Brevi dal mondo
Tunisia al voto Ben Ali favorito TUNISI – I tunisini si sono recati ieri alle urne per le elezioni presidenziali e legislative che secondo tutti i pronostici dovrebbero dare la vittoria al presidente uscente Zine Al Azidine Ben Ali, 73 anni, e al suo partito, il Raggruppamento costituzionale democratico (Rcd). Aperti dalle 08.00 alle 18.00 i seggi suddivisi in 26 circoscrizioni hanno visto l’affluenza alle 16.00 dell’84,15 per cento di oltre cinque milioni di elettori.
La polizia contro un gruppo di musulmani che lanciavano sassi
Gerusalemme, scontri alla Spianata È uno dei luoghi più sacri dell’Islam ma lo è anche per gli ebrei
La sassaiola di ieri
Iran, gli ispettori al sito di Qom TEHERAN – Gli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) hanno compiuto ieri una prima visita al secondo impianto per l’arricchimento dell’uranio iraniano, vicino alla città di Qom, la cui esistenza è stata rivelata un mese fa. Ma nel frattempo crescono a Teheran le critiche ad un progetto d’accordo con le grandi potenze sull'arricchimento all’estero dell’uranio iraniano.
Bruciano il Corano «Colpa di Obama» KABUL – La notizia che «soldati stranieri» avevano bruciato una copia del Corano nella provincia del Wardak ha scatenato ieri a Kabul la reazione di centinaia di persone contro Obama.
Lunedì 26 ottobre 2009
GERUSALEMME–La polizia israeliana in assetto antisommossa ha fatto irruzione ieri a Gerusalemme est nella Spianata delle Moschee, uno dei più esplosivi focolai di passioni religiose e nazionalistiche tra arabi e israeliani, per sedare disordini e porre fine a sassaiole da parte di gruppi di giovani musulmani. Da parte palestinese si afferma che circa una ventina di manifestanti sono stati feriti dalla polizia che a sua volta denuncia il ferimento di nove agenti. La polizia ha detto di aver arrestato 18 persone, compreso l’ex ministro dell’Auto-
rità palestinese Hatem Abdel Khader, esponente del Fatah, e un alto dirigente dell’ala più radicale del Movimento Islamico israeliano. Dopo due settimane di calma relativa gruppi di fedeli islamici palestinesi e reparti della polizia israeliana sono perciò tornati ad affrontarsi nella Spianata delle Moschee: uno dei luoghi più sacri all’Islam, ma anche il più sacro per gli ebrei perchè si ritiene si trovi sopra i resti del biblico Tempio di Gerusalemme, distrutto nel 70 d.C. dalle legioni romane dell’imperatore Tito. Giorgio Raccah
Imponeva sesso Milano, inseguiti alla figlia di 11 anni speronano un’auto la polizia l’arresta un morto e due feriti ERA «fissata» con l’idea che la figlia undicenne dovesse avere rapporti a sfondo sessuale e per questo le organizzava in casa incontri, ai quali assisteva, con coetanei (1317 anni la loro età) contattati all’uscita di scuola, anche se la ragazza si opponeva in lacrime e la notte si svegliava in preda agli incubi. Questo il quadro delineato dalla squadra mobile di Perugia che ha arrestato la madre dell’adolescente, una quarantenne incensurata originaria del perugino. Violenza sessuale il reato che le è stato contestato.
MILANO – Tre giovani stavano tornando nella notte di ieri verso casa, quando una Mercedes rubata li ha speronati: uno di loro è morto, un altro è rimasto gravemente ferito, il terzo invece inmodo più lieve. I treoccupanti dellaMercedes sono fuggiti a piedi: erano stati intercettati poco prima da una volante della polizia perchè andavano contromano lungo via Derna a Milano, non lontano dal luogo dell’incidente. Gli agenti hanno prima cercato di farli fermare azionando le luci e la sirena, poi si sono lanciati all’inseguimento, ma senza successo.
Il premier al Maliki: «Vogliono fermare il processo democratico»
Doppio attentato a Baghdad Attacco suicida in pieno centro: uccise 130 persone, 500 i feriti BEIRUT/BAGHDAD – Sangue misto a calcinacci e urla di terrore nel denso fumo nero hanno fatto sprofondare ieri di nuovo nell’orrore Baghdad, dove un duplice attacco suicida compiuto nel centrale quartiere dei ministeri ha ucciso almeno 130 persone e ferite circa 500, in un attentato che per il premier Nuri al Maliki ha l’obiettivo di «far deragliare il processo politico» in vista delle attese elezioni generali di gennaio prossimo. Le due autobomba guidate da attentatori suicidi sono esplose alle 10:15 locali a distanza di dieci minuti l’una dall’altra nell’affollata via Haifa, poco lontano dal Tigri e dalla su-
perprotetta Zona Verde. La prima ha puntato sugli edifici che ospitano il ministero della giustizia, del lavoro e degli affari sociali ed è esplosa, secondo testimoni oculari interpellati dall’Ansa, «all’ultimo posto di blocco prima dell’ingresso del ministero della giustizia». La seconda ha colpito invece la sede del governatorato di Baghdad, sventrandone la facciata. Mentre il ministero della sanità parla di meno di cento morti e di 200 feriti, fonti della polizia locale riferiscono di 132 persone uccise. Centinaia, forse addirittura 500, i feriti, colpiti da schegge di murievetrateanche adistanzadiparecchi isolati dal luogo delle esplosio-
ni. Iquattro edifici sono statiin parte demoliti dalla forza d’urto delle esplosioni e quel che rimane, secondo la protezione civile di Baghdad, non sarà utilizzabile per mesi. a domenica in Iraq è un normale giorno lavorativo e i ministeri e il palazzo del governatorato erano tutti affollati, così come via Haifa, letteralmente squarciata in due con decine di auto e di passanti crivellati da bulloni di ferro pressati assieme all’esplosivo e ritrovati, secondo fonti ospedaliere, conficcati in molti brandelli di corpi. Dopo poche ore sul luogo dell’attentato si è recato il premier Nuri al Maliki, in corsa alle prossime elezioni legislative di gen-
naio 2010. «E' terrorismo contro il processo politico democratico, contro le elezioni libere nel nostro Paese», ha detto il premier, assicurando che «il governo punirà i colpevoli, dovunque essi si nascondano, chiunque essi siano». «Questi attentati codardi non devono indebolire la risolutezza degli iracheni di continuare il loro viaggio contro il baatismo e contro al Qaida», ha aggiunto Maliki. Dal ritiro delle truppe Usa dai centri abitati alla fine di giugno scorso, si tratta del secondo pesante attentato compiuto a Baghdad: l’ultimo era stato quello del 19 agosto. Lorenzo Trombetta
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2 In Italia e nel Mondo
“Donna per sbaglio” si sposa in chiesa
Don Gnocchi proclamato beato il Duomo affollato
scuro per lui. All’arrivo della coppia un piccolo bouquet di tre rose bianche per la sposa donate da una parrocchiana davanti a molti giornalisti, fotografi e cameramen. Ma quando inizia la messa cineprese e macchine fotografiche restano fuori. A chiederlo è stato lo stesso don Santoro, visibilmente emozionato durante l’omelia e consapevole delle possibili conseguenze che potrebbero esserci per un atto che «comunque sarà annullato dalla Chiesa», ha detto il sacerdote rivolgendosi agli sposi. Ma anche un atto che «non cambia la realtà: voi siete una coppia di credenti – ha aggiunto – che vive nella chiesa il suo essere coppia e questo il Dio della Vita benedice e accarezza».
MILANO – Ieri don Carlo Gnocchi è stato proclamato beato da monsignor Angelo Amato, Prefetto della Congregazione dei Santi e delegato di Benedetto XVI, in piazza Duomo a Milano. Il giorno del funerale di don Carlo Gnocchi a Milano il cielo era plumbeo e la giornata fredda. Per quello della sua beatificazione, invece, il sole ha illuminato la facciata del Duomo completamente restaurata. La piazza assomigliava a quella della triste giornata del primo marzo 1956 solo per il gran numero di fedeli. Stracolma allora così come ieri.
Il rito celebrato da don Santoro: «Un atto che sarà annullato dal vescovo»
IL CASO MARRAZZO
FIRENZE – Alla fine Sandra Alvino, nata «donna per sbaglio in un corpo di uomo», come dice lei, 64 anni fa, ma donna per la legge italiana dal 1982 (pochi anni prima si era sottoposta a un’operazione a Londra per il cambio di sesso), è riuscita a sposarsi in chiesa. A celebrare il rito è stato don Alessandro Santoro, 44 anni, parroco della Comunità delle Piagge, spesso in contrasto con le gerarchie ecclesiali per le sue posizioni di «frontiera». E lo ha fatto nonostante l’arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, in una lettera indirizzata ad Alvino il primo ottobre scorso, avesse ribadito il precetto, ossia l’ingiunzione a non celebrare il matrimonio, già disposta due anni
fa dal suo predecessore, il cardinale Ennio Antonelli. Alvino e Fortunato Talotta, 58 anni, sono sposati civilmente da 26 anni. Lei, che si dichiara «cattolica praticante», da qualche anno ha iniziato una 'battaglia' per vedere riconosciuta la propria unione anche dalla Chiesa. Gli sposi sono arrivati pochi minuti prima delle 11 davanti al prefabbricato della Comunità delle Piagge, dove ogni domenica don Santoro celebra la messa e dove, durante la settimana, vengono svolte le diverse attività della comunità. Tailleur grigio perla per lei, ravvivato da un foulard maculato, e stessa fantasia per le scarpe e per gli occhiali; abito blu
Sandra Alvino e Fortunato Talotta
Il prete ha più volte spiegato che il suo non vuole essere un gesto di rottura, di ribellione e di 'sfida' nei confronti dell’autorità della Chiesa, ma «un gesto di fedeltà e di obbedienza profonda a Dio e al vostro amore, un gesto di accoglienza e di verità». Domenico Mugnaini
La frase intercettata dai Ros a uno dei militari implicati
Lo volevano incastrare «Ho il video, ci faremo soldi» ROMA–Da un’intercettazione la prova che Piero Marrazzo era «sotto schiaffo» da parte dei quattro carabinieri poi accusati di averlo ricattato. «Quel video... quel video della nota personalità ce l’ho io, te lo porto a Milano, ci farà fruttare tanti soldi...». È una delle frasi captate dal Ros in una conversazione tra uno dei militari ora a Regina Coeli ed un intermediario che avrebbe dovuto aiutarlo a “piazzare” il filmato che ritrae il presidente della Regione Lazio in compagnia di un transessuale. Un video, questo, di circa due minuti, acquisito agli atti, che sarebbe stato estratto da un girato più lungo di 20 minuti. Un video-breve che i carabinieri infedeli usavano come film promozionale per piazzare il filmato. Se per gli inquirenti non sembrano esserci dubbi sulle responsabilità dei quattro carabinieri detenuti, a vario titolo, per estorsione, violazione di domicilio, interferenza illecita nella vita privata, concussione, rapina, ricettazione, omessa denuncia e violazione della legge sugli stupefacenti, restano ancora molti aspetti da chiarire relativamente alla droga presente nell’appartamento e visibile nel video, ai soldi percepiti dai transessuali e alle telefonate arrivate anche all’utenza fissa dell’ufficio alla Regione Lazio. Per quanto riguarda invece l’uso dell’auto di servizio da parte del presidente della Regione questo non costituisce un fatto penalmente rilevante. Era sua prerogativa, infatti, usare l'auto
blu, il cui numero di targa appare nel filmato acquisito dalla procura, anche per motivi privati. Nei prossimi giorni gli investigatori dovrebbero avviare dunque una serie di accertamenti patrimoniali per stabilire se Marrazzo abbia consegnato soldi in contanti ai quattro militari, oltre ai tre assegni (come lui stesso ha ammesso ai magistrati) per il timore di essere ricattato. Non solo, le indagini potrebbero estendersi anche ai soldi percepiti dai transessuali. Gli investigatori intendono inoltre eseguire verifiche su un giro di telefonate arrivate ad un numero fisso della Regione La-
zio. Si tratterebbe di chiamate effettuate da alcuni transessuali, ma va accertato se anche i carabinieri finiti in manette abbiano mai cercato di contattare il governatore del Lazio direttamente all’utenza del suo ufficio. Dopo la convalida dei fermi dei quattro indagati, Luciano Simeone, Antonio Tamburrino, Carlo Tagliente e Nicola Testini, da parte del gip Sante Spinaci, ieri è intervenuto l’avvocato Luca Petrucci, legale di Marrazzo. «Non esiste nessun secondo video», ha detto, con riferimento ad alcuni servizi giornalistici. «Tutto ciò che è accaduto, Piero Marrazzo, ormai privato cittadino e non uomo pubblico, lo ha
Natalì e, sotto, Brenda, i due transessuali coinvolti nella vicenda Marrazzo
raccontato alla magistratura e lo ha detto all’opinione pubblica». «Essendosi autosospeso –ha aggiunto il legale – Marrazzo è ora solo un privato cittadino che compare esclusivamente come parte offesa in un procedimento per fatti gravissimi. Come privato cittadino ora Marrazzo merita
Il Pdl: subito al voto. E il caso diventa guerra politica. ROMA – Il Pdl attacca e chiede di andare subito alle urne. Il vice presidente della Regione Lazio Esterino Montino, ora reggente, li accusa di irresponsabilità istituzionale. Il caso giudiziario Marrazzo diventa guerra politica in vista di una campagna elettorale per le regionali del Lazio che si annuncia incandescente. Ad un giorno dall’annuncio dell’abbandono di Piero Marrazzo, e in pieno 'primarie day' del Pd, il centro destra pone infatti un veto pesante all’ipotesi di arrivare fino a marzo. E nel centrosinistra comincia a venire meno la sicurezza che l'istituto
dell’impedimento, breve e motivato, possa condurre fino a gennaio, traguardo che poteva garantire le elezioni a marzo come previsto. Il problema, fanno rile-
vare dalla Regione, è più di tempi che tecnico: l’impedimento temporaneo, adducendo anche motivi di salute come lo stress, non si può procrastinare a lungo. E questo avvicinerebbe la data delle dimissioni e delle elezioni che dovranno avvenire a 90 giorni dalle dimissioni. Resta però lo scoglio del candidato per il centro sinistra. I nomi sul tappeto sono quelli dei big del Pd: Walter Veltroni, David Sassoli, Giovanna Melandri, Roberto Morassut e Ignazio Marino. Fuori della rosa di papabili, dichiaratamente, Nicola Zingaretti ed Enrico Gasbarra. Diana A. Formaggio
il rispetto della privacy e le sue vicende personali devono essere sottratte all’opinione pubblica». Intanto per quanto riguarda la Regione Lazio il vicepresidente Esterino Montino ha dichiarato che l’ente «nel pieno delle sue funzioni istituzionali e amministrative». «Vedo con preoccupazione – sottolinea in una nota – che esponenti del centrodestra confondono i titoli dei giornali con la legge, animando una polemica sterile, inutile e pretestuosa, fino a minacciare le vie giudiziarie. Consigliamo loro di non perdere tempo e assumere invece un atteggiamento più degno e responsabile. Il presidente Piero Marrazzo non si è autosospeso perchè, come dovrebbero sapere tutti coloro che conoscono le minime regole della nostra grammatica istituzionale, questa formula non esiste nello Statuto del Lazio. Nello Statuto esiste, invece, l’articolo 45 che al comma 2 prevede testualmente che il 'vicepresidente sostituisce il presidente in caso di assenza o impedimento temporaneo'. Ed è esattamente questa la fattispecie normativa in cui ci troviamo». Francesco Tamburro Annalisa Sturiale
Risparmiare? Prima di tutto consulta Internet
Tuo figlio non è un genio? E la Disney ti rimborsa
“COMErisparmiare su tutto” (Mondadori pp 166 euro 12,00) di Vittorio Collini (in arte Braccino Corto), è una vera bibbia del low cost zeppa di dritte, divise per argomenti, aggiornatissime su macrotemi come viaggiare (dall’assicurazione auto agli alberghi), abitare (dalla banca al forno domestico), fare la spesa (dagli outlet alla macchina del pane). Il primo decisivo consiglio riguarda lo studio: il risparmioso infatti non si improvvisa, si documenta, confronta. E qui entra in ballo l’invenzione di Internet: consultare la rete è un vero comandamento. Per affrontare
TUOfiglionon èungenio?E Disney ti rimborsa. È la débacle di Baby Einstein, popolare linea di prodotti educativi per la prima infanzia venduti da Walt Disney in tutto il mondo, Italia inclusa. Dopo anni di campagne, e la minaccia di una costosa class action, la casa madre di Topolino si è arresa. Rimborserà tutti i genitori insoddisfatti perché i bimbi non imparano più in fretta. Sono milioni le famiglie interessate: dopo il successo di Baby Einstein la Disney aveva lanciato Baby Galileo, Baby Mozarte BabyShakespeare.Video interattivi per imparare a parlare più in fretta, libri, giochi "intelligenti", le sche-
Il bacio lesbo di Charlize quelle che efficacemente chiama le praterie dello sconto e delle occasioni, ilo libro non esita a navigare prima di tutto per farsi un’idea su quanto sia giusto pagare, usando il net come una vera e propria arma a disposizione del consumatore.
METTERE all'asta se stessa a fin di bene. E' stata la decisione dell'attrice premio Oscar Charlize Theron, a San Francisco, durante la serata dell'associazione benefica OneXOne. Dopo il famoso bacio lesbo con Penelope Cruz nel film "Gioco di Donna", Charlize ha scelto di
ritentare l'esperienza con chiunque avesse sborsato la cifra più alta. Il miglior offerente uomo era pronto a dare 135 mila dollari, ma è stato subito sorpassato, a sorpresa, da una donna che ha pagato 140 mila dollari per le labbra della Theron... e per un bacio di ben 20 secondi.
de illustrate per i quiz. Un successo travolgente, fino a sabato. Il colpo di grazia lo ha sferrato uno studio della Washington University. Per ogni oratrascorsa aguardare quei video, per gli esperti un bambino fra 8 e 16 mesi anziché diventare un futuro Einstein accumula ritardi.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 26 ottobre 2009
4 Primo piano
Lunedì 26 ottobre 2009
L’affluenza fa slittare i tempi: i dati ufficiali in nottata
Primarie in Italia
I fan di Bersani fanno festa «Siamo oltre il 50 per cento»
In Sicilia i seggi gestiti dall’Mpa A Napoli e Massa scoppiano liti
Il popolo del Pd si è mobilitato accusano gli “avversari”di aver distribuito 'schede pre-pagatè da 2 euro ai votanti. La questione finirà al tavolo dei garanti. Insieme a quella del “bizzarro” seggio di Caltanisetta formato da esponenti dell’Mpa. Ad Agrigento, invece, un consigliere comunale porterà in Tribunale un presidente di seggio con l'accusa di «impedire con motivazioni pretestuose» il voto ad alcuni elettori pro-Franceschini. 300 EURO DI MULTA A GUASTALLA – Il Pd dell’ex fortino “rosso” Guastalla (Reggio Emilia) sarà costretto a pagare 300 euro di multa (sempre che il giudice di pace al quale si è rivolto non intervenga) per aver installato i gazebo nella piazza con la contrarietà della giunta di centrodestra (che non aveva dato il premesso). La giunta ha infatti mandato due volte la polizia che ha fatto due multe di 155 euro l’una.
SCENE DA GAZEBO
Anche gli stranieri in coda ai gazebo per votare alle primarie Pd
Pierluigi Bersani con la moglie Daniela dopo il voto
razzo, esploso proprio alla vigilia delle primarie, aveva depresso ieri aspettative e speranze. Ed invece i quasi 900mila votanti alle 11.30 cacciano i timori e già alle 17.30 il Pd raggiunge l’asticella dei 2 milioni, fissata come soglia per cantare vittoria. Nessuno aveva scommesso che si potessero equiparare le cifre del passato, i 4,3 milioni che nel 2005 si misero in fila per incoronare Romano Prodi candidato premier dell’Unione e nemmeno i 3,5 milioni che nel 2007 scelsero Walter Veltroni come primo leader del Pd. La partecipazione entusiasma Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino. Il segretario aspetta le 16 per votare a piazza del Popolo a Roma. Prima fa un blitz ad effetto a Castellamare di Stabia, luogo tristemente simbolo del Pd dopo l'uccisione del consigliere Gino Tommasino e la scoperta nei giorni scorsi che uno dei sicari era iscritto al partito. Eche oggi,con la gentein filaai gazebo, diventa metafora che per il Pd, spiegano i dirigenti locali, «è ora di uscire dal tunnel». Franceschini gioisce per «la grande festa della democrazia» ma an-
che per l’endorsement in zona Cesarini di Nanni Moretti mentre, a Piacenza, Bersani vota al fianco della moglie e delle due figlie. «Le primarie hanno risvegliato la nostra gente», sostiene il candidato uscito vincente dai congressi dei circoli e che ora spera nell’incoronamento degli elettori. La scaramanzia non gli impedisce di annunciare che, in caso di vittoria, la prima questione di cui si occuperà è il lavoro degli italiani. E che, in caso di sconfitta, darà «piena collaborazione» al vincitore. Trae coraggio dalla partecipazione anche l’unico outsider in corsa, Ignazio Marino. Il senatore-chirurgo vota nello stesso seggio di Veltroni, a Roma, e l’entusiasmo per i grandi numeri tradisce la speranza di un suo exploit. «Alle 11 e mezza – gioisce – ha votato il 20% in più delle precedenti primarie e questo dato conferma la richiesta degliitaliani di un profondo cambiamento». Una prova di fiducia che questa volta i dirigenti del Pd assicurano che onoreranno, appoggiando chiunque tra itre sfidanti uscirà vincitore dalle primarie, ed evitando la faida interna che travolse Veltroni.
Le urne in Basilicata Una sera nella sede del partito
Sono 66.978 i votanti lucani Restaino sorpassa Speranza
Sopra da sinistra: Ignazio Marino al seggio di Roma con la mamma Valeria; Dario Franceschini a Castellammare di Stabia; Luigi Bersani vota a Piacenza. A destra: Eugenio Scalfari in un gazebo romano e (sotto) una scheda per il voto nazionale
A Massa lite tra il sindaco Pucci e il presidente di seggio che gli ha contestato il diritto di voto: alle amministrative, per le quali non furono fatte le primarie, Pucci candidato con una lista civica ha vinto sul candidato ufficiale Pd. A destra: la colletta per il voto
QUASI settantamila i lucani che hanno votato alle primarie del Pb della Basilicata: la cifra esatta, proveniente dalla sede regionale di Potenza, è di 66.978. Secondo l'ultima proiezione delle 18, su un campione di 30 seggi, si prevedevano per le 20 circa 60000 elettori. Alle 16, negli stessi 30 seggi, avevano votato circa 9.000 elettori e 30.000 in tutti i 178 seggi allestiti sul territorio regionale. «Il partito democratico di Basilicata - era la nota ufficiale diffusa ieri - è molto soddisfatto per la risposta che gli elettori stanno dando in queste ultime ore, a testimonianza dell'ampia partecipazione a di ROCCO PEZZANO UNA MACCHINETTA per il videopoker è la prima immagine che si ha entrando nel seggio allestito accanto alla sede regionale del Pd, a Potenza. E la fantasia immagina un'elezione decisa così, un gettone nella fessura, un colpo di dita sui tasti e tutti in attesa della combinazione giusta. E invece no: le primarie del Partito democratico in Basilicata sono state frutto di fatica. Anche e soprattutto perché i tempi del Pci e della sua organizzazione di ferro sono lontani anni luce. Chi immaginasse stanze brulicanti di volontari, un alveare di attivisti che corrono di qua e di là, sarebbe molto lontano dal vero. C'è Giuseppe Sonnessa, presidente della commissione regionale per il congresso. La macchina organizzativa poggia praticamente tutta sulle spalle di Antonietta Colucci, responsabile della segreteria regionale, e di pochi suoi assistenti:
queste primarie». I tre candidati locali erano Roberto Speranza, Erminio Restaino e Salvatore Adduce. Il dato alle22.35 - 66 comuni scrutinati su131 - dava in netto vantaggio il candidato più giovane, Roberto Speranza, legato a livello nazionale al candidato Pierluigi Bersani. A quell’ora aveva preso 1.692 voti validi su 3.597, ossia il 48,15 %. Seguiva Erminio Restaino con 1.117 (31,79 %) e infine Salvatore Adduce con 705 (20,06 %). Si trattava però di un risultato assolutamente parziale, in cui non venivano considerate i centri più grandi, e mancavano anche Potenza e Matera. E infatti poco più tardi Restaino soprassava portandosi al 38 % (Speranza al 35 %).
Katia Losasso, Adele Meneghini, Franco Bertini, Luigi Ciccarella. E difatti i telefoni che la signora ha difronte sono un carillon di squilli. E Colucci alza gli occhi al cielo, forse ricordando quando si alzavano verso il sole dell'avvenire, e poi con voce ferma spiega a tutti gli interlocutori cosa devono fare. Di questioni ce ne sono tante: a Marsico Nuovo finiscono le schede e deve partire un'auto mentre i potenziali elettori attendono in fila; lo stesso avviene altrove. Poi c'è chi vuole votare fuori dal proprio Comune e non ha l'autorizzazione, chi vuole ragguagli su cosa fare una volta chiuse le urne. Altri i tempi in cui c'erano pattuglie di ragazzi di buona volontà che andavano per le strade a vendere l'Unità per la soddisfazione di vederlo sempre più diffuso. “Per noi era obbligatorio”, ricorda Colucci, che ha passato la trafila completa: Pci, Pds, Ds, Pd. “Oggi sono tutti dirigenti”, si lascia quasi scappare.
Ma non è nostalgica, Antonietta Colucci. Anzi, è certa che queste primarie possano davvero rendere il Pd una realtà concreta e non solo potenziale. “Finalmente spiega - ci sarà un referente vero, espressione del Pd, delle sue due anime”. E riconosce che le sezioni del Pd che lavorano più alacremente sono quelle formate da giovani, in cui l'assenza di antichi democristiani e vecchi compagni crea una situazione ideale per scrollarsi di dosso la polvere e lavorare. Inoltre, Colucci - nonostante appartenga a una generazione che aveva nel telefono il massimo della tecnologia - ha dimestichezza con cellulari, computer, fax, stampanti. La tecnologia è un elemento importante delle primarie di ieri. La raccolta dei dati, la loro elaborazione e la diffusione sono stati affidati a una ditta esterna, la Dardox. Il titolare Francesco Perone è lì, a sovrintendere alle operazioni. Esegue un primo giro di telefo-
Restaino (a sinistra) e altri esponenti Pd nella sede di Potenza (F. Mattiacci)
nate alle 16 e calcola il numero di votanti, 29.200 in 176 sezioni. Due in meno del totale, 178, perché un paio di comuni fra cui Viggiano non hanno risposto. Nei comuni campione - una trentina, scelti fra i più grandi e rappresentativi per area - il numero è di 9.605. Alle 18 un giro sui comuni campione dà una proiezione di 15.184. Un numero che soddisfa i presenti. Pare che l'affluenza in Basilicata sia particolarmente buona. A Lavello hanno votato più di mille persone, ci sono lunghe file. Quando mancano pochi minuti alle 20 chiama la sezione di Malvaccaro, a Potenza. E' quasi una richiesta di aiuto, pare che la gente sia tanta che la situazione non si riesce a gestire, hanno bisogno di personale. In giro per la sede del Pd non si
sente un televisore acceso. I dati nazionali arrivano su cellulare o su internet, e questa la dice lunga sul futuro dei mezzi di comunicazione. All'ora X, le 20, tutto resta come prima. La signora Colucci va ad aiutare le operazioni di spoglio nella sezione che sta accanto, quella del videopoker. Alle 20.30 la sede comincia ad animarsi. Arriva il candidato Erminio Restaino, il consigliere comunale di Potenza Rocco Fiore, alcuni collaboratori stretti. Nei corridoi e nelle stanze comincia il vocio. I numeri si alternano, s'intrecciano, si sovrappongono. Per la segreteria comincia la lunga notte. Il videopoker comincia a girare. Oggi si saprà chi ha vinto i gettoni. r.pezzano@luedi.it
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ROMA – Il popolo delle primarie c'è. È questo il dato più significativo finora emerso dalla consultazione per il segretario del Pd. Nonostante i timori della vigilia, infatti, alle cinque del pomeriggio l’asticella del milione e mezzo di partecipanti sotto la quale qualcuno avrebbe parlato di flop è agevolmente superata e sono andate a votare quasi tre milioni di persone secondo quanto riferito in serata da Paolo Gentiloni. Già i primi numeri alle undici di mattina, fanno capire che ai gazebo andranno in tanti. In diversi seggi ci sono le code. A Milano e a Venezia già nel primo pomeriggio tocca iniziare a fotocopiare le schede. In Veneto va a votare il doppio degli iscritti al partito. Nel Lazio, invece, il “caso Marrazzo” si fa sentire e l’affluenza ai seggi è in netto calo rispetto a due anni fa, anche se la regione, insieme all’Emilia Romagna, regione “rossa” per eccellenza, e alla Lombardia, va il primato dei votanti. Sarà anche per via dell’attesa in coda, ma in diversi seggi, da Massa Carrara a Napoli, non mancano accesi confronti verbali tra i sostenitori di una mozione o dell’altra. In Sicilia, accusa invece la mozione Bersani, qualcuno ha pensato di 'agevolarè gli elettori con delle schede pre-pagate che coprono i 2 euro richiesti per partecipare alle primarie e addirittura che in qualche seggio ci siano esponenti dell’Mpa. IL VOTO DEI CANDIDATI – Di prima mattina Dario Franceschini si fa vedere nel luogo simbolo di Castellamare di Stabia, visita i seggi allestiti nella sede locale del partito e un immobile sequestrato alla camorra e ora sede di una associazione di volontariato ricevendo anche in regalo da alcuni militanti le maglie con la scritta 'No camorrà. Il segretario uscente poi torna a Roma per votare a Piazza del Popolo insieme a Jean Leonard Touadi. Pier Luigi Bersani sceglie la sua città natale, Piacenza, per votare per poi tornare a Roma a seguire lo spoglio. Ignazio Marino vota a Roma a Piazza Fiume. MORETTI IL FUSTIGATORE SCEGLIE FRANCESCHINI – Ai gazebo del Pd si vede, da «fan delle primarie», anche Nanni Moretti, che ha sceglie Dario Franceschini. LUXURIA NON PUO' VOTARE MARINO – «Rispetto il regolamento del Pd che impedisce di votare a chi è stato candidato alle ultime politiche per un altro partito e spero venga applicato a tutti». Lo dice Vladimir Luxuria, che aveva provato ad andare a Cento (Ferrara) a votare per Marino ma non ha potuto farlo. CODE A MILANO E IN EMILIA – Code ai gazebo un pò in tutta Italia per il voto. Da Milano a Venezia, da Bologna a Bari sono in tanti gli elettori in fila per votare alle primarie. Il record di affluenza spetta all’Emilia Romagna. L“effetto
Marrazzò si fa invece sentire in Lazio dove i votanti sono molti ma in ribasso di oltre il 20% rispetto alle scorse primarie. Lo stesso vale per Bari. In Abruzzo sono stati predisposti seggi predisposti sulla costa per i terremotati. LITIGI E RISSE SFIORATE –A Napoli finisce quasi in rissa e lo stesso accade a Massa Carrara. Nel seggio del quartiere di Piscinola nel capoluogo campano nasce un alterco per via di una persona che vuole votare senza certificato elettorale. Qualche spintone e le schede finiscono a soqquadro, alla fine interviene la polizia. A Massa Carrara il sindaco non viene fatto votare e arriva quasi alle mani con il presidente di seggio, era stato eletto con una lista civica contro il Pd. IN SICILIA ACCUSA VOTO CON SCHEDA PRE-PAGATA E MPA A SEGGI – In Sicilia alcuni esponenti della mozione Bersani
QUANDO i seggi sono chiusi da due ore e mezzo si cominciano a levare le prime voci esultanti. «Siamo oltre il 50 per cento» proclamano dal comitato sostenitore di Pierluigi Bersani. Più prudente Maurizio Migliavacca, durante la conferenza stampa ufficiale che si è tenuta nella sede del Pd. Ma con il passare delle ore, restava chiara l’impressione che la corsa alla leadership nazionale del Pd avesse sorriso a Bersani. Di certo, quello che anche Migliavacca ha sottolineato senza remore, è stato il dato rilevante sull’affluenza: «Hanno votato più di due milioni e mezzo di persone - ha dichiarato -. Siamo straordinariamente contenti di questa partecipazione perchè è un grande fatto democratico per l’opposizione, un grande segno di vitalità democratica e ungrande incoraggiamento per il Pd». «La grande partecipazione – ha spiegato però Migliavacca - crea qualche problema nella comunicazione dei dati definitivi, in molti seggi si è andati oltre l’orario previsto delle 20, specie al centro-sud e quindi i dati definitivi li avremo in nottata». Ma se per conoscere il vincitore si deve aspettare notte fonda, alle 20 il Pd ha già vinto la prima sfida: quasi 3 milioni di elettori hanno votato per il segretario (l'ultima stimaè diPaolo Gentiloni),una cifra superiore alle aspettative e che sfiora il successo che nel 2007 incoronò Walter Veltroni primo leader del Pd. Una partecipazione che, se rende ancora più imprevedibile l'esito, consente ai democratici di gioire per «la prova di forza» riuscita verso il governo e per dimostrare che il partito c'è nonostante le debolezze dell’opposizione e brutti incidenti come il caso Marrazzo. Le code ai gazebo, a Milano come a Palermo, colgono di sorpresa, già di primo mattino, i tre candidati e lo stato maggiore del partito. Certo, la chiamata alle armi «in difesa della democrazia» si era ripetuta negli ultimi appelli dei big, ma l’affaire Mar-
Gli umori della gente «L’importante è che adesso non si litighi»
Quasi tre milioni di votanti per scegliere il leader nazionale Code in molte città, il primato a Lazio, Emilia e Lombardia di ALESSANDRA CHINI
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Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Amantea/1 I senatori Digilio e Viceconte: le sinistre strumentalizzano, il centrodestra fa i fatti
Nave dei veleni, impegno del Pdl I finanziamenti del governo per la tutela della costa tirrenica calabro-lucana ANCHE due senatori del Pdl, Egidio Digilio e Guido Viceconte, si impegnano formalmente per diradare le nebbie sulla “nave dei veleni”. L’impegno è legato al fatto che in Commissione si è svolta l' audizione di rappresentanti dell'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra) e dei sottosegretari Menia (Ambiente) e Giachino (Trasporti) e sono state esaminate le poste del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010 - 2012 riferite agli interventi da attuare per la tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2010. Sempre in tema di stanziamenti, tra i rilievi della Commissione, l'invito al Governo a valutare la congruità di quelli relativi alla Missione “Ricerca ed innovazione” al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di protezione e ricerca in campo ambientale da parte dell'Ispra, nonché degli stanziamenti destinati alla Missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente fine di assicurare fondi adeguati al sistema di protezione della natura previsto dalla legge n. 394 del 1991. La XIII Commissione ha anche approvato un ordine del giorno con la sollecitazione al Governo "ad adottare i necessari atti normativi e a stanziare risorse affinché vengano potenziati i centri di ricerca scientifici
Amantea/2 Il “laboratorio sociale” accusa la politica
strumentalizzato la manifestazione di Amantea contro il Governo contribuendo ad alimentare un inutile quanto demagogico allarmismo, la XIII Commissione del Senato (Ambiente-Territorio), che sta svolgendo un'indaIL LABORATORIO sociale Reset entra nella governo della regione Basilicata ha aderito gine conoscitiva sull'ecosivicendadella nevedeivelenicon ilditopunta- alla manifestazione di Amantea. E la politica stema del Questa to contro il centrosinistra: «La vicenda della lucana? Mediternave dei veleni in Calabria (e delle altre navi volta in maniera raneo, si sommerse nel mediterraneo) riporta nuova- quasi unanime (ecsta occumente l'attenzione sullo scottante tema delle cezion fatta per la pando in scorie nucleari gestite dalla criminalità orga- consigliera regioconcreto nizzata e del rapporto tra questa e parte della nale Emilia Simodei propolitica meridionale. Per questo diventa ne- netti e per Rifondablemi di cessario provare ad interrompere questa mo- zione Comunista) tutela dalità di organizzazione del potere attraverso le forze politiche delle coun percorso di autorganizzazione delle co- hanno concordato ste calamunità e dei territori ed il rilancio di temati- su una comune librese e che fondamentali come la tutela della salute, nea d'azione : il silucana delterritorio,dei benicomuniedell'interesse lenzio! La politica del Tirrecollettivo. La manifestazione di sabato ad lucana tace. Anche no e come Amantea è stata parte di questo processo libe- coloro i quali hanpotenziano fattodella tutela ratorio». re in Secondo i portavoce di Reset, la situazione dell'ambiente una strumenbandiera. DeiVerdi Striscione alla manifestazione di Amantea calabrese non è distante dal contesto lucano. ti, strut«Anzi - proseguono - a sentire il pentito non si hanno più ture e fiFrancesco Fonti la nostra regione sarebbe un notizie dopola fuga nanziamenti l'attività di ricimitero di scorie seppellite e nascoste dalla di Mollica e dei suoi fedelissimi nel centrodecerca nel settore della biolocriminalità organizzata. E’ lecito aspettarsi stra;ilPd èapparsotroppopreso daunacamgia marina». un moto di sdegno e di protesta che coinvolga pagna elettorale per le primarie del tutti con«La vicenda delle “navi dei tutta la società di Basilicata, istituzioni e poli- tro tutti per provare a discutere di questioni veleni” - aggiungono - riprotica in primis. Invece nessun esponente del reali che riguardano la vita della gente». pone l'esigenza di accelerare l'approvazione della propouniversitari di biologia ma- stati assegnati poteri ispetti- stro dell'Ambiente oltre alle sta presentata da associaziovi di polizia in materia di rac- attività di vigilanza sul mare ni ambientaliste di istituire rina”. Prima della pausa estiva la colta di rifiuti delle navi e dei territoriale e sulle zone di nell'area costiera di Maratea Commissione ha proceduto residui del carico, allo scopo mare sottoposte alla giuri- il Parco Marino in modo da all'audizione dell'ammira- di prevenirne l'immissione sdizione dello Stato soggia- rafforzare le azioni di vigiglio Pollastrini sul ruolo del in mare. In tale contesto, si centi a particolari vincoli di lanza ed estendere le attività Corpo delle Capitanerie di colloca il complesso venta- tutela ambientale, quali ad della Sovrintendenza Arporto nell'ambito delle am- glio di funzioni attribuite al esempio le zone di protezio- cheologica per il recupero di reperti archeologici sui fonministrazioni preposte alla Reparto Ambientale Marino ne ecologiche. tutela ambientale e del mare (Ram) del Corpo, posto alle Dicono i due senatori: dali della costa tirrenica luin particolare. Al Corpo sono dirette dipendenze del mini- «Mentre le sinistre hanno cana e calabrese».
