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Brevi dal mondo

Omicida della pin up ritrovato suicida

VANCOUVER - Ryan Alexander Jenkins, partecipante a un noto reality americano ed ex marito della playmate Jasmine Fiore, è stato trovato impiccato in una camera del Thunderbird Motel di Hope, nello Stato canadese della Columbia britannica. L'uomo, 32 anni, era ricercato in quanto ritenuto l'assassino della modella, il cui corpo mutilato è stato trovato il 15 agosto chiuso in una valigia e buttato in un cassonetto della spazzatura a Los Angeles, strangolata e senza denti e unghie per renderne più difficile l'identificazione. La sua identità era stata stabilita grazie ai numeri di serie delle sue protesi al seno.

Netanyahu apre con riserva

TEL AVIV - Un compromesso sul congelamento degli insediamenti ebraici in territorio palestinese – condizionato per ora a molti se e molti ma – per provare a far ripartire il processo di pace «entro due mesi». È questo l'orizzonte del tour europeo del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, partito ieri alla volta di Londra e Berlino per una serie d’incontri destinati a produrre qualche progresso, «non una svolta» definitiva. Annunciata da spiragli distensivi, ma anche da nuove tensioni diplomatiche (inclusa quella esplosa con la Svezia, presidente di turno dell’Ue, in seguito alla pubblicazione su un tabloid di Stoccolma di un articolo riguardante un presunto caso di traffico di organi di palestinesi uccisi, giudicato in Israele diffamatorio e antisemita), la visita prevede tre momenti chiave. L’incontro di mercoledì con il primo ministro britannico, Gordon Brown, quello di giovedì con la cancelliera tedesca, Angela Merkel e, in mezzo, il faccia a faccia di Londra con George Mitchell, emissario del presidente americano, Barack Obama, per il Medio Oriente.

Madoff malato E’ in fin di vita NEW YORK - Assumendosi la piena responsabilità della maxi-truffa da 50-65 miliardi di dollari Bernard Madoff aveva poco da perdere: l’ex finanziere è infatti malato di cancro e gli resta poco tempo da vivere. Secondo le indiscrezioni raccolte dal New York Post, Madoff avrebbe confessato ai suoi compagni di cella di essere malato e di assumere 20 pillole al giorno.

Martedì 25 agosto 2009

Il Governo chiede di riaprire una decina di casi di abusi

Rapporto del Consiglio scientifico Usa

Torture ai terroristi, Cia nella bufera E’ allarme “suina” Il presidente Obama istituisce una nuova squadra d’élite per gli interrogatori

Barack Obama

WASHINGTON - Cia sotto accusa: la commissione etica del ministero della Giustizia Usa ha chiesto di riaprire una decina dicasi di abusi etorture cui sarebbero stati sottoposti alcuni detenuti durante l’era Bush.Nel mirino,diversifunzionari dell’intelligence americana e i contractors – cui la Cia affidò alcune operazioni – che potrebbero finire alla sbarra per trattamenti brutali sui prigionieri sospettati di terrorismo. Intanto, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha approvato la creazione di una nuova “squadra” di élite che

avrà il compito di condurre gli interrogatori degli individui considerati figure-chiave del terrorismo internazionale: si chiamerà Hig, acronimo di “High-Value Detainee Interrogation Group”, cioè Gruppo d’Interrogatorio dei Detenuti d’Importanza Elevata, e sarà composta da esperti cooptati da diverse agenzie d’intelligence e da vari corpi delle forze dell’ordine. Significativo il fatto che il nuovo organismo inquirente sarà sottratto al controllo della Cia, per soggiacere direttamente alle direttive della Casa Bianca.

«La nuova influenza è una grave minaccia per la salute». In Italia i casi finora sono 1517

Controlli in laboratorio

WASHINGTON - Il virus della nuova influenza pone una «grave minaccia per la salute» negli Stati Uniti: lo afferma in un rapporto il Consiglio Scientifico e Tecnologico della Casa Bianca. Il rapporto afferma che «l'attuale ceppo pone una grave minaccia alla nazione. Il problema non è che il virus e più letale di altri ceppi influenzali ma che probabilmente infetterà più persone del solito perché è un ceppo nuovo contro cui la gente non ha costruito resistenze immunitarie». Il bilancio per l'Italia resta fermo a 1517 casi.

Due attacchi in poche ore: nessun ferito

Afghanistan, attentato ai militari italiani HERAT-Fuoco suimilitariitaliani in Afghanistan. Due attentati, nel giro di poche ore, nella provincia “talebana” di Farah. Nel primo, una bomba ha investito un convoglio, ma il mezzo blindato ha retto e nessuno si è fatto male. Nell’altro, all’esplosione ha fatto seguito un attacco con kalashnikov e Rpg: i parà hanno reagito e un numero imprecisato di insorti ci ha lasciato la pelle. Nessun ferito tra gli italiani. Si sbagliava chi pensava che finite le elezioni sarebbe tornata improvvisamente la calma. Il primo caporalmaggiore della Folgore Simone Mereu, 27 anni, di Marrubiu (Oristano), prova a sdrammatizzare. E dice: «E’ stato come un incidente stradale». In realtà il boato è stato assordante e probabilmente si deve ancora una volta a “San Lince”, come i militari chiamano affettuosamente il blindato che ormai tante volte ha salvato loro la vita, se l’ordigno ha solo reso inutilizzabile il mezzo. Il primo attentato va in scena poco prima della mezzanotte di ieri vicino a Pusht Rod, 20 chilometri a nord di Farah. «Stavamo conducendo un’operazione di controllo del territorio congiunta: 11 mezzi italiani e tre dell’Ana, l'esercito afghano», racconta il generale Rosario Castellano, comandante dei circa 5.500 militari italiani e di Isaf schierati nell’ovest. «L'esplosione è avvenuta mentre l’ottavo mezzo del convoglio affrontava una curva: il Lince però ha retto bene e non ci sono stati feriti». Non è ancora chiara la natura dell’ordigno, se si è trattato di una mina anticarro su cui è finita una ruota del

mezzo, oppure di un Ied, un ordigno improvvisato azionato a distanza: «Sono in corso accertamenti –si limitaa dire Castellano – ma, visti i danni, l’esplosivo doveva essere meno di 12 chili». Sufficienti, comunque, a far prendere un bello spavento al primo caporalmaggiore Mereu e compagni. «Una gran botta», racconta il giovane sardo, da cinque mesi in Afghanistan e alla sua prima esperienza di questo tipo. Nel primo pomeriggio di ieri – verso le 14, ora locale – il secondo attentato. L’area è più o meno la stessa: Shiwan, provincia di Farah, distretto di Bala Baluk. Militari dell’Ana, l’esercito afgano, devono portare rifornimenti ad una loro base avanzata e chiedono una mano ai parà della Folgore che

presidiano quella zona. Le due pattuglie si ricongiungono e, poco dopo, lungo la famigerata strada 517, scatta l’agguato. Una vera e propria imboscata. L’esplosione di un ordigno investe un mezzo dell’Ana (nessun ferito); subito dopo il convoglio viene preso di mira con ogni tipo di armi. Italiani e afgani rispondono al fuoco. Tutti illesi, alla fine, ma sul terreno resta un numero non quantificato di “insurgents”. Sul fronte delle elezioni, oggi sarà il giorno della verità ufficiale in cui la Commissione elettorale indipendente (Iec) fornirà finalmente i primi risultati preliminari parziali. Intanto, Al-Jazeera trasmette un video che mostra i talebani rapire alcuni elettori. Vincenzo Sinapi

Soldati italiani in Afghanistan

Iraq. La strage di civili in una città sciita. Donne e bambini tra le vittime

Esplodono due minibus, venti morti BAGHDAD - Ennesima strage di civili nell'inferno iracheno: 20 persone, tra cui donne e bambini, sono morte in un duplice attentato che ha preso di mira due mini-bus diretti alla città di Kut, a circa 150 chilometri a sud di Baghdad. Gli autobus, carichi di civili, erano partiti dalla capitale irachena e stavano per arrivare nella cittadina, a prevalenza sciita, quasi al confine con l'Iran. La prima deflagrazione è avvenuta intorno alle 14.30 ora locale (le 13.30 in Italia), mentre il pulmino si trovava a 15 chilometri da Kut. La deflagrazione del secondo mini-bus è avvenuta mezz'ora dopo, sullo stesso tratto di strada, a una quaratina di chilometri dalla città. Il clima di perenne tensione e il rischio

di continui attentati, limita solo parzialmente la vita quotidiana dei cittadini, che comunquetendono acondurre un'esistenza normale, nonostante la consapevolezza che uscire di casa significhi spesso non farne ritorno. Solo quattro giorni fa un altro attentato è costato la vita a 95 persone nelle strade di Bagdad, doveè esplosa una bicicletta-bomba, che nascondeva l'ordigno saltato in aria in un mercato, nell'affollata piazza Hafed al Qadi, su via Al Rashid. Intanto, in vista delle elezioni legislative previste a gennaio 2010, i maggiori partiti sciiti iracheni ieri hanno dato vita a una nuova coalizione, dalla quale è stato escluso il partito del premier sciita Nuri al Maliki.

Grecia, incendi sotto controllo «Ma è un disastro biblico» ATENE - Il grande incendio che per tre giorni ha bruciato la regione dell’Attica, provocando migliaia di sfollati e assediando la stessa capitale Atene, è ormai sostanzialmente sotto controllo. Ma la stampa e le autorità locali denunciano un «disastro biblico» con ventimila ettari di foreste e coltivazioni in fumo. E se il principale partito di opposizione, il Pasok, si è mantenuto cauto, la sinistra ha attaccato duramente il premier Costas Karamanlis, già sotto la minaccia di elezioni anticipate, e i comunisti gli hanno chiesto di riferire in parlamento. Mentre continuano roghi a Porto Germeno in Beozia, regione limitrofa, e sull'isola di Evia, fonti del comando dei vigili del fuoco hanno annunciato che «al momento in Attica la situazione è sostanzialmente sotto controllo, anche se rimane in piedi l’intero dispositivo antincendio

per precauzione». Il portavoce dei pompieri Yannis Kapakis ha poi confermato. Gli ultimi incendi in Attica sono stati segnalati nella mattinata di ieri sulla costa, nell’area di Nea Makri, e a Pikermi, dopo che erano stati posti sotto controllo i focolai a Maratona, Grammatiko, Dionysos e Aghios Stefanos, teatro domenica di un esodo di massa. È la fine di un incubo, anche per Atene che ha vissuto ore di angoscia per giorni con il suo cielo estivo coperto di fumo, e con l’Acropoli ad appena 20 km dalle fiamme che avevano raggiunto il monte Pendeli e il vicinissimo quartiere residenziale di Pallini. Ma se è la fine di un incubo, è anche l'inizio di un altro, suggerisce la stampa: far fronte alle conseguenze di una «catastrofe biblica» dovuta alla mancanza di un vero piano antincendio.

L'annuncio della nascita dell'Alleanza nazionale irachena, che sostituisce così la vecchia Alleanza irachena unita creata per le elezioni parlamentari del 2005, è stato dato in un albergo di Baghdad dall'ex premier sciita Ibrahim Jaafari. Nel raggruppamento figurano quasi tutte le sigle dello sciismo politico iracheno: il Consiglio supremo islamico di Abdel Aziz al Hakim (attualmente ricoverato in ospedale a Teheran) e il movimento guidato dal leader radicale Moqtada Sadr, entrambi vicini all'Iran; la Corrente per la riforma nazionale di Jaafari; il Congresso nazionale di Ahmad Chalabi e altri, tra cui il partito Fadila e il Fronte indipendente di solidarietà (Tadamun).

Fidel Castro ricompare in Tv dopo ben quattordici mesi L’AVANA - Un Fidel Castro apparentemente in buona forma è comparso in un filmato trasmesso ieri senza preavviso dalla televisione di Stato cubana, il primo da quattordici mesi a questa parte: si tratta delle riprese di un colloquio, dalla durata di tre ore, avuto venerdì mattina dal Lider Maximo con un gruppo di studenti del Venezuela, stretto alleato del regime di Cuba. L'ultima volta in cui l’83enne Castro era stato mostrato in video risaliva al 17 giugno 2008, quando ricevette l’amico Hugo Chavez, leader proprio del Venezuela. Analogo l’aspetto di Fidel: in tuta sportiva, barba e capelli radi, piuttosto affaticato per l’età ma tutto sommato pimpante, di certo meno debole ed emaciato di quanto non sembrasse in alcune fotografie che, nei mesi scorsi, lo avevano ritratto accanto a vari statisti latino-americani venuti a fargli visita. Agli studenti venezuelani Castro

ha detto di essere preoccupato per le sorti del pianeta, con particolare riguardo al surriscaldamento climatico globale. «Persino il Pentagono si è lasciato coinvolgere nella questione», ha commentato. «Ha ricompreso il clima tra i problemi che minacciano la sicurezza degli Stati Uniti. Ci ritroviamo di fronte a eventi - ha aggiunto Fidel - che sono molto, molto, molto gravi.Iodireiche sonograviperlanostra stessa sopravvivenza». Il Lider Maximo non è più comparso in pubblico dalla fine del luglio 2006, quando dovette esseresottoposto a un delicato intervento chirurgico all’addome, in seguito al quale fu costretto a cedere provvisoriamente i poteri presidenziali al fratello minore Raul, all’epoca ministro della Difesa, per la prima volta in 47 anni; nel febbraio 2008 il 79enne Raul gli è infine succeduto a tutti gli effetti alla guida del Paese.

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2 In Italia e nel Mondo


Gay accoltellato, la Procura chiede l’arresto dell’aggressore

Catturato Bastone boss latitante di Scampia

Agosto sempre più torrido non si ferma l’ondata di calore

Malato terminale uccide la moglie per non lasciarla sola

ROMA - Sul caso del gay accoltellato davanti al Gay Village, i magistrati chiedono di trasformare in arresto la denuncia a piede libero contro l'aggressore. «Il mio assistito sta molto peggio», ha detto preoccupato l'avvocato del ferito. «Speriamo di sciogliere la prognosi entro le prossime 48 ore» hanno aggiunto i medici. Intanto, a Miramare di Rimini, il Gaylib denuncia il pestaggio di due omosessuali da parte di un vicino nel cortile del condominio dove risiede una delle vittime.

NAPOLI - A 30 anni era già consideratouna figuradiprimo piano, tanto da essere inserito nell'elenco dei cento latitanti più pericolosi d'Italia. Giuseppe Bastone, l'uomo che secondo la Direzione distrettuale antimafia era uno dei gestori del traffico di droga per contodel clan camorristico degli Scissionisti, è stato arrestato ieri mattina nel quartiere napoletano di Scampia. L'uomo gestiva lo spaccio di droga a Scampia, tra le piazze più grandi d'Italia. Bastone curava inoltre i rapporti con un cartello sudamericano.

L’Italia sarà avvolta dalla cappa dell’afa fino a mercoledì Sette le città a rischio

ROMA - Non accenna a scemare l’ondata di calore che ha avvolto l’Italia in questo torrido agosto. Malgrado i temporali al nord, e le annunciate correnti atlantiche che hanno mitigato l’afa della scorsa settimana, fino a mercoledì saranno ancora sette le città a rischio, di cui quattro a livello 3, quello dell’allarme rosso. Secondo il sistema di prevenzione delle ondate di calore della Protezione Civile il caldo si manterrà su livelli record soprattutto a Roma, Messina, Latina e Civitavecchia. Il Livello 2 sarà raggiunto a Rieti, Firenze e Campobasso.

SAVONA - Un uomo di 66 anni, Vittorio Beltrami, malato terminale di cancro,ha ucciso con un colpo di pistola calibro 7.65 la moglie Elena Ornella Bertocci, 69 anni, anche lei gravemente malata. Quindi, ha rivolto l’arma contro se stesso per suicidarsi, ma la pistola si è inceppata. A spingere l’uomo a commettere il tragico gesto sarebbe stato il tumore ormai in fase avanzata che non gli lasciava più molti giorni di vita. E preoccupato di non riuscire più ad assistere la moglie e di doverla lasciare sola, l’uomo ha preferito, così, farla finita.

L’avvocato del ferito «Sta molto peggio» A Rimini pestati due omosessuali

L’uomo ferito a Roma

Bimba cerca di rinfrescarsi

«Un istituto superiore su due supererà i tetti fissati per i libri»

Costano più di mille euro

Aumentano anche le tasse Per le associazioni ogni studente spenderà 900 euro universitarie

E’ allarme caro-scuola

ROMA - Non è ancora cominciato il conto alla rovescia per il rientro a scuola (la prima campanella suonerà in gran parte delle regioni il 14 settembre), ma l'allarme caro-scuola è già scattato. Le associazioni dei consumatori denunciano aumenti nei prezzi di zaini, astucci e diari, sforamenti dei tetti di spesa previsti dal dicastero di viale Trastevere per i testi scolastici e dispensano consigli a mamme e papà per non prosciugare il conto in banca. Il ministero dell’Istruzione assicura che terrà gli occhi aperti e promette che nel prossimo triennio, con i provvedimenti adottati, la spesa sostenuta dalle famiglie per comprare i libri di scuola calerà del 30%. Secondo le stime dell’Adoc una scuola superiore su due supererà i tetti di spesa per i libri, considerando esclusivamente il primo anno di frequenza. L’esborso medio per il primo anno di liceo dovrebbe essere di 335 euro, il 14,3% in più del tetto medio fissato, per gli istituti tecnici la spesa media sarà superiore del 10,9% e per quelli professionali del 9,2% . Sforamenti anche alle medie dove il primo anno costerà in media 310 euro, l’8,3% in più di quanto previsto dal Ministero. Federconsumatori e Adusbef hanno fatto una ricognizione in base alla quale, tra libri, corredo scolastico e ricambi, scegliendo prodotti griffati e acquistandoli in cartoleria o negozi del centro piuttosto che nei supermercati, si possono sfiorare i 900 euro a studente. Soltanto per i libri –sostengono le due associazioni – la spesa quest’anno si attesterà intorno ai 450 euro e i costi del ma-

teriale didattico durante l’anno (quaderni, album da disegno, penne, matite, colori, accessori ed altro) aggiungeranno alla cifra altri 250-300 euro. A crescere maggiormente (con punte tra il 10% e il 16% rispetto al 2008) sono soprattutto i prodotti di marca (zaini, astucci, diari), gettonatissimi tra i ragazzi. Sui libri però qualche escamotage per risparmiare c'è. Il Codacons suggerisce di acquistare libri usati, preferibilmente da altri studenti, ma anche nelle bancarelle o nelle apposite librerie (solitamente si risparmia il 50%

del prezzo di copertina), invita le scuole a favorire lo scambio diretto tra studenti consentendo nelle bacheche l’affissione di annunci e organizzando iniziative specifiche, consiglia il ricorso ai libri condivisi (avete un compagno di classe con il quale fate solitamente i compiti? acquistate un solo libro e poi dividetevelo) o ad acquisti all’ingrosso (fatti dalla scuola o da gruppi di genitori). L’Adiconsum chiede tetti di spesa anche per i cosiddetti libri “consigliati” (attraverso i quali tanti istituti aggirano i vincoli di spesa imposti) e san-

zioni vere per le scuole che sforano (il 30% – segnala – lo scorso anno). Il ministero sostiene che dal monitoraggio in corso sui prezzi dei libri risulta che i tetti di spesa fissati sono stati in gran parte rispettati e assicura che, in ogni caso, vigilerà. Nel prossimo triennio poi –promette –le famiglie spenderanno il 30% in meno per l’acquisto dei libri scolastici grazie alle novità introdotte: stesso libro per 5 anni, aggiornamenti con appendici ad hoc ed e-book scaricabili da internet.

La conversione di Lapo «Voglio diventare ebreo» LA domanda è la seguente: come mai non sei il presidente della Fiat? Ecco la risposta: «Dovrebbero cambiare troppe cose perché ci siano le condizioni che permettano a uno con le mie idee di essere in quel posto». È questo il passaggio forse più interessante dell'intervista a Lapo Elkann realizzata da Lorenzo Jovanotti, per il mensile GQ. Un faccia a faccia a tutto campo, quello tra l’esponente della famiglia Agnelli e il cantante (nel ruolo di intervistatore). In cui Lapo non esita ad ammettere rapporti non certo idilliaci col management della Fiat. Dunque un Lapo battagliero. Cheparla anchedi re-

Londra, guerra aperta alla pinta di birra in vetro

Juan Carlos il barbuto ligione: rispondendo alla domanda su perché si sia tatuato sul braccio la stella di Davide, dice di averlo «fatto poco tempo fa» perché desidera “essere ebreo”. «Io sono ebreo per parte di padre quindi per la tradizione giudaica devo fare un percorso di conversione»

OLTRE al caro-libri, sulle famiglie italiane pesano anche le tasse universitarie in aumento dal 2002. Se per l’anno scolastico alle porte, secondo le associazioni dei consumatori, ogni studente potrebbe tirare fuori dal portafoglio 900 euro, nel 2007, in base agli ultimi dati disponibili del ministero dell'Economia, ciascuno studente ha speso in tasse e contributi più di mille euro (1.035 Euro), ben 93 euro in più (+9,9%) rispetto all'anno prima quando la spesa è stata in media di 942 euro a testa (+7,7%). Si tratta dell'incremento del decennio: nel 2002 per iscriversi all'università bastavano 742 euro. In cinque anni, quindi, ogni famiglia per far proseguire negli studi i propri figli ha sborsato quasi 300 euro Studenti universitari in più (293 euro, con un aumento del 39,5 per cento). Complessivamente, spiega il Tesoro nella relazione generale sulla situazione economica del paese nel 2008, nel 2007 il gettito proveniente dalle famiglie per l'università è stato di più di 2 miliardi, considerando i corsi di laurea e post laurea sia statali che non statali, comprese le università telematiche in espansione. Le risorse private hanno rappresentato il 32,3% del totale dei finanziamenti, mentre la quota del Prodotto interno lordo destinata a finanziare il sistema universitario rimane stabile allo 0,80 per cento. Invece, le risorse pubbliche destinate all'istruzione universitaria sono state di circa 18 miliardi, con un aumento nell'ultimo decennio del 23%. Nel 1998 ammontavano, infatti, a 14,914 miliardi.

PALMA DI MAIORCA Nuovo look per re Juan Carlos di Spagna che durante le sue vacanze a Maiorca si è mostrato abbronzato e rilassato e ha sfoggiato una corta barba bianca. I media spagnoli ritraggono il 71enne sovrano, leggermente di-

magrito, durante la cerimonia della consegna dei premi della regata di Palma. IL COMMENTO - «La barba gli sta bene -commenta il quotidiano “Ultima Hora” nella versione web - e non lo diciamo perché è il re».

È UNO dei simboli del Regno Unito, che ha combattuto una battaglia vittoriosa all’Ue per mantenere la pinta come unità di misura per servire le birre al pub, ma ora l’amato bicchiere di vetro (0,568 litri il suo equivalente) rischia di andare in pensione. Motivo: il ministero dell’Interno ritiene che ci siano troppo incidenti tra ubriachi in cui il bicchierone viene usato come arma, e chiede quindi ai designer di creare un nuovo materiale o un nuovo contenitore che renda le serate al pub meno rischiose. Ma i difensori della tradizione non ci stanno, e l'Associazione dei gestori di

pub e dei produttori di birra è già in rivolta contro l’avvento della pinta di plastica che, dice, verrebbe bocciata dagli avventori. Tuttavia, il problema c'è: ogni anno 5.500 persone vengono attaccate e ferite con le pinte di vetro in Inghilterra e Galles.

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In Italia e nel Mondo 3

Martedì 25 agosto 2009


Martedì 25 agosto 2009

Il fatto del giorno: immigrati, Napolitano chiede chiarezza Il Quirinale vuole avere un rapporto da Maroni

A bordo del gommone anche tre donne incinte

Mantovano non cede “La colpa è dei maltesi”

dalla cronaca diMarco Marozzi

dal servizio di Alfio Sciacca

dall’articolo di Gianluca Roselli

Il ministro Frattini fra gli stand di Comunione e Liberazione accusa Malta e l’Unione europea. Il suo collega Maroni dal Viminale telefona a Giorgio Napolitano e ne riceve un preciso richiamo: il presidente della Repubblica chiede al ministro dell’Interno di essere informato sulla nuova strage in Mediterraneo, capire cosa è successo e come si indaga e procede adesso. Insomma, il Quirinale vuole chiarezza. L’Avvenire, quotidiano dei vescovi, intanto condanna le "ipocrisie di una politica che usa gli odierni boat people per battaglie di basso profilo". E al Meeting di Cl oggi il ministro leghista Roberto Calderoli si troverà di fronte una platea irritata e con le antenne alzate per l’attacco di Umberto Bossi alla Chiesa. [...]

«A bordo c’erano anche tre donne incinte. Due di loro prima di morire hanno perduto il bambino che portavano in grembo, hanno abortito per la fame, la sete e la sofferenza di un viaggio terrificante durato 21 giorni». Parla un inglese stentato Titi Tazrar, 27 anni, eritrea, unica donna sopravvissuta alla tragedia nel Canale di Sicilia. Ma lo strazio di quelle compagne di viaggio che coltivavano la speranza di una vita migliore soprattutto per le creature che portavano in grembo lo racconta anche a gesti. Alza afatica latesta dalcuscino emuove lemani dall’altoin basso, sfiorandosi il ventre come a dar forma all’orrore [...]. Un gesto che fa calare il silenzio tra medici e infermieri dell’ospedale Cervello di Palermo [...].

«Se c’è unacosa di cui l’Italianon può essere accusataè di essere disumana. Noi siamo lo Stato che ha salvato più vite di immigrati nel Mediterraneo [...]». Alfredo Mantovano è sottosegretario agli Interni del governo Berlusconi. Ma è anche uno dei più influenti esponenti del mondo cattolico all’interno del Popolo delle Libertà. Mondo che sta vivendo un momento difficile per gli attacchi della Chiesa al governo dopo la tragedia in mare degli immigrati eritrei.Che cosa è successo nel Canale di Sicilia? «I fatti sono ancora da accertare fino in fondo, come anche il numero delle vittime. Dalle informazioni che abbiamo, però, sembra che Malta abbia trovato i cinque eritrei e, invece di soccorrerli e accoglierli, li abbia rispediti verso l’Italia. [...]».

La migliore di oggi

Berlusconi Il dibattito mal impostato e il Vaticano trascura l’integrazione

Avviata un’inchiesta

dal commento di Mario Prignano

dall’editoriale diGiuseppe Mammarella

dall’articolo diFrancesco Viviano

Il senso dei rapporti tra Silvio Berlusconi e il Vaticano è ancora quello ricavabile dal commento di Camillo Ruini dopo l’ultima volta che si sono incontrati, esattamente un mese fa, il 24 luglio. «Ho visto il presidente molto di buon umore, in gran forma e convintissimo ad andare fino in fondo alla legislatura. Gianni Letta, invece, mi è apparso un po’ provato» [...]. Ecco, volendo cercare un parallelo, è un po’quello che sta accadendo oggi tra Palazzo Chigi e il Vaticano sull’affaire immigrati. Con la differenza che stavolta non c’è stato né ci sarà bisogno di alcun incontro vis à vis con il premier. [...]

In Italia il dibattito sull’immigrazione è male impostato: avviene nella grande maggioranza dei casi fra coloro che non vogliono gli immigrati e coloro che sapendo di non poterne fare a meno li accettano. Dell’integrazione nel corpo sociale di coloro che già ci sono e che sembrano aver scelto il nostro Paese per se stessi e per le loro famiglie e di quelli che inevitabilmente, date le nostre necessità, arriveranno in futuro, pochi si curano. Le voci che di tanto in tanto si levano per richiamare la necessità dell’integrazione degli immigrati, e in genere sono voci autorevoli come quella del presidente Napolitano in occasione

dell’anniversario del disastro di Marcinelle, suscitano scarsa attenzione, fastidio e talvolta anche sospetto. In passato, ai tempi eroici, si fa per dire, della prima immigrazione, quella provocata nella seconda metà dell’800 dalla crisi delle campagne e dalla industrializzazione delle città che ha riguardato milioni di italiani,il problemadell’integrazione veniva lasciato all’opera del tempo. Arrivati oltre Atlantico i braccianti del nostro Sud ma anche del Nord Veneto e Lombardo sti stabilivanonei ghettidelle “little Italy”. L’integrazione avveniva naturalmente con la seconda e la terza generazione. Erano altri tempi ed i Paesi di accoglienza erano società forti sicure del proprio futuro [...].

La Procura della Repubblica di Agrigento avvierà un’inchiesta sui respingimenti indiscriminati compiuti in questi ultimi mesi dalla Guardia di Finanza, che ha soccorso in mare e trasferito in Libia oltre un migliaio di extracomunitari. Dopo le dichiarazioni rese ieri da alcuni militari delle Fiamme Gialle a Repubblica, che hanno confermato di avere riportato in Libia extracomunitari senza accertare la loro identità e nazionalità, e quindi senza stabilire se potevano ottenere lo status di rifugiati politici o di richiedenti asilo, la Procura vuole vederci chiaro. [...]

Giannelli sul Corriere

Fassino contro il governo Gli eritrei sono in fuga da una dittatura sanguinaria dall’intervista diFederico Geremicca

dall’articolo diMassimo A. Alberizzi

Colpito dalle polemiche sviluppate dal ministro Frattini nei confronti della Unione europea [...]. Ecco Piero Fassino, pronto ad affrontare un autunno che, per il Paese ed il Pd, si annuncia “caldo” su più fronti. Onorevole Fassino, cos’è che l’ha colpita delle ultime affermazioni del ministro Frattini? «Il fatto che, partendo dall’ultima tragedia in Sicilia, abbia puntato l’indice contro l’Unione Europea, accusata di parlare ma di non intervenire. [...]Non èstato lui commissarioeuropeo -e perquattro anni- proprioallasicurezza, condelegainmateria diimmigrazione? Non solo: è stato ministro degli Esteri in passato e lo è attualmente. Ora punta l’indice contro l’assenza dell’Europa: ma la verità è che il governo italiano ha puntualmente cercato, proprio su queste materie, di evitare ogni confronto con l’Unione europea, forse temendo che venisse loro chiesto di fare cose che non vogliono fare». [...]

Malta avrà pure le sue colpe, ma forse l’arcipelago del Mediterraneo non è il vero problema. Per i disperati che arrivano dall’Eritrea governata da una dittatura rigidissima, le cause del loro dramma si chiamano violenza e repressione. Le galere eritree sono piene di dissidenti, di intellettuali, di giornalisti. Non importa se siano stati eroi della lotta di liberazione contro l’Etiopia, durata trent’anni. Il dittatore Isayas Afeworki non ha risparmiato né combattenti di prima linea, né strateghi della lotta armata. Soprattutto ha voluto zittire i cervelli più fini e più creativi della rivoluzione.

Questo il caso di Petros Solomon, di sua moglie Aster Yohannes e di tre dei loro figli scomparsi nella galere eritree senza lasciare traccia e senza che l’Italia, di cui l’Eritrea è un partner privilegiato, abbia mai chiesto conto. Durante la guerra di liberazione Petros è uno dei leader del Fronte popolare di liberazione eritreo (Fple) e arriva a ricoprire il posto di capo dell’intelligence. È lui che guida i guerriglieri che entrano e catturano Asmara il 24 maggio 1991. Allora diventa ministro dell’Interno, poi della Difesa e degli Esteri. Poi, in dissenso, si defila e gli viene affidato un dicastero minore, quello della Pesca. Finito il secondo conflitto con l’Etiopia, Petros con al-

tri quindici eroi della guerra di liberazione (ministri, generali, sindaci) critici verso il regime, osa sfidare il dittatore: firmanotuttiun documentoconilquale si chiede a Isayas democrazia e l’applicazione della Costituzione. È la loro condanna. All’alba del 18 settembre 2001, undici di loro, compreso Petros Solomon, vengono arrestati dagli agenti dellaHagerawi Dehnet,la poliziasegreta. Si salva solo chi è all’estero e tra questi sua moglie Aster Yohannes, una guerrigliera della prima ora e dirigente del Fple. Nel 2000 si era trasferita a Phoenix, in Arizona, con il sogno di completare i suoi studi, grazie a una borsa delle Nazioni Unite. [...]

La fotografia

È colpa di Marx dall’articolo diRenato Farina

Guardando quei poveri scheletriti eritrei soccorsi (soccorsi!) a Lampedusa è chiaro: il male del mondo è la disumanità. Bisogna rimediarvi, accarezzare, lenire le pene. Guardando la vicenda di questi cinque sopravvissuti si può dire qualcosa di più specifico: la disumanità oggi ha il timbro principale del marxismo e dell’islamismo la cui congiunzione partorisce l’orrore. E ci sono responsabilità. Anche italiane. E soprattutto cecità. Altro che - come fa con la bugia sistematica la sinistra - incolpare il governo. C’è di mezzo una complicità sistematica con un tiranno. Dunque: occorre lenire i dolori dei sopravvissuti, ma anche fare in modo che il tiranno cada. Come? La prima mossa è conoscere la realtà, giudicarla. Ad esempio, l’Europa dovrebbe sapere alcune cose su Malta, da poco entrata nella Ue. [...]

Berlino, un gruppo di atlete durante la maratona femminile che ha chiuso i Mondiali di atletica (Ansa)

La sesta colonna di Francesco Zardo

Siamo pronti all’autunno? La faccenda del naufragio al largo di Lampedusa ci mostra che i fuochi fatui d’agosto non riguardano solo le solite esternazioni leghiste, ma ben altro. Tutti affilano le armi per darsi battaglia sulla questione dell’immigrazione. Ora, se una quarantina di persone sono disposte, pur di attraversare il mare per venire dall’Eritrea fino a qui, ad affrontare un viaggio in condizioni che prospettano un naufragio e un annegamento quasi sicuro, davvero possiamo credere di scoraggiare queste persone inasprendo le nostre regole sull’immigrazione? Sembra molto improbabile: più plausibile sarebbe una seria ridiscussione dei nostri accordi con il Nord Africa, anche sulla base di queste constatazioni. Insomma, la strada sarebbe diplomatica: ma se litighiamo fra noi sembra difficile riuscire a mettersi d’accordo con gli altri.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Voto in Afghanistan, aspettando l’esito dello spoglio sono due i candidati che già si proclamano vincitori

Folla d’agosto al museo dimenticato da due secoli

dal commento diBernardo Valli

dal commento di Vittorio Sgarbi

Dove soffiano le passioni e prevale la violenza l’aritmetica è un’opinione. È quel che accade in queste ore a Kabul dove due candidati alla presidenza si dichiarano simultaneamente vincitori. Entrambi leggono i numeri come meglio gli aggrada. Non si conoscono ancora i dati ufficiali del voto di giovedì scorso, 20 agosto. Né quelli riguardanti la partecipazione, né i quozienti ottenuti dai vari candidati. Ma indiscrezioni insistenti danno in netto vantaggio Hamid Karzai, il presidente uscente, il quale potrebbe essere eletto al primo turno, avendo ottenuto, cosi pare, più del 50 % dei voti espressi. È quel che emergerebbe dal conteggio. Ma nell’attesa che una qualche autorità convalidi questo risultato, il principale antagonista di Karzai, l’ex ministro degli esteri Abdullah Abdullah, denuncia "innumerevoli frodi e irregolarità". Dice, ad esempio, che nelle province del Sud, è stata registrata una partecipazione al voto del 4045 %, mentre nella realtà sa-

Abdullah Abdullah, uno dei candidati alle elezioni afghane

rebbe stata al massimo del 10%. La truffa avrebbe consentito a Karzai di aggiudicarsi voti inesistenti in quella zona abitata da pashtun, il suo gruppo etnico, ma anche infestata di Taliban. E quindi dove i seggi sono rimasti semideserti. Insomma, secondo Abdullah, Karzai avrebbe ricevuto i voti di legioni di fantasmi. Un’elezione organizzata secondo i manuali democraticinonè unapozionemagica,a effetto stabilizzante sicuro,

ovunque. Il fatto che sia stato possibile realizzarla in Afghanistan ha del prodigioso. Ed è stato giusto esaltare l’avvenimento. Ma l’elisir occidentale del voto crea situazioni diverse di contrada in contrada, e secondo le stagioni politiche. Chiusi i seggi e spentisi i primi euforici giudizi, l’imbroglio afgano sembra ancora più aggrovigliato, e insolubile, perlomeno nel futuro scrutabile. A sostenere che la situazione "si sta deteriorando" è in que-

dal corsivo di Francesco Alberoni

Amicizia e amore fanno la loro comparsa già a cinque anni. Con l’amico del cuore giochi, ti confidi, gli racconti i tuoi segreti. Mentre con la bambina che ti piace speri solo che ti guardi e sorrida. L’amicizia è subito fiducia e sicurezza, l’amoreè subitorischio. E,per tutta la vita, l’amato e l’amico sono le figure che costituiscono la nostra «compagnia» più intima. La loro presenza ci rassicura, ci riscalda il cuore, ci aiuta ad affrontare le difficoltà. Spesso, dopo una lunga intimità, la persona amata diventa anche l’amico più intimo, con cui ti confidi, fai progetti, con cui affronti tutti i

Per le coppie è utile avere un amico del cuore problemidellavita. Macisono delle cose che la donna non dice neanche a suo marito. Le dice ad una persona amica che la capisce intimamente, a cui può confidare dubbi, sogni, speranze segrete. E l’uomo a qualcuno a cui può rivelare altri aspetti della sua personalità, o lo aiuta ad evadere dalla routine, o gli dà informazioni, consigli. La vita del nostro amico è sempre per noi fonte

di insegnamento. Per questo, quando non hai con te queste persone, ti senti in esilio. Perché l’esilio non è solo essere costretto a stare lontano dalla tua patria, dalla tua città, dalla tua gente, è soprattutto essere separato dallepersone su cui puoi sempre contare, che ti sono indispensabili nelle difficoltà. Vivere in esilio può essere molto amaro, ma è sopportabile se hai con te chi ami o

ste ore lo stesso capo di stato maggiore americano, l’ammiraglio Mike Mullen. Imilitari dellaNato, nonsolo americani, dichiarano che il conflitto si fa sempre più pesante perché le azioni dei Taliban sono sempre più efficaci. Impegnati sul terreno, confrontati alla brutale realtà, essi cercano di dissipare l’illusione creatasi nelle ore successive al voto. Quando si ebbe l’impressione che gli elettori avessero messo in fuga i Taliban.[...] Nessuno pensava che il voto portasse per incanto la pace, ma l’affluenza alle urne e la sicurezza nei seggi avrebbero rivelato lo stato d’animo del Paese e la sua capacità di opporsi all’estremismo jihadista. Sono bastati pochi giorni, quelli necessari per conoscere sia pur sommariamente quel che è accaduto nelle province, per accorgersi che molti seggi erano rimasti semideserti, che molte donne li avevano disertati, nella stessa Kabul, e che, oltre alle minacce dei Taliban, avevano pesato sugli elettori anche abusi e prepotenze tribali. [...]

l’amico del cuore. Certo sono importanti i figli, ma non puoi confidargli le tue preoccupazioni e le tue angosce. Con loro devi sempre essere forte, mentre con l’amico puoi essere debole, triste, sfiduciato addirittura disperato, lasciarti cadere per terra e lui ti risolleva. Augusto attraversava delle terribili crisi di sconforto, ma aveva accanto Agrippa a cui lasciava in mano il potere supremo. E cosa avrebbe fatto Marx senza Engels che lo manteneva e che, alla fine ha addirittura messo insieme il volume «Il capitale»? Spesso la coppia non tiene conto della importanza che può avere un amico per uno di loro. [...]

È sconcertante il coro di consenso con cui si è salutato un episodio di insensato delirio come testimonianza di intelligenza dei cittadini e di lungimiranza degli amministratori. Anche le fotografie sono eloquenti e ci mostrano lunghissime code di visitatori a Brera il giorno di Ferragosto per visitare la Pinacoteca. Questo episodio sarebbe, secondo gli osservatori, la prova dell’attenzione e della curiosità del pubblico sensibile e colto per una buona proposta. [...] Si diràma quilo stimoloera nel richiamo al secondo centenario della Pinacoteca di Brera e la gratuità dell’offerta. Sono certamente ragioni che vanno tenutein considerazione. Ma l’anniversario di un bicentenario dura almeno un anno, e una coda sotto il sole con una lunga attesa e un sovraffollamento delle sale per ammirare capolavori, salvo che per provati masochisti non vale il risparmio di due Coca Cole o di una birra qual è il prezzo del biglietto di accesso alla Pinacoteca di Brera. Dunque l’esaltazione dell’evento è un riflesso condizionato di una soddisfazione dopo anni di carestia per vedere finalmente frequentato uno dei principali musei italiani, molto al di sotto, nel numero dei visitatori, degli Uffizi e della Reggia di Caserta. Così, valutate le circostanze, il ministro Sandro Bondi ha pensato di doppiare la carica del ferrarese Mario Resca, testé nominato Direttore generale per la valorizzazione dei Beni culturali attribuendogli il ruolo di Commissario per la Grande Brera. [...] Mi chiedo, nel ruolo di avvocato del diavolo: ma i dipinti della Pinacoteca di Brera non sono sempre stati lì, in più o meno felici allestimenti? Dal Cristo morto del Mantegna

nel miserabile corridoio giallo disegnato da Vittorio Gregotti, allo Sposalizio della Vergine diRaffaello, allaPala di Urbino di Piero della Francesca,allaCena inEmmausdi Caravaggio? E oltre questi capolavori, faticosamente ammirati in fila e uno davanti all’altro, i devoti pellegrini del 15 agosto, avranno avuto il tempo di uno sguardo anche per ilPolittico diValle Romita di Gentile da Fabriano, per la Cleopatra di Guido Cagnacci, per la mirabile Pala ravennate di Ercole De Roberti, forse l’opera più straordinaria conservata a Brera? [...] A questi, presumo milanesi più che turisti, e anche ammesso che abbiano scoperto non solo l’esistenza del Caravaggio ma anche della Pinacoteca il 15 agosto, chiedo ma perché non avete pensato di informarvi su ciò che a Milano è sempre visibile e con gli orari di apertura per andare senza coda, in un giorno feriale, e non di ferie d’agosto, a vedere Brera? Perché non il 15 gennaio, o il 15 febbraio o il 15 marzo o il 15 aprile o il 15 maggio, o il 15 giugno, o il 15 luglio o il 27 agosto? Perché mettersi in coda per vedere ciò che si può sempre vedere in condizioni migliori, senza canicola, senza sudare e senza vedere ostacolata la traiettoria dello sguardo da altrui nuche? Mario Resca dovrà rendere tutti giorni come Ferragosto, e avrà scoperto l’uovo di Colombo, ma anche prima del suo avvento qualunque milanese che si presuma, se non colto, «imparato», poteva sapere che la Pinacoteca di Brera esiste da 200 anni e che i dipinti dei grandi maestri sono sempre stati lì ad aspettare il suo sguardo, in alcuni giorni anche orfani perfino di un’attenzione distratta, nelle sale vuote, e tanto rassicuranti per chi voglia contemplare le opere d’arte, intendendo il rapporto con loro come un atto d’amore. [...]

Sport: fra le righe e sopra le righe Falsa partenza dell’Inter già costretta a rincorrere

Milan e Juventus cominciano bene e tra i bianconeri si distingue Diego

Un avvio al contrario

dall’editoriale diMario Sconcerti

dall’editoriale diAlessandro Vocalelli

dall’articolo diMarco Lombardo

L’Inter partedietro. Era successo anchelo scorso anno,ma allorala Juveaveva pareggiatoe ilMilan perso.Stavolta hannovinto entrambe. La cosa si complica essendo la prossima partita il derby con il Milan. Dal punto di vista tecnico non è successo niente di irreparabile, solo che l’Inter non è più quella dell’anno scorso senza nel frattempo essere diventata quella di quest’anno. La squadra è molto diversa, ama giocare, cerca un gioco leggero e improbabile. Mourinho non è ancora in grado di aiutarla. Toglie Muntari dopo mezz’ora, mette 4 punte cercando un gol, ma prepara anche la squadra a subirlo. Il Bari è giovane e ordinato, ha attaccanti veloci che mettono in difficoltà Zanetti e Materazzi. Lucio va spesso troppo avanti. Il gioco è senza corsa, solo spunti individuali. Non è corretto dire che manca Ibrahimovic, questo è evidente e senza soluzione, ma non è stata l’Inter a mandarlo via. Più corretto dire che tutta l’Inter è un’altra cosa. Qui deve lavorare molto Mourinho, questa è una squadra che va allenata come fosse nuova. Deve costruirsi un gioco. Ne ha i mezzi, ha anche i giocatori. Ma è una squadra nuova, perderà del tempo. Intanto la Juve va oltre il Chievo in modo molto normale. Il gol rapido di Iaquinta le mette in mano la partita. La squadra non ha voglia di cercare lo spettacolo. Teme l’avversario, si accontenta di controllare, cosa peraltro non facile. Nel finale la Juvesoffremolto.Anchequesta ècomunqueunapartitaditransito, conta per i punti che porta. La Juve vera si vedrà il prossimo turno a Roma contro la Roma. Diego è stato sempre dentro il gioco, è chiaro che ha qualità e può incidere molto. Importante nel Milan la partita di Ronaldinho.Sarebbe sbagliato pensare che il Siena fosse un avversario ingenuo. Giampaolo è tra i più bravi a organizzare il gioco difensivo. Impossibile credere abbia lasciato libertà a Ronaldinho. Quella che ha avuto Ronaldinho se l’è saputa costruire. Importante per il brasiliano certamente il ritorno di forma di Pato, decisivo come previsto, ma anche il lavoro di Borriello. [...] Continuo a credere il Milan su una strada complessa,conunarosainferioreai suoidue-treavversariitaliani.Mail calcio va giudicato anche nel piccolo divenire, giorno per giorno. E a Siena è stato un ottimo Milan. [...]

Dopo il Milan, vince la Juventus. L’Inter, invece, sbuffa e fatica e, alla fine, pareggia in casa contro il Bari, una neopromossa. La sfida ai nerazzurriè subitolanciata,insomma. E la seconda giornata si annuncia già incandescente: sabato Milan-Inter e domenica Roma-Juventus sono immediati esami di riparazione per Mourinho e Spalletti. E immaginiamo cosa possa scatenarsi attorno a loro, e soprattutto al tecnico portoghese campione d’Italia, in caso di nuovo insuccesso in confronti così importanti e sentiti. L’Inter, dicevamo, è stata fermata a San Siro dal Bari. Nonostante i meriti dei pugliesi, che hanno disputato una partita splendida, è fuor di dubbio che per i nerazzurri si tratti di una delusione cocente. La seconda dell’estate, dopo la Supercoppa perduta contro la Lazio. E la partita di ieri è sembrata un po’ la fotocopia di quella di Pechino, con Mourinho che continuava a inserire attaccanti per cercare di vincere l’incontro. Come in Cina, non ci è riuscito nemmeno stavolta. E se Ballardini aveva

Va bene che è un’abitudine, ma mettersi a inseguire già alla prima giornata è un vizio che può diventare insopportabile, soprattutto se alla seconda c’è già il derby. Insomma: parte il campionato e tutto va al contrario, il Milan bollito di precampionato che lampeggia, la Juve che vince ma che subisce il Chievo. E l’Inter formato Armata nerazzurra che si fa fermare in casa dal Bari. Uno a tre, in fatto di punti, e il rischio di trovarsi sabato sera già con l’acqua alla gola. Sì, è il campionato al contrario, se perfino l’anima nera del calcio che di solito si veste di nerazzurro cambia colore. Genio e sregolatezza, calci e linguacce, affronti e confronti con un verdetto finale sempre certo: colpevole. Eppure ierinon èsuccesso: trovi Balotelli in panchina che quando entra si mette ordinato a disposizione degli schemi per conquistare il cuore di Mourinho. Etrovi unBalotelliin campo,madi sabatosera, con un’altra maglia, così dicono almeno i giocatori del Siena dopo aver rincorso Pato fino agli spogliatoi [...].

Diego Da Cunha, centrocampista brasiliano della Juve

sfruttato nel miglior modo possibile le sue armi di fronte a un avversario superiore, Ventura ha fatto ancora di più, considerato che il suo Bari è una neopromossa. Se un osservatore vedesse il secondo tempo, e gli nascondessimo il colore delle maglie, penserebbe che l’occasione allo scadere è capitata all’Inter, catapultata alla ricerca del successo. Invece è stata proprio la squadra di Ventura a sfiorare la vittoria negli istanti finali. Quanto a Mourinho, è ormai chiaro che parla degli altriperevitare didiscuteredi se stesso e, soprattutto, del calcio che gioca, o dovrebbe

giocare, la sua Inter. La Juventus non ha brillato, ma ha vinto e questo, in fondo, è ciò che più conta per una squadra che ancora non può essere al massimo della condizione. Ha destato un’ottima impressione - ma conoscevamo benissimo le sue eccezionali doti - il nuovo acquisto Diego, che ha confermato di poter essere l’uomo in grado di far compiere ai bianconeri l’atteso salto in avanti dal punto di vista qualitativo. Bellissimo il gol di Iaquinta, in attesa che Del Piero recuperi la condizione migliore e si proponga per un altro campionato da protagonista. [...]

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Martedì 25 agosto 2009


6 Primo piano

Martedì 25 agosto 2009

Primo piano 7

Martedì 25 agosto 2009 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a destra Dario Franceschini alla festa del Pd

I nodi della politica Nuove polemiche dopo la tragedia di Lampedusa

Napolitano “preoccupato”

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FESTA DI GENOVA

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Pd, Franceschini «Alzare la voce contro gli autoritarismi»

Maroni informa il presidente, dal Quirinale precisano: «Nessun richiamo al ministro» di TEODORO FULGIONE

Nell’inchiesta saranno indagati i sopravvissuti

leranza. Le leggi emanate hanno contribuito a creare un clima di sospetto, tanto che adesso anche il soccorso in mare è diventato più complesso e rischioso». Durissimo l’intervento del presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione: «Pensate agli ebrei al tempo del regime nazista che si presentavano alla frontiera svizzera, era lecito ricacciarli indietro oppure no? Erano immigranti clandestini? No - dice –Erano rifugiati politici. Gli eritrei erano rifugiati politici e avevano diritto alla protezione internazionale». Massimo Donadi, presidente del deputati dell’Idv, chiede al governo di «ascoltare le parole del presidente della Repubblica» e di fare «piena luce sulle dinamiche di questa sventura». L’INCHIESTA - Prosegue l'inchiesta sul tragico avvenimento che, stando al racconto dei superstiti, avrebbe provocato 73 vittime. I 5 superstiti sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di immigrazione clandestina. Si tratta di un atto dovuto e quanto prima i 5 eritrei potrebbero presentare richiesta di asilo politico. L'inchiesta giudiziaria in corso riguarda l'accertamento delle responsabilità di eventali scafisti. Ma potrebbe anche essere chiamata in causa Malta perchè i superstiti accusano i militari maltesi di nonaverlifattisalire abordodelleloro imbarcazioni. Tra la Lega e la Chiesa non c’è pace. Per il ministro leghista Roberto Calderoni sull'immigrazione il Carroccio e la Santa Sede sono su due piani completamente diversi, perchè non si vuole prendere atto che l'Italia rappresenta il confine verso il sud del mondo e che il nostro paese non può certamente accogliere tutti gli immigrati che si riversano sulle nostre spiagge. I respingimenti,quindi, secondo il ministro leghista Luca Zaia, sono un atto di civiltà e la legge èfrutto della democrazia.

IL CASO Le frecce tricolori si esibiranno a Tripoli POLEMICA sulle Frecce tricolori. Dopo il comportamento delle autorità libiche degli ultimi giorni, è nato anche un dibattito tutto italiano sull'opportunità o meno di “esportare” in Libia uno show delle nostre Frecce tricolori (programmato per il 30 agosto, giorno dell'anniversario della rivoluzione): dall’opposizione, molti avevano parlato di un inopportuno regalo a Gheddafi. Ma ieri il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha confermato la trasferta: «Ho dato il mio assenso tecnico per l'esibizione a Tripoli - ha dichiarato - e non vedo il motivo per cambiare idea». E sulle spese: «Confermo che saranno inferiori rispetto a quelle di un'esibizione solita: gli oneri saranno tutti a carico dell'organizzazione libica».

DA BUCKINGHAM PALACE Il principe Andrea non andrà in Libia IL principe Andrea, duca di York, non andrà in Libia: lo ha confermato Buckingham Palace, affermando che «non ci sono piani» per una visita del figlio della regina Elisabetta II nel paese nordafricano. La Bbc aveva anticipato qualche giorno fa che il viaggio era in forte dubbio, dopo le polemiche causate dai festeggiamenti in Libia per il ritorno dell'attentatore condannato per la strage di Lockerbie, Abdelbaset al-Megrahi. E infatti, ieri, è arrivata la conferma che l'esponente della Royal Family non partirà alla volta di Tripoli. La visita, volta a promuovere i rapporti commerciali tra i due paesi, sarebbe dovuta avvenire a inizio settembre.

Palazzo Chigi smentisce trattative riservate con i centristi

di CRISTINA FERRULLI

Regionali, l’Udc frena

GENOVA – Rassicurante con il popolo democratico preoccupato per le sorti del partito alla vigilia del congresso, aggressivo con la maggioranza verso la quale «il Pd ha il dovere di alzare la voce contro il rischio di un nuovo autoritarismo». È il doppio volto che Dario Franceschini ha mostrato ieri nei suoi ruoli di segretario e di candidato, aprendo la sfida congressuale alla Festa del partito a Genova. Il Pd si avvia alla conta del congresso e, poi, delle primarie mentre si annuncia un autunno che per molti sarà caldo dal punto di visto economico e sociale. Ma Franceschini sembra aver ben presente il pericolo che un partito già fragile e senza «un’identità definita» si avviti in uno scontro interno. E così, nella sua prima uscita dopo la pausa estiva, sul palco allestito nel porto antico di Genova, punta più a fare il segretario che il candidato nella sfida a tre per la leadership. Prima di farsi la guerra, il primo compito del Pd «è fare l’opposizione» che non vuol dire essere antiberlusconiani o no, ma «alzare la voce» davanti alle «intimidazioni» del governo al ruolo del Parlamento come alla unità del paese e alla stampa. Perchè il timore del leader Pd è quello di un «nuovo autoritarismo». Dalla platea si alza il grido di un militante: «Basta buonismo». E Franceschini rincara

Al momento nessuna intesa con Pd o Pdl su base nazionale di PAOLA SPADARI PALAZZO Chigi bolla come «malvezzo» della stampa attribuire al presidente del Consiglio frasi che non ha mai pronunciato o pensato, come quelle su un possibile accordo con l’Udc, alle prossime regionali, con l’offerta ai centristi della presidenza del Piemonte; l’Udc esclude di poter stringere alleanze nazionali con il Pdl e con il Pd, mentre la Lega ribadisce il proprio altolà ad ogni ipotesi di intesa con il partito di Pier Ferdinando Casini. Dal Partito democratico emerge una cauta apertura verso accordi a livello locale. Con le ferie estive ormai agli sgoccioli ricomincia a tener banco la delicata partita delle alleanze strategiche in vista delle regionali del 2010. Una partita complessa, soprattutto nelle regioni nel Nord, tutta da giocare e che ha riacceso il dibattito dentro e fuori la maggioranza, con l’Udc cauta di fronte alle dichiarazioni di interesse che arrivano anche dal centrosinistra. Del resto, entrambi gli schieramenti sono consapevoli che per la vittoria in alcune regioni i centristi, come dimostrato dalle recenti sfide elettorali, possono risultare determinanti. Ieri mattina ha esordito Palazzo Chigi per fugare ogni equivoco circa presunte trattative in corso tra il Cavaliere

ed Udc al quale sarebbe arrivato ad offrire, secondo ricostruzioni giornalistiche, poi smentite, il governo del Piemonte. Una ipotesi che sarebbe assai sgradita alla lega che punta ad incassare dal Cavaliere le candidature nelle tre regioni chiave del Nord (Lombardia, Piemonte e Veneto). Anche i centristi intervengono per escludere al momento accordi in vista. «Non ci riguarda», dice Lorenzo Cesa, segretario del partito, «sceglieremo in base agli uomini e ai programmi, che dovranno mettere in primo piano alcune questioni che per noi sono centrali: un sostegno serio alla famiglia, cosa che non sta avvenendo a livello nazionale, e un piano programmatico che vareremo a ottobre regione per regione sulle questioni che interessano davvero icittadini. Quindi, suquesti temi apriremo un confronto». I centristi ribadiscono la loro linea: «Alle regionali non faremo alcun accordo a livello nazionale nè con il Pdl nè con il Pd». Per le candidature si deciderà caso per caso. Quanto alla possibilità di vedere al nord l’Udc e la Lega insieme «la vedo difficile», aggiunge Cesa. Per il Carroccio, «la squadra che vince non si cambia, e Lega e Pdl in Piemonte sono forti» dice Roberto Cota, presidente dei deputati, interpellato in proposito. A non pensarla così è Ro-

berto Formigoni che dal meeting di Cl a Rimini si dice sicuro che «di fronte a un patto chiaro con l'Udc anche la Lega dirà di sì» auspicando, innanzitutto, che l'alleanza con l’Udc possa essere confermata a cominciare dalle regionali del prossimo anno in Lombardia. Uno scenario che lascia quantomeno «perplesso» il leghista Roberto Calderoli, anche lui oggi ospite di Cl contrario a stringere alleanze a «macchia di leopardo» con Casini. Ma ad incidere sull'atteggiamento dell’Udc potrebbe essere la ripresa dei contatti, anche se informali, tra Pier Ferdinando Casini ed il presidente della Camera Gianfranco Fini. E non si esclude nemmeno con lo stesso Berlusconi, si ragiona in ambienti della maggioranza, nel corso dell’estate. Contatti che potrebbero preludere ad incontri futuri. Anche dal Pd si mostra interesse verso i centristi. Tant'è che Dario Franceschini non esclude decisioni a livello locale «sulla base di programmi condivisi». E Giorgio Merlo si dichiara tra quelli «che pensano che l’Udc potrebbe essere un alleato stabile e permanente per una coalizione di centro sinistra con un marcato profilo democratico e riformista. A partire proprio dal Piemonte con le prossime elezioni regionali».

