Brevi dal mondo
Rapporti tesi tra Svezia e Israele STOCCOLMA - La pubblicazione su Aftonbladet, uno dei principali quotidiani svesesi, di un articolo in cui si sostiene che i soldati israeliani avrebbero rubato organi a bambini palestinesi sta incrinando le relazioni tra Stoccolma e Gerusalemme. Non solo: per manifestare il proprio dissenso migliaia di israeliani hanno deciso di aderire ad una petizione online che invita a protestare con un'azione concreta, ovvero boicottando i negozi Ikea, vere e proprie «bandiere» del Paese scandinavo nel mondo.
Scuola in fiamme 12 ragazze morte IRINGA (Tanzania) - Dodici studentesse sono morte in una scuola secondaria in Tanzania per un incendio: le fiamme si sono sviluppate nella notte nel dormitorio, forse partite dalla candela accesa da una ragazza per studiare. Altre venti sono rimaste ferite. È successo nella scuola Idodi, nella regione di Iringa, che ospita 461 studenti. «Un dormitorio è andato completamente bruciato: dodici studentesse sono morte, altre venti sono ferite», ha detto il comandante della polizia regionale Evarist Mangala, precisando che le indagini sono ancora in corso ma che «sembra che l'incendio sia stato causato da una candela accesa da una studentessa».
Usa: Lockerbie? Colpa dell’Iran LONDRA - Con Lockerbie la Libia non centrava nulla. A far saltare in aria il volo Pan Am 103 il 21 dicembre 1988 causando la morte di 270 persone fu un gruppo palestinese su mandato l’Iran come rappresaglia per l’abbattimento di un proprio aereo di linea, il 3 luglio dello stesso anno, da parte dell’incrociatore Usa Vincennes. Queste prove sarebbe emerse al processo di appello chiesto da Abde al Baaset al-Megrahi, l’ex 007 liberato tra mille polemiche giovedì scorso. È quanto scrive l’edizione domenicale del Daily Mail citando i documenti dei servizi segreti americani ottenuti da un giornalista americano.
Lunedì 24 agosto 2009
Sgomberati diecimila residenti. Il governo dichiara lo stato d’emergenza
Le fiamme raggiungono Atene ATENE - L'incendio, che sabato ha devastato la zona di Maratona, ha raggiunto i sobborghi residenziali a poche decine di km dalla capitale. Ad Agios Stefanos è stato ordinato lo sgombero di tutti i 10mila residenti. Stessa cosa nel vicino Pallini, mentre le fiamme si sono dirette verso l'area di Pendeli. Il rogo ha raggiunto un fronte di oltre trenta chilometri, fra Dionysos e Pinkerni, e il fumo ha ricoperto il cielo di Atene fino all'Acropoli. Il prefetto ha detto che si tratta di un «disastro ambientale», mentre il governo ha dichiarato lo stato d'emergenza. Due Canadair italiani e un ae-
Non ci sono vittime, ma sono tante le case distrutte «Situazione molto pericolosa a causa dei forti venti» reo antincendio francese sono atterrati ad Atene per dare man forte agli sforzi di oltre 400 uomini e centinaia fra autocarri, aerei ed elicotteri. Non ci sono vittime, ma molte case, qualcuna anche nei sobborghi di Atene, sono bruciate insieme a migliaia di ettari di foresta e campi coltivati. È il più grande incendio dal 2007, quando in dieci giorni di roghi morirono 77 persone. Decine di altri incendi sono segnalati nel resto del Paese: la situazione peggiore è a Zante, dove
sono andati distrutti 400 ettari di macchia. «La situazione è molto grave e pericolosa a causa dei forti venti» dice un portavoce dei vigili del fuoco. I sindaci dei comuni di Maratona, Dyonisos, Grammatiko hanno lanciato appelli in tv parlando di «situazione tragica». Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta la regione dell'Attica. Il premier Costas Karamanlis ha assicurato che «obiettivo primario è salvare le vite dei cittadini e i loro beni».
Lo sconforto di un vigile del fuoco ad Atene
La commissione di garanzia: le frodi potrebbero incidere
Prove di dialogo
Afghanistan, Abdullah denuncia «I brogli elettorali sono migliaia»
Storico incontro tra le due Coree
di VITTORIO DELL’UVA KABUL - A mezzogiorno, Abdullah Abdullah avanza spedito verso la sede del comitato elettorale seguito da un codazzo di sostenitori vocianti. Va a presentare l'ennesimo ricorso per brogli elettorali. «Il Paese e la comunità internazionale debbono sapere che cosa hanno fatto e stanno facendo gli uomini di Karzai» spiega uno dei suoi portavoce tenendo a distanza un gruppetto di contestatori. L'ex ministro degli Esteri che si ritiene ancora in corsa per la presidenza dell'Afghanistan è ormaideciso-vada comevada-a combattere Hamid Karzai sul terreno dellacredibilità. Strada facendo qualche alleato comincia a trovarlo. Abdullah parla apertamente di emergenza democratica. Sostiene di che dai rapporti «allarmanti» che ha ricevuto si deduce che le frodi compiute durate la tornata elettorale «potrebbero essere migliaia». «Presto presenteremo le prove» promette rivolgendosi non soltanto agli afghani ma all'Occidente che molto teme uno scontro politico interno dopo aver provato a favorire a caro prezzo la stabilizzazione del Paese. Nè trascura di gettare molti dubbi sulla percentuale di votanti che resta ancora un dato inspiegabilmente sconosciuto: «Si dice che a Kandahar la partecipazione è stata del 40 per cento. Per noi non è stato raggiunto nemmeno il dieci». Qualche dettaglio sulle frodi - vere o presunte che siano emerge da fonti non sospetta-
Abdullah Abdullah
bili che in qualche misura vanno ad intaccare il trionfalismo che ha caratterizzato i commenti delle cacellerie e della Nato. L'autorevole e rispettato Nader Nadery presidente della “Fondazione per un'elezione libera e giusta”, che gode di buona fame nel Paese che conta, trova che sia giunto il momento di render noti i primi significativi esempi di irregolarità registrati dai suoi osservatori che «restano ancora al lavoro». Uno dopo l'altro li elenca. Pare che giovedìscorso siaaccaduto di tutto. Dita dalle quali la candeggina ha cancellato in fretta l'inchiostro “indelebile” sarebbero state utilizzate anche sei o sette volte per imprimere il voto sulla scheda. Alla chiusura dei seggi si è
perduta traccia di molte urne contenenti migliaia di schede soprattutto nelle aree del sud dove la popolarità di Karzai non fa registrare alti livelli nonostante il dominio della sua etnia, quella pasthun. «Sappiamo che membri della commissioone elettorale sono stati espulsi in molte sezioni dai rapopresenanti dei partiti. La manipolazione degli analfaberìti è poi un'altra anomalia di questa elezione» è il severo giudizio di Nadery che ricorda che in Afghanistan il 50 per cento degli uomini e l'ottantacinque per cento delle donne sono incapaci di scrivere anche il proprio nome. La commissione per i reclami elettorali dove vengono depositati i ricorsi ha già accer-
tato che almeno nel cinque per cento dei casi le denunce hanno più di un fondamento e presentano un grado di preoccupante gravità che impone immediati approfondimenti. «Se i brogli venissero confermati - dichiara il suo presidente Grant Kippen - si potrebbe dire che hanno condizionato le elezioni». Dalla commissione elettorale che domani dovrebbe rendere noti i primi significativi risultati arriva, diretta, la conferma. Gli scrutini di cinquanta sezioni su novecento sono stati congelati incombendo moti sospetti. Comincia ad apparire valutabile in termini numerici, e non solo, anche l'influenza degli insorti sulla tornata elettorale. Alcuni scrutatori sono stati uccisi. Più di un seggio è apparso presidiato da miliziani armati.In otto distretti in cui è consolidata la presenza dei taleban non sono andati a votare circa centosettantamila afghani. Rappresentano poco più dell'1 per cento del corpo elettorale. La lentezza dello scrutinio, che contrasta con la promessa di rapidità e trasparenza annunciata prima del voto, alimenta i timori di manipolazioni ancora in corso. Ma non mancano altre valutazioni di natura politica. Secondo una fonte diplomatica occidentale gli Stati Uniti, che non sarebbero per niente contenti di come sono andate e di come vanno le cose, starebbero lavorando sotto traccia per arrivare ad un governo di unità nazionale che riduca tra poche settimane l'arroganza del vincitore e la delusione del vinto.
SEUL - Il funerale dell'ex presidente sudcoreano Kim DaeJung, i cui sforzi per la riconciliazione della penisola gli valsero il Premio Nobel per la Pace, è stato caratterizzato dai primi colloqui di alto livello tra le due Coree da quasi due anni. Il leader nordcoreano Kim Jong-il ha inviato nel Sud per l'occasione una delegazione e un messaggio all'attuale presidente sudcoreano Lee Myung-bak, che nei suoi 18 mesi in carica ha visto un rapido deteriorarsi delle relazioni tra i due Stati. La delegazione nordcoreana, guidata da uno stretto collaboratore di Kim Jong-il, ha incontrato Lee, segno che il Nord sta smorzando i toni dopo che un testnucleare a maggio e il lancio di missili hanno provocato sanzioni più severe da parte dell'Onu e un ulteriore isolamento internazionale. La Casa Blu, la residenza presidenziale sudcoreana, ha fatto sapere che l'incontro è durato circa 30 minuti ma non ha parlato del contenuto del messaggio a Lee, normalmente descritto dai media del Nord comunista come un traditore e una pedina degli Stati Uniti. «Il presidente Lee ha detto, se la Corea del Sud e quella del Nord risolvono i problemi attraverso il dialogo e in modo sincero, non c'è nulla che non possiamo risolvere», ha detto il portavoce presidenziale, Lee Dong-kwan. «La delegazione del Nord ha espresso la propria gratitudine per l'incontro e suggerisce che entrambe le parti possano collaborare e risolvere (i problemi)», ha aggiunto.
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2 In Italia e nel Mondo
L’imbarcazione lussuosa semiaffondata scoperta in Corsica
Botta e risposta tra Alemanno e la Procura romana
Giallo su uno yacht abbandonato Aggressione ai gay, è scontro A bordo nessun passeggero Sulla chiglia fori da arma da fuoco
Il recupero dello yacht
AJACCIO - Misterioso naufragio al largo di Punta della Revellata, in Corsica. Un lussuoso yacht di 16 metri battente bandiera italiana e immatricolato a Napoli è stato scoperto semiaffondato. Dall'acqua emergeva solo la prua e a bordo non c'era nessuno. Particolare ancora più inquietante, sulla chiglia ci sono alcuni fori che sembrano prodotti da colpi di arma da fuoco. L'imbarcazione ha il nome di "Veduevidue" e venerdì scorso era stata notata da un gruppo di diportisti in un tratto di mare in cui il fondale arriva a 1.000 metri. Le auto-
rità francesi hanno aperto un'inchiesta. Lo yacht è stato rimorchiato in porto da un mezzo della gendarmeria marittima francese che lo tiene sotto sorveglianza in attesa di poterlo alare in secca. I sommozzatori dei servizi di soccorso hanno potuto constatare che gli oblò erano aperti e dalla barca erano stati portati via gli apparecchi radio. Gli inquirenti stanno esplorando tutte le piste, «in particolare quelle di un assalto in mare o di un sabotaggio volontario per truffare l'assicurazione».
La dura polemica tra le due istituzioni sul mancato arresto del presunto feritore
I sopralluoghi della Polizia
ROMA - Nessun arresto, né un provvedimento di fermo. Ma bensì una denuncia in stato di libertà per tentato omicidio e ciò in base «al codice e in virtù della mancata flagranza di reato». L’aggressione ai due giovani gay all’Eur aRoma èdiventata ieri un caso politico-giudiziario da cui è scaturito uno scontro tra Procura e Campidoglio e un botta e risposta tra il procuratore Giovanni Ferrara e il sindaco della capitale Gianni Alemanno. Alemanno ha detto di essere «in totale disaccordo» per quella che definisce una «scelta am-
L’identikit più gettonato: 47-48 anni, divorziato, dipendente pubblico
piamente discrezionale» di piazzale Clodio di limitarsi ad una denuncia. Il procuratore Ferrara difende l’operato del suo sostituto codice alla mano: «La Procura si è mossa, anche in questo caso, secondo le regole dettate dal Codice che tutela le garanzie di tutti i cittadini. L'aggressore è stato individuato molte ore dopo il fatto». Nelle prossime ore, comunque, secondo quanto si è appreso, la Procura potrebbe emettere un decreto di fermo nei confronti dell’aggressore dei due ragazzi,provvedimento chesarà valutato dal gip.
Si allenta la morsa del caldo
Traffico intenso Il boscaiolo Ugo smentisce, circola il nome dell’impassibile A. B. ma regolare
Caccia al superfortunato di DANIELA GRONDONA
MASSA CARRARA - Acchiappafantasmi. Si divertono i ragazzini di Bagnone, il paese baciato dalla fortuna con i 148 milioni di euro del Superenalotto, finiti in tasca ad una delle 2000 anime di questo borgo della Lunigiana. I ragazzi chiamano così gli adulti che si scrutano, scherzano ma non troppo sul nome dell’uomo (perchè non una donna?) che potrebbe avere in tasca la magica schedina da 2 euro, n.430. Ma anche loro si divertono a “cacciare”. Il gioco diverte, appassiona e in paese è un florilegio di ipotesi. Tutti sanno, o almeno così lasciano credere, ma non dicono. In mattinata, dopo una notte di baldoria, la piazza si è andata via via affollando di nuovo: tanti giornalisti, troupe televisive, anche straniere, curiosi che si accontentano di entrare nel bar Biffi e gustare un caffè. «Siamo un paese di grandi tradizioni – dice la titolare del negozio tabaccheria accanto al bar fortunato -: Bagnone è un borgo mediceo, qui c'è gente colta, ospitiamo artisti e intellettuali. Invece, si va sui tg per qualche sprovveduto che si vanta d’aver vinto». Il protagonista assoluto, che muove invisibili fili nella caccia al fantasma, è Vanni Simonetti, il cotitolare del bar ricevitoria dove sabato, tra le 12.10 e le 12.20, è stata fatta la giocata vincente. Esordisce in serata con una dichiarazione che lascia tutti a bocca aperta: «So chi è il vincitore ma non lo dico». Racconta di una o più telefo-
Gli abitanti di Bagnone festeggiano la supervincita
nate – a seconda del momento e dell’intervistatore – per ringraziarlo. Lascia ampi margini di immaginazione, smentisce poi non smentisce. Così, con il passare delle ore il mistero si fa più intricato. Il boscaiolo Ugo, indicato per primo, nega categoricamente. «E' stato uno scherzo – racconta -, non sono io. Sono comparso in piazza sabato sera con una schedina arrotolata e infilata dietro l'orecchio. Eccomi qua, ho detto per ridere. Ma non era vero». Buona parte dei bagnonesi si dice pronta a credergli sulla pa-
Il mistero del piranha pescato nel fiume Po PARMA - Un esemplare di piranha di grosse dimensioni è stato pescato nel Po, in una zona tra Torricella di Sissa e Torricella del Pizzo, nel Parmense. Ne dà notizia la Gazzetta di Parma, che spiega come l'esemplare sia stato preso da un esperto pescatore di Guastalla (Reggio Emilia). L'uomo si è anche rivolto per una consulenza all'Acquario del Po di Motta Baluffi (Cremona) dove, dopo un esame accurato, si è accertato che il pesce sarebbe proprio un piranha, pesce d'acqua dolce diffuso in Sudamerica nei bacini del Rio delle Amazzoni e nei fiumi del Paraguay. Come l' esemplare pescato sia finito nel Po
resta un mistero. Secondo l'ipotesi avanzata dalla Gazzetta di Parma, il pesce potrebbe provenire da un acquario esotico casalingo appartenente a qualche privato che, a un certo punto, ha preferito disfarsi del pesce feroce e lo ha gettato nel fiume.
rola. Le ipotesi fioccano: dipendente di un ente pubblico, 47-48 anni divorziato: è questo uno degli identikit, quello più diffuso realizzato dagli abitanti di Bagnone. Circola poi un altro nome, A.B.: ha più o meno l’età dell’identikit e qualche altra caratteristica. Ma lui non si scompone e quando la piazza è ormai stracolma di curiosi e giornalisti passa a bordo del trattore facendo un cenno di saluto con la mano. Impassibile. Per nulla esultante. «Ieri sera – racconta il sinda-
co Gianfranco Lazzeroni – quando è arrivata la notizia era a servire ai tavoli della festa del Pd a Vico. Ha continuato a lavorare senza scomporsi. Dubito che sia lui ma non si può mai dire». Difficile distinguere le battute dalle ipotesi credibili: salta fuori il nome del parroco, quello di uno straniero che frequenta da anni il borgo e un prete albanese che abita in una comunità a qualche decina di chilometri da Bagnone. «Ci vorranno settimane perchè si capisca chi ha vinto – dice un nonno bagnonese – e non lo scoprirete certamente oggi».
ROMA - Prosegue in maniera intensa il controesodo sulle strade e autostrade italiane. I grandi rientri in città sono cominciati già dalle prime ore di ieri mattina. Previsto traffico anche nella mattinata di oggi. Oltre ai rientri c'è anche chi parte ora per le vacanze. In particolare si segnala – da parte dell’Anas e della Polizia stradale – traffico da bollino rosso sulla direttrice nord della rete stradale e autostradale nazionale. Sulla A3 Salerno-Reggio Calabria traffico intenso dalle 6.30 di ieri mattina in direzione nord, ma senza alcuna criticità. Rallentamenti in corrispondenza del macrolotto 2 tra Lauria sud e Lagonegro, dove le squadre dell’Anas all’occorrenza hanno deviato i veicoli attraverso la ex strada statale 19, con uscita a Lauria Sud e rientro a Padula. Rallentamenti in avvicinamento al macrolotto 4b tra Lamezia Terme e Falerna, con manovre di alleggerimento sul percorso alternativo delle strade statali 18 e 107. Ancora flussi di traffico in direzione sud, ma la circolazione si è mantenuta regolare. Traffico regolare anche nel tratto salernitano, dove sabato sera alle 21,40 è stato riaperto al traffico lo svincolo di Battipaglia e la strada statale 18, in seguito all’incidente tra un tir e un auto. Fino a 40 minuti i tempi di attesa agli imbarchi da Messina a Villa San Giovanni. Buone notizie per gli automobilisti che rientrano dalle vacanze arrivano dal meteo: si allenta infatti la morsa del caldo. Per oggi la Protezione civile prevede piogge al Centro, in particolare in Lazio e Sardegna e martedì le precipitazioni con temporali si estenderanno a Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia orientale. Il fresco comincia quindi a farsi sentire, dando sollievo alle aree che più hanno sofferto la morsa dell’afa, con i 40 gradi, portando le temperature sotto i 30 gradi. Ha iniziato, infatti, a muoversi la grande perturbazione che stazionava sopra la Groenlandia e che mercoledì farà il suo ingresso in Italia dal bacino mediterraneo di Spagna e Francia. Spazzerà via la cappa di aria calda africana che ha stazionato sui nostri cieli impedendo la ventilazione.
Museo dei treni, a 6 anni Il sole è sempre più pigro direttore del divertimento Allarme degli esperti LONDRA - Sam Pointon, sei anni, appassionato sfegatato di treni, è stato nominato “direttore del divertimento” al Museo nazionale delle ferrovie di York, in Inghilterra. Il bambino, che vive a Leicester, aveva scritto al museo candidandosi a rimpiazzare il direttore uscente Andrew Scott. «Ho un trenino elettrico - aveva scritto - sono bravo a far funzionare la mia ferrovia. So controllare due treni nello stesso momento». I responsabili del National Railway Museum sono rimasti talmente colpiti dall'entusiasmo del “candidato” che hanno deciso nominarlo “direttore del divertimento”. Soddisfatto Sam:
«E' il miglior lavoro del mondo. Lo adoro. Il mio preferito è il treno a vapore, mi piace quando le ruote iniziano a girare». Per il momento, il suo compito è stato passare una giornata al museo con i genitori, come ospite d'onore, ed altre ne seguiranno.
ROMA - Sole sempre più pigro e macchie solari ormai rarissime: sono circa 700 giorni che le cose stanno così e se nulla dovesse cambiare l’attività magnetica del Sole potrebbe toccare un minimo eccezionale, confrontabile a quello che si registrò quasi quattro secoli fa, nella cosiddetta “piccola era glaciale”. «C'è qualcosa di insolito nel ciclo attuale di macchiesolari», osservano gli astronomi William Livingston e Matt Penn, dell’Osservatorio Solare degli Stati Uniti (Nso) a Tucson (Arizona) che rilevano che «l'attuale minimo solare è stato insolitamente lungo», tanto da uguagliare il
record negativo del 1933, e «il vento solare sta toccando il livello energetico più basso registrato in 40 anni. Quello che è certo, concludono, è che il comportamento del Sole in questo periodo è davvero eccezionale, tanto da richiedere sorveglianza e misure costanti.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 24 agosto 2009
4 Primo piano
Lunedì 24 agosto 2009
Alla festa del Partito Democratico a Genova
I nodi della politica
Veltroni “assolve” il presidente del Consiglio
Sulla tragedia di Lampedusa Botta e risposta Roma - Bruxelles
Frattini: «Solo parole dalla Ue» «Ci vuole tempo, ne discuteremo a ottobre», laconica la replica del presidente europeo di turno Carl Bildt di FLAVIA RESSMANN
Il ministro «I migranti vanno redistribuiti»
I superstiti della tragedia di Lampedusa
Non si placano le polemiche dopo le parole del ministro leghista
Bossi? Cl resta a fianco dei vescovi di FRANCESCO BONGARRÀ OSPITE del meeting di Rimini il ministro Frattini continua a difendere la linea del governo ed il ministro Carfagna giudica «giusta»la preoccupazione dei vescovi che oggi incassano «senza se e senza ma» la solidarietà del popolo di Cl e di alcuni esponenti cattolici del Pdl. Non si placa la polemica politica dopo le dure parole di Bossi contro la denuncia dei Pastori della Chiesa italiana («parole con poco senso») a difesa dei diritti dei migranti, seguita all’ultima tragedia degli eritrei morti in mare. «Che il Meeting sia al fianco dei vescovi non penso che sia un grande scoop», dice Emilia Guarnieri, presidente del Meeting durante la conferenza stampa che apre la settimana riminese. La Guarnieri non teme
«cancellazioni» nella partecipazione di esponenti del Carroccio all’edizione numero 30 del Meeting. Nel fittissimo calendario di incontri della settimana riminese sono, infatti, previsti incontri con i ministri leghisti Roberto Calderoli (già oggi) e Luca Zaia e con il capogruppo della Lega alla Camera Roberto Cota. A più di qualcuno è venuto il dubbio sull’opportunità o meno per loro di venire a parlare al Meeting dopo l’attacco senza mezzi termini del loro leader al Vaticano. Il rischio è quello di beccarsi dai ciellini gli stessi fischi che qui vennero a suo tempo riservati, ad esempio, a Paola Binetti del Pd.Ma finoad oraquelle presenze qui sono confermate: «Non mi risulta nessuna variazione nel programma», assicura la Guarnieri. Anche perchè, sostiene l’eurodeputato Pdl Mario Mauro, «questo luo-
go è abituato ad ascoltare tutti. Il fatto che talvolta si dicano sciocchezze non vuol dire che in altri casi non si possano dire cose intelligenti». L'attacco di Bossi, sostiene il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, si commenta da solo. «I vescovi hanno già detto. Del resto – rileva l’ex Assistente generale di Azione cattolica – i fatti parlano chiaro e non hanno bisogno di essere commentati...». Del resto “Avvenire” anche oggi non arretra continuando a denunciare in un’editoriale «le ipocrisie della politica»: di fronte agli «attentati alla dignità» dell’uomo e alle «ipocrisie di una politica che usa gli odierni boat people per battaglie di basso profilo, ancora una volta i cattolici non stanno zitti e chiedono a tutti, in Italia, a Malta e nel resto d’Europa, di non far finta di niente».
GENOVA - Proprio all’indomani dell'apertura della festa nazionale del Pd, l’ex segretario Walter Veltroni torna a far parlare di sé “assolvendo” il premier Berlusconi. In un'intervista al Resto del Carlino, infatti, Veltroni ha ammesso che le responsabilità dello stato attuale del Paese non sono tutte attribuibili al premier. «La colpa più grave di Berlusconi - ha spiegato - è quella di non avere migliorato in nulla il Paese pur dominandone la politica da 15 anni, ma non credo che con lui scompariranno anche l’egoismo e l’individualismo. Credo però - ha proseguito l’ex segretario del Pd - che chi ha responsabilità di governo non dovrebbe alimentare gli aspetti più deteriori dell'epoca in cui vive». L'intervento di Veltroni ha però trovato il gelo tra i big del partito, tutti impegnati nella kermesse di Genova. Oggi sarà il giorno del segretario Dario Franceschini. Intervistato nel pomeriggio da Gianni Riotta nella sala Guido Rossa illustrerà i suoi programmi, ma prima di arrivare, Franceschini sarà a Villa Magone, il luogo storico in cui fu firmato l'atto di resa dell'esercito tedesco alle formazioni partigiane, dove insieme con il sindaco di Genova Marta Vincenzi, il presidente della provincia Alessandro Repetto e il governatore della Liguria Claudio Burlando, incontrerà il presidente nazionale dell'Anpi. Quindi, il segretario del Pd si recherà al Santuario di Oregina, dove fu composto e per la prima volta declamato l'inno di Mameli. A Genova gli sfidanti al congresso non si incontreranno mai (Bersani parlerà il 27 agosto, Marino il 30) ma la corsa di chi punta a guidare il Pd è già iniziata. Il primo week-end di settembre, poi, cominceranno i congressi dei circoli che si svolgeranno soprattutto a metà mese e dal risultato delle varie mozioni si potrà già capire come finirà il congresso. Di seguito ci saranno le primarie del 25 ottobre, dove a votare non andranno solo gli 800mila iscritti al partito ma anche simpatizzanti e cittadini interessati a partecipare al dibattito interno ai democratici. La seconda edizione della festa nazionale del Pd è stata comunque già da subito un successo. Per l’apertu-
ra della kermesse sono arrivate infatti 33mila persone. Ieri c'è stata anche la visita a sorpresa di Piero Fassino, il responsabile Esteri del Pd e ultimo segretario dei Ds, che ha fatto visita all'area del Porto antico, dove si svolge la festa, per un giro degli stand e un saluto ai tanti volontari già al lavoro fin dal mattino. Fassino tornerà giovedì 3 settembre per un confronto con il ministro Giulio Tremonti, che a differenza di altri ministri non ha ancora fatto sapere se parteciperà o meno alla festa dopo le polemiche tra maggioranza ed opposizione. «Il fatto che Franceschini e Bersani non si siano scusati - ha ribadito il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto - dimostra che l’antiberlusconismo infantile è l’unico terreno unitario del Pd». LO SLOGAN DI DARIO - «Liberiamo il futuro». Dario Franceschini, dopo aver consultato per un mesetto supporter e fedelissimi, ha scelto, a quanto si apprende, lo slogan che accompagnerà manifesti e iniziative nella sfida che da oggi, quando il segretario sarà alla Festa del Pd a Genova, entra nel vivo per culminare al congresso dell’11 ottobre e nelle primarie del 25 ottobre. Uno slogan che, già nella scelta delle parole, marca la differenza dai suoi rivali visto che Pier Luigi Bersani ha deciso, richiamandosi a Vasco Rossi, per «Un senso a questa storia» e Ignazio Marino ha preferito «Vivi il Pd, cambia l'Italia». Non ha avuto fretta il segretario del Pd per la scelta dello slogan che da sempre, nel linguaggio politico, ha un ruolo fondamentale nel suggerire la filosofia della propria piattaforma politica. Se Bersani e Marino erano già pronti a fine luglio, Franceschini ha preferito prendersi del tempo. Anche perchè la decisione è stata presa dopo aver consultato, tra varie ipotesi, l’entourage più stretto di dirigenti al suo fianco in vista del congresso. Tutti, a quanto si apprende, sono stati consultati via sms e, selezionando selezionando, si è arrivati al ballottaggio tra due: «Liberiamo il futuro», che poi è prevalso, e «La nostra storia è il nostro futuro», forse scartata alla fine perchè più polemico rispetto allo slogan scelto da Bersani.
Oggi il giorno di Franceschini che ha scelto il suo slogan
Il ministro degli Esteri Franco Frattini
IL CASO
Perplessità sul viaggio del presidente
Berlusconi in Libia «Visita opportuna» di FABRIZIO FINZI LA visita del presidente del Consiglio in Libia il prossimo 30 agosto è «opportunissima» e si farà. A spegnere definitivamente le voci di un ripensamento del premier Silvio Berlusconi sulla visita a Tripoli, programmata a fine mese per festeggiare con Muammar Gheddafi il primo annodellafirma dell’Accordo di cooperazione ed amicizia, è stato ieri il ministro degli Esteri Franco Frattini. Nessun cambio di programma quindi, conferma anche Palazzo Chigi, nonostante la polemica internazionale resti alta dopo che il leader libico ha scelto di accogliere in pompa magna a Tripoli Abdelbaset al Megrahi, il terrorista libico condannato per la strage di Lockerbie e rilasciato dal governo scozzese per motivi di salute. Nell’attentato morirono 270 persone, la gran parte dei quali erano americani. A bordo c’erano anche due italiani. E anche ieri il colonnello non ha mostrato alcun segno di pentimento, anzi.In Occidente,ha fatto sapere Gheddafi attraverso l’agenzia Jana, c'è ancora «la politica dei due pesi e delle due misure che nasce dall’arroganza, dal disprezzo per le altre nazioni e la loro opinione pubblica». Una politica «che genera il terrorismo che oggi subiscono (quei Paesi che protestano per al Megrahi, ndr). Il terrorismo è un fenomeno che ha delle cause – ha sottolineato – e trova le sue giustificazioni in questa politica». Parole dure come macigni e che Gheddafi ha motivato ricordando il caso delle infermiere bulgare. Secondo il leader della Jamahirya araba socialista infatti, come accaduto per Megrahi a Tripoli, anche le infermiere bulgare – condannate in Libia con l’accusa di aver inoculato il virus dell’Hiv a 400 bambini e poi consegnate alla Bulgaria «su richiesta del mio amico il presidente Sarkozy» nel 2007 – furono accolte in patria e dal parlamento europeo «con applausi, in piedi, come fossero degli eroi». «Perchè – si è chiesto il colonnello – allora non abbiamo sentito prote-
ste?». Ma i rapporti italo-libici sono ormai così stretti e corposi da rendere difficile un cambio di programma, anche in considerazione della nota suscettibilità del leader che in questi ultimi anni sembra aver intensificato le sue stranezze.Una conferma indiretta viene proprio dalle parole del titolare della Farnesina che ha spiegato come ci siano «almeno tre ragioni» per andare a Tripoli il 30 agosto: la prima è di carattere diplomatico: «Gheddafi è presidente dell’Unione africana e non possiamo fare chiacchiere sull'Africa e non incontrare chi la rappresenta». La seconda rappresenta una rottura con il passato: «Abbiamo dimostrato al resto del mondo di aver rotto con il colonialismo cosa che nessuno ha fatto». La terza deriva da motivazioni di realpolitik: «Con la Libia abbiamo un rapporto consolidato, che non è anzitutto economico, ma di collaborazione mediterranea». Si tratterà di una visita di poche ore, fa sapere Palazzo Chigi, in pieno Ramadan nel corso della quale il premier dovrebbe cenare con Gheddafi. Ed anche posare la prima pietra di quella faraonica – e costosa - autostrada costiera che tanto sta a cuore al leader e che è diventato il simbolo riparatore del colonialismo italiano in Tripolitania e Cirenaica. Tornando in Italia è scontro sull’esibizione di una pattuglia delle Frecce Tricolori alla festa dei 40 anni della conquista del potere da parte di Gheddafi in calendario il 1 settembre. A far scoppiare il caso un’interrogazione parlamentare al ministro della Difesa, La Russa, firmata dai senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti in cui, tra l’altro, si chiedeil costodell’iniziativa esi fariferimento alla tragedia degli immigrati eritrei nel Canale di Sicilia. «La visita di Berlusconi dovrebbe aiutare a capire come procede l’entrata in vigore del trattato Italia-Libia che, contrariamente a quanto sbandierato anche dai ministri Maroni e La Russa, avrebbe dovuto bloccare le fughe dei disperati d'Africa, ma che ha appalesato la sua totale inefficacia»
Interrogazione parlamentare presentata dai Radicali
Fb cancella “Rimbalza il clandestino” DOPO le polemiche i gestori di Facebook sono intervenuti e hanno cancellato l'applicazione del gioco razzista “Rimbalza il clandestino”. Il gioco, scaricabile, fino a l’altro ieri sera, dalla pagina ufficiale della Lega Nord, amministrata da Renzo Bossi, figlio di Umberto, sparisce così dal popolare social network, intervenuto dopo le moltissime segnalazioni degli utenti. Già venerdì, sempre su Facebook, era nato il gruppo “facciamo sparire il gioco leghista”. In poche ore, ha totalizzato oltre 4700 iscritti e continua a crescere. Moltissimi i clic di denuncia, tramite la stessa pagina di “Rimbalza il clandestino”, dove è disponibile, come per tutte le applicazioni di Facebook, un apposito bottoncino “segnala”.
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RIMINI – Botta e risposta Roma-Bruxelles sul delicato dossier-immigrazione. L’Europa parla e non agisce, attacca il ministro degli Esteri Franco Frattini. Ne stiamo parlando ma ci vorrà tempo, gli replica il presidente di turno della Ue, Carl Bildt. Sul capitolo immigrazione e gestione flussi il ministro degli Esteri Franco Frattini non ha risparmiato critiche all’Unione Europea. Finora da Bruxelles si sono udite solo flebili parole sull'argomento e, soprattutto, sono stati lasciati soli paesi come l’Italia e Malta a gestire «un problema che invece investe tutta l’Europa». La tragedia di Lampedusa e i suoi 73 morti nel Mediterraneo che non fanno onore a nessuno, neanche all’Italia, finchè non sarà fatta chiarezza, induce Frattini ad approfittare del palco riminese del Meeting di Cl per pungolare il presidente di turno dell’Ue, lo svedese Carl Bildt, ospite insieme a lui di un Focus sull'Africa e i suoi conflitti dimenticati. È un «criterio proporzionale di distribuzione dei flussi migratori tra tutti e 27 i paesi Ue» quello che invoca Frattini e sul quale Bruxelles, nonostante una richiesta precisa di pronunciarsi al riguardo, ancora nicchia. L’Ue non può continuare a chiudere gli occhi e dare per scontato che le migliaia di disperati che giungono sulle coste
mediterranee, per lo più da quelle africane, trovino alloggio e sostentamento nel primo Paese dove sbarcano. È troppo alto il peso che paga la Sicilia solo per essere la Porta dell’Europa. La risposta di Bildt arriva subito ma non è forse quella «ragionevole» che Frattini auspicava: bisognerà attendere «la fine di ottobre per avere una prima proposta dell’Unione Europea» ha detto il presidente di turno dei 27. «Aspettiamo una proposta della Commissione che sarà discussa nel consiglio dei ministri degli esteri dell’Ue a fine ottobre». Alla domanda se questo va considerato come un primo passo, il presidente di turno dell’Ue ha risposto: «si, assolutamente si» anche se, ha aggiunto, si tratta di «un problema così grande che non si risolve in una sola riunione». E nel frattempo continua a salire la tensione – tra rimpalli di responsabilità – tra Roma e La Valletta, lasciate sole a fronteggiare la questione. Anche di fronte al netto no della piccola isola-stato all’accordo, su cui si tratta da dieci anni, per restringere lo spazio marittimo maltese per il soccorso e la ricerca, Frattini insiste: «è un negoziato indispensabile per l'intera comunità internazionale». L’area che deve coprire La Valletta conta 250mila kmq di mare, vale a dire quasi l'equivalente dell’intero territorio italiano, «forse un pò troppo grande per la piccola Malta» osserva Frattini. Anche se «per negoziare bisogna essere in due». Se da una parte il ministro liquida come sterili le polemiche sulla politica dell’accoglienza tra la Lega di Bossi e il Vaticano perchè «i problemi si risolvono con le cose concrete», dall’altra insiste su un punto fermo del Governo. “La vita umana della persona vale più di ogni altra cosa e, quando essa è in pericolo, bisogna fare di tutto per salvarla perchè il salvataggio è un principio su cui non si può derogare nè discutere». Non a caso ricorda che gli italiani sono «campioni di salvataggio» e che «nel solo ultimo anno hanno tratto in salvo qualche migliaio di persone». In attesa che si faccia luce su quanto avvenuto nell’ultima mattanza nel canale di Sicilia, Frattini non vede troppi ostacoli alla possibilità che ai cinque eritrei sopravvissuti possa essere concesso l’asilo politico. «Si vedrà caso per caso», dice. Certo la stragrande maggioranza di quelli che vengono dall’Eritrea lo hanno ottenuto.
Primo piano 5
Lunedì 24 agosto 2009
LunedĂŹ 24 agosto 2009
24 ore in Basilicata
Assemblea con i lavoratori davanti ai cancelli dell’azienda dell’indotto Fiat di Melfi
Lasme, oggi la protesta Fiom ÂŤScendiamo in campo in difesa della produzione e dell’occupazioneÂť MELFI - ÂŤLa vicenda Lasme di Melfi mette in luce tutta l’arroganza dei padroni, dopo che si sono arricchiti producendo, solo per Sata, oltre un milione di modelli di Grande Punto vorrebbero far credere di aver perso sugli investimenti falso la veritĂ che i padroni non si stancano mai di Sfruttare i lavoratori del Nord o del Sud. Gli investimenti alla Lasme di Melfi sono stati super pagati dai profitti di questi anniÂť. Lo sostiene, in un comunicato, la segreteria potentina della Fiom Cgil. Secondo la Fiom ÂŤla veritĂ che questi “padroniâ€? non rischiano niente, gli stabilimenti li costruiscono con i soldi pubblici, i contratti li sottoscrivono con chi Firma le loro richieste e i lavoratori devono essere sfruttati con la minaccia del posto di lavoro. Tra gabbie salariali, federalismo fiscale, secessione, Nord contro Sud etc., i padroni non vogliono piĂš contrattare nulla e avere mano libera sulle condizioni di vita dei lavoratori, negando ogni forma di democrazia e di partecipazione dei lavoratori all’interno delle fabbriche. I primi segnali negativi - si legge nella nota diffusa ieri mattina sono partiti dalla Fiat Sata, che nel disinteresse generale, non ha rispettato completamente gli impegni assunti in Regione Basilicata per, la riassunzione dei precari licenziati/sostituiti alla
A3, anche ieri traffico intenso LAGONEGRO - Ancora una giornata difficile per il traffico sul tratto lucano. Sulla A3 Salerno-Reggio Calabria traffico intenso dalle 6,30 di ieri in direzione nord, ma senza alcuna criticitĂ . Sono stati segnalati rallentamenti in corrispondenza del macrolotto 2 tra Lauria sud e Lagonegro, dove le squadre dell’Anas all’occorrenza hanno deviato i veicoli attraverso la ex strada statale 19, con uscita a Lauria Sud e rientro a Padula. Rallentamenti in avvicinamento al macrolotto 4b tra Lamezia Terme e Falerna, con manovre di alleggerimento sul percorso alternativo delle strade statali 18 e 107. Flussi di traffico in direzione sud, ma con circolazione regolare. Traffico regolare anche nel tratto salernitano, dove è stato riaperto al traffico lo svincolo di Battipaglia e la strada statale 18, in seguito all'incidente tra un tir e un auto verificatosi al chilometro 73 della Variante di competenza comunale. Ergom, poi ha tagliato il premio e le ferie di luglio a tutti i lavoratori. E pensare che solo nel 2004 (a seguito della lotta dei 21 giorni),quando si contrattava per davvero, è stato firmato un accodo con Fiat, in Confindustria a Roma, che ha portato 640 milioni di euro di investimenti per il segmento “Bâ€? e l’aumento della capacitĂ produttiva e tecnologica del sito Fiat di Melfi, confermato dal nuovo piano industriale Fiat presentato a Palazzo Chigi ad Aprile 2009. Noi riteniamo che la Fiat Sata e il consorzio Acm devono rispet-
Anche in Basilicata i problemi degli extracomunitari POTENZA - La tragedia di Lampedusa è ancora fresca ed anche la nostra regione si trova ad affrontare, con gli stessi problemi di ogni stagione estiva, le questioni relative all’accoglienza di migliaia di cittadini extracomunitari che raggiungono le aree coltivate a pomodoro nel VultureAlto Bradano e quelle ad ortofrutta nel Metapontino. Lo sostiene il segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro per il quale la situazione di grave ritardo nell’allestimento dei servizi primari che si registra nel Centro di Accoglienza di Palazzo San Gervasio, già negli anni passati oggetto di altre situazioni intollerabili, conferma profonde inadeguatez5(*,21( %$6,/,&$7$ 6(59,=,2 6$1,7$5,2 5(*,21$/( $=,(1'$ 6$1,7$5,$ /2&$/( ', 327(1=$ 9LD 7RUUDFD Q 3RWHQ]D $99,62 $33$/7, $**,8',&$7, $L VHQVL GHOO DUW /JV VL FRPXQL FD LO VHJXHQWH DIILGDPHQWR 'HOLEHUD]LRQH GHO 'LUHWWRUH *HQHUDOH Q GHO VHUYL]LR GL VXSSRUWR DL 3XQWL 6DOXWH QHO WHUULWRULR GHOO H[ $6/ Q GL 9HQRVD SHU DQQL XQR &2' &,* E %DQGR VX *2&( V 6LVWHPD GL DJJLXGLFD]LRQH SURFHGXUD DSHUWD RIIHUWD HFRQRPLFDPHQ WH SL YDQWDJJLRVD LQ WHUPLQL GL TXDOLWj SUH] ]R H[ DUW ' /JV 9DORUH SUHVXQWR D EDVH GL JDUD (XUR HVFO ,9$ ,PSRUWR DJJLXGLFDWR (XUR HVFO ,9$ $JJLXGLFDWDULR 57, FRQ FDSRILOD GLWWD $5*(17($ 6S$ 9LD *XDUGLQL Q 75(172 'LWWH SDU WHFLSDQWL $YYLVR GL HVLWR GL JDUD LQYLDWR DOOD *XFH LO $JRVWR 8 ',5(7725( *(1(5$/( 'RWW 3DVTXDOH )UDQFHVFR $PHQGROD
za e sottovalutazione delle istituzioni. Il sindacato fa la sua parte, specie nell’informare i lavoratori immigrati sui diritti al salario e sulle condizioni di lavoro e pertanto è a fianco del Comitato per la difesa dei migranti sostenendo ogni sforzo della Commissione Regionale per l’Immigrazione ma adesso è necessario intensificare l’attività e le azioni da mettere in campo per l’accoglienza e sostenere le associazioni di volontariato e della Caritas che si stanno sostituendo alle carenze del pubblico. Di pari passo bisogna fare i conti con il recente ddl sulla regolarizzazione dei cittadini extracomunitari che la Uil non condivide. Oggi valutiamo che in Italia ci siano almeno un milione di lavoratori stranieri senza permesso. La UIL propone dunque di fare emergere dal sommerso e dalla condizione di clandestinità chiunque oggi lavori e viva onestamente. &,77$ ', 9(126$ $99,62 ', 5(77,),&$ 5HODWLYDPHQWH DOOD SURFHGXUD DSHUWD SHU O DIILGDPHQWR GHL ODYRUL GL $GHJXDPHQWR VWDWLFR H IXQ]LRQDOH GHOOH 6FXROH 0HGLH ³* % 'H /XFD´ H ³'RQ %RVFR´ VL FRPXQLFD FKH VRQR VWDWH DSSRUWDWH GHOOH UHWWLILFKH DO EDQGR GL JDUD , QXRYL GRFXPHQWL GL JDUD FRQ OH UHW WLILFKH DSSRUWDWH VRQR GLVSRQLELOL VXO VLWR LQIRUPDWLFR GHOO HQWH ZZZ FRPX QH YHQRVD LW ,O 5HVSRQVDELOH 'RWW 9LQFHQ]R ' $PHOLR
tare gli impegni contrattuali già assunti sulle produzioni e sull’occupazione nell’incontro del 24 con la Direzione Lasme in Confindustria a Potenza chiederemo - conclude la segreteria Fiom - che le produzioni non vengano spostate dal sito di Melfi, al fine di dare continuità occupazionale ai 174 lavoratori. Oggi a partire dalle ore 10 il sindacato terrà un assemblea con i lavoratori della Lasme per definire adeguate iniziative di mobilitazione indifesa dell’occupazione e delle produzioni.
Lavello Lo sfogo dell’assessore Finiguerra
Sconcertante quello che accade con le scelte dell’Apt LAVELLO - Un cartellone scoppiettante quello dell'estate Lavellese. Attrazioni, eventi ma soprattutto tanta buona volontà daparte diamministratori ed associazioni costretti, il piÚ delle volte , a fare i conti con ristrettezze economiche e mancanza di finanziamenti. Ma buona volontà , idee e abnegazione il piÚ delle volte non bastano , serve altro. Noi ce la mettiamo tutta ma è difficile davvero difficile senza nessuno aiuto economico dall'alto. A parlare è l'assessore alla Cultura Franco Finiguerra nel corso dell'ultima manifestazione musicale tenutasi nellazona nuovadel Mercato Quindicinale della cittadina dauna. Uno sfogo ma soprattutto un malcelato riferimento all'ennesima esclusione di associazioni locali e non solo dalla graduatoria dell’Apt per l'’rogazione dei contributi per le manifestazioni culturali.
E’ davvero sconcertante fa sapere Franco Finiguerra , assessore alla cultura - che cittadine come Lavello con oltre 14 mila abitanti non possano accedere ai contributi dell’Apt. Anche quest’anno spiega Finiguerra - nessuna associazione è stata ammessa ad usufruire dei contributi mentre figurano decine di associazioni di paesi che contanopoche migliaiadiabitanti. Quale il motivo?. Si aggiunge cosÏ alla lamentala delle associazioni del comune di Avigliano anche quella della cittadina dauna ingessata nei vizi burocratici e paralizzata per la difficoltà di accedere ai finanziamenti. CosÏ per una estate Lavellese che fa registrare , come si suol dire, davvero il tutto esaurito in termini di presenze anche le tasche degli amministratori e delle associazioni sembrano essersi, a poco a poco, esaurite. Daniele Masiello
Duro intervento del sindaco di Brindisi di Montagna
Il Parco della Grancia gode di ottima salute APPRENDIAMO, con grande interesse e sorpresa, che il Parco della Grancia verserebbe in condizioni di salute talmente precarie da determinarne una morte quasi certa. Lanotizia, diffusaieri da un sedicente operatore culturale del quale non conosciamo nÊ le operazioni nÊ gli ambiti culturali di azione, è stata riportata dal principale servizio di informazione pubblico radiotelevisivo regionale. In rappresentanza della comunità di cittadini locali, degli operatori reali che investono risorse e forze proprie e delle stesse istituzioni, ci teniamo a precisare che dalle ultime visite specialistiche fatte (come ad esempio un banale sopralluogo), il Parco della Grancia non solo non risulta moribondo, ma addirittura pare godere di un ottimo stato di salute. A dirlo sono proprio i numeri della giornata di ieri, 22 agosto 2009, con circa 2.500 presenze già allo spettacolo di falconeria delle 18.00 e quasi3.000paganti perilcinespettacolo serale. Uno dei numeri piÚ alti di sempre nella storia della Grancia e pari soltanto alle cifre raggiunte nei periodo di lancio del Parco, quando le attività di promozione messe in campo erano ben superiori, per qualità , tempi e risorse disponibili. Numeri, quelli della Grancia, che sole 15 serate all’anno, riescono a portare sul territorio lucano la stessa quantità di presenze che Matera, ad esempio, quantifca in un’intero anno. Come a dire che, per essere moribonda, la Grancia riesce a cavarsela piuttosto bene, pur non disponendo delle medesime risorse economiche destinate alla promozione di altri luoghi o di altre emergenze turistiche del territorio lucano. Un moribondo che genera un passaparola a tratti entusiasmante e che riscuote successo fra migliaia di visitatori proprio grazie al suo ottimo stato di salute. Un moribondo del quale non si potrà non tenere conto nemmeno nella nuova strategia e nei nuovi strumenti della politica turistica
regionale. I cosidetti Progetti Integrati di Offerta Turistica, infatti, non potranno ricalcare perfettamente l’offerta dei territori delle cosiddette 4M, ma dovranno per forza di cose tenere in considerazione i numeri che il distretto del potentino, costruito con tanta fatica negli ultimi anni, riesce a totalizzare. Il numeri di mercato del Parco della Grancia, del Volo dell’Angelo e degli Scavi di Vaglio, del Castello di Lagopesole, infatti, sono secondi soltanto a quelli del turismo balneare del Metapontino. Una dimostrazione reale che il turismo in Basilicata non può essere disegnato solo in nome degli equilibri politici e territoriali, ma va disegnato finalmente tenedo conto delle richieste del mercato. La Grancia, seppur se ne voglia veicolare un’immagine di malato terminale, è uno dei pochi prodotti di questa terra che il mercato continua a richiedere in maniera forte. Ciò anche in barba alle scarse risorsee strategiepromozionali messe in campo e alla reiterata azione che i detrattori di turno stimolano gratuitamente per puro protagonismo personale. In questo chiediamo con forza che gli organi di stampa, a partire dal principale servizio pubblico radiotelevisivo presente in regione, non diventino complici, esercitando in pieno il proprio dovere di cronisti. L’invito, dunque, è quello di divulgare notizie e opinioni solo dopo aver toccato con mano il reale stato di salute del Parco della Grancia, non dando adito a notizie funeree e necrologi che non hanno nessuna ragione di esistere. Per i giornalisti che intenderanno fare con dovizia di particolari il loro lavoro, le porte della Grancia sono sempre aperte. Spero, infine, che i politici di oggi non si trasformino insedicenti operatori culturali domani, con l’unico obiettivo di distruggere ogni cosa, la Basilicata non ha piÚ bisogno di questi uomini che non sono stati capaci di farla cresere. Nicola Allegretti sindaco di Brindisi
Ancora roghi ma il fresco è in arrivo POTENZA - Anche la giornata di ieri è stata segnata da una serie di incendi su tutto il territorio della provincia di Potenza. Impegnate diverse squadre di vigili del fuoco, forestale e protezione civile. A San Nicola di Melfi e Palazzo San Gervasio due piccoli focolai, domati dal Corpo forestale dello Stato. Un incendio di maggiori dimensioni a Montemurro. Domato anche questo grazie all’intervento di vigili del fuo-
co, forestale e protezione civile. Diminuiscono i bollini rossi della Protezione Civile per l’allarme caldo. Ieri ancora 11 città erano segnalate in condizioni meteorologiche a rischio per l'ondata di calore che le aveva interessate, oggi ne rimangono solo quattro (Civitavecchia, Roma, Perugia e Messina) mentre domani esce dalla lista Perugia. Ma già da oggi la Protezione civile segnala una generale diminuzione delle temperature spe-
cie sulle regioni settentrionali e su quelle centrali adriatiche con pioggia e temporali sui settori alpini occidentali, zone appenniniche e sulle zone interne della Sicilia orientale, Sardegna meridionale e Puglia. Per domani la Protezione civile prevede piogge al Centro, in particolare in Lazio e Sardegna e martedĂŹ le precipitazioni con temporali si estenderanno a Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia orientale.
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Il presidente De Filippo a Maratea rassicura su Villa Nitti e rilancia il progetto del golfo
Accelerazione su turismo e sanità Presto un polo specialistico di riabilitazione. Da recuperare la colonia estiva MARATEA – Il governatore della Basilicata De Filippo rilancia il progetto golfo di Policastro, rassicura sui lavori a Villa Nitti e ritiene che «un’accelerazione su turismo e sanità (con un polo specialistico di riabilitazione) sia positiva per tutta la regione». «I lavori - spiega De Filippo al Quotidiano, a margine dell’incontro di ieri a Matatea - sono andati bene. Si è scelto un metodo che considero molto buono. Ma - precisa - non va scambiato come un privilegio per Maratea. Sono questioni regionali. Quello di ieri era un incontro operativo. Mi è sembrata un’ottima riunione. Villa Nitti, l’idea del golfo, la colonia e i progetti per la sanità, sono un patrimonio indiscutibile». Il consigliere regionale del gruppo Udc, Gaetano Fierro, facendo riferimento alla visita del presidente della Regione a Maratea, afferma che «è meritevole e fa bene il presidente De Filippo ad incontrare, l’Amministrazione comunale di Maratea per l’esame delle emergenze più acute che assillano il territorio e l’economia della ridente comunità tirrenica. Tra le circostanze critiche che richiedono interventi immediati – continua Fierro – vanno ricordate la sistemazione del porto che strutturalmente sta cedendo nella zona del molo Nord, il ripascimento delle spiagge che, in modo vistoso, stanno retrocedendo, la regolamentazione del Piano Lidi, la questione dell’occupazione dei giovani che, anche a Maratea come nel resto della regione, trovano
Il commento del sindaco Di Trani
Due vedute di Villa Nitti A destra il sindaco Di Trani
«Finalmente si è riaccesa l’attenzione»
grandi difficoltà a trovare lavoro, soprattutto con la crisi di alcune aziende aggiuntasi alle difficoltà incontrate da strutture turi-
stiche che avevano offerto lavoro, negli ultimi anni, ad un buon numero di manodopera del posto. Riteniamo però – afferma Fier-
ro – che queste problematiche vadano inquadrate in una visione più ampia che abbia la forza di leggere la storia del territorio di Maratea in un contesto più partecipativo e dal carattere interregionale. Anche in virtù di queste considerazioni – conclude il consigliere regionale – invitiamo il presidente De Filippo a rilanciare, da Maratea, il progetto del Golfo di Policastro. Opportuno, anche, stigmatizzare e richiamare i ritardi e le negligenze delle Istituzioni locali della Campania e della Calabria sorde ad affrontare i problemi concernenti i servizi e le infrastrutture, nonché le tematiche e, quindi, le situazioni di criticità, inerenti il mare e le coste del Tirreno». Emilia Manco
MARATEA - «Finalmente si è riaccesa l’attenzione su Villa Nitti». E pure ha avuto un ruolo la campagna avviata dal Quotidiano della Basilicata, salviamo villa Nitti. Il palazzo in stile liberty, dei primi del Novecento, che troneggia sulla costa di Maratea, in località Acquafredda, e che fu il buen ritiro del presidente del consiglio, proprio non può restare lì, abbandonato, con una colata di cemento (frutto di una copertura di un precedente scavo per un progetto non realizzato) a fargli compagnia. Nella conferenza di servizi che ieri si è svolta a Maratea c’era anche Mario Di Trani, sindaco della cittadina che innanzitutto ha chiesto l’ingresso del comune nella fondazione Nitti in via di costituzione, a cui parteciperanno alcuni privati, la Provincia di Potenza, la Regione e la città di Melfi. Tra le ipotesi di cui in conferenza si è fatto cenno, sembra prendere piede un'eventuale destinazione della residenza estiva dello statista (oggi i lavori sono fermi e la vegetazione si fa sempre più incolta) a scuola di alta formazione di lato livello per dirigenti e professionisti di settori quali l'economia. Di Trani, anni fa, durante il suo primo mandato, e poi pochi giorni dopo il nuovo insedia-
mento nello scorso giugno, si è fatto promotore dell’idea di rendere villa Nitti un Osservatorio del mare. «Certo che ho proposto ancora questa idea - dice ma non penso certo che sia l'ultima frontiera utile alla salvezza. L’importante è che se ne dia una destinazione di alto profilo». L’altro nodo, proprio i lavori fermi da tempo. «In conferenza abbiamo parlato anche di questo. E’ ovvio che così non si può stare, i lavori vanno ultimati. Il punto è completarli in modo da armonizzarli anche alla destinazione che si darà alla villa», che è di proprietà della Regione, acquistata dell'ente per volere del primo residente della Basilicata, Vincenzo Verrastro, che volle così salvarla da speculazioni future. Allora,«qualcosa si muove. E’ un punto di partenza». E adesso, si vada avanti. Purché quell’inestimabile patrimonio che è villa Nitti non affronti altri lunghi e penosi anni di decadenza. s. l.