Reset: silenzio dalla Regione
Gasparri (Pdl) il 30 ottobre a Potenza
Gasparri
MAURIZIO Gasparri, ex ministro, oggi fra i maggiorenti del Pdl, sarà a Potenza il 30 ottobre prossimo, alle 16.30 nell’hotel Vittoria, per un incontro con il mondo professionale e imprenditoriale. Saranno presenti, per il Pdl lucano, Gianni Rosa, Guido Viceconte, Cosimo Latronico, Vincenzo Taddei, Egidio Digilio.
Metaponto Concluso ieri il lungo incontro spirituale
Pastorale giovanile, ora tutti a casa con un bagaglio di fede rinnovata CALA il sipario sull'XI Convegno nazionale della pastorale giovanile, tenutosi a Metaponto dal 21 a ieri: nel giro di poche ore le centinaia di giovani che si sono riuniti presso il villaggio magna Grecia, ripartono per le loro diocesi e le loro parrocchie. Ognuno di loro porta con sé gli insegnamenti ricevuti, i confronti dei gruppi di studio, le discussioni dei laboratori, tutto per cercare di comprendere quali cambiamenti e quali novità apportare alla chiesa per farne una Comunità missionaria e aperta ai giovani. Si, proprio questi ultimi i giovani, coloro che dovrebbero essere dei veri protagonisti della crescita della Chiesa. Proprio loro che sono arrivati da ogni parte d'Italia, si sono scambiati le idee e i contatti, convinti che “la loro presenza debba essere maggiormente valorizzata ma che d'altra parte sia necessario privilegiare un percorso di fede e formazione, relegando un ruolo molto importante alle rela-
Scelte importanti su radici profonde RADICI profonde per scelte salde, ma allo stesso tempo ali d'aquila per volare più in alto. E' il tempo di osare, di abbandonarsi ai progetti del Signore. Un tema inusueto ma che ha colpito i giovani e gli ecclesiastici, partecipanti al XI Convegno Nazionale della Pastorale giovanile, in un momento di preghiera comunitario dal titolo “Ali e radici” vissuto in una delle 6 diocesi della regione. Non un semplice effetto scenico ma un modo per riflettere maggiormente sul ruolo che i giovani possono avere come protagonisti in una chiesa comunità. L'unico grande precetto, quello di amare il prossimo come se stesso. Tutti uniti in un unico percorso perché come afferma Mons Francesco Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro: «Noi adulti abbiamo un debito verso i giovani, spesso zioni. Questo solo il primo dei messaggi emerso dalla sintesi dei lavori, effettuati nei gruppi di studio, presentata da Mons. Giovanni Attilio Cesena. In un mondo, quale quello contemporaneo, dove tutto cambia velocemente, è necessario in-
non siamo stati capaci di dirvi la verità, quella verità che sta nel fare la volontà di Dio per essere felici. Ed è così che non vi abbiamo condotto a scelte decise per vivere secondo lo Spirito, piuttosto voi giovani vi ritrovate a vivere nel disinteresse. Ma come fu risposto a Giovanni Paolo II, «non avete paura perché l'essere giovani è una malattia che passa presto e allora vi ritroverete a fare scelte più complesse. Non abbiate paura di soffrire perché le prove che noi viviamo sono piccole potature perché la nostra pianta porti più frutto». In un clima di riflessione e gioia, i giovani sciolgono la preghiera per chiudere la serata con i momenti di confronto, organizzati dalle rispettive diocesi. fra. gre.
contrare i giovani nei luoghi in cui abitano con un utilizzo adeguato dei mezzi di comunicazione e l'ascolto delle chiese sorelle. Un cambio, quindi, di mentalità ma anche una sinergia tra le realtà educative per unire ambiti diversi della pastorale giovanile. Tanti
sforzi che devono mirare anche all'interesse verso settori che da sempre fanno parte della vita dell'uomo ma che da tempo sono trascurati. Come conclude, infatti, Mons Giuseppe Anfossi, vescovo di Aosta e presidente della Commissione
Conclusioni di mons. Giuseppe Anfossi
Episcopale CEI per la famiglia e la vita: “Oggi la nostra società non induce i giovani ad assumersi responsabilità in relazione alla loro crescita, d'altra parte gli adulti non sono testimoni dei valori che hanno permesso loro di creare una famiglia. In un tempo particolare, le differenze sono tante tra parrocchie del Nord e del Sud, quest'ultimo vive una stagione migliore con maggiore motivazione dei sacerdoti”. Ma quale l'anello mancante, dove intervenire? “E' proprio il mondo del lavorocontinua Anfossi- che riceve scarsa attenzione, vi è poca esperienza del lavoro, è necessario che in ogni parrocchia vi sia una persona in grado di esprimere un'opinione sul lavoro, capace di far recuperare que-
gli aspetti del mondo lavorativo che abbiamo smarrito. Ci lamentiamo che i giovani non abbiano lavoro ma la Chiesa poco se ne occupa. Ed è in questo percorso che si inserisce il ruolo attivo che devono avere i giovani mentre i sacerdoti devono imparare ad avere rapporti alla pari con gli stessi giovani attivi nella parrocchia”. Con la commozione di Don Nicolò Anselmi, servizio nazionale pastorale giovanile CEI, si chiudono i lavori con l'impegno di nuovi appuntamenti per discutere maggiormente dei temi emersi, convinti che i giovani abbiano diritto a vivere una nuova stagione della chiesa, quella della apertura e dell'essere missionaria. Francesca Gresia
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24 ore in Basilicata
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Lunedì 26 ottobre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Matera
Al conservatorio “Gesualdo da Venosa” consegnati i premi del concorso
Trentasei anni di Basilicata Trionfo per Fortichiari e Vian. Encomio alla carriera per Pazzi OPPIDO LUCANO, A ROSALBA DEMETRIO IL “TOMMASO PEDIO”
TATIANI Lisanti e Maurizio Mannoni hanno fatto gli onori di casa al conservatorio Gesualdo da Venosa dove si è svolta la cerimonia di consegna del “Premio Basilicata” giunto alla sua trentaseiesima edizione e promosso dal circolo culturale “Spaventa Filippi”di Potenza. Il premio è stato assegnato a Valentina Fortichiari, Roberto Pazzi e Giovanni Maria Vian. La Fortichiari è stata premiata dalla giuria - presieduta da Leone Piccioni - per il romanzo “Lezione di nuoto. Colette e Bertrand, estate 1920 ; Roberto Pazzi ha ricevuto il premio “alla carriera” (poeta a narratore, le sue opere sono state tradotte in 26 lingue); Vian, direttore dell'Osservatore Romano, è stato premiato per la letteratura spirituale. Il premio “Presidenza della giunta regionale della Basilicata» è stato assegnato a Giuseppe Catozzella per il romanzo “Espianti”. Segnalazione per Paride Leporace autore di “Toghe rosso sangue”.
OPPIDO LUCANO - Sabato letterario a Oppido Lucano. Al teatro J.Obadiah di Via Lapponio erano in tantissimi ad aspettare ed applaudire i vincitori di questa XXXVIII Edizione del premio letterario di Basilicata. I duecento posto dell'Obadiah non sono bastati a contenere i tantissimi appassionati letterari locali e non e in molti hanno assistito alla conferenza e alla successiva premiazione senza il posto a sedere. Il via intorno alle 19 quando la corale Obadiah di Oppido Lucano ha intonato il “Va pensiero” di Giuseppe Verdi ed è quindi iniziata la conferenza a cui hanno preso parte il sindaco di Oppido Lucano, Rocco Pappalardo, Cosi-
mo Damiano Fonseca, Presidente della giuria di saggistica storica, Mario Ascheri, Ordinario di Storia del Diritto Medioevale e Moderno all'Università Roma Tre, Santino Bonsera, presidente del Premio, Antonio Autilio, assessore alla formazione Culturale Regione Basilicata e Piero Lacorazza, Presidente Provincia di Potenza. Nell'occasione è stato consegnato ai presenti il libro “Statuta Universitatis Terrae Oppidi” con scritti di Angela Costabile, Antonio Giganti, Francesco Saverio Lioi con trascrizione e note a cura di Santino G. Bonsera. I vincitori del premio sono stati: per il premio di saggistica storica e culturale lucana “Tommaso Pedio”: Rosalba Demetrio “Forma et imago urbis”; premio speciale “Banca di Credito Cooperativo” di Oppido Lucano: Enzo Allegro “L'arpa perduta”. Il primo libro parla della città di Matera, mentre il secondo dei suonatori d'arca viggianesi di fine Ottocento sparsi per il mondo. La conferenza, invece, incentrata sulla situazione meridionale e sugli statuti municipali di Oppido Lucano
Alcuni momenti della cerimonia di ieri sera (foto Andrea Mattiacci)
LA GIORNATA Un uomo e due donne
S. Carlo aperto
Tre dispersi sul Pollino Tratti in salvo dal Soccorso alpino
Nove ambulatori e 20 pazienti
DOMENICA movimentata per 13 tecnici del soccorso alpino Basilicata. Due interventi di recupero sono stati effettuati tra i boschi nelle vicinanze del comune di Viggianello. I soccorsi sono partiti immediatamente intorno alle 15.15 subito dopo che è stato lanciato l'allarme di un uomo di 70 anni circa, che si è disperso a causa dell'intensa nebbia a Piano Visitone. L'uomo, Salvatore Mingo è stato ritrovato, ed è stato subito soccorso dal personale del 118 di Viggianello, perché accusava un malore. L'anziano, dopo le cure sul posto ha fatto subito rientro a casa. Mentre si preparavano al rientro gli uomini del Soccorso alpino hanno avuto un'altra richiesta: altri 2 dispersi nella stessa zona. Immediate le ricerche, che si sono concluse in breve tempo. Disperse 2 sorelle di Taranto, Ida e Maria Stefanelli. . Le 2 sorelle sono state rintracciate su Piano Visitone, grazie al telefoninoAlle operazioni di soccorso, oltre al Soccorso Alpino, e gli uomini del 118, erano presenti anche gli uomini del Corpo forestale LUCIO VITALE
SONO stati una ventina i cittadini che ieri hanno approfittato dell’iniziativa del San Carlo che ha deciso di aprire i propri ambulatori anche ogni terza domenica del mese. Ieri prima domenica di sperimentazione con venti pazienti che hanno usufruito del servizio messo a disposizione del nosocomio potentino per venire incontro alle esigenze soprattutto di invalidi, anziani, bambini e persone che per motivi di lavoro hanno difficoltà durante a settimana. Per usufruire del servizio ci si deve prenotare chiamando al Cup. Pazienti al S.Carlo
hanno intrattenuto e incuriosito tutti i presenti all'Obadiah. Durante la conferenza hanno parlato tutti i presenti e, grazie all'intonazione di alcuni celebri brani musicali, la corale oppidese ha intervallato attimi di pausa tra le battute dei protagonisti dell'evento. In particolare, la voce del sindaco Pappalardo, ha suscitato molta attenzione all'inizio della conferenza parlando dell'importante notizia apparsa già su Il Quotidiano due settimane fa, cioè del progetto che potrebbe investire “Villa San Gilio” da qui a poco. Pappalardo ha parlato con orgoglio della “villa” che è uno dei 93 siti nel mondo individuati dal World Monumental Found per il 2010, come un sito da salvare. La sala ha applaudito questa nomination ma poi il discorso è scivolato, come da programma, sul vero motivo della conferenza. Uno ad uno hanno parlato tutti i presenti mettendo in risalto le tante qualità della Basilicata e, infne, premiando i vincitori dei premi che sono stati applauditi a lungo dalla platea presente. Rocco De Rosa
TRIBUNALE DI POTENZA SEZIONE CIVILE UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI VENDITA DI BENI IMMOBILI SENZA INCANTO IN DANNO DI Procedimento di Esecuzione Immobiliare N. 184/96 IL CANCELLIERE RENDE NOTO -CHE il giorno 04.12.2009, alle ore 11,30, nella sala delle Pubbliche Udienze di questo Tribunale, avanti al Giudice dell'Esecuzione, si procederà alla vendita senza incanto dei beni immobili sotto descritti. DESCRIZIONE DEI BENI LOTTO UNICO: fabbricato immobiliare, sito in Pietragalla, alla C.da Risciuddo, piano terra e primo piano, con annessa area circostante di mq. 2465, attualmente in catasto rispettivamente, fabbricato alla partita 1000789, al fol. 55, p.lla 450 , terreno alla partita 22829, fol. 55, p.lla 598. CONDIZIONI DI VENDITA - Gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto di ufficio con relazione depositata in data 12.10.1999, con tutte le servitù attive e passive inerenti e quote condominiali relative; - Il prezzo base è di € 77.766,00 oltre di I.V.A, se dovuta; - L'aggiudicazione sarà disposta in favore di chi avrà formulato l'offerta più alta, in aumento rispetto al prezzo base, a seguito di gara tra gli offerenti. - Si procederà all'aggiudicazione anche in presenza di una solo offerta valida, senza gara. - Le offerte di acquisto sono irrevocabili e dovranno essere presentate in regola col bollo, in busta chiusa e sigillata indirizzata all'Ufficio Esecuzioni Immobiliare del Tribunale di Potenza, entro le ore 11 del giorno precedente quello di gara; - Esse dovranno contenere: 1) le generalità, domicilio, codice fiscale, stato civile, recapito telefonico del soggetto cui sarà intestato l'immobile se persona fisica; ragione sociale, sede, recapito telefonico, partita IVA, dati anagrafici del legale rappresentante e relativi poteri se trattasi di società o ente. Non sarà possibile intestare l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'offerta; 2) dati identificativi dell'immobile per il quale l'offerta è proposta; 3) indicazione del prezzo di acquisto offerto; 4) all'offerta devono essere allegati due assegni circolari, non trasferibili, intestati alle “Poste Italiane S.p.a. Potenza”, per gli importi fissati in percentuale sul prezzo base: - il primo pari al 20% per spese di vendita salvo conguaglio; - il secondo pari al 10% per cauzione ed in conto prezzo di aggiudicazione. L'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta la cauzione di cui sopra) entro 60 giorni dall'aggiudicazione, su Libretto Postale infruttifero, nelle forme di Deposito Giudiziario. Detto libretto sarà depositato in Cancelleria, previa redazione del relativo Processo Verbale. In mancanza si procederà a norma dell'art. 587 C.p.c.; - all'esito di tali adempimenti sarà emesso il Decreto di Trasferimento ai sensi dell'art. 586 C.p.c.; Maggiori informazioni in Cancelleria. POTENZA, 10.04.2009 IL CANCELLIERE -Dott. Canio Muro-
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Potenza
Lunedì 26 ottobre 2009
Melfi Chiusa l’agenzia viaggi
Rionero Visita di due componenti dell’Osservatorio
Un altro pezzo di storia che se ne va
Crob, bollini rosa in arrivo grazie all’On.Da
MELFI - In nostri precedenti articoli avevamo annunciato che dopo 60 anni di attività chiudeva la storica agenzia viaggi di Piazza Umberto I. Rimaneva però una labile speranza perché qualcosa si stava movendo, sembrava che un certo interesse suscitato dalle nostre corrispondenze avrebbe potuto compiere un quasi miracolo per la riapertura dell'antica agenzia. Purtroppo non è stato così e alla chiusura di qualche mese fa, si è ora aggiunto lo svuotamento del locale di tutte le suppellettili. Un inequivocabile atto per dire che è davvero la sua fine. E così un altro pezzo di storia di Melfi va via. Un'ennesima privazione alla Piazza Umberto I, che un tempo vedeva in essa l'ubicazione del Palazzo di città. Con la costruzione del nuovo Municipio in piazza Festa Campanile, un inesorabile declino di quello che un tempo era il cuore del centro storico. Sarà utile ripercorre brevemente la storia di questa agenzia, all'epoca l'unica della città. Apre i battenti ad opera di Angelo Colucci il 3 giugno del 1947. A gestirla, per ben 31 anni, Michele Todisco. A fronte di un quasi inesistente stipendio vi erano orari oggi impossibili. L'apertura alle 4.30; una pausa di un'oretta (12.30 - 13.30) e
L’agenzia chiusa
chiusura alle 21.30 ed oltre. Negli anni ‘50 - ‘60 molta parte della popolazione parte alla volta del triangolo industriale ed anche all'estero. A seguire la spedizione di un gran volume di masserizie e prodotti dell'area, dal vino all'olio, alla frutta secca e tanto altro. Il tutto poteva avvenire nell'agenzia di Melfi che alla biglietteria delle ferrovie univa la delegazione Int, per il trasporto merci su rotaia, ed ancora la rappresentanza di varie Compagnie marittime. Oggi tutto questo non è che un ricordo lontano. Quasi un racconto con il rituale “c'era una volta…”, che purtroppo si estende ad un centro storico sempre più privo di attività commerciali, sempre più disabitato. Franco Cacciatore
RIONERO - Giornata importante quella di oggi al Crob Irccs di Rionero in Vulture. Nelle prime ore del pomeriggio una commissione composta da due membri dell’ Osservatorio nazionale sulla salute della donna visiterà la struttura sanitaria. Si tratta di Maria Antonietta Nosenzo e Marta Confalonieri, esponenti della commissione istituzionale di On.Da. L’Osservatorio è il promotore del programma bollini rosa. Attraverso l’assegnazione, da uno fino a tre, bollini l’ente segnala e attesta gli ospedali italiani in base al loro livello di “women friendship” ovvero il grado di attenzione posto alla cura specifica delle pazienti donne. Ma non solo, On.Da pone la massima attenzione anche sui campi della medicina dedicati alle patologie femminili. L’Irccs lucano candidatosi lo scorso anno al programma On.Da ha ottenuto ben due bollini rosa. Un prestigioso riconoscimento per il lavoro svolto nella struttura. La commissione di On.Da, in visita oggi, ha lo scopo di verificare a distanza di un anno se i criteri di eccellenza al femminile sono rispettati. Per l’ottenimento della certificazione di un bollino rosa i valori sono inerenti l’applicazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea), con particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni, le prestazioni all’avanguardia nella cura delle patologie femminili e l’assistenza alle donne. Il secondo bollino viene, invece, attribuito per le pubblicazioni scientifiche sulle patologie femminili e per la presenza all’interno del comitato etico di almeno 3 componenti femminili. La mission di On.Da è: migliorare la qualità della vita tramite il sostegno alla ricerca sulle principali ma-
lattie che colpiscono le donne, tramite l’informazione, la promozione dell’insegnamento dei problemi legati alla salute delle donne e l’incoraggiamento a svolgere un ruolo attivo per la propria salute. Le componenti del comitato in visita a Rionero saranno ricevute dal direttore generale Rocco Maglietta, dalla direttrice amministrativa Maria Mariani, dal direttore sanitario Giovanni Bochicchio e dai direttori dei dipartimenti. L’Irccs Crob è inoltre all’ avanguardia anche nel campo della prevenzione al
femminine con il programma regionale Basilicata Donna. All’interno della struttura si effettuano tutti gli screening sulla donna dal cervico uterino con pap test e vaccino Hpv a quello sulla mammella con la mammografia. A spiegare nei dettagli alle componenti della commissione l’attività di screening regionale sarà il direttore Maglietta anche responsabile regionale per la prevenzione cervico uterina. Lucia Nardiello
Melfi, i 100 anni di nonno Pasquale
MELFI - Pasquale Periello è il centenario festeggiato a Melfi. Periello, vedovo da molti anni, è stato festeggiato in un ristorante del luogo dai sette dei suoi otto figli, cinque maschi e tre femmine e tantissimi nipoti. A loro si è unito il sindaco, Ernesto Navazio, che gli ha consegnato una targa della città di Melfi, “a ricordo dei suoi cento anni, esempio e testimonianza di vita”.
f.c.
Tito e il patrimonio Il “Colatammurro” di Carlo Alianello di Pietragalla aaaa
TITO - Professore e giornalista. Autore, sceneggiatore e storico. La poliedricità di Carlo Alianello è racchiusa nel “Fondo Alianello", donato dalla famiglia nel 2001 al Comune di Tito. E' uno spaccato della vita dell'autore di origine lucana. La Soprintendenza archivistica per la Basilicata ha già da tempo formalizzato la notifica di “notevole interesse storico”. Così “Libri e carte di Carlo Alianello: un patrimonio da valorizzare” è stato al centro di una tavola rotonda a chiusura degli “Incontri culturali d'ottobre” promossi dal Comune di Tito in collaborazione con l'associazione “Donne 99”, nell'ambito della manifestazione nazionale “Ottobre piovono i libri”. Al tavolo dei relatori il sindaco Pasquale Scavone, Maria Pia Ellero dell'Università della Basilicata, Rita Librandi dell'Università di Napoli “L'Orientale” e la dialettologa Maria Teresa Greco, tra i massimi conoscitori e studiosi del fenomeno linguistico galloitalico in Basilicata. Ha condotto i lavori il Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Basilicata, Oreste Lo Pomo. Per il sindaco Scavone «grazie alla donazione della famiglia Alianello si punta a valorizzare il patrimonio che Tito custodisce promuovendo convezioni e protocolli di intesa al fine di far conoscere il Fondo Carlo Alianello al di là del contesto regionale». «C’è una riscoperta di Alianello ha detto Lo Pomo - confinato in una logica di scrittore ideologico, liberale e mai borbonico. Ci sono giornalisti, come Gigi Di Fiore de Il Mattino, che rivalutano l'Alianello storico». L'autore lucano collaborò con “Il Corriere della Sera”, “Il Giornale d'Italia” ed "Il Messaggero". Nel 1952 ricevette il Premio” Valdagno-Marzotto” per "I Soldati del Re" e nel 1963 il “Premio Campiello” per "L'eredità della Priora". Il suo primo romanzo "L'Alfiere" divenne, invece, uno dei primi sceneggiati televisivi prodotti dalla Rai per la regia di Anton Giulio Majano. «Il Mago deluso è rappresentativo di un modo di lavorare di Alianello - ha detto Ellero - si è trasportati in un mondo anteriore alla Guerra. E' un testo anacronistico. L'autore usa un canovaccio che ci riporta di 100 anni indietro. E' un romanzo
Un momento del convegno
che appare un'allegoria». «Il plurilinguismo di Alianello incuriosisce - ha detto Librandi - è un autore critico verso il Risorgimento che vive un cattolicesimo autentico e profondo. L'archivio contiene quaderni, manoscritti, postille, molti inediti e corrispondenze con amici ed editori. Mi piace parlare di una commedia dell'arte poiché i suoi personaggi esprimono giudizi sui dialetti». «Il libro è un'occasione per stare con noi stessi - ha detto Greco - ascoltando qualcuno che ci racconta una storia che ci dà la misura di quello che siamo». «L'obiettivo centrale è quello di individuare strumenti progettuali - ha detto l'assessore alla Cultura del Comune di Tito, Fausto Santarsiero per valorizzare il Fondo Carlo Alianello custodito nella biblioteca comunale e che contiene buona parte dei manoscritti dello scrittore donati dalla famiglia al nostro Comune. L'attaccamento dello scrittore a Tito è dovuto sia alle origini delle madre sia da affetti sentimentali per una donna del paese, amore raccontato nell' “Alfiere”. Per gli studiosi il patrimonio che custodiamo ha perciò un grande valore specie per la ricostruzione della figura di intellettuale che noi vorremmo rendere fruibile ad un pubblico più esteso». Angela Scelzo
PIETRAGALLA - In vitivinicoltura il recupero e soprattutto la tutela delle numerose varietà autoctone assume con il passare del tempo sempre più importanza in modo tale da diversificare le produzioni esistenti sul territorio e proporre così sul mercato dei prodotti strettamente legati alla storia del proprio territorio geografico. E' il caso questo del vitigno "Colatammurro", coltivato nel 1300 in Basilicata in molti comuni e "sopravvissuto" a Pietragalla e a Ruoti. Ed è proprio a Pietragalla denominata "la città dei Palmenti" dove il "Colatammurro" veniva vinificato e dove ci sono diverse decine di produttori contadini che il vino lo producono, si svolgerà la prima giornata di studio per il recupero e la valorizzazione di questo vitigno, organizzata dall'Alsia, in collaborazione con il Comune di Pietragalla, la Provincia di Potenza, la comunità montana Alto Basento e la Camera di commercio di Potenza. Il convegno è in programa oggi e prenderà il via alle 10 in piazza della Civiltà contadina ubicata al centro del Parco Urbano dei Palmenti con un processo di vinificazione dimostrativa e una visita ai palmenti, le 211 grotte scavate nel tufo dove si produce il vino pietragallese, area unica nel suo genere definita "il salotto del vino autoctono lucano". Nel pomeriggio si terrà una tavola rotonda a partire dalle 17 presso il palazzo ducale. In pratica l'obiettivo è quello di orientare il consu-
Uno scorcio dei Palmenti
matore verso la degustazione dei vitigni autoctoni lucani che costituisce la nuova fronteria della vitivinicoltura nazionale ed una nuova opportunità per tanti piccoli produttori per farsi conoscere alla pubblica opinione. Interverranno a questa giornata Rocco Iacovera (sindaco di Pietragalla), Salvatore De Bonis (presidente Associazione Tutela Colatammurro), Rocco Manzella (presidente Pro Loco), Paolo Galante (Commissario Alsia), Gerardo Ferretti (presidente Comunità Montana Alto Basento), Pasquale Lamorte (presidente Camera commercio Potenza). Apriranno i lavori Vito De Filippo, presidente della giunta regionale di Basilicata, e Piero Lacorazza, presidente della Provincia di Potenza. Gli interventi tecnici saranno tenuti da Filippo
Corbo (Regione Basilicata), Francesco Pisani (Alsia), Aldo Corrado (Associazione italiana sommelier) ed Angelo Caputo (Cra Turi - Bari). Interverranno poi Piergiorgio Quarto (presidente regionale Coldiretti), Rocco Graziadei (presidente regionale Confagricoltura), Donato Di Stefano (presidente Regionale Cia) e Eustachio Ricchiuti (presidente regionale Copagri). Le conclusioni saranno affidate a Vincenzo Viti, assessore regionale all'Agricoltura. In serata infine ci sarà la possibilità di degustare in piazza Principe Umberto I° il vino prodotto dal vitigno autoctono "Colatammurro" e i piatti tipici della vendemmia pietragallese, ritrovando così una dimensione dei vini contadini. Antonio Bevilacqua
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8 Potenza e provincia
Lunedì 26 ottobre 2009
9
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
«Ci sono forze negative con fini inconfessabili, le nomine di Stella sono giochi di palazzo»
«Buccico vittima del malcostume» L’analisi politica e l’ultimo vertice notturno del coordinatore Pdl Cosimo Latronico LA sorte dell’amministrazione comunale di Matera sembra ormai segnata, nonostante l’ultima verifica politica, chiesta nella tarda serata di ieri dal coordinatore provinciale del Pdl, Cosimo Latronico, che ha voluto incontrare in extremis il sindaco, Emilio Nicola Buccio e ciò che resta della sua maggioranza di centrodestra. Un estremo tentativo, a poche ore dalla mezzanotte, ovvero dalla scadenza dei fatidici 20 giorni che la legge fissa per rendere formalmente valide le dimissioni del sindaco. La speranza di trovare il bandolo a una matassa politica, che definire intricata è decisamente un eufemismo. L’amministrazione comunale di Matera cade senza un motivo chiaro, conclamato, evidente, nel silenzio assordante dell’opposizione (tranne esempi isolati), sotto i colpi di un trasformismo politico disarmante. E’ questa la lettura di Cosimo Latronico rispetto a quanto avvenuto nelle ultimesettimane. Loabbiamo sentito alla vigilia dell’incontro. «C’erano le migliori condizioni per andare avanti. -spiega il senatore del Pdl, precisando che nelle sue parole non c’è risentimento- L’Ammi-
Cosimo Latronico
nistrazione Buccico cade senza un motivo, è una fine silenziosa, non decisa sulla base di uno strappo politico, nè tantomeno per contrasti sul programma amministrativo. Infatti, oggi non c’è una maggioranza alternativa, ovvero una forza politicacheha schiacciatoquellaal governo. Il Pd, maggiore partito di opposizione, non parla e lascia
chiaramente intravedere di non gradire la disfatta del governo cittadino. C’è un silenzio imbarazzato. Questomi haspinto aragionare su quanto accaduto, perchè bisogna ricordare che quella di Buccico non è una maggioranza abusiva, ma basata sul voto degli elettori, nè si è mai divisa sui contenuti programmatici; ci sono solo forze negative con finalità inconfessabili, che non si assumono le proprie responsabilità». Diversamente si sarebbero raccolte le firme sufficienti a far cadere l’Amministrazione Buccico senza attendere lo scadere dei 20 giorni. «Certo -conferma Latronico- ma questo non è accaduto e vorrà pur dire qualcosa». Poi l’affondo sulla base di una lettura senza veli dei recenti salti politici: «Le civiche sono diventate un partito politico -spiega il coordinatore del Pdl- attraverso un processo che in termini societari si definisce fusione per annessione, cioè l’Udc ha fatto una fusione con i civici per annessione. Per questo si trova fuori da una coalizione a cui apparteneva. Poi c’è questo protagonismo singolare del presidente della Provincia, Franco Stella, che invece di tracciare le linee del suo program-
ma amministrativo che ancora non conosciamo, si infila in un trasformismo politico imbarazzante. Basta leggere le nomine fatte all’Apea e all’Ageforma, dove ha reclutato pezzi di maggioranza e minoranza, provocando la destabilizzazione del quadro politico comunale e venendo meno ai suoi obblighi istituzionali, perchè ha operato conatti monocraticinonrispettando le quote di rappresentanza della minoranza. Insomma, ha messo in campo un’azione eversiva ai danni dell’Amministrazione comunale, approfittando del suo ruolo istituzionale. Se gli amministratori non vengono selezionati in virtù delle proprie capacità, ma utilizzati come merce di scambio, c’è uno spettro inquietante che non ci fa onore; mentre oggi nel Meridione si parla di una politica che dovrebbe riprendersi i propri doveri e avere comportamenti di rigorosa trasparenza, in questo momento a Matera c’è un campionario che fa venire i brividi. E’ l’anticipo di un disfacimento sotto gli occhi di tutti, ci sono i prodromi di una decadenza politica. Una giunta può finire e ne può nascere un’altra, ma resta sullo
sfondo un malcostume politico imperante. In una città capoluogo come Matera, dove la politica dovrebbe avere doti di massima trasparenza, la maggioranza cade senza una mozione di sfiducia, nè c’è stato conflitto sul programma. Un gioco di palazzo con interessi non sempre confessabili annienta il risultato delle urne, le coscienze democratiche non devono stare tranquille, anzi mi aspetto fino alla fine un sussulto di responsabilità che vada oltre gli schieramenti. Io ho registrato qualche incitamento a resistere, a non permettere che questa operazione vada in porto. Buccico avrebbe potuto cambiare certe tendenze, per questo fino all’ultimo cercheremo di far prevalere la vera politica contro le forze negative che saranno un’ombra inquietante sul futuro delle competizioni amministrative». Solo nelle prime ore di stamane si potrà sapere se c’è stato l’auspicato (ma quasi impossibile) “recupero notturno”, o si avvierà l’iter per la nomina del commissario, che sarà un prefetto esterno, come stabilisce la legge per le città capoluogo. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
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Matera
Lunedì 26 ottobre 2009
Un ferrandinese a “L’Eredità” Antonio Pecci è arrivato al duello finale del quiz show di Carlo Conti FERRANDINA - Venerdì sera un lucano di Ferrandina, Antonio Pecciha partecipato al “L’Eredità”, trasmissione targata Rai1. Il quiz show trionfatore di ascolti, tornato dallo scorso 15 settembre è condotto da Carlo Conti. Occhi incollati alla televisione dalle ore 18.50 per seguire l'avventura del corregionale, ma tutto si è concluso al “duello finale”. Anche Pecci è stato accerchiato dalle quattro bellissime “professoresse”, Sara Facciolini, Roberta Morise, Elena Ossola e Angela Tuccia, impegnate con grazia a spiegare gli argomenti trattati nel corso programma. L’Eredità è un game show davvero unico, dove intrattenimento e cultura creano un connubio esplosivo. In dettaglio l’avventura di Antonio si è conclusa alle ore 19.30, ma le sue risposte e livello culturale sono stati apprezzati in diretta anche dallo stesso conduttore. Infatti, al test “Personaggi storici il cui soprannome non è legato ad un precedente personaggio”, il giovane ferrandinese ha affermato e scelto “Pulzella d' Orleans” aggiungendo altri dettagli, ovvero “Giovanna D'Arco”. Conti con esplicita spontaneità ha affermato: «Ma tu
Antonio Pecci
sei bravo, bravo davvero!». Capelli ricci, camicia verde e cravatta nera. Spontaneo e vispo. Un lucano doc davvero determinato. All’indomani della puntata, il Quotidiano
della Basilicata l’ha contattato telefonicamente. Com'è nata l'idea di partecipare a L’Eredità? «Un giorno di settembre, mentre suonavo la mia chi-
tarra pensavo che ne volevo una, di quelle buona, ma il costo elevato non era e non è nelle mie possibilità, quindi mi sono detto perché non partecipare ad un quiz televisivo! Ho affrontato vari step prima di arrivare a Rai Uno. Un casting telefonico, un provino a Roma e dopo negli studi con Carlo Conti». Prima volta ad una trasmissione televisiva Nazionale ? «Assolutamente sì». Ha avuto modo di conoscere dietro le quinte il conduttore? «Certo. E' una persona simpaticissima e affabile. dopo l’eliminazione mi ha anche raggiunto tra i break pubblicitari, mi ha dato una pacca sulla spalla e abbiamo scambiato alcune battute sulla mia “sfortuna” con la concorrente che mi ha preceduto». Come definire questa esperienza? «Fantastica, quasi un sogno. Ho conosciuto gente speciale, soprattutto dietro le quinte». Nella vita Antonio Pecci cosa fa? «Studio e suono. Sono iscritto al secondo anno del corso di laurea di Beni Culturali e con i miei amici di Ferrandina suono come chitarrista nella band “Aiberg”». Maria Anna Flumero
Spendita di monete false Arrestati tre napoletani GRASSANO - Tre napoletani in trasferta lucana per spacciare banconote false. Li hanno arrestati sabato sera in un supermercato di Grassano, ma avevano già mietuto vittime a Pomarico, Ferrandina, Albano di Lucania e Campomaggiore. Una in trasferta da Napoli con banconote false, spese per migliaia di euro. Ai tre arrestati, due donne e un uomo, viene contestata l'associazione per delinquere finalizzata alla spendita di monete false e ricettazione. Il cerchio si è stretto sulla banda che truffava commercianti e cittadini dei piccoli centri lucani. I militari della Stazione di Grassano, con l'ausilio dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia carabinieri di Tricarico e dei vigili urbani, hanno proceduto all'arresto in flagranza di reato di: D.L.B., nato Cercola (Na) classe 1965, e residente Napoli; S.A., nata a
Un posto di blocco dei carabinieri
Napoli, classe 1962; P.S., nata a XCagliari classe 1975, ma di fatto domiciliata a Napoli. Tutti con numerosi precedenti nella banca dati forze dell’ordine. Ulteriori dettagli e approfondimenti saranno forniti nel corso di una conferenza stampa indetta per le ore 10.30 di oggi, presso la sala stampa del comando provinciale dei carabinieri di Matera. provinciamt@luedi.it
Scanzano Jonico
Il progetto “Superiamo le barriere” ha dato assistenza a 47 disabili
Corsaro è il capo della Lega Fnp Cisl
Il punto sul servizio civile
Leonardo Corsaro
SCANZANO JONICO - Leonardo Corsano, 65 anni, è il nuovo capo Lega dei pensionati Cisl di Scanzano. E’stato eletto lunedì scorso dagli iscritti del centro jonico durante l'assemblea alla quale hanno partecipato il segretario generale della Fnp Cisl, Vincenzo Pardi, la coordinatrice materana, Maria Cecca, e tutti gli altri componenti della segreteria regionale, a dimostrazione dell'impegno rinnovato per gli anziani del popoloso centro jonico. «Siamo molto attenti alle questioni che riguardano il mondo degli anziani a Scanzano -ha spiegato in una nota Vincenzo Pardi- la struttura della Fnp è forte ed efficiente e saprà dare il proprio contributo nella politica sindacale di quel territorio. Tutti coloro i quali hanno problemi o esigenze, possono rivolgersi alla nuova Lega ed all'ufficio cittadino della Cisl.
