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Brevi dal mondo

Fermato per frode finanziatore di Obama

WASHINGTON Hassan Nemazee, uno dei finanziatori della campagna elettorale di Barack Obama e Hillary Clinton, è stato fermato con l’accusa di aver truffato la banca Citigroup facendosi prestare oltre 74 milioni di dollari sulla base di documenti falsi. Lo ha riferito l’agenzia Bloomberg. L’uomo è stato fermato dagli agenti federali all’aeroporto di Newark mentre si stava per imbarcare su un volo diretto a Roma. Nemazee l'anno scorso fu il responsabile della campagna elettorale per le presidenziali di Hillary Clinton. L’uomo, 59 anni, era stato nominato dall’allora presidente Bill Clinton ambasciatore americano in Argentina.

Sacerdote pedofilo accuse infondate NAIROBI Erano false e del tutto infondate le accuse di pedofilia formulate contro padre Renato “Kizito” Sesana, direttore di Nigrizia e missionario comboniano noto per le sue iniziative benefiche a favore dei ragazzi africani di strada, da due suoi ex-collaboratori. Lo ha stabilito la polizia kenyana al termine di una accurata indagine, ora archiviata, che aveva preso le mosse da un servizio televisivo di una emittente locale. «Le indagini non hanno trovato nè prove nè indizi – ha riferito il capo della polizia di Nairobi, Eric Kiraithe, ad alcuni media africani ripresi dall’agenzia Misna – e il coinvolgimento del sacerdote non è stato neanche lontanamente provato. A suo carico non c'è alcunchè».

«Mehsud è morto» Conferma talebana

Mercoledì 26 agosto 2009

Il vaccino sarà pronto a ottobre, in Italia si comincerà il mese successivo

Influenza A, vaccinazione da novembre BASILEA - Inizierà il 15 novembre in Italia la vaccinazione di massa contro l'influenza "A". Tra categorie a rischio e giovani tra i 2 e i 27 anni - i maggiormente colpiti dal virus H1N1 -il governoprevede divaccinare almeno il 40% della popolazione, quasi 24 milioni di italiani. Il piano del governo prevede una prima tranche di 8 milioni di dosi - ogni vaccinazione impone la sommistrazione di due dosi - a partire da metà novembre sino a tutto il mese di dicembre. Gli altri 16 milioni di dosi del vaccino saranno disponibili a partire dal 31 gennaio. Il ministero della Salute, insieme ai rappresentanti delle Regioni e dei medici, ha quindi deciso la scansione

con cui i medici somministreranno il vaccino. La prima fase riguarderà gli operatori sanitari e le categorie a rischio. Saranno vaccinati contro il virus della nuova influenza gli addetti ai servizi essenziali; il personale sanitario di ospedali e case di riposo; almeno il 90% dei medici di famiglia e dei pediatri; il personale delle Poste, della Telecom e delle Forze Armate. Entro fine anno, toccherà ai soggetti affetti da malattie respiratorie tra i 2 e i 65 anni, 7 milioni di dosi. Gli altri 16 milioni di vaccini saranno indirizzati, a partire dal 31 gennaio, alla restante popolazione sana tra i 2 e i 27 anni. Gli esperti ipotizzano anche l'aumento del 20% della consueta vaccinazione antinfluenzale stagionale

rivolta quest'autunno ad una popolazione più ampia rispetto alle categorie previste negli anni precedenti. A livello mondiale, i primi milioni di dosi saranno disponibili da ottobre. L’annuncio arriva dal colosso farmaceutico Novartis, impegnato nella produzione del vaccino come altre aziende quali Sanofi, GlaxoSmithKline e Baxter. Da Basilea – dove è in corso il Biocamp internazionale Novartis 2009 sulle biotecnologie farmaceutiche –il responsabile relazioni con i media dell’azienda farmaceutica, Eric Althoff, fa il punto sulla produzione del vaccino antipandemico e rassicura, alla luce delle recenti polemiche in Usa circa l’opportunità di utilizzo del

La somministrazione di un vaccino

vaccino, in merito alla sicurezza delle tecnologie produttive. Althoff tranquillizza anche sulla capacità produttiva complessiva delle aziende, tenuto conto della crescente richiesta dei vari paesi di lotti per l'immunizzazione della popolazione.

Dai primi risultati dello spoglio emerge l’ipotesi ballottaggio

Quattro le vittime

Kandahar, esplodono cinque auto trentasei morti e centinaia di feriti

Cecenia attentato dopo la visita di Putin

strage tra le più sanguinose in Afghanistan. Con la sua auto imbottita di tritolo si è fattosaltarein arianelcentro della città nel quadro di un'operazione “combinata” e che prevedeva effetti a catena. L'esplosione ne ha innescate altre sventrando quattro vetture parcheggiate e probabilmente minate. Devastanti gli effetti. Trentasei passanti sono morti, centinaia hanno riportato ferite. A fuoco è andata una sala per matrimoni. A catena i crolli di edifici tre dei quali sono andati distrutti. Altrove, sempre nel sud, nelle aree in cui si combatte apertamente, quattro americani hanno poi perduto la vita per lo scoppio di un ordigno artigianale di grande potenza. Con la loro morte il numero dei soldati della coalizione caduti nel 2009 sale a 294 con un impennata che fa dire a Washington che quello in corso è un anno «orribile». E' stata quella di ieri una giornata di battaglia anche per gli italiani. Con una operazione lampo i parà della Folgore della base avanzata di Bala Mourghab hanno neutralizzato un gruppo di insorti che aveva dato l'assalto ad una stazione di frontiera ai confini con il Turkmenistan uccidendo due poliziotti e sequestrando alcuni civili. Nel raid sono stati impiegati elicotteri Mangusta e un CH 47 da trasporto con 25 paracadutisti che hanno messo in sicurezza l'area. Il conflitto a fuoco è durato pochi minuti ed ha provocato vittime tra i ribelli. Vittorio Dell’Uva

MOSCA - E' sempre più allarmante la situazione nel Caucaso del nord, dall’Inguscezia alla Cecenia, dove ieri un altro attentatore kamikaze ha ucciso quattro poliziotti. Un blitz sanguinoso, all’indomani della visita a sorpresa del premier russo Vladimir Putin per ribadire il suo sostegno al presidente ceceno da lui imposto, Ramzan Kadyrov. La guerriglia intanto si spacca in due. L’ala più radicale, irriducibile nemica di Kadyrov, resta sotto la guida di Doku Umarov e si propone di creare un Emirato del Caucaso, coagulando differenti movimenti di ribelli islamici attivi nelle varie repubbliche della regione. Akhmed Zakaiev, esule a Londra dal 2002 e autoproclamatosi primo ministro del governo ceceno separatista in esilio, ha scelto invece la via del dialogo con il presidente ceceno e per questo la sedicente Corte suprema della Sharia dell’Emirato del Caucaso lo ha condannato a morte. «Zakaiev ha abbandonato l'Islam riconoscendo legittimo il governo di Ramzan Kadyrov. La corte ha dichiarato che l’uccisione di questo apostata è un dovere di ogni musulmano se non si pente pubblicamente», annuncia la guerriglia cecena su due siti ad essa vicini. Zakaiev ha già cominciato a partecipare, prima a Oslo e poi a Londra, a negoziati con rappresentanti del potere ceceno.

KABUL - Non è l'Afghanistan fedelissimo al suo presidente che aveva disegnato Hamid Karzai. E nemmeno quello che Abdullah Abdullah sperava per sè. Nessuno al momento sembra avviato sulla strada della maggioranza assoluta. Concreta si fa l'ipotesi del ballottaggio che provocherebbe, con i tempi di una nuova campagna elettorale, stress di natura politica in un Paese in cui l'offensiva degli insorti non ha perduto vigore. Ieri pomeriggio Daoud Ali Najafi, presidente della commissione indipendente ha ridimensionato, con la logica dei numeri, molti preannunci di gloria e di vittoria indicando che non c'è nessun candidato in fuga per la presidenza del Paese. Anzi si profila il testa a testa con il 10 per cento delle schede scrutinate che sono appena 524444. Hamid Karzai, che portavoce partigiani davano al 70 per cento, appena supera il quaranta con212927 votia favore.L'ex ministro degli Esteri, Abdullah Abdullah, lo tallona a quota 202889. Dietro di loro c'è il vuoto: Ramazan Bashardost che ha impostato la campagna elettorale sulla lotta alla corruzione ha ottenuto un quarto dei voti di Karzai. Ashraf Ghani, che tanto piace agli americani e che molti già indicavano come futuro primo ministro è inchodato sul fondo a quota 15.000. Il dato, per quanto molto parziale, può essere considerato «significativo» secondo la valutazione della Commissione elettorale. In sedicesi-

Testa a testa tra Abdullah e Karzai

mo rispecchierebbe la tendenza dell'elettorato di 23 province su trentaquattro in cui la pressione degli insorti non è particolarmente accentuata. Il resto resta una vera incognita. Il sud che ha sempre considerato Hamid Karzai il suo punto di riferimento etnico e politico è apparso particolarmente sensibile alla minaccia dei taleban facendo segnare percentuali altissime di astensionismo che in città come Kandahar hanno sfiorato il novanta per cento. I primi dati diffusi dalla Commissione elettorale dimostrano anche l'eccesso di euforia che ha caratterizzato i commenti sulla giornata elettorale del 20 agosto. Agli osservatori indipendenti non era sfuggito che a Kabul come altrove gli afghani non

avevano sgomitato per recarsi alle urne preferendo in molti casi di restare tappati in casa. In maniera inequivocabile emerge che la partecipazione è stata di poco più del trenta per cento sul piano nazionale. La cifra è l'unica destinata a restareimmutabile mentrelo scrutinio ha ritmi da stillicidio e continuerà ad averli in conseguenza dell'esame dei ricorsi presentati soprattutto d Abdullah. Si prevede che giorno dopo giorno vengano rese note le scelte del dieci per cento degli elettori. Alle incertezze di natura politica, il movimento degli insorti oppone una ritrovata e micidiale capacità operativa. Ieri a Kandahar, città che secondo il mullah Omar deve «essere punita» un militante suicida ha provocato una

L’ira del premier britannico Brown Iran, i riformisti a processo «Libia, provo rabbia e disgusto» Sotto accusa l’intero movimento ISLAMABAD Per la prima volta i talebani hanno ammesso che il loro leader in Pakistan, Baitullah Mehsud, è morto. Islamabad e Washington avevano più volte confermato che il terrorista era stato ucciso il 5 agosto in un raid aereo americano su un villaggio del Waziristan del Sud, al confine con l’Afghanistan. Ma i talebani avevano smentito, sostenendo che Mehsud era rimasto gravemente ferito nell’attacco. Gli estremisti hanno nominato il successore di Baitullah alla guida del movimento Ttp (Tehrike- Taliban Pakistan): Hakimullah Mehsud.

LONDRA - Dopo cinque giorni di assordante silenzio sulla vicenda che ha anche scosso i rapporti con gli Usa, il premier britannico Gordon Brown ha finalmente parlato sul caso Lockerbie, dicendosi «furioso» e «disgustato» per l'accoglienza festante riservata dalla Libia all’attentatore condannato per la strage costata la vita a 270 persone nel 1988, Abdelbaset al-Megrahi, liberato dalla Scozia per motivi di salute. Si tratta del primo commento fatto da Brown sulla vicenda, dopo che da giorni opposizioni e giornali lo attaccavano per la sua reticenza. Il premier, che era in conferenza stampa a Downing Street con il suo omologo israeliano Benyamin Netanyahu, ha quindi spiegato che a luglio (quando lo vide ai margini del G8 dell’Aquila) aveva detto «in maniera assolutamente chiara» al leader libico Muammar Gheddafi che il gover-

no britannico non poteva avere «alcun ruolo» nella liberazione per motivi umanitari di Al Megrahi, decisione che spettava ed è stata presa dall’esecutivo scozzese. Brown non ha però voluto dire se sia stato d’accordo con la scelta della scarcerazione per motivi umanitari presa dal ministro della Giustizia scozzese Kenny MacAskill. «Il mio primo pensiero –si è limitato a dire –è stato per le famiglie delle vittime dell’atrocità di Lockerbie». La vicenda Lockerbie ha rubato la scena alla visita di Netanyahu, che ha discusso con Brown di processo di pace e Iran. Il premier britannico ha detto di aver ribadito a Netanyahu la richiesta di un congelamento degli insediamenti israeliani nei territori. Netanyahu, ribadendo che Israele «non costruirà nuovi insediamenti o esproprierà altra terra», ha detto che il suo Paese, «si muove» concretamente nel processo di pace.

TEHERAN - I più importanti esponenti riformisti iraniani arrestati dopo le contestate presidenziali del 12 giugno sono comparsi ieri davanti alla Corte rivoluzionaria di Teheran con l’accusa di aver cercato di organizzare una “rivoluzione di velluto”. Un processo che, stando alle imputazioni, sembra prendere di mira tutto il movimento riformista dalle sue origini, 12 anni fa. A dare all’evento le sembianze di una resa dei conti finale con l’ala del regime legata all’ex presidente Mohammad Khatami sono la statura degli imputati – tra i quali un ex ministro, tre ex vice ministri e un ex portavoce governativo – la gravità delle accuse, che potrebbero portare, almeno in primo grado, a sentenze capitali, e la richiesta del pubblico ministero di sciogliere il più importante partito riformista, il Mosharekat. Si tratta del quarto gruppo di arrestati posto sotto

processo, dopo che altri 140 erano comparsi davanti alla Corte nelle settimane scorse in tre diversi procedimenti. Il pubblico ministero ha accusato gli imputati di avere agito in un complotto «con i mezzi di informazione occidentali e con ambasciate delle potenze coloniali» a Teheran per portare alla rivolta la popolazione, affermando falsamente che la rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad fosse il frutto di brogli. Ad essere chiamati in causa sono stati anche i governi degli Usa, della Gran Bretagna e dell’Olanda, accusati di avere finanziato con «milioni di dollari» emittenti radio-televisive dell’opposizione. Tra gli imputati c'è Behzad Nabavi, figura rivoluzionaria di primo piano e ministro dell’Industria negli anni '80 nel governo del primo ministro Mir Hossein Mussavi, candidato moderato alle presidenziali di quest’anno.

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2 In Italia e nel Mondo


Il provvedimento per la comparsa di schiuma e chiazze in uno dei simboli di Capri

La Capitaneria chiude la grotta azzurra L’aria maleodorante causa il malore di un marinaio. Disposta l’analisi dell’acqua

LA SENTENZA

La grotta azzurra

NAPOLI - Per uno dei simboli di Capri quella di ieri è stata una mattinata nera. E ora si aggiunge il divieto di balneazione varato dalla Capitaneria di porto. L'anfratto marino, considerato uno dei più belli al mondo, dopo i liquami e le coltivazioni di marijuana, era stato invaso da una striscia di schiuma bianca e maleodorante che aveva reso l'atmosfera irrespirabile. Siera così deciso di interrompere le visite e chiudere l'ingresso. Un marinaio aveva avvertito anche un malore. Nel pomeriggio breve riapertura.

Il fenomeno è ora al vaglio dei biologi e dei tecnici dell’azienda sanitaria arrivati immediatamente nella zona per effettuare prelievi sia nello specchio d’acqua antistante sia nella stessa Grotta. Il comandante della Capitaneria di Porto, Domenico Picone, ha emanato un’ordinanza nella quale interdice “ad horas” e fino a nuova disposizione lo specchio d’acqua antistante la Grotta Azzurra nell’isola di Capri per un raggio di 20 metri dall’ingresso. Dal divieto sono escluse le unità navali appartenenti alla Guardia Costiera

e le Forze di Polizia, nonché quelle impiegate per il prelievo dei campioni. Secondo quanto si è appreso dall’Arpac, l’esito delle analisi sarà disponibile non prima di giovedì pomeriggio. Legambiente intanto solleva intanto dubbi sulla situazione della grotta naturale, simbolo del'isola di Capri. Mentre il sindaco di Anacapri, Francesco Cerrotta, si dice incredulo: «Da parte dell’amministrazione non è stata disposta alcuna chiusura della Grotta Azzurra, ho appreso la notizia dai siti internet».

Aggressione ai due gay arrestato “Svastichella” Alessandro Sardelli di 40 anni, è accusato dalla Procura di Roma di tentato omicidio

L’arresto di Alessandro Sardelli

ROMA - E' stato arrestato dalla Squadra mobile della capitale il 40enne accusato di aver aggredito e ferito due giovani gay nella notte tra venerdì e sabato scorso all’Eur. Ilgip deltribunale di Roma aveva firmato ieri mattina l'ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta lunedì dalla procura. Alessandro Sardelli, 40 anni, detto “Svastichella”, era stato individuato come l’autore dell’aggressione dalle testimonianze raccolte nell’immediatezza dei fatti. Il reato contestato è quello di tentato omicidio.

Richiamo all’Italia per la mancanza di un’inchiesta sulle operazioni di ordine pubblico

«Placanica agì per legittima difesa» Decisione della Corte di Strasburgo sull’omicidio Giuliani durante il G8 STRASBURGO - Mario Placanica, il carabiniere che durante il G8 di Genova il 20 luglio del 2001 uccise Carlo Giuliani, ha agito per legittima difesa. A stabilirlo, con una sentenza, è stata la Corte europea dei diritti dell’uomo. I giudici di Strasburgo, condividendo la posizione dei magistrati italiani che condussero il processo sulla morte di Carlo Giuliani, hanno stabilito all’unanimità che Placanica non ricorse a un uso eccessivo della forza, ma la usò «nei limiti assolutamente necessari a impedire quello che percepiva essere un reale e imminente pericolo per la sua vita e quella dei suoi colleghi». All’assoluzione piena di Placanica, igiudici di Strasburgo,con 4 voti a favore e 3 contrari, non hanno però fatto seguire un’assoluzione altrettanto piena delle autorità italiane. Secondo la Corte, l’Italia avrebbe dovuto condurre un’inchiesta per identificare «le eventuali mancanze nella pianificazione e gestione delle operazioni di ordine pubblico» durante il vertice tenutosi nel 2001 e stabilire se vi fosse un nesso tra queste eventuali mancanze e i fatti che portarono alla morte di Carlo Giuliani. In questo senso, i giudici di Strasburgo hanno quindi sostanzialmente riconosciuto la validità degli argomenti presentati dalla famiglia Giuliani (i genitori di Carlo e la sorella Elena). I giudici di Strasburgo, pur dichiarando di non avere elementi sufficienti per valutare con assoluta certezza la fondatezza di tale asserzione, hanno comunque stabilito che gli argomenti dei ricorrenti sono verosimili e che quindi andavano verificati. Per questo la Corte ha stabili-

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

Sopra Carlo Giuliani assale la camionetta dei carabinieri con a bordo Mario Placanica; in alto a destra l’ex militare dell’Arma; a destra la vittima

L’ex carabiniere: incubo finito. Ma ci sarà ricorso ROMA - I parlamentari «farebbero bene a darsi da fare per una commissione d’inchiesta parlamentare che faccia piena luce sui fatti di Genova». Lo dice all’Agi Haidi Gaggio Giuliani, madre di Carlo, già senatrice per il Prc, che aggiunge: «La verità è che non si è voluta un’inchiesta perchè questo avrebbe significato far uscire delle notizie, pubblicare dei verbali, rendere note delle carte che si è preferito tenere nei cassetti. Così sarà più chiaro chi voleva ammazzare chi e chi è stato ammazzato per davvero». Secondo Giuliano, padre

estrazione del 25 agosto 2009

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I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

1 - 16 - 18 - 19 - 22 - 27 - 28 - 37 - 53 - 56 57 - 61 - 66 - 70 - 74 - 75 - 76 - 77 - 84 - 88

ilSuperEnalotto

Conc. n° 102

Montepremi 6.923.955,67 euro

jolly

4 - 5 - 22 - 48 - 53 - 86

41

punti 6 jackpot 38.733.585,97 punti 4 262,60 14,74 punti 5+1 - punti 3 punti 5 24.728,42 Num. Superstar 10

di Carlo, «la sentenza della Corte europea dei diritti umani la possiamo considerare positiva, soprattutto nella parte in cui sostiene che l’inchiesta in Italia avrebbe dovuto valutare aspetti dell’organizzazione e della gestione dell’ordine pubblico e che non è stata adeguata nella misura in cui non ha ricercato quali siano state le persone responsabili di questa situazione. E non è cosa da poco». «Noi, comunque, faremo ricorso – prosegue – e impugneremo la sentenza nella parte in cui non vengono messe in luce le violenze che le for-

ze dell’ordine hanno fatto sul corpo di Carlo subito dopo la sua morte, per cercare di fare credere che il colpo fosse stato deviato». Da parte sua, Mario Placanica tira un sospiro di sollievo: «Ho sofferto per tanto tempo, era ora che si chiudesse questo brutto capitolo della mia vita. Spero solo che non debba più riaprirsi, perchè mi ha portato solo sofferenza e sono stato peggio che in carcere». «Non voglio commentare la decisione della Corte europea – ha aggiunto – ringrazio i carabinieri, che mi sono stati vicini».

to che lo Stato italiano dovrà comunque versare ai genitori e alla sorella di Carlo Giuliani 40 mila euro come risarcimento per i danni morali subiti. I familiari di Carlohanno già reso noto che devolveranno questi soldi al Comitato Piazza Carlo Giuliani, mentre intendono fare ricorso contro la parte della sentenza che non accetta la tesi secondo cui le forze dell’ordine avrebbero sottoposto il corpo del giovane a delle violenze per far credere che il colpo sparato da Placanica era stato deviato. Ma anche il governo italiano potrebbe fare ricorso contro la decisione della Corte sulla violazione dell’articolo 2 (diritto alla vita) per non aver condotto un’inchiesta su tutte le operazioni di ordine pubblico durante il G8. E vista la non unanimità dei giudici su questo punto, secondo gli addetti ai lavori, il governo potrebbe avere buone chance di vincere. Ricorrenti e governo hanno tre mesi per impugnare la sentenza. LA VICENDA GIUDIZIARIA Il procedimento a carico di Placanica, indagato di omicidio volontario, era stato archiviato dal Gup di Genova Elena Daloiso il 5 maggio 2003. Nella sua ordinanza Daloiso aveva accolto la richiesta di archiviazione per legittima difesa avanzata dal pm Silvio Franz il 2 dicembre 2002. I legali della famiglia Giuliani avevano quindi annunciato l’intenzione di ricorrere in Cassazione, ma il 30 maggio 2003, scaduti i termini, per la giustizia italiana si era definitivamente chiuso il procedimento. Da qui l’appello alla Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Samantha Agrò

Dieta senza pane e pasta? Sesso a volume troppo alto Aumenta il rischio di infarto Denunciata una coppia UNA alimentazione povera di pasta e farinacei contribuisce a ostruire le arterie aumentando i rischi di infarto e ictus. Una ricerca dell'università di Harvard, negli Stati Uniti, ha rivelato come privando o quasi di carboidrati i topi-cavia questi avessero riportato seri danni alle arterie. Un duro colpo alla moda della dieta tutta carne, pesce e formaggi, con il pane rigidamente razionato e la pasta praticamente vietata, una moda in auge negli anni '90 e già vacillante da alcuni anni. Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno nutrito i topi con tre diete diverse: una

standard, una ad alto contenuto di grassi e una povera di carboidrati, scoprendo che quest'ultima non solo non intaccava i livelli di colesterolo, ma aveva un notevole impatto sull'aterosclerosi (+15%), cioè l'accumulo di grasso nelle arterie, via maestra per infarti e ictus.

SI stavano decisamente divertendo, i due coniugi quarantenni residenti nel centro di Bergamo, che alle 3 di ieri mattina sono risuciti a svegliare tutti gli abitanti del loro condominio con ansimi e mugolii ad altissimo volume. Qualcuno si è divertito, qualcuno si è girato dall’altra parte, ma c'è stato anche chi ha chiamato il 113. I poliziotti arrivati sul posto hanno citofonato senza ricevere risposta, e dopo qualche istante hanno capito perchè: la chiassosa impresa erotica dei due non era ancora arrivata al termine. I coniugi sono però stati costretti a fermarsi prima del tempo per l’insistenza con la quale i poliziotti hanno continuato a suonare il campanel-

lo di casa. L’uomo non l’ha presa benissimo: affacciatosi alla finestra, ha visto gli agenti e li ha coperti di insulti. Con il risultato che oltre alla denuncia di coppia per disturbo alla quiete pubblica s'è beccato anche quella di oltraggio a pubblico ufficiale.

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In Italia e nel Mondo 3

Mercoledì 26 agosto 2009


Mercoledì 26 agosto 2009

Il fatto del giorno: Obama ridimensiona la Cia Gli interrogatori li farà un’agenzia apposita

Fuori da Guantanamo e arriveranno i processi

Sarà il presidente stesso a controllare l’operato

dall’articolo di Stefano Trincia

dall’articolo di Maurizio Molinari

dal servizio di Glauco Maggi

Resa dei conti tra Casa Bianca e Central Intelligence Agency. Dopo gli scandali che hanno contraddistinto l’attività degli 007 Usa durante l’era Bush, torture in funzione antiterrorismo in primo piano, Obama ha deciso di voltare pagina. Con una decisione che ha scatenato una bufera di polemiche a Washington, il presidente degli Stati Uniti ha escluso la Cia dalla gestione degli interrogatori ed ha autorizzato l’istituzione di una squadra speciale indipendente per la gestione dei prigionieri ad alto rischio. Si tratta di una squadra che opererà sotto il controllo diretto del Consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca, proprio per evitare nuovi abusi, e seguendo le direttive dell’esercito Usa, nel rispetto quindi delle convenzioni di Ginevra. [...]

Il Dipartimento di Giustizia mette sotto accusa la Cia per le «tecniche illegali» adoperate nel trattamento di presunti terroristi e la Casa Bianca le toglie da subito la responsabilità di condurre gli interrogatori di chi ancora si trova nelle celle di Guantanamo. Le mosse dell’Amministrazione Obama ridimensionano il ruolo della Cia nella gestione dei detenuti e aprono la strada a processi nei confronti di alcuni agenti, che hanno avuto ruoli di responsabilità nel trattamento di detenuti come Khalih Sheik Mohammed, il pianificatore dell’11 settembre 2001, minacciato con la frase «uccideremo i tuoi figli» se negli Usa ci fossero stati nuovi attentati. [...]

Per la Cia, assediata e purgata, sono tempi bui. Obama, il suo ministro della giustizia in patria e il generale David Petraeus sul teatro di guerra in Afghanistan e Pakistan, hanno annunciato simultaneamente la creazione di organismi che cambiano il volto dell’intelligence americana. Il presidente ha firmato un decreto che istituisce una squadra di élite di funzionari di varie agenzie, Cia compresa, che condurranno le interviste delle figure di maggiore rilievo del terrorismo internazionale. Il gruppo si chiamerà Hig, High Value Detainee (“detenuti di alto valore”). L’Hig avrà la sua sede nel quartier generale dell’Fbi, ma la supervisione sarà del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, cioè di Obama. [...]

La migliore di ieri

Di mezzo c’è l’Fbi

Lo scopo è di chiudere con le torture del passato

Una ratifica o poco più

dal servizio diEnnio Caretto

dal servizio di Umberto De Giovannangeli

dall’intervista di Flavio Pompetti

Non sarà più la Cia, il servizio segreto, a interrogare i terroristi, ma un gruppo speciale di esperti con sede all’Fbi, la polizia federale, sotto il controllo della Casa Bianca. Lo haannunciato un portavoce di Obama, aggiungendo che l'High value detenees interrogators group (letteralmente: gruppo d’interrogatorio dei detenuti di alto valore) avrà il tassativo divieto di ricorrere alla violenza psicologica e fisica nei confronti dei terroristi, in particolare al waterboarding, la simulazione dell’annegamento. Il gruppo sarà diretto da un funzionario dell’Fbi e includerà membri dell’intelligence. [...]

Il suo nome è High-Value Detainee Interrogation Group (Hig). Il suo scopo è chiudere conun passato fatto di abusi e torture nella «guerra al terrorismo». È la scelta di Barack Obama. Una scelta difficile, sofferta, destinata a rinfocolare polemiche. Il presidente Usa ha dato il via libera ad una nuova unità per gli interrogatori dei presunti terroristi. A rivelarlo è il Washington Post. Obamaha firmato la scorsa settimana l’ordine per la creazione del High- Value Detainee Interrogation Group(Hig) -Gruppo d’Interrogatorio dei Detenuti

d’Importanza Elevata - una unità costituita dagli esperti di diverse agenzie di intelligence e sicurezza, scrive il Wp. La nuova unità avrà sede presso l’Fbi, e sarà monitorata dal National Security Council, dando alla Casa Bianca il controllo diretto sulle procedure di interrogatorio e marginalizzando così la Cia, finita nella buferadopo le accuse di torture e abusi negli interrogatori di presunti terroristi. La nuova struttura è stata proposta a Obama direttamente dalla task force che ha analizzato le linee guida delle detenzioni e degli interrogatori dei presunti terroristi, la cui analisi finale è stata resa pubblica ieri. [...]

Maramotti sull’Unità

«E’ poco più di un atto di ratifica, l’istituzionalizzazione di principi che Obama ha espresso in campagna elettorale e poi da presidente». Vincent Cannistraro, direttore dell’Intelligence per il consiglio di Sicurezza Nazionale durante la presidenza di Reagan, e oggi uno dei massimi esperti di terrorismo, non è sorpreso dall’annuncio dalle nuove direttive sugli interrogatori. E’ invece molto preoccupato dalle intenzioni inquisitorie sull’operato della passata amministrazione, che il nuovo ministro della giustizia intende perseguire. [...]

I grattacapi continuano

In realtà la Casa si muove con grande pragmatismo

dal servizio di Elena Molinari

dal commento di Paolo Valentino

I metodi pesanti usati dalla Cia con i sospetti terroristi continuano a creare grattacapi per Barack Obama, compromettendo i suoi sforzi di allontanarsi dalle polemiche aperte dall’era Bush. E il presidente decide allora di togliere all’agenzia la responsabilità primaria degli interrogatori anti-terrorismo. Obama, in vacanza con la famiglia sull’esclusiva isola del Massachusetts Martha’s Vineyard, ha dato il via libera all’istituzione di una nuova unità speciale per interrogare i principali sospettati di terrorismo che verranno catturati. L’Hig (High-value detainee Interrogation Group) sarà un team di esperti legali e di diverse agenzie di intelligence. Ma la novità principale è che gli interrogatori saranno ospitati dall’Fbi, sotto la supervisione del Consiglio di sicurezza nazionale. Il ruolo Cia risulta quindi fortemente indebolito. [...]

Sembra cheLeon Panetta,il direttoredella Cianominato da Barack Obama,sia furioso. E che abbia coperto d’improperi uno dei consiglieri della Casa Bianca. A mandarlo in bestia, al punto da fargli minacciare di dimettersi dopo 7 mesi nell’incarico, è la nomina da parte del ministro della Giustizia, Eric Holder, di un procuratore speciale per indagare sugli abusi commessi dalla Cia negli interrogatori dei presunti terroristi. Panetta fa il suo lavoro di spymaster. E in una lettera scritta ieri mattina ai suoi dipendenti difende l’agenzia sostenendo che «ricevette molteplici assicura-

zioni che i suoi metodi fossero legali». Aveva altra scelta Holder, in uno Stato di diritto? Il parere formulato dall’ufficio etico del suo ministero non gli lasciava margini. Nella sostanza, l ’Attorney General è d’accordo col presidente: in questa estate dello scontento, la politica americana ha altre priorità, deve guardare avanti, concentrarsi sulla riforma sanitaria, non rimanere impantanata nei processi al passato. I conti con Bush si regolano mettendo fine alle pratiche controverse, ripristinando ove possibile l ’habeas corpus , fissando nuove regole e nuove linee guida. Ma le regole di una democrazia sono un’altra cosa. Anche quando l’oggetto

La fotografia

Indagini al ministero nostra traduzione dall’articolo di Mark Mazzetti e Scott Shane

Il ministero americano della Giustizia ha reso noto un lungo rapporto segreto in cui si descrivono nel dettaglio gli abusi compiuti nei centri di detenzione esteri della Cia [...]. Il ministro della Giustizia, Eric H. Holder Jr ha scelto John H. Duram, un anziano pubblico ministero del Connecticut che ha indagato sulla distruzione di alcuni video della Cia che riportavano immagini degli interrogatori, per stabilire se sia stata compiuta un’indagarantire un’indagine completa sulla condotta degli agenti e dei loro collaboratori. Il rapporto sarà l’inchiesta politica più esplosiva da quando Holder ha assunto l’incarico di ministro della Giustizia, nel febbraio scorso. [...]

Poznan, un equipaggio italiano impegnato ai mondiali di canottaggio in Polonia (Ansa)

del contendere sono i servizi d’intelligence , per definizione protagonisti dell’ombra. E il funzionamento di un sistema istituzionale si misura proprio dalla sua capacità di imporle, anche se questo non è negli interessi del potere in carica. [...] In realtà, la Casa Bianca si muove con molto pragmatismo. Anche se ciò a volte significa far propri gli strumenti della lotta all’estremismo islamico in voga nell’Amministrazione Bush. Come le rendition, per esempio, che verranno continuate, ma affidando al Dipartimento di Stato il compito di controllare che i sospetti terroristi non vengano torturati nei Paesi terzi cui saranno consegnati. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Storicamente alla Cia tocca far la parte del poliziotto cattivo: vi pare che Obama, buono com’è, poteva lasciarla intatta? Dunque il presidente toglie formalmente all’agenzia l’incarico di interrogare i prigionieri delle carceri speciali come Guantanamo e crea ex novo un’agenzia fatta apposta per interrogare quelle persone in maniera, diciamo così, meno brusca. Diciamola in un altro modo: senza torture. La nuova agenzia si chiama Hig (High-value detainee Interrogation Group): agirà, spiegano, sotto il controllo diretto della Casa Bianca (ma la Cia no?) e materialmente sarà ospitata dall’Fbi. L’Fbi ha un’immagine molto meno deteriore nell’opinione pubblica internazionale: in genere nei film fanno la parte dei buoni (il che non si può dire della Cia). Insomma, il buon Obama ci sta attento a queste cose, meglio così.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Noemi Letizia prende il premio “Talento che verrà” “Gli auguri di Berlusconi? Sono cose personali”

L’attentato di via Rasella una verità di tipo storico

dal reportage diConchita Sannino

dal commento diGiulia Carcasi

"Gli auguri di Berlusconi per il mio primo premio artistico? Non dirò se me li ha fatti, o se li riceverò.Sono miecosepersonali". È la notte di Noemi Letizia, la ragazza che il premier festeggiò sedendoal suotavolo, il 26 aprile, per il party dei diciotto anni. Non importa che le assegnino un "riconoscimento al talento che verrà", in una rassegna all'edizione zero. Fa niente se il paese di Valva, nel salernitano, millesettecento anime compresi gli emigranti tornati per le vacanze da Francoforte, ha snobbato l'evento e solo una parte è venuta a vedere da vicino, come sintetizza Salvatore del bar del Chiosco, "che tipo è questa Noemi che ha fatto divorziare il Cavaliere". Sono quasi le 23 e ci sono in piazza meno di trecento persone quando la studentessa diciottenne di Portici, le cui frequentazioni con il premier - cominciate quand'era ancora minorennne - hanno fatto divampare lo scandalo Berlusconi, riceve la "Torre D'Ayala" sul palco del Valva Short

Noemi Letizia con una foto di Berlusconi

Film Festival. Ringrazia, sorridente ma tesa, "per il grande incoraggiamento che mi aiuterà sulla strada del successo". E a margine, non si tira indietro di fronte alle domande sul presidente del Consiglio e la Sardegna, sulle urticanti dichiarazioni che Barbara Berlusconi le ha di recente riservato (" "Caso Noemi? Mi sorprese, non ho mai frequentato uomini anziani"), sul successo che le arriderà. Noemi arriva in paese su vertiginosi

tacchi, abito quasi dolce vita, sobrio contrasto in bianco e nero, che quasi stride accanto alla mise di sua madre, diversamente consigliata, che in procace decollettes e giovanile minigonna le tiene la mano. "Come valuto questo premio? Vedremo come lo valutano gli altri", avverte Noemi. "Io lo considero un premio vero, perché ho realmente recitato in un cortometraggio, Scaccomatto. Voglio intraprendere la carriera del cinema, e per

dal commento di Isabella Bossi Fedrigotti

Che le scuole medie [...] fossero l’anello debole del nostro sistema scolastico era cosa nota: fino a oggi lasciavano approdare alle superiori alunni spesso poco preparati, destinati a frequentissime bocciature. Giusto, perciò, intervenire in quei tre anni cruciali durante i quali si finiva per dissipare il tesoretto di formazione ed educazione accumulato nel corso delle elementari, il cui livello è, a detta di tutti, sempre rimasto piuttosto alto. Stando ai nuovissimi programmi, d’ora in poi ottenere i voti più alti agli esami di terza media

Scuole medie più difficili e delle regole da accettare sarà molto ma molto più difficile, in proporzione forse anche più difficile che conseguire valutazioni eccellenti alla maturità. Con l’inizio dell’anno scolastico le famiglie si troveranno ad affrontare una scuola (dell’obbligo) che non conoscevano. Una scuola con regole più dure, basate su rigore, impegno e meritocrazia. Un passaggio importante e sicuramente

positivo. Ma l’ansia che prenderà molti genitori è forse un’altra: dal rendimento nello studio al tempo (presunto) libero fuori dalle aule, stiamo forse chiedendo troppo ai nostri figli? La spinta all’eccellenza in tanti campi è in linea con la nuova competitività che contrassegna la società e con un mercato del lavoro globale che non ha più nulla di familiare e di domestico,

questo sto studiando" Opzione tra le altre, avendo la fanciulla già sognato, invano, di diventare Velina, " "una nuova Cuccarini, una nuova Carlucci" " e soprattutto - dopo il book dalle esplicite foto finite sul tavolo del presidente del Consiglio - anche meteorina del tg di Emilio Fede, poi bocciata dallo stesso uomo di casa Mediaset. Alle domande su Villa Certosa e la Sardegna, Noemi conferma: "Certo che ci tornerò in Sardegna, è un posto meraviglioso, ci mancherebbe che me ne privassi. Ma non ora, ad agosto. Mi prenderanno altri impegni, credo". Che cosa pensa delle dichiarazioni della figlia del premier su Vanity Fair? "Rispondo che io non ho mai frequentato persone anziane. Lei lo ha detto in un sensocattivello. Chesignifica frequentare? Frequento anche i miei nonni". Il premier come un nonno? "Un nonno, uno zio, un padre di famiglia" Nonno Silvio le ha fatto gli auguri per il suo primo riconoscimento? " "Me li fatti o me li farà. Non rispondo, sono cose personali queste". [...]

nulla di rassicurante e protettivo. Regole che molto probabilmente non pochi immigrati di seconda generazione —cinesi in testa —hanno, stando alle cronache scolastiche, già pienamente assorbito. Il che dovrebbe fornire a tutti una ragione in più per riconoscerle e accettarle. Resta il tormento di una pressione fortissima che costringe ragazzi diundici, dodici o tredici anni a inseguire attività e risultati travolgendo gli spazi di un’autodeterminazione più naturale. La ricerca di un giusto equilibrio passa da una porta strettissima: non sarà facile mantenere una linea saggia, senza sbandamenti. [...]

In Italia ciò che è stato diventa strumento, della memoria si fa ideologia e propaganda. Dell’attentato di via Rasella se ne è parlato per sessantacinque anni, definendo i gappisti che l’organizzarono a turno carnefici e santi, vincitori e vinti, conferendo loro medaglie al valore e poi chiamandoli “massacratori di civili” come li chiamò il Tempo. Il ventidue luglio scorso, contro il quotidiano la Cassazione ha accolto la richiesta di risarcimento da parte di Elena Bentivegna, figlia di partigiani attivi in quell’azione di guerra. La rivoluzione è doppia: scopriamo oggi che la storia quando il popolo non la scrive e la politica l’imbratta, la scrivono i tribunali, ma soprattutto scopriamo oggi che la storia non si scrive, semmai si misura in ferite, documenti, ricordi, ovunque abbia lasciato traccia, non s’inventa, si conta come si contano i morti, le rinunce, le attese. “Claudio Bin aveva 11 anni, il 22 settembre del 1943 frugava tra i rifiuti del rancio del Forte di Pietralata. Un soldato tedesco gli disse: raus. Claudio non capiva, rideva. Claudio Bin fu ucciso col mitra perché rideva” racconta Ettore Boschi, avvocato della Bentivegna, e aggiunge “è una storia vera” perché potrebbe non esserlo, dovrebbe. Il soldato tedesco sparò “nonostante Dio”scrisse il poeta De Libero. “Questo era il clima in cui vivevamo. La paura più grande non era la morte, eravamo preparati, e neanche la fame, che era tanta. La paura più grande era il dolore e la rabbia di cadere in mano a chi di umano non aveva nulla. Sentivamo le bombe dei partigiani ed era l’unico conforto: le esplosioni ci dicevano che non era soltanto sopruso, non c’erano solo le torture di via Tasso, non c’era solo Roma città aper-

ta, questa presa in giro. Roma città aperta non è mai stata. Lo era stata dichiarata unilateralmente dai fascisti nell’agosto del 1943 per evitare i bombardamenti anglo-americani, ma ogni notte era attraversata dalle truppe tedesche che andavano al fronte di Cassino o di Anzio. In questa città aperta sono stati fatti rastrellamenti immensi, bestiali. Roma città aperta era una volgare menzogna”. L’attentato di via Rasella non fu “massacro di civili”[...]. E se a via Rasella si attribuiscono le 335 vittime delle Fosse Ardeatine, l’avvocato Boschi mi fa notare che l’unico avviso storicamente accertato arrivò a scempio fatto: per ogni tedesco morto nell’attentato erano stati uccisi “dieci comunisti badogliani”. L’ordine era già stato eseguito. Perché non fu chiesto agli autori dell’attentato di presentarsi? Perché le persone rastrellate dai tedeschi nelle vicinanze di via Rasella furono rilasciate e invece furono fucilati alle Fosse Ardeatine i “comunisti badogliani” di Regina Coeli? Perché 335 vittime per 32 SS morte, se il rapporto dieci a uno doveva essere? Perché neanche 24 ore separano un eccidio da un attacco? Forse per la strage serviva un pretesto: Via Rasella, eccolo. Per sessantacinque anni sono state date risposte senza che queste domande fossero poste. “I partigiani di via Rasella non erano dei pazzi. Contro di loro è stata esercitata la più grande congiura di falsificazione della storia, i tedeschi avevano unministero addetto a questo”. “Una volgare menzogna” ripete l’avvocato Boschi. Penso: davvero la menzogna è volgare. Chiedo cosa gli fa più male di questa vicenda. Risponde “La distorsione della verità. [...]”

Lotta al cyber bullismo l’Inghilterra lo condanna

Le biblioteche digitali non uccideranno i libri di carta, più resistenti e affidabili

Costose celebrazioni

dall’articolo di Deborah Ameri

dall’intervista diMatteo Sacchi

dall’editoriale diGian Enrico Rusconi

La biblioteca si è tolta la polvere e si è messa il mouse. È diventata, o sta diventando, digitale. Molti dei vecchi bibliofili amanti degli scaffali odorosi di carta e colla da legatoria storceranno il naso, ma è così. Prima c’erano le schede dei cataloghi, la classificazione Dewey (una serie di numerini che identificano la collocazione dei libri), le bibliotecarie d’antan delle piccole biblioteche che ti guidavano con mano sicura verso questo o quel volume. Adesso, invece, ci sono gli Opac (On-line Public Access Catalogue), i testi digitalizzati che il lettore si fa mandare direttamente sull’Ebook, emeroteche che non acquistano più i giornali di carta ma si limitano ad abbonarsi al formato elettronico che viene poi spedito sull’iPhone dei loro lettori (dove si autodistrugge dopo l’utilizzo)... Ma questa ventata di tecnologia è solo un bene? Funziona sempre? È quello che si stanno chiedendo anche i quasi quattromila delegati della Federazione internazionale delle biblioteche (Ifla) che hanno invaso i padiglioni della vecchia Fiera di Milano per il loro congresso mondiale. E nel via vai dei partecipanti, che vanno dal bibliotecario americano con gli stivali da cowboy sino alla delegazione cinese che

Assisteremo alla monetizzazione della celebrazione dell’anniversario dell’unità d’Italia. «Quanto ci costerà?» è la domanda-chiave del governo. Nonsi chiede«che cosa esattamente dovremo celebrare?». Questa domanda infatti rischierebbe di mettere in crisi il governo, ben più seriamente dei comportamenti del premier. Il leghismo, sicuro della propria impunità, continuerà la sua recita anti-italiana grazie anchead un sistema mediatico senza spina dorsale. Nell’attuale clima politico la Lega non ha più nulla da temere, neppure dai rappresentanti dell’ex Alleanza nazionale, che si limitanoa fare battute imbarazzate, pur di non mettere in difficoltà il governo cui sono attaccatissimi. Sono passati quindici anni da quando ci siamo interrogati se non fossimo sul punto di «cessare di essere una nazione». Da allora, apparentemente non è successo nulla. In realtà il processo è andato avanti sotterraneamente, ma la questione di fondo è stata congelata, elusa. Certo: il linguaggio pubblico «politicamente corretto» ha adottato un tenue vocabolario patriottico. E’tornata in onore la bandiera nazionale. Ma niente di impegnativo. [...]

Un sms, un post su Facebook, una e-mail o una fotografia mandatavia cellulare.Imezzi dei cyber-bulli sono infiniti. Non lasciano scampo, usano la tecnologia a proprio vantaggio e possono rendere la vita un inferno. Le molestie via web stanno diventando un fenomeno preoccupante soprattutto tra i teenager. Perché la vittima è continuamente sottoposta alle minacce, alle prese in giro, ai commenti maligni. Prima a scuola, poi quando accende il computer. Dove tutti possono leggere e seguire le tracce delle angherie e degli insulti. Una cassa di risonanza infinita. Venerdì scorso in Gran Bretagna Keeley Houghton, 18 anni, è stata la prima persona a essere condannata per il reato di cyber-bullismo. Trascorrerà tre mesi rinchiusa in un istituto per giovani criminali dopo essersi dichiarata colpevole di molestie. La sua vittima, Emily Moore, 18enne, ha raccontato ilsuo infernoal tabloid Sun: «Gli abusi che ho subito hanno rovinato 4 anni della mia vita - confessa - Avevo paura di tornare a casa da sola, di vedere gli amici, persino di accendere il computer». La Houghton la perseguitava fin dalla scuola. Con le sue amiche la chiamava prostituta, perché si truccava gli

occhi. Una volta l’ha aspettata per strada e l’ha aggredita a calci e pugni. Un’altra ha quasi sfondato la porta di casa dei Moore, a Malvern, in Worcestershire, dove entrambe vivono. Due condanne e l’espulsione dall’istituto superiore non le sono bastate. Quando la moda dei network è scoppiata l’inferno per Emily è raddoppiato. E’ stata costrettaachiudere ilsuoaccountsu Bebo e poi è toccato a Facebook. «Ucciderò quella stronza. E’ solo un’attrice e una testa di...». Così scriveva la bulla sul social website più frequentato della rete. Minacce continue, abusi verbali. Tanto da meritarsi la condanna. «I bulli sono pernatura codardi, a scuola e nella società - ha detto il giudice prima di spedirla nell’istituto di correzione - Le conseguenze di questi attacchi di odio possono durare per tutta la vita». Keeley è la prima condannata a pagare, ma non sarà l’ultima. Secondo le statistiche in Gran Bretagna il 22% dei teenager è vittima di un abuso tecnologico. Basta una critica negativa sul peso, sul look o sugli amici per gettare nella disperazione un ragazzo già fragile. Come lo era la 15enne Megan Gillan, che si è suicidata con una overdose di pasticche a causa di una campagna d’odio amplificata da un social network. [...]

Un interno della Biblioteca Braidense di Milano

cammina in fila e sembra un po’ smarrita, i dubbi sono tanti. Dubbi che in alcuni casi si trasformano anche in paure. Ne abbiamo parlato con Claudia Lux, direttore generale della Biblioteca centrale e regionale di Berlino e presidentessa dell’Ifla. Dottoressa Lux, il libro di carta è morto e dovremo tutti abituarci all’idea di un mondo dove si legge solo su degli schermi? «Oggi le dico che i libri di carta continueranno ad avere un ruolo a lungo. Dieci anni fa le avrei detto che invece per il supporto cartaceo era giunta la fine». Come mai ha cambiato idea? «Pensavamo che la digitalizzazione avrebbe dato una svolta immediata e definitiva al modo in cui le informazioni, il

testo, vengono trasmesse al fruitore, il lettore, ma in realtà il processo è molto più lento. Prima che il libro muoia davvero ci vorranno almeno cent’anni. È questione di abitudini, è questione di comodità legata alla facilità di uso del supporto cartaceo. Sulla metropolitana lei legge molto meglio un libro preso in prestito che un E-book». Però in teoria il digitale consente di avere molte più copie per il prestito... «In questo caso c’è la complessa questione del copyright. Alla fine una biblioteca acquista un numero limitato di licenze. Così capita che qualcuno cerchi di avere il libro on line non ci riesca e torni a sedersi in biblioteca dove le copie cartacee sono facilmente disponibili. [...]

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Mercoledì 26 agosto 2009


6 Primo piano

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Primo piano 7

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I nodi della politica

DA CADORE

Napolitano: «L’Italia è patrimonio inscindibile»

Sul tema dell’immigrazione toni aspri tra Carroccio e Santa Sede

di SERENELLA MATTERA

Lega-Vaticano scontro aperto Monsignor Vegliò attacca il ministro Calderoli «Le sue accuse sono inaccettabili e offensive» di LUIGI AMBROSINO

Il presidente Napolitano la moglie Clio e il ministro Prestigiacomo ad Auronzo di Cadore sulle Dolomiti

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LA POLEMICA

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Berlusconi in Libia Resta alta la tensione di FABRIZIO FINZI L’UDC annuncia un sit-in di protesta davanti all’ambasciata libica a Roma; la Corona britannica ha annullato un viaggio in Libia del principe Andrea; il premier Gordon Brown si è detto «arrabbiato e disgustato» per l'accoglienza riservata da Muammar Gheddafi al terrorista libico al Megrahi, condannato all’ergastolo per la strage di Lockerbie. La polemica politica sulla visita del presidente del Consiglio a Tripoli resta alta ma è proprio lo spettro di al Megrahi in queste ore a preoccupare maggiormente palazzo Chigi e Farnesina che temono una sorpresa dell’ultim'ora dell’imprevedibile colonnello: la partecipazione piena del terrorista libico alle celebrazioni per l’anniversario della firma del trattato di amicizia e cooperazione tra Italia e Libia che si svolgeranno il prossimo 30 agosto a Tripoli. Visita confermata comunque; anche se l’ultimo show del colonnello – cioè l’accoglienza trionfale riservata ad al Megrahi dopo la sua liberazione per motivi umanitari – ha riportato la Libia sotto la lente d’ingrandimento della comunità internazionale. Ma l’Italia considera Tripoli un partner fondamentale: la visita del premier è «necessaria», così come è «opportuna» l’esibizione delle frecce tricolori due giorni dopo, sempre nella capitale libica, in occasione del quarantennale della rivoluzione verde, ha ribadito il ministro degli Esteri Franco Frattini secondo il quale l’accordo anti-immigrazione con la Libia «sta funzionando molto bene». Mentre negli Stati Uniti si moltiplicano le proteste per la visita che Gheddafi compirà New York per l’assemblea generale dell’Onu a fine settembre (i cittadini di Englewood nel New Jersey si stanno attivando perchè non vogliono la tenda beduina del leader nella loro area), anche in Italia si registrano dissensi. Oltre i radicali che chiedono al premier di farsi promotore di una richiesta a Gheddafi di moratoria della pena di morte, l’Udc prean-

nuncia un sit-in davanti ai locali dell’ambasciata libica in Italia se Berlusconi non rinuncerà alla visita. Ma l'opposizione non arretra. «Il governo italiano oltre a portare le Frecce Tricolori in Libia, chieda garanzie assolute del rispetto del diritto internazionale e dei diritti dell'uomo per quelle persone venute in Italia per sfuggire alla miseria e alla guerra dei loro Paesi», ha tuonato il segretario del Pd Dario Franceschini, dopo aver visitato in ospedale i due eritrei sopravvissuti alla strage nel Canale di Sicilia. «Una cosa è il contrasto necessario all'immigrazione clandestina - ha aggiunto - altra cosa è la tutela dei più elementari diritti dell'uomo. L'Italia non solo viola il diritto internazionale, ma anche l'art. 10 della costituzione che prevede il diritto d’asilo». Il senatore del Pd Pietro Marcenaro, presidente della commissione Diritti umani al Senato chiede che «il 30 agosto il presidente del Consiglio, invece delle Frecce tricolori, mortificate in una celebrazione di regime, porti con sé una delegazione di parlamentari italiani e chieda che essi possano accedere ai centri di detenzione e verificarne le condizioni». Stefano Pedica (Idv) chiede l'intervento del presidente della Repubblica: «Come al solito Berlusconi si dimostra il miglior amico dei dittatori che non rispettano i diritti umani, da Putin a Gheddafi al Presidente cinese. Ci aspettiamo un giusto richiamo da parte del Presidente della Repubblica, che è anche comandante delle Forze armate perché si eviti questo ennesimo affronto all'Italia». La comunità ebraica ricorda invece un fatto lontano nel tempo ma sanguinoso: l'attentato alla sinagoga di Roma del 1982 (morì un bambino di due anni). «A nome della Comunità ebraica di Roma chiediamo dove sia il terrorista Osama Abdel Al Zomar, autore dell’ attentato alla sinagoga di Roma, e soprattutto che possa scontare la sua pena, l’ergastolo, nelle prigioni italiane»: chiede Riccardo Pacifici presidente della Comunità ebraica di Roma.

Tripoli «Deve rispettare i diritti umani»

AURONZO DI CADORE (BELLUNO) – Le Dolomiti e le Eolie, iscritte entrambe nel patrimonio Unesco, sono simboli supremi della «inscindibilità del nostro patrimonio nazionale, dal nord al sud’». Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano celebra un «evento memorabile» come quello della dichiarazione delle Dolomiti “patrimonio mondiale dell’umanità” da parte dell’Unesco. E coglie l’occasione per rimarcare non solo l’inscindibilità dell’Italia,ma anchelanecessitàdi leggerelaCostituzione, per scoprire che il soggetto più citato è la Repubblica, che è l’insieme delle istituzioni nazionalielocaliedei cittadini.Uninsiemeincui «i comportamenti di ciascuno» non dovrebbero essere rivolti «al cieco soddisfacimento di interessi particolari». Il Capo dello Stato, accompagnato dalla moglie Clio, viene accolto ad Auronzo di Cadore da una splendida giornata di sole, che esalta la cornice delle Dolomiti, e da una folla che lo acclama: «Sei il migliore! Resisti!». L’atmosfera ideale per mettere subito a tacere le polemiche della vigilia, sull'opportunità di tenere le celebrazioni a pochi giorni dal tragico incidente d’elicottero in cui sono morti 4 uomini del Soccorso alpino. «Tutte le speculazioni sono fuori luogo – è la risposta di Napolitano – questa non è una festa, ma una cerimonia seria di riflessione e impegno». Proprio con un pensiero di «partecipe solidarietà al dolore dei familiari» delle vittime, il presidente della Repubblica apre un discorso in cui trae spunto dalla commozione e dall’orgoglio per il riconoscimento ricevuto dall’Unesco, per spronare gli italiani alla responsabilità «di salvaguardare il grande patrimonio comune» dell’Italia, che detiene il primato di 44 siti iscritti nel patrimonio mondiale dell’umanità. «Se si legge la Carta, e bisognerebbe farlo e tornare a farlo costantemente, ci si accorge che il soggetto più citato è “la Repubblica”». Repubblica intesa come l’insieme delle istituzioni nazionali e locali che devono «assolvere pienamente» al dovere di tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico. E Repubblica siamo anche «tutti noi, cittadini», che «dobbiamo assumerci la responsabilità» di orientare i comportamenti «non al cieco soddisfacimento di interessi particolari, ma alla salvaguardia della ricchezza comune, anche nell’interesse dei nostri figli e delle generazioni future». L’atmosfera di Auronzo, straripante di bandiere tricolori, è l'occasione per Napolitano per un richiamo «al senso del limite e al rispetto delle regole» nella tutela del patrimonio artistico e naturale. Più in generale, il momento per tornare a sottolineare, nella prima uscita dopo un’estate densa di polemiche, la necessità di «leggere la Costituzione» e rispettarne i principi: principi sempre dettati a quel soggetto unitario che è 'la Repubblicà. Facendo «quasi da ponte ideale» tra le isole Eolie, amato luogo di villeggiatura, e le Dolomiti, terra di bei ri-

cordi giovanili, Napolitano adopera i due siti naturali riconosciuti all’Italia nel patrimonio dell’Unesco per simboleggiare «l'inscindibilità del nostro patrimonio nazionale dal nord al sud, del patrimonio di storia e di bellezza che fa grande la nostra Italia». Le parole suonano distanti dalle rivendicazioni delle specificità locali che hanno contrassegnato la polemica agostana. Un modo di porre fine, chiedono cronisti al termine della giornata, a quelle fibrillazioni? «State tranquilli, che su quei temi torneremo», è la promessa del Capo dello Stato. E'POLEMICA SU SINDACI ASSENTI E SEDE - Alla cerimonia ad Auronzo non sono andati i sindaci di Cortina e Pieve di Cadore, i due paesiinluttoper lamortedeiquattrosoccorritori chesabato scorso erano abordo dell’elicottero del Suem caduto sulle pendici del monte Cristallo. E non è rimasta estranea la questione della città che accoglierà la sede della Fondazione Dolomiti che ha acceso anche oggi scintille tra il presidente veneto Giancarlo Galan e il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder. Un tema su cui è poi intervenuto il ministro all’ambiente Stefania Prestigiacomo che ha avanzato di fatto una proposta destinata a mettere forse d’accordo tutti: una sede itinerante sui due anni e alla base un’elenco di località con l'estrazione a sorte dell’ordine temporale. Prima dell’avvio della cerimonia, lo stesso Napolitano aveva risposto che «le speculazioni sono fuori luogo» a chi gli aveva chiesto delle polemiche sollevate da alcuni amministratori locali sulla opportunità ditenere la manifestazione nonostante il lutto. Poi,Galan ha rilevato che gli amministratori assenti avevano perso «una buona occasione per fare il loro dovere». Una risposta indiretta è parsa la nota inviata poco dopo dal comune di Cortina con cui si ricorda: «mentre altri si concentrano sulle polemiche, noi pensiamo a fare qualcosa di utile e concreto» con l’avvio di una raccolta fondi a favore del Suem, come chiesto dagli stessi familiari delle vittime. Sul fronte fondazione, Durwalder ha continuato a premere per avere la sede a Bolzano e Galan gli ha subito risposto: «come si fa in un giorno di lutto per il Veneto ad avere ancora il coraggio di chiedere cose dopo l’autonomia che gli riconosce privilegi ingiustificati, ingiustificabili e indefinibili». Un accenno d’incendio subito spento dall’intervento del ministro Prestigiacomo con la proposta di una sede a rotazione che pare coglieregià il parere favorevole dei presidenti di altre due realtà interessate dalle Dolomiti, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino. Il Friuli Venezia Giulia – ha detto il presidente Renzo Tondo – «è disponibile e pronto ad appoggiare la soluzione ritenuta migliore da parte delle istituzioni interessate»; mentre Lorenzo Dellai, governatore del Trentino, ha prima rilevato che la discussione sulla sede della Fondazione «è ridicola», aprendo la strada a Belluno, e poi ha dato il suo sì all’ipotesi Prestigiacomo.

