Brevi dal mondo
Velista tredicenne stop al progetto
BRUXELLES - La giustizia olandese ha dato uno stop al progetto di Laura Dekker, tredicenne olandese, di salpare a settembre per fare il giro del mondo in solitario in barca a vela e diventare la più giovane velista a compiere l'exploit. Lo ha stabilito il tribunale dei minori di Utrecht, che ha anche deciso l'apertura di una inchiesta per valutare l'impatto che una simile esperienza può avere sullo stato fisico e psichico della ragazza.
Morta da tre anni trovata mummificata PARIGI - Ci sono voluti tre anni e una denuncia per morosità perché qualcuno si accorgesse della sparizione di una donna. Alla fine la polizia è entrata in casa sua e l'ha trovata seduta in bagno. Morta dal 2006. Anzi, mummificata. È successo a Macon, una cittadina della Francia orientale. I vicini di casa pensavano si fosse trasferita. E i figli non ci parlavano da almeno otto anni. Solo l'amministrazione ha reclamato per alcune mensilità dell'affitto non pagate. Per il resto nulla. Fino alla macabra scoperta di ieri.
Coree, arriva il sì a riunione famiglie SEUL - Corea Sud e Corea Nord hanno raggiunto un accordo per tornare a permettere riunificazioni di famiglie separate dalla guerra del 1950-53. Il nuovo segnale di disgelo nei rapporti bilaterali, divisi all'altezza del 38/o parallelo, è giunto dopo che i rappresentanti delle due parti hanno accettato di riaprire il canale umanitario. A partire dal prossimo 26 settembre, e fino al primo ottobre, gli incontri tra le famiglie divise dal conflitto saranno ospitati nel resort turistico del monte Kumgang.
Castro al telefono con Daniel Ortega
L’AVANA - Per la prima volta dall'ottobre 2007 Fidel Castro ha tenuto un colloquio telefonico, peraltro in diretta. Ha parlato col presidente nicaraguense Daniel Ortega durante una cerimonia pubblica a Managua in occasione di una cerimonia di lauree mediche. «Sono contento, complimenti» ha detto Castro ai neo-laureati medici. «E' un'ottima notizia - ha chiuso con voce chiara e forte sapere che il Nicaragua conta su una grande forza medica».
Sabato 29 agosto 2009
Il virus potrebbe colpire tra il 20 e il 30% dei cittadini
Migliaia di persone alla camera ardente
Influenza H1N1, allarme in Europa Boston omaggia Ted La pandemia attesa in anticipo già per l’inizio dell’autunno
Influenza A attesa per l’autunno
STOCCOLMA - Un'ondata di influenza A/H1N1 arriverà «inevitabilmente» in Europa all'inizio dell'autunno, «in anticipo rispetto all'influenza stagionale». A lanciare l'allarme è il rapporto sulla valutazione del rischio pubblicato ieri dall'Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie di Stoccolma. Sulla base delle medie registrate finora, l'ondata pandemica del 20092010 potrà colpire dal 20% al 30% della popolazione (contro il 5%-10% dell'influenza stagionale). Il rapporto individua an-
che i gruppi a rischio che comprendono anche i bambini al di sotto di due anni, indicati nel documento fra coloro che possono subire le conseguenze più gravi dell'infezione, dopo le persone con malattie croniche e le donne in gravidanza. «Non sono stati pubblicati studi in proposito - rileva il rapporto - ma è degno di nota il fatto che in relazione all'ondata pandemica negli Stati Uniti il gruppo che ha mostrato il più alto tasso di ospedalizzazione è stato quello dei bambini con meno di due anni».
Oggi i funerali trasmessi su Twitter con il presidente degli Stati Uniti
La camera ardente
BOSTON - I funerali di Ted Kennedy saranno trasmessi anche su Twitter. La famiglia del “Leone democratico” ha aperto un account sul celebre servizio di microblogging (Kennedynews) e in poche ore ha raggiunto quasi sei mila “sostenitori” che saranno aggiornati minuto per minuto sulle cerimonie in onore del senatore democratico. Alla cerimonia funebre di oggi parteciperà anche il Presidente Barack Obama. Intanto, più di 25mila persone hanno reso omaggio alla salma di Kennedy.
Stuprata dal suo aguzzino dal quale ha avuto due figlie
Per esigenze di sicurezza
Rapita e segregata per 18 anni ragazza ritrovata in California
Usa, ipotesi controllo web a Obama
di LUCIANO CLERICO WASHINGTON - Sequestrata per 18 anni, schiavizzata, violentata dal suo sequestratore dal quale ha avuto due figlie: Jaycee Lee aveva 11 anni quando è stata rapita da un uomo e da una donna (la moglie dello stupratore). Ora ne ha 29 ed è tornata libera, ha riabbracciato i suoi familiari, cercherà di dare un futuro alle sue figlie. Gli americani sono rimasti spiazzati, perchè la follia di questa vicenda è avvenuta in una realtà più che normale. Tutto è accaduto in una cittadina della California, Antioch, 100mila abitanti con un reddito familiare medio di 65mila dollari, middle class abbastanza prospera tipica di quella terra dell’oro che è la California. Eppure è stato lì, dietro alla apparente normalità di una villetta di Antioch che per 18 annisi è consumata una tragedia. Jaycee Lee Dugard venne rapita il 10 giugno del 1991 alla fermata dello scuolabus di Meyer, sobborgo di South Lake Tahoe, in California. Aveva 11 anni e – ha ricordato il suo patrigno, Carl Probyn –era vestita di rosa. Probyn pedalava in mountain bike e non era molto lontano. Così ha raccontato il sequestro: un’auto si avvicina lentamente alla fermata dell’autobus, all’improvviso due individui scendono, afferrano labambina, la caricano in macchina e fuggono. «Mi precipitai con la bici al loro inseguimento, ma mi mancarono le forze» ha detto Probyn, intervistato dalla Cnn. Per 18 anni l’uomo non haavuto più notiziedella bambina. Ha anche visto il suo matrimonio andare in fumo perchè la madre della piccola, Terry, lo ha lasciato. Per un certo periodo è anche stato sospettato di essere responsabile della sparizione.
Jaycee Lee a 11 anni, quando fu rapita, e il sequestratore Phillip Garrido
A 18 anni di distanza, la verità: a rapire la piccola Jaycee Lee era stato Phillip Garrido, uno stampatore allora quarantenne (oggi di anni ne ha 58), aiutato dalla moglie Nancy, allora 37enne. I due portarono la bambina a circa 200 chilometri da South Lake Tahoe, ad Antioch, nell’area della Baia di San Francisco e lì la nascosero, nel retro della loro “normale” villetta. Per evitare che i vicini si incuriosissero, Garrido “copri” il cortile del retro con una serie di tendoni blu, insonorizzò una baracca e lì rinchiuse la piccola. Con la quale ha avuto due figlie, che oggi hanno 11 e 15 anni. A tradire il pedofilo è stata la sua follia a sfondo religioso. L’uomo, abituale frequentatore di un blog chiamato 'Voci Rivelatè, si è presentato con le due bambine all’università di Berkeley, in California, per distribuire volantini. Li aveva stampati luistesso e a suodire contenevano «la prova delle voci degli
angeli». Quelle che lui ascoltava nella baracca insonorizzata sul retrodicasa.Due agentisisonoinsospettiti, hanno chiesto all’uomo di identificarsi, hanno inviato i suoi dati in commissariato e in pochi minuti ecco la verità: Phillip Garrido aveva precedenti per reati sessuali, condannato due volte in Nevada e in Kansas. Subito lo sceriffo della Contea di El Dorado ha segnalato la cosa all’Fbi e Garrido è stato prelevato e accompagnato in commissariato insieme a tutta la sua “famiglia”. E qui, davanti agli agenti, Jaycee Lee Dugard ha trovato la forza di dire chi era. Per 18 anni aveva vissuto nel retro di quella villetta. Lì aveva subito le violenze dell’uomo, lì ha partorito, lì ha fatto crescere le sue due bambine, che non hanno mai visto un medico nè sono mai andate a scuola in vita loro. Oggi Jaycee ha riabbracciato sua madre. Oggi le sue figlie hanno conosciuto la loro nonna.
WASHINGTON - In caso di emergenza nazionale il presidente degli Stati Uniti Barack Obama potrebbe avere il potere di controllare internet, sconnettendo i computer privati dalla rete. È quanto prevede un progetto di legge non ancora discusso al Senato che però già sta allarmando le aziende che operano nel web e gruppi a difesa dei diritti civili. Nelle 55 pagine del testo redatto da Jay Rockefeller, senatore democratico della West Virginia, anticipato dal sito Cnet, si legge che l'inquilino della Casa Bianca, dopo aver dichiarato «lo stato d'emergenza nazionale sul fronte della cybersicurezza», è autorizzato a «prendere il controllo temporaneo» dei computer «non governativi». La legge prevede anche l'introduzione di una certificazione di «professionisti sulla cybersicurezza» e la richiesta che i sistemi informatici del settore privato debbano essere gestiti da personale che ab- Barack Obama biano ottenuto questa licenza. La proposta punta a risolvere un problema che da tempo preoccupa gli stati Uniti, ovvero quale debba essere la strategia del governo di fronte a un attacco informatico. Già nel maggio scorso, lo stesso Obama aveva riconosciuto che gli Stati Uniti «non sono preparati come dovrebbero» ad affrontare minacce che possono venire dalla rete, così pericolose per la sicurezza nazionale. All'epoca annunciò la creazione di un coordinatore per la cybersicurezza da inserire nello staff presidenziale. Ma a tre mesi di distanza quel posto è ancora vacante. Per questa ragione c'è chi oggi contesta il governo, chiedendosi perchè un'amministrazione cosi manchevole sul tema della sicurezza informatica dovrebbe essere tanto credibile da indicare ai privati cosa fare in caso di emergenza.
Il figlio di Gheddafi «Megrahi non ci sarà»
Afghanistan, spari contro gli italiani
Ahmadinejad: «Punire i leader dell’opposizione»
LONDRA - Abdel Baset Ali al-Megrahi non sarà ai festeggiamenti che si terranno la prossima settimana a Tripoli per celebrare il 40mo anniversario dell'arrivo al potere di Muammar Gheddafi. Lo ha assicurato il figlio del colonnello, Saif al-Islam, in un'intervista al quotidiano scozzese “The Herald”, nella quale si è scusato se si è avuta la percezione che il governo libico non abbia fatto abbastanza per evitare un'accoglienza da eroe all'attentatore di Lockerbie, pur sottolineando che per il suo arrivo «non c'è stata alcuna celebrazione ufficiale». E sulle polemiche per la presenza di Silvio Berlusconi a Tripoli in occasione della festa dei 40 anni della rivoluzione libica è intervenuto il ministro degli Esteri Frattini: «Può non piacere ma il trattato» di amicizia Italia-Libia «è stato firmato proprio il 30 agosto scorso» e la presenza del premier a Tripoli risponde agli «interessi fondamentali che l'Italia ha con la Libia nel Mediterraneo, dall'immigrazione al controllo delle frontiere, fino agli interessi economici bilaterali». Frattini ricorda infine la partecipazione alle celebrazioni libiche della Spagna di Zapatero.
KABUL - Elicotteri italiani nel mirino dei talebani, in Afghanistan. Due Mangusta, intervenuti in aiuto di poliziotti locali, sono stati presi a colpi di kalashnikov, nella sempre caldissima provincia di Farah, nell’ovest. Solo danni ai mezzi, nessun ferito. I fatti si sono verificati ieri mattina, nel villaggio di Pusth Rod, 20 chilometri a nord di Farah, la stessa località dove nella notte tra domenica e lunedì scorsi un ordigno esplose al passaggio di un Lince italiano provocando solo danni al mezzo. I due A129 Mangusta, secondo quanto riferito dal maggiore Marco Amoriello, portavoce del contingente italiano ad Herat,erano intervenuti su richiesta della polizia locale. I due elicotteri, partiti da Farah, hanno raggiunto «in pochissimi minuti» la zona e durante l’azione sono stati colpiti dal fuoco di armi leggere automatiche. «I piloti – affermano al comando del contingente –hannoindividuatola fontedellaminacciael’hanno neutralizzata», uccidendo evidentemente gli insorti. «Nonostante i danni riportati – sottolinea il maggiore Amoriello –entrambi i velivoli sono rientrati alla base di Farah e nessun militare italiano è rimasto ferito».
TEHERAN - Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, ha auspicato che i leader dell’opposizione vengano puniti per i disordini nelle proteste per la sua rielezione, nel voto del 12 giugno. «Bisogna affrontare seriamente la questione degli istigatori degli incidenti», ha affermato Ahmadinejad nel corso di un sermone a Teheran per la preghiera del venerdì, «quelli che hanno provocato, organizzato e attuato la linea del nemico devono essere affrontati con fermezza». È la prima volta che Ahmadinejad prende posizione a favore della linea dura contro i leader dell’opposizione. In passato aveva raccomandato alla magistratura la massima clemenza nei confronti dei manifestanti arrestati, sostenendo che erano stati manipolati dalla propaganda nemica. Un appello ripetuto nel suo sermone. «Chi proviene dai ranghi inferiori e chi è stato ingannato deve essere trattato con compassione islamica», ha affermato il presidente iraniano, mentre la folla urlava «Giustiziate i capi della rivolta».
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2 In Italia e nel Mondo
Prime stime sulle richieste di regolarizzazione delle badanti
Nel fine settimana dodici milioni di italiani in viaggio
Colf, mezzo milione di domande
Weekend di controesodo
Il Viminale annuncia il pugno di ferro contro furbi e sciacalli Intesa con i Comuni
Una badante con un’anziana
ROMA - Colf e badanti, pugno di ferro contro furbi e sciacalli, attese oltre mezzo milione di domande. Scatta da martedì 1 settembre, alle 8 di mattina, e fino al 30 settembre, la procedura per inviare on line sul sito del Viminale le domande di regolarizzazione per colf e badanti. E in aiuto dei datori di lavoro, soprattutto anziani, sarà firmata lunedì a Milano in Prefettura l’intesa per una collaborazione e assistenza da parte dei comuni per le dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare.
A firmarla il ministro dell’Interno Roberto Maroni e quello del Lavoro, Maurizio Sacconi, insieme al presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino. Con i Comuni si amplia così la platea degli enti che, dal 2007, sono partner dei due ministeri. Come noto, la procedura di emersione dal lavoro nero interessa gli extracomunitari addetti all’assistenza alla persona, o al lavoro domestico, ed è esclusivamente online, gratuita e disponibile dal primo al 30 settembre sul sito www.interno.it.
L’Anas consiglia di programmare il rientro e predispone un piano dettagliato
Da oggi parte il controesodo
ROMA - L'estate è finita. E così anche le vacanze per la maggior parte degli italiani. Saranno infatti 12 milioni di persone che in questo fine settimana si metteranno in viaggio per tornare a casa. L'Anas prevede traffico intenso su tutta la rete autostradale da venerdì fino a lunedì. Il picco è previsto per sabato e domenica. Lunedì, soprattutto in mattinata, ci sarà traffico intenso sulla direttrice sud-nord. Un cosiddetto ultimo colpo di coda. E già si consiglia di «programmare bene il viaggio. È
necessario informarsi sugli orari critici, sulla situazione del traffico e sugli eventuali percorsi alternativi predisposti dai gestori autostradali», spiega il presidente dell'Anas Pietro Ciucci. E per i giorni di contresodo, ecco un piano straordinario che resterà attivo fino al 6 settembre 2009. Sull'intera rete stradale Anas di 25.420 km resteranno solo 70 cantieri inamovibili, dovuti a lavori inderogabili, a cui si aggiungono 42 cantieri presenti sulla rete autostradale a pedaggio.
A Roma insultato e malmenato il cantautore Emilio Rez
Gay aggrediti a Napoli Ragazzi picchiano una coppia di turisti stranieri NAPOLI- Aggreditida un“branco”di ragazzini nel centro storico perchè omosessuali: è accaduto, a Napoli, a una coppia di turisti, un armeno di 25 anni e uno svizzero di 47. È l'ultimo episodio della scia di violenzeche havisto, inpochi giorni,due gay feriti a Roma, e sempre nella capitale l’aggressione a un cantautore omosessuale, avvenuta il 19 agosto ma denunciata ieri. Un’estate nera, in Campania, per la violenza a sfondo omofobo: da Napoli al Cilento, passandoper la provinciadi Caserta si sono registrate cinque aggressioni contro coppie o gruppi di omosessuali in poco più di due mesi. A Napoli l'ultimo episodio ha visto protagonisti una coppia di turisti stranieri. La sera del 26 agosto un gruppo di ragazzi nel centro storico ha prima insultato e poi inseguito i due uomini, che avevano provato ad allontanarsi, fino a una colluttazione. Il 25enne armeno si è fatto medicare in ospedale per varie contusioni, guaribili in cinque giorni, mentre lo svizzero non ha avuto bisogno del pronto soccorso. La violenza è stata denunciata alla polizia dai due turisti, che hanno evidenziato il movente omofobo anche se dopo qualche ora, raggiunti da telecamere e cronisti, hanno smentito di essere una coppia gay: «Siamo colleghi, lavoriamo per una organizzazione umanitaria non governativa». Hayk, l’armeno, annuncia di voler rimanere a Napoli finchè non saranno presi gli aggressori; lo svizzero, più scosso, tornerà a Ginevra nelle prossime ore. Mercoledì sera erano in cerca di un taxi per tornare in albergo quando sono stati presi di mira prima da una coppia di ragazzini in moto e poi, secondo il loro racconto, da un gruppo di una ventina di giovanissimi. «Ci hanno sentiti parlare in ingleseeci hannodettochequi siparlasolo la loro lingua. Uno mi ha detto di dargli il cinque, alzando il braccio – dice Hayk – io ho risposto solo “Salve” e da lui è arrivato il primo colpo, quello che mi ha buttato a terra una prima volta». Hayk racconta di aver cominciato a piangere per il dolore
mentre uno del gruppo, dandogli del «frocio», ordinavaagli altridi picchiarlo. «Hanno agito con freddezza e con ferocia, per il solo gusto della violenza». Per il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino «è un fatto gravissimo e inaccettabile che una coppia di turisti stranieri, solo perchè gay, venga aggredita da un gruppo di ragazzi. Il Comune certamente si farà carico di intensificare ogni azione educativa, sociale e repressiva affinchè episodi del genere non abbiano più a ripetersi». Ma l’omofobia non è solo un fenomeno napoletano. A Roma, il 19 scorso, alla fine di una lunga giornata di lavoro, Emilio Rez, gay e noto cantautore, più volte ospite del Maurizio Costanzo Show, viene fermato, mentre rientra a casa, da una persona che gli chiede indicazioni stradali. Dopo avergliele date, raccontano dal circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli, Emilio continua per la sua strada ma poco dopo viene raggiunto di nuovo
dalla stessa persona che inveisce contro di lui e lo minaccia prima verbalmente. Poi, nonostante Emilio si sia prontamente rifugiato in un laboratorio di dolciumi nei pressi di piazza Re di Roma ed abbia chiamato al telefono in sua difesa gli amici che aveva lasciato qualche minuto prima, viene seguito all'interno del locale e pesantemente malmenato. Emilio, racconta il circolo Mario Mieli, viene ricoperto di frasi ingiuriose del mentre solo un ragazzo di colore interviene in sua difesa. Ad evita il peggio, il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, mentre l’aggressore si dilegua. In ospedale a Emilio Rez viene rilasciato un referto con una prognosi di 5 giorni per traumi craniofacciale, alla spalla sinistra, alla schiena e alla gamba sinistra ed una ipoacusia. «Si tratta - commentano dal circolo - di un ulteriore gesto che si inserisce in questo grave clima di continua intimidazione contro gay, lesbiche e transessuali».
Emilio Rez
Carlo Rao, 31 anni, avrebbe raggirato via web migliaia di vacanzieri incassando un milione
Tradito dall’amore, preso in Francia il “re della truffa” ROMA - Il nome dice tutto: è conosciuto come “il re della truffa” il 31enne italiano arrestato giovedì dalla polizia a Tolone, in Francia. All'anagrafe si chiama Carlo Rao e fino a ieri era ricercato in tutta Europa: è ritenuto responsabile di migliaia di truffe, messe a segno ai danni di turisti attraverso siti internet in cui l'uomo ha usato diversi pseudonimi. È stato scovato nella località francese dove si era rifugiato. Nei suoi confronti il gip del Tribunale di Roma Guglielmo Muntoni ha emesso un ordine di custodia cautelare in carcere, su richiesta del pm Luca Palamara. I reati ipotizzati sono truffa, falso e sequestro di persona. Il genio della truffa è stato “tradito”dal suo
unico punto debole, l'amore. Sono partite infatti dalla denuncia di sequestro nei confronti della sua fidanzata fatta dal suocero le indagini che hanno permesso l'arresto di Rao, che per anni ha truffato migliaia di persone incassando quasi un milione di euro. Rao, originario di Gorizia ma residente a Roma nel quartiere Celio, da cinque anni cambiava continuamente identità, spacciandosi per tour operator, proprietario di immobili da affittare o proponendo aste online per gioielli e cellulari. Per Rao, internet era diventato un luogo sicuro dove adescare migliaia di clienti ingenui, che pagavano la caparra per una vacanza o un affitto prima di accorgersi di essersi rivolti a una persona inesistente.
L'uomo, ricercato in tutta Italia, era diventato il latitante del web, dove utenti infuriati imprecavano contro di lui nei forum. Ma ad agosto del 2008 si confessa in una lunga lettera alla fidanzata, ignara di tutto e convinta che Rao fosse un facoltoso produttore musicale di origine olandese. «Dolcissimo amore mio, sono un rovinavacanze», le aveva scritto prima di sparire per una settimana ed entrare nuovamente in azione. Poi il ritorno a casa, dove si era barricato e nascosto con la ragazza dopo l'ennesima truffa. Il padre della fidanzata lo ha denunciato per sequestro di persona, ma Rao era già all'estero. È partito quindi il mandato di cattura europeo, che ha permesso l'arresto a Tolone.
Addio a panini e tramezzini Il pranzo in ufficio è fai da te
Le donne e la paura dei ragni E’ una questione genetica
ROMA - Un metodo per risparmiare. O forse anche per mangiare meglio. Sia come sia cambiano le abitudini in pausa pranzo. Panini e tramezzini addio, torna l’abitudine di portare il pranzo da casa, conservato in piccoli contenitori e consumato alla scrivania. Uno stile di vita che cambia a causa della crisi. Lo rivela uno studio condotto da Alice Cucina, Sitcom Editore, che ha monitorato le abitudini culinarie in 97 uffici italiani durante il primo semestre del 2009. Aumenta il numero (59 per cento del campione) di coloro che si preparano a casa il pranzo da consuma-
LONDRA - La maggior parte delle donne urla di terrore alla vista di un ragno, e ora una nuova ricerca della Carnegie Mellon University di Pittsburgh (Stati Uniti) spiega il perché. Le donne sarebbero quattro volte più predisposte ad avere paura di questi animali per una predisposizione scritta nei loro geni. «La paura dei ragni si può riscontrare nelle bambine di soli 11 mesi», ha detto David Rakison, psicologo dello sviluppo a capo della ricerca pubblicata sulla rivista Evolution and Human Behaviour. «Già a quella età, infatti, le bambine cominciano ad associa-
Statue di ghiaccio per l’Asia re durante la pausa. E a sorpresa il 71 per cento di questi sono maschi tra i 25 e i 40 anni. Le donne sono in minoranza e spesso si accontentano di un frutto o di uno snack. Avvocati e pr risultano i più accaniti sostenitori del pranzo autogestito (31% e 27% del campione).
PECHINO - Blitz di Greenpeace a Pechino a cento giorni dall'apertura dei negoziati di Copenaghen sui cambiamenti climatici. Cento sculture di ghiaccio sono state posizionate presso il “Tempio della Terra”. Le sculture raffigurano bambini e simboleggiano il
futuro incerto di oltre un miliardo di persone in Asia la cui sopravvivenza è minacciata dalla mancanza di risorse idriche. I cambiamenti climatici stanno causando, tra l'altro, la perdita dei ghiacciai himalayani che riforniscono i fiumi cinesi.
re le immagini di ragni con l'espressione della paura». Secondo i ricercatori c'è una spiegazione evolutiva in questo. «Nel passato della specie umana, le donne hanno sviluppato una paura per animali piccoli e potenzialmente pericolosi».
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In Italia e nel Mondo 3
Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
Il fatto del giorno: testamento biologico, scontro tra Fini e Pdl Il centrodestra risponde A Tremonti il compito rifiutando lezioni di laicità di rassicurare il Senatùr
Complotto antigoverno? Ovvio secondo Calderoli
dalla cronaca di Gianna Fregonara
dalla cronaca di Amedeo La Mattina
dall’intervista di Maurizio Belpietro
È scontro nel centrodestra dopo le dichiarazioni di Gianfranco Fini sul testamento biologico. («Decide il Parlamento e non il Vaticano»). I capigruppo. In campo Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vice del Pdl al Senato: «Non possiamo accettare lezioni di laicità». Ronchi. «A meno che si ipotizzi il Pdl come una caserma, è necessario prevedere su certe questioni dei fisiologici motivi di confronto su posizioni diverse», ha replicato il ministro Ronchi. Il Sud. Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti hanno deciso la costituzione di un «Comitato per lo sviluppo del Sud», prima tappa di un processo che potrà portare alla nascita di un vero e proprio «Istituto». [...]
Nei giorni scorsi Tremonti è stato visto ad alta quota nel Cadore in marcia da un rifugio all’altro. Era reduce da una cena a Calalzo con Bossi e da un paio di feste leghiste. La discussione con il grande capo del Carroccio è stata molto utile al ministro dell’Economia per capire cosa preoccupa entrambi: l’offensiva che un pezzo del Pdl sta preparando per l’autunno. Nel mirino c’è la Lega e il desiderio di ridimensionarne la crescente forza elettoralee il suo ruolonel governo. [...] Tuttoquesto lavorio avrebbe un’importantespondain Fini,chehachiestoal Pdl di non diventare la «fotocopia» della Lega. [...] Tremonti, incontrando ad Arcore Silvio Berlusconi, sembra abbia fatto presente le sue preoccupazioni e quelle di Bossi. [...]
Roberto Calderoli ne è convinto: c’è un disegno per far fuori il governo e sostituirlo con un esecutivo più morbido, che non disturbi i poteri forti. [...] Bossi e Berlusconi hanno rotto vecchi equilibri e incrinato le rendite di posizione dei gruppi economici, per questo sono nel mirino. [...] Sospetta una regia per buttare giù questo governo? «Con l’ultimo decreto legge abbiamo rotto le balle a tutti. Qualcuno probabilmente non è così contento delle scorribande che facciamo “in casa d’altri”[...]» Anche Gianfranco Fini vi ha attaccati alla Festa del Pd… «[...] Noi dal punto di vista elettorale siamo contenti. Può darsi che ne risenta il Pdl, ma noi guadagniamo». [...]
La migliore di ieri
Le parti rovesciate
Bossi non teme fratture “Ognuno ha il suo ruolo”
La posta è il territorio
dall’editoriale di Giuseppe Sanzotta
dall’intervista di Paolo Berizzi
dall’editoriale di Franco Garelli
[...] Nessuno può chiedere agli uomini di Fede di chiudere gli occhi [...]. Del resto su un altro versante, quello della pillola abortiva, oppure del testamente biologico, i cattolici esprimono le proprie posizioni frutto delle loro convinzioni profonde. E la polemica è stata fatta a parti rovesciate.[...] Sarebbe come pretendere che gli uomini di Chiesa, per non disturbare la politica rinunciassero anche a esprimere le proprie idee. [...] I vescovi hanno tutto il diritto di intervenire. [...] Forse in una società come la nostra così priva di valori la loro voce è insostituibile. A cercare voti ci pensino i partiti.
Lo scontro con la Chiesa. Gli immigrati. Gli scandali legati alla vita privata di Berlusconi[...]. Gli equilibri con il Pdl e le "cannonate" per l’affermazione delle identità locali: con la dialettizzazione da spalmare su scuola, informazione, tv pubblica. I moniti di Napolitano e le polemiche sugli inni. Umberto Bossi spiega a Repubblica l’estate rovente del Carroccio [...]. Ministro, [...] nel centrodestra le vostre posizioni in tema di immigrazione hanno creato qualche imbarazzo tra gli alleati (ma "i rapporti con la Lega sono ottimi", hanno ribadito ieri Berlusconi e Tremonti). Fini vi ha avvertito: no a poli-
tiche razziste. "Noi siamo un partito popolare che usa il buon senso. Fini, da presidente della Camera, che è un lavoro difficile, è normale che debba mantenere gli equilibri. Insomma tenere i piedi in due scarpe. Glielo impone il ruolo. Credo che lui, però, abbia voglia di tornare a fare il politico". Botta e risposta con vescovi e monsignori. Non c’è il rischio che indebolisca i rapporti tra lo Stato, il governo e la Chiesa? [...] "Noi vogliamo semplicemente trovare un nuovo modo di trattare con il terzo mondo. Per aiutarlo. Punto. [...] La Lega è pronta anche a infognarsi in cose difficili, pur di mantenere la parola [...]".
[...] Oggi Lega e Chiesa si contendono il territorio, le domande della gente, la capacità di rappresentare il mondo locale. I preti e i vescovi di alcune aree del Nord sanno che se nelle omelie insistono troppo sui temi della solidarietà verso gli immigrati la gente comincia a rumoreggiare in chiesa; ma sono anche consapevoli che se non tengono alto il loro messaggio sociale e religioso disperdono il senso stesso della proposta cristiana. La tregua tra Lega Nord e Chiesa sembra dunque sul punto di rompersi. [...] Si tratta di un equilibrio destinato a infrangersi [...].
Giannelli sul Corriere
Se i laici non parlano
La scelta del percorso solitario ai margini del partito
dall’editoriale di Marcello Sorgi
dall’analisi di Massimo Franco
[...] Nel giro di pochi giorni, una serie di eventi [...] sono venuti a ricordarci il peso che la Chiesa e i valori di cui è portatrice hanno sulla società italiana. [...] Eravamo abituati, da sempre, a una ripresapolitica di fine estate affidata allefeste di partito e ai primi duelli stagionali sull’agenda dei problemi lasciati irrisolti prima della pausa delle vacanze. E invece, d’improvviso, ci ritroviamo con il Meeting di Cl che diventa l’unica area riconosciuta di confronto, nella quale i leader politici si misurano apartire dai valori.[...] Va dasé che laChiesa è liberadi dire ciò che vuole su qualsiasi aspetto della vita pubblica e dell’evoluzione della società italiana. Il problema non è, o non è più, l’ingerenza della Chiesa in politica. Ma di chi la subisce perché non ha buoni argomenti per confrontarsi. L’afasia dei laici, in quest’ambito, è l’altra faccia della voce dei cattolici, che, nel tempo mediocre della nostra politica, s’è fatta più forte.
La schiettezza e l’eterodossia di Gianfranco Fini lo stanno facendo diventare un’icona davvero trasversale. Gli applausi del centrosinistra al presidente della Camera, durante la festa del Pd a Genova dell’altro ieri,erano sinceri. E lesue critiche alle rudezze xenofobe e antivaticane di alcuni esponenti della Lega, in teoria potevano ricevere il consenso di gran parte del Pdl. Ma l’ex leader di An sta assumendo un ruolo da battitore così libero da sorprendere tutti e da correre il rischio dell’isolamento In bilico fra ruolo istituzionale e convinzioni politiche, Fini sembra disposto ad accettare anche l’even-
tualità di un progressivo distacco dalla maggioranza che lo ha eletto ai vertici di Montecitorio. Probabilmente, se le sue durezze si fossero limitate al partito di Umberto Bossi, Fini avrebbe riscosso applausi da gran parte del Pdl. Ma il di più polemico riservato ad una subalternità del governo alla Lega sull’immigrazione, e l’ennesima stoccata al Vaticano hanno dilatato la sensazione di un percorso coraggiosamente solitario. E, almeno agli occhi degli alleati, rischiano di inchiodarlo al cliché del bastian contrario: il potenziale destabilizzatore di una coalizione forte ma anche nervosa, in questa fase. Si tratta di un profilo che finisce per depotenziare
l’impatto delle sue critiche. Il modo in cui il centrodestra ha accolto l’ultima esternazione materializza la terra bruciata. Le parole sarcastiche con le quali i vertici parlamentari del Pdlal Senato hanno respinto la «lezione di laicità» di Fini sono un indizio; e non il solo. La Chiesa si sta affidando ad un gelo che rivela una punta di delusione verso un leader osservato a lungo come interlocutore e referente. E l’incontro fra Silvio Berlusconi ed il ministro dell’Economia, GiulioTremonti, ieri si è concluso con una nota che ribadisce in modo perfino sospetto la solidità dei rapporti con la Lega. Di fatto, rappresenta la smentita dipalazzo Chigi alletesi finiane e tende a sottolinearne la solitudine.[...]
La fotografia
La difesa del Pd dall’articolo di Gianni Santamaria
[...] L’incursione di Fini non ha soltanto solleticato – come era prevedibile – la platea democratica, quanto piuttosto agitato le acque del centrodestra. E non solo. Non condivide la scelta il vice Maurizio Lupi (Pdl): «Ora è sceso in campo». E se vorrà votare, chi presiederà? L’intervento è stato «irrituale, si autosospenda», sbotta Luca Volontè (Udc). Nella comunanza di vedute tra Fini e i suoi avversari politici Polledri (Lega), invece, vede «l’ultimo rimasuglio delle ideologie del Novecento». Dell’estremismo è rimasto solo «un radicalismo libertario, e libertino, di massa». A Fini Rocco Buttiglione rimanda indietro l’accusa di fare leggi per conto delVaticano e invita «tutti a smetterla con l’anticlericalismo ottocentesco». [...] La difesa di Fini arriva [...] ovviamente dal Pd. Bersani e Franceschini in testa. [...]
Roma, il difensore giallorosso Riise esulta durante l’incontro di Europa League Roma-Kosice (Ansa)
La sesta colonna di Francesco Zardo
Finite le vacanze anche i politici si rimboccano le maniche. E qual è la prima questione da affrontare? Il testamento biologico: il presidente della Camera, Fini, annuncia una battaglia d’autunno e fioccano risposte e polemiche da destra a sinistra. Forse a tutti questi politici sfugge che ci preme, sì, quel che avverrà del nostro corpo in caso di coma profondo, ma finchè ragionevolmente ne disponiamo ci preoccupano di più altri argomenti, come ad esempio le gabbie salariali, la scuola, la sanità intesa come strutture per guarirci... Insomma: non sarà un po’ozioso “tuonare” su questioni del genere e poi lasciar correre sull’immunità parlamentare, tanto per dirne una? Se invecedavvero ilproblema che abbiamo in Italia è il testamento biologico allora beati noi, viviamo nel migliore dei mondi posssibili e non ce n’eravamo accorti, pensate un po’.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage L’opinione pubblica può fare domande al potere? Berlusconi denuncia Repubblica: “È diffamatoria”
Scuola, il successo garantito è un disastro
dal commento di Giuseppe D’Avanzo
dall’editoriale di Giorgio Israel
Avanzare delle domande a un uomo politico nell’Italia meravigliosa di Silvio Berlusconi è già un’offesa che esige un castigo? [...] E’ interessante leggere, nell’atto di citazione firmato da Silvio Berlusconi, perché le dieci domande che Repubblica propone al presidente del Consiglio sono "retoriche, insinuanti, diffamatorie". [...] Come fin dal primo giorno di questo caso squisitamente politico, una volta di più, Berlusconi ci dimostra quanto, nel dispositivo del suo sistema politico, la menzogna abbia un primato assoluto e come già abbiamo avuto modo di dire, una sua funzione specifica. [...] È utile ora mettersi sotto gli occhi queste benedette domande. Le prime due affiorano dai festeggiamenti di una ragazza di Napoli, Noemi, che diventa maggiorenne. E’ Veronica Lario ad accusare Berlusconi di "frequentare minorenni". E’ Berlusconi che decide di andare in tv a smentire di frequentare minorenni. Nel far-
Silvio Berlusconi
lo, in pubblico, l’Egoarca giura di aver incontrato la minorenne "soltanto tre o quattro volte alla presenza dei genitori". Questi sono fatti. Come è un fattoche leparole diBerlusconi sono demolite da circostanze, svelate da Repubblica, che il capo del governo o non può smentire o deve ammettere: non conosceva i genitori della minorenne (le ha telefonato per la prima volta nell’autunno del 2008 guardandone un portfolio); l’ha in-
contrata da sola per lo meno in due occasioni (unacena offerta dal governo e nelle vacanze del Capodanno 2009). La terza domanda chiede conto al presidente del Consiglio delle promesse di candidature offerte a ragazze che lo chiamano "papi". La circostanza è indiscutibile, riferita da più testimoni e direttamente dalla stessa minorenne di Napoli. La quarta, la quinta, la sesta e settima domanda ruotano intorno agli incontri del capo
dall’articolo di Mario Cervi
«La giustizia non funziona» ha detto con amarezza Letizia Lopez, sorella di Rosaria che fu trucidata nella villa degli orrori al Circeo nel 1975. Lo ha detto dopo che Gianni Guido, uno dei tre assassini, ha riottenuto la libertà per aver espiato completamente la sua pena. Letizia Lopez ha ragione. La giustizia italiana non funziona nemmeno quando funziona. Bisogna ammettere che in questo caso gli ingranaggi della legge hanno agito a dovere. Guido non è uscito dal carcere, a 53 anni, per una negligenza o una distrazione procedurale. Lo si
L’ingiustizia di un delitto e di una scarcerazione è ritenuto meritevole, a ragion veduta, di tornare riabilitato nella società. Questa regolarità formale della decisione non rassicura, a mio avviso, i cittadini onesti: piuttosto li spaventa, attestando che la logica dei palazzacci dove - così sta scritto - «la legge è uguale per tutti», è opposta alla loro logica. Non ho nessuna voglia
d’impegolarmi in un dibattito sul carattere afflittivo o rieducativo della pena. Ammetto che ci possa essere un recupero dei criminali, anche i peggiori. La connotazione feroce del massacro dal quale Donatella Colasanti si salvò solo fingendosi morta aveva suscitato, al tempo, immenso orrore. S’erano alzate, come sempre accade dopo delitti così effe-
del governo con prostitute che potrebbero averlo reso vulnerabile fino a compromettere gli affari di Stato. [...] L’ottava domanda è politica: può un uomo con queste abitudini volere la presidenza della Repubblica? Chi non glielo chiederebbe? La nona nasce, ancora una volta, dalle parole di Berlusconi. E’Berlusconi che annuncia in pubblico "un progetto eversivo" di questo giornale. E’un fatto. E’ lecito che il giornale chieda al presidente del Consiglio se intenda muovere le burocrazie della sicurezza, spioni e tutte quelle pratiche che seguono (intercettazioni su tutto). Non è minacciato l’interesse nazionale, non si vuole scalzarlo dal governo e manipolare la "sovranità popolare"? [...] La decima domanda infine (e ancora una volta) non ha nulla di retorico né di insinuante. E’ Veronica Lario che svela di essersi rivolta agli amici più cari del marito per invocare un aiuto per chi, come Berlusconi, "non sta bene". [...] La questione è in fondo questa: l’opinione pubblica può fare delle domande al potere?
rati, voci invocanti la pena di morte. Fu ergastolo, la sola condanna che fosse parsa adeguata alla ferocia dei pariolini.[...] Guido [...] non fu per niente un detenuto modello. Evase dal penitenziario di San Gimignano in Italia e scappò in Argentina. Là arrestato, rievase e fu latitante a Panama fino al 1994. Poi in galera di nuovo. La soccorrevole normativa italiana ritenne che l’omicida dalla fuga facile potesse giovarsi non solo di due indulti, ma anche dei benefici della legge Gozzini. Nel luglio del 2007 ottenne la semilibertà, nel 2008 fu dato in prova ai servizi sociali.[...]
Il grave fenomeno di impreparazione degli studenti che accedono all’università denunciato da Il Messaggero è noto da anni al mondo universitario, che assiste con sconcerto a un progressivo degrado di cui è, sia pure in misura minore, corresponsabile, per la mediocrità dei processi di formazione degli insegnanti. Si tratta tuttavia di un fenomeno non soltanto italiano che coinvolge tutto il sistema europeo dell’istruzione. È assurdo dire che l’Italia è il fanalino di coda perché nella fascia di età 2534 anni abbiamo soltanto 15 laureati contro i 38 della Francia e i 31 del Regno Unito. Se mai questo potrebbe essere il segnale che il sistema italiano si difende dal degrado meglio di altri, visto che basterebbe promuovere tutti per essere il fanale di testa... È questo un uso fuorviante dei dati statistici oppure l’ennesimo prezzo alla sciagurata ideologia del “successo formativo garantito”? Sono numerose le prove del carattere europeo del disastro. Qualche anno fa il matematico Laurent Lafforgue [...] fu costretto a dimettersi dal Consiglio Superiore per l’Educazione francese per aver denunciato con forza il degrado dell’insegnamento ed aver deplorato che i rimedi fossero messi in mano a quegli “esperti” scolastici, burocrati e valutatori le cui teorie e pratiche educative erano all’origine del fenomeno. Affermò che era come se un Comitato per i diritti dell’uomo si fosse affidato ai consigli dei khmer rossi. La vicenda non finì così, perché molte altre personalità si sono unite alla battaglia di Lafforgue. Per esempio, la docente dell’École Polytechnique, Catherine Krafft, ha reso nota una ricerca su-
gli studenti di fisica in termini che ricalcano esattamente la descrizione della nostra situazione: “ortografia difettosa, vocabolario povero e mal impiegato, grammatica quasi ignorata, espressione confusa e caotica, frasi ridondanti ma vuote di contenuto, stile oscuro e pesante, incapacità di decifrare i testi, di capire, di apprezzare”. Un appello per la rifondazione della scuola ha chiesto al presidente Sarkozy un radicale intervento di fronte alla “malattia” della scuola che si manifesta non soltanto nei fenomeni descritti dalla Krafft, ma nella “quasi totale sparizione del ragionamento matematico nelle scuole”[...] e nella sparizione “dei riferimenti cronologici e geografici essenziali”, ovvero nella distruzione della storia e della geografia. Sono fenomeni facilmente constatabili nella nostra scuola, in particolare nella primaria: dal cattivo insegnamento della matematica spesso dissolto in fumose chiacchiere sulla logica e la teoria degli insiemi o, per converso, sulla “matematica pratica” alla sostituzione delle conoscenze di storia e geografia con la costruzione delle “proprie” storie e geografie. A ben vedere, la “frasaccia” sui khmer rossi che costrinse Lafforgue alle dimissioni è assai meno campata in aria di quanto sembri. Quando leggiamo nell’articolo di un ispettore generale francese, RogerFrançois Gauthier, l’invito a una “lotta militante”(testuale) che in una decina d’anni dovrebbe mandare in soffitta l’istruzione basata sulle conoscenze e le discipline per sostituirla con una fumosa scuola olistica mirante alle “competenze”, viene da chiedersi cosa spinge un funzionario pubblico a tanta arroganza ideologica. [...]
La solitudine al centro dei romanzi di successo
“Videocracy” e la censura della Rai rischiamo di abituarci alla repressione
Il dono della sintesi
dall’articolo di Daniele Abbiati
dall’editoriale di Concita De Gregorio
dal corsivo di Giuseppe Culicchia
Abbiate pazienza. Siamo di nuovo qui a parlarvi di censura: sì è vero lo facciamo quasi ogni giorno, sì c’è il rischio che la cosiddetta opinione pubblica si stanchi e si abitui e infine non reagisca. Del resto reagisce già pochissimo. Sì forse bisognerebbe stupire con effettispeciali eprovare a dire quel che sta succedendo in questo paese in altro modo, da un elicottero o facendo spogliarello in tv,chissà, magari, può darsi. Tuttavia c’è una ostinata parte di italiani, noi fra questi, che prediligono la parola. Dunque ecco. L’occasione di oggi è la censura, potremmo dire autocensura, con cui la Rai ha vietato la diffusione del promo di un documentario Fandango il 3 settembre a Venezia e di seguito al cinema: Videocracy. Racconta la nascita e lo sviluppo della videocrazia in Italia. Alberto Crespi, che lo ha visto, riferisce: non c’è niente che già non si sappia. L’unico passaggio «per così dire interessante è un’intervista a Lele Mora nella quale il noto agente di personaggi tv, dopo aver paragonato Berlusconi a Mussolini a tutto vantaggio di quest’ultimo, si dichiara mussoliniano e mostra alla telecamera il display del suo telefoninosul quale,alsuono
Il dono della sintesi, si sa, è merce rara. E chi non ce l’ha e lo vorrebbe fatica parecchio per arrivare a utilizzare solo le parole necessarie, come prescriveva Ernest Hemingway. Che da parte sua esordì nei primi anni Venti con un libro intitolato In Our Time fatto di prose brevissime, veri e propri «bigliettini» dove, anziché riassumere un problema di aritmetica o qualche regola di grammatica,si erasforzatodi condensare in poche righe una battaglia o una corrida. La stesura di quei brani, oggi leggibili sotto forma di intermezzi all’interno dei Quarantanove racconti, costò al futuro premio Nobel un’enorme fatica, stando a quanto scrisse in Festa mobile poco prima di morire. Ma contribuì a cambiare la letteratura del Novecento, non solo in America. Ecco: in fondo gli autori dei «bigliettini» esposti oggi in un museo tedesco a Norimberga sono inconsapevoli seguaci dei precetti di uno dei Mostri Sacri del secolo appena trascorso. Perché c’è chi in pochi centimetri quadrati di carta è riuscito a far stare praticamente per intero il programma annuale di singole materie, in vista degli esami [...] di maturità. E risultati simili implicano senza dubbio capacità non comuni. [...]
La solitudine fa gruppo. E, di conseguenza, fa moda. «Solitudine» è una parola molto letteraria. In fondo, quando si scrive, si scrive da soli, e quando si legge, pure. È comprensibile, quindi, che scorrendo i titoli dei libri usciti negli ultimi anni, faccia capolino, più o meno discretamente, come le conviene. Eclatante, a causa del fiume di copie vendute, il caso de La solitudine dei numeri primi, di Paolo Giordano (Mondadori). Accostare quel termine così poetico ed evocativo alla (apparente) freddezza dell’aritmetica è stata una mossa che ha dato buoni frutti. C’è poi La solitudine del maratoneta (Minimum fax), il racconto di Allan Sillitoe ripubblicato a 50 anni dalla prima uscita: è la storia di un giovane carcerato il quale evita la vittoria in una gara di corsa che gli darebbe la libertà perché, ormai, della libertà ha perso il gusto. Gli ci vorrebbe, per ritrovarlo, un amore. Come accade a Yuki, protagonista di La solitudine dell’amore, di Raffaella Bedini (Newton Compton). Al contrario, La fortezza della
solitudine (Net) nella quale lo ha messo Jonathan Lethem sta molto stretta al giovane Dylan Edbus, visto che per lui, bianco, la Brooklyn degli anni ’70, abitata quasi esclusivamente da neri, più che una fortezza è una galera. Peggio ancora se la passa la Stephen di Radclyffe Hall in Il pozzo della solitudine (Corbaccio). Sì, la Stephen, perché i suoi genitori avevano scelto quel nome per il maschietto che tanto desideravano e, ottusamente, lo affibbiano alla malcapitata, dando il via a un corollario di turbe sessuali e disagi. Altri disagi e, forse, il male di vivere da essi derivato sono quelli che portarono alla sparizione del professor Federico Caffè, il 15 aprile del 1987. In L’ultima lezione. La solitudine di Federico Caffè scomparso e mai più ritrovato (Einaudi), Ermanno Rea ci offre un ritratto in forma di romanzo dell’uomo che sognava un’economia diversa: lo studio non del modo più redditizio per aggredire il mercato, ma del modo più giusto per distribuire la ricchezza. Augurargli oggi, con Gabriel García Márquez, Cent’anni di solitudine è troppo ottimistico.
Una scena del documentario “Videocracy”
di Faccetta nera, appaiono svastiche, croci celtiche e altri orrori del ‘900». Del resto la Lega su Facebook invita a torturare gli immigrati. Aidan White, segretario della Ifj, International federation of journalist, la più grande del mondo commenta la censura Rai dicendo che «quando si raggiunge il punto in cui i responsabili dei media devono scegliere tra i valori etici e il posto di lavoro allora la corruzione prevale e la democrazia è minacciata». Daniele Luttazzi scrive: «Una società resa adulta da un’educazione alla libertà giudicherebbe intollerabile, ovvero riprovevole, la censura». Di passaggio ricordiamo che non si è ancora conclusa la litania delle nomine Rai in specie per la terza rete, molte set-
timane fa avevamo invocato la decenza di non rinviarle a dopo il congresso Pd di ottobre. Ma Videocracy, dicevamo, è l’occasione del giorno. Molto altro sta accadendo. Il presidente del Consiglio, moderno caudillo, sta preparando la scalata al gruppo che pubblica El Paìs attraverso Telecinco, la società spagnola controllata da Mediaset. Vi raccontiamo nel dettaglio come si sia arrivati alla concreta possibilità che in autunno Berlusconi entri nella proprietà del gruppo Prisa: in palio la possibilità di controllare una delle più autorevoli voci libere d’Europa. Tutto questo accade in relativo silenzio, mentre l’attenzione dei media si concentra sulle reazioni interne al centrodestra alle parole isolate di Fini [...].
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Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
Politica e scandali
Sul “Giornale” la storia di omosessualità e molestie del direttore di Avvenire
Il premier non incontra Bertone Il “caso Boffo” gela i rapporti tra il Governo e il Vaticano. Letta prova a ricucire | IL CASO | di DOMITILLA CONTE
ROMA – Non si potrà forse definire un fulmine a ciel sereno, viste le nubi addensate negli ultimi mesi tra governo Berlusconi e Chiesa cattolica, ma del fulmine ha di certo avuto l’impatto. Il Giornale, quotidiano che fa capo alla famiglia Berlusconi, dedica l’intera prima pagina ad un «incidente sessuale» del direttore del quotidiano dei vescovi Dino Boffo, protagonista, nelle scorse settimane, di alcuni interventi critici sulla «condotta morale» del presidente del Consiglio. Il Giornale rivela, citando atti giudiziari del Tribunale di Terni riferiti a fatti del 2001, che il direttore di Avvenire ha posto fine con un patteggiamentoad unprocessoper aver molestato, con minacce e intimidazioni, la moglie di un uomo con il quale aveva una relazione omosessuale. Accusa pesante, secondo Vittorio Feltri, appena richiamato alla guida del quotidiano, il quale ne evince, nell’editoriale che accompagna la notizia, che «il direttorediAvvenire nonhalecarte in regola per lanciare anatemi furibondi contro altri peccatori, veri o presunti, e neanche per tirare le orecchie a Berlusconi». Dopo un minivertice a palazzo Grazioli con il sottosegretario Gianni Letta ed il portavoce Paolo Bonaiuti, il premier – in una nota – «si dissocia» dall’iniziativa di Feltri. Quest’ultimo precisa di essersi limitato a trascrivere un documento pubblico sottolineando che la presa di distanza di Berlusconi dimostra la sua indipendenza e quella del giornale. Per qualche ora si fa gelo in Vaticano e a Palazzo Chigi, intenti agli ultimi preparativi per la Perdonanza dell’Aquila, alla quale sono attesi il segretario di Stato della S.Sede, card.Tarcisio Bertone e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Il primo a intervenire è stato, questa mattina, il diretto interessato, denunciando «un killeraggio giornalistico allo stato puro» portato avanti da il Giornale di Vittorio Feltri che ha montato «una vicenda inverosimile, capziosa e assurda». Boffo non negadel tuttoi fatti,precisando però che di quella circostanza era stato «la prima vittima». Pronta l’alzata di scudi dei vescovi, editori dell’Avvenire, che arriva quasi in contemporanea. La Cei conferma la sua «piena fiducia» al direttore che guida il giornale – precisa in una nota – «con indiscussa capacità professionale, equilibrio e prudenza». E l’accento sembra cadere su quest’ultima parola, quasi a dire che, sui casi berlusconiani, si sarebbe potuto dire anche di più, o magari prima, invece di aspettare le lettere angustiate di tanti cattolici allarmati per le notizie sulle feste di Villa Certosa. Il cdr di Avvenire parla di attacco «plateale e ripugnante» e nelle redazioni cominciano a piovere prese di posizione di ogni parte politica, in gran parte in difesa di Boffo. Lupi, del Pdl parla di «attacco brutale» da parte del Giornale. Poco dopo Berlusconi si dissocia dalla prima pagina del Giornale, «per le stesse ragioni» per cui ha respinto il gossip sulla sua vita privata. Intanto, intorno alle 13, la sala stampa vaticana comunica che la cena della Perdonanza annunciata per la sera all’Aquila, «è stata annullata» e che il presidente del Consiglio delegherà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta a presenziare alle celebrazioni, «per evitare strumentalizzazioni». Da palazzo Chigi non una parola, ma Letta è all’Aquila, vicino a Bertone con il quale, si dice, non ha mai interrotto i rapporti. E ieri, Bertone, aveva detto chiaramente che la Chiesa non vuole alcuno scontro.
Berlusconi fa causa alle domande Chiesto un milione di risarcimento a Repubblica Appelli bipartisan per la libertà di stampa di MARINA MARESCA ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi vuol portare in tribunale le dieci domande che il quotidiano La Repubblica gli rivolge dal 26 giugno sul caso Noemi, voli di stato, feste con escort. Le giudica «retoriche e palesemente diffamatorie» e per questo fa causa al quotidiano diretto da Ezio
Il premier Silvio Berlusconi
I sostenitori di Franceschini attaccano Bersani: «Vuole rifare il Pds»
Scontro tra le anime del Pd ROMA - Il giorno dopo l'intervento di Pier Luigi Bersani alla festa del Pd a Genova è scoppiato il fuoco incrociato dei sostenitori della mozione Franceschini che hanno puntato il dito contro l'ex ministro accusandolo di voler rifare il Pds. «Bersani ha raccolto applausi dicendo che il Pd è un partito di sinistra, ma il Pd è un partito di centrosinistra - ha rimarcato Giorgio Tonini - e del resto, se alla sigla del Pd si aggiungesse la 's' di sinistra, si tornerebbe al Pds, cioè indietro, mentre il Pd è nato per guardare avanti, come dice Dario Franceschini, per liberare il futuro». Il Pd di sinistra tratteggiato da Bersani «esisteva già e si chiamava Pds - ha ribadito Mario Adinolfi - legittimo volerlo ricostituire, come ripete di fatto Pierluigi ogni volta che ne ha l'occasione. Mi chiedo solo: le persone moderate come Enrico Letta si trovano a loro agio in questo schema?». Pure Giorgio Merlo ha ripetuto che «il profilo politico e culturale del Pd» se diventerà segretario Bersani «sarà la riedizione, aggiornata e
corretta, del Pds. Ma allora che c'entrano i cattolici democratici e popolari con quella prospettiva?». Secondo Piero Fassino ci sono tre motivi per confermare Franceschini alla guida del Pd: «è stato eletto solo sei mesi fa e quindi ha bisogno di tempo; si è dimostrato capace di decidere e parlare al Paese; è l'uomo - ha spiegato Fassino, coordinatore della mozione Franceschini - che più garantisce il profilo che il Pd ha scelto quando l'abbiamo fondato. Se scegliessimo in base alle appartenenze precedenti, Ds e Margherita, il progetto sarebbe vanificato». Anche Giovanna Melandri, responsabile Cultura del Pd, ha sottolineato che il programma dell'attuale segretario «è quello di una sinistra moderna che guarda alle ingiustizie di oggi, ai deboli del nostro tempo e alla libertà che oggi assume nuovi volti». Dal canto suo, Bersani ha bocciato l'ipotesi che l'attuale presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, possa candidarsi alla guida del comune di
Mauro e chiede 1 milione di euro di risarcimento. L'avvocato del premier Niccolò Ghedini, che ha depositato l'atto di citazione al Tribunale di Roma, datato 24 agosto, ha annunciato di essere pronto ad avviare azioni legali per diffamazione contro anche in Gran Bretagna, Francia e Spagna per le notizie apparse sui media locali a proposito della vita privata del premier. La Repubblica ha dato ieri la notizia della causa in prima pagina insieme a un editoriale del direttore Ezio Mauro, dal titolo “Insabbiare”. Mauro scrive che «non potendo rispondere, se non con la menzogna, Berlusconi ha deciso di portare in tribunale le dieci domande per chiedere ai giudici di fermarle, in modo che non sia più possibile chiedergli conto di vicende chenon hasaputochiarire: insabbiando così, almeno in Italia, la pubblica vergogna di comportamenti privati che sono al centro di uno scandalo internazionale e lo perseguitano politicamente». Tutta l'opposizione si schiera in difesa di Repubblica ma soprattutto condanna l'iniziativa del premier come l'ultima di una serie di intimidazioni contro la libertà di stampa. Il segretario del Pd Dario Franceschini ha telefonato ad Ezio Mauro, per esprimergli
la solidarietà di tutto il Pd e sua personale davanti «all’incredibile azione giudiziaria del premier» contro il suo giornale che «non ha precedenti in nessuna democrazia ed è anche un segno di paura e declino». «Non denunci solo Repubblica, ci denunci tutti», sfida il leader del Pd confermando che a settembre ci sarà una grande mobilitazione, «al di là dei colori politici, per la difesa della libertà di stampa e del diritto all'informazione». «È meglio che Berlusconi si dia una calmata, perché di questo passo deve portare in tribunale mezzo mondo», commenta Pierluigi Bersani, che giudica «sconsiderata» l'iniziativa giudiziaria del premier. Secondo Ignazio Marino «è di primaria importanza difendere la libertà di stampa nel nostro paese come fa la Repubblica». «L'Italia è l'unico paese nel quale un giornale viene denunciato perché fa le domande», protestano Federico Orlando e Giuseppe Giulietti a nome dell'Associazione Articolo 21. Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa ritiene un grave errore la denuncia del presidente del Consiglio. «Non entro nel merito della questione, ma chi guida un paese non può essere allergico alle critiche, anche le più dure», spiega Cesa. L'opposizione accomuna la richiesta di risarcimento a Repubblica all'attacco sferrato dal Giornale al direttore dell'Avvenire Dino Boffo. «Vengono colpite testate che hanno in comune una caratteristica principale, quella di esprimere il dissenso nei confronti dei comportamenti del presidente del Consiglio», afferma Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, ricordando la vicenda di Rai 3 e i precedenti attacchi all'Unità e ad altri giornalisti televisivi, colpevoli di svolgere il loro mestiere.