Avranno tutte le risposte di cui necessitano». Entusiasta e pieno di voglia di fare, il nuovo capo Lega che promette impegno massimo al fine di migliorare la qualità della vita degli anziani e dei pensionati di Scanzano: «Lavorerò -ha detto Corsano- in piena sintonia con il segretario cittadino della Cisl, Roberto Dolce, per fare in modo che i tanti problemi che attanagliano il mondo della terza età, possano trovare facile soluzione. Con l'impegno ed il sacrificio -ha concluso il nuovo leader locale dei pensionati Cisl- di tutti i componenti della Lega che ringrazio per avermi votato, ce la faremo». Un nuovo slancio per questa sezione del sindacato Cisl che da sempre si batte per risolvere tanti problemi a una categoria sociale piuttosto vulnerabile come quella dei pensionati. provinciamt@luedi.it
Incontro con gli operatori dell’Asm in convegno a Matera CONTENUTI e finalità del progetto di Servizio Civile denominato “Superiamo le Barriere”, realizzato dall'Azienda sanitaria locale di Matera, saranno illustrati nel corso di un convegno in programma domani a Matera, con inizio alle 9 presso la Mediateca provinciale. L'iniziativa sarà illustrata da direttori di Distretto della Asm, Vito Cilla e Vincenzo Denisi. Seguiranno gli interventi del direttore generale dell'Azienda sanitaria, Vito Gaudiano, sul servizio civile nella Asm, di Lucia Cicolelli sul Servizio Civile nella Regione Basilicata e di Angela Lettieri sui progetti regionali. Contributi al dibattito verranno dall'assessore ai Servizi sociali del Comune di Montescaglioso, Rocco Di Taranto, da operatori, partecipanti al progetto, da Gianleo Iosca responsabile del Centro Servizi volontariato di Matera. Concluderà i lavori l'assessore regionale al Dipartimento Sicurezza sociale Antonio Potenza. I volontari impegnati nel progetto sono stati complessivamente 20, divisi in gruppi di 4 per ciascuna sede (Bernalda,Ferrandina,Grassano,Materae Montescaglioso). I diversamente abili assistiti sonostati intotale 47così distinti: 11 a Bernalda, 6 sia a Ferrandina che a Grassano, 16 a Matera e 8 a Montescaglioso, privilegiando la qualità del rapporto da costruire e non la quantità dei casi. Le attività svolte hanno riguardato interventi di sostegno e affiancamento nelle attività quotidiane di carattere socio-sanitario. Nello specifico si è trattato di acquisto dei farmaci, la mobilizzazione spicciola, le pratiche e le richieste di servizio
sociale e, soprattutto, tanta compagnia. In alcuni casi sono state svolte anche attività prettamente sociali (commissioni di vita quotidiana, inserimento in attività di socializzazione presso agenzie specifiche ecc.) ritenute importanti per lo stato di salute delle persone interessate. «Il Servizio Civile -hanno detto i direttori di Distretto, Vito Cilla e Vincenzo Denisiè un ulteriore strumento di costruzione della integrazione socio-sanitaria attraverso occasioni concrete di lavoro congiunto sui diversamente abili con i Comuni, responsabili della parte socio-assistenziale». Positivo anche il giudizio del Direttore generale della Asm Vito Gaudiano. provinciamt@luedi.it
Un mezzo attrezzato per i disabili
Comunali a Montalbano Jonico La Fiamma Tricolore si organizza MONTALBANO JONICO - Mentre nel circolo del Partito democratico si fa la conta dei voti per scegliere il segretario nazionale, anche la Fiamma Tricolore di Montalbano Jonico comincia, al suo interno, a fare i conti in vista di una lista da approntare per le amministrative comunali della prossima primavera. «Nel corso dell'assemblea di iscritti e simpatizzanti della Fiamma Tricolore di Montalbano Jonico -si legge in una notaconvocata per le elezioni amministrative, si è dato inizio ad un percorso politicoelettorale che potrebbe anche approdare a una lista civica di orientamento di centrodestra, ma anche aperta a tutti coloro che sono interessati alle buone sorti della propria comunità. Al momento -sottolinea la nota- si lavora a 360 gradi. In tale ottica sono stati presi già alcuni importanti contatti con cittadini e cittadine non iscritti ad alcun par-
tito, proprio perchè si vuole quanto più possibile fare ricorso a tutte le energie presenti sul territorio, da utilizzare al meglio nella vita amministrativa della nostra città. Contestualmente, è stato fissato un calendario di incontri al fine di giungere quanto prima alla formazione di una forte lista di ispirazione sociale e popolare. Al momento -tiene a specificare la Fiamma montalbanese- non ci sono nemmeno preclusioni nei confronti di altre liste di centrodestra in fase di allestimento, con l'unica condizione che si abbia un rapporto della massima lealtà e rispetto politico per tutti». Si aprono i giochi delle candidature e delle alleanze, dunque, a Montalbano Jonico, per garantire un governo della città per il prossimo quinquennio. Anna Carone provinciamt@luedi.it
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10 Matera e provincia «Volevo comprarmi una chitarra, allora ho deciso di tentare la fortuna in televisione»
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LunedĂŹ 26 ottobre 2009
15
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
La lunga rincorsa del Matera Serie D
Ottava rete in campionato per Albano. Francavilla ko in casa da pagina 30 a pagina 33
Lega Pro
Proteste di Potenza e Melfi Le decisioni arbitrali non convincono da pagina 17 a pagina 29
Basket A e B Dilettanti
Irriconoscibile Bawer col Palestrina Publisys ko con l’onore delle armi Pesante sconfitta per la Bbc Bernalda da pagina 42 a pagina 45
Volley
La Medical Center cade al tie-break Il Lauria concede il bis in casa Nette vittorie per Livi e Giocoleria a pagina 46
Motomondiale
Valentino Rossi si laurea campione del mondo per la nona volta a pagina 47
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Sport
Lunedì 26 ottobre 2009
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Parma
43’ pt Valdes (rig), 7’ st Tiribocchi 32’ st Paloschi, 39’ st Peluso
2-0
Cagliari-Genoa
3-2
Chievo-Milan
1-2
Fiorentina-Napoli
0-1
Inter-Catania
2-1
Palermo-Udinese
1-0
Roma-Livorno
0-1
Sampdoria-Bologna
4-1
Siena-Juventus
0-1
21’ pt Mesto, 10’ st Biondini, 14’ st Floccari 33’ st Nenè (rig.), 42’ st Lazzari 7’ pt Pinzi, 36’ st Nesta, 47’ st Nesta 43’ st Maggio
13’ pt Muntari, 32’ pt Sneijder 41’ Mascara (rig.) 42’ st Bovo
40’ pt Tavano
8’ pt Pazzini. 17’ pt Mannini, 33’ pt Mannini 26’ pt Ziegler, 17’ st Osvaldo 26’ st Amauri
Prossimo turno
10ª giornata 28/10/2009 ore 20,45
Bologna-Siena Catania-Chievo Genoa-Fiorentina Inter-Palermo (29/10 ore 20,45) Juventus-Sampdoria Lazio-Cagliari Livorno-Atalanta Napoli-Milan Parma-Bari Udinese-Roma
giornata
Marcatori
3-1
Bari-Lazio
11’ pt Barreto; 24’ st Meggiorini
9ª
INTER SAMPDORIA JUVENTUS PALERMO FIORENTINA MILAN BARI PARMA NAPOLI GENOA CHIEVO ROMA UDINESE CAGLIARI LAZIO ATALANTA CATANIA BOLOGNA LIVORNO SIENA
22 20 18 15 15 15 14 14 13 13 11 11 11 10 10 9 7 6 6 5
9
7
1
1 21 6
5
4
1
0 10 4
4
3
0
1 11 2 15 +3
9
6
2
1 17 8
5
4
1
0 13 4
4
2
1
1
4
4
9 +1
9
5
3
1 13 7
4
2
2
0
5
2
5
3
1
1
8
5
6 +1
9
4
3
2 12 9
5
3
2
0
9
5
4
1
1
2
3
4
3
-4
9
4
3
2
8
6
5
3
1
1
4
1
4
1
2
1
4
5
2
-4
9
4
3
2
8
9
4
2
1
1
3
5
5
2
2
1
5
4
-1 -2
9
3
5
1 10 5
5
2
2
1
6
2
4
1
3
0
4
3
5
9
4
2
3 10 12 4
3
0
1
4
3
5
1
2
2
6
9
-2 -3
9
4
1
4 12 14 4
3
1
0
7
3
5
1
0
4
5 11 -2 -4
9
4
1
4 16 19 4
2
1
1
9 10 5
2
0
3
7
9
-3 -4
9
3
2
4 11 10 5
1
1
3
7
8
4
2
1
1
4
2
1
9
3
2
4 15 16 4
2
0
2
6
6
5
1
2
2
9 10 -1 -6
9
3
2
4 12 13 5
3
1
1 10 7
4
0
1
3
2
6
-1 -8
9
3
1
5 10 12 4
1
0
3
6
9
5
2
1
2
4
3
-2 -7
9
2
4
3
7 10 5
1
2
2
4
6
4
1
2
1
3
4
-3 -9
9
2
3
4
9 11 5
1
2
2
4
4
4
1
1
2
5
7
-2 -10
9
1
4
4
9 13 4
1
2
1
5
5
5
0
2
3
4
8
-4 -10
9
1
3
5
7 14 4
1
1
2
4
6
5
0
2
3
3
8
-7 -11
9
1
3
5
3 10 4
0
2
2
1
3
5
1
1
3
2
7
-7 -11
9
1
2
6
7 13 5
0
2
3
2
5
4
1
0
3
5
8
-6 -14
-5
-8
9 RETI: Di Natale (2 rig) (Udinese) 6 RETI: Totti (2 rig) (Roma); Pazzini (Sampdoria) 5 RETI: Milito (1 rig) (Inter); Hamsik (Napoli); Mannini (Sampdoria) 4 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Pellissier (Chievo) 3 RETI: Jeda (2 rig) (Cagliari); Morimoto (Catania); Marcolini (Chievo); Gilardino, Jovetic (1 rig) (Fiorentina); Floccari (1 rig), Mesto (Genoa); Etòo (1 rig), Stankovic (Inter); Iaquinta, Trezeguet (Juventus); Cruz (1 rig) (Lazio); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Cavani, Miccoli (1 rig) (Palermo); Paloschi (Parma); De Rossi (Roma) 2 RETI: Valdes (1 rig) (Atalanta); Barreto (Bari); Adailton, Di Vaio (1 rig), Osvaldo (Bologna); Dessena, Nenè (1 rig) (Cagliari); Martinez, Mascara (1 rig)(Catania); Bogdani, Pinzi (Chievo); Crespo, Kharja (2 rig), Sculli, Zapater (Genoa); Maicon, Sneijder (Inter); Amauri, Diego (Juventus); Zarate (1 rig) (Lazio); Nesta, Ronaldinho (1 rig) (Milan); Lavezzi, Maggio (Napoli); Budan (Palermo); Bojinov, Galloppa (Parma); Padalino (Sampdoria); Calaiò, Maccarone (Siena)
Nesta trascina il Milan, Cosmi gela l’Olimpico ROMA LIVORNO
0 1
ROMA (4-4-2): Doni 5.5; Cassetti 5, Mexes 6, Burdisso 6, Riise 6; Taddei 5 (26'st Pit 5), De Rossi 5.5, Faty 5 (14'st Baptista 5), Perrotta 5.5; Menez 5.5 (1'st Guberti 6.5), Vucinic 4.5. In panchina: Lebont, Andreolli, Brighi, Okaka. Allenatore: Ranieri 5. LIVORNO (3-5-2): De Lucia 4; Perticone 6 (25'pt Galante 6), Knezevic 6.5, Miglionico 6; Raimondi 6.5, Pulzetti 6.5 (20'st Benussi 6.5), Bergvold 6 (9'st Filippini 6), Moro 6, Pieri 6; Candreva 6.5, Tavano 6.5. In panchina: Diniz, Marchini, Lucarelli, Cellerino. Allenatore: Cosmi 6.5.
CHIEVO MILAN
1 2
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 8; Frey 6, Morero 6.5, Mandelli 6, Mantovani 7; Luciano 6.5, Iori 6 (40' st Bentivoglio sv), Marcolini 6.5 (35' st Ariatti sv); Pinzi 7.5; Pellissier 6.5, Bogdani 6.5 (22' st Granoche 6) In panchina: Squizzi, Scardina, Sardo, Gasparetto. Allenatore: Di Carlo 6.5 MILAN (4-3-3): Dida 7.5; Oddo 5.5, Nesta 8.5, Thiago Silva 6.5, Antonini 6 (43' st Zambrotta sv); Flamini 6, Pirlo 6, Seedorf 6; Pato 6, Huntelaar 4.5 (15' st Borriello 6.5), Ronaldinho 6 (35' st Inzaghi sv). In panchina: Roma, Favalli, Strasser, Verdi. Allenatore: Leonardo 6 ARBITRO: Bergonzi di Ge-
ARBITRO: Russo di Nola 6.5. MARCATORI: 40'pt Tavano. NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Pulzetti, De Lucia, Cassetti, Miglionico. Espulso al 18'st De Lucia per doppia ammonizione. Angoli: 8-2 per la Roma. Recupero: 2', 4'. ROMA - Alla Roma di Ranieri manca Totti e manca la luce. Così ne approfitta il Livorno di Serse Cosmi (al suo esordio sulla panchina toscana) che cala l’asso Tavano e porta a casa i tre punti. Roma spenta, Livorno un po’ fortunato che però riesce a resistere nonostante l’espulsione di De Lucia. nova 6 RETI: 7' pt Pinzi, 36' st Nesta, 47' st Nesta NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 22.000 circa. Angoli: 7-6 per il Milan. Ammoniti: Mandelli, Pinzi, Flamini. Recupero: 1'; 5 VERONA – Terza vittoria consecutiva, e ancora in rimonta, per il Milan. I rossoneri passano al Bentegodi battendo 2-1 il Chievo grazie ad una doppietta di Alessandro Nesta. Partita sbloccata al 7’ dal gol di Pinzi, poi l’assedio del Milan, i miracoli di Sorrentino e la doppietta di Nesta, in gol con due colpi di testa all’81’ e al 92’. Con questa vittoria i rossoneri salgono al quarto posto in classifica in coabitazione con Fiorentina e Palermo.
PALERMO UDINESE
BARI LAZIO
2 0
BARI (4-4-2): Gillet 6.5; A. Masiello 6.5, Ranocchia 7, Bonucci 7, S.Masiello 6.5; Alvarez 7, Donati 6.5, Almiron 7.5 (33'st Koman sv), Allegretti 7 (17'st Gazzi 6.5); Barreto 6.5 (23'st Meggiorini 7), Kutuzov 7 In panchina: Padelli, Stellini, Belmonte, Langella Allenatore: Ventura 7 LAZIO (3-4-1-2): Muslera 6; Diakitè 5, Cribari 5 (1'st Cruz 4.5), Radu 6; Lichtsteiner 5, Brocchi 5 (20'st Dabo 4), Matuzalem 5, Kolarov 4.5; Mauri 5 (1'st Foggia 5); Zarate 6, Rocchi 4 In panchina: Bizzarri, Perpetuini, Eliseu, Makinwa. Allenatore: Ballardini
FIORENTINA NAPOLI
0 1
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 8; De Silvestri 6, Gamberini 6.5, Natali 6 (28'st Comotto 6), Gobbi 6; Montolivo 6.5, Zanetti 7; Santana 6 (30' pt Jorgensen 6), Jovetic 6, Vargas 6.5; Mutu 5 (1'st Gilardino 6.5). In panchina: Avramov, Pasqual, Donadel, Castillo. Allenatore: Prandelli 6. NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6.5; Grava 6, Rinaudo 6.5, Contini 6.5; Maggio 6.5, Pazienza 6.5, Gargano 6, Aronica 6; Lavezzi 6.5 (45'st Datolo sv), Hamsik 6.5; Quagliarella 5 (42'st Denis 6.5). In panchina: Iezzo, Bogliacino, Cigarini, Pià, Rullo. Allenatore: Mazzarri 6.5.
1 0
PALERMO (3-4-1-2): Sirigu 7; Goian 6.5, Bovo 7, Migliaccio 7; Cassani 6, Simplicio 6, Bresciano 6, Balzaretti sv (5' pt Blasi 6.5); Pastore 5 (14' st Budan 6); Cavani 6 (37' st Succi sv), Miccoli 6. In panchina: Rubinho, Melinte, Bertolo, Nocerino. Allenatore: Zenga 6. UDINESE (4-4-2): Handanovic 7; Basta 6.5, Coda 6, Zapata 6, Pasquale 6; Pepe 6.5 (32' st Floro Flo-
5 ARBITRO: Peruzzo di Schio 7 MARCATORI: 11'pt Barreto; 24'st Meggiorini NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 20.000 circa. Angoli: 7-2 per la Lazio. Espulso al 37'st Dabo per una brutta entrata su Alvarez. Ammoniti: Almiron, Ranocchia, Foggia, Alvarez, Diakitè. Recupero: 1'; 5'. BARI - Non si ferma più il Bari di Ventura. Batte 2-0 la Lazio e vola in classifica a fare compagnia alle grandi. Strepitoso Almiron in regia. Un giocatore ritrovato. E poi i pugliesi hanno la miglior difesa del campionato. ARBITRO: Morganti di Ascoli 7. MARCATORE: 43'st Maggio. NOTE: giornata buona, terreno in buone condizioni, spettatori 32.000. Angoli 7-1 per la Fiorentina. Espulso al 20'st Mazzarrio per proteste. Ammoniti Grava, Aronica, Contini, Zanetti, Maggio, Gamberini. Recupero: 1'; 4'. Al 35'st Frey ha parato un calcio di rigore tirato da Quagliarella. FIRENZE - Maggio regala tre punti bellissimi a Mazzari (espulso) e ridimensiona la bella Fiorentina di questo inizio stagione. Il gol dell’ex gela il “Franhi”. Strepitoso Frey, para anche un rigore. Ma non basta.
res sv), Inler 6, D’Agostino 6.5 (36' st Sammarco sv), Asamoah 6 (46' st Corradi sv); Sanchez 7; Di Natale 6.5. In panchina: Belardi, Felipe, Lukovic, Lodi. Allenatore: Marino 6.5. ARBITRO: De Marco di Chiavari 6. MARCATORE: 42' st Bovo. NOTE: Giornata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 21.034 per un incasso di 270 mila euro. Angoli: 11-7 per l'Udinese. Ammoniti: Bovo, Sanchez, Migliaccio, Basta. Recupero: 1'; 4'.
CAGLIARI GENOA
3 2
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Canini 6, Lopez 5.5, Astori 5.5, Agostini 6; Dessena 5.5 (20' st Lazzari 6.5), Conti 6.5, Biondini 6.5; Cossu 7 (44' st Barone sv); Jeda 5.5 (24' st Matri 6), Nenè 6. In panchina: Lupatelli, Marzoratti, Parola, Larrivey. Allenatore: Allegri 6. GENOA (4-3-3): Amelia 5.5; Papastathopoulos 5.5, Moretti 5, Biava 5.5, Bocchetti 5.5; Rossi 5, Milanetto 5.5, Juric 6 (30' pt Zapater 5.5); Palladino 6 (36' st Esposito sv), Floccari 6 (18' st Sculli), Mesto 5.5. In panchina: Russo, Modesto, Palacio, Crespo. Allenatore: Gasperini 5.5.
SIENA JUVENTUS
0 1
SIENA (4-3-1-2): Curci 6.5; Terzi 6 (13'st Rosi 6), Ficagna 6, Brandao 6, Del Grosso 6; Vergassola 6, Codrea (37'st Paolucci sv), Ekdal 6.5; Jajalo 6.5; Calaiò 5.5 (27'st Reginaldo 6), Maccarone 5.5. In panchina: Ivanov, Rossi, Garofalo, Jarolim. Allenatore: Micarelli (Giampaolo squalificato) 6 JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6.5; Grygera 5.5 (1'st Caceres 6), Legrottaglie 6, Chiellini 7, Molinaro 6 (9'st Camoranesi 6); Felipe Melo 6, Poulsen 6, De Ceglie 6; Diego 6.5 (42'st Sissoko sv); Amauri 6.5, Trezeguet 6. In panchina: Manninger, Gros-
ATALANTA PARMA
3 1
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 7; Garics 6, Peluso 7, Pellegrino 5.5 (20' st Talamonti 6), Bellini 5.5; Padoin 6.5, De Ascentis 6.5 (37' pt Barreto 6), Guarente 6, Valdes 6.5; Doni 5.5 (31' st Ceravolo sv); Tiribocchi 7. In panchina: Coppola, Madonna, Caserta, Radovanovic, Ceravolo. Allenatore: Conte 6 PARMA (3-5-2): Mirante 6; Zaccardo 5.5, Panucci 5, Lucarelli 6; Zenoni 5.5,
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 6.5. MARCATORI: 21' pt Mesto, 10' st Biondini, 14' st Floccari, 33' st Nenè (rig.), 42' st Lazzari. NOTE: giornata di sole, terreno di gioco in non perfette condizioni. Angoli: 5-2. Espulsi Moretti al 32' st per doppia ammonizione e al 48' st il dg del Genoa, Fabrizio Preziosi. Ammoniti: Canini, Astori, Cossu, Rossi, Papastathopoulos, Floccari e Milanetto. Recupero: 2'; 5'. CAGLIARI - Alla fine la spunta il Cagliari. E’ Lazzari a mettere il sigillo a una gara infinita. Il Genoa due volte in vantaggio non riesce a portare a casa neanche un punto. Amelia ancora una volta poco brillante. so, Cannavaro, Giovinco. Allenatore: Ferrara 6 ARBITRO: Tagliavento di Terni 6 MARCATORE: 26'st Amauri NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreo in buone condizioni. Spettatori: 15mila circa. Ammoniti: Legrottaglie, Codrea, Camoranesi. Angoli: 4-2 per la Juventus. Recupero: 2'; 4'. SIENA - Amauri s’è sbloccato, e la Juve intasca tre punti importantissimi a Siena per tenere il passo dell’Inter (e della sorprendete Sampdoria). L’italobrasiliano inzucca bene su punizione di Diego e batte Curci a venti minuti dal termine. Poi la Juve regge bene e porta a casa la vittoria.
Morrone 6, Galloppa 6 (19' st Antonelli 6), Dzemaili 5.5, Castellini 5 (19' st Lanzafame 5.5); Amoruso 5.5 (31' st Paloschi 6.5), Bojinov 5.5. In panchina: Pavarini, Lunardini, Dellafiore, Cordova. Allenatore: Guidolin 5.5 ARBITRO: Romeo di Verona 6 MARCATORI: 43' pt Valdes (rig), 7' st Tiribocchi, 32' st Paloschi, 39' st Peluso. NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 22.000 circa. Angoli: 7-3 per il Parma. Ammoniti: Panucci, Dzemaili, Peluso. Recupero: 1'; 4'.
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16 Sport
Risultati e classifica Cosenza-R. Marcianise 76’ Manco (RM), 95’ Danti (C)
10ª giornata Marcatori
1-1
Portogruaro-Cavese
0-0
Ravenna-Giulianova
2-0
Reggiana-Foggia
9’ (a) Mei (F), 37’ Rossi (R), 44’ (r), 59’ e 66’ Salgado (F), 49’ Alessi (R), 69’ (r) Stefani (R)
3-4
Spal-Pescara
0-1
Taranto-Potenza
2-2
PESCARA
22
10 6
4
0 15 8
5
5
0
0
8
2
5
1
4
0
7
6
7 +2
PORTOGRUARO
20
10 6
2
2 14 8
5
2
2
1
6
4
5
4
0
1
8
4
6
VERONA
19
9
5
4
0 12 2
4
2
2
0
6
2
5
3
2
0
6
0 10 +2
TERNANA
18
10 6
0
4 15 9
5
4
0
1 12 4
5
2
0
3
3
5
6
-2
RAVENNA
15
10 4
3
3 12 9
5
2
2
1
7
4
5
2
1
2
5
5
3
-5
4’ Catania (P), 76’ Mezavilla (T), 86’ Polani (P), 91’ Correa (T)
COSENZA
14
10 3
5
2 13 10 5
1
4
0
6
2
5
2
1
2
7
8
3
-6
Ternana-Rimini
3-0
TARANTO
14
10 3
5
2
6
2
3
1
5
4
4
1
2
1
4
3
2
-8
V. Lanciano-Andria
2-2
RIMINI
13
10 4
1
5 10 14 5
3
1
1
8
5
5
1
0
4
2
9
-4 -7
25’ Morante (VL), 46’ pt e 77’ Ottobre (AB), 69’ (r) Improta (VL)
PESCINA
12
9
3
3
3
5
1
2
2
3
4
4
2
1
1
5
2
2
Verona-Pescina
REGGIANA
12
10 3
3
4 15 14 6
3
1
2 12 8
4
0
2
2
3
6
1 -10
CAVESE
12
10 2
6
2
6
4
2
2
0
5
3
6
0
4
2
1
3
0
V. LANCIANO
12
10 2
6
2
9 12 5
1
2
2
5
9
5
1
4
0
4
3
-3 -8
GIULIANOVA
45’ Ciuffetelli, 77’ Packer
14’ Bonanni
27’ e 45' (r) Tozzi Borsoi, 90’ Perney
Post.