LUCANA EDIZIONI S.R.L. Sede in Via N. Sauro, 102 - 85100 POTENZA (PZ) Capitale sociale Euro 64.000 i.v.
Pubblicazione del bilancio ai sensi della legge 5/8/81 n° 416 e secondo la disposizione dell’art. 1, comma 33, del decreto legge 23/10/96 n. 545 convertito con legge 23/12/96 n. 650.
Bilancio al 31/12/2008 STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (di cui già richiamati) B) Immobilizzazioni I. Immateriali 1) Costi di impianto e di ampliamento 2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere di ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altre 8) Altre II. Materiali 1) Terreni e fabbricati 2) Impianti e macchinario 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni 5) Immobilizzazioni in corso e acconti 6) Arrotondamenti III. Finanziarie 1) Imprese controllate Totale immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I. Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 4) Prodotti finiti e merci II. Crediti 1) Verso clienti - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
31/12/2008
31/12/2007
-
-
71.379 24.991 221.600 5.007 (1) 322.976
7.667 33.321 96.000 87.403 8.996 8.996 233.387
1.044 7.440 8.484
1.931 12.59 1.885 16.414
331.460
249.801
-
-
935.570 -
212.737
126.382 -
-
-
136.224
121.431
-
-
8.332 -
4) Debiti verso altri finanziatori - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
-
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-
-
6) Debiti verso fornitori - entro 12 mesi
695.309
142.085
-
12) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale - entro 12 mesi
-
88.358 1
13) Altri debiti - entro 12 mesi
E) Ratei e risconti - vari 1 381.178 Totale passivo
-
-
Totale attivo circolante (C)
1.055 188 1 1.244 1.419.595
63.041 167 63.208 444.386
D) Ratei e risconti - vari Totale ratei e risconti (D) Totale attivo
13.624 13.624 1.764.679
20.582 20.582 714.76
131.470 2 1.543.821
CONTI D’ORDINE 1)sistema improprio dei beni altrui presso di noi 2)sistema improprio dei rischi Totale conti d’ordine
592.788 152.945 45.912 -
10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
34.036 953.67
5.011 574.82 54.730 465.583 117.868 36.991 -
97.410
C) Proventi e oneri finanziari 16) Altri proventi finanziari: - proventi diversi dai precedenti
620.442 59.038 15.191
9.030
11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) Accantonamento per rischi 14) Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione (B) Differenza tra valore e costi di produzione (A-B)
17) Interessi e altri oneri finanziari: - altri
137.883 889.628
E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi - altri proventi straordinari - arrotondamento
106.440
74.229
3.207 1.711.145 (15.741)
65.41 1.394.654 (440.976)
2
9
2 4.313
9.842 9.842 (9.833)
4.3113 (4.311)
84.77 65.604
84.778
1.764.679
714.769
31/12/2008 109.567 676.366
31/12/2007 5.906
785.933
5.906
79 -
2 1 79
21) Oneri - varie 65.604
150.90 204 33.832 -
39.274 137.883
131.470
14) Arrotondamenti Totale debiti (D)
768.73
13.018 737.159 59.676
Totale proventi e oneri finanziari (C)
39.274
107.765
31/12/2007
9 17.16
107.765 -
B) Costi della produzione 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) Per servizi 8) Per godimento di beni terzi 9) Per il personale a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c) Trattamento di fine rapporto d) Altri costi
17.162
47.011 47.011
80.082
88.238 120
1 -
1.107.156 11) Debiti tributari - entro 12 mesi
-
130 520
695.30 -
1.107.156
CONTO ECONOMICO 31/12/2008 A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.026.479 2) Variazione delle rimaneze di prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi - vari 643.868 - contributi in conto esercizio - contributi in conto capitale (quote esercizio) 25.057 668.925 Totale valore della produzione (A) 1.695.404
791.645
-
-
80.082 -
1 1.418.351 III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni IV. Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 3) Denaro e valori in cassa 4) Assegni 5) Arrotondamenti
64.000 215 (445.284) (381.068)
3) Debiti verso banche - entro 12 mesi - oltre 12 mesi - oltre 5 anni
10) Debiti verso imprese controllanti - entro 12 mesi
-
650 8) Arrotondamento - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
D) Debiti 2) Debiti verso soci per finanziamenti - oltre 12 mesi
31/12/2007
64.000 214 (45.184) 19.030
142.085 355.748 -
7) Verso altri - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
C) Trattamento fine rapporto di lavoro subordinato
31/12/2008
-
212.737 -
126.382 6) Per imposte anticipate - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
B) Fondo per rischi e oneri
5) Acconti - entro 12 mesi
355.748 5) Per crediti tributari - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
A) Patrimonio netto I. Capitale IV. Riserva legale VII. Altre riserve VIII. Riserva straordinaria IX. Versamenti in conto capitale X. Arrotondamento XI. Utili (perdite) portati a nuovo XII. Utile (perdita) dell’esercizio XIII. Copertura parziale perdita d’esercizio Totale patrimonio netto (A)
8.332
935.570 3) Verso imprese controllanti - entro 12 mesi - oltre 12 mesi
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
3 -
19.689 19.689 (19.610)
3
Risultato prima delle imposte (A-B±C±D±E) 22) Imposte sul reddito dell’esercizio
(45.184) -
(445.284) -
23) Utile (perdita) dell’esercizio
(45.184)
(445.284)
Totale partite straordinarie (E)
Prospetto di dettaglio delle voci di bilancio di esercizio al 31/12/2008 pubblicato ai sensi dell’art. 1, comma 33, del D.L. 23/10/1996 n. 545 convertito con Legge 23/12/1996 n. 650. Ricavi della vendita di copie di cui per abbonamenti Ricavi della vendita di spazi pubblicitari di cui per vendita tramite concessionarie di pubblicità Costi per servizi Lavorazione presso terzi Agenzie di informazione
524.845 8.120 485.516 485.516
441.716 300 327.021 327.021
292.694 23.625
127.700 13.431
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24 Ore in Basilicata 7
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
LA RIFORMA SANITARIA SECONDO OBAMA
I giovani dell’Udc contro l’ex Giuliano
di GAETANO DE FILIPPO L'argomento che tiene banco in questo periodo negli States è quello della riforma sanitaria annunciata dal presidente Obama e che dovrebbe assicurare l'assistenza a quasi cinquanta milioni di Americani che attualmente non dispongono di alcuna tutela sotto questo profilo. E' strano che nonostante grandi presidenti, spesso molto lungimiranti, si siano alternati alla guida della democrazia più avanzata del pianeta, nessuno di essi abbia fatto niente in tale contesto. Sembra assurdo che un paese che pretende da altri il rispetto dei diritti umani, non assicuri ai propri cittadini uno dei diritti più elementari, ossia quello alla salute. Gli americani che sono colpiti da una malattia seria, subiscono un trauma o un incidente o hanno un problema di salute di altro genere e che non dispongono di un pingue conto in banca o di una pertinente copertura assicurativa, rischiano di morire. Lo Stato, infatti, non assicura loro alcun tipo di protezione. La cosa appare ancora più inverosimile se si pensa che gli Usa spendono cifre da capogiro in armamenti, ricerche, missioni spaziali e programmi di assistenza anche sanitaria nei paesi del terzo mondo, ed ignorano completamente - almeno sotto questo aspetto - i propri cittadini. A noi europei, che siamo cresciuti e vissuti in una condizione sociale e culturale sostanzialmente diversa, che non vorrei definire più civile, ma che non esito a considerare più solidale, sembra impensabile che una situazione di questo tipo la si possa riscontrare in un Paese che troppo spesso, anche se qualche volta a sproposito, si prende ad esempio ed a modello sociale. L'intuizione di Obama, che si trasformerà in un progetto di riforma che si prefigge di colmare questa incredibile lacuna, dovrebbe essere accolta positivamente, anzi caldeggiata senza riserve da tutti. Eppure incontra ostacoli da parte di larghi strati della popolazione americana, specialmente da quella dai redditi medio alti che teme un ulteriore prelievo fiscale per coprire i costi del nuovo sistema assistenziale. Nello stesso tempo fa calare abbondantemente nei sondaggi l'indice di gradimento del presidente. Anche significative frange del congresso, che ovviamente recepiscono gli umori di tali grandi elettori, osteggiano il progetto e si preparano a dare battaglia. Questa sarà impegnativa e difficile. Se alla fine la riforma sarà approvata, come si prevede, non sarà certamente per il prevalere di quel sentimento di solidarietà e giustizia che dovrebbe animare ogni comportamento umano, ma per l'interesse elettorale che troppo spesso condiziona molte scelte. Mi preme evidenziare che, la circostanza che lo Stato assicuri la salute ai propri cittadini, non risponde soltanto ad un'esigenza del singolo, ma anche all'interesse di natura sociale ed a ben guardare anche economico della collettività. Infatti il cittadino che sa di poter contare su un'adeguata copertura sanitaria che, all'occorrenza, gli assicuri uno dei diritti fondamentali, essendo più sereno e ricambiando quella solidarietà che lo Stato gli dà, offre un maggiore impegno sotto l'aspetto civile e sociale e realizza migliori performances lavorative, il che costituisce anche un vantaggio economico per il cittadino e per il Paese. Cercando di guardareavanti, ritengo però che questo tipo di tutela non possa essere più sufficiente. Una società veramente civile e lungimirante dovrebbe assicurare ai propri membri anche un'efficace prevenzione sanitaria. Attraverso criteri oggettivi e meccanismi da definire, dettati dai tecnici del settore, si dovrebbe procedere a controlli, a seconda dei casi, mirati o generalizzati, al fine di realizzare un'efficace azione preventiva. Partendo dalle patologie più importanti, fino ad arrivare a quelle più comuni. Ciò consentirebbe non solo un significativo miglioramento della qualità della vita, ma anche un notevole vantaggio economico per la collettività. E' indubbio che “prevenire è meglio che curare”, nel senso che la prevenzione è meno traumatica della terapia ed è anche molto meno costosa, sia nel senso stretto e sia in quello più lato, riveniente dalla necessità del malato di assentarsi dalle attività lavorative e sociali. Mi auguro, comunque, che presto tutti quegli americani che vivono ai margini della società, in una situazione di povertà e di degrado possano assicurare - a sé ed ai propri figli - quantomeno un'assistenza dignitosa. Se la malattia è di per sé elemento di dolore, di tristezza, di ansia e di preoccupazione, che almeno la possano affrontare con la certezza di una tutela sanitaria adeguata.
LA LEGA E LA TRAGEDIA DELL’INDIFFERENZA di Vito Bubbico Erano partiti in 78 da Tripoli, il 28 luglio scorso, su un gommone di 12 metri. Sono arrivati in cinque, giovedì mattina, soccorsi dalla Guardia di Finanza 12 miglia a sud di Lampedusa. Tutti eritrei, tra cui due ragazzi e una donna. Gli altri 73 compagni di viaggio, tutti morti, finiti in fondo al mare. Come è possibile nel 2009 che una imbarcazione di 12 metri possa stare lì in mare per tanto tempo senza che nessuno se ne accorga e la aiuti? Infatti è impossibile. Uno dei sopravvissuti ha raccontato che “durante la traversata abbiamo incrociato almeno dieci imbarcazioni, alle quali abbiamo chiesto inutilmente aiuto”. Insomma, sembra che siamo giunti tutti alla tragedia dell'indifferenza. Sembra essere passato completamente il messaggio atroce di quella vera e propria micidiale “produzione di razzismo per via istituzionale” istillata nel paese con le recenti norme che ha trasformato la “clandestinità” (una imperfetta condizione amministrativa) in reato. Sembra che sia passata l'idea che chi si avvia su questi barconi della speranza verso di noi, sia una sorta di vuoto a perdere, di cui bisogna ignorare la sorte. Chi se ne frega se centinaia di questi disperati si inabissano in quella voragine apertasi nel tratto di mare aperto stretto tra le coste libiche (pattugliate da Gheddafi) e quelle italiane (pattugliate da Maroni)? Una tragica indifferenza che vorrebbe portarci tutti ad ignorare che in quella voragine si inabissano esseri in carne ed ossa, corpi umani di migranti e profughi, sempre più spesso donne e bambini. Un macabra ipocrisia che sembra stia contagiando incredibilmente sempre più un popolo, quello italiano, sempre più sospinto a sua volta verso la voragine di una regressione civile e culturale. Artefice di tutto ciò la propaganda ossessiva verso il diverso, la creazione di un clima di paura e un governo sempre più a “capezza” (diremmo qui al sud) di un partito localistico e regressista qual è la Lega Nord. Un partito che nella migliore delle ipotesi, in un paese serio, sarebbe da considerare una “anomalia” da tenere ben lontana dalle istituzioni di governo nazionale e che invece, ora e qui, detta legge a tutto il paese. Ha fatto bene Gianni Pittella a ricordare al premier che “il 90% degli elettori e almeno l'80% di quelli residenti nel settentrione non ha votato Lega”. Ma dall'alto della sua grande capacità di ricatto, partendo dalle valli del Nord, questo folcloristico movimento sta invadendo l'intero paese imponendo a tutti, già oggi, le ronde e il reato di clandestinità, nel mentre si appresta a servirci nel prossimo futuro altre pillole di progresso quali: il dialetto nelle scuole, le gabbie salariali, l'abolizione dell'inno nazionale. Insomma, lo spappolamento di quello che rimane di questo Paese che a fatica, con una parte del suo governo che punta alla sua separazione, prova a definire un programma al ribasso (rispetto a
quello predisposto dal precedente governo) per il 150 anniversario della sua unità. Ma mentre si consumava questa tragedia nelle acque del mediterraneo abbiamo scoperto che: il mare è un vero leghista. Almeno così direbbe quella “cima”di Renzo Bossi. Si, il pargolo dell'Umberto, quello che per ben tre volte è stato bocciato agli esami di maturità. Quello che dovrebbe essere “il delfino” e che invece il padre attendendo la sua “maturazione” ha affettuosamente (e più opportunamente) preferito definirlo “la trota”. Ebbene Renzo Bossi e con lui una nutrita schiera di sodali si sollazza sulla pagina di facebook della Lega Nord con l'intelligente videogioco “Rimbalza il clandestino”. Una aberrante idiozia dove con un click sulle barchette che appaiono a ridosso delle coste italiane si elimina la minaccia straniera. Gioco venduto con motivazioni persino “nobili”: “Abbiamo deciso di puntare sull'interattività cercando di coinvolgere i giovani e sensibilizzarli su un fenomeno reale che affigge le nostre coste”. Capito? Mentre intorno alle coste italiane i disgraziati muoiono per davvero, i giocatori del videogame sono chiamati a difendere virtualmente, con vari livelli di difficoltà come si conviene, il suolo italico. Alla fine del giochino, come dice la didascalia degli autori : “chi ci riesce, avrà dimostrato di essere un vero leghista”. E noi aggiungiamo anche: “una vera trota”. Allucinante. Una bassezza su cui si potrebbe persino sorvolare se non ci fosse di mezzo tanta tragedia umana ed un paese che si dimostra incapace nelle sue classi dirigenti e nelle sue forze politiche più ancorate ad una visione nazionale di fare fronte adeguatamente a questo scivolare continuo verso il basso. Occorre più determinazione in quelle forze di opposizione che tardano a mettere in campo politiche innovative e coraggiose così come la situazione richiederebbe. Occorre più coraggio, data la posta in gioco, anche da quelle forze politiche della maggioranza di governo che si riconoscono nelle parole del presidente Gianfranco Fini il quale rileva come : “l'educazione al patriottismo costituzionale inteso come moderno amor di Patria è uno degli strumenti privilegiati per promuovere un moderno sentimento di unità del Paese”, contro “quelle tendenze all'atomizzazione, alla frammentazione e al particolarismo che minano la coesione sociale”. Un Fini che scrive “Il nuovo moderno e strategico impegno delle istituzioni deve essere quello di far sentire l'Italia come patria anche a coloro che vengono da Paesi lontani, e che sono già o aspirano a diventare cittadini italiani”. Ma è ora di passare dalle parole ai fatti perché, come disse qualcuno di cui dovremmo ricordarci l'anno prossimo, 150 anni dopo, qui : “o si fa l'Italia o si muore”. Non solo di morti fisiche, purtroppo, ma anche di morte morale, civile ed intellettuale.
In questo mese ricco di anniversari e commemorazioni importanti di grandi statisti e uomini politici di Centro come Don Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi e Vincenzo Verrastro, dei quali si è ricordato il grande valore politico e morale, da settimane oramai Vincenzo Giuliano tenta con approssimativi e rozzi mezzi politici di mettere l’intera classe dirigente dell’Unione di Centro sotto una cattiva luce e così facendo prova come quel modo di fare politica e di interpretare i reali bisogni della gente oggi siano un mero ricordo e di sicuro assai lontani dall’azione politica del già sindaco di Satriano e “leader”dell’ennesimo movimento/associazione/partito autoreferenziale o dei soliti “quattro amici”. Abbiamo sempre pensato di non alimentare con una nostra presa di posizione queste inutili quanto poco appassionanti polemiche estive, credendo che questo fosse lo sfogo post-elettorale di un ex militante del nostro partito la cui deludente esperienza nella scorsa competizione elettorale lo ha visto tra le formazioni costituenti il centrodestra, maggiormente penalizzate dagli elettori di Potenza e della sua Provincia. Ma evidentemente non è così o, non è solo così. Vorremmo ricordare a Giuliano, che l’Udc, a differenza sua, ha partecipato alla competizione elettorale come unica forza di centro, in alternativa ai blocchi di centrosinistra e di centrodestra; mentre lui ha ben pensato di correre nell’ultima competizione elettorale, sotto il mantello del Pdl. Di fatto già scegliendo la sua attuale e futura collocazione politica. Dunque è il meno indicato oggi nel dar lezioni di comportamento politico. L’Udc comunque non ha ancora delineato gli scenari prossimi elettorali, di fatto non ha ancora affrontato il grande tema delle alleanze, rimandando tale scelta principalmente ai programmi e, soprattutto, a decisioni da prendere nelle giuste sedi politiche ossia le massime assisi provinciali e regionali, in assoluta sintonia con i vertici nazionali, non in qualche, seppur confortevole, ma insignificante appartamento privato, della provincia potentina. La elezione di Palmiro Sacco alla presidenza del Consiglio Provinciale è avvenuta nella saggia e matura intesa con il centrosinistra di affidare un ruolo di garanzia, ad un partito che di fatto, per la sua riconosciuta natura moderata, rappresenta, laicamente, una oggettiva forza garante del buon esercizio degli atti democratici. Votando proposte e provvedimenti, del centrosinistra, tutte quelle volte queste fossero stati in linea con l’etica e gli interessi dei cittadini. Azione che oramai già da diverso tempo avviene a livello nazionale con l’opposizione repubblicana al governo Berlusconi. Per quel che concerne listini e postazioni personali, sono considerazioni che appartengono al teatrino della politica, pettegola e cialtrona, che di certo non giovano alla politica e di chi a torto o a ragione la rappresenta. Lo stesso Giuliano dovrebbe ricordarsi che oramai da tempo è stato espulso dall’Udc, con provvedimento preso dalla Commissione Nazionale Probiviri, dopo la sua decisione di non condividere il percorso centrista del Partito e scegliendo il forse ben più agiato percorso del centrodestra. I giovani dell’Udc
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L’INCUBO DEI PRECARI DELLA SCUOLA di EMILIA SIMONETTI*
MENTRE la campagna alimentata dalla Lega Nord contro la scuola nelle regioni del Sud questa volta prende di mira gli insegnanti di sostegno che, a sentire i leghisti, sarebbero troppi anche in Basilicata, sino ad ipotizzare, senza alcuno scrupolo morale, casi di “finti” ragazzi lucani in difficoltà, il problema prioritario da affrontare, in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico, resta quello del futuro del personale precario, docente e Ata. E’un vero incubo quello che tiene con il fiato sospeso decine di migliaia di precari storici della scuola (alcune centinaia solo in Basilicata) personale che dopo anni di servizio a “termine” (da settembre a giugno) all'inizio del nuovo anno scolastico, per effetto dei tagli dei Ministri Gelmini-Tremonti (meno 42.104 posti per il 2009-2010), potrebbe ritrovarsi senza lavoro. In alcune Regioni, tra le quali la Sicilia sono state individuate alcune soluzioni ed in altre, quali la Campania, si è già in fase avanzata, senza attendere il “piano salva-precari” promesso dal Ministero alla P.I. che, secondo anticipazioni fatte ai sindacati, grazie ad accordi con Inps e Regioni, potrebbe garantire uno stipendio almeno a chi nel 2008/2009 ha già lavorato con un contratto annuale. L'esempio da seguire - continua - è l'accordo Regione Sicilia-Ministero alla P.I. siglato nelle scorse settimane che consentirà il salvataggio di 1.800 precari siciliani, utilizzando fondi regionali per il potenziamento dell'offerta formativa per assumere i precari storici che restano fuori dalle supplenze e impiegarli in progetti e attività di supporto nelle scuole. E' una strada dunque da percorrere anche in Basilicata per porre maggiore attenzione agli studenti diversamente abili e a rischio marginalità, ai programmi per l'innalzamento della qualità dell'offerta formativa, puntando su matematica, scienze, tecnologia e capacità di lettura e ai progetti dedicati ai temi del disagio giovanile e delle tossicodipendenze. Consigliere regionale Prc
BARILE, IL PD IL PESO DELLA POSIZIONI DIFENDE MECCA DEL CARROCCIO di LUCA TENTONI
NEI GIORNI scorsi si è svolta la manifestazione “cantinando”, organizzatadall'Associazione Culturale “Sisma”di Barilee lamanifestazione “Calici di stelle”, organizzata dalla locale Pro Loco, ed altre manifestazioni culturali organizzate dalla Regione Basilicata, alle quali l'Amministrazione Comunale ha fornito il suo apporto logistico, consentendo l'utilizzo di strutture pubbliche (scuola elementare, campo sportivo, palazzo Frusci, luoghi e spazi pubblici) e, nei limiti delle proprie possibilità, anche un contributo economico, favorendo la partecipazione popolare a tutte le manifestazioni, senza distinzione alcuna, nell'intento di contribuire alla creazione di un clima di concordia e vivibilità fra la popolazione. Purtroppo, il clima rovente della scorsa campagna elettorale ha fatto sentire ancora una volta i propri echi perversi, attraverso la brutale e gratuita aggressione mediatica dell'Amministrazione Comunale e del Sindaco Dott. G. Mecca, democraticamente e liberamente eletti con il voto popolare, da parte di chi, sentendosi investito di un mandato “assoluto e divino”, frutto del proprio giovanilismo, nonostante il risultato elettorale non soddisfacente, si sente nel diritto di delegittimare la volontà popolare, seminando zizzania fra la popolazione residente e la folla dei turisti e vacanzieri che, in questi giorni, hanno popolato il nostro paese, dando, così, prova non certo di democrazia, ma di un atteggiamento prevaricatorio ed
antidemocratico, già manifestatosi nelle recenti sessioni del Consiglio Comunale. Il Partito Democratico di Barile esprime tutta la propria solidarietà al Sindaco Mecca e all'Amministrazione Comunale che, in queste occasioni ricreative e culturali, si sono dimostrati equidistanti verso tutte le associazioni presenti sul territorio, favorendo ogni iniziativa in modo equanime, non facendo mancare ad ognuna il proprio contributo logistico ed economico (ricordiamo agli sprovveduti che il solo utilizzo delle strutture pubbliche determina un costo per la collettività) e plaude alla presa di posizione, moderata e garbata, che il Sindaco Dott. Mecca ha ritenuto di divulgare in risposta alle gratuite aggressioni subite. Il Partito Democratico di Barile, da parte sua, si adopererà con ogni mezzo, affinchè nel nostro Paese possa tornare al più presto un clima di vivibilità politica e sociale, favorendo, lontano dagli strascichi della campagna elettorale ormai conclusa, il dialogo ed il confronto di idee fra tuttele forze politiche, sociali e culturali che operano sul territorio, nella convinzione che solo attraverso il libero confronto si possono risolvere i problemi della comunità esi può “insegnare” a chi non li conosce i metodi della democrazia, nel reciproco rispetto delle idee, dei programmi, ma soprattutto della volontà popolare liberamente espressa.
LA Cgil di Basilicata esprime profondo e sentito cordoglio per la prematura scomparsa della compagna Lina Tessolon, i cui funerali si sono svolti nei giorni scorsi a Tolve. La sua vita è stata caratterizzata da un forte impegno politico e sociale, in special modo per la crescita del movimento per l'emancipazione femminile. Lina ha costituito punto di riferimento stabile per tutta la sinistra politica e per il sindacato, oltre che per tanti giovani e tante ragazze. La forza delle sue idee le ha consentito di portare avanti ed unire donne e uomini in tante battaglie per sancire principi politici e civili di fondamentale importanza: dalle lotte per perseguire l'eguaglianza sociale a quelle per l'affermazione della dignità umana come caposaldo per il progresso sociale. Lina è stata dirigente di primo piano del partito comunista italiano, del pds e dei ds. Ha ricoperto, inoltre, incarichi istituzionali ed è stata componente del direttivo della Cgil di Basilicata e della Filcams Cgil regionale. La ricordiamo nel suo costante
Circolo Pd Barile
QUELLA tra Bossi e il Vaticano non è la prima polemica in tema d’immigrazione e non sarà l’ultima. Sul reato di cladestinità, sulle ronde, sulla politica da adottare verso i migranti, sul diritto di asilo e su molti altri aspetti la Chiesa ha una posizione estremamente chiara e netta, così come il Carroccio ha la sua, altrettanto ferma. Il problema è che sono difficilmente conciliabili. Quanto sta accadendo ha un risvolto non positivo sui rapporti fra governo e Santa Sede. Rispetto ai tempi della legge sulla fecondazione assistita (2004) e al più recente “caso Englaro” (2009) il clima è meno idilliaco. Le vicende relative alle frequentazioni femminili di Berlusconi hanno suscitato perplessità nel mondo cattolico e nella stessa Curia. Fra editoriali di giornali “di area” e prese di posizione di singoli (ma pur sempre autorevoli) alti prelati, è parso di capire che forse un atto di buona volontà del premier sarebbe stato ben accolto. Per alcuni giorni si era sparsa la voce che Letta stesse preparando un incontro fra il Cavaliere e il Pontefice per chiudere questo imbarazzante capitolo. L’ipotesi dell’udienza è stata poi smentita dallo stesso premier, il quale ha colto l’occasione per ribadire che i suoi rapporti col Papa sono ottimi. In questa situazione, che però non appare affatto ottima, lo stillicidio delle polemiche fra Lega e mondo cattolico non agevola la distensione. L’elenco degli attriti è lungo: quello di due giorni fa è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo. Basta citare i casi delle badanti clandestine (risolto accordando loro una possibilità di regolarizzazione) e quello del reato d’immigrazione. Senza dimenticare le aspre critiche del settimanale cattolico “Famiglia Cristiana” verso la politica del centrodestra e in particolare della Lega.
Ora, l’ennesimo dramma in mare riapre il contenzioso sui migranti. Bossi, ripetendo ancora una volta che il Vaticano potrebbe prendersi i clandestini non ha certo aiutato il premier in un’opera di ricucitura che appare difficoltosa. Stavolta non basteranno le rassicurazioni dei ministri del Pdl, anche perchè ci sono altre questioni delicate sulle quali il governo deve rispondere, come il contrasto alla pillola RU-486 e l’urgenza - non condivisa da esponenti della maggioranza come Fini - di approvare il disegno di legge sul testamento biologico già licenziato dal Senato. A costo di creare qualche grattacapo a Berlusconi, Bossi deve difendere strenuamente la linea del Carroccio sull’immigrazione e la politica portata avanti dal ministro leghista dell’Interno Maroni in tema di respingimenti e di contrasti agli sbarchi di clandestini. Una politica fondata da un lato sugli accordi sottoscritti con la Libia e dall’altro sulle norme contenute nel “pacchetto sicurezza” recentemente approvato dal Parlamento. Su questo tema il senatur non può cedere d’un passo, anche perchè si sta per presentare una nuova insidia, il disegno di legge Granata - sponsorizzato da Fini e gradito a settori del Pdl, oltre che a gran parte dell’opposizione - per concedere più rapidamente la cittadinanza agli stranieri. Quando il testo andrà in discussione in un’aula parlamentare si formerà di sicuro una coalizione trasversale favorevole, che potrebbe essere maggioritaria. A quel punto Bossi dovrà mettere sul piatto della bilancia tutto il suo peso politico per bloccarne l’approvazione, a costo di minacciare una crisi di governo. In tema di immigrazione e sicurezza la Lega si gioca un patrimonio di voti e di credibilità: ecco perchè il senatur non può permettersi di usare troppi riguardi neppure nel rispondere al Vaticano.
Lina Tessolon nel ricordo di Pepe impegno per l'affermazione della differenza di genere, ed in special modo per il contributo che ha portato all'approvazione della legge sul divorzio ed a quella sulla maternità consapevole. La sua figura ha rappresentato, rappresenta e continuerà a rappresentare un punto di riferimento per l'intero movimento della sinistra lucana. Lina si è battuta quotidianamente per l'affermazione dell'etica della responsabilità che ha preteso in primo luogo da se stessa e poi dai suoi interlocutori. Di lei ci resta una grande lezione di impegno e militanza per l'avanzamento dei diritti e l'affermazione della libertà, della solidarietà, dell'uguaglianza e della coesione so-
ciale, nella consapevolezza che il progetto di trasformazione a cui ha dedicato tutta la sua vita ha subito una preoccupante battuta d'arresto. Le ragioni, i sentimenti e le passioni, che ci hanno accompagnato in questa lunga battaglia, rimarranno per sempre vivi nella memoria di quanti l'hanno conosciuta. La sua grinta e la sua voce mancheranno a ttutti noi. Siamo vicini al marito Tonino, ai figli Carlo e Alice e a tutta la famiglia. In questo drammatico momento ci uniamo al loro nel dolore per la perdita incolmabile. Ciao Lina. Antonio Pepe Segretario regionale Cgil
Lina Tessolon
Le balze di Armento I concorsi pubblici da regolare come quelle di Volterra e la delusione di una madre di Anna Rosa Coviello*
CORRE l'obbligo subito di fare un cenno sulle balze. Queste non sono altro che degli scoscendimenti o dirupi profondi anche oltre 50 metri. Gli agenti atmosferici in generale e le piogge, in particolare, creano nei terreni friabili e sabbiosi delle gole profonde, dai cui cigli si ammirano panorami stupendi. Volterra, una splendida cittadina di circa 200 abitanti, distante da Pisa 68 chilometri, ha le balze simili a quelle di Armento, che costruiscono un motivo di attrazione turistica. Le balze volterrane sono munite di sentieri ben curati e da staccionate in legno per motivi di sicurezza. Ad Armento, un paesino di circa 700 anime in provincia
di Potenza, le balze sono altrettanto caratteristiche, ma sono prive di sentieri e staccionate.L'occasione è propizia per sollecitare le autorità pubbliche (Regione, Provincia, Amministrazione), ad un intervento atto a dotare la se stesse balze di quelle poche e non costose infrastrutture per fare delle stesse un punto di riferimento turistico. Detto piccolo centro è collegato con la SS598, Fondovalle dell'Agri, all'altezza del bivio di San Martino d'Agri, da una scorrevole bretella di km. 8. È da aggiungere che Armento è noto nel territorio per la ospitalità dei suoi abitanti e degli operatori commerciali. Gianni Saponara
EGREGIO direttore, Sono una madre di die figlie laureate entrambe con votazione 110/110 e lode che per l’ennesima volta si vede tradita dai politici di questa regione (che ha sempre votato) per quanto concerne le regole di assunzioni e concorsi pubblici. La figlia maggiore, per sua fortuna, è emigrata a nord dove lavora, mentra la seconda, che per motivi di famiglia non può abbandonare questa maledetta terra, nonostante la votazione di 110/110 e lode ottenuta nel conseguimento dellalaurea in “Economia e Commercio” presso l’Università “Federico II” di Napoli, non riesce a trovare una sistemazione. Premetto che la stessa, ha deciso di frequentare la Siss di Napoli e si stava posizionando nel mondo della scuola ma, ahi-
mè, è arrivata la scure di Tremonti-Gelmini a stroncarle la carriera! Ora si è presentata l’occasione per un altro concorso presso l’Acqua spa di Potenza i cui requisiti offendono l’intelligenza della gente: è assurdo che una laurea con votazione 108/110 possa valere massimo 2 punti, un curriculum 3 punti e attribuire 25 punti a chi già lavora con detto ente (non so con quali criteri di selezione) a tempo determinato; alle prove orali assegnano 40 punti (manipolabili) e alla provascritta 30 punti! Si evince chiaramente che questo concorso è l’ennesima truffa ai danni di chi è qualificato e ha tutti i requisiti per occupare tali posti. A questo punto facessero le assunzioni direttamente senza prendere in giro la gente. *Una lettrice
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Lunedì 24 agosto 2009 Redazione: via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza Tel. 0971 69309
Il quarantenne è stato trovato a un miglio dalla costa a Diamante: probabile annegamento
In mare il corpo di un potentino Giancanio Giugliano era scomparso da un paio di giorni mentre era in vacanza POTENZA – Alto Tirreno cosentino, cadavere in mare. Il cadavere di un uomo Giancanio Giugliano, 40enne di Potenza è stato trovato ieri mattina nello specchio di mare antistante la spiaggia di Diamante, nel cosentino. Il corpo, che galleggiava sull’acqua, è stato rinvenuto da tre giovani che stavano effettuando un giro su un gommone. Dagli accertamenti effettuati è stato reso noto che l’uomo si era allontanato da casa da un paio di giorni ei familiarine avevano denunciato la scomparsa. In quelle zone la famiglia stava trascorrendo le vacanze. Il corpo del quarantenne, appartenente al Corpo forestale dello Stato di Potenza, è stato recuperato ieri anche grazie all’equipaggio diuna motovedetta della Guardia costiera di Maratea, dopo la segnalazione di alcuni diportisti. Da un primo esame non sono state evidenziate ferite e tutto lascerebbe presumere che la morte potrebbe risalire a cause naturali. Da un primo accertamento, anche sulla base di alcune testimonianze dei conoscenti, sembra che l’uomo soffrisse di crisi epilettiche: potrebbe essere questa la causa della perdita di coscienza e dell’annegamento dell’uomo. I familiari avevano segnalato alle forze di polizia la scomparsa del giovane il giorno prima del ritrovamento. Purtroppo, ieri sono finite le speranza di poter ritrovare l’uomo. Era riverso in acqua a circa un miglio dalla costa nello specchio di mare davanti alla cittadina di Diamante. Il cadavere è stato portato presso l’ospedale di Praia a Mare per il riconoscimento da parte dei familiari e in attesa dell’autopsia disposta dal capo della magistratura paolana, Bruno Giordano. Sul posto ieri mattina sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri della Compagnia di Scalea, agli ordini del capitano Luca Giandominici, che stanno svolgendo i dovuti accertamenti sulla dinamica dei fatti. Le indagini sono tuttora in corso per stabilire la causa del decesso anche se da un primo esame sembrerebbe confermata la morte per annegamento. Nessun segno evidente di violenza è stato riscontrato sul corpo. em.man.
Mazzaro: «La verità sul mandato Acta» DOPO cinque anni e il mandato in scadenza, il presidente del consiglio di amministrazione dell’Acta traccia un bilancio, fatto anche di alcuni sassolini. Come quella volta che la raccolta differenziata in centro, proprio non funzionò. Ma parte da qualche mese prima. Era l’autunno del 2004 e quando «mi sono insediato ho dovuto fare i conti subito con due questioni. La prima riguardava il personale. C’erano numerosi lavoratori assunti con part time, ma che “costavano” molto di più all’azienda tra salario accessorio e straordinario. Allora, banalmente, unendo due conti a quello che èun sacrosanto diritto dei lavoratori alla stabilità, li abbiamo assunti a tempo pieno, risparmiando 160 mila euro in un anno. E tanto per chiarire, quel provvedimento fu messo in piedi a elezioni regionali ormai concluse». Di questioni ne ha citate due... «Si ricorda la nevicata storica del 2005? Non accadeva da almeno 50 anni. Ho imparato che in una situazione simile è un servizio che deve dare risposte immediate, ma che comporta solo costi e perdite. L’unica soddisfazione, finire come Acta sui telegiornali nazionali perché mente l’autostrada era bloccata, la città ne era uscita alla grande. Diventammo punto di riferimento anche per altri paesi del circondario che ci chiedevano gli approvvigionamenti di sale. Ecco, è qui che iniziano i problemi dell’azienda in termini di liquidità». Tema piuttosto ricorrente all’Acta... «Quegli interventi vivevano sulle anticipazioni di cassa, in attesa di un futuro rimborso. Solo che poi, salvo per piccoli parti, il rimborso non arrivava mai e iniziavamo a fare fatica a rimborsare anche le ditte che ci avevano supportato nel servizio». Ma a quello stesso anno risale anche la sperimentazione fallita dellaraccolta differenziataincentro: onori e oneri? «In quella vicenda abbiamo sbagliato in tanti. Nel 2005 abbiamo predisposto i nuovi meccanismi di raccolta differenziata, con i cassonetti divisi tra i vari materiali. Al centro storico, però, tentammo con la raccolta differenziata di prossimità (sacchetti lasciati in strada in zone precise, poi un mezzo li avrebbe prelevati, ndr): per funzionare però, c’era
bisogno chetutti nefossero davvero convinti». Vuol dire che l’Acta è stata osteggiata? «Sto solo dicendo che, per esempio, il comune ha sbagliato nelle azioni di vigilanza e conseguente carenza di azioni sanzionatorie. Del resto, se c’è un’ordinanza, va fatta rispettare. Non è vero che con i cittadini non abbiamo interloquito. Piuttosto, quello che è mancato è un tavolo di interfaccia tra noi e l’amministrazione. Ma mi chiedo perchè le perplessità, che poi tutti hanno avanzato, non sono state sollevate prima di avviare la sperimentazione. La democrazia costa fatica, prima del provvedimento forse andavano chiamate tutte le parti. Lo dico perché quella vicenda è stata una grande lezione per tutti, me per primo, sulle scelte partecipate». Quanta parte tocca al cittadino? «Basti pensareche dasempre èin vigore un regolamento comunale che vieta di conferire i sacchetti dei rifiuti nei cassonetti prima delle 18 di sera, per questioni di igiene. Eppure la gente continua a faticare a mettere in discussione le proprie abitudini». Qualche punto di merito in questi cinque anni? «Credo che raddoppiare, dal 10 al 20 per cento,la quantitàdi raccoltadifferenziata in città sia stato più che ottimo risultato. Siamo lontani dagli standard richiesti dall’Unione europea, ma non è solo un problema di comunicazione. Serve, invece, una seria riflessione sull’impiantistica». Facile pensare all’inceneritore chuso ormai da anni, a dispetto dei soldi spesi... «La chiusura dell’inceneritore non ci ha permesso di aggiungere alla differenziata un 15 per centoemariali mobilitabile. Anche perché in quell’impianto il selettore funziona. A questo aggiungo che vi è collegato un impianto di biostabilizzazione gestito dall'Acta che potrebbe abbassare i costi per la successiva bonifica del percolato delle discariche». Che fare? «E’ un problema politico e di differenti visioni della gestione. Ma perché se il comune possiede l’Acta, cede il sevizio di manutenzione del verde all’unità di direzione comunale che tra l’altro, non ha gli operai? Forse c’è chi è più innamorato della
gestione che della programmazione, forse certe scelte scontano alleanze politiche». Che cosa dice delle accuse dei sindacati su assunzioni e promozioni “discrezionali” in chiusura di mandato? «Non ho mai fatto contratti part time se non in due casi in cui c’era emergenza nella struttura. Ma se è nel rispetto della legge, rivendico la discrezionalità degli incarichi che devono andare a postazioni di fiducia. Quanto al caso particolare, il bilancio di previsione è stato approvato e discusso, lì c’erano le azioni previste sulla riorganizzazione aziendale. Però un’altra cosa la voglio dire. L’Acta, dalla rappresentanza alle azioni messe in piedi, costa annualmente 100 mila euro sui ricavi comunali, pari all’1 per cento. E’ questo il problema delle casse comunali?». Ancora finanze: qual è il vero problema? «Il punto è un altro. Questo settore dovrebbe essere una priorità. Ma perché, invece, l’Acta deve avere problemi di cassa e liquidità, a dispetto del servizio necessario che eroghiamo, e il trasporto pubblico, gestito da privati, pur non essendo efficiente, è pagato a piè di lista? Non chiedo più soldi, ci basta il nostro bilancio, purchè arrivino puntuali». C’è una cosa che non rifarebbe? «Quella sperimentazione nel centro storico è stato un caso emblematico. L’idea in sé e buona, ma sono stati sottovalutati i ritardi, la partecipazione, il coordinamento con l’amministrazione». C’è un’azione che avrebbe voluto mettere in piedi? «Torno sulla raccolta differenziata. La direttiva europea invita al riciclo e al recupero: per questo serve, ribadisco, calibrare gli impianti sul ter-
ritorio, riattivare subito l’inceneritore e ampliare finalmente la discarica di Pallareta». Ma basterebbe? «Suggerisco di utilizzare il depuratore di Potenza in cui l’umido potrebbe essere usato come combustibile. Mentre il cdr (combustibile derivato dai rifiuti, ndr) di qualità potrebbe essere dirottato nei due cementifici che ci sono nel capoluogo e nel Melfese». Quanto ai comportamenti che prima richiamava? «Appunto. Sempre l’Ue impone anche altre due “r”, ridurre e riutilizzo. Allora, perché non fare ordinanza, partecipata, si badi, su bar e negozi che incentivi l’utilizzo di vetro e acqua del rubinetto, vietando il proliferare di bicchierini di plastica? Il dialogo con la città è importante. Credo che nel rapporto con la cittadinanza ci si giochi il 50 per cento dell'utilità dei risultati. A questo proposito, c’è già un progetto di “infomobile” rimasto su carta. Forse è in questo che dovrei recuperare. Va bene, lascio a chi verrà...». Sincerità per sincerità, ha un rammarico in questi cinque anni? «Avrei volto rispondere al sindaco, capo dell’amministrazione e di cui ho avuto ruolo di delegato. Ho dovuto, invece, rispondere troppo spesso alle polemiche pretestuose di troppi. Ma me la fa dire un’ultima cosa, adesso che tutti parlano di trasformazione societaria?». Prego... «Così l’Acta non può restare, è la legge che lo impone, basta ambiguità nel settore in generale. Entro il 2010, si va verso la liberalizzazione, salvo ritorno all’internalizzazione. Così o il servizio assume gestione industriale, o si sceglie il ritorno al “socialismo municipale”». Sara Lorusso
LO SPUNTO «PER dare prova di serietà e correttezza amministrativa il municipio di Potenza avrebbe dovuto indire delle vere e proprie procedure di selezione concorsuale non semplici e discutibili liste aperte da cui attingere in maniera molto discrezionale, come, purtroppo, sempre avviene nei casi in cui vengono attivate long list, alle quali sono contrario sia in via di principio chedi fatto».Così ilconsigliere del Pdl al comune di Potenza, Antonino Imbesi, ha co-
«Poca trasparenza con le long list» municato di voler presentare all’attenzione del sindaco della città e dell’assessore al Personale una interpellanza urgente sulla decisione di attivare in città una long list, da cui attingere per scegliere professionisti della cui opera l’amministrazione comunale si dovrebbe avvalere.
«Credo, sinceramente, di interpretare i sentimenti dei potentini nel sostenere che anche la data di scadenza del bando, decisa per la fine di agosto, sia per lo meno discutibile ed anomala - ha sottolineato Imbesi - e se l’amministrazione, nonostante la mia sentita sollecitazione, doves-
se decidere di confermare la scelta chiedo che, almeno, vengano prorogati i termini della sua dead-line per consentire a tutti i cittadini di esserne informati ed avere il tempo di poter partecipare alla stessa. Per fare bene il consigliere non è richiesto di cambiare idea spesso in modo
da essere sempre d’accordo con le scelte perpetrate dal proprio partito, ma bisogna, invece, farsi portavoce delle istanze vere della comunità prosegue - Per questo, conoscendo molti dei colleghi di maggioranza, ero convinto che anche nel centrosinistra ci sarebbe stata una alzata di
scudi nei confronti di questa scelta ma, mi sono dovuto ricredere». Ecco,allora, l’interrogazione con cui Imbesi chiede di sospendere la long list e di esperire una forma diversa di selezione per i professionisti di cui necessita: «Spero e, anzi, sono convinto del fatto che l’amministrazione non voglia favorire nessuno attraverso questa procedura e, quindi, la invito a scegliere un procedimento selettivo di gran lunga più trasparente e che dia maggiori garanzie».
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RESTERA’ in esposizione fino al prossimo 31 agosto, a Vaglio di Basilicata, presso il museo delle Antiche genti lucane, la mostra “I ritratti di Leonardo”, di cui fa parte anche il dipinto per cui si stanno effettuando le verifiche per una possibile attribuizione a Leonardo da Vinci. Il ritratto è molto interessante in sé e significativo come nuovo elemento di un mosaico ancora incompiuto per ricostruire le sembianze del volto di Leonardo. Ed è importante in quanto introduce nuove ricerche concernenti Leonardo perduto, le sue tracce e gli echi leonardeschi nell’Italia meridionale. E’ inoltre misterioso poiché se ne devono ancora accertare la datazione e la più antica provenienza, ed è difficile individuarne l’autore. Ma il facsino è garantito.
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A Chiaromonte , il 25 e il 26 di agosto, a conclusione dell’anno Giovanneo, sono stati programmati incontri e avvenimenti di particolare interesse storico, religioso e culturale. Di particolare interesse storico e culturale, sarà la relazione d’a Michelangelo Sampietro, Conservatore dell’archivio storico del Cavalieri del Lavoro di Roma: l’appuntamento ha lo scopo di proporre la ricostruzione dell’archivio e della biblioteca dell’abbazia Circense del Sagittario. Interverranno anche il vescovo di Tursi-Lagonegro, Nolè e il padre Abate emerito cistercense di Roma, Ugo Tagni, con altre autorità civili e militari. Nel dettaglio il programma dell’iniziativa, reso noto dal parroco Vincenzo Lo Frano, prevede per la giornata del 25 agosto, presso la chiesa di San Tommaso, alle ore 18.30, l’inaugurazione delmuseo parrocchiale “BeatoGiovanni da Caramola”. Introdurrannol’i lavori il vescovo Francesco Nolè e l’abate cistercense Tagni. Seguirà la presentazione delle fasi di restauro del Messale Cistercense del Sagittario e la relazione di Michelangelo Salpietro sul tema “il Messale Cistercense: per una ricostruzione dell'Archivio e della Biblioteca del Sagittario”. Il 26 agosto, in occasione della festa del Beato Giovanni da Caramola, sarà celebrata una messa alle 8 presso l’eremo di Scala Magnano. In serata la benedizione del nuovo quadro del Beato Giovanni offerto dal vescovo.
OGGI; andrà in scena a Vaglio di Basilicata, nel parco archeologico di Rossano di Vaglio, per la regia di Giancarlo Fares, “Il Governo delle donne” di Aristofane. Una volta al potere le donne deliberano la libertà dei rapporti sessuali. Tuttavia, siccome questo favorirebbe le persone belle, si decide anche che ogni uomo, prima di andare con una donna bella, sia tenuto ad andare con le donne brutte e viceversa. Questo però crea una situazione assurda e paradossale: verso la fine della commedia, un giovane si ritrova conteso fra tre megere che litigano per assicurarsi i suoi favori. Questo il canovaccio di una commedia musicale divertente ed ironica e al termine dello spettacolo giunge forte e chiaro il testamento dell’autore: l’unica possibilità di salvezza sembra essere nel buon senso e nella volontà di costruire il mondo nella concordia. Tanto che la conclusione si celebra con un banchetto a cui partecipa l’intera cittadinanza.