L’invito «Non facciamoci del male sui giornali»

Dopo le critiche del ministro degli Esteri italiano sulla gestione dell’immigrazione clandestina

Dal federalismo alla sussidiarietà fino al “no” al Partito del Sud. Molti i temi che legano i due “Roberti”

La Commissione Ue replica a Frattini: «Stiamo lavorando»

Meeting Cl, Calderoli e Formigoni litigano su Casini

di DANILA CLEGG BRUXELLES – La Commissione Ue ha preso ieri posizione sulle critiche di latitanza rivolte dal ministro degli Esteri Franco Frattini all’Ue nella gestione dell’immigrazione clandestina, rivendicando il suo lavoro in questo delicato settore. E il titolare della Farnesina, a sua volta, ha espresso apprezzamento per l’impegno profuso dalla presidenza di turno svedese dell’Ue nell’affrontare la questione della redistribuzione dei richiedenti asilo a ottobre. «Una prima ma

A settembre partirà un progetto per migranti e rifugiati

importante svolta», ha rilevato il ministero degli Esteri. Mentre da fonti comunitarie si è appreso che l'eurogoverno presenterà già nella riunione del 2 settembre prossimo una proposta per l’istituzione su base volontaria di un programma di ridistribuzione europeo per i rifugiati provenienti da paesi terzi verso un paese dei ventisette. Ma le polemiche politiche in Italia nonsi sonoplacate, portandola Farnesina a replicare a Emma Bonino, vicepresidente del Senato, che ha definito «incomprensibili» le parole del capo della diplomazia. Da Malta intanto il ministro degli Esteri della Valletta ha rivendicato il primo intervento col battello con i cinque immigrati eritrei a bordo. Dopo il botta e risposta fra Frattini e il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt al meeting di Ri-

mini, è stata ieri bla Commissione Ue ad intervenire per rispondere all’accusa rivolta all’Europa di limitarsi alle parole senza agire, lasciando così da soli i Paesi più esposti ai flussi migratori. L’Ue e la Commissione stanno facendo molto sui temi dell’immigrazione, lavorando con i paesi dell’Ue e quelli vicini, ha affermato un portavoce dell’eurogoverno, sottolineando che la questione chiave è quella di mettere in piedi a livello Ue strumenti finanziari, politici e diplomatici per fermare le tragedie di questi giorni. In particolare la Commissione Ue ha fatto riferimento alle conclusionidelvertice europeodigiugno nelle quali si afferma che «la fermezza, la solidarietà e la responsabilità condivisa sono essenziali in un approccio globale» nei

confronti dell’immigrazione. A queste conclusioni fa riferimento anche la nota diffusa dalla Farnesina, in replica a Emma Bonino, e nella quale il ministero degli Esteri puntualizza che l’Ue ha «piena competenza» in materia di immigrazione. La Farnesina rileva che sulla ridistribuzione dei richiedenti asilo «esiste allo stato attuale un impegno collettivo dato che, grazie anche all’azione di impulso esercitata dal governo italiano». Il punto è che da parte italiana, sottolinea la Farnesina, «si è da tempo auspicato e sollecitato affinchè tale impegno possa divenire di natura obbligatoria in modo che possa realizzarsi un’equa distribuzione del “resettlement” fra i Paesi membri sulla base del principio della solidarietà comunitaria».

di FRANCESCO BONGARRÀ RIMINI–Dal federalismo alla sussidiarietà fino al no ad un partito del Sud: i due “Roberti” sono d’accordo su tante cose. Ma tra Calderoli e Formigoni ogni accordo salta quando si parla dell’eventualità di un allargamento della coalizione all’Udc. Per il Carroccio di allearsi con i centristi, infatti, non se ne deve proprio parlare. E non si parla neanche di presidenza della Regione Lombardia, un tema che pare “off limits”, per quanto è spinoso, nel confronto tra Pdl e Lega. Al Meeting di Rimini, il governa-

Il nodo cruciale restano le alleanze politiche Il ministro Frattini

tore lombardo auspica di riallacciare i rapporti tra Pdl, Lega ed Udc. Un rapporto che, spiega Formigoni, «non è in conflitto rispetto agli alleati della Lega, con cui il rapporto è ottimo, saldo e basato su un’alleanza forte». Dunque, rivela, i “pontieri” starebbero «lavorando» per «un’alleanza forte sui programmi e sui valori» con i centristi, visto che facciamo parte della famiglia del Ppe e le distanze sono minime». Il banco di prova potrebbero essere le prossime Regionali. Ma Roberto Calderoli chiude le porte ad ogni ipotesi di accordo. Uscito indenne dai fischi del popolo di Cl, temuti dopo l'attacco di Umberto Bossi ai vescovi sull'immigrazione, l’esponente del Carroccio sbotta: «L’Udc è contro il programma di governo, contro le leggi del governo, contro Bossi e Berlusconi.

Cosa ci alleiamo a fare? per farci la guerra in casa?. E il ministro ribadisce che una ipotesi di accordo con l’Udc per la presidenza per la regione Piemonte «è stata smentita da Palazzo Chigi». «Delle chiacchiere di ferragosto, a settembre – scherza –non si occupa più nessuno...». Formigoni non si dà per vinto: «Sono convinto – dice – che anche la Lega, che è un partito abile ed intelligente, di fronte a una proposta chiara di alleanza, dirà di sì. La chiarezza interessa anche a noi, non vogliamo papocchi o pasticci». Ma Calderoli resta fermo: «Se un partito vota sì al federalismo –ragiona –è un alleato, se vota no come l’Udc, non credo si possa costruire niente nemmeno a livello amministrativo. La scelta di Berlusconi di non includere l’Udc nella politica nazionale è oculata e ci ha permesso

contro il pericolo dell’assuefazione verso sparate «di Bossi o di Berlusconi che nella maggioranza scivolano sempre via». Certo il segretario, che punta a vincere il congresso, è cosciente dei limiti non piccoli del Pd e del centrosinistra. «Chi ci ha votato – ammettenon sa che cosa vota. Dobbiamo ricostruire un’identità a partire dai valori». Limiti identitari che si sommano alla sindrome, tutta a sinistra, di aprire «il fuoco amico» sul leader di turno. Una tendenza che, è convinto Franceschini, sarà affrontata dal congresso e dalle primarie di ottobre perchè da «una sfida vera, visto che a differenza delle altre primarie l’esito non è scritto, uscirà un segretario che dovrà avere il sostegno di tutti». Per vincere la battaglia, Franceschini usa, almeno in partenza, la rassicurazione più che la minaccia, evitando attacchi agli avversari e garantendo che non c’è il rischio di scissioni. E invita a evitare «di farci male sui giornali», preferendo il telefono o le mail, come avvenuto per l’ultima polemica dei dalemiani contro un programma della festa troppo sbilanciato a favore del segretario. La veste di segretario lo spinge ad una risposta fin troppo diplomatica alla domanda su chi vincerà il congresso.“Vincerà il Pd’', afferma il leader salvo poi rivendicare il suo lavoro di questi mesi che, se vince, proverà «a continuare a fare».

di fare in un anno quello che con l’Udc non avremmo fatto in cinque anni». Tra Calderoli e Formigoni, invece, l’accordo è totale in materia di federalismo. Il leghista promette che «con una riforma costituzionale ci sarà un avvicinamento delle Regioni ordinarie rispetto a quelle a statuto speciale», nel senso di una revisione di «tutto quello che si è stratificato in termini di trasferimenti e che non ha più ragione di essere. Fra le regioni ci sarà un riequilibrio sia sul piano delle risorse sia su quello politico». Musica per le orecchie di Formigoni, che sottolineala necessità,dopo 61anni, diun cambio rispetto alla specialità di alcune regioni. E il no è comune anche rispetto al partito del Sud: per Calderoli sarebbe solo lo strumento per qualcuno per «far ricatti dall’interno».

Calderoli e Formigoni a Rimini

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L'IMMIGRAZIONE è sempre al centro dell’attenzione del Quirinale, soprattutto dopo le polemiche legate alla tragedia degli eritrei morti al largo di Lampedusa. Il presidente Giorgio Napolitano segue con preoccupazione l'evolversi delle vicende ma non entra nelmerito delle polemiche politiche, tant'è che da fonti del Quirinale viene una netta smentita alle indiscrezioni giornalistiche circa un “richiamo” del Colle al governo su questi temi. IlCapo delloStato,si sottolinea,ha ricevuto una telefonata di cortesia istituzionale dal Viminale nel corso della quale è stato fatto il punto della situazioneed ilpresidente ha chiesto di continuare ad essere informato. L’esecutivo si affida al ministro degli Esteri, Franco Frattini che chiama in causa l’Ue, mentre il premier Silvio Berlusconi non interviene e lascia al Viminale la gestione dell’informazione. E proprio il ministro dell’Interno Roberto Maroni interviene con una nota del suo ministero per “precisare” di aver informato Quirinale e presidenza del Consiglio della vicenda degli eritrei con una telefonata già venerdì e di non aver ricevuto «richiami di alcun tipo», a differenza di quanto riportato dalla «ricostruzione maliziosa dei fatti» da parte di alcuni organi di stampa. L’opposizione va all’attacco di governo e Lega per la politica «razzista e intollerante» sull'immigrazione e giudica «paradossale che se la prendano con l’Unione europea». La maggioranza fa invece quadrato attorno al ministro Frattini e chiede il coinvolgimento dell’Europa, rimarcando che, a tal proposito, «si dovrebbe realizzare addirittura un’intesa

bipartisan». La richiesta di Napolitanodiessere informatosuglisviluppi delle indagini che riguardano la tragedia degli eritrei non lascia però indifferente la maggioranza. Il ministro per l'Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, assicura che «il governo si atterrà all’invito del presidente Napolitano» e si rivolge poi alla Chiesa cattolica, da cui sono giunte molte critiche per la politica sull'immigrazione: «Ne ha diritto –dice Rotondi –ma nessuno può mettere in relazione le nostre leggi con questa disgrazia». Alle massime cariche ecclesiastiche si rivolge anche il ministro leghista Roberto Calderoli: «Sul problema dell’immigrazione la Lega e la Chiesa sono su due piani completamente diversi – dice – E' condivisibile l’approccio della Chiesa che deve ispirarsi all’amore cristiano, ma è necessario che un Paese risponda anche concretamente». Per il Pdl interviene il presidente dei deputati, Fabrizio Cicchitto, che sposta il mirino sull'Unione Europea: «Il ministro Frattini – sostiene – ha spiegato in modo ineccepibile i termini della questione e in una situazione normale su di essi si dovrebbe addirittura realizzare un’intesa bipartisan». Un altro leghista, il ministro Luca Zaia, difende la politica del governo: «La legge italiana sull'immigrazione e i respingimenti non sono un atto di razzismo, ma di civilta». Parole che suscitano la reazione dell’opposizione. «Il ministro dovrebbe spiegarci a quale civiltà fa riferimento», dice l’ex ministro Giovanna Melandri, deputata del Pd. Ma la reazione più forte arriva da Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd: «La linea del governo sull'immigrazione –dice - è improntata al razzismo e all’intol-


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Martedì 25 agosto 2009

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Martedì 25 agosto 2009

Intervista al presidente di Lucania Turismo Doc, Garofalo

Territorio da scoprire

Col Film Festival nella Perla del Tirreno arrivano fra gli altri Gassman e Mezzogiorno

«La Regione deve istituire un Distretto del Materano»

Grandi cognomi a Maratea

di FRANCESCO ZACCARA

Papaleo presenta il cast della sua ultima fatica artistica sul palco del Maratea Film Festival

Riconoscimenti anche al critico (ritirato dalla sorella) e al regista di Apocalypse Now

Le serate di Beniamino e Francis Ford «SENTIRE d'appartenere ad una terra è anche sentire la necessità di aiutarla a crescere». E' una dichiarazione d'affetto, prima ancora di appartenenza alle radici quella che ha fatto Francis Ford Coppola, premiato al Maratea Film Festival 2009. Autore di pellicole che hanno fatto la storia del cinema ("Il Padrino", "Apocalypse Now", "I Ragazzi della 56 strada", “Cotton Club”, "Dracula di Bram Stoker"), ha deciso d'impegnarsi per i giovani che vogliono fare cinema e soprattutto per la valorizzazione della Basilicata. «L'istituzione di una Film Commission ci ha spiegato il regista incontrato qualche anno fa in Basilicata - potrebbe sicuramente essere d'aiuto nella promozione del territorio. Ritengo oltremodo necessario ed impellente, l'istituzione di un Centro sperimentale di arti visive, una scuola dove imparare a scrivere per il cinema e realizzare film». Francis Ford Coppola, che ha vinto il suo primo Oscar per la sceneggiatura, scritta con Edmund North, (di "Patton, generale d'acciaio" film distribuito in Italia nel 1970 e diretto da Franklin J. Schaffner, regista anche del "Pianeta delle scimmie"), ribadisce quanto sia importante la sceneggiatura nella costruzione di un film.

Dunque, sono le idee quelle che contano? Non era Hitchcock a sostenere che il segreto di un buon film risiede nella sceneggiatura? «Certamente, ciò che conta è l'idea, avere una buona sceneggiatura è il fondamento per realizzare una pellicola. Una scuola che insegni a scrivere per il cinema, significa creare i presupposti perché cresca e si sviluppi quest'arte». Secondo il regista italo-americano, un film può essere realizzato ovunque, pertanto avere autori legati ad una realtà, che raccontano quello che vivono, è l'unico modo per far emergere idee nuove e per riscattare una terra, come la Basilicata, da cui molti vanno via. «Un Centro sperimentale di arti visive, con corsi di cinema, di musica e di arte, che coinvolga l'intero territorio regionale, potrebbe rappresentare un punto di riferimento per la formazione dei giovani e per la produzione di cultura in Basilicata e deve essere fatta conoscere nel mondo per l'ospitalità dei suoi abitanti, il paesaggio incontaminato, la genuinità dei suoi prodotti». In questo Coppola si era già impegnato a promuoverlne i contenuti, benché debba poter offrire possibilità di crescita per i suoi abi-

tanti. E’ di certo un’idea encomiabile quella di ricordare e conferire un premio al critico e saggista Beniamino Placido, lucano (di Rionero) ma da diversi decenni ormai romano per lavoro e (si può dire) per vocazione. La sua intensa attività è stata riconosciuta al Maratea Film Festival, fra i Lucani Illustri. A ritirare il premio una commossa Caterina Placido, sua sorella, che ha ricordato la decennale malattia dello scrittore rionerese, che ama la sua terra da sempre ma che purtroppo l’ha visitata sempre più di rado. «Quello che chiamiamo pensiero primitivo continua ad agire nelle società tecnologicamente avanzate. Le nostre decisioni, come pure alcune situazioni che viviamo, non si basano solo sulla convenienza e il calcolo». Inizia così un suo inedito saggio, pubblicato nell’inserto culturale del quotidiano La Repubblica, con il quale lo scrittore rionerese ha avuta una pluridecennale collaborazione in qualità di critico di cinema e di televisione, ma anche letterario. Il saggista spiega (alla sua maniera) concetti come poesia, pensiero primitivo, magia, spaziando fra letteratura, sociologia e psicologia.

IL PDL SUI FONDI “FESR”

Mattia: 60 milioni, risorse sprecate DUE CRITICHE alla Regione Basilicata sulla questione del Fesr, i fondi comunitari di cui si parla in questi giorni. Secondo Mattia (Pdl) si è ancora in tempo per correzioni di spesa. Spiega Mattia: «Non si devono confondere i programmi di promozione turistica di cui Maratea ha sicuramente bisogno per incrementarepresenze edarrividituristi -comeconferma questa ennesima stagione in "chiaro-scuro" per effetto di una "ripresina" tra la seconda metà di luglio e le settimana di Ferragosto troppo breve per "salvare" la stagione - con le misure del Po Fesr 2007-2013 della Regione che devono puntare semmai all'adeguamento delleimprese turistichediMaratea comedelle altre località della Basilicata per reggere la competizione con le altre destinazioni di vacanza in Europa e nel Mediterraneo». «Siamo ancora in tempo - aggiunge - correggere l'impostazione volutadalla giunta regionale che per i Programmi integrati di offerta turistica (Piot), che prevedono come "doppioni del Fse" (Fondo Sociale Europeo) anche investimenti per la cultura, intende spendere al 31 dicembre 2009 la considerevole cifra di 20 mi-

lioni di euro su un totale di 60 milioni per il biennio 2009-2010. La polemica che sta montando in questi giorni sul Maratea Film Festival pertanto non è certo contro gli operatori turistici della cittadina tirrenica che fanno di tutto per offrire servizi e ospitalità di alta qualità e per assicurare il migliore rapporto qualità-prezzi, sostituendosi il più delle volte alle carenze della promozione pubblica, anzi è proprio a loro favore». «Il principio che intendiamo affermare continua - è che non possiamo permetterci il lussodi sprecarerisorse importantidel PoFesr 2007-2013 che dunque vanno indirizzate agli obiettivi principali del Fesr che sono - è sicuramenteutile rinfrescarelamemoria digovernatore, assessore alle Attività Produttive ed Autorità di Gestione - investimenti produttivi che permettano di creare o salvaguardare posti di lavoro durevoli; investimenti nel settore delle infrastrutture che contribuiscano, nelle regioni dell'obiettivo 1, allo sviluppo, all'adeguamento strutturale, alla creazione e alla salvaguardia dell'occupazione». Mattia punta il dito sui fondi (ben 60 milioni di euro) destinati o già dati a Festival o spettacoli.

Digilio: meno show, più lavoro LE ACCUSE del senatore Egidio Digilio del Pdl fanno il paio con quelle di Mattia. Digilio un’interrogazione ai ministri per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi e ai Beni culturali Sandro Bondi, parla di «uso festivaliero dei fondi comunitari» e dichiara: «Mentre la crisi sconvolge l’apparato industriale lucano e mette a rischio migliaia di posti di lavoro, la Regione Basilicata attraverso il programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), che ha come obiettivo prioritario quello di “creare o salvaguardare posti di lavoro durevole”, finanzia il Festival Film di Maratea, ospita registi e attori di chiara fama, paga le vacanze a Maratea, oltre a spendere centinaia di migliaia di euro per altre decine di manifestazioni minori di spettacolo». «Si tratta - prosegue - non solo di casi di spreco di ingenti risorse comunitarie, di cui dar conto, ma anche di una forte contraddizione politica tenuto conto che il Presidente della Regione De Filippo in occasione del lancio del programma Fesr 2007-2013 aveva parlato di “misure orientate a superare la crisi”e pertanto di priorità per l’occupazione, le infrastrutture, lo sviluppo locale e il soste-

gno alle piccole e medie imprese. Un Festival a Maratea avrà pure lo scopo di attrarre qualche centinaio di visitatori e turisti accorsi per vedere da vicino cosiddetti vip del cinema internazionale solo che non ha alcun ritorno concreto per l’economia locale e regionale». «Perquesta motivazione- dice- chiederòal ministro Ronchi di avere spiegazioni esaurienti da parte dell’Autorità di Gestione del Po Fesr 2007-2013 sull’entità dei finanziamentiimpegnatiper iprogrammifestivalieri e al ministro Bondi di verificare se l’ennesimo Festival Film ha caratteristiche di cultura cinematografica e risulta inserito nei programmi e cartelloni del Ministero o piuttosto è stato un estemporaneo appuntamento per lo più di vacanza per qualcuno. E’ evidente che se la Regione Basilicata impegna con disinvoltura i fondi comunitari è in grado di raggiungere il 100 per cento della spesa, ed è riuscita ad utilizzare nel sessennio precedente l’intero ammontare delle risorse assegnate pari a un miliardo e 670 milioni di euro. Quello che noi chiediamo invece è meno festival e più progetti per il lavoro, le imprese e le infrastrutture».

Le accuse di Donato Salvatore, Socialisti

«Il Piano del settore danneggia gravemente le pro loco» Domenico Salvatore

UN PIANO regionaledel turismo che danneggia il ruolo delle pro loco. Lo dice Domenico Salvatore, capogruppo dei Socialisti, da qualche tempo in rotta con la maggioranza a cui aveva chiesto il rispetto dei patti (ossia la nomina ad assessore). Dice Salvatore: «Al suo “debutto” il Piano turistico regionale votato di recente in Consiglio regionale fra distingui, perplessità e voti contrari, compreso il mio, fa un flop sonoro». «Le polemiche espresse da più parti - prosegue Salvatore - e in particolare dalle Pro Loco per le clamorose esclusioni dal riparto dei fondi per gli eventi, sono tutte giustificate e legittime. Cancellare in un sol colpo isorse per iniziative consolidate nel tempo, di grande richiamo turistico e di grande valore culturale, che attirano migliaia e migliaia di presenze, iniziative nella maggior parte dei casi organizzate dalle Pro Loco, associazioni riconosciute e normate dalla Regione, a cui la stessa affida la gestione dei punti di informazione turistica, ne riconosce il ruolo ed il valore insostituibiledi presidioturistico sul territorio, ha il sapore di una beffa. Il danno prodotto all'attività delle

Pro Loco è incalcolabile e mette a rischio la loro sopravvivenza economica, mortificando tutta la passione e la encomiabile attività di volontariato che ne segna la loro vita. Sarebbe lungo l'elenco - prosegue Salvatore - delle iniziative clamorosamente non finanziate e verso le quali nel corso di questi anni si sono sprecate nel tempo parole di elogio e di compiacimento». «Il ruolo delle Pro Loco aggiunge l’esponente socialista - e in particolare quelle delle aree interne ad onta delle dichiarazioni di buona volontà e delle paginette generiche e, a questo punto persino beffarde, inserite frettolosamente nel Ptr sono di colpo cancellate». «Sono allibito - dice Salvatore - per tanta insipienza e superficialità e domando: è lecito chiedere a qualcuno di assumersi una responsabilità per tale scempio, porvi rimedio con urgenza e riconoscere di aver sbagliato?». «Non mi illudo - conclude - che qualcuno si dimetta, ma un interventoper ridare serenità alle Pro Loco e ripristinare risorse ed attenzioni, questo credo possa pretendersi, per evitare che lo facciano le stesse magari ricorrendo al Tar o ad altre clamorose iniziative».

E’ IL PRIMO vero passo in avanti verso la creazione della tanto decantata “industria del turismo” regionale, ma ora serve procedere con rapidità e in modo strutturato facendo dell’idea di territorio il principio ispiratore di una promozione autentica e finalizzata. Il Piano turistico regionale, attraverso lo strumento operativo dei Piot (Progetti integrati di offerta turistica), rappresenta la vera innovazione per il contenuto di sinergia pubblico-privato, quello che da anni ormai si realizzava nelle aree limitrofe, Puglia in primis, dove le Finanziarie regionali sono calibrate al vivace settore turistico. Delle idee-forza del Ptr e dei punti di criticità da affrontare con decisione e programmazione nei prossimi anni, abbiamo parlato con l’imprenditore Francesco Garofalo, presidente dell’associazione di operatori turistici “Lucania Turismo Doc”, già ideatore dei percorsi di promozione enogastrinomica e territoriale denominati “Welcome Lucania”, nonché socio dell’omonima azienda di trasporti turistici “Grassani&Garofalo”. «Il livello di comportamento del turismo di oggi, essendo molto accentuato, porta le destinazioni turistiche a doversi innovare, attraverso strumenti di gestione adeguati e creando alleanze strategiche - spiega Garofalo - Partendo da questo concetto, i Piot rapprentano uno strumento essenziale se vogliamo fare il salto di qualità. Infatti, è previsto un finanziamento pubblico al 50% per la promozione e commercializzazione del prodotto, nonché per la riqualificazione e adeguamento qualitativo delle strutture». Quindi occorre cogliere con attenzione l’opportunità dei Piot. Cosa si sente di consigliare agli operatori che si accingono a redigere i progetti. Quali sono le priorità: migliorare l’immagine o promuovere l’azienda? «Intanto servono piani

Metaponto, nel riquadro Garofalo

reali e non fantasiosi. Oggi la promozione è a buon punto, ma non si può prescindere dalla riqualificazione delle strutture, che hanno bisogno di più appeal; i quattro stelle possono puntare, ad esempio, sui Centri benessere, mentre un tre stelle senza piscina potrebbe pensare di realizzarla per adeguarsi agli standard medi nazionali. In questo senso i fondi pubblici possono dare una buona mano, ma un ruolo importante nell’azione promozionale deve essere affidata anche ai sindaci che devono mettersi in campo con iniziative di miglioramento dei servizi, perché è inutile creare una bella struttura in un ambiente non particolarmente ospitale. Serve un progetto congiunto nel Metapontino per fare un grande contenitore di promozione, serve una partnership importante. In altri termini,

bisogna vendere uno territorio, non un comune, e in questo i Piot sono quantomai fondamentali per superare la frammentazione dell’offerta, oltre i classici mare e montagna. Lo stiamo già facendo in piccolo con Welcome Lucania». Allora l’unione deve fare la forza? «Il turismo può contare in Basilicata su un grande patrimonio, ma da una parte c’è stato uno sviluppo decoroso delle infrastrutture nel rispetto dell’ambiente, ma dall’altra parte c’è stata la scelta di non guardare al turismo come volano di sviluppo. La Regione non ci ha mai creduto, mortificando anche ciò che di buono è stato fatto. In un sistema altamente competitivo a livello nazionale, soprattutto con le regioni a noi limitrofe, la Puglia è già a uno step superiore rispetto al nostro, la

CRITICHE DA PICERNO AL’APT «Porklandia non ammessa ai finanziamenti» «TOTALE insoddisfazione per la modalità con cui sono stati erogati i contributi alle manifestazioni turistiche»: l’ha espressa il sindaco di Picerno, Valeria Russillo, insieme all'amministrazione comunale, sulle recenti scelte dell'Apt. «L’evento “Porklandia” - aggiunge - che per 4 anni ha usufruito del contributo regionale, quest'anno, nonostante gli adeguamenti di carattere culturale apportati in sede di presentazione del progetto, non è stato ammesso. E'evidente che il cambio di colore dopo le elezioni dello scorso giugno ha contribuito a tale esclusione, inducendo la comunità picernese ad autofinanziarsi un evento che ormai si stava consolidando nella vita socioculturale dell'intero territorio. Sosteniamo con forza l'azione dell'Unpli Basilicata e della pro loco di Picerno, contestando il fallimento del tanto atteso Piano Turistico Regionale e sottolineando il lavoro della pro loco».

Basilicata ha bisogno di mettersi al passo facendo massa critica attraverso la realizzazione di un Distretto turistico-culturale della provincia di Matera. Abbiamo tutto, mare, strutture turistiche d’eccellenza: Hotel, Villaggi, il Golf club di Metaponto (18 buche campo internazionale), il Borgo degli Argonauti (con porto turistico da oltre 500 posti barca con servizi annessi, residence-hotel-ville), Circoli Velici, Relais e Masserie». Lucania Turismo doc ha già predisposto i suoi Piot? «Sono pronti progetti per 18 milioni di euro, compreso quello di un Villaggio ecosostenibile a marina di Nova Siri. Siamo già pronti a partire, abbiamo predisposto schede di manifestazione d’interesse inviate alla Regione, ma vogliamo dialogare con gli enti locali per creare un unico contenitore utile a giustificare un buon finanziamento al Metapontino, che rappresenta il 70% dell’offerta turistica regionale. Non a caso abbiamo già realizzato protocolli d’intesa con il Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino affinchè nelle nostre aziende si consumino solo prodotti nostri, oltre a quello con l’Adiconsum-Cisl per lo studio dei flussi turistici e per garantire la vacanza ai nostri villeggianti. Basta con gli individualismi, facciamo sinergia vera perché più ci mettiamo insieme e più saremo forti in termini di idee e programmazione; dobbiamo considerare il turismo un’industria di questa regione insieme con l’agricoltura. Anche perché la concorrenza è forte, nonostante il fatto che l’Italia si è piazzata al 33° posto su 124 nella classifica del “World economic forum”, un summit mondale dell’economia, e il giudizio sul turismo italiano è mediocre in quanto abbiamo poca competitività sul prezzo, proprio perché non c’è un Piano strategico nazionale. Per la Basilicata questo è l’anno zero in termini di sinergia pubblico-privato». a.corrado@luedi.it

La proposta dell’assessore alla Cultura dopo aver partecipato alla festa di Pietragalla

Autilio: Palmenti siano patrimonio Unesco COME I SASSI di Matera, anche i Palmenti di Pietragalla devono essere nominati dall’Unesco patrimonio dell’umanità: a chiederlo Antonio Autilio, assessore regionale alla Cultura, che lo ha annunciato sabato scorso partecipando all’appuntamento della III edizione di “Ballate nei Palmenti”. Il dipartimento Formazione, lavoro e cultura dunque sosterrà la candidatura del “Parco dei Palmenti” di Pietragalla per i nuovi siti da individuare nel 2010 quale Patrimonio Culturale dell’Unesco. Spiega Autilio: «L’iniziativa ha ottenuto un grande successo di pubblico e ha raggiunto l’obiettivo da un verso di realizzare un’efficace azione di sensibilizzazione per far crescere nella comunità la consapevolezza di un grande patrimonio nonché di una forte identità storico-sociale e dall’altro verso di potenziare il relativo territorio, agevolando il flusso di turisti e visitatori specie dalle aree di prossimità». Autilio espresso «il più vivo compiacimento per l’evento - si legge in una nota ad hoc - col quale è stato ricostruito uno scenario e una atmosfera fiabesca ed ha evidenziato il grande lavoro volontario degli organizzatori ed in particolare dell’Associazione Culturale Tetractys che da 16

I Palmenti di Pietragalla

anni opera per il rilancio e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse culturali». «Per ottenere una maggiore valorizzazione del Parco - aggiunge - uno dei più prestigiosi simboli del turismo culturale lucano dalle originali forme di architettura rupestre, diventa perciò necessario che i Palmenti vengano inseriti nel catalogo del Patrimonio Culturale dell’Unesco. I Palmenti hanno tutte le caratteristiche per poter affiancare i Sassi di Matera

come bene culturale di particolare pregio e da preservare». Perché si possa sostenere la candidatura dei Palmenti, tenuto conto della complessa e lunga procedura che prevede l’Unesco nell’esame delle candidature dei nuovi siti, è necessario che la proposta del Dipartimento, ratificante quella del Comune di Pietragalla, venga sostenuta non solo dalla Provincia ma anche dall’intero sistema delle autonomie locali nonché di quello delle associazioni culturali.

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«Torna a Maratea l'atmosfera dei festival del grande cinema», così il presidente Manuela De Filippo ha commentato la prima edizione del Maratea Film Festival. La rassegna intanto si prepara al gran finale con Beatrice Fazi, Caterina Misasi e Anna Safroncik. Volti conosciuti dal grande pubblico della televisione elle serie “Un medico in famiglia”, “Vivere”, “Provaci Ancora Prof”, “Cento Vetrine”. Un ritorno al passato per la Perla del Tirreno, dice il presidente del Festival, perché l'esperienza si ispira a quella della fine degli anni '70, quando arrivarono talenti come Alberto Sordi, Vittorio Gassman e che in alcuni casi, diventarono anche habitué della cittadina. Oggi i grandi nomi sono ritornati. Nella serata inaugurale c'era il figlio di Gassman, Alessandro insieme a Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno. Mentre l'apertura è stata affidata alla regista, nata a Roma, ma di origini lucane, Lina Wuertmuller, con il master class Amore per il cinema. Lo stesso amore per il cinema e per chi fa cinema, che gli organizzatori del festival vogliono continuare a diffondere con la rassegna. «Abbiamo messo le basi per fare qualcosa di importante - dice Manuela De Filippo Questa è un'anteprima, che però sta avendo già una bella riconoscenza. Grazie anche ai giovani ricercatori lucani, come Marco Faggella che sono riusciti ad avere un contatto vero con Coppola, tanto da aver mandato il video messaggio di auguri e la promessa che verrà a trovarci». «Quello che vogliamo - conclude De Filippo - e che i talenti del cinema tornino ad essere di casa a Maratea e che Maratea riscopra il suo ruolo di centralità nel mediterraneo». Ieri, intanto, dopo il master class di Michele Placido su “Cinema e terremoto”, l'aperitivo con autore di Gaetano Cappelli e l'approfondimento “I mestieri del cinema”, sono stati premiati Michele Placido, l'attore-dopppiatore Alberto Angrisano, Roberto Missiroli e Marco Spoletini, entrambi montatori cinematografico. Il programma della serata conclusiva prevede alle 19, presso l'Hotel La Locanda delle Donne Monache, il master class con Marco Spoletini e Roberto Missiroli “I Mestieri del

Cinema - Il Montaggio cinematografico”. Alle 20, al bar Sambacco, Fiumicello di Maratea, Aperitivo con Autore, insieme al giornalista Rai Renato Cantore. A seguire, alle 21, l'ultima serata del Festival con l' anteprima della prima puntata de “Un medico in famiglia 6”. Quindi Sergio Muniz (vincitore della seconda edizione dell'Isola dei Famosi), presenta il suo primo singolo “La Mar” e saranno consegnati i premi alle attrici Beatrice Fazi, Caterina Misasi, Anna Safroncik e al giornalista e scrittore Renato Cantore. Si chiude con la proiezione del film “La Matassa” di Ficarra e Picone e con il dopo Festival con Dj Stile.

di ANTONIO CORRADO


Martedì 25 agosto 2009

ERITREA, ANTICO DOLORE

BASILICATA MOSTRI ACCOGLIENZA

di MARIO RUFFIN*

di GIUSEPPE POTENZA* Egregio direttore, per chi come me considera l’Eritrea una patria, la terribile tragedia sul canale di Sicilia ha risvegliato un bruciante antico dolore, mai sopito, sulla sorte di quel gentile, fiero, popolo fratello, che non ha mai conosciuto pace. La loro antica civiltà, di derivazione egizia copto-ortodossa, ed in buona parte anche tribale mussulmana, ha saputo sopportare con saggezza la colonizzazione italiana, iniziatasi appena dopo il compimento del nostro Risorgimento. Malgrado alcuni aspetti ributtanti, come l’apartheid, il quotidiano disprezzo razzista (da me bambino vissuto con segreta angoscia) e l’affronto delle leggi razziali fasciste del 1938 ispirate dai nazisti (per cui un “bianco” non poteva sposare una delle dolci e bellissime donne eritree “nere”, ed i figli venivano perciò abbandonati), hanno saputo con antica saggezza valutare in positivo l'amore che molti italiani, i più civili, avevano portato per quella terra. Hanno combattuto con il più alto valore, come nostri soldati, con dedizione e fedeltà incredibili, per un ingenuo rispetto al giuramento, in tutte le vergognose avventure coloniali, in Etiopia ed in Libia lasciando sul terreno moltissimi caduti. Dopo la nostra sconfitta del 1806 ad Adua, 8500 Ascari sopravissuti, furono amputati della mano destra e del piede sinistro ed i monconi immersi nell’olio bollente per la loro fedeltà all’Italia. In battaglia venivano mandati avanti per primi “all’arma bianca” (avendo solo 8 pallottole). A Cheren, pur privati del misero soldo ed adescati perciò da agenti nemici, stupirono il Gen. Britannico William Platt per la loro irriducibile fedeltà. Le loro tombe a Cheren portano la scritta: “Ascaro ignoto”, cioè: niente soldi alle poverissime famiglie! Vidi all’Asmara con i miei occhi di bambino la P.A.I. fascista sparare mitragliate contro gli ultimi Ascari che erano arrivati a piedi, prima degli inglesi, a chiedere i soldi da mesi non pagati. Mentre gli italiani si imboscavano, molti di loro continuarono a battersi strenuamente alla macchia “per l’onore” con le bande di Amedeo Guillet. I pochi ascari viventi oggi prendono dall’Italia pensioni del peso di 140! Malgrado tutto ciò ancora oggi, noi siamo per loro dei fratelli irriconoscenti. Molti di noi sono nati, sono vissuti, ed hanno parenti nelle belle città eritree (Asmara è “Tesoro dell’Umanità” per l’UNESCO). La minaccia Etiopica, sobillata dagli Americani che vogliono i porti strategici sul Mar Rosso, costringe il Governo Eritreo ad una dittatura da “stato di guerra” per il lunghissimo fronte. Ciò spinge i giovani a fuggire. Ma vili leggi barbariche italiote hanno impaurito gli eventuali soccorritori nel canale di Sicilia. Come osano i nostri reggenti vantarsi paladini di una civiltà che fu faro di cultura in Europa e nel mondo? 73 nostri fratelli sono stati uccisi dalla antiumana noncuranza della sottocultura liberista nel nostro grasso mare pieno di grossi Yacht battenti bandiere da evasori fiscali! Erano poveri e dimenticati nostri fratelli! Vergogna! Il loro sacrificio salvi l'Italia ormai priva di anima! *profugo dall’Eritrea

FRATTINI PARLI AL SUO PARTITO di GIANNI PITTELLA* BENISSIMO il rinnovato appello del nostro ministro degli Esteri all'Europa perché vengano finalmente attivate iniziative comuni per gestire, speriamo secondo il diritto internazionale e i diritti umani, l'emergenza dei disperati che tentano con ogni mezzo di raggiungere le nostre coste. Ma, oltre a ricordare a Frattini che lui stesso siede nel Consiglio dei ministri europei che decide in materia, sarebbe meglio dare nomi e cognomi dei responsabili europei che dovrebbero promuovere le auspicate inziative, a cominciare dal presidente della Commissione Barroso, suo compagno di partito. *vicepresidente vicario del Parlamento europeo

LA TEOLOGIA DI BOSSI E GLI ERITREI MORTI di EMANUELE VERNAVA’ IL BELLO della democrazia nostrana è che tutti e ciascuno siamo depositari di una verità. Anzi della Verità. Vedete Bossi. Mentre la rimozione dalla coscienza dei morti eritrei nel Canale di Sicilia opera rapidamente, come fa osservare Eugenio Scalfari nell'Editoriale di la Repubblica del 23 agosto u.s., lo scontro tra la Lega e il Vaticano si fa concreto, quasi un corpo a corpo. Bossi accusa i Vescovi, che parlano di Shoah relativamente ai respingimenti dei barconi di disperati, di dire cose senza senso. Monsignor Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontifico consiglio dei migranti, dice (Orazio La Rocca, “E' penoso sentire certi politici, non si fa polemica su una tragedia”, la Repubblica, p.6, cit.): “Chi lascia la propria casa... cerca solo di salvarsi da fame, guerre e malattie. Ma spesso trova la morte nelle nostre acque. Far finta di niente non è più lecito”. Intanto su Facebook circola “Rimbalza il clandestino” del “figlio” di Umberto Bossi, Renzo, quello che ha avuto a che fare agli esami di maturità, con esito sempre negativo, con professori meridionali che non hanno potuto, o non hanno voluto, apprezzare le sue conoscenze e la sua cultura, forse un po' eccentriche rispetto a quanto richiesto dai programmi scolastici. Ovviamente tutta la compagine governativa è tutta d'accordo nel ritenere che le “uscite” di Bossi sono solo la conseguenza della caldana da solleone che imperversa sulla Penisola da più di qualche settimana. Calderoli, al fine di rafforzare il concetto ed assicurare sulla “teologia” cristiana di Bossi, osserva (la Repubblica cit., ibidem): “ non mi pare che né l'Osservatore Romano né Avvenire abbiamo (sic, qui sicuramente un refuso, ma il resto che precede sembra essere il segno di una lotta interiore che si sta svolgendo, forse tra il dialetto lumbard e l'italiano) messo in discussione la nostra politica sui respingimenti. La Chiesa ha una posizione netta su questo problema, ed è anche la nostra: aiutarli a casa loro”. Infatti Berlusconi è stato rimproverato, negli ultimi incontri internazionali,di non aver onorato l'impegno di versare quanto dichiarato per il fondo di solidarietà, mi sembra, per l'Africa. Credo che Benedetto XVI avrebbe fatto meglio, con la Caritas in Veritate, a parlare chiaro, o meglio a parlare come Cristo nel Vangelo, senza il filtro della teologia,

che rende complicato ai non acculturati la comprensione del testo, anche se Bossi e i suoi la sanno molto più lunga, figli come sono del popolo, naturalmente saggio, fino all'aforisma che “Vox populi, vox Dei”. Il pensiero del Popolo, è il pensiero di Dio. Se Benedetto XVI avesse detto che l'amore del prossimo si persegue se ci si mette dal punto di vista della volontà di Dio, tutti avrebbero compreso che se si vuol essere cristiani bisogna amare il prossimo. Avrebbero compreso, avremmo compreso anche, che i respingimenti dei barconi sono il segno dell'odio del prossimo, per quanto mascherato dalla Legge. Come l'indifferenza verso i bambini che muoiono di fame, di violenze, di malattie, in tutto il mondo, verso i poveri, gli emarginati, i clochards, anche quelli italiani per i quali il governo e compagni si sono preoccupati di emettere delle norme che impongono la loro registrazione presso gli uffici degli organi di controllo del territorio. E' vero, dico a Bossi e compagni, è duro accettare che l'amore del prossimo si spinga fino a dare la vita per il fratello, anche per un fratello che si vorrebbe morto per il male che ci ha fatto. Ma se vuoi essere cristiano, non c'è altra strada. E, poi, ricorderei a papa Ratzinger, che mi perdoni la presunzione!, che il vero cristiano è colui che è coerente col Vangelo. E, poi, Gesù Cristo non ha detto che da questo vi riconosceranno di essere miei discepoli, se vi amerete gli uni con gli altri? Se si fanno morire nel mare tanti disperati, caro Papa come fa la Chiesa a considerare cristiani i responsabili? La finisco. La finisco con “Attenti al lupo!”, come dice Lucio Dalla nella canzone. Ma già ho richiamato l'attenzione di chi sta cadendo nella trappola involontaria della Lega. Il grave, se ciò avvenisse per un misero calcolo politico, quello di restare al potere a tutti i costi. Come chi sarebbe capace di passare “ sul corpo della madre”. I morti, tutti i morti per responsabilità di ognuno di noi come i settantatre Eritrei del barcone, è vero che “ gridano dal fondo del mare” come dice Eugenio Scalfari, ma “gridano vendetta presso Dio”, o, forse, nella santità della loro morte, chiedono a Dio perdono per i fratelli assassini, “perché non sanno quello che fanno”. evernava@msn.com

QUEL “barcone vuoto”arrivato sulle coste di Lampedusa simbolo dell'ennesima tragedia umana suscita forti emozioni e reazioni anche in Basilicata dove si può esi deve fare di più per l'accoglienza dei cittadini extracomunitari a partire dagli immigrati che vengono a lavorare per la raccolta del pomodoro. Dalla Basilicata protagonista di importanti progetti di cooperazione internazionale e per la pace, su tutti la Città della Pace che sarà realizzata a Scanzano Jonico per ospitarebambini chevengono da quegli stessi Paesi da cui sono fuggiti i disperati eritrei che hanno trovato la morte nel mare “nostro”può venire un'iniziativa concreta di accoglienza destinando una delle tante strutture del patrimonio pubblico regionale e statale abbandonate all'incuria a struttura per ricovero di tanti immigrati senza fissa dimora. Sia chiaro non un nuovo Centro Accoglienza come quelli già esistenti e che somigliano più a “prigioni” ma una Residenza temporanea in attesa di una sistemazione meno precaria e di un lavoro, per facilitare una fase di pre-inserimento ed integrazione sociale degli extracomunitari. E sono convinto che se chiamiamo i lucani a contribuire con donazioni a questo progetto non si tireranno indietro. Non dobbiamo in alcun modo consentire che prevalga un atteggiamento di cosiddetta assuefazione e con esso la cultura dell'allontanamento e della non-accoglienza, perché è semplicemente “disumana” una legge che chiude porte e finestre e non tiene conto della situazione e della sofferenza di tanta gente. Fa bene il Governo a svolgere indagini sui mancati soccorsi per accertare se è vero che navi da crociera, traghetti e yacht dei ricchi che avrebbero incrociato nell'affollato mare d'agosto il gommone con i profughi si sono girati dall'altra parte, o al massimo offrendo loro due bottiglie d'acqua e qualche scarto di pranzo, invece di soccorrerli come sarebbe stato doveroso. Intanto si dimostri la cultura dell'accoglienza con i braccianti agricoli che sono a Palazzo San Gervasio per la raccolta del pomodoro offrendo loro servizi dignitosi e non un centro per “rifugiati di guerra”. *segretario regionale della DC

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SFOGO DI UNA PRECARIA

FINE agosto 2009. Tempo di convocazioni per l'esercito di insegnanti precari di Italia e, come prevedibile, dopo i tagli indiscriminati all'istruzione e alla ricerca, tempi di delusione, sconforto, disperazione! Questi sono stati i sentimenti di coloro che hanno visto il ridottissimo numero di docenti convocati per l'attribuzione di contratti di lavoro per l'anno scolastico 2009/2010 e hanno visto annullata la speranza di insegnare per i prossimi 500 anni! Ebbene sì, annullata, vanificata, svanita, anche a causa dell'impossibilità di trasferirsi in qualche provincia dove, nonostante la furia devastante dei tagli alla scuola, si intravede una pallida speranza di lavoro. Più esattamente, la possibilità di vedersi inclusi nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente in altre province esiste ma, come prevede il DM n. 42 dell'8 aprile 2009, in posizione subordinata (in coda) al personale incluso in III fascia. Ciò significa che nell'Italia, dove si inneggia alla meritocrazia, per il reclutamento dei docenti si sostituisce al criterio del punteggio acquisito quello dell'anzianità di iscrizione in graduatoria. Collocazione in coda, scelte di tre province per ogni aspirante, tagli alla scuola: insegnare ha le stesse probabilità di vincere al superenalotto!! O forse anche meno! Di fronte a tante persone che oggi perdono il lavoro a causa della crisi economica, la voce dei tanti insegnanti precari sembra solo una delle tante di un coro di disperati e, più di quelle, una “vox clamantis in deserto”. La crisi economica non può essere un alibi per una situazione vergognosa aggravata dalla violazione di diritti sanciti dalla Costituzione sui principi meritocratici, di buon andamento dell'azione amministrativa, di uguaglianza e di parità di accesso dei cittadini negli impieghi pubblici (artt. 97, comma 1, 51 e 3 della Costituzione). Le conseguenze della violazione di questi diritti sono drammatiche. La collocazione in coda alle graduatorie, oltre a negare agli insegnanti migliori possibilità occupazionali, li pone anche nella tragica necessità di dover scegliere tra il il lavoro e l'assistenza a congiunti affetti da gravi patologie; o tra il lavoro e l'unità della famiglia. Un altro anno scolastico sta per cominciare ed anche quest'anno non lavorerò nella scuola per una fatale scelta di una provincia “sbagliata”, scelta fatta in tempi di idealismo in cui pensavo di essere cittadina di un Paese libero e democratico, di un Paese che mi avrebbe concesso la libertà di spostarmi sul Territorio nazionale e di esercitare un diritto e dovere alienabile: quello di svolgere la professione che si ama con tutta la competenza acquisita con anni di studio e sacrifici. Una insegnante precaria

RIFLESSIONI LE TANTE GABBIE CONGRESSUALI CHE BLOCCANO L’ITALIA di DONATO TRAFICANTE* SONO ormai trascorsi oltre due mesi dalle ultime elezioni amministrative ed è, quindi, possibile effettuare, oggi, lontani dal clamore post-elettorale, una seria e pacata riflessione sul risultato elettorale in Basilicata del centro-sinistra e del PD in particolare. Come è noto a tutti, nella nostra Regione, il CentroSinistra si è imposto con larga maggioranza nelle due Province di Potenza e Matera ed, al secondo turno, nel Comune di Potenza ed il PD ha riconfermato, con una soddisfacente affermazione, Gianni Pittella deputato europeo, eletto, successivamente, primo vicepresidente del Parlamento Europeo. Ciò nonostante, però, non può sottacersi che nella regione il PD e l'intero centrosinistra hanno subito una evidente flessione del consenso popolare, con qualche recupero del centro-destra in alcune zone, tradizionalmente appannaggio del centro-sinistra, come il Vulture-Melfese, che, negli ultimi anni, ha perso il governo dei Comuni più grandi: Melfi, Lavello e Venosa e stenta a ritrovare la leadership nei Comuni più piccoli all'interno del quadrilatero, nel quale resiste solo Rionero in Vulture. E se si considera che nel VultureMelfese è allocata la più importante zona industriale della Basilicata ove è insediata la Fiat ed il suo indotto, il dato politico sopra descritto appare ancora più grave, poichè dimostra che il centro-sinistra ed il suo maggior partito non sono stati in grado di esprimere una concreta e credibile proposta politica, per affrontare le sfide che la nuova realtà industriale poneva al territorio in termini di governo degli Enti Locali, di gestione dei servizi socioassistenziali, di viabilità e trasporti e, più in generale, di una migliore qualità della vita, con l'aggravante di aver imperdonabilmente trascurato di affrontare le dinamiche salariali e le contraddizioni emerse, negli anni, all'interno della fabbrica, nella illusoria convinzione (in parte alimentata dai Sindacati) che una bassa conflittualità sindacale nei rapporti industriali avrebbe favorito gli investimenti di lungo periodo da parte della Fiat, del suo indotto e degli altri imprenditori presenti nell'area. Purtroppo, gli eventi di questi ultimi mesi (caso Lasmez in testa), le tensioni esplose spontaneamente nella Sata negli anni scorsi e la crisi economica scoppiata nei mercati internazionali, con inevitabili strascichi anche nella nostra Regione ed in particolare nella nostra Zona, hanno dimostrato come fossero effimere ed errate quelle convinzioni. Di fronte ad uno scenario del genere è necessario, allora, affrontare seriamente la questione della scarsa credibilità che i partiti di centro-sinistra ed il PD, in particolare, hanno nella pubblica opinione e nell'elettorato tradizionalmente di sinistra e, per rimanere, nel Vulture-Melfese, occorre riflettere seriamente sul perché il centro-sinistra ed il PD stentano ad affermarsi nei grandi Comuni. A mio avviso, la risposta è semplice: i partiti di sinistra ed il PD, che si propone nella zona come il referente più importante, hanno, da tempo, perduto il necessario e salutare rapporto con

il proprio territorio e la propria gente, preferendo, il PD in particolare, farsi colonizzare dai vertici potentini nelle candidature istituzionali, nella falsa illusione della sua classe dirigente locale che ingraziarsi i favori dei vertici del partito favorisce la propria personale affermazione e visibilità nelle istituzioni. In realtà, questa pratica deleteria ha prodotto la totale disgregazione delle libere intelligenze presenti sul territorio e l'affermazione, peraltro molto effimera, nel partito di una classe dirigente mediocre, vuota di idee, lontana dalla realtà locale, cieca e sorda rispetto alle reali esigenze del territorio, chiusa e raccolta su se stessa nelle burocratiche stanze della segreteria potentina, intenta solamente a parlare di tattica, ma mai di strategia e di contenuti (è vivo in me il ricordo di interminabili riunioni degli organi dirigenti del partito, in cui si discuteva solo ed esclusivamente di alleanze interne ed esterne, con linguaggio spesso cifrato e comprensibile solo a pochi intimi, con il generale disinteresse dei dirigenti quando sulla tribuna si affacciava qualche umile militante nel tentativo di porre all'attenzione dell'assemblea qualche tema di interesse generale). La svolta da effettuare è, quindi, quella di riappropriarsi del territorio e del legame con la propria gente: in sostanza, di radicarsi nelle proprie realtà zonali, favorendo l'affermazione di una classe dirigente locale, espressione diretta delle popolazioni residenti e dell'elettorato di zona, libera dalle designazioni dei vertici potentini e capace di esprimere una linea politica che sia frutto della conoscenza dei problemi e delle esigenze locali, favorendo il ricambio della classe politica sulla base di una libera competizione basata sulla espressione delle migliori intelligenze presenti all'interno del partito e nella società civile, tra le file dei tanti simpatizzanti. Solo in questo modo si potrà offrire una reale possibilità ai numerosi giovani che vogliono affacciarsi alla politica di dimostrare il proprio valore e la propria intelligenza (e non, ipocritamente, solo a quei giovani "allevati" in casa e già vecchi, perché asserviti ai vertici) e offrire a tutti i militanti, capaci di esprimere una valida proposta politica, la reale possibilità di confrontarla con gli elettori, attraverso un diretto e personale coinvolgimento nelle liste elettorali, che non devono più essere appannaggio solo dei burocrati e funzionari di partito o rappresentare, come troppo spesso è stato, una comoda sistemazione per questo o quel personaggio, al quale andava garantita una tranquilla postazione politica, senza preoccuparsi, però, dei contraccolpi che una tale decisione poteva avere sugli elettori e sul territorio rappresentato. Ecco perché il famoso tre a zero tanto sbandierato dai vertici del PD nell'immediato post-elezioni è una mera illusione e non deve far dormire sonni tranquilli! Io credo che occorra dare uno scossone alla politica regionale, a cominciare dal ricambio, non necessariamente generazionale, della classe politica e dirigente, favorendo l'identificazione territoriale dei candidati nelle elezioni nazionali, re-

di FRANCESCO LENA GENTILE redazione, secondo me in Italia non c’è bisogno di nuove gabbie, se mai c’è bisogno di toglierne, perché c’è ne sono già troppe. In Italia c’è bisogno di liberarsi di tante gabbie che esistono nella nostra società, dal sud al centro e al nord, sia strutturali che mentali, altro che gabbie salariali. C’è bisogno di liberarsi delle cause che provocano infortuni sui posti di lavoro, provocando tanti feriti e moltissimi morti, per riscoprire con l’impegno e responsabilità, la libertà e il diritto alla vita, alla prevenzione e di poter andare a lavorare per guadagnare il pane per mangiare e per vivere. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, delle mafie, della malavita organizzata, siano messe in atto strategie per batterle, per riscoprire il grande valore civile e sociale, della legalità, del rispetto delle leggi, della trasparenza. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie dell’evasione fiscale, mettere in atto piani idonei per superarla, per riscoprire la cultura del rispetto delle regole e la bellezza del valore dell’onestà. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, di monopolio dell’informazione in Italia, va messo in atto un programma, per far si che l’informazione sia in mano a più soggetti e il conflitto di interessi sia superato, per riscoprire l’importanza, culturale, civile e sociale, del pluralismo, dell’obiettività, della libertà di un'informazione a 360 gradi. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, di tante pensioni da fame, per dare a quei pensionati, la libertà e il diritto ad avere una pensione dignitosa, per riuscire ad arrivare a fine mese. C’è bisogno di liberarsi dalle gabbie della disoccupazione, che in questo periodo è molta alta, siano messi in atto programmi e con più impegno per una piena occupazione, per far trovare alle persone, il diritto e la dignità di avere un posto di lavoro. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, dell’egoismo, va portata avanti una cultura, che sappia aggregare, socializzare, per riscoprire il meraviglioso valore della vera solidarietà , dello stare bene insieme, della collaborazione. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie della fame, della sete, dalle dittature, delle guerre, delle disuguaglianze nel mondo, qui ci vuole l’impegno di tutti i governi dei paesi sviluppati, di tutte le forse politiche e sociali, per superarle e riscoprire il grande valore della vita, dell’aiuto dell’altro, dei diritti universali, dell’uguaglianza dei cittadini del mondo, dei veri valori del bene comune e della pace. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, dell’abuso di droghe e di bevande alcoliche, con l’impegno di tutte le forse politiche sociali e di tutte le istituzioni, con una cultura di prevenzione, il governo e le forze dell’ordine, elaborare un piano, per combattere trafficanti e spacciatori di droghe, per riscoprire il meraviglioso valore

della vita, di una vita naturale, della prevenzione di tanti incidenti stradali, che purtroppo in Italia è molto elevato il numero di morti e feriti. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, delle divisioni, delle fantomatiche separazioni o devoluzioni, bisogna portare avanti con grande impegno democratico, l’attuazione a pieno della costituzione italiana, per riscoprire l’altissimo valore dell’UNITA’ d’ITALIA, la libertà dei diritti doveri uguali per tutti i cittadini italiani. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie di slogan negativi, delle falsità, delle volgarità, delle parolacce offensive, che troppe persone usano sia in pubblico che in privato, bisogna impegnarsi costantemente, per elevare la cultura del rispetto, per riscoprire il valore della gentilezza, del dialogo pacato, del rispetto degli altri. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie e barriere architettoniche, per i diversamente abili, anziani e per i più deboli, bisogna investire di più sia economicamente che culturalmente, per abbattere barriere strutturali e mentali, per far trovare la libertà e il diritto di strutture e servizi adeguate ai loro bisogni. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, della sottocultura, della disgregazione. Del qualunquismo, del menefreghismo, dell’indifferenza, vanno combattuti con una cultura di alta civiltà sociale, per riscoprire i valori belli, dell’impegno, della responsabilità, del protagonismo, l’INNO NAZIONALE d’ITALIA, è uno di più belli del mondo, che ha unito, che unisce e che unirà gli italiani, con amor di patria di questo dobbiamo essere orgogliosi. I dialetti esistono in ogni angolo d’Italia, e ogni cittadino è libero di parlarli e praticarli, quando e dove vuole, senza l’obbligo di gabbie imposte da lor signori che stanno al governo, a scuola o in altre sedi, la scuola se mai deve contribuire ad elevare la cultura di tutti i cittadini. Non c’è bisogno di gabbie salariali, al sud d’Italia sono già inferiori del 15% al 20%, aggiungo i salari in Italia sono i più bassi d’Europa, se mai c’è bisogno per i lavoratori italiani, del sud, del centro, del nord, della libertà e il diritto a salari superiori agli attuali per tutti. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, delle tragedie umane che stanno avvenendo sugli immigrati, al di là delle leggi internazionali, nazionali, vanno salvati e basta, la vita è il valore più alto, quello che sta avvenendo è una grande offesa all’umanità. Ora un invito a tutti a fare ognuno la propria parte, per contribuire a costruire una società, più giusta, una società che abbia al centro la persona con i suoi bisogni, che risponda ai principi di uguaglianza, di democrazia, di libertà, piena di valori veri, nell’interesse del bene comune, tutti i cittadini del mondo possano viverci un po’ meglio. Cenate Sopra (Bergamo)

AIUTI ANTI POVERTA’ CON una nota indirizzata al presidente della Giunta Regionale De Filippo, torno sull'argomento relativo alle azioni da intraprendere per fronteggiare le situazioni e i disagi legati alla crescente povertà. L'argomento, quanto mai attuale anche sulla stampa che giornalmente pone l'attenzione sui sempre più numerosi casi di famiglie che non riescono a sopravvivere, ha tenuto banco nell'ultimo Consiglio Regionale ed è scaturito da un emendamento presentato dallo stesso consigliere con cui si proponeva di riconoscere alla Caritas Regionale un contributo di due milioni di euro per azioni ed interventi nell'ambito dell'emergenza povertà. Già nei giorni immediatamente successivi al Consiglio regionale avevo invitato il Governatore a programmare e soprattutto attuare azioni di intervento a favore delle famiglie che vivono in situazioni di reale disagio e, sempre con lo stesso intento torno oggi, formalmente, ad impe-

gionali e provinciali, sulla base di idee e programmi concreti legati al territorio, peraltro, in linea, per quanto riguarda il PD, partito nel quale milito fin dalla sua fondazione come componente dell'assemblea costituente nazionale e regionale e segretario di circolo, con la natura di partito federato (evidentemente, dimenticata dai vertici regionali).

gnare il presidente De Filippo e tutta la classe politica lucana, affinché si mantenga l'impegno assunto in Consiglio regionale di approfondire seriamente l'argomento e si prevedano azioni concrete da mettere in campo. Non si possono lasciare sole le associazioni che si occupano della emergenza povertà, in primis la Caritas, con cui bisogna interfacciarsi e che bisogna aiutare nelle iniziative che giornalmente mete in campo. Ci sono questioni che devono appartenere alla coscienza di tutti e soprattutto di coloroche sonostatiriconosciuti dallaComunità lucana, come persone in grado di fronteggiare le emergenze e di dare risposte che mai, come in questo caso, devono essere il più tempestive possibili, per evitare di risultare lontani dai problemi reali della gente. Francesco Mollica consigliere regionale della Federazione di Centro

In conclusione, in Basilicata è necessario creare un modello organizzativo di partito federato, che valorizzi le differenze territoriali ed i differenti programmi di sviluppo delle zone omogenee, la formazione di una classe dirigente espressione di queste diverse realtà, capace di tradurre le esigenze delle popolazioni in progetti concreti.

