Brevi dal mondo
Pakistan, ancora duri scontri NEW DELHI – Duri scontri con i talebani caratterizzano la prima fase dell’offensiva dell’esercito di Islamabad nel Sud Waziristan, da dove sono già fuggiti decine di migliaia di civili. Oltre 100.000 le persone che hanno già abbandonato la zona, teatro da ieri della massiccia offensiva dell’esercito pachistano contro i talebani che si annidano nella parte occidentale del Paese ai confini con l’Afghanistan. Nelle ultime 24 ore, più di 20.000 civili hanno lasciato le proprie abitazioni: vanno ad aggiungersi agli altri che da settimane, da quando si è cominciato a parlare di questa offensiva anti-talebana, si sono rifugiati nei campi allestiti dal governo. Il coprifuoco nell’area è ancora in vigore e ai civili viene assicurato un corridoio di sicurezza, per permettere loro la fuga.
Violenza a Rio dodici vittime RIO DE JANEIRO – Si è aggravata l’ondata di violenza che ha investito ieri Rio de Janeiro. Dopo i due poliziotti uccisi a bordo del loro elicottero, abbattuto nel pomeriggio dai narcotrafficanti, almeno altre 10 persone sono rimaste vittime degli scontri tra gang rivali e la polizia. Lo riferiscono fonti ufficiali carioca. Il conflitto a fuoco, durato molte ore, è iniziato per lo sconfinamento di una banda nella favela 'Morro dos Macaco', controllata da un’altra. La sparatoria si è poi allargata ad altri quartieri e negli scontri sono stati dati alle fiamme 9 autobus e una scuola.
Sydney, giro del mondo a vela SYDNEY – è partita alle 9,30 locali di domenica mattina in Australia (le 00,30 ora italiana) la sedicenne Jessica Watson per il suo giro record del mondo in solitario in barca a vela che durerà otto mesi. Lo riferisce il sito web dell’Abc secondo cui la ragazza intende battere il precedente record appartenuto Jesse Martin, un connazionale, che a 18 anni era stato finora il più giovane circumnavigatore solitario. A bordo della sua barca tutta rosa si dirigerà a largo verso il Pacifico.
Lunedì 19 ottobre 2009
Fazio: «Gli operatori sanitari hanno la priorità»
Vaccinazione: avanti i medici Il siero contro l’influenza A/H1N1 arriva alle Regioni
Ferruccio Fazio
ROMA – A una settimana dall’arrivo alle Regioni del vaccino contro l’influenza A/H1N1 gli operatori sanitari sembrano i meno propensi a vaccinarsi. Eppure sono al primo posto tra le categorie che hanno la priorità nella vaccinazione: l’obiettivo è garantire la continuità dell’assistenza sanitaria, come ha rilevato ieri il viceministro del Welfare, Ferruccio Fazio. Sfiducia nel vaccino (per alcuni «messo a punto troppo in fretta») e una generale percezione del virus pandemico come lieve sono alla base del «no» alla vacci-
nazione da parte di molti medici e infermieri. Ai molti «no» arrivati finora, Fazio ha risposto con un invito alle responsabilità: la sollecitazione a vaccinarsi non è dettata da «timori per la loro salute, ma perchè siano in grado di curare i loro pazienti quando arriverà il picco», atteso «a fine anno». Tra le categorie di medici che più delle altre dovrebbero vaccinarsi, Fazio ha indicato «i medici di medicina generale e, fra coloro che lavorano in ospedale, i medici dei reparti di malattie respiratorie e di terapia intensiva».
Bergamo, bimbo Milano, bomba disabile maltrattato in caserma, presto arrestata l’educatrice altri interrogatori BERGAMO – Doveva prendersi cura di un bambino che non può nè muoversi nè parlare, invece lo sottoponeva a maltrattamenti. Per questo ieri una educatrice bergamasca di 29 anni residente ad Almenno San Salvatore è stata messa agli arresti domiciliari dai carabinieri. La donna lavora per una cooperativa dove si doveva prendere cura di un bambino di nove anni, che a causa di una malformazione generica non può parlare, nè muoversi, ed è costretto su un passeggino.
MILANO – E' previsto per questa settimana l'interrogatorioda partedel pmMaurizio Romanelli di Mahmoud Kol e Imbaeya Israfel, i due presunti complici di Mohamed Game, il libico che lunedìscorso hatentato diimmolarsi come un kamikaze all’ingresso della caserma di piazzale Perucchetti e che ora, per quell'attentato, è ricoverato in ospedale in gravi condizioni: ha perso una mano e la vista. Quello di Romanelli sarà il primo interrogatorio del pm: i due complici finora sono solo stati interrogati giovedì scorso dal gip.
La Coldiretti preoccupata per verdure e ortaggi: troppo freddo
Maltempo in tutto il Sud Neve in Sila. Torna la paura a Messina flagellata da pioggia e vento ROMA – Neve sulle cime delle Alpi ma anche sulla Sila e in Abruzzo, piogge su buona parte delle regioni meridionali, con allagamenti e abitazioni evacuate in Puglia, isole Eolie isolate a causa del mare grosso. La perturbazione arrivata nei giorni scorsi dalla Russia che ha portato sull'Italia un anticipo di inverno, continua ad insistere sul nostro paese: e mercoledì una nuova ondata di maltempo porterà piogge intense prima sul nord e poi sul resto dell’Italia. Temporali e vento forte hanno intanto fatto tornare la paura a Messina e nei villaggi colpiti dall’alluvione del 1 ottobre. La zona a sud di Messina, da Briga Marina a Giampilieri e Scaletta Zanclea è stata flagellata per tutta la mattina di ieri da piogge intense tanto che il sindaco Giuseppe Buzzanca ha rinnovato l’invito ai cittadini ad essere pronti a lasciare le proprie abitazioni in caso di necessità. I temporali hanno anche rallentato le operazioni dei vigili del fuoco impegnati nella ricerca dei sei dispersi che mancano ancora all’appello, tra Scaletta Zanclea ed Altolia. Le temperature continuano invece a mantenersi sotto la media stagionale un pò in tutta Italia, con un record di -14 a Pian Rosa, sulle Alpi. Colonnina del mercurio sotto lo zero anche ad Aosta (-5 la minima) e Bolzano (-1), mentre si sono registrati 2 gradi di minima a Torino e Milano, 5 a Venezia e Bologna, 3 a Verona, 8 a Ro-
ma. E continua a far freddo anche all’Aquila e nelle zone terremotate: alle 14 il termometro in città segnava 5 gradi sopra lo zero, mentre la neve è caduta al di sopra dei 900 metri. Significa che con l’arrivo della sera le temperature andranno giù non solo in montagna ma anche in città e per i circa cinquemila sfollati che non hanno ancora abbandonato le tende, rifiutando le sistemazioni negli alberghi della provincia offerte dalla Protezione Civile, sarà un’altra notte al gelo. Secondo il Centro Epson Meteo, la settimana inizierà con tempo tutto sommato bello e temperature ancora invernali. Tra mercoledì e giovedì invece arriveranno sul nord
Italia piogge abbondanti che nella giornata di venerdì raggiungeranno il Sud. Con la pioggia ci sarà però un sensibile rialzo delle temperature anche se un nuovo calo è atteso nel fine settimana quando un nucleo d’aria fredda proveniente dal Nord Europa passerà sull'Adriatico. E l’arrivo improvviso dell’inverno, secondo la Coldiretti, ha colto impreparate anche le campagne dove per le verdure e gli ortaggi si sono registrati danni dovuti alle gelate notturne. A rischio le coltivazioni di insalate, fagiolini, zucchine, spinaci e altre verdure, mentre per la frutta in molte zone sono entrati in funzione gli impianti anti-brina. Letizia Bianco
La mareggiata alla periferia di Messina
Saranno inviate 40.000 lettere a chi ha “zigzagato” fra l’Italia e i Paesi esteri
L’Agenzia delle Entrate setaccia i paradisi tributari ROMA- Stock option e assicurazioni stipulate all'estero, ma anche risorse dirottate verso 'trust' oppure per effettuare donazioni. Sono questi investimenti che l'Agenzia delle Entrate ha messo nel mirino con l'invio di circa 40 mila lettere ad altrettanti contribuenti italiani che negli ultimi anni hanno avuto residenza alternativamente in Italia e in qualche paese estero. L'operazione lettere, finalizzata alla richiesta di compilazione di un attento questionario, avrà l'effetto di mettere in regola i cittadini che non avevano dichiarato alcune tipologie di patrimonio al fisco. Ma questo non potrà avvenire attraverso la sanatoria dello Scudo Fiscale. Le lettere inviate dal fisco hanno lo stesso effetto del-
l'avvio di un controllo e quindi inibiscono la possibilità di aderire al cosiddetto rimpatrio dei capitali. Chi non si metterà in regola, però, potrà avere brutte sorprese. La sanzione può infatti arrivare fino al 480% del capitale investito. CHI RICEVERA' IL QUESTIONARIO: La lettera del fisco, che rappresenta l'apertura di una procedura di controllo, non sarà inviata a tutti gli italiani che hanno residenza all'estero. L'operazione è diretta solo a coloro che negli ultimi anni hanno zigzagato mantenendo la residenza alternativamente in Italia e nei paesi esteri. E che magari sono oggi contribuenti italiani. QUALI DATI VENGONO RICHIESTI: Sono cinque le tipologie di patrimo-
nio o di investimento sul quale il fisco ha acceso i riflettori. La prima è l'iscrizione a forme di previdenza individuale o collettiva organizzate o gestiteda Società o Enti di diritto estero che danno diritto a percepire prestazioni in forma di rendita o capitale. La seconda riguarda l'eventuale stipula di contratti di assicurazione con imprese straniere. Al terzo punto viene chiesto se sono state fatte donazioni o se si sono ricevute donazioni riguardanti fondi o investimenti esteri. La quarta domanda è relativa all'eventuale utilizzo di tipologie finanziarie che vengono affidati ad un gestore terzo ma che opera nel proprie interesse. Infine viene chiesto se si sono ricevute stock option all'estero.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
2 In Italia e nel Mondo
Presidenza Ue da Londra molti “no” a Blair
Non si sblocca la situazione sul conteggio per l’elezione del presidente
Afghanistan, braccio di ferro sul voto
ATTACCO AI PASDARAN
KABUL – Un Paese con il fiato sospeso. La comunità internazionale in stand by, «inquieta e preoccupata». Nell’Afghanistan che aspetta il verdetto sui brogli alle contestate elezioni dello scorso 20 agosto, la situazione è sempre più tesa. Il verdetto potrebbe assegnare la vittoria al presidente uscente Hamid Karzai o costringerlo al ballottaggio con lo sfidante Abdullah Abdullah. Ma per ora la Commissione reclami afghana (Ecc), dalla quale si attendevano ieri i risultati del riconteggio di parte dei voti, tace. Parlano invece le diplomazie occidentali, nel tentativo di trovare una via d’uscita a una situazione «di stallo» (così l'ha definita il mini-
stro degli esteri francese Bernard Kouchner a nome dei 27 dell’Unione Europea) che fa oggi considerare «irresponsabile» agli Stati Uniti l’ipotesi di inviare rinforzi alle proprie truppe mentre all’orizzonte ancora non c'è traccia di un «governo credibile». In assenza di comunicazioni da parte della Commissione reclami, si è comunque rafforzata negli osservatori l’idea che i sostenitori di Karzai siano responsabili di un maggior numero di brogli rispetto al suo avversario e che, in seguito a ciò, il presidente uscente non sia riuscito a superare il quorum del 50 per cento, necessario per vincere al primo turno. Di Karzai si dice
sia furibondo, deciso a non cedere e a rivendicare la veridicità dei risultati preliminari che lo davano eletto con il 54,6% dei suffragi. Di Abdullah si ipotizzano richieste più o meno impegnative per il futuro governo di Kabul in cambio di una meno pervicace rivendicazione della poltrona di capo dello stato. Kouchner, ieri in visita a Kabul, dopo colloqui separati con i due contendenti ha dato voce alle preoccupazioni e «all’inquietudine» internazionali in una conferenza stampa. Anche se Karzai e Abdullah «stanno trattando... ed è il minimo che possano fare», il ministro francese ha ammesso che si è creata una situazione di «stallo»,
Hamid Karzai al momento del voto
«una specie di blocco... La Francia, l’Europa, il mondo, tutti vorremmo capire cosa sta accadendo ... Speriamo che il blocco finisca quando verranno annunciati i risultati»... «tra un giorno o tra una settimana». Yassir Abdull Karrem
LONDRA – Tony Blair presidente d’Europa? Molti Paesi europei sono pronti a dire sì all’ex premier britannico come primo presidente della Ue, invece è proprio dal Regno Unito che si levano le voci più critiche. L’ultimo a segnalare i suoi dubbi a riguardo è stato niente meno che l’ex consigliere di Blair per la Ue, Sir Stephen Wall, secondo il quale l’attuale inviato del quartetto in Medio Oriente non sarebbe la persona adatta a creare un certo livello di consenso tra i vari leader europei.
Nell’esplosione causata da un kamikaze morto il n. 2 dei Guardiani
Iran, attentato nel Baluchistan quarantanove morti e decine di feriti TEHERAN – Sei alti ufficiali dei Pasdaran, tra i quali il comandante vicario delle forze di terra, sono rimasti uccisi ieri in un attacco suicida nel sud-est dell’Iran nel quale hanno perso la vita in tutto 49 persone e altre 28 sono rimaste ferite. Molte delle vittime sono civili. Teheran ha accusato potenze «nemiche», e in particolare gli Stati Uniti, di essere dietro all’attentato, avvenuto quando non sono ancora sopite le tensioni seguite alle proteste post-elettorali dell’estate scorsa. Washington ha invece smentito, condannando l’atto terroristico. Inoltre il ministro degli Esteri ha convocato l’incaricato d’affari pachistano informando di «avere le prove» che gli autori dell’attentato venivano dal paese confinante. Le accuse agli Usa sono state lanciate dall’Iran alla vigilia di un incontro, in programma oggi a Vienna, in cui esperti iraniani, americani, russi, cinesi, britannici, francesi e tedeschi (nel cosiddetto “formato 5+1”) devono tornare ad incontrarsi per colloqui sul programma nucleare di Teheran. Un kamikaze, scrivono i mezzi d’informazione iraniani, si è fatto esplodere nella città di Sarbaz, nella provincia del SistanBaluchistan, mentre i Pasdaran e notabili di gruppi etnici locali si avviavano a tenere una riunione al fine di favorire una riconciliazione nella popolazione, divisa da tensioni interreligiose tra sciiti e sunniti. Tra i morti figurano il generale Nurali Shu-
shtari, comandante vicario delle forze di terra dei Guardiani della rivoluzione, e il generale Rajab-Ali Mohammadzadeh, comandante dei Pasdaran per il Sistan-Baluchistan. Secondo testimoni citati dalla televisione iraniana in lingua inglese PressTv, l’esplosione è avvenuta quando i Pasdaran e i notabili locali, appartenenti sia alla comunità sciita sia a quella sunnita, si sono avvicinati ad una esposizione di artigianato locale. Non si esclude che l’attentatore potesse trovarsi tra un gruppo di uomini intento a fabbricare dei canestri. Mohammad Marzieh, il procuratore di Zahedan, che è il ca-
poluogo del Sistan-Baluchistan, ha detto che l’attentato è stato rivendicato da Jundullah (Soldati di Dio), un gruppo separatista sunnita che negli ultimi anni ha messo a segno altri attacchi e rapimenti di agenti dei servizi di sicurezza iraniani. Nel febbraio di due anni fa 11 Pasdaran furono uccisi e 30 feriti nell’attacco all’autobus su cui viaggiavano. Il 28 maggio scorso, invece, 25 persone morirono quando una bomba fu fatta esplodere in una moschea sciita a Zahedan. Il procuratore Marzieh ha detto che nessun arresto è stato ancora effettuato per l’attentato. Come sempre avvenuto in occasione di violenze nelle
La zona dell’attentato. Nella foto in basso, Nurali Shushtari
aree di confine iraniane, abitate da minoranze sunnite. L’Iran ha immediatamente accusato Paesi «nemici» di essere dietro all’attentato. Si è trattato di «un crimine perpetrato da agenti degli stranieri», ha detto il presidente Mahmud Ahmadinejad, affermando che
Tensioni etniche nelle inquiete frontiere sunnite TEHERAN – L'attentato avvenuto ieri in Iran ha avuto come teatro una provincia del sud-est percorsa da tensioni etniche e religiose, come molte altre regioni di confine di questo Paese. Tutte aree in cui è molto diffuso l'Islam sunnita, mentre nell’intero Iran oltre il 90 per cento della popolazione e il regime sono sciiti. In diversi di questi casi, le autorità di Teheran hanno accusato «forze straniere», in particolare gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, di avere avuto un ruolo nelle violenze per mettere in difficoltà l’Iran. Questa una mappa delle aree
più 'calde' e delle organizzazioni separatiste armate che vi operano. SISTAN-BALUCHISTAN – Nel sud-est del Paese, al confine
con il Pakistan. Qui vive l’etnia dei Baluci – a cavallo tra i due Paesi – ed è attivo il Jundullah (Soldati di Dio), un gruppo armato separatista sunnita a cui le autorità iraniane hanno attribuito l’attacco di ieri. KHUZISTAN –Provincia sudoccidentale, ai confini con l’Iraq e cuore dell’industria petrolifera iraniana. Il 50 per cento della popolazione è di ceppo arabo. KURDISTAN – Provincia del nord-ovest, anch’essa popolata da sunniti. Anche qui da anni avvengono scontri tra le forze di sicurezza e militanti curdi del Pjak.
gli autori della strage e chi sta dietro di loro riceveranno «una pronta risposta». I Guardiani della rivoluzione, fedelissimi della Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, e dalle cui file proviene lo stesso presidente, hanno affermato in un comunicato che l'attentato è stato compiuto da «mercenari» al servizio dell’«arroganza globale». Un’espressione normalmente usata per indicare potenze occidentali, in particolare gli Usa. La televisione di Stato ha puntato il dito contro la Gran Bretagna. Ma il presidente del Parlamento, Ali Larijani, ha accusato gli Stati Uniti di essere gli ispiratori della strage. «Il presidente Barack Obama ha detto di volere tendere la mano verso l’Iran – ha detto – ma adesso vediamo che valore avevano quelle affermazioni». Pronta la risposta di Washington. «Condanniamo questo atto di terrorismo e la perdita di vite innocenti», ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Ian Kelly, aggiungendo che le accuse di un coinvolgimento americano sono «completamente false». Alberto Zanconato
La fredda Islanda terra dei server mondiali
Buttafuori come i medici ora ci vuole l’abilitazione
L’HANNO chiamata "cold rush", la corsa verso il freddo, a imitazione della "gold rush", la corsa all'oro del diciannovesimo secolo. Quella trasformò il villaggio di San Francisco, in California, nella città destinata a diventare il cuore della Silicon Valley. Questa vuole spostare una fetta sostanziale degliaffari chegiranointorno a Internet e le nuove tecnologie verso lande duramente colpite dalla crisi finanziaria. Dopo aver sperimentato il più disastroso collasso bancario mai subito da una singola nazione, l'Islanda tenta di risollevarsi offrendo ai colossi di Internet una risorsa della quale è ricchis-
PER fare il buttafuori di professione non basta essere grandi, grossi e avere quell'aria un po' severa, magari accentuata da occhiali scuri e a specchio. No, le prerogative essenziali, secondo il decreto d'attuazione della legge sulla sicurezza, devono essere assai di più: occorre essere maggiorenni, incensurati, dotati di adeguato self control ma anche - e questa forse è la vera novità - avere una formazione giuridica, tecnica e psicologica ben precisa. Chiunque ritiene di essere inpossesso di questi requisiti, potrà iscriversi in un vero e proprio albo, istituito presso le Prefetture, per poi
Aida ubriaca al volante sima: il suo clima gelido. Secondo gli esperti, anche le aziende che adottano i piani energetici più efficienti pagano un aggravio variabile tra il 40 e il 60 per cento sulla bolletta a causa degli impianti di condizionamento necessari per raffreddare le loro apparecchiature.
È STATAsorpresa dai carabinieri del Nucleo radiomobile a guidare ubriaca, con un tasso alcolemico ben oltre alla soglia limite. Risultato: patente ritirata alla soubrette Aida Yespica (in alt o in una foto d’archivio) e auto sequestrata ai fini di confisca. È accaduto a Mila-
no intorno alle 3 di sabato notte. La showgirl era al volante di una Land Rover insieme alla sorella, quando in piazzale Baiamonti è stata fermata per un controllo. Yespica ha reagito male, piangendo e pregando i militari di lasciarla andare, ma è stato tutto inutile.
intraprendere una carriera di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo, in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi. A prevedere la nuova figura professionale è un decreto firmato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 19 ottobre 2009
4 Primo piano
Lunedì 19 ottobre 2009
Primo piano 5
Lunedì 19 ottobre 2009
|
I nodi della politica
LE STRAGI SICILIANE
Grasso: «Stato ricattato trattò con la mafia»
Berlusconi vuole andare avanti da solo sulla riforma della giustizia
Il procuratore capo della Procura antimafia Piero Grasso
La protesta del calzino Franceschini sostiene Mesiano e l’indipendenza della magistratura: «Tutte le libertà sotto attacco» di CHIARA SCALISE
Mediaset, giornalisti divisi su Mesiano «Piegati a logiche lontane dall’informazione» GIORNALISTI Mediaset ancora in subbuglio dopo il caso Mesiano, il magistrato della sentenza Fininvest-Cir: documenti, raccolte di firme, divisioni e distinguo hanno agitato la domenica vissuta dalle redazioni del gruppo. Ieri ha parlato il coordinato dei cdr di Mediaset ma la posizione espressa non ha fermato quelle iniziative tese a chiedere maggiore nettezza su quanto accaduto. Ad accendere la polemica interna è stato Pietro Suber con le sue dimissioni irrevocabili dal Cdr di Videonews, la testata a cui fa riferimento Mattino 5, quella che giovedì scorso ha mandato in onda il servizio sul giudice Mesiano riprendendolo in momenti della sua vita quotidiana. Per Suber, le reazioni al servizio sono state troppo blande. Gli altri componenti del suo sindacato non lo hanno seguito su questa linea. Si è mosso invece Paolo Trombin (Cdr Tg5) il quale, in una lettera pubblica, ha offerto solidarietà al collega e ha denunciato con preoccupazione la stagione di «scontri all’ultimo sangue» tra testate giornalistiche e gruppi editoriali. Trombin
ha subito ricevuto sostegno ed approvazione da parte di 25 colleghi del Tg5. Nel pomeriggio si è fatto sentire il coordinamento dei Cdr di Mediaset che – in una nota sindacale – «esprime viva preoccupazione per quanto sta avvenendo nel mondo dell’informazione e nelle reti Mediaset. Ribadisce solidarietà al collega Pietro Suber e, insieme al Cdr di Videonews gli chiede di ritirare le dimissioni». Il coordinamento sollecita un incontro chiarificatore con l’azienda. La comunicazione sindacale non sembra aver soddisfatto tutti, come dimostra la decisione di un gruppo di giornalisti trasversale alle testate di Mediaset, che ha avviato una raccolta di firme in calce ad un documento in cui si legge: «noi giornalisti del gruppo Mediaset prendiamo decisamente le distanze da questo modo di fare informazione. Non serve a nessuno e non ha senso voler piegare i giornalisti e il loro lavoro a logiche che nulla hanno a che fare con il mestiere, arrivando a produrre il servizio sul giudice Mesiano, che è stato definito dalla Fnsi un pestaggio mediatico».
Berlusconi non si ferma davanti alle proteste dell’Anm e annuncia di voler andare avanti con la riforma della giustizia
|
L’AVVOCATO GROSSO
|
«Contro le intimidazioni mobilitazione popolare» di SANDRA FISCHETTI
dei rapporti tra poteri dello Stato, a vantaggio dell’esecutivo e del presidente del ConROMA «I magistrati protestano? fanno be- siglio». Non è un caso dunque che ad esempio si ne»; anzi, se i «proclami» del premier diventassero legge, trascinando il Paese in voglia dividere il Csm in due sezioni: «il ri«un’avventura pericolosa», «spero che ci sultato sarebbe un complessivo indebolisia una mobilitazione molto forte a livello mento dell’organo di autogoverno». La intellettuale e popolare». Si schiera a fian- prospettiva delle riforme annunciate dico delle toghe, di cui condivide le preoccu- venta ancora più preoccupante, secondo pazioni, Carlo Federico Grosso, professore Grosso, se come sembra, sarà accompadi diritto penale, avvocato e vice presidente gnata dalla «trasformazione della Repubdel Csm dal 1996 al 2000. E senza giri di pa- blica da parlamentare in presidenziale»; un’innovazione che «al contrarole, avverte: «sarebbe una trario richiederebbe un rafforzagedia, la fine della giustizia, se mento degli organi di garandiventassero legge le proposte zia, in funzione di contrappedi riforma annunciate dal presi». sidente del Consiglio». Del resto, contro l’ipotesi di Drastico il giudizio anche sul un doppio Csm si era espresso contestato filmato andato in sabato anche il vicepresidente onda su Canale 5 sul giudice del Csm, Nicola Mancino: «A Raimondo Mesiano, che ha chi dice che bisogna fare un condannato la Fininvest al ridoppio Csm io dico che non si sarcimento di 750 milioni di può, perchè uno dei due dovrebeuro a favore della Cir per la vibe andare sotto al ministero delcenda del Lodo Mondadori, ed la Giustizia, il che è assurdo in favore del quale da ieri Dario aveva affermato -. O si è giudici Franceschini ha avviato una e si è indipendenti, oppure si è mobilitazione politica, presenqualcos'altro e bisogna vedere tandosi ad un incontro pubbliche cos'è questo qualcos'altro». co a Chieti con un paio di calzi- Carlo Federico Grosso «Al momento non c'è un testo di ni azzurri, come quelli utilizzariforma – aveva aggiunto Manti da giudice e contestati dal cino – e quindi non si può espriservizio di Canale 5. mere un parere». «Quando ci saGrosso parla di «un’escalarà una proposta definitiva», ha tion nella scala delle barbarie» concluso sabato Mancino, «alloe di «un tentativo di intimidara ci esprimeremo». zione per ammonire tutti i giuTornando a Carlo Federico dici: guardate quel che vi può Grosso, e alla sua presa di posicapitare se pronunciate una zione in merito alle preannunsentenza contro il presidente ciate riforme del Governo, l’ex del Consiglio». Il ragionamenvicepresidente del Csm è coto del professore parte dalle rimunque ottimista: «mi auguro forme annunciate dal premier. Non parla di vendetta nei confronti dei ma- che tutto questo non accada e confido che gistrati ma di «proclami dettati sicura- nella maggioranza ci siano forze e espomente dalla rabbia per la bocciatura del Lo- nenti politici dotati di razionalità che si opdo Alfano da parte della Corte costituziona- pongano a questa fuga in avanti. Segnali le, che è stata invece una decisione assolu- di posizioni differenziate del resto non tamente legittima». E spiega che «è l’insie- mancano: da parte del presidente della Came del disegno che è inaccettabile. Si vo- mera Gianfranco Fini e di Giulia Bongiorgliono indebolire gli organi di garanzia e no, che sulle intercettazioni ha assunto poscardinare i capisaldi dell’indipendenza sizioni più ragionevoli di quelle del suo della magistratura, alterando l'equilibrio schieramento».
MILANO - La trattativa con la mafia nei primi anni ’90 c’è stata ed anzi Cosa Nostra aveva capito di poter ricattare lo Stato. A sostenerlo è il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, intervistato ieri sera dal Tg 3. «Quando Riina dice a Brusca, come lui ci riferisce, che “si sono fatti sotto” vuol dire che è scattato il meccanismo di ricatto nei confronti dello Stato: la strage di Falcone ha funzionato in questo modo. L’accelerazione probabile della strage di Borsellino può allora essere servita a riattivare, ad accelerare la trattativa con i rappresentanti delle istituzioni», dice Grasso. I procuratore ricostruisce davanti alle telecamere i momenti terribile di quell’estate del 1992, quando la strage di Capaci aveva messo lo Stato di fronte all’evidenza che Cosa Nostra aveva alzato terribilmente il tiro: «il momento era terribile, bisognava cercare di fermare questa deriva stragista che era iniziata con la strage di Falcone: questi contatti dovevano servire a questo e ad avere degli interlocutori credibili. Il problema - continua - è di non riconoscere a Cosa nostra un ruolo tale da essere al livello di trattare con lo Stato, ma non c’è dubbio che questo primo contatto ha creato delle aspettative che poi ha creato ulteriori conseguenze». In ogni caso dopo l’arresto di don Vito Ciancimino e Riina «le stragi prendono un’altra strada, ma continuano. Io ritengo - conclude Grasso - che ci sia sempre un unico filo che collega le stragi iniziali, come l’omicidio Lima, a tutte le altre, tra cui quelle mancate dell’attentato all’Olimpico». «LA TRATTATIVA HA SALVATO LA VITA A MOLTI MINISTRI» - L'intervista in serata al Tg3 ha fatto seguito a un'altra, uscita sulla Stampa, nella quale il procuratore nazionale antimafia sosteneva che la trattativa tra Stato e mafia «ha salvato la vita a molti ministri. Anche via D'Amelio -afferma Grasso- potrebbe essere stata fatta per "riscaldare" la trattativa. In principio pensavano di attaccare il potere politico e avevano in cantiere gli assassinii di Calogero Mannino, di Martelli, Andreotti, Vizzini e forse mi sfugge qualche altro nome. Cambiano obiettivo - dice il magistrato - probabilmente perché capiscono che non possono colpire chi dovrebbe esaudire le loro richieste. In questo senso si può dire che la
trattativa abbia salvato la vita a molti politici». Grasso, cita le carte processuali e anche un “papellino” comparso poco tempo prima del “papello” consegnato alla magistratura dal figlio di Ciancimino: «Potrebbe essere stato consegnato ai carabinieri del Ros, al col. Mori che nega l'episodio, da uno strano collaboratore dei servizi che chiedeva l'abolizione dell'ergastolo per i capimafia Luciano Liggio, Giovanbattista Pullará, Pippo Calò, Giuseppe Giacomo Gambino e Bernardo Brusca. Anche quelle richieste ovviamente finirono nel nulla perchè irrealizzabili». DI PIETRO: «ADESSO FACCIA I NOMI» - «Quelle di Grasso sono parole che non avremmo mai voluto ascoltare». E' di Pietro a reagire nel modo più critico alle due interviste del procuratore: «Deve fare i nomi di chi ha gestito questa indecente mercificazione dello Stato e della sua dignità». «Piero Grasso - continua Di Pietro - deve dire quali politici sono stati salvati e perché la mafia voleva ucciderli. Cosa avevano promesso i politici? Cosa hanno ottenuto? Chi sono i porta nome e porta interessi della mafia in Parlamento? Alcuni nomi li conosciamo: il primo sarebbe stato Giulio Andreotti, uomo di "esperienza" nei rapporti con la mafia, salvato dal reato di favoreggiamento per prescrizione; un altro è Marcello Dell'Utri, fondatore di Forza Italia, oggi in appello con 9 anni di condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa». «Vogliamo tutti i nomi -prosegue Di Pietrol'intera lista, per poterli allontanare dalle istituzioni e processare, oltre che per i reati più ovvi, anche per alto tradimento della Patria. Si, di questo stiamo parlando e nessuno in uno Stato ha l'autorità per poter "vendere" i suoi cittadini alla criminalita. I politici coinvolti nella trattativa con la mafia -conclude Di Pietro- vadano a dare le loro indecenti spiegazioni ai familiari di Giovanni Falcone, della moglie, Francesca Morvillo, dei tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montanaro, a quelli di Borsellino, di Agostino Catalano, di Emanuela Loi, di Vincenzo Li Muli, di Walter Eddie Cosina, di Claudio Traina».
«La trattativa con Cosa nostra ha salvato la vita a molti politici»
DALLA PROCURA Chiusa l’inchiesta di Bari su Tarantini e la droga IL CERCHIO è chiuso. Con l’arresto venerdì scorso di Alessandro Mannarini, salentino di 38 anni, la procura di Bari ha concluso gli accertamenti sull'estate da sballo del 2008, in Sardegna, durante la quale l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini (nella foto) conobbe il premier Silvio Berlusconi. Fu proprio Tarantini a presentare al capo del governo 30 avvenenti giovani donne tra settembre 2008 e gennaio 2009. Ma sulla vicenda delle escort le indagini sono in corso, così come sulla presunta corruzione di medici e direttori sanitari di Ausl ai quali Tarantini voleva vendere le protesi commercializzate dalle sue aziende. Escort e corruzione sono i filoni più interessanti dell’intricata vicenda giudiziaria che ruota attorno al trentaquattrenne Gianpi che dal 18 settembre scorso è agli arresti domiciliari nella sua splendida casa a due passi da via Veneto, a Roma, con moglie, figlie e due domestiche. Il suo arresto è legato alla vacanza da sogno in Sardegna durante la quale Gianpi avrebbe sperperato 500mila euro, anche per acquistare i circa 400 grammi di cocaina sniffati da lui e dai suoi ospiti. Il fascicolo del pm Giuseppe Scelsi è a carico di tre pusher e di tre acquirenti. C’è attesa, comunque, per la conclusione degli accertamenti relativi agli altri due filoni d’indagine della Procura barese.
Maggioranza spaccata sulla proposta di Urso di dare spazio all’islamismo nelle scuole
Ora di religione, no dei vescovi e della Lega di CORRADO SESSA
«Escalation di barbarie contro i giudici»
ROMA – All’attacco il fronte del no alla proposta di introdurre nelle scuole l’insegnamento della religione islamica fatta dal viceministro Adolfo Urso. Scende in campo anche la Cei che con il cardinale Angelo Bagnasco boccia senza tentennamenti la proposta appellandosi al rispetto del Concordato. Nel Pdl qualche sì alla proposta dei finiani viene dal deputato Domenico della Vedova,di provenienza radicale, dal senatore valdese Lucio Malan e da pochi altri, mentre la Lega si conferma tetragona ad ogni possibile apertura. L'ora di religione cattolica è «condizione indispensabile per una convivenza più consapevole e responsabile», spiega Bagnasco al 'Corserà, definendo l’insegnamento del cattolicesimo
Bagnasco si appella al rispetto del Concordato Il cardinale Angelo Bagnasco
«non una catechesi confessionale ma una disciplina di cultura» che permette anche agli immigrati di “comprendere la nostra cultura». Forte anche di questa presa di posizione della Cei, il Carroccio, con Roberto Calderoli, liquida la faccenda come «una mattana di cui non abbiamo bisogno». «Non è possibile – afferma il ministro leghista – venire incontro a chi non adotta criteri di reciprocità e all’ estero non riconosce i nostri diritti». Di idea da «respingere al mittente» parla il capogruppo alla Camera Roberto Cota mentre un no ragionato viene da Italo Bocchino. «L'ipotesi dell’ora di insegnamento di islam nelle scuole va letta – sostiene il vicecapogruppo del Pdl alla Camera – come la riflessione culturale di una fondazione che studia gli scenari dell’Italia nei prossimi decenni ed è quindi un errore farne oggetto di dibattito politico o addirittura di scontro interno nel Popolo della Libertà e nella maggioranza». Più netto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Car-
lo Giovanardi che enuncia «quattro fermissimi no» che sono: «non ghettizzare gli islamici»; chi viene nel nostro Paese deve conoscere la nostra cultura «intrisa di cristianesimo»; non si sa quale islam insegnare viste le divisioni tra sciiti, sunniti, ecc; si devono arruolare insegnanti extracomunitari. Sulla stessa linea il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi e la presidente del comitato Schengen Margherita Boniver: «è il cavallo di Troia verso un multiculturalismo alla olandese». Anche dall’Udc viene una bocciatura con Pierferdinando Casini che definisce l’ora islamica una «proposta avventata» fatta salva la libertà religiosa da garantire per tutte le fedi. Ma nel Pdl, anche se la proposta non ha fortuna, trova consensi però in Benedetto Della Vedova che invita «la politica a guardare avanti»; mentre il senatore valdese Lucio Malan chiede di superare la logica concordataria e di adottare una legge sulla libertà religiosa «adeguata ai tempi».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
sidente del gruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino, che ricorda come questi siano ROMA – Andare avanti con le riforme, a tutti capitoli del «programma di governo». partire da quella sulla giustizia, è un diritto E infatti anche il ministro leghista Roberto e un dovere: il Pdl e la Lega sono convinti Calderoli dà il placet del Carroccio e definidella necessità di una nuova stagione di sce le critiche dei magistrati «ingiustificarinnovamento istituzionale che possa sbar- te» e espressione di una posizione «preconcetta» e «corporativa», pur rare la strade a vecchie e nuoammettendo che il video sul ve lobby. Il Pd e l’Idv però fangiudice Mesiano «è stato una no muro, criticando aspra- CALZINI TURCHESI sonora fesseria». mente governo e maggioranLa maggioranza critica za soprattutto sul fronte dei anche i magistrati che hanrapporti con le toghe. Le posino proclamato lo stato di agizioni continuano dunque a tazione contro il governo. essere distanti e a rendere il Per il ministro Renato Brudialogo sempre più una chinetta si tratta di una protemera. Eppure, per Silvio Bersta «ridicola» perché lo stato lusconi, che non è comunque di agitazione è scattato di intenzionato a farsi bloccare fronte all'intenzione del godai veti di alcun genere, severno di avviare la riforma condo quanto riferisce chi ha della magistratura «senza avuto modo di parlargli, non ancora una parola scritta». è detto che tutte le possibilità La fretta della maggiorandi confronto siano già saltaza nel voler scrivere nuove te. regole per il Pd è però solo L’attesa è per le primarie frutto di una volontà di «vendel Pd di domenica prossima: detta» contro la magistratumolto, è il leit motiv che si rira, afferma il segretario dei pete anche nella maggioranDemocratici Dario Franceza, dipenderà da chi sarà il fu- Protesta anche schini che sceglie di sfoggiaturo segretario dei Democrare un paio di calzini turchesi tici. Il che certo non vuol dire l’Annunziata che nel caso in cui la strategia NON SOLO Dario Franceschini. in solidarietà al giudice Raimondo Mesiano (al centro di bipartisan risultasse preclu- Anche Lucia Annunziata solidaun reportage di Canale 5 volsa il Cavaliere si farebbe inti- rizza con il magistrato preso di to a metterne in discussione morire: a chiedere le riforme, mira da Canale 5, il giudice Raila credibilità). «Qui si attacva ripetendo, è il Paese che ha mondo Mesiano. Nella trasmiscano le libertà come nel secoassoluto bisogno di essere sione “In 1/2 ora” su Rai 3, un'inlo scorso: quindi basta – è la modernizzato. Raggiungere quadratura ha svelato il colore questo obiettivo è un tassello dei calzini della conduttrice, (nel- promessa del candidato alla del puzzle dell’azione di go- la foto). L'indumento è il simbolo nuova segreteria del Pd - con verno, un altro modo per della protesta contro l'aggressio- lo sciocco ritornello dell’anmantenere la promessa elet- ne mediatica al giudice Mesiano. tiberlusconismo». Ancora più dura, come spesso accatorale lanciata ormai quasi de, l’Italia dei Valori: il disedue anni fa e sintetizzata dal motto “Rialzati Italia”. Presidenzialismo, gno del premier «non è quello di un folle – è federalismo e nuovo bicameralismo, ridu- l’attacco del presidente del gruppo alla Cazione dei parlamentari e separazione delle mera Massimo Donadi – ma è il progetto socarriere dei magistrati: l’elenco delle rifor- stanzialmente eversivo di questo dittatome da mettere in campo è stilato dal vicepre- runcolo da operetta che è ormai diventato il presidente del Consiglio».
|
Lunedì 19 ottobre 2009
Inchiesta Trisaia, Basentini archivia: dopo anni non si può ricostruire cosa realmente accadde
«Impossibile trovare la verità» C’era l’interesse degli 007 di mezzo mondo, Medio Oriente compreso di ENZO QUARATINO ROMA - In primo piano le attività nucleari svolte in un sito italiano e il sospetto di traffici illeciti di armi e materiale strategico e di rifiuti radioattivi; sullo sfondo, lo spionaggio svolto da agenti segreti di mezzo mondo intorno a quel luogo; nel mezzo, gli interessi della ‘ndrangheta per il business legato a quel traffico illecito. Sembra la trama di un film di spionaggio ed, invece, è il contenuto di un’inchiesta svolta dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Potenza Francesco Basentini che ha riguardato il centro Enea Trisaia di Rotondella (Matera), dove, a partire dagli anni Settanta, è avvenuto il riprocessamento di combustibile nucleare. In quel centro del materano, riconverito ad attività di ricerca per l’ambiente e l’agro-alimentare, sono tuttora presenti, con elevato livello di protezione, 64 elementi di combustibile irraggiato, mai trattati, provenienti dal reattore nucleare americano di Elk River. L’inchiesta giudiziaria ha determinato una richiesta di archiviazione (tuttora all’esame del gip) per diverse persone, compresi alcuni dirigenti del Centro, succedutisi negli anni, ed esponenti della ‘ndrangheta: gli accertamenti - si rileva dalle motivazioni del provvedimento - non hanno consentito di raccogliere prove, ma neppure di fugare i sospetti, sia per quanto riguarda l’ipotesi di traffico di armi e materiali strategici (in particolare plutonio, elemento base della bomba atomica, che l’Enea sostiene di non aver trattato nel Centro), sia per quanto riguarda il traffico di rifiuti radioattivi attraverso le cosiddette «navi dei veleni». A quasi 30 anni di distanza - ha osservato il pm Basentini - «è oggettivamente quasi impossibile ricostruire fedelmente cosa i vari organi, i tecnici e i soggetti titolari della politica nucleare abbianofatto all’interno del Centro Trisaia nel corso degli anni» L’indagine ha fatto riemergere particolari già conosciuti su vicende note (tra le quali l’omicidio della giornalista Ilaria Alpi);ma, soprattutto,l’interesse dei servizi segreti di diversi Paesi per le attività nucleare che avvenivano nel Centro della Trisaia. A parlare al magistrato dell’intrigo internazionale è stato Guido Garelli, il quale ha detto di essere stato ammiraglio di un non meglio precisato esercito dell’Autorità Territoriale del Sahara Occidentale e dignitario di un servizio d’intelligence che avrebbe operato nell’interesse del Regno Unito, con base a Gibilterra. In possesso di tripla cittadinanza - iugoslava, italiana e del Sahara Occidentale - egli, proprio per conto dell’intelligence del Regno Unito, avrebbe spiato le attività del centro Enea di Rotondella, nel periodo durante il quale si svolgevano attività di ricerca e scambio informativo
Uno dei relitti sui fondali del Tirreno
BREVI RADICALI
Sit in all’Arpab SI terrà oggi, presso la sede dell’Arpab di Potenza, il sit in dei radicali lucani che daranno vita anche a una conferenza stampa sul tema “I Veleni industriali e politici della Basilicata”. Appuntamento alle 11.30 con Elisabetta Zamparutti, deputato Radicale, Bruno Mellano, presidente di Radicali italiani, Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani che affronteranno il tema “i veleni industriali e politici della Basilicata”.
CAUSA TUFAROLI
Sentenza pro-ente
Ricerche lungo la costa di Maratea
IL CASO SOLLEVATO DAL QUOTIDIANO
E’ salpata la Mare Oceano
Radicali: «Perchè gli strumenti non sono stati concessi al pm?»
MARATEA –E’salpata da Termoli sabato mattina 17 ottobre attorno alle ore 11 la nave che svolgerà le ricerche sottomarine denominata “Mare Oceano”, il cui compito sarà quello di scandagliare il sottofondo marino in Calabria, al largo di Cetraro e nei fondali lucani di Maratea, dove c’è il sospettochesi possatrovareil relitto di una nave contenente rifiuti pericolosi. La “Mare Oceano” non è nuova ad approdi. Sitratta diuna navedotata delle più moderne tecnologie per lavori subacquei, tra cui un Remotely Operated Vehicle. L’operazione è stata ordinata dal Ministero dell’Ambiente. Oggi arriverà la “Mare Oceano” presso il porto di Vibo Valentia sul cui fondale saranno effettuate ricerche attraverso un robot “Rov” di quarta generazione in grado di operare in profondità trasmettendo immagini ad alta definizione, di fare prelievi, carotaggi e rilevazioni di radioattività. L’imbarcazione sarà impiegata oltre che in Calabria anche nei fondali luca-
ni della costa di Maratea dove, secondo il pentito della ‘ndrangheta, Francesco Fonti, sarebbero state inabissate navi cariche di scorie inquinanti. Il sindaco di Maratea è sempre in stretto contatto telefonico con i vertici del Ministero dell’Ambiente, che stanno seguendo l’evolversi di questa situazione che potrebbe avere esiti preoccupanti sul turismo vera fonte economica della cittadina nota a tutti come la “Perla del Tirreno”. Numerosi amministratori dell’alto Tirreno cosentino hanno già chiesto un intervento concreto per ricercare possibili navi affondate, ed effettuare eventualmente la bonifica. Intanto, l’inchiesta iniziale condotta dal procuratore di Paola, Bruno Giordano, in merito alla nave rinvenuta al largo di Cetraro, è stata trasferita già da alcune settimane alla Dda di Catanzaro che mercoledì incontrerà una delegazione, guidata dal sottosegretario Roberto Menia con gli enti locali. Emilia Manco
«Chi blocca quel giudice?». Così il deputato radicale eletto in Basilicata, Elisabetta Zamparutti, con il segretario lucano dei Radicali, maurizio Bolognetti, ha presentato un’interrogazione a seguito di un articolo apparso sul Quotidiano che aveva svelato come al pm antimafia Basentini fosse stato negato l’uso di un mezzo per rintracciare i rifiuti. «La lettura dell’intervento di Paride Leporace dedicato ai veleni lucani, lascia inquieti e attoniti - avevano scritto -La procuradi Potenza avrebbe chiesto di poter disporre del sistema di telerilevamento Dedalus, in dotazione alla Gdf». Hanno spiegato di far «fatica a comprendere le ragioni del diniego». Nell’interrogazione, Zamparutti spiegava che la tecnologia Lara in dotazione al Cnr è ritenuta utile ai fini delle ricerche di rifiuti tossici così come diverse società pubbliche e private che hanno bisogno di conoscere
in ambito nucleare da parte dell'Italia e di Paesi mediorientale, con stages di tecnici iracheni e pakistani che frequentavano il centro. Gli anglosassoni - a dire di Garelli ipotizzavano l’esportazione di armi, tecnologie e materiali radioattivi dall’Italia verso il Medio Oriente, che avrebbe consentito a Paesi di quell’area - Iraq e Pakistan in particolare - di dotarsi di armi nucleari. Garelli, peraltro, non sarebbe stato il solo a condurre attività informativa sul sito nucleare, in quanto - è emerso dalle indagini -
anche la Cia, il Mossad e il Sismi (strutture di spionaggio rispettivamente di Stati Uniti, Israele e Italia) hanno svolto analoghe attività di intelligence per monitorare l’eventuale trasferimento di materiale strategico nei Paesi mediorientali. Ma il Centro della Trisaia non avrebbe interessato solo gli 007. Ha raccontato il pentito della ‘ndrangheta Francesco Fonti (che di recente, con le sue dichiarazioni, ha fatto ritrovare nel mar Tirreno il relitto di una nave probabilmente carica di rifiuti) che il clan
Musitano, che operava nella Locride, si sarebbe servito dello stesso Fonti per mantenere i contatti con il Centro di Rotondella, nel quale sarebbero stati stoccati moltissimi fusti contenenti scarti di lavorazioni di materiale radioattivo. La gran parte di quei fusti, con l’intervento dello stesso Fonti - ha raccontato quest'ultimo - sarebbero stati poi caricati a bordo di navi, con destinazione Somalia. Un’altra parte di quei bidoni sarebbe stata interrata in alcuni siti a ridosso della statale 407 «Basentana»,
i diversiparametri dellemutate condizioni naturali ed antropiche del sottosuolo fanno ricorso allo scanner iperspettrale Mivis. «Come ricordato nell’interrogazione 4-04174, il pentito Fonti ha dichiarato, in merito all’affondamento delle navi dei veleni, che si era deciso di farne affondare “una verso lo Ionio, a Metaponto, e l’altra verso Maratea”; dopo il ritrovamento del relitto Cetraro, la nave Astrea è giunta nelle acque di Maratea dove sta effettuando ricerche in mare senza punti di riferimento». Allora «si chiede di sapere - prosegue l’interrogazione - per quale motivo non è consentito ai magistrati lucani ricorre al telerilevamento per l’individuazione di rifiuti tossici; per quale motivo non è consentito verificare l’attendibilità delle dichiarazioni del pentito Fonti con la tecnologia in dotazione alla Guardia di Finanza e denominata Dedalus».
nel materano. I riscontri operati dai Carabinieri del nucleo tutela ambiente alle dichiarazioni di Fonti e di Garelli hanno dati risultati di segno opposto: nei siti materani indicati dal pentito della ‘ndrangheta non è stata trovatatraccia deifusti interrati; le dichiarazioni di Garelli hanno, invece, trovato diversi riscontri, uno addirittura insperato. Egli ha raccontato che una sera, sul finire degli anni Ottanta, in occasione di una delle missioni in Basilicata per conto dei servizi segreti inglesi,
IL Consiglio di Stato, con dispositivo di sentenza 658 del 13 ottobre 2009 ha definito il giudizio proposto dai signori Tufaroli contro l’amministrazione provinciale di Potenza in senso favorevole all’Ente. Lo ha reso noto il presidente della Provincia, Piero Lacorazza, che in una nota ha spiegato come si sia trattato «di un lungo contenzioso riguardante la realizzazione di una strada di collegamento della statale 658 con la Diga di Acerenza». Il contenzioso era sorto con il ricorso proposto dai signori Tufaroli, proprietari di alcuni terreni interessati alla realizzazione dell’opera, che erano stati investiti da un decreto di di occupazione di urgenza dei terreni. «La sentenza del Consiglio di Stato – ha affermato Lacorazza – è un risultato molto importante raggiunto dall’Ente, grazie all’ottimo lavoro svolto dal settore Contenzioso e dall’ufficio Legale. La sentenza favorevole impedisce la distruzione di un’opera pubblica quasi interamente realizzata, a servizio della collettività».
MIGRANTI
Tg3 Shukran SI parlerà anche degli immigrati impegnati nella raccolta dei pomodori a Palazzo San Gervasio nella puntata di «Tg3 Shukran», in onda oggi alle 12.25 su Raitre. era rimasto in panne alla periferia di Potenza mentre era a bordo di una Fiat Croma targata ETS 015 EM (ETS indicava Excercite Territoriel du Sahara). La vettura - ha riferito - era stata depositata in un impianto di un soccorso stradale ubicatonella periferia del capoluogo lucano per essere avviata alla demolizione. Quasi 20 anni dopo, i carabinieri hanno individuato quell’impianto e, quasi increduli, hanno avuto in consegna dal titolare una targa straniera: ETS 015 EM.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 ore in Basilicata
6
Lunedì 19 ottobre 2009
7
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Erano scappati in tre dalla casa famiglia di Campomaggiore a cui erano stati affidati
Si cerca un giovane afgano In due trovati alla stazione con il biglietto per Foggia: ci erano andati in taxi NON era la prima volta che gli agenti della Polizia li fermavano. Era accaduto 18 giorni fa, clandestini, minorenni, erano andati via tutti e tre dall’Afghanistan. Ieri pomeriggio, hanno tentato di nuovo di scappare, questa volta dalla casa famiglia in cui erano stati accomapagnati (per i minori non c’è l’immediatezza dell’espatrio): due di loro son stati trovati dagli agenti della Polfer alla stazione. Si cerca ancora il terzo ragazzo. Non parlano italiano, di etnia Psthun, erano arrivati in Italia probabilmente con uno di quei viaggi lunghi e dolorosi a cui ormai le cronache sono abituati: autostop, forse un camion o angoli di treni nascosti alla vista. Chilometri che portano dal Medio Oriente all’Europa. Il loro viaggio si era interrotto a Potenza, poco più di due settimane fa. Senza documenti, erano stati accompagnati presso una casa famiglia di Campomaggiore a cui erano stati affidati. E ieri pomeriggio, proprio il responsabile della struttura ha dato l’allarme. Le ricerche hanno subito messo in comunicazione le varie forze di polizia. In giro per la città volanti, squadra mobile, e ovviamente, un controllo particolare sulle vie di uscita della città. Qualcuno li aveva visti allontanarsi su un taxi chiaro, probabilmente cercavano di raggiungere il capoluogo. Allora ecco, l’allerta alle stazioni di Potenza. Poco più che bambini, poco meno che
adolescenti. Quel taxi lo hanno pagato con soldi propri e hanno raggiunto la stazione centrale della città. Alle tre del pomeriggio, però, con la stazione semideserta e l’allarme già diramato, non sono passati inosservati. Gli agenti della Polfer li hanno riconosciuti. Tratti orientali, ma erano solo in due. Hanno provato a scappare, ma raggiunti, hanno lasciato che gli agenti si prendessero cura di loro. Silenzio, al massimo poche parole in un inglese sbilenco. Meglio chiamare un interprete. E con la lingua che a loro suonava familiare, il persiano, è stato più semplice ricostruire la loro storia. Avevano già in mano i biglietti del treno per Foggia: forse lì hanno qualcuno che li aspetta o che ha promesso loro qualcosa, un lavoro, un viaggio verso altre sedi, un passaggio. Sembra volessero arrivare fino in Norvegia. E proprio la destinazione del biglietto ha mobilitato gli agenti (il lavoro di ricerche ha coinvolto tutto il personale delle varie squadre della Questura): ma sul treno per Foggia, dove si è pensato che il terzo ragazzo, il più grande dei tre, potesse essere salito, non c’era traccia di un giovane afgano. Magari è ancora in città. O forse no. La Polizia ha avviato le ricerche nelle chiese, nei bar, controllando le vie di uscita del trasporto pubblico, treni e autobus. Potrebbe essere ovunque. Ovunque fuori o dentro questa città. Sara Lorusso
STORIE DI CITTÀ
Un cliente troppo irruente Agenti della Polfer a lavoro negli uffici di Potenza
La stazione centrale di Potenza
AVVISO AI LETTORI La solidarietà al Quotidiano IN tanti, lettori, associazioni, istituzioni, avete inviato al nostro giornale messaggi di solidarietà o interventi dopo l’annuncio della querela da parte del senatore di Italia die valori, Felice Belsario, a seguito della pubblicazione di alcuni articoli sugli “inciuci” nel partito. Solo per motivi di spazio, legati ad esigenze tecniche, chiediamo di attendere. La pubblicazione di questi interventi troverà spazio già domani.
IL CASO
Cabina elettrica in fiamme: arriva il generatore
La centralina elettrica in fiamme a via del Gallitello (foto Andrea Mattiacci)
Una cabina elettrica di uno dei palazzi di nuova realizzazione di via del Gallitello è andata in tilt, ieri mattina. Scintille, fumo e fiamme che hanno - senza fortunatamente danni alle persone - fatto scattare l’allarme. Prevedibile la paura dei residenti e di quanti, titolari di attività commerciali in zona, hanno subito chiamato soccorsi. Sul posto sono interve-
nuti i Vigili del fuoco, mentre alcuni tecnici dell’Enel si sono messi al lavoro per cercare di ripristinare l’energia elettrica negli edifici interessati. Le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento. Per consentire alle attività commerciali di continuare a lavorare, nel pomeriggio l’edificio è stato raggiunto da un gruppo elettrogeno (f.M.) .
Intervenuti per prestare soccorso e malmenati mentre facevano il proprio dovere. E’accaduto ad alcuni agenti della Polfer intervenuti, nei giorni scorsi, per placare - su richiesta deltitolare diunesercizio neipressi dellaStazione- unclientetroppo irruente.Dopoaver inveitoneiconfronti deigestori del locale, l’uomo pare abbia deciso di prendere di mira gli agenti che, invano, hanno provato a calmarlo con le buone. Il signore, dopo aver aggredito verbalmente i poliziotti - secondo alcunetestimonianze -più che nervoso,si èscagliato contro gli agenti, colpendoli (tanto che uno è dovuto ricorrere alle cure dei medici) e costringendoli a vari tentativi prima di riuscire a trattenerlo negli uffici, dove ha continuato a lungo ad offendere e ad agitarsi, anche con rischio per la propria sicurezza. Chiamato il magistrato, nominato un’avvocato d’ufficio, l’uomo, risultato essere un pluripregiudicato, è stato portato in carcere per lesioni, resistenza, minacce e oltraggioapubblico ufficiale.Inattesadelprocesso (èstatodisposto il giudizio per direttissima) è stato rilasciato.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Potenza
Lunedì 19 ottobre 2009
A Melfi i funerali della donna che ha dedicato una vita agli altri. Avrebbe partecipato alle primarie del Pd
Il doloroso addio a Marina Sabato mattina l’incidente: stava raggiungendo come sempre il tribunale CON LE DONNE IN TRIBUNALE
Si terranno stamani, a Melfi, i funerali di Marina Senigaglia, la donna vittima di un grave incidente stradale, avvenuto lungo la Potenza-Melfi sabato mattina. Psicologa presso la Asl cittadina, Marina era impegnata in politica (avrebbe concorso alle primarie del Pd per la mozione Franceschini-Restaino) e nel sociale. Lascia un vuoto profondo nella comunità e in quanti, soprattutto per lavoro, ne hanno apprezzato capacità, carisma, serietà. Stava andando a lavoro, stava raggiungendo il capoluogo, dove era attesa in tribunale, sabato mattina. E proprio chi in quelle stanze ha imparato a conoscerla, ne traccia un ritratto, segnato dal dolore e dalla consapevolezza. di ASSUNTA BASENTINI «CARA Assunta, perdonami se ogni volta che vengo di sabato in tribunale occupo la tua stanza! Un bacio. Marina». «Ti perdono, ti perdono, ma solo perché sei tu ,carissima Marina! Ti voglio bene, Assunta». Due post-it gialli in un piccolo fermacarte verde e arancione, a forma di fiore. E’ stato l’ultimo messaggio scritto che mi ha lasciato Marina. Pochi giorni fa l’avevo cercata per chiederle di aiutarci nella ricerca di alcuni dati. Come sempre è stata disponibile, con una serietà e con un rigore professionale che rendevano il suo lavoro assolutamente affidabile e prezioso. In una lunga e importante amicizia, di circa trent’anni, nata come un rapporto di colleganza, ho avuto la for-
tuna di conoscerla come persona, con la sua semplicità, la sua operosità, l’onestà intellettuale, la passione civile, l’eleganza di uno stile raffinato e sobrio, l’ironia discreta e sussurrata di una mente acuta e brillante. E poi - cosa a cui teneva di più è stata figlia, sorella, moglie e mamma di grandi sentimenti, forte, sicura e amorevole. Quando eravamo due giovani psicologhe e Marina era giudice onorario ci definivamo «due ragazze indisciplinate, ma con la testa sul collo». Abbiamo collaborato insieme in tante situazioni e storie difficili. Per i giudici, per gli operatori sociali, per me, la sua professionalità e il suo equilibrio rappresentavano una garanzia. Negli anni è diventata un riferimento sicuro, un punto luce per tutti gli operatori del socio sanitario,
Il sostegno agli ultimi
Marina Sinigaglia, tra le sue passioni, anche lo scoutismo
una persona perbene e una grande professionista. Ho avuto la notizia della sua morte dopo la telefonata di un caro amico, magistrato, che mi chiedeva l’età di Marina. Avevo appena visto al telegiornale le immagini del tragico incidente e in un attimo, guardando la macchina, mi ha sfiorato la mente l’immagine di Marina che apriva la portiera. Ho allontanato quell’immagine dalla mente con paura e angoscia. Poi, il tempo di un minuto, e
una nebbia ,impenetrabile e maligna, del colore della morte, ha restituito, senza vita, la sua immagine. Carissima Marina, promettimi che continuerai a inviare messaggi di speranza e di amore con dei post-it azzurro cielo, al tuo Matteo, a Nicola, alla tua mamma, ai tuoi cari, agli amici, a tutte le persone che hanno avuto la fortuna d’incontrarti. Lo so che è troppo poco, ma ci aiuterà a sentirci meno soli. Ciao, dottorè!