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Potenza
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
Spalberg, mensilità non pagate Diversi lavoratori dell’azienda si sono rivolti a un legale per difendere i propri diritti VIGGIANO - Attendono ancora di essere pagati le mensilità arretrate i lavoratori della Spalberg, l'azienda operante nel settore tessile (spalline) entrata in crisi da qualche tempo. Dopo manifestazioni, sit-in e vari incontri in Regione, come l'ultimo con la decisione della “Cassa Integrazione Straordinaria dal 1 Luglio scorso”, ci si aspettava anche il pagamento da parte dell'azienda di mensilità arretrate spettante ai lavoratori dal mese di Gennaio. Ma sembra che le cose non siano andate così. L'impegno preso in Regione con le Organizzazioni sindacali, non è stato rispettato, per quello che riguarda le mensili- Alcune immagini del presidio del giugno scorso tà arretrate e nel frattempo tratto d'area con un finanziaqualche lavoratore per i propri te donne. La loro protesta è iniziata sia mento di 7 milioni e 100 mila diritti, ha deciso di rivolgersi per le mancate mensilità e sia euro. alle vie legali. Un programma a regime di Una vicenda quella della per l'assenza di certezze sul loSpalberg iniziata nel mese di ro futuro occupazionale, lega- assunzione di 130 unità. Ma di assunzioni reale c'è ne giugno scorso con un presidio to proprio alla presentazione di davanti ai cancelli dello stabili- questo Piano di riorganizza- sono state circa una trentina. Nei fatti, quindi, non ha ragzione. mento. Piano di cui i lavoratori han- giunto gli obiettivi prefissati Per ironia della sorte l'azienda nata con il contratto d'area no chiesto di conoscere ma di con il Piano iniziale e con la prenel 2004, è situata a pochi passi cui l'azienda non ha mai dato senza di una revoca dei contridalle ultime imprese, nate an- risposte chiare e concrete. Del buti. Non solo, l'azienda la cui dich'esse con il patto d'area, che vento di crisi della Spalberg, però, se ne parlava già da qual- rettrice Luciana Plebani, menhanno fallito e chiuso. tre amministratore delegato Una realtà quasi tutta al fem- che tempo. Un azienda nata con il con- Gasparre Simone,entrambi del minile, di 27 unità, 23 sono tut-
Pignola, di scena “Arteinstrada”
nord - est, di incentivi ne ha avuti anche per quanto riguarda la formazione. Come la maggior parte delle aziende la crisi non la risparmiata. «Calo degli ordini e delle commesse». Ma il problema sembra essere legato anche ad una situazione tributaria a cui è incappata la stessa. Problemi finanziari che l'avrebbero poi portata a chiedere un Piano di riorganizzazione aziendale. Angela Pepe
PIGNOLA - “Arteinstrada” di scena questa sera a Pignola. Dopo la lunga tournée iniziata oltre un mese fa ad Atella, la carovana ha toccato ben 19 centri storici di cittadine lucane, ma anche pugliesi e calabresi. Un successo di pubblico con migliaia di presenze, dovuto alla qualità artistica dei protagonisti provenienti da più arti del mondo, grazie alla infaticabile direzione artistica di Pasquale Cappiello che conduce nelle nostre strade, nelle piazze, negli antichi castelli gli strepitosi artisti del Festival Internazionale Itinerante, coniugando momenti ludici ad espressioni di solidarietà. Anche Pignola godrà delle coinvolgenti performance del Duo Acrobat (milanese la ragazza, genovese il partner) che rievocano con leggerezza la poetica parabola di Zampanò e Gelsomina, i protagonisti del film La strada di Fellini: sospesi ad otto metri su un rosso tessuto, volteggiano ed avvincono in un’ atmosfera circense che emana poesia. Altro fascino lo esercita il Fire Float, spagnola la ragazza, israeliano l’acrobata, in un turbinio di fiamme e fuochi che manipolano con grazia, interagendo spesso con il pubblico. Quindi, il Super Mambo Acrobatic Team, quattro giovani atleti-artisti kenioti che fra salti e balli, si muovono nell’aria sfidando la gravità, a un passo dal pubblico sempre più coinvolto.
la cerimonia di consegna Querelle nel Pdl di Rionero Stasera Nemoli, a Labanca Brienza getta acqua sul fuoco il premio “Sirino” RIONERO - L'intervento del capogruppo consiliare PdL di Rionero, Vittorio Brienza, direttamente o indirettamente chiamato in causa nella querelle in corso nel Pdl rionerese, non si è fatto attendere più del necessario. Brienza è sceso in campo con l'intento di smorzare i toni e per fare alcune precisazioni, che ritiene doverose «per ristabile la verità in vista di una nuova stagione che non può ripetere gli errori del passato». In merito all’incontro tenuto presso la locale sezione del PdL con l’on.Taddei «per ufficializzare accordi che si erano raggiunti in precedenza - risponde –nulla di più falso perché – sostiene Brienza – lo stesso on.Taddei ha smentito e chiarito a me telefonicamente “di aver partecipato semplicemente ad una cena con alcuni ex amici di Forza Italia per mediare vecchie ruggini”. «Apprendere comunque dall’on. Taddei – scrive Brienza in una nota – che i consiglieri comunali Giuseppe Romaniello e Giovanni Buccino formalizzeranno a breve l’iscrizione al Pdl e, conseguentemente, l’adesione al gruppo consiliare, è cosa a me gradita e che ho sempre auspicato». In quanto poi al risultato elettorale riportato da Brienza, il capogruppo consiliare della minoranza del partito di Berlusconi precisa: <Non sono amereggiato per il poco brillante risultato elettorale alle ultime elezioni provinciali: essere stato il più suffragato a Rionero con circa mille voti, senza alcun apporto di chi preposto al coordinamento cittadino del Pdl, è invece prova tangibile di una performance non indifferente, dove parte determinate si è rivelata la componente ex
An unitamente ai rapporti personali e consolidati da parte del candidato. In ogni caso – continua – se «qualcuno ritiene che il risultato elettorale sia stato poco brillante, mette il dito nella piaga e determina conseguentemente una unica soluzione: farsi da parte, come richiesto a gran voce dalla base del partito, che ha certificato l’azzeramento di ogni incarico partitico in presenza del coordinatore provinciale del Pdl Antonio Tisci». Il capogruppo consiliare Vittorio Brienza, così conclude la sua nota: «Il Pdl a Rionero ha bisogno di una rinnovata assunzione di responsabilità, di credibilità e, pertanto, di scelte politiche conseguenti. Quanto all’affermazione di “qualcuno”secondo cui non sarei legittimato a parlare in nome del PdL di Rionero, francamente tale eresia non merita alcun commento; mi permetto una battuta, stile Mourinho: a quale “titulo” parla ancora “Qualcuno” che – sconfessato in una pubblica assemblea – non avverte il dovere di chiedere scusa invece di continuare a battere la testa pur di far rumore. Sono certo, che passata la calura estiva, di questo “qualcuno” non sentiremo più parlare. Personalmente, prescindendo dal ruolo politico che mi verrà assegnato, continuerò, come sempre, a profondere il mio impegno svincolato da contingenze pre e post ferragostane; insieme ai tanti iscritti e simpatizzanti, che mal digeriscono apodittiche decisioni assunte sulla testa degli altri, perseguirò una strategia di valori che restituisca alla politica il senso di scelte fondate su chiari principi e precisi punti di riferimento». Michele Rizzo
NEMOLI - Va allo scrittore Vincenzo Labanca la XII edizione del premio Sirino d'Argento. La cerimonia di consegna si terrà stasera, alle 21, in piazza Domenico Lentini. Il riconoscimento è assegnato dalla Redazione del periodico lucano di informazione, cultura e sport "Il Sirino” pubblicato da quattordici anni - per omaggiare personalità della Basilicata o che hanno operato nella regione, impegnate in campo sociale e culturale. «Per questa edizione - dice Salvatore Lovoi, direttore responsabile de “Il Sirino” - si è voluti premiare lo scrittore Vincenzo Labanca, autore di romanzi, saggi e testi teatrali. La motivazione potrebbe soffermarsi sui temi trattati nell'ultimo libro che affronta il delicato tema dell'adozio-
ne, ma andando a ritroso si scoprono argomenti altrettanto impegnati e tema di dibattito sociale, politico e antropologico. Si va dal revisionismo storico di fenomeni come il brigantaggio, strettamente legati all'Unità d'Italia, alla raccolta di memorie storiche e di promozione turistica sulla Basilicata, passando attraverso itinerari di morale ed etica, presenti già ai primordi, nei testi di teatro». Docente di Estimo ed Economia Politica, nelle Scuole Superiori, Labanca, è originario di Rivello. Ha pubblicato una trilogia teatrale, nella narrativa una trilogia sul brigantaggio e un'altra sulla Lucania e, ancora, altri libri sull'Italia Unita. Di recente ha dato alle stampe il romanzo “Voglia di un figlio”. Francesco Zaccara
Il Comune di Rionero
Teana, quando l’arte è opportunità TEANA –Si è tenuto nella sala consigliare di Teana, un altro incontro dell’associazione Artepollino. Un appuntamento, che ha spiegato la nascita del progetto, fino ai giorni d’oggi. Dopo la partecipazione con un stand informativo al “Festival della Taranta”, l’associazione ha ritenuto opportuno ritornare nel centro della valle del Serrapotamo, per illustrare le varie fasi del progetto. Il presidente di Artepollino Gaetano Lofrano eil vice Enza De Stefano, hanno colto l’occasione per far conoscere tutti gli artisti selezionati e per raccontare i loro progetti. Ed ecco allora, che si è parlato del coinvolgimento delle scuole con delle attività di formazione che ha coinvolto
circa cinquecento studenti di istituti scolastici del territorio del Pollino. Le attività didattiche, dell'Associazione "Il Castello di Rivoli", hanno proposto una serie di percorsi tematici per avvicinare i ragazzi al mondo dell'arte contemporanea, attraverso laboratori pratici. Poi, si è parlato degli artisti coinvolti nel progetto e delle loro opere. Il Teatro Vegetale di Giuseppe Penone, nella val Sarmento, la Giostra di Carsten Holler a San Severino Lucano e il Cinema di Terra di Anish Kapoor, alle terme di Latronico. Queste sono opere che sono già in fase di realizzazione. Invece NilsUdo, artista tedesco ha individuato una collina rocciosa, con la cima ricoperta d'er-
ba, situata tra Casa del Conte e Aquatremola in territorio di Terranova del Pollino. Sull'altopiano vorrebbe disporre cinque uova giganti di pietra, che si possano vedere da lontano. Sotto le uova vorrebbe mettere un tappetino di ghiaia per sottolineare il contrasto di colore delle uova rispetto alla Pietra Capanna. Mentre Anni Rapinoja èun'artista finlandese, che realizzerà un opera d'arte che si ispira ad un elemento della cultura arbëreshe di cui è rimasta molto affascinata. Il risultato è l'idea progettuale per il “sky cleaner” (pulizia del cielo, titolo in lingua arbëreshe da definire), un'installazione di scope giganti su un campo esposto al cielo. Le scope si
L’incontro di Teana
muoveranno leggermente nel vento e “puliranno”il cielo di nuvole grigie. Claudio Sole
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12 Potenza e provincia Viggiano Le maestranze (quasi tutte donne) non ricevono gli stipendi da gennaio
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Lunedì 24 agosto 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Il presidente Tortorelli: «Sarà un processo graduale grazie all’apporto delle realtà locali»
Ente camerale verso il rilancio Tracciate le linee guida del progetto di intervento nei vari settori di interesse RIORGANIZZAZIONE e potenziamento dei servizi per offrire al territorio e alle imprese nuovistrumenti operativie maggiore efficienza, in grado di accrescere la competitività del sistema produttivo locale. Sono alcune delle priorità cheil presidentedellaCamera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, ha affrontato con il nuovo segretario generale dell'Ente, Federico Sisti, che ha nella tenacia e nella esperienza maturata in diversi settori, a cominciare da quelli formativo e dell'innovazione, requisiti importanti per concretizzare il processo di ammodernamento dell'Ente. Cuore del “progetto di rilancio”sono lerisorse umane, gli strumenti innovativi e le opportunità da mettere in campo per migliorare e potenziare le attività istituzionali che spaziano dal Registro Imprese alle Camere Arbitrale e di Conciliazione, dagli Uffici Metrico, Brevetti alla Promozione. «Al nuovo segretario generale, Federico Sisti -ha detto Tortorelli- spetterà il compito di coordinare le attività di rilanciodell'Ente, in relazione al continuo mutare e alle accresciute esigenze del territorio e dei mercati. Sarà un processo graduale, che parte da un valido patrimonio di esperienze e di professionalità con il supporto dell'azione propositiva e di indirizzo, che verranno dalla giunta e dall'assemblea generale. Ma saranno preziose anche le eventuali indicazioni che potranno venire dal territorio e dagli enti locali, con i quali abbiamo avviato proficue attività di collaborazione in vari settori. Riteniamo che fare sistema sia una opportunità per tutti, così da utilizzare al meglio le risorse e creare opportunità di lavoro». Un Ente moderno, pronto a favorire la crescita delle imprese mettendo in campo tutte le opportunità del sistema camerale in Italia e all'estero e impegnato a promuovere una provincia, che ha risorse e potenzialità per superare le attualità difficoltà imposte dalla crisi a vari livelli.
Bolognetti si chiede perchè
Un affitto d’oro per la sede Arpab
La sede Arpab di Matera
Il palazzo della Camera di commercio di Matera
Il valore simbolico della visita di Napolitano di GIUSEPPE PACE* La notizia, data da alcuni giornali locali e nazionali, secondo cui nel prossimo ottobre è programmata una visita del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in Basilicata, ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Non sarà certo la prima volta che l'onorevole Napolitano percorrerà le strade della Basilicata, della provincia di Matera e di Matera. Qualcuno ha richiamato, per l'occasione, la visita che, nel 1902, fece in terra di Basilicata l'onorevole Giuseppe Zanardelli, non considerando che Napolitano è Presidente della Repubblica, mentre Zanardelli era capo del governo. Ne deriva che quella di Napolitano difficilmente provocherà, come vorremmo, interventi e provvedimenti immediati, che sono competenza del solo potere esecutivo. Ma che il Presidente della Repubblica scenda nel Sud, in questo momento, assume un forte significato simbolico, dopo una estate di aggressione al Sud da
parte della Lega, che è colonna di sostegno del governo Berlusconi. Da Brescia l’onorevole Zanarelli poté scendere nel Sud, perché al Sud si pensava come una terra da riscattare e conquistare ai livelli di vita della nazione; da Milano, invece, Berlusconi non può scendere, visto che il Sud è ormai quotidianamente spregiato, irriso e definitivamente considerato palla di piombo al piede della nazione. La discesa di Napolitano è, dunque, un atto di generoso richiamo alla unità della nazione; ed è un monito al governo Berlusconi e alla Lega che lo sostiene, dettandone regole e leggi di comportamento. Ci si augura che l'onorevole Berlusconi sappia leggere questo monito e consideri che ormai con troppa insistenza, da parte della Lega, si sta giocando alla divisione nazionale e ad una intolleranza che, in alcuni momenti, sfiora l'odio razziale. E ne tragga le dovute conseguenze. *Presidente del Centro di iniziativa culturale e politica di Matera
«MENTRE ancora attendiamo risposte agli ennesimi quesiti posti all'Arpab (Agenzia regionale per l'Ambiente) sull'affitto della nuova sede ubicata nella zona Paip di Matera, è intervenuto sulla vicenda Giovanni Olivieri, proprietario della vecchia sede Arpab ubicata in via Agna. Non possiamo che ringraziare il signor Olivieri per le preziose informazioni che ha voluto fornire e che fanno sorgere altre perplessità sull'operazione che ha portato al trasferimento dell'Arpab presso la sede ubicata in zona Paip». A sostenerlo in una nota è Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali lucani e consigliere dell’associazione “Coscioni”. «In data 6 agosto -prosegue Bolognetti- ci eravamo interrogati sull'affitto della nuova sede, a nostro avviso troppo alto, pagato da Arpab al signor Castellano. L'Arpab verserebbe a Castellano 22.000 euro al mese, a cui andrebbero ag-
giunti altri 60.000 euro all'anno per la manutenzione, per un totale di 324.000 euro all'anno. Non mancavamo di sottolineare il mancato rispetto delle prescrizioni previste nel bando emanato da Arpab nel gennaio 2007. Adesso apprendiamo, da Olivieri, che per la vecchia sede l'Arpab pagava 4.000 euro al mese. Alla luce delle dichiarazioni di Olivieri tocca tornare a porre una domanda al direttore dell'Arpab Vincenzo Sigillito: era proprio necessario passare da un affitto di 4.000 euro mensili ad un affitto di 27.000 euro mensili? La nuova sede Arpab costa alla collettività sette volte di più rispetto a quello che Arpab pagava fino al giugno 2007. Forse la Procura della Repubblica di Matera e il dottor Giuseppe Chieco, di solito molto attento a quanto viene pubblicato dalla stampa regionale, dovrebbero approfondire la questione. matera@luedi.it
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Matera
Lunedì 24 agosto 2009
Rogo minaccia un bosco pregiato Provvidenziale l’intervento degli agenti forestali in contrada Gannano TURSI - Solo il tempestivo intervento degli agenti del Corpo forestale dello Stato ha impedito ch eun vastissimo rogo avesse conseguenze irregapabili su di un’area boscata di alto valore naturalistico nell’agro di Tursi. L’allarme è scattato alle ore 14.30 di sabato, quando la Sala Operativa Regionale delle emergenze ambientali del Cfs ha ricevuto una segnalazione di un focolaio di incendio in località “Gannano”. Sul posto, a dirigere le operazioni di spegnimento, sono subito intervenute 2 pattuglie operative del Cfs, dei Comandi Stazione di Tursi e di Rotondella. Il rogo, favorito dalle particolari condizioni di aridità della giornata, con temperature decisamente elevate, molto al di sopra della media del periodo, ha minacciato diversi ettari di superficie boscata ad elevato valore naturalistico-ambientale. In considerazione della elevata intensità dell'incendio, ilforestale direttoredelle operazioni di spegnimento, ha richiesto il concorso aereo per il tramite della Centrale Operativa Regionaledel CfsdiPotenza.A seguitodiciò, alle ore 15.10 sonoarrivati sul posto
Le immagini dell’incendio e la traccia di una probabile causa dolosa
2 aerei del tipo “Fire boss”, che hanno consentito di condurre interventi antincendio mirati, di precisione, sganciando il liquido ritardante ed estinguente a quote bassissime. Sono stati effettuati ben 14 lanci dai due aerei “Fire Boss” di circa 3.000 litri l'uno per un totale di circa 50 tonnellate di acqua e liquido ritardante. Hanno collaborato allo spegnimento dell'incendio anche squa-
dre della Protezione Civile, operai forestali della Comunità montana e Vigili del Fuoco. Grazie al rapido ed efficace intervento di coordinamento del Cfs, attraverso le squadre a terra e l'intervento dei mezzi aerei, l'incendio -di presunta origine colposaè stato domato alle ore 17.45 e la superficie complessivamente percorsa dal fuoco è risultata essere di circa 3 ettari, di cui 2 ettari di macchia me-
diterranea ed 1 ettaro di cespugliato. Sul posto, è stato predisposto dal forestale direttore delle operazioni di spegnimento una opportuna attività di bonifica e presidio del perimetro bruciato al fine di scongiurare eventuali riaccensioni di pericolosi focolai. Il Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Matera (Nipaf), ha già avviato le indagini per accertare gli autori del rogo e re-
lazionerà dell'accaduto all'Autorità Giudiziaria di Matera. Tuttavia, la giornata di sabato ha registrato in provincia di Matera numerosi roghi che hanno interessato i comuni di Nova Siri, Montalbano Jonico, Calciano, Bernalda, Grottole e Aliano, dove è andato alle fiamme un vecchio vivaio forestale governativo, oggi gestito dalla Regione Basilicata. provinciamt@luedi.it
Pomarico Curiosità e storia vera tra i ricordi del musicista veneziano Miglionico Viaggio tra i paesi
Scarpa racconta Vivaldi Provincia in bus Serata per palati fini con lo scrittore Premio Strega POMARICO - Tiziano Scarpa a Pomarico con il suo Vivaldi. Ieri è stata la giornata conclusiva del “Pomarico Vivaldi Festival”, manifestazione dedicata ad Antonio Lucio Vivaldi. Gli eventi realizzati hanno visto la partecipazione di diverse personalità della cultura di livello nazionale e sono state iniziative di grande spessore culturale fatte di musica e letteratura. Sabato sera, per esempio, in largo Chiesa Madre, è stato tempo dell'arrivo dello scrittore e poeta, Tiziano Scarpa, autore che quest'anno con il romanzo Stabat Mater, tra gli altri riconoscimenti, ha ottenuto il prestigioso Premio Strega. L'opera di Scarpa, grazie alla quale lo scrittore è stato scelto come vincitore della sezione romanzi del “Premio Pomaricvum Antonio Vivaldi 2009”, è molto vissuta dalla presenza del musico veneziano che per via materna ha avuto persino origini lucane o più esatta-
Tiziano Scarpa
mente della stessa Pomarico. Nel volume di Scarpa una delle anime e tra i fondatori del Primo Amore- la figura del musicista e compositore di Venezia celebrato dal 20 al 23 agosto a Pomarico è molto forte e importantissima per la storia. Inoltre, durante il momento di presentazione dello stesso testo, del libro che molti successi sta riscuotendo (sia di critica che di pubbli-
co), Tiziano Scarpa ha avuto modo di scambiare qualche idea con il saggista Egidio Pozzi, che invece sulla figura sempre di Antonio Vivaldi ha dato alle stampe una monografia. Fra i due, che già si conoscevano, gli scambi sono stati di complementarità. Durante lo stesso momento di presentazione del romanzo, la scrittrice Anna Santoliquido e la docente Giovanna D'Onofrio hanno avuto il compito di dare qualche argomento introduttivo ed emozioni da lettrici competenti. Scarpa, prima di ricevere il riconoscimento e premiare a sua volta la giovane violinista Chiara Lupo, ha ovviamente lasciato qualche impressione al pubblico in grado di dire di più rispetto a quello che ha scritto e per il quale oggi viene osannato. Perché, va ricordato, nonostante Scarpa sia ormai un nome noto, solamente con la riscossione di questo Strega può davvero diventare nome più conosciuto dal largo
pubblico; e, va detto, al di là di prove che magari potrebbero essere più riuscite. Tra le cose più interessanti, alcuni dettagli sull'ambientazione della trama. «Venezia in quelli anni -ha ricordato lo scrittore- diventa una specie di Las Vegas, perché scopre che mantenere dal punto di vista economico significa far pagare l'ingresso a teatro e a volte nelle vicinanze di questi spuntavano bische». Al termine della prima parte della serata, la Wam Band del cornista e consulente musicale del Pvf, Giovanni Pompeo, ha eseguito opere del Vivaldi e non solo. L'evento, invece, era stato già intervallato dall'esecuzione di altri pezzi di Vivaldi. La serata ha messo insieme la bellezza delle letteratura, l'amore per il territorio e la forza della musica. Per una giornata da far entrare nell'elenco delle più belle date delle ultime estati pomaricane. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
pronta a ripartire
MIGLIONICO - «Siamo pronti per dare il via alla nuova edizione di “Provincia in Bus”. È tutto pronto, dal calendario degli itinerari alle intese con il territorio». A comunicarlo è l'assessore provinciale al Turismo, Giuseppe Dalessandro, che, insieme al presidente della Provincia, Franco Stella, e al Direttore generale dell'Apt di Basilicata, Gianpiero Perri, ha convocato oggi alle ore 18, presso il Castello del Malconsiglio di Miglionico, la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa. «Quello di promuovere il territorio è un obiettivo che va perseguito sistematicamente -ha dichiarato Dalessandro- e in sinergia con tutti gli organismi preposti alla valorizzazione del turismo in Basilicata. Accanto ai grandi eventi messi in campo dall'Apt, vanno infatti elaborati progetti di piccole e medie dimensioni che incrementino e diversifichino l'offerta turistica. La Provincia di Matera, con questa nuova edizione ha aggiunto Dalessandro-
intende proseguire sulla strada della promozione del turismo della provincia. Un territorio affascinante e ricchissimo di storia, arte, cultura e natura che spesso non ha modo di raccontare i propri patrimoni e le proprie antiche tradizioni. Una visibilità in cerca di autore che siamo convinti di poter sostenere proprio attraverso questa modesta iniziativa. Grazie a Provincia in bus, infatti, gli ospiti dei villaggi disseminati lungo tutta la fascia jonica potranno varcare i confini delle strutture ospitanti e raggiungere , così, i meravigliosi borghi dell'entroterra». «Questa nuova programmazione -ha sottolineato il presidente Stella- prevede ben 35 visite in altrettanti paesi. Inoltre, per la prima volta, verrà offerta ai turisti la possibilità di trascorrere intere giornate a contatto con le culture e le tradizioni delle nostre popolazioni. Una novità resa possibile grazie al sostegno delle amministrazioni comunali». provinciamt@luedi.it
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18 Matera e provincia Tursi Necessari quattordici lanci aerei con cinque tonnellate di acqua e liquido ritardante
Bernalda Confermata la notizia del ritorno del corpo di San Bernardino dopo 29 anni
In festa con L’Aquila nel cuore Commozione al tradizionale scambio di doni con la delegazione abruzzese BERNALDA - Con lo scambio dei doni tra le delegazioni ospiti e il Comitato Feste, la tradizione dei festeggiamenti legati a San Bernardino è entrata ieri mattina nel vivo. Tanti applausi ed emozione per la delegazione de L’Aquila. La lunga giornata è iniziata con i record di cui tanto si è parlato in questi giorni. Infatti, tanta era la gente presente all'appuntamento delle 10, dove i delegati di Siena, Mirabella Eclano, L'Aquila e, naturalmente, i rappresentanti di Bernalda, hanno proceduto all'oramai consolidato scambio di doni. Un gesto che va a rafforzare l'amicizia nel nome del Santo Patrono. Per la cittadina bernaldese, a fare gli onori di casa, all'interno del Chiostro del Convento di S. Antonio, è stato il Commissario prefettizio, Maria Rita Iaculli, la quale ha sottolineato il suo impegno e il lavoro per tutta la città. «Quello dello scambio dei doni -ha detto la Iaculli- è un gesto al quale assisto per la prima volta. Una tradizione che di fatto, sentendo le varie rappresentanze delle città qui presenti, si rinnova negli anni. Oggi non è presente la delegazione di Siena, che partecipa con il suo confalone, ma il sindaco ci ha fatto pervenire il ringraziamento scusandosi per non essere presente a questo grande evento. Io -ha concluso la Iacullisono stata chiamata a Bernalda e per questa città metterò in atto tutte le azioni per farla crescere nonostante la mancanza di un'amministrazione». Subito dopo a prendere la parola è stata la delegazione de L’Aquila,
La cerimonia dello scambio di doni tra la delegazione de L’Aquila e i rappresentanti istituzionali di Bernalda nel giorno clou della festa di San Bernardino. Qui a fianco, la cerimonia religiosa del trigramma che lancia i riti religiosi della festa
che, dopo aver ringraziato tutti, ha portato i saluti dell'intera città de L’Aquila e della sua popolazione. Il rappresentate aquilano ha ringraziato tutti i presenti per l'ospitalità ricevuta negli anni e soprattutto in questo
2009 anno che gli abitanti abruzzesi difficilmente dimenticheranno. Il rappresentate de L’Aquila ha ringraziato, al termine del suo discorso, tutta la popolazione bernaldese per la grande generosità mostrata dopo il
Ricordi e commenti sulla “crisi degli spiccioli”
Omaggio di Rotondella al grande Nicola Ielpo ROTONDELLA - “Finché c'è gente come Nicola Ielpo, l'Italia non è perduta”. Si leggono queste parole nel capitolo che Hans Magnus Enzensberger, celebre scrittore e intellettuale tedesco, ha dedicato all'Italia nel suo famoso libro “Ach Europa”, edito in Germania nel 1987 e pubblicato in italiano, a stralci, dal settimanale L'Espresso. Nel suo tour europeo, lo scrittore era rimasto impressionato dall'impasse causato in Italia dalla “crisi degli spiccioli”, quando, tra il 1975 e il 1979, la Zecca dello Stato non era stata in grado di fronteggiare la domanda di monete per le transazioni quotidiani della società del boom. Si era così recato negli uffici della Zecca, convinto di trovare chissà quale monumento di inefficienza e abbandono. E invece lì, a pochi anni dalla crisi degli spiccioli, c'era uno stabilimento industriale ultramoderno e produttivo. A dirigerlo, da qualche anno, era arrivato Nicola Ielpo, originario di Rotondella e primo direttore “tecnico”, dopoche, neglianniprecedenti, in quel ruolo si erano susseguiti numerosi manager selezionati con criteri politici, molto spesso privi delle più elementari conoscenze nel settore. Enzensberger salutava l'avvento di Ielpo come l'avvento di una nuova stagione di efficienza e produtti-
Nicola Ielpo
vità della Zecca. Il lucano sarebbe rimasto lì come direttore fino al 1999, passando alla storia per aver brevettato, all'inizio degli anni '80, la moneta bimettalica, utilizzata prima per la 500 lire e poi, con l'avvento della moneta unica europea, per le monete da 1 euro e 2 euro. Dopo la conclusione dell'esperienza alla Zecca, Ielpo è andato a insegnare Tecnica Monetaria nellaFacoltà diIngegneria dell'Università di Roma Tor Vergata. In questo ambito è nato “La Fabbrica del Denaro. Dall'asse all'euro. Storia bimillenaria della Zecca di Roma e delle sue monete”, edito da Texmat e presentato l'altra sera a Rotondella su iniziativa dell'amministrazione comunale. E' stato un incontro che ha avuto il sapore della festa, l'abbraccio di un'intera comunità a quello che è forse il suo cittadino più illustre, per qualità e presti-
gio degli incarichi ricoperti. La perizia dell'autore ha dato piena soddisfazione alle numerose curiosità giunte dal pubblico sugli aspetti positivi e negativi dell'euro, sull'ipotesi della moneta unica mondiale, sull'utilità o meno, in un futuro sempre più digitalizzato, dello strumento della moneta, che, secondo Ielpo, «resterà comunque indispensabile per le transazioni più semplici». Non sono mancati, come in ogni celebrazione che si rispetti, i ricordi. Particolare quello di Antonio Di Sanza, consigliere regionale del Pd e amico personale di Ielpo, del quale ha testimoniato la grande disponibilità con il simpatico racconto di un suo soccorso, con tanto di carro attrezzi, all'auto del comune di Policoro (di cui Di Sanza era sindaco), fermatasi in Toscana per un guasto meccanico. Né sono mancate le sollecitazioni, da parte di Carlo Chiurazzi, senatore del Pd, di Vincenzo Francomano, sindaco di Rotondella, e Maria Cuccarese, assessore comunale alle Politiche culturali, per una piena valorizzazione del grande patrimonio di esperienze e competenze di Ielpo e, soprattutto, della sua preziosissima collezione di monete, che si vorrebbe trasformare in un museo numismatico a Palazzo Ielpo. Pino Suriano provinciamt@luedi.it
6 aprile. Dopo le parole de L’Aquila è intervenuta la delegazione di Mirabella Eclano, mentre, a chiudere gli interventi della lunga cerimonia è stato Padre Quirino, Rettore della Basilica di San Bernardino de L’Aquila, e
Nicola Dommarco, presidente del Comitato feste. Subito dopo si è passati allo scambio dei doni, e qui commoventi sono state le parole del rappresentante de L’Aquila che ha sottolineato di non aver nulla da dare alle città presenti in quanto tutto è ancora sotto le macerie. Ebbene, come fatto dagli altri rappresentanti presenti, anche noi ci uniamo alla frase: “Il più bel regalo di voi de L’Aquila è il sorriso e la forza che avete dimostrato in questi mesi”. La lunga mattinata poi è continuata in piazza Plebiscito, dove alle ore 11, è stata celebrata la Messa in cassarmonica presieduta da monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera-Irsina. Durante la Messa, don Mariano Crucinio ha dato l'annuncio del ritorno nei prossimi mesi, dopo 29 anni, del corpo di San Bernardino a Bernalda; una notizia accolta da tutti con un grande sorriso. A confermare tutto è stato anche il Comitato, con i tanti messaggi lanciati in questi mesi, e anche la presenza del Rettore della Basilica di San Bernardino de L’Aquila, Padre Quirino Salomone, il quale ha ribadito la notizia all'interno dell'incontro con le delegazioni. Dopo la funzione religiosa, alle ore 12.15, mentre in cielo tuonavano i maestosi botti pirotecnici, la statua di San Bernardino da Siena è rientrata all'interno della Chiesa Madre. Da sottolineare anche la gradita partecipazione, durante la Messa, del coro “San Bernardino” diretto da Grazia Conforti. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Policoro
Auto a gpl brucia dopo il pieno al distributore
Auto in fiamme
POLICORO - Momenti di panico, sabato pomeriggio, in un'area di servizio, sitalungo laStatale 106jonica a Policoro, dove un'autovettura è andata in fiamme a seguito di un incendio sviluppatosi subito dopo le operazioni di rifornimento di gpl. Il conducente, un 62enne della provincia di Cosenza, ha riportato ustioni varie su tutto il corpo ed è stato ricoverato, in eliambulanza, presso l'ospedale Cardarelli di Napoli, dove si trova ricoverato con una prognosi di 30 giorni. Tempestivo l'intervento degli addetti all'area di servizio che, con gli estintori in dotazione, sono riusciti a spegnere subito le fiamme. Sul posto anche Vigili del Fuoco e i carabinieri della Compagnia di Policoro.
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Matera e provincia 19
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
TAXI MATERA 3332685173
Vincenzo Margiotta Al mitico fratellone per i suoi diciotto anni. Ti vogliamo un mondo di bene: la tua sorellina Chiara, Marina mamma e papà
Il libro di De Cataldo L'Amministrazione comunale di Matera presenterà il prossimo 25 agosto a Palazzo Lanfranchi, alle 18.30, il libro “Un sogno turco”, scritto dal magistrato Giancarlo De Cataldo e illustrato per i tipi “graphic novel” da Giuseppe Palumbo. La serata sarà introdotta dal Sindaco Emilio Nicola Buccico. Si tratta di un'opera che mostra un De Cataldo sorprendente, lontano dai toni e dai luoghi consueti, che narra vicende dal sapore esotico su tematiche universali. Il racconto, scritto e disegnato, rievoca la deportazione subita dal popolo armeno tra il 1914 e il 1916.
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 UVA DI MOTTA CATERINA ViaGravina,40 0835/264331 PRONTO SOCCORSO Guardiamedica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 CroceAzzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croceverde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenzasanitaria
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•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo
Nuovi orari all’ente camerale LA Camera di commercio comunica che fino al 31 agosto gli uffici della sede di Matera saranno aperti al pubblico dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì. Il provvedimento si è reso necessario in concomitanza con il periodo estivo, in relazione al ridotto afflusso dell'utenza. La ripresa del normale orario di apertura al pubblico, con i rientri pomeridiani di martedì e giovedì, è previsto per il 1 settembre. Gli uffici della sede di Policoro dell'ente resteranno chiusi dal 1 al 21 agosto.
Oggi Heliotrope Quartet IL CONCERTO previsto per il 4 agosto scorso del Heliotrope Quartet, organizzato dall'associazione musicale “Bela Bartok”di Matera, è stato rinviato a oggi. Il concerto rientra nella rassegna delle manifestazioni di “Matera Estate 2009”. Esso avrà luogo sulla terrazza di Palazzo Gattini, uno dei luoghi panoramici più belli della Città dei Sassi. L'Heliotrope Quartet è una nuova formazione materana composta da Felice Lucio Lionetti (chitarrista) e presidente dell'associazioneBela Bartok;Milena Orlandi(cantante); FrancoFossanova (contrabassista); Roberto Chietera (percussionista).
0835/256309 •Le Botteghe
PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.
0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Chiusura estiva •KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Riposo estivo ore 19,00 - 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Riposo estivo ore 20 - 22 •CINEMA ANDRISANI•
Montescaglioso0835-208046 Chiusura estiva •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Chiusura estiva • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva •CINEMA MOJITO• Metaponto Programmazione al botteghino ore 22,15 unico spettacolo
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Potenza battuto e “rosso” di rabbia Seconda Divisione
Coppa Italia Serie D
Volley B1
A un buon Melfi non bastano la rimonta e tre gol: solo un punto
Un guizzo di Grieco regala al Pisticci il derby col Francavilla
Lore Lei al completo Società e squadra lanciano la sfida
alle pagine 32 e 33
a pagina 38
a pagina 42
Coppa Italia Regionale
Basket
Valdiano, Murese e Fortis partono con il piede giusto
Bawer e Levoni al lavoro Preparano le prime amichevoli
alle pagine 39, 40 e 41
a pag. 43
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Sport
Lunedì 24 agosto 2009
Serie
Risultati e classifica
A
1ª Bologna-Fiorentina
1-1
Catania-Sampdoria
1-2
Genoa-Roma
3-2
Inter-Bari
1-1
Juventus-Chievo
1-0
Lazio-Atalanta
1-0
Livorno-Cagliari
0-0
24' pt Osvaldo; 19' st Mutu
9' pt Pazzini, 38' pt Morimoto; 49' st Gastaldello
4' st Criscito, 8' st Taddei, 19' st Totti, 24' st Zapater, 38' st Biava 11' st Etò’o (rig.), 29' st Kutuzov 11' pt Iaquinta 22' pt Rocchi
Palermo-Napoli
2-1
Siena-Milan
1-2
Udinese-Parma
2-2
44' pt Cavani; 28' st Hamsik, 30' st Miccoli (rig) 29' pt Pato, 34' pt Ghezzal; 3' st Pato 42' pt Paloschi, 48' pt Di Natale (rig.); 4' st A.Lucarelli, 45' st Di Natale
Prossimo turno
2ª giornata 30/08/2009 ore 20,45
Atalanta-Genoa Bari-Bologna (29/08 ore 18) Cagliari-Siena Chievo-Lazio Fiorentina-Palermo Milan-Inter (29/08 ore 20,45) Napoli-Livorno Parma-Catania Roma-Juventus (ore 18)
Pato (Milan)
giornata
Marcatori GENOA MILAN SAMPDORIA PALERMO JUVENTUS LAZIO PARMA UDINESE BARI FIORENTINA BOLOGNA INTER CAGLIARI LIVORNO ROMA NAPOLI CATANIA SIENA ATALANTA CHIEVO
3 3 3 3 3 3 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0
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2 RETI: Pato (Milan); Di Natale (1 rig) (Udinese) 1 RETE: Kutuzov (Bari); Osvaldo (Bologna); Morimoto (Catania); Mutu (Fiorentina); Biava, Criscito, Zapater (Genoa); Etòo (1 rig) (Inter); Iaquinta (Juventus); Rocchi (Lazio); Hamsik (Napoli); Cavani, Miccoli (1 rig) (Palermo); A.Lucarelli, Paloschi (Parma); Taddei, Totti (Roma); Gastaldello, Pazzini (Sampdoria); Ghezzal (Siena).
Paloschi (Parma)
Tris del Genoa, colpo Zenga contro il Napoli CATANIA SAMPDORIA
1 2
CATANIA (4-3-3): Andujar 5.5; Sardo 4.5 (6' st Potenza 6), Silvestre 5.5, Augustyn 5.5, Capuano 6; Biagianti 6.5 (42' st Izco sv), Carboni 7, Delvecchio 6; Martinez 6, Morimoto 6 (34' st Alvarez sv), Mascara. In panchina: Campagnolo, Llama, Ricchiuti, Plasmati. Allenatore: Atzori 6. SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 6.5; Zauri 6 (41' st Bellucci sv), Gastaldello 7, Rossi 6, Stankevicius 6; Padalino 6.5 (18' st Ziegler 6.5), Palombo 6, Tissone 6 (40' st Sammarco sv), Semioli 6; Cassano 7, Pazzini 6. In panchina: Fiorillo, Cacciatore, Franceschini, Marilungo. Allenatore: Del Neri 6.5. ARBITRO: Banti di Livorno 6.5. RETI: 9' pt Pazzini, 38' pt Morimoto, 49' st Gastaldello. NOTE: serata afosa, terreno di gioco in buone condizioni. Angoli: 8-5 per il Catania. Al 33' st espulso Augustyn per doppia ammonizione. Ammoniti: Sardo, delvecchio, Potenza, Alvarez, Stankevicius e Ziegler. Recupero: 3'; 5'
LAZIO ATALANTA
1 0
LAZIO (4-3-1-2): Muslera 6.5; Lichtsteiner 6, Cribari 6, Siviglia 6, Kolarov 6; Brocchi 5.5, Baronio 6 (13'st Dabo 6), Mauri 6; Zarate 6, Rocchi 6 (35'st Cruz 6), Foggia 6.5 (17'st Matuzalem 5.5). In panchina: Bizzarri, Scaloni, Radu, Eliseu. Allenatore: Ballardini 6. ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6.5; Garics 6 (39'st Peluso sv), Manfredini 6, Bianco 6, Bellini 6; Padoin 6, Guarente 6, Barreto 6, Valdes 6 (25'st Tiribocchi 6); Doni 5.5 (34'st Caserta sv); Acquafresca 5.5. In panchina: Coppola, Talamonti, Madonna, Radovanovic. Allenatore: Gregucci 6. ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 6 RETE: 22' pt Rocchi NOTE: serata calda, terreno in ottime condizioni, spettatori 25.000. Angoli 5-2 per la Lazio. Ammoniti: Kolarov, Manfredini, Baronio, Bianco, Lichtsteiner, Garics. Recupero: 0'; 3'.
GENOA ROMA
3 2
GENOA (3-4-3): Amelia 6,5; Papastathopoulos 5,5, Biava 7, Moretti 6,5; Rossi 7, Zapater 6,5, Juric 6,5, Modesto 5 (1'st Palacio 6,5); Mesto 5,5 (1'st Criscito 7), Crespo 6,5 (25'st Figueroa 6), Sculli 6. In panchina: Scarpi, Tomovic, Milanetto, Kharja. Allenatore: Gasperini 6,5. ROMA (4-2-3-1): Artur 6; Motta 6, Burdisso 6,5, Andreolli 6,5 (31'st Riise sv), Cassetti 6; De Rossi 6, Pizarro 6; Guberti 6 (30'st Cerci sv), Menez 6,5, Taddei 6 (25'st Brighi sv); Totti 6,5. In panchina: Julio Sergio, Tonetto, Faty, Esposito. Allenatore: Spalletti 6. ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 6. RETI: 4'st Criscito, 8'st Taddei, 19'st Totti, 24'st Zapater, 38'st Biava. NOTE: serata calda, terreno in buone condizioni, spettatori 40.000. Ammoniti: Modesto, Zapater, Moretti, Andreolli, Biava, Cassetti, Palacio. Angoli: 8-4 per il Genoa. Recupero: 0', 4'.
LIVORNO CAGLIARI
0 0
LIVORNO (4-3-1-2): De Lucia 6.5; Raimondi 6, Diniz 7, Grandoni 6, Pieri 6; Pulzetti 6, Candreva 6.5, Bergvold 6; Diamanti 6.5 (35'st Moro sv); Tavano 5.5 (44'st Dionisi sv), Lucarelli 5 (26'st Danilevicius 5.5). In panchina: Benussi, Di Bella, Marchini, Cellerino. Allenatori: Russo-Ruotolo 6. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Pisano 6, Lopez 6, Astori 6.5; Agostini 6; Barone 5.5, Conti 6, Lazzari 5.5; Cossu 6.5 (32'st Biondini 6); Jeda 5.5 (43'st Nenè sv), Larrivey 6.5 (19'st Matri 6). In panchina: Lupatelli, Marzoratti, Canini, Parola. Allenatore: Allegri 6. ARBITRO: Peruzzo di Schio 6. NOTE: Serata calda e umida, terreno in non perfette condizioni. Spettatori 12 mila circa. Angoli: 4-4. Ammoniti: Pieri, Conti. Recupero: 0; 4'.
INTER BARI
1 1
INTER (4-3-1-2): J.Cesar 6.5; Maicon 6, Lucio 5, Materazzi 5 (16'st Cordoba 5.5), Zanetti 6; Muntari 5 (29'pt Balotelli 6), Vieira 6.5 (1'st Quaresma 6), T. Motta 6.5; Stankovic 6; Milito 6.5, Etòo 5.5. In panchina: Toldo, Chivu, Santon, Mancini. Allenatore: Mourinho 5. BARI (4-4-2): Gillet 6.5; A.Masiello 6, Ranocchia 6, Bonucci 6.5, Parisi 6.5; Alvarez 6.5, Gazzi 6 (49'st Stellini sv), De Vezze 6, Allegretti 6 (12'st Langella 6.5); Sforzini 5 (15'st Rivas 5), Kutuzov 6. In panchina: Padelli, S. Masiello, Carobbio, Greco. Allenatore: Ventura 6.5 ARBITRO: Russo di Nola 5. RETI: 11' st Etòo (rigore), 29'st Kutuzov. NOTE: pomeriggio caldissimo, terreno in buone condizioni, spettatori 45.000 circa. Angoli 10-1 per l’Inter. Ammoniti Vieira, Materazzi, Langella, A.Masiello, Stankovic. Recupero: 2'; 3'+2'.
PALERMO NAPOLI
2 1
PALERMO (4-2-3-1): Rubinho 5.5; Cassani 6.5, Kjaer 6.5, Bovo 6.5, Balzaretti 6.5; Nocerino 6, Bresciano 6; Cavani 7, Simplicio 5.5 (15' st Bertolo 6), Pastore 6.5 (33' st Tedesco sv); Miccoli 6.5 (39' st Budan sv). In panchina; Sirigu, Gojan, Morganella, Succi. Allenatore: Zenga 6.5. NAPOLI (3-5-2): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Contini 6; Maggio 6 (35' st Denis sv), Gargano 6.5, Bogliacino 6 (37' st Cigarini sv), Hamsik 6.5, Datolo 5.5 (16' st Zuniga 6); Lavezzi 7, Quagliarella 6.5. In panchina: Iezzo, Santacroce, Aronica, Hoffer. Allenatore: Donadoni 6. ARBITRO: Rosetti di Torino 6. RETI: 44' pt Cavani, 28' st Hamsik, 30' st Miccoli (rigore) NOTE: Serata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 31.236 per un incasso di 493.993,00 euro. Angoli: 10-4 per il Napoli. Ammoniti: Bogliacino, Kjaer, Cavani, Cannavaro, Balzaretti. Recupero: 1; 3'
JUVENTUS CHIEVO
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6; Grygera 6.5, Cannavaro 6.5, Chiellini 6, Salihamidzic 6 (1' st De Ceglie 5.5); Tiago 6 (29' st Marrone sv), Poulsen 6, Marchisio 5.5; Diego 6.5 (42' st Camoranesi sv); Amauri 6.5, Iaquinta 7. In panchina: Manninger, Legrottaglie, Molinaro, Trezeguet. Allenatore: Ferrara 6.5 CHIEVO (4-4-2): Sorrentino 7; Frey 5.5, Morero 6, Yepes 6, Mantovani 5.5; Luciano 6, Rigoni 6, Marcolini 5.5 (21' st Bentivoglio 6.5); Pinzi 6 (39' st De Paula sv); Bogdani 5.5 (26' st Granoche 5), Pellissier 6. In panchina: Squizzi, Malagò, Mandelli, Ariatti. Allenatore: Di Carlo 6 ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 5.5 RETE: 11' pt Iaquinta NOTE: Serata calda, terreno in cattive condizioni. Spettatori: 23 mila circa. Angoli: 9-2 per la Juventus. Ammoniti: Rigoni, Poulsen, Pinzi, Cannavaro, Marrone. Recuperi: 2'; 3' st
UDINESE PARMA
1 1
BOLOGNA (3-5-1-1): Viviano 6,5; Raggi 6 (14'st Zenoni 6), Portanova 6,5 (43'st Moras sv), Britos 6; Vigiani 6, Mingazzini 5,5, Guana 5,5, Tedesco 6 (32'st Mutarelli sv), Valiani 6,5; Bombardini 6; Osvaldo 7. In panchina: Colombo, Mudingay, Adailton, Pasi. Allenatore: Papadopulo 6
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6,5; Comotto 6, Gamberini 6, Dainelli 6, Pasqual 5,5; Montolivo 5, Donadel 5,5 (30'st Jorgensen sv); Marchionni 5,5 (43'st Gobbi sv), Jovetic 5,5 (1'st Mutu 7), Vargas 6; Gilardino 6,5. In panchina: Avramov, Natali, Kuzmanovic, Santana. Allenatore: Prandelli 6 ARBITRO: Gervasoni di Mantova 6 MARCATORI: 24' pt Osvaldo; 19' st Mutu
SIENA MILAN
1 2
SIENA (4-3-1-2): Curci 6.5; Rossettini 5.5, Ficagna 6, Brandao 5.5, Del Grosso 6; Vergassola 5.5, Codrea 5.5 (13' st Ekdal 6), Fini 6 (13' st Paolucci 5.5); Jarolim 5.5 (35' st Regonaldo sv); Ghezzal 6, Maccarone 6.5. In panchina: Pegolo, Rossi, Terzi, Parravicini. Allenatore:
2 2
UDINESE (4-3-3): Handanovic 6; Isla 5, Zapata 5.5, Felipe 5 (26'st Coda 6), Lukovic 6; Zimling 6 (17'st Sanchez 6), D’Agostino 5.5, Inler 6.5; Pepe 5.5, Corradi 5 (8'st Floro Flores 6), Di Natale 7 In panchina: Belardi, Domizzi, Morosini, Matute. Allenatore: Marino 6 PARMA (4-3-3): Mirante 6.5; Dellafiore 6 (26'st Zenoni 6), Paci 6.5, Panucci 6.5, A.Lucarelli 6; Morrone 6.5, Mariga 6.5, Galloppa 6 (26'st Castellini 6); Biabiany 6.5, Paloschi 7, Lanzafame 6 (42'st Manzoni sv). In panchina: Pavarini, Cordova, Bojinov, Lunardini Allenatore: Guidolin 7 ARBITRO: Valeri di Roma 5.5 RETI: 42' pt Paloschi, 48' pt Di Natale (rig); 4' st A.Lucarelli, 45' st Di Natale. NOTE: serata mite, terreno in non perfette condizioni. Angoli: 7-3 per l’Udinese. Ammoniti: Pepe, Zimling, Morrone, Panucci, Felipe, Sanchez, A.Lucarelli. Recupero: 4'; 3
GLI ANTICIPI DI SABATO
BOLOGNA FIORENTINA
1 0
Giampaolo 6 MILAN (4-3-1-2): Storari 6; Zambrotta 5.5, Nesta 6.5, Thiago Silva 6.5, Jankulovski 6; Gattuso 6.5 (15' st Ambrosini 6), Pirlo 6.5, Flamini 6.5; Ronaldinho 7; Borriello 5.5, Pato 7.5. In panchina: Roma, Favalli, Antonini, Abate, Seedorf, Inzaghi. Allenatore: Leonardo 6 ARBITRO: Tagliavento di Terni 6.5 MARCATORI: 29' pt Pato, 34' pt Ghezzal, 3' st Pato
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22 Sport
Formula Uno. Nel Gp d’Europa clamoroso autogol McLaren, Brawn Gp ringrazia
È il trionfo di Barrichello Ferrari sul podio con Raikkonen terzo che porta punti per la classifica costruttori
1)
Button (Gbr)
72
2)
Barrichello (Bra)
54
3)
Webber (Aus)
4)
Vettel (Ger)
5)
Rosberg (Ger)
6)
Hamilton (Gbr)
27
7)
Raikkonen (Fin)
24
8)
Trulli (Ita)
9)
Massa(Bra)
22
10) Glock (Ger)
16
di VINCENZO PIEGARI
47 29,5
22.5
16
12) Kovalainen (Fin)
14
13) Heidfeld (Ger)
VALENCIA – Errore clamoroso ai box McLaren al pit-stop di Lewis Hamilton, mentre era in testa alla gara. Barrichello ringrazia e si gode il trionfo nel Gp d’Europa a Valencia, il primo della stagione. Dopo cinque anni (l'ultima volta fu con la Ferrari nel Gran Premio di Cina 2004) il pilota brasiliano della Brawn torna a vincere e si rimette in corsa per il Mondiale, a 18 punti dal leader della classifica e compagno di squadra Jenson Button, oggi solo settimo. Il campione del mondo in carica mastica amaro per il secondo trionfo consecutivo sfuggitogli perchè i suoi meccanici non erano pronti al cambio gomme, mentre la Rossa può sorridere per il terzo posto conquistato da Kimi Raikkonen al termine di una ottima gara. Punti buoni per la graduatoria costruttori in attesa del contributo del sostituto di Massa, Luca Badoer, che partito ultimo ha chiuso al diciassettesimo posto in una gara dove ha potuto testare la F60 n.3. Erano 15 anni che un italiano non guidava una monoposto di Maranello in Formula 1, l’ultimo fu Nicola Larini. Pronti via con le due McLaren subito in testa, Hamilton fa la lepre seguito dal compagno di squadra Heikki Kovalainen. Bene al semaforo verde la Ferrari di Kimi Raikkonen che riesce a guadagnare due posizioni cominciando la gara in quarta piazza dietro alla Branw Gp di Rubens Barrichello. Problemi al via per il leader del Mondiale Jenson Button che con la sua Brawn Gp va lungo in curva da quinto in griglia si ritrova subito ottavo e poco dopo fa passare la Red Bull diMark Webber perchè lo aveva sorpassato con taglio di chicane: è quindi nono. La Ferrari di Badoer in testa coda nelle prime curve è 17/a, mentre l’idolo di casa Fernando Alonso è settimo con la Renault. Dopo 16 giri Hamilton, partito con la vettura più leggera di tutti avendo meno benzina, si ferma per primo dando il via al valzer dei pit-stop. Al termine del turno iniziale di rifornimento a guadagnare di più è la Branw Gp di Barrichello che si infila al secondo posto tra le due McLa-
51.5
10) Alonso (Spa)
6
14) Buemi (Svi)
3
14) Kubica (Pol)
3
16) Bourdais (Fra)
2
1) 2) 3) 4)
Rubens Barrichello bacia il trofeo che va al vincitore del Gp d’Europa
ren a tre secondi dal campione del mondo. La Ferrari di Raikkonen è sempre quarta a 13secondi dalleaderdellagara, mentreAlonso guadagna un’altra posizione (ora è sesto). A 34 giri dalla termine del Gran Premio d’Europa finisce la gara della Red Bull di Sebastian Vettel (uno dei quattro contendenti al Mondiale piloti) che si ferma a bordo pista. Bene a metà gara l’italiano Fisichella che con la sua Force India è in zona punti davanti a Button. A 29 giri dal termine la Ferrari di Badoer, che aveva inanellato una serie di giri sull'1'41», si ferma ai box per il rifornimento. Nella corsia d’uscita, prima si lascia superare dalla Renault dell’altro esordiente Romain Grisjean, poi finisce con una gomma sulla striscia bianca e viene penalizzato con un 'drivetrough'. La gara è condotta sempre da Hamilton, seguito da Barrichello che con la sua Brawn è autore del giro più veloce in 1'39“421. Si arriva a 20 giri dalla bandiera a scacchi con la McLaren di Hamilton al secondo pit-stop: la sosta è più lunga del previsto (oltre 13 secondi) perchè i meccanici non erano pronti a cambiare le gomme dure. Il padre di Hamilton si alza di scatto, incredulo, impreca in diretta tv. La seconda vittoria consecutiva del figlio svanisce. E infatti dopo pochi giri si ferma Barrichello. Il secondo pit-stop gli vale la testa della gara. Ora la lepre è il brasiliano, protagonista incolpevole in Ungheria nello sfortunato incidente al connazionale Felipe Massa con quella molla staccatasi dalla sospensione.Seconda sostaancheper laFerrari di Raikkonen che esce dai box in terza posizione con la McLaren di Kovalainen negli specchietti: l'ultimo posto del podio ora è suo. La gara finisce qui: Barrichello dopo il traguardo piange di gioia dentro il casco. Per il Mondiale 2009 c'è anche lui, dietro al compagno Button. Terzo in classifica Mark Webber, che a Valencia non è andato oltre la nona posizione. Un pizzico di delusione per i tifosi spagnoli che hanno dovuto vedere il loro idolo Alonso solo al sesto posto. Sarà per un’altra volta e magari con un’altra squadra.
- 1 4 8 2 5 4 1 1 2 10 5 6 10 5 3 2 2 - 1 3 5 - 4 4 - 3 3 0.5 6 2.5 - 6 - 10 8 - 1.5 8 -
Brawn Gp 126 Red Bull 98.5 Ferrari 46 McLaren-Merc. 41
38,5
6) Williams 29,5 7) Renault 16 8) Bmw Sauber 9
9) 10)
Toro Rosso Force India
5 0
Le dichiarazioni dei protagonisti nel dopo gara
Rubens il vincitore «Dedicata a Massa» VALENCIA - Rubens Barrichello è tornato a vincere dopo cinque anni. Un successo particolare sulla pista di Valencia, con dedica a Felipe Massa dopo l’incidente causato da una molla della sua Brawn nello scorso gp di Ungheria. In onore dell’amico Barrichello ha anche messo i colori del casco del ferrarista sul proprio. «Non ho ancora sentito nessuno – dice – La gara è finita da due ore ma non ne ho avuto proprio il tempo. Felipe sarà la prima persona che chiamerò. Questa vittoria per me è molto importante, sono 17 anni che faccio questo lavoro, ho avuto momenti brutti e altri belli e sono molto contento per le tante persone che sono venuti a stringermi la mano. Sono orgoglioso». Ross Brawn - «E' stato esaltante, un ottimo risultato per noi. Ovviamente avremmo voluto vedere cosa sarebbe successo se Hamilton non avesse avuto quel problema, però così sono andate le cose, sicuramente è stato decisivo». Il team principal della Brawn Gp Ross Brawn ha commenta la vittoria di Rubens Barrichello. «Il campionato? Anche altre scuderie hanno fatto dei passi avanti, però la cosa bellissima è che siamo di nuovo competitivi dopo le ultime gare particolarmente difficili. Quanto sarà difficile ora scegliere tra i piloti? Non fa nessuna differenza, spero che non dovremo mai decidere
ORDINE D’ARRIVO GP D’EUROPA 1. Rubens Barrichello (BRA) Brawn-Mercedes 1h35'51"289 alla media di 193,344 Km/h 2) Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes 2"358 3) Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 15"994 4) Heikki Kovalainen (FIN) McLaren-Mercedes 20"032 5. Nico Rosberg (GER) Williams-Toyota 20"870 6. Fernando Alonso (ESP) Renault 27"744 7. Jenson Button (GBR) Brawn-Mercedes 34"913 8. Robert Kubica (POL) BMW Sauber 36"667 9. Mark Webber (AUS) Red Bull-Renault 44"910
5) Toyota
4 2 3 2 - 6 3 - 10 8 8 - 1 10 10 10 3 4 2 2 1 - 3 - 10 8 2 1 4 5 2 1 3 5 3 5 6 - 1 - 6 - 8 6 1 3 4 4 5 5 4 5 2 - 1 6 10 8 5 6 4 8 8 10 6 -
10. Adrian Sutil (GER) Force India-Mercedes 11. Nick Heidfeld (GER) BMW Sauber 12. Giancarlo Fisichella (ITA) Force India-Mercedes 13. Jarno Trulli (ITA) Toyota 14. Timo Glock (GER) Toyota 15. Romain Grosjean (FRA) Renault 16. Jaime Alguersuari (ESP) Toro Rosso-Ferrari 17. Luca Badoer (ITA) Ferrari 18. Kazuki Nakajima (JPN) Williams-Toyota Giro più veloce: T. Glock in 1'38"683
Il podio del Gp d’Europa: Barrichello, Hamilton e Raikkonen
nulla e lasceremo tutto aperto». Luca Badoer -Dopo le qualifiche negative di ieri gli occhi erano puntati su Luca Badoer e già qualcuno parlava di una sua possibilesostituzione sulla monoposto della Ferrari in vista del prossimo gp a Spa. «La stampa mi ha fatto preoccupare troppo - sorride Badoer ai microfoni della Rai – ma non è stato così faticoso. Il mio obiettivo l’ho raggiunto: era finire la gara e non ho fatto male». Kimi Raikkonen – Altra buona gara da parte di Kimi
Raikkonen che ha portato la Ferrari sul terzo gradino del podio sulla pista di Valencia. «Già venerdì mi sentivo bene con la macchina – dice il finlandese – vedevo che andava bene e sapevo che sarebbe accaduto anche durante la corsa. Sappiamo di non essere dove vorremmo, siamo dietro i leader, ma una volta che avremo la macchina a posto potremo combattere più da vicino a loro. Il primo obiettivo oggi era tenere Rosberg dietro, poi dopo il primo pit-stop quello di raggiungere Kovalainen, ma non ci sono riuscito».