Mi auguro che il prossimo dibattito congressuale del PD, in regione, affronti seriamente queste tematiche e non si attardi, come temo, a discutere solo di organigrammi. *componente dell'Assemblea Costituente Nazionale, dell'Assemblea Costituente Regionale e Segretario Circolo di Barile

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Martedì 25 agosto 2009


Italia / Mondo

Martedì 25 agosto 2009

Malumori nella Cgil e nell’opposizione. Plauso da maggioranza, Confindustria, Cisl e Uil

Il Governo rilancia sugli stipendi Sacconi boccia le gabbie e dice sì ai salari decentrati differenziati in base ai meriti ROMA - No alle gabbie salariali, sì ai salari decentrati, differenziati in base ai meriti così come propone la riforma del modello contrattuale. Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, torna a dire la sua su differenziazione di contratti e gabbie salariali ma, in un’intervista al Corrieredella Sera, avverte: in autunno ci sarà il banco di prova sui contratti e, se le parti non daranno prova di voler utilizzarequei meccanismi di sgravio che incentivano il salario variabile, la detassazione prevista per legge potrebbe saltare. «Abbiamo messo sul piatto la detassazione del salario variabile. Ma nella misura in cui le parti la usano: altrimenti dovremmo ripensarci», ha detto Sacconi. Immediata la replica della Cgil, che accusa il ministro di continuare ad isolarla: «In questo Paese c'è una legge sulla detassazione del secondo livello che il ministro dovrebbe applicare,e dovrebbefarlo correttamente senza utilizzarla a fini ricattatori», afferma il segretario confederale Susanna Camusso. La linea proposta dal ministro del Lavoro convince invece Cisl e Uil, secondo cui gli accordiinbase allenuoveregole si faranno. Secondo i due sindacati, per incentivare la contrattazione di secondo livello e la produttività, non solo è necessario mantenere gli sgravi previsti ma, addirittura, aumentarli. D’accordo anche Confindustria, che si spinge anche più il là chiedendo all’esecutivo di migliorare le misure di sgravio contributivo. Sul fronte politico, il leader del Carroccio Umberto Bossi continua a martellare sulla questione e anche in un comizio a Capriata D’Orba, ha rilanciato la posta dicendosi certo che la Lega riuscirà a

«trascinare il governo sulla giusta strada» grazie alla forza dei voti che porta in dote. Ma per Bossi è anche fondamentale coinvolgere i sindacati affinchè non si sentano scavalcati. E la proposta lanciata ieri da Sacconi agli stessi sindacati e agli imprenditori, come detto, ha avuto i primi riscontri positivi da Cisl e Uil. Non però dalla Cgil e nemmeno da Pd e Idv che hanno alzato le barricate: le posizioni del ministro Sacconi sulla contrattazione decentrata «suonano come un ricatto, come se spettasse al governo disciplinare la libera contrattazione tra le parti sociali. Per fortuna non è così e minacciare di togliere gli incentivi appare dunque grottesco», ha tuonato il responsabile Lavoro dei democratici Cesare Damiano. Gli ha fatto eco il partito di Antonio Di Pietro: «Il ricatto del ministro Sacconi non ha senso», ha osservato Antonio Borghesi, vicecapogruppo Idv alla Camera, per il quale «l'errore sta nel collegare strettamente la questione del contratto decentrato con quella degli sgravi fiscali e la detassazione del lavoro dipendente». Per contro, dal Pdl è salito il plauso alla mossa del ministro: la sua proposta «è assolutamente corretta, poggia tutta sulla libera contrattazione tra le parti sociali», ha rimarcato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che ha apprezzato l’appoggio di Cisl e Uil e condannato il no della Cgil («va contro gli interessi dei lavoratori»). Analoga valutazione da Daniele Capezzone portavoce del Pdl per il quale la Cgil «con il suo tetragono rifiuto, si schiaccia su una posizione vecchia, perdente, conservatrice» e «contraria agli interessi degli stessi lavoratori».

Il ministro «Gli sgravi potrebbero saltare»

Il numero uno di Intesa San Paolo al meeting di Rimini

Passera: «L’Italia resta indietro Occorre uno shock positivo» Il banchiere chiede di accelerare sulle infrastrutture «Le risorse ci sono, i privati pronti ad affiancare lo Stato» PAOLO RUBINO RIMINI - Serve «uno shock positivo», una scintilla che possa innescare «un piano concreto e di lungo termine» che porti l’Italia fuori dalla crisi. Perchè il Paese rischia di non agganciare la ripresa, di restare indietro, avverte il numero il numero uno di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, che dal Meeting di Rimini pungola Governo e Paese, chiede una reazione. Passera spera che l’Italia possa uscire nel 2010 dalla crisi ma dice di non sapere «quanto possa anco-

Corrado Passera

Male il flusso delle merci, meglio i passeggeri

La crisi “attracca” nei porti Bankitalia: traffico in calo ROMA - La crisi economica globale “attracca” nei porti italiani: nel 2008 i principali scali marittimi hanno visto calare traffici e volumi. A soffrire di più ilsettore delle merci, mentre è andata meglio per i flussi di passeggeri. È quanto emerge dalle note annuali di Banca d’Italia sull'andamento delle economie regionali. Un andamento negativo che, secondo i dati dell’associazione di categoria Assologistica, si è aggravato ulteriormente nel primo semestre del 2009: i flussi di merci solide sfuse sono diminuiti del 50%, i traffici ro-ro (quelli con container su ruote o rotaie) hanno registrato un calo del 26%. Perfino per il settore delle crociere, che nel 2008 aveva registrato un incremento dell’11,6%, Assologistica stima un calo del 2% a fine 2009. Un vero e proprio tracollo che spinge l’associazione a chiedere a Governo e Unione europea «di predisporre misure a breve termine per aiutare il settore ad emergere dalla crisi con i minori danni possibili». A partire dalla sospensione del decreto dello scorso 5 agosto che prevede un aumento

del 50% circa delle tasse portuali e di ancoraggio. Ecco una mappa della situazione portuale italiana secondo i dati delle note Bankitalia sulle economie regionali 2008. VENETO – Nel 2008 il trafficomerci delporto diVenezia è rimasto stabile rispetto al 2007 (+0,1%). È andata peggio, secondo i dati raccolti da Bankitalia, nei primi tre mesi del 2009: -8,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Positivo, nel 2008, il traffico passeggeri, che ha segnato un incremento del 14,4%. SICILIA – Male anche per i porti siciliani. Il traffico merci è diminuito del 7,6%. Il trasporto di petrolio, che rappresenta il 75% del traffico commerciale via mare dell’isola, è calato del7,3%. Ridottoanche il flusso di passeggeri (-4,9%). PUGLIA – Nei principali porti pugliesi il traffico merci ha registrato una riduzione del 3,6%; in controtendenza solo Brindisi, dove il flusso di beni trasportati è aumentato del 20%. È andata meglio nel settore container, che dopo la frenata del 2007 (-15,3%) è

ra durare»: abbiamo di fronte ancora «parecchi trimestri di difficoltà». E «certamente, rispetto ad altri Paesi, gli ultimi dati non sono così incoraggianti». Serve quindi uno «shock positivo», dice l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo dalla ribalta di Rimini che tradizionalmente riapre il dibattito nel Paese dopo la pausa estiva. Sbloccare gli investimenti nelle infrastrutture, per esempio. Non ci sono alibi: si può fare «senza venire meno nè agli obblighi comunitari nè all’attenzione ai conti pubblicì». Le risorse ci sono, con i privati pronti ad affiancare lo Stato, e possono aumentare «recuperando quote di evasione fiscale e di spesa pubblica mal fatta». Anche la leva fiscale è uno strumento da mettere in campo con più forza, a partire dalla detassazione della contrattazione di secondo livello: «L'ipotesi di premiare fiscalmente i salari di produttività penso che sia una linea di pensiero molto corretta». Un Paese «che non ha un piano in cui crede, non ha un piano concreto di lungo termine, rischia quello a cui oggi stiamo assistendo: la mancanza di crescita». Un Paese

tornato a crescere (+3,3%). CAMPANIA – Brusca frenata nel flusso di merci (6,5%), diminuzionedel numero dei container (-4%) e dei passeggeri (-0,8%). Bene solo i “croceristi”, aumentati del 7,4% rispetto al 2007, con un tasso di crescita elevato ma comunque molto inferiore a quanto registrato nell’ultimo decennio. LIGURIA – In sofferenza anche i porti liguri, che hanno visto ridurre il loro movimento-merci del 4,5%. In calo anche il flusso di container, diminuito dello 0,6%. Lieve aumento dei passeggeri (+1,1%), grazie soprattutto alle crociere: nei porti liguri sono transitati nel 2008 circa 1,4 milioni di passeggeri, con una quota di mercato pari al 16% del totale nazionale. CALABRIA - Dopo la sensibile espansione del 2007 (+17,3%), Bankitalia sottolinea chenel 2008 hatenuto anche il porto di Gioia Tauro: +0,7% rispetto al 2007, a 3,5 milioni di Teu. Nel 2009, secondo i primi dati ufficiosi Gioia ha registrato un tracollo con cali di percentuali a doppie cifre.

«che non costruisce il suo futuro avrà problemi gravi», avverte Passera. «L'economia ha smesso di calare in molti Paesi, ma purtroppo non nel nostro»: serve «un innesco per un piano di lungo periodo». La scintilla: investire nelle infrastrutture, possibile volano per lo sviluppo se non fossero frenati da «ritardi importantissimi, soldi stanziati e non utilizzati». Uno scossone per poi varare un piano di lungo termine: ridisegnare il Paese muovendosi su «su quattro ruote non possono essere sgonfie», una ricetta, quella di Passera, che punta «sulla competitività delle imprese; l’efficienza del sistema Paese; la coesione sociale, una delle cose che la crisi ci ha fatto capire che bisogna fare; e sul dinamismo: meritocrazia, mobilità orizzontale e verticale, capacità e velocità di decidere». Mentre sul fronte del welfare, «le reti di protezione non vanno indebolite». Le banche? «Il nostro sistema ha retto», dice Passera: se tutti avessero avuto un sistema di «regole e controlli» come quello del nostro Paese «il disastro partito dagli Stati Uniti non sarebbe diventato la crisi che abbiamo visto». Bene la moratoria sul credito che da respiro alle aziende. Intesa Sanpaolo «già si era mossa in questa direzione, è diventato un accordo che vale per tutti». La stretta del credito? Per Passera c'è invece «spazio per sostenere la crescita delle imprese». E lo dimostra un dato: «Dei 500 miliardi di Intesa per il credito ci sono 60-70 miliardi di linee di credito affidate ma non utilizzate, soprattutto alle medie, piccole e piccolissime imprese».

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12 Economia


24 ore in Basilicata

L’incontro con la fabbrica dell’indotto si trasforma in scontro: occupata la sede di Confindustria

Tutta la rabbia degli operai Lasme La tensione arriva alle stelle: contusi e malori. Il vertice salta e l’azienda va via POTENZA - Tutta la rabbia dei 174 operai della Lasme di San Nicola di Melfi è sfociata ieri nell’assalto alla sede Confindustria di Basilicata: le tute blu, arrivate a Potenza con un autobus nel primo pomeriggio, dopo aver pacificamente bloccato l’incrocio di via Di Giura in tutte le sue direzioni al grido di “vogliamo il lavoro”, hanno forzato il cordone degli uomini della polizia di Potenza, dirigendosi verso l’ingresso dell’associazione, al quinto piano. All’interno degli uffici,che sonorimastichiusi, sitrovano i vertici della Lasme 2 - l’azienda dell’indotto Fiat che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Melfi mettendo in mobilità i 174 operai - e i rappresentanti della Confindustria lucana. Per le 16 era convocato l’incontro nel corso del quale si sarebbe dovuto discutere del futuro dell’azienda che in Basilicata produceva alzacristalli elettrici, e di quello dei suoi lavoratori. Ma il dialogo ha lasciato il posto alla tensione e alla fine ha prevalso la rabbia tra i lavoratori che da un giorno all’altro hanno perso il posto. Il pomeriggio iniziato con un pacifico blocco della strada, è proseguito con lo sfondamento del cordone di polizia, a forza di spinte. I vertici di Confindustria, infatti, avevano vietato l’ingresso alle tute blu di Melfi, chiedendo che all’incontro partecipasse solo una piccola delegazione di operai. Proposta bocciata dai lavoratori che hanno forzato il blocco delle forze dell’ordine. Per un attimo si sono susseguiti momenti di panico. Alcuni manifestanti sono caduti a terra, riportando lievi lesioni. Due poliziotti hanno riportato contusioni al polso e a un fianco durante il “corpo a corpo”. Alla fine la carica degli operai ce l’ha fatta: i manifestanti, accompagnati dai loro rappresentanti sindacali, hanno guadagnato le scale e hanno occupato l’ingresso della sede dell’associazione. Più di cento persone in pochissimi metri. L’aria è calda e scarsa. Si respira a fatica. Mentre sale la protesta, a suon di slogan e fischi. Più di qualcuno è stato colto da malore. Sono intervenuti anche i sanitari del 118. E nello spazio limitato e angusto dell’atrio del palazzo non sono mancati nuovi momenti di tensione. Mentre le porte della Confindustria sono rimaste chiuse e le forze dell’ordine impedivano di aprire il balcone che dà sul terrazzo del palazzo, un operaio - che per il mestiere che faceva fino a qualche settimana fa di vetri se ne intende bene - ha smontato una finestra, alcuni colleghi hanno occupato il bal-

cone. Nel frattempo una signora è stata colta da un attacco di panico. Il livello massimo di tensione è stata raggiunto quando un operaio ha tirato per la camicia il capo della Digos, Guglielmo Santimone, che avevaaccesoappena accesounasigaretta nel luogo dove si respirava a fatica. Il dirigente della Questura di Potenza ha reagito e la rissa è stata sfiorata.Poi,lalunga attesa.Fuori,sulterrazzo, lo sfogo delle tute blu che hanno appeso i loro striscione al palazzo dell’associazione degli industriali: raccontano del lavoro perduto, dei mutui da pagare, delle famiglie da mandare avanti. Nel frattempo intanto l’incontro sfuma. «Per motivi di sicurezza», fa sapere la Confindustria. Il responsabile del personale della Lasme, Marcello Bertocchi, ha lasciato intorno alle 19 e 30 la sede di Potenza di Confindustria scortato dalle forze dell’ordine. Il confronto per il quale gli operai della Lasme avevano atteso tanto, dopo due settimane di presidi davanti ai cancelli di San Nicola, è sfociato nello scontro. Alla fine ha prevalso la rabbia. E ieri sono rimasti nel palazzo di Confindustria fino alla tarda serata per decidere le future azioni da mettere in campo. Di fatto l’ingresso di Confindustria è stato occupato con un presidio permanente. In attese di una risposta da parte del prefetto di Potenza che è stato coinvolto nella tarda serata di ieri. La Uil e la Uilm hanno espresso forti preoccupazioni per l'inasprimento della vertenza. «Una si-

tuazione che rischia di uscire fuori controllo e che va riportata sul terreno del dialogo e del confronto». Hanno chiesto pertanto alla direzione della Lasme di ritirare la procedura di mobilità e di ricercare strumenti in grado di salvaguardare gli attuali livelli occupazzionali. Cgil e Fiom di Basilicata hanno chiesto «un coordinamento nazionale» per affrontare la situazione della Lasme di Melfi. E hanno definito «grave l’atteggiamentodiConfindustria chehaimpedito l’ingresso della delegazione sindacale». Hannochiesto alGoverno la convocazione di un tavolo nazionale. Nino Falotico della Cisl e Antonio Zenga della Fim hanno criticato il comportamento della Lasme, giudicando «irresponsabile la scelta dell’azienda di sottrarsi al confronto adducendo inesistenti ragioni di sicurezza, un atteggiamento incomprensibile che rischia di alimentare le tensioni e di far impennare il livello del conflitto». Il sindacato - hanno fatto sapere - è pronto ad intensificare la lotta per salvare il lavoro e scongiurare la prospettiva di un ulteriore impoverimento dell'indotto Fiat e la conseguente messa in discussione di un modello industriale imperniato sulla integrazione delle produzioni. «Comprensibile» l’atteggiamento dei lavoratori, dopo due settimane di presidio davanti ai cancelli di una fabbrica chiusa, secondo il segretario della Fismic di Basilicata, Marco Roselli. «L’azienda è troppo intransigente - dice Roselli - e non possiamo

Alcuni momenti “caldi” davanti alla sede della Confindustria di Potenza (foto di A. Mattiacci)

condividere le decisioni unilaterali». Anche la Fismic chiede un tavolo nazionale per la vertenza in cui vengano chiarite «le reali intenzioni della Lasme», senza nutrire «false aspettative». Di «atteggiamento di irresponsabilità assunto dal rappresentante della Lasme» ha parlato anche il presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale Emilia Simonetti, evidenziando che «solo la grande responsabilità di dirigenti sindacali e operai ha evitato il peggio». «A questo punto - ha concluso Simonetti - i dirigenti di Confindustria Basilicata che hanno promosso l'incontro devono svolgere fino in fondo il ruolo di mediazione e convincere la dirigen-

za della Lasme ad accettare il confronto, come accade in tutte le vertenze di lavoro». Dopo il nulla di fatto di ieri, dopo un appuntamento tanto atteso, a San Nicola di Melfi la situazione si fa sempre più grave. Oltre alla vertenza della Lasme, in Sata e negli stabilimenti dell’indotto si prosegue con lo sciopero della Fiom e lo stato di agitazione proclamato da Fim, contro la riduzione decisa dal management aziendaledelle ferie da tre a due settimane. E infatti molti, ieri, non si sono recati al lavoro. Secondo il bilancio della Fiom in Sata avrebbe lavorato solo mezza linea. La tensione rimane altissima. Mariateresa Labanca

Documento dei sindaci del Vulture: L’INTERVENTO «La Lasme non ha ragioni per chiudere» Strumenti straordinari contro la crisi LAVELLO - E’ ufficiale il documento elaborato dalla conferenza dei sindaci di mercoledì scorso tenutasi a Lavello nel Palazzo di città sulla vertenza. In un comunicato diffuso agli organi di stampa ed indirizzato alla Regione Basilicata, le proposte per salvare in extremis i lavoratori dell’azienda di San Nicola di Melfi. «La conferenza dei Sindaci - si legge nel documento - riunitasi a Lavello il 18 Agosto, allargata ai lavoratori ed ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali provinciali e regionali con la presenza dei rappresentanti della Provincia di Potenza ritiene che lo stabilimento si possa e si debba di-

fendere perché esistono le condizioni strutturali per farlo. Premesso che la Fiat è l’unico grande produttore di auto che ha dimezzato nel decennio la produzione nel paese di origine e lo ha fatto in contro tendenza europea, nel mentre crescono utili, vendite ed immatricolazioni in Italia e nei paesi di più recente insediamento. Premesso inoltre che non esistono, dunque, motivazioni plausibili di tipo produttivo, ne di collocazione sui mercati internazionali perché Fiat possa abbandonare progressivamente l'indotto al suo destino meno che mai perché possa farlo in Basilicata viste le notizie ufficialmente comunicate alla

Presidenza del Consiglio sui suoi piani aziendali e sulle prospettive in particolare del segmento B; che la Fiat, cogliendo l'occasione offerta dalla venuta di Marchionne in Basilicata per la posa della prima pietra a Melfi del centro di ricerca, si assuma la responsabilità che gli compete in rapporto a questa Regione e all'intero paese, evitando di alimentare conflitti fra stabilimenti e guerre fra poveri; che si prema presso il Governo perché assuma, al pari dei governi Francese e Tedesco, iniziative adeguate alla profondità della crisi e chieda conto seriamente alla Fiat dei suoi piani industriali. Daniele Masiello

«PERaffrontare igravi problemidella crisi dell’apparato industriale e produttivo, con un nuovo “autunno caldo” che si profila anche in Basilicata, proprio come è avvenuto a cavallo tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta, è necessario mettere in campo strumenti eccezionali e politiche sociali e di tutela dei lavoratori straordinarie, sintetizzabili in uno slogan: dalla crisi si esce con più Stato». E' quanto sostiene il capogruppo del Pdci in Consiglio Regionale GiacomoNardiellosottolineando che«sel'obiettivo prioritario è quello di non perdere nemmeno un posto di lavoro e nemmeno una fabbrica, le preoccupazioni, alla ripresa delle ferie sono ancora maggiori, come testimoniano le

vertenze Fiat e Lasme, di queste ore, strettamente intrecciate tra loro, perché riconducibili al futuro del Polo dell'auto a San Nicola di Melfi. E' il caso, inoltre - aggiunge Nardiello - di rispolverare un altro slogan che riacquista grande attualità: “lavorare meno, lavorare tutti”, nel senso che ridurre temporaneamente le ore di lavoro ed aumentare la formazione è una strada da percorrere come del resto indicano illustri economisti europei. Ci sono dunque - a parere del capogruppo del Pdci - tutte le condizioni per orientare la spesa del Fondo Sociale Europeo in direzione di aiuti concreti ai lavoratori per procedere ad una qualificazione professionale in grado di garantire il ritorno in produzione».

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Martedì 25 agosto 2009


Martedì 25 agosto 2009

A Potenza il tour di Franceschini «Vogliamo liberare il futuro con un partito che mescoli ex Dl ed ex Ds» IL DEPUTATO Salvatore Margiotta (Pd), con una nota, ha annunciato che il 27 agosto il leader del partito, Dario Franceschini, sarà a Potenza per illustrare, insieme al segretario regionale, Erminio Restaino, «le linee essenziali della sua mozione» (sia Franceschini sia Restaino sono candidati ad essere riconfermati nelle loro cariche). Margiotta ha detto che, con Franceschini, «vogliamo liberare il futuro, costruire un partito che superi definitivamente le appartenenze passate e, come stiamo facendo in Basilicata noi sostenitori della mozione Franceschini, mescoli al meglio ex Dl (ossia, chi proviene dalla Margherita, ndr) ed ex Ds, che punti fortemente sul rinnovamento e sulle giovani generazioni, senza sterili strumentalizzazioni; un partito laico, plurale, che mantenga intatto lo spirito delle primarie del 14 ottobre pur correggendo alcuni errori della segreteria Veltroni, cui pure va riconosciuto il merito di avere in-

Segreteria Pd lucano Il candidato: così lego centro e periferia

Speranza ha visitato 20 dei 131 comuni e vuole un partito «contendibile» Il candidato alla segreteria regionale Roberto Speranza vuole visitare e chiedere voti in tutti i 131 Comuni della Basilicata. Ne ha già visitata una parte, come fa sapere con un comunicato stampa. «Sono già 20 - dice - i Comuni della Basilicata incui è stato presenteil candidato Roberto Speranza nei primi giorni della fase congressuale che porterà Il Partito Democratico al voto nei circoli durante il mese di settembre e poi alle primarie del 25 ottobre. Il confronto con le persone e con i territori rappresenta un passaggio essenziale per ridefinire l'identità del Pd». «Il nuovopartito -prosegue -dovrà essere aperto e contendibile. Capace di mettere avalore finoin fondole tantecapacitàche vivonosui territorie chetrop-

po spesso non hanno trovato le condizioni ideali per essere protagonisti della vita politica regionale. In questo senso il mio impegno simbolico di essere presente in ciascuno dei 131 Comuni della nostra regione sta a significare proprio la volontà di connettere in maniera sempre più decisa e determinata il centro e la periferia. Il Pd è nato per dare nuova linfa alla democrazia e per riavvicinare politica ed istituzioni. Questo significare saper ascoltare e capire i problemi che vengono dal basso attraverso un percorso aperto di confronto e partecipazione”. “Con queste finalità nei prossimi giorni promuoverò incontri territoriali con amministratori, dirigenti, militanti e simpatizzanti per rendere il più aperto e trasparente possibile il confronto».

Speranza

Margiotta

carnato il meglio e l’essenza stessa dello spirito del Partito democratico». «Un partito - dichiara ancora il parlamentare - che lavori per rafforzare il bipolarismo italiano, e che

esalti la vocazione maggioritaria, che non è volontà di splendido isolamento (dovremo anzi rafforzare la collaborazione con l’Italia dei Valori ed aprire seriamente, come si sta facendo

in Basilicata, il dialogo con l’Udc». «Consolidando al contempo - prosegue l’esponente lucano del Partito democratico - il rapporto con tutte le espressioni di sini-

L’annuncio dell’assessore all’Agricoltura Vincenzo Viti

stra di governo presenti sui territori) ma va invece intesa come ricerca di un consenso molto largo nei diversi strati della società italiana». «Un partito, soprattutto -

conclude - che declini trasversalmente in ogni programma e azione di governo le cinque parole chiave della nostra mozione: fiducia, regole, uguaglianza, merito, qualità».

Scuola Napoli

Convenzione per il Psr

Domani s’insedierà la commissione che dovrà vigilare sull’Arbea

«La politica Novità non parla più per agronomi di sicurezza e periti negli edifici» agrari

L'ASSESSORE all’agricoltura della Regione Basilicata, Vincenzo Viti, in una nota dell’ufficio stampa della giunta ha annunciato che domani insedierà la commissione di vigilanza sull'Arbea, «fissando con la massima precisione il lavoro da compiere e dotandola di tutti gli elementi documentali di cui il dipartimento dispone». Viti ha sottolineato la necessità di «sbloccare in via definitiva le attività di Arbea nell’interesse del mondo agricolo e la mia insistente iniziativa, in ogni caso rispettosa di tutte le responsabilità che concorrono, vale a dimostrare senza equivoci la mia ferma e coerente determinazione». L'assessore, inoltre, ha ricordato «l'interesse, che è avvertito dal mondo agricolo, che le soluzioni che adotteremo non compromettano, soprattutto nella transizione dal regime attuale ad una eventuale diversa organizzazione nelle procedure di pagamento, la continuità delle prestazioni di Arbea pur nella loro attuale, effettiva problematicità». «Ho sempre sostenuto - aggiunge -

LA POLITICA ha abbandonato il dibattito sulla sicurezza negli edifici scolastici. Volutamente. Se ne dice certo Michele Napoli, capogruppo del “gruppo misto” in consiglio regionale. Dice Napoli: «La messa in sicurezza, soprattutto degli edifici scolastici, che richiedono interventi di ristrutturazione, non è stata programmata. La latitanza delle Provincie e della Regione è vergognosa rispetto alla necessità di preparare un piano particolareggiato con un quadro chiaro delle priorità e degli interventi da realizzare. La politica dibatte delle questioni legate alla sicurezza soltanto in seguito ad eventi rovinosi o in campagna elettorale dimenticando, poi, i buoni propositi espressi. I nostri amministratori dovrebbero imparare ad esercitare l'arte del fare rispetto alla retorica delle parole».

La sede dell’Arbea

che ogni sforzo sarebbe stato mirato a salvare e rilanciare l’Arbea, anche per il rispetto che si deve all’impegno del Legislatore regionale dell’epoca e al lavoro degli operatori impegnati nel-

la struttura: salvare e rilanciare l'Istituto pagatore, se possibile, e assumendo in ogni caso decisioni efficaci e risolutive. Ed è esattamente quello che farò».

IERI è stato siglato lo schema di Convenzione di accreditamento dei professionisti per la presentazione delle domande del Piano di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013.. Lo ha fatto sapere l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti. L’accordo è stato firmato dal dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, PietroQuinto, ei presidentidegli Ordini degli agronomi di Potenza e Matera, Federica Cavano e Sandra Iacovone, dei Collegi dei Periti agrari di Potenza e Matera, Mauro Finiguerra ed Emanuele Genchi e del Collegio Interprovinciale degli agrotecnici di Potenza e Matera, Teodosio Sileo. I liberi professionisti saranno abilitati nell’ambito del Psr per le Misure di investimento a compilare e sottoscrivere le istanze di aiuto, quelle di pagamento e all’accesso al fascicolo aziendale.

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14 24 Ore in Basilicata Segreteria Pd nazionale Annuncio del deputato Margiotta: il 27 agosto arriva l’attuale leader


Ferrandina Il caso del Senegal

Totalgate Non c’è più il rischio che il reato sia ripetuto

Denunciato il sequestratore di Eleonora

La Cassazione: Pasi fuori dai domiciliari

Eleonora Marra

FERRANDINA – Prevedibile risvolto giudiziario a carico del 36enne originario della Guinea, ma residente nel comune di Milano, che mercoledì scorso ha sequestrato per otto ore Eleonora Marra, 29enne di origini ferrandinesi, che aveva preso in affitto una camera nella sua abitazione di Saly, una località balneare del Senegal. La ragazza, residente a Cantu nel Comasco, è stata liberata dalla Polizia locale dopo un sms inviato sul telefonino del padre, che si trovava in vacanza proprio a Ferrandina. L’ottima capacità organizzativa del maresciallo Vincenzo Zaltini, comandante della Stazione del piccolo centro lucano, ha consentito di attivare l’azione diplomatica indispensabile alla liberazione. Ieri l’esito delle indagini: l’uomo, a seguito del sequestro, è stato denunciato dalla Procura della Repubblica di Roma, su notizia di reato prodotta proprio dai carabinieri della Stazione di Ferrandina e del Comando provinciale di Matera, che sono riusciti a identificarlo. Il guineiano è ritenuto responsabile di sequestro di persona, commesso nei confronti di cittadino italiano all’estero. In particolare, è stato accertato che allo scopo di poter ottenere una somma di denaro, ha di fatto limitato la libertà personale e di movimento della ragazza, rinchiudendola in un locale, do-

po averle sottratto i documenti personali e di viaggio. Fortunatamente, non si sa ancora come, la ragazza è riuscita a nascondere il suo telefono cellulare da cui è partito l’sms; il suo sequestratore, infatti, le aveva scippato bagagli e passaporto. Sabato scorso il Quotidiano aveva anticipato le prime indiscrezioni sull’identità dell’uomo sottoposto alle indagini, che sarebbe stato individuato quasi subito. La vicenda è balzata agli onori della cronaca nazionale per la singolarità del movente e per le modalità di azione dell’uomo, probabilmente colto da un momento di disperazione perché la sua inquilina aveva deciso di lasciare la camera con qualche giorno di anticipo. La povertà di quelle popolazioni e la prospettiva di ridurre il guadagno pattuito, hanno probabilmente indotto il giovane a ricattare Eleonora Marra, sottovalutando la gravità del suo gesto e, forse, non pensando che in un piccolo paese della Basilicata c’era un maresciallo combattivo e capace di smuovere la diplomazia di Dakar e fargli arrivare gli agenti della gendarmeria locale in casa. Il reato che ha commesso è di una certa gravità, anche se fortunatamente pare non abbia usato violenza fisica per perseguire il suo scopo ricattatorio. Antonio Corrado

NON C'E’ più il rischio di reiterazione del reato – dato che sono stati trasferiti altrove dall’azienda – e per questo la Cassazione ha annullato gli arresti domiciliari per Roberto Pasi, ex responsabile dell’ufficio di Potenza della Total, e per il suo collaboratore Roberto Francini. La misura cautelare era stata emessa per Pasi e Francini – lo scorso 25 febbraio – nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm di Potenza Henry John Woodcock su un giro di tangenti nel progetto “Tempa Rossa” per l’appalto dello sfruttamento di giacimenti petroliferi in Val d’Agri. Accogliendo il ricorso dei difensori di Pasi e Francini – avvocati Maurizio Bellacossa e Paola Severino – la Cassazione (sentenza 32854, depositata il 12 agosto) sottolinea che mancavano i presupposti per mantenere le misure cautelari dal momento che l’amministratore delegato della Total Italia, Lionel Levha, coindagato, estromesso dall’azienda, era tornato in libertà. Sarebbe «contraddittorio spiega la Cassazione - non estendere un simile provvedimento liberatorio a Pasi e Francini, non solo perchè rivestivano cariche inferiori a quelle del Levha, ma soprattutto perchè la condotta loro contestata appare tutta connessa, funzionalmente, burocraticamente e territorialmente, agli appalti in Val

I giudici della Corte di Cassazione

d’Agri. sicchè, una volta estromessi da qualsiasi incarico nell’ambito di Tempa Rossa, non si vede su quali concrete basi possa essere individuato un pericolo di reiterazione criminosa».

La Polstrada ritira 30 patenti e 5 carte di circolazione TRENTA patenti e cinque carte di circolazione sono state ritirate dagli agenti delle settanta pattuglie della Polizia stradale che, in Basilicata, hanno fatto numerosi controlli durante il passato fine settimana, in particolare sul tratto lucano dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni. I controlli – a 550 veicoli e a 812 persone – sono stati eseguiti soprattutto nelle aree di servizio sul tratto lucano della Salerno-Reggio Calabria. Il ritiro delle patenti - come spiegano i portavoce della polizia stradale - è da mettere in relazione con l’uso di alcol o droghe da parte di chi poi si è messo in viaggio, violando la legge e mettendo a repentaglio l’incolumità degli altri automobilisti. Sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nell’area di servizio denominata “Galdo est”, in territorio di Lauria, gli agenti della polizia stradale hanno trovato un’automobile rubata e hanno bloccato due extracomunitari che si trovavano in Italia senza permesso di soggiorno. In totale, a causa delle 161 infrazioni del Codice della strada rilevate dalla Polizia stradale, sono stati decurtati dalle patenti delle persone controllate in totale 352 punti.

minari sul giro di tangenti in Val d’Agri legate alle estrazioni petrolifere con 35 avvisi agli indagati. In tempi brevi dovrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio.

PUBLIFAST S.R.L.

Sede in Via ROSSINI, 2 - 87040 CASTROLIBERO (CS) Capitale sociale euro 10.500 i.v.

Pubblicazione del bilancio ai sensi della legge 5/8/81 n° 416 e secondo la disposizione dell’art. 1, comma 33, del decreto legge 23/10/96 n. 545 convertito con legge 23/12/96 n. 650.

Bilancio al 31/12/2008 STATO PATRIMONIALE ATTIVO

31/12/2007

-

-

364.690 39.446 301.925 110.533 1.664 818.257

II. Materiali 2) Impianti e macchinari 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni III. Finanziarie 1) Partecipazioni Totale immobilizzazioni (B) C) Attivo circolante I. Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo

2) Per crediti tributari - entro 12 mesi

173.832 74.091 15.832 163.859 (1) 427.614

2.832 324.931 40.222 367.985

975 1.27 29.083 31.329

755 755

755 755

1.186.997

459.698

200 200

200 200

27.526

-

2.838.903

11) Debiti tributari - entro 12 mesi

2.414.789

119.792

2.125.175

2.257.159

281.948

2.257.159

24.052

13) Altri debiti - entro 12 mesi

80.849

E) Ratei e risconti - vari Totale passivo

A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4) Incrementi immobilizzazioni per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi - vari - contributi in conto esercizio - contributi in conto capitale (quote esercizio)

IV. Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 3) Denaro e valori in cassa Arrotondamento Totale attivo circolante (C)

30.603 206.217 206.217 1 3.885.872

544.351 544.351

74.618 74.618

5.393.215

4.015.720

31/12/2008

31/12/2007

3.103.184 110.533 19.476 53.065

3.280.327 121.876 105.77 5.417

72.541

111.191

3.286.258

3.513.394

24.480 2.629.781 65.399

8.288 2.962.743 84.376

194.517 1.066.752 1.438

1.702.994 4.110.117

III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

97.715 30.603

80.849 4.443.248

Arrotondamento Totale debiti (D)

Totale valore della produzione (A)

Arrotondamento

97.715

24.052

194.517

1.701.556 1.438

2.414.789

119.792 12) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale - entro 12 mesi

CONTO ECONOMICO

281.948 5) Verso altri - entro 12 mesi - oltre 12 mesi

5) Acconti - entro 12 mesi 6) Debiti verso fornitori - entro 12 mesi

2.838.903

B) Immobilizzazioni I. Immateriali 1) Costi di impianto e di ampliamento 2) Ricerca, sviluppo e pubblicità 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 6) Immoblizzazioni in corso e acconti 7) Altre Arrotondamento

II. Crediti 1) Verso clienti - entro 12 mesi

31/12/2008

27.526

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (di cui già richiamati)

2.125.175

Sa-Rc Decurtati ben 352 punti dagli agenti

Francini è stato trasferito alla raffineria Total di Roma, Pasi è passato alla direzione raffinazione e marketing di Milano. Di recente il pm Woodcock ha chiuso le indagini preli-

1.068.190 3.519.866

-

-

10.787 10.473 21.260 4.131.577

738 25.492 26.230 3.546.296

74.641 74.641

9.726 9.726

5.393.215

4.015.720

B) Costi della produzione 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) Per servizi 8) Per godimento di beni terzi 9) Per il personale a) Salari e stipendi 212.386 b) Oneri sociali 63.533 c) Trattamento di fine rapporto 14.155 e) Altri costi 2.814

208.807 56.290 13.024 300 292.888

10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali

120.219 40.459

278.421 56.492 10.730

160.678 D) Ratei e risconti - vari Totale ratei e risconti (D) Totale attivo STATO PATRIMONIALE PASSIVO

31/12/2008

31/12/2007

A) Patrimonio netto I. Capitale IV. Riserva legale VII. Altre riserve IX. Utile (perdita) dell’esercizio

10.500 2.100 338.560 8.820

10.500 2.100 1.299 3.763

Totale patrimonio netto (A)

359.980

17.662

45.636

37.56

C) Trattamento fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti 1) Debiti verso soci per finanziamenti - entro 12 mesi

2.418

-

3) Debiti verso banche - entro 12 mesi

276.162 1.075.964

Differenza tra valore e costi di produzione (A-B) C) Proventi e oneri finanziari 16) Proventi diversi 17) Interessi e altri oneri finanziari: - altri Totale proventi e oneri finanziari (C)

254 24.524

3.202.130

3.425.828

84.128

87.566

715

27 (66.053)

(60.042) (60.042)

(66.053)

(59.327)

(66.026)

E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi 21) Oneri

2.497 (5.445)

9.718 (10.513)

Totale proventi e oneri straordinari (E)

(2.948)

(795)

Risultato prima delle imposte (A-B±C±D±E) 22) Imposte sul reddito dell’esercizio

21.853 13.033

20.745 16.982

8.820

3.763

394.829 739.300

1.075.964

Totale costi della produzione (B)

67.222

28.904

2.418 394.829

276.162 4) Debiti verso altri finanziatori

11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 14) Oneri diversi di gestione

23) UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO 739.30

Elenco delle testate stampa in esclusiva alla data della presente pubblicazione: Editori Finanziaria Editoriale Srl Lucana Edizioni Srl Testate Il Quotidiano della Calabria Il Quotidiano della Basilicata

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24 Ore in Basilicata 15

Martedì 25 agosto 2009


Martedì 25 agosto 2009

La piazza contro la centrale riaperta ROTONDA - In merito alla problematica della Centrale del Mercure, sabato scorso si è tenuto un incontro a Rotonda. Continua la “marcia di avvicinamento” alla grande manifestazione popolare che si terrà sabato 5 settembre prossimo a Laino Borgo, contro la riapertura della Centrale del Mercure. Nella piazza di Rotonda si è tenuta un'affollatissima manifestazione pubblica dove sono state ribadite, ancora una volta, le ragioni che impediscono la riapertura di una Centrale chiusa ormai da dodici lunghi anni. Ferdinando Laghi ha illustrato gli aspetti relativi all'inquinamento ambientale e ai rischi per la salute che l'entrata in funzione della Centrale inevitabilmente determinerebbe. Rischi aggravati ulteriormente dagli scarichi di centinaia di camion che ogni giorno, percorrendo una viabilità già ora inadeguata, dovrebbero conferire alla Centrale dal territorio del-

A sinistra la centrale del Mercure, sopra l’incontro di Rotonda (in piedi il sindaco, Giovanni Pandolfi)

l'intera Comunità Europea (ma si teme addirittura da più lontano) l'enorme quantità di legname necessaria al suo funzionamento. L'avvocato Enzo Bonafine ha invece illustrato le ragioni tecniche e legali che già da tempo avrebbero dovuto bloccare un iter autorizzativo sgangherato e impronta-

to alla “distrazione” e alla superficialità da parte degli Enti coinvolti nella vicenda. Bonafine ha inoltre assicurato l'adozione di tutte le possibili iniziative legali, già in parte avviate, per impedire la riapertura della Centrale. I sindaci di Rotonda e Viggianello, Giovanni Pandolfi

e Antonio Fiore e il Consigliere provinciale di Democratici e Cattolici, Vincenzo Libonati, hanno chiarito da parte loro le ragioni “politiche” che si oppongono, pur esse, a un'opera che porta vantaggi soltanto a chi la propone e che rappresenta invece l'ennesimo tentativo di scippo nei confronti di po-

polazioni ritenute deboli e marginali e quindi facilmente aggredibili. I sindaci, invitando tutti alla mobilitazione ed alla presenza alla manifestazione del 5 settembre, hanno poi sottolineato come proprio da questa vertenza territoriale possa partire una nuova azione politica che abbia nel-

le popolazioni locali e nei loro legittimi rappresentanti i protagonisti di una democrazia partecipata in contrasto con l'andazzo attuale dove con troppa facilità vengono imposte decisioni esterne, estranee e troppo spesso contrarie ai reali interessi del territorio. Emilia Manco

La critica di Nino Falotico (Cisl) alla Regione Oggi alle Molinette l’analisi del luminare Adriano Chiò

Per i non autosufficienti non spesi 9 milioni

Nino Falotico

UN INTERVENTO «del governo regionale per l’attuazione delle misure in favore dei 24 mila non autosufficienti lucani», è stato sollecitato dal segretario generale della Basilicata della Cisl, Nino Falotico. L’esponente sindacale della Cisl lucana ha definito «singolare» il fatto che «nonostante la disponibilità di nove milioni di euro, la Regione in due anni non sia riuscita a spendere le ri-

sorse per rafforzare la rete dei servizi socioassistenziali». Secondo quanto dice Falotico, «poichè sono le famiglie a sopportare il peso economico dell’assistenza», le risorse a disposizione «vanno sbloccate al più presto». «Il progressivo invecchiamento della popolazione – ha aggiunto – disegna un quadro demografico preoccupante che va contrastato con adeguate misure preventive». « I legami familiari - ha spiegato ancora - per quanto necessari e solidi, da soli non bastano, perchè la tutela delle fasce deboli è un diritto del cittadino e un dovere per le istituzioni pubbliche». Falotico, infine, ha evidenziato che «la crescita della domanda di servizi socioassistenziali va accompagnata da un rafforzamento dell’offerta, che privilegi una tipologia di servizi che non sradichi dal proprio contesto sociale e familiare le persone non autosufficienti».

A Torino la verità Visita per la “miracolata” di Francavilla Sarà visitata oggi pomeriggio, all’ospedale Molinette di Torino, Antonia Raco, la donna di 50 anni di Francavilla in Sinni che, dopo quattro anni trascorsi su una carrozzella a causa di una sclerosi laterale amiotrofica (sla), sostiene di aver ripreso a camminare grazie a un pellegrinaggio a Lourdes. Il viaggio, organizzato dalla Diocesi di Tursi-Lagonegro, in Basilicata, risale al 5 agosto. A far luce sulla «guarigione miracolosa» sarà il neurologo Adriano Chiò, del centro per la Sla, che ha in cura la signora dal 2006. Antonia Raco ieri era a Biella, ospite della sorella e oggi a Torino incontrerà il suo medico curante, il professor Chiò, che avrebbe dovuta visitarla in settembre, ma ha anticipato l’incontro. «Sarà lui a capire bene quel che mi è accaduto – ha dichiarato all’Ansa la donna – io per ora preferisco parlare di un dono, di una grazia, più che di un miracolo». «Nella vasca di Lourdes – ha aggiunto – ho sentito una voce che mi faceva coraggio

Antonia Raco

e un dolore forte alle gambe». «Da quando sono tornata cammino –racconta Antonella Raco – e faccio le mie

faccende normalmente, ho persino corso. E’ come se avessi avuto un’altra possibilità».

Interrogazione di Di Lorenzo (Pdl) sui 300.000 euro “donati” dalla Regione

Fal, le carrozze restano «da terzo mondo» TANTE promesse, ma i treni delle Fal sono destinati a rimanere sporchi e precari: lo dice Pasquale Di Lorenzo, consigliere regionale del Pdl, che produce un’interrogazione su “restyling carrozze Fal, aria condizionata e servizi igienici». Dice Di Lorenzo: «Come si ricorderà, tempo fa fu dato ampio risalto al programma di restyling per 8 carrozze delle Fal che avrebbero dovuto quanto meno rendere decoroso e civile il trasporto di tanti lucaniche inmancanza dialtri mezzi pubblici ferroviari utilizzano le Fal. La Regione stanziò all'inizio del 2009 circa 543.000 euro per riverniciare esternamente le carrozze che obiettivamente sono in uno stato indecoroso e provvedere soprattutto al rifacimento degli interni delle carrozze anch'essi necessari». «Nelladelibera -spiega -non vienecita-

to alcun termine perentorio di consegna di tali lavori per cui ,con altra interrogazione, ponemmo la urgenza di dotare contestualmente le carrozze di servizi igienici e soprattutto di un impianto di condizionamento per rendere quantomeno umano, nei mesi estivi ,il viaggio a bordo di queste carrozze da terzo mondo». «Ora apprendiamo - afferma - (riteniamo per la sensibilità mostrata dall'assessore Loguercio allenostre reiterate sollecitazioni sull'argomento) che le Fal lo scorso luglio hanno richiesto una integrazione al precedente finanziamento per poter provvedere alla sostituzione dell'impianto di illuminazione delle 8 carrozze e solo per 2 di installare “in via sperimentale” l'impianto di aria condizionata. Così la Giunta Regionale con de-

libera dello scorso 5 Agosto la Regione accorda altri 300.000 euro ma anche qui non leggiamo purtoppo né quando i lavori saranno terminati né comprendiamo il perché per cui tali impianti non siano stati previsti per l' intero parco rotabile delle Fal e anche per i mezzi su gomma mentre leggiamo ,non senza sdegno e ilarità, la precisazione “in via sperimentale”su sole due motrici dell'installazione di un sistema di aria condizionata». Di Lorenzochiede anche chesi affronti la questione della Fal, «in attesa della realizzazione delle periodiche promesse elettorali - aggiunge - in maniera seria ed urgente ben consapevoli che esse saranno ancora per anni l'unico collegamento ferroviario per una parte importante della nostra Regione e che necessita di opere di ristrutturazioni sostanziali».

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16 24 Ore in Basilicata Rotonda Incontro pubblico sul “no” al Mercure


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Martedì 25 agosto 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Dancing di Montereale: i residenti hanno ottenuto il provvedimento del Comune

Troppo rumore, si chiude Il gestore Postiglione: «Fatto un danno a me ma anche all’intera collettività» NIENTE più musica al Dancing di Montereale. A deciderlo, un’ordinanza del Comune, arrivata in seguito alla relazione dell'Arpab (Agenzia regionale per la protezione ambientale) sulla valutazione del rumore, all'interno del parco, prodotto dall’impianto acustico del Dancing. Sul report, realizzato dall'Ufficio inquinamento elettromagnetico e acustico dell’agenzia, alla voce conclusioni si legge che, per quanto riguarda i rilievi acustici effettuati durante il periodo notturno nel parco Montereale «il livello equivalente del rumore ambientale supera il limite di accettabilità previsto» e che «il criterio differenziale nel periodo notturno a finestre aperte supera il limite fissato». Le rilevazioni, effettuate durante il mese di luglio in alcune abitazioni degli immobili adiacenti al parco e all'interno del parco stesso, sono state espressamente richieste da alcuni residenti della zona. «Il Dancing, negli scorsi anni, ha prodotto nel parco e ai residenti, inquinamento acustico», dice uno di loro. Tant'è che, lo scorso anno, un movimento spontaneo di gruppi di cittadini del rione, invia all'amministrazione comunale una petizione con ben 700 firme. Tra le proposte, oltre alla rivalutazione generale del parco (chiusura al traffico della strada che va dal ponte alla piscina comunale, dissuasori di velocità, parcheggio per i residenti, recupero delle fontane e del verde, cestini per la raccolta differenziata), c’è anche quella della limitazione dell'inquinamento acustico causato dal Dancing. Richieste che, secondo i residenti, non sono mai state accolte, né dal comune né dagli organi preposti all'ordine. In più, sempre secondo quanto raccontato, pare che l'amministrazione comunale non abbia mai mandato al movimento spontaneo per il Parco di Montereale, una copia dell'autorizzazione rilasciata al titolare del locale per lo svolgimento dell'attività che riguarda l'emissione di musica. «Diverse sono state le sollecitazioni per la verifica del rispetto dei limiti previsti dalla legge, senza che nessun organo preposto intervenisse - affermano - Mentre Il Dancing continuava, senzaautorizzazione, asvolgere la sua attività tutti i giorni, finoalle duee alletre delmattino.Lapetizione haraccoltoil consenso anche di alcuni abitanti di Porta Salza e altre zone vicine al centro, in cui la musica del Dancing si sentiva nitidamente». Quest’anno, però, nonostante atti ufficiali documentino il rilascio della “licenza per spettacoli in pubblico esercizio”(piccoli intrattenimenti commerciali con musica diffusa tramite cd), pare non siano state rispettate le prescrizioni previste: «diffusione della musica a un volume tale da non arrecare disturbo alla quiete pubblica e al riposo delle persone » (55 decibel in fascia diurna e 45 in orario notturno).E così,addio asalse eme-

Il Dancing (Mattiacci)

renghe, liscio e balli di gruppo. Addio all'unico luogo di svago e intrattenimento che la città offre durante le vacanze estive. Replica Postiglione, proprietario del Dancing: «Se mi fosse arrivato un preavviso prima dell'ordine

di sospensione, avrei posto rimedio. Invece così creano solo un danno notevole. A me, che vedo ridurre notevolmente l'attività e che, se continuo di questo passo, sarò costretto a chiudere l’esercizio nel parco, e all’intera comu-

nità. Per anni ho offerto gratuitamente un angolo di svago a questa città, rivalutando il parco. Vorrà dire che adesso tutto tornerà come prima. Io, nel mio piccolo, posso chiedere scusa, se ho arrecato dei disagi per il parcheg-

gio e il caos. Per quanto riguarda l'inquinamento acustico, però, io non sono responsabile anche degli schiamazzi dei ragazzi e il rumore delle automobili. Per la musica, posso aggiungere che se non ha dato fastidio ai

LA SEGNALAZIONE

IN CITTÀ

Trasparenza

Eventi

Riconoscimento al Comune

Tornano i “Fuochi”

NELLA classifica stilata da Il Sole 24 Ore il sito del Comune tra i migliori.

PER il ventunesimo anno torna la manifestazione “Fuochi sul Basento”.

a pag. 20

a pag. 18

IN PROVINCIA

Picerno

Satriano

Investe giovane e poi scappa

Discariche piene

E’ scappato dopo aver investito un motorino: preso dalla Polizia

L’ALLARME arriva da Satriano di Lucania e da Campomaggiore.

a pag. 21

a pag. 22

Contro il “caro libri” l’aiuto dell’Adoc QUANTO costa la cultura? Sempre di più stando alle lamentele dei genitori all’avvio del nuovo anno scolastico. Tra libri di testo, vocabolari e corredo scolastico in generale, per le famiglie il costo diventa insostenibile. Per questo motivo, quest’anno l’Adoc ha deciso di denunciare gli abusi. A disposizione dei “genitori disperati” - comunica Nino D’Andrea, presidente Adoc di Basilicata - c’è un modulo da inviare a tutte le autorità competenti: dal ministro Mariastella Gelmini, al presidente Autorità Garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà. Oggetto: «Lo sforamento del tetto di spesa nell'adozione dei testi scolatici». Questo il testo del modulo prestampato che si può trovare presso la sede dell’Adoc in via R. Danzi, 2: «Con la presente, il sottoscritto intende segnalare che presso (la mia classe/la classe di mia figlia/mio figlio) (indicare la classe e la sezione) dell'Istituto (indicare: la denominazione dell'Istituto scolastico, città, indirizzo) il costo per i libri scolastici indicati dal Collegio dei docenti per l'anno 2009-2010 supera del 10% il tetto ministeriale. Chiede, pertanto, che il

Libri di testo

Ministero intervenga nei confronti degli Organi dirigenti del suddetto Istituto affinché rivedano e cambino le adozioni dei testi scolastici perché non rispettose dei tetti di spesa previsti. La presente segnalazione è trasmessa anche all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che potrà così meglio verificare se l'indicato sforamento dei tetti di spesa non sia eventualmente determinato da aumenti dei prezzi dei libri eccessivi e/o da comportamenti anticoncorrenziali degli editori. In attesa di un vostro riscontro porgo distinti saluti». Un’arma in più contro gli abusi.

tanti anziani che frequentavano il Dancing, non vedo quale disturbo possa arrecare ad altri. Sono uno a cui non piace la guerra, non farò altro che attenermi al provvedimento». Anna Martino

IN CITTA’

Allarme topi in via Del Popolo UNA SEGNALAZIONE del consigliere comunale del Pdl, Nicola Becce, il quale sostiene di aver ricevuto diversi solleciti da parte dei cittadini del centro storico. Sotto accusa i topi che - stando alla segnalazione - «attraversano sempre più spesso strade e stradine soprattutto nel centro storico, in particolare via del Popolo. Sfiorano i passanti scrive il consigliere in una nota - terrorizzano donne e bambini, anche se non fanno del male a nessuno. Un allarme che mi costringe a chiedere con urgenza all'assessore all'Ambiente del Comune di Potenza di intervenire in seguito alle numerose lamentele avanzate da parte dei cittadini. Il centro storico ed in particolare via del Popolo, sono ultimamente alle prese con un proliferare di topi, ratti e pantegane che fuoriescono dalle condotte fognarie comunali invadendo i primi piani delle abitazioni e procurando spiacevoli sorprese agli abitanti. Non identificate le cause che hanno originato il fenomeno, anche se qualcuno punta il dito sulla mancanza di buon senso di taluni che scaricano sulla strada l'immondizia».

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Potenza


18 Potenza

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Potenza 19

Agenda

Martedì 25 agosto 2009

“Estate in arte” a Castelmezzano

A Pietragalla si balla tra i Palmenti

A Melfi dal 4 al 6 settembre “Aglianica wine festival”

La sagra della porchetta a Piano San Nicola

PROSEGUIRA’ fino al prossimo 20 settembre, nella sala mostre di palazzo Parrella, la manifestazione “Castelmezzano...estate in arte”, ideata e promossa dallo studio d’arte “Il santo graal”di Potenza, con il patrocinio del Comune di Castelmezzano e in collaborazione con Nunzia Valluzz e la Proloco locale. Quattro gli artisti a Castelmezzano: Michelangelo D’Auria, Rosanna Padula, Ferdinando Rutigliano, tra i pittori, e lo scultore Piero Ragone, che presenteranno dipinti e sculture dedicati alle “Dolomiti lucane” e agli scenari più suggestivi della Basilicata. Insomma quando l’arte incontra il paesaggio.

FINO al 5 settembre prossimo, a Pietragalla, nello storico Parco dei Palmenti, andrà in scena la III edizione di “Ballate nei palmenti”. L'evento organizzato dall'Associazione Culturale Tetractys, propone quattro serate all'insegna di spettacoli suggestivi, percorsi guidati, estemporanee di pittura, tarantelle lucane, enogastronomia e l'incontro con il ocialnetwork: "Facebook Party Basilicata". Durante la manifestazione viene proposta la degustazione dei prodotti enogastronomici locali: il buon vino di Pietragalla e il famoso migliatiedd. I Palmenti si trasformeranno in “botteghe dell’arte e dei mestieri”, animate da artigiani e maestri lucani.

OGGI nella sala del consiglio del Comune di Melfi verrà presentata l’undicesima edizione di “Aglianica wine festival” che si terrà in piazza Duomo dal 4 al 6 settembre prossimo. “Aglianica wine festival”, uno degli appuntamenti enogastronomici più attesi e di maggior rilievo a livello nazionale, quest'anno vedrà protagonista il magnifico scenario della piazza del Duomo di Melfi. La manifestazione è sostenuta, dal dipartimento Attività produttive e dal dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e naturalmente dalla città ospitante.

IL PROSSIMO 27 agosto a Piano San Nicola di Melfi, si terrà la Sagra della porchetta. Per la manifestazione è stata predisposta la chiusura al traffico veicolare lungo il tratto di strada della SP ex SS. 93 alla frazione San Nicola, dall’intersezione con la Ferrovia allo svincolo SS 658 Potenza Melfi al Km 11+900. La porchetta è un piatto tipico del centro Italia. Consiste in un maiale intero, svuotato e condito all'interno con sale, pepe, erbe aromatiche, interiora (rognone escluso) e arrostito in forno. La porchetta si consuma tagliata a fette come secondo piatto oppure fuori pasto in panini imbottiti.