Alla cerimonia per l’iscrizione delle Dolomiti nella “World Heritage List”

LA CURIOSITÀ A Noemi il premio per il “talento che verrà” ASSEGNATO a Noemi Letizia (la ragazza che il premier festeggiò sedendo al suo tavolo, il 26 aprile, per il party dei diciotto anni) il premio “Torre D'Ayala” sul palco del Valva Short Film Festival. E’ un “riconoscimento al talento che verrà”, in una rassegna all’edizione zero. A margine, non si tira indietro di fronte alle domande sul presidente del Consiglio e la Sardegna, sulle urticanti dichiarazioni che Barbara Berlusconi le ha di recente riservato («Caso Noemi? Mi sorprese, non ho mai frequentato uomini anziani»), sul successo che le arriderà. «Come valuto questo premio? Vedremo come lo valutano gli altri», avverte Noemi. «Io lo considero un premio vero, perché ho realmente recitato in un cortometraggio, Scaccomatto. Voglio intraprendere la carriera del cinema, e per questo sto studiando». Alle domande su Villa Certosa e la Sardegna, Noemi conferma: «Certo che ci tornerò in Sardegna, è un posto meraviglioso, ci mancherebbe che me ne privassi. Ma non ora, ad agosto. Mi prenderanno altri impegni, credo». Che cosa pensa delle dichiarazioni della figlia del premier su Vanity Fair? «Rispondo che io non ho mai frequentato persone anziane. Lei lo ha detto in un senso cattivello. Che significa frequentare? Frequento anche i miei nonni». Il premier come un nonno? «Un nonno, uno zio, un padre di famiglia»

Il Belpaese ha il maggior numero di luoghi tutelati con 44 siti patrimonio dell’umanità

Dolomiti, primo bene “seriale” per l’Unesco di DIEGO DECARLI È DELL’ITALIA il record di nazione con il maggior numero dei beni tutelati dall’Unesco (44) e in questo immenso patrimonio ci sono le Dolomiti, ultimo bene accolto nella World Hermitage List, a porre nuovamente il nostropaese invetta allalista. Sele montagne più belle del mondo figurano tra le 176 gemme naturali della terra per la loro «straordinaria bellezza paesaggistica e la specificità geologica» hanno poi il primato di essere anche il primo bene seriale accettato dall’Unesco. Sono, infatti, una realtà così vasta –nove gruppi –che coinvolge cinque province (Pordenone, Udine, Belluno, Bolzano e Trento) e tre regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige). La sfida lanciata dalle cinque province è statavintaanche grazieaque-

Il “gruppo” montuoso coinvolge 5 province e 3 regioni Uno scorcio delle Dolomiti

sta particolarità e l’Unesco punta ora a trasferire in altre aree il concetto di bene seriale per tutelare ulteriori beni ambientali sensibili. L’area patrimonio dell’Umanità si estende complessivamentesu 142milaettari, con altri 85mila ettari di 'aree cuscinettò. Delle isole trale Alpi –come sono statedefinite oggi le Dolomiti – capaci di richiamare, in modo figurato, l’altro bene naturale italiano tutelato dall’Unesco: le Isole Eolie. Un’unione ricordata ad Auronzo di Cadore dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, a conferma «del patrimoniodi storiae bellezzache fagrande la nostra Italia». Patrimonio dell’Umanità sono i gruppi Pelmo e Croda da Lago, in Veneto, tra Cadore, Zoldano e Ampezzano; Marmolada, fra Trentino e Veneto, con la cima più alta (3.343 metri) e il ghiacciaio più significativo; Pale di San Martino, di San Lucano e Dolomiti Bellunesi, tra Veneto e Trentino; Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave, suddivise fra le province di Pordenone e Udine; Dolomiti Settentrionali, situate fra Alto Adi-

ge e Veneto e comprendenti i frastagliati Cadini, le candide Dolomiti di Sesto, le austere Dolomiti d’Ampezzo, le lunari Dolomiti di Fanes, Senes e Braies; Puez-Odle, parco naturale in territorio altoatesino, oggi parco naturale; Sciliar, Catinaccio e Latemar, fra Alto Adige e Trentino; Dolomiti di Brenta dove vive ancora l’orso bruno, tutte in territorio trentino. Ed, infine, il Rio delle Foglie, uno straordinario canyon, unico al mondo, dove le stratificazioni rocciose dei più diversi colori e i fossili di animali preistorici permettono di leggere come in un libro aperto la storia geologica dellaTerra. Non acaso leDolomiti sono state decantate nei secoli da scrittori e illustrate da pittori, usate come set di film o teatro di grandi imprese sportive. Oggi sono un immenso patrimonio naturalistico, sociale ed etnografico, capace di esprimere tre lingue: con l’italiano anche ladino e tedesco. Non più «area di frontiera», ha detto il capo dello Stato, già teatro di guerra, ma «area di montagna aperta all’Europa» e al mondo.

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le «con poco senso». E poi era stato Calderoli a chiamare in causa direttamente Vegliò: i clanÈ ORMAI scontro aperto tra Lega e Vaticano destini morti nelle acque del canale di Sicilia, sulle stragi di immigrati, esploso ieri – dopo aveva sostenuto il ministro, sarebbero partiti settimane di polemiche crescenti –con il botta e «anche sulla base dei messaggi dell’opposiziorisposta tra monsignorAntonio Maria Vegliò, ne o di monsignor Vegliò». A distanza di tre presidente del Pontificio consiglio per i Mi- giorni è arrivata la reazione indignata dell’alto granti, e il ministro leghista Roberto Calderoli. prelato, che ha innescato nuove polemiche, con L’alto esponente della gerarchia ecclesiastica il Carroccio –per bocca del deputato Matteo Salha bollato come «inaccettabili e offensive» le pa- vini – che ha accusato il Vaticano di essere roleusatedaCalderoli(che tralerigheloaveva «sempre più lontano dalla chiesa di base». Il quasi accusato indotto con le sue parole i mi- malumore che serpeggia negli ambienti ecclegranti eritrei a partire alla volta dell'Italia ed a siastici silegge d’altra parte anchenelle parole morire nel canale di Sicilia) dei giorni scorsi nei del numero due di Vegliò, mons. Agostino suoi confronti, puntualizzando – a scanso di Marchetto: «È un controsenso infatti –secondo il prelato – che alcuni uomini equivoci – di parlare «a nome politici si dicano cattolici se non della Santa Sede». accettano la dottrina sociale Pronta la contro replica IL CASO cattolica». dell’esponente del Carroccio: L’OPPOSIZIONE ATTACCA Vegliò «non si deve sentire ac- Il Pd osserva come l’Italia stia cusato» ma piuttosto «riflettere «scivolando verso una deriva sul fatto che la sua uscita dà razzista» e punta il dito contro l’impressione di un conflitto inl'ennesima «brutta figura» del terno alla Chiesa». Al di là governo con il Vaticano. Mendell’episodio, comunque, le tre i ministri Frattini e La Rustensioni tra Lega e Oltretevere sa provano a gettare acqua sul hanno raggiunto ormai livelli fuoco: «Ho grande rispetto per di guardia, tanto da far scattare la Chiesa e mi inchino alla sua l’attenzione, si ragiona in ammissione, che è quella della cabienti della maggioranza, anrità – premette il titolare della che a Palazzo Chigi. In agenda Difesa-. Poic'èuna missionedinon c'è ancora un incontro tra versa, che è quella di chi ha il doSilvio Berlusconi e il pontefice vere di far rispettare le leggi, (sarà il sottosegretario Gianni missione che appartiene alle Letta a rappresentare il goveristituzioni». Mentre il capo delno in occasione della visita di la diplomazia osserva che «il diBenedetto XVI a Viterbo il prosritto alla vita di ogni essere simo 6 settembre). Ma proprio Nuovi sbarchi umano non è in discussione per ieri fonti di governo hanno connessuno» e il governo non fa alfermato che il premier parteci- a Lampedusa perà venerdì prossimo, 28 ago- ALTRI immigrati eritrei salvati ieri tro cheapplicare leregole eurosto, alla festa della Perdonanza nelle acque di Lampedusa in cir- pee sui respingimenti. FRANCESCHINI A PALERall’Aquila, dove vedrà, accom- costanze analoghe a quelle di MO - Il segretario del Pd, Dario pagnatodaLetta –anche a cena cinque giorni fa, oggetto di poleFranceschini, intanto, ieri ha – il cardinale Tarcisio Bertone, miche non ancora spente. fatto visita all'ospedale di Pa“ministro degli Esteri” del pa- Un’unità militare maltese ha pa, insieme ai vertici ecclesia- scortato un gommone con 57 mi- lermo ad uno dei 5 eritrei ricoverato dopo il salvataggio di stici abruzzesi. granti a bordo fino alle acque tergiovedì scorso. SuccessivaProbabilmente infastidito ritoriali italiane dove è stato premente ha tenuto una conferendalla ridda di indiscrezioni sul so in consegna da una unità itaza stampa nel corso della quale mancato incontro con il ponte- liana. Anche questa volta uno ha attaccato a fondo il governo. fice dopo il G8, il presidente del degli eritrei a bordo ha raccontaQuello che sta accadendo, ha afConsiglio – poco prima di Fer- to che durante la traversata da fermato, «èuna vergognainderagosto – aveva puntualizzato Tripoli sono state incontrate digna della cultura giuridica e cidi non aver mai «inseguito» al- verse imbarcazioni alle quali è cun incontro «con le alte gerar- stato inutilmente chiesto soccor- vile per tanti anni riconosciuta all'Italia da tutto il mondo». chie ecclesiastiche o con il Pa- so. Poi ieri hanno incrociato una pa»: i rapporti, aveva assicura- motovedetta maltese che li ha ri- Franceschini ha contestato la legge contro l'immigrazione to, «sono quelli di sempre». E forniti di salvagente e di carbuclandestina che a suo parere anche in ambienti della mag- rante. Ma non sono stati presi a gioranza, nessuno vuol sentir bordo. È stato invece detto loro di ostacolerebbero le operazioni di soccorso. Ha proposto di preparlare di “disgelo” tra Palazzo proseguire perchè sarebbero vedere un risarcimento per i Chigi e Santa Sede. Ma è eviden- stati soccorsi. Come è poi avvete che il colloquio tra Berlusco- nuto da parte di una motovedetta danni subiti dai pescherecci ni e Bertone rappresenta una italiana. Tutte le operazioni sono che salvano gli immigrati in mare. Ha anche criticato lo ripresa di contatti ad altissimo state filmate dai marinai maltesi. “scaricabarile” fatto dal goverlivello dopo mesi bollenti di pono italiano che attribuisce ogni lemiche sul “caso Noemi” e le “piccanti”rivelazioni sulla vitaprivata del pre- responsabilità al fatto che l’Europa non fa nulmier. È in quest’ottica che Berlusconi, con Ber- la per collaborare nel contrasto all'immigratone, cercherà probabilmente, di fare il punto zione . Per il capogruppo del Pdl al Senato, sulla posizione del Carroccio sull'immigrazio- Maurizio Gasparri, il leader del Pd si contradne, che da tormentone estivo rischia di trasfor- dice sulle responsabilità della Ue perchè è stato marsi in un serio grattacapo per tutto il gover- proprio il capodelegazione del Pd a Strasburgo no. Oltretevere non hanno mai fatto mistero a chiedere un dibattito urgente sul tema deldelle molte perplessità sulla politica dei respin- l'immigrazione. Il fatto è, interviene il portavogimenti adottata dall’esecutivosu forte impul- ce nazionale del Pdl, Daniele Capezzone, che so della Lega. Tensioni che hanno attraversato Franceschini fa solo dello sciacallaggio per in maniera carsica gli ultimi mesi e che sono montare una speculazione politica. Interviene esplose dopo la strage nel canale di Sicilia, nella il ministro degli esteri, Frattini, per sostenere quale sarebbero morti 73 eritrei. Di fronte alle che l’accordo con la Libia sta funzionando becritiche della Chiesa - e ai richiami alla «respon- ne. Un'affermazione contestata da De Magisabilità» di mons. Vegliò –prima Umberto Bos- stris di Idv perchè sarebbe in conflitto con la siaveva liquidatoquelle deivescovi comeparo- realtà dei fatti e la cronaca degli sbarchi.

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Mercoledì 26 agosto 2009

Industria lucana

Gli operai oltrepassano il cancello aziendale e il vigilante spara: paura, contusi e malori

Lasme, scatta l’occupazione Esplode la rabbia: in sette sul tetto dello stabilimento per difendere il lavoro | VACCARO | «Dateci le chiavi e vedrete» di MARIATERESA LABANCA

MELFI - Lì dentro, dopo i licenziamenti, non avrebbero dovuto metterci più piede. E invece i 174 lavoratori della Lasme, lostabilimento diMelfi lo hanno conquistato con la forza. Hanno oltrepassato i cancelli e hanno occupato il terreno antistante la fabbrica. Alcuni operai, circa in sette, sono saliti sul tetto dello stabilimento. Sono le 20 e a San Nicola, davanti allo stabilimento della Lamse, si sta tenendo un’assemblea sindacale, quando parte l’azione. Alcuni manifestanti si avvicinano ai cancelli, provano a spingerlo e il cancello si apre. In due o tre lo attraversano, spingendosi oltre; nel giro di pochi secondi si uniscono tutti i 174 operai della Lasme. Scatta l’occupazione. Il vigilante, dalla guardiola, spara tre colpi di pistola. Si diffonde la paura. Tra i manifestanti ci sono anche dei bambini, figli di operai. Nella fuga verso l’interno, qualcuno cade e si fa male. Una donna accusa un malore, intervengono i sanitari del 118, che la trasportano in ospedale. Nel frattempo sale la tensione tra il vigilante che ha sparato e un gruppo di operai. L’intervento delle forze dell’ordine e di alcuni rappresentanti sindacali impedisce che accada il peggio. Ma l’occupazioneormai ècosa fatta:i 174 della Lasme sono dentro, sulla proprietà privata dell’azienda. E mentre si alzano gli slogan, alcuni operai sono già sul tetto: 5, 6, poi sono in sette. E’ così che gli operai di Melfiprovano a difendere il proprio lavoro. Loro, che hanno perso il posto da un giorno all’altro, non hanno quasi niente da perdere. E poco importa se qualcuno gli grida «ora siete dei “banditi”». A inasprire la lotta le tute blu di Melfi ci stavano pensando già da un pò: da quando l’azienda, lunedì sera, si è rifiutata di incontrare i lavoratori. “Ora i padroni dovranno risponderci”, è il loro grido. Rimarranno lì fino a quando non avranno risposte dall’azienda. E la tensione potrebbe salire perché l’obiettivo

è difendere il posto di lavoro, a tutti i costi. Le immagini degli operai della Innse sono ancora fresche, e non è un caso che il riferimento alla lotta dei colleghi lombardi sia ricorrente. Anche a Melfi le tute blu promettono battaglia senza esclusione di colpi. In ballo c’è il futuro di 174 operai e di altrettante famiglie. Ma non solo: quella della Lasme rappresenta una lotta simbolo a difesa dell’occupazione che la Fiat con il suo indotto ha portato a Melfi, e che ora rischia di svanire. Ecco perché, ieri, all’azione di protesta degli operai della Lasme si sono uniti anche alcuni colleghi dell’indotto e non solo. Una giornata, quella di ieri, iniziata in clima di ritrovata tranquillità, dopo gli scontri del giorno prima a Potenza, nelle sede della Confindustria, e culminata con l’occupazione della fabbrica. Avevano atteso, ieri mattina, il nuovo giorno tra l’atrio e il terrazzo della sede di Confindustria, conquistati ieri a fatica, a forza di spinte. Hanno trascorso così la lunga notte, a cavallo tra una giornata di scontri con la polizia e un nuovo giorno di lotta da programmare. A metàmattinata èarrivata la convocazione del nuovo vertice, programmato per ve-

L’assemblea dei lavoratori della Lasme di Melfi

nerdì prossimo in Prefettura a Potenza. Anche questa volta a rappresentare l'azienda sarà il responsabiledel personale, avvocato Bertocchi. Saranno presenti anche i rappresentanti regionali. Ma i segnali che arrivano dall’azienda a lavoratori e sindacati continuano a non piacere. Non convince, in primo luogo, proprio il nome dell’avvocato Bertocchi. Quest’ultimo, lunedì sera, intorno alle 19 e 30, dopo che gli operai avevano sfondato il cordone di polizia, occupando l'ingresso della Confindustria, era andato via, per «mancanza di condizioni di sicurezza». Ora per avere qualche risposta in più sul futuro dello stabilimento lucano, si

dovrà attendere quattro giorni in più. Le tute blu, che nel frattempo hanno lasciato il presidio della Confindustruia per tornare a Melfi, promettono l’inasprimento della lotta. L’appello dei segretari sindacali è all'unità. Ma si tentano anche i canali della solidarietà. In primo luogo con i lavoratori dell'indotto Fiat. Ma anche su circuiti internazionali. Cgil, Cisl e Uil hanno inviato una lettera ufficiale alle organizzazioni nazionalie aquelle ligure per chiedere la costituzione di un coordinamento nazionale Lames di Chiavari e Lasme di Melfi: un tavolo unico nazionale per la vertenza Lasme, che veda coinvolti anche i lavoratori di Chiavari.

Nel frattempo, agli operai della Lasme è giunta la solidarietà diuna delegazionedell’Italtractor che lunedì sera ha fatto visita al presidio potentino. Ma Cgil, Cisl e Uil, insieme alle sigle di categoria, Fiom, Fim e Uilm hannoinvestito anchele istituzioni regionali, «affinché si attivino per la convocazione di una tavolo nazionale al ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico». Poi ieri sera l’ultima assemblea sindacale, prima dell’occupazione: un confronto con i sindacati nel quale è emerso la volontàdeilavoratori dialzareil livello della protesta. E infatti così è stato. Ora dietro ai cancelli di San Nicola c’è una fabbrica occupata.

LE CHIAVI dello stabilimento le aveva chieste ieri, prima dell’occupazione, il segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro. «I titolari della Lasme di Melfi consegnino le chiavi dello stabilimento alla Rsu perché i lavoratori, di fronte ad una conferma di commesse da parte della Fiat, sono in grado di garantire la produzione in autogestione e in forma cooperativa». «Noi - ha continuato il segretario della Uil - siamo sempre più convinti che la fabbrica è ampiamente produttiva perché fornisce prodotti (alzacristalli) essenziali per i modelli di auto che escono quotidianamente dalla Sata di Melfi. NélaFiat halapossibilità di reperire i “pezzi” altrove, a meno che non voglia sopportare costi maggiori, eventualità che ci sembra non possa avere alcun fondamento. Siamo quindi di fronte, proprio come è accaduto con la Isnne di Milano, ad una fabbrica che ha presente e futuro, in grado di stare sul mercato se non altro perché non deve porsi il problema delle commesse da acquisire». «Vuole essere anche questo - conclude - un segnale della profonda maturità di operai».

Solidarietà dalle istituzioni UN coro di solidarietà ai lavoratori della Lasme si è alzato ieri dopo lo scontro che si è verificato il giorno precedente nella sede delal Confindustria di Potenza. Sinistra per la Basilicata, presente alla manifestazione di lunedì scorso, con una delegazione formata dal coordinatore provinciale di Potenza Romaniello, l’assessore ed il consigliere provinciali Pesacane e Santoro, il sindaco di Rionero in Vulture Placido e l'assessore del Comune di Potenza Pace in una nota ha espresso «pieno sostegno alla giusta richiesta del sindacato e dei lavoratori per il ritiro della procedura di mobilità e l’avvio di un confronto di merito su un piano di riorganizzazione in grado di affrontare i problemi posti dall'azienda e garantire tutti i posti di lavoro del sito di Melfi all'interno di una strategia di gruppo fuori da logiche di contrapposizione territoriali». Giacomo Nardiello, capogruppo del Pdci in seno al consiglio regionale ha ag-

«Sfogo comprensibile e giustificabile»

I lavoratori della Lasme

giunto: «Sarebbe sin troppo semplice dire che quanto è accaduto in Confindustria con la protesta dei lavoratori della Lasme e dei sindacati era ampiamente prevedibile e che da settimane, a costo di essere ripetitivo, rivolgo appelli alla responsabilità imprenditoriale e di Confindustria contro quella che ho definito la ‘provocazione sociale’ dei titolari dell’azienda dell’indotto Fiat». «Per allentare la giustificata tensione sociale ed evitare che si acuisca e possa sfociare in altre forme di protesta sul modello della vertenza Innse di Milano – sostiene Nardiello – c’è solo una condizione: tornare al tavolo del confronto che però, deve essere chiaro agli imprenditori liguri, non è un tavolo da poker dove per gioco è consentito ‘bluffare’». Per il consigliere regionale del gruppo misto “La Destra”, Michele Napoli «gli episodi verificatisi dinanzi alla sede della Confindustria di Potenza sono il sintomo lampante di una situazione di grave disagio che sta diffondendo tra i lavoratori la sensazione di abbandono anche da parte delle istituzioni regionali. Nei giorni pre-

cedenti - ha aggiunto - ci siamo già ampiamente espressi sulla situazione della Lasme, ponendo in rilievo le forti responsabilità, soprattutto, per quanto concerne l’operato dell’assessorato alle Attività produttive». Parole di sostegno agli operai di Melfi sono arrivate anche dal capogruppo regionale del Pdl, Nicola Pagliuca, che ha dichiarato: «La rabbia e la paura di rimanere per sempre senza lavoro sono i sentimenti dei lavoratori della Lasme di Melfi. Loro sono le vittime incolpevoli dell’ennesima chiusura di un’azienda che ha annunciato, improvvisamente ed irrispettosamente, con una semplice nota scritta, il licenziamento dei 174 operai». «L’incontro – conclude Pagliuca - che si sarebbe dovuto tenere ieri nella sede di Confindustria di Basilicata, è andato in fumo perché l’azienda è fuggita di fronte alle sue responsabilità ed alle animate proteste dei lavoratori, arrivati carichi di tensione sino alle porte degli uffici, dove sono stati fermati dalle Forze dell’ordine intervenute per tenere sotto controllo la situazione».

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8 Primo piano


Woodcock e la sanità

Sanitario con debiti di gioco passava dati sensibili ai privati

Dialisi, le trame dell’infermiere Pazienti dell’Ospedale San Carlo dirottati verso un centro convenzionato di Potenza di FABIO AMENDOLARA POTENZA - L’ambulatorio di nefrologia e dialisi è al nono piano, padiglione “A”. La pesante porta antipanico viene aperta alle 12.30. Fa caldo. Lo stesso caldo degli altri reparti. Le scarpe di un infermiere stridono sul pavimento ricoperto di gomma color arancio, coprendo le parole di due persone ferme all’ingresso. Il reparto è silenzioso, il personale è gentile e c’è profumo di pulito. Eppure, fino a qualche mese fa, c’è stata una continua emigrazione di pazienti verso un centro privato convenzionato con l’Asl. Un’inchiesta interna, disposta dalla direzione generale, sembra aver fermato l’emorragia. C’era qualcuno, risulta al Quotidiano, che tramava contro il San Carlo, passando informazioni riservate ai gestori del centro privato. Informazioni sui pazienti e sul loro stato di salute. «Segreti d’ufficio», secondo il sostituto procuratore Henry John Woodcock che, appena ha appreso questa notizia, ha avviato una nuova indagine. Qualche giorno prima aveva disposto nuove intercettazioni sui telefoni di Enzo Basentini, magnate delle forniture ospedaliere e gestore di un centro privato per la dialisi. Gli investigatori della quarta sezione della Squadra mobile trascrivono le chiacchierate dell’imprenditore e scoprono che in ospedale c’è un dipendente che «ha problemi di soldi per debiti di gioco». E che per arrotondare suggerisce a Basentini e al suo socio Michele Santangelo come agire per far sì che i dializzati scelgano il centro privato. La talpa, secondo gli investigatori, è Alfredo Manco, infermiere professionale. Lavora ancora lì. Così parla a telefono di un paziente: «E’ anziano, però sta bene... non ci sono problemi... è già fistolizzato». L’inchiesta parte così. E anche la dialisi. «Perché spiega una dottoressa del reparto - per effettuare l’emodialisi è necessario eseguire un semplice intervento chirurgico nel braccio, che consiste nel collegare un’arteria a una vena, in modo che la parete della vena si irrobustisca e permetta il posizionamento di due aghi a ogni seduta dialitica». Questo colle-

L’ingresso dell’Ospedale San Carlo di Potenza. A sinistra Enzo Basentini, a destra il direttore generale De Costanzo In basso a sinistra Woodcock, a destra Arcibaldo Miller

gamento tra arteria e vena si chiama «fistola». «L’intervento - continua il medico avviene in anestesia locale e

viene eseguito almeno un mese prima che cominci la terapia». Un’operazione che non è possibile eseguire in

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un centro privato, perché «avviene in regime di ricovero». I pazienti, quindi, in un primo momento non posso-

I PRECEDENTI

no scegliere tra sanità pubblica e privata. Per la fistolizzazione c’è bisogno di un ospedale. «Qui - spiega anco-

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Gli anni della Sanitopoli di LEO AMATO «PERCHE’vuol pensare al trapianto? Dia retta a me, pensi solo alla dialisi». Il primario sconsigliava ai suoi pazienti la trafila per avere un nuovo rene, perché un trapianto «è un cliente in meno», e poi mandava a monte l’affare. In poco tempo in centinaia erano stati dirottati verso i centri dialisi convenzionati con le asl campane. E’ tutto agli atti di una maxi truffa che fu scoperta nel1997 da un agguerrito magistrato napoletano, Arcibaldo Miller, destinato a ricoprire qualche anno dopo la poltrona di dirigente degli ispettori del ministero della Giustizia. Quella volta vennero indagati in cinquanta: medici, infermieri, tecnici, e responsabili dei centri dialisi. C’era un giovane, a quei tempi, che era appena entrato in magistratura e svolgeva il tirocinio proprio con Miller, negli uffici della procura capeggiata da Agostino Cordova. E’ lo stesso magistrato che due anni dopo avrebbe preso servizio a Potenza, quello che ha condotto le indagini sul San Carlo: Henry John Woodcock. *** *** *** La “sanitopoli”campana era esplosa tre anni prima con la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex ministro della Sanità, Francesco De Lorenzo, l'ex direttore generale del dicastero, Duilio Poggiolini, più altri 138 imputati, tra cui imprenditori dell’industria farmaceutica, l’ex sindaco di Napoli, professori, intermediari, faccendieri e portaborse, con le accuse di associazione a delinquere, corruzione, finanziamento illecito dei partiti, e alcune false fatturazioni. Le indagini erano state condotte da un pool di quattro magistrati. A controllare sull’operato dei quattro, «l’infaticabile Laura Triassi», come venne scritto nelle cronache di allora, che era ancora giudice per leindagini preliminari,primadi passarenel-

le schiere degli inquirenti, e trasferirsi, anche lei, negli uffici della procura di Potenza. *** *** *** Un caso simile a quanto è stato ipotizzato nell’inchiesta della procura di Potenza era esploso una decina d’anni fa a Palermo, dove vennero arrestati tre medici, due imprenditori (tra cui anche un ex senatore socialista), e un commercialista, sospettati di aver messo in piedi un vero e proprio “traffico”di pazienti che venivano dirottati verso i centri clinici privati, dietro il pagamento di abbondanti mazzette. Per l’accusa si trattava di una truffa ai danni del sistema sanitario da un miliardo delle vecchie lire. Sempre a Palermo sette anni fa furono arrestati in quattro, che facevano parte di un’associazione di volontariato che si occupava del trasporto dei pazienti dai domicili al centro dialisi, con l’accusa di falso, appropriazione indebita, e truffa. Il meccanismo consisteva nel richiedere i rimborsi per il trasporto individuale, mentre i pazienti non venivano trasportati singolarmente ma in un solo grande pulmino. Un affare sui duecentocinquantamila euro. *** *** *** «L’ muort fascn cambà l’viv». Paolo Berizzi è un giornalista di Repubblica, e nel 2007 si è infiltrato in una ditta di pompe funebri di Bari per raccontare dal vivo come funziona il “racket del caro estinto”. Medici, infermieri, barellieri, necrofori, centralinisti, e autisti di autoambulanze, tutti sul libro paga di chi coi morti ci riesce a fare una montagna di soldi. «Se procuri il morto, hai il caffè pagato», questa è la regola, dove il caffè sta per una somma che si aggira tra i 200 e i 500 euro. L'importante è saperela notizia prima deglialtri, perché i parenti in quei momenti non sono mai del tutto lucidi. Basta fare una chiamata, e quasi sempre l'affare è fatto.

ra la dottoressa - seguiamo tutto l’iter»: dalla diagnosi alla fistolizzazione, alla scelta della terapia, ai trattamenti di emodialisi. L’equipe è composta da otto medici, guidati da una vecchia conoscenza del pm Woodcock: il primario Mario Procida. I posti letto per i ricoveri sono 16, ma la struttura può sopportare fino a 116 pazienti cronici e otto pazienti acuti. Cosa ha spinto, quindi, alcuni pazienti a preferire il centro privato? «Non ho idea», dice un medico mentre scuote la testa. Il sospetto è che, oltre al traffico di notizie riservate, l’infermiere «si presti a esercitare, sempre per conto del centro di Basentini e Santangelo sostengono gli investigatori - anche una sorta di opera di convincimento nei confronti dei pazienti e dei loro familiari sulle ragioni che dovrebbero indurli a preferire la struttura sanitaria privata». Ma in quanti sono andati via? «Per queste cose tecniche bisogna rivolgersi al primo piano». Padiglione “I1”. Sembra di essere in un altro ospedale. Laporta ègià aperta. A terra c’è una larga linea gialla e qualche macchia di sporco. In fondo al corridoio ci sono le macchine per la dialisi. Un’anziana attende annoiata. Non c’è fila. L’ufficio del dottor Gerardo Marinaro è sulla sinistra. Lui i numeri li conosce. Lo conferma. Ma con i cronisti non è disponibile. La pubblica amministrazione è ancora piena di protocolli, funzioni, mansioni, competenze. Insomma: l’ufficio a cui bisogna bussare è un altro. Direzione generale, padiglione “M4”, secondo piano. Un impiegato presidia l’elegante porta di vetro con la serigrafia del logo del San Carlo. E’ a telefono, fa segno di attendere. Poi scarabocchia su un foglio. «Chi cercate?». Il direttore generale, l’ingegnere Giovanni De Costanzo. «Vediamo subito», dice, ma dall’espressione s’intuisce già che l’esito è negativo. Una ragazza si affaccia e spiega: «Il direttore non c’è, provate più tardi». Inutile. Una telefonata del responsabile dell’ufficio stampa Ugo Maria Tassinari, nel pomeriggio, annuncia: «Se ne parla domani». f.amendolara@luedi.it

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Mercoledì 26 agosto 2009


Mercoledì 26 agosto 2009

L’INDIFFERENZA CHE CI LEGA

LETTERA APERTA A BOSSI

di ANNA R. G. RIVELLI

di FRANCESCO DI GREGORIO*

segue dalla prima ste indiscriminatamente tutti. I nuovi vizi, infatti, non sono personali, ma tendenze collettive a cui l'individuo non può opporre un'efficace resistenza individuale, pena l'esclusione sociale”. Così il filosofo Galimberti in un bellissimo saggio del 2003 (I vizi capitali e i nuovi vizi - edito da Feltrinelli) fotografa il cambiamento della nostra società sempre più pericolosamente proiettata in un pensiero collettivo unico e schiacciata da una trasformazione che svincola anche l'errore (il vizio) dalla responsabilità del singolo, per stemperarlo nella grande palude di un consumismo culturale all'interno del quale anche la libertà diventa evanescente, perché “non èpiùlasceltadi una linea di azione che porta all'individuazione, ma è la scelta di mantenersi aperta la libertà di scegliere, dove è sottinteso che le identità possono essere indossate e scartate come la cultura del consumo ci ha insegnato a fare con gli abiti”. Ciò che sta accadendo nella nostra società parte evidentemente proprio da questa subdola trasformazione che spacciaper libertàtuttociòche inrealtànonè altrochela sua immagine inconsistente vagamente riflessa in quelle acque limacciose nelle quali stiamo inesorabilmente scivolando. E così siamo tutti traghettati verso un'assoluta illibertà proprio da quei “vizi” che vengono propagandati come emblema di modernità e di sottrazione ad una antica schiavitù. Il conformismo, la spudoratezza, la sessomaniache pervadonola nostrasocietàaltro nonsono, dunque, che il meccanismo ipocrita attraverso il qualenoifiniamoper cederevolontariamenteesenzaalcuna forma di resistenza la nostra libertà quale essa sia, da quella di scegliere , a quella di proteggere la nostra interiorità, a quella di conservare integro il potenziale creativo della nostra stessa sessualità. Sembra pleonastico sottolineare che l' “educazione” ai “nuovi vizi” è stata facilmente ottenuta a colpi di Grande Fratello et similia e che anche le riforme della nostra scuola si sono efficacemente adoperate a “produrre” come modello vincente quello di una gioventù super impegnata, super attiva, dedita, insomma, ad ogni tipo di attività possibile tranne, ovviamente, che a quella di pensare. Tra i “nuovi vizi”presi in rassegna da Galimberti, però, quello che meglio rappresenta la società attuale è il diniego, cioè una sorta di falsificazione della nostra conoscenza e della nostra coscienza. Il diniego (per Freud anticamera della pazzia in quanto scissione dell'Io) porta a non riconoscere i fatti nella loro pur accertata esistenza o a non riconoscerne la valenza negativa o, ancora, a non riconoscere a se stessi alcuna competenza nell'affrontarli. Da questo grande vizio, nasce l'indifferenza o, peggio, l'insensibilità verso un mondo di cui si ha ben chiara l'esistenza, ma che tuttavia appare lontano ed altro da sé. E la lontananza, ovviamente, non è di tipo fisico, bensì psicologico e si gioca sulle grandi distanze della diversità, oggi forsecome non maicomodo confinetra le nostree le altrui vite. Così anche le grandi tragedie, come le numerose guerre che tutt'oggi si combattono nel mondo, come le morti per fame che ancora falcidiano le popolazioni più sventurate della Terra, riescono a non diventare la vergognosa piaga di ciascuno di noi, ma al più un problema che qualcuno (ovviamente non noi) prima o poi dovrebbe decidersiarisolvere. Ildoloredeglialtri, insomma,ciappare virtuale, sfocato, trascurabile quasi. Ci commuove, ma per commuoverci, forse, per un attimo deve essere avvicinato all'immagine dei nostri figli, dei nostri cari, altrimenti rimane fuori, fuori della nostra vita, fuori di noi. In questo contesto nascono e vivono i deficienti che inventano i “Rimbalza il clandestino”,i delinquenti che aggrediscono gay ebarboni, i ragazzi chemuoiono nei rave party nei quali sono finiti forse per l'indifferenza di sé che non ha dato loro la capacità di riconoscere nemmeno il pericolo. E noi? Incrociamo le braccia, aspettiamo. In fondo quello delle escort è un problemuccio privato, quello delle ronde un'allegra bravata, quello della droga una questione personale, quello dei clandestini un fastidioso dilemma, quello della mafia una nostalgica pagina letteraria e quello della libertà che va scemando una romantica esagerazione. E poi, comunque, non tocca mica a noi lottare.

FARE QUADRATO SUI PROBLEMI DELLA REGIONE SOSTENERE finanziariamente forme di assistenza sociale non appare gratificante per un territorio, come il nostro, che potenzialmente potrebbe/dovrebbe essere all’avanguardia (non ci dimentichiamo delle risorse straordinarie del sottosuolo, come petrolio, acqua e ambiente), in quanto, così facendo, si imboccherebbe una strada senza ritorno condurrebbe ad incrementare indissolubilmente uno stato di passività di per sé evidente. Le risorse stanziate per la formazione debbono essere utilizzate e finalizzate realmente (come impongono le direttive europee secondo cui alla spesa deve corrispondere la resa) all’innalzamento del livello di professionalità per ogni lavoratore. Sulla base di diverse considerazioni, Ali Basilicata riscontra una mancanza di univocità di vedute da parte dei nostri amministratori, il che ha generato e continua a generare fortitensioni e fratture traNord e Sud,a cui si accompagnano ormai abituali proclami secessionistici da parte di alcuni leader politici settentrionali. Ali Basilicata, si augura pertanto che si “faccia quadrato” sui reali problemi che attanagliano la nostra regione, accantonando pregiudizi politici e agendo tutti insieme nel benessere esclusivo del cittadino. Luciano Antonio Capriglione Associazione Lucana Imprenditori

UN CENTROSINISTRA ANTI COMUNISTA? di FRANCESCO BOCHICCHIO IL SINDACO di Bari, Emiliano, autorevole esponente del centro-sinistra, ha affermato che il centro- sinistra è anticomunista e che deve esplicitare tale opzione, suscitando discussioni e polemiche: la questione è stata risolta, evidenziando la non attualità del dibattito, il che è profondamente erroneo, in quanto un progetto politico serio e coerente, quale manca cronicamente al centro-sinistra, non si elabora se non si fa chiarezza sui propri valori. L'iniziativa di Emiliano è quindi meritoria da un punto di vista tattico, mentre da uno strategico è certamente apprezzabile l'enfatizzazione della presa di distanza dal comunismo, che, nell'unica versione realizzata, ha provocato disastri, quale oppressione sanguinaria e quale totale inefficienza economica. Certamente, il comunismo, oltre alla realizzazione disastrosa, ha anche il volto di una nobile utopia, nobile utopia che ha provocato la mobilitazione di vaste masse e la conquista di importanti riforme sociali, che hanno riempito di contenuti le astratte libertà del mondo occidentale: quindi, opportunamente Maurice MerleauPonty, filosofo marxista antistalinista francese, e in Italia Riccardo Lombardi, “leader” della sinistra socialista, si autodefinivano acomunisti, ma da un punto di vista politico la chiarezza non sarebbe massima, soprattutto nei confronti dei moderati. D'altro canto, l'esplicitazione dell'anticomunismo comporterebbe un avvicinamento radicale al centro e una presa di distanza dalla sinistra radicale, non solo nei contenuti ma anche nel dialogo, che si interromperebbe definitivamente. Una sinistra riformista non può invece restare sorda alle istanze di protesta, sia pure da inserire in un'ottica non antagonistica e non rivoluzionaria. La mancanza di un pericolo concreto per la democrazia, la qual situazione è quella in essere dopo la caduta del socialismo sovietico - con i regimi comunisti ancora in essere al di fuori dell'Europa marginali e residuali, mentre la Cina è del tutto atipica - , rende possibile un approccio più completo nei confronti del comunismo, tale da tener conto anche delle istanze vitali, oltre che degli aspetti negativi: un atteggiamento

di non comunismo è più lineare e coerente di uno di anticomunismo. La questione non è nominale (non comunismo/anticomunismo), ma è di sostanza, investendo alle radici la natura del centro sinistra e la sua caratterizzazione o no a sinistra, e in definitiva la possibilità di costruire una sinistra non comunista: il rapporto con il comunismo è ingombrante, in quanto la forza ed il fascino dell'ideologia hanno esercitato una forte attrazione, riducendo lo spazio e le possibilità di azione di una sinistra non comunista; il venir meno del comunismo ha paradossalmente comportato uno spostamento a destra degli assetti politici in Occidente, dove la mancanza della minaccia comunista ha prodotto una riduzione massiccia della spesa sociale e un'estrema aggressività di politica estera in Medio Oriente. La crisi del comunismo ha trascinato con sé la sinistra non comunista, che, nel momento in cui l'elemento facogitante è scomparso, paradossalmente non si è rafforzata ma si è addirittura rivelata priva di ragione d'essere. Lo spostamento a destra degli assetti politici ha determinato una crisi internazionale ed una crisi finanziaria abnormi e con difficile via di uscita: una sinistra riformista e non comunista è necessaria e deve acquisire una caratterizzazione netta, senza cedimenti nei confronti del comunismo ma senza dimenticare gli squilibri del capitalismo e che da questi squilibri è nato il comunismo; rivelatosi irrealizzabile questi, un atteggiamento rigoroso nei confronti di tali squilibri non deve venir meno, e l'accettazione del capitalismo quale unico sistema economico in grado di coniugare efficienza e libertà non deve comportare l'abbandono di un intervento incisivo che corregga drasticamente le dinamiche del sistema; una sinistra antifascista e non comunista è l'unica in grado di rispondere a tale esigenze. La proposta di Emiliano è meritoria nel senso di chiarezza politica, ma in direzione sbagliata: non vi è alcun bisogno di una nuova forza di centro. studiobochicchio@legalebochicchio.it

Caro Bossi, devi sapere che i Borbone, che regnavano al sud dal 1734, fecero del progresso tecnologico e culturale l'attività principale del regno, Napoli era una vera capitale, terza come popolazione in Europa, la quinta nel mondo. Sotto il regno di Ferdinando II la città di Napoli e l'intero regno raggiunse il massimo splendore diventando la terza potenza mondiale. Il dato storico, caro Umberto, è che a pagare per l'unità d'Italia è stato solo il popolo del Sud. Con l'annessione del Regno delle due Sicilie i piemontesi del Nord fecero un vero affare. I piemontesi (con i loro alleati) non esitarono ad invadere il Sud ed ad usare metodi di repressione peggiori di quelli usati dai nazisti nella seconda guerra mondiale: i soldati (non briganti ma guerriglieri) meridionali catturati furono deportati in vari campi di concentramento nel nord Italia e moltissimi furono eliminati e buttati nella calce viva (vedi Fenestrelle in Piemonte dove fu compiuta la prima strage del nuovo stato. Battuti nell'olocausto solo successivamente da Hitler che utilizzò le camere a gas e i forni per gli ebrei), 54 paesi del Sud furono rasi al suolo, tutto il patrimonio monetario fu rapinato dalle casse dello Stato del Regno delle due Sicilie e perfino i macchinari delle fabbriche, le Navi, l'armeria, napoletane furono portati al Nord dove poi sorsero le industrie del Piemonte, della Lombardia e della Liguria (il cosiddetto "triangolo industriale"). Dal 1861 ad oggi il meridione è utilizzato come “riserva”, molte le tasse inique e i finanziamenti che sono serviti per ripianare i debiti delle sole imprese del Nord che hanno fatto pseudo investimenti al Sud. La “rapina è ancora oggi in atto” non vi sono quasi più banche del Sud, i mutui e i prestiti al sud hanno tassi più alti rispetto che al Nord (dati Ansa di mercoledi 11 agosto 2009 di Bankitalia). Allora è evidente, perchè questi sono i dati storici, che Voi del Nord dovreste prima risarcire il Sud e soltanto dopo, caro Umberto, puoi parlare di gabbie salariali e di federalismo fiscale. *architetto

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SENZA SANTI NON SI VA IN PARADISO di GIAN CARLO MARCHESINI QUESTA non è frase che proviene, come ci si potrebbe aspettare, dalla bocca di un frate conventuale. Non è prece di beghina di sacrestia o sfida di ubriaco da osteria. Non è formula di adesione alla ndrangheta, alla mafia, alla camorra o alla sacra corona unita. Questa frase viene ancora e purtroppo diffusamente pronunciata come quintessenza di saggezza, distillato di esperienza vissuta, e intende dire: senza qualcuno più forte di te, che ti fa da tramite e da garante, senza un potente al quale votarti e ai piedi del quale genufletterti, mai potrai aspirare ad elevarti. C'è dentro l'esperienza rassegnata di una cronica inadeguatezza, la necessità di una gerarchia, di una catena di comando, di una delegante obbedienza. C'è il messaggio perentorio che senza qualcuno che ti protegge dall'alto tu non sei nessuno. Qui dentro la mite e fraterna palingenesi cristiana, la cruenta rivolta di Spartaco, l'irrompere della rivoluzione francese, dell'illuminismo e della democrazia borghese, il movimento operaio, la lotta di classe, il socialismo e il comunismo, le leghe bracciantili e le cooperative, la mutualità e la democrazia partecipata, proprio non ci sono, non esistono, non hanno diritto di storia e di cittadinanza. Qui dentro c'è l'ordine del patriarcato/matriarcato immobile, la plebe del cardinale Ruffo, i troni e le dominazioni, i vassalli, i valvassini e i valvassori. E insieme, apparentemente post moderno ma in realtà del tutto arcaico, l'ictus di un individualismo prepotente. La modernità laica, l'afflato egualitario e la condivisione responsabile, in chi innalza a vessillo questa frase, non sono mai realmente arrivati. Senza santi non si va in paradiso vuol dire che tu non sei salvo, meglio, tu proprio non sei, se non hai un protettore forte, un boss, un padrino. Non è la solidarietà tra eguali che ti conferisce forza, non la condivisione piena degli stessi bisogni, la costruzione partecipata delle risposte. Tu devi solo piegare la schiena, metterti a disposizione e nelle mani di chi ti può proteggere e salvare. Qui dentro c'è il marchio di un dato antropologico e culturale che precede e informa di sé modo di concepire, linguaggio e concreto fare della politica. Essa è così intesa non come capacità di schierarsi dalla parte giusta, per un riscatto, una crescita e un benessere comuni, ma sottomissione a una entità che in cambio della tua obbedienza ti garantisce pane e protezione. Qui la politica viene concepita come via per arrivare al paradiso grazie all'appoggio del santo giusto. Ma da un paradiso cui accedere grazie alla protezione di un santo o di un padrino, dallo scempio che in questo modo si fa della politica giusta, c'è solo da ritrarsi. Perché la politica non è un furfantesco grimaldello per entrare nel recinto di un ipotetico club esclusivo, ma unione tra uguali per rendere la terra degna di essere abitata e la vita vissuta. Allora, a pensarci bene, la frase giusta non è senza santi non si entra in paradiso, ma chi non si libera dei propri interiori demoni non esce dal proprio privato inferno. Si tratti di un individuo, di una comunità o di un Paese intero.

LE TRAGEDIE CARCERE DI MELFI DI FERRAGOSTO ALCUNE PRECISAZIONI... di TOMMASO MARCANTONIO IL FERRAGOSTO in Basilicata è stato funestato quest'anno da diversi incidenti mortali e a Potenza per la tragedia di due giovani vittime per overdose da droga. Ha assunto una inaudita ripercussione la vicenda di tali tragiche scomparse perché Il Quotidiano ne ha dato per prima la notizia e perché tali giovani erano un poco figli d'arte. Cioè della Potenza bene. Difatti, Luigi Iacobuzio era rampollo di quel Mimmo, già assessore al Comune capoluogo e quindi vicepresidente della Provincia, ora amministratore dell'ACTA. Comunque Mimmo Iacobuzio è soprattutto responsabile di una importante associazione di volontariato. L'altra vittima, Laura Lamberti, è più nota per essere la nipote dell'ex deputato dell'Ulivo Peppino Molinari. Ha suscitato dolore immenso la terribile tragedia e per questo la collettività si è stretta solidale attorno alle famiglie. Il Quotidiano ha pubblicato quasi giornalmente i commenti e gli interventi di lettori qualificati. Ci saranno ancora persone che si sentiranno in grado di dire che non c’è niente di male se i ragazzi fumano uno spinello? La curiosità, le tentazioni e la fragilità di tanti giovani portano a queste luttuose conseguenze. E c'è chi vorrebbe accusare la Scuola per una mancata opera di prevenzione mediante la educazione e la formazione. Spesso taluni parlano a vanvera come i politici di ogni colore che, mentre a parole - cinicamente e ipocritamente ne discutono - ne fanno uso personale per vizi privati. La Scuola può fare molto poco per il livello di disordine raggiunto. Spesso gli insegnanti già dalla scuola materna sono insultati e disprezzati da bimbi incivili e villani supportati da genitori maleducati e scellerati. L'odierna società è quella di famiglie disgregate, disunite e senza coesione. Famiglie forse mai formate effettivamente che hanno contemplato solo l'unione civile sulla carta per pochi giorni o poche settimane. In alcuni casi semmai con la crisi del settimo/ottavo anno. Poi chiamatela evoluzione, la moderna concezione di separazioni, divorzi, aborti, unioni irregolari e pretese di riconoscimenti spregiudicati! Così agli insegnanti è vie-

tato applicare la consolidata pedagogia della Montessori, di Jean Jaque Maritaine, di don Bosco, della Pestalozzi e altri. E senza voler andare per le lunghe ci si è dimenticato degli antichi metodi educativi locali: “Mazz e panell fann e' figlie bell” o di converso “Senza mazz e senza pan se fann e figlie pazz”. Poi dite che i nostri avi erano poco saggi! Qualcuno inoltre deve spiegare a che servono i documenti sottoscritti tra il Comune/Questura e il SERT o quelli della Pastorale Giovanile dell'Ufficio della Conferenza Episcopale di Basilicata, richiamati da tale Donato Pace (neoassessore ai servizi sociali) e da Diego Sileo quale responsabile laico della predetta pastorale. Soprattutto la Chiesa e gli odierni preti hanno perso il senso dell'orientamento, della catechesi e della coerenza al Vangelo. Diciamolo apertamente: si fa scarsa formazione e si è molto leggeri e disinvolti. Anche le omelie spesso sono spiegate come favole o episodi di storia e di costumi. I raduni giovanili fiume degli incontri con il Papa si sono tramutati in avvenimenti folkloristici. Le piazze o le aree che hanno ospitato migliaia di partecipanti spesso sono state trovate piene di preservativi. La dice lunga la superficialità e l'approccio ai sacramenti. Non si conosce più la frequenza agli esercizi spirituali. Una volta per ottenere il perdono, a scuola come in Chiesa, occorreva espiare con rigidità e serietà i castighi. Senza se e senza ma. Le punizioni di restare in ginocchio con le mani alzate, il divieto di frequenze pericolose, l'obbligo del rientro a ora di cena, qualche ceffone o la “pizza” cioè il nerbo del bue, sortivano effetti correttivi tali da scoraggiare ogni prurito. Per questo: il Triangolo di Famiglia - Scuola e Chiesa giovava alla crescita morale, educativa e formativa dei giovani. Senza bisogno di ricorrere all'intervento delle forze di Polizia per reprimere questi scellerati e infernali rave party. Che uccidono migliaia di giovani se non subito fisicamente, li segnano per sempre privandoli della libera scelta di valori, ideali e virtù. Altro che le reti e altri palliativi! Nell'esprimere solidarietà alle famiglie colpite da tali tremende disgrazie nel cuore di Ferragosto, sarà utile chiedere a Dio misericordia per le anime di Luigi e Laura e che dia pace e serenità ai superstiti.

di DONATO SABIA* DOPO aver letto al rientro dalle ferie, con stupore ed incredulità, l’articolo pubblicato in data 19 agosto sul quotidiano di Basilicata intitolato “Allarme sicurezza” – “Melfi, carcere ad alto rischio” con dei sottotitoli poco consoni, intendo svolgere alcune considerazioni, pur nella consapevolezza che la presente potrebbe non trovare spazio tra le colonne della vostra testata giornalistica su cui esercita il sig. Fabio Amendolara. Consentitemi, da lettore, da sindacalista e da appartenente al corpo di polizia penitenziaria, di consegnarvi le mie doglianze nel prendere atto della disinformazione che il giornalista ha operato attraverso l’articolo di cui trattasi. Indicare infatti, il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria come secondini, afferma una incontestabile incompetenza in materia, dal fatto che nel 1990 una legge di riforma nello stabilizzare l’ex corpo degli Agenti di custodia, ha istituito il Corpo di Polizia Penitenziaria i cui appartenenti debbono essere indicati come poliziotti penitenziari. Fino ad oggi il personale ha dimostrato una grande professionalità e capacità, oltre a garantire l’ordine e la sicurezza degli istituti, partecipa attivamente alle attività di rieducazione e trattamento previsto dai compiti istituzionali sanciti dall’art. 5 della legge 395/90 che lo distingue dalle altre forze di polizia, avendo a che fare quotidianamente con l’essere “malato” della società, cercando di recuperarlo per l’inserimento alla società, compito delicato e complesso per gli operatori penitenziari, che nonostante tutto non mollano, neanche alle intimidazioni. Con riferimento ai detenuti che scelgono anche la cella, facendo intendere ai lettori un albergo a quattro stelle (magari anche a luci rosse) si oltrepassa ogni limite di immaginazione. Tali affermazioni offendono l’opera e la dignità di tutto il personale di polizia penitenziaria che da tempo ha dimostrato di poter fronteggiare su più compiti, che non è solo la mera sorveglianza dei detenuti; non è il caso di elencare le molteplici funzioni e gli innumerevoli compiti assegnati ai poliziotti penitenziari, nella certezza che il sig. Amendolara troverà modo di approfondire in futuro. Tutto questo allarmismo sociale è esagerato, come tra l’altro dichiarato dal direttore del carcere di Melfi, nell’Istituto melfese la situazione è sottocontrollo, probabilmente se ci sono stati dei casi (isolati), si riferiscono ad anni a dietro, oggi i ristretti sono soggetti a precise regole che disciplinano la vita detentiva, dove il personale penitenziario assicura l’esecuzione del buon andamento garantendo anche la sicurezza sociale. I carceri lucani sicuramente in questo periodo

si trovano in una fase critica, dove questa O.S. ha più volte denunciato, a causa del sovrappopolamento e alle carenze strutturali – economiche e delle risorse umane, che rendono difficile la gestione tecnica – operativa all’interno delle predette strutture, situazioni consolidate a livello nazionale, contesti di invivibilità in ambienti che nulla hanno a che fare oggi, con un sistema degno di un paese civile, con l’assenza e la lontananza dell’Amministrazione Penitenziaria Centrale e dal Governo sulle attuali emergenze. Non risulta a livello regionale nessun corrotto, ennesima dimostrazione della capacità e professionalità del personale, non penso che il Dirigente della Squadra Mobile di Potenza dubita del servizio della polizia penitenziaria e non penso che nell’informativa volesse intendere ciò che la testata giornalistica ha messo in risalto agli elettori, per cui, la presente è indirizzata per conoscenza anche alla Dr.ssa Strappato per eventuali considerazioni. È chiaro che ai lettori è stata fornita una indicazione inesatta che dovrebbe trovare una doverosa e immediata rettifica, forse anche delle debite scuse sarebbero gesto dovuto. Come rappresentante dei poliziotti penitenziari, ritengo che è stato inopportuno indicare anche i nominativi dei big della mala che sono stati o che sono ancora presenti (e non che hanno scelto) il carcere di Melfi, portando all’opinione pubblica una situazione che potrebbe compromette anche l’ordine e la sicurezza dell’Istituto. Carissimo Direttore, mi pare che i suoi collaboratori con una certa celerità si lasciano a liberi interpretazioni e a considerazioni frettolose, nonché a pubblicazioni che incidono anche sulla vita personale, come nell’indicare all’eventuale azione intimidatoria al collega Michele Patella che probabilmente neanche la famiglia né era a conoscenza, come il giorno 1 agosto, dove il sig. Leo Amato pubblica un articolo dal titolo “Tutti gli informatori dell’operazione talpa” che a seguito di un’omonimia, mai verificata come imposta dalla legge, attribuiva la predetta persona intercettata allo scrivente con dei precisi dettagli, rendendosi conto dello sbaglio solo dopo la pubblicazione, errori madornali....!! Mi auguro che in futuro la sua testata giornalistica possa offrire una corretta informazione al pubblico e ai suoi elettori sul mondo penitenziario, chiaramente non è in discussione il diritto di cronaca. La presente sarà portata a conoscenza agli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, per il principio di trasparenza di questa organizzazione sindacale. Cordialmente *segretario provinciale Uil Pa Penitenziari

...E LA RISPOSTA DEL DIRETTORE Egregio segretario, pubblico la sua lettera perché noi del Quotidiano non siamo soliti negare repliche a nessuno ma onestamente non ravviso nel suo scritto motivi di scuse o rettifiche da parte nostra. Fatto salva l’uso della parola “secondino” che, in virtù della mia lunga carriera, so quanto ferisca gli appartenenti al corpo della Polizia penitenziaria. Purtroppo la mia assenza dal posto di lavoro ha impedito la correzione di un termine che comunque si trova nei vocabolari e che ha vita scritta e parlata per letture di scrittori come Silvio Pellico che evidentemente hanno ancora un richiamo su colleghi più giovani. Per il resto difendo un’inchiesta giornalistica ben documentata che ha tratto le sue notizie da un’informativa di polizia dove si può leggere tra le varie questioni che il detenuto Vincenzo Macrì scambiava «il complesso penitenziario per un albergo per gite scolastiche, dove ognuno può scegliersi il compagno di stanza». Per un carcere di massima sicurezza forse è un po’ troppo? p. l.

