstream a 18’’ 3. Team Saxo Bank a 40’’ 4. Liquigas a 58’’ 5. Team Columbia a 59’’ 6. Team Katusha a 1'23’’ 7. Caisse d’Epargne a 1'29’’ 8. Cervelo Test Team a 1'37’’ 9. Ag2R-La Mondiale a 1'48’’ 10. Euskaltel-Eusk. a 2'09’’ 11. Rabobank a 2'20’’ 12. Quick Step a 2'26’’ 13. Silence-Lotto a 2'35’ 14. Francaise des J. a 2'46’’ 15. Team Milram a 2'48’’ 16. Cofidis a 2'58’’ 17. Lampre a 3'24’’ 18. Agritubel a 4'17’’ 19. Bbox Telecom a 4'41’’ 20. Skil-Shimano a 5'23’’

Cancellara “circondato” dalla Saxo durante la cronometro

formazione di Bruyneel è stata molto positiva: l’Astana, alla fine, è risultata essere in testa in tutti e tre gli intertempi prima dell’arrivo e adesso piazza cinque propri corridori tra i primi sette della genera-

le. Nella prima frazione, chiusa in 12'42’’, l’Astana ha fatto registrare lo stesso tempo della Garmin (che ha scelto la tattica di giocarsi tutto subito con 5 soli elementi), ma meglio

dell’ottima Liquigas (a 12"), della Saxo (19"), della Columbia (23") e della Cervelo (29"). Il vantaggio sulle diretti concorrenti comincia a farsi sentire a metà gara con la Garmin a 23’’, la Liquigas a 34’’, la

Saxo a 38’’ e la Columbia a 50’’. Nell’ultimo passaggio prima dell’arrivo, però, la formazione kazaka stenta a trovare il ritmo della prima parte, rimane in testa ma con distacchi legger-

mente inferiori ai precedenti: Garmin a 17’’, Saxo a 24’’, Liquigas a 31’’, Columbia a 40’’ prima di dare tutto negli ultimi 8,5 km che ha fruttato la vittoria di tappa e la maglia gialla lì ad un soffio. Dopo questa crono a squadre, la classifica generale si è ulteriormente sistemata e disegnata con Cancellara e Armstrong seguiti a ruota da Contador e Kloden. Dopo l’estenuante cronometro a squadre di ieri, oggiil programma presenta la quinta tappa: si parte da Le Cape d’Agde per arrivare a Perpignan dopo 196,5 km. A parte il Col de Feuilla e la Cote de Treilles, Gpm di 4a categoria, si tratta di una tappa assolutamente pianeggiante con Cavendish che parte ancora una volta come grande favorito per la vittoria. Non è da escludere, come nella migliore tradizione del Tour, qualche fuga di tanti elementi che potrebbe dare una giornata di respiro al gruppo dei migliori. sport@luedi.it