IL SERVIZIO

LA MANIFESTAZIONE

Tornano “I fuochi sul Basento”

CON il primo grande rientro delle vacanze, Telefono Blu ha stilato il terzo rapporto di “Vacanze difficili” e “Vacanze Rovinate”. I dati si riferiscono al periodo 1 giugno 22 agosto. Sono giunte al web e ai centralini 23 mila segnalazioni pari a circa 125mila turisti consumatori coinvolti con una crescita del 5% rispetto al periodo dello stesso anno. Dato evidenziato dal maggior numero di viaggiatori e vacanzieri favoriti dai prezzi ridotti e dall’inflazione a zero. Il primo grande gruppo di disagi che riguarda il 26% dei coinvolti ovvero oltre 33 mila persone: si tratta delle segnalazioni legate ad un pacchetto viaggi, acquistato on line (nel 20% dei casi ) o presso una agenzia di viaggi indirizzato sia in Italia ma soprattutto nelle vacanze all’estero. Al primo posto troviamo i disagi arrecati dai Tour Operator low cost (per le note vicende) che hanno lasciato letteralmente a casa migliaia e migliaia di italiani e per cui sono pronti i ricorsi che partiranno da settembre da tutti i nostri uffici in Italia si tratta del 30% delle segnalazioni di questo tipo. Seguono i recessi e le disdette a causa di timori, in primo luogo la influenza cosidetta suina, ma anche situazioni drammatiche in giro per il mondo con il 20% dei casi (ovvero le sovra prenotazioni ) di hotel, residence e case. Le località straniere più segnalate (34% segnalazioni) Mediterannaeo Capitali euoropee, poi Mar Rosso, Egitto, Caraibi, Maldive, ecc. (ovviamente per problemi di viaggio e ricettività), Nord e Sud America in Italia, hanno la meglio si fa per dire i pacchetti verso Sardegna, Calabria, Puglia, Romagna, Toscana. Al ritorno dalla vacanze come tutelarsi: «Se avete acquistato il viaggio “pacchetto” - spiega il presidente di Telefono Blu, Pierre Orsoni - avete 10 giorni dal vostro rientro per la contestazione del viaggio come da codice del consumatore e leggi varie. L’importante è inviare una raccomandata al più presto laddove avete acquistato il viaggio e per conoscenza al tour operator o altri soggetti interessati e chiaramente a Telefono Blu. Dovete poi conservare testimonianze, filmati (telefono blu li raccoglie dalle email telblu@tin.it ), foto e quant’altro che testimonino direttamente il disagio e il danno subito». Tra i disagi più segnalati: vacanze da sogno trasformate in bufale, viaggi prenotati con anticipo svaniti nel nulla, overbooking di arei e navi. Intrappolati in treni afosi e senza condizionatore, o anche in fila in autosrada senza informazioni. Agenzie e tour operator che falliscono, prenotazioni fantasma on line, rumori molesti , alberghi di lusso trasformati in catapecchie, spiagge inquinate con scarichi a mare.

STA per alzarsi il sipario sulla ventunesima edizione di Fuochi sul Basento, la manifestazione pirotecnica che negli anni si è conquistata uno spazio importante nel settore. Il prossimo 5 settembre, infatti, ripartirà la gara di fuochi pirotecnici di San Luca Branca (frazione a pochi chilometri da Potenza), ormai appuntamento fisso dell'estate potentina. Anche quest’anno, parteciperanno i più affermati maestri pirotecnici provenienti da tutto il sud d'Italia e si prevede, quindi, l’afflusso di migliaia di persone, richiamate da questo spettacolo antico ma sempre molto appassionante. Non mancheranno, poi, le attrazioni tipiche della festa paesana, come la banda musicale, le bancarelle di prodotti tipici e tutto ciò che serve a creare un clima allegro e piacevole. A contendersi la palma d’oro quest’anno ci saranno: i fratelli Scudo “Equagliunn” di Rocca Rainola (provincia di Napoli), Girolamo e Salvatore Schiattarella di Mugnano (pro- Sopra la locandina della manifestazione. vincia di Napoli), Carmine Lie- Accanto fuochi pirotecnici to di Viscano (provincia di Napoli), Giovanni Padovano “Pi- di sosta con rimozione dei vei- dall’altezza della statua di San rotecnica moderna” di Genza- coli su ambo i lati del ponticello Pio posta prima della chiesa di no di Lucania, Antonio e Rocco dopo l’inceneritore e su tutto il San Luca Branca a eccezione Teora “Pirotecnica srl” di Ve- lato destro a salire, e per circa dei residenti della suddetta nosa e Ruggiero De Blasio “Pi- mt. 200 su ambo i lati lungo la contrada, degli organizzatori roflash srl” di San Giovanni di strada che all’altezza della sta- della manifestazione muniti di Ceppaloni (in provincia di Be- tua di San Pio svolta a sinistra; specifico permesso di transito dal presidente il senso unico a salire per i vei- rilasciato nevento). Culturale Per evitare problemi alla cir- coli dal secondo incrocio dopo dell’Associazione colazione, il Comune si sta atti- il ponticello percorrendo la San Luca Branca. Considerato, infine, che per strada principale che porta alla vando. E’ stata predisposta una deli- suddetta contrada con ritorno la manifestazione si prevede bera, infatti, che istituisce nei attraverso la stradina seconda- un notevole arrivo di autobus giorni 5 e 6 settembre prossi- ria sterrata parallela alla prin- extraurbani, sarà cura degli agenti di servizio di polizia mumi, dalle 15 e sino al termine cipale. Il divieto di transito ai veicoli nicipale di deviarli verso zone delle manifestazioni: Il divieto

ACI Soccorso Stradale

115 803116

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507 Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi ORARIO NOTTURNO

Enel

MANCINELLI via Pretoria, 207 0971.21067

0971 54546 0971 335111

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Fondazione Antiusura Motorizzazione

0971 51893 0971 54726

Esercito

0971 444819

1515

Avis

0971 442991

0971.53214

Aias

347.3015277

Difensore civico reg.

0971 331111

Federconsumatori

0971 45090 0971 415150 0971 34444

Italgas Guasti

800 900999

Adoconsum

Acta

0971 55616

Adoc Basilicata

0971 46393

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Acqua

Numeri utili

0971 654111

Prefettura

813294

0971411144

Enel

800.900 800

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Carabinieri

112

Protezione civile

0971 469274

Telefono Amico

199 284 284

Polizia

113

Acquedotto Lucano

Telefono Azzurro

0971 19696

0971 53685

Telefono Donna

0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore

0971 201111 0971 202106

Mediazione familiare

QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno. • I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino. • 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58; • 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08 Nuove corse regionali nel mese di agosto: • 3514 Potenza, 8.33: Melfi, ore 9.45; (circolerà anche nel mese di agosto); • 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; (circolerà anche nel mese di agosto); • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi ); • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi); • 3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi); • 3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano.

segnalate dagli organizzatori ritenute idonee al parcheggio a condizione che, ove la sosta avvenga al di fuori della carreggiata stradale, gli autisti hanno l’obbligo di transitare sulla strada senza carico a bordo e, comunque, garantendo anche in fase di manovra del mezzo sotto la propria responsabilità eventuali danni a cose e a persone. Al di là delle questioni tecniche, però, resta il fascino di una manifestazione che da 21 anni illumina la notte.

• Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. Ginestra 23 agosto 2009. Zia Rosa Messere attorniata dai figli Sabina, Anna e Donato il giorno 23 agosto per il suo onomastico

Vigili del fuoco

Orari di Trenitalia

Un mercatino...benedetto

NUMERI UTILI Farmacie di turno

IL MASTER

Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011

Il piccolo Angelo, figlio di Sara e Massimo ha ricevuto il Battesimo nella chiesa madre di San Nicola Vescovo. Nella foto con la nonna materna Gina

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

• Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

Di Dato e Cafaro

SI STANNO per chiudere le iscrizioni al master in Mediazione Familiare del Centro Studi Bruner, già attivo da anni nelle sedi di Roma, Milano, Palermo, Torino e Bologna. Il master partirà ufficialmente anche a Potenza il 26 settembre 2009. Il master è ufficialmente riconosciuto dal Forum europeo di formazione e ricerca in Mediazione Familiare, dall’AIMeF (Associazione Italiana Mediatori Familiari), dall’Ordine degli avvocati di Potenza. Coloro che intendono iscriversi devono inviare un dettagliato curriculum specificando espressamente come sede del master: Potenza. Il curriculum può essere inviato alla sede in via dei Gracchi 169,00192 Roma, oppure via fax al numero 06.32803227 oppure via mail all’indirizzo curriculum@centrostudibruner.it. Infine può essere consegnato a mano a Francesca Genzano (328.8779192). L’ammissione al master verrà comunicata entro e non oltre i cinque giorni. La mediazione familiare rappresenta oggi uno strumento che offre ai coniugi un’opportunità per promuovere le risorse e sostenere competenze genitoriali con particolare riguardo all’interesse dei figli. Il percorso di mediazione familiare e la nuova figura professionale del mediatore familiare (formatosi con Master in Mediazione Familiare) rappresenta per la coppia un’opportunità per esplorare soluzioni innovative e personalizzate ai loro conflitti. Il mediatore familiare, cioè, assumendo una posizione neutrale ed imparziale non giudica l’adeguatezza degli operati dei coniugi ma facilita e stimola in essi la ricerca di soluzioni adeguate ai conflitti grazie anche allo sviluppo di nuovi canali comunicativi.

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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Le vacanze rovinate: dati Telefono blu

PER I VIAGGIATORI

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Martedì 25 agosto 2009

Merito alla trasparenza Il comune tra i sette capoluoghi che hanno rispettato la direttiva Brunetta SU venti capoluoghi di Regione, solo in sette meritano l’intero pacchetto di bollini verdi e il plauso del ministro Brunetta per l’operazione trasparenza. E Potenza - ne saranno orgogliosi a Palazzo di città - è uno di questi (a dirla tutta, stesso merito tra gi enti pubblici va alla regione Basilicata, che si è adeguata alla normativa come poche altre regioni e pur avendo ancora in definitivo allestimento il link relativo ai curricula dei dirigenti). I dati arrivano dal Sole 24 ore che a un mese dalla scadenza data come termine ultimo per adeguarsi all’operazione trasparenza, stila la scheda sugli inadempienti (tra questi vari comuni, ministeri e agenzie) assegnando un bollino verde per ognuna delle cinque categorie (retribuzioni, curriculum, recapiti telefonici, indirizzi mail dei dirigenti e assenze del personale divise per settore) in cui, on line, sui rispettivi siti, si è dato spazio alla pubblicizzazione dei comportamenti e degli esiti del lavoro della pubblica amministrazione. Già alcune settimane fa erano stati resi nostri gli stipendi di consulenti e dirigenti delle pubbliche amministrazioni locali (il sito del Quotidiano ha pubblicato le schede la scorsa settimana). E il comune di Potenza fa l’en plain e merita, secondo le tabelle del quotidiano milanese, cinque bollini verdi (mentre il sito della Provincia potentina guadagna solo quattro bollini, “peccando” nella pubblicazione della percentuale delle assenze). Ora, è lo stesso quotidiano nazionale a precisare che non sempre la pubblicazione dei dati come indicato

«Istituire una agenzia comunale per i giovani»

La pagina che il Sole 24 Ore ha dedicato agli enti locali e a quelli centrali che hanno o meno rispettato la nuova legge sulla trasparenza: on line stipendi e curricula dei dirigenti

dalle diverse circolari inviate da Brunetta per sollecare gli enti ritardatari sono l’effetto dell’operazione trasparenza visto che in molti provano ad aggirare “l’ostacolo” con una serie di tabelle, spesso anonime, e piene di cifre incomprensibili. Fatto sta che il comune di Potenza svetta con Perugia nel resoconto dettagliato del quotidiano diretto da Gianni Riotta. Merito, ma anche dovere. Visto che il provvedimento è stabilito secondo legge, quella pubblicata il 18 giugno 2009 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile) che impone

che tutte le pubbliche amministrazioni debbano rendere note, attraverso i propri siti internet, alcune informazioni relative ai dirigenti e i tassi di assenza e di presenza del personale, aggregati per ciascun ufficio dirigenziale. Allora, basta un clic sui siti delle tre istituzioni nostrane e sull’homepage si trova facilmente, spesso nella barra laterale, l’opzione “operazione trasparenza”. Basta poco, caso mai si volesse soddisfare la curiosità, a scaricare le schede dettagliate predisposte dai dipartimenti dei tre enti: stipendi, curricula, indirizzi digitali e numeri di telefono per la reperibilità istituzio-

nale. «L’obiettivo della scelta si legge in una circolare di Brunetta - è anche quello di rendere omogenee le informazioni richieste alle amministrazioni dalla nuova legge. In particolare, è stata predisposta una procedura on-line con le istruzioni da seguire per la compilazione dei curricula e sono state individuate delle semplici regole per la pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni». Proteste e polemiche, non sono mancate. Fatto sta che le amministrazioni lucane hanno risposto egregiamente alle direttive - del resto è un obbligo di legge - e si sono meritate il plauso nazionale.

«SUI problemi del mondo giovanile è giunto il tempo di avviare con urgenza azioni concrete». Come a dire, basta con le parole che poi non si trasformano in azioni concrete. la partenza è “precaria” perchè «c’è una condivisa sensazione che i giovani di questa città siano stati considerati più come un problema che come una risorsa. In questa ottica la “buona poltica” deve rendersi conto che una città è fatta di infrastrutture, di strade, di palazzi ma anche, soprattutto, di persone, di individui che hanno il diritto di vivere e di lavorare dove sono nati Ma quella di Emilio Libutti, consigliere comunale dell’Udc, non è solo una denuncia. Piuttosto, l’ex candidato sindaco nel capoluogo, prova a proporre alcune azioni concrete da mettere in piedi e lancia un appello all’intera amministrazione comunale. «Non è più tollerabile - spiega in una nota che ha diffuso ieri - che le istituzioni si fermino a enunciare buone intenzioni o a diffondere dichiarazioni emotive». Una proposta era già stata avanzata dall’Udc durante la scorsa campagna elettorale. «Nel documento “Patto per il buon governo”, che sintetizza le proposte del partito per la città di Potenza, l’Udc ha posto al primo punto delle priorità il sostegno ai giovani e ha chiesto, tra l’altro, l’istituzione di una specifica Agenzia per i giovani e l’occupazione». Nel dettaglio, l’idea propone l’organizzazione di

una agenzia del comune «con un ruolo strettamente operativo e tecnico che dovrebbe ricercare, raccogliere e rendere immediatamente fruibili i molti progetti e i finanziamenti regionali, nazionali ed europei, spesso sconosciuti e non utilizzati, ma disponibili per incentivare il lavoro, i processi innovativi e le politiche di valorizzazione e di aiuto ai ragazzi». Che poi si tratti di agenzia o di analoga struttura. poco importa. Conta la volontà dell’affidamento«del compitodiavanzare idee e proposte agli organismi competenti per promuovere il protagonismo dei giovani , per favorire la realizzazione di luoghi di produzione dell’espressione artistica e culturale, per potenziare gli spazi di aggregazione sociale e di attività ricreative a bassi costi e a fini educativi». Magari, forse più di altro, «prevenire devianze e disagi». Questo nella consapevolezza che «Potenza, coem l’ intera regione, è caratterizzata da una crescente fuga dei giovani e da un sempre più diffuso disagio a vivere una realtà territoriale che non offre serie prospettive per il futuro». Ecco perchè «abbiamo il dovere - prosegue Libutti - di invertire questo trend e dobbiamo compiere ogni possibile sforzo, ciascuno per le proprie responsabilità, nella direzione di creare le condizioniessenziali perpoterfare impresa e per lavorare, per poter metter su famiglia senza eccessivi ostacoli».

VIAGGIO NEL TURISMO DEL POTENTINO

L’estate con 34 gradi in città UNA estate rovente in tutti i sensi in Basilicata. Il caldo ha raggiunto punte record fino a 40 gradi (chi aveva memoria di 34 gradi a Potenza?), mentre le manifestazioni hanno tenuto, sul piano della vivacità, quasi tutti i paesi lucani facendo diventare questa stagione straordinaria. Fra esibizioni di celebrità più o meno apprezzate, la riscoperta delle tradizioni, i costumi e le abitudini dei nostri antenati, la proposta delle sagre, fra le più colorate e gustose, forse è mancata solo l’estate della cultura. Quella vera, quella lucana che, specie in alcune città o paesi, non viene molto digerita nei mesi più caldi. In compenso non sono mancate anche manifestazioni non catalogabili fra quelle “classiche” come il festival del jazz, quello della musica estrema, dove si è proposto anche un monaco francescano, con tanto di barba bianca, saio e cordone di ordinanza, che ci ha fatto comprendere come, sotto ogni abito, batte un cuore rivoluzionario. Amen. Manifestazioni, concerti, dibattiti, escursioni (qualcuno si è anche perduto per un giorno sul Pollino) e tante altre iniziative che ci hanno fatto ricordare, con nostalgia, quello che era il turismo di una volta: una bella camminata in montagna, un cocomero e tanta allegria; cose di altri tempi di cui parleremo più in là. Ora tocca al presente, a queste

numerose e festose assemblee che invadono i campi sportivi trasformati in arene moderne per accoglie degnamente i divi del momento. L’ultimo in ordine di tempo è stato Massimo Ranieri che ha entusiasmato i fans di Ginestra, antica di origine albanese, dove le feste le sanno fare, ma non è certo l’ultimo grande artista a venire in Basilicata. Lo ha preceduto nientemeno che Renzo Arbore al quale la città di Venosa ha concesso la cittadinanza onorari. Onore al merito a chi è molto vicino alla Basilicata e che ha portato in giro per il mondo la canzone napoletana e non solo. Niente a che vedere con il fotografo ospitato lo scorso anno (si chiamava Corona?) la cui presenza nella città di Orazio suscitò tante polemiche. Ora solo applausi perché nella città, sono stati coniugati i momenti di autentica cultura a quelli di una musica che diventa tale perché è patrimonio di tutti. Potremo fare tanti nomi, da Nino D’Angelo, Dolcenera, Luisa Corna. Ma rischieremmo di lasciare per strada artisti ancora più famosi. E’ certo che nei centri lucani ha dominato la musica e l’intrattenimento. Una volta si parlarla della “giornata dell’emigrante” perché d’estate erano tanti i lavoratori lucani che tornavano dalla Svizzera, dal Belgio e dal triangolo indu-

striale del Nord, a vivacizzare con la loro presenza i nostri paesi. Erano le giornate allegre e festose del “ciao - né” che era il saluto ufficiale di chi dimorava all’estero, e tornava in paese a fare le vacanze. Ora ci sono anch’essi, ma sono diventati una minoranza perché ora i protagonisti sono i giovani che hanno compreso che è più facile, più comodo e anche più divertente fare le vacanze in casa. Ma non a giocare a carte al bar o a oziare per le strade, ma a rimboccarsi le maniche per trasferire, anche da noi, quella cultura e quel divertimento che impazza sui tanti canali televisivi. Una bella pubblicità dell’agenzia di promozione del turismo ci ha fatto vedere una serie di facce giovanili, Vincenzo, Giulia, Andrea, Rossella, che hanno fatto la scelta di campo: le vacanze in casa. “Fai anche tu così”, recita più o meno l’invito dell’ente. Ma i giovani avevano già fatto questa scelta che, alla fine, si è rivelata vincente in tutti i sensi. E li ha portati anche e soprattutto alla ribalta della cronaca, grazie ai “pezzi” sui quotidiani e grazie a “mamma Rai” che mai come quest’anno è stata così generosa, proponendo spesso anche con collegamenti in diretta, tre o quattro interventi dalle località più vivaci. E sono state le scoperte della “lucanità” dimenticate, che hanno riproposto, ad esempio, le antiche e nobili origini di Banzi, un piccolo

centro che, tante volte, sfuggiva alla geografia di casa nostra: figuriamoci a quelle di città e regioni più importanti della nostra povera Basilicata. “Povera”? Diremmo di no. Non può dirsi povera una Regione che, tanto per fare un altro esempio significativo, ha scoperto, nientemeno, che Antonio Vivaldi, il “prete rosso” che musicò le famosissime “Quattro stagioni” discende addirittura da una famiglia lucana. La madre di Vivaldi, Camilla Calicchio di Pomarico, ha sposato Giovanni Battista Vivaldi a Venezia nel 1676, precisano i responsabili del c omitato che ha promosso il “Pomarico Vivaldi Festival”. Con tanti saluti a chi le sue origini se le inventa scovando nonni e paterni tanto lontani da risultare quasi sconosciuti. Qui è tutto documentato, precisa Antonio Bonavista, presidente del comitato

per le celebrazioni di Pomarico. E la Regione Basilicata lancia l’idea di un “gemellaggio” con quella veneta, grazie alla fondazione “Cini” di Venezia che avrebbe mostrato la sua disponibilità. Anche in questo caso un piccolo esempio di quanto sia grande il “serbatoio” di cultura, storia e tradizioni di una Regione che, è stata anche definita la “più verde d’Italia”. Qualcuno, insomma, e non sono nelle nostre contrade, si accorge che anche nel sud, questo “monotono inganno di terra del sole e dell’azzurro”, come lo descrive Vito Riviello nella sua “La Neve all’occhiello”, vi è qualcosa di più profondo e di straordinariamente valido che vale la pena di conoscere meglio e di approfondire, come speriamo di fare, nei prossimi pezzi. (1.continua) Vittorio Sabia

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20 Potenza Il Sole 24 Ore pubblica la classifica dei virtuosi: la Provincia pecca solo sulle assenze


21 A Satriano un centauro di 22 anni si scontra contro una macchina e muore sul colpo

Sangue su strade della provincia Sulla Isca Pantanelle una vettura finisce contro un tir: tre feriti gravissimi SATRIANO - Lunedì nero sulle strade lucane: due incidenti gravissimi, entrambi nella zona di Satriano. E’ stato un impatto fatale quello che ha spezzato la vita del giovane Umberto Cupolo, di 22 anni, di Satriano di Lucania. La sua moto, una Yamaha, è andata a schiantarsi contro una vettura che proveniva in direzione opposta. Sono quasi le 17 e 45, e a contrada Serre, poco lontano dal centro abitato, non c’è molto traffico. Le dinamiche dell’incidente non sono ancora del tutto chiare: la moto è finita sulla macchina guidata da una giovane donna. Per il ragazzo, che lavorava in una ditta privata, non c’è stato niente da fare. Nonostante avesse indossato il casco, per lui lo scontro è stato fatale. Quando i soccorsi del 118 sono arrivati i tentativi di rianimarlo sono risultati vani. La donna alla guida della macchina, invece, sembra non aver riportato danni gravi. Pesante anche il bilancio del secondo incidente: quello avvenuto sulla Isca Pantanelle, nel primo pomeriggio di ieri, quando una macchina si è scontrata frontalmente con un tir che viaggiava in direzione opposta. Tre i feriti. Tutti gravissimi, trasportati con l’eliambulanza all’ospedale San Carlo di Potenza. Le tre persone viaggiavano a bordo dell’auto che è andata a schiantarsi contro il tir. E Satriano questa mattina si è risvegliato a lutto per la perdita del giovane centauro.

Picerno, lo investe e scappa In manette pirata della strada PICERNO - Aveva provato a scappare per non farsi identificare, senza prestare soccorso, il pirata della strada che domenica sera ha investito un giovane del posto che stava facendo un giro a bordo del suo motorino. Ma l’incidente è avvenuto in pieno centro del paese, i testimoni sono tanti e forniscono sufficienti informazioni ai carabinieri della stazione di Picerno che, intervenuti prontamente, riescono subito a identificare il responsabile. Chiare anche le dinamiche dell’accaduto e le responsabilità: l’autovettura che è sopraggiunta all’improvviso ha travolto il motorino e il suo conducente per diversi metri. L’uomo alla guida della macchina, C. G. di 29 anni, di Picerno, non si ferma, si dà alla fuga, cercando di far perdere le sue tracce. La squadra dei carabinieri era già fuori per normali attività di controllo, e riesce quindi a intervenire prontamente sul posto. Scattano le ricerche, condotte insieme ai carabinieri della stazione di Tito e dell’aliquota radiomobile della compagnia di

Potenza. Dopo un’ora circa l’autore dell’investimento è stato rintracciato in un piccolo paese del circondario dove, nella sua folle corsa, aveva cercato di nascondersi. Gli uomini dell’arma sono arrivati giusto in tempo perché il pirata della strada stava portando la sua auto in una officina dove le tracce dell’accaduto sarebbero state eliminate definitivamente. L’uomo è stato quindi arrestato per i reati di fuga in caso di incidente con danni alle persone e omissione di soccorso alle persone ferite. Il ragazzo che era alla guida del motorino, invece, è stato immediatamente soccorso dai sanitari del 118. Ricoverato all’ospedale San Carlo di Potenza, se la caverà con 10 giorni di diagnosi. La patente del pirata della strada è stata ritirata e l’autovettura è stata sottoposto a sequestro. «In caso di incidenti stradali con feriti - ricorda una nota del comando provinciale dei carabinieri di Potenza - il codice della strada e il codice penale pongono un obbligo, nei confronti di

L’auto “pirata” bloccata dai militari dell’Arma

chi ha causato l’evento e a tutti gli altri cittadini che si trovino in ogni caso ad assistere all’incidente, di fermarsi e prestare i primi e immediati soccorsi, attivando le forze di polizia e il 118. Il consiglio a chi dovesse incorrere in un evento simile a quello descritto è di fermarsi e

non farsi prendere dal panico per evitare gravi e irreparabili conseguenze per la sfortunata vittima in primo luogo, e per evitare di incorrere nei rigori della legge che sanziona con la reclusione da sei mesi a tre anni comportamenti di omissione di soccorso».

Pietragalla Buona la partecipazione alle tante iniziative

Pietragalla L’estrazione

Positivo il bilancio estivo degli eventi Tra sacro e profano, grande affluenza

La lotteria di San Teodosio bacia il capoluogo

nimento. La caccia al tesoro ha coinvolto un centinaio di partecipanti divisi in otto squadre e chi ha vinto ha impiegato esattamente dodici ore per accaparrarsi l’ambito riconoscimento. “Ballate nei Palmenti” è invece diventata una pietra miliaredell’estate pietragallesecoinvolgendo nei suoi vari appuntamenti tante persone provenienti, oltre chè da Pietragalla anche dal resto della Basilicata e dalle regione limitrofe dove le grotte in tufo rappresentano le protagoniste della manifestazione a cui sono ulteriormente collegate tutta una varietà di altre manifestazioni. Il successo di tutti questi eventi consiste in definitiva nella semplicità degli avvenimenti realizzati attraverso l’impegno,il sacrificioe l’abnegazionedi tantepersone, senza effettuare grandi investimenti economici, ma basandosi esclusivamente sulla capacità di soddisfare la curiosità, la partecipazione e l’interesse del pubblico. Antonio Bevilacqua

PIETRAGALLA - Si è svolta nella tarda serata di sabato a Pietragalla l’estrazione dei premi collegati alla lotteria di San Teodosio. L’iniziativa hapreso ilvia nelloscorso mese di maggio nell’ambito dei festeggiamenti organizzati dal comitato feste. La vendita dei biglietti iniziata nella scorsa primavera è proseguita fino a qualche giorno fa in quanto lo stesso comitato ha realizzato i festeggiamenti in onore di San Donato e di San Rocco. Davvero interessanti i premi inseriti nella lotteria. Il primo era una automobile, il secondo un notebook. Ancora, un orologio, una bicicletta e un paio di occhiali da sole. La fortuna ha baciato due città, Pietragalla e Potenza. Infatti il primo, il terzo ed il quinto premio sono rimasti a Pietragalla mentre il secondo e il quarto sono del capoluogo. ant.bev.

PIETRAGALLA - E’ decisamente positivo il bilancio delle numerose manifestazioni che sono state organizzate a Pietragalla nel corso del mese di agosto, grazie all’impegno di varie strutture associative che hanno allietato le giornate con tutta una serie di eventi. La partecipazione dei cittadini è risultata sempre apprezzabile e quantitativamente numerosa, segno concreto e tangibile che il lavoro organizzativo ha soddisfatto le esigenze del pubblico. Per quanto concerne l’aspetto ,religioso, sia le sante messe che le processioni svolte in occasione di San Donato lo scorso 7 agosto, dell’Assunzione della Vergine Maria (in occasione del 15 agosto) e di San Rocco (16 agosto) si sono caratterizzate per una presenza massiccia e partecipativa della comunità religiosa e civile locale. Le iniziative civili si sono distinte con vari appuntamenti diversificati nel proprio genere ma seguite con interesse. L’appuntamento con la tradizione culinaria del 2 ago-

sto, la sagra du lu Migliatiedd, ha confermato il ruolo primario in ambito regionale di questo evento facendo affluire in paese oltre tremila persone per la degustazione di questo prodotto tipico del posto, unico nel suo genere. Vi sono state poi manifestazioni organizzate nei singoli quartieri che hanno raggiunto una propria notorietà come Mancosa in Musica, la festa del rione Paschiere dedicata alla Madonna Madre della Divina Provvidenza e la festa del rione Giardino incui l’afflusso dellagente èstato notevole. La festa dell’emigrante ha consentito a tanta gente che vive lontano da Pietragalla di trascorrere una serata all'insegna dei ricordi. Le attività sportive hanno riscosso una grande partecipazione diretta di giovani e meno giovani come la passeggiata ecologica in bicicletta, il torneo di calcio a cinque a livello amatoriale e la sfida di calcio ad undici tra le squadre degli over 40 dove la goliardia, gli “sfottò” e il divertimento sono stati i veri protagonisti dell’avve-

L’INTERVENTO Una volta le chiamavamo “case popolari”. Oggi è roba superata. Ora i grandi esperti le chiamano “housing sociale”. Figli di quel inglesismo, che non si presta a facili interpretazioni, ma nelle intenzioni fa apparire, alla gente, questa iniziativa come un progetto rivoluzionario, in grado di risolvere i problemi legati ad affitti ed acquisti di case a prezzi competitivi. Con il “piano casa”, varato dalla regione Basilicata, sembrerebbe che le case popolari lascino spazio all’housing sociale. Si legge : «Gli edifici esistenti a seguito degli interventi di ampliamento possono essere suddivisi in ulteriori e nuove unità immobiliari di superficie com-

Dalle case popolari al social housing plessiva (Sc) non inferiore a 45 mq». Ad una prima lettura, sembrerebbe che ogni paese potrà avere più case, espandersi in lungo e largo. Ma siamo convinti che sarà così? Sicuramente permettere ampliamenti è importante, ma, per realizzarli, è necessario avere risorse finanziarie disponibili. L’housing sociale, nelle sue differenti risposte ai bisogni locali, è un fenomeno dai molteplici aspetti che richiede ancora sperimentazione, valutazione e diffusione dei risultati. Rappresenta una sfida inevitabile,

da affrontare solo in una dimensione di rete tra gli attori coinvolti, affinché la problematica abitativa non costituisca un elemento di esclusione sociale. Esempi virtuosi che intraprendono progetti di housing sociale sono in evoluzione nelle regioni del centro nord. In particolare, sottolineo il Programma lombardo per l’Edilizia regionale pubblica che ha individuato alcune importanti linee di azione che hanno coniugato l’integrazione tra pubblico e privato, attraverso il sostegno economico alle fami-

glie in difficoltà nel mercato libero dell’affitto. Se Avigliano desidera, per una volta, essere un comune virtuoso (e non solo a chiacchiere), deve attuare un programma, finanziato attraverso un “Fondo immobiliare etico”, che ha in oggetto la costruzione di case da destinare a quelle categorie di cittadini incapaci a sostenere canoni e prezzi nel libero mercato o che hanno esigenze di una residenza temporanea collegata a condizioni di lavoro e studio. Con case a prezzi equi e un potenziamento

della rete ferroviaria, Avigliano non può che trarre vantaggio. Ripensare l’edilizia sociale deve essere un’esigenza qualitativa (più che quantitativa), con la quale le nuove politiche locali ed i nuovi attori devono confrontarsi, fornendo risposte adeguate e tali da prevenire il disagio sociale. Qualunque intervento di housing sociale deve uscire dai confini tradizionali dei singoli campi d’azione (politiche abitative, politiche del lavoro, politiche del reddito), per affrontare gli aspetti sociali del problema:

povertà ed esclusione sociale. E’ necessario, pertanto, un approccio multi-dimensionale, intersettoriale e partecipativo, capace di rompere i circoli viziosi dell’esclusione e di avviare processi di re-inclusione, lavorando sulla ricomposizione del tessuto sociale. In tal maniera, sarà sconfitta anche la bolla speculativa del mercato immobiliare, causa, tra l’altro, dell’allargamento dell’area di disagio, e che ha reso impervio l’accesso alla casa a vaste categorie di persone come giovani coppie, pensionati, famiglie monoparentali, stranieri legali. Vincenzo Claps (Responsabile Mpa Avigliano)

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Martedì 25 agosto 2009


22 Satriano Il sindaco lancia l’ennesimo allarme sulla chiusura delle discariche

Rifiuti, la questione aperta «Gli effetti negativi ricadono anche sulle buone prassi e sulla differenziata» SATRIANO – Riflettori puntati sulla questione rifiuti anche nel centro del Melandro. Dinanzi alle continue “chiusure delle discariche”, che rendono impossibile il conferimento dei rifiuti e minano anche la raccolta differenziata, urge un piano di azione e di sensibilizzazione regionale per nuove politiche di intervento che risolvano il problema in modo definitivo. In pratica non si può più restare immobili dinanzi a un «collasso ambientale». E’ questa la proposta del primo cittadino di Satriano di Lucania, Michele Miglionico. «I ricorrenti disagi portano alla saturazione dei cassonetti dislocati sia nel centro abitato sia nelle zone rurali – prosegue Miglionicodi conseguenza gli operatori vengono sottratti dal loro compito per tamponare alle mille criticità che si presentano sul territorio. Sono queste le preoccupazioni esposte in una nota del sindaco. Il problema dello smaltimento rifiuti inizia a preoccupare un po’ tutti – prosegue - e con il passare dei giorni la questione si aggrava sempre più. E’ ormai da mesi che anche il comune di Satriano di Lucania viene coinvolto dal problema come tanti altri comuni: la discarica chiusa. Una questione che colpisce il territorio in termini ambientali immediati, con le tante montagne di rifiuti sparsi nei nostri comuni e

A Vietri attivato il punto prelievi

VIETRI DI POTENZA - E’ stato attivato a Vietri di Potenza, a cura dell’Asp, l’azienda sanitaria provinciale di Potenza (ex Asl), presso i locali conosciuti come “Poliambulatorio”, il “Punto Rilievi”per gli esami di laboratorio. Il servizio è attivo da una decina di giorni ed è stato aperto al pubblico lunedì tre agosto. Lo ha reso noto il sindaco di Vietri, Giuseppe Pitta. Il servizio a cura dell’Asp è attivo una volta alla settimana, tutti i lunedì, dalle ore otto del mattino fino alle dieci, per due ore. I cittadini interessati agli esami di laboratorio dovranno presentarsi presso il “Punto Prelievi” di Vietri nell’orario stabilito, muniti di prescrizione medica. Claudio Buono

A Campomaggiore è «emergenza» continua

La discarica di Pallareta, una di quelle del potentino perennemente in sofferenza e, a destra, il sindaco Miglionico

in più smantella quel difficile lavoro dell’educazione ambientale che gli enti locali, le scuole e gli operatori cercano di fare ogni giorno con la popolazione». Eppure sono più di due anni che il comune di Satriano di Lucania «ha attivato il servizio della raccolta rifiuti differenziata porta a porta –prosegue la nota di Miglionico - con mille sacrifici dell’amministrazione comunale, degli operatori incaricati e dell’intera

comunità si è riusciti a raggiungere risultati eccezionali. In soli due anni per ciò che riguarda la raccolta differenziata siamo passati dall’insignificante 1,5 per cento a oltre il 20 per cento, ricevendo anche importanti riconoscimenti da Legambiente. Oggi siamo fortemente preoccupati per tutto ciò che di buono siamo riusciti a fare fino ad oggi. Di conseguenza a ciò se si aggiunge lo scetticismo della comunità, che è ormai

abituata alla differenziata porta a porta e continua a vedere cumuli di rifiuti ovunque, la questione diventa preoccupante. L’amministrazione comunale di Satriano ha lavorato e lavorerà già dai prossimi giorni al recupero del danno prodotto - conclude Miglionico - ma è indispensabile la collaborazione degli enti competenti che devono immediatamente rimuovere le varie criticità». Angela Scelzo

CAMOPOMAGGIORE «Per l’ennesima volta, da circa quattro mesi a questa parte, il comune di Campomaggiore, come d’altronde altri della provincia di Potenza, sta vivendo una sorta di emergenza rifiuti». Non usa mezzi termini il sindaco di Campomaggiore, Candio Tiberi, che affida a una nota le proprie dichiarazioni. «Sono ormai tre giorni – si legge nella nota - che, a seguito di apposita comunicazione fattaci pervenire via fax da parte dei gestori dell’impianto, ci risulta impossibile conferire a Potenza, nella discarica di Pallareta, quella indicataci dalla Provincia di Potenza con apposita ordinanza, con i rifiuti che si accumulano nelle strade». Il problema, così, è serio. Le esternazioni di diversi amministratori si stanno susseguendo: il punto, non arrivare all’ emergenza perenne. Lo spettacolo è indecoroso, soprattutto in un periodo in cui i nostri paesi sperimentano un aumento della popolazione e l’afflusso di turisti. E’ oltremodo intollerabile – aggiunge il sindaco - una modalità di gestione del ciclo

dei rifiuti che ci ha costretti, letteralmente, dallo scorso mese di maggio, ad abbandonare la discarica di Salandra, dove conferivamo con puntualità, senza alcun intoppo e a costi molto più contenuti, per utilizzare esclusivamente un impianto, quello di Pallareta, che non è in grado di smaltire i quantitativi che giornalmente giungono dalla provincia e dalla città di Potenza». Quello che è peggio, denuncia, è che «non è la prima volta che questo accade negli ultimi mesi, né gli sforzi messi in campo dai diversi attori istituzionali coinvolti nella gestione del ciclo dei rifiuti sembrano aver dato buoni frutti se è vero che praticamente ogni dieci giorni il problema si ripresenta. Mi auguro – conclude il sindaco di Campomaggiore - che si giunga con rapidità a risolvere in maniera strutturale una problematica che rischia di deteriorare l’immagine di un’intera regione, evitando di fare ulteriore affidamento sulla pazienza dei cittadini dei comuni coinvolti, ormai esaurita, come diverse discariche del nostro territorio».

Sant’Angelo Il sindaco chiede il coinvolgimento del paese

Le tre ragioni per scegliere il parco delle cantine SANT’ANGELO LE FRATTE - Il sindaco della cittadina, Laurino Michele, con lettera datata 19 agosto, sollecita ad un incontro i sindaci di Barile, Pietragalla, Rapolla e Rocconava, tutti comuni questi che hanno una ricca e particolare storia che si svolge intornoalvinoe allecantine,eilpresidente della Terza commissione del consiglio regionale alle Attività produttive, Francesco Mollica, perché venga presto portata a compimento la legge sui parchi urbani e al tempo stesso perché venga inserito Sant’Angelo nella proposta di legge regionale. Laurino propone di inserire l’area delle cantine almeno per tre ordini di ragioni. Questa ormai è conosciuta anche fuori regione ed è meta di visite da ogni dove, poi, durante le feste delle cantine, si è registrato, nel tempo, un numero sempre

crescente di presenze, si parla infatti di 40.000 presenze nell’ultima edizione, e tutti ne apprezzano la bellezza e rimangono suggestionati dal paesaggio; secondo, l’area ha un forte valorestorico, siricordachequi, apartire dal 1214, quandoFederico II diventa imperatore, e poi col figlio naturale Manfredi che si proclamò re d’Italia nel 1258, i saraceni, con l’avallo degli Svevi, distrussero molte contrade circostanti, alcuni contadini della valle perciò trovarono rifugio proprio nell'area delle cantine sotto la successiva tutela di Cola Janvilla, qui grotte naturali offrivano rifugio sicuro e poi non mancava disponibilità di pietre per erigere piccoli rifugi; terzo l’area ha una caratteristica ambientale particolare,perchédalle sueviscereescono costanti soffioni di aria dovuti alla

sottostante presenza dell’acqua, che mantenevano e mantengono il vino a temperatura costante e quindi tra gli anfratti della montagna Carpineto si è consumata la storia più bella ed emozionante della vita di Sant’ Angelo, quella che si è svolta intorno alla tradizione del vino. Oggi le cantine si trovano in uno stato di degrado e meritano, per le ragioni anzidette, un’azione di recupero strutturale e una valorizzazione turistica. Per queste ragioni il sindaco chiede di inserire Sant’Angelo nella legge che regolerà i parchi urbani. Sollecita al tempo stesso altri sindaci,i cuicomunihanno areesimili , di fare fronte comune, perché venga sostenuta la proposta e portata finalmente a termine la legge regionale. Antonio Monaco

Le cantine di Sant’Angelo Le Fratte

L’INIZIATIVA CASTELGRANDE - Il comune ha ospitato, dal 20 agosto a oggi, con buoni risultati di integrazione sociale e culturale gruppi giovanili provenienti dalla Polonia, dalla Romania e dalla Bulgaria. Il progetto è stato messo in piedi grazie a un finanziamento ottenuto dall’Ue nell’ambito del Programma “Youth in action”. Durante questi incontri i giovani europei hanno potuto ascoltare musica dei rispettivi paesi di provenienza, hanno visitato i paesi li-

Castelgrande, musica e integrazione mitrofi al comune di Castelgrande (Muro Lucano, Rapone e Pescopagano). Soprattutto, i ragazzi hanno organizzato insieme un evento musicale finale con il coinvolgimento delle popolazioni locali. Il titolo del progetto era “The rythms of youth”, progettato con la collaborazione della Società di consulenza comunitaria “Ireforr” di Potenza.

Il progetto prevedeva la realizzazione di uno scambio multilaterale fra gruppi di giovani che vivono in realtà rurali sui temi della musica, sui loro linguaggi e sulle funzioni attivanti per promuovere una reale integrazione fra i popoli, analizzandone le singole identità locali. Ma non è tutto: il progetto si proponeva anche di sviluppare tra i

giovani una conoscenza reciproca delle buone prassi esistenti in tema di cultura musicale giovanile, con momenti di socializzazione attiva e di apprendimento informale sui temi della musica. E’ stato realizzato un laboratorio musicale per attivare azioni di culture musicali locali. Le attività di progetto sono state realizzate con metodologie aperte al

dialogo ed all’apprendimento informale in modo che ognuno potesse esprimere liberamente le proprie opinioni in materia musicale. L’iniziativa è stata l’occasione per il comune di Castelgrande di mettere in mostra le proprie peculiarità territoriali e culturali e per promuovere azioni multiculturali basate sui principi dell’accoglienza e della reciproca comprensione fra i popoli. Ecco, buona prassi e bella esperienza.

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Molti i reperti ritrovati datati primo secolo dopo Cristo. Parla il capo dell’equipe, Mastrocinque

Nuovi giacimenti a Grumento Torna alla luce parte della cittĂ grazie agli archeologi dell’UniversitĂ di Verona GRUMENTO NOVA - Torna alla luce la storia a Grumentum. Ancora nuovi reperti riaffiorano con la campagna condotta dall'UniversitĂ di Verona. Quinta campagna estiva di scavi condotta nella cittĂ romana di Grumentum dall'ĂŠquipe diretta dal professor Attilio Mastrocinque e dei ritrovamenti di reperti archeologici di cui il Quotidiano, ne aveva dato notizia meno di un mese fa. Neanche 30 giorni dal suo inizio (3 Agosto) che ecco riaffiorare ancora importanti novitĂ , questa volta anche attraverso lo studio di reperti di epoca medioevale. Una campagna di scavi che ha coinvolto un grande numero tra archeologi, storici, epigrafisti, architettie geofisici, preceduta da una scuola estiva sulle metodologie scientifiche applicate alla ceramica romana, svoltasi a Grumento Nova a fine luglio. Numerose le scoperte rinvenute. Le indagini nel settore vicino al tempio del culto imperiale, condotte da Federica Candelato, stanno portando in luce molti reperti del I secolo d.C., fra i quali alcuni frammenti della decorazione fittile del tempio. Fra i vari reperti si annovera una splendida coppa del vasaio aretino Tigrane, decorata a bassorilievo con satiri, menadi e tripodi. Teresa Peretti e molti altri specialisticontinueranno quindi lo studio dei numerosi reperti anche durante i prossimi mesi. Come riferisce il professor Mastrocinque, ÂŤSe si potrĂ si effettueranno anche analisi di laboratorio per individuare quali sostanze fossero contenute nei vasi con coperchio trovati nello strato. Quest'anno - afferma Mastrocinque - non è

A lato un’immagine della campagna di scavi. Nelle altre foto alcuni ritrovamenti

stata possibile la ripresa dello scavo del tempio rotondo situato nei pressi del Capitolio, appena fuori della piazza del Foro. Di questo tempio sono emersi anche la cornice marmorea e l'altare, già privato dei suoi marmi nell'antichità . Ci sono probabilità sempre a parere di Mastrocinque - che esso fosse il mundus della città , cioè il tempio

di una divinitĂ del mondo sotterraneo e della feconditĂ . Il settore di scavo fra le terme repubblicane e il Foro, affidato a Vincenzo Scalfari, ha permesso di far emergere strutture murarie e anche qualche tubatura per acqua. Ugo Fusco ha seguito le indagini nell'area del Capitolio, dove si venerava Giove. Chiara Marchetti, Fiam-

Tramutola, successo per Telethon Raccolti oltre 3.000 euro per la ricerca TRAMUTOLA - Successo per la manifesta- Trana. Un risultato piĂš che positivo per gli zione in favore di Telethon. Circa 3 mila euro raccolti per la nobile “Amici del vecchio Mulinoâ€? che si sono adoperati per fare in modo causa della ricerca nella lotche “Ricerca non si ferma ta contro le malattie genetimaiâ€?. che. Un impegno sempre creAncora una volta la Ricerscente quello dell'associaca nel piccolo comune vallizione locale che piĂš volte si è giano è stata protagonista distinta in Basilicata per il grazie all'associazione loro cospicuo contributo alla “Amici del Vecchio mulinoâ€?. ricerca per le distrofie muAssociazione che in collascolari, raccogliendo cifre borazione con l'amministraragguardevoli. zione comunale, ha prodotto ÂŤUn bilancio sempre posicon successo un evento contivo - ha commentato il presidito di “solidarietĂ e gastrodente dell'associazione, Linomiaâ€? finalizzato ad aiutavio Gentile, grazie al contrire la ricerca scientifica sulle buto e all'impegno di tutti, malattie genetiche è a “difnecessario per le manifestafondere informazioni scienzioni. Iniziative che portano tifiche, sensibilizzare i giogiovamento anche ad attivivani e le famiglie al sostegno tĂ collaterali presenti nel della ricerca scientifica, atpaese.Âť traverso iniziative di raccolÂŤUn lavoro - spiega il presita fondi, al fine di attivare dente del sodalizio Gentile una rete di supporto, intesa Un momento della che inizia giĂ molti mesi pricome vero e proprio impe- manifestazione ma con la ricerca degli spongno sociale. sor che offrono i loro prodotâ€? Giunto alla sua decima edizione, “Un piatto per la Ricercaâ€? colle- ti e la realizzazione dei gadget, dai gremgata alla “Sagra del Bucatinoâ€?, si è svolto biuli da cucina, bavette per bambini e porcome sempre nello storico palazzo “Terzel- tachiavi messi in vendita nei negozi locali laâ€? in localitĂ â€œCap'l'acqua, attirando un e dei paesi limitrofiÂť. Una sorte di maratona che mette in moto numero notevole di persone provenienti diversi canali coinvolgendo tutti i cittadidai paesi limitrofi. A prendere parte anche autoritĂ quali la ni, commercianti, titolari di aziende e vari consigliera provinciale, nonchè sindaco sponsor che danno il loro contributo per la di Moliterno Angela Latorraca, il Sindaco riuscita dell'evento che ormai è diventato del paese, Ugo Salera, il direttore della Bnl, un appuntamento fisso per Tramutolaâ€?. Luigi Coletta e il funzionario Salvatore Di an. pe.

metta Soriano e Lianka Camerlengo stanno lavorando alla documentazione di una casa lucana rinvenuta nell'area della basilica del Foro. Mentre il direttore del museo archeologico, Antonio Capano, ed Alfredo Buonopane, dell'UniversitĂ di Verona, stanno preparando la pubblicazione generale delle iscrizioni di Grumentum

che, anno dopo anno, aumentano di numero grazie agli scavi archeologici. NovitĂ stanno emergendo anche dallo studio dei reperti medievali, che stanno mostrando che la vita della cittĂ proseguĂŹ fino a tutto l'VIII secolo. I “medioevistiâ€?Enrico Cirellie Fabio Saggioro sono all'opera nel campo, che promette di cambiare la ricostruzione

storica corrente della fine della cittĂ antica. ÂŤNuove ricerche archeologiche che confermano - come ha commentato l'assessore regionale alla Formazione-LavoroCultura, Antonio Autilio - il grande interesse scientificoculturale per l'area di Grumentum e quindi la necessitĂ di proseguire l'attivitĂ Âť. Angela Pepe

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Genzano di Lucania Durante la festa di Liberazione è stato proiettato un video sui rifiuti

Il Comitato vuole chiarezza Discarica di Contrada Mattinella: dito puntato contro il governatore De Filippo GENZANO DI L. - Essenziale ed incisivo, il dibattito tenutosi sabato sera, nell'ambito della Festa della Liberazione, sulla questione della discarica di contrada Mattinella in particolare, nonché, in generale sulla gestione-rifiuti in Lucania. Il cortometraggio “Discariche: una scomoda verità” (di Andrea Anobile, Graziano Pagliarulo ed Alex Ventricelli) è servito non poco a far calare l'atmosfera giusta, focalizzando l'attenzione dei tanti presenti nell' “alveo” della Fontana Cavallina sulle risposte che gli “ospiti” avrebbero offerto alle affilate e nude domande di Rocco Di Bono. «Da dove nasce l'emergenza-rifiuti in Basilicata, e dove vanno ricercate le responsabilità?», è stato chiesto al presidente della Ola Pietro Dommarco. E questi ha subito stupito rispondendo che «un problema del genere nella nostra regione non è mai esistito, piuttosto è stato “creato” dai politici; e l'elemento di svolta si è avuto nel 2005,

A sinistra un’immagine dell’incontro. Sopra la discarica

quando è stata invalidata la direttiva del '95 che impediva l' “importazione” dei rifiuti d'oltre-regione; un emergenza dovuta ad amministratori quali l'Assessore regionale all'Ambiente, il quale definisce “allarmisti” e “deliranti” sia gli attivisti della Ola che gli aderenti ai vari movimenti di cittadini sorti per la tute-

la del territorio». Al raccapricciante quesito «se sia normale e lecita una discarica per rifiuti “tal quali” a poche centinaia di metri dal fiume Bradano» ha invece risposto l'avvocato Daniele Stolfi, rappresentante del Comitato genzanese, il quale lasciando i commenti più scontati al filmato ancora

in sottofondo, ha teso a ribadire che «l' U.E. ha bandito le discariche per indifferenziati, ma alcune regioni (fra cui la Basilicata) non si sono adeguate alle conseguenti normative nazionali. Inoltre - ha precisato Stolfi - il sito di Genzano è stato aggiunto da De Filippo “d'imperio” nel Piano Provinciale Rifiuti a mezzo

d'un Ordinanza (abnorme) diretta alla Comunità Montana da ritenersi illegittima, perché basata su una norma regionale (art 34, LR n. 6/2001) in contrasto con l'art. 191 Tu sull'Ambiente che riconosce agli amministratori locali il potere di emanare provvedimenti in emergenza solo quando questi abbiano il

carattere della temporaneità e della non stabilità». Infine l'avvocato ha fatto notare che «il Comitato di Genzano, dotatosi da qualche settimana di una sede stabile in C.so V. Emanuele, a dispetto di quel che si dice e si scrive, è ancora vivo e vegeto e motivato a “combattere”». Gerardo Cirigliano (Segretario Provinciale Prc) ha infine esposto il problema “eco-mafie” in Lucania ed ha mostrato il volto di «una Sinistra propositiva che intende impegnarsi soprattutto sul “decollo” della raccolta differenziata, unica vera soluzione all' emergenza-rifiuti». «Le “isole ecologiche” piazzate ai limiti dello spiazzo in cui si è svolta la festa - ci conferma con gioia il Segretario della sezione locale Andrea Anobile hanno funzionato alla grande. E da ciò - conclude - si evince che l'informazione indispensabile e funziona: dunque, una piccola ma importante speranza per il futuro». Gianrocco Guerriero

Durante l’ultimo conflitto dalla città di Orazio partivano i famosi B - 24

Quando a Venosa si volava Presentato il libro di Libutti e Mancino “I cancelli della guerra” VENOSA - prestigiosi per la presentazione del volume di Pasquale Libutti e Renato Mancino “I Cancelli della Guerra” (EdiMaior). Per partecipare alla iniziativa sono arrivati a Venosa il Console Usa a Napoli, Amy Bliss, e lo storico americano del 485° Bomb Gruoup, Jerry Whiting. Presenze che sottolineano l'importanza che oltre oceano viene data alla Base americana a Venosa, nel periodo 1944-45, e il desiderio di voler rivitalizzare e rinsaldare rapporti nati durante la seconda guerra mondiale. Con il loro volume, infatti, Libutti (di Rionero) e Mancino (di Forenza) hanno fatto un grande regalo ai venosini. Hanno, infatti, acceso i riflettori sulla storia più recente della cittadina oraziana, partendo da elementi insignificanti: quegli strani cancelli disseminati per Venosa, in origine lamiere metalliche (Psp) utilizzate dagli americani per la pista di decollo e atterraggio dei B-24, bombardieri quadrimotori. Con questo studio, i due autori hanno alzato il velo della dimenticanza che aveva coperto la base americana a Venosa, facendo riemergere ricordi rimossi. Libutti e Mancino descrivono i rapporti interni alla base americana, offrono uno spaccato della Venosa degli anni di guerra ed evidenziano i rapporti tra le due comunità. «“Sono orgoglioso si trovarmi qui per ringraziarvi: ci avete trattato con rispetto facendoci sentire a casa nostra - ha detto con un pizzico di commozione Jerry Whiting, storico americano del 485° Bomb

Gruoup - Sono stati 450 i piloti della base non hanno fatto più ritorno a casa e 300 quelli che sono stati fatti prigionieri di guerra in altre zone. Il popolo di Venosa ha dato la sua amicizia ai nostri ragazzi, aiutandoli a vivere e sopravvivere». Anello di congiunzione tra le due comunità i bambini: «Mio padre, pilota della base, mi ha sempre detto che attraverso i bambini aveva instaurato buoni rapporti con i venosini - ha sottolineato WhitingSono convinto che questo libro avrà un seguito: dalle storie raccontate in queste pagine potranno emergere

altre storie di vita vissuta». Anche il console americano Amy Bliss è rimasto colpito dai rapporti di amicizia e di reciproca accettazione tra le due comunità: «E' la prima volta che vengo qui a Venosa! Vi assicuro che non è l'ultima» ha promesso la signora Amy Bliss, colpita dalla accoglienza riservata dai venosini ai soldati americani, e ammaliata dalle bellezze artistiche e monumentali della cittadina oraziana. «Mi hanno colpito le storie raccontate in questo volume da Jerry Whiting, che descrive i rapporti tra americani e venosini, le belle esperienze di acco-

glienza vissute dai nostri giovani qui a Venosa, in periodo di guerra - ha sottolineato il Console Amy BlissDobbiamo ora rinsaldare i rapporti tra le due comunità con progetti concreti, utilizzando le risorse messe a disposizione dagli Usa». Venosa, quindi, può ben aspirare al titolo di “Città della Pace” per gli ottimi rapporti instaurati con gli ebrei, nei primi secoli di storia del cristianesimo, e più recentemente con i soldati americani. Dalle prospettive emerse nel corso della presentazione è apparso subito che il volume di Libutti e Mancino è

Gli autori del libro su una jeep d’epoca

solo il primo tassello di un mosaico che può essere costruito poco alla volta dai vari attori chiamati in causa. L'Amministrazione comunale, rappresentata dal Vicesindaco Pierino Visaggio, ha subito dichiarato di voler

mantenere aperti i canali di collaborazione con il Consolato Usa per elaborare progetti congiunti. Le vicende della base americana a Venosa sono state inquadrate nel loro contesto storico dal dott. Ezio Lavorano.

Acerenza Monsignor De Giorgi ospite dell’arcivescovo Ricchiuti

Il ritorno del cardinale-giornalista ACERENZA - E' rimasto per una settimana ad Acerenza, in visita privata, il cardinale Salvatore De Giorgi. “Una visita è sempre il frutto di un progetto della Provvidenza”, ha riferito così al Quotidiano il Porporato. In visita, ospite del vescovo della Diocesi di Acerenza Giovanni Ricchiuti, nella residenza estiva, in quel di Tenuta Gala, ci ha accolto poco prima del pranzo per una semplice chiacchierata. Un saluto giovane e una battuta “sono anche io giornalista”. Semplice e schietto, anzitutto pugliese. E' il ritratto dell'emerito vescovo di Palermo, già vescovo di Foggia e Taranto, nominato assistente generale dell' Azione Cattolica. Molti altri i mandati della carriera ecclesiastica, membro della Congregazione del Clero, del Pontificio consiglio per i laici e per la famiglia, nel 2007 la Cei lo nomina Presidente della Federazione Italiana esercizi spirituali e dal 2008 è consulente ecclesiastico nazionale dell'Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (Ucid). Una visita provvidenziale, che, sicuramente, avrà visto al centro delle discussioni la crisi economica e le proble-

matiche sociali che da essa scaturiscono, la disoccupazione, la povertà. Temi cari al vescovo Ricchiuti che in questo incontro non ha visto che la possibilità di trovare una soluzione a tali problematiche sociali. «La crisi economica - riferisce il cardinale De Giorgi - va di pari passo con la crisi dei valori. Quando si idolatra il pro fitto - continua- è inevitabile che ciò si verifichi. La nostra società ha perso il valore della sobrietà. La semplicità di vivere la vita senza sperperi. Forse la crisi, un momento di basso globale, serve a far comprendere quanto la vita semplice abbia più senso e quanto è più facile dare importanza a ciò che nell'opulenza non si darebbe». Dal panorama mondiale non del tutto florido e positivo, alla visione di gran lunga differente del panorama locale. «Ho visto tante giovani coppie e tanti bambini, che non riesco a vedere quando giro per tutta Italia, nelle grandi città. Qui c'è futuro perché c'è amore alla vita. I sacerdoti stessi, sono tutti giovani, proprio in un momento in cui il trend nazionale viaggia al contrario». Acerenza sembra aver avuto un impat-

Il cardinale De Giorgi

to positivo sul Presule che non ha esitato a elogiare l'antichità storica del borgo normanno, guardando alla Cattedrale come una città sul monte, che ha definito “cuore della cristianità”. Enza Saluzzi

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Rionero in Vulture Marco Salvatore è stato nominato presidente

Crob, si insedia il consiglio di indirizzo RIONERO - E’ ufficiale. Nella giornata di ieri il Direttore Generale dell'Istituto, Rocco Maglietta, ha insediato il Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Crob di Rionero in Vulture. Presidente è Marco Salvatore, nominato con Decreto n. 237 del luglio 2009 del Presidente della Regione, Vito De Filippo. Gli altri componenti sono Donato Grieco e Nicola Grande, nominati con Decreto numero 100 del marzo 2009 del Presidente del Con-

siglio Regionale, e Mariano Antonio Pici nominato dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Soddisfatta dell'alto spessore professionale e culturale del neoeletto Consiglio, sostenuto da attente scelte regionali e ministeriali, la Direzione Strategica dell'Irccs - Crob ha sottolineato l'importanza e il rilievo di questo insediamento per l'Istituto e per l'intero sistema sanitario regionale. Il Consiglio di Indirizzo e Verifica, (secondo il D.Leg.vo n.288 del 16 otto-

bre 2003 della L.R. n.12 del 1 luglio 2008 e della L.R. n.20 del 6 agosto 2008), ha il compito di definire gli indirizzi strategici dell'Istituto, approvare i programmi annuali e pluriennali di attività e di verificarne l'attuazione. Esprime parere preventivo obbligatorio al Direttore Generale sul bilancio preventivo e ilbilancio di esercizio, sulle modifiche al Regolamento di organizzazione e funzionamento, sugli atti di alienazione del patrimonio e sui provvedimenti in materia di costituzione o parteci-

pazione a società, consorzi, altri enti ed associazioni. Ha inoltre il compito di nominare i componenti del Comitato Tecnico-Scientifico, su proposta del Direttore Scientifico e svolgefunzioni di verifica sulle attività dell'Istituto e sui risultati raggiunti rispetto agli indirizzi ed agli obiettivi predeterminati. «La Direzione Strategica dell'Irccs - Crob, - si spiega in una nota - sicura di poter contare sull'apporto qualificato e sulla collaborazione dell'organo di indirizzo, augura al Suo Presidente ed ai Componenti buon lavoro».