Napoli nel 2011. Parlando a Pesaro, alla festa nazionale del Pd sull'informazione, il candidato alla segreteria del partito democratico ha dichiarato: «non posso essere io a dire sì o no: a decidere saranno i napoletani. Però io sono fautore di un processo di rinnovamento». Secondo Pina Picierno, però, «sulla questione della ricandidatura di Bassolino, Bersani non si esprime, tergiversa, fa come Ponzio Pilato». In sua difesa è intervenuto Enrico Letta: «abbiamo perso la capacità di ascoltare, di avere i piedi piantati nel territorio. Se non lo faremo, saremo percepiti come quelli lontani, che stanno a Roma, che parlano nei salotti buoni, quelli che stanno nel loft». Sostenitore di Bersani è anche il senatore a vita Francesco Cossiga che a Lifestyle, mensile del Corriere della sera, ha dichiarato: «il Pd può salvarsi solo se vince Pier Luigi Bersani. Che ne farà un partito socialista, di sinistra, capace di riprendere i contatti con la base operaia e ridimensionare Di Pietro».
Migranti, la Lega contro Fini «Noi non cambiamo idea» di ELVIO SARROCCO ROMA - Le critiche di Gianfranco Fini alla Lega sul problema dell'immigrazione, mosse a Genova alla Festa del Pd, non fanno cambiare idea ad Umberto Bossi. Ed i cattolici della maggioranza non hanno gradito che il presidente della Camera, invece di svolgere un ruolo super partes, si schieri contro la legge sul biotestamento approvata dal Senato ed ora all'esame di Montecitorio. Lo strappo di Fini continua a provocare polemiche all'interno della maggioranza. Sull'immigrazione, ha affermato Umberto Bossi, le nostre posizioni non cambiano anche se, ha annunciato, il Vaticano dopo queste polemiche «ha chiesto di incontrarci». Ma noi, ha aggiunto, intendiamo «difendere con i denti» la nostra posizione e la Chiesa dovrà capire che «non siamo razzisti o xenofobi». Per Bossi sarà la Chiesa a cambiare idea quando capirà il progetto della Lega e del ministro dell'economia, Giulio Tremonti, di aiutare i migranti a casa loro istituendo una tassa speciale i cui proventi saranno destinati alle popolazioni che hanno fame. In questo modo, ha concluso, eviteremo che partano coi barconi del-
la morte. La Lega nega di voler polemizzare con la Chiesa. Noi, afferma il ministro Luca Zaia, ci riteniamo «gli avamposti nella trincea della Chiesa, i nuovi crociati che vanno a difendere tutte quelle idee che spesso qualcuno magari si vergogna di difendere». I cattolici della maggioranza si preparano intanto a difendere la legge sul biotestamento che sarà discussa alla Camera. Il relatore del ddl, Raffaele Calabrò, ha criticato Gianfranco Fini che ha «derogato dal suo ruolo super partes e di questo si è detto molto meravigliato perché il compito del presidente della Camera è quello di consentire un dibattito serio, profondo, adeguato alla problematica che questa legge comporta». E non deve essere quindi quello di «inteferire né con indirizzi né con considerazioni». Il fatto è, sostiene Calabrò, che Fini "sta giocando una partita molto personale che è quello di lanciare messaggi che lo rappresentino il più distante possibile rispetto alle posizioni del Pdl». Anche il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, non risparmia una stoccata a Gianfranco Fini. Vorremmo che il presidente della Camera, ha affermato, si limitasse a svolgere le sue prerogative.
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6 Primo piano
Scuola
Stop all’accesso illimitato e assunzioni in base al fabbisogno Saranno soppresse le Ssis, più importanza alle tecnologie
Nuove regole per insegnare Novità per chi vuole accedere alla professione: più inglese e un anno di tirocinio | IL MINISTRO |
CAMBIA radicalmente la formazione degli insegnanti e l’iter per entrare nel mondo della scuola. Il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, ha presentato oggi le novità per chi vuole accedere all’insegnamento. Novità che si sviluppano su quattro linee guida principali: nuovi criteri di assunzione, stop al precariato, tirocini, più inglese e nuove tecnologie. Ecco cosa cambia, punto per punto. ASSUNZIONI IN BASE AL FABBISOGNO – In base alle nuove regole, il numero di nuovi docenti da assumere sarà deciso in base al reale fabbisogno. Viene quindi messa la parola «fine sull'accesso illimitato alla professione che creava il precariato». SCUOLA PRIMARIA, COSA CAMBIA – Per insegnare nella scuola d’infanzia e primaria servirà la laurea quinquennale, e non più quadriennale, come nel vecchio sistema. È previsto inoltre il numero programmato con prova di accesso per conseguire la specifica abilitazione. Nell’iter quinquennale ci saranno laboratori per la lingua inglese e le nuove tecnologie. E a tutti i futuri docenti saranno fornite competenze di base sulle esigenze degli alunni disabili. SCUOLA SECONDARIA, LE NOVITA' – Per insegnare nella scuola secondaria (media e superiore) sarà necessaria la laurea magistrale, più un anno di tirocinio formati-
«Una selezione più severa ma minore precariato» di LEONARDO NESTI
Il ministro Gelmini ieri durante il meeting di Cl a Rimini
voattivo, un'pacchettò di475 ore che si svolgerà a scuola sotto la guida di un insegnante tutor. Anche per l’insegnamento secondario è previsto il numero chiuso. Con vecchio sistema, oltre alla laurea magistrale servivano due 2 anni di SSIS, la Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario. STOP ALLE SSIS, LARGO AL TIROCINIO – Ora le Siss per le secondarie di primo e secondo grado vanno in soffitta. Di quest’esperienza, informa il ministero, «si prende il meglio, evitando la ripetizione degli insegnamenti disciplinari» per travasarli in nuove iniziative: «tirocinio, laboratori e didattiche». I tirocini saranno svolti nelle
scuole statali e paritarie, ma anche nelle strutture di istruzione e formazione professionale.E illoronumero saràdeciso in base al fabbisogno di insegnanti, con l’obiettivo di abbattere il precariato. Gli Uffici scolastici regionali dovranno organizzare, aggiornare e controllare gli albi delle istituzioni scolastiche accreditate che ospiteranno i tirocini (sulla base di appositi criteri stabiliti dal ministero). SPECIALIZZAZIONE E INGLESE –Sono previsti percorsi di specializzazione, denominati Clil, per l’insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado di una materia non linguistica in inglese.
RIMINI, – Fine del precariato per gli insegnanti e più tirocinio per arrivare in cattedra attrezzati ad affrontare gli studenti: sono questi, secondo il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, i due principali obiettivi che raggiungerà il nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti. Ma non mancano le perplessità: secondo alcuni esponenti sindacali e del Pd il nodo del reclutamento rimane un rebus pieno di incognite. «Prevediamo una selezione severa – ha detto il ministro – doverosa per chi avrà in mano il futuro dell’Italia e sostituiamo alle vecchie Ssis un percorso più snello, di un anno, concentrato nel passaggio dal semplice sapere al saper insegnare». La prima mossa sarà, insomma, mandare in soffitta dopo non molti anni di vita le scuole di specializzazione per l'insegnamento, liquidate dalla Gelmini come «una fonte di precariato. Le Siss rappresentavano un sistema di formazione obsoleto e non adatto ai cambiamenti che vogliamo introdurre. Avevano determinato, dopo la chiusura delle graduatorie, la presenza di tantissimi giovani precari che non avevano diritto a un posto, perchè le Ssis hanno continuato a funzionare nonostante le graduatorie fossero chiuse». Un nodo da risolvere per accompagnare
Mentre i precari protestano, i sindaci analizzano la situazione nei Comuni
questo «tassello di riforma» dovrà però necessariamente essere la definizione dei criteri per l’accesso all’insegnamento. «E' indispensabile una programmazione all’ingresso – ha spiegato – e quindi l’accesso a numero programmato alle lauree per la formazione degli insegnanti, cioè sulla base del numero effettivo di bisogno di posti che la scuola evidenzia, diversamente si creano aspettative che diventano delusioni». Come farlo, rimane però un’incognita, e lo sottolineano la Cisl e l’opposizione. Secondo il responsabile per l’educazione del Pd, l’ex ministro Beppe Fioroni, «l'estate è un periodo ottimale per gli annunci. Però, di fronte a una scuola che da qui a due anni verrà falcidiata da tagli e chiusure e nella quale migliaia di insegnanti verranno rimandati a casa senza neanche un’indennità di disoccupazione, continuare a fare annunci non risolve un solo problema. La riforma della formazione non può prescindere da quella del reclutamento degli insegnanti». Secondo il segretario della Cisl scuola Francesco Scrima «il reclutamento rimane un’incognita» e di fronte ai tagli l'annuncio di finanziamenti alla scuola privata, fatto fra gli applausi dalla Gelmini al meeting, è una «provocazione». Il mondo della scuola, in autunno, potrebbe essere quindi di nuovo un terreno di tensioni sociali.
Pittella (Pd)
«Un duro colpo «Senza risposte andiamo avanti, lunedì le convocazioni» al futuro»
Presidio, a Matera si va avanti di PIERO QUARTO MATERA - Nessuna voglia di fermarsi ma la presa di coscienza di dover andare avanti ed insistere. Continua giorno e notte, con dei turni ma una protesta ininterrotta quanto civile, il presidio di insegnanti e personale Ata dinanzi all’Ufficio provinciale del Lavoro di Matera. «Se non ci sono risposte e dati concreti andiamo avanti», è la voce che abbiamo raccolto all’interno del presidio dove si aspettano le convocazioni per il nuovo anno scolastico che sono state annunciate per lunedì e che dovrebbero fare ulteriore chiarezza sulla situazione numerica e sui fortunati (pochi) che non subiranno i tagli previsti. Non è escluso che proprio in coincidenza con queste convocazioni ci potrebbe anche essere una conferenza stampa per rimarcare nuovi aspetti della situazione. Non sono bastate a quanto pare ai docenti ed al personale Ata le rassicurazioni che Regione e Provincia, sia pur parzialmente e con tempi da stabilire, hanno messo in campo. «Il problema è nazionale e vogliamo che la protesta abbia questo rilievo, valuteremo se è il caso di fare anche altre iniziative» sono le altre voci che si alzano dal presidio.
I precari della scuola continuano il presidio
Sono oltre una cinquantina le persone che si alternano con turni massacranti, sia di giorno sia di notte. In qualche caso si reclama una coesione ed una presenza maggiore, ancor più numerosa alla protesta ma che il problema sia sentito e tocchi direttamente e indirettamente decine di famiglie è evidente e viene confermato dalla larga partecipazione alle manifestazioni più importanti di questi giorni. Intanto è nei Comuni, soprattutto in quelli più picco-
li che ci potrebbero essere dei disservizi a causa dei tagli. Ma i sindaci sembrano comunque tranquilli: «a Pisticci abbiamo garantito tutti quanti i servizi, non ci sarà alcun tipo di problema per trasporti o mense. L’Amministrazione comunale ha fatto tutto quello che c’era da fare, speriamo ora che in una sinergia con provincia e regione si riesca ad affrontare questa questione dei tagli» ci spiega il primo cittadino di Pisticci Michele Leone. Servizi garantiti anche a
Pomarico ma sui tagli resta il più fitto mistero: «noi abbiamo provveduto a garantire i supporti necessari, c’è un apposito piano per la vigilanza che è stato potenziato e il servizio mensa è garantito», ci racconta il sindaco Casolaro, «al momento però noi ancora non sappiamo quali saranno realmente i tagli che eventualmente interesseranno le nostre scuole, quelli non ci sono stati comunicati». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Grassano Magnante che spiega: «credo che saranno persi diversi collaboratori, forse 3 per quest’anno ed altrettanti in quelli successivi ma sui numeri non sono in grado di avere certezze, certo la situazione non è semplice e molte attività non si potranno più sviluppare. Cercheremo di dare tutto il supporto possibile ma alcune attività saranno ridimensionate anche perchè queste situazioni vanno di pari passo con una riduzione del numero delle classi». Insomma nei Comuni più piccoli il peso di queste situazioni potrebbe essere più forte e lunedì’ con le assegnazioni dell’Ufficio scolastico provinciale si potrebbe iniziare ad avere un quadro più completo della situazione. p.quarto@luedi.it
ACCUSE molto dure al governo dall’eurodeputato Gianni Pittella del Pd: «Per la coppia Tremonti-Gelmini la scuola passa da settore strategico a solo capitolo di spesa, con conseguenze disastrose, nella sola Basilicata sono stati eliminati oltre mille posti di lavoro». «I tagli effettuati dal Governo sui saperi - aggiunge - sono un danno per il futuro delle giovani generazioni ed il presente del personale docente e non docente in un periodo di profonda crisi economica. Il futuro dell’Italia e del Mezzogiorno si gioca su scuola e formazione, ma il Governo decidendo di tagliare su questi settori strategici, invece dimettere incampo valide soluzioni per fronteggiare e superare la crisi economica in atto, colpisce le famiglie e mina il futuro dei nostri territori. Serve quindi uno sforzo comune così come auspicato dal Presidente della Provincia di Matera Franco Stella, di tutte le forze e le istituzioni a più livelli, per cercare di fronteggiare la grave situazione occupazionale del settore Scuola, e trovare soluzioni efficaci e concertate per garantire a tutti, nessuno escluso, una soluzione positiva».
Nardiello (Pdci)
«Sospendere i rapporti con gli Uffici scolastici» «COME se non bastassero già i tagli di organici e classi nelle scuolelucane,ci sièmessoanche l'Ufficio scolastico provinciale di potenza a irretire gli insegnanti con un comportamento censurabile, di cui qualcuno dovrà pure dare conto, e che si poteva evitare»: lo dice Giacomo Nardiello, capogruppo del Pdci in consiglio regionale sulle operazioni di assegnazione delle cattedre disponibili in provincia di Potenza. «La richiesta del personale docente - afferma - sostenuta dai sindacati, di rinviare a breve le stesse operazioni che non sono un fatto burocratico ma riguardano la vita lavorativa di centinaia e centinaia di insegnanti,inmodo daavereun quadro più preciso delle cattedre realmente disponibili, conteneva molto buon senso. Invece, forzando la situazione, al punto di dover far intervenire le forze dell'ordine si è solo prodotto nuove e fondate proteste e nuova e legittima esasperazione. Già nei mesi scorsi ho proposto di “congelare”le relazionitra Regione e dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale proprio per dare un segnale forte che non si possono continuare a subire “dikat” da parte dei burocrati del ministro Gelmini e quindi alla luce di quanto è accaduto rinnovo la proposta a sostegno delle rivendicazioni del personale della scuola».
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Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
Industria lucana
Vertice dal prefetto Riccio con azienda e sindacati: sospesa la mobilità fino a martedì
Una tregua per la Lasme Si spera nel tavolo romano: forse ci sarà Fiat. E i sette operai scendono dal tetto
La manifestazione
L’incontro in Prefettura
Il presidio
Da piazza XVIII Agosto fino a piazza Mario Pagano gli operai della Lasme hanno sfilato insieme ai colleghi di Daramic, Italtractor, Mahle e ad alcuni rappresentanti istituzionali
In Prefettura il vertice con Regione, azienda, Confindustria, sindacati, e una delegazione dei lavoratori nel corso del quale è stata decisa la sospensione della procedure di mobilità.
Durante il vertice in Prefettura i lavoratori della Lasme sono rimasti a presidiare piazza Mario Pagano, in costante contatto con i 7 lavoratori che sono rimasti sul tetto della fabbrica.
di MARIATERESA LABANCA POTENZA - E’ una boccata d’ossigeno ma solo temporanea: fino al 4 settembre, data in cui è stato confermato il vertice nazionale per la vertenza Lasme al ministero per lo Sviluppo economico, verranno ripristinati i rapporti di lavoro dei 174 operai dell’azienda di San Nicola di Melfi. E, alla notizia, i sette lavoratori, dopo aver trascorso tre giorni sul tetto della fabbrica di San Nicola, hanno deciso di scendere giù. La procedura di mobilità è stata sospesa ed è stato ripristinato il trattamento economico. E’ il risultato incassato dal prefetto di Potenza, Luigi Ricco, dopo una lunga, lunghissima trattativa condotta con l’azienda, prima dell’incontro con sindacati, lavoratori, Regione e Confindustria. «Vi assicuro che non è stato affatto facile strappare questa condizione all’azienda», ha esordito il prefetto Riccio al tavolo istituzionale. Presenti l’assessore alle Attività produttive Straziuso, il questore Panico, Franco Dell’Acqua di Confindutria di Basilicata, il presidente della Provincia di Potenza, Lacorazza, i sindaci Navazio, Placido e Caputo e una delegazione di 15 lavoratori. Il vertice che era stato fissato alle 11 ha avuto inizio solo alle 14, dopo una lunga interlocuzione del prefetto con l’amministratore della Lasme, Pellegri, con l’intermediazione del responsabile del personale dell’azienda, Maurizio Bertocchi. Una trattativa difficile, partita da una netta chiusura da parte della Lasme, che non lasciava intravedere nessuno spiraglio di luce.
De Filippo: «Tutte le energie per la soluzione» «La Regione Basilicata sarà impegnata con tutti i mezzi a difendere il lavoro e a crearne altro come si spera con i nuovi investimenti e i nuovi strumenti di incentivazione in corso». E’quanto ha dichiarato ieri sulla vertenza Lasme, il governatore lucano, Vito De Filippo. La vicenda «è da considerarsi come uno degli aspetti della crisi, per la verità tra i più incomprensibili, visto il buono stato di produzione della Sata da cui evidentemente dipende anche il destino di quest’azienda. Per questa ragione non Fuori, ad attendere il verdetto, i lavoratori della Lasme riuniti in piazza Prefettura. Un presidio pacifico, dove, però, non è mancato qualche episodio di tensione, proprio a causa della lunga attesa, sotto il sole cocente di ieri. Del resto - dopo i fatti accaduti lunedì scorso in Confindustria, dove era stato fissato un primo incontro con l’azienda che non si è mai tenuto - non era così scontato che tutto scorresse senza particolari tensioni. Piazza Mario Pagano ieri era circondata dagli uomini di Polizia e Carabinieri. Mentre, il portone della Prefettura è stato presidiato per tutto il giorno dalle forze dell’ordine. Per fortuna, però, non si è verificato nessun episodio di violenza. Sindacati e lavoratori, che insieme agli amministratori locali avevano portato al tavolo la richiesta di ritirare la procedura di mobilità, hanno valutato positivamente questo primo segnale di apertura da parte dell’azienda che produce alzacristalli elettrici. Ora la vertenza si sposta sul tavolo nazionale, in cui si dovrà tener conto della situazione ge-
risparmieremo energie per coinvolgere il Governo nazionale, la Confindustria e la Fiat ad affrontare con decisione e responsabilità un problema così grave in termini occupazionali». «Come ogni volta, anche in questa circostanza la Regione arriva ai tavoli non solo con una richiesta, ma sempre con una partecipazione e con possibilità operative e finanziarie. La speranza è che – ha concluso – nei prossimi giorni tutti i protagonisti di questa difficilissima vicenda svolgano il proprio ruolo fino in fondo».
nerale del gruppo Lames, che oltre a quello di Melfi, in Italia, ha un altro stabilimento a Chiavari. Ma, soprattutto, il tavolo nazionale sarà utile a coinvolgere più direttamente Fiat. Non è escluso che il Lingotto già martedì possa partecipare all’incontro . So-
lo al termine della serata, nell’assemblea sindacale che si è svolta a San Nicola, i lavoratori, dopo il voto, hanno deciso di scendere dal tetto. Ma il presidio no, quello rimane. Perché per difendere il lavoro c’è ancora da lottare. m.labanca@luedi.it
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LA MANIFESTAZIONE
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Uniti nel nome del lavoro POTENZA - “Lavoro, lavoro e ancora lavoro”: nel centro storico bloccato di Potenza si alza questo solo grido. Un corteo a sostegno degli operai della Lasme, ma anche una manifestazione simbolo, a difesa di quel diritto al lavoro che ai lucani sembra una conquista sempre meno possibile. C’erano le tute blu di Melfi, sostenuti da alcuni colleghi dell’indotto Fiat, e nutrite delegazioni di Daramic, Italtractor e Mahle: nomi di aziende che negli ultimi mesi hanno riempito le pagine dei giornali di cronaca del lavoro. Da piazza XVIII agosto a piazza Mario Pagano, le strade si sono colorate di bandiere e striscioni, animate di fischi e slogan: 500 i manifestanti per le organizzazioni sindacali, 150 per la Questura. Per le vie del centro non solo i lavoratori. A dare sostegno, anche alcune categorie sindacali e alcune istituzioni, come il presidente del Consiglio regionale, alcuni consiglieri regionali, sindaci e altri rappresentanti istituzionali. In “processione”, a poche file dalla testa del corteo,
anche il primo cittadino di Potenza, Vito Santarsiero. «Sono qui - dice - per portare la solidarietà degli operai della Lasme. Ma anche perché ritengo che quello in corso sia solo l’ultimo episodio di un continuo processo di spoliazione del nostro territorio. Lasme, proprio come Mahle, Daramic e Italtractor, va via non per motivi di crisi industriale ma solo per strategie aziendali che continuano a mortificare il nostro territorio. Ecco perché è necessario che le istituzioni rimangono unite per combattere questa tendenza». Al fianco del sindaco Santarsiero, anche il deputato del Pd, Salvatore Margiotta: «Di fronte all’oggettiva difficoltà che questa regione trova nel richiamare l’attenzione nazionale sui propri problemi, dobbiamo cercare insieme una strada per coinvolgere il Governo, fino a questo momento assente. E soprattutto per tirare in ballo Fiat che nella vicenda non ha certo un ruolo marginale e che è chiamata a dare risposte precise sul futuro di Melfi». ma.la.
I lavoratori davanti al Portone della Prefettura
I COMMENTI
Dal maestranze giudizio cautamente positivo IL segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro, e quello provinciale di Potenza della Uilm, Vincenzo Tortorelli, in una nota congiunta, hanno espresso «un giudizio cautamente positivo sull'incontro di oggi. Un primo passo in direzione di una conclusione positiva della crisi. L’azione congiunta di istituzioni, sindacato e lavoratori rappresenta un fatto significativo e va rafforzata. Auspichiamo che questa drammatica vertenza spinga la Fiat a riscrivere un nuovo Accordo di Programma che ponga la Satadi Melfi e il relativo indotto tra le eccellenze produttive del Mezzogiorno in modo da salvaguardare tutti i posti di lavoro». Per il segretario regionale della Fim Cisl, Antonio Zenga, «lo spiraglio negoziale auspicato alla vigilia si è finalmente aper-
to e questo ci consente di lavorare con maggiore distensione, ma con la medesima ostinazione».Convincendo laLasmeatrattare –ha concluso Zenga – «abbiamo spuntato il primo round di una partita che si annuncia lunga e faticosa». Il segretario generale regionale della Cisl, Nino Falotico, ha sollecitato «un intervento autorevole della Fiat sulla situazione dell’indotto. Il Lingotto è parte in causa e non può continuare a recitare la parte del convitato di pietra». Per il segretario della Cgil, Antonio Pepe, «la determinazione dei lavoratori della Lasme in lotta, la mediazione del prefetto, l’impegno costante di sindacati ed istituzioni hanno fatto si che l’azienda abbia accettato la sospensione della procedura di mobilità fino al 4 settembre».
La politica chiede conto alla Fiat IL vicepresidente vicario del Parlamento europeo del Pd, Gianni Pittella, esprime la sua piena solidarietà ai lavoratori lucani che sono scesi oggi in sciopero contro i 174 licenziamenti alla Lasme. «Siamo al fianco dei metalmeccanici nella difesa dei livelli occupazionali e del futuro dell'industria in Basilicata - afferma Pittella - la decisione unilaterale della Lasme, importante stabilimento dell'indotto Fiat, non e' altro che la conseguenza della strisciante ristrutturazione varata dal gruppo di Torino che ancora una volta vede penalizzate le linee produttive insediate nel Mezzogiorno». Per lapresidente delgruppo delPrc, inseno al consiglio regionale, Emilia Simonetti, è sempre più necessario un tavolo con la presen-
za della Fiat specie per chiarire se il Lingotto realmente incoraggia talicomportamenti imprenditoriali.LaRegionedel restohaglistrumenti per smuovere simili posizioni e stanare la Fiat rappresentati dagli investimenti (con fondi regionalie comunitari) delCampus Tecnologico di Melfi. Noi continueremo a seguire l'evoluzione della vertenza senza far mancare in nessun momento il sostegno a operai e sindacati». Il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, in una nota, ha evidenziatoche laProvincia diPotenza,su questoterreno«continuerà afarequantopossibile perevitare che la vicenda possa rappresentare una nuova pagina nera della crisi industriale che negli ultimi anni sta attraversando in particolare il Mezzogiorno».
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Morire per il lavoro Lavello Gli immigrati stavano andando a lavorare in un campo di pomodoro
Scontro frontale: due morti Un’automobile con 5 extracomunitari ha finito la sua corsa contro un tir di DANIELE MASIELLO LAVELLO - Sono tutti extracomunitari originari della Costa D'Avorio di età compresa tra i 16 ed i 30 anni gli occupati della Wolkswagen Polo di colore blu che ieri mattina è rimasta coinvolta in un tragico incidente lungo la strada statale 655 Bradanica nei pressi dell'area industriale di San Nicola di Melfi. Sono 4.45 circa quando per cause ancora in corso di accertamento l'auto occupata da 5 extracomunitari che viaggiava in direzione Lavello, ha impattato violentemente con un tir che proveniva in direzione opposta. Inavitabile lo schianto frontale. Il conducente del tir ha tentato di evitare l'auto finendo nella scarpata dopo aver travolgo il guardrail. Alla base del tragico incidente in cui hanno perso la vita due degli occupanti dell'autovettura probabilmente un sorpasso, per quanto è dato sapere, azzardato ad un furgone da parte del conducente della Polo. Secondo altri un malore o un colpo di sonno del conducente del Tir che ha invaso la corsia opposta. All'arrivo dei soccorsi lo scenario era raccapricciante. L'auto occupata dagli extracomunitari completamente accartocciata mentre il tir era riverso nella scarpata. Immediato l'arrivo della Polizia e dei Carabinieri. Gli occupanti dei veicoli sono stati trasportati, dal personale del 118, immediatamente presso l'ospedale di Melfi dove due di loro sono deceduti mentre i vigili del Fuoco hanno lavorato non poco per estrarre i corpi dalle lamiere e per ripristinare la circolazione. Intervenuti anche i volontari della protezione Civile Torre Ardente con Ernesto Angelotti mentre il traffico è rimasto bloccato fino a tarda mattinata per consentire la rimozione dei detriti e gli accertamenti da parte delle forze dell'ordine. Il traffico pesante diretto alla Sata è
Un’immagine dell’incidente
stato deviato sulla viabilità provinciale secondaria mentre alcuni tir di grosse dimensioni sono rimasti bloccati a lungo. Gli occupanti dell'au-
tovettura viaggiavano in direzione Lavello probabilmente diretti nella cittadina dauna o nei campi vicini della piana di Gaudiano, Montemilo-
ne o Palazzo San Gervasio per la raccolta del pomodoro. Sconvolti anche passanti e i titolari della vicina stazione di rifornimento. «Non ricordo di aver mai visto una cosa del genere» racconta un dipendente della stazione di servizio che da poco aveva oltrepassato il luogo dell'incidente per recarsi al lavoro. Il tratto di strada interessato è rettilineo e consente ai veicoli di raggiungere velocità elevate e di effettuare sorpassi. Si attende l'esito degli accertamenti da parte delle forze dell'ordine che chiariranno la dinamica dell'incidente. Delle quattro persone ferite, due sono state trasportate all’ospedale San Carlo di Potenza: un giovane di 19 anni è in condizioni gravissime, è arrivato nel nosocomio già intubato, mentre un altro di 16 è ricoverato in prognosi riservata e presentava una mascella fratturata e un trauma cranico. L’altro extracomunitario,insieme alconducente del tir, sono stati dimessi già ieri mattina dall’ospedale di Melfi.
CONTRADA BOREANO: DOPO ALCUNE SEGNALAZIONI «Mai sparato agli extracomunitari» LAVELLO - L'episodio sarebbe avvenuto lo scorso martedì. Alcuni hanno parlato addirittura di diversi colpi di fucile sparati in aria per far fuggire gli extracomunitari in contrada Boreano di Venosa. Della questione è venuto a conoscenza l'ex parlamentare di Rifondazione comunista, nonchè noto no-global, Francesco Caruso, che sul suo blog ha parlato degli «di un criminale proprietario terriero di Lavello che, a meno di 10 chilometri dalla Lasme, apre il fuoco con il suo fucile contro alcuni immigrati che si erano rifugiati per la notte in un casolare diroccato di sua proprietà, stremati dal lavoro nei campi». La circostanza, segnalata con ogni probabilità da alcuni immigrati, è smentita dal diretto interessato, il signor Mancone, che abbiamo intervistato telefonicamente. Le sue parole sono state pubblicate nell'edizione di ieri de “Il Quotidiano”. Alla luce di quanto dichiarato da Caruso, lo abbiamo ricontattato e questa è la sua versione dei fatti. «Smentisco categoricamente la circostanza segnalata da Caruso - spiega Mancone - Erano extracomunitari che avevano invaso una proprietà privata. Dal canto mio ho chiamato i carabinieri e , successivamente, tutti gli immigrati sono andati via. Tutto qui. Tengo a precisare che gli agricoltori della zona hanno bisogno di questi ragazzi, ma dell'ospitalità devono occuparsi gli enti preposti». La situazione di contrada Boreano è molto simile a quelle di altre zone del circondario. Basti pensare a Montemilone e alla periferia di Lavello. Il copione è sempre lo stesso: gli extracomunitari arrivano nella zona e trovano rifugio in diverse strutture abbandonate prive di luce elettrica e acqua. Diversa e più strutturata, perchè esiste un campo di accoglienza, è la situazione di Palazzo San Gervasio dove attualmente sono ospitati circa 150 extracomunitari. 115 hanno trovato rifugio nel capannone dotato di lettini distribuiti dal Comune nei giorni scorsi, Gli altri vivono nelle tende in attesa del 4 settembre prossimo, quando dovrebbe essere montata una tensostruttura capace di ospitare tutti gli etracomunitari ospiti del campo.
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GENZANO
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Si ribalta il trattore Muore lavoratore romeno Le modalità, in un primo momento, avevano insospettito i carabinieri. Un rumeno in fin di vita, pieno di ferite ed ematomi, scaricato davanti alla guardia medica di Poggiorsini, in provincia di Bari, rievocava le guerre tra caporali per la raccolta di pomodori nei campi. Questa volta non è così. C'è voluto poco a capirlo. Il tempo di qualche interrogatorio e di una veloce raccolta di informazioni. I carabinieri della stazione di Genzano e quelli di Poggiorsini hanno risolto subito quello che l'altra sera era apparso come un giallo. C. U., 31 anni, di nazionalità rumena, domiciliato a Genzano, è morto per le ferite riportate a causa di un incidente. Ecco la ricostruzione ufficiale fornita dai carabinieri: durante la scorsa notte, i carabinieri della stazione di Genzano sono intervenuti in località Montesirico, al confine con il comune di Poggiorsini, dove, all'interno di una tenuta agricola, si era verificato un infortunio mortale sul lavoro. L'uomo era alla guida di un trattore di proprietà dell'azienda agricola. Per cause che i carabinieri stanno cercando di accertare il trattore si è ribaltato. Il rumeno è rimasto schiacciato sotto il mezzo agricolo. Le sue condizioni sono apparse subito gravi. Qualcuno - ma al momento non sarebbe ancora stato individuato chi - ha caricato in macchina il lavoratore, ha preso la statale che colle-
ga Genzano a Poggiorsini e ha cercato così di salvare la vita al rumeno. Giunto davanti alla guardia medica di Poggiorsini avrebbe scaricato l'uomo e sarebbe andato via. Il rumeno è arrivato a Poggiorsini in fin di vita, per il trauma cranico subito nell'incidente. Gli accertamenti effettuati dai carabinieri delle stazioni di Genzano e Poggiorsini hanno escluso responsabilità di terzi. Il rumeno è morto per un incidente sul lavoro. Il trattore è stato sequestrato. Sulla vicenda sono intervenuti in una nota congiunta dichiarato i segretari provinciali di flai cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Esposito, Lapadula e Nardiello. «"Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una morte annunciata. Le condizioni di lavoro, e più in generale di vita, alle quali sono costretti i lavoratori immigrati, che costituiscono la gran parte della manovalanza nella campagna di raccolta del pomodoro nel nord est della Basilicata, rappresentano le contraddizioni di un sistema che si proclama aperto ma dimostra ogni giorno la sua arroganza e la mancanza di ogni sensibilità sociale e umana». «Quante persone dovranno ancora morire prima che le istituzioni si decidano ad affrontare seriamente questa difficile situazione? Quanto dovremo aspettare per poter dire finalmente di vivere in un paese civile?» f. a.
IL COMMENTO
Per una cultura dell’accoglienza di MAURO ARMANDO TITA Le “prove tecniche di integrazione" poste in essere dalle non dimenticate "Conferenze Regionali sull'immigrazione" ripropongono il mai sopito problema del reinserimento degli "ultimi". In questi giorni la stampa locale è tornata prepotentemente sugli stagionali extracomunitari e sulle tante indempienze del mai completato Campo di Palazzo S. Gervasio. Abbiamo speso fiumi di parole e di seri approfondimenti sulla questione nell'oblìo assoluto.Abbiamo sicuramente diritti di primogenitura. Ci siamo mossi oltre cinque anni fa. Abbiamo denunciato e smosso acque stagnanti. Ora siamo stanchi e perplessi. Ci siamo resi conto , purtroppo, che, il pregiudizio dei lucani sugli extracomunitari supera qualche volta perfino ilrazzismo. Nonostante la nostra storia di
"emigranti doc" e le nostre esperienze negative a riguardo, frutto di oltre cento anni di emigrazioni ,non siamo ancora riusciti a creare una vera "cultura dell'accoglienza". Abbiamo per certi versi abdicato e delegato la chiesa e le parrocchie ad intervenire in una qualche forma solidaristica o a in una qualche forma di pura e particolare natura caritatevole che poco ha a che fare con il welfare e/o un ipotetico inserimento degli ultimi.Si naviga a vista. La Basilicata non ha fenomeni di emergenza e poteva forse creare e sperimentare un nuovo modello di integrazione per far decrescere anagraficamente la "imperante senilità". Non l'ha fatto. Dovevamo puntare sui giovani e sugli extracomunitari per invertire il trend demografico negativo. Non l'ha fatto. Tutto ciò poteva sembrare ovvietà, ma ,una vera politica "calibrata" sulle
giovani generazioni e sugli extracomunitari, non è mai stata posta in essere. Tutta approssimazione ed assistenzialismo allo "stato puro". Non si va certo lontano con nessuna politica concertata, nessuna politica finalizzata all'occupazione concreta, nessun percorso formativo propedeutico a creare la vera mediazione multiculturale che supera il concetto stesso di integrazione tout court. Era importante porre in essereuna vera integrazione con i nostri "emigranti di ritorno". Nel corso dell'intera stagione estiva ci siamo spesi per una diversa concezione della " risorsa emigrante-immigrati ". Tutti gli emigranti lucani, in genere ,hanno parlato dei forti pregiudizi delle popolazioni del Nord Italia e dell'Europa nei loro confronti, e, soprattutto, della mancanza totale dei "diritti di cittadinanza". I "diritti di cittadinanza" sono
quelli che pesano più di ogni cosa, sono quelli che portano drammi e lacerazioni, come è avvenuto nelle periferie parigine, come potrebbe avvenire nelle periferie delle nostre città, e come è avvenuto nei nostri sobborghi locali con qualche piccolo malessere e disagio quotidiano. Siamo convinti che l'approccio di integrazione nella visione multiculturale del termine, possa non solo "beneficare" e bonificare le nostre piccole realtà comunali, ma , soprattutto, renderLe pronte alle nuove aperture mediterranee. Per fare ciò occorre creare una seria ed onesta politica di integrazione, che vede nel protagonismo dei nostri piccoli Comuni la risposta alle esigenze di rivitalizzazione degli stessi, grazie ,soprattutto , anche, all'avvento di tanti nuovi e preparati giovani amministratori comunali. In questomodo anche le piccole realtà locali verran-
no finalmente inserite nel circolo virtuoso dell'economia regionale con tanti e variegati progetti ,tesi alla valorizzazione della risorsa umana giovanile ed extracomunitaria. Solo in questo modo si potranno garantire aggregazioni ed unitarietà, "nemiche assolute" dei pregiudizi e delle esclusioni sociali. Solo in questo modo verificheremo la natura di certi provvedimenti tesi alla vera inclusione sociale e non al solito e fragoroso assistenzialismo fine a se stesso. Con queste proposte e con questi auspici ci avviamo a creare la società multiculturale , la vera integrazione e il vero diritto di cittadinanza, senza ipocrisie e senza demagogie di ogni genere. Ci sono le volontà politiche per perseguire tali obiettivi o, al contrario, vogliamo demandare alle Parrocchie e a Mons Ricchiuti il singolo intervento caritatevole? E' ormai accla-
rato che una tale scelta o opzione politica dell'accoglienza è imposta dall' attuale globalizzazione. Globalizzazione che guarda a una seria e attiva politica di accoglienza rivolta al futuro lucano , in grado di rafforzare "coesione economica e sociale". Siamo coscienti e consapevoli che il trend demografico negativo della Basilicata, potrà produrre solo senilità e tristezza, senza prospettive , senza vitalità e dinamismo giovanile. Noi speriamo, invece, che la lungimiranza della nuova classe dirigenziale regionale , pronta al rinnovamento , affronti, finalmente, anche questa patogena problematica.Solo, in questo modo ,infine, potremo superare le gravi difficoltà che si prospettano per l'immediato futuro, inseriti come siamo, purtroppo,in società "vecchia" muta e triste , senza speranza e senza giovanile allegria.
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Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
LA SOLITUDINE DEI LAVORATORI
LUPI E AGNELLI A BARILE
di VITO BUBBICO
di Circolo Idv Skanderbeg dalla prima passa sempre più evidente, l'ottimismo di maniera con cui taluni esponenti del governo, a cominciare del premier, cercanodi edulcorare la realtàappare quantomeno fuori luogo. La cronaca cista consegnando in questesettimane episodi di azioni plateali frutto del dramma umano di persone in carne ed ossa che non hanno ruoli di rilievo nella “fiction italia”, trasmessa a reti unificate, dove tutto va bene. I lavoratori spariti dalle cronache, dichiarati spesso estinti, per tornare visibili, per documentare la loro esistenza in vita (quando sopravvivono agli incidenti sul lavoro), per cercare di reagire alla logica “usa e getta” con cui oramaili si considera, sonocostretti a metterein campo azioni clamorose. I canali ufficiali sembrano non bastare più a tutelarli. Tanto meno sembra rassicurarli un sindacato diviso e, per questo, indebolito. Ecco, quindi, la loro sorprendente determinazione a non essere le vittime sacrificali di un meccanismo in cui loro sono gli unici destinati a pagare. Anche quando non vi è una crisi industriale vera che giustifichi la chiusura dell'azienda, come nla caso della Innse di Milano e della Lasme di Melfi. Ed ecco questi operai, per forza maggiore, improvvisarsi “eroi” per strappare l'attenzione mediatica, delle istituzioni, dei datori di lavoro. Insomma, di chi deve dare risposte. Sulle gru, sui tetti, oppure a fare lo sciopero della fame “in solitario” come nel caso della tuta blu Guido Barbieri della Cnh di Imola. Episodi che stanno portando a galla il grande dramma che i lavoratori italiani stanno vivendo sulla loro pelle. Un dramma che, altrimenti, sarebbe rimasto sotterraneo a causa della marginalità in cui è stato sospinto il mondo della lavoro, le sue ragioni, i suoi drammi, in una stagione politica caratterizzata da un violento attacco ai suoi diritti e alla compattezza della sua rappresentanza sindacale. Spesso alle spalle di questi gesti vi sono mesi e mesi di mobilitazione, presidi davanti ai cancelli, senza avere avuto risposte o quantomeno una semplice disponibilità a sedersi intorno ad un tavolo per discutere. Atteggiamenti arroganti sempre più diffusi di una classe padronale, priva di una vera cultura industriale e figlia di un capitalismo rampante finanziario e speculativo, che sa di avere dalla propria parte le migliori condizioni politico-ambientali. Spesso beneficiari di pingui sovvenzionipubblichema chenonesitanoafare sololescelte più consone al proprio tornaconto, fregandosene della gente che rimane sul lastrico e del territorio che li ha ospitati ed incoraggiati finanziariamente. Cosa rimane da fare allora di fronte all'annuncio a sorpresa della chiusura della propria fabbrica? Cosa fare quando la solitudine, la delusione, la paura, la perdita della speranza prendono il sopravvento nella propria esistenza? Cosa fare quando le forme classiche di lotta non appaiono più sufficienti, non danno abbastanza speranza per evitare la perdita del lavoro? Cosa fare in una Paese abituato da un bel po' a pensare individualmente e dove il messaggio della divisione, gli uni contro gli altri, è stato lo strumento attraverso cui negare la crisi, mostrando governanti sorridenti e sempre pronti a promettere che nessuno sarebbe stato lasciato indietro? Cosa fare quando nel momento in cui si è espulsi dal lavoro, si rischia di essere oscurati dietro ad un sipario, con il paese delle favole che prende il sopravvento su quello reale? Eccolo, quindi, il contesto perfettoin cui l'atto dell'eroe solitario prende corpo, il gesto estremo sulla propria pelle è valutato come l'unico modo per ridare speranza a se stesso e ai suoi compagni. Urgono risposte all'altezza del dramma che non si intravedono all'orizzonte. Chi si illudeva che si potessero chiudere le fabbriche nel silenzio deve ricredersi. Occorre porre con forza la questioneche nellacrisi deveesserechiamata amanifestarsi anche la responsabilità sociale dell'impresa. E' giustificabile tanta impassibilità di fronte a gente che chiede di continuare il proprio lavoro? E quanto cinismo c'è in un governo che nega la prosecuzione della cassa integrazione ordinaria e che con le proprie scelte sta mettendo sul lastrico centinaia di precari della scuola? Quale moralità e senso della coesione sociale c'è in un governo che produce il taglio di “341 posti di lavoro a fronte di 357 alunni in meno”, come accadrà nella sola provincia di Matera, con l'aggravante della assenza di ammortizzatori sociali? Anche questiprecari della scuola(gente cheper decenni ha sempre avuto il contratto rinnovato e che ora si troverà di colpo senza reddito) sono alle prese con una lotta disperata. Rischiano di diventare “invisibili” come i colleghi operai. Speriamo che a loro sia evitata la necessità di atti eclatanti per farsi ascoltare. In questo dramma, un ruolo importante, tocca al sistema dell'informazione che deve smetterla di marginalizzare la dimensione collettiva di milioni di persone orgogliose del proprio lavoro che con esso realizzano la loro vita, la propria identità, il proprio futuro. E per questo non vogliono vederselo portare via. Povero quel paese che ha bisogno di eroi, si dice. Ebbene, quando si giunge a questo punto vuol dire che lasituazione ègraveed uncampanellodi allarmedovrebbe suonare per tutti. Per il sindacato che dovrebbe ritornare a marciare unito, per le forze politiche troppo spesso trascinate nel funambolismo della politica spettacolo, per quegli imprenditori seri che comprendono quanto grave sia la definitiva depauperazione del capitale umano ai fini di una ripresa che non si annuncia certo imminente.
IL CATTOLICO E’ CONTRO LE SCENEGGIATE di ALDO VIVIANO LA presente stagione favorisce il titolo di cronaca giornalistica apparsa su “Il Quotidiano della Basilicata” di giovedì 27 agosto a pag. 7: “Il popolo di Cl ‘incorona’ Bersani segretario del Pd”. Nulla da eccepire sul contenuto che apre ai migliori auspici di un prossimo futuro funzionale. Certo, oggi sono rose e fiori sia in tribuna che in platea del noto meeting riminese. Domani non saprei cosa potrebbe seguire ad un partito politico che per bocca di un suo leader afferma di “avere in testa il paese”. Sono tanti i temi e di conseguenza i problemi tuttora insoluti tra fronte cattolico, di cui Comunione e Liberazione si dice espressione, e polo laico libertario, antidogmatico, statalista. I cattolici rivendicano il primato dell’uomo di fronte allo Stato: il diritto alla vita, la dignità della persona, i principii morali basilari della famiglia, da mantenere e sviluppare. Il diritto all’educazione, la libera scelta del lavoro e della società civile-coniugale-domestica. Il diritto all’uso ed alla proprietà dei beni materiali. La difesa dell’unità sociale e morale della famiglia, del matrimonio che ne è base, fondamento. La Bersani concezione dello Stato secondo lo spirito cristiano, quindi la legittima difesa della proprietà e del giusto uso dei beni della terra. Il diritto della famiglia, il suo primato, nell’affidare la prole alla pubblica istruzione. Finora non sono ben chiari, talora forse conflittuali, gli orientamenti culturali, pedagogici, didattici, professionali della “bandiera”Pd. Non so fino a quale punto ci sia il rispetto senza mugugno del pluralismo culturale, della primizia del diritto educativo, della libertà di coscienza di docenti e discenti. Il cattolico difende l’umanesimo personalista che ispira la proposta educativa, rende aperti al confronto civile, al dialogo sincero che si svolge nella maturità di giudizio e non nelle assemblee plateali imbandierate di simboli,
slogan di pessimo gusto o addirittura atteggiamenti di comparse carnevalesche. Il cattolico è contrario ad ogni forma aperta o surrettizia di ideologizzazione ed egemonizzazione culturale di programmi ed intese scolastiche strumentali dell’ente che deve presiedere alla costruzione del sapere, non a facili sceneggiate di difesa categoriale. Il dominio della realtà sulla ragione ha tolto la capacità critica. La coscienza cessa così di essere libera per il fatto che la si vuol determinare da esigenze ed interessi della società stabilita. L’uomo si trova ad essere svuotato di ogni stimolo, sotto l’influsso persuasivo (suggestivo?) della dimensione sempre più totalitaria. Questa società, comunque voluta o costruita, infatti, in virtù della sua organizzazione impone esigenze in vista della difesa e dell’espansione, sul tempo di lavoro, come sul tempo libero, sulla cultura materiale come su quella intellettuale, e facendo leva sui bisogni inutili che provoca nella gente per salvaguardare interessi costituiti, non fa altro che precludere l’affermazione della verità sull’insieme del sistema da correggere. Tale depotenziamento di umanesimo cristiano è tanto più grave per il fatto che probabilmente neppure un’assise nazionale di movimento identificativo se ne rendo conto. Esso forse si lascia integrare nel sistema con la spontaneità che induce il cronista de “Il Quotidiano della Basilicata” a titolare la notizia della partecipazione ed esternazione di un big partitico: il popolo di Cl “incorona” chi in testa dice di avere il paese, salvo poi a promuovere la difesa di : eutanasia, aborto, separazioni legali, convivenze, libero amore, omosessualità, critica puntuale ad ogni intervento sacrosanto del magistero ordinario e straordinario della Chiesa.
PUDORE ed onestà intellettuale, oltre che di rispetto verso la Comunità barilese che ha liberamente e democraticamente scelto la nuova amministrazione guidata dal dott. Giuseppe Mecca, è la parolina....... che manca al volantino “anonimo” di una fantomatica Sezione Italia dei valori, giustapposta - in bacheca - alla concorrente Lista civica di Destra (anche con la benedizione di Storace, sì Storace fautore “Fiamma Tricolore”) “Barile che cambia... (giacchetta) vox populi) e di qualche radicato personaggio, saltellante da una stanza del potere a un'altra). Ma veniamo ai punti più scabrosi del “volantino” senza firma , ma con data 25 agosto: il dibattito “aspro” ma sinora piuttosto adeguato “alla bisogna” non è solo salito alla ribalta della cronaca regionale; per chi fa finta di niente, i Blog (a cui i loro veri Amici Governativi , stanno tentando di tappare la bocca, Grillo uno per tutti) da tempo sono visionabili ovunque, in Italia ed all'Estero. Sicchè pure i nostri Concittadini emigrati vengono informati direttamente delle strane e indecenti danze di saltimbanchi barilesi. Un'amministrazione, da meno di tre mesi salita in Municipio, che ha trovato solo debiti, sconquasso della macchina amministrativa, sporcizia e calcinacci, “aggredita” in pubblica piazza reiteratamente - davanti a centinaia di cittadini e vacanzieri , sarebbe “violenta” e “spropositata”? E' la classica favola del lupo e dell'agnello. Coloro che la popolazione Barilese ha indicato , a suffragio popolare, come una delle “tre” opposizioni in Consiglio Comunale , hanno il diritto sacrosanto di intervenire in ogni discussione che riguardi la collettività amministrata , con il dovere - bensì - di attenersi strettamente ai compiti di sorveglianza istituzionale. Per la Gestione del quinquennio , è compito della coalizione “Barile Futuro” costituita “ab origine” da diversi Partiti del centro-sinistra (in primis il Pd), fare un monitoraggio delle risorse, umane e finanziarie, dare spazio a un’intelligente e competente progettualità , aperta e innovativa per ridare a Barile il tono e le coordinate di una cittadina, in via di moderno sviluppo e rilancio socio-economico e culturale. Mettere in dubbio la libera e autonoma volontà del corpo elettorale - da rispettare sempre e comunque - insinuando “che non si è trattato di un errore” significa , fra le righe, che “la verità fa male” e che “bisogna saper perdere” parafrasando le note canzoni. Barile
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DOV’E’ FINITA LA MORALE di FRANCESCO CURATELLA LA caduta o la scomparsa del comunismo con la relativa crisi del capitalismo ha prodotto la paura al comunismo e si è ottenuto il trionfo dell'egoismo annidato nella cattiva gestione della Democrazia producendo una mala Burocrazia. Oggi i Galantuomini non sono più galanti, i Nobili diventati politici si sono trasformatiin ignobili,ibenestanti diieri sono diventati poveri e i poveri sono diventati ricchi ma vuoti di cultura. Tutta la politica Lucana per mantenere il suo gioco di autorità sulla sovranità del popolo, mischia la bugia con la verità così il popolo si confonde e non è più in grado di capire e distinguere la Logica, la Ragione in base alle regole della Natura. Tutto questo malessere di vita si ripercuote paurosamente e pesantemente sulla Famiglia. Oggi nella famiglia il Crocifisso è pieno dipolvere, ma domina il dio denaro e l'essere umano è diventato un numero che produce voti al politico di turno. La politica con la legge dei numeri ha trasformato il sistema della vita., Nelle famiglie crescono i tentativi di suicidio perché si è perduto il significato della vita naturale, i giovani sono i primi a pagare le dovute conseguenze demotivati di ogni ideale. Una ricercafatta dallaclinica SanCarlo di Milano annota ed evidenzia una crescita nei tentativi di suicidio tra i giovani, 590 a Milano negli ultimi tre anni. C'è una generazione che non sa soffrire perché non è stata educata dal valore della vita. Ai giovani viene detto in tutte le Salse che la vita è un giocattolo (manovrato dalla politica), non è un dovere, è un compito. Così quando non è conforme alle aspettative, la si butta. Tanto dopo c'è solo il sonno eterno (altra cosa che viene detto in tutte le salse). Anche igenitori fannola loro parte. Se ci sono è tutto un lavorare per guadagnare i soldi per divertirsi.Il pargolo oggi tennis, domani piscina, poi lezione di pianoforte… Trause scolastica firmata, cellulare, paghetta cospicua, palestra, pub, discoteca, motorino… E poiché anche per i genitori lavita èun giocattolo(dovuto sempre alla politica) quando non vano più d'accordo si separano. Lasciando i figli a mezzadria e usandoli come arma diricatto oriempiendoli di gadget per cercare di compensare (come se qualcosa potesse compensare la perdita della famiglia). Va da sé che talvolta basta un brutto voto o la rottura con la fidanzatina… Se cìè qualcuno che si salva (e non sempre) è la coppia cattolica credente e praticante con un sacco di marmocchi. Tutti gli altri sono a rischio. Oggi tutto questo scoraggiamento è dovuto alla paura della fine del mese, ogni Famiglia vive l'incubo delle bollette e delle scadenze-tasse, tasse e sempre tasse ma solo chi è dentro la politica gode dei benefici e di cospicui spettanze. I giovani che vivono in una famiglia senza ideali di moralità e di continuità per la vita sono maggiormente i soggetti che prendono facilmente e volentieri la via del vizio. Un vecchio proverbio dice: impara l'arte e mettila da parte. Un altro dice: Piegati ramoscello quando sei tenero. Ieri in Lucania si viveva con saggezza e profezia, oggi si vivacchia tra musiche e balli gestiti dalla politica vuota e attaccata alla poltrona. Oggi il cittadino di buona volontà per mantenersi incontaminato deve lottare, lottare, lottare contro il proprio IO del male dal nome; Tentazione. La buona opinione è il miglior giudice! * Comitato cittadino Cobm Venosa
ANIMALISTI E DINTORNI
MARATEA, SE L’EDILIZIA CRESCE SENZA MISURA
di PIO ABIUSI La struttura sociale italiana si regge in via preminente sul volontariato - termine così definito sia se remunerato (a vario titolo) sia se gratuito. Un ruolo non insignificante lo hanno le associazioni animaliste. In realtà esse sono realmente attive nel Nord del paese e più che fare denuncie, spesso sterili, organizzano strutture ricettive per i cani e si curano, di concerto con la pubblica amministrazione, di organizzare campagne di sensibilizzazione contro l'abbandono e per l'adozione dei randagi Esse si prendono cura anche dei gatti, animale meno” ingombrante” e più versatile per il fai da te ed incute meno timore all'uomo. Credo che in molti siamo d'accordo che l'animale non sia oggetto da boutique ma un essere vivente con i suoi affetti , il suo carattere, i suoi problemi e questo a prescindere dal pedigree Premesso tutto questo ,Il risultato è sotto gli occhi di tutti, dove esistono e sono operative le associazioni animaliste i costi per la cura dei cani randagi è minore rispetto a quelli dove la gestione è affidata alla pubblica amministrazione o a privati (leggasi meridione) dove il più delle volte le associazioni sono autoreferenziali e basta. La Regione Basilicata sin dal 1993 con la legge N° 6 si è dotata di uno strumento di prevenzione e controllo del randagismo. Con essa è stata istituita l'anagrafe canina e vi sono norme per la protezione degli animali di affezione. La legge, pur non recente, è attuale; quello che occorre fare è una attività di vigilanza per la corretta applicazione della stessa da parte dei Comuni, delle Asl e dei cittadini che detengono animali di affezione. Il fenomeno del randagismo viene sollevato, come normalmente accade, nella Primavera nel periodo precedente le ferie estive quando si verifica l'abbandono, principalmente, dei cani. Mi sembra sia giunta l'ora, adesso che le Asl sono divenute solo due in regione, procedere ad una anagrafe del bisogno su tutto il territorio regionale, individuare una quantità utile di canili sanitari dove i randagi catturati vengono sottoposti a visita medica e sterilizzati e, decorso il tempo utile, normalmente di dieci giorni, vengono affidati ai canili rifugioin attesadi adozione facendo salvo il caso in cui non si tratta di animali particolarmente aggressivi o ammalati. La gestione del canile sanitario avverrà sotto
stretto controllo delle autorità veterinarie e pubbliche. Per l'affidamento dei canili rifugio occorrerà creare un albo di strutture e di personale qualificato sempre sotto l'alto controllo delle autorità sanitarie. Movendosi in questo modo si avrà una maggiore efficienza e certamente una contrazione dei costi. Si riuscirà, così, ad evitare di rimettere in circolazione i randagi sterilizzati dopo la fase di permanenza nel canile sanitario e si eviterà di progettare un canile sanitario per mille animali come è accaduto in questi giorni a Matera forse pari a quello di Milano, tanto per realizzarlo ci sono i fondi regionali e per la gestione poi? l'addizionale Irpef è già stata utilizzata tutta. E' vero che la Legge n. 189/2004 prevede che l'abbandono dei cani comporta l'arresto fino ad un anno o l'ammenda da 1.000,00 fino a 10.000,00. ma è anche vero che con le misure di repressione, senza la sensibilità del cittadino, si ottiene poco. Un ruolo di sensibilizzazione all'adozione e di dissuasione all'abbandono e di costruttiva collaborazioneper lacreazione del servizio dovrebbe spettare alle associazioni animaliste che dovrebbero essere presenti sul campo e imparare a rinunziare alle sterili polemiche. Per sollecitare un dibattito dico che sarebbe opportuno lasciare il servizio operativo alle Provincie in attesa che i distretti si vadano a costituire e diventino operativi superando, così, il livello comunale. E' di questo giorni il dibattito sull'emergenza cinghiali nel Parco della Murgia Materana, di tanto in tanto lo è un po' ovunque in regione. Sul territorio regionale si organizzano lebattute dicaccia per ridurre il numero degli animali presenti e tentare, così, di correggere gli errori di un ripopolamento sbagliato. Nel Parco per un fatto di discrezione, dovuto al posto, sono state impiantate le trappole. Non vuoi che l'animalista di turno non proponga di lasciar vivere quegli animali catturati? Che il cane non venga soppresso è normale anche perché non è commestibile ma il cinghiale che è un suino cresciuto allo stato brado? Una cosa è essere animalisti ed altroè essere vegetariani e poi perché questa proposta non viene indirizzata agli agricoltori o alle loro associazioni di categoria? C'è davvero bisogno di gente nel associazionismo animalista che stia con i piedi piantati sulla terra.