Mountain Bike Tra gli Allievi

Ciclismo Alla kermesse di Squicciarini il trionfatore è Elettrico

Lavieri terzo a Grumento

MtCycling, bilancio positivo

POTENZA - Si è disputato domenica scorsa il terzo “Trofeo Città di Grumento” di Mtb Xc, valido anche come prova finale della Coppa Italia Giovanile riservata alle categorie Esordienti e Allievi. Erano centodieci i bikers al via della manifestazione in rappresentanza di quattordici comitati nazionali. Ha vincere la competizione è stata la Lombardia che ha preceduto il Piemonte nella graduatoria finale, mentre la Basilicata ha centrato l'undicesima piazza. Tra i singoli, da sottolineare la bellissima prestazione di Antonio Lavieri (Val d'Angri) che ha conquistato la terza piazza assoluta nella categoria Allievi di secondo anno, facendo registrare anche il miglior parziale sul giro. Davanti a Lavieri si sono piazzati Lorenzo Pigliacampo (Marche), primo al traguardo, e Tommaso Caneva (Lombardia) giunto secondo. Il migliore dei lucani tra gli Allievi di primo anno è stato Lorenzo Conte (Val d'Agri) che ha tagliato il traguardo in tredicesima posizione. Vincitore di questa categoria è stato Fabian Schnarf (Bolzano) che ha preceduto Alessandro Rapetti (Emilia Romagna) e il proprio compagno di squadra Maximiliam Alber (Bolzano). Alessio Albano e Michele Gallo, anche loro alfieri nel Team Val d'Agri ma nelle categoria Esordienti secondo anno, hanno conquistato rispettivamente la nona e la decima posizione nella classifica generale. In questa categoria si è imposto Gioele Bartolini (Lombardia) davanti a Nadir Colledani (Friuli Venezia Giulia) e Matteo Berta (Piemonte). Tra le categorie femminili da segnalare la sesta posizione di Silvia Acquaro (Re-Ciclyng Bernalda) conquistata nella categoria Esordienti Donne di primo anno dove a vincere è stata Giorgia Della Zanna (Valle d'Aosta) davanti a Greta Weitaler (Bolzano) e Chiara Teocchi (Lombardia). Nella restanti categorie i piccoli lucani non si sono classificati come tra gli Esordienti primo anno dove Alessandro Roux (Piemonte) ha vinto davanti a Arturo Colombo (Lombardia) e Armin Alber (Bolzano); nella categoria Donne Allieve la vittoria è invece andata a Giulia Gaspardino (Piemonte) che si è imposta davanti a Sara Deleo (Valle d'Aosta) e Nicole Tovo (Veneto). Nella classifica per Comitati, alle spalle della Lombardia e del Piemonte si sono piazzate Cp Bolzano in terza posizione, la Valle d'Aosta in quarta e il Veneto in quinta. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Grande successo per la prima edizione del “Città dei Sassi” Elettico è stato il dominatore del primo Trofeo Città dei Sassi, svoltosi domenica scorsa a Matera. Alla partenza si sono presentati ben 163 ciclisti provenienti dalla Lucania, dalla vicina Puglia, e da altre regioni più lontane. Dopo il via si sono percorse le vie cittadine passando per i Sassi di Matera, questo ha permesso di godere di uno spettacolo unico al mondo. La partenza vera ha avuto inizio fuori Matera sulla SP 53 Matera/Gravina dopo 12 km dal via, e li era presente il meglio del ciclismo delle nostre terre, nessuno ha voluto dissertare questa prima gara ciclistica materana. Il percorso di soli 95 km, è stato molto selettivo, pur non essendoci vere salite seguiva la morfologia collinare della campagna materana con un continuo sali e scendi che alla lunga ha consumato le gambe dei ciclisti, l'unica salita era quella che portava a Miglionico di 4.5 km con una pendenza media del 6%, e naturalmente l'ultimo tratto prima dell'arrivo. Sotto il profilo paesaggistico si è costeggiato la diga di San Giuliano e una volta saliti in quota si è goduto del panorama del valle del Basento, nel tratto tra Miglionico e Grottole. A Grottole era posizionato il GPM, a 481 metri, vinto da Giuseppe Cascione della Convertino, e subito dopo si scendeva nel fondo valle attraverso una discesa ripida e molto tecnica, per poi iniziare una lunga ed irregolare salita che terminava solo al traguardo posizionato in una delle più belle strade di Matera sotto il profilo ciclistico, essendo un lungo e largo rettilineo con una leggera pendenza. La gara ha visto confrontarsi i migliori team Takler, Convertini, Grottaglie, Eurobike, Calcagni e tanti altri con i loro migliori atleti, ognuno con le proprie strategie per avere la meglio, ma alla fine a tagliare il traguardo con le braccia alzate è stato il ciclista materano Tommaso Elettrico della Takler, che così ha festeggiato la sua quinta vittoria stagionale. Dietro di lui fino all'ultimo metro c'era Michele Laddomada della Convertini con una arrivo in volata da annali del ciclismo, ad appena 20 secondi è arrivato Giuseppe Cascione sempre della Convertino, e a seguire tutti glia altri. Il primo Trofeo Città dei Sassi era valevole anche per il campionato provinciale di Matera, per cui oltre alla classifica assoluta si è affiancata anche quella valevole per il campionato provinciale. Buono il ri-