Il Crob di Rionero

Cittadini ancora divisi sul provvedimento di Todisco. Il primo battesimo celebrato a Venosa

Maschito: domenica particolare Da quindici giorni, per ordine del vescovo, sono stati sospesi i sacramenti MASCHITO - Per il 15° giorno nel piccolo centro arbereshe non si è tenuta alcuna messa in ottemperanza alle disposizioni imposte dalla Diocesi di sospendere in Maschito le celebrazioni eucaristiche e quelle sacramentali in quanto alcuni cittadini, nonostante il divieto preso precedentemente col comitato festa, nella festa patronale dello scorso 9 agosto avevano attaccato deliberatamente denaro alla sacra immagine del Santo, scavalcando le norme dell'autorità ecclesiale, nella fattispecie quelle emanate dalla conferenza Episcopale di Basilicata nel Direttorio del 1991. Comunque, la chiesa madre resta aperta tutti i giorni per recitare il Santo Rosario e domenica scorsa sono stati in tanti ad entrare in chiesa per una preghiera o per un saluto al loro santo protettore. Avvicinato P. Zicoia di 65 anni, un anziano appena seduto su un banco della chiesa, ha riferito: «non è giusto restare senza messa e senza un prete in questo paese. Noi anziani non possiamo spostarci ed andare a Venosa, come fanno i più giovani per andare ad ascoltare la messa. Mezzi non abbiamo, ci

Alcuni anziani in chiesa insieme a un cane (nel riquadro). Sopra alcuni cittadini nei pressi di un ritrovo

sentiamo ancora più isolati, già le strade sono da terzo mondo adesso ci manca anche la parola del…Signore». Un'altra signora che non ha voluto dare le generalità

ha aggiunto: «speriamo che le cose si rimettano a posto e chi ha sbagliato riconosca le proprie colpe». L'assessore allo spettacolo e al turismo, Volpe ha riferi-

Melfi, bilancio positivo per la festa della birra MELFI - Bilancio positivo per la festa della birra di Melfi. Un appuntamento divenuto ormai classico nel panorama del cartellone estivo zonale. 10.000 presenze nei tre giorni di venerdì, sabato e domenica, che hanno caratterizzato un week-end all'insegna del divertimento, dello stare insieme e della goliardia. Diversa la location rispetto agli anni scorsi. Questa volta teatro dell'evento è stata Piazza Pasquale Festa Campanile, più centrale rispetto a piazza mercato, di fronte al palazzetto dello Sport, sede abituale dei precedenti appuntamenti. Soddisfatti gli organizzatori della manifestazione, i ragazzi dell'Associazione " Peppino Maglione". " Le cose sono andate positivamente, asseriscono gli organizzatori della Festa. Abbiamo avuto molte presenze anche da zone lontane in occasione del concerto dei Negrita che ha chiuso la serata di domenica. Ragazzi venuti da Siena, Catania, per citare solo qualche esempio. Anche il Sindaco Navazio ha riscontrato positivamente questo coinvolgimento, restando meravigliato dalla pre-

senza di gente di così tanto lontano". Insomma un concerto che ha suscitato interesse e che è piaciuto a chi è intervenuto, anche se ci si attendeva una presenza maggiore da persone del luogo. In ogni caso i numeri alla fine ci sono stati e la Festa della Birra ha dimostrato di poter essere considerato avvenimento di richiamo per chi ama questo genere di happening. L'anno prossimo l'appuntamento si rinnoverà con l'intento di organizzare un altro concerto importante che segni in modo rilevante l'estate melfitana. «Siamo già al lavoro per la prossima edizione che si terrà sempre ad agosto, fanno sapere i ragazzi del club " Peppino Maglione". Cureremo qualche altro dettaglio e cercheremo di migliorare alcuni aspetti in modo da regalare una manifestazione sempre più attraente e accattivante. Ringraziamo l'amministrazione comunale per la vicinanza e l'aiuto concreto fornitoci, sperando che l'anno venturo questa collaborazione si rinnovi». Emilio Fidanzio

to: «come amministratori dobbiamo trovare presto una soluzione, a rimetterci è solo il paese, oggi (23 agosto) era previsto la giornata dell'Ammalato ed è stata an-

nullata, si doveva svolgere un Battesimo e la famiglia è andata nella vicina Venosa. Il prossimo 10 settembre è previsto un matrimonio, speriamo che fino a quella

data si risolva qualcosa». Un altro anziano che giocava a carte, all'ora che doveva svolgersi la messa, abbastanza drastico, ha riferito: «siamo arbereshe ed il Santo venerato da noi e dai nostri avi è nostro, nessuno ci deve imporre delle regole». Il presidente del Comitato Festa Michele Auletta ha detto: “di comune accordo con le Istituzioni Civili, Religiose e le Forze dell'Ordine presto si farà una tavola rotonda per trovare una soluzione a questo problema”. Nella vicina Venosa, il Vicario del Vescovo, don Vincenzo Vigilante, abbastanza disponibile, poco prima della messa è stato avvicinato ed ha riferito: “quando uno sbaglia deve avere la bontà di chiedere scusa così come avviene nelle migliori famiglie, tra marito e moglie e tra genitori e figli. Prima di sedersi di nuovo a tavola o di fare un'altra festa, bisogna ottemperare questo passaggio”. Don Vincenzo Vigilante in questi giorni sta ricevendo tante telefonate dai maschitani, una signora ha telefonato dal lontano Belgio su questa vicenda incresciosa di Maschito. Lorenzo Zolfo

Sfilata di briganti a Rionero in Vulture RIONERO –Sarà prodotto un Dvd sulla storica sfilata tenuta per le strade cittadine nell’ambito della manifestazione “Lu muzz’c ‘r lu br’ghand”, organizzata dal locale Museo privato permanente del brigantaggio e della civiltà contadina, sito in via Mazzini, diretto dal giornalista Franco Loriso. Nella città del Vulture se ne fa ancora un gran parlare del successo riportato dal drappello dei Briganti con in testa il capobanda Carmine Crocco detto Donatelli. <Perché – ha detto Loriso, che ha scritto pure un libro su Crocco” – quando si parla del “generalissimo”dei briganti nel centro vulturino, che gli ha dato i natali, ci si intristisce e nello stesso tempo si gioisce>. L’iniziativa “Lu muzz’c‘r lu br’ghand”, patrocinata da Provincia di Potenza e Comune di Rionero, ha avuto il suo momento clou quando la sfilata ha raggiunto la piazzetta antistante l’antica e rinomata Casa Vinicola Armando Martino,dovei “briganti”(figuranti del posto in costumi d’epoca) sono stati accolti festosamente da tanta gente che ha molto apprezzato la bellissima manifestazione sto-

rico-culturale, alla sua prima edizione. La serata è stata allietata dal gruppo folk di Brienzachesièassemblato conibrigantiei visitatori in una grande festa popolare. Nel corso della serata le associazioni culturali “Solaris” e “Vibrazioni” hanno assegnato delle targhe a figure importanti della città, tra le quali lo scrittore dott. Franco Pietrafesa, che – a detta di Franco Loriso – è stato uno dei primi studiosi a interessarsi di Carmine Crocco, in un periodo in cui parlare dei briganti era tabù. Il dottor Pietrafesa ha, infatti, curato diverse pubblicazioni su Crocco e sul brigantaggio sviluppatosi nel Vulture tra il 1860 e il 1865, pubblicando anche documenti di un certo rilievo storico con la collaborazione di Padre Carlo Palestina. Premiati pure Carolin Martino dell’omonima azienda vinicola, che –come ha riferito il giornalista Loriso, presidente dell’associazione Solaris – ha partecipato con grande interesse alla creazione del Museo privato permanente del brigantaggio “La tavern ‘r Crocco”e a tutte le iniziative collegate. Michele Rizzo

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Proposto un intervento della Regione con fondi europei per recuperare parte dei tagli previsti

Scuola, è un presidio a oltranza A rischio 341 posti di docenti e personale Ata, da ieri davanti al “Provveditorato” NON CI STANNO a perdere il proprio lavoro senza colpo ferire. I 341 tra docenti e personale Ata della scuola tagliati dall’ultime decisioni nazionali hanno avviato ieri mattina un sit-in davanti alla sede dell’Ufficio scolastico provinciale, sit-in che si è trasformato poi in un presidio ad oltranza che è continuato per tutta la notte e per l’intera giornata di oggi quando è prevista un’assemblea alla quale sono invitate anche associazioni, parlamentari e istituzioni. «Questi tagli sono sproporzionati rispetto ad altre province ed è anche per questo che non si riesce a comprendere queste decisioni che penalizzano particolarmente Matera» spiega Eustachio Nicoletti della Flc Cgil. E rincara la dose Giulio Arenella della Cisl Scuola: «il dimensionamento selvaggio si è già avviato e forse solo da noi perchè da altre parti non si è notato. Il taglio purtroppo è molto forte ed è per questo che abbiamo ritenuto opportuno dover sensibilizzare le istituzioni, ci aspettiamo una levata di scudi anche dai Comuni perchè si mette a repentaglio il diritto allo studio dei bambini». E’ di ieri mattina il primo contatto con i vertici della Provincia di Matera alla ricerca di un conferenza di servizi con la Regione per arrivare ad un intesa che metta in campo un intervento diretto della Regione, attingendo a fondi regionali ed europei che possa in parte recuperare la forza lavoro a rischio. «Cerchiamo con questo incontro di arrivare ad una soluzione che permetta di sfruttare alcune risorse per andare incontro al mondo della scuola» spiega l’assessore provinciale Antonio Montemurro. «Noi andremo avanti con questo presidio finchè non avremo risposte adeguate ad un problema di una gravità unica», racconta dal canto suo Nicoletti, «speriamo che l’assessore Autilio riconosca un’emergenza sociale in Basilicata e prenda le dovute iniziative. Riteniamosi possaar-

In centinaia alla sagra dell’anguria

Il sit-in davanti all’ufficio scolastico provinciale di Matera

rivare alla sottoscrizione di un protocollo di intesa con il Miur che, facendo accesso su fondi regionali ed europei, permetta di mantenere in servizio una parte, speriamo il più consistente possibile, di queste persone utilizzando le graduatorie predisposte. Oggi mi aspetto dalla Regione delle risposte eccezionali che sono più che mai necessarie». Nella notte non sono mancate le persone presenti al presidio che conta di stimolare il più possibile l’opinione pubblica su un problema che rischia di tenere in grossa difficoltà centinaia di famiglie: «si tratta per lo più di situazioni monoreddito, precari con almeno una decina di anni di anzianità nella scuola che non hanno diritto, per la particolare situazione della scuola, a nessun tipo di ammortizzatore sociale ma che si trovano

improvvisamente in una situazione di estrema difficoltà. E’ per questo che ci aspettiamo risposte e attenzione dalle istituzioni» spiega Nicoletti. Arenella aggiunge: «è il caso che ci si renda conto della situazione in cui si trovano centinaia di persone, la Regione deve prendere esempio e seguire la scia già messa in opera da altre realtà come Puglia e Sardegna. Non possiamo dire quanto si può incidere ma certo si può andare, almeno in parte, incontro alle tante esigenze che ci sono». Infine l’ultima battuta sull’anno scolastico che va ad iniziare e che non dovrebbe risentire di queste tensioni. Non ci saranno ripercussioni, Arenella eNicoletti lo dicono all’unisono. Almeno per ora. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

GRANDE PARTECIPAZIONE di gente, domenica sera, al rione di Serra Venerdì per la “Sagra dell'Anguria”. Il frutto tipico dell'estate è stato distribuito gratuitamente in centinaia di fette per rinfrescare non solo gli abitanti dello storico quartiere materano, ma anche tanti cittadini giunti da vari quartieri periferici. Una nuova sagra, dal carattere tutto popolare e dal sapore autentico. Il quartiere si è dunque animato, grazie all'iniziativa sostenuta anche dall'assessore comunale Cosimo Damiano Cinnella che, sul palcoscenico montato in piazzetta Loperfido, nel cuore del quartiere, ha accompagnatoil gruppomaterano de “U Uagnin Assnziel”. La musica folk ha intrattenuto, divertendolo, il pubblico mentre degustava ottima frutta fresca di stagione tagliata al momento e servita da un gruppo di volontari che, nei giorni precedenti, ha provveduto a raccogliere un'offerta casa per casa, come avviene per la più famosa “Capriata” de La Martella. A fine serata sul palco insieme al gruppo folk è salita anche una delegazione di abitanti di Serra Venerdì, che quest'anno ha compiuto 50 anni, per ritirare una targa di riconoscimento personalizzata. Questo nuovo evento è stata una occasione per rafforzare il legame degli abitanti col proprio quartiere ma anche un momento privilegiato per scambiare opinioni e socializzare facendo riviverelo spirito del “vicinato” di una volta. Giovanni Martemucci

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Matera


I due consiglieri delle liste civiche nello stesso gruppo in Consiglio comunale

Tataranni con Toto in “Uniti per Matera” IL Gruppo Consiliare “Uniti per Matera” conta di un secondo consigliere comunale con l'adesione del Consigliere Eustachio Tataranni. Ne da notizia il Capogruppo Augusto Toto che saluta con soddisfazione l'adesione dell'ing. Tataranni che sicuramente contribuirà a rendere più efficace l'azione politica ed amministrativa in seno al Consiglio Comunale di Matera. L'Ing. Tataranni era stato eletto nella lista civica “Città domani”e nelle ultime consultazioni provinciali è stato candidato nelle liste del PdL insieme allo stesso Consigliere Toto. Si ricongiunge così un percorso politico che mira essenzialmente a semplificare il quadro politico comunale e rendere chiarezza nella composizione dello stesso. L’adesione di Tataranni al gruppo civico a cui appartiene Toto all’interno della maggioranza di centrodestra testimonia di una serie di posizioni che analizzano con connotazioni diverse il lavoro svolto in questi mesi dalla giun-

ta presieduta dal sindaco Buccico. Proprio Tataranni nei giorni scorsi aveva chiarito il proprio scetticismo per un progetto che non stava dando i risultati auspicati e che soprattutto, all’interno della Pdl non aveva quel confronto e quella partecipazione che si era visto alla base del successo elettorale del 2007. Tataranni aveva parlato in un comunicato di una decina di giorni fa «del silenzio assordante dei responsabili cittadini dello stesso Partito che a fronte di di scelte operate alquanto discutibili, sfuggono ad ogni possibile presa di posizione evitando di trarre le dovute conclusioni. Un partito il Pdl, che a livello localistico, ha dimostrato di certo di sapersi aprire all'esterno oltre i confini di FI e AN, superando i vecchi steccati ideologici e dell'appartenenza, scegliendo tra i candidati alle ultime elezioni provinciali il sottoscritto e il consigliere Toto, entrambi provenienti dalle liste civiche, oltre a persone provenienti dalla

cosiddetta società civile, professionisti stimati che hanno sposato con entusiasmo il progetto del Popolo delle libertà, ma nei fatti, alla luce di quello che sta accadendo, pare solo ed esclusivamente a fini elettorali. E' infatti evidente che terminata la competizione elettorale, è scemato il livello di attenzione e considerazione - semmai ci sia stato - di quel periodo nei confronti di coloro che come me, a loro dire, apportavano con la propria candidatura un valore aggiunto al Partito, non solo in termini elettorali e di allargamento strategico all'esterno oltre i confini di FI e AN. Lo dimostra l'attuale mancanza di confronto e la scarsa partecipazione attiva e sostanziale alle scelte operate da questa amministrazione che questi consiglieri tra i quali il sottoscritto, lamentano e che stranamente non vengono prese in considerazione neanche dai vertici cittadini del Partito, forse troppo occupato a difendere soprattutto il proprio DNA di appartenenza».

Augusto Toto e Eustachio Tataranni

Intervista al vicesindaco Saverio Acito sulle opportunità di sviluppo turistico

«Cava del Sole per i grandi eventi» «Farà parte degli immobili da destinare ad uso culturale con Castello e Ipogei» LA stagione dei grandi concerti fa rima, quest'anno, con la Cava del Sole. Lo spazio naturale, ricavato all'interno di una enorme cava di tufo di 4500 metri quadrati con una superficie complessiva di 300 metri quadri, ha rappresentato il contenitore dei grandi eventi estivi promosso dall'amministrazione comunale. In attesa del concerto di Pino Daniele previsto il 2 settembre prossimo, l'assessore Francesco Saverio Acito commenta lo stato dell'arte di uno spazio che, alla luce dei risultati ottenuti, potrebbe trasformarsi in luogo deputato per le manifestazioni estive anche nel futuro. «La cava è stata finalmente recuperata all'uso pubblico spiega - e come abbiamo confermato in occasione della presentazione del documento del Museo demoetnoantropologico, farà parte degli immobili da destinare ad uso culturale e quindi rientrerà in un progetto unico con il Castello e gli ipogei di piazza Vittorio Veneto. La cava continuerà ad essere utilizzata così come è accaduto in questi ultimi tempi». La possibilità di migliorare la fruibilità, secondo Acito, non è da escludere completamente. «Potrebbero essere migliorati il raccordo con il parcheggio dell'Autoparco e l'illuminazione. Tutte azioni che rientrano nel progetto complessivo per la candidatura di Matera come capitale europea della cultura. Qualsiasi intervento contribuisca al miglioramento della fruizione della città sarà oggetto di progettazione». La Cava del Sole ha confermato la presenza di un luogo ideale per le grandi platee estive. Ma cosa accadrà per gli eventi della stagione invernale? «Non so se spazi altrettanto grandi siano necessari in inverno. Non credo ci siano eventi tali da non poter essere ospitati dal teatro Duni, non dobbiamo essere assassini delle altrestrutture dellacittà che sono comunque adeguate alle manifestazioni. Si tratta di far funzionare bene tutto ciò che abbiamo. Ci sono strutture, ad esempio, che quest'anno non sono state ancora sufficientemente utilizzate. Mi riferisco, ad esempio, alla Terrazza Lanfranchi Va migliorato il rapporto con la Soprintendenza, pur riconoscendo il loro sforzo. Bisogna agevolare le condizioni per eliminare i motivi di preoccupazione per l'utilizzo di questo

«Pensiamo a lavorare non ai numeri della maggioranza Ricordiamoci il motivo per cui siamo stati chiamati ad operare» «Bisogna anticipare la programmazione degli eventi turistici della prossima estate Bisogna decidere già ora» La Cava del sole scelta dal Comune per ospitare i grandi eventi culturali dell’estate

spazio, legati alla pulizia e alla guardiania». Gli operatori turistici lamentano i problemi legati alla scarsa programmazione a lungo termine degli eventi che impediscono la promozione di pacchetti ad hoc. «La programmazione degli eventi dell'estate prossima va anticipata già adesso per concentrare l'attenzione sulla città. L'articolo apparso The Economist sulle mete turistiche del sud Italia, verso le quali ci sono riferimenti non certo lusinghieri, ha invece giudicato Matera particolarmente attraente. Se cominciassimo a prendere spunti positivi su questi segnali, saremmo più soddisfatti, otterremmo più visitatori e per questo anche gli amministratorisi comporterebbero meglio. Gli operatori turistici hanno fatto grandi sforzi e per questo vanno apprezzati, così come le guide, quelle autorizzate naturalmente». Il discorso cade, naturalmente, sul fenomeno dell'abusivismo. «Bisognerebbe creare un presidio fisso per evitare la presenza degli abusivi ma ci vorrebbe personale sufficiente. Per fortuna segnali positivi ce ne sono stati come la visita del sottosegretario Faglia, del ministro Gelmini che hanno visitato la città e l'hanno apprezzata». Le prospettive, secondo Acito, ci sono tutte: «Se ognuno

facesse bene la sua parte, questa città sarebbe meravigliosa - spiega - le associazioni vogliono proseguire gli incontri che abbiamo avviato da tempo. E' importante per noi, perché vogliamo che diventino protagonisti di questa crescita». Saranno più tranquilli co-

loro che parlano di una debolissima tenuta della giunta Buccico? «La giunta si appresta ad operare - chiarisce Acito - non so se la precedente amministrazione, durata cinque anni, abbia mai avuto una maggioranza. So che hanno fatto consiglio con numero inade-

guati di presenze. Dobbiamo capire che c'è preoccupazione per i numeri della maggioranza o se, invece, si pensa al bene della città». Acito non si lascia andare di più. «Non faccio né il censore né il moralizzatore. Tutti devono ricordarsila ragioneper cui si sono candidati. Il riscon-

tro che abbiamo avuto è stato eccezionale. Sosteniamo di più e meglio gli sforzi di chi vuole lavorare. Non è facendo la conta o mettendosi sulla riva del fiume ad aspettare che passi il cadavere del nemico che si aiuta questa maggioranza». Antonella Ciervo

Il sindaco nomina il rappresentante comunale

Ass. Maria SS. della Bruna Buccico delega Andrisani IL SINDACO di Matera, Emilio Nicola Buccico ha nominato il nuovo delegato dell’Amministrazione comunale di Matera all’interno dell’Associazione per la Festa di Maria Santissima della Bruna. Il ruolo, finora ricoperto da Giammichele Vizziello ora assessore ai Lavori Pubblici che aveva dato le dimissioni dall’incarico subito dopo la Festa 2009 è stato affidato a Domenico Andrisani. Ricevute le dimissioni di Vizziello, il sindaco ha dato adeguata pubblicità alla scelta del nuovo delegato attraverso un avviso pubblico pubblicato all’albo pretorio e la pubblicazione sul sito internet dell’ente. Sono pervenute diverse candidature tra le quali è stato lo stesso sindaco a scegliere quella di Domenico Andrisani per le peculiarità e i requisiti di un professionista appartenente ad una fami-

glia da sempre legata all’appuntamento con la festa del 2 Luglio. «I criteri individuati dal Consiglio comunale prevedevano come è noto la predisposizione di un avviso da rendere noto tramite affissione all’albo pretorio nonchè la pubblicazione sul sito internet del Comune» ha spiegato Buccico al momento della scelta che risale allo scorso 27 luglio, «le candidature pervenute sono state diverse ma ho fatto ricadere la scelta su chi presenta i requisiti per rappresentare adeguatamente il Comune in seno al cda tra cui l’appartenenza ad una famiglia che è storicamente legata alla Festa della Madonna della Bruna». Andrisani avrà dunque un ruolo fondamentale e di raccordo tra l’Amministrazione comunale e le indicazioni che da essa arriveranno e l’Associazione per la Festa del 2 Luglio

Domenico Andrisani

che, da un punto di vista organizzativo, è impegnata in uno sforzo notevole e nient’affatto banale, da parte di tutte le componenti sociali, religiose e istituzionali, in una sorta di vero e proprio gruppo di lavoro per la buona riuscita della Festa stessa. p.quarto@luedi.it

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«Sotto il profilo decorativo si possono studiare ipotesi che non stravolgano il senso dell’opera»

«La statua non si trasferisce» Il sindaco Buccico risponde all’assessore Viti: «Sono storicamente contrario» L’INTERVENTO

«Il Comune riqualifichi quartieri che dobbiamo sentire patrimonio Unesco»

«De Gasperi sta bene dove sta» Francesco Vespe favorevole all’attuale sede della statua

La statua di Alcide De Gasperi a Spine Bianche

IL dibattito degli ultimi giorni, innescato dalla richiesta dell'assessore Vincenzo Viti al sindaco Emilio Nicola Buccico, per lo spostamento della statua di Alcide De Gasperi nei Sassi, rischia di restare nel solo ambito delle ipotesi. Il destinatario della proposta, infatti, rispedisce al mittente l'idea. «Sono concettualmente e storicamente contrario al trasferimento della statua di Alcide De Gasperi nei sassi - spiega il sindaco - mi rendo conto dell'ispirazione positiva che ha animatol'assessoreViti, nelvolerrendereomaggio adeGasperi come statista, legato alla legge di risanamento dei Sassi. Lo stesso tributo, però - prosegue - può essere considerato insito nella scelta di collocare la statua laddove si trova ora. Posta all'inizio dei rioni che rappresentano anche un esempio elevato di architettura, è rappresenta il nuovo, l'abbandono del senso di trascuratezza e sofferenza, l'alba di un mondo nuovo». Nella struttura stessa della statua dello statista, il sindaco vede inoltre un simbolo particolarmente significativo. «Il gesto delle braccia aperte e il luogo, all'ingresso della città nuova aggiunge - indicano l'accoglienza da parte della nostra comunità». Sotto il profilo decorativo, Buccico non esclude l'ipotesi che si possa intervenire. L'assessore Viti, infatti, aveva definito l'attuale collocazione caratterizzata da “imperdonabile anonimato”. «Si possono studiare ipotesi per qualche miglioramento decorativo, senza peraltro stravolgere il senso stesso della statua ela figurache l'autoreha realizzato.Il significatoprofondo, nato in un momento in cui i Sassi venivano abbandonati non dobbiamo rendere mobili i segni della storia ma rispettarli nell'ambito del contesto storico in cui sono nati. Lo spostamento della Fontana Ferdinandea risponde proprio a questa logica, perché è tornata nel suo luogo originario. Se, invece, questa proposta rientra nel contesto di azioni per i Sassi prosegue Buccico - se ne potrebbe parlare, fermo restando che la chiesa di S. Pietro Caveoso, riportata al suo splendore mi sembra un segnale molto importante». Solo qualche settimana fa, era stata avanzata un'altra proposta di spostamento di una scultura. Questa volta si trattava dell'opera di Basaglia, posta negli spazi antistanti il palazzo del Comune. «E' una scultura che fu creata appositamente per Matera e fu dedicata al movimento d'insurrezione della città. In questo senso, al più presto utilizzeremo il materiale che riguarda questa opera per distribuirlonelle scuole. Basaglia immaginòil momento della battaglia e della ricostruzione, ha senso quindi che si trovi vicino alla casa della città, ovvero il Comune. In questo senso, mi definisco tradizionalmente conservatore». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Il confronto pubblico aperto dalla proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, sta registrando numerose presedi posizionesia dagliambienti istituzionaliche da quelli civili e cittadini. In molti, a cominciare dagli abitanti del quartiere che ospita la statua di Alcide De Gasperi, ritengono che la collocazione sia la più adatta a rispettare elementi storici e architettonici. In altri casi, invece, si pensa che lo spostamento potrebbe apportare elementi di maggiore visibilità e, dunque, di apprezzamento e rivalutazione di una figura politica e istituzionale che tanto valore ebbe nelle corti e nello sviluppo della città e della legge sul risanamento dei Sassi. L’opinione che ospitiamo oggi riprende i tratti salienti del dibattito ma aggiunge ulteriori elementi sulla necessità di procedere alla riqualificazione di alcuni rioni della città. Un tema sul quale, speriamo, si apra un altrettanto caldo dibattito. di Francesco Vespe D'estate c'è sempre qualcuno che sotto la calura dell'ozio balneare accende la lampadina della creatività e si fa venire idee geniali E' quanto è capitato al mio amico Vincenzo Viti sul trasferimento della statua di Alcide De Gasperi dal rione Spine Bianche a P.zza San Pietro Caveoso. E' un idea che lo scrivente ritiene, senza usare tanti preamboli, totalmente sbagliata; mentre è in totale accordo con quanto detto da Alcide De Gasperi Augusto Viggiano. Idea sbagliata perché De Gasperi, così come altri politici illustri di quel tempo anche dell'opposizione, dopo aver toccato con mano il degrado della vita nei Sassi, varò una stagione per promuovere l' esodo “biblico” verso il “piano”della popolazione materana stipata fino ad allora in malsani ed angusti tuguri. Negli anni ’50 questa operazione che fu logistica, ma anche e soprattutto culturale e socia-

le, richiamò i migliori urbanisti, architetti e sociologi del mondo per disegnare i nuovi quartieri di Matera cercando di salvare le tradizioni e la cultura del “Buon Vicinato”. Nacquero così gli splendidi quartieri di Spine Bianche, La Nera, Serra Venerdì, Villa Longo e dei Platani, oltre che i borghi di La Martella e Venusio. Quartieri con palazzine dell'Ina casa, alte al massimo 3-4 piani, dotati di piazzetta, scuole, chiese e tanto tanto verde, con finanche centri sociali (stiamo parlando degli anni 50 e 60). Quindi l'opera di De Gasperi-Colombo è legata più alla creazione di questi bellissimi quartieri utili a dare una vita degna al popolo che abitava i Sassi. Non a caso, checché ne dica Viti, Di Lorenzo, Buccico o il vecchio e stimatissimo sindaco Gallo (mi meraviglio soprattutto di quest'ultimo!) , fu deciso di posizionare la statua del grande statista (il più grande che l'Italia

Spine Bianche e, in basso, il Municipio

abbia mai avuto, insieme al suo presidente della Repubblica Einaudi!) in uno dei nuovi quartieri costruiti grazie alla sua opera. De Gasperi pertanto sta bene dove sta e guai a chi la tocca! Piuttosto l'amministrazione si impegni a riqualificare in termini di arredo urbano e di verde questi esemplari quartieri che dobbiamo sentire parte integrante del patrimonio culturale dell'Unesco! Piuttosto si impegni ad essere all'altezza di questa irripetibile stagione tornando a disegnare quartieri della medesima qualità invece di dare continuità al sacco urbanistico della città costruendo rioni

bastardi ed invivibili come è stato fatto invece “dolosamente” nell'ultimo quarto di secolo. Quartieri come San Giacomo 2, centro direzionale, la zona 33 o Aquarium meriterebbero di essere rasi al suolo perché indegni del retaggio urbanistico bello ed armonioso della nostra città. Caro Sindaco quando ospiti vengono a trovare chi scrive, il giro turistico che viene loro offerto comprende l'escursione nei Sassi; ma anche la visita a questi bellissimi rioni periferici sui quali la statua di De Gasperi veglia sempre più “sconsolato e malinconico”.

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Matera 29

Martedì 25 agosto 2009


Martedì 25 agosto 2009

TAXI MATERA 3332685173

Pino e Carmela Per i vostri 19 anni di matrimonio. Che la vostra unione possa ancora continuare ad essere piena e feconda. I vostri figli!

Il libro di De Cataldo L'Amministrazione comunale di Matera presenterà il questo pomeriggio a Palazzo Lanfranchi, alle 18.30, il libro “Un sogno turco”, scritto dal magistrato Giancarlo De Cataldo e illustrato per i tipi “graphic novel” da Giuseppe Palumbo. La serata sarà introdotta dal Sindaco Emilio Nicola Buccico. Si tratta di un'opera che mostra un De Cataldo sorprendente, lontano dai toni e dai luoghi consueti, che narra vicende dal sapore esotico su tematiche universali. Il racconto, scritto e disegnato, rievoca la deportazione subita dal popolo armeno tra il 1914 e il 1916.

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VEZZOSO ViaLucana289

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PRONTO SOCCORSO Guardiamedica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 CroceAzzurra 0835/331314

Croceverde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenzasanitaria

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•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo

Nuovi orari all’ente camerale LA Camera di commercio comunica che fino al 31 agosto gli uffici della sede di Matera saranno aperti al pubblico dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì. Il provvedimento si è reso necessario in concomitanza con il periodo estivo, in relazione al ridotto afflusso dell'utenza. La ripresa del normale orario di apertura al pubblico, con i rientri pomeridiani di martedì e giovedì, è previsto per il 1 settembre. Gli uffici della sede di Policoro dell'ente resteranno chiusi dal 1 al 21 agosto.

Scuola in sit-in Prosegue in via Siris davanti alla sede dell’ufficio scolastico provinciale un sit in di protesta organizzato dal personale della scuola e dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals per lamentarsi contro i tagli previsti dalla riforma del settore predisposta nei giorni scorsi dal Ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini. Sono 341 i posti di lavoro a rischio tagli, esattamente 239 delpersonale docente e 102 personale di personale Ata.

0835/256309 •Le Botteghe

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

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•COMUNALE• Matera 0835-334116 Chiusura estiva •KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Riposo estivo ore 19,00 - 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Riposo estivo ore 20 - 22 •CINEMA ANDRISANI•

Montescaglioso0835-208046 Chiusura estiva •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Chiusura estiva • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva •CINEMA MOJITO• Metaponto Programmazione al botteghino ore 22,15 unico spettacolo

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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Miglionico Un bel viaggio a tappe tra le perle culturali del comprensorio materano

Turisti in gita col torpedone Pronta a partire la seconda edizione dell’iniziativa “ProvinciaInbus” MIGLIONICO - Le meraviglie abitano in provincia e sono tutte da scoprire con “Provincia in Bus”. Questo lo slogan di apertura della manifestazione, curata dall'assessorato al Turismo della Provincia di Matera. Alla presenza dell'assessore provinciale al Turismo, Giuseppe Dalessandro, e del presidente della Provincia, Franco Stella, la seconda edizione del ProvinciaInBus ha preso il via. Stazione di partenza, la suggestiva sala convegni del Castello del Malconsiglio di Miglionico, dove ieri è stato presentato il progetto che vedrà coinvolti tutti i 31 paesi della provincia. Trentacinque le escursioni programmate per portare gratuitamente in gita, nell'entroterra materano i turisti che d'estate affollano la costa jonica e che a primavera visitano la città di Matera. Presenti diversi sindaci di paesi della collina materana e loro delegazioni. Dal sindaco di Grassano, Vito Magnante, a quello di Grottole, Angelo De Vito. Da quello di Ferrandina, Raffaele Ricchiuti con la presidente del consiglio comunale, Giovanna Simunno, a quello di Salandra Giuseppe Soranno. «Valorizzare il territorio e le bellezze storiche e umane della provincia materana, questo l'obiettivo del progetto», ha precisato il padrone di casa Dalessandro, che ha ringraziato i presenti e a cui si è aggiunta la voce del sindaco di Miglionico, Angelo Buono. Presentate le prime 5 escursioni facenti parte del progetto che si svolgeranno a partire dal 25 agosto quando i bus

Nigro: «Le Pro loco essenziali per promuovere il territorio» Dalessandro a Miglionico

della Provincia si dirigeranno carichi di turisti a Valsinni per “L'Estate di Isabella”. Il 28 sarà la volta diMiglionico,con lavisitaguidata dell'Arte in Collina. A seguire il 5 settembre, turisti residenti in strutture ricettive della zona jonica saranno in visita guidata gratuita a Matera e successivamente il 4 settembre sarà la piccola Cirigliano a essere la protagonista con una giornata diavventura nel parco, sospesi tra gli alberi. L'8 settembre “Sulle tracce di greci e arabi” sarà la volta di Policoro e Tursi. Dopo le prime cinque ne seguiranno altre sia in autunno che in inverno per seguire eventi caratteristici. «Il Carnevale di Tricarico, il Maggio di Accettura e altri eventi saranno messi in risalto», ha precisato il presidente Stella. Sul sito www.provincia.matera.it e sul si-

to dell'organizzatore e booking www.carusograssi.it, saranno dati ampi spazi all'iniziativa e alle date delle escursioni concordate con le strutture ricettive della costa jonica e della città di Matera, che collaborano all'iniziativa. «Una iniziativa che incrementerà le visite inun entroterra materano bello ma poco conosciuto. -ha precisato il curatore del progetto Giuseppe Lalinga- La collaborazione attiva delle strutture ricettive con la proposta, all'interno dei loro pacchetti del “ProvinciaInBus” gratuito per scoprire la storia e la cultura e quel calore umano di cui i comuni della Basilicata sono dotati, favorirà anche loro nelle varie promozioni alle fiere del turismo che si tengono annualmente». Antonio Centonze provinciamt@luedi.it

«LA RIEDIZIONE di Provincia in bus mi sembra un’ottima idea che può contribuire a sviluppare e far conoscere le aree interne del nostro territorio permettendo ai turisti che sono nei villaggi di visitare i nostri paesi». Il commento è di Carmine Nigro dei Popolari Uniti, ex presidente della Provincia di Matera e dunque promotore con la sua giunta dell’iniziativa che è stata confermata e ripresentata ieri a Miglionico. Nigro però sottolinea un piccolo problema che potrebbe rendere più complicata la diffusione e promozione dell’iniziativa: «mi stupisce», attacca Nigro, «la polemica nata tra l’Apt e la Pro Loco per i fondi che queste ultime ricevono a livello regionale. Ritengo che se si tolgono i soldi alle Pro Loco non ci sarà chi curerà le iniziative che vengono organizzate sul territorio e che permettono al territorio stesso di essere conosciuto ed apprezzato da chi arriva da fuori. Non ci possono essere solamente i Comuni a far conoscere le loro realtà», insiste Nigro volendo sottolineare la necessità per le Pro Loco di mantenersi in vita e di continuare a svolgere il proprio

L’ex presidente Carmine Nigro

compito. «Le Pro Loco che pure ricevono un contributo minimo e niente affatto gravoso sono essenziali per far conoscere il territorio ed affrontare i problemi che si presentano sullo stesso permettendo ad iniziative come Provincia in bus di funzionare e rendendo interessanti visite sul territorio che altrimenti, senza un’adeguata conoscenza, risulterebbero noiose e poco interessanti». p.quarto@luedi.it

Quest’anno è segnato dall’esordio del giovane auriga Donato Venezia

Un San Rocco da ricordare Tradizione rispettata e folla di fedeli per la festa montese Espulso marocchino irregolare MONTESCAGLIOSO - Il 20 agosto per la comunità montese, è stato il giorno più atteso, quello nel quale si rendono tutti gli onori al Patrono San Rocco di Montpellier, protettore di Montescaglioso con Maria Ss Assunta in Cielo. Le cerimonie previste nella giornata del 20 agosto hanno avuto inizio alle ore 8.15 con l'incontro nel Palazzo di città con le autorità e i componenti il Comitato organizzativo delle festività patronali; subito dopo la partenza del corteo in testa, al quale hanno partecipato i vessilli della San Rocco Society di Paterson (New Jersey, Stati Uniti), fondata nel 1928, dell'associazione Amici di S. Rocco, della Provincia e Comune di Matera, della città di Montescaglioso. In testa al corteo il Senatore, Filippo Bubbico, il presidente della Giunta provinciale, Franco Stella, e il consigliere Angelo Garbellano; il sindaco, Mario Venezia, e la Giunta comunale, il presidente del consiglio comunale di Matera Romeo Sarra. Il corteo ha attraversato la vie cittadine ed è giunta in Piazza del Popolo, in prossimità del-

l'abbazia di San Michele Arcangelo, dove è stata deposta una corona di alloro al Monumento dei Caduti, al suono del Piave e dell'inno nazionale. Subito dopo ha avuto luogo la solenne celebrazione eucaristica in Chiesa Madre. L'immagine del Santo protettore di Montescaglioso è stata poi portata a spalla per le vie cittadine, molte delle quali ricadenti nel centro storico. La celebrazione della festa è poi ripresa nel tardo pomeriggio, quando dal piazzale antistante il Convento dei Padri Cappuccini è partito il Carro Trionfale, trainato da sette cavalli, sul quale è posta la seconda statua di San Rocco. L'edizione 2009 è stata caratterizzata dall'esordio del giovane Donato Venezia all'importante ruolo di auriga, incarico che ha saputo portare a termine in maniera positiva grazie al contributo degli altri componenti lo staff. Anche nell'edizione 2009, da un'idea del comitato presieduto da Tonino Oliva, il momento della discesa di S. Rocco dal Carro e trasporto a spalle per far ritorno nella sua chiesa è sta-

Le immagini più suggestive dell’edizione 2009 della festa patronale di San Rocco, segnata dalla presenza del giovane auriga Venezia

to caratterizzato da musiche e coreografie luminose splendide, alle quali hanno fatto da contorno i giochi pirici delle ditte Valente di Laterza (Ta) e Padovano di Genzano. L'arciprete, don Vittorio Martinelli, ha salutato i tanti montesi e gli ospiti accorsi a Montescaglioso per la festa, momento che ha preceduto l'ingresso dell'immagine di San Rocco rivolta di fronte ai fedeli. Anche quest'anno la festa pa-

tronale è stata seguita in diretta televisiva; era possibile seguire le fasi della serata sintonizzandosi sul Canale 956 di Sky oppure Satellite Hot Bird 6 a 13° Est, frequenza: Mhz 12.539 Silmol rate: 27.500 polarizzazione H. Oltre al servizio televisivo, per conoscere meglio la festa e i riti che la accompagnano da sempre e di tutte quelle curiosità che rendono unica la celebrazione patronale montese, è stato

creato il sito internet www.sanrocco.montescaglioso.net. La festività patronale in onore di S. Rocco e Maria SS. Assunta in Cielo prevede, domenica 30 agosto prossima, l'Ottavario, con il ritorno dell'immagine di San Rocco nella propria Chiesa, mentre il 31 agosto, dopo la S. Messa delle 8, le Feste Patronali saranno ufficialmente chiuse. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

POMARICO - La notte scorsa, a Pomarico, i carabinieri della locale Stazione hanno sorpreso e fermato un cittadino extracomunitario del Marocco di 28 anni. L'uomo, che poco prima aveva avuto, per futili motivi, un alterco con un suo connazionale, è risultato sprovvisto di documenti di identificazione e del permesso di soggiorno, risultando, quindi, irregolare. L'altro immigrato è risultato, invece, in regola. Il fermato è stato accompagnato, dapprima, presso il Comando provinciale di Matera per le procedure di identificazione e, successivamente in Questura per la sua espulsione. Il servizio, che ha consentito il fermo dell'immigrato irregolare, rientra nell'Operazione “Odysseus”, programmata dal Comando provinciale di Matera proprio per monitorare la presenza di stranieri in provincia e contrastare ogni forma di illecito, specie se connesso con l'immigrazione clandestina e lo sfruttamento degli stessi immigrati irregolari. provinciamt@luedi.it

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Una visita nei luoghi dei ricordi del centro storico dove trascorrevano le giornate a giocare

Insieme per sfidare il tempo I cinquantenni di San Mauro Forte si sono ritrovati per festeggiare SAN MAURO FORTE - Cinquant'anni e non sentirli ed avere invece la voglia di ritrovarsi tra amici di scuola e di infanzia per ricordare gli anni della fanciullezza e dell'adolescenza. Succede così da qualche tempo che i cinquant'enni dell'anno si danno appuntamento in una giornata del periodo estivo per festeggiare e condividere una tappa importante della loro vita. Il 2009 è stato (o lo sarà ancora per alcuni di loro) l'anno del compimento del cinquantesimo compleanno e per iniziativa di un gruppo di amici, questa importante tappa anagrafica, è stata festeggiata con un amarcord preparato con cura, già da qualche mese. I nati a San Mauro nel 1959 erano stati ben 125, un numero decisamente corposo rispetto alle magre nascite dei nostri giorni. Non è stato facile reperire indirizzi e numeri di telefono di chi, da anni non tornava in paese. Per tanti è stato impossibile addirittura stabilire un contatto perché in continenti troppo lontani. La stragrande maggioranza di loro, infatti, fu costretta, in età adolescenziale ad emigrare in cerca di lavoro. Alla fine, di quel plotone di ragazzi che riempiva le strade e le piazze di San Mauro in circa cinquanta hanno preso parte alla gior-

I nati sanmauresi nel 1959

nata (sabato 22 agosto) di festeggiamenti a loro dedicata. Una festa cominciata, come si legge nel programma alle 10,30 con il ritrovo in Piazza Caduti ai piedi dell'imponente Torre Norman-

na. Dopo i saluti tutti in chiesa per la celebrazione della Santa Messa officiata da don Giuseppe Di Perna, parroco di San Mauro. Dopo la cerimonia religiosa, alle 12,30, l'incontro presso la sede municipale con il sin-

Tricarico Grande successo del gruppo di pittori senesi

Giovani socialisti contro la politica delle emergenze

I colori e le atmosfere degli artisti della Dressing Art affascinano i visitatori dell’Antico Trappeto TRICARICO - Un successo di pubblico e di critica per il gruppo di pittori senesi dell'associazione “Dressing Art” che espongono i loro dipinti presso “l'Antico Trappeto” di via Borgo Nuovo, ovvero presso la caratteristica sede dell'associazione tricaricese Apaf, intitolata al pittore tardo-manierista Pietro Antonio Ferro, che a Tricarico ha lasciato il nucleo più significativo delle sue opere. Gli stessi artisti toscani avevano anche preso parte con successo alla rassegna “La via dell'arte”, svoltasi qualche settimana fa lungo via Rocco Scotellaro, organizzata sempre dall'Apaf. Infatti, il pittore senese Renato Ferretti si è aggiudicato il primo premio della giuria con un quadro ispirato alla campagna toscana, che è possibile ammirare anche visitando l'esposizione allestita nell'antico trappeto di via Borgo Nuovo. Di tutto riguardo, infatti, anche il livello qualitativo delle opere esposte nei suddetti locali dell'Apaf degli altri pittori della “scuderia”della “Dressing Art”, associazione senese presieduta dal maestro Giuseppe Ciani. Si possono ammirare nella mostra, che resterà aperta al pubblico fino alla fine d'agosto, gli acquerelli della pittrice Nadia Giusti dove dominano le tinte forti come il viola ed il rosso, che denotano uno stato d'animo intenso e deciso. Interessanti anche i lavori di Alberto Buiani che predilige la ruvida tela di sacco di ginestra come

supporto per i suoi dipinti. Molto riuscito un vaso di fiori dove la tecnica ad olio e la superficie della tela forniscono un effetto molto originale. Luigi Ghezzi propone, tra gli altri, “Sogno con il mare”, un quadro dall'atmosfera un po' misteriosa, che raffigura una donna distesa orizzontalmente in primo piano in un interno, che fa da contrasto con la verticalità dell'apertura da cui si intravedono in lontananza il mare e le nubi del cielo. E' opera di Carlo Bruchi un delicato paesaggio con alberi sfumati sullo sfondo, intitolato “Caldo autunno”, realizzato quasi in monocromia. Un altro lavoro interessante che è possibile apprezzare è dell'artista Renzo Regoli: “Gocce di rugiada”, felci (o piante simili) immerse in un'atmosfera delicata ed evanescente. Richiami metafisici, invece, nelle opere di Marcello Gentilini, come si può notare nel quadro “Il laboratorio dell'ingegnere”. Proseguendo il percorso della mostra ci si imbatte negli originali paesaggi agresti di Riccardo Pucci, dipinti su sfoglie di tronchi d'albero, che richiamano unacerta pittura nordica quattrocentesca. Le opere degli architetti Marco Marchetti e Franco Pallecchia, denotano una grande capacità di ripartizione degli spazi e di cura della prospettiva. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

SALANDRA - Il dibattito su rifiuti, centrali e bonifiche tenutosi a Salandra, si legge in una nota dei Giovani socialisti, si e' svolto nonostante i tentativi di boicottaggio posti in essere da parte di esponenti delle istituzioni. A quanto pare, secondo alcuni di tali problematiche non si deve parlare proprio nei luoghi e con i cittadini che direttamente sono interessati. Eppure le ragioni del dibattito erano chiare - prosegue la nota di Raffaele Tantone, segretario dei giovani socialisti cioè tentare di inquadrare la paradossale situazione della discarica di Salandra all'interno del generale disastro della questione rifiuti in Basilicata.Eccoil perchédellapresenza in qualità di relatori di Maurizio Bolognetti , segretario dei radicali lucani, e di Pietro Dommarco presidente dell'organizzazione lucana ambientalista. Le loro relazioni hanno messo in luce i legami tra una politica regionale fallimentare ed il crearsi di situazioni al limite della legalita'. Ma il dibattito si e' spinto oltre, illustrando anche lo stato delle autorizzazioni per gli impianti per la produzione di energia ed allo stoccaggio di gas previsto in Valbasento. Anche di tali questioni le istituzioni paiono aver del tutto abdicato al loro ruolo di programmazione e tutela. I giovani socialisti continueranno ad informare l'opinione pubblica ed a stimolare i decisori istituzionali, con l'obiettivo di fermare questa politica produttrice di emergenze». provinciamt@luedi.it

daco Francesco Diluca, che assieme agli auguri personali ha consegnato ai festeggiati una pergamena ricordo. Tra gli invitati, anche le allora insegnati delle scuole elementari. A seguire, il pranzo pres-

so il ristorante “ Don Matteo” e nel pomeriggio, una visita nel centro storico, indimenticabile scenario di giochi di infanzia, per rinverdire i ricordi con aneddoti e racconti. La serata per i ragazzi del '59 e per le loro

famiglie è continuata, poi, a “Villa Don Matteo” tra canti, balli e soprattutto tanta voglia di stare insieme e di festeggiare un momento di gioia comune. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

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Martedì 25 agosto 2009


33 Metaponto La notte di Ferragosto ignoti hanno bruciato una bici rubata sulla strada

Torremare in balìa degli incivili Nuova denuncia dei residenti al commissario prefettizio per abbandono di rifiuti METAPONTO - Non c’è pace per i residenti della contrada di Torremare a Metaponto, costretti a subire quotidianamente gesti di inciviltà in violazione di ogni norma, anche di carattere penale. E così, come fanno da circa un mese, sono tornati a prendere carta e penna, scrivendo al commissario prefettizio, Maria Rita Iaculli, per denunciare sporcizia e atti di vandalismo. «Verso le ore 8 circa l'automezzo della nettezza urbana provvedeva allo svuotamento dei tre cassonetti stracolmi di immondizia -spiega Giuseppe Cassone a nome dei residenti di Torremare- ma verso le ore 9.30 un piccolo automezzo della nettezza urbana (e riportano la targa ndr) con a bordo tre operatori ecologici, provvedeva a scaricare davanti ai tre cassonetti l'intero carico di immondizia contenuto nel cassone dell'automezzo, proveniente da altre località. I tre operatori, visto l’immediato nostro intervento provvedevano a raccogliere i rifiuti scaricati, inserendoli nei cassonetti da poco svuotati, comunicandoci che a breve sarebbe arrivato l'automezzo idoneo allo svuotamento; l'automezzo non e mai arrivato e nessuno ha provveduto a smaltire tali rifiuti. Nella stessa mattinata -proseguono i residenti- ignoti scaricavano nell'area adibita a pubblica discarica dove sono ubicati i cassonetti di raccolta rifiuti, una serie di arredi. Allertato con numerose telefonate il Comando dei Vigili Urbani diBernalda, ciannorispostodi esserein riunione per coordinare i festeggiamentidi SanBernardino,ma avrebberofatto un sopraluogo (mai effettuato). Idem

I cassonetti adibiti a discarica abusiva a Torremare di Metaponto

per L'intervento chiesto ai carabinieri di Metaponto e Pisticci. “In alternativa -ci hanno detto- potete passare da noi e presentare regolare denuncia”». Ma, come se non bastasse, il giorno di Ferragosto, «verso le ore 24 -concludono i residentialcunigiovani anoi sconosciuti,avendo ricevuto un netto rifiuto di accesso all'interno del villaggio “Metapontum Village” per assistere alla manifestazione canora, hanno legato una bicicletta, probabilmente rubata, a un palo di pubblica illuminazione lungo lasse stradale e coprendola con erbacce, hanno appiccato il fuoco lungo lasse stradale, dove erano parcheggiate centinaia di auto. Grazie all'intervento di numerosi cittadini e operatori del Metapontum Village, sono stati allertati i Vigili del fuoco

prontamente intervenuti, anche se nel frattempo gli operatori del Metapontum Village e i cittadini avevano provveduto allo spegnimento dell'incendio; i vigili del fuoco hanno detto che avrebbero segnalato l'accaduto agli organi competenti, infatti a distanza di circa un’ora una volante della Polizia è passata nella zona e, non trovando nessuno, è andata via. Qualora non ci fosse stato l'intervento immediato dei cittadini e dei Vigili del Fuoco , non sappiamo quale strage sarebbe accaduta. Inoltre, il 20 agosto, i soliti ignoti scaricavano nell'area circostante i cassonetti di raccolta rifiuti, rami e foglie di palme gigantesche; prontamente veniva fatta segnalazione al Comando dei Vigili Urbani di Bernalda, al Comando dei Carabinieri di Metaponto e di Pisticci che pur avendo preso nota, non hanno effettuato alcun intervento o sopraluogo. Tale situazione -concludono i residenti- che si verifica solo a Metaponto, ma soprattutto in contrada Torremare, non accade in nessun Paese del mondo, nè di terzo, nè di quinto mondo». I cittadini di Metaponto, in particolar modo i residenti di Torremare, sempre vigili e attenti a segnalare ogni evento che si verifica, si chiedono: «Quando finirà questo scempio e squallore da sempre esistente, e da sempre appoggiato dagli organi competenti? Considerando che gli stessi puntualmente sono chiamati dal Comune a pagare ingenti oneri di smaltimento rifiuti superiori per l'intero anno ad ogni altra città civile, pur residenti per circa 30/40 giorni l'anno». provinciamt@luedi.it

Un osservatorio della qualità turistica METAPONTO - E’ stato avviato dall'Adiconsum Cisl l'Osservatorio sul Turismo per conoscere il grado di soddisfazione del turista in Basilicata e per monitorare principalmente la capacità di accogliere il viaggiatore da parte di tutti i soggetti coinvolti. L'Osservatorio rientra nel Progetto “Basilicata Ok” promosso dall'Adiconsum, per avviare un processo di dialogo con l'intero sistema turistico lucano, d'intesa con Adoc e Federconsumatori con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Matera, Apt, Pit del Metapontino e in collaborazione di Confesercenti, Confcommercio, Api e Lucania Turismo Doc. La responsabilità del monitoraggio è affidata a Marina Festa, segretaria provinciale dell'Adiconsum di Matera. «L'Osservatorio -ha affermato Marina Festa- ha un'importanza strategica perché ci consente di verificare i punti di forza e di debo-

CONCESSIONARIA RENAULT FUTURA 3000

lezza del turismo lucano e di verificare ciò che i viaggiatori si aspettano dal nostro territorio, in termini di accoglienza e di ospitalità. Fino ad ora abbiamo monitorato, facendo compilare un questionario ai villeggianti presenti in tre strutture della fascia Ionica, il Camping Internazionale di Metaponto, il Centro Turistico Akiris e il Villaggio turistico Castro Boleto di Nova Siri, e contiamo fine a fine agosto di essere presenti sul Pollino e Maratea per avere un quadro completo del grado di soddisfazione dei turisti. In tutte le strutture abbiamo ricevuto un'ottima accoglienza sia da parte degli operatori che da parte dei villeggianti». Per informazioni e consulenze: Sportello del Turista Adiconsum - Via Don Minzoni n. 10 - 75100 Matera tel. 0835330538 - email adibasilicata@tiscali.it www.adiconsumbasilicata.org. provinciamt@luedi.it

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MATERA - CENTRO COMM.LE VENUSIO - TEL/FAX: 0835.259311 (LA DOMENICA SEMPRE APERTI) MATERA - VIA LA MARTELLA N.80 - TEL/FAX: 0835.381229 - NUOVA SEDE METAPONTO - S.S. 106 JONICA KM 450.5 - TEL/FAX: 0835.745095

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Scanzano Jonico I carabinieri sequestrano una discarica abusiva in periferia

Rifiuti nocivi a due passi dalla frutta SCANZANO JONICO - E' incredibile come a due passi si faccia agricoltura di qualità e nessuno fino ad ora abbia sentito l'esigenza di segnalare che una pattumiera industriale, composta da varie schifezze, inquinasse l'ambiente circostante, nonché le falde acquifere dalle quali molti pozzi artesiani in caso di siccità prelevano acqua pergli usiirrigui ozootecnici. Uno scempio ambientale al quale ieri mattina i carabinieri della Compagnia di Policoro, agli ordini del capitano Fernando Carbone, hanno posto rimedio procedendo al sequestro di un'area adibita a Scanzano Jonico, di

fatto, a discarica abusiva di rifiuti solidi urbani e speciali. I militari, giunti sull'area interessata, sita alla periferia del centro abitato ed a ridosso della linea ferroviaria, hanno rinvenuto un quantitativo consistente di rifiuti di ogni genere, abbandonati, nel tempo, da ignoti. Sul posto, infatti, sono stati trovati pneumatici di camion e auto, materiale vario di risulta edilizio proveniente, di certo, da cantieri della zona, materassi, pedane di legno per imballaggio ed oggetti vari in plastica, di difficile decomposizione e facilmente e pericolosamente infiammabili. Sono in corso gli accertamenti per identificare

il proprietario del terreno e gli autori dell'abbandono, di certo soggetti che hanno ben pensato di smaltire tali rifiuti abbandonandoli, invece di seguire l'iter stabilito dalle leggi, specie per quanto attiene ai rifiuti speciali. «Fino a quando -ha detto al Quotidiano il sindaco di Scanzano Salvatore Iacobellis- i costi di smaltimento saranno elevati, a molti, purtroppo conviene di più “smaltire” si fa per dire in questo modo. Noi come amministrazione comunale -ha concluso il primo cittadinoda sempre siamo attenti e vigili sul nostro territorio affinché fatti come questo non debbano accadere o quanto-

L’area inquinata a Scanzano Jonico (foto Lutrelli)

meno in caso di avvistamentodebbano essererepressial più presto con tanto di ripristino dello stato dei luoghi». Sul posto i militari dell'Arma hanno delimitato l'area con i nastri d'ordinanza. Ora iniziano le indagini per cer-

caredi risalireai colpevolidi un gesto che si configura tra i più incresciosi della nostra società moderna. Infatti, spesso accade di registrare nelle nostre cronache il ritrovamento ed il conseguente sequestro da parte delle

forze dell'ordine di aree adibite a discariche abusive. Il Metapontino, purtroppo per via dei tanti cantieri e delle numerose officine è piuttosto preso di mira. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Esperti a confronto sulle tracce dell’età di mezzo nelle vicende della Basilicata