S. BRANCATO-ALIANO: UNA COINCIDENZA INESISTENTE IO E MIA moglie il giorno 11 agosto 2009, provenienti da Genova e diretti ad Aliano (paese natio), arrivati a Napoli, abbiamo proseguito il viaggio alla volta di S. Brancato di Sant'Arcangelo (PZ) con l'autolinea SITA con partenza alle ore 09,50. Giunti a S. Brancato alle ore 13,15, abbiamo atteso invano, con altri due passeggeri, l'arrivo della coincidenza per Aliano. L'attesa, per la precisione si è protratta fino alle ore 14,30, nonostante il biglietto acquistato da Napoli per Aliano, ho dovuto proseguire in auto, altrimenti avrei dovuto aspettare l'atra coincidenza alle ore 17,30. Successivamente sono venuto a conoscenza che l'autista è partito prima dell'orario previsto, senza transitare da Aliano per evitare l'al-

lungamento di percorso, percorrendo così la strada statale definita “Saurina” senza curarsi di eventuali passeggeri in arrivo da Napoli e diretti ad Aliano e oltre. Informatomi, ho potuto appurare che nella suddetta linea, alcuni autisti decidono autonomamente quando partire e suppongo anche quando terminare il proprio turno di lavoro, visto che la gente del posto (persone per bene) subiscono passivamente le ingiustizie. Volevo segnalare altresì che, già in passato, esattamente il 29 luglio 2005, questa volta venivano lasciati a piedi i miei suoceri, di cui uno già ottantenne ed io segnalai alla SITA con e-mail a: “clienti.basilicata@sitabus.it” ma non ricevetti nessuna comunicazione e a quanto mi risulta, visto il ripetersi dell'inconve-

I biglietti della Sita acquistati dai due sfortunati viaggiatori

niente, non mai è stato preso nessun tipo di provvedimento disciplinare. Io mi chiedo possono pochi conducenti screditare il comportamento meritevole di altri loro colleghi e il buon nome della Società? Forse sì. Anche questa volta non mi aspetto nessuna comunicazione da parte

dell'Azienda, ma spero almeno che vengono presi dei seri provvedimenti affinché non possano più ripersi incresciosi inconvenienti sopradescritti. Colgo l'occasione ed invio distinti saluti. Antonio Arrico

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Mercoledì 26 agosto 2009


Italia / Mondo

Mercoledì 26 agosto 2009

Nel 2010 Pil degli Stati Uniti al 2%, «ma la strada è ancora lunga»

Il Viminale illustra la procedura

Fed, conferma per Bernanke Obama: «Ha lavorato bene»

Colf e badanti regolarizzazione anche on line

WASHINGTON - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha confermato Ben Bernanke alla guida della Federal Reserve per un secondo mandato di quattro anni, lodando la sua «azione coraggiosa» per portare il Paese fuori dalla recessione. Obama ha parlato da Martha's Vineyard, dove è in vacanza con la famiglia da domenica. I dati diffusi dalla Casa Bianca danno una boccata d'ossigeno all'economia: il deficit previsto per quest'anno si è ridotto e già nel 2010 il Pil aumenterà del 2%. Bene anche la fiducia dei consumatori che ad agosto è salita oltre le previsioni degli analisti. Ma Obama frena l'eccessivo ottimismo: «La strada per un sistema finanziario in salute e una piena ripresa economica è ancora lunga». L'annuncio ufficiale della conferma è stato fatto dal presidente alla presenza dello stesso Bernanke. Obama ritiene che «Ben abbia fatto un gran lavoro in qualità di presidente della Fed, aiutando l'economia ad affrontare la peggiore recessione dal 1930 e allontanandola dall'orlo di una nuova depressione». Nel combattere la crisi finanziaria - spiega un rappresentante dell'amministrazione Obama - Bernanke si è mostrato audace e brillante. «La decisione di riconfermalo è stata assunta - aggiungono dall'amministrazione - per favorire la stabilità dei mercati e ridurre il rischio di potenziali perdite per l'economia e per i mercati finanziari». Da parte sua Bernanke ha ringraziato il presidente per «la fiducia accordatagli». «Siamo stati audaci così come le circostanze richiedevano – ha aggiunto - ma il nostro obiettivo resta lo

stesso: costruire uno scenario economico e finanziario più stabile, in cui le opportunità possano riprendere a crescere e in cui il duro lavoro e la creatività degli americani possano ricevere le giuste ricompense». Wall Street e la maggior parte degli osservatori si erano espressi favorevolmente per la riconferma di Bernanke, che anche secondo i più critici meritava di restare al suo posto. Nouriel Roubini, uno dei suoi più acerrimi nemici, nelle ultime settimane si era pronunciato per la riconferma, constatando che Bernanke e la Fed hanno fatto un buon lavoro: «Ha realizzato che la recessione avrebbe potuto trasfor-

marsi in un'altra Grande Depressione, e coraggiosamente ha messo in atto le azioni necessarie». Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, dal canto suo, ha fatto sapere di aver apprezzato la riconferma di Bernanke alla guida della Fed e di puntare ad una maggiore cooperazione con la banca centrale Usa. «Abbiamo avuto un’eccellente e molto ravvicinata collaborazione durante questa fase di sfide eccezionali per l’economia mondiale» ha adetto Trichet in un comunicato. «La Fed e la Bce – ha aggiunto – hanno, insieme alle altre banche centrali, avviato un livello senza precedenti di collaborazione molto ravvicinata per fronteggiare

la situazione. Guardo ad una maggiore e più ravvicinata cooperazione per il futuro». La riconferma di Bernanke dovrà essere ora sottoposta al voto del Senato. Il secondo mandato alla guida della Fed di Bernanke è caratterizzato da due principali sfide: una sul lato economico, con la Fed che deve decidere come e quando ritirare le misure di emergenza messe in atto. L'altra è sul lato politico, con Bernanke intento a cercare di difendere i poteri e l'indipendenza della Fed mentre la Casa Bianca e il Congresso discutono la riforma delle regole del sistema finanziario. Sul fronte dei numeri, l'amministrazione di Washington ha rivisto al ribasso la stima sul deficit di quest'anno: da 1.841 a 1.580 miliardi di dollari, pari all'11,2% del Pil. Il miglioramento è dovuto in larga misura alla cancellazione della voce di spesa da 250 miliardi di dollari che era stata inserita provvisoriamente per pagare un eventuale rifinanziamento dei fondi Tarp. A causa della debolezza prevista per l'economia nei prossimi anni, la Casa Bianca ha tuttavia peggiorato le previsioni di deficit per i prossimi anni e ora vede un passivo per complessivi 9.050 miliardi entro il 2019. Quanto al Pil, la Casa Bianca vede una contrazione del 2,8% nel 2009 e una crescita del 2% nel 2010. La fiducia dei consumatori americani infine è migliorata ad agosto. L'indice misurato dal Conference board è salito da 47,4 punti di luglio (dato rivisto) a 54,1 punti, oltre le attese degli analisti. L'indice relativo alle aspettative per i prossimi sei mesi è balzato a 73,5 punti dai precedenti 63,4 punti.

ROMA - Basterà compilare un semplice modulo, che si potrà scaricare dal portale del Viminale, per regolarizzare colf e badanti: dopo il pagamento del contributo di 500 euro per ciascun lavoratore, possibile già dal 21 agosto scorso, dal primo al 30 settembre prossimi i datori di lavoro potranno fare domanda on line per l’emersione dal lavoro nero dei loro collaboratori familiari. La procedura informatica è stata illustrata ieri, al Viminale, alle associazioni e ai patronati interessati. Nella riunione, secondo quanto riferisce Assindatcolf (Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico aderente a Confedilizia), che ha partecipato all’incontro, sono stati approfonditi e risolti alcuni problemi sorti in relazione alla nuova normativa. E la procedura viene definita «semplice e veloce» da un altro partecipante all’incontro, Pino Gulia del Patronato Acli. Il modulo – spiega Gulia all’Ansa –sarà on line dal primo settembre e fino al 30 del mese. Ovviamente, chi vorrà procedere alla regolarizzazione dovrà aver già pagato i 500 euro della cosiddetta «dichiarazione di emersione». Una volta inviata via mail la domanda, il datore di lavoro riceverà, sempre per posta elettronica, l’acquisizione della domanda da parte del Viminale. Entro 72 ore, poi, arriverà sempre via mail la ricevuta con i dati del datore di lavoro e del lavoratore, che dovranno ovviamente combaciare con quelli del modulo F24 con il quale si sono pagati i 500 euro.

Una copia di questa ricevuta va data al lavoratore: insieme al suo documento di identità, infatti, servirà a dimostrare, a un eventuale controllo, che la persona è in attesa di regolarizzazione. Il datore di lavoro sarà poi convocato presso lo Sportello Unico Immigrazione per portare tutta la documentazione necessaria. E qui entrano in gioco patronati e associazioni, «che – ha riferito Gulia – sono stati invitati dal Viminale a verificare attentamente la documentazione dei richiedenti che si rivolgono a loro per aiuto nella domanda, affinchè siano evitate dichiarazioni false o non rispondenti ai requisiti». «Ci sembra che la procedura possa funzionare» ha commentato Gulia, sottolineando come «questa volta, rispetto al decreto flussi quando valeva l’arrivo in ordine cronologico, è tutto più rilassato. Non c'è un numero massimo di domande, non occorre fare la corsa. Non c'è insomma il clic day ma c'è tutto un mese di tempo per fare la richiesta». Dello stesso parere Federica Rossi Gasparrini, presidente di Federcasalinghe: «Questo è un messaggio indubbiamente positivo e che facilita le famiglie – commenta – ma resta la preoccupazione sui tempi di verifica dei requisiti dei lavoratori. Da alcune dichiarazioni pubbliche di questi giorni c'è motivo di temere che questi controlli incrociati possano durare mesi, anche un anno. E nel frattempo le famiglie che fanno? La nostra preghiera al ministro Maroni è che il tempo per queste verifiche sia il più breve possibile».

Scajola: «Presto l’intesa con gli Usa»

Nell’Unione europea

Modulo disponibile a settembre

«Nucleare, molti Comuni disponibili» di PAOLO RUBINI RIMINI - «Tema difficile» parlare di nucleare in Italia. Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, lo ha premesso scegliendo la platea del Meeting di Rimini per lanciare «un messaggio di verità»: in un Paese che per politiche energetiche «era fermo ai tempi di Matteì», ha detto, il governo «ha fatto una scelta di responsabilita». Era necessario «muoverci con assoluta urgenza». Intanto si muovono le imprese, pronte a passare alla fase concreta degli investimenti e della realizzazione delle centrali. La joint venture tra Enel e la francese Edf sarà aperta all’ingresso di aziende concorrenti e grandi clienti. Ma non cederà il controllo. Il progetto sembra non dispiacere all’amministratore delegato di Edison, Umberto Quadrino, che comunque, anche lui dal dibattito di Rimini, ha rinviato ogni valutazione a quando il progetto entrerà in una fase più concreta, con l’emanazione dei decreti attuativi. Resta l’attesa per l’indivi-

duazione dei siti: le imprese attendono i decreti attuativi. «Faremo una mappa ma definiremo solo le esclusioni lasciando libere le imprese di proporre i siti dove costruire le centrali», ha indicato a Rimini il sottosegretario allo Sviluppo, Stefano Saglia, «Già alcune Regioni e parecchi comuni si sono dichiarati disponibili», ha detto Scajola. Che ha anche preannunciato la prossima firma con il governo Usa «di un accordo di collaborazione a livello industriale». Cantieri aperti nel 2013, la prima centrale completata nel 2018, conferma Conti. Mentre il ministro Scajola ha ribadito l'obiettivo di arrivate ad un mix di fonti di energia con il 25% di nucleare, il 25% di rinnovabili, ed «una discesa verticale» al 50% per il fossile. E ne ha sottolineato l’importanza: «Oggi importiamo l’86% del nostro fabbisogno energetico e paghiamo l'elettricità il 30% in più rispetto ai principali Paesi europei»: con il nucleare «non dipenderemo da altri Paesi», avremo «prezzi stabili e più bassi».

Giovani senza lavoro Italia terza L'ITALIA sale sul podio Ue della disoccupazione giovanile. Lo rivelano i dati di Eurostat, l'Ufficio statistico europeo, da cui emerge che la prospettiva di lavoro peggiore per chi ha meno di 25 anni si ha in Spagna, con un ragazzo senza lavoro su tre (33,6%), seguita dalla Lettonia (28,2%) e, appunto, dal nostro Paese, dove a non avere un lavoro è un giovane su quattro (24,9%). Tra i Paesi per così dire più fortunati, con una disoccupazione inferiore al 10 per cento, figurano Austria (9%), Danimarca (8,9%) e Olanda che con un tasso del 6 per cento si avvicina alla piena occupazione giovanile. In totale ad essere senza lavoro nell’Ue sono 4,9 milioni di giovani sotto i 25 anni, mentre l’Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) di Ginevra rivela che sul piano mondiale la disoccupazione giovanile aumenterà quest’anno di 30 milioni di individui, arrivando a quota 240 milioni.

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12 Economia


24 ore in Basilicata

Riforme istituzionali Presentato il ricorso al Tar dei membri delle “ex” Comunità montane

Cm, consiglieri alla riscossa Contestati il “fallimento” del processo e violazioni a leggi nazionali e costituzionali ERA STATO uno dei motivi di vanto della giunta regionale retta da Vito De Filippo: sfoltire le Comunità montane della Basilicata, 8 su 14, come simbolo di lotta allo spreco, alla sovrabbondanza istituzionale, al “carrozzone”. Ma contro quel provvedimento è stato presentato un corposo ricorso al Tribunale amministrativo regionale da parte di numerosi consiglieri di quegli enti, convinti che la decisione sia stata presa senza poterlo fare; e che quella stessa decisione abbia procurato loro dei danni di cui chiedono il risarcimento. Chi siano questi consiglieri, da chi siano assistiti e contro chi abbiano proposto ricorso, è scritto nel riquadro in questa stessa pagina. I ricorrenti chiedono l'annullamento, previa sospensiva-cautelare degli effetti, dei decreti del presidente della giunta regionale della Basilicata pubblicati nel B Bollettino ufficiale dellaRegione Basilicata n. 32 del 1° agosto scorso. Con quegli atti sono stati sciolti con decorrenza immediata tutti gli organi rappresentativi ed esecutivi (presidente, giunta, consiglio) di 8 Comunità Montane: Alto Basento, Alto Sinni, Collina Materana, Lagonegrese, Medio Basento, Melandro, Val Sarmento, Vulture; è stato inoltre nominato fino al 31dicembre prossimo un commissario straordinario per ogni singola Comunità Montana. Ogni commissario straordinario riceverà un compenso, a carico del bilancio della Comunità Montana, pari al cumulo delle indennità percepite dal presidente e dai componenti la giunta. La storia Nelle premessedel ricorso, gli avvocati Francesco Di Ciommo e Gerardo Saponara

Chiesti i danni morali, d’immagine e alla “vita di relazione” per il potere e l’onore persi da un giorno all’altro I NOMI DELLE CONTROPARTI ECCO i consiglieri delle Comunità montane che hanno proposto ricorso: Egidio Giorgio, Pasquale Ruggiero, Giancarlo Spagnoletta, Raffaele Pellettieri, Vincenzo Amatucci, Biagio Trotta, Garofano Cirpiano, Enrico Spera, Vincenzo Labbate, Vito Lorusso, Gianluca Salomone Gianluca, Carmine Grande; accanto a loro Giovanni Pandolfi, rappresentante del Comune di Rotonda. Tutti hanno conferito aggli avvocati professori Francesco Di Ciommo e Gerardo Saponara procura speciale a rappresentarli nel giudizio dinnanzi al Tar Basilicata. Il ricorso è contro la Regione Basilicata nonché contro la Presidenza della Giunta Regionale della Regione Basilicata (impersonate entrambe da Vito De Filippo), ma anche nei confronti dei commissari straordinari delle Comunità montane: Gerardo Ferretti (Alto Basento), Nicola Trupa (Alto Sinni), Tommaso Romeo (Collina Materana), Domenico Carlomagno (Lagonegrese), Antonio Francesco Auletta (Medio Basento), Vincenzo Ostuni (Melandro), Michele Sonnessa (Vulture) e Annibale Formica (Val Sarmento) da poco nominato direttore del Parco del Pollino. La sede della Comunità Montana “Alto Basento”

ricordano cosa siano le Comunità Montane: enti locali autonomi non dipendenti dalle Regioni Con la legge finanziaria per il 2008 venne affidato alle Regioni il compito di ridurre (entro sei mesi) il numero delle Comunità montane. La Basilicata, secondo i legali, ha invece voluto “rivoluzionare” l'assetto degli enti locali regionali, emanando la legge regionale n. 11 del 27 giugno 2008 nella quale, tra l'altro, si «promuove il riconoscimento di particolari forme di Unioni di Comuni, definite Comunità Locali, quali Enti Locali di livello intermedio ed ambito ottimale per l'esercizio su scala sovrana comunale di compiti, funzioni e servizi, inerenti la proposta e l'attuazione delle politiche pub-

bliche regionali a scala locale, in numero complessivamente non superiore a sette. Il “fallimento” Il processo costitutivo della Comunità Locali doveva essere concluso entro il 30 giugno 2009: è su questo argomento che gli avvocati incentrano uno dei punti principali del ricorso. Spiegando che nessuno dei soggetti che doveva proporre spontaneamente l’istituzione dei nuovi enti (responsabili dei Progetti Integrati Territoriali (Pit), Comunità Montane, Comuni non ricompresi in determinati territori. Nessuno ha proposto alcunché, nessun iter è stato avviato La democraticità Altro tema: Le Comunità Locali assorbiranno molte

importanti competenze e risorse dei Comuni, dunque i Municipi ne usciranno ridimensionate, contro il principio di “sussidiarietà”. Ancora: sarebbe il consiglioregionale adoverdecidere il materia, dato che la legge regionale 11 avrebbe esaurito i suoi effetti. Questioni tecniche Il legislatore regionale ha poi subordinato la soppressione delle Comunità Montane all'eventuale inizio di efficacia dei decreti di costituzione delle Comunità Locali, da emanarsi entro il 30 giugno. Mancano invece la legge regionale che abbia dichiarato variata o estinta una o più Comunità Montane e la consultazione preventiva dei comuni interessati. Insomma, De Filippo

avrebbe semplicemente nominato 14 commissari straordinari che devono gestire le ComunitàMontane in attesa che la Regione definisca un futuro preciso per gli enti (cosa di cui non ci sarebbe traccia nelle leggi considerate). Il presidente della giunta peraltro, secondo gli avvocati, non aveva il potere di commissariare le Comunità Montane, in quanto non c’erano i presupposti di legge per farlo (perché non potevano oggettivamente più svolgere le proprie funzioni); oppure, se aveva questo potere, ricorre l’incostituzionale di una legge regionale del 1993 che gli avrebbe attribuito quella facoltà. Di Ciommo e Saponara contestano a De Filippo an-

che di avere agito violando i principi giuridiciche regolano la vita degli enti locali, compresa le necessarie consultazioni degli stessi. Il danno I consiglieri ricorrenti si dicono convinti di aver subito un danno grave e irreparabile. Quantificabile non solo in soldoni (l’indennità che essi avrebbero percepito per tutta la durata del loro mandato): ci sarebbe anche un danno morale, d’immagine e “di vita di relazione”. Non potrebbero più partecipare alla politica locale, la loro importanza a livello sociale scemerebbe, non avrebbero più il potere e l’onore di rappresentare il centro di provenienza: In una parola; frustrazione. Questo punto rimette in gioco l’importanza delle Comunità Montane: in un territorio complesso come quello lucano diverrebbero un ente fondamentale per i cittadini. E non farne più parte da un giorno all’altro, per i suoi membri, significherebbe subire un danno profondo. Questo il concetto portato avanti dai due avvocati (concetto analogo per il Comune di Rotonda, estromesso dal governo della Cm del Lagonegrese). I ricorrenti chiedono dunque annullamento dei provvedimenti che eliminano le Comunità Montane, risarcimento di danno di varia natura. E, immediatamente, una sospensione degli effetti di quegli atti. Agli atti pare ci sia anche un articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata il 21 agosto scorso, in cui i commissari hanno stabilito una serie di iniziative che, a parere di Di Ciommo e Saponara, non possono e non potranno compiere, essendo contro la legge. Per i due legali, la ciliegina sulla torta.

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Mercoledì 26 agosto 2009


14 24 Ore in Basilicata

MercoledĂŹ 26 agosto 2009

24 Ore in Basilicata 15

MercoledĂŹ 26 agosto 2009

Continua il presidio ad oltranza a Matera, ieri affollata assemblea

Sit-in di chi vede a rischio il proprio futuro

Si alza la voce dei precari ÂŤTrattati come fantasmiÂť

Cento anche a Potenza ÂŤSiamo in emergenzaÂť

di PIERO QUARTO

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L’assemblea di docenti e personale Ata ieri pomeriggio davanti all’Ufficio scolastico provinciale con i sindacati e i rappresentanti politici e istituzionali (foto di Videouno)

ÂŤIn altre regioni ci sono interventi e risposte mentre da noi la politica dorme. E’ come se chiudesse la FiatÂť vedergli fare dei progressi con gli insegnanti di sostegno, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Ora rischio di perdere tutto e non ho alternative, non posso pensare che rimanga da solo nei corridoi ma cosa faccio? Dove lo porto?Âť. Sono le parole di un sistema che è in difficoltĂ e che non coinvolge solo i docenti o il personale Ata ma l’intero mondo della scuola.

Convocata domani in Provincia una conferenza di servizi Autilio: ÂŤPossibili bandi di offerta extracurricolariÂť

All’assemblea di ieri pomeriggio non sono mancati i rappresentanti istituzionali, diversi consiglieri provinciali di maggioranza e opposizione, il presidente del Consiglio Aldo Chietera, l’assessore Antonio Montemurro, il senatore Filippo Bubbico, i consiglieri regionali Simonetti e Di Sanza. Un parterre che ha confermato la necessità di intervenire, in

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assestamento di bilancio a via Anzio, con interventi e fondi che potranno essere utili per “recuperareâ€? almeno in parte la vasta platea di precari della scuola. Ma per farlo naturalmente sarĂ necessario il protocollo d’intesa con il Miur che garantisca i punti e le graduatorie. ÂŤNe ho giĂ discusso con i sindacati qualche giorno fa, giovedĂŹ ci sarĂ un incontro

LE STORIE DEL PRESIDIO

in Provincia a Matera alle 10 per discutere della situazioneÂť, ha raccontato al “Quotidianoâ€? l’assessore regionale Antonio Autilio, ÂŤla Regione però non può mettere a disposizione fondi per il personale precario. Noi dovremo fare dei bandi di offerta integrativa per attivitĂ extracurricolari. Non sappiamo però quante somme ci sono a disposi-

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Mattinata tra gli insegnanti precari tra pareri e preoccupazioni

Noi stiamo perdendo tutto Il nostro lavoro è calpestato MATERA - La drammaticità dei tagli alla scuola pubblica, operati nella Finanziaria, sono ormai sotto gli occhi di tutti. Da lunedÏ mattina è in atto davanti alla sede del Csa di Matera un sit-in per protestare contro i tagli drammatici agli organici del personale docente, di quello amministrativo tecnico e ausiliario nella scuola. In questi giorni i lavoratori precari stanno avvertendo in modo forte la drammaticità del loro futuro. E' uno scenario davvero raccapricciante: docentisupplenti che, se prima potevano contare su un lavoro a tempo determinato, ora sono degli invisibili. E' evidente l'effetto dei tagli voluti da Gelmini e Tremonti: tantissimi professori di ruolo non trovano posto nelle scuole della loro provincia e quindi sono dichiarati soprannumerari; questa situazione di esubero si è aggiunta alla riduzione dei posti determinando il licenziamento. Di fronte a questa intollerabile situazione è stata organizzata questa iniziativa di contrasto alla politica di tagli e di smantellamento della scuola pubblica. Da ventotto anni - ha detto, con le lacrime agli occhi Linda Rosa Pancari, docente di educazione fisica nelle scuole medie sono in una situazione di precariato; sono tra le prime in graduatorie, ma quest'anno rischio di non lavorare. E' una situazione drammatica, che ci fa vivere nella preoccupazione. Ho due figlie all'università , che saranno costrette ad abbandonare gli studi perchÊ con il solo stipendio di mio marito, tenuto conto che abbiamo un grosso mutuo da pagare, non possiamo farcela. La manifestazione continuerà anche nei prossimi giorni, cosÏ come hanno annunciato i diretti interessati. Per ogni alunno in meno - ha detto Camilla Miriello, docente di scuola primaria, - un posto di lavoro sottratto; è un rapporto davvero eccezionale: in nessuna provincia sta accadendo questo, la nostra regione è fortemente penalizzata. D'altronde noi non siamo tutelati in nessun modo; bisognerebbe estendere gli ammortizzatori sociali ai precari della scuola, per tutela-

re una categoria che tanto ha dato e dĂ per il buon funzionamento dell'istituzione scolasticaÂť. E sono tanti altri i docenti che hanno lasciato la loro testimonianza, vivendo ore di ansia e di preoccupazione per il futuro: Sofia Merito, Giovanna Gurrado, Carolina Mastrangelo, Pinca Sinfarosa sperano che una situazione cosĂŹ insostenibile possa trovare una giusta soluzione. ÂŤNoi stiamo perdendo tutto - hanno dichiarato - ed è un problema che accomuna tantissime persone d'Italia. La nostra professionalitĂ viene calpestata; pertanto, è necessario l'intervento delle istituzioni, che devono combattere al nostro fianco per risolvere questa drammatica situazioneÂť. I sindacati e le forze politiche hanno manifestato viva preoccupazione sui tagli in organico, con conseguenze drammatiche per l'occupazione dei precari, che difficilmente ritroveranno il posto di lavoro. ÂŤSosteniamo questa mobilitazione - ha detto Ottavio Sammartino, segretario provinciale di rifondazione comunistaperchĂŠ deve essere garantito il diritto allo studio. Questi tagli avranno delle gravi ripercussioni sull'offerta formativa e questa crisi sta colpendole persone piĂš deboli; le istituzioni devono dare delle risposte concreteâ€?. Le organizzazioni sindacali, infatti, stanno sollecitando tutte le forze politiche e sociali affinchĂŠ intervengano per la soluzione di questo problema: si propone l 'istituzione di ammortizzatori sociali, la riconduzione delle cattedre entro 18 ore, l'estensione del tempo pieno nella scuola primaria e prolungato nella scuola secondaria di primo grado al fine di limitare i licenziamenti. ÂŤVa ribadita - sostengono i sindacati - la centralitĂ della scuola pubblica in ogni intervento e in ogni finanziamentoÂť. Hanno chiesto un tavolo di confronto aperto col coordinamento dei precari affinchè ci siano interventi tesi a salvaguardare, difendere e valorizzare il sistema scolastico regionale senza disperdersi in ipotesi astratte. Mariangela Lisanti

Linda Rosa Ho due figlie che lasceranno l’Università 

zioni, riteniamo di poter coprire le scuole superiori con il Fondo sociale europeo, per medie e elementari vedremo i fondi che la giunta potrà trovare e mettere a disposizione in sede di assestamento di bilancio continua Autilio, ma sono posizioni che avevamo già preso e annunciato agli stessi sindacati. Non è cambiato nulla in pochi giorni.

UNO SPACCATO DISPERATO Il futuro è in dubbio E' UNO scenario davvero drammatico quello che ci è stato prospettato in questi giorni di mobilitazione dai docenti precari, che rischiano di non lavorare a causa dei tagli operati nella scuola. Dopo anni di sacrifici i docenti, supplenti da tanto tempo, si ritrovano fuori da un ambiente di lavoro, in cui, pur nella precarietĂ , hanno sempre operato ed hanno imparato a conoscere ed amare. Dalle testimonianze dei docenti sono trapelate la stanchezza, la delusione e la disperazione per una situazione angosciante. Ci si chiede soprattutto se è possibile pianificare la propria vita lavorativa, sperando in un posto di fatto impossibile, nonostante un ottimo curriculum e i propri meriti. A protestare sono docenti che vedono giorno dopo giorno, la propria esistenza rovinata dall'attesa di notizie in merito al proprio futuro lavorativo. Non è certamente piacevole assistere alle lacrime, alla disperazione, alla rabbia e alla sofferenza di persone che chiedono soltanto che sia rispettata la propria professionalitĂ . Si sono avvertite paura e sconforto per quello che sta accadendo e che potrebbe ancora accadere. I docenti- precari chiedono che siano rimessi in discussione i provvedimenti presi dal governo, che siano date risposte alle loro domande e nello stesso tempo che centinaia di lavoratori non subiscano una drammatica fuoriuscita dalla scuola, senza alcuna copertura di ammortizzatori sociali. La nostra protesta - hanno dichiarato ancora i docenti sconsolati dinanzi all’ufficio scolastico provinciale- non è solo per il mantenimento dei posti di lavoro, ma per la difesa del sistema pubblico dell'istruzioneâ€?. m.l.

Dal centrodestra invece una nota del senatore Latronico condivisa dagli altri parlamentari della Pdl sottolinea la diminuzione di ÂŤ10.000 unitĂ in cinque anni della popolazione scolastica lucana e la necessitĂ di una razionalizzazione e di un contenimento della spesa con cui devono convivere anche i ministri della Pubblica IstruzioneÂť. ÂŤNoi dichiaria-

moÂť, ha concluso Latronico, ÂŤtutta intera la nostra dispobilitĂ per costruire percorsi originali per la nostra regione, d'intesa con il governo nazionale, che salvino l'obiettivo di finanza pubblica di razionalizzazione della spesa, senza sacrificare i diritti primari ad un' istruzione di qualitĂ e per tutti, proprio come leva per arrestare un impoverimento struttu-

rale della Basilicata a cui bisogna, ciascuno nelle proprie responsabilitĂ , opporsiÂť. Il presidio dei lavoratori della scuola a Matera prosegue ed andrĂ avanti ancora, almeno fino alla conferenza di servizi di giovedĂŹ. In attesa di risposte concrete, sempre ammesso che si riesca a darne. p.quarto@luedi.it

Gli insegnanti in protesta a Potenza (foto Mattiacci)

noscenza) Cgil: La scuole non possono garantire la qualità dell'offerta formativa con la compressione delle ore di compresenza e con le classi con elevato numero di alunni. Chiamata in causa, anche la questione sicurezza. Con il taglio di 170 lavoratori Ata-continua Telesca-non c'è piÚ il controllo adeguato all'interno degli istituti. Il sit-in si è concluso con un incontro con il Dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, la Dottoressa Datena.,durante il quale i sindacati hanno chiesto l'immediato intervento della Regione in modo da far giungere le proprie richieste direttamente al ministro della pubblica istruzione. Anna Martino regione@luedi.it

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MATERA - E’ durata un’ora l’assemblea di docenti e personale Ata del mondo della scuola che proseguono ad oltranza il presidio davanti all’ufficio scolastico provinciale. In attesa di risposte certe in arrivo, magari, domani mattina alle 10 nella conferenza di servizi convocata presso la Provincia di Matera alla presenza dell’assessore regionale Antonio Autilio. ÂŤAttendiamo risposte certe anche perchè questa è un’emergenza che si aggrava ogni giorno di piڝ, è la posizione comune che si ascolta tra la folla del presidio, preoccupata, scocciata, esasperata e soprattutto arrabbiata. Anche e soprattutto nei confronti di una politica che non ascolta e che è stata a diversi livelli bacchettata: ÂŤnon capisco come è possibile che la Regione Puglia riesca a istituire cattedre di 25 ore, solo da noi questo non succede perchè la nostra politica dorme mentre le altre regioni si sono date da fareÂť spiega un’insegnante esasperata. Molte le critiche, ovviamente, anche al Governo nazionale che ÂŤmette in pericolo il diritto all’istruzione e il diritto al lavoro che dovrebbe essere sempre garantito. Noi rischiamo di ritrovarci senza niente dopo anni di studi, impegno e lavoro speso per conseguire lauree, master, specializzazioni. Oggi non abbiamo diritto a nienteÂť racconta nell’assemblea un’altra signora disegnando lo scenario difficile che c’è davanti. I numeri sono impietosi e parlano di ÂŤ357 alunni in meno a fronte di 341 posti in meno. Una proporzione che non ha eguali in nessuna provincia, una cosa scandalosa. GiĂ mille tagli erano stati fattiÂť, spiega Eustachio Nicoletti della Flc Cgil, ÂŤora ce ne sono altri mille in tutta la Regione e altri duemila ci saranno. Sono quattromila persone, è come una grande azienda che si perde, con l’aggravante che qui non c’è nemmeno il sostegno degli ammortizzatori socialiÂť. Molti i temi trattati, tanti gli interventi, a cominciare dal sostegno e dalla difficoltĂ di portare avanti un lavoro indispensabile: ÂŤio l’anno passato ho rinunciato al mio giorno libero per seguire i bambini, per non lasciarli da soli. Abbiamo avuto un senso di responsabilitĂ , una coscienza, ma ora non serve a nulla perchè quel lavoro sta per andare persoÂť spiega una giovane docente ed una mamma preoccupata per il figlio diversamente abile interviene: ÂŤho combattuto per

POTENZA - Erano quasi in cento, gli insegnanti precari che ieri hanno manifestato davanti l'Ufficio scolastico provinciale di Potenza. Di questi, piĂš di venti sono del cosĂŹdetto “precariato storicoâ€?: lavoratori precari anche da trent'anni. Sono madri e padri di famiglia, che a causa dei tagli all'organico apportati dalla riforma Gelmini, quest'anno rischiano di non essere convocati. Spiega Patrizia Delle Noci, precaria da piĂš di otto anni: ÂŤSiamo qui a esprimere tutto il nostro disagio. Gente che ha sempre lavorato, quest'anno rischia di rimanere a casa. Abbiamo perso ogni speranza, ormaiÂť. Afferma il segretario provinciale Uil Scuola, Vitina Galasso: ÂŤNon è una manifestazione simbolica. L'emergenza scuola è una prioritĂ politico sociale assoluta. Nella nostra regione stiamo assistendo alla desertificazione della scuola. 1047 posti in meno, significano altrettanti giovani che saranno costretti a emigrare. Ăˆ tutta la comunitĂ lucana a essere penalizzata, sia dal punto di vista educativo che socialeÂť. Queste 1047 occupazioni in meno, aggiunte alle 600 dello scorso anno, creano una vera e propria situazione di emergenza. ÂŤĂˆ una grande fabbrica che chiude-commenta Enrico Luigi, segretario regionale Cisl Scuola- abbiamo chiesto un incontro alla Regione perchĂŠ fosse maggiormente coinvolta. La scorsa settimana, dopo l'incontro con l'assessore Autilio, si è impegnata a mettere a disposizione risorse per venire incontro all'emergenza scuola. Quello che chiediamo, è un maggiore impegno da parte della Regione e delle due Province, tant'è che per la prossima settimana è stato fissato un incontro con il Presidente della provinciaÂť. Anche Saverio Lolaico, segretario provinciale Snals, mette in evidenza come sia necessario l'intervento di tutti gli organi istituzionali per cercare di ÂŤdare risposta alle aspettative di questi precari vituperatiÂť. In bilico, non soltanto i posti di lavoro. Ăˆ la stessa offerta formativa e il diritto allo studio a essere in pericolo. Sottolinea Domenico Telesca, segretario provinciale della Flc ( Federazione lavoratori della co-


Mercoledì 26 agosto 2009

Antonia Raco dopo la guarigione di Lourdes ieri si è sottoposta a visite mediche alle Molinette di Torino

Inspiegabile scientificamente Il neurologo Chiò: «Non ho mai visto una cosa del genere nei malati di Sla» POTENZA - In tarda serata la signora Antonia è attesa nella sua Francavilla direttamente dall’ospedale Molinette di Torino. Nessuno si sbilancia a parlare di miracolo ma la sua guarigione non è «spiegabile» dai medici torinesi. «Ciò che è successo alla signora Antonia non è spiegabile con i mezzi scientifici di cui disponiamo». È la testimonianza del professor Adriano Chiò, neurologo dell’ospedale delle Molinette di Torino che ieri mattina ha visitato Antonia Raco, la donna di 50 anni di Francavilla sul Sinni malata di sclerosi laterale amiotrofica (Sla). La lucana cinquantenne che, dopo un recente viaggio a Lourdes, ha ripreso a camminare. Per il medico si tratta dunque di un fatto inspiegabile dunque. Antonia Raco è affetta dal 2004 da una variante della malattia a lenta evoluzione. «A giugno – ha spiegato il professor Chiò – la signora non riusciva a muoversi da sola. Era in grado solo di sollevarsi dalla sedia a rotelle e di stare in piedi. Ora cammina normalmente. Non ho mai visto una situazione del genere in un malato di Slà. Non ho mai visto regredire questa malattia». Il neurologo che segue circa 250 pazienti provenienti da tutta Italia ha poi sottolineato: «Un blocco dell’evoluzione della patologia può essere spiegato, ma tornare indietro non è proprio possibile, perchè la malattia provoca la perdita di neuroni». Miracolo? A non volerne parlare è proprio la signora Antonia: «Preferisco definirlo un dono, più che un miracolo. Sono tanto contenta anche se mi sento un pò in colpa verso tutti coloro che sono ammalati e che

sono stati meno fortunati di me». Al termine della visita la signora Antonia ha svelato: «Sono sempre stata molto credente e fin da bambina ho desiderato fare un viaggio a Lourdes. Ci sono andata alla fine di luglio. Ero su una sedia a rotelle, perchè non riuscivo a camminare: la gamba sinistra la trascinavo appena e la destra cominciava a cedermi. Con la speranza nel cuore ho fatto questo viaggio e la fede mi ha aiutata. Mi sono immersa nella vasca e ho sentito una bellissima voce femminile che mi diceva di farmi coraggio e di non avere paura». «Mi sono resa conto - ha raccontato Antonia Raco - che gli altri intorno a me non avevano sentito nulla e ho capito immediatamente che stava succedendo qualcosa. Poi ho avvertito un grande dolore alle gambe e un senso di leggerezza. Ho iniziato a piangere mentre continuavo a pregare». La guarigione però non sarebbe arrivata subito.

Il racconto della signora: «A Lourdes ho sentito una voce che mi diceva non aver paura»

«La sera del 5 agosto, ritornata a casa, ho sentito di nuovo quella voce – ha continuato la signora Antonia – ero seduta sul divano, mi sono alzata e ho cominciato a camminare. Ho fatto persino una giravolta. Di nuovo mi sono sentita leggera, come se qualcuno mi sollevasse. Io e mio marito ci siamo abbracciati e abbiamo pianto». La signora Antonia ha anche spiegato di voler raccontare la sua vicenda dare speranza «a tante persone. Non ci si deve mai abbattere. Io non avrei mai immaginato una cosa del genere: da quando sono tornata da Lourdes non uso più la sedia a rotelle». Tornando all’aspetto sanitario, il neurologo Chiò che sul miracolo ha detto «è stata una visita di controllo programmata da tempo. Stenderò una relazione clinica come al solito, ma non era una visita per accertare un miracolo. Di questo si occupano le autorità ecclesiastiche», ha poi ancora sottolineato: «Abbiamo disposto che vengano ripetuti alcuni esami che la signora ha effettuato in Basilicata come la spirometria, l’elettromiografia, gli studi dei potenziali evocati. Ma quello che abbiamo visto per ora è una regressione della ma-

La signora Antonia Raco e nel riquadro in alto il neurologo Adriano Chiò

lattia, che scientificamente crediamo impossibile in pazienti affetti da Sla». La signora Antonia continuerà comunque a essere seguita al centro Sla delle Molinette di Torino, dove è in cura dal 2006. Sulla vicenda è intervenuta anche la psicologa Enza Mastro dell’associazione piemontese per l’assistenza alla

Sla: «Un evento del genere porta con sè diverse emozioni. Ci vorrà del tempo per gestire questa situazione, le emozioni sono talmente forti che ci vuole del tempo per gestirle. Sicuramente sono preziosi la protezione e il senso di sicurezza offerti dagli affetti più cari, dai famigliari e dalla fede».

La giunta regionale stanzia 6,750 milioni di euro per gli anziani e i non autosufficienti

Per l’assessore Potenza: «Atto importante» POTENZA - 6 milioni e 750 mila euro per le categorie “più deboli”. Questa la somma che la giunta regionale di Basilicata ha messo a disposizione per le persone non autosufficienti con l’approvazione di unadelibera. Il provvedimentoè stato motivato «per dare risposte specifiche alle persone non autosufficienti che vogliono rimanere nel proprio domicilio, ma richiedono un’assistenza ad altissimo impegno socio sanitario, rispetto all’ordinarietà degli interventi e delle risorse a disposizione dei Comuni e delle Aziende sanitarie». La delibera - che nello specifico prevede6 milionidi europerl’assegno dicura e 750 mila euro per l’avvio di progetti re-

lativi al “Dopo di noi”a favore della domiciliarità in situazioni straordinarie destinate ai Comuni lucani - è stata approvata su proposta dall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza la Giunta Regionale. Lo stesso assessore Potenza ha dichiarato: «L’esperienza fin qui compiuta dalla Regione ha evidenziato l’esistenza di alcune eccezionali situazioni individuali caratterizzate dalla necessità di interventi straordinari, diversi e concomitanti, particolarmente impegnativi e onerosi, indispensabili per permettere alle persone che voglionovivere nel proprio domicilio e nel proprio contesto di vita. L’assegno di cura, le cui modalità di

erogazione sono state oggetto di lunghe trattative con le forze sindacali e sociali, è finalizzato ad integrare le risorse economiche necessarie ad assicurare la continuità dell’assistenza alle persone anziane non autosufficienti assistite a domicilio, avvalendosi di assistenti familiari (badanti) o a famiglie che direttamente garantiscano adeguata assistenza al proprio congiunto». L’assessore Potenza, infine, richiama «l’importanza del programma, quale strumento fondamentale di affermazione della centralità della persona e dei suoi bisogni, nonché momento di condivisione e di responsabilità tra la famiglia e servizi territoriali».

In attesa di Franceschini pro Restaino domani a Potenza, i bersaniani puntano alle “periferie”

Speranza scommette sul confronto L’ex presidente Sg oggi incontra dirigenti locali mentre Adduce declina il «volto nuovo» POTENZA - Non è stato certo un agosto riposante per i candidati alla segreteria regionale del Partito democratico. Ma già a partire dai prossimi giorni è immaginabile che si scateni un vero e proprio tour de force. A partire dalla visita dell’attuale segretario nazionale Dario Franceschini che domani mattina sarà in piazza Prefettura a Potenza per lanciare se stesso alla leadership nazionale ed Erminio Restaino a quella regionale. Il binomio Franceschini - Restaino è pronto quindi alla sfida. Gli altri candidati però non stanno a guardare. In particolare c’è fibrillazione all’interno della mozione Bersani dove sono due i candidati segretari: Speranza e Adduce. Ed è una sfida nella sfida tra i due. Per la leadership all’interno dei bersaniani e poi per quella regionale. E non è detto che le due cose alla fine non possano coincidere. Ma è evidente che per entrambi l’obiettivo realistico al momento non è la vittoria alle primarie ma arrivare in testa tra i bersaniani lucani per poi giocarsituttoin sedediassembleadegli eletti. In tanto a livello di comunicazione e di presenza sul territorio sia Roberto

Roberto Speranza a sinistra e a destra Salvatore Adduce

Speranza e sia Salvatore Adduce non lasciano nulla la caso. E non mancano le “stoccate”. Ieri, in ogni caso Speranza ha anticipato una serie di incontri territoriali per spiegare i motivi della propria scelta di candidarsi alla segreteria regionale del maggior partito del centrosinistra lucano. Il primo incontro si svolge oggi pomeriggio dalle 18 nella sede lucana del Pd a Potenza e come si legge nella nota è «rivolto ad amministratori, dirigenti e

simpatizzanti dell'area Alto Basento Camastra». Speranza punta quindi sulle due parole chiave degli incontri che sono «Ascolto e confronto». A lanciare le iniziative per Speranza segretario è il coordinatore provinciale di Potenza del Pd, Ignazio Petrone: «Nei 131 Comuni della Basilicata esiste una grande potenzialità di risorse che chiede di essere protagonista della nuovafase, donne e uominiche credono nel futuro della nostra terra e

nella funzionedi progressoche ilPd è chiamato ad esercitare. Il prossimo congresso deve rappresentare un’occasione straordinaria per mettere a valore tali potenzialità. Amministratori, dirigenti del partito, militanti e simpatizzanti devono rappresentare il cuore della discussione politica». Passa da Facebook invece, la proposta di Salvatore Adduce che scrive: «Il volto nuovo di un partito si riconosce dalla sua capacità di stare dentro i problemi delle persone e dei territori. Il volto nuovo di un partito si riconosce non solo dalla sua visione del presente e del futuro, ma anche dalla sua capacità di tradurre i bisogni della gente e di sollecitare le istituzioni a compiere i passi adeguati perchè le idee possano trasformarsi in atti concreti. Il volto nuovo di un partito si riconosce dalla capacità di misurare i risultati dell’azione politica per il benessere dei cittadini». Parole che il candidato alla segreteria regionale Adduce ha detto anche nell’incontro che si è svolto lunedì a Rotondella. Appare invece, ancora poco coinvolto nella lotta congressuale l candidato segretario Sabino Altobello. Salvatore Santoro

Impianti sportivi, Autilio ammonisce la Val d’Agri «La situazione dell’impiantistica sportiva, che in gran parte della regione registra carenze ed inadeguatezze, richiede interventi a breve e medio termine». Lo sostiene l’assessore regionale Antonio Autilio, evidenziando che tra i casi che sicuramente necessitano di interventi urgenti, ci sono quelli che riguardano gli impianti della Val d’Agri. «Ad esempio a Marsico Nuovo – aggiunge l’assessore – per incuria dell’amministrazione comunale, che non è in grado di garantire nemmeno l’ordinaria manutenzione, il campo di calcio in erba naturale presenta condizioni di quasi totale impraticabilità, con il rischio per i giovani di incidenti di gioco». E ancora “denuncia” l’assessore: «A Villa d’Agri il nuovo palazzetto dello sport si presenta in condizioni di degrado con gravi carenze di manutenzione. I problemi della manutenzione degli impianti non sono legati alle difficoltà finanziarie dei Comuni che non possono diventare alibi per non fare nulla e di fatto ostacolare la pratica sportiva». «In un’area come quella della Val d’Agri, che gode di consistenti risorse economiche provenienti dalla Royalties, bisogna realizzare strutture e impianti di qualità utilizzando le più moderne tecniche». Autilio dopo aver auspicato un modello consortile tra i comuni (citando la piscinia di Viggiano) ha aggiunto: «Appare comunque opportuno evidenziare la necessità della implementazione delle risorse economiche atteso che, per il ruolo di aggregazione che rivestono gli interventi sportivi, le stesse sono non sono sufficientemente adeguate anche per venire incontro a varie fasce di utenti ed in particolare alle associazioni sportive per attività fino a 18 anni che nell’attualità non sono supportate dal alcun intervento contributivo».

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Mercoledì 26 agosto 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La denuncia di un padre: ha l’affido condiviso, ma non sa come stia il bambino

«Non vedo mio figlio da un anno» Le preoccupazioni in una recente richiesta del pm minorile: servono rapporti civili QUANTO è dolorosa la lontananza? «Lacerante», se è quella che separa un padre dal proprio figlio. E in questa storia, come tutte quelle di affidi contesi, di figli a metà, di guerre tra adulti, il rischio è che a pagare, in fondo, siano sempre i più piccoli. Talvolta sballottati, come “pacchi postali”, talvolta negati oppure strappati via. Dipende. L’unica certezza resta la consapevolezza che siano comunque sempre le scelte degli adulti, magistrati, avvocati, genitori, psicologi, periti, a definire il finale di questa come delle tante altre storie di figli contesi. Marco (il nome è di fantasia) ha poco più di cinque anni e due genitori ormai in lotta, a suon di denunce, querele, perizie. Ma il padre non riesce a vederlo da quasi unanno. «E’tutto quello che chiedo. Voglio sapere come sta, soprattutto se, come dicono alcune perizie e affermazioni che sono state messe agli atti, il suo stato psicologico è di disagio». Non lo vede e non lo sente - se si esclude un incontro monitorato, uno di quelli che entrano nei fascicoli come materiale di verifica - da quasi un anno, nonostante - spiega - sia anche lui genitore “a pieno titolo”, con affidamento condiviso. «Chi deve tutelare questo mio diritto che è anche diritto di mio figlio?». Con l’affido condiviso, i figli hanno una dimora fissa con uno dei due adulti, ma è compito stabilisce la legge - del genitore coabitante far rispettare l’esercizio del dirittodi visitada partedel genitoreche con il figlio non divide la casa, «adoperandosi, nel caso di rifiuto del figlio minore, non giustificato da condotte pregiudizievoli del genitore non coabitante, a cooperare per il graduale ripristino della relazione affettiva tra il figlio minore» e l’adulto che ha meno passaggi di quotidianità. Nel caso specifico, il 10 gennaio del 2007, il presidente del tribunale ordinario di Potenza affida Marco a entrambi i genitori, optando per la residenza presso la madre. Si sono susseguite varie ordinanze, varie contese, tante denunce e querele. Tra gli adulti è guerra aperta. Poi le visite monitorate per la valutazione da parte dei tecnici e de-

A Pignola

Una giornata particoalre

Come si vive la quotidianità nel centro di accoglienza per gli anziani del paese a pag. 21

Atella

Schiarita sulla discarica gli assistenti sociali. «Ma per ben 14 volte -racconta il padre- nonsono riuscito a vedere il bambino». Ancora, avvocati, magistrati, tribunale minorile e ordinario, fino alle ultime udienze fissate per settembre in cui si dovranno valutare le perizie depositate. Ecco l’altra questione. Perché i bambini contesi già sopportano il dolore dell’affetto che, spesso, sembra doversi spezzettare, offrendoneparte aciascuno degli adulti. Per non farli “arrabbiare”, celando magari la voglia dello stare con l’uno quando si parla con l’altro. Solo che a volte capita, in questa come in altre storie analoghe, che i bambini finiscano con l’essere testimoni della contesa: allora perizie, domande, registrazioni, racconti e persino quei test psicologici che sem-

«Voglio solo sapere come sta»

bra possano vedersi solo nei film. Marco ha cinque anni e ci è passato. «Voglio vederlo, ditemi come sta, sono preoccupato». Lui, il padre, cita l’ultimo passaggio in ordine di tempo. Con atto depositato lo scorso 11 agosto, il pubblico ministero del tribunale dei minori, Emilia Tierno, ha chiesto al tribunale ordinario di adottare alcuni provvedimenti per tutelare il bambino. Secondo alcune testimonianze il bambino si è rifiutato di andare dal padre, ma è la madre che deve portare il bimbo dal genitore e non viceversa. Del resto, proprio i consulenti d’ufficio - si legge nella richiesta erano arrivati alle conclusioni, nel maggio 2009, che entrambi i genitori avevano «capacità genitoriali adeguate, nel proprio ambito». Ecco per-

chè «auspicavano che la figura paterna potesse recuperare la possibilità di rapporti stabili e sicuri» con il bambino. Eppure il pm dei minori rileva che «il diritto di visita del padre è risultato del tutto negletto e resa impossibile la tranquilla ripresa dei rapporti con il padre, essenziale per una crescita equilibrata del minore». Per tutelare questo equilibrio, chiede l’affidamento al padre e la sospensione della potestà genitoriale alla madre. La verità, forse, sta nelle ultime righe di questo che non sembra destinato a restare l’ultimo atto di una storia che dura da anni. Conclusioni, valutazioni, posizioni, scelte. Purchè ci sia un «recupero, nell’interesse del bambino, di civili e tranquilli rapporti». Sara Lorusso

I necessari rapporti civili e tranquilli

Dopo le tensioni e le occupazioni sembra “alleggerirsi” la questione rifiuti a pag. 24

Immigrati

Riapre il centro: vecchi problemi

BOTTA E RISPOSTA

Acta, le contro verità del sindacato Al bilancio di fine mandato del presidente uscente Mazzaro, replica la Cgil-Fp BOTTA e risposta ain ambienti Acta. Pochi giorni fa, Federico Mazzaro, presidente uscente del consiglio d’amministrazione dell’Acta (Azienda comunale per la tutela ambientale) ha voluto tracciare un bilancio degli ultimi cinque anni di mandato, recuperando errori e rimpianti, compreso qualche sassolino da togliere via. Ma quelle riflessioni hanno aperto ulteriori commenti da parte di chi, come sigla sindacale, nel dibattito interno all’azienda, è parte in causa. Michele Sannazzaro, delegato FpCgil e responsabile della sigla per il settore ambiente e igiene, ripercorre le parole di Mazzaro e replica punto per punto. Parte dal principio, dalle affermazioni del presidente sulla stabilizzazione del personale come prima questione affrontata nel post insediamento. «La trasformazione del rapporto di lavoro dei dipendenti da part-time a full-time non risale a quel periodo - fa eco Sannazzaro - O meglio, il presidente non ha fatto altro che concretizza-

re un progetto di azioni politiche e sindacali già avviate sotto la precedente presidenza». Quanto alla seconda emergenza, la grande nevicata che travolse Potenza nel 2005, «è vero che in città l’organizzazione ha funzionato - riprende il rappresentante sindacale - ma a quel tempo l’azienda era stata organizzata adeguatamente dall’allora direttore Di Biase che aveva approntato un piano di risposta all’emergenza molto efficiente. Poi, con il tempo, Mazzaro ha modificato l’organizzazione aziendale: parte così il declino dell’azienda». Allora, «perchè Mazzaro critica tanto la politica da cui dice di non essere stato adeguatamente sostenuto? Lui di quella politica è parte, visto che è stato nominato come delegato del sindaco e della giunta, secondo un precisa quota politica. Ma poi con quella politica non è riuscito ad interloquire». Ma non è tutto. Sannazzaro richiama gli «sprechi fatti sotto il mandato, a partire da un piano industriale, la cui redazione è costata

diverse migliaia di euro: è stato stilato da un’associazione nazionale, un sindaco d’impresa, di cui il presidente è responsabile regionale. Peccato, però, che quel piano sia rimasto su carta». Ce ne è anche per altri punti. Perchè «se la differenziata è arrivata al 20 per cento è anche “grazie” al “caso Napoli”: l’attenzione dei cittadini nei confronti di comportamenti e abitudini adeguate è cresciuta. Resta il fatto che quel 20 per cento è ben lontano dagli standard europei richiesti dalla comunità europea». Quanto allo scontro che più volte negli ultimi giorni ha tenuto banco tra alcune sigle sindacali e il presidente (Cgil, Ugl e Cisl accusavano il cda di aver dato via ad assunzioni senza concorso, poi ritirate, e a una promozione, in chiusura di mandato e in assenza del regolamento aziendale), Mazzaro aveva difeso le scelte di riorganizzazione aziendale spiegando che erano state redatte nel bilancio di previsione e quindi comunicate adeguatamente, discusse e appro-

vate. Ma Sannazzaro continua dicendo che se anche la spesa per una promozione “pesa” soltanto 10 mila euro all’anno, «quei soldi avrebbero potuto essere investiti per il passaggio del personale di secondo livello a quello superiore in modo da ampliare le possibilità di mansioni dei dipendenti, con un risparmio di costi sullo straordinario». In chiusura, il “nodo” più recente. Da tempo se ne discute e il consiglio comunale dovrà occuparsene alla ripresa dell’attività amministrativa: la trasformazione dell’Acta in una società per azioni è questione dibattuta. Ma Sannazzaro ne coglie l’aspetto “politico”. «Mazzaro - dice - ne ha sempre difeso i contenuti, ha spiegato più volte che la scelta è utile al risparmio di costi. Ma resta il rischio di una futura privatizzazione. Eppure non mi aspettavo questa posizione da chi ha una passato legato alle battaglie per i diritti pubblici». E il settore rifiuti «rientra tra questi». s.l.

A Palazzo San Gervasio, al via la stagione di raccolta del pomodoro a pag. 25

SALSOMAGGIORE MissPotenza diserta SONO partite a Salsomaggiore Terme, le selezioni per scegliere le 38 finaliste di Miss Italia che si andranno ad aggiungere alle 22 già ammesse di diritto. Ma Miss Potenza diserta. Oggi pomeriggio ci sono state le prime sfilate in passerella davanti alla giuria: in gara 254 ragazze alla conquista dei 38 posti che si aggiungeranno al gruppo delle 60 già destinate alla prima serata di Raiuno del 12 settembre. Mancavano solo Miss Diana T Toscana, Amy Di Maggio, che è tornata a casa per l’esame di riparazione scolastica, e Miss Potenza Simona Abbate che non si è presentata.

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Fuochi sul Basento torna il prossimo 5 settembre

A Pietragalla si balla tra i Palmenti

In piazza Duomo a Melfi l’omaggio al buon vino

Piano San Nicola celebra la Sagra della porchetta

TORNA anche quest’anno la manifestazione “Fuochi sul Basento”, la gara di fuochi pirotecnici di San Luca Branca, una frazione a pochi chilometri da Potenza, ormai un appuntamento fisso dell'estate potentina. Si tratta di una manifestazione molto importante nel suo genere, cui partecipano i più affermati maestri pirotecnici provenienti da tutto il sud d'Italia. Ogni anno migliaia di persone sono richiamate da questo spettacolo antico ma sempre molto appassionante. Il 6 settembre, inoltre, è previsto anche lo spettacolo di Peppe Iodice, uno dei comici del gruppo di Zelig.

FINO al 5 settembre prossimo, a Pietragalla, nello storico Parco dei Palmenti, andrà in scena la III edizione di “Ballate nei palmenti”. L'evento organizzato dall'Associazione Culturale Tetractys, propone quattro serate all'insegna di spettacoli suggestivi, percorsi guidati, estemporanee di pittura, tarantelle lucane, enogastronomia e l'incontro con il ocialnetwork: "Facebook Party Basilicata". Durante la manifestazione viene proposta la degustazione dei prodotti enogastronomici locali: il buon vino di Pietragalla e il famoso migliatiedd. I Palmenti si trasformeranno in “botteghe dell’arte e dei mestieri”, animate da artigiani e maestri lucani.

DAL 4 al 6 settembre prossimo torna uno degli appuntamenti più importanti dell’estate lucana, “Aglianica wine festival”. Quest'anno protagonista il magnifico scenario della piazza del Duomo di Melfi. La manifestazione è sostenuta, dal dipartimento Attività produttive e dal dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e naturalmente dalla città ospitante. La manifestazione compie 11 anni. Come nella migliore tradizione anche quest'anno il Wine Festival lucano si propone ai visitatori con un affascinante connubio tra vino, cultura, arte e musica. Una proposta ricca e variegata, con un programma di laboratori e performance.

DOMANI a Piano San Nicola di Melfi, si terrà la Sagra della porchetta. Per la manifestazione è stata predisposta la chiusura al traffico veicolare lungo il tratto di strada della SP ex SS. 93 alla frazione San Nicola, dall’intersezione con la Ferrovia allo svincolo SS 658 Potenza Melfi al Km 11+900. La porchetta è un piatto tipico del centro Italia. Consiste in un maiale intero, svuotato e condito all'interno con sale, pepe, erbe aromatiche, interiora (rognone escluso) e arrostito in forno. La porchetta si consuma tagliata a fette come secondo piatto oppure fuori pasto in panini imbottiti.

LA MANIFESTAZIONE

«Writers regolati dal sindaco»

Il Quotidiano della satira vince “Vigne e vignette”

I CONSIGLIERI del Pdl al consiglio comunale Nicola Becce, Rocco Coviello e Francesco Fanelli hanno interpellato il sindaco, Vito Santarsiero, per sapere se il Comune di Potenza intenda aderire all'iniziativa del ministro Meloni per valorizzare le opere dei writers. «Dopo le severe norme che la nuova legge sulla sicurezza ha introdotto per combattere il dilagante fenomeno dei vandali dello spray - scrivono in una nota - il ministro per le politiche giovanili Giorgia Meloni ha siglato con l'Anci un accordo per finanziare una serie di iniziative a sostegno della creatività giovanile, con una somma complessiva stanziata di 12 milioni di euro. Tra le iniziative spicca quella che prevede lo stanziamento di un milione di euro per i comuni con più di 50mila abitanti che individueranno, per il tramite di associazioni, spazi urbani da riqualificare con le opere dei cosiddetti 'writers' o 'graffitari' predisponendo al contempo misure per la tutela di questi spazi. Il Comune di Milano, ad esempio, che già da tempo si è distinto per la dura battaglia intrapresa nei confronti degli imbrattatori che, per puro vandalismo, a colpi di bomboletta, deturpano monumenti, civili abitazioni, vagoni della metropolitana e qualunque spazio disponibile, per dichiarazione dell'assessore all'ambiente, ha prontamente aderito all'iniziativa ministeriale che ha il duplice scopo di valorizzare la fantasia e la creatività dei veri e talentuosi writers ed al contempo di migliorare il decoro urbano riempiendo con libere manifestazioni artistiche quegli spazi vuoti che intristiscono e rendono più grigia la città. Per questo un consulente del sindaco Moratti ha provveduto a stilare un primo elenco, con relativa mappa, dei muri e delle scarpate ferroviarie, che necessiterebbero della 'valorizzazione visiva' prodotta dall'estro artistico dei writers. Il Comune di Potenza dovrebbe a nostro parere recepire, anche attraverso l'adozione di un nuovo regolamento di polizia municipale, i suggerimenti e le istanze provenienti dai veri writers e dai consiglieri del centrodestra sulla tematica della lotta al vandalismo graffitaro. Scarsi se non inesistenti i provvedimenti presi per denunciare e perseguire i vandali, ma inesistenti anche i provvedimenti tesi a valorizzare l'estro artistico dei veri writers con l'individuazione e la tutela di spazi loro destinati e con l'organizzazione di iniziative tese a valorizzare questa forma artistica. Le proposte del ministro Meloni e l'attivismo già dimostrato dall'amministrazione meneghina stimolino dunque il sindaco di Potenza ad aderire all'iniziativa anche istituendo un apposito albo dei writers ed individuando gli spazi cittadini da rivalorizzare».