IL CASO ALONSO 47"935 48"822 1'03"614 1'04"527 1'26"519 1'31"774 1 giro 1 giro 3 giri
«Tutti dicono Ferrari, tranne la Ferrari» VALENCIA (SPAGNA) «Tutti dicono Ferrari? Sì, tranne io e la Ferrari stessa». Questo il commento del pilota della Renault Fernando Alonso sulle voci che lo vogliono il prossimo anno alla guida di una rossa. Lo spagnolo parla anche della gara: «E' stata una gara senza un giro di riposo dice – Sono soddisfatto per il sesto posto partendo dall’ottava posizione. La macchina è stata competitiva, speriamo meglio a Spa».
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Sport 23
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
Risultati e classifica Andria-Ternana
1ª
giornata
Marcatori
0-1
8’pt Noviello
Giulianova-Potenza
1-0
1’st Croce
RAVENNA
3
1
1
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
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1
0
1 +2
TERNANA
3
1
1
0
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1
0
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0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
1 +2
V. LANCIANO
3
1
1
0
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1
0
0
0
0
0
0
0
1
1
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0
1
0
1 +2
GIULIANOVA
3
1
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
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0
0
0
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1
0
TARANTO
3
1
1
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0
1
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1
1
0
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1
0
0
0
0
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0
0
1
0
0-1
COSENZA
1
1
0
1
0
1
1
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
1
1
0
0
1-1
SPAL
1
1
0
1
0
1
1
1
0
1
0
1
1
0
0
0
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0
0
0
-2
CAVESE
1
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
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0
0
0
0
FOGGIA
1
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1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
PESCINA
1
1
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0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
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0
0
0
-2
VERONA
1
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0
1
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-2
RIMINI
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
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0
0
0
PESCARA
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0
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0
0
0
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0
0
0
0
0
0
0
POTENZA
0
1
0
0
1
0
1
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0
0
0
0
0
1
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0
1
0
1
-1 -1
R. MARCIANISE
0
1
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
0
1
-1 -1
ANDRIA
0
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
-1 -3
PORTOGRUARO
0
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
-1 -3
REGGIANA
0
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
-1 -3
Pescara-Rimini
Rinv.
Pescina-Cavese
0-0
Portogruaro-Ravenna
0-1
42’pt Ciuffetelli
Reggiana-V. Lanciano 34’pt Oshadogan
Spal-Cosenza 35’st Arma (S), 36’st Maggiolini (C)
Taranto-R. Marcianise
1-0
6’st Corona
Verona-Foggia
Prossimo turno
0-0
2ª giornata 30/08/09 ore 15.00
Cavese-Pescara Cosenza-Pescina Foggia-Giulianova Potenza-Andria R. Marcianise-Portogruaro Ravenna-Spal Rimini-Reggiana Ternana-Taranto V. Lanciano-Verona
Corona del Taranto
1 Rete: Noviello (Andria); Maggiolini (Cosenza); Croce (Giulianova); Ciuffetelli (Ravenna); Arma (Spal); Corona (Taranto); Oshadogan (V.Lanciano)
Il Taranto batte di misura il Marcianise con un gioiello di freddezza del suo bomber
Il primo sigillo di Corona Campani in dieci per oltre un’ora: rosso a Murolo. Innocenti spreca TARANTO R.MARCIANISE
1 0
TARANTO (3-4-1-2) Bremec 6; Calori 5,5, Nocentini 6, Migliaccio 6; Felci 6 (14' st Imparato 6), Mezavilla 6, Quadri 5,5 (23' st Berretti 5,5), Bolzan 5,5; Scarpa 6; Innocenti 5,5, Corona 6,5 (29' st Falconieri sv). A disp.: Nordi, Viviani, Lolli, Berretti, Iraci. All.: Braglia 6 REAL MARCIANISE (4-33) Fumagalli 6,5; Ciano 6, D'Apice 5,5, Murolo 4, Piscitelli 5,5; Alfano 6, Romano 6, Della Ventura 5,5 (33' pt D'Ambrosio 6); Poziello 5,5 (23' st Montanari 5,5), Tedesco 5,5, Tomi 6 (16' st Manco 6). A disp.: Mezzacapo, Orsi, Russo, Di Napoli. All.: Ammirata 6 ARBITRO: Russo di Milano 6 RETI: pt 44' Corona NOTE: Spettatori 5.000 circa. Angoli: 9-6 per il Taranto. Espulso al 25' Murolo per doppia ammonizione. Ammoniti Scarpa, Murolo, Poziello, Quadri, Ciano, Berretti, D'Apice. Recupero pt: 3'; st 4' TARANTO Corona è già caldo, il Taranto parte nel migliore dei modi e conferma le sue ambizioni. Ionici troppo forti per un Marcianise costretto all'inferiorità numerica per oltre un'ora per l'espulsione di Murolo. Primo tempo frenetico, ripresa piuttosto fiacca e tradita dalla micidiale afa. Il capitano Migliaccio è l'unico elemento di continuità per il Taranto rivoluzionato dalla campagna acquisti estiva. Rispetto alle ultime uscite, Scarpa gioca dietro le due punte Innocenti (ex di turno) e Corona. Il Marcianise risponde con una formazione che ricalca per nove-undicesimi quella dell'anno scorso.
Alle 20.45 a Pescara PESCARA RIMINI
Il tiro vincente di Corona che ha regalato i tre punti al Taranto
Alfano e Tomi sono le novità. Lo stadio Iacovone (presenti in tribuna due fratelli del mai dimenticato Erasmo, attaccante degli anni 70) ribolle d'entusiasmo. Scarpa su punizione sfiora il palo al 6'. I padroni di casa spingono con decisione. Corona in azione solitaria salta D'Apice e scarica su Fumagalli che di piede mette in angolo. Il senso è unico. A tinte rossoblù. La pressione è costante, il Marcianise si difende con ordine. Al quarto d'ora un destro di Romano alleggerisce la pressione ionica. Tra perdite di tempo e varie scaramucce, al Taranto necessitano quattro minuti per battere una punizione dal limite. Bolzan impegna severamente Fumagalli. Al 22' gli ospiti gialloverdi danno segnali di vita. Tomi scalda le mani a Bremec con un poderoso diagonale. Scampato il pericolo, il Taranto continua a macinare
gioco. Anche se con meno fluidità dell'avvio. Al 25' il Marcianise resta in dieci. Murolo, già ammonito, stende Scarpa con un fallo plateale. Secondo giallo inevitabile. Ammirata arretra Tomi in difesa e passa al 4-4-1. Dopo poco D'Ambrosio entra per rinforzare la mediana. La gara declina sempre di più dalla parte rossoblù. Dopo dieci minuti di pausa, il Taranto marchia il finale di tempo. Al 43' Corona e Innocenti sprecano l'impossibile davanti a Fumagalli. Sull'angolo seguente Corona ben appostato sul secondo palo scarica in rete un violante sinistro. Nel recupero il bomber siciliano potrebbe raddoppiare ma Fumagalli gli nega il secondo centro. Una fiammata che spiega la pericolosità offensiva dei padroni di casa. Marcianise più tonico ad inizio ripresa, il Taranto sembra aspettare. Il possesso
palla dei casertani è apprezzabile. Manca, però, la stoccata conclusiva. Il vantaggio del Taranto è esiguo ma rassicurante. L'uomo in più è una dote troppo pesante. Il pubblico si scalda solo per salutare l'uscita di Corona che cede il posto all'ultimo arrivato Falconieri. Il solo Scarpa prova ad accelerare i ritmi sopiti della ripresa. Il suo tiro dal limite trova alla parata pronta Fumagalli. I ritmi sono bassissimi e il Marcianise ci prova. Al 32' Romano salta Bolzan. Il suo tiro, però, è centrale e Bremec respinge senza patemi. Al 90' Manco chiama Bremec al bell'intervento in angolo e un minuto dopo una sua conclusione è deviata in modo decisivo da Nocentini. Due buone occasioni. Le energie del Taranto sono esaurite ma sufficienti per tenere a bada il volenteroso avversario. Luigi Carrieri
PESCARA. Davanti ad un Adriatico finalmente carico di entusiasmo (superati i 4mila abbonamenti), domani sera il Pescara di Cuccureddu si presenterà al completo, eccezion fatta per l'attaccante Ganci, ancora alle prese con i postumi di un infortunio ad un piede. Molti dubbi da sciogliere per il tecnico sardo in difesa e a centrocampo. Romito scalpita per un posto al centro, Gessa e Carboni per quello sulla fascia destra. Tognozzi e Coletti in mediana Il baby Verratti sarà inserito a gara in corso. I due attaccanti, Artistico e Zizzari, certi del posto nonostante in settimana abbiano lavorato a ritmo ridotto per via dei fastidi riportati dopo la trasferta di Coppa a Bellaria. RIMINI. Col lungodegente Regonesi ancora fermo ai box, gli acciacchi di Ferretti e i problemi di tesseramento di Christensen (firmato, ma devono passare i cinque giorni come da regola), il Rimini impegnato a Pescara ha un assetto definito. Il tecnico Melotti andrà con un 4-4-2 con gli esterni pronti a supportare l'attacco e nel quale i dubbi si concentrano soprattutto sull'esterno sinistro di centrocampo: favorito è Frara. In avanti coppia Longobardi-Docente, per la
Cuccureddu
panchina abbondanza di punte: dovrebbe restare fuori Di Piazza. PESCARA (4-4-1-1): Pinna; Medda, Mengoni, Olivi, Vitale; Carboni, Dettori, Coletti, Bonanni; Artistico; Zizzari. A disp.: Prisco, Zanon, Romito, Petterini, Tognozzi, Gessa, Verratti. All.: Cuccureddu. RIMINI (4-4-2): Pugliesi; Vitiello, Rinaldi, Ischia, Catacchini; Baccin, Cardinale, D'Antoni, Frara; Longobardi, Docente. A disp.: Tornaghi, Lebran, A. Marchi, Temperino, Giacomini, Matteini, M. Marchi. All.: Melotti. ARBITRO: Bagalini di Fermo. (Bambini e Fiorucci)
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24 Sport
1ª Divisione. I rossoblù, trascinati da 250 tifosi, giocano bene, divertono e convincono
Cosenza, esordio confortante Pari meritato a Ferrara: ad Arma risponde Maggiolini con un eurogol SPAL COSENZA
1 1
SPAL (4-4-2): Capecchi,Ghetti, Zamboni, Lorenzi, Cabeccia, Rossi (1’ st Valtulina), Bedin, Migliorini, Bracaletti (20’ st Schiavon), Bazzani (20’ st Meloni), Arma. In panchina Ioime, Gaspari, Quintavalla, Laurenti. Allenatore: Dolcetti COSENZA (3-4-3): Pinzan, Musca, Porchia, Di Bari, Bernardi, De Rose, Roselli, Maggiolini, Caccavallo, Ceccarelli (9’ st Mortelliti), Danti (36’ st Scotto). In panchina: Ameltonis, Chianello, Ungaro, Fabio, La Canna. Allenatore: Toscano ARBITRO: Pizzi di Saronno MARCATORI: 35’ st Arma (S), 40’ st Maggiolini (C) NOTE: spettatori 3500 circa dei quali 250 provenienti da Cosenza. Ammoniti De Rose, Migliorini, Roselli. Angoli 5-2 per la Spal. di ALESSANDRO RUSSO FERRARA – Pari giusto che poteva essere qualcosa di meglio per il Cosenza se solo fosse stato più cinico e determinato nelle sue esplosive folate offensive. Pari che può starci ma che poteva essere vanificato dall’errore di Pinzan (azione controversa visto che i rossoblù hanno chiesto fallo sul portiere) che ha messo il marocchino Arma nelle condizioni di depositare la palla in rete. Cosenza ben messo in campo e manovriero, Spal zeppa di nomi, ma statica e compassata che ha vissuto sulle giocate dei singoli. Toscano può dirsi soddisfatto e guardare con una buona dose di ottimismo al futuro. I Lupi hanno gambe e corsa: migliorare si può. AMARCORD. Esordio nella città ideale, quella del bel vedere e della perfezione architettonica. Ferrara si commenta da sé, come le sue strade e le sue atmosfere e la festa dei buskers. Ci siamo imbattuti nella sigla iniziale del torneo e siamo lieti di guardare in lontananza le buie nebbie dei campetti di periferia. Non poteva dunque chiedere di meglio il Cosenza di Mimmo Toscano, ritrovatosi lui stesso al terzo anno da allenatore sulla panca dei Lupi e in Prima Divisione. In tribuna c’era Roberto D’Aversa, in predicato di vestire di nuovo il rossoblù. Esordio tra i pali per il portiere Pinzan, presentato solo martedì scorso dopo l’infortunio occorso a Gabrieli. Croce e delizia, un miracolo su Zamboni e una topica in occasione del gol. Inizio gara di studio, con la squadra estense che nonostante il 23 di agosto ha potuto avere dalla sua un pubblico caldo e affezionato. Come quello giunto da Cosenza con ogni mezzo per spingere i rossoblù al ritorno-esordio in Prima Divisione, categoria che mancava ai Lupi dalla stagione 96-97 dopo la dolorosa tappa di Padova e la resurrezione immediata. Ricordate Sonzogni? Sono passati molti anni e il new Cosenza corre nella stagione che chiarirà molte cose sul prossimo futuro. E’ il Cosenza che arriva da due vittorie di campionato consecutive. Dopo un discreto precampionato; biancoazzurri e rossoblù si sono dati battaglia, l’uno contro l’altro con i baldanzosi giovanotti di Toscano a mettere in campo il meglio delle loro
I giocatori rossoblù festeggiano con i tifosi a fine gara
caratteristiche: applicazione, cuore, corsa e dinamismo. Dall’altra parte i padroni di casa con buoni nomi in organico, come la stella decaduta Bazzani e il forte attaccante Arma. La cronaca racconta di una partita vera, quelle di vetrina all’esordio. In tribuna il presidente Giuseppe Carnevale, di ritorno da Gerusalemme, il figlio Ernesto e gli altri dirigenti. A soffrire per l’esordio. Si nota anche Gabriele Martino, ds della Reggina. Dopo una fase di
studio la prima palla gol è dei padroni di casa quando al 23’ De Rose si fa rubare palla in area di rigore da Bazzani e solo Porchia evita la capitolazione. Risponde il Cosenza con un’azione tutta di prima sulla destra conclusa da Danti, ma senza esito. Ci prova ancora il Cosenza con Danti dalla distanza e Caccavallo. Zamboni, al minuto numero 45, su un corner di Rossi, colpisce alla perfezione, la palla terminerebbe nel sette se non fosse che Pinzan si supera e mette
in angolo. Rossoblù senza paura con un’azione da manuale di Roselli nel recupero; il centrocampista vola e supera mezza Spal come birilli. Entra i area ma il suo tiro termina a lato. Sarebbe stato un eurogol. Nella ripresa è il Cosenza a rientrare da protagonista e mette in soggezione gli avversari. Aggressivo come merita una neopromossa, divertente, con Danti, Caccavallo e Maggiolini sugli scudi. Succede poco fino a un tiro di Caccavallo (miracolo di Capecchi sotto la curva estense). Poi quando la gara sembra delineata sul pari, al 35’ un cross di Migliorini e la presa di Pinzan, una spinta, la palla cade ai piedi di Arma che fa gol. Attimo di smarrimento e di delusione, poi di nuovo Cosenza e gol di destro dal limite dell’area di Maggiolini nel sette. Semplicemente spettacolare. Il tempo di vedere un tiro a lato di Meloni, e un’azione di Scotto all’esordio con la maglia dei Lupi, per sancire il pari. Il finale è quello giusto con la squadra sotto il feudo dei supporter dei Lupi. Ma non c’è tempo per rifiatare, il campionato riprende subito e lo fa al San Vito proprio sulla copertina d’agosto. Arriva senza troppi squilli di tromba (ma non c’è da fidarsi) il Pescina Valle del Giovenco, la sorpresa uscita fuori dai play off della scorsa stagione. Ci sarà modo di saggiare il calore del pubblico a tinte rossoblù.
PAGELLE COSENZA PINZAN (6) - Esordio a difesa della porta rossoblù. Parata d’istinto che salva il risultato sugli avversari. Errore decisivo sul gol di Arma. E’ un portiere reattivo che può migliorare. MUSCA (6) - Difende con raziocinio, nella sua zona di competenza e fa i movimenti giusti. PORCHIA (6,5) – Capitano che lotta e difende. E’ il leader e si vede. Mai in affanno, smaliziato e dei qualità. DI BARI (6,5) - Contributo caparbio alle giocate del team rossoblù. Bazzani non vede palla e non gli resta che simulare per tutta la partita. Prestazione autorevole e senza sbavature. BERNARDI (6) –Corre come al solito molto, quasi in automatico secondo le sue armi migliori. Gli manca lo spunto, forse frenato da una botta rimediata nel primo tempo che lo tiene compresso e dolorante. DE ROSE (6) –Mastino rossoblù, randella e decide il ritmo della mediana silana. Solito settepolmoni che per poco non si beffare da Bazzani nell’area di rigore silana. ROSELLI (7) - Come De Rose nella zona nevralgica del terreno di gioco. Uomo in più che nel primo tempo aveva segnato un gol da cineteca con un’azione da manuale che ha messo a sedere mezza Spal. Urlo del gol strozzato in gola. Esperto. Come on! MAGGIOLINI (7,5) – Tiene con ordine la sua porzione di campo e si fa notare anche in zona d’attacco. Quando per il Cosenza sembrava una beffa, tira fuori dal cilindro un gol che vale un punto pesantissimo. Da rivedere e mandare a memoria. Finalmente un terzino sinistro di qualità con la maglia rossoblù. CACCAVALLO (7) - Corre e si muove come da caratteristiche fisiche e balistiche. Quasi perfetto sulla sua corsia dove prova a fare male. Ci prova dalla distanza, ma non trova la porta. Dal 9’ st MORTELLITI (6) - Talento gia espresso nella stagione passata, non trova però il ritmo partita. DANTI (7) – Furetto incontenibile che in prospettiva può diventare irrefrenabile. Scugnizzo brasiliano che tiene in allarme costante la difesa della Spal. Dal 35’ st SCOTTO (sv) – Ha numeri e si vede, ci prova ma è un tantino insistente del dribbling e non riesce a calciare verso la porta. al. ru.
L’ex centrocampista rossoblù presente in tribuna a Ferrara. Gorgone probabile alternativa
Il Cosenza ora pensa a D’Aversa Toscano: «Avrei voluto vincere, ma va bene così. Ho visto tanta determinazione» FERRARA – La sala stampa dello stadio di Ferrara è uno specchio di quello che è stato il risultato sul terreno di gioco. Chi sorride e chi lascia sfogare il disappunto. Arrivano i protagonisti e si sente il peso della responsabilità dell’esordio e il Cosenza può sorridere del pericolo scampato dopo il gol di Arma, ma impreca per la vittoria che avrebbe meritato per come ha disputato il match. Il presidente Giuseppe Carnevale è contento, ma non esulta. «Potevamo vincere, ma va bene così. Abbiamo dimostrato di saperci fare e la squadra è sulla strada giusta. Siamo sul mercato e tra poco incontreremo alcuni giocatori per valutare il loro acquisto». Uno di questi è Roberto D’Aversa, 33 anni, lo scorso anno al Mantova. Proprio il giocatore, tra l’altro ex rossoblù, conferma: «Con la società stiamo parlando, vedremo». L’impressione è che l'affare si possa fare e D’Aversa sarebbe un elemento di buona qualità e d'esperienza per la mediana e in caso sugli esterni. Con Mirabelli si rivedranno domani a Roma. Ipotesi Gorgone in alternativa. Altra pista è quella che porta a Tomas Pichlmann del Grosseto che Mirabelli spera di ottenere grazie anche ai buoni uffici della Reggina che dovrebbe cedere Joelson ai maremmani. Se Dolcettti, tecnico degli emiliani ammette che «il pari è un risultato giusto e dobbiamo accettarlo contro una squadra che ha dimostrato di essere più avanti di noi nella preparazione», Bedin, ex del match, non di-
Per l’attacco Mirabelli ora pensa a Pichlman (Grosseto)
Maggiolini abbracciato dai compagni dopo l’eurogol del pari. A destra: Roberto D’Aversa con la maglia del Siena
mentica i trascorsi e «i tanti amici che sento di continuo da Cosenza». Toscano esce con un mezzo sorriso e un successo sfiorato per giocate e occasioni gol. «La squadra ha giocato bene, solo in un frangente l’ho vista lunga nella ripresa. Ho visto applicazione e determinazione. Pinzan è andato bene e preferisco un portiere cheesce daipali cheuno che aspetta in porta. Il punto mi soddisfa? A me piace vincere. Sulle palle alte soffriamo, ma questo la società lo sa bene». Maggiolini esulta. «Ho creduto di potercela fare e ho segnato un gran gol di destro che poi non è il mio piede naturale. Bella gara, abbiamo inizia-
to bene». Arriva Pinzan, sicuro. «C’era fallo su di me, statene certi. Mi hanno spinto». SUPPORTER. Viaggiare lungamente nella notte tra il 22 e il 23 di agosto per seguire la squadra del cuore che ritorna nel calcio che piace e che conta. Erano oltre 200, quelli arrivati a bordo del bus che ha viaggiato nella notte d'agosto, attraversando la Penisola fino alla profumata Emilia. Chissà quanti di loro erano presenti nella stagione quando con Silipo in panchina il Cosenza chiuse i giochi e le ultime illusioni di promozione in serie A. Non bastò un gol di Catanese e l’incantesimo di Nappi era come una ritornello sini-
stro e ripetitivo ogni volta che incrociava il Cosenza sulla sua strada. Bum bum, e tutti a sedere. Quelle maglie bianche azzurre a strisce sulle spalle della Spal; quella squadra che di lì a poco doveva diventare di proprietà della famiglia Pagliuso. Ieri erano lì, dietro, dalle rive del Crati a seguire l’esordio dei Lupi. Drappi tanti, quelli della mentalità. Non si sono fermati un attimo, più forti del caldo. Dicevamo dei drappi straordinari e dei cori a petto nudo. Senza dimenticare il no alla tessera del tifoso. Il finale è una cartolina della fede che invecchia ma non barcolla mai. Sono 200 Lupi a fare festa. al. ru.
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Lunedì 24 agosto 2009
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Potentini infuriati con l’arbitro che li riduce in 10 dopo sette minuti
Un debutto rosso fuoco Espulso Giannusa. Vince il Giulianova, ma gara condizionata GIULIANOVA POTENZA
1 0
GIULIANOVA (4-3-3) Dazzi 6, Lieti 6,5, Sosi 6, 5, Vinetot 6,5, Garaffoni 7; Carratta 6,5, Carbonaro 6,5 (45' st Dezi n.g.), Croce 7,5; Melchiorri 6, Del Grande 7, Iachini 6 (43' st Rinaldi n.g.) A disp Gasparri, Faragalli, Amato, Panetta, Di Matteo. All.Bitetto 7 POTENZA (3-4-3) Gragnaniello 5.5; Chiavaro 6.5, Cardinale 6, Langella 6.5; Frezza 6.5 (36' st Nappello n.g.), Berardi 6, Giannusa 5, Vanacore 5.5 ( 1' st Lolaico 6), Catania 6, Aquino 6,5, De Cesare 5.5. (21' st Polani 5.5). A disp. Tesoniero, Porcaro, Barbato, Profeta. All. Capuano 5,5 ARBITRO: Colasanti di Siena 5. RETE: st 1' Croce NOTE: spettatori 2500 con 355 tifosi ospiti. Incasso non comunicato. Espulsi al 7' pt Giannusa, al 30' pt Capuano dall panchina e al 37' st Del Grande. Ammoniti Giannusa, Chiavaro, Del Grande e Carratta Angoli 9-0 per il Potenza. GIULIANOVA -Il Giulianova dei ragazzini (nel finale ha giocato con un '91 e un '92 in campo) riesce nell'impresa di battere il Potenza, reduce da un precampionato sfavillante, con tre successi di fila in Coppa Italia, senza subire
Proteste intorno all’arbitro. In alto Gragnaniello
una sola rete e qualificandosi al turno successivo con una giornata d'anticipo. Per questo la squadra lucana era molto attesa, complesso indubbiamente , di categoria (non c´è un calciatore che non abbia disputato la prima divisione al contrario dei giuliesi, quasi tutti esordienti nella nuova serie) e che decide subito a fine gara di scendere in silenzio stampa per protesta contro alcune decisioni del direttore di gara che ha penalizzato anche i giallorossi applicando la
brutta tattica della compensazione. Il Potenza ha giocato in dieci dal 7' del primo tempo (espulsione per somma di ammonizioni di Giannusa) ma l´arbitro in tre minuti aveva già estratto il cartellino due volte, esagerando in entrambi i casi, prima con lo stesso Giannusa e poi con Del Grande (ed anche quest´ultimo finirà con l´essere espulso, sempre per doppio cartellino, ma al 37' della ripresa). Nel gruppo degli espulsi anche il tecnico lucano Capuano, per reiterate prote-
ste dalla panchina ed uscito dal campo tra mille improperi da parte di un pubblico che non gli ha mai perdonato le dichiarazioni dopo le sconfitte subite con il Sora nel Lazio e al Fadini nelle infuocate gare play out di C2 contro i giuliesi. Non si può non dire che i giallorossi non si siano giovati del fatto che il Potenza sia rimasto in dieci dal settimo in un pomeriggio a dir poco infuocato dal sole, ma va pure detto che, nella prima parte della gara soprattutto, pur pressando, non sono mai riusciti ad impen-
sierire seriamente Dazzi, chiamato ad una parata difficile solo su una conclusione di Aquino. Al contrario la squadra di Bitetto ha sfiorato il vantaggio al 6° con Carbonaro e al 37° con un dosato colpo di testa di Vinetot con palla a fil di palo, entrambe le occasioni create da un preciso cross di Croce. E proprio quest´ultimo ha segnato il gran gol che ha deciso la gara cinquanta secondi dopo il rientro in campo delle due squadre con un tiro dalla media distanza. La palla ha colpito la traversa,
è rimbalzata dentro la porta e si insaccata deifinitivamente ancora sotto la traversa. Un boato ha salutato questo ritorno al gol in prima divisione. Il Potenza ha fatto ricorso a tre sostituzioni ma non ha più impegnato Dazzi mentre Bitetto, nel finale proprio per dare fiato a due giocatori stremati, ha mandato in campo dapprima Rinaldi (classe ´91) e poi Dezi (addirittura del ´92). Nel finale la squadra di Captano potrebbe giovarsi dell'espulsione di Del Grande (anche per lui somma di ammonizioni e squadre entrambe in dieci). Riesce a mettere insieme nove calci d'angolo, contro nessuno dei giuliesi, ma Dazzi viene impegnato soltanto in un paio di parate a terra. Si crea qualche mischia in area giallorossa, il portiere interviene in un caso proprio in extremis ma nell'aria non c'è mai una palla gol degna di questo nome. Finisce tra il tripudio dei supporters giuliesi, rimasti muti per l'intero primo tempo per protestare contro l'applicazione della tessera dei tifoso da parte della Lega. I sostenitori di Potenza hanno dato l'impressione di voler seguire l'esempio in avvio di gara ma dopo l'espulsione di Giannusa hanno riconquistato la propria autonomia. Azzurra Marcozzi
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Sport 27
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
Le pagelle Gragnaniello incerto sul gol del Giulianova. Bravo Chiavaro
Una gara tra luci e ombre Aquino è una zanzara. Agli attaccanti pochi palloni giocabili GRAGNANIELLO (5,5 ) - ce lo avevano presentato imbattibile tra i pali e potenzialmente in difficoltà nell’area piccola, visto che non è un gigante. Stranamente però succede che nel primo tempo è bravo ad uscire in due circostanze - facendo suoi dei palloni avvelenati - mentre si fa sorprendere ad inizio ripresa dal missile di Croce. Insidioso e carico d’effetto, ma pur sempre centrale
se difensiva. Più di qualche cross degno di nota. NAPPELLO ( SV) BERARDI (6) - soldatino inesauribile, deve correre per due e lo fa senza lesinare una goccia di sudore. Nel recupero prova anche il tiro della disperazione, purtroppo facile per Dazzi. GIANNUSA ( 5) - il voto per un espulso dopo pochissimi minuti è di solito 4. A sua parziale attenuante l’assurdità del primo cartellino, ma sul fallo che ha generato il rosso poteva contenersi.
CHIAVARO (6,5) - alla mezz’ora un suo anticipo sulla linea di centrocampo evita che gli abruzzesi si trovino la fascia destra spalancata. Insieme ai compagni di reparto non ha colpe specifiche sul gol, regge con dignità e sostanza nel secondo tempo quando nella sua zona, fisiologicamente, si balla un po’. A dieci dal termine sceglie chirurgicamente con chi scambiarsi spinte e complimenti: Del Grande, ammonito insieme a lui, finisce negli spogliatoi per doppio giallo e si ripristina la parità numerica. Il più indaffarato dei tre.
VANACORE (5,5) - i flussi di gioco dei primi 45’ passano pochissime volte sulla corsia sinistra, quella di sua competenza. Probabilmente timido, giustificabile visto il rientro dall’infortunio. LOLAICO (6) - molto più offensivo, spinge anche irrazionalmente e ci mette il cuore. Finisce da attaccante aggiunto, largo a sinistra. CATANIA (6) - sua la prima iniziativa con un tiro telefonato, l’inferiorità numerica costringe Capuano a spostarlo in mediana. Sostituisce il fioretto con la sciabola e continua a combattere fino all’ultimo.
CARDINALE ( 6) - segue a menadito le indicazioni di Capuano mantenendo la difesa comunque alta, anche con l’uomo in meno. Sbanda leggermente sul finale.
DE CESARE (5,5) - la palla non gli arriva praticamente mai, nelle prime battute arretra di qualche metro a prendersela generando qualche buon suggerimento e prendendo punizioni. Ma la sua partita finisce qui, anche per il caldo. Sostituzione forse tardiva, perché anche nel secondo tempo il Potenza i cross continua a produrli, senza trovare chi li finalizza.
LANGELLA (6,5) - non corre pericoli, l’acerbo Melchiorri gli sbatte contro spesso e volentieri.
POLANI (5,5) - vedi sopra.
FREZZA (6,5) partita di grande sacrificio, inizia alto ma gli sviluppi lo portano necessariamente ad aiutare Chiavaro retrocedendo da quarto a destra in fa-
ANDRIA TERNANA
0 1
ANDRIA (4-3-3): Mennella 6; Ceppitelli 6,5, Goisis 6, Braca 5,5, Di Simone 6; Ottobre 6, Iennaco 5,5 (20’ st Mastrolilli 5,5), D’Allocco 6; Sy 6 (7’ st Doumbia), Dionigi 5,5, Anaclerio 6,5 (25’ st Rizzi). A disp.: Pazzagli, Nicolao, Milella, De Santis. All.: Biagioni 6. TERNANA (4-4-2): Visi 7; Bertoli 5,5, Di Dio 5,5, Borghetti 6, Camillini 5,5; Concas 6, Di Deo 6, Danucci 5,5 (33’ st Costantini sv), Piccioni 6,5; Tozzi Borsoi 6, Noviello 6,5 (21’ Lacheheb sv). A disp.: Cunzi, Bizzarri, Perney, Alessandro J., Perna. All.: Baldassarri 6. ARBITRO: Ferraioli di Nocera Inferiore 6 RETE: pt 7’ Noviello (T). NOTE: spettatori 3.600 circa con rappresentanza da Terni. Ammoniti: Ottobre, Braca, Piccioni, Di Deo, Visi, D’Allocco e Lacheheb. Espulsi per reciproche scorrettezze al 45’ del secondo tempo Di Dio per la Ternana e Dionigi per l’Andria. Angoli 7-3 per l’Andria. Recupero: pt 1’; st 4’. ANDRIA. Una gara da ricordare indipendentemente dal risultato finale: la spunta la Terzana, che
In alto un intervento di Langella. Qui sopra, a sinistra Vanacore contrastato. A destra Catania insegue un giovane avversario
La prossima avversaria Mastrolilli nel finale sfiora il pareggio
Andria battuta dal lampo di Noviello con il minimo sforzo batte una vogliosa Andria affidata alla scommessa Oberdan Biagioni. I padroni di casa ritrovano dalla “porta di servizio” la Prima Divisione ed abbracciano il numeroso pubblico presente dopo un finale di stagione alquanto turbolento. La Ternana, di contro, riparte con tante speranze ed ambizioni al suo quarto anno della ex C1 per disputare una stagione ad alto livello con una formazione di categoria ed un buon mix di gioventù ed esperienza. In attacco la torre Tozzi Borsoi si completa perfettamente con la fantasia e l’estro di Noviello il quale tra le linee diventa decisivo già alla prima di campionato. In porta l’esperto Visi con in difesa subito in campo il neo arrivo Camillini sulla fascia sinistra e Bertoli a destra in sostituzione dell’indisponibile Del Grosso. Nelle fila di casa, invece, il tecnico Biagioni lancia dal primo minuto gli ultimi arrivati Dionigi ed Anaclerio in attacco e schiera il suo 4-3-3 nonostante le squalifiche di Bellavista e Paolucci a centrocampo. Il furetto Sy, completa il tri-
dente offensivo, mentre OttobreIennaco e D’Allocco formano la diga a protezione della linea difensiva. L’inizio è tutto di marca umbra. L’Andria è impaurita ed il salto di categoria condiziona oltremodo il primo quarto d’ora della squadra di Biagioni. La Ternana di Baldassarri, invece, appare subito in palla e trova al 7’ il gol del vantaggio su punizione proprio con il fantasista Noviello. La squadra umbra, infatti, approfitta con Tozzi Borsoi di un errore clamoroso di Iennaco e conquista la punizione dal limite perfettamente trasformata dal numero 10 della Ternana. Il tecnico Biagioni capisce il momento di difficoltà della sua squadra e modifica l’assetto di centrocampo con il piccolo Iennaco che diventa l’esterno di destra ed Ottobre centrale. La Ternana prosegue nella sua azione incessante ma dopo venti minuti di pressione continua, il baricentro della formazione di Baldassari inevitabilmente si abbassa ed i padroni di casa aumentano il proprio ritmo grazie alla spinta di Anaclerio e Ceppitelli sulla de-
stra e Sy - Di Simone sulla sinistra. Quasi subito vanno in difficoltà sia Camillini che Bertoli ed al 21’ è proprio sull’asse Di Simone-Anaclerio che giunge la prima azione pericolosa per l’Andria. La squadra di casa sembra scrollarsi la paura e replica al 25’ con lo stesso Di Simone direttamente su punizione smanacciata in angolo da Visi. Dopo due giri di lancette ancora Anaclerio fa tutto da solo salta Camillini e calcia in porta con Visi ancora protagonista. Alla mezz’ora è la volta di Dionigi che sfiora il suo primo gol in maglia azzurra dopo una punizione perfetta di Ottobre ed un colpo di testa che passa di un soffio a lato. Ancora un minuto ed è Ceppitelli che prova l’inserimento centrale con la conclusione che finisce di poco out. La Ternana non trova contromosse soprattutto per l’assenza di giocatori in grado di interdire con continuità. Ottimo il palleggio, meno il recupero. Ma al 35’ l’occasione ghiotta è ancora sui piedi di Noviello che batte una punizione dalla stessa posizione del gol del vantaggio, cam-
AQUINO (6,5) - la zanzara ronza che è un piacere nell’opprimente calura adriatica del Fadini. Ci prova al volo su assist di De Cesare, poi di testa. Non smette mai di puntare l’uomo e accentrarsi, gli manca solo la gioia. E’ quasi masochistico chiedersi cosa potrebbe combinare al fianco di un centravanti tosto. Pietro Scognamiglio
bia lato ma Mennella si supera deviando in angolo. Il gran caldo e la preparazione ancora non perfetta condizionano inevitabilmente il decorso della seconda frazione di gioco che parte subito con Anaclerio ancora pericoloso da lontano al 2’ minuto. Dopo qualche minuto di studio, la Ternana prova a chiudere i conti con Piccioni al 19’ quando involatosi solitario salta Goisis e calcia potente con Mennella a smanacciare sul palo. La pressione andriese torna a farsi sentire alla mezz’ora quando due azioni consecutive di Dionigi scuotono la difesa ospite: prima segna in posizione sospetta con conseguente annullamento del gol e poi calcia in porta a botta sicura con Visi abile a sventare in tuffo. Ancora l’ariete andriese dopo quattro minuti prova a metter la firma sulla sua gara cogliendo di testa un cross perfetto di Di Simone con l’estremo ospite ancora decisivo. Al 36’, infine, ancora Dionigi entra in area solitario ma Visi respinge con Mastrolilli tutto solo che non ne approfitta facendosi salvare il tiro da due passi da Bertoli in scivolata. La Ternana ringrazia e comincia nel migliore dei modi un campionato equilibrato che annuncia scintille già dopo la prima uscita stagionale. Pasquale Stefano Massaro
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28 Sport
Spogliatoio Pesano i fischi dell’arbitro Colasanti di Siena specie in avvio
Decisioni cervellotiche Esagerato il rosso a Giannusa, come l’allontanamento di Capuano Postiglione: dal mercato non vi aspettate niente Ostenta serenità, Giuseppe Postiglione. Nonostante il Potenza sia caduto nella trappola di una giornata da mare, in un campo non da C1, con il sole che batte forte in testa al signor Colasanti. “Un arbitraggio fortemente condizionante –attacca il patron in sala stampa – giocare una partita intera con l’uomo in meno per una decisione sbagliata ci ha tagliato le gambe, anche se non vogliamo accampare scuse”. Una variabile influente Postiglione la vede anche nella preparazione: “loro con una squadra di tanti ragazzini hanno necessità di partire forte, oggi correvano più di noi ma il nostro lavoro è impostato per brillare sulla distanza”. Resta il fatto che l’episodio decisivo non vede completamente assolto Gragnaniello: “non voglio colpevolizzarlo – afferma il numero uno societario – ma sicuramente il Giulianova non è passato in vantaggio solo per merito del buon Croce”. L’ottimo seguito di tifosi ha stimolato al patron una riflessione: “voglio ringraziare chi è venuto fin qui non smettendo mai di incitarci, spero di vedere domenica il Viviani pieno contro l’Andria, ci attende una prova d’orgoglio per il pronto riscatto”. Chiusura quasi scontata, anche se rischia di diventare ripetitiva: novità di mercato? “Nessuna, non vi aspettate niente”. Postiglione tira il fiato e articola il
Postiglione
suo ragionamento: “se pensate al centravanti vi dico che De Cesare ha fatto una grande partita, ma soprattutto ribadisco che mi manca la risposta della città, in primis per quanto riguarda le sponsorizzazioni ma anche per gli abbonamenti”. Eppure 600, per Potenza, sono un record: “lo so bene, ma non so cosa ci sia da festeggiare considerando che nel nostro girone una piazza come Cava ha sottoscritto 2000 tessere con una squadra ridimensionata rispetto all’anno passato, siamo una piccola realtà che già sta facendo miracoli visto con chi ci confrontiamo”. p.s.
INDISCUTIBILMENTE cervellotico l’arbitraggio di Riccardo Colasanti da Siena. Il Potenza perde dopo otto minuti il suo regista Giannusa ammonito due volte: il primo giallo è un mistero glorioso (anonimo fallo in mediana, tutt’altro che grave), sul secondo un pizzico di ingenuità c’è. Forse innervosito, dopo soli cinque giri di lancette l’ex del Cassino rincorre il suo dirimpettaio e lo atterra da dietro, senza nessuna cattiveria. Ma rimane un fallo teoricamente evitabile, vista la zona del campo tutt’altro che pericolosa per la porta di Gragnaniello. L’inferiorità numerica segna la partita dei rossoblu, costretti a cambiare atteggiamento tattico e ad arretrare gradualmente il baricentro lasciando campo agli uomini di Bitetto. Comprensibile il nervosismo di Capuano, nemmeno esageratamente scomposto quando poco prima della mezz’ora Aquino viene atterrato a pochi metri dalla panchina. Il fallo non è da dietro, ma il fischio (senza ammonizione) sarebbe stato sacrosanto vista l’entrata in diagonale di Iachini sul dieci rossoblu. Prendere palla e gamba insieme – l’ha spiegato Pieluigi Collina intervistato dalla Gazzetta dello Sport a Ferragosto –non significa che l’azione sia necessariamente regolare. Al direttore di gara però le rimostranze di Capuano (ripetiamo, sembrate dall’alto piuttosto civili) non stanno bene, l’allenatore rossoblu è fermamente invitato ad allontanarsi. Si posiziona nel gabbiotto munito di vetrata di fianco al settore ospiti, dove il tifo potentino si fa sentire novanta minuti e abbondano – che bel vedere – bandiere e stendardi. A bordo campo rimane il fido vice Volini, con il preparatore atletico Santarsiero chiamato a fare la spola per comunicare alla panchina le indicazioni. La speranza è che – al netto della permalosità dell’arbitro, di cui il giudice sportivo dovrebbe tener conto – Capuano possa cavarsela con una multa. Almeno non gli verrebbe rovinato l’esordio vero, quello di domenica al Viviani. p.s.
De Cesare e Langella contrastano un avversario
I giocatori decidono il silenzio GIULIANOVA - Il Potenza esordisce con il primo "silenzio stampa" della stagione e, negli spogliatoi appare la storica figura (molto nota in Abruzzo) del diretore generale Vitorio Galigani. “Lo hanno deciso i giocatori” dice “sono un po' nervosi (lo dice senza mai nominare il direttore di gara, ndr) e forse è meglio così perché, in questi casi, si potrebbero dire delle cose di cui poi ci si potrebbe pentire”. Ed allora si parla di partita. “Nel primo tempo” continua Galigani “nonostante abbiamo subito patito un'espulsione, siamo andati meglio. Abbiamo giocato di più, tenuto maggiormente il possesso della palla e siamo andati a rete creando in un caso
una palla-gol molto pericolosa sulla quale si è disimpegnato bene il loro portiere. Nella ripresa, ci ha letteralmente spiazzato il gol subito a freddo dopo cinquanta secondi. Ecco, quell'episodio, che ha poi deciso la partita, ha influito sulla gara più di quanto non abbia fatto l'espulsione. Abbiamo tentato di rimontare o svantaggio sino alla fine creando più di un problema alla difesa giuliese, ma non siamo stati bravi a trovare il varco giusto per passare”. In casa Giulianova, il tecnico Leonardo Bitetto veste i panni del pompiere e spegne i facili entusiasmi creatisi in casa giallorossa. “Potevamo e dovevamo fare sicuramente meglio” dice il tecnico giuliese.
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Sport 29
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
La Cavese di Maurizi gioca meglio ma non va oltre lo 0-0
Pescina, buon pari PESCINA VG CAVESE
0 0
PESCINA VG (4-5-1): Merletti 7,5; Birindelli 6,5, Giordano 6,5, Blanchard 7, Piva 5,5; Rosamilia 5,5 (24’ st Cipolla sv), Ferraresi 6, De Angelis 6, Cruciani 6, Rebecchi 6; Franciel 6 (39’ st Berra sv). A disp.: Germanelli, Locatelli, Pomponi, Bettega, Censori. All.: Perrone 6. CAVESE (3-4-3): Russo 6; Farina 6,5, Cipriani 6,5, Nocerino 6; Pozza 7, Bacchiocchi 6,5, Maiorano 7, Favasuli 6; Tarantino 6,5 (48’ st Lagnena sv), Turienzo 6 (42’ st Sorrentino sv), Schetter 6,5 (33’ st Varriale 6). A disp.: Pane, Grillo, Scartozzi, Rapino. All.: Maurizi 7. ARBITRO: Borriello di Mantova 7 NOTE: paganti 737, abbonati 95, incasso di 6100 euro. Ammoniti: Bacchiocchi, Nocerino, Cruciani. Angoli 11-3 per la Cavese. Recupero: pt 0’; st 4’. AVEZZANO. Esordisce con un pareggio la Cavese di Agenore Maurizi. La Cavese parte meglio, si
Schetter in azione contro il Pescina
muove con armonia sul terreno di gioco e dimostra di aver già ampiamente digerito i dettami tattici del nuovo allenatore. Al 7', però, un appoggio morbido all'indietro di Cipriani rischia di mandare in
porta Franciel: l'attaccante brasiliano si addormenta e si lascia rimontare dalla difesa biancoblù. Sull'altra sponda Turienzo si avvita su suggerimento di Favasuli ma indirizza largamente a lato.
Proprio al quarto d'ora arriva la prima vera palla gol del match: punizione al bacio di Tarantino e Merletti si esibisce in un mezzo miracolo. Sul corner che ne consegue Schetter alza la mira di testa. Al 24', poi, un'altra punizione di Tarantino mette i brividi a Merletti con Giordano che svirgola il rinvio e rischia il clamoroso autogol. La Cavese gioca meglio, lasciandosi preferire soprattutto sotto l'aspetto della personalità e dei meccanismi tattici. I padroni di casa soffrono non poco e al 29' Birindelli è costretto a rintuzzare su un affondo del solito Turienzo. I biancoblù continuano a premere e al 40' Merletti deve respingere su una conclusione di destro di Farina, dopo l'ennesima punizione di Tarantino. Il Pescina si vede solo al 43', quando su cross di Piva, Rebecchi impatta con la fronte ma spedisce fuori di parecchio. E nella ripresa il canovaccio non muta: al 2', infatti, un cross di Schetter costringe Giordano alla pericolosissima deviazione. Ne seguono una serie di tre tiri dalla bandierina e su uno di questi Turienzo sfiora il gol a botta sicura. La gara
diventa arruffata, con le due contendenti che sprecano parecchi palloni in mezzo al campo. Al 9', su cross mancino di Rebecchi, Franciel manca una buona occasione, sbucciando la conclusione aerea. Passano due minuti e, su corner di Tarantino, Cipriani non impatta pienamente con la sfera. A questo punto il tecnico di casa Perrone manda in campo un'attaccante come Cipolla al posto di Rosamilia. Nuovo assetto per i biancoverdi con un chiaro 4-4-1-1. E al 34' un sinistro di De Angelis termina abbastanza alto. Tra le fila metelliane, invece, è il nuovo entrato Varriale a provarci dal limite: fuori. Si fa male Franciel in un contrasto e deve entrare Berra. Dentro anche Sorrentino per l'esausto Turienzo. Occasionissima Cavese al 42': Merletti sbaglia il rinvio con i piedi e favorisce il cross di Varriale. Arriva Maiorano, destro secco e palla a fil di palo. E' questa l'ultima chance del match. Una partita che ermina con un punto che, in fin dei conti, va molto meglio al Pescina che alla Cavese. Alessandro Cavasinni
Con una tattica accorta ferma il forte Verona
Foggia, resiste il bunker VERONA FOGGIA
0 0
VERONA (4-3-3): Rafael 6; Cangi 6, Ceccarelli 6, Comazzi 6, Pugliese 6,5; Russo 5, Esposito 6, Pensalfini 5,5; Ciotola 5,5 (26' st Farias 6), Selva 6, Berrettoni 6,5 (36' st Scapini sv). A disp.: Ingrassia, Massoni, Campagna, Campisi, Bertolucci. All.: Remondina 6. FOGGIA (4-2-3-1): Milan 6,5; Sgambato 6, Burzigotti 6,5, Cuomo 6, D'Agostino 6; D'Amico 6, Velardi 6; Di Roberto 5,5 (21' st Ferrari sv), Trezzi 6, Salgado 5,5 (32' pt Mancino 6); Germinale 6 (35' st Compierchio sv). A disp.: Bindi, Torta, Posillipo, Colomba. All.: Porta ARBITRO: Liotta di Lucca 6. NOTE: spettatori 14026, incasso totale 118190 euro. Ammoniti Trezzi, Burzigotti, Cuomo, Cangi per gioco falloso, Mancino per comporta-
mento non regolamentare. Angoli 6-0 per il Verona. Recupero: pt 2', st 4'. VERONA - Resiste al Bentegodi un Foggia battagliero che non abbassa la testa. E' una partita in cui spinge con la forza del fattore campo, il Verona. Il Foggia mostra accortezza nella disposizione tattica e si mette dietro per poi cercare di ripartire in velocità. I rischi non mancano, e già al 9' una combinazione tra Pugliese e Berrettoni si chiude con un cross che attraversa tutto lo specchio della porta: trema Milan, ma il pericolo è scampato. Non solo: al 15' Pensalfini imbecca Selva, che “cicca” il diagonale da favorevole posizione. Resta il fatto che il Foggia è costretto a inchiodarsi in difesa. Solo una segnalazione di offside, al 17', evita lo svantaggio rossonero: punizione di Berrettoni, torre di Pensalfini e correzione aerea di Selva, che è oltre la
linea del fuorigioco ed il gol viene annullato. Quel che fa Porta, allora, è alzare ancor di più la barriera arretrata: tutti dietro la linea della palla. E a maggior ragione il Foggia si rintana in difesa nel momento in cui Mario Salgado esce dal campo (è il 32') per un problema fisico: lo sostituisce Mancino. La sostanza che resta è quella di un Foggia che contiene con ordine e che, poco per volta, sembra prendere le misure agli assalti dell'Hellas. Milan è meno in apprensione, per quanto sia decisivo, al 39', su una botta di Cangi. Il primo tempo, così, si conclude con il punteggio fermo sulle reti bianche, e con la sensazione che il Foggia si sia tirato fuori dalle ambasce peggiori. Le conferme sono attese già nei primi minuti della ripresa, col Verona che prova ad accelerare di nuovo. E' il 3', e Selva “grazia” Milan ciabattando sul fondo a pochi metri dalla porta mentre all'8'
Il Portogruaro piace soltanto per un tempo. Ciuffetelli-gol
Cangi fallisce la mira di testa Aumenta la sofferenza, dunque, per un Foggia che fatica a dare quelle sterzate, in contropiede, che imporrebbero al Verona di essere più guardingo. Porta percorre nuove soluzioni, al 21' cambia Di Roberto e inserisce il corazziere Ferrari per far sentire meno solo Germinale. E' una mossa appropriata, perché spegne gli ardori di un Hellas all'improvviso impoverito nelle idee, meno efficace nella spinta e che si limita a fare collezione di calci d'angolo. Il risultato appare segnato, Germinale ormai esausto lascia il posto a Compierchio a 10' dalla fine. Il Verona non si rassegna, però, alle reti bianche: si lancia in avanti con le forze residue, colpisce una traversa con Cangi al 41' (ma l'arbitro aveva già fermato tutto per un fallo gialloblù in area) e, al 44', manca il bersaglio da fuori con Pensalfini. Matteo Fontana
Russo del Verona
Decide Oshadogan, ma la Reggiana sbaglia tanto
Ravenna, ottimo esordio Brinda il Lanciano corsaro PORTOSUMMAGA RAVENNA
0 1
PORTOSUMMAGA (4-3-1-2): Rossi 6; D’Alterio 5,5, Specchia 5,5, Madaschi 6, Bianchi 5,5; Espinal 6 (18’ st Puccio 5,5), Mattielig 6, Scozzarella 6,5 (35’ st Fusciello sv); Cunico 5,5; Marchi 6, Scapuzzi 5,5 (21’ st Bocalon 6). A disp.: Nardoni, Gardella, Vicente. All.: Calori 6. RAVENNA (4-4-2): Anania 6,5; Rizzo 6, Ferrario 6,5, Fasano 6,5, Sabato 6; Cavagna 6 (21’ st Packer 6), Rossetti 6,5, Ciuffetelli 6,5, Toledo 7; Piovaccari 6 (36’ st Filini sv), Gerbino Polo 6. A disp.: Rossi, Anzalone, Squillace, Riberto, Scappini. All.: Esposito 6,5. ARBITRO: Tramontina di Udine 6. RETE: pt 44’ Ciuffetelli. NOTE: spettatori 800 circa di cui un centinaio ospiti. Angoli 9-1 per il Portosummaga. Ammoniti: Ferrario, Marchi, D’Alterio, Packer. Recupero: pt 3’, st. 4’. PORTOGRUARO. Un Portosummaga bello e spumeggiante per gran parte del primo tempo, confuso e pasticcione nel corso della
ripresa, lascia al Ravenna l’intera posta in palio. A decidere la gara la rete messa a segno allo scadere da Ciuffetelli: gol che ha di fatto radicalmente cambiato gli equilibri di un match, fin lì di chiara marca locale. Una rete arrivata ad incanalarlo, nel momento meno opportuno per i padroni di casa, sui binari più congeniali alle caratteristiche dei romagnoli, i quali, dopo aver incassato il massimo da una prima parte di gara che più volte li aveva visti rischiare di capitolare, hanno badato esclusivamente a difendersi ad oltranza, con ordine, cercando di abbassare i ritmi, senza mai offrire il fianco ad un avversario visibilmente sulle gambe dopo aver speso tanto, forse troppo, nel corso del primo tempo. Al fischio d’inizio non mancano le sorprese nei due schieramenti. Sul fronte portogruarese, Calori preferisce Bianchi sulla sinistra della linea difensiva al posto di Pondaco, mentre in avanti, il ballottaggio tra Bocalon e Scapuzzi si risolve in favore di quest’ultimo. Dall’altra parte, Esposito non porta nemmeno in panchina Fonjock, al suo posto, anziché il gettonato Riberto, Ciuffetelli, e mai scelta si rivelò più azzeccata. Andrea Ruzza
A.C.REGGIANA VIRTUSLANCIANO
0 1
A.C. REGGIANA(3-4-2-1): Tomasig 5,5; Girelli 6, Zini 5,5, Stefani 6; D' Alessandro 5,5 (13' st Anderson 6,5), Maschio 5,5, Padoin 6,5, Nardini 5,5 (35' st Eusepi sv); Alessi 5,5, Ferrari 5 (26'st Morelli 5,5); Rossi 6,5. A disp: Manfredini, Mallus, Romizi, D' Amico. All.: Dominissini 5,5. LANCIANO(4-4-2): Aridità 6,5; Colombaretti 6, Oshadogan 7, Antonioli 6, Vastola 6; Sansone 7 (29' st Perfetti sv), Sacilotto 6,5, Di Cecco 6, Mammarella 6 (20' st Zeytulaev 6); Colussi 5,5 (17' st Morante 6), Masini 6. A disp: Chiodini, Coppini, Di Michele, Turchi. All.: Pagliari 7. ARBITRO: sig. Corletto di Castelfranco V 6. RETI: pt 34' Oshadogan NOTE: Spettatori: 939, di cui 78 ospiti. Ammoniti: Stefani, Maschio per gioco pericoloso (R); Sacilotto per gioco pericoloso, Colussi per simulazione (L) Espulsi: Eusepi (R) al 44 st per gioco pericoloso. Angoli: 7-1 per la Reggiana. Recupero: 2' pt; 5' st. REGGIO EMILIA. Inizia nel migliore dei
modi l'avventura di Pagliari e soci. La vittoria porta la firma di Oshadogan al 34' del primo tempo. Sull'altro versante si lamenta la Reggiana per le tante occasioni gettate al vento ma, nel calcio vince chi è deciso sotto rete e chi sa essere cinico al moneto giusto: qualità propria del Lanciano visto ieri, il massimo risultato con il minimo sforzo. Che per la Reggiana non sarebbe stata una passeggiata si era capito fin dall'albeggiare del match. Diverse occasioni per il Lanciano con Mammarella e Colussi. Continua ad attaccare il Lanciano alla ricerca del gol. Punizione di Sansone dalla sinistra, sulla traiettoria la sfera incoccia nella testa di Maschio che involontariamente serve un assist perfetto per Oshadogan. L'assist è troppo invitante e il suo colpo di testa si infila alle spalle di un incolpevole Tomasig. La reazione della Reggiana è immediata. Ma la musica nella ripresa, almeno all'inizio, sembra non cambiare. Dal 14’ in poi è solo Reggiana. Gol fallito da Rossi al 22' a porta vuota, girata a lato di Padoin su angolo di Alessi, ciccata di testa di Stefani a pochi passi dal portiere e per finire palo di Rossi a tempo scaduto.