La rievocazione storica funziona Grande successo per la due giorni di “Medievalando” nel centro di Nova Siri NOVA SIRI - I segreti della presenza degli Ordini Cavallereschi in Basilicata durante il Medioevo è stata al centro del convegno di chiusura di “Medievalando”. L'iniziativa si è svolta domenica sera nel castello Sandoval De Castro nel centro storico di Nova Siri ed è stata il momento meramente scientifico dell'intera manifestazione, incentrata sulla vita quotidiana nel Medioevo. A parlare di Ordini cavallereschi la dottoressa Antonella Pellettieri, research manager dell'Iban-Cnr e autrice di oltre cinquanta saggi e ricerche sulla storia del territorio e del popolamento nelle regioni meridionali. Proprio l'ultimo saggio della Pellettieri, dal titolo: “I segni dei Cavalieri in Basilicata”, diffuso in oltre sessantamila copie, ha affrontato il tema della presenza degli ordini cavallereschi nella terra lucana tra il XII e il XIII secolo. «Durante il Medioevo -ha detto la studiosa del Cnr- la Basilicata ha avuto un ruolo fondamentale, legato anche alle caratteristiche del suo territorio. Non è un caso che i Normanni scelsero Melfi come loro prima capitale e lo stesso imperatore Federico II amava particolarmente il castello di Lagopesole, sua residenza estiva. In questo contesto non potevano mancare tracce della presenza de-

Lo scenario suggestivo del convegno a Nova Siri

gli ordini monastico-cavallereschi: testimonianze interessanti sono state trovate a Matera o a Grassano, solo per citare alcuni esempi. Tanto è stato fatto, ma tanto ancora si può fare, come ripubblicare in Basilicata, l'opera dello studioso materano Michele Gattini, fondamentale per la comprensione del Medioevo lucano, ma da troppo tempo dimenticata». Il convegno di domenica sera

è stato anche occasione per riflettere sulle finalità di “Medievalando”. «Il successo della manifestazione -ha detto Antonio Affuso - archeologo e coresponsabile del progetto- testimonia che un modo nuovo di intendere il bene culturale è possibile, un modo in cui lo spettatore diventa parte attivo dell'iniziativa, scoprendo da vicino i segreti di un'epoca così lontana ma così importante». «Bisogna valorizzare le professionalità presenti sul territorio ha aggiunto Mary Padula, archeologa cristiana- perché solo il lavoro di gruppo può dare risultati preziosi. E non dimentichiamo che soltanto riscoprendo il passato possiamo dare un senso al nostro futuro». Non solo il convegno scientifico tra gli eventi conclusivi di Medievalando. Nel pomeriggio spazio alla poesia, con la prima edizione di “Menestrelli e Poeti”, dedicata ai lirici del Metapontino, e con la rievocazione storica, curata dai “Cavalieri de li Terre Tarentine”. Non poteva mancare il teatro, con l'angolo “C'era una volta l'amor cortese…”, interpretato da Giuseppe Ranoia e Silvia Barletta dell' “Ensamble Teatro Instabile”. Eleonora Cesareo provinciamt@luedi.it

Folla di turisti e curiosi tra dame e degustazioni GRANDE successo per la seconda edizione di “Medievalando - Banchetti, spettacoli, dame e cavalieri nel borgo antico di Nova Siri”, svoltasi lo scorso fine settimana nelle piazze e nei viottoli dell'antico centro jonico. Tanta, tantissima la gente, proveniente da tutti i comuni del Metapontino, che ha affollato le strade del cuore antico di Nova Siri, partecipando alle rievocazioni storiche, riscoprendo prodotti artistici ed artigianali lucani, degustando tipicità dell'enogastronomia di Basilicata. Dopo il successo dello scorso anno, raccolto nel castello baronale di Policoro, quest'anno Medievalando ha concesso il bis, puntando così a diventare appuntamento fisso dell'estate metapontina. Per tutto il fine settimana il progetto, ideato e curato dalla Società cooperativa “Archeoart” e realizzato insieme all'Apea, all'assessorato all'Ambiente della Provincia di Matera e al Comune di Nova Siri, ha offerto uno spaccato di vita quotidiana nel

Medioevo. E la gente ha potuto conoscere meglio l'Età di Mezzo non solo attraverso convegni scientifici e divulgativi ma soprattutto grazie all'aspetto ludico e spettacolare, con il corteo storico curato dai “Cavalieri de li Terre Tarentine” o le recitazioni in costume degli attori dell' “Ensamble Teatro Instabile”. Studio storico e spettacolo, per una ricetta che punta alla conoscenza, promozione e valorizzazione del territorio lucano, con un occhio particolare rivolto ai borghi dell'arco metapontino, piccoli gioielli storico-artistici troppo spesso sconosciuti o visti soltanto in un contesto di progressivo abbandono. Proprio per dare nuova linfa ai centri storici, il comitato tecnico scientifico organizzatore di Medievalando ha deciso di rendere itinerante la manifestazione, regalando ogni anno, per due giorni, la magia di un vero tuffo nel passato. el.ce. provinciamt@luedi.it

Si conclude domani nel comune jonico la manifestazione voluta dal prefetto

Nova Siri a lezione di sicurezza stradale NOVA SIRI - Si concluderà il 26 agosto prossimo, nel comune di Nova Siri, la manifestazione intitolata “Insieme per la sicurezza stradale”, svoltasi durante questa stagione estiva in alcune tra le principali località turistiche della fascia jonica. L'iniziativa, voluta dal Prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, e organizzata d'intesa con l'Amministrazione provinciale, le Amministrazioni comunali interessate, la Questura di Matera, il Comando provinciale dei Carabinieri, il Comando provinciale della Guardia di Finanza, la Sezione Polizia Stradale di Matera, l'Asm,

l'Ufficio della Motorizzazione Civile, il Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana e l'Aci, ha coinvolto, per una maggiore diffusione di comportamenti di guida responsabili, una ampio numero di persone e soprattutto i giovani sui temi della sicurezza stradale per prevenire, attraverso una attività educativa e di sensibilizzazione, comportamenti imprudenti o pericolosi che sono la causa principale degli incidenti stradali. Attraverso questi importanti momenti di incontro con la cittadinanza, che ha partecipato numerosa ai precedenti appuntamenti,

si è inteso contribuire a diffondere una cultura della sicurezza stradale che, evidenziando i pericoli dei comportamenti a rischio, con particolare riguardo alla velocità di guida e all'assunzione di sostanze alcoliche e/o psicotrope, punti alla prevenzione dell'incidentalità attraverso la sensibilizzazione, l'educazione e la formazione. Per l'evento conclusivo, saranno allestiti a marina di Nova Siri, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, appositi stand dove sarà presente personale della Sezione Polizia Stradale di Matera, dell'Ufficio provinciale della Motoriz-

zazione civile, dell'Asm Matera, della Croce rossa italiana, dell'Aci e del Comune di Nova Siri. Alla manifestazione, inoltre, parteciperà, con personale e mezzi, la Questura di Matera, i Comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, la Polizia provinciale e la Polizia municipale di Nova Siri. «In considerazione della rilevanza delle finalità perseguite dalla manifestazione che vede impegnate amministrazioni statali e locali insieme alle forze di polizia si legge in una nota della Prefettura- sarà particolarmente gradita la partecipazione di tutti i cittadini, af-

Gli effetti di un incidente stradale

finché si possa essere, ancora una volta, tutti coinvolti, in un comune sforzo, nella diffusione, nel modo mi-

gliore e più incisivo, del messaggio di sicurezza stradale». provinciamt@luedi.it

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Musica/1

Musica/2

Arte

Musica/3

Invito particolare per il coro della Polifonica “da Palestrina”

Tour Music Fest Gli Armonica accedono alle semifinali

“Armonia di colori” Esposte a Rivello le opere di Giuseppe Pintus

Torna il TolveLive C’è Fabrizio Palma in giuria

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di FRANCO DIONESALVI

Riviello tra i poeti del documentario di Toni D’Angelo

Le stanno mettendo a tutti gli incroci. Dicono che rendono il traffico più scorrevole e diminuiscono gli incidenti. In ogni caso, rispetto ai semafori rigidi e cocciuti, che ti fanno stare fermo a lungo anche se non passa nessuno (e in alcuni casi, rendendo apposta cortissimi i tempi del giallo, fanno fioccare multe ingiuste) rappresentano un bel passo in avanti. Non hanno spigoli, ti ricordano che la terra, come la palla, è rotonda. E ti fanno venir voglia di farci intorno due o tre giri di danza, prima di imboccare la tua strada.

di Friggitrice

Nell’albergo extralusso, bevendo latte di elefante Il mito, il mare, il lusso. I pupi debitamente alla larga affidati all’homo sapiens e tuffo in una giornata glamour. A discettare in uno dei luoghi che il professor De Masi dice di essere tra i pochi, pochissimi al mondo a conciliare l’ozio creativo, quella particolare condizione, cioè, di benessere fisico e mentale che ti concilia il pensiero. Arrivi a un punto in cui il lusso non lo misuri più. Vi confesso che non avevo ancora visto un campo di tennis sulla

spiaggia sotto la roccia e il cameriere che ti chiede il permesso per stenderti il tovagliolo sulle gambe. E che dire delle mini sedie, una per ogni signora, per appoggiare la borsa? Stile e classe che aggiungono bellezza a bellezza, la città di San Vito (indovinate un po’ qual è voi potentini che vi chiamate tutti Vituccio) ospita nel suo più leggendario albergo, il San Pietro, un incontro per parlare del mare, delle sirene, di Ulisse, ma anche di miti moderni, Madonna, Maradona…padre

Pio. E’ però l’incanto delle acque come separazione che attrae i novelli navigatori. Troppi, troppi quelli contemporanei, e di lignaggio troppo popular chè disturbano la quiete dei ricchi. L’estetica del bello ha un prezzo. Ci spiegano che è così. Insomma il bello costa e non è per tutti. Anche i luoghi che madre natura ci ha concesso. Obietto che è una logica troppo oligarchica. Ma nessuno cede. E si passa a bere latte di elefante….

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Ribalta

e personaggi

Festival internazionale

La chitarra di Brignolo incanta Lagonegro

Un invito particolare per il coro “da Palestrina” MATERA - Un nuovo importante traguardo è stato raggiunto dal Coro della Polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina” che, dopo gli ottimi risultati conseguiti con la quinta edizione della Rassegna Polifonica “Petra Matrix”, coronerà l'impegno profuso da molti anni nell'ambito della musica corale incontrando, il prossimo 29 agosto, uno dei massimi esponenti viventi della composizione musicale vocale sacra. Il sodalizio materano diretto dal maestro Carmine Antonio Catenazzo è stato infatti invitato ad esibirsi a Palestrina (Roma), città natale del Giovanni Pierluigi che dà il nome al complesso corale, nell'ambito di un seminario di studi intitolato “Giovanni Pierluigi da Palestrina visto dai contemporanei” organizzato del Coro Polifonico “Praenestinae Voces”di Palestrina e tenuto da una “eccellenza del settore, ovvero monsignor Domenico Bartolucci. Il maestro Bartolucci, considerato tra i più autorevoli interpreti delle pagine musicali di Giovanni Pierluigi da Palestrina, già maestro perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina, Accademico di Santa Cecilia, compositore e direttore, ha

A Miglionico

I Cadabra in concerto

di GIOVANNI DE NOIA LAGONEGRO - La mattinata di sabato è stata segnata dalla conclusione del “Concorso internazionale di interpretazione di musica per chitarra del XX secolo” in cui nessuno dei candidati ha superato la prima fase di qualificazione per l'accesso alla finale. I concerti serali del XXVI Festival internazionale della chitarra hanno invece proseguito il loro itinerario nel lagonegrese. Sabato sera, nella settecentesca chiesa madre di Rotonda, si è esibito Ermanno Brignolo, giovane chitarrista che il venti agosto, nel corso della serata inaugurale del Festival, il pubblico aveva già apprezzato in duo col coro Clericalia et alia nel Teatro Iris di Lagonegro. Attualmente Brignolo è docente di chitarra alla “Scuola di musica moderna” di Asti e approfondisce i suoi studi col grande concertista Christian Saggese e l'insigne Maestro Angelo Gilardino. Le prime note a diffondersi nelle tre navate della chiesa sono state quelle dei “Quatre pièces brèves”, intenso capolavoro del compositore svizze-

Foto di gruppo con il compositore Luis Bacalov

compiuto numerose tournée in tutto il mondo; ha anche diretto numerosi concerti con il Coro dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia (è da ricordare la tournée nella ex Unione Sovietica). Ha inoltre diretto il coro della RAI e i principali complessi sinfonico-corali italiani a Roma, Venezia, Trieste, Palermo, ecc. Tuttora svolge intensa attività concertistica alla direzione del Coro della Fonda-

zione Bartolucci. «L'invito ci riempie di gioia, di orgoglio e di emozione», afferma il maestro Catenazzo. «Nutro per il maestro Bartolucci una profonda ammirazione da sempre, tanto che nel repertorio del mio coro figurano molte delle sue composizioni: ha uno stile che ben si adatta alle voci dei miei coristi, ai quali piace molto, e devo dire che riescono a renderlo al meglio. Giovanni Pierluigi

da Palestrina, oltre a dare il nome al nostro coro, è un altro degli autori che eseguiamo più frequentemente. Del resto, il “Principe della Musica”, come viene chiamato, ci ha lasciato splendide pagine di musica, per cui non si può non apprezzarne il valore: in questo seminario sicuramente il maestro Bartolucci riuscirà, con la sua esperienza, ad evidenziare al meglio le caratteristiche del Palestrina, le cui opere

sono ancora oggi considerate capolavori assoluti della polifonia. Eseguiremo, a chiusura del seminario, una scelta di brani del compositore rinascimentale accostandoli ad autori suoi coevi e, in un sicuramente interessante raffronto, a compositori contemporanei, tra cui lo stesso Bartolucci. Avremo anche l'onore di essere diretti dal maestro nel celeberrimo “Credo” tratto dalla Missa Papae Marcelli del Pale-

Una musica che viaggia a cavallo tra radici calabresi e lucane

Nel segno della tradizione i Totarella infiammano Terranova di STEFANO RICCARDI

MIGLIONICO - Sarà presentato questa sera alle 22 nella Villa Comunale di Miglionico (l'ingresso è libero) il nuovo cd "Wave/Action" della rock-wave band barese. Wave/Action è il quarto disco in studio dei Cadabra. A tre anni dal mini-cd 'Love Boulevard', la rock-wave band di Gioia del Colle ha pubblicato un nuovo lavoro di otto tracce, prodotto e distribuito dall'etichetta abruzzese Fonoarte. Ad anticipare il cd, l'uscita di un video-singolo ('Watching me change'), in rotazione da maggio su emittenti radio-televisive nazionali. I Cadabra sono Sebiano Cuscito (voce/chitarra), Francesco Radicci (batteria) e Vincenzo Romano (basso). cultura@luedi.it

ro Frank Martin. La chitarra di Brignolo ha poi eseguito la “Sonata in Mi” di Ettore Desderi, compositore architetto le cui musiche sono caratterizzate da una sorta di severità strutturale ed espressiva. Il concerto è poi proseguito con “Il giardino delle delizie”, pezzo di J. Carollo suonato in una prima esecuzione a Rotonda, seguito dai “Quatre pièces” di Lennox Berkeley, bellissima partitura della quale non si conosceva l'esistenza fin quando non è riaffiorata da alcune casse che il maestro Angelo Giardino ha ritrovato nella casa museo di Andrès Segovia. E' stata poi la volta di un compositore col quale Berkeley aveva molto collaborato, Benjamin Britten, e del suo “Nocturnal after John Dowland”, variazioni per chitarra sola su una canzone per liuto e voce di John Dowland, liutista inglese del XVII sec. A finire il concerto l'intima, trasparente e preziosa “Cancion y danza” di Federico Monpou, autore che ha molto contribuito ad arricchire il repertorio chitarristico originale. Basti pensare alla sua splendida “Suite Compostelana”.

TERRANOVA DI POLLINO - Sicuramente la serata più apprezzata di questo agosto Terranovese. La scorsa settimana, davanti ad un'affollata platea, si sono esibiti i “Totarella”, gruppo di musica tradizionale dell'area del Pollino. Zampogna, organetto, tamburelli, mandolino, lira calabrese e tantissimi altri strumenti, manovrati con immensa bravura dai componenti di questo straordinario gruppo, hanno divertito il numeroso pubblico accorso ad assistere al concerto anche da altri comuni limitrofi. Grande curiosità ha suscitato l'esibizione dei “pulcinella” di Alessandria del Carretto, le cosiddette “frasse”, maschere di una volta del periodo di carnevale. Nel vero segno della tradizione contadina dunque, al ritmo di pastorale e tarantelle, le musiche dei “Totarella”, sono state tra le più gradite dai turisti che in questo periodo trascorrono le ferie nel centro del Parco Nazionale del Pollino. Da non trascurare che i “Totarella”è uno dei gruppi più gettonati per quanto riguarda questo genere musicale, sia a livello nazionale che internazionale, con le loro esibizioni a Parigi, Buenos Aires, Londra, Toronto in Canada, Croazia, Belgio e in tantissime altre località del territorio italiano, hanno contribuito a far conoscere ed apprezzare le nostre culture e le nostre antiche tradizioni. Presidente del gruppo, è Pino Salamone, figlio del “grande” Carmine Salamone, scomparso qualche anno

a dietro, oggetto di numerosi studi di svariate università per il suo modo di suonare la surdullina, zampogna caratteristica di questo territorio.«Siamo riusciti nel nostro intento - ci spiega Pino Salamone - soprattutto perché all'interno del gruppo abbiamo musicisti con differenti esperienze, provenienti da posti confinanti ma con percorsi autonomi fino alla condivisione e alla fusione in un unico progetto culturale e musicale.

La nostra musica viaggia a cavallo tra la tradizione calabrese e quella lucana, unendo musicisti di Terranova di Pollino, di Alessandria del Carretto e Canna in provincia di Cosenza. Il nostro lavoro - continua Salamone - si è basato semplicemente sulla ricerca e raccolta dei pezzi della tradizione musicale trasmessa dalla generazione che ci ha preceduti, non trascurando in alcuni brani le suggestioni e i ritmi della musica mediterranea».

strina, che eseguiremo assieme al Coro “Praenestinae Voces”. Desidero ringraziare il maestro don Renzo Cilia ed il Coro Polifonico “Praenestinae Voces” per l'invito che ci hanno fatto: è una grande soddisfazione ed il segno che il lavoro che svolgiamo da anni sta dando i suoi frutti, permettendoci di esportare la cultura della nostra Città in ambiti di grande rilievo». cultura@luedi.it

Sagra a Rotonda

Protagonista la melanzana dal colore rosso ROTONDA - Anche quest'anno come di consueto arriva l’appuntamento con la sagra della Melanzana Rossa. La manifestazione, curata dall’Associazione Pollino ad Hoc con la collaborazione dell’azienda agricola Attadia, inizierà oggi alle 19 in corso Garibaldi, con i piatti tipici preparati dal ristorante “Da Peppe”. I visitatori si ritroveranno in un vero e proprio mercatino del gusto e delle tradizioni che vedrà al centro della festa l’ortaggio tipico. Le melanzane rosse fritte e aromatizzate con menta e aglio; fusilli al filetto di melanzane rosse e caciocavallo podalico; polpette di melanzana rossa con salsiccia; torta a base di melanzane rosse. A fare da contorno alla degustazione, la musica popolare e tanto folklore, grazie al gruppo etnico de"I Totarella". L'evento rientra tra gli appuntamenti della rassegna estiva, Rotonda estate 2009. Alle 20 saranno aperti gli stand espositivi "il mercatino del parco" e l’area bimbi. Sarà inoltre presentata la ristampa del ricettario Melanzana Rossa a cura di Flavia De Marco. Nello stand di Poste Italiane sarà possibile effettuare l'annullo filatelico creato per l'occasione Alle 20,30 inizierà la degustazione in corso Garibaldi delle 4 portate a base di melanzane rosse. Alle 21, esibizione del gruppo itinerante. cultura@luedi.it

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Vacanze

a casa mia

I paesaggi mozzafiato di Vietri Vincenti le attrattive turistiche e la buona cucina A pochi chilometri dal centro abitato un’imponente struttura del 1600 di MIMMO DONVITO TORNANTI che tagliano i costoni delle montagne di finissima roccia bianca, ricoperte da un impenetrabile fittissimo bosco. Per osservare il cielo, che fa capolino sulle cime di queste vette che si incrociano come rette diagonali, bisogna compiere un vero sforzo. Ai piedi di questi immensi promontori, tra un’insenatura e l’altra troviamo Vietri di Potenza. Una cittadina di circa 3000 abitanti. Ubicata a quota 405 metri dal livello del mare. È davvero una fortuna aver incontrato in uno dei locali al centro del paese, il sindaco della città Giuseppe Pitta che, per l’occasione, ci ha fornito qualche preziosa informazione. «A Vietri ci si viene e poi si torna – dice il sindaco – soprattutto per la buona cuci-

na, per l’aspetto paesaggistico ed anche per alcune attrattive turistiche da ammirare. A pochi chilometri dal centro abitato salendo per la parte superiore del paese, quasi arrampicandosi su per la montagna si trova una imponente struttura del 1600 circa, recentemente restaurata, quale residenza di alcuni frati cappuccini. Dalla quale si evince un invidiabile colpo d’occhio. Spesso i frati ospitano gruppi di ragazzi dediti alla realizzazione di campi scuola. Tra gli aspetti paesaggistici che più colpisce i visitatori c’è lo spettacolo naturale offerto da alcune cascate formatesi nel tempo in modo del tutto naturale». Vietri è una località facilmente raggiungibile a pochi chilometri dallo raccordo autostradale: SS 407 Potenza –Sicignano direzione Salerno.

Alcune immagini di Vietri

ComeArrivare

DoveMangiare&Dormire

Da Napoli : A3 direzione Salerno - Reggio Calabria, svoltare al bivio di Sicignano sulla SS 407 in direzione Potenza; all’uscita Balvano , proseguire per Vietri PZ. Da Matera – Potenza : SS 407 uscita Balvano. Vietri è una cittadina che converrebbe visitare: solitamente da queste parti, le tradizioni sono sempre coadiuvate da una buona cucina, e tanti deliziosi piatti. m.d.

Per dormire, l’albergo in contrada Cugni (telefono 0971 712011). Per mangiare, ristorante 2 Pioppi, di Antonio Giordano in contrada Tusciano: Per prenotazioni è possibile chiamare ai numeri di telefono 0971 712092 - 0971 712225. Ancora, ristorante e caffetteria Triclinium di Nappi Maria Annain corso Vittorio Emanule,41 Tel 0971 719025. m.d.

Curiosità La fontana

Il convento

Le Madonna

UNA volta c’erano i cavalli ed i cavalieri che si fermavano agli abbeveratoi, costruiti apposta vicino alle fontane. I tempi cambiano, ma chi viaggia sulle strade, si ferma ancora oggi a tirare un sorso d’acqua dalla fontana, i centauri assicurano che questo a volte è un gesto che viene fatto in modo scaramantico, quando si passa davanti alla fontana. m.d.

IL convento dei cappuccini si trova qualche chilometro appena sopra la comunità di Vietri PZ. Da poco restaurato, è circondato da un paesaggio unico, una meta che i motociclisti poterebbero inserire nel proprio itinerario domenicale. Un luogo questo che si presta bene per vivere momenti di relax, o per realizzare campi scuola per i ragazzi. m.d.

Sempre nella struttura del convento dei Cappuccini, all’ esterno, c’è una piccola grotta. Qui i frati cappuccini hanno posizionato una statua della Madonna. I passanti ed i credenti, in visita, uno per volta entrano per conversare in preghiere con la scultura marmorea. m.d.

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Martedì 25 agosto 2009 cultura@luedi.it

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Martedì 25 agosto 2009 cultura@luedi.it

APPUNTAMENTI

30 AGOSTO MELFI

CINEMA AL CHIAR DI LUNA Alle ore 21:00 presso la palestra scoperta Nitti, la proiezione del film “Angeli e Demoni”

OGGI PIGNOLA

MATERA

E..STATE A PIGNOLA MUSICAL SHOW alle 21,00 organizzato dal centro danza MAEVA di Potenza

GEZZIAMOCI A MATERA XXII EDIZIONE “ LE VIE DEL JAZZ ”alle ore 5,30 “i colori dell’alba”, viaggio nel cuore del parco della Murgia materana, terni street parade, ore 21,00 presso il Giardino De Le Monacelle si esibiranno Alessandro Bravo & Cristiano Arcelli Duo sassofono e pianoforte

FERRANDINA

SERATE D’ESTATE 2009 LA NOTTE BIANCA alle ore 22,00 nel Piazzale S. Lucia

CHIAROMONTE

TRIVIGNO

CONCLUSIONE DELL’ ANNO GIOVANNEO INAUGURAZIONE DEL MUSEO PARROCCHIALE “Beato Giovanni da Caramola” alle ore 18,30 nella chiesa di S. Tommaso

E..STATE A TRIVIGNO Alle 21,00 in p.zza Plebiscito Trivigno ieri e oggi; incontro con gli autori

MARCONIA

ESTATE A PISTICCI 4^ edizione nazionale festival JONICACABARET alle ore 21,00 in p.zza Elettra

MARATEA

CINEMARATEA Presso l’arena cinematografica in p.zza Europa alle ore 21,30 il film MOSTRI CONTRO ALIENI

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa rurale di S. Pietro, premiazione e intrattenimento alle ore 21,00

TOLVE

SETTIMANA DELL’ARTE Presso l’ex convento dell’Annunciata

POLICORO

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “Coco Avant Chanel” alle ore 21,00 presso l’anfiteatro comunale

MIGLIONICO

GRASSANO

GIOCHI TRADIZIONALI GRASSANESI Vecchio campo sportivo

MATERA

MARCONIA

JEZZIAMOCI A MATERA 2009 XXII EDIZIONE -Le vie del Jazz -Madonna delle Vergini- Palazzo Lanfranchi

ESTATE A PISTICCI A scuola con Pasolini alle ore 21,30 in p.zza Elettra

DOMANI PIGNOLA

E..STATE A PIGNOLA “Vado al Massimo” concorso nazionale di cabaret alle 21,00 presenta il trio “La Ricotta” e party dell’arrivederci alle 24,00 presso “La Fattoria Sotto Il Cielo” in c.da Petrucco

FERRANDINA

SERATE D’ESTATE 2009 “LA FAVOLA DI NERINO” alle ore 18,30 presso l’ex monastero di S. Chiara

CHIAROMONTE

CONCLUSIONE “ANNO GIOVANNEO” FESTA DEL BEATO GIOVANNI DA CARAMOLA, con intervento musicale del maestro Giovanni Viola e presentazione del libro “vita del beato Giovanni da Caramola tra storia e immaginazione”

RIVELLO

ENERGIA DA CULTURE IN LOCO Lo spettacolo “Federico II tra oriente e occidente” diretto da Ulderico Pesce alle 21,30

MARATEA

CINEMARATEA In p.zza Europa la proiezione del film RICATTO D’AMORE

LAURIA

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CHITARRA Alle ore 21,15 presso il convento Padri Cappuccini

MURO LUCANO

FESTA MEDIEVALE Alle ore 19,00 in rione Pianello apertura della festa medievale e del mercato medievale a seguire musica medievale dal vivo

VIGGIANELLO

POLLINO ESTATE SAGGIO MUSICALE IN p.zza S. Francesco alle ore 21,00

MIGLIONICO

SERESTATE A MIGLIONICO Alle ore 21,30 in p.zza Popolo “ Nello scrigno...” del trio PORTENO Momenti musicali ricercati.. in chiaroscuro jazz& tango&..

GRUMENTO

ESTATE GRUMENTINA 09 FESTA DEL VINO in Piazza A. Caputi

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI I° festival delle bande musicali, alle ore 20,30 nel piazzale della chiesa Madre

27 AGOSTO MELFI

Joe Satriani Tribute Progressiv Rock, alle ore 21,30 presso l’Anfiteatro villa comunale

POLICORO

SPETTACOLO TEATRALE Alle ore 21,15 lo spettacolo teatrale dialettale “Na matass abboglia ngarivugliet”

MATERA

CINEMA AL CHIAR DI LUNA Alle ore 21:00 presso la palestra scoperta Nitti, la proiezione del film “Ex”

ONIX JAZZ CLUB GEZZIAMOCI A MATERA 09 - “LE VIE DEL JAZZ” alle ore 22,00 presso loc. Le Monacelle

FERRANDINA

GRUMENTO

SERATE D’ESTATE 2009 RADUNO BANDE DA GIRO alle ore 21,00 in piazza Plebiscito

ESTATE GRUMENTINA 09 SAGRA DEI PRODOTTI DELL’ORTO E DELLA VIGNA in C.da Pagliari

MOLITERNO

VIGGIANELLO

ITINERARIO RISORGIMENTALE LUCANO Alle ore 20,30 presentazione della ristampa de “I MORIBONDI DI PALAZZO CARIGNANO” di Ferdinando della Gattina

TRIVIGNO

E... STATE A TRIVIGNO

POLLINO ESTATE IL GUSTO DEL POLLINO sagra della salsiccia in C.da Voscari alle ore 21,00

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI II edizione del concorso “Poeti e pittori di Pisticci” premiazione alle ore 18,00

presso il salone “La Pacchianella”

MATERA

GEZZIAMOCI A MATERA XXII EDIZIONE “ LE VIE DEL JAZZ” alle ore 22,00 presso il giardino delle Monacelle con Paolo Angeli, chitarra sarda

28 AGOSTO CALVELLO

R..ESTATE A CALVELLO 3° serata di ballando con il gruppo “the music family” dei fratelli Tempone alle 21:30 in piazzza Marconi

MARATEA

CINEMARATEA Presso l’arena cinematografica in p.zza Europa alle ore 21,30 il film BOLT , UN EROE A QUATTRO ZAMPE

MATERA

GEZZIAMOCI A MATERA XXII EDIZIONE “ LE VIE DEL JAZZ” alle ore 18,00 l’evento “interpretare l’arte”, sonorizzazione dei dipinti di Palazzo Lanfrachi, tre microconcerti negli

esercizi commerciali, alle ore 19,45 da piazza Ridale inizia il viaggio del camioncino del jazz di villa Schiuma

GINESTRA

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Alle ore 21,30 lo spettacolo MEDEA diretto da Ulderico Pesce

MARATEA

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CHITARRA Alle ore 21,15 presso il chiostro “De Pino”

POLICORO

CALORE LUCANO E PASSIONE NAPOLETANA Alle ore 21,00 presso l’anfiteatro comunale

MURO LUCANO

GIORNATA DELL’EMIGRAZIONE Alle ore 18,30 presso il museo archeologico inaugurazione della mostra fotografica, alle ore 21,00 in p.zza Don Minzoni commedia musicale “Fuga musicata in L. A”

MIGLIONICO SERESTATE A MIGLIONICO

“JEZIAMOCI 2009” in P.zza Popolo alle 21,30

occidente” alle 21,30 diretto da Ulderico Pesce

GRUMENTO

TRIVIGNO

PIETRAGALLA

E..STAE A TRIVIGNO XIX Festival Canoro dei bambini alle 21,00 in p.zza Plebiscito

BALLANTE NEI PALMENTI SPETTACOLI SAGRE DANZE alle ore 19,00 apertura degli stads enogastronomici, tarantelle sotto la luna e percorso guidato nel parco storico dei Palmenti

“11° NON GIUDICARE” RAPPRESENTAZIONE TEATRALE in vernacolo materano alle 21,00 in Piazzetta Pascoli

MURO LUCANO

GRUMENTO

MARCONIA

MIGLIONICO

OPPIDO

ESTATE GRUMENTINA 09 Falò dei quartieri

MATERA

ESTATE A PISTICCI Concerto conclusivo del gruppo musicale “Piccolo Circo Elettroacustico Eianda” alle ore 22,00 presso il parco giochi Villa comunale

29 AGOSTO CALVELLO

R..ESTATE A CALVELLO CALVELLO WESTER SHOW, gare di barrel penning & pole bending presso il campo sportivo

VILLA D’AGRI

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Lo spettacolo “ Federico II tra oriente e

BAND EMERGENTI Alle 21,00 in p.zza Don Minzoni

ESTATE GRUMENTINA 09 LA CORRIDA - Largo Umberto I

SERESTATE A MIGLIONICO Alle ore 18,00 in P.zza Mercato Finale del torneo “ Tennis Tavolo”, ore 19,00 in p.zza Castello “GUGLIELMO TELL” dimostrazione sportiva di tiro con l’arco, ore 23,00 estrazione dei premi della lotteria “serestate a Miglionico 2009”

W L’ESTATE 09 “ El tango da Borges a Piazzolla” quartetto d’archi alle 21,00 presso Largo sette Dolori

PICERNO

SPETTACOLO TEATRALE Castello Torremare

GARA DI ORGANETTO

BANZI

NOTTI BANTINE Tornei di calcio a 5, e 1° Notturna Bantina Corsa podistica di 10 km “alla Filippide”

VENOSA NOTTE BIANCA

METAPONTO ATELLA

OTTAVO RICHTER IN CONCERTO Ore 21,00 - villa Saracena

PISTICCI

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09

Alle ore 22 chiusura del Jazz festival con la cantante Serena Autieri.

MATERA

MATERA REGGAE FESTIVAL In Piazzetta Pascoli

MATERA

GEZZIAMOCI A MATERA 09 - “LE VIE DEL JAZZ” Alle 11,30 concerto aperitivo, presso il Palazzo Lanfranchi, continuazione fino alle 22,00 presso il giardino del “Le Monacelle”

NOVA SIRI

SIRI..COMINCIA D’ESTATE 09 Concerto di danza alle 21,00 presso l’Anfiteatro Totò

VIGGIANELLO

POLLINO ESTATE FOLKLORE E TRADIZIONE RAINO DELLA PITU CON I BUOI nel centro storico

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Corsa dei bambini, giochi vari, torneo di tresette e gara di torte

R..ESTATE A CALVELLO SERATA LETTERARIA incontro con gli autori di Calvello alle ore 21,30 in piazza Marconi

5 SETTEMBRE PISTICCI

RIONERO

“VENOSA, LE DONNE L’ARTE” MOSTRA DI PITTURA - Sala del Castelo

POLLINO ESTATE RIDIPOLLINO Giobbe Covatta in “seven” presso l’anfiteatro comunale alle ore 21,00

4 SETTEMBRE CALVELLO

MIGLIONICO

VENOSA

VIGGIANELLO

1° FESTIVAL INTERNAZIONAL RADUNO BIG BAND Ore 17,30 Palazzo Lanfranchi

BALLANTE NEI PALMENTI SPETTACOLI SAGRE DANZE alle 19,00 percorso guidato nel parco storico dei Palmenti ed estemporanea di pittura

ESTATE GRUMENTINA 09 FESTA IN ONORE DELLA MADONNA DI MONSERRATO

V FESTIVAL DELLA MAGNA GRECIA “ASSO DI MONNEZZA” presso il Cortile del castello

MATERA

PIETRAGALLA

GRUMENTO

VENOSA

R..ESTATE A CALVELLO CONCERTO DEL GRUPPO “REWIND” alle ore 21.30 nel rione Piano

POLLINO ESTATE FOLKLORE E TRADIZIONE INNALZAMENTO DELLA PITU nel centro storico

SATRIANO ARTE E SPETTACOLO Corsa campestre alle ore 17,00

CINEFABRICA TEATRO ITINERANTE “MELCHIORRE ED EURIDICE” alle ore 21,00 presso loc. Agna Le Piane

1 SETTEMBRE CALVELLO

VIGGIANELLO

SATRIANO

MATERA

1° FESTIVAL INTERNAZIONALE RADUNO BIG BAND S.Pietro Caveoso

FESTIVAL DANCE 2009 Ore 21,00 in p.zza Don Minzoni

SERESTATE A MIGLIONICO Alle 21,00 in p.zza Popolo “cinema sotto le stelle”, proiezione film per bambini

SERESTATE A MIGLIONICO Ore 18,00 in p.zza Mercato finale del torneo “Calcio Balilla”, ore 20,30 presso il salone dell’arte un momento di cultura “Carmen Adorata: psicoanalisi della donna zingara-bizet

MATERA

TOLVE

5° MUSIC FESTIVAL TOLVELIVE In p.zza M.Pagano alle ore 21,00

31 AGOSTO MELFI

CINEMA AL CHIAR DI LUNA Alle ore 21,00 presso la palestra scoperta Nitti la proiezione del film “ Angeli e Demoni”

FERRANDINA

SERATE D’ESTATE 2009 “FESTA DELLA CREATIVITA’ GIOVANILE” alle ore 21,30 in piazza Plebiscito

MURO LUCANO FESTA DEL SANTO PATRONO SAN GERARDO MAJELLA

VIGGIANELLO

POLLINO ESTATE TEATRO SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA presso l’anfiteatro comunale alle ore 21,00

GRUMENTO ESTATE GRUMENTINA 09 CACCIA AL TESORO

MODELAND DEL VULTURE concorso per aspiranti indossatori alle 21,00 presso il palazzo G. Fortunato;

MATERA

PIETRE CHE CANTANO SPETTACOLO DI ILLUMINAZIONE scenica e piromusicale alle 21,15 in Piazza S.Pietro Caveoso e Madonna Idris

SAN MAURO F.

EVENTI ESTATE 09 Lo spettacolo “Melodia Mediterranea” alle 21,30 in Piazza Marconi

6 SETTEMBRE CALVELLO

R..ESTATE A CALVELLO The music family dei fratelli Tempone alle 21,30 in piazza Falone

POTENZA

FESTIVAL NAZIONALE DI ARTE PIROTECNICA “ FUOCHI SUL BASENTO” Alle ore 21,00 a San Luca Branca (Pz) la spettacolare gara pirotecnica alla XX edizione

METAPONTO

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Alle 21,30 presso le Tavole Palatine lo spettacolo Novecento diretto da Ulderico Pesce

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Viggiano

PICERNO

AMICI DEL CAVALLO

BANZI

NOTTI BANTINE Concerto in memoria di Aurelio Nino “classe di pianoforte”

MATERA

CARMINA BURANA Alle ore 20,30 presso la Cava del Sole

7 SETTEMBRE CALVELLO

R..ESTATE A CALVELLO 3° edizione della giornata dei diversamente abili alle 10,30

8 SETTEMBRE CALVELLO

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E..STATE A TRIVIGNO Renato Pezzano in Quartett Blues alle 21,30 presso l’anfiteatro comunale

CINEFABRICA Spettacolo teatrale “Melchiorre ed Euridice” alle ore 21,00 presso il Rione Lanera

ESTATE A PISTICCI Festival internazionale di musica cristiana “Io canto con Maria “ alle ore 21,00 in p.zza Umberto I

MURO LUCANO

TRIVIGNO

MATERA


Martedì 25 agosto 2009

Ribalta

e personaggi Riviello nel film di Toni D’Angelo IL poeta Vito Riviello nel documentario “Poeti” di Toni D'Angelo. C'è anche il poeta lucano, scomparso a giugno, nel lavoro del figlio trentenne del mito della canzone napoletana Nino, un documentario che sarà presentato nella sezione Controcampo Italiano della prossima Mostra del Cinema di Venezia (dal 2 al 12 settembre). Accanto a Riviello, in una giornata a spasso per Roma, a tempo di versi poetici, classici e moderni, famosi e non solo (con il sogno di una nuova grande Woodstock della poesia, come quellachesi realizzòalfestival di Castelporziano del 1979) poeti underground come Silvia Bove, Cony Ray, Lidia Riviello, Gabriele Peritore, e altri invece noti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Luciano Luisi, Dante Maffia. La poesia di Riviello è stata definita in grado di porsi «contro la "monumentalità" della cultura ufficiale agendo nel senso della derisione, del comico, del gioco linguistico con scarti di sorpresa e invenzioni, accostamenti sonori, motti di spirito, che avvicinano l'autore anche al teatro popolare e alla clownerie». Curioso il modo in cui è nato il progetto di D'Angelo: in una notte, complice un principio di sbronza in un pub scantinato, ha ascoltato poesie “bellissime” recitate dalle persone che erano con lui. D'Angelo, in gara quest'anno fra i cinque registi esordienti ai David di Donatello con “Una notte”, ha scelto come guide, in questo viaggio, proprio due poeti: Biagio Propato, organizzatore di reading nel pub del fratello, e Salvatore Sansone, che è anche sceneggiatore (fra gli

Tour Music Fest

Semifinali per gli Armonica

D’Angelo; a sinistra Riviello

altri ha scritto per Wilma Labate e Matteo Garrone). I due non si vedevano da più di dieci anni. Si reincontrano per caso una mattina al cimitero acattolico sotto la Piramide di Roma, per un omaggio alla tomba del poeta beat Gregory Corso. Inizia da là un percorso di conversazioni, visioni, parole, scorci di Roma, protagonista nei versi di Goethe, Keats, Shelley, Corso, Bellezza, Rosselli, Pasolini. «Non so niente di poesia - spiega il regista - questo era il punto di partenza quando una notte mi sono trovato a bere una birra in un pub scantinato dove improvvisamente le persone attorno al mio tavolo hanno iniziato a recitare poesie. Bellissime. Da quel momento ho deciso di imbracciare una telecamera ed andare a curiosare per capire cosa si nasconde dietro la sacra parola Poesia. La prima impressione che ho avuto è stata

AViggianello

I sette peccati capitali descritti da Giobbe Covatta VIGGIANELLO - La disincantata serata sui vizi e le scarse virtù del nostro tempo in "Seven-7" di Giobbe Covatta, in programma presso l'anfiteatro comunale questa sera alle 21 Trasfigurando il ruolo dello scienziato, Covatta parte dalle creature che popolano il mondo occidentale - l'uomo, prima e la donna, solo in seconda battuta - per sviluppare un'analisi paradossale nelle oscure cavità del cervello. Tra lobo sinistro e destro, frugando tra le varie possibili e più o meno identificabili ghiandole, l'improvvisato azzeccagarbugli illustra i centri di controllo su lussuria, gola, superbia, ira, accidia, avarizia e invidia. Tra le varie ghiandole, Covatta riesce anche a isolare quelle responsabili di alcuni comportamenti rappresentativi del genere maschile da quelle responsabili di altri comportamenti tipici del genere femminile. La sghignazzata è libera per ben due ore ininterrotte. Impegnato nella salvaguardia delle balene e nel progetto Amref a sostegno della popolazione africana, Giobbe Covatta ini-

A Venezia il documentario “Poeti” realizzato dal figlio di Nino

zia la carriera come operatore turistico ma da subito si fa largo come cabarettista tra le principali emittenti televisive approdando nel 1990 al Maurizio Costanzo Show. Gli spettacoli teatrali incrementano la sua fama e il successo a livello nazionale arriva con “Dio li fa e poi li accoppa", una rappresentazione che lo convince a concedere anche il bis con "Dio li fa...Terzo millennio”. La tv lo incorona con il programma “L'ottavo nano”, ma anche nel campo dell'editoria regala capolavori di livello assoluto. A gennaio 2007 porta poi in scena per i teatri lo spettacolo “Seven”, la commedia che offrirà anche stasera e che narra dei sette biblici peccati capitali che Giobbe Covatta analizza con acre comicità. Con ogni individuo impegnato ad alimentare il proprio ego ed incurante di esaminare la realtà con lucidità, Giobbe Covatta stasera quindi parlerà dei sette peccati capitali per due ore di comicità “sociale” dense e intelligenti, cariche di umorismo sano e miratissimo e volte a ritrarre la società attuale. cultura@luedi.it

quella di percepire dai miei interlocutori che parlare di poesia nel 2009 era una cosa rivoluzionaria. È allora che mi sono innamorato del mio progetto di film e mi ritrovo innamorato anche della poesia. Il mio obiettivo come regista - continua D'Angelo - è quello di raccontare la poesia nascosta, metropolitana, lontana e sconosciuta alle antologie e, assieme, anche quella ufficiale e più conosciuta. Ma soprattutto è quello di raccontare Roma in una poesia di immagini e parole accompagnato nelle sue strade dalle ombre dei miei protagonisti poeti: Biagio Propato e Salvatore Sansone. Con questo film non ho voluto dare un'immagine esaustiva della poesia, bensì un frammento che riesca far capire come questa sia qualcosa tanto ampio da non poter essere raccontato in un unico film». cultura@luedi.it

Pintus espone a Rivello “Armonia di colori” di FRANCESCO ZACCARA RIVELLO - Il giovane pittore Giuseppe Pintus (nella foto) espone a Rivello. Oggi, dalle 17 alle 24, sarà possibile visitare nel chiostro di Sant'Antonio, la personale di Pintus dal titolo “Armonia di colori”. Nelle opere esposte è possibile osservare i passaggi dai colori caldi ai colori freddi presenti fin dai primi lavori dell'artista come "il Galeone", fino a raggiungere una più naturale definizione di armonia di colore nell'ultimo quadro dal titolo "La quercia". La continua ricerca dell'effetto fotografico che caratterizza il suo lavoro, ha trovato riscontri pregevoli anche da parte della critica. Pintus è nato a Civitavecchia nel 1975. Pittore, disegnatore, ritrattista, ha ereditato la passione per l'arte dal papà. I suoi soggetti, ritratti con la tecnica dell'olio su te-

la o su legno, sono figure, paesaggi, temi religiosi e nudi. Tuttora impegnato attivamente nella ricerca di nuove tecniche, le sue opere esprimono situazioni, sensazioni e stati d'animo nell'intento di focalizzare l'attimo e di rivivere gli istanti. Pennellate vivaci e colori dai brillanti effetti di luce esprimono il suo animo nella continua ricerca dei colori, trasportandoci così in un mondo fatto di leggerezza e di sogno. Docente di pittura presso l'Associazione " Cilento e Musica " di Vibonati, Pintus quest'anno ha presentato le sue opere anche a Villammare e Sapri. Con la mostra di Giuseppe Pintus, l'Amministrazione e la Pro-Loco di Rivello intendono dare spazio ad un giovane artista originario della contrada di Rivello Medichetta, «augurandogli di crescere e conseguire il meritato successo». cultura@luedi.it

MATERA - Per ora si godono il successo del primo posto conquistato giovedì notte al Ajust Music Festival di Grottole, concorso per band lucane e pugliesi, dove sono stati premiati anche per il miglior arrangiamento. Ma per il gruppo materano degli Armonica la strada sembra spianata per ulteriori affermazioni in campo nazionale. Il prossimo 30 settembre parteciperanno a Napoli alle semifinali del Tour Music Fest e dopo, a novembre, i quattro musicisti sono attesi in Liguria nella Città dei Fiori, dove prenderanno parte alle semifinali nazionali di Sanremo rock. Inoltre, un loro brano sarà inserito in un cd di band emergenti italiane che uscirà nei prossimi mesi. Ma la grande popolarità degli Armonica potrebbe arrivare, se il progetto dovesse andare in porto, conla sigladi apertura dellaserie dicartoni animati in 26 puntate “Ulisse”, prodotta da Raiuno, che sarà trasmessa sulla rete più seguita dagli italiani il prossimo anno. “Ulisse”nasce da un soggetto scritto da Luciano De Crescenzo. Le musiche sono di Vanni Boccuzzi, ex Baricentro, mentre i testi portano la firma di Gianni Belfiore, autore dei più grandi successi di Julio Iglesias. La sigla di apertura si appresta a diventare un tormentone che entrerà in tutte le case e nella testa degli italiani. Formatisi nel febbraio 2008, in poco più di un anno gli Armonica stanno mietendo un'affermazione dietro l'altra. La band è nata dalla voglia di due giovani ragazzi, Pasquale Dimatteo, cantante, ed Enzo Fabrizio, batterista, di trasmettere nuove emozioni attraverso una musica diretta. Il gruppo cresce avvalendosi di altri musicisti, il bassistaRaffaele Paolicelli e il chitarrista Daniele Tristano. Gli Armonica propongono un genere rock/pop italiano, dove rabbia ed energia si intrecciano a dolci melodie. Dopo alcuni mesi di lavoro esce “Storia Impossibile”, una demo cd in cui le idee musicali degli Armonica iniziano a prendere forma. La demo contiene tre brani: “Chi sei”,”Storia impossibile” e “Ti amo davvero”. Il pubblico mostra notevole interesse nei confronti della band che continua ad esibirsi in concerti live, festival e concorsi, tra cui il “San Marco Rock Festival” e il “The Pom Festival”, dove conquistano il terzo posto. Attualmente i quattro musicisti sono impegnati nella composizione di nuovi brani destinati a confluire in un prodotto in studio. Biagio Tarasco

A Viggiano per divertirsi con Pablo e Pedro VIGGIANO - All'insegna della risata questa sera, , l'estate viggianese. Nell'ambito della rassegna dedicata al cabaret si esibisce il duo Pablo e Pedro in “Come se fosse”. Ossia Nico Di Renzo e Fabrizio Nardi, già protagonisti di Zelig grazie al ritmo frenetico e incalzante delle loro esibizioni, per le battute araffica euna buonadose di improvvisazione. Da ricordare i loro cavalli di battaglia, “i rappers siciliani” e “nemici di Maria De Filippi”, fino alle loro ultime creazioni che rappresenta l'incontro tra Dio e l'Arcangelo Gabriele presi

nella creazione di un mondo nuovo. Una esilarante parodia in cui “il Signore”decide di aggiungere un nuovo comandamento: “nulla si distrugge, tutto si ricicla”. Ormai stanco di questo mondo, “il Signore” decide di progettarne uno nuovo… Uno spettacolo denso di situazioni legate da un filo che è logico solo per loro, quindi illogico per chi, guardandolo in modo logico, non lo capisce. Uno spettacolo, però, realizzato con l'unico scopo di divertire. Appuntamento alle 20:30 al Pisciolo.

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Ribalta

e personaggi TolveLive, in giuria c’è Fabrizio Palma di GIANLUIGI ARMIENTO TOLVE - Meglio tardi che mai. Torna il Music Festival TolveLive, in ritardo rispetto ai tempi soliti ma comunque pronto per tagliare il traguardo della quinta edizione. Ormai si può definire un evento, un appuntamento imperdibile dell'estate tolvese e lucana. Quest'anno si svolgerà il 30 agosto, una locazione sul calendario diversa rispetta al solito, ma dettata dalle esigenze. La formula è la stessa, ma considerato che non ci saranno le preselezioni, saranno dieci i gruppi che si contenderanno la vittoria finale. Due le categorie: cover band e brani originali. Con i due gruppi detentori del titolo ammessi di diritto. I Sound Waves per le cover ed i Red Fire per i brani originali. Lo scenario sarà quello di piazza Mario Pagano con la splendida Fontana Monumentale a far da sfondo. Ancora un volta la Pro Loco sul ponte di comando con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale. l sodalizio tolvese ormai è

un macchina ben rodata e presterà la solita attenzione nell'organizzare nei minimi particolari l'edizione 2009 della kermesse canora. Un po' di storia: il TolveLive vede le prime luci nel 2005 ed i primi nomi ad essere incisi nell'albo d'oro della manifestazione sono quelli dei Marinace di Oppido Lucano e dei Pig Floyd di Acerenza. L'anno successivo sono ancora i Marinace a portare a pochi chilometri da Tolve il titolo per la categoria brani originali, mentre nelle cover sbanca il duo formato da Tiziano Cillis e Santino Giambersio. Nel 2007 è la volta dei simpaticissimi Marasma di Matera che con le loro melodie SKA hanno entusiasmato la piazza tolvese. Ai Dyadema di Trivigno lo scettro nella categoria cover band. L'edizione scorsa è stata sbancata dai giovanissimi Red Fire di Oppido Lucano per i brani originali e dai Sound Waves nelle cover. Dall'anno scorso, grazie alla collaborazione con Radio Potenza Centrale, è stato istituito un premio per la miglior presenza scenica,

dedicata al compianto Black Mario dj, che con l'emittente lucana ha tenuto a battesimo la kermesse tolvese sin dalla prima edizione. Il premio dell'edizione 2008 è andato ai Marasma che in fatto di presenza scenica non sono secondi a nessuno. Il premio del pubblico è stato assegnato alla band di Ferrandina gli Airbag. Molte note si sono alternate sul palcoscenico tolvese, oltre quaranta gruppi si sono dati sana battaglia musicale ed oltre trecento musicisti hanno condiviso momenti di assoluta spensieratezza musicale. La novità più importante della quinta edizione è la presenza come presidente di giuria del maestro Fabrizio Palma, direttamente da una delle cattedre più importante del panorama televisivo nazionale, quella di Amici. Ad affiancarlo ci sarà il direttore artistico di Sognando Sanremo, Egidio Lofrano. I gruppi vincitori delle due categorie parteciperanno alle pre finali di Sognando Sanremo, che si svolgeranno con ogni probabilità nella città dei fiori. cultura@luedi.it

In scena a Matera “Austòcch, Andènj i Rafaièl”

Talìa, piazza gremita per la commedia in vernacolo di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - Piazza del Carro della Bruna al rione Piccianello era pienissima domenica sera per l'appuntamento con la commedia in vernacolo materano portata in scena da Talia Teatro. Oltre al pubblico seduto, tantissima gente in piedi anche fuori dei cancelli della piazza che ospita il manufatto in cartapesta ha applaudito la performance artistica della storica compagnia materana guidata da Antonio Montemurro. Lo spettacolo “Austòcch, Andènj i Rafaièl” è tratto dall'atto unico di Peppino De Filippo “Don Raffaele il trombone”. Il materanissimo don Raffaele Chiancone (Montemurro) è un maestro di trombone che vorrebbe diventare un grande e famoso compositore; immerso com'è nel suo mondo di sogni crede che la fortuna giungerà da un momento all'altro. Pur di non tradire questa grande passione rifiuta qualsiasi altro lavoro come quello di sorvegliante in un mattonificio a La Martella. Ma anche quando la fortuna sembra girare dalla sua parte il povero Chiancone scopre di essere stato preso in giro. Il testo in dialetto materano si basa principalmente sui dialoghi, su cui la trama scivola, e s'intreccia perfettamente con l'interpretazione degli altri attori principali, Franco Burgi e Saverio Mastronardi, per poi avviarsi verso un finale di grande effetto. Le battute in materano verace sono ora armi pungenti, ora veri e propri scontri verbali sempre in grado di divertire il pubblico. Come sempre la compagnia di Antonio Montemurro utilizza un linguaggio semplice ed “autenticamente materano”, minuziosamente costruito per il soggetto teatrale, un linguaggio che esprime l'animo “local”del personaggio ed è funzionale al testo. In questo senso un plauso va an-

Una commedia di Talia

che agli altri attori: Nunzia Scorca, Margherita Arrè, Marianna Miglionico, Claudia Passarelli, Giulia Cifarelli, Laura Matera e Francesco Palomba. Per Natale Talia Teatro sta preparando un adattamento, metà in italiano e metà in materano, dell'Avaro di Moliere. Un soggetto impegnativo portato in scena con costumi del '600 ed accurata scenografia che coinvolgerà più di 15 attori. Una scelta, quella di Montemurro che mira probabilmente ad allargare il target del pubblico e a differenziare, con un progetto di livello (aperto a suggestioni drammatiche) l'offerta artistica, inflazionata ultimamente dalle tante compagnie che recitano in vernacolo materano. cultura@luedi.it

Il festival si svolgerà il 30 Due le categorie, cover band e brani originali In dieci si contenderanno la vittoria

Dall’alto i Sound Waves e i Red Fire. SI tratta dei due gruppi detentori del titolo ammessi di diritto all’edizione 2009 del TolveLive. Appuntamento al 30 agosto.