ARCADIA Communications, la rodata macchina organizzativa che da più di un decennio mette in piedi il prestigioso Sannio Film Festival, nei giorni scorsi si è cimentata per la prima volta con la satira creando dal nulla la prima edizione di Vigne e Vignette e ponendo delle eccellenti premesse per il futuro della manifestazione stessa e del bistrattato movimento satirico italiano. Le alte mura dell'antico borgo medievale normanno di Sant'Agata de' Goti, in provincia di Benevento, hanno costituito il suggestivo scenario dell'evento. In questo incantevole luogo, dove si produce del vino inebriante (e ubriacante), si è veri- Sopra Umberto Romaniello e Giulio Laurenzi. Accanto insieme ficato l'incontro ravvicinato a Darix. In basso una foto di gruppo dei premiati. del terzo tipo tra vigne e vignet- La foto della premiazione è di Giovanni Desiderio te. L'ameno accostamento delle due “specialità” viene chiarito dagli organizzatori con queste righe: «Così come talune verità possono essere svelate o smascherate soltanto dopo un (o meglio, due) buon bicchieri di vino, così a volte soltanto la satira - in questo caso specifico, una vignetta - riesce a cogliere il senso comune di un episodio, riesce a raccontare ai più la complessità di un accadimento, un Ho avuto modo, purtroppo, evento particolare più di tanti stro Umberto Romaniello (il articoli di stampa o di un servi- vincitore assoluto della mani- solo di stringere la mano e zio giornalistico accurato». Ho festazione), il lucano Rocco scambiare qualche parola con partecipato alla manifestazio- Grieco (con il suo enorme baga- il bravo Ignant (Ignazio Piscine da inviato speciale del Quoti- glio di esperienza umana e arti- telli) e con la parte scribacchina diano della Basilicata e, facen- stica - un vero maestro), la gar- e maschile dei simpatici Malù. Tutti autori del Quotidiano do anche parte della costola re- bata intelligenza del grande dazionale-satirica dello stesso, Darix (straordinario compa- della Satira, così come la quasi ho potuto toccare con mano gno di magione) e la sorpren- totalità dei vincitori nelle varie esperta il buon livello delle vi- dente timidezza del giovane e categorie (da sottolineare il arguto Scorpione (con il quale premio speciale della giuria, algnette esposte. Tanti gli autori presenti. Su abbiamo intavolato delle belle e la carriera, assegnato al potentutti la simpatia strabordante e profonde discussioni sulla sa- tino Mario Bochicchio). In un momento in cui alla sala sincerità impagabile del no- tira).

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale

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IL GEMELLAGGIO

Orari di Trenitalia

Un saluto agli amici di Ollolai

Ancora una passeggiata nel parco

QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno. • I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino. • 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58; • 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08 Nuove corse regionali nel mese di agosto: • 3514 Potenza, 8.33: Melfi, ore 9.45; (circolerà anche nel mese di agosto); • 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; (circolerà anche nel mese di agosto); • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi ); • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi); • 3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi); • 3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano.

tira vengono a mancare gli spazi necessari alla sopravvivenza (basti pensare alle recenti chiusure di Emme, allegato satirico dell'Unità, e di Paparazzin sulle pagine di Liberazione) una boccata di ossigeno la fornisce questa manifestazione che promette, nelle prossime edizioni, di affermarsi come un punto di riferimento irrinunciabile per il movimento satirico nazionale. Giulio Laurenzi giuliotratto@gmail.com

NUMERI UTILI Farmacie di turno

PER I VIAGGIATORI

Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011

• Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. Al nostro caro amico e collega Pietro, che oggi dovrebbe spegnere...25 candeline! Ti auguriamo un compleanno bellissimo, partitina serale a parte. Abbracci da parte di tutta la redazione del Quotidiano della Basilicata Ovviamente per questa sera sei convocato!

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

• Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

La corsa degli asinelli

SI è conclusa da pochi giorni la XXVI edizione della rassegna internazionale della cultura e delle tradizioni popolari. La pro loco “Il Portale” ha presentato dal 12 al 15 di agosto suoni, danze, colori e tradizioni dal mondo. In apertura di kermesse gruppo folk sardo “Ollolai”. Gli amici della Barbagia sono dunque ritornati a Pignola. Ollolai è il piccolo paese della Sardegna con cui dal 2007 si svolge uno scambio culturale. Il palio estivo degli asinelli somiglia alla corsa degli asini, muli e cavalli che si tiene a Pignola ogni anno in onore di Sant'Antonio Abate, protettore del fuoco e degli animali domestici. Due anni fa i cavalieri sardi parteciparono alla corsa e in seguito una folta delegazione pignolese fu ospitata nel paesino sardo. Il rapporto amichevole e di scambio di tradizioni e di gastronomia tipica è stato successivamente rafforzato da un gemellaggio tra i Comuni e le pro loco. A fronte di questo legame saranno a breve realizzate due statue, con molta probabilità commissionate al pittore e scultore calvellese Antonio Masini. Le opere, assolutamente identiche, verranno posizionate nei due comuni a suggello dello stretto rapporto che intercorre tra le comunità. Le sculture rappresenteranno la pastorizia, attività prevalente dell'antica economia delle due regioni, orograficamente non troppo dissimili. Simona Brancati

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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LA PROPOSTA

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

18 Potenza


Mercoledì 26 agosto 2009

La prospettive dell’edilizia Nell’intera Provincia le aziende del comparto registrate sono più di 5 mila SONOben5.228 leazienderegistratenel settore costruzioni nella provincia di Potenza nel corso del 2009. la percentuale è pari al 68,7 per cento del totale regionale. Il comparto edile è quello che ha la concentrazione maggiore al centro e al sud (circa il 50 per cento del totale nazionale). I dati devono fare i conti con lo scenario che il settore si troverà ad affrontare a breve: il 71 per cento delle imprese edili del centro-sud avranno, con l’applicazione del Piano casa, quota parte notevole nell’aumento del giro d’affari del settore edilizio. Ma ciascuna propone prospettive diverse: il 39 per cento delle imprese dichiara che l’incremento non supererà il 20 per cento, mentre per il 23 per cento degli imprenditori la crescita sarà compresa tra 21 e il 40 per cento. L’indagine è stata condotta su un campione di110 aziendeedili delcentro esud Italia in previsione di Expoedilizia, la fiera professionale per l’edilizia e l’architettura organizzata da ROS, società partecipata da Fiera di Roma e da Senaf che si svolgerà presso il polo fieristico della capitale dal 12 al 15 novembre 2009. Da tempo la rassegna è ormaiun punto di riferimento per l’attività edilizia del Mezzogiorno perché offre la possibilità di incentivare lo scambio e il contatto tra i diversi operatori sia delle costruzioni sia dell'impiantistica tecnica. Quanto all’indagine, è stato chiesto alle imprese del territorio preso in esame per quale ambiente della casa verrà fatta richiesta di ampliamento rispetto alla possibilità di applicare il Piano casa. Al primo posto la previsione indica la camera da letto (30 per cento) seguita dal soggiorno (20) e dalla taverna (14). Per il 60 per cento degli intervistati inoltre la spesa media che ogni cittadino effettuerà per i lavori di ampliamento è compresa tra i 10 mila e i 30 mila euro, per il 16 per cento avrà un tetto limite di 10.000 euro, mentre per il 14 per cento sarà compresa tra i 30 e i 50 mila euro. L’altro fondamentale per il settore è la sicurezza delle strutture. Il 76 per cento degli imprenditori è concorde nel dichiarare che i collaudi antisismici e le ricostruzioni effettuate secondo criteri di efficienza energetica siano un’opportunità, solo il 23 per cento vede infatti questi interventi come un vincolo. Prevedibile che sul tema della “prevenzione edile” siano sensibili proprio i costruttori dell’Abruzzo: ben il 65 per cento dei costruttori ritiene utile l’introduzione di un collaudo statico obbligatorio per la venditadegliimmobili,il 17percentovaluta questa possibilità “costosa” e solo il 12 per cento dichiara che sia inutile. In vista dei risultati del primo semestre 2009 gli imprenditori fanno una previsione del livello occupazionale e del fatturato delle proprie aziende rispetto ai primi sei mesi del 2008. Se l’attuale congiuntura economica rende incerto il futuro sotto l’aspetto di fatturato, le previsioni occupazionali del comparto si rivelano

Stando all’indagine cresce l’attenzione alla sicurezza nei cantieri

incoraggianti. La maggior parte degli imprenditori (52 per cento) stima infatti di mantenere stabile nel primo semestre del 2009 la propria forza lavoro rispetto all’analogo periodo dello scorso anno e ben il 15 per cento dichiara che avrà nel proprio organico un numero maggiore di addetti. Sembra incoraggiante, almeno in fatto di cultura, che tra le figure professionali più richieste nel prossimo futuro compaia il responsabile della sicurezza nei cantieri (per il 36 per cento). Seguono il geometra e l’ingegnere (31per cento) e l’architetto con specializzazione in area ambientale (26 per cento). In un’ottica di strategie costruttive ben l’83 per cento del campione crede che “il ritorno alla natura”, nel senso di un’ottimizzazione dell’utilizzo delle forze naturali in ottica di sostenibilità e risparmio

energetico, possa essere una leva efficace per il rilancio del settore. In controtendenza rispetto a questa affermazione i dati relativi agli interventi di ristrutturazione dei primi sei mesi del 2009: ben il 52 per cento degli intervistati dichiara infatti di non aver ricevuto nessuna richiesta di adottare soluzioni che migliorino l’efficienza energetica dell’edificio. A tirarelesomme «l’indagine condotta in occasione di Expoedilizia fotografa un mercato che, nonostante il difficile momento di congiuntura economica internazionale, lascia intravedere una certa fiducia per il futuro soprattutto dal punto di vista dell'occupazione - afferma Emilio Bianchi, direttore di Senaf - L’attuazione del Piano casa inoltre risulta fondamentale per la crescita del giro d’affari del settore edilizio».

UGL: «FINALMENTE IL RISPARMIO SUI DIRIGENTI» CON una nota «l’Ugl prende atto che alla Provincia di Potenza “finalmente” si procede a forme di risparmio, ed esattamente con 81.991euro economizzati su compenso ad ex- dirigente, un tempo contestato per “non avere i requisiti di legge” per l’espletamento di funzioni dirigenziali». Ma «la questione non è di poco conto», dichiara il segretario regionale Tancredi che cita due determine con cui «si concedeva e si riconosceva un “benefit”all’ex dirigente, e poi si revocava e si annullava d’ufficio la prima, dichiarando “che l’atto che ne disponeva l’impegno è nullo di diritto”». Ma non sono del tutto soddisfatti visto che il fatto - prosegue Tancredi - «non è accaduto soltanto a seguito della vibrata, immediata protesta scritta del nostro sindacato, che contestava all’ente l’applicazione e l’interpretazione delle norme contrattuali sui dirigenti, scaturendo poi, in con un atto dirigenziale “illegittimo e nullo”. Ci siamo sempre domandati il perchè di tanta “magnanimità”– continua il segretario regionale dell’Ugl - da parte dell’ente provincia, nel corso degli anni, per “favorire pochi dipendenti”con maggiori compensi ed incarichi dirigenziali in violazioni delle vigenti normative. Per tali avvenimenti, restiamo anche preoccupati per i circa 650 dipendenti provinciali, privati di risorse che diversamente, l’amministrazione provinciale avrebbe potuto investire in maggiori risorse economiche per la contrattazione decentrata, per incentivi e produttività nei confronti dei lavoratori i più meritevoli». Allora, «voler far passare in sordina l’azione di revoca dell’atto dirigenziale, non rende giustizia ai “controllori della trasparenza amministrativa”».

IL SALUTO Ricevuto da Santarsiero

Il generale Meli lascia la regione

Il sindaco Santarsiero e il generale Meli

VISITA e scambio di doni, ieri mattina, tra il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e il comandante della regione carabinieri, generale di Brigata Tommaso Meli che lascia la Basilicata. «Siamo dispiaciuti - ha detto Santarsiero - che il comandante Meli vada via dalla nostra comunità. Sono stati due anni di presenza particolarmente significativa quelli del comandante Meli a Potenza, caratterizzati anche da una serie di azioni e di risultati importanti dell'Arma sul nostro territorio oltre che da una qualità altissima di relazioni istituzionali. Il generale Meli - ha aggiunto Santarsiero - lascia un segno profondo della sua presenza nella nostra terra e se da un lato esprimo tutto il nostro dispiacere per la sua partenza dall'altro non posso che manifestargli gli auguri e la gioia della nostra comunità per l'incarico di grande prestigio che assumerà a Roma, un inca-

rico dal quale riteniamo che in ogni modo potrà continuare a guardare al nostro territorio al quale si è molto legato». Il generale Meli da parte sua ha evidenziato di aver trovato nella Basilicata una terra molto bella da un punto di vista ambientale, con gente che crede ancora in valori estremamente importanti e che ha un grande rispetto per le Istituzioni. «Abbiamo fatto - ha detto il Generale Meli - il nostro dovere come facciamo sempre per venire incontro alle esigenze dei comuni cittadini e per rappresentare sempre più la presenza dei carabinieri e dello Stato nel nostro territorio». Meli infine ha ringraziato il sindaco Santarsiero per la vicinanza che ha sempre dimostrato all'Arma dei Carabinieri al pari di tutti i sindaci della Basilicata. Santarsiero ha fatto dono al generale Meli del Medagliere della città di Potenza.

L’INTERVENTO LA MANCATA nomina del presidente del consiglio comunale di Potenza è il risultato di una conduzione politica di questa fase, poco accorta, per dirla in breve. Allo stato, una difficoltà di non poco conto; il primo consiglio a settembre con la speranza che si trovi una via di uscita. Alle perplessità derivate dalla nomina della nuova giunta si aggiungono una serie di preoccupazioni su aspetti importanti. Senza la nomina del presidente del consiglio non possono essere insediate le Commissioni Comunali permanenti che dovrebbero occuparsi di settori vitali per la città. Attualmente il sindaco e la giunta hanno come luogo di confronto solo il consiglio, a settembre speriamo bene ...! La nomina del presidente, regolamento a parte, non può prescindere da una corretta rappresentanza della volontà dei cittadini, in tutti gli aspetti previsti; la questione è delicata! Intanto qualche assessore avvia nuovi lavori pubblici, un bene per la città. Il nostro augurio, visto i precedenti è che siano fatti bene, che durino nel tempo, siano utili. I lavori pubblici, grandi e piccoli, devono rispettare i tempi previsti ed intralciare il minimo indispensabile. La novità di questa fine d'estate che l'assessore Lovallo con un gruppo di esperti co-

Un invito a intervenire rivolto all’assessore Lovallo

Il Parco del Basento ancora nell’abbandono munali, nei giorni scorsi, hanno visitato i parchi della città. Attenzione, scoprono che sono abbandonati e mal tenuti. Si legge in una nota di stampa che l'assessore abbia dichiarato che forse è utile per la manutenzione di questi parchi utilizzare alcuni dipendenti comunali. Finalmente!!!!! All’assessore Lovallo rivolgiamo inoltre l'invito di visitare anche il parco (se così lo possiamo definire) di via del Basento, dove nonostante le centinaia di persone (anziani, giovani e bambini) che lo frequentano continua a versare in pessime condizioni, per non parlare di rifiuti di ogni tipo. Forse (rinnoviamo l'invito) farebbe bene che l'assessore si rechi in via del Basento per incontrare i fruitori di quel parco e magari prendere qualche piccolo appunto. Inoltre, segnaliamo ancora una volta il problema dei cani randagi e non vorremmo che si adottarssero decisioni tardive dopo

Alcune immagini del Parco del Basento (Mattiacci)

un episodio grave come quelli che si sono registrati in altre parti d'Italia. Riteniamo che con un minimo di buona volontà, tagliare un po’ di erba, rimuovere la sterpaglia consente ai cittadini di godere di un angolo bello della nostra città soprattutto nel tratto compreso fra il ponte Musumeci e il ponte romano. In attesa dell'inter-

vento più organico di cui si parla da anni saremo grati all'assessore per una sua visita al parco fluviale del Basento per risolvere piccoli dettagli in maniera che la stessa amministrazione comunale ne tragga beneficio per un servizio a favore dei cittadini. Antonio Danello Basilicata Civica

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20 Potenza Un’indagine racconta i cambiamenti del settore in vista dell’applicazione del Piano casa


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Pignola Feste e gite al centro diurno inaugurato a maggio

Angeli custodi degli anziani dalla mattina alla sera PIGNOLA - A poco più di tre mesi dalla sua apertura, siamo ritornati al centro diurno per anziani a Pantano di Pignola in occasione di una festicciola organizzata per gli ospiti e i loro familiari. Un ricco buffet e musica dal vivo hanno allietato i presenti. Brillanti e coinvolgenti i “Non c'è speranza” hanno animato il pomeriggio di festa. Inaugurato lo scorso 10 maggio, il centro si è rivelato un'ottima soluzione al problema della solitudine di molti anziani. A gestirlo la cooperativa “Santa Teresa” di Potenza. Soci fondatori Luigi Guacci, Anna Bochicchio e Tiziana Scazzuso. Ma non sono loro a cantare le lodi della struttura e la cortesia e competenza degli operatori, bensì gli stessi anziani che ne usufruiscono e i parenti che vanno spesso a trovarli. «Vengo qui al centro da due mesi - dice la signora Assunta Salerno, 75 anni di Potenza - e mi trovo benissimo. Sono tutti gentili, la cucina è buona e sono sempre in compagnia. Non mi sono mai sposata, vivevo sola, poi sono stata due anni a casa di mia sorella, ma lei ha cinque figli e dieci nipoti, non può stare sempre con me». Assunta ci racconta che al mattino le operatrici del centro le fanno fare un po' di ginnastica, nel pomeriggio giochi e tv. Con il pulmino tutti insieme sono andati a Mon-

Altri ospiti del centro, sotto la sua sede

Alcune ospiti nel corso della festicciola, al centro la signora Assunta Salerno

ticchio e in numerosi paesi limitrofi in occasione delle feste patronali. Ultima la gita a Tolve per San Rocco. «Mia sorella ha solo 59 anni - dice Vincenza Lauria tuttavia ha bisogno di essere accudita. Ha avuto diverse badanti ma era sola in casa gran parte della giornata. Da quando c'è il centro diurno io sono più tranquilla e lei

è più serena. Questa iniziativa è stata una cosa grandiosa, quello che possono darle qui io non potrei mai darglielo: un’assistenza costante e competente. La sera poi lei torna a casa sua e non si sente abbandonata e sradicata». Gli ospiti sono accolti e accuditi dalla mattina alle 9 fino alle 20 della sera a un costo giornaliero di ventisette

euro. Cifra che include pranzo, cena, intrattenimento e servizio navetta per portare gli ospiti al centro e ricondurli a casa a fine giornata, oltre ad accompagnarli in piacevoli gite e ai mercatini rionali a Potenza. Il centro diurno si trova nei pressi della pista ciclopedonale di Pantano in un luogo soleggiato e pianeggian-

te che permette passeggiate all'aria aperta ed è, in questo periodo in particolare, molto frequentato da ciclisti, podisti e tante famiglie a passeggio con i bambini. Un contesto gioioso che non lascia spazio alla noia. L'edificio poi è moderno e accogliente. Più di 650 metri quadri a disposizione degli ospiti del centro, massimo

dieci al giorno. Al piano terra si trovano la cucina, i servizi igienici, una stanza da pranzo e un ampio salone; al primo piano quattro camere doppie per il riposino pomeridiano. Il centro è aperto tutto l'anno, l'attività è incessante come il bisogno di affetto di chi resta solo. Simona Brancati

Pignola Continuano le tante manifestazioni pensate per l’estate

Se il teatro parla nostrano Iniziativa per valorizzare le compagnie amatoriali

Uno degli spettacoli di “Teatrando”

PIGNOLA - Continuano a susseguirsi le manifestazioni estive a Pignola. Un fitto cartellone incorona il paese “Stella d'estate” per l'ampia e variegata offerta intrattenitiva che va dal blues, al teatro per ragazzi, alla Rassegna internazionale delle tradizioni popolari, fino al premio di musica intitolato a Raffaele Calace e alla comicità dei partecipanti al concorso di cabaret “Vado al Massimo”, condotto in maniera esilarante dal trio “La Ricotta”. E mentre continua il passaggio di testimone tra le associazioni e a tenere banco in queste sere è “E…state a Pignola”, curata dall'associazione “Il Focolare”, si è appena conclusa con suc-

cesso la quinta edizione di “Teatrando” ideata dai soci de “Il Sipario”. L'associazione culturale e teatrale ha bandito il “2° Concorso Teatrale Amatoriale”allo scopo di dare impulso e rilancio alle compagnie teatrali amatoriali e di valorizzare l'attività prodotta dalle stesse. Tre compagnie si sono esibite in tre serate in Piazza Risorgimento a Pignola: Asd e Culturale Activity Dance di Pignola con “Dirò D'Orlando…..e dell'amore e della guerra…..”, “La Macchietta Romana” di Gigi Pirozzi di Potenza con “La multa” tratta dall'opera “Add'arruà natal'” e “Scacciapensieri” di Potenza con “U Sant' Protetto-

r'”. Le tre compagnie sono state scelte tra le tante visionate e selezionate da una commissione appositamente nominata all'interno dell'associazione stessa. Durante le serate del concorso, le compagnie sono state valutate da una giuria chiamata ad esprimere il proprio voto valutando la capacità tecnica, la presenza scenica, la comunicazione, il testo. A vincere è stato il gruppo “Scacciapensieri”. E' stato inoltre premiato il miglior interprete della manifestazione: Antonio Sabia della compagnia “La Macchietta Romana”. si. bra.

Tolve Da ieri al 30 agosto previsti concerti e laboratori di vario genere

Sette giorni all’insegna dell’arte TOLVE - Cominciata ieri sera, la manifestazione “La settimanadell’arte” promette serate all’insegna della cultura e del migliore intrattenimento. L’iniziativa si svolge nell'ex convento dell'Annunciata ed è promossa dall’Associazione Musicale F. Mentissi. Durerà fino a domenica 30 agosto prossimo, nell'ambito del VI Memorial M° Francesco Metissi. Ricco il cartellone della manifestazione che prevedeva, tra l'altro, per la giornata inaugurale di ieri sera, l'avvio di laboratori di tecniche pittoriche e di lavorazione artistica della pietra. Conclusione alle 21 con i concerti di ben tre gruppi: Mandalà,

Immagini dei Bohotis (a sinistra) e dei Red Wine, dai rispettivi siti internet

Redwine e Bohotis. Stasera appuntamento con la tavola rotonda su:Pizzica, Tammuriata e Taranta. Si concluderà alle 21 con "Via del Popolo" in concerto.

Domani, laboratori di scrittura creativa e di lettura a cura del maestro Francesco D'Errico e la performance del ballerino Antonio Barone (alle 21 ) e alle 22 la Jam Session.

Tra gli altri appuntamenti per il 28 e il 29, da sottolineare i laboratori di scrittura creativa di venerdi. Sabato alle 21 "Rimembranza napoltana": concerto dei Melos Ensamble con la

voce di Fiorenza Calogero. Infine, domenica 30 calerà il sipario con il concerto del complesso bandistico dell'associazione musicale “F. Mentissi".

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Mercoledì 26 agosto 2009


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A Satriano si piange il giovane centauro morto lunedì scorso Dopo Campomaggiore anche Castelmezzano in difficoltà

Oggi l’addio a Umberto SATRIANO DI LUCANIA Si terranno oggi pomeriggio alle 16, nella chiesa madre di Satriano, i funerali di Umberto Cupolo, il giovane di 22 anni morto in un incidente lunedì scorso. Il ragazzo era a bordo della sua moto quando si è scontrato con un’auto che procedeva in direzione opposta. Gli inquirenti stanno ancora cercando di accertare le cause dell’incidente, ma per il momento resta il dolore per la perdita di un ragazzo da tutti descritto tranquillo e infatti da tutti amato.

Umberto, infatti, oltre a essere un preciso lavoratore - era impiegato in una ditta che si occupa di segnaletica stradale - era anche un giocatore di calcio. Militava, infatti, nella squadra A. S. D. Sant’Angelo Le Fratte 2007. Senza grilli per la testa, del resto, Umberto Cupolo proveniva da una famiglia normale e molto unita: il padre è autista del 118, mentre la mamma è casalinga. Umberto, inoltre, aveva anche una sorella. Una famiglia ora distrutta dal dolore, ma a cui resta vicina l’intera co-

munità di Satriano di Lucania. «Una tragedia - ha commentato il sindaco del paese, Michele Miglionico - che colpisce profondamente tutta la cittadinanza. In due anni Umberto è il terzo giovane di Satriano che perdiamo a causa di un incidente stradale. Non posso che esprimere piena solidarietà alla famiglia. Attorno a loro si stringe tutta la comunità». Sul corpo del giovane, intanto, ieri nel pomeriggio è stata effettuata l’autopsia per cercare di avere qualche elemento in più.

Rifiuti, crescono i timori CASTELMEZZANO - E’ ancora allarme rifiuti nella Provincia di Potenza, dopo l’allarme del sindaco di Campomaggiore, Candio Tiberi, oggi siregistra lapreoccupazione delsindaco di Castelmezzano, Mimmo Cavuoti. «Le preoccupazioni di Tiberi - scrive - sono assolutamente condivisibili nel metodo e nel merito e hanno l'effetto di accendere i riflettori su una questione che ormai si trascina da troppo tempo. Infatti, gli sforzi profusi dal nuovo presidente della Provincia Lacorazza e dalla sua giunta, per tamponare una situazione al limite del collasso e le cui responsabilità sono da ricercare in una approssimativa e dissennata programmazione precedente, sono riusciti, solo in parte, ad evitare il peggio. Periodicamente siamo costretti, purtroppo, ad assistere allo scempio delle nostre strade invase dall'accumularsi

dei rifiuti e ciò risulta ancora più deleterio in questo periodo in cui il Comune di Castelmezzano, come quelli contigui, è meta di importanti flussi turistici. Tanto avviene, tra l'altro, in una gestione che ci ha costretti a non “conferire” gli RSU dallo scorso mese di maggio presso la discarica di Salandra dove non avevamo nessun problema ed il servizio veniva svolto con costi minori, trasferendoci, nostro malgrado su Potenza - Pallareta. Mi associo alla richiesta del collega Tiberi per la ricerca di una soluzione strutturale alla problematica, onde evitare danni sia in termini di sanità pubblica che di immagine, nella speranza che quanto avviene in questi giorni non sia la “spia” di una problematica che può assumere dimensioni ben più vaste nel prossimo futuro».

Il prossimo 31 agosto a Pescopagano ci sarà anche il presidente Vito De Filippo

Conferenza sulla Nerico Muro La speranza è che si possa sciogliere il nodo “dell’eterna incompiuta” PESCOPAGANO - C'è chi vuole vederci chiaro sulla questione del completamento della Nerico-Muro Lucano. Il passo però non è pura formalità. Anzi. È il governatore lucano, Vito De Filippo a indire una nuova “Conferenza di servizi” sulla famigerata tratta e sulle sue ultime “vicissitudini”. Si terrà il prossimo 31 agosto a Pescopagano, nella Sala della Fondazione Girolamo Orlando, una riunione tecnica e operativa sul completamento della “Viabilità Nerico-Muro-Baragiano” alla presenza di tutti i sindaci dell'area e dei funzionari regionali e non degli enti interessati alla questione. L'ultima conferenza di servizio risale però al 21 novembre del 2007. Da allora si è assistito allo sblocco di alcuni cavilli sia tecnici sia burocratici, ma l'opera però ancora non è completata. Si attende in pratica un “confronto tecnico” con la mediazione del presidente De Filippo per porre fine ad un iter troppo lungo. La “Nerico-Muro” è attesa da un quarto di secolo. Da tempo le popolazioni del Marmo Platano fremono per il completamento. Due anni fa il Comitato di cittadini guidati dal-

Mariani: «Basta con le attese» MURO LUCANO - «Basta con le diatribe istituzionali fra enti più o meno autorevoli. I cittadini del Marmo Platano non possono più attendere invano il completamento della Nerico-Muro Lucano. La Conferenza indetta dal presidente della Regione, Vito De Filippo fa ben sperare per una fattiva risoluzione della questione». E' il commento del primo cittadino, Gerardo Mariani. «Risulta fondamentale non accantonare le istanze di un territorio fortemente penalizzato da quel gap infrastrutturale che mina allo sviluppo di un'area penalizzata da decenni per colpa di lungaggini burocratiche mai sopite. I cittadini devono rivendicare i propri diritti - prosegue Mariani - pretendono di dare attuazione a quei lavori che mancherebbero per rendere il tratto Muro-Baragiano fruibile. Non è accettabile che a causa di un ente o di un altro si continui a perseverare a danno dell'Erario. I fondi che 30 anni fa sono stati stanziati ancora non sono funzionali per le comunità del Marmo Platano. Di certo De Filippo saprà far luce sulla questione».

l'allora parroco di Castelgrande, Don Salvatore Dattero, aveva chiesto chiarezza sulla questione. Più di duemila firme furono consegnate al governatore lucano, Vito De Filippo. «In quel vertice ci è sembrato di capire che non ci fossero difficoltà - si legge in una nota del comitato a seguito della prima conferenza - il Commissario

D'Ambrosio pubblicamente assicurò la copertura finanziaria e la disponibilità di un solerte studio tecnico per lo svincolo provvisorio di Muro che doveva essere pronto in un mese, mentre la bretella per lo svincolo di Pescopagano entro tre mesi e sempre entro tre mesi doveva essere pronto il progetto esecutivo per il tratto Muro-Pescopagano».

Ebbene lo svincolo di Muro, anche se provvisorio, dopo una breve apertura ora è nuovamente chiuso. Circa un mese fa è stato consegnato dal Ministero alle Infrastrutture al Commissario ad Acta, D'ambrosio. Ma è la Provincia di Potenza il vero ente “gestore”. Lo ha stabilito solo pochi mesi fa il Ministero alle Infrastrutture. Intanto sono stati spesi circa 469 miliardi di lire per la NericoMuro, un'opera ancora incompiuta suddivisa in lotti ancora incompleti. Solo col Commissario ad Acta D'Ambrosio si giunse alla lottizzazione. Il primo tratto è quello della “Nerico-Pescopagano”, poi si va dallo svincolo di Pescopagano sino a quello di Muro Lucano per circa 23 Km. Dallo svincolo di Castelgrande sino a quello di Muro Lucano invece prende vita il terzo lotto mentre il quarto lotto da Baragiano a Muro- tra l'area industriale di Baragiano e località San Domenico- è quello balzato agli onori della cronaca proprio in quest'ultimo periodo. Ora nel Marmo Platano si spera solo che la “Conferenza di Servizi” del governatore lucano sia risolutiva. Angela Scelzo

Muro Lucano in festa MURO LUCANO - La Città di San Gerardo Majella in festa per il Santo Patrono della Basilicata e di Muro Lucano, sua città natale. Istituzioni regionali, provinciali, i 130 sindaci lucani e primi cittadini di Pagani, Deliceto, Auletta, San Greogorio Magno, Caposele e Buccino giungeranno a Muro Lucano il 2 settembre 2009 per affidarsi al patrocinio del Santo del Popolo, riconosciuto come Patrono delle mamme gestanti e dei bambini e venerato in tutto il mondo. Un ricco carnet di eventi è stato predisposto dal sindaco Gerardo Mariani, dall’assessore alla cultura Antonia Mennonna in sinergia con il parroco della Concattedrale di Muro Lucano “Sant’Andrea Apostolo”, Don Giustino D’Addezio che sarà presentato alla stampa sabato 29 agosto alle 10 nel Palazzo Municipale di Muro Lucano. «Quest’anno all’inizio del mio mandato - ha detto il sindaco Mariani - ho inteso dare maggiore visibilità ad ogni iniziativa a favore del nostro Santo, in modo da contribuire ad accrescernela devozione.E’venerato intutto il mondo, suscitando indirettamente, sul piano della promozione della nostra terra lucana, attenzione particolare e presenza numerosa di devoti anche stranieri».

A Laurenzana la storia di Gerardina Caiazzo e Gaetana Gioscia, in lotta da due anni

Un braccio di ferro che blocca un’impresa LAURENZANA - Da molti mesi è in atto un lungo ed estenuante braccio di ferro tra l'Asl di Potenza, il Comune di Laurenzana e due signore residenti nel piccolo paese della Val Camastra. Oggetto della contesa è l'apertura di una sala giochi nel centro cittadino di Laurenzana (nei pressi della centralissima piazza San Silvestro). Saranno le solite lungaggini burocratiche? Macchè. Questioni di altezze del locale non conformi all'uso destinato, mancanza di aerazione e illuminazione naturale, scriveva inizialmente l'Asl nello scorso mese di dicembre. Due mesi più tardi, la stessa Asl si esprimeva con parere positivo condizionato, destinando a deposito la parte retrostante il locale. Nell'aprile scorso, poi, è arrivata la doccia gelata: il Comune di Laurenzana «ha sostanzialmente respinto - si legge in un ricorso inoltrato al Tar dalla signora Gerardina Caiazzo -

il progetto presentato con Dia, avente per oggetto il cambio di destinazione d'uso dell'immobile, da deposito (C2) a locale commerciale (C1), con descrizione dell'iniziativa finalizzata alla realizzazione di una sala giochi». Le signore Gerardina Caiazzo (che ha presentato la Dia per l'inizio dell'attività) e Gaetana Gioscia (proprietaria del locale da adibire a sala giochi), palesemente deluse per questa spiacevole situazione, che si protrae da ben due anni, hanno così replicato: «Sono stati spesi circa centocinquanta mila euro per i lavori murari, affinché l'immobile fosse conforme ad essere adibito a locale commerciale. Abbiamo seguito scrupolosamente l'intero iter procedurale dei lavori con ingegneri e tecnici. Non si può bloccare un'attività di aggregazione per formalismi, soprattutto quando c'è la voglia di lavorare in una piccola realtà come Laurenzana». Le signo-

re Gaetana Gioscia e Gerardina Caiazzo puntano il dito contro chi vuole negare l'apertura della sala giochi e mostrano, attraverso alcune fotografie, l'interno del locale, i cui lavori sono già terminati da tempo. Mostrano le immagini dei soppalchi presenti nell'immobile, dei lavori eseguiti, delle toilette. Insomma, la sala giochi è già pronta per l'uso, ma se non c'è il cambio di denominazione (da deposito a locale commerciale) è tutto inutile. «In questa maniera spiegano Gaetana Gioscia e Gerardina Caiazzo - ci costringeranno a fare la guerra tra poveri, ovvero chiederemo alle autorità preposte che verifichino l'idoneità di tutte le attività commerciali di Laurenzana, e qualcuna di esse potrebbe non essere completamente conforme a quanto previsto dalle leggi vigenti». In breve, ripercorriamo, ora, le tappe di questa vicenda negli ultimi mesi. Il 3 dicembre 2008, l'Asl

di Potenza ha espresso parere contrario all'apertura della sala giochi, inviando la comunicazione al Comune di Laurenzana e non alla diretta interessata. Il 31 dicembre scorso è stata chiusa la Dia dalla signora Caiazzo. Il 13 febbraio di quest'anno, dopo l'intervento della signora Gioscia, l'Asl si è espressa con parere positivo condizionato. Il 23 febbraio, la signora Gerardina Caiazzo ha chiesto al Comune che le fossero fornite informazioni circa gli oneri da corrispondere per il cambio di destinazione. La risposta del Comune di Laurenzana è datata 18 marzo 2009 e segue le direttive sottoscritte dall'Azienda sanitaria di Potenza. Il 24 marzo è intervenuto l'ingegnere di parte delle signore Caiazzo e Gioscia, spiegando al Comune di Laurenzana che per quanto riguarda la questione «si fa riferimento alla legge regionale n. 10 del 22/10/2000 per ricercare

Il locale chiuso adibito a sala giochi a Laurenzana

elementi penalizzanti l'iniziativa e della stessa non si tiene conto per validare soluzioni tecniche, che possano consentire l'utilizzo commerciale degli spazi retrostanti» (destinati a deposito con parere dell'Asl). Il 27 aprile il Comune di Laurenzana «ha sostanzialmente respinto - si legge in un ricorso inoltrato al Tar dalla signora Gerardina Caiazzo il progetto presentato con Dia, avente per oggetto il cambio di destinazione d'uso dell'immobile». Successivamente si arriva dinanzi al Tar di Basilicata che, in data 29 luglio, ha rigettato l'i-

stanza incidentale. La signora Gerardina Caiazzo non si è data per vinta ed ha annunciato di voler procedere per vie ordinarie presso la giustizia amministrativa, con conseguente allungamento dei tempi. La speranza, ora, è che le parti si avvicinino e ci sia un gesto di apertura da parte degli enti pubblici, chiamati in causa per risolvere la questione. Si dovrebbero favorire le iniziative di chi vuol dare vita ad attività lavorative in questo particolare momento di grave disoccupazione e di crisi economica. Donato Pavese

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Mercoledì 26 agosto 2009


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Tour del consigliere Fierro per promuovere il progetto

I fatti risalgono al 10 agosto scorso

Il Parco unico del Sud riparte dalla Val D’Agri

Maratea, rubò in un appartamento Arrestato dall’Arma

VILLA D'AGRI - L'idea del Parco del Sud. Il consigliere regionale dell'Udc, Gaetano Fierro in Val d'Agri per “lanciareâ€? la proposta di un unico Parco. L'idea Forza per il consigliere regionale “quella di unificare le aree protette di Campania, Basilicata e Calabria in unico Parco nazionaleâ€?. Idea che in questi giorni il consigliere sia prospettando agli amministratori della Valle. Ieri nel centro valdagrino per rilanciare uno dei capisaldi della sua politica ambientalista e di protezione della natura quale immenso patrimonio verde e perfetto abita umano. Un unico Parco “piĂš attrattivoâ€? e che come ha spiegato l'esponente dell'Udc ÂŤche diventi il piĂš vasto di tutta l'Europa dell'OvesÂťt. ÂŤI parchi del Cilento, del Pollino e della Val d'Agri Lagonegrese darebbero ha specificato - vita ad un'unica grande aggregazione rappresentativa delle comunitĂ locali appartenenti a tre regioni. Si tratta - ha prospettato il consigliere di dare corpo ad una realtĂ che giĂ presenta simili condizioni geofisiche, orografiche e antropiche, in vista anche di una sistemazione dei conti dello Stato che preveda la valorizzazione delle realtĂ locali ed una

Un’immagine della Val D’Agri

programmazione nazionale che privilegi le opportunitĂ offerte dalle aree regionali. Il Sud, in tal modo, assumerebbe i connotati di un prezioso volano per la crescita e lo sviluppo, non solo autoctono, ma dell'intero Paese, contrastando efficacemente le voci stonate e assolutamente fuori dal coro e l'assioma ormai vetusto che lo vedono in veste di terra eternamente assistita. Una unica presidenza per il grande Parco ha spiegato Fierro - con

Nota del segretario regionale del Pdci

Rubinetti a secco nella bassa Val D’Agri La protesta di Soave VAL D’AGRI - Con l’arrivo dell’estate, riemerge, in alcuni centri il problema dell’approvvigionamento dell’acqua. Problema registrato anche nella Bassa Val D’Agri. ÂŤChe senso ha parlare di Progetto Val d'Agri, di turismo, di aree interne come risorse, se poi non si garantisce l'erogazione dell'acqua nelle case dei cittadini?Âť. A chiederselo in una nota è Giovanni Soave, segretario regionale del Pdci, che denuncia i notevoli disagi e i disservizi che hanno subito i cittadini, i tanti emigranti e i vacanzieri, venuti nei comuni della Bassa Val d'Agri, nel ponte di ferragosto, che hanno avuto i rubinetti a secco dal 14 al 20 agosto. ÂŤIl paradosso - sottolinea - è che mentre le dighe sono piene, i cittadini fanno i conti con la mancanza di questo bene primarioÂť. ÂŤSono convinto - conclude Soave - che tutti i soggetti preposti, da Acquedotto lucano alle Amministrazioni comunali, alla Regione, devono porre in essere ogni iniziativa utile volta a scongiurare simili anomalie che rappresentano un nemico mortale per qualsiasi forma di ospitalitĂ diffusa, di turismo e di sviluppo del territorioÂť.

PATERNO –Grande partecipazione di pubblico e successo assoluto per i festeggiamenti in onore del martire San Bartolomeo Apostolo tenutisi a Piazzolla. Un momento di spiccata qualificazione socio-liturgica, che miscelando memoria storica, aggregazione, intrattenimento e devozione, rappresenta per l’antico borgo un appuntamento da vivere con intensità e con fierezza. Riflessione spirituale, partecipazione liturgica, spazi a connotazione ricreativa, aggregazione, musica popolare hanno scandito i tempi di una festa che per Piazzolla, lungi dal voler essere considerata ancora, peraltro anacronisticamente, frazione,

Carabinieri

una unica direzione politica ed un unico Consiglio Direttivo interregionale in grado di gestire in modo produttivo una immensa risorsa dal punto di vista economico, turistico ed occupazionale. Un insieme di ecosistemi in gran parte intatti ed anche parzialmente alterati da interventi antropici al servizio di tre Regioni e, non solo di esse, che purtroppo vivono situazioni di criticitĂ e di difficoltĂ nel trovare il giusto rapporto tra territorio ed am-

MARATEA - In manette topo di appartamento. I carabinieri della compagnia di Lagonegro, coordinati dal tenente Luigi Salvati Tanagro, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto un cittadino rumeno a nome D.D.A., trentenne, domiciliato nella località marina di Tortora in provincia di Cosenza. L'arrestato è ritenuto responsabile di furto aggravato in abitazione commesso in località Castrocucco di Maratea il 10 agosto 2009. Ladenuncia presentatadallaproprietaria dell'abitazione,ha consentito ai militaridella aliquota operativa diavviare le indagini del caso, coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di lagonegro Francesco Greco, che hanno permesso di raccogliere validi elementi investigativi. Il giudice per le indagini preliminari Vincenzo landolfi, concordando con le indagini svolte, ha emesso provvedimento di custodia cautelare in carcere. L'arrestato è stato associato presso la casa circondariale di sala consilina.

I misteri della Basilicata sbarcano a Chiaromonte CHIAROMONTE - Con la storia criminale di Gino Cosentino, nativo di Chiaromonte e fondatore della famiglia mafiosa lucana dei Basilischi, si è aperta a Chiaromonte nella sala consiliare, la presentazione del libro "Quando la mafia non esiste", e del film documentario "libera nos a malo". All'incontro erano presenti don Marcello Cozzi, autore del libro e referente in Basilicata dell'associazione Libera, il regista Fulvio Weltz, ideatore e creatore del film sui misteri lucani, il sindaco di Chiaromonte Antonio Vozzi e il giornalista Fabio Amendolara del “Quotidiano della Basilicataâ€?, che ha moderato l'incontro, nonchĂŠ autore di tantissime inchieste giornalistiche legate proprio alla cronaca giudiziaria. Alla presenza di numerosi chiaromontesi, don Marcello Cozzi ha argo-

Paterno Nel segno della devozione e dell’intrattenimento

Piazzolla, folla di fedeli alla festa di San Bartolomeo rappresenta ulteriore motivo per risvegliare e rigenerare il proprio orgoglioso senso di appartenenza ad un nobile, lungo ed esclusivo percorso storico, sociale ed antropologico. Il ricorrere della festivitĂ , infatti, rappresenta un’occasione per un’accurata rivisitazione storico-culturale per il rione oltre che momento di vita comunitaria. Piazzolla è costretta spesso, purtroppo, a dare testimonianza di grande autonomia e di dignitosa

bienteÂť. Un unica area piĂš vasta ed attrattiva per il turismo, la tutela e la salvaguardia dell'ambiente. Per il consigliere regionale ÂŤsarebbe questo un vero esempio di Federalismo condiviso ed a carattere gestionale, al di lĂ delle chimere che vengono da piĂš parti auspicate o, peggio, da un azione finalizzata alla disgregazione dell'intero apparato statale e dell'unione della nazioneÂť. Angela Pepe

autodeterminazione in conseguenza della marginalizzazione sociale, culturale e territoriale, dovuta non solo alla lontananza geografica dal cuore del paese ma anche, e forse soprattutto, alla lontananza ed al distacco fatti registrare dalle istituzioni in questi anni. Un distacco che si traduce in isolamento, unalontananza chedeprime ulteriormente spazi, opportunitĂ , assottigliando sempre piĂš le possibilitĂ di partecipazione comunitaria. Le

mentato le varie vicende e storie misteriose, che colpiscono anche la nostra regione, definita nonostante tutto “isola feliceâ€?. Gli argomenti trattati da don Marcello sono storie che tutti conoscono, come l'assassinio dei fidanzatini di Policoro Luca e Mari Rosa, all'omicidio dell'autista di Scanzano Vincenzo De Mare, passando per la tragica storia di Maria Antonietta Flora, la maestra di Lagonegro scomparsa negli anni ottanta, per passare al mistero della scomparsa di Elisa Claps. ÂŤI casi - spiega don Marcello non sembrano essere collegati tra di loro, ma unendo i tasselli si può arrivare a ricostruire qualcosa di molto inquietante, dove il filo conduce sempre ad affari malavitosiÂť. Incitato dalla curiositĂ dei presenti, ben disposti a formulare domande, don Marcello ha il-

dinamiche genti del ridente borgo, allora, ben colgono l’opportunitĂ offerta loro dall’evento liturgico-religioso per dimostrare di sentirsi parte integrante e fondante di un paese che proprio dalle colline adiacenti il rione trae le sue origini. Il centro antico, che con la sua “Civitaâ€?, su cui è stato ritrovato un villaggio del periododel mediobronzo, ha infatti dato origine ai successivi centri urbani valligiani. Una memoria storica custodita intatta, nei suoi valori genuini ed edificanti, dagli abitanti del posto che con orgoglio, dinamismo e caparbia volontĂ , danno testimonianza di una presenza forte sul territorio. Nuario Fortunato

lustrato il riquadro della criminalitĂ organizzata lucana, definendola non simile alle altre organizzazioni criminali presenti nella nostra nazione, ma pur sempre un ente criminale presente nella nostra piccola realtĂ lucana. Al termine dell'incontro, non sono mancati i ringraziamenti e i complimenti al lavoro svolto dalle forze dell'ordine e ai magistrati che grazie al loro ferreo lavoro stanno facendo in modo che la Basilicata, “geograficamente coinvoltaâ€? non arrivi ad abbracciare un fenomeno criminale piĂš esteso come in Calabria, Sicilia, Campania e Puglia. Tra i presenti, non è mancato lo stupore di piĂš di qualcuno che non era a conoscenza del fenomeno mafioso lucano. Lucio Vitale

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MercoledĂŹ 26 agosto 2009


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Ma il Comitato di cittadini tiene alta l’attenzione sul sito

L’episodio avvenuto a Riccione

Discarica di Atella, schiarita dopo l’incontro in Regione

Ruba borse nel parco acquatico Arrestato melfitano

ATELLA - Positivo l'incontro di ieri mattina in regione. I membri del comitato sono stati rassicurati dai tecnici regionali in merito alla costruzione della discarica che, giova ricordare, aveva portato le famiglie a protestare e, conseguentemente, a fermare i lavori lo scorso venerdì. Alla relazione del progetto che è stato approvato nel 2006, i tecnici della Regione, hanno consegnato nelle mani di alcuni membri del comitato il cosiddetto “atto autorizzativo” che recepisce alcune criticità sollevate dalle stesse famiglie. «Il Comitato - ha detto il sindaco di Atella, Telesca raggiunto telefonicamente - è stato rassicurato. Come Comune ci mettiamo a disposizione perché i cittadini siano informati sull'iter dei lavori». All’incontro di ieri ha partecipato anche il presidente della Provincia, Piero Lacorazza «Il momento è delicato sul tema rifiuti - ha commentato - Non dobbiamo

MELFI Chiude la ex statale 401 Da questa mattina è interdetto a Melfi il transito sulla strada statale ex 401 . dall'incrocio tra Via Siena e Via Sandro Pertini, nel senso di marcia a salire verso la Potenza Melfi. Proseguono dunque i lavori, che una volta completati, porteranno alla realizzazione di un marciapiede e la relativa illuminazione del cavalcavia che sovrasta Via Aldo Moro. Pertanto tutti gli automobilisti che da Melfi vorranno imboccare la strada statale 658 dovranno utilizzare lo svincolo di Melfi nord. Dopo varie necessitudini i residenti nella zona in questione potranno finalmente beneficiare di un'opera diventata indispensabile per il traffico pedonale. I lavori, così come garantisce la ditta esecutrice e l'assessore alle infrastrutture Franco Poppa avranno la durata di circa in mese. I lavori per l'illuminazione di Via Bagnitelli per un costo di circa 250 mila euro e già avvianti dalla ditta esecutrice creeranno inevitabile i disagi al traffico automobilistico in entrata e in uscita sulla Potenza - Melfi. La protesta di venerdì scorso

nascondere quelli che sono i problemi attuali. Per questo non dobbiamo rifiutare il confronto e essere determinati a dare risposte che riguardano la salute dei cittadini, la trasparenza e la legalità, i controlli e la vigilanza». Lacorazza, al di là della questione legata ad Atella, fa un discorso più generale. Pur ammettendo qualche ritardo sul fronte dell’impiantistica, guarda al futuro con molta fiducia.

Distrutta dalle fiamme parte dell’abetaia

Melfi, incendio nei pressi della storica villa “Rispoli” MELFI - E' un'estate caldissima davvero in ogni suo aspetto. Dalle temperature quasi tropicali agli incendi continui che devastano il territorio. Non è stata esente la regione ed in particolare l'agro melfitano. Spettacolare quello a ridosso della città di Melfi, proprio dirimpetto alla stazione ferroviaria, nell'ex villa Rispoli, un tempo di proprietà della scrittrice Carolina, ben nota negli anni 30 - 40, che ha distrutto parte di una secolare abetaia, una volta abbastanza estesa ed oggi molto ridotta, per essere stati abbattuti nel passato molti dei suoi antichi alberi, per la costruzione della sta-

zione Agip. Le viscere del territorio, che rientra nella collina dei Cappuccini, hanno però in serbo sicuramente delle altre autentiche preziosità di quella vasta necropoli del V - IV secolo a.C., in parte già venuta alla luce e che ci ha restituito reperti di grande pregio, valga per tutti l'artistica coroncina cesellata in argento con foglie di alloro e quercia. Pertanto invitiamo la Soprintendenza ai Beni Archeologici ad effettuare opportune esplorazioni con sopralluoghi e scavi, prima che si dia il via ad eventuali costruzioni sul terreno, spogliato della sua abetaia. Franco Cacciatore

L’Acquafan di Riccione

«In quest’ottica sta lavorando molto e bene il vicepresidente Macchia. Nelle prossime settimane partiranno una serie di confronti con i sindaci e la Regione per verificare lo stato dell’arte e indicare una prospettiva che prevede la riduzione dei rifiuti, riciclaggio e al riutilizzo». Una schiarita dunque, dopo le tensioni di venerdì scorso quando i cittadini, in seguito all'avvio dei lavo-

ri per la costruzione di un altro sito, avevano bloccato i lavori, sostenendo, con una puntuale documentazione, la pericolosità di una discarica proprio in quella zona. L'atto autorizzativi, allegato alla relazione, sembra per il momento, fugare ogni dubbio. Anche se, le famiglie residenti nella zona, vigileranno perché il tutto sia fatto a salvaguardia dell'ambiente e della salute delle persone.

Li hanno beccati, è proprio il caso di dirlo con le mani nel sacco. Protagonisti un ventitreenne melfitano e una diciassettenne di Gabicce Mare. I carabinieri li hanno fermati mentre tentavano di dileguarsi dopo aver rubato delle borsette a tre ignare signore. Il fatto è accaduto all’Acquafan di Riccione e i due giovani. La refurtiva ( telefoni cellula-

“Melfia”, presto la riqualificazione MELFI -Terminata lapausa estivadi ferragosto la giunta del sindaco Ernesto Navazio, che guida la città di Melfi da due mandati consecutivi, è tornata al lavoro a pieno organico. Una delle priorità per gli amministratori del municipio di piazza, Pasquale Festa Campanile resta l’emergenza ambientale provocata dal mancato interventodi riqualificazioneambientale del torrente, Melfia. Il letto della fiumara, che in diversi punti attraversa la città, ha urgente necessità di essere ripulito. «Ci attiveremo immediatamente per la pulizia del torrente–conferma l’assessore alla sanità, Francesco Rauseo –e per questo motivo ho già informato il sindaco ed i responsabili del nostro ufficio tecnico comunale. Proprio ieri è stato effettuato un sopralluogo nella zona di viale Aldo Moro». A pochi metri dall’ospedale, San Giovanni di Dio si è creata una situa-

zione poco piacevole. Il rivolo di acqua, ormai stagnate, genera cattivo odore ed è diventato ricettacolo di rifiuti, carcasse di animali abbandonati, vegetazione disordinata e talmente fitta che le piante sono cresciute ormai ad altezza d’uomo. Per l’odore nauseante che si avverte al passaggio dell’automobilista o, peggio ancora, dello sventurato pedone, si è costretti ad allontanarsi in tutta fretta. Balconi e finestre delle case adiacenti sono completamente chiuse da giorni. Senza un impianto di aria condizionata in appartamento si può facilmente comprendere con quali difficoltà si viva nelle case arroventate dal sole di questi giorni senza la possibilità di un benché minimo ricambio o ricircolo dell’aria. «Non abbandoneremo certo questi cittadini – aggiunge l’assessore, Rauseo – anzi posso promettere loro che molto presto comin-

L’assessore Rauseo

ceremo le operazioni di riqualificazione della Melfia. Il cattivo odore del tratto di fiumara che attraversa viale Aldo Moro, tuttavia, può avere diverse cause. Noi faremo il possibile per risolvere l’emergenza ma in questa situazione è indispensabile la collaborazione di Acquedotto Lucano. Controlleremo ogni possibilità di inquinamento ambientale anche per scoraggiare eventuali sciagurati cittadini che si rendessero protagonisti di scarichi abusivi nel fiume». Vittorio Laviano

Barile, successo per “Cantinando” BARILE - Successo di pubblico, alcuni provenienti dalle regioni limitrofe, con Cantinando - Wine&Art, organizzato dall'Associazione Culturale SISMA. Il progetto, ormai alla quarta edizione, una rassegna culturale che, partendo da un festival di musica tradizionale dall'Italia e dal mondo, ha abbracciato varie forme di arte: pittura, fotografia, scultura, proiezioni video, street parade, giochi tradizionali, letteratura, ecc. Il tutto ambientato nel suggestivo Parco urbano delle cantine, scavato nel tufo nel XV secolo dalle popolazioni albanesi e greco-albanesi in fuga dall'invasione ottomana, e tanto caro a Pier Paolo Pasolini che, nel 1964, ci ha girato parte de “Il vangelo secondo Matteo”. Filo conduttore del festival è stato il rubino della nostra tradizione enogastronomica: l'Aglianico del Vulture. La kermesse ha fatto incontrare gli appassionati di vino col pubblico di intenditori d'arte che gravitano nel Mezzogiorno ed ha messo in evidenza il ter-

ri, documenti personali, libretti di assegni, carte di credito, bancomat, occhiali da sole, macchine fotografiche digitali e contanti) apparteneva a tre donne di Milano, Roma e Grosseto. La refurtiva è stata recuperata e restituita alle proprietarie. La ragazzina è stata affidata in custodia ai genitori. Il ragazzo è stato arrestato.

ritorio del Vulture, il comune di Barile e il suo patrimonio enogastromico, artistico e culturale. La rappresentazione ha seguito uno schema consolidato, con l'apertura al pubblico delle cantine, animate da mostre d'arte e da un centinaio di comparse che offriranno prodotti artigianali e le specialità enogastronomiche tipiche della zona..... Anche questa edizione si è avvalsa del contributo dei ragazzi dell'International Work Camp (realizzato in collaborazione con l'Associazione Lunaria, di Roma). Una ventina di ragazzi provenienti da vari stati europei ed extraeuropei, sotto forma di volontariato, hanno contribuito, insieme ai ragazzi dell'Associazione ospitante, a organizzare la manifestazione, pulendo i luoghi destinati all'evento, allestendo e decorando le cantine e i vari percorsi e gestendo il palinsesto dei tre giorni..... Interessante è stata l'ultima giornata, interamente dedicata alla cultura e

alla tradizione arbereshe, rappresentata da alcuni piatti culinari e dalla cultura e dall'antica lingua albanese, che ancora oggi costituisce il dialetto tipico di Barile. Un percorso gastronomico, basato su piatti della cucina tradizionale albanese e lo spettacolo di canti e balli in costume, a cura dell'associazione “Intercultura”di Barile e, a seguire, al concerto della Spasulati Band, proveniente da Santa Sofia d'Epiro, paese arbereshe della Calabria, hanno chiuso i tre giorni di Cantinando. “In una società in cui si sente sempre parlare di globalizzazione, in cui i popoli avvertono la crescente esigenza di recuperare le proprie radici per ritrovare un'identità, Cantinando - Wine&Art, cerca ancora una volta di riaffermare la nostra cultura tradizionale, mettendola a confronto e in collegamento con quanti desiderano scoprirla e riscoprirsi”. Riferisce Maurizio Caccavo presidente dell'associazione Sisma. Lorenzo Zolfo

Un momento dell’iniziativa

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Acerenza, due incendi in poche ore Acerenza - Due incendi in pochi giorni. E' questo il bilancio, almeno fino ad oggi, della stagione estiva, arrivata ormai agli sgoccioli. Il primo incendio solo lasettimana scorsa in contrada La Guardia e un altro, due giorni fa, in contrada Ripallanza. Due zone differenti, una, ad ovest, caratterizzata dalla vegetazione boschiva e l'altra, ad est, in un campo lasciato a riposo dove la sterpaglia la fa da padrona. Sarà stato il troppo caldo dei giorni scorsi o la mano dell'uomo? Ad ogni modo, qualsiasi sia la risposta a questi due interrogativi le voci di paese non credono che si tratti di autocombustione. Il solito mozzicone di sigaretta but-

Alcune immagini di uno degli incendi

tato via dal finestrino o un insistente raggio di sole? Il primo incendio della stagione lo scorso 19 agosto. Un elicottero, AB 412, partito da Potenza, è intervenuto per domare l'incendio propagatosi nel

pomeriggio, in contrada La Guardia, nella zona ovest del centro. Le fiamme, pur domate, hanno distrutto 5 ettari di vegetazione, tra bosco e sterpaglia, mettendone a rischio altri 15. Dati, questi, riporta-

ti del Corpo Forestale dello Stato. Non sono stati ancora resi noti, invece, i dati riguardanti l'incendio del 21 agosto scorso in contrada Ripallanza, rispettivamente alla zona est del centro acheruntino,

scaturito sempre nel pomeriggio. Da lontano si può chiaramente vedere una macchia nera, che fortunatamente, non ha provocato danni ingenti alle vicine zone coltivate. Secondo i carabi-

nieri della stazione di Acerenza lasituazione risultaessere sotto controllo. Una stagione che sicuramente non ha paragoni con gli incendi indomabili dello scorso anno. Enza Saluzzi

Palazzo San Gervasio Polemica del Comitato pro-migranti sul contributo di 5 euro

Riapre il centro di accoglienza Il comune distribuisce 100 letti. Il 4 settembre prossimo arriverà una tensostruttura PALAZZO - Con l'arrivo della stagione del pomodoro, si ritorna a parlare del centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio. Una situazione che ogni anno si rinnova e che ogni anno non fa mancare momenti di tensione. Nella mattinata di ieri dopo un sopralluogo, il vicesindaco Paolo Palombo ha cominciato a distribuire un centinaio di letti, con relativi materassi, che sono stati posizionati all'interno del capannone. Il numero, fanno notare dal Comitato di accoglienza per i migranti, non è sufficiente. Basti pensare che nei giorni scorsi ce n'erano almeno duecento. «Oggi (ieri ndr) - sostiene il vicesindaco - abbiamo censito 115 persone. Quelli che rimarranno fuori, si arrangeranno per il momento nelle tende. Siamo in attesa - ha aggiunto - di una tensostruttura che permetterà l'alloggiamento di altre 100 persone. I letti sono già disponibili. Attendiamo il 4 settembre che sarà il giorno fissato per la sua costruzione». Non sono mancate alcune polemiche da parte dei membri del comitato: sotto accusa il censimento operato dal comune e la questione legata al contributo di 5 euro che gli extracomunitari dovrebbero sborsare per essere alloggiati. «Il censimento - risponde l'assessore - è necessario per l'organizzazione. Sappiamo il nome dell'ospite e la sua ubicazione. Nel momento in cui andrà via, quello stesso posto potremmo darlo a un altro». Sul contributo: «Lo ha previsto una delibera di giunta. Attualmente

Cala la produzione del pomodoro di Lavello

Il centro di accoglienza come appariva ieri mattina

non lo abbiamo ancora chiesto. Lo faremo nel momento in cui gli extracomunitari lavoreranno. A che cosa servirà? Per la gestione del centro: acqua calda, pulizie etc». Infine un appello al Comitato: «Al posto di polemizzare, preferirei da parte loro un atteggiamento più collaborativo». I membri del comitato lamentano « scarsa sensibilità delle amministrazioni dei Comuni di Venosa, Montemilone, Lavello i quali invitati dalla Commissione Regionale sull'Immigrazione all'inizio di Giugno non si sono presentati e vani sono stati i tentativi della stessa Commissione e del Sindacato (Cgil) per discutere anche

di altre situazioni analoghe a quelle di Palazzo San Gervasio, quali Boreano (comune di Venosa) e Gaudiano (comune di Lavello). Intanto continuiamo con l'appello di fornirci di un Gazebo, ormai quello datoci dall'Avis di Venosa, che ringraziamo, dopo essersi spezzato al vento viene utilizzato adesso come tenda da ombra per una “canadese. Inoltre lanciamo un appello per la fornitura di cisterne da 500 o 1000 litri per acqua potabile in modo da poter rifornire il campo di acqua visto che i lavoratori devono camminare per circa 3 Km per andare e 3 per tornare per approvvigionarsi di questo bene”.