E’ un peccato che la mensa dei poveri non si faccia GENTILE direttore, siamo un gruppo di ex detenuti di disoccupati e povera gente. Ti scriviamo per l’articolo uscito su questo giornale qualche giorno fa di Giovanni Saluzzi e la mensa dei poveri. Abbiamo letto che Saluzzi rinuncia a fare la mensa ci dispiace perché moltidi noi speravamo finalmentedi avere un aiuto vero. Molti di noi conoscono Saluzzi chi per essere stato con lui in carcere e qualcuno ha fatto con lui la fila per un aiuto alle associazioni come la Caritas. Abbiamo sperato in Saluzzi in quanto è sempre stato uno con le palle e poi e fortunato ha sempre trovato una porta aperta, anche in carcere era un raccomandato faceva quello che voleva. Non siamo gelosi ma per la sua fortuna e capacità credevamocheavrebbefattoqualcosa pernoi.Perquestodirettore Leporace ti chiediamo pari opportunità non siamo raccomandati ti chiediamo di pubblicare un articolo su noi e preghiamo Giovanni Saluzzi di continuare il suo progetto per i poveri. Chiediamo inoltre al sindaco di Potenza Vito Santarsiero di aiutare Saluzzi, perché noi siamo disperati abbiamo bisogno. Non minacciamo nessuno però... ti ringraziamo direttore Leporace. Seguono numerose firme
di GIAN CARLO MARCHESINI SE LA VERA vocazione di Maratea è il godimento della bellezza nelle mille forme che la natura e l'ingegno umano sanno inventare, al momento il suo destino appare invece essere piuttosto altro e diverso. E' l'espansione edilizia in sfrenata crescita, la moltiplicazione inesausta di case e casette, ville e villette, la sua corsa all'oro. Perché ognuno qui sembra sempre più propenso, in quel campo, a fare da sé. Quando invece una politica urbanistica lungimirante e seria - ma questo non riguarda solo Maratea dovrebbe essere del tutto diversa. Nel senso che dovremmo e potremmo fare nostra una concezione per la quale abbiamo avuto tutto in custodia e prestito, ne dobbiamo fare semplicemente buon uso, beneficiarne moderatamente, per lasciare a chi viene dopo, possibilmente in uno stato ancora migliore di quello che abbiamo ricevuto, ciò di cui abbiamo goduto. Chiamatela logica del leasing, usufrutto o temporaneo possesso, purché non contratto di proprietà incondizionato e illimitato. Badate che non è eccentrica e francescana bizzarria: di questa visione sono sostenitori, in lucidi e persuasivi saggi, intellettuali, politici, scienziati lungimiranti. Qui sembra invece dominare la corsa frenetica alla costruzione di una casa che rimane gran parte dell'anno vuota e chiusa, prende forme e fogge spesso invasive ed eccentriche, a volte prive di criterio o discernimento, segnalandosi come sfoggio dei gusti più disparati, per di più a volte parziali o incompleti, rispetto al disegno originario, dal venir meno improvviso di risorse e mezzi. Si direbbe che pochissimi oramai resistano all'impulso di edificare il proprio monumento personale, il proprio colorato loculo privato. A nessuno si direbbe essere impedito - ma, anche lì, a qualcuno è impedito un po' meno - lo sviluppo senza limiti del proprio estro. Sarà questo il feticcio che, crollate le grandi ideologie, ancora mantiene una qualche appetibilità residua? Tra l'altro, il mattone come bene di investimento ancora (in qualche misura) tira e funziona. Ma non sarà (anche) una risposta a un sentimento di esistenziale precarietà e insussistenza? La dimora dell'uomo dovrebbe essere il risultato di un sentire ecologico, di un agire rispettoso e collaborativo: semplice, economica, adeguatamente funzionale e sobriamente comoda. Le esagerazioni esibizionistiche che si vedono sempre più frequenti in circolazione sono invece spreco di materiale invasivo, offesa per lo sguardo, gli spazi naturali, l'armonia del territorio, il buon senso e il gusto estetico. Ha contribuito anche il terremoto del 1980, con le leggi a soccorso dei danneggiati, ad accelerare l'impetuoso locale sviluppo edilizio. Insieme all'espediente magico del rudere. Chiunque avesse sul suo terreno uno stabbio, un ovile, un muro diroccato, ne ha ricavato vani, case, appartamenti. Dalle rovine provocate dal tempo e dal terremoto (le rovine provocate da quest'ultimo essendo state spesso artatamente gonfiate, estese o del tutto inventate), molti degli abitanti hanno ricavato bacchetta magica e manna. Ma mentre fino a un certo punto il controllo sociale ha funzionato da argine e barriera (se osi costruire anche un solo centimetro oltre quello che ti spetta, io ti denuncio!), da quel punto in poi, forse proprio in virtù della caccia al finanziamento pubblico scatenato dalle generose leggi post terremoto, il meccanismo si è capovolto: io trasgredisco, d'accordo: ma perché invece di denunciarmi non trasgredisci anche tu? Madre natura, che prima ve-
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niva rispettata in virtù del fatto che ognuno dei fratelli sul territorio impediva con il suo controllo geloso che l'altro ne approfittasse, da un po' di anni è diventata oggetto di violenza multipla e concorde da parte di gran numero dei suoi figli. Abilità e astuzia nella trasgressione, lassismo e opportunismo, indifferenza ed egoismo sono diventati il tessuto connettivo di un comportamento sempre più diffuso. Se si facesse un censimento di quanti hanno costruito negli ultimi anni senza avere trasgredito norme e leggi e regolamenti, temo che ben pochi ne risulterebbero esenti. D'altra parte, gli oneri di fabbricazione costituiscono la principale fonte di entrata dei Comuni - ora poi che è stata loro tolta anche l'ICI, e che i debiti contratti per i mutui in passato accesi assorbono la buona parte degli introiti. Insomma, l'abuso abbastanza eccezionale di una volta si direbbe essere diventato oggi in edilizia la (quasi) regola. Gli abitanti del luogo ne hanno fruito e beneficiato, la borghesia potentina (e napoletana e romana) ha dato per prima l'esempio con la costruzione di seconde e terze case. Fino a che punto può reggere il limite di tolleranza su cui si fonda l'equilibrio naturale e lo stato di salute di un territorio? O esso è stato da tempo superato? E il procedere nella costruzione di case irregolari e parzialmente o del tutto illegali, spesso perfino prive di allacciamenti fognari, non contribuisce a certi pessimi risultati? Il depuratore ubicato tra Cersuta e Fiumicello ne è evidente conferma. Funziona? Non funziona? I dislivelli da superare saranno anche problematici: ma non lo è anche per chi d'estate ne annusa nell'aria il lezzo insopportabile? Ma è rimasto qualcuno cui stia a cuore qualcosa di più e di diverso del mattone, del metro quadro, del vano e del nuovo piano, dell'ala in più, della mansardina, del loculo e della terrazzina? Ma è veramente questo l'orizzonte che dà senso alla vita, se è così ostruito da muri e pareti, torrette e pinnacoli, terrazzi trasformati in barriere e ostacoli? Ma che senso ha costruire ancora case, se la gran parte viene poi goduta un mese l'anno? E perché costruire, come si ipotizza (e sembra si tratti dello stesso gruppo affaristico indagato per i reati commessi nel tentativo recente di avvio di costruzione di un villaggio turistico nel Metapontino), un nuovo porto a Castrocucco: per attrarre altre centinaia di imbarcazioni che assolveranno sostanzialmente lo scopo di nutrire l'esibizionismo vanitoso dei loro proprietari - con ricchezze accumulate spesso grazie a evasioni fiscali parziali o totali - e contribuiscono ad ammazzare definitivamente la già scarsa vita residua rimasta nel mare? La bellezza dei luoghi attira, il valore dei terreni e degli immobili sale, tutti tendono a costruire il più vicino possibile al mare. Ora, come dice bene Guido Viale nel suo ultimo libro (Prove di un mondo diverso. Itinerari di lavoro dentro la crisi. NdA Press), è giusto che coloro che abitano un luogo ricavino reddito e profitto dalla risorsa paesaggistica avuta in sorte. Ma vi deve presiedere ed essere rispettato un criterio capace di garantire e impedire il deperimento o addirittura l'esaurimento della risorsa primaria, altrimenti va distrutto nel tempo, e a danno delle nuove generazioni, ciò che si prende e utilizza sconsideratamente oggi. Costruire per costruire, senza rispetto per il come, il per chi e il perché, con il solo metro di massimizzare il proprio (miope e apparente) profitto, significa nel tempo colpire al cuore e uccidere la risorsa stessa cui si attinge.
L’ANGOLO DELLA POESIA
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A Giuseppe QUESTA poesia - che definire commovente è poco - è firmata dai familiari di Giuseppe Bonafine di Viggianello. Morì a sei anni, nel 1997, per un male di quelli definiti “incurabili”. Da quella tragedia, ogni anno, la famiglia di Giuseppe pubblica un ricordo personale del loro bimbo. Il padre ha scritto questa poesia in occasione della data in cui Giuseppe festeggiava il compleanno, ossia il 20 agosto. Ecco i bellissimi versi, sui quali il Quotidiano della Basilicata partecipa al dolore dei signori Bonafine. L’estate ancora scaglia i suoi dardi, e già l’alito lieve dell’autunno ne smorza l’incosciente allegria stagliando l’ombra dei ricordi. I giorni si consumano
scoprendomi sempre più indifeso, ostaggio della tua assenza, pietra levigata dal pianto. La felicità, inattesa e volatile, è fuggita via con i tuoi sogni di bimbo lasciandomi a guardia di una storia senza tempo. Ti ho cercato tra il volo degli uccelli nel canto del vento che diffonde il dolore del mondo. Ora ti porto dentro e sono pieno della tua privazione che morde le carni e lascia che il rimpianto sia condanna. So bene che la magia del tuo incanto non ritornerà mai più mentre mi consumo tra riti quotidiani con cui pago la colpa di vivere. Papà, mamma, Alessio
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Sabato 29 agosto 2009
Italia / Mondo
Sabato 29 agosto 2009
L’Istat: «E’ la più ampia flessione dall’inizio del 1992»
Primi dati dell’Assoenologi
Giù i prezzi alla produzione Il crollo a luglio è del 7,5%
Vendemmia 2009 stabile, ma la crisi taglia i guadagni
ROMA - Ancora segnali di stasi per l'economia italiana. Sono quelli che arrivano dall’Istat: a luglio i prezzi alla produzione dell’industria sono calati dello 0,4% rispetto al mese precedente, e del 7,5% rispetto a luglio 2008. Si tratta della diminuzione su base annua più ampia non solo dal gennaio 2006, data di inizio della serie dei dati confrontabili, ma addirittura dal gennaio 1992. Come a dire, “da sempre”. Un segnale importante, anche perchè il livello dei prezzi alla produzione solitamente anticipa la tendenza dell’inflazione nei prossimi mesi. Si tratta di un nuovo calo su base mensile, spiega l’Istat, dopo i deboli segnali di ripresa registrati a maggio e giugno. Una tendenza al ribasso dei prezzi che riguarda sia i prodotti destinati al mercato interno sia quelli per l’estero. Sul mercato interno, infatti, l’indice ha registrato un calo dello 0,6% su base mensile e dell’8,5% su base annua, mentre su quello estero l’indice è diminuito rispettivamente dello 0,2% rispetto a giugno e del 4% in confronto a luglio 2008. La diminuzione dei prezzi per il mercato estero è causata da un calo del 3,5% annuo nella zona euro e del 4,5% in quella non-euro. Complessivamente, nei primi sette mesi dell’anno i prezzi sono calati del 4,7% (-5,3% mercato interno, -2,6% estero) rispetto allo stesso periodo del 2008. E a spingere in giù il livello dei prezzi, in particolare, è il comparto energetico, che complessivamente registra un calo del 23,3% rispetto ad un anno fa, ovvero prima che si scatenassero gli effetti della crisi sull'economia reale. In diminuzione su base annua anche i beni intermedi (-7,4%). Sul mercato interno crollano in particolare i prezzi dei prodotti petroliferi raffinati, che segnano una contrazione del 2,3% rispetto a giugno e addirittura un -35,2% rispetto a luglio 2008. I dati dell’Istat fanno saltare sulla sedia le associazioni dei consumatori. Adusbef e Federconsumatori definiscono «inspiegabile ed inaccettabile che, nonostante il calo dei prezzi alla produzione industriale, i prezzi dei beni di largo consumo, quali pane, pasta e latte, rimangano a livelli elevati o addirittura riprendano a registrare aumenti del tutto ingiustificati e fuori da ogni logica di mercato». Per il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, infine, al crollo
di GRAZIELLA MARINO ROMA - Quella del 2009 sarà per i viticoltori italiani una vendemmia all’insegna della crisi. Non tanto per la quantità di vino che verrà prodotta, contenuta ma identica all’annata precedente, nè per la qualità, che sarà «più che buona e con diverse punte di ottimo», ma per i prezzi all’ingrosso che, rispetto allo scorso anno, potrebbero subire ribassi con punte anche del 1520%. È quanto emerge dai primi dati ufficiali elaborati dall’Assoenologi, validi sino a fine ottobre quando l’Organizzazione dei tecnici del settore vitivinicolo presenterà quelli definitivi. L’Assoenologi stima nel 2009 una produzione complessiva di uva tra i 63 e i 65 milioni di quintali da cui usciranno circa 46,3 milioni di ettolitri di vini e mosti, in linea con il 2008. In tempi di crisi la tendenza al taglio dei prezzi non è una novità. Nel primo trimestre del 2009, precisa il direttore generale di Assoenologi Giuseppe Martelli, il valore delle esportazioni italiane divino siè giàridotto del 9,2% rispetto al 2008, ma ha anche permesso di mantenere i volumi che, nello stesso periodo, hanno ceduto appena lo 0,3%. In particolare i valori oscillano dal -8,3% del vino in bottiglia al -14% degli spumanti, passando per il -12,5% del prodotto sfuso. Altra tendenza che si delinea – spiega Assoenologi – è il calo della domanda per il vino sfuso (-5,5%) e l’espansione dei vini in bottiglia (+1,1%) e degli spumanti (+17,3%). Una domanda che viene sostenuta dai produttori con una politica di prezzo che finora ha permesso di «vendere e diminuire sensibilmente le scorte in alcune zone e cantine», ma ha
anchedeterminato «scarsiintroiti» e questo alla lunga, sottolinea Martelli, «non potrà non avere conseguenze sulla sostenibilità finanziaria di molte imprese», con prezzi che «per la stragrande maggioranza delle tipologie di vini saranno abbattuti all’ingrosso con punte anche del 15-20%». Al momento, però, «la produzione 2009 non registra scambi consistenti, anche perchè le aziende stanno definendo le strategie di vendita per il prossimo anno, che si preannuncia non facile. Il mercato dei vini all’ingrosso è quindi poco dinamico e per ora l'offerta mira a mantenere i prezzi del 2008». Tornando alla vendemmia, Martelli spiega che in Italia il trend è in ribasso già da tempo. Ad una media decennale (1999-2008) di 49,5 milioni di ettolitri, infatti, sono seguiti i 47,3 milioni del periodo 2002-2008 ed i 46,1 milioni del triennio 2006-2008. Inoltre, il bizzarro andamento climatico e le punte di calore registrate nell’ultimo mese, non solo hanno anticipato la vendemmia ma l’hanno anche differenziata longitudinalmente, dividendo l’Italia tra una parte occidentale, ovvero quella tirrenica, che ha registrato incrementi di produzione omogenei compresi tra il 5 ed il 10% rispetto al 2008, ed una parte orientale, ovvero quella adriatica, segnata da cali di produzione, altrettanto omogenei, compresi tra il 5 ed il 10%. Gli aumenti maggiori si registrano in Piemonte (+10%), Campania (+10%) e Sardegna (+10%), mentre le regioni più deficitarie sono Marche (-5%), Abruzzo (-10%) e Puglia (10%). Il Veneto (8,1 milioni di ettolitri) guida per il terzo anno la classifica delle regioni più produttive.
La qualità si mantiene su standard alti
dei prezzi alla produzione, non corrisponde una riduzione di quelli al consumo, e questa «è un’ulteriore conferma della gravità della crisi del sistema produttivo italiano». Sul fronte dell’agricoltura, i prezzi alla produzione della frutta estiva come le pesche sono praticamente dimezzati rispetto allo scorso anno su valori che mettono a rischio il futuro del Made in Italy. È quanto afferma la Coldiretti, che denuncia: «È scandaloso che, a fronte del crollo alla produzione, si sia verificato secondo l’Istat un aumento tendenziale dell’1,2% dei prezzi della frutta al consumo nel mese di luglio. Le poche decine di centesimi pagate agli agricoltori si trasformano in euro sui banchi di vendita per la presenza di pesanti distorsioni nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola che danneggiano consumatori ed imprese agricole alle quali vengono riconosciuti compensi che non coprono i costi». «A causa della moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola è scomparso – precisa la Coldiretti – oltre un
terzo del frutteto italiano (-34,4%) negli ultimi dieci anni con effetti sui redditi degli imprenditori agricoli, sul paesaggio della campagna italiana e sulla salute dei cittadini, che hanno ridotto il consumo di componenti indispensabili della dieta mediterranea». A registrare il calo più drastico i limoni che sono quasi dimezzati (- 47%), seguiti dagli agrumi e dai piccoli frutti (- 42%), da peri e peschi (- 38%), aranci (- 34%) e meli (- 23%), secondo i dati Istat relativi al periodo 1997-2007. Sotto accusa per la Coldiretti c'è la grande distribuzione organizzata, attraverso la quale transita la maggioranza della frutta italiana e che è stata oggetto anche di un intervento del Parlamento Europeo secondo il quale tra i fattori che influenzano il meccanismo di trasmissione dei prezzi e il divario dei prezzi alla produzione e al consumo, c’è anche «il comportamento commerciale degli operatori lungo la catena di approvvigionamento». Una situazione che rende i prezzi al consumo per gli alimentari in media cinque volte più alti di quelli alla produzione.
Dimezzati i costi della frutta
Confronto a Rimini sull’evasione
Unioncamere
Italia-San Marino nessuna intesa
Accesso al credito più difficile
considera che San Marino ha 30 mila abitanti, mentre il nostro Paese ne conta 60 milioni». Sotto la lente dei tecnici di Via XX Settembre anche la propensione al risparmio dei due popoli: di poco superiore a 13 per gli italiani e pari a 229 per i sammarinesi. «Pur considerando l’alta propensione al risparmio dei sammarinesi - ha ironizzato Tremonti – c'è qualcosa che non è allineato con la demografia e il Pil». La nuova intesa dovrà, dunque, capire perchè i veicoli di classe premium sono il 205% nel piccolo Stato e il 9% in Italia, come pure si dovrà chiarire la posizione degli ottomila italiani che hanno acquisito la residenza San Marino. «Sono molti – ha aggiunto ancora Giulio Tremonti – quelli che non dichiarano le tasse nè a noi nè da voi. A San Marino ci sono 3.680 società: un po’ troppe se consideriamo la popolazione scremata da vecchi e bambini. Si deve arrivare a un trattato con procedure tecniche che consentano di controllare la quantità di contante circolante e scovare gli evasori».
RIMINI - «Le banche più piccole, quelle più vicine al territorio in cui operano, sono anche quelle che meglio delle altre sanno rispondere alle esigenze del sistema produttivo». Lo ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, nel Meeting di Rimini. Nella stessa occasione è stata diffusa un’indagine del Centro studi di Unioncamere secondo la quale il 20,7% delle aziende dichiara diaver avuto difficoltà nell’accesso al credito bancario negli ultimi sei mesi, a fronte di un 43,3% che non segnala alcun aggravio e un restante 35,9% che non ha invece richiesto prestiti e finanziamenti alle banche nel corso dello stesso periodo. Particolare poi la situazione vissuta dalle imprese del Sud, che mostrano di ricorrere meno di quelle del CentroNord al credito bancario (61,8%contro 65,0%),anchea causa di condizioni creditizie meno vantaggiose rispetto alle altrearee delPaese (il36,3% delle imprese meridionali che si rivolgono alle banche segnala difficoltà, contro il 30,9% del resto d’Italia).
RIMINI - Non c'è ancora accordo tra Italia e San Marino per individuare gli evasori fiscali che utilizzano la piccola Repubblica nel cuore dell’Emilia Romagna per occultarei capitali o evadere il fisco. Al Meeting di Rimini il ministro dell’Economia e Finanze, Giulio Tremonti, ha incontrato il segretario di Stato di San Marino con delega all’Economia e finanza, Gabriele Gatti, e il segretario di Stato con delega agli Esteri, Antonella Mularoni. Al di là degli intenti positivi manifestati dalla Repubblica del Titano non sono stati però ancora definiti tutti i dettagli per arrivare ad un protocollo definitivo. A metà settembreè previstaun’ulteriore riunione tecnica a Roma. «Ci auguriamo - ha affermato Gatti – che entro poche settimane si arrivi alla firma». Tremonti dal canto suo ha detto chiaramente che i rapporti fiscali e valutari devono essere rivisti. «A noi risulta – ha evidenziato il ministro italiano – che a San Marino ci sia un miliardo di euro in contanti,mentre inItaliala sommasi aggira sugli 80 miliardi. Il dato è tanto più stridente se si
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12 Economia
24 ore in Basilicata
Centrale del Mercure Il Forum delle associazioni replica alle valutazioni dell’Enel
«Le bugie hanno le gambe corte» Normative nazionali ed europee vieterebbero il progetto di riconversione MERCURE - Il Forum delle associazioni e comitati contro la riapertura della centrale Enel della Valle del Mercure, replica alla risposta dell’Enel ovvero evidenzia che le bugie hanno le gambe corte e vita breve. Secondo l’Enel la protesta contro il progetto di conversione a biomasse della Centrale Enel della Valle del Mercure è immotivata rispetto ai pareri favorevoli che, necessari a garantire i criteri di tutela dell’ecosistema, sono stati già acquisiti dai rappresentanti del Parco del Pollino, dagli enti locali calabresi e lucani dell’area, dalle Asl di Castrovillari e Cosenza e dal Corpo Forestale dello Stato, dalla Provincia di Cosenza e da quella di Potenza. Il Forum delle associazioni invece afferma che «questo puzzle di pareri, su diversi dei quali pesano obiezioni e ricorsi, nelle sedi competenti, oltre che alla magistratura ordinaria, affannosamente e disordinatamente rincorso da Enel, è tuttora ampiamente incompleto e, comunque, del tutto inadeguato, visto che la normativa italiana ed europea vieta progetti come quello dell’Enel. E che non si possono certo accampare pretese infondate solo perché ci si chiama Enel». Il Forum afferma ancora che «si attesta qui un fatto fondamentale, che si cerca poi di smentire, la Centrale è completamente chiusa e inattiva da molti anni. Perciò ora non inquina. L’inquinamento eventualmente prodotto con la riaccensione andrebbe a danneggiare un ambiente salubre e pulito». Secondo l’Enel la produzione di energia da biomasse vegetali, infatti, è un processo che non aumenta la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera, essendo la quantità di Co2 rilasciata durante la combustione pari a quella che le biomasse assorbono, per fotosintesi, nel corso del loro accrescimento. A ciò il Forum risponde che si tratta di «affermazioni del tutto infondate. Le Centrali a biomasse per essere in pari con il bilancio della Co2, devono avere una potenza dell'ordine di 0,5 MW elettrici ed un bacino di approvvigionamento di circa 40-50 Km di raggio. Questo perché nel bilancio della Co2 va calcolata l'estrazione e il trasporto delle bio-
Il commissario dell’Asl lascia
Maroscia si dimette
A sinistra la Centrale del Mercure Qui sopra gli ambientalisti in protesta
masse. La Centrale del Mercure, una delle più grandi d’Europa. ha una potenza di 35 Mw elettrici netti, 70 volte più grande, e come bacino di approvvigionamento l'intera Comunità europea, come Enel stessa ha dovuto ufficialmente confessare, dopo anni di reticenze. 400 mila tonnellate l’anno il legname da incenerire e centinaia i camion che ogni giorno andrebbero a congestionare ulteriormente una viabilità già ora inadeguata e a spandere i loro gas di scarico in un ambiente incontaminato e protetto quale il Parco nazionale del Pollino. Le Centrali a biomasse nascono inoltre per fornire energia alle comunità locali, non a scopo unicamente speculativo, legittimo se non comporta danno all’ambiente e alle popolazioni residenti». Dalle dichiarazioni dell’Enel rispetto al funzionamento a olio combustibile, la conversione a biomasse consentirà la riduzione del 97 per cento delle emissioni degli ossidi di
zolfo e le ulteriori riduzioni del 69 per cento delle emissioni degli ossidi di azoto e dell’80 per cento delle polveri totali. Dichiarazione che secondo il Forum è «grossolana e grave alterazione della realtà reale. Attualmente la Centrale non funziona a olio combustibile. Semplicemente non funziona del tutto dal 1997, per cui l'aria è pura da ben dodici anni. E tale vogliamo rimanga. Il problema delle patologie da particolato fine ed ultrafine quali allergie, patologie respiratorie in genere, malattie cardiovascolari, tumori, e altro non è certo un’invenzione degli ambientalisti. Come è ben noto dalla letteratura scientifica internazionale, le nanoparticelle più pericolose sono quelle più piccole (da Pm 2.5 fino a Pm 0,1), che è impossibile intercettare con i filtri industriali attualmente in commercio. Per non parlare poi di ossidi di zolfo, ossidi di azoto, diossine». Il Forum continua ancora specificando che «la
grottesca vicenda dei presunti posti di lavoro sarebbe comica se non speculasse su una delle piaghe endemiche della nostra terra, quella della disoccupazione. Che la Centrale non mitigherebbe affatto, ma aggraverebbe e di molto. Nella lettera di Enel al passato riferimento a “nuovi posti di lavoro” nella Centrale, si passa ad un altrettanto irrealistico “indotto”. Ma quale? Quello di ditte di autotrasporto che non ci sono, o di altrettanto inesistenti “coltivatori di biomasse”, mestiere, per altro, assolutamente non redditizio e per di più all'interno di un’area protetta? E perché non si parla dei danni all’occupazione già presente che la Centrale creerebbe? Per esempio alle cooperative che fanno rafting sul Mercure-Lao oppure ai piccoli imprenditori di prodotti tipici locali, che hanno nella qualità ambientale della filiera di produzione il loro punto di forza?». Emilia Manco
Domenico Maroscia
MATERA - Domenico Maroscia, attuale commissario liquidatore dell’ex Asl di Matera si è dimesso. La notizia era nell’aria da qualche giorno. Ieri la conferma. Ha lasciato il suo ufficio di Matera, sembra, per questioni personali. Persone a lui vicine hanno confermato che negli ultimi tempi era un po’ a disagio. Ma c’è anche chi sospetta che stia preparando una sua discesa in campo alle elezioni regionali. Maroscia, che ha ricoperto fino al 30 giugno le funzioni di direttore generale della stessa azienda (incarico oggi ricoperto da Vito Gaudiano), avrebbe dovuto attivare le procedure di aggregazione, che avrebbero dovuto portare alla costituzione della Asl unica della provincia di Matera. Il suo mandato era questo.
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Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
Gli uomini di Adornato si preparano agli stati generali POTENZA - In vista della convocazione degli Stati Generali del Centro, in programma a Chianciano Terme dall’11 al 13 settembre, abbiamo ritenuto opportuno avviare anche in Basilicata una prima riflessione per aprire un tavolo di discussione con tutti gli altri referenti a partire dall’Udc, Rosa per l’Italia, Popolari di De Mita e tentare di coinvolgere anche tutti coloro che hanno dato vita in questi mesi a formazioni e movimenti che si richiamano ai Valori dei moderati di Centro e che sono convinti che solo un grande Centro, con la sua cultura, le sue tradizioni, la sua proposta può contribuire al rilancio e al rinnovamento della
I circoli Liberal ripartono da Sasso Politica in Basilicata e nel Paese. I circoli Liberal ripartono da Sasso di Castalda. L’incontro-dibattito si svolgerà a Sasso di Castalda, presso la sala convegni Palazzo De Luca, Lunedì 31 agosto, con inizio alle ore 17.30, ci attendiamo un Vostro contributo di idee e di proposte. Da Sasso di Castalda, nel cuore del Melandro, riprende il cammino della Costituente di Centro lucana, con idee a confronto oltre che sugli scenari nazionali anche con un occhio prettamente regionale grazie alla provo-
cazione politica assunta dai Circoli Liberal che si richiamano a livello nazionale al suo presidente fondatore l’onorevole Ferdinando Adornato ed al lucano Angelo Sanza, coordinatore nazionale. Si tratta di un incontro-dibattito aperto ai contributi di tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Paese e della nostra regione per la ricomposizione di un nuovo soggetto politico di Centro forte e autorevole. Numerosa la partecipazione dei giovani, molti dei quali impegnati nell’avven-
tura elettorale delle recenti elezioni amministrative comunali e provinciali e che saranno rappresentati dal Coordinatore nazionale Mario Angiolillo e dai responsabili nansegna e Rocco Velluzzi. A Sasso, si attende la partecipazione di dirigenti, amministratori e responsabili di movimenti e associazioni che si richiamano al Centro, che vorranno apportare un contributo di idee e di proposte per essere protagonisti del rilancio della Politica nella suggestiva cornice del palazzo di Don Giuseppe De
Luca. Con una lettera-aperta sono stati invitati al dibattito oltre i rappresentanti istituzionali, dell’Udc, dei Popolari, della Rosa per la Basilicata anche gli amministratori, dirigenti e simpatizzanti dei partiti e movimenti che si richiamano al Centro, dalla Dc, Fed. di Centro, Addc, Dec, Udb, Liberi e Forti e a quanti si sentono a disagio nel Pd e nel Pdl di Basilicata. «Ripartiamo dalla terra di don Giuseppe De Luca - hanno affermato i promotori dell’iniziativa - per riportare l’attenzione sui Valori della
Politica ripensando alla grande tradizione cattolica e solidale dei Lucani, per rilanciare la questione meridionale e per riaggregare al Centro i tanti moderati rimasti ai margini della partecipazione alla vita politica, per definire insieme regole nuove di impegno e di presenza nelle Istituzioni locali e nella società civile». «In Basilicata e nel Paese c’è un grande vuoto politico – è ribadito nella nota dei promotori – ed il nuovo soggetto politico dei moderati che nascerà a Chianciano, può giocarsi una concreta chance per dare speranza e fiducia a quanti ancora credono nei Valori della Politica».
Seconda festa democratica a Paterno. Occasione di confronto per i quattro aspiranti segretario
Il Pd riflette sui suoi problemi Da tutte le voci presenti un chiaro messaggio di rilancio del partito PATERNO - Passa anche da Paterno la fase pre-congressuale del Pd lucano. La seconda “Festa Democratica”, in atto nel piccolo centro valligiano, è diventata occasione di confronto per i quattro aspiranti candidati alla carica di Segretario regionale del partito. Un momento di riflessione profonda e ragionata su limiti e mali intestini del partito, sull’individuazione dei processi di risanamento del Pd italiano e lucano per creare le condizioni e le prospettive di rilancio in ottica nazionale e regionale. Quattro vedute programmatico-politico-ideologiche, a volte confluenti nel medesimo pensiero e coincidenti nelle stesse posizioni, altre diametralmente opposte, consegnate al popolo del Pd ed alla comunità tutta per trasmettere un messaggio chiaro di rilancio, di risanamento, di coraggio, di una rigenerazione che non può non partire dall’intensificazione di un forte radicamento sul territorio. Quattro modi diversi, a tratti quasi distanti per quanto attiene a contenuti e concezioni, di leggere il presente per poter scrivere brani di un partito nuovo e di una società nuova. Questo l’arduo compito del Pd: provare a costruire, edificare, creare le fondamenta ed innalzare i pilastri di un modo nuovo, fresco, propositivo, di fare politica e di fare società. Proprio l’allontanamento e lo scollamento dalla società, soprattutto dalla società civile, ha privato il Pd di una forza preponderante, provocando un’emorragia di quattro milioni di consensi in un solo anno. E’ lecito, dunque, chiedersi come mai il Pd non sia riuscito ad approfittare delle continue e sistematiche dèfaillances del Cavaliere. Se una reazione è necessaria, è dal cambiamento che bisogna ripartire ed il Congresso, laddove riuscirà a consentire spazi ed opportunità non superficiali e non sterili ai suoi protagonisti, sarà l’occasione, anche attraverso l’eco provocata dalle consultazioni interne a livello regionale, per strin-
Bandiere del Pd
gere un patto di rinnovata “fidelitas” con i membri del partito e con i cittadini. Questi, per sommi capi, le valutazioni generate dal dibattito-confronto che ha visto protagonisti, appunto, i quattro aspiranti candidati alla carica di Segretario regionale del Pd: Salvatore Adduce e Roberto Speranza, per l’area Bersani, Erminio Restaino, per l’area Franceschini, Sabino Altobello, per l’area Marino. Il primo ad esporre le linee guida del suo documento è stato il più giovane candidato, Roberto Speranza, che ha esternato le motivazioni sottostanti alla sua candidatura, individuandole «nel desiderio e nella necessità di costruire un nuovo rapporto tra partito e società, nell’esigenza di sovvertire quel legame e quella logica di puro assistenzialismo che, per troppo tempo, ha collegato i cittadini alla politica ed alle istituzioni, nell’ambizioni di costruire un nuovo protagonismo giovanile, valorizzando ed ottimizzando le tante risorse, soprattutto
immateriali, della nostra regione». Il giovane candidato ha poi sostenuto che: «Il Congresso del Pd, superando le differenze, liberandosi dai motivi di frizioni e dalle ragioni di scontro, deve rappresentare la premessa per far in modo che la gente possa scegliere come il Pd debba mettersi al servizio della comunità lucana per costruire un iter di innovazione culturale, economica e politica. Bisogna innovare il partito per innovare la Lucania». La parola, poi, passa all’altro candidato che si richiama all’area Bersani, Salvatore Adduce, il quale, nell’illustrare la propria mozione, riconoscendo il fallimento di un partito a vocazione maggioritaria ed autosufficiente, ha posto l’accento sulla obbligatorietà «di un partito maggiormente partecipato e partecipativo che si adoperi per la creazione di identità e di collettività nel centrosinistra. Come mai aderiamo in due alla “mozione Bersani”? Perché è giusto che esistano visioni diverse all’interno di un im-
pianto unitario ed all’interno di un’unitarietà d’intenti e di vedute». Adduce ha poi tracciato un consuntivo di questo biennio di vita del Pd, manifestando la propria delusione “per come il partito ha interpretato il ruolo di fazione politica inserita in una logica bipartitica più che bipolare, cedendo alle lusinghe ed al fascino del modello americano. Bisogna chiedersi quanto il Pd risponda alle esigenze dell’Italia e della Lucania per arricchire il centrosinistra e cosruire un partito che possa governare l’Italia e la Basilicata con stabilità e produttività”. Erminio Restaino, area Franceschini, ritiene, al contrario di Adduce, che “il partito si è adoperato per promuovere ed ampliare le alleanze” e, nel suo documento, dopo aver definito il Pd “un partito litigioso”, individua delle parole chiave che devono costituire i capisaldi per il futuro del partito: “Regole; riforme; merito.” Restaino ha poi incensato Franceschini “per come, orgogliosamente, sta difendendo e stimolando il progetto del Pd». Ultimo intervento consegnato a sabino Altobello, area Marino, che, con profondità ideologica e contenutistica, ha individuato nel «superamento di un senso di frustrazione il punto di partenza». L’ex Presidente della Provincia di Potenza ha, poi, proseguito: «La lettura che io do del Pd di Basilicata coincide con quella data dagli altri: risultati deludenti ottenuti da un progetto ambizioso che si presentava come una vera novità nel panorama contemporaneo del processo di formazione politica e partitica. Bisogna recuperare speranza e passioni disattese e mortificate, rendendo i giovani lucani consapevoli e padroni del proprio futuro, ristabilendo la centralità dell’individuo attraverso il riconoscimento della centralità di circoli che si traduca in forme di autogoverno territoriale partecipato. Bisogna riformare il partito imboccando la direzione del policentrismo». Nuario Fortunato
Anziano scompare a Bernalda
Vincenzo Rinaldi
BERNALDA - E’ scomparso l’altra sera. Era andato in campagna, in contrada Scorzone, come faceva ogni giorno, e non ha fatto più rientro a casa. Vincenzo Rinaldi, classe 1926, indossava una maglietta, pantaloni cortidi colore marrone, scarpe da ginnastica. L’anziano è alto un metro e sessanta, è di corporatura esile, ha pochi capelli e gli occhi marroni. Uno dei figli, ieri mattina, ha sporto denuncia. I carabinieri lo stanno cercando. L’anziano non possiede un telefono cellulare e i figli sono convinti che al momento del suo allontanamento non avesse molti soldi in tasca. Al momento del suo allontanamento guidava un motocarro Ape di colore azzurro, col quale era solito andare in campagna. Ieri mattina aveva in programma di effettuare dei lavori in muratura. Contatti: per info tel 0835/544587 oppure 338/3581452. Via abitazione: Vico I Carlo Levi.
Federalismo, D’Agostino A Moliterno l’assemblea territoriale del Pd presenta il suo libro a San Fele con il candidato Roberto Speranza SAN FELE - Oggi alle ore 18 a San Fele verrà presentata il libro di Nino D’Agostino “La Basilicata tra tradizione e modello Federale”. I saluti di rito sono affidati al Dott. Mario Bencivenga (IDV) e al Sindaco di San Fele Gerardo Fasanella. Alla tavola rotonda che seguirà, oltre all’autore e all’editore Lucio Attorre, parteciperanno il Pres. Dell’Eurispes Basilicata Rosario Palese, il Sindaco di Melfi, nonché Commissario ASI di Potenza, Ernesto Navazio, il Consigliere Regionale Donato Salvatore, il Senatore Filippo Bubbico ed il Coordinatore Regionale dell’IDV Aldo Michele Radice.
“I temi tracciati da D’Agostino sostiene Aldo Michele Radice - sono tutti attuali e servono a comprendere in quali scenari futuri collocare la Basilicata, nella consapevolezza delle difficoltà, che si incontrano quotidianamente (aziende che chiudono buttando sul lastrico e nell’angoscia tantissime famiglie), e delle aspettative occupazionali dei giovani che vengono mortificate da quei rarissimi bandi pubblici a dir poco “burla”. L’ambizione del libro, come quello del convegno, è quello di ritornare a parlare di politica e di individuare soluzioni capaci di fare uscire dalle secche questa nostra regione.”
MOLITERNO - E' in programma oggi a Moliterno, l'assemblea territoriale della Val d'Agri, all'interno del ciclo di incontri promosso da Roberto Speranza, candidato alla segreteria regionale del Pd. Alle ore 18, nella bibliomediateca comunale, si incontreranno amministratori, dirigenti e simpatizzanti interessati a conoscere, ascoltare e offrire il primo contributo a questa fase congressuale, che Speranza utilizzerà per definire la proposta politica della sua segreteria, dopo aver offerto una prima piattaforma di discussione aperta alla partecipazione ed al confronto sui territori. “Dopo il primo appuntamento tenuto per l'area del Alto Basento-Camastra - afferma Ignazio Petrone, coordinatore provinciale dell'area Bersani-Speranza - si avverte ancor più forte una grande potenzialità di risorse che chiede di essere protagonista della nuova fase, donne e uomini che credono nel futuro della nostra terra e nella funzione di progresso che il Pd è chiamato ad esercitare”.
Speranza
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14 24 Ore in Basilicata
Le preoccupazioni del consigliere regionale Mollica
Ponte di Picerno
Aglianico «Attenzione all’uso distorto del Doc»
Nasce l’unità di gestione dell’emergenza
POTENZA - «Dopo il via libera della Direzione generale del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali all’attività di controllo di qualità data alla Camera di Commercio di Potenza e, soprattutto, al Vino Lucano, bisognerà che lo stesso metta in evidenza quelle che sono le problematiche inerenti l’uso distorto del marchio Doc». E’ quanto dichiara il presidente della Terza Commissione consiliare permanente, Agricoltura, Francesco Mollica, il quale precisa come «bisognerà, non solo spingere perché si arrivi alla Docg (denominazione di origine controllata e garantita) ma, affinchè il disciplinare dalla Doc preveda che anche l’imbottigliamento, in aggiunta alla produzione e trasformazione del vino, debba seguire canoni previsti dal disciplinare e che venga realizzato interamente sul territorio perimetrato». «Non si può, infatti, più assistere – sostiene Mollica - alla commercializzazione di prodotti contrassegnati Doc Aglianico del Vulture che vengono imbottigliati fuori dalla Basilicata con alcune etichette alquanto strambe che recitano, tra l’altro, ‘dalle dolci pendici del Monte Vulture e con la brezza marina viene prodotto questo vino’. Questo è, appunto, quanto viene riportato su alcune etichette dell’Aglianico del Vulture che, non solo distorce il mercato ma, addirittura, messo a scaffale ha un prezzo di vendita ridicolo di 2.50 euro a bottiglia, prezzo impossibile per le modalità ed i costi di produzione, trasformazione e imbottigliamento che sostengono i nostri produttori. La Camera di Commercio, inoltre – aggiunge Mollica - si spenda anche per altri prodotti ‘a marchio’, come l’olio perché dopo l’ultimo riconoscimento della Dop Olio di Ferrandina, non avendo l’olio lucano una quantità tale da poter mantenere il mercato venga, così come proposto in tempi recenti, a ritrovare una unità di riconoscimento di un territorio, quale quello lucano, riportando tutto l’olio prodotto nelle varie zone di eccellenza ad una unica Dop lucana con sottomenzione dei ter-
Il consigliere regionale Mollica In basso bottiglie di aglianico
IN vista della nuova chiusura del ponte di Picerno, predisposta dall’Anas a partire dal 1 settembre al 15 ottobre, e della conseguente deviazione di gran parte del traffico sulla Sp 94, la Provincia di Potenza, a seguito di intesa con la Prefettura e con i sindaci interessati raggiunta nella riunione del 28 luglio 2009, apre lo sportello a disposizione dei Comuni per la concessione delle deroghe al transito. L'unità di gestione per l’emergenza Sp 94, situata in piazza Prefettura a Potenza (tel 0971-417452, fax 0971417544), è già operativa da oggi e per tutto il periodo di chiusura dell'arteria autostradale la Provincia di Potenza, consapevole dei disagi causati alle comunità dalla chiusura del ponte, metterà a servizio dell'emergenza strutture e risorse interne atte a garantire le autorizzazioni al transito dei trasportatori interessati. Le richieste di deroga da parte dei trasportatori, dunque, dovranno essere inviate ai singoli Comuni dell'area interessata, che le valuteranno e istruiranno le pratiche da trasmettere al Presidente della Provincia per la validazione.
Vino, gli incrementi nelle produzioni
ritori di provenienza e, quindi, avere ‘Olio lucano del…Vulture, Ferrandina, Montemurro, Melandro etc.’ Solo in questa maniera –conclude Mollica anche l’attività attribuita alla Camera
di Commercio potrà trovare una utilità pratica e proficua per gli straordinari prodotti di questa terra, nel pieno del ruolo che la stessa ricopre ed esercita».
POTENZA - Gli incrementi maggiori nella produzione vitivinicola 2009 si sono registrati - sottolinea Assoenologi - in Piemonte, Campania e Sardegna, mentre le regioni piu' deficitarie risultano le Marche, l'Abruzzo e la Puglia. Il Veneto, con 8,1 milioni di ettolitri, si conferma per il terzo anno consecutivo la regione piu' produttiva, seguita in classifica da Emilia Romagna (6,6 ettolitri), Puglia (6,2 ettolitri) e Sicilia (6,1 ettolitri). Insieme, queste quattro regioni, producono quasi il 60 per cento di tutto il vino italiano. Ecco una tabella che riporta, divise per regioni, la produzione media in ettolitri di
vino e mosti prevista da Assoenologi nel 2009 e le variazioni rispetto al 2008. Regione Stima produzione media 2009 Variazione per cento su 2008 Piemonte 2.730.000 +10 Lombardia 1.190.000 -5 Trentino A.A. 1.200.000 +5 Veneto 8.120.000 = Friuli V.G. 970.000 -5 Emilia Romagna 6.660.000 +5 Toscana 2.940.000 +5 Marche 830.000 -5 Lazio 1.890.000 +5 Abruzzo 2.750.000 -10 Campania 1.950.000 +10 Puglia 6.250.000 -10 Sicilia 6.180.000 = Sardegna 640.000 +10 Altre** 2.000.000 +5 Totale 46.300.000 = ** Valle d'Aosta, Liguria, Umbria, Basilicata, Calabria
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24 Ore in Basilicata 15
Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
«Le dimenticanze dell’Apt» Dito puntato sui criteri. Rilanciate le critiche sul Maratea Film Festival QUALI sono gli eventi turistici da finanziare? E’ diventato uno dei grandi temi dell’estate, montando sulle polemiche in merito al Maratea Film Festival, e ci torna sopra Emilia Simonetti, capogruppo del prc in consiglio regionale. Dice Simonetti: «Anche se avviandoci verso la conclusione dell'estate stanno per concludersi gli eventi di ogni genere (dalle sagre ai Festival sino alle manifestazioni di cultura popolare) che caratterizzano come ogni anno la stagione estiva in Basilicata, non si può certamente archiviare frettolosamente il dibattito sui criteri di spesa regionale e, sopratutto da parte dell'Apt, a sostegno di cosiddetti piccoli e grandi eventi». «Anzi - prosegue - le continue proteste che provengono in questi ultimi giorni dalle Pro Loco, letteralmente “tagliate fuori”dai contributi, devono pro-
durre un primo risultato: con la ripresa dei lavori di commissioni e consiglio regionali è necessario che la giunta, con gli assessori competenti (Attività Produttive e Formazione-Lavoro-Cultura), dopo aver raccolto i dati all'Apt, forniscano un quadro dettagliato della spesa. Sono infatti evidenti due contraddizioni che richiedono chiarimenti e risposte esaurienti, dovute ad organizzatori, per la grande maggioranza volontari, degli eventi, piccoli e grandi che siano: da una parte, l'eccessivo scoordinamento tra Dipartimenti (oltre alla Presidenza della Giunta) e Apt nelle decisioni di “borsa” per le manifestazioni; dall'altra, l'eccessiva discrezionalità nello stabilire entità e scelta dei contributi da erogare». Secondo l’esponente comunista, persino le polemiche che hanno accompagnato la prima edizione di Maratea
Film Festival sono degne di considerazione, spurgate da strumentalizzazioni politiche e di campanile. Simonetti segnala una di quelle che considera «dimenticanze» (“Estadanza in Basilicata”a Bella). «E’ solo uno dei casi - prosegue - di un elenco che sarebbe lungo e che richiama, essenzialmente, la necessità di coordinamento specie nell'impegno di fondi Fse e Fser che, spesso, si sono sovrapposti per le stesse iniziative finanziate. Né l'Apt può trincerarsi dietro l'alibi dei rigidi criteri previsti dai bandi, perché la questione non è di carattere burocratico-formale eriguarda problemi di valutazione dei progetti e degli obiettivi di promozione turistica e culturale, specie in quei comuni e territori cosiddetti più periferici e già penalizzati dai progetti e programmi regionali di turismo e cultura».
Turismo & finanziamenti/2 Parla l’assessore comunale Vito Leone
Cinema, Bella si ribella «Una concezione della cultura commerciale e senza progetti» GIA’ EMILIA Simonetti del Prc (vedi articolo sopra) citava Bella come esempio di discriminazioni nel riparto dei fondi sul turismo. Ad approfondire la questione, Vito Leone, assessore comunale di Bella dello stesso partito e da anni animatore culturale del piccolo centro. Accusa Leone: «Come era prevedibile l'avviso pubblico dell'Apt, grandi e piccoli eventi, aveva delle griglie e delle gabbie che penalizzavano molto alcuni territori, specie il Marmo Platano - Melandro. Un bando regionale che fa partire svantaggiate sia le zone interne della nostra regione siachipropone glieventi,non si è messi nella stessa condizione nelle stesse opportunità di altri territori e promotori.
Compito prioritario di un ente pubblico di carattere promozionale dovrebbe essere quello di riequilibrare i territori sostenendo con maggiore forza ( e risorse ) quelli più “ deboli “; una prassi politica e legislativa in uso nelle maggiori regioni e province italiane». «Giffoni - prosegue Leone secondo la logica dei nuovi manager-politici lucani non sarebbe mai esistito. Inoltre appare alquanto obsoleto e incomprensibile l'abbinamento turismo/cultura che evidenzia una concezione della cultura commerciale e priva di ogni sensibilità progettuale. Quasi che la cultura sia uno spot pubblicitario per vendere più camere d'albergo e più ombrelloni. E quiancora una volta si evidenzia l'assenza asso-
Acqua Spa/1 Antonio Candela sul bando pubblico
“Sui Generis” contesta i parametri della selezione UN ALTRO tema di dibattito e scontro - politico è quello del concorso per essere assunti ad Acqua Spa. Antonio Candela, segretario nazionale della Federazione Sui Generis, dichiara: «E’ inammissibile la procedura dell’avviso pubblico di Acqua Spa. I criteri di selezione identificati nel bando, per reclutare personale, sono assolutamente privi di buonsenso, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo in regione ed a livello nazionale, con riguardo a tutte le questioni occupazionali a partire dalla data scelta
per la pubblicazione dell’avviso pubblico, 27 luglio 2009, scadenza avviso 27 agosto 2009 (pieno periodo festivo) è totale per la mancanza di trasparenza e serietà con cui è stato reso pubblico l’avviso». «Per non parlare - aggiunge - di come è stato costruito il bando: un laureato con 110 e lode, che supera brillantemente le prove concorsuali con una media del 9, sia allo scritto che all’orale, si vedrà scavalcato da un lavoratore parasubordinato che supera con il minimo le prove concorsuali». Chiesto un ripensamento all’ente Regione.
luta di una politica regionale per la cultura fondata su legge specifiche e moderne». LA critica di Leone diventa più specifica accusando l’Apt di «criteri - spiega - esclusivamente funzionali a interessi di parte e di bottega e nulla hanno a che farecon una seria programmazione culturale in grado di offrire alle diverse comunità occasioni critiche di conoscenza e di comunicazione corretta. Meglio sperperare denaro pubblico per la spazzatura televisiva, dalle veline a spettacoli di dubbio gusto, magari ripetuti con ostentazione ogni anno senza nessuna attenzione ai costi. Il Bella Basilicata Film Festival, giunto alla VIedizione, è stato colpito da una logica discriminatoria e politica proprio per-
ché da sempre ha rifiutato di entrare nelle logiche dominanti dell'auditel a tutti i costi». Ecco ildettaglio dellavicenda: «Il suo punteggio è di 87.50 perdendo 15 punti per il luogo, avrebbe ottenuto 102,50 punti, e tra i primi finanziati. «Quindi - prosegue i luoghi del Marmo - Melandro non sono attrattivi e seppur propongono eventi qualitativi, superiori ad altri territori, restano fuori dai finanziamenti e della promozione turistica. Non credo che questo sia il modo e il metodo di discriminare i territori e gli eventi che essi propongono. Se alcuni, nel Marmo - Melandro, sono stati finanziati, probabilmente è stato il contentino dell'osso».
I fondi per Maratea e la cultura produzioni e di promoziodalla prima ni culturali con un livello come co-protagonisti di qualitativo ben al di sotto questo disegno ed avendo dell'ottimo standard reapartecipato ad alcuni de- lizzato proprio a Maragli eventi da essi promos- tea. Ha ragione chi dice che si (penso a quello di Vaglio di Basilicata in pri- il ritardo nella pubblicamis con un successo fuori zione dei bandi per gli da ogni aspettativa, ma eventi, ha di fatto ritardaanche alle ottime iniziati- to una eccellente simbiosi ve di Pignola o di Aviglia- tra progettualità ed effetno per citarne talune) ti da conseguire; e questo giudico il metodo di esclu- è sicuramente un elemenderli dai finanziamenti to da tenere in debita concome opportunità di riaf- siderazione. Non ha ragione chi infermare un metodo dirivece cerca gistico che improbabili respingiaparagoni mo. Sia esso con iniziatiprovocato ve culturali dall'Apt o dal di spessore Dipartimendiverso che, to, poco imcome nel caporta, ma so di Maraqualcuno dotea Film Fevrà risponstival, ha derne con alportato l'astrettanta effisociazione cacia e serieche la protà. muove a E in questo mettere incontesto, la sieme addiscelta fatta rittura 60 nella definigiovani di zione e nell'ututta la Batilizzo dei fon- Luigi Scaglione silicata in di Fesr che un unico hanno interessato ad esempio la più contesto progettuale che importante e rilevante punti ad un lavoro stabile iniziativa di tutta una attraverso un modo nuoestate tenutasi a Maratea vo di promuovere il terri(Maratea Film Festival) in torio. Se alla cultura in attesa che qualcosa cam- genere, riesce anche quebiasse per provare ad in- sto e non solo ad immagiserire in un contesto in- nare di incamerare conternazionale la perla del tributi per spese improbaTirreno, la perla del turi- bili e spesso ingiustificasmo di mare, così in sim- bili, bene, vuol dire che ci biosi con quello che è ac- siamo forse avviati sulla caduto a Matera o sulle ri- buona strada. Altra cosa, invece è cave dello Ionio, o ancora, come rilevavano gli ope- pire come gestire bene ratori del consorzio di Ri- l'attività di promozione e freddo (questa è una poli- di guida del turismo in tica seria per la montagna questa regione, che di sialtro che i proclami auto- curo non va bene, perché referenziali), grazie alla manca un serio coordinapromozione fatta intorno mento nella marea di inial Parco della Grancia o ziative e sinanche nella come ArtePollino che la calendarizzazione delle Regione ha sostenuto per stesse e che dal nuovo Piala sua correlazione tra no Turistico, sul quale le eveno e territorio, è sicu- perplessità rappresentaramente da prendere in te anche da noi sono tanesempio e non da censu- te, non riescono ad emerrare come strumental- gere. E che qualcuno immente si tenta di fare in magini di ritornare ad un Assessorato regionale al queste ore. Alziamo il livello del Turismo, se pur con una confronto, proviamo a veste nuova non è poi cosa guardare cosa accade al- da lasciar andare così tantrove e troveremo, ve lo to in disuso. assicuro, una qualità di Luigi Scaglione
Acqua Spa/2 Secondo il consigliere, l’alto numero di partecipanti è una garanzia
A Scaglione invece il concorso piace DI TONOdel tutto opposto suAcqua Spa, rispetto a quello di Candela (articolo a fianco), il commento di Luigi Scaglione, consigliere regionale dei Popolari uniti: «E’davvero singolare ilmodo con il quale personaggi diversi si stanno cimentando intorno al concorso pubblico per 21 unità, indetto da Acqua Spa. Se è vero che le domande di partecipazione hanno già superato le mille unità non si capisce con quanta superficialità si possa parlare di procedure selettiveriservate apochi intimi». «E senel contempo- prosegue- lageneralizzazione delle valutazioni non tiene conto che le unità che una volta superato le prove concorsuali, ribadisco leggendo il bando, una volta superato il concorso, avrebbero diritto ad un punteggio che in
qualche modo suona come stabilizzazione, sono appena 3 unità (un laureato e due diplomati), vuol dire che si cerca un argomento ogni volta per creare disagio e malumori in una società, come quella lucana, alle prese con la disoccupazione e costretta a subire lezioni di moralità in ogni occasione». «Proprio la partecipazione numerica al concorso - continua Scaglione - nel quale si intende selezionare 6 laureati in ingegneria e 15 diplomati fa capire che siamo di fronte ad un falso problema atteso che per la prima volta, nel mare delle discussioni che in questi mesi hanno interessato le procedure di stabilizzazione del personale, si dice chiaramente che gli stessi, pur avendo maturato un diritto per gli anni precedenti, devono sottoporsi ad
una prova di concorso. Cosa centri questo con il voto ai laureati è difficile capirlo». «E il numero - va avanti - in questo caso è davvero irrisorio ma significativo di una scelta forte che il Consiglio di amministrazione e per esso un ente di emanazione regionale, ha inteso dare all’intero apparato di enti. Sarà che la visione politica è ben precisa ed indicativa di uno schema che ad esempio noi Popolari abbiamo sempre professato (garantire i diritti a tuttiin maniera eguale), saràche la scelta di selezionare se pur per un impiego ben definito nell’orario di lavoro e, dunque, limitato il personale da utilizzare, avviene attraverso un altro dei postulati di principio che abbiamo sempre richiesto (leggasi la parola Concorso) a noi la scelta di Acqua Spa, piace».