Con Marina Sinigaglia alla fine degli anni ‘90 abbiamo lavorato ad alcuni processi penali per casi di stupro. Ed oggi posso affermare che Melfi e l’intera zona del VultureMelfese perdono una donna capace di essere vicina professionalmente alle donne in difficoltà, quelle meno abbienti, quelle che non hanno nessuno, quelle degli abusi in famiglia e dei soprusi nella società. Marina riusciva a farleparlare, afarle sfogare,a limitarele evidentipaure. Stava loro accanto accompagnandole dal magistrato durante le denuncie degli abusi che per anni avevano subito. Era quindi uno “strumento” di liberazione, di ribellione e le donne la guardavano, durante le udienze in cui si celebrava il processo contro il proprio aguzzino, come un baluardo, una sicura ancora di salvezza. Non è facile testimoniare contro uno stupratore, soprattutto poi se è un familiare, dinnanzi ad un Tribunale esotto ilfuoco incrociatodiaccusa edifesa, perricordare particolari agghiaccianti e situazioni devastanti. Ma Marina era lì, al loro fianco, a sostenerle, a spingerle, a sorreggerle durante tutto il percorso processuale con quei suoi grandiocchi che tranquillizzavano econ la sua parola che era si “professionale”, ma altrettanto personale. Continuava a seguirle anche dopo il processo aiutandole a ritornare alla normalità lavorativa e famigliare. E quando mi incontrava con il suo sorriso mi diceva «sai quella ragazza lavora al nord dove sono riuscita a sistemarla», oppure «sai quell’altra si è sposata e aspetta un bambino». Lei non era solo una grande esperta nel suo settore, ma riusciva anche a dire grandi parole e a trattare i concetti più attuali sulle problematiche più varie ai numerosi convegni in cui è stata relatrice. Operativa e senza fronzoli si proiettava nelle problematiche degli altri per affrontarle e risolverle, per aiutare. Maria Pina Palmieri
Genzano Pizzuti, ex assessore della Comunità montana attacca sull’apertura della discarica
«Non abbiamo fatto noi gli atti» Il consigliere comunale rimprovera il comprensorio: «Il paese lasciato solo» GENZANO DI LUCANIA – Non c’è spazio per dubbi o secondi fini riguardo al futuro utilizzo della vasca (di ben 95mila metri cubi) progettata per contrada Mattinella: nessun alleato a Genzano dove tutti, ma proprio tutti sono disposti a far scudo in un territorio già esangue e da un lungo decennio sfruttato e scempiato. Infatti, dopo aver vagliato con attenzione le argomentazioni portate avanti dal Comitato, anche il sindaco comincia a nutrire dubbi sulla veridicità delle promesse fattegli, ed è deciso ad andare fino in fondo nella questione. Così, insieme al consigliere Giovanni Pizzuti, (ex assessore della Comunità montana), ha già chiesto al presidente della Regione, Vito De Filippo e al presidente della Provincia, Piero Lacorazza un “faccia a faccia” risolutivo, che dovrà assolutamente avvenire prima del 20 ottobre, data prevista per l’apertura delle buste relative all’appalto dei lavori per la “grande buca” tanto contestata. E’ lo stesso Pizzuti a chiederci di rendere pub-
blico il suo punto di vista (condiviso, a suo dire, dall’intera amministrazione), dopo essere stato vittima di accuse che ritiene affatto ingiustificate. «In qualità di assessore della Comunità montana Alto Bradano – afferma – , assieme ad altri, accettai il progetto di un impianto di smaltimento rifiuti di nuova generazione quando ancora non esisteva alcuna ordinanza del presidente della Regione, sotto l’implicita condizione che il tutto si sarebbe potuto realizzare esclusivamente previo avvio di un programma di raccolta differenziata spinta, che purtroppo non è ancora agli albori». «Quel che poi è avvenuto a partire dal 1 luglio scorso, col subentro delle Comunità locali, non è in alcun modo imputabile all’ex consiglio della Cm, essendocene tornati tutti a casa, dopo aver lasciato i poteri nelle mani del commissario straordinario». «Quindi, allo stato attuale delle cose – continua
senza veli, indirizzando verso i vertici istituzionali presneti nel capoluogo i propri strali – non è detto che ci sia stata correttezza negli ultimi atti susseguitisi, la responsabilità dei quali era di Provincia ed alla Regione». «Ma se si crede – conclude l’ex assessore – di poter continuare a risolvere il problema dei rifiuti del capoluogo penalizzando la nostra area, stavolta l’errore di calcolo è davvero grosso, poiché non siamo disposti a rimanercene con le mani in mano qualora risultasse evidente che il piano provinciale dei rifiuti è completamente fallito». Pizzuti, tra le righe, non lesina un rimprovero neanche ai restanti paesi del comprensorio, i quali «per un decennio hanno alleggerito i propri bilanci grazie “all’immondezzaio” di Genzano, ed ora, in questo momento cruciale per tutti, lasciano solo questo paese, a marcire in una “sporcizia”che, per quanto forse non se ne rendano ancora conto, “puzza” anche sul loro futuro». Gianrocco Guerriero
Discarica a Genzano
IL CASO SOLLEVATO SENISE - Per i terreni golenali sul fiume Sinni, «serve una Conferenza di servizio». Sull’argomento, il consigliere provinciale Luigi Viola (Provincia futuro) ha inviato una lettera al presidente della Regione, Vito De Filippo, e all’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti. E spiega di aver deciso di farsi carico dell’argomento dopo diverse sollecitazioni ricevute dagli agricoltori dell’area del Sinni. Ma tanto per rendere chiara l’emergenza, Viola fa anche una breve cronistoria della vicenda. Era il 2000 e in «occasione della realizzazione della diga di Montecotugno di Senise furono espropriati circa 2000 ettari di proprietà di cui circa la metà terreni produttivi - scrive - Per non sottrarre linfa vitale a una economia prevalentemente agricola dell’area si decise di recuperare, per gli stessi fini, le aree che fiancheggiano il corso del fiume Sinni, ricadenti nei comuni di Senise e Chiaromonte». Ecco al motivazione della deli-
Nel Senisese, la vecchia e irrisolta vicenda dei terreni golenali lungo il fiume Sinni
«Subito una conferenza di servizio» bera di Giunta Regionale richiamata dal consigliere (la numero 2768 del 1982) con al quale veniva disposto il finanziamento in favore dell’Ente Irrigazione per il “Progetto di Riscatto e Valorizzazione” di dette aree golenali che veniva affidato a ditta privata per la relativa esecuzione. «Terminati i lavori di recupero - continua il riassunto storico del consigliere provinciale - l’ente Irrigazione ha frazionato i terreni in lotti, curandone l’accatastamento». Il risultato fu di 45 lotti (ciascuno di circa 2 ettari) per gli agricoltori, 2 lotti di 7 ettari alle cooperative e un lotto di 5 ettari destinato al “Progetto Speciale Senise”. Ma l’iter amministrativo prosegue ancora visto che con una
successiva delibera, la giunta regionale autorizza l’Esab (ente per lo sviluppo agricolo di Basilicata, oggi Alsia) a provvedere agli adempimenti necessari per l’assegnazione delle aree recuperate. Così, l’Esab, con un proprio atto, approva la graduatoria degli aspiranti all’assegnazione di questi lotti, tra cui proprio coloro che erano stati espropriati dei terreno per la realizzazione della diga di Montecotugno. Nel 1986, ancora una delibera regionale che «fa propria la graduatoria predisposta dall’Esab e assegna i terreni nella forma di “custodia” in base ai punteggi dei candidati - prosegue Viola Eppure, a distanza di oltre venti anni dalla consegna la questione resta ancora sospesa. Difatti,
in tutti questi anni, per gli assegnatari non è stato possibile accedere a tutta una serie di finanziamenti agevolati di cui avrebbero potuto usufruire al fine di migliorare i processi produttivi risultando, così compromessa la possibilità di dare maggiore impulso all’economia locale improntata all’agroalimentare». Questo perchè il titolo di “custodia” - ricorda il consigliere provinciale di Provincia futuro non è ritenuto idoneo a validare un programma di investimento condotto sui terreni in questione». Ve detto, spiega Viola, che «negli anni scorsi, su spinta propulsiva degli interessati e di alcuni amministratori locali (all’epoca Viola era sindaco di Chiaromonte, ndr) si tenne in Regione una
Conferenza di Servizio, convocata dall’allora presidente Bubbico, nel tentativo di fare chiarezza sull’argomento per addivenire ad una rapida soluzione». Peccato che «da allora, a distanza di circa sei anni, nonostante l’impegno dello stesso presidente e di alcuni funzionari, oggi siamo al punto di partenza», conclude la lunga lettera. «Siamo consapevoli che la vicenda non è di facile soluzione ritenendo necessario il coordinamento tra Regione e Demanio, ma essendo la questione divenuta, in un periodo di grave crisi economica, di vitale importanza sia per gli interessati che per l’intera area, non ci si può sottrarre dal fare ogni tentativo possibile per addivenire a una soluzione rapida e risolutiva». Allora non resta che l’appello alle istituzioni per una veloce soluzione della vicenda, con il suggerimento di convocare una conferenza di servizio con funzionari, agricoltori ed amministratori locali.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
8 Potenza e Provincia
Lunedì 19 ottobre 2009
9
Parla Aldo Di Fazio, dell’Unità di Medicina legale della Asm, a capo di un team di esperti
Scheletro in una cornice di gesso Una tecnica speciale per trasferire le ossa sotto esame all’ospedale di Matera NELL'unità di Anatomia Patologica dell'ospedale Madonna delle Grazie, lavora un pool multidisciplinare composto da archeologi, antropologi, medici legali, odontoiatri e radiologi per indagare sulla storia di uno scheletro del Neolitico rinvenuto un anno fa in località Barricelle di Marsico Vetere (Potenza), durante i lavori di scavo per un oleodotto. Il reperto, prelevato dal dottor Aldo Di Fazio (responsabile della Unità di Medicina Legale dell'Azienda sanitaria di Matera), era sta- L’èquipe di esperti al lavoro to trovato accanto ad un altro scheletrogiàesaminato nellescorseset- ni ridotte, come se questo soggetto timane nell'ateneo barese. I resti, , avesse una grossa testa e un grosso di sesso maschile, sono sottoposti bacino. Non è un fattore patologico ad analisi di antropologia forense e ma legato ai cambiamenti che si soad esami di Tomografia assiale no verificati». Le prime indagini gecomputerizzata (Tac). Per l'Indivi- netiche sono già state effettuate: duo A (così è stato denominato il se- «Saranno necessari ancora alcuni condoscheletro), trai 22ei 24anni, mesi di lavoro ma alla fine potremo i professionisti coordinati da Di Fa- dare un quadro completo di tutti gli zio con esperti della Soprintenden- elementi. Per rimuovere gli scheleza per i Beni archeologici della Basi- tri - aggiunge - abbiamo usato una licata e del professor Francesco In- tecnica particolare, prelevandoli trona (direttore della Scuola di Spe- con la terra che li circondava. In cializzazione di medicina legale del- precedenza era stato effettuato un l'Università di Bari) hanno lavorato rilievo laser del sito che consentirà solo sul cranio, sul rachide e sul ba- dileggere il tracciato, ricreando la cino: «In questa fase - spiega Di Fa- sede del rinvenimento. Un po' come zio - è emerso che le vertebre, soprat- accaduto per la “Donna di Ostuni”: tutto le cervicali, sono di dimensio- un calco in resina che viene prodot-
to dalle macchine che trasformano in plastilina la lettura laser. Questi scheletri erano fragilissimi e conglobati in un terreno argilloso: per evitare di romperli abbiamo fatto uno scavo, una colata di gesso e li abbiamo portati via come se fossero dentro un quadro». Un “prelievo sul campo” che risalealloscorsoanno: «Iduescheletrisottolinea ildottor Di Fazio- furono portati entrambi al museo Ridola di Matera. Il primo, l'Individuo B, lo abbiamo studiato a Bari perché nell'ospedale di Materanon era ancora disponibile la Tac. Il mio obiettivo era poter studiare lo scheletro in loco e far leva sulle nostre professionalità. In particolare, stanno collaborando il dottor Andrea Molino, la dottoressa Maria Antonietta Bruno di Anatomia patologica, il dottor Michele Nardella e Claudia Lopez della Radiologia dell'ospedale Madonna delle Grazie di Matera». Entro il 15 dicembre dovrebbero essere pronti i risultati degli esami: «Si sta prolungando l'analisi del Dna perché non riusciamo ad ottenere risultati validi. Quando passa molto tempo la degradazione del Dna rende molto difficile trovarlo». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Il Carrello della solidarietà
Una mano tesa per chi ha fame IL numerodella persone chenon sono in grado di provvedere autonomamente al proprio sostentamento è in continuo aumento, favorito anche dalla recente crisi economica. Nasce per questo, l’iniziativa promossa dalla Caritas diocesana Matera-Irsina che sabato ha impegnato i propri volontari nel Carrello della solidarietà, coinvolgendo quasi tutti i supermercati cittadini in cui acquistare, insieme alla spesa abituale, prodotti di prima necessità per le famiglie più bisognose. «I poveri purtroppo, aumentano sempre di più - spiega Bruna Sabino, volontaria -Questa iniziativa, dunque, si presenta con un simbolo molto importante, quello del carrello, con cui si fa la spesa quotidiana ma con il quale di può fare molto di più acquistando dei prodotti che andranno a riempire il carrello dei più bisognosi». L'iniziativa di solidarietà quest'anno è stata caratterizzata anche dal coinvolgimento dei supermer-
Volontarie in un supermercato
cati della provincia ma anche di altre attività tra le qualiquelle che vendono articoli per la prima infanzia che sono sempre tra i più richiesti. L’iniziativa ha consento nel 2008 di aiutare 500 famiglie. «La gente ha risposto in maniera molto positiva all'iniziativa, si contribuisce anche con poco ma con il necessario- aggiunge Serena Vigoriti -Meno disponibilità viene dagli anziani forse perché anche per loro oggi è difficile vivere e devono risparmiare quanto più possibile». L'iniziativa è proseguita per tutta la giornata. Milena Scalcione matera@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera
Lunedì 19 ottobre 2009
Nuovo spazio per lo sport Lavori in corso per il campo di calcio in erba sintetica e per il PalaErcole POLICORO - Novità in vista per le infrastrutture sportive in città. «Dopo aver completato i lavori del campo sportivo Rocco Perriello di prossima apertura, ci stiamo dedicando al nuovo progetto di costruzione del campo di calcio di terza generazione in erba sintetica alle spalle del Municipio e a complementare il nuovo impianto polifunzionale PalaErcole di via Umbria - lo spiegano il sindaco Nicola Lopatriello e l'assessore ai Lavori pubblici ed Urbanistica Cosimo Ierone, che aggiungono - sarà una struttura aperta a tutti e destinata ad ospitare gratuitamente le tante squadre di calcio che ci sono a Policoro. In attesa dell’avvio dei lavori, tra qualche giorno spianeremo la superficie all'interno della quale sarà costruito, in modo tale che già da subito possa essere utilizzato. Abbiamo accelerato i tempi poiché le esigenze agonistiche dello stadio comunale, che sarà trasferito in via Lido con il progetto in itinere di riqualificazione urbana Iazzo-Ricino, delle due squadre che militano nel campionato di Ec-
Policoro L’assessore Carbone scrive a Vincenzo Viti
«Quei canali vanno puliti» POLICORO - L'assessore comunale all'Agricoltura, Saverio Carbone ha scritto all'assessore regionale Vincenzo Viti ed al presidente del Consorzio di Bonifica Bradano Metaponto, Angelo Carriero, chiedendo «Un intervento urgente ed immediato del Consorzio per la pulizia dei canali di bonifica ricadenti nel territorio di Policoro. «Già in passato spiega Carbone - abbiamo avanzato richieste per far fronte alle lamentele di cittadini che vedono i canali ostruiti e che impediscono il normale decorso dell'acqua nei poderi degli imprenditori agricoli. Mi rivolgo pertanto agli enti competenti affinché si attivino per soddisfare le esigenze dei cittadini prima che l'approssimarsi dell'inverno possa provocare danni irreparabili alle colture e all'in-
cellenza lucana e quelle che disputano i campionati minori sono tante, e l'uso eccessivo del manto erboso dello stadio principale, comportano una manutenzione eccessiva con il rischio di ripetere gli interventi nel tempo con un aggravio di risorse pubbliche
columità stessa delle persone. In uno spirito di collaborazione istituzionale, pronto all'applicazione della sussidiarietà, mi auguro - prosegue Carbone che questa mia richiesta, che è poi quella dei consorziati che pagano la quota ogni anno, possa trovare una risposta nel più breve tempo possibile. Conosco la sensibilità sia del presidente del Consorzio di bonifica Bradano Metaponto, che dell'assessore Viti e sono sicuro che questa missiva non cadrà nel dimenticatoio. In caso contrario - conclude - la legge consente al sindaco di emettere un'ordinanza con la quale il Comune si accolla l'onere e l'onore della pulizia dei canali, con le spese poi da rifondere al Consorzio stesso». provinciamt@luedi.it
e perdita di tempo delle maestranze comunali. L'idea di questo nuovo campo di calcio - proseguono nella nota il sindaco Lopatriello e l’assessore ai lavori pubblici Ierone - nasce dall'esigenza di ampliare l'offerta sportiva dei nostri impianti pubblici, per dare
la possibilità a quanti praticano il calcio di poter usufruire anche di questo campo dove svolgere partite e tornei, salvaguardando così lo stesso Polivalente, adiacente, che utilizzeremo solo per i grandi eventi». provinciamt@luedi.it
Policoro
Bernalda «Solo un incidente formale ha impedito le elezioni in città»
«Pari dignità per i lucani» Il senatore Chiurazzi invita al voto per le primarie
Il senatore Carlo Chiurazzi
BERNALDA - Sono trascorsi ben due anni dal 14 ottobre 2007 ed il Partito Democratico si ritrova, il 25 ottobre, a dover scegliere il proprio segretario nazionale attraverso la forma delle primarie che, già due anni fa, segnò la nascita e la nuova via di questo nuovo soggetto politico. Parole queste che sono state evidenziate dal Sen. Carlo Chiurazzi durante l'incontro operativo di sabato al-
l'interno della sede del Pd di Bernalda. Un incontro dove si sono alimentate, con gli esponenti del Pd locale, le strade e le basi da dover rendere solide in vista delle primarie prossime e degli appuntamenti elettorali della prossima primavera. Lasciando la parte dedicata alla cittadina bernaldese ed alle elezioni locali, che tratteremo nei prossimi giorni con il candidato sindaco Avv. Leo Chi-
ruzzi, abbiamo chiesto al senatore Carlo Chiurazzi lo stato di salute del Pd e del futuro dopo il 25 ottobre. Il Sen. Chiurazzi da subito ha parlato di momento importante per il PdD e di un partito che sarà ancora più forte e con basi solide dopo le primarie. «Siamo un partito vicino al popolo - ha detto Chiurazzi - e questo viene amplificato dalla scelta che i cittadini possono fare nell'eleggere il proprio segretario, nazionale e regionale, così come si è verificato già in passato con gli altri appuntamenti. La nostra - ha continuato il senatore lucano - è una forma di grande democrazia partecipativa e diffusa tra la gente che di fatto, a differenza degli altri partiti che sono legati al loro leader, possono decidere attraverso un ruolo da protagonisti. Il Pd è in una fase costituente vera che ha visto un iter lungo due anni dove
si sono avuti confronti seri e dove si sono potute fortificare, attraverso gli uomini, le basi di questo partito; ecco, noi non siamo saliti su di un tetto di una macchina una mattina a Milano. Noi abbiamo dovuto mettere insieme la gente, non già per volontà di una sola persona, ma bensì per la spontanea adesione ad un progetto che comprende uomini e donne che si sono confrontati e si sono riconosciuti in questo grande progetto per l'Italia ed alternativo al centrodestra. A Bernalda c'è molto da fare soprattutto perchè si è alla vigilia della tornata elettorale della prossima primavera. Nella cittadina il Pd ha e sta lavorando bene e solo un incidente formale ha impedito le elezioni lo scorso giugno. Il Partito Democratico ha scelto il proprio candidato sindaco attraverso le primarie coinvolgendo an-
che gli alleati del centrosinistra; ecco, il Pd affronta con maturità e con rispetto l'elettorato di Bernalda. Ai lucani invece dico di continuare a credere in questo perno fondamentale dell'alleanza di centrosinistra che è il Pd. Noi parlamentari lucani del Partito Democratico, e la giunta De Filippo, stiamo facendo un lavoro fondamentale soprattutto in questo momento che vede la crisi in pieno atto e che potrebbe lasciare segni irreparabili. Ecco - ha concluso Chiurazzi - i lucani ci devono sostenere perchè dobbiamo combattere un Governo di centrodestra che non fa quello che noi chiediamo e quello di cui le nostre comunità hanno bisogno, ovvero, essere trattate alla pari delle regioni del centro nord». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Istruzioni per il voto Due schede per nazionale e regionale. Sceglie anche chi sta all’estero
Preferenza da comunicare anche on line MONTESCAGLIOSO - Il coordinamento cittadino del Partito Democratico di Montescaglioso ha diffuso le istruzioni per il voto in occasione delle Primarie del 25 Ottobre prossimo. L'appuntamento è definito come un momento molto importante per il partito, dato che saranno eletti il Segretario Nazionale e Regionale del Pd. In seguito sono fornite le istruzioni per esprimere il proprio voto. A Montescaglioso il sito adibito alle primarie del 25 ottobre sarà quello della sede assemblee Pd di Corso della Repubblica, 19. Si potrà votare dalle ore 7 alle 20. Ci saranno due schede: una di colore azzurro per l'elezione del Segretario e
dell'Assemblea Nazionale, un'altra di colore rosa per l'elezione del Segretario e dell'Assemblea Regionale. Si potrà tracciare un unico segno su una delle liste dei candidati ad esso collegati. Il limite di età per il voto è di sedici anni compiuti; oltre a chi è iscritto hanno diritto a partecipare al voto tutti i cittadini italiani e dell'Unione Europea residenti in Italia, cittadine e cittadini di altri Paesi in possesso del permesso di soggiorno che si riconoscono nella proposta politica del partito, si impegnano a sostenerla alle elezioni e accettano di essere registrati nell'Albo pubblico delle elettrici ed elettori, versando un contributo di 2 euro.
I documenti da presentare sono un documento di identità e la tessera elettorale, mentre per i minori di 18 anni è sufficiente un documento di identità. Gli studenti universitari, i lavoratori fuori sede e gli extracomunitari con permesso di soggiorno, possono votare nella città dove studiano o dove lavorano. Questa decisione deve essere comunicata alla sede provinciale del Partito Democratico del luogo in cui si studia o si lavora entro le ore 19 del 23 ottobre: è possibile trovare l'indirizzo su www.partitodemocratico.it. Potranno votare anche gli italiani all'estero, registrati all'Aire (Anagrafe
Italiani Residenti estero), che il 25 ottobre si trovino lontani dal loro rispettivo luogo di residenza, come i militari in missione, il personale del corpo diplomatico e consolare, gli studenti Erasmus, i ricercatori universitari all'estero, i cittadini italiani residenti temporaneamente all'estero, come potranno votare anche gli iscritti ai circoli esteri del Pd. Votare online sarà molto semplice: gli unici requisiti richiesti sono un indirizzo e-mail valido e un cellulare in grado di eseguire telefonate internazionali. Il cellulare sarà utilizzato durante la fase di voto per eseguire il login al sistema attraverso una telefonata verso un sistema di
Il 25 ottobre le Primarie per l’elezione del segretario nazionale
controllo che certificherà il cellulare indicato durante la fase di registrazione. La chiamata sarà gratuita e non ci saranno addebitati telefonici. Le operazioni di voto telematico saranno possibili dalle ore 22 del 24 ottobre alle ore 20 del 25 ottobre, ora italiana, mentre le registrazioni si chiuderanno alle ore 24.00 del
23 ottobre 2009, ora italiana. Il Pd montese ha, inoltre, espresso la sua soddisfazione per l'elezione del proprio Segretario, Angelo Garbellano, a membro del Direttivo Regionale dell'Upi (Unione delle Province d'Italia). Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
10 Matera e provincia Policoro Lopatriello e l’assessore Ierone: «Vogliamo ampliare l’offerta dei nostri impianti»
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Domenica 19 ottobre 2009 Lunedì 19 ottobre 2009
Convegno col Presidente Internazionale Miller
La nostra Università delle Tre Età ospite a Torino Fondando quaranta anni fa la prima università della terza età, il Prof. Pierre Vallas intendeva contribuire allo sviluppo ed alla maturazione culturale degli anziani. In seguito, dal maggio 1968, l'accesso alla università fu aperto anche agli anziani, i quali poterono accostarsi al sapere come le altre fasce di età. Attualmente il contesto è cambiato: i meno giovani dei Paesi sviluppati godono di condizioni di vita che sono andate migliorando e si è unanimemente d'accordo nell'affernare che, ai fini dell'apprendimento, l'età non ha importanza. Tuttavia compaiono all'orizzonte delle nubi: esistono timori per quanto riguarda il finanziamento dei regimi di pensioni, il divario fra i
Paesi del nord e quelli del sud si è ingrandito…….. Con la crisi le nostre città diventano depressive ed un clima di inquietudine aleggia sull'avvenire dei giovani e dei meno giovani. Le nostre Unitre sono sollecitate da tale cambiamento di contesto: nel 2009 il vero problema non consiste più nel chiedersi ciò che la società opererà a favore di questa fascia di età, ma nell'interrogarsi se ciò che i “ meno giovani” possono fare a favore della società. Preparare i “seniores” ad un impegno sociale, culturale ed ecologico, diventa una nuova sfida per l'Unitre. Non si parla più di preparazione al pensionamento, si preferisce parlare di preparazione all'invecchiamento o all'avanzamento della età: il compito è
quindi quello di formare gli anziani affinché essi possono ridefinire progetti di vita in solidarietà con le altre generazioni. Questo il pensiero del Dr. Stanley Miller, Presidente dell'Associazione Internazionale delle Unitre ( AIUTA), che ha tenuto un'ampia relazione nella 1° Sessione del Convegno svoltosi al Lingotto Fiere di Torino nei giorni 9 e 10 ottobre 2009. Il Presidente ha tra l'altro precisato che :” il nostro Convegno costituisce un momento privilegiato nel quale possiamo riflettere insieme su questo nuovo ruolo delle persone meno giovani e riflettere arricchendoci reciprocamente attraverso le nostre differenze culturali.Sono sicuro di incontrare a Torino in
IL TEMPO E IL SUO VALORE NELLA TERZA ETA' Il tempo, spesso inesorabile nemico, in questa stagione della vita può diventare un amico prezioso ed assumere un valore impensabile. Il tempo passato fa rivivere le emozioni più belle perché si scelgono i ricordi migliori: quelli che aiutano a ritrovare sprazzi di giovinezza perduta, consolano nel riprodurre la ricchezza di sentimenti che ha dato senso alla vita, gratificano per gli obiettivi raggiunti, insomma consentono di dare i colori dell'alba ad un ancora indistinto tramonto. E il futuro? Proprio perché è consapevole di avere dinanzi a sé un tempo breve, la persona anziana lo considera prezioso e lo arricchisce di vari significati. Riorganizzando la propria vita, dice spesso a se stessa:”si riparte” e riparte alla grande con l'intento di spendere al meglio il proprio tempo avvalendosi dell'esperienza e saggezza acquisite. Primo obiettivo è quello di metterle a disposizione dei giovani trasferendo loro i valori del passato e aiutandoli nella fatica di crescere. A volte gli anziani si scontrano con un giovanilismo di maniera che si oppone a questo ruolo un po' scomodo, ma non per questo abbandonano lo scopo prefisso. Gli anziani di oggi sono i giovani più fortunati di ieri che hanno vissuto un tempo migliore fatto di certezze e sostanzialità e vorrebbero dare ai giovani i mezzi per combattere e rifiutare la società dell'incertezza e dell'apparenza. Il ruolo di nonno regala a chi ha la fortuna di diventarlo, amore, forti emozioni, meravigliose complicità. In una società così povera di valori, il nonno diventa un valore essenziale ed un punto di riferimento irrinunciabile, la condivisione del tempo libero tra nonni e nipoti assume dunque un importantissimo significato. Ben speso è poi il tempo che l'anziano dedica al sostegno di chi ne ha bisogno e lo vediamo nelle associazioni o nelle corsie degli ospedali a svolgere il proprio volontariato donando una parola di conforto e un sorriso di speranza a chi soffre. Quest'opera di bene dà a chi la compie gratificazione e benessere. Il tempo libero diventa piacevole se chi è avanti con gli anni intesse una vita di relazioni fatta di incontri con gli amici, di passeggiate al parco e appun-
tamenti con chi è abituato a frequentarlo. Qui, oltre al piacere della conversazione, si possono ritrovare emozioni infantili nella riscoperta della natura perché ora c'è il tempo di soffermarsi ad ammirarne la bellezza e l'armonia. Il tempo dedicato alla lettura di quotidiani, libri e riviste aiuta a non perdere il contatto con la realtà intorno a sé. Il computer diventa un nuovo amico e uno strumento di conoscenza e comunicazione. C'è poi la grande risorsa dell' “Unitre” che, oltre a tener desta l'attività intellettiva degli “over”, a consentire la pratica dei loro hobbies e la realizzazione di nuovi progetti, propone una vita di relazioni che allontana la solitudine e il senso di inutilità, i pericoli più frequenti in questa stagione della vita. Il mio pensiero va alle persone della mia sfera affettiva che rappresentano la generazione degli “anta”: Ettore evidenzia il suo carattere paziente nel costruire instancabilmente puzzle sempre più complicati; Isa esprime la sua partecipazione alla vita sociale dedicandosi ad attività politiche; Aldo frequenta la parrocchia di quartiere dove la cura della vita spirituale si accompagna alla possibilità di usare quello spirito organizzativo che lo ha sempre distinto; Giovanna dedica il suo tempo migliore a Luca, Roberto e Antonio, i suoi adorati nipoti, Gina e Lucia si occupano della lotta al bullismo nella scuola; Angelica, Rosanna, Mariolina, Antonietta, Emma frequentano come me l'Unitre; l'elenco potrebbe continuare, ma mi preme sottolineare come intorno a me nessuno avverta il peso degli anni perché sa attribuire al tempo il valore giusto. Per i miei coetanei “grandi”(a noi è gradita quest'espressione) il tempo è da vivere al meglio ogni giorno, ogni ora, ogni attimo, sia quando splende il sole, sia quando il cielo è oscurato dalle nubi, perché si sa che poi ritornerà il sole e senza chiedere nulla in cambio. Ecco, è affiorato un mio caro ricordo: si tratta di un'affermazione scritta da mio figlio sul quaderno delle elementari: “E' così che il tempo diventa amico, perché ciò che conta non è dare anni alla vita, ma vita agli anni. Dina Palese
questa occasione persone provenienti dal mondo intero: Francia,Belgio, Svizzera, Olanda, Spagna, Portogallo, Polonia, Martinica, Canada, Argentina, India, Cina ecc. Il Convegno rappresenta anche l'occasione per indire la prossima Assemblea Generale. Mi appello a tutti i delegati membri dell'Aiuta affinché essi partecipino all'Assemblea per determinare l linee direttrici da seguire nei prossimi anni”. Il Presidente Miller ha ascoltato con grande interesse il concerto delle Corali Unitre, apprezzando in modo molto favorevole la Corale di Potenza, già protagonista in occasione della cerimonia di apertura dei lavori con gli inni di Mameli ed alla Gioia.Successivamente l'ha premiata in
occasione della serata di gala, complimentandosi in modo particolare con la Direttrice, il Soprano Pina Buono Colombo che aveva presentato, agli ospiti del locale caratteristico “ I Cavalieri”, brani di Puccini e Bellini. Il Dr. Miller ha ritenuto
molto positivo il suo soggiorno a Torino e lo scambio di esperienze avvenuto durante la manifestazione : si è riservato di visitare la Basilicata sia per le sue bellezze naturali sia per conoscere meglio “ il fenomeno” Unitre nella Regione. Silvio Aprea
La Corale Unitre al Lingotto Città di grandi tradizioni storiche e nello stesso tempo importante centro industriale, Torino emoziona i suoi visitatori con un patrimonio di offerte imperdibili come i tanti preziosi Musei, i palazzi monumentali, le magiche piazze, il Duomo, il Castello ed il parco del Valentino…il Lingotto. Purtroppo, durante il nostro breve,ma indimenticabile viaggio abbiamo potuto ammirare il meglio di Torino solo di sera, in pullman, mentre una guida di eccezione, il prof. Vincenzo Bochicchio, Presidente dell'Unitre di Avigliano, ci indicava con competenza i luoghi più interessanti. Il Lingotto, invece, ci ha sorpresi per l'ampiezza, la versatilità e la ricchezza di servizi e di opportunità soprattutto culturali.. Qui, nella sala gialla del Centro Fiere, Venerdì 9 e Sabato 10 Ottobre, si è tenuto il Convegno Internazionale delle Unitre alla cui cerimonia di apertura ha partecipato la Corale Unitre di Potenza diretta dalla Prof.ssa Pina Buono Colombo e accompagnata al piano dal Maestro Fabio Silvestro. Il Lingotto, che nel periodo compreso tra le due guerre mondiali è stato il più importante stabilimento di produzione della Fiat ed oggi è uno dei più grandi complessi multifunzionali d'Europa, originariamente era solo una frazione situata nella zona sud-est di Torino ed aveva preso questo nome dalla maggiore delle cascine che formavano il suo nucleo storico. Nel 1915 la Fiat scelse questa località per impiantarvi le sue officine e subito dopo il borgo da luogo prettamente rurale si trasformò in quartiere operaio. L'enorme complesso, in cemento armato a cinque piani, fu progettato dall'architetto Giacomo Mattè Turco insieme con altri colleghi sul modello delle officine della casa automobilistica statunitense Ford. I lavori durarono dal 1916 al 1930, anche se l'inaugurazione avvenne nel 1922, alla presenza del Re d'Italia. Il vero padre del Lingotto, tuttavia, fu l'ingegnere Ugo Gobbato, al quale il senatore Agnelli affidò la responsabilità di smantellare
le varie officine della Fiat sparse per la città, ormai insufficienti, ed organizzare in questo stabilimento il trasferimento di macchinari ed impianti. Qui si produssero decine di modelli di automobili come la Torpedo, la Balilla, la Topolino…l'ultimo fu la Lancia Delta. Nel 1982 venne chiuso in seguito allo spostamento della produzione in altri impianti e nel 1985 fu incaricato della sua ristrutturazione l'architetto genovese Renzo Piano che ricreò in questo complesso “un genuino pezzo di città”. La struttura all'esterno è rimasta invariata, ma all'interno è stata profondamente modificata per venire incontro alle nuove esigenze ed è stata divisa tra diverse funzioni: terziario, abitazioni ed alberghi, prediligendo l'uso culturale. Nel corso degli anni sono stati ricavati: l'Auditorium Giovanni Agnelli; vari hotel; gli uffici direzionali di numerose aziende tra cui la Fiat; un'area dedicata completamente allo shopping chiamata “8 Gallery” con decine di negozi, bar e ristoranti; una pista di atterraggio per elicotteri; un cinema multisala; la Pinacoteca Giovanni e
Marella Agnelli, all'ultimo piano del complesso, contenente una selezione di opere tratte dalla loro collezione personale; un Centro Congressi che comprende dodici sale permanenti di varia capienza più altre sale temporanee negli adiacenti padiglioni della Fiera… Particolarmente caratteristiche sono, infine, la pista per il collaudo di automobili sistemata sul tetto dell'edificio principale ed una sala riunioni detta “la bolla”, costruita in acciaio e cristallo sopra la torre sud, con vista sulle Alpi. Oggi il Lingotto è un simbolo dell'archeologia industriale perché è la testimonianza di un passato industriale determinante per l'identità di Torino e nello stesso tempo è un'icona della modernità architettonica ed un elemento inconfondibile nel panorama urbano; tuttavia per me e per i miei amici della Corale resterà per sempre il magico luogo in cui abbiamo realizzato un piccolo sogno: cantare l'Inno di Mameli e l'Inno alla Gioia di Beethoven alla presenza di illustri rappresentanti delle Unitre di tutto il mondo. Mariolina Iacobuzio
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
14
14
15
LunedĂŹ 19 ottobre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Del Prete e Albano da playoff Serie D
Vittorie in trasferta per Francavilla e Matera: mai cosĂŹ in alto insieme Pisticci ancora ko al Michetti da pagina 30 a pagina 33
Seconda Divisione
Un altro gol di Chiaria manda il Melfi in zona play off Ora la trasferta di Gela da pagina 23 a pagina 29
Prima Divisione
Per il Potenza di Monaco si accendono i fari del Viviani Posticipo in tv col Cosenza da pagina 17 a pagina 22
Basket A Dilettanti
La Publisys illude con un +18 poi cede sotto i colpi del Palestrina La Bawer sfiora il colpo in Sicilia alle pagine 42 e 43
Formula Uno
Button campione del Mondo con un quinto posto nel Gran Premio del Brasile a pagina 47 Del Prete
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport
Lunedì 19 ottobre 2009
Serie
A
Risultati e classifica Catania - Cagliari
2-1
Chievo - Bari
1-2
Genoa - Inter
0-5
8ª
Marcatori
37’ pt Ricchiuti, 45’ pt Dessena, 43’ st Martinez 3’ pt Almiron; 20’ st Ranocchia, 37’ st Bogdani 6’ pt Cambiasso, 31’ pt Balotelli, 49’ Stankovic, 21’ st Vieira, 26’ st Maicon
Juventus - Fiorentina
1-1
Lazio - Sampdoria
1-1
5’ pt Vargas, 19’ pt Amauri
40’ pt Pazzini, 42’ pt Matuzalem
Livorno - Palermo
1-2
Milan - Roma
2-1
Napoli - Bologna
2-1
Parma - Siena
1-0
INTER SAMPDORIA JUVENTUS FIORENTINA PARMA GENOA PALERMO MILAN BARI CHIEVO ROMA UDINESE LAZIO NAPOLI CATANIA CAGLIARI ATALANTA BOLOGNA SIENA LIVORNO
9’ st Danilevicius, 11’ st Miccoli, 36’ st Balzaretti ' pt Menez, 11' st Ronaldinho (rig), 22' st Pato
15’ pt Adailton; st 27’ Quagliarella, 46’ Maggio 6’ pt Bojinov
Udinese - Atalanta
4’ pt Tiribocchi, 8’ pt Lodi; 25’ st Valdes 28’ st De Ascentis
Prossimo turno
giornata
1-3
9ª giornata 25/10/2009 ore 15
Atalanta-Parma Bari-Lazio Cagliari-Genoa Chievo-Milan (ore 20,45) Fiorentina-Napoli Inter-Catania (24/10 ore 20,45) Palermo-Udinese Roma-Livorno Sampdoria-Bologna (24/10 ore 20,45) Siena-Juventus
19 17 15 15 14 13 12 12 11 11 11 11 10 10 7 7 6 6 5 3
8
6
1
1 19 5
4
3
1
0
8
3
4
3
0
1 11 2 14 +3
8
5
2
1 13 7
4
3
1
0
9
3
4
2
1
1
4
4
6 +1
8
4
3
1 12 7
4
2
2
0
5
2
4
2
1
1
7
5
5
-1
8
4
3
1
8
5
4
3
1
0
4
0
4
1
2
1
4
5
3
-1
8
4
2
2
9
9
4
3
0
1
4
3
4
1
2
1
5
6
0
-2
8
4
1
3 14 16 4
2
1
1
9 10 4
2
0
2
5
6
-2 -3
8
3
3
2 11 9
4
2
2
0
8
5
4
1
1
2
3
4
2
8
3
3
2
6
8
4
2
1
1
3
5
4
1
2
1
3
3
-2 -4
8
2
5
1
8
5
4
1
2
1
4
2
4
1
3
0
4
3
3
-5
8
3
2
3 10 8
4
1
1
2
6
6
4
2
1
1
4
2
2
-5
8
3
2
3 15 15 3
2
0
1
6
5
5
1
2
2
9 10 0
-3
8
3
2
3 12 12 5
3
1
1 10 7
3
0
1
2
2
5
0
-7
8
2
4
2
5
1
2
2
4
6
3
1
2
0
3
2
-1 -8
8
3
1
4 11 14 4
3
1
0
7
3
4
0
0
4
4 11 -3 -6
8
1
4
3
8 11 4
1
2
1
5
5
4
0
2
2
3
6
-3 -9
8
2
1
5
7 10 3
0
0
3
3
7
5
2
1
2
4
3
-3 -7
8
1
3
4
6 10 4
0
2
2
1
3
4
1
1
2
5
7
-4 -10
8
1
3
4
6 10 4
1
1
2
4
6
4
0
2
2
2
4
-4 -10
8
1
2
5
7 12 4
0
2
2
2
4
4
1
0
3
5
8
-5 -11
8
0
3
5
2 10 4
0
2
2
1
3
4
0
1
3
1
7
-8 -13
7
8
-4
9 reti: Di Natale (Udinese-2 rigori) 6 reti: Totti (Roma-2) 5 reti: Milito (Inter-1); Hamsik (Napoli); Pazzini (Samp) 4 reti: Pellissier (Chievo) 3 reti: Tiribocchi (Atalanta); Jeda (Cagliari-2); Morimoto e Martinez (Catania); Gilardino e Jovetic (1) (Fiorentina); Etòo (1) e Stankovic (Inter); Iaquinta e Trezeguet (Juventus); Cruz (Lazio-1); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Miccoli e Cavani (Palermo-1); De Rossi (Roma); Mannini (Sampdoria) 2 reti: Adailton e Di Vaio (Bologna-1); Dessena (Cagliari); Bogdani e Marcolini (Chievo); Crespo, Kharja (2), Mesto, Floccari (2) e Zapater (Genoa); Maicon (Inter); Diego (Juventus); Zarate (Lazio-1); Ronaldinho (Milan); Lavezzi (Napoli); Budan (Palermo); Bojinov, Galloppa e Paloschi (Parma); Padalino (Sampdoria); Calaiò e Maccarone (Siena)
Bari e Atalanta: che colpacci nel Nord Est MILAN ROMA
2 1
MILAN (4-4-2): Dida 7; Oddo 5.5, Nesta 6.5, Thiago Silva 5, Zambrotta 5.5; Abate 6 (1' st Inzaghi 6), Pirlo 5.5, Ambrosini 5.5, Seedorf 5.5; Pato 6.5, Ronaldinho 6.5 (39' st Flamini sv). In panchina: Roma, Jankulovski, Favalli, Antonini, Huntelaar Allenatore: Leonardo 6 ROMA (4-4-2): Doni 6.5; Cassetti 6, Mexes 6, Burdisso 6, Riise 5.5; Taddei 5.5 (26' st Guberti 6.5), De Rossi 6.5, Pizarro 6, Perrotta 6; Menez 7 (30' st Baptista 6), Vucinic 6 (26' st Okaka 6). In panchina: Lobont, Andreolli, Faty, Brighi. Allenatore: Ranieri 6 ARBITRO: Rosetti di Torino 6 MARCATORI: 3' pt Menez, 11' st Ronaldinho (rig), 22' st Pato NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 42.000 circa. Angoli: 8-7 per il Milan. Espulso al 36' st Ambrosini per doppia ammonizione. Ammoniti: Seedorf, Doni, Riise, Pizarro, Menez, Ambrosini, Inzaghi, Pirlo, Nesta. Recupero: 1'; 3'. MILANO - Leonardo finalmente sorride. Il suo Milan batte una bella Roma grazie al suo tandem di brasiliani: Ronaldinho e Pato. Ottima la prestazione dell’ex stella del Barcellona che, dopo un primo tempo anonimo, sale in cattedra e conduce i suoi alla vittoria. Per la Roma aveva segnato a inizio gara Menez.
CATANIA CAGLIARI
2 1
CATANIA (4-3-1-2): Campagnolo 6; Potenza 6, Augustyn 6, Silvestre 6, Marchese 6; Izco 6, Carboni 6, Llama 6 (18'st Biagianti 6); Ricchiuti 6.5 (32'st Pesce 5.5); Mascara 5.5 (12'st Morimoto 6), Martinez 6.5. In panchina: Andujar, Terlizzi, Ledesma, Plasmati. Allenatore: Atzori 6.5 CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Marzoratti 6 (44'st Barone sv), Astori 6, Canini 6, Agostini 6; Dessena 6, Conti 6, Lazzari 6; Cossu 6 (23'st Biondini 5.5); Jeda 6, Matri 6 (44'st Nenè sv). In panchina: Lupatelli, Lopez, Parola, Larrivey. Allenatore: Allegri
LAZIO SAMPDORIA
1 1
LAZIO (4-3-1-2): Muslera 6.5; Siviglia 6.5 (41' st Lichtsteiner sv), Diakitè, 6 Cribari 6, Kolarov 6; Brocchi 6.5 (35' st Dabo sv), Baronio 5.5, Mauri 6; Matuzalem 7; Zarate 6.5, Rocchi 6.5 (35' st Cruz sv) In panchina: Bizzarri, Radu, Eliseu, Foggia. Allenatore: Ballardini 6.5 SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 7.5; Stankevicius 7, Lucchini 6.5, Rossi 6.5, Ziegler 6.5; Padalino 5.5, Poli 6.5 (15' st Zauri 6), Palombo 6, Mannini 6; Cassano 6.5, Pazzini 7 (43' st Pozzi sv). In panchina: Guardalben, Bellucci,Franceschini, Cacciatore, Soriano. Allenatore: Del Neri 6.5. ARBITRO: Morganti di
PARMA SIENA
6 ARBITRO: Damato di Barletta 6 MARCATORI: 37'pt Ricchiuti, 45'pt Dessena, 43'st Martinez. NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno in buone condizioni. Spettatori: 12mila circa. Angoli: 6-1. Ammoniti: Cossu, Augustyn, Biondini, Lazzari, Pesce. Recupero: 1'; 5'. CATANIA - Gara all’ultimo respiro che premia il Catania. Bellissimo il vantaggio di Ricchiuti, ma il pari di Dessena è spettacolare: una rovesciata che ricorda quelle di Luca Vialli. Alla fine segna Martinez e regala tre punti vitali a Atzori che con questa vittoria può stare tranquillo. Ascoli Piceno 4 MARCATORI: 40' pt Pazzini, 42' pt Matuzalem NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 35.000 circa. Angoli: 6-2 per la Sampdoria. Al 10' st espulso Padalino per doppia ammonizione e al 28' st Baronio per doppia ammonizione. Ammoniti: Brocchi, Baronio. Recupero: 1'; 5'. ROMA - Bella gara condizionata da un arbitraggio veramente brutto. Morganti, nel finale, nega due rigori abbastanza netti alla Sampdoria: nel primo caso è Muslera ad abbattere Pazzini (per lui naso rotto e ricovero), poi è Diakitè ad atterrare Ziegler. In entrambi i casi l’arbitro ha fatto proseguire. Meritava la Samp.
1 0
PARMA (5-3-2): Mirante 6; Zenoni 6.5, Zaccardo 6, Panucci 6.5, Lucarelli 6, Castellini 6; Morrone 6.5, Galloppa 7, Dzemaili 7 (32' st Lunardini sv); Amoruso 6.5, Bojinov 7 (19' st Paloschi 6). In panchina: Pavarini, Paci, Dellafiore, Antonelli, Lanzafame. Allenatore: Guidolin 7. SIENA (4-3-1-2): Curci 6; Rosi 6 (36' st Calaiò sv), Terzi 5.5, Brandao 5.5, Del Grosso 6; Vergassola 6, Codrea 5 (17'
CHIEVO BARI
1 2
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5; Frey 6, Morero 5.5 (35'st Ariatti sv), Yepes 6.5, Mantovani 6; Luciano 5.5, Iori 5 (26'st Bentivoglio 6), Marcolini 5; Pinzi 6; Pellissier 5.5, Granoche 6.5 (20'st Bogdani 6.5). In panchina: Squizzi, Sardo, Mandelli, Abbruscato. Allenatore: Di Carlo 5.5. BARI (4-4-2): Gillet 7.5; A. Masiello 6, Ranocchia 7, Bonucci 6, S. Masiello 6.5; Alvarez 6, Donati 6, Almiron 6.5 (26'st De Vezze 6), Allegretti 5.5 (9'st Langella 5.5); Meggiorini 6.5, Barreto 5 (20'st Kutuzov 6). In panchina: Padelli, Stellini, Diamoutene, Gre-
LIVORNO PALERMO
1 2
LIVORNO (3-4-1-2): De Lucia 6; Perticone 6, Rivas 6 (44' pt Candreva 6.5), Miglionico 6; Raimondi 6.5, Moro 6, Bergvold 6, Pieri 6; Pulzetti 6 (37' st Cellerino sv); Tavano 5.5 (1' st Danilevicius 6.5), Lucarelli 6. In panchina: Benussi, Diniz, Galante, Vitale. Allenatore: Russo-Ruotolo 6. PALERMO (3-4-1-2): Rubinho 6; Kjaer 6.5, Bovo 6, Migliaccio 6; Cassani 6, Simplicio 6 (36' st Bertolo sv), Bresciano 6, Balzaretti 6.5; Pastore 5.5 (1' st Nocerino 6); Cavani 6 (17' st Succi 6), Miccoli 6.5. In panchina: Brichetto, Goian, Blasi, Budan. Allenatore: Zenga 6. ARBITRO: Tagliavento di
st Ekdal 5.5), Fini 4.5; Genevier 5 (1' st Jajalo 6); Maccarone 5.5, Ghezzal 5. In panchina: Pegolo, Larrondo, Garofalo, Reginaldo. Allenatore: Giampaolo 5. ARBITRO: Brighi di Cesena 6. MARCATORE: 6' pt Bojinov NOTE: giornata di sole, terreno di gioco in non perfette condizioni. Circa 15.200 gli spettatori. Espulsi Fini al 34' pt per fallo di reazione e il tecnico del Siena Giampaolo nel recupero per proteste. Angoli: Ammoniti: Ghezzal, Lucarelli, Morrone, Paloschi e Castellini. Recupero: 1'; 4'.
co. Allenatore: Ventura 7. ARBITRO: Candussio di Cervignano 6. MARCATORI: 3'pt Almiron; 20'st Ranocchia, 37'st Bogdani. NOTE: pomeriggio sereno, terreno in discrete condizioni, spettatori 15.000. Ammoniti: Barreto, Yepes, Langella, Morero, Bogdani, Kutuzov, Pellissier. Angoli: 9-1 per il Chievo. Recupero: 1', 4'. VERONA - Alla fine la spunta il Bari. Il Chievo, costretto a inseguire sin dal terzo minuto, non ce l’ha fatta ad agguantare il parti. Immenso il centrale pugliese Ranocchia. Suo il gol della vittoria, oltre a una prestazione maiuscola. Terni 5.5. MARCATORI: 9' st Danilevicius, 11' st Miccoli, 36' st Balzaretti. NOTE: Giornata fredda ma soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori: 12 mila circa. Angoli: 2-0. Ammoniti: Cavani, Nocerino, Kjaer, Lucarelli. Recupero: 2'; 3'. LIVORNO - Livorno in piena crisi. Perde col Palermo e adesso il duo Ruotolo-Russo è a rischio esonero. Eppure i toscani erano andati in vantaggio con Danilevicius. Poi Miccoli e Balzaretti hanno steso le velleità livornesi. Incomprensibile la scelta di Ruotolo di lasciare in panchina Candreva. Il giovane, entrato a gara in corso, pare l’unica luce nel profondo buio amaranto.
UDINESE ATALANTA
1 3
UDINESE (4-4-2): Handanovic 6.5; Basta 5.5, Coda 6, Domizzi 5, Lukovic 6 (28'st Pasquale sv); Lodi 6.5 (22'st Di Natale 5), Inler 6.5, D’Agostino 6, Pepe 6; Sanchez 5, Corradi 5 In panchina: Belardi, Zapata, Sammarco, Zimling, Cuadrado Allenatore: Marino 5 ATALANTA (4-4-2): Consigli 6.5; Garics 6, Pellegrino 6.5, Peluso 6.5, Bellini 6; Padoin 5.5, Guarente 6,
NAPOLI BOLOGNA
2 1
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis 6.5; Campagnaro 6 (34'st Pià 6), Cannavaro 6, Contini 6; Maggio 6.5, Hamsik 6, Gargano 6, Datolo 5.5 (1'st Pazienza 6), Aronica 6; Quagliarella 6, Lavezzi 7 (48' st Rinaudo sv). In panchina: Iezzo, Grava, Denis, Cigarini. Allenatore: Mazzarri 7. BOLOGNA (4-3-2-1): Viviano 7; Zenoni 6, Portanova 6, Britos 6.5, Lanna 5.5; Guana 6.5, Mingazzini 6.5 (22'st Mudingayi 6), Valiani 6.5 (48' st Osvaldo sv); Adailton 6.5 (10'st Tedesco 6), Zalayeta 6.5; Di Vaio 6. In panchina: Colombo, Moras, Vigiani, Gimenez. Allenatore: Papadopulo 6. ARBITRO: De Marco di Chiavari 6. MARCATORII: 15'pt Adailton; st 27' Quagliarella, al 46' Maggio. NOTE: giornata fredda, terreno in cattive condizioni, spettatori 30.000. Angoli 9-3 per il Napoli. Espulso al 40' della ripresa Papoadopulo per proteste. Ammoniti Valiani, Contini, Cannavaro, Britos, Mudingayi. Recupero: 0'; 5'. NAPOLI - Lavezzi ha fatto fuoco e fiamme anche senza passaporto, Mazzarri ha già conquistato il cuore dei tifosi napoletani, ma forse il Bologna non ha meritato di perdere. Il successo del Napoli è arrivato nel recupero, dopo che Di Vaio si era visto parare da De Sanctis il pallone del 21.
De Ascentis 7 (33'st Caserta sv), Valdes 7 (47'st Madonna sv); Doni 6.5, Tiribocchi 7 (36'st Ceravolo sv) In panchina: Coppola, Bonaventura, Layun, Tiboni. Allenatore: Conte 7 ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 6.5 MARCATORI: 4'pt Tiribocchi, 8'pt Lodi; 25'st Valdes, 28'st De Ascentis NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 15.000 circa. Angoli: 14-1 per l’Udinese. Ammoniti: Basta, Lukovic, Pellegrino. Recupero: 0'; 3'.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
16 Sport
Risultati e classifica Andria-Portogruaro
9ª
Marcatori
1-0
4’ Mastrolilli
Cavese-Ternana
1-0
75’ Varriale
Foggia-Taranto
0-0
Giulianova-Spal
1-1
19’ Cipriani (S), 49’ (r) Campagnacci (G)
Pescara-Ravenna
2-1
23’ Ganci (P), 46’ Anzalone (R), 59’ (r) Bonanni (P)
Pescina-V. Lanciano
1-1
70’ Rebecchi (PvdG), 92’ Sansone (VL)
Potenza-Cosenza
Rinv.
Stasera, ore 20:45
Reggiana-Verona
0-0
Rimini-R. Marcianise
2-0
8’ e 92’ Frara
Prossimo turno
10ª giornata 25/10/09 ore 14.30
Cosenza-R. Marcianise Portogruaro-Cavese Ravenna-Giulianova Reggiana-Foggia Spal-Pescara Taranto-Potenza Ternana-Rimini V. Lanciano-Andria Verona-Pescina
giornata
VERONA
19
9
5
4
0 12 2
4
2
2
0
6
2
5
3
2
0
6
0 10 +2
PORTOGRUARO
19
9
6
1
2 14 8
4
2
1
1
6
4
5
4
0
1
8
4
6 +2
PESCARA
19
9
5
4
0 14 8
5
5
0
0
8
2
4
0
4
0
6
6
6
0
TERNANA
15
9
5
0
4 12 9
4
3
0
1
9
4
5
2
0
3
3
5
3
-2
TARANTO
13
9
3
4
2
5
2
2
1
3
2
4
1
2
1
4
3
2
-6
RIMINI
13
9
4
1
4 10 11 5
3
1
1
8
5
4
1
0
3
2
6
-1 -6
REGGIANA
12
9
3
3
3 12 10 5
3
1
1
9
4
4
0
2
2
3
6
2
-7
PESCINA
12
9
3
3
3
6
5
1
2
2
3
4
4
2
1
1
5
2
2
-7
RAVENNA
12
9
3
3
3 10 9
4
1
2
1
5
4
5
2
1
2
5
5
1
-5
CAVESE
11
9
2
5
2
6
4
2
2
0
5
3
5
0
3
2
1
3
0
-6
GIULIANOVA
11
9
2
5
2
9 10 5
1
3
1
6
6
4
1
2
1
3
4
-1 -8
V. LANCIANO
11
9
2
5
2
7 10 4
-3 -6
COSENZA
10
8
2
4
2 10 9
SPAL
9
9
1
6
R. MARCIANISE
7
9
2
ANDRIA
7
9
2
FOGGIA
7
9
POTENZA
5
8
7
8
5
6
1
1
2
3
7
5
1
4
0
4
3
4
1
3
0
5
1
4
1
1
2
5
8
1
2
9 10 4
0
2
2
3
5
5
1
4
0
6
5
-1 -8
1
6
8 13 4
0
1
3
2
6
5
2
0
3
6
7
-5 -10
1
6
5 11 5
2
1
2
2
2
4
0
0
4
3
9
-6 -12
1
4
4
5 14 5
0
3
2
3
6
4
1
1
2
2
8
-9 -12
1
2
5
5 12 4
1
1
2
4
6
4
0
1
3
1
6
-7 -11
-6
5 RETI: Selva (Verona) 3 RETI: Scotto (Cosenza); Olivi (Pescara); Bocalon (Portogruaro); Tedesco (R.Marcianise); Stefani (1) e Temelin (Reggiana); Frara (Rimini); Corona (1) (Taranto) 2 RETI: Varriale (Cavese); Biancolino (Cosenza); Campagnacci (2) e Melchiorri (Giulianova); Artistico, Ganci (1) e Sansovini (Pescara); Altinier, Cunico e Marchi (Portogruaro); Polani (Potenza); Packer e Piovaccari (Ravenna); Rossi (1) (Reggiana); Tulli (1) (Rimini); Arma e Bazzani (Spal); Innocenti (Taranto); Concas, Lacheheb e Noviello (Ternana); Berrettoni e Ceccarelli (Verona) 1 RETE: Giorgetti, Goisis, Maccan, Mastrolilli e Ousmane (Andria); Bacchiocchi, Bernardo, Farina e Favasuli (Cavese); Bernardi, Caccavallo, Ceccarelli, Maggiolini e Porchia (Cosenza); Di Roberto, Goretti, Quadrini, Trezzi, Velardi (Foggia); Carbonaro, Carratta (1), Croce, Garaffoni, Migliore (Giulianova); Colussi, Improta (1), Oshadogan, Sansone e Turchi (Lanciano); Bonanni (1), Dettori, Tognozzi, Verratti e Zizzari (Pescara); Bettini, Choutos, De Angelis, Ferraresi, Locatelli, Piva e Rebecchi (Pescina); Espina e Scozzarella (Portogruaro); Berardi, Catania, De Cesare (Potenza); Anzalone, Cavagna, Ciuffetelli, Rossetti, Scappini e Toledo (Ravenna); Alfano, D’ambrosio, Della Ventura, Poziello e Romano (R.Marcianise); Alessi, Anderson, Ingari e Nardini (Reggiana); D’Antoni, Di Piazza, Docente, Giacomini e Longobardi (Rimini); Centi, Cipriani, Meloni, Migliorini e Schiavon (Spal); Correa e Scarpa (Taranto); Alessandro, Perna, Piccioni e Tozzi Borsoi (1) (Ternana); Ciotola, Farias e Pensalfini (Verona)
Agguantate Verona e Portogruaro con le reti di Ganci e Bonanni
Il Pescara vola in testa PESCARA RAVENNA
2 1
PESCARA (4-4-2): Pinna 6; Zanon 7, Mengoni 6, Olivi 6, Vitale 6,5; Gessa 6 (29' st Zappacosta sv), Coletti 7, Dettori 6,5, Bonanni 6,5; Ganci 7 (25' st Verratti 6,5), Sansovini 6 (42' st Artistico sv). A disp. Bartoletti, Romito, Tognozzi, Carboni. All. Cuccureddu 7 RAVENNA (4-3-3): Anania 7; Ferrario 6,5, Ciuffetelli 5, Anzalone 6,5, Fasano 5,5; Rossetti 5,5, Sciaccaluga 6, Fonjock 5 (19' st Cavagna 5); Packer 6 (26' st Scappini sv), Piovaccari 6,5, Toledo 5,5 (38' st Gerbino Polo sv). A disp. Rossi, Basso, Squillace, Riberto. All. Esposito 5,5 ARBITRO: Colasanti di Siena 6. RETI: pt 23' Ganci (P), 45' Anzalone (R); st 12'Bonanni rig.(P) NOTE: spettatori 8000 circa. Ammoniti Anzalone, Zappacosta, Zanon, Pinna. Angoli 8-1 per il Pescara. Recupero: pt 1'; st 4'. PESCARA. Cuccureddu in casa vince sempre. Alla quarta uscita interna, il Pescara batte anche il Ravenna respingendolo fuori dalla zona promozione. E' sufficiente ottenere il 2 a 1 con il rigore di Bonanni ad inizio ripresa, dopo aver subito ingenuamente il pareggio dei romagnoli prima dell'intervallo ed aver regalato un po' di sofferenza ai suoi tifosi. Passano solo 48'' e il Ravenna fa già capire di che pasta è fatto: Packer lancia Toledo a destra ma l'ex Pro Patria calcia malamente d'esterno a tu per tu con Pinna. La prima risposta locale arriva al 6' con l'assist di Gessa per Sansovini, ma Anzalone
La gioia pescarese dopo la rete di Ganci. A destra il tecnico Cuccureddu che agguanta il primato in classifica
sporca la traiettoria del cross evitando l'impatto letale con il sinistro dell'attaccante abruzzese. La partita è comunque aperta, il Ravenna non ha paura e insiste. Come al 9', quando Toledo servito al limite da Packer calcia forte e trova la respinta coi pugni di Pinna. Piovaccari è velocissimo a metterla dentro, ma è in fuorigioco. Il Pescara però è spietato: al 24' Dettori scardina il pallone dai piedi di Fonjock e lancia nello spazio Ganci che si era im-
mediatamente disteso verso la porta avversaria. L'attaccante controlla e poi non dà scampo ad Anania in uscita con un tocco vellutato. La legge dell'Adriatico si conferma: mai dare un centimetro più del lecito alla squadra di Cuccureddu. Tre minuti dopo il gol, i romagnoli ringraziano i riflessi di Anania che evita il bis biancazzurro. Dal corner di Bonanni sul primo palo, esce una traiettoria perfetta per Vitale che s'avvita benissimo. Miracolo
del portiere ravennate. Prima dell'intervallo Anania è costretto a inseguire Sansovini fuori dall'area di rigore, subisce il dribbling ma l'attaccante pescarese non può calciare in porta e mette in mezzo un cross velenoso ribattuto da Anzalone. Il difensore è l'uomo del giorno a Ravenna: al 45' segna l'insperato pareggio schiacciando in porta un cross delizioso di Ferrario da destra. La palla è parata e rigettata in campo da Pinna, ma quando il portiere
para la linea bianca è già oltrepassata. Inutili le proteste vibranti del numero uno sardo, vale la segnalazione del primo assistente Ostuni di Potenza. Il dubbio resta. Le riprese televisive dicono più fuori che dentro, giustificando la reazione di Pinna contro avversari e direttore di gara. Si torna dall'intervallo con il Pescara scosso da Cuccureddu negli spogliatoi. Dopo 7' comincia a manifestarsi, come nella prima parte del primo tempo, la superiori-
tà abruzzese. Ganci constringe al miracolo Anania (parata in tuffo plastico), Sansovini replica un minuto dopo. Ravenna alle corde. Al 12' la pressione biancazzurra è premiata: un cross di Gessa mette in ambasce la difesa giallorossa. Prima cade Sansovini, poi Ganci, trattenuto da Ciuffetelli. Rigore sacrosanto, Bonanni lo calcia da campione e riporta in avanti il Pescara per il definitivo 21. Orlando D'Angelo
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 17
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Un’uscita di Gragnaniello nel match contro la Ternana
Dagli altri campi risultati negativi per il Potenza prima del posticipo
Via da quell’ultimo posto Col Cosenza (diretta tv su Raisat) si deve vincere per forza C’E’ POCO da dire, basta guardare la classifica”. Che Monaco non sia un grandissimo oratore lo sapevamo, ma l’apertura della nostra chiacchierata di ieri - alla vigilia del posticipo - lascia intendere come stamattina motiverà i ragazzi. Giornali sul tavolo, pagina 215 del Televideo. Il Potenza ha passato la sua prima notte da ultimo in classifica, stasera può solo vincere se domani vorrà svegliarsi sereno. Già, perchè il colpo dell’Andria non è stato da poco. Al “Degli Ulivi” il Portogruaro è tornato sulla terra. “Risultato soprendente fino ad un certo punto - spiega il tecnico potentino - su quel campo sarà durissima per tutti”. Attenzione, aggiungiamo. L’arrivo di Papagni in panchina e i rinforzi dell’ultimo giorno di mercato rendono quella pugliese una buonissima squadra. Il Marcianise ha perso a Rimini (prevedibile), mentre il punto raccolto dal Foggia contro il Taranto, per quanto allo Zaccheria, vale una mezza vittoria. “Ho visto in tv proprio questa partita - racconta Monaco la testimonianza che sfide facili non ce ne sono per nessuno, neanche per le corazzate designate”. Ma l’importanza dell’incrocio di stasera la fa cogliere il rovescio della medaglia: obbligo di vincere, certo, anche perchè i tre punti consentirebbero a Lolaico e compagni di mettersi alle spalle tre squadre. Con la prospettiva di una dura trasferta allo Iacovone, domenica, ma con un vero spareggio salvezza a breve distanza. Tra quindici giorni, al Viviani, c’è il Foggia. Discorsi tutti da rimandare, in ogni caso. Perchè l’attenzione è interamente concentrata su un avversario che più duro non si potrebbe. “Il Cosenza è una squadra organizzatissima, ha cambiato parecchi uomini rispetto all’anno scorso ma Toscano ha un sistema di gioco che non lascia nulla al caso ed è evidente che produce risultati”. Nessun timore, ma il proverbiale grande rispetto. I
Mister Monaco sembra voler spronare i suoi
rossoblu sono in ritiro a Picerno, dove si è aggregato ai compagni anche il rientrante Anderson. Il brasiliano difficilmente potrà rientrare nei diciotto. “L’ho voluto comunque con noi svela Monaco - respirare l’aria del gruppo, dopo una lunga assenza, può soltanto fargli bene. Spero possa tornare presto a pieno regime”. Il ritornello però suona sempre la stessa nota: “ci tocca fare la partita e puntare solo a vincerla, quindi
qualcosa rispetto a Lanciano potremmo cambiarla, iniziare con due attaccanti è una valida soluzione per cercare di essere pericolosi sin da subito contro una difesa molto attenta”. Si spera quindi che De Cesare non vada in debito d’ossigeno, facendo la differenza - come ha dimostrato di saper fare non solo entrando nei minuti finali. C’è da sfatare anche la tradizione negativa delle apparizioni televisive, ma so-
prattutto i tanti giocatori importanti che quest’anno vestono rossoblu avranno uno stimolo ulteriore dalla grande visibilità della partita. “Sono dirette assai seguite in tutta Italia, da addetti ai lavori e non, sicuramente ci teniamo tutti a mostrare il nostro volto migliore”. Anche la società ha fatto del suo. Il caro vecchio Viviani sembra uscito da un centro benessere, tra sala stampa rinnovata, tribuna autorità gradevolissima a vedersi e panchine meno spartane. La speranza di una serata clemente dal punto di vista meteorologico dovrebbe alimentare anche la presenza del pubblico. Una volta tanto, sarà di primo piano l’afflusso degli ospiti. Ben 400 i tagliandi venduti in Calabria, un significativo atto d’amore da parte della tifoseria silana, proprio in relazione alla diretta televisiva che invoglierebbe alla pigrizia. Fatti bello, Potenza. Ma sotto il vestito da sera, per vincere, oggi serve la canottiera di Rambo. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
NOTIZIE IN BREVE Si possono acquistare biglietti e abbonamenti fino alle 19
Formazione steward al via per 38 potentini
DATA l’importanza del posticipo serale di questa sera e per favorire il maggior numero di tifosi all’incontro, la Società rossoblù ha inteso prolungare fino alle ore 19,00 di stasera la vendita dei biglietti con la modalità della prevendita. Si confida nella più ampia partecipazione di tifosi e sostenitori per il necessario sostegno alla squadra e per assicurare una degna cornice di pubblico in occasione dell’incontro sportivo che veicolerà , attraverso Raisport, l’immagine della città di Potenza e del suo hinterland. Pertanto non sarà applicata nessuna maggiorazione nel prezzo del biglietto fino alla chiusura del botteghino stesso alle ore 19 di stasera ma sarà applicato il prezzo della prevendita per tutti i settori. Sarà inoltre possibile acquistare fino alle 19 di lunedì anche il tagliando unico per la promozione "Potenza di Sera" che prevede la possibilità si assistere oltre a Potenza-Cosenza, anche alla gara di Coppa Italia con la Cavese in programma giovedì 22 alle ore 20.30 allo stadio Viviani.