sultato di Michele Manicone della Emmeticycling giunto primo nella categoria M1. Alla fine della gara ci si è trasferiti al pasta party in piazza Matteotti dove si sono svolte anche le premiazioni, a presiedere c'erano il presidente regionale della Fci Matteo Lioi, il presidente provinciale Carmine Acquasanta e il presidente della società organizzatrice Emmeticycling Giuseppe Squicciarini. Purtroppo l'unico neo è la pioggia che ha iniziato a cadere durante le premiazioni, che sono continuate però senza problemi. «Per essere una prima volta - si legge nella nota dell’organizzazone - possiamo ritenerci più che soddisfatti e il successo ottenuto ci da la forza necessaria per riprovarci di nuovo l'anno prossimo, naturalmente facendo tesoro degli errori che comunque ci sono stati in questa prima edizione. A

darci fiducia nel riprovarci è l'aver capito che la nostra città ha le risorse uname a cui far affidamento per organizzare manifestazioni così complesse, avendo apprezzato il lavoro svolto dalla protezione civile che ha svolto egregiamente il proprio compito, dalle forze dell'ordine (Questura, Polizia Stradale, Vigili urbani di Matera, Miglionico e Grottole), dall'organizzazione della federazione che con la presenza in forze dei propri moto staffettisti ha dato alla gara un immagine più professionale. Un sincero ringraziamento va a tutti da parte dell'organizzazione della Emmeticycling, e un ringraziamento sincero va a tutti i ciclisti che sono venuti alla prima edizione della gara, a loro diamo il nostro arrivederci per la seconda edizione del Trofeo Città dei Sassi». sport@luedi.it

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Sport 53

Mercoledì 8 luglio 2009


Mercoledì 8 luglio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel lavoro mai abbassare la guardia e tanto meno in questo periodo decisivo per il vostro futuro. In amore siate più concilianti

TORO 21/4 - 20/5

Non perdete altro tempo in attività poco redditizie: guardatevi intorno e cercate alleati. Migliorano i rapporti affettivi.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Avete girato a vuoto per troppo tempo senza pensare al futuro: nel lavoro è tempo di affrontare le cose con serietà. In amore combattete la routine.

CANCRO 22/6 - 22/7

Siete molto battaglieri e nel lavoro amate le sfide: presto arriveranno. Non abbiate paura di dare più spazio ai sentimenti

LEONE 23/7 - 23/8

All'improvviso la soluzione di un problema di lavoro vi apparirà semplice, quasi ovvia. Nei rapporti di coppia state recuperando terreno.

VERGINE 24/8 - 22/9

Sarà necessario svolgere la vostra attività con metodo se volete ottenere migliori e più rapidi risultati. Serenità in amore.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Occupatevi di più del vostro lavoro e della carriera se non volete essere scavalcati dall'ultimo arrivato. Il partner non è molto soddisfatto di voi.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Grazie alla vostra competenza e all'inventiva presto nel lavoro riuscirete a mettervi in luce. Più spazio ai sentimenti, non abbiate paura.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Concentratevi di più sui prossimi passi da fare nella professione: potrebbero decidere del vostro futuro. In amore lasciate da parte l'orgoglio

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Cercate di curare di più i rapporti con clienti, collaboratori o colleghi di lavoro: avete tutto da guadagnare. L'amore è appeso a un filo, serve coraggio.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nel lavoro se avete fretta anticipate i tempi e proponetevi voi per un incarico di prestigio. In amore dovete fare autocritica