LAVELLO - Un calo di produzione anche del 30 per cento nel Lavellese soprattutto per effetto della grandine che si è abbattuta sulle coltivazioni di pomodoro a giugno scorso; ritardo nella maturazione sino a tre settimane; prezzi differenziati sulla base della qualità del prodotto e nei casi di migliore qualità con le stesse quotazioni dello scorso anno: sono - secondo la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata - le caratteristiche della campagna pomodoro avviata da qualche settimana. «La situazione sottolinea Saverio Carlucci dell'Ufficio comprensoriale Cia Lavello - forse mai come quest'anno è a macchia di leopardo, nel senso che a Palazzo San Gervasio dove si concentra il grosso della produzione per il VultureAlto Bradano non ci sono state calamità naturali e pertanto il calo della quan-

tità è minore (tra il 10 e il 20%) ma la qualità del pomodoro è quasi dappertutto eccellente. Quanto al ritardo della maturazione del prodotto si può considerare pressoché generalizzato al punto che come Cia - riferisce il dirigente abbiamo chiesto alla società di gestione del Conservificio di Gaudiano di Lavello di prolungare l'attività di trasformazione per venire incontro alle esigenze dei produttori, una proposta che ha trovato ampia disponibilità. Come Confederazione, di intesa con i titolari delle aziende - continua Carlucci - siamo riusciti a stoppare tentativi di grossisti extraregionali di approfittare dei problemi esistenti per imporre prezzi più bassi della campagna 2008. Continueremo comunque a vigilare rafforzando la rete di servizi di assistenza ai produttori».

L’iniziativa è promossa dalla proloco guidata da Michele Duino

Venosa, tutto pronto per la notte bianca VENOSA-Sarà tutta bianca la notte che tra sabato 30 e domenica 31 la cittadina oraziana vivrà all'insegna del divertimento, della spensieratezza e dello svago. Ad animare il terzo appuntamento della Notte Bianca di Venosa un articolato programma, che, dalle 21.00 alle prime luci dell'alba, metterà in scena ininterrottamente una serie di appuntamenti di qualità e di spettacoli frizzanti. Un programma, predisposto dalla Pro Loco e dal'Amministrazione comunale, che terrà compagnia ai tantissimi nottambuli che vorranno vivere in piena tranquillità e per una notte intera la movida venosina. Una città che si apre anche

nelle ore notturne,per essere scoperta, apprezzata e amata, e che condanna l' abuso di bevande alcoliche, gli schiamazzi notturni, gli atti di teppismo e vandalismo, gli episodi di violenza. Per tutta la notte si alterneranno sul palcoscenico vip dello spettacolo, cantanti, cabarettisti, gruppi di ballo, sfilate di moda, e ragazze in passerella per la finalissima regionale di Miss Motors. A pochi giorni dall'appuntamento, abbiamo cercato di saperne di più su programma e ospiti e ci siamo rivolti direttamente a Michele Duino, Presidente della pro Loco e regista della Notte Bianca. Tra i Vip sembra quasi sicura la presenza di Michele

Placido (dopo il gran rifiuto della prima edizione, con la presenza “scomoda” di Patrizio Corona), e la riconferma di Barbara Chiappini; sono in fase avanzata le trattative per avere Raul Bova e la Guaccero. Faranno da contorno: tronisti di Uomini e Donne; personaggi dell'isola dei famosi e qualche ragazzo di Amici della De Filippi. Per il settore “cantanti” assicureranno la colonna sonora della manifestazione gruppi emergenti della Basilicata e della Puglia. Circolano con insistenza voci, non confermate, della presenza di Arisa. Già definite le presenze per il Cabaret: sul palco Antonio Fiorillo (di La sai l'Ultima) e i Fatebenefratelli,

che, dopo molti anni, tornano a Venosa. Per la danza e il ballo si esibirà il gruppo di ballo venosino “BallAnto”. In passerella per le sfilate di moda ragazze e ragazzi di It Fashion di Venosa e di altre ditte di Comuni limitrofi. Una novità di questa terza edizione è rappresentata dalla finalissima regionale di Miss Motors: un concorso di bellezza internazionale, la cui finale nazionale si terrà a Milano e quella internazionale in Spagna. In passerella 30 ragazze lucane, che si contenderanno il titolo di Mis Motors Basilicata e il diritto ad accedere alla finale nazionale di Milano. Tutto sommato una Notte Bianca sobria, lontana dagli eccessi

delle precedenti edizioni (con le chiacchieratissime presenze di Corona e Lele Mora), tutta all'insegna del puro divertimento (all'interno delle disposizioni varate dall'Amministrazione comunale per contrastare l'abuso dell' alcol, forme di teppismo e vandalismo) e della voglia di passare una notte diversa dalle altre. Una improvvisa conversione di

Duino sulla strada di Damasco, dopo le roventi polemiche degli anni scorsi? Il Presidente della Pro Loco non rinnega le scelte passate, rivendica la validità delle iniziative assunte per far decollare la Notte Bianca venosina e sottolinea l'opportunità di percorrere nuove strade alla luce delle nuove situazioni. Giuseppe Orlando

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’incidente subito prima dell’uscita di via La Martella, tutta da chiarire la dinamica dello scontro

Tremendo impatto mortale Auto contro scooter sulla statale 7, perde la vita il 56enne Francesco Tamburrino UN impatto mortale, quello che ieri mattina, sulla strada statale 7, al Km 5,70, alle porte di Matera. Intorno alle 8,30, per cause in corso di accertamento, nello scontro tra una Fiat Uno ed una moto, ad avere la peggio è stato il conducente dello scooter. Un impatto violentissimo, a seguito del quale il cinquantaseienne Francesco Paolo Tamburrino, ha riportato lesioni gravissime ed è deceduto. Sembra che l'impatto sia avvenuto tra la Fiat Uno e lo scooter dal lato anteriore destro dell'auto. Uno scontro che si è rivelato fatale per Tamburrino. Il conducente dell'auto, invece, un sessantanovenne di Gravina di Puglia, non ha riportato lesioni. Per il forte stato di shock, l'uomo è stato accompagnato all'ospedale Madonna delle Grazie. Sul luogo dell'incidente è stato immediato l'intervento di una squadra dei vigili del fuoco e del 118. Ma, nonostante i tentativi dei medici del 118 di rianimare Tamburrino, non c'è stato niente da fare. Sinergica l'azione dei militari dell'Arma e degli agenti della Polizia stradale che hanno raggiunto la zona dell'incidente. E' stato necessario interrompere il traffico (personale della polizia municipale e della polizia provinciale hanno provveduto a deviarlo) per i primi rilievi . Anche se solo intorno alle 11,30 il tratto di strada interessatodall'incidente è stato riaperto in entrambi i sensi di marcia, non si sono registrate ripercussioni significative sulla viabilità. Sulla dinamica del sinistro, per i rilievi e gli accertamenti del caso hanno operato i carabinieri della Compagnia di Matera. Soltanto lo sviluppo planimetrico, la valutazione dell'impatto e del punto in cui è avvenuto potranno fornire dettagli utili per accertare l'esatta dinamica dello scontro. Bisogna accertare, ad esempio, se si è trattato di un tentativo di sorpasso o di uno sconfinamento di uno dei due mezzi e valutare la velocità degli stessi. Tamburrino, coniugato e padre di tre figli, era impiegato presso la base dell'Aeronautica Militare di Gioia del Colle. Di Tamburrino era noto l'impegnoprofuso pertutelareidiritti deiresidenti di borgo Picciano. Proprio per il ruolo di Tamburrino, punto di riferimento per i cittadini del borgo, sono stati numerosi i messaggi di cordoglio non appena la notizia si è diffusa in città. A Francesco Tamburrino dedica un ricordo anche l’assessore provinciale Antonio Montemurro: «Eraattivo ed estroversoe aveva dimostrato una grande tenacia soprattutto dopo la vicenda dell’esplosione al bordo Picciano, dove abitava.Nonostante non gli fossestata riconosciuto il diritto ad usufruire dei benefici per gli sfollati, mi aveva detto recentemente cheaveva decisoaveva dirimanerenel suoborgo e di ricostruirsi la casa da solo per viverci ancora. Lascia un ricordo anche nel borgo La Martella con cui ha condiviso molte battaglie. Ricorderò sempre anche il suo impegno per la festa di S. Benedetto, a Picciano». I funerali saranno celebratidomani alle16 nelsantuario di Picciano. Rossella Montemurro

LA STORIA

Era la “voce” dei borghi Meglio conosciuto come il “sindaco di Picciano”

Due immagini di Videouno dell’incidente sulla statale 7, in basso a destra Franco Tamburrino

Un attivista dei borghi di Matera. Per tutti era il “sindaco di Picciano”. Sempre in prima linea per tutti i problemi di Picciano e La Martella, mettendoci la faccia e tutte le energie. Franco Tamburrino è stato uno dei pionieri dei tanti tentativi di dare voce ai problemi dei borghi materani nati nel 1953 dopo lo spopolamento dei Sassi. Franco scelse Picciano e ne è stato voce e coscienza fino all'ultimo. Punto di riferimento, ma non ha mai avuto le forze per accomodarsi in consiglio comunale, nonostante i vari tentativi, dove avrebbe potuto dare un grosso contributo alla crescita dei borghi, limandone i mille problemi ancora esistenti. La nascita dell'associazione San Benedetto, di cui è stato promotore e anche presidente, fu uno dei tentativi di dare forza e voce a borgo Picciano. Un paladino delle minoranze. Perché i pochi abitanti di Picciano A e B non possono essere definiti diversamente, ma Franco Tamburrino gli dava voce esponendosi in prima persona. Iscritto come attivista al movimento Libertas con Gino Morelli e Vincenzo Suriano, Franco Tamburrino ha provato anche a cavalcare il filone-calcio per dare voce alla “sua” Picciano. Perché incontrarlo significava vedere i due borghi, ed infatti era impossibile esimersi da ascoltarlo per qualsiasi cosa che interessasse Picciano. Una delle prime candidatuire a consigliere comunale risale alla prima lista Forza Italia a Matera messa in piedi dall'avvocato Piero Ruggi per sostenere la candidatura a sindaco di Matera del dottor Domenico Andriulli. Sempre vicino alla politica cittadina, Franco Tamburrino ci ha provato anche due legislature fa, mentre nell'ultima kermesse era in una lista civica. In trincea, anche perché toccato personalmente dal punto di vista materiale e affettivo, anche nella tragedia dello scoppio a Picciano in cui perse la vita il piccolo Vito Perniola perché la sua casa subì dei danni, ma soprattutto perché i suoi figli erano compagni di gioco del bambino deceduto. Una figura non facile da rimpiazzare, perché con Franco Tamburrino è andato via un “lottatore” sempre in prima linea per dare voce ai borghi di Matera. Renato Carpentieri

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Matera


Ivo Winkler, figlio dell’autore della statua, interviene nel dibattito acceso da Viti

«Meglio spostare De Gasperi» «I Sassi sono il miglior modo per ricordare la figura del grande statista» di IVO WINKLER

Il consigliere Lamacchia commenta positivamente la proposta

STO SEGUENDO con attenzione il dibattito sulla stampa lucana, ma anche trentina, lanciato dall'on. Viti per portare nei Sassi il monumento di De Gasperi. Dibattito avviato dal saggio di Filippo Radogna su “Basilicata Regione Notizie” (119/2008) che colma una lacuna sulla presenza di De Gasperi a Matera e sulla sua politica per il Sud. Quale figlio ma ancor più quale curatore dell'opera di Othmar Winkler, autore del monumento, desidero portare un contributo grazie anche ai documenti conservati in Archivio. La collocazione fu prevista inizialmente nel rione Lanera “con vista giù nei Sassi”, perchè nel 1965, causa il loro degrado, non era possibile collocare l'opera nei Sassi, luogo naturale di “unione”tra De Gasperi e Matera. Il monumento fu poi inaugurato nel 1971 dall'allora presidente del Consiglio Emilio Colombo,già collaboratore di De Gasperi, che con il suo intervento diede il massimo risalto all'iniziativa. Fu la partecipazione della popolazione però che trasformò l'evento in una “festadi popolo”, testimonianza del legame dei materani verso lo statista trentino. Più volte ho riflettuto sulla scelta di affidare la realizzazione della scultura a mio padre. Sicuramente gli amministratori dell'epoca volevano creare un “gemellaggio idea-

«Non è stato un colpo di sole»

1966 Fonderia Guastini, Gambellara (Vi), Othmar Winkler di fronte alla statua in gesso di De Gasperi

le” tra Matera ed il Trentino, tanto che giunsero a Trento, nel 1965 e 1966, la seconda volta solo per “rendere omaggio alla terra di De Gasperi”. Per quanto riguarda la proposta di spostamento mi ha fatto molto piacere “l'attaccamento” del rione per conservare la statua dove si trova. E' evidente però che quest'opera fu realizzata non per necessità di abbellimento ma con la funzione di eternare la gratitudine della popolazione e di onorare la memoria di De Gasperi che aveva permesso la rinascita di Matera che da “vergogna nazionale” diventa poi Patrimonio dell'Unesco.

Penso che oggi solo Matera possa dare un importante contributo per far conoscere un De Gasperi che non è solo lo statista europeo (cosa che peraltro stanno facendo in altri luoghi, tra cui in Trentino) ma l'Uomo legato ai valori della solidarietà e che, come ha ricordato la figlia, quando vide la popolazione nei Sassi pianse. Riposizionare la statua nei Sassi, oggi patrimonio dell'umanità, è il miglior modo probabilmente che Matera ha di far ricordare al mondo la figura di De Gasperi. *Curatore Archivio Winkler - Trento

«IL DENSO DIBATTITO di questi giorni riguardante lo spostamento della statua di De Gasperi, realizzata per Matera dallo scultore Othmar Winkler nel 1966 (quando era oramai avviato lo sfollamento dai Rioni Sassi), al di là di quello che dice qualcuno, non è affatto “un colpo di sole”». Così il consigliere comunale Michele Lamacchia commenta la questione che sta tenendo banco in questi giorni. «E', invece, un modo interessante per ridiscutere del ruolo dei Sassi di Matera, del rapporto che la Città stessa ha con gli Antichi Rioni e di quello che la Statua rappresenta e può ancora rappresentare. La proposta dell'assessore regionale, Vincenzo Viti, pertanto, non appare tanto peregrina in quanto ricorda anzitutto la figura dello statista scomparso 55 anni fa, che attraverso la Legge dei Sassi (realizzata è bene sottolinearlo di comune accordo tra tutte le forze politiche presenti in Parlamento) portò la popolazione materana fuori da tali Rioni degradati dando luogo alla costruzione dei nuovi, grande esempio di politica urbanistica. Naturalmente nel 2009 la situazione, dal momento della collocazione della Statua, avvenuta nel 1971, è totalmente cambiata» scrive ancora il consigliere comunale dei Socialisti sul dibattito circa lo spostamento della statua di De Gasperi che si trova al rione Spine Bianche. «Negli anni la Città ha compiuto una svolta e gli antichi rioni oggi rappresentano un esempio architettonico (anche grazie alla positiva azione dell'Ufficio Sassi) di recupero, meta ormai di migliaia di turisti ogni anno.

In tale contesto credo che la ricollocazione del Monumento vada vista come una occasione per rendere palese la nostra storia a chi non la conosce, al di là di preconcette opinioni di mero conservatorismo. Riconoscendo, pertanto, allo Statista la lungimiranza della sua opera, oggi che i Sassi sono patrimonio dell'Umanità, ma anche svolgendo una positiva azione per gli Antichi Rioni, come vorrebbe il sindaco Buccico. A tal fine», conclude Lamacchia, «nelle vicinanze del Monumento, che potrebbe essere collocato nell'ampia Piazza S. Pietro Caveoso, andrebbe realizzato un apposito spazio museale nel quale ripercorrere le tracce evolutive degli interventi legislativi per i Sassi».

BUCCICO PRECISA In riferimento alla posizione assunta da Francesco Vespe in merito al dibattito sul trasferimento della statua di De Gasperi, il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha inteso nuovamente intervenire per una breve precisazione ed ha così commentato: “Sono sempre stato contrario allo spostamento del monumento e proprio ieri ho ribadito pubblicamente la mia posizione. Mi si attribuisce un pensiero non mio, visto che ho sempre mantenuto una posizione coerente e chiara. Farebbe bene, Vespe, ad informarsi meglio prima di attribuirmi pareri non rispondenti alla realtà”.

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La mancata approvazione della variazione al bilancio: «Motivazioni sganciate dalla realtà»

«Dimissioni? Non ci penso» L’assessore al bilancio, Quintano, chiarisce dubbi e voci di corridoio Alle dimissioni non ci pensa proprio. «Non abbandono la nave quando è in difficoltà. E poi ho preso un impegno per la vicenda degli Lsu e per gli ausiliari del traffico e voglio portarlo a termine». Eustachio Quintano, assessore comunale al Bilancio non assolve chi ha approfittato delle difficoltà dell'amministrazione Buccico per tentare la “spallata”o per chiedere un conto che, come spiega, ha limiti che potrebbero finire nel penale. Cominciamo dalla fine: l'ultimo consiglio comunale non ha consentito l'approvazione della variazione di bilancio che avrebbe portato, tra l'altro, all'incarico al prof. Nigro per la realizzazione del Piano strategico. Cosa comporta questo mancato passaggio per l'amministrazione comunale? «Nulla di diverso. La variazione non era una nuova proposizione come qualcuno aveva ricordato pubblicamente. E' stato ridicolo leggere affermazioni di chi ha contestato la mancanza di giusta programmazione. Si trattava invece di una spesa preventivata come posta di bilancio per il 2009, una gestione che non ha avviato questa amministrazione ma che è stata ereditata. Tra i dati positivi di questa amministrazione c’è la continuità amministrativa». Cosa ha provocato, dunque, la mancata approvazione in consiglio? «Immagino ci fosse una sorta di muro contro l'amministrazione, la giunta, il sindaco. Non conosco quali fossero i destinatari finali ma le motivazioni sono completamente sganciate dalla realtà». Come assessore esterno, non legato a partiti politici, cha mai dovuto tenere in considerazione meccanismi che non le appartengono? «Riesco a guardare al mio incarico nella direzione degli interessi dei cittadini e della comunità. Se ho accettato di svolgere questo ruolo è perché sapevo che era scevro da condizionamenti. In alcune occasioni, anzi, ho orientato i bilanci verso settori come quello sociale. In precedenza mi era già stato proposto questo incarico, ma non avevo accettato perché non mi sembrava ci fossero le condizioni di autonomia. Ho seguito l'iter ordina-

L’assessore al bilancio, Eustachio Quintano

rio con le risorse utilizzate nella giusta misura. Nel 2009 pensavamo di avere un bilancio che soddisfacesse tutte le esigenze, ma per la vicenda della discarica per cui abbiamo dovuto utilizzare un milione di euro, abbiamo dovuto trovare altre strade. Questo, però, non ha comportato alcun peso nelle tasche dei materani». Il milione di euro non previsto, il bilancio attento a tutte le esigenze. Ma oggi in che stato sono le finanze del Comune di Matera? «L'economia del Comune rispetto al preventivo, sta procedendo regolarmente. In questi giorni chiederò ai dirigenti, rispetto alle risorse assegnate, se hanno incontrato criticità e qual è l'avanzamento della spesa perchè ce ne sono alcune che risentono della stagionalità. Intanto ci approssimiamo a varare gli equilibri di bilancio entro il 23 settembre e l'assestamento il 30 novembre. Uso il condizionale perché su di noi incombono aspetti di cui non possiamo non tenere conto. I numeri della maggioranza non ci sono. A questo proposito c'è un aspetto che mi ha infastidito. Qualcuno si sta chiedendo perché io non abbia dato le dimissioni. Non lo faccio perché mi sento un portatore sano di sentimenti antichi. Ho lavorato per ricavare le economie necessarie per raggiungere la cifra neces-

saria alla copertura delle assunzioni a partire dall'1 settembre». Ma sono soltanto Lsu e ausiliari del traffico a condizionare la sua scelta? «Non direi. Non ho abbandonato la nave nel momento di sbandamento dell’amministrazione».

Ne ha visti molti che lo hanno fatto? «Molti. Purtroppo è tutto vissuto e animato da personaggi che, secondo me, non hanno a che fare con la politica e la gestione del bene comune. Ognuno di loro presenta un conto del tutto personale. Quando si è trattato di fare scelte importanti, sono state fatte richieste vicine all’applicazione del codice penale». Il patto di stabilità è una Spada di Damocle sulla testa degli enti locali? «C’è un rapporto ben preciso rispetto al quale non si può eccedere fra il costo e la spesa complessivi. Per fortuna siamo riusciti a liberare risorse grazie ad alcuni pensionamenti». Alla ripresa dell’attività, si appresta a portare a termine alcune priorità rispetto ad altre? «L’affidamento al prof. Nigro ci consentirà di chiudere il cerchio legato al regolamento urbanistico per aiutare il settore edilizio, come volàno della nostra economia. I vantaggi riguarderebbero non solo le imprese edili ma anche tutto l’indotto. Si tratta di un tema che, se recepito nel modo giusto potrebbe trovare l’approvazione di tutte le parti, indipendentemente dal prosieguo di que-

«Il mio lavoro prosegue. Non abbandono la nave in difficoltà. Ho preso un impegno con gli Lsu e gli ausiliari del traffico e voglio portarlo a termine, ma non dobbiamo nasconderci: alla maggioranza mancano i numeri» «La politica purtroppo è fatta anche da personaggi che poco hanno a che fare con la gestione del bene comune e della cosa pubblica. Ognuno presenta richieste vicine all’applicazione del codice penale» sta amministrazione». In questo senso, come giudica le voci sulla scarsa tenuta della giunta? «Chiaramente la legge inesorabile dei numeri dice che questa continuità non ci può essere, con la defezione di alcuni gruppi politici e autonomi che hanno manife-

stato un animo ondivago non certo positivo per la programmazione. Per farlo, invece, serve una maggioranza stabile». Manca la coerenza? «Credo che questa parola sia ormai in disuso». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

In manette quarantaquattrenne di Policoro

Vigili del fuoco al lavoro

Sostanze stupefacenti per l’Arma è guardia alta

Grandine in città. Disagi alla zona Paip

CONTINUA ad essere alta la guardia dei carabinieri del Comando Provinciale di Matera nel settore del consumo di sostanze stupefacenti. Essenziali ed imprescindibili risultano i quotidiani servizi di controllo del territorio, svolti in tutta la provincia dai carabinieri delle Stazioni e delle Compagnie,volti adaccertare ogniforma di illecito connessa, anche, con il consumo e lo spaccio di droga. Lunedì a Policoro i militari della locale Compagnia Carabinieri hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di un quarantaquattrenne del posto, ritenuto responsabile di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’uomo, fermato ad un posto di controllo e sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di circa di 2 grammi di droga, eroina e marijuana. «Siamo convintiche occorraintervenire fin dal piccolo spaccio e dal singolo consumatore per poter, quindi, avviare an-

che investigativamente, un’opera di contrasto sempre più penetrante, efficace e capillare, che consenta di sradicare il fenomeno in questione. - ha affermato il tenente colonnello Domenico Punzi, alla guida del Comando provinciale dei carabinieri di Matera Infatti, il fermo di un assuntore o di un singolo spacciatore, con il contestuale sequestro anche di modiche quantità di stupefacente, spesso diviene il presupposto per avviare mirate indagini, volte ad appurare la “catena” e le fonti che alimentano tale illecito mercato». Nel corso di altri servizi svolti per contrastareireatiin dannodelpatrimonio,a Matera i carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato una trentatreenne del posto, ritenuta responsabile del furto di un marsupio dall’interno di un bar del capoluogo. Quanto asportato è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario.

IN pochi minuti, nel primo pomeriggio, le nubi hanno invaso il cielo e si sono trasformate in grandine. La pioggia che si è abbattuta sulla città ha richiesto alcuni interventi soprattutto verso il rione La Martella e la zona Paip, da parte degli uomini del comando provinciale dei Vigili del fuoco di Matera. Auto rimaste in panne sotto l’acqua, qualche tombino intasato che ha provocato alcuni allagamenti nelle strade e una vetrata di un’abitazione a Serra venerdì che si è infranta anche per il forte vento che ha accompagnato l’improvviso temporale. Per qualche ora il ghiaccio depositato dalla grandine sè rimasto depositato su alcuni marciapiedi della città. Una contraddizione con il sole che fino alla tarda mattinata aveva reso particolarmente afosa la temperatura in città.

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foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173

Ligi alle regole

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Al via Gezziamoci AL via domani alle 22 al Giardino de “Le Monacelle”(Civita) la rassegna dell’Onyx Gezziamoci chitarra sarda preparata di Paolo Angeli. Venerdì alle 18 in piazzetta Pascoli Amin Zarrinhang & Pietro Paris (contrabbassi). Alle 19,15 da piazza Ridola inizio del viaggio con il Camioncino del Jazz di Villa Schiuma. A bordo Tony Micori Street Parade & Banditore, nel centro storico Luca Bonifazi, chitarra & Emanuele Pellegrini (pianoforte) 3 microconcerti negli esercizi commerciali, alle 21 nel Giardino de “Le Monacelle” (Civita) Qube Quartet; alle 22 nel Giardino de “Le Monacelle” (Civita) Tricycles di Maurizio Giammarco.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI ViaMattei76 0835/309098 PRONTO SOCCORSO Guardiamedica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 CroceAzzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croceverde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenzasanitaria

118

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo

Nuovi orari all’ente camerale LA Camera di commercio comunica che fino al 31 agosto gli uffici della sede di Matera saranno aperti al pubblico dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì. Il provvedimento si è reso necessario in concomitanza con il periodo estivo, in relazione al ridotto afflusso dell'utenza. La ripresa del normale orario di apertura al pubblico, con i rientri pomeridiani di martedì e giovedì, è previsto per il 1 settembre. Gli uffici della sede di Policoro dell'ente resteranno chiusi dal 1 al 21 agosto.

Mi Fa Jazz Big Band INIZIA lunedì 31 agosto Mi Fa Jazz Big Band. Presso la Sala Levi, alle 17:30, avrà luogo il primo dei quattro incontri denominati Jazz Today, tavole rotonde aperte a tutti, in cui interverrannoesperti,giornalisti emusicistiperinterrogarsi e discutere sulle direzioni della musica oggi. Gli eventi della serata partiranno alle 19 in piazza Vittorio Veneto, dove la simpatica marching band degli Amabassador raccoglierà spettatori e curiosi, per accompagnarli alle ore 21 in piazza San Pietro Caveoso, dove sul palco si incontreranno due big bands: la LJP Big Band e la Unibigband di Innsbruck.

0835/256309 •Le Botteghe

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Coraline e la porta magica 17,45 - 19,45 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il mistero della pietra magica ore 18,30 - 20 - 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Harry Potter

e il principe mezzosangue ore 19 - 21,45 •CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 L’era glaciale 3 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Chiusura estiva • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva •CINEMA MOJITO• Metaponto Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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Pomarico Musica, arte, foto e letteratura da Tiziano Scarpa a Egidio Pozzi

Chiude con stile il Vivaldi Festival POMARICO - Chiusura in grande stile per il Pomarico Vivaldi Festival. E' calato domenica sera il sipario sulla prima edizione del Pomarico Vivaldi Festival, manifestazione di spessore che ha omaggiato Antonio Vivaldi per le sue origini pomaricane. L'ultima tappa, l'appuntamento che ha concluso il festival, si è svolto nell'affascinante e accogliente piazzetta di largo San Rocco, davanti a una delle diverse chiese cittadine da prendere in considerazione. La serata ha avuto inizio con una conferenza utile a presentare il lavoro di ricerca sulle origini, per ramo materno, del musico veneziano Antonio Lucio Vivaldi; quel Vivaldi di sangue an-

che lucano, per così dire, che è stato compositore e musicista, amante del suo tempo e conoscitore delle necessità della sua epoca. Il Vivaldi che fra le altre cose era il “prete dai capelli rossi”. Il presidente del Comitato Promotore delle iniziative, Antonio Bonavista e lo studioso di storia locale, Pietro Varuolo, hanno avuto il ruolo di ricordare al pubblico che esistono documenti conservati presso l'Archivio storico del Patriarcato di Venezia e l'Archivio storico della parrocchia di Pomarico grazie ai quali la tesi ripresa è sostanziata. Poi si è continuato con la proiezione del video “Gloria other sacred music” e il coinvolgente

concerto del “Jeune saxphone quartet”. Anche la giornata di fine festival ha visto la partecipazione di gente attenta e interessata. Il Pvf conferma di avere tutte le potenzialità per divenire appuntamento tradizionale da riproporre nel futuro a venire. Le altre tre date hanno visto a Pomarico l'arrivo di autori di fama nazionale e di qualità inconfutabile, da Tiziano Scarpa a Egidio Pozzi passando per Gianfranco Formichetti, come di musicisti di talento. E, ancora, con il Festival si è riusciti a tenere insieme persino altri aspetti dell'arte: si pensi per esempio alla mostra di Antonio Leonardo Autera, fotografo apprezzato e amato a livello

nazionale e internazionale che a Pomarico è tornato a vivere con la sua famiglia. Il Pomarico Vivaldi Festival è stato un contenitore capace di mantenere dentro sé eventi di valenza culturale. Una maniera per uscire da un possibile isolamento che vuol dire, e significa a volte, chiusura mentale. La manifestazione ha tutte le carte in regola, si potrebbe addirittura testimoniare, per essere considerato tassello della tela d'iniziative culturali presenti sul territorio nazionale. Col Pvf si aiuta Pomarico e la Basilicata a essere meno isolate e, allo stesso tempo, con un tuffo nel passato, si guarda a diverse sfaccettature di una delle figure più importanti

La copertina della manifestazione pomaricana

della musica. A questo punto comincia l'attesa per il programma dell'edizione

2010. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Miglionico L’assessore Piccinni precisa che è massimo l’impegno dell’Amministrazione

Strutture sportive inagibili Per motivi diversi non è possibile utilizzare i campi di calcio, tennis e calcetto MIGLIONICO - Estate senza alcuna possibilità di pratica sportiva nella cittadina del Castello del Malconsiglio. Le tre strutture sportive di via Papa Giovanni XXIII, per motivi diversi, sono tutte inagibili. Il locale campo di calcio a 11, intitolato giusto un anno fa a Michele Arcangelo Ditrinco, è chiuso da oltre due anni. E' stato prima in ristrutturazione per adeguamento alle norme di sicurezza e, da oltre 6 mesi, è in fase di restyling per l'impianto di un manto in erba naturale. Il campo da tennis esistente, causa abbandono ed incuria è stato negli anni depredato da vandali che ne hanno rubato e distrutto accessori e parti fondamentali dell'annesso spogliatoio. Il campo da calcetto, che era l'unica struttura funzionante e trainante per l'aggregazione sportiva miglionichese, dopo il nubifragio dello scorso 13 dicembre 2008, ha terminato di pulsare. Rete di recinzione divelta e pericolante con pali che si sono curvati su se stessi, muro perimetrale che ha ceduto e manto erboso in usura e rottura hanno decretato la chiusura totale per lo sport miglionichese. L'unico sport praticato quest'estate è stata una gara di pallavolo. Organizzata con enormi sacrifici da veri appassionati, che hanno “creato” nella centrale piazza Popolo un tappetino artificiale smontabile. Per la squadra di Promozione che da oltre due anni è costretta a disputare le proprie gare in trasferte continue su campi limitrofi, sembrava che il calvario dovesse finire per l'inizio del campionato 2009/2010 ma così non è stato. Ritardi burocratici. Un fiducioso, sulla tempistica e sull'andamento dei lavori, ingegner Pellegrini responsabile dei lavori eseguiti dalla ditta Ma-

Pisticci Presentato il libro di Giulio Cocca

«Guardare al passato per progettare il futuro»

Il campo di calcio e quello di tennis a Miglionico

stroberti di Sant’Angelo le Fratte (Potenza), ci rassicura che la consegna del campo di calcio a 11 è prossima e i tempi saranno rispettati. «L'inizio vero e proprio dei lavori è slittato di oltre un mese dopo l'aggiudicazione dell'appalto. La fine lavori si potrebbe avere dopo 180 giorni dal 23 marzo. Attualmente mancano solo i lavori di impianto vero e proprio delle zolle di erba e poi occorrerà attendere i tempi tecnici di attecchimento per poter consentirne il calpestio. La cisterna di raccolta dell'acqua, il sistema di irrigazione, il livellamento del campo con le nuove panchine interrate è tutto fatto». Anche l'assessore allo Sport Piccinni precisa: «L'impegno dell'attuale amministrazione per concretizzare il progetto dell'amministrazione precedente e ridare la pratica dello sport a Miglionico c'è tutto. Entro la fine di questo mese, l'erbetta sul campo a 11 sarà impiantata. Intanto abbiamo provveduto a riconvertire l'ex campo da tennis dotandolo di un manto in erba sintetica predisposto per essere utilizzato sia per il tennis che per

la pallavolo. I lavori di quest'ultimo sono terminati. Per il campo da calcetto rubatoci dagli eventi atmosferici le procedure sono un pò più lunghe ma stiamo facendo di tutto per po-

terlo rendere agibile nel minore tempo possibile». Un'estate senza sport sperando nell'autunno prossimo. Antonio Centonze cultura@luedi.it

Dop alla Maiatica Viti incontrerà Zaia FERRANDINA - L'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, discuterà il prossimo 4 settembre a Roma con il ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, il disciplinare per l'ottenimento della Denominazione di origine protetta (Dop) all'olio extravergine di oliva di Maiatica. E' quanto annunciato lunedì sera a Ferrandina dall'esponente della Giunta lucana nel corso della “Sagra di Uggiano”, manifestazione per la valorizzazione dei prodotti tipici, giunta alla quinta edizione. Viti ha quindi fatto presente che gli Uffici Dipartimentali hanno ultimato il nuovo parere favorevole sul disciplinare di produzione, appositamente richiesto dal Ministero per poter procedere nella istruttoria della pratica. Alla manifestazione sono intervenuti anche il vice presidente della Provincia, Giovanni Bonelli, il sindaco, Raffaele Ricchiuti, e gli assessori Rocco Zito e Franco Montefinese con i quali Viti ha discusso la possibilità di valorizzare e ampliare il Consorzio di produttori agroalimentari recentemente istituito a Ferrandina, che ad oggi annovera circa 10 imprenditori di vari prodotti. «Il paniere dei prodotti locali d'eccellenza - ha detto Viti- e la possibilità di realizzare azioni integrate tra le istituzioni locali per la valorizzazione del territorio e delle produzioni è una delle priorità che intendiamo portare avanti coinvolgendo in modo sinergico anche l'Apt e le Pro-loco interessate».

PISTICCI - Con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Pisticci, in collaborazione con l'Unitre, l'associazione culturale “La Spiga” e il Centro Studi Gymnasium hanno promosso nei giorni scorsi nella Sala Consiliare la presentazione del libro “La Forza della Speranza” (edizioni Laterza) di Giulio Cocca . Nella loro introduzione il presidente Unitre Michele Sisto e il direttore dei corsi Domenico Miolla hanno illustrato la personalità dell'autore e le finalità dell'opera. Giulio Cocca docente Unitre di Matera , ha rivestito molte cariche fino a divenire Cavaliere e Ufficiale della Repubblica su proposta del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. E' stato sindaco e consigliere del Comune di Grottole, coordinatore regionale e provinciale del Corpo Forestale di Stato. Il libro è una rivisitazione della civiltà contadina, povera ma ricca di valori, per anni trascurata e rinnegata dalla illusoria cultura industriale e tecnologica, recuperata dall'oblio e messa in luce negli aspetti positivi e negativi per progettare un futuro di sviluppo fondato su valori della tradizione e dei costumi locali. Un viaggio nel tempo che evidenzia non senza lirismo i valori e i sentimenti di un mondo contadino legato alla tradizione, alla conservazione dell'ambiente, agli usi e costumi di un'epoca in cui la meccanizzazione e la tecnologia non ancora avevano contaminato il territorio. Le sue bellezze, le tradizioni e i comportamenti in continua evoluzione sono i motivi fondanti di una tradizione letteraria direttamente vissuta dall'autore .

Un nuovo modo di guardare al passato per cogliere sentimenti e comportamenti morali dei nostri antenati dopo il primo conflitto mondiale, periodo storico molto difficile sotto l'aspetto economico. Attraverso avvenimenti di storia locale descritti nel libro si esaltano i grandi valori sociali e morali, la carica umana capace di creare i presupposti per una vita migliore e più agiata alle attuali generazioni, accanto ai valori la speranza che eventi successivi potessero far dimenticare le sofferenze patite e accrescere la fiducia nel raggiungimento degli obiettivi. Nel suo intervento il sindaco di Pisticci ha posto l'accento sul messaggio che il libro rivolge ai giovani affinché guardando indietro possano trovare stimoli per portare avanti la civiltà contadina e progettare il futuro. Necessitano fiducia, speranza e ottimismo contro l'apatia, il pessimismo e il fatalismo per costruire un futuro migliore sulla base di rinnovate iniziative per superare le difficoltà esistenti nella nostra società. Nelle conclusioni finali l'assessore Vincenzo Viti ha definito il libro «un pellegrinaggio nel passato e una voglia di futuro, è una ricerca storico - ambientale e antropologica di un popolo che sa conservare il passato e progettare il futuro in una Lucania in bianco e nero» . Per tali ragioni leggere queste pagine sarà per chiunque stimolo per guardare avanti. Erano presenti all'evento anche il sindaco di Grottole Angelo De Vito e il vicepresidente del Consiglio Regionale di Basilicata Franco Mattia. Maria Pia Famiglietti

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Stigliano Sulla scena 150 comparse e un mostro meccanico di cartapesta alto oltre otto metri

Con la fantasia della gente comune Il successo della “Leggenda del drago” nel racconto di un noto giornalista STIGLIANO - Pubblichiamo di seguito un autorevole commento di Giovanni Serritelli, giornalista, esperto di organizzazione di grandi eventi e rievocazioni storiche e già consulente storico per il film “Il resto di niente”, per le fiction “La Sanfelice” dei fratelli Taviani e “La Contessa di Castiglione” e di diversi cortometraggi internazionali sulla rievocazione “La leggenda del drago”a Stigliano. Un'esperienza gradevole e sorprendente dell'estate lucana è sicuramente la ricostruzione storica “La leggenda del drago”messa in scena dall'associazione Stigliano Eventi nei giorni scorsi nel suggestivo rione Chiazza della ridente cittadina dell'Alto Materano. Incuriosito da una locandina accattivante che prometteva un viaggio fantastico tra storia e leggenda, e sulla scia di numerose esperienze estive fatte tra cortei storici e ricostruzioni medievali più o meno improbabili, decido di percorrere lo stretto e ripido sentiero sterrato che dal centro antico si inerpica suun grandeanfiteatro naturaledove il pendio della montagna fa da enorme gradinata e, in mezzo a migliaia di visitatori, ho assistito allo spettacolo. Per circa un'ora oltre 150 comparse in costume d'epoca si muovono, danzano e corrono in un'atmosfera da musical sapientemente gestita da effetti speciali luminosi e sonori in grado di creare una scenografia emozionante dove, ciliegina sulla torta, si staglia un drago meccanico di cartapesta di oltre otto metri in grado di sollevare la testa, di sbattere le ali e di agitare la coda. La leggenda, la cui ricostruzione ho scoperto essere stata tratta dal li-

Due momenti dell’evento a Stigliano (dal sito www.stigliano-mt.it)

bro “IlContee laleggendadeldrago” scritto da Salvatore Agneta e presentato nel 2004, narra, infatti, che verso la fine del XV secolo, il demonio, sotto forma di drago, si era acquartierato presso il lago montano di Stiglianodove terrorizzavaeduccideva i malcapitati che vi si avvicinavano, divorava greggi e bruciava messi. Inorridito da tali efferatezze, il signore del luogo vi si precipitò per affrontare l'immonda bestia, ma resosi conto della sua impotenza di fronte a tanta potente furia distruttrice fu aiutato dalla visione di una fanciulla che tra sonno e veglia gli suggeriva di affrontare il mostro di notte dopo avergli fatto divorare un intero

gregge di pecore e colpendolo nell'unico punto debole: il cuore. Ed infatti nel culmine della rappresentazione, la voce narrante introduce il fiero cavaliere e ne racconta le coraggiose gesta che portarono all'abbattimento della bestia sottolineato dai suggestivi effetti luminosi e sonori:le fanciulledel paesedanzano, i soldati fanno rumore per attirare la belva, il messaggero corre a cavallo su un ponte luminoso e finalmente la lancia trafigge il drago che con un rantolo abbassa definitivamente il lungo collo restando rannicchiato sul terreno. L'epilogo della storia è da lieto fine di una favola e a vederli tutti insieme, il folto gruppo

di attori e comparse, si direbbe una ricostruzione storica ben organizzata, magari destinata ad essere replicata anche in altre sedi; ma qui la vera sorpresa: scopro che in realtà tutto il lavoro svolto è stato organizzato e realizzato da persone comuni che si sono dilettate ed in sole due prove (come recita lo speaker, quasi scusandosi, alla fine dello spettacolo), abilmente coordinate dal presidente dell'associazione Stigliano Eventi, hanno messo su una rappresentazione interessante ed avvincente. Lo stesso drago è stato interamente realizzato da ragazzi che da anni si cimentano nella costruzione dei carri per il famoso Carnevale del paese; gli stessi

si sono anche autotassati per realizzare i meccanismi necessari ai movimenti della bestia. L'impressione finale è quella di un grandissimo lavoro corale svolto con competenza e passione dal folto gruppo dell'associazione che, alla sua prima esperienza in assoluto, è riuscito a coinvolgere il numeroso pubblico in una manifestazione che ha avuto il pregio di divertire e di raccontare in maniera educativa una famosa leggenda locale e che si distingue dalle centinaia di manifestazioni rievocative, ripetitive e posticce, che si organizzano ogni anno d'estate nel nostro Paese. Giovanni Serritelli

Intervista al grassanese Nicola Incampo sulla polemica dell’estate

«Sbagliato escludere la religione» GRASSANO - I docenti di religione esclusi dalla partecipazione “a pieno titolo” agli scrutini per l'esame di maturità e dall'attribuzione dei crediti della disciplina per l'accesso alle prove. Questa, in sintesi, la sentenza 7076 del Tar del Lazio che aveva creato non poco “scompiglio” estivo e polemiche alla vigilia del nuovo anno scolastico. Polverone ridimensionato con il nuovo regolamento, chechiarisce chegli insegnantidi religione fanno parte a pieno titolo dei consigli di classe e che continueranno ad attribuire il credito nelle terze, quarte e quinte classi. Ma la polemica che sviluppi ha avuto? Dopo la Cei, anche il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, aveva preso posizione contro la sentenza, decidendo di ricorrere al Consiglio di Stato. Anchela Ceisi erafatta sentirecon monsignor Diego Coletti, vescovo di Como e presidente della Commissione Episcopale per l'educazione cattolica, secondo cui la sentenza non tutela, bensì danneggia la laicità dello Stato. Diversele motivazionidelTar.Per avereleidee più chiare su questa nuova polemica “sotto l'ombrellone” abbiamo incontrato il grassanese Nicola Incampo, docente di religione, autore di un vademecum dedicato proprio agli insegnanti di religione, curatore di una rubrica sull'Irc del sito Culturacattolica.it e membro della Commissione paritetica ministero-Conferenza episcopale per l'insegnamento della Religione cattolica. «Una sentenza assurda esordisce Incampo- il mio timore è che a colpi di sentenze l'insegnamento di religione venga estromesso dagli ambiti scolastici, prima diventando uninsegnamento di serie B,una sorta di Cenerentola dell'educazione e della formazione e poi finendo per estinguersi. L'insegnante di religione -spiega Incampo- ha gli stessi diritti e doveri degli altri docenti, quindi deve far parte degli organi collegiali della scuola, deve valutare e deve attribuire i crediti scolastici agli alunni che se ne avvalgono». Professore, cosa dicevala giurisprudenza in materia? «Già prima del decreto dell'allora ministro dellaPubblicaistruzione Fioroni,ildecretodel precedente ministro Luigi Berlinguer prevedeva l'attribuzione del credito scolastico ai soli

alunni interessati. È stato il decreto Fioroni a dilatare tale credito anche a quegli studenti che al posto dell'insegnamento della religione cattolica scelgono l'attività alternativa, o lo studio individuale assistito, o lo studio individuale non assistito». E per chi invece chiede l'uscita dalla scuola? «In talcaso ildecreto prevedela possibilitàdi ottenere il credito formativo, non il credito scolastico». Ma la decisione del Tar è in linea con le precedenti sentenze giurisprudenziali o no? «No, il Tar del Lazio, sezione III bis, con sentenza numero 7101 del 15 settembre 2000, aveva dichiarato inammissibile il ricorso di quelle associazioni che poi sono le stesse di oggi che chiedevano l'annullamento del decreto Berlinguer. Il Consiglio di Stato il 12 giugno 2007, aveva sentenziato la legittimità del decreto Fioroni. Come si nota, la giurisprudenza è a favore dell'attribuzione del credito anche agli avvalentesi». E' giusto il ricorso del Ministro Gelmini al Consiglio di Stato? «Sicuramente. In questa fase bisogna dar fiducia a famiglie e alunni che l'insegnante di religione continuerà a presenziare ai Consigli di classe e continuerà a valutare e ad attribuire crediti scolastici agli studenti che si avvalgono dell'insegnamento dell'ora di religione. Che ne pensa di coloro che sono soddisfatti della sentenza e che si appellano al principio di laicità? «A queste persone dico che la scuola è laica veramente se è di tutti, quindi anche di chi si avvale dell'insegnamento della religione cattolica». Quali potrebbero essere le conseguenze di questa sentenza? «Il vero obiettivo di queste associazioni non è, a mio parere, l'attribuzione o meno di un centesimo di punto, ma l'estromissione di questa disciplina dal panorama scolastico italiano. Vorrei rassicurare il 93 per cento della popolazione scolastica che noi continueremo sempre a batterci, affinché in una scuola laica ci sia l'insegnamento della religione cattolica». Cinzia Vizzuso

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Una settimana di grandi eventi sacri e profani ha attirato curiosi da tutta la regione

In centomila per San Bernardino Record di presenze per l’edizione 2009 della grande festa bernaldese BERNALDA - L'onda dei centomila su corso Umberto regala l'ultimo spettacolo della Festa di San Bernardino. Un evento, quello targato 2009, che sarà ricordato per i tanti record: dall'immensa folla ai circa cento cavalieri, ai tre maestosi fuochi pirotecnici, al Trigramma originale di San Bernardino, alla presenza di Fiordaliso e dei Blues Brothers, fino al IV palio di San Bernardino, senza dimenticare i due chilometri di luminarie e il bellissimo corteo storico. Ebbene sì, ecco il 23 agosto: è stato il giorno più lungo e atteso dalla popolazione bernaldese e dagli oltre centomila turisti che ogni anno giungono per questo grande appuntamento con la storia. La lunga giornata dedicata al Santo Patrono viene vissuta sin dalle prime luci dell'alba; un fermento che si diffonde in tutta la popolazione e tra tutti i partecipanti che prendono parte al lungo corteo storico. In mattinata, nel chiosco del Convento, alle ore 10, grande la commozione per il tradizionale scambio di doni con le varie delegazioni, e con quella de L’Aquila che ha ricevuto il più grande abbraccio da tutta la popolazione. Infatti, è da ricordare che L'Aquila, insieme a Siena, Massa Marittima, e Mirabella Eclano, sono gemellate alla cittadina bernaldese nel nome di San Bernardino. Ritornando ai festeggiamenti del Santo, sempre nella mattinata, alle ore 11, è stata celebrata la messa in cassarmonica da monsignor Salvatore Ligorio, mentre a terminare la prima parte della giornata è stato il rientro del Santo all'interno della Chiesa alle ore 12.15. Passano le ore ed ecco che i primi cavalieri iniziano ad arrivare in largo San Donato; ma quanti sono? Questa la domanda della gente, una conta che non si riesce a fare in quanto di minuto in minuto si aggiungevano cavalli e fantini; alla fine ne abbiamo contati circa cento, un record per la sfilata. Alle ore 18, con la carrozza di San Bernardino, i cavalli tutti

Due momenti con gli sbandieratori e la sfilata dell’ultima giornata

hanno iniziato a percorrere corso Umberto per unirsi con il resto del corteo che saliva da piazza Plebiscito e da via Anacreonte. Intanto, man mano che i gruppi storici escono, corso Umberto si riempie di gente per riviere la storia con la tradizione legata al Santo. Un corteo che inizia a muovere i suoi primi passi sotto la magia dei colori degli oltre due chilometri di luminarie. A sfilare, tra gli applausi della gente posta sui lunghissimi marciapiedi di corso Umberto e corso Italia, sono stati le chiarine della municipalità aquilana, gli sbandieratori de L’Aquila, di Carovigno, di Angri e di Lucera, la corte dell'imperatore Federico II,

il corteo con Federico di Aragona, la regina Giovanna e la sua corte, il corteo della bolla della perdonanza di Papa Celestino V, i trombonieri-archibugieri di Cava dei Tirreni, i figuranti di Cava dei Tirreni, la confraternita di Mirabella Eclano, il Trigramma originale del Santo portato su una carrozza d'epoca, la banda dei tamburi e i gonfaloni delle città ospiti. Un lunghissimo corteo che prepara e precede l'arrivo di San Bernardino sulla carrozza in piazza San Bernardino davanti alla Chiesa Madre e al castello bernaldese. Qui, alle ore 19, è partita l'asta per la carrozza di San Bernardino, aggiudicata da Franco Ricci con la somma di 600 euro e al-

CLANDESTINO IN MANETTE BERNALDA - Ieri mattina, nel corso di un preordinato servizio di controllo del territorio, i carabinieri della locale Stazione e i colleghi della Compagnia di Pisticci, in attuazione delle nuove norme contemplate dal recente decreto sulla sicurezza con particolare riferimento al reato di immigrazione clandestina, hanno arrestato un immigrato un 34enne dell'Algeria. provinciamt@luedi.it

VALSINNI - E' andato a Maria Carmela Ribecco, il primo premio della quarta edizione del concorso di poesia in lingua italiana “Isabella Morra”. La giovane poetessa ha trionfato nella sezione A del concorso (poesia a tema libero) con la poesia “Nojud, la piccola sposa bambina”. E' la riflessione poetica sulla triste vicenda accaduta nello Yemen alla piccola Nojud, una bambina africana che è riuscita ad ottenere la legale separazione da un violento uomo adulto, al quale era stata data in sposa dai genitori in età puerile. La crudezza della vicenda ha offerto lo spunto per versi di straordinaria intensità, capaci di richiamarecon dolcezzaildolore dellaviolenza subitae lagioia dellalibertà ritrovata. “Nojud ha smesso di piangere”, recita uno dei versi più intensi e sintetici del componimento. Per la sezione B ( silloge a tema libero) il primo premio è stato assegnato ad Antonio Scarpone con la poesia “Mosaico incompleto”, per la “libera espressività -recita la motivazione della giuria- dei sentimenti racchiusi, che rappresentano una

l'inginocchiamento del vitellino, con l'applauso del pubblico presente. Alle ore 19.30 il maestoso corteo è ripartito in direzione largo San Donato dopo circa 2 chilometri, un arrivo che li mette al cospetto del Carro Trionfale. Alle ore 21.15 è lo spettacolo balistico dei trombonieri-archibugieri di Cava dei Tirreni a regalare emozioni a tutti i presenti. Alle ore 21.30 inizia l'asta per il vitellino fedele che questo anno è stato aggiudicato da Berardino D'Erario per la somma di 550 euro. A seguire, dopo aver posizionato la statua del Santo sul carro Trionfale, parte l'emozionante asta per lo stesso. Alle ore 21.30 il corteo è ripartito per l'ultimo viaggio nella città con direzione piazza Plebiscito, location scelta da anni per la disfida dei gruppi degli sbandieratori. Alle ore 22.30 l'asta del Carro Trionfale termina con l'arrivo alla cisterna di San Francesco, e, come si verifica da qualche anno, ad aggiudicarsi l'onore di portare il carro Trionfale è l'impresa Gallitelli con la somma di 4.500 euro. Alle 22.40 il carro, trainato da tre splendidi cavalli, arriva in piazza Plebiscito dove ad attenderlo è la banda di Città di Pietrapertosa. Dopo l'esibizione della banda c'è stato il saluto delle città ospiti ed un lunghissimo applauso per gli amici dell'Aquila. Alle ore 24.30, il cielo di Bernalda, anzi di tutta la val Basento, si è illuminata con le fantasie e con i colori del bellissimo spettacolo pirotecnico. Due ore di magia che hanno catturato gli oltre centomila presenti. Al termine tanti applausi e molti volti contenti per quello che è stato definito lo spettacolo più bello degli ultimi anni. Per noi tutti e tre hanno vinto, ma come accade nelle competizioni a salire sul gradino del podio può essere solo uno, e in questa gara a piazzarsi primo è stata la ditta Brusceglia di Modugno. Ora l'appuntamento, per l'ultimo atto della festa di San Bernardino, è per domenica 30 alle 21.30 con l'estrazione del vincitore della Fiat 500. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

La denuncia di Donato Viggiano

Nessuno ha pulito gli escrementi «LA festa di San Bernardino del 23 agosto scorso, pur meritevole di un “7 e 1/2”, è stata marchiata da alcuni errori che, certamente, potevano essere evitati». E’il commentodiDonato Viggiano,exresponsabile del “servizio ambiente” per il Comune, che sottolinea punto per punto le criticità dell’evento. «In primo luogo -prosegue la nota di Viggiano- non c'è stata la pulizia immediata degli escrementi lasciati dai circa 60 cavalli; 2) L'utilizzo indiscriminato dei gruppi elettrogeni da parte delle centinaia di bancarelle distribuite lungo i due marciapiedi di Corso Umberto I ha reso l'aria irrespirabile; 3) La mancata installazione dei bagni chimici, ha costretto molti cittadini a usare quelli degli esercizi pubblici, letteralmente assaltati da migliaia di persone, e a molti commercianti afare iloro bisogni in “bottiglie di fortuna” o agli angoli delle strade». Ma il disservizio più grave, secondo Viggiano, è quello ricordato all’inizio. «Bernaldesi e turisti, oltre a zigzagare per evitare “le torte” lasciate in strada dai cavalli, hanno dovuto sopportare i nauseanti odori che le stesse emanavano, quando erano incautamente calpestate. -spiega Viggiano- Tale scomodità è stata maggiormente vissuta dai figuranti del corteo storico e dalle autorità presenti che seguivano la carrozza di San Bernardino, unitamente al commissario prefettizio Maria RitaIaculli. Achiaddebitare le colpe per la pessima figura? Perché non è stata effettuata la raccolta degli escrementi? -si chiede l'ex responsabile comunale del servizio ambiente, che ha già ricevu-

to le critiche di molti cittadini, pur avendo lasciato il Comune dal 1 gennaio 2009- Se ci sono da individuare colpevoli, il primo è certamente l'Ati (Associazione temporanea di imprese), cui è stato affidato, dall'inizio di maggio, il nuovo appalto del servizio igiene urbana. Le due ditte che compongono l'Ati, “Avvenire Soc. Coop. a r.l.”e“Castellano Costruzioni Generali S.r.l.”, non hanno effettuato quanto stabilito dalle norme tecniche del capitolato speciale d'appalto, allegato al contratto sottoscritto in data 3 luglio. Nell'articolo 31, punto 1, lettera b, ricorda Viggiano, è prescritto che: “I veicoli (spazzatrici stradali ndr) sono impiegati su due turni giornalieri”.Al capitolo “Feste popolari, manifestazioni ecc.”, dell'articolo 36 si legge: “In caso di feste popolari organizzate da associazioni, partiti, centri culturali, ovvero in ogni altro caso comunicato ed autorizzato dall'Amministrazione comunale, l'Impresa aggiudicataria dovrà provvedere, per la durata della manifestazione, alla raccolta dei rifiuti che verranno prodotti”. Il secondo colpevole è l'ufficio comunale designato ai controlli previsto dall'articolo 14 delle norme generali del citato capitolato speciale d'appalto e infine l'ultimo colpevole indiretto é il Comitato Feste, che avrebbe dovuto sostituire i primi due, salvo successivamente a rivalersi nei confronti del Comune per le inadempienze». Viggiano invita il commissario prefettizio ad accertare le cause delle inadempienze per poter adottare gli opportuni provvedimenti del caso al fine di evitare, in futuro, simili situazioni.