E' STATO avviato il corso di formazione per gli Stewart organizzato dalla società del Potenza Sport Club e che consentirà di avere 38 unità disponibili per l'organizzazione delle prossime gare al Viviani. Dopo la parte organizzativa, i candidati parteciperanno alle lezioni sull'Ordine Pubblico della Questura di Potenza.
Risultati delle giovanili RESTA IMBATTUTA la Berretti di Mister Viggiano che pareggia in casa con il Siracusa in una partita decisa da due calci di rigori. E’la formazione siciliana ad andare in vantaggio. Situazione che si ripropone al 7’ del secondo tempo quando è Bacio Terracino ad essere atterrato in area procurandosi il rigore mirabilmente battuto da Palladino. Sono quattro i punti in classifica la formazione degli Allievi Nazionali allenata da mister De Stefano che ha pareggiato per 1-1 la partita in casa con la Paganese. Dopo la sconfitta a Catania a Salerno stop (10) per i Giovanissimi Nazionali guidati da Canio Di Perna.
La formazione
Langella o Lucenti Dubbio in difesa
L’undici schierato a Ferrara. Con la Spal l’unico punto di Monaco finora
IL DUBBIO principale che Franco Monaco dovrà sciogliere stamani riguarda la composizione della linea difensiva, a quattro come sempre. C’è da sostituire lo squalificato Vanacore a sinistra e le opzioni sono almeno un paio, ferma restando la coppia centrale Chiavaro Cardinale che a Lanciano ha destato una buona impressione. Il ballottaggio è tra Lucenti e Langella. Nel caso venisse lanciato da titolare, l’ex frusinate prenderebbe la posizione di esterno basso a destra (provata in Coppa a Gela), con Lolaico dirottato sul versante opposto. In alternativa Monaco ha sperimentato una soluzione già utilizzata ad Ancona: Langella terzino sinistro, con Lolaico confermato a destra sulla sua corsia naturale. La necessità di vincere impone la presenza di due attaccanti, per non lasciare isolato Polani come è accaduto nella trasferta abruzzese. Fiducia quindi a Ciro De Cesare dal primo minuto, in un 4-4-2 composto a centrocampo dagli esterni Frezza e Catania (rispettivamente a
destra e a sinistra) e da un tandem di mediani in cui Berardi, con tutta probabilità, verrà affiancato da Mimmo De Simone. Le quotazioni dell’ex giocatore del Bassano paiono infatti in ascesa rispetto a quelle di Giannusa: a Lanciano De Simone era stato impiegato da schermo a protezione della difesa, si stava ben disimpegnando prima di essere sacrificato per ragioni tattiche dopo lo svantaggio. Il 4-4-2 sembra l’assetto ideale per il presidio degli spazi, considerando che Toscano schiera i suoi secondo un 3-4-3 collaudato nei suoi automatismi. Un’evoluzione che Monaco potrebbe presentare a partita in corso è il 4-2-31, viste le doti indiscutibili da regista offensivo che De Cesare ha già avuto modo di mostrare. Scalpitano in panchina i giovani Nappello e Smith, buttati nella mischia sette giorni fa senza sfigurare. Prevedibile che gli esclusi possano trovare spazio giovedi sera in Coppa contro la Cavese. Partita, rispetto a quella di oggi, di importanza infinitesimale. p.s.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
18 Sport
TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Il baby Scotto in attacco. Roselli ha recuperato. Giardina out
Toscano conferma il 3-4-3 COSENZA. Sembrava si fossero create tutte le condizioni affinché quella che ha portato alla sfida di Potenza, potesse essere la settima di Fiore. E invece no. Certo, l'ex azzurro ormai è sulla via del completo recupero: si è allenato intensamente seguendo il passo del resto del gruppo e nella partitella di venerdì scorso ha anche forzatoi ritmi.Ci siamo,la stella del Cosenzaè pronto per tornare a indossare la maglia della squadra della sua città dopo poco più di 15 anni. La fortuna, in queste ultime settimane, non lo ha assistito: prima una contrattura alla coscia della gamba destra, poi un noiosissimo problema al polpaccio dell'altra gamba. Adesso tutto prosegue per il verso giusto ma Toscano non se l'è sentita di rischiarlo già a Potenza. Se ne riparlerà tra una settimana. Intanto c'è il posticipo con il Potenza davanti ai riflettori della tv. In casa Cosenza, dopo il tonfo di Reggio Emilia, si so-
Fiore non convocato Giocherà col Marcianise no cuciti la bocca: silenzio stampa per i tesserati. E si andrà avanti così ancora chissà per quanto tempo ancora. Toscano, da parte sua, ha ricomposto i cocci di un gruppo che sembrava si stesse sfilacciando: il giovane tecnico reggino si è reso conto che è meglio sbagliare con la propria testa senza lasciarsi condizionare, Reggio Emilia docet. Ed ecco che a Potenza, per la prima volta in questo campionato, si vedrà la stessa formazione della domenica precedente. Dunque, in campo l'undici che ha sonoramente battuto il Foggia al San Vito domenica scorsa. Nonostante il ritorno di Fanucci dopo la squalifica sarà Di Bari a completare il terzetto di centrali al fianco del capitano Porchia e del sem-
pre più positivo Musca (l'ex Pisa, finora, non ha sbagliato una sola partita). Le chiavi del centrocampo saranno affidate alla regia di De Rose (che prenderà il posto di Giardina, non convocato) con al suo fianco Roselli, indispensabile portatore d'acqua; sulle corsie esterne conferme per Bernardi a destra e Maggiolini sull'out opposto: il loro lavoro è fondamentale nello schema di Toscano, visto che in fase difensiva dovranno garantire adeguata copertura con quel 3-4-3 che si trasforma, appunto in fase di non possesso, in un anomalo ma solido 5-2-3. Inavanti,in attesadeldebutto di Fiore, si punta su Biancolino boa centrale (due gol nelle ultime due partite giocate da titolare), lo sgusciante Cacca-
vallo(dovrebbe essereproprio l'ex leccese a lasciare il posto all'ex azzurro Fiore) a destra e il giovanissimo Scotto (classe '90, di proprietà del Genoa) a sinistra, capocannoniere della formazione calabrese con tre centri, nelle ultime due partite, le uniche giocate con la maglia numero 11 addosso. Venti i convocati per la sfida del Viviani: tribuna in vista per Ungaro e De Pascalis. Sono rimasti a casa per scelta tecnica il portiere Galeano; i difensori Amico e Nastasi; il centrocampista Virga (una vera e propria delusione l'ex romanista, dopo l'ottima impressione fatta durante i primiallenamenti inrossoblu);il trequartista Olivieri; gli attaccanti Ceccarelli (a questo punto pare molto probabile un suo ritorno al Chievo che quasi certamente lo girerà in prestito almercato digennaio, visto che sono tante le squadre di Prima e Seconda divisione che vorrebbero l'ex bomber del Monopoli) e Fiore.
Il giovanissimo Scotto, classe ‘90
Biancolino ha fatto due gol
Il dg cosentino doveva trasferirsi a Potenza
Il ritorno del Pitone
Mirabelli a viso aperto
Biancolino in azione contro il Foggia
COSENZA. Il ritorno del “Pitone”. Finalmente il calcio giocato, finalmente il gol come unica preoccupazione dei novanta minuti. Beh, non è che Biancolino non abbia calcato prati verdi nelle ultime stagioni, ma come non considerare un ritorno al calcio giocato questo inizio di stagione con il Cosenza? Lui, Raffaele Biancolino, ha tanto da recuperare dopo una stagione (quella scorsa) a metà: decisamente a mezzo servizio tenuto conto delle presenze scarse con il sodalizio stabiese (20 e non più tra spezzoni e polemiche), del mancato insediamento da protagonista nello spogliatoio, dello scarso ambientamento patito dal momento del suo arrivo a Castellammare. E l'epilogo della scorsa stagione non ha certo avvalorato il suo pedigree: retrocessione della squadra in Seconda Divisione e lui stesso tra i protagonisti in negativo in una delle stagioni più amare degli ultimi anni. Di fatto il giocatore non giocava da marzo e per lunghi mesi ha covato in gran silenzio il suo personalissimo riscatto. L'opportunità glie l'ha concessa il neo promosso Cosenza, squadra in cerca di riscatto proprio come lui, che vuole rientrare presto nel grande giro dopo aver “girato”a largo per troppi anni.
Biancolino ha accettato la sfida, s'è buttato a capofitto nel nuovo ordine e ha giurato massimo impegno al tecnico Toscano. Finora sei presenze e due reti, senza forzare troppo il motore dopo tanti mesi d'inattività ma con la volontà di migliorarsi giorno per giorno. Una sua sfida personale, un ritorno al passato, quando cercava di costruirsi una carriera importante tra i campi di B e C1. Ne ha fatta di strada questo bomber partenopeo con il sogno infranto di indossare l'azzurro. Cominciò diciottenne nel Giugliano in serie D, poi un'esperienza a Leffe in C2. Ancora serie D (32 reti in due anni con Anagni e Renato Curi) e finalmente lo sbarco in cadetteria ad Ancona. Di nuovo C1 con Fidelis Andria e Chieti prima di concedersi la spola tra Avellino e Venezia nel massimo del suo splendore professionale. Con i “lupi” ottiene la promozione in cadetteria nel 2005 (proporio lui affossa il Napoli nel playoff) e dopo due anni si ripete mettendo a segno 24 reti. È poi la volta di Messina (undici reti in serie B) e poi ancora la Juve Stabia lo scorso anno. Insomma, un passato da protagonista come da dna caratteriale. Lo stesso che ha riscoperto nel suo ritorno al calcio giocato. Andrea Buonaiuto
COSENZA. Fermi tutti, parla Massimo Mirabelli. Il momento è delicato, anche se la bufera sembra ormai alle spalle, ed allora tecnico e squadra sono esentati dal proferire parola. Tutto ciò alla luce della sonora sconfitta patita sul campo della Reggiana due settimane fa: cinque scoppole che hanno lasciato il segno su un viso già tumefatto dalla precedente sconfittadi Andria.Benintesi, nulla di grave, ma Cosenza è pur sempre piazza di spessore che spesso rimprovera a se stessa false partenze o mancate vittorie. È il caso di questo inizio di stagione. La Prima Divisione ha chiamato alle armi mettendo sul piatto avversarie ben costruite, ha risposto il Cosenza portando in dote una ventata di freschezza con innesti mirati e di spessore. “Avversari spietati? Noi non ci tiriamo indietro”. Il monito di partenza della squadra attestava sì una certa cautela da neo promossa, lasciava presagire tuttavia una presa di petto di avversari e difficoltà. Tutto secondo i programmi per Toscano e soci, una sola seccatura: quella “maledetta” vittoria che tardava a venire al “San Vito”, quei tre punti sfuggenti ed impenitenti che non si lasciavano prendere in casa. Sono arrivati, infine, domenica scorsa dopo un'attesa lunga 360 minuti. Troppi per una piazza come Cosenza. Alla fine è giunto un bel poker a spese del Foggia, quanto basta per ritenere soddisfacente il monito di non parlare con la stampa, quanto basta per riaprire il conto con il campionato e rilanciare le ambizioni della squadra: “I ragazzi ora sono a mille rispetto alla caduta di Reggio Emilia -afferma il Direttore Mirabelli - cinque reti non sono facili da digerire, la prestazione di domenica scorsa contro il Foggia ci ha ampiamente soddisfatto. Ora possiamo guardare con maggiore fiducia ai prossimi impegni, a cominciare dalla sfida contro il Potenza”. Dove, per dirla tutta, Mirabelli doveva approdare in estate. Poi non se ne fece più nulla,
«Un anno di transizione e poi vediamo che fare Ora siamo carichi» proprio nel momento in cui sembrava dovesse essere ufficializzato il passaggio in Basilicata. Con lui doveva esserci anche mister Toscano, poi la situazione societaria calabrese si aggiustò e Mirabelli potè confermare il suo impegno quinquennale con la società della Sila. “La nostra è una squadra che è partita in ritardo e, logicamente, ci sono diverse pedine che non vantano ancora la migliore condizione. Rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato tanto, diciamo che la squadra deve ancora trovare la giusta fisiono-
mia”, dice. La sensazione è che il Cosenza abbia conquistato la fiducia dell'ambiente: “Questo deve essere un anno di transizione - prosegue Mirabelli - Innanzitutto la salvezza poi si vedrà. Certamente i tifosi sono esigenti, è normale per una piazza di questo calibro, e la mancata vittoria nelle prime gare casalinghe non ha giovato”. Il successo con il Foggia ha dunque provveduto a spazzare via qualsivoglia spiffero di malumore. Quattro reti benedette dal ritorno al 3-4-3, il modulo ideale per questa squadra: “Il Cosenza è stato
costruito per giocare con questo modulo, il tecnico ha cambiato a Reggio ma solo per esigenze di squadra. Credo che ci voglia ancora del tempo per vedere la migliore edizione di squadra”. Un organico che vanta al suo interno un potenziale offensivo niente male. Biancolino, Mortelliti “ed anche Ceccarelli, i giovani Danti e Scotto, oltre che Caccavallo. Insomma è davvero un bel problema lasciar fuori qualcuno. In passato dicevano che eravamo troppo leggeri in attacco, allora abbiamo deciso di rinforzare il reparto senza sfoltirlo”. Se la ride Mirabelli, guardando con fiducia alle forze in dote a Toscano, senza dimenticarsi di Fiore pronto al rientro (avverrà nel prossimo turno): “Fiore è un giocatore di gran classe e potrà darci tanto, con lui in campo avremmo avuto sicuramente qualche punto in più. Sono sicuro di una cosa: se il Fiore sboccia ne vedremo delle belle”. A sinistra Mirabelli con Fiore
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 19
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Per la Ternana, adesso, è crisi vera, soprattutto di risultati: terzo ko di fila
Cavese, basta Varriale Campani bravi a meritare la vittoria specie dopo il vantaggio CAVESE TERNANA
1 0
CAVESE (4-2-3-1): Russo 6; Grillo 6, Cipriani 7, Farina 6,5, Nocerino 6,5; Maiorano 6,5, Bacchiocchi 6; Schetter 5,5 (13' st Tarantino 6,5), Bernardo 6 (36' st Scartozzi sv), Favasuli 6; Turienzo 5 (44' pt Varriale 7). A disp.: Pane, Lagnena, Bacchi, Rapino. All.: Maurizi 6. TERNANA (4-4-2): Visi 6; Del Grosso 6 (35' st Perna sv), Borghetti 6, Tedeschi 7, Bertoli 5; Concas 6, Di Deo 6, Danucci 6 (20' st Marino 5,5), Lacheheb 6,5; Noviello 5,5 (32' st Alessandro sv), Tozzi Borsoi 5,5. A disp.: Cunzi, Ricca, Bizzarri, Costantini. All.: Baldassarri 6. ARBITRO: Ostinelli di Como 5,5. RETE: st 30' Varriale. NOTE: spettatori 1770 per un incasso di 17680 euro. Ammoniti: Danucci, Farina, Cipriani, Visi, Del Grosso. Angoli 5-1 per la Cavese. Recupero: pt 1'; st 4'. CAVA DE' TIRRENI. Cosa è successo alla Ternana? Difficile capirlo perché la crisi è di natura numerica (terza sconfitta di fila), non di certo tecnico-tattica, semmai un po' caratteriale. Perché la formazione rossoverde tiene in scacco la Cavese per l'intero primo tempo, costruisce ed allarga il fronte in maniera auto-
Il tiro vincente di Varriale (col numero 18) che regala i tre punti alla Cavese
ritaria, dà la sensazione di poter vincere tranquillamente. E poi s'involve nella ripresa stringendosi dietro la linea del pallone e favorendo una Cavese fin lì arruffona e confusa, nervosa ed improduttiva. Baldassari non lascia, ma rilancia il progetto tattico col quale s'è costruito una classifica prestigiosa e l'etichetta di squadra rivelazione. Mancano Piccioni e Camillini, il fosforo e l'equilibrio della catena mancina, completamente rivoluzionata
con Beroli e Lacheheb. Il coraggio di osare ed insistere per andare oltre le defezioni e le difficoltà di una trasferta di fuoco. La Cavese vive di muscoli, pressing e prepotenza fisica, si sistema su quattro linee di campo e raccogliendosi dietro la linea del pallone accorcia e raddoppia le marcature nel tentativo di annullare le distanze tra la difesa e la mediana e non favorire il gioco arioso della Ternana. Il coraggio di osare: Baldassarri allarga Lacheheb e Concas
per tener bassi Grillo e Nocerino e svincolare allo stesso tempo l'intelligenza di Di Deo da pressioni troppo forti. Così la Ternana fa la partita e con autorità inviluppa la Cavese fino a farle disperdere una quantità enorme di energie in una corsa senza costrutto. La partenza autoritaria produce però due soli sussulti, generati entrambi dalla corsa fluida e dalla precisione chirurgica del talentuoso Lacheheb: sciupano Tozzi Borsoi (che pensa troppo prima di calciare) e poi Noviello (che non ci pensa affatto, conclude col tacco senza accorgersi che era solo soletto in area di rigore). Poi null'altro perché la Cavese prende le misure sugli esterni e con una difesa blindata (quattro centrali, due dei quali Grillo e Nocerino - sistemati a protezione delle corsie) ridimensiona l'enorme potenziale offensivo dei rossoverdi. Ne perde chiaramente lo spettacolo: la Ternana, per quanto provi ad elaborare la manovra, a tesser trame fluide attraverso tocchi rapidi e puliti, si scontra sistematicamente su un autentico muro di retroguardia (anche Bacchiocchi e Maiorano, mediani puri, partecipano con vigore all'occupazione totale degli spazi) e la Cavese, seppur tenti in tutti i modi di rendersi meno schematica (Schetter cambia di posizione con Favasuli, Bernardo sale di qualche metro per girare intorno
allo stantufo Turienzo), seppur provi a sfruttare il lato debole degli umbri (Bertoli, in chiara difficoltà a sinistra) non va oltra assalti sporadici e confusionari (un bel gesto acrobatico di Turienzo ed un cross sbilenco di Schetter che quasi beffa Visi). La Cavese proprio non funziona negli ultimi venti metri ed un assist involontario a Maurizi lo fornisce Turienzo, che s'infortunia e lascia il posto al più dinamico Varriale. Una sostituzione e gli equilibri quasi si stravolgono perché nella ripresa la Cavese si propone di più (e con raziocinio) e la Ternana abbassa baricentro e pretese. Dal coraggio di osare emerso nella prima mezz'ora di gara alla necessità di blindare e tutelarsi dagli assalti di una Cavese feroce, molto più vivace, pulita ed intraprendente, capace di costruirsi gradualmente il vantaggio, sfiorato al 18' (miracolo di Visi su Tarantino) e poi trovato alla mezz'ora (giocata divina di Tarantino, cross al bacio per Varriale e tocco morbido). Baldassarri non ci pensa un istante, potenzia l'attacco con Perna ed arretra Lacheheb in difesa, ma la Cavese rafforza la sostanza della mediana e non corre più rischi sfiorando anzi il raddoppio con Favasuli al 37' ed al 44' . Cosa succede alla Ternana? Difficile capirlo perché la squadra gioca, ma non sa più come fare punti. Filippo Zenna
Passivo pesante per un Marcianise volenteroso
Doppio Frara e il Rimini ingrana la marcia giusta RIMINI 2 R.MARCIANISE 0 RIMINI (4-3-3): Pugliesi 6; Vitiello 6,5, Ischia 6, Lebran 6, Catacchini 6,5; Cardinale 6,5 D'Antoni 5,5, Frara 7; Tulli 5 (10' st Di Piazza 5,5) Longobardi 5,5 (37' st Nolè sv) Giacomini 6,5 (24' st A. Marchi 6). A disp.: Tornaghi, Temperino, Christensen, M. Marchi. All.: Melotti 7 REAL MARCIANISE (4-42): Fumagalli 6; Ciano 5, Filosa 5,5 (33' pt Manco 6), Murolo 6 ,Piscitelli 5,5; Alfano 6, Di Napoli 5,5 (1' st Della Ventura 6,5), D'Ambrosio 6,5, Russo 5,5 (40' st Montanari sv); Tedesco 5,5, Poziello 7. A disp.: Mezzacapo, Alvino, Orsi, Tomi. All.: Boccolini 5 ARBITRO: Cervellera di Taranto 5,5. RETE: pt 8' Frara; st 47' Frara. NOTE: partita cominciata con 15' di ritardo per la protesta di tutta la LegaPro riguardante la mutualità. Spettatori 1674 per un incasso di 17312 euro. Ammoniti: Vitiello, Cardinale, Ciano e Manco. Angoli 5-2 per il Rimini. Recupero: pt 3'; st 4'.
RIMINI. Dal Romeo Neri di Rimini esce un 2-0 che fa felici i biancorossi e li lancia nella lotta playoff, mentre il Real Marcianise interrompe la striscia di due partite consecutive vinte fuori casa e torna a guardarsi dietro in ottica salvezza. È Alessandro Frara l'uomo del match: per lui doppietta e decisivo salvataggio sulla linea al 27' del secondo tempo, quando una rete del Real avrebbe pareggiato l'incontro e decisamente sparigliato le carte sul tavolo.Gli schieramenti. 4-33 ampiamente previsto per il Rimini, che ha l'infermeria piena per i forfait di Baccin, Regonesi, Docente, Matteini e Rinaldi. Vitiello, che era stato dirottato al centro della difesa dopo il rientro di Regonesi, torna ad occupare la fascia destra con Catacchini di nuovo a sinistra e in mezzo Lebran-Ischia. Boccolini invece dispone il suo Real Marcianise col 4-4-2, anche se per la verità in avanti Poziello sta sovente qualche metro dietro l'altro attaccante Tedesco.Pronti, via e il Rimini è in vantaggio (8'). Giacomini affonda sulla sinistra, vince la resistenza di Ciano e una volta entrato in area spara
un bel diagonale: Fumagalli smanaccia, ma la respinta è corta ed è ribadita in rete da un Frara pronto ad arrivare in corsa battendo per tempismo i centrali locali.Due minuti più tardi il cross di Ciano dal lato corto destro dell'area di rigore trova dall'altra parte la testa di D'Ambrosio, che però fa finire la conclusione a lato di poco. Poi più nulla e gara che diventa bruttina, per metterci dentro anche un eufemismo. Errori di misura, disattenzioni e poca lucidità da parte di entrambe le squadre, con in mezzo un altro sinistro di Giacomini (alto al 19') e un tiraccio di D'Ambrosio che al 40' rompe la noia dopo venti minuti di vuoto totale. Il finale è però di tutt'altra fattura, con il Real Marcianise che ci prova due volte tra 43' e 45': prima il cross di Russo trova Alfano (destro debole), poi Pugliesi salva su Tedesco e sulla ribattuta Ischia respinge da terra la botta ancora di Alfano. Intanto il Real Marcianise ha perso per infortunio il centrale difensivo Filosa (per la verità molto incerto), con Boccolini che ha inserito al suo posto Manco. Il secondo tempo inizia in manie-
Un’occasione per Piscitelli del Marcianise contrastato dalla difesa del Rimini
ra più vivace. Dopo due minuti Vitiello lancia lungo per Longobardi: il centravanti ex San Marino è a tu per tu con Fumagalli, che però riesce ad anticiparlo al limite dell'area e sventa il pericolo. Al 4' D'Ambrosio fa partire un sinistro che finisce di poco alto oltre la traversa, al 6' Catacchini tira debolmente tra le braccia di Fumagalli e qualche secondo più tardi l'ottimo Poziello si destreggia in area tra due uomini e trova un varco per il tiro, che però Pugliesi para distendendosi sulla sua sinistra.
C'è però poco brio nella manovra di Rimini e Marcianise: i portatori di palla non sono pressati eppure faticano a regalare vivacità al match perché in avanti punte e laterali di centrocampo non puntano gli spazi. Al 27' il Real si mangia le mani: corner di Poziello: bella inzuccata di Della Ventura e palla che sarebbe indirizzata in gol se non intervenisse prontamente Frara a toglierla dalla porta. Passano cinque minuti e il Rimini potrebbe raddoppiare con un contropiede finalmente ben disegnato:
palla che arriva a Longobardi a sinistra, l'attaccante la smista sulla destra per Frara, che si fa venti metri e prova la conclusione: tiro debole. Il raddoppio dei padroni di casa però arriva, anche se solo in chiusura. La firma? Manco a dirlo di Frara, che questa volta è lanciato a tu per tu con Fumagalli da Nolè. Palla in rete e 2-0 finale.Tre punti meritati per il Rimini, ma i due gol di scarto sono eccessivi per un Marcianise volenteroso e che ci ha provato fino alla fine. Loriano Zannoni
I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 9ª giornata
Seconda Divisione Girone A 9ª giornata
Seconda Divisione Girone B 9ª giornata
Arezzo-Paganese 2-0 Cremonese-Benevento 1-0 Lecco-Alessandria 3-1 Lumezzane-Novara 1-4 Perugia-Pergocrema 1-0 Pro Patria-Como 1-0 Sorrento-Monza 1-2 Varese-Figline 1-0 Viareggio-Foligno 02
Carpenedolo-Sud Tirol 1-0 Feralpi Salò-Crociati Noceto 0-0 LegnanoPavia 1-0 Mezzocorona-Spezia 3-1 Olbia-Canavese 0-1 Pro VercelliAlghero 0-0 Rodengo Saiano-Valenzana 1-0 Sambonifacese-Pro Sesto 3-1 Villacidrese-P.B. Vercelli 0-0
Colligiana-Bellaria 0-1 Giacomense-Celano 1-1 Gubbio-Nocerina 2-0 Itala San Marco-Bassano 1-1 Poggibonsi-Fano 0-2 Prato-Sacilese 11 Pro Vasto-Lucchese 1-1 San Marino-Sangiustese 2-1 Sangiovannese-Carrarese 1-1
CLASSIFICA: Cremonese 22 punti; Novara 21; Arezzo 18; Varese e Perugia 17; Lumezzane 14; Lecco 13; Pergocrema 12; Monza, Foligno, Benevento e Alessandria 11; Figline e Viareggio 9; Pro Patria e Sorrento 8; Como 7; Paganese 4. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto.
CLASSIFICA: Alghero 18 punti; Mezzocorona e Carpenedolo 16; Rodengo Saiano e Pavia 15; Sambonifacese e Feralpi Salò 14; Spezia 13; Sud Tirol 12; Pro Vercelli e Olbia 11; Valenzana, Crociati Noceto, Canavese e Legnano 10; Villacidrese 8; Pro Belvedere Vercelli 7; Pro Sesto 2. Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto.
CLASSIFICA: Lucchese 20 punti; San Marino e Prato 16; Celano, Bellaria, Gubbio, Sacilese e Carrarese 12; Giacomense e Sangiovannese 11; Fano, Nocerina, Sangiustese, Bassano e Itala San Marco 10; Colligiana e Poggibonsi 9; Pro Vasto 7. Colligiana penalizzata di 1 punto.
PROSSIMO TURNO (DOMENICA 25 OTTOBRE): Alessandria-Viareggio Como-Arezzo Figline-Lecco Foligno-Sorrento Monza-Cremonese (26/10) Novara-Perugia Paganese-Lumezzane PergocremaBenevento Pro Patria-Varese
PROSSIMO TURNO (DOMENICA 25 OTTOBRE): Alghero-Legnano Canavese-Villacidrese Crociati Noceto-Olbia Pavia-Pro Belvedere Vercelli Pro Sesto-Carpenedolo Pro Vercelli-Feralpi Salò Spezia-Rodengo Saiano Sud Tirol-Mezzocorona Valenzana-Sambonifacese
PROSSIMO TURNO (DOMENICA 25 OTTOBRE): Bassano-Nocerina Bellaria-San Marino Carrarese-Itala San Marco Celano-Sangiovannese Fano-Prato Lucchese-Colligiana Pro Vasto-Poggibonsi Sacilese-Gubbio Sangiustese-Giacomense
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
20 Sport
Mastrolilli piega la capolista Portogruaro al 4’ del primo temtpo
L’Andria fa l’impresa ANDRIA PORTOGRUARO
1 0
ANDRIA (3-5-2): Mennella 6,5; Braca 6, Sibillano 6, Pomante 6; Pierotti 6, D’Allocco 5,5 (22’st Iennaco 6), Ottobre 6 (31’ st Rizzi sv), Paolucci 6,5, Di Simone 7; Matrolilli 6,5 (1’ st Maccan 5,5) , Sy 6,5. A disp.: Sansonna, Goisis, Doumbia, Giorgetti. All.: Papagni 6,5. PORTOGRUARO (4-3-1-2): Rossi 6; Bianchi 5, Siniscalchi 6, Madaschi 5,5, Gotti 6; Scozzarella 5,5, Mattielig 5,5 (35’ pt Vicente 6), Espinal 5; Cunico 5,5 (22’ st Scapuzzi 6); Marchi 5,5, Altinier 4,5 (11’ st Bocalon 6). A disp.: Marcato, Specchia, Pondaco, Puccio. All.: Calori 5,5. ARBITRO: Massa di Imperia 6. RETE: pt 4’ Mastrolilli. NOTE: spettatori 3000 circa per un incasso di 11.696 euro circa. AmmonitI: D’Allocco, Mattielig, Braca, Bianchi. Angoli 8 a 1 per il Portogruaro. Recupero: pt 2’; st 4’. ANDRIA. Classico testacoda ma protagonisti inediti: mentre per l’Andria si poteva prospettare una stagione difficile all’insegna della salvezza, la matricola Portogruaro del tecnico Calori è meritatamente nei quartieri nobili dopo otto giornate. Ma la sfida ha un fattore importante che ne condiziona lo svolgimento: il terreno di gioco completamente allentato, seppur in buone condizioni, dalle fortissime piogge che da due giorni tormentano la città co-capoluogo della sesta provincia pugliese. Alla fine la spunta l’Andria che vince e si tira fuori dai bassifondi sfruttando anche le condizioni
Il gol di Mastrolilli che ha regalato i tre punti all’Andria
del campo, mentre il Portogruaro si ferma e rimanda la sua prestazione nonostante il forcing finale. La squadra ospite deve rinunciare a D’Alterio sulla via del recupero ed affida la sua manovra offensiva al trio Cunico-Marchi-Altinier. La stella Espinal, un po’in ombra, sulla fascia sinistra pronto a supportare la manovra. Nell’Andria, invece, il 3-5-2 ormai modulo scelto da Papagni per centrare la salvezza e rientri per Di
Simone, Braca e Mastrolilli. Panchina per Goisis, Doumbia e Maccan. Il “dictat” di Calori è quello di manovrare l’azione e la sfera non è mai giocata per caso dalla sua formazione. Ma l’Andria di Papagni studia bene il match ed ha il grande merito di iniziare subito l’incontro centrando il gol del vantaggio che cambia ulteriormente volto alla contesa: quattro giri di lancette e Paolucci scambia rapido con Sy, il quale riesce a
servire in corsa Di Simone con Bianchi superato in velocità; il terzino sinistro completamente libero serve un pallone teso solo da sfiorare per Mastrolilli che centra la sua prima marcatura stagionale. Il gol galvanizza ulteriormente i padroni di casa che appaiono ordinati e precisi nonostante la difficile situazione del terreno di gioco. Il Portogruaro ci mette un po’ a carburare e resta impassibile nelle rapide ripartenze an-
driesi. Per giungere ad un’azione degli ospiti bisogna attendere il 18’ quando il fantasista Cunico prova dal limite a sorprendere Mennella con un tiro di contro balzo che non sorprende l’estremo difensore andriese. Ma è un primo tempo in cui la squadra di Papagni ci mette tanta grinta e dopo due minuti Sibillano sfiora il gol di testa su un calcio d’angolo battuto da Paolucci e la successiva respinta sulla linea di porta da parte di Siniscalchi. Ancora Andria al 24’ con un’azione insistita al limite dell’area e la conclusione di Sy che, defilato, si fa respingere la sfera da Rossi completamente solo. La squadra di Calori prova a concretizzare alla mezz’ora con Siniscalchi di testa un bel calcio d’angolo di Cunico, ma la sfera scivola a lato non di molto. La stanchezza si fa sentire e la sfida non subisce scossoni fino al riposo. Pronti via e l’Andria sostituisce Mastrolilli affaticato con Maccan e sfiora il raddoppio: due minuti e Paolucci calcia da 25 metri con la sfera che termina di poco a lato rispetto a Rossi. Il Portogruaro non ci sta, ma comincia il suo forcing troppo tardi a metà della ripresa: al 24’, infatti, Scozzarella crossa una bella sfera per l’accorrente Bocalon che si vede intercettare il colpo di testa da Mennella. L’occasionissima, tuttavia, è al 39’ sulla testa di Espinal che spreca da due passi un perfetto cross dalla sinistra ed un errore di Sibillano che scivola prima di poter intervenire. Un minuto ed è la volta di Scapuzzi con Mennella ancora protagonista. L’Andria si difende e chiude il match tra gli applausi ; il Portogruaro resta una bella favola. Pasquale Massaro
Per un offside e un rigore negato. Verona fa pari
La Reggiana reclama REGGIANA VERONA
0 0
REGGIANA(4-3-1-2): Tomasig 6,5; D'Alessandro 6(31' st Anderson sv), Zini 6, Stefani 6 , Mei 5; Nardini 6, Saverino 7, Maschio 5,5; Alessi 6,5; Rossi 6, Temelin 5,5 (38' st Ingari sv). A disp: Manfredini, Mallus, Romizi, Viapiana, Ferrari. All.: Dominissini 6. VERONA(4-4-2): De Andrade 6,5;Cangi 5, Comazzi 6, Anselmi 5,5 (24' st Massoni 5,5), Pugliese 6; Ciotola 5,5 (14' st Rantier 6), Esposito 6,5, Pensalfini 5,5, Russo 5,5; Selva 6, Berrettoni 5,5(38' st Colombo sv). A disp:Ingrassia, Bertolucci, Garzon, Farias. All.:Remondina. ARBITRO: Tidona di Torino 4. NOTE: Spettatori 5000 circa.Ammoniti:Saverino, Selva, Pugliese, Comazzi,Anselmi, Massoni. Angoli: 6-4 per il Verona . Recupero: pt 4'; st 4' REGGIO . È l'equilibrio a farla da padrone nella partita di ieri in scena allo stadio Giglio di Reggio Emilia tra Reggiana e Verona. Le due squadre hanno abbandonato il terreno di gioco a porte inviolate, nonostante la partita sia comunque stata piacevole. I granata hanno da recriminare per un doppio abbaglio della terna arbitrale che ha prima fermato Alessi, lanciato a rete, per un fuorigioco davvero al limite per poi negare un netto rigore per fallo di mani in area concedendo solo una punizione dal limite.I pri-
mi minuti sono a favore degli ospiti, che partono forte schiacciando la Reggiana nella propria tre-quarti campo. Al 6' Cangi è bravo a sfruttare un'apertura sulla destra per poi rientrare verso il centro e battere a rete: il tiro è però schiacciato e termina a lato. Al tredicesimo punizione dai trenta metri per i granata: Alessi tocca per Stefani il cui bolide termina di poco a lato. La conclusione del proprio capitano sveglia la Reggiana che da questo momento manterrà una costante pressione sul Verona. Al 14' cross di D'Alessandro per Rossi che controlla e tira centrale. Un minuto dopo sarà Temelin,imbeccato da Alessi, a battere a rete, trovando ancora una volta un attento De Andrade. Al ventiduesimo l'episodio del rigore non concesso ai padroni di casa. Dalla punizione che ne deriva però Saverino non sfrutta e calcia centrale. Alla mezz'ora è il Verona ad andare vicino al vantaggio: su calcio d'angolo,la sfera resta nell'area piccola e Cangi cerca il tapin vincente ma Tomasig compie un'autentica prodezza, salvando il risultato di puro istinto. La prima frazione termina così senza altre emozioni. La ripresa porterà meno emozioni. All'11' Berrettoni parte dalla sinistra, si accentra e tira:Tomasig smanaccia inangolo. Pochi minuti dopo Rossi si destreggia alla grande sulla riga di fondo campo, mantenendo il possesso
A sinistra il tecnico del Verona Remondina, in alto Alessi, uno dei migliore della Reggiana
del pallone fra tre avversari per poi crossare: Temelin arriva con pochi istanti di ritardo, ed il pallone si perde sul fondo. Al 16' Alessi batte corto una punizione per Nardini che va sul fondo e crossa per Stefani, ma l'estremo difensore scaligero allontana in angolo con un ultimo disperato tentativo. Al 23'è ancora la Reggiana a rendersi pericolosa. Lancio sulla destra per Rossi che di prima intenzione appoggia di tacco per l'accorrente Alessi, il quale aspetta però un attimo di troppo
prima di tentare il tiro a giro sul secondo palo. Alla mezz'ora Nardini si lancia in contropiede ed apre per Temelin, che crossa basso sul secondo palo: Rossi controlla e colpisce, ma De Andrade è attento e salva in corner. Dalla bandierina è ancora Rossi a riuscire a colpire, ma De Andrade si dimostra in giornata di grazia e salva nuovamente. Negli ultimi minuti le due squadre tirano i remi in barca, accontentandosi di spartire equamente il bottino. Cristiana Filippini
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 21
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Non premia la migliore organizzazione tattica e la qualità degli jonici
Taranto, occasione persa Un Foggia volenteroso, che chiude in 9, impatta il derby Un tempo e un punto a testa
A Cipriani replica Campagnacci GIULIANOVA SPAL
1 1
GIULIANOVA (5-2-3): Dazzi 6; Lieti 6,5, Vinetot 6, Garaffoni 7 Migliore 7, Sosi 6; Croce 7, Mariani 6 (39’ st Schneider sv); Carbonaro 6,5, Melchiorri 6, Campagnacci 7. A disp.: Buono, Faragalli, Rinaldi, Amato, Iachini, Di Matteo. All.: Bitetto 6. SPAL (4-3-1-2): Capecchi 6,5;, Ghetti 7, Bortel 6, Lorenzi 6, Cabeccia 6; Schiavon 6, Migliorini 7, Cazzamalli 6,5 (27’ st Quintavalla sv); Centi 6; Bazzani sv (15’ pt Cipriani 6,5), Laurenti 6 (35’ st Marongiu sv). A disp.: Ioime, Zamboni, Bedin. Bracaletti. All.: Dolcetti 6,5. ARBITRO: Penno di Nichelino 6. RETI: pt 17’ Cipriani (S); st 4’ Campagnacci rig. (G). NOTE: vspettatori 1631 per un incasso di 10.962,05 euro compresa la quota abbonamenti. Ammoniti: Bortel, Cenati e Laurenti. Angoli 2-0 per il Giulianova. Recupero: pt 1’; st 3’. GIULIANOVA Un tempo per ciascuno e non si fa male nessuno: la Spal si riprende lentamente dopo la brusca batosta col Rimini, il Giulianova continua a muovere la classifica vivendo tranquillamente sopra i margini della zona play-off. La prima parte della gara è favorevole alla Spal, che segna con il neo acquisto Cipriani, appena entrato in campo al posto dell'infortunato Bazzani. Un colpo di tacco nell'area di porto che manda in sollucchero i cinquanta tifosi ferraresi presenti nella curva est. Nella ripresa dapprima cuore e grinta e poi anche il bel gioco permettono al Giulianova dapprima di pareggiare su calcio di rigore di Campagnacci e poi di sfiorare il vantaggio in almeno un paio di circostanze nitide. La squadra di Dolcetti, che aveva speso molto, giocando meglio nel primo tempo, accusa anche qualche attimo di stanchezza, peraltro sul terreno di gioco che diventava sempre più scivoloso a causa della pioggia che era scesa in mattinata e che terrà compagnia alle due squadre per tutto il secondo tempo. LA CRONACA. Nella formazione iniziale al centro dell'attacco c'e Bazzani ma l'attaccante avverte un doppio problema (all'inguine e alla schiena) per cui chiede di poter essere sostituito. Detto fatto. Entra in campo il neo-acquisto Cipriani ed eccolo andare subito in gol dopo appena due minuti, al 17’, quando va incontro ad un pallone servito al centro da Schiavon, lo fa passare e
poi lo colpisce di tacco mandandolo ad insaccarsi alla destra dell'esterrefatto ma incolpevole Dazzi. Il vantaggio galvanizza i ferraresi che cominciano a macinare gioco nella zona nevralgica del campo dove il tecnico Bitetto deve rinunciare a tre titolari (Carratta, Del Grande e Dezi), inserendo Mariani al posto di Croce. Il Giulianova risente anche del cambiamento del modulo, forzato da un’emergenza piena. E così la Spal ha'occasione per chiudere i conti quando al 34’Migliorini, su un calcio di punizione dal limite, centra n pieno la traversa. Si torna in campo senza modifiche nei due schieramenti e il Giulianova ottiene immediatamente il pareggio. Al 4’ Campagnacci, dalla sinistra, opera un traversone che Lorenzi, al centro dell'area, in scivolata tocca con il braccio. L'arbitro indica il dischetto (quinto rigore a favore dei giuliesi di cui due sbagliati da Croce); su questo si porta Campagnacci che batte Capecchi. A questo punto é la squadra di casa a trarre vantaggio psicologico dal risultato e si catapulta in avanti, soprattutto tambureggiando sulla fascia sinistra con il duo Migliore-Campagnacci. La difesa spallina, fino a quel momento solida e guidata da Ghetti, accusa qualche sbandamento ed in tre circostanze rischia di capitolare, ma dapprima Melchiorri e poi ancora il duo Migliore-Campagnacci sciupano da breve distanza e nell'ultimo caso ci vuole un "paratone" di Capecchi per sventare un gol che sembrava già fatto. Dolcetti inserisce anche Quintavalla per Cazzamalli, che aveva corso moltissimo e Marongiu per Laurenti, calato alla distanza un po' come tutto il team spallino, che, però, nel finale di gara, cerca di riportarsi in avanti per tirarsi fuori dal forcing giuliese. Dal suo canto Bitetto richiama in panchina Mariani per inserire Schneider, la cui presenza era stata in forse fino all'ultimo e del resto aveva in panca una banda di ragazzini con quattro titolari in tribuna. L' ultima conclusione, dalla media distanza, é di Centi, con la palla che non passa lontanissima dal palo alla destra di Dazzi. Da segnalare i cori dei tifosi ferraresi all'indirizzo del proprio presidente, il quale, in settimana, aveva affidato al sito della società spallina un suo lungo sfogo sulla situazione in casa spallina, evidentemente apprezzato dalla tifoseria. Azzurra Marcozzi
FOGGIA TARANTO
0 0
FOGGIA (4-2-3-1): Bindi 7; F. Carbone 6, Burzigotti 6, Goretti 6, Micco 6; Trezzi 6,5 (46’ st Velardi sv), D’Amico 6; Di Roberto 5,5, Quadrini 6 (25’ st Mattioli 4,5), Mancino 6; Ferrari 6 (1’ st Sgambato 5). A disp.: Milan, Cuomo, Colomba, D’Agostino. All. Porta-Pecchia 6. TARANTO (4-3-3): Bremec 6; Calori 5,5, Migliaccio 6,5, Viviani 6,5, Bolzan 6; Felci 5 (36’ st Giorgino 6), Quadri 6 (28’ st Magallanes 5,5), Mezavilla 5; Falconieri 6, Corona 6,5, Scarpa 5 (32’ st Russo 6,5). A disp.: Barasso, Berretti, Nocentini, Prosperi. All.: Brucato 6. ARBITRO: Carbone di Napoli 5. NOTE: paganti 240, abbonati 1.815, incasso di 17.734 euro. Espulsi Mattioli al 41’ st e Carbone al 42’ st. Ammoniti: Carbone, Trezzi, Calori e Falconieri. Angoli 5-1 per il Taranto. Recupero: pt 1’; st 3’.. FOGGIA- Un punto guadagnato o due punti persi? L’impressione, a fine gara, è che possa prevalere la seconda tesi. Infatti, su un campo quasi ai limiti della praticabilità, il Taranto fatica a far pesare l’indubbia superiorità tecnica e si lascia fermare sullo 0-0 da un Foggia volenteroso e poco più, anzi assai modesto sul piano individuale. Per puntare davvero in alto, tuttavia, alla luce della prestazione resa allo Zaccheria, il Taranto ha il dovere di perseguire ampi margini di miglioramento. Soprattutto in fase offensiva, dove l’assenza di Innocenti ha certamente privato la truppa di Brucato di un’importante pedina in area. Di sicuro, il campo pesante non ha favorito le doti tecniche di Scarpa, troppo presto abbandonatosi al ruolo di comprimario. Le incursioni di Falconieri hanno riscaldato la scena a intermittenza. L’unico quasi sempre presente in zona gol è stato Giorgio Corona, nonostante la generosità e il gran correre sul fronte offensivo per quasi tutto l’incontro. Il problema più serio è stato rappresentato dalla quasi assoluta mancanza di inserimenti dei centrocampisti, che ha tolto opzioni alla manovra, a lungo priva della continuità necessaria (e in certi momenti della qualità) per mettere alle corde il Foggia e atterrarlo. In questo senso, l’altro pensate
Il gol di Corona annullato dall’arbitro
forfait di Correa ha certamente inciso. Benissimo la retroguardia. Ma non è una novità. Il Foggia in crisi non faceva granché paura: assente Salgado, non è che i rossoneri presentassero tanti pericoli all’imbattibilità di Bremec, che ha superato i 400 minuti. Migliaccio e Viviani guidano a occhi chiusi un reparto che gode degli apporti affidabili di Calori e Bolzan sulle fasce, determinanti per blindare gli spazi. La cronaca conferma l’assunto dell’ampia analisi del derby. Eppure le premesse per i rossoblu erano ottime. Dopo appena 7’, Corona si destreggiava dal limite e chiamava Bindi alla difficile smanacciata (gran colpo di reni) in angolo. Scarpa, Felci e Falconieri provavano a farsi minacciosi, ma con scarso costrutto, quasi a confermare la mancanza della necessaria cattiveria. Neanche lo scambio di posizioni con Corona (sempre attivo e presente) favoriva Scarpa, in ombra. Così, bisognava aspettare il 35’ per rivedere il Taranto vicino al gol: un’occasione clamorosa fallita di testa da Mezavilla, che appoggiava di testa al portiere una punizione invitante di Quadri, tutto solo a due passi da Bindi. Poi, al 38’ era Quadrini a tirare a lato dopo aver trovato un varco tra le linee difensive: l’unico lampo del Foggia. Nella ripresa, l’avvio del Taranto era confortante, favorito pure dall’arretramento del Foggia: fuori l’unico attaccante Ferrari, infortunato. Al 3’, infatti,
Falconieri, scaldava i guantoni di Bindi, mentre sul proseguimento Scarpa non trovava l’inzuccata vincente su servizio di Felci. Sul più bello, il Taranto perdeva qualche metro e personalità, né il tecnico Brucato trovava i giusti rimedi. Così il Foggia si faceva rivedere con Micco (10’, testata fuori su punizione di Goretti) e Mancino (18’, a lato). Solo un contropiede di Corona al 20’ e un diagonale lento e centrale. Ma il bello arrivava al 40’. Micco restava a terra e il Taranto, accusandolo di simulazione, giocava con i suoi due nuovi ingressi: corridoio di Giorgino per Russo, tiro immediato e miracolo di Bindi. Al Foggia scattavano i nervi e rimaneva in nove: dopo 60 metri di corsa, Mattioli veniva a contatto con un difensore rossoblu e protestava in modo veemente con l’arbitro, che lo espelleva al pari di Carbone (già ammonito). La doppia superiorità numerica dava fiducia al Taranto, che al 45’ segnava con Corona, lesto e riprendere una scorta respinta di Bindi su tiro (ancora) di Russo, ma un lieve fuorigioco provocava l’annullamento. E Calori al 49’ calciava alto dal limite. Niente da fare: solo 0-0 allo Zaccheria. Ma per aspirare a qualcosa di più nella lunga volata per i playoff, ci sarà bisogno di ben altre idee in avanti. Altrimenti le ambizioni del Taranto rischieranno di essere legate a filo triplo solo alle invenzioni di Corona e a qualche altra individualità. Claudio Matrone
Vantaggio di Rebecchi replicato dall’ex di turno, il lucano Sansone
Pescina raggiunto oltre il 90’ Cappellacci conta gli infortunati PESCINAVG LANCIANO
1 1
PESCINA VG (4-4-1-1): Bifulco 6; Locatelli 5,5, Petitto 6,5, Blanchard 7, Birindelli 7; Cruciani 6, Ferraresi 7,5, De Angelis 5,5, Laboragine 6,5 (32' st Cesar sv); Berra 6 (24' pt Rebecchi 7); Bettini 6 (13’ st Choutos 6,5). A disp.: Meo, Di Berardino, Molinari, Cipolla. All. Cappellacci 6,5. LANCIANO (4-4-2): Chiodini 6; Vastola 6, Moi 6, Antonioli 5,5, Mammarella 5; Turchi 5 (26’ st Colombaretti 6), Di Cecco 6, Sacilotto 5,5, Amenta 5 (7’ st Sansone 7); Improta 5,5, Colussi 5 (29’ st Morante 6). A disp.: Aridità, Coppini, Perfetti, Masini. All. Pagliari 6. ARBITRO: Cafari Panico di Cassino 6. RETI: st 25’ Rebecchi (P), 48’ Sansone (L). NOTE: paganti 800, abbonati 140, incasso di 8131 euro. Espulsi il tecnico Pagliari al 3’ st e Mammarella al 23’ st. Ammoniti Mammarella, Di Cecco e Cruciani. Angoli 4-3. Recupero: pt 2’; st 5’. AVEZZANO. Grazie a un bellissimo gol dell’ex Sansone il Lanciano agguanta in pieno recupero il pari sul campo del Pescina Valle del Giovenco e prosegue nella sua striscia
Cappellacci, tecnico del Pescina
positiva. Sfortunati i marsicani, che durante il match perdono per infortunio ben tre elementi: Berra (probabile stiramento all’adduttore già lesionato in passato), Bettini (risentimento alla coscia destra) e Ferraresi (problema muscolare all’inguine e alla coscia sinistra). Le squadre si schierano con moduli speculari solo in apparenza, perché se da una parte Colussi e Improta formano un tandem stabile, sul fronte dei biancoverdi di casa Berra agisce spesso alle spalle di Bettini. I marsicani trovano spazio nella metà campo avversaria. Al 14’, però, è Sacilotto a manca-
re il gol con un colpo di testa sul fondo su cross di Mammarella. E al 24’ si fa male Berra: al suo posto Rebecchi. Ma il Pescina Valle del Giovenco si fa vedere pericolosamente al 29’: corner di Laboragine sul primo palo e Petitto anticipa tutti mandando la sfera a lambire il palo sinistro della porta di Chiodini ormai fuori causa. Poi, dopo un’uscita provvidenziale di Bifulco sui piedi di Improta, al 32’ arriva la più ghiotta palla-gol della prima frazione. Bettini, imbeccato in area da Birindelli (finalmente ai suoi standard), sciupa tutto indirizzando centralmente la sua deviazione di te-
sta. Nella ripresa Rebecchi ci prova subito da calcio piazzato: Chiodini c’è. Entra Sansone per l’acciaccato Amenta, e proprio l’ex di turno sbaglia un facile tap-in sessanta secondi dopo il suo ingresso in campo. Blanchard chiude perentoriamente su Turchi lanciato a rete, pochi minuti prima che il match muta radicalmente. Al 23’ Mammarella, già ammonito, stende Rebecchi e si guadagna in anticipo la via degli spogliatoi. Passano due minuti e i padroni di casa trovano il vantaggio: transizione di Choutos, con palla a Laboragine, taglio in verticale per Rebecchi e l’ex Inter trova un interno sinistro chirurgico. L’1-0 mette le ali ai biancoverdi. Il Lanciano va in affanno e rischia alla mezzora, quando Cruciani fallisce il raddoppio da pochi passi su assist del solito Laboragine. Ma questo derby infinito muta nuovamente rotta nel finale. Prima Sansone va vicinissimo al gol da calcio piazzato (38’), poi Ferraresi è costretto ad uscire dal campo claudicante, ristabilendo suo malgrado la parità numerica. E così, nel terzo minuto di recupero, arriva il fendente mancino del fantasista di Pagliari che regala ai suoi un punto ormai insperato. Alessandro Cavasinni
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
22 Sport
Risultati e classifica Brindisi-Aversa
2-1
Cassino-Gela
0-0
9ª
Marcatori
pt 37' Moscelli (B); st 5' Perna (A), 49' Fiore (B)
Catanzaro-Barletta
2-0
CATANZARO
22
9
8
1
0 22 7
5
5
0
0 12 3
4
3
1
0 10 4 15 +6
GELA
21
9
6
3
0 14 2
4
4
0
0
8
0
5
2
3
0
6
2 12 +4
Cisco Roma-Manfredonia 1-0
CISCO ROMA
18
9
5
3
1 14 4
4
4
0
0
8
0
5
1
3
1
6
4 10 +1
Melfi-Igea V.
1-0
BRINDISI
16
9
4
4
1 13 9
5
4
1
0
7
2
4
0
3
1
6
7
4
-3
Noicattaro-Juve Stabia
1-1
JUVE STABIA
15
9
4
3
2 19 12 4
2
2
0 10 3
5
2
1
2
9
9
7
-2
CASSINO
15
9
4
3
2 13 10 5
2
1
2
8
4
2
2
0
6
2
3
-4
MELFI
14
9
4
2
3 16 12 5
3
2
0 11 5
4
1
0
3
5
7
4
-5
SIRACUSA
14
9
4
2
3
4
2
1
1
4
3
5
2
1
2
5
6
0
-3
st 6’ (r) Mosciaro; 18’ Longoni pt 13' Franchini st 36’ Chiaria
st 2' (r) Capparella (J), 10' Doria (N)
Scafatese-Monopoli
3-3
pt 9' Martone (S); st 8' Lacarra (M), 17' Balistrieri (M), 19' Pagano (S), 25' Lisi (M), 36' Corsale (S)
9
9
7
Siracusa-Vico Eq.
1-0
SCAFATESE
13
9
3
4
2 11 11 5
2
2
1
7
6
4
1
2
1
4
5
0
-6
Vibonese-Isola Liri
0-0
MONOPOLI
12
9
3
3
3 12 12 4
2
1
1
5
4
5
1
2
2
7
8
0
-5
AVERSA
11
9
2
5
2 10 11 4
0
3
1
3
6
5
2
2
1
7
5
-1 -6
BARLETTA
8
8
2
3
3
7 10 3
2
1
0
5
2
5
0
2
3
2
8
-3 -5
MANFREDONIA
8
8
2
2
4
8 14 4
1
1
2
6
8
4
1
1
2
2
6
-6 -8
IGEA V.
6
9
1
4
4
5 14 5
1
4
0
5
3
4
0
0
4
0 11 -9 -12
VICO EQ.
