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Brevi dal mondo

Psf, Valls resiste alla Aubry PARIGI – No, Manuel Valls, deputato, ammiratore di Tony Blair, uno dei quarantenni decisi a rinnovare il partito socialista francese – fino a cambiargli nome – non ha affatto intenzione di cedere all’ultimatum del segretario Martine Aubry, che gli ha chiesto di smetterla con le continue critiche al partito o altrimenti di tirarne «pienamente» tutte le conseguenze. E quindi di andarsene. «Non lascerò il partito socialista e non starò zitto», ha replicato prontamente Valls.

Congo, Nguesso rieletto con il 78.6% POINTE NOIRE – Il presidente uscente della Repubblica del Congo, Denis Sassou Nguesso, è stato rieletto con il 78,6% dei consenti. I risultati delle presidenziali che si sono tenute domenica scorsa sono stati annunciati ieri sera dalla televisione di stato. È stato, inoltre, ufficializzato anche il dato sull'affluenza: 66%. La rielezione di Nguesso è sempre stata scontata.

Ue, Brown “prenota” Blair LONDRA – Il primo ministro inglese Gordon Brown ha confermato la candidatura per la Gran Bretagna dell’ex premier Tony Blair al futuro ruolo di presidente dell’Unione Europea. «Sarebbe un buon candidato per un grande compito internazionale», ha detto il portavoce di Brown. Si tratta di una carica che introdurrebbe una forte leadership in Europa, al momento però ancora potenziale.

Rapita e uccisa attivista russa MOSCA – L'attivista russa per i diritti umani Natalia Estimirova, rapita ieri mattina a Grozny, in Cecenia, è stata trovata morta in Inguscezia. La Estimirova era stata catturata mentre usciva dalla sua abitazione nella capitale cecena alle 8,30 di ieri mattina. L'attivista lavorava per l’Ong russa per la difesa dei diritti umani 'Memorial' e aveva in programma per ieri diversi appuntamenti. Il corpo della donna è stato trovato a Zazran.

Giovedì 16 luglio 2009

Verso il congresso. Oggi Franceschini presenta il programma

Pd, Ciampi si schiera con Bersani L’ex capo dello Stato ”benedice” l’ex ministro grazie al suo riformismo

Carlo Azeglio Ciampi

ROMA–Lo slogan 'Per l’Italia' è già stato scelto da Pier Luigi Bersani, che ieri grazie al suo riformismo ha ricevuto la 'benedizione' di Carlo Azeglio Ciampi. Ma 'cambiare l’Italia' sarà anche il cuore della piattaforma che oggi, nell’Acquario di Roma, Dario Franceschini presenterà davanti a sostenitori e militanti. Un manifesto per la sfida congressuale che tirerà dritto sulla necessità di innovare il paese e anche il Pd, invitando a non tornare ad «un partito introverso» che limita le primarie nel timore di nuo-

vi casi Grillo. Sarà confronto a distanza, con l’impegno di non picchiarsi troppo duro, quello che si svolgerà oggi tra i principali candidati alla leadership democratica. Franceschini, da un lato, e, dall’altro, Bersani con Rosy Bindi e gli ulivisti della prima ora, tra i quali Vittorio Prodi ma non l’ex premier Romano che per ora non si schiera. Per il terzo candidato, Ignazio Marino, non è ancora tempo di programmi ma di tessere e sostegni. Cristina Ferulli

Firenze, auto Jackson, medici dei vigili travolge nel mirino, ora e uccide ragazza si parla di omicidio FIRENZE – Una ragazza di 18 anni, Carlotta Fondelli, bellissima, un’aspirante modella con la passione per la politica, è morta ieri all’ospedale Careggi di Firenze per un incidente stradale nel quale, la scorsa notte, è rimasta coinvolta un’auto, senza insegne, della polizia municipale di Firenze con a bordo una prostituta cinese da poco fermata. Luca, papà di Carlotta, sfoga tutto il suo dolore: «Me l’ha ammazzata... Me l’ha ammazzata» grida davanti all’ingresso della sala di rianimazione dopo aver dato il consenso per l'espianto degli organi.

NEW YORK–La polizia ne ha parlato sin dai primi istanti, ma prenderebbe sempre più corpo l’ipotesi dell’omicidio di Michael Jackson, visto il numero di potenti farmaci, impossibili da ottenere senza la complicità di uno o più medici, che il re del pop consumava con regolarità. A parlarne è il sito web Tmz, il primo ad annunciare la morte di Jacko, secondo cui le inchieste si stanno concentrando sul medico personale di Jackson, Conrad Murray, colui che avrebbe potuto somministrargli l’iniezione risultata poi letale.

Il dopo sentenza. Spaccarotella si confessa: «Sono un cretino non un rambo»

Sandri, la rabbia del padre «Mio figlio assassinato dallo Stato, ora lo Stato mi deve giustizia» ROMA – «Mio figlio è stato assassinato dallo Stato e ora lo Stato mi deve giustizia». Una frase forte quanto è forte la rabbia del padre di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso l’11 novembre 2007 nell’area di servizio di Badia al Pino ad Arezzo, a 24 ore dalla sentenza che ha condannato a sei anni l’agente Luigi Spaccarotella. Non si dà pace il signor Giorgio che da 48 ore non dorme ma che ieri, nonostante tutto, è tornato al lavoro nel suo negozio di abbigliamento alla Balduina, zona-bene della capitale, dove un’emittente radiofonica vicina alla Lazio da ieri mattina sta facendo una diretta con i tifosi. È teso, amareggiato, fuma una sigaretta dopo l’altra. Sua moglie non è lì con lui, è distrutta. Martedì, uscendo dal tribunale di Arezzo, piangendo e urlando il suo dolore di madre aveva detto: «Me l’hanno ammazzato un’altra volta». Qualcuno entra nelnegozio indignatoper le parole dei giudici e per dimostrare la propria solidarietà alla famiglia Sandri. Giorgio giudica la sentenza «ignobile e pazzesca» e annuncia che chiederà spiegazioni «ai ministri Maroni e Alfano e al capo della polizia Manganelli». Non si arrende questo padre, sempre composto, che davanti al suo negozio ha i manifesti degli amici di suo figlio dove c'è scritto: «Giustizia per Gabriele» e «Chi dimentica è complice». Spaccarotella intanto cerca di spiegare. «Sono un cretino, non un Rambo. Sono solo una persona che ha creduto di fare il suo dovere. Non ho mai preso la mira, lo ripeterò sempre. Non sono un pazzo che rischia di col-

pire un’auto di passaggio: c'era un’autostrada di mezzo». È uno dei passaggi dell’intervista al settimanale 'Visto', della Rcs Periodici (in edicola da oggi), concessa dall’agente Luigi Spaccarotella, condannato a sei anni di reclusione per omicidio colposo del tifoso della Lazio Gabriele Sandri. Spaccarotella resta polemico con il sistema dell’informazione che, a suo dire, lo ha condannato senza appello. «Non c'è giustizia in questo Paese. Sono i prepotenti, i forti, quelli che sanno parlare bene, sanno raccontarti e rigirarti,adavere lameglio.Non gli ignoranti morti di fame come me. Le persone oneste che hanno rispettato le leggi – sostiene – non valgono niente. Antipatica la mia voce, il mio

accento meridionale e anche il mio cognome, Spaccarotella. Tutti hanno visto in me l'uomo forte che 'spacca', che uccide. Invece io sono un padre, un marito e un figlio». Spaccarotella ringrazia quindi tutti coloro che gli sono stati vicini, in particolare i colleghi poliziotti, «perchè hanno riconosciuto che quanto accaduto a me poteva accadere anche a loro. Se ammazzano volontariamente un poliziotto, questo resta un eroe anonimo. Quando un agente sbaglia, o un colpo parte per errore, allora è un killer. Quel giorno dall’altra parte dell’autostrada avrebbero potuto uccidere, sequestrare, rapinare, ma io non dovevo fare nulla. Oggi lo so». Simona Tagliaventi

Giorgio Sandri martedì ad Arezzo in attesa della sentenza

La Camera dice “no”all’aborto come strumento di controllo delle nascite

«La donna ha il diritto di non abortire» ROMA – La Camera dice no all’aborto come strumento di controllo demografico. L’aula di Montecitorio ha approvato integralmente le mozioni del Pdl, della Lega e dell’Udc (le mozioni del Pd e dei radicali sono state approvate solo in parte) che impegnano il governo italiano a proporre all’Assemblea generale dell’Onu una risoluzione antiabortista. Il governo dovrà così proporre al palazzo di vetro un documento che dica no all’aborto come strumento di controllo delle nascite che «condanni l’uso dell’aborto come strumento di controllo demografico ed affermi il diritto di ogni donna a non essere costretta o indotta ad abortire». Le mozioni della

maggioranza e dell’Udc sono passate con l'astensione del Pd e dell’Idv: ma la teodem Paola Binetti ed altri compagni di gruppo hanno votato a favore. Bocciate, invece, la mozione dell’Idv e le parti delle mozioni dei Radicali e del Pd che andavano oltre l’impegno su cui il governo ha reso parere favorevole. Le premesse alla mozione del Pd hanno sfiorato l'approvazione. Grazie al voto favorevole di alcuni parlamentari di maggioranza, la votazione si è conclusa in assoluta parità: 228 favorevoli a fronte di altrettanti contrari. Un altro voto favorevole e il documento sarebbe passato. A determinare il risultato, tra l’altro, è stata l’astensione del deputato dell’Idv, Gabriele Cima-

doro; il resto del gruppo dipietrista ha invece votato a favore del testo dei democratici. Esulta Rocco Buttiglione (Udc): «Siamo tutti d’accordo che l'aborto è comunque un male, ma ci dividiamo sempre tra chi è per la vita e chi è per la scelta. È ora di contrastare tutti insieme chi nel mondo è sia contro la vita sia contro la scelta». C'è soddisfazione anche nel Pdl. «La mozione contro l'aborto obbligatorio costituisce innanzitutto una testimonianza solenne a favore della vita e della tutela dell’irripetibile individualità di ogni esistenza», dice Barbara Saltamartini, responsabile delle pari opportunità del Pdl. Francesco Bongarrà

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2 In Italia e nel Mondo


L’aereo, della Caspian Airlines, era in volo da Teheran a Ierevan in Armenia

Iran, cade un Tupolev: morte 168 persone Il velivolo ha preso fuoco mentre era in aria. Al suolo una buca profonda

L’aereo che si è schiantato

TEHERAN – Un aereo passeggeri iraniano in volo da Teheran a Ierevan, in Armenia, si è schiantato ieri nel nord-ovest dell’Iran provocando la morte di tutte le 168 persone a bordo, tra cui 153 passeggeri e 15 componenti l’equipaggio. Il velivolo era un Tupolev di fabbricazione russa appartenente alla compagnia privata iraniana Caspian Airlines che era decollato alle 11.33 ora locale (le 09.03in Italia)dall’aeroporto internazionale 'Imam Khomeini' di Teheran. Sedici minuti dopo è avvenuto lo schianto, in un terreno agri-

colo della provincia di Qazvin, 150 chilometri ad ovest della capitale. L’Organizzazione per l’aviazione civile non ha avanzato ancora ipotesi sulle cause del disastro, ma secondo diverse testimonianze l’aereo ha preso fuoco mentre era in volo. Il colonnello Kakhbaz, vice capo della polizia di Qazvin, ha detto che il velivolo, mentre era in fiamme, ha fatto diversi giri in cielo, probabilmente per trovare un luogo adatto per tentare un atterraggio di emergenza. Secondo un testimone, il motore sinistro dell’aereo, un trimo-

tore, era in quel momento in fiamme. Sul luogo dove è precipitato, il Tupolev ha aperto una larga buca profonda una decina di metri. La televisione ha mostrato immagini di pezzi dell’aereo sparsi ovunque. Il capo della polizia della provincia, generale Massud Jafari-Nasab, ha sottolineato che i corpi dei passeggeri risultano carbonizzati e che 147 dei passeggeri erano iraniani, di cui 31 di origine armena. Quattro erano armeni e due giorgiani. Anche due membri dell’equipaggio erano armeni. Alberto Zanconato

Honduras, Zelaya ai suoi «Non abbandonate le piazze» Il presidente deposto con la forza incita all’insurrezione. Ma si tenta una mediazione

Manuel Zelaya

Afghanistan. Oggi la salma rientra in Italia. I feriti ricoverati al Celio

SAN JOSE' (COSTA RICA) – «L'insurrezione è un diritto del popolo»: di fronte allo stallo della crisi politica a Tegucigalpa, il presidente deposto Manuel Zelaya alza il tiro ed invita gli honduregni a «non lasciare le piazze», a pochi giorni dal secondo round del confronto, in programma sabato in Costa Rica, con il regime de facto di Roberto Micheletti. «Non mi arrendo, nè mi arrenderò. Tornerò nel mio paese quanto prima, ma non dico nulla sull'ora o il giorno per non preavvertire le forze dell’opposizione, che sono dei criminali», ha detto Zelaya.

Immigrazione clandestina

Respingimenti l’Ue richiama La Russa riferisce alla Camera: «Dobbiamo proteggerli di più» l’Italia: «Chiarite»

Di Lisio, il giorno della pietà

CAMPOBASSO – Sono tutti ragazzi. Hanno l'atteggiamento fiero di chi veste una divisa, ma sono pur sempre giovani che, in momenti come questo, non riescono a non tradire le forti emozioni. Il dolore è stampato sui volti dei militari che hanno raggiunto Oratino, paesino vicino Campobasso, per stare vicini alla famiglia di Alessandro Di Lisio. Appartengono all’8° Genio guastatori di stanza a Legnago (Verona) e sono i commilitoni del primo caporal maggiore ucciso da un ordigno «da 50-70 chili di esplosivo» durante un servizio di pattugliamento in Afghanistan. La salma del giovane rientrerà oggi in Italia, intorno alle 9, a Ciampino a bordo di un C-130 dell’Aeronautica militare. Ad attenderlo ci saranno i suoi familiari, già partiti per raggiungere la capitale. E a ricevere la salma ci dovrebbero essere anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, oltre ai vertici militari. Verso le 2.30, invece, su un Falcon 900, arriveranno i tre paracadutisti rimasti feriti, che saranno subito trasferiti all’Ospedale militare «Celio» di Roma, dove sarà effettuata anche l’autopsia su Di Lisio. Intanto la risposta del governo non si fa attendere. Nuovi mezzi blindati per i militari italiani in Afghanistan e l’impiego dei caccia Tornado non più solo per ricognizione, ma anche per azioni di copertura aerea armata. È questa la risposta del Governo alla «recrudescenza degli attacchi» degli 'insorti', caratterizzata – ha detto alla Camera il ministro della Difesa, Ignazio La Russa –da una «crescente potenzialità offensiva degli ordigni».

Giorgia Meloni e Ignazio La Russa durante l’informativa di ieri alla Camera

Come quello che è costato la vita al primo caporalmaggiore Alessandro Di Lisio, fabbricato con «50-70 chili di esplosivo». La Russa, dopo aver espresso «partecipazione all’immenso dolore» dei familiari, ha ricostruito nel dettaglio la dinamica dell’attentato, compiuto con un «elevato e inusuale quantitativo di carica» che ha reso «vulnerabile la protezione del Lince», un mezzo «che in passato ha sempre assicurato un elevato livello di sopravvivenza» degli uomini a bordo. Una vulnerabilità che ha riguardato, in particolare, il mitragliere in ralla, cioè il militare che sporge dalla torretta, «come era drammaticamente il milita-

re che ha perso la vita». È quella, ha detto La Russa, «la posizione sempre più delicata» ed è per questo che la Difesa ha pensato di intervenire a cominciare proprio da lì, mettendo a punto un nuovo sistema di protezione balistica, in pratica una nuova torretta, i cui primi esemplari «saranno distribuiti a partire dai prossimi mesi». Ma non è tutto. Infatti è anche «in fase di sviluppo» una nuova versione del VTLM Lince «che offrirà una maggiore protezione al personale e maggiori prestazioni complessive», ed è «in corso di realizzazione» anche un veicolo di classe superiore, denominato VTMM, realizzato secondo le

stesse concezioni del Lince ma più grande e pesante più del doppio (17mila chili contro 6.200) «che offre un livello di protezione ancora più elevato». Infine c'è il 'Freccia': «un veicolo 8X8 da 28mila chili, dotato di torretta servocomandata con cannone da 25 millimetri, capace di offrire una protezione balistica e anti-mina di livello molto elevato». Il ministro ha ribadito che «la sicurezza del nostro personale resta la priorità delle priorità, assolutamente vincolante. I nostri militari devono continuare ad avere il massimo possibile in termini di mezzi, addestramento e strumenti di difesa» Vincenzo Sinapi

ROMA – La Commissione europea sta aspettando dall’Italia le informazioni sui respingimenti. Il richiamo – il giorno dopo il riaccendersi della polemica tra l’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite e il governo – arriva dal vicepresidente Jacques Barrot, che sottolinea come il giudizio europeo sulla misura arriverà solo dopo i chiarimenti italiani. Intanto l’Unhcr, con la sua portavoce Laura Boldrini, torna all’attacco, sostenendo che l’Italia con i respingimenti mette «sotto scacco» il diritto di asilo, mentre al governo arrivano quasi contemporaneamente le bordate dell’Avvenire, che chiede «chiarezza» immediata sui metodi impiegati dai militari italiani. Il premier Silvio Berlusconi, che proprio ieri ha affrontato la delicata questione con il collega greco Kostas Karamanlis, in un punto stampa congiunto si limita a sottolineare che, nel dare una risposta contro le migrazioni irregolari, l’Unione europea deve parlare con una voce sola, e prendere delle decisioni che valgano per tutti gli Stati membri: «Tutti i contratti di riammissione –ha scandito il premier – devono essere dei contratti non dei singoli paesi europei, ma dell’Unione europea». Berlusconi ribadisce insomma la linea italiana del 'nessun paese può affrontare da solo il problema', condivisa anche da Atene, che insieme al nostro Paese è in prima fila per contrastare l’ingresso in Europa degli irregolari. Da Bruxelles intanto arriva il monito all’Italia: vanno rispettate «non solo le norme Ue – spiega il vicepresidente della Commissione Barrot – ma anche quelle internazionali». Anche perchè, ha specificato il suo portavoce, «il principio del non respingimento è scritto nel diritto internazionale. Non si possono respingere persone in Paesi dove rischiano di essere torturate o maltrattate». La Commissione si riserva comunque di dare una valutazione non appena l’Italia darà le informazioni «sulle misure intraprese in materia di immigrazione irregolare».Il polveronesulla condottaitaliana lo aveva sollevato nuovamente martedì l’Unhcr, accusando il governo di aver respinto sulle coste libiche anche dei richiedenti asilo Silvia Gasparetto

Ottantotto anni, distinta Spariti i gattini del Papa Pet Airways, gli animali professione borseggiatrice Renata è disperata in cabina con ogni comfort PESARO–A 88anni, vestita in modo distinto, è stata sorpresa dai carabinieri mentre sfilava un portafogli da una borsa, durante il mercato settimanale a Pesaro: «Lo faccio perchè la pensione non mi basta» ha tentato di giustificarsi. Ma quando i militari hanno controllato le sue generalità nella loro banca dati, è venuta fuori una storia diversa: Filomena Barbetta, classe 1921, originaria della provincia di Potenza, è una borseggiatrice di professione, con un curruculum criminale di tutto rispetto e una fedina penale lunga un chilometro. Vedova, con un numero imprecisato di figli, è «in attivi-

tà almeno dal 1975 – dicono gli investigatori -, ma non è detto che non facesse lo stesso 'mestiere' anche da prima». “Specialista” del borseggio ai mercati settimanali e alle fiere di paese –sapeva a memoria il calendario di tutti gli appuntamenti della province di Pesaro e Rimini.

LES COMBES (VAL D’AOSTA) – Piccolo giallo a Les Combes, la località sulle montagne della Val D’Aosta, dove Benedetto XVI sta trascorrendo le sue vacanze estive. Da alcuni giorni sono spariti i due gatti che passavano a fare visita e a mangiare presso la colonia estiva dei salesiani, a poche decine di metri da dove sorge lo chalet pontificio. La signora Renata, custode della colonia nonchè benefattrice dei due mici, è preoccupata e non riesce a spiegarsi la ragione di questa prolungata assenza. Come tutti, anche lei è consapevole di quanto Benedetto XVI ami i piccoli feli-

ni, e sperava in cuor suo che le 'sue' bestiole potessero fare la conoscenza del pontefice e, chissà, giocherellare un pò con lui. A Bressanone lo scorso anno, papa Ratzinger era stato accolto da Milly, gattina di una suora che lavorava nel locale seminario.

UN’ESPERIENZA di prima classe anche per gli amici a quattro zampe che possono dire addio allo stress da viaggio e seguire più facilmente i loro padroni in vacanza. Per cani e gatti americani arriva Pet Airways, la prima compagnia aerea in cui i migliori amici dell’uomo possono viaggiare in cabina, accuditi da hostess e steward. Il primo volo è decollato martedì dal Republic Airport di Farmingdale a New York: la compagnia servirà inizialmente cinque città statunitensi (New York, Los Angeles, Chicago, Denver e Washington) ma non è escluso, date le forti richieste, che si possa ipotiz-

zare in futuro un ampliamento delle rotte. I prezzi del biglietti aerei per i passeggeri a quattro zampe variano a seconda della destinazione: si parte da 149 dollari a tratta fino ad arrivare (è l’attuale offerta su www.petsairways.com) a 299 per il New York-Los Angeles.

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In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 16 luglio 2009


Giovedì 16 luglio 2009

Il fatto del giorno: Afghanistan, morte di un italiano Il sentiero devastante tracciato dalle bombe

Una vallata importante sul piano strategico

L’unica scelta dignitosa è quella di combattere

dall’articolo di Guido Olimpio

dall’articolo di Carlo Jean

dal commento di Guido Rampoldi

Un maggior numero di trappole esplosive e ordigni più potenti. [...] Una tattica lanciata nell’inverno 2007 e perfezionata seguendo l’esempio dei ribelli iracheni. I dati forniti dal Pentagono illustrano il sentiero di morte tracciato in Afghanistan dalle Ied (improvised explosive device), le bombe rudimentali: 234 attacchi nel giugno 2007, 308 nel giugno 2008, 763 nello scorso mese. E’cresciuta anche l’efficacia. Se nel 2008 i terroristi sono riusciti ad infliggere perdite in 24 casi, l’anno dopo sono saliti a 82. [...] I talebani, dopo aver perso molti uomini in confronti diretti, insostenibili per la disparità di volume di fuoco, hanno dedicato mezzi e risorse alla preparazione degli ordigni. [...]

[...] A parte il cordoglio [...] l’evento costituisce un’occasione per esaminare che cosa stia avvenendo in Afghanistan. Le perdite delle forze americane e Nato stanno aumentando rapidamente dall’inizio dell’operazione "Colpo di Spada", cioè dell’offensiva nella vallata di Helmand, una delle principali roccaforti talebane. [...]. La vallata [...] dove sono schierati i nostri soldati ha un’elevata importanza strategica. Non solo perché vi transitano dal Pakistan rifornimenti e rinforzi per i talebani né perché produce circa metà dell’oppio afgano. Ma perché ha un valore simbolico, dato che è stata sempre controllata dalla guerriglia. [...]

Da ieri sappiamo definitivamente che il contingente italiano in Afghanistan opera dentro una guerra guerreggiata, e nell’unico modo in cui è saggio e dignitoso stare, oggi, dentro quel conflitto: combattendo. Portare cibo agli affamati, costruire scuole, rimettereinsestoospedali, curaregliammalati:nellamissione c’è anche questo. Ma adesso, e nel futuro prossimo, il compito primario di quei soldati è la faccenda orrenda e talvolta necessaria che consiste nello sparare al bersaglio umano. Piaccia o no, lo stato dell’arte è questo. Rese avvezze a questi lutti da un diverso passato, altre nazioni possono accettare la morte dei propri figli con la flemma dimostrata la scorsa settimana dall’opinione pubblica britannica di fronte alle bare di otto militari [...].

La migliore di ieri

E Obama Il pesante silenzio del G8 vuole uscire sul problema terrorismo

Le nostre autoblindo

dal commento diElio Maraone

dall’editoriale diTonio Dell’Olio

dall’editoriale diRenato Farina

La nostra missione in Afghanistan è di pace, nel senso che vuole portare stabilità, sviluppo, e appunto pace in quel ribollente e straziato Paese, ma il contesto, l’aria che si respira laggiù sono quelli della guerra, ed è stato ieri vittima della guerra intorno a lui il caporal maggiore Alessandro Di Lisio, dodicesimo caduto italiano in un’impresa che si rivela giorno a giorno più difficile. Difficile anche da quando il comandante in capo della forza di peacekeeping è il loquace presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che dopo la recente escalation militare ha annunciato adesso di cercare «una strategia d’uscita efficace» . [...]

[...] Non ci resta che alzarci in piedi davanti ad Alessandro Di Lisio, 25 anni, come tanti altri arruolatosi perché il pane uno se lo deve guadagnare e se non ci sono altre strade va pure militare. A lui, alla sua famiglia, ai suoi amici la prima parola che vorremmo dire è quella dell’abbraccio senza vincoli. Lo stesso che, a saperlo, avremmo dato agli afghani che oggi sappiamo uccisi a migliaia per ordine dell’amministrazione Usa nel 2001. Gli abbracci non conoscono colore di bandiera. Sin da allora avremmo voluto udire [...] un grido, un urlo di umanità, un pensiero che insinuasse il dubbio che la presenza militare nelle zone di crisi è diventa-

ta l’unica risposta che la nostra nazione, quella dell’articolo 11 della Costituzione, sia capace di pronunciare. Sono passati otto anni dall’attacco alle Twin Towers e dalla risposta di fuoco Usa ai danni dell’Afghanistan. Nessuno dei Paesi "democratici" ha mai sollevato il dubbio che la risposta a quella strage andasse elaborata e proposta in sede di istituzioni internazionali che al contrario sono state convocate a ratificare quanto la superpotenza aveva già messo in atto. Quando quella tragica avventura è cominciata c’era stato un G8 a Genova ma non perdete tempo a cercare la parola terrorismo nel documento finale perché quello non è stato un tema trattato dai grandi della terra. [...]

Vauro sul Manifesto

Qualche volta un popolo deve accettare il sacrificio dei suoi ragazzi. [...] I soldati della Folgore e i bersaglieri del primo reggimento viaggiavano in colonna su mezzi blindati. Il loro compito era di ripulire le strade dalle bombe, prima del passaggio di autorità civili e diplomatici. Le autoblindo italiane sono le più solide, meglio di quelle inglesi e americane, e sottoposte a svariati attentati hanno retto il colpo. Stavolta la qualità dell’esplosivo è cambiata, e un ragazzo molisano è morto. Il nostro destino in quella regione. Sono tremiladuecento oggi i soldati italiani impegnati in Afghanistan. Anzi. Tremiladuecento meno uno. [...]

Una situazione bloccata

Col sangue di Di Lisio scritto un altro avvertimento

dal servizio di Marco Nese

dal commento di Lucia Annunziata

L’attacco agli italiani è l’ennesimo sintomo di una situazione bloccata. Otto anni dopo la sconfitta del mullah Omar non s’intravede la stabilizzazione del Paese. Anzi. L’aggressività delle milizie talebane diventa più intensa. Non ne fanno le spese solo gli italiani. I militari canadesi piangono i loro commilitoni. E l’altro giorno Londra ha appreso con sgomento che otto suoi uomini erano caduti in un sol colpo. Finirà mai la guerra afghana? «In Iraq — fu la profezia di Antonio Martino, quand’era ministro della Difesa —, la situazione è tragica, ma si aggiusterà. In Afghanistan invece è molto più complicata». Complicata e confusa perché, osserva Stefano Silvestri, presidente dell’Istituto affari italiani, «manca un vero obiettivo strategico, non esiste una missione primaria, si combatte per conseguire conquiste secondarie [...]».

Washington in Afghanistan continua ad accelerare. A febbraio Richard Holbrooke, inviato speciale dell’Amministrazione Usa in quel Paese, ha creato una task force, un «Support group» all’azione delle organizzazioni internazionali in Afghanistan. Il gruppo ha il ruolo di prendere decisioni, collegando i governi direttamentealleattività incorso.Ècomposto da 27 membri di altrettante nazioni: incluse Cina e Egitto, ma non la Russia. Anche l’Italia ha il suo delegato indicato dalla Farnesina. Il lavoro della task force è frenetico, gli incontri avvengono ogni settimana, ogni volta in una capitale di-

versa. Scopo di questo nuovo super-organismo è tagliare i tempi della burocrazia, saltare i cerimoniali intermedi, velocizzare le decisioni e rendere così più efficace l’operazione Afghanistan. Per ora, dicono, pare stia funzionando benissimo. Di sicuro ci dà il senso di quanto siano cambiati lo scopo e gli obiettivi di Washington, pur in mano a un democratico come Obama, in quella parte di mondo. E’ qui, in questa evoluzione, che ha trascinato anche noi italiani, che va guardata la morte del caporal maggiore Alessandro Di Lisio. L’Afghanistan è un formicaio dentro cui abbiamo infilato una mano». «InAfghanistansiamo inguerra:inutile nascondercelo».Scegliete voi.Icommen-

La fotografia

La guerra dei villaggi dall’articolo di Maurizio Molinari

Strappare ai taleban il controllodeivillaggi lungolavalle afghana del fiume Helmand, smantellare i santuari jihadisti nella valle pakistana dello Swat e proteggere le truppe Nato dalle bombe deposte lungo le strade facendo arrivare i blindati «Mrap»: sono questi i tre tasselli dell’offensiva estiva del Pentagono nell’Afpak, chepunta amettere sulla difensiva i guerriglieri in vista delle presidenziali di fine agosto a Kabul. Il controllo dei villaggi lungo un tratto di 88 km del fiume Helmand è l’obiettivo dell’Operazione Khanjar (Colpo di spada) ovvero l’invio di 4000 marines e 650 soldati afghani da parte di Stanley McChrystal, comandante delle truppe in Afghanistan, per una missione che il generale Larry Nicholson, alla guida delle operazioni, riassume così: «Dove arriviamo restiamo [...]».

Kabul, un discorso del candidato alle presidenziali Mirwais Yasini (Ansa)

ti nel mondo dei diplomatici e delle forze armate che seguono da vicino la nostra impresa inAfghanistan sono,in privato, molto più realistiche e amare di quelle che provengono dal mondoufficiale della politica. Perché, alla fine, con il sangue di Di Lisio è stato scritto ieri l’ennesimo avvertimento ai naviganti italiani che non vogliono prendere atto di molte verità. La principale è che la missione italiana è da tempo mutata, sia negli scopi che nel profilo regionale. La seconda è che questo mutamento avvenuto negli anni scorsi in maniera lenta e invisibile si è accelerato proprio da quando l’amministrazione Obama ha elevato l’Afghanistan a suo principale conflitto. [...] La sesta colonna diFrancesco Zardo

In un pezzo curiosamente guerrafondaio (ne riproduciamo una parte qui sopra) a firma di Guido Rampoldi, la Repubblica critica la compostezza con cui gli inglesi, pochi giorni fa, hanno accolto in patria le bare di otto soldati morti in Afghanistan, nello stesso paese in cui la missione militare è costata la vita a un nostro bravo soldato, il caporalmaggiore Di Lisio. Sarà che gli inglesi sono più abituati di noi a far la guerra, sarà che qualcuna si sono anche, negli anni, abituati a vincerla, ma oggi la critica di Repubblica suona veramente fuori posto. In guerra si uccide, in guerra si muore: quella “flemma britannica”, come la chiama il giornalista, ci rammenti casomai che la guerra è una cosa seria. Perché stiamo combattendo in Afghanistan, noi italiani? La domanda non è oziosa: poniamocela oggi, non è il momento sbagliato.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Lo sbarco sulla Luna? C’è chi dice che è tutto un bluff Basta al romanesco in tv per i negazionisti fu un capolavoro di Stanley Kubrick la Lega Nord non ride più dall’articolo di Giordano Stabile

Credere o no agli Ufo, alla dieta macrobiotica o allo sbarco sulla Luna. Ci sono verità che esulano dalle prove scientifiche e persino dalla razionalità. In quel luglio 1969 in molti non volevano credere ai propri occhi, per scetticismo o antiamericanismo innato. Molti negli stessi Usa, che seguivano l’evento molto più distrattamente degli europei: in un sondaggio uno su tre dichiarò che non ci credeva allo sbarco, fortemente voluto dal defunto presidente Kennedy, e infine celebrato dal nemico Nixon. Per Nixon piantare la bandiera a stelle e strisce sul satellite era prima di tutto uno schiaffo ai sovietici e poi una distrazione dal bagno di sangue in Vietnam e l’inflazione che cominciava a silurare l’american dream: scordatevi lo Sputnik e Gagarin, nella gara spaziale chi vince è l’America. In questo concetto si concentra l’ostilità dei complottisti anti-sbarco: come hanno fatto gli americani a rovesciare il gap? Ma il

Lo sbarco sulla Luna, era il 20 luglio 1969

punto di domanda grande come una casa trovò una mole di argomentazione e una confezione seducente solo nel 1987, nel libro di uno scienziato che aveva partecipato in maniera marginale ad Apollo, William Kaysing. Aveva lavorato dal ‘57 al ‘63 come direttore delle pubblicazioni tecniche per il Rocketdyne Research Department (fornitore delle macchine per il progetto Apollo). Il suo «Non siamo mai stati

sulla Luna» (tradotto in Italia nel ‘97) diventò un caso. Un libro fotografico, più che un saggio, ma che sulle incogruenze delle foto pubblicate dalla Nasa puntava per arrivare alla verità indicibile: l’inganno di proporzioni planetarie. Ecco le incongruenze principali. Nelle foto non appare mai un cielo stellato. Le ombre presenti nelle fotografie divergono: l’unica spiegazione è che sono state usate luci artificiali,

dall’editoriale di Mario Giordano

«Mi implorava: succhiami i capezzoli, Cleo». Il dibattito politico fa un altro passo avanti: da Repubblichella 2000 a Le Ore del Riformista. Aspettiamo con ansia un po’ pruriginosa il prossimo passo: se tanto mi dà tanto c’è il rischio che pubblichino il catalogo completo di qualche sexy shop. La stampa democratica l’ha promesso: non molleremo la presa. Non aveva precisato che si trattava di una presa secondo i dettami del kamasutra. Avanti popolo, alla riscossa, luce rossa la trionferà. Scusate l’approccio osé, ma siamo arrivati a questo

Quei giornali di sinistra interessati solo al gossip punto. E non certo per colpa nostra. [...] ulla prima pagina del Riformista c’era un articolo che riferiva le prodezze letterarie di un’aspirante scrittrice (molto aspirante e poco scrittrice): un racconto di fantasia sessuale con in primo piano i capezzoli da succhiare, masturbazioni, petti glabri e godimenti assortiti: un classico del genere edicola notturna, in-

somma, improvvisamente assurto a dignità di prima pagina di un giornale politico. E sapete perché? Perché l’aspirante capezzolosa, nel suo osceno pamphlet, ha inserito come protagonista la figura di un ministro, sostenendo addirittura che dopo gli episodi a luci rosse così doviziosamente narrati, il ministro le aveva promesso (per davvero) una candida-

poiché il Sole non potrebbe che creare ombre parallele. La bandiera Usa si muove, ma sulla Luna non c’è atmosfera. Il Lem atterra senza alzare nuvole di polvere e i suoi «piedi» risultano essere fin troppo puliti. La Nasa ribatté e stanziò 30 milioni di dollari per smontare le tesi dei negazionisti, poi rinunciò. Ma ha perso altra credibilità quando, nel 2006, si viene a sapere che si erano persi i filmati originali dello sbarco. «I nastri non sono andati persi. Il problema è che non sappiamo dove sono», fu il commento, poco convincente. Per Kaysing era una conferma: «La Nasa non poteva realizzare Apollo». E allora via con la più incredibile fiction della storia. «Il paesaggio lunare fu costruito in laboratorio, mentre il falso metraggio fu girato al Norton Air Force Base di San Bernardino. Avevano un set di apparecchiature, ognuna migliore di quelle di tutti gli studi di Hollywood». E poi la bomba: «La persona incaricata di girare i film fu Stanley Kubrick». [...]

tura. Naturalmente non ha indicato nome e cognome dell’importante personaggio, ma ha messo tutti gli elementi perché fosse chiaramente identificabile. Gioco zozzo, in ogni senso. E così, per tutto il giorno, non s’è parlato d’altro. L’Istruzione varava la riforma dell’Università? «E va be’, ma hai sentito i capezzoli?». Il governo presentava il Dpef? «E va be’, ma hai sentito i capezzoli?». La Camera approva la legge sulla violenza sessuale? «Sì, però, i capezzoli...». Il sito Dagospia ha subito ripreso lo scoop letterario con grande evidenza, quello di Repubblica pure. [...]

dall’articolo di Paolo Mereghetti

Contrordine, padani! Non rideremo più sentendo la voce baritonale di Alberto Sordi aspirante vedovo che con il suo indimenticabile «accento» meneghino domandava: «Ma cosa fa, chì a Milàn cun stu cald?». O il povero Aldo Fabrizi che per mascherare la sua curiosità da guardia (mentre chiede informazioni sulle abitudini del ladro Totò) si schermisce sostenendo: «Poliziotto? No, no... mi son de Milàn ». Basta, d’ora in poi le storie padane saranno raccontate da veri padani e interpretate solo da padani doc: Bossi dixit all’inagurazione della Manifattura Tabacchi riconvertita in «casa del cinema milanese». E peccato che non ci sia più Guido Nicheli, l’attore bergamasco specializzato nella macchietta del milanese sguaiato e sbruffone, perché per lui si sarebbero forse aperte luminose carriere da protagonista dopo una vita da spalla. Basta! Basta inflessioni romanesche nelle fiction televisive, rincara il ministro Castelli. Peccato che se ne accorga solo quando l’accento riguarderebbe un papa bergamasco e non abbia mai detto niente quando la fretta di editare troppi telefilm esteri aveva portato alla fine della scuola italiana del doppiaggio, cancellando ogni parvenza di buona dizione (quella, per esempio, che il super-romano Ferruccio Amendola sapeva mettere in campo quando offriva le sue apprezzatissime sfumature capitoline a Stallone e De Niro, ad Al Pacino e Dustin Hoffman). E sarà curioso scoprire con che accento si esprimerà l’israeliano – e non proprio esempio di perfetto dicitore – Raz Degan, scelto dal regista Renzo Martinelli per interpretare

Alberto da Giussano, il condottiero simbolo del riscatto padano contro i barbari extracomunitari in Barbarossa. Ma forse un basta andrebbe detto a certi discorsi che si preoccupano più di infiammare l’animo leghista che di aiutare davvero un ipotetico cinema lombardo a crescere. La purezza non è mai stata una caratteristica fondante della settima arte e proprio a cominciare dai registi milanesi l’esercizio del pastiche regionalistico è stato un percorso che ha dato molte e belle riuscite. Come ha fatto il milanesissimo Alberto Lattuada, che ha diretto due dei film più corrosivi sulla Sicilia e la sicilianità, Mafioso e Don Giovanni in Sicilia (il primo con Alberto Sordi, il secondo con Lando Buzzanca), usando in entrambi Milano e i suoi miti– l’efficienza e la professionalità nel lavoro, la mondanità e l’erotismo nel sociale – per innescare battute e gag. Per non parlare del ligure ma milanese d’adozione e d’educazione Renato Castellani che tra i primi ha saputo scherzare sull’immagine che le abitudini milanesi sembravano accreditare nel resto d’Italia, per esempio quando in È primavera fa dire da una compagna di viaggio alla timida Elena Varzi che sta «salendo» in treno verso il capoluogo lombardo che «i milanesi sono gente cattiva, perché non mangiano la pasta come noi.... Mangiano polenta ». Inevitabile, allora, che il cinema del resto d’Italia giocasse allo stesso modo con gli stereotipi della milanesità, visto che proprio le macchiette comiche lombarde erano le prime a prendere in giro le «virtù» meneghine, a cominciare da Tino Scotti e il suo «Ghe pensi mì. Ghe: nome; pensi: cognome; mì: targa, Milano» [...].

L’ennesima immoralità nel condono per i ricchi

Caso Sandri, sei anni a Spaccarotella non fanno giustizia a lui né alla Polizia

Il Paese dei ridicoli

dall’editoriale di Stefano Fassina

dal commento di Michele Brambilla

dal corsivo di Massimo Gramellini

Con la sentenza emessa ieri sera la Corte d’assise di Arezzo ha commesso una duplice ingiustizia. La prima ingiustizia, evidente, è nei confronti di Gabriele Sandri, che è morto ammazzato, e dei suoi familiari che sono rimasti a piangerlo. L’agente Luigi Spaccarotella è stato condannato a soli sei anni per omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento. Non siamo così esperti del diritto per stabilire se fosse più giusta la configurazione dell’omicidio volontario, così come aveva chiesto il pubblico ministero. Ma oltre agli articoli del Codice e alle loro infinite interpretazioni esiste un buon senso. E il buon senso è sufficiente per comprendere che sei anni sono pochi; tanto più in un Paese come l’Italia, nel quale quando si è condannati a sei anni si esce di galera, se va male al reo, dopo più o meno un anno e mezzo. Quel che l’agente Spaccarotella fece l’11 novembre 2007 è a dir poco assurdo. Non sappiamo se alla stazione di servizio nella quale si consumò il dramma ci fu davvero, come da versione dell’agente, una rissa. Ma sappiamo che, anche se una rissa ci fu, questa era terminata; l’auto di

Basta, fermiamoci a «Il pesce rosso non abita più qui», romanzo d’amore fra una cassiera di Bari e un ministro facilmente riconoscibile del governo B, che [...] «si faceva succhiare da lei i seni femminei» e poi non l’ha neppure candidata alle elezioni. Sì, fermiamoci, e lo dice uno che ha partecipato alle danze con corsivi e sfottò. [...] Un bel gioco dura poco [...]. Poi viene a nausea: sono dieci giorni che non riesco a finire un articolo sulle feste del signor B, figuriamoci il libro sui «capezzoli turgidi» del suo ministro (che schifo). Fermiamoci [...]. Prima che un boy scout deluso pubblichi le memorie delle sue notti in tenda con Rosy Bindi, che venga a galla la fidanzata maghrebina di Calderoli, che una escort puglieseriveli cheVendola si finge gay [...] ma di notte infila la giacca bianca di John Travolta e diventa il castigamatti del lungomare. [...] Che un velo di sana ipocrisia cali sulle abitudini notturne degli esseri umani, ministri compresi. UnPaese doveil governo è ricattato da succhiatrici di seni e l’opposizione si dibatte fra comici e stupratori, ha oltrepassato il confine del ridicolo ed è entrato in un territorio al termine del quale è in agguato il rigurgito moralista della dittatura.

Con il condono per i ricchi, pudicamente definito “scudo fiscale”, la giostra immorale di Berlusconi e Tremonti continua a girare. Gira e logora sempre di più il già sottile tessuto civicoitaliano e lesue migliori espressioni produttive nel lavoro e nell’impresa. Come nella legislatura 2001-06, il giro di giostra comincia con l’allentamento delle misure anti-evasione (i decreti dell’estate e autunno scorsi). Prosegue con una caduta delle entrate tributarie sproporzionata rispetto a quanto dovuto alla crisi in corso (ad es., in un anno, l’Iva crolla del 10%, mentre la sua principale base imponibile, i consumi, rimane stazionaria in termini nominali). Finisce con i condoni per recuperare una minima partedelle risorseevase in cambio dell’impunità. La conclusione di un giro dà l’abbrivio al giro successivo: il condono di oggi incentiva maggiore evasione e determina un ulteriore buco di entrate domani e richiede un condono dopodomani. In tale contesto, il richiamo alla disciplina di bilancio e alle spese nobili da realizzare (emergenza Abruzzo, sussidi per i disoccupati) è solo uno squallido tentativo di giustificare premeditate scelte politiche. Scelte ancora più gravi di quelle per gli scudi

del 2001-03: se sono fondate le anticipazioni, il condono 2009 non è solo fiscale, ma è un colpo di spugna penale: vengono condonati reati come il falso in bilancio, la truffa, la bancarotta fraudolenta. Si spalanca una porta per il rimpatrio di capitali della criminalità organizzata. In ogni caso, il senso politico dell’effetto annuncio è evidente: il Governo avrebbe voluto abbassare ancora di più l’asticella dell’illegalità, è stato bloccato, speriamo, dalla solita vecchia sinistra moralista, insensibile alle domande del Paese reale. Oggi,ilcondonoinarrivohaunulterioresignificato politico. Tanti, qualcuno anche nel centrosinistra, avevano creduto al ravvedimento operoso del Ministro dell’Economia e alla sua promessa elettorale di non fare più condoni. Tanti avevano sperato in Tremonti versione statista pragmatico all’altezza della tremenda fase economica: controllore ferreo della spesa pubblica, in netta discontinuità con la predente esperienza a via XX Settembre; cacciatore attento della risorse sottratte al bilancio pubblico dalla grande evasione; vigile sostenitore dell’evasione minuta del popolo delle partite Iva, in nome non solo del consenso, ma della convinzione che l’Italia non può competere nella legalità. [...]

Proteste durante la lettura della sentenza

Sandri e dei suoi amici stava ripartendo; e il poliziotto sparò ad altezza di finestrino da una corsia all’altra, rischiando di colpire anche altri passanti. Per definire un simile comportamento non troviamo parole più efficaci di quelle pronunciate dall’avvocato di parte civile: «Un’azione da folle, ma lucida». Spaccarotella era lucido perché si rendeva perfettamente conto di sparare in mezzo a un’autostrada con altissime probabilità di colpire qualcuno; e folle perché un gesto del genere, tanto più se a compierlo è uno del mestiere, non sta né in cielo né in terra. Ma la seconda ingiustizia, anche se può sembrare bizzarro dirlo in questo momento, è nei confronti della Polizia. Tutta questa vicenda, in-

fatti, è stata fin da subito trasformata, dall’intero mondo del cosiddetto «tifo organizzato», in un processo non alla singola persona di Luigi Spaccarotella, ma all’istituzione-Polizia. Allo stesso modo si è fatto passare che anche la vittima non fosse una singola persona (Gabriele Sandri) ma le «curve» del tifo calcistico di tutta Italia. Ripetiamo, Sandri è morto in seguito al gravissimo errore di un poliziotto [...]. Eppure la morte di «Gabbo» è diventata un pretesto per alimentare il malato e non innocente vittimismo di cui amano nutrirsi gli estremisti delle curve. La sera stessa del dramma, bande di ultras di tutta Italia (non solo i laziali, quindi) assaltarono caserme di Polizia e Carabinieri [...].

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Giovedì 16 luglio 2009


Giovedì 16 luglio 2009

La “manovra”

L’opposizione insorge e la maggioranza corregge il tiro: nessun resto ne potrà beneficiare

Arriva lo scudo fiscale Emendamento al decreto anticrisi: aliquota del 5% sui capitali rimpatriati | ANALISI |

ROMA - Arriva lo scudo fiscale. Non è nel testo del governo, ma una norma in tal senso è stata presentata attraverso un emendamento al decreto legge anticrisi in commissione Bilancio e Finanze alla Camera a firma dei relatori. L'emendamento precisa che nessun reato potrà più beneficiare dello scudo fiscale. I relatori del decreto anti-crisi Chiara Moroni e Maurizio Fugatti hanno corretto infatti il tiro, modificando la versione presentata ieri mattina attraverso la quale, invece, venivano beneficiati reati come il falso in bilancio, il riciclaggio, la ricettazione e la bancarotta. Nella nuova versione nessun reato potrà più essere 'salvato' ad eccezione della dichiarazione infedele e dell'omessa dichiarazione. «La norma prevede - si legge nella relazione tecnica - l'istituzione di un'imposta straordinaria sulle attività finanziarie e patrimoniali, detenute fuori dal territorio dello Stato e a condizione che le stesse vengano rimpatriate in Italia da paesi extraeuropei nonché regolarizzate ovvero rimpatriate perché in essere in paesi dell'Unione europea e in paesi aderenti allo spazio economico europeo che garantiscono un effettivo scambio di informazioni fiscali in via amministrativa». L'imposta si applica su un rendimento lordo presunto del 2% annuo per i cinque anni precedenti il rimpatrio o la regolarizzazione con un'aliquota sintetica del 50% per anno comprensiva di interessi e sanzioni e senza diritto allo scomputo di eventuali o crediti, recita il testo dell'emendamento. In pratica ciò significa un'aliquota complessiva del 5%, che sarà applicata sulle attività finanziarie e patrimoniali detenute almeno al 31 dicembre 2008 o rimpatriate e regolarizzate a partire dal 15 ottobre prossimo e fino al 15 aprile 2010. Il gettito viene definito nella relazione di assoluta imprevedibilità ed è dunque fissato per ora a un solo euro. La scelta di introdurre un nuovo scudo fiscale è stata difesa senza tentennamenti dal ministro dell’Economica Giulio Tremonti, che non vede alcuna incongruenza con l’elogio dell’etica e delle regole emerso al G8 dell’Aquila. E una conferma arriva dal fatto che anche l’America si sta muovendo nella stessa direzione. Tremonti replica così, seccamente, a un giornalista americano che chiede se non si senta in «contraddizione». Poi, fuori microfono e rivolto a Roberto Calderoli che gli siede a fianco, gli

scappa anche un insulto (“testa di c...“), che si potrà ascoltare solo dalle registrazioni. Intanto, le opposizioni insorgono, puntando l’indice su un «nuovo condono». Il Partito democratico chiede al governo il ritiro di tutti gli emendamenti al decreto anticrisi presentati oggi e in particolare quelli sullo scudo fiscale e la riforma delle pensioni. A renderlo noto sono stati i capigruppo del Pd in commissione Bilancio, Pierpaolo Baretta, e Finanze, Alberto Fluvi, al termine del direttivo del gruppo alla Camera. Queste richieste «hanno alterato la natura originaria del decreto rendendo impossibile una discussione nel merito seria e ragionevole» hanno sottolineato i due deputati. Ora hanno aggiunto «il comportamento del Pd sarà conseguente» alla risposta del governo, «e userà tutti gli strumenti e i tempi parlamentari a disposizione». L'Italia dei valori si prepara a fare le barricate a Montecitorio contro il decreto anticrisi e in particolare per la norma sullo scudo fiscale. «Faremo ostruzionismo anche in commissione», ha annunciato Antonio Borghesi, capogruppo dell’Idv in commissione Bilancio alla Camera.

Il premier Berlusconi con il ministro Calderoli durante la presentazione del Dpef

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LE NOVITÀ

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Regolarizzazione per le colf ARRIVA una mini-stretta per le pensioni, che partirà dal primo gennaio 2015 e comporterà al massimo tre mesi di aumento dell’età pensionabile. DONNE e PENSIONI - Si parte nel 2010 e l’innalzamento sarà fatto nella misura di un anno ogni due. I risparmi confluiscono nel fondo strategico per il Paese a sostengo dell’economia reale istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri. BADANTI – Arriva la regolarizzazione seletti-

Si innalza l’età pensionabile per le donne nella P.a. va per badanti e colf. Ma rispetto alle prime intenzioni c'è una stretta sul fronte dei controlli: chi presenta false dichiarazioni per la regolarizzazione rischia il carcere da 1 a 6 anni. SOGLIA REDDITO SE SI IMPIEGA COLF – Occorrerà avere un reddito minimo di 20 mila euro se il percettore è singolo e di 25 mila euro invece se a essere calcolato è il reddito di un nucleo familiare. SANITA': Una quota del gettito della regola-

rizzazione (267 milioni in 2 anni) andrà a finanziare il Servizio Sanitario Nazionale delle diverse regioni in proporzione all’emersione. TASSA ORO–La tassa sulle plusvalenza scende dal 6% al 1%. L’imposta, poi, non sarà retroattiva. MASSIMO SCOPERTO–Il tetto dello 0,5% sul massimo scoperto comprende anche l’eventuale sconfinamento, mentre i giorni di valuta per gli assegni saranno solari e non più lavorativi. SICUREZZA VOLI –

Per i costi sostenuti per garantire la sicurezza operativa, all’Enav andranno 12,2 milioni di euro nel 2009. Ai quali si aggiungono 8,8 milioni di euro nel 2009 e 21,1 milioni l’anno nel triennio 2010-2012 per l’ammodernamento di alcuni aeroporti. AMBULANTI – Le licenze potranno essere rilasciate solo a chi dimostrerà di essere in regola con il versamento dei contributi. GIOCHI – Cambio in corsa per le norme che regoleranno il rilascio della concessione per la gestione delle lotterie tradizionali e delle Gratta e Vinci.

Il Cipe dà il via libera all’allegato infrastrutture al Dpef. Matteoli: «Sostegno concreto all’occupazione»

Quattordici miliardi per avviare le grandi opere IL CIPE ha approvato l’allegato infrastrutture al Dpef 20102014. Dopo l’elencazione dell’attività svolta nel primo anno di legislatura, il documento riporta tutte le azioni in corso e programmate dalla Legge Obiettivo evidenziando quanto deciso dal Comitato Interministeriale nella seduta del 26 giugno scorso, con cui è partita una manovra di 30,118 miliardi di euro. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha precisato «che tale assegnazione dovrà raggiungere entro l'anno gli obiettivi dell’approvazione da parte del Cipe dell’80% delle opere e della loro cantierizzazione per circa 14 miliardi di euro. Tale cantierizzazione – ha osservato - renderà possibili una crescita del Pil del 2,3, il mantenimento dei livelli occupazionali nel

comparto delle costruzioni per circa 120.000 unità e l’ampliamento a circa 360.000 nel prossimo biennio, il contenimento dei costi della logistica per un valore di 12 miliardi e quello dei costi del trasporto delle famiglie nelle aree metropolitane per 6 miliardi». Matteoli ha anche sottolineato che «il Governo ha così mantenuto inalterato l’impegno di risorse per il triennio pari a 14 miliardi di euro, un impegno che ha consentito nel 2009 l’assegnazione per infrastrutture di 9,9 miliardi di euro anticipando integralmente la quota prevista per il 2010. Occorre, quindi, ora dimostrare la nostra capacità di approvare i progetti al Cipe e di cantierare le opere. Rispetto al primo obiettivo, dal dicembre 2008 a oggi il Cipe ha approvato

opere per 10 miliardi di euro e si pensa che con la prossima seduta si raggiungerà l’importo di 15 miliardi di euro». L'Allegato Infrastrutture dedica ampia attenzione all’emergenza Abruzzo, ponendola all’interno del documento con l'elencazione degli interventi es-

Il plastico del Ponte sullo Stretto di Messina

senziali, all’Expo 2015, al Mezzogiorno formulando un’interessante proposta gestionale identificata in 5 interventi mirati: 1) Ponte di Messina e asse ferroviario Napoli-Bari, 2) adeguamento ferroviario BattipagliaReggio Calabria, 3) collegamento veloce Palermo-Catania, 4) hub portuali di Augusta, Taranto e Brindisi, 5) collegamento funzionale della Carlo Felice in Sardegna, alla portualità, alla sicurezza stradale, al piano energetico nazionale, al controllo del territorio per evitare eventi malavitosi in relazione alla realizzazione delle opere pubbliche, alla costruzione dei nuovi valichi del Frejus e del Brennero. Per quest’ultimo, in particolare, viene proposto un chiaro cronoprogramma per consentire l’avvio dell’opera.

Il 2009 sarà tutto difficile La ripresa solo dal 2010 di CORRADO CHIOMINTO ROMA – Il 2009 sarà per l’Italia un anno difficile. Con l’economia in contrazione del 5,2% che mette sotto pressione i conti pubblici, con un deficit che balza al 5,3% e il debito che vola al 115,3%. Ma negli ultimi 2-3 mesi «si sono ripetuti segnali non negativi» e le «tensioni sui mercati finanziari si sono gradualmente allentate» e «si sta evidenziando un’attenuazione delle spinte recessive». Così «si ipotizza la ripresa a partire dal 2010». +0,5% nel 2010, +2% per ciascuno dei tre anni successivi. È questo il quadro che il governo traccia nel Documento di programmazione economica. Il Cdm impiega pochi minuti per dare l'ok anche se, a causa della crisi, è una fotografia dalla difficile messa a fuoco. Proprio nel giorno del varo del Dpef Chigi la Banca d’Italia diffonde le sue nuove previsioni con il tradizionale Bollettino Economico il cui varo era programmato da tempo. Anche l’istituto guidato da Mario Draghi prevede per quest’anno un calo dell’economia del 5,2%, come il governo, ma prevede per il prossimo anno un Pil piantato sullo zero, dilatando di fatto i tempi della ripresa. Non è la prima volta che Bankitalia e Tesoro pubblicano stime differenti. Edora arendere più difficile la coincidenza delle previsioni è la complessa valutazione sulla fine della crisi. Lo stesso ministro, prima che Via Nazionale diffondesse il dato, non aveva nascosto la difficoltà e l’indeterminatezza dell’esercizio. «Viviamo in una fase in cui fare previsioni è difficile e congetturale – ha detto Tremonti – Ma c'è chi lo deve fare per legge. E per questo facciamo il Dpef, io altrimenti non lo avrei fatto». Importanti, al di la dei numeri, sono proprio gli impegni che il governo delinea nel Dpef per «garantire condizioni di stabilità di finanza pubblica, dare supporto all’economia, assicurare la coesione sociale». Sui conti pubblici «risulta essenziale ristabilire sin d’ora un percorso di risanamento solido e credibile per il dopo-crisi»e viene «confermato l'impegno» di «una convergenza verso il pareggio di bilancio in termini strutturali e verso una graduale ma costante riduzione del rapporto debito Pil non appena la ripresa si sarà consolidata».

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I nodi della politica

«Norme tra loro troppo eterogenee» Il Governo: valuteremo i suggerimenti

Sicurezza, dubbi di Napolitano Il presidente promulga la legge ma si dice preoccupato per l’impianto generale | I PRECEDENTI | di MARCO DELL’OMO

ROMA–Firma,perplessità e preoccupazioni. È il tris messo sul tavolo da Giorgio Napolitano, che promulga la legge sulla sicurezza solo perché contiene una serie di norme antimafia che non potevano essere bloccate, ma non rinuncia a esprimere i suoi rilievi al provvedimento, soprattutto sul reato di clandestinità. Dal comunicato del Quirinale traspare il travaglio del capo dello Stato nel prendere la decisione finale. La firma in calce alla nuova legge è arrivata perchè Napolitano ha ritenuto di non poter sospendere l’entrata in vigore delle norme, ampiamente condivise in sede parlamentare,volte adassicurare unpiù efficace contrasto della criminalità organizzata». Ma firmare non significa condividere in toto. E Napolitano ha voluto rendere di dominio pubblico le sue riserve, con una lettera inviata al presidente del consiglio, ai ministri dell’Interno e della Giustizia e , per conoscenza, ai presidenti di Camera e al Senato. La nota del Quirinale parla di «perplessità e preoccupazioni» ed esprime «dubbi di irragionevolezza e di insostenibilità», smontando pezzo per pezzo il provvedimento: dal reato di immigrazione clandestina, alle ronde, passando per la legalizzazione dello spray al peperoncino, sono tanti i punti critici su cui Napolitano chiede «una rinnovata riflessione». Alla maggioranza non è restato che incassare la nota del Quirinale facendo buon viso a cattivo gioco. In fondo, l'importante era ottenere la promulgazione della legge ed evitare il rischio di un rinvio in Parlamento. Il governo assicura che le considerazioni del Capo dello Stato «saranno valutate attentamente e che si terrà conto delle notazioni e dei suggerimenti espressi dal Presidente Napolitano». Ma l’imbarazzo della maggioranza è passato in secondo piano di fronte alla nuova bordata di critiche di Antonio Di Pietro a Napolitano. Il leader dell’Italia dei Valori, spalleggiato dai suoi fedelissimi in parlamento ( e anche dai comunisti italiani di Oliviero Diliberto), non si è accontentato delle perplessità e delle preoccupazioni del Colle. Napolitano, secondo Di Pietro, doveva semplicemente rifiutare la firma e rispedire il testo alle Camere per una nuova deliberazione. «Esprimo profondo dolore – ha detto Di Pietro a Montecitorio - per la titubanza del presidente della Repubblica nel prendere in mano la situazione e soprattutto nell’affrontare i compiti che la Costituzione gli assegna. Il suo lamento dopo aver firmato il provvedimento è come un grido al vento, che ammanta di ipocrisia una legge che meritava di essere espulsa dall’ordinamento» . Il Pd prende le distanze da Di Pietro e sposa invece la linea di Napolitano. Marco Minniti e Lanfranco Tenaglia sostengono che «questa iniziativa forte del presidente della Repubblica non può e non deve essere ignorata dal presidente del Consiglio e del governo. La via maestra è che il governo assuma l’iniziativa di tornare in Parlamento per affrontare e risolvere la questione aperta dal presidente della Repubblica». Contro Di Pietro, e a difesa di Napolitano, interviene il portavoce del Pdl Daniele Capezzone: «E' inqualificabile la vera e propria escalation polemica del signor Di Pietro contro il Quirinale. Non è accettabile l’idea di trascinare il Capo dello Stato nell’agone politico, e meno che mai di trasformare un garante come Giorgio Napolitano nel bersaglio di accuse infondate e volgari». Fuori dal coro l’ex presidente del Senato Marcello Pera, secondo il quale la lettera di Napolitano «è fuori dai poteri che la Costituzione affida al Capo dello Stato».