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Martedì 25 agosto 2009


Martedì 25 agosto 2009

Il gioco

Di comune Ginia e Rosa non avevano che quel pezzo di strada e una stella di perline nei capelli. Ma una volta che passavano davanti a una vetrina, Rosa disse: «Sembriamo sorelle» A QUEI tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era così bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare camminare fino ai prati e fin dietro le colline. - Siete sane, siete giovani, - dicevano, - siete ragazze, non avete pensieri, si capisce - Eppure una di loro, quella Tina ch'era uscita zoppa dall'ospedale e in casa non aveva da mangiare, anche lei rideva per niente, e una sera, trottando dietro gli altri, si era fermata e si era messa a piangere perché dormire era una stupidaggine e rubava tempo all'allegria. Ginia, se queste crisi la prendevano, non si faceva accorgere ma accompagnava a casa qualche altra e parlava parlava, finché non sapevano più cosa dire. Veniva così il momento di lasciarsi, che già da un pezzo erano come sole, e Ginia tornava a casa tranquilla, senza rimpiangere la compagnia. Le notti più belle, si capisce, erano al sabato, quando andavano a ballare e l'indomani si poteva dormire. Ma bastava anche meno, e certe mattine Ginia usciva, per andare a lavorare, felice di quel pezzo di strada che l'aspettava. Le altre dicevano: - Se torno tardi, poi ho sonno; se torno tardi, me le suonano - Ma Ginia non era mai stanca, e suo fratello, che lavorava di notte, la vedeva soltanto a cena, e di giorno dormiva. Nelle ore del mezzogiorno (Severino si girava nel letto quando lei entrava) Ginia preparava la tavola e mangiava affamata masticando adagio, ascoltando i rumori della casa. Il tempo passava adagio, come fa negli alloggi vuoti, e Ginia aveva tempo di lavare i piatti che aspettavano nel lavandino, di fare un po' di pulizia; poi, di stendersi sul sofà sotto la finestra e lasciarsi assopire al ticchettio della sveglia dall'altra stanza. Qualche volta chiudeva anche le imposte per far buio e sentirsi più sola. Tanto Rosa alle tre avrebbe sceso le scale, fermandosi a grattare contro l'uscio, piano per non svegliare Severino, finché lei non le rispondesse ch'era sveglia. Allorauscivanoinsieme esilasciavano al tram. Di comune, Ginia e Rosa non avevano che quel pezzo di strada e una stella di perline nei capelli. Ma una volta che passavano davanti a una vetrina e Rosa disse: - Sembriamo sorelle, - Ginia s'accorse che quella stella era ordinaria e capì che doveva portare un cappellino se non voleva parere anche lei un'operaia. Tanto più che Rosa, soggetta ancora a padre e madre, non avrebbe potuto pagarsene uno che chi sa quando. Quando passava a svegliarla, Rosa entrava se non era già tardi; e Ginia si faceva aiutare a rimettere in ordine, ridendo sottovoce di Severino che, come tutti gli uomini, non sapeva che cosa voglia dire tenere una casa. Rosa lo chiamava « tuo marito », per continuare lo scherzo, ma non di rado Ginia si rabbuiava e ribatteva che avere tutte le noie della casa ma non l'uomo, era poco allegro. Scherzava, Ginia - perché il suo piacere era

Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata

della lettura Quella strada così particolare

Leggi&Indovina

La soluzione di sabato

Era “Querelle di Brest” di Jean Genet Ieri l'autore da indovinare era Jean Genet. Grande e inquieto scrittore francese del Novecento, nacque a Parigi da padre ignoto, venne abbandonato dalla madre e affidato alla Pubblica Assistenza e poi alla Colonia correzionale di Mettray perché sorpreso a rubare. Si arruolò quindi alla Legione Straniera; dopo due anni ne fuggì, dandosi ad un'esistenza vagabonda fatta di elemosine, furti, prostituzione. Fu arrestato diverse volte, e in carcere scrisse alcune delle sue opere, come

proprio di starsene quell'ora in casa da sola, come una padrona -, ma a Rosa bi sognava di tanto in tanto far capire che non erano più bambine. Neanche per strada Rosa sapeva stare, e faceva dei versacci, rideva, si voltava - Ginia l'avrebbe pestata. Ma quando andavano insieme a ballare, Rosa era necessaria perché dava a tutti del tu, e con le sue matterie faceva capire agli altri che Ginia era più fine. In quell'anno così bello, che cominciavano a vivere da sole, Ginia s'era presto accorta che la sua differenza dalle altre era di essere sola anche in casa - Severino non contava - e di potere a sedici anni vivere come una donna. Per questo fin che portò la stella nei capelli si lasciò accompagnare da Rosa, che la divertiva. Non c'era un'altra in tutto il rione, che fosse scema come Rosa, quando voleva. Sapeva smontare chiunque, ridendo e guardando in aria, e delle sere intiere non faceva né diceva niente che

il romanzo “Nostra Signora dei Fiori”e il poema “Il condannato a morte”. Scrisse anche diverse opere teatrali, fra cui “Le serve”, ancora oggi assai rappresentato in tutto il mondo. Il brano era tratto da “Querelle di Brest”, edito in Italia da Il Saggiatore, con la traduzione del poeta Giorgio Caproni. Da questo romanzo Fassbinder trasse un memorabile film, “Querelle”, quasi un manifesto del cinema omosessuale inteso come prospettiva da cui riconsiderare il mondo.

non fosse per commedia. E litigava come un gallo. - Che cos'hai, Rosa? diceva qualcuno, mentre si aspettava che cominciasse l'orchestra. - Paura - (e le uscivano gli occhi dalla testa); - ho visto là dietro un vecchio che mi fissa, mi aspetta fuori, ho paura -. L'altro non ci credeva. - Sarà tuo nonno. - Stupido. - Allora balliamo. - No perché ho paura -. Ginia, a metà del giro, sentivaquell'altrogridare: -Seiunamaleducata, una strega, vatti a nascondere. Torna in fabbrica! - Allora Rosa rideva e faceva ridere gli altri, ma Ginia, continuando a ballare, pensava che era proprio la fabbrica che riduceva così una ragazza. E del resto bastava guardare i meccanici, che anche loro cominciavano la conoscenza facendo questi scherzi. Se nella compagnia ce n'era qualcuno, si poteva star certi che prima di notte una ragazza si arrabbiava o, se era più scema, piangeva. Prendeva-

no in giro come Rosa. Volevano sempre portarle nei prati. Con loro non si poteva discorrere e bisognava stare subito sulla difesa. Ma avevano di bello che certe sere si cantava, e cantavano bene, specialmente se veniva Ferruccio, con la chitarra, uno alto, biondo, che era sempre disoccupato ma aveva ancora le dita nere e fiaccate dal carbone. Pareva impossibile che quelle mani grosse fossero così brave, e Ginia che se le era sentite una volta sotto l'ascella mentre tornavano tutti insieme dalla collina, stava attenta a non guardarle mentre suonavano. Rosa le aveva detto che quel Ferruccio si era informato di lei due o tre volte, e Ginia aveva risposto: - Digli che prima si faccia le unghie -. La volta dopo s'aspettava che Ferruccio ridesse, e invece Ferruccio neanche l'aveva guardata. Ma venne il giorno che Ginia uscì dall'atelier aggiustandosi il cappello con le due mani, e trovò sul portone

Anche quest’anno L’Inserto Estate vi offre una lettura da fare nel luogo di villeggiatura, o a casa in un momento di relax. Un’opportunità di piacevole riflessione; ma non soltanto questo. Infatti vi proponiamo un gioco che, ne siamo certi, aggiungerà a quel piacere un pizzico di suspence e di coinvolgimento personale. Si tratta di questo: non vi diciamo chi è l’autore del brano che vi proponiamo, spetta a voi indovinarlo. La soluzione la troverete nell’edizione del giorno successivo. Allora buona lettura e pronti a indovinare.

proprio Rosa che le saltò incontro. Cosa c'è? - Sono scappata dalla fabbrica-. Fecero insieme il marciapiede fino al tram, e Rosa non parlava più. Ginia, seccata, non sapeva cosa dire. Fu quando scesero dal tram, vicino a casa, che Rosa brontolando disse piano che aveva paura di essere incinta. Ginia le diede della stupida e litigarono sull'angolo. Poi la cosa passò, perché Rosa si era messa in quello stato solamente per lo spavento, ma intanto Ginia fu più agitata di lei, perché le pareva di essere stata truffata e lasciata a far la bambina mentre gli altri si divertivano, e proprio da Rosa poi che non aveva neanche un po' di ambizione. « Io valgo di più, - diceva Ginia, - a sedici anni è troppo presto. Peggio per lei se si vuole sprecare ». Diceva così ma non poteva ripensarci senza umiliazione, perché l'idea che quelle altre senza mai dirlo fossero tutte passate nei prati, mentre a lei, che viveva da sola, la mano di un uomo dava ancora il batticuore, quest'idea le tagliava il fiato. - Perché quel giorno sei venuta a dirlo a me?- chiese a Rosa un pomeriggio mentre uscivano insieme. - E a chi vuoi che lo dicessi? Stavo fresca. - Perché non mihai mai detto niente prima? - Rosa che adesso era tranquilla, rideva. Cambiò il passo. - Se non si dice è più bello. Porta male parlarne -. Ginia pensava: « È una stupida. Adesso ride ma prima voleva ammazzarsi. Non è ancora una donna, ecco cos'è ». Intanto, anche da sola, quando andava e veniva per la strada, pensava che siamo giovani tutte e bisognerebbe avere subito vent'anni, per sapersi regolare. Per tutta una sera Ginia guardò l'innamorato di Rosa - Pino dal naso storto, uno piccolo che sapeva soltanto giocare al biliardo, e non faceva niente e parlava nell'angolo della bocca. Ginia non capiva perché Rosa venisse ancora al cinema con lui dopo aver provato quant'era vigliacco. Non poteva levarsi dalla mente quella domenica ch'erano andati tutti insieme in barca e s'era visto che Pino aveva la schiena lentigginosa che pareva ruggine. Adesso che sapeva, ricordò che quel giorno Rosa era scesa con lui sotto le piante. Che stupida era stata a non capire. Ma più stupida Rosa, e glielo disse ancora una volta sulla porta del cinema. Pensare che in barca erano andati tante volte, e si scherzava, si rideva, si pigliavano in giro le coppie. Ginia chestava attentaallealtre,non siera accorta di Rosa e di Pino. Nel caldo del mezzogiorno erano rimaste sole nel barcone lei e Tina la zoppa. Gli altri, compresa Rosa,erano saliti sulla riva, dove si sentivano gridare. Tina che aveva tenuto sottana e camicetta, disse a Ginia: -Se non viene nessuno, mi svesto per prendere il sole - Ginia le disse che avrebbe fatto lei la guardia, mainvece tendeval'orecchio alle voci e ai silenzi della riva. Passò un po' di tempo che tutto taceva sull'acquatranquilla.Tina erastesasottoil sole, con un asciugamano intorno ai fianchi. Allora Ginia era saltata sull'erba e aveva fatto qualche passo a piedi nudi. Non si sentiva più la voce di Amelia, che si era tirata dietro tutti gli altri. Ginia, scema, immaginando che giocassero a nascondersi, non li aveva cercati e se n'era tornata sulla barca.

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Martedì 25 agosto 2009

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Calcio Il tecnico della Juventus elogia il suo fantasista dopo la vittoria con il Chievo nella prima gara di campionato

Ferrara: «Diego talento immenso» «Abbiamo fatto un gran primo tempo, poi è subentrata un po’ di stanchezza» TORINO – «Sono molto contento di questa vittoria: era una partita difficile ed era importante iniziare bene davanti ai nostri tifosi». Ciro Ferrara è soddisfatto del successo ottenuto dalla Juventus contro il Chievo. «I ragazzi erano consapevoli delle insidiedi questagara–aggiunge l’allenatore bianconero -. Il primo tempo è stato ottimo, poi nel secondo è subentrata un po’ di stanchezza, il Chievo ha alzato il baricentro e abbiamo corso qualche pericolo di troppo. Abbiamo avuto un calo fisico, le distanze tra i reparti sono aumentate, facendo fatica quando abbiamo perso palla. Migliorando la condizione fisica non accadrà più». «Siamo calati fisicamente nella ripresa – conferma Giorgio Chiellini -. Maè normale:siamoalla primapartita ufficiale, le amichevoli hanno un ritmo diverso. La vera Juve, comunque, è quella del primo tempo, fra un mese staremo meglio». «Non ho fatto tante parate? Qualche pensiero l’ho avuto – sorride Buffon -. Ma concludere partite difficili come questa senza prendere gol è un buon segno. Sicuramente la condizione fisica non ancora ottimale di alcuni compagni ha pesato nel secondo tempo contro una squadra bene organizzata come il Chievo». Diego, dal canto suo, ha subito preso in mano la squadra. «Diego ha un talento immenso , si sta integrando bene, nonostante ci sia stato poco tempo per lavorare insieme – prosegue Ferrara -. Le entrate dure degli avversari? È normale che su di lui ci siano attenzioni particolari, l’importante è che non abbia reagito ad alcuni contrasti». Buone risposte sono arrivate anche dal resto del centrocampo. «Avevamo diverse assenze – sottolinea Ferrara – Sono contento soprattutto per Tiago e Poulsen: sono due giocatori che lo scorso anno hanno vissuto periodi difficili, hanno avuto meno spazio, ma stasera hanno offerto una grande prestazione, hanno dato l’anima». Resteranno entrambi quindi alla Juve? «Certamente - ribadisce Ferrara -. La cosa più importante è che in questo momento , pur mancando giocatori importanti, chi è entrato ha fatto molto bene e questo ci fa ben sperare». Uno di questi è Vincenzo Iaquinta, che ha sostituito Del Piero segnando il gol vittoria. «Sto bene, sto attraversando un buon momento – dice l’attaccante juventino – . Ho iniziato bene il campionato e devo continuare così. Non abbiamo chiuso la partita? È un piccolo problema che dobbiamo risolvere, ma l’importante era partire bene, con una vittoria, con questa mentalità. Poi, si sa, in questo campionato c'è da soffrire sempre». Soddisfatto a metà l’allenatore del Chievo, Mimmo Di Carlo: “C'è rimpianto solo per il risultato, perchè sulla prestazione ho solo da fare i complimenti ai miei. Forse c'era un contatto irregolare su Pellissier in area, ma non voglio fare polemiche. Mi interessa di più constatare che la mia squadra ha messo in difficoltà per tutto il secondo tempo una grande come la Juventus. Abbiamo cominciato bene, anche se la classifica ci dà torto».

Diego si sta integrando bene nonostante il poco tempo

Lo dice Abete

La serie A non ha perso appeal

Ciro Ferrara. In alto, Diego al momento della sostituzione e Vincenzo Iaquinta nel colpo di testa risolutore

Mercato. Zalayeta è già a disposizione di Papadopulo

De Silvestri verso Firenze La Juve è sul laterale Rafinha

Lorenzo De Silvestri viaggia verso Firenze

PALERMO - Ore decisive per il trasferimento di Lorenzo De Silvestri dalla Lazio alla Fiorentina. Il difensore, seguito con interesse anche dal Milan, dopo aver completato le rituali visite mediche, firmerà un contratto di cinque anni con il club viola. La cessione del calciatore dovrebbe portare nelle casse della Lazio circa 6 milioni di euro. La Juventus potrebbe mettere a segno un altro colpo di mercato. Il club bianconero avrebbe puntato sul laterale brasiliano dello Schalke 04, Rafinha. L'offerta che la Juventus presenterà al club tedesco per rilevare il calciatore sudamericano dovrebbe aggirarsi sugli otto milioni di euro. Marcelo Zalayeta ha sostenuto le visite mediche e si è messo giàa disposizione del tecnico del Bologna Giuseppe Papadopulo. «Il Milan? In estate ci sono state tante voci ma nulla di concreto. Sono contento di essere rimasto al Cagliari, sarà un’annata per confermarsi e poi vedremo»: è il pensiero di Federico Marchetti, portiere del Cagliari, sul suo futuro e sulle voci che lo hanno accostato al club

rossonero. Il Lecce potrebbe chiedere alla Sampdoria il prestito del giovane attaccante Marilungo. Possibile viaggio inverso per Cacia, che potrebbe essere l'alternativa in panchina a Pazzini. Maurizio Zamparini fa il punto sui possibili movimenti del club rosanero: «Un nuovo centrocampista? Non so ancora quali opzioni possano essere prese in considerazione, il mio direttore sportivo, se ci sono dei nomi, non me li ha ancora fatti – Dzemaili? La trattativa si è raffreddata per volontà nostra, viste le richieste eccessive del Torino». E' vicino l’accordo fra Inter e Real Madrid per il passaggio in maglia nerazzurra di Wesley Snaijder. Nelle ultime ore si fa avanti anche un’altra voce di mercato che riguarda l'Inter di Mourinho. È infatti in lavorazione un possibile scambio di giocatori con la Roma: a Milano andrebbe il brasiliano Julio Baptista, viaggio inverso per l’honduregno David Suazo. Il Milan, in caso di cessione di Oddo, prenderebbe in considerazione l'idea di ingaggiare il difensore Zaccardo, in forza al Wolfsburg campione di Germania in carica.

ROMA – «Il nostro calcio rimane fortemente competitivo». Il giorno dopo la prima giornata di campionato, Giancarlo Abete, presidente della Figc, ribadisce di non vedere una Serie A in crisi rispetto a grandi campionati come la Liga e la Premier. «E' vero, abbiamo perso alcuni giocatori importanti, ma altri sono arrivati, come Etòo e Diego», dice il numero 1 della Federazione ai microfoni di “Radio Anch’io Sport”. «Da noi c'è più attenzione ai bilanci e ci sono norme rigide che regolano le iscrizioni –ha aggiunto – ma non vedo uncampionato indiscesa rispetto allo scorso anno». L’appeal del calcio italiano è testimoniato anche dall’interessamento di un magnate texano, Tim Barton, che ha rilevato il Bari: «Non è un soccorso ai disperati. Tendenzialmente, non sono entusiasta di queste situazioni – ha ammesso Abete – Spero che gli imprenditori italiani continuino ad avere feeling con il calcio e che le partecipazioni estere siano un’eccezione e non così frequenti come in Inghilterra». Fiscalità e stadi restano al primo posto dell’agenda per rilanciare il calcio italiano: «Spagna e Inghilterra sono più avanti sul piano degli stadi, noi siamo un pò in ritardo».

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Sport


Martedì 25 agosto 2009

Prima Divisione Capuano ha preso nota: c’è qualcosa da correggere

Potenza, si inizia domenica Solo battendo l’Andria si archivierebbe Giulianova come un episodio MAGARI stiamo parlando di una partita che, giocandola altre dieci volte, il Potenza non la perderebbe mai. Ma la sconfitta è arrivata, contro un Giulianova di ragazzini e contro un arbitraggio censurabile. Ci può stare, si riparte. Purchè gli appunti sul taccuino di Capuano diventino spunti per migliorare, magari con l’aiuto del mercato. I NUMERI Accogliamo tutte le attenuanti generiche: dall’inferiorità numerica al caldo, dal campo piccolo (a volte un flipper, fa la differenza allenarsi sempre li’) alla disattenzione di Gragnaniello. Speriamo la prima e l’ultima. Ma non possiamo evitare di sottolineare contro chi ha perso il Potenza: una squadra dall’età media di 21,5 anni. Che sarebbero ancora di meno senza contare il centrale difensivo Garaffoni, unico tra gli uomini di Bitetto che non porta nelle casse della società abruzzese i contributi della Lega per gli under. L’età media del Potenza in campo ieri era 29,6. Forse da una squadra cosi’ esperta - di fronte ad un manipolo di giovanot - non ti aspetti che il regista titolare si faccia cacciare per due falli a centrocampo, commessi in cinque minuti. Ingenuità colossale, nonostante gli svarioni del signor Colasanti di Siena. 9-0E’il conto degli angoli a favore del Potenza, segnale della mole di gioco che la

squadra di Capuano è stata capace di sviluppare nonostante oltre 80 minuti con l’uomo in meno. Ma il dato va letto in modo ambivalente: gran parte dei corner derivavano da cross intercettati (bene la spinta sulle fasce) o respinte aeree dei centrali di Bitetto. In area palla

a terra il Potenza non ci è arrivato praticamente mai. Forse perchè De Cesare dopo una ventina di minuti ha iniziato ad arretrare, l’unico modo per prendersi la palla e guadagnare qualche punizione. Ma la verticalità un centravanti deve pure ispirarla: in attesa del

bomber tanto sognato, perchè non dare un po’ di fiducia in più al ristabilito Polani ? VINETOT Che bel giocatore il gigante d’ebano del Giulianova, 21enne difensore centrale francese a cui la categoria sta decisamente stretta. Ma lo citiamo non

Mercato Galigani allaccia contatti per soddisfare le richieste dell’allenatore

Carparelli e Cardona: il contatto c’è POSTIGLIONE domenica ha smentito, ma il Potenza tiene gli occhi bene aperti sull’ultima settimana di mercato. Fonti vicine alla società del Grosseto ci confermano di una telefonata assai incisiva tra il patron rossoblu e il suo collega presidente Piero Camilli. Il Potenza ha chiesto Marco Carparelli, il centravanti che risolverebbe gran parte dei problemi che Capuano ha in fase realizzativa. Rientrato in Maremma dal prestito della scorsa stagione al Cittadella, il 33enne attaccante di Finale Ligure ha giocato gli ultimi ventisette minuti venerdi contro il Torino, mossa della disperazione con i granata che avevano già spiccato il volo verso lo 0-3 finale. Questo testimonia che si tratta di un giocatore perfettamente integro, in teoria pronto all’uso già domenica se l’operazione si dovesse chiudere nelle prossime ore (servono i canonici cinque giorni per il tesseramento, ndr). Carparelli ha il contratto in scadenza a giugno e non rientra nei piani di Gustinetti, soprattutto la società non gli metterebbe i bastoni tra le ruote dandogli il lasciapassare per un trasferimento poco più che gratuito, a titolo definitivo. L’ostacolo al momento è solamente convincere il giocatore a scendere di categoria. Carparelli preferirebbe trovare spazio inB, doveanchel’annoscorso hadimostrato di poter essere un buon comprimario (4 gol

in 23 partite, non tutte da titolare). In Prima Divisione però potrebbe essere una star assoluta, motivato anche dal buon contratto biennale che gli è stato offerto. Già tra oggi e domani se ne saprà di più. Il curriculum è ben noto: parliamo di un attaccante non eccessivamente vecchio, che ha conosciuto la serie A tra Sampdoria, Siena ed Empoli e vanta al suo attivo 84 gol in B spalmati in 11 stagioni. Per intenderci ha fatto un solo anno di C1: 14 gol con la Cremonese nel 2006-2007. Al di là delle dichiarazioni di facciata Postiglione vuole soddisfare anche l’altra richiesta del suo tecnico: un centrocampista centrale. Su questo fronte pare si sia mosso il dg Galigani, chiedendo al responsabile di mercato della Ternana Poerio Mascella informazioni su Antonio Cardona, 28enne centrocampista in rotta con la società rossoverde. Anche lui va in scadenza a giugno ed è stato messo in uscita dopo uno screzio con la dirigenza risalente alla vigilia della partita di Coppa Italia col Cesena. Ma non si tratta di un approccio semplice: su di lui si è mosso il Taranto e - nelle ultimissime battute - il Portogruaro con un offerta, secondo indiscrezioni, assai ricca. Il mediano, ternano di nascita, ha in carniere 76 presenze negli ultimi tre campionato con la squadra della sua città. Marco Carparelli p.s.

Seconda divisione Qualche ombra, ma Arcamone c’è

Melfi, prime certezze COMMENTI unanimemente positivi. La prestazione offerta contro l'ambizioso Brindisi, suscita entusiasmo in casa gialloverde, anche se ovviamente nessuno fa voli pindarici e si lascia andare a considerazioni fuori luogo. Il Melfi ha disputato una buona gara, ha giocato alla pari con il Brindisi, avversario di spessore, venendo fuori alla distanza dopo una prima mezz'ora poco brillante. Proprio la capacità di reagire allo svantaggio iniziale, rappresenta la nota maggiormente positiva per ifedericiani, che hanno avuto il merito di non scomporsi dopo la rete di Moscelli. Specie nella ripresa, una volta ristabilita la parità nel punteggio, il Melfi ha sfoderato una prova autorevole, sciorinando un calcio apprezzabile. Sinceramente era da tempo che il Melfi non giocava così bene, trovando gol e azioni pericolose, palla a terra ed attraverso una manovra ficcante. In attacco le cose hanno girato molto bene. Arcamone si è confermato bomber di qualità e calciatore dalle doti indiscutibili. Due reti al debutto, più giocate ed assist da fine ricamatore. Chiaria il " Casiraghi", gialloverde, ha convinto appieno. Determinato, forte fisicamente, ha mostrato finezze da vero centravanti, tecnicamente ben impostato e strutturato. Sorpresa positiva di giornata, Loiacono, autore di una prova maiuscola. Due assist vincenti e giocate autorevoli, per un ra-

per uno spot promozionale: nel primo tempo ha fallito una colossale occasione da gol, di testa, all’interno dell’area piccola di Gragnaniello. Probabilmente era in fuorigioco, almeno stando ai rimproveri che Chiavaro e Cardinale hanno diretto a gran voce al guarda-

Galetti contrastato da Rogato ed a destra Fabio Vignati

gazzo che ha i mezzi per sfondare. A centrocampo bene nel secondo tempo, quando Arnuor El Kamch, il " Cerezo" melfitano, ha deciso di salire in cattedra. Gran orchestratore di manovra, ha fisico, intelligenza tattica e padronanza per imporsi nella zona nevralgica, dove è dura per tutti ergersi a protagonista. Bulla dopo alcune titubanze iniziali, è venuto fuori facendo la sua parte, mentre D'Andria, l'ultimo arrivato, ha bisogno di tempo per essere giudicato globalmente. Sulla carta è un giocatore di valore, dunque in grado di inserirsi al meglio nei nuovi meccanismi. Con soli tre giorni di lavoro con i nuovi compagni non si poteva pre-

tendere di più. Ovviamente non sono mancate nel match contro i pugliesi di Silva, le noti dolenti e giungono dalla difesa, non per niente il reparto che ha bisogno di ritocchi. Rogato e Gabrieli hanno giocato male. Capita anche perchè di fronte vi erano giocatori assai pericolosi. Purtroppo il Melfi ha pagato a caro prezzo disattenzioni singole e non di reparto, aspetto che sicuramente fa ben sperare peril futuro. I tregol del Brindisi sono infatti derivati da tre errori o ingenuità individuali, commessi per eccesso di sicurezza o tempistica di intervento sbagliata. Non errori di posizionamento collettivo. Sbagli rimediabili e se vogliamo occasiona-

li, specie parlando di Gabrieli che resta una garanzia per questa squadra. Nell'ambiente melfitano si parla un gran bene di Sicignano, giovane ma dotato di esperienza e fisico. Per qualcuno ricorda Cosenza, uno che sta facendo carriera e che a Melfi ha lasciato un ricordo piacevole. Se confermeràil suo valore, al fianco di una guida sicura, anche la difesa al pari degli altri reparti, offrirà le adeguate garanzie. Su queste basi e con queste premesse, fare un buona campionato e restare tra i professionisti, non rappresenterà un traguardo irraggiungibile per il Melfi di Rodolfi, allenatore che sa il fatto suo. Emilio Fidanzio

linee. Ma la bandierina non si è alzata. Capuano sui calci piazzati dalla trequarti difende a zona (l’ha fatto maldestramente Ranieri alla Juventus, meglio andava con Mancini all’Inter) e punta a mettere in offside i saltatori avversari. In coppa contro il Noicattaro gli è riuscito quattro volte su quattro. Al Fadini si è sfiorata la frittata, non per il cattivo funzionamento del meccanismo difensivo ma per l’indecisione della terna. Se l’assistente non sbandiera, a torto o a ragione, il rischio di prendere gol è forte. Ne vale la pena? IN CRESCITA Più di qualche cosa comunque ha funzionato. Bene la tenuta del terzetto a protezione di Gragnaniello: se Croce non avesse centrato il jolly sarebbe stato 0-0 tutta la vita, un bel segnale di solidità in dieci contro undici. Frezza ha dato tutto mettendo dentro buoni palloni, Aquino senza dubbio è stato il migliore davanti, Catania si è sacrificato in mezzo al campo - ruolo non suo - con grande spirito di abnegazione e un bel senso tattico. Oggi alla ripresa della preparazione è atteso il verdetto del giudice sportivo: sicura una giornata di squalifica per Giannusa, si spera che Capuano possa cavarsela con una multa dopo l’allontanamento dalla panchina ad opera del permalosissimo arbitro toscano. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Vignati è il colpo doc per il reparto difensivo Lo avevamo annunciato. Fabio Vagnati è un calciatore del Melfi ed è lui il centrale difensivo su cui affidarsi per blindare la retroguardia gialloverde. Classe 84 Vagnati è giovane ma allo stesso tempo esperto. Vanta alle spalle campionati importanti. Una presenza in A con la maglia del Cagliari, un campionato da titolare con 22 presenze in B con il Cesena ed un altro torneo da titolare con la maglia della Pistoiese nella vecchia C1. Insomma un calciatore da categoria superiore che negli ultimi due anni però non ha brillato nella sua militanza nel Legnano. “ Il calciatore ha voglia di riscatto e di imporsi nuovamente all'attenzione generale, assicura Antimo Grillo che su mandato della società federiciana, ha chiuso questa trattativa. Pensiamo di aver preso un calciatore importante in grado di fornire un contributo di qualità alla nostra difesa”. Vagnati stamattina firmerà il nuovo contratto che lo legherà al Melfi per le prossime due stagioni, dopo aver rescisso l'impegno in essere con il Cesena. Prevedibilmente si allenerà con i nuovi compagni, mettendosi a disposizione di Rodolfi per l'incontro di Barletta. Proprio il tecnico parmense conosce bene Vagnati ed ha suggerito alla dirigenza gialloverde, l'acquisto. Tecnicamente Vagnati è un destro ma in grado di giocare sui due versanti centrali difensivi. Con l'arrivo anche precedente di Sicignano, ora la retroguardia normanna si può definire completa, numericamente e non solo. Rodolfi ha alternative per tutti ruoli, calcolando che Sicignano può agire anche da laterale destro. Con la decisione di adottare praticamente due schemi, il 4-3-1-2 o il 4-3-3, al momento vi sono in organico dei giocatori in sovrannumero, considerando che ad ottobre ritornerà pure Falanga, che sta lentamente recuperando dall'infortunio subito lo scorso anno. In tribuna contro il Brindisi sono andati in tre, Marino, Di Maio e Gilfone. Riteniamo che per questi ultimi due lo spazio all'interno della nuova rosa, anche in base alle loro caratteristiche, sia sempre più esiguo. Di conseguenza non è escluso che il Melfi entro il 31 agosto, possa pensare seriamente a qualche scambio, inserendo i due nel contesto di qualche trattativa. L'ideale sarebbe acquisire una seconda punta, o un centrocampista dai piedi buoni. Su questo fronte si sta valutando in società, come poter irrobustire un organico che comunque offre ampie garanzie. D'altronde Rodolfi ha sempre dichiarato di essere assolutamente soddisfatto dell'operato della dirigenza gialloverde, che ha centrato sul mercato gli obiettivi prefissati. Più che un discorso da aziendalista, sono sembrate parole dettate da una chiara motivazione. em.fi.

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Bitetto guadagna la nomination con l’inaspettato schiaffo al Potenza

Taranto, è già re Giorgio Corona stende il Real Marcianise con un sinistro d’autore IL RE HA SUBITO imposto la monarchia: Taranto tutta è già ai piedi di Giorgio Corona. Sinistro violento, pulito, coordinato per mandare al tappeto il Real Marcianise ed abbattere la muraglia difensiva casertana. Urrà Re Giorgio, evviva la monarchia che ha ben poco di democratico: ci sono ottime leve cui spetta però il ruolo di sudditi perché il Taranto e Braglia sono ancorati (giustamente) ai colossi, ai faraoni dell'attacco, a Corona ed ai suoi fedeli partner Innocenti e Scarpa. Il Re ha subito dettato legge, s'è preso lo scettro ed ha iniziato la sua scalata al primato (in campionato e nella classifica capocannonieri), ma non è stato il solo adinfiammarsi, alanciare segnalid'autorità. Il “monarca”hafatto centro,lo sceiccomarocchino - al secondo Rachid Arma - pure: sinistro sporco, di rapina, tipico di un cecchino dell'area di rigore per illudere la Spal (poi rimontata da una prodezza di Maggiolini) e lievitare nei costi: lo vogliono un po' tutti, ma senza un conguaglio da capogiro resta a Ferrara per rinnovare le ambizioni di vertice del club bianconero. Il Re, lo sceicco ed anche l'imperatore: carica che calza a pennello per il difensore di roccia Joseph Oshadogan. Il Lanciano ha “sfondato” il mercato, s'è rafforzato per entrare tra le prime cinque, ha iniettato qualità ed esperienza in organico, eppure il primo squillo di tromba, il primo acuto da tre punti è stato firmato dal baluardo genovese: rapace, istintivo, prepotente nel tuffo aereo che ha permesso agli abruzzesi di espugnare l'ostico campo di Reggio Emilia. Realizzò già cinque reti nella passata stagione Oshadogan

ed ha avviato il nuovo anno nel migliore dei modi: gol stupendo, tre punti in saccoccia per diventare il capo del nuovo Impero di Lanciano. Con comandanti così autoritari c'è il rischio grosso che la democrazia diventi soltan-

to un lontano ricordo inun campionato di blasoni e grandi firme. Per fortuna, però (non tanto per il Potenza), c'è il Giulianova e c'è soprattutto Dino Bitetto, il deus ex machina della spregiudicata e piacevolissima formazione

giallorossa ed anche il primo tecnico ad assumere il comando della top 11 nella stagione 2009-10. Con un solo over trenta a disposizione (il centrale e leader della retroguardia Garaffoni, inserito tra i primi tre difensori di giornata per la capacità di annullare prima De Cesare poi Polani), l'allenatore di Bari ha stupito tutti, ha battuto scetticismo e pronostici, ha incantato per qualità ed aggressività di gioco ed ha piegato la resistenza del solido Potenza e del marpione Capuano. Come? Allargando la manovra con gli sbarbatelli Iachini (90) e Carbonaro (89) per poi affondare i colpi con le mezz'ali di centrocampo: Croce in particolare perché autore di un gol da cineteca (botta da 30 metri e pallone sotto la traversa). Al suo fianco, in cabina di regia, un altro giovanissimo: Stefano Maiorano, ispiratore della Cavese, eccezionale al debutto di Avezzano sul campo del Pescina, che s'attendeva risposte confortanti dai faraoni (Birindelli, Franciel e Cipolla su tutti) ed invece l'ha scampata solo grazie alla solidità dei gregari (il portiere Merletti ed il difensore Blanhard che ad organico definito saranno seconde scelte). A completare la top 11 il già citato Maggiolini del Cosenza (fantastico il destro all'incrocio con cui ha pareggiato i conti sul campo della Spal), il mediano Ciuffetelli del Ravenna (gol vittoria a Portogruaro) ed il fantasista Noviello che con una punizione capolavoro ha permesso alla Ternana di espugnare il Degli Ulivi di Andria. Ci sono Re, sceicchi ed imperatori, ma la democrazia, per fortuna, si regge ancora in piedi. Filippo Zenna

Arma da Ferrara a Lecce: si fa subito FERRARA - Arma e bagagli, destinazione Lecce. Rachid è sul chi va là, attende uno squillo dal suo procuratore Savino Gabriele ed un altro dal ds bianconero Bortolo Pozzi, l'uomo a cui deve tutto: De Canio l'attende, il grande calcio pure ed entro una settimana l'affare dovrebbe concretizzarsi. Il tempo d'andare a Ravenna, sfondare ancora, restare sulla scia di un avvio strepitoso (sempre in gol da quattro partite consecutive: in coppa Italia Tim contro Como, Albinoleffe e Palermo, in campionato col Cosenza), poi sarà tempo di addii e lacrime. Perché Ferrara ha elevato a beniamino il colosso marocchino, esplode d'entusiasmo ad ogni realizzazione, s'infiamma ad ogni contrasto vinto, s'esalta quando quell'ammasso longilineo di circa due metri prende palla e schizza via in progressione con leve lun-

ghe e fare graziato. Un po' Toni per come fa salire col fisico la squadra lavorando di sponda - un po' Adebayor (così l'hanno etichettato i tifosi) per come, invece, attacca la profondità. Col Cosenza ha timbrato subito il cartellino, si propone di ripetersi a Ravenna, si rifugia dalle voci pazze del mercato - “Fino a quando non mi chiamano per la firma le considero solo chiacchiere” e si rintana nel calore rassicurante di Ferrara: “Qui mi sento un idolo, sono ad appena un'ora da casa mia, ho altri due anni di contratto e la consapevolezza che la gente mi ama. Se la società riterrà opportuno trattenermi non ci sono problemi, resterò volentieri: ho ancora tanti anni davanti per poter ambire ai grandissimi palcoscenici. Se poi vorranno cedermi per fare cassa sarò ben lieto di compiere il salto di qualità sapendo d'aver fatto bene

anche alle finanze della Spal”. Resta un sognatore Rachid Arma, guardando lontano si vede perno della nazionale marocchina, magari partner del potente Chamak (centravanti del Bordeaux), ma per arrivare sull'Olimpo del calcio non basta quanto fatto fino ad ora: “Servono continuità e costanza. Un attaccante non deve mai smettere di segnare se vuole davvero diventare un grande”. E lui, gigante dai piedi di velluto, in questo s'è specializzato fin dai tempi delle giovanili. A dodici anni, con appena trentasei mesi d'Italia sulle spalle, era già il fiore all'occhiello del vivaio della Sambonifacese e a diciotto divenne il re incontrastato dei bomber nel campionato juniores nazionale (ben 35 reti stagionali). Il salto in prima squadra non l'ha indebolito, al contrario l'ha rinforzato: undici gol nel 2005-06, stesso

Panchine, l’età media precipita verso il basso 26 MAGGIO 2009, la notte che ha capovolto il mondo del calcio, lanciandolo verso orizzonti inattesi. È dall'alto che è stata avviata la grande rivoluzione, dal fenomenale Barcellona, che ha vinto tutto ciò che era possibile vincere puntando sul trentanovenne Bep Guardiola. Un ciclone che s'è abbattuto sull'Europa alitando ventate dipiacevole freschezza nel vecchio(in tutti i sensi) Continente. L'Italia ha preso a modello la Spagna, s'è accodata ai campioni d'Europa ed ha deciso di svoltare in senso traversale. Partendo dalla serie A (lampanti gli esempi di Ferrara alla guida della Juventus e Leonardo sulla panchina del Milan; da ricordare anche il debutto a Catania del trentottenne Atzori) per coinvolgere poi tutte le categorie professionistiche. Il girone B di Prima divisione, seppur schizzato verso l'alto nei valori tecnici, nonostante le ambizioni feroci e gli investimenti corposi di diversi club, non s'è sottratto alle nuove logiche, ha operato anzi un cambiamento epocale. Via i senatori, gli uomini legati ai curriculum ed alle vecchie correnti di pensiero, largo ai giovani, giovanissimi, figli del calcio moderno e di metodologie di lavoro innovative. L'età media è precipitata verso il basso soprattutto grazie agli esordienti Mimmo Toscano (trentotto anni) ed Oberdan Biagioni (di appena un anno più “anziano”) ed il classico 4-4-2 (il modulo cui s'è aggrappata un'intera scuola di tecnici con l'avvento della zona) è diventato ormai un sistema marginale, adottato dai nostalgici e dai pragmatici. Lo praticano Antonello Cuccureddu (anche se il potenziale offensivo degli

esterni lo rende più un 4-2-4), Dino Pagliari ed Aldo Dolcetti, il primo allaguida del Pescara, il secondo sulla panchina del Lanciano, il terzo su quella della Spal con risultati soddisfacenti. Tutti gli altri hanno cambiato registro, cercando l'innovazione, ispirandosi a nuovi modelli. Non tanto al Barcellona (con quell'universo di campioni qualsiasi soluzione tattica va bene) quanto piuttosto al Genoa di Gasperini ed a quel 3-4-3 che il tecnico torinese applica fin dai tempi del Crotone. Agenore Maurizi (45 anni) ha iniziato a lavorarci su due anni fa a Massa, l'hapoicollaudatoa Scafatiedorahaesportato il modello alla Caveseper sopperire al ridimensionamento ed al ringiovanimento d'organico. Anche Mimmo Toscano, dopo due promozioni di fila ottenute seguendo la linea classica, ha deciso disvoltare edemulare ilmaestro Gasperini; a seguire c'è Ezio Capuano (esperto, ma appena quarantaquattrenne) che lavora sulla difesa a tre da un quadriennio ed al Potenza ha portatomodifichesoltanto nelrepartooffensivo (prima giocava con due uomini, adesso utilizza il tridente). Un po' come Piero Braglia che godendo del talento di Scarpa ha deciso di mandarlo tra le linee varando un 3-4-1-2, tanto simile a quello utilizzato da Dominissini alla Reggiana (due trequartisti a supporto di una sola punta: questa l'unica differenza). Vanno menzionati anche Alessandro Calori (43 anni) che fa giocare il Portogruaro col rombo di centrocampo e Carlo Perrone (49 anni, esordiente in Prima divisione) che si prepara a schierare il Pescina su quattro linee di campo.

bottino nell'anno successivo, esplosione superba nel 2007-08 quando tra campionato e play-off realizzò ben 26 reti portando la Sambonifacese tra i professionisti. In partnership col brasiliano Dimas, classe 84, recentemente blindato dal Chievo con un triennale: “Vorrei tanto ritrovarlo un giorno al mio fianco, magari ad altissimi livelli. Dimas è come un fratello”. Nutre, insomma, nei confronti del brasiliano lo stesso affetto morboso che ha per la sorellina e per i fratelli minori Kerim (5 anni) ed Hicam (13 anni e pure lui già bomber e gigante nel vivaio della Sambonifacese) e si augura un futuro insieme, magari al Lecce o perché no al Palermo del presidente Zamparini, che si stropicciò gli occhi dopo la gara di coppa Italia Tim. Rachid in fondo è un sognatore, che insegue le mete senza mai smettere di

Il marocchino Arma

segnare. Arma e bagagli pronti: il grande calcio è ad una manciata di reti. f.z.

IL POSTICIPO: PESCARA 2 - RIMINI 0

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Martedì 25 agosto 2009


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Top 11

Arcamone, Sarli e Albadoro: doppiette per bomber in fuga

Una poltrona per tre LUIS ARCAMONE, Cosimo Sarli e Diego Albadoro, tre attaccanti per lo scettro del gol all'apertura del campionato. L'uno calabrese, il secondo napoletano, l'altro argentino; l'uno bomber navigato, l'altro giovane attaccante in cerca di gloria, il terzo mestierante convinto della categoria. Tutti e tre spietati doppiettisti della prima giornata. Sarli ha regalato la prima vittoria all'Aversa di Raffaele Sergio, Albadoro ha rimesso in carreggiata il suo Brindisi dal momento del suo ingresso in campo: mezz'ora in campo, giusto il tempo di rilanciare le quotazioni della squadra sul campo del Melfi. Quotazioni inizialmente in ribasso per le due reti dell'argentino: la sfida tra i due s'è risolta in un pari, a cornice del pirotecnico tre a tre tra le due squadre. Sempre nel Melfi s'è imposto Loiacono sulla trequarti: diversi spunti di qualità, tanti palloni lavorati per le punte Chiaria e lo stesso Arcamone. Ottimo anche il colpo del Siracusa sul campo del Noicattaro: la rete è di Cavaliere allo scadere ma ciò che ha colpito è stato l'ottima quadratura del pacchetto arretrato. Da segnalare la buona partenza del Gela di Provenza: pari sul campo della corazzata Juve Stabia, Vianello è preciso sotto porta ma ingenuo sotto lo sguardo dell'arbitro: lo stupido fallo di reazione su Gritti gli pregiudica l'ingresso nella formazione ideale della prima giornata.

Si ritorna all'antico per il referente della difesa dei pali. I primissimi novanta minuti di stagione hanno attestato la buona forma dei numeri uno. Bene Indiveri del Cassino

Il Cassino va a punti in terra sipontina CINISMO spietato. L'elogio al pragmatismo va al Cassino del tecnico Pellegrino, convinto interprete “corsaro” sul campo di uno sprovveduto, quanto sciupone, Manfredonia. La storia di una delle tre vittorie esterne della prima giornata è tutta qui: padroni di casa vittime sacrificali dei loro stessi errori sotto rete, Cassino furbo e risoluto (quanto deciso) nel raccogliere l'intera posta in palio dopo una gara d'attesa, giocata alla stregua di una partita a scacchi. Mossa contro mossa, ripartenza contro possesso di palla. Alla fine il Manfredonia ha scoperto troppo il suo fianco ed il Cassino ha costruito la sua fortuna. Tutto nella ripresa, quando Giannone e soci hanno scrutato il fiatone dell'avversario e lo hanno ferito senza ritegno. Rete di Gemmiti intorno al quarto d'ora dopo un pasticciaccio della retroguardia, come da auspicio del tecnico Pellegrino che durante l'intervallo aveva intuito l'andazzo: “beccateli nel fianco perché prima o poi scivolano”. Più o meno questa l'intuizione del tecnico, messa in pratica in campo nel momento più intenso della gara. E visto che la fortuna aiuta sempre gli audaci non poteva mancare il colpo del ko tecnico, un fendente giunto appena prima del rintocco del gong: pugnoarmato su calcio piazzato che ha centrato il bersaglio, lo ha stordito e lo ha spedito al tappeto. Ah, quanto sei spietato Cassino, di un cinismo ai limiti della perfezio-

ne. Bene in porta Indiveri che ha spesso disinnescato le ambizioni del Manfredonia, un po' leggerina la difesa ma ci può stare tenuto conto delle pesanti defezioni (fuori Merli, Poli, e Sfanò). Davvero molto bene dalla cintola in su. Il metronomo Giannone s'è confermato uno dei leader carismatici della categoria, sempre lucido in cabina di regia. Anche domenica s'è reso protagonista di geometrie mai banali, un vero valore aggiunto in dote alla squadra di Pellegrino, una manna dal cielo catapultata lo scorso anno dalla Salernitana. All'altezza anche il dispositivo offensivo che prevede il terzetto. La squadra ha dimostrato di poter reggere tale soluzione in avanti. Il marocchino Mezgour s'è confermato il pezzo pregiato in dote al pacchetto: tecnica e fisico, centimetri e progressioni, quanto di meglio si possa trovare in giro. E accanto a lui ha fatto il suo Croce, buon lavoro di sponda e discorso aperto con gli inserimenti dei compagni di squadra. Tutto secondo le previsioni dunque, o forse anche meglio. Forse lo stesso Pellegrino non si aspettava una simile “intrapresa”.Buonalaprima inattesadellaseconda chiamata. Domenica c'è il Catanzaro in terra laziale e già si prospetta un'aspra battaglia. Il tecnico aspetta conferme ma intanto si tiene stretti questi primi tre punti: “Sono punti sofferti ma meritati - afferma il tecnico - Certamente di buon auspicio».

vittorioso sul campo del Manfredonia, bene anche Cecere del Siracusa e Mengoni della Vibonese. Tuttavia è ancora De Felice, prototipo ideale per la difesa dei pali della Sca-

fatese, a scalare la vetta più alta. La sua è una conferma dopo la brillante stagione scorsa. Lo stesso Mengoni, che da parte sua ha anche neutralizzato il tiro dal dischetto di Sifonetti, non ha potuto far altro che applaudire gli interventi del suo diretto avversario di domenica. Pochi squilli di tromba invece per il pacchetto arretrato. La disposizione a quattro può contare sulla brillantezza di Ciano sulla corsia di destra e sul dinamismo di Legittimo sull'out opposto. In mezzo il reparto è invece blindato dall'autorità di D'Aiello, capitano coraggioso del Gela, e da De Pascale, ormai un'istituzione del Siracusa. Qualità condivisa in mediana, terzetto tutto piedi buoni ed idee brillanti. Ottimo Acoglanis della Juve Stabia, per lui assist decisivo a coronamento di una gara lucidissima in cabina di regia, sulla stessa lunghezza d'onda Giannone del Cassino: per lui anche una rete. Completa il reparto Zolfo dell'Aversa, a suo agio nella posizione di esterno alto a cavallo tra centrocampo ed attacco. Poche chiacchiere invece per il reparto avanzato. Le due reti a testa blindano le casacche da titolare: Arcamone, Sarli ed Albadoro non hanno rivali in giornata. I tre già guardano dall'alto del piedistallo i loro colleghi: la corsa allo scettro del gol è appena cominciata. Andrea Buonaiuto

Il personaggio Un ventenne napoletano

Silva lo intravide a Giugliano Albadoro risponde presente BRINDISI - Alba d'oro. Il mattino ha l'oro in bocca all'indomani dell'intensa mezz'ora giocata sul campo del Melfi. Il nome di battesimo non tradisce le attese e la città natale alimenta i sogni di gloria di questo scugnizzo in odore di grande calcio. Diego di nome, nel suo sangue scorre l'azzurro della città di Napoli. Per tutti Albadoro, vent'anni compiuti a febbraio, due reti per lanciarsi come un razzo nel cielo aperto del campionato. Un razzo telecomandato dal tecnico Silva, che proprio quest'anno ha deciso di portarlo alla sua corte al Brindisi. Lo intravide qualche anno fa quando lui giocava nel Giugliano, scrutò per bene le qualità innate di quel giovanotto appena maggiorenne e segnò il nome sul taccuino. “Quel ragazzo potrebbe fare al mio caso”, più o meno questo il pensiero del tecnico. Ed il caso ha voluto che proprio lui ripagasse la fiducia con due reti che hanno sbrogliato l'intricata matassa di Melfi: “Con il tecnico Silva c'è un rapporto speciale - afferma il giovane attaccante napoletano - Io e lui ci trovammo di fronte qualche anno fa in un Giugliano-Brindisi. Quest'anno mi ha voluto con lui a Brindisi ed io ho accettato senza tentennamenti”. Attaccante di razza, può giocare indifferentemente da prima punta o da seconda. Caratteristica principale? È uno di quelli che ama la profondità ed il dialogo in palleggio con i compagni di reparto, uno di quelli che lavora per la squadra e che non bada ai fatti propri. Intanto domenica ha badato al sodo. Due reti dal momento del suo ingresso in campo nel secondo tempo. Nove minuti per prendere confidenza con il campionato e per pareggiare i conti con Arca-

Albadoro del Brindisi

mone che pochi minuti prima aveva segnato. Il bomber del Melfi ha poi voluto scherzare con il fuoco (seconda rete personale dopo pochi minuti) ma s'è scottato: il giovanotto napoletano ha lasciato trascorrere sei giri di lancetta ed ha “accalorato” lo spirito del tecnico Silva blindando il risultato sul tre a tre. Pratica chiusa con profitto, come da auspicio di Silva che a fine gara ha brindato alla sua mossa indovinata. Albadoro asso nella manica nel tecnico, buono per tutte le giocate: “ Il tecnico mi utilizza spesso nell'ultima mezz'ora di gara. Lui crede molto in me e sono contento di aver ripagato la sua fiducia”. Due reti da attaccante consumato: stop di petto e tiro (leggermente sporcato dal tocco di un difensore)

per il primo ciak di giornata. Il secondo è stato ancora più espressivo: ancora stop di petto in area, conclusione potente di controbalzo e sfera nel sacco. Insomma, un esordio con i fiocchi: “Non potevo chiedere di meglio. È stata una gara intensissima e molto tirata”. Inizio da doppiettista, come Sarli ed Arcamone, due mestieranti dell'aria di rigore: “Loro sono due grandi giocatori, che hanno già dimostrato di valere tanto. Io sono aglii inizi e spero di migliorarmi di anno in anno”. E magari raggiungere cime ancora inesplorate. Il giovanotto ci crede: “Magari potessi arrivare in serie A o in cadetteria. Io ci spero, tanto non costa nulla”. an.bu.

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Martedì 25 agosto 2009


Martedì 25 agosto 2009

Da ieri si allena con i biancazzurri come “ospite” l’ex Andria Pasqualino Moliterni

Matera, Leta si candida Il centrocampista: «Con Mazzoleni si può fare solo progressi» Vallefuoco: «Pisticci bene per un’ora»

Vincere fa sempre bene, ma il cartello lavori in corso in casa gialloblè resta. Il passaggio del turno nel preliminare di Coppa Italia conilBitonto èsenzadubbi motivo di soddisfazione per i tanti esordienti. Hanno destato buona impressione gli esperti, ma è chiaro che c’è da pagare dazio al salto di categoria. «Ho trovato un buon gruppo a Pisticci-afferma Salvatore Vallefuoco-difensore della squadra di Valente- e tutti ben disposti a seguire le direttive dell’allenatore. Ho rivisto bene Massimo Ferrentino, una bella realtà in mezzo al campo. Passare il turno è sempre importante e domenica c’è il Francavilla. che abbiamo già affrontato al Michetti ma è chiaro che la condizione in crescita ci regala più certezze». Nell’ultimo minuto di recupero Salvatore Vallefuoco è stato protagonista insieme a Persia dell’episodio che poteva cambiare lesorti delmatch col Bitonto. «Persia è stato bravo a fintare e driblare, poteva calciare ma ha atteso il mio ritorno e si è lasciatoi cadere. Tutto sotto gli occhi dell’arbitro che era ben appostato ed ha visto bene, punendo l’azione con una simulazione. Il Bitonto è in fase di costruzione, ma ha molti giocatori che hanno già giocato in serie D. Ha provato il colpo, ma gli è andata male. A noi non resta che lavorare verso la gara di domenica con serenità e attendere che arrivi qualche altro rinforzo. Comunque i ragazzi in organico ci mettono tanta voglia e stanno crescendo visto che vengono dall’Eccellenza. r.carpentieri@luedi.it

LETA si candida. Non è un incontrista ma a fianco di Mazzoleni l’ha fatto con buoni risultati e il ragazzo del 1989 nato a Cetraro, ma materano da parte di madre, si candida ad un campionato da protagonista. Ieri pomeriggio ripresa degli allenamenti senza defezioni, anzi con un “ospite” in più. Infatti, da ieri si allena con il Matera, Pasquale Moliterni (ex Andria e Colligiana), ragazzo nato a Matera nel 1987 (ex Invicta Matera) di enormi potenzialità e grande serietà. Tornando a Giuseppe Leta è scontato chiedergli se si sente a casa. «A Matera sono stato tante volte, perchè venivo con la famiglia per stare con i parenti. Quindi, conosco bene la città». Come si sta in campo con Achille Mazzoleni, un papà? «No. Un fratello. Dopo un anno con lui impari a stare in campo e tutto il resto. E’ davvero una grande opportunità poter giocare a fianco di un giocatore di tale spessore. Perchè ti fa capire con grande tranquillità e serenità cosa bisogna fare in questo o quel caso. E’vero, dopo un primo momento di emozione ci siamo ripresi molto bene tutti. Personalmente-continua Leta-non ho avuto difficoltà a giocare da incontrista. Ho caratteristiche che mi portano anche a concludere ed a giocare anche più vicino alla porta. Forse Conte è più incontrista di me, ma ci adattiamo entrambi a qualsiasi esigenza.