5
9
0
5
4
3
7
5
0
4
1
2
3
4
0
1
3
1
4
-4 -14
VIBONESE
3
9
0
4
5
3
9
5
0
2
3
1
5
4
0
2
2
2
4
-6 -15
NOICATTARO
3
9
0
3
6
7 18 5
0
2
3
5 12 4
0
1
3
2
6 -11 -16
ISOLA LIRI
2
9
0
2
7
1 16 4
0
1
3
1
0
1
4
0
9 -15 -15
pt 28' Dal Rio
Prossimo turno
10ª giornata 25/10/09 ore 14.30
Aversa-Cisco Roma Barletta-Noicattaro Gela-Melfi Igea V.-Cassino Isola Liri-Catanzaro Juve Stabia-Brindisi Manfredonia-Vibonese Monopoli-Siracusa Vico Eq.-Scafatese
giornata
7
5
9 Reti: Ciofani (3) (C.Roma) 8 Reti: Chiaria (Melfi) 7 Reti: Mosciaro (1) (Catanzaro) 6 Reti: Vicentin (J.Stabia) 5 Reti: Arcamone (Melfi); Lacarra (Monopoli) 4 Reti: Moscelli (Brindisi); Mezgour (Cassino); Caputo (1), Di Maio, Longoni (Catanzaro); Cunzi (Gela); Agostinelli (Igea V.); Arigò (Manfredonia); Giampaolo (Noicattaro); Dal Rio (1) (Siracusa) 3 Reti: Arini, Sarli (Aversa); Criniti (Gela); Amore, De Angelis (J.Stabia); Balistreri (Monopoli); Pignatta (1) (Scafatese) 2 Reti: Perna (Aversa); Simoncelli (Barletta); Albadoro, Da Silva, Fiore (Brindisi); Croce, Giannone, Scappaticci (Cassino); Montella (Catanzaro); Franchini (C.Roma); Cammarota (2) (Gela); Capparella (1), Peluso (J.Stabia); Lisi (Monopoli); Colluto (Noicattaro); Corsale (Scafatese); Bigatti (1) (Siracusa); Camilucci (Vibonese); Trapani (Vico E.)
Amore sbaglia il colpo del ko
Scoppiettante 3-3 che accontenta tutti
Aversa beffato in pieno recupero
Juve Stabia spreca Pari del Noicattaro
Pioggia di occasioni e gol ma Scafatese e Monopoli si dividono la posta
Fiore allo scadere fa grande Brindisi
NOICATTARO JUVESTABIA
1 1
NOICATTARO (4-4-2): Musacco 6; Perrone 6,5, Fumai 6, Sassarini 7, Loseto 6,5; Colluto 6,5 (3' st Aliperta), Piano 6,5, Coppola 6,5, Zotti 6,5; Giampaolo 6, Doria 7 (48' st De Lorenzo). A disp.: Petruzzelli, Lanera, Lorusso Ben., Mazzone, Lanave. All.: Carella 6,5 JUVE STABIA (4-4-2): Soviero 6; Ametrano 6 (32 'st Moretti sv), Maury 6,5, Gritti 6, D'Ambrosio 6; Capparella 7, Acoglianis 6,5 (45' st Mineo sv), Ruscio 6, Gomes 6 (23' st Amore 6); Vicentin 6, De Angelis 6. A disp.: Panico, Bocchetti, Marano, Riccio. All.: Rastelli 6,5. ARBITRO: Zanichelli di Genova 5 RETI: st 2' rig. Capparella (J), 10' Doria (N) NOTE: Spettatori 400 circa. Ammonito: Ruscio. Angoli 61 per la Juve Stabia Recupero: pt 0'; st 5' NOICATTARO - Sotto una pioggia battente e sopra un manto erboso al limite della praticabilità, Noicattaro e Juve Stabia si sono contese tre punti fondamentali per la loro classifica. Al termine di un match di grande intensità, il risultato finale è stato di parità: 1-1. Un pareggio giusto, anche se negli ultimi minuti la Juve Stabia ha avuto la ghiotta occasione per far sua la partita, con un siluro dai 20 metri di Amore che ha colpito la traversa. Mister Rastelli deve fare a meno di ben 6 infortunati (Cinelli, Pezzella, Dall'Acqua, Fabbro, Grieco, Peluso) e disegna una formazione d'emergenza. Il Noicattaro, dal canto suo è privo di Salvati, Bartolo Lorusso e dello squalificato Fiorentino. Parte bene la Juve Stabia, che dopo appena 60 secondi si fa subito pericolosa con un tiro dalla distanza di De Angelis, deviata in angolo da Musacco. Al 6' Noicattaro
pericoloso: Piano serve in area Doria che, tutto solo davanti a Soviero perde il tempo giusto per la conclusione e spreca. Occasionissima per i campani all'11': uscita brivido di Musacco che perde il pallone ma Carparella non ne approfitta. Nonostante il manto erboso pesante e scivoloso, le squadre si fronteggiano a viso aperto e si danno battaglia. Al 23' Giampaolo viene servito in area da Zotti ma dopo un secco dribbling scivola e viene anticipato. Gli ultimi minuti di gioco della prima frazione scorrono via senza grosse emozioni. I ritmi calano ed il campo si fa sempre più pesante. La ripresa si apre con due emozioni in rapidissima successione. Al 1' Zanichelli annulla un gol a De Angelis; dopo pochi secondi, l'arbitro è ancora protagonista e concede un rigore assolutamente inesistente per un presunto fallo di Musacco su De Angelis. Dagli undici metri, Capparella non sbaglia. La risposta del Noicattaro non si fa attendere. Zotti, al 10', se ne va sull'out destro e mette al centro un pallone d'oro per Doria che insacca con un piatto destro per l'1 a 1. La Juve Stabia, dopo il gol subito, rialza la testa e diventa padrone della metacampo. Al 21' Musacco esce dai pali e respinge con i pugni, la sfera giunge sui piedi di Vicentin che calcia a botta sicura ma Perrone è prodigioso e salva sulla linea. Al 37', la difesa nojana sbaglia la tattica dell'off-side e De Angelis si trova in buona posizione per far male ma preferisce tirare dalla distanza, per Musacco non ci sono problemi. Il forcing dei campani è incessante ed al 44' Amore colpisce la traversa con un tiro dalla distanza. E' l'ultima azione della partita, che si conclude pertanto con il risultato di parità, con tanto di rammarico da parte degli ospiti, che avrebbero voluto tornare a casa con un prezioso successo esterno. Antonio Lattanzio sport@luedi.it
SCAFATESE MONOPOLI
3 3
SCAFATESE (4-4-2): Sorriso 5,5; Colella G. 5, Mastronicola 5,5 , Miale 6 (43' pt Pagano 6,5), De Girolamo 6; Corsale 7, Basile 5,5, Matinella 6 (34' pt Avallone), Nunziata 5,5; Ramaglia 5,5, Martone 6,5 (38' st Pepe sv). A disp.: D'Auria, Cerasuolo, Pierantozzi, Ammirati. All.: Esposito MONOPOLI (4-3-1-2): Vurchio 6; Vincenti 6,5 (35' D'Angelo sv), Colella F. 5,5, Ciminà 5,5, Imburgia 6; Tranchina 6, Lanzillotta 6,5, Cortesi 6 (33' pt Lisi 7); Volpe 6,5; Balestrieri 7, Lacarra 7 (28' st Scrò sv). A disp.: Corno, Cotantino, Loseto, Corsi. All.: Pellegrini ARBITRO: Ceccarelli di Terni RETI: 9' Martone (S); st 8' Lacarra (M) 17' Balestrieri (M), 19' Pagano (S), 25' Lisi (M), 36' Corsale (S) NOTE: spettatori 500 circa. Gara cominciata con 15' minuti di ritardo in segno di protesta indetta dalla Lega sui proventi per i diritti televisivi. Angoli 7-4 per la Scafatese. Ammoniti: nessuno. Recupero: pt 3'; st 3' SCAFATI - Tutto troppo fragile. Fragile in difesa, fragile nelle gambe ma quanta determinazione nel riacciuffare un pareggio che potrebbe andare anche stretto se solo non cozzasse con disattenzioni difensive insopportabili. Gara in discesa grazie alla rete di Martone, ma in salita a cavallo tra le due frazioni quando subisce la rimonta. In attesa poi del solito mancino di Corsale. Esposito non ha disposizione tre big: in porta, nel bel mezzo dell'attacco ed anche sull'esterno. Per questa Scafatese, a calmierare l'umore del tecnico c'è però il recupero in extremis di Matinella in mezzo al campo e, in ag-
giunta, la rete in apertura di Martone. Primo centro in campionato per il bomber che onora, a modo suo, il pubblico di casa: retropassaggio maldestro del Colella pugliese, sulla traiettoria ci si fionda Martone, che dribbla Vurchio in scioltezza, ed infila. Tutto facile, forse troppo; perché il Monopoli non vince da un mese ma ha corsa e qualità da vendere. Ne è dimostrazione pratica il prosieguo di gara con gli uomini di Esposito a rincorrere: Lacarra impegna due volte Sorriso a terra, Balestrieri pizzica la parte alta della traversa con un destro dal limite, ancora Sorriso para alla grande su sinistro in diagonale di Cortesi. Ci mette poco la Scafatese a riordinare le idee. L'azione manifesto della ripresa di Corsale è nel sinistro dal limite di De Girolamo, dopo discesa di palla al piede, che si stampa sulla traversa. Balestrieri è tra i più pericolosi, gli fa comunque eco Martone che, per poco, non raddoppia (salvataggio sulla linea su pallonetto in diagonale). Tuttavia il vantaggio della Scafatese traballa, troppo frizzante il terzetto dei pugliesi con i guizzi di Lacarra, Lisi e Balestrieri. Il Monopoli predispone così il sorpasso, due colpi ravvicinati: prima Lacarra (tiro sporcato da Mastronicola) poi Balestrieri al 17' punge su invito di Lisi. Davvero troppo per la Scafatese, ma occhio alla ripartenza, l'ennesima di questo match: Corsale si conquista l'angolo, lo va a battere ed in mischia il tocco sotto vincente è di Pagano. Finita? Neanche per sogno. Lisi, su invito in verticale di Balestrieri, supera Sorriso con un pallonetto. E ad un quarto d'ora dal termine la Scafatese è ad un bivio: infila il percorso giusto Corsale che con un sinistro a giro dal limite batte Vurchio.
BRINDISI AVERSA
2 1
BRINDISI (4-3-3): Petrocco 6,5; Panarelli 6, Trinchera 6, Idda 6, Suriano 6,5 (36' st Alessandrì sv); Fiore 7,5, Piccinni 6 (28' st Pasqualini 6), Minopoli 6,5; Galetti 6, Albadoro 6,5 (14' st Da Silva 5), Moscelli 7. A disp.: Ferrante, Taurino, Battisti, Siclari. All.: Silva 6,5 AVERSA (4-4-2): Del giudice 6; Balestrieri 6,5, Campanella 6, De Girolamo 6,5, Pistillo 5,5; Chietti 7 (37' st Zolfo sv), Arini 6, Massimo 6,5, Mariniello 6,5; Sarli 6,5 (40' st Longo sv), Perna 6,5 (29' st Prisco 5). A disp: Di Ronza, Ciminari, Bertoncini, Tovalieri. All.: Sergio 6,5 ARBITRO: Vallesi di Ascoli Piceno RETI: pt 37' Moscelli(B); st 5' Perna(A), 49' st Fiore(B) NOTE: spettatori 2161 di cui 30 provenienti da Aversa. Ammoniti: Sarli, Fiore. Espulso Prisco al 41' st per doppia ammonizione. Angoli 4 - 2 per il Brindisi. Recupero: pt 1' ; st 5' BRINDISI - L'Aversa di mister Sergio esce sconfitto dal “Fanuzzi” di Brindisi con il punteggio di 2 a 1. La formazione granata schiera in porta Del Giudice affidando la linea a 4 della difesa a capitan Di Girolamo. Il Brindisi invece rispolvera il 4-3-3. Sono i locali a creare il primo pericolo al 6' quando, dopo un pallone recuperato in mezzo al campo, Moscelli si invola verso la porta e ci prova con un tiro che termina alto sopra la traversa. Tre minuti più tardi è ancora Brindisi con una bella combinazione fra Albadoro e Moscelli con quest'ultimo che si ritrova a tu per tu con Del Giudice senza riuscire a inquadrare la porta. L'Aversa, ben disposto in campo, si fa vedere al 12' con Massimo che ci prova con un tiro dai 25 metri che finisce abbon-
dantemente a lato. Al 16' i pugliesi cercano il gol con Galetti che ci prova dal limite ma la palla finisce alla sinistra di Del Giudice. Due minuti più tardi l'Aversa si rende più pericoloso con un colpo di testa di Perna controllato da Petrocco, sugli sviluppi di un cross dalla destra. Nella fase centrale del primo tempo il Brindisi preme con continuità ma fatica a trovare i varchi giusti, per merito di un Aversa alto in difesa ed aggressivo. Al 33' Albadoro si esibisce in una rovesciata in piena area ma termina a lato. Al 36' Chietti, dalla destra, mette in mezzo un insidioso pallone che viene deviato di testa da Mariniello ma il pallone termina sulla parte superiore della traversa con Petrocco quasi immobile. Sessanta secondi più tardi, sul fronte opposto, Albadoro serve Moscelli che sfrutta lo spazio e si coordina per un tiro forte e centrale da fuori area: è il gol del vantaggio. Dopo l'intervallo l'Aversa scende in campo determinato a pareggiare e dopo soli 2 minuti Sarli ci prova di testa, da posizione ravvicinata, su cross dalla sinistra, ma Petrocco è attento. Al 5' l'Aversa beneficia di una punizione e con un pallone tagliato in area di Massimo, Perna trova la deviazione giusta per il gol del pareggio. L'Aversa spinge ancora e al 16' Sarli vince un contrasto in area e si ritrova a tu per tu con Petrocco, sulla ribattuta poi Chietti, da posizione defilata, ci prova ma colpisce in pieno la traversa. Al 41' Prisco, ora unica punta, viene ammonito per simulazione; è il secondo giallo e la sua partita finisce qui. Il Brindisi si affida ai lanci lunghi e si arriva cosi al 94': su una rimessa laterale a ridosso dell'area granata il pallone viene ribattuto dalla difesa, il primo ad arrivare è Fiore che si coordina per un preciso destro teso sul secondo palo.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 23
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
2ª Divisione. Battuto un volitivo e combattivo Barletta e grazie al pari del Gela acciuffano il primato
Il Catanzaro conquista la vetta Nella ripresa il rigore di Mosciaro e il gol Longoni liquidano i pugliesi CATANZARO BARLETTA
2 0
CATANZARO (3 – 4 - 3): Vono; Ciano, Gimmelli, Di Maio; Di Cuonzo, Bruno, Lodi, Unniemi (1’ s.t. Longoni); Caputo, Mosciaro (19’ s.t. Corapi), Montella. In panchina: Parisi, Gigliotti, Basile, Di Meglio, Ferrara. All. Auteri BARLETTA (4 – 4 - 2): Di Masi; Cutrupi (36’ s.t. Manganaro), Romeo, Sportillo, Legittimo; Rescio (12’ s.t. Caggianelli), Muwana, Carozza, Menicozzo; Infantino, Simoncelli (21’ s.t. Fanasca). In panchina: Bersellini, Marchetti, Lanotte, Bendjema. All. Sciannimanico ARBITRO: Ferraioli di Nocera Inf. (Assistenti: Napolano e Curatoli di Napoli) MARCATORI: 6’ s.t. Mosciaro rig. (Cz); 18’ s.t. Longoni (Cz). NOTE: Osservato un minuto di raccoglimento per la morte dell’ex portiere giallorosso Massimo Mattolini. Spettatori paganti 1900 più 623 abbonati. Incasso non comunicato. Ammoniti: Infantino (Ba); Cutrupi (Ba); Di Cuonzo (Cz); Bruno (Cz). Espulso: 36’ s.t. Bruno (Cz) per somma di ammonizioni. Angoli: 4 – 3 per il Catanzaro. Recupero: p.t. 2’; s.t. 3’ di ANTONIO CIAMPA CATANZARO – Non sa fare altro che vincere il Catanzaro di Auteri. Anche in una giornata non proprio felice, con il Barletta che per larghi tratti del primo tempo riesce a mettere in apprensione Gimmelli (alla centesima in giallorosso) e compagni, le aquile estraggono dal cilindro la carta neanche tanto a sorpresa rappresentata da Longoni e stendono gli avversari di turno conquistando contemporaneamente la vetta della classifica ai danni del Gela che impatta a Cassino. Intendiamoci, la vittoria del Catanzaro, pur con le difficoltà appena citate, appare francamente legittima e poco conta che il tecnico ospite a fine gara “entri” pesantemente sull’arbitro a suo parere colpevole di avere letteralmente regalato il rigore del vantaggio ai giallorossi. Il Catanzaro, infatti, ha comunque creato decisamente
L’esultanza dei giallorossi che hanno riacciuffato la vetta
più degli avversari di giornata ed il fatto che il primo gol sia intervenuto su rigore sembra solo un trascurabile corollario di un match che Auteri ha fatto proprio rischiando, nella seconda frazione, un modulo a trazione particolarmente offensivo (di fatto un 4 – 2 - 4) che ha quasi immediatamente dato i suoi copiosi frutti. L’inizio del match, posticipato di quindici minuti a causa della protesta della Lega Pro nei confronti della ripartizione dei proventi dei diritti audiovisivi è, da una parte, colorato dalla festosa dimostrazione di amicizia tra le due tifoserie, gemellate da tempo, e dall’altro reso mesto dal ricordo del grande Massimo Mattolini (cui la Curva Ovest dedica uno struggente striscione) che accomuna le due squadre in mezzo al campo per il minuto di raccoglimento. Passato il magone, si nota subito la disposizione particolarmente accorta che Sciannimanico decide per il suo Barletta con una unica punta (Infantino) circondato da tanti centrocampisti. Passano però soli cinque minuti in cui il Catanzaro sembra dominare la scena ed il tecnico barese si ravvede avanzando il promettente
Simoncelli al suo fianco e disponendo una intelligente barriera a quattro davanti alla difesa in cui giganteggia il coloured Muwana. Le aquile sembrano soffrire la disposizione avversaria con Auteri che risponde spostando Ciano sul versante di sinistra dietro all’evanescente Unniemi ed arretrando di qualche metro Di Cuonzo sul versante di destra. La partita a scacchi che è in questa fase la gara si anima solo con la conclusione di Rescio al 19’ che di testa spreca un favorevole assist su punizione di Carozza. Cinque minuti dopo, però, il Barletta ha una colossale occasione per passare in vantaggio grazie ad una iniziativa di Rescio che lascia partire un cross basso che Vono non allontana a sufficienza. Muwana, a centro area, scivola al momento della conclusione che sarebbe stata a colpo sicuro e quando si rialza non può fare altro che spedire alto sul ritorno dei difensori di casa. Il Catanzaro si propone in attacco alla mezzora con una azione Caputo – Mosciaro conclusa con un tiro alto di Di Cuonzo e dopo un minuto con una incursione di Montella dalla sinistra che Di Masi allontana con la collaborazione di Ro-
meo. L’ultima azione della frazione è al 41’ con un cross di Simoncelli su cui Vono non arriva ed Infantino che spedisce alto di testa. La ripresa si apre con la scelta di Auteri di lanciare nella mischia Longoni per Unniemi. Il Catanzaro comincia quindi a spingere trascinata dalle sue quattro punte ed al 5’è proprio il neo entrato Longoni a servire con una magia Mosciaro in mezzo all’area biancorossa. Al momento del tiro il centravanti è contrato da Cutrupi con una azione energica nella quale Ferraioli intravede un fallo da rigore apertamente e violentemente contestato dai barlettani. La massima punizione è trasformata da Mosciaro che così mette a segno la sua settima rete personale portando in vantaggio le aquile. Il Catanzaro continua a spingere sull’accelleratore con Caputo che al 15’ serve Montella sul quale salva Di Masi in bello stile. Al 16’ c’è una nuova emozione per i tifosi giallorossi con Vono che sbaglia l’uscita su Caggianelli che però non sa fare altro che spedire alto l’angolo battuto da Carozza. Dopo due minuti il Catanzaro chiude il match con Caputo che allunga per Longoni. L’argentino si ferma di colpo al limite dell’area da dove lascia partire un fendente rasoterra di destro che s’infila nell’angolino della porta difesa da Di Masi. E’ praticamente l’ultima emozione del match che s’incattivisce fino ad arrivare all’ammonizione di Di Cuonzo ed all’espulsione di Bruno al 36’che priveranno il Catanzaro di due importanti giocatori per la prossima sfida in trasferta contro l’Isola Liri. Ma, onestamente, per questo Catanzaro formato caterpillar, anche queste piccole disavventure sembrano davvero una puntura di spillo.
PAGELLE CATANZARO VONO (5.5): Spiace continuare a constatarlo ma continua a denotare pericolose incertezze nelle uscite che mettono a serio rischio le coronarie dei tifosi e le legittime aspirazioni della squadra CIANO (6.5): Vaga nel primo periodo alla ricerca di avversari che dalle sue parti non arrivano. Poi Auteri lo sposta a sinistra a guardia del pericoloso Simoncelli e fa in pieno la sua parte GIMMELLI (6.5):Non ha molto lavoro da svolgere. Festeggia la centesima in giallorosso tenendo alla larga gli attaccanti pugliesi DI MAIO (7): Questa volta non ha necessità di spingersi in avanti e dietro continua ad essere il solito insuperabile baluardo DI CUONZO (6.5): Ha spazio davanti ma lo sfrutta ad intermittenza. Comunque, con la sua corsa è un costante punto di riferimento per gli appoggi dei compagni. Ammonito, sarà squalificato. BRUNO (6): Subisce una espulsione evitabile. Fino ad allora è il solito catalizzatore di tutte le giocate giallorosse pur se pecca, in qualche occasione, della necessaria lucidità. LODI (6,5):Nel secondo tempo è costretto a chiudere tutti i varchi che il modulo particolarmente sbilanciato in avanti di Auteri gli impone. Svolge il suo dovere con la riconosciuta grinta UNNIEMI (5,5):Sembra ancora in ritardo di condizione. Si comincia però ad intravedere la sua intraprendenza nelle rifiniture. Dal 1’s.t. Longoni (7.5):E’il match-winner di giornata. Oltre alla rete in proprio costruisce anche l’azione che porta al rigore. Si rivela sempre più un autentico titolare aggiunto CAPUTO (6):Giornata uggiosa ed il Conte Max sembra risentirne. Giochicchia lontano dalle zone calde del match e spesso tira indietro la gambetta nei contrasti. MOSCIARO (6.5): Non è al massimo fisicamente e così sbatte contro la difesa barlettana non riuscendo a venirne a capo fin quando Longoni gli piazza la palla che porta al rigore che trasforma magistralmente. Dal 19’ s.t. Corapi (6): Generoso. Si rende utile andando a pressare gli avversari nella parte finale del match con la squadra ridotta in dieci uomini MONTELLA (6.5):A volte sembra imprendibile nei suoi allunghi che però inevitabilmente si spengono lontani dalla porta avversaria. Nel secondo tempo si sacrifica anche in recuperi difensivi.
Si consolida il gemellaggio tra le due tifoserie a inizio gara
Sulla partita il tecnico giallorosso sottolinea la capacità della squadra di cambiare pelle
Auteri: «Un primo posto meritato» di FRANCESCO IULIANO
Capitan Gimmelli premiato: per lui 100 partite in giallorosso
CATANZARO – Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il Catanzaro di Auteri non conosce ostacoli e con un classico 2 – 0, ai danni del Barletta, va avanti per la sua strada, indifferente per i risultati delle dirette inseguitrici. Dopotutto, il tecnico siciliano, al suo primo anno sulla panchina giallorossa, alla vigilia non aveva fatto pretaticca e non si era nascosto per quello che doveva essere il risultato finale. «La prima mezz’ora – ha detto Auteri - non è stata in linea con quello che è la squadra vista sino ad oggi. Abbiamo fatto fatica perché complessivamente siamo stati un tantino farraginosi. Nel primo tempo non siamo riusciti, nonostante un buon inizio, ad alzare la velocità delle giocate e non siamo riusciti ad entrare nelle maglie strette degli avversari. Tutto questo ha reso il nostro gioco asfittico anche se non sono mancate le occasioni per passare in vantaggio». Occasioni che sono capitate anche agli avversari. La
più netta quella che si è presentata sui piedi del congolese Muwana che si è letteralmente divorato un gol fatto. «Dopo la prima parte della gara – ha proseguito Auteri - c’era la necessita di mandare in campo qualcuno che potesse incrementare ulteriormente la potenzialità offensiva della squadra. Anche se oggi non eravamo al meglio, le squadre forti si riconoscono da come riescono a cambiare pelle anche durante partite difficili come quella di oggi (ieri, ndr).». Due, dunque, le chiavi di volta della ripresa: l’entrata in campo di Longoni ed il rigore arrivato al 6’. « Un rigore che è nato dalla diversa interpretazione che abbiamo dato alla gara. Un gioco di squadra che ha destabilizzato la difesa degli avversari». Una vittoria, quella contro il Barletta che consolida il primato in classifica dei giallorossi. «Un primo posto che abbiamo meritato sul campo –conferma Auteri -. Il Gela, virtualmente è a quattro punti sotto di noi e la terza, la Cisco Roma, ha un ritardo di sette punti». Dello stesso avviso il capitano Ro-
berto Gimmelli, premiato, prima della gara, con una targa per le sue prime cento partite in giallorosso. Con questi numeri, si arriva ad essere una bandiera per una squadra. «Tutto questo non può farmi che piacere – ha spiegato Gimmelli -. Sono orgoglioso di indossare questa maglietta e spero di continuare a farlo per i prossimi anni». Sul fronte Barletta, Sciannimanico, allenatore dei pugliesi, da buon conoscitore del calcio a queste latitudini, ha mandato in campo una squadra che è riuscita ad arginare, almeno nella prima parte della gara, l’esuberanza dei centrocampisti e degli attaccanti giallorossi. Ne è venuta fuori una partita giocata a viso aperto con gli ospiti che hanno messo in campo tutto quello che avevano. Peccato che Siannimanico, a fine gara, in sala stampa, sia caduto nel più basso dei comportamenti, mancando di rispetto a quanti erano lì solo per lavorare ed abbandonando le stanze del Ceravolo prima ancora di iniziare le interviste.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 Sport
Basta il gol di Franchini per conquistare il secondo posto in classifica
La Cisco corre ancora La rete decisiva al 13’ poi i romani controllano il Manfredonia CISCOROMA MANFREDONIA
1 0
CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 6; Balzano 6, Doudou 6, Di Fiordo 6, Angeletti 6; Chiappara 5,5, Romondini 5,5, La Rosa 6; Bellè 5,5 (24' st Morbidelli sv), Ciofani 5, Franchini 6,5 (32' st Guglielmelli sv). A disp.: Baiocco, Lo Piccolo, Padella, Amadio, Di Iorio. All.: Incocciati 6. MANFREDONIA (4-3-3): Fortunato 6; Moro 6, Nossa 5,5, Carrieri 6, Sabatino 5,5; Vitiello 6, Di Toro 6 (28' st Napolitano sv), Pirrone 5,5 (39' st Triggiani sv); Mignogna 6 (20' st Luppi 6), Giglio 6, Arigò 6,5. A disp.: Groppioni, Pisa, Perna, La Torre. All.: Bucaro 6. ARBITRO: Saia di Palermo 6. RETE: 13' pt Franchini. NOTE: spettatori 800 circa compresi una ventina di tifosi ospiti. Ammoniti: Vitiello, La Rosa e Chiappara. Angoli 3-2 per il Manfredonia. Recupero: pt 1'; st 5'. ROMA. Decide Franchini. Il Manfredonia perde (1-0) allo stadio Flaminio con la Cisco Roma. Si arrende dopo 13' al gol dell'esterno capitolino, già a segno nei primi minuti contro Isola Liri e Igea Virtus. La squadra di Bucaro paga cara l'unica disattenzione difensiva e riesce comunque a limitare il potenziale di una squadra costruita per vincere
Beppe Incocciati
il campionato. Se il Manfredonia è quello visto al Flaminio, non avrà problemi a salvarsi. Si comincia con 15' di ritardo per protestare contro i tagli ai fondi che i club di Lega Pro subirebbero con le modifiche alla legge Melandri. Il Manfredonia si difende con ordine. Anzi pare avere un approccio migliore alla partita. Ma viene tradito da una disattenzione difensiva che permette a Franchini, sul primo palo, di girare di testa in rete una punizione dalla sinistra (un corner corto) di Angeletti. La reazione dei sipontini è immediata. Sugli sviluppi di un angolo dalla destra (17'), Nossa tocca il pallone in mischia e colpisce il palo esterno della porta di Ambrosi. Al 26' è invece Giglio a mancare la deviazione vincente su punizione di Mignogna. Un minuto dopo, scambio sulla destra fra
Vitiello e Mignogna con quest'ultimo che mette in area un pallone deviato in angolo da Di Fiordo. Seguono 15' di stanca, interrotti da un tiro di Mignogna (43'), che Ambrosi respinge con i pugni. Dall'altra parte c'è solo un pallonetto di Chiappara, che Fortunato para in due tempi e con qualche affanno. Nella ripresa subito (2') al tiro Arigò, il cui sinistro termina alto. La replica è di La Rosa (6'), ma Fortunato è attento. Al 10', Manfredonia ancora in avanti. Mignogna ci prova da fuori al 12', ma la palla termina a lato di poco. Alta la conclusione di Di Toro (17'). Al 20', il tecnico Bucaro sostituisce Mignogna (tra i migliori) con Luppi, che va a sinistra con Arigò spostato a destra. Incocciati risponde con Morbidelli per Bellè (24'). L'infortunio a Di Toro (scontro di gioco) toglie quantità (e qualità) al forcing finale del Manfredonia, perché Pirrone (non in grande giornata) è costretto ad arretrare. Tuttavia sono ancora i sipontini ad avere due potenziali occasioni con Vitiello che prima (32') cicca la conclusione dal limite su azione di contropiede, poi (34') si vede ribattere un tiro su assist di di Arigò all'interno dell'area avversaria. E la Cisco? Nella ripresa bada solo ad amministrare il vantaggio senza mai rendersi pericoloso. Alla Cisco i tre punti, al Manfredonia i rimpianti. Massimiliano Ancona
Una rete di Dal Rio per un successo dopo 5 turni
Si sblocca il Siracusa Vico ancora al palo SIRACUSA VICO EQUENSE
1 0
SIRACUSA (4-3-3): Cecere 6,5; Nigro 6, Iodice 7, De Pascale 6,5, Capocchiano 6; Giurdanella 6,5, Berti 6, Lewandowski 5 (43' st Perricone s.v.); Pagani 5 (35' st Carrozza sv), Dal Rio 6,5, Bigatti 5 (6' st Gaudio 5). A disp.: Siringo, Dalì, Calabrese, Strigari. All.: Sonzogni 6. VICO EQUENSE (3-4-3): Munao 6,5; Scognamiglio 6, Cinque 5 (35' pt Trapani 6), Chiarello 6,5 (38' st D'Esposito sv); Gargiulo 6, Armellino 6,5, Burgos 6,5, Loreto 7; Lupico 6, Morfù 6, Donnarumma 7. A disp.: Izzo, Violante, Marciano, Rapesta, Tedesco. All.: Ferraro 6,5. ARBITRO: Aureliano di Bologna 4. RETE: pt 28' Dal Rio. NOTE: Gara giocata a porte chiuse e cominciata con un quarto d'ora di ritardo. Ammoniti: Burgos, Nigro, Dal Rio. Angoli 4-2 per il Vico Equense. Recupero: pt 1'; st 4'. PALAZZOLO ACREIDE - Torna alla vittoria il Siracusa dopo cinque turni di campionato, resta ancora a digiuno il Vico Equense che fin qui non ha mai ottenuto il colpaccio da tre punti. Eppure ai punti avrebbe meritato la formazione di Ferraro, capace di comandare sempre il gioco, di esercitare una continua supremazia a centrocampo e di sfondare sulle fasce coi movimenti di Loreto e Donnarumma. Chi non segna ha sempre torto. Lupico e Morfù ci hanno provato senza successo, s'è accesa la scintilla giusta quando dopo 35' è andato in campo Trapani in sostituzione di Cinque con Gargiulo passato sulla linea difensiva. Trapani primattore fino in chiusura di primo tempo e nel primo quarto d'ora della ripresa, poi è calato anche lui. E' bastata una disattenzione difensiva per mandare all'aria il progetto tattico attuato da Giovanni Ferraro. Nell'occasione del gol decisivo Cinque ha perso di vista dal Rio che ha messo in gol di testa con Munao letteralmente annichilito. Ma sull'esito del confronto ha un peso determinante la mancata concessione di un calcio di rigore al Vico Equense al 50' quando Loreto, quasi sulla linea di fondo, ha
strappato il pallone a Nigro con un felice anticipo ma poi è stato messo giù in area dal difensore azzurro. Aureliano, incredibilmente, ha fatto continuare il gioco. E da quel momento il direttore di gara bolognese ha perso quella sicurezza palesata nella prima parte di gioco. Predominio sterile dunque del Vico Equense che negli ultimi 20 metri avrebbe bisogno di una punta più cattiva e più concreta. E' mancata tranquillità al Siracusa incapace del guizzo determinante per mettere al sicuro l'esito del confronto. Già al 5' Munao è impegnato a parare a terra una conclusione dai venti metri di Bigatti. All'11' ci prova in girata dal limite Dal Rio imbeccato da Bigatti con conclusione fuori bersaglio. Ma la prima vera situazione di pericolo la crea la formazione campana al 18' con un diagonale pericoloso di Armellino fuori di poco dopo un'azione insistita di Loreto sulla sinistra. Al 23' ancora fuori bersaglio una conclusione di Donnarumma e subito dopo su cross di Loreto la deviazione di testa di Lupico non centra la porta difesa da Cecere. Reagisce il Siracusa dopo il pericolo corso ma Dal Rio non arriva all'impatto del pallone su cross di Lewandowski. Ci prova il Siracusa a bucare sulla sinistra: al 28'guadagna una punizione quasi a fondo campo e Lewandowski pesca solo in area Dal Rio che batte con comodità Munao. Va molto vicino al pareggio il Vico Equense nel finale di tempo con la regia di Trapani. Al 37' un gran tiro del centrocampista destinato in fondo alla rete viene deviato da Cecere, poi Nigro si rifugia in angolo su incursione di Donarumma ma l'esecuzione di Loreto con deviazione di testa di Armellino è intuita dal portiere aretuseo. In avvio di ripresa il rigore non dato al Vico Equense e già descritto, poi due conclusioni di Donnarumma parate da Cecere, un tentativo di Trapani va fuori bersaglio e al 23' Loreto va davvero vicino al gol. Nel giro di sei minuti Donnarumma viene stoppato in angolo da Capocchiano e su azione in linea diagonale velenoso di Loreto fuori di poco. All'84' paratona di Munao su improvvisa incursione di Capocchiano. E qui si chiude, in pratica, il confronto. Franco Antonuccio
In Lega Pro tutto immutato in vetta Acori rischia a Benevento A rischio la panchina di Acori a Benevento dopo la sconfitta di Cremona
di Paolo Costa Vincono Cremonese e Novara lasciando immutato il vertice del girone A, il Perugia riprende la corsa e il Varese in casa sa solo vincere. In Seconda B e C pari per Alghero e Lucchese. Questi i principali spunti della nona giornata nei campionati di Lega Pro. Nel girone A di 1^ divisione vince la capolista Cremonese; i grigiorossi di Venturato superano allo «Zini» solo in extremis l'ottimo Benevento, grazie a un gol di Coda in pieno recupero. Distanze mantenute (1 punto) dal Novara, che torna da Lumezzane con una bella vittoria per 4-1 dopo aver anche rimontato l'iniziale gol dei padroni di casa; la formazione di Attilio Tesser è già al quarto successo esterno consecutivo. L’Arezzo si conferma terza forza grazie alterzo successo consecutivo; i toscani di Semplici regolano la Paganese, ultima in classifica, grazie ai gol di Chianese e Togni. Riprende la corsa il Perugia, che si era fermato a Cremona dopo quattro successi consecutivi; gli umbri di Giovanni Pagliari superano il Pergocrema con un gol di Bondi e dividono il quarto posto con il Varese, che in casa ha sempre vinto; questa volta il successo dei lombardi a spese del Figline di Moreno Torricelli; decide un gol
nel finale di Momentè. Altri due colpi esterni con quello del Novara; il Monza si impone in casa del Sorrento (2-1) e il Foligno passa a Viareggio (2-0). Secondo successo stagionale della Pro Patria che si aggiudica lo scontro di bassa classifica con il Como (1-0). Vittoria convincente del Lecco sull'Alessandria per 3-1 con doppietta di Ciano. Per quel che riguarda la seconda divisione, nel girone A l’Alghero conserva la vetta della classifica dopo il pareggio a reti bianche sul campo della Pro Vercelli. Non ne approfitta il Pavia che perde a Legnano (1-0), mentre il Mezzocorona riesce ad avere la meglio nell’atteso math con lo Spezia (3-1). Carpenedolo e Rodengo Saiano raggiungono i liguri al terzo posto grazie ai successi casalinghi per 1-0 contro Sudtirol e Valenzana. Unica vittoria esterna della Canavese a Olbia (1-0). Nel girone B pareggiano le due toscane al vertice: per la capolista Lucchese quello in casa della Pro vasto (1-1) è il secondo consecutivo. Il Prato, dopo due successi consecutivi, non va oltre l’1-1 casalingo con la Sacilese e viene raggiunto al secondo posto dal san Marino, vittorioso sulla Sangiustese (2-1). Affermazioni esterne per Bellaria e Fano rispettivamente contro Colligiana (1-0) e Poggibonsi (2-0). Ben cinque pareggi, tutti per 1-1.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 25
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Ottava rete stagionale per il centravanti e terzo successo consecutivo
Melfi e Chiaria sempre più su Con l’Igea non è stato facile ma i play off sono solo a un punto MELFI IGEA VIRTUS
1 0
MELFI 4-4-2: Careri 6; Rogato 5,5, Sicignano 6, Vignati 6,5, Naglieri 6, Loiacono 5,5 ( dal 13 st Laporta 6), El kamch 6,5, Mitra 6,5, D'Andria 5,5 (dal 23 st Pellecchia 6), Arcamone 6 ( dal 37st Arvia), Chiaria 7. A disposizione: Scarzanella, Gabrieli, Bizzarri, Viola. Allenatore Rodolfi. IGEA VIRTUS 4-4-2: Cilli 6, Mottola 6, Palma 6, Alizzi 5,5,Vicentini 6, Di Miceli 6,5, Pisciotta 6, Procopio 5,5 ( dal 35 st Angotti), Grillo 5,5 ( dal 6 st Giardina 6), Agostinelli 6, Cocuzza 5,5 ( dal 29 st Cocimano). A disposizione: Rocco, Loverde, Infimo, Nuccio. Allenatore Zampolini. ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata Assistenti: Di Vuolo- Fiorito RETI: 36 st Chiaria NOTE: Giornata umida e piovosa, spettatori 1000 circa Espulsi: Rogato 32 st Ammoniti: Agostinelli, Procopio, Alizzi, Pisciotta, Mitra Angoli: 9 a 2 per il Melfi TERZO SUCCESSO consecutivo per il Melfi che a fatica supera la resistenza tenace dell' Igea Virtus. Vittoria di valore perché ottenuta in inferiorità numerica per l'espulsione di Rogato, ed al termine di una prestazione collettiva meno brillante del consueto anche a causa del campo pesante. Decisivo ancora una volta Chiaria, autore di una prodezza. Ottavo gol stagionale per il bomber milanese ad un passo da Ciofani, re dei cannonieri a quota nove.
Espulso Rogato ma gli uomini di Rodolfi g i o c a n o u n a g a ra sempre in attacco Proteste ospiti per un fallo su Angotti Ora la trasferta di Gela fa molta meno paura Chiaria scappa e con lui il Melfi che centra la terza vittoria di fila e si avvicina alla zona play off (Nino Valerio melfilive.it)
Tre punti di fondamentale importanza per i gialloverdi, ora a 14 in classifica ad una sola lunghezza dai play-off. La vittoria è giunta al termine di una partita giocata all'attacco, in cui però non è risultato semplice aggirare il muro difensivo ospite, spesso con dieci giocatori oltre la linea della palla. Al via nessuna novità. Nell'Igea Cilli sostituisce lo squalificato Deliperi in porta, sull'altro fronte Rodolfi conferma l'identico undici delle ultime due settimane. Parte in modo veemente il Melfi. Al 2° Chiaria ha sul destro una occasione d'oro, ma incredibilmente sciupa tutto spedendo a lato da ottima posizione. I gialloverdi insistono.
L'incursione di Mitra è salvata provvidenzialmente in angolo dalla difesa sicula. Dalla bandierina ancora Mitra per Vignati che di testa spedisce a lato. Sembra il prologo ad un match avvincente e ricco di occasioni ed invece la gara pian piano si spegne. Merito dell'Igea che dopo il traballante avvio, si sistema ordinatamente in campo, addensandosi centralmente, non lasciando spazi alle verticalizzazioni federiciane. Di Miceli cerca in velocità di mettere in affanno la retroguardia gialloverde, ma Careri non corre pericoli. Poco oltre la mezz'ora ci prova Arcamone, palla sul fondo Il Melfi non riesce a sviluppare bene la sua ma-
novra, specie sulle corsie laterali, dove né Lo Iacono e nè D'Andria riescono a sfondare. La conseguenza è che non arrivano palloni invitanti agli attaccanti, facilitando il compito alla difesa avversaria. Prima della chiusura del tempo, Mitra va al tiro con Cilli che si rifugia in angolo. Dalla bandierina nessun effetto. Si riparte senza cambi. Il Melfi cerca di sfruttare le palle inattive. Al minuto 11, punizione a giro di Arcamone, la palla colpisce il palo esterno. E' sempre il Melfi che fa la partita, ma inesorabilmente la gran mole di gioco, si infrange davanti all'area avversaria, con l'Igea che respinge puntualmente tutti gli attacchi gialloverdi. Al
17 ° in una rara sortita offensiva, Agostinelli va al tiro, Careri si distende e respinge. Rodolfi toglie Lo Iacono ed inserisce La Porta, con l'intento di irrobustire la linea offensiva. Con il passare dei minuti, non riuscendo a sbloccare il match, il nervosismo aumenta. Rogato si fa pizzicare dall'arbitro quando dà un buffetto ad un avversario. Rosso diretto, un tantino esagerato. Melfi in dieci. La gara sembra ormai incanalata sui binari dell'equilibrio. Al 36° Pellecchia però, subentrato a D'Andria, va via a sinistra e scodella perfettamente per Chiaria. La zampata del bomber gialloverde è puntuale e precisa. Palla nel-
l'angolino basso dove Cilli non può proprio arrivarci. E' il gol partita. Può finalmente esplodere la gioia del Valerio. Rodolfi inserisce Arvia e toglie Arcamone, Chiaro l'intento di difendere il prezioso risultato. L'Igea attacca a testa bassa. Finale palpitante in cui gli ospiti protestano per un presunto fallo in area gialloverde subito da Angotti. Per Pagano non c'è nulla, si prosegue. Dopo cinque minuti di recupero, arriva il triplice fischio liberatorio. Per la seconda volta in casa il Melfi non subisce gol. Ora la trasferta di Gela, senza Rogato ma con Arcamone che non ha preso il giallo e resta diffidato. Emilio Fidanzio
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
26 Sport
Le pagelle Rogato, rosso frettoloso. El Kamch autoritario come sempre
Esulta il Casiraghi lucano Chiaria, prova da centravanti vero. D’Andria e Loiacono sotto tono CARERI (6) - Poco impegnato si disimpegna bene sul diagonale di Agostinelli a metà ripresa nell'unico intervento di giornata. Un solo gol subito nelle ultime tre gare a testimonianza di una palese crescita sua e di tutto il reparto ROGATO (5,5) - Subisce un rosso forse esagerato e frettoloso. Fatto sta che adesso mancherà per almeno due turni. Peccato NAGLIERI ( 6) - Compie alcune diagonali difensive eccellenti, segno evidente che con Rodolfi sta imparando a anche a difendere. Non riesce però a spingere con continuità come sa fare nelle occasioni migliori EL KAMCH (6,5) - Una costante. Sempre autoritario a centrocampo, detta i tempi come pochi, giocando quasi sempre di prima, infischiandosene del campo pesante. Imprescindibile SICIGNANO ( 6) - Essenziale. Pochi fronzoli ma tanta sostanza, sempre maggiore l'intesa con Vignati VIGNATI (6,5) - Sfiora il gol dopo pochi minuti. Di lui però si apprezza in particolare l'abilità nel guidare un reparto che si sta registrando in maniera sempre più positiva LO IACONO (5,5) - Sotto tono. Patisce troppo, lui che è leggerino, le condizioni del campo, non riuscendo ad incidere con i sui guizzi e le sue accelerate
A sinistra Arcamone, a destra Chiaria: su di loro il Melfi punta tutte le ambizioni del campionato (fotoservizio Nino Valerio)
MITRA (6,5) - Meno sontuoso di El kamch, ma ugualmente efficace per determinazione e temperamento. Sbaglia misura in alcuni casi, ma recupera un mare di palloni e si batte sempre con spirito agonistico. CHIARIA (7) - Gol da autentico centravanti. " Il Casiraghi gialloverde", continua a far gol. Cinque negli ultimi tre turni. Si fa perdonare nel migliore dei modi l'errore dell'avvio di gara. Solito prezioso contributo poi, anche quando gioca lontano dalla porta avversaria D'ANDRIA (5,5) - Un passo indietro rispetto a Manfredonia, dove è era risultato uno dei migliori in campo. Il Melfi gioca poco sulle fasce e lui né risente ARCAMONE ( 6) - Si batte alla ricerca del gol che manca da quattro turni. Sfortunato in occasione del palo su punizione. L'impegno non viene mai meno LA PORTA ( 5,5) - Mezz'ora senza riuscire ad essere incisivo PELLECCHIA (6) - Nasce dai suoi piedi l'assist in occasione del gol ARVIA (SV) RODOLFI (6,5) - Lo aveva detto alla vigilia. Gara difficile. Cosi è stato, ma intanto il Melfi va ed ora i play- off sono a portata di mano. Emilio Fidanzio In alto Mitra. Sopra un’uscita di Cilli che anticipa Sicignano. Accanto El Kamch (si ringrazia melfilive.it)
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 27
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Spogliatoio Il goleador Chiaria: «Successo legittimo e meritato»
Si parla solo di salvezza Rodolfi: «Sapevamo che era difficile. Non guardiamo la classifica» Rodolfi e il preparatore dei portieri del Melfi Tonino Nolè (melfilive.it)
IN CASA IGEA non parla nessuno. La rabbia per aver perso una partita nel finale,unita ad unadecisione arbitrale avversa, per un presunto rigore non concesso, portano i tesserati siciliania disertarela salastampa. Spazio dunque ai gialloverdi. Partiamo con Roberto Chiaria, match winner, così come con il Monopoli 15 giorni fa che a Manfredonia domenica scorsa. " Sono contento principalmente per la vittoria del Melfi, rimarca il numero nove federiciano. Abbiamo centrato un filotto di vittorie importanti. Nove punti in tre partite sono tanti. Non è mai facile vincere quando devi farlo ad ogni costo come contro l'Igea. Il successo è pero legittimo emeritato. Abbiamoattaccato per 90 minuti, loro non ci hanno mai impensierito, mentre noi abbiamo creato diverse occasioni. Ora andiamo a Gela con più tranquillità.
Senza particolari assilli, pronti a giocarci la nostra partita senza particolari timori reverenziali". A fare da pompiere con un Melfi a ridosso dei play-off, ci pensa come al solito, il presidente, Giuseppe Maglione: "L'obiettivo resta la salvezza. Abbiamo fatto un bel passo in avanti, siamo contenti ma non è il caso di illudersi. All'inizio nel momento di difficoltà, quando le vittorie non arrivavano, predicavamo calma, sapendo che questa è una squadra nuova, rifatta completamente, bisognosa del temponecessario peramalgamarsi. Ora si vede maggiore compattezza, maggiore equilibrio, ma dobbiamo rimanere umili e pensare ad una gara per volta". Domenica si gioca a Gela, campo tradizionalmente ostico per il Melfi che al " Vincenzo Presti " non ha mai vinto. Chiusura di giornata con Paolo Rodolfi. " Sapevamo
che questa era una gara difficile e così è stato. Non abbiamo sfruttato le occasioni create all'inizio e poi sono puntuali arrivate le difficoltà. Loro hanno chiuso tutti gli spazi, giocavano anche in dieci dietro la linea della palla. Noi abbiamo avuto problemi a causa del campo, nel far girare palla e gli spazi si sono inevitabilmente ridotti ed intasati. Comunque abbiamo cercato la vittoria fino alla fine e l'abbiamo ottenuta meritatamente. Ora non guardiamo la classifica. Siamo ad un terzo del torneo è presto. Abbiamo 14 punti e siamo messi bene in ottica salvezza". In casaMelfinonsi vuoleparlaredialtro. Solo di salvezza. Certo è che questo Melfi sta facendo intravedere cose davvero interessanti e senza quella sciagurata sconfitta di Barletta a quest'ora già sarebbe nei play-off. e.f.
L’avversario di domenica prossima
Il Gela perde la testa ma il pari di Cassino è ottimo CASSINO GELA
0 0
CASSINO (4-3-3): Indiveri 6; Camorani 6, Agius 6,5, Merli Sala 6,5, Martinelli 6,5; Kone 6,5, Giannone 6,5, Frisenda 6,5; Romeo 6 (7'st Conti 6,5), Mezgour 6,5, Scappaticci 6 (3'st Bardeggia 6,5). A disp.: Amadio, Sfanò, Poli, Bica Badan, Croce. Allenatore: Pellegrino 6,5. GELA (4-3-3): Nordi 6,5; Scopelliti 7, D'Aiello 6,5, Geraldi 6,5, Memè 7; Cammarota 6,5 (45'st Manca), Schiavon 6,5, Zaminga 6,5; Criniti 6 (24'st Rabbeni), Pasca 5,5, Vianello 7 (38'st Rosamilia). A disp.: Ferla, Di Muro, Ambrosecchia, Carraro. Allenatore: Provenza 6,5. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 6,5. NOTE: Spettatori circa 700 con rappresentanza ospite. Nessun ammonito. Angoli: 63 per il Cassino. Recupero: pt 0'; st 4'. CASSINO Pari e patta tra il Gela ed il Cassino al “Salveti”: una divisione della posta in palio sostanzialmente giusta ma che costa alla compagine di mister Provenza la testa della classifica, conquistata dal Catanzaro vittorioso contro il Barletta. Sotto la morsa di un freddo pungente e davanti a pochi coraggiosi intimi le due squadre non hanno offerto la prova spettacolare che secondo graduatoria era nelle aspettative: la formazione siciliana, forte nelle sue individualità, è apparsa forse intimorita dalla baldanzosità di un Cassino voglioso di riscattare la beffa patita sette giorni prima contro la Scafatese ma non per questo distratto in fase difensiva. Il Gela è partito a spron battuto, puntando forte sul dente avvelenato del fresco ex Vianello, ma ha dovuto presto tirare i remi in barca davanti al dato di fatto non esaltante del muro contro muro: D'Aiello e compagni, specialmente nella ripresa, hanno solo controllato l'andamento della gara senza dimostrare con spunti di particolare sorta che il pareggio non li avrebbe accontentati. Stesso discorso ha fatto negli ultimi venti minuti questo Cassino guardingo ma allo stesso tempo tonico. La conseguenza non può che essere il risultato ad occhiali. Poche le azioni che imbrattano il taccuino. Si parte al 9' con l'unica azione di marca siciliana durante la prima frazione; Cammarota, liberato
sulla sinistra sugli sviluppi di una incursione di Memè, tenta la fortuna da fuori area: Indiveri, preso di sorpresa, blocca dopo un piccolo istante di smarrimento. Il resto del tempo è un monologo degli azzurri di casa: al 18' Scappaticci riceve sulla sinistra, si accentra e gira con il destro concludendo di poco alto sulla trasversale. Al 27' si guadagna la pagnotta Nordi che è assolutamente provvidenziale chiudendo in corner con un buon colpo di reni la conclusione sferrata da Martinelli che da posizione defilata dalla sinistra (grosso modo la stessa zolla dell'azione precedente) riusciva a tenere bassa la sfera: il tuffo del portiere gli negava la gioia del gol. Cinque minuti più tardi, una punizione di Giannone scatenava il parapiglia nell'area siciliana: nel marasma generale la sfera arriva prima a Martinelli, contrato da un siciliano, e poi a Romeo la cui deviazione sotto misura sbatte su un avversario e fa la barba al palo. Nasce un nuovo tiro dalla bandierina, sul cui sviluppo Camorani tira in orbita calciando da fuori area. Ripresa con le squadre che seguitano a controllarsi a vicenda: il Gela svolge il compitino provandoci da fuori per tre volte. Al 52' è Vianello a cercare la porta con un tentativo senza pretese che si perde di molto a lato; segue lo stesso canovaccio Cammarota al 57', calciando anche lui ad alcuni metri da Indiveri; ancora Vianello è protagonista al 63' con una nuova conclusione dalla distanza, stavolta bloccata facilmente da Indiveri appostato al centro della propria area. Il Cassino reagisce e rischia di sbloccare la gara: al 65' Bardeggia si invola sulla destra dopo aver rubato palla ad un siciliano e mette al centro un cross per Mezgour; il pallone, respinto da D'Aiello (incollato come un'ombra al marocchino per tutti i 90') finiva a Giannone che appostato fuori area calciava a botta sicura, trovando però la decisiva deviazione (pochi centimetri) ancora del capitano siciliano. Al 69' sempre il regista azzurro cercava gloria su calcio di punizione. Al 71' ci provava il Gela con un'azione d'alleggerimento con conclusione dal limite di Zaminga che termina fuori. Ultimo brivido all'84': da un calcio d'angolo concesso al Cassino arrivava l'inzuccata di Kone dall'interno dell'area di rigore; proprio Zaminga era decisivo respingendo sulla linea. Alessandro Salveti
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
28 Sport
2ª Divisione. Fallito ancora l’appuntamento con la vittoria dalla squadra rossoblù
La Vibonese va in bianco Un vistoso calo nella ripresa consente all’Isola Liri di avere occasioni dal gol VIBONESE ISOLA LIRI
0 0
VIBONESE (4-4-2): Mengoni; Orefice Conti Pascuccio (27' st Milanese) Patané; Biava (13' st Sperandeo) Lopetrone Pirrone Ricccobono; Omolade (38' st Gatto) Cammilluzzi. A disp.: Senatore, Scrugli, Rugiero, Ficara. All.: Galfano ISOLA LIRI (4-3-3): Mangiapelo 7; Mallardi Matrisciano Paolacci La Rocca; Galluppi (20' st Bussi) Costanzo Raffaello La Cava; Bianchini (20' st Gennari) Federici. A disp.: Fiorini, Carboni, Falco, Bassaoule, Cirelli. All.: Grossi ARBITRO: D'Alesio di Forlì 5 (Minardi e Palazzo di Taranto) NOTE: gara iniziata con 15' di ritardo. Spettatori 250 circa (mezza dozzina ospiti). Ammoniti: Pascuccio, Lopetrone, Milanese (V), La Rocca, Costanzo, Matrisciano, Raffaello (I). Angoli 2-7. Rec.: 1' pt; 4 st'. di DOMENICA MANTELLA VIBO VALENTIA - L'appuntamento tanto atteso è stato rimandato. Contro una diretta concorrente che è apparsa davvero poco cosa, la formazione di Angelo Galfano è costretta a rimandare l'appuntamento con la tanto attesa prima vittoria stagionale. La mancanza di incisività sotto rete, un vistoso calo nel secondo tempo (calo che i rossoblu avrebbero potuto pagare anche a caro prezzo, se non fosse per l'ennesimo miracolo di Mengoni) e l'ennesima ripresa scialba costano cari alla Vibonese, che esce dal campo tra i fischi dei propri tifosi. CRONACA. Parte subito forte la Vibonese, che già nei primi minuti di gioco, con Biava, si rende pericolosa ma Mangiape-
Omolade in azione nella gara con l’Isola Liri
lo è attento e respinge il tiro del numero 7 rossoblu. Il 4-4-2 di Galfano tiene bene il campo e gli esterni rossoblu, Riccobono da una parte e Biava dall'altra, macinano chilometri. Al quarto d'ora, scambio tutto di prima tra
Omolade e Cammilluzzi, quest'ultimo va al tiro che si perde alto. Solo gli applusi del Luigi Razza per il centravanti della Vibonese. Al 22', gol della Vibonese con Cammilluzzi annulato per fuo-
rigioco. Dieci minuti dopo occasione ghiottissima per i rossoblu: Pirrone in mezzo per Riccobono, il fantasista ad un metro dalla porta letteralmente spalancata incespica sulla palla e fallisce clamorosamente un gol fatto. Nuovo brivido per gli ospiti al 35', ma sul tiro dalla distanza di Lopetrone l'estremo difensore ospite si supera e manda in angolo. Al 43' è ancora il primo assistente a salvare l'Isola Liri. Palla in profondità per Pirrone che si invola in solitaria verso la porta difesa ma il guardalinee segnala un fuorigioco passivo di Cammilluzzi e ferma l'azione. Nella ripresa Galfano prova il tutto per tutto e inserisce Sperandeo per Biava, un attaccante al posto di un centrocampista. La mossa, però, non sortisce gli effetti sperati. La Vibonese cala vistosamente. E l'Isola Liri ha l'occasione più ghiotta ma il colpo di testa di Paolacci, sugli sviluppi di un corner, colpisce il palo. La Vibonese, che rischia di capitolare sullo scadere, ma prima Milanese su Bussi e poi Mengoni su Federici salvano la Vibonese.
Galfano deluso ma fiducioso per il futuro VIBO VALENTIA –A fine gara tanta delusione si legge nei volti dei calciatori, tecnici e dirigenti della Vibonese. Il primo a presentarsi in sala stampa è il centrale Pascuccio,al debutto. «Questa partitasi doveva vincere, –ha dichiarato il centrale di difesa –nel finale abbiamo subito un calo fisico e rischiato addirittura di perdere. Ho visto una squadra grintosa, bisogna continuare a lavorare con la stessa volontà, perchè così facendo i risultati quanto prima saranno a noi favorevoli». Sulla stessa lunghezza d’onda il commento dell’allenatore locale Angelo Galfano, il quale ha subito messo in evidenza che la sua squadra ha tenuto il pallino del gioco per i primi 75’ minuti. «Poi, i nostri avversari sono usciti fuori, perchè in precedenza non
avevano speso molte energie, pertanto è stato normale soffrire nel finale di gara. Il goal annullato a Camilluzzi era regolarissimo. La mia squadra con l’uscita di Pascuccio ha sofferto e ciò sta a dimostrare la forte personalità del giocatore. Mi dispiace soprattutto per i ragazzi – ha continuato Galfano – non aver oggi ottenuto i tre punti». Di risultato giusto a fine gara parla il tecnico dell’Isola Liri Alessandro Grossi, che pur riconoscendo la superiorità della Vibonese nei primi 60’minuti si rammarica per non aver messo a segno i tre punti nel finale. «Quando ho visto i locali in difficoltà – ha dichiarato il tecnico laziale – ho giocato la carta Bussi, per cercare di vincere la partita». d. m.
Motomondiale In Australia il “Dottore” mette le mani sul titolo
PAGELLE VIBONESE MENGONI (6,5) - Spettatore non pagante per i primi settanta minuti. Sulla scadere salva i soi da una cocente sconfitta. OREFICE (6,5) - Impeccabile in fase difensiva. Non sdegna proiezioni offensive. PATANE' (6) - Nel primo tempo, con l'Isola Liri bloccata dietro, fa da centrocampista aggiunto. Prova la soluzione personale in un paio d'occasioni, senza fortuna, però. Nella ripresa, con l'uscita di Pascuccio, finisce col fare il centrale difensivo. E tiene a bada gli attaccanti ospiti. PIRRONE (6,5) - Dà una palla d'oro a Riccobono nel primo tempo. Sebbene non sempre lucido, è comunque tra i migliori. PASCUCCIO (6) - Gli attaccanti ospiti gli fanno trascorrere una giornata sostanzialmente tranquilla. Dal 27' st MILANESE (6,5) - Bloccato dietro, ha il merito di bloccare provvidenzialmente Bussi, lanciato a rete. CONTI (6) - Ordinaria amministrazione, contro avversari che non hanno mai fatto male. BIAVA (6,5) - Attaccante aggiunto, nel primo tempo è una vera e propria spina nel fianco della difesa ospite. Dal 13' st SPERANDEO (5) - Non incide. LOPETRONE (6,5) - Lotta con ardore in mezzo al campo. Cala nella ripresa, però. CAMMILLUZZI (6) - Imprendibile nel primo tempo. Corre e lotta con grande spirito di sacrificio. OMOLADE (6) - L'intesa con Camilluzzi sta crescendo. Ma appare ancora lontano dalla forma migliore. Dal 38' st GATTO (SV). RICCOBONO (5,5) - Fallisce clamorosamente un gol fatto. Nel primo tempo si rende spesso pericoloso, cala vistosamente nella ripresa.