Il via libera “condizionato” L’ultima volta ad aprile per il sostegno all’industria di FRANCESCO BONGARRÀ

Il presidente della Repubblica Napolitano

ROMA – Il pacchetto sicurezza non è il primo provvedimento con cui il presidente della Repubblica accompagna la promulgazione di una legge con una lettera ai presidenti delle Camere ed al governo. In ogni caso, il ddl sicurezza, pur accompagnato dai rilievi del Colle, è legge ma

non è ancora in vigore: deve infatti essere ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, e da quel giorno perchè sia vigente devono passare altri quindici giorni. LA PROMULGAZIONE – La Costituzione prevede (art. 73) che il capo dello Stato ha un mese per promulgare le leggi. Se le Camere, ciascuna a maggioranza assoluta dei propri componenti, ne dichiarano l’urgenza, la legge è promulgata nel termine da essa stabilito in modo esplicito. Il pacchetto sicurezza non è tra quelli per i quali il Quirinale si è preso più tempo per la promulgazione: solo poche settimane fa, il Quirinale ha impiegato 23 giorni per promulgare la legge 69, che conteneva disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività e norme in materia di processo civile. Quel testo, approvato definitivamente il 26 maggio, è stato infatti promulgato il 18 giugno e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19. LA PUBBLICAZIONE – E' di trenta giorni il termine cui le leggi, dopo la promulgazione da parte del capo dello Stato, vanno pubblicate nella Gazzetta ufficiale. Le leggi entrano in vigore il quindicesimo giorno dopo la loro pubbli-

cazione, salvo che le leggi stesse stabiliscano un termine diverso. I PRECEDENTI – Giorgio Napolitano ha in più occasioni accompagnato la promulgazione di una legge con una sua lettera ai presidenti delle Camere ed al governo. L’ultimo caso prima del pacchetto sicurezza è stato il 9 aprile con il decreto sul sostegno ai settori industriali in crisi, nel quale sono rientrate anche le quote latte. Altra promulgazione con lettera di Napolitano è stata il 25 giugno 2008 per il decreto legge sullo sviluppo economico e la competitività e il 24 luglio dello stesso anno per il decreto sulla salvaguardia del potere di acquisto delle famiglie. Il suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi aveva a sua volta affiancato una sua lettera, nel giugno 2002, alla promulgazione del decreto legge omnibus che istituiva fra l’altro “Patrimonio Spa” e “Infrastrutture Spa”. Non c'è, invece, nessun precedente del genere nel settennato Cossiga. Rispetto ai rilievi mossi da Napolitano il presidente dei senatori dell’Udc, Gianpiero D’Alia afferma che «E' necessario un dibattito che approfondisca i rilievi e i contenuti». «Il confronto – aggiunge D’Alia – si rende ancora più urgente se pensiamo che da questo testo, già di dubbia costituzionalità, dipendono altri provvedimenti importanti, come quello sulla regolarizzazione di colf e badanti, a loro volta a rischio di violazione della Costituzione».

Il ministro va avanti: «Il Consiglio drammatizza ma il Parlamento resta sovrano»

Csm contro Alfano: decreto devastante Bocciato il ddl che riforma il processo penale: viola 4 principi costituzionali VIOLA quattro principi costituzionali, a cominciare dall’obbligatorietà dell’azione penale, e avrà effetti «devastanti» sull'efficacia» delle indagini il ddl del ministro Alfano sulla riforma del processo penale. E inoltre, «rafforzando la dipendenza della polizia giudiziaria dal potere esecutivo» e insieme «estromettendo il pm dalle indagini», potrebbe permettere al governo di controllare o quanto meno di condizionare l’azione penale. È una stroncatura senza appello quella della Sesta Commissione del Csm, contenuta in un parere che già oggi potrebbe essere discusso dal plenum. Una presa di posizione criticata dalla maggioranza (che con il capogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, accusa il Csm di voler svolgere «funzioni di terza Camera») e apprezzata dall’opposizione, che accusa il governo di «schizofrenia» (Lanfranco Tenaglia, dei Ds) e con Antonio Di Pietro (Idv) bolla come «criminale» il ddl. Non sembra preoccupato il ministro Alfano, convinto che il parere del Csm non limiterà le Camere, visto che «il Parlamento è sovrano». Le critiche del Csm sono soprattutto alle norme-chiave del provvedimento. A cominciare da quella che ridisegna i rapporti tra polizia giudiziaria e pubblico ministero, innanzitutto assegnando al magistrato, un ruolo «passivo» nelle indagini, visto che non potrà più acquisire direttamente le notizie di reato (compito che diverrà esclusivo della pg). «L' eliminazione del potere del pm di acquisire anche di propria iniziativa le notizie di reato

Il guardasigilli Angelino Alfano

realizza un vulnus al principio della obbligatorietà dell’azione penale – denunciano i consiglieri -. Per poter attuare il dettato costituzionale, infatti, il pm deve poter agire anche di propria iniziativa». E non è tutto: cancellare, come fa la norma, la dipendenza dei servizi di polizia giudiziaria dal pm, «non solo sembra contrastare» con l’articolo 109 della Costituzione, secondo cui il magistrato dispone direttamente della polizia giudiziaria, ma «si traduce in una sottrazione alla magistratura dei mezzi per compiere le indagini». La preoccupazione del Csm è altissima anche per la possibilità per

il governo di condizionare o indirizzare le indagini: la maggiore autonomia della polizia giudiziaria dal pm determinerà «inevitabilmente un rafforzamento della sua dipendenza dal potere esecutivo», scrivono i consiglieri; e «chi gestisce la polizia giudiziaria può disporre dell’azione penale, condizionandone al tempo stesso l’iniziativa con il controllo delle notizie di reato, dei mezzi e delle persone impegnate nelle indagini». E non è tutto: la cancellazione del termine entro il quale la polizia giudiziaria deve riferire della sua attività al pm e in generale la maggiore autonomia della pg avranno «devastanti conseguenze sull'efficienza dell’azione investigativa», determineranno una «dilatazione» dei tempi delle indagini, e comporteranno «minor tutela dei diritti della difesa». Tra le norme che allarmano il Csmanche quellacheestende icasi di astensione e di ricusazione dei giudici ai giudizi espressi fuori dall’esercizio delle funzioni nei confronti delle parti del procedimento e tali da provocare fondato motivo di pregiudizio all’imparzialità del giudice. Non solo si pone «un serio limite alla manifestazio-

ne del pensiero del giudice», ma si crea «uno strumento che incide sulla individuazione del giudice predeterminato per legge (art. 25 Cost.)» e che, attraverso un concetto «indefinito di imparzialità», può “scardinare, un gran numero di processi». E ancora: estendere la competenza della Corte d’assise ai reati di mafia determinerà, senza interventi sugli organici, «una ulteriore dilatazione dei tempi processuali, in violazione del principio costituzionale di ragionevole durata del processo», oltre a determinare «una pericolosa esposizione personale dei giudici popolari». Immediata la replica del guardasigilli: «il ddl di riforma del processo penale ha due obiettivi: realizzare il giusto processo e dare efficienza al sistema. Pensiamo che il nostro progetto realizzi questi scopi nell’ambito del dettato costituzionale». «Non abbiamo vocazione al suicidio giuridico – ha detto Alfano – crediamo che la nostra proposta potrebbe resistere al vaglio della Corte Costituzionale. Comunque l’iter è lungo, avremo di cui valutare e ci sarà tempo per ogni riflessione». Il Csm, ha rilevato ancora il guardasigilli, «ha dato il suo parere, come in altre occasioni, il Parlamento talvolta ha preso in considerazione positivamente le sue considerazioni, altre volte ha deciso con le proprie convinzioni. C'è una drammatizzazione dei pronunciamenti del Csm che ha ritenuto opportuno dare il suo parere in pendenza di un dibattito parlamentare».

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Intervengono anche Fiom Cgil, Fp Cisl e Petrone (Psdi)

Posti instabili in Regione

Botta e risposta a distanza fra Salierno e N. Falotico

Il cahiers de doleances dei non tutelati si arricchisce di due nuove categorie

Quella spersa dozzina La sorte di 12 precari: entrati con concorso poi declassati a collaboratori: e gli impegni? C'ERANO una volta, in Regione, dodici lucani vincitori di concorso. Ci sono ancora. La differenza tra allora e adesso è che in questo lasso di tempo cinque anni - sono stati declassati: erano assunti (a tempo determinato), ora sono collaboratori (co.co.co); sapevano che sarebbero stati assunti definitivamente, ora non sanno nemmeno se volta per volta gli verrà riconfermato il contratto. Poteva essere una piccola favola a lieto fine, così non è stato. La distanza massima dal lieto fine l'hanno raggiuntaquando sonostati espostial pubblico come “privilegiati”, indicati fra quelliche gravitano attorno alla Regione perché scelti personalmente da amici. «Noi abbiamo superato un concorso regolare», ricorda Lorenzo D'Anisi, ingegnere. E' scritto su alcuni fra i tanti documenti che questa vicenda ha visto impilarsi e impolverarsi: “Tali professionalità sono in possesso delle competenze necessarie, essendo state selezionate dal ministero delle Infrastrutture con procedura a evidenza pubblica (bando di gara pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 22 agosto 2003)”, si legge ad esempio nel protocollo stipulato a suo tempo fra la Regione Basilicata e il ministero. Proprio in quel protocollo si parlava di “internalizzare le competenze”, ossia portarle dentro l'ente. «Esattamente quello che è accaduto nella altre regioni interessate: Puglia, Campania, Calabria. Lì, chi ha seguito il nostro stesso percorso è stato assunto a tempo indeterminato», si rammarica D'Anisi. Si tratta delle regioni dell'Obiettivo 1, vasto piano dell'Unione europea per le zone economicamente depresse. Ma il primo obiettivo della Regione Basilicata, in questo caso, non è stato far seguire alle promesse i fatti. La vicenda comincia con unaselezione concorsualedel 2003. Si tratta del Pon Atas, una delle tante sigle di cui abbondano i comunicati stampa di politici e amministratori. Significa Programma operativo nazionale Assistenza tecnica eazioni disistema. Ilconcorso è di natura ministeriale. Ne passano sedici per la Basilicata. Vengono collocati, a partire da giugno 2004, all'Aato (l'Autorità d'ambito territoriale ottimale, organismo del settore acque) e al di-

partimento Ambiente, ognuno per i propri ambiti di competenza. Il rapporto di lavoro, valido per un anno e poi prorogato per un altro anno, scade il 31 maggio del 2006. Poi, viene stipulato il Progetto operativo risorse idriche - secondo stralcio: un protocollo fra Regione e ministero per proseguire il rapporto, a ottobre, dopo cinque mesi. Il contratto no. Per quello ci vogliono altri quattro mesi. La firma solo il 13 febbraio del 2007. E’ un contratto di co.co.co, collaborazione coordinata e continuativa. Non più tempo determinato (secondo protocollo), che è un contratto a orologeria, ma pur sempre un'assunzione, con tutte le tutele e i diritti che comporta. Lo stipendio crolla, come un grafico di Wall Street in un giovedì nero: da oltre duemila euro lordi (circa 1.700 netti per chi cumula anche assegni familiari)si cala a 1.300. Lordi. Passano otto mesi, quelli del contratto, e ci si ritrova punto e da capo. Cosa fare? Di nuovo co.co.co (con emolumento ritoccato al rialzo per riallinearlo a quello di partenza). Ma il nuovo co.co.co parte il primo luglio 2008: altri mesi di buco. In questo periodo, confronti anche aspri con i vertici amministrativi, addirittura sitin davanti agli uffici, richieste ufficiali e ufficiose alla giunta. Scambio epistolare con il presidente Vito De Filippo, rassicurazioni, addirittura ammissioni sugli errori commessi da alcuni dirigenti. Un giallo: perchénelle altre regioni i colleghi ce l'hanno fatta e qui no? Risposte: è colpa del ministero che «vi ha scaricato»; no, è colpa di un dirigente che «ha sbagliato». Qualcuno la sfanga trovando un altro lavoro, qualcun altro scova escamotage per sistemarsi, rimangono in dodici. Sempre appesi, oggi più di ieri, ai rinnovi di contratto - e ai salti di mesi prima che negli uffici si trovi un accordo - e con la prospettiva, se tutto va bene, di superare un altro concorso per ritrovarsi a tempo determinato: la spersa dozzina dei Pon Atas, disciolta nel magma dei precari, parteciperebbe ai concorsi previsti dalla futura legge regionale in discussione nella prima commissione e prima o poi al vaglio del consiglio regionale. In quel provvedimento è prevista una quota di riserva per i precari (era il 70 %, potrebbe diventare il 40). Il danno e la beffa, in questa

favola ancora da terminare, si sommano a vicenda, si insersecano, si completano. E il dirigente generale della giunta, Angelo Nardozza, ammette un problema di carattere umano: «E’ un’ingiustizia sostanziale, certo. Ma giuridicamente il loro status, ai fini dell’assunzione, è irrilevante». Nardozza si rammarica di quanto accaduto («Anche se non sapevo che avessero cominciato con il tempo determinato», dice, essendo divenuto direttore generale in seguito) ma spiega: «La loro situazione rientra nella Finanziaria Prodi e nel famoso comma 113». Vi si prevede l’assunzione per chi ha maturato alcuni requisiti, fra cui l’aver lavorato a tempo determinato

per almeno tre anni. «E i 12 Pon Atas in questione non li hanno maturati - aggiunge Se li avessimo stabilizzati, l’atto sarebbe stato impugnabile dallo Stato. Quando sono arrivato io, erano già co.co.co». Sorte diversa per altri sette che hanno invece maturato i requisiti e, l’anno scorso, sono stati assunti. «Nelle altre regioni dell’Obiettivo 1 - conclude l’alto dirigente - l’assunzione è scattata perché i Pon Atas sono rimasti per almeno tre anni a tempo determinato». Intutto questo,l'ingegnere D'Anisi, grazie al progetto Pon Atas, ha conosciuto la moglie. Insieme hanno avuto due bimbe. A volerlo cercare, per loro un lieto fine c'è. r.pezzano@luedi.it

SI SUSSEGUONO gli interventi sulla condizione e sul futuro dei precari. Ieri, fra le altre dichiarazioni, anche un botta e risposta politico-sindacale. Il bisticcio a distanza si è consumato fra il segretario regionale della Cisl, Nino Falotico (che di recente fa aveva prodotto un’altra nota) e il consigliere regionale del Pd Adeltina Salierno, che a quella nota aveva risposto.

La vicenda dei 28 “Pa-Stage”: «Ci hanno dimenticato»

Formarsi e poi estinguersi C’E’ANCHE un’altra categoria di precari in Regione. Hanno avuto la qualifica di “stagisti”, dunque di persone che svolgevano un periodo di formazione all’interno di uffici dell’ente. La sigla - tutto in Regione viene distinto per sigle, come galassie comunicanti ma separate - è Pa-Stage. Sono arrivati in Regione dall’Università degli Studi della Basilicata, per conto della quale hanno svolto gli stage formativi in campo telematico. Tipologia affine a quella del progetto Sfera ma distinta alla radice da un particolare: gli Sfera, anch’essi stagisti, sono passati attraverso una “short list”, elenco di nomi selezionati per titoli e scelti poi personalmente (il requisito era essersi laureati con un punteggio non inferiore a 105/110); i Pa-Stage invece hanno superato un concorso che prevedeva una prova scritta e una orale. Lo fa sapere - e ci tiene a rimarcarlo - uno dei Pa-Stage, che preferisce rimanere anonimo e parla di una «tipologia estinta di 28 persone che per 18 mesi hanno svolto il compito loro assegnato negli uffici della Regione Basilicata (o altri uffici della Pubblica amministrazione) e al-

la fine, contravvenendo a quanto asserito nella Convenzione e al motivo per cui era stata stipulata e ben rimarcato nella stessa, dimenticati». Insomma, un’altra porta di accesso ma «murata», ri-

marca il lettore. Lo stesso chiede che venga pubblicata la loro vicenda perché «segnali la nostra presenza a chi non ci conosce e ricordi a chi ci ha volutamente dimenticati, che esistiamo e abbiamo se non maggior diritto

(vincitori di concorso!) almeno egual diritto ad essere inseriti fra “le tipologie” e pertanto il diritto almeno a far parte di quel 70% che il disegno di legge riserva» nei futuri concorsi. ro. pe.

RIASSUNTO Cosa è accaduto fino a oggi

Vicenda legata a scelte politiche IL RIASSUNTO delle puntate precedenti, se fosse completo di ogni sua parte, occuperebbe un volume di Treccani, pagina più pagina meno. La vicenda dei precari della Regione Basilicata parte da molto lontano, da quando l’ente pubblico - come tanti altri enti pubblici d’Italia - decise di aprirsi massicciamente al lavoro non dipendente o comunque non a tempo indeterminato. Ma si tratta di questioni politiche, troppo ampie da affrontare in questa sede. Più di recente, dalla fine dell’anno scorso, la Regione - in seguito alla pressione in tal senso dei sindacati - ha deciso di mettere ordine nel mare magnum dei suoi precari. I precari nel frattempo provano a organizzarsi per fare sentire la propria voce. Ma è più facile dirlo che farlo: l’ostacolo più duro è costituito dall’estrema eterogeneità della platea dei precari. Ci sono quelli che sono entrati con le “long list”, quelli che hanno superato una selezione per titoli; altri hanno superato un regolare concorso, qualcuno

è stato contattato dalle agenzie di lavoro interinale, altri sono arrivati dall’università. Viene preparata una bozza di disegno di legge. Loscopo -spieganodalla Cisl, che resta quasi in splendida solitudine - è quello di bloccare nuovo precariato e fare ordine in quello esistente; e garantire ai co.co.co (170 circa) una quota riservata (70%) nei concorsi futuri. L’atto fa il giro consueto delle commissioni consiliari permanenti. In quartaviene proposta l’assunzione a tempo indeterminato di una ventina di precariche hannomaturato il diritto all’assunzione secondo le leggi vigenti. Poi si arriva in prima commissione. Lì il documento ristagna per molto tempo. Pochi giorni fa viene discusso in una seduta assai tesaincui sisollevanomolti dubbi sulle “pezze d’appoggio” legislative. E si propone di riservare la quota anche ai “portaborse”. A breve si voterà. Poi, il vaglio definitivo in consiglio. I precari attendono.

ADELTINA SALIERNO, Consigliere regionale Pd: «La riflessione di qualche giorno fa del segretario regionale della Cisl, Nino Falotico, mi è apparsa subito confusa, cosicché ho voluto dare un'occhiata al provvedimento in itinere che, probabilmente, mi sarei ritrovata incartato direttamente per l'approvazione in consiglioregionale. Dicoconfusaperché il segretario Cisl, mischia passato, presente e futuro del problema e la cosa non mi trova d'accordo. E' certamente necessario, per il presente e per il futuro stabilire una moratoria sul ricorso al precariato, come dice Falotico, “per non allargare la platea”, e anche sul “porre fine a discrezionalità e ambiguità delle long list”. Mi chiedo però perché lo dica solo ora come proposito per il futuro (nel mentre si vuole infornare questa platea) e non se ne è preoccupato negli anni passati, mentre tutto ciò avveniva con la discrezionalità e ambiguità che riconosce al fenomeno. Inoltre, è un'ovvietà grande quanto una casa che si debba affrontare il problema dei precari “stabilendo criteri oggettivi e priorità”. Il tema piuttosto, dovrebbe essere quello di capire, secondo le differenti sensibilità , quali sono queste priorità. Solo per i precari che verranno dobbiamo stabilire regole più stringenti sui tempi dei contratti a tempo? Come mai nessuno si è accorto che, in giunta, ripetutamente (anche fino a nove anni) si sono chiamati sempre gli stessi soggetti con contratti a tempo? Perché? E’corretto? E' corretto - continua - aver consentito, anche da parte del sindacato dico, l'uso disinvolto di una forma di contratto eccezionale e temporanea (davvero) alimentando (ove non precostituendo) ragioni, diritti, pressioni nei confronti della pubblica amministrazione? Sono altresì contraria, senza se e senza ma alla trasformazione sic et simpliter dei contrattia tempoin assunzionia tempo indeterminato senza procedure concorsuali pubbliche». NINO FALOTICO, segretario Cisl Basilicata: «Forse la consigliera Salierno cerca un posto al sole della polemica politica, ma ha sbagliato il destinatario delle sue stravaganti e inconsuete dichiarazioni, perché la Cisl, nell'esercitare le sue prerogative sindacali, non fa le leggi ma offre il suo contributo per trovare le soluzioni ai guasti che le istituzioni hannocreato. AllaSalierno mipermetto dirivolgere un paio di domande: dove stava la nostra solerte e navigata consigliera regionale quando in Regione Basilicata, ma anche nelle Province e nei Comuni, si consumava lo scempio del precariato, delle long-list e degli Lsu? E poi, perché

non ha esercitato fino in fondo le prerogative e le funzioni ispettive e di controllo proprie del ruolo di parlamentare regionale? La distrazione, peccato veniale, è stata fatale, cosìcome perpura distrazione,mi auguro non per malafede, la Salierno non deve aver notato i continui ed insistenti richiami della Cisl in questi anni a porre fine all'abuso del precariato nella pubblica amministrazione, così come nel privato. È il caso di rammentare a chi ha la memoria corta che la Cisl, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, ha assunto da anni posizioni chiare di contrasto al proliferare del precariato e le ha espresse nelle sedi istituzionali competenti, nonché in documenti scritti e dichiarazioni di stampa che sono a disposizione di chi volesse rinfrescarsi la memoria. In ogni caso, la Cisl, pur ritenendo utile il dibattito sui media, non lo ritiene affatto esaustivo, per questo abbiamo proposto una conferenza pubblica bipartisan che in forma seminariale possa andare oltre le polemiche per trovare le soluzioni più giuste ad un problema reale entrando seriamente nel merito dei criteri e delle priorità. Non può infatti sfuggire a nessuno che esiste una platea di migliaia di precari nella pubblica amministrazione, in certi casi con circa dieci annidi anzianità di servizio, mentre la Regione sta pensando paradossalmente di allargare ulteriormente l'esercito dei precari con ulteriori tirocini formativi, un migliaio di posti per una spesa complessiva di ben 16 milioni di euro, di cui sarebbe utile conoscere il parere di quanti, come la Salierno, in questi giorni hanno dato vita ad un vivace ma spesso superficiale dibattito, proposta che, per quanto ci riguarda, così come formulata ci vede contrari. Così come non deve sfuggire che esiste un esercito di disoccupati cui non interessano le polemiche bensì le risposte che le istituzioni sono in dovere di fornire, con gli oneri e speriamo anche gli onori del caso. Eppure, trovo fuorviante confondere il precariato pubblico con quello privato in quanto rispondenti a logiche giuridiche e contrattuali differenti, benché riteniamo sacrosanto ed indiscutibile che disoccupati e precari possano avere una valutazione adeguata dei loro titoli nei concorsi pubblici. Mi fa infine piacere che la consigliera Salierno si ricordi, agli sgoccioli del suo mandato popolare, di prendere a cuore i problemi del lavoro, ma se lo avesse fatto prima, sarebbe stata più credibile. Il populismo è come le bugie: ha le gambe corte». FIOM CGIL regionale: «Non c’è stata fino ad oggi una chiara indicazione da parte di chi amministra la cosa Pubblica che possa consentire a tutti i cittadini lucani di poter partecipare alla possibilità di poter concorrere per i posti di lavoro che la Regione Basilicata deve mettere a bando Pubblico.Un bando pubblicoper le assunzioni in modo che anche i disoccupati e i precari licenziati dalle fabbriche metalmeccaniche possano averela possibilità di trovare occupazione negli enti pubblici, vista la impraticabilità registra-

ta nelle settimane scorse di essere riassunti dalle fabbriche, che invece continuano a impiegare lavoratori di altre regioni senza alcun criterio, pure dopo la mediazione del presidente della Giunta Regionale che è rimasta non applicata.» MARIO PETRONE, segreteria Psdi Basilicata: «La stampa rende conto, continuo, della faccenda Co.Co.Co. - Porta Borse - e di quello che si riesce a sapere dei lavori di commissione in Regione. I Co.Co.Co. in una maniera o nell'altra premono, anche fisicamente, per la soluzione veloce del proprio problema. La politica regionale fa quello che può e che, forse, non dovrebbe fare. La politica da fuori e da dentro ci inzuppa il pane. A mio parere, però, ove si partisse da una domanda la questione non esisterebbe: chi, come, quando e perché li ha fatti questi contratti co.co.co. o altro. Semplicemente, ove si ragionasse serenamente, parteciperebbero a regolari concorsi e li vincerebbero proprio in ragione della professionalità acquisita nel lavoro, questi giovini, e senza necessità di riserva di posti quasi totale Nei fatti viene evidente che sono state assunte - con varie tipologie di contratti centinaia di persone che oggi qui domani là vogliono tutte la garanzia del “posto”, la sistemazione e la politica si acconcia. Rimane dachiarire qualerisposta sivuole dare a chi non ha santi in paradiso o estimatori nelle giuste stanze, il che è anche più grave». Giovanni Sarli, segretario Cisl Funzione Pubblica Basilicata: «E' ancora drammatica la condizione dei tanti precaripresenti nelleamministrazionipubbliche lucane, a favore dei quali si può e si deve fare di più, puntando alla loro stabilizzazione, come si sta facendo, da tempo, nelle Regioni Calabria e Campania, in particolare per il bacino degli ex Lsu, utilizzando finanziamenti rivendicati ed ottenuti a livello nazionale e regionale. Per realizzare ciò anche in Basilicata, è assai importante ed urgente avviare un'azione di coordinamento a livello regionale, sia da parte della Regione che dell'Anci, allo scopo di definire un programma complessivo che comprenda, quindi, tutte le condizioni di precarietà ancora presenti e ne indichi il superamento definitivo. Vanno, dunque, stabilizzati, nei prossimi mesi, sia i precari presenti nell'Ente Regione, che quelli utilizzati, da anni, negli Enti locali della Basilicata, definendo tempi, modalità e finanziamenti con una visione solidaristica, soprattutto a favore dei piccoli Comuni che presentano maggiori difficoltà di bilancio. Superare il precariato, quello storico in particolare, è una battaglia di civiltà nella quale dobbiamo sentirci tutti impegnati. La Cisl Funzione Pubblica è da sempre in prima fila, e vuole continuare a battersi con forza nei prossimi mesi. L'invito ad operare presto è rivolto a tutte le Amministrazioni, di qualunque colore politico, superando tentazioni di facilistrumentalizzazioni ocontrapposizioni».

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di ROCCO PEZZANO


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Toghe lucane

Le 90 pagine della richiesta di archiviazione firmata dal pubblico ministero Capomolla/1

La fine del comitato d’affari Il sostituto Pg Bonomi all’incontro di partito: «Non è un elemento indiziante» di FABIO AMENDOLARA CATANZARO - C’era una volta un comitato d’affari che usava la giustizia, aggiustava i processi, garantiva impunità, delegittimava i nemici, condizionava la polizia giudiziaria. Era l’intreccio politico, massonico, giudiziario, ipotizzato dall’ex pubblico ministero di Catanzaro Luigi De Magistris. Ora quel comitato d’affari non c’è più. Perché un altro pubblico ministero, Vincenzo Capomolla, che ha ereditato l’inchiesta “Toghe lucane”, pensa che gli elementi raccolti dal suo collega nella fase delle indagini preliminari siano troppo pochi per sostenere l’accusa in giudizio. Per togliere 30 indagati dall’imbarazzo di essere finiti sul registro delle notizie di reato della procura di Catanzaro gli dedica quasi 90 pagine di una richiesta di archiviazione che il Quotidiano ha potuto vedere in esclusiva. In modo freddo ma molto tecnico il pm Capomolla descrive le «condotte» degli indagati e spiega perché ha deciso di chiedere l’archiviazione. Vincenzo Tufano era il procuratore generale di Potenza, Gaetano Bonomi era il suo sostituto. De MAgistris ipotizzava che «collocati ai vertici degli uffici giudiziari di Potenza, esercitassero indebita attività d’interferenza nei confronti dell’ex procuratore della Repubblica Giuseppe Galante, dei pm Vincenzo Montemurro ed Henry John Woodcock, dei gip Alberto Iannuzzi e Rocco Pavese, e che garantissero l’illecita copertura, attraverso l’omissione dell’attività di vigilanza al sostituto procuratore antimafia Felicia Genovese». Per i coniugi Felicia Genovese e Michele Cannizzaro (ex direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza) «si ipotizzava che garantissero l’esito di procedimenti penali di loro interesse e delle persone di cui erano garanti e offrissero utilità varie attraverso il ruolo del dottor Cannizzaro all’interno della più grande azienda ospedaliera della Basilicata». Per l’avvocato Emilio Nicola Buccico, sindaco di Matera, «quale avvocato e membro del Consiglio superiore della magistratura, si ipotizzava che, quale controprestazione di interventi giudiziari in suo favore, garantisse il suo intervento in ordine all’esito di pratiche che riguardavano magistrati, disciplinari, paradisciplinari, e il consolidamento di posizioni negli ambienti politici della Basilicata». Iside Granese era il presidente del Tribunale di Matera, per lei «si ipotizzava che, al fine di assicurare impunità al presidente della Banca popolare del Materano Attilio Caruso, per alcuni illeciti commessi nella gestione del consorzio Anthill, compisse condotte finalizzate all’ottenimento dell’illegittimo fallimento del consorzio, con il rilievo che la stessa risultava giudice in diverse cause nelle quai era coinvolta la banca nello stesso periodo in cui il presidente del Tribunale aveva aveva contratto un mutuo, a condizioni di eccezionale favore, con l’istituto bancario». Per l’avvocato Nuccio Labriola, «nel suo ruolo di avvocato e presidente della Camera penale degli avvocati di Matera, si ipotizzava che assumesse il ruolo, anche in virtù di legami di tipo massonico, di condizionamento dei processi, in particolare nella vicenda relativa ai brogli di Scanzano Jonico». Per il capo della procura di Matera Giuseppe Chieco «si ipotizzava che garantisse l’esito favorevole di alcuni procedimenti anche attraverso i legami con gli avvocati Buccico e Labriola, con particolare riferi-

Il palazzo di giustizia di Catanzaro. In alto De Magistris, in basso Capomolla

IL COMMENTO Bolognetti: «Per Marinagri la colpa è anche di chi non ha vigilato» IL tribunale del Riesame di Catanzaro ha ancora una volta confermato il sequestro del villaggio Marinagri, dolcemente adagiato nella fascia di pertinenza fluviale del Fiume Agri. Per l'ennesima volta, a seguito del sequestro disposto nell'aprile 2008 dall'ex Pm Luigi De Magistris, successivamente confermato da Gip, Riesame e Cassazione, un Tribunale della Repubblica respinge la richiesta di dissequestro, sostenendo che c'è stata truffa e abuso edilizio. Gioverà ricordare che dopo l'approvazione del Pai(Piano di assetto idrogeologico), avvenuta nel gennaio 2002, l'area sulla quale sorge la “Venezia sul Mar Ionio” fu gravata da un vincolo di inedificabilità assoluta. Alla luce del recente pronunciamento del Riesame, ci permettiamo di esprimere nuovamente tutte le nostre perplessità per le decisioni del dr. Capomolla sull'inchiesta Toghe lucane. Non ci convince il fatto che si voglia limitare la responsabilità di quanto avvenuto a Policoro e dintorni ai Vitale e al Sindaco di Policoro. A nostro avviso, occorrerà riflettere sul perché i sopra citati non godano di adeguata compagnia, ad iniziare da quella di alcuni magistrati per eventuale “Culpa in vigilando”. Maurizio Bolognetti, Segretario Associazione Radicali Lucani

mento ai fascicoli che riguardavano persone con le quali intratteneva rapporti di interesse o persone offese che potevano danneggiare persone vicine». Per il colonnello dei carabinieri in pensione Pietro Gentili e per l’ex capo della Squadra mobile Luisa Fasano, si ipotizzava che «rappresentassero i punti di riferimento dell’associazione a delinquere nell’ambito della polizia giudiziaria, in modo tale da dirigere attività di ostacolo nei confronti di altri appartenenti alla polizia giudiziaria, carpire indebitamente informazioni riservate, divulgare notizie coperte da segreto investigativo, condizionare avvocati e testimoni». Per Vincenzo Barbieri «si ipotizzava che fosse uno dei punti di riferimento al ministero della Giustizia al fine di indirizzare attività di accertamento ispettivo di tipo strumentale, nonché di attività di indebita pressione e condizionamento, nei riguardi di magistrati, e di offrire contestualmente garanzie di coperture istituzionali ai giudici partecipi del comitato d’affari». Scrive il pm Capomolla: «In ragione di ciò e nella

funzione specifica dell’accertamento della rilevanza penale dei fatti, occorre procedere alla verifica del complessivo compendio indiziario onde valutarne l’adeguatezza ai fini della sostenibilità sia delle singole ipotesi di reato che dell’ipotesi associativa». Capomolla precisa che «occorre evitare un ragionamento di natura circolare». Come? «trasformando - spiega - l’oggetto dell’indagine, reciprocamente l’ipotesi associative e quella in ordine al singolo reato fine, in criterio di inferenza reciproco, non potendosi in sostanza ritenere validamente sostenibile l’ipotesi in ordine al singolo reato fine sul presupposto della esistenza dell’associazione a delinquere, la cui ipotesi debba trovare sostegno dimostrando la consumazione del reato fine». Capomolla demolisce “Toghe lucane” punto per punto. C’è l’abuso d’ufficio che ha coinvolto Genovese e Cannizzaro per la defenestrazione dell’ex manager dell’Asl di Venosa Giuseppe Panio. «Deve rilevarsi - scrive Capomolla che a prescindere dalle valutazioni circa la necessità dell’indicazione

del procedimento penale tra quelli per i quali avrebbe dovuto valere l’istanza di astensione del pm Genovese, non appaiono circostanze significative nella prospettiva della sostenibilità dell’accusa formulata». E ancora: «Il profilo di sospetto, con riferimento alla specifica vicenda, si trarrebbe, sotto una diversa prospettiva, dagli elementi costituiti in sostanza dai criteri di nomina del direttore generale dell’azienda ospedaliera e dalle influenze dell’ambiente politico, dai profili di incompatibilità con la carica da parte del dottor Cannizzaro, dalla tempistica della richiesta di archiviazione per il caso Panio, che tuttavia non conseguono uno standard indiziario adeguato per sostenere l’ipotesi d’accusa». In relazione «con tale aspetto - si legge nella richiesta di archiviazione - si deducevano motivi di sospetto dal rilievo che l’assessore Carlo Chiurazzi (ora senatore ndr) era uno dei soggetti, l’altro era il presidente Filippo Bubbico (ora anche lui senatore ndr), componenti della giunta regionale che aveva nominato il marito del pm Genovese alla

| DIRITTO DI CRONACA | L’affaire Fkt e il centro Genovese Cadono le accuse contro il Quotidiano CATANZARO - Loredana De Franco, giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Cosenza, ha prosciolto il cronista del Quotidiano Fabio Amendolara dalle accuse avanzate nei suoi confronti da Michele Cannizzaro e Salvatore Spadaro in relazione al servizio pubblicato il 10 luglio 2007 intitolato: “I retroscena dell'affaire “Fkt” ”. Nell'articolo si riportavano ampi stralci delle dichiarazioni rese da alcuni magistrati potentini nell'ambito dell'inchiesta “Toghe lucane”, che appalesavano il sospetto che l'inchiesta sul Centro Silletti di Potenza fosse stata condotta in maniera strumentale agli interessi di una collega apparentata col titolare di una struttura concorrente. Fatti espressi in modo continente. Per la dottoressa De Franco Fabio Amendolara «ha fatto cronaca ben dentro i limiti dell'esercizio dei suoi diritti».

A distanza di otto anni dagli arresti le indagini sull'Affaire “Fkt” sono state trasferite a Salerno. Il 4 giugno scorso si è tenuta udienza davanti al gup Anna Maria Fattori, e per l'accusa era presente un magistrato già in servizio nella procura di Potenza, già sentito anche dal pm Luigi De Magistris nell'inchiesta “Toghe lucane” proprio a riguardo di questo caso. Vincenzo Montemurro aveva le indagini a Potenza in coordinamento con il collega Lucio Setola. A Catanzaro ha dichiarato che il giorno dopo il sequestro del Centro ha ricevuto una lettera che lo accusava di essere “il braccio armato” della collega che sarebbe stata in conflitto di interessi. Per la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio il processo è stato rinviato al 14 ottobre. Leo Amato

carica di direttore generale». Spiega Capomolla: «Sebbene si volesse ritenere che nella fase iniziale delle indagini le suddette circostanze avrebbero potuto indurre a formulare come astratta ipotesi investigativa la correlazione della nomina di Cannizzaro alla carica di direttore generale con la richiesta di archiviazione del procedimento Panio (e non alla mera mancata astensione della Genovese dopo la presentazione della domanda presentata dal dottor Cannizzaro al San Carlo, giacché in quel momento la richiesta di archiviazione era già stata formalizzata) e ciò senza i criteri inferenziali che generano il sospetto nella fase della scoperta, tali circostanze tuttavia non appaiono di pregnanza tale da corroborare l’ipotesi della fattispecie corruttiva». E liquida così il caso: «Non si rinvengono, peraltro, ulteriori elementi concreti per sostenere che la determinazioni della Genovese a chiedere l’archiviazione sia stata strumentalmente diretta ad assicurare al dottor Cannizzaro la nomina a direttore generale». Osserva ancora Capomolla: «Sono prive di valenza indiziaria le conversazioni intercettate tra il commissario Luisa Fasano e il sostituto procuratore generale Gaetano Bonomi». E ancora: «Analogamente priva di qualsiasi attitudine indiziaria, a prescindere dai giudizi circa la opportunità della condotta evocati dai testimoni Alberto Iannuzzi e Vincenzo Montemurro, risulta la circostanza che Bonomi fosse apparso accanto a Bubbico in occasione di un congresso dei Democratici di sinistra, a distanza di pochi giorni dalla formulazione della richiesta di rinvio a giudizio del caso Panio, che riguardava anche Bubbico». Richiesta di archiviazione anche per l’ex questore di Potenza Vincenzo Mauro, ora a Messina. Secondo Capomolla, lui, il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, Fasano e Tufano non hanno cercato di ostacolare le indagini condotte dal pm Henry John Woodcock». E le dichiarazioni di don Marcello Cozzi? «Solo delle considerazioni del religioso», secondo Capomolla. Niente a che vedere con il codice penale. Smontata anche la parte dell’inchiesta che riguarda i vertici dell’Arma dei carabinieri in Basilicata. Il generale Massimo Cetola, il generale Emanuele Garelli, il colonnello Nicola Improta e il tenente colonnello Pietro Polignano, «non erano condizionati dal sostituto procuratore generale Gaetano Bonomi». Nessun illecito degli avvocati Buccico e Labriola nel caso dei brogli di Scanzano. Quelle cha hanno portato alla loro iscrizione nel registro delle notizie di reato erano, secondo Capomolla, «soggettive valutazioni» dei testimoni del pm De Magistris. Cade anche l’ipotesi che Buccico abbia sponsorizzato la Genovese in commissione parlamentare antimafia. La mancata iscrizione dell’avvocato Labriola nel registro degli indagati per i brogli di Scanzano (indagine condotta dalla Genovese) e la nomina in commissione antimafia, secondo Capomolla, sarebbe indimostrabile per una «improbabile correlazione temporale tra i due termini della vicenda». In conclusione, scrive Capomolla, «deve prendersi atto che , esclusa la consistenza indiziaria con riguardo ai reati fine ipotizzati nei confronti dei rispettivi indagati, sopra richiamati, e stante l’inadeguatezza dimostrativa degli altri elementi evidenziati, rimane sguarnito il quadro indiziario anche con riferimento alla fattispecie associativa in esame». f.amendolara@luedi.it (•1 continua)

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Primo piano


Renato Cantore racconta la straordinaria vita di un italoamericano schivo e famoso

Anniversari

La tigre di Cape Canaveral Rocco Petrone (figlio di lucani) coordinò la spedizione del primo uomo sulla luna Iranna De Meo ROCCO Petrone è entrato nella leggenda della conquista dello spazio progettando le rampe di lancio, mettendo in orbita satelliti e astronavi per migliaia di tonnellate, dirigendo il lancio dei razzi del programma Saturno e Apollo, e guadagnandosi la fama di duro. Tutti gli anziani tecnici della Nasa, lo avrebbero ricordato negli anni sempre intento ad interrogare, uno per uno, i suoi 150 tecnici addetti alle manovre, con domande formulate con meticolosa precisione cui bisognava rispondere con altrettante risposte o con il completo riesame del problema. «Lo chiamavano “tigre” per i suoi interrogatori - ricorda Tony Reichardt di Air&Space Magazine - ma erano indispensabili. Rocco Perrone, un lucano altrove. Un libro dedicato alla figura dell'ingegnere che A ROMA lanciò l'uomo sulla luna. Un sogno che diLunedì venne realtà. Con Renato presentazione Cantore, autore di “La tigre alla Rai e la luna. Rocco Petrone. Lunedì il libro di Renato Storia di un Cantore (caporedattore che della sede regionale Rai) italiano voleva sarà presentato a Roma, non passare alla alla sede Rai di viale storia”, abbiaMazzini, nella sala degli mo cercato Arazzi. Interverranno Come nasce con l’autore Paolo Ga“La tigre e la rimberti, Mamrgherita luna? Hack, Enrico Saggese e Dal primo liBarbara Scaramucci bro “Lucani altrove. Un popolo con la valigia”. Nasce inseguendo le storie della Basilicata nel mondo. Ho incrociato questa storia particolare e mi ha colpito. È un racconto che ha dell'incredibile se si pensa che in un generazione è cambiato il destino di Rocco Petrone. Il padre era un contadino povero che morì giovanissimo in un incidente sul lavoro. Rimasto orfano piccolissimo, aveva appena sei anni, fu a capo della missione Apollo. E' una storia molto americana e poi a me piace l'America come si può vedere (indicando i tanti oggetti-ricordi che provengono dal continente dalle mille opportunità). Cosa ha in comune con il primo libro, oltre al filo conduttore, ossia la storia di un emigrante che diventa famoso? Niente. Qui ho giocato molto con le suggestioni letterarie, del rapporto con la luna. La luna è nel destino di Petrone. Lui, infatti, amava più il chiarore dlela luna che la luce del sole. Il primo libro era un report giornalistico, questo è una fiction, è più letterario. Il titolo nasce dal suo carattere? Si. Petrone era soprannominato la “tigre di Cape Canaveral", per il suo carattere duro. Era molto severo, incuteva più timore che sentimenti di affetto. Era timido e ombroso, quasi d'acciaio, inflessibile, infaticabile. Come ha costruito questa storia? Usando documenti originali, altri tratti dall'archivio della Nasa, altri dal comune di Sasso di Castalda e poi una chiacchierata con parenti e giornalisti. Ho costruito una

Tito Stagno e Pietro Forcella: furono i protagonisti della memorabile diretta televisiva dello sbarco sulla luna. Il primo è deceduto il 21 dicembre scorso

storia che nasce e finisce nella mattinata del 16 luglio 1969. Quanto di lucano aveva Petrone? È un italiano atipico anche come carattere. Tornò al paese un paio di volte. Era un uomo riservato, schivo. Anche la famiglia non è stata molto disponibile e collaborativa. Era rimasto un uomo montanaro nel carattere. D'altronde veniva da un paese che si chiamava Sasso. Il nonno nel 1850 sapeva leggere e scrivere e all'epoca era un'eccezione. E poi non dimentichiamo che Sasso ha da-

to i natali a monsignore De Luca, a D'Aragona. Come dire, i sassesi sono gente tosta. Da giornalista a scrittore? Arriva un momento in cui hai il bisogno di raccontare le cose con un passo più tranquillo delle news. In modo più riflessivo e non nei pochi minuti che hai disposizione in televisione. Cosa significa scrivere libri? È stata una bella esperienza intellettuale. In più, questo libro è edito da Eri, la casa editrice della mia azienda (la Rai). Cosa le ha insegnato questa

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storia? Che non ci sono obiettivi irrealizzabili. Rocco Petrone era destinato alla miseria e invece è diventato direttore della missione Apollo che ha portato l'uomo sulla luna A chi lo dedica? A chi sa ancora dire “Voglio la luna”, a chi non si accontenta. Nessun obiettivo è irraggiungibile. Quando è nato il progetto? Un anno e mezzo fa. Alcuni giorni ho lavorato intensamente, per mesi ho lasciato perdere. Ho lavorato molto sulla sempli-

TUTTI I CAPITOLI LUNARI DEL LIBRO

ficazione. Infatti, è di 112 pagine. Chi era Rocco Petrone? Il libro serve a spiegarlo. È un personaggio di eccellenza che ha avuto una straordinaria capacità intellettuale nel lavoro e dotato di una memoria prodigiosa da accomunarlo a Pico della Mirandola. Era una persona difficile, rocciosa, scontrosa. Parliamo di uno che lanciava missili e questa passione è nata durante l'esercito. A West Point è stato uno dei pochi italiani e poi nel '45 entrare in quell'accademia non era facile. Eravamo in guerra.

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Dagli emigrati lucani con la valigia a una storia internazionale che parte da Sasso di Castalda

Dedicato a tutti quelli che ancora vogliono la luna di PARIDE LEPORACE RENATO Cantore ci ha preso gusto a scrivere libri utili e divertenti. E dalla valigia degli immigranti, che con passione ha raccontato, dei lucani altrove, a 24 mesi di distanza estrapola una delle storie più affascinanti per una pubblicazione di certo successo. Con il perfezionismo maniacale che lo contraddistingue non ha lascito nulla al caso. Ha aspettato una data importante per la storia dell'umanità. Quarant'anni fa, esattamente come oggi, da Cap Canaveral partiva la spedizione per mandare degli uomini alla conquista della luna. Tutto il mondo s'incollò come non mai alla televisione per seguire qualcosa di unico e che era in stretta relazione con le prime orme rinvenute a Neandhertal molto tempo prima. Un uomo chiave di quell'avventura si chiamava Rocco Petrone. Figlio di emigrati lucani partiti da Sasso di Castalda in provincia di Potenza e che in America interpreta nel migliore dei modi il sogno del nuovo continente che rende possibili le grando conquiste personali. Da West Point al Mit fino all'incontro con Von Braun che lo farà diventare Petrone “la tigre di Cap Canaveral” . Elementi validi a tracciare una straordinaria biografia di “un italiano che non voleva passare alla Storia” connotando molto bene la personalità di un grande protagonista di carattere schivo e riservato. “La tigre e la luna” edito da mamma Rai/Eri pubblica un palpitante racconto che si avvale della prefazione del mitico Tito Stagno, il telecronista del celebre allunaggio e che ancora appassona con quel “ha toccato” che lo mise in gran tenzone con l'altrattanto mitico Ruggero Orlando. La luna è coprotagonista del libro. Canto-

Renato Cantore, a lato la copertina del suo libro

re si è dato un bel costrutto di scrittore creativa accompagnando ogni fase della narrazione con la fase lunare di quella notte utilizzando un sito internet specializzato sull'argomento. Anche i capitoli sono lunari con azzeccate titolazioni che spaziano da titoli di canzoni evergreen a versi leopardiani. Rigorosissima la documentazione. Dai registri dell'anagrafe di Sasso all'anedottica di prima mano validissima per ricostruire e smontare la leggenda urbana che vuole che Rocco Petrone abbia salvato Potenza dal bombardamento della seconda guerra mondiale. Documenti Nasa, antichi giornali, programmi Rai e una conversazione con Pino Josca, inviato del Corriera della Sera per la grande avventura spazione, di origini lucane come Petrone e l'autore del li-

bro. Ma Cantore divulga una storia internazionale. Mettendo in risalto l'appassionante vicenda umana del barone Von Braun che divise la sua scienza tra la croce uncinata e le stelle a strisce della nuova frontiera di uno dei più straordinari presidenti degli Stati uniti d'America. Un centinaio di pagine avvincenti che mescolano emigrazione italiana, Guerra fredda, corsa verso lo spazio ed emozioni umane straordinarie. Con uno spruzzo di scienza e tecnologia comprensibili a chiunque e che fanno di Cantore un bravo divulgatore che si appassiona a raccontare con un linguaggio piano e avvincente. Nel suo incipit Renato dedica il suo lavoro “A tutti coloro che sanno ancora dire voglio la luna”. Cantore la sua se l'è ampiamente meritata.

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Giovedì 16 luglio 2009


Giovedì 16 luglio 2009

QUALCHE IDEA CHE MI PIACEREBBE PER LA NOSTRA REGIONE

FEBBRE SUINA IL GOVERNO RASSICURI

di ALESSANDRO GALELLA segue dalla prima ogni strategia si sviluppa con tre gradi di obiettivi. Breve termine, medio e lungo termine. A lungo termine ci sono i grandi obiettivi, che sono i più lontani ma che sono anche quelli che determinano tutto il resto. Io pesno che la nostra generazione deve finalmente puntare ad un nuovo grande obiettivo, un salto di qualità culturale e civico.Tutto il nostro cammino deve essere disegnato per questo nuovo fine. Una rinascita di un popolo che negli ultimi 30 anni non è riuscita ad ottenre quel salto di qualità economico e sociale che altre zone di italia sono riuscite a raggiungere. Penso che la nostra terra stia pagando da ogni punto di vista proprio una strategia sbagliata. l'analisi del territorio. Partiamo per esempio dall'ambiente, carta fondamentale da giocare nel prossimo futuro, secondo me. Ambiente: una regione che ha da sempre una forte vocazione naturale, come tutte le zone montuose del mondoo di italia che gia hanno fatto da anni le loro fortune proprio grazie ai boschi alla montagna e ai loro splendidi paesini, esempio l'umbria oppure pensando alle zone fuori italia, Svizzera, Austria e anche la Slovenia. Se siamo noi i primi a non possedere una cultura della natura della nostra terra diventa impossibile investire in questo settore. La nostra terra dovrebbe fare di boschi, fiumi, colline, animali selvatici, panorami, ma anche del mare, dei parchi naturali, una componente fondamentale di ricchezza. A maggior ragione se il tutto viene inserito in un meridione martoriato da un punta di vista ambientale, dove campania e puglia rappresentano un serbatoio di utenze attraibili, numeroso ede economicamente in uno stato migliore del nostro. Invece in ogni modo appare evidente come siamo noi i primi a non amare la nostra natura, inquinando tutto, costruendo baracche che deturpano ovunque, scaricando schifezze in ogni dove, non conoscendo ne sfruttando le nostre ricchezze naturali. Insomma se noi siamo i primi a non avere la nostra cultura nel dna... tutto ma chiediamoci perchè non abbiamo questa cultura? Perchè non abbiano il rispetto dei nostri luoghi naturali? Chi doveva creare questo senso civico, attraverso anche vie punitive, contyrolli, informazioni, formazione!La situazione ambientale della nostra regione vede una gestione dissennata di tutto. Parchi abbandonati, fiumi completamente inquinati, laghi abbandonati, nessuna sorveglianza, il panorama, appare iinquinato, sporco. Non che sembra qualcuno abbia deciso debbano par parte del panorama.I boschi non vengono sfruttati, la fauna, non viene in inessun modo sfruttata. Ma in tutto questo disastro la piu' grande responsabilita' è quella di non aver creato nessuna cultura ambientale nella nostra gente e sopratutto di rispetto e valorizzazione dell'ambiente dove viviamo. Abbiamo i boschi, ma non li frequentiamo, non li conosciamo, non li rispettiamo. stessa cosa per i nostri fiumi, dove continuiamo a scaricare di tutto, a pescare con le reti, con le bombe, con il calcestruzzo e le batterie. Continuiamo a buttare frigoriferi e pneumatici nei boschi o nelle piazzole di sosta, a sporcare i ogni area verde. tutto simbolo di una arretratezza culturale spaventosa, da terzo mondo! Anche le città continuano ad essere vissute senza alcun rispetto senza la conoscenza della nostra storia, delle nostre tradizioni, senza rispetto per i luoghi storici, per il pubblico. una cultura civica tipicamente meridionale! Stesso discorso riguarda la meritocrazia, che non riesce in nessun modo a farsi largo. i posti continuano ad essere occupati, nelle scuole, nell'università, negli ospedali, negli enti pubblici, non da chi è capace, ma da chi conosce, è amico, è asservito. Tutto questo non stimola nessuno a fare bene, ma neanche addirittura a fare, meno si fa, me si è in evidenza, piu si sta tranquilli. Questa cultura ci uccide e favorisce un cirloco vizioso, che posrta l'inattivita', lo spreco, la progettazione inutile, capitali pubblici spesi inutilmente, ecc. ecc. Noi dobbiamo puntare ad un lucano nuovo...una generazione che voglia portare avanti un nuovo tipo di cultura, un lucano che impari a rispettare la sua terra e che la faccia rispettare a chi viene da fuori o ai propri amministratori. Noi vogliamo un lucano che pretenda dai suoi amministratori che le cose funzionino, che i soldi non siano sprecati, che le città siano pulite, che chi sporca sia punito, chi inquina sia punito, che i menager di aziende pubbliche portate al fallimento siano puniti. vogliamo una cultura del merito, del pulito, della vivibilita', di un meridionale nuovo, ripsettoso delle leggi e soprattutto civile. Dobbiamo diventare uno strumento che combatte questo modo di essere sbagliato, perchè la peggiore cosa che può succedere è lasciare che tutti pensino che le cose sono così e dovranno essere sempre così. Analizziamo insieme tutto il nostro territori, creiamo un nostro quadro della situazione, ambientale, dei trasporti, del turismo, dei parchi, economica, della cultura, della formazione, del lavoro.....e stabiliamo le nostre strade da perseguire per cambiare definitivamente binario al futuro della nostra terra. Risposte forti....alla disoccupazione, all'emigrazione, al clientelismo, alla non meritocrazia, alle negligenze amministrative, ai trasporti arrestrati, allo sperpero di risorsa pubblica, al sociale, soprattutto ad un nuovo animo civico, unica soluzione ad un ver, profondo, radicale, cambiamento! Il cammino è lungo e arduo...ma non ci fa paura.

RIFORMA DEI CONSORZI LE FORZE SOCIALI... di ANGELO MINIERI segue dalla prima Una bocciatura prevedibile e per certi versi auspicabile per tutte le incongruenze,illogicità e anticostituzionalità del disegno di legge. Purtroppo l'occasione è andata persa!Il seminario di approfondimento sulla realtà dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale e sulla nuova legge regionale ha dimostrato come l'obiettivo esclusivo è affermare che la “riforma” varata dalla Giunta regionale deve essere approvata così come concepita,senza le modifiche auspicabili,anche a costo dello scontro politico e dell'imposizione della “disciplina” di maggioranza. La “governance” di cui la maggioranza dice di essere dotata culturalmente e politicamente,mostra la vera natura di una rappresentazione propagandistica di un potere centralistico e illiberale. E' l'amministratore unico previsto nel disegno di riforma il perno intorno a cui verte la riforma in questione;la figura che chiude il cerchio di quanti vogliono al più presto cassare la questione del dissesto finanziario del Consorzio Industriale di Potenza,incoffessata causa scatenante di una riforma che non riforma ,e che piuttosto aggrava la vicenda del governo delle aree e del sistema dei servizi industriali in Basilicata. Il seminario dunque molto opportunamente,attraverso l'intervento degli esperti messi a disposizione della FICEI ( il prof. Amorosino.docente de “La Sapienza” di Roma,il prof. Zito,docente dell'Università di Teramo e del prof. Esposito,consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri,direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico ),che si sono pronunciati col garbo e diplomazia propri degli accademici, hanno delineato un modello di Consorzio che è l'esatto opposto di quello predisposto dalla Giunta regionale di Basilicata. L'assenza di De Filippo, che pure avrebbe dovuto concludere i lavori recependo osservazioni e suggerimenti, ha confermato quanto andiamo sostenendo circa l'atteggiamento di una Giunta che vuole semplicemente normalizzare i Consorzi con il controllo politico da attuarsi attraverso la

nomina (da parte dell'assessore ragionale ) dell'Amministratore unico,vero punto della questione. L'assessore Straziuso addirittura ha negato che ci fossero stati dissensi e contrarietà nella audizioni della forze sociali “audite” in Terza Commissione,ma ha finanche banalizzato la contrarietà di tutte le forze sociali,imprenditoriali e sindacali espresse, in una prospettiva concreta, con minacce di azioni eclatanti. La sovietizzazione lucana ( vedi il seminario e le modalità di organizzazione del convegno nel corso del quale non è stato concesso agli intervenuti consiglieri regionali,imprenditori,ecc.di prendere la parola !)diventa ogni giorno più insopportabile per la Basilicata, che subisce un vero colpo alla possibilità che il federalismo fiscale possa rendere la società di Basilicata più moderna, più reattiva,più competitiva nello scenario dell'economia e della cultura nazionale e internazionale. Si può anche sospettare che la frettolosa legge di commissariamento dei consorzi lucani senza addebito alcuno agli ammnistratori, ben due anni or sono,sia stata varata con un vero colpo di mano, proprio per eliminare ogni opposizione politica e culturale alla elaborazione di siffatta legge di “riforma”. Una legge che, riteniamo, non possa trovare consensi in Consiglio regionale,dove ,siamo sicuri, si articolerà un dibattito reale non solo sui contenuti della legge,ma soprattutto sulla genesi del dissesto finanziario del Consorzio di Potenza, mettendo in luce responsabilità ed omissioni. La Questione meridionale di cui tutti oggi vogliono fregiarsi come nuova opportunità politica e culturale,nell'organizzazione socio-economica lucana ,con tali strumenti e atteggiamenti, sarà l'ennesima sfida politica e culturale persa,con buona pace dei proclami, con il prevedibile “chiacchierificio” che certa cultura politica e faziosa, finanziata con risorse pubbliche, andrà a rappresentare in questi mesi che precedono le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, unica stella polare che li guida.