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30 Sport
Risultati e classifica Catanzaro-Cisco Roma
1-0
Igea V.-Barletta
0-0
Isola Liri-Aversa
0-2
Juve Stabia-Gela
1-1
Manfredonia-Cassino Melfi-Brindisi
3' pt Caputo
12' pt e 22' st Sarli
2' st Vicentin (JS), 19' st Vianello (G) 16’ st Gemmiti, 46’ st Giannone
46' st (r) Cardinale
3
1
1
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
2
0
2 +2
CASSINO
3
1
1
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
2
0
2 +2
SIRACUSA
3
1
1
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
1 +2
0-2
CATANZARO
3
1
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
3-3
BRINDISI
1
1
0
1
0
3
3
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
3
3
0
0
MELFI
1
1
0
1
0
3
3
1
0
1
0
3
3
0
0
0
0
0
0
0
-2
GELA
1
1
0
1
0
1
1
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
1
1
0
0
MONOPOLI
1
1
0
1
0
1
1
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
1
1
0
0
0-1 0-0
JUVE STABIA
1
1
0
1
0
1
1
1
0
1
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
-2
Vico Eq.-Monopoli
1-1
VICO EQ.
1
1
0
1
0
1
1
1
0
1
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
-2
BARLETTA
1
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
SCAFATESE
1
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
IGEA V.
1
1
0
1
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-2
VIBONESE
1
1
0
1
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-2
CISCO ROMA
0
1
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
0
1
-1 -1
NOICATTARO
0
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
-1 -3
ISOLA LIRI
0
1
0
0
1
0
2
1
0
0
1
0
2
0
0
0
0
0
0
-2 -3
MANFREDONIA
0
1
0
0
1
0
2
1
0
0
1
0
2
0
0
0
0
0
0
-2 -3
Prossimo turno
2ª giornata 30/08/09 ore 15.00
Aversa-Vico Eq. Barletta-Melfi Brindisi-Noicattaro Cassino-Catanzaro Cisco Roma-Vibonese Gela-Igea V. Monopoli-Juve Stabia Scafatese-Manfredonia Siracusa-Isola Liri
Cosimo Sarli dell’Aversa
0
Vibonese-Scafatese
26’ st Napoli (V), 37’ st Laccara (M)
giornata
Marcatori AVERSA
9’ pt Moscelli (B), 39’ pt Chiaria (M), 8’ st Arcamone (M), 20’ st Albadoro (B), 30’ st Arcamone (M), 34’ st Albadoro (B)
Noicattaro-Siracusa
1ª
2 Reti: Sarli (Aversa); Albadoro (Brindisi); Arcamone (Melfi) 1 Rete: Moscelli (Brindisi); Gemmiti, Giannone (Cassino); Caputo (Catanzaro); Vianello (Gela); Vicentin (J.Stabia); Chiaria (Melfi); Laccara (Monopoli); Cardinale (1) (Siracusa); Napoli (Vico E.)
Il Siracusa, tra i professionisti dopo 15 anni di D, esordisce espugnando Noicattaro
Un bentornato col botto Decide un rigore trasformato da Cardinale al 46’ del secondo tempo NOICATTARO SIRACUSA
0 1
NOICATTARO (3-4-1-2): Petruzzelli 6; Be. Lorusso 6,5, Sassarini 6, Lanera 6; Perrone 5,5, Fiorentino 6, Piano 5,5 (22'st Colluto 5,5), Aliperta 6; Zotti 6; Salvati 5 (1'st Ba. Lorusso 6), Giampaolo 6 (16'st De Lorenzo 5,5). A disp.: Musacco, Coppola, Doria, Lanave. All.: Carella 6. SIRACUSA (4-4-2): Cecere 7; Iodice 6, Perricone 5,5, De Pascale 6,5, Capocchiano 6,5; Gaudio 6 (23'st Bufalino sv), Berti 6,5, Giurdanella 6 (10'st Cardinale 6,5), Bigatti 6,5 (37' st Biondo sv); Dal Rio 5, Pagani 5,5. A disp.: Siringo, Calabrese, Provenzano, Strigari. All.: Sonzogni 6. ARBITRO: Zivelli di Torre Annunziata 6. RETE: st 46' rig. Cardinale NOTE: spettatori 500 circa di cui circa 40 provenienti da Siracusa. Ammonito: Capocchiano. Angoli 8-3 per il Siracusa. Recupero: pt 3'; st 5'. NOICATTARO (BA) - Il Siracusa bagna con un successo il suo ritorno tra i professionisti dopo ben 15 anni tra i dilettanti. Vittoria maturata al 46' del secondo tempo grazie ad un calcio di rigore realizzato da Cardinale. Partita nervosa e poco spettacolare che però ha riservato diverse emozioni. Il tecnico dei nojani Carella schiera il solito 3-4-1-2 e rinuncia a Fumai e Ladogana che non riescono a recuperare dall'infortunio. Sassarini al comando di una difesa giovanissima con Lorusso e Lanera. In attacco a sorpresa De Lorenzo finisce in panchina per far spazio al baby Salvati. Federico Giampaolo con-
Il Monopoli pareggia a 8’ dalla fine Giuliano Sonzogni
Vico, è una beffa VICOEQUENSE MONOPOLI
trariamente alle previsioni in campo dal primo minuto. Da parte sua, Sonzogni manda in campo la formazione annunciata alla vigilia con Perricone e De Pascale al centro della difesa più Iodice e Perricone centrali difensivi. A centrocampo Gaudio sull'out destro (ottima partita la sua), Bigatti sull'out mancino, Berti e Giurdanella incaricati della fase di impostazione della manovra. In avanti il tandem offensivo non ancora ben rodato composto da Dal Rio e Pagani. Dopo i primi minuti di studio la partita si accende al 15' con un tiro dal limite di Gaudio che Petruzzelli neutralizza. Buon momento degli ospiti che al 16' pungono in contropiede concluso con un diagonale di Bigatti bloccato dall'estremo difensore nojano. Sempre Bigatti impegna Petruzzelli con un insidioso tiro cross. Al 22' occasionissima per il Siracusa: iniziativa personale di uno scate-
nato Berti che, servito da Pagani, controlla la sfera e con un conclusione precisa e potente colpisce il palo. La replica dei padroni di casa non si fa attendere, tanto che al 35' sfiorano il vantaggio con un colpo di testa di Giampaolo che termina di un soffio a lato. Ancora Noicattaro sugli scudi, con la formazione di Carella che sul finire della prima frazione approfitta di un momento difficile dei siracusani. Al 43' conclusione dalla distanza di Aliperta ma Cecere devia e poi Iodice spazza. In chiusura Pagani s'incunea in area e viene atterrato in area ma per Zivelli non ci sono gli estremi per concedere un calcio di rigore. Si conclude così un primo tempo fortemente condizionato dal gran caldo. Nella ripresa Carella si cautela maggiormente a centrocampo inserendo Bartolo Lorusso al posto dell'evanescente Salvati mentre Sonzogni dopo dieci minuti di gioco manda in
campo Cardinale per Giurdanella. Bisogna attendere ben ventisei minuti per vedere la prima azione pericolosa della ripresa. Zotti imbecca Colluto che con una botta ravvicinata costringe al miracolo il bravissimo Cecere. Su angolo seguente Lorusso colpisce di testa mettendo ancora i brividi alla retroguardia sicula. Il Siracusa ci prova con Perricone al 30' ma il suo tentativo non sortisce alcun effetto. Al 38' Berti e Dal Rio duettano ma quest'ultimo non riesce ad approfittare della dormita generale della difesa del Noiacattaro. Quando oramai sembra delinearsi il pareggio, Benedetto Lorusso atterra in area Capocchiano. Il direttore di gara, stavolta senza batter ciglio, assegna il calcio di rigore che Cardinale realizza con freddezza. Comincia la festa per i quaranta tifosi aretusei al seguito e per il Siracusa, che meglio di così proprio non poteva cominciare.
1 1
VICO E. (3-4-1-2): Munao 6; Gargiulo 6,5, Scognamiglio 6,5, Armellino 6; Burgos 6, Marciano 6 (1’ st Lupico 6),Violante 7 (44’ st Riccardi sv), Loreto 6.5; Trapani 6; Napoli 6,5 (33’ st D’Esposito sv), Donnarumma 6. A disp.: Izzo, Rapesta, Tedesco, Nasto. All.: Ferraro 6. MONOPOLI (4-3-3): Corno 6; Costantino 5,5, Caccavale 6, Ciminà 6, Imburgia 6,5; Bonfardino 6, Lanzolla 5,5 (30’ pt Corsi 6 e dal 41’st Vincenti sv), Tranchina 5,5, Lisi 6, Balistreri 5 (24’ st Loseto 5), Laccara 6.5. A disp.: Sardella, Franco Mi., Franco Ma., Confalone. All.: Pellegrini 6. ARBITRO: Magno di Catania 6. RETI: 26’ Napoli (V), 37’ Laccara (M). NOTE: spettatori 400 circa. Espulso Loseto. Angoli 6-4 per il Monopoli. Recupero: pt 1’; st 3’. S.ANTONIO ABATE - Il Vico vede svanire il sogno del debutto con vittoria in seconda divisione nel finale. Gara tattica che il Vico prova in ogni modo a far sua, ma che vede i biancoverdipugliesi portare a casa un meritato punto. Prima frazione equilibrata dove il Vico gestisce il pallone, ma non trova la via del gol. Il Monopoli affida il suo gioco all’esperienza di Bonfardino e alla tecnica di Lisi. In apertura è Burgos che cerca di sbloccare il risultato, ma il suo colpo di testa su assist di Loreto si spegne a lato.
Il laterale argentino è ispirato è dopo una decina di minuti ci prova dal limite con un sinistro a giro, ma la palla si spegne a lato. Quando manca poco al ventesimo è Scognamiglio su azione d’angolo a sfiorare la rete. Dopo una punizione di Trapani al 33’ che si spegne di un soffio sulla trasversale, il Monopoli si fa vivo dalle parti di Munao con Ciminà. In chiusura di tempo su una rapida ripartenza Donnarumma, ben imbeccato da Marciano, viene a contatto in modo dubbio con Corno, ma l’arbitro lascia correre. Nella ripresa un Monopoli trasformato imbriglia il Vico che non riesce a rendersi pericoloso. I costieri rischiano di capitolare quando Corsi con un tocco di precisione manda la palla a sfiorare il palo alla sinistra di Munao. Al 21’ i costieri gridano al gol, ma Magno ferma il gioco, per una presunta spinta di Scognamiglio sul portiere pugliese, prima che Lupico depositi in rete. È da poco trascorsa la metà del tempo quando Napoli fa centro: l’attaccante equense sfrutta di testa un cross dall’out di sinistra di Trapani. Il Monopoli non accusa il colpo anzi dopo appena due minuti con Loseto chiama Munao a un intervento provvidenziale. Il Vico arretra un po’ il baricentro e il Monopoli cerca con costanza il pari. Lacarra, prima impegna Munao in due tempi, poi al trentasettesimo, di testa, su assist di Loseto, mette dentro la palla del pari. Il Vico non ci sta e prova a far sua l’intera posta in palio, ma dopo l’espulsione di Loseto, Corno salva il risultato.
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Sport 31
Lunedì 24 agosto 2009
32 Sport
Lunedì 24 agosto 2009
Spogliatoio Maglione: “Peccato per gli errori individuali”
Melfi, un pari scoppiettante
In arrivo il difensore Vignati Rodolfi comunque soddisfatto Arcamone: «Contento di aver dato una gioia ai tifosi» LE PECCHE DIFENSIVE emerse nel contesto della partita, hanno di fatto acclarato la necessità di ricorrere ai ripari. Dopo Sicignano che per Barletta sarà disponibile, oggi il Melfi conta di chiudere per il difensore centrale. Antimo Grillo è in missione. Sfumato Bolic il cui atteggiamento ha irritato non poco i dirigenti federiciani, facendo fallire una operazione praticamente già chiusa, per ammissione degli stessi dirigenti gialloverdi, l'obiettivo è adesso Fabio Vignati, classe 84, ex di Cesena, Legnano, Pro Sesto, e Pistoiese. Si tratta di un giocatore completo, non a livello di Bolic, ma comunque in grado di dare un contributo apprezzabile alla difesa normanna. Oggi è possibi-
Altalena di emozioni contro il Brindisi Arcamone protagonista con due reti MELFI BRINDISI
3 3
MELFI - Di Tutto, di più. Non è il famoso spot di una nota azienda televisiva nazionale, ma quello che è successo in Melfi Brindisi, un match che ha davvero riservato grandi emozioni, capovolgimenti di fronte, pathos e divertimento. Alla fine a recriminare è il Melfi, per essersi fatto rimontare due volte e non essere riuscito a far suo un incontro che pareva avere in pugno. Ingenuità difensive ed errori grossolani, hanno fatto da contraltare a quanto di positivo creato da un attacco che è apparso competitivo ed in grado di fare la differenza. L'impressione generale che ha suscitato il Melfi, è stata sicuramente buona e se la società riuscirà ad accaparrarsi un centrale difensivo in grado di fornire affidabilità e sicurezza al reparto, allora ne vedremo davvero delle belle. Non era facile tenere testa al Brindisi, compagine di spessore e di qualità, ma il Melfi specie nella ripresa ha giocato meglio dei suoi avversari, sfode-
rando un apprezzabile condizione atletica ed un modulo di gioco che ha prodotto più di qualcosa di concreto. Peccato per la cattiva giornata in cui sono incappati i due centrali federiciani, Gabrieli e Rogato, autori di una prestazione negativa. La cronaca del match. Gara subito in salita per il Melfi. Al primo affondo Brindisi in vantaggio. Corre il 9°, quando Rogato perde banalmente palla avviando il contropiede avversario. Fallo ai venti metri. Sul punto di battuta Moscelli che con una parabola a girare batte Careri sul palo alla sua destra. Il Brindisi fa girare palla molto bene, in virtù anche di un organico in cui sono davvero tanti i giocatori nelle sue fila, capaci di dare del tu alla sfera. Idda per Moscelli al 21°, di testa girata debole per la parata di Careri. Il Melfi non riesce a sciogliersi, anche per merito del pressing avversario. Alla mezz'ora Moscelli da favorevole posizione spreca tutto spedendo alto. Gol sbagliato, gol subito. Il vecchio adagio popolare non si smentisce nemmeno stavolta. Al 34° il Melfi pareggia. Punizione di D'Andria, mischia in area, palla a Chiaria che da due passi in girata incenerisce Petrocco, 1 a 1 e parità ristabilita. Prima della fine del tempo c'è spazio per l'ammonizione a Galetti che con la mano mette in rete. Finezza colta dal collaboratore arbitrale. Nella ripresa Rodolfi modi-
fica tatticamente il Melfi. Lo Iacono viene allargato a destra trasformando il 4-3-1-2 in un 4-3-3 maggiormente mobile. Ogni qualvolta però il Brindisi si affaccia in avanti sono pericoli per la difesa lucana. Al 5° da un angolo, la palla arriva a Moscelli che conclude rapidamente, d'istinto Careri compie un miracolo alzando sulla traversa. Sull'altro fronte Lo Iacono va via a destra e scodella in mezzo per il liberissimo Arcamone che di testa supera Petrocco. 2 a 1 Melfi e primo gol gialloverde per l'argentino ex Pescina. All'11° azione da applausi per il Melfi. Chiaria per Arcamone e tiro deviato sulla traversa dalla difesa pugliese. Silva vede i suoi in difficoltà ed opera un cambio che si rivelerà azzecatissimo. Fuori il difensore Corazzini e dentro la punta Albadoro con relativi spostamenti. Al 20° il pareggio ospite. Albadoro sulla sua conclusione trova la sfortunata deviazione di Gabrieli, leggermente in ritardo nella chiusura, che di fatto spiazza Careri. 2 a 2. Passa un minuto e sull'altro fronte, pescato da Arcamone D'Andria ha sul sinistro, il suo piede, la palla del vantaggio. Tiro che sibila il palo e termina a lato. Il Valerio apprezza ed incita i suoi. Al 30° Arcamone manda in delirio il pubblico gialloverde. Su assist di Loiacono, uno dei migliori, Arcamone parte sul filo del fuorigioco e con Petrocco in uscita, pesca l'angolino lontano. 3 a 2 Melfi. La gioia dura però solo 4 minuti. Su un traversone che sembra innocuo, Gabrieli cerca l'anticipo mancando l'impatto con la sfera. Libero Albadoro ha il tempo di mirare e battere Careri. Doccia gelata per il Melfi che iniziava a pregustare un successo imprevisto. A tempo scaduto poi brividi per una punizione dal limite con Moscelli che per fortuna melfitana, manda alto sulla traversa. Alla fine il popolo gialloverde ha applaudito i suoi ragazzi, autori di una prestazione convincente e meritevole di elogi, soprattutto perché ottenuta al cospetto di un Brindisi, considerato nomi alla mano, tra le corazzate di questo campionato. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
le che ci sia l'annuncio ufficiale. Nel frattempo si professa soddisfatto Rodolfi per la prestazione fornita: " Sono contento della prova dei ragazzi. Non era facile lottare contro questo Brindisi. Potevamo vincere ma anche perdere alla fine. Ho notato una bella reazione ed una prova di carattere. Tatticamente quandosiamo passatial4-3-3le cosesono andate meglio ed abbiamo messo in difficoltà i nostri avversari. Comunque una prova confortante". Poi un rilievo statistico: "Globalmente, dice Rodolfi, avevamo 90 anni in meno rispetto ai nostri avversari. In media 8 anni di meno a giocatore. Un dato non da poco che va unito al fatto che siamo una squadra rifatta per 10 -undicesimi che inevitabilmente ha bisogno di tempo per perfezio-
Melfi in azione contro il Brindisi. Rogato anticipa Galetti. A destra Rodolfi in panchina
La prossima avversaria Non visto un gol segnato da Cocimano
Un Barletta fortunato in Sicilia IGEAVIRTUS BARLETTA
PAGELLE MELFI CARERI (6)-Forse in leggero ritardo sulla punizione di Moscelli che comunque tocca, si riscatta alla grande nella ripresa, quando praticamente segna un gol togliendo d'istinto dalla rete la conclusione dell'undici avversario
nare certi meccanismi". Soddisfatto anche il presidente Maglione: " Peccato per certi errori individuali che hanno precluso la vittoria. Comunque abbiamo giocato bene, alla pari contro il forte Brindisi che parte per vincere il campionato. Mi è piaciuta la reazione dopo lo svantaggio.Per una squadra giovane un particolare importante. Il pareggio ci sta stretto ma la cosa fondamentale e che sono ottimista per il futuro". Non poteva che fermarsi con i giornalisti anche Federicio Luis Arcamone, autore di una mirabile doppietta al debutto: " Partita strana. Potevamo vincere e perdere. Certo che siamo stati davvero sfortunati in occasionedei due gol subiti. Sono felice per la mia doppietta e per aver regalato gioia a questo pubblico che spero ci segua sempre di più e con calore. Dobbiamo pensare ad una partita per volta e giocare con questo piglio. Possiamo toglierci delle soddisfazioni, pensando sempre però prima a salvarci". Chiusura con il tecnico brindisino Silva: " Non mi aspettavo il ritorno del Melfi. Dopo la prima mezz'ora ero abbastanza tranquillo per come si erano messe le cose in campo. Poi abbiamo commesso degli errori incomprensibili per una squadra come la nostra ed abbiamo pagato. Dobbiamo ancora lavorare su certi aspetti". Lavoro che dovrà svolgere anche Rodolfi che candidamente ha ammesso che la squadra era al 70-75%. Basta poco per rendere ancor più forte questo Melfi che rispetto alla stagione scorsa sembra davvero partito con un'altra marcia. Intanto alle viste c’è l’ultimo impegno di Coppa Italia, in calendario mercoledì a Melfi contro il Sorrento, ma ci sarà ampio turn over. La testa è già rivolta alla trasferta di Barletta in programma domenica. Emilio Fidanzio
per Maisto, Nella ripresa è sparito dalla tribuna, complice una sontuosa prestazione da vero leader. Ricorda per movenze l'intramontabile Toninho Cerezo
Il tecnico dei pugliesi: «Non mi aspettavo il ritorno dei lucani»
0 0
IGEA V. (4-4-2): Deliperi sv (22' pt Cilli 6,5); Mottola 6 Palma 6,5 Zarini 6 Vicentini 6,5; Di Miceli 6,5 (25' st Cocimano 6,5) Pisciotta 6 (31' st Giardina sv) Stella 6 Caminiti 6; Infimo 6 Nabil 6. A disp.: Stelitano, Tummiolo, Nuccio, Calarco. All.: Bacci 6. BARLETTA (4-4-2):Di Masi 6,5; Cutrupi 6 Romeo 6 Sportillo 6,5 Legittimo 6,5; Menicozzo 6,5 (37' st Morinci sv) Bendjemia 6 Muwana 7 Manganaro 6,5; Shiba 6 (31' st Caggianelli sv) Cavaliere 6,5 (47' st Rescio sv). A disp.: Bersellini, La Notte, Pallotta, Stefanini. All.: Sciannimanico 6,5. ARBITRO: Adducci di Paola. Guardalinee: Pancrazi e Mercante. NOTE: si giocava a Messina per l'indisponibilità del “D'Alcontres”, non in regola con le normative sulla sicurezza. Spettatori 200 circa con 50 tifosi del Barletta. Ammoniti Palma, Sportillo, Di Miceli. Angoli 5-1 per il Barletta. Recu-
pero: pt 2', st 4'. MESSINA - Un gol fantasma non visto dall'arbitro Adducci e dal suo assistente Mercante toglie all'Igea Virtus la gioia della vittoria nel giorno dell'esordio. Al 33' della ripresa la palla calciata da Cocimano colpisce prima la traversa e poi sbatte almeno trenta centimetri dentro la porta difesa da Di Masi. L'arbitro non se ne accorge e lascia giocare, penalizzando un'Igea che avrebbe potuto ottenere il massimo col minimo sforzo. Il Barletta, per la verità, non avrebbe meritato la sconfitta, perchè nel primo tempo si è giocato ad una sola porta e se non fosse stato per la bravura dei due portieri dell'Igea la partita avrebbe potuto prendere tutta un'altra piega. Invece Deliperi, fin quando non si è infortunato, e Cilli, poi, hanno risposto colpo su colpo ai tentativi dei ragazzi di Sciannimanico, apparsi più in palla degli avversari, forse anche perchè non avevano giocato mercoledi in coppa come l'Igea. Il Barletta ci ha provato in almeno sei occasioni, trascinata dalla grinta e dalla
tecnica del congolese Muwana, di gran lunga il migliore in campo. Dai suoi piedi sono partite le migliori occasioni per i pugliesi, proprio lui ha anche colpito un palo al 26', con una violenta conclusione dalla distanza. Ma a fare la differenza sono state le prestazioni dei due portieri dell'Igea che hanno salvato il risultato con interventi prodigiosi. Lo 0-0 finale, insomma, sta stretto più al Barletta, almeno per quel che si è visto nel primo tempo. Nella ripresa la squadra di Bacci è cresciuta, alzando il baricentro e creando qualche pericolo in più. A parte il gol fantasma, nato da un'azione personale di Cocimano che, appena entrato, ha trovato lo spazio e scaricato un missile da trenta metri, l'Igea ha mostrato sprazzi di bel gioco. Cosa che era mancata nelle prime uscite della stagione. Adesso si attendono i rinforzi che dovrebbero arrivare già in settimana. Il dg Piraino ha annunciato di avere l'accordo con l'esterno sinistro Grillo e con l'attaccante Agostinelli. Due elementi che potrebbero consentire all'Igea di fare quel salto di qualità.
ARVIA ( 6) - Inizio timido, ripresa migliore. Spinge poco e si preoccupa maggiormente di non lasciare scoperta la sua zona
BULLA (6,5)-Quantità a iosa. Parte piano, poi prende le misure agli avversari e grazie ad un modulo a lui più congeniale, esprime le sue virtù nel migliore dei modi
NAGLIERI (6) - Sufficienza stiracchiata a causa di qualche errore in chiusura e di una certo impaccio iniziale. Meglio nella ripresa anche se sbaglia qualche cross
D'ANDRIA (5,5) - Giustificabile. E' a Melfi da soli tre giorni e non poteva essere al massimo, specie come posizione in campo. Ha i numeri per apportare un contributo più significativo
L’ALTRA LEGAPRO Prima Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone B
GABRIELI (5)-irriconoscibile. Non sta bene a causa di un ginocchio che gli causa ancora dolore, ma non è da lui commettere certi errori come in occasione del gol del tre a tre.
CHIARIA (7) - Il Casiraghi gialloverde. Difende bene palla, fa salire la squadra, si impegna, segna e affina l'intesa con Arcamone. Ottimo centravanti.
RISULTATI Cremonese-Viareggio 2-0 Figline-Novara 0-2 FolignoBenevento 2-0 Lecco-Paganese 2-1 Lumezzane-Arezzo 1-0 Monza-Como 0-1 Pro Patria-Pergocrema 1-2 Sorrento-Alessandria 2-2 Varese-Perugia 2-0 CLASSIFICA: Novara, Como, Pergocrema, Cremonese, Foligno, Lecco, Lumezzane e Varese 3 punti; Alessandria e Sorrento 1; Viareggio, Figline, Benevento, Paganese, Arezzo, Monza, Pro Patria e Perugia 0. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 30 AGOSTO): Alessandria-Pro Patria Arezzo-Monza Benevento-Lecco Como-Varese Novara-Sorrento Paganese-Cremonese Pergocrema-Foligno Perugia-Figline (lunedì 31/8 alle 20.45) Viareggio-Lumezzane
RISULTATI Alghero-Sud Tirol 3-1 Carpenedolo-Rodengo Saiano 2-1 Crociati Noceto-Pro Belvedere Vercelli 1-0 Feralpi Salò-Canavese 0-0 Legnano-Villacidrese 1-2 (sabato) Mezzocorona-Olbia 0-0 Pro VercelliSambonifacese 0-3 Spezia-Pro Sesto 1-0 Valenzana-Pavia 0-0 CLASSIFICA: Sambonifacese, Villacidrese, Alghero, Carpenedolo, Crociati Noceto e Spezia 3 punti; Feralpi Salò, Canavese, Mezzocorona, Olbia, Valenzana e Pavia 1; Pro Belvedere Vercelli, Sud Tirol, Rodengo Saiano, Pro Sesto, Legnano e Pro Vercelli 0. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 30 AGOSTO): Canavese-Valenzana Olbia-Alghero Pavia-Mezzocorona Pro Belvedere Vercelli-Legnano Pro Sesto-Crociati Noceto Rodengo Saiano-Feralpi Salò Sambonifacese-Carpenedolo Sud Tirol-Pro Vercelli Villacidrese-Spezia
RISULTATI Bassano-Sangiovannese 4-1 Bellaria-Pro Vasto 2-2 Carrarese-Celano 1-0 Fano-Colligiana 0-0 Itala San Marco-Gubbio 0-2 Lucchese-Poggibonsi 1-0 Nocerina-Giacomense 1-1 Prato-San Marino 0-0 Sacilese-Sangiustese 2-1 CLASSIFICA: Gubbio, Bassano, Carrarese, Lucchese e Sacilese 3 punti; Bellaria, Pro Vasto, Fano, Colligiana, Nocerina, Giacomense, Prato e San Marino 1; Sangiustese, Poggibonsi, Celano, Itala San Marco e Sangiovannese 0. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 30 AGOSTO): Celano-Prato Colligiana-Nocerina Giacomense-Lucchese Gubbio-Bellaria Poggibonsi-Bassano Pro Vasto-Sacilese San Marino-Carrarese Sangiovannese-Itala San Marco Sangiustese-Fano -
ROGATO (5) - Troppe disattenzioni e più di qualche sbavatura. In giornata decisamente no. E' giovane è ha il tempo di rifarsi LO IACONO (7,5) - Due assist vincenti, moto perpetuo e tanta qualità. Ripaga nel migliore dei modi la fiducia accordatagli da Rodolfi che lo ha preferito a Pellecchia. Complimenti EL KAMCH (7) - In tribuna inizialmente qualcuno aveva cominciato a farsi attanagliare dalla nostalgia
ARCAMONE (7,5) - Una doppietta all'esordio. Così giusto per far capire di che pasta è fatto e per non far rimpiangere De Angelis. Giocatore di indiscutibile valore, può davvero far fare il salto di qualità a questa squadra. VIOLA (SV) - Venti minuti, ingiudicabile PELLECCHIA (SV) - entra al 90° RODOLFI (7)-Al debutto mostra un bel Melfi, tonico, vivace e per nulla intimorito. Riceve tanti applausi anche per l'intelligente cambio tattico di inizio ripresa.
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MELFI (4-3-1-2): Careri 6, Arvia 6, Gabrieli 5, Rogato 5, Naglieri 6, Lo Iacono 7,5, El Kamch 7, Bulla 6,5, D'Andria 5,5, (dal 25’ st Viola), Chiaria 7, (dal 45’ st Pellecchia), Arcamone 7,5. A disposizione: Dell'Anna, Bizzarri, Sicignano, Torre. Allenatore Rodolfi BRINDISI (4-3-1-2): Petrocco 5,5, Panarelli 6, Corazzini 5 (dal 13’ st Albadoro 7), Trinchera 5,5, Suriano 6, Idda 6, Battisti 5,5 (dal 20’ st Piccinni), Minopoli 6 (dal 40’ st Pasqualini), Alessandri 6,5, Galetti 6, Moscelli 7. A disposizione: Ferrante, Taurino, Lenti, Siclari. Allenatore Silva. ARBITRO: Operato di Isernia ( Surano e Della Rocca) RETI: 9’ pt Moscelli, 39’ pt Chiaria, 8’ st Arcamone, 20’ st Albadoro, 30’ st Arcamone, 34’ st Albadoro NOTE: Ammoniti: Bulla, Arcamone, Battisti, Galetti, Moscelli. Recupero: 3 minuti primo tempo, 4 minuti secondo tempo. Spettatori 1500 circa di cui 250 provenienti da Brindisi. Angoli: 4 a 4
Pugliesi avanti con Moscelli Impatta Chiaria poi Albadoro segna due volte
Sport 33
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
2ª Divisione. Primo tempo perfetto dei giallorossi. In società trovato l’accordo sulla divisione delle quote
Catanzaro, ci pensa il Conte Caputo insacca Ambrosi e regala la vittoria contro la corazzata Cisco Roma CATANZARO CISCOROMA
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PAGELLE CATANZARO VONO (5.5): Ha una grave incertezza su una uscita bassa a metà della prima frazione che fa correre qualche brivido sulla schiena di Auteri. Tra i pali sembra decisamente più a suo agio ma il dubbio che sia l’uomo giusto al posto giusto sussiste.
CATANZARO (3 – 4 - 3): Vono; Ciano, Gimmelli, Di Maio; Di Cuonzo, Bruno (46’ st Armenise), Lodi, Benincasa; Caputo (42’ st Basile), Mosciaro, Montella (22’ st Corapi). In panchina: Mancinelli, Di Meglio, Capicotto, Gigliotti. Allenatore: Auteri. CISCO ROMA (4 – 3 - 3): Ambrosi; Balzano, Doudou, Di Fiordo, Angeletti; La Rosa (32’ st Luciani), Romondini, Mazzarani (42’ st Morbidelli); Bellè (13’ st Amadio), Ciofani, Franchini. In panchina: Baiocco, Padella, Gasperini, Di Iorio. Allenatore: Incocciati. ARBITRO: Cervellera di Taranto (Assistenti: Minardi e Fortarezza). MARCATORE: 3’ PT CAPUTO. NOTE: Spettatori 1238 paganti più 306 abbonati. Incasso non comunicato. Ammoniti: Angeletti (Ci); Vono (Cz), Luciani (Ci). Angoli: 7 – 4 per il Catanzaro. Recupero: p.t. 0’; s.t. 5’ di ANTONIO CIAMPA CATANZARO – E’ il Catanzaro che quasi non ti aspetti quello che asfalta la favorita Cisco Roma nel suo esordio di campionato al Ceravolo. Davanti ad un migliaio di presenze (minimo storico per quel che riguarda gli esordi giallorossi al Ceravolo in quarta serie dovuto anche agli infiniti problemi nell’ingresso allo stadio per la lentezza del funzionamento della biglietteria, tormentati da una serie infinita di difficoltà societarie e con meno allenamenti nelle gambe dei capitolini, i giallorossi di Auteri sfoderano un primo tempo di assoluto spessore mettendo più volte in difficoltà gli avversari passando in vantaggio subito con Caputo e poi andando più volte vicino ad un raddoppio che sarebbe stato ampiamente meritato. Poi, nella ripresa, con la stanchezza che comincia ad affiorare, il Catanzaro non perde mai le giuste distanze continuando a menare le danze e non soffrendo praticamente affatto il ritorno, più sulla carta che reale, della squadra di Incocciati.
CIANO (6): Presidia la sua zona anticipando spesso Franchini e facendo valere la sua maggiore forza fisica. GIMMELLI (7): Il totem Ciofani è ridotto all’impotenza dai suo stacchi aerei. Un paio di volte parte alla carica in attacco e rimedia un rigore che solo l’arbitro non vede DI MAIO (6.5): Esce in bello stile da alcune situazioni scabrose al limite della sua area grazie alla sua elevazione ed alle sue doti fisiche. DI CUONZO (6.5): Macina chilometri sulla fascia affondando spesso il tackle sul primo avversario. I piedi poco nobili lo limitano in fase di rifinitura BRUNO (8): Un giocatore ritrovato. E’il primo a dettare il pressing recuperando decine di palloni e smistandoli sempre con costrutto. Non si ricorda un suo errore. Il migliore “acquisto” del mercato giallorosso (dal 46’ st Armenise sv) LODI (6.5): Affianca Bruno giocando con semplicità. Cerca anche la conclusione da lontano sfiorando pericolosamente i pali di Ambrosi BENINCASA (6.5): Si sacrifica fuori ruolo e questo comporta qualche limite in fase di impostazione. Rimedia con una super partita di contenimento contro avversari che lo sovrastano fisicamente CAPUTO (7.5): Ricomincia da dove aveva lasciato prima dell’infortunio di fine stagione scorsa. Gol a parte, tutto il Catanzaro d’attacco è nelle sue geniali intuizioni (dal 42’ st Basile sv)
Il goleador Max Caputo abbracciato dai compagni di squadra
Auteri comincia a vincere la sua gara già in sede di formazione iniziale. Non stravolge, infatti, il suo modulo preferito con le tre punte pur se adatta Caputo a giostrare tra la linea dei centrocampisti e quella degli attaccanti invece che in linea con Mosciaro e Montella. E proprio Caputo è colui il quale, già in partenza, crea i maggiori problemi alla linea difensiva dei biancorossi visto che passano soli tre minuti ed il fantasista ricomincia da dove aveva terminato la scorsa stagione. Spostato sulla sinistra, il Conte Max arpiona con il suo sinistro la palla che proviene da Lodi e la scaraventa, in mezza girata sempre di sinistro, alle spalle di un esterrefatto Ambrosi. La Cisco, fulminata dalla partenza del Catanzaro, quasi non riesce a reagire annichilita com’è, in mezzo al campo dal gran lavoro di
Bruno e Lodi. In più, quando la squadra di Incocciati cerca di azionare le sue temibili punte, la difesa giallorossa risponde da par suo non consentendo mai a Ciofani e compagni di voltarsi con il pallone palla alla porta. Dopo un pallonetto dello scatenato Caputo fuori d’un soffio all’11’, le uniche occasioni capitoline sono su una conclusione di La Rosa a lato di Vono e su uno sciagurato intervento basso dello stesso Vono che al 34’ per poco non regala a Ciofani il più comodo dei pareggi. In mezzo, tante conclusioni a rete del Catanzaro con Montella (14’) Lodi (24’) ed il solito Caputo (32’). Nella ripresa ci si attende la reazione della Cisco che parte subito bene con una conclusione di Romondini di poco a lato. Con il passare di minuti il Catanzaro però riprende a macinare gioco andando vicino al raddoppio all’8’ con Di Maio che colpi-
Padroni di casa grintosi e motivati
sce un palo in mischia e con Gimmelli che si vede negare un rigore solare a seguito di una sua incursione bloccata da Di Fiordo con un netto fallo di mano. L’ultima emozione è su un colpo di testa di Doudou che sfiora il palo e che avrebbe però significato il più ingiusto dei pareggi per un Catanzaro che deve cercare di riconquistare i tifosi per potere alimentare ambizioni al momento sopite dietro una cortina di indifferenza. PAX SOCIETARIA. Oltre che dal campo giungono buone nuove anche dalla sede sociale. A seguito di una assemblea dei soci fortemente voluta dal presidente del collegio sindacale Franco Muraca si è infatti giunti al famigerato accordo che prevede la suddivisione del pacchetto azionario al 33% tra i tre soci con relativo accollo, in parte percentuale, da parte di Aiello (che sarà amministratore unico per il triennio 2009/2012), anche dei debiti pregressi. Contestualmente decade dalla carica Pasquale Bove.
MOSCIARO (6): Si muove come un dannato per tutto l’arco offensivo. Deve ancora capire come farsi servire da Caputo ma la sua presenza, pur senza concludere a rete, si sente. MONTELLA (6):E’in evidente ritardo di condizione tanto che non aziona mai la sua proverbiale velocità sui primi appoggi. Ciò nonostante, assistito da Caputo, i difensori capitolini hanno il loro daffare per contenerlo (dal 22’ st Corapi 6): La consegna è tenere palla davanti. Lui la svolge senza particolari difficoltà a. c.
Caputo ha appena scoccato il tiro del gol vittoria
La gioia di Auteri: «Ho grande fiducia in questo gruppo». Incocciati non fa drammi
«Meritavamo anche qualcosa in più» di FRANCESCO IULIANO
Bruno in azione contro la Cisco Roma
CATANZARO - «Un risultato che ci sta un po’ stretto. Abbiamo tenuto il pallino del gioco per tutta la partita senza mai avere il ritorno degli avversari che si sono presentati nella nostra area solo in una occasione nel primo tempo e grazie ad un rimpallo». E’ questo, in sintesi, il commento alla gara di Gaetano Auteri, tecnico del Catanzaro, alla sua prima partita di campionato sulla panchina giallorossa. «Non ho mai dubitato della mentalità dei ragazzi. Sapevo che avrebbero dato il massimo. Abbiamo qualità morali ed oggi i ragazzi le hanno dimostrate tutte». Auteri si gode la vittoria nella consapevolezza che la vittoria sulla Cisco è da considerare un punto di partenza. «Abbiamo vinto con grande merito e mettendo in campo il giusto atteggiamento. Abbiamo costruito tanto e forse non siamo stati bravi a confezionare il secondo gol». Nell’analisi del tecnico siciliano c’è spazio anche per una valutazione sull’operato dell’arbitro. Almeno due gli episodi nell’area laziale che avrebbero meritato un’attenzione particolare. Due
rigori abbastanza netti (entrambi con Gimmelli protagonista) e qualche fallo che andava sanzionato in maniera diversa. Circostanze che, comunque, non hanno inciso nell’economia della partita. «Non è stata una buona direzione di gara, lo dico con estrema tranquillità». Qualcuno, poi, tenta di sollecitare Auteri a fare due nomi su tutti: quelli di Caputo e di Bruno, per esempio. «Per quanto mi riguarda sono stati tutti bravi. Caputo ha avuto il grande merito di fare una prodezza mentre Bruno ha messo a disposizione della squadra tutte le sue qualità. La squadra è stata molto attenta ed è stata brava a mettere in pratica esattamente ciò che avevamo preparato». L’ultimo pensiero di Auteri è per il pubblico. Pochi per la verità, ma sicuramente importanti per il sostegno morale della squadra.«Dimostreremo conil nostro comportamento e la serietà di voler essere credibili. La credibilità sarà la nostra risorsa per portare allo stadio più gente possibile. Ringrazio chi è venuto allo stadio perché ha avuto il giusto atteggiamento da tifoso». Due, dunque, i protagonisti che meri-
tano una citazione in più rispetto agli altri: Bruno e Caputo. «Ho iniziato questa stagione alla pari con gli altri – ha spiegato Bruno -, diversamente dallo scorso anno quando, purrappresentando che il ruolo in cui mi si faceva giocare non era il mio, mi sentivo rispondere che dovevo solo stare zitto. Nonostante le voci che mi hanno accompagnato in questo inizio di stagione, dico con estrema sincerità che sono arrivatoa Catanzarocon buonipresupposti. Il mio obiettivo è solo quello di rimanere per tentare di raggiungere traguardi importanti». Per Giuseppe Incocciati, allenatore della Cisco, la sconfitta «è nata da un errore nostro. Una gara che comunque non ha dato un verdetto chiaro con due squadre in campo che si sono battute cercando di fare risultato». Per il tecnico laziale il Catanzaro «non ha mai dato l’idea di poterci impensierire come noi non abbiamo mai dato l’idea di essere così offensivi come lo siamo stati in questo inizio di stagione». Non fa drammi, dunque, Incocciati che dàalla sconfitta «l’attenuante di essere arrivata alla prima partita della stagione».
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De Felice nega la rete ai rossoblù, ma i campani sprecano un penalty con Sifonetti (Mengoni decisivo)
Vibonese, manca solo la vittoria Buona prova con la Scafatese, salvata dalle prodezze del proprio portiere VIBONESE SCAFATESE
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VIBONESE (4-3-3): Mengoni; Scrugli (47'st Perna) Patanè Conti Milanese; Pirrone Lopetrone Di Mauro; Omolade (35'st Sperandeo) Camilluzzi Riccobono. In panchina: Senatore, Barbera, Gatto, Biava, Rugiero. All. Galfano SCAFATESE (4-4-2): De Felice 7,5; Colella 5,5 Mastronicola 5,5 Del Sorbo 5,5 De Girolamo 6; Di Candilo 6 (13'st Avallone 6) Basile 6 Corsale 7 Sifonetti 5 (44'st Ammirati sv); Pignatta 6 Nunziata 5 (21'st Pepe 6). In panchina: Sorriso, Martone, Urgias, Siesto. All. Esposito ARBITRO: Di Bello di Brindisi 6 (Calò di Molfetta e Delle Foglie di Bari) NOTE: giornate di sole e di caldo afoso, terreno in discrete condizioni. Spettatori 700 circa. Si è giocato in assenza di pubblico ospite in attesa del ripristino del servizio dei biglietti nominativi. Espulso Basile (S) al 43' st per gioco falloso. Ammoniti: Mengoni, Riccobono (V), Sifonetti, Pepe (S). Angoli 5-7. Rec. 2' pt e 5' st. Al 19' pt Mengoni (V) para un rigore a Sifonetti (S) di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA - Soddisfazione e rimpianto. Comincia così la quarta stagione della Vibonese nei professionisti. Al cospetto di una Scafatese spigolosa ma non eccezionale, i rossoblù rischiano di andare sotto, commettono qualche sbavatura, ma tra gol falliti e prodezze di De Felice, lasciano il campo con qualche soddisfazione e altrettanti rimpianti.Si poteva e si doveva vincere, però il rettangolo verde ha detto che questa Vibonese c'è. Nella testa, nel gioco e, per tre quarti di gara, anche nelle gambe. Siamo ancora in pieno agosto e non si può pretendere la luna, fermo restando che una prima analisi va fatta, alla luce di una esibizione che ha regalato più luci che ombre. Partiamo dalle prime: intanto ci si è divertiti a veder giocare la Vibonese, uscita dal campo tra gli applausi. E questo vuol dire tanto e significa che Galfano e la sua band hanno lavorato bene, pur essendo partitiin ritardo(e sot-
Mengoni neutralizza il calcio di rigore di Sifonetti e, a destra, una delle tante incursioni della Vibonese in area campana (foto di Armando Lo Gatto)
to questo aspetto nota di merito per Carlo Lico, visto che la squadra ha retto per buona parte del match: altre tre settimane almeno e sarà al top). Il 4-3-3 di Galfano crea molto, anche quando Riccobono va a giocare tra le linee (a proposito, è davvero un gran bell'acquisto e anche quando il tecnico lo mette dietro le punte è un peperino imprevedibile). In campo si sono viste buone cose, raramente si è buttato a caso il pallone e poi dodici conclusioni pericolose la dicono tutta, così come parla chiaro la super prestazione di De Felice. Positivo il debutto di Mengoni (e non solo per la splendida prodezza su penalty, per la gioia di Peppe Moro), ed anche del giovaneScrugli, classe '92, unico vibonese in campo: qualche sbavatura c'è stata, però non va dimenticato da dove proviene. Ed ha fatto un certo effetto vederlo in campo, facendo venire i lucciconi a chi lo ha allevato e cresciuto nella Scuola calcio e nel settore giovanile (per la soddisfazione dei dirigenti che, dopo tantisacrifici, hanno tirato fuori qualcosa di importante per la prima squadra), dove ha avuto occasione di dimostrare il proprio valore. Con Galfano sta crescendo e crescerà ancora, ma non va caricato di responsabilità. C'è, insomma, la soddisfazione di aver creato molto, in un match iniziato a ritmi vi-
branti e apprezzabili, e di aver sfioratouna vittoriache sarebbe stata meritata, per occasioni create e per il gioco espresso (che francamente nessuno si aspettava fosse già a questi livelli), ma resta il rimpianto per quanto si è sbagliato sotto porta ed anche per le prodezze di De Felice, che comunque è lì per parare e che è stato decisivo in almeno cinque circostanze (da urlo le paratone su Di Mauro, Pirrone, Omolade e due volte Lopetrone). Non potevano, ovviamente, mancare le note negative: non sarebbe stato normale un match perfetto al 23 di agosto. Intanto si è rischiato troppo in difesa (dove però mancavano Orefice e Pascuccio), in particolare sulle palle lunghe. Non a caso un pallone in verticale stava per risultare letale ai rossoblù se Mengoni non si fosse superato respingendo il penalty di Sifonetti, concesso per un atterramento dello stesso portiere sul pericoloso Pignatta. Nel complesso, però, Patanè e Conti anche stavolta non sono andati male. La Scafatese non è un avversario terribile, ma nel primo tempo ha dato vita, assieme alla Vibonese, ad un match godibilissimo, giocandosela a viso aperto, creando qualcosa di importante, per poi scomparire nella ripresa. In casa rossoblù, tuttavia, bisogna essere più cinici sotto porta (Omolade si è man-
giato, nel finale, una palla gol clamorosa, mentre Camilluzzi (che ha bisogno tempo per entrare in forma), deve essere più “cattivo” e cinico e dovrebbe mostrare più fame di gol. In ambasce il centrocampo, con Di Mauro ancora non al top, Pirrone sufficiente e Lopetrone che ha stentato ad entrare in partita. Tra l'altro se si gioca col 4-3-3 c'è bisogno che gli attaccanti diano un notevole contributo in fase di non possesso e questo, anche per la preparazione iniziata in ritardo, non sempre è avvenuto. Inoltre, la giovane età della squadra è sempre un rebus e un pericolo, perché l'esperienza fa tanto. E poi c'è da capire se Galfano ha i panchinari giusti, visto che in una stagione infortunie squalifiche sono dietro l'angolo. In definitiva, potremmo dire buona la prima, ma proprio perché era il debutto e visto che siamo ancora ad agosto, con i giudizi, in un verso e nell'altro, bisogna andare cauti. Le sensazioni sono comunque positive. Galfano sta facendo un buon lavoro, ma questa squadra (che, non dimentichiamolo, è nuova per nove undicesimi) deve e può fare di più. Si fosse iniziato con una vittoria, sarebbe stato il massimo. Per il momento si è preso atto che il gioco c'è. Vedremo in seguito come si procederà.
PAGELLE VIBONESE MENGONI (7) - Si presenta, benissimo, con un paio di buoni interventi e con la prodezza dagli undici metri su Sifonetti. Senza dubbio un bell’esordio tra i professionisti SCRUGLI (6,5) - Qualche sbavatura non intacca una prestazione interessante. Sifonetti gli passa dieci anni e un centinaio di gare nei professionisti, ma lui, al debutto, non avverte questa differenza. DAL 47’ st PERNA (SV) MILANESE (5,5) - Prova incolore per un tempo, meglio nella ripresa, ma non manda segnali importanti. PIRRONE (6) - Il centrocampo non è brillante, ma ci può stare. Si aiuta col mestiere e in definitiva non delude, però ci si aspetta di più. PATANE’ (6,5) - Qualche difficoltà nelle palle lunghe e nel contenere Pignatta, ma dal confronto non esce sconfitto. CONTI (6,5) - Come sopra. E nel complesso sono di più le cose positive che quelle negative. OMOLADE (6) - E’ veloce e può far male e lo farà non appena sarà in forma. E’ positivo il fatto che riesca a battere a rete, ma certi gol non si possono fallire. Dal 35’ st SPERANDEO (SV). LOPETRONE (6) - Entra tardi in partita, però il peso della sua prova si avverte in mezzo al campo ed anche in fase di attacco. CAMILLUZZI (6) - Tante sponde per i compagni ma raramente in grado di colpire. Migliorerà. DI MAURO (5,5) - Non è ancora al top e si vede. Perde qualche pallone di troppo e gli manca il tempo giusto, ma il capitano non potrà essere certo un problema per questa Vibonese. Lo vedremo presto ai suoi soliti livelli. RICCOBONO (7) - Si guadagna una marea di falli, costringendo l’arbitro a sanzionare gli avversari. Offre diverse palle gol ed è sempre nel vivo dell’azione. Il suo estro e la sua imprevedibilità potranno far male agli avversari. ro. s.
La felicità dell’esordiente Scrugli: «Un sogno che si realizza»
Galfano: «È un buon debutto» di ANTONINO SCHINELLA
Il difensore Andrea Scrugli
VIBO VALENTIA - Nonostante tutto, lui il bicchiere lo vede mezzo pieno. Perchè, al di là del risultato - che sta anche stretto alla Vibonese - la squadra si è comunque espressa bene. Decisamente meglio rispetto agli avversari. «Ci è mancato solo il gol. Ma sotto l'aspetto del gioco abbiamo fatto bene. Anzi, benissimo. Meglio rispetto alle più rosee previsioni». E' visibilmente soddisfatto Angelo Galfano. Il tecnico si gode la prestazione dei suoi, anche se - dice - la vittoria sarebbe stata meritata. Abbiamo creato molte occasioni, soprattutto nella ripresa, quando la squadra con Riccobono spostato fra le linee si è espressa benissimo, anche se ancora non siamo al top della condizione. Dunque, non possiamo far altro che migliorare e poi non bisogna dimenticare che questo pomeriggio (ieri, ndr) siamo scesi in campo con ben sei juniores, ai quali vanno le mie congratulazioni per l'ottima partita disputata. Insomma, un gol sarebbe stato la ciliegina sulla torta di una giornata tutto sommato positiva, anche se non posso nascondere un pizzico di
rammarico per la vittoria mancata, che, a mio avviso, sarebbe stata pure meritata». Negli spogliatoi, tra i rossoblu la soddisfazione è palese. Se non altro per una prestazione convincente, che fa ben sperare. «Siamo contenti», sibila il presidente Caffo, che poi preferisce lasciare spazio ai protagonisti in campo. Tra questi il diciassettenne Andrea Scrugli, al quale Galfano ha dato fiducia dal primo minuto. «Sono molto soddisfatto, diciamo che si è realizzato un mio sogno», afferma in salastampail giovanedifensoreoriginario di Tropea. «Devo ammettere che ho tremato un po' nei primi minuti, ma è stata una sensazione fantastica. Un esordio indimenticabile». Ma quella di ieri resterà una giornata indimenticabile anche per un altro calciatore della Vibonese: l'estremo difensore Riccardo Mengoni, anche lui all'esordio assoluto tra i professionisti. Un esordio condito con un rigore parato; un intervento decisivo ai fini del risultato. «Diciamocheildirettore digarahaconcesso il tiro dagli undici metri benevolmente, ma per fortuna sono riuscito a neutralizzare il rigore», dice. Se Scrugli e Mengoni sono raggianti
per l'esordio tra i professionisti, non nasconde la sua soddisfazione per l'ottima prestazione il fantasista Riccobono, tra i migliori in campo. «Sono molto soddisfatto, sia per la mia prestazione personale che per quella della squadra. E' stato un primo tempo combattuto, mentre nella ripresa abbiamo messo alle strette la Scafatese.Ci èmancatosoloun gol,anchese, permettetemi di farlo, voglio porgere un ringraziamento al pubblico, che ci ha incitato molto». Insomma, in casa rossoblu l'ottima prestazione sembra contare più rispetto al risultato. Stanno diversamente le cose nello spogliatoio della Scafatese, dove il tecnico Pasquale Esposito si dice appagato dal punto conquistato. «Un po' meno dalla prestazione», aggiunge. «Nel primo tempo abbiamo fatto bene, ma nella ripresa abbiamosofferto, puretroppo, quandola Vibonese ha cambiato modulo. Ma non bisogna dimenticare che abbiamo affrontato una signora squadra, con un buon centrocampo solido e tecnico e un attacco incisivo, con due punte di categoria, in grado di fare la differenza, quali Riccobono e Omolade», ha concluso Esposito.