MOTOMONDIALE
Rossi, mondiale ad un passo Lorenzo esce, Valentino è secondo dietro Stoner LA GARA della MotoGp in Australia ha vissuto solo sul duello tra il padrone di casa, il ducatista Casey Stoner – primo al traguardo – e Valentino Rossi. Perchè dopo poche centinaia di metri dal via Jorge Lorenzo, unico rimasto a poter insidiare il titolo mondiale 2009 a Rossi, ha tamponato l’incolpevole Nicky Hayden, finendo la sua gara con una lunga scivolata. Per lo spagnolo le speranze di rendere la vita difficile all’avversario si sono così bruscamente interrotte. E con il secondo posto di Rossi il distacco tra i due è salito a 38 punti. Quando mancano due gare alla fine del mondiale, è un gap quasi incolmabile avendo davanti non un pilota qualunque, ma il 'Dottorè. Dopo il colpo di scena iniziale, la situazione in testa si èstabilizzata conuna lottaa due tra Stoner, in testa, e Rossi ad inseguire, dopo essere riuscito a scavalcare lo spagnolo Dani Pedrosa, autore anche oggi di una bella partenza con la sua Honda. La coppia ha mantenuto un ritmo forsennato, facendo rapidamente il vuoto, con tempi vicini a quelli fatti registrare nelle prove ufficiali per quasi tutta la durata della gara. Solo un paio di
volte Rossi ha cercato di insidiare la leadership di Stoner, che però ha reagito prontamente e con decisione a tutti gli attacchi, dimostrando di essere guarito da ogni tipo di malessere. Aiutato anche dall’atmosfera creata dai 50.000 tifosi presenti a Phillip Island. Valentino ha tentato il suo affondo più credibile inventandosi una traiettoria in una curva in discesa, senza successo. Poi ha deciso che, fuori gioco Lorenzo, anche la piazza d’onore andava bene. Dietro, intanto, gli avversari erano sempre più lontani ben poco. Lo spagnolo Pedrosa, terzo sul traguardo, alla fine ha accusato un ritardo su Stoner di oltre 22 secondi. Alex De Angelis, con una Honda privata, che nei primi giriera riuscito in qualche modo a rimanere nella scia di Pedrosa, ha conquistato un bel quarto posto, ma staccato dal vincitore di quasi 32». A parte Rossi ed il sammarinese De Angelis, la pattuglia azzurra non ha brillato. Solo sesto Andrea Dovizioso con la Honda ufficiale, settimo Marco Melandri con la Kawasaki e undicesi-
«Mi sarebbe piaciuto vincere»
Casey Stoner vincitore in Austrialia, a lato sul podio con Rossi
mo Loris Capirossi con la Suzuki. Tra una settimana la classe regina del motociclismo torna in pista per il penultimo gp della stagione, che si correrà a Sepang, in Malesia. Rossi su quella pista ha sempre fatto gare molto belle, ha vinto due titoli nel 2003 e nel 2005 e la usa spesso d’inverno, per i test. Per Lorenzo si profila-
no due gare difficili. Non ha più margini d’errore, se vuole arrivare a Valencia con una speranza di potersi giocare il tutto per tutto in patria. Qui potrà sperare sui brutti ricordi di Valentino del 2006 (quando perse il titolo per una caduta a vantaggio di Hayden) e sul pubblico di casa.
«SICURAMENTE mi sarebbe piaciuto vincere». Invece Valentino Rossi, questa volta, si è accontentato del secondo posto. Un pò per la manifesta superiorità di Casey Stoner sul tracciato amico di Phillip Island. Ma molto per la caduta di Jorge Lorenzo: «In questo weekend abbiamo lavorato bene, meglio di lui. Siamo stati sempre più veloci e così gli abbiamo messo un pò di pressione inducendolo a sbagliare. Naturalmente vincere sarebbe stato più bello, però, prima di questa gara, avrei firmato con il sangue di allungare il distacco di 20 punti». «Qui Stoner e la Ducati sono andati sempre molto forte. Si è preso due mesi di stop – è l’analisi della gara di Rossi – quindi è abbastanza carico in questo finale di stagione e non ha niente da perdere. Tutti aspetti psicologicamente molto importanti per fare una gara così, al limite. Comunque gli faccio grandi complimenti perchè è stato forte e non ha commesso errori, è stato tosto». Soprattutto perchè Lorenzo si è autoeliminato subito dalla gara e, probabilmente, anche dalla corsa al mondiale MotoGp. “Dal secondo giro, quando ho visto la lavagna con scritto: Lorenzo Out, ero un pò interdetto. Ho pensato che se fossi caduto anche stavolta allora sarebbe stato giusto che il titolo andasse a lui».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 29
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Risultati e classifica
8ª
Casertana-Grottaglie
1-0
F. e C. Bn-Bacoli
2-0
Fasano-Matera
0-1
S. ANTONIO
19
8
6
1
1 14 8
4
3
1
0
6
3
4
3
0
1
8
5
6 +3
Francavilla Br-Pianura
0-1
CASERTANA
17
8
5
2
1
4
3
0
1
6
2
4
2
2
0
3
1
6 +1
Ostuni-Ischia
1-1
NEAPOLIS
14
7
4
2
1 19 12 3
2
1
0
8
3
4
2
1
1 11 9
7 +1
FRANCAVILLA PZ
14
7
4
2
1 13 6
3
2
1
0
5
2
4
2
1
1
8
4
7 +1
MATERA
13
8
3
4
1 13 11 4
0
3
1
4
7
4
3
1
0
9
4
pt 37’ Falco
pt 45' De Carlo; st 37' Massaro st 36' Albano
pt 38' Galdean
st 16’ (r) De Palma (O), 38’ Sergi (I)
Marcatori
9
3
Pisticci-S. Antonio
0-2
2
-3
Pomigliano-Bitonto
1-1
F. E C. BN
12
7
3
3
1 12 8
4
2
1
1
7
5
3
1
2
0
5
3
4
-3
Turris-Francavilla Pz
0-4
POMIGLIANO
12
8
2
6
0 12 10 4
0
4
0
5
5
4
2
2
0
7
5
2
-4
pt 37' Gioia, 43' Del Prete; st 5' (a) Noviello, 7' Del Prete
ANGRI
12
7
3
3
1
8
7
4
2
2
0
4
2
3
1
1
1
4
5
1
-3
V. Casarano-Neapolis
GROTTAGLIE
11
7
3
2
2
9
8
3
1
2
0
4
3
4
2
0
2
5
5
1
-2
PIANURA
11
8
3
2
3
9
9
4
2
0
2
5
5
4
1
2
1
4
4
0
-5
BITONTO
9
8
2
3
3
9 10 4
1
0
3
4
6
4
1
3
0
5
4
-1 -7
BACOLI
9
8
2
3
3
7 10 4
1
2
1
4
4
4
1
1
2
3
6
-3 -7
PISTICCI
8
8
2
2
4 11 10 4
0
1
3
2
6
4
2
1
1
9
4
1
ISCHIA
7
7
2
1
4 10 12 3
0
0
3
2
7
4
2
1
1
8
5
-2 -6
V. CASARANO
7
8
1
4
3
8 10 4
1
1
2
6
7
4
0
3
1
2
3
-2 -9
TURRIS
6
8
1
3
4 10 19 4
1
1
2
5
9
4
0
2
2
5 10 -9 -10
FRANCAVILLA BR
3
7
0
3
4
4 10 4
0
2
2
3
7
3
0
1
2
1
3
-6 -12
OSTUNI
3
8
0
3
5
8 15 4
0
3
1
6
9
4
0
0
4
2
6
-7 -13
FASANO
3
7
0
3
4
3 10 4
0
1
3
2
8
3
0
2
1
1
2
-7 -12
pt 32’ Maffucci; st 44’ Conte pt 19' Konte (B); st 20' Mollo (P)
3-3
pt 21' D’Anna (C), 38' Bonanno (N), 47' Fontanella (N); st 9' Fontanella (N), 18' e 20' Villa (C)
Riposa: Angri
Prossimo turno
9ª giornata 25/10/09 ore 14.30
Bacoli-Fasano Bitonto-Pisticci Francavilla Pz-V. Casarano Grottaglie-Pomigliano Ischia-Turris Matera-Angri Neapolis-Casertana Pianura-F. e C. Bn S. Antonio-Francavilla Br Riposa: Ostuni
giornata
-8
6 Reti: Albano (1) (Matera); Fontanella (Neapolis); Maffucci (2) (S.A. Abate) 5 Reti: Del Prete (Francavilla); Bonanno (Neapolis); Russo (1) (Turris) 4 Reti: Olcese (Casertana); De Angelis (Grottaglie); Saurino G., Sergi (1) (Ischia); Malagnino (1) (Ostuni); Siano (S.A. Abate); Villa (1) (V.Casarano) 3 reti: Incoronato (1) (Angri); Solimene (Bacoli); Marsico (2) (Bitonto); Mallardo, Massaro, Tortora (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); Moxedano (Neapolis); Sibilli (1) (Pianura); Ferrentino, Vallefuoco (Pisticci); Auricchio (1) (Pomigliano) 2 reti: Carnicelli, Galdi (Angri); Zinno (Bacoli); Gargiulo (Bitonto); Bencardino, Falco (Casertana); Laviano, Somma (Neapolis); De Palma (1) (Ostuni); Ausiello, Galdean (Pianura); Rovira (Pisticci); Alizzi, Cutolo, D’Avanzo (1) (Pomigliano); Vitale (Turris) 1 Rete: Grillo (Angri); Di Domenico, Ingenito (1) (Bacoli); Armento, Laus, Konte, Persia (1) (Bitonto); Di Lauro, Mautone (Casertana); Capocchiano, D'Onghia, Schiavone (Fasano); De Carlo, El Ouazni, Salvati (Forza e C.); Chisena, Gioia, Verdesca (Francavilla); Di Tacchio, Di Tommaso, Micieli, Paglialunga (F.Fontana); Ancora, Arcadio, Cornacchia, D'Amblé, Fraschini (Grottaglie); Agosto, Trofa (Ischia); Branda, Campo, De Vecchis, Genchi, Leta, Mazzoleni, Salemme (Matera); Pastore (Neapolis); Barnaba (Ostuni); De Luca, Manzo (Pianura); Basile, Fortunato, Grieco (Pisticci); D’Arienzo, Mollo, Picci (Pomigliano); Conte, Costantino, Sekkoum (1), Vitiello (S.A. Abate); Follera, Noviello (Turris); Calabro, D'Anna, Palazzo, Serao (V.Casarano)
Sesto centro stagionale di Albano che trasforma in rete d’autore un assist di Salemme
Diegol, sventola da tre punti Matera ancora vincente in trasferta soffrendo con un Fasano disordinato FASANO MATERA
0 1
FASANO (4-4-2): Dell'Anna 7; Pistoia sv (13' st Sanso 6), Modesto 6, Colucci 6, Ciuffreda 5; Prete 6, Tateo 6 (16' st D'Onghia 6), Lentini 5,5, Comandatore 6; Schiavone 5,5, Sojalo 6. A disp.: Veneziano, Pastore, Cucchiaro, Curlo, Salvi. All.: Geretto MATERA (4-4-2): Cottet 7; Scudieri 7, Palladino 5,5 (1' st De Vecchis 7), Martinelli 7, Bartoli 7; Diop 5 (24' st Salemme 7), Mazzoleni 7, Logrieco 6,5 (21' st Martone 6,5), Conte 7; Albano 7,5, Genchi 7. A disp.: Mirabelli, Catalano, Carretta, Campo. All.: Giusto ARBITRO: Ghellere di Parma RETE: st 36' Albano NOTE: spettatori 600 circa di cui una cinquantina provenienti da Matera. Ammoniti: Modesto, Comandatore, Ciuffreda, Lentini del Fasano, Conte e Palladino del Matera; angoli 5-2 per il Matera; recupero: pt 2'; st 5' FASANO Per fortuna che c'è Albano. Il Matera conquista un meritato successo esterno contro il Fasano grazie allo spunto dell'attaccante. A fare la differenza è stato senza ombra di dubbio il superiore tasso tecnico degli uomini di mister Pino Giusto. Si è giocato su un campo notevolmente allentato dalla pioggia battente caduta su Fasano nei giorni scorsi. Tra i locali ha debuttato il neo acquisto, il difensore Modesto, ex Bitonto. Ma non è bastato a evitare la sconfitta (quarta in campionato) del Fasano. Ora, la squadra di mister Geretto è in piena zona retrocessione e
A sinistra il saluto della squadra ai tifosi a fine gara, a destra la formazione scesa in campo ieri
dovrà sudare per venirne fuori. Di contro il Matera ha disputato una buona prova, meritando la conquista dell'intera posta in palio. La formazione di Pino Giusto si è rilanciata in classifica, ribadendo la propria candidatura nella lotta per la promozione. Nel primo tempo le occasioni migliori per passare in vantaggio le ha create il Matera. Apre le danze però il Fasano con un'iniziativa di Lentini, che serve un buon pallone a Schiavone, che viene anticipato da Martinelli. All'11, il centravanti Albano cerca ma non trova il bersaglio. La gara va avanti a sprazzi, nel senso che non ci sono azioni di rilievo e il campo di gioco sembra creare problemi nell'articolazione della manovra da parte di entrambe le formazioni. Al 20', punizione di Coman-
datore, ma il pallone termina a lato. Il Matera punta sulle fasce, potendo contare su giocatori rapidi e dotati tecnicamente. Al 24', Genchi crossa al centro dell'area del Fasano, ma l'attaccante Albano non trova la giusta coordinazione per chiudere a rete. I biancazzurri di Geretto ci provano ancora con il capitano Comandatore, ma il tiro va a lato. Il finale di tempo è appannaggio del Matera. Al 36', Genchi impegna severamente Dell'Anna, che blocca la sfera in due tempi. Dopo appena un minuto è ancora il Matera a rendersi pericoloso con il solito Albano: il centravanti lucano si presenta solo dinanzi a Dell'Anna, che però respinge il pallone compiendo una sorta di miracolo. Conte dalla sinistra pesca Albano che insacca, ma l’arbitro annulla
su segnalazione dell’assistente tra le proteste vane dei lucani. Si va così al riposo sul risultato di zero a zero. Nella ripresa mister Giusto inserisce De Vecchis, che dà la spinta decisiva alla propria squadra. Rapido e soprattutto incisivo, il neo entrato del Matera si rende protagonista di diverse azioni pericolose. Al 7', De Vecchis ci prova dalla distanza, ma la palla termina alta sulla traversa. Al 17', punizione di Genchi, che però non centra il bersaglio. Tre minuti dopo Salemme prova a sorprendere Dell'Anna, che risponde con tempismo deviando il pallone. Col passare dei minuti il Matera alza decisamente il proprio baricentro alla ricerca del vantaggio. Il Fasano cerca di controllare la situazione, lottando su ogni pallone e puntando su
azioni di rimessa. Ma il gol del Matera sembra essere nell'aria. Al 35', Albano imbecca Genchi, in piena area del Fasano, ma il tiro dell'attaccante lucano è debole. Dopo appena un minuto, giunge il meritato vantaggio del Matera. Salemme è un treno sulla fascia destra, palla in verticale per Albano che si inserisce come un falco piazzando il pallone nel sette: gol da applausi per il forte attaccante lucano. Fino al gol del Matera, il Fasano sembrava potesse farcela a conquistare un punto che avrebbe fatto soprattutto morale. Ma la caparbietà degli uomini di mister Giusto è stata premiata con il gol di Albano. La reazione del Fasano è rabbiosa, ma priva della necessaria precisione. I ragazzi di mister Geretto si buttano a capofitto in
avanti alla disperata ricerca del pari. Il Matera controlla la situazione, puntando sul gioco di rimessa. All’88’ pallone spizzato da Albano per De Vecchis che giunge tutto solo al limite ma calcia incredibilmente alto. Al 90', De Vecchis s'invola sulla fascia sinistra, ma al momento di battere a rete viene fermato da uno splendido intervento di Dell'Anna. La partita si chiude così con il meritato successo del Matera, mentre il Fasano dovrà rimboccarsi le maniche per potersi rimettere per la salvezza. La squadra di Pino Giusto si porta per la prima vota in zona play off e mercoledì andrà a fare visita al Casarano per i sedicesimi di coppa Italia in gara unica. Oggi, quindi regolare lavoro per tutta la squadra materana. Vito Maggi
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
30 Sport
Spogliatoio Matera I biancazzurri per la prima volta in zona play off
Giusto: «Vittoria legittima» Il tecnico: «Non era facile, ma alla fine l’abbiamo spuntata» FASANO A fine partita il tecnico del Matera, Pino Giusto, esprime un giudizio ampiamente positivo sulla prestazione della propria squadra. «Abbiamo giocato una buona gara - dice Giusto - meritando il successo contro il Fasano. Non è stato facile trovare la via del gol perché il Fasano si è difeso lottando su ogni pallone. Ma noi abbiamo creduto fino in fondo alla vittoria, e alla fine siamo stati premiati». Per la verità il Matera avrebbe potuto segnare anche nel primo tempo, legittimando una chiara supremazia territoriale. «Sì, è vero - aggiunge Giusto del - avremmo potuto segnare nella prima frazione di gioco, ma il Fasano se l'è cavata con un pizzico di fortuna. Non è mai facile affrontare squadre come il Fasano, che puntava al successo dopo un periodo non proprio positivo. Per questo ho chiesto ai miei giocatori dinon sottovalutare l'avversario, ma di lottare con grande determinazione su ogni pallone. Il nostro successo è limpido. Anzi, nel finale abbiamo sprecato altre due occasioni da gol che avrebbero potuto rendere più netta la vittoria. Ma va bene lo stesso. Quello che conta è aver vinto la gara con il Fasano». Con questo successo il Matera si rilancia in classifica,ribadendo lapropria candidatura nelle zone alte della classifica. «Noi dobbiamo continuare a giocare con la stessa intensità agonistica e con la giusta concentrazione prosegue Giusto - perché solo così potremo inserirci ancora meglio nelle zone alte della classifica. Abbiamo i mezzi tecnici per poter competere con le altre squadre che puntano ad un campionato di vertice. A Fasano abbiamo ribadito la nostra forza e con l'aiuto dei tifosi potremo toglierci tante altre soddisfazioni nel prosieguo di stagione». Il Matera ha dimostrato di avere appreso a memoria il gioco di mister Giusto, sciorinando buone trame per tutta la partita giocata contro il Fasano. «Stiamo bene - aggiunge il tecnico - e lo abbiamo dimostrato anche nella gara con il Fasano. Gli schemi di gioco sono più che collaudati e danno il giusto risultato. Col tempo li affineremo in modo da essere sempre più forti».Il centravanti del Matera Albano è stato l'autore del gol (e che gol) che ha permesso alla squadra lucana di espugnare con pie-
no merito lo stadio “Vito Curlo” di Fasano. «Sono contento per la rete - dice Albano - messa a segno contro il Fasano. Con questa marcatura abbiamo vinto una partita non facile, perché il Fasano ci ha affrontato con molta determinazione. Ma alla fine abbiamo più che meritato il successo». Dopo il gol Albano è corso verso la panchina del Matera, dove è stato sommerso dall'abbraccio di tutti i compagni di squadra. «E' stata una gioia indescrivibile - dice ancora Albano - perché stavamo premendo con insistenza alla ricerca del gol. Il Fasano continuava a difendersi con tenacia, ma alla fine siamo riusciti a segnare. Nell'occasione della mia rete, è stato bravo Salemme a verticalizzare facilitando il mio inserimento. Non appena entrato in possesso del pallone, ho tirato con forza e precisione: ho visto il pallone insaccarsi nel sette e sono esploso di gioia».E conluitutti imaterani.
PAGELLE MATERA COTTET (7) - ordinaria amministrazione per l'estremo difensore del Matera, che non è stato mai impegnato severamente. Nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa, Cottet se l'è cavata in modo più che egregio. Dà sicurezza all'intero reparto. SCUDIERI (6,5) - ha presidiato con attenzione la propria zona, senza mai correre pericoli di alcun tipo. Si sposta a sinistra e ciabatta solo un tiro evitabile. PALLADINO (5,5) - prestazione incerta, ma nella ripresa mister Giusto azzecca il cambio con De Vecchis (1' ST DE VECCHIS (7) - ingresso decisivo per il Matera; con De Vecchis in campo è tutta un'altra storia) MARTINELLI (7) - il capitano del Matera dà sicurezza a tutta la squadra. Non sbaglia nulla, è uno dei pilastri della squadra. Imprescindibile. BARTOLI (7) - attento su ogni pallone, lotta con caparbietà dimostrando di essere molto utile alla causa biancazzurra.
Diego Albano ieri a Fasano
Laghezza para un rigore ad Olcese. Grottaglie ben controllato
Alla Casertana basta Falco CASERTANA GROTTAGLIE
1 0
CASERTANA: Schiavella, Guida, Stigliano (Morra 83'), Bencardino, Florindo, Raucci, Mastroianni, Torrens, Olcese, Guadagnuolo (Criscuolo 74'), Falco (Monaco 64'). A disp. Merola, Moreno, Lucarelli e Simone. All. Feola GROTTAGLIE: Laghezza, De Icco, De Giorgi, Cornacchia, Papasidero, Arcadio, Greco (D'Amblè 77'), Marchi, De Angelis, Ancora (Taurino 62'), De Riccardis (Fraschini 46'). A disp. Turco, Tucci, Hurtado e Masella. All. Maiuri ARBITRO: Valente di Roma 1 RETE: Falco (C) 37' NOTE: Ammoniti: Bencardino (C); Cornacchia, Papasidero, Marchi (G)Calci d'angolo: Casertana 8 (6); Grottaglie 4 (2). Falli commessi: Casertana 31 (18); Grottaglie 19 (6).Fuorigioco: Casertana 8 (4); Grottaglie 5 (3) CASERTA-Successo della formazione rossoblù al "Pinto": superato di misura il Grottaglie grazie alla prima marcatura stagionale di Falco, bravo a farsi trovare pronto poco prima dell'intervallo su di un traversone di Mastroianni. Casertana che avrebbe potuto sbloccare il risultato qualche minuto prima col Olcese: calcio di rigore, però, neutralizzato dall'ottimo Laghezza. Vittoria sicuramente meritata, dato che il Grottaglie ha fatto poco dalle parti di Schiavella, giunta al termine di una gara tutt'altro che spettacolare, complice un terreno di gioco reso pesante per la pioggia caduta negli ultimi giorni. Tre punti in più che consentono ai "falchetti" di mantenere invariate le
distanze dalla vetta ancora occupata dal Sant'Antonio Abate vittorioso a Pisticci. Nella formazione di partenza un solo cambiamento rispetto a domenica scorsa da parte del tecnico Feola: dentro Mastroianni al posto di Di Lauro. Nella compagine ospite in panchina l'infortunato Fraschini, ed al suo posto c'è De Riccardis. D'Amblè in panchina: coppia d'attacco affidata ad Ancora e De Angelis. 9' - calcio di punizione per la squadra ospite: "botta" dalla lunghissima distanza di Marchi troppo centrale per impensierire Schiavella. 12' - azione fallosa ai danni di Olcese in prossimità del limite dell'area di rigore: ammonito Cornacchia. La battuta del centravanti argentino viene ribattuta dalla barriera. Sullo sviluppo dell'azione ci prova Guida, ma il tiro è a lato. 14' - iniziativa personale di Ancora che si infila in mezzo alla retroguardia rossoblù: "puntata" che finisce sul fondo. Grottaglie comunque pericoloso. 21' - anche la Casertana si rende pericolosa: combinazione di Falco con Guadagnuolo che prova il pallonetto. Palla che coglie la parte alta della traversa e finisce sul fondo. 26' - calcio di rigore in favore della Casertana: Guida salta in dribbling due uomini sulla destra ed entra in area prima di essere steso da De Riccardis. La conclusione di Olcese è angolata ma ci arriva Laghezza e mette in angolo. Occasione sfumata per la formazione rossoblù. 37' gol - la Casertana sblocca il risultato: Falco inizia l'azione allargando sulla sinistra per Mastroianni. Traversone al centro dello stesso centrocampista con Falco che si allunga e con la punta del piede infila alla sinistra di Laghezza.91' - contropiede del Grottaglie con De Angelis che arriva alla conclusione dai venti metri. Palla che finisce a lato.
DIOP (5,5) - molto movimento, ma poca sostanza. (24' ST SALEMME (7) - è l'uomo partita, perché dà la spinta decisiva alla squadra, dal momento del suo ingresso il Matera ha un sussulto. Splendido il pallone per Albano sul gol) MAZZOLENI (7) - uomo di riferimento in mezzo al campo. Determinante sul piano tecnico e tattico. Fa valere la sua presenza sia in fase di costruzione che in quella di interdizione. LOGRIECO (6,5) - sempre sgusciante e incisivo. Con la sua velocità, mette in costante apprensione la retroguardia del Fasano che fatica ma lo tiene a bada (21' ST MARTONE (6,5) - entra e risulta importante nei minuti finali) CONTE (7) - è uno dei giocatori che dà spessore alla squadra di mister Giusto. Sempre attento e pronto a sacrificarsi per il gioco di squadra. preziosissimo nell'economia del gioco del Matera anche quando viene spostato terzino destro a inizio ripresa. ALBANO (7,5) - realizza un gol da centravanti classico. Tutti in piedi ad applaudire un gesto tecnico degno di categoria superiore. Con un Albano in queste condizioni, il Matera può puntare alla promozione. GENCHI (7) - dotato tecnicamente e veloce come pochi in questa categoria. I suoi cambi di passo mettono in difficoltà la difesa del Fasano, che fatica non poco per contenerlo. Per l'intera gara è un furetto impazzito che sguscia dappertutto, dalle sue iniziative nascono i maggiori pericoli per il Fasano.
DAGLI ALTRI CAMPI CASARANO NEAPOLIS
3 3
CASARANO (3-5-2): Corradini 6.5; Fazio 6, Serao 6.5, Niccolini 6; Bonaffini 6.5, Rocco 7 (1'st Contino 6), Caracciolo 6, Cenciarelli 6.5, Palma 6 (36'pt De Marco 5); Villa 6.5 (33'st Palumbo), D’Anna 7. In panchina: Leopizzi, Salvadore, Palazzo, Presicce. Allenatore: Bianchetti. NEAPOLIS M.(4-4-2): Napoli 6; Attanasio 6 (20'st D’Ascia 5), Civita 6.5, Bianchi 5, Mannone 6.5; Bonanno 6.5, Barone 6, Somma 7, Moxedano 7 (27'st Monticelli); Pastore 6.5 (24'st Laviano 6), Fontanella 7. In panchina: Enrichello, Fogia, Mazzei, Fiore. Allenatore: Castellucci. ARBITRO: Tajoli di Cesena. RETI: 21'pt D’Anna (C), 38'pt Bonanno (N), 47'pt e 9'st Fontanella (N), 18'st e 20'st Villa (C). NOTE: Spettatori 1800 circa. Ammoniti:Villa (C), Attanasio (N), Bianchi (N), Barone (N). Angoli 4-2 per il Neapolis. Rec. 2'pt, 5'st.
FORZAECORAGGIO BACOLISIBILLA
2 0
FORZA E CORAGGIO (4-4-2): Di Matteo 6.5; Candrina 6, Salvati 6.5, Fiscariello 6.5, Clemente 6.5; Massaro 6.5, Gasparini 6.5 (12' st Riccio 6), Caruso 7, Cantile 6 (21' st Scippa 6.5); Mallardo 6 (25' st Tortora 6), De Falco 6.5. In panchina: Abbatiello, De Carlo, D’Alessandro, Mandato. Allenatore: Lepore-Mauro. BACOLI SIBILLA (3-4-3): Annunziata 6; Rainone 6.5, Rea 6.5, Zinno 6.5; Poziello 5.5 (26' st Napolitano), Giliberti 5, Dinolfo 5.5, Di Domenico 6.5; Solimene 6, Bavero 5.5 (26' st Carannante 6), Visone 5 (12' st Barone 6). In panchina: E. Castagliola, G. Castagiola, Esposito, Ingenito. Allenatore: Carannante. ARBITRO: Greco di Lecce. RETI: 45' pt De Carlo; 37' st Massaro. NOTE: Spettatori 400 circa. Ammonito Candrina. Angoli 4 a 2 per la Forza e Coraggio.
FRANCAVILLA F. PIANURA
0 1
FRANCAVILLA F. (4-4-2): Di Punzio 6; Ciano 5, Anglani 6.5 (20' st Micieli 6), Paglialunga 6.5, Guzzetti 5 (20' st Esposito 6.5); Russo 6.5, D’Amario 5.5, Cazzarò 6, Schirinzi 6; Messina 5 (1' st Di Tacchio 6), De Tommaso 6. A disp: Cito, Del Zotti, Lonoce, Ferrari. All.: De Rosa. PIANURA (4-4-2): Despucches 6; Carbonaro 5.5, Allocca 6, Mattera 6.5, Letizia 6; Improta 5 (20' st Ventre 6), Galdean 6, Ausiello 6.5, Ianniello 6; Del Sorbo 6 (23' st De Luca sv), Sibilli 6.5 (38' st Scarpato sv). In panchina: Lima, Russo, Manzo, Acampora. All.: Monaco. ARBITRO: Carovita di Cosenza. RETE: 38' pt Galdean. NOTE: Spettatori 500 circa. Ammoniti: Anglani (F), De Tommaso (F), Improta (P), Ausiello (P). Angoli: 7-3 per il Francavilla. Rec.: 2' pt; 4' st.
OSTUNI ISCHIA
1 1
OSTUNI (4-4-2): Semprevivo 6; Giovannico 6.5, Dall´Arni 5.5, Melis 6.5, Trovato 6; Di Gennaro 6.5, Salvestroni 6.5, Marino 5.5, Vignola 5.5 (10' st Campora 5); De Palma 6 (23' st Boscia 6.5), Barnaba 6 (25' pt Kreshpa 6). A disp:: Furone, Candita, Scaronegella. All.: Lombardo. ISCHIA (4-4-2): Lauro 6.5; Buono 6.5 (1' st D´Angelo 5.5), Santoni 5.5, Di Meglio 5.5, Monti 6.5; Trofa 6, Villa 5, Amita 6, Fermo 6 (25´ st Pezzullo 6.5); Sergi 6, Saurino 6.5 (43' st Ferrara sv). In panchina: Calò, Accurso, Antignani, De Stefano. All.: Impagliazzo. ARBITRO: Milani di Verona. RETI:16´ st De Palma (rig., O); 38´ st Sergi (I). NOTE:Espulsi 20 st´ Melis (O) ; 20' st Di Meglio (I). Ammoniti: Semprevivo (O), Salvestroni (O), Trovato (O), Vignola (O), Campora (O), Santoni (I), Saurino(I), D´Angelo(I).
POMIGLIANO BITONTO
1 1
POMIGLIANO (4-2-3-1): Sorrentino 6; Panico 6, Mauro 6.5, D’Arienzo 6, Noviello 5.5; Mollo 6.5, Ausoni 7; Cini Noya 6.5 (42' st Alizzi sv), D’Avanzo 6.5, Auricchio 5 (19' st Ramora 6); Picci 5.5. In panchina: Violante, Vezzoli, Cutolo, Spinelli, Sisonna. Allenatore: Nastri. BITONTO (4-4-2): Lattanzi 6.5; Armento 6, Colangione 6, Cantatore 5.5, Montefusco 6.5; Martellotta 6, Falanca 6, Desantis 6.5, Nasca 6 (19' st Laus 6); Di Pierro 5.5, Konte 7. In panchina: D’Antonio, Dispoto, Cellamaro, Sasso, Fiorentino, Persia. Allenatore: Pizzulli. ARBITRO: Lucchesi di Lucca. RETI: 19' pt Konte (B), 20' st Mollo (P). NOTE: allontanato al 45' st il tecnico Pizzulli (B) per proteste. Espulso: al 47' st Picci (P). Ammonito: Armento (B). Angoli 8-1. Rec.: 2' pt; 3' st.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 31
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Risponde a tono il bomber Del Prete annichilendo una Turris sempre più in crisi
Francavilla centra il poker Quarta vittoria di fila e storica doppietta di Giancarlo Gioia TURRIS 0 FRANCAVILLA 4 TURRIS (4-3-3): Sorrentino 5; Buonocore 4, Follera 4,5, Noviello 4,5, Giocondo 5; D'Angelo 5, Pepe 5 (1' st Coppola 5.5), Visciano 5,5; D'Ambrosio 4,5 (1' st Savino 5,5), Baratto 5,5 (13' st Qualano 5,5), Vitale 5. A disp. Prete, Leccese, Farella, Granozi. All. Longo 5. FRANCAVILLA SUL SINNI (4-4-2): Di Vincenzo 6,5; De Santo 6,5, Gioia 7, Di Giorgio 6,5, Tarantino 6; Scavone 6,5, Manzillo 6,5; Verdesca 6 (13' st La Neve 6), Di Senso 6,5; Del Prete 7,5 (7' st Manco 6,5), Chisena 7 (29' st Marziale sv). A disp.: Bruno, Cocina, Bocconi, Di Sanza. All. Lazic 7. ARBITRO: Loni di Cagliari 6. RETI: pt 37' Gioia, 43' Del Prete; st 5' Noviello (autogol), 7' Del Prete. NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Sorrentino, Noviello, Pepe, Coppola, Chisena. Angoli: 5-1 per la Turris. Recupero: pt. 0'; st. 2' . TORRE DEL GRECO - Tutto facile, pure troppo, per il Francavilla, che passeggia sulla Turris e consolida la sua posizione in zona playoff mettendo nei guai i corallini, alle prese con la contestazione dei tifosi (quelli che hanno il coraggio di restare al “Liguori” fino al novantesimo) nel dopo-gara. Scampato un solo grosso pericolo alla mezzora, la squadra di Lazic trova con Gioia il gol-apriscatole che fa sciogliere la Turris come neve al sole, dopodiché dilaga col suo bomber Del Prete. Il tecnico di casa Longo, anche se orfano del terminale offensivo Russo (squalificato), non rinuncia al 4-3-3 e schiera Baratto al centro del tridente; il collega Lazic conferma un
Genny Del Prete ieri ancora in gol
4-4-2 che gli esterni Scavone e Di Senso trasformano in un 4-2-4 in fase d'attacco. A Chisena il compito di agire alle spalle di Del Prete e far impazzire la difesa corallina. Fin dalle prime battute le due compagini si affrontano a viso aperto: la Turris perché ha un disperato bisogno di punti, il Francavilla perché abituato ad andarsela a giocare su tutti i campi. Ne vengono fuori ribaltamenti di fronte continui, ma poche occasioni vere. Almeno fino al 22', quando il primo squillo è degli ospiti: Di Senso penetra in area da sinistra, si beve Buonocore, ma calcia tra le braccia di Sorrentino. Cinque minuti dopo è l'imprendibile Chisena a salire in cattedra con una splendida azione persona-
le: supera Noviello e Buonocore, rientra sul destro, ma il suo tiro sul primo palo termina sull'esterno della rete. Proprio quando il Francavilla sembra prendere il comando delle operazioni, ecco che corre l'unico grande rischio della giornata. Baratto attira su di sé i due centrali avversari e, con uno splendido pallone filtrante, mette l'accorrente D'Ambrosio a tu per tu col portiere: per il giovane attaccante torrese il gol sembra un gioco da ragazzi, eppure riesce a calciare sul corpo di Di Vincenzo in uscita bassa. Scampato il pericolo, per il Francavilla la gara si mette in discesa. Al 37', sugli sviluppi di un calcio piazzato, Noviello e Follera si scontrano, la palla carambola sui piedi di Gioia che, defilato sul lato sini-
stro dell'area di rigore torrese, disegna una beffarda palombella che scavalca Sorrentino e s'insacca sul palo lontano. Al 43' il colpo del ko: Scavone scende sulla destra e crossa, Buonocore manca l'intervento, Del Prete è appostato come un falco, controlla e in diagonale fredda Sorrentino da distanza ravvicinata. Per la Turris è notte fonda. Ad inizio ripresa, Longo rivede la formazione di partenza inserendo Coppola e Savino, ma la sua squadra non c'è più. E si fa male da sola al 5', quando su un calcio d'angolo battuto da Chisena, Sorrentino respinge coi pugni sulla nuca di Noviello e la palla carambola nella sua porta. Qualche tifoso comincia ad abbandonare il “Liguori”, la Turris è allo sbando e capitola ancora due minuti dopo: cross dalla destra di Scavone, Follera riesce solo a prolungare la traiettoria di testa, Del Prete raccoglie la palla e, dall'interno dell'area, fa secco Sorrentino con un destro ad incrociare tanto preciso quanto violento. La partita del bomber (che gioca con una vistosa fasciatura al ginocchio) può finire qua: Lazic lo preserva e inserisce un centrocampista, Manco, cui affida il compito di far girare palla in una ripresa in cui il Francavilla dà l'impressione di non voler infierire (eccezion fatta per una traversa di Di Senso su calcio di punizione e una conclusione ravvicinata di Neve respinta da Sorrentino) e la Turris non ha più né gamba né testa per reagire. E quando al 36' Vitale, favorito da un rimpallo, si ritrova a tu per tu con Di Vincenzo e non inquadra nemmeno la porta sparando clamorosamente a lato vuol dire proprio che la giornata è nera come una lavagna. Vito Giannantonio
PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO 6.5 : alla luce di come si evolve la partita, la parata sul risultato di 0-0 in uscita bassa su D'Ambrosio equivale ad un gol fatto, anche se l'attaccante della Turris ci mette del suo nel divorare l'occasione. Per il resto, è una domenica di ordinaria amministrazione. DE SANTO 6.5 ha il compito di pedinare Vitale, il più temuto del tridente torrese, e lo segue sia a destra che a sinistra nei vani cambi di posizione che tenta l'allenatore di casa. Missione compiuta, perché l'attaccante, complice anche un periodo personale non esaltante, finisce per combinare ben poco. GIOIA 7 una sola disattenzione, in collaborazione con Di Giorgio, in occasione della palla-gol divorata da D'Ambrosio. Guida la difesa con autorità e, in proiezione offensiva, si concede anche il lusso del gol che spiana la strada al successo del Francavilla. DI GIORGIO 6.5 vale, a grandi linee, il discorso fatto per il compagno di reparto. Rispetto a Gioia gli manca il gol, ma il suo compito è non farne fare agli avversari. E ci riesce. TARANTINO 6 presidia la sua fascia di competenza senza grosse sbavature. SCAVONE 6.5 bravo ad attaccare gli spazi sulla destra, entra in due delle azioni dei quattro gol rossoblu. MANZILLO 6.5 cresce col passare dei minuti facendo girare bene palla a centrocampo, salvo poi passare il testimone a Manco nella ripresa. VERDESCA6 in fase di impostazione fa quasi tutto Manzillo. Lui ci mette corsa e lavoro in fase di interdizione (DAL 13' ST LA NEVE 6:entra a partita praticamente chiusa. Prova a mettere anche il suo sigillo sulla vittoria, ma Sorrentino gli nega il gol). DI SENSO 6.5 sulla sinistra è una spina nel fianco della difesa corallina, anche perché su quella fascia il dirimpettaio Buonocore non ne azzecca una. Suo il primo spunto della partita, mentre nella ripresa solo la traversa respinge un missile terra-aria su calcio di punizione. DEL PRETE7.5 due gol da attaccante di razza con un ginocchio che fa qualche capriccio.Da lui non si può pretendere di più. (DAL 7' ST MANCO 6.5 entra sul risultato di 4-0 col compito di mettere in ghiaccio la partita. Per i suoi piedi passano un'infinità di pallone che smista di prima a destra e a sinistra senza forzare mai troppo i ritmi, probabilmente su indicazione dello stesso allenatore). CHISENA 7 è l'incubo della difesa di casa per tutto il primo tempo. Quando riceve palla tra le due linee, sono dolori. Gli manca solo il gol, che sfiora sullo 0-0 dopo una bella serpentina. Chapeau. (dal 29' st MARZIALE sv).
La punta: «Siamo stati bravi a sfruttare gli spazi dei campani»
Lazic fa il pompiere: «Dobbiamo vivere alla giornata e senza assilli» Ranko Lazic si è rifatto con gli interessi. Negli ultimi anni, al “Liguori” di Torre del Greco, prima alla guida del Lavello e poi dello stesso Francavilla sul Sinni, aveva spesso e volentieri offerto belle prestazioni senza raccogliere mai punti. Stavolta, la sua squadra ha fatto bottino pieno calando addirittura il poker, anche se il tecnico slavo non si esalta, ma riavvolge il nastro e parte dalla clamorosa occasione capitata alla Turris sullo 0-0, che avrebbe potuto cambiare la storia dell'incontro: “Non sta bene correre rischi simili - sbotta Lazic -. Il calcio, si sa, è fatto soprattutto di episodi. Magari la Turris va in vantaggio, perdiamo noi la testa e adesso staremmo a parlare di tutta un'altra partita”. Invece il suo Francavilla poi è venuto fuori, ha vinto meritatamente ed ha offerto una bella prova di forza. E, in fondo, è piaciuto anche a Lazic: “Sì - conviene il mister-, nel complesso ho visto un buon Francavilla, con calciatori bravi a smarcarsi senza palla, pronti ad aiutarsi, a sacrificarsi l'uno per l'altro. Questo è calcio. Del resto, la mia è una squadra organizzata che gioca insieme da diversi anni, con l'inserimento, ogni volta, di appena quattro o cinque pedi-
ne. Non è facile affrontarci e credo che lo abbiamo dimostrato con questa vittoria”. Una vittoria con dedica: “La dedichiamo al mio vice Salvatore Marino e al fratello Giuseppe, che è il nostro magazziniere. Prima della partita di Torre del Greco - racconta - ho detto ai miei ragaz-
zi che ci giocavano con la Turris uno scontro diretto per non retrocedere. Questa deve essere la mentalità. Dobbiamo vivere alla giornata, almeno fino a quando non avremo raggiunto quei 45-46 punti in classifica che ci permetteranno di stare tranquilli”. E con un Del Prete così, la cosa non dovrebbe essere poi tanto complicata. “Sono contento per la vittoria e per la doppietta personale - dice il bomber di origini campane che era già stato decisivo una settimana fa contro l'Ostuni -. Il secondo gol credo sia stato particolarmente bello. Per il resto, abbiamo iniziato la gara bene e, dopo il vantaggio, è stato tutto più facile. Siamo stati bravi a sfruttare gli spazi che, inevitabilmente, si sono aperti nella difesa della Turris. Ora la sfida sarà ripeterci nelle prossime partite di campionato per vedere se meritiamo di stare nelle zone alte della classifica”. Sul problema al ginocchio che lo ha costretto ad uscire subito dopo aver realizzato il secondo gol personale, Del Prete aggiunge: “Ho qualche fastidio, venivo da una settimana in cui non mi ero potuto allenare benissimo. Abbiamo preferito usare cautela ed evitare complicazioni una volta che il risultato era al sicuro”.
Giancarlo Gioia bandiera dei sinnici ieri a segno due volte
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
32 Sport
Maffucci nel primo tempo e raddoppio allo scadere del giovane Conte
Pisticci, resta il tabù interno La capolista Sant’Antonio va avanti, soffre e poi esce dal Michetti felice PAGELLE PISTICCI MAIDA (6) - E' incolpevole sui gol. Salva su Maffucci con un intervento provvidenziale. A volte si fa trovare in terra di nessuno scegliendo male i tempi di uscita. BASILE (6,5) - Valente lo reinventa terzino e chissà che non gli riesca quello che gli è riuscito l'anno scorso con Casale. Dà maggiore qualità sulla destra e si fa trovare spesso nel vivo della manovra. VALLEFUOCO (5,5) - Qualche incertezza di troppo, anche se contro Maffucci e compagni non era facile. DI MARIA (6,5) - Compie diversi interventi decisivi e si destreggia bene nell'ordinario confermando la sua crescita. Salterà la prossima per squalifica. POLICHETTI (5,5) - non trova profondità e qualche volta si fa infilare mostrando una certa distrazione che non è consentito avere contro avversari di questo calibro. GUARINO (5) - paga l'errore madornale che consente agli avversari di portarsi in vantaggio, ma esce più per scelta tattica che per demeriti. Gli servirebbe di ritrovare maggiore precisione quanto si tratta di impostare. LUPACCHIO (5,5) - entra nella ripresa per dare maggiore profondità, ma la difesa abatese chiude tutti gli spazi e concede veramente poco. Trova un buon assist per Di Noto e nulla più. LAVECCHIA (6) - prova a combinare qualcosa sulla fascia di competenza, ma spesso non trova spazio. Ha comunque il merito di essere ordinato e non tralascia di aiutare Basile lì dietro. GRIECO (6) - entra al posto di Lavecchia, perché servono forze fresche. Si danna nel ruolo di ala destra e lavora qualche buon pallone, altre volte è impreciso. FARINOLA (6,5) - nonostante paghi per centimetri e peso, riesce spesso ad avere la meglio nei contrasti a centrocampo. Prova ad impostare e tocca diversi palloni utili alla manovra d'attacco. FERRENTINO (6) - meriterebbe di più almeno per quanto fatto vedere nella prima ora di gioco, poi perde di lucidità e sbaglia qualcosa di troppo, ma in ogni caso dà conferma di saper interpretare bene il nuovo modulo. CHIAFFITELLA (6,5) - Sempre ordinato ed accorto. Gioca con impegno e mostra una discreta crescita rispetto alle precedenti prestazioni. DI NOTO (5,5) - Dà il cambio a Chiaffitella, ma non gioca come il suo collega. Ha tra i piedi l'occasione forse migliore per il pareggio, sciupandola con una conclusione da dimenticare. ROVIRA (5,5) - : le cose migliori le combina nella prima mezz'ora, perché interpreta bene quanto il tecnico chiede alla sua prima punta. Poi, però, si aliena dalla manovra e scompare alla distanza.
PISTICCI SANT'ANTONIO
0 2
PISTICCI (4-1-4-1): Maida 6; Basile 6,5, Vallefuoco 5,5, Di Maria 6,5, Polichetti 5,5; Guarino 5 (1' s.t. Lupacchio 5,5); Lavecchia 6 (11' s.t. Grieco 6), Farinola 6,5, Ferrentino 6, Chiaffitella 6,5 (17' s.t. Di Noto 5,5); Rovira 5,5.A disp.: Gallitelli, Angiò, De Biasi, Truglio. All.: Valente 6 SANT'ANTONIO ABATE (4-33): Terminillo 6: Nettuno 6, Coccorullo 6,5, Itri 6,5, De Sio 6; Temponi 6,5, Sekkoum 6, Vitiello 6 (23' s.t. Madonna 6); Maffucci 6,5 (41' s.t. D'Antoni s.v.) Siano 6 (34' s.t. Costantino s.v.), Conte 6,5.A disp.: Della Pietra, D'Aniello, Chierchia, Tedesco.All.: Di Nola 6,5 RETI: Maffucci 32' p.t.; Conte 44' s.t. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6. NOTE: spettatori 800 circa, di cui 100 provenienti da Sant'Antonio Abate. Ammoniti: Di Maria, Vallefuoco, Farinola; Coccorullo, Siano Angoli 5-2 per il Sant'Antonio Abate. Recuperi p.t. 2'; s.t. 4' TERZA sconfitta in tre turni per il Pisticci che dopo l'exploit di Matera ha conosciuto solo amarezze. La classifica rimane accettabile, ma è chiaro che bisogna cambiar passo per rimanere in una posizione che valga la salvezza. Certo, la capolista Sant'Antonio Abate non era proprio l'avversario migliore per provare a rialzare la testa. Anche se alla fine il Pisticci deve rimpiangere ancora un suo grossolano errore che ha spianato la strada alla vittoria dei campani. Fino alla mezz'ora, quando Guarino sbaglia un retropassaggio che lancia a rete Maffucci e cambia la partita, il Pisticci aveva tenuto bene in campo, attuando la tattica giusta. Solo Rovira di punta. Guarino a protezione della difesa. Molti fraseggi, nessuna palla alta. Farinola e Ferrentino sono propositivi. Basile e Chiaffitella si destreggiano con ordine e vincono con merito i ballottaggi under. Di Maria gioca con personalità. Scelte giuste, ma non basta. Nella ripresa, sotto di un gol, tocca cambiare tattica. Entra Lupacchio, esce Guarino. Il Pisticci si scopre, si danna, ma combina poco in attacco, dove la retroguardia campana si destreggia con di-
La formazione scesa in campo ieri al Michetti
L’inizio gara e sotto Chiaffitella e Farinola
sinvoltura e superiorità. Ed il Sant'Antonio Abate ha spazio per colpire in contropiede. Maida salva in una circostanza. In altre tre gli ospiti peccano di imprecisio-
ne. Poi, sul finire, arriva il raddoppio che consente alla capolista di legittimare un successo prezioso, il sesto stagionale. I giallorossi vincono a Pisticci
senza strafare. Giocano in modo solido e senza troppi fronzoli. La gara stenta a decollare, anche perché i padroni di casa infoltiscono il centrocampo e si esprimono con ordine. Sekkum ci prova su punizione dopo 4 minuti, ma non inquadra lo specchio. All'8' Chiaffitella pesca Ferrentino in area: il centrocampista si gira, ma stecca la conclusione. Al 23' lo stesso Ferrentino impatta di testa su un traversone dalla distanza di Di Maria, ma mette a lato. Al 27' Conte si fa recuperare da Polichetti in area, sul corner che segue Siano colpisce di testa e spedisce sul fondo. Al 31' Lavecchia apre per Chiaffitella che rimette in mezzo dove Farinola non arriva per un soffio. Al 32', però, il Sant'Antonio Abate va inaspettatamente in vantaggio. Temponi pressa Guarino che sbaglia il retropassaggio, sorprende Di Maria e favorisce Maffucci, il quale si ritrova tutto solo in area e non fallisce la conclusione a rete. Nella ripresa il Pisticci gioca a due punte e si sbilancia alla ricerca del pareggio. Il Sant'Antonio Abate ha spazio in contropiede. Già al 9' Maffucci potrebbe raddoppiare, ma colpisce a volo da ottima posizione e sfiora il palo a sinistra di Maida. La replica del Pisticci è in un'azione terminata da Rovira, che tira debolmente invece di scodellare al centro. Al 23' Maida salva di piede in uscita su Maffucci lanciato a rete. Al 30' il neo entrato Madonna è impreciso e manda a lato a porta vuota. Un minuto dopo il Sant'Antonio Abate può far male ancora in contropiede, ma Di Maria salva sottoporta su Maffucci. Al 33' il Pisticci trova un varco con Lupacchio che pesca Di Noto, ma il giovane esterno tira piano e nelle braccia di Terminiello da buona posizione. Al 44', con il Pisticci ormai riversato in avanti, il Sant'Antonio Abate arrotonda il successo con Conte che conclude a rete un'azione personale imbastita sulla destra. Per i tifosi abatini giunti fino a Pisticci è festa grande. Il loro sacrificio è stato ripagato e la loro squadra rimane con merito in vetta alla classifica. Parte dei tifosi del Pisticci, invece, fischia ingenerosamente. Ma non è giusto, perché la squadra ha fatto ciò che ha potuto e, errore sul primo gol a parte, ci ha messo cuore e volontà. . Roberto D’Alessandro
Spogliatoio Il tecnico: «Pazienza.Faremo da soli»
Valente: «Fischi ingrati» ANTONIO Valente non è arrabbiato, ma nemmeno rassegnato. Deluso sì. E non si tratta di essere delusi per la prestazione, quanto per la consapevolezza che la sua squadra, errore suicida a parte, ha fatto tutto il possibile per trovare il pareggio con il Sant'Antonio. Solo che in campo ci sono dei valori ed a volte capita che chi vale e costa di più riesca a prendere i punti contro chi, nonostante tutta la generosità di questo mondo, deve accontentarsi di quello che passa il convento. Ma è da folli credere solo per un secondo che l'atteggiamento giusto sia quello di colpevolizzare questi ragazzi, perché oggi più che mai è chiaro che la salvezza del Pisticci sarebbe un miracolo ed allora è ovvio che le partite si possano perdere. Margine per rialzarsi ce n'è. Solo che ci vuole pazienza, bisogna rimanere uniti e remare tutti nella stessa direzione. Sempre. Ed invece piovono fischi ingiusti ed ingrati (non da parte di tutti, sia chiaro) su una squadra che oggi la maglia l'ha sudata comunque e che alla fine meritava un plauso, senza se e senza ma. “L'ambiente - dice con poche parole il tecnico pistic-
cese - non ha recepito la situazione nella quale ci troviamo. Pazienza. Vuol dire che faremo da soli”. Poi l'onore all'avversario: “Il Sant'Antonio Abate ha meritato di vincere, anche se il loro successo è maturato in seguito ad un nostro errore grossolano che ha cambiato la partita, ancheper come l'avevamo impostata”. Tre sconfitte in tre turni sono amare da digerire. “Qualche difficoltà - prosegue Valente - l'abbiamo creata anche oggi, ma non siamo mai riusciti a trovare la superiorità. Siamo in un momento particolare. In situazioni del genere devono venire fuori gli uomini e i calciatori. Ci assumiamo le nostre responsabilità, ma dobbiamo rimanere compatti ed umili, continuando a fare il nostro lavoro, nella consapevolezza dei nostri limiti e delle difficoltà di questo campionato. Bisogna guardare avanti e rimanere comunque fiduciosi nei propri mezzi, sperando anche che qualche episodio giri a favore”. Il tecnico abatese Di Nola, invece, è soddisfatto, ma mantiene un profilo di assoluta umiltà. La sua squadra guida la classifica del girone H, continuando a sorpren-
L’attaccante Lavecchia, a sinistra in basso Valente (foto in pagina di gialloble.com)
dere, ma il tecnico giallorosso preferisce parlare di salvezza. “Siamo in testa e credo meritatamente - esordisce Di Nola -, ma non possiamo distogliere la nostra attenzione da quello che è l'obiettivo stagionale, ovvero la salvezza. Pensiamo, pertanto, a conquistare alla svelta i 45 punti che ci servono per questo traguardo e poi, semmai, penseremo a toglierci qualche soddisfazione”. Modestia, dunque, da parte dell'allenatore campano, anche se Di Nola tieneaprecisareche “noi non ci tiriamo certo indietro. Solo che siamo consapevoli di essere una squadra giovane e sappiamo che arriveranno tempi peggiori”.
Una squadra giovane, ma nello stesso tempo esperta, perché la società ha confermato buona parte dell'organico dell'anno scorso, quello che seppe trovare il modo di tirarsi fuori sontuosamente da una situazione di classifica più che incresciosa al giro di boa. ”Abbiamo confermato l'ossatura dell'anno scorso - prosegue Di Nola inserendo alcuni giovani interessanti. Credo che questo gruppo possa giocarsela con tutte le avversarie. Il merito di questa situazione è della società che ha fatto le scelte giuste, ha saputo programmare e mi ha lasciato la giusta libertà di operare”. r.d.a.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 33
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Risultati e classifica A. Cristofaro-Atella M.
6ª
Marcatori
3-0
pt: 19’ Leone G., 31’ Leone A.; st: 35’ D’Amico
GenzanoBanzi-Viggiano 0-4
RICIGLIANO
16
6
5
1
0 12 1
3
3
0
0
8
0
3
2
1
0
4
1 11 +4
A. CRISTOFARO
13
6
4
1
1 11 1
3
2
0
1
5
1
3
2
1
0
6
0 10 +1
R. VALDIANO
13
6
4
1
1
3
3
2
1
0
4
1
3
2
0
1
3
2
4 +1
3-0
VIGGIANO
12
6
3
3
0 13 5
3
1
2
0
4
3
3
2
1
0
9
2
8
0
5-0
F. MURGIA
11
6
3
2
1
5
3
2
1
0
6
2
3
1
1
1
1
3
2
-1
0-0
ATELLA M.
10
6
3
1
2 11 7
3
3
0
0
9
1
3
0
1
2
2
6
4
-2
VULTUR
10
6
3
1
2
6
6
3
2
0
1
3
2
3
1
1
1
3
4
0
-2
BORUSSIA P.
9
6
3
0
3
9
6
3
2
0
1
6
3
3
1
0
2
3
3
3
-3
POLICORO
8
6
2
2
2 10 5
3
2
0
1
8
1
3
0
2
1
2
4
5
-4
MURESE
7
6
2
1
3
7
3
2
0
1
5
2
3
0
1
2
2
4
1
-5
GENZANOBANZI
7
6
2
1
3
8 12 3
1
1
1
4
5
3
1
0
2
4
7
-4 -5
AVIGLIANO
6
6
1
3
2
7
8
3
0
3
0
2
2
3
1
0
2
5
6
-1 -6
AZ PICERNO
6
6
1
3
2
4
6
3
1
2
0
3
1
3
0
1
2
1
5
-2 -6
R. TOLVE
6
6
2
0
4
5
8
3
0
0
3
1
5
3
2
0
1
4
3
-3 -6
FERRANDINA
0
6
0
0
6
0 26 3
0
0
3
0 13 3
0
0
3
0 13 -26 -12
IRSINESE
-1
6
0
0
6
2 14 3
0
0
3
2
0
0
3
0
pt: 14’ e 20’ Chirichella, 18’ Campisano; st: 21’ Campisano
Irsinese-Borussia P.
1-3
pt: 24’ (r) Porfido (I), 28’ Nettis (BP), 32’ Frabetti R. (BP); st: 15’ (r) Schettino (BP)
Murese-Avigliano pt: 35’ Dutra; st: 15’ Veglio, 45’ Antohi
Policoro-Ferrandina Gatti, Faillace (2), Savoia, Nuzzi
R. Valdiano-F. Murgia Ricigliano-Az Picerno
2-0
pt 15' Avallone, 25' Maienza
Vultur-R. Tolve
2-1
pt: 9’ Santagata (RT); st 4’ Barbaro (V), 43’ Lanotte (V)
Prossimo turno
7ª giornata 25/10/09 ore 14.30
Atella M.-Vultur Avigliano-R. Valdiano Az Picerno-Irsinese F. Murgia-GenzanoBanzi Ferrandina-Ricigliano Policoro-A. Cristofaro R. Tolve-Borussia P. Viggiano-Murese
giornata
7
7
6
7
3
7 -12 -12
6 Reti: Campisano (Viggiano) 4 Reti: Avallone (Ricigliano); Salamone (1) (Valdiano) 3 Reti: Valente (Atella); Salbini (1) (Avigliano); Frabetti (Borusia P.); Impagliazzo, Vigliucci (1) (GenzanoBanzi); Gatti, Savoia (Policoro); Daniele, Maienza (1) (Ricigliano); Chirichella (Viggiano) 2 Reti: Ciardiello, D'Amico, Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); Telesca (Atella); Gialdino, Schettino (1) (Borussia P.); Margiotta (F. Murgia); Antohi, Dutra, Veglio (Murese); Faillace, Nuzzi (Policoro); Santagata (R.Tolve); Petilli (Valdiano) 1 Rete: Colangelo, Leone V. (A.C. Oppido); Carretta, Carriero, Gerardi, Leccese, Libutti, Rinaldi (Atella); Lasco, Lorusso, Mele, Tornillo (Avigliano); Castagno, Fringuello, Mazza, Sabia (AZ Picerno); Fratianni, Nettis (Borussia P.); Chessa (F. Murgia); Cacace, Russo (GenzanoBanzi); Di Cecca, Porfido (1) (Irsinese); Carlucci (Murese); Fernicola (1), Gaudiosi (Ricigliano); Damiano, Mazzacane, Nardiello (R.Tolve); Di Brizzi (Valdiano); Cicchelli, Mangieri, Sanchirico (1), Spera (Viggiano); Barbaro, Cozzolino, Di Francesco, Lanciano, Lanotte, Larotonda (Vultur)
La squadra di Manniello raggiunge il Valdiano al secondo posto. Ospiti in giornata no
Oppido, l’inseguimento continua I fratelli Leone stendono l’Atella già nel primo tempo. D’Amico chiude i conti A.C. OPPIDO ATELLA M.
3 0
OPPIDO : Brancale, Giganti, Manniello D., Leone A. (36'st Santopietro), Provenzale R., Volturno, Leone G., Vaccaro M., Anaclerio, Ciardiello, D'Amico (41'st Maglione); A disp. Vaccaro R., Provenzale C., Manniello F., Manniello V.; All. Manniello. ATELLA M.: Di Biase, Pietrafesa (37'st Russo), Lamorte, Larotonda V., Carretta, Gerardi (17'st Libutti), Larotonda G., Telesca (1'st Leccese), Valente, Carriero, Rinaldi; A disp. Sicuro, Colangelo, Angelillo, Strozza; All. D'Urso. ARBITRO : Capolupo di Matera (Martone - Delfino) RETI : 19'pt Leone G., 31'pt Leone A., 35'st D'Amico NOTE : Condizioni ambientali invernali. Temperatura rigidissima e pioggia che ha accompagno i giocatori in campo per l'intera gara. Ammoniti Ciardiello, Anaclerio, Volturno e Leone G. nell'Oppido; Gerardi e Carretta nell'Atella M. Angoli cinque a uno per l'A.C. Oppido. Recupero 2'pt, 3'st. OPPIDO LUCANO - Finisce con un lungo applauso ai ventidue giocatori che si sono sfidati in campo. L'Oppido vince, l'Atella perde ma a testa alta contro una squadra che punta dritto alla vetta della classifica, sempre più consapevole dei propri mezzi. Tre a zero il risultato finale con marcature dei gemelli Leone (Giampiero al 19'pt e Antonello al 31'pt) e quella di D'Amico al 35'st. Per gli uomini di mister Manniello è la terza affermazione di fila e ancora una volta la difesa bianco
«Difesa insuperabile» NEL dopo gara il Vice presidente dell'A.C. Oppido, Michele Giganti è raggiante per l’importante successo conseguito: “Siamo alla terza vittoria consecutiva - dichiara e non posso che essere soddisfatto della squadra per come si è espressa. Oggi - continua Giganti - abbiamo meritato la vittoria facendo tre gol e sciupando tante altre opportunità per incrementare il bottino.” Sul momento della squadra il vice presidente non si sbilancia troppo: “E' vero che ora stiamo giocando bene e stiamo risalendo velocemente la classifica. La nostra difesa - conclude Giganti - si sta dimostrando davvero insuperabile e di questo dobbiamo davvero essere orgogliosi, merito dei giocatori e del lavoro dell’allenatore.” Sull'altra sponda lo spogliatoio atellano è deluso ma la sconfitta in casa dell’Oppido, su un campo assai ostico, poteva essere già messa in preventivo: “Siamo una squadra che lontano da casa non riesce a esprimere il miglior calcio e si è visto anche oggi. Noi dobbiamo salvarci e oggi di certo non dovevamo fare la partita.” Le voci dello spogliatoio continuano: “Oggi abbiamo cercato di non rimediare tante ammonizioni o espulsioni perché già siamo in ottica derby di domenica prossima contro la Vultur Rionero, una partita per noi importantissima r.d.r.