Stasera, ore 20:45
Prossimo turno
11ª giornata 01/11/09 ore 14.30
Andria-Reggiana Cavese-Cosenza Giulianova-Verona Pescara-Taranto Pescina-Spal Portogruaro-Ternana Potenza-Foggia R. Marcianise-V. Lanciano Rimini-Ravenna
9
8
7
6
6
0
-7
-6
11
10 2
5
3
9 12 5
1
3
1
6
6
5
1
2
2
3
6
-3 -9
SPAL
9
10 1
6
3
9 11 5
0
2
3
3
6
5
1
4
0
6
5
-2 -11
FOGGIA
9
10 2
4
4
9 17 5
0
3
2
3
6
5
2
1
2
6 11 -8 -10
R. MARCIANISE
8
10 2
2
6
9 14 4
0
1
3
2
6
6
2
1
3
7
ANDRIA
8
10 2
2
6
7 13 5
2
1
2
2
2
5
0
1
4
5 11 -6 -12
POTENZA
6
10 1
3
6
7 16 5
1
1
3
4
8
5
0
2
3
3
8
8
5 RETI: Selva (Verona) 4 RETI: Biancolino (Cosenza); Stefani (2) (Reggiana) 3 RETI: Scotto (Cosenza); Salgado (1) (Foggia); Olivi (Pescara); Bocalon (Portogruaro); Polani (Potenza); Packer (Ravenna); Tedesco (R.Marcianise); Rossi (1) e Temelin (Reggiana); Frara (Rimini); Corona (1) (Taranto); Tozzi Borsoi (2) (Ternana) 2 RETI: Ottobre (Andria); Varriale (Cavese); Campagnacci (2) e Melchiorri (Giulianova); Improta (2) (Lanciano); Artistico, Bonanni (1), Ganci (1) e Sansovini (Pescara); Altinier, Cunico e Marchi (Portogruaro); Catania (Potenza); Ciuffetelli e Piovaccari (Ravenna); Alessi (Reggiana); Tulli (1) (Rimini); Arma e Bazzani (Spal); Correa e Innocenti (Taranto); Concas, Lacheheb e Noviello (Ternana); Berrettoni e Ceccarelli (Verona) 1 RETE: 78 giocatori
-5 -10
-9 -14
Il Pescara vince per la prima volta in trasferta davanti a oltre 1000 tifosi al seguito
Per la fuga basta Bonanni La Spal avrebbe meritato qualcosa in più, ma Pinna è superlativo SPAL PESCARA
0 1
Verona vuol rispondere
SPAL (4-3-1-2): Capecchi 5,5; Bortel 6,5, Zamboni 6, Ghetti 6, Cabeccia 5,5; Schiavon 6,5, Migliorini 6 (27’ st Bracaletti 6), Bedin 5 (1’ st Marongiu 6); Centi 5,5 (19’ Cazzamalli 6); Cipriani 6, Bazzani 6,5. A disp.: Ioime, Lorenzi, Quintavalla, Laurenti. All.: Dolcetti 5,5. PESCARA (4-4-2): Pinna 7; Zanon 6, Olivi 6,5, Mengoni 6,5, Vitale 6; Gessa 6 (38’ st Romito sv), Coletti 6,5, Dettori 6,5, Bonanni 7 (17’ st Tognozzi 6); Sansovini 6,5, Ganci 6,5 (28’ st Carboni 6). A disp.: Bartoletti, Medda, Zappacosta, Zizzari. All.: Cuccureddu 6,5. ARBITRO: Corletto da Castelfranco Veneto 5,5. RETE: pt 13’ Bonanni. NOTE: spettatori 4000 circa di cui un migliaio provenienti da Pescara. Ammoniti: Bazzani, Ghetti, Marongiu, Olivi. FERRARA.Vince per la prima volta in trasferta il Pescara e guadagna il primato solitario in attesa che recuperi il Verona. Pratica, concreta, essenziale, la formazione di Cuccureddu segna dopo nemmeno un quarto d’ora e poi difende il vantaggio con un’organizzazione tattica esemplare. Match dai tanti significati: i padroni di casa ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale davanti al pubblico amico, biancazzurri pescaresi lanciati dopo la conquista del primato in classifica in coabitazione con Verona e Portogruaro. Giornata calda a Ferrara, e pubblico delle grandi occasioni con un clima di folklore e tifo indubbiamente da categoria superiore. Nella Spal, al fianco dell’ex Bazzani, esordisce dal primo minuto il neo acquisto Giacomo Cipriani, dopo il debutto
VERONA-PESCINA VG (OGGI, ORE 20:30) VERONA. Ballotaggio in attacco: Remondina deve decidere se lanciare dal primo minuto il rientrante Julien Rantier o se dare ancora spazio a Ciotola. Selva si è allenato poco in settimana per noie muscolari ma la sua presenza non è in dubbio. In caso di defezione in extremis è pronto Colombo. In difesa è previsto il rientro di Ceccarelli dopo la squalifica, con Anselmi che partirà dalla panchina. INDISPONIBILI: Campagna. SQUALIFICATI: nessuno. AVEZZANO. Infermeria affollatissima e grandi probabilità di debutto dall'inizio per Cesar. In alternativa è pronto Rebecchi. Cappellacci si copre le spalle e schiera una sola punta, Choutos, alle cui spalle dovrebbe giostrare in appoggio Laboragine. Tra gli infortuanti preoccupa Ferraresi il cui stop potrebbe anche diventare molto lungo. INDISPONIBILI: Bettini, Berra, Ferraresi, Giordano, Pomponi, Franciel. SQUALIFICATI: nessuno. Probabili formazioni: VERONA (4-3-3): Rafael; Cangi, Ceccarelli, Comazzi, Pugliese; Russo, Esposito, Pensalfini; Rantier, Selva, Berrettoni. A disp.: Ingrassia, Massoni, Anselmi, Garzon, Farias, Ciotola, Colombo. All.: Remondina. PESCINA (4-4-1-1): Bifulco; Locatelli, Petitto, Blanchard, Birindelli; Cruciani, Censori, De Angelis, Cesar; Laboragine; Choutos. A disp.: Merletti, Di Berardino, Molinari, Bettega, Rebecchi, Pica, Cipolla. All.: Cappellacci. ARBITRO: Gambini di Roma 1. ASSISTENTI: Guiducci e Bordini. Il tiro vincente di Bonanni che ha regalato i tre punti al Pescara
con gol a Giulianova. Prima battute di gara di grande equilibrio con un leggero predominio territoriale da parte degli estensi che si affidano soprattutto alle sponde di Bazzani, mentre il Pescara agisce di rimessa e dopo 5 minuti Ganci quasi approfitta di un intervento non perfetto di Capecchi. Al 13’ poi passano gli abruzzesi: Zanon crossa dalla destra e Bonanni al volo dal limite trova con un tiro perfetto l’angolino alla sinistra di Capecchi. Spal colpita
a freddo mentre il Pescara gioca sulle ali dell’entusiasmo portando spesso Ganci ad infastidire la difesa estense: più difficoltosa la manovra spallina affidata unicamente ai lanci lunghi per le punte. Al 27’ si accende una mischia in campo fra Bazzani e Olivi, entrambi ammoniti. Al 40’ lancio di Migliorini, Bazzani svetta in anticipo ma è provvidenziale l’anticipo di Olivi in angolo a salvare la porta di Pinna. Il primo tempo non dice altro con le due
squadre a darsi, con grande equilibrio, battaglia in mezzo al campo. Novità nella Spal a inizio ripresa nelle file della Spal: in campo Marongiu, altro trequartista, al posto di Bedin. Non cambia, anche nelle prime battute del secondo tempo, il tema della partita: si lotta molto a centrocampo anche se i padroni di casa con maggior qualità offensiva si fanno più intraprendenti. Al 10’ occasionissima per Schiavon, servito da Bazzani, che cerca di scavalcare Pinna
con un pallonetto, bravo il portiere pescarese ad alzare le mani e ribattere. Prova a fare la stessa cosa Sansovini due minuti dopo ma Capecchi è attento e controlla il pallone senza problemi. Entrano anche Tognozzi al posto di un esausto Bonanni nel Pescara, mentre Cazzamalli al posto di Centi nella Spal porta centimetri e sostanza a centrocampo. I padroni di casa spingono alla ricerca del pareggio ma gli uomini di Cuccureddu proteggono con il coltello tra i
denti la loro area. Gli estensi perdono poi Migliorini colpito da crampi e rilevato da Bracaletti Al 34’ la miglior occasione spallina con Cazzamalli che svetta in area di testa sugli sviluppi di un corner: Pinna in due tempi è miracoloso e salva il risultato. Due minuti dopo ci prova, sempre di testa, Bazzani. Il pari sarebbe quindi il risultato più giusto, ma nonostante i diversi tentativi, i padroni di casa lasciano il campo a testa bassa. Federico Pansini
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Sport 17
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
A Taranto è raggiunto due volte con reti contestate per fuorigioco
Capuano resuscita il Potenza Vanno in gol Catania e Polani, ma non basta per vincere TARANTO POTENZA
2 2
TARANTO (4-3-3) Bremec 5, Calori 5 (1' st Felci), Migliaccio 5,5, Viviani 5, Bolzan 5,5; Mezavilla 5,5, Quadri 5, Giorgino 6 (26' st Correa 6); Corona 5,5, Berretti 6 (18' st Russo 5,5), Scarpa 5,5. A disp.: Barasso, Prosperi, Nocentini, Magallanes. All.: Brucato 5,5 POTENZA (3-5-1-1) Tesoniero 7, Porcaro 6, Cardinale 7, Chiavaro 6,5; Lucenti 6,5 (12' st Vanacore 6), Profeta 6,5, De Simone 7 (27 st Giannusa 5,5), Berardi 6,5, Frezza 6; Catania 7,5; De Cesare 6 (12' st Polani 7). A disp.: Gragnaniello, Barbato, Lolaico, Nappello. All.: Capuano 6,5 ARBITRO: Barbiero di Vicenza 5 RETI: 3' pt Catania, 31' st Mezavilla, 41' st Polani, 46' st Correa. NOTE: Spettatori 5.000 circa. Ammoniti: Frezza (P), Profeta (P), Berardi (P), Tesoniero (P), Scarpa (T), Catania Angoli: 7-2 per il Taranto. Recupero: pt 2'; st 5' TARANTO Viva Capuano. Il cambio di panchina rivitalizza il Potenza che coglie un buon punto a Taranto. Il tecnico salernitano conferma la sua proverbiale statistica: mai perdente allo Iacovone nei campionati professionisti. I rammarici sono evidenti: due volte il Potenza in vantaggio e due volte raggiunto dai pugliesi su gol viziati da posizioni dubbie dei suoi realizzatori. Lucani rivoluzionati dal timoniere salernitano. Esordiscono il portiere Tesoniero, mentre tornano titolari Porcaro e Profeta. Formazione profondamente giovane. Dal 4-4-2 di Monaco, si passa ad un più difensivo 3-5-1-1. Anche il Taranto cambia qualcosa. Rispetto all'undici rossoblù abituale gioca Giorgino al posto di Felci, mentre Berretti compone il trio d'attacco con Scarpa e Corona. La maledizione (per il Taranto) di Capuano sembra funzionare sin da subito: al 3' retropassaggio corto di Viviani, Catania (peraltro un altro ex) si intromette, vince il rimpallo con Bremec e insacca a porta vuota. Cade dopo 417 minuti l'imbattibilità del portiere ionico. Una doccia gelata per lo Iacovone, un brivido dolce per i duecento tifosi
Eziolino Capuano. A sinistra il gol dell’1-0 segnato da Catania che dribbla il portiere tarantino Bremec
potentini in Curva Sud. Ora l'atteggiamento dei rossoblù ospiti si accentua nella fase di contenimento. Il Taranto, dopo il prevedibile attimo di smarrimento, si scuote. Su punizione di Quadri, Corona non trova il bersaglio di pochi centimetri. De Simone è il perno mediano davanti al trio difensivo. Il pacchetto arretrato diligentemente funziona con cinque uomini in fase di non possesso. I pericoli del Taranto nascono da palla inattiva: Scarpa manda alto in spaccata dopo una punizione di Bolzan. Dopo un minuto (15') Berretti va vicino al pareggio. Il suo colpo di testa deviato da Tesoniero incoccia sul palo. Il Potenza, ora, soffre. Ma la banda di Capuano, quando ha la
palla, non rinuncia a giocare. De Simone e Lucenti confezionano un contropiede che si smarrisce nell'ultima rifinitura. Il Taranto freme anche con furore, Chiavaro e Cardinale spazzano tutto quello che scorre nella propria area di rigore. Berretti è l'attaccante pugliese più pericoloso. L'ex potentino ci prova al 28', ma la sua conclusione di testa si perde di poco a lato. Al 33' la fortuna accompagna il Potenza, perché il pallonetto di Scarpa tocca la parte alta della traversa. Ma non c'è solo buona sorte. Nel vantaggio c'è anche l'organizzazione conferita da Capuano, le sovrapposizioni in fase di ripartenza, il sapiente gioco di cucitura di Catania. Brucato ad inizio ripresa inseri-
sce Felci per Calori. E' prevedibile la trama del secondo tempo. Il Potenza arretra e attende l'assedio avversario. Tesoniero devia in angolo un tiro di Berretti. Gli angoli schizzano subito a quattro. Corona impegna ancora il giovane portiere in angolo. Capuano interrompe il forcing con un doppio cambio. Entrano Polani e Vanacore, il sistema di gioco non cambia. Operazione che tende a spegnere l'ardore del Taranto. Scarpa va in gol al 20', ma il fuorigioco appare piuttosto netto. La partita si fa tesa. Il Potenza usa il mestiere finchè può, i padroni di casa la buttano sul fisico. De Simone esce per crampi e viene rilevato da Giannusa. Il Potenza difende il suo fortino ma non può nulla al 31' quando
Per gli jonici in rete Mezzavilla e Correa in posizioni assai dubbie
Lolaico applaude ai suoi compagni dalla panchina. A destra Capuano invita alla calma in campo
Mezavilla in posizione sospetta di fuorigioco batte di controbalzo Tesoniero. Il pareggio rende ancora più drammatico il finale di partita. Le mischie si moltiplicano: al 39' Russo batte a botta sicura, ma Cardinale si sostituisce al suo portiere. Ma la “maledizione” è in agguato. Al 41' Polani lanciato in contropiede da Catania vola verso Bremec, lo salta in dribbling e segna il 2-1. Lo svantaggio non ferma il Taranto che giunge al pareggio: al 46' Corona appoggia per Correa che davanti a Tesoniero mette dentro. Ancora su questo gol ci sono le proteste dei lucani per una posizione irregolare di Corona. Finisce 2-2 tra le urla del Potenza che può, comunque, ripartire da Taranto. Luigi Carrieri
E’ piaciuto l’approccio alla gara Lucenti bene Tesoniero sicuro
Qui sopra Migliaccio contrastato da Cardinale. In alto una bella uscita di Tesoniero. A destra, in alto l’esultanza dopo il primo gol, in basso la festa finale sotto la curva
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18 Sport
Le pagelle Lucenti sembra Lazzaro. Tesoniero ruba il posto a Gragnaniello
Una rinascita generale Catania, gol e assist. De Simone essenziale. Polani freddissimo TESONIERO ( 7) - al 10’ sbaglia un rinvio, dopo cinque minuti si distende per schiaffeggiare sul palo un colpo di testa di Berretti, che sembrava Gigi Riva. L’amico Matteo, senza pietà, ad inizio ripresa lo costringe ad un altro capolavoro. Al 9’ chiude lo specchio ad un missile di Corona dal limite dell’area piccola. Incolpevole sul gol, prende il giallo per qualche rinvio al rallentatore. Capuano ha ragione: Gragnaniello, game over.
ne avrà almeno tre. Giallo al 10’ della ripresa, ma è un fallo tattico di intelligenza superiore. Va in diffida. DE SIMONE (7) - strategicamente essenziale. Spicca il suo senso della posizione, che gli consente di intercettare tante buone trame tarantine prima che diventino pericolose. Esce stremato dai crampi. GIANNUSA (5,5) - entra Correa, a lui il compito di seguirlo anche in bagno. L’argentino, manco a dirlo, cambia la partita.
PORCARO ( 6) - agisce sulla corsia di Scarpa, a volte finisce in mezzo tra l’ex salernitano e Corona. Lascia la timidezza a casa e se la gioca, pur soffrendo. Esecutore fidato degli automatismi ordinati da Capuano, sente addosso la fiducia e la ripaga.
PROFETA (6,5) - ammonito al 40’ per una simulazione a centrocampo, l’arbitro gli contesta di essere finito a terra senza un valido motivo. Al 60’ tenta dalla distanza il gol della domenica. Muscoli e cuore, può diventare il Marchisio rossoblu.
CARDINALE (7) - rigenerato. Lo impensierisce più Berretti che Corona. Pulito negli interventi, reattivo sulle palle alte, salva sulla linea un tiro di Russo a botta sicura. Lo Iacovone già esultava. Da diffidato, bravo a sfuggire al pericolo giallo.
FREZZA (6) - a sorpresa Capuano lo schiera inizialmente a sinistra. Lui col piede mancino al massimo scende dal letto, quindi resta bloccato evitando ogni scorribanda. Ammonito per un fallo di mano, protesta ritenendolo involontario. Sarà diffidato. Con l’uscita di Lucenti torna a destra, indossando la fascia di capitano.
CHIAVARO ( 6,5) - non si fa problemi a spazzare in tribuna. Rischia l’ammonizione a metà primo tempo, quando stende Corona senza eccessivi complimenti. Del resto, non era mica li’ per chiedergli l’autografo.
CATANIA (7,5) - quando trova una sua ex si avvicina per salutarla con un abbraccio, poi la azzanna al collo. Letale. Segna, non esulta (chissenefrega), serve l’assist decisivo a Polani. Prestazione sontuosa.
LUCENTI (6,5) - non ce ne voglia, lo ribattezziamo Lazzaro. Srotola le bende della mummia scesa in campo contro Cosenza e Cavese, torna l’esterno di corsa e qualità dei giorni migliori. Schiacciatissimo a destra sulla linea della difesa, ha l’intelligenza di avanzare poche volte, ma con efficacia.
DE CESARE ( 6) - dedizione e sacrificio. Costretto a tornare in difesa per dare una mano, di testa, sui tanti calci piazzati che il Taranto batte dalla trequarti. Mai pericoloso in avanti ma utilissimo a far respirare i suoi, perché protegge il pallone come pochi.
VANACORE ( 6) - entra a sinistra nel suo ruolo naturale, non demerita. BERARDI ( 6,5) - portatore d’acqua, il gregario che vorrebbe qualsiasi allenatore. Corre come un dannato, di polmoni
In alto l’undici schierato da Capuano con, sullo sfondo, i supporter potentini sugli spalti. A destra uno dei migliori in campo, il jolly Catania. A sinistra Polani scarta Bremec e segna l’1-2
A sinistra Frezza e Giorgino, al centro uno spettacolare intervento aereo di Chiavaro che anticipa Scarpa. A detra De Simone contrastato dal tarantino Calori. In basso a sinistra Berardi contrasta Giorgino. A destra i numerosi tifosi del Potenza
POLANI (7) - freddissimo a saltare Bremec, segna un gol da grande centravanti. Pietro Scognamiglio
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Sport 19
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Spogliatoio Potenza contro l’arbitro. Galigani prepara una lettera di proteste
«12 metri di fuorigioco» Capuano: «Ci vogliono giù». Catania: «Fischiava solo per loro» STRADA LUNGA, MA E’ GIUSTA Non possiamo certo credere che Capuano abbia la bacchetta magica. Restiamo per il momento sempre sulle nostre convinzioni: i giocatori, nel bene e nel male, fanno le fortune degli allenatori. I centravanti, i portieri, ma anche i difensori. Certo, nel caso specifico, Capuano ci avrà certamente messo del suo (specie a livello motivazionale) a presentare una squadra accorta, con otto uomini dietro la linea della palla, reattiva e, perchè no, anche propositiva. Ma se le idee anche del migliore allenatore del mondo vengono messe in pratica da chi non ci sta con la testa e, peggio, con le gambe, allora non valgono nulla. Premessa d’obbligo per dire e ribadire che se avevamo avuto in passato
REGGIANA FOGGIA
l’idea di avere a che fare con una squadra spenta e svuotata, oggi dobbiamo cambiare opinione, perchè il pareggio di Taranto vale una vittoria per come è arrivato e per quello che hanno messo dentro gli attori protagonisti, che sono i calciatori. Beninteso, non che siano diventati campioni, non che abbiano all’improvviso tirato fuori dai guai il Potenza, ma almeno autorizzano tutti gli addetti ai lavori a coltivare la speranza di non avere a che fare con una squadra che alla decima giornata abbia già l’elettroencefalogramma piatto. Bravi così: la strada è comunque ancora lunga, ma quantomeno sembra essere quella giusta. Alfonso Pecoraro
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REGGIANA (4-3-1-2): Tomasig 6; Stefani 6,5, Zini 6, Mei 5,5, D'Alessandro 5 (1' st Anderson 5); Nardini 5 (17' st Viapiana 5), Saverino 6, Maschio 5,5 (22' st Ingari 5); Alessi 6; Rossi 7, Temelin 5. A disp.: Manfredini, Mallus, Romizi, Ferrari. All.: Dominissini 5. FOGGIA. (4-4-1-1): Bindi 6,5; Velardi 6, Micco 6, Mancino 6,5 (29' st Torta sv), Burzigotti 6; Goretti 6,5, Di Roberto 6,5, Trezzi 6, Quadrini sv (23' pt Colomba 6,5); Salgado 8 (40' st Tarantino sv); D'Amico 6. A disp.: Liccardi Sgambato, Compierchio, Candelino. All. Torta. 7 ARBITRO: Giacomelli di Trieste 6,5 RETI: pt 8' aut. Mei, 36' Rossi, 43' rig. Salgado; st 3' Alessi, 13' e 21' Salgado, 24' rig. Stefani. NOTE: spettatori circa 3500 di cui 400 provenienti da Foggia. Ammoniti: Saverino, Rossi, Velardi, Di Roberto, Quadrini, Torta. Recupero: pt 2'; st 4'. REGGIO EMILIA. Clamoroso allo stadio “Giglio”. Il Foggia rifila quattro reti alla Reggiana, dopo che dall'inizio della stagione ne aveva realizzate soltanto cinque, ed esce dal campo con i tre punti. Troppo svogliata la Reggiana per poter impensierire un Foggia che ha catipalizzato al massimo tutte le azioni da rete. Pur con una sola punta, Salgado, i ragazzi di Porta hanno messo in campo anima e corpo e ci hanno creduto fin dall'inizio passando anche in vantaggio. Dal canto suo, la Reggiana è sempre stata costretta a rincorrere l'avversario. Prima sullo 0-1, poi sull'1-2 e anche sul 2-3. Una volta trovato il gol del
TARANTO - Tutti contro l'arbitro. Mastica amaro il Potenza nel dopo gara, contestando apertamente le decisioni assunte da Barbiero di Vicenza e dai suoi assistenti. Il tecnico Eziolino Capuano, tornato sulla panchina del Potenza, lancia accuse senza mezzi termini, lamentando due netti fuorigioco sulle due marcature del Taranto. “Sento di dover denunciare quanto sta accadendo al Potenza - ha affermato il tecnico campano - l'arbitraggio di Barbiero è stato scandaloso. Evidentemente le Lega ha deciso che il Potenza dovrà retrocedere. Mi assumo le responsabilità delle mie parole. Abbiamo subito due gol nei quali c'erano dodici metri di fuorigioco e sul secondo gol del Taranto c'era un fallo netto su Cardinale. Mi risulta che anche nell'ultima gara ci hanno negato un rigore nettissimo. Qualcosa non va”. Dopo le polemiche si passa all'analisi della gara. “Chi si aspettava una squadra allo sbando ha avuto le giuste risposte. In due giorni siamo riusciti a mettere su un impianto tattico per bloccare il Taranto, per dargli poco spazio e soprattutto per bloccare Quadri in mezzo al campo. Grazie al nostro atteggiamento abbiamo costretto il Taranto a giocare in orizzontale, perché in verticale facevano fatica. Certo se la squadra di Brucato avesse segnato prima non c'era nulla da dire, ma fatto sta che abbiamo subito due gol in netto fuorigioco. E' una vergogna. Al novantesimo eravamo in vantaggio. La partita era vinta”. In sala stampa sale anche il direttore generale Vittorio Galigani, che se la prende ugualmente con la terna arbitrale. “Al di là della partita - ha detto - c'è da sottolineare un arbitraggio scandaloso. I due gol erano in netto
In alto il gol del 2-2 di Correa (seminascosto). A sinistra il gol dell’1-1 segnato da Mezavilla
fuorigioco, lunedì scorso ci hanno negato un rigore sacrosanto. E' brutto subire il pari al novantesimo in questa maniera. Il Taranto non è una squadra che ha bisogno degli aiuti arbitrali”. Il discorso si sposta sul ritorno di Capuano in panca. “Lui ha accettato una riduzione di stipendio, così come la decisione della società di valorizzare gli under. Adesso speriamo che le cose possano andare meglio. Noi dobbiamo salvarci, anche all'ultima giornata, ma dobbiamo farlo sudando fino alla fine. Il presidente Postiglione ha speso moltissimo e dobbiamo a tutti i costi salvaguardare la categoria. C'è bisogno dell'aiuto di tutti. E spero che ottenendo una serie di risultati utili consecutivi, anche la piazza si calmi”. Il dg fa sapere che domani inoltrerà una lettera al presidente della Lega Macalli (già contattato telefonica-
mente) e per conoscenza al designatore degli arbitri, Stefano Braschi,con tanto di dvd nel quale sono ripresi tutti gli errori a danno del Potenza per sollecitare maggiore attenzione e parità di trattamento per tutti. A chiudere il tris degli ex, è Emanuele Catania. “Abbiamo fatto la partita che avevamo preparato: cercare di controllare il Taranto e ripartire in contropiede. Stavamo riuscendo a portar via l'intera posta in palio se non fossimo stati penalizzati dalle decisioni arbitrali. Oltre i due gol dubbi, abbiamo avuto la sensazione, in campo, che l'arbitro fischiasse tutte le punizioni a loro favore. Peccato, perché quando ripartivamo riuscivamo a far male”. Il Potenza da domani preparerà il primo spareggio stagionale: al Viviani arriverà il Foggia. Gianluca Fumarola
L’avversario di domenica Tripletta di Salgado
Foggia più vivo che mai
Da terra il gol del 4-2 di Salgado del Foggia che ha segnato una tripletta a Reggio Emilia
poker, la formazione pugliese è stata brava a gestire il vantaggio fino al termine, nonostante una Reggiana riversatasi in avanti e che dopo il terzo gol sperava di portare a casa almeno un punto. Eppure per i granata la gara sembrava essere iniziata sotto i migliori auspci. Dopo un solo mi-
nuto, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Alessi, Temelin si era visto respingere in angolo un bel colpo di testa. Poi, però, è venuto fuori il Foggia. Al 7' prove generali per i ragazzi di Porta. Punizione dal limite di Salgado e sfera che termina alto. Neppure il tempo di rifiatare ed
ecco arrivare il gol dei pugliesi. Cross dalla destra di Velardi che sulla traiettoria trova Mei, il quale mette a segno il più classico degli autogol. Uno svantaggio che scuote la Reggiana, che si butta avanti alla ricerca del pareggio. Bisogna aspettare oltre la mezz'ora per vedere i granata in
avanti. Rossi pennella per Temelin che solo davanti al portiere non riesce a superarlo e gli calcia addosso. Anche per la Reggiana, in questo caso, sono le prove generali del gol che arriva dopo tre minuiti. Tiro-cross dalla sinsitra di Rossi che quasi dalla linea di fondo s'inventa un tiro che inganna Bindi infilandosi in rete. Il vantaggio galvanizza gli uomini di Dominissini che al 41' sfiorano ancora la rete con Stefani, il quale anticipa il portiere ma calcia sul fondo. A due minuti dal riposo, c'è l'episodio della svolta. D'Alessandro cerca di liberare il pallone dalla propria area ma viene anticipato (forse con una mano) da Di Roberto. Il conseguente contatto in area vede quest'ultimo cadere a terra. Per il signor Giacomelli di Trieste non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Salgado che porta in vantaggio il Foggia. Ad inizio ripresa la Reggiana scende in campo decisa riportare il match dalla propria parte. Così sembra. Dopo tre minuti, Rossi mette in mezzo un pallone che Alessi non ha problemi ad insaccare di testa. Ma è un pareggio che dura poco. Al 13' Salgado parte per trenta metri, si beve tutta la difesa e infila Tomasig. Ma la rete migliore della punta foggiana arriva al 21'. Cross dalla sinistra e stupenda girata al volo di sinistro che ammutolisce tutto lo stadio. La Reggiana accorcia le distanze dopo tre muniti su rigore concesso per fallo su Rossi. Sul dischetto si presenta Stefani che riapre il match. E' solo un'illusione: sui numerosi tentativi dei granata, è bravo in un paio di occasioni Bindi a chiudere la saracinesa. Gli assalti emiliani non portano a nulla, e la partita finisce con il trionfo del Foggia. Cristiana Filippini
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20 Sport
Pari senza reti in casa contro una buona Cavese, che si difende con ordine
S’è inceppato il Porto Unica emozione in area campana: un’ “autotraversa” di Farina PORTOSUMMAGA CAVESE
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PORTOSUMMAGA (4-3-1-2): Rossi 6,5; Bianchi 6, Siniscalchi 6,5, Madaschi 6,5, Gotti 6; Scozzarella 6,5, Vicente 5,5 (1’st Puccio 6), Espinal 6; Cunico 5,5; Bocalon 5,5 (1’st Scapuzzi 5,5), Marchi 5,5 (30’st Altinier 5,5) A disp.: Marcato, Specchia, Gardella, Pondaco. All.: Calori 6. CAVESE (4-2-3-1): Russo 6; Grillo 6,5, Cipriani 6, Farina 6,5, Nocerino 6,5; Bacchiocchi 6,5, Maiorano 6,5; Tarantino 6 (25’st Bacchi 6), Bernardo 6 (27’st Scartozzi 6), Favasuli 6; Variale 6 (42’st Cruz sv). A disp.: Pane, Lagnena, Pozza, Prevete. All. Maurizi 7 ARBITRO: Magno di Catania 6 NOTE: Spettatori 1000 circa di cui 150 ospiti. Ammoniti: Bocalon, Madaschi, Nocerino, Grillo. Angoli: 4-4, Recupero pt 0’, st. 3’. PORTOGRUARO. La sfida contro i primi della classe finisce con un prezioso punto raccolto dagli uomini di mister Maurizi. Uno 0 a 0 che premia la compattezza e la determinazione della squadra biancoblù, capace per tutti i novanta minuti di annientare con un buon pressing e una copertura incisiva la fantasia e il gioco palla a terra
Un attacco del Portogruaro
della compagine granata. Fin dalle prime battute è già Cavese: Favasuli al 2’ parte dalla destra, si accentra smarcandosi dal terzino granata Bianchi e prova la conclusione bassa centrale. L’estremo difensore del Portogruaro, Francesco Rossi, para senza difficoltà. Un minuto più tardi la formazione di casa si fa vedere dalle parti di Russo. E’ il capitano Cunico che ruba palla sulla trequarti, serve Bocalon il quale, dopo un rimpallo for-
tunoso, scarica per Scozzarella: questo prova una conclusione tesa su cui Russo interviene comodo. Al 13’ è ancora Cavese con Vittorio Bernardo, uno dei migliori della Cavese, che raccoglie palla ai venti metri e senza pensarci oltre scarica un bolide sul quale Rossi para in due tempi. Poi per una ventina di minuti più nulla. Tanto gioco a centrocampo e poche azioni in avanti su entrambi i fronti. Solamente al 36’ i granata di mister
Alessandro Calori ritrovano la via della porta avversaria: Cunico riceve da Espinal, questo punta il centro e al limite prova una conclusione angolata sulla quale Russo interviene facile. A cinque minuti dalla fine i blue della Cavese si rifanno sentire con Favasuli. Il trequartista si invola sulla fascia sinistra, al limite dell’area prova un tiro-cross sul quale néTarantino prima néBernardo poi riescono a tramutare in rete sebbene lo sforzo di allungarsi in scivolata. Sul finale di tempo si registra l’ammonizione per fallo da dietro di Bocalon ai danni di Maiorano. Nella ripresa i ritmi di entrambe le compagini non cambiano: gioco blando, compassato, con pochi guizzi in avanti e difese blindate. L’occasione più importante del match capita al 3’ quando l’esterno difensivo granata, Massimo Gotti, si spinge sul fondo per mettere un cross alto sul secondo palo sul quale Ettore Marchi ci va di testa sebbene fatichi a smarcarsi dal pressing serrato di Nocerino: la sfera carambola pericolosamente verso la rete ospite, Farina sceglie male il tempo del salvataggio e schiaccia la sfera contro la traversa della propria porta, da qui il pallone ritorna in campo per venir spazzato lontano dallo stesso centrale campano. Passata la paura, la Cavese torna
nei pressi dell’area portogruarese. Al 7’ la punizione ben calibrata di Tarantino dai venticinque metri sorvola di poco la traversa, facendo tirare un bel sospiro di sollievo all’estremo difensore granata. Quattro minuti più tardi è ancora la formazione di Maurizi ad impensierire il migliaio di supporters locali: Bernardo viene pescato in area completamente solo dal bel cross tagliato di Maiorano, l’attaccante impatta di testa a botta sicura ma è abile Rossi a deviare in angolo con una parata plastica. I granata rimettono fuori il muso al ventesimo, quando Puccio tira dalla lunga una staffilata che si spegne di poco alto sopra la traversa. Al 35’, dopo una decina di minuti di assedio alla porta difesa da Russo, la compagine di Calori si prepara alla conclusione con Cunico che riceve sulla destra da Espinal, il capitano si accentra servendo il neo entrato Christian Altinier che, tutto solo al limite dell’area, spara un tiro debole che va abbondantemente oltre il palo destro su cui Russo faceva buona guardia. La partita si chiude con pochi altri sussulti, qualche nervosismo da parte granata per una vittoria che non arriva e l’esultanza finale degli uomini di Maurizi per l’ottimo punto conquistato in terra veneziana. Andrea Ruzza
A Lanciano doppietta del centrocampista
L’Andria sfrutta l’ultima di Ottobre V. LANCIANO ANDRIA BAT
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VIRTUS LANCIANO (4-42): Chiodini 5; Vastola 6, Antonioli 6, Colombaretti 5; Turchi 6,5 ( 31'st Perfetti 6), Sacilotto 6, Amenta 6,5, Sansone 6,5; Morante 6,5, Masini 5 ( 18'st Improta 6,5). A disp: Aridità, Coppini, De Fabritiis, Marfisi, Colussi. All.: Pagliari 6,5 ANDRIA BAT (3-5-2): Mennella 6; Pomante 5,5, Sibilano 5,5, Braca 6; Pierotti 5,5 ( 25' st Rizzi 5), D'Allocco 6 ( 43'st Doumbia sv), Ottobre 6,5, Paolucci 6, Di Simone 5; Sy 6,5, Mastrolilli 5,5 ( 15'st Maccan 5). A disp: Pazzagli, Goisis, Iennaco, Margarita. All.: Papagni 6 ARBITRO: Gavillucci di Latina 5 RETI: pt 25' Morante(VL),47' Ottobre(A); st 25' Improta rig. (VL),33' Ottobre(A) NOTE: giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 1.200 circa, con oltre 500 tifosi ospiti. Ammoniti Turchi, Pierotti e Colombaretti.