Sebbene il Sottosegretario Fazio sia intervenuto in merito alla scarsa probabilità della diffusione del virus A/H1N1 nel nostro Paese, restano ugualmente forti dubbi ai quali è necessario dare una risposta precisa. Così l'onorevole Domenico Scilipoti dell’Idv sulla pandemia della nuova influenza. “Visti gli sviluppi della situazione internazionale e le allarmanti notizie diffuse dai maggiori organi di stampa, è opportuno che Fazio, a capo dell'apposita Unità di crisi sul virus A/H1N1, chiarisca una volta per tutte quali sono le informazioni in possesso del governo e quali misure si intendono adottate per contenere il rischio di una crescita esponenziale del virus in Italia, dal momento che, nel caso di una sua effettiva diffusione, le morti probabili si aggirerebbero intorno alle 20 mila vittime. Al momento prosegue il deputato Idv sembra che il vaccino in Italia sarà disponibile, nella migliore delle ipotesi, solo a partire dal mese di ottobre. E proprio non riusciamo a comprendere la posizione assunta dal Sottosegretario Fazio che sembra ridimensionare di fatto il problema. Se la pandemia non può essere fermata, così come afferma l’indagine della commissione Oms, attesa la gravità del fenomeno e considerate le sconfortanti previsioni sulla disponibilità dei vaccini, occorre capire se e come saremo in grado di dar seguito ad una doverosa strategia di contrasto. Bisogna apprestare degli interventi mirati, per evitare che l'Italia entri nella classifica delle nazioni più colpite, specie in considerazione della stagione estiva e, dunque, del numero elevato di visitatori che saranno presenti sul territorio e potranno potenzialmente diffondere il virus. Chiederemo lumi per far sì che non si rimanga alla finestra per poi intervenire, come da routine, a cose fatte. E soprattutto ci chiediamo: i vaccini che saranno creati sono efficaci contro il virus A/H1N1? Sarebbe opportuno – conclude Scilipoti – che il Ministero dica al cittadino che potrebbe anche essere opportuno, per contrastare il virus A/H1N1, la massima igiene ed una corretta dieta ricca di frutta e verdura e di integratori a base di antiossidanti e vitamine che aumenta i poteri di difesa dell’o r g a n ismo”. On. Domenico Scilipoti

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LA BRUNA: BELLA FESTA E OSPITALE

RIFLESSIONI BERLUSCONI COME SULLA GIUSTIZIA DON LUIGI STURZO

di LUIGI FERRARESE INCURIOSITI dall'evento e dal tanto parlarne il 2 luglio, io con i miei amici, siamo stati a Matera per la Festa della Madonna della Bruna. Siamo arrivati nel pomeriggio a Matera pronti a visitareprima lacittà epoi avivere “l'evento della Bruna”. Abbiamo trovato una città in festa, una città aperta e disponibile dalla gentilezza di una guida turistica, con il suo gruppo di turisti stranieri, ad indicarciil percorsodellafesta a due giovani sacerdoti che nella chiesa di S. Francesco ci hanno spiegato la festa. Qui era custodita l'antica effige della Madonna, alla quale abbiamo reso omaggio, ed è portata in processione alla fine dell'ottavario (domenica 12 luglio). Mentre ci hanno spiegato, il carro trionfale incartapesta portava sopra una seconda immagine della “Bruna” più da “battaglia” pronta a tutto. Il carro trionfale con la Madonna trainato da cavalli, in mattinata erasceso inprocessione finoal quartiere di Piccianello e nella serata ci sarebbe stato il ritorno trionfale al centro di Matera. La gentilezza della gente checiha indicatolastradafino a Piccianello (seguendo la luminaria) e qui l'emozione di trovarsi vicino alla bellezza del carro di cartapesta, tante volte visto solo per televisione o su guide turistiche. Il vice parroco della chiesa di Piccianello ci ha aperto la sagrestia della chiesa per le nostre necessità e ci ha spiegato ilrito del ritorno del carro fino in piazza. La serata vissuta tra migliaia e migliaia di gente tra bancarelle e sotto la stupenda luminaria. Poi … la banda festante i cavalieri e il carro trionfale con la Madonna splendido tra un mare di gente. I tre giri nella piazza adiacente la chiesa di S. Francesco la discesa della Madonna e il rito della distruzione del carro. Tanti giovani orgogliosi di portarsi a casa un pezzo del carro. Anche noi siamo riusciti a portarci un pezzettino di cartapesta del carro grazie alla gentilezza di un ragazzo orgoglioso della sua reliquiama prontoa cederlapezzo dopo pezzo. Abbiamo portato a casa il ricordo di una bella festa e di un popolo aperto al turista e alle sue tradizioni.

di BARTOLO IAMONTE Gentile direttore, alcune notizie, ieri, hanno destato la mia attenzione: titoli 1 - “Mancino ai magistrati di sorveglianza”: “Misure urgenti per le carceri” 2 - “Lettere di Provenzano a Berlusconi” Ciancimino: “Mio padre salvò un figlio del premier” 3 - “Lettera del segretario del Pd - Ambrosoli, il coraggio di un eroe borghese”. Escludendo la seconda: oramai gli italiani hanno consolidato la propria opinione su Provenzano - Riina e Dell'Utri-Berlusconi. Le altre due fanno riflettere: almeno a me, direttamente interessato. Allora, il vice presidente del C.S.M., Nicola Mancino, invita i magistrati di sorveglianza alla “….rapida adozione di misure di adeguamento di carattere logistico che possano attenuare l'attuale situazione di disagio dovuta al sovraffollamento delle carceri”. Beh… Non mi pare che i magistrati di sorveglianza abbiano poteri di far fronte all'emergenza sovraffollamento se non nei limiti della corretta applicazione della legge. Anzi, non sono state rare le volte che sono stati redarguiti nonostante siano stati lidi al proprio dovere: per ultimi, Alfano e Mastella da ministri della Giustizia, si sono resi autori di provvedimenti che hanno vanificato i legittimi decreti adottati nei confronti di altrettanti detenuti da parte degli stessi magistrati di sorveglianza. Forse un giorno sapremo dove stava Mancino nel mentre il Governo e il Parlamento legiferavano leggi “razziali” contro tossicodipendenti, zingari, immigrati, extracomunitari e mafiosi. Consentendo così alle forze dell'ordine ed ai magistrati inquirenti di stipare dette categorie di persone nelle carceri, fino all'occupazione di ogni spazio utile in orizzontale, dopo aver innalzato letti a castello fino ai tetti in verticale. E, forse, allora scopriremo che stava in ottima compagnia: vedremo dopo, il commento alla lettera di Franceschini, con chi. Una lettera veramente

di GENNARO FINIZIO*

straordinaria, quella di Franceschini, che rende onore a Giorgio Ambrosoli, assassinato per la grave colpa di aver mantenuto la schiena dritta in un paese governato da gobbi - dopo essersi augurato che molti leggano il libro del figlio di Ambrosoli sulla storia del padre, Franceschini ci dice che: “è importante non dimenticare quanto sia stato lasciato solo, ricordare la miseria di cui è capace il potere quandoperde ilsenso del limiteo silasciasorprendere, impreparato, dal male. Quando questo è avvenuto…..la dignità politica e civile del paese si è come rifugiata nell'esempio di pochi…”. Infine, riporta le seguenti parole scritte da Ambrosoli alla moglie dopo, aver ricevuto minacce di morte: “…dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto…. Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che ho, verso il paese si chiami Italia o si chiami Europa”. Mi riprometto di leggerlo il libro di Umberto Ambrosoli. Intanto, ho appena finito di leggere quello di Antonio Massari, “Clementina Forleo, un giudice contro”: un libro stupefacente che racconta le vicessitudini capitate a questa povera Gip del Tribunale di Milano che, dopo 15 anni di brillante carriera, s'imbatte in un'inchiesta (le scalate bancarie dei “furbetti del quartierino”) dove tra le intercettazioni telefoniche appaiono i tifi per l'una o l'altra cordata, da parte dei compagni di partito di Franceschini. Presumibilmente Mancino, e Franceschini (erede politico suo e di Andreotti) insieme a D'Alema, La Torre e Fassino erano impegnati a contrastare l'azione eversiva di Forleo e De Magistris, già isolati e messi spalle al muro dalla stessa magistratura cui appartenevano, per cui, ecco la distrazione durante le legiferazioni di Governi e Parlamento che riempivano all'inverosimile le carceri italiane. Con stima e rispetto, i più cordiali saluti

EGREGIO professore Savino, in qualità di coordinatore cittadino del PDL di Pignola mi sento chiamato direttamente in causa dalle Sue argomentazioni sul “valore storico della data del 25 giugno per la Basilicata”, pubblicate sul Quotidiano della Basilicata del 6 luglio scorso. Per tal motivo mi permetto qualche riflessione, stimolato dal Suo ragionamento. Premetto innanzitutto che, fortunatamente per noi italiani (non me ne voglia chi non si identifica in tale classifica), la discesa in campo di Silvio Berlusconi - agli inizi degli anni 90 - ha bloccato il dilagare incontrastato dei comunisti e della Sinistra massimalista in genere che, diversamente, avrebbero potuto fare tanto male al nostro Paese. Berlusconi, dopo oltre 70 anni, ha replicato quella brillante intuizione di Don Sturzo allorchè, nel 1919 con la fondazione del Partito Popolare Italiano, arrestò l'avanzata socialista. Anche se il paragone Le potrà sembrare forte (ma non lo è) è proprio grazie anche a questi uomini che oggi viviamo in Democrazia, pereffetto dellaquale chiunquepuò parlare, scrivere e criticare liberamente e può finanche spingersi a stabilire chi può essere invitato a cena, da chi, come e quando. Ma, premesso questo indiscutibile principio democratico, spieghi, per favore, il ragionamento che La porta a coniugare l'inaugurazione del busto dell'illustre Senatore e primo Presidente della Regione, Verrastro, con il risultato del voto del 6 e 7 giugno e, soprattutto, perché mai tale inaugurazione debba essere interpretata quale condanna della “politica alla maniera berlusconiana” , come ama definirla Lei. Forse, Prof. Savino, ha dimenticato quando Lei ed il Suo Partito Socialista andavate a caccia di voti (alla maniera berlusconiana) proprio per creare quei gruppi “familiari” che reggevano le varie correnti interne del PSI e checontrollavano ilParlamentocon unpugno di voti!. Tutti ricordiamo le grandi feste veneziane di De Michelis, di Craxi a Milano, di Signorile, Martelli ecc.. Qual è il nesso tra quello che Lei definisce “lo stile Verrastro”e il PD ? Nessuno, oserei dire, perché mi permetto di immaginare (con il dovuto rispetto) che l'illustre Presidente non avrebbe gradito un partito così spostato a sinistra. E poi, evitiamo di tirare per la “giacchetta” i Grandi Uomini, le Grandi Personalità del passato, nella speranza di poter vantare crediti futuri. Il Senatore Verrastro è risorsa e patrimonio della Basilicata; appartiene a tutti i lucani e nessuno può o deve reclamarne l'esclusiva. Così come il grande De Gasperi è patrimonio dell'intera Italia, non solo dei democristiani e cattolici. Ma Lei, On. Prof.,

a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com

SONO un'appassionata di ceramica e decorazioni. Realizzo da tempo per me vasi di terracotta, lampade, portagioie che poi provvedo a dipingere. E' un'attività che ho sempre condotto per puro piacere personale. Le mie amiche, però, mi hanno ripetutamente spinto a fare della mia passione un'attività lavorativa (ognuna di loro ha in casa qualche oggetto realizzato da me). Ho pensato, allora, viste le enormi spese di apertura di un negozio, di iniziare l'attività di vendita aprendo un sito internet, una vera bottega online. Desidererei qualche indicazione sugli adempimenti necessari. Michela HO negozio nel capoluogo. Vorrei aprire un sito internet per vendere in rete i prodotti che normalmente commercializzo nei locali della mia attività. Sono soggetto a obblighi di legge specifici? Z. - Potenza NELL'IPOTESI di apertura di un sito internet per vendite on-line, il primo adempimento burocratico da effettuare precedentemente all'inizio dell'attività è la comunicazione al Comune nel quale l'esercente ha la residenza, se persona fisica, o la sede legale, se persona giuridica (per intenderci, se è una società). Nella comunicazione de-

si spinge oltre, fino a proiettare il 25 giugno verso una interpretazione tutta lucana del prossimo Congresso d'autunno del PD. Non le sembra di esagerare, di dare molto spazio alla fantapolitica, di enfatizzare un po' troppo quella data e quella inaugurazione, anche se momenti esaltanti per questa nostra Regione? E poi, questa storia dei “consensi catturati con i media e i computer...la trasparenza operosa sorretta da solide convinzioni religiose…”. Forse qualcuno si appresta ad essere folgorato sulla strada di Damasco? Professore, i media, le TV e i computers non sono la forza o la risorsa elettorale del Presidente Berlusconi; parlare del suo successo ancora in questi termini è riduttivo; soprattutto è offensivo per tutti gli italiani (e sono milioni e milioni) che lo votano, indipendentemente dalle TV e dal conflitto di interessi (che non interessa a nessuno, ad eccezione di Franceschini e Di Pietro). Senza un vero blocco elettorale alle spalle e senza un grande e libero consenso di Popolo, Berlusconi non avrebbe potuto vincere (nel 1994) per poi andare all'opposizione;rivincere(nel 2001)eritornare all'opposizione; stravincere nel 2008. Questi sono fatti, “non eterea identità non correlata a valori base”. Vorrei anche ricordarLe, egregio Prof. Savino, che lo scrittore peruviano Mario Vargas Ljosa, grande intellettuale e interprete della letteratura mondiale, in una recente intervista al Corriera della Sera ha definito il Presidente Berlusconi “…una figura di cui nessuno si attendeva il ritorno sulla scena della storia ……, a cui va riconosciuto un talento politico eccezionale ….,che si è mosso sempre dentro i parametri democratici……centrando sempre i suoi obiettivi”. Stranamente, noi italiani siamo abituati, da sempre, a farci del male reciprocamente; siamo sempre pronti a criticare ed a denigrare chi, o cosa, gli altri invece ci invidiano ed ammirano. Comunque, in conclusione di queste mie riflessioni, se Lei si annovera tra quelle “personalità nuove, cioè non già sciupate dal carrierismo burocratico”…allora auguri per la candidatura del 2010 e…in bocca al lupo. Quanto, poi, al finale del suo articolo, se si riferisce alla caduta di Mussolini, allora si rassegni, perché non ci sarà nessun 25 Luglio 2009, o 2010, ma si andrà a fine legislatura ! La Costituzione italiana afferma che un Governolegittimamente elettodal Popoloè legittimato a governare per l'intera legislatura, se ha i numeri per farlo, ovvero la maggioranza in Parlamento (e i numeri ci sono, ne sia certo) e non saranno certamente scosse, inchieste balneari o veleni giornalistici ad inficiare la Democrazia in questo Paese. *coordinatore PDL di Pignola

RISPOSTE CIVILI

Come ogni giovedì, le risposte dell’avvocato alle domande dei lettori

Quando il negozio apre in rete vono essere dichiarati il settore merceologico prescelto e il possesso di taluni requisiti; in particolare, non possono esercitare l'attività commerciale, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione: coloro che hanno riportato una condanna definitiva, per delitto non colposo, per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni; coloro che hanno riportato una condanna definitiva a pena detentiva per uno dei delitti contro la pubblica amministrazione (ad esempio peculato, concussione, corruzione etc.) o dei delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio (ad esempio distruzione di materie prime o di prodotti agricoli o industriali ovvero di mezzi di produzione, diffusione di una malattia delle piante o degli animalietc.), ovveroperricettazione, riciclaggio, emissione di assegni a vuoto, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina; coloro che hanno riportato due o più condanne a pena detentiva o a pena pecuniaria, nel quinquennio

precedente all'inizio dell'esercizio dell'attività, accertate con sentenza definitiva, per commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate, commercio di sostanze alimentari nocive, turbata libertà dell'industria o del commercio, illecita concorrenza con minaccia o violenza, frode nell'esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, vendita di prodotti industriali con segni mendaci o per delitti di frode nella preparazione o nel commercio degli alimenti; coloro che, essendo abitualmente dediti a traffici delittuosi o vivendo abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose, oppure essendo dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l'integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica, siano sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza, al divieto di soggiorno o di dimora o all'obbligo di soggiorno, o nei cui confronti sia stata applicata unadelle misurepreviste contro la criminalità mafiosa, ovvero sia-

no stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza. Il divieto di esercizio dell'attività commerciale permane per la durata di cinque anni a decorrere dal giornoin cuila penaè statascontata o si sia in altro modo estinta, ovvero, qualora sia stata concessa la sospensione condizionale della pena (in altri termini, la pena è stata irrogata, ma la si è sospesa e, dunque, non la si sconta), dal giorno in cui la sentenza relativa è divenuta definitiva. Nel caso in cui il titolare dell'attivitàè unasocietà, ilpossesso dei requisiti è richiesto con riferimento al legale rappresentante o alla persona specificamente preposta all'attività commerciale. L'attività di vendita on-line può essere iniziata decorsi trenta giorni dal ricevimento della comunicazione da parte del Comune. Occorrerà, poi, richiedere all'ufficio delle Entrate competente l'attribuzione del numero di partita Iva. Si dovrà infine adempiere, presso l'Inpse l'Inail, agliobblighi assicurativi e previdenziali dell'esercente l'attività, dei suoi familiari coadiutorinonché, senericorrono

le condizioni, degli eventuali soci. Le cose non cambiano se il soggetto interessato ad aprire un punto vendita on-line sia già titolare di un'attività commerciale al dettaglio (salvo il fatto che non sarà necessario ottenere l'attribuzione della partita IVA, in quanto già posseduta, e non sarà necessario adempiere agli obblighi INPS ed INAIL, in quanto dovrebbero essere stati già assolti quando si è iniziata l'attività “fisica”). Tuttavia, in tal caso, trattandosi di una sorta di ampliamento dell'esercizio, entro i 30 giorni successiviall'iniziodelle venditeon-lineoccorrerà comunicare al Registro Imprese presso la Camera di Commercio l'aggiunta dell'attività. E' bene ricordare, inoltre, che l'assimilazione delle cessioni di beni materiali su Internet alle vendite per corrispondenza esonera dall'obbligo di certificazione fiscale (scontrino e ricevuta). Per completezza, è bene ricordare che la giurisprudenza intervenuta di recente in argomento, ribadendo la regola secondo la quale il proprietario di una vetrina telematica deve essere autorizzato proprio come se aprisse un negozio “fronte strada”, ha chiarito che, in caso di mancata autorizzazione, responsabile dell'infrazione è il proprietario del sito, al quale verranno irrogate le relative sanzioni.

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Giovedì 16 luglio 2009


Calabria

Economia Giovedì 16 luglio 2009

Prodotti tipici in mostra e sinergie con gli operatori di tutto il mondo

La sede all’Unical

Un nuovo centro Trasferta in Asia per le aziende agricole calabresi di qualità per l’Ict

L’eccellenza sbarca in Dubai di DAVIDE MIRABELLO

VIBO VALENTIA - Una nuova frontiere per la Calabria. L'apertura del mercato in Dubai e la possibilità di far apprezzare i prodotti tipici del territorio all'estero è il segnale lanciatonel corsodella conferenza stampa tenuta ieri all'Hotel Vecchia Vibo, intitolata “Dubai 09”. Nel corso della conferenza è stata presentata l'iniziativa che si è svolta a Dubai lo scorso mese di giugno, alla quale hanno preso parte diverse aziende agroalimentari provenienti da più parti della Calabria. L'iniziativa è stata promossa dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Vibo Valentia, dall'assessorato regionale alle Attività produttive in accordo con una società d'intermediazione, l'Adwaa di Milano. L'attività si è svolta al Marriott Hotel di Dubai dove sono stati esposti i nostri prodotti alimentari di qualità. Alla successiva cena hanno partecipato diverse personalità degli Emirati, del Kuwait, italiani, cinesi e di altre nazionalità, che hanno a che fare con tutto quello che è business. Tra loro albergatori, commercianti di catene alimentari e operatori che si occupano di import. L'iniziativa ha aperto nuove strade verso il commercio dei prodotti tipici calabresi all'estero, consentendo di portare linfa economica vitale all'interno del settore agricolo e delle piccole imprese. Fondamentale per l'organizzazione dell'iniziativa è stato l'apporto del vice presidente della Cia Michele Napolitano che nel corso della conferenza stampa ha riferito: «All'iniziativa hanno partecipato più imprese provenienti da tutta la Calabria. La società collocata a Dubai che sponsorizza il made in Italy ciha datola possibilitàe ilcoraggio necessari. E' importante che oggi si sia costituito un gruppo, si è stabilita un'unione tra i cuochi della Calabria e coloro che si occupano di eno-gastronomia. Anche le scuole alberghiere avranno la possibilità di fare attività formative a Dubai». La parola poi è passata al presidente provinciale della Cia, Domenico Petrolo, che ha voluto porre l'attenzione sulla qualità dei prodotti locali. «Abbiamo prodotti d'eccellenza - ha sottolineato Petrolo -.

I prodotti di qualità calabresi eposti in Dubai

Però dal punto di vista delle piccole imprese abbiamo un gap. Abbiamo voluto verificare se i nostri prodotti possono essere nelle condizioni per entrare nel mercato internazionale con le piccole imprese». La parola poi è passata al presidente regionale della Cia, Giuseppe Mangone, secondo il quale «le piccole imprese non possono sopportare il peso del mercato internazionale. Se iniziative di questo genere -

ha aggiunto - non sono supportate da un minimo di ricerca sui prodotti richiesti si rischia di far fallire il progetto,il fattocheciò siaavvenuto e che ci sia stata una promozione è stato molto importante per lanciare i nostri prodotti nel mercato internazionale». Il presidente regionale della Cia si è poi soffermato ad analizzare alcuni dati. «Abbiamo avuto nel 2007 una crescita del 28 per cento della

produzione agricola in Calabria ha spiegato -. Dobbiamo difendere la qualità dei nostri prodotti da valorizzare assieme allaricchezza dei contesti storici e ambientali del nostro territorio. Dobbiamo portare il territorio calabrese a competere a livello internazionale. La politica pensa ai distretti come luoghi su cui esercitare il proprio potere e non come linfa su cui fondare gli obiettivi futuri». Un altro apporto fondamentale per l'organizzazione dell'iniziativa è stato quello di Maria Cornetta Tripodi dell'Adwaa, la quale ha affermato: «La nostra società opera nel commercio del made in Italy, si occupa di edilizia, si è aperta anche al settore del food grazie a persone specializzate nel settore. Le aziende sponsorizzate sono tutte adatte all'esportazione a livello sanitario. Il settore agricolo ha avuto grande successo a Dubai, c'è la possibilità di avere in questo settore dei contratti dal valore di 25 milioni di euro». L'ultimo intervento è stato quello di Domenico De Paola, del Fondo dei Baroni, il quale ha concluso: «Abbiamo dimostrato con quest'esperienza di aver superato la burocrazia calabrese. Possiamo ambire non solo al mercato di Dubai ,rendendo importanti le nostre imprese». Tutto questo per un futuro nel segno del made in Calabria

Già in settimana la firma dei primi contratti VIBO VALENTIA - L'iniziativa che si è svolta a Dubai dal 16 al 20 giugno ha registrato la partecipazione di alcune tra le più importanti aziende del settore agroalimentare della Calabria: Saor Srl, Fondo dei Baroni, Oleificio Capogreco, Tonno Callipo, Gruppo Muraca, Consorzio Apicoltori, Associazione Ovicaprini Apocc, Dolce Rossa di Gagliardi e Forte, Pastificio Soldano. A curare l'aspetto gastronomico, durante la serata di gala che si è svolta presso l'Hotel Marriot di Dubai, è stata l'Unione regionale cuochi della Calabria, attraverso la presenza dello chef Antonio Macrì. L'iniziativa, che rappresenta sicuramente una occasione importante per le imprese della Calabria e realizzata grazie anche alla collaborazione

dell'assessorato delle Attività produttive della Regione, ha già registrato i primi significativi risultati. Infatti, diverse società che curano le importazioni negli Emirati Arabi Uniti, tra cui Federal Food e Classic Food (per i prodotti freschi ortofrutticoli, soprattutto cipolla rossa di Tropea), Aramtel (per le forniture alberghiere interessate a tutti i prodotti del work shop), Farm Express, hanno mostrato interesse per i prodotti presenti a Dubai. Già da questo fine settimana il responsabile dell'Adhwa sarà in Italia per definire i primi contratti relativi a ortofrutta, in particolare cipolla rossa di Tropea, olio extra vergine d'oliva, pasta e confettura.

RENDE - Con l’inaugurazione, oggi, della sede principale di Ict-Sud, «comincerà un percorso che intende favorire lo sviluppo di competenze specifiche nell’ambito tematico delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione». È quanto afferma, in una nota, il rettore Giovanni Latorre. Alla inaugurazione di IctSud, oltre a Latorre ed al professore Domenico Saccà, presidente della società consortile, parteciperanno anche soggetti istituzionali, assessori regionali e rappresentanti ministeriali. In particolare, tra gli altri, è previsto l’intervento del direttore generale del Miur, Antonio Agostini. Ict-Sud è una società consortile a responsabilità limitata che si prefigge l’obiettivo di realizzare un centro di competenza a rete – la sede principale sarà a Rende, presso il Polo Tecnologico dell’Unical, e sedi secondarie in Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia – la cui missione è il rafforzamento della capacità di risposta del tessuto produttivo ed imprenditoriale alla domanda di Ict (Information and Communication Technology). Il Centro di competenza Ict-Sud si è costituito a dicembre 2006 ed ha come destinatari dei servizi prioritariamente le piccole e medie imprese operanti nelle regioni, al fine di permetterne l’inserimento sul mercato nazionale ed internazionale. I soci sono attualmente più di cento, di cui 14 pubblici o di natura pubblico-privata e 88 privati, in gran parte Pmi del settore Ict. Partecipano ad Ict-Sud direttamente o indirettamente tutte le università del Mezzogiorno e il Cnr.

Offrirà servizi alle piccole e medie imprese della regione

Nel 2009 ci sarà un’ottima qualità dell’uva e una quantità ai livelli registrati nel 2008 Giudizio di Unioncamere

Vigne, buone prospettive per la Calabria Indagine per l’anno in corso dell’Ismea e dell’Unione italiana vini NONOSTANTE il maltempo abbia causato danni in alcune zone, quest’anno la vendemmia in Calabria dovrebbe essere di buona qualità e nella stessa quantità del 2008. Questo in sintesi quanto emerge da una prima ricognizione sullo stato dei vigneti, svolta da Ismea e dall’Unione Italiana vini, nella prima decade di luglio. Secondo quanto contenuto nell’indagine, a livello nazionale, la vendemmia 2009 si prospetta relativamente abbondante e, ad oggi, non inferiore a quella del 2008 che, secondo i dati diffusi dall’Istat, era stata pari a 46 milioni di ettolitri. La campagna che sta per iniziare potrebbe, quindi, conseguire volumi produttivi leggermente superiori a quelli dello scorso anno, con un incremento che secondo le prime stime Ismea e Uiv dovrebbe essere contenuto entro il 5%. Probabilmente la vendemmia si assesterà leggermente al di sotto della media di 48 milioni di etto-

Difficoltà in alcuni territori penalizzati dal maltempo

litri degli ultimi cinque anni. Tale valutazione resta subordinata alla conta dei danni provocati dalle abbondanti precipitazioni che hanno investito la Penisola nella prima settimana di luglio e, soprattutto, alle condizioni meteo a cui saranno sottoposti i vigneti nelle settimane a venire. «Quest’anno – segnalano i presidenti di Ismea e Uiv, rispettivamente Arturo Semerari e Andrea Sartori – a contenere la crescita produttiva ha inciso anche l’adesione Un vigneto alle estirpazioni volontarie e con premio in applicazione della nuova Ocm. Da ricordare che i viticoltori che hanno visto accolta la propria domanda di estirpazione dovevano effettuare tale operazione entro il 31 maggio. Per la prima campagna di applicazione dell’Ocm, la 2008/2009, tali domande hanno interessato circa 11.600 ettari in ambito nazionale». «Inoltre - concludono Semerari e Sartori – è sempre più diffuso il ricorso al diradamento dei grap-

poli, praticato essenzialmente per innalzare la qualità delle produzioni a discapito della quantità». Stando alle previsioni dell’indagine, in Italia sono buone anche le aspettative anche sul fronte qualitativo. Nonostante le condizioni meteorologiche siano state favorevoli all’insorgere di alcuni patogeni come la peronospora, c'è stato un elevato livello di attenzione da parte degli operatori che sono intervenuti tempestivamente con i trattamenti adeguati. Se si scende nel dettaglio regionale si osserva una sostanziale omogeneità tra le diverse regioni. Quasi tutte, infatti, si collocano sul livello produttivo dello scorso anno o su uno leggermente superiore. Solo poche le eccezioni che potrebbero risultare con produzioni inferiori al 2008 (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Molise). In Calabria lo stato vegetativo è stato condizionato da una situazione meteorologica anomala che

ha causato un ritardo nello sviluppo delle piante e quindi fioritura e allegagione non uniformi nella regione sebbene, nel complesso, possano essere considerate buone. In termini quantitativi la produzione 2009 potrebbe allinearsi ai livelli dello scorso anno. Anche per la Basilicata la vendemmia di quest’anno non dovrebbe discostarsi da quella passata. Per quanto riguarda le isole, dall’Ismea e dall’Unione Italiana vini segnalano condizioni dei vigneti ottimali in Sicilia dove lo sviluppo vegetativo è risultato pressochè normale. Sia la stagione invernale sia quella primaverile sono state sufficientemente piovose, mentre le temperature si sono mantenute fresche fino agli inizi di luglio. Pertanto le condizioni climatiche non hanno causato problemi. Sul fronte fitosanitario, si segnala solo all’inizio della fioritura, qualche leggero attacco di peronospora, subito contrastato con gli opportuni trattamenti. Le previsioni sono di una produzione che potrebbe essere in linea. Per la Sardegna le previsioni 2009 lasciano ben sperare, sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo.

«Bene le politiche sull’export»

IL PRESIDENTE dell'Unione Regionale delle Camere di Commercio della Calabria, Fortunato Roberto Salerno, si dice soddisfatto dell’esito dell’incontro con il partenariato sociale, presieduto dall'assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Sulla, in occasione del quale sono state presentate le linee guida strategiche dei piani di intervento regionale: Calabria Internazionale - per l'internazionalizzazione del sistema economico produttivo - e Investincalabria - per l'attrazione di investimenti esteri. Secondo Salerno, «è necessaria una sinergia con il dipartimento regionale alle Attività produttive e con gli organismi che già operano per le medesime finalità quali il sistema delleCamere dicommerciocalabresi al fine promuovere azioni integrate finalizzate a favorire le politiche di sostegno all'export. Condivido i due programmi di intervento poiché Investincalabria intende sviluppare la capacità di apertura del sistema economico nazionale e favorire la localizzazione in Calabria di investimenti produttivi, competenze e flussi di consumo e Calabria Internazionale sostiene il processo di radicamento delle imprese sui mercati internazionali attraverso la messa a sistema di una pluralità di strumenti».

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24 ore in Basilicata

Oggi l’incontro nazionale con azienda e governo per l’accordo sul premio di risultato

Fiat, attesa per il tavolo romano Fermi Sata e indotto. A Melfi l’incontro per il passaggio dei lavoratori Itca Il sindaco di Rionero interviene contro chi aveva auspicato un sindacato “piĂš docileâ€?

Placido: ÂŤMa quale autolesionismo? Nulla di paradossale nel difendere i dirittiÂť

Lo stabilimento Sata

MELFI - Ora non rimane che attendere: i vertici di Fiat sono convocati per le 15 a Roma dal Governo per discutere la verifica del premio di risultato. Melfi, come tutti gli altri stabilimenti italiani del gruppo, rimane con il fiato sospeso, sperando che, alla fine, l’accordo arrivi. Ma nel frattempo ieri a San Nicola è stata un’altra giornata di blocchi. Produzione ferma in alcune fabbriche dell’indotto come Itca e Johnson controls. Anche la Sata è in stop dalle 14 di martedĂŹ scorso, e lo rimarrĂ , cosĂŹ come annunciato dall’azienda, fino a quando non riprenderĂ la regolare attivitĂ delle fabbriche dell’indotto che negli ultimi giorni hanno lavorato a singhiozzo. I sindacati hanno chiesto la condanna della decisione del Lingotto di procedere alle ferie forzate per la copertura retributiva in questo periodo di blocco: l’azienda propone di scalare i giorni di riposo estivo giĂ programmati dal 10 al 30 agosto. Le sigle di categoria, invece, chiedono di fa ricorso alla cassa integrazione straordinaria. E in attesa dei risvolti che potrebbero arrivare alla fine dell’incontro previsto per questa mattina, rimangono le tensioni interne, provocate dalla divisione tra Fiom da una parte e

Fim, Uilm, Fismic e Ugl dall’altra parte. E sfociate nello scontro verbale della scorsa settimana, durante il quale i delegati sindacali sono quasi arrivate alle mani. Tanto da rendere impossibile la prosecuzione delle assemblee programmate per illustrare i contenuti della piattaforma per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Oggi è previsto anche un altre importante incontro, a Melfi, per prendere in esame il progetto di acquisizione della societĂ Itca da parte della Sata. Itca è una societĂ nata dalla esternalizzazione di un ramo d’azienda della Sata. Con la firma di questo accordo i circa 150 lavoratori dell’azienda dovrebbero passare alla Fiat. Anche in questo caso, risvolti significati si attendono per il pomeriggio di oggi. Ma è il vertice romano l’appuntamento intorno al quale ci sono maggiori aspettative, dopo il rinvio del tavolo che si era riunito la settimana scorsa, per discutere la verifica del premio di risultato, giĂ concordato l’anno scorso. I sindacati lucani avvertono: solo in caso di trattativa chiusa in maniera positiva si rimuoveranno i presidi e verranno sospesi gli scioperi. Mariateresa Labanca

RIONERO - Sul “caso Melfiâ€?, e sulla “straordinariaâ€? stagione di mobilitazione sindacale - aperta dai 10 giorni di sciopero nelle fabbriche dell’indotto a favore degli interinali, e proseguita con le contestazioni della Fiom, e poi delle altre sigle di categoria prende la parola il sindaco di Rionero, Antonio Placido. Il primo cittadino interviene in difesa del diritto di sciopero delle tute blu della Fiat lucana. E, seppure non in maniera esplicita, sembra voler rispondere in polemica con l’allarme di un possibile indebolimento dello stabilimento di San Nicola, lanciato, qualche giorno fa, dal sindaco di Melfi, Alfonso Ernesto Navazio. ÂŤNon c’è nulla di paradossale - dice Placido - nel fatto che i lavoratori provino ad esercitare il loro potere contrattuale negli unici momenti in cui possono farlo: quelli nei quali la produzione “tiraâ€?. Ăˆ evidente, infatti, che in siti produttivi in via di ridimensio-

namento e/o di smobilitazione non sarebbe possibile negoziare alcunchĂŠ. Ăˆ, dunque, naturale (e niente affatto autolesionistico) che alla Sata di Melfi si scioperi ora e non in un qualsiasi altro momento. L’unico paradosso che resta da spiegare è come sia possibile disapplicare allo stabilimento italiano piĂš produttivo il sistema premiale in uso altrove, nel mentre, per giunta, si chiede l’intensificazione degli orari e si disattendono gli impegni siglati sull’occupazione degli interinali. Date queste premesse, è irrealistico immaginare che la “docilitĂ â€? sindacale possa costituire un elemento di vantaggio competitivo fra stabilimenti di un gruppo ormai largamente “globalizzatoâ€? che, quindi, obbedisce a logiche e compatibilitĂ distanti anni luce dai territori e dalle istituzioni locali. Le politiche industriali che i governi nazionali hanno rinunciato a fare (e che a fatica possono essere influenzate dai governi regionali), difficil-

Il sindaco di Rionero, Antonio Placido

mente si definiscono allargando i tavoli agli enti locali. Ben vengano, dunque, tutti i momenti di concertazione estesi al territorio, ma a condizione che si assumano come riferimenti non negoziabili i diritti e la dignitĂ dei lavoratori lucaniÂť. ÂŤForse è questa - conclude il primo cittadino di Rionero - l’unica funzione a cui (saggiamente, in questa fase) i poteri locali è giusto che assolvanoÂť. m.labanca@luedi.it

L’operaio contesta i provvedimenti disciplinari nella sede nazionale della FlmUniti-Cub

Caso Auria, la denuncia arriva a Milano MILANO – Ha preso parte a due scioperi per il premio di produzione allo stabilimento Sata Fiat di Melfi, dove si produce la Grande Punto, e gli sono arrivati due provvedimenti disciplinari per ÂŤabbandono del posto di lavoro senza autorizzazione alcunaÂť. Lo denuncia, a Milano dove si trova la sede nazionale del sindacato di base, la FlmUniti-Cub (che ha fornito contestazioni dell’azienda al lavoratore e giustificazioni). L’episodio rientra nel contenzioso fra sindacati e gruppo automobilistico riguardante il premio di produzione. Fra le parti non c'è accordo perchĂŠ lavoratori e sindacati chiedono circa 1.100 euro da pagare nel mese di luglio. Il 6 e il 7 di questo mese Donato Auria, 46 anni, di Potenza, operaio di

terzo livello (guadagna intorno ai 1.500 euro netti con i turni notturni), segretario provinciale della FlmUniti-Cub partecipa alle astensioni. Gli viene quindi contestato l’abbandono del posto di lavoro. Il dipendente fornisce alla società copia dell’annuncio degli scioperi proclamati dai delegati Rsu di FiomCgil, Failms e FlmUniti-Cub. La Cub, in un comunicato, afferma che gli addebiti sono pretestuosi e che alle mobilitazioni in questione hanno preso parte centinaia di lavoratori. Quindi aggiunge che Sata Fiat dopo aver tenuto per quasi due anni ingiustamente fuori dai cancelli dello stabilimento Auria, a pochi mesi dal suo reintegro, con una contestazione totalmente infondata, compie un’odiosa azione di persecuzione.

Uno degli scioperi alla Sata di Melfi

Lucani all'estero, nuova iniziativa Arbea, altri 14 milioni di solidarietĂ a Quelimane per 3.400 beneficiari POTENZA - Si arricchisce di una nuova iniziativa di solidarietĂ l'attivitĂ svolta in favore dei poveri del Mozambico dal frate missionario di origini lucane Antonio Triggiante. Il frate opera da molti anni a Quelimane, capitale della popolosa provincia della Zambesia. Dopo aver realizzato una scuola di arti e mestieri, un laboratorio di ceramica ed una mensa per i poveri, ora Triggiante sta costruendo una casa che ospiterĂ alcune persone disabili. A renderlo noto è stato lo stesso frate missionario, che in una lettera inviata al presidente della Commissione regionale dei lucani all'estero, Pietro Simonetti, ringrazia ÂŤil Consiglio regionale, la Commissione regionale lucani all’estero e tutti gli amici che hanno collaborato alla realizzazione di un sogno, con l'invio del contributo finanziario di 8.500 euro assegnato a

suo tempo, nell'ambito del premio per i lucani insigni, che sarĂ utilizzato per completare la costruzione della nuova casa per i disabiliÂť. ÂŤDa qua giĂš - scrive ancora il frate missionario Triggiante - è impossibile esprimere con un abbraccio la gratitudine verso quanti hanno partecipato all'iniziativa, ma vi assicuro che li ricorderemo sempre nella preghieraÂť. Il presidente della Commissione Simonetti esprime ancora una volta il proprio apprezzamento per l'attivitĂ di Fra Antonio ÂŤche da molto tempo opera con abnegazione per aiutare i poveri del Mozambico e dare un futuro ai giovani e alle famiglieÂť, ribadendo ÂŤl'impegno della Commissione regionale lucani all’estero per sostenere e favorire l'attivitĂ dei missionari lucani che in molte parti del mondo svolgono importanti azioni di solidarietĂ nei confronti degli ultimiÂť.

POTENZA – L'Arbea erogherĂ nei primi giorni della prossima settimana circa 14 milioni di euro a 3.397 beneficiari per le misure previste dal Piano di sviluppo rurale (Psr). Il provvedimento è stato comunicato dal direttore dell’Agenzia, Gabriele Di Mauro, in una lettera inviata all’assessore regionale all’agricoltura, Vincenzo Viti. Le erogazioni riguardano pagamenti agroam-

bientali (13,4 milioni di euro) per 3.167 aziende, e 492 mila euro per il rimboschimento a 230 imprenditori. Il direttore Di Mauro ha inoltre annunciato che entro la prossima settimane sarĂ emesso un ulteriore decreto per tre milioni di euro, e ha fatto sapere che ÂŤnelle due prossime settimane di luglioÂť saranno liquidate ÂŤtutte le pratiche istruite dagli uffici dopo i controlli amministrativiÂť.

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GiovedĂŹ 16 luglio 2009


Giovedì 16 luglio 2009

Inchiesta Agricoltura Dissequestrati i fondi che erano stati erogati a De Franchi. «E’ stato un equivoco»

Il Riesame smonta le accuse Esclusa ogni ipotesi di falso a carico del presidente del Consiglio regionale POTENZA - “Un equivoco degli investigatori, o comunque un errore di valutazione…”. A questo punto quello che resta può essere al massimo un'infrazione amministrativa per un libro tenuto male. Ieri mattina il Tribunale del riesame ha praticamente smontato tutte le accuse contro il presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi, coinvolto assieme ad altre sessantanove persone nella maxi inchiesta della procura del capoluogo sull'assegnazione dei fondi del Piano operativo regionale 2000-2006. Su disposizione del gip Luigi Barrella nei giorni scorsi erano stati sequestrati complessivamente tre milioni di euro. Due anni fa, proprio in relazione all'indagine avviata dalla magistratura, parte delle somme già stanziate dal fondo per i “Piccoli investimenti, i sistemi irrigui, le filiere produttive, e i sistemi di qualità”, erano state bloccate dall'Autorità di gestione. Ne risultavano già erogati altri due milioni e ottantamila euro, di cui parte al presidente del Consiglio regionale, per un ammontare di poco più di sessantamila euro. Prospero De Franchi formalmente è ancora indagato, assieme al fratello Sergio, per il reato di falso e truffa ai danni della comunità europea. Per l'accusa avrebbe dichiarato di essere un imprenditore agricolo a titolo principale senza l'iscrizione nel settore apposito dell'Inps, e di condurre un'azienda zootecnica allegando una copia del registro di stalla che è datata solo dopo la scadenza dei termini del bando. L'avvocato Antonio Casalaro ha difeso entrambi, e ha allegato all'istanza

Prospero De Franchi

di dissequestro tutta una mole di documenti. Alla fine il collegio del Tribunale del riesame, presieduto da Luigi Spina, e composto dai giudici Antonio Cantillo e Marco Del Vecchio, ha dovuto escludere ogni ipotesi di falso, eliminando anche il presupposto della seconda accusa. «Sono molto soddisfatto - è stato il commento al telefono dell'avvocato - per il provvedimento di annullamento del sequestro che è stato emesso dal Tribunale del riesame in risposta alle mie richieste. Le motivazioni della decisione hanno escluso la sussistenza degli addebiti mossi riconoscendo ai miei assistiti di non ave-

re mai reso false dichiarazioni finalizzate alla commissione di reati di sorta. In definitiva il Tribunale del riesame ha il merito di aver riconosciuto la correttezza dei loro comportamenti». Nelle motivazioni è scritto proprio “equivoco”, oppure “errore di valutazione”. Le udienze al Tribunale del riesame andranno avanti ancora qualche giorno. Nel complesso gli imprenditori indagati sono quaranta e, a parte il caso dei De Franchi e di un altro degli indagati, le contestazioni dell'accusa sembrerebbero restare in piedi. Leo Amato

Arrestato un diciottenne

Omicidio Cassotta

Rapolla, lite a colpi di cesoia

D’Amato resta in carcere

RAPOLLA - Pretendeva che gli offrissero da bere, e davanti al rifiuto di due coetanei, è andato in macchina a prendere un paio di forbici da potatura, e si è scagliato contro i due infilandoli all'addome e alle braccia, dato che cercavano di difendersi. Le ferite per fortuna non sono gravi e per i medici guariranno in sette giorni. È successo tutto l'altro ieri notte a Rapolla, verso l'una del mattino. La scena si è svolta in un bar proprio al centro del paese. Il responsabile è Roberto Mucciante un diciottenne incensurato del posto, che è stato subito arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della compagnia di Melfi. È detenuto in attesa di convalida del gip con le accuse di tentato omicidio e tentata estorsione. l. a.

MELFI - Resta in carcere il “caronte” dell'inchiesta dell'antimafia. Alessandro D'Amato è accusato dell'omicidio di Marco Ugo Cassotta. Ieri mattina il Tribunale del riesame ha depositato la sentenza con cui respinge il ricorso presentato dagli avvocati. Alessandro D'Amato è stato arrestato il 2 luglio scorso dai carabinieri di Melfi, che hanno condotto le indagini assieme al nucleo investigativo di Potenza sotto la direzione del pm Francesco Basentini. Con la stessa accusa era già stato arrestato una volta, e scarcerato dal Riesame per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza. Gli investigatori avrebbero raccolto una serie di riscontri e nuove testimonianze in grado di smentire il suo alibi per la sera del 14 luglio del 2007, quando Marco Ugo Cassotta è stato ucciso a colpi di pistola, incaprettato e bruciato in un casolare di contrada Leonessa a Melfi. Alessandro D'Amato è l'amico che avrebbe tradito il boss per passare con il clan che da decenni è in lotta con i Cassotta. Marco Ugo Cassotta si fidava di lui, e l'avrebbe seguito con la sua Smart fino al luogo della sua esecuzione. l.a.

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16 24 Ore in Basilicata


Da Digilio lo slogan per rilanciare il Pdl lucano e un invito alla coerenza d’immagine Elezioni regionali La Rosa Bianca diventa Il monito: Si abbandonino le postazioni ottenute dal centrosinistra partito

Patti chiari alleanze lunghe

POTENZA - ÂŤLa mia indicazione per un reale rilancio del Pdl in Basilicata è sintetizzabile nello slogan che ho lanciato proprio in occasione dell’assemblea di Potenza sull’analisi del voto: “Patti chiari, alleanze lungheâ€?Âť è questo quanto sostiene in una nota il senatore Egidio Digilio (Pdl), precisando che ÂŤlo slogan è semplicissimo e richiede la costituzione di gruppi unici del Pdl-centrodestra alla Regione, alle Province, al Comune di Potenza e nei comuni dove è possibile, insieme all’abbandono da parte di esponenti dei partiti alleati di ogni postazione istituzionale ottenuta dal centrosinistraÂť. ÂŤSono condizioni imprescindibili - continua Digilio - per dare continuitĂ alla forte domanda emersa nelle assemblee di Matera e di Potenza da parte di tantissimi dirigenti del Popolo della LibertĂ interpreti di una precisa volontĂ della nostra base e riconducibile all’esigenza che la strategia delle alleanze non può far finta che nulla sia accaduto con il voto di giugno alle amministrative. I nostri elettori –sottolinea ancora il senatore –ci hanno chiesto innanzitutto un atteggiamento di coerenza di immagine e non è certo coerente da parte di esponenti politici nostri alleati conservare postazioni conseguite per effetto di un’alleanza politica precedente con i nostri avversari di campo, attra-

LATRONICO (PDL) Pa, risorse e debiti ÂŤIL disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per quest’anno, oltre a prendere ovviamente atto degli effetti della congiuntura sui conti dello Stato, interviene con una rilevantissima operazione di incremento, per ben 18 miliardi di euro, degli stanziamenti di cassa destinati al pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le aziendeÂť. Lo ha detto il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, relatore in commissione bilancio, del disegno di legge sulle disposizioni per l’assestamento del bilancio dello stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009. ÂŤSi tratta di una proficua boccata d’ossigeno che viene offerta alle imprese che si trovano da anni a fronteggiare una drammatica stretta ai pagamenti che si è determinata sopratutto per effetto delle misure di riduzione della durata di mantenimento in bilancio dei residui che è stata decisa da ProdiÂť.

OLIVIERI (PDL) Ad armi pari ÂŤL’ESITO proficuo delle assemblee provinciali di Matera e Potenza incoraggiano tutta la classe dirigente del Pdl a proseguire sulla scia intrapresa alla vigilia degli appuntamenti elettorali, e a guardare con ottimismo al futuro di un partito che, al di lĂ delle sconfitte, è in grado di raccogliere le sfide politiche poste all’orizzonte, e di interpretare al massimo le esigenze dei Lucani che chiedono a gran voce un’alternativa di Governo per uscire dal “terzomondismoâ€? economico e sociale al quale siamo stati ingiustamente condannatiÂť. Lo afferma in una nota il commissario del Pdl di Matera Giuseppe Olivieri. ÂŤOggi il Pdl, forse per la prima volta nella storia della nostra Regione, offre al centrodestra l’occasione di competere ad armi pari con le Sinistre nostrane; un dato non di poco conto se si considera il raffronto con il passato, fatto di sparuti e smilzi gruppuscoli di oppositori nei vari Consigli, detenuti su seggi di serie BÂť.

L’INTERVENTO

Pagliuca punta il dito contro la Giunta ÂŤSi decide a colpi di maggioranzaÂť

Egidio Digilio

verso Presidenze. Solo dopo aver sgombrato il campo da ogni equivoco – aggiunge il senatore del Pdl – sarĂ possibile sedersi intorno ad un tavolo e rilanciare l’opposizione al centrosinistra. Alla Regione il primo atto da compiere non può che essere la presentazione di una mozione di sfiducia alla Giunta De Filippo in modo da contare i voti favorevoli alla sfiducia e stanare quanti nell’Udc e nel centro moderato sono rimasti a metĂ strada. Il Pdl ha diritto di sapere su quali forze politiche e su quali esponenti politici contare per realizzare nuovi e piĂš efficaci strumenti di opposizioneÂť.

POTENZA - Il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca è intervenuto in una nota ÂŤsull’ennesima sospensione della seduta consiliare avvenuta sul punto in discussione all’ordine del giorno inerente la variazione del bilancio regionaleÂť. ÂŤE’ la ulteriore riprova – dice Pagliuca - della incapacitĂ di questa maggioranza di voler affrontare i temi sul tappeto rimettendoli alla valutazione dell’organo a ciò deputato: il Consiglio regionale. A cosa serve – chiede il consigliere - tutta questa serie di continui rinvii se poi viene sempre a mancare il numero legale e la discussione continua a ristagnare senza poter mai arrivare ad una conclusione?Âť. ÂŤE’evidente che la volontà è quella di far mancare, ex articolo 88 Regolamento interno al Consiglio regionale, il numero legale, affinchĂŠ si sottraggano le questioni, anche quelle di rilevante interesse per la comunitĂ , alla valutazione politica e democratica, che tenga conto di maggioranza ed opposizione, cosĂŹ come la legge richiede. Amministrare la cosa pubblica –sottolinea Pagliuca -

significa mettere al centro i diritti e per ciò stesso operare nel massimo della trasparenza e della democraticitĂ , cosa che non avviene in un consesso, come quello del Consiglio regionale della Basilicata, la cui funzione è ormai limitata ad una pletora di inutili e sterili discussioni, mentre le decisioni vengono prese a colpi di maggioranza dalla Giunta regionale, in totale autonomiaÂť. ÂŤE’ questo il modus operandi che i lucani meritano? Questo è il volto della democrazia?Âť Sono le domande che il consigliere Pagliuca rivolge al Governo regionale ed ai cittadini della Basilicata. ÂŤIl popolo lucano merita – sostiene - un trattamento certamente diverso, piĂš rispettoso dei bisogni che, quotidianamente, emergono e che evidenziano la necessitĂ di un nuovo protagonismo sociale. A queste istanze il Governo regionale è tenuto a prestare attenzione, se non vuole rinnegare se stesso. Per farlo – conclude Pagliuca - non ha altra strada se non quella di consentire che le decisioni vengano rimesse ai rappresentanti che l’elettorato lucano ha democraticamente sceltoÂť.

Il giorno dopo la nomina al Parlamento europeo

Pittella, dopo l’elezione plaude il centrosinistra POTENZA - Si susseguono gli attestai di stima nei confronti di Gianni Pittella dopo la sua elezione alla vicepresidenza del Parlamento europeo. L’Associazione 360 Basilicata in una nota ha espresso ÂŤorgoglio e soddisfazioneÂť. ÂŤL’elezione di Pittella, socio fondatore dell’Associazione 360, rappresenta non solo il riconoscimento all’uomocheha credutoecrede fortemente nei valori dell’Europa e del riformismo per i quali ha speso tutto il suo impegno politico, ma rappresenta soprattutto il premio per l’abnegazione, l’amore e la passione per una regione, la Basilicata, che con Pittella vede riconosciuta una visibilitĂ e una vicinanza maggiore all’EuropaÂť. Un augurio al quale si aggiunge quello del presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi ÂŤil lavoro serio e continuo di Pittella, nonchĂŠ l'elevata capacitĂ politico-istituzionale e professionale, dimostrati in tutti questi anni, hanno determinato un giusto riconoscimento ad un personalitĂ che si è sempre distinta in una qualificata opera politica tesa ad orientare le politiche europee a favore della Basilicata e di tutto il MezzogiornoÂť. ÂŤUn riconoscimento alle qualitĂ politiche e personali dell’europarlamentare lucano e una gratificazione per la sua spiccata visione europeista, grazie alla quale la Basilicata non si sente piĂš una regione di periferia nel Sud dell’Italia ma una regione nel Mezzogiorno d’Europa. Con Pittella punto di riferimento in Europa, anche il Pd lucano è piĂš sereno rispetto alle scelte di governo che l’intero centrosinistra dovrĂ affrontare nei prossimi anni affinchĂŠ la Basilicata vinca la sfida dello sviluppoÂť. ÂŤL’elezione di Gianni Pittella alla Vicepresidenza del Parlamento Europeo – afferma poiSalvato-

re Margiotta, deputato e componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico – è il giusto riconoscimento delle sue qualitĂ umane, professionali e politiche, e di un impegno costante, a Bruxelles come in Italia, a favore del mezzogiorno e della Basilicata. E’, anche , motivo di orgoglio per i lucani e, in particolare per il Pd lucano, che unanimementeha voluto la sua candidatura, l’ha sostenuta in campagna elettorale, e si è speso a favore della prestigiosissima nominaÂť. Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere regionale, Antonio Di Sanza. ÂŤUn convinto riconoscimento ad un amico, prima che politico,cheha datotantointermini di impegno e sacrificio alla nostra Regione ed al Mezzogiorno d’Italia - . scrive in una nota - Un grande lavoratore apprezzato e votato da migliaia di cittadini, sempre disponibile ad approfondire le problematiche meridionali e ad offrire le tante opportunitĂ provenienti dall’Unione Europea nel campo sociale, economico e culturale. E proprio per la stima che ho di Gianni, ieri, nel corso della seduta consiliare, appena saputo della sua elezione, ho avuto l’onore di comunicare a tutta l’Assise regionale della bella notizia. La risposta è stata un unanime riconoscimento alla sua persona ed alle sue capacitĂ Âť. ÂŤSono sicuro – conclude Di Sanza –che, nella nuova veste di vicepresidente del Parlamento Europeo, saprĂ rappresentare nel miglior modo possibile il nostro Paese, garantire alla nostra Regione ulteriori possibilitĂ di sviluppo ed offrire al Pd, di cui è massimo rappresentante, quella visione politica innovatrice e riformista di lungo respiro che ogni giorno cerchiamo di costruire sui territoriÂť. Congratulazioni a Pittella anche dal presidente

della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. Pittella – ha detto Lacorazza - ha sottolineato questo traguardo negli anni, con impegno costante e con un lavoro politico dentro il Pd che oggi costituisce una importante nuova base di partenza per la costruzione di un partito nuovo, che guardi al Mezzogiorno affrontando in maniera decisa i problemi. Gli enti di Basilicata, e dunque anche la Provincia di Potenza, dovranno ora sempre piÚ rafforzare un rapporto di cooperazione e di condivisione che con il ruolo di Gianni Pittella oggi si arricchisce notevolmente e aiuta la Basilicata intera a guardare con piÚ fiducia ad una nuova stagione riformista, di opportunità e di crescita per le giovani generazioni. Una nomina - ha sottolineato ancora il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella - che oltre a riconoscere le grandi capacità dell’eurodeputato, assegna alla Basilicata un ruolo di primo piano nella Unione. Grazie alla presenza di Pittella il nostro territorio sarà piÚ vicino all’Europa e potrà contribuire, con le sue intellighenzie, al rilancio delle istituzioni europee e alla costruzione di una nuova Europa. Una nuova Europa che guardi al Mezzogiorno come al fulcro delle relazioni nel contesto del Mediterraneo. E ancora Antonio Pepe della Cgil ha definito l’elezione un buon segnale per una regione come la nostra, in un momento di profonda crisi che affonda la sua scure nel mezzogiorno con violenza inaudita. Formulo all’onorevole Pittella i piÚ affettuosi auguri di buon lavoro convinto che il suo impegno contribuirà a costruire un’Europa sempre piÚ unita ed espressione dei valori piÚ autentici di democrazia e di libertà  ha detto poi il sindaco di Lauria, Antonio Pisani.

Gianni Pittella

POTENZA - ÂŤI candidati nelle ultime consultazioni provinciali indicati da Basilicata Popolare - “Rosa Biancaâ€?, hanno partecipato ad un incontro della segreteria regionale del partito per approvare un documento che il portavoce, Gianfranco Blasi e il coordinatore regionale, Antonio Flovilla consegneranno nelle prossime ore al segretario regionale del Partito democratico, Erminio Restaino. Matteo Trombetta, Giovanni Perretta, Michele Talia, Titto Falcone e Sergio Carnevale sono stati ospitati nelle liste a sostegno di Piero Lacorazza. Il contributo di 2.450 preferenze dei candidati della Rosa è stato determinante e qualificatoÂť. E’ questo quanto si legge in un comunicato diffuso agli organi di stampa. ÂŤOra, Basilicata Popolare – si annuncia nel comunicato - ha deciso di trasformarsi da movimento politico in partito, in vista delle prossime elezioni regionali, con una organizzazione capillare su tutte e due le province e mantenendo la coerenza della piena appartenenza culturale e programmatica al “nuovoâ€? centro – sinistra. Naturalmente, si aspetta il pieno riconoscimento politico del ruolo svolto, sia nelle due province che nelle elezioni comunali di Potenza. L’incontro con Restaino servirĂ a chiarire la piattaforma programmatica e lo stato delle relazioni bilaterali fra Rosa e PdÂť. Flovilla e Blasi annunciano, inoltre, ÂŤper il prossimo settembre la presentazione delle diverse articolazioni territoriali del Partito sia in Provincia di Potenza che di Matera. In quella occasione sarĂ presentato anche il seminario formativo organizzato dal movimento giovanile di Basilicata Popolare e l’onorevole Savino Pezzotta svolgerĂ una relazione sulla “Caritas in veritateâ€?, l’ultima Enciclica del Santo Padre sui temi sociali e del lavoroÂť.

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24 Ore in Basilicata 17

GiovedĂŹ 16 luglio 2009


Giovedì 16 luglio 2009

Energia Gli ambientalisti accusano la Regione di «incoerenza»

«Santochirico dia le dimissioni» La Ola chiede la testa dell’assessore POTENZA - La Ola, Organizzazione lucana ambientalista torna sull’approvazione da parte del Senato del cosiddetto ddl Sviluppo in materia di energia. Con l’approvazione del disegnodi leggein sostanza la Ola sottolinea che «il rilascio delle autorizzazioni ambientali per permessied estrazioni di petrolio in Basilicata viene trasferito dalla Regione all’Unmig (Ufficio Nazionale Minerario Idrocarburi Geotermia). Questo ufficio periferico del Ministero dello Sviluppo Economico - con sede a Napoli - può procedere a derogare per “pubblica utilità” le norme di Leggi regionali e quelle dei Piani Regionali e Comunali. Con la VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale) favorevole, rilasciata dal Ministero dell'Ambiente alle società Sorgenia e Basento Ambiente Energia Srl, si autorizzano due mega-centrali in Val Basento a Pisticci e Salandra (per un totale di 1.200 MW), con la Regione che sembra aver rinunciato a ricorrere al Tar contro il parere positivo VIA del Ministero dell'Ambiente, rilasciato senza tener conto delle prescrizioni regionali e del superamento dei limiti di potenza fissati dal Piano Energetico Regionale». «Ed ancora, due recenti “sentenze-gemelle” (la n. 166/2009 e la n. 169/2009) della Corte Costituzionale dichiarano l'illegittimità costituzionale dell'art. 6 della Legge del-

L’assessore Santochirico

la Regione Basilicata n. 9 del 26 aprile 2007 (Disposizioni in materia di energia). Esse sono state sollecitate dalla potente "cordata" eolica. Nonostante ciò la lobby dell'energia eolica - continua la Ola - viene addirittura favorita dalla Regione Basilicata che mostra di non considerare l'esigenza di difendere fondamentali strumenti normativi di gestione e programmazione del territorio regionale inserendo nel nuovo Piear (Piano Indirizzo Energetico Ambientale Regionale) potenze eoliche pari ad oltre 900 MW corrispondenti a 900 nuove torri eoliche». «Non è possibile - continua la Ola - da un lato dichiarare a parolecosì comefal'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, l'esistenza di un disegno che mira ad espropriare le competenze regionali in materia di ambiente ed energia e poi continuare a

sottoscrivere accordi con le multinazionali energetiche private, all'assalto del territorio della Basilicata, escludendo ad esempio l'applicazione della VIA a nuove trivellazioni petrolifere (vedi esclusione della VIA al pozzo Monte Alpi 3 OR - A); oppure autorizzando oleodotti e pozzi petroliferi anche all'interno del perimetro del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'AgriLagonegrese, siti di importanza comunitaria ed in prossimità di ospedali, centri abitati e dighe, chiudendo gli occhi sul preoccupante inquinamento delle falde idriche in Val d'Agri. Sul nucleare non una parola è stata spesa dall'assessore Santochirico sulla riconversione e privatizzazione del Centro della Trisaia, con le barre di Elk River ancora ivi confinate. Il Centro Enea, ex Sogin, si appresterebbe a diventare sito provvisorio-definitivo delle scorie

nucleari italiane, con molta probabilità affidato ad una nuova societàprivata, mentre per l'area di Terzo Cavone, ancora di proprietà della Sorim, nulla viene fatto per cambiarne la sua attuale destinazione urbanistica per insediamenti produttivi, nonostante la si dichiari sede della “Città della Pace e dei Bambini”. E che dire poi sulla mancata istituzione del Parco dei Calanchi, divenuto centro della monnezzopoli lucana? Come se tutto ciò non bastasse, la Giunta regionale della Basilicata ha autorizzato in Val Basento, nel mese di maggio 2009, il megastabilimento Ecoil per il trattamento di 70.000 ton/anno di oli esausti. Il grave stato di inquinamento non riguarda solo la Val Basento ma anche le aree industriali di San Nicola di Melfi e Tito Scalo, per le quali sono assenti Piani di Caratterizzazioni, bonifiche, completi monitoraggi ambientali. In questo quadro l'assessore Vincenzo Santochirico continua a rappresentare una “Basilicata Felix”, dove tutto è sotto controllo o dove tutto è a posto. Per tutto questo la Ola conclude la nota - chiede all'assessore le dimissioni. Un atto di coerenza rispetto a quello che egli dichiara di recente sul suo blog o attraverso Facebook contro i "poteri forti... di quelli che ci prendono il petrolio e ci danno il nucleare" e che considerano il territorio regionale terra di conquista e colonia energetica».