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16 24 Ore in Basilicata Turismo & finanziamenti/1 Le accuse di Emilia Simonetti sulle scelte dell’estate 2009
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Sabato 29 agosto 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il finanziamento Fas di 14 milioni di euro per il collegamento tra Dragonara e il raccordo salta
Persi i fondi della tangenziale Già sfumate una volta le risorse per l’infrastruttura di competenza provinciale C’era una volta la tangenziale. Anzi, c’era il progetto di una tangenziale. Quella comoda che da contrada Dragonara sarebbe sbucata sulla Basentana e che avrebbe consentito un passaggio veloce finoagli uffici regionali senza attraversare ingorghi in strade cittadine. Vuoi mettere la comodità in un capoluogo che accentra il traffico burocratico e veicolare dell’amministrazione? Quattordici milioni di euro di fondi Fas: sono andati persi. Due volte, e sempre per imperdonabili ritardi dell’ente pubblico che della Viabilità ha più di altri competenza. Forse la Provincia ha aspettato troppo, tra un passaggio e l’altro. Adesso, sembra che l’ultima speranza di non perdere i finanziamenti sia legata alla procedura di Via (valutazione di impatto ambientale): solo una scelta di viale Verrastro a non richiederne la necessità (secondo la legge è la Regione che con uno screening decide l’obbligaorietà o meno della valutazione), potrebbe lasciare il tempo utile ad appaltare i lavori. Ma per un’opera simile, soprattutto in pieno Potentino, tra terreno e territorio, sembra assai improbabile. Allora, visto che la procedura di Via richiedealmenoun annoperarrivareal responso, il finanziamento sembra più che sfuggito. L’attesa si paga. Sempre. Questa volta, forse, sembra sia costata un po’troppo. LA TANGENZIALE UTILE La tangenziale Dragonara - Basentana è parte - almeno nel progetto - di un sistema di viabilità che alla città ha portato anche il Nodo del Gallitello. Sistema complessivo che alle infrastrutture richiama fondi ingenti, da non sprecare. Se quelli per il nodo (28 milioni di euro) erano stati dirottati dall’aeroporto non più realizzabile (secondo il diniego ricevuto dall’Enac) a Piani del mattino, quelli per la tangenziale hanno pagato un iter che trova conto nel dibattito recente della politica cittadina. ENTI A CONFRONTO Era ilnovembre del2004, Santarsiero era diventato sindaco dellacittà al primo mandato da pochi mesi e a quel progetto lo aveva appena avviato da presidentedella ProvinciadiPotenza: alsuoposto,a piazzaPrefettura,siera insediato Sabino Altobello. Entrambe le amministrazioni di centrosinistra. Passato il testimone, una volta a Palazzo di città il sindaco comunque si dice «soddisfatto» dopo il primo incontro interistituzionale tra i due enti. Quell’opera consentirà da un lato di risolvere il problema del congestionamento dell’area ovest della città, dall’altro - si legge nel resoconto dell’epoca - consentirà (avrebbe consentito?) a Potenza e al suo hinterland «di aprirsi sempre di più verso l’esterno incrementando la sua attrattività sotto ogni punto di vista». Cosa di non poco conto visti i progetti metropolitani del capoluogo. Alla fine del 2004, sempre secondo le note ufficiali, erano disponibilicirca10 milionidieuro.La fase di progettazione preliminare è stata affidata a tecnici comunali, mentre la stesura dei progetti definitivi ed esecutivi è dalla Provincia. IL PROGETTO Una delle proposte che prendono piede in fase di progettazione prevede un tratto di 800 metri dall’uscita Potenza ovest, per chi proviene da Tito, con «uno svincolo con quattro rampe d’accesso - si legge negli atti - Circa 400 metri di strada che sovrappasseranno il raccordo autostradale e si congiungeranno con l’arteria che avrà una lunghezza di circa un chilometro e ottocento metri». Neanche un mese dopo la Sat - la stessa società a compartecipazione comunale che ha disegnato il Nodo del Gallitello - presenta un primo studio di fattibilità. E poche settimane dopo arriva la firma di un programma quadro che “sfiora” anche questa infrastruttura. Mentre con la
Caro libri
Il mercatino per risparmiare
L’INIZIATIVA di un’associazione per aiutare le famiglie con l’inizio della scuola. a pag. 20
Artigianato
Mentre il Nodo del Gallitello procede, sfuma la tangenziale per il collegamento con la Basentana
delibera Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) si assegnano al comune i 28 milioni di euro per il Nodo complesso del Gallitello, si assegnano ulteriori fondi, con un’intesa con la Regione Basilicata e la Provincia di Potenza, al tratto di tangenziale Dragonara-Valle Paradiso-Basentana «che potrà disporre di risorse aggiuntive per 4 milioni di euro». Si arriva così a un totale di 14 milioni di euro. IL TEMPO SCORRE Il tempo passa e poco si muove. Parte dellapolitica, nonnecessariamentedi opposizione, insorge. Nell’ottobre del 2007, l’Udeur (oggi Popolari uniti) denuncia «gli inaccettabili ritardi», tali «da porre a rischio la realizzazione della fondamentale opera. Tale eventualità che potrebbe concretizzarsi se l’amministrazione provinciale non provvederà all’aggiudicazione dei lavori appare di una gravità assoluta». Così recitava una nota dell’allora presidente del consiglio comunale, Antonio Triani. Grave, visto che «per l'opera in questione il comune ha già individuato i fondi di sponda grazie ai qua-
li poter procedere». Arrivano le rassicurazioni: la tangenziale si conferma opera “strategica”. E’il responso di un incontro sempre dell’ottobre 2007, tra Comune, Regione e Provincia che dà garanzie di avviare le procedure d’appaltoa breve,entroilmarzo 2008.Salvo ricordare che il primo bando di gara per la progettazione definitiva ed esecutiva della tangenziale risale al 22 ottobre 2005. SE LA LEZIONE NON SERVE Grave il ritardo, grave non aver imparato la lezione. Il presidente della terza commissione provinciale, Nicola Acucella (ex Pd, oggi Idv) in una riunione del dicembre 2007, a riepilogare il quadro spiega che proprio non sarebbe stato il caso di ritardare ulteriormente - si legge nel resoconto - vista «l’esperienza del passato, perché si corre il rischio della decadenza del finanziamento». I soldi per la tangenziale, quei 14 milioni di euro, la Provincia li aveva già persi una volta. Poichè sarebbe statoimpossibile garantire (sempre a causa di ritardi accumulati) l’appalto dei lavori entro il termine stabilito del dicembre 2007, pur di
non perdere fondi importanti, erano stati dirottati sul completamento dell’Oraziana. Per la tangenziale se ne sono recuperati altri 14 grazie a un finanziamento per la Regione Basilicata di fondi Fas, quelli per la aree sottosviluppate, quelli che la politica in difesa del Sud, centrosinistra locale in testa, ricorda saccheggiati dal governo centrale in favore del settentrione avanzato. Eppure, ad averli, il rischio è che proprio al Sud non si riesca a uilizzarli. E ADESSO, LA VIA Per essere in tempo con l’acquisizione dei pareri, la conferenza di localizzazione avrebbe dovuto chiudersi entro il 31 gennaio 2008. La conferenza di localizzazione darà l’approvazione all’opera il 14 gennaio 2009. Il comune il suo lo fa. L’adozione della variante urbanistica alla localizzazione della tangenziale arriva all’unanimità. A breve arriverà il responso sulla Via da viale Verrastro. Ma la sensazione èche, qualunque soluzionesarà individuata tra Provincia e Regione, sia comunque in netto ritardo. Sara Lorusso
Il progetto Romasa
DUE giovani architetti eleborano le forme e l’utilità degli oggetti contemporanei. a pag. 21
Caso Raco
Parla il vescovo di Lagonegro
PROFESSIONI
Ingegneri, pronti al voto Da oggi si aprono le urne per il rinnovo del consiglio nel Potentino RINNOVO del consiglio degli Ingegneri della Provincia di Potenza. Il 31 agosto presso la sede dell’Ordine, in via Di Giura, seggio unico per tutta la Provincia, sarà possibile espletare il voto fino al 3 settembre, dalle 11 alle 19. Questa è la seconda volta, che nella Provincia di Potenza è possibile eleggere consiglieri appartenenti sia alla sezione A (ingegneri con laurea quinquennale), che alla sezione B (ingegneri con laurea triennale, dovuta alla riforma universitaria del 3+2). L’albo degli ingegneri è molto importante per la nostra regione, per il gran numero d’iscritti. Conta, infatti, 2.185 professionisti, primeggiando anche sull’omonimo della provincia di Matera, che ha solo 1.000 iscritti. Secondo soltanto a quello dei medici. «Questo è un momento di gran-
de interesse, per la nostra società», ci dice il presidente uscente, Michele Lapenna, che grazie al suo impegno e a quello di un consiglio unito, è riuscito a valorizzare la figura professionale dell’ingegnere, in ambito nazionale e regionale. Intenzionato a continua-
re in questa direzione, in un momento di difficile disagio, che da tempo, la categoria sta attraversando. Provocando un problema occupazionale. La situazione è complessa, in primo luogo, la vigente legislazione, non favorisce la categoria. In secondo luogo la struttura universitaria regionale, vede molti iscritti alla facoltà d'ingegneria, questo porta a un esubero della figura, rispetto all’effettiva richiesta del mercato. Per risolvere in qualche modo il problema, si è pensato allo snellimento d’alcune procedure tecniche amministrative, come al ricorso a incarichi professionali esterni e all’utilizzo di fondi non utilizzati, per garantire un futuro ai tanti iscritti all’ordine, che sono un patrimonio da tutelare, per tutta la regione. Maria Rosa Delitti
IN un incontro a Francavilla Monsignor Nolè: «Un dono di Dio per la comunità». a pag. 23
A Venosa
Trovati cani avvelenati
LA drammatica scoperta della Lega del cane che denuncia. a pag. 24
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Potenza
Agenda
Sabato 29 agosto 2009
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Agenda
Sabato 29 agosto 2009
Fuochi sul Basento torna il prossimo 5 settembre
A Pietragalla si balla tra i Palmenti
In piazza Duomo a Melfi l’omaggio al buon vino
Non fate la guerra... meglio la morra
TORNA anche quest’anno la manifestazione “Fuochi sul Basento”, la gara di fuochi pirotecnici di San Luca Branca, una frazione a pochi chilometri da Potenza, ormai un appuntamento fisso dell'estate potentina. Si tratta di una manifestazione molto importante nel suo genere, cui partecipano i più affermati maestri pirotecnici provenienti da tutto il sud d'Italia. Ogni anno migliaia di persone sono richiamate da questo spettacolo antico ma sempre molto appassionante. Il 6 settembre, inoltre, è previsto anche lo spettacolo di Peppe Iodice, uno dei comici del gruppo di Zelig.
FINO al 5 settembre prossimo, a Pietragalla, nello storico Parco dei Palmenti, andrà in scena la III edizione di “Ballate nei palmenti”. L'evento organizzato dall'Associazione Culturale Tetractys, propone quattro serate all'insegna di spettacoli suggestivi, percorsi guidati, estemporanee di pittura, tarantelle lucane, enogastronomia e l'incontro con il ocialnetwork: "Facebook Party Basilicata". Durante la manifestazione viene proposta la degustazione dei prodotti enogastronomici locali: il buon vino di Pietragalla e il famoso migliatiedd. I Palmenti si trasformeranno in “botteghe dell’arte e dei mestieri”, animate da artigiani e maestri lucani.
DAL 4 al 6 settembre prossimo torna uno degli appuntamenti più importanti dell’estate lucana, “Aglianica wine festival”. Quest'anno protagonista il magnifico scenario della piazza del Duomo di Melfi. La manifestazione è sostenuta, dal dipartimento Attività produttive e dal dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e naturalmente dalla città ospitante. La manifestazione compie 11 anni. Come nella migliore tradizione anche quest'anno il Wine Festival lucano si propone ai visitatori con un affascinante connubio tra vino, cultura, arte e musica. Una proposta ricca e variegata, con un programma di laboratori e performance.
SI terrà il prossimo 5 settembre, alle 19.30, lo spettacolo “Non fate la guerra, fate la morra!”, al teatro Don Bosco di Potenza, in occasione della manifestazione “Costruiamo il pozzo della farfalla”. L’associazione CGS Bertazzoni e la Caritas San Giovanni Bosco promuovono una raccolta fondi per la costruzione di un pozzo in un piccolo villaggio del Togo nel quale l’acqua potabile è ancora un bene inaccessibile. Questo evento viene organizzato nel decimo anniversario della morte di Umberto Amodeo, già funzionario dell’Unibas, scomparso il 5 settembre del 1999, fondatore della sezione lucana della AISLA.
L’INIZIATIVA
DOMANI LA CELEBRAZIONE
PER I VIAGGIATORI
Una messa in memoria del vescovo Bertazzoni
HA colto nel segno l’iniziativa dell’associazione nazionale di imprenditori, Assoimpero Basilicata. Ancora una volta nel capoluogo di regione sta facendo parlare di se un’iniziativa di aggregazione sociale che guarda a chi in questo ultimo scorcio di agosto sta a Potenza e non sa come valorizzare il tempo libero, o peggio ancora vorrebbe trovare un motivo di svago per uscire dalla solitudine. Momenti molto suggestivi si sono vissuti mercoledì 26 agosto 2009 presso il centro di aggregazione per anziani di via IV Novembre, per il consueto appuntamento per il corso di pizzica per gli anziani: Carmen Cafaro, nella sua qualità di presidente dell’Assoimpero Basilicata, ha voluto impreziosire questi ultimi giorni della “Bella Estate” potentina (l’iniziativa dedicata agli anziani organizzata dal comune di Potenza in collaborazione con diverse associazioni e istituzioni), con due prestigiosi nomi della taranta salentina: Carlo Canaglia e Moana Casciaro. I due artisti, che prenderanno parte anche a qualche tappa del Tour del Gusto, altra importante manifestazione messa in piedi dalla poliedrica scrittrice potentina, saranno a disposizione di quanti vorranno intervenire alla lezione di ballo, con i loro preziosi consigli, su un ballo che portano in tournee in Italia e in Europa, con un grande successo di pubblico e di critica. Il gemellaggio fra gli artisti salentini e la Cafaro nasce da una sinergia di intenti che si vogliono mettere in atto, a partire dal capoluogo, per valorizzare una danza che anche nella Basilicata meridionale, si perde nella notte dei tempi. Coniugando l’amore per la storia e le tradizioni Carlo Canaglia e Moana Casciaro faranno respirare odori, percepire sapori e colori della terra salentina, deliziando con grande spirito di abnegazione tanti anziani che cercano di iniziare il difficile percorso della terza età in modo sano e genuino. Non solo gli anziani hanno potuto apprezzare le doti artistiche del duo del Salento, ma un pubblico nutrito e variegato ha salutato col calore tipico dei potentini una danza che accomuna le due regioni, in un itinerario di cultura e tradizione. Carmine Pepe
DOMENICA 30 agosto la città di Potenza ricorda monsignor Augusto Bertazzoni, vescovo della nostra diocesi dal 1930 al 1966, in odore di santità per il processo di canonizzazione in itinere presso il Vaticano. Nella Cattedrale di San Gerardo, alle ore 19, il vescovo di Potenza, Agostino Superbo, Arcivescovo Metropolita di Potenza dal 25 marzo 2001, presiederà la concelebrazione di una santa messa nella ricorrenza del 37esimo anno della morte. Un evento semplice, ma di grande significato. «Stanno maturando i tempi - scrive Superbo - in cui le nuove generazioni non hanno memoria della figura e dell’esempio di tanto Padre e Pastore, modello di dedizione, di fede e di amore. Farlo conoscere e ricordarlo è doveroso per rinverdirne la memoria». Ricordatevi dei vostri capi, dice la Bibbia nella lettera agli Ebrei. «Un monito anche per noi. Ciò che ho sentito dire di lui , della sua fede di Uomo di Dio e di preghiera, della sua carità di Pastore verso tutti, per i vicini e i lontani, sacerdoti e fedeli, piccoli e umili, poveri e sofferenti, ebrei e perseguitati, quel che ho appreso del suo lungo, generoso e fedele, illuminato e infaticabile servizio a questa santa chiesa, suscita in me, suo successore, una sincera ammirazione e venerazione». La sua figura e la sua incessante opera di apostolato non possono dunque cadere nell’oblio. In questa direzione, non mancano però iniziative di affettuosi propagatori della memoria storica di Bertazzoni mirate a far conoscere il Servo di Dio, in uno alle testimonianze create, ad esempio, Marsiconuovo, cuore dell’antica diocesi potentina, dove la gente continua a ripetere “mons. Bertazzoni è il nostro vescovo”. La concelebrazione in programma nel massimo tempio
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BLASONE piazza Cagliari, 24 0971.444145
0971 54546 0971 335111
Nuove corse regionali nel mese di agosto: • 3514 Potenza, 8.33: Melfi, ore 9.45; (circolerà anche nel mese di agosto); •3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; (circolerà anche nel mese di agosto); • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi ); • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi); • 3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi);
In occasione della festa
Limitazioni per la partita
IN occasione del festival di fuochi pirotecnici di San Luca Branca che si terrà tra il 5 e il 6 settembre, sono stati istituiti alcuni divieti alal circolazione. In entrambi i giorni, dalle 15 del pomeriggio e fino alla fine delle manifestazioni, è stato istituito il divieto di sosta con rimozione dei veicoli su ambo i lati del ponticello dopo l’inceneritore e su tutto il lato destro a salire, e per circa 200 metri su entrambi i lati lungo la strada che all’altezza della statua di San Pio svolta a sinistra. Ancora, il senso unico a salire per i veicoli dal secondo incrocio dopo il ponticello percorrendo la strada principale che porta alla suddetta contrada con ritorno attraverso la stradina secondaria sterrata parallela alla principale. Ci sarà divieto di transito ai veicoli dall’altezza della statua di San Pio posta prima della Chiesa di San Luca Branca ad eccezione dei residenti della contrada, degli organizzatori della manifestazione muniti di specifico permesso di transito rilasciato dal presidente dell’associazione culturale San Luca Branca. Considerato che per la manifestazione si prevede un notevole arrivo di autobus extraurbani, questi saranno deviati verso zone segnalate dagli organizzatori ritenute idonee al parcheggio e prive di rischi per la sicurezza dei pedoni.
In occasione della partita prevista per domani 30 agosto 2009, alle ore 16.00, allo Stadio “Viviani” tra le società sportive Potenza e Andria Bat, nel campionato nazionale Lega Pro prima divisione, sono stati stabiliti alcuni limiti alla circolazione. . Dalle ore 14 di domenica e fino a cessate esigenze è stato disposto il divieto di transito ai veicoli in viale Marconi, dall’intersezione con via Verdi fino allo svincolo per lo Scalo Inferiore; in via Nazario Sauro, nel tratto tra le intersezioni con viale Marconi e via Viviani (via Enrico Toti), in via Viviani. Inoltre è stato istituito il divieto di sosta con rimozione dei veicoli ambo i lati dalle 13 di domenica in viale Marconi, dall’intersezione con via Viviani (rotatoria del Seminario) fino all’intersezione con via Torricelli. Ancora, il divieto di svolta a destra direzione viale Marconi per gli autoveicoli provenienti dal Ponte Musmeci, ad eccezione di quelli dei tifosi ospiti; il divieto di sosta con rimozione dei veicoli ambo i lati in via Sauro, dall’intersezione con vialle Marconi fino all’intersezione con via Viviani, ad eccezione dei Bus e degli autoveicoli dei tifosi ospiti; in via Sauro, dall’intersezione con via Viviani fino all’intersezione con via Toti; in via Viviani il divieto di sosta con rimozione dei veicoli ambo i lati, ad eccezione del Bus che accompagnerà la squadra ospiti.
Croce Rossa
0971 411510
Anas
0971 608111
Fondazione Antiusura
0971 51893
Motorizzazione
0971 54726
Esercito
0971 444819
1515
Avis
0971 442991
0971.53214
Aias
347.3015277
Difensore civico reg.
0971 331111
Federconsumatori
800 900999
Adoconsum
Acta
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Adoc Basilicata
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0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393
Acu (Ass. cons. utenti)
097122308
Enel
800.900 800
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
0971 469274
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Carabinieri
112
Protezione civile
Polizia
113
Acquedotto Lucano
Vigili del fuoco
115
Prefettura
0971 53685 0971 419111
• I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino.
• 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08
VIABILITA’/2
Italgas Guasti Acqua
Numeri utili
0971 654111
QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno.
• 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58;
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Orari di Trenitalia
Accumulo di cartoni: la raccolta langue
cittadino, costituirà, anche, un momento di riflessione sulla causa di beatificazione in atto presso la Sacra Congregazione delle Cause dei Santi. L’intera documentazione per la “positio”finale è stata già inviata da tempo al Vaticano. E’ nutrita e documentata, con biografia, una selezione delle lettere, ampio “sommario delle testimonianze, dossier sulla eroicità delle virtù e la fama di santità. «Ma non sarà facile affrettare i tempi come noi vorremmo dice don Gerardo Messina, riconosciuto biografo di monsignore Augusto Bertazzoni quasi si trattasse di una pratica in giacenza che deve passare sopra le altre». «Allo stato attuale il Postulatore della Causa - prosegue non può che attendere e magari sollecitare, ma altro non può fare». Pino Gentile
VIABILITA’/1
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Ateneo Centralino Rettore Direttore amm.
0971 201111 0971 202106 0971 202107
Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470
• 3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano. • Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. • Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto. Auguri per questo giorno davvero speciale a Nunzia e Angelo, che oggi coronano il loro sogno d’amore
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
Sala 1 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 2 S.Darko 18 - 20 - 22 Sala 3 Cherì 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Il Messaggero 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 Harry Potter 19 - 22 Sala 7 Smile 17.30 - 19.30 - 21.30
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Chiuso
DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso
L’era glaciale 3 SCRAT sta ancora lottando per conquistare la sfuggente ghianda. Mannie e Ellie attendono la nascita del loro mini mammuth. Diego la tigre si chiede se non stia diventando troppo “mollaccione”.
Cherì NELLA Parigi del 1906, la bellissima e raffinata cortigiana Léa de Lonval ha una relazione con Chéri, il figlio della sua vecchia collega e rivale Madame Peloux.
Una notte da leoni SETTE ragazzi organizzano una vacanza all’insegna del contatto con la natura in Marocco. Decisi a immortalare ogni momento vengono in possesso di una strana macchinetta fotografica
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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La pizzica tra danza e tradizione
APPUNTAMENTI
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18 Potenza
Sabato 29 agosto 2009
Caro libri, risparmiare si può Oltre 12 mila libri nello scorso anno. Conviene a chi vende e per chi compra COMINCIA il conto alla rovescia per la riapertura delle scuole. E più questa si avvicina, tanto più un altro conto, quello in banca delle famiglie degli studenti, diminuisce. Ultimi dati, infatti, riferiscono un aumento del costo dei testi didattici, per quest’anno, pari al 5 per cento, per una spesa complessiva di 400 euro per ogni studente. Marianna, di Potenza, è mamma di due adolescenti. La primogenita frequenterà il quarto liceo scientifico, mentre la figlia minore la prima media. «La spesa per la più piccola ammonta esattamente a 310 euro racconta - Per le scuole superiori non abbiamo fatto alcun preventivo, già sapevamo la somma sarebbe stata troppo alta. Nonostante la Gelmini dica che per i libri ci siano delle agevolazioni, il problema è che tutti i testi “consigliati” diventano obbligatori. Non c’è nemmeno la possibilità di far usare gli stessi libri a entrambi i figli, se sono vicini d’età e frequentano la stessa scuola. Gli insegnati cambiano i libri di testo continuamente. Far studiare i propri figli è diventata un’impresa impossibile». Fortunatamente, esistono dei modi per risparmiare. Uno tra questi, sicuramente, l’acquisto dei testi presso i mercatini di libri usati. Incontriamo Marianna proprio in uno di questi, gestito dall’associazione culturale “Jolly”, di Potenza, con sede in via Anzio. «Questo è il primo anno che acquisto libri di testo usati per i miei figli - spiega
La sede dell’associazione
Marianna - in primo luogo perché quest’anno mi sono letteralmente spaventata di fronte alla spesa per i libri di scuola, in secondo luogo perché sono stata messa al corrente della sua esistenza solo adesso. Per fortuna ci sono loro, che permettono di risparmiare». Risparmio per gli acquirenti e piccolo guadagno per i venditori. «Il mercatino dei libri usati - spiega
Fulvio Miglionico, dell’associazione - cerca di far incontrare chi vuole vendere un libro con chi lo vuole acquistare. Il testo, però, prima di essere venduto al mercatino viene selezionato in base al suo stato e all’eventuale uso nelle scuole. Grazie alla nostra esperienza nel campo, già sappiamo se il testo è ancora molto richiesto dai docenti o se è in disuso. Una volta accettato, teniamo il
libro in conto vendita». Ovvero, «proviamo a venderlo fino a data stabilita, che generalmente è la seconda settimana di ottobre, per dare la possibilità a chi l’acquista di verificarne l’effettivo uso. Per quanto riguarda la vendita - continua - si effettua in base al codice Isbn a un costo inferiore rispetto a quello di copertina e pari al suo 60 per cento. A chi porta il libro per venderlo, si corrisponde il 40 per cento del prezzo di copertina. L’intervallo tra questi due valori - ci tiene a precisare Fulvio - serve esclusivamente all’associazione, che non è a scopo di lucro, a garantire il servizio e tutte le altre attività». E’ possibile, infatti, per i tesserati, fruire gratuitamente del collegamento a internet e consultare i libri della biblioteca “Jolly”. L’utenza abbraccia ogni classe sociale, dalla più abbiente alla più bisognosa. Pare ci sia una grande affluenza anche dai paesi limitrofi. «Lo scorso anno - commenta Fulvio - abbiamo registrato 12.000 entrate di libri. Quest’anno prevedo un andamento costante». C’è sempre un andirivieni al mercatino dell’usato, a partire già da fine agosto. Meglio essere previdenti. Anche se l’offerta è molto ricca, è preferibile anticipare i tempi per essere sicuri di trovare il testo di cui si è alla ricerca. Esclusi dall’offerta, solo i testi per la scuola primaria. «E’ un campo in cui ci sono meno variazioni. Un sussidiario, per esempio, viene usato per un tempo prolungato». Anna Martino
DAI QUARTIERI
Festa a Macchia Romana SI terrà il prossimo 4 settembre la festa rionale a Macchia Romana in cui le attese sono pe run notevole afflusso di cittadini. Le manifestazioni si terranno nella piazza adiacente via Consolini. Ma in occasione dell’iniziativa, per motivi di sicurezza e per dare modo a tutti di godersi al festa in tranquillità, dalle 7 del mattino alle 14 del 4 settembre, è stato istituito divieto di circolazione e di sosta con rimozione dei veicoli in via Consolini zona alta, per consentire il montaggio del palco. Nel pomeriggio, invece, e fino al termine della manifestazione (preboista fino alla mezzanotte) nella piazza le autovetture non saranno ammesse.
ACQUEDOTTO LUCANO/1
Lavori in via Mazzini NEI prossimi giorni Acquedotto lucano dovrà portare a termine alcuni lavori nel centro di Potenza. Questa volta sarà interessata via Mazzini: lunedì prossimo, 31 agosto, dalle ore 21.30, per consentire i lavori urgenti di riparazione di una perdita idrica sulla rete dell’area, è stato istituito il senso unico alternato con divieto di sosta con rimozione dei veicoli. Ecco le zone interessate dai divieti: a salire all’altezza del civico 247, il senso unico alternato dei veicoli; dal civico 152 al civico 160 il divieto di sosta con rimozione dei veicoli ad eccezione dei mezzi dell’impresa esecutrice dei lavori.
ACQUEDOTTO LUCANO/2
Erogazione sospesa nelle contrade ANCHE oggi in alcune contrade della città l’erogazioen dell’acqua sarà sospesa. Lo ricorda Acquedotto lucano che deve svolgere urgenti lavori di riparazione della condotta idrica adduttrice al serbatoio di Masseria Romaniello. Ecco perchè oggi, almeno fino alla prima mattinata mancherà l’acqua nelle seguenti contrade di Potenza: Masseria Romaniello, Piani del Mattino, Costa della Gaveta, Sant’Antonio la Macchia, Baragiano, Macchia Romana (case isolate), contrada Cavalieri, Cugno della Rossa, Demanio S.Gerardo, Bosco Grande, Bosco Piccolo e Tiera Tufarola.
TURISMO URBANO
Un’estate rovente carente di cultura LE specialità alimentari hanno certamente caratterizzato l’estate della Basilicata riproposte, con grande efficacia nelle numerose sagre che si sono svolte nelle località di produzione. Le sagre hanno cambiato aspetto, non sono solo una esibizione paesana, spesso limitata a una esposizione dei prodotti tipici della zona, ma anche e soprattutto un momento di riflessione sui “tesori” che la Basilicata produce e che, spesso, sono conosciuti solo dagli esperti e pochi intimi. Saranno state una cinquantina queste manifestazioni durante la rovente estate lucana (sarebbe bello che un osservatorio regionale riuscisse a catalogarle anche per poterle caratterizzare meglio), ma quelle che hanno fatto spicco sono le sagre che hanno messo in vetrina la produzione tipica della zona sicuramente “unica” rispetto al resto d’Italia. Tra le più interessanti la sagra del peperone di Senise. L’Italia è ricca di peperoni, specie nelle zone in cui questo ortaggio rappresenta un momento tipico della civiltà contadina. Ma in Basilicata ci sono alcune cose speciali che è impossibile trovare altrove. Le “pupacchie” sotto aceto, ad
esempio, erano una produzione familiare fra le più rare e apprezzate specie se questo peperone viene accoppiato alla carne di maiale fresco. Diventa una leccornia straordinaria. Così come rari e apprezzati sono i peperoni arrostiti, oggi praticamente introvabili sul mercato. Non parliamo poi della tecnica del peperone imbottito, che solo le nostre mamme sapevano fare a regola d’arte, con tanto di pane abbrustolito, un pizzico di aromi, una fetta di acciuga e una cottura lenta e precisa nel tempo che le rendeva squisite e inimitabili. In qualche ristorante potentino, dove si coltiva (è proprio il caso di dirlo) la cultura della tradizione di casa nostra, è ancora possibile trovarlo. Ma tra le varie forme di proporre, in cucina, il peperone, non vi sono paragoni di fronte al “puparul crusc” (la dizione in italiana di “peperone croccante” non rende l’dea di quella in dialetto) di Senise. Provate a portarlo a Milano o a Venezia, secco, pronto per farlo diventare croccante in una padella d’olio, e sentirete cantare le meraviglie di questo prodotto. Finanche in Giappone è finito sulle tavole dei buongustai di quel paese che
hanno fatto grandi feste al ristoratore che si è portato dietro una valigia di questo prodotto di Senise. Il peperone asciugato al sole ormai si trova un po’ dappertutto nelle nostre campagne (Potenza, Picerno, Avigliano), ma quello di Senise è imbattibile. Non solo da fare in padella, ma anche sfarinato per condire i primi piatti, e “piccante” per rendere le paste fatte in casa inimitabili. Dunque la sagra del peperone di Senise, si pone in uno dei primi posti fra quelle più apprezzate in Basilicata. Non è possibile fare classifiche in proposito, ma sicuramente il fagiolo di Sarconi tiene testa al peperone di Senise. Anche qui una sagra molto apprezzata che mette in vetrina la specialità prodotta in Val d’Agri, ricca di acque e di sole. Sui difende bene anche il “poverello” di Rotonda (parliamo sempre di fagioli), mentre avanza di buon passo il fagiolo di Pignola e quello di Picerno. Produzioni di nicchia che, finalmente, escono fuori dal recinto familiare per presentarsi ad un pubblico più vasto. Oggi è possibile trovare queste specialità in diversi negozi di alimentari, specie quelli che si annoverano fra i presentatori di
“specialità lucane”. Accennavamo a Rotonda. Qui vi è un’altra regina della tavole lucana: la “melanzana rossa” che è veramente un unicum. Sui coltiva solo in questo centro del Pollino (diffidare delle imitazioni) e si mangia cotta in molti modi o anche conservata in barattoli sott’olio. Per conferma rivolgersi allo specialista Federico Valicenti che le propone, oltre che nella rubrica curata sul “Quotidiano”, anche nel suo delizioso ristorante “La Luna Rossa”, proprio alle falde del massiccio montuoso. Sono diventate sagre importanti anche quelle dedicate alla polenta di Nemoli e quella del baccalà ad Avigliano, ormai una classica, anche se il prodotto di base proviene dalla vicina Norvegia. Ma anche queste manifestazioni sono la conferma della capacità delle organizzazioni locali a proporre ad un pubblico sempre più vasto, la propria immagine. Sono risultate carenti, in questa estate rovente, le manifestazioni dedicate alla cultura, soprattutto a quella lucana, sempre più spesso ignorata, anche se ricca di personaggi che hanno fatto la loro figura in campo nazionale.
Basti ricordare il grande scrittore e poeta, nonché uomo di grande cultura, anche giornalistica, Leonardo Sinisgalli, quasi ignorato in questo periodo o il famoso archeologo Dinu Adamesteanu, rumeno di nascita, ma lucano di studi, e di frequentazione (tanto che al suo nome è stato intitolato il museo nazionale di Potenza). Presenze nemmeno tanto significative per Rocco Scotellaro e Aldo La Capra, quest’ultimo uno degli ultimi grandi fotografi del Sud. Qualcuno si è ricordato di onorare il grande regista Frank Coppola, con la famiglia di origini bernaldesi, si è scoperto, lo abbiamo già accennato, che il grandissimo Vivaldi aveva le sue radici in Basilicata, e una presenza ha avuto Rocco Petrone, il direttore del
programma spaziale Apollo che mandò i primi uomini sulla luna. La famiglia era di Sasso di Castalda, dove è stato ricordato. Ma la presenza più significativa è stata registrata in un libro del collega Renato Cantore. Un volume molto apprezzato che sicuramente avrà, nel tempo, una completa valorizzazione. Ma un libro non è una sagra e bisogna andare a comperarlo in libreria. Operazione piuttosto difficile e rara per molti lucani. Un tempo, le sagre non esistevano e il turismo, come vedremo in seguito, si faceva quasi in punta di piedi, non godeva di alcun contributo e soprattutto non disturbava il vicino di casa. Ora si è giunti anche alla denunzia per rumori molesti! Vittorio Sabia
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20 Potenza L’associazione Jolly è tra quelle che hanno avviato l’iniziativa del mercatino dell’usato
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Pietragalla Distrutte alcune tabelle del Comune su storia e tradizioni locali
Vandali contro la conoscenza PIETRAGALLA - Il vandalismo contro la cultura e la storia a Pietragalla: è questo quanto è successo in questi ultimi giorni da parte di sconsiderati che nel buio della notte distruggono oggetti che hanno un ruolo ben specifico. Nel corso del 2005 l'amministrazione comunale di Pietragalla, d'intesa con altri enti ed istituzioni provinciali e regionali, collocò in vari quartieri del paese ma anche nelle frazioni San Nicola, Lolla, Cappelluccia e San Giorgio, delle tabelle di varia estensione (quelle
più grandi di circa due metri quadrati e quelle più piccole di circa sessanta centimetri quadrati) all'interno delle quali si riportavano la storia, le tradizioni, gli usi, i costumi del territorio, i dati statistici, gli eventi più importanti presenti nel corso dell'anno in modo tale che per i visitatori in transito per il paese vi era la possibilità di conoscere e di apprendere le notizie dei luoghi che essi visitavano. In questi giorni alcune delle tabelle più grandi sono state oggetto della distruzione operata dai van-
dali. Nello specifico la tabella presente nell'adiacenza del palazzo municipale, costituita come tutte da una struttura portante in ferro all'interno della quale sul legno sono riportate tutte le indicazioni, è stata distrutta ed in particolare la parte in legno risulta essere fratturata e spaccata in più settori per cui è praticamente inutilizzabile. Sorte peggiore è toccata recentemente invece a quella presente in via Grippo, arteria che conduce in piazza Principe Umberto I
che è stata quasi completamente bruciata annerendosi per gran parte della sua estensione risultando così illeggibile. Nella scorsa estate inoltre quella posta nell'area del Parco Urbano dei Palmenti è stata completamente divelta e portata via giacchè non si è più ritrovata ed è rimasto soltanto la struttura portante in ferro. Dunque non c'è pace nemmeno per ciò che rappresenta il passato a Pietragalla. Antonio Bevilacqua
Un pittoresco scorcio di Pietragalla
Avigliano L’iniziativa artistica di due giovani architetti
Progetto “Romasa” Oggetti di design pensati per essere calati in un contesto AVIGLIANO - L’idea è ambiziosa e non priva di rischi. Provare a dare una risposta in termini innovativi ad una domanda di nuovo che in un periodo di crisi economica come l’attuale può scontrarsi con le difficoltà congiunturali; nello stesso tempo, aprire una strada nuova ed originale ad un settore, come quello dell’artigianato artistico, un tempo fiore all’occhiello dell’economia aviglianese, da troppo in declino e in cerca di un rilancio che avviene, se avviene, con molta fatica. Si chiama “Romasa”, sintesi dei nomi dei due giovani architetti, Mariangela Romaniello e Maria Assunta Sabia che lo hanno ideato, progettato e messo in opera, proponendosi per la prima volta all’attenzione del pubblico in occasione della festa di San Vito dello scorso mese di giugno e mantenendo poi un punto di esposizione delle loro realizzazioni lungo corso Gianturco. «E’ un tentativo, quello che portiamo avanti - spiegano le ideatrici del progetto - per provare a smuovere le acque in una realtà come quella di Avigliano, nella
quale abbiamo voluto tornare a vivere dopo la nostra esperienza universitaria, per stimolare un rinnovamento e una crescita che sia allo stesso tempo economico e culturale. Sappiamo che provare ad entrare in questo settore in un periodo come questo può comportare difficoltà notevoli, che la risposta della gente può essere più lenta, ma abbiamo pensato fosse giunto il momento di provare a proporre qualcosa di nuovo e di diverso, evitando la serialità, a favore della manualità e della freschezza di idee». Ma in cosa consiste il progetto di “Romasa”? Nella ideazione, progettazione e realizzazione di mobili e oggetti di design, «ognuno dei quali - affermano ancora le due giovani professioniste - è pensato per essere calato nel contesto in cui dovrà inserirsi. La maggior parte di essi mette insieme qualità ottiche, unione di forme e colore che danno vita alla spazialità che vogliamo esprimere. Siamo partite dalla realizzazione di piccoli oggetti, per comunicare la nostra comune passione per contenitori
Due delle opere del progetto “Romasa”
piccoli ma che siano anche oggetti artistici, cercando di plasmarne le forme, senza trascurare nel contempo
l’importanza della loro valenza funzionale». Un’idea che rischia di scontrarsi con l’immobili-
smo ed il conservatorismo di una realtà come quella aviglianese, per niente aperta all’innovazione. Un pericolo che gli architetti Romaniello e Sabia non si nascondono: «Ci sono sicuramente difficoltà per i giovani, soprattutto nelle piccole realtà, ad inserirsi nel mondo del lavoro, cercando di portare idee nuove ed originali in un settore in cui mancano veri specialisti. Noi vogliamo provare a dar vita a qualcosa che possa dare un valore aggiunto ad un paese che ha una tradizione nell’artigianato artistico,
che deve essere rilanciata ma anche modernizzata. Per questa via, speriamo anche di poter stimolare altri settori, a partire dal turismo, per rivitalizzare l’intera economia di un paese che senza idee nuove rischia la retrocessione. Perciò, vorremmo creare diversi punti di attrazione, per sviluppare un progetto di crescita e di apertura di idee, attraverso una serie di iniziative che possano essere di stimolo anche per altri giovani, che operino in settori anche diversi dal nostro». Giancarlo Tedeschi
Pignola Nell’oasi del Pantano iniziativa Lilt: “villaggio” per la prevenzione
Manifestazione per chi ha lo stesso patrono. C’è pure Ripacandida
Passeggiare contro il cancro al seno
Anche Anzi a Lecce fra i comuni uniti nel nome di San Donato
PANTANO DI PIGNOLA - Un “villaggio” dedicato alla prevenzione dal tumore al seno: in questo si trasformerà l’oasi “Pantano di Pignola”il 5 e 6 settembre prossimi. Ma non è il solo perno della manifestazione che verrà organizzata da Lilt (la Lega italiana per la lotta ai tumori) e da Viveredonna. Oltre all’apertura del villaggio della prevenzione è prevista una corsa-passeggiata intorno al Lago del Pantano. La corsa dedicata a chi voglia (e possa) gareggiare, la passeggiata a chi intenda passare una bella giornata a contatto con la natura sapendo di fare del bene. Villaggio e passeggiata saranno i due elementi centrali del progetto “Di corsa contro il tumore del seno –Battilo sul tempo, con la prevenzione si può!”. Spiegano gli organizzatori
Il sentiero attorno al Pantano
dell’iniziativa: «In tutte le culture del mondo il seno è per la donna molto più che una parte del corpo. E’ una componente importante del suo aspetto esteriore, il simbolo per eccellenza della femminilità, della sessualità e della maternità. E’ importantissimo pro-
teggerlo, affidandosi alla prevenzione e a corretti stili di vita». Perché si riesca a stimolare una maggiore sensibilità alla prevenzione -. aggiungono gli organizzatori - e offrire opportunità concrete e gratuite di svolgere esami di diagnosi precoce con elevati standard qualitativi, la Lilt-Viveredonna attiverà il 5 e 6 settembre all’Oasi del Pantano un Villaggio della Prevenzione, in collaborazione con Regione Basilicata, Azienda sanitaria Potenza e Unità operativa di Chirurgia senologica dell’Ospedale San Carlo. Lì si potrà visitare la riserva naturalistica e iscriversi alla minimaratona in programma la mattina del 6 settembre, aperta agli sportivi (con una gara podistica competitiva) e agli amatori che potranno liberamente passeggiare dando il loro contributo alla manifestazione.
MASSIMO comune denominatore fra i municipi che hanno partecipato ieri alla “Fiera della Città di San Donato tra fede, storia, tradizioni e sapori”, in programma a San Donato di Lecce era proprio il patrono: San Donato, appunto. Era prevista anche la partecipazione di una delegazione del Comune di Anzi, guidata dal sindaco Giovanni Petruzzi e dall’assessore alla Cultura Marilena Albano. Alla stessa manifestazione hanno aderito numerosi comuni meridionali che hanno per patrono San Donato: per la Basilicata, oltre ad Anzi, Ripacandida; e poi Biccari (Foggia), Montesano Talentino (Lecce), Ripacandida, San Donato di Minea (Catanzaro), oltre ovviamente al comune organizzatore, San Donato di Lecce. Il Comune di Anzi aveva annunciato che avrebbe allestito uno stand per promuovere e valorizza-
Il sindaco Petruzzi
re le bellezze artistiche e paesaggistiche locali, con particolare riferimento a elementi legati al culto religioso in onore di san Donato, santo protettore di Anzi solennemente festeggiano ogni anno dal 5 all’8 agosto con la partecipazione di migliaia di cittadini, emigranti e pellegrini.
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Sabato 29 agosto 2009
22 Alle dichiarazioni di Lacorazza, replicano i consiglieri regionali dell’opposizione
Come risolvere l’emergenza? «Troppo tempo sprecato sulla programmazione, si passi ai fatti concreti» La questione rifiuti tiene banco nel dibattito politico, sempre in cerca di soluzione, si spera definitiva. Al presidente della Provincia, Piero Lacorazza, che aveva risposto alle sollecitazioni di alcuni sindaci e amministratori del territorio seriamente preoccupati per la continua emergenza, controbattono due consiglieri regionali. Antonio Tisci (Pdl) spiega che «dalleparole espressedal presidente Lacorazza, e soprattutto dal silenzio del governatore delle Regione Basilicata, emerge chiaramente che Provincia e Regione non hanno nessuna idea sul da farsi in materia di gestione dei rifiuti e che continuano a navigare a vista, limitandosi ad incontrare sindaci, comitati, senza prendere nessuna decisione in merito». Denuncia e sollecitazione che prosegue: «Discutere con i sindaci, incontrare i comitati, dialogare con la popolazione sono cose che la politica e le istituzioni devono fare». Ma questi impegni «dovevano essere portati avanti qualche mese fa,non quandola regione è in piena emergenza rifiuti». Tisci richiama l’emergenza rifiuti in Campania: già allora «era evidente a tutti che la Basilicata non stava messa meglio, che si trattava soltanto di aspettare ancora un po’ per trovarsi in una situazione molto simile non essendo
La discarica di Pallareta, uno die siti in “perenne” emergenza a Potenza; in alto i consiglieri regionali Tisci e Napoli
mai stato affrontata una politica autenticamente ambientale nella nostra provincia – prosegue Tisci - ed è paradossale che per scuotere le istituzioni dall’immobilismo è dovuto intervenire il sindaco di Picerno e non quello di Potenza o il presidente della Provincia che pure hanno mag-
giore e piùpregnante competenza in materia». Sulla stessa linea il consigliere regionale di La Destra, Michele Napoli. Ironicamente spiegache «fapiacere -dice - apprendere dal presidente Lacorazza che sulla questione rifiuti è maturato il convincimento che si è in piena
emergenza. E’ bene che il neo presidente della Provincia ricordi come, nel recente passato, espressioni del suo stesso schieramento politico si sono pronunziati in maniera assai diversa». Poi l’analisi tocca lo scenario “contemporaneo”: «Allo stato - continua Napoli - appare evidente che i continui richiami alle istituzioni per prevenire l’emergenza non erano strumentali, bensì frutto della conoscenza dei problemi e di quella responsabilità, civile prima ancora che politica, che dovrebbe caratterizzare quanti sono impegnati nell’amministrare la cosa pubblica». Ecco perchè «bisognerebbe a questo punto spiegare su chi graverà l’inefficienza dell’operato sin qui messo in campo, consapevoli che su questo, tanto la Provincia di Potenza quanto la Regione Basilicata, faranno scena muta». Sul tema interviene anche il coordinatore cittadino del Pdl, Lorenzo Larocca che aggiunge come «con i nostri rifiuti, nonostante la mole notevolmente inferiore a quella napoletana, non sarà sufficiente neanche sperare che “arrivino i nostri” (Protezionecivile edEsercito),giacchè il problema è più grave che in Campania». Del resto, «ai floridissimi affari conseguiti con i rifiuti, dai gestori delle discariche, che hanno incre-
mentato a dismisura i costi del conferimento, si aggiunge il business del trasporto dei rifiuti nelle discariche di Salandra e Venosa con ulteriore aggravio dei costi per gli amministrati e, a peggiorare la situazione vi è la mancanza di una adeguata programmazione del problema da parte dell’Ente competente alla materia: la Provincia di Potenza. Infatti una parte non secondaria del piano provinciale del 2002 è stato calibrato sulla messa in funzione dell’inceneritore di Potenza», ma «nonostante lo sperpero di oltre 30 miliardi delle vecchie lire, l’inceneritore potentino non è in grado di funzionare». A difesa della Provincia interviene il capogruppo provinciale dell’Idv, Vitttorio Prinzi: «Di fronte ad una situazione difficile, eredità delle passate amministrazioni, è innegabile che in questi due mesi di lavoro è stato fatto più di quanto sia stato fatto negli ultimi cinque anni». «Non è questo il tempo di puntare il dito e giudicare errori - prosegue Prinzi - che vengono da troppo lontano, ma di lavorare alacremente per accelerare il processo di attuazione di quanto già definito da tempo e, in questo, la giunta Lacorazza e l'assessore all'Ambiente Massimo Macchia hanno dimostrato determinazione».
Muro Lucano Riconoscimento alla speleologia
L’assessore provinciale Nicola Valluzzi
Quasi due milioni e 200 mila euro per i lavori di completamento della Strada provinciale della Camastra. Lo ha comunicato l’assessore provinciale alla Viabilità, Nicola Valluzzi che poi nei dettagli ha precisato: «Sono iniziati il 27 agosto scorso i lavori sul primo lotto della Sp 32 “della Camastra”i lavori di completamento della variante (Secondo stralcio - Primo lotto). L’importo contrattuale è di 2.188.615 euro. La durata prevista è di 24 mesi».
Convegno della Federcaccia
A Satriano lezioni di sicurezza venatoria
Le scoperte di Speleoclub alla ribalta nazionale MURO LUCANO - E’approdata alla ribalta nazionale la “ricerca delle cose perdute”. A poco più di un anno dalla sua registrazione nell'albo delle associazioni, “l'associazione Speleoclub Marmo Platano di Muro Lucano” ha avuto una pubblicazione su una delle riviste più importanti del panorama nazionale di Speleologia. Dopo le tante iniziative che hanno visto il gruppo speleologico "Speleo Club Marmo Platano" e il Gruppo Speleo Statte della Provincia di Taranto intraprendere delle indagini sul territorio di Muro Lucano per rilevare e studiare nuove cavità ipogee, l'attività dell'associazione murese è stata pubblicata sulla rivista “Speleologia” della Socie- L’interno di una grotta e, a lato, il presidente del club con tà Speleologica italiana, par- alcuni speleologi zialmente consultabile anche tramite il sito web: numerose associazioni di altre con i due collettori posti a quonazioni, per studiare, misura- ta 120 e 117 metri rispetto alwww.ssi.speleo.it. La Società speleologica Ita- re e mappare le grotte de “I l'ingresso della grata piccola liana è una libera associazione Vucculi” che sono stati scoper- della grotta dei Vucculi posta a di speleologia nata il 1903 e ha ti nel 1991; nei due anni suc- 1133 metri sul livello del macome principale fine la promo- cessivi sono avvenute le prime re. Questo spettacolo geologico zione dei modi idonei e corretti esplorazioni, e il 30 dicembre di interazione tra il mondo sot- 1993 il Gspgc di Reggio Emilia si trova sul Monte Paratiello, a terraneo e quanti lo esplorano, ha effettuato la prima ricogni- mezz'ora di macchina dal cenlo visitano per ricerca o per per- zione ufficiale. Nel 1994 si è tro abitato di Muro Lucano, e si sonale curiosità. L'ultimo nu- aperta la cavità Vucculi 2, e nel sviluppa su una lunghezza di mero di giugno 2009 riporta 1996-2008 sono state tante le 1792 metri e su 124 metri di ditestualmente uno dei sogni esplorazioni sul sito per stu- slivello. Nell'ultimo scorcio del dell'associazione del comune diare un possibile congiungi- 2008 i due gruppi speleologici lucano dove ha sede la Comuni- mento delle grotte. Nel 2007 è lucano - pugliese hanno portatà Montana del Marmo Plata- nato il Centro ricerche carsi- to alla luce oltre che importanno: “Dieci anni di esplorazioni, che e lo Speleo club Marmo Pla- tissime scoperte carsiche, aninseguendo la grotta più lun- tano che ha portato alla spedi- che il ritrovamento di ossa umane che secondo gli archeoga della Basilicata”. L'associa- zione Italo - Cubana sul sito. E proprio a queste grotte è logi della Sovraintendenza di zione murese sempre in collaborazione con il gruppo Speleo stata data maggiore risonanza Potenza risalgono a un periodo Statte, hanno dato vita in poco sulla rivista in cui viene ripor- compreso tra l'età del bronzo e più di 10 anni a numerose spe- tato il rilievo del sistema Vuc- l'età del rame: tra i cinquemila dizioni, coinvolgendo anche culi - Volpe nei tratti sifonati, e i diecimila anni fa.
Sp Camastra: via ai lavori
La grotta in questione ricade nel comune di Muro Lucano ed è a poca distanza da quello di Castelgrande. Probabilmente la grotta era usata come contenitore funerario, e se questo rispondesse al vero è possibile che in altre grotte adiacenti sia possibile in futuro ritrovare ulteriori testimonianze di quell'epoca storica. La pubblicazione assegna pieno merito al lavoro di Ferrara Gerardo, presidente dell'associazione speleologica lucana, che insieme a Davide Calabrese e Filippo Verova sono stati i primi esploratori muresi a scendere nelle viscere de I Vucculi. Sottolineata anche la presenza costante sul sito geologico murese del decano della speleologia pugliese Dino Grassi. Carmine Pepe
SATRIANO DI LUCANIA - “Uso e maneggio delle armi nell’attività venatoria”. E’il tema del convegno studio organizzato dalla Federcaccia di Satriano di Lucania che si svolge oggi a partire dalle 17 nella sala consiliare del Comune di Satriano. Il convegno studio , aperto a tutti i cacciatori, è organizzato dalla sezione Federcaccia provinciale di Potenza e Satriano di Lucania, con il patrocinio del comune di Satriano di Lucania e dall'Editoriale il Veliero. All’incontro interverranno oltre ai vertici della Federcaccia anche i responsabili delle altre associazioni venatorie operanti sul territorio, degli Atc ( Ambiti territoriali di caccia), e rappresentanti del mondo venatorio campano, calabrese e pugliese. Lo scopo del convegno è quello di sensibilizzare ad adottare le dovute precauzioni nell'uso e maneggio delle armi, per evitare incidenti mortali che possono verificarsi nel corso delle attività legate alla caccia. «La Federcaccia di Potenza - si legge nel comunicato delle federazione venatoria sensibile al tema della sicurezza, per arricchire il bagaglio culturale in questo settore si è affidata a professionisti del settore: Antonio Caforio, istruttore di tiro nazionale ed esperto di armi che sarà coadiuvato dall'ingegneree Giorgio Boscarol». Il convegno studio sarà arricchito con materiale video - fotografico, preparato dagli istruttori e dall'editoriale il Veliero, che, oltre all'uso delle armi verterà anche sui comportamenti da tenere sul terreno nel corso dell' attività venatoria e sull'uso di abbigliamento fluorescente L'apertura dei lavori sarà effettuata dal presidente della Federcaccia di Potenza , Antonio Paradiso e dal presidente dell'Uncc Basilicata ( unione nazionale cacciatori cinghialai) Rocco Latorre e dal sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico.