A Maria Carmela Ribecco il primo premio del concorso “Isabella Morra”

Valsinni si conferma culla di poeti realtà desiderosa di felicità”. E' andato al libro “A margine” di Antonella Radogna il primo premio della sezione C del concorso (libro edito), premiato per “il linguaggio chiaro e lo stile originale dato dai frequenti spezzettamenti delle parole chiave”. Per la sezione D (poesia singola a tema) ha vinto Carolina Innella, con la poesia “A te donna Isabella”, apprezzata, tra le altre cose, per la “semplicità dei versi”. A Valentina Vivacqua, con la poesia “Parlare al femminile”, è andato il primo premio della sezione E (silloge a tema), per un componimento capace di parlare “della condizione femminile di ieri e di oggi”.E semprelaVivacqua sièaggiudicata ilprimo premiodellasezioneF (poesia dell'immagine), con la poesia “Rosa Selvaggia”, più una menzio-

ne speciale per la silloge poetica “Le verità nascoste”. Tra i premiati, nelle diverse sezioni, anche Titina Vernile, Francesco Gallicchio, Valerio Cascini, Rocco Montano, Pasquale Cataldi, Luigi Ditella, Cesira Ambrosio, Roberto Bertin, Mario Sinisgalli, Giuseppe Dematteo, Vincenzo D'Amore, Fabio Romano Corizzo, Simona Lomurno, Francesco Montanaro, Maria Antonella D'Agostino, Rosario Castronuovo, Mimmo Manfredi, Giacoma D'Amore, Maria Pia Famiglietti, Vittorio Di Giacomo, Giuseppe Accettura. Competente e concorde si è dimostrata la giuria, coordinata da Maria Annunziata Cera (Università di Verona) e composta dal giornalista Carlo Abbatino (presidente), dal poeta Giovanni Di Lena, dall'insegnante Enza Liuzzi e dall'attore pie-

montese Roberto Tassinari. Erano presenti anche Carmelina Guastamacchia Novembre, creatrice di profumi e presidente dell'associazione culturale Torino in Europa, il noto cantautore lucano Antonio Labate, Salvatore Latronico, presidente dell'associazione culturale “Rocco Scotellaro” di CollegnoGrugliasco-Rivoli, Francesco Nigro, del comitato civico per Gorgoglione, Mimmo Rago, menestrello del parco letterario Isabella Morra. Sono presenze che dimostrano, ancora una volta, il potenziale di aggregazione dell'associazione culturale Onlus Magna Grecia Lucana di Torino, che ormai da cinque anni colora di poesia le estati lucane, grazie all'impegno instancabile della “madrina” Maria Celano, sempre coadiuvata dai fidati collaboratori Angelo Allegretti e Valentina Ursi, che

si èanche esibitain unbellissimo recital musicato delle poesie di Isabella Morra. Sempre preziosa e di qualità l'ospitalità del ristorante Il Maniero, storica location del concorso. Gli appuntamenti successivi sono stati: il 18 agosto a Grottole con il concorso grafico-pittorico-scultoreo “Il volto di Abufina”e il 20 agosto a Tursi, con la quinta edizione del premio di poesia dialettale “Albino Pierro”. Pino Suriano

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Scanzano Jonico L’imprenditore Fabiano Celano denuncia l’Anas e promette azioni eclatanti

«Sono pronto a tutto per riprendermi la Flap Fruit» SCANZANO JONICO - Nove anni di controversie giudiziarie, per tentare di far ripartire uno stabilimento nato anche grazie a un cospicuo finanziamento pubblico di sei miliardi di vecchie lire. E' la storia della “Flap Fruit”, l'opificio di Scanzano per la trasformazione di prodotti ortofrutticoli, dichiarato fallito per appena 65.000 euro e oggi al centro di un'agguerrita battaglia legale, ingaggiata dall'imprenditore Fabiano Celano, che non ha mai accettato il «destino ingiusto» della sua fabbrica. La vicenda nasce sostanzialmente con i lavori di ammodernamento della Statale 106 jonica, che hanno com-

portato un esproprio ai danni dello stabilimento, privato dell'area utilities (serbatoio del gas e altro). Esproprio a cui non è mai seguita congruacompensazione, nétantomento l'individuazione da parte del Comune di Scanzano di un'area alternativa per la collocazione della parte “strappata” all'impianto. Risultato: la fabbrica si è spenta bruscamente, i creditori hanno battuto cassa chiedendo la dichiarazione dello stato di fallimento con un disavanzo irrisorio, considerate le cifre medie di indebitamento ai fini del fermo di un'attività. Attualmente Celano èancora in guerra giudiziaria con tutti, annunciando azioni eclatan-

ti di protesta davanti allo stabilimento, al municipio di Scanzano e fino alla Procura della Repubblica di Matera. Chiede giustizia, ma nel contempo, vuole tornarea lavorare nella sua azienda, quella che ha creato tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del Duemila. In queste settimane il contenzioso si è spostatosull'Anas,che insededi composizione stragiudiziale del caso, sostiene di aver corrisposto alla Flap Fruit l'intera cifra risarcitoria per l'esproprio subìto. Ma dopo decine diConferenze diservizio in cui è stata coinvolta anche la Regione, ancora non c'è nulla di certo, se non che la curatela fallimentare ha affi-

dato l'opificio a una società che lo utilizza saltuariamente per il confezionamento di prodotti alimentari. «Nei giorni scorsi ho denunciato l'Anas -spiega Celano- perché sostiene di avermi corrisposto la cifra di 519.000 euro, che ad oggi non risulta da nessuna attestazione. Risultano solo circa 250.000 euro, che l'ente per le strade mi ha corrisposto tra il 2003 e il 2005 a titolo di prima tranche. Tutto il resto esisterebbe solo in fantomatiche carte custodite nella sede Anas di Roma, che nessuno è stato in grado di farmi visionare e che comunque io non ho mai firmato, a differenza di quanto fatto per quelle del marzo

2001, seguite dall'erogazione della prima tranche». Celano è pronto a tutto, dopo aver denunciato anche i legali rappresentanti della società utilizzatrice dell'impianto, accusati di aver lavorato senza alcun contratto. «Ci sono state tre inchieste distinte, condotte da carabinieri, Guardia di finanza e Polizia prosegue con il sangue agli occhi- nessuno mai ha trovato elementi di reato a mio carico, mentre altri sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per abusi e inadempienze. C'è stato spazio solo per cattiveria, incompetenza e incapacità da parte di persone che avrebbero l'obbligo di leggere le carte ma non lo

Fabiano Celano

hanno mai fatto, mentre si sperperavano fondi pubblici». Celano si difende da solo, non ha i soldi per pagare un avvocato, ma promette: «Non mi fermerò senza aver ottenuto giustizia». Antonio Corrado

Scanzano Il sindaco si difende: «La destra non vuole lo sviluppo e fa disinformazione»

«La mala gestione di Iacobellis» Attacco frontale di Ripoli (Pdl) su lavori fermi e mancato trasferimento della scuola SCANZANO JONICO - «Ancora una volta l'amministrazione comunale di centrosinistra a Scanzano Jonico si rivela assolutamente incapace di amministrare con criterio la cosa pubblica». Lo sostiene l'avvocato Raffaello Ripoli, coordinatore cittadino del Pdl. «Mi riferisco in particolare, ai lavori di riqualificazione e rifacimento di piazza Aldo Moro -ha spiegato- in pieno centro cittadino, che poco dopo l’avvio si sono (all'apparenza inspiegabilmente) arenati, arrecando gravissimo pregiudizio e disagio sia alle numerose attività commerciali presenti, che agli avventori. Per non parlare della grave lesione di immagine del paese agli occhi dei turisti. Sui motivi della sospensione vi sono varie ipotesi: la mancata corresponsione di importi richiesti dalla ditta esecutrice ovvero una variante in corso d'opera. Ci si chiede perché l'amministrazione comunale abbia dato inizio alle opere, in piena estate, pur consapevole dell'impossibilitàdi sopportarnegli oneri, o per poi apportare immediatamente dopo l'inizio una variante. A tanto si aggiungano, per usare un eufemismo, le forti preoccupazioni dei dipendenti comunali sul pagamento delle loro spettanze mensili e soprattutto di arretrati ad oggi insoluti. Ne riviene, cristallina, l'assoluta “mala gestio” amministrativa che, certamente, si rivela ostativa alla crescita e allo sviluppo della comunità locale, costituendo un vero e proprio freno. Rammentiamo ai nostri amministratori, e in particolare al primo cittadino, co-

Raffaello Ripoli

me alla ripresa delle lezioni gli alunni delle scuole elementari non abbiano, ancora oggi, un adeguato luogo ove frequentare, e ciò nonostante la promessa di trasferire gli stessi all'interno dei locali del municipio immediatamente dopo le vacanze natalizie dello scorso anno. Considerata la neghittosità con la quale si affronta il problema -ha concluso- non vorremmo che oltre alle vacanze natalizie trascorressero invano anche quelle estive e tanto per rimanere in tema, va bene la passione per il nostro splendido mare, ma non le promesse “da marinaio”».

Interpellato telefonicamente, il sindaco, Salvatore Iacobellis (Pd), ha così replicato: «Per piazza Aldo Moro -ha detto- mi dispiace dell'ignoranza amministrativa del buon avvocato Ripoli, ma i soldi ci sono poiché rivenienti dalla Cassa Depositi e Prestiti. Abbiamo dovuto affrettare i lavori perché non potevamo tollerare la puzza di fogna che ha invaso negli ultimi dieci anni Scanzano, quello sì che era un brutto biglietto da visita. Per la ripresa, abbiamo fatto una variante per adeguare la viabilità a quella del nuovo strumento urbanistico. Per gli stipendi ai dipendenti, poi, abbiamo sempre onorato gli impegni nonostante che il centrodestra tanto caro a Ripoli abbia fatto in passato un contratto ventennale con l'Arit, che noi abbiamo fatto saltare denunciando anche penalmente la società dalla quale avanziamo un milione e trecentomila euro e nonostante amici della sua parte politica continuano a versare i tributi comunali alla stessa Arit per mettere scientificamente in difficoltà il Comune. Il trasloco della scuola nel palazzo comunale è già iniziato, il 15 settembre la scuola aprirà regolarmente come l'anno scorso e infine garantiremo la mensa a Elementari e medie. Inoltre, la Regione ci ha finanziato la costruzione della nuova scuola elementare. La destra non ha voluto e non vuole lo sviluppo del territorio e lo ostacola con la disinformazione e con i più beceri pettegolezzi». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Policoro Il “natural body builder” jonico vittorioso a Taranto

Castrovillari conquista il “Gran prix” POLICORO - Il due agosto è una data che il giovane policorese, Giovanni Castrovillari, non dimenticherà mai. Perché il “natural body builder” della città jonica ha raggiunto un importante traguardo: nella città di Taranto ha sollevato al cielo il trofeo “Gran Prix città di Taranto”, una delle undici tappe valevoli per il circuito nazionale “Open”di questa disciplina sportiva dedicato per il 2009 ad un atleta di questa specialità, il body building, scomparso prematuramente in un incidente stradale: Vincenzo Palmisano. Dunque, anche nella città dei due mari Castrovillari si è ben comportato bissando il successo di un anno fa quando si aggiudicò l'edizione del 2008, nella sua categoria, di questo torneo annuale. Pertanto non fu una vit-

toria isolata, ma figlia di un lavoro, duro allenamento in questo caso, che lo ha portato ad essere un campione di natural body building, la sua passione di sempre: «Anche se spesso -racconta Castrovillari con un pizzico di rammarico- mi confronto con atleti che non sono natural, cerco sempre di farmi rispettare e di competere con tutti con lealtà e sportività indipendentemente dal risultato che si può raggiungere. Infatti anche quando non si vince, bisogna saper accettare la sconfitta e riconoscere la superiorità dell'avversario, quando è più bravo. Credo che con questo spirito bisognerebbe affrontare la vita più in generale di tutti i giorni. Per quel che concerne la tappa di Taranto, sono doppiamente soddisfatto del trofeo alzato

al cielo: un angelo ed un culturista datomi dall'organizzatore dell'evento, Pierluigi Borgia, che simboleggia tutto il circuito Open del 2009, perché dedicato ad un collega che,stando a quello chemi hanno riferito gli stessi organizzatori, hanno visto in me alcuni tratti della personalità e dell'atleta a cui è dedicato il torneo per l'anno in corso. E io sono molto orgoglioso di aver ricordato nel migliore dei modi Vincenzo Palmisano. Per questo custodirò gelosamente questo trofeo nella mia personale bacheca e cercherò sempre, in ogni competizione, di tenere alto il suo nome, a partire dall'ultima gara, sempre natural, del grande slam di Cosenza del 20 settembre». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Rotondella Adduce sul Pd

«Nuovo partito tra la gente» ROTONDELLA - «Il volto con il Centro Enea, deve nuovo di un partito si rico- partire una nuova visione nosce dalla sua capacità di strategica della politica stare dentro i problemi del- che sappia coniugare i vale persone e dei territori. Il lori dell'economia con volto nuovo di un partito si quelli dello sviluppo sostericonosce non solo dalla nibile e della ricerca. Un sua visione del presente e partito nuovo, come quello del futuro, ma anche dalla che il Pd si propone di essesua capacità di tradurre i re, deve saper sviluppare bisogni della gente e di sol- proposte ed evitare alibi». lecitare le istituzioni a com- E proprio sulla struttura piere i passi adeguati per- organizzativa Adduce ha chè le idee possano trasfor- sviluppato una parte del marsi in atti concreti. Il suo ragionamento: «Una organizzavolto nuovo zione forte, di un partito strutturata si riconosce per circoli codalla capacimune per cotà di misuramune, nei re i risultati luoghi di ladell'azione voro, con politica per il snelle strutbenessere dei ture zonali è cittadini». indispensaCon queste bile se si vuoparole, Salle svolgere vatore Adduun ruolo attice, candidato vo. Basta afalla segretefidarsi agli ria regionale annunci teledel Pd, è invisivi. Non tervenuto lupossiamo fanedì sera a Salvatore Adduce re concorRotondella, nel corso del confronto sui renza a Berlusconi senza temi congressuali orga- avere il potere che il capo de nizzato nell'ambito della Governo ha. Gli strumenti che abbiamo noi sono le inFesta Democratica. Per Adduce, «il Partito telligenze, le esperienze, la democratico deve saper passione politica, e la voutilizzare la sua capacità di glia di contribuire al camsintesi per elaborare la pro- biamento e alle riforme di spettiva di un reale cambia- migliaia di militanti che mento del modo di inter- possono e vogliono contapretare la politica guar- re: e questo è possibile solo dando soprattutto alle avendo un partito vero e istanze della gente, dei la- non un simulacro di partivoratori, dei disoccupati, to. La politica del Governo degli imprenditori, dei gio- deve essere contrastata da una azione forte del Pd che vani e degli anziani. Proprio da qui, da Roton- non deve limitarsi a qualdella, uno dei territori che che dichiarazione. C'è bisovive contraddizioni stri- gno di far scendere in camdenti dai problemi dell'a- po i cittadini contro le scelgricoltura che pure espri- te scellerate del governo me punte di eccellenza co- sull'immigrazione come me la produzione di albi- sui temi dell'economia». cocche a quelli del nucleare provinciamt@luedi.it

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A Rionero

Il Festival

Cabaret

L’evento

Piccoli gioielli e tele nello scrigno di Daniela

A Positano un tuffo nel mito del mare e della terra

Sul palco di Pignola una sfida all’ultima risata

Con MiFaJazz il trionfo delle big band nei Sassi

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di FRANCO DIONESALVI

Aglianica tra vino jazz e futurismo

È uno dei pochi giovani talenti del calcio italiano, ma non ha trovato spazio neanche nella formazione del Torino, che pure non ha 11 campioni. Perché il suo estro non ha posto negli schemi previsti dall’allenatore. Anche Baggio ebbe problemi simili, spesso fu escluso dalla nazionale. Eppure la gente si appassiona, va allo stadio, compra le partite in tv soltanto per assistere alle magie dei fantasisti, di giocatori irregolari come Ronaldinho. Perché senza di loro, senza una trovata che faccia sognare, il calcio resta nudo nella sua insensatezza.

di Friggitrice

La marinaia vichinga che aspetta le barche e lavora ai ferri AVRÀ forse sessant’anni, i capelli bianchi misti all’antico biondo. E’ vichinga, alta, esile, austera nello sguardo e nel tono di voce che del tedesco ha conservato la durezza attenuata dall’espressione italica. Non so come si chiama, ma so che di professione fa il marinaio, da terra, agli imbarchi. “Per Capri, signori, da questa parte…”. E’ seduta al molo di Amalfi, doppio giornale, uno in tedesco e uno in italia-

no e non ci sarebbe nulla di male se non fosse che tutta quella durezza mal si adagia con la maglia ai ferri che la nostra signora fa nella pause di ogni imbarco e sbarco. L’ho osservata bene, ieri mattina. E’ un vestitino per neonato che sta preparando, forse un nipotino. Un punto, due, tre, rosa, giallo, bianco, un occhio all’orologio e un altro all’orizzonte per scrutare l’arrivo di nuove imbarcazioni. E ieri mattina quel filo non voleva

proprio lasciarlo sospeso. La motonave era in arrivo, lei si è affrettata a finire il giro di maglia, ha preso le forbicine custodite in una scatolina di latta delicatissima, ha tagliato il capo e si è precipitata ad aprire le transenne: “Per Positano di qui, signori, si passa di qui”. Mi piace pensare che sia stata innamorata di un marinaio meridionale che forse non c'è più e che lei, orgogliosa, ne abbia mutuato le abitudini. Continua...

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Mercoledì 26 agosto 2009 cultura@luedi.it

APPUNTAMENTI

-“ Le vie del Jazz” - Palazzo Lanfranchi

TOLVE

5° MUSIC TOLVE LIVE FESTIVAL Gara di gruppi musicali lucani divisi in due categorie: cover band e brani originali in p. zza M. Pagano alle ore 20,30

OGGI PIGNOLA

E.. STATE A PIGNOLA “Vado al Massimo” concorso nazionale di cabaret alle 21,00 presenta il trio “La Ricotta” e party dell’arrivederci alle 24,00 presso “La Fattoria Sotto Il Cielo” in c. da Petrucco

FILIANO

FERRANDINA

MEMORIAL LUCIO BATTISTI Serata musicale dedicata al grande poeta della musica italiana alle 20,00 in piazza Mascagni el Borgo Nuovo

GIORNATA TIPICA DEL MIETITORE “LU MUZZ’C” manifestazione enogastronomica dalle 20,00 alle 24,00

MONTALBANO

SERATE D’ESTATE 2009 “LA FAVOLA DI NERINO” alle ore 18,30 presso l’ex monastero di S. Chiara

PESCOPAGANO

“1° SEMILAMPO INTERNAZIONALE DI SCACCHI” Corso Umberto 1°/4

CHIAROMONTE

CONCLUSIONE “ANNO GIOVANNEO” FESTA DEL BEATO GIOVANNI DA CARAMOLA, con l’ intervento musicale del maestro Giovanni Viola e presentazione del libro “vita del beato Giovanni da Caramola tra storia e immaginazione”

31 AGOSTO MELFI

CINEMA AL CHIAR DI LUNA Alle ore 21,00 presso la palestra scoperta Nitti la proiezione del film “ Angeli e Demoni”

RIVELLO

ENERGIA DA CULTURE IN LOCO Lo spettacolo “Federico II tra oriente e occidente” diretto da Ulderico Pesce alle 21,30

FERRANDINA

CINEMARATEA In p.zza Europa la proiezione del film “RICATTO D’AMORE”

ESTATE GRUMENTINA 09 CACCIA AL TESORO

MATERA

CINEFABRICA Spettacolo teatrale “Melchiorre ed Euridice” alle ore 21,00 presso il Rione Lanera

VIGGIANELLO

POLLINO ESTATE SAGGIO MUSICALE IN p.zza S. Francesco alle ore 21,00

MATERA

MIGLIONICO

1° FESTIVAL INTERNAZIONALE RADUNO BIG BAND In piazza S. Pietro Caveoso

SERESTATE A MIGLIONICO Alle ore 21,30 in p. zza Popolo “ Nello scrigno... ” del trio PORTENO Momenti musicali ricercati.. in chiaroscuro jazz& tango&..

1 SETTEMBRE CALVELLO

GRUMENTO

R.. ESTATE A CALVELLO CONCERTO DEL GRUPPO “ REWIND ” alle ore 21.30 nel rione Piano

ESTATE GRUMENTINA 09 FESTA DEL VINO in Piazza A. Caputi alle 21,00

MATERA

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI I° festival delle bande musicali, alle ore 20,30 nel piazzale della chiesa Madre

DOMANI MELFI

CINEMA AL CHIAR DI LUNA Alle ore 21:00 presso la palestra scoperta Nitti, la proiezione del film “Ex”

FERRANDINA

SERATE D’ESTATE 2009 RADUNO BANDE DA GIRO alle ore 21,00 in piazza Plebiscito

MOLITERNO

ITINERARIO RISORGIMENTALE LUCANO Alle ore 20,30 presentazione della ristampa de “I MORIBONDI DI PALAZZO CARIGNANO” di Ferdinando della Gattina

TRIVIGNO

E... STATE A TRIVIGNO Joe Satriani Tribute Progressiv Rock, alle ore 21,30 presso l’Anfiteatro villa comunale

POLICORO

SPETTACOLO TEATRALE Alle ore 21,15 lo spettacolo teatrale

1° FESTIVAL INTERNAZIONALE RADUNO BIG BAND Alle ore 17,30 presso il Palazzo Lanfranchi “Na matass abboglia ngarivugliet”

MATERA

ONIX JAZZ CLUB GEZZIAMOCI A MATERA 09 - “LE VIE DEL JAZZ” alle ore 22,00 presso il giardino Le Monacelle

GRUMENTO

ESTATE GRUMENTINA 09 SAGRA DEI PRODOTTI DELL’ORTO E DELLA VIGNA in C. da Pagliari

VIGGIANELLO

POLLINO ESTATE IL GUSTO DEL POLLINO sagra della salsiccia in C. da Voscari alle ore 21,00

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI II edizione del concorso “Poeti e pittori di Pisticci” premiazione alle ore 18,00 presso il salone “La Pacchianella”

MATERA

GEZZIAMOCI A MATERA XXII EDIZIONE “ LE VIE DEL JAZZ” alle ore 22,00 presso il giardino delle Monacelle con Paolo Angeli, chitarra sarda

28 AGOSTO CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO 3° serata di ballando con il gruppo “the music family” dei fratelli Tempone alle 21:30 in piazza Marconi

MARATEA

CINEMARATEA Presso l’arena cinematografica in p. zza Europa alle ore 21,30 la proiezione del film “BOLT , UN EROE A QUATTRO ZAMPE”

MATERA

GEZZIAMOCI A MATERA XXII EDIZIONE “ LE VIE DEL JAZZ” alle ore 18,00 l’evento “interpretare l’arte”, sonorizzazione dei dipinti di Palazzo Lanfrachi, tre micro concerti negli esercizi commerciali, alle ore 19,45 da piazza Ridale viaggio del camioncino del jazz di villa Schiuma

GINESTRA

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Alle ore 21,30 lo spettacolo MEDEA diretto da Ulderico Pesce

MARATEA

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CHITARRA Alle ore 21,15 presso il chiostro “De Pino”

POLICORO

CALORE LUCANO E PASSIONE NAPOLETANA Alle ore 21,00 presso l’anfiteatro comunale

MURO LUCANO

GIORNATA DELL’EMIGRAZIONE Alle ore 18,30 presso il museo archeologico inaugurazione della mostra fotografica, alle ore 21,00 in p. zza Don Minzoni commedia musicale “Fuga musicata in L. A”

MIGLIONICO

SERESTATE A MIGLIONICO “GEZZIAMOCI 2009” in P. zza Popolo alle 21,30

GRUMENTO ESTATE GRUMENTINA 09 Falò dei quartieri

MATERA

“11° NON GIUDICARE”

RAPPRESENTAZIONE TEATRALE in vernacolo materano alle 21,00 - Piazzetta Pascoli

MURO LUCANO

GRUMENTO

MARCONIA

MIGLIONICO

OPPIDO

ESTATE A PISTICCI Concerto conclusivo del gruppo musicale “Piccolo Circo Elettroacustico Eianda” alle ore 22,00 presso il parco giochi Villa comunale

29 AGOSTO CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO CALVELLO WESTER SHOW, gare di barrel penning & pole bending presso il campo sportivo

VILLA D’AGRI

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Lo spettacolo “ Federico II tra oriente e occidente” alle 21,30 diretto da Ulderico Pesce

TRIVIGNO

E.. STATE A TRIVIGNO XIX Festival Canoro dei bambini alle 21,00 in p. zza Plebiscito

BAND EMERGENTI Alle 21,00 in p. zza Don Minzoni

SERESTATE A MIGLIONICO Alle ore 18,00 in P. zza Mercato Finale del torneo “ Tennis Tavolo”, ore 19,00 in p. zza Castello “GUGLIELMO TELL” dimostrazione sportiva di tiro con l’arco, ore 23,00 estrazione dei premi della lotteria “serestate a Miglionico 2009”

PICERNO

GARA DI ORGANETTO

BANZI

NOTTI BANTINE Torneo di calcio a 5, 1° Notturna Bantina Corsa podistica di 10 km “alla Filippide”

PIETRAGALLA

BALLANTE NEI PALMENTI SPETTACOLI SAGRE DANZE alle ore 19,00 apertura degli stands enogastronomici, tarantelle sotto la luna e percorso guidato nel parco storico dei Palmenti

ESTATE GRUMENTINA 09 LA CORRIDA - Largo Umberto I W L’ESTATE 09 “ El tango da Borges a Piazzolla” quartetto d’archi alle 21,00 presso Largo sette Dolori

VENOSA NOTTE BIANCA

METAPONTO SPETTACOLO TEATRALE Castello Torremare

ATELLA

OTTAVO RICHTER IN CONCERTO Ore 21,00 - villa Saracena

PISTICCI

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09 Alle ore 22,00 chiusura del Jazz festival con la cantante Serena Autieri.

MATERA

MATERA REGGAE FESTIVAL In Piazzetta Pascoli

MATERA

GEZZIAMOCI A MATERA 09 - “LE VIE DEL JAZZ” Alle 11,30 concerto aperitivo, presso il Palazzo Lanfranchi, continuazione fino alle 22,00 presso il giardino del “Le Monacelle”

NOVA SIRI

SIRI.. COMINCIA D’ESTATE 09 Concerto di danza alle 21,00 presso l’Anfiteatro Totò

VIGGIANELLO

POLLINO ESTATE FOLKLORE E TRADIZIONE TRAINO DELLA PITU CON I BUOI nel centro storico

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Corsa dei bambini, giochi vari, torneo di tresette e gara di torte

30 AGOSTO MELFI

CINEMA AL CHIAR DI LUNA Alle ore 21:00 presso la palestra scoperta Nitti, la proiezione del film “Angeli e Demoni”

MATERA

GEZZIAMOCI A MATERA XXII EDIZIONE “ LE VIE DEL JAZZ ”alle ore 5,30 “i colori dell’alba”, viaggio nel cuore del parco della Murgia materana, terni street parade, alle 21,00 presso il Giardino De Le Monacelle

TRIVIGNO

E.. STATE A TRIVIGNO “Ieri e oggi” incontro con gli autori alle 21,00 in p. zza Plebiscito

MARCONIA

ZAMENTO DELLA PITU nel centro storico

MIGLIONICO

SERESTATE A MIGLIONICO Alle 21,00 in p. zza Popolo “cinema sotto le stelle”, proiezione del film per bambini

SATRIANO

SATRIANO ARTE E SPETTACOLO Corsa campestre alle ore 17,00

GRUMENTO

ESTATE A PISTICCI 4^ edizione nazionale festival JONICA CABARET alle ore 21,00 in p. zza Elettra

ESTATE GRUMENTINA 09 FESTA IN ONORE DELLA MADONNA DI MONSERRATO

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa rurale di S. Pietro, premiazione e intrattenimento alle ore 21,00

MURO LUCANO

R.. ESTATE A CALVELLO “The music family” dei fratelli Tempone alle 21,30 in piazza Falone

POTENZA

FESTIVAL NAZIONALE D’ ARTE PIROTECNICA “ FUOCHI SUL BASENTO ” Alle ore 21,00 a San Luca Branca (Pz) XX edizione della spettacolare gara pirotecnica

METAPONTO

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Alle 21,30 presso le Tavole Palatine lo spettacolo “Novecento” diretto da Ulderico Pesce

4 SETTEMBRE CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO SERATA LETTERARIA incontro con gli autori alle ore 21,30 in piazza Marconi

5 SETTEMBRE MELFI

AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30

ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Viggiano

PICERNO BANZI

NOTTI BANTINE Concerto in memoria di Aurelio Nino “classe di pianoforte”

MATERA

CARMINA BURANA Alle ore 20,30 presso la Cava del Sole

MELFI

AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In piazza Duomo dalle 11,30 alle 23,30

7 SETTEMBRE CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO 3° edizione della giornata dei diversamente abili alle 10,30

8 SETTEMBRE CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO CONCERTO del gruppo musicale “Killer Queen”

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Loreto

10 SETTEMBRE MARCONIA

ESTATE A PISTICCI II edizione di “Musica e sapori della lucania”, fiera enogastronomica e spettacolo di musica popolare lucana alle ore 20,30 in p. zza della Vittoria

11 SETTEMBRE MARCONIA ESTATE A PISTICCI Serata musicale alle ore 21,00

12 SETTEMBRE PICERNO MOTORADUNO

PISTICCI

MASCHITO

“VENOSA, LE DONNE L’ARTE” MOSTRA DI PITTURA - Sala del Castello

ESTATE A PISTICCI Festival internazionale di musica cristiana “Io canto con Maria “ alle ore 21,00 in p. zza Umberto I

GRASSANO

PIETRAGALLA

19 SETTEMBRE MARCONIA

VENOSA

FESTIVAL DANCE 2009 Alle 21,00 in p. zza Don Minzoni

GIOCHI TRADIZIONALI GRASSANESI Presso il vecchio campo sportivo

VIGGIANELLO

MATERA

POLLINO ESTATE FOLKLORE E TRADIZIONE INNAL-

6 SETTEMBRE CALVELLO

AMICI DEL CAVALLO

GRUMENTO

FESTA MEDIEVALE Alle ore 19,00 in rione Pianello l’ apertura della festa medievale e del mercato medievale a seguire musica medievale dal vivo

EVENTI ESTATE 09 Lo spettacolo “Melodia Mediterranea” alle 21,30 in Piazza Marconi

MURO LUCANO

POLLINO ESTATE TEATRO SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA presso l’anfiteatro comunale alle ore 21,00

MURO LUCANO

SAN MAURO F.

PISTICCI

VIGGIANELLO

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CHITARRA Alle ore 21,15 presso il convento Padri Cappuccini

PIETRE CHE CANTANO SPETTACOLO DI ILLUMINAZIONE scenica e piromusicale alle 21,15 in Piazza S. Pietro Caveoso e Madonna Idris

SERATE D’ESTATE 2009 “FESTA DELLA CREATIVITA’ GIOVANILE” alle ore 21,30 in piazza Plebiscito FESTA DEL SANTO PATRONO SAN GERARDO MAJELLA

LAURIA

MATERA

GEZZIAMOCI A MATERA 2009 XXII EDIZIONE

BALLANTE NEI PALMENTI SPETTACOLI ,SAGRE E DANZE alle 19,00 percorso guidato nel parco storico dei Palmenti ed estemporanea di pittura

RIONERO

ESTATE ARBËRESHË 2009 Fiera Interregionale “Arte e sapori a confronto”.

ESTATE A PISTICCI Festa rurale di S. Leonardo

20 SETTEMBRE

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MARATEA

MODELAND DEL VULTURE Concorso per aspiranti indossatori alle 21,00 presso il palazzo G. Fortunato


Mercoledì 26 agosto 2009

Vacanze

in Arte Tra le “gioie” di Daniela di MARIA PINTO RIONERO - Sensibilità, abilità, maestrìa manuale e tanta passione sono gli ingredienti che sanciscono il successo della giovane artista Daniela Moretti. I suoi lavori sono in esposizione permanente presso il suggestivo locale ubicato al civico 25 nella storica Piazza Giustino Fortunato. In esposizione tele, la cui pittura dal tratto gentile e deciso, raffigura scorci paesaggistici del nostro generoso territorio, composizioni floreali, singolare ritrattistica il cui colore imprime ai lavori un efficace effetto tridimensionale contorniato da preziose decorazioni dorate e multicolori con accostamento di altri materiali. La versatilità e la ricercatezza dei materiali e degli accostamenti cromatici, rendono unica sia la tecnica di esecuzione che la produzione pittorica dell'artista rionerese. Una vetrina che mostra anche una fine bigiotteria che Daniela realizza utilizzando pietre e materiali vari. Gioielli artigianali, dunque, la cui luminosità e la fine lavorazione evidenzia professionalità e versatile

La Personale

Carlos, un argentino dal cuore lucano di GIANNI COSTANTINO SENISE - Inaugurata alla presenza del sindaco Giuseppe Castronuovo e delle autorità la mostra personale di Carlos Langone,artista argentino ma di radici lucane, precisamente di Picerno dov'è nato il papà. Si tratta di circa cinquanta opere che adornano il chiostro dell'antico convento San Francesco, da appena un anno riqualificato e reso fruibile proprio per questo tipo di manifestazioni. La retrospettiva riguarda il periodo che va dal 1979 ad oggi e mette in rilievo le tecniche utilizzate dall'artista: disegno, china e pastelli, acrilico, grafico. Tutte opere uniche, non riprodotte assolutamente con altre tecniche come serigrafia ecc. E con tema di fondo sempre e comunque che richiama alla riflessione per la drammaticità, così come afferma lo stesso Lango-

ne: «L'arte è un percorso che deve spingere alla riflessione». Per l'inquinamento, la guerra, la violenza e l'alienazione dell'uomo contemporaneo. Molto variegata e per quasi tutte le famiglie l'offerta delle opere che, come dice il responsabile della mostra, autentico supporter del pittore, Domenico Ricciardi: «Langone ha come obiettivo, quello difar arrivare in ogni casa, perlomeno quelle lucane, una sua opera, un suo disegno, una sua scultura, proprio perché ama tantissimo la sua terra e per questo vuole rappresentarla sempre ed essere presente». Nei suoi quadri non ci sono tante tracce della Lucania, ma soprattutto dell'Argentina, di Buenos Aires, dei luoghi che vive con sofferenza e con tale la ritrae e la mostra al mondo. La Personale si chiuderà il prossimo 30 agosto.

Daniela Moretti tra i suoi gioielli

capacità creativa nonché rifinita manualità per realizzare anelli, bracciali, collane, orecchini e decori vari connotati dalla unicità del design e dell'incantevole accostamento cromatico che ne sottolinea la preziosità. “Colorado” è la denominazione della suggestiva e storica location che rappresenta un singolare laboratorio creativo dove il visitatore può “gustare”, in

NEL “PAESAGGIO FANTASTICO” DI ROCCO di MICHELE MARCHITELLI MONTESCAGLIOSO - Rocco Mazzoccoli, pittore montese da tempo a Milano, formatosi grazie all'attento studio compiuto sulle tele dei maestri dell'arte italiana e dei viaggiatori dell'Ottocento, ha dato ancora una volta prova del suo notevole talento con una mostra pittorica, “Il paesaggio fantastico di Rocco Mazzoccoli”, che ha segnato il suo ritorno all'esposizione a Montescaglioso dopo l'assenza di qualche anno da quest'appuntamento. L'iniziativa era inserita tra gli eventi dell'estate montese 2009 ed era curata dall'associazione Campi di Cultura. L'evento ha fatto registrare un ampio numero di visite e il grande apprezzamento è chiaramente testimoniato dai positivi commenti rilasciati dai visitatori, i quali, nella sede di Via Garibaldi, hanno potuto spaziare in un mondo fantastico e bellissimo, nei paesaggi inneggianti ad una natura, reale ed allo stesso tempo immaginaria, capace di catturare chi osserva e di trasmettere emozioni e spazialità. Come affermato nelle note che hanno accompagnato la mostra, Mazzoccoli dimostra con la sua opera, attenta in ogni dettaglio (nelle note definita iperreale), anche quello apparentemente insignificante, tutto l'amore per la natura, dove la presenza umana è completamente assente o si intravede appena, con una casa o un ponte, che non tolgono, in ogni caso, spazio alla forza del paesaggio rappresentato. Il pittore di Montescaglioso, grazie alla sua opera, sperimenta una nuova frontiera artistica, la pittura terapeutica e riesce nel suo intento di trasmettere un momento di riflessione nell'osservatore, distogliendolo dalla vita di tutti i giorni. Tra i quadri in esposizione grande spazio è riservato ai paesaggi ed è, inoltre, possibile ammirare due grandi aquile, imponenti e maestose, raffigurate con la consueta dovizia di particolari che le fanno sembrare vive e presenti nella sala espositiva. Non mancano alcune nature morte (in un caso all'immagine classica del cesto con i frutti è associata la copertina di un album di Lucio Battisti), che ricordano come Mazzoccoli abbia trovato in Caravaggio (Michelangelo Merisi), autore di una celeberrima raffigurazione, uno degli artisti più importanti ai quali ispirarsi.

presa diretta ,la fine realizzazione di quadri,ornamenti e completamenti di arredo nonché ricercate realizzazioni di cornici che ne valorizzano ulteriormente le pitture. Sono numerosi e curiosi, i visitatori che si recano durante le serate di agosto per apprezzare i capolavori ed intrattenersi con l'artista visionando anche il rievocativo angolo del passato attraverso le riproduzioni

di antichissime foto della Città vulturina. Un viaggio tra i ricordi della Rionero di un tempo, di ciò che eravamo, dunque, tra emozioni, sentimenti per esternare espressivamente la nostra identità e valorizzare le origini per acquisire la consapevolezza di chi siamo, capire dove andiamo e,soprattutto, comprendere come costruire il futuro al meglio.

«Sono autodidatta ed artista per passione - dichiara la brillante Daniela,- avendo operato per hobby e,contestualmente, attendendo ai miei studi universitari per laurearmi a breve. Ho affinato, autonomamente, strategie e tecniche creative rielaborandole e reinventandole così come mi consentivano di esprimermi. Gradualmente ho perfezionato ed affinato manua-

lità e realizzazioni e, riscontrandone quotidiana richiesta, ho deciso di aprire questa vetrina -laboratorio permanente per esporre le mie creature di qualità». Ed è vero. I lavori e la bigiotteria di Daniela Moretti raccontano emozioni e sensazioni e sono animati poiché l'attento osservatore ne coglie innumerevoli e significativi messaggi. cultura@luedi.it

Scorci di Vulture nelle opere di Angelo Ramunno

Colori e suggestioni su tela RIONERO - Sono numerosi ed attenti i visitatori che, presso un locale appositamente allestito nella centrale via Nazario Sauro, apprezzano quotidianamente la mostra di pittura del concittadino Angelo Ramunno la cui produzione artistica è florida ed espressione del vero legame alla terra natìa. Le opere evidenziano l'attaccamento alle radici culturali rioneresi nonché al profondo amore del concittadino verso l’incantevole città natale. La Personale di pittura, dunque, sta riscuotendo favorevoli consensi poiché ogni visitatore può rilevare nei quadri in esposizione, scorci, volti e situazioni riconducibili all'identità comune. Nato a Rionero sessantotto anni fa, Angelo Ramunno si trasferisce a Torino all’età di venticinque anni per motivi di lavoro portando con sé l’amore per la Lucania ed il suo Paese nonché la passione artistica innata. «Sin da bambino amavo delineare con matite, carboncini, acquerelli e tempere paesaggi, nature morte, ritratti e tutto quanto mi ispirava artisticamente stimolandone la produzione e personale interpretazione, sottolinea l’artista per hobby continuando nella poetica riflessione che accoglie i numerosi visitatori della personale. Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, positive o negative che esse siano; purchè se ne parli. Ogni quadro trasmette tensioni ed emozioni del momento; siano queste forti o meno, sono pur sempre sensazioni che cambiano di volta in volta ed ogni volta è come la prima volta che non esito a definire sublimi. Non è il giudizio altrui che mi fa paura, ma il totale silenzio. Già nel 1992 ho esposto

presso il centro sociale Sacco, nel 2005 nel magnifico contesto palazziato del grande meridionalista Giustino Fortunato per ritornare nell'ambito della festa patronale cittadina in onore della venerata patrona Maria Santissima del Monte Carmelo». Gli scorci paesaggistici, la caleidoscopica natura e la generosità di prodotti della nostra terra sono ben rappresentati nelle sue bellissime opere ben dislocate nei significativi percorsi certosinamente organizzati. Gli olii su tela di Ramunno rappresentano i colori e le suggestioni non solo lucane ma di tutto il grande e generoso Sud. In esposizione lavori ricchi di colori e di luce come “Gli scorci di Rionero” di “Casa Savella”, la “Casa Natale”, “Il Fontanino” di Barile, “I Ricordi d’Infanzia”, “Orologio della Costa”, “Vite di Aglianico Contrada “Le Querce”, “Aglianico e Melograno”, “Natura Morta” e “Casa di Carmine Crocco”, con cui l’autore si è aggiudicato ben due primi premi in collettive organizzate a Torino. Memorie e caratteristiche colte dapprima con le foto scattate dall’autore durante i soggiorni nella città natale per l’annuale raccolta delle olive, gelosamente custodite e portate nella città piemontese laddove nel suo studio ha utilizzato per riprodurre il luogo natio con creatività e reinterpretandolo soggettivamente condito con l’orgoglio, i sani valori ed il vanto della lucanità. Unici ed ammalianti sono i paesaggi che l’ autodidatta delinea con tratto deciso e dipinge quasi ad evidenziarne la tridimensionalità delle opere connotate da un suo stile e preservandolo da contaminazioni. ma.pi cultura@luedi.it

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Vacanze

di gusto Aglianica brinda al Futurismo

Il jazz di Cappelletti aprirà l’XI edizione ospitata a Melfi

di FRANCO ARANEO MELFI - Nella Sala Giunta del Palazzo di città presentata l'XI edizione di Aglianica, in programma dal 4 al 6 settembre, con l'intervento del sindaco Ernesto Navazio, del vicesindaco, Francesco Nauseo, l'assessore Vincenzo Castaldi e il presidente dell'omonima associazione culturale che ha ideato e cura la manifestazione, l'architetto Donato Rondinella. L'evento, che è da inserirsi fra i maggiori del settore, a livello nazionale torna per la terza volta a Melfi, dopo quella dello scorso anno e la quinta edizione, entrambe svoltesi nel castello della città, questa volta avrà il suo svolgimento in un luogo di grande fascino e storia Piazza Duomo anche se nel maniero delle Costituzioni di Federico II, si svolgerà alcuni degli spettacoli della manifestazione. Ad illustrarci l'intenso programma di Aglianica è proprio Rondinella che nel sottolineare quanto la manifestazione sia divenuto nella regione di grande richiamo turistico e culturale, esprime una certa amarezza per le non poche difficoltà finanziarie che incontra, per la non giusta rispondenza da parte degli enti preposti. Eppure si tratta di un evento che polarizza l'attenzione nazionale per il grande ventaglio di spettacoli, mostre, aspetti culturali ed artistici e soprattutto una grande vetrina dei prodotti enogostranomici, che fanno da contorno al grande Aglianico del Vulture. L'XI edizione vuole principalmente essere un omaggio al futurismo, del quale si celebrano i suoi cento anni, ad iniziare dal manifesto che ci presenta appunto un cavatappi… futurista ( che proponiamo come gadget della manifestazione, sia pur in miniatura).

Da parte sua il sindaco Navazio, su specifica domanda circa una location fissa a Melfi di Aglianica non lo esclude, annotando che oramai il superamento del campanile e la necessità di condivisione da parte del territorio portano ad un luogo centrale che faccia da richiamo per la sua storia, i suoi monumenti o un personaggio come Federico II potrebbe articolarsi una serie di offerta dell'intera area.

Ed ecco, in breve, la ricchezza del programma. All'inaugurazione presso il teatro Ruggiero omaggio al futurismo e concerto jazz di Arrigo Cappelletti, uno dei maggiori pianisti jazzisti, seguiranno altri spettacoli dal soul alla pizzica salentina ad un concerto dell'Accademia Mahler con virtuosi di tutti Europa, ancora spettacolo di falconeria e colori ed atmosfere del Sud con la “Villanella”. Saranno ancora ospitate due

regioni, la Sardegna con Valentina Argiolas che racconterà la sua terra e il Verdicchio castelli di Jesi e vini delle Marche. Per i grandi film, “Terra Madre” di Ermanno Olmi e a coronare il tutto 50 incontri enogastronomici con l'intervento di 20 aziende produttrici di aglianico. Non mancherà una riscoperta del patrimonio artistico con la promozione di due mostre permanenti del Museo Civico al Palazzo Do-

nadoni, le sculture del melfitano Antonio Poppa, artista tragicamente scomparso, che operò negli anni 60 - 90 trasformando pietre e legno in opere uniche e di alto valore artistico, un vero caposcuola, tra l'altro più volte presente al Festival dei Due mondi di Spoleto. L'altra la “Quadreria Araneo” con opere dal 500 al 900 e con uno sconosciuto carboncino di Tiepolo, lasciata in eredità alla sua città dal Generale Giulio Araneo.

Sorsi di “Vino sotto le stelle” VIGGIANO - In programma nel centro potentino, meglio indicata come la città dell'Arpa e della musica, per oggi e domani l'appuntamento con il "Vino sotto le Stelle". Nelle due serate vi sarà un "mix" di musica e vino. Sarà infatti possibile degustare del buon vino locale con specialità gastronomiche, il tutto accompagnati dalle note di Musicanti di strada. Scopo principale di questa due giorni, è proprio quello di promuovere il centro storico di Viggiano. L'evento infatti sarà caratterizzato dalla presenza di questi musicisti che si esibiranno lungo le vie del centro. L'iniziativa prevede anche la consegna del premio "Otto & Baronelli" ad un espo-

nente dei musicisti di strada presenti. La manifestazione che avrà inizio a partire dalle ore 20 circa, rientra tra gli appuntamenti previsti dalla rassegna organizzata per l' estate 2009 " Viggiano in Musica ". Alla valorizzazione dell’importante tradizione musicale, dunque, il piccolo centro affianca anche due giorni dedicati alla scoperta del buon bere. In alto i calici sulle note degli artisti di strada e assaporare insieme alla musica il nettare di Bacco. Il modo migliore per concludere il ricco e variegato programma di “Viggiano in Musica” e brindare al successo della lunge kermesse dedicata all’arpa viggianese. cultura@luedi.it

Alla scoperta del Fiume Noce tra canti e balli di EMILIA MANCO

Il fiume Noce

LAURIA - Seconda edizione della Festa del Fiume. Il fiume Noce in festa stasera per iniziativa del Gal Allba e dei comuni del Bacino del Noce. Evento promosso dal Gal Allba in collaborazione con i Comuni del Bacino interregionale del Noce, capofila Tortora e poi Lauria, Maratea, Trecchina, Aieta, Nemoli, Lagonegro e Rivello, la Comunità Montana del Lagonegrese, e le associazioni Ruralia e Auser del Lagonegrese e l'autorità di Bacino di Basilicata. L'evento, spiega il vicepresidente del Gal Allba Giuseppe Di Fazio, rientra in un progetto per la valorizzazione del Fiume Noce, animazione territoriale e ricostruzione della identità di Valle, vuol essere un momento di conoscenza e di partecipazione del capitale territoriale. Quella del 26 agosto è la seconda tappa la prima è stata

realizzata a Santa Maria di Rivello il 20 agosto 2008. In particolare l'evento consentirà a 100 visitatori la conoscenza informata e multisensoriale del Fiume e del suo spazio territoriale e sociale, tra Basilicata e Calabria. Il programma prevede alle ore 16 al lido Marelax di Tortora, incontro con il fiume ovvero perlustrazioni di conoscenza, mountain bikers tra la Marina e il centro storico, lungo la fiumarella, alle ore 18 cronache e storie: passato, presente e futuro, comunicazioni esperte, manifesto per il fiume, condivisione di un percorso di riappropriazione. Alle ore 19.30 visite di territorio, al Mausoleo, al Pargolo, museo di Casapesenna al centro storico e alle ore 21.30 il laboratorio di socializzazione che consiste in cena e assaggi, musica e balli. cultura@luedi.it

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Mercoledì 26 agosto 2009


Mercoledì 26 agosto 2009

Ribalta

e personaggi Mito, mare e terra nel paese di S. Vito

Un suggestivo Festival a Positano inaugurato da una mostra di Settanni che partì con le foto nei Sassi Un’offerta apertamente per ricchi (o colti)

di LUCIA SERINO IL VIAGGIO e il suo mito. Percorrendo il mare per giungere alla terra e da essa scappare di nuovo. Il mare come metafora della conoscenza, pretesa con arroganza, deviata dalle lusinghe incantatrici, il mare che sfiora, lambisce, leviga e smussa la terra oppure la divora, l’assalta, la corrode. La contemporaneità ha il suo Ulisse, sempre lui, proteso oltre le colonne dello stretto di Gibilterra, e tentato da voci ammaliatrici. Contatto e separazione, pericolo e salvezza, di certo desiderio di sapere e di approdo. E se tutta questa simbologia si ritrova nel luogo delle sirene per eccellenza che è Positano, è nel mito di questo luogo che si scoprono attraversamenti che portano lontano, camminamenti che partono dal mare e arrivano a madre terra, alle rocce, sulla via di santi e madonne, per esempio, che passano anche per la nostra Basilicata. Sarà la suggestione della Madonna nera che si venera e che evoca quella di Viggiano, eredità del passaggio Bizantino, sarà che qui il protettore è San Vito, il santo dei tanti Vituccio di Potenza, lo stesso che attraversò la Basilicata con la sua nutrice (e molti qui, in riva all’incanto delle casette sul mare, si chiamano Vito) ma la tentazione è forte di opporre l’idea della terra (ché questa è la Basilicata) a quella del mare. La digressione è ardita perché nulla è più distante dalla prudente e accorta Lucania quanto la smagliante e disinvolta bellezza di uno dei luoghi di Ulisse. Eppure è alla fascinazione del silenzio che pensi sentendo la chiacchierata sull’imminente Positano Mith festival che dal 28 agosto si articolerà attraverso dieci parole chiave: avventura, bellezza, gioco, mare, natura, sensualità, sogno, solarità, tempo, viaggio. L’abbrivio l’ha data la mostra di Pino Settanni, scatti d’autore da Fellini ad oggi, che ricorda, nativo di Puglia, il suo primo approdo negli antri di Matera. E alla terra e alla caverna vorrà tornare “se il mio medico Viceconte (il fratello del parlamentare Pdl, ndr) terminerà la ristrutturazione di pa-

Uno scorcio di Positano e a destra Pino Settanni

lazzo Venusio” per una mostra su quegli anni. Alla ricerca dell’archè, è spesso all’indietro che si rifà il viaggio. Come migranti su un barcone, posti a poppa e a prua, sognando il futuro e rimpiangendo il passato. Affidato alla collaudata esperienza di Domenico De Masi, il teorico del’ozio creativo, già prorompente anima del Ravello Festival, vi consigliamo appuntamenti come la danza sull’isola de Li Galli, che fu di Nureyev, discussioni sui miti contemporanei, Zeus ovvero il potere, Enea come idea del viaggio, Ulisse ovvero dell’astuzia e della conoscenza, Elena e la sua bellezza. Eventi di grande attrazione come l’arte di Mimmo Palladino, o il tour notturno in barca tra le insenature più suggestive della costa per evocare, con la musica di Nicola Alesini, il mito delle Sirene. Musica sull’acqua, dunque, inseguendo Radio Caroline che dai mari del Nord trasmetteva musica proibita da un barcone degli annni Settanta, o i Clash che annunciarono l’incendio punk di Londra da un battello sul Tamigi, o i Pink Floyd che si esibirono a Venezia sospesi nel

bacino di San Marco nel 1989. E poi ci sarà la musica pescata da ogni angolo della terra con Mauro Pagani, Lucio Dalla non mancherà, Enzo De Caro darà la voce ad Enea, sulla spiaggia, Giuseppe Cederna camminerà con la poesia e Vinicio Capossela regalerà le sue visioni spettrali e immense. Non ne aveva bisogno un luogo come Positano per attrarre. Ma è con la grande offerta di qualità che si selezionano ricchi e colti. Nessuno ha paura di fare questo ragionamento. Pullula di gente sotto il solleone la bellissima estrema conca della Costiera amalfitana così poco distante da una Capri funestata dalle presenze scioccanti. Fate sapere quanto è rara la bellezza e quanto pochi possano permettersela. Come tutti i miti. E noi assolviamo al nostro compito consigliando però audacia e ardimento, proprio come Ulisse. Nulla è impossibile a chi lo voglia: ammirare e contemplare ciò che è straordinario e tutto sommato neanche tanto lontano e magari trarne spunto per generare pari sembianza.

Maratea Film Festival premia Cantore MARATEA -Fortemente partecipato anche il nutrito programma della terza serata del Maratea Film Festival, a partire dal master class tenuto da Marco Spoletini e Roberto Missiroli sui Mestieri del Cinema: il montaggio, alle ore 19 presso la Locanda delle Donne Monache; una vera lezione di tecnica cinematografica non solo per addetti ai lavori. Quindi “aperitivo con l’autore” protagonista Renato Cantore, caporedattore Rai Basilicata ed autore di testi su figure di lucani, presso il Festival Village di Fiumicello, con il consueto accompagnamento musicale di un eccellente musicista come Gregorio Calderano . A seguire l’ultima serata condotta con la consueta so-

brietà da Gianni Celata e Barbara Chiappini, con l’anteprima della prima puntata della fiction tv “Un medico in famiglia 6”, con la partecipazione dei protagonisti Beatrice Fazi e Caterina Misasi. Spazio musicale anche con Sergio Muniz , il quale ha presentato il suo primo singolo “La Mar”. La consegna dei premi Maratea Film Festival sono stati quindi attribuiti a Renato Cantore, Beatrice Fazi, Caterina Misasi ed Anna Safroncik, la quale ha anche presieduto alla proiezione del film di Ficarra e Picone “La Matassa”, una commedia del nuovo cinema italiano. Un finale scintillanteè stato assicurato dal dopo-festival a cura del Dj Stile: un momento di festosa partecipa-

Ricatto d’amore in anteprima LAGONEGRO - In anteprima nazionale, solo per oggi, il film“Ricatto d'amore”. Alle 21.30 la pellicola, diretta da Anne Fletcher, sarà proiettata sugli schermi dell'arena di CineMaratea e del Cine-Teatro Iris di Lagonegro. Interpretato da Sandra Bullock e Ryan Reynolds, il film - distribuito da Walt Disney Pictures Italia - uscirà nelle sale cinematografiche nazionali il 3 settembre prossimo. Quando la potentissima dirigente editoriale Margaret (Sandra Bullock) rischia di essere deportata nella sua terra natale, il Canada, questa brillante e cinica professionista dichiara di essere fidanzata con il suo assistente Andrew (Ryan Reynolds). Lui accetta di partecipare all'imbroglio e si reca con Margaret in Alaska per incontrare la sua bizzarra famiglia. Quest'ultima, donna metropolitana, si immerge in un ambiente e in tante situazioni in cui si ritrova come un pesce fuor d'acqua. Nonostante un imminente matrimonio in vista e un ufficiale del servizio immigrazione alle calcagna, Margaret e Andrew giurano con riluttanza di rimanere fedeli al piano, nonostante le conseguenze imprevedibili che ne potrebbero scaturire. Giovanni De Noia

Stasera a Pignola la champions league del cabaret

“Vado al massimo” con la Ricotta

zione soprattutto giovanile, a suggello di una iniziativa culturale che intende vedere proprio nei giovani il volano di un concreto decollo di un territorio davvero unico. cultura@luedi.it

PIGNOLA - Sichiude stasera la ventesima edizionedi “E… state a Pignola”, il cartellone di animazione estiva organizzato dall'associazione “Il Focolare”. Come ogni anno, gli eventi presentati in piazza Risorgimento hanno avuto il consueto riscontro di pubblico. La serata inaugurale di domenica 23 con il “Premio Raffaele Calace”, concorso musicale internazionale per mandolino e pianoforte, «è stato un grande successo» - dicela presidente de “Il Focolare”, Rossella Torchia. Lunedì è stata la volta del “Gran Galà internazionale Artistinstrada”. Mentre ieri è stato presentato un musical show con un medley di balli tratti dai musical “Mamma mia”, “Grease” e “Sette spose per sette fratelli”

curato dal Centro danza Maeva di Potenza. Stasera il gran finale, a partire dalle 21, con la IX edizione del concorso nazionale di cabaret “Vado al Massimo”, che rien-

tra nel circuito del concorso nazionale “BravoGrazie, la Champions League del Cabaret”. Saranno otto in concorrenti in gara. Presenterà il trio comicolucano “La Ricotta”, reduce da un'intera stagione di successi sul palco di Zelig . Tutto bene dunque? Non proprio. La presidente Rossella Torchia, pur soddisfatta del successo di pubblico, lamenta «l'assenza di finanziamenti da parte dell'Apt.L'associazione 'IlFocolare', invece, crededi proporre eventi di rilievo che richiamano ogni anno artisti da tutto il mondo, nel caso del Premio Calace, e valorizzano i cabarettisti del domani col concorso Vado al Massimo. Ci auguriamo - conclude Torchia - di essere considerati diversamente in futuro».