I fratelli Leone, Antonello e Gianpiero, decisivi con l’Atella (sotto)
verde è stata imbattuta e continua ad essere la meno vulnerabile del torneo con un solo gol al passivo. La gara: sono gli ospiti che partono meglio grazie anche al vento favorevole che li agevola nella prima parte di gara, ma Valente e compagni non riescono
mai a impensierire seriamente l’estremo difensore Brancale. Al 10' è Valente che si invola verso la porta difesa da Brancale ma il numero uno bianco verde è bravissimo ad anticipare di piede il pericoloso attaccante vulturino. Al 19' Leone A. taglia
perfettamente la difesa ospite con un passaggio millimetrico per l'altro Leone, Giampiero, che da due passi trafigge De Biase con un sinistro chirurgico. L'Atella Monticchio prova a scuotersi e al 30' Gerardi ci prova dai venticinque metri ma Brancale blocca
in due tempi. Un minuto dopo arriva il raddoppio di Leone A. grazie ad un affondo di Leone G. sulla destra che mette in mezzo una palla invitante che D'Amico prolunga di testa per Leone A. che da due passi non ha problemi a raddoppiare. L’ultimo sussulto del primo tempo porta la firma di Ciardiello che al 37' centra il palo con una conclusione dal limite. Il ritorno in campo vede gli ospiti reagire bene ma l'A.C. Oppido è letale in contropiede come al 4' quando è ancora Leone G. che centra la traversa. Al 7' è Anaclerio a smarcare D'Amico che a tu per tu con De Biase liscia malamente la palla e gli ospiti si salvano ancora una volta. I minuti passano e al 17' si rivede Valente ma la sua conclusione è altissima.
L'Atella Monticchio prova a far circolare la palla ma gli uomini alla corte di mister Manniello si dimostrano impenetrabili e ogni tentativo ospite si infrange sul muro bianco verde. Al dieci minuti dal termine D'Amico trova il tris grazie ad un movimento fantastico di Anaclerio che prima si porta via un uomo e poi serve l'altro giovane attaccante oppidese che da due passi questa volta non sbaglia. L'Oppido continua a vincere e convincere. Dopo un avvio di stagione balbettante la compagine del presidente Lancellotti continua a portare a casa risultati di prestigio. L'Atella M. dimostra ancora una volta tutte le fragilità lontano dalle mura amiche. Rocco De Rosa sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
34 Sport
A un minuto dalla fine la Vultur supera il Tolve con una rete del suo attaccante
Lanotte, hurrà allo scadere Ospiti subito avanti con Santagata, nella ripresa solo Rionero VULTUR R.TOLVE
2 1
VULTUR: Radesca, Barbaro, Di Tolve, Larotonda, Lanciano, Rapolla(39’pt Di Francesco), Giuliani, Zona, Izzi, Lovasto, Ricchiuti(12’st Lanotte). A disp.: Martone, Calimo, Grieco, Moramarco, Argenti. All. Finamore R.TOLVE: Perillo, Sarubbo, Girelli, Camelia(30’st Postiglione), Santagata, Mazzacane, Lottino V., Benedetto, Damiano(27’st Ragone), Pietrafesa, Montenegro. A disp.: Paradiso, Lottino A., Santarsiero, Palladino, Lardiello. All. Pinuccio Camelia. ARBITRO: D’Alessandro di Bernalda (Chiechi)-Paolillo) RETI: p.t. al 9’ Santagata(T); s.t. al 4’ Barbaro(V), 43’ Lanotte(V) NOTE: pomeriggio piovoso e freddo con vento di tramontana, terreno di gioco al limite della praticabilità. Spettatori circa 250 con una quarantina sostenitori ospiti. Ammoniti: Zona, Di Francesco e Barbaro della Vultur. Angoli: 2-2; recupero: p.t.+2’, s.t.+3’. RIONERO – La Vultur vittoriosa al Pasquale Corona, nonostante le diverse assenze. I rioneresi nella ripresa sono riusciti a piegare la resistenza di un Tolve niente male andato subito
Grieco: «Grande risposta dopo Picerno»
Esultano i tifosi della Vultur
in vantaggio nella prima frazione di gioco e deciso a conquistare il terzo successo in trasferta. Così non è stato grazie alla grinta e alla voglia messe in campo dagli uomini di mister Finamore che nella ripresa sono riusciti a ribaltare il risultato e a conquistare l’intera posta in palio. Una buona boccata di ossigeno in vista della partita di Coppa Italia che i vulturini giocheranno mercoledì prossimo contro la Fortis Murgia. Non è stata una bella partita sotto l’aspetto tecnico a causa soprattutto della quasi impraticabilità del campo che ha frenato in
parte il gioco e in parte anche la resistenza dei ventidue in campo. Il Tolve, schieratosi in favore di vento, ha subito fatto capire di essere arrivato al Corona con l’intento di non voler tornare a casa a mani vuote e nel primo tempo, chiudendo in vantaggio, il risultato sembrava dare ragione agli ospiti. Infatti sin dall’inizio gli ospiti si sono resi pericolosi all’8’ quando su un disimpegno verso il portiere per poco il vulturino Lanciano non ha messo nella propria rete sfiorando il palo alla sinistra di Radesca. Sul susseguente calcio d’angolo, mentre scorreva
A fine gara questi i commenti dei due allenatori e del presidente della Vultur Grieco: «E’ stata sicuramente una partita condizionata dal campo e dal vento – ha detto mister Finamore – e loro ne hanno beneficiato nella prima parte della gara, tant’è che hanno subito fatto gol approfittando di un calcio piazzato su cui sapevano che sono molto bravi. Da quel momento in poi anche in sfavore di vento credo che siamo riusciti a gestire la partita. Nel secondo tempo non c’è stato gara per loro perché abbiamo dominato. Secondo me c’erano due rigori non dati e credo che la vittoria sia meritata da parte nostra». Al presidente della Vultur Michele Grieco abbiamo chiesto un’analisi sulla partita. «Una bellissima vittoria – ha risposto il massimo dirigente vulturino – dopo la debacle di Picerno. Oggi è stata una partita bellissima perché conferma la mia tesi nel senso che il campionato non lo vinceremo ma ad oggi esaminando anche le altra squadre ritengo che la nostra squadra tecnicamente è la più forte del campionato, purtroppo per vari motivi abbiamo avuto il 9’, Santagata di testa ha sorpreso l’intero reparto difensivo locale e da poco passi ha messo alle spalle di Radesca. La reazione dei padroni di casa non proprio irresistibile, un po’ per il vento contro e un po’ per l’impossibile terreno di gioco pieno di pozze d’acqua, consente al Tolve di mantenere il vantaggio sino alla chiusura della prima frazione di gioco. Nella ripresa i locali
degli alti e bassi, tutti comprensibilissimi tranne quello di Picerno e oggi i ragazzi hanno dato una prova di carattere a cui erano stati chiamati dopo la sconfitta di otto giorni or sono. Questo ci conforta e ci rende felicissimi. Senza voler fare polemiche io ho la netta impressione, con tutto il rispetto per la classe arbitrale, che negli arbitri c’è qualcosa d’inconscio quando vengono a Rionero perché oggi c’erano due rigori nettissimi di un loro difensore con l’arbitro di fronte. Non dico altro». Di tutt’altro avviso è mister Camelia, che ha detto: «Una partita che abbiamo gestito benissimo. Nel secondo tempo ho contato soltanto due tiri in porta da parte della Vultur, è chiaro che con il vento a favore potevano comunque spingere di più. Dopo l’1 a 1 con un bel gol da lontano dei rioneresi noi abbiamo avuto la possibilità del 2 a 1 e nell’azione successiva loro sono passati in vantaggio. In campo siamo stati bene e quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto, secondo me il pareggio ci stava tutto». m.r.
al 4’ con il vento alle spalle rimettono subito le cose in parità con Barbaro che dalla tre quarti trafigge il portiere Perillo colto nell’occasione fuori dai pali. Ora è la Vultur rinfrancata a tenere in mano le redini del gioco alla ricerca del gol vittoria, rete che arriva allo scadere nonostante due evidenti rigori (19’ e 35’) reclamati dai rioneresi e non concessi dal direttore di gara. Al 43’ il
gol-vittoria è opera di Lanotte, subentrato a Ricchiuti, a conclusione, nonostante le pessime condizioni del terreno di gioco, di una buona manovra dei vulturini con il rasoterra dell’attaccante rionerese finito nell’angolo basso alla sinistra del portiere Perillo, che nulla ha potuto per impedire la rete della vittoria della Vultur. Michele Rizzo
Valdiano, troppe assenze
Monologo della squadra di Dente su un campo reso impossibile dalla pioggia
Il big match finisce senza reti
Ricigliano, la fuga riprende
VALDIANO F. MURGIA
0 0
RUGGIERO VALDIANO (4-4-2) : Serra ; Fiumarella , Di Falco, Malito, Amoroso ; Trezza, Pascuzzo, Chiacchio (42' st Corcione , De Luca (35' st Canonico ) ; Salamone, Petilli . A disp. Adinolfi, Romano, D' Alto, Colombo, Guida . All. Masullo. FORTIS MURGIA ( 4-4-2 ) : Napolitano ; Chessa (15' st Di Vito), Di Girolamo , Grassani, Cannillo; Delle Foglie, Pastore, Maurelli, Lorusso; Martimucci (41' st Castoro Nicola), Petruzzella. A disp. D'Elia , Castoro Roberto, Andriotti, Frazzica, Vitale. All. Squicciarini. ARBITRO : La Posta della sezione di Roma . Assistenti : Mugnolo e La Sala NOTE: Ammoniti : Chiacchio (RV), Di Girolamo, Grassani, Maurelli, Petruccella (FMI). Recupero 2'pt e 3'st. Angoli: 4-3 per la Ruggiero Valdiano. SANT'ARSENIOUna gara attesa alla vigilia da entrambe le formazioni che hanno badato a non perdere e non dare margini di vantaggio agli avversari. La Ruggiero Valdiano scende in campo con una formazione ampiamente rimaneggiata per le numerose assenze di diversi titolari, altri due sono stati costretti a scendere in campo con infiltrazioni per i dolori. Nei primi dieci minuti la Fortis Murge ha costretto gli uomini di Masullo a dei grossi recuperi al difensore centrale Di Falco, alla fine risul-
Con Avallone e Maienza i salernitani liquidano il Picerno RICIGLIANO PICERNO
Masullo
tato il migliore in campo. Un tiro di Salamone alto al 34' del pt e la risposta un minuto dopo con Lo Russo che impegna Serra da fuori. Il primo tempo si conclude con il risultato di 0-0. Nel secondo tempo le squadre sono sempre corte e la paura di perdere prevale sulla voglia di vincere delle due compagini. Da registrare al 1' un tiro di Salamone leggermente defilato che finisce fuori. Al 9' st tiro da fuori di Pastore che finisce alto. Al 13' Petilli scambia con Trezza e tiro finale che sfiora l'incrocio. Al 32' scambio Petilli Salamone e tiro finale del cannoniere che finisce fuori. Al 41' Pascuzzo tira fuori e sfiora l'incrocio. Al 44' scambio Trezza-Petilli e tiro finale del calciatore di Avigliano che viene parato da Napolitano. La partita finisce 0-0 e bisogna fare i complimenti ad entrambe per una bella gara. Alla fine i Mister intervistati si sono detti soddisfatti del gioco e del risultato finale. Nicola Senatore.
2 0
RICIGLIANO: Guerriero, Giordano, Gaudiosi, Piegari R., Pignata, Corsaro, Piegari V.Carleo, Maienza (30' st Fernicola), Avallone (35' st Saracco), Bochicchio (25' st Tommasiello) All. Dente PICERNO: Lettieri, Capece, Salvia, Bottiglieri, Marchese, Naturale (33' st Quagliata), Fringuello, Castagno, Giordano (25'st Sabia), Passavanti, Pace (38' st Vaccaro) All. Caivano ARBITRO: Santoro di Bernalda RETI: 15' pt Avallone, 25' pt Maienza. NONOSTANTE le difficili condizioni del campo reso fangoso dalla pioggia, il Ricigliano riesce a conquistare la vittoria in casa contro il Picerno. I padroni di casa dominano l'intero primo tempo,mentre gli ospiti non si rendono mai pericolosi. la prima rete per la squadra di casa non si lascia attendere: dopo appena quindici minuti bell'azione di Avallone che di sinistro insacca. Altre belle occasioni per il Comprensorio al 20' con una punizione battuta dallo stesso Avallone che colpisce però la traversa. Dopo appena cinque minuti però sempre su punizione Maienza realizza la seconda rete per la gioia della squadra di casa. Comprensorio tanagro che sfiora negli ultimi minuti del primo tempo la terza rete con Bochicchio che sfiora il palo. nella ripresa occasione per il Picerno con Castagno che però fallisce il tentativo. Terreno di gioco che nel frattempo a causa della pioggia diventa più pesante e fangoso; questo però non scoraggia i padroni di casa che al 15' ottengono una ghiotta occasione con Maienza che a tu per tu con il portiere non riesce a rea-
Una formazione del Ricigliano
lizzare il terzo gol. Comprensorio che comunque con quasi la vittoria in pugno, tira ormai il fiato : inizia infatti il valzer delle sostituzioni tramite le quali mister Dente cerca di dare un po' spazio a tutti i suoi uomini di giocare. Al 25' infatti regala brividi un tentativo di Tommasiello che mette il pallone di poco al lato alla porta. Ancora ghiotta occasione per i padroni di casa negli ultimi minuti di gara con Saracco con un tiro da fuoriarea che lascia sperare la
rete. Il Comprensorio tanagro si aggiudica così la vittoria con il risultato di due reti a zero confermando la prima posizione in classifica . Soddisfazione nelle parole del ds Turturiello:” Non è da poco su sette partite realizzare cinque vittorie ed un pareggio, fino ra abbiamo subito solo una rete con il giovane e bravo portiere Guerriero…speriamo di continuare così”. Prossimo avversario per il Comprensorio Tanagro Il Ferrandina in trasferta.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 35
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
La formazione di Lardo stende l’Avigliano dopo una gara dominata
Murese, tris senza sconti Dutra apre le marcature. Veglio e Antohi chiudono i conti Partita sospesa, ospiti in sei
De profundis per il Ferrandina POLICORO FERRANDINA
5 0
PARTITA SOSPESA PER INFERIORITA’ NUMERICA DEL FERRANDINA POLICORO : Pampanelli; Marta (dal 1’st Cirrottola), Panetta, Saccente, Nuzzi; Andres, Sfarzetta, Romano, Gatti; Savoia, Faillace. A disp.Giannini, D’Agostino, Miraglia, Affuso, Ripa, Carlomagno. All. Labriola FERRANDINA : Fraccalvieri, Losenno, Sisto, Rondinone, Gallitelli, Longo, Masellis, Macai, Caputo. ARBITRO : Burgi di Matera (Amato - Granieri) RETI : Gatti, Faillace, Savoia, Faillace, Nuzzi. NOTE : gara sospesa al 4’ st per mancanza del numero minimo di giocatori del Ferrandina POLICORO - E’ finita ieri l’avventura nel campionato di Eccellenza del Ferrandina, allo sbando per problemi societari. Ingloriosa l’ultima apparizione a Policoro, con soli nove giocatori in distinta
Labriola
e l’impossibilità di proseguire l’incontro quando tre infortuni avevano lasciato gli ospiti in sei unità, al di sotto del numero minimo consentito. Il Policoro nel frattempo ha giocato in scioltezza una gara senza senso, portando il pallottoliere fino al 5-0. Da ciò che resta della dirigenza del Ferrandina trapela l’impossibilità di superare l’ostacolo relativo al saldo della quota di iscrizione al campionato. Potrebbero essere ufficializzate in settimana le dimissioni del presidente Capalbo. E’ la fine. sport@luedi.it
MURESE AVIGLIANO
3 0
Zaccardo: «Concentrati e determinati»
F.C. MURESE 2000 AURORA: Peccatiello; Calocero; Cella; Nardiello P.; Iacullo G.; D’Arca (all’81’ Ferracane); Antohi; Zaccardo (all’83’ Ruvo G.); Dutra; Veglio; Cardillo F. (al 91’ Cardillo R.); all. Lardo; A disp. Cocina; Ponte; Nardiello G.; e Carlucci. AVIGLIANO: Castaldo; Tornillo; Coviello; Carlucci W.; Muzzillo; Mele; Vitolo (al 65’ Vaccaro); Viggiano (al 55’ Costa); Lasco (all’82’ Sileo Gia.); Salbini; Volini; all. Filadelfia (in panchina Sabato); A disp. Sabia D.; Darwish; Scarano; e Sileo Giu. ARBITRO: Cappiello Giuseppe di Matera (Martinese e Collocola) RETI: 35’ Dutra; 60’ Veglio; 90’ Antohi. NOTE: Ammoniti: al 56’ Mele per proteste; al 67’ Casco per simulazione. Espulso: al 80’ Tornillo per gioco falloso. Recuperi: 1’ e 3’. Spettatori: circa 200. MURO L. - Nella prima domenica gelida di questo autunno la Murese ha colto il secondo successo stagionale e ritrova il sorriso con il suo trio delle meraviglie: Antohi, Veglio e Dutra. È stata una vittoria importante fortemente voluta e che da una boccata d’ossigeno importante alla squadra di mister Lardo che anche oggi è scesa in campo rimaneggiata. La Murese ha mostrato maggiore determinazione e voglia di vincere degli avversari e fin dall’inizio ha cercato con maggiore circolazione della palla di mettere i propri avanti nella condizione ci concludere a rete. Nella ripresa c’è stato l’avvio rabbioso dei padroni di casa sotto la spinta di Veglio e Antohi e con la poca personalità degli ospiti hanno visto la Murese arrivare più volte alla conclusione. La partita entra subito nel vivo. Al 3’ Antohi con un tiro cross co-
A FINE gara nei due spogliatoi tira un vento quasi disteso, ma in virtù dei risultati delle altre squadre, si percepiscono i diversi stati d’animo, nello spogliatoio della Murese c’è comunque grande soddisfazione per aver migliorato la classifica. A rompere il ghiaccio è l’analisi critica del regista di centrocampo della Murese, Fabio Zaccardo: «Abbiamo meritato la vittoria, giocando una gara concentrata e determinata. In tutti e novanta minuti non abbiamo mai corso nessun pericolo e mai abbiamo dato segno di poter subire qualche azione. È questo il segno tangibile di una squadra che non ha mai dato segnali di cedimento, ma solo un po’per la sfortuna e per qualche nostra indecisione paghiamo la posizione attuale di classifica. Sono felice di questa vittoria e speriamo che sia di buon auspicio per continuare su questa strada anche per il futuro del campionato». Sulla stessa lunghezza d’onda la dichiarazione del stringe il portiere nella deviazione in angolo. All’8’ i padroni di casa sfiorano la rete. Perfetto corner con il piede sinistro di Zaccardo e da due passi al volo Cella manda la palla di poco sopra la traversa. Al 9’ Antohi in bello stile addomestica un pallone e serve subito Veglio che parte da sinistra supera un avversario ed entra in area dove effettua un bel traversone e un difensore di testa mette in angolo. All’11’ Veglio dal vertice sinistro dell’area si libera del marcatore di turno e con un tiro a giro impegna nella parata a terra il portiere. Al 17’ la prima conclusione degli ospiti, Lascio ci prova dal limite non trova la porta. Al 19’ Zaccardo ci prova su punizione dai 25 me-
Doppiette di Chirichella e Campisano
Il Viggiano va a valanga Genzano senza appello A sinistra mister Villani e a lato il capocannoniere dell’Eccellenza Campisano
Vito Sabato
dirigente Donato Zampino: «Non eravamo brocchi, e non siamo diventati campioni all’improvviso, malavittoria testimonia solo una cosa, che alla fine il lavoro paga. Non abbiamo mai messo in discussione l’operato dell’allenatore che è senza dubbiouno dei migliori della piazza, e che lavora molto bene con i ragazzi».Diumoreun po’diverso è statoil commentoallagarada partedeldifensore centrale dell’Avigliano, Antonio Mele, che un po’dispiaciuto per il risultato della gara ha dichiarato: «Il risultato è giusto. Non abbiamo giocato bene. Abbiamo poca personalità e lo testimonia il fatto che abbiamo fermato la capolista sette gironi fa con una bella gara tra le mura amiche, e su un campo avverso non siamo mai entrati in partita. Ora dobbiamo capire di che pasta siamo fatti, e solo il campo nelle prossime gare potrà dire dove può arrivare questo Avigliano». c.p. tri, ma il tiro è centrale e il portiere blocca. Al 26’ bell’azione dei padroni di casa. Torre di Dutra e tiro al volo di Veglio che sorvola di un niente la traversa. Al 31’ Salbini parte da sinistra supera un difensore e di sinistra manda la balla di poco oltre la traversa. al 32’ corner di Zaccardo e Iacullo G. sul secondo palo di testa manda la palla di poco fuori. Al 35’ la Murese passa in vantaggio. Veglio si districa tra due difensori e serve Zaccardo che verticalizza subito, la palla termina a Dutra che sinistro manda la palla in rete nell’angolo opposto a quello di battuta. Al 37’ Vitolo dal limite di sinistro manda la palla a sfiorare la parte alta della traversa. Al 39’ Cella difende bene un pallone sulla sinistra e serve verso il centro Dutra che fa un velo per Veglio che di prima manda la palla oltre la traversa. Nemmeno il tempo di riprendere il gioco nella ripresa ha almeno due occasioni per raddoppiare. Al 46’ Antohi supera du avversari e serve D’Arca che da due passi non riesce a raddoppiare. Al 48’ Cardillo F. entra in area da sinistra e provvidenzialmente è chiuso in angolo. Al 49’ la Murese colpisce il palo. Dutra di testa in tuffo manda la palla a scheggiare il palo. Al 52’ Zaccardo dopo una corta respinta di sinistro laica di poco al lato. Al 59’ Veglio con una staffilata dal limite calcia sul primo palo e il portiere blocca. Al 60’ Veglio raddoppia. Dopo un’azione personale con un tiro di precisione beffa il portiere. Al 78’ Veglio per Antohi che prima di battere a rete davanti al portiere è chiuso provvidenzialmente da un difensore. Al 90’ la Murese chiude definitivamente la gara. Dutra entra in area da sinistra e da quasi sul fondo serve sul primo palo Antohi che di mezzo esterno anticipa tutti mandando la palla in rete. Carmine Pepe
Di Porfido l’inutile vantaggio dei padroni di casa
Borussia in rimonta GENZANO B. VIGGIANO
0 4
GENZANO BANZI : Grandolfo, Cannito, Teto, Cacace, Sansane, Ronzulli, Arresta (21 p.t. Russo) Matarangolo (17 s.t. Mancini) Vigliucci, Impagliazzo. All. Terranova VIGGIANO : Perna, La neve, Papaleo (23 s.t. Iaquinta) Chirichella V., Sabia, Chirichella A., Spera, Piscopia, Campisano (29 s.t. Mangieri) Loprete, (40 s.t. Marchese) Cicchelli. All. Villani ARBITRO : Carretta ( Bonavoglia-Picerno) RETI : 14' p.t. 20'p.t. Chirichella, 18' p,'.t. 21 s.t. Campisano TERMINA al ventesimo minuto del primo tempo, al terzo tiro in porta da parte del Viggiano, una gara che avrebbe dovuto dire ben altro soprattutto da parte della assai deludente compagine casalinga. Ma aveva cominciato bene il GenzanoBanzi: al 10' ci prova Impagliazzo dalla distanza, con la sfera che termina di poco al lato. Minuto 14, punizione dai venticinque metri che
Chirichella calcia in modo non trascendentale, Grandolfo guarda la sfera che termina in rete senza opporre alcuna resistenza. Al 18' Campisano da pochi passi raddoppia. Al 20' ancora un calcio di punizione, ancora Chirichella, traiettoria parabile per tutti, ma non per Grandolfo. Termina praticamente qui l'incontro, con il GenzanoBanzi che con la seconda sconfitta consecutiva, ancora una volta maturata con risultati molto larghi, deve assolutamente rivedere il proprio assetto tecnico tattico. Anche se a giustificare tali risultati, concorre in modo determinante ancora una giornata no dell'estremo difensore. Nella ripresa pur con tanta volontà il GenzanoBanzi non ha mai impensierito la squadra ospite forte anche del largo vantaggio acquisito. La ciliegina sulla torta per il Viggiano arriva al 66' con Campisano che di testa anticipa Grandolfo. Al termine della gara, amarezza dei tifosi di casa. Il Viggiano conferma la sua posizione in classifica determinando la propria realtà. Giulio Carcuro sport@luedi.it
Le firme di Nettis, Frabetti e Schettino IRSINESE BOR.PLEIADE
1 3
IRSINESE: Novielli, Farela, Acito, Arsale, Piccininno, Donvito, Lucarelli, Porfido, Cardino, Sparapano, Graziadei. A disp. Cucuglielli BORUSSIA PLEIADE: Coretti, Liuzzi, Ripoli, Giannini, Pentinelli, Gialdino, Nettis, Frabetti L., Fratianni (dal 30’st Margiotta), Schettino (dal 35’st Laviola), Frabetti R. (dal 40’st Buongiorno). A disp. De Rosa, Romano, Lanzara, Valicenti. All. Viola RETI : Porfido (r) 24’pt, Nettis 28’pt, Frabetti R. 32’pt, Schettino (r) 15’st NOTE ammoniti Pentinelli,
Schettino. IRSINA - Contro un’Irsinese ridotta ai minimi termini, vita facile per il Borussia Pleiade di mister Viola, capace di rimontare agevolmente l’iniziale vantaggio casalingo firmato su rigore da Porfido. Era appena il 24’ del primo tempo, sarebbe stato troppo chiedere a questa Irsinese di resistere. Il pallino del gioco è passato immediamente nelle mani degli ospiti, schierati secondo un 4-4-2 ordinato che consentiva di presidiare al meglio gli spazi su un campo ai limiti dell’impraticabile. Il pari arriva a distanza di pochi giri di lancette, con l’Irsinese schiacciata nella propria metà campo. Un
traversone da sinistra di Frabetti vede Nettis prontissimo a raccogliere il suggerimento, piombando in area dal lato opposto per battere inesorabilmente il numero uno di casa Novielli. Dopo soli quattro minuti ancora una combinazione letale del orussia: Nettis per la sovrapposizione di Liuzzi, servizio in profondità che mette Frabetti solo davanti all’incolpevole numero uno ospite, che non ha scampo. Nella ripresa chiude il conto Schettino, Abile a procurarsi il rigore che lui stesso trasforma facendosi atterrare dopo un dribblling insistito in area. Il futuro, per l’Irsinese, è a tinte sempre più fosche. sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
36 Sport
Risultati e classifica A. Scanzano-Miglionico
6ª
Marcatori
1-2
st 10' (r) Corleto (S), 30' Venezia (M), 37' Lambertini (M)
Bella-Bln Pignola
pt 8’ Ricigliano Mau. (Be), 37’ Santarsiero (BLN)
1-1
PIETRAGALLA
16
6
5
1
0 17 4
3
3
0
0 12 1
3
2
1
0
5
3 13 +4
Lagopesole-R. Irsina
3-1
MOLITERNO
14
6
4
2
0 11 3
3
1
2
0
3
3
3
0
0
7
0
GROTTOLE
13
6
4
1
1 16 6
3
3
0
0 10 1
3
1
1
1
6
5 10 +1
MIGLIONICO
13
5
4
1
0
9
2
2
1
1
0
3
1
3
3
0
0
6
1
7 +4
BLN PIGNOLA
11
6
3
2
1
6
4
3
2
0
1
3
2
3
1
2
0
3
2
2
-1
S. LAGONEGRO
8
6
2
2
2
6
6
3
1
2
0
5
2
3
1
0
2
1
4
0
-4
L. MONTESCAG.
7
5
1
4
0
6
5
3
0
3
0
4
4
2
1
1
0
2
1
1
-4
PESCOPAGANO
7
6
2
1
3
8 10 3
1
0
2
4
6
3
1
1
1
4
4
-2 -5
R. IRSINA
6
6
1
3
2
5
7
3
1
2
0
3
1
3
0
1
2
2
6
-2 -6
ROTONDELLA
6
6
1
3
2
6
9
3
1
1
1
3
4
3
0
2
1
3
5
-3 -6
LAGOPESOLE
6
6
2
0
4
6 10 3
2
0
1
5
2
3
0
0
3
1
8
-4 -6
SANTARCANG.
6
6
2
0
4
5
3
2
0
1
4
1
3
0
0
3
1
8
-4 -6
BELLA
5
6
1
2
3
3 14 3
1
1
1
2
5
3
0
1
2
1
9 -11 -7
VARISIUS
4
6
0
4
2
7
3
0
2
1
5
6
3
0
2
1
2
3
-2 -8
BALVANO
4
6
1
1
4
5 10 3
1
0
2
3
5
3
0
1
2
2
5
-5 -8
A. SCANZANO
1
6
0
1
5
3 11 3
0
0
3
1
4
3
0
1
2
2
7
-8 -11
pt 21’ e 37’ Sabato (L), 46’ (a) Ventricelli (L); st 47’ Savino (RI)
Moliterno-Grottole
2-2
pt 22' Scarfone (G); st 4' (a) La Salvia (G), 15' e 17' Genovese L. (M)
Pescopagano-Pietragalla 2-3 pt 27' Capasso (Pe); st 4' Alfonso (Pi), 32' Vertone (Pi), 37' Tummillo (Pe), 44' Pietragalla (Pi)
S. Lagonegro-Montescag. 1-1 pt 40' Borreca (SL), 12' Cimacì Cl. (M)
Santarcang.-Balvano
1-0
Varisius-Rotondella
2-2
st 16' Lemma
pt 1' Bellomo (V), 41' Volpe (V), 45' Ripa (R); st 5' Tarantino (R)
Prossimo turno
7ª giornata 25/10/09 ore 14.30
A. Scanzano-Varisius Balvano-Lagopesole Bln Pignola-Grottole L. Montescag.-Santarcang. Miglionico-Pescopagano Pietragalla-Moliterno R. Irsina-S. Lagonegro Rotondella-Bella
giornata
9
9
4
8 +2
7 Reti: Pietragalla L. (Pietragalla) 5 Reti: Buono (Grottole) 3 Reti: Ricigliano Mau. (Bella); Moramarco (Grottole); Sabato (Lagopesole); Lambertini (Miglionico) 2 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Brancato (BLN Pignola); Armento, Bitetti (Grottole); Tataranni (1) (Miglionico); Fratantuono, Genovese L., Molletta (2), Petrocelli (Moliterno); Capasso (Pescopagano); Alfonso, Cammarota (Pietragalla); Savino (R.Irsina); Guida, Ripa (Rotondella); Lemma (Santarcangiolese); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro); Assi, Volpe (Varisius) 1 Rete: Corleto (1) (A.Scanzano); Falcone, Pentangelo, Petraglia (1), Turturiello P. (Balvano); Galluzzi, Olita, Romaniello, Santarsiero (BLN Pignola); Scarfone, Zeverino (Grottole); Colangelo D. (Lagopesole); Carriero I., Cifarelli S., Cimacì Cl., Ditaranto, Mangia, Venezia (L.Montescaglioso); Andrulli, Venezia (Miglionico); Lancellotti, Petrocelli, Savone (Moliterno); Arcamone, Bergamasco, Lotano, Tummillo, Venezia (Pescopagano); Carlucci (1), Di Tomaso, Gorga, Pietragalla M., Potenza, Vertone (Pietragalla); Cataldo, Gagliardi, Papangelo N. (1) (R.Irsina); Galati, Santoro, Tarantino (Rotondella); Aurelio, Malaspina, Petrillo (1) (Santarcangiolese); Borreca, Cantisani, Falabella N., Ielpo (S.Lagonegro); Armaiuoli, Bellomo, Di Lena (Varisius)
Il Grottole va in vantaggio 2-0 con Scarfone dal dischetto e un’autorete ma non basta
Genovese salva il Moliterno Il bomber entra nella ripresa e ristabilisce l’equilibrio con una doppietta MOLITERNO GROTTOLE
2 2
MOLITERNO: Lanzolla, Cosentino (80' Sico), Cirigliano, La Salvia, Savone, Mastrangelo, Molletta.D, Albini, Lancellotti, Fratantuono (58' Genovese.L), Molletta G. A disp: Rebech, Messuti, Genovese. A, Tempone, Gatta. All. Vignati. GROTTOLE: Zaccaro, Carbone, Scarfone (46' Di Pede), Buono, Amodio, Allegretti, Severino, Paladino. R, Moramarco, Armento (72' Paladini.D), Bitetto (62' D'Aria). A disp: D'Alessandro, Di Fede, Paladino. D, Biscaglia. S, De Giacomo. All. Dascanio. ARBITRO: Amendolara di Moliterno (Franciosa - Marchese) RETI: 22' Scarfone (rig.) (G), 49' La Salvia (autogol), 60' e 62' Genovese.L (M) MOLITERNO - Attese della vigilia rispettate. Match bellissimo. Ed intenso di emozioni. Nonostante la pioggia. Con il Moliterno che caparbiamente riporta sui binari una gara quando ormai il Grottole già giubilava per la vittoria che stava portandosi via dal Venezia. Il pareggio alla fine non fa una piega. Ma i rossoblu di Vignati hanno costruito nettamente più manovre e palle-gol. E tanto hanno da recriminare contro la dea bendata che ci ha messo lo zampino sui due montanti colpiti da Cirigliano e Fratantuono nel primo tempo. Ad arrivare primi in zona gol sono gli ospiti al 6' con un siluro da fermo di Armento che Lanzolla spazza via. Il Moliterno non si intimorisce e subito risponde con un assist di Cirigliano per Savone che, però, colpisce di testa scompostamente lasciando che l'azione sfumi. Da un'altra punizione di Ar-
Doppietta di Genovese
mento al 22' si genera una mischia in area, un giocatore del Grottole finisce a terra e l'arbitro fischia un penalty probabilmente discutibile. Batte dagli undici metri Scarfone, pallone da
una parte e Lanzolla dall'altra. Alle rete subita il Moliterno riparte in offensiva ancora più determinato. Vignati dispone le direttive i suoi giocatori rispondono a tono. Molletta. G. ci prova un paio di volte nella conclusione, poi al 27' Cirigliano su una punizione forte a filo d'erba impegna Zaccaro, il quale due minuti dopo, sempre su una botta dello stesso Cirigliano, smanaccia la palla sulla traversa. Nell'ultimo quarto d'ora di tempo si ripropone il Molletta-maestro che tutti conoscono, prima pennella alla sua maniera un calcio d'angolo per Fratantuono la cui testata viene fermata dal legno, poi è poco fortunato nel chiudere con un sinistro un'azione bene inge-
gnata da sui compagni. Nella ripresa non c'è nemmeno il tempo di organizzare il gioco che arriva al 49' il raddoppio del Grottole su autogol del difensore La Salvia. La rete degli ospiti è una doccia fredda, ma una volta riportata la palla a centro si vedrà sul rettangolo solo il Moliterno. Vignati manda in campo Luis Genovese per Fratantuono, e il centravanti in men che non si dica rifila una doppietta che ristabilisce l'equilibro. Risultato salvo e pubblico alle stelle. L'ultimo plauso della giornata è per Lanzolla che su un tiro scorbutico di Bitetto ricorda a tutti che è portiere di rango. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it
E’ parità tra la Soccer Lagonegro e il Montescaglioso
Ielpo risponde a Venezia LAGONEGRO MONTESCAGLIOSO
1 1
SOCCER LAGONEGRO: Armando, Borreca, D'Agostino, Catonio, Falabella, Consoli, Ielpo, Mastroianni A., Cantisani, La Corte, Mangariello. A disposizione: Mastroianni D., Fittipaldi, Fiore, Verbena, Piro. Allenatore: Oliva MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G., Mossuti, Petruzzo, Ditaranto, Tafuno, Ciracì Cl., Cifarelli S., Casalingo, Venezia, Carriero, Santochirico. A disposizione Braj, Bubbico, Ciracì Cr., Mossuto A., Simmarano, Adrisani. ARBITRO: Santoro di Potenza (Gioia-Lasala) RETI: 20' pt Venezia, 14' st Ielpo. NOTE: Ammoniti: Borreca, Ciracì Cl. LAGONEGRO - Ritrova il suo pubblico la formazione del Lagonegro che guadagna un solo punto ma lascia per strada molte occasioni che potevano valere la vittoria. Ieri è entrata subito in partita la Soccer, che dopo i primi cinque minuti attacca sotto l'area piccola del Montescaglioso. Nonostante le molte assenze, l’undici di Oliva non soffrire. Eppure al 20' la difesa locale si fa trovare impreparata e Venezia trova il gol del vantaggio ospite. La Soccer è in affan-
no, ma solo in parte cede gli attacchi avversari e cerca più volte il pareggio con Mastroianni e Mangariello. Sul finale della prima frazione di gioco gli ospiti provano a mettere a segno il gol del vantaggio, ma dopo una mischia in area la palla esce di poco alla destra del portiere. La risposta della Soccer, non si fa attendere e Mastroianni sfiora un pareggio che avrebbe risollevato le sorti dei lagonegresi. Dopo la pausa subitosi fa vedere Mangariello su calcio piazzato dalla distanza, ma manca la rete e la Soccer riparte alla ricerca del pareggio, che arriva dopo i primi dieci minuti di gioco della ripresa con il giovane Ielpo che già nella precedente partita casalinga aveva riportato il pari. Una rete tanto cercata, da Ielpo che in una mischia in area ha avuto la meglio sul portiere ospite, ma anche una rete che in parte tranquillizza gli animi di Oliva che continua ad incitare i suoi. Sul finale poi l'occasione del vantaggio la Soccer se la procura con un fallo in area su Falabella, che però il direttore di gara non concede, nonostante le proteste dei lagonegresi e del loro pubblico. Alla fine anche oggi altro pareggio casalingo si procurano gli undici di Oliva che nonostante le assenze, ha poco da recriminare ai suoi e pensa già al lavoro da fare. Paola Vaiano
La capolista Pietragalla pesca il jolly a Pescopagano PESCOPAGANO 2 PIETRAGALLA 3 PESCOPAGANO: Rosa, Perrillo, De Mito, Lanza, Tavarone, Cantone, Bergamasco, Capasso (19' st Arcamone), Lotano (35' st Glorioso), Tummillo, Nicastro (19' st Vicinanza). A disp.: Briuolo, Loianno, Roselli, Montano. All: Pantuosco. PIETRAGALLA: Monetta, Summa, Di Tommaso, Carlucci, Pappalardo, Sarli (4' st Alfonso), Gorga, Pietragalla, Pallotta, Vertone. A disp.: De Nicola, Di Bello, Potenza, D'Amico. All. Potenza. ARBITRO: Tomasulo di Venosa (Mekonen-Guida). RETI: 27' pt Capasso, 4' st Alfonso, 32' st Vertone, 37' st Tummillo, 44' st Pietragalla. NOTE: Partita giocata a porte chiuse. Terreno di gioco allentato dalla continua pioggia battente. PESCOPAGANO - Nonostante un terreno di gioco al limite della praticabilità a causa della pioggia incessante, il Pescopagano ed il Pietragalla hanno dato vita ad un match intenso e per nulla indigente di emozioni. La dea bendata ha sicuramente baciato gli ospiti di mister Potenza, che a un minuto dal termine hanno trovato il gol vittoria in maniera abbastanza fortuita. Considerando l'intero corso della partita un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Prima azione della partita di marca locale, con Bergamasco che calciava spedendo la sfera non lontana dall'incrocio. Dopo quattro minuti Gorga dai venti
metri chiamava Rosa all'intervento prodigioso. Al 17'pt i locali si mangiavano le mani per l'occasione sciupata da Capasso, che dopo aver superato il portiere perdeva l'attimo impantanandosi in una pozzanghera. Al 22'pt era Tavarona a far gridare al gol con un calcio piazzato che sfiorava la traversa. Passavano cinque minuti ed i locali si esibivano in un azione da manuale del calcio: cinque tocchi di prima e pallone sui piedi di Capasso che di sinistro centrava il bersaglio grosso. Alla ripresa delle ostilità gli ospiti trovavano immediatamente il gol del pari con l'incredulo Alfonso, che entrato da circa trenta secondi, deviava in porta un calcio piazzato di Pietragalla. I locali provavano a rispondere, ma il colpo di testa di Tavarone finiva a lato di un niente. Dalla parte opposta era Vertone a sciupare da buona posizione la rete del vantaggio ospite. Dopo una insidiosa punizione di Lanza al 15'st, Cammarota per gli ospiti colpiva il palo su azione di rimessa. Al 32'st i locali commettevano una ingenuità a centrocampo, che consentiva agli ospiti di ripartire in contropiede e trovare la rete del vantaggio con il tap-in sotto porta di Vertone. I locali non mollavano e dopo soli cinque minuti agguantavano il pari con una splendida punizione di Tummillo. Quando la partita sembrava terminare in parità, Pietragalla con una punizione dai venticinque metri trovava il gol da tre punti grazie ad un paio di deviazioni all'interno dell'area. Gabriele Lotano sportòluedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 37
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
La formazione di Paterino sbaglia un rigore, va sotto ma poi vince
Miglionico inarrestabile Venezia-Lambertini ribaltano lo svantaggio a Scanzano SCANZANO MIGLIONICO
1 2
SCANZANO: Suriano, Mairo, Gammino, Di Pinto, Leone, Achillea, Fittipaldi, Iacovino, Montemurro, Corleto, Valinoti. A disp: Marzano, Viviani, Tamburrano, Gualano. All. Calone MIGLIONICO: Deceglie V., Lamacchia (10'st Galeota), Acito, Deceglie, Menzella, Battilomo M., Cappiello (25'st Grande), Venezia, Lambertini, Tataranni (35'st Corleto), Andrulli. A disp.: Prisco, D'Aria, Battilomo A., Scandiffio, Salluce. All. Paterino. ARBITRO: Rubino di Moliterno (Alagia-Armandi). RETI: 10'st Corleto rig. (S), 30'st Venezia, 37'st Lambertini. NOTE: Vento di tramontana a favore 1t Scanzano; 2t Miglionico. Rec: 1' pt, 3' st. SCANZANO JONICO - Quarta sconfitta per la formazione ionica che rimane ancorata
Angelo Venezia
all'ultimo posto in classifica con un solo punto all'attivo. Una squadra grintosa quella messa in campo da mister Calone che nel primo tempo è riuscita a contenere il potere d'attacco degli uomini di mister Paterino. La prima
frazione si è chiusa sullo 0-0. Un rigore sbagliato da capitan Tataranni per gli ospiti al 22'. Rigore decretato per atterramento di Lambertini in area. Predominio territoriale del Miglionico che pur giocando a sfavore di vento ha impensierito più volte l'estremo difensore locale con Andrulli e Lambertini andati vicinissimi alla marcatura. Nella ripresa la musica non cambia con un Miglionico smanioso di segnare e con uno Scanzano che non demorde. Al 10' arriva il rigore per lo Scanzano che schioda il risultato. Un tocco di mano in area di Battilomo, fa portare il fischietto alla bocca al sig. Rubino. Tira Corleto che supera Deceglie. Con lo Scanzano in vantaggio, rabbiosa reazione degli ospiti che costruiscono molto ma sprecano in più occasioni il pareggio. Pareggio che arriva al 30' con una punizione bomba dalla distanza di Venezia che
complice il vento sorprende Suriano. Dopo il pareggio il Miglionico, non pago, preme. E al 37' Andrulli in fuga sulla sinistra, lanciato da Deceglie crossa al centro per la testa di Lambertini. Come un cobra, appostato a centro area questa volta schiaccia a rete e la gonfia per il gol del vantaggio. Scanzano non ci sta e prova a risalire alla ricerca disperata di un nuovo pareggio ma il Miglionico si difende con ordine e rilancia. Ancora occasionissima sprecata questa volta da Grande che sfiora la traversa in solitaria. Occasionissima anche per lo Scanzano nel finale con Valinoti che tira da buona posizione ma la sfera si perde sul fondo come sul fondo rimane la posizione dello Scanzano. Miglionico vola in attesa del recupero di mercoledì con il Montescaglioso. Antonio Centonze. sport@luedi.it
Successo tonificante dopo tre ko di fila, bella doppietta di Sabato
Tris meritato del Lagopesole Gli errori difensivi del Real Irsina agevolano il team di Alfano LAGOPESOLE REALIRSINA
3 1
LAGOPESOLE : Mariano, Coviello S., Colangelo D., Coviello T., Rosa; Strammiello (14’ s.t. Lorusso), Colangelo N., Mecca D., Telesca (19’ s.t. Dragonetti); Coviello C., Sabato (44’ s. t. Zaccagnino). Non entrati Canestrino, Romaniello, Lovallo, Mecca A.. All. Alfano. REAL IRSINA : Lolaico, Sciolis, Ventricelli, De Biasi, Abruzzese (14’ s. t. Masiello M.); Gagliardi, Castaldi (22’ s.t. Addamiano), Cataldo, Scoraggi; Papangelo N., Savino. Non entrati Carlucci, Rizzi, Papangelo G., Di Nardo, Masiello R.. All. Rizzi ARBITRO: Caprioli di Venosa (guardalinee De Luca e Pecoraro) RETI: 21’e 37’Sabato, 46’p. t. Ventricelli (autogol), 47’ s.t. Savino NOTE: pomeriggio freddo e a tratti piovoso. Ammoniti Coviello S., Rosa e Lorusso (L). Calci d’angolo 9-1 per il Real Irsina.
AVIGLIANO – Sarà che stavolta il gol (subìto) a freddo non è arrivato. Il freddo, quello del meteo, invece sì. E ha rinvigorito il Lagopesole, fino alla seconda vittoria di stagione. Vittoria tonificante, dopo tre sconfitte di fila. Ha tanto da prendersela con sé stesso, il Real Irsina. L’errore di Lolaico, complice il campo viscido e il pallone ancora di più, sul primo gol; l’autorete di Ventricelli del 3-0; l’incapacità di trovare il guizzo giusto nella prima parte di gara, cominciata ventre a terra quasi a voler colpire il Lagopesole in quello che è stato, fino ad oggi, il suo tallone d’Achille, l’avvio di partita. E invece, i federiciani hanno saputo tenere bene il campo nel primo quarto d’ora, sostenuti, dal gran volo di Mariano che ha tolto dall’incrocio dei pali la splendida girata di Savino dal vertice sinistro dell’area. E dopo l’antipasto del 19’ (conclusione dal limite parata), Sabato ha servito il primo piatto, palla intercettata sulla sinistra, spostamento verso il centro e tiro dal limite su cui Lolaico mette le mani, facendosi però sfuggire il pallone-saponetta e
vedendolo finire in gol. Rete che ha rovesciato il quadro psicologico della gara, tanto più che Sabato ha subito concesso il bis, scatto sul limite (e forse oltre) del fuorigioco occhio all’angolo lontano e pallone messo dove Lolaico non poteva arrivare. A completare la frittata, l’incomprensione fra Ventricelli ed il suo portiere, che ha aperto i pirotecnici minuti di recupero del primo tempo: il difensore passa palla all’indietro, il portiere è fuori posizione, il risultato è il più classico degli autogol. Ma non è chiusa la partita, perché subito Savino sfrutta il pallone rasoterra servitogli dal fondo da Scaraggi e fa 3-1. E il Real Irsina può tornare a crederci, tanto che dopo il riposo ripropone il piglio battagliero dall’inizio gara. Ma il Lagopesole c’è, attento a controllare i ritmi, a tenere la palla lontana dalla sua area. I minuti passano, e quando Mariano chiude la gara volando a mettere in corner il tiro di Savino, la festa del Lagopesole è già cominciata. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it
Varisius sprecone e poco cinico
Pari in rimonta per il Rotondella VARISIUS ROTONDELLA
2 2
VARISIUS: Rondinone, Bongermino, Cifarelli, Pisciotta, Persia, Altezza, Giordano (80' Galeota), De Bellis, Volpe, Bellomo (71' Tragni), Armaiuoli (64' Festa R.). A disp: Festa A., Pietracito, Di Pede, Di Lena. All. Tucci ROTONDELLA: Ciccimarra, Toscano, Acciari, Mele (45' Visaggi), Conte, Ruolino, Santarcangelo, Guida (85' Ricciardi), Ripa, Manolio (77' Santoro), Tarantino I. A disp.: Gulfo, Di Vincenzo, Erdgomus, Tarantino II. All. Martino ARBITRO: Salvatore di Potenza assistenti Autieri, Russo F. RETI: 1' Bellomo, 41' Volpe, 45' Ripa, 50' Tarantino NOTE: Ammoniti: 40' Tarantino I, 65' Visaggi MATERA - Un Varisius ingenuo regala un pareggio ad un Rotondella più pratico nello sfruttare le occasioni concesse dalla formazione di mister Tucci. La squadra del Varisius ha molto da rimproverarsi, giocatori troppo statici, pochi i movimenti in campo e puntualmente anticipati dagli avversari che avevano una marcia in più sul piano della corsa. In vantaggio di due reti i materani si fanno raggiungere perdendo l'occasione di scavalcare gli avversari. Il tempo di dare il calcio d'inizio, non scatta neanche il primo minuto, neppure il tempo di studiarsi e Bellomo con un gran tiro scagliato dai 18 metri, fa secco il portiere Ciccimarra con la palla che si insacca sotto la traversa. Si comincia sotto i migliori auspici per la Varisius. Il Rotondella di mister Martino, si risistema e comincia un certo predominio a centrocampo, buona rotazione e possesso palla, ma in fase conclusiva sono steri-
Giuseppe Bellomo
li. Al 21' è Volpe che dalla fascia destra mette una palla al centro per Armaiuoli, ma questi in scivolata non riesce a deviare la palla. Ancora Armaiuoli si fa pericoloso, al 23' lanciato in area, viene atterrato ma l'arbitro non ritiene di fischiare il rigore che a tutti è parso netto. Fase di gioco che stagna a centrocampo, al 41' c'è una punizione di Bellomo per Volpe, quest'ultimo tira colpendo il palo, la palla ritorna in campo e per il centravanti è facile ribattere i rete. Vantaggio rassicurante per i materani, ma il Rotondella riapre la gara al 45' con un colpo di testa di Ripa che sfugge ad Antezza. Nella ripresa Varisius troppo difensivista e Rotondella che pareggia dopo un errore di Buongermino, che si fa scavalcare dalla palla, Tarantino in agguato si accentra e sigla il pareggio. Con l'ingresso di Roberto Festa, il Varisius migliora al 72' volpe solo avanti al portiere si fa parare il tiro, poi al 90' è Buongermino che non riesce a dare la zampata vincente anticipato dal portiere. Vincenzo Bochicchio
La Santarcangiolese si sbarazza del Balvano col minimo sforzo
Termina in parità nonostante un arbitraggio insufficiente
Lemma vale i tre punti
Fair play tra Bella e Pignola
SANTARCANG. BALVANO
1 0
SANTARCANGIOLESE: Annunziata, La Canna, Totaro, Verrone, Marra, Armentano, Lemma (45'st Corsanano), Aurelio, Cavallo F (4' st Cifarelli), Cavallo I, Petrillo R ( 34' st Dora) , Bonavita , Colella, De Salvo, Adduci. BALVANO: Villani, Cilibrizzi, Iacullo, Turturiello, Casciano (39' st Turturiello C), Bochicchio, D'eboli, Falcone, Bovino M, Bovino C, Grasso (3' st Pacella), Fasano, Casciano, Turturiello Mariano, Zarrillo. ARBITRO: Capolupo di Matera (Sofia e Macrì) RETI: 16' st Lemma NOTE: Ammoniti: Iacullo, Cilibrizzi, Turturiello C, Totaro. TRE PUNTI per i padroni di casa in un esordio positivo per il nuovo allenatore Chiappetta Mario. In un campo da gioco piuttosto difficile, a se-
guito delle piogge che lo hanno reso pieno d'acqua, la Santarcangiolese cerca il vantaggio fin dalle prime battute della partita. Siamo al 20’ quando Totaro cerca il gol con un tiro senza pretese che finisce nelle mani del portiere, mentre poche sono le azioni da parte del Balvano. La Santarcangiolese non demorde e continua a provarci, al 30’ Totaro avanza oltre la metà campo, un passaggio per Petrillo che fornisce un'ottima palla a Lemma che dribla due avversari ma perde troppo tempo sprecando un'ottima occasione con un tiro che finisce nelle braccia del portiere. Solo due minuti e a seguito di un errore della difesa degli ospiti, Petrillo si insinua nell'area di rigore ma ancora una volta Villani salva lo 0-0. Con la ripresa il Balvano sembra più combattivo, all'undicesimo minuto Bovino C su punizione sbaglia di poco la porta, Annunziata cerca di agguantare la palla ma scivola, Cilibrizzi tenta di sfruttare l'occasione
ma liscia il pallone. I padroni di casa non ci stanno, siamo al 16 quando i protagonisti della partita si portano nuovamente nell'area avversaria, Totaro serve un ottimo assist a Lemma che con un tiro centrale sigla il gol della vittoria. Le azioni si susseguono da entrambe le parti, al 25' minuto Totaro serve una punizione ma Petrillo sbaglia clamorosamente il tiro che respinto da Villani viene recuperato da Lemma ma questi colpisce la traversa. Gli ultimi frangenti della partita sono piuttosto movimentati, improvvisamente Totaro è a terra colpito al viso da Turturiello, ammoniti entrambi. La tensione cresce e al 91 minuto il Balvano batte quella che doveva essere la sua ultima punizione ma un giocatore della Santarcangiolese colpisce la palla con la mano, scatta il rigore. La tifoseria infiamma mentre dal dischetto Turturiello colpisce il palo destro, i padroni di casa salvano il risultato. Francesca Gresia
BELLA BLNPIGNOLA
1 1
BELLA: Troiano S, Campanella, Gliubizzi, Maruggi, Remollino G, Ricigliano Marco, Parisi G (45’st Errichetti), Vitiello, Ricigliano Mauro (43’ st Angrisani), Troiano D, Parisi A (30’ st Maresca). A disp: Doino A, Grossetto, Remollino A. All: Del Pino. BLN PIGNOLA: Zaccagnini, Palo, Santarsiero, Sabia, Tavassi, Santangelo, Galluzzi, Olita, Brancato (15’ st Gerardi), Marra (21’ st Chiorazzo), Pirulli. A disp: Conte, Buonansegna, Lauria, Sabia R, Sodo. All: Tramutola ARBITRO: Caggianelli di Venosa (Rago-Caivano) RETI: 8’ pt Ricigliano Mauro (B), 37’ pt Santarsiero (P). NOTE: Ammoniti: Santarsiero, Gliubizzi, Troiano S, Chiorazzo. Espulso al 39’ st Maruggi per somma di ammonizioni. Note: clima gelido, arbitraggio insufficiente, spettatori un centinaio. BELLA - Una partita terminata con un pareggio, caratterizzata da diverse sviste arbitrali. Il match non è degenerato, solo grazie al fair play dimostrato dalle due squadre in campo. Protagonista in positivo, Galluzzi del Bln Pignola, che per riparare ad un errore dell'assistente di linea, ha rinunciato a battere a rete un
calcio di punizione da posizione favorevole. La cronaca dell'incontro racconta di un Bella entrato in campo determinato. La prima occasione da rete si materializza al 5'. Vitiello imbecca con un lancio Parisi G, che a sua volta trova un traversone per Ricigliano Mauro. L'attaccante di casa indirizza la palla in rete, ma Zaccagnino devia in angolo. All'8', gli uomini di mister Del Pino passano in vantaggio, grazie al solito Ricigliano Mauro. Remollino, gran partita anche la sua, semina il panico con una serie di dribbling e mette in mezzo una palla avvelenata, sulla quale piomba Mauro Ricigliano, spedendola alle spalle di Zaccagnini. Il BlnPignola, tramortito dall'avvio furente del Bella, reagisce al 12' e lo fa con Olita. Il primo fattaccio della giornata: Vitiello inventa un passaggio per Mauro Ricigliano. Il bomber bellese supera Zaccagnino. L'assistente di linea giudica, discutibilmente, la posizione di Ricigliano M, irregolare. Pirulli, al 23', mette in condizioni Marra di concludere a rete. Il Pignolese, al momento della battuta scivola, perdendo l'attimo vincente. Al 37', il Bln Pignola agguanta il pari. Sulla fascia sinistra, Palo crossa in aria. Galluzzi batte a botta sicura, ma Troiano gli si oppone. Purtroppo per il Bella, Santarsiero arriva di gran carriera e ribadisce in gol. Il secondo tempo offre due sole occasioni pericolose per un pari giusto. Giovanni Petilli sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
38 Sport
Risultati e classifica A. Potenza-Futura
1-1
Barrata-Abriola
1-0
Cancellara-Vitalba
2-1
Castelpant.-Possidente R.Montemil.-Albatros
5-2 Rinv.