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

C alci; N ape; redi L, I = Calcina per edili;

Agite con grande fiducia nelle vostre possibilità e i risultati nel lavoro arriveranno presto. Più equilibrio nel gestire i rapporti di coppia.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

21.20

FILM

21.05

TELEFILM

21.10

TALKSHOW

SHOW

20.30

21.10

SHOW

FILM

23.30

20.30

SHOW

Il segno della libellula

Squadra speciale cobra 11

Federica Sciarelli

06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.55 -EventoQuirinale: visita del Presidente USA 12.40 -EventoL’Aquila: arrivo dei leader mondiali del G8 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 4 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.55 -RubricaGrazie dei fiori 10.25 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.40 -TelegiornaleTG2 Estate 11.25 -Film TvOgni nove secondi Drammatico con G. O'Grady - regia di Kenneth Fink (USA) - 1997 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E...state con costume 13.45 -RubricaTg 2 Si Viaggiare 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -Miniserie7 Vite 14.30 -CartoniShaun vita da pecora 14.45 -SportCiclismo: Tour de France 2009 - Ciclismo 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Miniserie7 Vite 19.25 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra speciale Lipsia

06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmIl grande sonno con Humphrey Bogart, Laureen Bacall (Usa) - 1946 11.00 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.15 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -Soap OperaTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.45 -RubricaCominciamo bene Estate - "Animali e animali e..." 14.55 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.00 -RubricaTrebisonda 15.30 -Attualità Camera dei deputati: Question time 17.00 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 17.45 -RubricaGEOMagazine 2009 18.20 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 / Borse e Monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -Sit ComFinalmente soli 09.00 -FilmElina con Natalie Minnevik, Bibi Andersson, Marjaana Maijala - regia di Klaus HärÜ (Svezia, Finlandia) 2002 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Film TvL'amore a portata di mouse - Commedia con Kathleen Quinlan, JR Bourne, Henry Ian Cusick - regia di Douglas Barr (Canada, USA) - 2004 16.35 -TelefilmSettimo Cielo 17.30 -TelegiornaleTg5 minuti 17.40 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.25 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMiami Vice 09.50 -Soap OperaFebbre d'amore 10.00 -Soap OperaVivere 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmBalko 16.10 -Soap OperaSentieri 16.17 -Film Totò contro Maciste con Totò, Nino Taranto, Gabriella Andreini - regia di Fernando Cerchio (Italia) - 1962 18.45 -TelegiornaleAnteprima TG4 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

07.00 -TelefilmHercules 07.50 -Cartoni 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniFuturama 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.55 -TelefilmIl Mondo di Patty 16.50 -Sit ComHannah Montana 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen Titans 18.05 -CartoniSpiderman 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -News Studio Sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmCompagni d'avventura con Walter Pidgeon, Gilles Payant, Emile Genest - regia di Norman Tokar (USA) - 1962 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -TelegiornaleSpeciale Tg La7 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -VarietĂ SupervarietĂ 21.20 -Film Il segno della libellula con K. Costner, S. Thompson - regia di Tom Shadyac (USA) - 2002 23.10 -TelegiornaleTg 1 23.15 -RubricaPassaggio a Nord Ovest

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Squadra Speciale Cobra 11 22.45 -Telefilm The Dead Zone 23.30 -TelegiornaleTg 2

20.10 -TeleromanzoAgrodolce 20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Talk ShowChi l'ha visto? 23.15 -TelegiornaleTg regione

20:30 - Show Paperissima Sprint 21.10 -Telefilm La scelta di Laura 23.30 -AttualitĂ Matrix

20.30 -Telefilm Nikita 21.10 -Show La sai l'ultima? 23.05 -Telefilm The Unit

21.10 -ShowMistero 23.30 -Film La terra dei morti viventi con Simon Baker, John Leguizamo, Dennis Hopper - regia di George A. Romero (Canada, Francia, USA) - 2005