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e personaggi MiFaJazz scopre le big band di FRANCESCO GIUSTO MATERA - Il jazz delle big band attende il pubblico materano e non, dal 31 agosto al 3 settembre, nei luoghi più suggestivi della città dei Sassi. La grande tradizione del jazz mondiale che, negli anni '20, costituiva la spina dorsale del fenomeno musicale, nato tra la fine dell'ottocento e gli inizi del novecento, approda a Matera, grazie al sentimento e la passione dell'associazione “Mi fa jazz”. Il festival, che prende il nome dal sodalizio che lo ha fortemente voluto, è stato presentato, ieri mattina, presso la sala giunta del Comune di Matera, alla presenza dei direttori artistici Dino Plasmati e Giuseppe Ciannella, del coordinatore e segretario organizzativo dell'evento, Paolo Falcicchio, nonché dell'assessore al Traffico, con delega alla cultura, Emanuele Nicoletti. «Non ci sono, ad oggi, in tutta Italia e in tutta Europa, festival che ospitano solo big band - dice Plasmati - questa nostra peculiarità e originalità, ha comportato, di contro, un faticoso reclutamento di circa 100 musicisti, durato circa un mese e mezzo, scelti tra le migliori realtà del genere». Aprirà la Lucania Jazz project big band il 31 agosto alle 21, diretta da Dino Plasmati, proseguiranno nei giorni a seguire l'austriaca Unibigband composta soltanto da insegnanti universitari e diretta da Martin Ohrwalder, toccherà poi alla “Colours jazz orchestra”, realtà marchigiana, diretta da Massimo Morganti, alla “Perugia Jazz orchestra” di Mario

foto VIDEOUNO Raja e i “Rolli's Tones”di Maurizio Rolli, unico concerto non gratuito della rassegna. Musica ma non solo, nell'ambito della quattro giorni jazzistica; ci sarà tempo per approfondimenti grazie alle tavole rotonde sul jazz, e, soprattutto, grazie alla presentazione del libro di Fabio Ciminiera “Le rotte della musica”, un viaggio sui percorsi musicali e geografici delle sette note, alterazioni comprese, che quando incontrano la tradizione possono dare luogo a miscele davvero esplosive, come quelle del jazz mediterraneo. Il testo, infatti, comprende un intervista al musicista materano Plasmati che, con il lavoro “Viaggio nelle terre dei luca-

ni”, ha solcato con successo questo esperimento. Spazio anche al folklore con la simpatica marching band Ambassador di Rimini che allieteranno vicoli e piazze. Possibilità di studio con il workshop di composizione ed arrangiamento di Luigi Giannatempo e il laboratorio per bambini Jazz For Kids. Sperimentazione e jam session nei locali de “Il vicolo cieco”. L'evento concorrerà alla candidatura di Matera come capitale europea 2019 ed è stato supportato dal Comune nella misura di 29000 euro. La realizzazione grafica è opera del creativo materano Pino Oliva. cultura@luedi.it

FestivaldellaChitarra

Emozioni a sei corde con Dadone di GIOVANNI DE NOIA LAGONEGRO - Dopo l'appuntamento di Rotonda, la locandina dei concerti del XXVI Festival della Chitarra è tornata a Santa Maria degli Angeli di Lagonegro. Immerso nel verde di un'oasi naturale ricca di intensa spiritualità, il piccolo luogo di culto è annesso ad un convento di padri cappuccini, del IX secolo, che in questi giorni ospita anche il Corso di interpretazione per chitarristi, tenuto dal maestro Luigi Biscaldi. Lunedì scorso la chiesetta ha ospitato il concerto di Edoardo Dadone. Appena diciottenne, il giovane concertista ha iniziato a suonare la chitarra a otto anni e attualmente studia con Ettore Viada e Luigi Biscaldi. Ha frequentato corsi di interpretazione con noti maestri, fra i quali Leo Brower, e ha vinto concorsi nazionali ed internazionali. Nonostante la giovane età, gli viene riconosciuta un'eleganza di suono e musicale veramente impressionante. Alle 21.15, dal piccolo presbiterio che chiude la corta navata di Santa Maria degli Angeli, si sono diffuse le note del primo dei sessanta “Studi di virtuosità e trascendenza” di Angelo Giardino. Dal titolo “Capriccio sopra la lontananza”, lo studio è dedicato a Mario Castelnuovo-Tedesco, compositore che ha sicuramente rappresentatouna solidaguida nell'intenso itinerario musicale percorso dal maestro Gilardino. In questo studio si racchiudono le due principali connotazioni musicali dell'autore. Da una parte la ricerca di nuove virtuosità, dall'altra la tensione di procurare alla chitarra, strumento solo qualche decennio fa considerato povero, uno spazio trascendente. Il concertista ha poi eseguito il nono degli studi di Gilardino, “Fantasia”, dedicato a Roberto Gerhard, compositore catalano autore di una fantasia piena di nostalgia per la terra natia. Studio, questo, di particolare suggestione. Dal secondo volume degli “Studi di virtuosità e trascendenza” Edoardo Dadone ha poi eseguito lo studio num. 24 “Tombeau de Maurice Ravel”, quattro movimenti intrisi di suoni preziosi e cesellati. A

chiudere l'omaggio rivolto dal concertista al maestro Gilardino, “Ocram”, opera giovanile del grande compositore. Dadone ha poi suonato il primo dei tre “Rondò” dell'op. 2 di Dionisio Aguado, chitarrista e compositore spagnolo, riconosciuto come grande virtuoso dal suo amico Fernando Sor, compositore e concertista del quale, subito dopo, EdoardoDadomo ha eseguito tredei dodicistudidall'op. 6eduedall' op.29. A conclusione del concerto una delle tre “Fantasie” composte agli inizi del XVI secolo dal liutista Marco da l'Aquila. All'entusiasmo suscitato nel pubblico dal concerto appena eseguito, Dadone ha risposto con due applauditissimi bis.

Nei Sassi quattro giorni di musica e libri La sagra

A San Nicola di Pietragalla degustando porchetta di ANTONIO BEVILACQUA FRAZIONE SAN NICOLA DI PIETRAGALLA - La porchetta è un piatto tipico del centro Italia ma naturalmente questo prodotto alimentare viene apprezzato e gustato in ogni area della penisola italica. La popolare prelibatezza consiste in un maiale intero, svuotato e condito all'interno con sale, pepe, erbe aromatiche, interiora e arrostito al forno e si Un tagliere di porchetta consuma tagliata a fette come secondo piatto oppure fuori pasto frazione che risulta essere facilmente raggiungiin panini imbottiti. Domani, 27 agosto c'è bile da golosi e buongula concreta possibilità di stai di tutta la regione. Già nella prima ediziomangiare e gustare questo prodotto culinario ne la partecipazione delcon la "Seconda Sagra la gente è stata numerodella Porchetta" organiz- sa per cui è ampiamente zata, a partire dalle ore prevedibile che anche 20, presso la frazione questo appuntamento riSan Nicola di Pietragal- scuota il successo e l'apprezzamento dei cittadila. L'evento viene realiz- ni. Ad allietare la serata ci zato grazie all'impegno della locale “Associazio- sarà l'artista nostrano ne San Nicola” che è atti- Agostino Gerardi che va sul territorio da molti ovviamente intratterrà il pubblico con il suo spetanni. La sagra si terrà nella tacolo. piazza principale della cultura@luedi.it

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Mercoledì 26 agosto 2009

Il gioco

della lettura Il giovinetto di Claudiopoli Nel sentirsi ascoltato, o fors’anche osservato, il ragazzo si confuse, arrossì, ricadde in uno di quei silenzi ostinati ai quali mi abituai ben presto. Si abbozzò un’intimità L'ESTATE successiva al mio incontro con Osroe, la trascorsi in Asia Minore: sostai nella Bitinia per sorvegliare di persona il taglio delle foreste di Stato. A Nicomedia, città luminosa, civile, raffinata, presi alloggio in casa del procuratore della provincia, Cneo Pompeo Proculo, nell'antica residenza del re Nicomede, ancora impregnata dei ricordi voluttuosi di Giulio Cesare giovane. La brezza della Propontide ventilava quelle sale fresche e buie. Proculo, un uomo di gusto, organizzò qualche riunione letteraria in mio onore: sofisti di passaggio, gruppi di studenti e di letterati si riunirono nei suoi giardini, in riva a una sorgente dedicata al dio Pan. Di tanto in tanto, un servo vi immergeva una grande anfora di argilla porosa; e i versi più limpidi sembravano opachi a paragone di quell'acqua pura. Una sera, si dette lettura d'un lavoro piuttosto astruso di Lycofrone, che mi è caro, peraltro, per le folli combinazioni di armonie, di allusioni e di immagini, quel suo sistema complesso di riflessi e di echi. Un giovinetto in disparte ascoltava quelle strofe ardue con un'attenzione pensosa e distratta al tempo stesso, e io pensai subito a un pastore nel cuore della foresta, vagamente in ascolto del grido misterioso d'un uccello. Non aveva né tavolette né stilo, con sé. Seduto sui bordi della vasca, sfiorava quella bella superficie levigata con le dita. Seppi che suo padre aveva occupato una modesta carica nell 'amministrazione dei vasti domini imperiali; affidato giovanissimo alle cure d'un suo avo, lo scolaretto era stato inviato presso un ospite dei suoi genitori, ch'era armatore a Nicomedia, e che a quella povera famiglia appariva ricco. Quando gli altri si furono allontanati, lo trattenni. Era poco istruito, ignaro quasi di tutto, ma riflessivo, ingenuo. Conoscevo Claudiopoli, la sua città natale: riuscii a farlo parlare della sua casa, al limitare delle grandi foreste di pini che forniscono l'albero maestro alle nostre navi, del tempio di Attys situato sulla collina, di quelle musiche stridenti che gli erano care, dei bei cavalli del suo paese, delle strane sue divinità. Quella voce lievemente velata s'esprimeva in greco con accento asiatico. Improvvisamente, nel sentirsi ascoltato, o fors'anche osservato, il ragazzo si confuse, arrossi, ricadde in uno di quei silenzi ostinati ai quali mi abituai ben presto. Si abbozzò, comunque, un'intimità. In seguito, mi accompagnò in tutti i miei viaggi; e cominciarono per me alcuni anni favolosi. Antinoo era greco: sono risalito, nelle memorie di quella famiglia antica e oscura, sino all'epoca dei primi coloni arcadi sulle sponde della Propontide. Ma l'Asia aveva prodotto su quel sangue un po' acre l'effetto della goccia di miele che rende torbido e aromatico un vino puro. Ritrovavo in lui le superstizioni d'un discepolo d'Apollonio, il culto mo-

Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata

Leggi&Indovina

La soluzione di ieri

Era “La bella estate” di Cesare Pavese L'AUTORE misterioso di ieri era Cesare Pavese. Nasce nel 1908 a Santo Stefano Belbo, studia a Torino. Il fascismo lo confina per tre anni a Brancaleone Calabro, sullo Jonio. Nel dopoguerra lavora alla casa editrice Einaudi. Muore suicida nell'albergo “Roma” di Torino nel 1950. È autore di romanzi, racconti, poesie, traduzioni. Ricordiamo: “Il carcere”, “Il compagno”, “La casa in collina”, “Il diavolo sulle colline”, “La luna e i falò”, “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, “Il me-

narchico d'un suddito orientale del Gran Re. La sua presenza era straordinariamente silenziosa: m'ha seguito come un animale, o come un genio familiare. Aveva le infinite capacità di allegria e d'indolenza d'un cucciolo, la selvatichezza, la fiducia. Quel bel levriero, ansioso di carezze e di ordini, si distese sulla mia vita. Ammiravo quell'indifferenza quasi altera verso tutto ciò che non costituiva il suo piacere o il suo culto: essa suppliva in lui al disinteresse, allo scrupolo, a tutte le virtù volute, austere. Mi stupiva quella sua aspra dolcezza; quella

stiere di vivere”. Per “La bella estate”, da cui era tratto il brano di ieri, ottiene il premio Strega. Scritto nella primavera del 1940 e pubblicato nel 1949 insieme a “Il diavolo sulle colline” e “Tra donne sole”, in forma di trilogia, “La bella estate” è stato definito dal suo autore “la storia di una verginità che si difende”, il racconto dell'inevitabile perdita dell'innocenza.

devozione torva, che impegnava l'essere intero. E, tuttavia, quella sottomissione non era cieca: quelle palpebre tante volte abbassate nell'acquiescenza o nel sogno, si levavano; gli occhi più attenti del mondo mi scrutavano in viso; mi sentivo giudicato. Ma lo ero, come lo è un dio da un suo fedele: le mie asprezze, i miei attacchi di diffidenza (ne ebbi, più tardi) erano pazientemente, gravemente accettati. Sono stato padrone assoluto una volta sola, e di un solo essere. Se non ho detto ancora nulla d'una bellezza cosi evidente, non

bisogna credere che l'abbia fatto per una sorta di reticenza, il silenzio d'un uomo avvinto in modo troppo totale. Ma i volti che noi cerchiamo disperatamente ci sfuggono: è sempre solo un istante... Ritrovo una testa reclina sotto una capigliatura disfatta dal sonno, degli occhi che le palpebre allungate facevano parere obliqui, un giovane viso, come disteso. Quel tenero corpo s'è modificato di continuo, a guisa d'una pianta, e alcune di queste alterazioni sono imputabili all'opera del tempo. Il fanciullo mutava:

Anche quest’anno L’Inserto Estate vi offre una lettura da fare nel luogo di villeggiatura, o a casa in un momento di relax. Un’opportunità di piacevole riflessione; ma non soltanto questo. Infatti vi proponiamo un gioco che, ne siamo certi, aggiungerà a quel piacere un pizzico di suspence e di coinvolgimento personale. Si tratta di questo: non vi diciamo chi è l’autore del brano che vi proponiamo, spetta a voi indovinarlo. La soluzione la troverete nell’edizione del giorno successivo. Allora buona lettura e pronti a indovinare.

si faceva grande. Bastava una settimana d'indolenza per intorpidirlo; un pomeriggio di caccia gli rendeva la solidità, lo scatto dell'atleta. Un'ora di sole lo faceva mutare dal colore del gelsomino a quello del miele. Le gambe un po' pesanti del puledro si andavano man mano allungando; la gota perdeva la delicata rotondità infantile, s'incavava leggermente sotto lo zigomo sporgente; il torace gonfio d'aria del giovane corridore allo stadio lungo assumeva le curve lisce e polite d'un seno di Baccante. Il broncio delle labbra s'impregnava d'un'amarezza ardente, d'una sazietà triste. In verità, quel volto mutava, come se ogni notte e ogni giorno io lo avessi scolpito. Quando mi volgo indietro a quegli anni, mi sembra di ritrovare l'Età dell'Oro. Tutto era facile: le fatiche d'altri tempi erano compensate da una facilità quasi sovrumana. Viaggiare era un gioco, un piacere controllato, noto, e abilmente praticato. Il lavoro incessante non era che un altro modo di godere. La mia vita, in cui tutto è arrivato tardi - il potere, la felicità -, assumeva lo splendore del meriggio, la radiosità solare delle ore di siesta, quando tutto è soffuso di un'atmosfera dorata, gli oggetti della nostra camera e il corpo disteso al nostro fianco. La passione appagata ha la sua innocenza, fragile quasi quanto ogni altra: il resto della bellezza umana declinava al rango di spettacolo, cessava d'esser quella selvaggina di cui ero stato il cacciatore. Quell'avventura iniziata in modo banale arricchiva la mia vita, ma la rendeva, d'altro canto, più semplice: l'avvenire contava poco; cessavo d'interrogare gli oracoli; le stelle non furono più, d'allora in poi, che disegni mirabili sulla volta del cielo. Non avevo osservato mai con altrettanto rapimento il pallore dell'alba sull'orizzonte delle isole, la frescura delle grotte consacrate alle Ninfe, abitate da uccelli migratori, il lento volo delle quaglie al crepuscolo. Mi diedi a rileggere i poeti: alcuni mi sembrarono migliori, la maggior parte peggiori di prima. Scrissi versi che mi parvero meno mediocri del solito. Vi fu il mare d'alberi: le foreste di sughero e le pinete della Bitinia; il padiglione di caccia dalle aperte gallerie nelle quali il giovinetto, ripreso dall'indolenza del suo paese natio, disseminava a caso le frecce, la daga, la cintura dorata, si rotolava con i cani sui divani di cuoio. Le pianure avevano trattenuto la calura della lunga estate; un vapore umido fumigava dalle praterie lungo le rive del Sangario, dove galoppavano branchi di cavalli bradi; allo spuntar del giorno, scendevamo a bagnarci sulle sponde del fiume, sfiorando lungo il cammino le erbe alte imperlate di rugiada notturna, sotto un cielo da cui pendeva la sottile falce di luna che serve di emblema alla Bitinia. Quel paese fu colmato di favori: assunse persino il mio nome.

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Calcio Secondo la stampa spagnola il trasferimento all’Inter è definitivamente saltato Ma il Real conferma: «Qui per lui non c’è posto»

Giallo Sneijder, l’olandese resiste I nerazzurri Braca e Oriali hanno pronta l’alternativa: Julio Baptista APPIANO GENTILE – L'acquisto di Wesley Sneijder da parte dell’Inter si tinge di giallo. L'olandese era atteso a Milano già nella giornata di ieri, ma secondo le ultime indiscrezioni che arrivano dalla stampa spagnola tutto sarebbe clamorosamente saltato. Sneijder infatti avrebbe preferito restare al Real Madrid. Ma le merengues starebbero usando con lui il pugno di ferro: in squadra non c'è posto, gli avrebbero confermato ieri, decisione che gli sarà ribadita, a quanto pare, anche dall’allenatore Pellegrini. Insomma, tutti spingono per un trasferimento all’Inter ma, in questa ridda di voci, una cosa però appare chiara: il trequartista olandese non sembra essere particolarmente entusiasta di trasferirsi a Milano. Eppure i contatti tra l'agente di Sneijder e l’Inter vanno avanti ormai da qualche settimana. Tutto sembrava abbastanza avviato. Tra Inter e Real Madrid l’accordo era stato trovato sulla base di 15 milioni di euro, mancavano da limare i dettagli relativi all’ingaggio ed al contratto dell’olandese che si sarebbe legato all’Inter e proprio per questo motivo da ieri il suo agente è a Milano per discutere con Oriali e Branca, gli uomini del mercato nerazzurro. La trattativa sembrava così a buon punto che in giornata era atteso lo sbarco del giocatore a Milano, ma così non è stato ed i motivi non sono ben chiari. Sta di fatto che al momento l’obiettivo di mercato fortemente voluto da Mourinho resta a Madrid in attesa di sviluppi. Perchè, nonostante lo scetticismo dei media spagnoli, la trattativa prosegue e potrebbe sbloccarsi

in ogni momento, anche in seguito alle pressioni madridiste. Gli uomini mercato di Corso Vittorio Emanuele però non resteranno con il fiammifero acceso in mano, perchè l’alternativa è pronta e si chiama Julio Baptista, nonostante il brasiliano preferirebbe rimanere alla Roma. «Il desiderio di Julio è quello di rimanere agli ordini di Spalletti – ha ammesso Herminio Mendez, agente di Baptista – tuttavia ho avuto contatti con i dirigenti dell’Inter, ma nulla di concreto. Se arriva un club importante non avremo problemi» ha ammesso a calciomercato.it. Difficile, invece, che si torni a parlare di Cassano, considerato che Mourinho non lo considera come trequartista; mentre invece Marek Hamsik, che poteva arrivare all’Inter ai tempi di Roberto Mancini, lancia segnali a Moratti: «Se dovessi lasciare Napoli mi piacerebbe giocare nell’Inter: grande squadra, grande società e grande allenatore» ha detto a Sky. Manca ormai poco alla chiusura della sessione estiva del calciomercato e l’Inter resta vigile e attentasul ruolo del trequartista, in attesa della decisione definitiva di Sneijder, l’obiettivo in cima alla lista di Mourinho, che potrebbe averlo in extremis, perchè tutto potrebbe cambiare nel giro di poche ore. A questo punto, poi, toccheràsolo al tecnico decidere se mandarlo in campo già nel derby di sabato sera: che non varrà certo la stagione, ma che potrebbe, in caso di sconfitta, minare la serenità di Massimo Moratti. Wesley Sneijder con la maglia arancione dell’Olanda. In alto, Baptista e Hamsik

Hamsik lancia segnali: «Mi piacerebbe giocare nell’Inter»

Il ritorno dei preliminari di Champions con lo Sporting Lisbona (ore 20.45). Si parte dal 2-2

Fiorentina, la stagione inizia oggi FIRENZE – «La nostra stagione comincia domani (oggi ndr), per noi è importantissimo passare il turno». Un concentrato Cesare Prandelli ha introdotto così alla sfida di con lo Sporting Lisbona (ore 20,45, diretta su Raiuno, Sky e Mediaset digitale terrestre), ritorno dei play-off di Champions League. I viola partiranno da un leggero vantaggio, il pareggio per 2-2 conquistato all’andata grazie alle reti in apertura di Vargas e nel finale di Gilardino, in mezzo i gol di Vukcevic, che domani mancherà per squalifica, e Miguel Veloso. Inoltre avranno dalla loro il fattore campo e la spinta di 30.000 tifosi così come fu l’anno scorso quando la Fiorentina superò nel doppio preliminare lo Sparta Praga. «Vero che a Lisbona abbiamo ottenuto un buon risultato ma io di questo Sporting non mi fi-

do, dobbiamo giocare concen- guardi». Il pensiero fisso è dunque trati, compatti, aggressivi, più brillanti rispetto all’anda- solo sulla sfida di oggi che cata. Dobbiamo saper leggere drà nel giorno dell’83° combene la gara, decisi a portare a pleanno del club viola. Per tutcasa la qualificazione, il ri- to questo l’allenatore bresciaschio è di pensare a difendere no non ha voluto entrare nelle un risultato che non c'è» ha questioni di mercato, dall’anammonito il tecnico viola. Il nunciato arrivo di De Silvestri quale ha glissato sulle polemi- all’intenzione della società di che innescate una settimana chiudere in anticipo il mercafa, a fine gara, dal collega Paulo Bento che parlò di arbitraggio fin troppo favorevole alla Fiorentina. «Non risposi allora e non intendo farlo adesso – ha tagliato corto Prandelli -. Io penso solo alla Fiorentina, siamo una buona squadra, lo abbiamo dimostrato in questi 4 anni, basta poco per arrivare a certi tra- Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina

to rinviando eventuali operazioni a gennaio nonostante oltre 13-14 milioni di euro a disposizione frutto delle cessioni di quest’estate (il ds viola Corvino però oggi ha parlato di una cifra intorno ai 10 milioni smentendo poi trattative per Pandev e Ledesma). «C'è una partita troppo importante da giocare, non vogliamo alcun tipo di distrazione, parlerò di mercato fra due giorni». Quanto alla formazione, rispetto a sabato con ilBologna rientrerà Zanetti, Gobbi potrebbe avvicendare Pasqual che, con Vargas esterno alto, non convince Prandelli e dovrebbe tornare dal 1' Mutu a cui basterà un gol per superare Baggio nella classifica dei goleador viola.

MILAN Nesta: «Ho chiuso con la Nazionale» CARNAGO – Alessandro Nesta è tornato ai suoi livelli. Una carriera lunga e piena di soddisfazioni quella di Nesta che, però, in Nazionale non ha mai avuto troppa fortuna. Adesso che è rientrato e che c'è un’altra Coppa del Mondo alle porte... «No, quando io ho scelto di non andare più in Nazionale, loro mi avrebbero convocato ancora – spiega Nesta che considera chiuso il discorso con la maglia azzurra -. Ma ho dovuto fare una scelta, per il tipo di carriera che ho avuto io, gli infortuni, i tantissimi impegni del calcio di oggi, ho pensato che non sarei stato in grado di fare coincidere il Club con la Nazionale. Per cui, per correttezza nei confronti del Ct e dei giocatori azzurri, non parlo più di Nazionale, una prospettiva che per me è chiusa».

Lega Calcio

Abete lancia Beretta al vertice MILANO – E' il giorno del nuovo presidente, di Maurizio Beretta, ma a riassumere la lunga giornata di Lega è Giancarlo Abete, ancora per qualche giorno commissario straordinario. «Abbiamo fatto un passo avanti importante – dice Abete – c'è stata la ratifica dell’accordo siglato il 29 luglio da parte dei rappresentanti di A e B, abbiamo portato in assemblea questo accordo, che diventa una pietramiliare sugli sviluppi successivi. Abbiamo modificato all’unanimità il regolamento della LNP, che avrà validità sino al 30 giugno 2010, ma che accompagnerà la vita della Lega nei prossimi 10 mesi prima della nuova struttura già individuata». Chiuso il periodo del suo commissariamento, dunque, toccherà a Maurizio Beretta dirigere la Lega. «Abbiamo eletto presidente della Lega, Maurizio Beretta, che ha avuto anche un ampio consenso (19voti inA, 17in B); volevo sottolineare anche la ritrovata unità all’interno delle società. Inoltre abbiamo designato Rosella Sensi vicepresidente Vicario della A, Galliani presidente della A e abbiamo inoltre definito l’assetto della B: il presidente di categoria è Fantinel, il consigliere federale Andreoletti».

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Sport


MercoledĂŹ 26 agosto 2009

Potenza Due giornate a Capuano, una a Giannusa. Al Viviani (20.30) c’è il Brindisi

Quattro nomi per l’attacco Contatti con Biancolino, Ercolano, Carparelli e Dimas

Il brasiliano del Chievo Dimas Goncalves, obiettivo del Potenza

SPONSOR Rottura con la Nipa â€?La societĂ del Potenza Sport Club - si legge in una nota inoltrata dall’ufficio stampa agli organi di informazione alla vigilia della prima partita in casa del nuovo campionato 2009-2010 desidera rivolgere un sentito ringraziamento a quanti hanno confermato il loro impegno di sostegno alla causa rossoblu ed in modo particolare alla Pelplast, alla Codra e all’istituto di vigilanza “La Rondaâ€? che affiancano il main sponsor GIUSEPPE POSTIGLIONE HOLDING che, come noto, fa capo al patron Giuseppe Postiglione e che a tutti gli effetti resta l'unico gruppo proprietario del Potenza Sport Club essendo definitivamente cessati a partire dal giugno 2009, tutti i rapporti con l'azienda Nipa srl.â€?

LA MAZZATA arriva dal giudice sportivo. Due giornatedi squalifica per mister Capuano, una per Valerio Giannusa. Le espulsioni di Giulianova costano carissimo al Potenza, soprattutto per quel che riguarda il tecnico. Fra l’altro gli estremi del provvedimento non consentono di opporre ricorso. Stasera intanto arriva il Brindisi per l’inutile conclusione del girone di Coppa Italia: appuntamento al Viviani alle 20.30, con il probabile impiego di tante seconde linee. GRAGNANIELLO Messo sul banco degli imputati per il gol subito a freddo nell’afa di Giulianova, il numero uno rossoblu ha detto la sua: “c’è rammarico per non aver sfruttato a pieno l’occasione di far risultato - dichiara - ci siamo confrontati con una realtĂ sicuramente ben organizzata e ben disposta in campo ma che certamente non si candida a far parte del gruppo delle squadre che si attesteranno nella colonna sinistra della classificaâ€?. Gragnaniello continua la sua analisi sullo sfortunato debutto: “la nostra gara è stata indubbiamente condizionata dall’espulsione, che ha fatto saltare tutti gli equilibri tecnici e tattici. Il gol di Croce è derivato sicuramente da un grantiro, il centrocampista giuliese è stato tanto bravo,quanto fortunato.â€?Eppure qualcuno ha avuto da ridire sulla posizione dell’ex portiere dell’Avellino (leggermente fuori dai pali) e sulla sua attenzione, ma lui precisa: “era una traiettoria carica d’effetto, pur avendo battuto

sulla traversa è finita fuori linea per poi entrare dentro. Puoi studiare le partite e gli avversari quanto vuoi ma c’è sempre una variabile imponderabile che viene dal campo e domenica ha permesso a Croce di battermi con grande fortunaâ€?. Episodio archiviabile, in fin dei conti. La testa è giĂ all’Andria: “mi ha fatto molto piacere vedere tanti tifosi e sentirli cosĂŹ vicini - racconta Gragnaniello soprattutto quando ero sotto la curva rossoblĂš. Mi dispiace che siano tornati a casa con il nostro stesso amaro in bocca. Chiediamo di pazientare,il nostrogruppo siè assemblato solo ora con gli innesti di diversi giocatori che per la prima volta si sono trovati quest’annoinsiemecon tantavogliadivincere e di ben figurare. GiĂ da lunedĂŹci siamorimessia lavoroanalizzando con attenzione la gara di Giulianova e cominciando a pensare alla battaglia di domenica contro i pugliesiâ€?. QUATTRO CARTEI contatti in quest’ultima settimana di mercato si incrociano e si sovrappongono. Dicevamo ieri di Carparelli: il suo procuratore, l’avvocato genovese Vincenzo Rispoli, chiarisce i vari aspetti della trattativa. “L’offerta del Potenza c’è ed è seria - ci racconta al telefono - Postiglione ha trovato l’accordo con il Grosseto ma resta da convincere il giocatore, che fino a venerdi è sceso in campo in serie B e punta a mantenere la categoriaâ€?. Ma non è una chiusura: “per niente - spiega Rispoli - abbiamo avuto a che fare con persone serie ed è ovvio che se nelle

ultime battute di mercato l’offerta dalla B non dovesse arrivare Potenza in Lega Pro sarebbe una prima scelta, Marco problemi a scendere al sud non ne haâ€?. Per la seconda pista, direzione nord est. Il Potenza sarebbe interessato al brasiliano Dimas Oliveira Goncalves, 25enne di proprietĂ del Chievo. L’anno scorso ha segnato 11 gol in Seconda con la Sambonifacese, dal 2006 al 2008 ben 35 gol in D. A luglio ha firmato con la societĂ gialloblu fino al 2012. Ci rivolgiamo al ds veronese Giovanni Sartori, che ammicca: “sinceramente il Potenza non me l’ha ancora chiesto, ma intendiamo cedere il giocatore in prestito e - visti i rapporti piĂš che buoni - non ci sarebbero problemi a mandarlo in Lucaniaâ€?. La veritĂ probabilmente è nel mezzo. Ma il fronte campano è caldissimo: Biancolino ad Avellino non ci va piĂš, il Cosenza gli ha offerto un biennale da 280mila euro ma- cispiegail direttointeressato - “la firma non c’è ancora, il mio procuratore (Fedele, ndr) sta lavorando e confermol’esistenza di un contatto anche col Potenza.â€? Di piĂš non può dirci, scorriamo la rubrica fino a trovare Sergio Ercolano: “devorisolvere imiei problemi col Perugia - ci racconta l’ex cavese - conto di farlo entro venerdi, su di me non c’è solo il Potenza ma posso dirvi che li da voi ci sono tutte le condizioni per far bene, dall’allenatore ai giocatori che conosco praticamente tuttiâ€?. L’unica certezza è che qualcosa, davvero, si sta muovendo. Pietro Scognamiglio

Mercato Camorani scende in Seconda a Cassino

Pescina, colpo Choutos SEI settimane di infortunio per Franciel, fratturato alla mandibola. Il Pescina non se l’è fatto dire due volte e ha piazzato un altro colpo per l’attacco. Firma un biennale alla corte di Perrone l’ex attaccante di Inter e Roma (una meteora) Lampros Choutos. Ha 30 anni e l’ultimo campionato l’ha disputato in Grecia tra Panionios e Paok Salonicco. Il sogno per l’attacco del Benevento, desideroso di riscatto dopo la batosta di Foligno, è Germinale del Foggia. L’operazione può andare in porto soprattutto se il Lecce pure interessato all’ex Cittadella - dovesse chiudere per Arma della Spal. Il Lanciano tessera Umberto Improta, protagonista l’anno passato della promozione del Giulianova. Il catanese Salvatore Giardina, 28 anni. è il nuovo regista del Cosenza. Viene da due stagioni a Portogruaro e rientra

al sud dopo l’esperienza vincente a Gela. Pare invece che ragioni sentimentali abbiano spinto Nello Russo al Monza: sfuma cosi’ un altro nome gradito - nel girone B - non solo al Potenza. Dopo Verratti si parla di un altro baby prodigio a Pescara: è il 18enne attaccante della Berretti Emanuele Testardi, che si trasferisce in prestito alla Sampdoria dove disputerĂ il campionato Primavera. Da Monza arriva alla corte di Peppino palu,bo il centrale difensivo Michele Bacis: l’ex Triestina innalza di molto il livello d’esperienza di una Paganese assai giovane. Il Verona vuole Anselmi, difensore del Sassuolo. SECONDA Colpaccio del Cassino che prende in prestito dal Pescara il centrocampista Alfonso Camorani: i laziali puntano in alto. Alla Juve Stabia pare che Sergio Ercolano abbia

chiesto troppo: l’attenzione delle vespe si è spostata sull’eventuale ritorno di Luigi Castaldo o su Da Silva, sempre in uscita da Taranto e che piace pure al Brindisi. Sbarca a Nocera il giovane attaccante classe ‘90 Adriano Sodano, che aveva svolto la preparazione col Benevento. Due argentini per il Manfredonia, che dovrebbe avere De Porras dalla Pro Patria (anche lui ex Benevento) e Di Cosmo dal Catania, l’anno scorso a Pagani con Capuano. Lo svincolato ex potentino Simone Grillo, reduce dalla retrocessione con la Val di Sangro, è stato accostato nelle ultime ore all’Igea Virtus. Il Gela cerca tra i pali Alex Brunner, andato via bruscamente dalla Juve Stabia qualche mese fa. Ma sull’estremo difensore trentino ci sarebbe anche la Cavese. sport@luedi,it

GIUDICE SPORTIVO Andria senza Dionigi Il giudice sportivo della Lega Pro Pasquale Marino ha squalificato 6 giocatori in I Divisione e 8 in II Divisione. Fuori per un turno Dionigi (Andria), Eusepi (Reggiana), Di Dio (Ternana), Delgrande (Giulianova), Giannusa (Potenza), Murolo (Real Marcianise). Tra gli allenatori squalifica per due gare per Capuano (Potenza) e per un turno Di Chiara (Como). In Seconda Divisione, riguardo la gara Nocerina-Giacomense, il giudice sportivo preso atto del preannuncio di reclamo inoltrato dalla Nocerina avverso all’esito della partita ha deciso di soprassedere a ogni decisione in merito. Tra i giocatori: cinque giornate Merlin (Legnano) ; per due gare Vianello (Gela), Cilona (Legnano), Zaccanti (Legnano) e per un turno Paoletti (Crociati Noceto), Loseto (Monopoli), Murante (Rodengo Saiano), Basile (Scafatese).

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44 Sport


Coppa Italia Federiciani già fuori. Sorrento detentore della kermesse

Melfi, tempo di turnover L’unica novità potrebbe essere l’esordio del neo arrivoVignati E' tempo di Coppa Italia in casa gialloverde. Ultimo turno per il Melfi che affronta al Valerio il Sorrento detentoredeltrofeo. Unapartitache da un punto di vista strettamente agonistico non ha molto senso per i federiciani, che hanno rimediato tre sconfitte su tre nei precedenti incontri. Il trofeo della coccarda tricolore non ha mai riscosso particolare gradimento nell'ambiente melfitano. Considerato preparazione al campionato e successivamente pericoloso fastidio, nella circostanza, l'impegno può tornare utile per verificare lo stato di forma di chi non ha giocato al debutto incampionato e soprattutto test propizio per i nuovi arrivati. Anche Vignati potrebbe essere del match se l'iter burocratico per il suo tesseramento, venisse espletato in tempo. Una decisione che verrà presa all'ultimo momento. Contro il Sorrento, indisponibile lo squalificato Viola, Rodolfi adotterà un robusto tournover, svolgendo normale allenamento in mattinata a Ripacandida per chi ha giocato domenica scorsa, facendo giocare gli altri in Coppa al pomeriggio. Occasione da sfruttare per chi in questo momento deve rimontare posizioni per un posto da titolare. Il riferimento è a Marino, piuttosto che a Gilfone, Pellecchia, Torre e Dentamaro. E poi curiosità nel vedere all'opera Sicigna-

Esultanza dei giocatori del Sorrento ed a destra Rodolfi in panchina

no al centro della difesa, per valutare concretamente se potrà essere lui l'elemento importante per innalzare il livello tecnico della retroguardia gialloverde. Come detto poi se giocasse anche Fabio Vignati, allora all'opera si vedrebbe una coppia di centrali che potrà dare tanto al Melfi. Sempre in difesa sugli esterni spazio a Bizzarri e Di Maio non impiegati contro il Brindisi. Le corsie laterali

hanno bisogno ancora di perfezionare alcuni meccanismi e soprattutto Bizzarri può sfruttare questa chance per mettere in difficoltà Rodolfi sulle scelte per Barletta. Quella contro Il Sorrento è poco più di una amichevole. Nella testa dei giocatori e dei tifosi normanni, vi è già il prossimo impegno di campionato. Al Puttilli, dove per il debutto casalingo dei biancorossi pugliesi, è previ-

Il Vico Equense insiste per giocare le gare interne al “ Massaquano” “Anche se, forse, meritavamo di vincere, accettiamo di buon grado questo pareggio, visto che, con lo stesso risultato, debuttammo anche l´anno scorso in serie D, poi sappiamo tutti come è finita.” Convinto dell´importanza della cabala nel calcio, il presidente del Vico Equense, Nello Savarese, è soddisfatto dell´1-1 all´esordio in Lega Pro. “La squadra ha giocato bene fin quando la condizione atletica ha retto, poi abbiamo accusato un po´ di stanchezza visto che, dallo scorso settembre, i miei ragazzi si sono fermati soltanto per dodici giorni”. Poi il numero uno azzurro oro precisa: “La verità è che ci manca molto il nostro campo, il nostro fortino. Siamo abituati a correre

Il presidente Savarese

su un terreno di gioco più piccolo di quello di Sant´Antonio o Castellammare e, dunque, meno dispendioso. Noi”, continua, “abbiamo bisogno di senti-

re sempre il calore dei nostri tifosi sul collo, di un contatto diretto con i nostri supporters per esprimerci al meglio. Al Massaquano avremmo vinto questa partita almeno per 2-0”. Il problema, dunque, è proprio relativo al campo di gioco la cui indisponibilità permarrà ancora per altre partite. “Speriamo”, dice, “che il comune di Vico Equense si adoperi per accelerare i tempi di adeguamento del Massaquano alle norme vigenti in Lega Pro. Tuttavia”, afferma un po´ sconsolato, “Davvero non so quando potrà essere dichiarato agibile. Per il momento ci godiamo questo punticino e ringraziamo tutte le città che ci ospiteranno”.

sto una discreta affluenza di pubblico, non sarà facile ottenere punti preziosi, anche se il Melfi visto all'opera contro il Brindisi, fa ben sperare. Il Melfi ha mostrato grandi capacità nel saper ripartire in velocità palla a terra. Se ci saranno gli spazi giusti dasfruttare, unacaratteristica che può risultare letale per il Barletta. Nel frattempo la società fa sapere che fino a venerdì 28 sarà possi-

bile sottoscrivere l'abbonamento per la stagione in corso. Superata quota 500ci si avvia verso600 tessere vendute. Una quota buona che sottolinea il ritrovato entusiasmo attorno al Melfi calcio. Questa la probabile formazione: Dell’Anna, Bizzarri, Vignati, Sicignano, Di Maio; D’Andria, Dentamaro, Marino; Gilfone, Torre, Pellecchia. All. Rodolfi. Emilio Fidanzio

Il giocatore di Tursi tra i prof dopo tanta gavetta nei dilettanti

Digno, esordio a trent’anni Il 17’ minuto del secondo tempo della gara tra Bellaria e Pro Vasto di Seconda divisione rimarrà impresso a lungo nella memoria di Adamo Digno. Il trentenne centrocampista di Tursi ce l’ha fatta. E’ dai tempi della Prima categoria con il Materasassi che inseguiva l’esordio nel calcio professionistico e domenica scorsa si è avverato. Adamo Digno, trentenne di Tursi sposato e residente a Matera, dopo aver girovagato nelle squadre lucane di tutte le categorie l’anno scorso ha vinto il campionato di serie D con il Pro Vasto. La riconferma ed ecco l’esordio. Un modo per dire: si arriva tardi, ma riuscire negli obiettivi è sempre bello. Tutta roba meritata e quindi i complimenti ad Adamo Digno sono d’obbligo. r.carpentieri@luedi.it

Adamo Digno

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Sport 45

Mercoledì 26 agosto 2009


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GLI ORGANICI DI SERIE D - GIRONE H

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ARRIVI - Barone (c, Savoia, 1991), Carcinelli (a, Juve Stabia, 1991), Carotenuto (p, Sorrento, 1991), Cascella (d, Atletico Puteolana, 1992), Cristilli (d, Ischia, 1990), Falcone (a, Andria, 1987), Ferrajoli (c, Casoli, 1982), Grillo (d, Campobasso, 1978), Incoronato (a, Neapolis, 1981), Vitagliano (c, Neapolis, 1984) PARTENZE - Coda (c, Gaeta, 1990), De Sio (d, Sant'Antonio Abate, 1989), Manzi (p, Stasia, 1991), Manzo (d, Campobasso, 1985), Radicchio (a, Ostuni, 1982), Vezzoli (c, Pomigliano, 1986), Vitale (a, Turris, 1983) CONFERME - Amarante (c, 1978), Cacace (d, 1987), Cortese (p, 1989), Della Femina (c, 1990), Formisano (d, 1990), Galdi (c, 1986), Lambiase (d, 1990) trattative - Manco (c, Juve Agerolina, 1989), Vitale (c, Vico

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FARRIVI - Attadia (c, Rossanese, 1988), Autiero (d, Sporting Genzano, 1988), Baglivo (p, Lecce, 1991), Capocchiano (a, Foggia, 1991), Desena (a, Avellino, 1991), D'Onghia (c, Lecce, 1991), Evacuo (a, Giorgio Ferrini Benevento, 1987), Fiorentino (d, Montepaone, 1990), Fiscina (d, Sporting Genzano, 1987), Golino (c, Avellino, 1989), Lentini (d, Poggibonsi, 1984), Pastore (d, Martina, 1989), Sansò (c, Vigor Lamezia, 1987), Schepis (c, Castiglione, 1989), Veneziano (p, Sporting Genzano, 1990) PARTENZE - Diallo (d, Grottaglie, 1983), Dimatera (a, Pro Vasto, 1986), Gentili (d, Val di Sangro, 1989), Pisano (d, Vigor Lamezia, 1974), Rufini (c, Bisceglie, 1972) CONFERME - Ciuffreda (d, 1990), Comandatore (c, 1983), Comes (p, 1991), Curlo (c, 1990), Giovannico (c, 1991), Grieco (d, 1989), Pistoia (d, 1987), Schiavone (a, 1988), Valentini (c, 1991)

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ARRIVI - Bacio Terracino (c, Potenza, 1990), Bocconi (c, Bari, 1991), Camassa (d, Grottaglie, 1979), Cesareo (d, Taranto, 1991), Chisena (a, Matera, 1979), Di Giorgio (d, Pizzighettone, 1980), Di Vincenzo (p, Battipagliese, 1991), Iurlo (d, Bari, 1991), Manzillo (c, Sapri, 1986), Scavone (a, Potenza, 1990), Verdesca (c, Nardò, 1992), Vitale (c, Sapri, 1989) PARTENZE - Campo (c, Matera, 1978), De Blasio (p, Cerignola, 1975), Manco (c, Casoli, 1977), Milella (d, Andria, 1989), Nicolao (d, Andria, 1989), Scarnato (c, Castrovillari, 1981), Scippo (a, Massafra, 1986), Zagaria (a, Casoli, 1986), Zangla (d, Massafra, 1974) CONFERME - Bruno (p, 1988), Cocina (d, 1990), Del Prete (a, 1979), Di Sanza (c, 1990), Di Senso (c, 1984), Gioia (d, 1974), La Neve (a, 1990), Marziale (d, 1982), Masi (p, 1990), Pioggia (c, 1989), Simeone (d, 1990)

1HDSROLV DOO &DUDQQDQWH ARRIVI - Barone (c, Atletico Puteolana, 1984), Daleno (c, Barletta, 1975), D'Ascia (d, Napoli, 1991), Fiore (d, Napoli, 1989), Fontanella (a, Viribus Unitis, 1990), Laviano (a, Barletta, 1979), Mannone (d, Feralpi Lonato, 1988), Napoli (p, Casoli, 1990), Pastore (a, Sibilla, 1980), Pesacane (c, San Giorgio a Cremano, 1990), Somma (c, Sant'Antonio Abate, 1981) PARTENZE - Casapulla (c, Campobasso, 1983), De Cesare (a, Potenza, 1971), De Luca (a, Renato Curi Angolana, 1988), Fuakuputu (a, Civitanovese, 1984), Incoronato (a, Angri, 1981), Maruggi (c, Sant'Antonio Abate, 1986), Noviello (d, Turris, 1983), Riccio (d, Nocerina, 1989), Vitagliano (c, Angri, 1984) CONFERME - Bonanno (a, 1990), Carotenuto (d, 1990), Civita (d, 1987), Foggia (a, 1991), Moxedano (c, 1985)

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ARRIVI - Colangione (d, Candela, 1987), Laus (a, Grottammare, 1990) PARTENZE - Camasta (d, Casoli, 1986), Casisa (c, Nissa, 1987), Di Bitetto (c, Bisceglie, 1990), Infantino (a, Andria, 1986), Lima (p, Pianura, 1991), Logrieco (c, Matera, 1986) CONFERME - Cantatore (d, 1982), De Santis (c, 1985), Fiorentino (a, 1988), Martellotta (d, 1990), Modesto (d, 1978), Montefusco (d, 1988), Nasca (c, 1989), Persia (a, 1986), Vitucci (p, 1985)

Si ringrazia il sito Casertana.net per la collaborazione sui dati e testi

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ARRIVI - Agosto (d, Alba Sannio, 1978), David (d, Castiglione, 1976), Del Giudice (c, Olympia Agnone, 1986), Onesti (c, Valle d'Aosta, 1982), Reppucci (a, Sorrento, 1991) PARTENZE - Accurso (d, Scafatese, 1987), Alvino (c, Real Marcianise, 1990), Bighencomer (p, Casoli, 1990), Ciurlia (c, 1983), Cristilli (d, Angri, 1990), Formica (c, 1981), Formidabile (c, 1980), Mattera (d, Pianura, 1983) CONFERMATI - Monti (d, 1986), Nocerino (d, 1989), Saurino (a, 1988) TRATTATIVE - Amita (c, Vigor Lamezia, 1976), Ayari (d, Alba Sannio, 1989), Genova (a, Modica, 1985), Godmer (a, Palmese, 1990), Luongo (p, Sibilla, 1989), Sergi (a, Vigor Lamezia, 1976), Silva (a, Giugliano, 1981)

Forza e Coraggio V.

all. Mauro

ARRIVI - Agosto (d, Alba Sannio, 1978), David (d, Castiglione, 1976), Del Giudice (c, Olympia Agnone, 1986), Onesti (c, Valle d'Aosta, 1982), Reppucci (a, Sorrento, 1991) PARTENZE - Accurso (d, Scafatese, 1987), Alvino (c, Real Marcianise, 1990), Bighencomer (p, Casoli, 1990), Ciurlia (c, 1983), Cristilli (d, Angri, 1990), Formica (c, 1981), Formidabile (c, 1980), Mattera (d, Pianura, 1983) confermati - Monti (d, 1986), Nocerino (d, 1989), Saurino (a, 1988) TRATTATIVE - Amita (c, Vigor Lamezia, 1976), Ayari (d, Alba Sannio, 1989), Genova (a, Modica, 1985), Godmer (a, Palmese, 1990), Luongo (p, Sibilla, 1989), Sergi (a, Vigor Lamezia, 1976), Silva (a, Giugliano, 1981)

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ARRIVI - Bartolomucci (d, Brindisi, 1989), Calasso (d, Brindisi, 1990), Malagnino (c, Francavilla Fontana, 1986), Radicchio (a, Angri, 1982), Semprevivo (p, Trapani, 1989) PARTENZE - Amato (d, Trani, 1980), Ciaramitaro (d, Sogliano, 1982), A. De Benedictis (a, Copertino, 1981), Grieco (c, Bisceglie, 1987), Piscopo (a, Trani, 1985), Ricci (a, Sogliano, 1979), Tenzone (c, Terlizzi, 1977) CONFERME - Barnaba (c, 1988), De Cesare (d, 1985), Furone (p, 1991), Matera (d, 1989), Miccoli (a, 1990), Trovato (d, 1987), Zammillo (c, 1980)

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ARRIVI - Carrusca (d, Puebla, 1981), Castellano (c, Virtus Volla, 1991), Criscuolo (d, Sibilla, 1982), D'Alterio (c, Sapri, 1990), Falco (a, Vigor Lamezia, 1985), Lucarelli (c, Mariano Keller, 1990), Mastroianni (c, Casoli, 1989), Mautone (a, Monte di Procida, 1990), Melcarne (d, Napoli, 1991), Moreno (d, Napoli, 1991), Morra (c, Napoli, 1990), Schiavella Belaunzaran (p, Athletic Bilbao, 1990) PARTENZE - Borrelli (d, Venafro, 1980), Calabuig (d, Nardò, 1981), Carotenuto (a, Atletico Nola, 1982), Celio (c, 1987), Cocciardo (d, 1985), De Michele (c, Atletico Nola, 1976), Di Maio (d, Sant'Antonio Abate, 1990), Filogamo (p, 1989), Ingenito (a, Sibilla, 1970), Nicolella (c, 1990), Salomone (a, 1990), Tomeo (a, 1976), Tucci (c, Atletico Nola, 1982)

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ARRIVI - Ciano (d, Castrovillari, 1990), Costantino (d, Città di Castello, 1985), D'Amario (c, Grottaglie, 1988), Del Zotti (c, Bari, 1991), De Tommaso (a, Locorotondo, 1980), Di Bari (c, Locorotondo, 1986), Esposito (d, Nardò, 1989), Ferrari (c, Castrovillari, 1986), Giannotto (c, Maruggio, 1990), Guzzetti (c, Sansovino, 1989), Kuoyo (d, Tricase, 1984), Maraschio (a, Grottammare, 1988), Messina (a, Akragas, 1985), Nicoletti (a, Paolana, 1988), Petrachi (c, Copertino, 1989), Russo (d, Maruggio, 1991) PARTENZE - Gallù (d, Racale, 1982), Laghezza (p, Grottaglie, 1988), Malagnino (c, Ostuni, 1986), Morleo (c, Racale, 1976), Romeo (d, Messina, 1979), Travaglione (c, Flaminia Civitacastellana, 1981) CONFERME - Anglani (d, 1982), Chirico (d, 1987), Di Punzio (p, 1974), Galeandro (a, 1981), Micieli (a, 1980), Novielli (c, 1989), Paglialunga (d, 1980), Schirinzi (a, 1990)

Matera

all. Giusto (nuovo)

ARRIVI - Bartoli (d, Chieti, 1983), Campo (c, Francavilla sul Sinni, 1978), Carretta (d, Gallipoli, 1990), Catalano (d, Chieti, 1974), Dimola (p, Forza Matera, 1991), Diop (c, Chieti, 1991), Genchi (a, Chieti, 1985), Leta (c, Borgomanero, 1989), Logrieco (c, Bitonto, 1986), Mazzoleni (c, Bassano, 1970), Salemme (c, Fondi, 1991), Scudieri (d, Pro Vasto, 1990) PARTENZE - Acampora (c, Pianura, 1989), Chisena (a, Francavilla sul Sinni, 1979), D'Arienzo (d, Pomigliano, 1981), Giampetruzzi (p, Pisticci, 1991), La Fortezza (c, Messina, 1982), Lonardo (d, Avellino, 1978), Magliocco (a, Messina, 1979) CONFERME - Albano (a, 1979), Ancora (a, 1985), Branda (a, 1990), Cerabona (c, 1991), Conte (c, 1988), Cottet (p, 1990), De Santo (d, 1990), Donnadio (d, 1992), Giglio (d, 1990), Greco (c, 1992), Martinelli (c, 1977), Mirabelli (p, 1990), Palladino (d, 1989)

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ARRIVI - Acampora (c, Matera, 1989), Ausiello (c, Pomigliano, 1983), Carcarino (d, San Nicola Castel Cisterna, 1992), Celiento (c, Chieti, 1989), De Luca (a, Scafatese, 1981), Galdean (c, Viribus Unitis, 1989), Lima (p, Bitonto, 1991), Mattera (d, Ischia, 1983), Scarparo (a, Boys Caivanese, 1992), Scognamiglio (d, Pomigliano, 1990), Sibilli (a, Aversa Normanna, 1976), Ventre (a, Pomigliano, 1990) PARTENZE - Contino (a, Virtus Casarano, 1982), De Santo (d, Napoli, 1989), Leone (p, Bojano, 1988), Mele (c, Ippogrifo, 1988), Palumbo (d, Pomigliano, 1988), Pane (p, Cavese, 1990), Rea (d, Sibilla, 1980) CONFERME - Allocca (d, 1980), Carbonaro (d, 1989), Costabile (c, 1991), Del Sorbo (a, 1984), De Rosa (c, 1986), Despucches (p, 1991), Ianniello (c, 1976), Improta (c, 1991), Letizia (d, 1990), Manzi (d, 1981), Manzo (a, 1980), Pirone (a, 1990), Russo (d, 1979), Scarpato (a, 1985), Temponi (c, 1986)

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ARRIVI - Angiò (d, Gaeta, 1990), Castiglione (c, Napoli, 1990), Di Noto (c, Igea Virtus, 1991), Ferrentino (c, Ferentino, 1985), Giampetruzzi (p, Matera, 1991), Granato (d, Ferrandina, 1990), Lupacchio (a, 1982), Maida (p, Policoro, 1989), Marino (p, Casoli, 1988), Polichetti (d, Corato, 1990), Truglio (a, Napoli, 1992), Vallefuoco (d, Merate, 1984), Vinciguerra (c, Acicatena, 1990) PARTENZE - Cirigliano (a, Terlizzi, 1985) CONFERME - De Biasi (d, 1989), De Nittis (c, 1990), Di Maria (d, 1984), Farinola (c, 1989), Fortunato (c, 1975), Grieco (a, 1985), Guarino (c, 1984), Lavecchia (d, 1983)

ARRIVI - Conte (a, Vico Equense, 1991), Costantino (c, Castiglione, 1987), De Sio (d, Angri, 1989), Di Maio (d, Casertana, 1990), La Mura (p, Gelbison Cilento, 1990), Madonna (c, Sorrento, 1990), Maruggi (c, Neapolis, 1986), Nettuno (d, Scafatese, 1990), Raspaolo (d, Scafatese, 1991), Rotondale (a, Rivarolese, 1989), Sekkoum (c, Vittoria, 1981), Siano (a, Striano, 1984), Terminiello (p, Juve Stabia, 1988), Tedesco (a, Sorrento, 1989) PARTENZE - De Girolamo (d, Scafatese, 1988), De Biase (a, Savoia, 1986), Riccardi (a, Ercolanese, 1988), Somma (c, Neapolis, 1981) CONFERME - Chierchia (c, 1984), Circiello (a, 1991), Coccurullo (d, 1981), D'Aniello (d, 1986), Itri (d, 1986), Maffucci (a, 1984), Vitiello (c, 1991)

ARRIVI - Costagliola (c, Atletico Puteolana, 1986), Ingenito (a, Casertana, 1970), Maresca (d, Marcianise, 1989), Monteleone (p, Atletico Nola, 1990), Montoro (a, Striano, 1985), Poziello (d, Giugliano, 1990), Quagliariello (a, Avellino, 1990), Rea (d, Pianura, 1980), Solimene (a, Vico Equense, 1979) PARTENZE - Borrelli (p, Ippogrifo, 1991), Coquin (c, Aversa Normanna, 1982), Criscuolo (d, Casertana, 1982), Marotta (a, Ippogrifo, 1989), Pastore (a, Neapolis, 1980) CONFERME - Di Domenico (d, 1980), Dinolfo (c, 1975), Esposito (d, 1973), Giliberti (d, 1991), Luongo (p, 1989), Manna (c, 1989), Poziello (c, 1988), Rainone (d, 1988), Venditto (a, 1985), Vorzillo (d, 1987), Zinno (d, 1978)

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ARRIVI - Arcione (c, Scafatese, 1991), Bogliolo (d, Chieti, 1990), Celentano (a, Scafatese, 1990), Farella (c, Sorrento, 1991), Giocondo (d, Sorrento, 1991), Granozi (c, Gelbison Cilento, 1976), Leccese (d, Gelbison Cilento, 1987), Noviello (d, Neapolis, 1983), Palomba (d, Arzanese, 1988), Prete (p, Paganese, 1991), Russo (a, Campobasso, 1976), Savino (a, Torino, 1990), Sorrentino (p, Viribus Unitis, 1989), Vitale (a, Angri, 1983) PARTENZE - De Carlo (d, Forza e Coraggio, 1978), Geremia (a, Stasia, 1990), Perna (d, Atletico Nola, 1989), Romagnini (p, Atletico Nola, 1973), Ruggiero (a, Ippogrifo, 1989), Tortora (a, Forza e Coraggio, 1977) CONFERME - Coppola (c, 1988), Follera (d, 1983), Letterese (c, 1991), Pepe (c, 1990), Qualano (c, 1985), Visciano (c, 1987)

ARRIVI - Caracciolo (c, Paganese, 1974), Cenciarelli (c, Fiorentina, 1992), Contino (a, Pianura, 1982), De Marco (c, Gelbison Cilento, 1991), Palazzo (c, Liberty Bari, 1991), Palumbo (a, Olbia, 1974), Serao (d, Sud-Tirol, 1977), Stentardo (d, Gallipoli, 1982), PARTENZE - Dama (a, Palazzolo, 1986), Di Santantonio (c, Nardò, 1983), La Porta (d, Maglie, 1989), Leone (p, Racale, 1973), Marchi (c, Grottaglie, 1979) CONFERME - Bonaffini (c, 1981), Calabro (d, 1976), Da Cruz (a, 1986), D'Anna (a, 1990), Fazio (d, 1989), Dell'Anna (c, 1992), Lazoi (p, 1993), Leopizzi (p, 1980), Niccolini (d, 1982), Palma (d, 1990), Presicce (a, 1990), Rocco (c, 1980), Rollo (d, 1989), Secli (d, 1987), Villa (a, 1979)

ARRIVI - Ausoni (c, Cassino, 1982), Auricchio (a, libero, 1984), Cini Noya (c, Sorrento, 1990), D'Arienzo (d, Matera, 1981), D'Avanzo (a, Scafatese, 1980), Lo Masto (c, Avellino, 1990), Mollo (c, Isola Liri, 1983), Nicoletti (c, Savoia, 1983), Palumbo (d, Pianura, 1988), Picci (a, Castel San Pietro, 1985), Sorrentino (p, Napoli, 1991), Spinelli (c, Viribus Unitis, 1986), Vezzoli (c, Angri, 1986), Villino (c, Viribus Unitis, 1989) PARTENZE - Alleruzzo (c, Agnone, 1985), Alterio (a, Agnone, 1982), Ausiello (c, Pianura, 1983), Biancardi (d, Agnone, 1984), Celli (p, Fondi, 1989), Gasparini (c, Forza e Coraggio, 1980), Iannini (a, Selargius, 1988), Marzullo (a, Gaeta, 1983), Pesce Rojas (a, Agnone, 1979), Porcaro (c, Viribus , 1988), Scognamiglio (d, Pianura, 1990), Ventre (a, Pianura, 1990) CONFERME - Cutolo (c, 1989), De Feudis (d, 1991), De Rosa (d, 1979), Di Criscio (c, 1991), Mauro (d, 1989), Noviello (d, 1988), Violante (p, 1991)

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Sport 47

Mercoledì 26 agosto 2009


Mercoledì 26 agosto 2009

Scudieri si presenta: «Davanti a questo pubblico le forze raddoppiano»