Angoli 7 a 3 per l' Andria Bat. Recupero: 2' pt; 4' st. LANCIANO - Un gemellaggio val bene un pareggio. Quello tra Virtus Lanciano e Andria Bat è un 2 - 2 ricco di emozioni, condito da una bella cornice di pubblico che ha colorato il 'Guido Biondi', nonostante la decisione del prefetto di Chieti di non derogare più alla chiusura del settore ospiti per il mancato adeguamento del sistema di videosorveglianza da parte del comune di Lanciano del 'Guido Biondi'. I tifosi andriesi sono oltre 500, arrivati anche per rinsaldare lo storico gemellaggio con la tifoseria frentana. Parte meglio l'Andria Bat rinfrancata dalla cura Papagni e reduce dalla vittoria sull'ex capolista Portogruaro. La superiorità numerica a centrocampo, almeno all'inizio, porta i suoi frutti e il gioco lo conduce l'Andria Bat: il 3-5-2 diventa in fase difensiva un 5-3-2 accorto, mentre la Virtus gioca con il classico 4-4-2, con davanti Masini e Morante prefe-
riti a Colussi e Improta e con Amenta e Colombaretti al posto degli squalificati Di Cecco e Mammarella. Sarà proprio Morante a portare in vantaggio i rossoneri al 25', a conclusione di una bellissima azione iniziata da Amenta e rifinita da Turchi. Il vantaggio galvanizza i frentani, che pochi minuti dopo potrebbero raddoppiare se l'incrocio dei pali non respingesse un bellissimo tiro di Sacilotto dal limite dell'area (31'). Non succede nulla fino al 47' del primo tempo, quando l'Andria Bat segna con Ottobre mentre tutta la difesa frentana è ferma. L'assistente di linea che opera sotto i distinti occupati dai tifosi bianco blu rimane infatti con la bandierina alzata, ma l'arbitro convalida il gol scatenando le proteste dei giocatori di casa. Le immagini televisive chiariranno che effettivamente Mastrolilli era in posizione di fuorigioco: meno chiaro è chi colpisce la palla tra Sacilotto e Sibilano, anche se sembra il secondo a deviare la sfera verso Chiodini.
Pasquale Ottobre e, a destra la gioia di Improta del Lanciano dopo il gol
Fatto sta che l'Andria Bat pareggia proprio sul finire del primo tempo e la mazzata psicologica la Virtus Lanciano la prende tutta. Al rientro dagli spogliatoi i rossoneri sembrano compassati, ma con il trascorrere dei minuti crescono di tono e d'intensità. Masini si mangia un gol tutto solo davanti a Mennella (13'st) prima di essere sostituito dallo scalpitante Improta. Che ci mette pochissimo a entrare in partita e a guadagnarsi il
calcio di rigore per intervento falloso di Braca. Sul dischetto va lui stesso: piatto destro e Mennella spiazzato per il raddoppio frentano (25'st). Le sostituzioni di Papagni non sortiscono lo stesso effetto, anche Sy (il migliore dei suoi nella prima frazione) cala alla distanza. Ma sempre da calcio piazzato, sempre su una situazione di mischia in area e sempre con Ottobre l'Andria si riporta in parità. Punizione dalla destra, caos nell'area piccola di ri-
gore, Chiodini non appare sicuro come al solito e mischia risolta dalla zampata di Ottobre (33'st). La Virtus vuole la vittoria, Morante va vicino sul finire di gara, ma la palla lambisce l'incrocio. Il triplice fischio consegna così alla Virtus il quinto risultato utile consecutivo e all'Andria il primo punto in trasferta di questo campionato. Domenica Lanciano a Marcianise, mentre l’andria ospita la Reggiana Pier Paolo Di Nenno
I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione 10ª giornata Girone A:
Seconda Divisione 10ª giornata Girone A
Seconda Divisione 10ª giornata Girone B
Alessandria-Viareggio 0-0 Como-Arezzo 0-0 Figline-Lecco 2-2 Foligno-Sorrento 1-0 Monza-Cremonese domani Novara-Perugia 2-1 Paganese-Lumezzane 2-2 Pergocrema-Benevento 1-2 Pro PatriaVarese 1-1
Alghero-Legnano 1-2 Canavese-Villacidrese 0-2 Crociati Noceto-Olbia 2-0 Pavia-Pro Belvedere Vercelli 3-0 Pro Sesto-Carpenedolo 0-0 (ieri) Pro Vercelli-Feralpi Salò 2-0 Spezia-Rodengo Saiano 1-2 Sud Tirol-Mezzocorona 0-0 Valenzana-Sambonifacese 0-1 CLASSIFICA:Rodengo Saiano e Pavia 18 punti; Alghero, Mezzocorona, Carpenedolo e Sambonifacese 17; Pro Vercelli e Feralpi Salò 14; Crociati Noceto, Legnano, Spezia e Sud Tirol 13; Villacidrese e Olbia 11; Valenzana e Canavese 10; Pro Belvedere Vercelli 7; Pro Sesto 3. Alghero, Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto.
Bassano-Nocerina 2-1 Bellaria-San Marino 0-3 Carrarese-Itala San Marco 2-4 Celano-Sangiovannese 1-3 Fano-Prato 2-1 Lucchese-Colligiana 2-0 Pro Vasto-Poggibonsi 0-0 Sacilese-Gubbio 2-0 Sangiustese-Giacomense 0-1
CLASSIFICA: Novara 24 punti; Cremonese 22; Arezzo 19; Varese 18; Perugia 17; Lumezzane 15; Foligno, Benevento e Lecco 14; Pergocrema e Alessandria 12; Monza 11; Figline e Viareggio 10; Pro Patria 9; Sorrento e Como 8; Paganese 5. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto. Monza e Cremonese una gara in meno. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 1 NOVEMBRE): Arezzo-Pergocrema Benevento-Paganese Cremonese-Pro Patria Foligno-Como Lecco-Monza Lumezzane-Perugia Sorrento-Figline Varese-Alessandria Viareggio-Novara
PROSSIMO TURNO (DOMENICA 1 NOVEMBRE): CarpenedoloPro Vercelli Legnano-Valenzana Mezzocorona-Canavese Olbia-Feralpi Salò Pavia-Spezia Pro Belvedere Vercelli-Sud Tirol Rodengo Saiano-Pro Sesto Sambonifacese-Crociati Noceto Villacidrese-Alghero
CLASSIFICA: Lucchese 23 punti; San Marino 19; Prato 16; Sacilese 15; Sangiovannese 14; Giacomense, Fano, Bassano e Itala San Marco 13; Nocerina, Celano, Bellaria, Gubbio e Carrarese 12; Sangiustese e Poggibonsi 10; Colligiana e Pro Vasto 8. Colligiana penalizzata di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 1 NOVEMBRE): Bellaria-Carrarese Colligiana-Poggibonsi Giacomense-San Marino Gubbio-Fano Itala San Marco-Sacilese Lucchese-Bassano Nocerina-Celano Prato-Sangiustese Sangiovannese-Pro Vasto
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Sport 21
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Ciuffetelli e Paker stendono un Giulianova sfortunato
Ravenna, marcia in più RAVENNA GIULIANOVA
2 0
RAVENNA (4-3-3): Anania 6; Ferrario 6,5, Ciuffetelli 6.5, Anzalone 6,5, Fasano 6,5; Rossetti 6.5, Sciaccaluga 7, Cavagna 6 (20’ st Giordano 6); Packer 7 (38’ st Riberto sv), Piovaccari 5 (1’ st Scappini 6), Toledo 6,5. A disp.: Rossi, Basso, Squillace, Gerbino Polo. All.: Esposito 7 GIULIANOVA (4-3-1-2): Dazzi 7; Lieti 5,5, Garaffoni 6 (15’ st Faragalli 6), Vinetot 6,5, Migliore 5; Dezi 5 (10’ st Di Matteo 5), Croce 6, Mariani 5,5; Iachini 5,5; Campagnacci 5, Schneider 5. A disp.: Buono, Sosi, Rinaldi, Giovannetti, Carbonaro. All.: Bitetto 5 ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso 6. RETI: pt 46’ Ciuffetelli; st 32’ Packer. NOTE: Giornata di sole e terreno in buone condizioni. Ammoniti: Ferrario, Iachini, Lieti, Dezi. Spettatori: 2.050 (1.655 abbonati e 395 paganti) per un incasso totale di euro 13.726,78. Angoli: 5-4 per il Ravenna. Recupero: pt 1’; st 3’. RAVENNA. A Ravenna il Giulianova non ha proprio fortuna. Lo stadio Benelli è sempre avaro con
Il primo gol del Ravenna firmato da Ciuffetelli
gli abruzzesi, che dopo il ko rimediato in rimonta in Tim Cup cedono il passo ai romagnoli anche in campionato. Una sconfitta che brucia alla formazione di Bitetto che per 45 minuti trova la soluzione per spezzare le trame del Ravenna e per incatenare il tridente offensivo, con Piovaccari completamente annullata da Garaffoni e da Vinetot.
Bitetto propone un Giulianova inedito, per la prima volta deve cambiare modulo e uomini in campo, dal momento che deve rinunciare al difensore Sosi e ai due attaccanti titolari Carbonaro e Melchiorri. Tre pedine che sostituisce con Iachini, Schneider e Dezi. Il tecnico del Giulianova disegna la squadra con un 4-3-1-2 che propone Iachini trequartista
alle spalle di Schneider e Campagnacci. Esposito invece si affida al consueto 4-3-3, che però muta rispetto a Pescara, perché è costretto a fare a meno di Fonjock, che sabato ha avuto un problema alla caviglia, così al suo posto getta nella mischia Cavagna. Davanti spazio sempre al tridente che vede al centro Piovaccari, supportato dai brasiliani Toledo e Packer. La chiave di lettura del Giulianova nel primo tempo sortisce gli effetti sperati, perché il Ravenna non impensierisce Dazzi, unico brivido al 15’ quando la punizione di Sciaccaluga fa ballare il palo. Il Giulianova potrebbe passare in vantaggio al 28’ sugli sviluppi di una punizione di Croce, ma Iachini solo davanti ad Anania è fermato dall’assistente Donini. La palla più limpida capita sui piedi di Vinetot: il francese raccoglie la punizione di Croce, però solo davanti ad Anania calcia di un niente a lato. Due minuti dopo al 45’ l’episodio che fa saltare la strategia di Bitetto: Dezi atterra in area Cavagna e l’arbitro Santonocito indica senza esitazioni il dischetto. Ciuffetelli calcia il rigore, Dazzi intuisce e respinge, la palla torna al difensore giallorosso che stavolta insacca. Nella ripresa Esposito toglie
Piovaccari per Scappini, che partecipa in maniera più attiva alla manovra ed infatti nei primi dieci minuti il Giulianova soffre. Packer al rientro in campo dagli spogliatoi sembra un altro, prima verticalizza per Scappini che tira, ma Dazzi sceglie il tempo giusto e para. Il portiere abruzzese a ripetizione si oppone a Packer e Toledo limitando il passivo e lasciando il risultato aperto. Bitetto rischia il tutto per tutto, fa uscire Dezi, offuscato, per dare spazio a Di Matteo che va ad affiancare Schneider e Campagnacci, mai pericolosi e aggressivi. Passa così al 4-3-3, cinque minuti dopo però esce pure Garaffoni (che ha stretto i denti e da mesi sta giocando con un’infiammazione al pube) e fa debuttare il diciassettenne Faragalli. Il Giulianova ha qualche problema in più a controllare il Ravenna della ripresa che spinge sull’acceleratore, ma al 64’ potrebbe pareggiare con Croce in area, ma la sua conclusione ravvicinata è neutralizzata dal piede di Anania. I ragazzi di Bitetto alzano bandiera bianca al 77’ quando Packer con un destro potente batte Dazzi, che ancora una volta intuisce la traiettoria, ma deve arrendersi. Il Giulianova si inchina, ma non esce dal Benelli con le ossa rotte. Francesca Angeli
Il gioiellino agguanta il Marcianise al 50’ st
Danti all’ultima curva COSENZA 1 R. MARCIANISE 1 COSENZA (3-4-3): Pinzan; Musca (dal 39’ st Mortelliti), Porchia, Di Bari; Bernardi, De Rose, Roselli (dal 22' st Caccavallo), Maggiolini; Scotto ( dal 16' st Danti), Biancolino, Fiore. In panchina: Ameltonis, Fanucci, Virga, Marsili. All.: Toscano REAL MARCIANISE (4-33): Fumagalli; Ciano, Filosa, Murolo, Piscitelli; Di Napoli, D'Ambrosio, Della Ventura; Manco, Tedesco, Poziello (85' st Russo, 92' st Montanari). In panchina: Mezzacapo, Tomi, Alvino, D'Apice, Alfano. All.: Boccolini ARBITRO: Manera di Castelfranco Veneto MARCATORI: 33’ st Manco (RM), 50’ st Danti (C) NOTE: Spettator cinquemila circa dei qualii 4793 (2710 paganti+2083 abbonati) per un incasso totale di 43054 euro. Espulso Marsili dalla panchina. Ammoniti Manco, Tedesco, Danti, Alvino dalla panchina. Angoli: 4-2. Recupero: 1' pt, 7' st di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Alla fine arriva il gol di Danti che vale un solo punto, ma che nell’oceano del mare di una gara che stava per diventare un incubo, vale quanto pesa. All’ultimo respiro al 5° dei sette (7!) di recupero. Fino a prima il Real Marcianise, che di Real in chiave fair play ha veramente poco, vista la condotta ostruzionista della squadra, aveva giocato in maniera accorta alla ricerca della ripartenza giusta. Il Cosenza, invece, double face, nel primo tempo, seppur illuminato dalle giocate di Stefano Fiore al suo esordio con la maglia rossoblù dopo uno stop di un anno e mezzo. Atten-
zioni per il centrocampista che ha cercato più volte nel primo tempo di servire in profondità Biancolino e Scotto. Nel primo tempo il taccuino risulta quasi sguarnito se si eccettua due servizi al bacio dell’ex nazionale che cerca al 14 e al 16 di illuminare la scena. Poi le due squadre che si annulannao e si contrallano. Al minuto numero 42, invece occasione per i campani con un velenoso colpo di testa di Della Ventura che chiama Pinzan al miracolo. Applausi e pericolo scampato. Si va al riposo con le disquisizioni tecniche in attesa di vedere un secondo tempo migliore del Cosenza ben controllato dalla squadra di Boccolini, Pronti via il Cosenza fa capire di voler subito cambiare marcia al primo minu-
TERNANA RIMINI
to con una mischia che Musca non è lesto a mettere in gol e con Biacolino fermato. La gara comincia il suo vero giro di valzer con i campani che aumentano il volume delle ripartenze, ma nahce cominciano a perdere tempo. Simluazioni e comportamentoi antisportivo costellano i minuti. Più volte il portoiere ospite perde tempo sulle rimese dal fondo. entra a marce forza la barella, senza che ce ne sia veramente bisogno, L’arbitro fa segno che recuperà, ma alla fine non è in grado di gestire la partita che diventa sempre più nervosa. Toscano prova a cambiare qualcosa e inseriesce prima danti al posto di Scptto, poi sposta indietro Fiore togleindo Roselli per inseriere Caccavallo. Il cosenza con questo
3 0
TERNANA (4-4-2): Visi 6; Del Grosso 6,5, Tedeschi 6,5, Borghetti 7, Bertoli 6,5; Concas 7, Costantini 6,5, Danucci 6, Piccioni 7 (23’ st Perney 7); Noviello 7 (40’ st Alessandro sv), Tozzi Borsoi 8 (33’ st Perna sv). A disp.: Cunzi, Bizzarri, Ricca,Camillini. All.: Baldassarri 7. RIMINI (4-4-2): Pugliesi 6; Vitiello 5,5, Ischia 5,5, Lebran 6, Regonesi 6,5; Catacchini 5,5, Cardinale 7, D’Antoni 6, Giacomini 5,5 (21’ st Christensen 6); Tulli 6 (23’ st Nolè 6), Longobardi 5 (14’ st Docente 5,5). A disp.: Tornaghi, Rinaldi, Temperino, Marchi. All.: Melotti 5. ARBITRO: Vivenzi di Brescia 6. RETI: pt 26’ Tozzi Borsoi, 46’ Tozzi Borsoi rig.; st 45’ Perney. NOTE: spettatori 4000 circa. Ammoniti: Regonesi, Catacchini, Ischia, Concas, Perna. Angoli 9-6 per il Rimini. Recupero: pt 2’; st 4’. TERNI- La Ternana riprende la sua corsa di inizio stagione, battendo il Rimini e cancellando dubbi e timori, circa la tenuta degli umbria, affiorati nell’ultimo scorcio di campionato. E dire che la gara è cominciata nel peggiore dei modi per i padroni di casa che, durante il riscaldamento pre-gara, perdono il centrocampista Di Deo, costretto a dare forfait. Al suo posto il tecnico degli umbri schiera il giovane Costantini,
nuovo assetto sembra isnistere, ma anche fornire qulche fianco all’avversario. Al 21 aazione insitita sulla corsia di siniyra ceross di Danti e plla che arriva a Biancolino che calcia sul portiuere un calcio di riogore in movimento. Al 26 il vantaggio sembra cosa fatta quando sull’emnseimo crosso, Bermnardi calcia forte a botta sicura ma Fumagalli si supera. E per non smentirsi rimane a terra infortunato. Protesta sonosre del San Vito e voglia matta di trovare il vantaggi. Ma nel momento migliore Al 31, nel monmento migliore della squadra rossonblù succede che i Lçupi prendono un gol irripetibile. Calcio di punzione im mediana per gli opsti emnetyre i rossoblù si attadano a pro-
Fiore in azione contro il Marcianise
testare con l’arbitro, i gialloverdi battono subito e mandano Manco in una prateria vcerso Pinzan. La palla termina in rete dopo una conclusione che fulmina il portiere del Cosenza. Lupi all’arrembaggio e San Vito che diventa una polveriera. In campo succede di tutto, finanche che il neo entrato Mortelliti sbagli un gol facile sotto porta mandando la palla alta sulla traversa ad
Tozzi Borsoi rialza la Ternana un classe ’89 scuola Genoa, che si fa trovare più che pronto all’esordio in campionato. Lo diciamo subito: il Rimini non ha demeritato e, forse, il 3 a 0 pare fin troppo eccessivo. Ma è pur vero che la squadra di Melotti non è andata oltre (se non in sporadici episodi) una manovra fluida dalla cintola in su, per poi perdersi nei 16 metri finali. La mancanza di un centravanti di “peso” si è fatta sentire ancora una volta. L’inizio è di marca romagnola con Tulli che lascia partire un gran bel tiro, dopo azione insistita di Cardinale, e con Visi che chiude lo specchio della porta. Tulli ci prova qualche minuto più tardi, ma stavolta è Borghetti a deviare la sfera in calcio d’angolo. Con il trascorrere dei minuti le velleità offensive delle due squadre vengono meno, in favore di una fase di studio reciproco. Si gioca prevalentemente a centrocampo, dove nessuna delle due formazioni prende il sopravvento. La gara si trascina senza particolari sussulti: i padroni di casa badano soprattutto a non prenderle, visto l’esito delle ultime gare. Il Rimini, dal canto suo, non si scopre. Si va avanti sfruttando i calci piazzati: come al 24’, quando Borghetti interviene nel cuore dell’area su punizione di Noviello, e si
un metro dalla porta. Ci prova ancora danti, poi scoppia il finimondo sotto la panchina di Boccolini. Con Russo che terkjmina a terra, poi è Bernardi che becca un colpo e si accascia. Espulso Marsili dalla panchina. Sono sette i minuti di recupero e solo al quinto Danti sgomma emette la palla in gol per il pari. Fersta grande, ma per la vittoria non basta gli ultimi due minuti di extratime.
vede negare il gol a colpo sicuro da Pugliesi. Due minuti più tardi Del Grosso taglia tutta la fascia sinistra e pennella un gran cross, sul quale Tozzi Borsoi interviene di testa e, realizzando l’1 a 0, cambia l’inerzia del match. Il Rimini spinge e rende ancor più fluida la sua manovra, trascinato da Cardinale e da Tulli. Ma il risultato è sempre lo stesso: nei 16 metri finali il Rimini si scioglie come neve al sole. Bisogna attendere l’occasione giusta sfruttando i calci piazzati, come al 38’ quando Regonesi pennella un cross al bacio per Vitiello che sciupa malamente nel cuore dell’area avversaria. Nel finale la Ternana si fa avanti e chiude virtualmente il match: Noviello inventa un assist perfetto per Tozzi Borsoi, l’attaccante si “beve” Vitiello che ricorre al fallo da rigore. Dal dischetto lo stesso bomber rossoverde trasforma. Per il Rimini, nemmeno il tempo di battere il calcio d’inizio, che il direttore sancisce l’intervallo. La ripresa non porta gli effetti sperati per i ragazzi di Melotti: il Rimini fatica e non trova la via della conclusione. E quando ci riesce (Tulli al 38’) si trova di fronte ad un Visi in grande forma. Melotti non punta a cambiare modulo: i cambi sono tutti rigorosamente per ruolo. Il tecnico dei romagnoli, quindi, tende a dare maggior freschezza al reparto di centrocampo e all’attacco. Ma il risultato non cambia. Arriva, invece, la terza rete della Ternana con Perney, che sfrutta al meglio un calcio piazzato di Costantini, nel cuore dell’area. Matteo Lattanzi
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22 Sport
Risultati e classifica Aversa-Cisco Roma
1-1
Gela-Melfi
1-0
Igea V.-Cassino
0-3
Isola Liri-Catanzaro
2-0
pt 38' Vianello
pt 1' Martinelli, 34' Giannone; st 19' Giannone 33' pt (r) Federici, 2' st (a) Lodi
Juve Stabia-Brindisi
3-1
pt 4' Gritti (JS), 6' Piccinni (B), 40' De Angelis (JS); st 37' Peluso (JS)
Manfredonia-Vibonese pt 42’ Nossa; st 29’ e 35’ Luppi
Marcatori
0-0
Barletta-Noicattaro
st 24’ Infantino (B), 38’ Doria (N)
10ª giornata
3-0
GELA
24
10 7
3
0 15 2
5
5
0
0
0
5
2
3
0
CATANZARO
22
10 8
1
1 22 9
5
5
0
0 12 3
5
3
1
1 10 6 13 +5
CISCO ROMA
19
10 5
4
1 14 4
4
4
0
0
0
6
1
4
1
6
4 10 +1
JUVE STABIA
18
10 5
3
2 22 13 5
3
2
0 13 4
5
2
1
2
9
9
9
-2
CASSINO
18
10 5
3
2 16 10 5
2
1
2
7
8
5
3
2
0
9
2
6
-2
SIRACUSA
17
10 5
2
3 11 9
4
2
1
1
4
3
6
3
1
2
7
6
2
-1
BRINDISI
16
10 4
4
2 14 12 5
4
1
0
7
2
5
0
3
2
7 10 2
-4
MELFI
14
10 4
2
4 16 13 5
3
2
0 11 5
5
1
0
4
5
8
3
-6 -6
9
8
6
2 13 +4
Monopoli-Siracusa
0-2
SCAFATESE
14
10 3
5
2 11 11 5
2
2
1
7
6
5
1
3
1
4
5
0
Vico Eq.-Scafatese
0-0
AVERSA
12
10 2
6
2 10 11 5
0
4
1
3
6
5
2
2
1
7
5
-1 -8
MONOPOLI
12
10 3
3
4 12 14 5
2
1
2
5
6
5
1
2
2
7
8
-2 -8
BARLETTA
12
10 3
4
3
9 11 5
3
2
0
7
3
5
0
2
3
2
8
-2 -7
MANFREDONIA
11
10 3
2
5 11 15 5
2
1
2
9
8
5
1
1
3
2
7
-4 -9
VICO EQ.
6
10 0
6
4
3
6
0
5
1
2
3
4
0
1
3
1
4
-4 -16
IGEA V.
6
10 1
4
5
5 17 6
1
4
1
5
6
4
0
0
4
0 11 -12 -15
ISOLA LIRI
5
10 1
2
7
3 16 5
1
1
3
3
7
5
0
1
4
0
9 -13 -15
NOICATTARO
4
10 0
4
6
8 19 5
0
2
3
5 12 5
0
2
3
3
7 -11 -16
VIBONESE
3
10 0
4
6
3 12 5
0
2
3
1
0
2
3
2
7
st 13' Iodice, 28' Bufalino
Prossimo turno
11ª giornata 01/11/09 ore 14.30
Cassino-Monopoli Catanzaro-Scafatese Cisco Roma-Brindisi Juve Stabia-Isola Liri Manfredonia-Gela Melfi-Vico Eq. Noicattaro-Igea V. Siracusa-Aversa Vibonese-Barletta
7
5
5
9 Reti: Ciofani (3) (C.Roma) 8 Reti: Chiaria (Melfi) 7 Reti: Mosciaro (1) (Catanzaro) 6 Reti: Vicentin (J.Stabia) 5 Reti: Arcamone (Melfi); Lacarra (Monopoli) 4 Reti: Moscelli (Brindisi); Giannone, Mezgour (Cassino); Caputo (1), Di Maio, Longoni (Catanzaro); Cunzi (Gela); Agostinelli (Igea V.); De Angelis (J.Stabia); Arigò (Manfredonia); Giampaolo (Noicattaro); Dal Rio (1) (Siracusa) 3 Reti: Arini, Sarli (Aversa); Criniti (Gela); Amore, Peluso (J.Stabia); Luppi (Manfredonia); Balistreri (Monopoli); Pignatta (1) (Scafatese) 2 Reti: Perna (Aversa); Simoncelli (Barletta); Albadoro, Da Silva, Fiore (Brindisi); Croce, Martinelli, Scappaticci (Cassino); Montella (Catanzaro); Franchini (C.Roma); Cammarota (2) (Gela); Capparella (1) (J.Stabia); Nossa (Manfredonia); Lisi (Monopoli); Colluto, Doria (Noicattaro); Corsale (Scafatese); Bigatti (1) (Siracusa); Camilucci (Vibonese); Trapani (Vico E.)
-9 -16
Tre reti per stendere il Brindisi e una serie di occasioni fallite per un dominio totale
Una Juve Stabia inarrestabile Il Brindisi reagisce con Piccinni al primo svantaggio poi deve arrendersi JUVESTABIA BRINDISI
Martinelli e Giannone stendono una squadra in disarmo
3 1
JUVE STABIA (4-4-2): Soviero 7 (1' st Panico 6); D'Ambrosio 6,5, Maury 6,5, Gritti 7, Moretti 7; Gomes 7, Ruscio 6,5, Acoglanis 6,5 (16' st Mineo), Amore 7,5; Vicentin, De Angelis 7 (26' st Peluso 7). A disp.: Fabbro, Ametrano, Rinaldi, Dall'Acqua. All.: Rastelli 7,5. BRINDISI (4-3-3): Petrocco 8; Panarelli 4,5, Trinchera 5,5, Taurino 4,5, Suriano 5 (41' st Pasqualini sv); Piccinni 5,5 (10' st Siclari 5,5), Minopoli 5, Battisti 5; Alessandrì 5,5 (20' st Galetti 6), Da Silva 5, Moscelli 5,5. A disp.: Brescia, Camposeo, Idda, Albadoro. All.: Silva 4,5. ARBITRO: Bagalini di Fermo 6. RETI: pt 4' Gritti, 6' Piccinni, 40' De Angelis; st 37' Peluso. NOTE: spettatori 1.500 circa, 200 ospiti. Espulso al 22' st Taurino per doppia ammonizione. Ammoniti: Ruscio, Vicentin, Taurino, Panarelli. Angoli 14-5 per la Juve Stabia Recupero: 3' pt; 4' st. CASTELLAMMARE DI STABIA - Una lezione di calcio: non inganni il punteggio, che sta strettissimo ai padroni di casa, capaci di creare una quindicina di palle-gol. Ospiti annichiliti, sciuponi in una sola circostanza quando, sull'1-1, avrebbero potuto portarsi in vantaggio. Nessun alibi per il Brindisi né per Silva, che privo dello squalificato Fiore e degli infortunati Pizzolla, Montella e Lenti, Silva ha ridisegnato il Brindisi pur confermando il 4-3-3, con Taurino tornato al centro della difesa, Battisti in mediana ed una prima linea composta da Alessandrì e Da Silva al fianco del confermato Moscelli. Al primo affondo, la Juve Stabia è passata, e lo ha fatto
Il Cassino passeggia sui resti dell’Igea Virtus IGEA VIRTUS CASSINO
De Angelis. trascinatore della Juve Stabia
sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite battuto da Moretti, sui cui sviluppi Gritti è saltato indisturbato ed ha depositato di testa alle spalle di Petrocco. La rete del pareggio non si è fatta attendere, ed è arrivata sugli sviluppi di un calcio d'angolo: la palla ha attraversato tutta l'area di rigore, dalla parte opposta si è inserito Piccinni che ha riportato il risultato in equilibrio. Ed il Brindisi, poco dopo, ha avuto addirittura l'occasione per passare in vantaggio, quando su una rapida ripartenza corale Soviero si è dovuto opporre due volte alle conclusioni di Moscelli e Battisti. Erano passati dieci minuti, e da quel momento il Brindisi è sparito dal campo ed ha subito il forcing dei padroni di casa, che per ritrovare la via della rete le hanno provate davvero tutte. Fino al nuovo vantaggio locale, il Brindisi è stato tenuto in vita
dalle parate di Petrocco e dagli errori di precisione degli avanti locali. Già al quarto d'ora, il portiere brindisino ha dovuto respingere con i pugni una conclusione su punizione dello specialista Moretti. E prima della mezz'ora, ancora Petrocco ha dovuto rispondere ad una percussione di Gritti e ad un'inzuccata di Vicentin su angolo. La Juve Stabia ha continuato ad attaccare il Brindisi in ogni zona del campo, esercitando una netta supremazia a centrocampo ed affondando su entrambe le fasce, in particolare a sinistra dove Panarelli non è mai riuscito a tenere a freno De Angelis. Ancora, dopo la mezz'ora padroni di casa pericolosi con due imprecise conclusioni dal limite di Moretti e Amore. Il gol, che era nell'aria da tempo, è arrivato a cinque minuti dal riposo, su calcio di rigore susseguente ad un fallo commesso da Taurino ai
danni di De Angelis. Sul dischetto si era presentato Vicentin, De Angelis gli ha strappato la sfera dalle mani e, dopo un simpatico siparietto con il compagno di reparto, ha battuto Petrocco calciando alla sua destra. Nella ripresa la musica non è cambiata, e nel primo quarto d'ora la Juve Stabia ha creato altre tre occasioni per archiviare la pratica. Dopo aver subito più di dieci palle-gol, Silva ha provato a scuotere i suoi inserendo Siclari e Galetti al posto di Piccinni e Alessandrì. Il nuovo modulo a trazione anteriore è durato poco, perché a metà tempo Taurino, già ammonito, si è beccato il secondo “giallo”ed ha lasciato i suoi compagni in dieci. Fino alla fine tante altre occasioni per la Juve Stabia ed ancora un grande Petrocco, che però non può evitare il 3-1 firmato da Peluso su assist di Vicentin. Marco Santopaolo
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IGEA V. (4-2-3-1): Cilli 5; Mottola 5,5 Palma 5,5 Giardina 5,5 Procopio 5,5; Nuccio 6 (11' st Cocimano 6) Pisciotta 6; Grillo 6 (37' st Infimo sv) Cocuzza 5,5 Di Miceli 5,5; Angotti 5,5 (27' st Nabil sv). A disp.: Rocco, Stelitano, Lo Verde, Ballardini. All.: Zampollini. CASSINO (4-4-2): Amadio 6; Bicabadan 6 Merli 6,5 Bianciardi 6 Martinelli 6,5; Camorani 6 (22' st Conti 6) Kone 6 Giannone 7,5 Sfanò 6 (28' st Poli sv); Frisenda 6 (10' st Bardeggia 6) Mezgour 6. A disp.: Paoletti, Agius, Romeo, Croce. All.: Pellegrino. ARBITRO: Affinito di Frattamaggiore. RETI: 1' pt Martinelli, 34' pt e 19' st Giannone NOTE: 200 spettatori. Ammoniti: Pisciotta, Merli, Bicabadan, Camorani, Palma. Angoli 3-0 per l'Igea. Rec.: pt 2', st 3'. BARCELLONA P.G. - Il Cassino torna a vincere dopo un mese di digiuno contro una derelitta Igea Virtus e si riavvicina alla vetta della classifica. La squadra di Pellegrino passeggia sui resti di quella che voleva essere una sorpresa del campionato e che ogni giorno che passa diventa sempre più una delusione. L'Igea è in smobilitazione, i calciatori venerdi avevano preannunciato di essere disposti anche a non
scendere in campo. Hanno pagato però a caro prezzo le assenze e una settimana quasi senza allenamenti e contro un'avversaria di altro rango sono crollati subito. Dopo meno di un minuto il Cassino ha trovato il vantaggio con Martinelli, bravo a deviare di testa un preciso cross su punizione di Giannone. L'Igea ha provato a reagire senza però trovare mai l'occasione giusta e senza impensierire più di tanto Amadio. Dopo due tentativi di Cocuzza (10' e 20') e uno di Grillo (14'), tutti imprecisi, è arrivato anche il raddoppio del Cassino. Al 34' Giannone, con una punizione dalla lunghissima distanza, ha indovinato la conclusione giusta e chiuso di fatto un match che mai era stato in discussione. L'Igea nella ripresa ha praticamente mollato. Il Cassino si è limitato a gestire il doppio vantaggio e a controllare i timidi attacchi dell'Igea. Al 19' Giannone, di gran lunga il migliore in campo segna con un pallonetto, leggermente deviato da un difensore, la rete dello 0-3. La partita praticamente è finita qui. L'Igea ha cercato con il cuore e l'orgoglio il gol della bandiera, senza però trovarlo anche perchè i problemi offensivi non sono stati assolutamente risolti. Ma ci sono problemi molto più seri in questa squadra che di questo passo rischia di non arrivare alla fine del campionato. Maurizio Licordari
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Sport 23
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
2ª Divisione. Gara molto nervosa costellata da tanti episodi: tre calci di rigore e un espulso
Catanzaro, trasferta amara Un rigore di Federici e un’autorete di Di Meglio firmano il punteggio ISOLA LIRI CATANZARO
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PAGELLE CATANZARO VONO (6,5) - Protegge bene la sua porta, anche se poco aiutato dalla difesa. Compie almeno tre grandissimi interventi, mantenendo in partita fino in fondo il Catanzaro. Para un rigore e sventa i contropiede di Federici e Bianchini. E’incolpevole sui gol subiti.