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Sabato 29 agosto 2009
23 Francavilla Monsignor Francesco Nolè: «è una guarigione che va accolta con gioia»
«Un dono di Dio per la comunità» Il vescovo durante la festa della Famiglia, ha parlato del caso di Antonietta Raco FRANCAVILLA - «Quanto capitato alla signora Antonietta Raco, è solo un dono di Dio caduto sulla comunità di Francavilla molto provata da guai di ogni genere negli ultimi anni». Il vescovo di Tursi Lagonegro, mons. Francesco Antonio Nolè, ha colto l’occasione della festa della famiglia e della solidarietà, per esprimere il suo pensiero sul “miracolo” di Lourdes ad una cittadina di Francavilla che non riusciva più a camminare ed era sulla sedia a rotelle: «Non vogliamo frettolosamente gridare al miracolo ha detto il vescovo - ma una cosa è certa, il luminare torinese, ha detto che quanto successo non è possibile non è spiegabile dal punto di vista della medicina; dunque godiamoci questa guarigione che ci riempie il cuore di gioia e rinfranca anche tutta la comunità ed i sofferenti di Francavilla e non solo». Come si ricorderà, nei giorni scorsi, la signora Raco, è ritornata all’ospedale Le Molinette di Torino per essere visitata dal professor Adriano Chiò, che l’aveva in cura e che le aveva diagnosticato nel 2004 la Slp (sclerosi laterale primaria); una variante della Sclerosi laterare amiotrofica a lenta evoluzione, che comunque non re-
Viggiano Lunedì assemblea dei lavoratori
Spalberg, continua lo stato di agitazione VIGGIANO - Vertenza senza fine per i lavoratori della Spalberg. Continua lo stato di agitazione per le 27 maestranze che lunedì si riuniranno in un’assemblea per decidere le azioni di lotta da intraprendere. «Come è noto - spiega una nota della Filtea Cgil e Uilta Uil - i lavoratori rivendicano 7 mensilità arretrate e la presentazione di un credibile piano industriale, considerato che da mesi lo stabilimento è improduttivo e si va avanti con interventi della Cig ordinaria». I sindacati intanto hanno chiesto un incontro in prefettura «da tenere - spiegano - al più presto e che sia il più risolutivo e definitivo per dare certezze e garanzie per il rientro dei crediti e per il futuro produttivo ed occupazionale». Antonietta Raco
gredisce perché si perdono neuroni. In alcuni casi ci può essere un blocco della malattia stessa. Il vescovo ha poi esternato il suo grande rammarico per il precipizio nel quale è caduta la famiglia nella sua eccezione quotidiana, che non trova più appigli sociali e religiosi ed ha sottolineato anche la intempestività di alcuni organi di informazione:
«Mi duole assistere giorno dopo giorno alla disgregazione della famiglia che oramai non c’è più e che nessuno, neppure la chiesa riesce a salvare; c’è bisogno di applicare il vero principio di solidarietà e sussidiarietà che è quello dello stare bene, solamente dopo che gli altri stanno bene (il vescovo lo ricordiamo proviene dai frati francescani). Sulla informazione poi, non tutti sono stati
La zona, secondo l’opposizione, è invasa da topi
Marsiconuovo: «Emergenza sanitaria nel rione Civita» «È emergenza sanitaria nel rione Civita per una invasione di ratti». È questa la denuncia che viene dai consiglieri di Minoranza (Giovanni Votta, Massimo Macchia capogruppo Idv, Carmine Notarfrancesco, Giovina Castaldo e Giuseppe Ramagnano) i quali sottolineano come «questa vicenda sia l'ennesima dimostrazione dell'incapacità amministrativa e gestionale del Sindaco Domenico Vita che, con qualche mese di anticipo, ha già avviato la campagna elettorale che lo vedrà candidato (non è un mistero per nessuno specie dopo il passaggio di campo) alle elezioni regionali della primavera 2010». A parere del gruppo di minoranza a Marsico «l'atteggiamento tenuto dal sindaco in occasione della festa patronale di S. Gianuario è censurabile perché Vita non ha esitato a precedere i festeggiamenti civili per fare un vero e proprio comizio di oltre un'ora. Un comizio - aggiungono i consiglieri di minoranza - nel quale
ha parlato di tutto per impegnare le royalties del petrolio che verranno e persino di un'avveniristica “isola ecologica”e di raccolta differenziata porta a porta (senza spiegare con quali fondi), dimenticando l'emergenza in atto al rione Civita. E' sotto gli occhi di tutti - continua l'opposizione- l'atteggiamento di un sindaco che non esita ad appropriarsi di spazi non suoi per dare ai cittadini rappresentazioni della realtà amministrativa Marsicana distorte e non corrispondenti al vero. L'unica verità è che da quando Vita è il primo cittadino di Marsico, l'intera comunità è al collasso; una crisi di cui non si intravede fine e in cui traggono benefici solo gli amici e gli amici degli amici, il tutto nel totale disinteresse delle problematiche (come quello dei ratti) che riguardano la comunità”. Di qui l'appello del Gruppo di Minoranza al “pifferaio magico”, unica speranza per i cittadini marsicani, per liberare il rione Civita dalla presenza non gradita dei topi».
tempestivi nel cogliere quanto avvenuto forse sottovalutando il tutto, pur se a posteriori poi magari chiedevano anche l’esclusiva. Comunque voglio ricordare che lunedì (31) dalle ore 8. 30, ci sarà la diretta nazionale su RaI Uno, con un confronto a livello scientifico di alto profilo che certo farà bene alla chiarezza della questione». Gianni Costantino
Lagonegrese
Rilanciato il “manifesto” a favore del fiume Noce Rilanciato nel corso della seconda festa del fiume, tenutasi l’altra sera a Tortora, il cosiddetto “Manifesto per il Fiume Noce”, un documento politico che impegna a sostenere in ogni occasione la valorizzazione della Valle. La proposta è venuta dal Gal Allba in collaborazione con l’Autorità di Bacino di Basilicata e la Comunità Montana del Lagonegrese, con l’obiettivo della “restituzione del Fiume alle sue genti presenti e future e il recupero del suo ruolo storico di generatore di identità, di fruizione, di qualità paesistica, di ricchezza”.
Senise, in ricordo di don Pino Terracina FRANCAVILLA - Si è chiusa con una festa nella locale villa comunale all’insegna di un piatto caldo di pasta e fagioli offerto dalla “Cascina-servizi di ristorazione”, la “Giornata della famiglia e della solidarietà”. In realtà, sono state due le giornate, organizzate dall’assessorato alle politiche sociali ed assistenza e volontariato della locale amministrazione municipale, in collaborazione con la parrocchia. Da sempre, la comunità di Francavilla ed i suoi amministratori, si pongono il problema del sostegno e del reinserimento sociale dei disabili; una vocazione dettata dal bisogno di non veder soffrire oltre i propri bambini e gli adulti, soggetti di ogni età ed appartenenza sociale già penalizzati da una condizione non certo agevole e piacevole. Sofferenze che il più delle volte cade poi sulle famiglie, così come ha sottolineato il vescovo mons. Francesco Antonio Nolè nella chiusura della manifestazione: “Nuclei vitali della società, che sempre più si vanno cancellando, con buona pace di tutti che fanno finta di nulla, a cominciare dalle istituzione e dunque anche dalla nostra chiesa”. Il vescovo aveva posto l’accento sulla solidarietà che deve maturare all’interno della persona, capace di vedersi felice solo dopo che sono felici gli altri: “Una missione impossibile”. La festa dava seguito alla inaugurazione avvenuta nei giorni scorsi del centro estivo di montagna “Don Pino Terracina”; una scuola di campagna dismessa che l’amministrazione ed in particolare, il vicesindaco Domenico Maurella avevano voluto mettere a disposizione del centro già esistente nel borgo. Intitolato proprio a don Pino Terracina, morto il 3 agosto del 2001, a seguito di un incidente sulla sinnica. Della sua speciale figura ne ha parlato, durante il convegno di chiusura, il diretto-
De Filippo all’incontro
re Mario Marra del quale era molto amico ed il presidente la giunta regionale Vito De Filippo molto commosso, che ne ha tracciato un lungo profilo, ricordando la sua discreta ma efficace e particolarmente grande di educatore. Discorso poi ripreso dal vescovo, con i ringraziamenti del fratello di don Pino Francescoantonio che ha ricordato l’inizio della solidarietà in questa area. Grazie proprio all’allora assessore regionale alla sanità, Vito De Filippo, il quale predispose un “libretto rosso” (a causa della copertina) nel quale si tracciavano le linee guida del piano socio assistenziale regionale, poi copiato dalle altre regioni. Si chiude così una due giorni, con la relazione del presidente l’associazione Angelo custode, Emidio Lamboglia, quella di Elisabetta Di Napoli, educatrice del centro, il direttore dell’azienda sanitaria di Potenza Mario Marra;allietata dalla musica della banda del maestro Pisani ed in serata con Aldo Fortunato;con la collaborazione attiva delle tante associazioni onlus presenti sul territorio, dallo spazio dedicato alle famiglie presenti e naturalmente ai bambini ed agli adulti disabili, attraverso libreria mobile, cineforum, attività ludiche e sportive ma anche controlli per la prevenzione di alcol, disturbi alimentari, odontoiatria, oculistica. gia. cos.
“Quelli della 167” di Tramutola “Note sotto le stelle” di Senise Successo per la manifestazione Latronico vince la kermesse TRAMUTOLA - Oltre mille persone alla manifestazione organizzata dal quartiere “Quelli della 167”. Protagonista la mostra di tradizioni antiche unito al sapore della gastronomia con la degustazione del piatto “fagiolone e salsiccia” e “formaggio arrostito”. Un quartiere, intere famiglie di “Quelli della 167” che hanno lavorato e organizzato una manifestazione di successo, richiamando un numero notevole di gente. Profumo e sapore di gastronomia unito a un ripercorrere a ritroso i momenti della storia passat con mostre di oggetti anti e di tradizione popolare. Un successo che ha visto protagonista adulti, giovani e bambini “tuffarsi” nella degusta-
zione del piatto tipico della tradizione culinaria tramutolese con il “fagiolone”contornato da un appetitoso “formaggio arrostito”. Gli stands che hanno affiancato la lunga strada del quartiere sono stati letteralmente presi d'assalto. Lunghe file e più di mezz'ora di attesa per gustare i sapori della terra tramutolese. Ma non solo le arti manuali delle donne del quartiere hanno spopolato con i dolci tipici del posto, dal famoso “calzoncello con la crema di castagne” al dolce contornato di cocco. Insomma un verso successo che come sempre offre durante il periodo estivo e non solo, un ricco cartellone di iniziative culturali. an. pe.
SENISE - Lucia Latronico, quattordici anni di Senise è la vincitrice del primo concorso canoro “Note sotto le stelle” che si è tenuto a Senise in piazza Aldo Moro. La ragazza, figlia d’arte (il papà Nicola, brigadiere dei carabinieri, fin da piccolo aveva mostrato doti di cantante e imitatore ed anche la mamma Laura ha partecipatoinpassato aconcorsicanori)ha cantato “Minuetto” , canzone assolutamente difficile che ha messo a dura prova le doti canore della cantante. Laquale alla fine havoluto dedicare al papà Nicola la vittoria. Lucia non è poi nuova a queste performance,avendovinto giànel2007,la prima edizione della “Corrida”che si era tenuta all’Oliver sempre di Senise. Al secondo posto si è piazzato Gio-
vanni Malaspina con la canzone Cambiare; al terzo, Milena Rosato con “Gli uomini”; alquartoAntonella Valentino con “Buchi neri” ed al quinto Egidio Orofino con 7. 000 caffè. Tutti gli altri ex aequo: Alessandra Barone, Barbara Vezzi, Antonella Panzardi, Rocco Policicchio, Angela Berardi, Niccolò Bellizio, Italy girl(Filomena Berardi e Isabella Scarpino), Maria Lucia Marranchelli, Maria Rosa Ferrara, Vincenzo Castronuovo,Maria TeresaLista, Lucia Claudia Roseti, Pasquale Uccelli, Rosalba Salomone, Ida Marino, Fried Bellpepper (Domenico Virgallita, Mario Belluomo, Andrea Di Ciancia, Giuseppe e Feliciano Rossi), Olga Colajacovo, Claudia Palermo, Naica Ponzio, Milena Rosato,
Gerardo Fabiani, Filomena Marcone. Ospiti la scuola di danza Deborah Rosa De Salvio ed Antonella Orofino. L’organizzazione era curata da Gabriella Leone, con Lucia Berardi e Francesco Antonio Terracina. La direzione artistica era affidata ai maestri Rocco Pellegrino e Angelo Manzara che hanno anche curato la selezione che è durata due mesi circa. g. c.
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Sabato 29 agosto 2009
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Venosa, trovati cani avvelenati VENOSA - L'emergenza cani randagi sta producendo anche vittime incolpevoli. Una di queste nei giorni scorsi è stata trovata morta, su un marciapiede, in una pozza di sangue fuoriuscito dalla sua bocca. A lanciare l'allarme e a sporgere denuncia contro ignoti, è Liliana Ferrenti, Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Venosa, che avanza l' ipotesi di avvelenamento. «Ci ribelliamo con tutte le nostre forze al modo di fare di taluni, che con prepotenza e sfrontatezza decidono e per la vita o per la morte di un animale - ci dice la Ferrenti Lunedì 24 agosto siamo stati chiamati dal Comune per ve-
rificare lo stato di un cane. Quando siamo arrivati sul luogo, abbiamo trovato il cane ormai morto in mezzo a una pozza di sangue. Lo abbiamo riconosciuto subito! Era un “cane di quartiere”! Si chiamava Birillo, con n. microchip 977200005030799». A questo punto Liliana Ferrenti si emoziona, non trova risposte e denuncia: «Quel quartiere che fino a poco tempo prima lo aveva accolto, allevato, sfamato, difeso, lo ha tradito! Quel quartiere, non si è accorto che era agonizzante e bisognoso di aiuto. Quel quartiere che ha dato l'allarme solo quanto dalla puzza
non se ne poteva più. Si può guardare quel cane negli occhi e non vergognarsi di essere umano? Purtroppo si assiste quotidianamente alle crudeltà nei confronti degli animali, e restano per lo più impunite». Va detto che è stato contattato telefonicamente il veterinario Asp competente, che ha provveduto immediatamente a far trasportare il cane all'Istituto Zooprofilattico di Foggia per effettuare l'autopsia e conoscere l'effettiva causa del decesso. «Non si hanno più notizie di altri due cani di quartiere - Loris e Lea, che si accompagnavano solitamente con Birillo. Eppure se da
una parte c'è qualcuno che considera il cane un problema da “eliminare”, dall'altra ci sono tane persone che vivono in continuo affanno per queste ingiuste guerre sugli animali - sottolinea la Ferrenti - Queste persone quotidianamente e con orgoglio accudiscono, salvano, curano e cibano questi animali e sono in continua lotta per tutelare i loro diritti». L'emergenza cani randagi, che dura da diversi anni, sembra destinata ad allentare la sua morsa con la prossima apertura del canile comunale. «Siamo consapevoli dei disagi che l'emergenza “cani randagi” provoca nella nostra comu-
Uno degli animali ritrovati morti
nità. Abbiamo fatto una serie di incontri e abbiamo predisposto tutti gli atti necessari per aprire il prima possibile la struttura del canile” - ci dice Saverio Mongiovì, assessore comunale con delega al “Randagi-
smo”- A seguito della denuncia della Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Venosa il sindaco ha insediato una Commissione che indagherà sul caso segnalato». Giuseppe Orlando
Diverse le segnalazioni dei cittadini che chiedono l’intervento dell’amministrazione
Rifiuti lasciati per la strada Difficoltà nella raccolta “porta a porta” nel centro storico di Melfi Negli ultimi tempi vivere nel centro storico di Melfi, non è certo semplicissimo. Alla cronica mancanza di parcheggi e posti auto, si sono aggiunti una serie di disservizi che di fatto complicano non poco la vita dei residenti. Ci sono giunte diverse segnalazioni, documentate fotograficamente, relativa alla questione spazzatura. Da alcuni anni nel centro storico di Melfi la raccolta dei rifiuti, avviene attraverso il "porta a porta", regolamentato ad orario. Il mezzo adibito alla raccolta effettua un percorso, partendo intorno alle ore 7, sviluppando il proprio tragitto attraverso le vie del centro. Gli abitanti del luogo, conoscono l'orario di passaggio e di conseguenza consegnano il rifiuto. Il " porta a porta" di fatto attuato da questa amministrazione, aveva il compito di eliminare i cassonetti, maleodoranti e spesso pieni fino all'inverosimile. Di certo esteticamente poco apprezzabili. Ilproblema peròè chenegli ultimi tempi non èdifficile scorgere, importanti vie del borgo antico di Melfi, invase da sacchetti di immondizia, sovente trascinati ed aperti da cani o altri animali. La conseguenza èuno spettacolopoco edificante, proprio perché parliamo di uno dei centri storici più belli ed accattivanti dell'intera regione. Qualcosa non funziona. O l'orario per la consegna del rifiuto non viene rispettato, ed in questo caso siamo di fronte ad un mancato impegno del singolo cittadino, oppure gli orari predisposti mal si conciliano con le usanze e le abitudini dei residenti stessi, evi-
Rionero La base fa sentire la propria voce
Un’immagine di sacchetti di immondizia lasciati nel centro storico
Querelle nel Pdl «Manca la partecipazione di tutti gli aderenti»
dentemente in difficoltà nel rispettare la regola. Certamente il problema va risolto e l'amministrazione deve farsi garante di una soluzione che incontri il favore dei cittadini, costretti a fare i conti alle volte con una vera emergenza. Si potrebbero anche aumentare i passaggi, se evidentemente una sola volta al giorno non è sufficiente per completare la raccolta e lasciare le strade ed i vicoli puliti. Occorre trovare un punto di incontro, valutando anche gli orari lavorativi degli abitanti e le differenze tangibili da stagione invernale ed estiva, dove la vita si svolge in maniera diversa dettatada abitudini differenti. Inoltre sempre gli abitanti del centro storico lamentano il fatto che di
notte non c'è acqua fino al mattino successivo. Un problema questo che investe Acquedotto Lucano che gestisce la rete. E proprio alcuni interventi sulle tubazioni, sarebbero alla base di questo disservizio che colpisce tutti i residenti del centro storico, fino all'alba costretti a fare a meno dell'acqua. Perdite nelle condotte e dismissione della vecchia conduttura per far spazio ad una nuova rete, queste le problematiche che deve affrontare l'Acquedotto Lucano e che comunque in quest'estate bollente sono ricadute sugli inermi cittadini. L'autunno prossimo risolverà il problema, sperando che non si ripresenti la prossima estate. Emilio Fidanzio Uno scorcio di Rionero
Barile L’associazione ambientalista ha presentato le proprie osservazioni alla Regione
Cementificio, la Ola vuole vederci chiaro BARILE - Vuole vederci chiaro la Ola nell'ambito sul procedimento Via relativo al cementificio di Barile organizzazione Lucana Ambientalista. Per questo motivo ha presentato le proprie osservazioni alla Regione Basilicata. La Ola ha chiesto di bocciare il progetto che prevede tra l'altro l'utilizzo del Cdr (Combustibile Derivato da Rifiuti) poiché incompatibile con l'ambiente e la salute dei cittadini di Barile e dell'intero territorio del Vulture. «Il progetto della società Costantinopoli srl - spiega nella nota - prevede infatti “la modifica sostanziale dell'impianto per la produzione di cemento e clinker con il conseguente aumento dei quantitativi di stoccaggio anche delle ceneri leggere
prodotte e l'utilizzo del Cdr». Le osservazioni presentate dalla Ola sono riassunte in sei punti. «Evidenziano come l'aumento considerevole delle emissioni inquinanti sia direttamente correlato all'aumento della produzione di cemento e clinker presso lo stabilimento. La cementeria di Barile è situata proprio a ridosso del centro abitato e sino al 2007 produceva 1.800 tonnellate/medie al giorno di clinker utilizzando i materiali prelevati da una cava ubicata nel territorio comunale. Nel 2007 il cementificio ha richiesto ed ottenuto dalla Regione Basilicata l'Autorizzazione Integrata Ambientale con un aumento della capacità produttiva da 335.000 t/anno a 850.000 t/anno di cemento
(quantità queste oggi quasi triplicate). Nel giudicare l'ulteriore aumento di produzione incompatibile con l'ubicazione stessa del cementificio(vedi mappa google) la Ola evidenzia come l'abbinamento del Cdr con altri combustibili già utilizzati nel ciclo produttivo renda problematica dal punto di vista ambientale la gestione dell'impianto anche a causa della promiscuità tra materiali cementizi e rifiuti pericolosi». Tale fatto non si giustifica se da un punto di vista di mero profitto per la società con gravi ed inevitabili implicazioni invece di natura ambientale e rischi per la salute per i cittadini. Secondo alcuni studi effettuati dall'Agenzia per L'Ambiente negli Usa, i cementifici
che utilizzano il Cdr infatti sono risultati la seconda fonte di emissione di diossine e furani dopo gli inceneritori, rilasciando tra l'altro nell'ambiente sostanze pericolose quali metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici e acido cloridrico. Senza considerare che il cementificio di Barile già utilizza nel proprio ciclo produttivo oltre ad olio combustibile e gas, il Pet Coke (rifiuto industriale derivante dalla raffinazione del petrolio). Il fabbisogno energetico complessivo dell'impianto di Barile è infatti considerevole (ben 72.000 m3 annui di Pet Coke, 360.000 Kg di olio combustibile, oltre 750.000 m3 di gas) per oltre 14.000 ore di funzionamento annuo».
RIONERO – Circa trenta iscritti e simpatizzanti del PdL di Rionero hanno voluto far sentire la propria voce in merito al dibattito in corso tra due diverse componenti presenti nel partito, sollecitati - scrivono - «da dichiarazioni non vere che tendono a modificare la realtà dei fatti». I firmatari del documento lamentano la mancanza di una partecipazione diretta di iscritti e simpatizzanti e di un dibattito locale all’interno del partito, nel quale affermano «si entra al guinzaglio o si è fuori e quindi esclusi da ogni forma di coinvolgimento politico senza tener conto del ruolo partecipativo degli aderenti, che costituisce l’essenza del partito politico». «Anche noi – sostengono i trenta firmatari del documento – abbiamo fatto nostro e sottoscritto il documento di azzeramento del-
la situazione politica locale, per cui non riusciamo a comprendere quale possa essere la stragrande maggioranza degli aderenti che approvano le azioni messe in campo dall’ex coordinatore Pietragalla». «Solo chi ha una visione distorta della politica – affermano – può pensare di sostenere che gli altri non abbiano diritto a parlare, quando poi tale dikat viene mosso addirittura all’indirizzo del capo gruppo PdL in consiglio comunale, allora appare chiaro che non si vuole fare una opposizione seria e non si è capaci di pensare ad un progetto politico credibile in grado di mandare a casa la sinistra. Siamo certi - concludono gli autori del documento sottoscritto – che il rilancio del PdL a Rionero sarà possibile solo con il necessario ricambio politico, richiesto tra l’altro da tutta la base». Michele Rizzo
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Sabato 29 agosto 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L‘uscita del segretario cittadino è il sintomo di un malessere alla vigilia del congresso
Pd, un partito in difficoltà Ferrara: «C’è un disagio ma non si può strumentalizzare la scelta di Moliterni» Espedito Moliterni non è più nel Partito Democratico, lo ha annunciato con una lettera agli iscritti nei giorni scorsi. Una decisione che non ha mancato di scatenare prese di posizione forti all’interno del partito e in un momento topico quale è quello attuale, quasi alla vigilia del congresso. Abbiamo provato per tutta la giornata di ieri a raggiungere Moliterni che, ancora in vacanza, non siamo riusciti a rintracciare rinviando così qualsiasi commento ufficiale ed allora per capire cosa succede nel Pd, abbiamo provato a rivolgerci al segretario provinciale Anna Ferrara. Anche lei sotto i riflettori nei mesi scorsi per le vicende della composizione della giunta provinciale, con qualche ingranaggio che non ha funzionato alla perfezione nel partito e che può avere lasciato altri malumori. «Il Pd», ci spiega la Ferrara, «è un partito che può avere momenti di difficoltà come questi perchè non riesce ancora ad essere un partito normale. Purtroppo continuiamo a portarci dietro questa viva dialettica interna che è una delle peggiori eredità che abbiamo del passato e che vedo molto forte soprattutto in quel gruppo ex Ds». Anna Ferrara non entra direttamente nella scelta dell’ex segretario cittadino ma ne comprende le ragioni e si rammarica per quanto accaduto: «mi dispiace e comprendo l’amarezza di Espedito che credo abbia origini lontano. Non vanno ricercate delle risposte nè soprattutto queste risposte possono essere strumentalizzate a fini individualistici che oggi non pagano più. Credo che questa forte dialetica interna non paghi». Il segretario provinciale del Pd non prende però in considerazione l’idea, pure avanzata nelle scorse settimane visto il periodo precongressuale, che sia stato avviato uno scontro di posizionamenti: «non esistono questi problemi ma, ripeto, un’eredità che ci portiamo dietro e che porta spesso a strumentalizzazioni a fini individualistici». «Credo che la scelta di Moliterni derivi da un forte isolamento che è stato avvertito, magari, in coincidenza con le ultime consul-
Salotti, Di Lorenzo a Straziuso «Si cerchi di favorire la ripresa»
Francesco Bianchi e Anna Ferrara
«La dialettica interna al partito è tra le peggiori eredità che emerge soprattutto tra gli ex Ds»
«Dobbiamo diventare un partito normale che è quello in cui regole e ruoli vengono rispettati!
tazioni provinciali. Forse avremmo dovuto supportarlo maggiormente, non posso parlare per Moliterni perchè non sono riuscito nemmeno io a rintracciarlo. Credo sia in un periodo di vacanza». Quindi la Ferrara prova ad indicare la strada da percorrere, il Pd del resto non può permettersi di veder sparire una classe dirigente che coinvolta ai massimi vertici ha poi, in provincia di Matera, abbandonato il partito. E’ il caso di Moliterni ma anche quello in passato di Michele Corazza con la stessa Ferrara che non aveva nascosto qualche disagio al ter-
mine del confronto per la costruzione della nuova giunta provinciale. «Noi dobbiamo diventare un partito normale che è quello in cui le regole e i ruoli vengono rispettati, si avverte una certa coralità, un gusto collettivo nel fare le diverse scelte. Non si presta attenzione tanto agli eletti quanto alla base garantendo così più partecipazione». Principi enunciati e indiscutibili che però restano, ancor oggi, di difficile realizzazione. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Il vice presidente della Commissione attività produttive Pasquale Di Lorenzo è ritornato con una lettera indirizzata all'Assessore alle Attività produttive Straziuso a riproporre una iniziativa concreta a favore dei lavoratori e di quelle aziende che oramai restano nel distretto per riportarla al centro delle priorità dell'agenda politica regionale . Migliaia di lavoratori in Cig ed in mobilità, molti ammortizzatori in fase di scadenza e tante piccole e medie imprese del settore che combattono non solo contro la congiuntura economica e dei mercati negativa ma soprattutto contro un sistema bancario che anzicchè comprendere e sostenere l'impresa in questa delicate fase concorre spesso ad aggravarne la situazione. «Viviamo un momento particolare e anche pieno di contraddizioni -scrive il consigliere regionale Di Lorenzo-si mettono in cassa integrazione i nostri lavoratori e contestualmente le imprese costrette a sopravvivere abbassano i costi di produzione ricorrendo a conto lavorazioni esterni per lo più di manovalanza extra comunitaria e cinese . E nel mentre le aziende percorrono queste strade spesso obbligate gli enti istituzionali sembrano impotenti nel disegnare una politica industriale di scelte e di rilancio della economia che sappia indicare prospettive di sviluppo e di produttività certe e su cui puntare e riporre risorse finanziare pubbliche . Non bastano le politiche degli annunci ottimistici .Non ci crede più nessuno .Purtroppo siamo costretti a rilevare che i provvedimenti adottati sinora dalla Regione non hanno ad oggi conseguito risultati degni di nota e di speranza. Sarebbe utile conoscere ,a tal proposito ,quante e quali iniziative si sono realizzate grazie al provvedimento sui siti industriali dimessi e o quante manifestazioni di interesse da parte di imprenditori sono state recapitate alla Regione per ottenere i benefici della recente misu-
Pasquale Di Lorenzo
ra regionale per il finanziamento di aziende che mirano a insediarsi o reinsediarsi in Val Basento e nell'area industriale del polo del salotto . Come,ancora, sono stati utilizzati le risorse stanziate oramai da circa un anno nel cd fondo regionale di solidarietà per i lavoratori in CIG e come opera ,se opera concretamente ,il fondo regionale per l' accesso al credito delle pmi che rappresenta il vero grande problema impellente per scongiurare in questa fase la chiusura di altre aziende. Di Lorenzo -conclude la sua lettera -chiedendo all'Assessore Straziuso di conoscere quindi come si intende procedere e verso quali direttrici di intervento per affrontare le problematiche dell'intero mondo del salotto affinché la intempestività delle decisioni o peggio ancora le indecisioni e le lungaggini burocratico-politiche possano pregiudicare la possibilità di intercettare quei timidi segnali di ripresa economica che vengono previsti per il 2010»
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Matera
Sabato 29 agosto 2009
TAXI MATERA 3332685173
Giovanni
Monica
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
C’è attesa per Pino Daniele Cresce l'attesa per il concerto di Pino Daniele a Matera, all'interno del suo "Electric Jam Tour '09": la Cava del Sole della Città dei Sassi ospiterà infatti, il prossimo 2 settembre, lo spettacolo del grande artista napoletano, accompagnato dalla sua band (inizio ore 21 - Infoline: 0835/337220 - prevendita: Botteghino Teatro Duni di Matera 0835/331812). In scaletta brani ormai diventati dei veri classici come "Quando" e "Napule è" che insieme a "Nun me scuccià", "'O Scarrafone" e "Yes I know my way" (solo per citarne alcuni) accompagneranno lo spettatore lungo tutta la trentennale carriera di Pino Daniele fino ad arrivare alle canzoni del nuovo album a partire da "il Sole dentro di me" (con la partecipazione di J-Ax), e "Dimentica".
Per un marito, nonno ed Amico davvero super: Giovanni sei unico!!! Questa volta il sorriso e la sorpresa è una idea "made in Matera". Buon rientro
Tanti auguri da tutti gli amici di Facebook alla nostra cara Monica
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA GIUSEPPINA ViaNazionale238 0835/261728 PRONTO SOCCORSO Guardiamedica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 CroceAzzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croceverde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenzasanitaria
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•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo
Nuovi orari all’ente camerale LA Camera di commercio comunica che fino al 31 agosto gli uffici della sede di Matera saranno aperti al pubblico dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì. Il provvedimento si è reso necessario in concomitanza con il periodo estivo, in relazione al ridotto afflusso dell'utenza. La ripresa del normale orario di apertura al pubblico, con i rientri pomeridiani di martedì e giovedì, è previsto per il 1 settembre. Gli uffici della sede di Policoro dell'ente resteranno chiusi dal 1 al 21 agosto.
Sit in a oltranza della Scuola PROSEGUE in via Siris davanti alla sede dell’ufficio scolastico provinciale un sit in di protesta organizzato dal personale della scuola e dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals per lamentarsi contro i tagli previsti dalla riforma del settore predisposta nei giorni scorsi dal Ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini. Sono 341 i posti di lavoro a rischio tagli, esattamente 239 delpersonale docente e 102 personale di personale Ata.
0835/256309 •Le Botteghe
PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.
0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Programmazione al botteghino •KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva
•CINEMAANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 L’era glaciale 3 ore 19,30 e 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 The Millionaire ore 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il mistero della pietra magica ore 18,30- 20 - 21,30
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Riposo estivo ore 20 - 22
•CINEMA MOJITO• Metaponto Al botteghino ore 22,15 unico spettacolo
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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Studiosi potrebbero essere guidati nei rioni in modo da promuoverne la conoscenza
Visite turistiche per palati fini Proposta della Camera di commercio per valorizzare la storia cittadina TURISMO “mirato” a Matera per studiosi e non solo, con visite guidate nei quartieri e nei borghi realizzati negli anni Cinquanta da grandi progettisti, con la fase di risanamento dei rioni Sassi, e nel centro storico per conoscere l'architettura dell'Ottocento e del Novecento. E' la proposta a cui sta lavorando la Camera di commercio di Matera, che coinvolgerà operatori, ordini professionali ed enti locali per valorizzare un patrimonio storico, architettonico e urbanistico di valenza anche internazionale e per contribuire alla destagionalizzazione dell'offerta turistica. «Il dibattito aperto dalla proposta di trasferire la statua di Alcide De Gasperi dal rione Spine Bianche nei Sassi -ha detto il presidente della Camera di commercio Angelo Tortorelli- è l'occasione concreta per accrescere l'offerta turistica di Matera in altri mesi dell'anno. I nuovi quartieri come Serra Venerdì, Lanera, Spine Bianche, il borgo La Martella, oggetto di studio e pubblicazioni internazionali, rappresentano un fattore di forte interesse tra quanti si occupano di aspetti architettonici, urbanistici e socio economici. Ma interesse puo' esserci tra quanti conoscono poco qual è stata l'evoluzione sul dibattito e le fasi applicati-
Olivieri (Pdl) ringrazia Viti. Angelino: «Ci sono altre criticità»
De Gasperi da rivalutare
Angelo Tortorelli presidente della Camera di Commercio
ve delle leggi speciali, che hanno consentito il recupero degli antichi rioni di tufo, patrimonio dell'Umanità. Né vanno dimenticati gli edifici del centro realizzati tra il '700 e nel corso del '900, contrassegnati per quest'ultima epoca da alcuni esempi dell'architettura del Ventennio, come testimonia lo stesso immobile camerale nato come Consiglio dell'Economia corporativa. Tutto questo non può restare fuori dai circuiti turistici. Non partiamo da zero -ha precisato Tortorelli- in quanto ci sono sul territorio alcune esperienze consolidate, sia pure con impostazioni diverse, come i
tour di architettura di alcune Agenzie viaggi o come le passeggiate di associazioni impegnate nella conoscenza della città e delle tradizioni. Conoscere la Matera del recente passato non può che accrescere e contribuire a diversificare l'offerta, a riprendere il dibatitto su studi e iniziative, che hanno portato la Città dei Sassi al centro dell'attenzione internazionale sulla pianificazione urbanistica e architettonica e sulla qualità della vita nei quartieri». Una forma evoluta di promozione turistica che affonda le radici nell’autentica cultura cittadina. matera@luedi.it
«IL recente dibattito su Alcide De Gasperi, intelligentemente provocato dall'Onorevole Viti, non deve essere interpretato come estemporanea sortita estiva, né tantomeno derubricato a fregola di protagonismo, ma va contestualizzato nella precisa volontà di restituire alla giusta dimensione storica contemporanea, la figura dello Statista di Pieve di Tesino, rispetto ad una piattaforma locale ormai arida di contenuti culturalmente rilevanti». E’ il punto di vista di Giuseppe Olivieri, segretario cittadino del Pdl, in merito al dibattito aperto sull’opportunità di delocalizzate la statua oggi a Soine Bianche. «Quello che Viti vuole farci riscoprire -spiega Olivieri- è l'amore per la nostra città, attraverso le lenti politiche di Alcide De Gasperi, che forse amò Matera più di molti di noi, pur non essendo lucano; così come dimostrò di amare l'Italia, perorando la causa della liberazione delle terre Italiane dal dominio dell'Austria, pur essendo membro del Parlamento austriaco. Personalmente non so se iscrivermi al partito della “traslazione”, o se propendere per il mantenimento della
statua nella sua originaria sede, ma sono certo del fatto di poter ringraziare l'onorevole Viti per aver offerto l'opportunità a quanti sono intervenuti sulla stampa, con le stesse mirabili passioni indipendentemente dai punti di vista, e per avermi offerto un giusto assist nel rilanciare proposte di valorizzazione storica, che nei confronti di De Gasperi debbono trovare maggiori spazi di confronto culturale, oltre che di giusta commemorazione rispetto alle date che hanno segnato l'attività politica del “Demofilo”di Trento. A tal proposito -conclude Olivieri- credo non sarebbe assolutamente fuori luogo ragionare sulla concreta possibilità di istituire se non un museo, almeno una mostra permanente dedicata a De Gasperi, magari negli storici rioni dei Sassi, come segno indelebile del suo passaggio a Matera, e per tracciare quel percorso di amore e attaccamento alla nostra città da consegnare in lascito alle future generazioni. Secondo De Gasperi, infatti, proprio l'attenzione per le “prossime generazioni” distingueva il politico dallo statista». Smorza i toni del di-
battito il vice presidente del consiglio comunale, Giovanni Angelino, secondo cui «l’assise deve essere chiamata a discutere e a prendere decisioni ben più importanti e urgenti rispetto ai trasferimenti di statue e monumenti, più o meno opportuni che siano. Pur riconoscendo l'intraprendenza, la fermezza e lo spirito di abnegazione mostrati mezzo secolo fa da De Gasperi -spiega Angelinoper garantire alla comunità contadina materana condizioni di vita più dignitose e l'opportunità di conferire a questa azione un valore di memoria sicuramente maggiore, occorre forse ricordare tanto alla maggioranza quanto all'opposizione dell'assise cittadina,che Matera oggi si trovain una condizione di emergenza diversa nei connotati rispetto a quella degli anni '50, ma non per questo meno importante. Il riferimento è alla ormai endemica, e tutt'altro che superata, crisi economica e produttiva del territorio ma, senza andare troppo lontano, anche alla realizzazione dei balconi nel rione Spine Bianche; ad oggi i residenti del quartiere attendono ancora una risposta».
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Sabato 29 agosto 2009
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Viaggio nelle Associazioni Colasuonno: «L’ obiettivo è dare risposte a bambini e grandi»
Dumbo al fianco dei disabili Volontari impegnati nell’assistenza di 100 ragazzi e le loro famiglie ADOPERARSI a favore e nell'interesse prioritario dei disabili, recepire i problemi inerenti alla realtà concreta e alle situazioni peculiari dei disabili, aiutarli a diventare autonomi individualmente, socialmente ed economicamente. Questi sono solo alcuni degli obiettivi che l'Associazione “Dumbo Onlus” persegue sul territorio materano al fine di sostenere le persone disabili e le loro famiglie. L'Associazione DUMBO-Onlus, infatti, nasce a Matera nel marzo del 1997 dalla volontà, di alcune famiglieconfigli oparentidisabili,di riunirsi e collaborare per rendere visibili i soggetti diversamente dotati e diversamente abili, dando loro gli strumenti per meglio avvalersi delle prerogative legislative. Infatti, gli organi sociali della Dumbo Onlus sono composti a maggioranza dai disabili e dai loro familiari. Ad essa aderiscono disabilidi ognitipo, dafamiliari etutori di disabili e da tutti coloro che condividono le finalità della medesima. «Il nostro obiettivo prioritario è quello di dare delle risposte alle persone disabili senza distinzione di età- ha dichiarato il presidente Michele Colasuonno -Naturalmente questo comporta il dover affrontare una gamma davvero vasta di pro-
blemi poiché ci occupiamo di disabili che vanno dall'età prescolare fino all'età adulta. Ci sono quindi esigenze diverse alle quali corrispondono problematiche differenti ad esempio- continua Colasuonno Per i bambini che vanno a scuola bisogna garantire l'insegnamento di sostegno nonché il trasporto e l'assistenza scolastica. Per gli adulti, invece, ci sono problemi legati al-
l'inserimento nel mondo del lavoro.Di conseguenza, dunque, l'azione promossa da Dumbo è anche rivolta alle famiglie dei disabili che rappresentano la principale fonte di sostegno. Attualmente, l'associazione si occupa di ben 100 disabili e delle loro rispettive famiglie impegnate quotidianamente nelle attività dell'associazione.
Il primo cittadino siciliano a Matera ospite della rassegna Gezziamoci 2009
La visita del sindaco di piazza Armerina Turismo e tradizioni popolari sono oggetto del colloquio con Buccico, Stella e Tortorelli SI È PARLATO ANCHE di storia, tradizioni popolari e potenzialità turistiche comuni nell'incontro che si è svolto nella sala giunta del Comune di Matera fra il sindaco di Piazza Armerina, Carmelo Nigrelli, il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, l'assessore provinciale al Turismo Giuseppe Dalessandro e il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli. Nigrelli, ospite di Matera in occasione dell'edizione 2009 del Gezziamoci, è accompagnato dalla moglie Daniela. Nel corso del colloquio con Buccico ha sottolineato quanto la città dei Matera e in particolare il ruolo che ha avuto sotto il profilo architettonico e urbanistico, anche con riferimento alla realtà dei Sassi, rappresenti poi anche un unicum su cui riflettere. Numerosi i punti in comune evidenziati sia da Nigrelli che da Buccico tra cui la posizione geografica chef sia di Piazza Armerina e di Matera, due luoghi di congiunzione e la particolare attenzione alle tradizioni popolari. Nigrelli ha donato al suo omologo il libro di Nuccia Maugeri e Mario Zuccarello “La devozione popolare nella settimana santa a Piazza Armerina” che approfondisce I temi legati ai lamenti tradizionali del 1700 nel corso dei riti che precedono la Pasqua. Inoltre a Emilio Nicola Buccico è stata donata
anche una monografia dedicata a Piazza Armerina e pubblicata da Kalos. Il sindaco di Matera ha ricambiato con la pubblicazione di Rosario Genovese con gli scatti dedicati alla città dei Sassi e realizzati dal celebre fotografo. Nella pubblicazione curata da Pasquale Doria, è inserita anche la dedica che Henry Cartier Bresson riservò al fotografo materano con cui lavorò durante la sua permanenza nella città dei Sassi a Matera. Il presidente della camera di Commercio, Angelo Tortorelli, ha donato a Nigrelli la pubblicazione “Massari e Masserie - forme del lavoro e cultura materiale in Lucania” di Mimmo Cecere in cui si percorre un excursus attraverso il mondo rurale e le sue variegate espressioni. Nel lungo confronto che si è sviluppato si è parlato delle realtà delle due province, quella di Ennma da una parte e di Matera dall'altra in cui convivono luoghi di poco più di 10 mila abitanti accanto a territori più ampi. Elementi che non impediscono a Piazza Armerina di rappresentare una realtà di grande suggestione con la Villa Romana del Casale, patrimonio dell'Umanità dal 1997 e con importanti rassegne come Piazza jazz che si è tenuta dal 31 luglio al 2 agosto scorsi e che ha riunito nella citatdina siciliana importanti esponenti del jazz. matera@luedi.it
Tra i progetti portati avanti dall'associazione ricordiamo “Estate arcobaleno” ed “Estete insieme” progetti estivi integrati degli anni 1998 e 1999, il progetto “…e adesso provaci”realizzato con il patrocinio del Comune di Matera e che prevedeva delle borse di studio per soggetti disabili, “progetto piscina”avviato nel 2001. Ma il punto di forza dell'Associazione è, senzadubbio, il “Centro EducativoDiurno”che, dal 2002 la Dumbogestisce per disabili in situazione di gravità e che, nei prossimi mesi, si spera possa trasferirsi nella nuova sede di Via Lazzazzera: -La struttura, come si può vedere è quasi completa e, al suo interno vi opereranno “I ragazzi della Dumbo”. Ci auguriamo di poter prenderne possesso già nel mese di Gennaio prossimo e che, naturalmente, non ci siano ulteriori slittamenti sui tempi di consegna- conclude Colasuonno. Tra le attività svolte presso il centro, invece il presidente ricorda le rappresentazioni teatralie musicali, i laboratori di ceramica e cartapesta attraverso i quali i disabili creano dei manufatti che poi vengono venduti ed un calendario che viene realizzato giorno per giorno dagli utenti del centro, tutte attività che servono anche per reperire fondi.
-Io credo che in questi anni l'Associazione abbia svolto un buon lavoro e si è impegnata notevolmente per far emergere e far conoscere tante problematiche riguardanti i diversamente abili- continua il presidente Colasuonno -Questo permette alla cittadinanza di avere informazioni per affrontare eventuali situazioni problematiche. Quello di cui noi ci occupiamo, infatti, è un problema di cui tutti si devono occupare poiché soltanto con il contributo di ognuno di noi possiamo costruire un percorso di vita che facilita anche l'esistenza dei diversamente dotati.L'Associazione Dumbo, dunque, oltre ad avvalersi del contributo dei propri iscritti riceve anche un aiuto da personale esterno che proviene dal Csv presso il quale si svolgono corsi di formazione al volontariato ma anche da parte di chi, spontaneamente, possiedela buonavolontà per essere d'aiuto. La Dumbo Onlus è regolarmente iscritta all'albo regionale di volontariato, con delibera n. 4635 del 15/07/1997. La sede sua sociale è in Via Bari, 77 mentre la sede operativa è in Via Lazazzera c/o la scuola elementare IV Circolo in Matera. Milena Scalcione matera@luedi.it
Sono iniziati martedì e terminano oggi
Lavori di riasfalto in molte aree urbane Sono iniziati nei giorni scorsi e proseguiranno fino a oggi i lavori per riasfaltare alcune delle principali strade cittadine. Da ieri mattina una squadra di operai sta stendendo il nuovo nastro di asfalto su via Aldo Moro, Via Dante, via De Robertis, via Timmari ed altre strade attorno al centro direzionale. I lavori procedono soltanto su una carreggiata per evitare intralci al traffico, mentre nei prossimi giorni interesseranno il resto della strada in modo da bituminare tutta la sede carrozzabile. Da ieri mattina è chiusa nei due sensi di marcia anche via Collodi, dall'incrocio con via De Amicis e via Salgari fino all'intersezione con via Dei Normanni. In quest'ultimo caso i lavori di scavo riguardano il ripristino di una condotta idrica. La chiusura di via Collodi ha provocato lunghe file soprattutto nelle ore di punta, code che hanno interessato in particolare via Dante dove si è riversato tutto il traffico deviato dalla strada interrotta. I Lavori di bitumatura che interessano la città in questi giorni migliorano solo parzialmente la situazione
viabilistica visto che altre importanti arterie come viale Europa, via Nazionale, via Lucana, via Marconi, tanto per citarne alcune, necessitano di lavori di manutenzione ordinaria. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
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Matera 29
Sabato 29 agosto 2009
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Miglionico Il sindaco Buono: «E’ un impegno ufficiale che prendo a nome di tutti»
Castello pronto nell’estate 2010 Ripresi i lavori di riqualificazione allo storico maniero del Malconsiglio MIGLIONICO - “Oh che bel castello, marcondino dinondella!”. Questo recita la filastrocca dentro la quale gli abitanti, residenti e non, di Miglionico ascoltano di un “castello” pensando al loro bel Castello del Malconsiglio, che da oltre un ventennio è chiuso perché in restauro. L'ultima cartellonistica di avanzamento lavori recitava di “lavori da concludersi in 730 giorni a partire dal 1 dicembre 2004”. Per chi ama la matematica, i lavori avrebbero avuto il loro epilogo da un pezzo, ma così ancora non è. Il castello è sempre ingabbiato e non fruibile dai miglionichesi, che non vedono l'ora di riabbracciarlo e dai tanti turisti che spinti dai depliant turistici e dalla visuale di dominatore della collina del Bradano che si gusta dalla strada Statale 7, salgono in cima per visitarlo, trovando le porte rigorosamente sbarrate. Una storia particolare, quella del castello, nato intorno al 1100 e soggetto ad ampliamenti continui negli anni. Una forma geometrica a parallelogramma con 7 torrioni di cui alcune quadrate, le più antiche, due bitorri e altre circolari poste ai vertici della costruzione e frutto dei rifacimenti e ampliamenti che il maniero ha subito nei seco-
Vigili urbani Comandante in arrivo
Il castello del Malconsiglio oggi
li. Divenuto proprietà del Comune dopo l'Unità di Italia, in tempi di crisi fu svenduto per “quattrini” a privati cittadini che ne ricavarono abitazioni e depositi vari. Ritornato poi, con un'acquisizione negli anni a venire, nuovamente di proprietà comunale lo stesso, ridotto in funeste condizioni con una torre finanche caduta, è stato ingabbiato e non ancora liberato. «Dovremmo essere al capolinea per una consegna in toto alla comunità. -ci tiene a precisare il neosindaco Angelo Buono, sostenitore tra l'altro di una “Fonda-
In settembre a Pisticci
Musica sacra in festival PISTICCI - L'associazione “San Massimiliano Maria Kolbe di Schio” dell'emittente Radio Kolbe Sat, in collaborazione con la parrocchia San Antonio di Pisticci, e l'associazione Anspi di Pisticci, presentano la settima e ultima tappa del Tour 2009 del Festival Internazionale di Musica Cristiana “Il Mondo Canta Maria”, che si svolgerà sabato 5 settembre, alle ore 21 pressola piazzaUmberto I di Pisticci. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Pisticci, dalla Provincia e dalla Regione, si ripropone per il secondo anno dopo il successo e gli entusiasmi che ne sono seguiti dallo scorso anno. Al Festival in questi anni sono intervenuti numerosi artisti d'ispirazione cristiana provenienti dall'Italia e da vari Paesi del Continente, che hanno saputo trasmettere oltrechela loropropostamusicale, anche testimonianze di fede in loro maturate. Per questo atteso appuntamento di Pisticci saranno ospitati sul palco i seguenti artisti: Marco Bonini cantautore residente a Cremona, sposato con un figlio, da sempre molto impegnato nell'ambito parrocchiale e diocesano. Sul palcoscenico riesce a sprigionare la sua energia e la voglia di comunicare il messaggio cristiano trascinando il pubblico con i suoi coinvolgenti brani. Grande attesa per la
presenza dell'artista romana Giada Nobile, che sarà presente a Pisticci nelle vesti di Madre Teresa di Calcutta, interpreterà alcuni brani tratti dall'omonimo musical a lei dedicato. Da Bergamo Tiziana Manenti, cantante, interprete e autrice. Apprezzata e conosciuta nel campo della musica secolare, con partecipazioni anche nelle rete televisive nazionali. Da alcuni anni è invitata a presenziare a concerti, festival e meeting a carattere religioso. Presenterà alcuni brani tratti dal suo ultimo cd “Azzurra”. Da Bari presenzierà con il suo gruppo musicale il francescano Frà Gianni Mastromarino, un cantautore con all'attivo già alcune pubblicazioni discografiche. La musica perFrà Gianni èun importante strumento di comunicazione e di evangelizzazione soprattutto tra i giovani. Una compagna fedele per far conoscere o riscoprire alle persone la grandezza di Dio. Condurrà la serata la presentatrice del Festival, la vicentina Anna Maria Pozza di Radio Kolbe Sat. Il concerto sarà irradiato in diretta mondiale da Radio Kolbe Sat sul sito ufficiale del festival www.ilmondocantamaria.it. Nel corso della serata sarà promosso il nuovo cd della compilation del Festival 2009 “Il mondo canta Maria”, che raccoglie i brani degli artisti partecipanti al Tour 2009.
zione Malconsiglio” per un recupero guidato del maniero e una sua valorizzazione nei flussi turisticiMancano ancora dei lavori a corredo, ma il grosso è fatto. Noi come amministrazione in questi giorni abbiamo dato il via all'ultima parte dei lavori a farsi. Manca l'impiantistica sul lato destro entrando e la pavimentazione del cortile interno oltre alla pavimentazione della zona perimetrale esterna sulla quale i miglionichesi erano abituati a passeggiare. Secondo le nostre stime, entro l'estate prossima i lavori del Castello potrebbero davve-
Pisticci
Gran Galà del folk in piazza PISTICCI - Col patrocinio del Comune, in collaborazione con la Pro loco e “La Pacchianella”, dinanzi a un vasto pubblico, nell'anfiteatro Jonny Lombardi, presentati da Maristella D' Alessandro,si sono esibiti, nei giorni scorsi, artisti e cantanti locali con brani di musica etnica e popolare. Nell’incantevole paesaggio del Dirupo ha fatto rivivere profonde emozioni l’Orchestra da Camera Mozart, con Rosita Tristano e Giovanna Salluce al violino, Nicolina De Colli alla viola, Salvatore Di Taranto al violoncello , Mario DeMitolo tenore,ZuzannaSinakova soprano , Mariella Zito mezzo soprano, Mimmo Padula e Imma Caruso cantanti, Raffaele Bifulco al flauto, Nunzio Quero al pianoforte, Giancarlo Tuzio al violoncello. Dopo il gruppo di ballo Scentof ndance-diMargherita Lopatriello e Vincenzo Melfi, a chiusura di serata, in scena anche le Pacchianelle in versione inedita, reduci dal clamoroso successo del Festival internazionale del folklore. Dopo le iniziative per festeggiare i quaranta'anni di attività, il Convegno di studi, il raduno internazionale, il Gran Galà, un'altra occasione per rivivere la musica popolare. Soddisfatti il presidente della Pro loco, Pasquale Sisto, e il presidente de La Pacchianella Giuseppe Adduci. Maria Pia Famiglietti
ro essere ultimati e il castello reso finalmente fruibile dalla cittadinanza e visitabile dai turisti cui con dispiacere siamo costretti attualmente a non poter aprire completamente le porte. Tanti ritrovamenti da salvaguardare ne hanno rallentato negli anni, i lavori con continue varianti. In alcuni locali sono state ritrovate tracce della Civiltà Pelasgica del X-VIII secolo a.C. (popolazioni provenienti dall'oriente, dall'Umbria e dalle Marche). Si tratta con ogni probabilità di strutture aventi la funzione di depositi di grano, di olio e di viveri in genere.
Ora contiamo di procedere con i nuovi lavori più speditamente e di far rispettare i tempi. E' un nostro obiettivo che cercheremo di raggiungere e un impegno che prendo come sindaco a nome dell'amministrazione che rappresento e come miglionichese che da anni si vede privato di un monumento storico cui sono legati anche tanti ricordi». I cittadini si augurano sia la volta giusta, anche perchè da troppi anni un pezzo importante del patrimonio cittadino è in preda alle impalcature. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it
MONTESCAGLIOSO - Il capitano Paolo Milillo, dal 1 settembre 2009 si insedierà quale Comandante del Corpo della Polizia Municipale di Montescaglioso, risultando vincitore dopo il bando di concorso emanato dal Comune. Per l'ufficiale si tratta di un ritorno, vista la precedente esperienza iniziata il 1 febbraio 2008 e terminata alcuni mesi in occasione della scadenza dell'impegno. A differenza della prima esperienza, che prevedeva un incarico part-time vista la contemporanea attività da svolgere a Miglionico, il capitano Milillo sarà impegnato a tempo pieno e indeterminato nell'incarico di responsabile del Settore della Polizia Municipale montese. Una conferma della novità è giunta dal diretto interessato, recatosi presso la sede comunale di Montescaglioso per il disbrigo delle pratiche necessarie. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
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Tricarico Blitz dei carabinieri nelle campagne demaniali in località Basento
Scoperto il giardino della marijuana TRICARICO - I militari della Compagnia di Tricarico, agli ordini del capitano Giuseppe Prudente, hanno scoperto e posto sotto sequestro una piantagione di marijuana ben occultata in un bosco di proprietà demaniale in località Basento, agro di Tricarico. I carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato sotto i loro occhi un'area adibita a coltivazione, dove prosperavano aiutati dal clima favorevole, ben dieci piante di marijuana, detta cannabis, alte circa 130 centimetri. Il “giardiniere” avrebbe messo a seccare la maria
qualche giorno dopo l'infiorescenza, mettendo sul mercato circa sessanta dosi. Per i militari impegnati nel quotidiano servizio finalizzato alla repressione del fenomeno della produzione e dello spaccio delle sostanze stupefacenti è stata una vera e propria sorpresa per la località in cui lo stupefacente era coltivato e la cura tenuta nella preparazione del terreno ai margini di un canale di acqua corrente e pulito dalla ricca vegetazione del sottobosco. I carabinieri sono intervenuti a seguito della denuncia di una turista che ha no-
tato la fitta coltivazione di “strane piantine” durante una passeggiata nel bosco. Gli arbusti, una volta estirpati, sono stati sequestrati per la successiva distruzione, disposta dal procuratore Capo della Repubblica di Matera Giuseppe Chieco. La potenziale attività di spaccio è stata sventata grazie all'intervento dei militari dell'arma, che hanno avviato delle indagini per scoprire gli autori che avevano allestito la piantagione sentendo le persone avvistate di recente nella zona e mettersi sulle tracce dei responsabili della coltivazione illegale.