Volontari di Legambiente al lavoro nei boschi

Si apre il bando per il servizio civile

Legambiente cerca 12 volontari POTENZA - E' aperto il bando di Legambiente per la selezione dei volontari del servizio civile nazionale. A disposizione in Basilicata 1 progetto per 12 ragazze/i tra i 18 e i 28 anni. Il bando scade il 27 luglio alle 14 (fa fede la data di arrivo della domanda e non la data di spedizione). Le attività avranno inizio a novembre presso le sedi della Legambiente coinvolte nel progetto: 4 volontari/e presso la sede di Potenza, 4 volontari/e presso la sede di Accettura nel Parco di Gallipoli Cognato, 2 volontari/e presso il Centro di Educazione Ambientale di Sasso di Castalda, 2 volontari/e pressolasede diMatera.Adeccezione degli appartenenti ai corpi militari o alle forze di polizia, possono partecipare alla selezione i cittadini italiani, senza distinzione di sesso che, alla data di pre-

sentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età. La domanda va spedita ad Arci Servizio Civile, Rione Pianelle Sasso Caveoso – Palazzo delle Buone Pratiche 75100 Matera. E' ammessa la presentazione di una sola domanda per un solo progetto nello stesso bando nazionale pena l’esclusione. Il bando completo, il progetto, la domanda di partecipazione e tutte le informazioni utili sul sito www.legambientebasilicata.it. Il progetto è un percorso all’interno delle iniziative ed attività dell’associazione: da Operazione Fiumi a Non Scherzate con il Fuoco, da Piccola Grande Italia a Puliamo il Mondo, con al centro le attività di protezione civile e le campagne di comunicazione ambientale.

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18 24 Ore in Basilicata


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Giovedì 16 luglio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Archiviato il vecchio progetto, lì sorgerà un’area di Protezione civile: «Ma è tutt’altra cosa»

Nuova pista ai Piani del Mattino Nel dossier dell’Enac, la bocciatura delle previsioni sull’ex aeroporto regionale ERA il grande sogno di molti. Per altri solo una probabile soluzione al pendolarismo complicato dei collegamenti viari non sempre “veloci” della Basilicata. E chi immaginava l’aeroporto nel capoluogo, si diceva sicuro che fosse la scelta migliore per il decollo, non solo metaforico, della viabilità regionale. Di aeroporto ogni tanto si torna a parlare, con prospettiva o dissenso, a seconda della parti. Al progetto di Piani del Mattino, anni fa, l’Enac ha opposto un rifiuto deciso. Oggi, quella stessa zona è stata destinata - con uno degli ultimo provvedimenti della scorsa legislatura - ad area di Protezione civile. Pista compresa. Ma che cosa è diverso questa volta? «Di diverso c’è che quella che andremo ad attrezzare è un’area di Protezione civile - spiega il sindaco Santarsiero - che avrà una pista di emergenza non superiore ai mille metri di lunghezza. Sarà una pista che permetterà decolli e atterraggi solo ad aerei leggeri, non di linea, per la Protezione civile o per i militari. Ovvero - prosegue Santarsiero - una soluzione che non deve fare i conti con le normative e i parametri per gli aerei di linea o i charter. Magari potrebbe essere usata dai militari a cui ho proposto di delocalizzare in un’area attigua la Caserma Lucania». Allora, la nuova pista «non ha nulla a che vedere con quel vecchio progetto che fu bocciato dall’Enac. Se fosse stato possibile, avrei fatto ogni passaggio utile per realizzare quell’aeroporto. Nel frattempo, rischiavamo di perdere i finanziamenti» che sono stati dirottati sul Nodo complesso del Gallitello. E adesso? «Ora - ecco un impegno - una volta che l’area, anche d’accordo con la Regione, è stata individuata, va al più presto attrezzata e resa operativa». Quanto al vecchio progetto, il 24 marzo del 2005 l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) invia al comune di Potenza una nota con cui spiega di aver portato a termine l’analisi dello studio di fattibilità dell’Aeroporto civile della Basilicata, proposto proprio dall’ente. Le conclusioni a cui è giunta l’Enac spiegano che «sotto il profilo operativo e infrastrutturale lo studio evidenzia rilevanti e difficilmente superabili non conformità della struttura aeroportuale ipotizzata rispetto al regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti; in particolare tali non conformità sono relative all’ubicazione del sito aeroportuale con un coefficiente di utilizzazione, collegato all’orientamento della pista, inferiore alle previsioni» regolamentari, oltre che «alla presenza di ostacoli non rimovibili che forano la superficie di avvicinamento strumentale». Ma ce ne è anche per il profilo economico secondo cui «è sovrastimata la valutazione di sviluppo del traffico e gli elementi di natura economica non appaiono giustificare, in termini economici, la gestione dell’aeroporto se non con l’apporto di un cospicuo contributo pubblico». Ecco perché l’analisi e i risultati dello studio di fattibilità non consentirono all’Enac «di esprimere parere favorevole alla realizzazione dell’aeroporto della Basilicata nel sito prescelto, in particolare per le negativevalutazioni circalacompatibilità aeronautica della struttura aeroportuale proposta e della sua utilizzazione operativa». Passano pochi giorni e il comune richiede analisi dettagliata sulla risposta. Lì si ripercorrono le tappe di una storia che parte nel gennaio 2000 quando la Regione Basilicata stipula un Accordo quadro con il ministero del Tesoro e quello dei Trasporti per il potenziamento della mobilità regionale. Risale al 29 dicembre 2003, da parte del ministero ai Trasporti, l’invio all’Enac dello studio di fattibilità

Ruga Rubens

Arriva l’opuscolo

L’INIZIATIVA a pag. 20

Consiglio

Autilio lascia Entra Galante

La località del vecchio progetto dell’aeroporto civile regionale a Piani del Mattino

LO SPUNTO

Gaetano Fierro aveva sponsorizzato la realizzazione dell’opera

Quel sogno infranto «Lo studio di fattibilità mi dava ragione. La politica fermò tutto»

Gaetano Fierro

«ANCORA non riesco a capacitarmi del fatto che non sia andata bene la pista prevista a Piani del Mattino, lunga 1.800 metri, a dispetto di quella di Pisticci che ne conta solo 1.400». Il sindaco degli anni del progetto, che di quell’aeroporto cittadino fece battaglia personale, èsicuro che«certo che si poteva fare». Gaetano Fierro era sindaco quando con la Regione, all’interno del “patto per la città” (l’intesa politica per sopperire alla mancanza di maggioranza del post elezioni) avviò il percorso per gli studi sulla realizzazione dell’aeroporto civile regionale a Piani del Mattino. «C’era un preciso impegno politico, ratificato anche da uno stanziamento regionale sui fondi Cipe pari a 25 milioni. Eppure, proprio la po-

redatto su incarico del comune e lo studiosu eventualiipotesiprogettuali alternative redatto nel 2002 su incarico della Regione Basilicata (fondi Cipe del 1999). Secondo l’Enac dall’analisi degli studi si evidenzia come «non esista un sito ottimale per la realizzazione dell’aeroporto regionale individuando come soluzione migliore tra le alternative possibili, definito second best, il sito di Piani del Mattino». Nell’ambito dei fondi Cipe stanziati nel 2003 per le aree sotto utillizate la Regione Basilicata ha deciso di stanziare 36 milioni di euro (una compartecipazione tra vari enti). L’accordo economico arriva nel 2002 quando il sindaco di Potenza, Gaetano Fierro e il presidente della Regiona, Filippo Bubbico, sottoscrivono il Piano integrato di sviluppo urbano della città inserito nei Por 2000-2006. Ma nella relazione di risultanza sul-

litica, o meglio, la discontinuità politica, ha fatto morire il progetto». Al parere negativo dell’Enac oppone «lo studio di fattibilità sviluppato su richiesta del comune da uno studio specializzato non lucano, non certo di parte». Richiama persino quel sopralluogo a Perugia, con il successivo sindaco Vito Santarsiero e il presidente della Camera di commercio, Pasquale Lamorte all’aeroporto umbro: «Ci ispiravamo a quel modello di gestione che è portato avanti dall’Unioncamere. Ne volevamo osservare il funzionamento tecnico e giuridico. Poi è arrivato il rapporto dell’Enac, con cui, nel frattempo, erano statiinterrotti irapporti istituzionali. I soldi sono stati dirottati e quella resta un’occasionepersa». Poi,la

lo studio di fattibilità degli enti locali, l’Enac spiega che le proiezioni sulla domanda sono state calcolate secondo un’indicazione di massima e non attraverso un modello «trasportistico che ne avrebbe maggiormente sostenuto e giustificato l’attendibilitùà». Lo studio, complessivamente, stimava una domanda variabile tra i 177 mila e i 380 mila passeggeri all’anno nel breve periodo. Ma i dubbi dell’Enac riguardano anche dati strutturali. La pista è stata ipotizzata a un’altitudine di 880 metri sul livello del mare «con un coefficiente di utilizzazione anemometrico (in relazione al vento, ndr) pari all’85 percento, sottoil livellominimo richiesto di 95 per cento». La contestazione dell’Enac prosegue con la spiegazione che i dati fanno capo a una rilevazione di una stazione vicina alla città di Potenza. Ma la localizzazione della pista - sostiene l’Enac - è si-

delusione del «non essere stato coinvolto mai, anche in seguito, nè da assessore, nè da consigliere regionale di una coalizione di centrosinistra». Di quel progetto restano glistudi difattibilità e le note di comunicazione. Tra quelle pagine la consapevolezza che in generale «lo spazio aereo della Basilicata è caratterizzato dalla presenza di numerosi volumi che impongono delle limitazioni al volo», tuttavia «ragionevolmente non dovrebbero limitare la futura attività di volo prevista per l’aeroporto». Seguivano varie valutazioni, analisi e proiezioni sui flussi aerei e tirando la somma «il sito di Pian del Mattino è idoneo alla realizzazione dell’infrastruttura aeroportuale». s.l.

tuata a una quota altimetrica superiore rispetto a quellodella stazione di rilevamento e dunque il coefficiente sarebbe ancora «peggiore rispetto all’87 per cento». Problemi anche sulla superficie di avvicinamento che non sarebbe adeguata ai parametri del regolamento. Ancora, l’area di sicurezza prevista, 90 per 60 metri, è inferiore a quella regolamentare di lunghezza pari ad almeno 240 metri. Così, le «non conformità» rilevate dall’Enac fanno «ritenere non adeguato il sito di Piani del Mattino». «Dagli elementi presenti nello studio la valutazione dis viluppo dle traffico appare sovrastimata». E dunque si evidenziano «dubbi sulla capacità di coprire i costi di gestione previsti, se non con l’apporto di contributo pubblico, conricavi deriventida untraffico inferiore a quello stimato». Sara Lorusso

VERSO LA GIUNTA a pag. 22

Classe ‘21

Borseggiatrice in azione

DA POTENZA A PESARO a pag. 24

Nubifragio

Milioni di danni a Lavello

IL CASO a pag. 27

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Potenza


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Giovedì 16 luglio 2009

Stasera il piano di Asherie degustando tra i tavoli

Torna il mercatino delle cose d’altri tempi

Alla Grancia torna “La storia bandita”

Mefitis, a teatro tra gli scavi di Rossano di Vaglio

OGGI si terrà un concerto del pianista Ehud Asherie, alle ore 22, presso la Taverna Mastrodonato in via Isca del pioppo. Godimento dell’animo, ma anche del palato visto che durante l’esibizione sarà possibile degustare vini e prodotti tipici. L’evento, organizzato in collaborazione con il Cube, promette di affascinare il pubblico. Il pianista Ehud Asherie sarà accompagnato dal tenorsassofonista Attilio Troiano, dal batterista Roberto Pistolesi e dal contrabbassista Giuseppe Venezia. Il leader del quartetto è Ehud Asherie, nato in Israele nel 1979, newyorkese d’adozione, ha suonato con notabili del jazz come Harry Allen, Peter Bernstein, Joe Cohn.

DOMENICA prossima tornerà in città Mercatino delle cose usate e d’altri tempi (Edizione 2009). L’appuntamento durerà, come consuetudine, l’intera giornata, dalle 9 alle 20. Nel cuore della città, tra largo Pignatari, largo Serrao e largo Isabelli, torneranno le bancarelle e gli stand su cui saranno esposti oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d'antiquariato, usati, vecchi o antichi.

DAL prossimo 25 luglio, tutti i sabato e domenica, torna, al parco della Grancia, “La storia bandita”. La storia bandita si presenta quest'anno in un'edizione rinnovata. Figura centrale rimane quella di Crocco (con la voce di Michele Placido) che nel racconto della sua vicenda umana e della rivolta sociale e politica di cui fu protagonista, dà voce all'anelito di riscatto sociale, di rivendicazione di dignità e di libertà di un popolo, il popolo dei cafoni, che disprezzato e umiliato, tradito e deluso da quelle che sperimenta di volta in volta come false promesse, insorge. Lo spettacolo proseguirà fino al prossimo 13 settembre.

SECONDA edizione della rassegna “Mefitis - A teatro tra i luoghi magici della storia” organizzata da Cose di teatro e musica presso gli scavi archeologici di Rossano di Vaglio con la direzione artistica di Ninì Mastroberti. Quest'anno dopo ogni spettacolo sarà possibile andare “A Tavola con Mefitis”, partecipando su richiesta, alla cena a base di piatti storici e della tradizione. La prima rappresentazione è prevista il 30 Luglio con Lello Arena in “La Tempesta”, penultima opera di W. Shakespeare. Il 12 agosto sarà invece Il turno del grandissimo Giorgio Albertazzi che si esibirà in una personalissima Lectura Dantis.

L’INTERVENTO

IL PROGETTO SOSTENIBILE

«Contro le discriminazioni arrivi un segnale istituzionale»

Aveva suscitato scalpore l’iniziativa del ministero alle attività culturali

E’ l’ennesima aggressione ai danni di ragazze transessuali, anche se questa volta la dinamica è atipica e impressionante nello stesso momento. In genere le mire di questi balordi si rivolgono verso le ragazze più indifese, magari in luoghi nascosti e situazioni lontane dagli sguardi della gente. In questo caso invece la violenza è stata perpetrata in un centro città molto affollato, e questo dovrebbe far riflettere in quanto questi personaggi pensano di poter abusare di una ragazza, solo perché trans, in qualsiasi situazione. L’associazione Trans Genere non solo condanna tali atti, ma si mette a completa disposizione delle ragazze per qualsiasi tipo di supporto, anche legale, riservandosi di proporsi come parte civile nel processo che eventualmente dovesse instaurarsi. L’atto non può e non deve essere inteso come la “bravata” del buontempone di turno, ma va inteso come una grave discriminazione, come un atto violento e non solo verso le due ragazze, ma anche verso quella parte della cittadinanza che ha risposto in modo civile. L’Italia purtroppo ha il triste primato di omicidi transfobici nel mondo, e per una violenza denunciata come in questo caso, ce ne sono cento che non vedono giustizia. L’importante adesso è che le istituzioni locali manifestino tutto lo sdegno per un tale atto, e la loro solidarietà alle ragazze, magari concretizzando le intenzioni dichiarate con una delibera comunale contro gli atti di violenza verso le persone con diverso orientamento sessuale e identità di genere. Anche a tal proposito ci mettiamo a completa disposizione per illustrare gli strumenti adottati dalla Regione Toscana in questo senso. Chiediamo giustizia per le ragazze ed esprimiamo solidarietà alla città di Potenza, e al giornalista aggredito in questa circostanza, che si è messo a disposizione a sua volta per la difesa di due ragazze transessuali, ma soprattutto di due persone. Fabianna Tozzi Daneri (presidente ass. Trans Genere) Regina Satariano (vicepres. ass. Trans Genere)

PER I VIAGGIATORI

Dopo la Ruga rubens tra vicoli arriva l’opuscolo navigatore LA LINEA della cultura in un piccolo, ma accattivante opuscoletto. La ruga Rubens posta in via Pretoria, grazie alla politica della Società italiana per la protezione dei Beni culturali, sezione regionale di Basilicata, e sostenuta dalla Regione Basilicata, dal Comune di Potenza, dal ministero per i Beni e le attività culturali, dall’Unione Europea e dalla Basilicata Turistica potrà essere ammirata anche dal punto di vista grafico grazie all’opuscoletto di settantatre pagine che raccontano la storia e la tipologia delle strutture storiche del capoluogo di regione. Tra le pagine, le notizie sul monastero di San Luca, Porta San Luca, palazzo Bonifacio, la Torre Guevara, palazzo Pignatari, palazzo Loffredo, le chiese di San Gerardo e San Rocco, il cortile del Sacro Cuore, il palazzo Vescovile, le due torri e la cinta muraria, la Porta di San Giovanni, il Ponte Musmeci. Ancora, il teatro Francesco Stabile, Palazzo di Città e la Prefettura. E ancora, tanti altri edifici e monumenti storici della città. La ruga Rubens narra in un piccolo opuscolo i tratti storici della città capoluogo fotografati passo dopo passo e spiegati punto dopo punto. Colori, descrizioni accurate ne identificano i passi salienti che ne hanno reso possibile la realizzazione in tempi brevi. Tutto questo grazie al lavoro di Rossella Bochicchio, Angela Delle Donne, operatore Beni Culturali, Maurizio Delli Santi, tecnologo Cnr, Antonio Fedota, Rocco Galasso, Silvestro Lazzari, ricercatore Cnr, Agata Maggio, operatrice beni culturali, Lucia Moliterni, funzionario del Ministero Beni Culturali, Stefania Mutino, archeologa, Rosangela Restaino, archivista e storica, Annamaria Scalise , storica paleografia, Tiziana Zaccagnino, archivista, Francesco Giampà, ufficiale Esercito Italiano., Mirella

Giovedì 16 luglio 2009

Viggiani, segretario regionale Società Italiana per la protezione dei Beni Culturali, Gianfilippo Simoniello, Ufficiale Carabinieri, Mariella Riviello e

Ilaria Giannatiempo. Tanti protagonisti del percorso “rosso” uniti da un solo scopo, quello di far leggere la storia di Potenza. Ecco il meri-

to della Ruga Rubens, racchiuso in un piccolo opuscolo, tutto tascabile. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

In scadenza le domande PER tutti coloro che, non superati i 28 anni, volessero provare l’esperienza del Servizio civile, c’è tempo ancora fino al prossimo 27 luglio (la scadenza del bando è per le ore 14). In tutto il Paese saranno selezionati 27.145 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. Possono partecipare alla selezione i cittadini italiani, senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età. Le informazioni sui requisiti o sui progetti a cui candidarsi sono pubblicati sul sito della Presidenza del consiglio e su quelli della maggior parte degli enti locali (comune di Potenza compreso).

0971 411510 0971 608111

Inps Antincendio boschivo Enel ORARIO NOTTURNO MARCHITELLI 0971-441991

Numeri utili

0971 51893 0971 54726 0971 444819

0971 54546

Avis

0971 442991

0971 335111

Aias

0971 331111

Difensore civico reg. Federconsumatori

800 900999

Adoconsum

Acta

0971 55616

Adoc Basilicata

813294

0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Enel

800.900 800

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Protezione civile

0971 469274

Telefono Amico

199 284 284

Telefono Azzurro

0971 19696

Telefono Donna

0971 55551

Acquedotto Lucano 112

Motorizzazione

Italgas Guasti Acqua

via Danzi, 29

Fondazione Antiusura Esercito

1515

Prefettura

0971 53685 0971 419111

• 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi );

DON BOSCO p.zza Cagliari

• Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.

SERVIZIO CIVILE

Anas

Trenitalia

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960

• Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05.

La Ruga rubens e, in alto, il taglio del nastro ufficiale del progetto.

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore Direttore amm.

0971 201111 0971 202106 0971 202107

Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011

... alla “nostra” Carmencita che ci assiste con pazienza... Auguri di buon onomastico dai tuoi amici del Quotidiano...

...a zia Carmen da Elena Gabriella (e da Antonella e Rocco), baci immensi

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470 TOURIST 0971-411396

LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

Sala 1 Harry Potter e il principe mezzosangue 18 - 21 Sala 2 La rivolta delle ex 18 - 20 - 22 Sala 3 Transformers “La vendetta del caduto” 19 - 21.45 Sala 4 Un’estate ai Caraibi 19.30 - 22 Sala 5 Harry Potter e il principe mezzosangue 18.30 - 21.30 Sala 6 Outlander “L’ultimo vichingo” 17.30 - 20.15 - 22.30 Sala 7 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30

• 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; (circolerà anche nel mese di agosto);

• 3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano.

Croce Rossa

0971 654111

• I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino.

• 3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi);

115

Polizia stradale

QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore dal 14 giugno.

• 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi);

113

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507

Nuovi orari di Trenitalia

Nuove corse regionali nel mese di agosto: • 3514 Potenza, 8.33: Melfi, ore 9.45; (circolerà anche nel mese di agosto);

Vigili del fuoco

803116

Di vedetta sulla scala....

• 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08

Polizia ACI Soccorso Stradale

RANIERI Tito scalo - 0971/629470

• 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58;

NUMERI UTILI Farmacie di turno

CINEMA

Sempre dal 14 giugno scorso, si sono ampliati i collegamenti sulla Potenza –Taranto con l’inserimento di due nuovi bus sostitutivi: il primo in partenza da Potenza alle ore 9.30 ed arrivo a Taranto alle ore 11.45; il secondo, con servizio a Ginosa, in partenza da Taranto alle ore 19.50 ed arrivo a Potenza alle ore 22.10. Infine, nelle domeniche di luglio ed agosto per favorire il pendolarismo balneare, è stato confermato il servizio in partenza da Potenza alle ore 8,05 per Metaponto e Ginosa, con ritorno programmato per le 20.

0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219 HURRICANE 0971-486204

IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 AL RITROVO 0975- 384111 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

Chiuso

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Harry Potter e ... IL sesto libro della saga inizia con un cambio al vertice del Ministero della Magia: il ministro Cornelius Caramell dà le dimissioni e viene sostituito dall’ex-capo degli Auror, Rufus Scrimgeour.

La rivolta delle ex CONNOR Mead è un fotografo di successo che adora la vita, la libertà e, soprattutto le belle donne. Poi va al matrimonio di suo fratello dove, oltre alla sua ex fidanzata Jenny, incontra anche i fantasmi delle sue donne passate

Un’estate... MERIDIONALE, single e ipocondriaco, il bancario Roby scopre di essere affetto da un male incurabile: gli resta soltanto un mese di vita e lo trascorre ai Caraibi.

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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L’associazione nazionale “Trans Genere” interviene sull’episodio che si è verificato domenica sera a Potenza. Secondo la ricostruzione dei testimoni un uomo sulla quarantina accompagnato da un gruppo di amici avrebbe aggredito due ragazze nella centralissima piazza Prefettura davanti a un centinaio di persone. Un tentativo di approccio respinto avrebbe scatenato la sua ira. Dopo gli insulti transfobici e l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri le due ragazze sono andate in ospedale a farsi visitare. L’uomo è stato denunciato per molestie, ingiurie, e violenza. Di seguito, l’intervento dell’associazione Trans Genere.

Carabinieri

Potenza 21

Agenda

Giovedì 16 luglio 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Giovedì 16 luglio 2009

I Popolari uniti sbattono la porta Verso la chiusura del cerchio sulla giunta, tra malumori e non-confermati L’EX candidato sindaco di Idv, Antonio Autilio, si è dimesso dal consiglio comunale elascia, così,come daprevisione, il posto al primo dei non-eletti, Roberto Galante, paradossalmente anche il più votato in assolutoche recupera la posizione in aula solo con il passaggio di consegne. Per Galante, adesso, si profila sempre più insistentemente la presidenza del consiglio, postazione chiesta dagli stessi dipietristi che con il centrosinistra hanno stretto un’intesa dopo la corsa in solitaria, asimmetrica rispetto alla coalizione complessiva da primo turno alla Provincia. Nel frattempo, il sindaco Santarsiero prova a stringere il cerchio sulla squadra di governo che dovrà presentare lunedì prossimo all’aula. Ieri sera, un tavolo movimentato, che ha segnato un nuovo “strappo”. I Popolari uniti hanno abbandonato in pieno scontro. E’ da tempo che sottolineano come il risultato raggiunto (circa il 10 per cento) vada “premiato”con adeguata considerazione. E i due assessori previsti per gli uomini di Antonio Potenza non sembrano essere una giusta soluzione. ma non si tratterebbe di un dato solo “numerico”. Da un lato,infatti, ilparagonesconta-

to con altre liste che avranno rappresentanza in esecutivo pur avendo espresso un solo consigliere (è il caso di Sinistra per la Basilicata per cui si profila la nomina di Donato Pace e la Potenza dei cittadini per cui circola il nome di Gerardo Nardiello). Dall’altro, però, la critica contro l’assenza «di presupposti minimi per un’intesa».Che siproiettagià di qui a qualche mese, con la possibilità di nuovi percorsi politici nel centrosinistra. L’Udc, infatti, ha segnato l’avvicinamento al secondo turno, quando, con l’ufficialità data dai segretari regionali di Pd e Udc, Restaino e Mancusi, si è avviato il percorso di intesa in vista delle prossime regionali. Ma per i Popolari uniti - non è un mistero, lo ribadiscono da giorni - “accantonare” «la coerenza di chi si è speso da subito» non sembra scenario accettabile. Come pure non è certo passagio “liscio” nel dibattito interno, la presenza acclarata per il Pd in giunta di Alessandro Singetta, ex all’Urbanistica proprio in quota Popolari uniti e che, con gli altri 4 eletti nella lista a sostegno di Santarsiero ha annunciato di voler fare gruppo autonomo in consiglio.

SCIOPERO AGILE

«Non è terra di mera conquista»

Il sindaco Santarsiero

E se il segretario cittadino dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, ha sbattuto la porta e abbandonato il tavolo, ieri sera, i colleghi della coalizione hanno avuto di che ragionare. Se per il Pd è quasi certa la presenza di Nicola Lovallo e Federico Pace in esecutivo, sembra semprepiù plausibile la conferma di Roberto Speranza, consigliere uscente che sembra lanciato verso una candidatura al prossimo congresso del Pd. Ma le due cose non è detto che siano del tutto incompatibili. Non in

questa fase. Si fanno più insistenti anche le voci sulla presenza in giunta di Raffaele Rinaldi. Il decimo posto potrebbe toccare sempre a un uomo democratico (forse Pinuccio Messina o Giuseppe Ginefra tra gli uscenti) in attesa di nuovi e non troppo lontani sviluppi. Così, però, resterebbe fuori dalla squadra un altro ex di peso, l’ex assessore alla Viabilità, Donato Coviello. Ma la notte di Santarsiero e compagni è stata lunga. sa.lo.

Il comune sarà capofila di un progetto di cooperazione internazionale sull’energia

Lo sviluppo sostenibile fino al Danubio Premiata la città tra oltre mille candidature E’STATO presentato a Potenza, presso la sala dell’Arco del comune, il progetto di cooperazione internazionale in ambito energetico per lo sviluppo sostenibile dell’aria adriatica, balcanica e danubiana, partenariato nel campo dell’energia alternativa e delle fonti rinnovabili, di cui il comune di Potenza è capofila. «Non è la prima volta che ci troviamo, grazie alla capacità dell’amministrazione - ha esordito il sindaco Santarsiero - a sfruttare fondi europei. Il comune di Potenza è capofila di un partenariato dopo aver superato due fasi, una prima di addirittura mille proposte europee ed una seconda, con scelta finale su Potenza tra le novanta proposte rimaste». Questo programma prevede il sostegno finanziario ai migliori progetti di cooperazione in ambito di ricerca e innovazione, ambiente e territorio, trasporti e sviluppo urbano e che siano costituiti da partner pubblici o equivalenti, prove-

nienti da tutta l’area Balcanica, Adriatica eDanubiana. Il comune diPotenza, da qualche anno è sempre più attento allo sviluppo sostenibile del proprio territorio, soprattutto in ambito energetico e come capofila ha costruito il programma Ener Supply, per coordinare l’assistenza allo sviluppo di politiche rivolte al risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili (biomasse, geotermia, idroelettrico, eolico). «Si tratta - ha continuato Santarsiero - di un partenariato di grande prestigio, che comprende varie nazioni dell’est-Europa, si avvale del sostegno delle università di Chieti e Ancona e si basa su un finanziamento di 1.800.000 Euro, cifra stanziata solo in un’altra precedente circostanza per progetti del Mezzogiorno, quando ci fu una proposta del Politecnico di Bari. Abbiamo inoltre avviato un percorso per l’uso dei tetti delle strutture pubbliche per lo sfruttamento dell’energia fotovoltaica e l’obiettivo è l’autosuffi-

cienza. Di questo progetto Potenza è il governo tecnico e amministrativo». La scelta è caduta sul comune di Potenza per i 20 anni di energy management, per la pianificazione di lungo termine, oltre due cicli di programmazione e avviamento di esperienza internazionale nel precedente periodo. Sui dettagli tecnici, invece, si è espresso l’energy economist Marco Caponigro. «Il percorso durerà 36 mesi - ha detto l’esperto - lo scopo è costituire un percorso che porti alla progettazione esecutiva. La progettazione è sperimentale ed è legataa variabili e problematiche tecniche ed economiche e l’obiettivo sta nella compatibilità finanziaria con fondi pubblici e privati. Dopo la progettazione arriveremo alla realizzazionbe vera e propria delle opere». La scelta per quanto riguarda collaboratori esperti del settore cadrà su due unità scelte tra i giovani lucani. Donatello Viggiano

Non disturbare il manovratore SQUADRA perdente non si tocca. E ci mancherebbe. Mica siamo scemi. Abbiamocollaudatoper anniunamacchina perfetta che riesce a perdere ribaltando anche i pronostici. Un lavoro di cesello, costato sudore e sacrifici. Ma ora la macchina cammina da sola, tanto è collaudata. La nuova frontiera della politica, quella inaugurata in Basilicata, è di quelle che non ti aspetti. Del resto dopo una agevole sconfitta, cosa c’è di meglio chefar fintadirimboccarsi lemaniche, per cercare di fare ancora meglio, e cioè di perderedi nuovo?Il traguardoè vicino, e si chiama “regionali” 2010. Il Pdl ha le carte in regola per provarci di nuovo: a perdere. Neanche le ovazioni che hanno accompagnato, all’assemblea generale, le dure critiche alla classe dirigente, sembrano scuotere quest’ultima: promosso l’allargamento al centro, e il Pdl al 12 per cento nel capoluogo di regio-

ne. Quello stesso Pdl che in Italia miete consensi, pensate un po’. Ma deve essersi trattato solo di un problema di parole. Si è confuso l’allargamento con lo sbragamento. La strategia bellica col monopoli. E quindi avanti così. Del resto anche il dibattito, per quanto duro, è arrivato mai a insinuare la terapia delle dimissioni: il Popolo della libertà (!) ha capito che liberi sì, anche di criticare, purchè finisca lì. E finisce lì, perbacco. Ve la immaginate una squadra di calcio che perde vari campionati a fila e non cambia nulla? Cosa direbbero i tifosi? Nel Pdl no. Provateci ancora, sarete più fortunati, come con i tappi di bottiglia. Le nomine, oltre che al Parlamento, ora si fanno anche nel partito della libertà. La dirigenza viene imposta, e non è un concorso per titoli ed esami, no. Il coordinatore regionale lo è per destinazione divina, quindi inamovibile. Quello provinciale lo è per destinazione semidivina. Quelli comunali lo saranno, quando lo saranno, per destinazione divina derivata. Un concerto di democrazia. “Ma poi ci saranno i congres-

si!”, certo, ma con calma, per favore. Non spingete. L’avevano chiamata la resa dei conti. E resa dei conti è stata. In molti hanno spernacchiato le scelte fatte nel recente passato. Ed è stato un gioco facile facile. Ma è stato come sbattere contro un muro di gomma. Insomma classe dirigente che perde non si tocca. Questa è la morale. Perdete ogni speranza o voi che entrate! Magra consolazione è sentir dire che negli altri partiti la democrazia è agli stessi bassi livelli. Bisognerebbe disertarli tutti: lasciare questi statisti locali senza platea, senza neanche una platea cheprotesta, soli.Chissà secambierebbe qualcosa. Ma non disturbiamo i manovratori. Ora sono in atto le manovre, nobili, per distribuire le coppole, sia fra chi ha vinto, che fra chi ha perso. Assessori, capo gruppi, presidenti di commissione, vice presidenze, che cuccagna. I criteri? Professore, ieri non ho potuto studiare perchéavevo malealpancino, possoessere interrogato domani? Luciano Petrullo

L’RSU aziendale di Agile srl di Potenza ha proclamato tre ore di sciopero per ogni turno nella giornata di ieri e di oggi, «in risposta all’inaccettabile atteggiamento del nuovo acquisitore Omega. In questi mesi, i lavoratori hanno sopportato - spiega una nota della Rsu - gli inspiegabili ritardi nel pagamento degli stipendi, nonostante gli impegni assunti, anche in accordi scritti; la mancanza di un interlocutore credibile con il quale discutere dei problemi e delle prospettive del futuro di un’azienda che eroga importanti servizi alla comunità lucana, come il servizio di prenotazione sanitaria, il servizio di contact center della Regione e i servizi di innovazione della Pa regionale». Ad oggi, «nonostante vaghi impegni assunti in sede nazionale, i lavoratori di Agile - prosegue la nota - ancora non hanno ricevuto l’accredito dello stipendio. I rappresentanti di Omega, nonostante ripetuti tentativi e richieste, non hanno ancora palesato la propria disponibilità ad un incontro presso la sede di Potenza, con lavoratori e sindacati». Allora, prosegue la Rsu, «nessuno pensi che, come al solito, la Basilicata sia terra di conquista e che basti spostare l’interlocuzione a livello centrale, a Roma, per sentirsi liberi dal dovere di mantenere corrette relazioni sindacali con i lavoratori e i rappresentanti sindacali di un’azienda che nasce nel territorio di Basilicata e in questi anni ha avuto il proprio cuore produttivo nel territorio di Basilicata». per questo chiedono al governatore De Filippo di intervenire e «richiamare alle proprie responsabilità l’azienda: non si tratta solo di una questione produttiva, ma di un’impresa che in questi anni ha erogato servizi importanti alla comunità lucana, finanziati anche con i soldi dei cittadini di Basilicata». MA sull’argomento la politica non tace. E’ intervenuto il consigliere regionale Luigi Scaglione. «Si intervenga con urgenza - sollecita per risolvere i problemi che la nuova società proprietaria dell’Agile sta creando ai suoi 136 lavoratori. Nonostante un fatturato imponente, l’acquisizione a mo’ di scatole cinesi di società di servizi che fanno del gruppo legato alla Finivest una delle più grandi aziende italiane con sede addirittura in Basilicata, i dipendenti lucani sono stati costretti a scendere in sciopero per i continui ritardi con cui vengono erogati gli stipendi». E’ un «fatto gravissimo, quello della mancata o corretta erogazione del salario se solo si pensa alle commesse conquistate in Basilicata. Le acquisizioni l’hanno fatta diventare appunto la società che dopo la Fiat produce più reddito nel settore». Ma «soprattutto chi è l’interlocutore con la Regione Basilicata e secondo quale piano industriale immaginano di tenere fede agli impegni assunti se poi non pagano correttamente gli stipendi?».

DISAGI QUOTIDIANI

Rotta una conduttura idrica NON è stata una piacevole serata per alcuni cittadini di Potenza residenti a ridosso di via Cavour. Ieri pomeriggio, a causa della rottura accidentale della condotta idrica in via Cavour, provocata dalla ditta esecutrice dei lavori della variante stradale - ha fatto sapere Acquedotto lucano - è stato necessario sospendere l’erogazione idrica. Il disagio è andato avanti fino a serata inoltrata. Le zone interessate dall’interruzione sono interne a Macchia Romana, rione San Rocco, Betlemme.

QUESTIONE RIFIUTI

«Basta navigare a vista» SUL problema dei rifiuti che torna frequentemente anche nelle cronache cittadine, interviene il consigliere comunale Michele Napoli (Per la città). «Sul fronte dei rifiuti si annuncia un’estate caldissima. Senza nuovi impianti, in meno di un anno, il sistema di raccolta in Basilicata sarà saturo. Una situazione incresciosa che si è succeduta di legislatura in legislatura, senza che le amministrazioni competenti in materia abbiano affrontato la questione rifiuti al di là di semplici provvedimenti tampone». Ad oggi l’azione amministrativa «ha toccato tutte istituzioni, ivi compreso il comune di Potenza incapace di incidere sull’inerzia estenuante degli enti sovraordinati. E’ il caso di porre fine alla becera abitudine di navigare a vista».

SCALE MOBILI

Gratuite fino al 30 agosto A DISPETTO delle previsioni, le scale mobili saranno ancora gratuite per diverse settimane. Era stabilito, infatti, per ieri l’ultimo giorno di viaggi gratuiti lungo gli impianti meccanizzati di viale Marconi - centro storico e di via Mazzini - via Armellini. Ieri l’annuncio dell’amministrazione comunale che ha prorogato la gratuità del trasporto pubblico nelle scale mobili fino al prossimo 30 agosto. Un modo per incentivare i potentini a sfruttare la mobilità alternativa in attesa della chiusura al traffico del centro storico.

ARTE IN TRANSITO

Inaugurazione e divieti TORNA un nuovo appuntamento con “Arte in transito, passaggio urbano e arte contemporanea”, ideato dall’associazione Basilicata 1799, promosso dal Ministero per le Attività culturali. Saranno inaugurate le opere “Fanoi” sulla gradinata di via del Popolo e “Relation” sull’edificio ex Biblioteca Provinciale di corso Garibaldi. In occasione dell’evento, dalle ore 21 alle 22 sarà istituito il divieto di transito dei veicoli, ad eccezione dei mezzi pubblici, in piazza XVIII Agosto, dalle ore 22 alle ore 23 il divieto di transito in corso Garibaldi, da piazza XVIII Agosto fino all'intersezione con Viale Marconi.

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22 Potenza Autilio (Idv) rassegna le dimissioni dal consiglio e lascia il posto a Roberto Galante


23 Avigliano Il responsabile dell’Mpa: «Programmazione incapace di rispondere alla sociètà»

Urbanistica: l’attacco di Claps «Città vecchia tutta da ridisegnare. Ma il piano è ancora fermo al palo» AVIGLIANO - «La pianificazione urbanistica della nostra città sembra così incapace di rispondere alla richiesta sociale o, almeno, incapace di interpretare nei suoi desideri la voglia di vivere senza problemi il territorio». E’ quanto afferma, in un comunicato stampa, Vincenzo Claps, responsabile dell’Mpa di Avigliano. «Avigliano città dei desideri - continua la nota di Claps Desiderio di città con un regolamento urbanistico, intanto, fermo al palo. Ancora, Avigliano e la memoria. “Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone”, questa frase tratta dale città invisibili di Italo Calvino, sintetizza la genesi di Avigliano: città ormai vecchia con uno sviluppo urbano tutto da ridisegnare. In questa retrospettiva, si potrebbero ritrovare e distinguere i significati del desiderio che pervade i cittadini di Avigliano. Ma sarebbe facile incorrere nell’errore di approssimare un sentimento che va ben oltre le aspirazioni, i bisogni, e le più diverse propensioni. La pianificazione urbanistica della nostra città sembra così incapace di rispondere alla richiesta sociale o, almeno, incapace di interpretare nei suoi desideri la voglia di vivere senza problemi la propria città, progettata come manifestazione del bisogno, della volontà, della voglia del cittadino di esprimere la propria identità: quindi come aspirazione a considerare la città quale luogo deputato all’identificazione, all’esigenza e al gusto di sentirsi rappresentati da uno

Una veduta di Avigliano

spazio, riappropriarsi delle radici, essere partecipi e partecipanti anche delle trasformazioni, ritrovare un sentimento “civico comune”. Questi desideri-domande di città dovrebbero tradursi in impegno e responsabilità da parte dei politici e dei tecnici, scelti per la redazione del Regolamento Urbanistico. Solo così si riacquista la virtù di saper dialogare con la creatività e l’immaginazione. Oggi, con la legge regionale 23/99, il regolamento urbanistico (che è, se vogliamo semplificare, il vero e proprio Prg) individua, localizza e disciplina la gestione delle risorse e delle trasformazioni nell’arco di tempo di cinque anni (badate bene, 5anni efate casoal tem-

po già trascorso), in coerenza con il Piano Strutturale (pura fantasia). Per legge, dunque, le Amministrazioni devono "garantire la partecipazione dei cittadini in ogni fase del procedimento urbanistico”. Ciò significa che deve avvenire preliminarmente all’adozione del regolamento urbanistico e dei piani. L’amministrazione e, sottolineo, il garante della comunicazione devono assicurare la partecipazione. Quel Garante della comunicazione che, per legge,è la figura che "assicura la conoscenza effettiva e tempestiva delle scelte" e promuove l'informazione ai cittadini. Lo avete visto: prima quello nominato dalla Regione, e poi quello che doveva essere no-

minato dal comune di Avigliano, che fine hanno fatto. In parole povere e per meglio capirci, Il fronte regionale ha previsto la partecipazione ai procedimenti di pianificazione.In attesachesi compianoi percorsi evolutivi dell’ordinamento generale verso l’aumento degli standards di trasparenza delle scelte di governo del territorio, Il coinvolgimento effettivo della comunità, secondo la L.R. Basilicata n. 23/’99 art.18 e il regolamento attuativo alla legge, hanno stabilito che gli Enti della pianificazione territoriale ed urbanistica «individuano, all’interno delle strutture tecniche e/o amministrative, il “Garante dell’Informazione” con il compito di assicurare la conoscenza tempestiva delle scelte, la consultazione allargata dei cittadini», nonché il rispetto delle procedure di partecipazione previste dalla legge. Oggi solo pura immaginazione sulla carta. Gli aviglianesi, in questa dimensione, sono considerati come oggetti passivi e non come attori delle proprie idee. E qualora si dovesse redigere un vero Regolamento Urbanistico, diventerebbe un dispositivo apodittico: all’analisi dei bisogni seguono le rispettive risposte progettuali, in termini di soddisfacimento razionale di quelle necessità che i cittadini di Avigliano hanno veramente bisogno. Invece, oggi, il panorama che si prospetta ad Avigliano è quello di un’urbs priva di civitas, e di una cittadinanza vissuta come desiderio, come aspirazione, ma senza futuro».

Sasso di Castalda Scuola di telerilevamento

Il presidente Lacorazza: «Questa è un’opportunità per tutto il territorio» SASSO DI CASTALDA - Il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, ha portato il saluto dell’amministrazione provinciale presso il Palazzo De Luca a Sasso di Castalda dove si svolgono le attività della scuola internazionale di Telerilevamento (The International School on Application with the Newest Multi – spectral Environmental Satellite), organizzate dal 12 al 18 luglio, dall’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) di Potenza, in collaborazione con lo Space Science Engineering Center dell’Università del Wisconsin e l’European Organitation for the Exploration of Meteorological Satellites (Eumetsat). La scuola, rivolta ad un pubblico di studenti, neolaureati, dottorandi, giovaniricercatori e tecnici del settore, si propone di affrontare problematiche specifiche riguardanti le Scienze dell’Atmosfera, attraverso una serie di attività di laboratorio in grado di for-

nire ai partecipanti gli strumenti indispensabili per l’analisi dei dati satellitari e per lastima di prodottidi interesse in ambito atmosferico, meteorologico e ambientale. «Si tratta di un’opportunità preziosa – ha sottolineato Lacorazza – non solo per i giovani locali, che frequenteranno una scuola tra le più prestigiose nell’ambito del telerilevamento, ma per l’intera comunità lucana. La Provincia di Potenza appoggia a pieno questa iniziativa, nella consapevolezza che la sinergia tra istituzioni pubbliche, università, Cnr e centri di ricerca rappresenti la strada migliore per innovare e costruire buone pratiche, in particolar modo per quel che riguarda la tutela del territorio e la prevenzione dei rischi». «Ambiti – ha concluso – che rientrano tra le competenze della Provincia e che, se gestiti in maniera innovativa, possono contribuire ad assicurare l’eccellenza dell’amministrazione e l’interesse dei territori e delle comunità».

Lagopesole La rassegna torna il 29 con Paoloantoni

Luca De Filippo apre le notti di Federico”

Il castello di Lagopesole

LAGOPESOLE - Ieri sera, Luca De Filippo e la sua commedia “La Dodicesima Notte”, ha aperto la sezione teatro de “Le Notti di Federico” presso il castello Federiciano. La rassegna, organizzata in collaborazione fra le associazioni cultura Teatro, Palcoscenico e Cose di teatro e musica, rappresenta ormai uno degli appuntamenti più attesi dell’estate teatrale lucana. Il figlio del grande Eduardo si è cimentato in una delle più divertenti commedie degli equivoci di William Shakespeare, interpretando il maggiordomo truffato Malvolio. Insieme a lui sono andati in scena sul palcoscenico allestito appositamente nel cortile del castello, altri nomi già noti al pubblico teatrale come Maria Laura Baccarini, Carla Cassola ed Edoardo Siravo. Le musiche sono di Ludovico Einaudi mentre la traduzione e l’adattamento di Armando Pugliese rendono l’intreccio classi-

co ancora più scorrevole ed attuale, con un linguaggio tagliente e asciutto che elimina ogni clichè e che poco concede a fronzoli, battute prolisse e verbosi giri di parole, traendo la sua forza dall’alternanza di quotidiana tragedia e surreale farsa che possa commuovere, coinvolgere e divertire. Luca De Filippo è nato a Roma nel 1948. Esordisce a soli otto anni, nel 1956, nel ruolo di Peppeniello in "Miseria e nobiltà" di Eduardo Scarpetta diretto dal padre Eduardo. Debutta a vent'anni in "Il figlio di Pulcinella" di Eduardo (regia di Gennaro Magliulo). Da questo momento inizia un'intensissima attività teatrale. La rassegna proseguirà il 29 luglio con l’esilarante comico Partenopeo Francesco Paolantoni in “Che fine ha Fatto il Mio io?” mentre chiuderà il cartellone il 5 Agosto il grande Paolo Villaggio con “Il Profumo delle Lucciole.

Avigliano Ci sono anche i soldi ma il progetto rimane fermo. La sollecitazioni di Lorusso

Depurazione aree rurali: a che punto siamo? AVIGLIANO – Ci sono le abitazioni di una vasta parte del territorio aviglianese che scaricano le acque reflue in fosse settiche. Tra Lagopesole, Sarnelli, Possidente e Sant’Angelo c’è un bacino di qualche migliaia di persone che da tempo aspetta un progetto per una rete idrica e fognaria che possa archiviare le fosse e tutto quel che ne deriva in termini di igiene e tutela ambientale. Ci sono pure i soldi, e non da ora: 5 milioni di euro già destinati a un progetto per una nuova rete e un depuratore a ridosso dell'area artigianale di Sarnelli. E, nelle intenzioni discusse in incontri tra amministrazione comunale e Acquedotto lucano, in dirittura d’arrivo dovrebbe esserci un progetto per tirare su tutto quello che occorre per una im-

pianto di trattamento nelle aree rurali. Solo che i ritardi burocratici e decisionali, fino ad ora, fanno segnare il passo in questa vicenda, più volte sollevata dall’opposizione in Consiglio comunale che oggi ritorna all'attacco con il consigliere Vito Lorusso (Insieme per Avigliano), il quale ripropone il tema del depuratore nelle aree rurali. E chiede a che punto sia il progetto. «E' del 2007 una riunione con l’amministrazione comunale e Acquedotto lucano. Da allora non abbiamo ben capito a che punto sia il progetto, se è stato presentato, se ci sono delle novità». A parte Avigliano centro, ai piedi del quale è situata un’apposita vasca per le acque reflue, la vasta area rurale invece ne è sprovvista. Più volte dall’opposizione si sono levate voci critiche e anco-

ra oggi non mancano, giacché con l’estate le fosse settiche diventano un problema per via delle alte temperature che causano noie di vario genere a coloro che vi abitano nei pressi. «In uno degli ultimi consigli comunali – ha commentato Vito Lorusso – erano state annunciate novità circa il progetto dell'Acquedotto lucano, ma a distanza di alcuni mesi ancora non abbiamo visto nulla. Sappiamo solo che dal 2005-2006, cioè dall'inizio di questa legislatura, è passato tempo senza che si sia dato seguito al protocollo di intesa tra la Regione Basilicata e il governo nel quale era contemplato il finanziamento per opere idriche e fognarie da destinare al Comune di Avigliano». Gianni Sileo

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Giovedì 16 luglio 2009


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PESARO – A 88 anni, vestita in modo distinto, di origini potentine: è stata sorpresa dai carabinieri mentre sfilava un portafogli da una borsa, durante il mercato settimanale a Pesaro: «lo faccio perchè la pensione non mi basta» ha tentato di giustificarsi. Ma quando i militari hanno controllato le sue generalità nella loro banca dati, è venuta fuori una storia diversa: Filomena Barbetta, classe 1921, originaria della provincia di Potenza, è una borseggiatrice di professione, con un curruculum criminale di tutto rispetto e una fedina penale lunga un chilometro. Vedova, con un numero imprecisato di figli, è «in attività almeno dal 1975 – dicono gli inve-

E’ di origine potentina l’arzilla donna di 88 anni trovata a rubare al mercato

Nonna borseggiatrice fermata a Pesaro

stigatori -, ma non è detto che non facesse lo stesso “mestiere” anche da prima». “Specialista” del bor-

seggio durante i mercati settimanali e le fiere di paese – sapeva a memoria il calendario di tutti gli appun-

tamenti della province di Pesaro e Rimini -, ha 'lavoratò nella sua regione, la Basilicata, e poi esclusivamente in Puglia, per spostarsi negli ultimi tempi nelle Marche. Ha anche un precedente ad Ancona, dove nel 1990 fu arrestata e condannata per un furto ai danni di una ragazza su un autobus. Pizzicata sul fatto innumerevoli volte, è stata sempre scarcerata, per via dell’età, con obbligo di dimora nella sua abitazione lucana. Dove rimaneva per circa due mesi, finchè la

misura non veniva revocata, e Filomena era libera di partire verso un altro mercatino e altri borseggi. A Pesaro, i carabinieri sono stati messi sull'allerta da un aumento di furti e hanno intensificato i controlli fra le bancherelle. Ieri due carabinieri di quartiere hanno notato l'anziana che si avvicinava ad una mamma con bambini e passeggino e, nascondendo la mano dietro un golf appeso al braccio, le sfilava il portafogli dalla borsa. Quando i militari l’hanno bloccata-

ta, non si è persa d’animo e li ha invitati a non fare troppo chiasso. Nella borsetta, la sua, aveva 70 euro, non si sa se provento di furto. Poi, con tono molto spigliato, la giustificazione – «lo faccio per vivere, la pensione non mi basta» – e qualche particolare sui suoi spostamenti, «avvenuti in treno» sostiene. Ma i carabinieri indagano per accertare la presenza di complici, forse parenti: in altri casi la donna era accompagnata da uomini giovani, che però sono sempre riusciti a fuggire prima dell’arresto. Anche stavolta, arresto convalidato e obbligo di dimora: chissà che non sia l’occasione per andare in pensione veramente.

Laurenzana Camastra sound festival: si afferma la band locale “Figli delle Stelle”

Una vittoria che suona bene Ecco i gruppi vincenti nella manifestazione per la Madonna del Carmine LAURENZANA - Sono stati i “Figli delle Stelle” (band laurenzanese) ad imporsi nella seconda tappa del “Camastra Sound Festival - Le Voci del Mediterraneo”, edizione 2009, svoltasi in piazza “Largo Fiera” a Laurenzana, nella serata di martedì scorso. L’evento, che ha riscosso un soddisfacente riscontro di pubblico, rientra nella rassegna di appuntamenti, promossa dal comitato feste, in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Carmine, patrona del ridente centro valcamastrino. La band “I Figli delle Stelle”, anche grazie al sostegno del pubblico “di casa”, è giunta in vetta sia nella classifica della giuria tecnica, sia in quella del pubblico (applausometro). Nel dettaglio, per quanto riguarda il verdetto della giura tecnica della serata, i “Figli delle Stelle” hanno ottenuto 177,2 punti. Secondo posto per un altro gruppo laurenzanese: “I mise en place” con 176,3 punti. “I Senza Sangue” di Lagonegro, invece, non sono riusciti a confermare il successo ottenuto nella prima settimana di luglio a Villa d’Agri, conquistando, comunque, un buon terzo posto con 175,1 punti. Più distanziati sono arrivati gli “X 26” di Lioni (Avellino) con 170,2 punti e i “Daslas” di Pignola con 169,8 punti. Per quanto riguarda la classifica generale provvisoria del “Camastra Sound Festival”, i “Senza Sangue” sono in cima alla graduatoria con 447,6 punti. A ruota troviamo gli “I mise en place” (429), i “Figli delle Stelle” (407,7 punti), gli “X 26” (407,2) e i “Daslas” con un punteggio di 397,3. Più distanziati gli unici due gruppi che non han-

Antonio Cafarelli, organizzatore del festival

Castelmezzano Oggi la conferenza stampa

Un “percorso delle 7 pietre” per raccontare in immagini Veduta di Castelmezzano

no partecipato alla tappa di Laurenzana della kermesse: i “Numareghe” di Albano di Lucania con 262,5 punti e gli “Z Control” di Lagonegro (249). Per quanto riguarda la giuria del pubblico, ovvero l’applausometro, Laurenzana ha premiato, come la giuria tecnica, i“Figli delle Stelle”. Poi i “Daslas”, gli “I mise en place”, gli “X 26” ed i “Senza Sangue”. Per quanto riguarda, invece, la classifica generale provvisoria del pubblico, conducono i “Daslas”. Poi nell’ordine troviamo i “Figli delle Stelle”, gli “X 26”, gli “I mise en place” e gli “Z Control”. A chiudere questa speciale classifica dell’applausometro ci sono i “Senza Sangue” (primi nella classifica provvisoria della giuria tecnica) ed i “Numareghe”. Il “Camastra Sound Festival - Le Voci del Mediterraneo”,

giunto quest’anno alla sua quarta edizione, raggiungerà nel corso di questa stagione estiva almeno altri sette comuni lucani: Lauria (sabato 18 luglio), Anzi (2 agosto), Calvera (6 agosto), Abriola (10 agosto), Tricarico (12 agosto), Grottole (18 agosto) e Castelmezzano (20 agosto). La kermesse musicale itinerante, lo ricordiamo, è organizzata dal Forum Giovanile di Anzi, in collaborazione con l’associazione di volontariato “Teerum Valgemon Aesai”, che cura la parte logistica, le Pro Loco di Castelmezzano e Lauria, l’Efab, il Forum Regionale dei Giovani ed i Forum dei Giovani di Abriola e Tricarico, l’associazione studentesca “Sui Generis”, gli artigiani, gli operatori turistici. Donato Pavese

CASTELMEZZANO Presso la sala del consiglio comunale di Castelmezzano, oggi alle 16, si terrà la conferenza stampa sul “Percorso delle sette pietre”. Il progetto recupera un antico sentiero contadino di circa 2 km di collegamento tra Castelmezzano e Pietrapertosa, traendo ispirazione dai racconti, tramandati oralmente fra le generazioni e dall’immaginario collettivo su cui si fonda il testo “Vito ballava con le Stre-

ghe” di Mimmo Sammartino. Lungo il sentiero la narrazione si traduce in forme visive, sonore ed evocative e diventa una storia incisa su pietra, in sette tappe: destini, incanto, sortilegio, streghe, volo, ballo e delirio. L’inaugurazione si terrà domenica 19 alle 9,00 a Pietrapertosa alla presenza di autorità locali ed istituzionali, dei soggetti partner dell’evento, dell’autore del testo Mimmo Sammartino.

Oppido Acquistato grazie al contributo del Comune e della Cassa rurale

Mezzo antincendio per la Protezione civile

Il nuovo mezzo della Protezione civile

OPPIDO LUCANO - La protezione civile di Oppido Lucano continua ad allargare i propri orizzonti.

Dopo aver fatto richiesta di iscrizione all’albo nazionale, il progetto di Oppido continua la sua evoluzione.

Pochi giorni fa, in effetti, grazie all’appoggio del Comune di Oppido Lucano e il forte sostegno da parte della Cassa Rurale, la sede locale ha potuto acquistare un mezzo di primo intervento in caso di incendio. Il mezzo ha una capacità di portata di circa 400 litri di acqua e potrà essere utilizzato nei casi in cui i grandi mezzi dei vigili del fuoco incontrino delle grosse difficoltà o quando c’è un incendio di piccole dimensioni ai bordi delle strade. Il presidente della protezione civile di Oppido, Canio Provenzale, ha voluto sottolineare che questo è solo il primo vero traguardo che quest'associazione di volontariato ha raggiunto in questi primi anni di vi-

ta: «Questo è un risultato davvero importante - esordisce Provenzale - ma noi abbiamo altri obiettivi per il futuro. Innanzitutto ripresenteremo la domanda per l’iscrizione all’albo nazionale e, nelle prossime settimane, valuteremo bene l’ipotesi di partecipare al Corso Nbcr alla scuola di Rieti con alcuni dei nostri giovani. Questo è un impegno importante perché il corso è davvero duro e servono ragazzi che abbiano le giuste capacità per superarlo brillantemente.” La protezione civile di Oppido conta attualmente circa quindici unità. Nove volontari hanno l'abilitazione ad usare il defibrillatore grazie alla BLSD che certi-

fica di saper utilizzare la macchina. Altri otto volontari, invece, hanno già perseguito l'attestato Aib. Questa associazione a Oppido è nata nel 2005 e da allora sono già tanti i servizi che hanno fatto per la comunità dell'Alto Bradano e non solo. Circa due mesi fa, quando le scuole dell'obbligo di Oppido hanno emulato una prova di evacuazione alla presenza di vigili del fuoco, carabinieri, croce rossa e tante altre grandi associazioni anche di volontariato, i ragazzi della p.c. di Oppido erano presenti e la loro sede, distante poche decina di metri dall'istituto scolastico, è stata il punto centrale per la trasmissione delle informazioni.

Ed è proprio la sede, curata anche nei dettagli con una cucina e un alloggio per i volontari che hanno necessità. Un'ampia sala per le riunioni e un magazzino fornito di tante coperte in caso di necessità. Presso la stessa sede da rilevare anche la presenza di una radio che trasmette sia in UHF che in HF in modo da poter comunicare rapidamente in caso di emergenza. La protezione civile di Oppido si è allontanata dal Gruppo Lucano e in collaborazione con altre trenta associazioni di volontariato stanno cercando di istituire una nuova formazione che non sia il Gruppo Lucano. Rocco De Rosa

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Sarconi Niente processione anche quest’anno. L’effige è stata rubata qualche tempo fa

Una Madonna del Carmine in tono minore SARCONI - Anche se in tono minore la comunità cristiana celebra la Madonna del Carmine. Una ricorrenza che si limitaalla sola celebrazione di una messa nell'omonimo tempio senza, come avveniva in passato, la rituale processione per le strade del paese con la statua della Madonna. Questo perché da circa tre anni la sacra effigie è stata portata via da ladri ancora ignoti. Continua, dunque, a non avere pace questo piccolo tempio di fattura seicentesca, posto sulla strada che conduce a Spinoso e particolarmente caro alla comu-

nità. Eretto dalla devozione popolare all'inizio del secolo diciassettesimo, a metà degli anni sessanta, con a pretesto il rifacimento della strada provinciale che la fiancheggia, subì una radicale modifica nell'assetto strutturale. Ciò comportò, non solo la rotazione della struttura su se stessa con spostamento dell'ingresso, ma anche rilevanti modifiche all'interno, quali lo spostamento dell'altare e l'occultamento di alcuni affreschi murari. Grazie alla sollecitazione di alcuni cittadini più anziani, l'amministrazione comunale di allora

riuscì a suscitare l'interesse dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici di Potenza. Con una spesa complessiva di circa 130 mila euro, attingendo a piene mani da vecchie foto del tempo e soprattutto dai nitidi ricordi di alcuni dei sarconesi più anziani, la chiesetta fu riportata al suo stato originario e riaperta finalmente al culto nel luglio del 2004 dal S.E. monsignor Francesco Nolè, Vescovo della diocesi di Tursi - Lagonegro. Al suo interno, tra l'altro, erano custodite una preziosa tela raffigurante la Madonna del

Carmine ed una statua in legno appositamente restaurata da artigiani locali che, oltre al valore prettamente materiale, sono particolarmente care alla comunità cristiana. Questo fino a quando dei malfattori si sono introdotti nella chiesetta, presumibilmente nottetempo, trafugando sia la tela sia la statua, tra lo sconcerto dell'intera comunità. A cura del parroco della cittadina, don Vito Micucci, è stato realizzato un dipinto su tela raffigurante la Madonna del Carmine, ovviamente di scarso valore commerciale, che è stato po-

L’interno della chiesa

sto nella piccola chiesa. Lo stesso parroco ha annunciato alla comunità chesi è in attesa dell'arrivo a breve di una

nuova statua, dono di devoti, da ospitare degnamente nella stessa chiesa. Gerardo Tempone

Lauria Gli automobilisti chiedono più sicurezza sull’arteria e maggiori controlli

Il disagio corre sulla Ss 585 Con l’arrivo dell’estate aumenta il traffico e gli incidenti sono all’ordine del giorno LAURIA - Arriva l'estate: comincia il festival delle infrazioni sulla SS 585 Fondo Valle del Noce. I cittadini dell'area lamentano scorrettezze di tutti i tipi e chiedono maggiore sicurezza e più controlli. La Ss 585 collega la Salerno Reggio Calabria con i paesi del litorale tirrenico. Attraversa la Basilicata per poco più di 32 chilometri, passando nei comuni di Lagonegro, Rivello, Nemoli, Trecchina e Maratea. D'estate il flusso di traffico aumenta in maniera esponenziale. La tipologia dei veicoli è intensa e varia. Oltre agli automobilisti che la percorrono abitualmente per lavoro, si sommano i vacanzieri che dall'autostrada raggiungono le località lucane e della costa calabra e i bagnanti dei Comuni dell'area. Così tra le code che puntualmente si ripresentano, soprattutto nei periodi da bollino rosso e nelle vicinanze degli svincoli, si moltiplicano anche le infrazioni. «Stavo risalendo da Praia verso Lauria quando all'altezza del bivio di Parrutta un'auto si è immessa nella strada da una piazzola all'improvviso, senza accendere la freccia, ed ha attraversato la strada per svoltare a sinistra verso Parrutta -

Il traffico sulla Ss 595

dice una signora di Lauria L'auto dietro di noi per evitarci si è buttata a centro strada, e così ha fatto anche quella dopo buttandosi nella piazzola alla mia destra.