Il tecnico Angelo Galfano
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Sport 35
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
A Vicentin, in avvio di ripresa, risponde Vianello. Sette assenti per Rastelli
Juve Stabia, punto amaro Il Gela blocca in casa la super-rinforzata formazione campana JUVE STABIA GELA
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JUVE STABIA (4-2-3-1): Panico 6; Ametrano 6, Fabbro 6,5, Gritti 6, D'Ambrosio 6; Acoglanis 7, Mineo 6 (43' st Rinaldi); Gomes 5,5, De Angelis 6, Amore 6; Vicentin 6,5 (37' st Riccio sv). A disp.: D'Oriano, Esposito, Bocchetti, Marano, Pelagione. All.: Rastelli 6. GELA (4-3-3): Ferla 6,5; Scopelliti 6, D'Aiello 6,5, Geraldi 5,5, Ambrosecchia 6; Zaminga 6, Schiavon 5,5, Cammarota 6 (44' st Memè); Vianello 5,5, Pasca 6,5 (20' st Manca 6), Cunzi 6 ( 36' st Carraro sv). A disp.: Ascia, Di Muro, Viviano, Rabbeni. All.: Provenza 6. ARBITRO: Penno di Nichelino. RETI: st 2' Vicentin (JS), 19' Vianello (G). NOTE: Spettatori 1500 circa. Ammoniti: Ametrano (JS), Ambrosecchia (G). Espulso Vianello al 28' per fallo si reazione su Gritti. Angoli: 5-4 per la Juve Stabia. Recupero: pt 1'; st 4'. CASTELLAMMARE DI STABIA - Allarme rientrato. Questo Gela atleticamente non paga dazio e riesce a tenere contro una delle candidate alla promozione. La squadra di Provenza va sotto dopo pochi minuti della ripresa ma riagguanta la situazione con Vianello. L'esterno è preciso col destro ma anche ingenuo qualche minuto dopo
La Juve Stabia di Rastelli è stata fermata in casa dal Gela
quando scalcia per reazione Gritti e lascia la squadra in dieci. Il Gela è comunque gagliardo e stringe i denti, come da auspicio di Provenza. Questo Gela, tutto sommato, desta solo una preoccupazione: la tenuta atletica. Le poche settimane di preparazione di Zaminga e soci sono un fardello pesante se sull'altro piatto della bilancia c'è la Juve Stabia pluri-rinforzata con alle spalle una dose massiccia di lavoro e ben tre gare di coppa. Cosa aspettarsi dunque dal Romeo Menti di Castellammare? L'inizio
intanto sorride a Provenza. Il sole scappa via ed un leggero venticello soffia aria neanche troppo calda. Vacche grasse dunque per chi credeva di dover boccheggiare rincorrendo palloni e punti. C'è poi una seconda nota positiva per il tecnico. La Juve Stabia non è a pieno regime. A conti fatti il “novello” Rastelli si ritrova con un bel problema organico: sette indisponibili, di cui ben quattro titolari della formazione tipo: Soviero, Maury, Capparella e Peluso strizzano l'occhio in tribuna agli altri “malcapitati” Cinelli, Ruscio e Pezzel-
la. In compenso i padroni di casa non smarriscono il coraggio di leader e si presentano in campo con la medesima impostazione tattica: 4-2-3-1, con lo statico Vicentin al centro dell'attacco, supportato alle sue spalle dal centrocampista avanzato De Angelis, a destra c'è Gomes, dall'altra parte il fine Amore. In realtà i due esterni d'attacco sono pronti a ripiegare dietro quando il Gela parte in contropiede. Qui si vede a corrente alternata il furetto Cunzi: le sue accelerazioni sono rare quanto fulminee, nella prima frazione po-
Doppietta dell’attaccante che stende l’Isola Liri
Aversa, Sarli è tornato ISOLA LIRI AVERSA NORMANNA
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ISOLA LIRI (4-3-3): Fiorini 6,5; Mallardi 5, Matrisciano 6 (17'st Mucciarelli 5), Paolacci 6 Sperati 6; Raffaello 6, Carboni 5 (12'st La Rocca 5,5), D'Alessandro 6; La Cava 5,5, Bianchini 5,5 (40'st Cirelli sv), Bussi 5,5. A disp.: Mangiapelo, Lagnese, Falco, Bassoule. All. Grossi. AVERSA NORMANNA (4-2-3-1): Del Giudice 6; Ciminari 6 Parisi 6,5 Di Girolamo 6,5 Bertoncini 6; Mariniello 6,5 Arini 6,5; Coquin 6 (43'st Longo sv) Chietti 7 (45'st Massimo sv) Zolfo 7; Sarli 7,5 (40'st Prisco U. sv). A disp.: Del Giudice, Prisco V., Tovalieri, Perna. All.: Sergio. ARBITRO: Albertini di Ascoli Piceno. MARCATORI: 12' pt e 22' st Sarli. NOTE: spettatori circa 700, incasso non comunicato, Ammoniti: Sarli (A), Paolacci (I), Arini (A), Mucciarelli (I). Angoli 8-8, recuperi: 2'pt, 5'st. ISOLA DEL LIRI. Una doppietta di Sarli e l'Aversa Normanna va. Spedita come un treno che prende velocità, annichilendo l'Isola Liri, compagine che ci stava quasi quasi prendendo gusto. Partita in sordina, con una squadra da completare, la compagine biancorossa era reduce da due vittorie ed un pareggio nelle tre partite ufficiali precedenti in Coppa Italia. I campani hanno riportato tutti con i piedi per terra. Aggressiva in mezzo al campo con i tre trequartisti pronti a scalare e coprire per far divenire il centrocampo a 5, difesa ferrea impostata su Parisi con un Di Girolamo sempre attento, la squadra aversana ha approfittato della prima defaiance isolana per colpire. Minuto 12: Carboni sbaglia l'appoggio e Zolfo
L’attaccante Sarli
serve Sarli, che con un diagonale destro insacca. La reazione dei ciociari stenta ad arrivare, al 22' ancora Sarli si produce in una fuga sulla destra, crossa al centro, il portiere ciociaro non abbranca, Coquin mette a lato a porta vuota. La prima palla gol dell'Isola Liri arriva al 26' con Raffaello ma la difesa ospite regge bene. Alla mezz'ora finisce a lato un sinistro di D'Alessandro. Dopodichè l'Aversa Normanna si chiude a riccio ed evita guai peggiori fino alla fine del primo tempo chiuso meritatamente in vantaggio sia pur con il minimo scarto. Nella ripresa tutti si aspettano uno sprint dei padroni di casa, invece sono gli ospiti a collezionare tre grandissime occasioni per raddoppiare. All'8' Chietti manca il 2-0 con un sinistro dal limite che fa la barba al palo. Un minuto dopo Arini esalta le
qualità balistiche del gatto Fiorini, capace di volare per acciuffare l'insidioso fendente del giocatore campano. Tanto per gradire ancora Fiorini, al 18', esce a valanga su Sarli evitando un gol ormai fatto. In tutto questo, ovviamente, l'Isola Liri non è pervenuta. Il meritatissimo 2-0, perciò, arriva al 22' quando Sarli dribbla Mucciarelli, il cui transfer è arrivato in extremis, e Paolacci, affronta Fiorini e lo supera con una puntata degna del miglior giocatore di calcetto. La partita è tutta qui. Resta una punizione di D'Alessandro che, al 40', sfiora l'incrocio dei pali. Poi tanto controllo e tanta gestione sapiente del risultato da parte dell'Aversa Normanna che fa il suo, e lo fa bene, conducendo in porto la prima vittoria della stagione. Isola Liri troppo morbida che aveva pensato di ripetere quanto fatto in Coppa Italia, ma gli aversani non erano così malleabili come i giovanotti imberbi di Celano e Lanciano. Anzi i campani non si sono mai scomposti, pensando al fritto e vincendo con pieno merito. Alla fine è molto soddisfatto Raffaele Sergio, allenatore dell'Aversa Normanna, per la vittoria all'esordio di campionato dopo una Coppa Italia a fasi alterne: <<E' stato un ottimo risultato contro una buona squadra e su di un campo difficile. Vincere è sempre bello ed importante e farlo all'esordio di campionato lo è ancora di più, soprattutto per il morale. Abbiamo giocato bene, siamo stati bene in campo, con i vari reparti molto stretti ed uniti tra di loro. ho preferito schierare Sarli unica punta con i tre Coquion, Chietti e Zolfo in appoggio alle sue spalle, sia per esaltare le caratteristiche di Sarli, sia per non concedere troppo agli avversari>>. Benny Cobellis
trebbe anche fare qualcosa in più ma, forse, conviene non scherzare. In avanti c'è Pasca con la sua specialità della casa: l'attaccante protegge bene palla favorendo gli inserimenti dei centrocampisti e lavorando di sponda per gli esterni. A destra in attacco c'è Vitello mentre a centrocampo non si scappa dal terzetto composto da Schiavon (in cabina di regia) Zaminga e Cammarota. L'inizio promette bene. Una manciata di secondi e Cunzi si ritrova sul destro la palla giusta, la sua conclusione viene respinta da Panico e sulla ri-
battuta di Vianello s'immola Fabbro che risolve in angolo. È solo un sussulto iniziale, la Juve Stabia prende subito di petto la gara e comincia a marciare sui lati. La corsia preferenziale è quella di sinistra con la premiata ditta D'Ambrosio-Amore. Quest'ultimo maledirà la testa Scopelliti che salverà sulla linea sul suo sinistro dopo pasticcio in uscita di Ferla. Il portiere si riscatterà però in seguito salvando due volte su De Angelis ed una volta su D'Ambrosio (saltato netto Scopelliti in area). Il Gela si rivede ancora a pochi minuti dallo scadere del primo tempo: destro di Cammarota facile preda di Panico. Zero reti nella prima frazione, il tabellino sarà aggiornato nella ripresa. Va subito in gol la Juve Stabia con Vicentin, solo soletto in area su imbeccata intelligente di Acoglanis. Tutto troppo facile per i padroni di casa, è necessaria una reazione. Un quarto d'ora ed il pari è cosa fatta, il tutto confezionato dal tandem PascaVianello: triangolazione tra i due, destro vincente dell'esterno sull'uscita del portiere. Tutto risolto? Proprio no, perché lo stesso Vianello dà un calcione (per reazione) a Gritti e guadagna il rosso diretto. La squadra stringe i denti fino alla fine e oltrepassa senza contraccolpi l'agguato ipotizzato al “Menti”. Andrea Buonaiuto
Gemmiti e Giannone stendono i pugliesi
Manfredonia sciupone Un Cassino cinico emerge alla distanza MANFREDONIA CASSINO
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MANFREDONIA (4-3-3): Groppioni 6; Di Pasquale 6, Parisi 6,5, Nossa 5,5, Sabatino 6; Vitiello 6 (11’ st Napolitano sv), Stella 6, Arcuri 6; Mignogna 6 (11’ st Napoli sv), Giglio 5 (18’ st Marchano sv), Arigò 6,5. A disp.: Fortunato, Carrieri, Pisa, Luppi. All.: Bucaro 5,5. CASSINO (4-3-3): Indiveri 7; Badan 5, Agius 6, Bianciardi 6, Martinelli 6; Conti 6, Giannone 6,5, Scappaticci 6 (31’ st Bardeggia sv); Mezgour 6 (37’ st Bonacquisti sv), Croce 6,5, Romeo 6 (10’ st Gemmiti 6,5). A disp.: Amadio, Morello, Oliva, Bordone. All.: Pellegrino 7. ARBITRO: Aloisi di Avezzano 6. RETI: st 16’ Gemmiti, 46’ Giannone NOTE: spettatori 1265 per un incasso di 5.971 euro. Ammoniti: Di Pasquale, Badan, Conti. Angoli11-6 per il Manfredonia. Recupero: pt 2’; st 5’. MANFREDONIA – Gioca il Manfredonia, vince il Cassino. Al “Miramare” di Manfredonia, infatti, la squadra laziale, con il minimo sforzo raccoglie l’intera posta in palio e comincia nel migliore dei modi la nuova stagione. Cinica e spietata la squadra allenata da miste Pellegrini, sciupona, invece, la squadra di mister Bucaro. Cassino che nell’undici titolare deve fare a meno degli squalificati Konè, Merli, Sala, Poli e Sfanò, ben
sostituiti dai rispettivi compagni. Gara che comincia con i padroni di casa in avanti. Al 1’, infatti, Mignogna serve in profondità Arigò, quest’ultimo entra in area masi fa rimontare da Badan che lo costringe a calciare malamente. All’11 Manfredonia vicino al gol con Mignogna, ma Indiveri salva in angolo. Due minuti più tardi, il Manfredonia invoca il rigore: Arigò va via in velocità, entra in area e Badan lo atterra, il signor Aloisi di Avezzano fa cenno all’attaccante della squadra sipontina di rialzarsi. Al 20’ scambio Rome-Croce, l’attaccante laziale entra in area, però Groppioni è bravo ad uscire e a far sua la sfera. In chiusura di tempo il Manfredonia sfiora la marcatura in diverse occasioni. Al 37’, infatti, Mignogna su punizione impegna severamente Indiveri. Al 44’ è ancora Arigò a centrare il montante di destra. La ripresa si apre con il Cassino in attacco e al 16’ un errore della difesa del Manfredonia spiana la strada al vantaggio del Cassino: lancio di Giannone, Nossa cerca di appoggiare di testa per Groppioni, il suo corto retropassaggio, però, è un assist per il neo entrato Gemmiti che ringrazia, scarta Groppioni e mette la sfera nel sacco. Acquisito il vantaggio, il Cassino amministra e si affida alle ripartenze. Al 32’ Bardeggia non sa approfittare di un regalo e spara alto. In chiusura di gara arriva il raddoppio del Cassino con Giannone. Antonio Guerra
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36 Sport
BREVI DALLE SEDI DELLA SERIE D Fasano, arrivano due rinforzi L’AS CALCIO FASANO HA INGAGGIATO L’ATTACCANTE CLASSE ‘91 SALVATORE CAPOCCHIANO, PROVENIENTE DALLA PRIMAVERA DEL FOGGIA, ED ANTONIO ATTADIA, ESTERNO CLASSE ‘88 ED EX ROSSANESE.
BACOLI SIBILLA FLEGREA – ANGRI 6-7 (d.c.r.) BACOLI SIBILLA FLEGREA: Monteleone, Rainone Zinno, Costagliola (13' st R. Poziello), C. Poziello, Di Domenico (1' st Rea), Manna (1' st Maresca), Dinolfo, Ingenito, Solimene, Giliberti. A disp.: Adinolfi, Prisco, Esposito, Montoro. All. Carannante ANGRI: Carotenuto, Formisano, Cascella, Della Femina, Cacace, Grillo, Vitagliano (21' st Fabbricatore), Amarante, Incoronato, Ferraioli (30' st Galdi), Carnicelli (21' st Falcone) . A disp. Cortese, D'Auria, Lambiase, Barone. All. Criscuolo. ARBITRO: Morreale di Roma 1 MARCATORI: 30' pt Ferraioli, 40' pt Giliberti NOTE.: Sequenza rigori: R. Poziello (BSF) parato, Grillo (A) gol, Ingenito (BSF) gol, Della Femina (A) gol, Solimene (BSF) gol, Cacace (A) parato, Dinolfo (BSF) parato, Frabbricatore (A) parato, Rea (BSF) gol, Incoronato (A) gol, Maresca (BSF) gol, Amarante (A) gol, Rainone (BSF) gol, Falcone (A) gol, Zinno (BSF) parato, Galdi (A) gol.
Avellino-F&C 2-2
La matricola beneventana battuta solo ai rigori
Coppa Italia, gli accoppiamenti 30 AGOSTO 2009 | SOLO ANDATA Gara 91: Matera - S. Antonio Abate Gara 92: Pisticci - Francavilla Pz Gara 101: vincente 39 (Ostuni-Casarano) - Fasano Gara 102: Francavilla F.na - Avellino Trentaduesimi di finale: 23 Settembre 2009 | solo andata Sedicesimi di finale: 21 Ottobre 2009 | solo andata Ottavi di finale: 11 Novembre 2009 | solo andata Quarti di finale: 11 Novembre 2009 | 9 Dicembre 2009 Semifinali: 3 Marzo 2010 | 17 Marzo 2010. Finale 14 Aprile 2010 | 28 Aprile 2010
Domenica i biancazzurri affronteranno in Coppa Italia il Sant’Antonio Abate AVELLINO 2 F&C 2 (5-2 D.C.R.) AVELLINO: De Martino, Serao, Patti (dal 26’ s.t. Rega), De Rosa, De Angelis, Lonardo, Meola, Viscido (dal 30’ s.t. De Simone), Nappi, Esposito E. (dal 8’ s.t. Licciardi), Romano. A Disp: Apuzzo, Volpicelli, Sarno, D’Isanto. All: Francesco D’Arrigo. FORZA & CORAGGIO: Di Matteo, Candrina (dal 45’ s.t. Mandato), Scippa, Riccio, Fiscariello, De Carlo, Massaro (dal 13’ s.t. Mallardo), Gasparini, Tortora, Clemente, De Falco (dal 39’ s.t. El Ouazni). A disp: Abbatiello, Valletta, Verruso, Cantile. All: Ciro Mauro - Gisueppe Lepore. ARBITRO: Cacciapuoti di Napoli RETI: 10’ Nappi, 17’ De Falco, 25’ Romano, 61’ Mallardo. SEQUENZA RIGORI: De Carlo (parato), Licciardi (goal), Mandato (fuori), De Simone (goal), Mallardo (goal), Meola (parato), Gasparini (goal), De Angelis (goal), Tortora (parato). NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, Ammoniti: Serao, Viscido (AV), Massaro, Clemente (F&C); Espulsi: Riccio al 37’
Matera, Conte col gruppo Anche il capitano Martinelli da oggi a disposizione di Giusto RIPRESA degli allenamenti con un volto nuovo e qualche assenza. Il Matera visto all’opera nel memorial Salerno è sembrato fortemente competitivo, ma è chiaro che in casa biancazzurra si sta lavorando per fare un salto di qualità notevole colmando la lacuna dell’under del 1991 a sinistra basso, oltre all’attaccante ed al centrocampista seniores per irrobustire i reparti e dare alternative alle prime linee. La squadra riprenderà oggi ad allenarsi, ma è chiaro che inizia una settimana importante in vista della gara d’esordio in coppa Italia contro il Sant’Antonio Abate prevista per domenica prossima al “XXI Settembre-Franco Salerno”. «Non ho visto il Sant’Antonio Abate nell’anticipo di sabato. Ho staccato la spina in vista della prima vera settimana che porta al debutto ufficiale. Da domenica in poi le gare valgono, quindi prepareremo al meglio la partita. Non dovrebbero esserci particolari novità oggi alla ripresa, tranne un ragazzo che si allenerà con noi e non è un under,
A sinistra Marco Conte centrocampista del Matera e a destra il capitano Martinelli che da oggi riprenderà ad allenarsi con il resto del gruppo
ma è chiaro-afferma il tecnico del Matera, Pino Giusto- che ogni momento è buono per raggiungere gli obiettivi che abbiamo messo in cantiere da tempo». Da oggi riprenderanno con il resto del gruppo sia il capitano Pasquale Martinelli
che il centrocampista Marco Conte, quest’ultimo uscito da un problema alla pianta del piede. «Sto bene-afferma il centrocampista riconfermato dopo l’ottima stagione in biancoazzurro l’anno scorso-e mi allenerò con il resto dei compagni.
Avevo un infiammazzione che non mi dava pace. Ora c’è un plantare che mi consente di camminare normalmente e anche allenarmi. Diciamo che il mio campionato comincia ora». L’anno scorso la botta alla caviglia nel finale di cam-
pionato e quest’anno la pianta del piede infiammata hanno limitato questo ragazzo che potrà dare una grossa mano in un reparto dove c’è senza dubbi necessità di repire un’altra pedina d’esperienza. Renato Carpentieri
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Sport 37
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
Probabile l’inversione di campo in Coppa Italia per l’indisponibilità del Fittipaldi
Il Francavilla oggi riprende a sudare FRANCAVILLA – Ad un mese circa dall’inizio del ritiro presso lo stadio “Fittipaldi”, il Francavilla di mister Lazic, può considerarsi a buon punto nella preparazione precampionato. Dopo le buone prove offerte nelle amichevoli svolte, Del Prete e compagni, sono adesso concentrati sul primo impegno ufficiale della stagione, quello della Coppa Italia. Intanto ieri, partitella in famiglia, con la squadra che ha dato prova di una buona condizione fisica e buon affiatamento tra i reparti.
Il tecnico serbo, ha concesso alla squadra un giorno e mezzo di assoluto riposo, la ripresa degli allenamenti al “Nunzio Fittipaldi” è fissata per questo pomeriggio. In attesa della ripresa, pertanto, è possibile tracciare un primo bilancio di questo primo scorcio stagionale. Un bilancio che può dirsi senz’altro positivo, per la formazione sinnica, come la dirigenza ha più volte sottolineato. In questo intenso mese di lavoro, si è potuto notare grande applicazione, serietà
ed entusiasmo da parte di tutti i ragazzi. È ovvio che la squadra non è ancora al meglio ma, di sicuro, s’iniziano a vedere buone trame di gioco ed una squadra che ha sufficiente equilibrio tra i vari reparti. Ci vuole ancora tempo, ma soprattutto affiatamento tra i nuovi arrivati, che di certo arriverà con il passare del tempo e delle gare giocate. Dopo tanti carichi di lavoro, in settimana comincerà la fase di scarico, per consentire ai ragazzi di trovarsi in forma per l’inizio della stagione.
Si comincerà da oggi il lavoro che verrà svolto durante il campionato, con la classica settimana di allenamenti in vista delle gare della domenica. Ma ora occhi puntati sul match di Coppa Italia, in programma domenica prossima. L’avversaria dei sinnici è il Pisticci che ieri ha battuto il Bitonto e si è qualificata a fronteggiare la squadra di Lazic, presente ieri al Michetti. Dopo la presentazione ufficiale della squadra ai tifosi, tenutasi nella villa comuna-
Il tecnico del Francavilla sul Sinni Ranko Lazic ed a sinista il vice Marino
le della cittadina in riva al Sinni, i ragazzi di mister Lazic, tengono quindi alta la concentrazione, che dovrà
essere utile a fare buona figura nella prima gara ufficiale della stagione. Claudio Sole
I gialloblè si regalano il primo derby lucano domenica con Lazic e soci
Grieco esalta il Pisticci Qualificazione ai danni di un Bitonto pericoloso e grintoso PISTICCI BITONTO
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PISTICCI (4-4-2) Marino; Angiò (30’ st De Nittis), Di Mare, Vallefuoco, Polichetti; Lavecchia (22’ st Guarino, Ferrentino, Farinola, Truglio (18’ st Di Noto); Lupacchio, Grieco. A disp.: Masiello, G. Fortunato, R. Fortunato , Vena. Al. Valente BITONTO ( 4-4-2) Vitucci; Cantatore, Montefusco, Colangione, Martellotta; Lopez (4’ st Di Pierro), De Santis, Sasso, Laus (23’ st Fiorentino); Persia, Nasca. A disp.: Campanelli, Terlizzi, Saracino, Martino, Tedone. All. Pezzulli ARBITRO: Urselli di Taranto RETE: 30’ pt Grieco NOTE: terreno in discrete condizioni. Giornata calda. spettatiri circa 400. Ammoniti: Angiò e Di Noto del Pisticci; Persia e Nasca del Bitonto. Espulsi al 93’ per proteste Persia e Cantatore del Bitonto. Recupero: 1’ pt; 5’ st PRIMI assaggi di serie D per la matricola Pisticci che si regala il primo derby stagionale contro il Francavilla battendo un Bitonto mai domo e rischiando il pari nei minuti finali. Decide un gol di Grieco, ma l’arbitro ci ha messo molto del suo nel finale quando ha sorvolato su di un calcio di rigore apparso evidente su fallo subito da Persia. Bene il Pisticci per un tempo, ma l’inesperienza e forse la paura di vincere stavano giocando un brutto scherzo alla qualificazione del Pisticci al prossimo turno di coppa Italia che lo vedrà
Pisticci in festa e sotto l’attaccante Grieco che ha risolto la gara di ieri col Bitonto a destra la tifoseria gialloblè
opposto al Francavilla di Ranko Lazic, presente in tribuna. Il Pisticci mostra qualche lacuna sugli esterni d’attacco, mentre difesa e attacco si muovono discretamente, ma è chiaro che è troppo presto per esprimere giudizi anche se per Antonio Valente c’è senza dubbi ancora molto lavoro da fare attendendo qualche novità dal mercato. LA GARA- Valente deve
fare a meno dello squalificato Di Maria e tiene Fortunato inizialmente in panchina; sulla sponda neroverde molte assenze tra cui spiccano i due Modesto. Anche se Coppa Italia c'è un buon numero di sportivi al Michetti a salutare questa prima partita ufficiale. Primo affondo all'8 con Lupacchio che dal limite prova a sorprendere il portiere Viticci. Il Bitonto imbottito di giovani, e al lavoro solo da
dopo Ferragosto, prova a controbattere con la buona volontà di Persia. Il Pisticci a centrocampo si muove bene con Fermentino molto attivo e propositivo e quando la gara sembra addormentarsi c'è il sussulto che modifica il match. Greco evita il fuorigioco e si presenta a tu per tu con Viticci, finta e pallone alla destra del portiere. I gialloblè crescono d'entusiasmo e c'è l'opportunità del raddoppio solo due minuti dopo il vantaggio. Infatti, al 32' Fermentino dal limite prova il pallonetto dal limite ma la misura non è quella giusta. Il Bitonto accusa il colpo e per il Pisticci c'è l'opportunità di chiudere la gara con Lupacchio. La sua bordata dal limite costringe Viticci agli straordinari e c'è un angolo per la squa-
Spogliatoio Il tecnico annuncia l’accordo quasi raggiunto con un attaccante
Valente: «Completeremo l’organico» C’È soddisfazione in casa gialloblè a fine gara. Iniziare bene è importante. Finale sofferto, ma c’è la spiegazione per un gruppo di ragazzi proveniente dall’Eccellenza lucana. «In effetti il finale ci ha visti soffrire, ma credo che ai punti la nostra vittoria è legittima. Nelle fila del Bitonto-afferma Antonio Valente, tecnico del Pisticci-c’erano quei sei-sette elementi che l’anno scorso hanno fatto la serie D, mentre per noi era il contrario. Comunque voglio precisare che il convulso finale è stato creato dall’attaccante del Bitonto. Perchè il rigore non c’era. Il giocatore ha evitato Vallefuoco ma non ha calciato a re-
te ed al ritorno del difensore si è buttato a terra. L’arbitro era vicino. Se fossi l’allenatore del Bitonto sarei arrabbiato con il mio giocatore perchè non ha tirato e non con l’arbitro». Domenica un derby col Francavilla. Probabilmente i sinnicio chiedereanno di giocare a Pisticci per l’indisponibilità dello stadio Fittipaldi. «Noi giocheremo in casa. Non era prevista la gara a Francavilla-precisa Valente-ma questo nuovo regolamento di Coppa Italia va letto bene, perchè non vorrei cadere in errore». Comunque un bello approccio alla serie D per una squadra che ha da completare l’organico. «Siamo in dicias-
sette, ma ci stiamo muovendo bene. In effetti c’è in piedi la trattativa con una punta che dovrebbe essere chiusa al più presto. Ma siamo coscienti che il nostro organico è al momento incompleto. Ciò nonostante abbiamo avuto la meglio su di un avversario scorbutico come lo era ieri il Bitonto. Abbiamo incontrato il Casarano, il Francavilla e il Bitonto finora e devo dire che la squadra che più mi ha impressionato positivamente è proprio quella di Lazic, quindi ben venga un nuovo test per noi prima dell’inizio della stagione con il campionato». r.c.
dra di Valente. Ancora Bitonto a soffrire, ma c'è un sussulto pugliese sul finire di gara. E' Nasca a colpire la traversa con un tiro dal limite su azione pericolosa del Bitonto che chiude la prima frazione in maniera positiva. Nella ripresa subito dentro Di Pierro per Lopez nel Bitonto, ma è il Pisticci a menare la danza. Fermentino al 3' fa gridare al gol con un ottimo scambio sulla destra e tiro conclusivo di poco alto sulla trasversale. Pisticci cala e perde qualche metro con il Bitonto che fa contare la maggiore esperienza di Cantatore, De Santis e Persia e per i gialloblè c’è da soffrire. Valente cambia programmi sulle sostituzioni perchè gli under lo condizionano e Fortunato deve risedersi in panchina
e il centrocampo soffre. Al 33’ c’è un angolo del Bitonto che diventa una mini mischia in area che termina con il pallone magicamente tra le braccia di Marino. Al 42 il pari sembra cosa fatta. Cross dalla sinistra per Colangione che a porta vuota alza sulla trasversale. Si arriva al recupero con il pallone che giunge a Persia che entra in area, evita con una finta Vallefuoco ma non calcia attendendo forse il contatto. L’arbitro lo reputa come una simulazione e saltano i nervi all’attaccante che viene espulso. Protesta il capitano Cantatore che rimedia dall’arbitro lo stesso trattamento di Persia. Bitonto in nove e Pisticci si qualifica al prossimo turno con il Francavilla di Lazic. Renato Carpentieri
A sinistra Antonio Valente
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38 Sport
Semaforo rosso per il Varisius che sbatte sul muro eretto dal team di Squicciarini
Tre volte Petruzzella L’attaccante del Fortis Murgia mette a segno una tripletta Forfait di Ferrandina e Irsinese
Ecco i risultati COPPA ITALIA ANDATA PRIMO TURNO ATL. SCANZANO - POLICORO BALVANO - AZ PICERNO BLN PINOLA - AVIGLIANO MURESE- BELLA GROTTOLE - A. CRISTOFARO LAGOPESOLE - VULTUR LIB. MONTESCAGLIOSO - IRSINESE MIGLIONICO - REAL TOLVE MOLITERNO - VIGGIANO PESCOPAGANO- RICIGLIANO PIETRAGALLA - ATELLA REAL IRSINA - BANZI ROTONDELLA - BORUSSIA PLEIADE SANTARCANG. - FERRANDINA LAGONEGRO - R. VALDIANO VARISIUS- FORTIS MURGIA
0-2 1-0 1-0 5--1 2-2 0-2 n.d. 0-2 0-2 0-1 2-0 3-0 1-1 n.d. 0-5 0-3
VARISIUS FORTISMURGIA
ma il portiere gli stoppa il tiro. Al 32' è Pastore a rendersi peircoloso, ma Rondinone è bravo a deviare. Allo scadere altre due grosse occiasioni sventate dal bravo portiere materano. Il primo tempo si chiude con il netto predominio ospite, ed il Varisius che fa il possibile per essere pericoloso, ma oggi la presenza di tanti giovani atleti si fa sentire la scarsa esperienza. Nella ripresa il tema non cambia, Margiotta ametà tempo spreca una buona occasione da posizione centrale cogliendo il palo. Nel finale di gara complice il gran caldo il Fortis Murgia rallenta e per il Varisius ci sono delle buone trame di gioco con Bellomo e Doemnichiello, ma che non sortiscono alcun pericolo dalle parti di D'Elia. In pieno recupero arriva la tripletta personale di Petruzzella abile a girare in gol di testa la palla servita da Margiotta. Fortis Murgia chiude la pratica superamento del turno già alla prima gara, e Varisius imbottito di under ben quattro nel primo tempo e addirittura sei nella ripresa, ha messo in mostra i suoi giovani calciatori, Rondinone, Pietracito, Acquasanta, Campanella e Moliterni tutti alla prima esperienza in Promozione. p.l.
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VARISIUS: Rondinone, Antezza, Pietracito, Giordano, Tataranni, Cristallo, Bongermino, De Bellis, Acquasanta, Bellomo, Armaiuoli. A disp: Festa, Velo, Campanella, Moliterni, Dragonetti, Domenichiello, Mancini. All. Parente/Tucci FORTIS MURGIA: D'Elia, Chessa, Digirolamo, Maurelli, Cannillo, Delle Foglie, Pastore, Cappiello, Margiotta, Martimucci, Petruzzella. A disp: Livrieri, Di Vito, Grassani F., Grassani D., Daddario, Andriotti, Basile. All. Squicciarini. ARBITRO: Caprioli di Venosa RETI: 2'pt, 6'pt, 46'st Petruzzella MATERA -Troppo grande il divario tra le due formazioni, e pratica passaggio del turno già risolta a vantaggio degli ospiti del Fortis Murgia. Il bomber di Molfetta si presenta alla prima gara ufficiale con una tripletta che non lascia dubbi sul potenziale offensivo che può sfoggiare il Fortis Murgia. Bastano sei minuti e la gara ha già preso una piega definitiva uno due di Petruzzella al secondo minuto con un'indecisione su fal-
Petruzzella supera Rondinone e mette a segno il secondo dei suoi tre gol realizzati ieri contro il Varisius (foto Videouno)
lo laterale dei nero verdi il bomber si ritrova solo davanti al portiere e lo scavalca con un pallonetto. Al sesto minuto errore di posizione di Tataranni e ancora Petruzella ha vita facile a superare Rondinone di testa. Tra i due gol c'è stata la reazione di materani con Bongermino, abile a anticipare il difensore, liberarsi e scaglia re una palla
destinata a rete ma coglie la base del palo interno che poi rotola fuori. Il Varisius nella prima frazione di gioco sparisce al cospetto della formazione ospite, tante le occasioni per il Fortis Murgia per arrotondare il punteggio, ma Rondinone è bravo a sventare le insidie. Al 30' sempre Petruzella si ritrova a due passi dalla rete,
Tris di Petilli. Nulla da fare per un Lagonegro che pensa al campionato. Miglionico ancora in ritardo
Super Valdiano travolgente Subito due squilli Partita chiusa in venti minuti con un poker di reti SOCCERLAGONEGRO RUGGIEROVALDIANO
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SOCCER LAGONEGRO 04: Armando, Borreca, D'agostino, Catonio, Falabella, Messuti Giamp., Messuti Giuseppe, Cantisani (20'st Fiore), Mastroianni A., Ielpo, Consoli, A disposizione: Lauria, Padula, Verbena, Ciuffo, Mastroianni D., Falabella N. Allenatore: Oliva RUGGIERO VALDIANO: Serra, Fiumarella, Pascuzzo, Di Falco, Malito, Amoroso, Di Brizzi, Barba(40'pt Trezza), Petilli, Chiacchio, Salamone, A disposizione: La Rocca, De Luca, Polito, Romano, Celano, Magnabosco. Allenatore: Masullo Francesco. ARBITRO: Amendolara di Moliterno (De Fina e Nappo) RETI: 5' pt Petilli, 12' pt Salomone, 16' pt Petilli, 20' pt Pascuzzo, 2' st Petilli. LAGONEGRO - Tempo di test ma anche di prime partite ufficiali. L'esordio della formazione lagonegrese neo-promossa, non si presentava, già sulla carta, alla portata per la Soccer. Gli uomini del Pre-
sidente Fortunato infatti, per il primo turno di Coppa Italia, hanno affrontato ieri la RuggieroValdiano, formazione che già lo scorso anno ha militato nel campionato di eccellenza e che quest'anno ha costruito sulla carta una squadra competitiva che punta alla vertice della classifica. Con queste premesse per Mister Oliva quella di ieri si preannunciava una partita dove poter provare i tanti junioners in campo ma soprattutto per pensare ai reparti da rinforzare. Sul piano del gioco, sin dall'inizio della partita la Ruggiero Valdiano non ha lasciato nulla di incompiuto e alla prima occasione da goal ha centrato la rete dei padroni di casa che nei primi venti minuti di gioco hanno sofferto molto la superiorità degli avversari. I lagonegresi non sono entrati subito in partita e sono poche le azioni da rete che riescono a procurarsi. I Valdianesi hanno infatti segnato i primi quattro goal a distanza di pochi minuti, chiudendo così subito la partita e lasciando pochi spazi alla Soccer. È facile dunque per i valdianesi avanzare e segnare nuovamente, tantè che all'inizio del secondo tempo sono andati in rete an-
cora con Petilli, artefice di una tripletta, che come nuovo e promettente acquisto dellaValdianoRuggiero ha compiuto fino alla fine un'ottima prestazione. Col trascorrere dei minuti i tanti giovani presenti nella rosa di Oliva devono fare i conti con un esordio nelle competizioni ufficiali che è risultato difficoltoso ma soprattutto lontano sul piano tecnico, rispetto al campionato di promozione che li aspetta dal 6 settembre in poi. Il gioco che gli uomini di Mister Oliva affronteranno sarà sicuramente diverso rispetto a quello dei valdianesi di ieri, che hanno provato a costruire ma soprattutto a concretizzare buone azioni partendo da centro campo. Nella seconda frazione di gioco si è vista una Soccer che è riuscita a procurarsi alcune punizioni, le più significative sul finale della partita, battute prima da Mastroianni e poi da Falabella, che però non hanno impensierito l'estremo difensore ospite. Coppa Italia dunque che servirà ai lagonegresi, anche nel turno di ritorno di domenica prossima, come allenamento. Paola Vaiano sport@luedi.it
Tiene solo per un tempo il bunker del Bella poi viene fuori la squadra di Lardo
Murese, Dutra mattatore nel pokerissimo MURESE BELLA
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F.C. MURESE 2000 AURORA: Peccatiello; Innocenti (al 66' Calocero); Cella; Nardiello; Gerbasio; Zaccardo; D'Arca (al 71' Ruvo R.); Antohi (all'81' Ponte); Dutra; Nano; Carlucci; all. Lardo; A disp. Cocina; Ruvo G.; e Pirolo. BELLA: Troiano S.; Doino; Gliubizzi; Zanfino; Remollino; Ricigliano Mar.; Maresca; Grossetto; Ricigliano Mau; Troiano D. (al 46' Tummillo); Parisi; all. Limoncelli ARBITRO: Venutolo Antonio di Potenza (Saporito e Loffredo di Potenza) RETI: al 47' Nano; al 56' Dutra; al 59' D'Arca; al 65' Dutra; al 68' Parisi; e al 70' Dutra.
IN MENO di venticinque minuti con un secondo tempo di alta scuola la Murese di mister Lardo ha praticamente conquistato il passaggio al turno successivo di Coppa Italia, nel derby del Marmo Platano con il Bella. La squadra ospite ha retto bene per un tempo. Nel secondo tempo Nano e Zaccardo prendono per mano la squadra di casa e in già al 2' danno la prima gioia ai tifosi di casa. Al 56' Antohi serve Dutra che di piatto non sbaglia e segnerà ancora al 65’ e al 70’. Al 59' Dutra difende un pallone nell'area e serve l'accorrente D'Arca che da sottomisura segna. Di 68' Parisi con una traiettoria fulminea il gol della bandiera del Bella. Carmine Pepe
Montescaglioso passa il turno MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas Montescaglioso deve rinviare il suo esordio stagionale: l'avversaria della Coppa Italia di Basilicata, l'Irsinese, infatti, non si è presentata al Comunale montese, dove, dopo i canonici 45' di attesa, la terna arbitrale, composta dal direttore di gara D'Alessandro di Bernalda e dagli assistenti Paolillo e Contini di Matera, non ha potuto fare altro che prendere atto della rinuncia degli ospiti. In virtù di questa situazione è da valutare se ci sarà la gara di ritorno in casa dell'Irsinese. Gli atleti montesi, privi dei recenti infortunati Stefano Cifarelli e Cristian Ciracì, sono entrati ugualmente in campo per una seduta di allenamento supplementare, alla quale hanno partecipato anche i tre nuovi acquisti in casa Montescaglioso: Francesco D'Adamo (con un passato nel Forza Matera e lo scorso anno in quel di Pomarico), Rocco Ditaranto ed Ivan Carriero (entrambi provenienti dalla Santarcangiolese). Michele Marchitelli sport@luedi.it
per il Real Tolve
MIGLIONICO REALTOLVE
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MIGLIONICO: De Ceglie V., Battilomo M. (45' Galeota), Scandiffio, Battilomo A., D'Aria, Cappiello (70' Salluce), Lamacchia, Resta (82' Corleto), Carrieri, De Ceglie G., Grande. All. Paterino REAL TOLVE: Perillo, Damiano (70' Sarubbo), Girelli, Lottino V., Santagata, Santarsiero, Camelia, Benedetto (61' Lardiello), Ragone (88' Lottino A.), Pietrafesa, Montenegro. A disp.: Paradiso. All. Camelia ARBITRO: Cappiello di Matera (Gaudiano e Gallo) RETI: 58' Benedetto, 88' Pietrafesa NOTE: larga rappresentanza dei tifosi del Real Tolve circa 50 MATERA - Il Real Tolve vince e convince. Con il classico punteggio di 2 a 0 la squadra di Pinuccio Camelia vince con una buona prestazione nella prima gara ufficiale. Contro la squadra di Paterino, che può giustificarsi avendo cominciato in ritardo la preparazione, lamentando le assenze importanti di Tataranni e del nuovo acquisto Lambertini. Ma questo non toglie i meriti alla vittoria del Real Tolve che è parsa più tonica, molto manovriera, che non spreca mai palloni con alcune giocate di prima che hanno esaltato i tifosi al seguito. La prima azione arriva al 14', un corner battuta da Pietrafesa per Santarsia, colpo di testa e la palla che sta per entrare in porta viene deviata dal proprio compagno Ragone. Al 32' risponde il Miglionico con un contropiede di Carriero lanciato da De Ceglie, la punta si fa recuperare da un difensore e poi dal portiere con l'azione che sfuma. Il Real Tolve con Lottino, Pietrafesa e Ragone costruisce belle azioni che non vengono concretizzate. Al 45' ancora un pericolo per il Miglionico con
Benedetto ieri a segno
il figlio del mister Camelia, che avuta palla da Benedetto non riesce a trafiggere De Ceglie che evita la segnatura. La ripresa comincia con un assedio del Real, i ragazzi di camelia entrano decisi a risolvere il match. Al 46'gran palla al centro di Lottino che deve essere spinta in porta, ma Ragone non ci arriva, un minuto dopo Camelia solo in area si fa recuperare dal portiere ed un difensore. Il gol è nell'area ed arriva con una splendida azione condotta da Lottino che smarca sulla fascia Ragone, cross preciso sulla testa di Benedetto che non fallisce il vantaggio. Ancora al 57' Ragone con un tiro sfiora il bersaglio. La risposta del Miglionico arriva al 72' con una bella sforbiciata di Carriero che sfiora la traversa. Il Real dopo il vantaggio tira i remi in barca, cerca il fraseggio per risparmiare energie. Il Miglionico ormai stanco cerca di acciuffare il pareggio, ma è inconcludente in fase d'attacco. Quando ormai si aspetta la fine della gara, una punizione concessa all'88' per un fallo a centrocampo, Pietrafesa si incarica della battuta, vede De Ceglie fuori porta, Calcia un tiro a pallonetto che va a terminare la sua corsa in rete dando il raddoppio e mette fine alla gara e al passaggio del turno. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
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Sport 39
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
Il Bar La Notte Pignola sconfigge l’Avigliano con il minimo scarto
Santangelo dà il via alla festa pignolese BLN PIGNOLA AVIGLIANO
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BAR LA NOTTE PIGNOLA: Zaccagnino, Buonansegna, Santarsiero, Sabia, Palo, Santangelo, Galluzzi M., Olita (14' pt Langone), Romaniello, Lauria (10' st D'Andria), Gerardi (19' st Brancato). A disp.: Notargiacomo, Galluzzi R., Marra, Pirulli. All.: Tramutola. AVIGLIANO: Sabia, Carlucci (20' st Costa), Lorusso, Sileo Gia. (1' st Bochicchio), Muzzillo, Mele, Ostuni (1' st Damiano), Viggiano, Tornillo, Coviello, Darwish. A disp.: Giuliano, Sabato, Sileo G. All.: Filadelfia. ARBITRO: Abbate di Po-
tenza (Autieri e Esposito). RETE: 17' st Santangelo. NOTE: giornata calda. Ammoniti: Mele, Sileo Gia., Tornillo (A). Spettatori: 200 circa. Angoli: 5-3 per il Bar La Notte Pignola. Recupero: 1' pt, 4' st. RIFREDDO DI PIGNOLA Fa festa il Bar La Notte, fa festa l'intera Pignola sportiva. Minuto 17 della ripresa: il potente difensore Santangelo prende l'ascensore nell'area avversaria e batte imparabilmente, con una precisa incornata, l'estremo difensore granata, Sabia. E' il delirio sugli spalti per gli oltre duecento sostenitori del Bar La Notte, accorsi in massa per il ritorno del Pignola tra i
“prof” del calcio lucano. Il primo atto della sfida di Coppa Italia tra la formazione pignolese di Tramutola e l'Avigliano di mister Filadelfia se lo è assicurato il Bar La Notte. E' stata la ciliegina sulla torta anche per la dirigenza pignolese. Il presidente Nicola Gerardi si è, così, espresso: “Da oggi è partita una nuova avventura per questo paese; abbiamo affidato la squadra ad un maestro del calcio come Tramutola. Il mister è rimasto a Pignola per una questione di amicizia ed io - ha aggiunto Gerardi - sono orgoglioso di poter rappresentare Pignola da un punto di vista calcistico. Cercheremo di rispondere nel modo migliore all'affet-
to dei nostri concittadini”. Parlando di calcio giocato, le due squadre non si sono risparmiate per ottenere un risultato positivo. Abbiamo contato diverse occasioni mancate da ambedue le parti. Si comincia al 3' con una percussione per vie centrali di Romaniello, che scaglia una sassata a filo d'erba, costringendo Sabia alla deviazione in angolo. Il Pignola, nelle prime battute, appare più mobile e rapido nella trequarti avversaria. Ma è l'Avigliano a rendersi pericolosissimo con l'inzuccata sotto porta di Tornillo, smanacciata con una prodezza dall'estremo difensore locale, Zaccagnino. L'occasionissima capita sui piedi di Palo, il cui co-
Festa grande per i tifosi del Bln Pignola
gnome è troppo legato al destino, ed, infatti, centra il legno su punizione (28'). Sul finire di tempo l'attivo Viggiano pareggia il conto dei pali sempre su calcio piazzato (46'). La ripresa regala il successo al Pignola: da una
pennellata su calcio da fermo di D'Andria, ecco pronta la testa vincente di Santangelo (17') per il tripudio generale. Domenica prossima è in calendario il return match ad Avigliano. Donato Pavese sport@luedi.it
La vittoria va al Policoro di Labriola con le reti di Saccente e Sfarzetta
Si arrende lo Scanzano In dieci uomini per carenze di organico con Puppio inventato portiere SCANZANO POLICORO
Pari a suon di gol con il Cristofaro
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Grottole, Paladino acciuffa l’Oppido
SCANZANO: Puppio, Castellucci, Rimoli, Dattoli, Leone, Lavegas, Tamburrano, Corleto, De Vito, Salerno. All. Calone POLICORO 2000: Piarulli, Ventricelli (70' Cirrottola), Affuso, Saccente, Nuzzi, Panetta, Durante, Savoia, Sfarzetta, Carlomagno (75' Miraglia), Ripa (50' De Paola). A disp.: Casalnuovo, Marta, Donadio, Faillace. All. Labriola. ARBITRO: Capolupo di Matera (Viggiano e Armandi) RETI: Saccente (P) al 41' e Sfarzetta (P) al 71'. NOTE: Ammoniti: Castellucci (S) al 47', De Vito (S) e Nuzzi (P) all'86', Lavegas (S) all'87'.
I tecnici Franco Calone e Rocco Labriola
SCANZANO JONICO - Lo Scanzano di mister Franco Calone, debutta nella prima stagionale davanti il proprio pubblico (si fa per dire) in condizioni di emergenza societaria. Per tali ragioni che nei prossimi giorni troveranno nel bene o nel male una certa definizione, la squadra di casa si è presentata per disputare la gara, valevole per l'andata di Coppa Italia, con soli dieci calciatori effettivi che stoicamente hanno onorato la maglia tenendo il campo con una certa disinvoltura. Non era certo fa-
cile il compito. E' così è accaduto che la partita ha preso la piega che il pronostico non faticava ad assegnargli. Senza portiere di ruolo a causa dell'emorragia dell'organico, conseguenza dello sfaldamento societario, tra i pali ci è andato il giovane attaccante Puppio, che nella passata stagione ha messo a segno più di qualche rete. Per la verità si è anche ben comportato, ma la sua presenza sarebbe meglio servita per colmare quel vuoto alla casella “11” . E senza numero 11, e senza pubblico a fare da undicesi-
GROTTOLE A.CRISTOFARO
mo calciatore, lo Scanzano ha giocato davvero in dieci, contro un Policoro di categoria superiore che di calciatori ne ha avuti diciotto a disposizione. Con tutti questi ingredienti perdere due reti a zero in casa, non è poi la fine del mondo. Veniamo alla gara. Nonostante tutto, complice anche un Policoro volutamente “accademico”, i padroni di casa hanno tenuto bene il campo all'inizio senza subire più di tanto. Bisogna attendere il 31' per vedere il primo tiro in porta: colpo di testa di Nuzzi e Puppio para.
Al 35' rete dello Scanzano, o meglio autorete a favore su tiro di Castellucci, l'arbitro annulla per fuorigioco. Al 41' il primo goal con Saccente che tira un “rigore” solo davanti al portiere incolpevole. Nella ripresa al 6' Savoia tira a botta sicura e Puppio si oppone di piede. Al 26 il raddoppio con Sfarzetta che insacca di testa un cross dalla destra. Al 77' Panetta il centrale difensivo policorese prende la traversa calciando una botta di collo destro. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it
Sono sufficienti due minuti per piegare la resistenza del Picerno di Caivano
Bovino regala un sorriso al Balvano BALVANO PICERNO
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BALVANO: Perna, Cilibrizzi, Pentangelo, Turturiello P., Casciano G., Simone, Matturro, Picerno, Bovino, Petraglia, Galante. A disp. Zarrillo, Turturiello M., Turturiello C., Pacella. All. Turturiello P. PICERNO: Russillo, Pietrafesa, Russo (51' Bernabei), Marchese M., Naturale, Marchese G., Caggiano M., Laurino, Vaccaro, Cangino (70' Mastroberti). A disp. Caggiano N., Caivano. All. Caivano L. ARBITRO: Albano di Potenza (Bonavoglia - Delfino) RETE: 2' Bovino NOTE: Spettatori 150 circa. Ammoniti: Casciano G. e Matturro (B). Recupero: 1' p.t. e 2' s.t. VIETRI DI POTENZA - Parte bene la stagione calcistica del Balvano, che al “San-
ta Domenica di Vietri, batte per uno a zero il Picerno, squadra ancora in costruzione e scesa in campo con sette under, che comunque hanno fatto una bella figura. Va quindi al Balvano di mister Turturiello il primo match della Coppa Italia. Bastano due minuti alla squadra balvanese, che giocherà quest'anno sul campo di Vietri tutte le partite, per mettere al tappeto il Picerno. Ottima la partita di Cilibrizzi del Balvano, che non ha sbagliato nulla. Una partita comunque bella, le due squadre hanno combattuto molto a centrocampo e non hanno sfigurato i giovanissimi del Picerno, specie nel secondo tempo, sfiorando in più occasioni il pareggio, che forse sarebbe stato più giusto. Pronti e via, ed il Balvano, dopo due giri d'orologio va in vantaggio: al 2' tiro di Petraglia deviato in angolo da Russillo. Dall'angolo ancora Petraglia, batti e ribatti in area, la palla arriva a Bovino che, al volo, non ci pensa due volte e scaraventa la palla in rete splendidamente: è il vantaggio del Bal-
vano, che alla fine sarà quello decisivo. Timida reazione del Picerno, con Cangino che viene lanciato a rete, ma è ottima l'uscita dell'esperto Perna, che chiude la porta. Balvano in avanti al 34': Cilibrizzi evita due avversati e a tu per tu con Russillo calcia debolmente tra le braccia del portiere. Reazione picernese al 42', ma la punizione di Cangino non mette paura a Perna. Si va negli spogliatoi. Nel secondo tempo parte bene il Balvano, ancora con Cilibrizzi al 47': splendida discesa e tiro deviato in angolo, che non sortirà alcun effetto. Si riprende il Picerno, che comincia a macinare gioco con Vaccaro e Caggiano M.. Al 51' conclusione di Vaccaro troppo debole. Il Picerno potrebbe pareggiare al 82': Laurino evita un avversario e poi il portiere, ma è provvidenziale il salvataggio di Matturro a porta sguarnita. Finisce con la vittoria del Balvano e con l'applauso dei picernesi per la buona prestazione dei giovani. Claudio Buono sport@luedi.it
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GROTTOLE: Brindisi D., Iacovino, Amodio, Buono, D’ Alessandro L., Noviello, Trapanaro (1’ st Brindisi G.), Paladino, Di Pede, Armento, Puntillo (20’ st Moramarco). A disp: D’Alessandro V., Bitetti. All: D’Ascanio. ANGELO CRISTOFARO: Milesi, Maglione, Provenzale R., Leone A. (22’ st Leone A.), Lettieri, Giganti, Leone G., Vaccaro, D’Amico, Ciardiello, Santopietro. A disp: Gioiello F., Medoro, Provenzale C., Mammiello, Smaldone, Gioiello M., All: Mammiello. ARBITRO: Martinelli di Matera (Pergola - Filazzola) RETI: 30’ Ciardiello, 16’ st Leone, 20’ st Buono, 35’ st Paladino. NOTE: giornata serena, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Brindisi D., Iacovino, Paladino (G); Leone A., Santopietro (A.C.) Recuperi: 1’ e 3’. GROTTOLE – Nonostante le discrete condizioni del terreno di gioco, l’alta temperatura e le non perfette condizioni fisiche di alcuni giocatori che stanno effettuando la preparazione in vista dell’inizio del campionato, si è vista una partita combattuta fino al novantesimo tra due squadre che hanno dimostrato di puntare in alto nel corso della stagione. Nelle file del Grottole, in cui erano indisponibili per vari problemi molti giocatori tra cui Lanzolla, Prisco, Guerrieri, Scarnato e Allegretti, oltre allo squalificato Scarfone, non figurava nessun attaccante di ruolo viste le non ottimali condizioni di Bitetti e Moramarco. D’Ascanio schiera Armento come unica punta. Gli ospiti, invece, hanno mostrato una migliore condizione atletica che, tuttavia, non è bastata a superare un buon Grottole trascinato da capitan Paladino, Buono e Di Pede, apparsi in ottima forma. Già dalle prime battute i biancoverdi si portano in avanti; al 6’ D’amico si rende pericoloso con un pallonetto
Raffaele Paladino
che finisce di poco sopra la traversa. Il Grottole prova a reagire e la partita si combatte a molto a centrocampo con pochi spunti in attacco. Alla mezzora, però, arriva il vantaggio ospite con Ciardiello che arpiona un traversone basso di Leone ed insacca dal limite dell’area. Dopo solo alcuni minuti, lo stesso Ciardiello calcia sul palo un calcio di rigore dopo che il portiere locale aveva atterrato D’Amico. Nella ripresa gli ospiti cercano sin da subito il raddoppio e la squadra di D’ascanio riparte spesso in contropiede. Al 16’, comunque, arriva il raddoppio di Leone A. dopo essere partito sul filo del fuorigioco dalla destra. Il gol non demoralizza i locali che iniziano ad attaccare senza timore: dopo quattro minuti, infatti, Buono fa tap-in sotto rete dopo un errore di Milesi. L’Oppido si rende pericoloso con Ciardiello e D’Amico fermati dall’attenta retroguardia grottolese, ma al 35’ arriva il pari con un gran gol di Paladino che da 25 metri piazza la sfera sotto l’incrocio dei pali. c.a.