Ancora una volta il contrasto all'annoso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti da parte dell'arma nella provincia e' al centro dell'attenzione dei carabinieri, impegnati giornalmente i quali questa volta hanno portato la loro azione di contrasto alle radici della filiera di confezionamento nell'area della collina materana a pochi giorni di distanza dal sequestro di una “mini piantagione” nelle campagne di Irsina e di un'altra coltivazione lungo il fiume Basento nel territorio di Grassano. Michelangelo Ferrara
La piccola piantagione di marijuana scoperta a Tricarico
Grassano Sarà realizzato un parco giochi con il futuro allestimento di un Centro operativo misto
Ragazzi custodi del territorio L’associazione “Misericordia” adotta l’area verde comunale alla Madonnina GRASSANO - Saranno i ragazzi del gruppo Protezione civile “La Misericordia” di Grassano a occuparsi della manutenzione dell'area verde adiacente la via Appia, nei pressi della Madonnina. «L'associazione Misericordia di Grassano -ci ha spiegato Luciano Aversa, governatore della locale sezione- nel 2008 presentò al Comune un progetto che prevedeva la sistemazione e realizzazione di un Parco giochi nella zona localizzata nei pressi della Madonnina. A sposare questa iniziativa è stato il consiglio comunale dei ragazzi, che coinvolti dal baby sindaco, Innocenzo Marino, il 24 giugno scorso costituirono il gruppo di Protezione civile dei ragazzi con l'obbiettivo di gestire al meglio quest'area. Ringrazio -ha continuato Aversa- l'assessore all'Ambiente del comune di Grassano, Caterina Schiavone, e le imprese locali che in questi giorni stanno collaborando per la sistemazione dell'area, che versava in uno stato di abbandono da anni, e che presto potrà essere utilizzata da quanti desiderano trascorrere alcune ore
Auto si ribalta, 4 feriti IRSINA - Ancora un brutto incidente sulla bretella di collegamento tra Irsina e la Statale 96 Bis. Intorno alle 17.45 di ieri, quattro giovani che viaggiavano a bordo di una utilitaria, si sono improvvisamente ribaltati con il loro veicolo mentre procedevano in direzione della statale. Ancora da accertare le cause che hanno determinato questo ennesimo brutto incidente. Paura e sconcerto tra i passanti, che si sono subito adoperati nel chiamare i soccorsi. Sul posto sono, infatti, intervenuti i carabinieri ed i vigili urbani di Irsina. Pressoché immediato l'arrivo sul posto di un elicottero e di due ambulanze del servizio 118. I giovani sono stati soccorsi e trasportati al vicino nosocomio di Santa Maria delle Grazie di Matera. Al momento, si escludono feriti gravi tra i giovani coinvolti, tutti ventenni. I quattro ragazzi, nel momento in cui sono giunti i soccorsi, erano tutti coscienti. Oltre allo spavento, i giovani hanno sicuramente subìto forti contusioni ed escoriazioni in più parti del corpo. mi.don. provinciamt@luedi.it I ragazzi de La Misericordia vicino l’area verde adottata e il gruppo di Protezione civile
immersi nel verde». E se per il verde è capitolo chiuso, per quanto riguarda la postazione del punto Com (Centro operativo misto), è ancora in fase progettuale. In effetti, un altro obbiettivo importante che si prefigge La Misericordia è quello di portare a compimento la realizzazione del
Centro operativo misto di protezione civile. La postazione di punto Com risulta essere strategica e importante, in quanto fanno capo l'organizzazione e la logistica in caso di grande calamità naturali e Grassano è baricentrico rispetto ai paesi della Collina materana, così come previsto nel Piano del-
Prevenire le pene del cuore con la Giornata del cardiopatico TRICARICO - Si svolgerà domani, la seconda “Giornata del cardiopatico”, organizzata dagli “Amici del cuore”, associazione di volontariato presieduta dalla dottoressa Angela Mazzone, che già l'anno scorso aveva promosso la stessa iniziativa con grande successo di partecipazione. Questa volta si terrà nei locali dell'edificio scolastico di viale Regina Margherita a partire dalle ore 9. Prima di iniziare il controllo gratuito del rischio cardiologico delle persone che vorranno sottoporsi ai test, il primario di Cardiologia dell'ospedale “S. Maria delle Grazie”di Matera, Tommaso Scandiffio, terrà una conversazione sui rischi cardiovascolari e sull'importanza della rapidità dell'intervento di soccorso in caso di un evento indesiderato a carico del miocardio. Si
procederà poi alla misura di alcuni valori emato-fisici come la circonferenza addominale, il peso e l'altezza per la valutazione dell'indice di massa corporea (Imc), nonché degli esami ematici del colesterolo totale, dell'Hdl, dei trigliceridi, del Ldl e della glicemia. Lo scorso anno si sottoposero ai controlli circa 250 persone e l'iniziativa si svolse presso il campo sportivo. Per l'occasione l'associazione Amici del cuore farà opera di sensibilizzazione per la messa a disposizione dei cittadini tricaricesi dell'apparecchio defribillatore. L'attività di domani dell'associazione è patrocinata dall'amministrazione comunale ed è inserita nel cartellone del programma “Sere d'estate”. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it
la protezione civile Regionale. Nei giorni scorsi presso la sede dell'associazione i componenti del magistrato, insieme al governatore hanno incontrato l'assessore provinciale all'Ambiente e Protezione civile, nonché vice presidente della provincia di Matera, Giovanni Bonelli, per illustrargli i
contenuti del progetto e l'importanza di realizzare il punto Com a Grassano. L'assessore è rimasto entusiasta ed ha manifestato massima disponibilità e impegno per quanto nelle sue competenze di verificare quale può essere l'apporto dell'Ente Provincia. La Misericordia di Grassano at-
tualmente è impegnata con la campagna antincendio 2009, in collaborazione con la Regione Basilicata, Dipartimento Protezione Civile e sempre nell'antincendio con il progetto “terra e fuoco” con la Fondazione per il Sud in partenariato con il Parco di Gallipoli Cognato. Giovanni Spadafino
Irsina Valluzzi (Pdl) critica la mancata approvazione del bilancio alla Provincia
«L’ultimo regalo del presidente Nigro» IRSINA - Il Pdl di Irsina si scaglia contro i Popolari Uniti di Nigro. Il coordinatore del Partito della Libertà di Irsina, Eugenio Valluzzi, interviene a piedi uniti contro la passata amministrazione provinciale diretta dall'ex presidente Nigro, colpevole, a suo dire di non aver approvato il bilancio prima di chiudere la legislatura. «Determinando nei fatti -afferma Valluzzi- una serie di inadempienze, tra le quali l'assurda decisione che stava assumendo il neo presidente Stella, non disponendo ancora dello lo stato di salute delle casse dell'amministrazione provinciale, e pertanto di non disporre di risorse finalizzate alla realizzazione del relativo servizio pubblico, per dipendenti del sito industriale di Melfi, della provincia di Matera. Risorse che come tutti sanno, recuperate veloce-
mente, attraverso una repentina azione risolutiva. «Decisione poi ritirata -spiega Valluzzi- per merito della proficua azione sindacale da parte del sindacalista dell'Ugl, Giuseppe Giordano, che sin dal primo giorno si è schierato contro tale inspiegabile decisione. Siamo fortemente stupiti per questa carente gestione amministrativa, generata soprattutto dall'ex presidente Nigro, e cosa ancora più grave -accusa Valuzziche tale decisione fosse alla portata dei suoi elettori. Tutto questo, merita una profonda ed accurata riflessione, e soprattutto, che ciò avvenga da parte del popolo che ancora oggi continua a votare il partito di Nigro. Ma le sorprese di Ferragosto continua Valluzzi- non sono ancora finite; ci sorprende, infatti,
tutta l'enfasi con la quale il Pd di Irsina trova nella soluzione adottata in merito alla questione dei pendolari della Fiat Sata, dal suo assessore al bilancio, Domenico Smaldone, scaricato durante la campagna elettorale provinciale, che ha visto eleggere Stella Presidente». Il coordinatore del Pdl di Irsina, Eugenio Valluzzi, chiude il suo intervento con un invito: «Irsina ha bisogno di tutti, ma in primis necessita innanzitutto di una politica nuova, più efficiente, volta inevitabilmente alla soluzione dei problemi dei cittadini, e per questi motivi che il partito della libertà di Irsina, intende acuire la sua azione politica, sia per Irsina, sia per tutto il territorio provinciale». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
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Sabato 29 agosto 2009
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Bernalda Scatta il provvedimento del commissario Iaculli, dal 7 settembre sarà cancellata
La pista ciclabile è una trappola Brutto incidente tra una moto e una bici, ferito seriamente un giovane BERNALDA - «Basta poco per trasformare la pista ciclabile in una trappola pericoloso». Questo il commento di Forum Democratico all'indomani dell'ennesimo incidente avvenuto sul tratto di pista ciclabile posto lungo corso Umberto a Bernalda. Erano appena passate le ore 18 e l'ambulanza ha iniziato la sua corsa verso l'incrocio dove si è appena verificato l'incidente. Sono stati coinvolti nel sinistro una bici e una moto; entrambi i conducenti sono giovani, anzi giovanissimo il ragazzo sulla bici. Dopo l'intervento del 118 il ragazzo, conducente della motociclo, è stato posto sull'elicottero con direzione Potenza. Le condizioni del giovane, almeno sul luogo del sinistro, non apparivano gravi, e il quadro clinico, all'indomani dell'incidente, parla solo di contusioni grazie anche all'uso del casco. Subito dopo le operazioni di trasporto, Michelangelo Leone, del Fd, ha voluto ricordare ancora una volta che la pista ciclabile, così come studiata e posta su corso Umberto dalla passata amministrazione, è una trappola pericolosa per i ciclisti e per i conducenti degli altri automezzi. «Ecco -ha detto Leonequesta è l'ennesima conferma che la pista ciclabile è pericolosissima. Basta poco per renderla pericolosa. Questa volta a essere interessati sono una bici e una moto. Era proprio l'ora pericolosa del massimo traffico ciclistico: una manovra di un ragazzino ha costretto il giovane motociclista a una sterzata disperata per salvagli la vita. Purtroppo, il gesto eroico ha causato a lui un trauma cranico. Il giorno dopo l'incidente apprendiamodellecondizioni delragazzocheparlano solo di contusioni; un grande sospiro di sollievo per la famiglia e per chi non ha mai accettato quella scelta scellerata di posizionare li la pista ciclabile e soprattutto -conclude Leone- in quelle condizioni che non sia avvicinano nemmeno minimamente alla condizione di sicurezza». Intanto ieri, il Quotidiano ha accertato che dal 7 settembre su cor-
L’ambulanza intervenuta su Corso Umberto a Bernalda
so Umbertonon ci saràpiù lapista ciclabile. E’ pronta la sospensione della condivisione della strada tra le auto e le biciclette, così com'è da circa quattro anni. Notizia questa appresa direttamente dalle parole degli addetti dell'ufficio dei Vigili Urbani e dalla voce felice di Michelangelo Leone del Forum democratico. Dal comando dei Vigili Urbani di Bernalda abbiamo appreso di una nuova ordinanza, a firma del Commissario Iaculli, che porterà corso Umberto a essere percorribile sempre a senso unico, ma senza la pista ciclabile. Abbiamo parlato del 7 settembre, ma l'ordinanza ha avuto il suo corso già da qualche giorno, quindi ora, a sentire i Vigili Urbani, si deve attendere l'iter e poi si avvierà la fase della divulgazione della stessa ai cittadini. Quindi dal 7 settembre, i ciclisti dovranno adeguarsi alle nuove norme. Ringraziamenti per la decisione giungono al commissario, Maria Rita Iaculli, dalle varie associazioni che in questi anni hanno detto no alla pista ciclabile e si alla sicurezza su corso Umberto. Mi-
chelangelo Leone, del Forum democratico, parla di caroselli e festeggiamenti per il 7 settembre per la nuova ordinanza che, secondo lo stesso riporterà la legalità su corso Umberto. «Siamo felici ha detto Leone- per la scelta coraggiosa e sensata fatta dal commissario Iaculli. In questi anni -ha continuato il rappresentante di Fd- abbiamo visto tutti che basta poco per trasformare la pista ciclabile in tratto pericoloso. A supporto di ciò basta ricordare i tanti i sinistri, per fortuna non gravi e con lievi conseguenze, verificati su quel tratto ed ultimo quello di giovedì. Ecco perchè noi plaudiamo alla decisione presa dal commissario; una scelta che va in un unico senso, ovvero, quello del ripristino della legalità di corso Umberto e del rispetto della vita. In anni passati tante sono state le richieste alla precedente amministrazione, la quale ha sempre difeso la sua scelta. Ecco, quella scelta, per loro giusta, ma per i cittadini errata, ha portato all'ennesimo incidente; un sinistro che poteva costare caro al giovane motociclista o al ragazzino in bici. Nei giorni passati, noi di Fd siamo stati i promotori di una lettera indirizzata al Commissario Iaculli, e sottoscritta da 64 cittadini in solo poche ore, che riportava la richiesta di rimuovere questo maledetto segmento ciclabile; ora, all'indomani della splendida notizia avuta, ci piace pensare che anche il nostro contributo, unito alle tante voci della gente, abbia dato linfa e spinta a questa decisione. Una scelta presa con i piedi per terra e non con le ideologie politiche o personali da portare avanti come fatto da chi ha governato il paese negli ultimi cinque anni; una scelta che farà felici tutti i cittadini i quali aspettavano da troppo tempo questa notizia. Quindi, ancora grazie al commissario Iaculli e alla sua scelta coraggiosa; un grazie che sicuramente giungerà non solo dalle associazioni ma da tutta Bernalda che giorno 7 riavrà il suo corso Umberto». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Cittadini Attivi: «Basta con questa mattanza» «A SEGUITO dell'ennesimo incidente stradale registratosi giovedì in cui sono rimasti coinvolti un ciclomotore e una bicicletta ai margini della famigerata “pista ciclabile killer” di corso Umberto (con un altro giovane cittadino bernaldese trasportato d'urgenza in eliambulanza a Potenza per un grave trauma cranico), il Comitato Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto segnala la situazione di gravissimo pericolo, recidivante, causata dalla pericolosa pista ciclabile di Corso Umberto in Bernalda». Dopo avere già inviato diverse segnalazioni, denunce, finanche un ricorso al Tar di Basilicata, rigettato per un cavillo, e dopo le innumerevoli manifestazioni popolari che hanno visto protagonisti migliaia di cittadini contrariati, i Cittadini Attivi dicono: «Basta, non si possono lasciare consumare nell'oblìo le illegittimità e le irregolarità compiute da una passata Amministrazione, che definire disattenta è dir poco. Gli incidenti anche gravi che quotidianamente accadono sulla pista ciclabile di corso Umberto hanno coinvolto moltissimi citta-
dini bernaldesi, e hanno riguardato specialmente gli appartenenti alle più giovani classi di età. Anche il competente ministero delle Infrastrutture è più volte intervenuto sancendo la pericolosità di Pista Ciclabile e Piano urbano del traffico di Bernalda, indicando nel contempo alla passata amministrazione di rimuoverne gli elementi più pericolosi. Non possiamo più assistere passivamente alla “mattanza” di cittadini indifesi, soprattutto giovani e della più tenera età come non si può più tollerare che “qualche cittadino ci possa lasciare addirittura le penn». Il comitato chiede interventi immediati, «in mancanza tutti saranno ritenuti colpevoli e corresponsabili dei danni alla pubblica incolumità subìti e subendi dalla cittadinanza bernaldese. Con ciò, si vuole, infine, precisare che se entro dieci giorni non sarà rimossa ogni situazione di pericolo dalla pista ciclabile di corso Umberto e ogni situazione di disagio del Put di Bernalda, si provvederà alla loro definitiva rimozione “a furor di popolo”. provinciamt@luedi.it
Colobraro La parrocchia location ideale per una rappresentazione del cuore
Di Tarso rivive in un recital Protagonisti gli attori dell’Azione cattolica ragazzi
Occhio all’autovelox Settimana di controlli COLOBRARO - Nell'ambito del programma “Magiche serate d'estate”, messo a punto dall'amministrazione comunale per i mesi di luglio e agosto, si è svolto nei giorni scorsi il recital Paolo di Tarso, che è stato presentato dai ragazzi dell'Acr (Azione cattolica ragazzi) parrocchiale. Registi e conduttori della recita sono state le insegnanti Maria Bellitto e Maria Larocca, che collaborano con don Giovanni Lippolis, il parroco. Infatti, le prove di canto e recitazione si sono svolte nel grande salone della casa parrocchiale, dove finalmente don Giovanni ha trovato posto. La rappresentazione si è svolta nell'ampio cortile che sta dietro l'edificio ex scuola media, che ospita la biblioteca, comunale, la sede della protezione civile e la banda musica-
le di Colobraro. C'erano almeno quattrocento spettatori, tra grandi e piccini, genitori compresi, che hanno seguito con attenzione la vita e la conversione di San Paolo, interpretato dal giovane Vincenzo Fortunato. Tecnici del suono, delle luci e delle immagini: Pasquale Troccoli e Rocco Modarelli. Era presente Giulia Luglio presidente dell'Azione cattolica diocesana assieme ad alcuni componenti dell'Ac arrivati da Policoro e Tursi. Lo spettacolo è stato un mix di recitazione, presentazione dei vari personaggi, con un coro di bambini, balletti eseguiti dalle ragazze di Colobraro e canti singoli, tutto per trasmettere una emozione: il lungo lavoro di preparazione e la fede in una persona Paolo di Tarso che per i cristiani di tutti il mondo è stato definito: l'Apostolo delle
Due momenti del recital a Colobraro
genti. Alla fine le speaker hanno letto i nomi e presentato tutti i protagonisti, con applausi da parte degli spettatori e tantissime foto digitali. Si legge nella presentazione: Paolo di Tarso è il protagonista del nostro spettacolo teatrale e musicale, dove viene ripercorsa la sua vita, dalla famosa conversione sulla via di Damasco fino all'ultimo processo a Roma, che ne decreterà la condanna a morte. Il
recital ripercorre gli avvenimenti più significativi della sua grande avventura umana e spirituale. Sul palco si avvicendano, canti in coro, narrazione di farisei, voce narrante. Questi i canti: Capitale del mondo; Sono cieco; Il messaggero; Non più libero o schiavo; Croce e follia; Il saluto; Abbandonato e canto finale Per le vie del mondo. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
OCCHIO all’autovelox sulle strade della provincia. Parte lunedì prossimo la settimana di controlli predisposta dalla Polizia di Stato nell’ambito delle iniziative volte a contrastare gli incidenti stradali. Oltre la polizia, saranno impegnati i Corpi di polizia municipale dei comuni di Aliano, Bernalda, Montalbano, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano, Stigliano, Tursi e Valsinni. Fino al 6 settembre saranno predisposti servizi di controllo della velocità lungo le arterie principali della provincia, ovvero la Ss 106 jonica, la Vald’Agri, la Sinnica, la Basentana e la Sp 175 Matera-Metaponto. Sono previste le seguenti sanzioni: Fino a 10 Km/h in più o sanzione amm.va compresa tra .38,00 e . 155,00; otre i 10 Km/h e sino a 40 Km/h in più o sanzione amm.va compresa tra .155,00 e .694, con decurtazioni di punti cinque sulla patente; oltre i 40 Km/h e sino a 60 Km/h in più o sanzione amm.va compresa tra 370 euro e 1.485,00 con decurtazioni di punti dieci sulla patente nonché la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi (per i titolari di patente da meno di anni tre la decurtazione è di punti venti ). Oltre i 60 Km/h o sanzione amm.va compresa tra 500 euro e 2.000, con decurtazioni di punti dieci sulla patente nonché la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi (per i titolari di patente da meno di anni tre la decurtazione è di punti venti ). Le sanzioni pecuniarie sono incrementate di un terzo per le violazioni commesse dopo le ore 22 e prima delle ore 7. provinciamt@luedi.it
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I Centri di ascolto sono un buon strumento preventivo per rimediare alla solitudine
«I suicidi sono un male sociale» Intervista alla psicologa Cuccarese dopo l’escalation nella città di Policoro POLICORO - Dieci suicidi al giorno si verificano in Italia, con la Basilicata che è tra le regioni in cui il rischio è tra i più alti della nazione. Purtroppo, Policoro ha pianto di recente alcuni suoi concittadini, due dei quali non ancora trentenni, che si sono tolti la vita. Abbiamo analizzato con una psicologa-psicoterapeuta, Filomena Cuccarese, i motivi che possono spingere una persona a questo gesto estremo. «Le motivazioni sono tantissime e delle più varie. Diciamo che i fattori scatenanti più comuni possono essere la carenza affettiva, perdita di lavoro con conseguenze sociali facilmente immaginabili, che portano alla depressione, la madre di tutte le malattie legate al suicidio». Come può essere difinito il suicidio? «Estremo atto di autolesionismo, l'ultimo atto di disagio psicologico che in genere
dura da tempo e che ha tra le sue cause appunto la depressione dovuta a svariati motivi». Come si manifesta? «In genere con il disturbo della personalità, dovuto alle cause sopraelencate che porta una persona a vivere male la propria esistenza ed ad avere dei contrasti interiori che portano poi al gesto estremo del suicidio». Ci sono rimedi per prevenire l’istinto al suicidio? «I Centri di ascolto possono essere dei deterrenti. E io per Centri di ascolto non intendo necessariamente i consultori familiari dove chi ha problemi non va, ma spazi fisici dove ci siano persone che ti possano ascoltare e capire il disagio: associazione, gruppi di lavoro, e altri agenti di socializzazione quali, tra i più classici: famiglia e scuola. Purtroppo, dalle nostre parti c'è troppa indifferenza e solitudine che spinge le persone più sofferenti a farla finita pensando che il
sia rimedio a tutti i mali. Quando si dice che la responsabilità di ogni suicidio è della società tutta, non è sbagliato. Se ci dedicassimo di più agli altri e all'ascolto altrui, forse eviteremmo qualche morte prematura. Gli spazi non vanno solo economizzati, ma anche socializzati: troppi bar e nessun caffè letterario sono la rovina».
Lei prima ha detto che i consultori familiari non sono sufficienti. Perché? «Chi ha un disagio tende a chiudersi a riccio e, dunque, difficilmente andrà in una struttura istituzionalizzata. Viceversa Centri di ascolto “anonimi”potrebbero essere più utili alla prevenzione proprio perché ci si sente più a proprio agio. Deve sapere che la prevenzione in questo caso consiste nell'abituare le persone a convivere con la sofferenza. Se si fanno prevalere nella nostra sfera intima i dolori alle gioie, è la fine della vita terrena. Mentre abituare le persone che la vitaè fattadicosebelle edicose meno belle e gestire queste ultime può salvare la vita umana. Ma questo si fa solo con l'ascolto». E' vero che nei piccoli centri il rischio suicidi è più alto che nelle metropoli? «Secondo me no, e spiego anche il motivo. Nei piccoli centri è vero che la vita è monotona, però le città tendono
Rotondella Presentato alla Regione un nuovo progetto di riqualificazione
Riapre il benzinaio cittadino Rinnovato l’unico impianto acquisito dal Comune ROTONDELLA - A Rotondella è tornata la benzina. E' di nuovo attivo, già da qualche settimana, l'unico distributore presente nel centro jonico. Non pochi problemi aveva creato alla comunità, nelle scorse settimane, lo stop di circa quindici giorni per lavori di manutenzione all'impianto. Un disagio tanto più grave perchè venuto a determinarsi proprio nei mesi estivi, nei quali il flusso turistico del centro cresce notevolmente. Per la soluzione del problema si è prontamente attivata l'amministrazione comunale, che ha sollecitato e ottenuto l'esecuzione dei lavori in tempi brevi. Il distributore, infatti, è di proprietà comunale. Negli anni scorsi, quando Mario Cucari ricopriva l'incarico di primo cittadino, il comune decise di prendere su di sé la proprietà del distributore e concederne la gestione al precedente proprietario, altrimenti intenzionato a chiudere. La scelta fu dettata dall'urgenza di garantire alla comunità un servizio che, qualora fosse venuto a mancare, avrebbe creato
disagi gravissimiper leabitudini deicittadini. I lavori delle ultime settimane hanno riguardato una complessiva messa in sicurezza dei serbatoi, con l'aggiunta di un rivestimento in resina e di un sensore per la segnalazione dei malfunzionamenti. Il tutto per un costo complessivo di circa 32mila euro. Un intervento importante, ma che potrebbe non essere l'ultimo. Il sindaco, Vincenzo Francomano, ha già dichiarato l'intento di potenziare ulteriormente l'impianto. E' già al vaglio della Regione Basilicata un progetto di ammodernamento presentato dal Comune. Qualora fosse interamente finanziato, garantirebbe interventi per circa 170mila euro, migliorando notevolmente le prestazioni dell'impianto e dotandolodelle piùmodernetecnologie. «Ma prima di parlarne in dettaglio -chiarisce, con prudenza, il sindaco- aspettiamo di vedere se sarà approvato». Pino Suriano provinciamt@luedi.it
a spersonalizzare chi vi abita. Il suicidio è un gesto soggettivo e personale dovuto da cause indipendenti a fattori esterni, ma da un contrasto interiore che non si riesce a vincere se non si ha la giusta personalità». Ma la personalità non è un dono di natura? «Direi di no. Tutti siamo esseri umani e pertanto abbiamo una nostra personalità. La differenza sta nel fatto che c'è chi ce l’ha forte, chi debole e chi ad uno stadio intermedio. E chi ce l’ha debole è un soggetto a rischio suicidio proprio perché non gestisce bene il dolore e la sofferenza. La personalitàdi ogni persona si manifesta con comportamenti che derivano dal tipo di vita vissuta e dalle relative esperienze fatte». Un suicidio mancato può aiutare a capire tutto sommato che vale la pena vivere la vita? «No. Chi ha tentato il suicidio non ha una proiezione
nel futuro, e anche se per vari motivi è riuscito a salvarsi può ripetere il gesto in quanto il suicidio è premeditato, così come a volte premeditato è l'omicidio. La differenza sta nel fatto che nel suicidio c'è l'autolesionismo, nell'omicidio una scarica di disagio verso altri». Se dovesse dare un consiglio da genitore a suo figlio/a o ad una persona amica cosa le direbbe? «Di vivere la quotidianità senza cercare di strafare e bruciare le tappe nel raggiungere un obiettivo. Mi spiego meglio: può capitare ad esempio che si metta fretta nel raggiungere un obiettivo nella vita, e siccome la fretta è una cattiva consigliera quando non si raggiunge la meta prefissata ecco che può scattare la molla della 'nullità' come essere umano e dunque un fattore di rischio scatenante il suicidio». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Policoro Tartaruga al mare
Torna libera la Caretta caretta POLICORO - Sarà una grande festa per la liberazione di una tartaruga Caretta caretta salvata lo scorso luglio a Marina di Pisticci dal personale del Cras, Centro Recupero Animali Selvatici dell'Oasi Wwf di Policoro. Il ritorno al mare si svolgerà domani alle ore 11, presso lo stabilimento balneare “Lido Sirena”, ubicato al centro della Marina di Policoro. La tartaruga che sarà liberata è stata recuperata a metà luglio presso il lido “La Spiaggetta” di Marina di Pisticci. L'esemplare di rettile marino, dal peso di 25 chili e lunghezza di carapace di 57 centimetri, è stato salvato grazie al tempestivo intervento di un pescatore del posto e da un agente del Corpo Forestale dello Stato di Montescaglioso, in vacanza nel Metapontino.Al momentodel salvataggiola Carettacaretta aveva perdite di sangue dalla bocca, causate da alcune ferite provocate dall'ingerimento di diversi ami. A parte ciò, l'animale non presentava altri problemi particolari, probabilmente la sua vicinanza alla riva era legata alla ricerca di cibo. Dopo alcuni giorni di ricovero presso il Centro Recupero Animali Selvatici Provinciale “Bosco Pantano”, l'animale è stato portato nella Clinica della Facoltà di Veterinaria dell'Università di Bari, partner del Centro Recupero jonico, dove l'équipe, diretta dal professor Antonio Di Bello, ha proceduto ad esami clinici e ad un intervento chirurgico per la rimozione degli ami ingeriti.
Montalbano Jonico Successo per la quinta edizione del memorial
Un grande omaggio a Lucio Battisti MONTALBANO JONICO Si è tenuta giovedì sera, a Montalbano Jonico, la quinta edizione del Memorial Lucio Battisti: “Ci ritorni in mente”. L'evento, organizzato dal Forum Giovanile Permanente è stato voluto dall'Amministrazione comunale capeggiata da Leonardo Giordano, nell'ambito delle manifestazioni programmate, in questi mesi, per “Montalbano Città”, il riconoscimento pubblico che il presidente Giorgio Napoletano, ha attribuito alla città di Francesco Lomonaco lo scorso mese di aprile. La manifestazione, si è tenuta nuovamente quest'anno in piazza Mascagni a
Borgo Nuovo, rione periferico della città. Tanti gli artisti che hanno partecipato, ben tredici i gruppi, tutti, per la maggior parte giovani che, in gruppo, hanno creato, da alcuni anni a questa parte, delle compagini musicali degne di lode. La maggior parte di essi sono montalbanesi, altri sono i talenti ospitati provenienti anche da altri comuni limitrofi: Ferrandina e Rotondella; «segno evidente -ha affermato il Sindaco Giordano- di una iniziativa che piace, destinata a crescere e ad essere migliorata di anno in anno». A presentare la serata è stato il cantante lirico e atto-
re di Montalbano, Giuseppe Ranoia che, ad ogni brano eseguito, ha aggiunto anche delle particolarità storiche legate al cantante o agli stessi brani. A curare gli aspetti tecnici, la “Disco Music Service” di Ugo Valicenti e Giuseppe Passerella che hanno dovuto tribolare per una serie di problemi provocati dall'Enel. Interpellato il gruppo dei “Suite 101”, che da alcuni anni partecipa con merito al Memorial, e non solo, sulle motivazioni che spingono ancora a cantare Lucio Battisti, il portavoce Pasquale Lateana ha così risposto: «Battisti è un canto giovane, non c'è un'età per ascoltarlo, lo sentivo da piccolo per-
ché era amato dai miei genitori, lo canto io oggi perché mi piace la musicalità e mi garbano tanto i testi. E' una bella iniziativa per Montalbano, spero tanto resista nel tempo. Ogni anno, ogni gruppo, rinnova la propria proposta e cerca di far proprio il brano, quest'anno ce ne sono state delle belle». Lucio Battisti è nato a Poggio Bustone il 5 marzo del 1943 Milano ed è morto a Milano il 9 settembre del 1998. E’stato un musicista e cantante italiano. È considerato uno dei massimi autori ed interpreti nella storia della musica leggera italiana sia come interprete della sua musica, sia come autore per altri artisti. La
Lucio Battisti
sua produzione ha rappresentato una svolta decisiva nel pop e nel rock italiani: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la for-
ma della canzone tradizionale e melodica (intesa come susseguirsi di strofa - ritornello - strofa - inciso - finale). Anna Carone provinciamt@luedi.it
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A Pietragalla
L’evento
A Matera
La rassegna
Tarantella sotto la luna nei Palmenti
Venosa in “bianco” tra ex tronisti, dj e starlette
Rocco Barbaro quarto attore del film di Andrisani
Gezziamoci debutta con il tutto esaurito di Paolo Angeli
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di FRANCO DIONESALVI Gli hanno dedicato migliaia di libri, di film, di speciali. Eppure il grande filosofo Derrida disse che l’11 settembre non fu un evento. Perché non è vero che ha cambiato il corso della storia: andava proprio in quella direzione. Ossia terrorismo, guerra fra paesi ricchi e paesi poveri, l’islam come strumento di disperato riscatto dei diseredati della terra, gli Stati Uniti unica superpotenza che detta le regole al mondo. Per Derrida ben altri sarebbero veri eventi, che cambierebbero la storia: le azioni di pace, i doni gratuiti, il perdono
Serena in (Argo) jazz di Friggitrice
SI chiama Samantha e dicono che sia una pornostar. Forse è una leggenda perché ha un corpo e un fare invitanti, forse è la verità e comunque ha tutti i requisiti carismatici per esserlo. Non è bella ma molto conturbante, sempre sorridente e accattivante. E’ diventata una specie di attrazione della spiaggia. Si stende sul lettino all’ultima fila, raramente si fa il bagno, sente musica, si gira e rigira al sole mostrando le sue aggraziate nudità. Sempre perfettamente truccata. E’ amica dei bambini, di certi bambini chè questo è l’assurdo: sospettata di essere “una di quelle lì”, molte mamme tengono i loro pupi debitamente a distanza. Invece i miei sono liberi di frequentarla. Il pupo
Samantha, la pornostar amica dei bambini maschio le gironzola molto volentieri attorno, la pupetta al calar del sole si siede accanto a lei per ammirarne il corredo di spazzole, creme e specchietti. Così altre amichette. E così Samantha è la prima persona alla quale mostrare i giochi nuovi. E’ tutto un “ohooo” di meraviglia. Ieri sera non c’era verso di fare la doccia ai due, resistenti a qualunque previsione punitiva. Dribblavano tra gli ombrelloni, giocavano a salto in lungo con relativo affondo nella sabbia, rincorrevano miniball in acqua. Ero disperata: ne afferravo
uno e ne perdevo l’altra. C’era ancora Samantha, l’ho guardata implorante: “Aiutami tu”. Si è alzata soave e molto disponibile, li ha convocati e rimproverati con un dolce sorriso, la lunga chioma di capelli neri dondolante, li ha presi per mano e portati sotto la doccia. Mansueti non hanno detto una parola, si sarebbero fatti fare anche dieci docce. Samantha li ha anche asciugati e poi me li ha riconsegnati. Delle due l’una: o l’assumo come baby sitter o divento io una Samantha. Ma non è ho il fisico.
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Sabato 29 agosto 2009
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Sound
ArgoJazz
Serena per chiudere in bellezza La cantante e attrice super ospite della rassegna di musica e arte di MARIA ANNA FLUMERO MARINA DI PISTICCI - Serena Autieri, stasera, sarà in Basilicata. Appuntamento alle ore 22, per la chiusura di Argojazz 2009, un evento esclusivo per il sud Italia. La cantante ed attrice partenopea si esibirà per il caloroso pubblico diArgojazz aMarina di Pisticci presso gli “Argonauti Resort “. Un talento eclettico quello di Serena Autieri che si dedica da subito agli studi di recitazione, di danza classica e di canto. Perfeziona il suo percorso canoro con il maestro Antonio de Curtiis, nipote del grande “Totò”. Una volta diplomata all'Istituto d'Arte di Napoli frequenta la Facoltà di Architettura, ma contemporaneamente intraprende la sua carriera di attrice recitando in diversi spettacoli di prosa. Nel ‘97 incide “Anima soul”, il suo primo cd da solista. Un curriculum denso con un momento di svolta nel 2002, quando la Compagnia dell’Arancia la sceglie come protagonista del musical “Bulli e pupe” ed in questa occasione che PippoBaudo la vede recitare dal vivo e decide di affidarle la co-conduzione del “53° Festival della Canzone Italiana di Sanremo”. L'eleganza e lo stile raffinato, fanno di Serena Autieri l'unica testimonial della storica Ferrero. Nel 2004, per la grande cerimonia del “Columbus Day”di NewYork, rappresenta l'Italia con un concerto dal vivo al Manhattan Center. L'estate 2008 ha inoltre visto impegnata Serena nella tournée teatrale di “Sogno di una notte di mezza estate risognata da Puck il malizioso” diretto e interpretato da Giorgio Albertazzi e con Enrico Brignano e Giampiero Ingrassia. In questo momento si divide tra due lavorazioni, quella di “Withe Out” Film Tv Canale 5, tratto dal libro di Ken Follet “Nel Bianco”e quella di “Occhi a sogni aperti” per il cinema, con Giorgio Albertazzi e Claudia Cardinale. Verrà riproposto a Ottobre 2009, al Teatro Sistina di Roma, lo spettacolo “Shakespeare in Jazz” di e con Giorgio Albertazzi accanto ad Amii Ste-
wart. Per i lettori del “Quotidiano della Basilicata” in esclusiva l'abbiamo intervistata. Mai stata in Basilicata? «La conosco molto poco, ci sono solo passata, ma nessuna permanenza per lavoro o vacanza». Scaletta della serata? «Standard jazz». Come ha scoperto la passione per il jazz? «Vengo dalla curiosità verso tutti i generidi musica. Poi, con il passare del tempo mi sono innamorata del jazz». Cos'e' per lei il jazz? «Una musica senza tempo e per questo moderna. Io amo quello vecchio degli anni 20/30 ma anche la vocalità moderna». Quanto si considera poliedrica? Dopo una risata sorniona ha dichiarato: «è un grande privilegio e dono. Cerco di coltivarlo sempre e di migliorare. Sono molto curiosa e anche durante i viaggi cerco sempre di assorbire culture musicali diverse». “Un posto al sole”('982000). Che ricordo ha? «Mi viene da sorridere, ero una bambina. Da allora c'è stata una grande evoluzione artistica ed umana ma ringrazio. È' stata una vera scuola e gavetta. Ricordo quell'esperienza con affetto, come la mia terra». A proposito di Napoli, come ha vissuto il “Premio Massimo Troisi” nel 2004? «Non ci credevo. Con Edoardo è stato uno dei più grandi artisti per il mondo intero e come i veri artisti del Sud Italia loro erano poliedrici. E' stato un grande privilegio ricevere questo riconoscimento». Tre aggettivi per descriversi? «Istintiva e spero con la vecchiaia di riuscire a domare questo tratto, poi passionale e generosa». Nel suo futuro prevede un cd? «E' un pensiero che coltivo da tempo. Del resto la musica è come un film, ha bisogno di tempo, riflessioni. spero che dopo il mio lungo pensare esca qualcosa chi mi rappresenti». cultura@luedi.it
Nelle foto l’attrice e cantante Serena Autieri. La poliedrica artista sarà l’ultimo ospite della rassegna di musica e letteratura ArgoJazz 2009. Il concerto lucano é l’unica tappa a Sud
«E’ il primo concerto in Basilicata»
«Un privilegio ricevere il premio Troisi»
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Vacanze
in musica Nei Palmenti a passo di taranta di ANTONIO BEVILACQUA PIETRAGALLA -Proseguono con successo di pubblico le serate organizzate presso il parco urbano dei palmenti nel corso di questa calda estate 2009. Per il terzo anno consecutivo viene ripresentata a Pietragalla, denominata a pieno titolo la "città dei Palmenti" la manifestazione "Ballate nei Palmenti" organizzata dall'Associazione Culturale Tetractys di Pietragalla, in collaborazione con la locale amministrazione comunale, struttura associativa che da poco meno di venti anni è concretamente attiva sul territorio con tutta una serie di attività. Un primo bilancio delle due serate già svolte, l'8 e il 22 agosto, consente di evidenziare la grande partecipazione della gente che affolla a partire dal primo pomeriggio questo luogo incantevole. Basti dire che per l'appuntamento di stasera è previsto l'arrivo dalla vicina Puglia e precisamente dalla provincia di Bari, di autobus di cittadini pugliesi che in questi giorni hanno richiesto all'organizzazione informazioni specifiche sulla manifestazione. E' la dimostrazione che questo evento non è solo più locale e regionale ma ha oltrepassato i confini
A Rivello
“Per un’ora di umore...” con Andrea Dianetti RIVELLO - Andrea Dianetti ritorna in Basilicata con lo spettacolo teatrale "Per un'ora d'umore (non so cosa direi...)" opera scritta a quattro mani dall'attore e da Christian Merli, quest'ultimo tra l'altro ne cura la direzione artistica e la produzione. L’appuntamento con l’ex talento di Amici é per stasera a Rivello. Lo spettacolo che rientra nel genere dell'intrattenimento comico è intervallato da musica e danza. Uno show in cui Andrea Dianetti mette a frutto tutte le sue capacità artistiche ossia attore, cantante e ballerino. L'esibizione rappresenta la rivisitazione in chiave satirica di argomenti dell'attualità, momenti e accadimenti di vita comune fatti proprio
dall'autore e rielaborati per essere rappresentati ad un pubblico eterogeneo. Il tutto contornato da curatissime coreografie, canzoni e animazione con il pubblico, spesso chiamato ad interagire. Un mix di sicuro divertimento e di stimoli per piccole grandi riflessioni! Si sviluppa in due atti durante i quali con spirito autoironico verranno rappresentati sketch sui disservizi delle compagnie aeree, i tormentoni del momento, le relazioni tra uomini e donne e scene di vita quotidiana. Le scenografie semplici ed essenziali saranno la cornice ideale per le coreografie che accompagnano la rappresentazione. cultura@luedi.it
Gli Enotri music live
della Basilicata. “Ballate nei Palmenti” é un evento che si basa su tutta una serie di iniziative diversificate il cui scopo principale e fondamentale è la piena e completa valorizzazione di questo patrimonio storico, architettonico ed artistico costituito dal Parco Urbano dei Palmenti, un'area che si trova nella immediata periferia di Pietragalla, caratterizzato dalla presenza di ben 211 cavità di tufo che si snodano
Rocco e le sue “Patatine” di BIAGIO TARASCO UN UOMO di “spessore” come lui dice di averle provate tutte, le patatine. Ma, siccome è un icona mondiale del sesso, guai a dirlo, seppure con un sacchetto in mano di patatine per reclamizzare una nota marca. La scure della censura, lanciata con forza dalla pruderie repressa dei perbenisti di facciata, non ha tardato così a colpire il re del porno, stranamente nella sua veste di semplice attore in un innocuo spot. Ora, chi volesse “toccare con mano” (gli organizzatori dicono che sarà consentito solo alle ragazze) Rocco Siffredi, potrà farlo stasera al Nafoura di Castellaneta Marina, dove l'attore, ospite per la prima volta nel Sud Italia, arriverà con le sue inseparabili attrici, le “Patatine”. Rocco Tano, questo il vero nome di Siffredi, è nato a Ortona il 4 maggio del 1964. La carriera di pornoattore inizia nel 1984. Riprende in seguito, dopo una pausa in cui si dedica all'attività di modello, per terminare a venti anni esatti dall'esordio. Oltre che attore porno, è anche regista e produttore cinematografico, attivo pure nel cinema non hardcore. Secondo quanto dichiarato nell'autobiografia “Io, Rocco”, pubblicata da Mondadori, per il suo nome d'arte si è ispirato a Roch Siffredi, il personaggio di Alain Delon nel film “Borsalino” (1970). In America è anche conosciuto come The Italian Stallion, in ragione di una sua “particolarità”. Anche se nel 2004 ha dichiarato conclusa la sua carriera a luci rosse, nel 2007 sono stati pubblicati sette suoi film inediti. È sposato dal 1995 con la ex-collega Rózsa Tassi (già Miss Ungheria), incontrata al Festival di Cannes nel 1993 e conosciuta in Italia con lo pseudonimo di Rosa Caracciolo, con la quale ha interpretato anche alcuni film e dalla quale ha avuto due figli: Lorenzo nel 1996 e Leonardo nel 1999. Pur essendo conosciuto dal pubblico soprattutto per la sua lunga esperienza sui set hard, Siffredi spesso è passato dietro la macchina da presa per dirigere film porno. Inoltre, ha creato una propria casa di produzione, la Rocco Siffredi Production. I resident dj's del Nafoura che animeranno la pista Garden sono Mr Frank, Guido Balzanelli, Alex Pisconti, Roby Caggiano con, in voice, Nico P. e Piernicola Cianciotta. Il Van Goth Privé, invece, sarà affidato a Silvio Carrano, Battieu, Danilo Aprile, Mario Roberti, dj Walter e, in voce, Flavio Blonda e Maba.
nel sottosuolo per alcuni metri utilizzate nel passato (ed in parte ancora oggi) per la produzione del vino e costruite dalla gente pietragallese a partire dal 1830. Grande apprezzamento hanno avuto le guide turistiche all'interno dell'area dei palmenti le quali hanno spiegato e sottolineato con tutta una serie di particolari ed informazioni ai tantissimi ammiratori tutte le notizie relative alla storia di que-
sto luogo unico nel suo genere. Nel corso dell'appuntamento di stasera verrano riproposte le iniziative fondamentali di questo evento, partendo dal primo appuntamento alle ore 19 con la manifestazione intitolata "Tra arte ed ingegno: artisti e artigiani lucani tra le grotte", un percorso guidato nel parco storico dei palmenti animato da artigiani e maestri lucani, ognuno impegnato nella propria profes-
sione dando spazio così alle più svariate forme di manifattura lucana e come sempre in contemporanea vi sarà l'apertura degli stand enogastronomici che permetteranno di degustare i prodotti culinari tipici del posto, tra cui spicca il rinomato migliatiedd. Tra gli appuntamenti in programma ci sarà la riproposizione dell'opera teatrale "Dionisio e Arianna", le coreografie della scuola di danza "Il Cigno"
con la recitazione degli attori dell'associazione Tetractys. Alle ore 23 infine appuntamento con la musica e nello specifico con la tarantella grazie all'esibizione del gruppo "Enotri Music Live" che presenteranno lo spettacolo intitolato "Tarantella sotto la luna" un genere musicale che in questi ultimi anni sta avendo un successo straordinario praticamente in tutta Italia. cultura@luedi.it
La Blackie Blues Band chiude il cartellone del borgo
Incontriamoci “Ai Casalini” POLICORO - Sarà l'ultimo concerto dei Blackie Blues Band, in programma stasera, a chiudere il sipario sulla riuscitissima rassegna musicale “Ai Casalini”, organizzata per il primo anno dall'associazione culturale policorese “Demetra”. Capace, grazie all'impegno e alla passione dei giovani rappresentanti, di promuovere un cartellone estivo ricco di appuntamenti di alto livello artistico, premiato da un successo di pubblico e partecipazione inusuali. A fare da cornice ai 16 concerti della kermesse, il suggestivo scenario del borgo Casalini: lo storico quartiere restaurato e rivalutato pochi anni fa grazie all'apertura di esercizi commerciali e diventato, soprattutto negli ultimi mesi, ritrovo serale per centinaia di giovani e meno giovani. A decretare il successo della rassegna è stata infatti la partecipazione di un pubblico trasversale e dai gusti più disparati, intercettati e soddisfatti dall'ampia scelta di generi musicali: blues, jazz, rock cover. Gli artisti, di fama nazionale e internazionale, dall'eclettico e carismatico batterista Vince Vallicelli al Joe Pisto trio che si è esibito con il grande bassista Dario Deidda, a Paola Arnesano, interprete di un originalissimo jazz caraibico, si sono esibiti in esclusiva per la rassegna policorese. «Il grande successo dell'estate al borgo Casalini spiega il presidente dell'associazione Demetra, Arcangelo Stigliano, ci ha inorgoglito e reso ancora più desiderosi di continuare in questo percorso di crescita e valorizzazione culturale e artistica del territorio in cui vivia-
mo. Lo spessore musicale delle esibizioni, unito alla bellezza del posto e al calore del numeroso pubblico, (circa 1000 persone, in media, a concerto) - prosegue Stigliano - hanno permesso la riuscita di serate allegre, in pieno spirito estivo, e tranquille dal punto di vista organizzativo. Non si può per questo parlare di “sballo da bottiglia”, come fatto nei giorni scorsi da qualcuno. Il tutto si è svolto nel pieno rispetto delle regole, e con il solo obiettivo di allietare e rivitalizzare l'estate di uno dei centri più giovani e vivaci della zona», ha concluso il presidente di Demetra. Per i gestori del “Divino Lucano” e “Happy Hour”, rispettivamente Angelo Ricciardi e Vincenzo Guida, ideatori, insieme all'associazione culturale, di questa prima edizione della rassegna estiva, l'esperienza che sta per concludersi è stata senza dubbio positiva. «Ogni serata al borgo Casalini - hanno raccontato - è stata segnata da un grande successo. Esibizioni di qualità, un pubblico allegro cha ha molto apprezzato la rassegna, e lo partecipazione dello stesso vicinato hanno determinato la buona riuscita degli eventi. La stessa collaborazione tra di noi - spiegano - è stata un'arma vincente. C on l'associazione Demetra abbiamo lavorato bene, insieme si potranno realizzare ancora grandi cose», concludono i due giovani gestori. L'appuntamento è dunque per stasera, con l'ultima entusiasmante esibizione live “Ai Casalini”, un'occasione per salutare la calda estate 2009 sulle note di un grande blues.
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Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
Ribalta
e personaggi Notte bianca e di (quasi) vip
In piazza a Venosa tra “Amici” di Maria e predilette del premier
di MARIANNA FERRENTI VENOSA - E' tutto pronto o quasi per la terza edizione della “Notte Bianca” della città oraziana, sicuramente uno degli eventi clou estivi e dell'anno del centro del Vulture e non solo, soprattutto per la vasta eco sollevata e per la risonanza mediatica nella prima edizione, due anni fa, con la “scomoda” presenza di uno dei personaggi più discussi degli ultimi anni, Fabrizio Corona. Dopo il prevedibile successo della passata edizione, con numerosi ospiti del mondo dello spettacolo e vip importanti, tra cui Lele Mora, ancora dopo lo straordinario successo ottenuto con le esibizioni del gruppo di attori cabarettisti “Mudu'” e soprattutto dell'inossidabile e grandioso Renzo Arbore e l'orchestra Italiana, in un concerto che resterà nella storia, l'attiva e dinamica, Pro Loco “Venusia” e il suo presidente Michele Duino, hanno fatto le cose in grande anche per l'edizione 2009, per la notte più lunga, prevista per stasera nel cuore della città. Cuore dell’evento via Tangorra (a due passi dal Castello Pirro del Balzo). Numerosi gli appeal e i motivi di coinvolgimento e le forme di attrazione, in un mix di musica, spettacolo, moda, cabaret e ospitate che non mancheranno di attirare l'attenzione, l'interesse e il gradimento del numeroso pubblico atteso. Tra i vari ospiti contattati, la presenza di diversi personaggi televisivi amati e seguiti dai teenagers e dalle famiglie, per via di programmi tv dall'audience rilevante, che hanno reso celebri e richiesti vari protagonisti del piccolo schermo. Dalla trasmissione “Uomini e Donne” saranno testimonial della
“Notte Bianca” Carla Velli e Fernando Vitale, mentre da “Amici” (sempre made in Maria De Filippi) si alterneranno sul palco gli idoli di tanti appassionati, Martina e Federico. Per il cabaret ci sarà spazio per Antonio Fiorillo (vincitore di due edizioni della trasmissione “La sai l'ultima?”) e per le simpatiche gags del duo “I Fatebene Fratelli”.
Per la moda, con la collaborazione di Antonio Petrino e Angelo Barbarito, la kermesse del concorso di bellezza internazionale “Miss Motors 2009” (curato dalla Royal Events di Bruno Dalto) con la finale regionale per la Basilicata per designare le finaliste nazionali lucane, per l'occasione con la presenza di una vincitrice nazionale dello scorso anno, dell'artista rap avellinese Mc Gerry e ospite
Barbara Montereale (salita alla ribalta della cronaca per le vicende di Villa Grazioli e il caso Berlusconi). Presentatrice d'eccezione e ospite speciale sarà Manila Gorio (produttrice del primo “antireality” del Sud Italia “La Masseria”), inoltre ci sarà spazio in passerella per la moda di “It Fashion” e mini indossatori con sfilata baby, con il coordinamento di Alba Tamaraz-
zo. Chiuderà la lunga notte di Venosa il dj set a cura di Deny Loveei dj's “House Lovers”. Sicura nuova operazione di marketing territoriale per la patria del poeta latino Orazio con conseguente bagno di folla e viva soddisfazione degli operatori economici del posto, in attesa della “Festa della Vendemmia” di fine settembre. cultura@luedi.it
Al via il primo Matera ReggaeFestival MATERA - Al via la prima edizione di "Matera Reggae Festival" promossa dall''associazione Amcd della città dei Sassi e RasTomm, con il patrocino del Comune.Nella suggestiva piazzetta Pascoli nel centro cittadino della città dei Sassi dalle ore 21 si danzerà a ritmo di reggae roots ska rock steady. RasTommy selecter e promoter di musica reggae incontra il sound materano Kianka Town e il singjay Bobosind il quale aprirà il concerto inna dancehall style dell'ospite speciale Ras Hobo da Napoli da anni cantante affermato nella scena reggae, conosciuto anche per le sue performance con l'orchestra
italiana di Renzo Arbore. Ras Hobo, al secolo Mariano Caiano, nato a Napoli nel 1967, è un percussionista, batterista e cantante che suona reggae dall’età di 14 anni ma, già da un po’ di tempo prima, conosce la musica del suo futuro padre artistico e spirituale: il leggendario Bob Marley. Nel corso degli anni ha prestato la sua collaborazione sia in studio di registrazione che dal vivo a numerosi personaggi di fama nazionale e mondiale. Ha suonato con Tony Esposito, Alan Sorrenti, Gianni Bella, 99 Posse, Daniele Sepe, Articolo 31 e tanti altri ancora. Attualmente è una delle voci soliste dell’Orchestra Italiana di Arbore.
“Viggiano in musica” concede il bis di GERARDO TEMPONE
Andras Adorjan
VIGGIANO - Si conclude con un doppio appuntamento concertistico l'estate viggianese. Stasera, alle ore 20.30, presso l'Hotel dell'Arpa, si esibiranno i componenti la giuria del “VII Concorso Internazionale di flauto De Lorenzo”. Manifestazione questa che ha cadenza biennale, per via della sua valenza e della particolare ricerca di una qualità esecutiva superiore. La varietà di nazionalità ed il valore dei partecipanti al concorso, è legata alla formula che ha consentito di riunire a Viggiano delle giurie composte dai più noti ed affermati flautisti concertisti delle maggiori orchestre e dei più prestigiosi conservatori del mondo. Questa formula ha reso particolarmente interessante, per tanti giovani artisti, giungere a Viggiano per farsi ascoltare, consigliare e giudicare da questi esperti. Inoltre delle giurie ha sempre fatto parte un compositore od un musicologo, in modo da non essere soltanto delle compagini di tecnici specifici. Diversi, infatti, i candidati che pur non avendo ottenuto alcun premio, hanno ritenuto di ripresentarsi per avere an-
cora l'opportunità di poter fruire di un ulteriore giudizio da parte di commissioni giudicatrici di straordinario livello. Di grande importanza, inoltre, la scelta di svolgere la prova finale del concorso sempre con brani di musica d'insieme. In tal modo i candidati hanno avuta la possibilità di suonare con personalità di altissimo livello professionale. Perla giuria,ad esibirsinell'esecuzione dibrani diLeonardo De Lorenzo, saranno Andras Adorjan, uno dei più grandi flautisti in assoluto nel mondo docente presso il conservatorio di Monaco di Baviera. Valentin Zverev, docente presso il Conservatorio di Mosca. Pierre Yves Artaud, straordinario interprete di musica moderna e d'avanguardia, docente presso il conservatorio di Parigi. Rocco Abate, docente di flauto presso il conservatorio Verdi di Milano. Ransom Wilson, flautista e direttore d'orchestra, insegna flauto alla Yale University. Gianluca Petrucci, primo flauto solista in varie orchestre nonché docente al conservatorio Santa Cecilia in Roma. A questi si accompagneranno la pianista Paola Pisa ed il chitarrista Paolo D'Angelo. Domani, invece, alle ore 20.30 in piazza Plebiscito, concerto conclusivo dei vincitori del concorso.