Quest'ultima però è stata leggermente tamponata da un terzo veicolo che sopraggiungeva». «Questa volta è andata bene - conclude la signora - ma si è trattato di

Agricoltura sociale a Villa D’Agri VILLA D'AGRI - Al via il progetto di Agricoltura sociale “L'agricoltura al servizio dei soggetti più deboli”. “L'orto che curo” è il progetto sociale che è partito in questi giorni all'Alsia - Aasd Bosco Galdo di Villa D'Agri e che coinvolge le associazioni “Verso la Luce” di Grumento Nova e la Casa Alloggio “Demetra” del centro valligiano. Progetto regionale, promosso dall'Alsia, nato dall'esigenza e dall'ambizione di contribuire a valorizzare l'inclusione socio-lavorativa di soggetti più deboli attraverso il loro impegno nell'attività agricola, nella trasformazione dei prodotti e con momenti di confronto e di approfondimento con i tutor delle associazioni partecipanti al progetto. Attraverso la stipula di una convenzione con le associazioni coinvolte, il soggetto promotore prevede «azioni puntuali e di sostegno nel quali l'azienda Bosco Galdo mette a disposizione le strutture ed i propri tecnici per l'accompagnamento nei piccoli e quotidiani lavori agricoli». Gli incontri con i ragazzi avvengono una o due volte a settimana e l'attività lavorativa è organizzata tenendo conto delle esigenze dei partecipanti. Con

quasi tutti si è in grado di fare qualcosa. Impareranno a trapiantare piantine di ortaggi e frutta, a raccogliere fragole,ciliegie, more e lamponi e comunque ciascuno alla fine scoprirà la gioia di prendersi cura delle piccole cose della terra.. Lo spazio, l'aria aperta, l'agricoltura, i campi diventeranno un luogo naturale di “inclusione sociale”. Si attiveranno anche dei laboratori teorico-pratici su attività da espletare presso le Aziende agricole private già coinvolte nel progetto “Fattorie didattiche di Basilicata” presso le quali si potranno realizzare dei veri e propri laboratori della trasformazione dei prodotti del campo. Si procederà alla riapertura delle scuole, a coinvolgere l' Istituto Tecnico Agrario di Villa d'Agri, per avvicinare gli studenti, futuri tecnici agricoli, al mondo reale del disagio sociale e sanitario e consentire un “prezioso” scambio solidale di esperienze di vita e lavoro. Oltre agli obiettivi propriamente riabilitativi, si cercherà di trasmettere effettive competenze produttive con l'acquisizione delle conoscenze di base delle pratiche agricole. Angela Pepe

una leggerezza che poteva costare cara a molte persone». Altre persone poi segnalano sorpassi spericolati. «La linea continua è un op-

tional - dice un signore che percorre la SS 585 per andare a mare - le auto arrivano da dietro a tutta velocità e sorpassano incuranti delle segnalazioni e delle curve». Una situazione che si presenta anche in casi di lavori in corso. Il caso riferito riguarda sempre il territorio di Trecchina, dove per lavori si circola su una sola corsia con traffico regolato da semaforo. «Mentre siamo in fila al semaforo - continua - arriva sempre qualche furbo da dietro che scavalca la fila. Ieri addirittura uno per superare la fila del semaforo, viaggiava nella cunetta della corsia opposta, praticamente contro mano». Insomma di tutto di più, per i cittadini che chiedono agli enti preposti maggiori controlli. «Dovrebbero intensificare i controlli - conclude un altro signore - Perché poi purtroppo si sa come vanno a finire queste cose». Gli abitanti del Lagonegrese sono preoccupati. Come tutti gli anni il traffico aumenta, aumentano le infrazioni e il rischio di incidenti che negli anni passati sono stati numerosi ed hanno provocato diverse vittime. Francesco Zaccara

Paterno Tra musica e solidarietà PATERNO - Una serata tra musica e solidarietà Saranno questi i due elementi del concerto di beneficenza che si terrà il prossimo 19 luglio a Paterno a partire dalle ore 21. Sul palco dello stadio comunale, la band emiliana “Modena City Ramblers”. Il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto all’Avis per continuare le attività dell’associazione, tra cui attrezzare un’autoambulanza destinata all’assistenza territoriale e dislocata presso la sede Avis Comunale di Paterno. La giornata di sensibilizzazione servirà anche a promuovere, attraverso attività ludiche, ricreative, informative e formative la cultura della solidarietà e della donazione. Durante la giornata si terrà anche il motoraduno organizzato dal moto club “Extreme” di Paterno.

Paterno: “Agape” al servizio della comunità PATERNO – Il Centro “Agape”, seppur mutando percorsi, strategie, modalità di incontro e di confronto, continua ad esistere e a ben operare sul territorio e per la comunità. Nato nel 1992 come Centro di ascolto per fronteggiare l’imperversare dilagante di fenomeni di chiara criticità sociale e dare supporto alle famiglie investite dal peso gravoso della devianza sociale, il Centro “Agape” si è successivamente trasformato in centro di aggregazione giovanile che si poneva la finalità di offrire un servizio ricreativo orientato alla gestione del tempo libero ed allo sviluppo della personalità giovanile attraverso modalità culturali e ricreative. Nel 2000, in conseguenza del sorgere della Ludoteca comunale e dell’evolversi di un’intensa attività informatica all’interno dei locali del Centro stesso, vengono a crearsi, forse per la prima volta nel paese valdagrino, i presupposti per un’aggregazione che diviene luogo di incontro, di confronto, di socializzazione e di costruzione di momenti di alta socialità. Dopo un periodo di chiusura, anzi di interruzione, forzata, “Agape” riapre nel

2003, trovando il giusto contemperamento tra l’esperienza fondante del passato e la freschezza rigenerativa di tante giovani menti pensanti ed innovative. Il centro si rinnova nelle idee e nelle modalità di espressione di vita comunitaria e sociale. Alla continua ricerca della sperimentazione di forme di aggregazione e di comunicazione volte a rafforzare le capacità e le potenzialità proprie dei ragazzi “Agape” elabora e produce nuove attività: la creazione, l’elaborazione e la diffusione di un quindicinale di diffusione, l’ “Agape News”, attività ricreative a favore dei bambini della Ludoteca comunale, rassegne canore, mostre illustrative, rappresentazioni teatrali, campus estivi. Con il trascorrere degli anni i ragazzi che, seppur tra ristrettezze e difficoltà ma animati da verve ed entusiasmo, hanno saputo rappresentare un valido punto di riferimento per la fascia giovanile della comunità paternese attraverso l’organizzazione e la realizzazione di iniziative a connotazione formativa, culturale, aggregativa e di animazione. Nuario Fortunato

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26 L’intervento “potentino” del sindaco Navazio ha acuito la distanza con il consigliere Pagliuca

Melfi: quale futuro per il Pdl? Nel prossimo consiglio comunale del 23 luglio, potrebbero esserci sorprese MELFI - Il clima pesante e la guerra intestina che sta interessando il centrodestra melfitano, potrebbe portare ad una crisi pericolosa che condurrebbe addirittura ad un'ipotesi di commissariamento. Una forzatura “provocatoria” che è dettata dalla situazione che si sta acuendo in quest'ultimo periodo e che dovrà necessariamente risolversi entro il 23 luglio, data in cui è previsto un consiglio comunale che dovrà accertare se vi siano le condizioni o meno per proseguire quest'avventura politica nata nel 2001, o se ci possano essere clamorosi stravolgimenti o una resa da parte di Navazio e della sua giunta. Il sindaco di Melfi ha effettuato, nell'ambito della riunione svoltasi a Potenza con tutti i vertici regionali del partito berlusconiano una sortita che è stata apprezzata ed in parte condivisa dalla platea ma che ha confermato il suo ruolo da battitore libero, lontano da chi comanda e dagli intrecci della stanza dei bottoni. Un intervento che ha causato, sembra, una rottura ancor più evidente con Pagliuca e Giorgio, che nel frattempo avrebbero convinto tutti i consiglieri co-

MELFI: ACCUSATO DI ESTORSIONE In manette trentacinquenne MELFI - E’ entrato in un ufficio collocamento, ha estratto un coltello minacciando i dipendenti dell’ufficio. Il trentacinquenne in questione pretendeva un lavoro o in alternativa un compenso mensile, uno spipendio in pratica, pari a 200 euro. I carabinieri della compagnia di Melfi, nel pomeriggio di ieri, lo hanno tratto in arresto, in flagranza dei reati di tentata estorsione continuata, minaccia aggravata e porto di armi o oggetti atti ad offendere. L’uomo dopo aver minacciato i presenti all’interno dell’ufficio insospettito dal temporeggiamento dei dipendenti, avendo presumibilmente anche avuto sentore che taluno dei presenti avesse allertato le forze dell'ordine, cosa che effettivamente è accaduto, si è dileguato. «Nella circostanza però il reo - si spiega nella nota dei carabinieri anzichè desistere definitivamnte dal proprio intento criminoso, raggiungeva un' altra locale agenzia di collocamento al lavoro ove, sempre dietro la minaccia del coltello, reiterava le medesime illecite richieste anche nei confronti di quei dipendenti». Il tempestivo intervento dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Melfi, ha consentito di bloccare ed al contempo disarmare l’uomo che è un pregiudicato, che veniva, quindi, tratto in arresto in flagranza dei reati di tentata estorsione continuata, minaccia aggravata e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Successivamente è stato trasportato nella casa circondariale della città federicianai.

munali di Melfi della maggioranza, di firmare un documento in cui di fatto si sfiducia Navazio ed i suoi più stretti collaboratori. Il muro contro muro di cui noi abbiamo sempre fatto riferimento nei giorni scorsi, è ormai arrivato ad un bivio. O il sindaco Navazio accetta di scendere a compromessi, ingresso in giunta di persone che lui non vorrebbe

far entrare, repentino cambio di metodo politico, annessa visione preanticipata del regolamento urbanistico, in parole povere una totale revisione del suo modo di intendere la politica, o la situazione al momento non prevede positivi sblocchi con il centro destra melfitano intenzionato, come sembra, a proseguire sulla sua strada se il primo cittadino

non decide di cambiare idea. Una strada che porta dritto alla crisi, se non intervenga qualcuno in soccorso di Navazio. Quel qualcuno potrebbe essere il centrosinistra, che chiamato in causa potrebbe decidere di dare un sostegno a Navazio e ai suoi tre assessori vicini, vale a dire Sassone, quella che corre meno rischi, Carbone e Castaldi, quelli invece pesantemente messi sul banco degli imputati nell'ultimo periodo. In questo momento il consiglio comunale tra i banchi del centrodestra Navazio può contare su pochi aiuti addirittura nessuno. Nelle prossime ore Navazio potrebbe sondare l’orientamento del centrosinistra anche se sembra che la minoranza decida di rimettersi alla volontà degli elettori e non sostenere un sindaco eletto dal centrodestra, evitando quindi di fatto cambiamenti. In tutta questa guerra interna sarebbe curioso capire da che parte sta la gente che non più tardi di tre anni fa ha sommerso Navazio e il centrodestra di voti, attribuendogli un largo consenso mai verificatosi in precedenza. Emilio Fidanzio

Le attività rimarranno aperte fino al 31 luglio

Un centro estivo al servizio dei bambini di Lavello LAVELLO - E’ un appuntamento importante dell’estate lavellese. Soprattutto per i bambini che vi partecipano. Stiamo parlando del Centro estivo per l’infanzia allestito nei locali della Scuola elementare che rimarrà aperto fino al 31 luglio. L'iniziativa, promossa dal Consultorio Familiare Lavello, è il frutto delle intese raggiunte e delle collaborazioni consolidatesi nel tempo tra Azienda sanitaria, Comune , Scuole, Associazioni di Volontariato. «L'esigenza di dare risposte nel periodo estivo ad alcuni bisogni delle famiglie quando, chiuse le scuole, i minori perdono i normali punti di riferimento e rischiano di rimane abbandonati a se stessi - sottolinea Battistina Pinto, responsabile delle attività consultoriali sul territorio dell'ex Asl 1- ci ha spinto a percorrere la strada della integrazione e del raccordo tra le varie agenzie del territorio per creare sinergia e realizzare interventi unitari e globali». Per tutto il mese di luglio, infatti, lavorano al-

l'interno dello stesso progetto operatori del Consultorio Familiare, dei Servizi Sociali del Comune di Lavello, studenti delle Scuola Media Superiore, giovani volontari, che, insieme, realizzano attività di animazione e si impegnano a livello sociale. La formula individuata, e collaudata negli anni, consente di realizzare un progetto che ogni anno riscuote successo, in quanto risponde ai bisogni dei minori e delle loro famiglie, ed evita che il “tempo libero” diventi “tempo vuoto”. Il Centro Estivo , infatti, fornisce ai bambini opportunità, occasioni e stimoli per trascorrere un mese di vacanze tra giochi e attività organizzate.Tutti glioperatori delCentro sonoimpegnati anche a migliorare le condizioni di vita relazionale del bambino, sostenendo la famiglia nei suoi compiti educativi, e offrendo soprattutto alle mamme lavoratrici, una iniziativa che vuole promuovere e favorire scambi sociali e proporre modelli educativi validi.

Rionero in Vulture, parte la navetta della solidarietà

Uno scorcio di Rionero

RIONERO - E’ partito a Rionero in via sperimentale un nuovo servizio utile per la cittadinanza. La navetta della solidarietà. Si tratta di un pulmino con nove posti messo a disposizione dal comitato locale della Croce Rossa Italiana che gratuitamente trasporta pedoni all’Irccs Crob. Un dono prezioso per tutti gli utenti che quotidianamente devono recarsi in ospedale, un servizio utile e gradito per tutti gli ammalati ed i loro accompagnatori. Infatti una delle tappe di sosta del pulmino è proprio la stazione ferroviaria dove ogni giorno scendono numerosi passeggeri che poi a piedi sono costretti a raggiungere il Crob. La navetta della solidarietà viene già utilizzata in via sperimentale dai volontari del soccorso della Cri che a turno dal lunedì al venerdì garantiscono il servizio. L’orario di funzionamento della navetta per il momento è mattutino, l’orario d’ufficio in cui c’è maggiore necessità. Dalle 8 alle 13 il percorso parte dall’Istituto Mater Misericordiae, ore 8.10 piazzale stazione, ore 8.20 casa famiglia Airo, ore 8.25 ospedale Rionero, ore 8.30 casa

di riposo Virgo Carmeli, ore 8.35 piazzale cimitero, ore 8.40 zona piano regolatore presso il centro anziani comunale, ore 8.50 piazza XX Settembre, ore 9 istituto Mater Misericordiae, per poi ripetersi fino all’ospedale. Il percorso viene ripetuto ogni ora fino alla 13. Essendo una sperimentazione dalla Croce Rossa fanno sapere che si potrà modificare secondo le esigenze dei fruitori. «Siamo convinti - afferma il presidente del comitato locale Mauro Di Lonardo - di rafforzare il nostro impegno e la partecipazione attiva nella comunità rionerese, con l’orgoglio, l’entusiasmo e la serietà di persone affidabili tra cui anche neo pensionati che si sono sottoposti ad un corso di formazione e che intendono dare il proprio contributo». Un gesto importante quello della Cri per Rionero soprattutto perché assolutamente basato sul volontariato. Uno sprono in più, magari, per chi volesse partecipare dando il proprio tempo libero a favore degli altri. La Croce Rossa di Rionero è sempre aperta ad accogliere. Lucia Nardiello

Un’attività nel centro estivo

Ginestra, tutto pronto per la sagra GINESTRA - Il prossimo 8 agosto nel centro arbereshe per la dodicesima volta si svolgerà la sagra dei piatti tipici locali. «Gli albanesi, i greci hanno lasciato nella terra di Basilicata tracce indelebili negli usi e nei costumi di questa Regione e si organizzano “saggi ed assaggi” nelle lunghe ed assolate giornate di agosto con percorsi guidati di autentica olimpiade di gusto ed appassionata competizione nel mostrare le proprie risorse e capacità. Ginestra ne è un esempio con la sagra dei piatti tipici arbereshe” -riferisce Giuseppe Zito, docente di Laboratorio di Cucina presso l'Ipssar di Melfi, presente nelle passate sagre di Ginestra, che vede la presenza di centinaia e

centinaia di persone, molte provenienti dai centri limitrofi, comodamente sedute, che gustano alcuni piatti di una volta come la pasta in casa con cacioricotta, la zuppa di cicerchie con pane raffermo ed il baccalà arraganat. Il tutto organizzato, dalla pro-loco “Zhurian”, diretta dalla presidente Antonella Pepe, vice presidente Fiorella Pompa, attuale assessore alla cultura del centro arbereshe, segretario Massimo Summa, che per la riuscita di questa sagra si avvalgono della collaborazione di valide massaie del posto. Numerose le testimonianze della riuscita di questa sagra, soprattutto da parte della gente proveniente dai centri più popolosi come Rionero, Venosa e

Melfi. Una famiglia di Venosa, quella di Antonio Pugliese, da 5 anni sempre presente a questa sagra, ha apprezzato l'iniziativa di questo piccolo centro del Vulture a differenza di Venosa che contando su piazze che possono ospitare fino a 5 mila persone e su associazioni così numerose, non riesce ad organizzare eventi di questa portata. Anche i numerosi emigranti che giungono soprattutto dai centri del nord Italia si ritrovano in piazza Albania l'8 agosto per assaggiare questi piatti genuini e saporiti al prezzo regalato e dal servizio veloce. Accanto ai piatti della cucina locale, accompagnati da un buon bicchiere di vino aglianico Doc del Vulture, i presenti potran-

Una foto della sagra dello scorso anno

no, tra un piatto e l'altro, anche ballare. L'8 agosto è anche il giorno di inizio della festa patronale in onore della Madonna di Costantinopo-

li, protettrice del paese, organizzata dalla parrocchia San Nicola Vescovo e si prevede l'arrivo a Ginestra di tanta gente. lo. zo.

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Gaudiano di Lavello La giunta ha approvato la delimitazione dell’area colpita

Nubifragio: 10 milioni di danni La Regione ha fatto la stima a seguito della tremenda grandinata del 21 giugno LAVELLO - 10.000.000 milioni di euro, ovvero il 41 per cento dell'intera produzione. E' questo il danno quantificato a seguito del tremendo nubifragio del 21 giugno scorso. Dal sopralluogo effettuato dalla Regione e dal Comune risulta che la grandinata ha interessato circa 3.000 ettari, di cui 600 coltivati a pomodoro da industria, 50 a pescheti, 30 a uva da vino, 20 di uliveti, 250 a ortive invernali e 30 a ortive estive, 25 a mais, 30 a barbabietole. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Vincenzo Viti, ha approvato la delimitazione delle aree nel Comune di Lavello colpite dal nubifragio. «La delibera - fanno sapere dalla regione sarà immediatamente trasmessa al ministero delle Politiche agricole e forestali per il riconoscimento dell'evento calamitoso». Lascia un segno profondo il tremendo nubifragio del 21 giugno scorso. Il danno è andato al di là delle previsioni. In un primo momento, infatti, si parlava di una cifra che oscillava tra i 2 e i 3 milioni di euro. Erano le 13.30. Nella piana di Gaudiano di Lavello inizia a piovere. Dapprima il solito temporale estivo poi le cose iniziano gradatamente a peggiorare. Pochi minuti e sui terreni della piana di

Gaudiano di Lavello a pochi chilometri dal centro abitato, si scatena l'inferno. Chicchi di grandine grossi ed una violenta tromba d'aria sferzano i campi per circa trenta minuti. Volano via teloni, coperture di serre, attrezzature agricole, impianti di irrigazione. Ma soprattutto i raccolti vengono letteralmente devastati della forza della pioggia e del vento. Pomodori, alberi da frutto, vigneti ed altre coltura pregiate vengono messe ko da un evento meteorologico che non si è mai verificato, a memoria d'uomo, nella zona di Gaudiano. Danni per 10 milioni di euro ma anche disagi e pericoli per la viabilità . Alberi divelti , rami spezzati e carreggiata invasa dal fango e dai detriti. E' lo scenario che si presenta ai primi arrivati lungo la strada provinciali 126 nel tratto che collega Gaudiano di Lavello alla strada statale 93. Ora si attendono buone notizie dal Ministero.

Domani un nuovo incontro tra le parti LAVELLO - Sarà una campagna del pomodoro lunga quella del 2009. Gli eventi calamitosi delle scorse settimane hanno imposto una significativa rimodulazione della tempistica. La raccolta dell'oro rosso subirà ritardi di conseguenza l'approviggionamento delle linee di produzione dello stabilimento Eugea Meditarranea di Gaudiano di Lavello ne risentirà sensibilmente. Significativo, in tal senso, l'impegno delle istituzioni locali che stanno avviando una serie di incontri tra associazioni di produttori e vertici aziendali. In un comunicato stampa l'assessore Antonio Buldo fa sapere: «L'Amministrazione comunale di Lavello esprime soddisfazione e apprezzamento circa l'esito dell'incontro tenutosi nei

giorni scorsi presso l'assessorato regionale all'agricoltura a cui a partecipato tra gli altri il sottoscritto, e continua nell'azione intrapresa a sostegno del mondo agricolo, soprattutto in questo momento di crisi, arcuita dagli ultimi eventi metereologici. In questa ottica, ed in conseguenza a quanto emerso ieri presso l'assessorato regionale, è stato convocato un nuovo incontro operativo per domani presso il centro polifunzionale per l'agricoltura di Gaudiano al quale parteciperanno altre al sindaco di Lavello Antonio Annale, L'assessore all'agricoltura del comune di Lavello, il Sindaco del Comune di Palazzo S. Gervasio, Andrea Ferraioli direttore generale del complesso industriale La Doria spa cui è collegato lo stabilimento Eugea di Lavello, i rappresentanti delle organizzazioni di Produttori di Lavello e Palazzo S. Gervasio, al fine di definire sia i tempi della dilazione nelle consegne del prodotto, sia le quantità dei prodotti da lavorare». da. ma.

Trattamenti di TECARTERAPIA per la cura di patologie osteo-articolari Viene impiegata nelle terapie riabilitative per il recupero di: distorsioni lesioni tendinee tendiniti e borsiti esiti di traumi ossei e legamentosi distrazioni osteoarticolari acute e recidivanti artralgie croniche di varia eziologia Condropatia rotulea. Coxartrosi. Algie croniche Pubalgia cronica.

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Giovedì 16 luglio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Policoro

Ferrandina

Servizi allo sport

Colti sul fatto

Lunedì l’inaugurazione del PalaErcole

Arrestati dai carabinieri altri due spacciatori

a pag. 35

a pag. 32

Ristrutturazione nell’impianto, la situazione dovrebbe normalizzarsi dopo l’estate

Lavori in corso al depuratore Da due mesi non è possibile scaricare i liquami delle fosse Imhoff La replica La vicenda si avvia a soluzione

«Il trasferimento del mercato del sabato è una priorità dell’Amministrazione»

SONO esasperati i cittadini che, nelle campagne adiacenti Matera, da due mesi non possono più scaricare i liquami delle fosse Imhoff nel depuratore. Per loro, l'alternativa è quella di rivolgersi a depuratori privati (attualmente, nello specifico, a quello di Pisticci) pagando però ogni volta non solo l'autospurgo quanto lo stesso impianto di depurazione. Ad essere danneggiati, quindi, non solo i cittadini interessati dal problema quanto le aziende che si occupano di autospurgo. «E' una storia che va avanti da un paio di mesi. afferma Paolo Stagno dell'impresa Stagno - Attualmente stiamo avendo grossi problemi per gestire i clienti. Viene impedito questo servizio che è fondamentale per la nostra attività. Pare che gli impianti del depuratore siano inadeguati. Ho fatto richiesta all'Acquedotto per un eventuale impianto alternativo a quello di Matera dove conferire i liquami e ad oggi non ho avuto risposta». Il cittadino che decide di rivolgersi ai privati deve sostenere alcune spese, rapportate alla quantità di liquami. «Gli impianti privati specifica Stagno - hanno bisogno delle analisi obbliga-

torie per poter conferire liquami, queste analisi hanno dei costi e dei tempi purtroppo burocratici che sono diversi da quelli di un intervento programmabile e risolvibile in un paio di giorni se gestito in un impianto pubblico». La mancata accettazione dei liquami al depuratore di Matera è giustificata da lavori di ristrutturazione in corso, come spiega Raffaele Pellettieri, direttore tecnico di Acquedotto Lucano: «L'impianto lo stiamo ristrutturando perché ha subito dei danni lo scorso inverno per le piogge. Stiamo sostituendo una serie di apparecchiature, per questo non è a potenzialità piena ma è appena in grado di trattare i reflui prodotti dall'abitato e in queste condizioni non possiamo accoglierne ulteriori. E' un problema di potenzialità dell'impianto, rischiamo di ridanneggiare le parti che abbiamo pulito e ricreare il problema del cattivo odore, considerando il caldo di questi giorni. Purtroppo bisogna avere pazienza. Stiamo lavorando e speriamo che per la fine dell'estate l'impianto sia ripristinato in tutta la sua potenzialità e quindi potremo riprendere a ricevere gli autospurghi». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

LA MARTELLA

Dal Consorzio nomi alle vie dell’area industriale LE strade dell'agglomerato industriale de La Martella non sono più anonime. Sono stati, infatti, installati martedì i cartelli che attribuiscono un nome alle maggiori arterie costituenti la viabilitàdell'area. Era una esigenza fortemente sentita dagli imprenditori insediati che soffrivano dalla mancanza di indicazioni precise cui fare riferimento per ricevere celermente la corrispondenza, ma soprattutto per essere raggiunti dai camion per il trasporto delle merci da trasformare. «Il Comune di Matera ha sempre rivendicato a sé, giustamente, il diritto di approntare la toponomastica per le tutte le strade che rientrano nel comprensorio comunale, - si legge in una nota del Consorzio per lo Sviluppo Industriale - ma ha pure, onestamente, dichiarato che la momentanea indisponibilità finanziaria non consentiva di adempiere in tempi brevi a tale competenza. Con senso di responsabilità il Consorzio per lo Sviluppo Industriale, titolare delle aree interessate ha, quindi, propostoalComunechesia lostessoEntearealizzare la cartellonistica necessita, attuando la toponomastica decisa dal Consiglio Comunale sin dal 2003, anticipando le spese relative». Analogamente il Consorzio ha inteso fare per l'Agglomerato di Jesce. Ha, infatti, prospettato al Comune possibilità di realizzare, alle stesse condizioni, la segnaletica stradale. Il Consorzio ha proposto di intitolare la via principale dell'Agglomerato di Jesce ai “Martiri Thyssen”, assurti a simbolo di tutti i caduti sul lavoro».

Uomo 75enne si spara al viso TRAGEDIA sfiorata ieri mattina intorno alle 12 in un’abitazione del centro. Un uomo del ‘35, un professionista in pensione, ha provato prima a ferirsi al volto con un paio di forbici, poi si sparato alla gola con un fucile da caccia. Il colpo lo ha però raggiunto al viso, su una guancia. Sono immediatamente intervenuti gli agenti della Squadra Volante e gli agenti della Squadra Mobile della questura di Matera. Nell’abitazione dell’anziano, coniugato, sono stati rinvenuti tre fucili, legalmente detenuti. Per l’uomo, da tempo in cura per problemi psicologici, si è reso necessario il ricovero presso l’ospedale Madonna delle Grazie. I sanitari, a causa delle ferite dell’anziano, sono dovuti intervenire chirurgicamente. L’uomo è in prognosi riservata. Sono al vaglio degli inquirenti le cause che hanno portato il pensionato a compiere l’insano gesto. matera@luedi.it

«L'AMMINISTRAZIONE Comunale fa proprie e condivide integralmente le preoccupazioni evidenziate dai cittadini residenti nell'ambito del Rione San Giacomo in ordine alle problematiche inerenti il mercato rionale. Per questi motivi il trasferimento del mercato del sabato ha rappresentato e tuttora rappresenta una priorità dell'azione di governo cittadino». E’quanto si legge in una nota del Comune. «Sin dal suo insediamento, avvenuto a metà dicembre 2008, l'Assessore alle Attività Produttive Nicola Rocco ha preso a cuore la questione, dando impulso al complesso iter amministrativo necessario ai fini del trasferimento del mercato. - precisano dal Comune - Occorre infatti tener presente che il trasferimento di un mercato rionale è assoggettato al rispetto di tutta una serie di regole e parametri che non possono inventarsi di sana pianta o fissarsi a piacimento dell'ente comunale, ma sono inderogabilmente predeterminati per legge: fluidità del traffico, parcheggi, oasi ecologiche, presidi ospedalieri, etc... Prova ne è che i ripetuti tentativi operati dalle precedenti amministrazioni di trasferire il mercato rionale si sono infranti contro le sonore bocciature del Prefetto e del Tar Basilicata. I diversi uffici comunali interessati all'ipotesi di trasferimento hanno - dietro le costanti e diuturne sollecitazioni degli Amministratori - da qualche settimana completato l'istruttoria amministrativa propedeutica alla definitiva approvazione del nuovo sito, sicché non è escluso che, appena terminata l'attuale fase di verifica politica, l'Assessore competente possa finalmente convocare le associazioni di categoria, le rappresentanze della società civile e dei partiti politici della minoranza per acquisire il loro indefettibile parere sulla ipotesi elaborata. Così come non è da escludere che, proprio per effetto ed in conseguenza dell'impegno sinora profuso dagli amministratori, possa individuarsi un ulteriore e diverso sito ove localizzare il mercato rionale, ipotesi quest'ultima da considerarsi sicuramente migliorativa ed alternativa rispetto a quella già nota della Zona Paip 2. I cittadini materani e, in particolare, quelli residenti nel Rione San Giacomo possono pertanto attendere sereni gli imminenti sviluppi della vicenda, che, è bene ripeterlo, si avvia a definitiva soluzione, costituendo il trasferimento del mercato del sabato una priorità assoluta dell'attuale maggioranza di governo cittadino».

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Matera


Si accentua lo strappo dei Popolari Uniti: «Il Pd ci ha utilizzato e ora cerca sul mercato altri alleati»

Aut aut di Nigro a Stella e al Pd «Se l’esecutivo è a otto ci toccano due assessori oppure noi siamo fuori» I Popolari Uniti non tornano indietro. Confermano la loro posizione ed accentuano il conflitto con il Pd. E’ l’esito della riunione plenaria di martedì sera dei vertici provinciali del partito con il segretario regionale Antonio Potenza e Carmine Nigro. Proprio l’ex presidente della Provincia spiega le scelte del partito che restano ferme e quasi di rottura con il Pd e la stessa maggioranza. «La riunione è stata molto partecipata, con tutti i candidati alla Provincia, i sindaci, noi abbiamo ribadito», racconta Carmine Nigro, «la nostra posizione. Se la giunta è a sei ed allora non ci sono problemi, ci tocca un assessore. Se invece la giunta è ad otto ed allora ci toccano due assessori, altrimenti siamo fuori dalla giunta». Una specie di aut aut che Nigro accentua non garantendo neanche un vero e proprio appoggio esterno: «verificheremo i problemi singolarmente e se saremo coinvolti nelle scelte daremo il nostro appoggio, altrimenti ci opporremo». Insomma sarebbe come vivere sul filo del rasoio per la giunta Stella che entro sabato dovrebbe far quadrare il cerchio e che si trova invischiata in un imbuto difficilmente sovvertibile. Ma il vero grande obiettivo, polemico, di Nigro e dei Popolari Uniti è il Partito Democratico ed un rapporto che in prospettiva regionali sembra non tenere più come prima. I Popolari vogliono farsi valere e provano a puntare i piedi e la Provincia di Matera potrebbe non essere l’unico terreno di scontro. Altri potrebbero aprirsi anche nel Potentino. Nigro è durissimo nei confronti del Partito Democratico, le sue sono parole di fuoco: «non comprendiamo l’atteggiamento del Pd che ha utilizzato la lealtà dei Popolari Uniti

nel corso della campagna elettorale e che ora si è messo sul mercato a cercare altri alleati che costano di meno». Poi ancora: «noi non ricosciamo al Pd un ruolo egemone e soprattutto loroi non riconosce a noi ciò che ci siamo guadagnati nell’ambito della campagna elettorale e vanno dietro a quei cani sciolti che hanno tentato di utilizzare il ballottaggio mentre noi glielo abbiamo impedito». La posizione dei Popolari Uniti è stata poi riportata nel vertice di ieri tra le segreterie provinciali. Da una parte il Pd deciso a definire i propri equilibri interni e cavalcare una prospettiva futura che potrebbe portare ad un allargamento della coalizione (la situazione regionale con l’Udc è in evidente evoluzione) spingendo per una giunta ad otto, dall’altra parte molti dei partiti minori (Socialisti esclusi) che invece privilegiano una soluzione diversa ed una giunta a sei che darebbe diversi equilibri ma che nel Pd non pare essere soluzione possibile (a proposito nel partito prende quota l’ipotesi di assessori interni). I controbilanciamenti previsti nelle deleghe all’assessorato e nella vicepresidenza della giunta ai Popolari Uniti potrebbero non bastare per riappianare la situazione. Il vertice di ieri, iniziato a tarda serata, non lascia trapelare, nel momento in cui andiamo in stampa, alcuna novità. La nuova giunta Stella resta ancora tutta da costruire e il cerchio non ne vuole sapere di chiudersi a poco più di quarantotto ore dalla riunione del Consiglio provinciale che dovrà eleggere il presidente e annunciare il nuovo esecutivo. Un governo della provincia che resta ancora avvolto dal buio più fitto. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Schiuma propone una Giunta tecnica «AL presidente Stella, chiedo di mettere in campo una nuova strategia, di pensare a costruire un percorso breve, di un anno, e di chiedere ai partiti quella fiducia che già gli elettori della provincia materana gli hanno dato: un percorso che affronti le emergenze, senza pregiudizi o “doppi fini”, investendo nel territorio, nelle sue risorse umane, per dare risposte forti e determinate ai problemi». E’ quanto afferma in una nota il presidente di Confesercenti Giovanni Schiuma, «È trascorso oltre un mese dalla elezione del nuovo presidente provinciale - dichiara Schiuma - ma, come testimoniano i fatti, la coalizione di centrosinistra non riesce ancora a trovare l'accordo sulla composizione della Giunta che dovrà affiancare e sostenere il lavoro del presidente Stella, chiamato a dare risposte concrete ad un territorio in crisi, che non può certo permettersi di aspettare ancora per molto. Ed è forte la sensazione che tutto si giochi, infatti, in proiezione futura, nell'ipotesi di partorire una giunta provinciale che tuteli i partiti, che rilanci le ambizioni, personali o di lista, di chi spera di ricavarsi una parte da protagonista nel consiglio regionale che verrà, tutto a scapito di una operatività dell'ente provinciale, peraltro promessa in campagna elettorale, e sulla quale il presidente Stella sta comunque cercando di lavorare, nel tentativo di costruire un percorso di “credibilità” della politica locale, che solo un “uomo del fare”, quale lui è, può realizzare. Gli incontri di Stella di questi giorni, - aggiunge Schiuma - il confronto aperto con le categorie sociali ed economiche, testimoniano la volontà di partire al più presto. Ma ecco che, mentre tutti credevano di essere al cospetto di una grande opera teatrale, la cui trama poteva svilupparsi in un futuro migliore per la provincia materana, ci si è riscoperti davanti ad un teatrino, con i partiti impegnati a stabilire, con misurini e bilancini, quanto peso politico abbia ciascuno di essi. Non è meglio nominare una giunta tecnica, una giunta del presidente, che accompagni in questo primo anno il lavoro dello stesso? Perlomeno sarà una giunta di fiducia del presidente, e non avrà alibi, non dovrà lavorare solo in funzione della prossima scadenza elettorale, come pure non sarà condizionata da scelte legate a facilitare questo o quel candidato alla regione, sospetto che, invece, verrebbe spontaneo in altre ipotesi». matera@luedi.it

Il presidente della Provincia, Franco Stella e il leader dei Popolari Uniti e suo predecessore Carmine Nigro

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Giovedì 16 luglio 2009


Giovedì 16 luglio 2009

«La Ferrosud è stata lasciata sola» Secondo Lucherini sono mancate iniziative della Regione a sostegno dell’azienda CON grande ritardo, nella mattinata di ieri, i rappresentanti dell’azienda Ferrosud hanno incontrato i tanti rappresentanti sindacali delle diverse sigle di riferimento degli operai materani. Alla presenza di alcuni funzionari della Regione Basilicata si è tenuto un incontro indetto dalle diverse sigle sindacali. L’azienda ha precedentemente avuto un incontro nello stesso edificio, probabilmente proprio direttamente con i vertici regionali. Era da marzo che tutte le parti aspettavano la costituzione di un tavolo tecnico che potesse tentare in qualche modo di evitare la cassa integrazione di una sessantina di unità. Difficile per il funzionario regionale Pafundi, mantenere calmi i toni della discussione e soprattutto cercare di canalizzare le riflessioni in modo costruttivo. Il quadro futuro della Ferrosud a Matera è stato ben rappresentato da Sergio Lucherini, il quale ha manifestato tutti i suoi dubbi nei confronti dello scarso ruolo svolto dalla Regione Basilicata per tentare di stimolare

la Trenitalia a riconsiderare la commessa annullata nel corso dello scorso anno. Secondo Lucherini infatti, se la presidenza della giunta e gli assessorati competenti volevano in qualche modo tutelare la presenza di questa importante azienda, avrebbero in qualche modo dovuto dimostrarlo con i fatti, mentre invece, all’incontro di marzo, non ha fatto seguito nessun tipo di iniziativa. Sempre secondo il portavoce dell’impresa, nonostante i problemi rappresentati dal ritiro della commessa, sia per il mancato guadagno, ma anche per tutto il materiale acquistato e prodotto per essa e adesso immobile, i vertici aziendali garantiscono l’attività della fabbrica. Nello stesso tempo sono alla ricerca di nuove commesse e dell’aggiudicazione di nuove gare di appalto. «L’azienda produce reddito sul territorio senza produrre reddito per gli investitori», questo è secondo Lucherini il dato di fatto da cui partire per qualunque tipo di analisi. Una chiave di lettura completamente sbagliata

secondo tutti i rappresentanti sindacali, in particolare a perdere le staffe è Carmenio Morelli del sindacato autonomo, il quale con toni duri dichiara: «La Ferrosud non ha nessun merito se non quello di aver portato al lastrico un’azienda tra le migliori del gruppo Breda. Non solo l’azienda ha ridotto gli operai alla cassa integrazione, ma ha anche venduto importanti macchinari e addirittura una pineta che era parte delle proprietà della fabbrica». Giuseppe Grieco della Uilm invece punta il dito contro la proprietà aziendale ma anche contro la giunta regionale la quale non ha dato più segni di vita da mesi. La stessa riunione tenutasi ieri infatti perde di senso proprio perché convocata dai sindacati e non dal massimo organo regionale. Una unica possibile chance per evitare la cassa integrazione straordinaria potrebbe essere rappresentata, secondo i funzionari regionali, dai fondi previsti per il rilancio della zona industriale della Val Basento. Alessandro Galella provinciamt@luedi.it

Gli avvocati non lo escludono

Nicoletti punta al ricorso

Suggerimenti utili per chi si assenta per le vacanze Da sinistra gli avvocati Calculli e Epifania (foto Videouno)

Operazione “Estate sicura” con i consigli della Polizia CON il mese di luglio è scattata l'operazione della Polizia di Stato “Estate Sicura” con l'intensificazione dei servizi di controllo del territorio di tutta la provincia materana. Come ogni anno in questo periodo, sono stati infatti incrementati i dispositivi di prevenzione e contrasto dei reati contro il patrimonio, con particolare attenzione ai furti in appartamento, ai reati di truffa ed ai furti perpetrati con destrezza. Intensificati anche i servizi di prevenzione e contrasto del fenomeno dello spaccio e consumo di droga, in particolare nelle località di soggiorno turistiche e nei locali di incontro e ritrovo di numerosi giovani, che costituiscono possibile luogo di attrazione di spacciatori di stupefacenti. Sono stati inoltre intensificati i servizi di controllo da parte delle forze dell'ordine

lungo le arterie stradali interessate dal traffico dei veicoli diretti verso le località turistiche al fine di assicurare un rispetto rigoroso delle leggi e delle nuove norme del codice della strada e garantire così serenità e sicurezza ai cittadini in viaggio. La Polizia di Stato rivolge dei consigli utili a chi lascia temporaneamente la casa per andare in vacanza, a chi si mette in viaggio in macchina oppure in treno, nave o aereo e a chi sceglie la vacanza al mare. Alcuni consigli, infine, per gli anziani, che spesso rimangono soli e che restano una categoria particolarmente vulnerabile alle truffe. La Polizia, per chi si assenta per brevi periodi consiglia di chiudere sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi sotto lo zerbino o in altri luoghi alla portata di tutti.

Evitare i messaggi sulla porta che dimostrano che in casa non c'è nessuno. Se si possiedono oggetti di valore in casa è buona norma fotografarli: in caso di furto la ricerca sarà facilitata. Sensibilizzare anche i vicini affinché sia reciproca l'attenzione a rumori sospetti sul pianerottolo o nell'appartamento. Nel caso non si deve esitare a chiamare il 113. Se tornando a casa si trova la porta aperta o chiusa dall'interno, è sconsigliabile entrare: si potrebbe scatenare una reazione istintiva del ladro che si vede scoperto. E’ opportuno telefonare subito al 113 Per chi si assenta per lunghi periodi, è bene non far sapere ad estranei i programmi di viaggi e vacanze. Se è possibile, installare un dispositivo automatico

I poliziotti di quartiere

che, ad intervalli di tempo, accenda le luci, la radio, la televisione. Evitare l'accumularsi di posta nella cassetta delle lettere chiedendo ad un vicino di ritirarla. Non divulgare la data del rientro e, anche alla segreteria telefonica, non dare informazioni specifiche sull’assenza. Infine, affidare la chiave a persona di fiducia che resta in città: in caso di emergenza si potrà intervenire senza dover forzare l'ingresso. matera@luedi.it

Concessi senza approvazione

Aiuti Ue illegali e incompatibili per la New Interline LA Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia europea per il mancato recupero di un aiuto «illegale e incompatibile» di 2,75 milioni di euro concesso alla fabbrica di poltrone New Interline. «Il recupero degli aiuti illegittimi e incompatibili mira a ripristinare eque condizioni di concorrenza nel mercato unico», ha sottolineato in una nota la commissaria Ue alla concorrenza Neelie Kroes. Il 16 aprile 2008 la Commissione ha accertato che l’Italia aveva concesso una garanzia statale di 2,75 milioni di euro a favore di New Interline, in violazione delle norme comunitarie. L’Italia aveva concesso l'aiuto al salvataggio senza previa approvazione della Commissione e dopo sei mesi non aveva nè interrotto l’aiuto nè presentato un piano per il ripristino della redditività. Oltre un anno dopo la decisione Ue l’Italia non ha preso provvedimenti.

GLI ex liquidatori della società Produzione industriale mobili imbottiti spa (ex Nicoletti) di Matera, gli avvocati Angelo Calculli e Margherita Epifania, non escludono un ricorso alla sentenza di fallimento depositata martedì dal Tribunale di Matera. Lo hanno annunciato gli stessi legali nel corso di una conferenza stampa per illustrare gli effetti della sentenza. «L'eventuale ricorso - hanno precisato i legali - è subordinato alla conoscenza dei contenuti del provvedimento del Tribunale», che ha dichiarato allo stesso tempo la improcedibilità del concordato preventivo e nominato curatore fallimentare l'avvocato Francesco Paolo Porcari, fissando l'adunanza dei creditori per il 14 gennaio 2010. Calculli ha espresso rincrescimento sul fallimento e sulle modalitàche hannoportato anon accogliere la richiesta di concordato, sul quale la Banca Popolare del Mezzogiornoaveva espressoparere negativo nell'aprile scorso mentre disponibilità era venuta da alcuni creditori privati. «Il curatore fallimentare - ha detto il legale della Produzione industriale mobili imbottiti - ha davanti due strade prima che si completi l'iter fallimentare: procedere alle vendita o a un concordato fallimentare conpossibilità dellavendita in blocco. Ma auspichiamo che possano essere valutate anchepropostedi fittodiramo d'azienda, che possono venire anche da una parte degli ex dipendenti». Un gruppo di ex dipendenti, infatti, pare sia interessato a costituirsi in cooperativa e avviare un ciclo produttivo in azienda. «Nel futuro sono ancora possibili interventi per l'azienda. - ha detto Calculli - Il salvataggio non è possibile ma si può intervenire sulla crisi che l'azienda ha determinato e determinerà. La maggior parte dei creditori sono imprese di piccole o medie dimensioni del territorio che da questa procedura ne escono sconfitte. Il crollo di Nicoletti è il crollo di una parte importante del nostro distretto. Oggi Matera non ha più una realtà produttiva delle dimensioni di Nicoletti, una realtà rappresentativa a livello in-

ternazionale». Calculli ed Epifania hanno annunciato che da ieri anche i restanti 14 dipendenti, che avevano assicurato un minimo di gestione dell'azienda, sono in cassa integrazione straordinaria fino a febbraio 2010 insieme agli altri 430 in organico. «Abbiamo chiesto al curatore - hanno detto i legali - di attivare la mobilità per i lavoratori, in modo da consentire un possibile impiego produttivo in altre aziende». Calculli ed Epifania hanno precisato che la perdita di bilancio della Nicoletti era di 51 milioni di euro, mentre il valore del fallimento è di 62 milioni di euro. «Domani (oggi, ndr) c'è la riunione del Comitato, - ha aggiunto Calculli - punterò il dito contro il Comitato di distretto perché non ha preso una posizione ma ha consentito che una sua costola più grande andasse alla deriva. Per il futuro ci stiamo attivando. La dottoressa Miaschi ha confermato della richiesta urgente di un tavolo ministeriale per capire cosa è recuperabile dalle ceneri dell'azienda. L’unico segnale positivo, una sorpresa enorme, quando la maggior parte dei creditori si sono sacrificati del 75% del credito». Intanto, uno dei figli di Giuseppe Nicoletti, Giancarlo, ha creato Nicoletti Home: un brand che sta cercando di sviluppare il concetto casa puntando su partnership con marchi di qualità, come Ermanno Scervino. In una nota, infine, l'Api esprime solidarietà e vicinanza a Peppino Nicoletti, alla sua famiglia e ai lavoratori della Pimi Spa ex Nicoletti Spa. Al presidente Peppino Nicoletti e alle altre risorse professionali, l'Api fa presente che si è chiusa una fase aziendale ma, guardando con realistica fiducia, è doveroso per tutti riprendere a dialogare pertrovare nuovi stimoli ed assumere nuovi impegni per riallocare le risorse professionali ed imprenditoriali. Anche il Consiglio Direttivo della Sezione Legno Arredamento dell'Api, presieduto da Cosimo Muscaridola ha espresso solidarietà all'impresa Nicoletti. r.montemurro@luedi.it

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30 Matera Riunione dai toni polemici ieri a Potenza convocata dalle organizzazioni sindacali


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Paola Plasmati

Giuseppe e Florinda

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Toghe rosso sangue IL diciassettesimo anniversario della strage di via D’Amelio assume quest’anno un particolare significato di denuncia grazie alla mobilitazione lanciata dal fratello del giudice ucciso con gli agenti di scorta in circostanze ancora non chiarite. In concomitanza con altre manifestazioni italiane sabato 18 luglio alle 19 “Toghe rosso sangue”, il volume di Paride Leporace, sarà presentato a Montalbano Jonico nel bar Hollywood dall’autore e da don Marcello Cozzi referente di Libera per la Basilicata. Domenica 19 si replica a Maratea alle 21,30 in piazza del Gesù. Introduce il sindaco Di Trani, discutono con l’autore del libro e dell’anniversario di via D’Amelio la giornalista Antonella Grippo e l’avvocato Franco Maldonato.

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Grazie mamma per tutto quello che ci hai dato e per ciò che ancora fai per noi. E' un debito che non riusciremo mai a pagare. Ti vogliamo un mondo di bene."

Si sono uniti in matrimonio nella Chiesa di San Giovanni Battista Giuseppe Matera e Florinda Cirillo. I genitori Enzo Matera, Angela Ventura, Antonio Cirillo ed Anna Pellegrini, i testimoni, i parenti e gli amici augurano una lunga e serena vita coniugale.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza

Stati generali del bio APPUNTAMENTO dalle 9 in mediateca con gli Stati Generali dell'Agricoltura Biologica. L'evento di oggi è il terzo di tre incontri voluti dal Ministero delle Politiche agricole, e coordinati dall'Inea, Istituto nazionale di economia agraria. Dopo Padova e Firenze, quello di Matera rappresenta l'evento per il sud Italia e sarà trasmesso in diretta via web su http://www.mediatecamatera.it/bio2009/, per consentire a un pubblico più ampio di seguire il dibattito e le interviste ai protagonisti. Realizzato in Basilicata dall'Alsia, l'Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, in collaborazione con la Regione Basilicata, gli Stati Generali del Bio metteranno a confronto tutti i protagonisti del comparto, dalle istituzioni agli operatori, rivolgendo un'attenzione particolare alle problematiche che maggiormente caratterizzano le diverse realtà territoriali. Il programma prevede la giornata congressuale presso la Mediateca provinciale di Matera oggi, con gruppi di lavoro tematici su Ambiente, Tecniche produttive, Impresa e Mercato, mentre domani sarà possibile partecipare, previa iscrizione, alle visite guidate ad alcune aziende biologiche del Metapontino, del Materano e del Potentino.

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Riunione di famiglia 17,45- 19,35 - 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La rivolta delle ex 18 Una notte da leoni ore 19,50 - 22 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14

Coco Avant Chanel ore 18 - 20 - 22 •CINEMAANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Harry Potter e il principe mezzosangue 19 -21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Chiusura estiva •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva CINEMA MOJTO Una notte al Museo 2 22,15

FARMACIE DI TURNO SERVIZI SOCIALI dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA GIUSEPPINA ViaNazionale238 PRONTO SOCCORSO Guardiamedica Ambulanza CroceAzzurra

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

0835/261728 0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croceverde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenzasanitaria

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Matera agenda 31

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Ferrandina Sequestrate 40 dosi di eroina e hashish appena confezionate

In due sorpresi con la droga in casa FERRANDINA-Erano sicuridiriuscire a sfuggire ai controlli dei carabinieri e farla franca. Ma così non é stato. S.C. di 21 annie L.P. d 19sono stati sorpresi dai militari dell’arma della stazione di Ferrandina mentre confezionavano dosi di hascisc ed eroina da immettere sul florido mercato dello spaccio cittadino. I due già noti alle forze dell’ordine (il primo per un atto vandalico compiuto ancora minorenne, il secondo per una serie di furti in appartamento commessi per pagarsi la droga) sono stati sorpresi in un’abitazione in una via centralissima di Ferrandina. Sotto osservazione da tempo S.C. e L.P. si sentivano al sicuro. La casa in cui stavano confezionando le dosi, infatti, dispone di una doppia uscita. Ma il tentativo di darsi alla fuga dalla porta di servizio nella più discreta e deserta zo-

na sotto Mulino Scorpione é stato reso vano dai carabinieri che li hanno bloccati e immobilizzati, mentre il resto della squadra intervenuta sul posto si introduceva in casa dopo aver forzato la porta dell’ingresso principale. I due giovani non hanno opposto resistenza fino a quando gli uomini dell’Arma non hanno rinvenuto lo stupefacente. Solo allora, uno dei due pregiudicati ha tentato di darsi alla fuga strattonando un militare, ma è stato immediatamente raggiunto e bloccato dagli altri presenti sul posto. A seguito della perquisizione i carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 10 grammi tra hascisc ed eroina, suddivisi in circa 40 dosi. Entrambi i giovani sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente e, su disposizione dell’Au-

torità Giudiziaria,sono statisottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le loro rispettive abitazioni. L’operazione rientra nell’ambito di un mirato servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Per Ferrandina si tratta dell’ennesimo reato connesso al consumo e allo spaccio di droga. Risale a poco meno di un mese fa, infatti, la retata che ha portato agli arresti ben nove giovani del posto e fatto luce su un giro di spaccio che estende le sue maglie ben oltre i confini cittadini. Ma, a quanto pare, con Fight Club non si é esaurita l’attività di indagine e controllo dei carabinieri. Questi ultimi due arresti ne sono la conferma. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Gli arresti dell’operazione Fight Club a Ferrandina

Pisticci Ora l’alleanza con i democratici di centro non è più indispensabile al centrodestra locale

Il Pdl si ricompatta e scarica l’Udc Pace fatta tra il sindaco Leone e il suo vice Lazazzera almeno fino alle Regionali PISTICCI - Dopo un anno di guerra fredda, tra il sindaco di Pisticci, Michele Leone, e il suo vice, Domenico Lazazzera, è scoppiato l'amore. L'accordo politico è ormai stato raggiunto: pieno sostegno all'amministrazione comunale e coordinamento cittadino del Pdl nelle mani del primo cittadino, che a quanto pare, dovrebbe essere l'unico pisticcese a essere nominato nella direzione regionale del partito. Non è un mistero che Leone, già leader locale di Forza Italia, ambisse al coordinamento cittadino del partito. D'altro canto, se si analizzano i partiti di provenienza, si può tranquillamente constatare che gli azzurri sono cresciuti, annettendo tra le proprie fila gente proveniente dall'Udc prima della scelta centrista di Casini (D'Onofrio, Gallo, Giannone Caravita, Sisto e Tricchinelli), mentre in Alleanza nazionale, partito da cui proviene Lazazzera, c'è stata una forte emorragia. Basti vedere che alle ultime elezioni provinciali nel collegio Pisticci 2, ossia quello di Marconia, sia l'Udc e che Addc di Rosa Mastrosimone hanno candidato rispettivamente il consigliere comunale eletto in An, Salvatore Romano, e l'ex assessore Franco Plati, anch'egli eletto in An e poi entrato nella prima giunta Leone, per far posto successivamente, su

Da sinistra, Michele Leone e Domenico Lazazzera

indicazione di Lazazzera, all'attuale assessore Lino Barbalinardo. Chiaro, quindi, che la figura del sindaco possa essere ritenuta più aggregante rispetto a quella del suo giovane vice. Così i due blocchi Pdl si uniranno definitivamente, quello che fa capo al sindaco Leone, formato da otto unità del

consiglio comunale, Michele Leone, appunto, Rosa Prezioso, Rosa Panetta, Ottavio Panetta, Giovanni Oliva, Mariano Caravita, Anna Gallo e Giovanni Giannone e il secondo che fa capo al vicesindaco, Domenico Lazazzera, e suo cognato Giovanni D'Onofrio, presidente del consiglio comunale, composto

da cinque consiglieri Giuseppe Ianuzziello, Leonardo “Josefh” Scazzariello, Francesco Antonio Mazzei, Giovanni D'Onofrio stesso e Nicola Panetta. In pratica in casa Pdl si sarebbero accordati nel conservare lo status quo almeno fino alle Regionali del prossimo anno, competizione che vedrà scendere in campo proprio Giovanni D'Onofrio che per fare il “pieno”nella sua Pisticci dovrà arrivare all'appuntamento con un partito unito e leale reciprocamente. Se nel Pdl si depongono le armi, qualche fibrillazione giunge dall'Udc “sedotto e abbandonato” dalle lusinghe del sindaco. Il segretario e capogruppo, Renato Rago, forte di aver fatto crescere il partito passato da un consigliere comunale a tre con l'ingresso di Salvatore Romano e di Paolo Giannasio e di aver aumentato i voti potrebbe presto fare alcune scelte. Nel frattempo, in casa Udc fanno sapere «di onorare il patto elettorale che vuole lo Scudo crociato in maggioranza se ci saranno i presupposti. L'unica cosa sulla quale non disposti a discutere è il bene del territorio». Chiaro che con i numeri del solo Pdl, l'Udc (che alle Regionali del prossimo anno potrebbe correre addirittura con il centrosinistra) diventa aritmeticamente e politicamente superflua. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Pcm, mobilità per 28 operai Firmata l’intesa VALBASENTO - I sindacati e i dirigenti della Plastic Components and Modules (Pcm) – azienda della Valbasento che produce componenti in plastica, dove lavorano 101 persone–hanno firmato la notte di martedì, nella sede di Matera della Confindustria, un accordo per la collocazione in mobilità di 28 lavoratori, con precedenza per coloro i quali sono prossimi alla pensione e con la previsione di un incentivo economico. L’azienda, è scritto in una nota, valuterà le richieste dei lavoratori disposti a essere collocati in mobilità e avvierà un programma di ricollocazione del personale nello stabilimento di Melfi, su base volontaria: in quest’ultimo caso, i lavoratori che accetteranno lo spostamento potranno ricevere un incentivo economico. Nel corso dell’incontro, infine, la Pcm ha annunciato la possibilità di un trasferimento di «attività produttive, compresi impianti e macchinari, da e per Pisticci , a seconda dell’articolazione e della modulazione delle esigenze produttive». provinciamt@luedi.it

Pomarico Dura replica di Francesco Mancini sulla questione elezioni

«Non accetto lezioni da Potenza» POMARICO - «Le regole ci sono per essere rispettate». Mancini replica a Potenza. Il consigliere comunale di minoranza, Francesco Mancini, capogruppo dell'Addc a Pomarico, invita il segretario regionale dell'Uci, Antonio Potenza, a prendere in considerazione alcune semplici regole. Mancini, inoltre, risponde senza temere e non tenendo niente per sé. «Quando alla base vengono rispettate le semplici regole di chiarezza e trasparenza -scrive il consigliere- tutto può essere discusso in modo democratico, il discorso vale anche e soprattutto nell'ambito politico. Non posso accettare assolutamente alcun tipo di paternale da personaggi della politica, che nel giro di pochi mesi hanno disorientato gli elettori in modo a dir poco sproporzionato». Poi, ancora altre sferzate: «Ho avuto modo di cono-

scere personalmente Potenza nello scorso mese di aprile, sotto le vesti di segretario regionale della Dd, dopo solo poche settimane, precisamente a giugno nell'ultima tornata elettorale, aveva già cambiato casacca, divenendo segretario dell'Uci. E adesso, dopo pochi giorni, lo ritroviamo, con molto stupore mio e di tanti che seguono le vicende politiche locali, firmare un articolo (comunicato stampa diffuso qualche giorno fa, ndr) nuovamente come segretario della Dc. Sono cosciente del fatto che la politica è “abbastanza” dinamica, ma per uno come me che da poco mastica politica, entrare in questi meccanismi dove regna sovrana la poca trasparenza diventa molto poco comprensibile per non usare il termine difficile”, dice infatti il capogruppo. Poi Mancini spiega il proprio percorso. «Tra le

motivazioni che mi indussero a presentarmi da solo alle scorse comunali -scrive nella stessa nota- c'è in primisproprio ilfattore chiarezzae trasparenza, evitandodi scenderea compromessi, impostando la mia campagna elettorale su programmi seri e realizzabili, soprattutto priva di promesse e di dolci chimere, prendendomi le mie responsabilità nel massimo della stessa trasparenza, senza dover confondere ulteriormente l'elettorato, come è accaduto appunto alla coalizione facente parte l'Uci di Potenza, “e non Dc”, dove si omette di evidenziare che oltre alle compagini di centro-destra come Upi, Pdl (FI e An), Udc, fa parte anche la compagine dei Popolari Uniti, che tutti sappiamo essere una lista di centro-sinistra a tutti i livelli». Francesco Mancini continua ricordando quello che ritiene