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40 Sport
Il Lagopesole tiene un tempo poi alza bandiera bianca contro l’undici di Finamore
E’ Lovasto a decidere Doppietta nella ripresa dell’attaccante della Vultur Rionero LAGOPESOLE V.RIONERO
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Guida risponde a Schettino Il Rotondella è soddisfatto
LAGOPESOLE: Zoppi, Pace G., Coviello T., Rosa, Coviello S.; Coviello C., Mecca (4' s.t. Dragonetti), Colangelo N., Sabato; Lorusso (40' s.t. Romaniello), La Notte F.. A disp.: La Capra, Pace R., Lovallo, Bochicchio, Colangelo D.. All. Alfano. VULTUR RIONERO: Martone, Chimenti, Lanciano, Cozzolino, Di Tolve,; Barbaro (34' s.t. Marmora), Rapolla (23' s.t. Izzi), Zona, Giuliani; Anelli, Lovasto (37' s.t. Brescia). A disp.: Radesca, La Notte M., Grieco, Callimo. All. Finamore. ARBITRO: Di Noia di Potenza (guardalinee Aquino e Muscio). RETI: 5' s.t. Lovasto, 45' s.t. Brescia. NOTE: pomeriggio tipicamente estivo, terreno di gioco in buona condizioni. Ammonito Colangelo N., Calci d'angolo 7-1 per la Vultur. AVIGLIANO - Due lampi di Lovasto, praticamente identici: palla che spiove da destra (una volta su una punizione che è una sorta di corner corto, l'altra da cross di Barbaro) e stacco di testa del numero 10 bianconero, il primo per aggiustare la mira, il secondo per metter dentro. Nei cinque minuti iniziali del secondo tempo, il Rionero stacca il biglietto per il secondo turno di Coppa Italia. Il sigillo lo mette poi Brescia con una sventola dal limite proprio allo scadere, quando la prima di stagione aveva ormai esaurito i suoi motivi. Viene fuori alla distanza il maggior tasso tecnico del Rionero, ma soprattut-
ROTONDELLA BORUSSIA
Pierpaolo Rapolla del Rionero e accanto il tecnico Manuele Finamore
to la sua condizione atletica sicuramente migliore, rispetto ad un Lagopesole che per quasi un'ora è riuscito a reggere il confronto (sprecando anche, a inizio gara, un rigore) ma che poi è letteralmente scoppiato. Squadra da rivedere, quando avrà nelle gambe più condizione e meno acido lattico. Rionero non sempre preciso in fase di costruzione, un po' incerto al centro della difesa, piacevole soprattutto nei due esterni Barbaro e Giuliani, allo stato gli elementi migliori di una squadra che cose interessanti ha mostrato anche nella coppia di attacco
Anelli-Lovasto, attaccanti atipici ma che sembrano bene integrarsi con i due uomini di fascia. Il caldo estivo è stato il vero protagonista della gara. Che si è snodata su rutmi lenti, con un Lagopesole che ha saputo fare la sua parte di fronte alla squadra di categoria superiore. Ed ha avuto anche l'occasione per sbloccare il risultato, sul “mani” in area di un difensore vulturino La Notte è andato sul dischetto, tirando però fiacco e poco angolato, fin troppo facile per Martone bloccare. Anelli uomo di riferimento della manovra offensiva rionerese nella
Match avaro di occasioni, la spunta il Ricigliano
Il Pescopagano punito dal guizzo vincente di Gotti PESCOPAGANO RICIGLIANO
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PESCOPAGANO: Rosa, Roselli, Di Già, Tavarone, Cantone, Lotano (46’ Angiolillo), Capasso, Lanza A., Montano (68’ Tringaniello C.), Arcamone, De Mito (22’ Lanza V.). A disp: Briuolo, Tringaniello M., Borea, Laurenziello. All: Pantuosco. RICIGLIANO: Villano, Adelizzi (93’ Pascente), Gaudiosi, Carleo, Barone, Pignata, Tomasiello (71’ Lepore), Piegari, Gotti, Bochicchio (88’ Cernera), Saracco. A disp: Lepore, Serritella, Cernera, Pascente. All: Dente. ARBITRO: Asquino di Venosa. RETI: 73' Gotti. PESCOPAGANO - Lavori in corso, questa la scritta a caratteri cubitali sugli spogliatoi pescopaganesi, sia per l'imminenza dei lavori di adeguamento strutturale del vetusto impianto “Pascone”, sia per i pochi giorni di preparazione dei rossoblù di mister Pantuosco. Di contro c'è il Ricigliano che per quanto visto quest'oggi, ha anch'esso seri problemi di tenuta atletica e di amalgama. Insomma c'è da lavorare per tutti. C'era curiosità nel pubblico per vedere i nuovi innesti per i padroni di casa ma sia i locali che gli ospiti lamentavano diverse assenze. La partita inizia al piccolo trotto, anche perché il sabbioso campo comunale e il gran caldo non invitano a sprecare troppe energie. Sul nostro taccuino nei primi 45 minuti troviamo solo un colpo di testa di Tavarone, terminato alto al 11’, un tiro da fuori di Saracco, anche questo fuori, ed una bella punizione di Arcamone che lambisce la barra trasversale. Allo scadere della prima frazione è ancora Tavarone ad invitare allo scatto Capasso che viene anticipato di un niente dall'attento portiere del Ricigliano Villano. Nella seconda frazione di gioco le due squadre osano qualcosa di più: sono sempre i locali a tessere le combinazioni migliori: al 59’ uno-due Montano-Capasso con
Serritella del Ricigliano
tiro di quest'ultimo parato a terra da Villano. Dall'altra parte si dà molto da fare Gotti, che seppur ben ingarbugliato dal duo TavaroneCantone, tiene sempre viva l'attenzione dei locali. Al 73’ l'azione che decide la partita: tiro dal limite di Bochicchio, Rosa respinge in tuffo e sulla ribattuta Gotti, tutto solo ed in sospetto fuorigioco, ribadisce a porta vuota in gol. Vane le proteste dei locali, Asquino non sente ragione e convalida la rete. Da qui in avanti i locali le provano tutte, spinti da un ottimo Arcamone, reclamando anche un rigore per fallo di mano in area di Adelizzi. Ma non c'è niente da fare, anche perché a Capasso saltano i nervi e si fa espellere dall'incerto arbitro. In conclusione possiamo dire che il Ricigliano con il minimo sforzo si aggiudica i tre punti ma che il Pescopagano non avrebbe assolutamente demeritato il pareggio. C'è da lavorare per tutti, squadre e direttori di gara. Gabriele Lotano sport@luedi.it
prima fase di gara, un paio di iniziative proprio in avvio, poi, al 16' la sventola su punizione che ha preso in pieno la traversa. In avvio di ripresa il gol di Lovasto, poi Rionero che tira il fiato, il Lagoipesole potrebbe approfittare di un black out dei centrali bianconeri ma Sabato tocca male per La Notte e la conclusione provata da Lorusso finisce alta. Qui i federiciani finiscono il fiato, e il finale è tutto della Vultur, che colleziona occasioni, fino al bolide di Brescia che chiude gara e discorso qualificazione. Giancarlo Tedeschi
1 1
ROTONDELLA: Salerno G., Mele, Salerno A (Fella 46'), Acciardi, Erdogmus, Rubolino, Guida, Loprete (Divincenzo 70'), Montemurro (Ricciardi 85'), Manolio, Tarantino. A disp: Scaiella, Ricciardi, Franchino, Cuccarese. PLEIADE POLICORO: Capozzi, Schiraldi (Liuzzi 85'), Bongiorno, Salerno F., Lanzara, Gialdino (Margiotta 85'), Nettis (Valicenti 70'), Fabretti L., Gagliardi, Schettino, Fabretti. R. A disp: Suriano, Giannini, Valicenti, Ripoli, Conte. ARBITRO: Maria Teresa Cassano di Moliterno RETI: 26' Schettino (BP), 65' Guida (R). VALSINNI - E' un pari che fa più piacere al Rotondella, quello uscito ieri dal campo di Valsinni per la gara d'andata del primo turno di Coppa Italia. Le due formazioni, entrambe neopromosse in Promozione ed Eccellenza, hanno giocato alla pari una partita intensa. Può gioire il Rotondella, per un risultato ottenuto contro una formazione di categoria superiore e con una squadra rimaneggiata. Erano in tribuna due dei suoi atleti più quotati, Mario Manolio e Angelo Ripa, così come altri pezzi importanti dello scacchiere di
mister Martino, come Salvatore Visaggi e il nuovo acquisto Antonio Santoro. Non al completo neppure il Borussia Pleiade, che è entrato in partita con il piglio della squadra di categoria superiore, prendendo subito in mano il pallino del gioco. Il Rotondella, però, non si è fatto mancare qualche sortita in contropiede, sfiorando la rete per due volte con Tarantino. Il contropiede decisivo, però, è quello che ha messo a segno il Borussia, con un ottimo spunto di Schettino, lesto a bruciare il centrale Antonio Salerno e battere il portiere Giambattista Salerno. Primo tempo in mano agli ospiti, dunque, che anche a inizio ripresa sono partiti con il piede sull'acceleratore, sfiorando il raddoppio in almeno due occasioni con Schettini e Fabretti. Ma pian piano il Rotondella è venuto fuori, e dopo essersi avvicinato al gol con un tiro di Loprete, ha trovato il pareggio con il tandem TarantinoGuida. Ottima imbeccata di Tarantino per il giovanissimo attaccante, che in velocità ha bruciato il difensore Bongiorno e battuto l'estremo difensore Capozzi. Poi finale con un Rotondella capace di reggere meglio l'assalto degli avversari, grazie soprattutto alla freschezza messa in campo dai più giovani. Pino Suriano
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Sport 41
Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
«Italia, c’è da riflettere» «DITE A SCHUMACHER di venire con la sua auto e faremo una sfida. Io sono più rapido di chiunque e posso battere anche lui su quattro ruote». Usain Bolt lancia la sfida impossibileal settevoltecampione del mondo con la Ferrari confermando a margine dell’affollata cerimonia in cui ha ricevuto dal borgomastro di Berlino Klaus Wovereit un pezzo originale del Muro abbattuto nel 1989, le parole pronunciate ieri notte, dopo la gara della 4X100, ai microfoni dell’emittente brasiliana Sport Tv. Davvero ha detto che si sente prontoa sfidare Schumi? «Certo che sì, lui è un grande etutti e dueamiamo la
velocità, quindi abbiamo qualcosa in comune. Ma io vincerei anche contro di lui», aggiunge ridendo. Il giamaicano con due straordinari record del mondo è senza ombra di dubbio il grande protagonista di questo mondiale tedesco che invece ha riservato pochissime soddisfazioni alla spedizione azzurra rimasta a bocca asciutta e priva di medaglie. L'Italia dell’atletica comincia a riflettere, ma non vuole parlare di fallimento. Il verdetto di Berlino è chiaro: peggio di così non si può fare perchè mai era stata raggiunta (per modo di dire) quota zero nel medagliere.
«Devo essere fiducioso ed ottimista, e lo sono. E' chiaro che bisogna rimboccarsi le maniche: in questi eventi, quando non si vincono le medaglie, non va bene, anche se mai abbiamo avuto otto finalisti». Il presidente della Fidal Franco Arese fa questo bilancio della spedizione azzurra ai Mondiali di Berlino. «Quando le cose non vanno – ha detto Arese a RaiSport – qualche riflessione va fatta. Bisognasedersi adun tavoloe fare una valutazione globale, capire perchè atleti che ambivano al podio sisono trovati in difficoltà». Il numero uno della Fidal si ritiene soddisfatto per il setti-
mo posto nell’asta di Gibilisco ("Speriamo prosegua nel ritorno al vertice, gli abbiamo dato questa opportunità e ci sta ripagando»), un pò meno per le peripezie capitate ad Andrew Howe, assente per infortunio». Nell’ultima giornata va alla Cina la medaglia d’oro della maratona femminile ai mondiali di atletica di Berlino. A vincere è stata Bai Xue che con il tempo di 2h 25'15» ha precedutola giapponese Yoshimi Osaki, argento e l'etiope Aselefech Mergia, bronzo. Mentre le due staffette di chiusura vedono prevalere tra le donne gli Stati uniti con Dunn, Felix, Demus e Richar-
Sanya Richards porta in trionfo il quartetto a stelle e strisce nella 4x400 donne
ds che si sono imposte in 3'17"83, battendo la Giamaica (Whyte, Williams-Mills, Lloyd e Williams), argento in 3'21"15, e la Russia (Kapachinskaya, Firova, Litvinova e Krivoshapka), bronzo in 3'21"64. Per gli uomini ancora Usa d’oro nella finale della
4x400 maschile, con Taylor, Wariner, Clement e Merritt si sono imposti con il tempo di 2'57"86, battendo la Gran Bretagna (Williams, Bingham, Tobin e Rooney), argento in 3'00"53, el'Australia (Steffensen, Offereins, Thomas e Wroe), bronzo in 3'00"90.
Volley B1 Donne La PM Lorelei con ambizioni rinnovate verso la nuova stagione
«E’ l’anno della svolta» Cinque nuove titolari per un roster completo ed equilibrato «DOPO quattordici campionati di B1 è il momento di pensare a qualcosa di più». Nelle parole del neo presidente della PM Lorelei Avis Potenza, Michele Ligrani, c’è il senso della nuova sfida lanciata dal sodalizio potentino nel corso di un saluto rivolto alla squadra e alla stampa. Non nasconde le proprie ambizioni la formazione guidata in panchina ancora da Nino Gagliardi, nel segno della continuità. Quella stessa formazione, però, si presenta cambiata per 5/7 dello schieramento base rispetto allo scorso campionato, nel segno di un rinnovamento non solo di facciata. «D’accordo con la società - ha sottolineato Gagliardi — abbiamo puntato a costruire una squadra che rispondesse a un preciso disegno tecnicotattico e allo stesso tempo ci consentisse di aprire un nuovo ciclo puntando su atlete di prospettiva». Il Presidente Ligrani, soddisfatto del lavoro svolto, non teme di sbilanciarsi nei pronostici. «Puntiamo — ha ammesso con sincerità —decisamente ai play off. Questa è la formazione più forte da noi allestita negli ultimi dieci anni». A tenere i piedi ben piantati per terra, ma solo apparentemente in contrasto con le dichiarazioni di cui sopra, coach Gagliardi: «Io pronostici non ne faccio ha spiegato, ma mi sento di dire che questa squadra se la giocherà con tutti. Io e le ragazze ci metteremo lavoro e massimo impegno, all’ambiente e alla stampa chiediamo sostegno e fiducia». Insomma, non pensiamo a dire di essere protagonisti, ma pensiamo a esserlo. Bisogna dare atto alla società potentina ch il lavoro svolto è stato certosino e ha consegnato alle abili mani dell’allenatore pugliese una formazione che ha già conquistato, nei pronostici degli addetti ai lavori, il rispetto di tutti. Una squadra che con l’arrivo delle schiaccia-
BOX BREVI MEDICAL CENTER, OBIETTIVI E PROGETTI
In alto, foto di gruppo per la nuova PM Avis Lorelei. In basso, da sinistra, il presidente Michele Ligrani e il coach, Nino Gagliardi (Foto Andrea Mattiacci)
trici di posto 4 Franco e Pierantoni («Un gradito ritorno» come lo ha salutato il responsabile della comunicazione Cristian Colangelo, ndg) va a completare, in aggiunta al libero Elena Ligrani, una linea di ricezione e difesa che difficilmente sarà messa in difficoltà e che allo stesso tempo dovrebbe consentire alle sapienti mani della nuova palleggiatrice Masino di distribuire il gioco senza particolari affanni. Inoltre le due garantiscono alla PM un contributo di punti pesanti, grazie a una elevata efficacia in attacco. La diagonale di centro, Rotondo-Composto, offre adeguate garanzie sia in fase di muro che in primo tempo. Il resto è affidato allo stato di grazia della confermatissima Pericolo, nello scorso campionato uno dei top scorer del torneo che rappresenterà ancora una volta, probabilmente, il terminale
offensivo principale della PM, magari con maggiore libertà di passare, grazie alle attenzioni che il muro avversario dovrà inevitabilmente dedicare alle altre due schiacciatrici. Se proprio un neo si vuole trovare a questa squadra, questo sta nella mancanza di “centimetri” rispetto alle pretendenti alla promozione, almeno sulla carta. «Premesso — ha spiegato Gagliardi — che due o tre formazioni sono ancora da completare, in effetti paghiamo qualcosa rispetto, ad esempio, al Soverato che se dovesse completare il sestetto con una schiacciatrice di categoria superiore si presenterebbe come la favorita assoluta del torneo. Inoltre non dobbiamo dimenticare che siamo una formazione profondamente rinnovata e che, soprattutto, annovera tra le proprie fila giocatrici meno abituate a giocare partite di un certo livello. O
quantomeno, rispetto a qualche altra squadra, ne abbiamo di meno. Questo, però, deve servirci da stimolo per lavorare giorno per giorno nella costruzione di una forte organizzazione di gioco. Così potremmo sopperire agli eventuali gap rispetto a squadre che, sulla carta, appaiono più attrezzate in termini di valori individuali assoluti». Una grande voglia di guardare avanti, insomma, come ha spiegato il responsabile della Comunicazione Colangelo nella sua introduzione all’incontro che, come precisato, non rappresenta una vera presentazione. «La società - ha precisato - si è riorganizzata nell’ottica di un progetto che punta, nel giro di qualche anno, a portare la squadra in serie A». Questo senza trascurare la cura del settore giovanile nel quale, anzi, si è deciso di rilanciare, grazie all’accordo con la De Gasperi Volley. Nel rinnovamento rientra anche la figura di Canio Mancuso, responsabile del marketing. «Puntiamo — ha sottolineato - ad avvicinare alla pallavolo nuovi affezionati, soprattutto tra i giovani». Pietro Floris sport@luedi.it
OBIETTIVI e progetti della nuova Medical Center in B1. La nuova avventura sportiva della formazione di Draganov parte sotto i migliori auspici e con la voglia di difendere una categoria importante e di qualità come la terza serie nazionale. «InB1puntiamoadottenere unasalvezzadignitosasiasotto il profilo della classifica, cercando di arrivare fra le prime otto formazioni,sia sottoil profilotecnico,cercando diesprimere sempre quelgioco veloce espumeggiante mostratoin passato e, in particolare, lo scorso anno» ha spiegato il direttore sportivo della Medical Center Pietro Crichigno. «Sotto l'aspetto societario siamo tesi all'allargamento di soci e dirigenti che possono e vogliano portare impegno ed entusiasmo nella nostra organizzazione ed alla fidelizzazione di imprese che vogliono affiancarci economicamente nel progetto che stiamo portando in essere, come da tanti anni sta facendo il nostro major sponsor Medical Center, grazie alla passione del sig. Giovanni Modrone. E' proprio in tal senso che a breve la Virtusdiventerà una società sportivaa responsabilità limitata, e questo rappresenta per noi un traguardo importante poiché conferma il progetto di crescita che il sodalizio rossoblu si è posto come obiettivo».
AUTO, QUINTO POSTO DI MOSSUCCA BELLA prova per il pilota lucano Lorenzo Mossucca che arriva quinto assoluto nella quarantaquattreesima edizione del Trofeo Luigi Fagioli nella cronoscalata di Gubbio “Madonna della Cima”. Nelle due manche di 4,150 chilometri il pilota melfitano a bordo della sua Lola Zajtec F3000 ha un andamento di gara alquanto regolare, sbaglia pochissimo e bissa sostanzialmente i tempi con 1’42’’401 nella prima prova che gli dà diritto ad un buon sesto posto ed un 1’42’’296 nella seconda che lo fa arrivare in quinta posizione parziale. Mossucca può ritenersi soddisfatto visto che nelle prove di sabato aveva girato intorno ad 1’48’’ migliorando dunque, in gara, di circa sei secondi il tempo delle prove. La classica di Gubbio è andato al fresco campione europeo Simone Faggioli che si conferma ai vertici del campionato italiano dopo aver trionfato in Svizzera nel trofeo continentale. Mossucca invece primo a Gubbio tra gli under 25 sale nei primi dieci della classifica generale grazie al risultato rimediato ieri nella corsa umbra e vince il trofeo Luigi Fagioli riservato al miglior giovane.
COSIMO MATERA ALLA VIRTUS E' Cosimo Matera il primo volto nuovo della Virtus Matera per la stagione 2009-2010. L'esperto allenatore si affianca alla già quotata coppia composta da Michele Di Gioia e Nico Taratufolo. E’ quanto comunicato dalla società materana in un breve comunicato, la Virtus dunque si affida al prezioso lavoro di Cosimo Matera, 44 anni compiuti il 20 aprile scorso. Cosimo Matera vanta un'esperientra ultradecennale sui campi di calcio. Queste le squadre che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni: Club Saronno Juventus, Invicta Matera, Fc Miglionico, Fc Pomarico, Varisius e Football Club Matera. Ora contribuirà al lavoro all’interno della formazione materana concentrata sull’organizzazione della prossima stagione agonistica affinchè possa essere piena di soddisfazioni sotto più profili. La Virtus si muove nella consapevolezza che la creazione di un settore tecnico di livello può essere garanzia di crescita per il lavoro svolto sui ragazzi.
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42 Sport Atletica Bolt protagonista, azzurri a bocca asciutta
A Dilettanti Longobardi: «Il gruppo mi piace, ora serve la prova del campo»
Bawer a caccia di risposte Tre amichevoli nei prossimi sei giorni per tirare le prime somme E’ la settimana dei primi test per la Bawer Matera che ha programmato tre amichevoli in sei giorni per verificare il lavoro atletico e tecnico svolto in questa primissima fase di preparazione. Coach Corà cerca le prime risposte alle indicazioni date in questa fase della stagione. Il tecnico materano vorrà anche rendersi conto, sul campo, delle attitudini e della capacità “sotto sforzo” dei suoi giocatori in modo da poterli utilizzare poi al meglio. Insomma il precampionato della Bawer entra nel vivo anche se questa prima fase del lavoro ha destato delle sensazioni incoraggianti e lascia molto ottimismo. «Abbiamo un gruppo costituito da ragazzi che hanno voglia di lavorare e di cogliere l’occasione giusta per mettersi in mostra, giocatori disposti ad interagire e ad accettare i consigli che gli arrivano», racconta al “Quotidiano” il capitano del Matera, Francesco Longobardi che disegna uno scenario positivo in vista delle prime amichevoli. «E’ chiaro che con un avversario di fronte ci si riesce a rendere meglio conto delle situazioni che si presentano in campo. Le idee dell’allenatore? Lui ha tracciato le sue idee, vuole un basket veloce, aggressivo, difensivo. Speriamo che si possa vedere una prima impronta in queste gare, ora lavoriamo su giochi e schemi ma in maniera libera poi credo che andremo ad approfondire alcune situazioni». Insomma le prime impronte della nuova squadra, le peculiarità dei singoli e le qualità atletiche della squadra potranno già emergere nei tre incontri con Bernalda, Corato e Bisceglie. Poi qualcosa di più si potrà vedere nel doppio confronto di Coppa Italia contro Potenza, una sfida che la società materana vuole provare a vincere per andare avanti in Coppa. Longobardi spiega: «è chiaro che giocare partite molto impegnative in un periodo
Il tecnico ringrazia tifosi, dirigenti e il presidente Totaro
Coach Daraio dice addio a Senise dopo otto anni di successi
Il capitano della Bawer, Francesco Longobardi
iniziale della stagione può creare delle difficoltà perchè c’è ancora molto da lavorare, ma è altrettanto ovvio che nessuno vuole mai perdere. Noi alla Coppa Italia ci teniamo e giocheremo per vincerla, tanto più in un derby contro Potenza. La voglia di giocarcela e di fare
bella figura non manca di certo». Ora Matera però ha ancora esposto il cartello dei lavori in corso e probabilmente almeno fino al campionato bisognerà avere la pazienza di capire e di studiare, pian piano, le potenzialità della nuova squadra
Il coach Claudio Corà
materana. Poi dopo con la prima in casa contro Molfetta si comincerà a fare sul serio e lì si vedrà davvero quali sono le potenzialità e le ambizioni che questa Bawer può coltivare. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
SI SEPARANO definitivamente le strade di Piero Daraio e del Basket Senise dopo otto anni di ininterrotta collaborazione. Coach Daraio l’anno passato aveva interrotto alla fine della prima fase del torneo di C2 il suo accordo di collaborazione con la prima squadra a causa di motivi di lavoro malgrado quel Senise avesse ottenuto una storica qualificazione al play off ed una prima parte di stagione da incorniciare. Daraio ha onorato comunque il suo impegno con il settore giovanile, sia pur tra mille difficoltà personali, fino alla fine della scorsa stagione, oggi però gli stessi impegni di lavoro ed una diversa strada che dopo otto anni si prende e separa le strade del presidente del Senise Mario Totaro e del tecnico materano. «Dopo otto anni mi pare doveroso fare questo ringraziamento ai tifosi di Senise, a tutti quanti i dirigenti che mi hanno aiutato e sostenuto ed in particolare al presidente Mario Totaro con il quale abbiamo condiviso tanti momenti di difficoltà ma soprattutto moltissime soddisfazioni contribuendo, lui in primo luogo ma anche io per quanto possibile ai successi degli ultimi anni che hanno condotto Senise dalla serie D regionale a diventare una realtà stabile e rispettata del panorama della serie C2 di pallacanestro. Il miopiù grande orgoglioè peròquello di averavviato un lavoro con i giovani di Senise raggiungendo risultati impensabili e creando un movimento giovanile che non ha niente da invidiare alle altre realtà del territorio lucano. Al Senise», conclude coach Daraio, «vanno i miei migliori auguri sia per la prima squadra sia per coltivare con ancora migliori risultati quella linea verde che ho l’onore di aver avviato». p.quarto@luedi.it
A Dilettanti Sabato la prima amichevole con Scafati, Potenza lavora a ritmo serrato
Levoni, segnali positivi per Paternoster LAVORO, lavoro e ancora lavoro. La ricetta di Antonio Paternoster per tirare fuori il meglio dalla sua Levoni è chiara, e in perfetta sintonia con le metodologie di allenamento di un coach che, in partita come nella preparazione, richiede ai suoi uomini massimo sacrificio e reciproco sostegno. «I ragazzi in questo mi stanno seguendo alla perfezione», dice soddisfatto il tecnico potentino alla luce della prima settimana di lavoro messa in cascina da Rato e compagni. «Fin dal primo giorno abbiamo parlato un linguaggio comune, e ho trovato piena sintonia e massima disponibilità da parte di tutto il gruppo, che comincia già a trovare i giusti ritmi». Quelli che Paternoster ha tutte le
intenzioni di mantenere, amichevoli e gare di coppa comprese, fino all'esordio del 27 settembre. «Il nostro obiettivo rimane focalizzato sul campionato, a cui vogliamo arrivare in condizioni molto vicine a quelle ideali. Le tappe intermedie quindi (il primo test è in calendario per sabato prossimo a Scafati), per quanto importanti per crescere, non condizioneranno il tipo di lavoro che porteremo avanti». La fiducia non sembra proprio mancare al trentottenne allenatore maturato nella Potenza '84, e approdato con merito alla ribalta della A Dilettanti: «L'impegno e la voglia messe in palestra da tutti, vecchi e nuovi, mi fanno stare piuttosto tranquillo. A conferma della bontà delle
scelte compiute dalla società in sede di mercato. E anche l'affiatamento degli ultimi arrivati con i reduci della passata stagione è stato subito soddisfacente». Presupposti ideali dunque in casa Levoni per costruire quel progetto di squadra la cui bontà, però, non potrà che essere valutata ai primi impatti con il campo e gli avversari. Per intanto Massimo Ruggeri e soci, archiviata la salutare pausa domenicale, sono tornati a ributtarsi a capofitto nel doppio impegno quotidiano che ne scandirà le settimane fino alla soglia della prima stagionale contro il San Severo. Appuntamento a cui conta di arrivare disponibile anche Sebastiano Grasso, che continua il lavoro diffe-
Il tecnico Antonio Paternoster
renziato destinato a portarlo ben presto ad unirsi al resto della truppa bianconera. Luca Carlone sport@luedi.it
B Dilettanti «Siamo a disposizione dei compagni per aiutarli»
Bernalda s’affida all’esperienza Gaeta e Russo per guidare i baby IL CALDO torrido e il clima dellafesta patronalenonhanno rallentato i ritmi della preparazione della Cestistica che sotto gli occhi vigili di coach Vandoni e del preparatore atletico Verdecchia sbuffa e suda per essere pronta ai primi imminenti impegni della nuova stagione sportiva. Una squadra giovanissima, quella ionica, ma con due “chiocce” d'eccezione come Gaeta e Russo, gli anziani (si fa per dire) della comitiva bernaldese; Gaeta, come ti senti in questo ruolo? «Quello della chioccia mi va benissimo, sono contento di questa responsabilità che consiste nel dare consigli e suggerimenti ai più giovani, anche se va tenuto presente che siamo qui per esprimere tutti insieme sul parquet quello che ci verrà richiesto dal coach». Russo alla stessa domanda risponde così: «Spero di essere considerato un vecchio non per l'età che ancora mi dà ragione ma per a lun-
ga esperienza fatta a Bernalda, e da questo punto di vista sono a totale disposizione dei miei compagni non solo in campo ma anche fuori per aiutarli ad ambientarsi subito». Gaeta, qual è lo scopo di questa intensa preparazione atletica? «A noi serve lavorare molto per avere delle buone armi nelle nostre mani, ovverol'intensità digioco chedeve essere superiore a quella degli avversari e la creazione di un buon gruppo nel quale far risaltare le qualità dei singoli; solo così potremo sopperire alle carenze che oggettivamente abbiamo rispetto ad altre squadre più forti di noi sulla carta». Russo, questo sarà il sesto campionato con la stessa casacca, hai conosciuto tanti giocatori che hanno calcato il parquet del PalaCampagna, cosa pensi del roster di quest'anno? «Sicuramente diverso da tutti gli altri, stavolta sono quasi tutti dei ragazzi con tanta voglia di cre-
Gaeta e Russo in alcune fasi dell’allenamento
scere e di far bene in questa difficile categoria, e siamo tutti adatti al gioco che vuole questo allenatore». La domanda finale per Gaeta riguarda la sua impressione sull'accoglienza: «L'ambiente mi è sembrato piuttosto caldo - afferma il dottore in Scienze Politiche - lo abbiamo percepito immediatamente già dal giorno del raduno e lo vedia-
mo quotidianamente con la presenza deitifosi agliallenamenti; speriamo di far divertire gli appassionati visto che qui il basket è una cosa importante, e da loro ci aspettiamo una grossa mano durante le partite”. Infine la annotazione conclusiva di capitan Russo: “Si è parlato tanto di crisi ma alla fine le solite società hanno fatto i soliti squadroni,
quindi il torneo sarà molto difficile con roster pesanti come negli anni passati; non ho dubbi, conoscendo la tifoseria bernaldese, che il sostegno alla squadra sarà forte ed entusiasta, però i nostri supporter devono capire che l'unico obiettivo della stagione è una non facile salvezza, ed è a questo scopo che tutti devono spingerci con la loro passio-
ne”. Gaeta e Russo, l'uno romano l'altro casertano, il primo un volto nuovo per il pubblico locale l'altro ormai bernaldese d'adozione: ma un'unica goccia di saggezza per un team “adolescente” che vuole ben figurare in un girone che, nonostante i tanti proclami estivi, è rimasto quello delle spese folli e delle “pazziate”. Giovanni Palmieri
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A Latronico
A Rotonda
Taccuino
L’evento
Alla scoperta di Montegiordano La terra di Pitagora
Da non perdere la Sagra della melanzana rossa
Torna a breve il viaggio itinerante del Tour del Gusto
Successo per il concerto di Cattaneo a San Costantino
a pagina 47
a pagina 48
a pagina 48
a pagina 48
di FRANCO DIONESALVI
Tuffo nel passato per i vicoli di Forenza
Il governo li vuole sperimentare: molti detenuti potranno uscire, con quell’aggeggio al braccio che consentirà di sapere in ogni istante dove si trovano. I direttori delle carceri dicono: finalmente si respira. Ma i più contenti sono alcuni nostri gioiellieri. Aspettandosi la condanna di un po’ politici nostrani, e potendo scegliere il braccialetto al posto del carcere, sono pronti a lanciare l’affare: modello con brillanti per la signora, e modello omologato, collegato a tutte le centrali di polizia, linea Arsenio Lupin, per lui.
di Friggitrice
E il vento caldo dell’estate... E’ SUADENTE, avvolgente, sfiancante e carico di malinconia. Il vento caldo dell’estate dicono che porti tristezza, quaggiù, verso il Mediterraneo. Come la voce di Alice che lo cantava. Al tramonto le frange degli ombrelloni sventolano, i capelli dell’ultimo tuffo restano umidi, la pelle è bruciata da sole e salsedine. E i pensieri ripercorrono volti e affetti e amori e luoghi delle estati passate. Al parosossismo delle sue potenzialità,
all’apice della lingua di fuoco, la bella stagione comincia anche a declinare. Il punto massimo della feroce corsa di agosto coincide con il suo lento abbassarsi. Ci sono panfili nel porto, di fronte alla riva navi crociera (le navi albergo le chiamano i pupi) che regalano il sogno della lontananza. E i piccolini hanno osservato anche la rotta dei gabbiani che all’ora del desio planano tutti sullo stesso tetto dopo essersi fatto anche il bagno.
Si adagiano sull’acqua quando i bagnanti lasciano libero il campo. Come i bagnini che con la tipica abbronzatura a mezza coscia e mezzo braccio si lanciano in acqua padroni dei flussi mai arrabiati quest’anno. E’ quasi il tempo dei regali di fine stagione, si usa promettere acquisti posticipati per placare la sfrenata ansia consumistica di grandi e piccini. Il più bel regalo che ci portiamo dietro è aver calpestato ancora una volta la nostra terra.
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Vacanze
a casa mia
A Forenza la storia diventa viva Nell’antica cittadina dell’Alto Bradano La cultura si può visitare a piedi tra i vicoli suggestivi, percorrendo un itinerario storico religioso di ENZA SALUZZI FORENZA - Hanno iniziato a scavare proprio nei giorni scorsi per riportare alla luce le tracce dell'antico monastero di Forenza. Una antica cittadina dell'Alto Bradano che tempo addietro fu sede natia del cavaliere dell'ordine templare Ugo dei Pagani. Così, come ogni anno, Ugo dei Pagani è tornatoa vivere il 16 agosto nel corteo storico “La legenda dei Templari”. Una giornata in cui la storia diventa viva. Era il 1118 quando Ugo dei Pagani fondò l'ordine templare, l'ordine dei Cavalieri di Cristo, la cui controversa storia lascia ancora col fiato sospeso. Il corteo si snoda per le vie antiche di Forenza, con i cavalieri, le dame, i tamburi, la famiglia di Ugo dei Pagani, tra giullari e dan-
ze medievali. Forenza è cultura. La cultura che si può visitare a piedi, per i suggestivi antichi vicoli, gustando il paesaggio naturalistico, diretti verso le chiese. In un itinerario storico religioso, in cui le chiese sono i templi della storia, si parte dall'Annunziata del XIII IVX secolo, posta nel cuore del centro storico, per poi scoprire la seicentesca chiesa del Crocifisso al cui interno sono custoditi altari lignei e tele del 1500. Santa Maria degli Armeni, tempio che ha una origine orientale, la cui dedicazione si fa risalire ad una effigie della Madonna trasportata dall'Oriente da un conte nobile di nome Ruggero reduce della Crociata, mentre un documento del 1219 ne attesta l'appartenenza alla “Badìa di Montevergine”.
Alcune immagini di Forenza
ComeArrivare
DoveDormire
ALCUNE informazioni per raggiungere Forenza. Per chi arriva dalla vicina Puglia è necessario intraprendere la SS96 e continuare SPEXSS169, SP122, SP6 e SP10. Per chi vuole raggiungere Forenza dalla Campania, A16/E842 uscita Candela direzione Melfi, SS658, SP10, Sp8. Il turista nei giorni della sua permanenza si sentirà coccolato dai paesaggi meravigliosi che la Basilicata offre in questa stagione. Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare la Pro Loco di Forenza al numero 334/7551751, e chiedere del presidente, il signor Petruzzi, che con disponibilità sarà al servizio del turista per fornire informazioni di tipo storico, culturale e non solo.
QUALCHE consiglio utile sul posto in cui pernottare per quanti vogliano rimanere a Forenza qualche giorno in più. Per le famiglie o giovani coppie che decidono di voler pernottare a Forenza e fermarsi qualche giorno in più per goder delle bel-
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lezze senza fretta, girando in lungo e in largo la zona è possibile pernottare presso il Bed and Breakfast “Il rifugio dei Templari” e presso le stesse strutture ricettive già nominate.
e.s. cultura@luedi.it
DoveMangiare PER conoscere i sapori della cucina Templare potrete recarvi in agriturismi di alto spessore culinario. L'agriturismo “ Masseria Madonna dell'Armenia” dove si potrà gustare tutto il sapore della natura che circonda Forenza per contatti 0971/773390. Il secondo è l'agriturismo “Le Masserie del Falco”. Chic, noto per le sue particolari
doti gastronomiche di grazia ed eleganza a cui è possibile accostare i migliori vini della zona. Per perdersi nella magia dei luoghi di Forenza, infine, è possibile recarsi alla tavole di “Tenuta San Giovanni” . Saprà servire ogni piatto sempre nel rispetto della genuinità della natura.
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Curiosità Centorami
Casa contadina
Le chiese
Arbusti e querce secolari. Un bosco in cui cresce il caratteristico “Centorami”. Nel bosco vegetano cerri secolari. Il bosco venne occupato nel 1799 dai contadini ai quali era stato sottratto il diritto d'uso dagli amministratori del feudatario. E’ possibile passeggiare, a cavallo, o con macchina fotografica alla mano per fotografare l'albero più grande. e.s.
La casa contadina riprende esattamente la vita di un tempo, dalla fine dell'Ottocento fino ai principi del Novecento. L'essenzialità della cultura contadina è ciò che caratterizza questo luogo. Due stanze per una famiglia numerosa. Cucina e camera da letto. La culla sospesa nell'aria per recuperar spazio e un talamo fatto di foglie. e.s.
Cinque le chiese da visitare. La chiesa dell'Annunziata, del Crocifisso, di San Biagio, di San Nicola e di San Pietro. La chiesa dell'Annunziata è caratterizzata di un portale in pietra, all'interno una scultura di Santa Maria dei Longobardi. Scavata in una grotta, è suggestiva la chiesa di san Biagio scavata in una grotta da un seguace di San Vitale. e.s.
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Spiagge
ai confini
Montegiordano La terra di Pitagora Tra storia e leggenda, è stata ipotizzata qui la morte del filosofo di FRANCO MAURELLA UNA ricercatrice dell'Università di Salerno ha compiuto uno studio, scientificamente ancora da verificare, ipotizzando a Montegiordano la morte di Pitagora. Tra storia e leggenda, nel VI secolo a. C. non è inverosimile ipotizzare che Pitagora, negli spostamenti tra la sua Crotone per Metaponto e Taranto, utilizzasse Montegiordano per una tappa di ristoro. Un litorale, dunque, già noto a Pitagora e che, nelle epoche successive, vide ulteriori antichi insediamenti come testimoniano i resti di un'estesa villa romana, i monasteri brasiliani e le testimonianze di età bizantina. Più volte raso al suolo, intorno all'anno mille, per gli attacchi dal mare di predoni turchi, la popolazione trovò rifugio nell'entroterra e venne ricostruita dove è attualmente, solo nel 1645. Il comune oggi è composto dal capoluogo, che conserva un bel centro storico e monumenti d'arte e una marina vivace e in continua espansione. Nel territorio è presente una zona archeologica che conserva vestigia dell'antichità classica preromana, oltre che resti murari e reliquie di necropoli antica. I monumenti storico-artistici ed architettonici sono distribuiti sull'intero territorio comunale. Dalla Chiesa Madre edificata nel XIII secolo, distrutta nel 1936 e riedificata nel 1972. Al suo interno conserva un antico crocifisso che reca i simboli dei mestieri praticati nel paese e che viene portato in processione durante la Via crucis. Una visita meritano anche la Cappella di S. Rocco, costruita nell'XI secolo sui resti di un tempio greco; la Cappella rurale Pastorale e la Madonna del Carmine, edificata tra l'XI e il XII secolo, riedificata nel XX secolo e con al suo interno un tronetto ligneo e alcune sepolture della famiglia Solano. Della stessa famiglia è il “Castello” di proprietà Solano sin dal 1898 e edificato nel 1645. Il piatto forte dell'estate è però il mare. L'intervento di ripascimento della spiaggia, effettuato a causa del fenome-
no di erosione del mare, consente oggi di disporre di un litorale tutto balenabile e con ampi spazi. Il mare, pulito e cristallino, diventa una irresistibile attrazione. Il bel lungomare è servito da stabilimenti balneari e locali di intrattenimento. L'amministrazione comunale, retta dal sindaco Francesco La Manna, come ogni anno organizza e promuove eventi che rendono ancora più piacevole il soggiorno dei turisti. In questo primo scorcio d'agosto, l'estate a Montegiordano è stata animata dai concerti di Eugenio Finardi e del gruppo dei Bandabardò. Musica etnica, jazz e leggera, sono di casa tanto nel centro storico quanto alla marina. Montegiordano è, anche, il centro in cui si conservano e si promuovono eventi della tradizione. La “sagra del pesce”, in marina, è giunta alla dodicesima edizione; quella della “Stigliola”, degustazione del piatto tipico locale a base di interiora di capretto, istituzionalizzata ogni 17 agosto, è giunta alla sua 29^ edizione. Le passeggiate gastronomiche e le feste religiose diventano momenti di socializzazione e di promozione turistica grazie alla tipicità propria di Montegiordano. Alla cucina tipica locale, i ristoranti abbinano una vasta portata di pesce sempre fresco. Lo trovi ai “Due scogli”, al “Balck & Wite by Michel”, al “Garden”. Per la pizza, si va al “Mediterranée” mentre, per un buon gelato artigianale, il posto giusto è a “L'Oasi”. Come negli altri centri del litorale, la notte è tanto lunga quanto intensa da vivere, tanto nel centro storico quanto in marina. Il pub - paninoteca “Energy Night” anima le notti in paese, mentre, sul lungomare, il particolarissimo lido - discoteca “Energy Beach Bar” merita una visita. Jazz e blues sono di casa e le serate sempre a sorpresa ma mai deludenti. Agriturismi, alberghi e camping sul mare, offrono target di accoglienza qualificata e, soprattutto, l'ospitalità tipica della gente magno-greca che ha nel suo dna il culto dell'ospitalità.
A Montegiordano agriturismi, alberghi e camping sul mare, offrono target di accoglienza qualificata e, soprattutto, l'ospitalità tipica della gente magnogreca che ha nel suo dna il culto dell'ospitalità.
Presente una vasta zona archeologica
Irresistibile attrazione il mare cristallino
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Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
Ribalta
e personaggi La melanzana rossa regina di Rotonda di GUGLIELMO BACHER ROTONDA - Un appuntamento da non mancare: quello della sesta edizione della sagra della Melanzana Rossa di Rotonda che la sera del prossimo 25 agosto delizierà i palati di tanti buongustai affezionati ormai ad un incontro gastronomico divenuto tradizionale. Impreziosita da un borgo antico ricco di mirabili opere d’arte in pietra realizzate da valenti scalpellini locali, Rotonda deve il proprio nome all’iniziale disposizione di edifici ad un castello arroccato su di un’altura. Immersa nel verde dei suoi boschi e nel più grande scenario naturale dei millenari pini loricati, Rotonda racconta la sua storia anche attraverso l’Ecomuseo Naturalistico e Paleontologico del Pollino dove sono conservati i reati di òun “Elephas antiquus italicus” vissuto circa 700 mila anni fa e tante altre testimonianze fossili di tipo animale e vegetale. Da non dimenticare, infine, il “Matrimonio degli alberi” che si celebra l’11 giugno, quando, secondo un rito vecchio di secoli, un faggio ed un abete bianco “si sposano”. Gli emigranti aspettano tutto l’anno questo giorno per tornare a rivivere nel pro-
Il concerto
Successo ad Altamura dell’ex Luna Pop Cremonini GRANDE partecipazione qualche giorno fa ad Altamura per il concerto dell'ex Luna Pop, Cesare Cremonini (nella foto di Martemix). Il cielo stellato, ha fatto da cornice alla calda serata altamurana. Calda non solo in senso meteorologico in una via Manzoni gremita di migliaia di giovani che avevano preso posizione già alcune diverse ore prima del concerto, attendendo pazientemente l'arrivo della star bolognese avvenuto alle ore 22. Dopo l'album “Il primo tour sulla Luna”Cremonini deliziailsuo pubblico con “Il secondo tour della Luna”, proponendo durante il concerto successi che in questi anni lo hanno accompagnato ma anche nuovi brani, sicuramente meno commerciali e di alto livello, con testi per niente banali, coinvolgenti e appassionanti che sono riusciti a trasmettere emozioni. Cremonini si è presentato con una band com-
posta da otto musicisti (novepossiamodire conluiche si è esibito al pianoforte), più due coriste. Il concerto è stato sicuramente divertente e dinamico. L'artista ha saputo bilanciare pezzi lenti e pezzi accattivanti che hanno sempre visto il pubblico accompagnarlo nel canto, come da “Vorrei” (la prima canzone che Cesare ha scritto), “Un giorno Migliore”,“Figlio di un re” “PadreMadre”,“Latin lover”, e non potevano mancare “50 special”, “Marmellata” e il “Pagliaccio”. Alcuni brani sono stati sapientemente riarrangianti, come quello proposto in chiave quasi hard rock di “Qualcosa di grande”. La crescita artistica di Cesare Cremonini, la si avverte a pelle. A livello musicale spazia con disinvoltura dal rock al jazz, proponendo poi melodie dal gusto romantico con testi piacevoli. gio.mar.
La melanzana rossa di Rotonda
prio paese la grande festa di S. Antonio che racchiude in sé elementi sacri e pagani dal fascino comunque misterioso. Tipica della zona è la melanzana rossa. Di provenienza africana, all’inizio della sua maturazione questo piccolo ortaggio presenta sfumature verdognole e rossastre per diventare poi completamente rosso e non più grande di una mela. Rassomigli moltissimo ad un pomodoro. Di sapore leg-
A San Costantino Albanese Ivan Cattaneo, ironia coinvolgente SAN COSTANTINO ALBANESE - A San Costantino Albanese, in piazza Plebiscito, si è svolto qualche giorno fa il concerto del cantante Ivan Cattaneo, l'artista sempre in anticipo sulle mode e sulle tendenze, capace inventare il personaggio punk di una giovanissima Anna Oxa a Sanremo del 1978 e decretandone l'immediato successo, ritornato in auge con la seconda edizione di “Music Farm” su Rai Due, nelle vesti di opinionista della trasmissione settimanale e come conduttore della striscia quotidiana e con la breve partecipazione all'ultima edizione dell'Isola dei Famosi. Ivan Cattaneo, vestito completamente di nero con una giacca scintillante, ha iniziato il concerto verso le 22,30, con “Bang Bang” e sciorinando una dietro l'altra: “Una bambolina che fa No No”; “Il ballo del mattone”; “Un ragazzo di strada”, “Saint Tropez Twist”; “Ho difeso il tuo amore”; “Che colpa abbiamo noi” e tante altre canzoni. Brani tratti da “2060 Italian Graffiati”del 1981, che ne decretò il successo inaspettato, anche perché collegato a Mister Fantasy, la geniale trasmissione musicale diretta da Carlo Massarini, con 475.000 copie vendute e da “Bandiera gialla” del 1983. Non sono mancati brani come “L'aria” o “Amare l'assente”, tratti dal suo ultimo lavoro uscito il 21 ottobre del 2005, “Luna presente”, con dodici brani interamente da lui composti, di cui due classici rivisitati, Polisex e Crudele, e prodotto da Roberto Cacciapaglia e Roy Tarrant. Un disco dedicato alla luna e ai suoi dodici mari metafisici per celebrare 30 anni di carriera divisa fra arte, musica, e varie sperimentazioni. Buona l'intesa con la band, composta di quattro elementi e due vocalist, da cui è emersa la bravura del chitarrista Beppe Macchia e del bassista Andrea Iannucci. Infine, Cattaneo, tra un brano e l'altro si è dimostrato ironico e istrionico, instaurando un bel rapporto con il pubblico numeroso per assistere al concerto del mito degli anni Ottanta. Michele Messina
germente piccante, si differenzia dalla melanzana nera o viola perché non annerisce neanche dopo alcune ore dal taglio. Nella tipica locanda “Da Peppe”, Giuseppe De Marco ha riservato un’attenzione particolare alla melanzana rossa di Rotonda, studiandone caratteristiche e pecularietà. Fondendo quindi libera fantasia ed un naturale senso di creatività, il mitico Peppe è riuscito a realizzare ricette
semplici ma dal gusto particolare ed invitante che la figlia Flavia ha raccolto in un piacevole ricettario dedicandolo al padre «che fa della cucina il suo secondo amore». Organizzata dall’associazione “Pollino ad hoc”che ha lo scopo di valorizzare i prodotti del territorio e con il supporto dell’azienda agricola Attadia che ha fornito le melanzane, la quinta “Sagra della Melanzana Rossa di Rotonda” occuperà tutto
corso Garibaldi fino a piazza Vittorio Emanuele. I piatti offerti per la degustazione, preparati da Peppe, Angela ed il loro staff, inizieranno con le Spaccatelle (pasta fatta in casa) con melanzane rosse e scaglie di caciocavallo podalico, melanzane fritte aromatizzate, polpettine di melanzane e la fantastica torta di melanzane rosse, gustosissimo dolce del tutto particolare considerata la base di cui è composto. In
esposizione, invece, altre decine di piatti tipici, tutti ovviamente a base di melanzane rosse. Tra le novità di quest’anno, la ristampa del ricettario di Flavia De Marco, stands espositivi con tanti prodotti tipici, un’area ludico-ricreativa per bambini ed un annullo filatelico che celebra la manifestazione. Appuntamento, quindi, per la sera del 25 agosto su corso Garibaldi. cultura@luedi.it
Il nuovo viaggio itinerante parte i primi di settembre
Torna il Tour del Gusto SMALTITA la delusione, per il nubifragio del primo luglio che ha rovinato la serata di premiazione della prima edizione Tour del Gusto, gli artefici della kermesse del made in Lucania sono alle prese con l'organizzazione del nuovo viaggio itinerante, fra i sapori e saperi di una volta. L'evento, che adesso è all'attenzione non solo degli esperti del settore, si è caratterizzato per la doviziosa attenzione al territorio, ed alle sue precipue caratteristiche in campo enogastronomico, culturale, storico ed artistico. «Nel promuovere ogni possibile accezione culturale della lucanità, ho inteso mettere a punto una manifestazione che prestasse attenzione al piacere dello stare bene a tavola: momento di cui si è perso il valore che aveva un tempo. - ha precisato la dottoressa Carmen Cafaro, presidente, per la Basilicata, dell'associazione di imprenditori Assoimpero, e vera anima e organizzatrice del Tour - Ed è proprio nel clima della convivialità che intendo proporre momenti di attenzione sui piatti antichi della nostra cucina, sull'accostamento di un giusto vino, sulle tematiche sociali che è giusto condividere, e su ogni aspetto della nostra grande tradizione artistica». «Ricco anche il cartellone degli artisti che parteciperanno a questo tour, continua Cafaro - che quest'anno vuole accomunare, in una tappa, anche una località dell'antica Lucania, così da condividere con una parte di terri-
Prelibatezze del tour del gusto. La seconda da destra Cafaro
torio non più di pertinenza regionale, la tradizione ed i valori che ci accomunano». Il calendario delle singole tappe è pronto, per ospitare via via particolari strutture ricettive della regione, che gareggeranno fra loro alla ricerca di quei sapori e sapori che sembrano andati perduti. Queste le date: il 7 settembre 2009, il 2 ottobre 2009, il 30 ottobre 2009, il 20 novembre 2009,
l'11 dicembre 2009, il 15 gennaio 2010, il 26 febbraio 2010, il 26 marzo 2010, il 30 aprile 2010 e il 14 maggio 2010. Seguirà a breve l'elenco delle singole strutture abbinate ad ogni singola tappa. Non c'è che dire il Tour del Gusto si è caratterizzata per la sua particolarità, nel panorama degli eventi lucani. Per prenotazioni: 3312650991
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Glamour
Evitare la musica alta gli spruzzi d’acqua le pallonate e i profumi troppo forti
Tendenze
Il bon ton sulla spiaggia di GIULIA FRESCA LA musica a palla, gli spruzzi d'acqua, il vociare incessante, le pallonate, i costumi indecenti o i profumi invadenti... è ricominciata la stagione dei cafoni. Ogni anno il rito si ripete: arrivi in spiaggia, trovi un angolino tranquillo, pianti l'ombrellone, stendi l'asciugamano e si scatena l'inferno. In Italia o all'estero l'incubo è sempre lo stesso e stagione dopo stagione ti chiedi chi te lo ha fatto fare. Insomma le buone maniere sembrano inconciliabili con le vacanze al mare. In realtà non esiste un manuale del bon ton, basta applicare la semplice regola di “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”, già perché la vacanza, meritatissima, è vostra, ma anche degli altri. ed allora anziché dire co-
sa non fare , invertendo l’ordine degli addendi, il risultato dovrebbe restare immutato giacché sicuramente non sopportate chi parla troppo al cellulare e magari ad alta voce, occupate lo spazio altrui allargandosi con telo mare e giochi dei bimbi, bagna tutti quando si tuffa, rimane “due ore” sotto la doccia pubblica.A questisi aggiungonochi urla,a meno che non stia annegando, chi gioca a calcetto, racchettoni e quant’altro invadendo mezza spiaggia, chi ascolta la radio ad alto volume (basterebbe che si portasse l’iPod) ed ovviamente chi corre sollevando sabbia dappertutto, o scrolla il telo lanciandovela a pochi centimetri. Per non parlare di chi lascia rifiuti nel mare e sotterra le cicche delle sigarette. C'è qualcos'altro che vi da' fastidio? Qualcuno dirà: «Mamma: alzati e cam-
mina!» O meglio, se volete rimproverarevostrofiglio ofarlousciredall'acqua, non fatelo a distanza, urlando e disturbando il vicino che sta cercando di fare un pisolino. Alzatevi! E poi, va bene fare il classico castello, ma c'è un limite a tutto. Se il bambino vuol fare la pista per le biglie non può occupare mezza spiaggia costringendo gli altri bagnanti a salti mortali per non rovinare la pista. Si alle gallerie ma no alle fosse! E gli ambulanti? Se non c'è niente che vi interessi, si può dire un fermo "No grazie", senza bisognodiinscenare unadiscussione.Infine icani. Laddove èpermesso portarlo in spiaggia, tenetelo sempre vicino a voi, con guinzaglio (o guinzaglio e museruola se è una razza aggressiva). Non lasciate che seppellisca zoccoli, lecchi chiunque o sollevi valanghe di sabbia.