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e personaggi Natale con... Rocco Barbaro
Il comico dall’incontro su Facebook al set di Andrisani per interpretare un caso di malasanità
di NUNZIO FESTA MATERA - Con Barbaro alla vigilia di “Natale con chi vuoi”. E' stato presentato ieri, presso l'Hotel San Domenico di Matera, il quarto episodio del film “Natale con chi vuoi”, scritto da Antonio Andrisani e diretto da Vito Cea. Alla presentazione di “La vigilia”, questo infatti il titolo del passaggio interpretato da Rocco Barbaro, erano presenti il protagonista delle vicende, il produttore della pellicola, Franco Braia, per Quadrum e l'autore stesso Andrisani. «Barbaro - ha cominciato Andrisani in attesa dell'arrivo in sala del comico - oltre a essere un comico di livello da tempo nazionale, che per esempio ha partecipato a Zelig e ancora prima a programmi della Dandini, l'abbiamo scelto per le sue qualità d'attore completo». L'episodio s'occupa di mala sanità. «Rocco Barbaro - aggiunge infatti Andrisani ha interpretato il personaggio di un medico che per aumentare la dose di pazienti a disposizione, addirittura va a pescare nella propria famiglia. Un uomo - chiude Antonio Andrisani - molto religioso e allo stesso tempo mostruoso». L'attore calabrese si è detto subito entusiasta del lavoro. “Con l'autore ci siamo incontrati su Facebook - ha spiegato dove ho potuto subito scoprire che il copione propostomi mi piaceva molto. Penso d'essermi arricchito - ha continuato - grazie a questa avventura, grazie alla
quale per esempio abbiamo trattato argomenti molto interessanti e sempre attuali». Barbaro, dopo il palcoscenico di Zelig, dunque, è entrato in contatto con il tema della mala sanità. E proprio per questo motivo l'attore si è sentito molto motivato. L'episodio è stato girato in uno studio del Madonna delle Grazie di Matera, messo a disposizione dalle Asl. «Nonostante all'inizio qualcuno pareva scosso dalla cosa», ha det-
to lo stesso comico. «Per quest'occasione meravigliosa mi sono potuto calare in una parte che dal primo momento m'ha divertito, in quanto penso anche che i medici siano da raccontare». Protagonista del quinto episodio del film sarà un altro collega di Barbaro, il pugliese Uccio De Santis, ed è titolato “Gli zii”. Si tratterà, come da annuncio di Andrisani e Braia, di un episodio molto più comodo di quello appena girato e
sarà realizzato a settembre. «Due zii - dice l'autore della sceneggiatura - che per le troppe attenzioni maltrattano il loro nipote, producendogli danni fisici e mentali». Fra i progetti di Barbaro per il suo futuro artistico, la possibilità di tornare a Matera. Non solamente per visitare meglio e con più tempo a disposizione i Sassi. Ma, se le cose dovessero andare per il verso giusto, per approdare nel tempo d'inverno a teatro con
lo stesso Andrisani. “Natale con chi vuoi” sta sempre più suscitando interesse. Come ha sottolineato l'attore Barbaro, Andrisani e Cea non hanno scoperto o inventato nulla dal punto di vista dello svolgimento temporale della trama. Il plusvalore, allo stesso tempo, lo ritroviamo nella qualità dei temi narrati e nella modalità con le quali questi sono messi su pellicola. cultura@luedi.it
Tutto esaurito per il concerto inaugurale di Paolo Angeli
Dance
A spasso con Gezziamoci
Il sound di Sagi Rei live al Tocque Village
MATERA - Il terzo giorno di Gezziamoci, la rassegna promossa dall'Onyx, oggi, si apre con il concerto aperitivo al Caffè Schiuma. «Immaginare un appuntamento come questo - spiega Gigi Esposito - vuol dire consolidare un momento importante che ci consente di avvicinare un genere musicale considerato, a torto, di nicchia anche al grande pubblico. Si inserisce in questo stesso spirito il viaggio che ogni giorno compie il Camioncino del Jazz creato da Villa Schiuma, nostro partner d'eccellenza». L’appuntamento é alle 11.30 con il concerto aperitivo di Lorenzo Agnifili Quintet. Nel pomeriggio, alle 18 in Piazzetta Pascoli Tony Micori (trombone) e alle 19.15 in piazza Ridola il camioncino del Jazz ospita Tony Micori Street Parade e Rino Locantore (banditore). Lungo il percorso Microconcerti da Terranova abbigliamento e Macelleria Cappiello e Caffè Schiuma. E al Giardino delle Monacelle (ingresso gratuito), doppio appuntamento: alle 21 con Random News Band e alle 22 con Terni Jazz Orchestra. Ma ad aprire la rassegna é stato Paolo Angeli. Un concerto inaugurale, al Giardino delle Monacelle, quello della XXII edizione del Gezziamoci che ha fatto registrare il tutto esaurito. «La fase estiva comincia ufficial-
mente stasera. con il concerto di Paolo Angeli. - ha detto Gigi Esposito, presidente dell'Onyx Jazz club - La stagione dovrebbe arrivare a dicembre . Uso il condizionale perché allo stato attuale, c'è il concreto pericolo che la parte autunnale sia annullata, perché il
Gezziamoci non è rientrato tra i soggetti che hanno ottenuto i finanziamenti regionali. e anche se abbiamo fatto ricorso, non possiamo nascondere che questa decisione ci crei problemi. Siamo felici, però, che la parte estiva della rassegna si possa ora realizzare grazie alla collaborazione del Co-
mune e di villa Schiuma, e speriamo di giungere alla realizzazione del nostro progetto complessivo. Coinvolgendo ancora una volta la città. Quello di stasera con Paolo Angeli, è un concerto particolare che volevamo fare da tempo e che finalmente siamo riusciti a realizzare. Tutto quello che sentirete stasera - ha aggiunto - non è campionato, sono suoni che escono da questa chitarra che mi ricorda molto il tamburello di Carlo Rizzo. Pedaliere, molle e ventole all'interno della cassa acustica produrranno suoni reali». A piedi scalzi, accompagnato da un archetto che trasformava la sua chitarra in un violoncello, Paolo Angeli, ha incantato il pubblico in un percorso fra stili e ritmi di particolare suggestione. «Concepisco i miei concerti come un viaggio - ha detto aprendo la XXII edizione del Gezziamoci 2009 - - vivete in un luogo stupendo - ha aggiunto rivolgendosi alla platea. Il legame del musicista sardo con la città dei Sassi si è rinforzato ulteriormente nella mattinata di giovedì che Angeli ha trascorso visitando musei, chiese rupestri e luoghi della suggestione. Una corsa con il tempo che non gli ha impedito di apprestarsi con animo entusiasta ad eseguire in serata il concerto alle Monacelle. cultura@luedi.it
CASTELLANETA - Concerto di Sagi Rei al TocqueVillage, presso Estasia di Castellaneta Marina, stasera, con inizio alle ore 00,15. Sagi Rei nasce a Tel Aviv, in Israele, ma ben presto viaggia in giro per le capitali europee sia per arricchire il propri bagaglio culturale che per accrescere la propria conoscenza artistico-musicale. Artista dalle grandi doti e potenzialità e persona di grande entusiasmo, Sagi ha saputo unire il divertimento della vita europea all'approccio odierno spirituale della sua terra verso la vita, cominciando a fare musica proprio in un coro gospel di Milano ed a fare numerose serate in giro, fino a quando è stato notato da un produttore che lo ha lanciato verso il successo. L'indole artistica di Sagi Rei gli ha consentito di sposare due generi, quello del pop e quello della dance, con un progetto innovativo, ovvero di dare nuovo spessore ed interpretazione in chiave pop di notissimi brani dance. Tra questi vanno ricordati “L'amour toujours” di Gigi D'Agostino,
“Show me love” di Robin S, “Free” di Ultranaté, “All around the world” di Lisa Stansfield, “Your loving arms” di Billie Ray Martin, solo per citarne alcuni. Sagi Rei sta per pubblicare un nuovo album ed alcuni dei brani che ne fanno parte saranno presentati in anteprima al TocqueVillage. Sagi ha viaggiato in tutto il mondo per promuovere il suo album "Emotional Songs" in più di 15 nazioni, tra cui Stati Uniti, Canada, Germania e Spagna, dove oggi è famosissimo. Al termine del concerto, in programma musica house e vocal. Biagio Tarasco
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Il gioco
«…Però c’era una cosa che mi faceva molta paura e che non osavo confidare a nessuno Quando scendeva la notte…» QUANDO vedo quelle foto mi dico sempre: come deve essere bello camminare in un posto così. Il cielo aperto, le facce dei passanti rilassate. L’irritazione, la fissazione nevrotica carica di sensi di colpa per la mia memoria annebbiata che provavo a Tokyo, sono cose molto lontane. “Sono nato così”, disse Kozumi, indicando i suoi capelli biancastri. “Ma in compenso sono stato fortunato con la famiglia.” Dopo aver cenato tutti e quattro insieme, eravamo tornati al bar sulla spiaggia dell’albergo. Avevamo bevuto, ma non eravamo ubriachi. Saseko aveva detto che non poteva bere, infatti non aveva toccato alcol e aveva guidato fino all’albergo. Il bar era all’aperto, di fronte al mare, ed era molto popolare. Vi si riunivano la gente del posto e i turisti a bere birre e cocktail: su tutti i tavoli c’erano candele accese, non mancava neanche una scadente orchestrina che suonava dal vivo, insomma era un posto molto vivace. Ilmaredavantia noieradiunaimmobilità incredibile, e la luna lo illuminava con grande chiarezza come una strada. La spiaggia di sabbia bianchissima si stendeva lungo il mare disegnando nella distanza un’ampia curva. Fu in questo scenario che, timidamente, Kozumi cominciò la sua confessione. Le sue confessioni sono sempre inaspettate e coinvolgenti. Chiedendomi che faccia avrebbe fatto la moglie, che sicuramente aveva sentito queste storie infinite volte, se si sarebbe mostrata annoiata o attenta, mi girai a guardarla. Saseko, con il mento appoggiato alle mani, aveva il viso di una bellezza indescrivibile. Bianca e gentile come il volto della dea Kannon, di una dolcezza sovrumana. Gli occhi risplendevano di energia. Con un’espressione, illuminata dalla fiamma della candela, per me sorprendente. Un’espressione che avevo già visto. Era quella, istintiva e vivida, di una gatta che guardava i suoi micini appena partoriti. Un’espressione che la gatta perde dopo tre giorni, quando i mici cominciano ad acquistare forza. Quella luce negli occhi ce l’ha solo quando, finita la battaglia del parto, mette a nudo l’amore impastato di orgoglio e del proprio sangue. “Non mi avevi mai parlato della tua famiglia,”disse Ryùichirò. “ Non so neanche di dove sei. Ho sempre avuto l’impressione che fossi nato e cresciuto qui.” “Sono nato in un villaggio di pescatori nella provincia di Shizuoka,” sorrise Kozumi. “Credo che mio padre fosse zio della mamma. O forse avevano un rapporto di parentela ancora più stretto, non sono sicuro.” Su questo non disse niente di più preciso. “Però gli altri mieifratelli e sorelle avevano un aspetto del tutto normale.” A quel punto l’orchestrina fece una pausa, e cominciò a diffondersi il brusio delle persone che parlavano, misto al rumore delle onde. Il mare, nelle sue splendide tinte notturne, eracosì liscio da fondersinel candore della sabbia. Kozumi riprese: “I miei genitori erano gente comunissima. Mio padre era un pescatore forte e robusto, mia madre una tipica
Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata
della lettura Brutti presagi al gusto di zolfo
Leggi&indovina
La soluzione di ieri
Montefoschi da indovinare L’AUTORE di ieri era Giorgio Montefoschi. È nato a Roma nel 1946. È autore di saggi su Elsa Morante e su Giovanni Comisso, che sono apparsi su “Nuovi argomenti” e sul “Bimestre”. Nel 1974 ha pubblicato il romanzo “Ginevra”, con il quale ha vinto il premio “L’inedito”; nel 1976 il romanzo “Il museo africano”, nel 1978 “L’amore borghese”. Il brano scelto per la lettura di ieri è
donna grassa di paese, ma erano entrambi buonissimi, amati da tutti i vicini,enoi eravamocinquefigli.Un fratello e una sorella più grandi, io e due fratelli più piccoli. La casa non aveva molte stanze, per cui dormivamo tutti e cinque insieme. La mamma ci sgridava perché faceva mo tanto casino che non si riusciva a dormire. Eravamo sempre allegri, ogni giorno della nostra vita. Così fu la nostra infanzia. Anche a cena era una continua baraonda, eravamo così allegri e schiamazzanti che regnava la confusione totale. Mio fratello e mia sorella, che erano un po’più grandi, si prendevano cura di noi tre piccoli. Lasciatemelo dire, eravamo felici. Figuratevi che da bambino non ho mai sofferto del fatto che la mia pelle fosse più chiara di quella degli altri. Io sentivo che in una cosa ero diverso dai miei fratelli, ma non era quella. A volte, non capivo bene perché, ma avevo come dei presagi. Che tempo avrebbe fatto, se qualcuno si faceva male, i voti ai compiti scritti.
tratto da “La felicità coniugale”, pubblicato da Rizzoli nel 1982. Il suo stile è caratterizzato da un ritmo avvolgente, da una acuta introspezione psicologica, dalla capacità di introdurre il lettore in un ambiente e in un tempo, senza trascurare i voli e gli slanci utopici che pur caratterizzano l’animo umano.
Cose di poco conto. Però c’era una cosa che mi faceva molta paura, e che non osavo confidare a nessuno. Quando scendeva la notte e noi facevamo baccano come sempre, alla luce fioca di una lampadina sentivamo il passo della mamma avvicinarsi, la portache si apriva di scatto e lei che gridava: ‘Adesso basta, dormite!’. Ridacchiavamo, ci mettevamo a parlare sottovoce… e infine ci addormentavamo. Anch’io dormivo come un sasso. Finiva una bella giornata, e sarebbe venuta un’altra giornata felice. Però a volte, sin da quando ero molto piccolo, mi capitava in piena notte, all’improvviso, di svegliarmi completamente. Non accadeva spesso, in media una volta all’anno. In quei momenti ero così sveglio da pensare che qualcuno avesse acceso la luce. Era sempre la stessa cosa. Poi mi accorsi un odore di zolfo. Che sarà? pensavo, e la prima cosa che mi veniva in mente era che qualcuno avesse fatto una scoreggia. Ma non era un odore così banale. Era un
odore da cui era impossibile liberarsi, e che sembrava provenire dal mio stesso cervello. Io guardavo i miei fratelli, illuminati dalla luna e dalla lampadina, dormivano immobili come morti, ma con la sana respirazione del sonno. Quella scena, nella nostra casetta, era tranquilla e rasserenante. Il viso di mia sorella, le ciglia fitte di mio fratello più grande. I nasetti dei miei fratellini. Li guardavo a lungo. Mi sembravano più deboli, più vulnerabili che di giorno, e questo mi rattristava un po’. Ma tutti, al mattino, si sarebbero alzati schiamazzando, avrebbero lottato per il gabinetto, guardato la tivù, sarebbero stati antipatici e adorabili. Sarebbe ritornata l’allegria, e io non sarei stato più solo. A questo pensiero mi sentivo molto felice, e mi preparavo a riaddormentarmi. Ma l’odore di zolfo non passava. Poi, all’improvviso, una voce sussurrava qualcosa. Accadeva ogni volta. Rimarrai solo tu, diceva. Lo sentivo con chiarezza. Non capivo il significato. Ma subito, ero assalito da quella sensazione.
ANCHE quest’anno L’Inserto Estate vi offre una lettura da fare nel luogo di villeggiatura, o a casa in un momento di relax. Un’opportunità di piacevole riflessione; ma non soltanto questo. Infatti vi proponiamo un gioco che, ne siamo certi, aggiungerà a quel piacere un pizzico di suspence e di coinvolgimento personale. Si tratta di questo: non vi diciamo chi è l’autore del brano che vi proponiamo, spetta a voi indovinarlo. La soluzione la troverete nell’edizione del giorno successivo. Allora buona lettura e pronti a indovinare.
Che tutti loro che ora dormivano lì fossero solo una illusione e che a un certo momento sarebbero svaniti. E poi si faceva man mano più forte la sensazione che sarei rimasto da solo. Il fatto stesso di vivere cominciava a farmi paura, terribilmente paura. Sconvolto dal terrore, alla fine svegliavo mia sorella. Ho paura, le dicevo e le stringevo la mano. Era calda. Mezza addormentata, mi stringeva anche lei la mano. Ci sono davvero, non è un’illusione, pensavo, e provavo un sollievo così grande che mi venivano le lacrime. Ma c’era qualcosa che non passava. Sentivo un’ombra immensa contro cui né mia sorella né i miei genitori avrebbero potuto fare niente. Anche se non volevo sentirla, era lì. Qualcosa che mi faceva capire quanto eravamo piccoli e impotenti. Poi, continuando a guardare nella penombra il viso di mia sorella, a un certo punto mi addormentavo. La mattina dopo l’odore di zolfo era scomparso e la stanza era piena come sempre di un’atmosfera gioiosa e di luce. Io ero ancora intontito dal sonno e mia sorella mi diceva: questa notte hai fatto un sogno pauroso e ti sei svegliato, eh? Io annuivo, ma avevo dimenticato quella sensazione. Però, quelle parole me le ricordavo. Quella voce bassa che diceva Rimarrai solo tu. Ma tutti già si preparavano con la solita chiassosa vivacità, mio padre era già andato a lavorare da un pezzo, mia madre faceva le sue faccende, e la casa era così traboccante di vita che non ci si capiva più niente. Ma non potevo dimenticare quell’odore di zolfo. L’odore della morte. Infine capii cosa significasse quel presagio. Ero già grande e vivevo per conto mio: per primo morì mio padre, in un incidente di mare. Uno dei mieifratelli piùpiccoli morìin unincidente di moto. Mia sorella morì in fabbrica, per una scossa elettrica. Un po’ di tempo dopo mio fratello maggiore morì di malattia. Due anni più tardi l’altro fratello minore si ammalò di Aids mentre si trovava all’estero e morì. Oggi siamo rimasti solo io e mia madre. Lei vive in Giappone ed è ricoverata da molto tempo in un ospedale psichiatrico. Sembra che non capisca bene chi sono. Non si rende conto nemmeno che mi sono sposato con Saseko. Ogni volta che la vede la confonde con mia sorella morta. Di tutti i fratelli sono l’unico sopravvissuto. Per questo non posso mai accostarmi a dei bagni termali, tranne quelli di Izu dove c’è l’acqua salata. Odio l’odore dello zolfo. Da allora non ho più sentito la voce del presagio, ma faccio spesso un sogno. Sogno di quando ero bambino e dormivamo tutti insieme. Si sente il respiro regolare del sonno, il russare, il digrignare di denti. Dormono tutti profondamente. Con gli stessi visi di quando eravamo bambini. E nel sogno, guardando i loro visi penso: adesso sono tutti qui, ma moriranno tutti. Resterò solo io. Però per adesso sono ancora qui, non sono in pericolo. Quando verrà il mattino si alzeranno, penso... ma quando mi sveglio mi viene da piangere. Anche se ho visto ognuno di loro nella bara, nel sogno dormivano tutti pieni di salute. Invece sono morti. E tutto mi si confonde di colpo”.
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Serie A Sneijder pronto, ma non convocato Il portoghese: «Doveva arrivare prima» Il brasiliano: «Ho sognato di essere a +5»
Milan-Inter, derby d’agosto Stasera la prima grande sfida di campionato: Leonardo contro Mourinho MILANO –Dalla mancanza del trequartista al trequartista a digiuno. È il paradosso possibile dell’Inter, che stasera potrebbe iniziare il derby con il musulmano osservante Sulley Muntari dietro le punte e Wesley Sneijder in tribuna. L’olandese è stato presentato ieri, vorrebbe giocare, ma non è nella lista dei convocati. Non conosce i compagni, ha spiegato in sostanza Josè Mourinho. Se anche il transfer da Madrid dovesse arrivare, l’ultimo acquisto non sarebbe della partita. Esiste però la possibilità di aggiornare l’elenco dei giocatori, quindi non sono escluse sorprese in extremis. Su Muntari e il Ramadan un tabloid inglese riferisce di minacce su siti islamici fondamentalisti a Mourinho, reo di aver dato al digiuno la colpa dello scarso rendimentodel ghanese contro il Bari. «Non l’ho mai detto, ve lo siete inventati voi. E se succederà qualcosa sarà colpa vostra», ha ammonito rivolto ai cronisti presenti ad Appiano Gentile. Il mister Speciale ha riconosciuto che con Sneijder l’Inter «si è rafforzata in tutti i settori» e peccato che il nuovo numero 10 non abbia fatto la preparazione con la squadra. «Sarebbe stato fantastico averlo 6-7 settimane fa», ha detto Mourinho. Quando giocherà, l’olandese starà alle spalle degli attaccanti, che siano due o tre non fa differenza. La formazione dell’Inter per il derby è una delle più difficili da indovinare negli ultimi tempi. Mourinho ha spiegato di non aver convocato Materazzi perchè gli attaccanti del Milan richiedono difensori più veloci, e Quaresma perchè «sennò avevo quattro uomini di fascia». A forte rischio esclusione dai titolari anche il capitano Zanetti. Il tecnico nerazzurro elogia il Milan: «E’ una squadra molto equilibrata. Senza spendere ha “comprato” un nuovo Nesta e puntato su Thiago Silva, che sarà un “top”. Giocheranno le loro competizioni per vincere». Da giocatore ha già lasciato il segno in un derby milanese. Dieci anni fa, addirittura, si presentò in campo a sorpresa con i postumi di una capocciata rimediata la settimana prima e firmò una doppietta. Oggi Leonardo proverà a ripetersi in veste di allenatore. Acosto di contravvenire al dogma rossonero del bel gioco. D’altronde, questa inedita sfida di agosto «che non perde importanza senza Ibrahimovic e Kakà» - gli consentirebbe un’allettante mini-fuga. «Mentirei se dicessi che non ho pensato di trovarmi a più 5 sulInter domani (oggi, ndr). Ma - avverte Leonardo- nonsarebbe determinanteper nulla, è troppo presto: in Italia serve continuità, perchè il campionato non è uno sprintdi centometrimauna maratona.E il derby è solo una tappa». Il Milanvisto a Sienalo haconvinto, ma in tanti scalpitano per evitare un’altra panchina: da Inzaghi a Huntelaar, da Seedorf ad Ambrosini. Poi nel derby si troverà davanti una squadra tatticamente imprevedibile («Mourinho ha tante alternative e cambia spesso modulo»); e inoltre negli ultimi giorni sono arrivati anche i suggerimenti del patron Silvio Berlusconi, che ha caldeggiato Seedorf trequartista, con Ronaldinho mezza punta al fianco di Pato. «Nessun imbarazzo, con il presidente parlo di tutto, e anzi - sottolinea il tecnico- gliho chiestodistarci vicinoperchéservelapresenza diunochesognacome lui. Poi decido il meglio per la squadra, considerando la sua opinione».
Il tecnico nerazzurro «Loro sono una squadra equilibrata»
EUROPA LEAGUE
Roma, Lazio e Genoa: è andata bene Più ostico il girone dei rossoblù ROMA – Poteva andare peggio e alla fine le premesse per approdare alla fase a eliminazione diretta ci sono tutte. Sorteggio tutto sommato positivo per le tre italiane della nuova Europa League, che da quest’anno parte già con la fase a gironi, con 12 raggruppamenti da quattro squadre, partite di andata e ritorno e prime due di ogni gruppo qualificate al turno successivo. La Roma, dopo aver seppellito di gol Gand e Kosice, è stata inserita nel girone E con Basilea, Fulham e Cska Sofia. I Cottagers dell’ex tecnico interista Roy Hodgson sono sicuramente l’avversario più insidioso, con l’ex Modena Kamara e Bobby Zamora pericolosi in avantimentrea centrocampo,oltreallostatunitense Dempsey, è appena arrivato dal Newcastle l’irlandese Damien Duff, esterno che si ritrova il passo perduto può diventare
un giocatore determinante. Un’altra squadra di Sofia, il Levski, uscito di scena negli spareggi di Champions, sarà invece sulla strada della Lazio. Campione di Bulgaria per due volte negli ultimi tre anni, il Levski non dovrebbe comunque impensierire i biancocelesti, che dovranno sicuramente preoccuparsi di più del Villarreal di Giuseppe Rossi e Nilmar, favorito per il primo posto nel girone G. Girone decisamente più ostico ma non impossibile per il Genoa, capitato nel girone B in compagnia di Valencia, Lilla e Slavia Praga. Gli spagnoli sono un gradino sopra tutti, con i gioielli David Silva e David Villa rimasti nonostante le tante offerte, mentre i francesi hanno perso sì la stella Bastos, finita al Lione, ma hanno preso tra i pali l’ex Psg Landreau.
Il neo interista Sneijder. Sopra: Mourinho e Leonardo
RECORD DEL MONDO
La Isinbayeva si supera e vola a 5,06
Yelena Isinbayeva
ZURIGO –Yelena Isinbayeva dopo la delusione della finale mondiale di Berlino, conclusa con tre nulli e le lacrime di sconforto, ierisera, alWeltklasse diZurigo, quinto appuntamento della Golden League Iaaf, ha vintoe la gara dell’asta centrando il nuovo record del mondo a 5.06. Misura saltata al primo tentativo che gli vale il 27° primato mondiale in carriera, il 15° all’aperto. Con questo successo la bella campionessa russa resta anche il lizza per il jackpot da un milione di dollari per chi vincerà tutte e sei le gare della Golden.
EUROPEI DONNE Italia ko con la Svezia: ora la Russia TURKU (FINLANDIA) – L’Italia esce sconfitta per 2-0 dal match contro la Svezia e dovrà puntare sulla terza gara contro la Russia per sperare nell’accesso ai quarti di finale degli Europei di calcio femminile. A Turku, in Finlandia, la squadra di Ghedin non può nulla contro la favorita del torneo, che stacca invece il biglietto per la fase successiva. Azzurre sotto di due gol già a fine primo tempo. Al 9’ Schelin sfrutta al meglio un assist di Sandell Svensson e beffa Picarelli. Al 19’ la stessa Schelin fugge via sulla destra e mette al centro per l’accorrente Asllani che d’esterno raddoppia. Nel secondo tempo ritmi più blandi. Lunedì alle 18 il match tra Italia e Russia.
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Sport
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Arrivata l’agibilità del Viviani, ma domani il settore ospiti resta chiuso
Potenza, dubbi in mezzo Possibile passaggio al 3-5-2, Anderson e Profeta per una maglia COME sostituire lo squalificato Giannusa è il problema principale dello squalificato Capuano. Come da sua abitudine il tecnico - che non siederà in panchina - tiene nascosta anche ai giocatori la formazione della domenica, ma ha in mente almeno un paio di variabili per rimediare all’assenza del regista palermitano. In caso di conferma del 3-4-3 utilizzato in partenza a Giulianova, sembra Profeta il candidato ideale ad affiancare Berardi nel cuore della manovra. Il terzetto difensivo e la coppia di esterni Frezza - Vanacore sono al momento punti fermi, cosi come Catania (jolly utilizzabile in più posizioni), Aquino e De Cesare. Il centravanti salernitano è rientrato a disposizione dopo il lutto familiare che l’ha colpito in settimana, difficilmente il Potenza rinuncerà alla sua esperienza considerando anche le condizioni di Polani non ancora ottimali. Peppe Lolaico è invece da ritenersi out al 100%: potrebbe finire in panchina semplicemente per far numero ma è rimasto a riposo tutta la settimana per i postumi di un’infiammazione al muscolo tibiale. La possibile variante tattica però è stata sperimentata mercoledi in coppa contro il Brindisi. Anderson ha giostrato praticamente a protezione della difesa, potrebbe essere riproposto in quel ruolo con l’eventuale adattamento di Catania in mediana (già visto a Giulianova in inferiorità numerica) e Aquino a supporto di De Cesare. Questa soluzione, meno di-
Lolaico, fermo per infortunio. A destra Antonino Profeta
spendiosa sul piano del dinamismo, consentirebbe l’inserimento del brasiliano che il passo ideale ancora non ce l’ha, nonostante stia lavorando duro. A gara in corso è da considerarsi certo l’inserimento di Lucenti, anch’egli in visibile ritardo ma con la necessità di mettere minuti nelle gambe al ritmo di una partita, che non sarà mai quello degli allenamenti. La rifinitura odierna darà qualche indicazione in più sulla scelta del modulo e degli uomini. CAPITANO Se qualcuno ancora non l’avesse notato, la fascia sta ruo-
tando al braccio di vari giocatori. Capuano ha preso ispirazione da un esperimento portato avanti da Walter Zenga nella passata stagione quando era l’allenatore del Catania. Giannusa è stato il prescelto in coppa contro il Noicattaro. Frezza a Giulianova, Vanacore mercoledi contro il Brindisi. Solo domani sapremo chi sarà l’eletto per Potenza - Andria. AGIBILITA’E’giunto ieri l’ok della Commissione comunale di vigilanza sui pubblici spettacoli, che ha espresso parere favorevole all’agibilità dello stadio Viviani per tutta la
stagione 2009-2010. L’arrivo in leggero ritardo di questo parere favorevole ha generato il provvedimento della Prefettura che ha inibito la trasferta ai sostenitori andriesi. Nessun motivo d’ordine pubblico quindi, ma soltanto un inghippo burocratico. Se l’ok fosse arrivato tra lunedi e martedi, con tutta probabilità problemi non ce ne sarebbero stati. Col Ravenna tutto dovrebbe filare liscio. MERCATO Per qualsiasi movimento si attende lunedi sera. Postiglione e Galligani raggiungeranno
Milano in aereo domani dopo la partita. Ancora in piedi per l’attacco le trattative con Ercolano e Carparelli, mentre Castaldo paresempre più vicino alla Juve Stabia. In ogni caso le sorprese non dovrebbero mancare. Capuano vuole anche un centrocampista, secondo indiscrezioni i nomi sono quelli di Pizzolla del Perugia (stesso procuratore di Ercolano) e Vincenzo Fusco della Salernitana, accostato ai rossoblu da fonti campane. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Mercato Mega offerta del Torino: alla Spal 700mila euro e Malonga per Arma
Taranto, follie per arrivare a Correa
Il marocchino Rachid Arma, uomo mercato
LA RICHIESTA è di quelle pesanti: 100mila euro cash, in anticipo. Altri 100 durante la stagione. Lucas Correa ha sparato alto con il ds del Taranto Danilo Pagni, sperando di rientrare subito dei soldi persi nella scorsa stagione quando militava nella Pro Patria. L’ostacolo principale alla chiusura dell’operazione adesso pare proprio la richiesta elevatissima dell’argentino, visto che i 100mila euro pretesi inizialmente per il cartellino dal presidente della Lazio Lotito possono essere aggirati. L’idea è quella del prestito, con un cospicuo diritto di riscatto fissato per giugno in favore della società ionica. Un’alternativa più a buon mercato per il centrocampo di Braglia può essere Jimmy Fialdini o il croato Rajcic fuori rosa
al Bari, mentre è da intendersi in uscita l’ex leccese Davide Giorgino. Il giocatore piace molto al dg del Potenza Galligani, ma non è stata fin’ora affrontata l’opportunità di un trasferimento alla corte di Capuano. Sul 24enne al momento pare favorito il Lumezzane. Il Rimini cerca un rinforzo per la difesa e avrebbe puntato Marco Pedotti, 32enne reduce dalla vittoria del campionato nel Crotone di Moriero. Vicina per la Spal la cessione del bomber marocchino Arma. Anche in questo caso non si farà nulla prima di lunedì, con il giocatore che potrà cosi’ essere a disposizione di mister Dolcetti nell´importante derby che i ferraresi affronteranno domani a Ravenna. La squadra più accre-
ditata in queste ultime fasi di mercato per accaparrarsi il talento africano è il Torino, che lo acquisterebbe a titolo definitivo per una cifra intorno ai 700.000 euro con la cessione in prestito secco, senza diritto di riscatto da parte spallina, del francese Dominique Malonga l’anno scorso visto all’opera con la maglia del Foggia. Il giovane attaccante del Lanciano Tarquini (classe ‘89) va in prestito al nuovo Avellino, ancora scottato per la perdita di Biancolino. In Seconda doppio innesto dalla Salernitana per l’Igea Virtus, che tessera l’ex rossoblu Alessandro Sabatino e il 21enne portiere Stefano Rocco, entrambi ai margini della rosa granata. sport@luedi.it
DISPOSIZIONI ATTORNO AL VIVIANI Biglietti nominativi: meglio acquistarli in prevendita ESORDIO domani al Viviani per le nuove normative di sicurezza, da quest’anno estese anche alla Lega Pro. I cancelli dello stadio e i varchi di prefiltraggio nelle immediate vicinanze saranno aperti dalle ore 14.30, con un’ora e mezza di anticipo rispetto all’inizio della gara fissato per le 16. Oltre all'abbonamento o al biglietto, gli spettatori dovranno necessariamente presentarsi muniti di un documento d'identità (per i minori è sufficiente presentare il codice fiscale o la tessera sanitaria). Il personale di sicurezza insieme alle Forze dell'Ordine verificherà, infatti, la corrispondenza tra il nominativo riportato sul titolo di accesso ed il documento d'identità. In caso contrario sarà vietato l'ingresso allo stadio. Chi è stato domenica a Giulianova si è già reso conto della serietà dei controlli. La vendita dei biglietti al botteghino (prezzo intero) avverrà dalle 9,00 fino alle ore 14,00 anche di domani mattina. E' auspicabile, tuttavia, che gli interessati entrino in possesso dei titoli d'accesso in congruo anticipo anche per evitare la calca dell'ultim’ora presso i botteghini dello stadio. La vendita dei biglietti stasera verrà garantita fino alle ore 20,00 al prezzo prevendita, decisamente più conveniente rispetto a quello praticato domani. Bisognerà abituarsi, molti tifosi sembrano essere già entrati nel nuovo ordine di idee visto che già ieri pomeriggio si registrava un costante capannello in coda ai botteghini nei pressi della curva Ovest. Da tenere presenti anche le disposizioni sul traffico: dalle ore 14.00 di domani 30 agosto 2009 e fino a cessate esigenze il divieto di transito ai veicoli è stabilito in Viale Marconi, dall’intersezione con Via Verdi fino allo svincolo per lo Scalo Inferiore; in Via N. Sauro, nel tratto tra le intersezioni con Viale Marconi e Via Viviani (Via E. Toti) e in Via Viviani. Divieto di sosta dalle ore 13.00 fino a cessate esigenze con rimozione dei veicoli ambo i lati in Viale Marconi, dall’intersezione con Via Viviani (rotatoria del Seminario) fino all’intersezione con Via Torricelli; c’è anche il divieto di svolta a destra direzione viale Marconi per gli autoveicoli provenienti dal Ponte Musmeci (uscita Potenza Centro della Basentana); divieto di sosta con rimozione dei veicoli ambo i lati in Via N. Sauro, dall’intersezione con V.le Marconi fino all’intersezione con Via Viviani, ad eccezione dei bus e degli autoveicoli dei tifosi ospiti; in Via N. Sauro, dall’intersezione con Via Viviani fino all’intersezione con Via E. Toti; in Via Viviani il divieto di sosta con rimozione dei veicoli ambo i lati, ad eccezione del bus che accompagnerà la squadra ospite.
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Sport 45
Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
Seconda divisione Pullman gratuiti per sostenere la squadra a Barletta
Melfi, Sicignano in pole Vignati e Gabrieli gli altri due candidati per il ruolo di centrale QUI BARLETTA Marchetti e Khoris a disposizione Dopo il test amichevole sostenuto nel pomeriggio di giovedì contro la Berretti guidata da Claudio Minincleri, la truppa biancorossa si è ritrovata questa mattina per proseguire gli allenamenti in vista della sfida interna con il Melfi. Contro i lucani mister Sciannimanico potrà contare sul rientrante Marchetti e sull'ultimo arrivato Khoris. Resta da sciogliere il nodo Simoncelli (nella foto), operato di recente alla mano destra e assente nelle ultime due uscite ufficiali. Non dovrebbero esserci ulteriori novità. La situazione generale, tuttavia, verrà definita al termine della seduta di rifinitura in programma sabato alle ore 15.30 circa presso lo stadio "Puttilli". Barletta-Melfi sarà diretta dal sig. Ripa della sezione di Nocera Inferiore, chiamato più volte a dirigere i biancorossi ai tempi della Serie D. Il fischio di inizio è fissato alle ore 16. Intanto in casa Barletta si registra la partenza dell'attaccante Massaro, passato al San Marino. Sulla questione è intervenuto il diesse Giuseppe Geria (nella foto):" Massaro si è voluto avvicinare a casa e dunque di concerto con il calciatore abbiamo voluto adottare questa soluzione. Sappiamo qual è il valore del ragazzo e siamo certi potrà ben figurare nelle fila della nuova squadra. Dal canto nostro non possiamo che augurargli le migliori fortune".
A sinistra Vignati in ballottaggio con Sicignano per sostituire il capitano Gabrieli apparso non al top nella gara di domenica scorsa contro il Brindisi al Valerio. Al Putilli di Barletta anche i tifosi gialloversi. In alto a destra una fase della gara contro il Brindisi
E' il dubbio del centrale difensivo ad alimentare la vigilia di Barletta - Melfi. Sono in tre a contendersi due maglie da titolari, Sicignano, Vignati e Gabrieli. Sicignano al momento è quello che sembra avvantaggiato nel ballottaggio, avendo una condizione atletica ottimale. Avendo disputato tutta la preparazione ed alcune gare di coppa Italia con la Carrarese, Sicignano, è pronto per giocare anche in campionato. Le probabilità che debutti con la maglia federiciana al " Puttilli", sono molto alte. Contro il Brindisi mercoledì scorso, ha destato una buona impressione, dimostrando di essere elemento di affidabilità. Per quanto concerne il capitano, Gabrieli, molto dipenderà dalla sua condizione fisica. L'abruzzese soffre a causa di un infiammazione al tendine rotuleo, che non gli consente di giocare con la massima tranquillità. Lo staff medico vuole recuperarlo al meglio. Nelle prossime ore si valuterà attentamente la situazione. Non è escluso che a Barletta, Gabrieli possa anche inizialmente andare in panchina, per poi adottare la settimana prossima, una terapia che gli permetta di lenire il dolore al ginocchio. Se sta bene, Gabrieli è un giocatore di categoria, in grado di apportare un contributo importante alla causa gialloverde. Il livello delle prestazioni che può garantire Gabrieli non sono in discussione. Ma certo è che adesso Rodolfi può contare su tre giocatori di spessore in ve-
ste di centrale difensivo, con Vignati che ha la stoffa per guidare il reparto. L'ex cesenate, dei tre è quello maggiormente in ritardo in riferimento al ritmo partita. Aspetto migliorabile esclusivamente giocando. Per questa ragione, unito al fatto che Gabrieli non sta benissimo, è lecito ipotizzare un impiego dal primo minuto di Vignati con Sicifgnano al fianco. Da un punto di vista tattico, Vignati, essenzialmente destro naturale, è colui in grado di giocare a sinistra con buoni risultati, posizione che Gabrieli non gradisce molto. Questa è un'altra ragione che spinge Rodolfi a considerare di impiegare
Vignati dal primo minuto. In sintesi al momento SicignanoVignati sulla carta appare la coppia con maggiori chance di vestire una maglia da titolare a Barletta. Per il resto formazione confermata con D'Andria a centrocampo e Arcamone- Chiaria in attacco. Intanto avvisiamo i tifosi del Melfi che i biglietti per la gara di Barletta, è possibile acquistarli presso la cartolibreria Pepe in via Foggia, unico punto vendita autorizzato per la vendita dei biglietti della partita. La ditta Moretti di Melfi mette a disposizione gratuitamente i pullman per la trasferta. Emilio Fidanzio
Partite sotto i riflettori Cavese-Pescara
Gessa da temere Il Pescara si prepara ad affrontare, allo stadio Lamberti, la prima trasferta della stagione. Per la seconda giornata del campionato nazionale di Prima Divisione (girone B) affronterà la Cavese, reduce dal pareggio con il Pescina VdG. Abbiamo sentito l’opinione di Gessa in merito alla gara. Il giocatore ha ricordato la fantastica stagione della promozione a Grosseto sempre con mister Cuccureddu in panchina. Andrea Gessa, 29 anni, proveniente dal Grosseto, è stato il primo acquisto ufficiale del Pescara. In passato ha vestito le maglie di Voghera e Pizzighettone. In scadenza di contratto con il club maremmano ha optato per il trasferimento a Pescara, sposando l’importante progetto del sodalizio biancoazzurro. Al termine della partita con il Rimini, Gessa rivolge subito il pensiero alla prossima gara di campionato a Cava de' Tirreni: “Quello della Cavese è un campo che fa storia a sé. Dobbiamo cercare di contrapporre alla loro quantità la nostra qualità e cercare di portare dalla nostra il risultato prima possibile. Penso che, una volta sbloccato il risultato, le cose possano andare per il verso giusto”. Un eventuale risultato positivo contro la Cavese potrebbe incrementare ancor di più l’entusiasmo che si è creato in città: “Magari! Però penso che i tifosi devono essere contenti per l’approccio soprattutto che questa squadra sta dimostrando. E’ vero che i risultati sono importanti, ma bisogna rendersi conto an-
Andrea Gessa
che dello spirito che una squadra mette in campo. A volte i risultati possono nascondere alcune lacune. La forza di questa squadra credo che sia proprio il carattere. Il gruppo è fantastico”. A questo punto Gessa volge lo sguardo indietro. Ricorda la stagione vissuta a Grosseto e culminata con la promozione in serie B. Anche allora, in panchina, c’era Cuccureddu: “Quando ero a Grosseto in C1 avevamo fatto solo nove punti ed eravamo in piena zona retrocessione. Poi arrivò il mister e vincemmo il campionato. Fu un’impresa davvero unica”. QUI CAVA- «L’allenatore ci fa rivedere i movimenti che proviamo durante la settimana e quelli che mettiamo in atto sul campo nelle partite vere- dichiara Gi-
gi Cipriani, centrale difensivo aquilotto- decine e decine di volte. Le cose positive fatte passano tutte in second’ordine. Quello che vuole da noi è osservare con attenzione e provare a non ripetere più eventuali errori tattici commessi. Insomma si vede che è molto preparato e che prova a studiare tutto a tavolino per farci arrivare preparati all’appuntamento della gara. Questo ci tiene sempre sotto tensione positiva e ci carica al punto giusto». Intanto si riaggrega alla rosa Vittorio Bernardo che ha lasciato alle spalle la noia muscolare che l’ha costretto al forfait nella prima di campionato. Un’arma in più a disposizione di Maurizi per mettere in apprensione la retroguardia abruzzese.
SCATTANO LE PENALIZZAZIONI A breve si pronuncerà la commissione Tra il 10 e il 17 settembre, secondo notizie finora solo ufficiose, la Commissione Disciplinare Nazionale dovrebbe deliberare in merito ai deferimenti inoltrati dalla Procura Federale su impulso della Covisoc che riguardano 12 società della Lega Pro guidata dal presidente Mario Macalli. I rinvii a giudizio riguardano irregolarità di carattere amministrativo inerenti l’iscrizione ai campionati di terza e quarta serie nazionale (ex C1 e C2). I procedimenti si concluderanno verisimilmente con una serie penalizzazioni, di entità variabile, che modificheranno le classifiche dei cinque gironi. Questo l’elenco delle società deferite (divise per girone): - Prima Divisione (girone A): Figline, Perugia. - Prima Divisione (girone B): Foggia. - Seconda Divisione (girone A): Alghero, Legnano, Pro Sesto, Rodengo Saiano. - Seconda Divisione (girone B): Colligiana. - Seconda Divisione (girone C): Barletta, Catanzaro, Igea Virtus, Vibonese.
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BREVI DALLE SEDI DELLA SERIE D Turris, difficile tesserare D’Ambrosio Mercato chiuso. Non c’è verso di riaprirlo, lo ha ribadito ancora una volta il direttore sportivo della Turris, Nello Di Gennaro: “La squadra resterà quella attuale, stiamo bene così”. E allora non resta che attendere il primo vero esame della stagione contro il temibile Pianura. Un test che può sicuramente aprire gli occhi al tecnico Longo per quanto riguarda eventuali carenze in organico dopo la rivoluzione . Il pre-campionato, almeno dal punto di vista dei risultati, non è andato molto bene per la Turris di Emilio Longo. I corallini non sono mai andati oltre il pareggio contro formazioni abbordabili come Libertas Stabia, Pisticci e Valdianese. Nessuna vittoria, ma anche nessuna sconfitta, per questo il match di Pianura ha una valenza importante. Ritornando al mercato, l’unico movimento che potrebbe compiere la Turris è l’acquisto di D’Ambrosio, esterno offensivo classe ’89. Il calciatore ex Francavilla Fontana è ancora in prova, ma ci sono troppi dubbi sul suo ingaggio. La dirigenza sta ancora valutando, non solo sotto l’aspetto tecnico quanto per quello logistico. Il calciatore ha difficoltà a raggiungere Torre del Greco, considerato che risiede a Capri. Il calciatore, dunque, si allontana sempre di più. Il ds Di Gennaro, però, annuncia: “Stiamo ancora valutando” ma sarà difficile un suo tesseramento prima della gara di Pianura.
Con Silvio Salerno
Giglio saluta Va in prestito al Terlizzi in Eccellenza
Ischia, presi Sergi e Villa del Rovigo NAPOLI - Importante colpo di mercato dell’Ischia. Dal Rovigo (Seconda Divisione) arriva infatti il centrocampista argentino Leonardo Raul Villa ( in azione nella foto in basso a destra). Nato a Santafè il 3 marzo del 1985, Villa vanta un discreto passato tra i Pro. Lo scorso anno con la maglia del Rovigo ha collezzionato 29 presenze, siglando tre reti. Nel 2007-08 ha disputato sempre il campionato di Seconda Divisione con la Vibonese (20 presenze). Nel suo passato italiano ci leonardo-villa-1.jpgsono state anche esperienze con il Cittadella (Prima Divisione) e la Triestina (Serie B). Mediano davanti alla difesa, Raul Villa rappresenta sicuramente un rinforzo importante per Impagliazzo. Il centrocampista argentino va ad aggiungersi all’arrivo dell’attaccante Michele Sergi (33), proveniente dal Vigor Lamezia. Alto 1.94, Sergi (nella foto in alto a sinistra) ha sostenuto ieri il suo primo allenamento con la compagine gialloverde. I due nuovi acquisti saranno a disposizione di mister Impagliazzo per la sfida di Coppa Italia in programma domenica 30 sul campo del Neapolis.
Bacoli pareggia con il Gladiator Un altra buona prova per gli uomini di Mazziotti, tecnico del Galdiator, squadra che punta a vincere il campionato di Eccellenza Campana, che nel test amichevole disputato a Bacoli contro la Sibilla, squadra militante in serie D, pareggiano 1-1 , e portano a casa il secondo pareggio consecutivo.
Due reti a Corato, una in particolare da riportare sugli almanacchi del calcio Che il Matera sfoltisse qualcosa lo avevamo già anticipato ieri e, infatti, la gara a Corato è coincisa con l’accordo per Giglio al Terlizzi, squadra dove milita il materano Silvio Salerno (nipote del senatore Franco e figlio di Andrea). Questo il comunicato ufficiale della società biancazzurra. «Il sodalizio biancazzurro rende noto di aver ceduto in prestito alla società USD Terlizzi Calcio di eccellenza pugliese (campionato al via il prossimo 6 settembre) il terzino sinistro Clemente Giglio. L'atleta, classe 1990, nella stagione 2008/2009 ha disputato numerose gare sia con la prima squadra che con la Juniores. In forza alla compagine pugliese, attrezzata per ben figurare nel massimo campionato calcistico regionale pugliese, avrà la possibilità di accrescere il proprio potenziale ed a lui vanno i migliori auguri della società del presidente Tommaso Perniola per una esaltante e proficua stagione».