Francesco Mancini

un successo della propria lista, per passare infine al monito verso Potenza. «Penso che sarebbe opportuno che il segretario regionale della Dd o dell'Uci facesse prima chiarezza sulla sua collocazione e sul nome del partito che rappresenta prima di affrontare argomenti riguardanti temi di democrazia. Vorrei ri-

cordare inoltre che, non solo in politica, le regole, se ci sono, vanno rispettate. Se al comune di Pomarico esiste uno Statuto, lo stesso va rispettato, anche nei dettagli, nel rispetto della democrazia da lui stesso citata, altrimenti non vedo la funzionalità dello Statuto stesso». Nunzio Festa

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Giovedì 16 luglio 2009


33 Saranno eliminate le perdite che finiscono nei garage e ottimizzata la circolazione fognaria

Acqua potabile più pura a Irsina I lavori di rifacimento della rete idrica riporteranno a nuovo le condotte IRSINA - A Irsina sono in corso importanti lavori per riqualificazione della rete idrica di tutta la città, con un importante progetto, finanziato dal Pit Bradanica di circa un milione e settecentomila euro. Lavori che hanno interessato dapprima tutta la parte relativa al centro storico del paese. E da circa un mese il cantiere si è spostato lungo il corso principale. Seppure le migliorìe apportate al rifacimento della rete idrica, contribuiscono a un sostanziale cambiamento, per la tutela della salute dei cittadini di Irsina, il cantiere sta tuttavia causando notevoli criticità, soprattutto al sistema di viabilità urbana, soprattutto per l'impossibilità ai mezzi pubblici di non poter fornire il servizio pubblico lungo il corso principale. I lavori che stanno procedendo secondo il protocollo, e nonostante gli imprevisti capitati durante la fase degli scavi, stanno avanzando con evidente celerità. Per capir-

I cantieri per l’installazione delle nuove tubature a Irsina

ne di più abbiamo incontrato il responsabile dell'impresa esecutrice dei lavori che ci ha detto: «I lavori che stiamo eseguendo su Irsina -spiega Cosimo Grieco- sono fondamentali per la città, al fine di garantire una maggiore incolumità della salute dei cittadini. Intanto, colgo l'occasione, grazie al Quotidiano,

di poterci scusare pubblicamente con la cittadinanza per i disagi causati. Ma al tempo stesso -afferma Grieco- mi preme sottolineare come accaduto in altri paesi prima di arrivare a Irsina, questo genere di interventi, hanno sempre portato importanti benefici alla salute dei cittadini; in primo luogo,

rifare la rete dell'acqua bianca, per intenderci meglio, quella che esce dai rubinetti di casa, dopo circa settanta anni dalla sua prima realizzazione, potete solo immaginare cosa voglia significare in termini di miglioramento di qualità dell'acqua che arriverà nei rubinetti di casa. Tutte le reti che andiamo a

Richiesta agli enti di Rosa Mastrosimone

Percorribile il tratto grassanese

Operai Fiat di Grassano Serve la corsa diretta GRASSANO - «E’ notevole è il disagio dei lavoratori della Sata residenti nel comune di Grassano che, giornalmente, raggiungono lo stabilimento di Melfi, utilizzando un servizio di linea in concessione che segue il tragitto via Basentana, sia per l'andata che per il ritorno, con tempi di percorrenza di due ore». A sottolinearlo è la consigliera regionale del gruppo misto-Adc, Rosa Mastrosimone. «La situazione -riferisce Mastrosimone- non è più tollerata dai dipendenti, dal momento che la nuova strada “La Bradanica” rende possibile un tragitto alternativo che riduce i tempi di percorrenza di circa un'ora. Ritenendo che ci siano le condizioni necessarie per dare una soluzione consona ai bisogni dei lavoratori, ho presentato -annuncia la consiglieraun'interrogazione ai sensi dell'articolo 106 del Regolamento interno, al presidente della Giunta regionale e all'assessore alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità e intendo

fare altrettanto presso l'Amministrazione provinciale di Matera per conoscere le iniziative che si intendono intraprendere per rispondere, in tempi brevi, alle richieste finora disattese dei lavoratori Sata di Grassano. Il tema dei trasporti pubblici, in generale, e la questione di Grassano, nello specifico -ricorda Mastrosimone- sono stati già da me posti all'attenzione del consiglio provinciale di Matera nel corso della prima seduta. Le considerazioni che spingono all'attivazione di linea diretta Grassano-MelfiGrassano sono di ordine quantitativo e qualitativo. Il numero delle persone interessate, circa 80, di per sé già sufficiente, si incrementerebbe ulteriormente, in quanto usufruirebbero del trasporto pubblico anche quei lavoratori che attualmente, per ridurre i tempi del viaggio utilizzano il mezzo privato. Per quanto riguarda le considerazioni di ordine qualitativo, la riduzione dei tempi di percorrenza quotidiana consentirebbe un miglior recupe-

ripristinare come questa di irsina, solitamente presentano delle perdite delle tubature nel sottosuolo di circa il cinquanta percento, e questo significa -chiarisce Grieco- che molte di quelle perdite vanno a finire nelle cantine ,nei garage e nelle abitazioni della stessa popolazione. Situazioni che al termine

di questi lavori non si verificheranno più. Mentre per la rete fognaria -continua Grieco- la questione è ancora più importante, perché in alcuni punti della rete, si presentano blocchi e tappi che creano condizioni d'inquinamento. Con queste attestazioni -conclude Cosimo Grieco- non vorrei creare inutili allarmismi, la situazione è pienamente sotto controllo, grazie anche al valido contributo di Acquedotto lucano, che ha progetto tale opera, e che ci guida in tutte le fasi delle lavorazioni. Ma è, dunque, importante che tutti sappiano e siano a conoscenza dei benefici che determinano lavori. E che se persiste un clima di collaborazione tra la cittadinanza, il cantiere potrebbe essere ultimato quanto prima, mantenendo fede agli impegni presi, e che tuttavia alla fine i benefici saranno tutti, e solo della stessa comunità irsinese». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

La Bradanica riapre al traffico

ro delle risorse personali impegnate dagli operai nei turni lavorativi ed una maggiore cura delle loro famiglie. Una risposta sollecita e fattiva conclude Mastrosimone- sarebbe un segno chiaro dell'attenzione che le Amministrazioni pubbliche intendono dedicare alle questioni che riguardano il welfare dei cittadini». provinciamt@luedi.it

DA ieri la Bradanica, dall'incrocio con la Provinciale Fondovalle Basentello all'incrocio con la provinciale MateraGrassano, riapre al traffico veicolare. «Come avevamo annunciato in occasione della riapertura della ex statale 175 -ha dichiarato il presidente dell'ente di via Ridola, Franco Stella- la Bradanica è di nuovo percorribile. Grazie all'operato dello staff tecnico abbiamo messo in sicurezza la galleria che aveva determinato l'immediata chiusura dell'arteria stradale. Dunque, un altro traguardo raggiunto. Traguardo che sostiene un progetto di infrastrutturazione globale del territorio, perché è questa la conditio sine qua non perché si realizzi il tanto atteso sviluppo economico della comunità. Gli interventi che metteremo in campo a sostegno della viabilità provinciale -ha proseguito il presidente Stellaavranno l'obiettivo primario di mettere in rete le comunità e sottrarle all'isolamento a cui sono state costrette per lungo tempo. La consapevolezza che un'efficace rete di trasporto, costituita da sistemi più rapidi, più sicuri e più economici, costituisce il pre-requisito essenziale per soddisfare le esigenze di cooperazione e di competizione tra aree e sistemi economici diversi, ci guiderà in una politica amministrativa rapida ed efficiente» provinciamt@luedi.it

Spunti Irsina, Appello della professoressa Rosaria Scaraia a «distinguersi dagli scimpanzè»

Cari giovani, agite sempre per lasciare il segno di ROSARIA SCARAIA* IRSINA - Cari giovani è l'emozione il cuore del vivere l'uomo condivide con gli scimpanzè più del 98 per cento dei geni. Quella percentuale minima che ci rende diversi dai primati contiene l'idea del futuro: l'uomo cerca di lasciare il segno, di creare qualcosa che gli sopravviva, che lo ricordi ai posteri. E' proprio qui che risiede la possibilità, tutta umana, di essere felici: non nella ricchezza. Ne sono sicura. Non sono tra gli uomini più ricchi, ma felice del mio paese! Ho una dote, che mi rende libera e felice: l'empatia. So mettermi nei panni degli altri, anticiparne i desideri, condividerne le storie. La chiave del successo è la “capacità di non lasciarsi abbattere dagli ostacoli”;

non il talento naturale, ma un “mix di passione,pazienza,perseveranza e resistenza”. Non è la ricchezza a determinare il successo, ma la sensazione di aver raggiunto ciò che si desidera, ciò che si vuole realizzare. Gli scimpanzè, non sognano la pensione, neanche i giovani…io, che non sono più giovane, la ritrovo nei miei sogni! Non (s)velo il segreto per essere felici, non c'è. Cerchiamo un sogno comune: siamo paladini dell'ecosostenibilità e, ispiriamoci ai principi della corporate social responsibility includendo oltre al contributo alla collettività, la qualità dell'ambiente di lavoro e i diritti dei lavoratori, la trasparenza nella gestione e l'ecologia. Un appello accorato per chi voglia intenderne il messaggio. *Professoressa di Irsina

Uno scimpanzè e il centro di Irsina

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Giovedì 16 luglio 2009


34 Operatori e associazioni di tutela dei consumatori insieme per sconfiggere il male del Sud

I furbi rovinano il turismo Ci sono anche norme anti raggiro nel protocollo d’intesa “Basilicata ok” ACQUISTARE una vacanza che sembra un affare e poi scoprire che quasi tutti i servizi non sono compresi nel prezzo. Pagare una mezza pensione con prodotti tipici e poi notare che a tavola di tipico c'è ben poco. Sono situazioni più o meno gravi, ma piuttosto frequenti. Ancor più spesso nel Mezzogiorno d'Italia, dove primeggia quello che è forse il principale “cancro” del turismo: la furbizia degli operatori. Una furbizia che spesso li rende orgogliosi per un maggior guadagno immediato, ma che a lungo termine presenta il suo conto salato. Il turista, infatti, non sceglie mai di tornare nel luogo in cui ha avuto l'impressione di essere stato preso in giro. Sono emblematici, in tal senso, i dati pubblicati da Unioncamere nel Secondo Rapporto 2008: l'esperienza personale e il passaparola di amici incidono sulla scelta delle vacanze per il 78,2%, molto più di tanti spot televisivi e articoli su riviste specializzate. Parte da queste premesse il nuovo Protocollo d'Intesa “Basilicata ok”, sottoscritto in sintonia da operatori turistici e associazioni di consumatori. Si tratta di uno dei primi accordi del genere

La Tavola rotonda a Nova Siri e una spiaggia jonica

in Italia, che impegnerà gli operatori a garantire al turista una serie di standard in termini di tutela della salute, sicurezza e qualità dei prodotti e dei servizi, adeguata informazione e corretta pubblicità, correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali. Molteplici i soggetti firmatari dell'accordo, sottoscritto martedì pomeriggio nella sala convegni dell'Hotel Imperiale di Nova Siri. Per la parte degli operatori, rappresentata dal presidente Francesco Garofalo, c'era l'Associazione Lucana Tu-

rismo Doc. Per la parte dei consumatori c'erano le associazioni Adiconsum, Adoc e Federconsumatori, rappresentate rispettivamente da Angelo Festa, Nino D'Andrea e Giuseppe Cotugno. Al termine della sottoscrizione ha preso il via un'interessante tavola rotonda sui temi del turismo responsabile. Per l'occasione è giunto a Nova Siri un “ospite d'onore”, Paolo Landi, segretario generale di Adiconsum, noto al grande pubblico per le sue frequenti apparizioni televisive. Landi ha posto l'accento

sui danni causati al turismo dalla “furbizia” degli operatori, in particolare nel Sud Italia: «Purtroppo i dati parlano chiaro, se confrontiamo il Trentino e della Calabria, c'è una differenza enorme per numero di raggiri segnalati. Nel sud Italia manca ancora una cultura dell'accoglienza, che invece al Nord è cresciuta molto di più. Attenzione! Accoglienza non significa basso costo, significa trasparenza dell'offerta. Nel meridione, invece, spesso si attira il turista con il basso costo, ma poi lo si delude per il servizio. E

questo a lungo termine è un danno per l'operatore stesso, perché quel turista non ritorna». All'incontro era presente anche Giampiero Perri, presidente dell'Apt Basilicata, che ha apprezzato lo sforzo di «creare sinergia anche senza il bisogno di un qualche assessorato che assuma il compito di aggregare». Uno sprone è arrivato da Angelo Festa, dell'Adiconsum Basilicata: «Il Protocollo è un ottimo strumento, ma dobbiamo ancora lavorare per ampliarlo con nuove strategie». Giuseppe Co-

tugno di Federconsumatori Basilicata, ha chiarito con un esempio interessante le difficoltà a far fronte comune con gli operatori: «Non sempre troviamo porte aperte con gli operatori. Per esempio, per quanto riguarda la Commissione sull'attribuzione del marchio di qualità, il Sincerto, abbiamo notato che le verifiche vengono fatte da una commissione della Camera di commercio, senza la nostra presenza, che spesso è solo di facciata, ma non concreta». Una battuta sul Piano turistico regionale, in fase di approvazione, è arrivata da Nino D'Andrea, dell'Adoc Basilicata: «Ci sono sul piatto quasi 80 milioni di euro. Ci interessa poco se a spenderli sarà il pubblico o il privato, a noi interessa che siano spesi bene. Per questo bisogna verificare le spese con verifiche intermedie, annuali, e non solo a fine lavoro, per evitare che tante opere siano lasciate a metà». Il “padrone di casa” Giuseppe Mitidieri, assessore al Turismo del comune di Nova Siri, ha sottolineato «l'importanza simbolica del luogo in cui si è scelto di avviare questo percorso virtuoso”, non per caso uno dei “centri più vivi del turismo lucano”». Pino Suriano provinciamt@luedi.it

Esposti anche i lavori dei pittori lucani che si ispirano a valori contadini

La tradizione in mostra Inaugurata l’esposizione di cimeli antichi a Colobraro

Troupe di “Linea Verde” nel Metapontino COLOBRARO - Domenica scorsa, nei locali delle ex scuole medie, in viale Vittorio Veneto a Colobraro è stata riaperta la mostra museo dell'Arte contadina, con la esposizione di oggetti e reperti della tradizione colobrarese. Questa è la terza edizione. La mostra è a cura di un gruppo di lavoro formato da Rocco Modarelli, Antonio Bruno, Pasquale Troccoli e le sorelle Concettina e Maria Sarlo. Resterà aperta per tutto il mese di luglio e agosto, tutti i giorni, di pomeriggio, dalle sei alle otto e anche di domenica. Le novità di quest'anno sono gli attrezzi agricoli, attrezzi di artigianato, l'angolo della scuola con i quaderni degli anni '30, una pagella risalente al periodo fascista, le pagelle degli anni '60 e le schede di valutazione scolastica di oggi. Sono esposti lavori di ricamo e lavori all'uncinetto, le pignate in terracotta ed uno scanno a tre piedi. Ci sono poi tantissime foto di alunni con i loro maestri. C'è anche un grafico che mostra l'andamento della popolazione a Colobraro, che negli anni '50 raggiunse quasi i 3000 abitanti ed ora si attesta sui

1500 abitanti, dimostrando purtroppo come la popolazione diminuisce. Quest'anno trenta persone sono andate via al nord per andare a lavorare. La mostra è un grande atto di amore per questa terra, che viaggiatori del 1600 definirono “Le terre del silenzio”. L'anno scorso, più di mille sono stati i visitatori, molti da fuori. Ci sono esposte anche opere di artisti contemporanei: il pittore Luca Celano, lo scultore Nicola Iannarelli, le opere in ferro di Mario Favonio e le raccolte di poesie di Antonio Bruno. Altra novità: un dvd sul paese di Colobraro, con immagini suggestive del paesaggio sia d'estate, sia sotto la neve d'inverno ed immagini delle chiese. Nel dvd ci sono inoltre le interviste a tre nonni, novantenni. Come si divertivano ai loro tempi, cosa mangiavano, se andavano a scuola e chi era il loro maestro. Il dvd è stato realizzato da Troccoli, uno studente di liceo scientifico, esperto multimediale, con la collaborazione dell'insegnante Modarelli, mentre le interviste sono di Antonio Bruno. L'idea della mostra è nata come progetto scolastico della scuola primaria e se-

I cimeli esposti a Colobraro, dove è stata inaugurata la tradizionale mostra di oggetti e curiosità dei tempi antichi insieme con opere pittoriche

condaria di primo grado, di cui è preside Giovanna Modarelli. Altra novità sono le etichette attaccate, per dare il nome ai vari attrezzi. Ci saranno delle ragazze che faranno da guida, con tanto di pass e foto ed illustreranno i vari oggetti esposti. Ulteriori informazioni si possono avere visitando il sito: www.mostracontadina.altervista.org realizzato da Troccoli. Funziona da tre anni e racconta la Colobraro di ieri e di oggi. «Se vogliamo

andare avanti, noi giovani di Colobraro, dobbiamo sfruttare quello che di buono abbiamo. Grazie al maestro Modarelli, abbiamo riscoperto le tradizioni antiche, come preparare il pane in casa», ci hanno detto le ragazze. Ogni anno la mostra si arricchisce di pezzi nuovi, che i paesani, portano nell'edificio, come una antica trappola per catturare i topi. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

ANCORA una vetrina nazionale per l'Oasi Wwf “Bosco Pantano” di Policoro. Domenica scorsa una troupe del programma di Rai Uno “Linea Verde” ha raggiunto l'area protetta policorese per realizzare un servizio televisivo che sarà trasmesso, per metà agosto, sulla massima rete nazionale, all'interno di uno dei programmi più seguiti in Italia. Le telecamere hanno potuto descrivere un modo diverso di fare turismo, incentrato non soltanto sul relax e divertimento ma anche s soprattutto sul rispetto e la tutela del patrimonio ambientale che ci circonda. Gli operatori di Rai Uno hanno raccontato la giornata tipo dei ragazzi ospiti presso l'Oasi per partecipare ai Campi Avventura del Wef. Per i giovani turisti provenienti da tutta Italia la possibilità di dedicarsi alla canoa, con risalita dell'ultimo tratto del fiume Sinni, all'equitazione, con passeggiate all'interno del bosco Pantano, e alla navigazione nel mare degli antichi Greci, grazie ad un cabinato a vela. Turismo sostenibile dunque, circondati da un ambiente suggestivo e lussureggiante come quello del bosco di Policoro, ultimo lembo di foresta planiziaria presente sul territorio italiano. L'Oasi Wef di Policoro riesce, così, a coniugare la salvaguardia del territorio con l'educazione alla tutela ambientale e alla sostenibilità, non solo attraverso campi estivi ma anche con una serie di progetti ed iniziative concordati con il Wwf Italia e rivolti agli studenti di ogni ordine e grado. Uno e fondamentale l'obiettivo: formare le giovani generazioni al rispetto per l'ambiente, per salvaguardare le ricchezze inestimabili che ci circondano e troppo spesso vengono abbandonate a se stesse, con gravi rischi per la salute dell'intero Pianeta. Una bella vetrina televisiva per il territorio dello Jonio lucano, troppo spesso disconosciuto da chi ama viaggiare fuori dai circuiti suggeriti dai tour operator. Oggi la costa jonica lucana non offre più solo mare e vacanza tradizionale, ma c’è l’opportunità di fare molto di più e con maggiore interesse. provinciamt@luedi.it

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35 Policoro Nuovo polo sportivo alle spalle del municipio

Montalbano J. Legambiente

Il “PalaErcole” è pronto Lunedì l’inaugurazione

Escursioni tra le bellezze dei calanchi

POLICORO - L'Amministrazione comunale di Policoro ha fissato la data di inaugurazione del nuovo Palazzetto dello Sport e del tempo libero, Polivalente, alle spalle del municipio, via Umbria, per lunedì 20 luglio. Il nome prescelto è “PalaErcole”, mitico eroe greco da cui l'odierna Policoro trae le sue origini, essendo stata colonia greca nel 432 a.C., prima con Herakleia e poi Siris. Il progetto esecutivo dell'intervento pubblico è datato 1994/1995: il primo lotto è stato costruito negli anni 1999/2003, nel 2004 c'è stato poi il riappalto dell'opera aggiudicato dalla cooperativa costruzioni calabrese di Vibo Valentia, che ha sostituito la Fimco Spa di Noci (Ba). Nello stesso anno c'è stata la ripresa dei lavori della struttura completati nel 2008 e finanziati in parte con un mutuo acceso presso l'istituto del credito sportivo di Roma e in parte con fondi comunali. Il progetto è stato redatto

Il nuovo PalaErcole

da un pool di architetti tarantini guidati da Francesco D'Elia. I numeri del Polivalente sono imponenti: 29500 mq di intervento, 4500 mq di superficie coperta, 1570 posti a sedere (3000 complessivi), di cui 800 in tribuna centrale, 54000 mc di volumetria complessiva.

E, infatti, le dimensioni della struttura sono paragonabili e quelle delle grandi città d'Italia. Infatti, tra le attività sportive che può ospitare ci sono: atletica, pugilato, ginnastica, scherma, calcio a cinque, pallavolo, basket, tennis tavolo, tennis, pallamano, pattinaggio, sport

per persone svantaggiate. Invece, per quelle culturali: congressi, convegni, mostre d'arte, teatro, concerti musicali, spettacoli vari e fiere campionarie. All'interno ci sono quattro palestre, sala stampa, attività commerciali (bar), appartamento per il custode, e dotata di tutti i comfort di una moderna struttura, con tre ingressi previsti e circondata da un polmone di verde pubblico, oltre ad essere stata costruita con materiali edili ecocompatibili: «Questo è un impianto tra i più grandi del Sud Italia e c'è da andarne fieri. Finalmente dopo tanti anni, consegniamo alla città uno spazio pubblico immenso aperto a tutti dove giovani e meno giovani possano manifestare la loro creatività e le loro attitudini in varie discipline sportive, sociali e culturali. Per tutti i policoresi questa sarà una giornata che rimarrà nella storia», hanno commentato il sindaco Nicola Lopatriello e l'assessore ai Lavori pubblici Cosimo Ierone. provinciamt@luedi.it

Ricco cartellone di eventi per la stagione

“E...state a Scanzano” fa cinquanta SCANZANO JONIC O-Ritorna "E ...state a Scanzano", il ricco cartellone di eventi estivi messo a punto dall'Amministrazione comunale di Scanzano Jonico in collaborazione con la Pro loco e con le locali associazioni sportive e culturali. Una cinquantina di appuntamenti che dai primi luglio, e fino al 30 agosto, con cadenza praticamente giornaliera, animeranno le serate degli scanzanesi e dei vacanzieri ospiti lungo tutto l'arco ionico metapontino. Il programma che prevede serate di spettacoli, musica, sagre, teatro, intrattenimento, cabaret e cultura si rivolge ad un pubblico vasto ed è stato pensato per soddisfare diverse fasce d'età con tante iniziative che sicuramente faranno registrare il pienone nella piazza del Palazzo Baronale che ospiterà la maggior parte degli eventi. «Quello di quest'anno è un cartellone davvero ricco -sostiene l'assessore comunale al Turismo Giuseppe

Stasi- che abbiamo messo a punto con grande sforzo, vista la limitatezza delle risorse economiche di cui disponiamo. Magrazie all'impegnodelleassociazioni e della Pro loco, sempre presenti nel creare strategie di promozione del territorio siamo riusciti a creare un cartellone di eventi che oltre a interessare gli scanzanesi e gli abitanti dei paesi vicini saranno unveicolodisicuro richiamoperituristi della costa jonica. Tutti gli eventi sono gratuiti per cui ci aspettiamo una grande partecipazione. Il calendario e le locandine sono già in distribuzione nei punti informativi e nelle strutture ricettive». L'obiettivo è quello di ridare a Scanzano il ruolo di centro di attrazione del Metapontino. Tra le iniziative più importanti segnaliamo il Gran galà della Moda con la soubrette e attrice Angela Melillo, il teatro di denuncia di Ulderico Pesce (A come Amianto), l'evento “Solo numeri uno”, un viaggio di 6 giorni nell'Italia

Il palazzo Baronale a Scanzano Jonico dove si svolgeranno gli eventi estivi

dell'editoria presentato dalla giornalista Rai Rosanna Cancellieri e i 6 giorni (dal 6 all'11 agosto) di degustazione e valorizzazione dei prodotti tipici di “Lucania da Gustare” in collaborazione con Efab. Tutti gliappuntamenti sonostati riuniti in un pratico calendario in tascabile. provinciamt@luedi.it

MONTALBANO JONICO Ritorna, anche quest'anno, nei mesi di luglio e agosto, la programmazione del Circolo Legambiente, di Montalbano Jonico, attraverso il proprio Centro di educazione ambientale, di visite guidate ai calanchi che sono fra le aree più suggestive della Basilicata. Si inizia oggi. «Nel Comune di Montalbano -si legge in una notainfatti, ricade un sito di particolare pregio geologico e paleontologico: il Geosito dei Calanchi. Le particolarità del sito sono tali che i calanchi di Montalbano sono stati candidati come sezione di riferimento internazionale per studi geologici sul Pleistocene inferiore-medio. Per le motivazioni scientifiche ma anche per la straordinarietà del paesaggio e per le valenze storicoculturali che rievoca, il Geosito è in via di riconoscimento come area protetta da parte della regione Basilicata. Il centro storico di Montalbano è collegato alla fertile valle dell'Agri da una rete di mulattiere (appiett) che attraversano i calanchi, un tempo via obbligata per i contadini che quotidianamente si recavano nei propri poderi (giardini)». Le escursioni, così, consentiranno, di percorrere alcune tra le più suggestive e panoramiche mulattiere, attraversando i nudi calanchi, boschetti di macchia mediterranea e pinete per raggiunge le suggestive località del Geosito, tutte nei dintorni della città jonica. Previste, inoltre, osservazioni botaniche, geologiche, paleontologiche e storico-culturali. Le passeggiate, tutte pomeridiane, si concluderanno con lo spettacolo del tramonto sui calanchi. Il programma si svilupperà nei seguenti giorni: oggi pomeriggio, escursione “Dai Giardini delle arance, alla Terra Vecchia di Montalbano”, lungo l'antica mulattiera “Appiett u mulin”, in collaborazione con il Club Alpino Tirolese dell'Austria; sabato 24 luglio, pomeriggio, escursione alla “Rocca Petrolla”,

I calanchi di Montalbano

un'isola di roccia nel mare di argilla. Venerdì 7 agosto, mattina e pomeriggio: Dalla Terra Vecchia alla Cappella di S. Donato dei Giardini, andata e ritorno lungo l'antica mulattiera “Appiett u mulin”, in occasione della festa campagnola di San Donato. Sabato 22 agosto, pomeriggio, “Il tramonto sui Calanchi da Serra Iazzitelli. Escursione nel bosco del Geosito dei Calanchi di Montalbano”. Percorsi facili, da circa 2 a 3 chilometri, dislivello 200 metri circa; inoltre, per chi desidera fermarsi a cena, menù turistico a prezzi speciali in una trattoria del centro storico. E' necessario un vestiario attrezzato: scarpe da trekking, pantaloni lunghi, cappellino, occhiali da sole, impermeabile, macchina fotografica, binocolo, borraccia. L'escursione è gratuita e i minorenni potranno parteciparvi solo se accompagnati da adulti. Gli interessati dovranno prenotarsi sempre entro le ore 12 del giorno precedente l'escursione. Tutte le informazioni necessarie saranno date contattando il Centro di educazione ambientale - Legambiente in via Roma 63 a Montalbano o telefonando ai seguenti numeri: 3207561856 o 339-4082761. Anna Carone provinciamt@luedi.it

Policoro Inaugurato il nuovo Infopoint per chi vuole conoscere la città

Casalini punto di riferimento turistico POLICORO - Nel suggestivo rione Casalini, da pochi anni riqualificato grazie ad un finanziamento Pit (Progetto integrato territoriale), martedì è stato inaugurato il primo Infopoint turistico dei Municipi rientranti nei Comuni del Basso Sinni e della fascia jonica. Al taglio del nastro ciha pensato ilprimo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, e il neo consigliere provinciale, Serafino Di Sanza. Dopo la cerimonia, c'è stato un incontro sulle prospettive del turismo. A prendere la parola per primo è stato Lopatriello: «Abbiamo già un punto informazioni turistico comunale giù a mare, ma quest'altra iniziativa servirà a mettere ancora meglio in re-

te la nostra storia, cultura, tradizioni e sarà un veicolo per vendere meglio turisticamente il nostro territorio». Mentre Gianpiero Perri, direttore generale dell'Apt di Basilicata, si è augurato che l'Infopoint sia: «Un'azienda di soggiorno e turismo per l'elaborazionedi propostedal basso,che servanoapromuovere un'area, da sottoporre poi agli enti regionali in virtù del principio di sussidiarietà, in modo tale che gli attori principali dello sviluppo turistico siano le comunità e associazioni locali». Inoltre, il manager ha anche sottolineato come con il nuovo Piano turistico regionale finalmente qualcosa si muove rispetto al passato, stimolando

enti locali e privati a coordinarsi meglio nelle politiche di promozione turistica. Serafino Di Sanza, invece, ha puntualizzato come il turismo debba essere l'arma vincente della Basilicata e del Metapontino tutto, e grazie al lavoro di Perri da due anni e mezzo qualche risultato comincia a vedersi. Ma per caratterizzare megli questo spicchio di territorio: «C'è bisogno di un evento trainante, come avviene in Emilia Romagna ad esempio con la “Notte Rosa”, mettendo però prima a sistema tutto il patrimonio turistico che possiamo proporre. Solo così con un marchio unico si può lanciare oltre i confini regionali e nazionali il nostro turismo». L'assessore

comunale alle Attività produttive, Nicola Trupo, ha parlato invece della carenza infrastrutturale che penalizza la costa jonica, e per intercettare i flussi turistici ci sarebbe bisogno a suo dire anche di una maggiore sinergia pubblico-privato. Il responsabile del Cosvel, ha puntualizzato la necessità di valorizzazione del turismo rurale; la presidentessa della cooperativa Novass che gestisce l'infopoint, Carmen Olivieri, di concentrare l'attenzione sul turismo sostenibile, grazie anche al progetto da lei stessa messa in campo www.turismospeciale.it, verso i soggetti più svantaggiati; il vice sindaco di Policoro, Rocco Leone, di come l'Ammini-

Il taglio del nastro all’Infopoint

strazione sia attenta alle esigenze delle persone più sfortunate citando l'acquisto di 10 sedie particolari per consentire ai diversamente abili di farsi il bagno a mare; di passerelle ad hoc e della battaglia trasversale condotta tempo fa per l'apertura di un centro dialisi qui a Policoro. I lavori sono stati conclusi dal Pit manager del Metapontino, Nicola Castronuovo: «Lla

presenza qui di questo infopoint almeno fino al 2013 non è casuale, ma rientra in un programma più ampio di sviluppoturistico cheèpartito, qui a Policoro, dalla riqualificazione di questo borgo che affonda le radici nella civiltà contadina e nella Riforma Fondiaria»; augurandosi poi che progetti simili si possano moltiplicare. provinciamt@luedi.it

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InMusica

InScena

Larassegna

L’Anteprima

Quattro giorni di concerti con “Blues in Town”

21 spettacoli e 5 scenari per la rassegna “Teatri di pietra”

Premiazione dei filmakers con il regista Fusco a CinemadaMare

Dieci anni in corto per il “Lucania Film Festival”

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Memorie in viaggio

con Cinefabrica

di FRANCO DIONESALVI Da un’indagine sullo smog a Milano è emerso che basta attraversarla per raggiungere il posto di lavoro, o soltanto abitarci, e l’organismo assorbe particelle velenose in quantità esorbitante. In base alla ricerca, ogni anno vi si registrano 250 ricoveri urgenti dovuti al PM10 troppo elevato, che provoca malattie respiratorie e cardiache. Poi, ha anche i migliori ospedali, e questo riequilibra la mortalità. Con meno ospedali d’avanguardia e meno scarichi dannosi si sarebbe campati un numero d’anni equivalente. Ma, forse, un po’ più sereni.

a pagina 39

di Friggitrice

Piena di nostalgia dopo la lettura dell'ultimo anatema di Roberto De Simone che ricorda anche l'indimenticabile Troisi, mi infilo nel solito ingorgo di faccende da smaltire. Una telefonata mi suggerisce: «Perché non parli dell'ozio? Sto cosìbenesenzafare nientealmare…». Una risata di cortesia ma nervosissima mi impedisce di chiudere la conversazione. Anche perché urge capire dove sarà la festa per i pupi domani pomeriggio, parlare subito con nostra signora della pubblicità altrimenti la baracca non parte, concordare due pezzi mentre la mente deve contemporaneamente ricordarsi di sostituire l'Autan inefficace, di chiedere a Claudio quante volte a

Ingorghi, footing e B-editor bloccato settimana si può mangiare la soia, e, come dice Margherita, anche di cambiare l'olio alla friggitrice che ieri si è rifiutata di cuocere. Intanto il pupo A mi chiede di cantare Furia a cavallo del west e vuole sapere se era un cartone o un film, la pupa B vuole che le canti Mi scappa la pipì ma se ci provo mi scappa per davvero. Li mollo. Il telefono comincia a gracchiare, segno che sta cedendo. Uno squillo in coda. Clik…è andato. Ci vorrà un po’ per ricaricarlo. E ne sono felicis-

sima. p.s. Footing lungo il Basento, che cosa orribile la sterpaglia. Un compagno di camminata chiama il percorso “la striscia di Gaza”. p.p.s. Ma perchè un albergo a 4 stelle in Liguria costa 60 euro a notte e nello stesso periodo una camera a Maratea di due stelle ne costa 100? p.p.s. B editor è stato bloccato tutto il giorno. E neanche il maestro Muti ha potuto fare qualcosa. Ne sono contenta.

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Summer

Policoro

Scott apre “Blues in Town” Quattro giorni di concerti live e stelle internazionali del R&B POLICORO - E’ in piazza Heraclea che stasera, alle 22.30 si accenderanno i riflettori sulla VI edizione del festival internazionale di musica live, Blues in Town, organizzato dalla Mela di Odessa. Le esibizioni live dei più rinomati artisti blues della scena nazionale e internazionale animeranno, dunque, quest'anno, la centralissima piazza Heraclea e le zone limitrofe del centro cittadino. Con l'obiettivo di ridare slancio, vita e una funzione aggregante agli antichi borghi policoresi. Sarà sul palco principale, allestito proprio in piazza Heraclea, che la magnifica e possente voce della grande diva del blues e del R&B, E.C. Scott, darà il via ad una nuova ed esaltante stagione di BiT. Per sua stessa definizione “cantante blues con un gusto hip-hop”, l'artista americana, cresciuta a Oakland, in California, ha passato la maggior parte del suo tempo cantando nella Chiesta Battista dei Missionari di St. John. Le performance delle cantanti gospel l'hanno infatti fortemente segnata: «ho pensato che il loro mondo fosse affascinante e volevo farne parte ha spiegato Scott - E cantare è diventato così un modo di liberarsi, e sentirmi cantare era una forma di intrattenimento per me stessa». È amante della musica di artisti R&B come Gladys Knight, Dinah Washington, Bobby Bland e Clarence Carter. Il San Francisco Examiner ha scritto di lei: «La incredibilmente potente e fantastica vocalist di Oakland E.C. Scott è semplicemente un raggio di luce nella nebbia». Un raggio che brillerà nella prima notte del Blues in Town grazie alla sua abilità artistica, all'impegno e ad una emozionante presenza scenica. Con il nuovo cd “The other side of me”, aggiungerà senza dubbio un numero sostanzioso di fan devoti al suo seguito. Ma a rendere il palco del BiT '09 ancora più incandescente sarà Texas Slim, chitarrista nato a Dallas, tra i veterani della scena blues texana. Il suo suono cristallino ed il songwriting agile ed impeccabile hanno contribuito a creare

una piccola leggenda attorno al suo nome. Protagonisti del BiT '09 saranno anche il Borgo Casalini, Piazza Ripoli, e Via Siris, con palchi allestiti per una “preview”del Blues in Town '09. Oltre 10 differenti band di spalla animeranno piccoli angoli della città, per un “effetto musicale” che coinvolgerà gran parte delle vie urbane,a partire dalle19 e fino alle 22.30 e successivamente all'esibizione del concerto principale di Piazza Heraclea. Per un flusso continuo di musica e intrattenimento che sarà trasmesso in diretta radiofonica su CityRadio ed in modalità streaming dal sito www.bluesintown.it. Ma già dalle 18 alle 20, gli amanti della buona musica, vecchi e nuovi, potranno partecipare ai seminari musicali che saranno allestiti all'interno della villa comunale di via Siris. Veri e propri workshop di chitarra, basso elettrico, batteria, voce, tromba, sassofono, pianoforte, armonica a bocca, affidati alla professionalità di docenti di musica provenienti da tutta Italia, che presteranno la loro opera gratuitamente. Novità di quest'anno, la programmazione di un vero e proprio saggio previsto per l'ultima serata di Festival, al quale parteciperanno, oltre agli artisti docenti, tutti i partecipanti dei vari livelli dei seminari pomeridiani. Una session R&B, che grazie ad un sound più ritmato, accelerato, coinvolgerà anche gli strumenti a fiato. Per gli amanti di fotografia, per chi volesse raccontare attraverso le immagini tutta l'emozione della VI edizione del Festival internazionale di musica Blues in Town, saranno aperte anche quest'anno le iscrizioni al concorso fotografico “Uno scatto di Blues”. Occasione per conservare in attimi la magia e l'atmosfera della nuova location. Tutto il materiale potrà essere fatto pervenire alla segreteria del concorso o inviato via internet all'indirizzo info@lameladiodessa.it. Con oltre 30 ore di musica, più di 60 concerti, 8 percorsi formativi musicali Policoro è pronta a trasformarsi, per quattro giorni, in un grande palco musicale.

In alto la locandina di Blues in Town 2009, a sinistra E.C. Scott protagonista della serata di apertura del festival, sotto una foto della passata edizione, in basso Texas Slim uno dei grandi nomi in cartellone

Il Festival in diretta su CityRadio

Tra seminari e concorso fotografico

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Ribalta

e personaggi Nella Cinefabrica delle emozioni di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - “L'archivio delle memorie” è uno degli aspetti più originali della proposta di Cinefabrica che ieri mattina ha presentato il proprio programma di eventi e rappresentazioni inserito nel cartellone del Comune di Matera. Film, reportage, documentari, Cinefabrica porta il cinema nei luoghi di grande fascino, nei quartieri di periferia, nei paesini sperduti laddove il cinema non arriva. «I film in rassegna, da luglio ad agosto -spiega Enrico Ruggieri di Cinefabrica- verranno proiettati, oltre che in alcune aree periferiche della città di Matera, anche nelle location già immortalate dai grandi filmaker internazionali. Il Cinema ambulante intende così incrementare l'offerta culturale di qualità e promuovere il territorio utilizzando la magia della settima arte». Cinefabrica anima il territorio con il cinema e ne promuovere le peculiarità attraverso i reportage: testimonianze, esperienze proprie dell'identità dei luoghi, storie, saperi, fatti e persone vengono raccontate e raccolte in film documentari che arricchiscono l'archivio delle “piccole memorie”. Con la formula del racconto e della proiezione, il cinema ambulante di Cinefabrica è l'unica realtà esistente in Europa. «I reportage realizzati sono utili sia per la promozione turistica delle tipicità del territorio - afferma Luca Acito- sia a documentare, conservare e raccontare le piccole memorie, esperienze di vita raccontate dalle persone, nelle strade e nelle contrade dei paesi, legate profonda-

mente al territorio di appartenenza, che rischiano altrimenti di scomparire per sempre». Un lavoro quello di Cinefabrica apprezzato anche da parte dei media nazionali, soprattutto nei confronti del progetto “Cinema ambulante - memorie in viaggio”. Infatti importanti riconoscimenti sono giunti da diverse testate televisive e magazine di settore: Rai Uno ha dedicato un ampio servizio su “Effetto Sabato” andato in onda lo scorso 30

maggio mentre la rivista “Il Mucchio Selvaggio”, nel numero 658 (Maggio 2009) ha dedicato un ampio reportage a questi giovani ragazzi materani amanti del folklore e delle tradizione della loro terra. Stessa attenzione mediatica anche da parte di “Siti”, trimestale di attualità e politica culturale rivista ufficiale dell'Unesco in Italia che ha messo in risalto il lavoro di uesto affiatato gruppo. cultura@luedi.it

Il cartellone TANTI gli appuntamenti previsti per la rassegna Cinema Ambulante che coinvolge Matera, provincia e qualche paese della Puglia. Il 15 luglio ad Accettura, Centro storico, sarà proiettato Home, la nostra terra di Yann Arthus-Bertrand alle ore 20,30. Il 19 luglio a Matera, Borgo Venusio Wall-E di Andrew Stanton alle ore 20,30. Il 26 luglio sempre a Matera presso l' Ospedale Madonna delle Grazie “Memorie in viaggio”, Progetto cinematografico sulla raccolta delle “piccole memorie” di Cinefabrica alle ore 20,30. Il 30 luglio a Pietrapertosa, Centro Storico. Il Parco della gente di Cinefabrica: presentazione del documentario sul “Parco di Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti Lucane” alle ore 20,30. Il 2 agosto a Matera, Belvedere di Murgia Timone sarà proiettato The Passion of Christ di Mel Gibson alle ore 20,30. Il 3 agosto ad Andria (BA), Centro storico, Il lato grottesco della vita di Federica Di Giacomo alle ore 20,30. Il 4 agosto a Calimera (LE), Centro storico, Il rabdomante di Fabrizio Cattani ore 20,30. Il 6 agosto a San Severino Lucano (PZ), nel centro storico, L'orchestra di Piazza Vittorio di Agostino Ferrente alle ore 20,30. Il 10 agosto ad Alberobello, Centro Storico, Pinuccio Lovero. Sogno di una morte di mezza estate di Pippo Mezzapesa alle ore 20,30. L'11 agosto a Metaponto, Tavole Palatine, Alexander di Oliver Stone alle ore 20,30. Il 12 agosto a Pisticci, Centro storico, “Memorie in viaggio” Progetto cinematografico sulla raccolta delle “piccole memorie” di Cinefabrica, ore 20,30. Infine, il 13 agosto a Matera, in Piazza S. Pietro Caveoso L'uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore, ore 20,30. gio.mar

AMontalbanoe Maratea “Toghe rosso sangue” per ricordare Borsellino

IL DICIASSETTESIMO anniversario della strage di via D’Amelio assume quest’anno un particolare significato di denuncia, grazie alla mobilitazione lanciata dal fratello del giudice ucciso con gli agenti di scorta in circostanze ancora non chiarite. In concomitanza con altre manifestazioni italiane sabato, alle 19, il volume di Paride Leporace “Toghe Rosso Sangue”, libro che racconta la storia di tutti i magistrati uccisi in Italia, sarà presentato a Montalbano Jonico nel bar Hollywood dall’autore e da don Marcello Cozzi referente di Libera per la Basilicata. Domenica si replica a Maratea, alle 21,30, in piazza del Gesù. Introduce il sindaco Di Trani, discutono con l’autore del libro e dell’anniversario di via D’Amelio la giornalista Antonella Grippo e l’avvocato Franco Maldonato.

In viaggio nella memoria tra film e documentari Lo spettacolo

“Melchiorre e Euridice” Favola per adulti e bambini

SI chiama “Melchiorre ed Euridice” l'originale spettacolo teatrale interattivo che Cinefabrica porterà in giro in luoghi particolarmente suggestivi come jazzi, masserie, vicoli, piazze storiche. Interattivo perché non si svolge su un palco, ma gli attori sono tra il pubblico a coinvolgerli nel racconto di questa favola per adulti e bambini. La storia proposta da Cinefabrica si basa sui ricordi della tradizione materana ed è liberamente tratta dal libro “La destina” di Enzo Paternoster. È una favola sulla diversità e su alcune figure emblematiche delle nostre zone come il lupo mannaro, la “majara” ma che diventa attuale anche in rapporto con la società contemporanea fatta di extracomunitari che spesso faticano a inserirsi. “…La terra che avete nelle scarpe è la stessa su cui io cammino quella su cui nascono gli alberi e i frutti. La radice Melchiorre.. la radi-

ce. È quella che ci accomuna, siamo di questa terra e la terra ci tiene tutti.” Una riflessione sulla vicinanza tra gli uomini e tra le razze, una riflessione che vede l'uomo accanto all'animale, parte di un'unica terra da condividere. Una signorina con le sembianze di uomo, suona una fisarmonica e accompagna gli spettatori dalla marcia funebre, al pascolo, all'incontro con la veggente cieca, alle ombre delle anime perse, alla trasformazione di Melchiorre, fino al ricongiungimento con Euridice. In questa storia itinerante, comica e amara, si mescolano la tradizione popolare e il mito, per condurci tutti oltre i confini della apparente diversità. La rappresentazione è stata ideata da Nadia Casamassima e Andrea Santantonio che sono anche interpreti. La prima dello spettacolo si svolgerà il 30 luglio al rione Serra Venerdì di Matera. g.m

AScanzano

Un’estate di moda, numeri uno e sapori SCANZANO JONICO - "E ...state a Scanzano" è il cartellone di eventi estivi promosso dall'Amministrazione Comunale di Scanzano Jonico in collaborazione con la Pro loco e con le locali associazioni sportive e culturali. Sono più di 50 gli appuntamenti che dai primi di luglio, e fino al 30 agosto, con cadenza praticamente giornaliera, animeranno le serate degli scanzanesi e dei vacanzieri ospiti lungo tutto l'arco ionico metapontino. «Quello di quest'anno è un cartellone davvero ricco -sostiene l'assessore comunale al Turismo, Giuseppe Stasi - che abbiamo messo a punto con grande sforzo vista la limitatezza delle risorse economiche di cui disponiamo. Ma grazie all'impegno delle associazioni e della Pro loco, sempre presenti nel creare strategie di promozione del territorio siamo riusciti a creare un cartellone di eventi che oltre ad interessare gli scanzanesi e gli abitanti dei paesi vicini saranno un veicolo di sicuro richiamo per i turisti della costa ionica. Tutti gli eventi sono gratuiti per cui ci aspettiamo una grande partecipazione. Il calendario e le locandine sono già in distribuzione nei punti informativi e nelle strutture ricettive». Tra le iniziative più importanti segnaliamo il Gran Galà della Moda con la soubrette e attrice Angela Melillo, il teatro di denuncia di Ulderico Pesce (A come Amianto), l'evento “Solo numeri uno”, un viaggio di 6 giorni nell'Italia dell'editoria presentato dalla giornalista Rai Rosanna Cancellieri e i 6 giorni (dal

6 all'11 agosto) di degustazione e valorizzazione dei prodotti tipici di “Lucania da Gustare” in collaborazione con Efab. Ma il programma prevede anche serate di spettacoli, musica, sagre, teatro, intrattenimento, cabaret e cultura. Il cartellone allestito dal Comune si rivolge ad un pubblico vasto ed è stato pensato per soddisfare diverse fasce d'età con tante iniziative che sicuramente faranno registrare il pienone nella piazza del Palazzo Baronale che ospiterà la mag-

gior parte degli eventi. L'obiettivo del cartellone di eventi è quello di ridare a Scanzano Jonico il ruolo di centro di attrazione del Metapontino, portando migliaia di persone nel centro ionico. Tutti gli appuntamenti sono stati riuniti in un pratico calendario in formato tascabile di facile consultazione che sarà distribuito nei più importanti centri lucani, nelle aziende di promozione turistica, nelle agenzie e nei vari villaggi turistici della fascia jonica. cultura@luedi.it

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Giovedì 16 luglio 2009

Palcoscenico

lucano Teatri di pietra e passione civile UNA consolidata tradizione alle spalle e alcune importanti novità, tra cui l'inserimento nei “Grandi Eventi”da parte del Dipartimento regionale Attività Produttive. Si è presentata così l'ottava edizione del “Festival Teatri di Pietra 2009”, i cui 21 appuntamenti, organizzati dal Centro di Drammaturgia Europeo (Cde)- direttaistituzione della Provincia di Potenza - con il sostegno di CapuAntica Festival, sono stati illustrati ieri alla stampa, nella sala Giunta di Piazza Mario Pagano a Potenza. La rassegna, inserita nel progetto nazionale “Theatrum Theatron”, si distingue per rappresentazioni teatrali di alto livello ambientate in suggestivi siti archeologici. «Quest'anno - ha spiegato il presidente del Cde Nunzio Di Gregorio - anche grazie alla fattiva collaborazione di Regione, Apt (Agenzia promozione turistica), dei comuni e delle Soprintendenze si aggiungeranno i siti di Vaglio (Scavi di Rossano) e Policoro (Anfiteatro comunale) a quelli tradizionali di Grumento Nova (Anfiteatro romano), Maratea (Parco Tarantini) e Venosa (Parco Archeologico dell'Incompiuta)». Il nutrito cartellone, che spazia dal teatro classico alla musica e alla nuova dram-

Il concerto

Raffaele sul lungomare dei cantautori PEDASO - Sarà il Lungomare dei Cantautori della cittadina marchigiana ad ospitare, stasera, Raffaele Tedesco. Un concerto che vedrà ilcantautore moliternese ripercorre il suo viaggio nella musica, dall'incontro con Mogol ai lavori da solista. Tedesco si è appassionato alla musica sin da bambino. Dopo i primi anni in cui fa esperienza e cresce molto sotto il profilo professionale, prendendo consapevolezza delle proprie capacità artistiche, Tedesco incontra il grande Mogol con cui lavora per diversi anni e grazie al quale è entrato a far parte del gruppo ”Le Cime di Rap”, voluto e fondato dallo stesso cantautore con i migliori artisti della scuola. L'esperienza maturata inquel periodo con la partecipazione a varie trasmissioni televisive, da Uno Mattina a La Vita in diretta, ed i concerti in alcuni dei più famosi teatri italiani, dal Sistina di Roma al

Goldoni di Venezia, sono solo alcune delle tappe che lo hanno condotto ad intraprenderela carrieradasolista. Nel 2003 pubblica il suo primo album, “La strada”, grazie al quale ottiene un contratto di esclusiva con la prestigiosa multinazionale Warner Chappel Music Italiana, leader del mercato editoriale musicale italiano. Due brani di quest'album troveranno posto nelle colonne sonore di alcun fiction Rai di successo. Il liveresta lasua dimensione ideale: si esibisce infatti in tutta Italia e anche all'estero incontrando sempre il favore del pubblico, grazie alla forza comunicativa della sua musica. Sostenuto da una voce apprezzata per estensione e duttilità e dalla lunga esperienza di musicista, Raffaele riesce a rendere unico ogni suo concerto. Appuntamento alle ore 21.30. Gerardo Tempone

La presentazione della rassegna (foto Mattiacci)

maturgia, prenderà il via lunedì 20 luglio con Debora Caprioglio a Maratea per concludersi a Venosa il 20 agosto con i Cimarosa. «L'obiettivo di fondo - hanno sottolineato Di Gregorio e il direttore artistico del Centro Mariano Paturzo - è quello di coniugare la promozione culturale con la valorizzazione del territorio». «Un territorio - ha sottolineato il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza - che

Di Meo in “Alta Marea” di FRANCESCO ZACCARA MARATEA - I retroscena di un impero fatto di sangue, terrore e denaro riciclato saranno al centro del secondo appuntamento di Alta Marea 2009. Ospite stasera a Piazza del Gesù, alle 21,30, sarà Simone Di Meo, autore di “Faida di Camorra” (Newton & Compton). L'autore ritaglia una finestra sulla vita dei camorristi, ripercorrendo la guerra di Secondigliano tra il clan Di Lauro e gli «scissionisti» per il controllo del mercato della droga nella provincia partenopea. Una guerra che si conclude con le pesantissime condanne inflitte al vecchio gruppo dirigente della cosca di via Cupa dell'Arco, al termine del maxi-processo scaturito dalla prima inchiesta alla holding del narcotraffico. E' nello scenario di Secondigliano, ai margini della città di Napoli, il più grande mercato di droga in Europa dilaniato dal degrado e dalla disoccupazione, che si combatte la spaventosa faida di camorra tra il clan del boss latitante Paolo Di Lauro e il gruppo degli "spagnoli", una guerra in grado di provocare più di settanta morti tra il 2004 e il 2005. In palio c'è il controllo della più ricca impresa criminale del Sud Italia: il traffico internazionale di stupefacenti. In quei mesi, i killer delle due cosche decapitano traditori, uccidono e danno alle fiamme le fidanzate, i padri e le madri dei nemici e appiccano il fuoco a decine di negozi e appartamenti per snidare i rivali. La terza metropoli italiana si trasforma in un campo di battaglia, mentre il magistrato che indaga sulla strage scopre di essere intercettato abusivamente, e i! fratello di un senatore della Repubblica trema al pensiero di cadere vittima di un'imboscata. Simone Di Meo, con il contributo del professor Francesco D'Episcopo, svelerà alcuni particolari inediti sulle indagini e sugli omicidi che insanguinarono l'hinterland nord della città, sottolineando l'importanza del lavoro investigativo svolto da Carabinieri e Polizia, e coordinato dalla procura antimafia, in una fase di emergenza sociale che portò il capoluogo campano a conquistare le prime pagine della stampa internazionale e a costringere l'allora ministro dell'Interno, Beppe Pisanu, a mobilitare i servizi segreti per frenare l'escalation di violenza e mettere ai ceppi «Ciruzzo 'o milionario», l'inafferrabile capo-camorra capace di guadagnare, con il monopolio del traffico di stupefacenti in Campania, fino a un miliardo di lire al giorno. Prossimo appuntamento con la rassegna dedicata ai temi della cultura e della società contemporanea, sarà sabato 1 agosto con Rosanna Lambertucci, con “Il Viaggio Dimagrante”.

deve avere sempre più centralità e su cui occorre accendere i riflettori. L'amministrazione provinciale, condividendo a pieno la strategia che Regione e Apt stanno mettendo in campo per il turismo, attraverso i Piot (Programmi integrati di offerta turistica), è pronta a mettere a disposizione, anche grazie al Cde, competenze e progettualità». Solo con una programmazione integrata, a parere del

Presidente, tutta la regione potrà vincere l'importante sfida della valorizzazione del territorio. Lacorazzaha inoltre messo l'accento sulle ricadute formative e occupazionali del settore turistico e culturale. «Da settembre - ha proposto- nella fase di avvio dei Piot sarà importante costruire e rafforzare una cooperazione tra istituzioni che utilizzi la leva economica del Fondo sociale europeo per definire

piani formativi professionali mirati e creare opportunità di lavoro per i giovani». «La Provincia - ha concluso - vuole avere un ruolo di primo piano in questo processo e farà la propria parte, tramite l'Apofil». Alla presentazione del cartellone hanno preso parte anche Tomangelo Cappelli, del Dipartimento Attività Produttive, Giuseppe Peluso dell'Apt e sindaci e rappresentanti dei comuni interessati, tutti concordi nel ri-

conoscere alla rassegna Teatri di Pietra una grande valenza non solo non solo culturale ma anche socio-economica». Quest'anno, inoltre, il festival guarda all'Abruzzo, con una donazione per un'aquilana paraplegica che ha perso tutto dopo il sisma. L'elenco completo degli spettacoli è consultabile sul sito www.cdepotenza.it . Il costo del biglietto di ingresso per tutti i siti è compreso tra i 6 e i 10 euro.