ISOLA LIRI (4-4-2): Mangiapelo 7,5; Mallardi 6,5 (20'st Sperati 6), Matrisciano 7, Paolacci 7, La Rocca 7; Raffaello 6,5, Gennari 6,5 (10'st Costanzo 6), Falco 6,5, La Cava 7; Federici 7, Bussi 7,5 (12'st Bianchini 6). A disp.: Fiorini, Simonetta, Carboni, Bassoule. All.: Grossi 7 CATANZARO (3-4-3): Vono 6,5; Di Meglio 5,5, Gimmelli 5,5, Di Maio 5; Unniemmi 5 (1'st Longoni 6,5), Lodi 6, Basile 6 (30'st Corapi sv), Ciano 6,5; Caputo 5, Mosciaro 5,5, Montella 6. A disp.: Mancinelli, Gigliotti, Capicotto, De Franco, Sorrentino. All.: Auteri 5 ARBITRO: Baratta di Salerno 6 MARCATORI: pt 33’ Federici (rig.); st 3’ Di Meglio aut. NOTE: Spettatori: circa 900; Espulso Caputo al 35’ st. Ammoniti Matrisciano, Mallardi, La Rocca, Raffaello, Di Maio, Di Meglio, Longoni. Angoli: 3-3; Recupero: pt 5’; st 9’
DI MEGLIO (5,5) - Soffre per tutti i novanta minuti. E’suo l’autogol del raddoppio laziale; nei contropiedi avversari, quando lascia troppi spazi aperti. GIMMELLI (5,5) - E’ particolarmente nervoso e in alcuni frangenti appare anche poco concentrato. Come Di Meglio si trova impreparato durante le ripartenze avversarie e Bussi è una spina nel fianco a cui non riesce a porre rimedio. DI MAIO (5) - Procura un rigore a favore degli avversari e sbaglia spesso i tempi di rientro. Quasi nullo in fase offensiva e in quella difensiva è soggiogato più volte dall'ispirato La Cava. UNNIEMI (5) - Gioca solo un tempo, nel quale si vede poco, è impalpabile. LONGONI (6,5) - Entra ad inizio ripresa al posto di Unniemi e la differenza si vede. Dotato di grande dinamismo si impegna per svegliare la sua squadra, risultando il migliore in campo fra i suoi, assieme al portiere Vono. LODI (6) - Gioca meglio nella ripresa. In fase di interdizione sbaglia quasi tutto, ma quando ha la palla tra i piedi il baricentro della squadra si alza. Nel totale una gara sufficiente. BASILE (6) -Al contrario del compagno di reparto la prestazione di Basile è una parabola discendente. Nel secondo tempo subisce gli effetti fisici della stanchezza e mentali del raddoppio isolano. Dal 30’st CORAPI (SV) - Entra al posto di Basile al 30' della ripresa e si vede pochissimo in una squadra che, ormai, non risponde più ad alcun schema. Massimiliano Caputo, espulso a Isola del Liri
di LEONARDO VILLA ISOLA DEL LIRI - Il Catanzaro perde la leadership in classifica nel girone C di Prima Divisione Lega Pro, cadendo per 2-0 ad Isola del Liri, contro i locali alla loro prima vittoria in campionato. Gara ricca di episodi ed emozioni, con l'arbitro Baratta di Salerno che assurge a protagonista assoluto con le sue decisioni. Due rigori concessi all'Isola Liri nel primo tempo, uno per il il Catanzaro nel secondo ed infine l'espulsione di Caputo, che però se la va anche a cercare, innescando una scena da far west in mezzo al terreno di gioco con i calciatori ed i componenti delle due panchine che vengono a contatto e la partita, quando mancano dieci minuti al termine, che praticamente finisce lì. Un nervosismo forse troppo eccessivo (mister Autieri sparerà a zero nell'intervista post gara), ma in parte giustificabile con l'alta posta in palio: il mantenimento del primo posto per il Catanzaro, pressato in classifica dal Gela, e la fondamentale prima vittoria per l'Isola Liri, che necessitava di tirarsi
fuori dalle sabbie mobili dell'ultimo posto in graduatoria. I padroni di casa, quindi, non hanno rubato niente e sono riusciti ad approfittare delle occasioni avute, giocando una partita gagliarda e tutta cuore. I ragazzi allenati da Grossi hanno mostrato impegno, concentrazione, dinamismo e voglia di stupire. I giallorossi ospiti, dopo un buon avvio si sono innervositi, ma nel secondo tempo, pur subendo il radoppio con una sfortunata autorete, hanno comunque retto bene il campo fallendo un calcio di rigore che poteva indirizzare diversamente il risultato finale. I padroni di casa devono fare a mano degli infortunati D'Alessandro, Mucciarelli e Gubinelli, ma recuperano Paolacci e Bussi dal primo minuto. Grossi schiera un classico 4-4-2 con Mangiapelo in porta (protagonista assoluto con
le sue parate), difesa composta da Mallardi, Matrisciano, paolacci e Sperati, Raffaello e La Cava larghi sulle fasce a centrocampo, con la coppia Gennari e Falco in mezzo e Bussi a sostegno del centravanti Federici in avanti. Auteri risponde col solito spregiudicato 3-4-3, con Vono tra i pali (ottima anche la sua prova col rigore parato ed altri interventi a limitare il passivo), difesa a tre con Di Meglio, Gimmelli e Di Maio, centrocampo formato da Unniemi, Lodi, Basile e Ciano ed il tridente delle meraviglie CaputoMosciaro-Montella ad impensierire la retroguardia dell'Isola Liri. Ad inizio gara azioni da entrambi i lati. Al 7' il destro ravvicinato di Montella viene respinto da Mangiapelo. Al 18' Gennari, su punizione da lontanissimo, impegna Vono in una difficile parata. La rete che sblocca la partita arriva al 33': La Cava atterrato in area si procura un calcio di
Caputo protagonista prima sbaglia un rigore e poi viene espulso
rigore, trasformato da Federici con il sinistro. Al 37' sempre La Cava si procura un altro penalty, ma, questa volta, il tiro di Federici viene parato da Vono. L'Isola Liri non si scoraggia ed a inizio ripresa raddoppia: al 3' cross di Bussi, deviato da Di Meglio nella propria porta per la più classica delle autoreti. Passa neanche un minuto (4') e il direttore di gara assegna un altro rigore, questa volta per il Catanzaro, ma Mangiapelo è straordinario a bloccare il sinistro di Caputo. I padroni di casa potrebbero addirittura triplicare, ma Vono para i tentativi di Federici (15') e Bianchini ( 20'). Al 35' Caputo rifila uno schiaffo a un giocatore laziale, meritando così il rosso e innescando una rissa fra giocatori e panchine in mezzo al campo, con il gioco che si interrompe per 6 minuti. La partita in pratica termina qui. Nei minuti rimanenti, recupero compreso, non succede niente e l'Isola Liri può gioire per la prima vittoria, mentre niente è perso per il Catanzaro che potrà rifarsi fin dal prossimo turno.
CIANO (6,5) - Meglio in fase di spinta, ma anche in difesa dimostra di avere esperienza e caparbietá. Per tutta la partita il centrocampista di fascia si è mosso moltissimo. CAPUTO (5) - E’ nervosissimo, il che influisce in negativo. Sbaglia un rigore e viene espulso per uno schiaffo rifilato a un difensore avversario. MOSCIARO (5,5) - Pressato sempre con ordine dai centrali isolani. Si libera in poche occasioni dalla marcatura, senza, comunque, rendersi mai pericoloso. MONTELLA (6) - Si guadagna un rigore e colleziona buone giocate.
Allessandro Vono il migliore in campo
Il tecnico non parla della colluttazione tra Caputo e uno dello staff tecnico laziale
Auteri: «Il direttore ha cambiato la gara»
Gaetano Auteri, tecnico del Catanzaro
ISOLA DEL LIRI - Il nervosismo che ha caratterizzato sia il prepartita, sia l'incontro stesso fra Isola Liri e Catanzaro, lascia strascichi anche nella sala stampa, durante le interviste del dopo partita. A far discutere anche a match finito è stato l'episodio dell'espulsione di Caputo e quello che poi ha comportato. Mentre l'attaccante calabrese stava abbandonando il campo, infatti, a seguito dello schiaffo rifilato ad un difensore laziale, si è scatenata una colluttazione fra lostesso Caputo e un appartenente dello staff tecnico isolano, rissa a cui poi hanno partecipato anche giocatori e panchine delle due squadre. Il nervosismo e la delusione per la sconfitta trapelano anche nelle parole rilasciate dal tec-
nico giallorosso Autieri, che non ha molta voglia di parlare e quel poco che dice lo fa in maniera anche stizzita: «Un'Isola Liri così aggressiva e vogliosa ce l'aspettavamo, ma il risultato finale è stato compromesso dalle decisioni arbitrali. Il direttore di gara ha cambiato la partita con decisioni strane ed anche alcuni episodi particolari ci hanno punito». L'allenatore dei calabresi, comunque, ammette la superiorità dimostrata dai padroni di casa: «Sono doverosi, però, i complimenti all'Isola Liri, che ha vinto meritatamente, approfittando di alcuni nostri errori. Noi non siamo stati gli unici a sbagliare e, se entriamo nello specifico delle azioni, alcuni avvenimenti "bizzarri" ci hanno condan-
nato». Non aggiunge altro Autieri prima di abbandonare la salastampa conun pizzicodi polemica. Nessun altro tesserato del Catanzaro arriverà, poi, a rilasciare qualche dichiarazione. Una sconfitta quindi, quella subita ad Isola del liri, che fa male, ma che potrà essere archiviata in fretta dai giallorossi. Soddisfazione, ovviamente, da parte dell'Isola Liri, che ottiene la prima vittoria in campionato addirittura contro quella che si presentava allo stadio Nazareth da prima della classe. Può finalmente sfogare la sua soddisfazione dopo un periodo nero il tecnico locale Sandro Grossi: «Finalmente abbiamo ottenuto quel risultato che fino ad ora c'era sfuggito per sfortuna o
imprecisione. E' stata un'impresa vera e propria contro una corazzata come il Catanzaro che ci ha impegnato a fondo anche in svantaggio di due reti. Noi abbiamo preparato al meglio in settimana la gara, facendo leva sulle motivazioni che i ragazzi potevano e dovevano avere. Avevo detto loro che non avevano nulla da perdere contro una squadra sulla carta nettamente favorita e questo forse ci ha fatto giocare pi_ tranquilli e a tratti molto bene». Protagonista di giornata il portiere dell'Isola Liri Mangiapelo che si sofferma sul finale di gara burrascoso: «Posso capire il nervosismo per una sconfitta che complica i piani per il Catanzaro, ma il gesto di Caputo è di quelli che fanno male al calcio».
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24 Sport
Ottima prestazione contro il Gela, che passa con Vianello. Palo di Pellecchia
La rabbia è gialloverde Annullato inspiegabilmente per fuorigioco un gol a El kamch GELA MELFI
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GELA (4-3-3): Nordi 6; Scopelliti 6, D'Aiello 6,5, Geraldi 5, Memè 7; Zaminga 6, Schiavon 6 (45' st Ambrosecchia sv), Cammarota 6,5; Vianello 7 (28' st Criniti sv), Pasca 6,5, Vigna 6 (5' st Di Muro 6). A disp. Ferla, Viviano, Rabbeni, Manca. All. Provenza. MELFI (4-4-2): Careri 6,5; Arvia 6, Sicignano 6, Pignati 5,5, Naglieri 5,5; Lo Iacono 6 (14' st La Porta 6,5), El Kamch 7, Mitra 6, D'Andria 6 (14' st Pellecchia 6,5); Chiaria 6, Arcamone 6. A disp. Scarzanella, Marino, Bizzarri, Viola, Bulla. All. Rodolfi. Arbitro: Russo di Milano. RETI: 38' pt Vianello. NOTE: Circa 2000 spettatori, con una decina di tifosi lucani presenti. Espulso al 4' st Geraldi per proteste. Ammoniti El Kamch (M), Vianello (G), Chiaria (M), Arcamone (M), Zaminga (G). Angoli 4-3 per il Melfi. Recupero: pt.0'; st.5'. GELA - La rabbia del Melfi sbatte contro una terna arbitrale scadente. La sconfitta sul campo della capolista Gela poteva anche starci, ma il brutto pomeriggio del milanese Russo e dei suoi collaboratori ha rovinato una bella partita. Ogni decisione è stata affrettata e spesso fuori luogo. Peccato perché la partita è stata bella e il Melfi se l'è giocata fino all'ultimo secondo. Troppe le decisioni che hanno fatto infuria-
Il match winner Marco Vianello che esulta dopo aver battuto Careri in uscita. A destra El Kamch, a cui è stato annullato un gol regolare, dopo un tiro dalla distanza
re i gialloverdi. Pesa soprattutto il gol annullato a El Kamch per motivi inspiegabili. Arcamone era sulla traiettoria del pallone scagliato dal marocchino, ma nei campi di Seconda divisione difficilmente si vedono tali reti annullate. I biancazzurri di casa hanno giocato tutto il secondo tempo in dieci uomini per l'espulsione del difensore Geraldi (anche qui esagerata) per proteste.Il Gela, che non ha mai subito un gol in casa, si schiera
con il classico 4-3-3, ma con la variante Vigna al posto di Criniti. Melfi con il 4-4-2, con Arcamone e Chiaria supportati da Lo Iacono e D'Andria in avanti.Dopo 180 secondi primo brivido per Careri, costretto a respingere con i pugni un bolide dal limite di Cammarota. Il centrocampista gelese si fa rivedere dopo un minuto. Da un suo insistito dribbling il Melfi si salva con affanno. Al 6' ancora il numero dieci del Gela ci riprova dai sedici metri con
una rasoiata che Careri spegne con i guantoni in angolo. I biancazzurri insistono con conclusioni dalla distanza. Al 13' è la volta di Zaminga, che non trova lo specchio della porta. Clamorosa palla-gol del Gela al 17': fa tutto bene Pasca, che serve un assist delizioso a Vianello, che arriva di corsa centralmente ma non trova la porta, sbagliando un'occasione unica. I primi 26 minuti sono un tourbillon di azioni del Gela, che gioca a tutto campo con il pallone che
scorre veloce. Poi il ritmo inevitabilmente cala e i lucani possono tirare un sospiro di sollievo.Il primo tiro in porta del Melfi arriva al 31', con una punizione centrale di Arcamone che impegna Nordi in due tempi. Il pubblico di casa si infuria quando il guardialinee sotto la tribuna segnala cinque off-side consecutivi contro il Gela, due dei quali inesistenti. Il Gela passa la 38' con una verticalizzazione di Pasca per Vianello che questa volta
non sbaglia il diagonale in corsa.Nessun cambio nelle due formazioni alla ripresa del gioco. La partita è corretta, ma quando all'arbitro esce il primo cartellino il colore è rosso. La gara ha una svolta dopo quattro minuti. A Geraldi sfugge una parola di troppo nei confronti del direttore di gara che gli sventola sotto il naso il rosso diretto a gioco fermo. Sulla susseguente punizione dal limite la sciabolata di Pignati sfiora il palo alla destra di Nordi. Provenza corre ai ripari. Fuori l'esterno Vigna, dentro il centrale difensivo Di Muro. Palo del Melfi al 19'. Sulla respinta difettosa di Nordi il tap in di Pellecchia si stampa sul legno più lontano. Gol del Melfi al minuto 23. La rasoiata dal limite dell'area del marocchino El Kamch beffa Nordi. La gioia del centrocampista gialloverde si spegne per la segnalazione di un fuori gioco di Arcamone sfuggito a tutti. Inutili le proteste ospiti. La partita si incattivisce e la terna arbitrale va nel pallone. Al 36' Nordi si riscatta con un super intervento sulla sventola a botta sicura di Pellecchia, servito involontariamente da Di Muro.Clamorosa palla gol per il Gela in contropiede, non finalizzato da Criniti, il cui pallonetto viene bloccato con una mano da Careri. I minuti finali sono un assalto all'arma bianca del Melfi, che con lo scatenato Pellecchia costringono ancora Nordi ad un intervento decisivo con i pugni.
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Sport 25
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Le pagelle Vignati e Naglieri in giornata negativa. Lo Iacono tra i più attivi
Il migliore è El Kamch Pellecchia è assai sgusciante. Careri è stato sempre attento Il Melfi schierato a centrocampo
CARERI (6,5) - Il Gela lo impegna in almeno due circostanze nel primo tempo: il portiere mostra ottimi riflessi soprattutto sulla violenta conclusione di Cammarota. Un pò in affanno sul tiro di Zaminga all'inizio del primo tempo. ARVIA (6) - Le sue percussioni sulla fascia destra si contano con il contagocce. Sulla sua fascia agiscono l'esperto Spartaco Memè e il centrocampista Andrea Cammarota, ex giocatore del Potenza. I giocatori biancazzurri non gli concedono un attimo di tregua. SICIGNANO (6) - Il giovane difensore ci mette tanta buona volontà nel primo tempo per frenare gli attacchi del Gela. Non trova l'aiuto del collega di reparto. VIGNATI ( 5,5) - Vianello gli ruba il tempo con il suo dinamismo e la sua velocità nell'occasione che consentirà al Gela di conquistare i tre punti. Soffre la presenza di Roberto Pasca che fa valere tutta la sua esperienza contro il centrale pugliese.
Il portiere Careri
NAGLIERI ( 5,5) - Il cursore di fascia raramente riesce a penetrare il pacchetto arretrato del Gela. I suoi movimenti non creano sera apprensione al diretto avversario. LO IACONO (6) - Tra i più attivi del Melfi soprattutto durante la prima frazione di gioco. Si rende protagonista di alcune giocate sulla fascia destra che meritavano migliore sorte. LA PORTA (6,5) - Rodolfi lo getta nella mischia dopo l'espulsione di Geraldi. Si posiziona sulla corsia di destra creando scompiglio con i suoi movimenti. EL KAMCH (7) - Inesauribile. Un vero motorino a centrocampo. Protagonista di una rasoiata che non aveva lasciato scampo all'ottimo Nordi, il portiere del Gela: l'arbitro ha vanificato gli sforzi del centrocampista per una presunta posizione di fuorigioco di Arcamone. MITRA (6) - Nathan Schiavon, il faro del gioco biancazzurro, non sembra in giornata di grazia, Mitra non è costretto agli straordinari per limitarne il raggio d'azione. D'ANDRIA (6) - Scopelliti, il difensore del Gela, lo tiene a bada senza alcuna difficoltà. Rodolfi lo spedice anzitempo negli spogliatoi. PELLECCHIA ( 6,5) - Sgusciante con i suoi movimenti.
Lo Iacono
Lo trovi ovunque: colpisce il palo, fa gridare al gol con una violenta conclusione intercettata da Nordi. CHIARIA (6) - L'attaccante non ha vita facile contro il capitano del Gela, Rocco D'Aiello, che non gli concede nemmeno lo spazio di un metro. Contro la retroguardia più forte del campionato, ci vuole ben altro. ARCAMONE (6) - L'ex attaccante del Pescina Valle del Giovenco, ancora una volta, dimostra di essere un attaccante di categoria. Mitra in azione
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26 Sport
Spogliatoio Arcamone parla di un Melfi in salute
«Un ko immeritato» GELA. Il Melfi si morde le mani. Non è riuscito ad approfittare di un gradito “presente” del Gela che ha giocato tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. L’arbitro ha annullato un gol ai lucani per un presunto fuorigioco di Chiaria sulla traiettoria disegnata da El Kamch. Pellecchia ha colpito il palo sulla corta respinta di Nordi. La terna arbitrale non è sembrata all’altezza della situazione. Recrimina il Gela, così come il Melfi. Tra i gialloverdi c’è poca voglia di parlare. C’è tanta rabbia. Al punto che un dirigente del Melfi, Vincenzo Rosa, non ha le idee chiare su cosa fare. L’allenatore è appena andato via. Rosa non sa se chiudersi in silenzio stampa oppure no. Alla fine si lascia andare in una laconica dichiarazione. “Non abbiamo voglia di parlare –commenta-, non abbiamo nulla da dire. Lasciamo parlare il campo”. C’è tanta rabbia, è comprensibile. Il film della partita, lo rivede invece l’attaccante dei lucani, Federico Arcamone. “La squadra –dice- ha giocato un ottimo secondo tempo. Il Melfi meritava almeno il pareggio, il risultato finale non riflette l’andamento dell’incontro. Il portiere del Gela, Nordi, è stato molto bravo sulla conclusione di Pellecchia, ci ha negato il pareggio”. L’ex attaccante del Pescina entra nei dettagli.
Luis Arcamone
“Il gol realizzato da El Kamch era regolarissimo –ammette-, non era da annullare. Ci avrebbe permesso di portare a casa un punto meritato”. La battuta d’arresto a Gela non lo preoccupa. Il Melfi era reduce da tre vittorie consecutive. “Nonostante la sconfitta –sostiene Arcamone- la squadra è in salute, lo ha dimostrato anche a Gela. Ci esprimiamo bene, adesso bisognerà concentrarci sulla prossima partita contro la Vico Equense, un avversario da non sottovalutare”. Cala il sipario sul Melfi. I riflettori si spostano sul Gela. L’allenatore dei biancazzurri, Nicola Provenza, come al solito, non si esalta. Mantiene la proverbiale compostezza elogian-
do il gruppo per la vittoria. “Nel primo tempo –dice il medico salernitano- ha espresso trame di gioco interessanti, il gol di Vianello lo dimostra ampiamente. La squadra è stata attenta, aveva la carica giusta per chiudere la partita durante i primi quarantacinque minuti. Il secondo tempo è frutto invece di tanta volontà, di tanti sacrifici per avere disputato tutta la ripresa in dieci uomini”. Provenza analizza i dettagli. “L’espulsione di Geraldi –dice l’allenatore del Gela - ha condizionato la partita non tanto sotto l’aspetto tattico, quanto invece sotto l’aspetto mentale”. Il Gela riconquista il primo posto approfittando della sconfitta del Catanzaro sul terreno di gioco dell’Isola Liri. Provenza frena i facili entusiasmi. “In questo scorcio di campionato –spiega l’allenatore- sono emersi alcuni valori nella zona medio alta della classifica e degli equilibri che portano al risultato che si è registrato sul campo dell’Isola Liri contro il Catanzaro: tutte le gare sono difficili e impegnative”. Si chiude ufficialmente la decima giornata. Il Gela si gode il primato solitario in classifica. Domenica prossima la squadra di Provenza sarà di scena a Manfredonia, il Melfi ospiterà in casa la Vico Equense relegata nelle zone basse della classifica.
L’avversario di domenica prossima
Il Vico Equense ancora non riesce a vincere VICO EQUENSE SCAFATESE
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VICO EQUENSE (3-4-1-2): Munao 6,5; Gargiulo 6,5, Scognamiglio 6,5, Chiariello 6 (7' st Violante 6); Donnarumma 6,5, Armellino 6,5, Burgos 6, Loreto 6; Trapani 6; Morfù 6 (28' st D'Esposito), Lupico 6 (10' st Napoli 6). A disp.: Izzo, Rapesta, Marciano, Tedesco. All.: Ferraro 6. SCAFATESE (4-4-2): Sorriso 6,5; Colella 6, Mastronicola 6, Miale 6, De Girolamo 6; Nunziata 6, Basile 6, Corsale 6, Sifonetti 6,5 (40' st Pepe); Ramaglia 6 (31' st Avallone), Martone 6,5. A disp.: D'Auria, Pagano, Del Sorbo, Pierantozzi, Ammirati. All. Esposito 6. ARBITRO: Quartarone di Messina 6,5. NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Napoli, D'esposito, Ramaglia, Basile. Angoli 21 per il Vico Equense. Recupero: pt 0'; st 3'. SANT'ANTONIO ABATE - Stecca ancora una volta il Vico Equense che non riesce a battere la Scafatese di mister Esposito in serie positiva che - con il pareggio di ieri - raggiunge quota sette. Ferrraro rischia Napoli e lo porta in panchina, la frattura alla costola si rivela dunque meno grave del previsto. Il Vico ha bisogno di punti e il tecnico costiero si affida alla fantasia con Morfù e Trapani che si alternano a Lupico nella fase offensiva. La Scafatese con Pignatta out recupera Sifonetti e Miale in extremis e schiera il consueto 4-4-2 con Ramaglia a fianco di Martone. È il Vico a fare la partita e a provare il forcing subito, ma gli ospiti sono ordinati e difendono bene sulle incursioni dei padroni di casa. Il Vico fa un gran possesso palla cerca di allargare il gioco sulle fasce dove Donnarumma e Loreto spingono forte, ma sono in inferiorità rispetto agli ospiti che chiudono tutti gli spazi. La Scafatese prova a impensierire il Vico con rapide ripartenze, come al 30' quando Martone è anticipato da un provvidenziale intervento di piede di Munao che mette in angolo. Il Vico che riprende il gioco nella seconda frazione vede presto in campo Napoli e Violante per dare geometrie e centimetri rispettivamente a centrocampo e attacco, ma la scelta di Ferraro alla fine non pagherà. Il Vico prova
Esposito, tecnico della Scafatese
ancora sulle corsie, ma i cross di Loreto sono imprecisi e Napoli è chiuso bene dai due centrali ospiti. Ci prova prima la Scafatese con Martone che innesca Ramaglia, ma per gli azzurro oro Munao è pronto e sventa il pericolo in uscita. A metà frazione i padroni di casa sfiorano il gol con Morfù e Loreto, ma il fantasista e l'esterno non riescono a superare Sorriso. Passano dieci minuti e il Vico potrebbe passare in vantaggio: Donnarumma si libera di De Girolamo e con un tocco sotto calcia a volo da circa dieci metri. Per i canarini ancora Sorriso compie una prodezza e blinda lo zero a zero. La Scafatese, fiutato il pericolo, si fa subito minacciosa dalle parti di Munao con Sifonetti che calcia da posizione defilata, ma la palla dell'esterno salernitano si spegne a fil di palo sul fondo. Alla Scafatese un punto buono per la classifica, al Vico il rammarico di aver ancora una volta disputato una buona gara, ma se non risolverà il cronico problema del gol la formazione di Savarese si troverà ben presto in seria difficoltà per la lotta nelle parti basse della classifica. I tifosi sperano di recuperare quanto prima il “Massaquano” fortino di mille battaglie. Josè Astarita
Il punto sulla Lega Pro
Tra primati virtuali e persi di PAOLO COSTA PALERMO. Il Novara batte il Perugia e torna in vetta alla graduatoria del girone A di 1^ divisione; il Pescara sbanca Ferrara e resta da solo al comando del girone B, in attesa dei posticipi Monza-Cremonese e Verona-Pescina. In seconda divisione perdono il primato Alghero e Catanzaro e balzano in vetta Rodengo Saiano, Pavia e Gela. Questi i principali spunti del decimo turno nei campionati di Lega Pro, per la prima volta in campo alle 14.30. Nel girone A di 1^ divisione in attesa del derby lombardo di domani sera tra Monza e Cremonese, il Novara fa suo il big match con il Perugia (2-1) ed effettua il sorpasso; decide Motta nei minuti finali, mentre Ercolano aveva rimediato al primo gol degli imbattuti piemontesi di Tesser firmato da Sahala. Il Perugia di Giovanni Pagliari non conosce mezze misure in trasferta dove ha vinto una volta e perso già in quattro occasioni. L’Arezzo, reduce da tre vittorie consecutive, pareggia a reti bianche in casa del Como e mantiene la terza posizione in classifica. Comincia positivamente l’avventura di oscar Brevi, subentrato a Stefano Di Chiara sulla panchina dei lariani. Mantiene la quarta piazza il Varese, che non ha mai vinto in trasferta, dopo il pari sul campo della Pro Patria che dà così continuità alla vittoria sul Como; al varesino Tripoli risponde nel finale Ripa su calcio di rigore. Comincia male l’avventura di
Novelli (subentrato a Simonelli) sulla panchina del Sorrento, che torna sconfitto dalla trasferta di Foligno (1-0). Unico successo in trasferta della giornata quello del Benevento che con una doppietta di Evacuo espugna il campo del Pergocrema (2-1), al quale non basta il solito Le Noci. Pareggio con due gol per parte tra Paganese e lecco, mentre stesso segno x ma niente reti tra Alessandria e Viareggio. In seconda divisione nel girone A si assiste alla caduta dell’Alghero, che non sta certo vivendo un buon momento; dopo due pareggi e un punto di penalizzazione arriva anche la sconfitta casalinga contro il Legnano (2-1). Ora in testa ci sono Pavia e Rodengo Saiano; i lombardi rifilano un secco 3-0 alla Pro Belvedere, mentre i franciacortini passano in trasferta sul campo dello Spezia; pessimo l’avvio di Fulvio D’Adderio, subentrato sulla panchina dei liguri (2 sconfitte in due partite). Il Carpenedolo aveva pareggiato nell’anticipo di ieri sul campo del fanalino di Coda Pro Sesto. Vince in trasferta la Vilacidrese sul terreno della Canavese con una doppietta di Ricciardo. Nel girone B ben 24 gol in questa nona giornata e successo della capolista Lucchese dopo due pareggi. I rossoneri regolano la Colligiana (2-0). Il san Marino passa sul campo del Bellaria con un rotondo 3-0 e la Sangiovannese non è da meno vincendo per 3-1 a Celano. Altra vittoria esterna per 4-2 dell’Itala San Marco contro la Carrarese
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Sport 27
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
2ª Divisione. Ennesima sconfitta e per la squadra di Angelo Galfano adesso è notte fonda
Vibonese, sesta volta zero punti Nossa e doppietta di Luppi e nel derby tra i fratelli Pirrone sorride solo Giuseppe MANFREDONIA 3 VIBONESE 0 MANFREDONIA (4-2-3-1): Fortunato 6; Moro 6,5, Carrieri 6, Nossa 6,5, Dipasquale 6; Vitiello 6, Pirrone G. 6; Luppi 7 (41’ st De Rita sv); Mignogna 6 (38’ st Triggiani sv), Arigò 6 (23’ st Pisa 6); Giglio 6. A disp. Groppioni, Sabatino, Napolitano, La Torre. All. Bucaro 7 VIBONESE (4-4-2): Mengoni 7, Orefice 5,5 (31’ st Saturno sv), Conti 5,5, Pascuccio 5,5, Patanè 5,5; Biava 5,5, Lo Petrone 5,5, Di Mauro 5,5 (1’ st Sperandeo 5,5), Pirrone F. 5,5 (10’ st Gatto sv); Riccobono 6, Camilluzzi 5,5. A disp. Senatore, Barbera, Rugiero, Scrugli. All. Galfano 5 ARBITRO: Citro di Battipaglia 6 MARCATORI: pt 42’ Nossa, st 29’ e 35’ Luppi NOTE: Spettatori 941 per un incasso di 7.363 euro. Ammoniti: Pascuccio, Conti. Angoli 6–3 per il Manfredonia . Recupero: pt 1’; st 2’ I Pirrone: Francesco (Vibonese) e sotto Giuseppe (Manfredonia)
di MICHELE GUERRA MANFREDONIA – Per la Vibonese è notte fonda. Al “Miramare” di Manfredonia la squadra calabrese che in nove gare di campionato ha racimolato appena quattro punti (poi ridotti a tre per la penalizzazione inflitta dalla Lega, ndc), subisce la sesta sconfitta stagionale in dieci gare di campionato e in quanto a vittorie, rimane ancora lo zero in casella. In settimana ci ha pensato il vice-presidente Patania a surriscaldare l’ambiente, profferendo parole di fuoco, mentre il presidente Caffo predicava unità attorno alla squadra in questo momento delicato per la formazione rosso-blu. Operazione non riuscita poiché anche a Manfredona la Vibonese ne becca altri tre. Contro la formazione sipontina, mister Galfano deve fare a meno di Omolade e in attacco schiera il tandem Riccobono-Camilluzz. In campo si giocava anche il derby tra i fratelli Pirrone, Giuseppe per il Manfredonia, Francesco per la Vibonese, e alla fine è il primo a gioire, il secondo, invece, oltre alla sconfitta, rimedia anche un infortunio che in settimana sarà valutato dallo staff medico della formazione calabrese. Ma venia-
mo alla cronaca. La prima azione di gioco è di marca sipontina: Giglio lavora un buon pallone sulla corsia di destra ed effettua un cross basso su cui si avventa Arigò che calcia di poco a lato. Al 9’ si fa vedere la Vibonese con Lo Petrone che, ben servito da Camilluzzi calcia a
lato. Passano pochi minuti ed è il Manfredonia a rendersi pericoloso con Mignogna il cui tiro si spegne alla sinistra di Mengoni. Due minuti più tardi, Giglio, su cross di Moro, impegna di testa Mengoni. Al 21’ il Manfredonia potrebbe passare in vantaggio grazie ad
un errore della difesa rosso.blu ma, Arigò da due passi spara alto. Al 23’ sale in cattedra Mengoni, davvero ottima la sua prestazione: punizione di Mignogna e gran parata dell’estremo difensore calabrese. Al 27’ raid della Vibonese che sfiora il gol con il difensore Pascuccio il cui colpo di testa, su angolo di Riccobono, fa la barba al palo. Passano due minuti e Biava va vicino al gol ma, è provvidenziale l’uscita di Fortunato. Al 35’ Nossa fa le prove del gol ma, la sua conclusione si spegne alta sulla traversa. Al 41’ Mengoni effettua una gran parata su una bella girata di Giglio. Resiste la Vibonese che, però, deve arrendersi al minuto quarantuno quando su di un angolo calciato da Mignogna, Nossa sale più in alto di tutti e batte Mengoni. La prima frazione di gioco si chiude con i padroni di casa avanti di una rete. Ad inizio ripresa mister Galfano sostituisce lo spento Di Mauro con il giovane Sperandeo ma i risultati rimangono pressoché invariati, poiché è sempre il Manfredonia a rendersi pericoloso. All’11’ Giglio con un colpo di tacco libera Luppi, Mengoni effettua l’ennesima parata, Arigò a porta sguarnita manda fuori. Passa un solo minuto e Mengoni deve ripetersi, questa volta su Mignogna il cui tiro viene deviato e successivamente mandato in angolo dal portiere calabrese sul tentativo di Luppi di insaccare la sfera. Al quarto d’ora si vede la Vibonese prima, con un tiro fiacco di Sperandeo bloccato facilmente da Fortunato, poi, con una punizione di Riccobono terminata a lato. Al 22’ Giglio prova la conclusione, Mengoni ancora un volta dice no all’attaccante del Manfredonia, poi, pochi minuti più tardi, ancora una volta Mengoni ipnotizza Giglio che, solo davanti al portiere rosso.blu sbaglia. Al 29’, però, Mengoni deve arrendersi sul tiro di Luppi per il raddoppio del Manfredonia. Al 31’ ancora super Mengoni, in versione uomo-ragno, su conclusione di Moro. Poi, al 35’, la terza rete del Manfredonia con una bella azione sull’asse Pisa-Luppi, con quest’ultimo che deposita in rete da due passi per la sua prima doppietta stagionale. Poi più nulla.