S. Angelo-Castelgrande
2-1
S. Chirico N.-Ruvo
3-0
Savoia-Fst Rionero
Prossimo turno
SAVOIA
2-0
5ª giornata 25/10/09 ore 14.30
Abriola-S. Angelo Albatros-S. Chirico N. Castelgrande-Vitalba Fst Rionero-A. Potenza Futura-Cancellara Possidente-R. Montemilone Ruvo-Castelpantano Savoia-Barrata
10
4
3
1
0 11 4
2
2
0
0
6
2
2
1
1
0
5
2
7 +2
FST RIONERO
9
4
3
0
1
5
2
2
2
0
0
3
0
2
1
0
1
2
2
3 +1
FUTURA
8
4
2
2
0
7
4
2
1
1
0
5
3
2
1
1
0
2
1
3
A. POTENZA
8
4
2
2
0
4
1
2
0
2
0
1
1
2
2
0
0
3
0
3
0
CASTELPANTANO
7
4
2
1
1
8
4
2
2
0
0
7
2
2
0
1
1
1
2
4
-1
CANCELLARA
7
4
2
1
1
6
3
2
2
0
0
5
1
2
0
1
1
1
2
3
-1
ABRIOLA
7
4
2
1
1
5
4
2
1
1
0
3
2
2
1
0
1
2
2
1
-1
VITALBA
6
4
2
0
2
5
4
2
2
0
0
3
0
2
0
0
2
2
4
1
-2
S. ANGELO
6
4
2
0
2
7
8
2
2
0
0
4
2
2
0
0
2
3
6
-1 -2
ALBATROS
5
3
1
2
0
2
1
2
1
1
0
2
1
1
0
1
0
0
0
1
-2
R. MONTEMILONE
4
3
1
1
1
3
3
1
1
0
0
2
1
2
0
1
1
1
2
0
-1
BARRATA
3
4
1
0
3
2
4
2
1
0
1
1
1
2
0
0
2
1
3
-2 -5
S. CHIRICO N.
3
4
1
0
3
3
7
2
1
0
1
3
2
2
0
0
2
0
5
-4 -5
POSSIDENTE
3
4
1
0
3
6 12 2
1
0
1
2
3
2
0
0
2
4
9
-6 -5
CASTELGRANDE
1
4
0
1
3
2
2
0
1
1
1
2
2
0
0
2
1
4
-4 -7
RUVO
0
4
0
0
4
1 10 2
0
0
2
1
5
2
0
0
2
0
5
-9 -8
6
ATLETICO POTENZA: Scaldaferri, Smaldore, Restaino, Pontolillo (Albanese), Forgerato, Marsico (Starna), Dapoto, Mancusi, Diana, Galantucci M., Santangelo (Tolve). A disp: Costini, Vuolo, Albanese, Galantucci R., Tantotero. All: Telesca D. FUTURA POTENZA: Uva (Sacco), Rosa M., Cirillo, Manzi, De Luca, Tolve A., Rosa A., Pappalardo, Tolve P., Centola (Verrastro), Marcogiuseppe (Russo). A disp: Laurino, Inglese, Luongo, Russillo. All: Silipo P. ARBITRO: Albano. RETI: 12' Tolve (F). 70' Diana (A). NOTE: Ammoniti: Dapoto
(A). Centola, Tolve A., Rosa A., Russo (F). Angoli 8 a 2 Atletico. Spettatori:150. POTENZA - Finisce in parità l'incontro di campanile tra le due rosso-blue potentine giunte alla quarta giornata a pari punti. 12' l'Atletico subisce il primo goal dall'inizio del campionato dopo 281' minuti di imbattibilità del portiere Scaldaferri a opera di Tolve P., incuneatosi in area tra Forgerato e Marsico realizza con un preciso pallonetto rendendogli vana l'uscita. L'inaspettato vantaggio del Futura sbanda gli uomini di Telesca che dopo un minuto vengono graziati da Marcogiuseppe su servizio di Rosa Mario solo sulla destra si fa ipnotizzare dal n.1 che gli para a ter-
giornata
A. Tursi-Satriano
0-0
Bernalda-Roccanova
2-0
12
4
4
0
0 10 2
2
2
0
0
4
1
2
2
0
0
6
1
A. TURSI
10
4
3
1
0 11 1
2
1
1
0
4
0
2
2
0
0
7
1 10 +2
METANAUTO
9
4
3
0
1
5
5
2
2
0
0
3
1
2
1
0
1
2
4
0 +1
SATRIANO
8
4
2
2
0
3
0
2
2
0
0
3
0
2
0
2
0
0
0
3
0
R. Grumento-Latronico
2-0
POMARICO
7
4
2
1
1
8
3
2
2
0
0
7
1
2
0
1
1
1
2
5
-1
Salandra-I.F. Valsinni
2-2
I.F. VALSINNI
7
4
2
1
1
7
5
2
2
0
0
4
1
2
0
1
1
3
4
2
-1
R. GRUMENTO
7
Tricarico-Grassano
4-0
4
2
1
1
3
1
2
1
1
0
2
0
2
1
0
1
1
1
2
-1
TRICARICO
6
4
2
0
2
6
3
2
1
0
1
5
2
2
1
0
1
1
1
3
-2
V. d’Agri-Metanauto
1-2
I. BURGENTIA
6
4
2
0
2
3
6
2
2
0
0
3
0
2
0
0
2
0
6
-3 -2
SALANDRA
5
4
1
2
1
7
6
2
1
1
0
5
3
2
0
1
1
2
3
1
F. MOLITERNO
4
4
1
1
2
4
6
2
1
0
1
3
4
2
0
1
1
1
2
-2 -4
V. D AGRI
3
4
1
0
3
2
5
2
1
0
1
2
2
2
0
0
2
0
3
-3 -5
LATRONICO
3
4
1
0
3
2
6
2
1
0
1
1
1
2
0
0
2
1
5
-4 -5
ROCCANOVA
2
4
0
2
2
1
5
2
0
2
0
1
1
2
0
0
2
0
4
-4 -6
S. LAURIA
1
4
0
1
3
5 12 2
0
1
1
2
5
2
0
0
2
3
7
-7 -7
GRASSANO
0
4
0
0
4
0 11 2
0
0
2
0
6
2
0
0
2
0
5 -11 -8
8 +4
I. Burgentia-F. Moliterno 1-0 Pomarico-S. Lauria
ra la conclusione. 16' stessa trama, l'ala arriva in ritardo in scivolata per la deviazione in rete. Passato lo sbandamento l'Atletico avanza il baricentro del gioco con Mancusi, Dapoto, Galantucci e Pontolillo piazzato sulla destra a serive palloni per gli avanti alla ricerca del pari trovando sempre Tolve Andrea e compagni pronti a ribattere ogni iniziativa e Uva che sventa in angolo una conclusione di Diana su tocco di Mancusi. Al 26' l'Atletico usufruisce di una punizione da limite destro dell'area, prima Uva respinge, poi Pappalardo salva sulla linea, riprende fuori area Mancusi che alza sulla traversa. E' un monologo Atletico. Lo schieramento impo-
sto da Silipo a contenere le folate avversarie con gioco di rimessa a cercare il contropiede spezzando l'egemonia avversaria, si concretizza con una punizione di Manzi respinta di testa da Forgerato. Al 40' prima dell'abbandono di Uva per stiramento, para in due tempi una conclusione di Mancusi con Dapoto che prova un tiro finito al lato. Al 43' Sacco in evidenza, devia un colpo di testa di Santangelo con i difensori che allontanano definitivamente la minaccia. Si riprende con una punizione di Restaino con nulla di fatto e Scaldaferri para un tiro di Tolve P. superandosi con un doppio intervento sul nuovo entrato Verrastro, mentre Tolve A. del Futura sbroglia salvando
4-1
-3
Prossimo turno
5ª giornata 25/10/09 ore 14.30
Bernalda-Pomarico F. Moliterno-Salandra Grassano-I. Burgentia I.F. Valsinni-Tricarico Latronico-Satriano Metanauto-A. Tursi Roccanova-V. d Agri S. Lauria-R. Grumento
Nelle foto di Andrea Mattiacci alcuni scatti della gara tra l’Atletico guidato da Telesca e il Futura allenato da mister Silipo andata in scena sabato sul terreno di gioco del Federale di Potenza
La stracittadina finisce in parità 1 1
4ª
BERNALDA
Futura in vantaggio con Tolve, nella ripresa risponde Diana che impatta per l’Atletico
ATLETICO FUTURA
giornata
0
Risultati e classifica
Sopra il Futura, sotto l’Atletico
4ª
su Galantucci. 70' l'Atletico agguanta il pareggio. Una veloce azione promossa sulla destra da Mancusi rifinita da Galantucci per il centravanti Diana che insacca la sfera alla sinistra di Sacco. Le sostituzioni operate nel corso della gara hanno dato ragione al tecnico Silipo anche se l'ago della bilancia alla fine delle ostilità pende a favore dei pa-
droni di casa per aver centrato la traversa all'80' con Galantucci M. servito alla perfezione da Starna e Sacco che vola salvando il risultato prima su una punizione di Diana e poi su un colpo di testa di Albanese. Perfetto l'arbitraggio del direttore di gara Albano che chiude dopo 5 minuti di recupero. Leonardo Martino sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 39
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
B L’Aurora resta in dieci ed è pari interno con il Satriano
Il Tursi ha rallentato B Il Grassano va a picco
Cinquina del Tricarico TRICARICO GRASSANO
5 0
TRICARICO: Messina E., Salerno, Cortese L.(20' st de Biasi G.), Potenza, Lapata (13' st Lotito), Novellino, Cortese F., De Biasi R.(29' st Pisani), Soldo, Langone, Locuoco.; Messina G., Fois; All. Scotto Davide GRASSANO: Ferri, Mincini, Dininno, Calabrese, Guarino, Fiore (20'st Dipierro), Dartizio, Viaggiano, Stifano (31'pt Monte), Sarli (37'st Rago), Ditrino; Sigillino, Loscalzo; All.Salvatore Nicola ARBITRO: Votta di Moliterno RETI: 22' pt, 3'st Locuoco, 10' st Soldo, 16' st Langone, 17' st Potenza NOTE: Recuperi: 1' pt, 2' st; Ammoniti: Lotito (T), Mancini (G), TRICARICO - Il Tricarico conquista la seconda vittoria consecutiva e la prima casalinga. I ragazzi del presidente Franco De Biasi passano meritatamente in vantaggio nel primo tempo e dilagano nella ripresa quando il Grassano si scioglie dopo il raddoppio di Locuoco. La prima conclusione a rete è degli ospiti con Fiore che, servito da Sarli, dal limite dell'area calcia a lato. Dopo una fase di studio Soldo al 18' pt fa tutto da solo: salta due avversari in velocità, entra in area ma la palla termina sull'esterno della rete. Al 22' il vantaggio tricaricese. Cortese F. mette al centro, la palla è deviata di testa da mancini e finisce a Locuoco che controlla e mette in rete. Al 33' è il Grassano a rendersi pericoloso con Viaggiano la cui punizione è deviata da Messina sulla traversa. Al 39' pt ancora Cortese F. da destra libera Langone sulla sinistra il cui tiro è respinto di piede da Ferri. Al 41' pt sempre Cortese pesca in area Locuoco che vede respingersi il tiro dall'attento Ferri.
TURSI SATRIANO
0 0
AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Lobasso, Marra (36' st Angelino), Racanelli, Mele (28' st Policarpo), Albano, Mastrodomenico, Gagliardi, Zuccarelli, Bavaro, Marzano, Agneta. A disp: Vita, Francolino, Sundas, Di Trani. All.: Angelino. ASD FC SATRIANO: Pascale, Zanda G., Zanda A., Malziotti, Pascale S. (17' st Addobbato D.), Saganetti, Lanzi (42' st Pascale C.), Bruno, Addobbato G, Pascale V.,Casella (23' st Salvia). A disp: Palermo D, Saluia, Pascale G., Perrone, Palermo F. All.: Angelucci. ARBITRO: Vicino di Moliterno. NOTE: Angoli: Tursi 3 e Satriano 1. Recuperi: 1' pt e 4' st. Al 24' del st Raganelli espulso per fallo. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha pareggiato in casa, nel vecchio campo “Angelo Cuccarese” contro la forte squadra del Satriano. Il terreno era fangoso per le ab-
Una formazione del Tursi di mister Angelino
bondanti piogge e la squadra tursitana non ha espresso il suo gioco migliore. La partita si e' svolta prevalentemente a centro campo. Nel secondo tempo, un cartellino rosso assegnato al difensore Raganelli, ha messo la squadra allenata da mister Angelino, in condizioni di inferiorità numerica. Era stato un intervento regolare, anche se il
Fiore del Grassano
La ripresa parte con il raddoppio del Tricarico: al 3' stDe Biasi serve Soldo al limite dell'area il quale controlla e scarica per l'accorrente Locuoco il quale mette alle spalle dell'incolpevole Ferri. Al 6' uno scambio veloce Locuoco Langone porta quest'ultimo al tiro che finisce a lato. Un minuto dopo Soldo prova il pallonetto dal limite ma la palla termina alta. Al 10' il 3 a 0: Langone prende palla sulla sinistra caparbiamente arriva in area e serve Soldo al limite dell'area piccola e da qui è semplicissimo per l'attaccante tricaricese mettere la palla in rete. Il Grassano perde completamente la lucidità e nei sette minuti successivi non riesce a gestire una sola palla. I tiri dei locali si susseguono senza successo fino al 16'st quando Langone dal limite dell'area calcia di prima e con uno strepitoso palo - rete porta a quattro le marcature tricaricesi. Un minuto dopo langone batte un angolo da destra Potenza è perfetto nella sua incursione e sigla quello che sarà il 5 a 0 definitivo. Paolo Paradiso sport@luedi.it
BE’la rete di Rossi a decidere la sfida. In precedenza in gol Lauletta e Locantore
La matricola Metanauto Picerno beffa il Villa d’Agri allo scadere VILLA D’AGRI METANAUTOPICERNO
1 2
VILLA D’AGRI: Bocca, Albini (39’ st Palermo), Bonatesta, Riso, Lauletta, Berardone, D’Elia, Berterame, Lo Bosco (33’ st Sansobrino), Grande, Di Buono (1’st Votta). A disp.: Coiro, Magalotti, Papaleo, Varallo. All.: Marinelli. METANAUTO PICERNO: Salvia, Do. Capece, Mitidieri, V. Ottati, Guida (34’ pt Cappiello), V. Curcio, Casale, D. Curcio, Martino, Rossi, Locantore (47’ st Giosa). A disp.: Da. Capece, Colangelo, Guma, Tancreda, A. Ottati. All.: A. Ottati. ARBITRO: Cassano di Moliterno RETI: 36’ pt Lauletta, 14’ st Locantore, 45’ st Rossi. NOTE: Giornata fredda e piovosa. Terreno di gioco in pessime condizioni. Espulso: al 45’ st Bocca per aver inveito il direttore di gara. Ammoniti: Berterame, Berardone (V); V. Curcio (MP). Angoli: 5-3 per il Villa d’Agri. Recupero: pt 1’; st 4’. Spettatori: circa 70. VILLA D’AGRI – Cambia il modulo, ma non la classifica. Il colpo del ko arrivato
al 90’ è come una beffa per il Villa d’Agri. La cronaca inizia con al 3’ Salvia abbranca sicuro la sfera sul tiro siderale di Di Buono. Al 14’ Do. Capece salva in scivolata in angolo la conclusione in diagonale di D’Elia. D’ora in poi, almeno per la prima frazione di gioco, è un assalto alla porta di Salvia. Il quarantanovenne portiere titese deve mandare monte in almeno quattro occasioni i tentativi di vantaggio del Villa d’Agri. Prima su Di Buono (29’), poi su Riso (30’), in seguito su Lauletta (32’) ed infine su Grande deviando in angolo dove però nasce il gol del vantaggio dei valligiani. Trascorre un minuto per la battuta e sul calcio d’angolo battuto rasoterra da Grande si inserisce Lauletta perfettamente che di destro gonfia la rete ospite. Andando alla ripresa è Votta subentrato a Di Buono che per due volte non riesce ad inquadrare la porta di Salvia (1’ e 4’). Non succede niente di importante fino a quando al 14’ su un rinvio corto di Bonatesta in area piccola è svelto Locantore a raccogliere e trafiggere Bocca. I picernesi potrebbero infliggere poco dopo il raddoppio sempre con Locantore che salta l’estremo difensore locale in uscita, ma è provviden-
B Il Bernalda di Margoleo continua la sua corsa a punteggio pieno in vetta alla classifica
Benedetto e Miraglia piegano il Roccanova BERNALDA ROCCANOVA
giocatore ospite è andato a terra e con un piede dolorante. Ma non era un fallo cattivo tale da determinare l'espulsione del giocatore di casa. Del resto fino a quel momento la partita era stata giocata da ambo le parti in modo corretto. Nonostante ciò i giocatori dell'Aurora Tursi ce l'hanno messa tutta ad attaccare lo stesso per ve-
dere di mettere la palla in rete e vincere la partita. Ma il Satriano si è difeso bene, anzi il portiere Lobasso ha mostrato per intero la sua bravura con un salvataggio difficile su una palla che sembrata già entrata in rete e con alcuni interventi di piede fuori area, quasi fosse un terzino. In sostanza il pareggio è stato il risultato di una partita equilibrata e la squadra ospite, formata da giocatori giovani, se ne torna a casa, ancora una volta imbattuta e con un punto guadagnato. Negli ultimi minuti della partita, la squadra tursitana ha cercato il sospirato gol. Quasi allo scadere, un giocatore del Tursi era andato a terra, sembrava un calcio di rigore, ma che l'arbitro non ha assegnato, e così è sfumata la speranza di una vittoria che avrebbe portato punti in classifica alla squadra del presidente Luciano Virgallita. Bravi per il Tursi il difensore Albano ed il portiere Lo basso. Tra gli ospiti l'attaccante Addobbato G. è stato molto pericoloso. Salvatore Martire sport@luedi.it
2 0
BERNALDA: Figliuolo, Sarubbi, Santorsola (70' Viggiano), Pizzolla, Gioia, Caruso, Torraco (Calabrese), Gallitelli, Benedetto, Margarita, Alianelli (77' Panio). A disp. Pascucci, Forcillo, Figliuolo, Paradiso. All. Margoleo ROCCANOVA: Bellitto, Sisario, Loponte, Vascetta (68' Arleo), Derisi, Bianculli, Bellitto L. (70' Miraglia), Torresi, Esposito, Pesce, Rocco (39' Mobilio). All. Infantino ARBITRO: Martinelli di Matera. RETI: 2' Benedetto, 54' Margarita. NOTE: Ammoniti: Gioia, Calabrese, Pizzolla, Benedetto, (B) BERNALDA - Benedetto e Margarita spingono il Bernalda. Una partita che ha visto gli uomini di Margoleo dominare su ogni centimetro del Lorusso. Al termine della gara non si può che dire: tanto
Bernalda ed un immenso Margarita per la splendida cornice regalata dal pubblico rossoblu. La gara si mette subito bene per la squadra del presidente Santorsola che già al secondo minuto di gioco registra la rete del bomber Benedetto. L'azione parte dai piedi di Alianelli che dopo aver lasciato sul posto il suo diretto avversario crossa al centro per i piedi del numero nove bernaldese. Passano dieci minuti e ci prova Margarita, ma il suo tiro si spegne al lato. Minuto 29' al tiro ancora il Bernalda con Benedetto, ma la palla è preda del portiere ospite. Al 42' ancora Alianelli scatta sulla fascia e mette al centro una palla d'oro per Margarita che però spreca malamente spedendo alto. L'ultima azione di questa prima frazione di gioco arriva dai piedi di Torraco che ci prova da fuori area, ma la palla dice no alla seconda rete. Si ritorna negli spogliatoi con la convinzione di essere una grande squadra e la prova giunge dai primi minuti del secondo tempo che vedono il fantasista rossoblu, Diego Margarita,
spedire la palla alle spalle del portiere ospite. Minuto 54' Torraco si produce in una grande cavalcata sulla fascia destra, e dopo aver seminato due avversari mette la palla sui piedi di Margarita che fa 2 a 0. Ancora il numero dieci bernaldese ci riprova quattro minuti più tardi direttamente su calcio d'angolo, ma questa volta il suo tiro non trova miglior sorte. Passano appena dieci minuti ed al 23' ancora uno strepitoso Margarita cerca la sua seconda rete e la terza per i suoi compagni: il fantasista ci prova dai trenta metri, ma la palla sorvola la traversa. L'ultimo tiro del numero dieci bernaldese si registra al minuto 75' quando su punizione impegna l'estremo difensore del Roccanova. Le ultime due occasioni da rete per il Bernalda giungono dai piedi di Calabrese che ci prova prima all'80' e poi all'85', ma in entrambe le occasioni il portiere dice no. La gara termina con una splendida vittoria e con il pensiero al Pomarico domenica tra le mura amiche. Fabio Sirago
ziale l’intervento di Berardone sulla linea di porta (20’). Al 24’ Grande libero di fare che vuole, di passare la palla a Votta in linea o scartare in uscita, incrocia sul palo coperto di Salvia ed il portiere ospite mette in corner. Al 27’ Bocca rintuzza in due tempo la forte rasoiata di Rossi. Al 45’ arriva quello che non ti aspetti. Contropiede fulmineo del Metanauto Picerno, l’intera difesa del Villa d’Agri si aspetta un fuorigioco di Casale, Cassano fa proseguire l’azione, il numero sette biancazzurro passa la palla a Rossi che smarcato segna la rete del primo successo in trasferta della squadra di Angelo Ottati. Dopo il gol Bocca protesta vivacemente con la direttrice di gara e la stessa senza esitare, nonostante qualche giocatore valdagrino tentasse di non farle cambiare idea, lo espelle per direttissima. Il Villa d’Agri che deve dimenticare in fretta la sconfitta ha l’obbligo di rifarsi contro una concorrente per la salvezza a Roccanova. Il Metanauto sabato prossimo dovrà testare le qualità di matricola terribile contro il più quotato Aurora Tursi. Biagio Bianculli sport@luedi.it
B Alla Fortitudo Moliterno resta l’amaro in bocca per il ko
Colangelo fa felice l’Invicta Burgentia con la complicità di una pozzanghera INVICTABURGENTIA FORTITUDOMOLITERNO
1 0
I. BURGENTIA: Sasso, Lopardo C., Oliveto G., Lopardo G., Macchia, Avino, Russo (33' st Margherita), Colangelo, Pepe, Memoli W., Grano (43' st Cerullo) a disposizione Di Mare F., Palladino E., Viscardi, Caporale All. Sabbatella A. F. MOLITERNO: Ciliento, Labanca (18' st Aiello F.), Dipierri (34' st Petrocelli), De Paola G., Rizzo, Dandrea F., Aiello F., Abate, Messuti, De Paola D., Latorraca (39' st Dandrea) a disposizione Ianniello, Lapadula, Pinto, Ferrari All. Canzoniero ARBITRO: Vitale di Moliterno RETE: 35' pt Colangelo BRIENZA - Che Dio benedica quella pozza d'acqua! L'Invicta porta a casa il risultato grazie ad una buona dose di fortuna abbrancata da quella pozza benedetta. Dare a quest'ultima tutto il merito della vittoria burgentina sembrerebbe sgarbato e non veritiero; l'Invicta ha una manovra più efficace degli ospiti moliternesi che si svegliano troppo tardi. Al 35'entra in scena la pozza d'acqua; un lungo lancio facile si ferma sull'acqua al limite dell'area di rigore, l'estremo difensore è sorpreso, la palla scivola tra i piedi di Colangelo che a porta vuota non sbaglia. f.a.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
40 Sport
Risultati e classifica F. Scalera-A. Genzano
1-0
Lavello-Rapolla
2-0
LAURENZANA MARSICO
LAURENZANA - Esordio bagnato e fortunato per il Laurenzana di mister Cafarelli nel campionato di Seconda Categoria. Su un campo ridotto a risaia dalla pioggia, Marone e Troccoli M. hanno confezionato i primi tre punti stagionali. Non è stato semplice, però, sbrigare la pratica Marsico. Il bomber locale Marone sblocca subito la partita con un potente diagonale, su assist di Nigro (7'). Marone è in giornata di grazia, ma manca altre due occasioni. Il Marsico impatta al 29', complice lo sfortunato autogol di Trivigno Gio., che indirizza involontariamente la sfera nella propria porta. Il bis laurenzanese è servito da Troccoli M. direttamente su calcio di punizione nel recupero della prima frazione (46'). Le pozzanghere e la traversa salvano, poi, il Marsico da guai peggiori (tiri effettuati dai laurenzanesi Di Trinco nel primo tempo, Biancone e Troccoli M. nella ripresa). Gli ospiti di Ramagnano hanno recriminato per diversi off-side, fischiati a loro sfavore. Donato Pavese
2
2
0
0
3
0
1
1
0
0
1
0
1
1
0
0
2
0
3 +2
4
2
1
1
0
3
2
1
1
0
0
1
0
1
0
1
0
2
2
1
0 0
A. GENZANO
3
1
1
0
0
4
1
1
1
0
0
4
1
0
0
0
0
0
0
3
S. Nicola-Palazzo
1-0
GINESTRAC.
3
1
1
0
0
2
1
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
2
1
1 +2
S. Vaglio-Ginestrac.
1-2
F. SCALERA
3
1
1
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
1
0
1 +2
S. FELE
3
2
1
0
1
3
3
1
1
0
0
2
0
1
0
0
1
1
3
0
-1
LAVELLO
3
2
1
0
1
2
2
1
1
0
0
2
0
1
0
0
1
0
2
0
-1
S. MELFI
3
2
1
0
1
4
5
1
1
0
0
3
1
1
0
0
1
1
4
-1 -1
RUOTI
1
2
0
1
1
2
3
1
0
1
0
2
2
1
0
0
1
0
1
-1 -3
S. VAGLIO
0
1
0
0
1
1
2
1
0
0
1
1
2
0
0
0
0
0
0
-1 -3
PALAZZO
0
1
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
0
1
-1 -1
GARNET BELLA
0
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
-1 -3
RAPOLLA
0
2
0
0
2
0
4
1
0
0
1
0
2
1
0
0
1
0
2
-4 -4
3ª giornata 25/10/09 ore 14.30
Risultati e classifica
2 1
LAURENZANA: Rossi E., Plantamuro M. (38' st Cafarelli), Rossi R., Nigro, Trivigno Gio., Giallorenzo, Ferrari, Troccoli M., Biancone, Di Trinco (22' st Romano), Marone (40' st Troccoli E.). A disp.: Rendi, Graziadei, Trivigno Giu. All.: Cafarelli. MARSICO: Di Taranto, Sanseviero, D'Anella Ang., Larocca (29' st Laino), D'Anella Ant., Arlotto, Votta, Ricci, Logiurato (8' st Lomanto), Treri, Di Grazia. A disp.: Azzato, Casaletto. All.: Ramagnano. ARBITRO: Cardinale (MT) RETI: 7' pt Marone (L), 29' pt (aut.) Trivigno Gio. (L), 46' pt Troccoli M. (L). NOTE: giornata piovosa. Ammoniti: Plantamuro M. (L), Sanseviero, D'Anella Ang. (M). Spettatori: 20 circa. Angoli: 3-2 per il Laurenzana. Recupero: 2' pt, 3' st.
6
S. NICOLA 3-1
A. Genzano-Foggiano F. Scalera-S. Melfi Garnet Bella-Lavello Rapolla-S. Vaglio Ruoti-Ginestrac. S. Fele-S. Nicola Riposa: Palazzo
Laurenzana vittorioso sul Marsico con Troccoli
FOGGIANO
S. Melfi-S. Fele
Riposa: Garnet Bella
Marone apre le danze
ACCETTURA GC
6
2
2
0
0
7
1
1
1
0
0
3
0
1
1
0
0
4
1
6 +2
A. BALVANO
6
2
2
0
0
3
1
1
1
0
0
2
1
1
1
0
0
1
0
2 +2
ANZI
4
2
1
1
0
5
1
1
0
1
0
0
0
1
1
0
0
5
1
4
0
LAURENZANA
3
1
1
0
0
2
1
1
1
0
0
2
1
0
0
0
0
0
0
1
0
VIETRI
3
2
1
0
1
3
3
1
1
0
0
3
0
1
0
0
1
0
3
0
-1
P.S.CECILIA
3
2
1
0
1
2
2
1
1
0
0
1
0
1
0
0
1
1
2
0
-1
2ª
giornata
STIGLIANO
3
2
1
0
1
5
7
1
0
0
1
1
4
1
1
0
0
4
3
-2 -1
A. ALBANO
2
2
0
2
0
1
1
1
0
1
0
1
1
1
0
1
0
0
0
0
-2
PROGETTO TITO
1
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
S. ANGELO
1
2
0
1
1
4
5
1
0
0
1
3
4
1
0
1
0
1
1
-1 -3
MARSICO
1
2
0
1
1
1
2
1
0
1
0
0
0
1
0
0
1
1
2
-1 -3
PIETRAPERTOSA
0
2
0
0
2
0
4
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
0
3
-4 -4
S. PICERNO
0
2
0
0
2
1
6
1
0
0
1
1
5
1
0
0
1
0
1
-5 -4
S.Chiaromonte-Castelsar. 3-0 S.M. d Agri-O.L. Maratea 1-0 Sarconi-S. Francavilla
1-3
3ª giornata 25/10/09 ore 14.30
Castelsarac.-V.R. Episcopia F.lli Cafaro-S.M. d Agri Nemus-Castelluccio O.L. Maratea-Rotunda M. S. Francavilla-S. Chiaromonte Sanseverin.-Sarconi
A. Balvano-P.S.Cecilia
2-1
Laurenzana-Marsico
2-1
S. Picerno-Anzi
1-5
Stigliano-Accettura GC
1-4
Vietri-Pietrapertosa
3-0
3ª giornata 25/10/09 ore 14.30
A. Albano-Stigliano Accettura GC-S. Picerno Anzi-Laurenzana Marsico-Vietri Pietrapertosa-Progetto Tito S. Angelo-A. Balvano Riposa: P.S.Cecilia
2ª
4-0
Rotunda M.-V.R.Episcopia1-1
1-1
Prossimo turno
Castelluccio-Sanseverin. 8-4 F.lli Cafaro-Nemus
A. Albano-S. Angelo
Riposa: Progetto Tito
Risultati e classifica
Prossimo turno
giornata
Rinv.
Foggiano-Ruoti
Prossimo turno
2ª
S. FRANCAVILLA
6
2
2
0
0
6
2
1
1
0
0
3
1
1
1
0
0
3
1
4 +2
CASTELLUCCIO
4
2
1
1
0
9
5
1
1
0
0
8
4
1
0
1
0
1
1
4
0
S. CHIAROMONTE
4
2
1
1
0
4
1
1
1
0
0
3
0
1
0
1
0
1
1
3
0
V.R. EPISCOPIA
4
2
1
1
0
4
2
1
1
0
0
3
1
1
0
1
0
1
1
2
0
S.M. D AGRI
4
2
1
1
0
1
0
1
1
0
0
1
0
1
0
1
0
0
0
1
0
F.LLI CAFARO
3
2
1
0
1
5
3
1
1
0
0
4
0
1
0
0
1
1
3
2
-1
SANSEVERIN.
3
2
1
0
1
8
9
1
1
0
0
4
1
1
0
0
1
4
8
-1 -1
O.L. MARATEA
1
2
0
1
1
1
2
1
0
1
0
1
1
1
0
0
1
0
1
-1 -3
ROTUNDA M.
1
2
0
1
1
2
5
1
0
1
0
1
1
1
0
0
1
1
4
-3 -3
CASTELSARAC.
1
2
0
1
1
1
4
1
0
1
0
1
1
1
0
0
1
0
3
-3 -3
NEMUS
1
2
0
1
1
0
4
1
0
1
0
0
0
1
0
0
1
0
4
-4 -3
SARCONI
0
2
0
0
2
2
6
1
0
0
1
1
3
1
0
0
1
1
3
-4 -4
giornata
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 41
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
A Dilettanti In vantaggio anche di 18 punti la Publisys si spegne
Potenza, black out fatale Conduce per oltre tre quarti, poi crolla nell’ultima frazione PUBLISYS PALESTRINA
le PAGELLE
71 77
PUBBLISYS: Fazio 1, Silvestrini 2, Ruggieri 20, Rato 3, Antrops 18, Santamaria, Maioli 2, De Bartolo 5, Carrichiello 12, Vetrone 7. All.Paternoster PALESTRINA: Alessandri 16, Bronzino 3, Laudoni 14, Gagliardo 7, La gioia 16, Fenini 3, Gironi 14, Rischia 4, Barraco ne, Plateo ne. All. Steffè ARBITRI: Fabiano di Altopascio(LU) e Rossi di Anghiari(AR) PARZIALI: 17-17, 31-28, 5444,71-77 NOTE: Usciti per 5 falli: De Bartolo e Antrops( Pubblisys)
FAZIO (6) - causa l'infortunio di Silvestrini è stato per diversi minuti in campo, Discreto il suo apporto in difesa per frenare Alessandri. Poco si è visto in attacco.
DAVVERO un peccato, La Pubblisys è andata molto vicina alla vittoria. Purtroppo un black out nell'ultimo periodo, quando sarebbe stato necessario maggiore lucidità per gestire un buon vantaggio, ha permesso il prepotente ritorno dei laziali che sono prima riusciti a riportare la gara sul piano dell'equilibrio e poi nelle battute finali hanno effettuato l'allungo che si è rivelato decisivo per ottenere i due punti. E' arrivata cosi la quarta sconfitta consecutiva per la squadra di Paternoster che ha comunque mostrato, almeno per trenta minuti, segnali di risveglio e di reazione. Detto che i primi due quarti si sono sviluppati su un piano di equilibrio quasi perfetto, per fotografare l'esito della partita è necessario subito raccontare il secondo tempo della partita che ha visto prevalere nettamente i potentini nel terzo periodo e i romani nel quarto. Infatti la Publisys è partita molto forte nel terzo periodo grazie ad una difesa attenta ed aggressiva e alla concretizzazione puntuale delle azioni offensive. Il parziale di 7 a 0 ha portato entusiasmo e morale e in questo frangente ha funzionato molto bene l'asse Antrops e Ruggieri che a turno bucano con grande precisione la retina del Palestrina. Il vantaggio lucano aumenta di azione in azione anche perché i vari Vetrone, De Bartolo e Carrichiello montano una difesa spietata sulle guardie avversarie che non sono capaci di segnare un solo punto in oltre tre
RUGGIERI (7,5) - mantiene in piede la Pubblisys e dimostra che in questo momento è l'unico, insieme ad Antrops, che riesce ad essere all'altezza della situazione e del campionato. Tira benissimo, penetra e difende con grande autorità. Una delle poche certezze della Pubblisys.
SILVESTRINI (NG) - incappa in una serata storta. Non incide assolutamente quando viene chiamato in campo per fare rifiatare De Bartolo che gli viene preferito nel quintetto iniziale. Dopo una penetrazione sbatte sulla colonna del canestro e subisce un infortunio che lo mette fuori gioco per il resto della gara. Da lui ci si aspettava francamente di più.
Due diversi momenti della partita persa dalla Publisys, in alto una difesa ed a lato un tiro libero del solito Ruggeri che è stato anche ieri il migliore nella formazione di Paternoster
minuti. Infatti il primo canestro ospite arriva esattamente dopo 4 minuti e 20 secondi. Ma Vetrone sull'azione susseguente infila una bomba che porta il quintetto di Paternoster addirittura sul più 18. Partita finita o quantomeno congelata dai potentini?. Sembra di si visto che, nonostante una buona reazione del Palestrina che grazie a Laudoni riduce di sette punti il distacco, la Pubblisys chiude il terzo periodo con un vantaggio che sembra rassicurante: 54 a 44. Si riprende anche Maioli infortunato nel secondo quarto, ma non rientra invece Silvestrini anch'egli costretto ad
uscire per infortunio. L'ultimo periodo si trasforma invece in un calvario per Ruggieri e compagni che subiscono un parziale davvero devastante di 15 a 2. Partita rimessa in perfetto equilibrio e tutto si decide negli ultimi 4 minuti. Psicologicamente stanno meglio i romani che vanno in vantaggio di tre punti ma sono ripresi da tre liberi di Antrops. Le idee si annebbiano nelle file della Pubblisys e il gioco diventa facile per Palestrina che riesce nell'impresa clamorosa di ribaltare il punteggio e di chiudere la gara con un vantaggio rassicurante. Rocco Sabatella
Paternoster deluso non vede tutto in negativo
«Non mi sento in bilico Fischi immeritati» C'È GRANDE delusione nell'ambiente della Publisys per la grande opportunità gettata al vento. Per trenta minuti la squadra di coach Paternoster ha sciorinato un buon basket fatto di una grande intensità difensiva che ha tarpato le ali ai tiratori laziali e dalla ottima vena in attacco dei due frombolieri Antrops e Ruggieri che sono stati i migliori della formazione lucana. Sembrava che finalmente potesse arrivare la prima vittoria del campionato e tutto lasciava pensare che il più 10 alla fine del terzo periodo sarebbe stato sufficiente per incamerare i due punti. Ma cosi non è stato perché di fronte ad un evidente calo di rato e compagni, ha fatto da contraltare la veemente reazione del Palestrina che ha creduto fino in fondo di poter ribaltare il risultato e alla fine i suoi sforzi sono stati premiati. Ma che cosa è successo alla Publisys negli ultimi 10 minuti? Risponde coach Paternoster: «certo dispiace perdere in questa maniera dopo aver giocato bene per trequarti di partita. Probabilmente nell'ultimo periodo abbiamo perso la testa e non siamo stati più capaci di raddrizzare la baracca. Non posso comunque rimproverare nulla alla squadra che si è battuta con cuo-
re e determinazione e avrebbe, per il grande impegno profuso da tutti, meritato di cogliere il primo successo. Ma bisogna anche considerare che la nostra è una squadra giovane con parecchi debuttanti in A dilettanti e questo sul piano dell'esperienza può essere penalizzante. Aver tenuto in scacco una squadra organizzata come il Palestrina per lunghi tratti della gara, ha significato che la squadra ha dato confortanti segnali di reazione. E questo è importante per il futuro. Adesso dobbiamo continuare a lavorare con maggiore impegno e cercare di ottenere la prima vittoria che sarebbe un toccasana per il nostro morale”. A fine gara la squadra è stata fischiata dal pubblico per questa ennesima sconfitta.” Il pubblico è libero di esprimere come vuole il suo disappunto anche se io non sono d'accordo perché la squadra in questi momenti va sostenuta perché ha dato tutto quello che aveva. E poi anche i due infortuni di Silvestrini e di Maioli ci hanno senza dubbio danneggiato. Non mi sento in bilico perché sono sereno e e continuerò a lavorare per tirare la squadra da queste brutte acque”. ro.sab.
De Bartolo. Sotto Vetrone in difesa
RATO (5,5) - non ripete certe prestazione del passato. S'impegna allo spasimo in difesa e non è molto lucido nelle conclusioni. Per lui solo una bomba. ANTROPS (7,5) - si può fare lo stesso discorso di Ruggieri. Sulle qualità del lettone non ci sono dubbi in quanto ha l'esperienza giusta e le potenzialità per fare la differenza. Peccato che la sua migliore partita da quando è a Potenza non è servita per i due punti. SANTAMARIA ( NG) - troppo poco in campo per darne un giudizio. Viene colpito al volto da una gomitata di un avversario e tenta la reazione ma viene fermato dai compagni. MAIOLI (5) - potrebbe dare sicuramente di più perché ha il fisico e i mezzi per farsi rispettare. Ha lattenuante di un infortunio che lo ha menomato per il resto della partita. DE BARTOLO (6) - viene lanciato da Paternoster nel quintetto iniziale e cerca di darsi da fare sia in difesa che nello smistare il pallone ai compagni. Alla lunga accusa un pò di stanchezza e
paga anche la mancanza di esperienza. CARRICHIELLO ( 6,5) - comincia bene l'incontro e si disimpegna con autorità sia nella marcatura che nelle soluzioni di attacco. Chiude con un buon bottino personale. VETRONE (6) - non gioca una malvagia partita ma per uno come lui già avvezzo a questo torneo è lecito aspettarsi qualcosa di più. r.s.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
42 Sport
A Dilettanti Prima sconfitta stagionale di Matera che gestisce male il vantaggio
Bawer ottima per tre tempi Conduce anche di 12 punti a Trapani poi cede nel finale TRAPANI BAWER
76 66
TRAPANI: Marcante 16, Santarossa 21, Evangelisti 10, Masper 8, Canelo 3, Tessitore 16, Di Capua n.e. , Corral, Candela 2. All. Benedetto BAWER MATERA: Candido 9, Gergati 2, Gilardi 6, Grappasonni 6, Hassan n.e. , Lovatti 3, Longobardi 13, Maestrello 15, Provenzano 12, Amadori n.e.. All. Corà ARBITRI: Buttinelli e Gadda di Roma PARZIALI: 19-24, 36-43, 5859, 76-66 NOTE: gara disputata ad Alcamo per la perdurante indisponibilità del PalaIlio.
Corà analizza la sconfitta
«C’è rammarico Serviva pazienza» Maestrello impeccabile al tiro contro Trapani e il pivot Candido
ALCAMO - Da un lato la necessità dei siciliani di conquistare la prima vittoria casalinga, anche se Trapani non potendo disputare le gare interne al PalaIlio è stato costretto ad emigrare nella vicina Alcamo, dall'altro Matera che in attesa di recuperare la sfida di Barcellona scendeva per la prima volta in Sicilia. Un match disputato su buoni ritmi e che proprio i lucani hanno controllato per tre dei quattro periodo di gioco. Il quintetto di coach Corà fin dalle prime battute ha controllato bene i tentativi dei siciliani sui quali pesava come un macigno l'obbligo di conquistare i due punti e, soprattutto, la richiesta da parte del presidente Massimeli di riscattare l'opaca prestazione del turno precedente. Inizio di marca lucana e già nel primo dei quattro tempi Matera toccava le nove lunghezze di vantaggio chiudendo i primi dieci minuti avanti di 5 (24-19). Anche nel secondo periodo Grappasonni e compagni si lasciavano preferire grazie ad un gioco semplice quanto efficace mentre Trapani si incartava troppo spesso proprio per la smania di dover vincere a tutti i costi. Candela a 3' dal termine del secondo quarto accorciava le distanze (30-33) con una conclusione dalla lunga distanza ma era ancora Matera a pigiare sull'acceleratore e grazie a Lovatti, abile a superare Masper in un bel faccia a faccia, metteva dentro il canestro-bomba che riportava avanti la propria squadra. Evangelisti da un lato e Provenzano dall'altro bucavano da oltre 6.25 la retina fissando il parziale al riposo lungo sul punteggio di 43-36 sempre a favore degli ospiti. Al rientro in campo Trapani si scrollava di dosso qualsiasi timore e dopo il primo canestro firmato da Candido che proiettava la Bawer fino al +9 (36-45) grazie a Marcante, sei punti consecutivi, si riportava sotto fino ad annullare lo svantaggio. L'ex Grappasonni da sotto ed ancora Marcante fissavano il punteggio sul 58-59 prima del primo e definitivo sorpasso. Trapani, infatti, accelerava il ritmo, sfruttava a dovere un calo dei lucani e con Santarossa dalla lunga distanza metteva il naso avanti. L'ultimo colpo di coda ospite portava la firma di Maestrello che piazzava la bomba del pareggio: 64-64. Un autentico canto del cigno atteso che da quel momento Tessitore e compagni prendevano il largo piazzando un bruciante break di 12-2. Al fischio finale i siciliani chiudevano sul 76-66 festeggiando il primo successo interno. Matera, invece, non esce ridimensionata proprio perché ha pagato la voglia di un avversario “costretto” a vincere. Enzo Biondo
Le Pagelle CANDIDO (7) - : Il migliore di Matera, il più continuo, sempre presente nel match ha catturato anche sei rimbalzi. E' stato l'ultimo ad arrendersi quando, probabilmente, si è reo conto che la squadra aveva ceduto psicologicamente. GERGATI (5,5) - Titubante in regia deve acquisire maggiore personalità. Il tempo, comunque, è dalla sua parte. GILARDI (6) - Ha peccato un pò nella gestione del gruppo e se nella prima parte della partita non si era notato perché Matera controllava bene quando Trapani è salita in cattedra è parso evidente. GRAPPASONNI (6) - L'ex di turno è stato impiegato appena 17' e, probabilmente, avrebbe meritato maggiore spazio. Ha difeso bene, come suo costume confermando di poter reggere bene la categoria. E' stato accolto bene dal suo ex pubblico. LOVATTI (6)-E rimasto in campo 9' e non ha man-
cato di espletare i propri compiti. A metà del secondo quarto di gioco ha bruciato Masper realizzando una tiro pesante. LONGOBARDI (6.5) - Ha saputo assumersi tutte le responsabilità del caso. Ha catturato dieci rimbalzi e, probabilmente, gli è mancato il supporto della squadra. In barba alle tante primavere continua a distribuire ottime giocate. Inimitabile. MAESTRELLO (6) - In evidenza nella prima parte del match alla distanza è uscito di scena e dopo aver realizzato la tripla che aveva portato Matera sul 64-64 a pochi minuti dalla fine. Poi il black out di tutta la squadra al quale si è unito senza più lottare. PROVENZANO (6) - Quando Trapani ha tirato fuori gli artigli si è eclissato. Un dato su tutti: 0/6 nelle conclusioni che non è certamente da lui.
«C’È UN GROSSO rammarico per questo risultato su un campo non facile e dopo aver condotto per molto tempo la gara». Sono piene di delusione, non per la prestazione ma per il risultato che la poteva accompagnare le parole di coach Claudio Corà nel pullman in cammino verso Matera. La sconfitta rimediata dopo una partita condotta per larghi tratti ed anche in maniera consistente aumenta il rammarico dello staff materano e rende certamente più amaro e più lungo il viaggio di ritorno che la Bawer ha affrontato nella notte. «Alla fine abbiamo preso alcuni canestri per la forza della disperazione dei nostri avversari, canestri che ci possono anche stare ma sui quali noi non abbiamo avuto affatto pazienza, dovevamo essere più tranquilli e più pazienti in determinati frangenti». Invece è stato Trapani a mettere in campo la grinta e la cattiveria giusta per portare a casa la vittoria: «abbiamo avuto un paio momenti nei quali pensavamo di poter tenere il divario accumulato nel terzo quarto ed invece non ci siamo riusciti, è proprio questo che ho spiegato alla squadra. Può capitare alla fine che Trapani, in casa, abbia una reazione rabbiosa ma tenere in determinati momenti ci avrebbe aiutato molto. Purtroppo poi ci sono state una serie di situazioni da gestire come i falli di alcuni giocatori che abbiamo dovuto affrontare». Corà comunque non si preoccupa e non si fascia la testa per il risultato ma guarda direttamente al futuro e al prossimo match contro Palestrina: «noi pensiamo a domenica, avremo una squadra ancora imbattuta. Il rammarico c’è ma la guerra continua e guardiamo avanti. Abbiamo ancora tanto da lavorare». p.quarto@luedi.it
C2 La scelta arbitrale condiziona la sfida C2 Albanese e Resta fanno la differenza
Visceglia espulso Lucos, seconda gioia Il Senise si arrende Superato il Barra
trasmettere ai giovani. L'epilogo della gara è tutta qui. Gli ospiti infilano tre dei cinque tiri liberi (57-60) ed il Ctr in sequenza perde Palazzo e CTR: Acito 14, Sassano, Pernice 3, Genovese per cinque falli. Il resto Visceglia 8, Kreiber 17, Palazzo 10, della gara dice di un Ctr che deve fare Galindez 13, D'Aranno, Genovese, a meno di Lino Durante e Christian Femminini e che comunque sa teneRagazzo; coach Di Gioia SAN MICHELE MADDALONI: re bene in pugno la gara (i parziali Gnarra 14, D'Angelo, Vinciguerra sono lo specchio dei punti sempre a 3, D'Albenzo, Schiavone 6, Della Per- salire a favore dei lucani)vista anche la non eccelsa gara duta 14, Corbo 4, Sasdegli avversari che so 16, Guida 18, Scaperò avevano il buon la 2; coach Salanti senso di crederci. E ARBITRI: Pellegriche in alcuni elemenno e Marra di Ponteti dimostravano ancagnano che grande sportiviPARZIALI: 16-15; tà. Come nel caso di 36-31; 52-47; 65-77 Gnarra che ammetteNOTE: Espulso Viva di aver toccato per sceglia per proteste. ultimo un pallone fiUsciti per cinque falnito fuori ma è stato li: Palazzo, Genovese immediatamente ree Sasso darguito da uno degli arbitri che gli riSENISE - Perde la cordava che le diceprima partita in casa sioni spettavo solo a il Ctr Senise, pur lui e che dunque la riavendo dominato per messa era a favore tre quarti di gara. della sua squadra noAncora una volta la nostante tutto. Episvolta è affidata ad sodi di una gara di oruno dei direttori di Giuseppe Visceglia dinaria follia che si gara. La cronaca: siamo a meno 4’ 53’’ del quarto tempo ripetono da sempre e dovunque sensul punteggio di 56-57 e Visceglia za che nessuno si preoccupi più di cerca di divincolarsi in area avversa- tanto. Gara che il Ctr La Cascina ha ria da una trattenuta di Corbo ma avuto la colpa di non saper chiudere uno dei direttori di gara coglie (chis- pur avendo avuto tantissime occasà come)essendo di spalle, solamen- sioni. Sbagliando ad esempio quasi te l'ultima parte della contesa. Im- tutti i tiri liberi tiri per non parlare di mediato il fallo a carico del giocatore quelli da tre. Da salvare invece Rocco del Senise che protestava e per que- Palazzo come al solito, ma anche e sosto si beccava il tecnico; la protesta prattutto Acito che evidentemente continuava ed arrivava l'espulsione. in questa occasione non è bastato. Grande lezione di come non si goverGianni Costantino na lo sport e di quello che non si deve sport@luedi.it
CTRLACASCINA SANMICHELE
65 77
LUCOS BARRA
74 60
LUCOS INGEST MONTESCAGLIOSO: Larocca 10, Biacoli 8, Resta D. 21, Resta G. 11, Prelevic 1, Pisanelli 4, Albanese 19, D'Elia, Pagliara, Gisonna All: Scarano C. ESTER BARRA: Tranchina G. 3; Tranchina A. 10; Levano n.e., Varriale 17, Iervolino 8, Buono 8, Barone 10, Morgillo 4, Napolitano, Cipollaro All: Lanzano ARBITRI: Marino di Mercogliano e Ampollino di Avellino PARZIALI: 15-21; 34-34; 54-48; 74-60. NOTE: Falli tecnici: panchina Lucos ed a Prelevic. Uscito per 5 falli Biacoli (Lucos Ingest). LMONTESCAGLIOSO - La Lucos Ingest Montescaglioso, in un colpo solo, vince la prima gara interna stagionale, sale a quota 4 punti dopo altrettante giornate di campionato e bissa la vittoria dello scorso turno ottenuta sul campo del Benevento (81 a 71). Dopo i primi due quarti non giocati con la dovuta intensità ed attenzione, complice anche la volontà mostrata dal Centro Ester Barra, guidata in campo dal duo Varriale - Barone, la squadra di Montescaglioso del coach Pietro Scarano già dopo l'intervallo ha fatto valere la propria superiorità, sfruttando al massimo la buona vena mostrata da Davide Resta e Francesco Albanese, alla fine migliori marcatori della serata grazie ai rispettivi 21 e 19 punti. L'inizio di gara della Lucos, come detto, non è stato dei più esaltanti: si è trovata sotto di sei punti dopo 4' di gioco ed ha poi chiuso la frazione con un distacco di 6 (15 - 21), nonostan-
Francesco Albanese
te qualche buona penetrazione del lungo Larocca. Nel secondo quarto hanno dato la carica Albanese con le sue bombe, grazie alle quali si è andati all'intervallo sul risultato di perfetta parità (34 -34). Gli ospiti, esaurita la loro verve, hanno dovuto subire i prepotenti attacchi di Davide Resta, chiudendo il tempo sotto di sei punti, mentre nell'ultimo quarto i ragazzi di Montescaglioso hanno tenuto sempre alta la concentrazione, incrementando sempre più il loro vantaggio sino a distanziare il Barra di 14 lunghezze. Tra le poche note negative la prestazione al di sotto delle sue capacità del montenegrino Ivan Prelevic, autore di un solo punto, dopo i 45 realizzati complessivamente realizzati nelle due ultime trasferte. Michele Marchitelli sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 43
Lunedì 19 ottobre 2009
Splendido en plein nel volley, sorridono Materman, Giocoleria e Lauria
Publisys ferma al palo
Sconfitte anche per Matera e Bernalda, vince la Corporelle
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
LunedĂŹ 19 ottobre 2009
44 Sport
B Dilettanti Riscatto immediato della truppa di Schiavi che domina in Puglia
Corporelle espugna Foggia In doppia cifra sono andati Saccoccio, Serino, Corvo e Blardone FOGGIA CORPORELLE
74 93
LIBERTAS FOGGIA: Desiato 15, Magnani, Castoro 2, Russo n.e., Marinelli 8, Pignalosa, Bruno 3, Toppino 16, Chirico 22, Marmugi 8. All.Leonetti. CENTRO CORPORELLE POTENZA: Saccoccio 24, Tombolini 7, Serino 20, Viggiano 4, Corvo 16, Ginefra 6, Auria n.e., Blardone 10, Marchese 2, Nocioni 4. All.Schiavi. ARBITRI: Somensini di Manerba del Garda (Brescia) e Barone di Brescia. PARZIALI: 15-25, 36-50; 5566, 74-93. NOTE Tiri liberi: Foggia 20/26; Potenza 18/22. Tiri da due: Foggia 21/45; Potenza 18/30. Tiri da tre 4/9: Foggia ; Potenza 13/23. Uscito per 5 falli Marmugi (37'46”). Fallo antisportivo a Castoro (13'32”); falli tecnici a Corvo (37'39”) e Desiato (38'05”). FOGGIA - L'Invicta Potenza sbanca Foggia e torna a sorridere dopo due domeniche amare. La prima vittoria esterna della squadra allenata da Marco Schiavi arriva con pieno merito ed è firmata da tutti i 9 giocatori impiegati dal tecnico di Porto San Giorgio, che, oltre ad andare tutti a canestro, sfoderano una prestazione maiuscola per intelligenza, intensità e brillantezza. Un successo costruito su una partita pregevole sia
Saccoccio della Corporelle
in difesa che in attacco, sorretto da alte percentuali sia nel tiro da due (60), che da tre (57) e dalla lunetta (82). Grandi protagonisti Serino, il migliore in campo (25 di valutazione con 20 punti, 8 rimbalzi e 7 falli subiti), Saccoccio, top scorer del match con 24 punti e Corvo, autentica spina nel fianco della difesa di casa. Bene il quintetto iniziale ma anche la panchina, su tutti Tombolini (7 punti e 5 assist) e Blardone (10 punti in 11 minuti con 2/3 da tre). Per la quarta giornata del girone meridionale della serie B dilettanti, Potenza arriva al palazzetto Russo desiderosa di dimenticare i due insuccessi consecutivi, maturati a Catania e poi in casa con la Granoro Corato, e di guadagnare una migliore posizione di classifica, più in linea con
l'ambizione di disputare un bel campionato con cui il sodalizio lucano si è affacciato a questa categoria. Priva per la seconda gara di fila del foggiano Gigi Delli Carri, che ha rescisso il contratto, l'Invicta non può disporre di Marino, fermato da noie fisiche, e del neoarrivato Vincenzo Di Pierro. Il forte playmaker nato a Salandra ha cominciato ad allenarsi con i nuovi compagni ma, poiché il suo acquisto rientra nella finestra suppletiva di mercato, potrà giocare a partire dalla sesta giornata, dunque dalla trasferta dell'1 novembre a Reggio Calabria. Coach Schiavi, così, comincia la gara affidandosi a Ginefra in cabina di regia, Saccoccio e Corvo come esterni e Serino e Nocioni in area pitturata. Leonetti, che non può disporre dell'infortunato Padalino, risponde con Desiato a portare palla, Pignalosa guardia, Chirico ala piccola, Marmugi ala grande, Bruno centro. Foggia guida il punteggio per i primi 4 minuti, poi l'Invicta passa al comando ed arriva fino al +20, toccato due volte (28-48 e 30-50), a pochi minuti dall'intervallo lungo. I padroni di casa si scuotono al rientro dagli spogliatoi ma non riescono ad andare oltre il -3 (53-56 al 27'33”). Potenza, con un break di 10, respinge prontamente il tentativo di rimonta dei foggiani e nell'ultimo periodo riesce ad amministrare senza andare in affanno. Raffaele Fiorella
L’analisi entusiastica del ds Dino Viggiano
«Una prestazione perfetta» E ora rivincita con Siracusa NON SI può assolutamente negare che il successo conseguito dalla Corporelle a Foggia, in casa di chi aveva già vinto le prime due partite, possa essere considerato importante, non solo per la classifica, ma anche per il morale. Dall’analisi dei 40’ in terra dauna viene fuori l’etichetta giusta per la partita: “la vittoria del gruppo”. Perchè non solo è piaciuto l’approccio alla gara, ma anche a livello tecnico il contributo di quei giocatori che finora hanno trovato meno spazio. Per lunghi tratti del match, infatti, la Corporelle ha dominato la scena, raggiungendo anche il massimo vantaggio di 14 punti sul 50-36. Solo dopo l’intervallo i padroni di casa hanno accorciato le distanze portandosi fino a -3, ma le grandi individualità messe in mostra da Schiavi (Saccoccio su tutti con la sua serie vincente di triple, ma anche due ottimi Corvo e Blardone) hanno fatto la differenza, lasciando pieni meriti al successo dei potentini. «Una grande prestazione - dice un euforico Dino Viggiano, direttore sportivo della Corporelle - tanto in difesa quanto in attacco. Non abbiamo sbagliato praticamen-
te nulla e devo dire grazie a tutti». Il dirigente dei potentini si sofferma anche sul contributo dato dagli uomini della panchina: «Bravo Marchese, ma anche Viggiano, lo stesso Tombolini. Ma poi è chiaro che il match si è reincanalato sui binari giusti con la grande percentuale dalla distanza di Saccoccio che è stato determinante in un momento chiave della gara, per rimandare al mittente il tentativo di Foggia di rientrare nel match». Insomma sono state cancellate due domeniche amare (le sconfitte con Catania e Corato) e la media inglese è tornata in parità. Sabato, nell’anticipo, che replica la storica finale per la promozione della passata stagione, contro il Siracusa (ore 17.30) i ragazzi di Schiavi potranno prendersi la rivincita per la beffa passata. L’approccio e la settimana di preparazione sarà certamente buono: «Non c’è dubbio che aver vinto e averlo fatto con una prestazione del genere ci aiuterà molto nella nostra crescita e dal punto di vista del morale», chiude Viggiano. r.s.
B Dilettanti Bernalda resiste un tempo e poi si ferma Il capitano del Bernalda Roberto Russo non ha potuto nulla per evitare la pesante sconfitta di Siracusa
Siracusa troppo forte Nella Bbc si salvano solo Gaeta e Russo SIRACUSA BERNALDA
88 62
PRATIVERDI SIRACUSA: Corvino 15, Ventura 5, Giuffrida 21, Agosta 2, Nesti 16, Cornejo 3, Raffaele, Lombardo 10, Iannuzzi 5, Tredici 4. Allenatore Paolo Marletta BERNALDA: Favia 6, Bonafede 6, Bortone, Gaeta 16, Basili 2, Bennati 9, Russo 11, Salvatore 5, Dolic, Marinelli 7. Allenatore Claudio Vandoni ARBITRI: Biagio Baccilieri e Giuseppe Scarfò di Reggio Calabria PARZIALI: 29-17; 51-24; 71-43, 88-62 NOTE: Tiri liberi Prativerdi Siracusa 23 su 30, Cestistica Bernalda 12 su 15. SIRACUSA - La Cestistica Bernalda deve arrendersi sul parquet della Prativerdi Siracusa con un netto 88 a 62. Al cospetto della capolista del girone D di serie B dilettanti di basket maschile, la squadra allenata dal coach Claudio Vandoni riesce a tenere la gara in equilibrio solo nel primo parziale di gioco chiuso 29 a 17. Enrico Gaeta trova con continuità il canestro ma i biancoverdi hanno in Valerio Corvino, il faro del gioco che riesce a consegnare assist a ripetizione ai propri compagni. Nel secondo parziale l'accelerazione decisiva dei padroni di casa arriva con la guardia Luca Giuffrida, capace di mettere dentro
due canestri in sequenza che fiaccano la determinazione del Bernalda e Edoardo Nesti che va a segno prima tra due avversari, poi realizzando anche uno dei due liberi assegnati per fallo commesso da Emiliano Salvatore. La partita si mette sui binari favorevoli per i siracusani che conducono 38-20 dopo appena 13'24'' di gioco. Bernalda tenta la rimonta con una tripla centrata da Gaeta, ma sono i biancoverdi prima con Lombardo, quindi con Corvino e Giuffrida a dare ancora slancio alla propria squadra che chiude all'intervallo “lungo” sul +27(51-24). Nel terzo tempo apre il Bernalda con Vito Alberto Favia che va subito a segno. Poi è una tripla di Giuffrida e un canestro in sospensione di Corvino a portare addirittura sul +30(56-26) i biancoverdi a 24'02''. La “Prativerdi” Siracusa va ancora a segno dalla linea dei 6,25 con Giuffrida che anche ieri sera si è confermato migliore realizzatore della gara con ventuno centri. Poi sale in cattedra Nesti che si va a guadagnare un fallo dopo un'incursione, quindi centra dalla lunetta l'1/2. Bernalda è incapace di reagire e nemmeno qualche buona conclusione di Roberto Russo può permettere di tenere il ritmo dei bianco verdi. Il quintetto del coach Paolo Marletta va a +31(62-31). Nel finale del parziale gli ospiti hanno un sussulto con Gaeta e
Salvatore, ma il terzo quarto si chiude 71 a 43. Il divario si è fatto praticamente incolmabile ed a Vandoni non resta che amministrare le forze in vista del prossimo match, che il Bernalda giocherà in casa domenica prossima contro il Bisceglie. Vincenzo Antonuccio sport@luedi.it
B Donne L’anticipo
Vandoni: «Pagati i soliti errori Bisogna giocare con il collettivo» ANCORA UNA sconfitta pesante lontano dal PalaCampagna, ancora una volta, come a Catanzaro, il team rossoblu resiste per un quarto, poi cede rovinosamente nel secondo per un -26 finale che non ammette repliche. Vandoni, coach della BBC, spiega così la débacle rimediata dal Bernalda nell’isola. «Gli stessi errori delle gare precedenti, siamo frenetici e non abbiamo capacità critica nel leggere le situazioni; se guardiamo i parziali vediamo che abbiamo realizzato 17 punti nel primo quarto e 19 negli ultimi due, cioè un punteggio discreto che ci avrebbe consentito di stare al passo con gli avversari, ma la solita seconda frazione, come a Catanzaro e come col Foggia, con i suoi soli 7 punti ci ha portati d'un colpo ad un -27 che, soprattutto quando si gioca fuori casa, diventa praticamente irrecuperabile.
Certo stasera rispetto a Catanzaro c'è stato perlomeno più orgoglio soprattutto nella seconda parte; ma l'orgoglio non basta se non capiamo che siamo tenuti ad essere collettivi, che è preferibile un passaggio in più ed un palleggio in meno, e che contro la difesa schierata non si devono forzare le entrate: e quando si hanno davanti uomini possenti come Iannuzzi, Agosta, Lombardo e Raffaele la penetrazione è una scelta sbagliata. Siracusa è un'ottima squadra tecnicamente e fisicamente, non a caso è in testa alla classifica, ma anche contro squadre più abbordabili saremo sempre in errore se cerchiamo soluzioni individuali; quando giochiamo così siamo fuori dalla pallacanestro, ma spero che queste tre sconfitte consecutive ci facciano cambiare qualcosa nella testa». Giovanni Palmieri sport@luedi.it
BASILIA BRINDISI
40 47
BASILIA POTENZA: Aurigemma 4, Toscano 5, Imperiale 9, Petrazzuoli 4, Marino ne, Carluccio 7, De Luca 4, Sanza 1, Crovatto 4, Stamegna 2. All. Guerriero FUTURA BRINDISI: Vargiu 7, Castorani 19, Leo ne, Bolognese 3, Palmisano 10, Tarlo 5, Saracino 1, Capozziello ne, Lauria 2, Mummolo. All. Pagliara - Gervasi ARBITRI: Tammaro di Salerno e Pagano di Scafati PARZIALI: 11-11, 23-19, 32-32, 40-47. NOTE: Spettatori 150 circa. Uscita per 5 falli De Luca a 7’’ dal termine. SFORTUNATA prova della Basilia sconfitta dal Brindisi dopo mille errori.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 45
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Hockey A2 Matera esce imbattuta da Sandrigo grazie al poker di reti di Cellura
Un punto all’esordio per la Pattinomania SANDRIGO MATERA
7 7
SANDRIGO: Cortese, Chemello, Manfrin, Gasparotto, Barbiero, Volpato, Del Santo, Chemello, Chemin. All. Pozzato PATTINOMANIA MATERA: Mele, Xiloyannis, Paolicelli, Matera, Gaudiano, Barbano, Nicoletti, Cellura, Vivilecchia. All. Caricato ARBITRO: Giombetti RETI: 1’09’’ Gasparotto, 6’49’ Cellura, 7’59 Chemello, 11’31 Chemin, 11’43’’ Cellura, 13’01’’ Gasparotto, 24’57’’ Cellura, 32’38’’ Chemello, 35’09’’ Cellura, 38’53’’ Vivilecchia, 40’18’’ Chemello, 48’25’’ Gasparotto, 49’03’’ e 49’04’’ Lezo-
che. LA PRIMA giornata del campionato di hockey serie A2 ha visto pareggiare sette a sette i biancazzurri materani contro il Sandrigo. I ragazzi allenati da mister Caricato hanno portato a casa un punto grazie alle quattro reti di Cellura, poi l’acuto di Vivilecchia, Nicoletti e la doppietta di Lezoche. In casa vicentina hanno segnato tre volte Gasparotto e Chemello e poi Chemin. Un pareggio importante per i materani che a pochi minuti dal termine del match sono riusciti a recuperare due gol di svantaggio per il sette a sette finale grazie ai gol del pugliese Lezoche che ha messo in cassaforte la pri-
ma doppietta stagionale con la maglia della Pattinomania. Il parquet del Sandrigo, dunque, continua ad essere stregato per i materani che hanno bissato il risultato dello scorso anno, quando il match terminò tre a tre. La prima giornata ha sorriso al Montebello, Prato e Modena che sono state le uniche tre formazioni a portare a casa i tre punti. Il team veneto ha sconfitto per tre a zero il Thiene grazie ad una tripletta di Meneghini. Hanno messo in cassaforte l'intera posta in palio anche i ragazzi del Prato che hanno superato sette a quattro il Roller Hockey Scandiano grazie alle doppiette di Ramirez, Gianas-
si, Sauchelli e Morecchiato. Per gli emiliani sono andati in rete due volte Naldi, poi Balestrazzi e Ranieri. Il Modena Hockey, invece, ha vinto di misura (4-3) il Roller 3000 A con le doppiette di Capalbo e di Malagioli. Per il Roller 3000, invece, Brusa è andato in rete due volte, poi c'è stata l'autorete modenese di Lucchi per il quattro a tre finale. E' finita cinque a cinque la gara tra l' United Symbol La Mela e l'Amatori Vercelli. In rete per il Montale sono andati due volte Enriquez, poi c'è stata la tripletta di Barbieri; per il Vercelli, invece, hanno pareggiato i conti Costanzo con un poker e la rete di Pe-
Cellura protagonista del pari della Pattinomania
rin. Con lo stesso risultato è terminato il match tra la Asd Follonica Hockey e Pordenone Hockey 2004. Vantaggio iniziale degli ospiti con il gol di Sperotto, al quale ha risposto Saitta per i padroni di casa.