Stefano De Bonis inaugurerà il festival jazz di Maratea

“Phonetica” si fa in otto MARATEA - Nuova iniziativa nel campo del jazz, il “Phonetica Jazz Festival”. Un evento promosso dall’associazione culturale “Phonetica”, presieduta dal batterista barese Aldo Bagnoni, che della manifestazione è anche il direttore artistico. Il festival è inserito nell’ambito delle attività di “Kalòs”, la stagione estiva di spettacoli promossa dal Comune marateota. La prima edizione del “Phonetica Jazz Festival”, che trova il sostegno della Regione, del Comune e Gioco del Lotto, si svolgerà dal 19 al 23 agosto, ospitando in otto concerti (tre pomeridiani, presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, e cinque serali, nella sede del Parco di Palazzo Tarantini) soprattutto musicisti di rilievo del panorama italiano. La sede del festival è una delle più incantevoli località italiane, una incontaminata cittadina lucana ricca di storia, che vive di una dialettica territoriale tra mare e monti e di una sintesi culturale tra Campania e Calabria, e questa sua peculiarità può in qualche modo simboleggiare la condizione del jazz contemporaneo, che si nutre di diverse suggestioni tra loro coesistenti. L’Italia costituisce attualmente una delle scene più stimolanti del jazz mondiale, per questo si è preferito focalizzare su di essa la ricerca relativa a questo programma. Si è prestata attenzione a vari aspetti: si è innanzitutto curata la presenza in cartellone di musicisti appartenenti all’area meridionale della zona: il pianista potentino Stefano De Bonis, attivo nello scenario internazionale, che inaugurerà “Phonetica” esordendo col suo nuovo trio, basato sulla fertile vena compositiva e sul virtuosismo del leader; o come l’esperto pianista cosentino Umberto Napolitano, che darà vita ad un incontro idea-

to dal festival tra il suo trio ed il trombettista napoletano Marco Sannini, tutto giocato sul fil rouge della melodia. Di Napoli anche la cantante Maria Pia De Vito, una vera e propria star che chiuderà il festival col suo progetto “Songs From The Underground”, dedicato alla rilettura della musica di autore internazionale. Un giovane ma già affermato musicista come il sassofonista e clarinettista modenese Achille Succi, invece, sposterà il tiro della sua proposta su di una singolare performance del suo trio, dedicata al commento sonoro in tempo reale di un singolare filmato di animazione, “Tiptoe Evolution”, realizzato appositamente per lui. Una formazione nuovissima, per concludere, la prima produzione discografica del festival, sintetizzerà nella sua esibizione quella necessaria ricerca dell’incontro dei linguaggi e delle voci differenti che il “Phonetica jazz festival” già dal suo nome intende perseguire nel suo lavoro: si tratta di “Ésprit”, un quintetto che nasce dalla collaborazione di Aldo Bagnoni col magistrale suonatore di tuba francese Michel Godard, completato dalla presenza autorevole di solisti quali il contrabbassista torinese Furio Di Castri, il chitarrista milanese Roberto Cecchetto ed il sassofonista e vocalist nuorese Gavino Murgia. Il repertorio spazierà tra brani originali e riscritture di pezzi legati non soltanto al repertorio del jazz , in un’attuale ottica multilinguistica. Nei tre concerti pomeridiani, Furio Di Castri, Achille Succi e Michel Godard (quest’ultimo affiancato dalla moglie, la cantante francoalbanese Linda Bsirì, specialista di musica antica e sacra) daranno vita ad incontri più meditati e raccolti, adatti a cogliere le loro qualità artistiche e “linguistiche”. cultura@luedi.it

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Ribalta

e personaggi CinemadaMare saluta con Fusco MATERA - Con l'appuntamento di oggi si conclude la tappa materana di CinemadaMare, il festival itinerante diretto dal giornalista Franco Rina. Ospite dell'ultima serata è il regista lucano Carlo Fusco, giovane talento tra i più promettenti, che presenterà il suo ultimo film “Pochi giorni per capire” (2009), con Tony Sperandeo, Luigi Maria Burruano, Annalisa Insardà ed Enrico Lo Verso. Come sempre in apertura, alle ore 21,00 in piazza San Giovanni, la visione dei film brevi in concorso, seguita dal film di Fusco e dalla Weekly competition: la proiezione dei film che i giovani cineasti di CinemadaMare hanno girato nell'arco di una settimana nella città dei Sassi, e premiazione del migliore. “Pochi giorni per capire” è ambientato in un luogo imprecisato del Sud e incentrato su un caso di pedofilia tra le mura familiari. Il film di Fusco (regia, soggetto e sceneggiatura, fotografia e operatore con la macchina da presa a spalla) è stato girato in gran parte a Francavilla sul Sinni. Le riprese sono iniziate il 18 marzo scorso e terminate ai primi di aprile, con una scena anche a Chiaromonte. “Pur svincolato da fatti di cronaca reali, il racconto è perciò delicato, difficile e purtroppo sempre attuale: un padre abusa del figlio e la moglie sa, ma il parroco avvicina il bimbo offeso e intuisce lo squallore, dando una speranza alla madre prima della tragedia”, ha sintetizzato il regista. Tra i film in concorso questa sera (16 luglio): “Cavallo vincente” di Francesco Velonà (Italia, fiction, col., 18 min.), “This is not a love story” di Alexandra Lemay (Italia, animazione, col., 4 min.), “Non vedo l'ora di giocare” di Giacomo Mondadori (Italia, fiction, bn, 6 min.), “The Magic rabbit” di Tatsuhi-

InTelevisione

Nando in prima serata con “La Scelta di Laura”

ro Kimijirna (Giappone, fiction, col., 4 min.), “Le Petit chahier noir” di Samer Ghoraveb (Libano, sperimentale, col., 14 min). Il film vincitore della serata del 14 è “Basket bronx”, un film sull'integrazione sociale di Martin Rosete. Sul film “Pochi giorni per capire” Ottimi i protagonisti: un ispirato Tony Sperandeo (icona filmica di certa sicilianità deviata, qui nei panni di un sagace sacerdote) e l'allucinato Luigi Maria Burruano (consigliere comunale e padre orco), entrambi attori siciliani, tra i grandi caratteristi della storia recente del cinema e della televisione italiana. Nel cast artistico spicca anche la presenza straordinariamente espressiva del bimbo Salvatore Merlino, 10 anni (è nipote di Filippo, il sottotenente di Sant'Arcangelo ucciso a Nassiriya),

oltre alla brava e bella calabrese Annalisa Insardà (la dolente moglie-madre) e un gruppo di affiatati comprimari, tra i quali Gabriele Reale (il maresciallo dei carabinieri) e Giampiero Siddartha. Con loro Aldo Fortunato (interpreta il sindaco del paese), 45 anni, anch'egli lucano, proprio di Francavilla S.S, come gli stessi giovani produttori Adriano (38 anni) e Giuseppe Pecchia (44), alla loro seconda produzione, dopo Mario il mago (2008) con Franco Nero. I Pecchia sono entrambi figli di Mario Pecchia, 72 anni, originario di San Giorgio Lucano, emigrato a Milano nel lontano 1956, con una storia familiare che ricorda molto il viscontiano ”Rocco e i suoi fratelli”, poi sviluppatasi come imprenditori immobiliaristi e titolari di un pastificio a Senise. cultura@luedi.it

Baccini l’ospite di Lammie in musica e l’11 agosto il ritorno di Papaleo

Per il Lucania Film Festival 10 anni in corto di ROBERTO D’ALESSANDRO PISTICCI - Una programmazione ricca di ospiti di grande spessore caratterizzerà la X edizione del Lucania Film Festival di Allelammie, che per l'occasione ha allestito un palinsesto senza precedenti nella storia della kermesse. E non poteva essere altrimenti vista l'importanza del traguardo raggiunto: dieci edizioni in dieci anni di incessante lavoro per Allelammie e Namavista, che sono stati testimonianza di una crescita esponenziale di un gruppo di giovani professionisti del posto, capaci di sviluppare dal nulla un circuito collegato alla comunicazione visiva e, contestualmente, tutta una infinita serie di importanti progetti paralleli ed attività sociali. Tanto che oggi il curriculum dell'associazione e delle organizzazioni che le gravitano intorno è impressionante e di tutto rispetto, e colloca questa realtà ai vertici dell'associazionismo regionale, interpretato come possibilità di crescita per un territorio e per la stessa giovane realtà che ci vive e che, intendendo scommettere ancora su di esso, accetta la sfida di non abbandonarlo, provando di conseguenza a valorizzarne le numerose peculiarità inesplorate o comunque sfruttate poco e male. E' così che, grazie ad un'azione continua e laboriosa, da una realtà di partenza associativa ed hobbistica si riesce a passare ad una struttura che non è errato definire imprenditoriale, sia per il tempo messo a disposizione dagli associati sia per la capacità di muovere risorse ed attivare quei circuiti virtuosi in grado di far muovere l'economia attraverso il primato delle idee e,

Stasera anche la premiazione del miglior corto girato a Matera

La locandina del Lucania Film Festival

soprattutto, la capacità di realizzarle. Protagonisti del Lucania Film Festival edizione 2009, come al solito, saranno i numerosissimi cortometraggi giunti da tutto il mondo e che caratterizzano le diverse fasi legate più propriamente alla manifestazione. Ci saranno le abituali sezioni divise in Fiction, Lucania Film Makers, Cinergie ed Animazione. Oltre alla fase propriamente competitiva, però, il numero e

l'importanza degli ospiti contattati per il decimo anniversario è di primissimo livello. Si inizia il 10 agosto con Francesco Baccini. Il cantautore genovese, oltre a dar vita ad uno spettacolo musicale, presenterà un suo cortometraggio. L'11 agosto, invece, è previsto il graditissimo ritorno di Rocco Papaleo. L'attore lucano, che si può definire un amico del Festival, si esibirà in concerto con la sua band. Proprio in quel periodo, inoltre, Papaleo sarà impegnato a girare Coast to Coast, il suo nuovo film sulla Basilicata che annovera nel cast attori del calibro di Giovanna Mezzogiorno, oltre al cantante Max Gazzè ed a Luigi Lo Cascio. Anche alcune di queste personalità dello spettacolo potrebbero essere presenti al Festival assieme a Papaleo. Il 12 agosto le attenzioni saranno tutte rivolte a Filippo Solibello, conduttore del programma radiofonico di Radio 2 Caterpillar e coinvolto per tenere una lezione magistrale sulla comunicazione radiofonica, tanto che è previsto principalmente un incontro con i rappresentanti di tutte le Radio lucane. L'edizione numero 10 del Lucania Film Festivalsi concluderàil 13agosto con le premiazioni dei cortometraggi vincenti e, come da copione, con una nuova propostadel Lammiein Musica, come sempre foriero di concerti interessanti e coinvolgenti. Quest'anno si esibiranno in Terravecchia gli Hormonauts, una band italiana salita negli ultimi anni ad assoluti livelli di notorietà grazie ad un sound accattivante che spazia dal rockabilly al rock steady, dal punk al country.

di BIAGIO TARASCO PRIMA serata per l'attore materano Nando Irene, che ieri ha recitato nella penultima puntata di “La scelta di Laura”, trasmessa alle 21,10 su Canale 5, diretta da Alessandro Piva, e che vede fra i protagonisti gli attori Giulia Michelini, Giorgio Pasotti, Dino Abbrescia. In onda dallo scorso 17 giugno, la fiction inizialmente avrebbe dovuto intitolarsi “Chirurgia d'urgenza”, seguendo la scia del genere E.R. Un genere ormai inflazionato, che ha portato alla decisione di propendere per un titolo, appunto “La scelta di Laura”, che strizza l'occhio alla soap ed al sentimentalismo. Nella puntata trasmessa ieri, Laura (Giulia Michelini) ha paura che Moreno (Giorgio Pasotti) riparta con il gruppo di Medici senza frontiere e cerca di allontanarlo per non soffrire. Rebecca (Camilla Filippi) sfugge ad un'aggressione e poi tra lei e Jonas (Ivan Franek) scoppia la passione, salvo poi scoprire che lui sta per sposarsi. Rebecca resta molto delusa e pensa di lasciare l'ospedale. La moglie del dottor Romani (Luciano Scarpa) è stata ricoverata per un tumore al seno e lui è preoccupato. Brillante l'interpretazione di Nando Irene in questa fiction che sta registrando ascolti altalenanti. Irene è anche autore ed attore del soggetto di quello che sarà presto il suo nuovo cortometraggio intitolato “Il vento”, la cui sceneggiatura è stata sviluppata da Fabiana De Bellis mentre la regia è stata affidata a Paolo Pagnoncelli. Il corto sarà girato a breve fra Roma e Matera. Dopo avere lavorato ne “Il Rabdomante” di Cattani, per registi quali Mel Gibson, Hardwick, i fratelli Taviani ed in diversi sceneggiati televisivi, Nando Irene negli ultimi mesi ha intensificato il suo lavoro grazie alla partecipazione in tre cortometraggi. Il primo è “L'amore non è un Giogo”, diretto dal regista Andrea Rovetta e interpretato da Neri Marcorè, Mattia Sbragia e Cecilia Dazzi, protagonista della fiction di successo “Amiche mie”, trasmessa su Canale 5. “L'uomo dei sogni”, invece, è il titolo di un altro nuovo film, composto da tre episodi, al quale ha partecipato Nando Irene. La pellicola è diretta da Alessandro Capitani e Alberto Muscia e prodotta dal Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Nel cast compaiono nomi di rilievo nel panorama cinematografico, quali Luciano Scarpa (Hospital), Davide Paganini (Ti Stramo), Cecilia Dazzi. Ma l'attore della città dei Sassi, che ha origini salandresi, non dimentica la sua terra. Infatti sta portando avanti caparbiamente un progetto per la creazione di una cittadella del cinema in Basilicata, che possa promuovere il territorio, valorizzarlo e creare figure professionali da inserire nell'indotto del cinema. cultura@luedi.it

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Giovedì 16 luglio 2009 cultura@luedi.it

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Giovedì 16 luglio 2009 cultura@luedi.it

APPUNTAMENTI

Presso l’anfiteatro comunale lo spettacolo “LE TROIANE”

NO” - Sala Incontro -

MATERA

MOLITERNO

CAVALLERIA RUSTICANA DI P. MASCAGNI Terrazza Lanfranchi

OGGI POTENZA

GRASSANO

"EHUD ASHERIE QUARTET" Ore 22,00 - Taverna Mastrodonato, si terrà il concerto del pianista "Ehud Asherie"

CONCERTO CORALE POLIMNIA POLIFONICA GRASSANESE Palazzo Materi

31 LUGLIO PALAZZO S. G.

LAURENZANA

MASSIMO DI CATALDO IN CONCERTO Ore 22,00 - piazza “Largo Fiera”

"OLTRE IL MODERNO" Ore 18,00 - Biblioteca Camillo D. presentazione della mostra: "Oltre il Moderno- Un percorso tra i capolavori della Collezione d’Errico e l’Arte Contemporanea".

BERNALDA

MADONNA DEL CARMINE Corso Italia

LAVELLO

METAPONTO

FESTIVITÀ DI MARIA SS.MA DEL CARMINE Live Piano Bar, ore 21,00 Piazza Plebiscito

“ IL RITUALE DEL VINO TRA GRECIA E MAGNA GRECIA” - Tavole Palatine-

MARATEA

PATERNO

NOTTE DELLA POESIA Recital con musiche dal vivo con Fioretta Mari in “VOCE DAL SEN FUGGITA” nel Centro Storico - Chiesa Madre

“VOLO DELL'ANGELO”

POLICORO

FERRARA ART GALLERY Dalle ore 10,00 alle 24,00 presso il Castello Baronale

TRICARICO

DOMANI METAPONTO SPETTACOLO FUTURISTA TEATRO GRECO

METAPONTO

BERNALDA

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Presentazione del libro “Un popolo con la valigia” dello scrittore Renato Cantore interverrà Rocco Brancati, giornalista

MOSTRA D’ARTE PALAZZO FERRI

POLICORO

BLUES IN TOWN FESTIVAL 2009 Il festival inizierà alle ore 19,00 toccherà Piazza Heraclea,Piazza Ripoli,Borgata Casalini, Via Siris e la Villa Comunale

VAGLIO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “MINNAZZA”

MATERA

MELFI

BALLETTO ARTISTICO Presso la Cava del Sole

“MUSICANTI” SPETTACOLO CONCERTO

18 LUGLIO MONTALBANO J.

POLICORO SFILATA DI MODA Ore 21,00 Lungomare

“ IN RICORDO DI BORSELLINO” Ore 19,00 - Bar Hollywood - Presentazione del libro “Toghe Rosso Sangue” di Paride Leporace

MATERA

XIII EDIZIONE VIVAVERDI MULTI KULTI 2009 -Festival Multimediale delle Arti-Teatro in Musica Destino Buenos Aires - Terrazza Lanfranchi

LAVELLO

SPETTACOLO MUSICALE CON RBL MUSIC Ore 21,00 Mercato Nuovo Zona 167

MELFI

SPETTACOLO TEATRALE E MUSICALE “LAZZARELLA” Ore 21.00 - Piazza S. Giuseppe

MARATEA

NOTTE DELLA MUSICA Concerto dell’orchestra sinfonica di Kiev, diretta dal maestro Luca Gaeta, Centro Storico - piazzetta del Mercato, promosa dall’associazione “ le Tre Torri”

MATERA

L'UOMO DELLE STELLE PROPOSTO DA Cinefabrica Cinema

MARINADIPISTICCI

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” Concerto della cantante Simona Bencini (dirotta su cuba) in coppia con il grande Mario Rosini . Nel corso della serata sarà consegnato il Premio Argojazz 2009

VENOSA

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso il Parco archeologico dell’Incompiuta lo spettacolo “SORELLE DI SANGUE”

ABRIOLA

CONCORSO DI BELLEZZA "MISS MOTORS" Ore 21,30 - piazza Marconi

BRIENZA

NOTTI AL CASTELLO Nel Borgo e nel Castello Caracciolo

3 AGOSTO MATERA

“LA DUCHESSA DI AMALFI” Compagnia Teatrale Schegge di Mediterraneo

VAGLIO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “SORELLE DI SANGUE”

4 AGOSTO RIONERO

VULCANICA LIVE FESTIVAL Ore 21.00 - Giardino Palazzo G. Fortunato

MATERA

PARCODELLAMURGIAFILM 2009 Film “ A mia madre piacciono le donne”

TRICARICO

CRAZY HORSE

SAGRA DELLA FEDDA ROSSA BORGO LA MARTELLA

CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” Ore 21,00 lettura del romanzo autobiografico, “l’uva puttanella”

MARINADIPISTICCI

GRASSANO

GRASSANO

MATERA

SATRIANO “JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” A cura dell’associazione Virginia Woolf presso Resort degli Argonauti, concerto di Mirko Signorile quartet

POLICORO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL- CENTRO EUROPEO DI DRAMMATURGIA Presso l’Anfiteatro Comunale lo spettacolo “I CIMAROSA”

MATERA

V RASSEGNA POLIFONICA " PETRA MATRIX" Chiesa S. Francesco d'Assisi

GRASSANO

PROIEZIONE DEL FILM I 100 PASSI Piazza Purgatorio

19 LUGLIO MARATEA

“IN RICORDO DI BORSELLINO” Ore 21,30 - Piazza del Gesù - Presentazione del libro “ Toghe Rosso Sangue” di Paride Leporace; Introdotto dal sindaco di Trani. L’autore discute del libro e dell’anniversario di via d’ Amelio con l’avvocato Franco Maldonato. Modera Antonella Grippo

LAVELLO

2° RADUNO AUTO D’EPOCA Centro storico – Atrio Palazzo Ducale ore 9.00

PATERNO

CONCERTO DI BENEFICENZA PER L'AVIS . I Modena City Ramblers in concerto al campo sportivo “Taddeo”

20 LUGLIO MATERA

"CIVILTA' RUPESTRI" Ore 19,00 - Via delle Beccherie 55, mostra fotografica di Gaetano Plasmati.

METAPONTO

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Presentazione del libro “La carovana Zanardelli” di Giuseppe Lupo.

MARATEA

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL Presso il Parco Tarantini lo spettacolo “IL GOVERNO DELLE DONNE”

POTENZA

WORKSHOP "IL PAESAGGIO SONORO" Progetto: "Potenza-SoundScapeS. Il Suono La Città".

21 LUGLIO FERRANDINA

"PARTITA VIVENTE DI SCACCHI" Piazza Plebiscito

MATERA

PARCOMURGIAFILM In programmazione il film LA CENA DEI CRETINI di Francis Veber (Francia 1998)

POLICORO

CONCERTO INAUGURALE DELLA SYNPHONIC BAND CITTÀ Ore 21,00 Piazza Eraclea

22 LUGLIO MATERA

FESTIVAL DUNI 2009 Sulla Terrazza Lanfranchi, Lino Cannavacciuolo noto violinista napoletano proporrà musica etnica.

23 LUGLIO LAVELLO

CACCIA AL TESORO...IN BIBLIOTECA Biblioteca Comunale

MELFI

ESTATE A MELFI Ore 19,00 Museo Civico Palazzo Donadoni - Raccontiamoci un libro “S. Maria delle Battaglie” di Raffaele Nigro

POLICORO

MANIFESTAZIONE TEATRALE Ore 21,00 Anfiteatro Comunale

24 LUGLIO METAPONTO

CONCERTO MUSICALE CORSERVATORIO DI MUSICA “E.R. Duni”

POLICORO

SPETTACOLO DI MUSICA TRADIZIONALE DEL SUD IITALIA Ore 21,00 Lungomare

MARATEA FESTIVAL MARARTEA

Alle ore 19,00. Inaugurazione e presentazione degli artisti del Festival MarArtea ai Giardini Pensili in Piazza Porto.

MATERA

PROIEZIONE FILM "IL DIVO" Piazza S. Petro Caveoso

25 LUGLIO LAVELLO

SPETTACOLO MUSICALE “Dal Vesuvio al Cupolone” ore 21,00 Piazza Sacro Cuore

MARATEA

FESTIVAL MARARTEA Il festival dell’arte sul mare prosegue in Piazza Porto alle 19,00

MARINADIPISTICCI

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” Presso Resort degli Argonauti, concerto di Giuseppe Del Re quintet

GRUMENTO

SPETTACOLI ALL’APERO Il centro Europeo di drammaturgia presenta Capua Antica festival presso l’anfiteatro Romano - scavi archeolo-

gici propone lo spettacolo “SATYRICON HOTEL”

POLICORO

MADONNA DEL CARMINE

MATERA

XI EDIZ. FESTIVAL DUNI - LA NOTTE BIANCAOrchestra della Notte della Taranta di Melpignano - Piazza V.Veneto

GRASSANO

ESIBIZIONE QUAD E CAR WASH Rione marruggio

26 LUGLIO MONTALBANO J. MOSTRA ABITI DA SPOSA ANNI ’40 - ‘60 Piazza Vittoria

POLICORO

CONCERTO DI LUCA BARBAROSSA Quartiere Italia

MARATEA

MARARTEA Ultima giornata, ore 18:30, presso Il Carrubo – Hotel Santavenere, conversazione sull’Arte Contemporanea “Fiat Lux” - Ore 19,30, Presentazione della mostra “Acquarelli” alle ore 22,00. Alessandra Celletti in concerto – Piano solo, alla Rotonda del Porto.

VAGLIO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “SATYRICON HOTEL”

MATERA

LAVELLO

RACCOLTA DI REPORTAGE SU MATERA "MEMORIE IN VIAGGIO" Ospedale Madonna delle Grazie

CASTELGRANDE

27 LUGLIO VENOSA

1° RADUNO BANDE MUSICALI

FESTA DI S. MARIA DI COSTANTINOPOLI

ARTISTI IN STRADA La città di Orazio torna a popolarsi di

clown, mangiafuoco, illusionisti con "Artistinstrada"

POLICORO

COMMEDIA COMICA IN DIALETTO BARESE

MARATEA

NOTTE DELL’ARTE Un viaggio nei beni culturali promosso dall’associazione “le Tre Torri” presso il parco Tarantini

28 LUGLIO MATERA

PARCOMURGIAFILM In programmazione il film IL DESTINO NEL NOME

MARATEA

NOTTE DEL TEATRO L’associazione “ le Tre Torri” presenta “ Un simposio Oraziano” a cura del gruppo teatrale lucano “Amici del Teatro” presso il Parco Tarantini

POLICORO

L'ESIBIZIONE DI UN CABARETTISTA DI ZELIG: “I DITELO VOI”

29 LUGLIO METAPONTO

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Inaugurazione mostra della pittrice Grazia Montano con proiezione di un’intervista all’artista

MARATEA

NOTTE DEI CARTONI In collaborazione con MONDOTV a Fiumicello - piazzetta del Gesù

GRUMENTO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL Presso l’anfiteatro Romano - scavi archeologici lo spettacolo “LE TROIANE”

LAGOPESOLE

“LE NOTTI DI FEDERICO - ESTATE TEATRALE 2009” Al Castello Federiciano si esibirà il comico Partenopeo Francesco Paolantoni

POLICORO

SAGRA DEL FRIZZULO Ore 20,00 via Zanardelli

MATERA

LA VEDOVA ALLEGRA Auditorium Piazza Sedile

30 LUGLIO VAGLIO

MEFITIS - A TEATRO TRA I LUOGHI MAGICI DELLA STORIA Presso il Parco Archeologico di Rossano, con Lello Arena nell’opera “La Tempesta”

MARATEA

NOTTE DEI CORTI In collaborazione con LIAN CORTO FESTIVAL di Roma a cura di Pietro De Silva a Fiumicello - piazzetta del Gesù

POTENZA

"RADUNO SETTER INGLESE"

BRIENZA

NOTTI AL CASTELLO III EDIZIONE ANNI RIBELLI 1967/77 AREE ESPOSITIVE: Sale del CastelloCaracciolo e borgo Cripta Santa Maria Assunta

POLICORO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL

C. LEVI A GRASSANO Corso Umberto I

1 AGOSTO BERNALDA

FESTA MADONNA DELLA NEVE

5 AGOSTO RIONERO

SFILATA DI MODA - Piazza S. Rocco -

VULCANICA LIVE FESTIVAL Ore 21,00 - Giardino Palazzo G.Fortunato. INGRESSO EURO 5

CASTELLUCCIO I.

CASTELGRANDE

POLLINO FUSION FESTIVAL Riserva Naturale Bosco Difesa Castelluccio

MARATEA

NOTTE DEL PREMIO A cura di Vincenzo Mollica con Maria Grazia Cucinotta, Arisa, Rocco Papaleo, Cosimo Fusco, Antonio Gerardi, Nausica - piazzetta del Porto

MATERA

SAGRA DELLA CRAPIATA

2 AGOSTO PIETRAGALLA SAGRA DEL “ MIGLIATIEDD’ “ Ore 20.00

BERNALDA

MOSTRA DI PITTURA “ IL LUCANI-

GARA DI PASTICCERIA Ore 21:00 - Piazza Unicef

MARATEA

IO, ISABELLA - INTERNATIONAL FILM WEEK QUINTA EDIZIONE Le ambite Onde d'Oro, saranno consegnate Domenica 9 Agosto alle ore 21.00

VENOSA

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso il Parco archeologico dell’Incompiuta lo spettacolo “ZITTO TU”

LAGOPESOLE

“LE NOTTI DI FEDERICO - ESTATE TEATRALE 2009” Al Castello Federiciano di Lagopesole si esibirà Paolo Villaggio nello spettacolo “ IL Profumo delle Lucciole” MELFI SPETTACOLO TEATRALE “LA DU-

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CENTRO DOCUMENTAZIONE “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” ORE 18,30 incontro con l’autore, conversazione con Riccardo Riccardi sul suo libro Album Lucano.

SAGRA DEL FORMAGGIO PECORINO


Giovedì 16 luglio 2009

Il gioco

della lettura Il lavoro in officina «... La luce lo rischiarava vivamente tutto quanto senza un’ombra. La camicia rimboccata e aperta al collo gli scopriva le braccia nude e il petto nudo ...» L’OFFICINA era chiusa da un tavolato con fori grossolanamente murati e con gli angoli rafforzati da muri di mattone. La polvere di carbone, sollevata, intonacava lo stanzone di una grigia fuliggine. Larghe ragnatele pendevano alle travi, come cenci sciorinati là in alto ad asciugare, fatte grosse da tanti anni di sudiciume ammassatovi sopra. Attorno attorno, lungo le pareti sopra certi scaffali, appesi a chiodi o ammassati negli angoli scuri, una baraonda di vecchi ferracci, di arnesi ammaccati e di grossi ordigni, che mettevano in mostra profili spezzati, scoloriti e duri. E la luce bianca saliva sempre, sfolgorando, rischiarando come un raggio di sole l'impiantito battuto, dove il lucido acciaio delle quattro incudini, conficcate nei ceppi, prendeva un riflesso argenteo pagliettato d'oro. Allora Gervasia riconobbe, davanti alla fucina, Goujet dalla sua bella barba bionda. Stefano tirava il mantice. C'erano anche due altri operai. Lei non vide che Goujet, s'inoltrò, si fermò davanti a lui. - To'! la signora Gervasia! esclamò lui, con la faccia subito rallegrata. - Che bella sorpresa! Siccome però i compagni avevano un'aria sardonica, Goujet, spingendo Stefano verso la mamma, proseguì: - Venite a vedere il ragazzo?... È bravo, comincia a farci la mano. - Bene, bene! - disse lei. - Ma che traffico venire fin qui…Mi pare di essere in capo al mondo. E disse il percorso che aveva seguito. Poi domandò come mai non si conoscesse il nome di Stefano nell'officina. Goujet rideva; le spiegò che tutti lì dentro lo chiamavano Zuzù, perché aveva i capelli rasati come uno zuavo. Mentre parlavano, Stefano non tirava più il mantice, la fiamma nella fucina si riduceva e un roseo chiarore moriva in mezzo allo stanzone, ridivenuto buio. Il fabbro, intenerito, guardava la giovane sorridente e tutta rosea in quella luce. Poi, siccome nessuno dei due diceva più nulla, avvolti dalle tenebre, egli ruppe il silenzio come uno che si ricordi di alcunché: «Permettete, signora Gervasia, ho una cosa da terminare. Mi aspettate costì, vero? Tanto, non disturbate proprio nessuno». Ella rimase. Stefano si era di nuovo attaccato al mantice. La fucina fiammeggiava con grandi sprazzi di faville, tanto più che il ragazzo, per mostrare alla mamma le sue capacità, scatenava un soffio enorme, da uragano. Goujet, ritto, sorvegliava una sbarra di ferro che si scaldava, attendeva con le tenaglie in mano. La luce lo rischiarava vivamente tutto quanto, senza un'ombra. La camicia rimboccata e aperta al collo gli scopriva le braccia nude, il petto nudo, una pelle rosea di fanciullo, ove si arricciavano peli biondicci; e con la testa un po' bassa fra le grosse spalle dai muscoli rilevati, la faccia attenta, gli oc-

Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata

Leggi&indovina

La soluzione di ieri

Un pioniere della fantascienza: Jules Verne L’AUTORE di ieri era Jules Verne. Siamo, dunque, al cospetto di uno dei pionieri della fantascienza; e il brano è tratto infatti da un classico della letteratura per ragazzi, “Dalla terra alla luna”. Scritto quando l’idea di una spedizione spaziale verso il nostro satellite rappresentava soltanto un’ipotesi fantastica. Verne nacque a Nantes nel 1828 e morì ad Amiens nel 1905. È considerato l’inventore della letteratura di fantascienza. “Dalla terra alla luna” lo scrisse nel 1865; ma è l’autore di altre numerose celebri opere: Viaggio al centro della terra, Intor-

chi chiari fissi sulla fiamma, senza un battito, egli sembrava un colosso in riposo, tranquillo nella propria forza. Quando la sbarra fu bianca, la prese con le tenaglie e sull'incudine, col martello, la tagliò in tante parti uguali, come rompesse tanti pezzetti di vetro, a colpettini. Rimise quindi i pezzi al fuoco, di dove li riprese a uno a uno, per dar loro la forma voluta. Fucinava chiodi esagonali. Infilava i pezzi in una chiodaia, schiacciava il ferro che serviva per la capocchia, appiattiva le sei facce, gettava in terra i chiodi, ancora roventi, la cui macchia viva si andava spegnendo sul suolo nero; e

no alla luna, Ventimila leghe sotto i mari, L’isola misteriosa, Il giro del mondo in ottanta giorni, I figli del capitano Grant, Michele Strogoff. Non solo fantascienza, dunque, ma tanta narrativa d’avventura. Destinata principalmente ai giovani, l’opera di Verne nasconde significati e messaggi più complessi di quanto sembrerebbe; il fascino della sua scrittura poggia nel conflitto fra realtà e fantasia, e nello sguardo problematico e pessimista che rivolge al progresso scientifico e all’uomo moderno.

tutto ciò con un martellare continuo, facendo volteggiare su e giù con la destra un martello di cinque libbre, terminando un particolare a ogni colpo, volgendo e adoperando il suo arnese con una tale maestria, che poteva discorrere e guardare la gente. L'incudine aveva un suono come d'argento. Lui, senza una goccia di sudore, a tutto suo agio, batteva con fare bonario, e non pareva neppure che ci mettesse più forza di quanta ce ne metteva la sera a ritagliarsi le figurine, a casa. «Oh! questo è un chiodino di venti millimetri» diceva rispondendo alle domande di Gervasia.

«Si può arrivare a trecento al giorno. Ma ci vuole allenamento, perché il braccio fa presto ad arrugginirsi». E siccome lei gli domandava se il polso non gli s'intormentiva alla fine della giornata, egli ebbe un bonario sorriso. Lo pigliava per una signorina, forse? Ne aveva viste di belle il suo polso, da quindici anni a quella parte! era divenuto di ferro, a forza di maneggi re gli arnesi ! Del resto, aveva ragione; un signore che non avesse mai fatto né una vite né un bullone, e che avesse voluto divertirsi con il suo martello da cinque libbre, sarebbe stato fuori combattimento in capo a due ore. Pareva

ANCHE quest’anno L’Inserto Estate vi offre una lettura da fare nel luogo di villeggiatura, o a casa in un momento di relax. Un’opportunità di piacevole riflessione; ma non soltanto questo. Infatti vi proponiamo un gioco che, ne siamo certi, aggiungerà a quel piacere un pizzico di suspence e di coinvolgimento personale. Si tratta di questo: non vi diciamo chi è l’autore del brano che vi proponiamo, spetta a voi indovinarlo. La soluzione la troverete nell’edizione del giorno successivo. Allora buona lettura e pronti a indovinare.

uno scherzo quel lavoro, ma spesso, in qualche anno ne finiva, di robusti e gagliardi. Intanto anche gli altri operai battevano tutti insieme. Le loro grandi ombre danzavano in quel chiarore, i bagliori rossi del ferro che usciva dal braciere solcavano lo sfondo nero, sprazzi di faville sprizzavano di sotto i martelli e raggiavano come stelle sull'acciaio dell'incudine. Gervasia si sentiva come travolta nel turbinio della fucina, e se ne stava là contenta, incapace di andarsene. E stava facendo un gran giro per avvicinarsi a Stefano senza correre il rischio di aver scottate le mani, quando vide entrare l'operaio sudicio e barbuto al quale si era rivolta nel cortile. «Allora, l'avete trovato, signora?» le domandò costui con sardonica voce da beone. «Lo sai, Facciadoro? sono stato io a indicarti alla signora». Lui, proseguì, si chiamava Boccasciutta, detto Beve senza Sete. Come chiodaio, era il più bravo fra i bravi; un vero maestro nel mestiere, che annaffiava i suoi arnesi con un litro di torcibudelle al giorno. Era per l 'appunto andato a prendere un bicchierino allora allora, ché non si sentiva lubrificato abbastanza per tirare le sei. Goujet gli gridò: - Di' un po', lazzarone, a quando i quaranta millimetri? Te la senti, adesso che hai il sacco pieno, maledetto sbornione? Il fabbro alludeva a una ordinazione di grossi chiodi, per i quali ci volevano all'incudine due battitori. - Anche subito, se vuoi, caro bambinone, - rispose Boccasciutta, detto Beve senza Sete. - Si succhia il pollice e fa il duro, costui! Hai un bell'esser grande e grosso: ne ho mangiati ben altri, io. - Si, va bene, subito. Su, a noi due. - Eccomi, furbone. Si sfidavano, accesi dalla presenza di Gervasia. Goujet mise al fuoco i pezzetti di ferro che aveva precedentemente tagliato, poi fissò sull'incudine una chiodaia di grosso calibro. Il compagno aveva preso d'accanto al muro due mazze da venti libbre, che gli operai chiamavano Fifina e Dedele. E continuava a smargiassare, parlava di sei dozzine di bulloni, che aveva fucinato per il faro di Dunkerque, veri gioielli, cose da mettere nei musei tanto erano raffinati. Non temeva nessuno, lui! Per trovare un par suo dovevano rovistare tutta la capitale. Ci sarebbe stato da ridere, a vedere quello che avrebbero veduto. - La signora giudicherà - disse, voltandosi verso Gervasia. - Meno chiacchiere - gli diede sulla voce Goujet. - Zuzù, forza! Non è fuoco bastante questo, ragazzo mio.

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Direzione e Redazioni: POTENZA, viaREDAZIONE: Nazario Sauro via 102,Rossini, cap 85100, 2 - 87040 tel. 0971-69309, Castrolibero fax 0971-601064; (CS) - Tel. (0984) MATERA, 852828 Piazza - Fax Mulino (0984) 15, cap 853893 75100,- E-mail: tel. 0835-256440, ilquotidiano.sport@finedit.com fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

La prima uscita I bianconeri superano la Cisco per 4-1 Stadio di Pinzolo esaurito da 4 mila fan Primo gol stagionale di David Trezeguet

La Juve si presenta senza Diego Ambrosi frena l’estro dei bianconeri che dilagano nel finale PINZOLO (TRENTO), – Priva della stella Diego e di Sissoko, fermati per un affaticamento muscolare, in attesa del nuovo acquisto Felipe Melo e dell’arrivo domani dei cinque nazionali (Buffon, Cannavaro, Chiellini, Camoranesi e Iaquinta) nonchè dei due Under 21, Marchisio e De Ceglie, la nuova Juve di Ciro Ferrara vince 4-1 la prima amichevole della stagione con la Cisco Roma di Beppe Incocciati. Il primo gol ha una firma eccellente: David Trezeguet, all’ottavo minuto. Si è giocato con lo stadio di Pinzolo esaurito, tribune e prati pieni di tifosi bianconeri entusiasti. Il tecnico manda subito in campo i suoi 11 titolari, sacrificando Grygera nel ruolo di centrale in coppia con il giovane Ariaudo, e Salihamidzic, il popolare Brazo, in quella di esterno sinistro difensivo. Centrocampo a tre, con Trezeguet e Amauri di punta e tra i due reparti Del Piero nel ruolo che sarà di Diego. Insomma, Ferrara schiera l’annunciato modulo 4-31-2. È questa la Juve che cambia: un calcio al vecchio 4-4-2 di Claudio Ranieri e un calcio pure alla difesa a quattro schierata molto alta. Nel primo gol, Del Piero illumina Zebina – nessuna contestazione nei suoi confronti oggi sugli spalti – che dalla destra crossa al centro per Trezeguet, che di testa, con un pallonetto, anticipa il portiere Ambrosi. C'hanno poi provatopoiDel PieroeAumauri a raddoppiare ma Ambrosi siè superatodue volte;a metà del secondo tempo è arrivato il pareggio capitolino su una corta respinta di Zebina e un esterno molto preciso di Franchini, che ha infilato Manninger sull'angolo basso a sinistra. Una spanna sopra tutti è apparso Cristiano Zanetti, che se eviterà gli infortuni capitati lo scorso anno appare destinato a trovare spazio nella formazione bianconera anche se laconcorrenza (Sissoko, Felipe Melo, Marchisio, Camoranesi) è agguerrita. In palla ancheBrazo e Ferrara lo hatolto solo a cinqueminuti dalla fine. Appesantiti per il molto lavoro svolto questa settimana sono apparsi Tiago, Amauri e Poulsen. Il danese sarà molto probabilmente ceduto, ma non per questo Ferrara gli ha negato di giocare per un’ora. Dopo l’intervallo Ferrara ha lasciato negli spogliatoi Manninger, Zebina e Tiago, sostituendoli con Chimenti, Bamba e il promettente giovane Marrone. Al quarto d’ora Incoccianti ha avvicendato tra i pali Ambrogicon Previtie losfortunato figlio dell’ex ministro ha dovuto incassare due gol in tre minuti: il primo su un rasoterra a filo d’erba di Zanetti, con la palla che ha anche colpito il palo; il secondo con Amauri dopo una bella combinazione Immobile. Proprio da quest’ultimo, il più giovane giocatore della Primavera bianconera, è venuto il quarto gol della nuova Juventus, grazie anche a Esposito che ha seminato il panico nella difesa romana e ha offerto al compagno un facile assist. DOmani i bianconeri potranno godere di una giornata di assoluto riposo: Del Piero ne approfitterà per giocare a golf e Manninger per andare a pescare alla trota in un laghetto della Val Rendena. Per Amauri e Salihamidzic scorpacciata di piccoli frutti a Pergine Valsugana. Volo in elicottero alle 10

I tifosi fanno festa in attesa di impegni più seri

QUI MELO «Felice di giocare con questa maglia» TORINO – «Sono molto felice di essere alla Juventus e non vedo l’ora di iniziare a lavorare». Sono queste le prime parole ufficiali da bianconero di Felipe Melo, da ieri a tutti gli effetti un giocatore della Juventus. Il centrocampista brasiliano, che è ancora in Brasile per qualche giorno di vacanza e che arriverà a Torino il 22 luglio per iniziare la preparazione, è stato prelevato dalla Fiorentina per 25 milioni di euro. «Credo molto in questa squadra che si è rinforzata e può giocarsela con tutti per puntare a tutti i traguardi in Italia e in Europa», ha aggiunto a Juventus Channel Melo, che si giocherà un posto a centrocampo con, tra gli altri, Tiago. Il portoghese, deludente nelle prime due stagioni a Torino, cerca il riscatto e il nuovo modulo di Ferrara sembrerebbe più adatto alle sue caratteristiche. Del Piero durante l’amichevole di ieri pomeriggio a Pinzolo con la Cisco Roma

QUI FIRENZE

CALCIOPOLI

Della Valle blinda Corvino

Franco Carraro torna a parlare e si discolpa «Una sentenza stravagante è stata smentita»

FIRENZE - Della Valle è pronto ad accettare le critiche ma «se sono costruttive. Certe volte, invece, sui siti e sulle televisioni, leggo e vedo cose che non hanno senso. Faccio ancora l’esempio di Melo. A settembre eravate tutti scettici, c'erano tantissime critiche.Poi ilmistergli hatrovatola giustacollocazione in campo e lo ha valorizzato. Ora invece sembra un dramma la sua partenza. Melo ha ricevuto più di qualche offerta, ha scelto quella riteneva migliore dal punto di vista personale». Secondo Della Valle «ci vuole più equilibrio, siamo da quattro anni consecutivi in Champions, mi sembra chesia unrisultato ottimo. Abbiamo risposto con i fatti a tante critiche e lo faremo ancora. Fidatevi che il direttore sportivo Corvi- Felipe Melo no ci mette l’anima per questa società e sa operare al meglio, non capisco lo scetticismo nei confronti del nostro operato. Siamo in un momento difficile dell’economia mondiale, nessuno in questo momento può permettersi dei grandi investimenti». Del resto la Fiorentina non è stata l’unica a privarsi di un suo big. «Perfino squadre come il Milan sono costrette a fare deisacrifici evenderedeipezzi pregiati–dice a proposito di Kakà – Per quanto riguarda la 'Cittadella Violà abbiamo in programma un incontro con il Comune entro settembre. La nostra necessità è quella di trovare un’area dover poter sviluppare un progetto organico, attorno allo stadio nuovo ci vogliono altre strutture».

ganze» e di «stranezze» fatte ROMA – Franco Carraro, ex pre«spero in buona fede dalla Caf e sidente della Federcalcio, riperdall’ufficio indagini», ma poi corre le tappe che lo hanno priguarda avanti e spiega di ritenema vista tra i principali imputati re «giusto non avere più ruoli di calciopoli, poi prosciolto da operativi. Primo perchè è giusto ogni accusa sia dalla giustizia rinnovare, secondo per l’età che ordinaria che sportiva. In confeho, terzo perchè in tutti i settori renza stampa al circolo Canotdel Paese, compreso lo sport, c'è tieri Aniene di Roma, l’ex numebisogno dirinnovare laclasse diro 1 del calcio italiano definisce rigente». «Sul piano penale, sul «stravagante la sentenza del 14 piano sportivo e contabile, esco luglio 2006 che poi i fatti hanno da calciopoli come una persona dichiarato essere sbagliata. Fui corretta e perbene e questo mi fa condannato a 4 anni e mezzo di Franco Carraro molto piacere». sospensione – spiega Carraro -, pochi giorni dopo la Corte Federale ha com- In quel momento si decise anche l’assegnapletamente rivisto la mia posizione, ha di- zione dello scudetto all’Inter, una decisione chiarato che mi ero comportato corretta- presa con troppa fretta secondo Carraro: mente, ma che avevo sbagliato a parlare con «Quell'assegnazione è stata intempestiva. un solo designatore, infliggendomi una Io sono d’accordo con l’idea che bisognava multa e una diffida. La Camera di Concilia- assegnare quello scudetto ma la decisione la zione del Coni mi ha tolto la diffida, poi ho do- si poteva prendere con più calma, perchè è vuto attendere il Tar per la cancellazione servita ad eccitare gli animi in un momento dell’ammenda». Carraro parla di «strava- in cui bisognava calmarli».

Calci di rigore

di EMANUELE GIACOIA

’Equipe di scienzati inglesi dell’Università di Edimburgo ha studiato centinaia di filmati sul modo di calciare i rigore, trovando poi la formula per non sbagliare mai. Si tratta di un’equazione matematica molto difficile. Scopriamo così il perchè Baresi e Baggio, fallirono i rigori nella finale Italia- Brasile ai Campionati del mondo negli Usa. Avevano frequentato il Liceo classico e non lo scientifico.

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Sport


Giovedì 16 luglio 2009

Oggi nel ritiro umbro di Preci primo test col pallone targato Capuano

Potenza,un milione di ragioni Postiglione: «Appello alle forze attive. Siamo ancora sul mercato» Il POTENZA, a scanso di equivoci, lavora su due fronti: da un lato, infatti, c'è l'impegno societario atto ad approntare la fideiussione di un milione di euro necessaria per aspirare al ripescaggio in Prima Divisione; dall' altro si scaldano muscoli e si preparano tattiche nel ritiro di Preci. E' chiaro che in questo momento - e lo ribadisce ancora il Patron Postiglione - “l'attenzione è rivolta alla compilazione di tutti gli adempimenti necessari affinchè il 27 luglio il Potenza possa avere tutte le carte in regola per riconquistare la terza serie nazionale”. Il numero uno del club rossoblù, ancora una volta, richiama tutte le forze attive della città. Un invito a che tutti possano sposare un progetto pronto a rivelarsi davvero interessante. “ Un milione di euro - dice che spero possano giungere anche con il contributo di chi sembra mostre interesse per il Potenza. Chiedo ai tifosi di abbonarsi! Non li deluderemo. Siamo sempre vigili sul mercato. E' nostra intenzione completare al meglio il mosaico da consegnare a mister Capuano. Già oggi, nel test amichevole con una rappresentativa di calciatori della serie D umbra, cominceremo a tirare le somme di questi primi giorni di ritiro”. Infatti, oggi alle 17, Capuano, effettua il primo collaudo stagionale della sua creatura che, come tutti ormai sono a conoscenza, necessita di quei quattro elementi di ingaggio dell' esperto pornotevole caratura. Da doma- tiere Gragnaniello (l' accorni, poi, nuovo tuffo nel calcio do economico già esiste), le mercato come ribadisce lo attenzioni sono puntate sul reparto difensivo. stesso Postiglione. Nomi in circolazione tan“Intanto - prosegue - oggi potremmo verificare le pri- ti. Si parla dei vari Minadeo, me risposte della squadra Cardinale, Salvatori, Landopo quattro-cinque gior- gella e Rinaldi. Per il centrocampo, invenate di lavoro. In serata faremo il punto della situazione. ce, sempre valide le proposte Qualche sgrassatura dell' di Giannusa, De Simone, De attuale organico va fatta. Liguori. Mentre c’è l’inteVedremo se è necessario ressamento a Cardinale della Salernitamandare in na che sarebqualche combe un vero colpagine quei po da novangiovani eleta. Per l'attacmenti che al co trapela pomomento troco. vano poco Ma sembra spazio. In sescontato che rata sarò a Poqualche notenza pronto me, neppure ad intensifimenzionato care le trattain questi giortive giuste ni, possa rapper rendere il presentare Potenza ancoqualche sorra più forte”. presa anche Idee chiare imprevista. quelle del Del resto maggior azioPostiglione è nista, dunbravo nel sorque, che speprendere la ra, tra l'altro, platea.Ultima di abbinare ad annotazione, operazioni di poi, riguarda mercato anil settore gioche possibili Postiglione in ritiro con il suo vanile dei rosingressi in telefonino all’orecchio soblù. Società. Questo pomeriggio, al Costruire, del resto, una forte compagine dirigenzia- Campo sportivo Comunale le significa anche mettere in di Picerno, si terrà uno stage giovani nati nel opera una realtà pronta a di '93.'94,'95 sotto la supervidurare nel tempo. Cosa di non poco conto, sione dei tecnici De Stefano e considerate le ristrettezze Mazzatura. Appuntamento alle ore 16,00 con il raduno e economiche generali. Si diceva, dunque, del alle 16,30 con l' inizio dello stage. mercato. In attesa di perfezionare l' Lorenzo Corrado

CAMPAGNA ABBONAMENTI Proseguomo nella sede del Potenza al Viviani le prenotazioni per gli abbonamenti. Riproponiamo i prezzi delle tessere (nominative e non cedibili), confrontati anche con il prezzo dei tagliandi per la singola gara. La convenienza è data anche dall’impegno della società di non apportare aumenti anche in caso di ripescaggio in Prima Divisione.

I prezzi delle tessere CURVA OVEST 120,00 (BIGLIETTO 12) TRIBUNA LATERALE SCOPERTA 160,00 (BIGLIETTO 18,00) TRIBUNA LATERALE 210,00 (BIGLIETTO 22,00) TRIBUNA CENTRALE 500,00 (BIGLIETTO 50,00) Ridotto under 14 anni, over 65 e donne valido solo in abbonamento e per tutti i settori eccezion fatta per la tribuna centrale 105,00

Lavoro &musica

Agatino Chiavaro in azione nel ritiro umbro del Potenza e sotto Antonio Vanacore, uno degli elementi di spicco dello scacchiere

Nino D’Angelo si autoinvita alla presentazione della squadra Sport ed allegria al ritiro di Preci. Mister Capuano ha deciso di usare delle casse acustiche installate ai bordi del campo dove il Potenza sta facendo la sua preparazione precampionato. Passano molte canzoni di Nino D’Angelo (nella foto a destra). L’artista napoletano quando ha saputo che una società professionistica utilizza le sue canzoni durante gli allenamenti si è messo subito in contatto con il Patron Giuseppe Postiglione ringraziandolo. Ieri è intercorsa una lunga telefonata tra i due: il Nino nazionale ha ricordato quando in tempi passati andava a Radio Potenza Centrale per promuovere i suoi dischi e il Giuseppe Postiglione era poco più di un bambino. Nino D’Angelo ha così concluso la sua telefonata: “Presidè, quando fate la presentazione della squadra, fatemelo sapere che mi onorerò di venire a Potenza... vorrei essere presente anch’io”.

Seconda divisioneIntanto Petagine da Ginestra: «Devo cambiare aria»

Melfi, preso il portiere Careri Arriva dalla Spal il primo acquisto ufficiale dei gialloverdi La prima novità arriva per l’estremo difensore. Il primo acquisto stagionale del Melfi è Gianni Careri, portiere nato a Bologna il 26-051982. Alto 185 cm, ha iniziato la carriera in A a Bologna poi parentesi in D con l’Aglianese, poi C2 col Sud Tirol e ritrorno sempre con l’Aglianese, ma nei prof. Pistoiese in C1 e due anni a Castelnuovo, sempre presente tra i pali. Tre stagioni alla Spal da dove è stato ingaggiato dallo staff dirigenziale del Melfi. «Ci muoviamo a 360 gradi-afferma Antimo Grillo- come per la riconferma di Maisto, per la quale siamo a buon punto. Partiamo da Careri, il primo acquisto ufficiale». Un bel colpo per sostituire Russo. PETAGINE- In questi giorni di mercato, c'è chi sta aspettando la chiamata di qualche società calcistica per mettersi alla prova. E' il caso di Davide Petagine di Ginestra, il fantasista di centrocampo del Melfi di seconda divisione, che a scadenza del contratto, ha deciso di cambiare casacca per dimostrare cosa è capace di fare col pallone tra i piedi. Dopo sei anni di esperienza con la squadra federiciana, ha deciso di approdare in altri lidi. Richieste le ha già avute,

Gianni Careri

compresa quella con lo stesso Melfi. Cresciuto calcisticamente nelle squadre giovanili dell'Horaziana Venosa, già a 5 anni dava i primi calci al pallone sotto l'attento sguardo dei tecnici Ferrenti, Bruno e Discialè, in seguito fino a 13 anni da Tommaso Lotumolo di Venosa ha avuto i primi insegnamenti sul ruolo da coprire in campo. A 14 anni giunge a Melfi, mettendosi in mostra nei campionati

della Berretti fino ad approdare in prima squadra nel campionato 2006/2007 dove esordì a Cosenza contro il Rende. In questi giorni, Davide Petagine si trova a Ginestra per trascorrere alcuni giorni di vacanza, ha già le idee chiare sul suo futuro, in attesa di una chiamata, ha deciso di andare fuori Regione per maturare anche come persona, Gli abbiamo posto alcune domande:

Dall'esperienza melfitana cosa hai tratto? «Ho ricevuto tanto, migliorando nella tecnica e nella padronanza del gioco». Perché hai deciso di lasciare il Melfi e la Basilicata? «Per mettermi alla prova e,soprattutto, per crescere come persona». La più bella soddisfazione raggiunta a Melfi. «L'esordio contro il Rende a Cosenza ad ottobre nel campionato 2006/2007. Ho provato tanta emozione e la tensione era a mille. Io, appena diciassettenne, giocavo per la prima volta insieme a compagni di squadra molto più grandi me». Il momento più triste? «Quando durante il playout sempre nel campionato 2006/2007 ero infortunato e soffrivo in tribuna nel vedere i compagni lottare senza il mio apporto». I contatti con le altre società già ci sono? «Si, devo solo decidere la destinazione». Questa è la storia di un ragazzo semplice ed umile i un piccolo paese della Basilicata che ha deciso di andare fuori regione per sfondare. Non è che a Melfi ha avuto poco spazio, per prendere questa decisione?. Lorenzo Zolfo

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46 Sport


Oggi si inizia a sudare. Sgrona spettatore ieri al Michetti

Pisticci, solo il raduno Più che per una prima sgambata, rinviata ad oggi, il primo giorno di raduno del Pisticci è servito per le presentazioni di rito. Al “Michetti”, infatti, sotto un sole cocente, c'erano tante facce nuove, soprattutto nel parco giocatori dei gialloble. I ragazzi che hanno potuto far conoscenza tra loro e scambiare le prima battute, in abiti “civili”, prima di iniziare il vero ed impegnativo programma di preparazione atletica. In seguito c'è stato un primo incontro tra la squadra, la società e l'area tecnica. A rompere il ghiaccio ha provveduto il presidente della Pol. C.S. Pisticci, Donato Panetta, per un saluto di rito e l'augurio di buon lavoro a tutti. Il numero uno della dirigenza jonica ha spiegato come il Pisticci sia una società piccola, ma ambiziosa e molto motivata, mostrando ottimismo in vista dell'obiettivo stagionale che è la salvezza.

Il tecnico Valente, invece, ha già colto l'occasione di dare le prime indicazioni disciplinari al gruppo, con particolare riferimento per i nuovi arrivati, ovvero per chi non ne conosce metodi ed abitudini. Tra le facce note erano presenti i giocatori riconfermati dalla passata stagione ovvero Guarino, Di Maria, Lavecchia, Grieco, De Nittis, De Biasi, Farinola e Fortunato. Molti, inoltre, i volti nuovi, soprattutto a livello di under. Tra questi erano presenti Maida, Polichetti e gli ultimissimi arrivati Granato, Vinciguerra, Marino, Castiglione e Gianpetruzzi. Oggi, infine, arriveranno Di Noto e D'Angiò. Tra i senior, il volto nuovo è quello del bomber Lupacchio. Per altri pezzi che possano completare l'organico bisogna, invece, attendere che la campagna acquisti si completi, ma senza fretta, come ha spiegato mister Valente,

perché il Pisticci sa quali giocatori vuole e non deve farsi prendere dalla foga di far numero subito e a tutti i costi. Le operazioni di mercato che servono, dunque, saranno perfezionate nei tempi giusti perché le idee sono chiare a tutti. Volti nuovi anche nello staff tecnico perché a coadiuvare Valente, oltre al già noto Camassa, ci saranno il preparatore Narraci ed il tecnico delle juniores Trani. Ancora da definire, invece, la trattativa con Franco Sgrona, che sta valutando l'offerta di diventare direttore sportivo del Pisticci. Sgrona, nel frattempo, ha assisto da spettatore al primo appuntamento stagionale dei gialloble. Gli sviluppi della trattativa, così come quelli legati alle operazioni di mercato sul fronte calciatori, dovrebbero comunque essere noti nei prossimi giorni. Roberto D’Alessandro

Panetta, Valente e Narraci (foto www. giallobe.com)

Martinelli: «Mazzoleni può darci una grande mano a centrocampo»

Matera, c’è pure Logrieco L’attaccante dell’86 arriva dal Bitonto, ieri visita medica e firma Reparto avanzato completato. Ieri pomeriggio il Matera ha messo a segno un nuovo acquisto. E’ stato ingaggiato l’attaccante Angelo Logrieco, nato a Bitonto il 27 aprile 1986. Più di un attaccante, si tratta di un trequartista avanzato che può essere utilizzato anche come seconda punta all’occorrenza. Un giocatore che ha il vizietto del gol (sette in maglia neroverde l’anno scorso), come nella partita decisiva dei play out contro il Grottaglie quando ha seminato il panico nella difesa tarantina ed ha insaccato il gol che valeva una stagione. E’ l’idolo di Bitonto, essendo nato nella città dell’olio, ma non sempre questo è un qualcosa che gira a favore ed anche a Matera ci sono casai che testimoniano il contrario. «Non parlatemi più di play out-afferma l’attaccante bitontino-perchè ne ho le tasche piene. Conosco molti giocatori che stanno a Matera, compreso il mister e sono contento di sapere che era presente a Bitonto nella gara contro il Grottaglie. Sono un trequartista o una punta cvhe salta l’uomo e calcia. Vengo in una squadra che punta al vertice e sono pronto a dare il

A sinistra Angelo Logrieco (foto Fc Matera) ed a fianco Fragasso e Mazzoleni

mio contributo». Angelo Logrieco ha effettuato le visite mediche ed ha apposto la firma sul contratto che lo lega al Matera per una stagione. Sostanzialmente, al Matera per chiudere l’organico serve solo un centrocampista centrale che possa essere l’alternativa a Mazzoleni o anche il compagno in alcune occasioni, perchè non è detto che il Matera debba adottare esclusivamente un modulo. Chiaramente le caratteristi-

che dei giocatori in organico consentono varie modifiche, tra le quali potrebbe anche esserci quella della difesa a tre o delle centrocampo a due con tre mezze punte. E’ chiaro che per affrontare un campionato di vertice non si può farlo senza almeno quattro attaccanti ed il Matera ha in organico anche Cristian Ancora. L’attaccante di Squinzano al momento non può che rispondere alla convocazione

della società essendo un giocatore di proprietà del Matera. Ma, anche se mancano conferme effettive in merito, non c’è ancora l’accordo di natura economica. Ma anche a minimo di stipendio Ancora ha il dovere di presentarsi alla convocazione del 20 luglio quando ci sarà il raduno. Intanto ieri Achille Mazzoleni era ancora ospite della città dei Sassi per problemi di scelta d’appartamento e per un piccolo break

da turista. Con lui ieri pomeriggio il capitano del Matera, Pasquale Martinelli, al quale è ovvio chiedere cosa pensa dell’arrivo del giocatore nato a Lecco. «Se è il giocatore che ricordo io, e sono certo che lo è ancora visto il numero di gare che ancora gioca, può darci una grande mano. Un rafazzo eccezionale e soprattutto un uomo. Lo era già quando non aveva ancora i figli, figuriamoci adesso che è padre per due

volte. Sono innesti importanti, come quello di Logrieco che va a completare il reparto avanzato. Ci stiamo muovendo con saggezza e senza grandi proclami. Vedremo cosa dirà il campo». Non ci sarà querelle per la fascia da capitano, perchè si può essere dei leader pure non avendola e viceversa. Poi tra gente di una certa caratura chiunque sarà il capitano importerà poco. Renato Carpentieri

Circola anche il nome di Chisena. Il ritiro non si farà a Fardella ma al Fittipaldi

DALLE SEDI

Francavilla su Cordisco e Baldo Somma

RIPESCAGGI, DOMANDE ENTRO IL 21

FRANCAVILLA – L’avventura calcistica della F.C. Francavilla nella stagione 2009/10, inizierà ufficialmente il 21 Luglio prossimo, quando la squadra si radunerà allo stadio “Nunzio Fittipaldi” della cittadina in riva al Sinni. In un primo momento, si era scelto di andare al centro sportivo “Barbattavio” di Fardella, sede che si trova nella valle del Serrapotamo, a circa ottocento metri di altezza, immersa in un fitto bosco. Però, il centro, a pochi chilometri dalla cittadina sinnica, sarà molto probabilmente il campo di allenamento del Francavilla Calcio, la formazione pugliese infatti, pare abbia optato il proprio ritiro in Basilicata, per preparare al meglio la prossima stagione. Allora, i ragazzi di mister Lazic, faranno da spola tra il rettangolo di gioco del “Fittipaldi” e magari qualche allenamento in qualche campo della zona del Pollino, come San Severino Lucano, Chiaromonte e Latronico. Centri questi, che dato la loro altitudine godono di un clima meno afoso. Una decisione, quella del sodalizio

rossoblu, che è frutto di una politica di avvalersi delle strutture della zona, senza doversi allontanare più di tanto. Quindi, per il Francavilla, il ritiro sarà utile per assicurare al tecnico e ai calciatori, la giusta tranquillità in vista del nuovo campionato ormai alle porte. Il tutto, in un ambiente, utile a imbastire i primi schemi e a cercare affiatamento tra i reparti di gioco. Nel frattempo, il lavoro di calciomer-

cato è affidato alla dirigenza rossoblu, che è impegnata in questi giorni nell’allestimento del nuovo organico. Si cominciano così a delineare i primi contatti. Infatti, salgono le quotazioni del centrocampista Antonio Cordisco, volto noto ai tifosi francavillesi, visto che nell’annata 2007/08, aveva già indossato la maglia rossoblu. Il centrocampista, classe ’87 ha giocato nell’ultimo campionato, nella formazione sarda di serie D dell’Arzachena. Oltre al giovane Cordisco, che ricordiamolo, approdò in rossoblu nel primo anno di mister Lazic, si fanno anche i nomi del fantasista materano Antonio Chisena e il centrocampista ex Sant’Antonio Abate, Baldo Somma. Giocatori questi, che sono in trattativa, ma che ancora non hanno l’ufficialità da parte della formazione sinnica, che lavora in sordina per evitare di compromettere le trattative. Però, fanno sapere i dirigenti, che per avere l’ufficialità di qualche nome, bisognerà attendere un paio di giorni almeno. Claudio Sole

Sono già in Seconda Divisione, ma dovranno ancora aspettare prima di avere la comunicazione ufficiale da parte della Lega Pro, che dovrà riunire il suo Consiglio Direttivo e stabilire le squadre che dovranno essere ripescate in Prima e Seconda Divisione. Per questo, l’ufficialità per Nocerina, Vico Equense e Sapri, di essere ammesse ai tornei professionistici, non è ancora arrivata. Le iscrizioni ai campionati della Lega Pro vanno presentate entro il 21 luglio. Il 22 dovrebbero essere esaminate tutte le domande presentate dai club e il 23, ad un mese esatto dall’inizio dei campionati, potrebbero esserci le comunicazioni ufficiali ai club. I calendari, con la certezza della partecipazione ai tornei professionisti delle tre campane, saranno diramati il 30 luglio. Ovviamente, Nocerina, Vico Equense e Sapri già sanno che sono tra i club ripescati in Seconda Divisione e possono lavorare al progetto tecnico per la prossima stagione agonistica, che le potrebbe vedere inserite nel girone C con le altre tre campane di serie C2, che sono Juve Stabia, Scafatese e Aversa Normanna. Adesso, vanno solo presentate le fideiussioni da parte delle società aventi diritto e per partecipare al campionato di Seconda Divisione servirà una garanzia bancaria di 500mila euro.I tifosi, quindi, dovranno restare col fiato sospeso ancora per un settimana, poi potranno dar via alla festa che, finora, non è iniziata solo per scaramanzia.Già oggi, i club dovrebbero ricevere comunque la prima comunicazione da parte della Lega Pro.In attesa, quindi, ci sono tre piazze che per motivi diversi femono aspettando la comunicazione ufficiale. Il Vico Equense e il Sapri, invece, nella loro storia non sono mai stati tra i professionisti e per due piccoli centri turistici è un sogno che si realizza.