Riccobono è stato tra i pochi a salvarsi dal grigiore generale
PAGELLE VIBONESE MENGONI (7) - Nonostante la sconfitta della sua squadra, il portiere della formazione calabrese risulta essere il migliore dei suoi. Uomo ragno. OREFICE (5,5) - Cerca di arginare il velocissimo Arigò, lo segue come un’ombra, ma in una giornata in cui la prestazione della sua squadra è stata opaca, risulta spenta anche la sua. CONTI (5,5) - Alterna cose confortanti ad altre decisamente sconfortanti. Soffre il dinamismo di Giglio e rimedia anche un giallo. PASCUCCIO (5,5) - Come il compagno di reparto, rimedia anche lui un giallo. Domenica negativa per i centrali. PATANE’ (5,5) - Anche la sua prestazione è sotto la sufficienza. BIAVA (5,5) - Non riesce ad aggiungere pericolosità alla manovra offensiva LO PETRONE (5,5) - Si fa vedere solo per la conclusione velleitaria al 9’ del primo tempo. Risucchiato nel grigiore generale della squadra, DI MAURO (5,5) - Gioca un tempo ma in campo lo si vede pochissimo. Ad inizio ripresa viene sostituito da Sperandeo e per qualche minuto il cambio sembra che dia ragione al tecnico. PIRRONE F. (5,5) - Perde sotto ogni aspetto il duello a distanza con il fratello Giuseppe, capitano del Manfredonia. RICCOBONO (6) - Tra i due attaccanti sicuramente è quello che lo si è notato di più. Corre, recupera e smista palloni ma alla fine lo si vede benino solo sui calci piazzati peraltro sempre fuori dallo specchio della porta avversaria. CAMILLUZZI (5,5) - Stretto nella morsa Nossa-Carrieri, mai è riuscito a liberarsi per il tiro o per un qualsivoglia dialogo tattico con il resto della squadra. SPERANDEO (5,5) - Gioca un tempo ed inizialmente dà l’impressione che la sua presenza possa essere utile per la causa. Alla lunga viene risucchiato nelle mediocrità di tutta la manovra dei rosso-blu. GATTO (SV) - Subentra a Pirrone, ma il suo contributo risulta insufficiente. SATURNO (SV) - Entra sul terreno di gioco ma è come se non ci fosse.
In sala stampa si presenta il tecnico dei calabresi visibilmente contrariato
Galfano deluso: «Abbiamo sbagliato tutto» di ANTONIO GUERRA
Riccardo Mengoni portiere della Vibonese
MANFREDONIA – Contro il Manfredonia è arrivata la sesta sconfitta stagionale. Una sconfitta senza appello, con il Manfredonia che, nell’arco dei novanta minuti di gioco, ha tenuto costantemente impegnato il super Mengoni di oggi, mentre la Vibonese si è resa solo in qualche occasione pericolosa. Ora occorre rimanere uniti e preparare al meglio la prossima sfida interna contro il Barletta per cancellare dalla caselladelle vittorie, il numero zero. A fine gara quando arriva in sala stampa mister Galfano e visibilmente deluso per la sconfitta rimediatacontro lasquadrasipontina, ma è gentile e disponibile del mettersi a disposizione di microfoni e taccuini. «C’è poco
da dire, – dice rammaricato mister Galfano a fine partita –, è la prima partita che sbagliamo. Nelle precedenti nove gare, pur perdendo, non meritavamo affatto la sconfitta, abbiamo giocato sempre ad alti livelli e ciò che ci mancato è il risultato positivo. Oggi, invece, abbiamo sbagliato tutto, non siamo mai entrati in partita». «Nei primi venti minuti di gioco – conclude il tecnico della formazione calabrese – abbiamo creato qualche problema al Manfredonia, poi, in chiusura di tempo è arrivato il lorovantaggio.Dopo ilgolsubito, c’è stata la reazione dei miei ragazzi, il secondo, però, ci ha tagliato completamente le gambe». Dopo mister Galfano è la volta di Mengoni, oggi in versione uomo ragno. «Si – com-
menta soddisfatto il portiere della Vibonese – oggi la mia prova è stata positiva, personalmente sono soddisfatto, ho effettuato delle belle parate ma, tutto questo non è servito e purtroppo sono qui a commentare una sconfitta». «Il gol subito in chiusura di tempo – argomenta Mengoni – è stata per noi come una doccia fredda, il secondo, invece, ci ha completamente stesi, peccato perché nelle precedenti gare abbiamo giocato sempre benne, ad alti livelli, senza chiuderci, cercando sempre di ottenere la vittoria. Purtroppo ci manca il gol, dopo che ne subiamo uno andiamo in crisi. Ecco – conclude l’ottimo Mengoni – dobbiamo lavorare su questo aspetto e ripartireallagrande giàdallaprossima sfida interna contro il
Barletta. Vogliamo e dobbiamo conquistare la prima vittoria e speriamo di raggiungerla domenica davanti ai nostri tifosi». Infine è la volta di Pascuccio. «Innanzitutto – esordisce il difensore della Vibonese – vogliofare imieicomplimenti al Manfredonia». Poi passa ad analizzare la sconfitta. «Ci dispiace tanto – dice Pascuccio – aver perso oggi. Per noi questa era una partita importantissima. Siamo molto rammaricati, soprattutto per aver preso gol in chiusura del primo tempo. Poi, nella ripresa, dovevamo osare di più e il Manfredonia ci ha puniti». «Ora occorre invertire la rotta. Per fare ciò dobbiamo centrare la prima vittoria a partire dalla sfida interna con il Barletta»
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28 Sport
La squadra di Sergio regge bene nonostante l’inferiorità numerica
Cisco, stop ad Aversa Rosso a Ciminari. Ciofani e Arini sfiorano il vantaggio Per i pugliesi errori in attacco e in difesa
Il Monopoli spreca Il Siracusa colpisce con Iodice e Bufalino MONOPOLI SIRACUSA
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MONOPOLI (4-3-3): Vurchio 4; Vincenti 5,5, Caccavale 6, Ciminà 6, Imburgia 5; Tranchina 5 (14' st Volpe 5), Lanzillotta 5, Cortesi 5 (23' st Loseto 6); Lacarra 5,5, Balistreri 5, Lisi 5,5. A disp: Corno, Colella, Scrò, Costantino, Corsi. All.: Pellegrini. SIRACUSA (4-3-3): Cecere 6; Iodice 7, De Pascale 6,5, Perricone 6, Capocchiano 6,5; Giurdanella 6, Berti 6,5 (45' st Calabrese sv), Lewandowski 6,5; Gaudio 6 (18' st Bufalino 6,5), Dal Rio 5,5, Pagani 5,5 (41' st Nigro sv). A disp.: Siringo, Bigatti, Carrozza, Stringari. All.: Sonzogni. ARBITRO: Ros di Pordenone. RETI: st 13' Iodice, 28' Bufalino. NOTE: spettatori circa. Ammoniti: Cortesi, Ciminà, Bufalino. Angoli: 4-1 per il Monopoli. Recupero: pt 1'; st 4'. MONOPOLI - Colpaccio esterno del Siracusa in terra pugliese. Su un terreno ai limiti della praticabilità, i siciliani hanno dovuto fare molta fatica per resistere alle manovre offensive del Monopoli, molto pericoloso soprattutto sulle palle alte con i tanti centimetri dei suoi giocatori. Nella prima frazione di gioco, il tridente offensivo formato da Pagani, Dal Rio e Gaudio ha avuto davvero vita difficile, con il centrocampo siciliano molto impegnato nella copertura della difesa e dunque poco presente in assistenza agli attaccanti. Sono praticamente nulle le occasioni da rete del Siracusa nei primi quarantacinque minuti. Il Monopoli invece parte bene e prende subito in mano le redini del gioco. Pronti via ed al 3' Lanzillotta ci prova subito con una conclusione dalla distanza, che però termina alto senza impensierire l'attento Cecere. Al 6' si mette in mostra Lacarra, che al termine di una azione personale prova la conclusione dalla distanza: il suo tiro termina al lato. Nemmeno un giro di lancette ed il Monopoli si rende ancora pericoloso con Lisi, che dalla sinistra supera il proprio marcatore e mette in mezzo un cross tagliato per Lacarra, il cui colpo di testa risulta però scoordinato e non crea problemi alla difesa siciliana. Al 9' clamorosa occasione fallita dal Monopoli: Lisi in contropiede serve al centro per Balistreri il quale non si accorge di Lacarra liberissimo sulla destra e tenta una innocua soluzione personale dalla distanza che termina debole tra le braccia di Cecere. Al 22' grande parata di Cecere su tiro pericoloso di Lacarra, con la palla de-
viata in corner. Al 33' il primo cartellino giallo del match, con il direttore di gara che ammonisce un nervoso Cortesi per un brutto fallo su Giurdanella. La gara stenta a decollare ed i due tecnici tentano di cambiare qualcosa invertendo spesso le posizioni agli esterni d'attacco, con Pagani e Gaudio da un lato e Lisi e Lacarra dall'altro che passano da destra a sinistra nel giro di pochi minuti. La prima frazione di gioco, dunque, si conclude sullo 0-0 con il Siracusa mai pericoloso dalle parti di Vurchio. Nella ripresa, però, quella che sembrava essere una domenica tranquilla per il portiere monopolitano, si trasforma in una giornata disastrosa. Al rientro in campo, il Monopoli continua con la sua manovra offensiva costante ma disordinata, con il Siracusa che invece inizia a pressare alto con un piglio diverso e si rende finalmente pericolosa al minuto 11 con Dal Rio che spreca una ghiotta occasione da rete sparando sul portiere una palla servita da Pagani. Al 12' Capocchiano crossa dalla sinistra dopo un'ottima azione personale ma Imburgia anticipa tutti mandando la palla in calcio d'angolo. Sul successivo corner battuto da Lewandowski, Vurchio compie la più classica delle papere sbagliando completamente il tempo in uscita, con la palla che si ritrova sui piedi di capitan Iodice il quale non deve far altro che spedirla in rete per il gol del vantaggio siciliano al 13'. Il Monopoli va in caos. Il pubblico locale fischia la propria squadra che per l'ennesima volta subisce un gol su un clamoroso errore personale. Al 25' ci sono le proteste per due presunti rigori non concessi dall'arbitro ai padroni di casa, per due trattenute ai danni di Lacarra e Loseto. Al 26' errato rinvio di Vurchio, Pagani riceve palla da Giurdanella e apre sulla sinistra per Gaudio, il quale serve Dal Rio che solo davanti al portiere fallisce la palla del KO. Il Monopoli, però, il gol del raddoppio se lo fa da se, con la seconda papera difensiva della giornata: al 28' Pagani lancia per Bufalino, subentrato al posto di Gaudio, Imburgia in velocità cerca di anticiparlo ma non si avverte dell'uscita di Vurchio, trasformando così il suo retropassaggio in una clamorosa autorete, anche se la palla viene poi spinta in rete da Bufalino. Da qui al 49' non accade più nulla, con il Monopoli incapace di trovare la via del gol ed il Siracusa che si difende alla perfezione fino al triplice fischio finale. Anton. D'Alessandro
AVERSA CISCO ROMA
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AVERSA (4-4-2): Del Giudice 6,5; Balestrieri 6,5, Campanella 7, Ciminari 6,5, Mariniello 6,5; Chietti 6,5 (43’ st Longo sv), Arini 6,5, Massimo 7 , Zolfo 6,5 (1’ st Pistillo 5,5); Perna 6,5, Sarli 6,5. A disp.: Di Ronza, Cozzolino, Coquin, Tovalieri, Salve. All.: Sergio 6. CISCO ROMA (4-2-3-1): Ambrosi 6; Balzano 6, Doudou 6, Di Fiordo 6, Angeletti 6; Chiappara 6, Romondini 6; De Oliveira 6, Bellè 6 (27’ st Guglielmelli sv), Franchini 6; Ciofani 5,5. A disp.: Del Duchetto, Lo piccolo, Padella, Mazzarini, La Rosa, Di Iorio. All.: Incocciati 6. ARBITRO: D’Iasio di Matera 5. NOTE: spettatori 700 circa. Espulso al 38’ pt Ciminari per doppia ammonizione. Ammoniti: Zolfo, Ciminari, Sarli. Angoli 4-3 per l’Aversa. Recupero: pt 1’; st 3’. AVERSA – Finisce a reti inviolate il confronto tra Aversa Normanna e Cisco Roma. La formazione di Incocciati scende in campo con una formazione aggressiva e votata all’attacco, l’Aversa risponde in maniera più prudente con il solito 4-4-2 che ha fatto intravedere ottime cose nelle ultime giornate. Parte meglio l’Aversa Normanna, mentre la Cisco sembra piuttosto imbarazzata. Al 2’, infatti, i padroni di casa si rendono pericolosi con Perna che in area calcia verso la porta di Ambrosi una sfera che, tuttavia, termina alta. Due minuti ed arriva il turno di Sarli che effettua un tiro dalla distanza bloccato a terra dall’estremo difensore romano. La sveglia della Cisco arriva al 7’ con un colpo di testa di Bellè che non mette paura a nessuno. L’occasione
Incocciati, tecnico della Cisco
più grossa capita sui piedi di Arini al 17’ che in controtempo non trova la deviazione sottoporta dopo un perfetto cross dalla sinistra. La gara è, però, molto viva e appena un minuto dopo De Oliveira prova un tiro che non va di molto a lato. Su rovesciamento di fronte l’occasione è per Sarli il cui tiro, però, è facile preda di Ambrosi. L’Aversa Normanna dimostra di aver approcciato meglio alla gara e tiene bene il campo, arginando alla perfezione l’avversario e rendendosi pericolosa con incursioni imprevedibili che colpiscono sia il fianco destro che sinistro. La Cisco resta a guardare sorniona e ad attendere la propria occasione, nonostante nella fase centrale della gara il gioco si addormenti completamente. Al 38’, il Giudice di gara, troppo severo, espelle Ciminari per doppia ammonizione e lascia l’Aversa Normanna in dieci per un tempo e più. La
prima frazione si chiude con un 1’ di recupero senza che accada più nulla. Nella ripresa, la gara si apre con una novità, con Sergio che rinforza la difesa, inserendo Pistillo al posto di Zolfo. La squadra di Sergio è ancora sugli scudi al 5’ con Chietti che prova il diagonale bloccato da Ambrosi. La Cisco dà un segnale, invece, al 12’ con un tiro dalla distanza di Ciofani che finisce di poco fuori. Nonostante l’inferiorità numerica la squadra normanna continua ad essere più vispa, mentre la Cisco si affida a sporadiche folate che, tuttavia, risultano sempre troppo poco concrete. Al 26’ è ancora la formazione di Sergio a rendersi pericolosa dalle parti romane con Arini che prova un tiro a giro che termina alto sopra la traversa. La Cisco praticamente scompare fino al termine della gara ed al fischio finale dell’arbitro. Annamaria Iodice
Al materano Infantino risponde Doria
Un derby in parità BARLETTA NOICATTARO
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BARLETTA (4-3-3): Di Masi 6; Cutrupi 6 (30' st Romeo sv), Marchetti 6, Sportillo 6, Legittimo 6; Menicozzo 6,5, Muwana 6,5, Rescio 5,5 (11' st Carozza 6); Simoncelli 6,5, Shiba 6 (11' st Infantino 6), Fanasca 6. A disp.: Bersellini, Manganaro, Lanotte, Bendjemia. All.. Sciannimanico 6. NOICATTARO (4-3-3): Musacco 7; Perrone 6 (13' st Lorusso 5,5), Sassarini 6, Fumai 6,5, Loseto 6; Fiorentino 6 (27' st De Lorenzo 6,5), Coppola 6, Piano 6; Giampaolo 6, Doria 6,5 (42' st Aliperta sv), Zotti 6. A disp.: Petruzzelli, Lanera, Lanave, Ladogana. All.: Carella 6. ARBITRO: Pairetto di Nichelino 6. RETI: st 24’ Infantino (B), 38’ Doria (N). NOTE: spettatori 1500 circa di cui 654 abbonati.Ammoniti: Loseto, Fumai, Doria, Cutrupi. Angoli 6-2 per il Barletta. Recupero: pt 1’; st 4’. BARLETTA. Il Barletta chiama con Infantino al 23' della ripresa, il Noicattaro risponde a d otto minuti dal novantesimo con Doria. Primo centro stagionale per il centravanti biancorosso, secondo gol in otto giorni per l'attaccante nojano. Morale della favola: al “Puttilli”, il derby della decima giornata
Infantino del Barletta
del campionato di Seconda Divisione termina in perfetta parità. Il Barletta conserva l'imbattibilità interna (tre vittorie e due pareggi nella versione casalinga), il Noicattaro rimanda ancora l'appuntamento con la prima vittoria, ma inanella il quarto pareggio consecutivo. Risultato sostanzialmente giusto, per quello che si è visto nell'arco dei novanta minuti. Risultato tutto sommato accettato con soddisfazione su ambo i fronti. Il Barletta in partenza si fa preferire in termini di possesso palla, il Noicattaro però è pericoloso nelle ripartenze. I primi squilli al “Puttilli” sono proprio degli ospi-
ti: prima con Doria, conclusione a lato e poi con Zotti, tentativo deviato in corner. Biancorossi un po' in affanno in fase di costruzione e per le prime occasioni degne di presenza sui taccuini è necessario attendere il finale di tempo, con il doppio tentativo di Menicozzo e Simoncelli. La più ghiotta palla gol del primo tempo arriva allo scadere: delizioso cross dalla sinistra di Fanasca, testa di Shiba a colpo sicuro, Musacco si supera ed alza la traiettoria sulla traversa. Si va all'intervallo a reti inviolate. Ripresa. Parte bene il Barletta, con un piglio differente ai primi quarantacinque minuti di gioco. Fanasca al 4' impegna Mu-
sacco, abile ancora a rifugiarsi in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner è Shiba a tentare la soluzione acrobatica: palla alta sulla traversa. Al 7' si rivede il Noicattaro con un velenoso diagonale di Giampaolo. Sciannimanico decide di cambiare: fuori Rescio e Shiba, dentro Carozza e Infantino. E' proprio Carozza a metà frazione ad impensierire Musacco. Ancora corner, questa volta è quello buono. Dopo un batti e ribatti in area, infatti, è Infantino a risolvere in mischia. Zampata vincente, 1-0 Barletta. Cambia anche Carella: dentro una punta De Lorenzo, fuori un centrocampista Fiorentino. Subito De Lorenzo sugli scudi alla mezz'ora: conclude di prima intenzione, di poco alto sulla traversa. L'ultima proiezione offensiva del Barletta arriva al 35' con Carozza. Poi finale del Noicattaro. Al 36', Loseto spaventa Di Masi dalla distanza. Un minuto più tardi è pareggio: azione manovrata degli ospiti sull'asse Giampaolo, Zotti, De Lorenzo, pallonetto di quest'ultimo a scavalcare Di Masi, per Doria è un gioco da ragazzi di testa depositare la sfera nel sacco da due passi. 1-1, nuova parità, che resterà intatta sino al triplice fischio finale. Il Noicattaro non vince, ma continua a lanciare segnali incoraggianti. Mario Borraccino
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Sport 29
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Risultati e classifica Bacoli-Fasano
1-0
Bitonto-Pisticci
3-1
46' st (r) Di Domenico
9ª
Marcatori
45’ pt Lupacchio (P); 25’ e 30’ st Armento (B), 36’ st Konte (B)
Francavilla-V. Casarano 1-2 34’ pt D’Anna (VC); 12’ st Del Prete (F), 42’ st (r) Contino (VC)
Grottaglie-Pomigliano 5' pt Quaranta
1-0
Ischia-Turris
1-0
Matera-Angri
3-2
11' pt (r) Sergi
45' pt Incoronato (A); 1' st Genchi (M); 4' st Albano (M); 25' st Della Femina (A); 40' st Albano (M)
S. ANTONIO
22
9
7
1
1 15 8
5
4
1
0
7
3
4
3
0
1
5
7 +3
NEAPOLIS
17
8
5
2
1 20 12 4
3
1
0
9
3
4
2
1
1 11 9
8 +1
CASERTANA
17
9
5
2
2
4
3
0
1
6
2
5
2
2
1
3
2
5
0
MATERA
16
9
4
4
1 16 13 5
1
3
1
7
9
4
3
1
0
9
4
3
-3
FRANCAVILLA PZ
14
8
4
2
2 14 8
4
2
1
1
6
4
4
2
1
1
8
4
6
-2
PIANURA
14
9
4
2
3 14 11 5
3
0
2 10 7
4
1
2
1
4
4
3
-5
9
4
8
Neapolis-Casertana
1-0
GROTTAGLIE
14
8
4
2
2 10 8
4
2
2
0
5
3
4
2
0
2
5
5
2
-2
Pianura-F. e C. Bn
5-2
F. E C. BN
12
8
3
3
2 14 13 4
2
1
1
7
5
4
1
2
1
7
8
1
-4
POMIGLIANO
12
9
2
6
1 12 11 4
0
4
0
5
5
5
2
2
1
7
6
1
-5
BITONTO
12
9
3
3
3 12 11 5
2
0
3
7
7
4
1
3
0
5
4
1
-7
ANGRI
12
8
3
3
2 10 10 4
2
2
0
4
2
4
1
1
2
6
8
0
-4
BACOLI
12
9
3
3
3
8 10 5
2
2
1
5
4
4
1
1
2
3
6
-2 -7
ISCHIA
10
8
3
1
4 11 12 4
1
0
3
3
7
4
2
1
1
8
5
-1 -6
V. CASARANO
10
9
2
4
3 10 11 4
1
1
2
6
7
5
1
3
1
4
4
-1 -7
PISTICCI
8
9
2
2
5 12 13 4
0
1
3
2
6
5
2
1
2 10 7
-1 -9
TURRIS
6
9
1
3
5 10 20 4
1
1
2
5
9
5
0
2
3
5 11 -10 -11
OSTUNI
3
8
0
3
5
8 15 4
0
3
1
6
9
4
0
0
4
2
6
-7 -13
FRANCAVILLA BR
3
8
0
3
5
4 11 4
0
2
2
3
7
4
0
1
3
1
4
-7 -13
FASANO
3
8
0
3
5
3 11 4
0
1
3
2
8
4
0
2
2
1
3
-8 -13
43' st (a) Florindo
2' pt Improta (P), 20' pt (r) Manzo (P), 39' pt Ausiello (P), 16' st Tortora (F), 19' st Sibilli (P), 28' st Caruso (F), 37' st Del Sorbo (P)
S. Antonio-Francavilla Br 1-0 9' pt Costantino
Riposa: Ostuni
Prossimo turno
10ª giornata 01/11/09 ore 14.30
Angri-Bacoli Casertana-Francavilla Pz F. e C. Bn-S. Antonio Fasano-Pianura Francavilla Br-Bitonto Pisticci-Grottaglie Pomigliano-Neapolis Turris-Ostuni V. Casarano-Ischia Riposa: Matera
giornata
8 Reti: Albano (1) (Matera) 6 Reti: Del Prete (Francavilla); Fontanella (Neapolis); Maffucci (2) (S.A. Abate) 5 Reti: Sergi (2) (Ischia); Bonanno (Neapolis); Russo (1) (Turris) 4 Reti: Incoronato (1) (Angri); Olcese (Casertana); Tortora (Forza e C.); De Angelis (Grottaglie); Saurino G. (Ischia); Malagnino (1) (Ostuni); Sibilli (1) (Pianura); Siano (S.A. Abate); Villa (1) (V.Casarano) 3 reti: Solimene (Bacoli); Armento, Marsico (2) (Bitonto); Mallardo, Massaro (Forza e C.); Manzillo (Francavilla); Moxedano (Neapolis); Ausiello (Pianura); Ferrentino, Vallefuoco (Pisticci); Auricchio (1) (Pomigliano) 2 reti: Carnicelli, Galdi (Angri); Di Domenico (1), Zinno (Bacoli); Gargiulo, Konte (Bitonto); Bencardino, Falco (Casertana); Genchi (Matera); Laviano, Somma (Neapolis); De Palma (1) (Ostuni); Galdean, Manzo (1) (Pianura); Rovira (Pisticci); Alizzi, Cutolo, D’Avanzo (1) (Pomigliano); Costantino (S.A. Abate); Vitale (Turris); D'Anna (V.Casarano)
Prima vittoria in casa e terzo posto in classifica con Albano bomber del girone H
Espugnato il “XXI Settembre” Incoronato per l’Angri, Genchi e doppietta di Diegol dopo il pari di Della Femina MATERA ANGRI
3 2
MATERA (4-4-2) Cottet 6,5, Conte 6, Martinelli 6, Bartoli 6, Scudieri 6; Diop 5 (1' st Salemme 6,5), Mazzoleni 5,5 (30' st Logrieco 6), Leta 6, Campo 6,5 (17' st Martone 6); Albano 7,5, Genchi 7. A disp.: Mirabelli, Catalano, Carretta, Branda. All. Pino Giusto 6,5 ANGRI (4-4-2) Inserra 6; Formisano 4, Cacace 6, Alterio 6, Cascella 6; Lambiase 6, Maruggi 6 (18' st Della Femina 6,5), Vitaglione 6,5, Galdi 6 (40' st Barone sv, dal 44' st Falcone sv); Incoronato 7, Ferraioli 6. A disp.: Carotenuto, Cuomo, Carnicelli, Marrocco. All. Criscuolo 5,5 ARBITRO: Giacomozzi di Fermo RETI: 45' pt Incoronato (A); 1' st Genchi (M); 4' st Albano (M); 25' st Della Femina (A); 40' st Albano (M) NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 1500 con un centinaio provenienti da Angri. Ammoniti: Della Femina, Formisano, Mareggi e Incoronato dell'Angri; Albano del Matera. Espulso per somma d'ammonizioni Formisano (A)al 38' st. Angoli 4-3 per il Matera. Recupero 2' pt; 3' st. Il Matera sa vincere pure in casa. Ma l’Angri spaventa dopo il vantaggio di Incoronato ribaltato da Genchi e Albano e il pari di Della Femina che fa tornare gli spettri dell’ennesima non vittoria in casa. Invece c’è l’acuto ed è terzo posto in classifica alla vigilia del turno di riposo previsdto per mercoledì. Decisivo un pallone incocciato con il ginocchio da Albano su cross
A sinistra il gol del 3-2 di Albano e a destra Genchi esulta dopo l’11 (foto in pagina di Videouno)
di Genchi al 40' st, proprio nel momento in cui i grigiorossi di Criscuolo pensavano di poter approfittare di una squadra che rivedeva gli spettri dell'ennesima non vittoria in casa, cammino diametralmente opposto a quello in trasferta fatto di tre vittorie e un pareggio. Lo spettacolo non è mancato. Gara giocata a viso aperto e con occasioni a iosa da ambo le parti. Un gol annullato a Diop, uno a Maruggi (entrambi per dubbio fuorigioco) un palo di Campo e cinque reti, tutte di ottima fattura. Ci ha guadagnato lo spettacolo , ma chiaramente l'Angri è uscito a bocca asciutta dal “XXI Settembre-Franco Salerno” perché, probabilmente, non si è accontentato del pari ed è stato punito dalla maggiore qualità degli uomini di Giusto, ma anche dal vantaggio psico-
logico fornito all'avversario dopo l'espulsione per somma d'ammonizioni di Formisano. L'Angri senza Amirante e Grillo squalificati, sostituiti dal tecnico Criscuolo con Maruggi e il neo acquisto Alterio, ex Neapolis, all'esordio in maglia grigiorossa, mentre il tecnico Pino Giusto presenta la novità è Marco Conte (un centrocampista) esterno basso a destra, con Campo al posto di Logrieco. Terreno di gioco che ha retto bene ai temporali dei giorni scorsi e c'è un buon avvio dei grigiorossi. Matera che si vede al 15' con Genchi, ma il suo tiro esce alla destra di Inserra. Angri vicino al gol con Ferrazzoli al 17', pallone calciato a limite dell'area e'è un grande intervento di Cottet che mette il pallone in angolo con un colpo di reni molto bello ed efficace.
La gara sembra cambiare canovaccio con il Matera che preme e l'Angri soffre. Biancazzurri in gol con Diop al 23' pt, con un colpo di testa sul secondo palo ma l'arbitro spezza l'esultanza del Matera su segnalazione dell'assistente per un presunto tocco di mano. Matera spinge e l'Angri soffre. Al 24' ci prova Genchi senza successo. Al 29' Angolo di Campo e respinta della difesa che Conte ribadisce a volo ma Inserra para a terra. Solo applausi per il Matera. Campo per Albano al 40' e al 43' ma l'attaccante non ha la mira giusta e si va verso la fine del tempo. Ma sui titoli di coda c'è una puntata di Vitaglione che giunge sul fondo e pesca al secondo palo Incoronato che schiaccia in rete con successo e va sotto i sostenitori dell'Angri per esultare e ricevere un virtuale ab-
braccio. Matera subito risponde con Albano di testa ma la palla è fuori. Si va al riposo tra la disapprovazione del pubblico locale, ancora all'asciutto di vittorie in casa. Ripresa di fuoco. Subito scambio Albano Genchi ed è pareggio. Matera con Campo penetra in area grigiorossa e il tiro del materano sbatte sul palo e va fuori. Genchi per Albamo al 3' e para Inserra, ma non è finita. Al 5' infatti, il 2-1. Azione sulla sinistra di uno scatenato Genchi per Albano che insacca di destro a volo.Il Matera fa l'errore di voler gestire il vantaggio. L'Angri guadagna metri e al 20', un minuto dopo l'ingresso al posto di Maruggi, Della Femina trova l'eurogol da 25 metri. Botta al fulmicotone ed è pareggio. Il Matera accusa il colpo e Criscuolo ci crede e incita i suoi a tentare il colpo deci-
sivo. Quello che avrebbe messo in crisi il Matera in evidente difficoltà dopo una vittoria in casa che stava ancora una volta sfuggendogli dalle mani. Ma Formisano, che pochi minuti prima aveva allontanato ingenuamente il pallone a gioco fermo rimediando un giallo, atterra Genchi a limite area. E il secondo giallo e grigiorossi in dieci nel momento più delicato. Matera prende coraggio e per l'Angri è notte Albano fa esplodere di gioia il XXI Settembre-Franco Salerno” aprendo una nuova era, ma c’è da rivedere qualcosa a centrocampo dove i conti non tornano perchè c’è poco filtro per la difesa. Terzo posto e Diegol capocannoniere, ma per marchiare il torneo serve qualcosa in più in mezzo al campo. Renato Carpentieri
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30 Sport
Mazzoleni in ombra. Diop non convince. Bene Conte
Genchi crea, Albano c’è COTTET (6,5) - Una gran bella parata su Ferraioli nel primo tempo ed un’altra nella ripresa su Maruggi. Decisive per il risultato, mentre poco da fare nei due gol dell’Angri, anche se sul primo il cross di Vitagliano poteva essere di sua competenza ma l’azione è stata veloce e le responsabilità maggiori non sono certo le sue in questo caso.