Matera, firme e conferme Contrattualizzato il terzino sinistro del 1992 Antonello Carità ANTONELLO Carità ha messo nero su bianco. Il terzino basso a sinistra del 1992 proveniente dal Foggia è a disposizione del tecnico Pino Giusto. Una carta in più per il tecnico che potrebbe buttarlo nella mischia già in Coppa Italia contro il Grottaglie. Nel mirino dei biancazzurri c’è un obiettivo preciso: il centrocampista seniores. Pino Giusto l’ha già individuato, ma al momento ci sono problemi con la società d’appartenenza dove si sta ancora allenando. Comunque, il Matera opera senza fretta perchè l’organico va completato ma non c’è urgenza. Ancora Foggia, società con la quale sono stati intavolati ottimi rapporti e dalla quale stanno arrivando giocatori importanti. Infatti, tra i giocatori più importanti giunti all’ombra dei Sassi c’è senza dubbi Pierluigi Scudieri. Proveniente da Vasto, dove ha vinto il campionato insieme al materano Adamo Digno, Pierluigi Scudieri è uno dei giocatori entratro nelle grazie dei supporter biancazzurri. «Ci vuole grande carattere per giocare davanti ad un pubblico impomnente come lo è quello di Matera. L’anno scorso quando ero nel Foggia ho giocato in amichevole a Matera ed ho visto una marea di gente dietro questa squadra. Sono certo che anche quest’anno riusciremo a riempire

Pierluigi Scudieri

lo stadio. Siamo un buon gruppo e abbiamo disputato una fase di preparazione davvero eccellente». Scudieri è nato a Napoli ma vive a Soverato. E’ nato nel 1990 ed è un giocatore di fascia

destra. «Ho giocato anche a sinistra quando c’è stata la necessità-spiega Scudieri-e se capiterà sono pronto a rifarlo. Sono nato come centrale difensivo, ma sono stato spostato a destra per esigenze di questa regola degli under. Va bene comunque». Dal ritiro Scudieri fa coppia fissa con Carretta. «E’ vero. Siamo della stessa età e abbiamo subito legato. Poi siamo in casa insieme, ma anche con tutti gli altri c’è un ottimo feeling. Poi c’è da crescere e sono rimasto felicemente impressionato da Pasquale Martinelli che ci dà una mano a noi giovani e questo è molto importante». In un campionato dove gli under rappresentano il cinquanta per cento della squadra, il Matera ha puntato su ragazzi già esperti e vincenti come lo sono Scudieri e Carretta che l’anno scorso hanno assaggiato trionfi diversi ma certamente importanti e formativi. Ora Scudieri tenterà di ripetersi a Matera, ma ci sarà da lottare e parecchio. Ieri pomeriggio regolare allenamento per tutta la squadra, anche se la grandinata ha fatto modificare i programmi. Oggi untimo allenamento prima della gara amivchevole di domani a Corato contro la locale squadra di Eccellenza Pugliese. Renato Carpentieri

Il tecnico Valente: «Un inizio davvero confortante»

Pisticci molto motivato INIZIO confortante per il giovane Pisticci di Antonio Valente. Con il successo sul grintoso Bitonto, la compagine gialloblé non si é assicurata solamente il passaggio del turno in Coppa Italia di serie D, ma soprattutto tanta autostima e grande convinzione nei propri mezzi. «E’ un inizio certamente confortante -ha ammesso mister Valente- che fa crescere le motivazioni di questo gruppo giovane e che conta un buon 80 per cento di ragazzi che si approcciano per la prima volta alla categoria Interregionale». Una gara dove anche l’interpretazione tattica é stata particolare, con gli ospiti pugliesi che hanno tentato di imbrigliare i locali giocando spesso con la palla alta lanciata in avanti e pochi schemi. «E’ una vittoria importante -ha continuato il tecnico gialloblé- anche perché arrivata con una formazione tipica della categoria, molto

L’azione del gol del Francavilla al Pisticci nel memorial Michetti giocato dalle due squadre che si ritrovano domenica

scorbutica e che ha cercato di metterci in difficoltà giocando troppo spesso la palla alta». La zona nevralgica del campo é stata allo stesso tempo l’espressione migliore della squadra ed il reparto che ha accusato per primo le difficoltà nella seconda parte dell’incontro, soprattutto per motivi legati alla condizione ancora non perfetta

dell-intera rosa gialloblé, ancora in fare di preparazione pre-campionato. «Il centrocampo ha rappresentato la croce e la delizia della squadra -ha ripreso Valente- giocando un ottimo primo tempo, ma subendo per primo il calo fisico nella seconda metà della ripresa. Anche gli under, alla loro prima gara contro una for-

mazione di Interregionale hanno retto bene dopo un inizio incerto. Comunque, ci potremmo migliorare molto evitando i rischi legati a questi cali, magari anche chiudendo prima l’incontro, perché in questa categoria paghi ogni minima distrazione» Francesco Calia sport@luedi.it

Francavilla si prepara al primo derby lucano della stagione ufficiale

Il Francavilla in azione al Michetti

FRANCAVILLA – Settimana importante quella che si appresta a vivere la formazione rossoblu. Mentre si attende l'inizio campionato che inizierà il sei Settembre prossimo, sono iniziate le gare di Coppa Italia. Il Francavilla è stato fermo nel turno preliminare del Trofeo, in attesa di conoscere la vincitrice della gara tra Pisticci e Bitonto. Con la vittoria per 1-0 contro il Bitonto, i pisticcesi sono passati al secondo turno, che li vedrà giocare domenica prossima sul proprio terreno di gioco contro il Francavilla. Primo derby della stagione quindi, tra la matricola materana e i sinnici, che già si sono incontrate il dodici agosto scorso, nel Memorial "Gaetano Michetti", sul terreno di gioco dei pisticcesi, con la vittoria del Francavilla per due reti a zero, grazie alle reti di Manzillo e La Neve. Ma la gara di domenica sarà un’altra storia, visto che è la prima uscita ufficiale della stagione, con il Pisticci che vorrà senz’altro fare bella figura davanti ai propri tifosi. Anche se l’obiettivo stagionale delle due formazioni non’è di certo la Coppa Ita-

lia, ma una salvezza tranquilla in campionato. In casa Francavilla, non dovrebbero esserci particolari problemi di formazione, ancora dubbio l’impiego dal primo minuto del fantasista materano Tonio Chisena, che ancora non’è al top della forma. Ma certamente, la squadra che scenderà in campo al “Michetti” saprà farsi rispettare come al solito, come ha fatto nelle amichevoli svolte in questo pre-campionato, dimostrando il proprio valore contro formazioni di categoria superiore. Le poche settimane di preparazione di Del Prete e soci, non potrà di certo far vedere una gara con alti ritmi, anche perché, i ragazzi di mister Valente, sono nella stessa condizione, quindi il calcio di Agosto è questo. Ora, la preparazione al match, deve avvenire con molta concentrazione, con il tecnico Lazic, che insieme al suo staff, è impegnato nelle doppie sedute, molto tattiche e incentrate sulla velocità con la palla tra i piedi. Ora, la cosa importante e non perdere la concentrazione e pensare esclusivamente al prossimo impegno. Claudio Sole

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48 Sport


La squadra di Vandoni ha ancora da lavorare: sono piaciuti Michelis e Marinelli

Bawer, buona la prima Vittoria nel test di Policoro contro il Bernalda. Bene Provenzano MATERA BERNALDA

86 65

BAWER MATERA: Amadori, D'Ercole, Gergati, Provenzano 25, Lovatti 2, Vignola 3, Longobardi 18, Candido 13, Gilardi 11, Grappassonni 9, Hassan 3, Gaudiano 2, De Bartolo. All. Corà BERNALDA: Salvatore 3, Marinelli 5, Michelis 15, Russo 12, Gaeta 14, Basili 5, Fornasari, Dolic 2, Favia 7, Bonafede 2, Lorito, Castano, Bortone, Lepenne. All. Vandoni PARZIALI: 25-12, 45-36, 6752, 86-65 POLICORO - Giocatori ancora arrugginiti, schemi non ancora digeriti, scarso amalgama tra i giocatori: eppure il primo appuntamento del basket materano, con la sfida amichevole stile allenamento tra Olimpia Matera e Cestistica Bernalda, tutto sommato ha divertito gli spettatori che hanno potuto ammirare la nuova struttura del PalaErcole a Policoro. Si parte e i materani premono subito sull'acceleratore prendendo quasi alla sprovvista i bernaldesi che sembrano più a disagio nell'attivare i pochi schemi appresi in poco più di una settimana di allenamenti. Il risveglio dei rossoblu nel finale del primo quarto serve a ridurre la forbice del punteggio, ma l'impressione iniziale è che i ragazzi di Corà, oltre che essere più dotati tecnicamente, siano qualche metro avanti nella preparazione, come conferma l'andamento dei quarti successivi. Lo scarto minore tra le due squadre si registra al termine del primo tempo (solo +9 per Longobardi e company), ma, a dire il vero, è evidente che a nessuno dei due tecnici

Due scatti della Bawer Matera in allenamento al PalaSassi

Il Bernalda lavora agli ordini di coach Claudio Vandoni

interessa molto il punteggio essendo impegnati piuttosto a verificare trame d'attacco e coesione difensiva. Alcuni bei numeri di capitan Longobardi da una parte e di Gaeta dall'altro riscaldano gli spet-

tatori (in gran parte giunti da Bernalda), mentre il match scorre via tranquillo sul piano agonistico senza forzature atletiche che in questo periodo possono essere molto pericolose. Nell'ultima fra-

zione di gioco ambedue le panchine danno spazio alle seconde linee cosicché si arriva alla sirena finale con il meritato +21 per la squadra dei Sassi. Nell'analisi complessiva risaltano alcuni elementi

portanti: per la Bawer tante note positive soprattutto in prospettiva quando la squadra avrà raggiunto lo stato di forma giusto per gli impegni che contano, buona la difesa e discreto il potenziale d'at-

tacco con manovre che spesso hanno liberato in modo impeccabile l'uomo sotto canestro (al di là delle colpe difensive degli avversari); per i bernaldesi c'è ancora molto da lavorare sia in attacco che in difesa, ma Vandoni aveva sicuramente preventivato tutto non potendo chiedere di più ai suoi giocatori a questo punto della stagione. Sul piano delle individualità devastante la prestazione di Longobardi e Provenzano per i bianco-azzurri, ma note meritorie per Gilardi ottimo in cabina di regia, mentre Gergati e Grappassoni sono apparsi più lontani dal loro riconosciuto standard di rendimento; tra i rossoblu, detto già di Gaeta, giudizi positivi per Michelis e Marinelli, incoraggianti le prestazioni di Dolic, Salvatore e Bonafede, mentre Russo, Basili, Favia e Fornasari sono sembrati ancora legnosi e poco precisi nelle conclusioni. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

A Dilettanti Fissato il calendario delle amichevoli precampionato

Levoni torna sul mercato Tempi lunghi per recuperare Grasso: si corre ai ripari FULMINE a ciel sereno in casa Levoni Potenza. L'infortunio patito al termine della scorsa stagione dall'atleta Sebastiano Grasso è più grave del previsto. Il cestista reggino, infatti, dopo aver svolto la visita medica con il responsabile sanitario della società di via degli Oleandri, Rocco Romeo dovrà star fermo ancora a lungo. I tempi di recupero sono valutabili in due o tre mesi. Dunque per il sodalizio del presidente Francesco Petrullo è necessario tornare in breve tempo sul mercato e serrare le fila per dare al coach Antonio Paternoster un giocatore capace di frenare l'emorragia, derivante dall'infortunio di Grasso. Verificato l'allungamento dei tempi di recupero del giocatore calabrese la società ha ritenuto opportuno aprire la finestra al mercato. Nei prossimi giorni la dirigenza lucana ufficializzerà il nome dell'ala-guardia capace di garantire a Paternoster continuità di rendimento, efficacia in attacco e forte vocazione al gioco di squadra, come nelle prerogative tecniche e tattiche desiderate dallo staff tecnico potentino. Ovvio il dispiacere in società per una scelta così dolorosa, che, peraltro giunge in un momento particolarmente intenso e delicato della preparazione atletica verso il campionato che scatterà in prossimo 27 settembre, quando Massimo Ruggeri e compagni renderanno visita al San Severo. Al momento non circolano nomi ma la

Due momenti della presentazione della nuova squadra di coach Antonio Paternoster (foto Mattiacci)

Sebastiano Grasso sta allu gando i tempi di recupero dall’infortunio per questo la Levoni tornerà sul mercato (foto Andrea Mattiacci)

sensazione è quella che da un momento all'altro tutte le soluzioni potrebbero essere percorribili per i dirigenti lucani. Dunque le scorie del campionato di serie A Dilettanti 2008/2009 sono ancora pesanti da smaltire per la società del presidente Francesco Petrullo che ha inteso dare serenità a Grasso senza dover forzare necessariamente i tempi di un re-

cupero molto importante e delicato per diverse ragioni, in primis quelle umane, ma anche tecniche, agonistiche e di gestione del gruppo. Meglio, in soldoni non affrettare i tempi e rischiare nuovi contraccolpi di ordine fisico per l'atleta di Reggio Calabria. Una scelta sicuramente saggia, quella della Levoni Potenza che ha fatto prevalere la logica del

buon senso. Intanto la squadra allenata da Antonio Paternoster e dall'assistent coach Sandro Lo Sardo continua la preparazione e disputerà al termine della settimana due gare amichevoli. La prima, in programma venerdì 28 agosto con inizio alle 16:30 vedrà i potentini impegnati al Pala Pergola contro il Bernalda di coach Claudio Vandoni, la seconda in-

vece è in calendario il prossimo 29 agosto, alle 19 quando i giocatori della Levoni affronteranno al Pala Mangano di Scafati lo Scafati Basket formazione di Legadue, allenata dall'ex coach Luigi Gresta. La Levoni Potenza incontrerà anche l'ex Giancarlo Palombita. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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Sport 49

Mercoledì 26 agosto 2009


Mercoledì 26 agosto 2009

Pallanuoto B Uomini Renzuto lascia il Potenza per approdare al Posillipo

Mercato attivo per la Basilicata Nuoto

Roberto Urgesi, presidente della Basilicata Nuoto 2000

PER LA Basilicata Nuoto 2000 Potenza, è un periodo particolarmente intenso, nonostante la pausa estiva. I dirigenti sono al lavoro per allestire una squadra capace di dare continuità ai risultati ottenuti nel corso delle ultime stagioni. Il presidente Roberto Urgesi continua a mantenere contatti con gli addetti ai lavori della pallanuoto. Certo l'arrivo di Ennio Varriale, la società intende muoversi nel mese di settembre, facendo leva sull'ormai consolidato legame con il Posillipo Napoli, vero e proprio serbatoio naturale di giocatori per il complesso biancoverde allenato da Francesco Silipo. A questo punto Varriale potrebbe essere il sostituto naturale di Flavio Maglitto, andato via dalla Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Dopo l'acquisto del portiere Emanuele Pipicelli, la società non intende mollare la presa e, anzi, a settembre potrebbe operare l'ultima operazione di mercato, ri-

guardante il possibile arrivo di un giovane under del Posillipo Napoli. Intanto Vincenzo Renzuto, altro giovane talento che ha militato nella squadra potentina nella passata stagione dovrebbe approdare proprio nel Posillipo Napoli, con la recondita speranza di disputare il massimo campionato di pallanuoto. Le caratteristiche tecniche e quelle agonistiche del giovane pallanotista partenopeo hanno fatto breccia nello staff tecnico campano che conta di avere a disposizione l'atleta nel prossimo torneo. Vincenzo Renzuto, peraltro è impegnato in Croazia con la nazionale 1993 nel corso dei mondiali di pallanuoto. La società potentina cerca un elemento capace di entrare immediatamente nelle alchimie tecniche e agonistiche del mister Francesco Silipo. Le “attenzioni” dei dirigenti potrebbero essere mirate ad un elemen-

to giovane e promettente. A settembre dovrebbero riprendere i contatti con le altre realtà pallanotistiche del capoluogo, nell'ottica, sempre molto ambita di formare un vero e proprio polo della pallanuoto. In questa direzione gli sforzi della società potentina sono concentrati su relazioni forti e mirate, già avviate con la Libertas Invicta Potenza, il Tritone Potenza e la Potenza Nuoto. Le speranze di chiudere i contatti positivamente sono intatte. La società biancoverde continua a lavorare intensamente per allargare il proprio staff. L'allargamento della base societaria potrebbe dare nuova linfa e sviluppi interessanti in ottica futura. Come al solito, al rientro dalle ferie le… acque potrebbero diventare molto agitate in seno alla Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Le sorprese potrebbero essere davvero tante. f.menonna@luedi.it

Volley B2 Uomini La squadra di Santomassimo è a lavoro da lunedì

Lauria, è Rija l’uomo in più Il presidente Chiarelli: «E’ un giocatore di categoria superiore» LAURIA - Tutto pronto per la partenza dell'avventura 2009-2010 della Nicodemo Lauria. Dallo scorso lunedì presso il “Cam sport & salute” i lauritoti agli ordini di mister Santomassimo si sono ritrovati per l'inizio della preparazione. Rija, Pesca, Di Deco, Cilento, Viceconti, Mandarino F., Mastroianni, Mandarino C., Riccio, Salerno, Maksim, Terranova, Salomone, Gallucci: questi i 14 ai nastri di partenza per lastagione di B2 della Nicodemo Lauria. Nel primo giorno di scuola pochi palloni e tanto sudore fanno sì che la voglia di cimentarsi con il campo e con la palla sia davvero sentita da tutti. Stessa cosa possono dire tifosi e appassionati che non vedono l'ora di tornare ad ammirare i loro beniamini e che soprattutto sono decisamente curiosi di vedere all'opera il nuovo giocattolo di mister Santomassimo. Le partite di coppa Italia, previste per fine settembre, fondamentali per provare schemi, trovare la giusta amalgama e definire gerarchie, serviranno anche a questo, ovvero a soddisfare la curiosità dichi soffredi astinenzadi volleyormai dalloscorso maggio 2009, periodo in cui il Lauria ha festeggio la fantastica promozione in B2. Rinforzati i vari reparti l'ultimo colpo di mercato la Nicodemo l'ha messo a segno la scorsa settimana con l'acquisto del centrale Enrico Rija, “un giocatore di categoria superiore ma soprattutto con la mentalità da professionista” come il presidente Chiarelli lo ha definito. Rija è un professionista che ha giocato sempre al cospetto di squadre importanti che hanno militato nei campionati di B1 e A2. I suoi numeri parlano da soli: 198 cm di altezza, classe 80, gioca a livello professionistico dal quando ne aveva 21, ultimo campionato, 2008/2009, disputato in B1 con la Heraclea volley, mentre i 3 precedenti sempre in B1 con la Pallavolo Lamezia. “Come tutti i nuovi innesti, - ha commentato il presidente Chiarelli - Rija è un giocatore da play off di B1, tra i migliori centrali in circolazione, e per questo siamo soddisfatti del "colpo". Abbiamo fatto un ulteriore sforzo, ma il girone ce lo richiedeva e adesso pensiamo ad allenarci e far crescere i nostri ragazzi”. Reparti dunque al completo con cinque centrali: Rija, Pesca, Di Deco, Cilento e Vicenconti; due palleggiatori entrambi confermati Mandarino F. e

Karate Venerdì la giornata conclusiva

Stage europeo a Grado per i ragazzi di Pastore Sono tre gli atleti in pedana

Enrico Rija e accanto il centrale Pesca, due nuovi acquisti del neopromosso Lauria

Mastroianni, così come i due liberi Mandarino C. e Riccio, mentre come opposto spicca il nuovo acquisto Salerno ed infine tra gli schiacciatori ci sono due conferme, Salomone e Gallucci e due arrivi Maksim e Terranova. Lo staff tecnico

del roster di Santomassimo sarà composto da Enza Cosentino e Mirko Mastroianni, che lo scorso anno ha portato i ragazzi del lauria alla conquista della B2 e lo scoutman Antonello Sarubbi. “C'è molta attenzione, sappiamo che i ri-

flettori sono puntati su questo gruppo ha concluso Chiarelli - ed i presupposti ci sono tutti per una stagione da protagonisti, rispetto agli obiettivi che ci siamo prefissati”. Paola Vaiano sport@luedi.it

UN BANCO di prova di prestigio, una presenza di grande fascino ed effetto per gli atleti dello Shintaikan Karate Club Potenza. A Grado, da lunedì fino a venerdì presso il Palasport del centro friulano, è in corso di svolgimento lo stage internazionale, promosso dal Comitato regionale Fijlkam del Friuli-Venezia Giulia. Quattro le “maestranze” lucane impegnate nello stage di Grado, si tratta del maestro Donato Pastore e degli atleti Gaetano Triano, Fausto Cantore e Antonio Di Leo. Lo screemage vedrà due atleti impegnati nel kumitè cimentarsi al cospetto degli atleti provenienti da varie zone d'Italia e da tutta Europa. Si tratta di Gaetano Triano nella categoria 55 kg e di Fausto Cantore nella classe 50 kg. Antonio Di Leo non sarà impegnato in gara essendo al debutto. L'atleta seguirà ugualmente le performance dei suoi compagni di squadra partecipando solo alle iniziative di carattere

tecnico. Ben ottocento gli atleti impegnati sulla pedana di Grado che daranno vita ad uno stage di indubbio livello tecnico e organizzativo. Allo screemage prenderà parte il presidente del comitato regionale Friuli-Venezia Giulia, Roberto Ruberti che saluterà gli atleti durante le giornate di gara. Di prestigio la presenza del direttore tecnico italiano Pierluigi Aschieri che seguirà dal vivo le prestazioni dei talenti in gara. Cinque giorni di grande impegno e determinazione attendono Donato Pastore, Gaetano Triano, Fausto Cantore e Antonio Di Leo. Un test di carattere seminariale attende gli esponenti dello Shintaikan Karate Club di Potenza in questa settimana. Non resta che far breccia tra gli appassionati di karate e negli addetti ai lavori nazionali e internazionali. Da Grado potrebbero emergere fatti nuovi e sviluppi interessanti per gli operatori del karate lucani. f.menonna@luedi.it

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50 Sport


Calcio a 5 B Nuovo sito matherac5.com realizzato da Francesco Nicoletti

Lamacchia al Mathera Il giovane laterale materano proviene dalla Vigor di serie C1 L'ASD Mathera calcio a 5 si assicura le prestazioni di Piero Lamacchia per la stagione 2009/10. Il giovane laterale, proveniente dalla Vigor Matera, serie C1 lucana, rappresenta una pedina fortemente cercata dalla dirigenza materana, che ha deciso di puntare sui talenti locali per il prossimo campionato, oltre che su alcuni fondamentali italo-brasiliani che completano una rosa molto competitiva. Lamacchia, classe '84, ha disputato sempre campionati di serie C1 tra Miglionico e Matera, mettendosi sempre bene in luce. L'ha notato Luigi Taratufolo, dirigente dell'Asd Mathera, che ha premuto per portarlo alla corte di Eustachio Rondinone. “Personalmente credo sia un giocatore che abbia tutte le carte in regola e le qualità -commenta Taratufolo- per emergere in un campionato nazionale come quello di serie B. E' dotato di grande corsa e tanta grinta -continua il dirigente biancazzurro- non molla mai ed ha anche il vizio del gol, potrà certamente dire la sua con la nostra squa-

A sinistra l’homepage del nuovo sito realizzto da Francesco Nicoletti, già online all’indirizzo www.mathera C5.com. A destra Piero Lamacchia al momento della presentazione

dra”. Grande soddisfazione arriva anche dalle parole del neo acquisto della società del presidente Nico Taratufolo, che si dice pronto ad affrontare un campionato al quale si approccia per la prima volta e che valorizzerà ancor più le sue già note qualità. “E' un esperienza che volevo fare da parecchio tempo ammette Piero Lamacchiaperché giocare in una squa-

dra come il Mathera fa piacere in ogni momento della tua carriera”. L'impegno sarà una costante del neo acquisto del Mathera, che sa di dover imparare molto dai suoi nuovi compagni di squadra, più esperti della categoria e sicuramente pronti a dargli una mano per crescere. “Venendo da un campionato di categoria inferiore -spiega Lamacchia- cercherò sempre di imparare da chi è più

esperto di me, mettendomi sempre a disposizione dell'allenatore e della squadra e, soprattutto, cercando di integrarmi il prima possibile con il resto della rosa per fare bene sin da subito. Certamente cercherò di ritagliarmi il mio spazio per dare il mio contributo”. Parole di elogio anche nei confronti del tecnico biancazzurro Eustachio Rondinone, che il neo acquisto del Mathera

non conosce personalmente, ma ammette di averne sentito parlare sempre bene. “Il mister lo conosco per fama -dice il laterale- e so che è un allenatore esperto ed in grado di far emergere un gruppo giovane ma allo stesso tempo importante. E' un vero professionista e sono certo che mi aiuterà a crescere”. Intento, la società comunica che è stato inaugurato il

Atletica Percorsi 200 km in 24 ore. Sono stati 90 i partecipanti

Venosa vince la sua scommessa VENOSA - Si è svolta a Venosa presso la pista di atletica leggera la prima edizione della “24 ore in pista”, gara di corsa che come si può facilmente intuire dal titolo impegnava i partecipanti a correre per 24 ore, alternandosi tra di loro ovviamente. La manifestazione patrocinata dal Comune di Venosa e organizzata dall' associazione sportiva Essedisport di Venosa, che gestisce tra l' altro l' impianto di atletica leggera di Venosa, ha visto la partecipazione di ben 90 atleti e non, che si sono avvicendati nel corso di 24 ore a partire dalle 20 del 19 agosto fino alle 20 del giorno successivo, riuscendo a coprire la distanza di 250 km. I partecipanti sono stati divisi in due squadre e hanno corso per 30 minuti ciascuno, tranne alcune eccezioni, che invece hanno corso per un ora, soprattutto nelle ore più delicate, addirittura c'è stato chi come Pietro Pitoia si è “sacrificato” per ben 1 ora e 30 per sopperire ad un imprevisto forfait. Tra i partecipanti non vi era nessun obbligo da ricoprire, ognuno correva secondo la sua normale andatura, ovviamente i concorrenti più allenati hanno dato una grande mano a raggiungere l'obiettivo prefissato inizialmente, che era quello di percorrere almeno 200 km, difatti proprio grazie al gruppo dei maratoneti di Venosa (Gammone, Orlando, Bardino, Lopez, su tutti) che hanno completato ben 8 km durante il loro turno di 30 minuti, che il raggiungimento dell'obiettivo è stato conseguito con apparente facilità. Tuttavia un applauso va a tutti i partecipanti perché oltre al traguardo dei 200 km, il vero obiettivo dell' Essedisport era quello di vivere una giornata di sport e di diffondere la disciplina della corsa, che è probabilmente lo sport più facile da praticare in quanto richiede davvero poco in termini economici ma tanto in termini di forza di volontà e sacrificio, e considerando che alla manifestazione hanno partecipato davvero tutti senza distinzione di età, classe sociale, sesso, condizioni atletiche e residenza, possiamo affermare senza dubbio

nuovissimo sito www.matherac5.com, realizzato dal web designer materano Francesco Nicoletti e sul quale tutti i tifosi e gli appassionati potranno quotidianamente trovare aggiornamenti inerenti la squadra ed i commenti a tutte le giornate di campionato, foto, classifiche ed un muro appositamente realizzato per la diretta espressione dei sostenitori biancazzurri.

Chiusa la “Mini podistica”

A Francavilla si è corso per i più piccoli

Alcuni dei ragazzi partecipanti

che l' evento è riuscito perfettamente. Abbiamo avvicinato alcune persone che hanno aderito all' iniziativa per chiedere le loro impressioni: “non correvo da 10, i ragazzi dell' Essedisport mi hanno davvero coinvolto con questa iniziativa e hanno risvegliato in me la voglia di ritornare a correre” così la signora Capuano, venosina di origine ma residente a Roma, “finalmente anche nella nostra città una manifestazione simile a quelle che si organizzano periodicamente nella zona del varesotto, dove vivo” è invece il commento di Marco Leggieri, unanime il coro dei maratoneti di Venosa, vorremmo che questa manifestazione non sia un evento isolato, ma che venga data continuità alla pratica della corsa, magari organizzando una 10 km per le vie cittadine. Anche l' Amministrazione Comunale è stata vicino all' associazione sportiva, soprattutto per il fatto che l' Assessore allo Sport Saverio Mongiovì, ha partecipato in prima persona all' evento, percorrendo nella sua mezz' ora quasi 6 km. Infine abbiamo avvicinato il Presidente dell' associazione Essedisport, il Dott. Pasquale Sepe, il quale ha

sottolineato come questo non è che uno dei tanti eventi organizzati dall' associazione stessa in questa estate, ricordando che alla fine di luglio su questo stesso impianto si è svolta la XXXII edizione del Trofeo Moramarco, e la buona riuscita dell' evento bisogna attribuirla senza dubbio all' Essedisport che ha faticato non poco per consegnare alla Fidal di Basilicata una struttura in ottime condizioni, ancora Sepe ricorda che il 14 agosto presso il campo sportivo “M. Lorusso” di Venosa l' Essedisport in collaborazione con la Scuola Calcio Venosa ha organizzato la prima edizione di “Sport sotto le Stelle”, una manifestazione dedicata ai bambini, i quali si sono dilettati tra gare di corsa, salti, percorsi di abilità, giochi con la palla, calcio e pallavolo. Anche il vice-presidente dell' Essedisport, il Dott. Dichirico Giuseppe ha ribadito i concetti già espressi dal Presidente, aggiungendo che nella palestra polivalente (anch' essa gestita dalla Essedisport) quest' estate sono stati organizzati 2 tornei, uno di pallavolo composto da squadre miste, a cui hanno partecipato perfino squadre provenienti da Lavello e Palazzo San Gerva-

sio, torneo vinto dalla squadra venosina dell' Accademia del Biliardo di Canio Antenori, mentre è ancora in corso un torneo di calcio a 5 categoria under 17, questo continua Dichirico sta a sottolineare il grande impegno che l' Associazione Essedisport mette nel promuovere la pratica sportiva a verso tutte le fasce di età della città, perciò sento di dover ringraziare gli altri componenti dell'associazione, De Musso Rino, prof. Laconca Emilio, prof. Laconca Sergio, Mollica Michele, Di Napoli Carmine e Ferrenti Raffaele che ci mettono davvero tanta passione nello svolgere i compiti assegnati. Un grazie in ultimo ai locali di Venosa che sono stati davvero generosi nel fornirci le loro specialità per organizzare il buffet a fine manifestazione grazie al Bar California, Bar Holliwood, Braceria Fuego, Pizzeria Mordi e Fuggi, Pizzeria Pizzeggiando, Pizzeria il Porticato, Bar Pausa Caffè, Sprint Coffee, Taverna Ducale e Troilo S.R.L. In conclusione non mi resta che dare l' appuntamento al 2010 con l' obiettivo di superare i 250 km raggiunti quest' anno. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

FRANCAVILLA IN SINNI -Si è corsa lunedì scorso, a Francavilla in Sinni, la prima edizione “Mini podistica città di Francavilla S.S”. Organizzata dalla Pro loco e dall'associazione sportiva CorrerePollino con la collaborazione della Protezione Civile e della Croce Rossa italiana di Francavilla, la manifestazione era rivolta ai ragazzi dai 6 ai 15 anni ed il percorso si è snodato intorno alla villa comunale del paese. Il percorso è stato il seguente: 500 metri esordienti (1 giro villa comunale), 1 chilometro categoria ragazzi (2 giri villa comunale), 1.5 Chilometro categoria cadetti (3 giri villa comunale). Sono stati premiati i primi classificati per categoria con coppe e medaglie e tutti i partecipanti con i gadget della manifestazione. «Questa manifestazione - spiega Antonio Figundio presidente della CorrerePollino - è servita ad invogliare i più piccoli alla corsa e all'atletica in generale. Proprio quest'anno abbiamo organizzato il dispositivo tecnico generale “CorriPollino 2009” dove abbiamo coinvolto comuni come Terranova, San Severino e Chiaromonte. Era giusto organizzare qualcosa anche a Francavilla, dove lo sport è molto sentito e lo dimostra la presenza di una squadra di calcio in serie D. Peccato - conclude Figundio - che purtroppo al di là delle iniziative organizzate, ad oggi, nel territorio non esista una pista di allenamento per questo genere di sport». Lucio Vitale sport@luedi.it

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Sport 51

Mercoledì 26 agosto 2009


Mercoledì 26 agosto 2009

Volley Da Matera alla Nazionale passando da Macerata

Musillo, talento lucano GIOVANE pallavolista materano dalle grandi doti fisiche e tecniche, Giovanni Maria Musillo è pronto a raggiungere nuovi traguardi nella sua già brillante carriera. Arrivato nelle Marche due anni fa nelle fila della Lube Banca Marche Macerata, lo schiacciatore classe ‘89 si è ben distinto nel settore giovanile della formazione di coach Gianni Rosichini, tanto da ottenere diverse convocazioni da parte del tecnico della prima squadra Ferdinando De Giorgi. Il culmine attuale della sua carriera da pallavolista è arrivato lo scorso gennaio, quando Musillo ha ottenuto la convocazione per una gara della Coppa Campioni di volley (Indesit Cup) per la trasferta in Belgio della Lube Banca Marche Macerata contro la formazione belga del Roeselare. Inoltre, la possibilità di allenarsi con giocatori di livello internazionale come Vermiglio, Omrcen, Rodrigao, Swiderski e Corsano ha fatto si che il giovane atleta materano possa aver accumulato esperienza e soprattutto far coltivare al meglio le sue doti tecniche. «Per me è stata un’esperienza unica -ha raccontato Musillo- perchè anche al solo pensare di potersi allenare con giocatori come Vermiglio, Corsano, che hanno fatto e continuano a fare la storia del volley italiano, è già una grande gioia. La trasferta per la Coppa Campioni, poi, ha rappresentato un momento bellissimo ed entusiasmante, praticamente il coronamento di un sogno». In questi anni Musillo si è sempre espresso ad alti livelli, tanto da richiamare introno a se le attenzioni degli staff tecnici delle varie nazionali giovanili, disputando dapprima i Campionati Europei del 2007 con l’Under 18 in quel di Vienna, dove gli azzurrini hanno ottenuto i quarti di finale disputando un buon campionato, poi con diverse convocazioni e gare con la maglia della nazionale Under 20 allenata da Luigi Schiavon. Nella passata stagione, altre soddisfazioni sono giunge dal parquet. Infatti, con la divisa biancorossa della Lube Banca Marche Under 20 ha raggiunto la semifinale scudetto risultando uno dei trascinatori della formazione allenata da Gianni Rosichini. Quest’anno, Giovanni Maria Musillo sarà di scena

LA SUA CARRIERA Convocato anche per la Champions LA SUA CARRIERA ha inizio nella sua città natale, Matera. Qui disputa tutta la trafila del settore giovanile sino a quindici anni, quando viene inserito, nell’estate del 2005 tra le fila del Castellana, società pugliese con la quale disputa un ottimo campionato di serie C. Nel 2006, a soli 16 anni, torna in Basilicata e nella sua città, per disputare, con la Pallavolo Matera, il campionato nazionale di serie B2. Passa una sola stagione ed il suo talento viene notato dagli osservatori della squadra marchigiana della massima serie italiana, la Lube Banca Marche, che lo inserisce tra le proprie fila come uno dei giovani più talentuosi del panorama italiano. Sicuramente la disputa dei Campionati Europei Under 18 sono un grande trampolino di lancio e Giovanni Maria Musillo dimostra di saper sfruttare l’occasione al meglio, facendosi notare per le sue doti fisiche e tecniche. Inizia così la sua avventura nelle Marche, dove il giovane atleta materano ha disputato un campionato di serie B1 ed un campionato Under 20 con la maglia biancorossa della plurititolata società marchigiana, che può vantare tra le sue fila giocatori dalla grande esperienza internazionale. Per la stagione alle porte, Musillo si é trasferito al Volley Falconara, dopo aver accantonato diverse offerte troppo distanti alla città scelta per i suoi studi. Nella nuova squadra, definità dei “falchetti” dai sostenitori locali, Giovanni Mara Musillo proverà ancora una volta a rendere necessario il proprio apporto e portare la propria squadra al raggiungimento del traguardo previsto ad inizio stagione il prima possibile. fra.cal. Alcuni scatti di Gianmaria Musillo, con la maglia della Lube e della Nazionale giovanile

sul parquet di Falconara, sempre nelle Marche, dove la società locale disputa il campionato di serie B1. Una stagione importante, iniziata questo lunedì agli ordini del nuovo tecnico della formazione dei “falchetti”, Emanuele Fracascia e che si prospetta come la possibile rampa di lancio definitiva del giovane atle-

ta materano. «Per questa stagione -ha ripreso lo schiacciatore materano- il mio obbiettivo personale é quello di fare il massimo, contribuendo in maniera consistente al raggiungimento del traguardo posto dalla dirigenza». Attualmente, Musillo prosegue i suoi studi, felice dei traguardi rag-

giunti, ma non rilassato dalle sue grandi doti di pallavolista. L’atleta materano studia Ingegneria Edile ad Ancora e spera di poter proseguire la sua carriera sportiva di pari passo con quella scolastica. Certo, qualche rinuncia é prevedibile, ma la forza di volontà e la passione accompagnano Giovanni Maria Mu-

sillo nella sua crescita. «In questo momento non pongo particolari obbiettivi alla mia carriera -ha sottolineato l’atleta- perché devo dividermi tra l’attività sportiva e l’università, ma le grandi soddisfazioni ottenuto sino ad oggi mi spingono ad andare avanti e non fermarmi di fronte alle difficoltà». Intanto, lavo-

rando sodo ed in attesa della grande chance, il giovane schiacciatore materano riesce a pagarsi gli studi grazie al volley. «Economicamente é un attività che mi permette di pagarmi gli studi -ha concluso- e per ora mi va bene così». Francesco Calia sport@luedi.it

Nuoto Andrea Bonanni guida la classifica generale con ben 85 punti

Oggi a Policoro la chiusura della gara Fin POLICORO - Sono iniziate domenica scorsa nelle acque prospicienti il Circolo velico lucano (Cvl), struttura ricettiva per ragazzi, lato destro del lungomare centrale, le gare del campionato italiano di nuoto, riconosciute dalla Fin (Federazione italiana nuoto), divise in quattro giornate e al termine di ciascuna di esse viene consegnato un trofeo: Ylenia Spanò (VI edizione); Mangialardi (idem), lo stesso dicasi per il trofeo Nuoto e Peperoncino, mentre il trofeo mediterraneo della Magna Grecia è arrivato all'undicesima edizione. Le gare di fondo e mezzofondo hanno inizio in mattinata, intorno alle 10, per terminare un'ora dopo circa. Nella terza giornata (trofeo Mangialardi) di martedì, i trentaquattro nuotatori hanno percor-

so 5000 metri di mare ed è risultato vincitore Andrea Bondanini, classe 1983, categoria seniores, appartenente al gruppo sportivo delle Fiamme Oro Napoli. Dietro di lui Piergiorgio Gagliotti, 39 anni, stesso team e categoria, mentre sull'ultimo posto utile da podio è salito Claudio Eugenio Polizzi, categoria ragazzi, della Asd CC di Ortigia. Il primo nuotatore Master è risultato Gaetano Delli Guanti, nato nel 1961, Notatorium Tv. La bella giornata di sole estivo ha invogliato gli atleti a nuotare al massimo delle loro potenzialità davanti ad un pubblico non solo di addetti ai lavori ma anche di turisti che ancora sono presenti in riva allo Jonio, sponda Policoro, che hanno dato il massimo per accumulare più punti possibili in tutte le gare

fin qui disputateche poi consentiranno al più bravo di aggiudicarsi il campionato. Alla luce dei risultati suddetti della terza e penultima tappa, la classifica generale viene guidata da Andrea Bondanini, con 85 puntigenerali, che sente però il fiato sul collo in vetta alla classifica del collega sportivo e Piergiorgio Gagliotti, 81, mentre il terzo posto più staccato è ad appannaggio momentaneamente di Nicolò Di Maura, 75 punti, dell'Asd CC Ortigia, quest'ultimo categoria Juniores. Finora il duello tra i due più forti nuotatori è stato entusiasmante fino all'ultima sbracciata, e promette forti emozioni anche per l'ultima e decisiva gara di oggi. Gabriele Elia sport@luedi.it

Le sorelle Federica ed Ylenia Spanò

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52 Sport


Simo e l’ex insieme in tv

Jennifer lasciata ancora

FIANCO a fianco, faccia a facciain unostudio televisivo.Simona Ventura e Stefano Bettarini, a 5 anni dal divorzio, lavoreranno insieme. Dal 13 settembre saranno entrambi a Quelli che il calcio: lei nella vesti di padrona di casa, lui in quelle di commentatore tecnico. È pur sempre un ex calciatore oltreche un exmodello ex inviato della Perego.

La Griffith ricoverata

PARE sia ufficiale: Reneé Zellweger, sempre più magra e sempre più sorridente, e il bel Bradley Cooper si sono fidanzati. Mentre Jennifer Aniston dovrà, ancora una volta, dire addio ai suoi sogni e ricominciare a costruirsene di nuovi altrove. Che la star di Firends avrebbe voluto trasformare il flirt in qualcosa di più è noto.

NUOVI problemi di salute per Melanie Griffith. L’attrice 52 anni è stata ricoverata in un centro di riabilitazione vip di Cirque Lodge, nello Utah, la stessa nella quale erano state ricoverate anche Lindsay Lohan e Kirsten Dunst, per problemi di dipendenza da alcol e stupefacenti. Lo riferisce la rivista People.

“Il piede di Dio” è un film su pallone e illusioni perdute e ritrovate

Calcio, sogni e cinismo ROMA – Esce nelle sale il 28 agosto con una distribuzione indipendente garantita dalla casa di produzione Achab di Enzo Porcelli e della Bunker film l’opera d’esordio del saggista e critico Luigi Sardiello passato dietro la macchina da presa per dirigere una storia dalui stessoscritta. Siintitola Piede di Dio ed è stata presentata ieri a Roma dall’autore insieme al protagonista Emilio Solfrizzi ed altri membri del cast, in compagnia di due opinionisti celebri del gioco del calcio come gli ex calciatori Alberto Di Chiara e Luca Marchegiani. «Il titolo si ispira scopertamente – racconta il regista Sardiello – ad uno dei soprannomi più famosi di Diego Armando Maradona che invocò la 'Mano di Diò per giustificare un suo famoso gol, segnato fallosamente ma accettato dall’arbitro. Il Piede di Dio della mia storia è invece quello di Elia, sorta di moderno Candido, autentico talento prezioso quanto fragile nel sottobosco spietato e carogna del mercato dei calciatori. Ho pensato ad una favola moderna in cui però il mio 'Virgiliò è Michele, lo straordinario Emilio Solfrizzi che accompagnerà Elia nella sua contraddittoria scoperta del mondo degli adulti». Questo Michele, quarantenne solitario ed esibizionista, timido quanto romantico nel fondo dell’animo è un ex calciatore, frenato nelle sue ambizioni all’inizio della carriera a causa di un grave incidente di gioco. Da allora, piegato dalle disillusioni, da una vita sentimentale senza luce e da scarse possibilità economiche si è adattato a fare il manager di provincia, il talent scout di possibili speranze calcistiche nel sud d’Italia. Batte i campetti di periferia della sua Puglia alla ricerca dell’occasione fortunata e la trova una bella mattina vedendo l’adolescente Elia squassare la rete a ripetizione con gol di rara potenza. Incantato dal talento del ragazzo Michele scopre rapidamente di avere a che fare con un fenomeno che però è rimasto prigioniero della sua infanzia: non un vero handicappato ma un adolescente col cervello di un ragazzino di 12 anni. Frequentando la madre di Elia, Michele scopre l’origine del trauma: l’abbandono del ragazzo da parte del padre. Con consumato cinismo il manager Solfrizzi convince comunque Elia e sua madre ad affidarsi interamente a lui e si ripromettedi portareilragazzo nella capitale per venderlo al miglior offerente. Per i due comincia allora «un viaggio dellasperanza» abordo diuna scalcinata utilitaria che cambierà profondamente le vite di entrambi.

L’ accusa

La Toya Jackson «Ci hanno ucciso Michael»

Emilio Solfrizzi; in alto: Diego Maradona

A Venezia un documentario sui migranti ROMA – Non è un instant movie, si affretta a dire Marco Simon Puccioni, ma Il colore delle parole, un film documentario, in concorso nella sezione Orizzonti della Mostra del cinema di Venezia (2-13 settembre), è immerso nell’attualità, quella del dibattito sull'immigrazione, sul pacchetto sicurezza, sull'ultima tragedia nel Canale di Sicilia oltre che nel ricordo della morte di Jerry Maslo, l’africano ucciso per razzismo a Villa Literno di cui ieri ricorrevano i 20 anni. Il documentario fa il ritratto di un grup-

po di migranti africani, in Italia da più di 30 anni, arrivati come studenti e oggi con famiglie e figli nati qui molto spesso da unioni con italiani. «E' il racconto di una vicenda umana di chi anno dopo anno ha visto cambiare atteggiamento verso di loro, più stranieri oggi di 30 anni fa quando a loro non venivano fatte domande sullo status ma erano considerati come persone, forse perchè ancora così pochi sul nostro territorio», spiega Puccioni che aveva partecipato al progetto Intolerance, film collettivo contro il razzismo.

NEW YORK – La Toya Jac- va a implorare il medico di kson, la sorella di Michael somministrargli il PropaJackson, non ha dubbi: il fol, un farmaco che aveva suo celebre fratello è stato preso per settimane ma che assassinato. «Sono grata negli ultimi due giorni agli investigatori per aver Murray gli aveva levato. scoperto la verità e non ve- «Lo chiamava latte, perchè do l’ora che sia fatta giusti- l’anestetico aveva un’appazia per l'omicidio di Mi- renza lattiginosa», si legge chael», ha detto ieri alla Ab- nel documento secondo cui cNews commentando indi- Murray per sei ore avrebbe screzioni secondo cui il me- cercato di resistere temendo che il suo cedico legale di lebre paziente Los Angeles sviluppasse avrebbe diuna pericolosa chiarato che la dipendenza. Al morte del re posto del Prodel pop deve espofol il medico sere consideaveva cominrata un omiciciato dando a dio. Il coroner, Jackson un rendendo noti mix di valium, i primi risultalorazepam e ti dell’autopmidazolam per sia, ha rivelato cinque volte che ad uccidenell’arco di sei re il cantante è ore. Senza ristata una dose sultati, però, letale del poperchè Jactente anesteti- Michael Jackson kson non riuco Propofol somministrato dal suo me- sciva ad addormentarsi. Aldico personale Conrad la fine, erano ormai le 10:40 ora di Los Angeles, il mediMurray. Murray è sotto inchiesta co aveva ceduto e preparato per omicidio non premedi- l'endovena. La dose di 25 tato ma non è stato ancora milligrammi, combinata al incriminato. Il rapporto del cocktail dinarcotici chegià medico legale è citato in un il cantante aveva in corpo, nuovo mandato di perqui- fu sufficiente a mandare sizione pubblicato a Hou- Jackson all’altro mondo. ston relativo a un magazzi- La ricostruzione delle ultino di 'self storagè intestato me ore di Jackson si basa su a Murray. Un documento un interrogatorio di tre ore che getta luce sulle ultime, di Murray con un detective disperate, ore di vita del della polizia di Los Angeles cantante. Michael non riu- due giorni dopo la morte del sciva a dormire e continua- cantante il 25 giugno.

IL CASO LIVORNO – La casa natale di Amedeo Modigliani, due fratelli galleristi in lite tra loro e il museo dedicato al grande artista livornese che chiude i battenti sono gli ingredienti dell’ultima polemica scoppiata a Livorno. I due litiganti sono Guido e Giorgio Guastalla, il primo fiero oppositore, dalle fila del Pdl, del sindaco Alessandro Cosimi, il secondo suocero del primo cittadino. «Io non voglio sfrattare nessuno – spiega Guido Guastalla – semplicemente ho atteso la scadenza del contratto d’affitto, durato 12 anni, per dire a mio fratello che avrei voluto reimpossessarmi del 50% dell’immobile di mia proprietà». È l'appartamento nella centrale via Roma 38, dove Modigliani nacque nel 1884, che nel 1991 fu acquistato dai Guastalla e che, soprattutto per iniziativa di Giorgio, è diventato una sorta di casa-museo. «Voglio farne – aggiunge Gui-

Chiude il museo Modigliani per la lite tra due fratelli Un dipinto dell’artista livornese Amedeo Modigliani

do – il centro di riferimento degli studi e degli orientamenti su Modigliani nel mondo e trasformarlo anche nella sede di validazione e autenticazione sul mercato della sua opera; una realtà che attualmente non esi-

ste e che vorrei fosse gestita da un pool internazionale di critici ed esperti». «Scopro ora che mio fratello vuole farci un centro studi su Modigliani – replica Giorgio – ma quando acquistammo la casa voleva

darla in affitto a uno studio di commercialisti. In questi anni il museo ha funzionato solograzie almio impegnoe ora devo chiudere. Almeno finchè non sarà risolta la querelle tra noi comproprietari». I due però, che vivono sotto il tetto della stessa palazzina vicino alla casamuseo, neppure si parlano e la disputa legale potrebbe dunque avere tempi lunghi. Tutto ciò scoppia a 25 anni dalla famosa burla delle teste di Modigliani, scolpite con un trapano sulla pietra e gettate nei fossi da tre giovani studenti universitari, che nel 1984 trassero in inganno quasi tutto il gotha del mondo dell’arte. Resta, però il controverso rapporto della città con Modigliani. «Spero che le istituzioni facciano finalmente di Li-

vorno la città di Modigliani –auspica Gilda Vigoni, presidentessa della cooperativa Amaranta, che gestiva le visite guidate al museo – perchè solo così possiamo rendere attrattivo quell'appartamento che noi abbiamo tenuto aperto per due giorni a settimana per un anno intero senza mai ricevere un solo visitatore». «La chiusura della casa mi amareggia – commenta Carlo Pepi, noto collezionista e studioso del maestro e tra i pochi a non credere all’autenticità delle tre teste ritrovate nei fossi di Livorno 25 anni fa- ma ricordo che mi dimisi nel 1990 perchè non condividevo quello che avveniva in questa istituzione». Anche Giorgio Guastalla chiede un maggiore impegno al Comune «dedicando a Modì una sala del museo civico con disegni e dipinti che si possono acquistare anche a cifre abbordabili. E magari in quel contestoesporre anche le teste della burla».

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Spettacoli e televisione 53

Mercoledì 26 agosto 2009


Mercoledì 26 agosto 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Otterrete presto un grande successo e notevoli soddisfazioni lavorative, ma dovete frenare l'impazienza. La persona amata vi farà sognare.

TORO 21/4 - 20/5

Concentrate tutti i vostri sforzi verso un unico obiettivo professionale e avrete partita vinta. Mostratevi più affettuosi con il partner

GEMELLI 21/5 - 21/6

Giornata lavorativa movimentata e piena di spunti nuovi da sviluppare. Non rinunciate comunque ai vostri progetti. Non scherzate con l'amore.

CANCRO 22/6 - 22/7

Non contate molto sulle promesse degli altri: per farvi strada nel lavoro contate solo sulle vostre forze. Muove amicizie interessanti.

LEONE 23/7 - 23/8

Dovete per forza adattarvi alle circostanze cercando di contenere i danni: presto il lavoro migliorerà. In amore l'orgoglio è un ostacolo.

VERGINE 24/8 - 22/9

Nel lavoro abbiate il coraggio di esporvi in prima persona con prese di posizione chiare. Un legame affettivo ancora un po' fragile.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Non deve fermarvi la paura di sbagliare qualche mossa nella professione: il coraggio sarà premiato. Allegria in amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

I vostri programmi di lavoro procedono egregiamente e riuscirete a portarli in porto quanto prima. In amore dimostrate buona volontà.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro la vostra situazione ha bisogno di un'intuizione geniale: siete in grado di averla. In amore siate più comprensivi e tutto andrà meglio.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nel mondo degli affari c'è un periodo di grande incertezza: siate prudenti prima di ogni iniziativa. Il partner al momento non vuole impegni.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Rallentate il ritmo di lavoro e date spazio alla progettazione di nuove iniziative. In amore le cose vanno alla grande

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

UO minibus; T occhi = UOMINI BUSTOCCHI

Oggi nel lavoro sarete costretti a prendere una decisione in tempi molto rapidi: siete perfettamente in grado di farlo. Armonia in amore.

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54 Rubriche


20.45

SPORT

PRIMA SERATA

Marco Marchionni

16.00

TELEFILM Alias

21.10

RUBRICA Camila Raznovich

23.30

NEWS

19.50

Alessio Vinci

TELEFILM

21.10

Tempesta d’Amore

NEWS

21.10

Enrico Ruggeri

SHOW Mario Tozzi

06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa Signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 3 16.45 -MiniserieCotti e mangiati 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.25 -RubricaCapitani in mezzo al mare 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaTracy e Polpetta. Paura fra i banchi 10.40 -TelegiornaleTG2 Estate 11.25 -MiniserieOrgoglio - Capitolo secondo 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E..state con Costume 13.45 -VarietĂ TG2 SĂŹ Viaggiare 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -Miniserie7 Vite 14.25 -TelefilmNumb3rs 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 17.45 -CartoniShaun vita da pecora 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia

06.00 -Attualità Rai News 24 - Morning News 06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmLa fuga con H. Bogart - regia di Delmer Daves (USA) - 1947 10.50 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.15 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.45 -RubricaCominciamo Bene... 15.00 -CONTENITORE Trebisonda 16.30 -RubricaPallavolo: Campionati italiani di Beach Volley 17.15 -TelefilmArsenio Lupin 18.00 -RubricaGeo Magazine 2009 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob presenta Monn walk 1969/1999 20.15 -TelefilmWind at my back

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -DocumentarioMiracoli degli animali 08.40 -FilmMi chiamano Radio con Cuba Gooding jr., Ed Harris, Debra Winger - regia di Michael Tollin (USA) - 2003 11.00 -TelefilmDistretto di polizia 8 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14:50 - Film TvInnamorarsi ancora Commedia con Heio von Stetten, Tina Ruland, RĂźdiger Vogler - regia di Ariane Zeller (Germania) - 2004 17.00 -FilmFilm 17.35 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -ShowSarabanda 19.45 -ShowSarabanda 20.00 -Telegiornale Tg5

07.10 -TelefilmTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMacgyver 09.20 -Soap OperaVivere 10.20 -Soap OperaFebbre d''amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDoc 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.25 -FilmIndovina chi viene a merenda? con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Mimmo Palmara - regia di Marcello Ciorciolini (Italia) - 1969 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -TelefilmTempesta d''amore

06.10 -MiniserieTi presento i miei 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDragon Ball saga 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieDawson''s Creek 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -MiniserieThe sleepover club 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.05 -CartoniSpider man l''uomo ragno 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmQuel maledetto ispettore Novak con Yul Brynner, Charles Gray, Edward Woodward - regia di Sam Wanamaker (GB) - 1969 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -RubricaRai Sport 20.45 -Sport Fiorentina - Sporting Lisbona Calcio 22.50 -RubricaPlay Off Champions 23.15 -TelegiornaleTg 1 23.20 -RubricaPassaggio a Nord Ovest

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Ghost Whisperer 21.50 -TelefilmBrothers and Sisters Segreti di famiglia 23.25 -TelegiornaleTg 2

20.35 -Soap OperaUn posto al sole estate 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -RubricaAmore criminale 23.00 -TelegiornaleTg regione 23.05 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 23.35 -Previsioni del tempoMeteo 3

20:30 - ShowPaperissima sprint 21.20 -Film Gli ostacoli del cuore con Pierce Brosnan, Susan Sarandon, Carey Mulligan - regia di Shana Feste (USA) - 2009 23.30 -NewsMatrix estate

20.30 -Telefilm Renegade 21.10 -Telefilm Julie Lescaut 23.15 -Telefilm The unit

21.10 -News Mistero 23.20 -FilmUrban legends: Bloody Mary con Kate Mara, Robert Vito, Tina Lifford - regia di Mary Lambert (USA) - 2005

20.30 -Show Victor Victoria. Senza filtro 21.10 -Show La gaia scienza 23.20 -Telefilm Cold Squad

00.20 -TelegiornaleTg 1 00.50 -RubricaChe tempo fa 00.55 -RubricaAppuntamento al cinema 01.30 -RubricaRai Educational 02.00 -VideoframmentiSuperStar 02.30 -TelefilmLinda e il brigadiere

23.40 -RubricaLa storia siamo noi 00.40 -TelefilmJonny Zero 01.25 -RubricaReparto corse 02.05 -TelefilmNebbie e delitti 2 03.40 -VideoframmentiCercando cercando

23.40 -RubricaC'era una volta 00.25 -RubricaAppuntamento al cinema 00.30 -RubricaGli speciali di Teatro in corto 01.00 -RubricaFuori orario 02.00 -AttualitĂ Rai News 24

01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -TelefilmNati ieri 03:45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04.15 -TelefilmNati ieri 05.30 -TelegiornaleTg5-notte-replica

01.15 -TelegiornaleTg4 01.40 -MusicaleClip parade 21 02.20 -FilmLa donna che venne dal mare con S. Milo - regia di Francesco De Robertis (Ita) - 1956

01.30 -Reality ShowTalent 1 player 01.50 -TelefilmInside 03.00 -TelefilmInside 04.00 -TelefilmPoint pleasant 04.45 -FilmTopo Galileo

00.05 -ShowGrazie al cielo sei qui 00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -FilmVia Paradiso con M. Placido - regia di Luciano Odorisio (Ita) - 1988

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Televisioni 55

MercoledĂŹ 26 agosto 2009


L’INDIFFERENZA CHE CI LEGA

POLITICA

Napolitano loda l’Italia «Da nord a sud bella e unita» Tensioni tra Calderoli e Vaticano

di ANNA R. G. RIVELLI “A DIFFERENZA dei vizi capitali che segnalano una deviazione della personalità, i nuovi vizi ne segnalano il dissolvimento, che fra l'altro non è neppure avvertito, perché invecontinua a pag. 10

alle pagine 6 e 7

Anno 8 n.199€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

INFLUENZA A

Vaccinazioni dal 15 novembre gratuite dai medici di base Pronte 8.5 milioni di dosi a pagina 2

Mercoledì 26 Agosto 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

SCUOLA

MATERA

Muore in un incidente il “sindaco di Picciano”

LUCANA GUARITA A LOURDES

Cresce la mobilitazione dei precari

Per il neurologo «Inspiegabile»

alle pagine 14 e 15

La signora Raco

Comunità Montane Ricorso al Tar a pagin a 39

a pagina 13

a pagina 16

Melfi I dipendenti di sera conquistano la fabbrica, un vigilante spara e nel fuggi fuggi c’è chi si fa male. Sette sul tetto

Lasme occupata fra malori, contusi e tre colpi di pistola SAN NICOLA DI MELFI - I dipendenti della Lasme, azienda che sta per lasciarli a terra tutti e 174, dopo aver passato la notte nella sede di Confindustria a Potenza, si trasferiscono nell’area industriale. Poi, di sera, fanno irruzione nell’area dello stabilimento. Sette salgono anche sul tetto. a pagina 8

Evviva! C'è arrivato pure Veltroni: Ha capito che non è solo colpa di Berlusconi.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

a pagina 9


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