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Andrulli e Ricciardi si rivelano autentici trascinatori

Esplode la gioia della F.lli Maragno

Allianz, terzo posto Sconfitta la Profumeria Cirrottola nella finalina PROFUMERIACIRROTTOLA ALLIANZ-RAS 15-25, 21-25

PROFUMERIA CIRROTTOLA: Leone, Stasolla, De Pinto, Simonetti, Angiola, Volpe. ASSICURAZIONE ALLIANZ - RAS: Adndrulli D., Cimmarusti, Di Bitonto, Di Pede, Montemurro, Ricciardi, Rubino, Tralli, Andrulli M. ARBITRO: Popolizio

La squadra di Tommaso Galtieri si aggiudica la seconda edizione del Torneo della Bruna di volley FRATELLI MARAGNO ZOOM CAFFÈ - A. PISCIOTTA

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25-23, 21-25, 15-25, 25-23, 15-12

MATERA - La seconda edizione del torneo di volley misto della Bruna organizzato dal Centro Sportivo Italiano di Matera in collaboarazione con Tommaso Galtieri e Nicola Logallo, è stata vinto dalla Fratelli Maragno, dopo una bella maratona durata 5 set, che ha divertito il folto pubblico presente. La squadra della Fratelli Maragno, ha vinto al tie-break sudando le proverbiali sette camice, forse grazie anche ad un calo psicofisico delle punte di diamante dello Zoom Caffè, Sabino e Chieco, che in due hanno siglato 68 punti complessivi per la loro squadra. Il pregio della formazione dei Fratelli Maragno, è stata la buona gestione dei suoi atleti, che con i cambi fatti al momento giusto, sono arrivati più freschi per il rush finale. Inizio di gara, il primo punto è messo giù da Logallo, per la buona partenza dello Zoom Caffè, che si porta in vantaggio sul 4 a 1. La rimonta del team Maragno arriva grazie a Di Sabato e la Russo che riescono nell'aggancio sul 4 a 4. Insistita è l'azione della Maragno che confeziona il sorpasso, portando il vantaggio a 4 punti con Galtieri. La partita vive sul-

MATERA - Si sono assicurati il terzo posto del torneo Maria SS della Bruna vol-

Servono cinque set per assegnare l’ambito titolo dopo la rimonta di Rizzi e compagni

ley misto, i ragazzi del Allianz-Ras meglio di così non poteva andare. Già dalle prime battute di gara l'Allianz ha voluto far capire agli avversari che non ci sarebbe stato scampo per loro. Subito sul 3 a 0, ma Cirrottola non si scoraggia e aggancia gli avversari sul 4 pari. Ma la chiave di svolta per l'Allianz è l'ingresso in campo di Damiano Andrulli, che con i sui muri e le schiacciate insieme a Ricciardi, fanno prendere il largo alla squadra fino ad un vantaggio di 9 punti. Reazione Cirrottola e lenta ripresa fino afarsi sotto a meno 3. Oramai il set è andato e farlo capire è sempre Andrulli che scatenato con i compagni chiudono il set sul 25-15.

Il secondo set comincia con Bruscella che mette a terra il primo punto, la gara fil sul binario dell'equilibrio e del pareggio. Due muri di Damiano Andrulli danno un piccolo vantaggio da gestire. Due Ace su battuta di Martina Andrulli, risultano decisivi per allungare, è come se avesse suonato la carica. Da quel momento solo Allianz, con Cimmarusti, Riccardi e Andrulli D., che danno l'accellerata e la Profumeria Cirrottala che subisce gli attacchi avversari, perdendo il set 25-21, il match 2 a 0 ed il terzo posto del torneo volley misto Maria SS della Bruna. vi bo.

In alto la formazione dei Fratelli Maragno esulta dopo aver ricevuto la Coppa del primo posto. In basso il Zoom Caffè, secondo classificato (le foto in pagina sono di Videouno)

Chieco da una parte e Di Sabato dall'altra, la svolta arriva quando la Maragno, effettua un break grazie anche ad alcuni errori dovuti alla stanchezza degli avversari, ed i 4 punti di vantaggio sembrano incolmabili. Ma le risorse di Zoom Caffè non sono finite, un ultimo colpo di coda che li porta ad un punto sotto

grazie ai soliti noti, schiacciate di Chieco e un ace di Sabino, che sono stremati, ma la Fratelli Maragno porta a compimento la propria missione vincendo con l'ultimo punto messo a segno da Di Sabato. Comunque sia, onore al merito va a tutte e due le squadre che hanno dato vita ad una gara entu-

LE IMMAGINI DI UNA SERATA ALL’INSEGNA DI SPORT, DIVERTIMENTO E AMICIZIA

siasmante che ha trascinato il pubblico a tifare i contendenti, dando il segnale della ottima riuscita di questo torneo nato solo lo scorso anno ma che forse è destinato a crescere grazie anche alla sapiente regia degli organizzatori. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Qui accanto la Profumeria Cirrottola quando ritira il trofeo per il quarto posto conquistato. In alto la premiazione della squadra terza classificata della Assicurazioni Allianz Ras

L’esultanza dopo il punto decisivo che ha regalato la vittoria

Ecco l’elenco completo dei premiati

Chieco e Cimarrusti Torneo della Bruna del Csi di Volley Misto i migliori in campo Coppa disciplina alla Ricauto MATERA - Cala il sipario sulla seconda edizione del torneo volley misto Maria Ss della Bruna. Alla presenza di tutte le squadre e del numeroso pubblico, si è preceduti alla premiazione della vincitrice e delle squadre che hanno partecipato al torneo. Con la presenza di tutto il comitato organizzativo del CSI provinciale di Matera presieduto dal presidente Nino Di Cuia, di padre Severino Donadoni della parrocchia del rione Agna, che ha messo a disposizione il campo da gioco per lo svolgimento della manifestazione. Sono state premiate con una targa ricordo tutte le squadre che hanno partecipato al torneo. La Coppa disciplina è stata vinta dal team Ricauto. Come miglior giocatrice del torneo è stata premiata

Antonella Cimarusti. Miglior giocatore Giuseppe Chieco, a premiarli è stato il vice presidente regionale CSI Lorenzo Calia. Quarta classificata Profumeria Cirrottola, premiata dal presidente del Matheola Vito Giacoia. Terza classificata Assicurazione Alianz-Ras, premiata dal coordinatore tecnico del CSI Cosimo Ambrosecchia. Seconda classificata Zoom Cafè-Autoricambi Pisciotta, premiata dal presidente provinciale del CSI Nino Di Cuia. Prima classificata Fratelli Maragno premiata da padre Severino Donadoni. Si chiude così la seconda edizione del volley misto Torneo Maria Ss, della Bruna, l'appuntamento al prossimo anno per la terza edizione. vi.bo.

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FRATELLI MARAGNO: Galtieri 6, Martelli 1, Calculli 5, Russo 4, Casamassima, Rizzi 4, Coscia 5, Stella, Di Sabato 25, Lospalluto 15. ZOOM CAFFÈ - AUTORICAMBI PISCOTTA: Zunino, Sarra 1, Latorre, Santeramo 1, Di Cuia, Chieco 40, Canzoniere, Sabino 28, D'Ercole, Logallo 7. ARBITRO: Antonio Iacovuzzi NOTE: Battute sbagliate: F.lli Maragno 13, Zoom Caffè 14. Battute vincenti Maragno 6, Zoom Caffè 5. Spettatori 200 circa

l'alternanza dei momenti positivi delle squadre, la Zoom Caffè sfrutta il momento positivo raggiungendo gli avversari sul 10 pari. Chieco comincia a riscaldare il braccio, effettuando il sorpasso che, però, non dura molto perchè la Maragno resta incollata fino al raggiungimento sul 23 a 23. Ultimo sforzo ed il set va a Galtieri e company grazie anche ad un banale errore di Logallo. Il secondo set parte con la Zoom che prende tre punti di vantaggio, poi grazie ad un attivissimo Lospalluto, la Maragno prende il volo. Nella Zoom Caffè, si comincia a vedere un Chieco davvero incontenibile, non si riesce a fermarlo, e la squadra mette a segno una serie di 6 punti consecutivi recuperando il gap sul 15 a 15. Non solo Chieco, nella Zoom comincia anche Sabino, dopo il rodaggio iniziale, a mettere palla a terra, dall'altra parte Lospalluto tiene in corsa la propria squadra, ma l'accelerazione impressa dalla Zoom porta alla vittoria del set per 21 a 25. Anche il terzo set, possiamo riassumerlo come il precedente, le due formazioni viaggiano di pari passo, i punti si alternano, un piccolo break di 3 punti lo ottiene la Zoom Caffè, siamo sul 107. Gestito bene, risulta determinante il vantaggio che aumenta a quattro punti sul 17-13, allora la Maragno capisce che il set è andato e molla, perdendo 15-25. Quarta frazione il primo punto è di Coscia che mura Chieco. La sinfonia suonata è la stessa dei precedenti set, fino a quando Galtieri non chiama un time-out sul 9-13 per spezzare il ritmo alla Zoom. Ed ha ragione Galtieri: al rientro il suo team mette a segno un 6 a 0 effettuando il sorpasso, e porta al termine la vittoria del set per poi giocarsi tutto al tie-break. Il quinto set vede protagonisti

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Calcio a 5

Giovedì 16 luglio 2009

14° Torneo della Bruna del Csi Pizzolla va fuori: cortesia della Sefim

Better come da pronostico Non c’è scampo per i Satanelli Laprestampa. Avanti pure Sassone BARBAFOLTA MATTATORE CON CINQUE REALIZZAZIONI QUADRUM TAB.SASSONE

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QUADRUM: Coretti, Braia, Scarangella, Ruggeri, Fontana, Montemurro, F.Tataranni. TAB. SASSONE: Festa, T.Venezia, Di Pede, Barbafolta, Scasciamacchia, L.Tataranni, Antezza, A.Venezia, Veglia. All. F.Barbafolta. ARBITRI: Festa e Iacovone. RETI: 3' pt, 18' pt, 2' st, 15' st e 25' st Barbafolta; 7' pt Fontana; 19' pt F. Tataranni; 1' st Scarangella. NOTE: ammoniti Braia, Fontana e Di Pede. MATERA - Grazie ad una cinquina del bomber Bruno Barbafolta, Sassone supera Quadrum 5-3 ed accede ai quarti di finale. La giornata (ennesima) di grazia per il bomber

di Sassone inizia al 3', quando batte Coretti con un bel destro dal limite. Quadrum non si scompone e perviene al pareggio al 7' con Fontana, direttamente su punizione. Le azione di gioco di Quadrum passano sempre dai piedi del n.10, come al 14' quando lo stesso Fontana serve Felice Tataranni in profondità, ma Festa è reattivo. Anche Coretti deve superarsi al 16' su un rasoterra di Barbafolta; nulla può un minuto dopo, quando sempre Barbafolta finta il tiro, si accentra e realizza il 2-1. Il vantaggio dura lo spazio di un minuto: punizione di Fontana e Felice Tataranni tocca la palla quel tanto che basta per farla entrare in rete. Al 21' corner di Antezza per Angelo Venezia, botta di destro e Coretti si deve superare. La prima frazione si chiude con una chance per

STEFANO ORSI INCONTENIBILE

Braia, che prima centra il palo, poi impegna Festa. Prima azione del secondo tempo e Quadrum va in rete: lancio per Scarangella che batte Festa in tunnel. Ma la reazione di Sassone è immediata; punizione (con palla in movimento, a dir la verità) di Di Pede che serve Barbafolta per il 3-3. E' ancora Barbafolta a creare problemi a Coretti, ma la sua punizione va a lato. Il gol del 4-3 arriva al 15': Barbafolta difende palla, salta Ruggeri e, col mancino, realizza il gol. Nel finale, Quadrum ha la palla del pareggio, ma Festa è decisivo su tiro a botta sicura di Felice Tataranni, dopo un errore in disimpegno di Antezza. Allo scadere Di Pede serve Barbafolta che supera Montemurro, subentrato nel frattempo a Coretti. n.g.

ANDRISANI, VIVILECCHIA E GAMMARIELLO VALGONO I QUARTI DI FINALE PIZZOLLA SEFIM

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PARRUCCHIERI PIZZOLLA: Cappiello, Lamacchia, Lasalvia, Bitetti, Farinola, Casamassima. SEFIM: Di Pede, Tatatufolo, Zimmari, S. Gammariello, Nicoletti, G.Andrisani, D. Andrisani, Vivilecchia. Dir. Acc. N.Taratufolo. ARBITRI: Barbone e Ricciardi. RETI: 21' pt G. Andrisani; 22' pt Lasalvia; 1' st Vivilecchia; 23' st N. Gammariello; 27' st Lamacchia. NOTE: ammonito D. Andrisani; espulso N. Tatarufolo per proteste. Stefano Orsi e Fabio Grassani (Better Lisurici)

BET. LISURICI 7 PRESTAMPA 3 BETTER LISURICI: Disimine, Alba, Grassani, Romano, Stasolla, Morelli, Sacco, Orsi, D'Aria. SATANELLI LA PRESTAMPA: L'Episcopia, Mammato, Caiella, Piccenna, Fragasso, Bruno, Vulpio. ARBITRI: MARAGNO E COSOLA. RETI: 7' pt Caiella; 18' pt Grassani; 21' pt Orsi; 23' pt Stasolla; 24' pt Orsi; 7' st Bruno; 13' st Bruno; 22' st Orsi; 24' st Orsi; 25' st Orsi. NOTE: ammonito Fragasso. MATERA - Better Lisurici sconfigge La Prestampa per 7-3 al termine di un incontro giocato bene da entrambe le squadre, che ha visto la formazione di mister Giordano (assente nell'occasione) arrotondare il risultato solo nella parte finale della gara. Al 2' occasione per Stasolla, ma L'Episcopia si oppone. Al primo vero attacco, Prestampa va in gol: fa tutto Caiella, che salta Stasolla e batte Disimine dalla destra. Gli arancioni danno la sensazione di giocare con più scioltezza, ma la chance del pareggio è ancora per Lisurici, sempre con Stasolla, che sbaglia la mira in area di rigore. Ci prova anche Grassani con un tiro di destro, ma L'Episcopia para. L'estremo arancione deve, però, capitolare al 18', quando Grassani, in area piccola,

conclude in rete. Palla al centro e Piccenna, un vero moto perpetuo, va vicinissimo al vantaggio, ma il suo tiro di punta finisce sul palo, con Disimine battuto. Gol sbagliato che punisce Prestampa: al 21' corner di D'Aria per Orsi che controlla la sfera e di destro batte L'Episcopia. La rete galvanizza i bianchi, che triplicano al 23': Orsi d'esterno per l'accorrente Stasolla che supera L'Episcopia. Neanche 60 secondi dopo e arriva il poker: questa volta è Stasolla che serve Orsi, pallonetto che scavalca L'Episcopia in uscita. La ripresa si apre con un'occasione per Fragasso, tiro deviato ma Disimine è attento. Poi, al 7' Bruno, direttamente da calcio piazzato, supera Disimine sul suo palo. E'ancora il n.10 di Prestampa che va in rete, al 13', con un tiro di sinistro che soprende l'estremo di Lisurici. La gara diventa avvincente, con Prestampa che si getta in avanti, mentre Lisurici gioca molto di rimessa. Al 22' occasionissima per il pareggio, ma Vulpio perde l'attimo giusto per calciare a rete; sulla rimessa laterale, D'Aria pesca Orsi che difende palla e di sinistro batte L'Episcopia. Al 24' contropiede di D'Aria, appoggio a sinistra per Grassani che serve Orsi al centro per il 6-3. Per il pivot di Lisurici c'è gloria anche un minuto dopo, con un destro a girare dal limite dell'area. n.g.

Bruno Barbafolta (Tabaccheria Sassone) e Angelo Coretti (Quadrum)

MATERA - Vittoria di misura per Sefim contro Pizzolla, ed ora la compagine di Nico Taratufolo accede al turno successivo della

Nico Gammariello (Sefim) e Marzio Lasalvia (Pizzolla)

manifestazione; Pizzolla viene eliminata, ma a testa alta. I primi 15 minuti sono avari di emozioni, le due squadre cercano di annullarsi a vicenda e si deve attendere il 17' per la prima vera occasione, un autogol sfiorato da Damiano An-

drisani che, nel tentativo di anticipare Bitetti, costringe Di Pede ad alzare in angolo. Ci prova Vivilecchia, ma la sua conclusione è a lato. Al 21' il gol del vantaggio: Giampiero Andrisani si porta sulla destra e calcia a rete, Cappiello si tuffa

in ritardo e la palla entra. Azione successiva e i 'parrucchieri' pareggiano: Farinola va via sulla sinistra, tiro col mancino che Di Pede respinge, comodo tapin di Lasalvia. Al primo del secondo tempo errore di Lamacchia, ne approfitta Vivilecchia che batte Cappiello da pochi passi. E' ancora il giovane n.10 di Sefim che si fa vedere, ma questa volta Cappiello è attento. Al 10' Bitetti conclude a rete, ma Di Pede para. I due protagonisti si ripetono al 15' e sempre con lo stesso esito. Al 23' il tris di Sefim: Salvatore Gammariello attende l'arrivo sulla destra di Vivilecchia, cross al centro per Nicola Gammariello per il 3-1. Nel recupero gol di Lamacchia, ma per Pizzolla è troppo tardi. n.g.

14° Torneo della Bruna del Csi - FASE FINALE

17/07 ORE 20

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50 Sport


Volley B1 Uomini La campagna acquisti non è finita: Crichigno prepara il colpo

Medical, ecco il centrale Alberto Minenna arriva alla corte di Giorgio Draganov SETTIMANA BOLLENTE, come nelle aspettative e in assoluto rispetto delle tabella di marcia fissata dallo staff dirigenziale, quella che sta vivendo sul fronte mercato la Medical Center Virtus Potenza, versione serie B1. Dopo l'annuncio del colpo Andrej Gribov (lo schiacciatore italo-russo prelevato dal Terni), il club di via Vespucci non ha perso tempo per mettere sotto contratto un altro atleta di spessore, destinato a far compiere l'ennesimo salto di qualità al team allenato dal riconfermato Giorgio Draganov. Ed ecco così arrivare in maglia rossoblù Alberto Minenna: centrale di 202 centimetri nato a Modugno (Bari) il 2 febbraio 1985, lo scorso anno protagonista in B1 ad Avellino (squadra con la quale ha ottenuto una salvezza sofferta, ma il cui titolo è stato ceduto nei giorni scorsi all'Atripalda). Un posto 3 che vanta già una notevole esperienza e conoscenza della catego-

BASKET C2 La Ingest affiancherà per il quarto anno la Lucos MONTESCAGLIOSO - La società cestistica del centro della provincia materana ha comunicato che per il quarto anno di fila la Ingest affiancherà le vicende sportive della Lucos. La società di Santarcangelo, quindi, può programmare serenamente il prossimo campionato con l’appoggio dell’azienda di Sassone. Alberto Minenna

ria, come testimoniato da un curriculum che dopo le tre stagioni (due in B2 e una di B1) nella sua Modugno parla di altri tre anni (prima di Avellino a Terlizzi e poi Molfetta) in terza serie. “La sua notevole altezza spiega il comunicato ufficiale diramato dalla Medical Center - gli garantisce

una buona presenza fisica mentre un buon muro e un buon attacco in primo tempo rappresentano le caratteristiche tecniche di rilievo del giocatore, il quale sarà facilmente adattabile al gioco veloce della squadra potentina”. “Minenna - prosegue la nota -, che fuori dal campo di gioco studia ingegneria

ed è prossimo alla laurea e che già conosceva la piazza lucana avendo disputato contro Potenza diverse amichevoli, si va così ad aggiungere ad un forte gruppo di atleti che ha voglia ed entusiasmo e che punterà a disputare, da neopromosso, un campionato di qualità”. Gruppo al quale nelle prossime ore, appare certo, si unirà anche un terzo volto nuovo (l'opposto con cui le trattative dei dirigenti virtussini sono alla stretta finale). Mentre non è escluso che, vista la notevole effervescenza che sta caratterizzando quest'anno la campagna trasferimenti - anche e soprattutto a causa delle difficoltà economiche che hanno obbligato diverse piazze a mollare -, il diesse Piero Crichigno riesca pure a chiudere in extremis qualche operazione (si parla di uno scambio) grazie alla quale la cifra tecnica del roster rossoblù si innalzerebbe ancor più. Luca Carlone sport@luedi.it

Tennis Prima volta nel capoluogo per la kermesse nazionale

Il Topolino a Potenza PRIMA volta del Trofeo Topolino a Potenza. Presso il campo di gioco della Villa Santa Maria del capoluogo lucano si sta svolgendo il trofeo che, con grande impegno e fatica, il Tennis Club Gingles, ha portato a Potenza. Il primo successo porta il nome di Alessia Corrado, proprio del Tennis Club Gingles Potenza, che ha superato in finale la compagna di squadra Ilaria Ferrare con il punteggio di 6-3 e 6-2, conquistando il trofeo femminile under 15. Inoltre, sul campo di gioco di Villa Santa Maria si stanno svolgendo i trofei anche per le categorie che vanno dagli under 9 agli under 16, sia maschili che femminili, con una buona partecipazione, nonostante il periodo di vacanze estive in corso. Il merito dell'approdo del Trofeo Topolino a Potenza è da attribuire al maestro Giovanni Ostuni del Tennis Club Gingles, che si è impegnato al

massimo per ottenere il traguardo. “Siamo chiaramente soddisfatti -ha detto il maestro Ostuni- e colgo l'occasione per ringraziare tutti gli sponsor che ci hanno permesso di allestirla nel miglior modo possibile. Un ringraziamento va al Consiglio Regionale della

Basilicata, ad Antonio Dragonetti, della Cobra Sport, che ci ha offerto tutte le Coppe, ma anche ad Aurora Assicurazioni e all'Avis Comunale di Potenza. Per quanto riguarda la manifestazione, anche se è capitata in un periodo poco felice, perché molti sono in ferie, c'è stata una buona adesione ed anche il livello è accettabile”. La stessa società potentina sta organizzando gli Assoluti Regionali under 16, durante il corso dei quali, sempre Alessia Corrado, ha portato a casa il trofeo femminile, battendo ancora una volta la compagna di squadra Ilaria Ferraro, che questa volta si è arresa per 6-1 6-4, cosegnando il trofeo regionale sempre al Tennis Club Gingles. Nella giornata di oggi si giocherà anche la finale mascile degli Assoluti Regionali. Francesco Calia sport@luedi.it

Pallanuoto Si sta pensando ad un polo unico tutto potentino

Progetto per unire le forze SONO giorni intensi per le due formazioni potentine, impegnate nel campionato maschile di pallanuoto di serie C. Tritone Potenza e Potenza Nuoto sono infatti al lavoro per affrontare al meglio la prossima stagione. In casa Tritone va segnalata la partecipazione al quadrangolare di Venosa, in programma sabato presso la Piscina del centro lucano con la presenza della Pallanuoto Venosa, della Basilicata Nuoto under 20 e del Volterra, compagine di serie D. Un quadrangolare importante dove tutte le formazioni saranno impegnate in un pomeriggio sicuramente divertente e dalle forti emozioni. Per quanto riguarda gli aspetti squisitamente tecnici e programmatici, va detto che la formazione potentina ha avuto un summit operativo con le altre realtà del capoluogo per co-

struire il polo della pallanuoto. Nel corso delle ultime ore, infatti i dirigenti dei quattro sodalizi cittadini hanno cominciato a lavorare duramente per dare vita ad una partnership allargata, capace di far lievitare l'interesse verso la pallanuoto. L'accordo sinergico non appare lontano, le parti, infatti si incontreranno domani sera per rinnovare propositi di collaborazione. Sul fronte tecnico, l'allenatore Giorgio Pappalardo dovrà lavorare duramente per confermare i pezzi forti del suo organico, in primis il portiere Vincenslao, di proprietà del Tritone, ma fatto oggetto di attenzioni da parte di club di categoria superiore. Oltre a Vincenslao l'altro atleta richiesto dalle società di C e B è il forte atleta Chierchia, classe 1982. Sul versante della Poten-

za Nuoto, oltre alle trattative avviate con Libertas Invicta, Basilicata Nuoto 2000 Potenza e Tritone si segnalano alcuni movimenti legati al rafforzamento della pallanuoto in città e nell'hinterland. La dirigenza ha svolto una cena sociale per fare il punto della situazione dopo il campionato appena concluso. Sono stati esaminati gli errori commessi, ma anche le contrarietà che hanno condizionato il percorso. Tutte le componenti hanno preso atto delle difficoltà incontrate, evidenziando la smania di dare vita a programmi differenti e nuove ambizioni societarie. Tante novità per il movimento potentino dello sport in questione, chiamato in breve tempo a chiudere l'accordo per la realizzazione del polo della pallanuoto. f.menonna@luedi.it

Tennis Successo a Palagiano

Doppietta per la Vinci La giovane tennista Mariolina Vinci

POLICORO - Secondo successo di fila per la giovanissima tennista jonica iscritta al Circolo tennis Policoro (CtP), Marilina Vinci, classe 1999. Archiviata già da mesi la suapartecipazione, laseconda di fila, alle fasi finali del torneo “Topolino, in programma a cavallo tra fine agosto e inizi settembre a Torino, dopo aver trionfato nella tappa materana qualche mese fa, lo scorso 13 luglio la campionessa di Policoro ha continuato le sue performance sportive di alto livello, confermandosi tra le giocatrici più promettenti del panorama tennistico della Lucania, vincendo anche la tappa del “Topolino” di Palagiano (Ta). I rettangoli di gioco pugliesi portano bene alla Vinci, avendo trionfato anche l'anno scorso nel medesimo torneo, e se ci aggiungiamo che porta anche lo stesso cognome della tennista italiana tra le più conosciute, tarantina di nascita, chissà cheun domaninon ne ripercorrerà le orme. Per il momento, nella sua categoria, 1999, i presupposti ci sono tutti. L'unica giocatrice della Basilicata ha battuto lunedì scorso Anna D'Elena del Circolo tennis “Vaccarelle” con un doppio 6/0 archi-

viando velocemente la gara. Di conseguenza ha incrociato la racchetta di un'altra pugliese, Francesca Pannarale, con un risultato chiaro che non getta ombre su un match mai entrato nel vivo: 6/3-6/2. Entrambe le giocatrici battute avevano un triste ricordo della Vinci, tennisticamente parlando, essendo state battute anche in un'altra manifestazione sportiva, sempre in terra di Puglia, il TTK di Bari. Per la giocatrice policorese si tratta di un buon allenamento in vista dei match piemontesi dove dovrà affrontare coetanee di tutte le regioni d'Italia sicuramente più agguerrite. Ma questo torneo ha assunto una valenza particolare non tanto per la vittoria finale, cui da tempo è abituata anche in altri tornei, ma perché è stato il primo dopo lo stage nazionale di Castel di Sangro (Abruzzo), terminato da poche settimane, che ha visto la Vinci tra le protagoniste selezionate dalla Fit (Federazione italiana tennis) e dove ha confermato tutte le sue doti umane e sportive di giovane promessa della racchetta italiana. Gabriele Elia sport@luedi.it

Pallanuoto B Donne, Vincenzo Ostuni scandaglia il mercato per la Libertas COMINCIA a muovere i primi passi la Libertas Invicta Potenza, formazione del campionato femminile di serie B di pallanuoto. I dirigenti, con in testa il fac totum Vincenzo Ostuni stanno lavorando alacremente in vista della prossima stagione. La società, brillante protagonista del campionato appena concluso, non è rimasta con le mani in mano e, anzi, intende sviluppare nuove collaborazioni con le realtà pallanotistiche di Basilicata, nell'ambito del ben noto polo della pallanuoto avviato dalla Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Gli intenti sembrano essere positivi, la dirigenza ha cominciato ad effettuare le prime manovre e i primi contatti in tal senso, tali iniziative potrebbero portare ben presto ad una ventata di ottimismo in seno alla compagine potentina che sta lavorando in maniera sinergica con il territorio. Ostuni è alla ricerca di nuove atlete, il tecnico potentino, ha già avviato contatti con alcune giocatrici baresi, visto e considerato il tasso tecnico delle quattro atlete di Bari, già in organico, si tratta di Grieco, Dellino, De Robertis e Fornelli. Al momento Ostuni ha contattato alcune pallanotiste capaci di fornire un valido contributo alla causa rossoblu nel prossimo campionato di serie B femminile. La dirigenza è impegnata a dare linfa e sostanza ai propri programmi, contatti, sono stati avviati con alcune aziende

nel tentativo di affiancare un marchio alla società potentina. Lo sponsor appare al momento una delle chiavi di lettura del periodo in seno alla Libertas, che ha già chiesto agli organi federali romani di non disputare nella prossima stagione il girone siciliano, troppo dispendioso sul piano economico. Di questo però se ne parlerà dopo i Mondiali di Nuoto di Roma. Piccole manovre per una dirigenza che intende migliorare i risultati della scorsa stagione. f.menonna@luedi.it

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Sport 51

Giovedì 16 luglio 2009


Giovedì 16 luglio 2009

Tour de France Nocentini ancora leader dinanzi a Contador e Armstrong

Cavendish cala il poker Quarta vittoria di tappa per l’inglese che corre per il Team Columbia SAINT-FARGEAU - Mark Cavendish cala il poker sulle strade del Tour de France. Dopo Brignoles, La Grande Motte e Issoudun il britannico del Team Columbia trionfa in volata anche sul traguardo di SaintFargeau, dove si è conclusa l'undicesima tappa della Grand Boucle. Nonostante un ultimo chilometro non ideale per il britannico ha superato con agilità allo sprint lo statunitense Tyler Farrar. Terza piazza per il bielorusso Yauheni Hutarovich. Soltanto quinto l’avversario più pericoloso di Cavendish, il norvegese Thor Hushovd. Resta in maglia gialla Rinaldo Nocentini, dal momento che la frazione di oggi non ha provocato scossoni in una classifica generale modificata invece dai giudici di corsa. Levi Leipheimer e Bradley Wiggins, i corridori che avevano chiuso la tappa di ieri con un ritardo di 15 secondi dal vincitore Mark Cavendish, hanno recuperato il gap in classifica generale causato da una caduta negli ultimi tre chilometri della frazione e che li ha bloccati. Dopo aver riesaminato i filmati la giuria di corsa ha deciso di classificare il gruppo dei due con lo stesso tempo del vincitore, così come previsto dal regolamento riguardo alle cadute o agli incidenti negli ultimi tre chilometri. Non del tutto tranquilla, comunque, la frazione di ieri per Nocentini, rimasto coinvolto in una caduta nei primi chilometri che non ha comunque avuto conseguenze per il toscano. I primi a provare la fuga dopo pochi chilometri sono Roulston e Beppu ma vengono ripresi dal gruppo che subito dopo è alle prese con un secondo tentativo: a

ORDINE D’ARRIVO

CLASSIFICA GENERALE

1. Mark Cavendish (Gbr, Team Columbia) in 4h 17' 55’’ 2. Tyler Farrar s.t. 3. Yauheni Hutarovich s.t. 4. Oscar Freire s.t. 5. Thor Hushovd s.t. 6. Leonardo Duque s.t. 7. Gerald Ciolek s.t. 8. Lloyd Mondory s.t. 9. William Bonnet s.t. 10. Nicolai Trussov s.t. 11. Marco Bandiera s.t. 14. Daniele Bennati s.t. 16. Tom Boonen s.t. 19. Filippo Pozzato s.t. 20. Angelo Furlan s.t. 23. Mauro Santambrogio s.t. 110. Fabian Cancellara s.t.

1. Rinaldo Nocentini (ITA, AG2R) in 43h 28' 59’’ 2. Alberto Contador a 06’’ 3. Lance Armstrong a 08’’ 4. Levi Leipheimer a 39’’ 5. Bradley Wiggins a 46’’ 6. Andreas Kloden a 54» 7. Tony Martin a 1'00’’ 8. Christ. Vande Velde a 1'24’’ 9. Andy Schleck a 1'49’’ 10. Vincenzo Nibali a 1'54’’ 11. Luis-L. Sanchez a 2'16’’ 13. Frank Schleck a 2'25’’ 16. Carlos Sastre a 2'52’’ 49. Franco Pellizotti a 16'44’’ 78. Aless. Ballan a 35'43’’ 80. Fab. Cancellara a 36’11’’ 96. Filippo Pozzato a 48'08’’

Arrivo a braccia alzate per Cavendish, che va a vincere la sua quarta tappa

metterlo in atto sono Johan Van Summeren (Lotto) e Marcin Sapa (Lampre), che approfittano anche di una caduta all’interno nel gruppo. Tra i vigneti della Borgogna i due raggiungono un vantaggio massimo di quattro minuti e mezzo ma il gruppo controlla e non gli permette di andare oltre

un certo vantaggio. A 50 chilometri dal traguardo di Saint-Fargeau il vantaggio dei due inizia a calare e dopo cinque chilometri è già sotto i due minuti. Il Team Columbia lavora per Cavendish e così Van Summeren e Sapa vengono ripresi a cinque chilometri dal traguardo e così il gruppo dà il via alla volata

che vede trionfare Cavendish. Oggi la tappa numero 12 che porterà i corridori da Tonnerre a Vittel, attraverso un percorso decisamente lungo di 211,5 chilometri. Quattro Gpm di quarta categoria e uno di terza disseminati lungo un percorso che vedrà protagonisti ancora i velocisti.

Il russo Vladimir Efimkin è stato vittima di un incidente

Scherma Battuto il britannico Kruse agli Europei

Andrea Baldini conquista la medaglia d’oro nel fioretto PLOVDIV - Ancora Grande Italia ai Campionati Europei di scherma giunti alla seconda giornata a Plovdiv, in Bulgaria. Nel fioretto maschile, infatti, Andrea Baldini ha conquistato il suo secondo titolo continentale dopo quello vinto nel 2007 a Gand. Lo schermidore del C.S. Aeronautica Militare nei primi due turni aveva superato senza troppi patemi l'israeliano Tomer Or (15-11) ed ilpolacco Marcin Zawada (15-8); mentre, nei quarti, ha sfatato il tabù Peter Joppich. Il temibile avversario tedesco, tre volte iridato, si era aggiudicato gli ultimi tre scontri diretti (le finali dei Mondiali di Torino 2006 e San Pietroburgo 2007 e la gara di Coppa del Mondo di L’Havana 2008, ndr) e sembrava essere quasi inarrivabile. Al termine di un assalto tiratissimo ed equilibratissimo, però, Baldini conquistava il successo per 15 a 14. Era il match decisivo che spianava la strada all’Europeo numero due grazie al doppio 15-7 sul tedesco Andre Wessels e sul britannico Richard Kruse. Grande gioia nelle parole del neo campione continentale: «Sono contentissimo. Questo successo è il frutto di un trend positivo che segue i successi in coppa colti a Montreal ed Estado Vargas. Sono venuto qui in Bulgaria per vincere l’Europeo e non per prendermi particolari rivincite dopo gli spiacevoli fatti che hanno condizionato la mia vita. Ho

tirato con serenità e con un approccio psicologico diverso rispetto ad un anno fa. Sono cambiato dentro e la vittoria con Joppich è il culmine di una maturazione quasi obbligata. Una lucidità nuova». Grande emozione e lacrime per il maestro Paolo Paoletti: «Andrea doveva riconfermare tutto quello che avevamo fatto e ci era stato negato. È un ragazzo d’oro, non meritava un trattamento del genere. Il momento più difficile è stato riprendere, attraverso un lavoro psicologico non facile. Ieri è stato perfetto, è un vero campione». Quinto posto, quindi, per Stefano Barrera. Il 29enne siracusano, protagonista di unagara diassolutovalore, èuscito nei quarti per 12-15 con Wessels, dopo aver sconfitto per 15-14 il campione olimpico Benjamin Kleibrink e con lo stesso score il francese Terence Joubert. Più indietro gli altri due italiani in gara: 13esimo Simone Vanni (8-15 con il polacco Radoslaw Glonek) e 18esimo Andrea Cassarà (3-15 con il russo Alexey Khovansky). Bilancio finale affidato al C.t. Stefano Cerioni: «Quando si vince si prova sempre un’immensa gioia. Baldini ha dimostrato grande forza mentale, seppur non ancora al top dal punto di vista fisico. In questo momento è il numero uno, ha qualcosa in più dei suoi avversari soprattutto nei momenti che contano. Bene anche Barrera,

ritornato a tirare ai suoi livelli dopo una prima parte di stagione falcidiata da problemi fisici. Ha perso con uno schermidore di valore, già vincitore della Coppa del Mondo, pagando lo sforzo dei due precedenti assalti. Per quanto concerne Vanni, inoltre, direi che mi aspettavo qualcosa in più visto il valore dell’atleta. Cassarà, purtroppo, ha completamente sbagliato l'approccio al match». Nella spada femminile, invece, Cristiana Cascioli e Francesca Quondamcarlo sono state entrambe eliminate negli ottavi classificandosi rispettivamente al 12esimo ed al 15esimo posto. La Cascioli ha ceduto per 5-15 all’ungherese Emese Szasz, numero cinque del ranking FIE e vincitrice di due prove di Coppa del Mondo nel 2009. La Quondamcarlo, poi, si arresa per 13-15 alla francese Laura Flessel-Colovic (campionessa olimpica ad Atlanta 1996 ed europea a Gand 2007). Nei 16esimi, di contro, era uscita Bianca Del Carretto sconfitta dalla campionessa olimpica e mondiale Britta Heidemann, che per una sola stoccata (15-14) ha fatto suo l'assalto. Fuori a sorpresa Nathalie Moellhausen, giunta 58esima ed uscita nel girone di qualificazione (5 sconfitte e 1 vittoria). Amaro il commento del responsabile d’arma Sandro Cuomo: «C'è grande dispiacere in quanto c'era la speranzadi poter far bene. La Moellhausen non ha tirato

Andrea Baldini ha vinto l’oro ai campionati d’Europa

al suo livello nei gironi ed ha pagato lo scotto di non esser più abituata ad affrontare le qualificazioni. Un vero peccato. Le altre ragazze, quindi, non sono riuscite a trovare le giuste contromisure con avversarie di tutto rispetto chehanno messo qualcosa in più nelle fasi decisive». Medaglia d’oro per la Heidemann impostasi per 15 a 14 sulla russa Anna Sivkova. Bronzo per l’ucraina Yana Shemyakina e la Szasz.

L’appuntamento è ora per oggi con le prove individuali di sciabola femminile e spada maschile. Alle ore 8 saliranno in pedana le sciabolatrici Ilaria Bianco, Gioia Marzocca, Livia Stagni ed Irene Vecchi. Alla stessa ora, poi, sarà la volta degli spadisti Diego Confalonieri, Francesco Martinelli, Alfredo Rota e Matteo Tagliariol. Le due finali si disputeranno a partire dalle ore 17 con diretta su RaiSportPiù.

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52 Sport


LOTTO&CONCORSI

Estratti 87 e 88 e per oggi si consiglia su Roma ambo a cadenza 0

Centrato l’ambo a Napoli di GIOIA GASPARINI ROMA - L'ultima estrazione ha portato alla ribalta l'87 (i pidocchi) massimo ritardatario della ruota di Napoli uscito dopo 92 assenze. A Palermo, invece, si è rivisto il 62 (l'omicidio) ottavo della ruota siciliana dopo 44 turni e sulla Nazionale si è presentato l'82 (la tavola imbandita) che era al terzo posto con 61 assenze. Il 27 di Milano che manca dal 27 agosto del 2008, ovvero da 140 estrazioni è alla guida dei numeri più attesi. Alle sue spalle il terzetto di Cagliari composto dal 19 con 128 turni, il 72 con 120 sorteggi negativi e il 21 con 118 ritardi, poi il 16 di Genova con 109 assenze, il 76 di Bari che ha toccato quota 103. Nonostante la ripetizione di ben 13 numeri fra i cinquanta estratti sulle dieci ruote tradizionali ha favorito lo sviluppo dell'ambo a valenza doppia. 31-68 uscito sia a Cagliari che a Torino. Nei raggruppamenti numerici da segnalare il terno di cadenza 5 (15-35-65) a Cagliari, il terno della decina del 20 (24-25-29) a Roma, gli ambi complementari (di somma 90) 42-48 a Genova e 7-83 a Milano, gli ambi simmetrici (di somma 91) 24-67 a Roma e 31-60 a Venezia, gli ambi consecutivi 51-52 sulla Nazionale, 61-62 a Firenze, 87-88 a Napoli. NAZIONALE - Per ambo segnaliamo la cadenza 5 con la serie 25-35-55-65-75 e la figura 9 con la serie 8-36-54-72-81. Previsione speciale 55-70 per estratto ed ambo. BARI - Per ambo la controfigura 2 con la serie 24-35-57-68-90 e la cifra composta 34-43-35-53-45-54. Previsione speciale 35-76 per estratto ed ambo. CAGLIARI -19-21-72 per estratto ed ambo. La seconda decina con la serie 1113-16-18-20 e la controfigura 6 con la cinquina 6-17-28-39-50 sono statisticamente interessanti per ambo. Previsione speciale 5-57. FIRENZE - La controfigura 1 con la serie 12-23-34-45-56 e la decina 31/40 con la serie 32-34-35-37-39 sono attesi con combinazioni fortunate. Previsione speciale 11-47 per estratto ed ambo GENOVA - Per ambo segnaliamo la cadenza 5 con la serie 25-45-65-75-85 e la figura del 4 con la serie 22-40-58-6785. Previsione speciale 46-81 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 4 e la controfigura del 2 sono mature per ambo e terno, combinate qualche puntata attingendo nella serie 4-44-54-64-74 e nella cinquina 2-13-24-35-46. Previsione speciale 27-51 per estratto ed ambo NAPOLI - Centrato l'ambo 87-88 che avevamo consigliato con la decina

SCACCHI

37 76 19 85 16 27 62 79 44 52 87

99 103 128 80 109 140 88 68 93 80 71

9 28 72 80 28 17 30 42 50 40 13

64 91 120 75 71 86 83 66 80 76 60

73 46 21 68 30 40 85 80 30 32 89

Il bianco muove e vince Il nero muove e patta Soluzioni: FINALE 1 1.h5 (non 1.f5??; Axf5! 2.Axf5; Rh8 Patta perché con il pedone di torre e l’alfiere su casa di colore contrario a quello della casa di promozione (h8) non si può vincere.); Ae4 2.h6; Rh8 (non va 2…; Rh7 per 3.Af5+ e vince, e neppure 2…; Rf7 per 3.

55 61 94 65 54 77 60 55 57 56 58

Pronostico concorso n. 85 (del 16/07/2009) 1 8 21 24 32 48 65 72 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 81 88 55 90 3 1 64 82 8

Frequenza 133 132 131 130 130 129 128 128 127 126

Numero 49 70 30 42 34 20 86 26 28 71

Ah5; Rg8 4.Ag6+ e vince) 3.Af5; Ad5 4.Ag6; Ae6 5.Rf6? (vincente era 5.Ah5! con l’idea di portare l’alfiere in g4;) Ac4 6.Rg5; Ae6 7.Ah5! (stavolta il bianco non sbaglia) Rh7 8.Ag4; Ac4 (naturalmente non si può 8…; Axg4 9.Rxg4; Rxh6 10.Rf5 e il bianco vince) 9.f5; Af7 10.Ah5; Ac4 11.Ag6+; Rg8 12.f6 e il nero ha abbandonato. Infatti se: 12…; Ab3 13.Rf4; Rh8 14.Re5; Ac4 15.Rd6; Ab3 16.Re7; Ac4 ( non salva il nero 16…; Rg8 17.Af7!; Axf7 18.h7 e vince) 17.Af7; Ad3 18.Ae8; Ac4 19.Ad7; Ag8

Ritardo 69 47 44 43 40 37 37 36 32 30

Gli ambi di luglio

BRIDGE

Alleniamoci con due finali di Fischer

1) FISCHER – KERES (Zurigo 1959) 2) TAIMANOV – FISCHER (Buenos A. 1960)

31 24 22 69 87 65 55 37 76 76 90

81/90. Lafigura 3 manca da46 estrazio- chi da 51 estrazioni, formate ambi e terni, formate ambi nella cinquina 12-21- ni nella serie 24-25-26-27-28. Per i me39-66-75. La cadenza 1 dovrebbe metter- desimi giochi è buona anche la cadenza si in luce con qualche ambo, combinateli 0 con la serie 30-40-50-60-80. Previsionella serie 31-41-61-71-81. Previsione ne speciale 3-26 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevaspeciale 5-35 per estratto ed ambo. PALERMO - Vinto l'estratto con il 49 lentemente per ambo: 36-57-78, 19-31della previsione speciale. Da 59 estra- 83, 48-52-69, 30-59-77, 33-77-86. zioni la cadenza 8 è priva di riscontri, combinate ambi e terni nella serie 28-38-48-68-88. UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO Buona, per i medesimi giochi, la figura 3 con la cinquina 3-21-48-6684. Previsione speciale 39-74 per estratto ed ambo. 10 - 33 NEL “Magico” mondo dei 90 nuROMA - Per ambo e meri del lotto esistono delle comterno la cadenza 0 con binazioni particolarmente “fortu17 - 39 la combinazione 20-30- nate” abbinate ai vari mesi 50-60-70 e la serie di ra- dell’anno. Tali combinazioni si 40 - 63 dicali 3-33-4-44-5-55-6- possono giocare su tutte le ruote, 66. Previsione speciale o su ruota di preferenza per ambo 89 - 10 7-32 estratto ed ambo. e sorti superiori, per un periodo TORINO - Per ambo e di 6/7 colpi circa. 31 - 22 terno sono interessanti la figura 6 con la serie 6MESE DI LUGLIO 24-33-42-69 e la cadenPer informazioni e chiarimenti teza 3 con la cinquina 23lefonare 348-8024342 da marte9 - 21 33-43-53-63. Previsiodì a sabato dalle 17,30 alle 19 o ne speciale 2-65 per dopo le 21,30. Troverete le mie 59 - 67 estratto ed ambo. tecniche su BancoLotto di LuVENEZIA - La decina glio. 53 - 62 21/30 non sviluppa gio-

di PASQUALE GRANDE

OGGI proponiamo ai lettori di allenarsi con due istruttivi finali di pedoni e alfieri su casa dello stesso colore. Abbiamo scelto due posizioni che per la finezza delle manovre risolutive, hanno tutto l’aspetto di composizioni studistiche. In realtà sono tratte da partite realmente giocate, e il protagonista è nientemeno che il grande Bobby Fischer, un vero esperto in fatto di finali.

56 69 118 73 59 80 77 66 62 68 58

20.Ae6 e si chiude bottega. FINALE 2 1…;Rf4! (oppure 1…;Rf5 2.Rd5; Rf4!! patta) 2.b5 (se 2.Rd5 il nero non deve cadere nella trappola 2…; Rf5?? 3.Ae5; Rg4 4.b5; Rf3 5.Rc6; Re4 6.Ac7 e il bianco vince, ma deve rispondere con 2…; Re3! Che porta alla patta) Re4 3.Ad4; Ac7 4.Rc5; Rd3! 5.Rc6; Rc4 6.Ab6; Ag3 7.Aa7; Ac7! patta Buon divertimento e buon allenamento.

di VITTORIO CATANZARO

A Fornaciari la coppa Italia COME da pronostico la formazione di Reggio Emilia, capitanata da Ezio Fornaciari e composta da Monica Buratti, Carlo Mariani, Cristina Golin, Massimo Lanzarotti, Annalisa Rosetta e Gian Paolo Ruspa, si è aggiudicata la coppa Italia mista 2009 battendo in finale la squadra di Roma Tessitore. Fornaciari ha esordito battendo al primo turno Pastore del bridge club Busacchi e quindi Di Febo del bridge Pescara. Nei quarti è stata la volta di Ranfagni, del bridge Prato ed in semifinale, certamente l'incontro più ostico, Fornaciari ha battuto Garbosi, del bridge Varese, con soli 6 M.P. di vantaggio. Il terzo posto è stato conquistato dalla squadra Romana di Miozzi, che ha battuto nella finale di consolazione, Garbosi. Non particolarmente fortunato il campionato della squadra Leonetti, unica formazione calabrese ammessa al tabellone principale, che è stata battuta al primo turno dalla squadra Villa del circolo bridge Parma. Nel successivo torneo di consolazione Leonetti ha comunque conquistato il dirit-

to a partecipare direttamente alla fase regionale 2010. Sabato 4 luglio si è svolto a Roma, nella suggestiva cornice delle Terme di Caracalla, il torneo sotto le stelle. Imponente il numero delle coppie partecipanti: ben 352 provenienti da tutta l'Italia. Hanno vinto con la stratosferica percentuale del 75,30% Vincenzo Delle Cave e Francesco Marani, migliorando il secondo posto dello scorso anno. Da segnalare il brillante piazzamento (51^) delle signore Catanzaresi Arceri Italia-Linardi Maria ed il 90^ posto dei coniugi Polimeni. L'ambizioso obiettivo degli organizzatori è di raggiungere, nell'edizione 2010, le mille coppie partecipanti. Intanto all'ormai tradizionale festival del bridge over 59 che è in corso di svolgimento a Riccione si sta disputando il torneo a coppie miste, cui seguirà l'individuale, le coppie open e signore, e quindi la conclusione con lo squadre libere. Non particolarmente esaltanti, sin ora, i risultati dei giocatori del Comitato CalabroLucano impegnati nella manifestazione

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Lotto

Giovedì 16 luglio 2009


Giovedì 16 luglio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Frenate l'impulsività e soprattutto la tendenza all'improvvisazione: così non andrete lontano nel lavoro. Irrequietezza sentimentale deleteria

TORO 21/4 - 20/5

Giornata lavorativa piuttosto snervante ma anche ricca di soddisfazioni. In serata qualcuno vi farà dimenticare la stanchezza.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Nel lavoro dovete fare qualche sforzo in più, poi la situazione professionale evolverà rapidamente. Sentimenti sempre più forti.

CANCRO 22/6 - 22/7

In questi giorni nel lavoro la vostra mente lavora a pieno ritmo: ne verrà fuori qualcosa di buono. Ascoltate il vostro cuore, senza paura.

LEONE 23/7 - 23/8

Nel lavoro evitate di crearvi inimicizie che potrebbero complicarvi la vita. E state con i piedi per terra. L'amore diventa realtà.

VERGINE 24/8 - 22/9

Non è proprio il caso di avventurarsi in imprese professionali superiori alle vostre forze, anche economiche. Un rapporto affettivo sempre più forte.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Siate più risoluti nell'affrontare i problemi professionali: solo così ne uscirete bene. Clima idilliaco in amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Prospettive favorevoli per il lavoro, ma dovete frenare l'impazienza aspettando che la situazione maturi. L'orgoglio blocca i vostri sentimenti.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Affrontate con maggiore serenità i problemi che vi assillano nel lavoro: non dureranno a lungo. Ottimismo vincente in amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Con la perseveranza e la lealtà vi guadagnerete la stima dei superiori e conquisterete una maggiore autonomia. Bene il cuore.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Siete sulla rotta giusta per il vostro lavoro e non vi conviene scostarvene in assenza di positivi segnali. Batticuore inspiegabile.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

tè M; I bilie; F,F etti = Temibili effetti;

Una vostra idea brillante sarà molto apprezzata dai superiori che vi concederanno la loro fiducia. Situazione affettiva sempre più salda.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

21.20

RUBRICA

19.35

TELEFILM

21.10

FILM

21.10

SHOW

21.10

FILM

18.05

CARTONI

21.10

FILM

SuperQuark

Squadra speciale Lipsia

Pane e tulipani

Geppi Cucciari

06.45 -AttualitàUnomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 4 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.10 -Telegiornale Telegiornale

07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.40 -TelegiornaleTg2 estate 11.25 -Film TvIn dieci sotto un tetto con Josie Bissett, Rob Estes, Martha MacIsaac - regia di Steven Robman (USA) - 2009 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E...state con costume 13.45 -RubricaTG2 Sì, Viaggiare 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Serie Tv7 Vite 14.30 -CartoniShaun vita da pecora 14.45 -SportTour de France 2009 - Ciclismo 17.50 -CartoniShaun vita da pecora 17.55 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTG 2 L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTG 2 19.00 -Serie Tv7 Vite 19.25 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 06.45 -RubricaItalia, istruzioni per l'uso 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmBallata per un pistolero con A. Ghidra - regia di Alfio Caltabiano (Ita) - 1967 10.40 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.45 -RubricaCominciamo bene Estate - "Animali e Animali e...'' 14.55 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.00 -RubricaTrebisonda 15.40 -TelefilmElephant Princess 17.00 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 17.45 -RubricaGEOMagazine 2009 18.25 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 / Borse e Monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -Sit ComFinalmente soli 09.00 -Film TvUn roditore per amico con C. Louise Dyran Smith - regia di Magnus Martens (Nor) - 2006 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -ShowSpeciale Giffoni 13.45 -Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Film TvRosamund Pilcher: Il servizio da the - regia di Dieter Kehler (Ger) - 2007 16.35 -TelefilmSettimo Cielo 17.30 -TelegiornaleTg5 minuti 17.40 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.00 -TelefilmLa grande vallata 07.25 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMiami Vice 09.50 -Soap OperaFebbre d'amore 10.00 -Soap OperaVivere 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:54 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmBalko 16.10 -Soap OperaSentieri 16.50 -FilmDodici lo chiamano papà con Clifton Webb, Myrna Loy, Jeanne Crain - regia di Walter Lang (USA) - 1950 18.45 -TelegiornaleAnteprima TG4 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:20 - Previsioni del tempoMeteo 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

07.35 -FilmNasolungo e la principessa 08.45 -TelefilmPippi calzelunghe 09.05 -CartoniI Flinstones 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.15 -TelefilmBaywatch 12.20 -RubricaGiffoni - Il sogno continua 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball Saga 14.05 -CartoniIron Kid 14.30 -CartoniFuturama 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -TelefilmThe sleepover club 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen Titans 18.05 -CartoniSpiderman 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.25 -Sit ComLove Bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitàOmnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmAll'inseguimento della morte rossa con Michael Caine, Jason Connery, Mia Sara - regia di George Mihalka (G.B./Can/Russia) - 1995 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Varietà Supervarietà 21.20 -Rubrica Superquark 23.30 -Telegiornale Tg 1 23.35 -ShowPremio Ischia

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Ghost Whisperer 21.50 -TelefilmBrothers & Sisters 23.25 -TelegiornaleTG 2 23.30 -TelefilmPrimeval

20.35 -Soap OperaUn posto al sole estate 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmPane e tulipani 23.15 -TelegiornaleTg Regione 23.20 -TelegiornaleTg 3 Linea notte estiva

20.35 -Show Paperissima Sprint 21.10 -Show Zig Zelig 23.30 -Attualità Terra! Estate 00.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

20.30 -TelefilmNikita 21.10 -Film Joe Kidd con Clint Eastwood, Robert Duvall, John Saxon - regia di John Sturges (USA) - 1972 23.20 -EVENTO Calcio amichevole

21.10 -Telefilm C.S.I. Scena del crimine 23.00 -Telefilm The Closer

20.30 -RubricaGrazie al cielo 21.10 -Film Hanky Panky - Fuga per due con Gene Wilder, Gilda Radner, Richard Widmark - regia di Sidney Poitier (USA) - 1982 23.25 -TelefilmCold Squad

01.25 -TelegiornaleTg 1 02.00 -RubricaSottovoce 02.40 -RubricaFuoriclasse canale Scuola-Lavoro 03.10 -VideoframmentiSuperStar 03.40 -FilmAmori miei

01.15 -RubricaTg parlamento 01.25 -TelefilmSwingtown 02.20 -TelefilmUna storia qualunque 03.05 -RubricaInconscio e magia 03.15 -VideoframmentiScanzonatissima 03.30 -RubricaPersonaggi

23.55 -DocumentarioDoc 3 00.50 -RubricaOff Hollywood 01.20 -MUSICA La Musica di Raitre Classica 02.30 -RubricaFuori orario 02.35 -AttualitàRai News 24

00.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 01.00 -ShowPaperissima Sprint 02.15 -TelefilmIn tribunale con Lynn 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -TelefilmIn tribunale con Lynn 05.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 Notte

00:20 - FilmTrauma con C. Rydell - regia di Dario Argento (Ita) - 1992 01.00 -TelegiornaleTG4 02.30 -ShowStasera a teatro 02.35 -FilmL'infermiera nella corsia...

00.00 -TelefilmPrison Break 01.00 -TelegiornaleStudio Aperto 01.15 -MusicaleTalent 1 Player 02.00 -TelefilmStudio 60 on the sunset strip 03.45 -TelefilmTrue Calling

00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -FilmAnni ruggenti con N. Manfredi - regia di Luigi Zampa (Ita) - 1962 03.20 -RubricaDue minuti un libro

Joe Kidd

Spiderman

Hanky Panky Fuga per due

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Televisioni 55

Giovedì 16 luglio 2009


MANOVRA, C’È LO SCUDO FISCALE

I PRECARI DELLA REGIONE

Pensioni, cresce l’età per le donne L’opposizione insorge: è condono Carcere per chi fornisce dati falsi sulle badanti

Lo strano caso dei 12 dimenticati Passano dall’assunzione al cococo E dei 28 stagisti dell’Ateneo nessuno si ricorda

a pagina 6

Anno 8 n.158€ 1.00

alle pagine 8 e 9

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Giovedì 16 luglio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Ecco tutte le motivazioni del pm Capomolla per la richiesta d’archiviazione

Il Pm Capomolla

CATANZARO - Il Quotidiano è in grado di pubblicare tutto il cuore dell’inchiesta Toghe Lucane così come riformulata dal pm Capomolla. In pratica tutte le argomentazioni poste a base della richiesta di archiviazione per la quasi totalità degli indagati.

40 anni fa lo sbarco sulla Luna A Cape Canaveral c’era anche «una tigre» lucana

LA POLITICA LUCANA

Autilio lascia il posto in consiglio comunale Santarsiero stringe sulle nomine in Giunta Popolari Uniti, una spina tra Potenza e Matera

a pagina 10

Inchiesta agricoltura

Il Riesame dissequestra i fondi elargiti a De Franchi e sgonfia le imputazioni Prospero De Franchi a pagina 16

DDL SUI CONSORZI INDUSTRIALI LE FORZE SOCIALI BOCCIANO LA RIFORMA di ANGELO MINIERI IL seminario di studi promosso dalle Federazione Italiana Consorzied Enti diIndustrializzazione insieme alla Regione Basilicata tenuto il 13 Luglio, avrebbe potuto fornire un'occasione insperata per alcune riflessioni,come dire,”dal di dentro” intorno ai Consorzi Industriali,al loro assetto,al loro

profilo giuridico e alle loro prospettive.Tale seminario si collocava all'indomani della sonora bocciatura del disegno di legge di riforma della giunta De Filippo,da parte di tutte le forze sociali e imprenditoriali lucane “audite” dal Consiglio regionale di Basilicata nella III Commissione Consiliare Permanente. segue a pagina 12

alle pagine 22 e 29

Renato Cantore racconta la storia di Rocco Petrone un uomo che non voleva passare alla Storia I genitori erano partiti da Sasso di Castalda a pagina 11

QUALCHE

Si è giustficata così la donna potentina fermata al mercato di Pesaro. Ma il suo curriculum è di tutto rispetto

IDEA CHE MI PIACEREBBE PER LA NOSTRA REGIONE

Borseggiatrice a 88 anni: «La pensione non basta»

di ALESSANDRO GALELLA GIRANDO il mondo, girando l'Italia, penso che molti dei problemi che la nostra terra vive sono causati semplicemente dalla nostra natura, dalla nostra cultura del vivere civile. Questa riflessione mi porta nuovi stimoli e soprattutto nuovi obiettivi da tentare di raggiungere. Nel marketing moderno ogni strategia si sviluppa con tre gradi di obiettivi. segue a pagina 12

POTENZA - Ha 88 anni ed è stata fermata al mercato di Pesaro mentre tentava di sfilare il portafogli a una ucraina. E’ potentina e si è giustificata dicendo: «La pensione non mi basta». Ma da un facile controllo è risultato che ha un curriculum di mano lesta. a pagina 24

Festini? Il PD chiede che il Premier riferisca alle Camere sulle camere da letto.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

TOGHE LUCANE: così il pm smonta il comitato d’af fari Le accuse dei testi (i magistrati e don Cozzi): solo critiche personali

ANNIVERSARI


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