La curiosità
New design Materiale indistruttibile ideale per gli accessori della casa
Gomma: che passione IMPERMEABILI, resistenti agli urti, elastici, isolanti. Sono gli oggetti in gomma, utili in casa perché si piegano ma non si spezzano. Gli accessori in gomma o silicone, duttili ed elastici, si adattano a qualsiasi utilizzo e spazio, a manutenzione zero. Basti pensare allo scolapasta pieghevole di Lekuè che può essere riposto in un cassetto. O alla vaporiera sempre di Lekuè che può essere lavata in lavastoviglie senza in-
L’omino di gomma fermalibri e a destra i guanti per il forno
gombro. Morbidi al tatto, colorati e riciclabili (nella versione "buona" della gomma, ottenuta dal riciclo di pneumatici o parti di elettrodomestici dismessi), i complementi in gomma sono adatti per qualsiasi ambiente, dalla cucina agli esterni, passando per le zone di servizio. Sono tanti anche i mobili in gomma: Carrera di BBB divano modulare in gomma schiumata rivestita di tessuto, Uto di Foscarini lampada in gomma siliconica,lo sgabelloZanzibar in acciaio rivestito di gomma di Rexite. Per la cucina, Lekuè propone scolapasta pieghevoli, vaporiere in gomma e silicone, tutto lavabile in lavastoviglie, come gli stampi per dolci di Maiuguali o lo stampino per ghiaccio di Moroni Gomma. Quest'ultima, azienda specializzata in gomma sia per uso industriale che domestico, presenta complementi e accessori divertenti, colorati e utili: dall'avvolgicavo per dispositivi elettronici al fermalibri a forma di uomo in movimento, dal ferma porta a forma di chiave al porta foto e appendiabiti insieme. Tutto rigorosamente in gomma.
Le api sanno le lingue straniere e si esprimono nella danza FRA LE singolari capacità delle api vi è anche quella di apprendere 'lingue' straniere. Studiosi di base presso l'Australian National University in Canberra hanno scoperto che le api asiatiche e quelle europee sono capaci di imparare e di capire, le une dalle altre, il linguaggio segreto delle 'danze' che descrivono dove trovare il cibo. "Le api da miele misurano la distanza di volo fino ad una fonte di cibo usando un 'odometro visivo' che registra gli oggetti che esse sorvolano, e al ritorno trasferiscono le informazioni alle compagne con delle danze, agitando il posteriore, che indicano la distanza e la direzione della fonte di cibo", spiega il prof. Shaowu Zhang del Centro di scienze visive dell'ateneo, che ha guidato lo studio pubblicato sulla rivista PLoS ONE della Public Library of Science. Le differenti specie di api tuttavia usano movimenti differenti per segnalare l'ubicazione del cibo, e gli studiosi hanno voluto verificare se possono imparare a comunicare fra loro. Con la collaborazione di colleghi cinesi hanno allevato una colonia mista a Zhangzhou, nella
provincia di Fujian, composta di api asiatiche (Apis cerana cerana) ed europee (Apis mellifera Ligustica), usando una videocamera per registrare ed analizzare i loro comportamenti. La colonia mista consisteva di un'ape regina asiatica e di operaie sia asiatiche sia europee, e gli studiosi sono rimasti sorpresi dell'armonia in cui riuscivano a coesistere. Hanno osservato dapprima che le api delle due specie usavano danze piuttosto distinte, anche quando si foraggiavano nelle stesse aree. "Abbiamo potuto osservare entrambe le specie di danze eseguite nella colonia mista, e abbiamo visto come le api dell'altra specie seguissero l'ape danzante", spiega ancora Zhang. "Dopo un po' le api asiatiche potevano essere incaricate da una danzatrice europea di trovare una fonte di cibo che quest'ultima aveva visitato, e viceversa, dimostrando di aver imparato a capirsi fra di loro e in maniera perfetta ".
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APPUNTAMENTI
RIVELLO
ENERGIA DA CULTURE IN LOCO Ore 21,30 lo spettacolo “Federico II tra oriente e occidente” diretto da Ulderico Pesce
OGGI FERRANDINA
MARATEA
CINEMARATEA In p.zza Europa la proiezione del film RICATTO D’AMORE
SERATE D’ESTATE 2009 CANTI POPOLARI alle ore 21,00 presso il chiostro di S. Domenico
LAURIA
POMARICO
FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CHITARRA Ore 21,15 presso il convento Padri Cappuccini
VIVALDI FESTIVAL Alle ore 20,30 presso Largo S. Rocco la proiezione del video “Gloria other sacred music” e il concerto di “Jeune saxphone quartet” l’eco del sassofono barocco ISABELLA XIX EDIZIONE Tutte le sere dalle ore 19,00 visita del castello feudale ed alla mostra di Benedetto Croce “da Napoli a Valsinni sulle tracce di Isabella” e lo spettacolo “la mandragola a favale” di Nicolò Machiavelli alle ore 20,30
CINEMARATEA Presso l’arena cinematografica in p.zza Europa alle ore 21,30 il film BOLT , UN EROE A QUATTRO ZAMPE
MATERA
VIGGIANELLO
GINESTRA
MIGLIONICO
MARATEA
SERESTATE A MIGLIONICO Ore 21,30 in p.zza Popolo “ Nello scrigno...” del trio PORTENO Momenti musicali ricercati.. in chiaroscuro jazz& tango&..
RASSEGNA “ BLE VOICES” Alle ore 21,30 presso il Palazzo Giustino Fortunato la rassegna musicale e concerto live
MARATEA
FESTA MEDIEVALE Ore 19,00 in rione Pianello apertura della festa medievale e del mercato medievale a seguire musica medievale dal vivo POLLINO ESTATE SAGGIO MUSICALE IN p.zza S. Francesco alle ore 21,00
RIONERO
R..ESTATE A CALVELLO 3° serata di ballando con il gruppo “the music family” dei fratelli Tempone alle 21:30 in piazzza Marconi
GEZZIAMOCI A MATERA XXII EDIZIONE “ LE VIE DEL JAZZ” alle ore 18,00 l’evento “interpretare l’arte”, sonorizzazione dei dipinti di Palazzo Lanfrachi, tre microconcerti negli esercizi commerciali, alle ore 19,45 da piazza Ridale inizia il viaggio del camioncino del jazz di villa Schiuma
MURO LUCANO
VALSINNI
28 AGOSTO CALVELLO
ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Ore 21,30 lo spettacolo MEDEA diretto da Ulderico Pesce FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CHITARRA Alle ore 21,15 presso il chiostro “De Pino”
POLICORO
ESTATE GRUMENTINA 09 FESTA DEL VINO in Piazza A. Caputi
CALORE LUCANO E PASSIONE NAPOLETANA Alle ore 21,00 presso l’anfiteatro comunale
PISTICCI
MURO LUCANO
TERRANOVA
ESTATE A PISTICCI I° festival delle bande musicali, alle ore 20,30 nel piazzale della chiesa Madre
LAURENZANA
27 AGOSTO MELFI
MIGLIONICO
CINEMARATEA Presso l’arena cinamatografica in p.zza Europa alle ore 21,30 la proiezione del film “UOMINI CHE ODIANO LE DONNE” TERRANOVA IERI E OGGI Mostra fotografica “ come cambia un paese” LAURENZANA IN SCENA RADICINNOVIAMOCI FOTOGRAFANDO, 1^ edizione della mostra fotografica alle ore 19,00 in p.zza Asselta
CINEMA AL CHIAR DI LUNA Alle ore 21:00 presso la palestra scoperta Nitti, la proiezione del film “Ex”
FERRANDINA
POLICORO
SERATE D’ESTATE 2009 RADUNO BANDE DA GIRO alle ore 21,00 in piazza Plebiscito
II EDIZIONE DI POLICORO IN MUSICA Alle 21,30 si esibirà il gruppo “ Francesca Sortino Quintet”
MOLITERNO
ITINERARIO RISORGIMENTALE LUCANO Alle ore 20,30 presentazione della ristampa de “I MORIBONDI DI PALAZZO CARIGNANO” di Ferdinando della Gattina
MURO LUCANO
CORTEO STORICO E 2^ EDIZIONE DE “ LA GIOSTRA DELLA QUINTANA” Alle 21,00 in p.zza Don Minzoni con la partecipazione del gruppo folk di Avigliano
TRIVIGNO
MONTESCAGL.
AGOSTO MONTESE NOTE GENEROSE alle 21,00 presso l’Abbazia S.M. Arcangelo
E... STATE A TRIVIGNO Ore 21,30 presso l’Anfiteatro villa comunale Joe Satriani Tribute Progressiv Rock
BERNALDA
POLICORO
FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI S. BERARDINO DA SIENA
MONTESCAGL.
MOSTRA DEL PRESEPIO ARTISTICO Presso l’abbazia S. Michele Arcangelo
BANZI
NOTTI BANTINE Festa del vino con spettacolo di musica jazz
MASCHITO
ESTATE ARBËRESHË 2009 La giornata della Fraternità” Santa Messa pomeridiana e subito dopo incontro in Villa Comunale.
CASTELMEZ.
EVENTI ESTATE 09 CONSEGNA DEL PREMIO“ L’ARM D’ARGENTO 09” alle 21,00
VENOSA III CICLOTURISTICA
VILLA D’AGRI
"GRAND PRIX VAL D’AGRI" Domenica all’insegna delle corse automobilistiche, Piazza T. Morlino dalle ore 09:00
MELFI
“I NEGRITA” IN CONCERTO Alle 21.00 in Piazza P. Festa Campanile
GRASSANO SAGRA DU PUPUDENJ Piazza A. Il vento
MATERA
“AUSTÒCCH, ANDÈN’JI RAFAIEL” RAPPRESENTAZIONE TEATRALE in vernacolo materano, alle ore 21,00 in Piazza del Carro e in Rione Piccianello
MATERA
CONCERTO PER LA CITTÀ GRUPPO FOLK “U’ UAGNIN ASSNZIEL!” alle ore 20,00 in rione Serra Venerdì e in Piazza Loperfido
GRUMENTO
ESTATE GRUMENTINA 09 RAPPRESENTAZIONE TEATRALE “ Una morte improvvisa” in Piazza A. Caputi
S. ARCANGELO
ESIBIZIONE GRAZIANO ACCINI ETHNOS TRIO presso il convento s. Maria d’Orsoleo
MIGLIONICO
SERESTATE A MIGLIONICO Ore 18,00 in p.zza Popolo, presentazione del libro “ un gioco proibito” di Nancy Citro
LEVI alle ore 19,00 presso il convento di S. M. di Orsoleo, apertura delle corti rinascimentali; musiche e spettacoli rinascimentali e musica etnica “etnos” in concerto
VIGGIANELLO
PIGNOLA
MARCONIA
E..STATE A PIGNOLA PARTY DI BENVENUTO c/o Sala Elios in via Coiro alle 24,00 e concorso internazionale per mandolino e pianoforte alle 21,00
MARATEA
DOMANI CALVELLO
POLLINO ESTATE FOLKLORE TRADIZIONE BALLO DEI CIRI in p.zza S.Francesco ESTATE A PISTICCI II edizione stracittadina Emanuele Angelone in p.zza Elettra EVENTO MULTIMEDIALE AMORE/ PHILOS Presso la chiesa dell’Addolorata la presentazione del video - art
R..ESTATE A CALVELLO CINEMA SOTTO LE STELLE alle 21:30 in piazza Marconi
RUVO DEL M.
I COBRA Alle 21,00 in piazzetta Olmo serata musicale ed estrazione dei premi della lotteria
SERATE D’ESTATE 2009 SAGRA DI UGGIANO alle ore 19,00 presso il Rione Piana e il “Gruppo folk Ferrandina” alle ore 21,00 in piazza Plebiscito
S. ARCANGELO
VALSINNI
LA LEGGENDA DEL DRAGO DA ELIGIO DELLA MARRA A CARLO
FERRANDINA
ISABELLA XIX EDIZIONE Tutte le sere dalle ore 19,00 visita del
castello feudale ed alla mostra di Benedetto Croce “ da Napoli a Valsinni sulle tracce di Isabella” e il film “SEXUM SUPERANDO” alle ore 20,30
VA IN SCENA” proiezione di audiovisivi e booktrailler della sezione “ Video Narrando”
Presso il Parco Archeologico di Rossano con Debora Caprioglio nel “Governo delle Donne”
MARATEA
PATERNO
GRAZIANO ACCINI TRIO
GRUMENTO
CINEMARATEA Presso l’arena cinematografica in P.zza Europa alle ore 21,30 il film FORTAPA’SC
LAGONEGRO
POTENZA
MERCATINO DELLE COSE USATE E D’ALTRI TEMPI Dalle 9,00 alle 22,00
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CHITARRA Alle ore 21,15 presso la chiesa S. Maria degli Angeli
PIGNOLA
POLICORO
MATERA
COMMEDIA TEATRALE “L’amore ai tempi dell’inferno” presso la sede dell’Ass. ne Amici Pensionati alle ore 21,30
MURO LUCANO
ARTISTINSTRADA FESTIVAL INTERNAZIONALE ITINERANTE d’ arte di strada alle 21,00 COSMO- CINEMA COMUNALE Ore 21,00 in Piazza S. Pietro Caveoso la proiezione del film “the millionaire”
MATERA
“CUPIDO SCHERZA...E SPAZZA” Ore 21,30 in p.zza Don Minzoni spettacolo teatrale
ORCHESTRA DI PUGLIA E BASILICATA “DON PASQUALE” ore 21,00 - Terrazza Lanfranchi
MIGLIONICO
VAGLIO
SERESTATE A MIGLIONICO ALLE 21,30 in p.zza Popolo “IL LIBRO
A TEATRO TRA I LUOGHI MAGICI DELLA STORIA
ESTATE GRUMENTINA 09 Piccolo coro di Grumento e coro polifonico della Val d’Agri in Piazza A. Caputi
VIGGIANELLO
POLLINO ESTATE SAGGIO SPETTACOLO I. G. dance machine presso l’anfiteatro comunale alle ore 21,00
MARCONIA
ESTATE A PISTICCI Conferenza “Centenario Futurista” alle ore 21,00 in p.zza Elettra
PISTICCI
zato dal centro danza MAEVA di Potenza
FERRANDINA
SERATE D’ESTATE 2009 LA NOTTE BIANCA alle ore 22,00 nel Piazzale S. Lucia
CHIAROMONTE
CONCLUSIONE ANNO GIOVANNEO INAUGURAZIONE DEL MUSEO PARROCCHIALE “Beato Giovanni da Caramola” alle ore 18,30 nella chiesa di S. Tommaso
MARATEA
CINEMARATEA Presso l’arena cinematografica in p.zza Europa alle ore 21,30 il film MOSTRI CONTRO ALIENI
ESTATE A PISTICCI Festa del volontariato alle 20,30 in p.zza Umberto I
TOLVE
25 AGOSTO PIGNOLA
TRIVIGNO
E..STATE A PIGNOLA MUSICAL SHOW alle 21,00 organiz-
SETTIMANA DELL’ARTE Presso l’ex convento dell’Annunciata E..STATE A TRIVIGNO Ore 21,30 presso l’anfiteatro villa comunale Renato Pezzano in Quartett Blues
POLICORO
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “Coco Avant Chanel” alle ore 21,00 presso l’anfiteatro comunale
MIGLIONICO
SERESTATE A MIGLIONICO Ore 18,00 in p.zza Mercato finale del torneo “Calcio Balilla”, ore 20,30 presso il salone dell’arte un momento di cultura “Carmen Adorata: psicoanalisi della donna zingara-bizet
MATERA
CINEFABRICA TEATRO ITINERANTE “MELCHIORRE ED EURIDICE” ore 21,00 - Agna Le Piane
VENOSA
V FESTIVAL DELLA MAGNA GRECIA “ASSO DI MONNEZZA” Cortile del castello
VIGGIANELLO
POLLINO ESTATE RIDIPOLLINO Giobbe Covatta in “seven” presso l’anfiteatro comunale alle ore 21,00
MARCONIA
ESTATE A PISTICCI A scuola con Pasolini alle ore 21,30 in p.zza Elettra
26 AGOSTO PIGNOLA
E..STATE A PIGNOLA “Vado al Massimo” concorso nazionale di cabaret alle 21,00 presenta il trio “La Ricotta” e party dell’arrivederci alle 24,00 presso “La Fattoria Sotto Il Cielo” in c.da Petrucco
FERRANDINA
SERATE D’ESTATE 2009 “LA FAVOLA DI NERINO” alle ore 18,30 presso l’ex monastero di S. Chiara
CHIAROMONTE
CONCLUSIONE ANNO GIOVANNEO FESTA DEL BEATO GIOVANNI DA CARAMOLA, con intervento musicale del maestro Giovanni Viola e presentazione del libro “vita del beato Giovanni da Caramola tra storia e immaginazione”
SPETTACOLO TEATRALE Ore 21,15 lo spettacolo teatrale dialettale “Na matass abboglia ngarivugliet”
MATERA
ONIX JAZZ CLUB GEZZIAMOCI A MATERA 09 - “LE VIE DEL JAZZ” ore 22,00 - Le Monacelle
GRUMENTO
ESTATE GRUMENTINA 09 SAGRA DEI PRODOTTI DELL’ORTO E DELLA VIGNA in C.da Pagliari
VIGGIANELLO
POLLINO ESTATE IL GUSTO DEL POLLINO sagra della salsiccia in C.da Voscari alle ore 21,00
PISTICCI
ESTATE A PISTICCI II edizione del concorso “Poeti e pittori di Pisticci” premiazione alle ore 18,00 presso il salone “La Pacchianella”
MATERA
GEZZIAMOCI A MATERA XXII EDIZIONE “ LE VIE DEL JAZZ” alle ore 22,00 presso il giardino delle Monacelle con Paolo Angeli, chitarra sarda
GIORNATA DELL’EMIGRAZIONE Ore 18,30 presso il museo archeologico inaugurazione della mostra fotografica, alle ore 21,00 in p.zza Don Minzoni commedia musicale “Fuga musicata in L. A” SERESTATE A MIGLIONICO Ore 21,30 in P.zza Popolo “JEZIAMOCI 2009”
GRUMENTO ESTATE GRUMENTINA 09 Falò dei quartieri
MATERA
“11° NON GIUDICARE” RAPPRESENTAZIONE TEATRALE in vernacolo materano ore 21,00 in Piazzetta Pascoli
MARCONIA
ESTATE A PISTICCI Concerto conclusivo del gruppo musicale “Piccolo Circo Elettroacustico Eianda” alle ore 22,00 presso il parco giochi Villa comunale
29 AGOSTO CALVELLO
R..ESTATE A CALVELLO CALVELLO WESTER SHOW, gare di barrel penning & pole bending presso il campo sportivo
VILLA D’AGRI
ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Ore 21,30 lo spettacolo “ Federico II tra oriente e occidente” diretto da Ulderico Pesce
TRIVIGNO
E..STAE A TRIVIGNO Ore 21,00 in p.zza Plebiscito XIX Festival Canoro dei bambini
MURO LUCANO BAND EMERGENTI Ore 21,00 in p.zza Don Minzoni
MIGLIONICO
SERESTATE A MIGLIONICO Ore 18,00 in P.zza Mercato Finale del torneo “ Tennis Tavolo”, ore 19,00 in p.zza Castello “GUGLIELMO TELL” dimostrazione sportiva di tiro con l’arco, ore 23,00 estrazione dei premi della lotteria “serestate a Miglionico 2009”
PICERNO
GARA DI ORGANETTO
BANZI
NOTTI BANTINE Tornei di calcio a 5, e 1° Notturna Bantina Corsa podistica di 10 km “alla Filippide”
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GRUMENTO
MARATEA
LunedĂŹ 24 agosto 2009
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,QIRUWXQL FRQFRUVR GL FROSD GHOOD YLWWLPD Obbligo di cooperazione tra appaltante e appaltatore Cassazione penale Sez.IV, Sentenza 2 aprile 2009, n.14440 Fatto. Un dipendente perde la vita durante un infortunio sul lavoro mentre trasportava al secondo piano di un edificio, allâ&#x20AC;&#x2122;interno del quale veniva esercitata lâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ commerciale della ditta, un carrello con capi di abbigliamento per mezzo di un montacarichi installato nellâ&#x20AC;&#x2122;edificio. In particolare i giudici di merito hanno riscontrato in punto di fatto che, mentre il montacarichi si trovava fermo ed aperto al secondo piano, un altro dipendente, che si trovava al piano rialzato, aveva chiamato il montacarichi che aveva iniziato la discesa. Il primo dipendente rimaneva incastrato con la testa e parte del petto tra la parete della tromba di discesa del montacarichi e la cabina che stava scendendo subendo gravissime lesioni che ne cagionavano subito la morte. Violazione dellâ&#x20AC;&#x2122;obbligo di cooperazione tra appaltante e appaltatore. I giudici della Suprema Corte osservano come tutte le attivitĂ economico produttive sono caratterizzate nel loro svolgimento da rischi anche minimi e lo stesso art.7, comma 2, del decreto legislativo 19 settembre 1994 n.626 conferma ciò. Nel caso in esame lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzazione di uno strumento meccanico con componenti elettriche, di per sĂŠ costituisce esercizio di attivitĂ pericolosa che rende necessaria proprio quella attivitĂ di coordinamento che nella fattispecie de qua è mancata. I giudici di legittimitĂ ritengono che questa omissione abbia causalmente contribuito al verificarsi dellâ&#x20AC;&#x2122;evento in quanto i giudici di merito hanno accertato che lâ&#x20AC;&#x2122;infortunio si è verificato proprio per il mancato coordinamento tra lâ&#x20AC;&#x2122;appaltante, il quale ha continuato ad utilizzare lâ&#x20AC;&#x2122;ascensore durante i lavori di manutenzione, e lâ&#x20AC;&#x2122;appaltatore, che ha disattivato i sistemi di protezione senza considerare la circostanza che il montacarichi continuava ad essere utilizzata per le normali attivitĂ dâ&#x20AC;&#x2122;impresa. Obbligo del committente. Il committente non è tenuto a valutare lâ&#x20AC;&#x2122;idoneitĂ dei sistemi di manutenzione utilizzati dallâ&#x20AC;&#x2122;appaltatore e nemmeno è tenuto a sindacare la correttezza delle misure specialistiche di prevenzione eventualmente utilizzate ma, considerando la contemporaneitĂ dello svolgimento delle attivitĂ di impresa e di ma-
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In occasione di un trasferimento, ho trovato, tra vecchi documenti, 5 buste paga riferite ad un periodo di lavoro svolto presso un'azienda locale tra il 1978 ed il 1979 (totale: 15 mesi). Ho chiesto all'INPS un estratto conto e mi sono accorto che tale periodo non mi è stato accreditato. Posso chiederne il riscatto, tenuto conto che i titolari dell'azienda hanno dimostrato disponibilità per eventuale, ulteriore documentazione? F.C. - MATERA La risposta è positiva, in considerazione dei documenti che possono dimostrare l'avvenuto rapporto di lavoro, anche se la contribuzione, da parte dell'azienda, è ormai prescritta. Deve chiedere all'INPS la costituzione di rendita vitalizia ai sensi della legge 1338/62 su un modulo scaricabile anche dal sito Internet dell'Istituto (www.inps.it). Dovrà allegare la documentazione dell'epoca ed attendere di conoscere l'onere economico che, se accettato, dovrebbe essere sostenuto da lei, salvo diversi accordi personali con l' Azienda inadempiente.
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Quando si parla con gli amici o i parenti di contribuzione minima
nutenzione, il committente ha lâ&#x20AC;&#x2122;obbligo di verificare insieme allâ&#x20AC;&#x2122;appaltatore le modalitĂ di utilizzo le misure di prevenzione da adottare da entrambi nel caso di svolgimento contemporaneo di dette attivitĂ . Se tale attivitĂ di cooperazione fosse stata svolta correttamente, avrebbe consentito di predeterminare quelle condizioni di utilizzo dellâ&#x20AC;&#x2122;impianto ettromeccanico de quo, evitando lâ&#x20AC;&#x2122;esclusione dei sistemi di protezione quando il medesimo veniva utilizzato per lâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ di impresa e quindi consentendo di evitare in termini di certezza un incidente come quello che invece si è verificato. Cause sopravvenute e rapporto di causalitĂ nel caso de quo. In base allâ&#x20AC;&#x2122;art.41, comma 2, codice penale, â&#x20AC;&#x153;le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalitĂ quando sono state da sole
per la pensione di vecchiaia delle donne, si indicano sempre 20 anni con 60 anni di età . Io ero rimasto all'informazione ricevuta anni fa per mia moglie: cioè, chi aveva superato i 15 anni al 31/12/92, riforma Amato se non erro, erano sufficienti i 15 anni. E' cambiato qualcosa in tal senso? Mi può rassicurare? Mia moglie è nata a settembre 1949. G. SELVAGGI - NOVA SIRI Non si preoccupi per quello che sente dire. L'aumento del requisito contributivo minimo a 20 anni è attualmente in vigore ma non si applica a chi aveva già maturato i 15 anni alla data del 31 dicembre 1992. Può stare tranquillo.
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I periodi coperti da indennità di disoccupazione quale incidenza hanno, ai fini pensionistici? Valgono ai fini del diritto e della misura della pensione? In caso affermativo, quale retribuzione imponibile viene considerata per detti periodi? D. FASANO - IRSINA I periodi indicati valgono sia come diritto che come misura, ad eccezione del raggiungimento dei 35 anni di contribuzione utili per la pensione di anzianità . In questo caso, essi vengono considerati soltanto ai fini della misura. Il valore retributivo da attribuire è dato dalla media delle re-
sufficienti a determinare lâ&#x20AC;&#x2122;eventoâ&#x20AC;?. In particolare, osserva la Suprema Corte, può parlarsi di causa sopravvenuta idonea ad escludere il rapporto di causalitĂ o la sua interruzione, si deve trattare di un percorso causale ricollegato allâ&#x20AC;&#x2122;azione od omissione dellâ&#x20AC;&#x2122;agente ma completamente atipico cioè di carattere assolutamente anomalo ed eccezionale, di un evento che non si verifica se non in casi del tutto imprevedibili a seguito della causa presupposta. Venendo al campo della sicurezza qui in questione, i principi sopra richiamati consentono di escludere lâ&#x20AC;&#x2122;esistenza del rapporto di causalitĂ nei casi in cui venga provata lâ&#x20AC;&#x2122;abnormitĂ del comportamento del lavoratore infortunato e sia provato che proprio tale abnormitĂ abbia causato lâ&#x20AC;&#x2122;evento. Questa caratteristica della condotta del lavoratore infortunato è idonea ad interrompere il nesso di condizionamento
tribuzioni percepite nell'anno solare in cui cade l'evento.
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Ho 67 anni e due anni addietro ho presentato domanda di pensione di vecchiaia che mi è stata respinta per insufficienza di contributi. Ho pensato, allora, di chiedere l'assegno sociale che mi è stato concesso dalla data di domanda, ossia nove mesi dopo il compimento dei 65 anni. Vorrei sapere se mi spettano gli arretrati da quando ho compiuto l'età prevista dalla legge e se devo presentare un'apposita istanza. F. ESPOSITO - POTENZA Purtroppo no. La decorrenza dell'assegno sociale è, infatti, fissata al mese successivo a quello della domanda. Ha perduto, involontariamente, 9 mesi di quella prestazione.
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Mia moglie, nata il 10-09-1956, ha conseguito la Laurea in Pedagogia il 25-02-1982. Al 31-121995 aveva 16 anni di servizio come insegnante di scuola elementare. Rientra quindi nel sistema "misto" per la pensione. Ella non ha mai chiesto il riscatto degli anni di laurea. Le chiedo: se presentasse quest'anno la domanda per il riscatto, rientrerebbe nel si-
tra la condotta e leâ&#x20AC;&#x2122;evento quale causa sopravvenuta da sola sufficiente a determinare lâ&#x20AC;&#x2122;evento ex art.41, comma 2 del codice penale. I giudici di legittimitĂ ricordano come nel settore della prevenzione degli infortuni sul lavoro deve ritenersi abnorme il comportamento che â&#x20AC;&#x153; per la sua stranezza e imprevedibilitĂ , si ponga al di fuori di ogni possibilitĂ di controllo da parte delle persone preposte allâ&#x20AC;&#x2122;applicazione delle misure di prevenzione contro gli infortuni sul lavoroâ&#x20AC;? ed è stato piĂš volte affermato dalla stessa Cassazione che â&#x20AC;&#x153; lâ&#x20AC;&#x2122;eventuale colpa concorrente del lavoratore non può spiegare alcuna efficacia esimente per i soggetti aventi lâ&#x20AC;&#x2122;obbligo di sicurezza che si siano comunque resi responsabili della violazione di prescrizioni in materia antinfortunistica â&#x20AC;&#x153; ( tra le altre vedi Cass. Pen. N.3580 del 1999).
stema "retributivo"? o rimarrebbe nel sistema " misto"? Sarebbe possibile riscattare solo alcuni anni di laurea o occorre riscattarli tutti? O. GENCHI - MATERA Se con il riscatto, che si colloca, come tempi, entro il 31 dicembre 1995, raggiunge i 18 anni, avrà la pensione interamente calcolata con il sistema retributivo. Il riscatto può essere anche parziale.
5LIRUPD 3URGL
Se un lavoratore rimane senza lavoro, avendo già realizzato trentacinque anni di contributi, può ugualmente avere la pensione di anzianità al raggiungimento dell'età prescritta dalla riforma Prodi entrata in vigore a gennaio del 2008? E' la situazione di mio marito, che, licenziato nel 2006 per chiusura aziendale, non è piÚ riuscito a trovare occupazione nel suo settore di appartenenza e compirà i 58 anni a novembre 2009. Fortunatamente, nelle more, c'è il mio stipendio. A. GIFFUNI - MARATEA SÏ, certamente. A novembre 2010 suo marito raggiungerà entrambi i requisiti richiesti per la pensione di anzianità e potrà chiedere la prestazione. Per effetto delle finestre di uscita, il primo assegno pensionistico gli sarà erogato dal 1° luglio del 2011.
Il concorso di colpa del lavoratore vittima dellâ&#x20AC;&#x2122;infortunio. Considerato che in base allâ&#x20AC;&#x2122;art.6 d.p.r. 27 aprile 1955 n. 547 gli obblighi di prevenzione gravano anche sui lavoratori, deve evidenziarsi come solo nel caso in cui lâ&#x20AC;&#x2122;infortunato abbia volontariamente trasgredito alle disposizioni del datore di lavoro o abbia adottato di sua iniziativa modalitĂ pericolose di esecuzione del lavoro potrĂ affermarsi lâ&#x20AC;&#x2122;eventuale concorso di colpa. Nel caso in questione non era ipotizzabile una colpa del lavoratore che non aveva lâ&#x20AC;&#x2122;obbligo di osservare una specifica disposizione impartitagli dal datore di lavoro e nemmeno di predisporre le misure di prevenzione ma semmai quello di osservare le cautele predisposte dal datore di lavoro e dallâ&#x20AC;&#x2122;appaltatore i quali, invece, non avevano adempiuto in tal senso. Il lavoratore vittima del-
$99,62 $, /(7725, /$9252 ( 35(9,'(1=$ ULVSRQGH $QWRQLQR 1,&2/2
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lâ&#x20AC;&#x2122;infortunio de quo si è limitato ad eseguire i compiti assegnatigli con le modalitĂ prescritte. I giudici della Suprema Corte osservano infine come la fattispecie in esame sia connotata da un altro elemento non trascurabile ai fini della valutazione di un concorso di colpa della vittima; infatti, nel caso de quo il lavoratore si è trovato in una situazione di emergenza in cui si sono prospettate piĂš condotte astrattamente idonee a sottrarsi ad un pericolo imminente e per tali motivi â&#x20AC;&#x153; non può considerarsi esigibile la sola condotta che, con valutazione a posteriori, sia considerata la meno idonea a salvaguardare dal pericoloâ&#x20AC;?. Infatti, anche se fosse provato che la condotta piĂš idonea del lavoratore era quella di attendere lo sviluppo della situazione e non farsi prendere dal panico per il rischio di rimanere intrappolato, è davvero possibile considerare colposa la scelta della vittima di sottrarsi da questa situazione di emergenza cercando di uscire al piĂš presto dal montacarichi? Tenendo inoltre presente che lâ&#x20AC;&#x2122;accertamento di tale eventuale colposa condotta richiede una valutazione ex ante. Avv. Valter Marchetti
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ALIMENTAZIONE
SOLE IN SETTIMANA CON NUBI DA VENERDI’ Bel tempo in Basilicata fino al prossimo weekend. Nubi pomeridiane in Appennino. Temperature ancora oltre la norma, con caldo afoso soprattutto mercoledì e giovedì. Nubi irregolari tra venerdì e domenica, con probabili rovesci e temporali. Più fresco. POTREBBE essere già troppo tardi per salvare il Pianeta dagli effetti devastanti del cambiamento climatico. E’ la conclusione elaborata dall’UK Met Office, l’ufficio meteorologico del Regno Unito, grazie all’uso del super-computer del centro previsioni di Hardley. In sintesi, ammesso e non concesso che i governi della Terra riescano a raggiungere in fretta un accordo per tagliare, entro il 2050, le emissioni di CO2 del 50% rispetto ai valori del 1990, le probabilità di mantenere il surriscaldamento del Globo sotto la soglia critica di due gradi centigradi (oltre la quale gli effetti sarebbero devastanti sia per gli uomini che per le altre specie animali) restano inchiodate al 50%. In pratica, la Terra del 2100 ha una possibilità su due di subire pesanti cataclismi legati al clima. La ricerca mette anche in evidenza come un ritardo di 10 anni sugli interventi necessari per tagliare le emissioni nocive corrisponde a un aumento della temperatura media di mezzo grado. Se non si fa nulla, quindi, alla fine del secolo il Pianeta registrerà un aumento della colonnina di mercurio tra i 5,5 e i 7,1 gradi centigradi. Un veloce temporale ha interessato il Potentino nel tardo pomeriggio di ieri, frutto di una modesta instabilità che ha coinvolto più direttamente l’Appennino Centrale e quello Campano. Nessun fenomeno particolare ha interessato invece la Basilicata nel corso della settimana passata. Nonostante una costante anche se debole ventilazione dai quadranti settentrionali, le temperature massime si sono mantenute tra i 2 ed i 4 gradi al di sopra della media stagionale, con punte anche prossime ai 40 gradi nell’entroterra Materano. Sul panorama europeo va prendendo sempre più vigore la depressione di Islanda. Si tratta di un vortice che i modelli di previsione vedono particolarmente attivo per la fine del mese, allorquando potrebbe dirottare verso il Mediterraneo Centrale una serie di perturbazioni capaci di mettere fine alla stabilità estiva. Nel frattempo, sia lunedì che martedì il tempo sulla Basilicata resterà stabile. Il sole dominerà incontrastato lungo le coste; in montagna invece potrebbe svilupparsi qualche temporale nelle ore pomeridiane. Mercoledì e giovedì un promontorio anticiclonico dal Nord Africa farà salire ulteriormente le temperature ed il tasso d’umidità. Un primo cambiamento è atteso nel fine settimana. Da venerdì, infatti, correnti settentrionali dovrebbero allentare il dominio anticiclonico e favorire rovesci e temporali sparsi, oltre ad un moderato calo termico. Lunedì: Sole e tempo bello su gran parte della Basilicata per l’intera giornata. Dal mattino a sera, infatti, una debole ventilazione settentrionale manterrà il cielo sgombro da nubi, in particolare lungo le coste. In Appennino però comparirà qualche addensamento tra il pomeriggio e la prima serata con isolati e brevi rovesci anche di tipo temporalesco. Temperature stazionarie, mari poco mossi. Martedì: Altra giornata dal clima piuttosto gradevole. Mattinata soleggiata su tutto il territorio. Nel pomeriggio nuvole cumulifomi compariranno lungo l’Appennino, il Vulture/Melfese, la Val d’Agri, il Pollino, con isolati e brevi temporali. La serata sarà senza nubi e leggermente ventilata. Temperature in aumento, venti deboli in rotazione da Ovest/Sudovest, mari sempre poco mossi. Mercoledì: Mattinata soleggiata su tutta la Basilicata. Poche ed innocue le nubi cumuliformi che compariranno nelle ore pomeridiane in Appennino. Cieli sgombri da nubi anche in serata. Temperature massime e afa in moderato aumento, soprattutto sul Materano e la costa jonica, a causa dell’arrivo di aria più calda e umida dal Nord Africa. Poco mosso lo Jonio, mosso invece il Tirreno. Giovedì: Alta pressione e ancora tempo stabile. L’estate lucana proseguirà infatti senza scossoni. Poche le nubi pomeridiane in sviluppo nelle ore più calde in prossimità dei monti. La serata sarà piuttosto calda e afosa, in particolare lungo la costa jonica. Le temperature saliranno ulteriormente di un paio di gradi, i venti proverranno da deboli a moderati da Sud/Sudest. Mari poco mossi. Venerdì: Mattinata leggermente ventilata, con cieli pressoché sgombri da nubi. Tra il pomeriggio e la sera, leggero aumento della nuvolosità cumuliforme sul settore appenninico e la Val d’Agri, con locali rovesci o brevi temporali. Sole invece sulla costa jonica. Temperature in lieve calo dal pomeriggio a partire dall’area tirrenica; venti moderati in rotazione da Ovest/Sudovest, mari mossi. Sabato: Nuvolosità irregolare già dal mattino, in particolare sul Lagonegrese e costa tirrenica. Ampi spazi soleggiati altrove. Nel pomeriggio-sera, ulteriore aumento delle nubi con possibili rovesci o temporali soprattutto in prossimità dell’Appennino e del massiccio del Pollino. Fenomeni scarsi sul Metapontino e l’area jonica. Temperature in calo, venti moderati da N/NW, mari mossi. Domenica: Anche la giornata festiva trascorrerà all’insegna della variabilità. Nubi irregolari saranno infatti già presenti in mattinata con qualche locale rovescio sul Vulture/Melfese. Nel pomeriggio-sera nubi e temporali si estenderanno anche al resto della regione e saranno accompagnati da un calo termico che sarà più sensibile nelle giornate successive. Venti da Nord. Giuseppe Pomarico
“Saper mangiare” è una priorità Educare i cittadini ad un sano e corretto stile alimentare vuol dire aiutarli a salvaguardare la loro salute”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione nazionale Consumatori, esprimendo vivo apprezzamento per l’iniziativa “sapermangiare.mobi”, il primo sito interattivo sull’alimentazione realizzato dall’INRAN con il contributo economico del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. “Oggi -prosegue Dona- viviamo in una preoccupante condizione di emergenza educativa: i consumatori italiani, specialmente i più giovani, alle prese con la spesa alimentare, non sanno cosa scegliere e anche per colpa di certa pubblicità, finiscono per adottare comportamenti che possono ripercuotersi negativamente sul loro benessere”. “Per questo è estremamente uti-
le -spiega il Segretario generalemettere a disposizione strumenti informativi ed educativi per aiutare i cittadini nel ‘saper mangiare’, coinvolgendoli in modo interattivo e guidandoli verso un giusto equilibrio fra gusto e salute: grazie all’iniziativa dell’INRAN si potrà accedere in modo pratico a corrette informazioni nutrizionali, così svolgendo quella fondamentale opera di prevenzione di cui ha così tanto bisogno l’intera collettività”. “Il mondo delle istituzioni -conclude Dona- può e deve giocare un ruolo di primissimo piano nell’educare i cittadini. L’augurio è che a tale iniziativa possano far eco altri importanti progetti, a cominciare dall’introdurre l’educazione alimentare nelle scuole, progetto che abbiamo più volte sollecitato al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini”.
ENERGIA
ANTITRUST
Ottima la bolletta semplificata
“Occhi aperti” sulla pubblicità occulta
La bolletta semplificata ed il modello unico per elettricità e gas predisposti dall’Autorità per l’energia sono importanti novità per rendere finalmente i documenti di fatturazione più chiari, comprensibili e trasparenti”. È quanto sostiene Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo soddisfazione per le proposte elaborate dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. “Per il consumatore -conclude Dona- è sempre arduo leggere una fattura relativa ai propri consumi energetici: con il nuovo modello per i documenti di fatturazione dovrebbe essere più facile la lettura dei consumi e più agevole il confronto tra le offerte dei diversi concorrenti”
Esprimo vivo apprezzamento per la sanzione che l’Antitrust ha inflitto ai colossi mediatici Rai e Mediaset per pubblicità occulta”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando positivamente l’intervento dell’Authority relativo alla messa in onda di sponsorizzazione occulta nel corso delle trasmissioni “Questa Domenica” e “Pomeriggio 5” di Mediaset, e “L’Isola dei famosi” della Rai. “L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato -spiega Dona- ha giudicato responsabili della violazione, insieme a Rai e Mediaset, anche le società produttrici delle trasmissioni. L’informazione veicolata dai mass media -osserva il Segretario generale- è ormai a completo appannaggio del business e i consumatori sono vittime predestinate anche perché spesso incapaci di fare autodifesa”.
“Per questo -conclude Dona- insieme alla preziosa attività dell’Antitrust, abbiamo lanciato quest’anno “Occhi Aperti!”, un progetto finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da sei associazioni riconosciute dal Consiglio Nazionale Consumatori Utenti (CNCU), tra cui la nostra Unione Consumatori, al fine di facilitare l’esercizio dei diritti dei cittadini e la conoscenza dei comuni strumenti di tutela anche rispetto alla pubblicità ingannevole”.
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Lunedì 24 agosto 2009
Lunedì 24 agosto 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Non ti reca disturbo la contrarietà della Luna, anzi le stelle di oggi danno una marcia in più al tuo benessere.
TORO 21/4 - 20/5
Ancora grandi energie capitanate dal Sole che diventa un tuo prezioso alleato. Emozioni più intense con il partner.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Chi è in vacanza o ha deciso di trascorrere la giornata in un luogo di divertimento è più favorito che mai.
CANCRO 22/6 - 22/7
Se sei in vacanza ti è facile scambiare idee, allacciare amicizie in ambienti diversi dal solito. Chi ti ama ne sarà felice.
LEONE 23/7 - 23/8
Durante un breve viaggio ti si presenterà l'occasione per far breccia nel cuore di una persona speciale, conosciuta da poco.
VERGINE 24/8 - 22/9
Al meglio non c'è mai fine dice un vecchio e ottimista detto popolare. E questo motto sembra adatto per il tuo segno.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Cura con più attenzione i rapporti stretti con una persona speciale: potrebbero evolversi anche in una bella love.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
E' un giorno da sfruttare specie in campo sentimentale, perchè ricco di delizie provocanti, serenità nei rapporti.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Metti in pratica la tua arte culinaria e invita amici, amanti o parenti per una giornata divertente.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Il magnifico influsso del Sole riporta in te un temperamento sereno e desideroso di intraprendere relazioni affettive.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
leSoluzioni
Molto buono il tono dell'umore, favorito da un appagante scambio con le persone che ti circondano e da tante novità.
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
Legge ras A, LI; Tell A = LEGGERA SALITELLA
Oggi le tue energie affettive e creative sono tante. Se sei in attesa di una nuova love questo è il momento ideale.
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54 Rubriche
21.20
SERIETV
21.05
PRIMA SERATA
Luca Zingaretti
TELEFILM Lost
21.10
EVENTO Ainett Stephens
21.20
FILM Mrs. Doubtfire
21.10
FILM
21.10
Passenger 57 - Terrore ad alta quota
REALITYSHOW
21.10
Elisabetta Gregoraci
FILM Il sorpasso
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -VideoframmentiTorte in faccia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia Estae 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 2 16.45 -MiniserieCotti e mangiati 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.25 -DocumentarioIslanda deserto di lava e ghiaccio 06.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi la sette 07.00 -RubricaSorgente di vita 07:29 - RubricaCartoon Flakes 10.40 -AttualitĂ Tg 2 Estate 11.25 -MiniserieOrgoglio - Capitolo secondo 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTG2 E...state con Costume 13.45 -RubricaTg 2 Si Viaggiare 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Telefilm7 Vite 14.25 -TelefilmNumb3rs 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 17.45 -CartoniShaun vita da pecora 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -SportRai Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia
08.05 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmChi era quella signora? con Tony Curtis, Dean Martin - regia di George Sidney (USA) 1960 11.00 -RubricaCominciamo Bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.15 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.45 -RubricaCominciamo Bene Estate 15.00 -CONTENITORE Trebisonda 16.30 -RubricaCampionati mondiali di sci nautico 17.15 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGeo Magazine 2009 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitĂ Blob presenta Moon walk 1969/1999 20.15 -TelefilmWind at my back
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -DocumentarioMiracoli degli animali 08.40 -FilmGenitori cercasi con Elijah Wood, Bruce Willis, Dan Aykroyd - regia di Rob Reiner (USA) - 1994 11.00 -TelefilmDistretto di polizia 8 13.00 -TelegiornaleTg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14.45 -Sit ComIl mammo 15.20 -FilmLa vita segreta di mio padre con Melissa Gilbert, Brian Wimmer, Lindsay Wagner - regia di David S. Cass sr. (USA) - 2005 17.00 -Film TvLa nebbia d'Irlanda con Reiner Schone, Hendrik Duryn, Kerstin Gahte - regia di Andi Niessner (Austria) - 2007 18.50 -ShowSarabanda 19.45 -ShowSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg5
07.10 -TelefilmTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMacgyver 09.20 -Soap OperaVivere 10.20 -Soap OperaFebbre d''amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDoc 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14:00 - TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16:30 - FilmIncompreso - L'ultimo sole d'estate con Huckle Berry Fox, Gene Hackman, Henry Thomas - regia di Jerry Schatzberg (USA) - 1983 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -TelefilmTempesta d''amore
06.35 -TelefilmTi presento i miei 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDragon Ball saga 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieDawson''s Creek 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -MiniserieThe sleepover club 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.05 -CartoniSpider man l''uomo ragno 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaEstate. 8° edizione 09.15 -Attualità Omnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmOk, Nerone con Walter Chiari, Carlo Campanini, Silvana Pampanini - regia di Mario Soldati (Italia) - 1951 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -ShowSupervarietĂ 21.20 -Serie Tv La calda estate del Commissario Montalbano 23.20 -Telegiornale Tg 1 23.25 -RubricaE la chiamano estate...
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Lost 23.25 -Telegiornale TG 2
20.35 -Soap OperaUn posto al sole estate 21.05 -TelegiornaleTG3 21.10 -EVENTO Festival Internazionale del Circo del domani 23.15 -TelegiornaleTg Regione 23.20 -NewsTg3 Linea notte
20:30 - Show Paperissima sprint 21.20 -Film Mrs. Doubtfire con Robin Williams, Sally Field, Pierce Brosnan - regia di Chris Columbus (USA) - 1993
20.30 -TelefilmRenegade 21.10 -Film Passenger 57 - Terrore ad alta quota con W. Snipes - regia di Kevin Hooks (USA) - 1992 23.15 -Film TvAnthrax - Thriller
21.10 -Reality Show Celebrity bisturi 22.35 -Reality Show Bisturi!
20.30 -RubricaOtto e mezzo Diario 21.10 -Film Il sorpasso con Vittorio Gasmann, Jaen Luois Trintignant, Catherine Spaak - regia di Dino Risi (Italia) - 1962 23.15 -RubricaValigia dei sogni
00.25 -TelegiornaleTG 1 Notte 00.50 -RubricaChe tempo fa 00.55 -RubricaAppuntamento al cinema 01.00 -RubricaSottovoce 01.30 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta
23.40 -ShowStracult 01.15 -RubricaProtestantesimo 02.00 -RubricaTg2 E...state con Costume 02.10 -TelefilmLa piovra 2 03.10 -VideoframmentiCercando...
23.55 -RubricaCorreva l'anno 00.35 -RubricaAppuntamento al cinema 00.45 -MUSICA La musica di Raitre 02.00 -RubricaRainotte 02.10 -RubricaInconscio Magia Psiche 02.35 -RubricaAvvocato io, avvocati noi
23.45 -FilmUomini & donne - Tutti dovrebbero venire... almeno una volta con D. Duchovny - regia di Bart Freundlich (USA) - 2005 01.30 -TelegiornaleTg5
01.10 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 01.35 -FilmLady Barbara con P. Tedesco - regia di Mario Amendola (Ita) - 1970 03:30 - FilmGiove in doppiopetto
00.50 -ShowPoker1mania 01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 Player 02.45 -Telefilminside 03.55 -TelefilmPoint Pleasant 04.45 -Film TvThunder in paradise
23.50 -RubricaVie della seta 00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -FilmIl peccato con U. Orsini - regia di Joerge Grau (Italia/Spagna) - 1962
Cuscino cervicale memory ,O FXVFLQR 0HPRU\ VL DGDWWD SHUIHWWDPHQWH DOOD IRUPD GHOOD WHVWD /ÂśLPERWWLWXUD LQ ULYROX]LR QDULR PDWHULDOH WHUPRHODVWLFR VHQVLELOH DO FDORUH VL PRGHOOD VHFRQGR LO SHVR HG LO FDORUH GHO FRUSR GRQDQGRYL FRPIRUW H EHQHVVHUH 'LVHJQDWR HUJRQRPL FDPHQWH SHU PRGHOODUVL PRGLIL FDQGRVL DG RJQL YRVWUR PRYL PHQWR ULSUHQGH OD VXD IRUPD RULJLQDOH LQ SRFKL VHFRQGL ,GHDOH DQFKH SHU OD OHWWXUD SHU JXDUGDUH OD WHOHYLVLRQH R SHU ULODVVDUVL ,O FXVFLQR q LQVHULWR LQ XQD IHGHUD LQ VSXJQD ODYDELOH FRQ ]LS 'LP FP [ [ VSHVVRUH PDVVLPR
D VROL
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Televisioni 55
LunedĂŹ 24 agosto 2009
BRUCIA LA GRECIA
VERTENZA LASME
Le fiamme raggiungono Atene Sgomberati diecimila residenti Il Governo chiede lo stato di emergenza
Incontro Confindustria-sindacati E i lavoratori protestano davanti ai cancelli «Difendiamo produzione e occupazione»
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Anno 8 n.196€ 1.00
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Lunedì 24 Agosto 2009
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
SPORT
SECONDA 3-3 Col Brindisi
Al Melfi non basta il gran cuore
Potenza, battuto e rosso di rabbia Calcio Coppa Italia SERIE D
Il Pisticci batte il Bitonto Domenica sfiderà il Francavilla Calcio regionale
Valdiano, Murese e Fortis partono col piede giusto DIAMANTE
VOLLEY B1 Donne
Primo giorno di lavoro per la Lore Lei Può essere l’anno buono SALVIAMO VILLA NITTI
Tragedia per un potentino
Di Trani: «Riaccesa l’attenzione»
Scomparso da due giorni Tra le ipotesi un polo Trovato il corpo in mare di alta formazione Giancanio Giugliano, 40 anni, è annegato Era in vacanza con la famiglia a pagina 10
A Maratea conferenza di servizi tra De Filippo e la giunta comunale a pagina 7
Tuffo nel passato nei vicoli di Forenza Ah se tutti fossero veloci di mente com'è veloce a correre Bolt.
da pagina 13 a pagina 16
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PRIMA DIVISIONE Espulso Giannusa dopo 7’