Logrieco titolare aggiunto Il bitontino: «Il Matera può dire la sua in questo campionato» Vietato definirlo un rincalzo. Angelo Logrieco è un talento naturale e lo sta dimostrando gara dopo gara. Il dodicesimo titolare. Senza dubbi, il discorso del quinto under penalizza parecchio i seniores perchè possono essere solo sei in campo. Il Matera ha in organico Angelo Logrieco, uno che è arrivato a Matera per consacrarsi calcisticamente parlando. Ed il ventiquattrenne bitontino sta facendo vedere cose egregie, tiopo il due a uno contro il Corato. Una palla persa o quasi perchè il portiere avversario lo aveva costretto a defilarsi quasi sul fondo, ma Logrieco in una torsione eccellente è riuscito a mettere il pallone in rete. «Sono un trequartista con il vizietto del gol ed anche l’anno scorso ne ho messo a segno sette, l’ultimo è valsa la salvezza alla squadra dove sono nato. Bella soddisfazione, senza dubbi. Però è acqua passata e siamo qui per costruire qualcosa di importante per il Matera. Siamo un ottimo gruppo e siamo considerati tutti da titolari. E’ chiaro che la regola degli under ci penalizza, ma in un campionato lungo e difficile
A sinistra Antonio Branda ed a destra Angelo Logrieco, in alto Pasquale Martinelli ed a sinistra Clemente Giglio
ci sarà spazio per tutti». Un campionato difficile? «Sicuramente sì, perchè sono dieci squadre campane e c’è pure il Casarano. Un campionato duro». Che squadra è il Matera? «Possiamo fare bene e abbiamo la voglia di farlo. Do-
mani è già un test importante, perchè si comincia a fare sul serio». Ieri pomeriggio il tecnico Pino Giusto ha tenuto i calciatori nello spogliatoio prima di iniziare la seduta per analizzare a freddo la gara di giovedì a Corato. Stasera
ci sarà l’ultimo allenamento prima della gara con il Sant’Antonio Abate e il Matera andrà già in ritiro. Un particolare che spiega quanto ci tenga la società anche alla Coppa Italia. Primo allenamento per il neo acquisto Cusimano,
mentre per Diop (pratiche burocratiche) non ci sono possibilità di poterlo ultilizzare. Quindi, i 1991 sono Salemme, Milzi o Carità. Difficile che Cusimano venga utilizzato dal primo minuto. Renato Carpentieri
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Sport 47
Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
Qualche dubbio c’è anche per il portiere under Giovanni Di Vincenzo
Francavilla con Chisena Il fantasista potrebbe giocare qualche spezzone di partita FRANCAVILLA – Meno uno, all’esordio ufficiale della formazione di mister Lazic in Coppa Italia. In casa Francavilla, tutta la dirigenza si augura di andare allo stadio “Gaetano Michetti” e di fare bottino pieno, utile per il passaggio del turno. Il mister serbo, Ranko Lazic, spera di poter avere a disposizione la squadra migliore, visto che al momento lavorano a parte il fantasista Antonio Chisena e il portiere Giovanni Di Vincenzo. Con quest’ultimo, reduce ancora dall’infortunio alla spalla nel Memorial “Console” contro il Potenza. Per entrambi, ci sono poche possibilità di recupero. Ma la speranza almeno, è quella di vedere nella ripresa il numero dieci rossoblu, per giocare dei minuti di gara. Intanto, sale febbre de derby tra i tifosi rossoblu, che sperano di battere i corregionali gialloblu, come già è accaduto il dodici agosto scorso nel Memorial “Michetti”. Per entrambe le squadre si tratta quindi, di una gara davvero importante, dopo che nelle ultime due settimane Del Prete e compagni hanno svolto un lavoro di scarico, per arrivare a questo appuntamento nel migliore dei modi. Dopo il compito svolto dall’organico, sotto la guida tecnica rossoblu, adesso c’è bisogno di organizzare le forze, per arrivare fre-
schi all’appuntamento di coppa. Niente di eccezionale. Solo un allenamento per avere un’idea di quanto la squadra sia in forma per questo impegno. Per il Francavilla è una partita molto importante, non tanto per il risultato,
ma per vedere a che punto è la condizione della squadra. Dopo le gare di pre-campionato, adesso si avrà l’occasione di misurarsi con un’avversaria di pari categoria. La squadra rossoblu, avrà quindi un compito
pre gestito bene queste prime gare della stagione, ricordiamo che nella passata edizione, ci fu l’esordio contro i calabresi del Castrovillari, con il pareggio per 1-1 in Calabria e la vittoria ai calci di rigore per 4-2 al Fittipaldi. Claudio Sole
Il presidente Donato Panetta: «Un acquisto importante, ma siamo ancora pochi in avanti»
Pisticci, Rovira mette nero su bianco LA FIRMAc’è eSebastian Rovirapotrà giàessere a disposizione del tecnico domenica contro il Francavilla in Sinni. «La firma del giocatore è arrivata -ha confermato il presidente dei gialloblè, Donato Panetta- e quindi Rovira può giocare. Poi, come al solito, sarà il tecnico a decidere chi mandare in campo nell’undici iniziale e se dare al giocatore la possibilità di disputare i primi minuti con la nostra maglia, altrimenti ci saranno altre occasioni». L’attaccante, lo scorso anno al Ferentino, sempre in serie D nel girone G, è un ex calciatore del Matera ed arriva a Pisticci per completare il parco seniores della formazione dimisterValente. Certamente,lasocietàgialloblè non si fermerà all’acquisto di Rovira, visto che l’organico è ancora un pò scarno e servono assolutamente rinforzi per il gruppo. «Arriveranno altri giocatori -ha continuato Panetta- anche perchè, specialmente nella zona offensiva del campo, siamo davvero pochi. Stiamo lavorando per almeno un paio di under di assoluto valore, che stiamo valutando molto bene perchè, a questo punto della stagione, non possiamo fare più errori». Intanto, la squadra continua ad allenarsi in vista del prossimo incontro, l’importante match di Coppa Italia contro il Francavilla in Sinni, formazione sicuramente più esperta e completa del Pisticci e, dunque, un ottimo banco di pro-
Antonio Chisena e sotto il portiere Di Vincenzo
va per la formazione di mister Valente. «La squadra sta bene e si allena con buona continuità -ha ripreso il presidente- e sarà importante continuare a fare bella figura. Puntiamo a disputare una buona gare e fare una bella prestazione. I risultati in questo momento della stagione non sono importanti, ma vincere, certamente farebbe tanto morale per tutto il nostro giovane gruppo». Sarà un test vero per il Pisticci, quello che si attende per verificare il lavoro svolto sinora dalla dirigenza e dallo staff tecnico sulla nuova squadra. «E’una partita importante, il primo vero test dell’anno -ha ammesso il primo tifoso del sodaliziogialloblè-che serviràanchepervedere a che punto siamo e cosa potremo dire in questonuovo edimportantecampionato alleporte. Sicuramente il Francavilla è una squadra forte e con più esperienza di noi in questa categoria, cercheremo di dare il massimo comunque». In attesa di completare l’oranico con almeno altri due giocatori under di grande qualità ed in grado di disputare al meglio il campionato di serie D, il tecnico Valente continua a lavorare con gli uomini a disposizione, sperando di poter continuare a portare avanti il suo progetto tattico al meglio. Sebastian Rovira festeggiato a Francesco Calia Matera dopo un gol sport@luedi.it
Coppa Italia Volti nuovi in casa Oppido e tante ambizioni
L’Angelo Cristofaro è al lavoro per preparare il ritorno col Grottole OPPIDO LUCANO - Due delle tre squadre di Oppido Lucano sono già al lavoro per preparare al meglio la prossima stagione. L'Angelo Cristofaro ha già fatto l'esordio stagionale sul campo del Grottole, nella gara di andata valida per la Coppa Italia Regionale, e domani ci sarà il ritorno sul manto sintetico del Comunale di Oppido. I ragazzi di Mister Manniello inizieranno il prossimo Campionato di Eccellenza non con addosso la targhetta di favorita ma come una possibile sorpresa del torneo. Gli addii del portiere Di Corato, del centrale difensivo Santagata, del geometra Astudillo e degli attaccanti Montenegro, Villano e Volpe sono stati compensati dall'arrivo di altri giocatori di talento che nelle passate stagioni hanno ben figurato in tutta la regione. Sono infatti arrivati a infoltire la rosa bianco verde il portiere, ex Avigliano, Ruggiero Vaccaro, il centrale difensivo Vito Lettieri già a Oppido due stagioni fa e gli attaccanti Ciardiello (uno dei più esperti trequartisti in circolazione), Santopietro e D'Amico, senza escludere un altro ritorno, quello dell'attaccante Baldini che a metà della scorsa stagione disse addio al sodalizio dell'ormai ex presidente Giganti. Le conferme di Volturno in difesa e Vaccaro (Maria-
non facile, perché gli avversari, venderanno cara la pelle per incassare la vittoria, che possa permetterli di passare al turno successivo. Ma di sicuro, il Francavilla, non sarà da meno. Fino ad ora la formazione del patron Cupparo, ha sem-
Ciardiello ed a destra Montenegro
no) a centrocampo daranno più stabilità ai due reparti. Anche le conferme dei locali Giganti e dei gemelli Leone è stato un passo importante fatto dalla società. Dall'Angelo Cristofaro all'Albatros, che anche quest'anno disputerà la Prima categoria. L'addio di Mister Cancellara non sembra aver lasciato strascichi. I giovani e i meno giovani che la scorsa stagione hanno dimostrato di avere i numeri giusti per poter fare
bene hanno ripreso la preparazione lunedì diciassette agosto. La seconda squadra oppidese punta a ripetere quanto di buono fatto vedere l'anno scorso con ottimi risultati soprattutto tra le mura amica ma anche lontano dal Comunale. La squadra rosa nero non subirà sostanziali cambiamenti con la conferma di tutti, o quasi, gli effettivi che la passata stagione tanto bene hanno fatto. Dall'Albatros a La Fiasca; sono i giallo rossi oppi-
desi che sino ad ora non hanno fatto granché per preparare la prossima stagione. Dopo la retrocessione in terza categoria le notizie che La Fiasca ha dato di se sono state poche. Si parla di un'imminente iscrizione in terza categoria; si parla anche di presentare la domanda per il ripescaggio in seconda ma restano solo voci perché di concreto, sulla carta, ancora oggi non c'è nulla di scritto. Rocco De Rosa
Mario Dimotta sarà il tecnico al posto di Difigola
Pomarico, dirigenza rinnovata Nasca resta, Cambio la novità
IL POMARICO cambia i ruoli societari. In vista della prossima stagione agonistica la squadra materana ha deciso di rinnovare le cariche nell'organigramma societario. Il nuovo presidente è Difigola che fino all'anno scorso era stato l'allenatore dei pomaricani, i vicepresidenti che lo affiancheranno saranno Marcello Dilucca e Roberto Glionna, il segretario sarà Michele Liccese, infine a ricoprire il duplice ruolo di direttore sportivo e cassiere sarà Michele Ciancia. Per la panchina al posto di Difigola è giunto Mario Dimotta. Ci sono anche un acquisto, due gicoatori ritrovati dopo un anno di infortunio e tante riconferme importanti. A partire da quella di Nasca il cui passaggio al Tursi di Angelino era statodatoper scontatoedinvece dopo l'esperienza positiva della passata stagione con la maglia del Pomarico resterà in squadra per un'altra stagione. Lo stesso giocatore tiene a precisare che: «quella di non andare al Tur-
si è stata una mia scelta e non una bocciatura da parte loro. Resto a Pomarico dove mi sonotrovatobene edovespero e credo di poter fare ancora bene». Un altro calciatore che era stato attirato dalle sirene del Tursi poi arenate ed arrivato dal fallito Forza Matera è Cambio che è l'unico colpo messo a segno dalla compagine biancazzurra. Per il resto molte conferme di atleti dal valore indubbio. Si ripartirà dal portiere Marino ex Miglionico, dall'esterno Carletto Montano ex Matera, da Musillo un altro ex Matera e da Dimotta che rientra da un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi polverosi lucani da più di un anno. L'obiettivo è di disputare un bel campionato dopo due stagioni passate a raggiungere il traguardo della salvezza. I mezzi ci sono tutti e dopo due anni di esperienza in Prima Categoria il Pomarico si saprà ben attrezzare in un torneo che sarà più forte e più bello dei campionati scorsi. Biagio Bianculli
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48 Sport
Pentathlon e “Amici” gli altri due team che hanno partecipato al triangolare
L’Acli ricorda Fortunato Alla fine a spuntarla è la squadra dei “Giovani” con due vittorie UN TRIANGOLARE di calcio a 11 in onore di Antonio Fortunato, compianto giocatore e dirigente del Rocca Imperiale. L'Associazione Pentathlon, insieme al consigliere nazionale dell'Us Acli Franco Nola, hanno partecipato all'ultima edizione del Memorial dedicato al compianto uomo di sport della comunità calabrese. Presso il campo sportivo omonimo, già intitolato alla figura di spicco dello sport di Rocca Imperiale, la nona edizione del Memorial “Antonio Fortunato” ha riscosso un buon successo. Sul campo di calcio di Rocca Imperiale si sono ritrovati amici, conoscenti e giovani atleti che hanno calcato il campo con accanto il compianto Antonio, che ha seguito per anni il settore giovanile della Polisportiva Rocca Imperiale, del quale era responsabile. Inoltre, erano presenti le autorità civile e sportive, oltre a tutti coloro che hanno voluto ricordare la memoria del dirigente calabrese che ha fatto tanto per la propria comunità e ha provato a far ripartire e rivivere quel progetto di sport inteso non solo come attività agonistica, ma anche come momento di socializzazione e aggregazione. Gli ideali dello scomparso dirigente Fortunato, tra gli altri, sono stati ricordati anche da Ferdinando Di Leo, sindaco di Rocca Imperiale e calciatore tra le fila della rappresentativa “Amici”, che ha preso parte alla manifestazione ed ha ottenuto la seconda posizione finale e dal consigliere nazionale dell'Us Acli, Franco Nola, che inoltre ha sottolineato la volontà della sua associazione di incrementare le iniziative e le attività in quel di Rocca Imperiale. Importante sottolineare che, poco prima del fischio d'inizio del Memorial, sono stati inaugurati anche gli arredi dei nuovi spogliatoi, acquistati con gli utili della stagione sportiva
Le tre squadra partecipanti e una fase della premiazione
1999-2000, l'ultima guidata dal compianto Antonio Fortunato e con il contributo dell'amministrazione comunale. Il torneo, giunto alla sua nona edizione, ma per il secondo anno consecutivo disputato con la formula del triangolare, ha visto scendere in campo la già citata squadra degli “Amici”, che vantava tra le sue fila il sindaco cittadino e l'ex gloria del calcio locale Giovanni Di Leo, anche capitano del-
la rappresentativa; la rappresentativa “Giovani”, formati dai ragazzi cresciuti sotto l'egida di Antonio Fortunato e, infine, l'Associazione Sportiva Amatoriale Pentathlon, guidata da Romolo Varasano. Il primo incontro ha visto in campo la Pentathlon contro la rappresentativa “Giovani”. Quest'ultima si è imposta con lo “striminzito” punteggio di 1-0, conquistato grazie alla rete di Pace. Se-
condo incontro ancor più combattuto ed avvincente, ha visto di fronte la perdente del primo incontro e la rappresentativa “Amici”. Proprio la compagine del sindaco Ferdinando Di Leo si è imposta per 3-1, con la formazione di Romolo Varasano che ha fallito un rigore quando ancora la partita poteva essere riaperta. Nel terzo incontro a spuntarla, per la vittoria finale, sono stati i “Giovani” ancora con il punteggio di
3-1. Nuovamente Pace in grande spolvero. La giornata è stata perfetta per sottolineare l'importanza degli intenti della kermesse, quelli del sano sport e del divertirsi assieme, al di la del risultato puramente sportivo. Il torneo, per la cronaca vinto dalla rappresentativa “Amici”, è stato arbitrato interamente da Lino Perrino. Al termine degli incontri, a bordo campo, ricordo sen-
tito dello scomparso Antonio Fortunato e premiazioni alla presenza del neoeletto consigliere provinciale dell'Us Acli, Giuseppe Ranù, del presidente della Pro Loco di Rocca Imperiale, Domenico Dimastrodonato, dei raprpesentanti della Misericordia del centro calabrese e del principale organizzatore della manifestazione, nipote di Antonio, Giuseppe Rago. Francesco Calia sport@luedi.it
Calcio a 5 Sconfitto in finale il Noir Cafè
A Braiano il “Parziale” TURSI - Davanti a tantissimi spettatori si è svolta la finale del torneo serale di calcetto: “Primo Memorial Tonino Parziale”, organizzato da Enzo Bruneo. La partita è stata giocata dalle squadre: Noir Café e Braiano Picture. La prima composta da giocatori provenienti da Ginosa e la seconda composta da giocatori in prevalenza tursitani. Ha vinto, dopo un confronto serrato e ricco di emozioni, con tifosi che parteggiavano o con l'una o l'altra formazione, la Braiano Picture per 5 a 4 (1-1 nel pt). Prima c'era stata la finale per il terzo e quarto posto vinta da Lady Deborah contro la Marin Bar per 8 a 5. Nella finalissima arbitrata da Salvatore Cosma e Salvatore Verde, è stato osservato un minuto di silenzio. In campo oltre ai giocatori c'erano Antonello e Giovanni, i due figli del compianto Tonino Parziale, vestiti con la maglia della Juventus, squadra di cui era tifoso il loro papà. Il torneo si è svolto dal 26 luglio al 14 agosto nel bellissimo campo di calcetto in erba sintetica, intitolato proprio a Tonino (che Salvatore Cosma ha definito come l'amico di tutti) interamente ristrutturato e con tanto di spoglia-
Il minuto di raccoglimento in ricordo di Tonino Parziale e accanto la formazione “Braiano picture”
toi messi a nuovo. Si trova nel cortile dietro l'edificio delle scuole elementari ed è stato dato in gestione alla Polisportiva Aurora “Nicola Russo” e servirà in futuro anche per allenamenti ai ragazzi dei Primi calci. Undici le squadre partecipanti, alcune anche da fuori. Alla premiazione erano presenti i figli, la moglie ed i familiari dell'architetto scomparso. La “Noir Ca-
fé” schierava i seguenti giocatori: Graziano Pascale (in porta); Salvatore Donno; Nunzio Pizzolla; Domenico Ciriello; Gianfranco Petrelli; Giuseppe Carrera; Raffaele Larocca (secondo portiere) e Felice Pipino. Allenatore: Antonio Pezzullo. Mentre la squadra della Briano Picture presentava: Salvatore Crucinio in porta; poi Diego Cassavia; Fortunato Digno; Ales-
sio Digno; Filippo Rondinelli; Luca Modarelli; Filippo Adduci; Giuseppe Mele; Domenico Braiano. Allenatore: Salvatore Nuzzi. Questi i marcatori: Cassavia 4, Ciriello 1, Donno 2; Digno A. (1); Pizzolla 1. Sono stati premiati: Alessio Digno miglior giocatore, Domenico Francolino giocatore fair play, Salvatore Donno miglior realizzatore, Nicola Verde miglior arbi-
tro, Salvatore Crucinio miglior portiere. Al primo classificato è andato il trofeo e mille euro. Salvatore Cavallo ha arbitrato la fase iniziale composta da due gironi. Onore al merito ai tanti giovani che ogni sera hanno supportato il lavoro dell'organizzatore Bruneo. Salvatore Martire sport@luedi.it
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Sport 49
Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
Basket L’amichevole con il Bernalda termina con la vittoria del Potenza
Levoni, preso Antrops Rinforzo di qualità in vista del pieno recupero di Grasso LEVONI BERNALDA
91 64
LEVONI POTENZA: Silvestrini 12, Rato 13, Carrichiello 21, Maioli 12, Ruggeri 13, De Bartolo 11, Vetrone 9, Fazio, Santamaria, Zaccardo. All. Paternoster. CESTISTICA BERNALDA: Favia 9, Russo 15, Basili, Marinelli 13, Gaeta 15, Bonafede 3, Michelis 1, Dolic 3, Fornasari 5, Lepenne ne, Castano ne, Bortone ne, Lorito ne. All. Vandoni. ARBITRI: Bonifacio e Larocca di Potenza. MENTRE sul parquet del PalaPergola la Levoni si testava per la prima volta, la società del presidente Petrullo era impegnata a chiudere l'ultima operazione di mercato, quella resasi necessaria per l'allungamento dei tempi di recupero di Sebastiano Grasso: da martedì prossimo al gruppo di Paternoster si unirà Gints Antrops, ventisettenne ala grande (ma si adatta piuttosto bene anche come numero 3) di 202 centimetri che negli ultimi 5 anni ha giocato a Trapani - per due stagioni in Legadue e tre in A Dilettanti -, e che aveva vestito per 2 anni la maglia dell'Anzola (nell'ex C1). Lettone di nascita ma cittadino italiano a tutti gli effetti, Antrops costituisce per il roster bianconero un rinforzo di sicuro valore. La cui duttilità tecnicotattica tornerà sicuramente utile a coach Paternoster in attesa del recupero della piena efficienza fisica da parte di Grasso. Per intanto la nuova Levoni ha cominciato a mettersi alla prova nel test (amichevole ma agonisticamente già più che probante) che la vedeva opposta ai cugini del Bernalda. La squadra di Van-
Bonafede in azione e a sinistra Silvestrini va a canestro (foto Andrea Mattiacci)
Maioli tenuto a rapporto da Paternoster (foto Andrea Mattiacci). Accanto il nuovo acquisto della Levoni, l’ex trapanese Antrops
doni, che dal canto suo aveva già rotto il ghiaccio con il Matera, è scesa in effetti in campo priva del suo play titolare Salvatore, fermo per un problema muscolare. La defezione non condizionava comun-
que più di tanto, almeno in avvio, il quintetto bernaldese: che probabilmente proprio per aver già conosciuto il clima-partita era protagonista di una partenza a razzo nel primo dei quattro tempi di
gioco che le due squadre (con il tabellone del punteggio azzerato) avevano concordato di giocare. Russo trascinava i suoi al parziale iniziale da urlo (17-4 a metà del quarto) che stordiva una Levoni parsa an-
cora piuttosto imballata. Ma in apertura di seconda frazione i padroni di casa - sospinti da un pubblico già piuttosto nutrito considerato il clima vacanziero - grazie all'ottima vena di Carrichiello cambiavano decisamente marcia. La chiave stava tutta nella maggiore aggressività difensiva di una Levoni che riusciva a tenere il Bernalda al palo fino gli ultimi tre minuti del quarto - era la tripla di Favia a ridare ossigeno agli ospiti -, scavalcandolo nel punteggio e portandosi piuttosto comodamente avanti da lì in poi. Ottimo l'impatto sulla gara del giovane De Bartolo - buttato nella mischia da Paternoster nel secondo quarto -, mentre dalla terza frazione in poi l'uomo in più dei bianconeri era Stefano Maioli. Che bucava la retina con naturalezza sia in area che da fuori, proponendosi già come uno dei nuovi beniamini del pubblico di Potenza. Luca Carlone sport@luedi.it
BASKET A DILETTANTI Bawer Matera Coppa a Policoro Oggi test col Corato L'OLIMPIA BAWER Matera ha comunicato che gara 1 e gara 2 di Coppa Italia con la Levoni Potenza, in programma rispettivamente mercoledì 2 e martedì 8 settembre con inizio alle ore 21, verranno disputate entrambe presso il Pala “Ercole” di Policoro. E’ stato fissto il biglietto d'ingresso unico al costo di 5 euro. Presso la sede sociale dell'Olimpia Bawer Matera in Viale Italia 58 ed al botteghino del Pala “Ercole” sono disponibili mini-abbonamenti che consentono l'accesso ad entrambe le gare al costo 8 euro. Intanto è fissata per oggi con inizio alle ore 18 l’amichevole con il Corato, terza gara della settimana. Appuntamento al PalaSassi.
Merito del nuovo direttivo presieduto da Michele Sibilani
Atletica Nel giavellotto gara dedicata ad Anna Ferrante
Torna il tennis a Melfi
Il Gs “Due Sassi” presenta al “Duni” il Città di Matera
Tre i tornei organizzati: domenica la finale del doppio
Nel martello ci sarà Lingua, campione del Mondo
MELFI - Il Circolo tennis Melfi è tornato a rivivere. Nell'estate dei melfitani, non soltanto per gli amanti della racchetta e della disciplina sportiva, questa è sicuramente una bella notizia. Merito del nuovo direttivo, presieduto da Michele Sibilani, capaci di aver fatto ritornare a splendere uno dei luoghi più in e più gradevoli del panorama lucano. Tre tornei, uno dedicato agli under, l'altro il classico "Città di Melfi", ed il doppio giallo, che hanno coinvolto numerose persone, portando alla frequentazione il circolo, negli anni scorso, abbandonato a se stesso, e poco fruibile. Ora invece si respira piacevolmente un'altra aria e sembrano ritornati i fasti di un tempo, quando la struttura ospitava eventi rilevanti e di caratura nazionale. Non siamo ancora a quei numeri e quei livelli, anche se le ambizioni non mancano, il Circolo Tennis Melfi ha vantato anche la bellezza di annoverare 500 soci, ma molto è stato fatto e sembra che finalmente ci si è avviati sulla strada giusta. Quella fatta di passione, lavoro e partecipazione, in cui è tornata la voglia di ritrovarsi, e riempire uno spazio, rimasto per troppo tempo poco e male sfruttato. Invece i tre tornei hanno suscitato entusiasmo ed hanno coinvolto anche circoli limitrofi come Venosa e Rionero soprattutto. Domenica sera, appuntamento finale di questo mese di agosto, condito da grandi sfide, con la finale del doppio giallo, e soprattutto il momento delle premia-
I partecipanti al torneo
zioni e delle celebrazioni conclusive in cui ci sarà luogo anche per un buffet. Prevista la presenza del Sindaco Ernesto Navazio, di parte della giunta, e di alcuni vecchi soci, che negli anni scorsi si sono spesi per la creazione di un circolo tra i più belli della Basilicata. Ora non resta che sistemare ancora qualche dettaglio, come il ripristino del campo numero uno, o l'impianto di riscaldamento nel campo coperto, per consentire l'attività anche nei mesi invernali e per poter ambire
nel futuro immediato, anche ad ospitare tornei importanti di carattere federale e ritornare ad avere a Melfi la presenza di campioni illustri, come puntualmente avvenuto in passato. In ogni caso un applauso ed un elogio a tutti coloro che si sono prodigati per far ritornare al successo il Circolo Tennis, luogo simbolo di crescita per tanti melfitani e da sempre considerato spazio importante della città. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
MATERA, questo pomeriggio, si dedica all’atletica per il XXII Trofeo Nazionale Città di Matera. Organizzata dal Gruppo Sportivo Due Sassi di Matera, in collaborazione con il Comitato Regionale Fidal di Basilicata, la kermesse vedrà impegnati gli atleti delle categorie: Esordienti, Ragazzi, Cadetti, Allievi, Juniores, Promesse e Seniores sia maschili che femminili. Dopo il ritrovo delle giurie, previsto per le ore 15, si darà il via alle gare con il Martello alle ore 15 e 30. Nella specialità, una presenza d’eccezione a Matera sarà quella di Marco Lingua, atleta di Milano Campione del Mondo della disciplina. Le gare si svolgeranno tutte presso l’impianto “R. Duni” di Matera e saranno valide anche come quarto trofeo “A. Barile”. Nell’occasione sarà ricordaa anche un’latra
atleta, protagonista negli anni scorsi con i colori del G.S. Due Sassi e scomparsa due anni or sono, Anna Ferrante. Proprio per onorare l’atleta venuta a mancare, in occasione della gara del Giavellotto femminile alle ore 17 e 45, si disputerà il primo Trofeo “Anna Ferrante”. Le discipline in pista saranno i 50 metri, i 300 metri ed il Vortex per gli Esordienti, i 6 e 500 metri, il Vortex ed il peso per i Ragazzi, gli 80, 150 e 1000 metri, oltre al Lungo ed al Martello per i Cadetti. Invece, tutte le altre categorie sino ai Seniores disputeranno i 100, 400 e 1500 metri piani, oltre ai lanci del Martello, del Peso, del Disco e del Giavellotto, oltre al salto in Lungo. Per tutte le gare otterranno riconoscimenti e premi i primi tre atleti classificati. fra.cal.
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50 Sport
Automobilismo Oggi le verifiche tecniche, domani la gara organizzata dall’Aci
Sale il rombo dei motori Tutto pronto per la sesta coppa “Comune di Montescaglioso” MONTESCAGLIOSO - Dommani, per il sesto anno consecutivo, la Città di Montescaglioso ospiterà la gara automobilistica di slalom singolo in salita valida per il campionato italiano Slalom “Sesta Coppa Comune di Montescaglioso- Chiese Rupestri”, decimo Trofeo Concessionaria Ranieri - settima Targa Eudi Motor Line Yamaha”, manifestazione sportiva che si svolgerà sul percorso Strada Provinciale Matera - Montescaglioso su un percorso di metri 3150. L'iniziativa, inserita nel cartellone culturale estivo 2009, prenderà avvio oggi, quando i team effettueranno le verifiche tecniche e sportive, dalle ore 15 alle 21 presso l'Autoparco Comunale di Viale Aldo Moro. La partenza è prevista per le ore 10 e si svilupperà durante tutta la giornata in tre manches. La prova di Slalom prevede una velocità media di 80 Km orari e consisterà nell'affrontare salite con brevi rettilinei in mezzo ai quali saranno stati posti alcuni conetti segnaletici, da superare in velocità. La par-
Lo slalom su quattro ruote
tenza avverrà dal Km 11+000 (nei pressi dell'incrocio per Ginosa - Miglionico località casello 90) e l'arrivo è fissato al Km 15+000 (con traguardo di arrivo nell'abitato montese al Km 14+400). La postazione dei cronometristi sarà allocata presso l'autofficina di Mariano Petrarca. L'iniziativa vede la stretta collaborazio-
ne tra Automobile Club di Matera e il Comune di Montescaglioso ed è iscritta in calendario dalla CSAI (Commissione Sportiva dell'Automobile Club d'Italia), valida per il campionato Italiano. Alla competizione prenderà parte un ampio numero di piloti (tra i quali compare anche un pilota di sesso femminile), i quali sono già iscritti e provengono da tutte le città d'Italia, con auto preparate da qualificati e noti preparatori. La competizione, da annoverare tra le più rilevanti e panoramiche d'Italia, si terrà su un percorso che denota ottimo fondo stradale ed è dotato di varie curve lungo il tracciato. All'evento ogni anno ha presenziato un ampio numero di spettatori che segue con interesse e passione la gara automobilistica dai bordi sopra elevati del percorso, senza incorrere in alcun pericolo. Il Comune di Montescaglioso, nella persona dell'assessore comunale allo sport Michele Zaccaro, in collaborazione con il Direttore dell'ACI di Matera Donato Luongo e l'organizzatore
tecnico Carmine Capezzera della Basilicata Motor Sport, hanno già predisposto tutte le misure necessarie sul percorso e a Montescaglioso per consentire l'ottima riuscita della manifestazione automobilistica. Le verifiche post gara saranno effettuate presso l'Autofficina Cifarelli, mentre la premiazione dei vincitori avverrà nella Sala del Capitolo dell'Abbazia di San Michele Arcangelo, alla presenza di numerose autorità invitate, come il Sindaco di Montescaglioso Mario Venezia, il Presidente dell'Automobile Club Matera Mario Rivelli ed altri Presidenti di ACI, i quali consegneranno le coppe ai vincitori della gara. L'iniziativa è autorizzata dalla Federazione Sportiva C.S.A.I. ed è organizzata dall'Associazione Sportiva Basilicata Motorsport e dall'Automobil Club Italia Matera, patrocinata dalla Regione Basilicata, Province di Potenza e Matera, Basilicata Turistica, Comune di Montescaglioso. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Ippica Undici atleti nelle varie categorie con il presidente in prima fila
Il Tucci team ci riprova Fantini e amazzoni lucani al concorso nazionale di Taranto IL PROSSIMO week-end alcuni cavalieri e amazzoni dell'Associazione dilettantistica sportiva “Tucci Team”di Policoro, saranno impegnati a Taranto, presso il Circolo ippico tarantino per partecipare al concorso ippico nazionale B. Al concorso jonico prenderanno parte ben undici atleti, distribuiti nelle varie categorie. Apriranno gli junior Fabrizio e Gabriella Lofrano, Carmen D'Andrea, Francesca Ferrara, Greta Di Pierri ed il senior Francesco Ricchiuti nella categoria B 100. Mentre nella categoria B 110 al via ci saranno gli atleti young-rider, Sara Giuli e il campione Italiano brevetti, Salvatore Palmieri. Nelle categorie C 115 - C 125 si cimenteranno lo junior lucano Gerardo Dente, in preperazione per la coppa delle regioni di Verona, del prossimo novembre; il senior Mario Muolo e il capo-equipè Vincenzo Tucci, che interpreterà due
nuovi giovani soggetti, per far sì da rimpiazzare e far “rifiatare” i suoi cavalli di punta. «Quello di Taranto -ha commentato Tucci- è il primo concorso di una serie di cinque concorsi, che ci verdranno impegnati, tra Puglia, Basilicata e Calabria;ritornanoin garairagazzirimasti fermi dai campionati regionali, carichi di buoni propositi e di entusiasmo, sperando di non sfigurare». Nelle scorse settimane Vincenzo Tucci ha sfiorato l'impresa di vincere il primo trofeo “Puglia Tour 2009”, arrivando ai piedi del podio con entrambi i cavalli. Infatti, nella tappa conclusiva di Lizzanello, al circolo ippico Villa Pina, Tucci ha siglato una vittoria nella C 115, una nella C 120, un secondo posto nella sei anni, due quarti e un sesto posto nella C 125, risultando miglior cavaliere di primo grado. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Ciclismo Al Giro della Valle d’Aosta
Trotta, è amara la seconda tappa POTENZA - Seconda tappa del Valle d'Aosta poco felice per il lucano Antonio Santoro in forza al Team Marchiol. Il potentino taglia il traguardo di Ville La Grand in settantaquattresima posizione con 9'07” di ritardo dal terzetto francese che ha dominato questa seconda tappa. Per Santoro sembra un Giro della Valle d'Aosta ormai pregiudicato visto che ora si trova in trentatreesima posizione nella classifica generale con un ritardo di 11'13” dal nuovo leader della classifica, il francese Alexandre Geniez (Nazionale Francese). Vincitore di questa seconda tappa è stato Yannik Marie (V.C. La Pomme Marseille) che ha preceduto per soli tre secondi Thomas Girard (Chambery Cyclisme Formation) e di sei secondi Alexandre Geniez (Equipe de France Espoires). Una Francia che ha quindi dominato la frazione da Chatel a Ville La Grand. Il primo degli alfieri italiani al traguardo è stato Alfredo Balloni (Neri Sottoli Promociclo) giunto quinto al traguardo con un ritardo di 1'18” dal vincitore. Nella generale Geniez è il nuovo leader che sfila la maglia ad Adriano Malori (Bottoli Nordelettrica Ramonda). Alle spalle di Geniez, staccato di 51” è sempre Pagani, compagno di squadra di Malori, che è riuscito a contenere il distacco dalla fuga di giornata e quindi risparmiare energie preziose per gli ultimi giorni del Giro. La classifica giovani è comandata sempre da Alexandre Geniez e Angelo
Alessandro Trotta
Pagani. Tra i giovani, il lucano Antonio Santoro risulta essere in ventiquattresima posizione a ridosso dei primi venti. La classifica generale vede il lucano molto distante dal leader ma il Giro della Valle d'Aosta è terribile ed è essenziale gestire al meglio le energie. La speranza è quella di vedere un Antonio Santoro protagonista nelle prossime tappe e, visto il grave ritardo accumulato in questa tappa, rendersi protagonista nel tentativo di portare a casa almeno una tappa. La classifica dei G.p.m. vede saldamente al comando il colombiano Carlos-Alberto Betancour in virtù dei quartana punti conquistati sulle prime salite del giro. Gli unici due italiani che risultano essere in questa speciale classifica sono Ricardo Pichetta e Manuele Caddeo. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Automobilismo Gara in quel di Orvieto per il pilota melfitano
Mossucca al trofeo “La castellana” MELFI - Neanche il tempo di rifiatare, di godersi appieno il grosso riscontro ottenuto con la splendida prova di Gubbio, nel terz'ultimo appuntamento con il Civm 2009, che per Lorenzo Mossucca è già tempo di rimettersi in macchina, nuovamente per raggiungere la favolosa terra umbra. Dopo Gubbio, stavolta sarà l'altrettanto bella Orvieto ad ospitare una tre giorni a tutto motori, con la seconda edizione della cronoscalata di Tivm (Trofeo Italiano Velocità Montagna zona Nord) Trofeo Orvieto “la Castellana”, organizzata dalla Orvieto Corse del presidente Silvano Laschino, che è un punto fermo nel panorama nazionale della velocità in salita, insieme all'Automobile Club di Terni. Un trofeo fortemente voluto per dare continuità alla crescita delle gare che hanno valenza nazionale, durante l'anno, dedicato alla memoria di Attilio Broccolini, e che dopo il buon successo della prima edizione, con vittoria del sardo Omar Magliona su Osella Pa 21 S Honda, ora si ripropone con un buon numero di partecipanti e come opportunità per restare “sempre in allenamen-
Due immagini del pilota melfitano Lorenzo Mossucca all’interno della sua monoposto
to” anche per moltissimi dei tanti protagonisti del Campionato Italiano che tornerà soltanto dopo una settimana, con la cronoscalata veneta Pedavena - Croce d'Aune, in programma il 6 settembre nel bellunese. A conferma di ciò, la partecipazione proprio di Lorenzo Mossucca, del suo compagno di scuderia Franco Cinelli entrambi con la Lola Zytek che grosse soddisfazione sta dando in questa fase, ma al via ci sarà anche gente del calibro di Fattorini con la Formula Master, Ber-
tò con la F Renault, varie Gloria, numerose Osella con alla guida i vari Pieroni, Chico Maione, Chiavaroli, Maggiani, Zerla, Lasia e la Lucchini di Bielanski. Senza dimenticare le Ferrari di Isolani ed Evans, la Porche di un Luigi Alfano sempre attivo e vero e proprio “ideale compagno di paddock”proprio per Cinelli e per Mossucca, vista la sua verve utilissima nei momenti comuni e per far calare la tensione pre gara. Quindi molti assi delle cronoscalate a confrontarsi con la bellezza
dei monumenti di Orvieto e poi con il percorso di 6,140 km che da San Giorgio portano a Colonnetta di Prodo, attraverso la vecchia SS 79 bis orvietana, coprendo un dislivello di 308 metri ed un pendenza poco meno del 5%. Ieri pomeriggio le verifiche nella zona artigianale di Ciconia, sabato via a prove cronometrate in doppia manche, a partire dalle 10,30 mentre il clou, il gran finale, sarà con la gara di domenica e la prima vettura potrà scattare dal verde sempre alle 10,30 per migliorare il 6'12”03
che è il record della prima edizione. Seconda manche a seguire, poi le premiazioni intorno alle 16, con Mossucca e il suo compagno Cinelli che proveranno a cercare il successo ad Orvieto. E per il giovane driver melfitano, sarà quella di Orvieto una gara speciale, visto che proprio nella giornata di domenica 30 festeggerà il suo 23esimo compleanno, con gli auguri che certo arriveranno a lui da amici, avversari, tecnici della sua scuderia, dalla famiglia presente a sua volta ad Orvieto.
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Sport 51
Sabato 29 agosto 2009
LOTTO&CONCORSI
Sabato 29 agosto 2009
I “centenari” incrementano la propria striscia negativa
A Venezia la decina 31-40 di GIOIA GASPARINI ROMA - La penultima estrazione di agosto non ha riservato particolari sorprese tant'è che la conferma in blocco dei primi tre ritardatari di ogni ruota ha permesso ai numeri "centenari" di incrementare la propria striscia negativa. Sul gradino più alto del podio è salito ancora una volta il 22 di Cagliari con 113 assenze, al secondo posto il 44 di Roma con 112 mancati riscontri e al terzo posto il 62 di Napoli con 107 assenze. Ad una sola lunghezza da quota 100 ci sono il 40 di Milano e il 50 di Roma. Sono usciti di scena il 64 quinto di Milano dopo 53 turni, il 33 quarto di Torino dopo 51 assenze, il 45 ottavo di Cagliari e il 47 settimo della Nazionale, entrambi dopo 46 mancati riscontri. Nei raggruppamenti numerici in evidenza Cagliari con la cinquina di cifra 4 (34-41-45-54-84), terno di cadenza 8 (18-38-78) a Firenze, ambo gemello 22-44 a Genova, terno gemellare 11-22-33 a Torino. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei raggruppamenti tradizionali.
31 13 22 88 28 40 62 37 44 76 87
NAZIONALE: Per ambo sono interessanti la cadenza 5 con la serie 2535-55-65-75 e la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85. Previsione speciale 21-29 per estratto ed ambo.
MILANO: La cadenza 0 e la controfigura 3 sono interessanti per ambo, combinate qualche puntata attingendo nella serie 10-20-30-60-70 e nella cinquina 3-14-25-47-58. Previsione speciale 40-68 per estratto ed ambo.
BARI: Da 45 estrazioni mancano ambi con la finale 9, combinateli nella serie 29-39-59-69-89. Per ambo la decina 71/80 con la cinquina 71-7375-76-77. Previsione speciale 15-51 per estratto ed ambo.
NAPOLI: Per ambo segnaliamo la cifra 7 con la serie 7-17-37-74-76 e la decina del 70 con la cinquina 71-7274-76-79. Previsione speciale 62-71 per estratto ed ambo.
CAGLIARI: Per ambo e terno proponiamo la cadenza 7 con la serie 17-3747-67-77 e la decina 70/79 con la combinazione 70-72-73-77-79. Previsione speciale 22-77 per estratto ed ambo.
PALERMO: La figura 3 con la serie 12-39-48-57-84 e la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-64-74 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 3-30 per estratto ed ambo.
FIRENZE: Per ambo e terno segnaliamo la decina 31/40 con la serie 3234-35-37-39 e la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 34-42 per estratto ed ambo.
ROMA: La cifra 3 con la combinazione 3-23-30-35-39 e la controfigura 7 con la serie 7-29-40-62-73 dovrebbero sviluppare combinazioni fortunate. Previsione speciale 11-44 estratto ed ambo.
GENOVA: Da 67 estrazioni la figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti, giocate ambi e terni nella serie 22-40-58-67-85. Per ambo la cadenza del 2 con la serie 2-22-32-42-52. Previsione speciale 43-74 per estratto ed ambo.
TORINO: Per ambo e terno la figura 6 con la serie 6-24-33-42-69 e la cadenza 3 con la cinquina 23-33-43-5363. Previsione speciale 43-62 per estratto ed ambo.
74 76 113 73 90 99 107 74 112 75 90
32 55 67 35 47 47 74 3 50 64 13
61 70 76 69 70 67 72 60 99 59 79
21 51 3 42 15 10 16 41 40 83 90
60 60 64 62 59 57 67 51 68 53 77
90 30 37 65 67 21 72 9 52 43 25
53 59 63 59 55 55 65 47 58 48 48
38-40 e la cadenza del 7 con la cinquina 17-27-37-47-57. Previsione speciale 13-17 per ambo e ambata. TUTTE: Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 27-44-50, 3645-62, 38-41-77, 10-24-82, 15-4968.
Pronostico concorso n.104 (del 29/08/2009) 22 34 43 50 51 60 79 84 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 85 90 55 82 1 3 63 64
PREVISIONI
Frequenza 135 134 134 131 130 130 129 129 128 128
Numero 30 80 65 64 18 25 73 14 59 66
Ritardo 63 48 41 40 35 32 32 31 28 26
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 29 agosto 2009 Roma e Tutte 82, 47, 81, 53, 41, 9 Napoli, Firenze e Tutte 80, 45, 79, 51, 39, 7 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 1 settembre 2009 Roma e Tutte 84, 44, 53, 18, 43, 66 Napoli, Firenze e Tutte 82, 47, 81, 53, 41, 9
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
VENEZIA: Per ambo segnaliamo la decina 31/40 con la serie 31-34-37-
UNDICI RUOTE
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di Agosto IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico”mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate”abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Agosto, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI AGOSTO 43 - 74 64 - 88 68 - 1 69 - 33 48 - 75 10 - 81 74 - 50 6 - 85 Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342da martedì a sabato dalle 17,30alle 19 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Agosto.
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52 Rubriche
CINEMA ROMA – Si chiamano Shirin Neshat (iraniana, divenuta famosa a New York), Pippilotti Rist (svizzera, video artista tra le più note), Hana Makhmalbaf (ultima rampolla di una famiglia di cineasti che ha reso celebre il cinema iraniano), Sam Taylor Wood (inglese, vincitrice del premio come miglior giovane artista alla Biennale nel 1997) e arrivano tutte alla Mostra del Cinema da protagoniste. Sono loro alcune delle possibili rivelazioni della prossima edizione: due da autrici all’esordio, una in cerca della consacrazione a soli 21 anni e l'ultima come membro della giuria per l’opera prima, il Leone del Futuro. Tutte provengono in modi diversi dall’esperienza artistica in senso visuale e sono più popolari tra gli esperti d’arte che tra i critici di cinema. È il caso di Shirin Neshat il cui Donne Senza Uomini è stato inserito dal direttore Marco Muller nel concorso principale della 66 Mostra dopo una lunga caccia giacchè il suo lungometraggio d’esordio arriva al termine di una lunga gestazione e qualche «assaggio» preliminare come la presentazione di uno work in progress il 18 giugno scorso al
Venezia, il festival delle donne e il loro omaggio al mondo dell’arte Museum of Contemporary Art di San Diego. Liberamentetratto dalromanzo omonimo della scrittrice persiana Sharnush Parsipur, il racconto prende lo spunto da una notte del 1953, all’indomani del colpo di stato in Iran dello Scià. Nonostante la narrazione riguardasse i dialoghi di un gruppo di cinque donne in un meraviglioso giardino d’orchidee, il libro fu vietato in patria e l’autrice messa al bando fino a tutti gli anni '90. Nella rilettura attuale di Neshat si agitano i fantasmi dell’attualità, della rivoluzione khomeinista, della condizione della donna, sul cui corpo si scrive la storia di una cultura. E donna è anche la giovane teatrante Ava, protagonista di Green Days, il secondo film di Hana Makhmalbaf che arriverà alla Mostra fuori concorso avvolto invece nel riserbo giacchè le immagini (in larga misura documentarie) sono arrivate in Italia pare
Una foto di Shirin Neshat
La serie andrà in onda su Canale 5. Tra spie e servizi segreti
clandestinamente, testimonianza degli scontri di piazza nelle ultime elezioni iraniane. Ava infatti, che si sente depressa per la cappa che opprime il suo mondo, cerca una via di fuga nell’annientamento fisico, nel lavoro che non lascia spazio ai pensieri, ma poi decide di uscire tra la gente per ritrovare il valore della vita come testimonianza e viene a sua volta coinvolta nelle manifestazioni di protesta. I l padre di Hana,il grande autore Moshen Makhmalbaf è portavoce del candidato Mussavi e impegnato in prima persona nello scontro politico. mato dalle sue esposizioni come fotografa e artista visuale. Al mondo delle video installazioni e della performing art appartiene anche la svizzera Pippilotti Rist che porta alla Mostra (nella sezione Orizzonti) il suo primo lungometraggio Pepperminta, nuova epifania di un personaggio di «anarchica dell’immaginario» che già aveva era comparso in precedenti lavori dell’autrice. La giovane Pipperminta ha una missione nella vita: liberare dalla paura le persone che incontra e per ottenere il suo scopo non arretra di fronte a nessun ostacolo.
GOSSIP
«La storia tra Clooney ed Ely già La fiction si americanizza. Il bell’attore sarà il protagonista dal 2007»
Raoul Bova versione 007 di VINCENZO BENI CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) – La fiction italiana si americanizza e con Mediaset lancia un prodotto ad alto contenuto di suspence e azione da fare impallidire i pur avvincenti e volenterosi lavori su polizia, carabinieri, guardie costiere e criminalità varia ed eventuale. «Intelligence, Servizi & segreti» è il titolo della serie che dal 21 settembre su Canale 5 nelle intenzioni dei produttori Mediaset e Taodue Film, terrà incollati alle poltrone gli italiani per sei settimane. A Cortina d’Ampezzo che ha ospitato l'anteprima per la stampa l’intento è riuscito: la pellicola non nasconde di ispirarsi a lavori come Bourne Ultimatum, agli ultimi James Bond e a Mission Impossible e rappresenta la prima serie tv dedicata allo spionaggio e ai servizi segreti. Protagonista è Raoul Bovanei pannidi unex ufficiale dei corpi speciali dell’Esercito. La regia è di Alexis Sweet. La produzione è Mediaset-Taodue Film. Una produzione kolossal da 20 milioni di euro realizzata in 36 settimane di riprese in 320 location diverse tracui Italia, Asia,Africa, Romania, Svizzera e Siria. Cinquecento gli stuntman utilizzati tra 5000 comparse. Mille i mezzi terrestri impiegati, 30 elicotteri. Tra gli equipaggiamenti più sofisticati anche quelli di ultima generazione prestati dall’Esercito Italiano. «E' stata una bella avventura, Intelligence non è un film di denuncia ma di intrattenimento, un prodotto che ci permetterà di essere competitivi finalmente sul mercato internazionale delle fiction», ha detto Raoul Bova che interpreta Marco Tancredi, è un exufficiale dei Corpi Speciali dell’esercito che per un errore di tattica nel corso di un’infiltrazione antiterrorismo riesce a far sterminare il proprio plotoncino, escluso un amico che rimarrà paralizzato, da un gruppo di arabi. Porta a casa la pelle e all’aeroporto lo attende la moglie (Irene Ferri) che ha appena il tempo di annunciargli l’attesa di un figlio prima di essere uccisa durante la rapina a un supermercato. Raul-Tancrediperò noncicasca esi mette sulle tracce degli assassini scoprendo la seconda vita della donna, un agente segreto. Il prologo è una miccia innescata che scoppia a ogni pièsospinto senza tempi morti. «E' un film molto complicato – spiega il produttore Pietro Valsec-
Raoul Bova protagonista della nuova fiction Intelligence Servizi & segreti in onda su Canale 5
chi – un filone nuovo che prende comunque spunto dalla realtà. Spiega cosa sono i Servizi in Italia, cos'hanno fatto nel nostro Paese. Il lavoro della durata complessiva di 550 minuti, sarà affiancato da un libro in uscita nei prossimi giorni». «Ho lavorato con attori fenomenali – dice il regista Alexis Sweet – sono orgoglioso di questo prodotto. Strizza l'occhio agli Usa ma è stato realizzato con costi e parametri italiani». «Sweet – dice ancora Bova – mi ha tirato fuori corde che nessuno prima mi aveva mai sollecitato e che forse nemmeno io conoscevo. È stato un anno di lavoro e di vita con persone brave, e collaborative».
Gli esperti concordano sulla fine della civiltà
Si risolve il mistero su Atlantide «Travolta da uno tsunami» di GIULIO GELIBTER ATENE – Per la prima volta nella storia delle ricerche su Atlantide i maggiori esperti sembrano finalmente d’accordo su un punto centrale: la grande civiltà tramandata dagli Egizi e raccontata da Platone fu travolta da un enorme tsunami. «Le due tesi principali oggi in concorrenza su quale fosse l'Atlantide di Platone sono Santorini, nell’Egeo, e Donana, sulla costa atlantica spagnola, e in entrambi i casi gli esperti sono ormai orientati a credereche venne distruttada un grande tsunami», dice all’ANSA ad Atene Rainer Kuehne. Lo studioso tedesco è con le sue ricerche l’ispiratore, insieme a Werner Wickboldt, degli scavi che iniziano sulla costa dell’Andalusia alla ricerca della misteriosa città di Tartessos, forse all’origine del mito di Atlantide. «Io sono convinto dell’ipotesi Tartessos – dice Kuehne – anche se alcuni argomenti giustificano la tesi, proposta nel 1950 dal prof. Spyridon Marinatos, secondo cui la grande eruzione vulcanica che distrusse Santorini sarebbe stata all’origine sia del collasso della civiltà minoica che della leggenda di
Atlantide».Studi erilevazionihanno convinto da tempo archeologi e geologi che l’isola di Thera, i cui resti sono oggi Santorini, fu distrutta a metà del secondo millennio a.C. da una grande eruzione, molte volte più violenta di quella del Krakatoa che nel 1883 provocò uno tsunami di 40 metri e uccise 36.000 persone. E nel 2007 un gruppo di
ricercatori trovò prove di uno tsunami tra 60 e 150 metri di altezza abbattutasi sulla Creta del Labirinto e del Minotauro nello stesso periodo dell’eruzione di Thera e confermando cosi lo spaventoso impatto sulla costa dove vivevano i minoici, commercianti e marinai. Secondo Kuehne, sebbene la catastrofe di Thera non distrusse le principali città minoiche, «è verosimile che abbia indebolito la loro civiltà facilitando il fiorire di quella micenea». Uno tsunami come causa della fine di Atlantide è oggi d’altra parte al centro anche della tesi secondo cui Platone si sarebbe ispirato all’antica città di Tartessos, in Andalusia, davanti alle Colonne d’Ercole, l’attuale Stretto di Gibilterra, dove proprio in questi giorni stanno partendo gli scavi nelle paludi di Donana. Il geologo del gruppo di esploratori spagnoli, Antonio Rodriguez ha suggerito, sulla base di prospezioni, un’enorme onda anomala, tra il 1500 a.C e il secondo secolo d.C, come causa dell’allagamento di Donana e della scomparsa di Tartessos, sin qui spiegata con la distruzione da parte dei Cartaginesi.
George Clooney ed Elisabetta Canalis insieme
ROMA – La storia tra George Clooney ed Elisabetta Canalis era iniziata già nel 2007. È quanto ha raccontato l’attore Alessandro Siani in un’intervista esclusiva che sarà pubblicata dal settimanale «Ecco» in edicola martedì prossimo, primo settembre. Siani è sicuro: «Questa è una storia che risale a molto tempo fa». Il simpatico attore napoletano aveva conosciuto infatti la Canalis nel 2006 sul set del film «Natale a New York» e poi aveva recitato insieme a lei due anni fa in «La seconda volta non si scorda mai». Fu proprio in quel periodo che sarebbe iniziato il corteggiamento dell’attore americano all’ex velina. «Dopo aver recitato - racconta Siani –accompagnavo Elisabetta fuori dal suo albergo. Mi sentivo un pò osservato per una serie di appostamenti sotto il palazzo, oppure in albergo. Vedevo sempre una macchina che ci stava dietro. Una sera, poi, ho finalmente deciso di affrontarlo: e chi vidi in macchina era proprio George Clooney». Solo due anni dopo, nell’estate scorsa, il «caso» Clooney-Canalis è esploso sulla stampa italiana e mondiale. Nell’ultimo mese, Siani non ha avuto modo di rivedere la sua amica attrice. Ma l’attore ha pochi dubbi: «Non l’ho sentita in questo periodo perchè sto facendo un sacco di cose – dice al settimanale «Ecco» – ma secondo me qualcosa tra loro ci sta. Secondo me si sono baciati».
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Cultura e spettacoli 53
Sabato 29 agosto 2009
Sabato 29 agosto 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Concedete maggiore autonomia e fiducia ai vostri collaboratori: saranno più produttivi. In amore state facendo un gioco non proprio corretto.
TORO 21/4 - 20/5
Dopo tanto impegno e tanti sacrifici nel lavoro cominciano finalmente ad arrivare i risultati. Fate ordine nei sentimenti.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro cercate di tenere sempre in pugno la situazione: solo così non sarete colti alla sprovvista dagli eventi. Un grande successo in amore.
CANCRO 22/6 - 22/7
Negli affari avrete presto la conferma che vi siete mossi nella giusta direzione. L'amore arriverà, non accettate niente di meno.
LEONE 23/7 - 23/8
Prima di prendere qualsiasi iniziativa di lavoro valutate a fondo i rischi e le prospettive. In amore l'orgoglio vi blocca.
VERGINE 24/8 - 22/9
Non accettate incarichi di lavoro superiori alle vostre forze solo per orgoglio. Un amore inconcludente non è quello che cercate.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Avete ottime carte in mano e nella professione potete osare di più. Non rincorrete una persona che fa sempre la preziosa.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Siete ormai ad un passo da un'importante conferma delle vostre capacità professionali. L'incertezza in amore va chiarendosi.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Fate qualche sforzo in più per conseguire i risultati sperati nel lavoro. Rapporto sentimentale piuttosto enigmatico.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Se sarete cauti e diplomatici riuscirete a migliorare la vostra posizione professionale ed economica. Non sopravvalutate un'infatuazione.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Grazie alla vostra abilità e alla diplomazia nella professione riuscirete ad ottenere presto risultati positivi. Dubbi in amore.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
EC celle; N tele; TT Erato = Eccellente letterato
Qualcuno cercherà di mettere in discussione il vostro operato professionale: potete tenergli testa. Sarete vittime di un colpo di fulmine.
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54 Rubriche
PRIMA SERATA
17.45
TELEFILM
18.30
TELEFILM
21.05
FILM
21.20
SHOW
FILM
00.30
21.10
FILM
23.05
FILM
L’ispettore Derrick
JAG Avvocati in divisa
L’angolo rosso
Barbara D’Urso
L’insegnante va in collegio
06.10 -VideoframmentiTorte in faccia 07.00 -Rubrica Sabato & domenica 09.20 -TelefilmUn ciclone in convento 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 10.55 -TelefilmLady Cop 11.40 -RubricaPongo & Peggy...gli animali del cuore 12.35 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Rubrica Linea Blu 15.45 -Rubrica Quark Atlante 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Telefilm L'ispettore Derrick 18.50 -Quiz Reazione a catena 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.50 -RubricaLe profondità della luce 07.00 -TelefilmGirlfriends 08.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 08.20 -RubricaStorie di salute 09.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 09.05 -CartoniCartoon Flakes 10.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.35 -TelefilmLa peggiore settimana della nostra vita 11.20 -RubricaQualitaliadop 13.00 -TelegiornaleTG2 Giorno 13.25 -TelegiornaleRai Sport 13:26 - SportPit lane 14.00 -SportQualifiche - Automobilismo 15.30 -TelefilmL'Africa nel cuore 16.20 -TelefilmStreghe 17.00 -RubricaSereno variabile 17.50 -CartoniShaun vita da pecora 18.00 -TelegiornaleTG2 18.10 -TelefilmLa complicata vita di Christine 18.30 -TelefilmJ.A. G. Avvocati in divisa 19.15 -TelefilmLaw & Order 20.10 -Sit ComPiloti 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto
07.00 -RubricaRai Educational 08.00 -RubricaSotto i cieli del mondo 09.00 -FilmPiccola posta con F. Valeri - regia di Steno (Ita) 1955 10.35 -CartoniPapà castoro 11.00 -RubricaIl videogiornale del... 12.00 -TelegiornaleTG3 12.15 -RubricaTGR - L'Italia de Il Settimanale 12.45 -RubricaOkkupati 13.20 -RubricaGeo Magazine 2009 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTG3 14.45 -RubricaTGR Speciale Estovest 15.20 -RubricaSabato sport 15.25 -SportMagazine C. League 15.50 -SportMeeting Internazionale Atletica leggera 17.20 -SportGiro del Veneto - Ciclismo 17.50 -RubricaSpeciale Formula Uno 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.20 -TelefilmI misteri di Murdoch
06.00 -TelegiornalePrima pagina 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.35 -Film Quel tesoro di Diggity con Max Dolbey, Bill Treacher, Andrew McCarthy - regia di Tom Reeve (USA) - 2001 10.40 -Film Ricominciare a vivere con Sandra Bullock, Harry Connick jr., Gena Rowlands - regia di Forest Whitaker (USA) - 1998 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 -Sit ComBelli dentro 14:10 - FilmCaro zio Joe con Kirk Douglas, Michael J. Fox, Olivia D'Abo - regia di Jonathan Lynn (USA) - 1994 16.50 -MiniserieIl giudice Mastrangelo 18.50 -Show Sarabanda 20.00 -Telegiornale Tg5
06.15 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 06.35 -TelefilmLa grande vallata 08.00 -Sit ComNonno Felice 08.25 -TelefilmMagnum P.I. 09.50 -MiniserieNon ho l’età 2 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -Rubrica Cuochi senza frontiere 12.25 -Telefilm Doc 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15:15 - TelefilmPerry Mason 17.00 -TelefilmPsych 18.00 -Rubrica Vite straordinarie 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmRenegade
07.00 -TelefilmCleopatra 2525 07.50 -Cartoni 10.45 -MiniseriePerchè a me 11.15 -MiniseriePerchè a me 11.50 -Sit ComAliens in america 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.35 -TelegiornaleTgcom 13.40 -Sit ComLe regole dell''amore 14.05 -Film TvLa principessa e il marine con Mark Paul Gosselaar, Marisol Nichols, Keith Robinson - regia di Mike Robe (USA) - 2001 15.05 -NewsMeteo 15.55 -Film TvIl principe ranocchio con Sean Maguire, Martin Short, Michael Boisvert - regia di Allan Arkush (USA) - 2001 17.50 -Sit ComGive me five 18.30 -Telegiornale Studio aperto 18.55 -SportGrand Prix. Campionato Mondiale Motociclismo 19.55 -SportGrand Prix. Campionato Mondiale Motociclismo
07.30 -FilmColpo grosso all'Italiana con Mario Carotenuto, Marisa Merlini, Andrea Checchi - regia di Lucio Fulci (Italia) - 1962 09.20 -RubricaMovie Flash 09.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 10.25 -FilmIl ratto delle Sabine con Roger Moore, Mylene Demonget, Giorgia Moll - regia di Mario Bonnard (Italia) - 1961 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmNew Tricks 14.00 -TelefilmHustle I signori della truffa 16.00 -FilmDue fuggitivi e mezzo con Pierre Richard, Gerard Depardieu, Jean Cormet - regia di Francis Weber (USA) - 1986 17.45 -RubricaMovie Flash 17.50 -FilmSissignore con Ugo Tognazzi, Maria Grazia Buccella, Gastone Moschin - regia di Ugo Tognazzi (Italia) - 1968 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -NewsRai Tg Sport 20.35 -ShowSupervarietà 21.20 -EVENTO Premio Internazionale del Cinema "Rodolfo Valentino" 23.25 -TelegiornaleTG 1 23.30 -VarietàVarietà
20.30 -TelegiornaleTG2 21.05 -Film TvDr. Jekil e Mr. Hyde - Colpevole o innocente? con D. Scott - regia di Paolo Barzman (USA) - 2008 22.40 -SportAtletica leggera 23.15 -Rubrica90° minuto Serie B
21.05 -FilmL'angolo rosso con R. Gere - regia di Jon Avnet (USA) - 1998 23.10 -TelegiornaleTg 3 23.25 -TelegiornaleTg Regione 23.30 -Film Bersaglio di notte
20:30 - ShowPaperissima sprint 21.20 -ShowLo show dei record 23:30 - Film Donne sbagliate con Virna Lisi, Nancy Brilli, Manuela Arcuri - regia di Monica Vullo (Italia) - 2007
21.10 -Telefilm Criminal intent 23.10 -Telefilm Shark
21.10 -FilmHoney con Jessica Alba, Lil' Romeo, Mekhi Phifer - regia di Billy Woodruff (USA) - 2003 23.05 -Sport Grand Prix. Campionato Mondiale Motociclismo
20.30 -DocumentarioDoctorology, Urology, Gynecology 21.10 -Serie TvL'ispettore Barnaby 23.05 -FilmGli occhi del testimone con Marina Sudina, Fay Ripley, Evan Richards - regia di Anthony Waller (USA) - 1994
00.30 -RubricaL'appuntamento scrittori in tv 01.00 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.25 -FilmE ridendo l'uccise con M. Dovì - regia di Florestano Vancini (Ita) - 2005
23.40 -TelegiornaleTG 2 23.50 -RubricaTG 2 Si, Viaggiare 00.05 -RubricaTg 2 Eat Parade 00.20 -RubricaTG 2 Dossier 01.05 -RubricaTG 2 Storie e racconti della settimana
01.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 01.20 -RubricaAppuntamento al cinema 01.25 -Rubrica Fuori orario. Cose (mai) viste
01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -FilmSybil con S. Field - regia di Daniel Petrie (USA) - 1976 03:50 - TelegiornaleTgcom
00.00 -SportGuida al campionato 00.30 -FilmL'insegnante va in collegio con E. Fenech - regia di Mariano Laurenti (Ita) - 1978 02.10 -TelegiornaleTg4 02.25 -ShowIeri e oggi in tv special
00.05 -ShowPoker1mania 01.35 -FilmMaratona: "Luchy Luke 04.25 -TelefilmQuelli della speciale 05.55 -TelefilmTi presento i miei
00.55 -TelegiornaleTg La7 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -FilmL'avventura con Gabriele Ferzetti, Monica Vitti, Lea Massari - regia di M Antonioni (Italia) - 1960
Honey
Gli occhi del testimone
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Televisioni 55
Sabato 29 agosto 2009
POLITICA E MEDIA
SCUOLA
Berlusconi querela Repubblica Feltri inguaia Avvenire Salta la cena tra il premier e Bertone
Accesso all’insegnamento Cabiano le regole Matera continua il presidio
a pagina 6
Anno 8 n.202€ 1.00
a pagina 7
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Sabato 29 Agosto 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
NON FATELO SAPERE A BOSSI
Persi quattordici milioni di euro per la tangenziale di Dragonara a pagina 17
Il dibattito
I FONDI PER MARATEA E LA CULTURA di LUIGI SCAGLIONE Costruire lo sviluppo del territorio partendo dalle cose buone e non solo denunciando quelle che piacciono meno, è forse lo sforzo che la classe politica, ma anche quella intellettuale, dovrebbe fare guardando al modo di utilizzo dei fondi, regionali o europei che siano. Coerenza con i progetti definiti, capacità di coinvolgimento, creazione di nuove opportunità occupazionali, ecco questa è la chiave di lettura che bisogna dare quando si parla di beni immateriali e di interventi che attraverso la promozione di eventi culturali si lega indissolubilmente alla promozione turistica. Anche io avverto e denuncio la grave ed assurda scelta fatta nei confronti delle Pro Loco, che pure nel Piano turistico avevamo individuato continua a pagina 16
Lasme, vince il modello Innse
La mobilitazione ferma la dimissione Scendono i magnifici sette Incontro a Roma il 4. Ci sarà la Fiat? a pagina 13
LA SOLITUDINE DEI LAVORATORI di VITO BUBBICO QUALCUNO l'aveva detto già tempo fa : nella seconda metà del 2009 la crisi produrrà i suoi effetti peggiori sul fronte dell'occupazione. Di fronte ad una situazione la cui drammaticità appare ogni giorno che continua a pagina 10
Pomodori amari tra Lavello e Genzano
All’alba contro un Tir Muoiono due africani Un terzo gravissimo Si ribalta il trattore e uccide un rumeno a pagina 9
SCOMPARSO A BERNALDA
a pagina 14
IRIDE: Colore degli occhi di una persona allegra.
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Nella Basilicata che fatica a difendere posti di lavoro e occupazione accade che per fannullismo amministrativo gli uffici della Provincia di Potenza abbiano fatto perdere un finanziamento governativo di circa 14 milioni di euro utili per costruire una tangenziale. Una regione isolata che ha bisogno di infrastrutture può permettere questo autolesionismo che alimenta i peggiori stereotipi antimeridionali?
Potenza Fondi Fas che restano al governo nazionale