Le altre reti sono state segnate da Barberi e ancora Sperotto (due gol a testa). Il Follonica ha trovato il pareggio con altre due marcature di Saitta e poi Franchi. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Volley B2 Donne Nolè e Taddei le autentiche trascinatrici del Potenza
L’Asci torna a correre Terza vittoria stagionale per la Giocoleria che piega il Salerno GIOCOLERIA SALERNO
3 1
25-19, 25-18, 20-25, 25-17
GIOCOLERIA POTENZA: Radkova 3, Ghersetti 7, Arras 9, Avena 8, Nolè 18, Taddei 14, Santangelo (L), Ridolfo, Di Lucchio, Prete, Di Camillo, Lancellotti, Caramuta (L2). All. Telesca. SCUOLA VOLLEY SALERNO: Macera 3, Ferrara 16, De Maio 8, Orefice 7, Stufano 5, Pappalardo 11, Fadda (L), Lamberti ne, Izzo ne, Chieppa 2. All. Ferrara. ARBITRI: Papa e Tombolini. NOTE: Durata set 19’, 22’, 22’ e 20’ per un totale di 1 ora e 23 minuti. La Taddei è stata tra le migliori della Giocoleria
TERZA vittoria della stagione per la Giocoleria. Alla Caizzo ieri sera le ragazze di Massimo Telesca hanno piegato in quattro set la resistenza della Scuola Volley Salerno, fanalino di coda del girone arrivato però a Potenza con atteggiamento tutt’altro che remissivo o dimesso. C’è voluta la migliore Asci per condurre in porto un risultato importante, soprattutto per riprendere la marcia e far risalire il morale del gruppo dopo le due sconfitte consecutive da cui Avena e compagne venivano.
E che le scorie mentali del doppio ko consecutivo fossero ancora presenti nelle lucane, in effetti, lo si intuiva dall’avvio di gara tutt’altro che entusiasmante. Coach Telesca schierava il classico sei più uno iniziale, con Avena opposta a Radkova, Ghersetti e Nolè in banda e la coppia centrale formata da Taddei e Arras, con Santangelo libero. Dopo le prime battute all’insegna dell’equilibrio (4 pari) erano inaspettatamente le ospiti a trovare l’allungo. Sotto 5-7 la Giocoleria co-
minciava pian piano a venire fuori, presa per mano da Vicki Radkova (un muro e due punti) e sospinta dagli attacchi pesanti di Francesca Nolè. Il Salerno reggeva l’urto, restando a contatto e riaffacciandosi avanti sul 14-13: siglato dalla battuta vincente della giovanissima (classe 1996) Marianna Ferrara, autentica rivelazione del match. Lì un paio di errori delle campane propiziavano il break dell’Asci, proseguito grazie ad Arras (due ace) e Ghersetti. Sul successivo 21-15 messo giù
da Avena il set aveva preso la sua strada. La partenza decisamente più lanciata della squadra di casa nel secondo parziale (7-3 e 11-5) pareva il preludio a un match in discesa, ma sul 18-10 il gruppo di telesca soffriva di un calo inatteso: il 6-0 salernitano, aiutato da un po’ di sufficienza di troppo dall’altra parte della rete, rimetteva in piena corsa le ragazze di coach Ferrara. Ci pensavano ancora Ghersetti e Nolè (due battute vincenti per lei) a ristabilire la distanza di sicurezza, e la frazione si chiudeva sul muro di Taddei su Pappalardo e l’attacco a segno della neoentrata Di Lucchio. Alla quale Massimo Telesca dava fiducia anche nel terzo set, schierandola (al posto di Ghersetti) con Ridolfo (in palleggio) e Caramuta (per il libero titolare Santangelo). Il 7-0 d’esordio di quella frazione non era però sufficiente a una fallosissima Giocoleria per chiudere i conti, riaperti dalle ospiti con il 25-20 che rimandava tutto al quarto. Quando rientravano Radkova, Ghersetti e Santangelo, e l’Asci doveva comunque faticare un po’ prima di trovare la strada del successo pieno. Luca Carlone sport@luedi.it
Volley B2 Donne Petrone e compagne si sbloccano imponendosi al quinto set
Materman Livi, prima gioia ad Oria ORIA LIVIMATERMANNUSCO
2 3
25-16, 20-25, 25-13, 23-25, 13-15
SFIRA INDUSTRIALE ORIA: Sebastio, Garaguso, Casalino, Taurisano, Mucci, Ventruti, Tateo (L), Cozzetto, Parentela, Lonoce. All. Parentela. MATERMAN NUSCO LIVI POTENZA: Calculli, Petrone, Golluscio, Alexandrova, Benefico, Barbaro, Marchese (L), Rasola, Blanca, Nobile, Cillis, Stenta, Restaino (L2). All.: Petrone. ARBITRI: Percoco e De Pascale. La Benefico della Livi Potenza
SONO FINALMENTE arrivati, in trasferta e sul non semplice campo dell’Oria, i primi punti in serie B2 per la Materman Nusco Livi Volley Potenza. Pamela Petrone e le sue ragazze hanno così sbloccato, grazie al 3-2 soffertissimo e in rimonta ottenuto in terra brindisina, lo zero dalla casella punti in classifica.
Impresa che era parsa a un passo in più occasioni nelle prime quattro gare, ma che si è finalmente concretizzata ieri sera: in un match che le rossoblù potentine sono state a un passo dal perdere (e sarebbe stata la quarta volta) per 31, ma che alla fine hanno ribaltato con pieno merito.
Primo set che vedeva la Materman partire piuttosto bene, ma riuscire a reggere l’urto di Taurisano e socie solo fino a metà frazione: quando le pugliesi cambiavano marcia, e lasciavano a 16 le lucane. Capaci però di non abbattersi, e di ricominciare a giocare punto su punto nel secondo gioco, risolto con decisione nelle battute finali. Ristabilita la parità nel conto dei parziali, la Livi soffriva di un altro brusco calo che, a inizio di terzo set, ne pregiudicava la possibilità di giocarsi con le avversarie quella frazione. Costretta di nuovo a inseguire, la Materman era brava a non scoraggiarsi e, seppure pareva essere alle corde nello sprint finale del quarto gioco, riagganciava con il carattere e una reazione di grande orgoglio l’Oria. Le brindisine accusavano il colpo, e nel decisivo tie-break dovevano lasciare strada a una galvanizzata Livi. l.c.
Volley B2 Uomini Vittoria al tie-break
Lauria espugna Caltanissetta
Mastroianni e Santomassimo
CALTANISSETTA NICODEMO LAURIA
2 3
22-25, 25-23, 19-25,25-22, 14-16
ESORDIO fuori casa per la Nicodemo che conquista i primi due punti della stagione dopo un soffertissimo tie break fuori casa. Partita altalenante dove i laurioti hanno faticato su un campo ostico come quello del Look Nissa Volley di Caltanissetta. Pur soffrendo gli attacchi della locale squadra si aggiudica il primo set la Nicodemo che in un inizio di partita molto combattuto riesce a conquistare il vantaggio. Situazione che poi si ribalta nel secondo set ed Caltanissetta pareggia i conti evitando così la fuga ai laurioti, che però perdono il forte Rija a causa di un infortunio. Il pareggio nel computo dei set non scoraggia i laurioti che, anche senza un forte uomo in meno, non si perdono d'animo e si riprendono bene esprimendo un buon gioco nel terzo set, facendo bene in ricezione e fruttato il ruolo dei centrali. Così sul vantaggio del 2-1 la Nicodemo cerca di mettere un ipoteca sulla vittoria e si gioca con determinazione la fine della partita. Mister Santomassimo cambia un po' le
carte e, al sestetto base modifica il volto, inserendo il palleggiatore Mastroianni , lo schiacciatore Riccio e il giovanissimo Salomone per far ruotare la rosa e non dare punti di riferimento agli avversari. In difficoltà il quarto set sul 19-16 i laurioti rosicchiano le lunghezze di svantaggio e si riportano in parità sul 19-19 prima, e poi procedono di punto fino alla fine, che vede i locali ritrovare il vantaggio e riaprire la partita al tie break. In vantaggio nell'ultima frazione, di ben 4 punti la Nicodemo si fa raggiungere, il pubblico locale fa la sua parte e psicologicamente il Nissa ritrova forza d'animo prima e il pareggio poi sul 11-11. Soffre così la Nicodemo che però raccoglie le ultime forze e si aggiudica la sua prima vittoria portando a casa due punti importanti. “Non abbiamo giocato la miglior partita - commenta Chiarelli - sapevamo che il campionato è diverso rispetto alla coppa Italia ed anche che quello di Caltanissetta era un campo difficile. Siamo comunque soddisfatti per la vittoria e anche se resta un po' di rammarico per non aver messo a segno l'intera posta in palio”. pa.va.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
46 Sport
F1. A San Paolo vince Webber. Ancora male le Ferrari: Fisichella undicesimo, Kimi sesto
Button campione del mondo L’inglese della Brawn arriva quinto e fa festa con un Gran Premio d’anticipo
1)
Button (Gbr)
89
2)
Vettel (Ger)
74
3)
Barrichello (Bra)
4)
Webber (Aus)
5)
Hamilton (Gbr)
49
6)
Raikkonen (Fin)
48
7)
Rosberg (Ger)
34,5
8)
Trulli (Ita)
30,5
9)
Alonso (Spa)
10) Glock (Ger)
SAN PAOLO – Da Lewis Hamilton a Jenson Button, la Formula 1 parla sempre inglese. Con una gara di anticipo rispetto al calendario, il pilota britannico della Brawn Gp è riuscito a laurearsi campione del mondo in una stagione sempre al comando fin dal primo Gran Premio in Australia. Non succedeva dal 2004, dai tempi di un certo Michael Schumacher: nel Gp del Brasile all’idolo delle ragazzine è bastato un quinto posto e i problemi incontrati dai suoi due diretti avversari per lasciare l’iride Oltre Manica. Il compagno di squadra brasiliano nella scuderia dell’ex di Maranello Ross Brawn, Rubens Barrichello, partito in pole non è andato oltre una insignificante ottava posizione, scavalcato in classifica anche dal tedeschino della Red Bull, Sebastian Vettel, giunto quarto al termine di una bella rimonta cominciata dalla 16/a piazza in griglia. A vincere la corsa, per la cronaca, ci ha pensato l'australiano Mark Webber su Red Bull davanti alla Bmw di Robert Kubica e alla McLaren dell’ormai ex iridato Hamilton. Male le Ferrari rallentate dalle defaillance in avvio della McLaren di Heikki Kovalainen, sotto indagine da parte dei commissari Fia per l’uscita dai box con il bocchettone attaccato che ha ostacolato la Rossa di Kimi Raikkonen in fiamme per alcuni istanti. Solo sesto alla fine il finlandese, mentre l’altro ferrarista Giancarlo Fisichella non è riuscito a far meglio di un undicesimo posto. Pronti via ed è subito safety-car: dopo il semaforo verde succede di tutto sul circuito di Interlagos. Barrichello scatta in testa davanti a Webber e Raikkonen, autore di una grande partenza. Iceman scavalca Trulli e Sutil che poi si toccano, vanno fuori pista e danno vita ad una lite plateale con l'abruzzese visibilmente arrabbiato. Poi arrivano i problemi per le due Ferrari: Fisichella va fuori pista per evitare una collisione con la McLaren di Kovalainen e dopo
72 61.5
26 24
11) Massa(Bra)
22
11) Kovalainen (Fin)
22
13) Kubica (Pol)
17
14) Heidfeld (Ger)
15
15) Fisichella (Ita)
8
16) Sutil(Ger)
5
16) Buemi (Svi)
5
18) Bourdais (Fra)
2
L’esultanza di Button . Sotto al volante della sua Brawn. A destra Barrichello
un breve tragitto sull'erba rientra in pista. Raikkonen subito dopo il buon avvio si ritrova con il musetto danneggiato ed è costretto a rientrare ai box dove nel rientrare nella pit-line viene ostacolato da Kovaleinen che riparte con il tubo attaccato. Il finlandese rischia grosso, la sua F60 fa una spettacolare fiammata e dopo l’uscita della safety-car si ritrova solo 14/o. Sia questo episodio che quello che ha visto coinvolto Fisichella (16/o dopo il via) sarà posto sotto indagine da parte della Fia con imputato l’altro finlandese delle frecce d’argento. Fuori gara in avvio anche la Renault di Fernando Alonso coinvolta nell’incidente tra Sutil e Trulli. La safety-car esce e la classifica vede in testa Barrichello seguito dalla Red Bull di Mark Webber e dalla Bmw di Robert Kubica. Il leader del Mondiale Button si ritrova in zona punti, mentre le Ferrari frenate dalle manovre di Kovalainen devono accontentarsi delle retrovie. Dopo sedici giri si ferma la Williams di un ottimo Nico Rosberg per problemi al cambio, lo segue dopo qualche giro la Bmw di Nick Heidfeld. Dopo il primo pit-stop Barrichello da leader della corsa si ritrova terzo dietro a Webber e Kubica e con alle spalle il compagno di scuderia Button e Vettel. Qui cominciano a svanire i sogni di gloria del campione di casa: la sua Brawn perde via via competitività fino agli ultimo giri quando un problema ad un pneumatico lo relega all’ottavo posto. Risultato: Button alla bandiera a scacchi, sventolata da un sorridente Felipe Massa, è campione del mondo con 89 punti contro i 74 di Vettel, giunto quarto, e i 72 di Barrichello. La Brawn Gp fa festa anche per il titolo costruttori, mentre la Ferrari scavalcata al terzo posto della Mclaren attende il verdetto della Fia sulle manovre azzardate di Kovalainen. Poi è tutta festa per Button che da sconosciuto si ritrova in cima al mondo nell’automobilismo.
- 1 4 8 2 5 4 1 1 2 10 5 6 10 5 3 2 2 - 1 3 5 - 4 4 - 3 3 0.5 6 2.5 - 6 - 10 8 - 1.5 8 -
1) 2) 3) 4)
Brawn Gp 161 Red Bull 135.5 Ferrari 78 McLaren-Merc. 71
1. Mark Webber (Aus) Red Bull-Renault 2. Robert Kubica (Pol) BMW Sauber 3. Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes 4. Sebastian Vettel (Ger) Red Bull-Renault 5. Jenson Button (Gbr) Brawn-Mercedes 6. Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari 7. Sebastien Buemi (Sui) Toro Rosso-Ferrari 8. Rubens Barrichello (Bra) Brawn-Mercedes 9. Heikki Kovalainen (Fin) McLaren-Mercedes
in 1h32'23"081 alla media di 198,695 Km/h a 7"626 18"944 19"652 29"005 33"340 35"991 45"454 48"499
54,5
6) Williams 34,5 7) Bmw Sauber 32 8) Renault 26
9) 10)
Toro Rosso Force India
Jenson: «La miglior gara dell’anno»
Brawn esulta «Trionfo meritato» SAN PAOLO – Ross Brawn festeggia. Il boss dell’omonima scuderia, nata dalle ceneri della Honda, porta a casa il titolo costruttori e quello piloti con Jenson Button. «Ce lo siamo meritati – dice – ci siamo riusciti. Ci vorrà del tempo per capire quello che abbiamo fatto. Devo dire che abbiamo avuto qualche problema solo nelle qualifiche, ma per il resto siamo andati molto forte». Jenson Button è il nuovo campione del mondo. È lui l’erede di Lewis Hamilton. Il pilota brittannico vorrebbe gridarlo al mondo. «Sono campione del mondo - grida felice – La partenza è stata incredibile, un grandissimo caos. Rubens avrebbe potuto fare meglio ma non è stato così e sono campione del mondo. Mi sono accorto che i giapponesi sono difficili da superare. È stata una stagione molto interessante, anche se nella seconda metà ho sofferto, questa gara è stata la migliore dell’anno». Hamilton gli lascia il titolo di campione del mondo. Nel giorno del passaggio il
L’ORDINE D’ARRIVO DEL GP DEL BRASILE SAN PAOLO - Questo l’ordine d’arrivo del Gran Premio del Brasile, disputato su 71 giri del circuito di Interlagos, pari a 305.909 km:
5) Toyota
4 2 3 2 4 - 6 3 - 10 2 10 8 8 - 1 10 10 10 3 4 2 2 8 - 8 1 - 3 - 10 8 2 - 4 2 1 4 5 3 3 2 1 5 3 5 3 5 6 - 1 - 6 - 8 6 10 6 1 3 4 4 5 5 4 1 5 5 2 - 1 6 10 8 5 - 6 1 6 4 8 8 10 6 -
10. Kamui Kobayashi (Jpn) Toyota 1'03"324 11. Giancarlo Fisichella (Ita) Ferrari 1'10"665 12. Vitantonio Liuzzi (Ita) Force India-Mercedes 1'11"388 13. Romain Grosjean (Fra) Renault 1 giro 14. Jaime Alguersuari (Esp) Toro Rosso-Ferrari 1 giro Giro più veloce: (25.) Webber in 1'13"733 ALBO D’ORO COSTRUTTORI. 16 TITOLI Ferrari: 61-64-75-76-77-79-82-83-99-2000-01-02-03-04-07-08 9 TITOLI Williams: 80-81-86-87-92-93-94-96-97 8 TITOLI McLaren: 74-84-85-88-89-90-91-98 7 TITOLI Lotus: 63-65-68-70-72-73-78 2 TITOLI Cooper: 59-60 Brabham: 66-67 Renault: 05-06 1 TITOLO Vanwall: 58 BRM: 62 Matra: 69 Tyrrel: 71 Benetton: 95 Brawn GP: 09
pilota britannico ottiene un buon terzo posto. «E' stato un week-end molto duro – spiega il colored della McLaren – Passare dal diciottesimo posto sulla griglia di partenza al terzo finale è stato veramente un gran risultato. La strategia è stata ottima, ho spinto fin dall’inizio, la macchina andava bene e devo ringraziare il team per l’ottimo lavoro. Ho combattuto con Rubens per moltissimi giri, è stata una bella gara». Ottima gara per Robert Kubica che è riuscito a chiudere al secondo posto dietro Mark Webber. «La stagione è stata difficile per la squadra – afferma il pilota della Bmw – sabato avevamo fatto buona parte del lavoro, sapevamo che sarebbe stata una gara d’asciutto e abbiamo tenuto la configurazione del venerdì. Le qualifiche sono state dure, mi sono classificato ottavo e qualcuno è rimasto deluso, non so perchè forse si aspettano miracoli. Oggi il passo è stato buono, costante, riuscivo a tenere il passo dei primi, ho avuto qualche problema con la temperatura dell’acqua, c'era un surriscaldamento e dovevo cercare di raffreddare il motore. Sono stato sfortunato dopo il prImo pit-stop perchè sono rimasto dietro 4 macchine, si superavano tra loro e non riuscivo a passare, quindi Mark ha preso un pò di vantaggio. Poi sono riuscito a prendere un buon passo. Con le morbide è andata bene».
6 3 2 1 - 2 4 1 4 8 10 6 6 - 3 2 1 - 8 - 5 3 - 4 - 8 5 10 5 - 10 -
7 5
Ecclestone Che gaffe su Senna SAN PAOLO – Bernie Ecclestone ci ricasca: dopo le dichiarazioni choc su Hitler, talebani e Saddam, ecco che per il patron della F1 la morte di Ayrton Senna è stata, nonostante il dramma, un bene per la Formula 1. «La morte di Ayrton è stata una gran tristezza per tutti, ma è stata un bene per la Formula 1 – ha dichiarato Ecclestone in un’intevista pubblicata oggi sulla Folha de S.Paulo, il maggior quotidiano brasiliano –Molta gente che non aveva mai sentito parlare di Formula 1 ha cominciato ad interessarsi al nostro sport proprio grazie all’immensa rispercussione che ebbe l'incidente e la morte di Senna». Ecclestone ha subito smentito di aver dato dichiarazioni del genere, ma l’autore dell’intervista, Fabio Seixas, ha fornito i nastri registrati del colloquio con il patron della F1 all’autodromo di Interlagos, e li ha addirittura messi a disposizione delle emittenti radio locali. Ecclestone nel luglio scorso aveva già suscitato scalpore con un’intervista al 'Times' nella quale elogiava Hitler, Saddam e i talebani, salvo poi chiedere scusa parlando di 'malintesò e poi di sua idiozia nel sostenere quelle tesi. Le dichiarazioni di Ecclestone hanno suscitato scalpore, sdegno e indignazione in Brasile, e sono state rilanciate ripetutamente su tutti i mass media. Un deputato di Brasilia, Emerson Varela, ha proposto al Congresso che Ecclestone sia considerato “persona non grata” in Brasile.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 47
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
Roma. Silvio Muccino dà voce ad Astroboy in un film di David Bowers in 3d
di GIACOMO SOLIS ROMA – Un supereroe robot e bambino, molto umano «che rispecchia tutti i personaggi che più ho amato e che avrei desiderato essere o interpretare, come Pinocchio, Peter Pan e Oliver Twist. Ha i razzi sotto i piedi e spara dalla chiappe, ma ad animarlo c'è soprattutto il desiderio di essere accettato dal padre». Così Silvio Muccino descrive il piccolo protagonista, da lui doppiato di Astroboy, il film animato in 3d di David Bowers, che porta sul grande schermo l’eroe dei manga creato nel '51 da Tezuka Osamu. Il film presentato al Festival Internazionale del film di Roma nella sezione Alice, per Muccino, qui al suo debutto come doppiatore, ha vari aspetti che ricordano Silvio Muccino l’attualità. Fra questi, «il delinearsi di una realtà in cui due mondi non si devono assolutamente toccare. Nel film c'è Metrocity, una città volante, ideale, che non deve essere contaminata dalla terra, considerata spazzatura. Non puoi non pensare a ciò che stiamo vivendo nel nostro Paese. Sarebbe il sogno di Umberto Bossi, avere Italia che vive sospesa e isolata, in cui non si rischia che nulla possa entrare». Attraverso una metafora, ag- Crescentini, nella parte di Cora, giunge l'attore «il film parla di un la quattordicenne migliore amiproblema contingente, quello ca di Astroboy e il trio Medusa dell’integrazione, e del bisogno (Gabriele Corsi, Giorgio Maria che i due mondi separati si uni- Daviddi e Furio Corsetti), che dà le voci a tre robottoni obsoleti dalscano». Prima della pellicola Muccino, le forme di elettrodomestici, che classe 1982, non conosceva sognano una rivoluzione delle Astroboy: «L'unico cartone ani- macchine in stile sovietico. «I nostri personaggi sono il mato per cui impazzivo era Holly e Benji. Amo moltissimo però i contrappunto comico della situafilm d’animazione, che spesso mi zione - dice Gabriele Corsi del fanno piangere come un’adole- Trio, che nel film è Mike il frigo – scente disperato. L’ultima volta è sognano la rivoluzione ma non successo con Alla ricerca di Ne- sanno come attuarla e alla fine risolvono facendo agli avversari il mo». Con Muccino (attualmente al solletico con una piuma. Ditemi lavoro sul suo secondo film da re- voi se non sembra il programma gista, Un altro mondo), doppiato- del PD». Comunque, aggiunge ri d’eccezione per la versione ita- Daviddi «Silvio (Berlusconi) è liana, che esce il 18 dicembre di- stato anche presidente dei robot. stribuita da Eagle, sono Carolina Porta a casa Mike il frigo e se ri-
Due mondi che non si devono toccare
Supereroe robot e bambino mane gli dà 1000 euro, altrimenti solo 500». Il film riprende quasi del tutto fedelmente la storia del manga del 1951 diventato dal 1963 anche un cartone animato. Protagonista è Astroboy, piccolo robot potentissimo e dagli altissimi valori etici, creato nella futuristica Metrocity da un brillante scienziato, il Dott. Tenma, che gli dà le fattezze del figlio tragicamente scomparso. Il robottino però non soddisfa le aspettative del padre che lo caccia senza troppi scrupoli. Astroboy così si ritrova a confrontarsi sia con la realtà di non essere umano, sia a fuggire per non finire prigioniero del presidente Stone che sogna di usare il suo nucleo energetico per un’arma devastante.
Per Muccino e la Crescentini, amici nella vita, qui all’esordio nel doppiaggio, una delle difficoltà maggiori è stata trovare le voci giuste per i personaggi. «Per due mesi io e Silvio ci siamo scambiati foto in cui imitavamo i nostri personaggi – spiega la Crescentini, che ha appena finito di girare 20 Sigarette di Aureliano Amadei sulla strage di Nassiriya e apparirà nel nuovo film di Ferzan Ozpetek, Mine Vaganti -. Cora è una ragazzina tosta, il cui bisogno principale però è sapere se manca ai suoi genitori. Una via di mezzo tra una teppistella e Wendy di Peter Pan». Interviene Muccino: «Cora è proprio come Carolina, tosta come lei... ci siamo divertiti tanto a fare il film, aspettiamo il sequel».
E ieri è stata anche la giornata di un altro film molto interessante. L’uomo più famoso del mondo, genio della letteratura, guida spirituale di un movimento religioso, che a 82 anni non sa gestire la sua vita familiare e scappa di casa, al che la moglie innamoratissima, affitta un treno e lo segue per tutta la Russia. Sono questi, spiega il regista Michael Hoffman, gli aspetti, contraddittori e affascinanti della vita di Lev Tolstoj che lo hanno portato a girare The last station, il film sull'ultimo anno di vita dello scrittore, con Christopher Plummer e Helen Mirren, presentato in concorso al Festival del film di Roma. La pellicola è la trasposizione del bestseller omonimo di Jay Parini, ed ha ottenuto anche la collaborazione degli eredi di Tolstoj, presenti ieri anche alla conferenza stampa. «Il libro di Parini l’ho trovato tanti anni fa in una stazione di Siena – spiega in italiano il regista -. Molto tempo dopo, ho cercato i diritti li ho trovati e ho iniziato a scrivere la sceneggiatura. È stata la parte più delicata, ma ho avuto tanti consigli utili proprio da Parini, che ha amato il film». Gemma di The last station, sono le spettacolari interpretazioni di Christopher Plummer nei panni di Tolstoj e Helen Mirren in quelli della moglie Sofja, per cui si parla già di nomination all’Oscar. «I giornalisti spesso quando ci sono grandi parti di donne iniziano a scrivere che potrebbe essere un ruolo da Oscar- spiega l’attrice, vincitrice della statuetta per The Queen -. Fa piacere ma sono cose a cui gli attori non danno peso. Quello che vogliamo tutti al momento è che il film venga visto da più persone possibili». Realizzato da produttori indipendenti, e girato in Germania, la pellicola è ambientata nel 1910. L’autore di Guerra e Pace entra in crisi con la moglie, la passionale contessa Sofja (Mirren), madre dei suoi 13 figli, con cui è sposato da quasi 50 anni, che non accetta il suo cambiamento così drastico.
Molto intrigante anche il film su Tolstoj
Anteprima nazionale al Roma Film Festival
Vuole incarnare i suoi “eroi”
Gilliam, regista dall’aldilà
Buble: «Canto le canzoni che amo»
Presentato il magico mondo di Parnassus di ANTONIO CAPELLULO NEI titoli di coda di “Parnassus-L'uomo che voleva ingannare il diavolo” di Terry Gilliam, presentato ieri in anteprima nazionale al “Festival Internazionale del film di Roma”, appare una frase che racchiude il senso più profondo dell'opera: “Un film di Heath Ledger e amici”. Nato dalla strepitosa mente di uno dei pochi narratori di fiabe che il cinema moderno possa annoverare , il film ha come protagonista assoluto Ledger e la sua presenza, nel bene e nel male decreterà la riuscita del film, nelle sale italiane il 23 ottobre. Lo spettatore, pur essendo catapultato in un mondo magico, ricco di richiami alle filosofie orientali e ai personaggi letterari di Shakespeare non può, almeno per un solo momento, non pensare a quanto il personaggio di “Tony” e il suo rapporto con la morte, sia così visceralmente legato alla triste vicenda dello scomparso attore australiano. Nel momento più difficile della realizzazione, è avve-
nuto qualcosa di impensato, che ha dato nuova vita ad un progetto che sembrava fosse perduto per sempre. Molti colleghi e amici di Ledger hanno contattato Gilliam, proponendosi di interpretare le scene mancanti e se le persone in questione corrispondono ai nomi di Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrel, il successo è praticamente scontato. Un commosso Gilliam
ha definito questo gesto come «un atto d'amore e di rispetto per una persona splendida, che hanno fatto donando i proventi alla famiglia di Ledger. Era un amico, pieno di vita, intelligenza e un pizzico di cattiveria. Per quanto fosse saggio, sembrava avere 243 anni, quasi fosse un aborigeno. Sono certo che sarebbe stato anche un grande regista, tanto che avrei voluto
LA CURIOSITÀ
«Beati voi che avete Silvio» ROMA – «Beati voi italiani che avete come premier un uomo che canta e balla, un vero intrattenitore che mi fa sempre tanto ridere. Noi invece abbiamo Gordon Brown, un uomo così noioso». Il regista Terry Gilliam, ex Monty Pyton e regista di 'Parnassus – L'uomo che voleva ingannare il diavolo' presentato ieri come evento speciale al Festival internazionale del film di
Roma, risponde così a chi gli chiede se farebbe mai un film sulla politica italiana. «Il nostro premier è noioso – spiega Gilliam – mentre il vostro è così divertente». Un’altra curiosità di questo film, è il fatto che Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell hanno devoluto i loro compensi a Matilda, la figlia che Ledger ha avuto con l’attrice Michelle Williams.
Terry Gilliam
che “Parnassus”fosse co-diretto da lui. Con la sua scomparsa il cinema ha perso davvero molto». Ma si sa, certe persone sono destinate a rimanere giovani per sempre, proprio come desidera il Dr. Parnassus e per farlo non è necessario venire a patti con il diavolo, e quando per un solo attimo lo spettatore vede sfilare una serie di gondole raffiguranti Lady D., James Dean e Marylin Monroe, sa perfettamente che in quella fila è già presente la gondola di Ledger. Nella giornata di ieri è stato anche presentato il film italiano in concorso “Alza la testa” di Alessandro Angelini. A interpretare lo struggente ruolo di un padre apprensivo e possessivo che assiste alla scomparsa del figlio, è stato Sergio Castellitto, che qualcuno dà già tra i potenziali vincitori del “Marc'Aurelio d'oro”.
ROMA – Michael Buble è la perfetta incarnazione contemporanea di quello che sono stati i suoi eroi, i cantanti alla Sinatra, Nat King Cole, Dean Martin: divi pop. Di grande classe. Buble è diventato famoso con la Big band e lo swing di Van Morrison e Moondance ma si è conquistato i primi posti delle classifiche scrivendo un impeccabile ballata pop come 'Home'. «La verità è che io canto solo canzoni di cui sono innamorato: devo cantarle per tutta la vita e non mi va di annoiarmi», racconta Buble (che ieri sera è stato ospite di Fabio Fazio a 'Che tempo che fa') per parlare di 'Crazy Love', il nuovo album di cui i primi tre pezzi sono tre classici: 'Cry my a river', 'All of me', 'Georgia on my mind’, brano simbolo di Ray Charles, ai quali si aggiunge 'Stardust’, una delle canzoni più famose della storia. «Il confronto con i giganti che hanno cantato questi pezzi è inevitabile. Il mio punto di partenza è questo: se
non hai niente di nuovo da dire è inutile perdere tempo. Queste sono canzoni che ascoltavo da bambino, 'Stardust' è uno dei miei brani preferiti soprattutto nella versione di Nat King Cole. Personaggi come lui erano degli eroi popolari», spiega Bubble che, come già aveva fatto con 'Moondance', anche in questo albuminserisce unbrano di Van Morrison, il classico 'Crazy love'. «Di Van Morrison amo le melodie e il ritmo e poi ho deciso di inserire questo brano quando un giorno nella lobby di un hotel avevo vicino due ragazzine che scherzavano ma quando al bar hanno messo 'Crazy love' hanno cominciato a cantarla ad occhi chiusi». Per questo album è stato scelto un suono live, alcuni pezzi sono stati incisi con il pubblico in sala, e uno, 'Baby', una cover di un duetto, 'Dinah Washington e Brook Benton', in un piccolo studio con un registratore a otto piste.
È stato ospite di “Che tempo che fa”
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
48 Spettacoli e televisione
PIU' SOLE E MENO FREDDO MA PIOGGIA NEL WEEKEND Oggi ancora freddo, con qualche rovescio. Poi migliora e bel tempo fino a giovedì. Anche 10 gradi in più rispetto ad oggi a metà settimana per l'arrivo dello scirocco. Di nuovo maltempo da venerdì, con piogge intense su Lagonegrese e Metapontino. QUAL è il reale andamento del riscaldamento globale? Un'accurata analisi condotta da ricercatori dell'Università di Notre Dame e del National Center for Atmospheric Research afferma che, ferma restando la realtà del fenomeno, è ancora troppo presto per distinguere su scala decennale e regionale quali degli scenari prospettati dai modelli climatologici dell'ONU si realizzeranno. Confrontando i modelli e le loro reazioni a variazioni nelle condizioni iniziali, secondo i ricercatori non sarà possibile distinguere statisticamente con un livello di confidenza del 95% i diversi scenari almeno fino al 2030. A livello globale i margini di incertezza sono sufficientemente ampi da far apparire, al loro limite inferiore, il riscaldamento quasi insignificante fino al 2050, ma molto significativo a scala regionale. L'analisi ha cioè indicato che gli effetti climatici non si distribuiranno affatto in modo uniforme: negli Stati Uniti, per esempio, il maggior rialzo termico medio lo si avrà sulla costa del Pacifico, mentre nel Midwest si concentreranno gli episodi con le più intense ondate di calore. Lo studio a livello globale di quest'ultime ha inoltre mostrato che le loro intensità in questi ultimi anni sono superiori alle previsioni del modello per il peggior caso possibile per questo decennio; una circostanza, sostengono i ricercatori, che può far prevedere un'accentuazione del fenomeno ancora superiore a quella già suggerita da precedenti ricerche. Quella appena trascorsa è stata in Basilicata una settimana tipicamente invernale. Temperature minime negative sono state registrate su tutta l'area appenninica: -1.2 gradi giovedì 15 a Villa d'Agri, -1.3 la stessa notte nell'area industriale di Potenza. Anche le massime sono rimaste largamente inferiori alle medie stagionali: ieri 7 gradi nel Capoluogo, 12 a Matera. Piogge importanti hanno interessato fino a venerdì il Lagonegrese, il Pollino e parte del Metapontino, con accumuli anche superiori ai 50-60mm. Tra sabato e domenica, invece, rovesci a tratti intensi soprattutto sul Vulture-Melfese con 3540mm di pioggia cumulata. Da segnalare le prime nevicate in Appennino oltre i 1500 metri. Il freddo ci terrà compagnia per altre 36-48 ore. Da mercoledì si avrà un drastico cambio della circolazione: le correnti ruoteranno velocemente, disponendosi da Sud/Sudest. L'arrivo dello scirocco riporterà il bel tempo oltre ad un sensibile rialzo termico. Il tutto a causa dell'affondo di un vortice freddo sulla Spagna in lento spostamento verso Est. Da venerdì, però, il minimo raggiungerà anche la Basilicata e fenomeni intensi interesseranno soprattutto il Tirreno ed il Metapontino. Lunedì: Nuvolosità irregolare per gran parte del giorno con brevi rovesci in mattinata ed il primo pomeriggio sul Vulture-Melfese, Melandro e settore bradanico. Schiarite anche ampie lungo la costa tirrenica. In serata poco nuvoloso con assenza di fenomeni. Temperature minime in ulteriore diminuzione, con valori prossimi allo zero intorno agli 800-1000 metri. Venti tesi di grecale. Martedì: Ultimi addensamenti in mattinata sul Metapontino e l'area jonica, senza nessun fenomeno. Schiarite via via più ampie sul resto del territorio. Ulteriore generale miglioramento tra il pomeriggio e la sera. Temperature minime sempre piuttosto basse su valori prettamente invernali, massime invece in moderato aumento. Venti settentrionali in attenuazione. Mari ancora mossi. Mercoledì: L'arrivo dello scirocco porterà parziali velature sul Lagonegrese e un sensibile rialzo termico. Le temperature massime infatti risaliranno ben oltre i 20 gradi in Val Basento e Basso Agri, recuperando fino a 10-12 gradi rispetto soltanto a 36-48 ore prima. Clima mite anche sul resto della regione. In serata poco nuvoloso ovunque. Venti in rinforzo da Sudest e mari poco mossi. Giovedì: Bel tempo in mattinata sull'area jonica, Metapontino, Materano e Vulture-Melfese. Nuvolosità stratiforme invece sul Lagonegrese e l'Appennino ma senza nessun fenomeno. Tra il pomeriggio e la sera graduale aumento della copertura medio-alta a partire dal settore tirrenico ma generalmente senza fenomeni associati. Temperature in ulteriore lieve aumento, mari mossi. Venerdì: Ultimi spazi soleggiati in mattinata, soprattutto sul Metapontino e l'area jonica. Prime piogge invece sul Lagonegrese. Sensibile peggioramento dal pomeriggio con precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale. Forti piogge in serata su gran parte della regione. Temperature in diminuzione dalla seconda parte del giorno, venti forti meridionali, mari molto mossi o agitati. Sabato: Persisterà sulla Basilicata un tempo instabile, a tratti perturbato. Non mancheranno parziali schiarite, soprattutto tra il pomeriggio e la sera a partire dal Lagonegrese. Le piogge saranno a prevalente carattere di rovescio. La neve cadrà solo in alta montagna. Le temperature saranno in diminuzione, soprattutto nei valori minimi. Venti sostenuti di maestrale, mari molto mossi. Domenica: Cielo irregolarmente nuvoloso. La giornata trascorrerà con alternanza di brevi schiarite e annuvolamenti più o meno intensi. Qualche rovescio potrà interessare il Materano, il Metapontino ed il Vulture tra la mattinata ed il pomeriggio. In serata persisterà una nuvolosità parziale con deboli piogge sull'area bradanica e l'Appennino. Temperature in ulteriore calo, venti di tramontana. Giuseppe Pomarico
NORME EUROPEE SULLA SICUREZZA DEI GIOCATTOLI Lo sviluppo tecnologico nel settore dei giocattoli ha sollevato nuove questioni in merito alla loro sicurezza, destando sempre più preccupazioni fra i consumatori. Con questa premessa, la UE ha emanato la Direttiva n.2009/48/CE che si occupa, appunto, della sicurezza dei giocattoli, Direttiva che è stata ampiamente illustrata da "Sapere e consumare", il notiziario del Comitato di Bologna dell'Unione Consumatori. La Direttiva stabilisce che diventano giochi e devono quindi rispettare tutte le norme europee in merito gadget vari, come portachiavi di peluche, matite e penne particolari (luminose, piumate, con pupazzi annessi, ecc.), zainetti ed astucci a foggia di animale o personaggi dei cartoon. Inoltre, individua nei fabbricanti i responsabili della conformità dei loro giocattoli sul mercato, che dovranno avere il marchio CE, l'e-
ventuale pittogramma che faccia capire l'inadeguatezza per la fascia di età tra 0 e 3 anni ed istruzioni ed avvertenze scritte in una lingua od in lindue facilmente comprense dai consumatori. Ovviamente i fabbricanti dovranno effettuare le prove previste in tema di sicurezza, preparare la documentazione e conservarla per almeno 10 anni. Gli importatori, invece, avranno l'obbligo di immettere sul mercato comunitario solo giocattoli conformi, verificando se il fabbricante ha ottemperato a tutti i suoi doveri. Ed eventualmente compiendo controlli sulla merce. I distributori, infine, prima della vendita, saranno tenuti a verificare se un giocattolo è correttamente marcato CE, se sarà accompagnato dai documenti prescritti e da istruzioni e informazioni sulla sicurezza.
SCANDALOSO IL COSTO DEGLI SMS IN ITALIA E' scandaloso il costo degli SMS in Italia, se si pensa che spedire un messaggio in un altro paese europeo costa meno rispetto al messaggio mandato nella stessa città. Il servizio SMS ha un costo pari a zero per il gestore (come dimostra il fatto che spesso si offrono promozioni che prevedono l'invio gratuito di migliaia di messaggi) ed è quindi inaccettabile che le aziende del settore fatturino milioni di euro soprattutto sulle prepagate dei più giovani grazie ai messaggini. Secondo un recente studio del professor Keshav Srinivasan, docente di informatica all'Università di Waterloo in Canada, (pubblicato anche sul New York Times) risulta che gli SMS vengono inseriti nello spazio libero del segnale di controllo, segnale che cellulari e antenne del gestore si scambiano tra loro continuamente a prescindere dalla presenza di un SMS da inviare, senza occupare banda maggiore o causare costi aggiuntivi all'operatore telefonico. In pratica, per l'operatore un SMS non costa praticamente
nulla. Naturalmente i giornali italiuani si sono guardati bene dal pubblicare la notizia di questa perdurante "ruberia", dal momento che i quotidiani italiani, pieni zeppi di pubblicità telefoniche, si guardano bena dall'informare l'opinione pubblica su questi temi. Mister Prezzi dovrebbe imporre ai gestori italiani il tetto dei costi in vigore a livello europeo. Si dovrebbe spiegare ai gestori che il vincolo di un costo massimo non è in contrasto con le regole della concorrenza, ma è la necessaria garanzia per gli utenti in un mercato che non perde occasione per fare speculazioni in danno dei consumatori, soprattutto i più giovani.
CARO-LIBRI: IL TRUCCHETTO DEL TESTO CONSIGLIATO
Il trucco c'è e si vede. Per far fronte al caro-libri, il Ministero dell'Istruzione ha fissato un tetto di spesa per i testi scolastici che ha portato ad un contenimento dei costi. Ma non mancano le scuole che non lo rispettano e, ciò che è peggio, non mancano gli Istituti scolastici che stanno raggirando i limiti prefissati introducendo la novità dei così detti "testi consigliati". Quest'ultima trovata delle scuole sta creando non poche difficoltà alle famiglie italiane, sempre più tartassate dalla spesa per i libri scolastici. Nel caso vi sia uno sforamento dei tetti previsti, è dunque bene informarsi dai docenti se vi è l'effettiva necessità di adottare il testo consigliato e, in ogni caso, inviare una segnalazione al Ministero della Pubblica istruzione. Per risparmiare, è possibile seguire qualche accorgimento, a partire dallo scaricare legalmente i testi scolastici sul web. L'attuale normativa prevede infatti che gli studenti possano procurarsi i libri in formato digitale, dopo aver sostenuto i costi per i diritti di autore previsti dalla legge. L'obiettivo del Ministero della pubblica Istruzione è quello di sostituire entro il 2012, le versioni cartacee dei testi con ebook o impaginati on line. Certo, la strada è ancora lunga, ma da parte di molti c'è l'impegno affinchè la rivoluzione del libro digitale prenda presto piede su larga scala.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
49
Lunedì 19 ottobre 2009
Lunedì 19 ottobre 2009
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Gli ammortizzatori sociali in deroga Come funzionano gli aiuti per chi perde il lavoro Assegni di disoccupazione a maglie larghe Nell'ambito degli strumenti a sostegno del reddito messi in campo per fronteggiare la crisi ,gioca un ruolo fondamentale il ricorso alle diverse forme di indennità di disoccupazione. La prestazione, che di norma spetta solo ai lavoratori licenziati, sarà corrisposta nel triennio 2009-2011 anche ai dipendenti sospesi di imprese che non beneficiano della cassa integrazione. Sono esclusi soltanto i soggetti che possono usufruire di altre coperture o che Lavorano con contratti a part time di tipo verticale. INDENNITA' ORDINARIA - I lavoratori sospesi possono contare sull'indennità ordinaria di disoccupazione se hanno i requisiti contributivi previsti normalmente, vale a dire 2 anni di anzianità assicurativa Inps e 52 contributi settimanali versati nel biennio che precede la sospensione dal lavoro. In questo caso hanno diritto a un assegno pari al 60% della retribuzione per la durata massima di 90 giornate ,usufruibili anche in modo frazionato. A questo si aggiungono la prestazione erogata dall'ente bilaterale (12% della etribuzione) e un'ulteriore integrazione a carico dell'Inps fino all'80% della retribuzione per gli anni 2009-2010. INDENNITA' CON REQUISITI RIDOTTI - Chi non ha i requisiti per l'indennità ordinaria di disoccupazione potrà avere in subordine quella con "requisiti ridotti", alla quale può accedere se: - ha lavorato come dipendente per almeno 78 giorni nell'anno precedente; - ha un'anzianità assicurativa Inps di almeno due anni e contributo settimanale nel biennio precedente all'anno di sospensione. L'assegno, pari al 35% della retribuzione, ha una durata massima di 90 giorni. Anche in di SERGIO D’ONOFRIO Sembra ormai scontato che i tempi di uscita dalla crisi saranno sfalsati rispetto a quelli che segneranno una ripresa dell'occupazione. È evidente quindi che sul piano sociale gli effetti potranno essere attenutati soltanto con misure in grado di garantire un reddito ai lavoratori colpiti da licenziamenti o da una sospensione dell'attività. È questa la funzione dei cosiddetti ammortizzatori sociali in deroga, messi in campo con le leggi 33/2008 e 2/2009 per tutelare coloro che normalmente non possono beneficiare della cassa integrazione e altre forme di aiuto. I nuovi interventi diventano operativi sulla base di accordi raggiunti tra le regioni e le
Riscatto della laurea
Ho fatto a marzo domanda di riscatto di laurea. Vorrei pagare il dovuto in unica soluzione. In tal caso, potrei effettuare la deduzione fiscale in diversi anni successivi? Grazie. L.R. - LAGONEGRO
parti sociali. CASSA INTEGRAZIONE E MOBILITA' - In caso di sospensione o riduzione dell'attività aziendale, operai, impiegati e quadri possono contare sulla cassa integrazione per la durata massima di 12 mesi. In questo caso l'Inps ha stabilito che in attesa delle autorizzazioni previste, il pagamento potrà essere anticipato per i primi quattro mesi una volta ricevuta la domanda da parte del datore di lavoro. Se non è possibile evitare il licenziamento, il lavoratore potrà contare su un assegno pari all'indennità di mobilità (80% della retribuzione per i primi 12 mesi). Entrambi i trattamenti scattano a condizione che il lavoratore possa far valere rispettivamente un anzianità aziendale di almeno 90 giorni per la cassa integrazione
di anzianità nel 2011, quali requisiti di età e contributivi dovrei possedere? Vi evidenzio che trovo la rubrica molto interessante. G. URICCHIO - SALANDRA Nel 2011 per la pensione di anzianità occorre raggiungere “quota 96”, con un'età minima di 60 anni.
La risposta è negativa.
Rinvio della pensione
Il primo luglio 2010 potrei andare in pensione. Se a giugno non facessi la domanda, potrei farla a luglio o agosto e far decorrer la pensione dal 1° settembre? Fino a quando potrei rinviarla? D. TRAVAGLINI - POTENZA La finestra di uscita, una volta aperta, resta tale per sempre. Ciò significa che chi ha raggiunto i requisiti pensionistici e ha maturato le condizioni previste dalla finestra, può chiedere, dopo, la pensione in ogni momento, con decorrenza dal mese successivo a quello della domanda.
Requisiti per la pensione
Se volessi andare in pensione
Presupposti per la mobilità
Sono nato il 4 agosto 1953, ho riscattato i 4 anni del corso di laurea in economia e commercio e lavoro dal primo marzo 1979 in una società privata che mi sta prospettando l'opportunità di mettermi in mobilità. L'ipotesi non è affatto di mio gradimento, atteso che mancherebbero, a mio avviso, le condizioni per poterlo fare: infatti ho 56 anni e 39 anni
questo caso sono previste le integrazioni a carico dell'ente bilaterale (7% della retribuzione) e quella residuale dell'Inps fino all'80% della retribuzione per gli anni 2009 e 2010. INDENNITA' PER APPRENDISTI - Per il triennio 2009-2011 l'indennità di disoccupazione viene riconosciuta anche agli apprendisti in caso di sospensione dal lavoro o licenziamento. Chi ha un'anzianità aziendale di almeno tre mesi potrà contare fino a un massimo di 90 giorni sull'indennità ordinaria (60% della retribuzione) anche non ha i requisiti contributivi richiesti ai soggetti con altra qualifica. Possono usufruire inoltre delle integrazioni previste per le altre categorie a carico degli enti bilaterali e dell'Inps fino all'80% della retribuzione. LE DOMANDE - I datori di lavoro sono tenuti a comunicare i nominativi dei lavoratori interessati alle indennità. Quest'ultimi a loro volta devono presentare all'Inps la domanda entro 20 giorni dall'inizio della sospensione. In caso di ritardo l'assegno decorre dalla data di presentazione della richiesta. L'indennità si perde se viene rifiutato un lavoro congruo. Per tale si intende quello non inferiore al 20% rispetto al livello di provenienza per un'attività svolta non oltre 50 Km dalla residenza abituale o a una distanza raggiungibile entro 80 minuti con i mezzi pubblici. CRESCE IL RUOLO DEGLI ENTI BILATERALI (BOX) Gli enti bilaterali sono organismi senza scopo di lucro, costituiti in modo paritetico dalle parti sociali (rappresentanze di lavoratori e imprese) nell'ambito della contrattazione collettiva di categoria. Il loro scopo è quello di fornire alle imprese e ai lavoratori del settore una serie di servizi che vanno dalla formazione professionale al credito agevolato. Integrano inoltre gli strumenti del welfare nazionale mediante sussidi a sostegno del reddito, assegni di natalità e borse di studio. Gli enti bilaterali sono finanziati dalle imprese e dai lavoratori con un contributo stabilito dal contratto collettivo. e di 12 mesi per la mobilità, comprendendo per quest'ultima anche i periodi in cui ha lavorato per la stessa azienda con un contratto a progetto. Per il 2009 inoltre la cassa integrazione è concessa per le giornate di inattività anche ai dipendenti con contratto a tempo indeterminato delle agenzie interinali. CONTRATTI DI SOLIDARIETA' Nelle aziende industriali e del commercio, rispettivamente con più di 15 o 200dipendenti, la crisi occupazionale può essere fronteggiata anche con i contratti solidarietà. Si tratta di accordi, di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi, con i quali si evitano riduzioni di personale mediante la contrazione dell'orario di lavoro. Sulla quota di retribuzione persa il lavoratore ha diritto all'in-
tegrazione salariale che la legge 102/2009 ha portato dal 60 all'80%. La prestazione è soggetta alla ritenuta previdenziale fissa del 5,54% ma non al massimale mensile (886 euro lordi nel 2009) previsto per i trattamenti ordinari e straordinari di cassa integrazione. Uno speciale contratto di solidarietà è previsto per le imprese che non possono beneficiare della cassa integrazione straordinaria. In questo caso viene concesso un contributo pubblico diviso a metà tra impresa e lavoratori - pari al 50% del monte retributivo perso in seguito alla riduzione di orario. Ciò non provoca comunque danni alla posizione pensionistica del lavoratore al quale viene garantita la copertura figurativa per tutta la durata del contratto di solidarietà.
di anzianità lavorativa. E' fondato il mio ragionamento? G. CILLIS - POTENZA
ra studente. Ritiene che dovrei versare comunque dei contributi previdenziali? L. MECCA - LAURIA
I criteri di scelta del personale da avviare alla mobilità deve avvenire nel rispetto dei contratti collettivi. In mancanza di questi, la legge (n.223/1991, articolo 5) impone che le scelte aziendali devono tener conto dei carichi di famiglia e dell'anzianità del lavoratore, nonché delle esigenze tecnico-produttive dell'azienda.
Dipende dall'attività imprenditoriale che intende svolgere. Se si tratta di attività commerciale o artigianale è obbligato a versare i relativi contributi all'Inps, nelle gestioni di competenza. A mio avviso, è opportuno contattare un consulente del lavoro, per i necessari ulteriori ragguagli e per le procedure necessarie.
Pensione e contributi
Riscatto donazioni sangue
Ho appena compiuto 62 anni e sono in pensione (INPDAP) dal luglio 2006, con 39 anni di contributi e 59 di età. Poiché l'età non mi pesa, vorrei iniziare un'attività imprenditoriale da trasferire in futuro a mio figlio, al momento anco-
Ho letto che è possibile riscattare, ai fini pensionistici, le donazioni di sangue. Mi può spiegare meglio, dato che sono un donatore da quasi un anno, come fare? M. PERROTTA - LAURIA
Le assenza dal lavoro per donazione di sangue vengono accreditate quale contribuzione figurativa. Non occorre alcun riscatto. E' necessario, però, esibire un certificato del medico che ha effettuato il prelievo e una dichiarazione del donatore, indicante la data della donazione e la gratuità della stessa.
Maggiorazioni fondo telefonico
Mi sono arruolato nella Guardia di Finanza in data 1/12/80. Ho prestato servizio sino 30/3/86, data delle mie dimissioni dal Corpo. Attualmente sono iscritto al fondo telefonici. Vorrei chiedere se é possibile ottenere la maggiorazione di un anno ogni cinque (previsto per il servizio svolto nella Guardia di Finanza), presso il fondo telefonici. Grazie e congratulazioni al QUO-
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
Collaboratori Quando spetta l’una tantum
Per il triennio 2009-2011 una speciale indennità una tantum verrà riconosciuta anche ai lavoratori a progetto che restano senza lavoro alla scadenza del contratto. Ne potranno usufruire se si verificano contemporaneamente quattro condizioni. È richiesto anzitutto che il soggetto abbia svolto attività con un solo datore di lavoro. Non spetta, quindi, ai titolari di partita Iva e a coloro che versano i contributi a più gestioni previdenziali. È necessario inoltre che nel 2008 abbiano conseguito un reddito compreso tra i 5.000 e i 13.819 euro. Le altre due condizioni richieste riguardano il versamento di contributi per periodi: - non inferiori a 3 mesi e non superiori a 10 mesi nell'anno precedente; - non inferiore a tre mesi nell'anno in cui viene presentata la richiesta. Per le domande presentate nel 2009 l'indennità è pari al 20% del reddito conseguito nel 2008, mentre negli anni successivi (2010-2011) la copertura scende al 10%. Come per gli altri tipi di indennità, la richiesta va corredata da una dichiarazione di disponibilità ad altro lavoro o alla partecipazione a un corso di riqualificazione professionale.
TIDIANO per l'utile rubrica. F. C. - MELFI La risposta è negativa, perchè il trasferimento della contribuzione da un fondo all'altro avviene senza le maggiorazioni.
Versamenti volontari
Vorrei sapere se è possibile coprire con versamenti volontari gli ultimi 3 anni necessari per conseguire la pensione di anzianità con la riforma Prodi del 2008. La conoscenza mi sarebbe molto utile in quanto sono in procinto di fare una scelta molto importante per me. V. G. - NOVA SIRI La risposta è positiva. I versamenti volontari hanno lo stesso valore di quelli obbligatori.
Gestione separata dell’Inps
Ho 66 anni di età e sono pensionato di vecchiaia. Svolgo dei lavoretti con contratti occasionali. Quest'anno supererò i 5.000 euro di reddito da tale attività. Sono obbligato a versare i contributi alla Gestione Separata INPS? S. GUARINO - MATERA Sì, è obbligato.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
50
SHOW
PRIMA SERATA
12.00
21.05
RUBRICA
21.10
RUBRICA
23.30
NEWS
20.30
TELEFILM
21.10
FILM
21.10
TALKSHOW
La prova del cuoco
Roberto Giacobbo
Chi l’ha visto?
06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.25 -Reality ShowX Factor 06.55 -RubricaQuasi la sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.25 -CartoniWinx Club 07.50 -CartoniLe principesse del mare 08.20 -CartoniManny tuttofare 08.45 -CartoniLittle Einsteins 09.05 -CartoniCurioso come George 09.15 -CartoniI magici piedini di Franny 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -TelegiornaleTg 2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti Vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -ShowScalo 76 Talent 17.20 -TelefilmLas Vegas 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -SportRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
06.30 -AttualitàIl caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu - Album di persone.. 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Shukran 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaMelevisione 15.40 -TelefilmZorro 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniHuntik 16.35 -CartoniMartin Mystere 17.00 -DocumentarioCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino cinque 10.00 - ShowMattino cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitàPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComTutti amano Raymond 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.25 -Film Questo pazzo sentimento con Bette Midler, Dennis Farina, Paula Marshall - regia di Carl Reiner (U.S.A.) - 1997 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe Sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.10 -CartoniBlue dragon 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniTitty e Silvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniWillcoyote 15.20 -TelefilmGossip girl 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComIcarly 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmI pappagalli con Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Peppino De Filippo - regia di Bruno Paolinelli (Italia) - 1956 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Miniserie Una sera d'ottobre 23.10 -Telegiornale Tg 1 23.15 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Rubrica Voyager - Storia 23.10 -Telegiornale TG 2 23.25 -DocumentarioLa storia siamo noi
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto? 23.10 -RubricaRai Sport Replay
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 - Miniserie Intelligence Servizi & Segreti 23.30 -News Matrix
20.30 -TelefilmWalker Texas ranger 21.10 -TelefilmJulie Lescaut 23.00 -ShowI bellissimi di r4 23.15 -FilmMezzanotte nel giardino del Bene e del Male con J. Cusack - regia di Clint Eastwood (USA) - 1998
20.30 -Gioco Il colore dei soldi 21.10 -Film Happy feet - regia di George Miller (Aus) - 2006 23.30 -Telefilm Romanzo criminale
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Talk Show L'infedele
00.50 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.30 -RubricaSpeciale Cinematografo 02.00 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -MiniserieUna donna per amico 2
00.30 -RubricaMagazine sul due 01.00 -TelegiornaleTg Parlamento 01.10 -RubricaProtestantesimo 01.40 -Real TvX Factor 02.25 -RubricaTg2 Costume e società 02.40 -Film TvL'ombra nera del Vesuvio
00.00 -NewsTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.10 -RubricaInconscio Magia Psiche 02.50 -RubricaAvvocati io Avvocati noi 03.00 -AttualitàRai News 24
01.30 -TelegiornaleTg5 notte 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowAmici 03.30 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04.00 - NewsMeteo 5 notte 04.05 - MiniserieProvidence
01.20 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 01.35 -AttualitàPasswor*d - Il mondo in casa 02.35 -RubricaPianeta mare 03.20 -ShowVivere meglio
00.45 -ShowPoker1mania 01.40 -TelegiornaleStudio aperto 01.55 -Reality ShowTalent 1 player 02.55 -FilmChiavi in mano con Martufello - regia di Mariano Laurenti (Ita) - 1996
23.40 -ReportageReality 00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -RubricaOtto e mezzo 01.40 -RubricaL'intervista 02.10 -TelefilmAlla corte di Alice
Alessio Vinci
Chuck Norris
Happy Feet
Gad Lerner
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 51
Lunedì 19 ottobre 2009
POLITICA E GIUSTIZIA
SCIENZA E STRUTTURE
RICERCHE A POTENZA
Il procuratore Grasso: «Con la mafia ci fu la trattativa» Franceschini protesta pro Mesiano
Dal Neolitico, ecco lo scheletro sotto analisi a Matera Parla Fazio, a capo del team
Tre afgani scappano dalla comunità La polizia ne trova due alla stazione Avevano con sè i biglietti del treno
alle pagine 4 e 5
a pagina 9
Anno 8 n.253€ 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
a pagina 7
Lunedì 19 ottobre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
:
Prima Alle 20,45 diretta su Raisat, ma rossoblù ultimi
Potenza, posticipo in tv
Chiaria lancia il Melfi
Francavilla che...Gioia
Matera d’espor tazione
Serie D
Basket B Dilettanti
Il Pisticci battuto di nuovo in casa
Corporelle ok a Foggia Bernalda ko a Siracusa Oggi a Melfi
L’ultimo saluto a Marina a pagina 8
Se io dico la mia e tu dici la tua cosa c'entra la questura?
Basket Black out Publisys B a w e r, p e c c a t o
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
SPORT