20.30 -Show Victor Victoria 21.10 -Show Atlantide storie di uomini e di mondi 23.30 -Rubrica Capitani coraggiosi

00.25 -TelegiornaleTg 1 01.05 -RubricaSottovoce 01.35 -RubricaMagazzini Einstein 02.05 -VideoframmentiSuperStar 02.40 -FilmAgenzia Matrimoniale 04.20 -Serie TvCompagni di scuola

23.45 -RubricaLa storia siamo noi 00.50 -Talk ShowXII Round 2089 01.20 -TelegiornaleTg Parlamento 01.30 -RubricaReparto corse 02.10 -TelefilmNebbie e delitti 2 03.45 -RubricaTg2 E...state con...

23.20 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.15 -RubricaC'era una volta 01.15 -RubricaRai Educational 01.45 -RubricaFuori orario 02.00 -AttualitĂ Rai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con...

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmIn tribunale con Lynn 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5

00.50 -TelefilmNYPD 01.40 -TelegiornaleTG4 02.05 -FilmI due marescialli con Totò, V. De Sica - regia di Sergio Corbucci (Ita) - 1961 03.40 -FilmZenobia - Ollio sposo...

01.30 -TelegiornaleStudio Aperto 01.45 -MusicaleTalent 1 Player 02.25 -TelefilmSix Feet Under 04.40 -FilmTrois 2 - Una relazione ambigua

00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -FilmAtto di accusa con M. Mastroianni - regia di Giacomo Gentilomo (Ita) - 1950 02.50 -RubricaDue minuti un libro

Paperissima Sprint

La sai l’ultima?

La terra dei morti viventi

Victoria Cabello

leTrame LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16:15

COMPAGNI D’AVVENTURA

FILM TOTĂ’ CONTRO MACISTE

con W. Pidgeon, G. Payant, E. Genest, J. Bertrand - regia di George Armitage (Usa) 1962

con Totò, Nino Taranto, Gabriella Andreini - regia di Fernando Cerchio (Italia) - 1962

Un ragazzino ed un setter irlandese legati da una amicizia dai risvolti drammatici...

Dopo essere stato neutralizzato da una pozione magica, Maciste si risveglia appena in tempo per soccorrere un povero diavolo che il faraone ha messo a capo del proprio esercito.

RAI 1

ORE 21.20

ITALIA 1

ORE 23.30

IL SEGNO DELLA LIBELLULA

LA TERRA DEI MORTI VIVENTI

con K. Costner, S. Thompson, J. Morton regia di Tom Shadyac (Usa) - 2002

con S. Baker, J. Leguizamo, D. Hopper - regia di George A. Romero (Can/Fra/Usa) 2005

Il dottor Joe Darrow, che lavora nell'ospedale di Chicago, perde la moglie Emily, anche lei medico e in attesa di un figlio, durante una missione umanitaria in Venezuela. Joe mantiene la promessa che aveva fatto alla donna, andare a trovare i suoi piccoli pazienti nel reparto di oncologia pediatrica. Ma piĂš il tempo passa, piĂš l'uomo non riesce a rassegnarsi alla perdita e si convince che Emily stia cercando di contattarlo dall'AldilĂ ...

I morti viventi sono ormai diventati la maggioranza: i pochi esseri umani sopravvissuti vivono in città fortificate dove chi può permetterselo abita in grattacieli inaccessibili, mentre i poveri combattono nelle strade. La loro unica difesa è costituita da un enorme carro armato in grado di intercettare e distruggere gli zombie, che nel frattempo si stanno organizzando in un pericoloso esercito...