Mazzoleni, Catalano e Leta, a destra Genchi

Credo che nel bene della squadra possiamo dare tutti un qualcosa per raggiungere l’obiettivo di disputare un campionato di vertice». Giuseppe Leta viene dalla Juventus, ma l’anno scorso ha giocato con il Borgomanero. «Matera è una piccola C2, come dicono i miei compagni, ma dobbiamo farla diventare grande e

reale». Non sarà semplice, ma i presupposti non mancano visto che il primo impatto non è stato certo negativo ed il Matera è sembrato competitivo, anche se carente di qualche altra pedina per completare i reparti. Non c’è emergenza, ma la possibilità di arrivare ad un esterno si-

nistro del 1991 sono sempre più alte e quindi c’è da attendersi novità ora dopo ora. Intanto giovedì, con inizio alle 16,30, il Matera farà visita al Corato per un test amichevole in vista della gara di domenica in casa contro il Sant’Antonio Abate valida per il primo turno di Coppa Italia. Renato Carpentieri

Il fantasista pronto a debuttare in Coppa Italia

Chisena: «Il Francavilla darà molte soddisfazioni» FRANCAVILLA – Il Francavilla di mister Lazic, ha ripreso ieri pomeriggio le sedute di allenamento in vista del match di domenica prossima in Coppa Italia contro il Pisticci, che ha battuto nel turno preliminare i pugliesi del Bitonto per una rete a zero. Primo derby della stagione quindi tra Pisticci e Francavilla che si sono già incontrate il dodici Agosto scorso, nel Memorial "Gaetano Michetti", proprio nello stadio omonimo della cittadina neo promossa in serie D. In quella occasione, furono i rossoblu ad imporsi sulla squadra di mister Valente per 2-0. Dopo che il tecnico serbo, ha concesso alla squadra un giorno e mezzo di asso-

luto riposo, la ripresa degli allenamenti al “Nunzio Fittipaldi” è cominciata ieri pomeriggio, con una seduta di atletica e tattica. «In questa mia prima settimana di lavoro – dice il fantasista Antonio Chisena – ho conosciuto bene i miei compagni di squadra, ed ho visto tanto impegno durante gli allenamenti, che il nostro mister ha fatto svolgere». Allenamenti molto mirati e soprattutto intensi sotto il profilo fisico, con i nuovi arrivati che hanno subito messo in evidenza la loro voglia di fare. Tanti giovani interessanti, che affiancati ad elementi di esperienza stanno dando il loro importante apporto alla causa rossoblu. «Ritengo – continua il

fantasista materano – che il gruppo sia molto valido, sia sotto l’aspetto dei giocatori di esperienza ma anche sotto il profilo degli under, che ho visto molto motivati. Penso che quest’anno ci toglieremo molte soddisfazioni, perché gli elementi validi li abbiamo». Un Chisena quindi, molto fiducioso e abbastanza carico, in vista dell’inizio degli impegni ufficiali della stagione. Un campionato che vedrà come al solito la formazione sinnica, in lotta per una salvezza tranquilla ed anticipata, magari strizzando l’occhio a qualcosa di più di una semplice salvezza. «A livello personale – continua il numero dieci – sto recuperando la forma migliore. Con gli allenamenti, riesco a

Chisena in azione

dialogare bene con i miei compagni di squadra, che comincio a conoscere meglio. Ormai – conclude Chisena - penso che il peggio è passato, e non vedo l’ora di lasciarmi definitivamente alle spalle la stagione sfor-

tunata dell’anno scorso». Insomma un Chisena, molto carico e voglioso di dimostrare a tutti che il vero calciatore che tutti conoscono, non’è frutto di ricordi passati. Claudio Sole

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Coppa Italia Balvano, Bln Pignola, Grottole e Pietragalla le sorprese

Le grandi non steccano Fortis Murgia, Murese e Ruggiero Valdiano avanti a suon di gol SI E' CONSUMATO, domenica scorsa, il primo atto della nuova stagione calcistica regionale. Con i match d'andata della fase eliminatoria della Coppa Italia, è partita ufficialmente la nuova avventura delle trentadue squadre partecipanti ai campionati di Eccellenza e Promozione. Numerosi, come prevedibile, sono stati gli exploit esterni da parte delle compagini che, a breve, concorreranno nella massima competizione regionale. Infatti, quindici delle sedici compagini di Eccellenza hanno giocato in trasferta, sui campi di altrettante squadre che, a settembre, inizieranno il campionato di Promozione. Eccezion fatta per la detentrice del titolo, Murese, che ha già sbrigato, tra le mura amiche, la pratica Bella nel derby del Marmo Platano. Dutra è stato il mattatore del match, avendo siglando un preziosissimo hattrick nel pokerissimo inflitto dai muresi al team di Limoncelli. Due squadre, invece, sono state già escluse dalla manifestazione tricolore per non essere scese in campo in questo primo turno: l'Irsinese non si è presentata a Montescaglioso, mentre il Ferrandina ha dato forfait alla Santarcangiolese. Pertanto, molto probabilmente, stando alle direttive emanate dalla Figc lucana, le due società saranno estromesse dal proseguimento della manifestazione. Inoltre, sarà anche applicata una sanzione pecuniaria di cinquecento euro. Tutto facile per Ruggiero Valdiano e Fortis Murgia, due formazioni che ambiscono ai vertici del torneo di Eccellenza. Gli irsinesi (ed ex Tricarico) hanno piegato con un tris esterno il Varisius Matera grazie ad un superlativo Petruzzella, autore di tutti i gol messi a segno dal Murgia. I salernitani del Valdiano, invece, hanno anch'essi ipotecato il passaggio del turno, grazie alla cinquina rifilata alla matricola di Promozione, Soccer Lagonegro. Petilli (tripletta), Pascuzzo e Salamone hanno messo in cassaforte il risultato. Anche il Real Irsi-

COPPA ITALIA ANDATA PRIMO TURNO ATL. SCANZANO - POLICORO BALVANO - AZ PICERNO BLN PINOLA - AVIGLIANO MURESE- BELLA GROTTOLE - A. CRISTOFARO LAGOPESOLE - VULTUR LIB. MONTESCAGLIOSO - IRSINESE MIGLIONICO - REAL TOLVE MOLITERNO - VIGGIANO PESCOPAGANO- RICIGLIANO PIETRAGALLA - ATELLA REAL IRSINA - BANZI ROTONDELLA - BORUSSIA PLEIADE SANTARCANG. - FERRANDINA LAGONEGRO - R. VALDIANO VARISIUS- FORTIS MURGIA

Giordano contrastato da Maurelli e il basso il Fortis Murgia

Il bomber Petruzzella e in basso Armaiuoli con Cannito e la formazione del Varisius (Videouno)

C’è il Genzano nel futuro del Banzi IL BANZI ha un futuro. Pardon, l'U.S. Genzano - Banzi ha un futuro. Solo per ragioni burocratiche e per il poco tempo rimasto a disposizione non è stato possibile cambiare il nome. Infatti resterà la denominazione di Banzi fino alla fine della stagione. Però per rendere l'idea al comprensorio altobradanico per i nuovi soci la squadra si chiama U.S. Genzano - Banzi. I nuovi dirigenti che sono entrati in società che provengono da Genzano hanno deciso di comune accordo con quelli di Banzi di dare così vita ad un'unica squadra in una zona, quella dell'Alto Bradano, dove le compagini militanti nel campionato di Eccellenza sono tante, tra cui Tolve, Oppido e Irsina. Al dimissionario presidente Vito Vigliotti è stato nominato il nuovo numero uno dirigenziale. E' Fedele Zotta di Genzano. Mentre sempre dalla stessa cittadina arriva anche il nuovo allenatore: Tommaso Terranova che subentra all'ormai ex

0-2 1-0 1-0 5-1 2-2 0-2 n.d. 0-2 0-2 0-1 2-0 3-0 1-1 n.d. 0-5 0-3

diesse - tecnico Annunziata che ha salvato il Banzi nella finale play - out di Melfi contro l'Atella per 3-1. Domenica è stata schierata una formazione piena di Juniores per onorare quantomeno la competizione della coccarda e non snobbarla. L'impegno contro il Real Irsina non è andato affatto bene. Un secco 30 che non lascia ben sperare per il ritorno. Ma a questo punto il passaggio del turno può rappresentare un'importanza a priori. Quel che contava era costituire solidamente una società come è stato ripetutamente detto sulle righe di questa testata dal reggente del Banzi Giulio Carcuro. Questo è un primo segnale positivo. In settimana sono stati promessi nuovi acquisti dallo stesso che sicuramente non tarderanno ad arrivare. Nelle prossime ore non sono esclusi possibili colpi di scena sul fronte acquisti. Biagio Bianculli sport@luedi.it

na ha già due piedi negli ottavi di finale di Coppa Italia. Le reti di Masiello, Abruzzese e Magro hanno piegato il Banzi. Con due gol di scarto messi a segno lontano dalle mura amiche, il Policoro, la Vultur Rionero, il Real Tolve ed il Viggiano hanno già un piede e mezzo nel turno successivo. I policoresi hanno battuto nel derby ionico l'Atletico Scanzano con Saccente e Sfarzetta. I bianconeri della Vultur, invece, si sono imposti nella ripresa in casa del Lagopesole, grazie a Lovasto e Brescia. Il Real Tolve ha vestito i panni del corsaro a Matera, contro il Miglionico, affidandosi ai guizzi di Ragone e Pietrafesa. Il Viggiano di mister Villani ha fatto suo il derby della Val d'Agri, affossando il Moliterno con Gargaro e Mangieri. Il ritorno del Pietragalla in Promozione è coinciso con una bella vittoria, targata Cammarota e Potenza T., a spese dell'Atella Monticchio. I risultati dei restanti cinque incontri in programma in questo primo turno di Coppa Italia regionale, lasciano incerta la qualificazione per i return match. Tra questi, sottolineiamo l'ottima affermazione interna e di misura del Bar La Notte Pignola di mister Tramutola, che ha annichilito l'Avigliano con l'incornata vincente di Santangelo. Medesimo risultato per il Balvano, vittorioso sul Picerno col guizzo di Bovino. Il Ricigliano, invece, è andato ad imporsi sempre di misura (rete di Ciotti) in quel di Pescopagano. Soltanto due sfide sono terminate in perfetta equità. In riva allo ionio, il Rotondella ha raggiunto con Guida il Borussia Pleiade, passato in vantaggio nel primo tempo con Schettino. Il Grottole, invece, sotto di due reti contro l'Angelo Cristofaro Oppido (Ciardiello e Leone), ha impattato la contesa grazie alle marcature di Buono e Paladino. Le gare di ritorno della fase eliminatoria della Coppa Italia regionale sono in programma per domenica prossima, 30 agosto, a partire dalle ore 16. Donato Pavese sport@luedi.it

Per il Moliterno una sconfitta figlia degli “esperimenti” sugli under di mister Vignati

Il Viggiano non tradisce le attese UN RISULTATO all'inglese che fa sperare Villani ma che non deve assolutamente illudere. Il Viggiano ha battuto un Moliterno incompleto e pieno di giovani senza faticare troppo. E' vero che mancavano Laurita tra i pali (con il quale in settimana si deciderà il suo futuro riguardo al cartellino), il capitano Salera, il bomber della promozione Campisano e l'ultimo acquisto presentato venerdì Lo Prete del Francavilla, ma bisogna stare con i piedi per terra. La squadra suda agli ordini di Villani da due settimane ed è ancora imballata nelle gambe, perciò il risultato di Coppa Italia conseguito domenica non fa testo. Il Moliterno visto due giorni non è quello che ha terminato lo scorso campionato. Mancavano diverse pedine quali Cirigliano (si aspettano risposte per il suo rinnovo), La Salvia, Albini per squalifica e Luigi Sanchirico (che sta pensando seriamente di smettere con il calcio) e non è escluso che qualcuno di questi elementi si vedano nella gara di ritorno. A Villani comunque non interessa la Coppa Italia però ci ha tenuto a sottolineare la buona prova degli under Gargaro (autore del gol del vantaggio), Iaquinta (prezioso nel cross che ha portato Gargaro al gol) e De Gregorio che nonostante il gran caldo non

hanno sfigurato. Segnali incoraggianti in vista del campionato. Lo stesso tecnico potentino si è espresso in maniera felice sul nuovo difensore centrale Chirichella arrivato dal Villa d'Agri che ha preso il posto di Racina in retroguardia, su Mauro Sanchirico che per lui resta un attaccante di categoria e sul giovane dalle belle speranze Giambattista Mangieri venuto dal Francavilla che ha nella ripresa ha firmato il decisivo gol del raddoppio. Per il resto bisogna apprezzare il buon lavoro svolto da Sabia e da Stefani sulla linea difensiva, l'ordine messo in mezzo al campo da Marchese e le geometrie disegnate da Piscopia sulle cui qualità non si discute. L'unico cambio che Villani potrebbe effettuare è solo di posizione. Spostare La Neve ala destra che dà più profondità alla manovra e limitato a difendere ed indietreggiare Iaquinta terzino destro più cattivo e determinato. Poi ovviamente queste sono solo ipotesi. Quando ritorneranno in campo Salera, Campisano e Lo Prete gli schemi cambiano. Per il Moliterno invece è tutto da rivedere logicamente. Non era quella la formazione che vedremo in campionato. Vignati ha voluto sperimentare i giovani e metterli in prova considerato che negli under ci crede molto e cerca

sempre di valorizzarli. Si professa “sacchiano” l'allenatore rossoblu ma il modulo ad albero di Natale adottato domenica fa pensare ad alchimie “ancelottiane”. Interessante la nuova posizione di Fruguglietti nei tre di centrocampo anziché nel ruolo di terzino destro che ha destato una buona impressione ed efficace l'intelligenza tattica di Fratantuono nel ruolo di mediano alla Pirlo. Il ragazzo porta troppo il pallone sulla zona offensiva e Vignati ha pensato di bene di arretrare il suo baricentro con le percussioni che devono partire da dietro e non negli ultimi trenta metri. Il tecnico moliternese ha fatto la stessa cosa di Ancelotti con Pirlo. Perciò che la deduzione che più sacchiano è diventato un ancelottiano è una definizione che calza a pennello. Da rivedere gli under Panzardi (alla sua prima vera partita ufficiale), Daniele Molletta (che ha giocato insieme al fratello Giuseppe dietro ad unica punta) e Gatta che ha giocato solo in attacco, ha colpito un palo, ma è un puro trequartista. Queste sono le prime sensazioni annuite durante la gara. Per possibili miglioramenti ci sarà il return match domenica a Viggiano per capire ancora di più dove si deve lavorare con urgenza. b.b.

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Sport 49

Martedì 25 agosto 2009


Martedì 25 agosto 2009

Basket Corà e Vandoni cercano indicazioni confortanti in avvio di preparazione

Derby d’estate a Policoro Bawer e Bernalda tengono a battesimo il nuovo palasport jonico LA VIGILIA DI MATERA

L’ATTESA A BERNALDA

«FAREMO le cose con calma e gradualità, senza alzare troppo i ritmi di gioco. Sono due settimane solo che lavoriamo». Claudio Corà non carica di eccessive attese il primo match stagionale della Bawer Matera contro il Bernalda in un derby che costituisce anche il battesimo del nuovo Palasport di Policoro e che arriva a circa una settimana dal primo match di Coppa Italia contro la Levoni Potenza. «Sarà l’occasione per verificare se c’è un minimo di condizione, quale sarà l’approccio, l’osservazione e la comprensione in campo. Mi aspetto di capire il modo di stare in campo dei giocatori e le rotazioni degli esterni e dei lunghi che si potranno presentare. Per noi è una piccola tappa di avvicinamento», insiste Corà, «alle partite di Coppa Italia che giocheremo di qui ad una settimana. Match che non sono fondamentali ma nei quali ci teniamo a ben figurare». Il tecnico materano ha indicato ai giocatori la strada da seguire anche se, forse, oggi sarà ancora presto per vedere i primi risultati: «voglio giocare a ritmi alti, sia in difesa e sia in attacco con giocatori disponibili ai raddoppi. Proveremo a sfruttare le transizioni e verificheremo le difese individuali come abitualmente

BERNALDA - Sarà comunque, nonostante la approssimativa condizione fisica e tattica attuale, un'amichevole di lusso quella che vedrà la Cestistica Bernalda opposta ai più quotati cugini materani della Bawer nel nuovo palazzetto dello sport di Policoro alle 18,30 di questo pomeriggio. Il team rossoblu, cui si è aggiunto prima del raduno di domenica scorsa Giulio Bonafede (guardia classe '90) proveniente dalla Tiber Roma del girone C di B2, ha lavorato sodo nella prima settimana di allenamenti sotto lo sguardo vigile di coach Vandoni e dei suoi collaboratori, per arrivare al più presto possibile a quella condizione atletica di eccellenza che il tecnico romano ritiene imprescindibile per attuare il gioco in velocità e pressing che lo stesso richiede alle sue squadre. Ciò comporta ovviamente una non ancora attendibile forma complessiva e dei singoli a causa dei gravosi carichi di lavoro dei primi giorni, ragion per cui non c'è da aspettarsi da parte di Russo e compagni grande spettacolo; è pur vero tuttavia che tutti i futuri eroi del PalaCampagna stanno bene e non si registrano finora infortuni o

L’ala pivot Cristiano Grappasonni

si fa in questo periodo della stagione. Per i tatticismi eventualmente ci sarà tempo nel corso della stagione». Matera avrà l’intera rosa a disposizione e senza particolari contrattempi, un dato incoraggiante in questo momento della stagione: «direi che questa è la migliore notizia finora, abbiamo avuto solo piccolissimi problemi a

Moto Campionato italiano Yamaha

Gilardi e Gergati ma nulla di particolare per cui ci stiamo allenando al meglio». Dopo il match di oggi con Bernalda la Bawer giocherà altri due confronti questa settimana contro Bisceglie e Corato. Sfide che dovrebbero, condizioni del PalaSassi permettendo, giocarsi sul parquet materano. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Il tecnico Claudio Vandoni

acciacchi, cosicché Vandoni potrà testare in tutta tranquillità la maggiore o minore predisposizione dei suoi ragazzi a compiti e ruoli utili alle proprie convinzioni cestistiche. Per quel che si è visto finora palla in mano è apparso già a buon punto il back court con in testa il play Salvatore apparso fin qui bravo organizzatore di gio-

co e buon finalizzatore, mentre il reparto lunghi ha, ovviamente, bisogno di maggior lavoro. Per i tifosi che raggiungeranno la vicina città di Ercole sarà l'occasione per conoscere meglio i propri beniamini in una gara se non proprio vera quantomeno verosimile. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Tennis Battuto Selvaggio nella finale del memorial

Rubino settimo a Misano Adriatico Il “Pepe” va a Cirenza

Il materano Angelo Raffaele Rubino in pista a Misano Adriatico

UNA GARA amministrata in maniera fredda e razionale. Così il pilota materano del team Mercato dell'Oro, Angelo Raffaele Rubino è riuscito a centrare il settimo posto durante l'ultima gara del campionato Italiano Yamaha R Series che si è disputata domenica scorsa a Misano Adriatico sul circuito “Santamonica”. Quello appena concluso è stato un weekend ricco di soddisfazioni per Team e pilota visto che oltre al buon piazzamento, Rubino ha portato a casa anche la prima posizione assoluta tra gli under 25 e il record di velocità massima in fondo al rettilineo della pista dove con la sua Yamaha è transitato a 230,6 chilometri orari. Già durante le prove del sabato Rubino è stato abbastanza veloce riuscendo a sfiorare anche la pole. “Durante l'ultima fase delle prove -afferma il centauro lucano- avevo fatto un giro da pole position ma all'ultima curva ho dovuto frenare per la

presenza di un pilota che mi ha rovinato il tempo facendomi partire sesto. La moto a punto sia di sospensioni che di motore mi ha permesso di disputare una gara senza pensieri sempre a ridosso del gruppo di testa che mi ha consentito di distaccare i miei inseguitori di ben sei secondi”. Per tutta la gara Rubino ha girato sul passo dei 43 secondi riuscendo a portare a casa ben 10 punti che gli anno permesso di balzare al secondo posto nella classifica “Under 25” difendendo la nona posizione nella classifica generale di campionato. “Ad una gara dalla fine -afferma il team manager, Carmelo Miglionico- speriamo di concludere almeno al sesto o settimo posto in classifica visto che Raffaele ha tutte le potenzialità per poterlo fare e a Misano è riuscito a dimostrarlo ampiamente compensando lo sfortunato episodio del ritiro al Mugello”.

MOLITERNO - Con un doppio 6/3, in poco meno di un'ora e mezza, Giacinto Cirenza, del T. C. Gingles Potenza, si è aggiudicato il “Secondo Memorial Salvatore Pepe”, Torneo Nazionale di Tennis di quarta categoria, organizzato dal Circolo Tennis “Michele Micucci” di Moliterno. Il diciottenne potentino, nella finale giocata domenica pomeriggio, ha battuto un altro promettente tennista lucano, il pisticcese Gabriele Selvaggio. E' stata una bella finale, ricca di contenuti tecnici, dove si sono affrontate due promesse del tennis lucano, anche se Cirenza, più che una promessa, è già una certezza. La vittoria di Cirenza non è stata mai in discussione, Selvaggio, nel primo set, è riuscito a portarsi sul 4 a 3 dopo un game tirato, ma il ritorno di Cirenza è stato devastante, perché il punto del 5 a 3 è arrivato senza concedere un quindici all'avversario, poi ne ha concesso uno nel game del definitivo 6 a 3. Quasi analogo l'andamento del secondo set, il primo game è andato a Selvaggio, che si era portato in avanti anche nel terzo game, ma la determinazione di Cirenza è stata letale ed alla fine la vittoria finale è stata meritata. “Sono soddisfatto -ci ha detto Cirenza che ha dedicato la vittoria ai suoi familiari ed anche alla famiglia Pepe - perché credo di aver giocato una buona ga-

In alto Selvaggio che riceve il premio da Fontana. Accanto Pepe Al., Selvaggio, Cirenza e A. Pepe durante la consegna dei trofei. Sotto i vincitori Selvaggio e Cirenza e questo in azione

ra contro un ottimo avversario”. Durante la premiazione Armando Fontana, presidente del locale CT, ha voluto ringraziare tutti i tennisti, ma soprattutto tutti coloro che hanno seguito, da spettatori, la bellissima finale: “Grande tennis - ha detto - e non possiamo che essere soddisfatti. E' stata una bella finale, grati-

ficante perché due giovani tennisti lucani sono stati i protagonisti di questo ultimo atto del torneo. Sono loro il futuro del tennis lucano ed a loro va l'augurio di continuare su questa strada”. Impeccabile anche l'organizzazione della manifestazione, con un buffet finale di alto livello: “Doveroso è ringraziare un pò tutti per

la riuscita di questa manifestazione, dall'Amministrazione Comunale a tutto lo staff del nostro Circolo. Dietro c'è una squadra che ha lavorato bene. Ma un ringraziamento particolare va fatto allo sponsor, gli Eredi Pepe, che grazie al loro generoso contributo, hanno fatto sì che la manifestazione riuscisse nel migliore dei modi. Un grazie anche al pubblico - ha detto in conclusione prima di consegnare i trofei - perché è stato presente e partecipe. Non possiamo che essere soddisfatti e dare l'appuntamento al prossimo anno”. Durante la gara due gocce di pioggia hanno messo a rischio la finale, ma grazie all'esistenza di un secondo campo al coperto, la finale si è conclusa senza problemi, poi tutti nuovamente all'aperto a festeggiare i vincitori, ma anche la riuscita della manifestazione. sport@luedi.it

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50 Sport


Ciclismo Brilla ancora la stella dello scalatore di Montalbano Jonico

Pozzovivo nella top ten Posizione numero 7 al diciottesimo Trofeo Melinda a Fondo POTENZA - Il ciclismo sulle strade italiane parla sempre più lucano. Domenico Pozzovivo (Csf Group Navigare) conquista una bellissima settima posizione al Diciottesimo Trofeo Melinda a Fondo (Tn). Lo scricchiolo lucano termina la prova con soli sette secondi di distacco dal vincitore Giovanni Visconti (Isd Neri) e a soli quattro secondi dal gradino più bassodel podioconquistato da Rubiano Chavez Miguel Angel (Centri Della Calzatura). In seconda posizione, invece, si è classificato Stefano Garzelli (Acqua e Sapone). Per Pozzovivo è l'ennesima dimostrazione della sua competitività tra il mondo professionistico. Un “Melinda” strano rispetto agli altri anni perché nonostante un tracciato difficile e selettivo, la selezione è stata ridotta. Temperatura mite, salite e discese non hanno sgranato il gruppo che si è presentato ai mille metri dal traguardo ancora compatto. Due squadre su tutte hanno provato a mantenere le redini della gara, la Liquigas e l'Acqua&Sapone. Un gruppo troppo cucito che non ha dato

Domenico Pozzovivo

la possibilità al CT della nazionale italiana Franco Ballerini, presente a Fondo, di testare la condizione dei migliori atleti in circolazione. Visconti ha vinto ma non convinto, un po' come Stefano Garzelli che conoscendo molto bene il finale di gara ha cercato la zampata del campione, senza però riuscirci. In quarta posizione si è classificato Ivan Basso (Liqui-

gas) che non ha dimostrato tanta brillantezza ma che con l'esperienza accumulata negli anni ha conquistato un quel quarto posto ai piedi del podio. Quinta piazza per Damiano Caruso (Team Flaminia), mentre la sesta piazza davanti al lucano Pozzovivo, è stata portata a casa da Mauricio Soler (Barloword). Settimo Domenico Pozzovivo, seguito

subito a ruota da Anzà Santo, compagno di squadra del vincitore, giunto ottavo al traguardo a tredici secondi da Visconti. La nona posizione è andata invece a Massimiliano Gentili (Team Flaminia) seguito in decima posizione da Cristiano Salerno (Lpr). Erano centonovantaquattro i chilometri da percorrere e gli atleti al via li hanno percorsi in 4h46'00” alla media di 40.699 km/h. Tutti si aspettavano pioggia, divertimento e selezione con un arrivo scoppiettante e ricco di emozioni. Lo scatto di Garzelli ai cinquecento metri ha scaturito l'attacco vincente di Visconti ma non ha regalato quella emozione vista nelle scorse edizioni del “Melinda”. Loscatto seccodeiprimissimi uomini che hanno tagliato il traguardo non hanno permesso Domenico Pozzovivo di mantenere il contatto. I sette secondi persi da Visconti potevano essere preventivati ma la settima posizione del corridore di Montalbano Jonico non fa che sottolineare ancora una volta il suo talento. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Ciclsimo Sesto a Pian di Chena dopo un periodo “no”

Michele Viola si rilancia POTENZA - Dopo qualche mese vissuto tra piccoli problemi fisici e poca fortuna in gara, Michele Viola (Cycling Team Ambra Cavallini Vangi) ritorna a occupare un ruolo da protagonista al Diciassettesimo Trofeo Ristorante Lo Strettoio a Pian di Chena (Ar). Per il ciclista di Oppido Lucano una sesta posizione che finalmente lo rilancia nelle classifiche che contano. Alla partenza di Pian di Chena erano oltre centocinquanta gli atleti al via. Il ritmo indiavolato dei primissimi chilometri ha fatto subito una prima selezione. Gli scatti si sono susseguiti ma i vari tentativi di fuga sono stati sempre rintuzzati dal gruppo folto e compatto. La corsa valdarnese è stato uno degli ultimi appuntamenti prima delle convocazioni per il fatidico Giro della Lunigiana che prenderà via il prossimo tre settembre. A vincere questa diciassettesima edizione del Trofeo

Rist. Lo Strettoio è stato Marco Dragotto (S.S. Aquila) che ha centrato la sua prima vittoria stagionale in una gara davvero difficile. Alle sue spalle sui gradini più bassi del podio si sono piazzati Luca Sterbini (Guazzolini Coratti Borgonuovo) secondo al traguardo con dodici secondi di ritardo e Riccardo Stacchiotti (Esinplast Spendolini Giammy Team) che ha conquistato la terza piazza regolando nella volata ristretta Domenico Maria Salviani (Guazzolini Coratti Borgonuovo), Andrea Berardi (U.C. Atellana), il lucano Michele Viola (Cycling Team Ambra Cavallini Vangi) e Nicola Malinconico (Ubaldo Signori) giunti sulla linea del traguardo in quarta, quinta, sesta e settima posizione e con circa venti secondi di ritardo dal vincitore. Dopo questo primo drappello, gli altri atleti che hanno tagliato la linea del traguardo sono arrivati uno ad

uno con distacchi differenti. Ottavo all'arrivo è stato Maurizio Mattiacci (F.N. Mengoni Campocavallo) giunto con quarantacinque secondi di ritardo. La nona posizione è andata invece a Graziano Di Luca (Euro90 Ciclistico Cepagatti) con un ritardo di un minuto mentre la decima piazza è stata portata a casa da Adriano Brogi, compagno di squadra del vincitore, che ha tagliato il traguardo con un ritardo di un minuto e venti secondi circa. Per Michele Viola si tratta del ritorno nelle top-ten che contano. Dopo un estate travagliata il campioncino di Oppido Lucano è tornato a far parlare di se conquistando un bella sesta piazza a ridosso delle primissime posizioni. Per Viola si preannuncia un finale di stagione tutto in crescendo con la speranza di portare a casa una vittoria che in questo 2009 ancora manca. r.d.r.

Ciclismo Ottavo Memorial Pigoni Coli

Trotta è settimo in provincia di Massa 116 i partenti, ma solo in 16 al traguardo POTENZA - Alessandro Trotta (Bedogni Grassi Natalini Gr Praga) ritorna competitivo dopo alcune settimane di relativa stanchezza. All'Ottavo Memorial Pigoni Coli a Montignoso (Ms) il ventitreenne lucano conquista una settima piazza di tutto rispetto e si ripropone come uno dei migliori atleti in circolazione nella penisola. Nella provincia di Massa, Trotta ritorna nella top ten che conta. Sulle pietre del centro storico i quasi centoventi atleti al via non si risparmiano. I primi chilometri di gara, tutti pianeggianti, vengono percorsi ad una velocità elevatissima ma la selezione non c'è. La seconda metà di gara è elettrizzante con numerosi tentativi di fuga e le quattro squadre straniere provano a fare ancora più dura la gara. I tre passaggi sulla salita della Fortezza regalato la fuga più importante della giornata. Vanno via in cinque Alessio Taliani e Gianluca Randazzo della Seano Hoppla Bellissima, Carlos Julian Quintero Norena, compagno di squadra del lucano Trotta alla Bedogni Grassi Natalini Gr Praga, Luciano Barindelli in forza al G.S. Mastromarco Sensi Mapooro e Opryshko, ultimo della lista. Ai meno dodici dall'arrivo, l'azione decisiva di Taliani che nella discesa della Fortezza lascia la compagnia degli altri attaccanti e si invola da solo verso verso il traguardo. Gli attaccanti di giornata provano a ripiegare sul toscano ma la presenza di Randazzo, compagno di squadra di Taliani, favorisce quest'ultimo che a 19 anni è il più giovane Under 23 che sino ad oggi ha vinto questa difficilissima classica toscana. Per Trotta, che ha visto

Alessandro Trotta

Quintero Norena battagliare sino alla fine per la vittoria, una settima posizione che lo ripresenta ai massimi livelli dopo una parte di stagione poco felice. La volata per il quinto posto a venticinque secondi dal vincitore porta la firma di Ian Bibby (Nazionale Gran Bretagna) davanti a Carlos Betancourt (Nazionale Colombia) e al lucano Trotta. Ottava piazza per Alessandro De Marchi (A.S.D. Cycling Team Friuli) davanti a Luca Iattici (G.S. Dilettantistica Ginestra Ceram. Il Gabbiano) nono al traguardo e Cayetano Sarmiento (Nazionale Colombia). Gli iscritti a questa ottava edizione del Memorial Pigone erano centotrentasette; in realtà i partenti sono stati centosedici e per sottolineare la durezza di questa tappa i ragazzi che hanno tagliato il traguardo sono stati solo sedici. I centocinquantatré chilometri di gara sono stati percorsi in 3h47'00” alla media di 40.441 km/h. r.d.r.

Ciclsimo La Toscana gli porta bene: decimo posto nella mattina e seconda piazza nel pomeriggio

Stefanile si fa in due: gara su strada e poi crono POTENZA - Una domenica da ricordare quella di Michele Stefanile (Team Castrocielo RCG Treccificio Oppido) in terra toscana. Dopo aver conquistato brillantemente la decima piazza al Quarto Trofeo Circolo Il Risorgimento a Quattro Strade di Bientina (Pi) nella mattinata di domenica, nello stesso pomeriggio a pochi chilometri di distanza a Ponticelli (Pi) ha portato a casa un'ottima secondaposizione nellacronometroindividuale riservata ai primi venti atleti giunti al traguardo nelle mattina. Il più rapido a percorrere i 9.400 metri della cronometro pomeridiana è stato Stefano Verona (U.C. Romagnano), con il tempo di 12'36” e con una media di 44.762 km/h, che nella mattinata aveva tagliato il traguardo in ottava posizione. Per Stefanile trentaquattro secondi di distacco ma seconda posizione portata a casa con lo stesso tempo di Manuel Ciucci (G.S. Butese) giunto però terzo. Michael Giannelli (U.C. Romagnano) ha terminato la prova cronometrata in quarta posizione a quarantadue secondi dal vincitore. Quinto al traguardo è stato invece Filip Spasovsky (U.C. Montecarlo Pizz. Rusticanella) con quarantaquattro secondi di ritardo. Il vincitore della mattinata Adriano Sacchetti (A.S.D. G.S. Quattro Strade RCG Trec-

cificio) ha concluso la prova contro il tempo in decima posizione a un minuto esatto da Verona. Nella classifica combinata tra la gara in linea del mattino e la cronometro del pomeriggio, a salire sul gradino più alto del podio è stato lo stesso Stefano Verona che con una crono da incorniciare è riuscito a scavalcare gli avversari e a portare a casa la combinata. In questa speciale classifica Michael Giannelli, compagno di squadra di Verona, è risultato essere il secondo migliore atleta e quindi per l'U.C. Romagnano grande festa per una doppietta che ha sovvertito ogni pronostico. Il gradino più basso del podio, infine, è stato occupato da Nicola Campigli (A.S. Monte Pisano) sesto nella cronometro con quarantasette secondi di ritardo da Verona e terzo nella gara in linea della mattinata. Per Michele Stefanile l'ennesima conferma della sua competitività sia nelle gare in linea dove sono comunque presenti dure asperità non proprio adatte alle sue caratteristiche sia nelle gare contro il tempo che lo vedono sempre e comunque grande protagonista. L'exploit di Verona nella prova cronometrata ha spiazzato un po' tutti ed è per questo che il lucano ha dovuto accontentarsi (per così dire) della seconda piazza a termine di una giornata comunque molto positiva sia per lui che per la RCG Treccificio. r.d.r.

POTENZA - Continuano gli ottimi risultati di Michele Stefanile (Team Castrocielo RCG Treccificio Oppido Lucano) nella categoria Allievi di ciclismo su strada. A Quattro Strade di Bientina (Bi) il lucano centra la decima posizione proteggendo la fuga dei cinque che vedeva anche il suo compagno di squadra Andriano Sacchetti (G.S. Quattro Strade - RCG Treccificio). A vincere questa quarta edizione del Trofeo Circolo Il Risorgimento è stato lo stesso Sacchetti, alla sua seconda affermazione stagionale, che approfittando dell'ultimo strappo in salita situato a trecento metri dal traguardo anticipando i compagni di fuga e aggiudicandosi la vittoria. L'ultima rampa di lancio ha sgranato il gruppetto di testa ed infatti sotto lo striscione d'arrivo i cinque fuggitivi sono arrivati uno ad uno. Alle spalle di Adriano Sacchetti si sono piazzati uno ad uno gli altri fuggitivi con Michael Giannelli (G.C.

Romagnano) che ha conquistato il secondo gradino del podio precedendo Nicola Campigli (A.S. Montepisano) che ha invece conquistato il terzo posto. Ai piedi del podio si sono piazzati Davide Benvenuti (G.S. Quattro Strade - RCG Treccificio) quarto al traguardo e Nicola Stefanelli (Team Valdinievole A.S.D.) quinto nella classifica finale giunti al traguardo rispettivamente con sette e tredici secondi di distacco dal vincitore. I cinque al comando hanno avuto pochissimo margine di vantaggio rispetto al resto del plotone. Sesto al traguardo con ventitré secondi di ritardo dal vincitore è giunto Manuel Ciucci (G.S. Butese), abilissimo ad anticipare il resto del gruppo conquistando un ottimo sesto posto. A regolare la volata del gruppo ci ha pensato Filip Spasovky (U.S. Montecarlo Pizz. Rusticanella) settimo al traguardo che ha preceduto Stefano Verona (G.C. Romagano) e la coppia della

Michele Stefanile

RCG Treccificio Nicolò Bonifazio-Michele Stefanile giunti tutti con trentatré secondi di distacco dal vincitore. La gara, in realtà, è iniziata con ritmo blando e con pochi tentativi di fuga. Dopo i primi chilometri vissuti con poca spirito combattivo i settantadue atleti al via hanno iniziato a fare sul serio. I tentativi di fuga hanno creato una selezione naturale e tanti atleti hanno mollato. Per Stefanile, invece, si tratta dell'ennesimo piazzamento tra i primi dieci in questo mese di agosto che lo ha visto grande protagonista nell'intera penisola. r.d.r.

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Sport 51

Martedì 25 agosto 2009


LOTTO&CONCORSI DAMA

Martedì 25 agosto 2009

Centrato un terno a Napoli con le nostre previsioni

Firenze e Venezia: 31/40 di GIOIA GASPARINI ROMA –Il 64 (il giaccone) terzo atteso della ruota Nazionale con 67 assenze è stato il numero più vecchio sortito sabato. Gli altri sono il 55 (la musica) subalterno di Palermo dopo 66 turni, il 37 (il monaco) quarto di Milano dopo 56 mancati riscontri, il 46 (i pomodori) nono di Firenze e l'84 (la chiesa) nono di Roma, entrambi dopo 44 ritardi, il 3 (il gobbo) nono di Bari dopo 30 turni. La top-five dei numeri più attesi vede al primo posto il 72 di Cagliari con 137 ritardi, al secondo posto il suo subalterno 22 con 111 assenze, al terzo posto il 44 di Roma con 110 mancati riscontri, al quarto posto il 62 di Napoli con 105 assenze e al quinto posto ex-aequo il 40 di Milano, il 50 di Roma e il 52 di Torino a quota 97. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 10-14 è uscito sia a Cagliari che a Palermo. Completano il quadro dell'estrazione il terno di controfigura 5 (27-49-60) a Genova, il terno di cadenza 5 (25-65-85) a Napoli, l'ambo gemello 33-55 a Palermo, l'ambo simmetrico 27-64 a Venezia.

9 13 72 88 28 40 62 37 44 52 87

NAZIONALE - La statistica consiglia per ambo la cadenza 5 con la serie 2535-55-65-75 e la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85. Previsione speciale 21-57 per estratto ed ambo.

combinate qualche puntata attingendo nella serie 10-20-30-60-70 e nella cinquina 3-14-25-47-58. Previsione speciale 40-47 per estratto ed ambo.

BARI - Per ambo la decina 71/80 con la cinquina 71-73-75-76-77 e la cadenza 9 con la serie 29-39-59-69-89. Previsione speciale 17-19 per estratto ed ambo.

NAPOLI - Avevamo segnalato la cadenza 5 ed è uscito il terno 25-65-85. Per ambo segnaliamo la cifra 7 con la serie 7-17-37-74-76 e la decina del 70 con la cinquina 71-72-74-76-79. Previsione speciale 62-72 per estratto ed ambo.

CAGLIARI - Per ambo e terno sono in evidenza la cadenza 7 con la serie 1737-47-67-77 e la decina 70/79 con la combinazione 70-72-73-77-79. Previsione speciale 22-72 per ambo secco ed estratto. FIRENZE - Per ambo e terno segnaliamo la decina 31/40 con la serie 3234-35-37-39 e la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 48-67 per estratto ed ambo. GENOVA - Da 65 estrazioni la figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti, giocate ambi e terni nella serie 22-40-58-67-85. Per ambo la cadenza del 2 con la serie 2-22-32-42-52. Previsione speciale 55-56 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 e la controfigura 3 sono interessanti per ambo,

PALERMO - La figura 3 con la serie 12-39-48-57-84 e la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-64-74 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 3-74 per estratto ed ambo.

81 74 137 71 88 97 105 72 110 97 88

31 55 22 35 47 26 74 3 50 76 13

72 68 111 67 68 77 70 58 97 73 77

32 51 67 42 15 47 16 41 40 64 90

58 57 62 57 53 55 63 45 56 51 46

TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 11-26-66, 3351-71, 14-26-54, 28-41-80, 10-1642.

Pronostico concorso n. 102 (del 25/08/2009) 20 24 33 34 46 59 64 65 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 85 90 55 82 1 3 63 64

PREVISIONI

Frequenza 135 134 134 131 130 130 129 129 128 128

Numero 30 20 86 80 65 64 18 25 73 14

Ritardo 61 54 54 46 39 38 33 30 30 29

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa

ROMA - La cifra 3 con la combinazione 3-23-30-35-39 e la controfigura 7 con la serie 7-29-40-62-73 dovrebbero sviluppare combinazioni fortunate. Previsione speciale 11-44 estratto ed ambo. TORINO - Per ambo e terno la figura 6 con la serie 6-24-33-42-69 e la cadenza 3 con la cinquina 23-33-43-5363. Previsione speciale 52-83 per estratto ed ambo.

ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 25 agosto 2009 Roma e Tutte 78, 43, 77, 49, 37, 5 Napoli, Firenze e Tutte 76, 41, 75, 47, 35, 3 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 27 agosto 2009 Roma e Tutte 80, 45, 79, 51, 39, 7 Napoli, Firenze e Tutte 78, 43, 77, 49, 37, 5

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

VENEZIA - Per ambo segnaliamo la decina 31/40 con la serie 31-34-37-

UNIDICI RUOTE

Tra Scilla e Cariddi vincono Greco e Caccamo

Un momento della premiazione

mo turno di gara sono scattati alle 8 in punto come previsto dall’allettante programma gara fatto recapitare a tutti gli appassionati alcuni giorni prima del torneo). Incluso nella “simbolica” quota d’iscrizione un gustoso e abbondante pranzo degustato da damisti, arbitri e organizzatori sotto gli ombrelloni

21 30 3 65 67 10 72 9 52 83 25

38-40 e la cadenza del 7 con la cinquina 17-27-37-47-57. Previsione speciale 87-90 per ambo e ambata.

di FRANCESCO SENATORE

SULL’INCANTEVOLE scenario dello Stretto, sabato scorso, si è svolta la manifestazione ludica di Dama “V° Coppa Città di Villa San Giovanni” organizzata dal Club Siculo-Calabro, appartenente all’Associazione Italiana Giuoco Dama affiliata all’Acli. Un noto locale di Cannitello (Reggio Calabria) ha ospitato l’evento. Sulla tradizione damistica villese, Giuseppe Amaretti anche quest’anno ha “sponsorizzato” il torneo, che ha registrato un ampio consenso nelle edizioni passate. Così, l’amico Enzo Caccamo, instancabile organizzatore, ha richiamato l’attenzione di tutti i damisti calabresi e siciliani comprese le loro famiglie che hanno trascorso, tra un tiro, una svista e una giocata estrosa, una piacevole giornata tra spiaggia e mare. La competizione ha visto la partecipazione di tantissimi appassionati di questo gioco, che hanno iniziato a incrociare dame e pedine con una precisione disarmante (gli orologi del pri-

59 58 74 60 57 65 65 49 66 57 75

messi gentilmente a disposizione del titolare del locale di Cannitello. La gara di dama Italiana e Internazionale è stata diretta egregiamente da Fabio Caccamo e gestita mediante un programma informatico realizzato dall’ingegnere Christian De Lion Ricca. Dal punta di vista più squisitamente

tecnico, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi. Tanti i tavoli allestiti, in occasione della giornata ludica, con damiere, pedine e con gli immancabili orologi di gara che hanno scandito il tempo di ciascun giocatore. Nel gruppo dei Campioni successo del favoritissimo maestro siracusano Sebastiano Greco che precede per distacco il maestro catanese Giovanni Catanzaro e il candidato maestro Francesco Senatore. Nei Vice Campioni l’«organizzatore-giocatore» Giuseppe Caccamo compie l’impresa vincendo tutte le partite. In questo raggruppamento va segnalato inoltre l’ottimo secondo posto dell’esordiente Vincenzo Talarico (proveniente da Bianchi-CS) che ha dimostrato notevoli capacità damistiche nonostante si cimentasse per la prima volta in una competizione ufficiale. Buona anche la prova del padre di Vincenzo, Pasquale Talarico (esordio anche per lui) che conquista un brillante quarto posto.

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Agosto IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Agosto, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI AGOSTO 22 - 27 23 - 67 49 - 19 53 - 83 80 - 90 80 - 60 44 - 88 73 - 87 Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342da martedì a sabato dalle 17,30alle 19 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Agosto.

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52 Rubriche


IN TV di FRANCESCA PIERLEONI ROMA – Si concludono le avventure di Holly Hunter, poliziotta politicamente scorretta, che si confida con un angelo custode sopra le righe in Saving Grace. La terza stagione, che negli Usa andrà in onda nell’estate 2010, sarà l’ultima. Una decisione motivata, pare, soprattutto per gli alti costi di produzione. La fiction con l’attrice Premio Oscar per Lezioni di piano, in onda da noi su Italia 1 si aggiunge alla lunga lista di serie cancellate già annunciata dai network americani. Fra questi scalpi eccellenti, ci sono le indagini sugli scomparsi di Senza traccia, che si ferma con la settima stagione, nonostante abbia continuato ad ottenere ascolti alti. Addio anche agli intrighi di DirtySexyMoney, a Eli Stone, con Jonny Lee Miller, avvocato dalle strane visioni e al poliziotto imprigionato nel passato in Life on Mars, che pure aveva conquistato i critici. Stop anche a Prison Break, di

Ecco le serie Usa cancellate Tagliate Saving Grace e Dirty Sexy Money, in onda su Italia 1 cui la quarta e ultima stagione è attualmente in onda su Italia 1. Non avranno nuove puntate, fra le altre, nemmeno le storie delle tre amiche ricche e potenti di Lipstick Jungle (in Italia trasmesso da Fox Life) dal bestseller di Candace Bushnell (già autrice di Sex & The City), il tentativo di un nuovo Supercar e Pushing Daisies (da noi in onda su Joi) su un ragazzo capace di ridare la vita. Possono stare tranquilli invece i fans di Medium (in Italia su Raitre) con Patricia Arquette nei panni di una sensitiva: la serie infatti dopo essere stata cancellata dalla Nbc, è stata acquistata dalla Cbs, dove proseguirà con la sesta stagione. Nonostante i giudizi contrastanti della critica tornerà anche 90210, nuova versione della serie fine anni '80 sugli adolescenti belli e viziati di Los Ange-

Holly Hunter

A settembre un libro. «Uno Stato che non riconosce la verità ha perso»

les. Oltre a queste, andranno naturalmente avanti serie amatissime come Brothers & Sisters, Desperate Housewives, Grey's Anatomy Lost (di cui la prossima, comunque, hanno deciso i realizzatori, sarà l’ultima stagione), Ugly Betty, Heroes Law & Order e Law & Order: Svu, Cold Case, Criminal Minds, i tre Csi (Las Vegas, New York e Miami), Ghost Whisperer, Numb3rs, 24, Bones (rinnovata per due anni), Fringe e Dr House. Nessun rischio anche per il nuovo cult Mad men, The mentalist, Rescue me, la divertente Entourage, Gossip Girl e Smallville. Rinnovata infine, nonostante gli ascolti altalenanti e le voci di cancellazione, anche Dollhouse (la prima stagione debutterà in Italia su Fox a settembre), fiction, creata da Joss Whedon ( il papà di Buffy L’ammazzavampiri) su uomini e donne a cui viene cancellata la personalità in modo da riprogrammarli a piacimento per varie, pericolose missioni.

CINEMA

Venezia ecco i film All’anniversario della morte dell’anarchico la moglie si racconta a sorpresa

Pinelli 40 anni dopo

di BRUNELLA DE SIMONE ROMA – Si intitola significativamente 'Una storia quasi soltanto mià il racconto che Licia Pinelli fa della sua storia e di quella del marito, il ferroviere anarchico Giuseppe, morto quaranta anni fa in circostanze mai chiarite nella questura di Milano nel 1969. È un libro, edito da Feltrinelli (pp. 208 – 8,50 euro) e firmato con Piero Scaramucci, che uscirà il 2 settembre, che nasce da un’amara riflessione-accusa della donna. «Ma non raggiungere la verità giudiziaria è una sconfitta dello Stato –scrive –E' lo Stato che ha perso appunto perchè non ha saputo colpire chi ha sbagliato. Perchè in un modo o nell’altro, voglio dire direttamente o indirettamente, Pino è stato ucciso. E poi non è una questione di vincere o di perdere: semplicemente uno Stato che non ha il coraggio di riconoscere la verità è uno Stato che ha perduto, uno Stato che non esiste». A quarant'anni di distanza, Licia Pinelli vorrebbe ancora la verità, per questo rende pubblico il racconto misurato, mai retorico o pietistico, di questa vicenda molto privata, ma non soltanto sua, molto importante per capire la storia recente del nostro paese. I Pinelli, Licia e Pino, si conobbero nel 1952 a un corso di esperanto, a Milano. Lei voleva imparare la Lingua universale, che avrebbe facilitato la comprensione tra i popoli e portato la pace; lui voleva prendere il diploma e insegnarlo. Comincia così la loro storia d’amore. Licia, che ha cominciato a lavorare come dattilografa a tredici anni, fa la segretaria e abita in un palazzo popolare in viale Monza. Quando finisce il lavoro fa a piedi il tragitto fino a casa con Pino. Parlano tanto, hanno ideali comuni e amano leggere. Dopo due anni di fidanzamento si sposano, nonostante le diffidenze dei genitori, e conducono una vita libera. Pino fa il ferroviere, è anarchico e, dato che con la nascita delle due figlie Licia lo spinge a darsi da fare, si butta nella politica attiva. Per casa c'è sempre gente, e a Licia piace. Un brutto giorno però arriva la notizia della morte di Pino, che si sarebbe suicidato gettandosi

Giuseppe Pinelli il ferroviere anarchico morto quarant’anni fa. A settembre un libro

dalla finestra della questura, nell’ufficio del commissario Calabresi. Licia non ci crede. Secondo lei, il marito è stato picchiato, creduto morto e, allora, buttato giù. Poi arriva l’omicidio Calabresi. Licia prova orrore alla notizia, ma questo non muta il suo desiderio di continuare a voler sapere la verità e avere giustizia, perchè ha fiducia nello Stato di diritto. Il volume si chiude con una cronologia degli eventi più importanti dell’epoca, una bibliografia aggiornata, una raccolta di testimonianze di alcune personalità su Pinelli e un inserto di foto.

Il suo ultimo album è stato prodotto attraverso Internet

Ecco Imogen Heap prima diva dell’era digitale di MATTIA BERNARDO BAGNOLI LONDRA – Si chiama Imogen Heap, ha 31 anni, è originaria dell’Essex, Inghilterra, è al suo terzo album ma soprattutto è la regina dell’era musicale digitale. Il suo ultimo lavoro, 'Ellipsè, è stato infatti concepito e prodotto con l’aiuto dei fan attraverso internet e social-network. Una collaborazione intima e intensa che le ha lasciato in dote 750mila 'amicì sui Twitter, il sito di micro-blogging che ora va tanto di moda. Un seguito imponente che, se si traducesse in copie vendute, farebbe venire l’acquolina in bocca alle grandi etichette musicali, ormai sempre più in crisi. Imogen Heap ha «trovato un modo per costruire un rapporto con i suoi fan che le porterà un profitto – scrive l'Independent – senza per questo creare un modello di puro sfruttamento visto che ha usato i mezzi di internet per coinvolgerli nel processo creativo». Opportunismo? Magie del marketing? Miracoli del web? Talento incontenibile? Di tutto un pò. «E' una diva digitale», sentenzia il quotidiano britannico. «E' l’avanguardia avan-

zata di chi sta oggi ricostruendo il modello dell’industria musicale dopo che quello vecchio è collassato». Certo, non è stato sempre così. Il suo album di debutto, datato 1998 e intitolato 'iMegaphonè, venne 'fabbricatò alla vecchia maniera –ottenne comunque un buon successo di critica. Poi l’evoluzione. Il secondo LP, 'Speak for Your-

self', Imogen Heap ha voluto registrarloe produrloda sola,tenendo informati i suoi fan sui progressi attraverso il suo blog. Era il 2005. Due singoli hanno debuttato online. Quindi la rivoluzione. 'Ellipsè, tanto per cominciare, è stato scritto interamente con un laptop – della Apple, probabilmente, visto che il programma usato è GarageBand, ovvero il software distribuito gratuitamente in tutti i computer della mela morsicata. Poi i videoblog su YouTube, con i quali Imogen Heap teneva informati i fan sui suoi progressi e li esortava a partecipare inviando idee, proporre nuovi arrangiamenti. Lo scorso marzo la 'cantantessà britannica ha chiesto di aiutarla a compilare la biografia per la stampa relativa al nuovo album – via Twitter – e ha poi chiesto contributi fotografici per il booklet basati sulle sensazioni scatenate dalle tracce – via Flickr. E ha ottenuto 1000 risposte. Undici immagini sono ora nell’album. «Più uno ci pensa – conclude l'Independent – più nel caso di Imogen Heap si dimostrano vere le parole profetiche di Marshall McLuhan: il mezzo (medium) è il messaggio».

VENEZIA – Svelati i titoli di due film a sorpresa della 66.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2-12 settembre 2009), che erano stati indicati per le sezioni Fuori concorso e Orizzonti. Per il Fuori concorso, si trattadi «GreenDays», ilnuovissimo film in prima mondiale di Hana Makhmalbaf – la più giovane componente (21 anni) della celebre famiglia iraniana di registi – che nel 2003 debuttò giovanissima (15 anni) alla Mostra di Venezia col suo primo film «Lezate Divanegi» (Joy of Madness). «Green Days» alterna parti documentarie (documenti 'a caldò sullo sviluppo del movimento di piazza), a parti di fiction sulla condizione femminileinIran. Unapellicola'sociologicà in cui «la cinepresa lavora come uno specchio per mostrarvi la società iraniana mentre passa attraverso una rivoluzione, con tutte le sue speranze e dubbi» (Hana Makhmalbaf). Per la sezione Orizzonti, il film a sorpresa in prima internazionale è «The Movie OrgyUltimate Version» di Joe Dante, la nuova versione di 280' del film di montaggio 'cult', appassionato omaggio ai B-movies degli anni '50 e '60, realizzato nel 1968 dal regista quando era studente di cinema, con spezzoni di film, trailer, clip tv (7 ore la durata originale). Il programma della 66.ma Mostra si arricchisce inoltre di altri due nuovi titoli, anch’essi in prima mondiale, nella sezione Orizzonti Eventi: «TheMarriage» diPeter Greenaway e «Great Directors» della regista di origini greche Angela Ismailos. Il film di Greenaway è dedicato al dipinto di Veronese «Le Nozze di Cana», già affrontato recentemente dal regista inglese con la performance «Le nozze di Cana. Una visione di Peter Greenaway». «Great Directors» è l’opera prima della regista di origini greche (che vive e lavora a New York) Angela Ismailos, dedicata a protagonisti del cinema moderno e contemporaneo quali Bernardo Bertolucci, Catherine Breillat, Liliana Cavani, Stephen Frears, Todd Haynes, Richard Linklater, Loach, Lynch, John Sayles e Agnès Varda.

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Cultura e Spettacoli 53

Martedì 25 agosto 2009


Martedì 25 agosto 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Dovete trovare in voi le risorse per darvi la spinta giusta nella vostra attività. In amore non siate precipitosi.

TORO 21/4 - 20/5

Avete fatto male i vostri calcoli nel lavoro ma siete ancora in tempo per rimediare. In amore mostrate una sicurezza che non avete.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Una persona che vi stima molto penserà a voi per affidarvi un ambizioso e prestigioso incarico di lavoro. Sentimenti da mettere alla prova.

CANCRO 22/6 - 22/7

Guardatevi intorno con più interesse e attenzione se volete cambiare direzione ai vostri affari. In amore evasioni pericolose.

LEONE 23/7 - 23/8

La vostra attività va avanti in maniera frenetica e l'importante è essere sempre padroni della situazione. In amore frenate la gelosia.

VERGINE 24/8 - 22/9

Eccellente inizio per una nuova collaborazione: vi riserverà parecchie soddisfazioni. In amore state controllando troppo gli impulsi.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro non perdete il controllo dei nervi se le cose non vanno troppo bene: aggravereste una situazione gestibile. Un amore esaltante.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Le situazioni professionali complicate vi attirano perchè amate le sfide: mettete nel conto che potete anche perdere. Vecchi e nuovi amici.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Prendete in considerazione una proposta di collaborazione che potrebbe riassestare i vostri bilanci. L'amore procede speditamente.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

La fortuna è dalla vostra parte e vi consentirà di raggiungere in breve nuove mete professionali. Confusione nel settore affettivo.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

In programma incontri professionali importanti e forse decisivi per il vostro futuro: siate cauti e diplomatici. In amore non ci sono nubi all'orizzonte.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

P arti; T avi; sta in D; IF ferita = Partita vista in differita

Si profilano all'orizzonte parecchie occasioni positive da saper sfruttare nel lavoro. In amore non avete molto intuito.

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54 Rubriche


21.20

FILM

PRIMA SERATA

007 - Il mondo non basta

19.00

SITCOM Piloti

21.10

FILM Pappa e ciccia

21.20

FILM Deep Impact

20.30

TELEFILM Renegade

FILM

21.10

20.30

Tutte le ex del mio ragazzo

RUBRICA Lilli Gruber

06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -VideoframmentiTorte in faccia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 2 16.50 -MiniserieCotti e mangiati 16.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.45 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaTracy e Polpetta. Di che zainetto sei? 10.40 -TelegiornaleTG2 Estate 11.25 -MiniserieOrgoglio. Capitolo secondo 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E..state con costume 13.45 -VarietĂ TG2 SĂŹ Viaggiare 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -Telefilm7 vite 14.25 -TelefilmNumb3rs 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 17.45 -CartoniShaun vita da pecora 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -SportRai Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto

06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmIl bidone con Broderick Crawford, Giulietta Masina, Richard Basehsart - regia di Federico Fellini (Ita) - 1955 11.00 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.15 -RubricaCominciamo Bene Estate 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.45 -RubricaCominciamo Bene... 14.55 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.00 -CONTENITORE Trebisonda 16.30 -RubricaAtletica leggera Speciale Berlino 2009 17.15 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGeo Magazine 2009 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob presenta Moon Walk 1969/1999 20.15 -TelefilmWind at my back

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -DocumentarioMiracoli degli animali 08.40 -FilmAl di lĂ dei sogni con Robin Williams, Cuba Gooding jr., Annabella Sciorra - regia di Vincent Ward (USA) - 1998 11.00 -TelefilmDistretto di polizia 8 13.00 -TelegiornaleTg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14.45 -Sit ComIl mammo 15.20 -Film TvGli orsi di Mariafred con Thomas Scharff, Johanna Christine Gehlen, Andreas Elsholz - regia di Heidi Kranz (Ger) - 2006 17.00 -FilmUn avvocato per papĂ con Fritz Karl, Ann-Kathrin Kramer, Susanna Simon - regia di Zoltan Spirandelli (Ger) - 2006 18.50 -ShowSarabanda 19.45 -ShowSarabanda 20.00 -TelegiornaleTg5

07.10 -TelefilmTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMacgyver 09.20 -Soap OperaVivere 10.20 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDoc 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16:30 - FilmSono Sartana, il vostro becchino con Gianni Garko, Frank Wolff, Ettore Manni - regia di Anthony Ascott (Giuliano Carnimeo) (Italia) - 1969 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -TelegiornaleTg4 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -TelefilmTempesta d''amore

06.10 -TelefilmTi presento i miei 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDragon Ball saga 14.05 -CartoniYu gi oh! 5d''s 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieDawson''s Creek 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -MiniserieThe sleepover club 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.05 -CartoniSpider man l''uomo ragno 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmIl nostro agente Flint con James Coburn, Lee J. Cobb, Gila Golan - regia di Daniel Mann (USA) - 1966 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -VarietĂ SupervarietĂ 21.20 -Film 007 - Il mondo non basta con Pierce Brosnan, Sophie Marceau, Robert Carlyle - regia di Michael Apted (GB/USA) - 1999

20.30 -News TG2 - 20.30 21.15 -Telefilm L'ispettore Coliandro 23.00 -Telegiornale Tg 2 23.15 -RubricaPlay Off Champions

20.35 -Soap OperaUn posto al sole estate 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Film Pappa e ciccia 22.50 -TelegiornaleTg regione 22.55 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte

20:30 - Show Paperissima sprint 21.20 -Film Deep Impact con R. Duvall- regia di Mimi Leder (USA) - 1998

20.30 -TelefilmRenegade 21.10 -MiniserieL'onore e il rispetto 23.20 -Film Baciami piccina con Neri MarcorĂŠ, Elena Russo, Vincenzo Salemme - regia di Roberto Cimpanelli (Italia) - 2006

21.10 -Film Tutte le ex del mio ragazzo con Brittany Murphy, Holly Hunter, Kathy Bates - regia di Nick Hurran (USA) - 2004 23.15 -Telefilm Bionic woman

20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Telefilm The District

23.30 TelegiornaleTG 1 23.40 -EVENTO Concerto Uto Ughi e la musica oltre il tempo - Musica 00.30 -RubricaXXI secolo - Testimoni e protagonisti 01.35 -TelegiornaleTg 1

23.40 -TelefilmSupernatural 01.00 -ShowFollia rotolante 01.40 -Estrazioni del Lotto 01.45 -RubricaMeteo 2 01.50 -RubricaAppuntamento al cinema 01.55 -RubricaTg2 E..state con costume

23.25 -RubricaMeteo 3 23.30 -RubricaReport 00.45 -RubricaGAP-Generazioni alla prova: Federico Bianchi di Castelbianco 01.15 -RubricaFuori Orario

23.40 -FilmLo squalo 2 con R. Scheider - regia di Jeannot Szwarc (USA) - 1978 01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -TelefilmNati ieri

01.20 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 01.45 -FilmPsyco con A. Perkins - regia di Alfred Hitchcock (USA) - 1960 03:30 - FilmSabotatori

01.05 -MiniserieMy name is Earl 01.45 -TelegiornaleStudio Aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 02.25 -TelefilmInside 03.35 -TelefilmInside 04.35 -FilmUn eroe fatto in casa

23.40 -TelefilmCold Squad 00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -FilmL'occhio gelido del testimone 02.55 -RubricaDue minuti un libro

Borsa per spesa con ruote /D IDQWDVWLFD ERUVD WUROOH\ SHU OD VSHVD FKH VDOH OH VFDOH *UD]LH DO VLVWHPD D VHL UXRWH JLUHYROL TXHVWD ERUVD WUROOH\ WL VHJXH DQFKH SHU OH VFDOH VHQ]D ELVRJQR GL VROOH YDUOD IDQWDVWLFD VRSUDWWXWWR SHU FKL DELWD LQ SDOD]]L VHQ]D DVFHQVRUH q SUDWLFLVVLPD DQFKH SHU VXSHUDUH L SLFFROL RVWDFROL GHOOD VWUDGD FRPH PDUFLDSLHGL ULDO]DWL VFDOLQDWH GL LQJUHVVR DL VXSHUPHUFDWL HFF 0ROWR UREXVWD FRQ IRQGR ULJLGR DOOÂśRFFRUUHQ]D SXz HVVHUH WROWD GDOOD VWUXWWXUD LQ PHWDOOR FKH FRVu GLYHQWD XQ FDUUHOOLQR SHU OH ERWWLJOLH GL DFTXD R ELELWH DG HVHPSLR +D GXH FDSLHQWL WDVFKH ODWHUDOL HG XQ WDVFRQH DQWHULRUH FRQ DSHUWXUD D VWUDSSR D VROL XQ WDVFKLQR VXO PDQLFR FRQ FKLXVXUD D ]LS LGHDOH SHU JOL VSLFFLROL HG XQÂśXOWHULRUH WDVFD VX UHWUR FRQ FKLXVXUD D ]LS )DQWDVLD VFR]]HVH GLP FP [ [

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Televisioni 55

MartedĂŹ 25 agosto 2009


IMMIGRAZIONE

AFGHANISTAN

Indagati i superstiti del viaggio della morte Frattini fa dietrofront

Soldati italiani E’ tiro al bersaglio Due attacchi in poche ore a pagina 2

a pagina 6

Anno 8 n.198€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Martedì 25 Agosto 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Riviello tra i poeti del documentario del figlio di D’Angelo

Prima Divisione

Potenza stringe per Cadorna e Carparelli

da pagina 35 a 42

Satriano

Giovane centauro muore in un incidente a pagina 21

E' sempre meglio capirsi a volo che spiegarsi invano su un ramo.

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