Borsa per spesa con ruote /D IDQWDVWLFD ERUVD WUROOH\ SHU OD VSHVD FKH VDOH OH VFDOH *UD]LH DO VLVWHPD D VHL UXRWH JLUHYROL TXHVWD ERUVD WUROOH\ WL VHJXH DQFKH SHU OH VFDOH VHQ]D ELVRJQR GL VROOH YDUOD IDQWDVWLFD VRSUDWWXWWR SHU FKL DELWD LQ SDOD]]L VHQ]D DVFHQVRUH q SUDWLFLVVLPD DQFKH SHU VXSHUDUH L SLFFROL RVWDFROL GHOOD VWUDGD FRPH PDUFLDSLHGL ULDO]DWL VFDOLQDWH GL LQJUHVVR DL VXSHUPHUFDWL HFF 0ROWR UREXVWD FRQ IRQGR ULJLGR DOOÂśRFFRUUHQ]D SXz HVVHUH WROWD GDOOD VWUXWWXUD LQ PHWDOOR FKH FRVu GLYHQWD XQ FDUUHOOLQR SHU OH ERWWLJOLH GL DFTXD R ELELWH DG HVHPSLR +D GXH FDSLHQWL WDVFKH ODWHUDOL HG XQ WDVFRQH DQWHULRUH FRQ DSHUWXUD D VWUDSSR D VROL XQ WDVFKLQR VXO PDQLFR FRQ FKLXVXUD D ]LS LGHDOH SHU JOL VSLFFLROL HG XQÂśXOWHULRUH WDVFD VX UHWUR FRQ FKLXVXUD D ]LS )DQWDVLD VFR]]HVH GLP FP [ [

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Televisioni 55

MercoledĂŹ 8 luglio 2009


All'Aquila« sarebbero più contenti se tremassero almeno un po' anche i potenti.

G8, TENSIONI E ARRESTI A ROMA

TURISMO

Il Guardian: «La Spagna dentro al posto dell’Italia» Frattini: «Loro fuori dal novero dei grandi giornali» L’Aquila blindata: cinque francesi presi con le mazze ferrate»

Promosso il mare lucano I dati Arpab e Regione E l’Udc boccia le 4 “M”

a pagina 6

Anno 8 n.150€ 1.00

a pagina 16

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Mercoledì 8 luglio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Pubblichiamo in esclusiva un documento del ministero dell’Ambiente

Le Storie

I veleni di Tito certificati L’eredità di alcune aziende: «Pericolo serio per la salute» E sull’impegno a rimuovere i rischi: «Volontà limitata» CONCORSI Ostacoli alla regolarizzazione dei non tutelati

Precari Regione, la legge bloccata dai portaborse Il verbale del ministero dell’ambiente a pagina 10

LA POLITICA Botta e risposta

Palmiro Sacco replica a Pace «Una crisi di nervi rancorosa»

Questo è l’europarlamentare leghista Matteo Salvini che canta così: “Senti che puzza scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani. Son colerosi e terremotati... Con il sapone non si sono mai lavati..." Salvini è anche deputato: ieri sera si è dimesso

alle pagine 8 e 9

Riforma Asi Le proposte della Cisl per una riforma «da migliorare». «Cda snello tutele occupazionali no ad un unico amministratore e indennità più basse» a pagina 15

a pagina 2

Il pm incalza una vedova bianca Dai presenti in Aula parole di protesta a pagina 19

Vietri

Denunciò gli imbrogli del post-sisma «E mi odiano» Ha 77 anni e 75 avvisi di garanzia

Sono 167 i co.co.co interessati all’atto

a pagina 24

L’enciclica sociale del Papa

«Un lavoro decente per tutte le persone» E bisogna rafforzare il sindacato alle pagine 12 e 17

Tendenze

C’è crisi, ma i lucani per il matrimonio non badano alle spese folli a pagina 16

Il cartongesso al quarto piano impregnato. E la sezione lavoro si intasa con 6000 cause pendenti

Matera, in tribunale piovono acqua e fascicoli

a pagina 29

da pagina 37 a pagina 44

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LO SCEMO DEL GIORNO

Montescaglioso


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