MAZZOLENI (5,5) - Quello di ieri non è stato il Mazzoleni che eravamo abituati a vedere. Troppi palloni persi e poche idee. Forse non è al meglio e una giornata storta può capitare a tutti (30’ ST LOGRIECO (6) - Due giocate importanti, del resto ha qualità da vendere.
CONTE (6) - Bene dopo un inizio leggermente incerto. Chiaramente deve adattarsi al ruolo, ma alla fine risulta positivo nel complesso e non commette particolari errori tattici perchè restare in linea per un centrocampista non è mai facile.
LETA (6,5) - Ancora da solo in mezzo al campo ci mette il cuore ed è uno dei più positivi, ma serve aiuto e non funziona il rombo. CAMPO (6,5) - Forse non doveva uscire. Perchè teneva in scacco l’intera difesa dell’Angri. Non a caso dopo il suo addio è giunto il pareggio e tanta sofferenza.
MARTINELLI (6) - Poche sbavature, anche se Incoronato conferma di essere un cliente davvero scomodo e che al primo piccolo errore ti castioa e così è stato. Per il resto una gara perfetta.
(17’ ST MARTONE (6) - Molto meglio a mediano dopo l’ingresso di Logrieco).
BARTOLI (6) - Se qualche volta ci sono problemi in difesa è perchè non c’è sufficiente filtro a centrocampo, per il resto Bartoli è uno che il suo compito lo fa sempre. SCUDIERI (6) - Sacrificato a sinistra non può dare il massimo di sé, ma porta a casa la sufficienza in una giornata in cui Galdi non era facile da contenere. DIOP (5) - Inizia benino, poi si perde. E’ un ragazzo a cui va dato il tempo di comprendere che questo girone è molto difficile (1’ ST SALEMME (6,5) - Entra bene in partita e gioca palloni importanti. Daltronde da tre turni inizia dalla panchina per ragioni tattiche e In alto il gol del 2-1 di Albano, a sinistra Genchi esulta dopo il pari ed a destra Marco Conte ieri nell’insolito ruolo non tecniche, ma è senza dubbi un di terzino destro (foto Videouno) giovane interessante).
ALBANO (7,5) - Otto gol in nove gare. Tutti belli e importanti. E’ il giocatore simbolo del Matera e non le manda a dire quando dagli esterni gli arrivano quei palloni che invoca da due anni. Se viene servito a dovere continuerà a mettere palla in rete. Ha stretto i denti ed ha chiuso la gara dolorante al piede. Non serve adesso dire che tutti avevano puntato su di lui, perchè di musi storti ce ne sono stati al rinnovo dell’accordo. Ma il calcio è così, anzi Matera è così. GENCHI (7) - . Grande. Generoso e insostituibile. Bella prestazione da leader. (ren.car.)
Alessio Musco e Pino Giusto si abbracciano a fine gara, l’esultanza di Genchi con Campo e a destra Diego Albano festeggiato dai compagni dopo il gol dei tre punti.
Brutta sconfitta per i grigiorossi sconfitti 3-2 dal Matera che ottiene la prima vittoria interna della stagione. L’Angri non riesce a tornare in Campania con un risultato positivo e deve recriminare per alcune occasioni da rete fallite. A rompere gli indugi è o Incoronato che allo scadere della prima frazione di gioco infila la porta lucana approfittando di un’incomprensione della difesa biancoazzurra. La ripresa si apre con il pareggio del Matera realizzato da Genchi grazie all’assist di Albano. Il pareggio manda in tilt la difesa doriana che capitola qualche dopo tre giri di lancette grazie alla rete di Albano servito da cross di Genchi. L’Angri sfiora il pari con Vitagliano, ma il numero uno avversario compie una prodigiosa parata, anche Ferraioli ci prova ma Cottet è superlativo. Il portiere materano nulla può al 19esimo su un bolide scagliato da Della Femina (nella foto) che non lascia scampo: 2-2. L’undici di Criscuolo dimostra di avere il con-
Spogliatoio “XXI Settembre” Grigiorossi amareggiati
Criscuolo: «L’Angri s’è illuso Siamo una squadra giovane» trollo della partita, ma la doccia fredda arriva nel finale con Albano che capitalizza al meglio un cross del solito Genchi e firma il definitivo 3-2Aveva incitato i suoi Vincenzo Criscuolo dopo il gol del pareggio di Della Femina, perché credeva nella possibilità di vincere la gara visto che il Matera dopo il pareggio era caduto in quello stato che finora non gli aveva mai permesso di vincere in casa. Ma ci ha pensato Formisano a dare coraggio all’avversario. Scellerato calcio al pallone pochi minuti prima di un fallo su Genchi da giallo, ma per il grigiorosso era il secondo e il Matera dalle sue parti ha creato i presupposti per il tre a due. «Va subito detto-af-
fermna il tecnico dell’Angriche entrambe le squadre avrebbero meritato di vincere. Però c’è riuscito il Matera e per noi non possiamo che rammaricarci per le molteplici palle gol sciupate. Anche il Matera ha avuto le sue buone occasioni, in particolare ad inizio ripresa ha creato cinque minuti terribili dove è riuscito a ribaltare il risultato. Noi siamo una squadra giovane e alla fine è emersa la maggiore qualità dell’avversario. Perché oltre ai cinque under obbligatori in un frangente di partita siamo arrivati a sette. Comunque va bene così’». Mancavano Amirante e Grillo squalificati, sostituiti da Maruggio e Alterio, quest’ultimo
all’esordio. «Non vorrei parlare dei singoli. Credo che il Matera abbia vinto perché ha trovato il guizzo giusto al momento giusto e non voglio buttare la croce addosso a nessuno, ma l’espulsione di Formisano è stata un’iniezione di fiducia per il Matera ed è andata a finire come il campo non ha detto. E’ stata una gran bella partita. Chi vi ha assistito non si è annoiato, ma è chiaro che uscendo con un pugno di mosche in mano si ripassa il film della gara e senza dubbi vengono in mente le occasioni sciupate anche dopo il pareggio di Della Femina». Cosa gli ha detto quando l’ha mandato in campo: “vai e fai gol”, perché un minuto dopo il
suo ingresso ha calciato una vera sventola imprendibile da venticinque metri. «Un bel gol. Siamo però troppo giovani. Il nostro obiettivo è di disputare un buon campionato e sono convinto che ci riusciremo. Perché giochiamo un buon calcio e lo abbiamo dimostrato. Mi complimento con il Matera per l’ottima accoglienza, ma avremmo meritato di uscire da qui con qualcosa nel carniere. Non voglio definiorla una beffa, ma una sconfitta evitabile giunta solo per una nostra ingenuità nel restare in inferioorità numerica nel momento meno indicato e più delicato perché era normale che il Matera si sarebbe buttato in avanti alla ricerca del gol. Ora non ci resta che voltare pagina. Da questo momento pensiamo solo alla ghara di Bacoli di mercoledì al Novi dove dobbiamo cominciare a muovere la classifica e mettere in campo la voglia di riscatto che emergerà quando ricorderemo questa sconfitta». r.carpentieri@luedi.it
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Sport 31
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Spogliatoio Matera Mercoledì è campionato, ma i biancazzurri sono in pausa
Genchi: ci abbiamo creduto L’attaccante: «Non potevamo perdere ancora punti in casa» » IN sala stampa arriva Giuseppe Genchi con il pallone marchiato Fc Matera. «E’ un regalo che la società fa a chi segnaafferma il bomber biancazzurro alla seconda realizzazione personale in campionato, la prima in casa-ed oggi è toccato a me. In precedenza l’aveva avuto Diego Albano». Il Matera dimostra di saper vincere anche in casa. «Sapevamo vincere anche prima, ma ci hanno limitato paura e sfortuna finora. Bene così, perchè era importante vincere visto che mercoledì riposiamo e se non arrivavano i tre punti sarebbe stata davvero dura guardare la classifica adesso e mercoledì poteva essere peggio. Invece, dobbiamo solo aspettare e prepararci bene per la gara dio domenica contro il Bacoli». Un Matera che a tratti è sembrato fermo sulle gambe e che ha pagato, probilmente, la gara di Coppa Italia di mercoledì scorso a Casarano terminata e vinta ai rigori. «Personalmenmete ammetto di sì. Ho avuto qualche problema, però non potevo certo tirarmi indietro ed ho spinto fino alla fine e con buoni risultati visto il gol di Diego Albano». Il pallone resta in bella vista, ma gli occhi di Giuseppe Genchi sono sinceri come le parole che giungono alla domanda se credeva in un ennesimo pareggio dopo il gran golò di Della Femina dell’Angri. «Sempre c’ho creduto, ma credo che tutta la squadra abbia dimostrato di voler buttare al vento questo tabù interno. E ci siamo riusciti». Applausi per Diego Albano al gol del 2-1, ma anche per Genchi sono arrivati delle vere e proprie testimonianze d’affetto. Perchè dalla tribuna si sono alzati dei cori della stessa intensità di quelli per Diego Albano che aveva realizzato il 2-1. «E’ una cosa che mi fa piacere. E’ bello vedere queste cose. Noi ci mettiamo sempre l’impegno e anche oggi abbiamo meritato la vittoria. Tutte le squadre che abbiamo incontrato finora hanno sempre fatto buone prestazioni e anche l’Angri ci ha messo in difficoltà. Ora, però non bisogna abbassare la guardia e pensare alla gara di domenica. Sarà importante anche rifiatare, perchè la stanchezza si è fatta sentire e in questi giorni che hanno preceduto la gara e ci siamo allenati un po’ in difficoltà per colpa del maltempo. Godiamoci i tre punti». r.carpentieri@luedi.it
L’ANTICIPO DI SABATO
Pisticci perde a Bitonto e ora c’è il Grottaglie
Diego Albano ieri a Fasano
La Casertana sconfitta e agganciata dal Neapolis Mugnano
Decide l’autorete di Florindo NEAPOLIS CASERTANA
1 0
NEAPOLIS MUGNANO (4-4-2): Napoli 6.5; Attanasio 6.5, Daleno 6, Bianchi 6, Mannone 6.5; Bonanno 5.5, Barone 5.5, Somma 6, Moxedano 6; Pastore 6 (16' st Laviano 6), Fontanella 6.5 (31' st Monticelli 5.5). In panchina: Errichiello, D’Ascia, Fiore, Prato, Foggia. Allenatore: Castellucci. CASERTANA (4-2-3-1): Schiavella 5; Castellano 5.5, Raucci 6, Florindo 5, Stigliano 6.5; Torrens 5.5 (45' st Pinto sv), Bencardino 6.5; Mastroianni 6.5 (21' st Di Lauro 6.5), Falco 6 (31' st Monaco 6), Guadagnuolo 6; Olcese 5.5. In panchina: Merola, Criscuolo, Lucarelli, Cirone. Allenatore: Feola. ARBITRO: Petroni di Roma. RETE: 43' st aut. Florindo. NOTE:spettatori 500 circa. Ammoniti: Bianchi (N), Daleno (N), Bencardino (C), Florindo (C). Angoli: 5-3 per il Neapolis. Rec.: 1' pt; 4' st. MUGNANO - Sconfitta su autorete e per giunta arrivata all'88': ma non tratta in inganno il risultato finale. Lo stop, mai come stavolta, è meritato per i "falchetti". Il Neapolis avrebbe legittimato il vantaggio già nelle battute iniziali del match, quando in almeno tre circostanze contro la compagine partenopea ci è voluto il miglior Schiavella (ed un pizzico di fortuna) per evitare il gol. La Casertana da parte sua ha provato a contenere gli assalti di Moxedano e compagni
rendendosi pericolosa solo in una circostanza con Mastroianni dopo un quarto d'ora dalla ripresa. Fatto sta che a pochi istanti dalla conclusione ormai sembrava fatta per l'ottenimento di almeno un pareggio. Invece così non è andata. Peccato, però, aver perso una grande occasione: i "falchetti", alla resa dei conti, hanno giocato in casa. Tantissimi davvero i sostenitori rossoblù al seguito di fronte ad un pubblico locale composto da poche decine di unità. Il Neapolis sblocca il risultato al 43’ st: Mannone sfugge a Castellano sulla sinistra e mette a centro un traversone basso. Florindo nel tentativo di anticipare Laviano infila la propria porta. Dopo quella rimediata al "Pinto" col Sant'Antonio Abate prima sconfitta esterna per la formazione rossoblù che non incassava una rete in trasferta dalla gara al "Vito Curlo" di Fasano. Nelle quattro precedenti gare lontano dal "Comunale" di viale Medaglie d'Oro la Casertana aveva raccolto due pareggi (proprio a Fasano e nel turno infrasettimanale disputato a Matera) ed altrettante vittorie (a Pianura nel match disputato al "Simpatia" a "porte chiuse) e Bitonto. Oggi al "Vallefuoco" di Mugnano la prima sconfitta in trasferta per la formazione rossoblù: Casertana che viene raggiunta alla seconda piazza della graduatoria proprio dal Neapolis. I partenopei, però, hanno raccolto lo stesso numero di punti dei "falchetti" disputando una gara in meno. Hanno già usufruito, infatti, del turno di riposo previsto dal calendario.
IL BITONTO fa fuori il Pisticci in tredici minuti da incubo per i gialloble, con tre gol realizzati nella ripresa sugli sviluppi di calci da fermo, due dei quali molto simili. Prima del blackout meglio gli ospiti, in vantaggio con Lupacchio sul finire del primo tempo. Il bomber finalmente si sblocca e segna anche il 2-0 annullato su un fuorigioco molto dubbio. Ma le disattenzioni difensive che spianano la strada alla vittoria dei pugliesi, che fino a quel momento avevano combinato poco, sono gravi e la morale è che il Pisticci incassa la quarta sconfitta consecutiva e per la prima volta si ritrovano con un numero di punti inferiore a quello delle partite giocate: un ritmo insufficiente per inseguire la salvezza, ma soprattutto una tremenda mazzata sotto il profilo psicologico. Con Di Maria e Guarino assenti forzati, Valente punta sull’ultimo arrivato Semeraro per riproporre l’ormai consueto 4-1-4-1. Davanti alla difesa, che presenta la novità De Biasi, gioca proprio Semeraro, autore di una prestazione comunque positiva. Cambia l’unica punta, con Lupacchio al posto di Rovira. Mentre il ballottaggio più scontato tra Lavecchia e Grieco è vinto da quest’ultimo. Al Bitonto mancano pedine importanti, come gli attaccanti Marsico e Cargiulo ed il difensore Falanca, oltre che il tecnico Pizzulli, squalificato per un turno e sostituito dal secondo Tullo. Sul “Città degli Ulivi” ha piovuto a dirotto nelle ore precedenti, ma il terreno di gioco, seppur appesantito, regge bene. Il modulo granitico di Valente sembra dare ancora i suoi frutti, perché nel primo tempo la partita la fa il Pisticci, mentre i padroni di casa latitano sotto il profilo delle idee e sono quasi sempre molto lontani dalla porta. Nella ripresa il Bitonto alza il baricentro ed il Pisticci concede metri, anche nella prospettiva di sfruttare le ripartenze. Tanto più che questo modulo è ancor più teoricamente corretto se ci si ritrova in vantaggio in trasferta. I padroni di casa, inoltre, nonostante il merito di cambiare l’inerzia della gara, continuano a combinare poco. Il Pisticci esce battuto per la quarta volta consecutiva e rischia di entrare per la prima volta in zona play out. Nella partita casalinga infrasettimanale con il Grottaglie, a questo punto, non sarà consentito sbagliare. Serve una reazione e soprattutto c’è bisogno dei tre punti, unico rimedio per scacciare i fantasmi e ritrovare serenità. IL TABELLINO BITONTO (4-3-3): Lattanzi 6,5; Dispoto 6,5, Colangione 6,5, Armento 7, Montefusco 6,5; Cantatore 6 (22' st Laus 6), Martellotta 6, De Santis 6; Kontè 6,5, Persia 5,5 (38' st Fiorentino 6), Di Pierro 6 (4' st Modesto 6). A disp.: D'Antonio, Cellamaro, Toscano, Sasso. All. Tullo (Pizzulli squal.) 6. PISTICCI (4-5-1): Marino 6; Basile 6, De Biasi 6, Vallefuoco 6, Polichetti 6,5; Greco 6 (14' st Larecchia 6), Semeraro 6,5, Ferrentino 6, Farinola 6 (33' st Rovira sv), Chiaffitella 6,5 (35' st Di Noto sv); Lupacchio 6,5. A disp.: Maida, Angiò, Guardino, Truglio. All.: Valente 6. ARBITRO: Pierro di Nola 6,5. RETI: pt 45' Lupacchio (P); st 25' e 30' Armento (B), 36' Kontè (B). NOTE: spettatori 700 circa, di cui 20 provenienti da Pisticci: Ammoniti: Cantatore, Fermentino, Marino, Parecchia, Dispoto. Angoli 4-4. Recupero: pt 0'; st 3'.
DAGLI ALTRI CAMPI BACOLISIBILLA FASANO
1 0
BACOLI SIBILLA FLEGREA (4-42):Monteleone 6.5; Rainone 6.5 (1' st Solimene 6), Di Domenico 7, Zinno 6, Barone 5.5; Poziello 5.5 (1' st Napolitano 6), Dinolfo 6.5 (19' st Rea 6), Costagliola 6.5, Giliberti 6; Ingenito 5.5, D’Urso 6. In panchina: Annunziata, Carannante, Bavero, Esposito. Allenatore: Carannante. FASANO (4-4-2): Dell’Anna 5.5; Pistoia 6, Modesto 6.5, Colucci 6, Ciuffreda 6; Schiavone 5.5 (38' st Cucchiaro sv), Lentini 6.5, Tateo 6.5, Prete 6; Evacuo 6, Capocchiano 6 (27' st Jalò sv). In panchina: Veneziano, Fortunato, Salvi, Sgobba, Pastore. Allenatore: Geretto. ARBITRO: Fadda di Cagliari. RETE: 46' st rig. Di Domenico. NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Zinno (S), Costagliola (S), Capocchiano (F), Schiavone (F), Angoli 10-5 per il Bacoli Sibilla Flegrea. Rec: 1' pt; 4' st.
GROTTAGLIE POMIGLIANO
1 0
GROTTAGLIE (4-4-2):Laghezza 7; De Icco 6.5, Papasidero 6.5, Arcadio 6, De Giorgi 6.5; Masella 5 (1' st Quaranta 7), Cornacchia 6, Marchi 6, Hurtado 6 (28' st Greco sv); De Angelis 6, D’Amblè 6 (39' st Taurino sv). In panchina: Turco, Tucci, Roccisano, Ancora. Allenatore: Maiuri. POMIGLIANO (4-4-2): Sorrentino 5; Panico 5, Mauro 6, D’Arienzo 6, Noviello 6; Cini Noya 5.5 (13' st Alizzi 6.5), Mollo 5.5, Ausoni 6.5 (47' st Vezzoli sv), Ramora 6.5; Auricchio 5.5 (33' st Spinelli sv), D’Avanzo 6.5. In panchina: Violante, De Santo, Cutolo, Villino. Allenatore: Nastri. ARBITRO: Ambrogio di Cosenza. RETE: 5' Quaranta (G). NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: D’Avanzo (P), Mauro (P), Noviello (P), Marchi (G), Laghezza (G). Angoli 5-4 per il Grottaglie. Rec.: 3' st.
ISCHIA TURRIS
1 0
ISCHIA ISOLAVERDE (4-3-3): Lauro 6.5; Mancusi 6.5, Monti 5.5, Agosto 6, Santoni 6; Villa 6, Trofa 6, Amita 5.5; Saurino G. 5.5 (41' st Accurso sv), Sergi 6, Antignani 5.5 (20' st D’Angelo sv; 42' st Fermo sv). In panchina: Calò, Pezzullo, Draca, Ferrara G.. Allenatore: Impagliazzo. TURRIS (4-4-2): Sorrentino 5.5; Melcarne 5.5, Noviello 6, Pepe 5.5, Follera 6.5; D’Angelo 6.5, Coppola 6, Granozi 5 (16' st Qualano 6), Visciano 6 (35' st Baratto sv); Vitale 6.5, Savino 6.5. In panchina: Prete, Leccese, Letterese, Farella, D’Ambrosio. Allenatore: Longo. ARBITRO: Loiodice di Matera. RETE: 11' pt rig. Sergi. NOTE: spettatori 700 circa. Espulso: al 33' st Amita (I). Ammoniti Saurino G. (I), Villa (I), Agosto (I), D’Angelo (T), Trofa (I), Coppola (T), Santoni (I), Sergi (I).
PIANURA FORZAECORAGGIO
5 2
PIANURA (4-3-3): Despucches 6.5; Carbonaro 6.5, Mattera 7, Allocca 6.5, Letizia 6; Improta 7.5, Galdean 6 (26'st Acampora sv), Ausiello 6.5; Sibilli 7 (25'st Scarpato 6), Manzo 7.5 (17'st Ianniello 6.5), Del Sorbo 7. In panchina: Lima, Russo, De Luca, Ventre. All: Gargiulo squal.. FORZA E CORAGGIO (4-4-2): Di Matteo 5; Candrina 6.5, Salvati 5, Fiscariello 5.5, Clemente 5.5; Caruso 6.5, Gasparini 5.5, Scippa 5 (36' pt Tortora 6), De Falco 5.5; Mallardo 4.5 (10'st Massaro 5.5), Mandato sv (18' pt Cimmino 5.5). In panchina: De Carlo, Cantile, Riccio, Elouazni. Allenatore: Lepore. ARBITRO: Todaro di Palermo. RETI: 2' pt Improta (P), 20' pt Manzo (P, rig.), 39' Ausiello (P), 16'st Tortora (F), 19'st Sibilli (P), 28'st Caruso (F), 37' st Del Sorbo (P). NOTE: spettatori 300 circa. Espulso: al 20' Di Matteo (F).
S.ANTONIOABATE FRANCAVILLAF.
1 0
SANT'ANTONIO ABATE (4-3-3) : Terminiello 6; Di Maio 6.5, Coccorullo 7, Itri 6.5, De Sio 6.5; Madonna 6, Sekkoum 6, Costantino 6.5 (26'st Temponi sv); Conte 6, Siano 5 (18'st D’Antoni 5.5), Maffucci 6.5 (37'st Tedesco sv). In panchina: Della Pietra, Nettuno, Cuomo, Chierchia. Allenatore: Di Nola. FRANCAVILLA FONTANA (4-23-1): Di Nunzio 5.5; Ciano 5.5, Anglani 6, Paglialunga 6, Petrachi 5.5; Novelli 6.5, Cazzaro 6.5; Russo 6.5, Damario 6.5 (40'st Nicoletti sv), Schirinzi 6; Miceli 6 (1'st Maraschio 6.5). In panchina: Cito, Guazzetti, Cucinotti, Esposito, Delzotti. Allenatore: De Rosa. ARBITRO: Chiffi di Padova. RETE: 9'pt Costantino. NOTE: spettatori 1200. Ammoniti: Conte (S), Costantino (S), De Sio (S), Nicoletti (F), Angoli: 6.3 per il Francavilla. Rec.: 2' pt; 4' st.
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32 Sport
D’Anna firma il vantaggio del Casarano. Poi molte decisioni arbitrali opinabili
Francavilla, rigore fatale Dubbio quello su Contino, inutili le proteste per un fallo su Del Prete PAGELLE FRANCAVILLA DI VINCENZO (6,5) - incolpevole in occasione dei due gol. Strepitoso in almeno due interventi, salvando la propria porta. DE SANTO (6,5) - bravo sia in fase difensiva che di attacco. Suo il cross che permette all’attaccante Del Prete di pareggiare. GIOIA (5) - strepitoso a Torre del Greco con una doppietta, meno brillante in questa gara. Suo il presunto fallo da rigore su Contino, che permette al Casarano di vincere la gara. Un giallo, che gli costa la presenza a Caserta mercoledì. DI GIORGIO (6) - fa buona guardia nel reparto difensivo, anticipando bene gli avversari che gli capitano dalle sue parti. TARANTINO (5,5) - nella corsia di sinistra spesso va in affanno, per delle incursioni avversarie abbastanza continue. SCAVONE (6) - cerca in più di un’occasione di rendersi pericoloso con delle discese sulla fascia, ma non sempre gli è riuscito. VERDESCA (6) - in mezzo al campo pressa bene sui portatori di palla avversaria, quando c’è da mettere la gamba nei contrasti, non si tira indietro. MANZILLO (5) - poco incisivo come nelle altre occasioni, ad inizio ripresa lascia il posto a Manco. DI SENSO (6,5) - senza ombra di dubbio è il più propositivo dei suoi, quando il Casarano nel momento migliore spinge sull’acceleratore, specie nel primo tempo sulla corsia di competenza scende sul fondo crossando delle palle interessanti in area. CHISENA (6) - prova a vivacizzare la manovra della sua squadra in più di un occasione, ma non sempre le sue giocate vanno a buon fine. Quando tenta qualche spunto personale, gli manca il tocco finale. DEL PRETE (6,5) - il bomber napoletano, è senz’altro il migliore in campo dei suoi, per continuità ma soprattutto per la rete che permette di pareggiare il match nel secondo tempo. MANCO (5,5) - entra ad inizio ripresa, ma il suo ingresso non produce gli effetti sperati. LAZIC (5,5) - il tecnico serbo, tenta in ogni modo di uscire indenne dallo scontro con i pugliesi, ma non gli riesce. Un po’ per demeriti dei suoi giocatori, un po’per la bravura avversaria.
FRANCAVILLA - V.CASARANO
1 2
FRANCAVILLA SUL SINNI (4-4-2): Di Vincenzo 6,5; De Santo 6,5, Gioia 5, Di Giorgio 6, Tarantino 5,5; Scavone 6, Verdesca 6 (43’st Di Sanza sv), Manzillo 5 (3’st Manco 5,5), Di Senso 6,5; Chisena 6, Del Prete 7. A disp.: Masi, Marziale, Bocconi, Cocina, La Neve. All.: Lazic 5,5. VIRTUS CASARANO (4-4-2): Leopizzi 6; Fazio 5,5, Niccolini 6,5, Calabro 6, Palma 6; Palazzo 6,5, Rocco 6 (26’st Contino 7), Bonaffini 6,5, Presicce 6,5; Villa 6,5 (41’st Arago sv), D’Anna 6,5 (23’st Cenciarelli 6,5). A disp.: Corradini, Serao, Caracciolo, Salvadore. All.: Bianchetti 6,5. ARBITRO: Abagnara di Nocera Inferiore 5. RETI: 34’pt D’Anna, 12’st Del Prete, 42’st Contino (rig). NOTE: spettatori 600 circa, di cui circa 150 ospiti. Terreno allentato a causa della pioggia.Ammoniti: Palma (C), Gioia (F), Manco (F), Niccolini (C), Palazzo (C).Angoli: 2-2.Recuperi: pt 1’; st 4’. FRANCAVILLA – Con un rigore dubbio al 42’della ripresa, battuto da Contino, il Casarano espugna il «Fittipaldi». Da segnalare la prova negativa da parte della terna arbitrale, che non è stata per niente all’altezza, di una gara così importante. Sotto accusa molti interventi non fischiati, al limite della correttezza, il rigore dubbio assegnato al Casarano, per un sospetto fallo del difensore Gioia, su Contino e nel finale un contatto in area, non sanzionato, per un fallo di Niccolini su Del Prete. Per i pugliesi, tre punti importanti, che danno la possibilità a Calabro e compagni, di risalire la classifica, anche se il distacco dalla capolista Sant’Antonio Abate, ieri vittorioso di misura sul Francavilla Fontana, resta ancora considerevole. Per il Francavilla invece, una battuta d’arresto, dopo quattro vittorie di fila. Ma veniamo alla cronaca della partita, pronti via e al 4’pt, cross di Chisena per i padroni di casa, per la testa di Di Senso, ma la palla è preda di Leopizzi. Le due squadre si contendo-
Il Francavilla sceso in campo ieri, sotto la terna arbitrale
In basso Villa in azione (foto in pagina www.fcfrancavilla.it)
no il gioco maggiormente a centrocampo. Al 22’pt per dovere di cronaca, tiro dalla distanza di Manzillo, ma la palla, sorvola la traversa. Al 34’pt
Casarano in vantaggio; Lancio di Bonaffini lungo la fascia sinistra per D’Anna, l’attaccante brucia in velocità il terzino De Santo e dal vertice alto
dell’area di rigore, lascia partire un gran tiro rasoterra, che si insacca all’angolino basso, alla sinistra del portiere lucano. Il Francavilla non si demoralizza e va alla conclusione con Del Prete al 45’pt, ma Leopizzi blocca senza problemi. Si va così al riposo, sul risultato di 0-1 per il Casarano. La ripresa inizia, con i sinnici a spingere sull’acceleratore. Al 2’st sponda di Del Prete, per Chisena, che calcia di prima intenzione, ma Leopizzi blocca la sfera a terra. Al 5’st risponde il Casarano; Cross di Palazzo per D’Anna, che calcia a botta sicura dal limite dell’area di rigore, ma Di Vincenzo, non si lascia sorprendere e respinge alla grande. Al 7’st combinazione Villa, D’Anna con quest’ultimo che calcia di prima intenzione, ma ancora Di Vincenzo, non si lascia sorprendere. Al 12’st arriva però, il pareggio dei padroni di casa; D’Anna scivola lungo la fascia destra, a causa del terreno bagnato, perde palla, De Santo è bravo ad approfittarne e a mettere subito al centro, per l’accorrente Del Prete, che di testa mette la sfera in rete. Grande gioia in campo e sugli spalti. Al 17’st sono i lucani a sfiorare il vantaggio, tiro dalla distanza di De Santo, ma Leopizzi compie un miracolo, deviando la palla. Al 19’st contropiede per il Francavilla, ma Chisena viene atterrato ai venticinque metri, calcio di punizione battuto da Del Prete, ma la palla sfiora il palo di un niente. Al 33’st gran tiro di Di Senso, per i sinnici, che fa gridare al goal, ma la palla sfiora il palo. Al 40’st episodio curioso, il guardalinee segnala un fuorigioco al Casarano, ma l’arbitro invece, assegna un calcio di punizione ai pugliesi, tra lo stupore dei giocatori. Al 42’st slalom in area del neo entrato Cenciarelli, ma il tiro è deviato da Di Vincenzo. Al 44’st fallo sospetto di Gioia su Contino, in area di rigore, per l’arbitro non ci sono dubbi è rigore, che lo stesso Contino non sbaglia per l’1 a 2. Al 47’st contatto in area di rigore pugliese; Niccolini da dietro atterra Del Prete, spalle alla porta, ma per l’arbitro è tutto regolare, tra le proteste vibranti dei padroni di casa. Claudio Sole
Il tecnico: «A mio parere il direttore di gara non è stato all’altezza favorendo i salentini»
Lazic: «Sarebbe stato più giusto il pari» FRANCAVILLA – Beffato nel finale il Francavilla di mister Lazic, a causa di un calcio di rigore fischiato dal direttore di gara, per fallo in area del difensore Gioia ai danni dell’attaccante Contino. Le due squadre in campo, hanno dato davvero tutto, dimostrando il proprio valore. «Alla fine abbiamo perso – dichiara il tecnico serbo Ranko Lazic – ci poteva stare un pareggio, anche se per quello che abbiamo fatto nel secondo tempo, poteva starci anche stretto. Nel primo tempo invece, siamo stati troppo tesi, forse anche perché il campo di gioco era davvero pesante. Ma nonostante tutto, abbiamo tenuto testa al Casarano, che è una squadra esperta». Il Francavilla, ha faticato soprattutto nella prima mezz’ora di gioco, dove non’è riuscita a rendersi realmente pericolosa. Infatti gli ospiti, sono passati in vantaggio al 34’ con D’Anna. Dopo aver subito la rete, i sinnici hanno un po’ accusato il colpo. «A mio parere – continua Lazic il direttore di gara non’è stato all’altezza, favorendo in alcuni frangenti i nostri avversari.
Un’azione in area salentina
Adesso però, lasciamo stare le recriminazioni e pensiamo a migliorare». Il Francavilla, dopo quattro successi di fila e la brillante vittoria di domenica scorsa a Torre del Greco, ha subìto un brusco stop casalingo. Alla domanda, se la squadra con l’euforia dei successi precedenti si fosse un po’ montata la testa, il tecnico risponde: «Non credo che le vittorie precedenti, ci ab-
biamo fatto montare la testa. Bisogna tener conto – continua – che iragazzi hannodato tuttoin campo, dimostrando di tenere testa ad un avversario forte, che è arrivato qui con tanta grinta, per vincere, visto la loro precaria condizione in classifica». Casarano, che ha dovuto sudare molto per uscire vittorioso dal “Fittipaldi”, dimostrando tuttavia, la sua forza, grazie ai suoi
giocatori di esperienza. «Nella ripresa – continua il tecnico del Francavilla - siamo entrati in campo più decisi, ci siamo ripresi con una prova di grande carattere e siamo stati bravi a pareggiare, continuando a creare numerose azioni da gioco. Abbiamo tenuto bene il campo, stavamo credendo nel pareggio, poi – termina - abbiamo subito la rete della sconfitta su calcio di rigore». Il fallo è sembrato molto dubbio, andrebbero riviste le immagini televisive. C'è un pizzico di rammarico, perché il penalty sacrosanto era quello che l'arbitro avrebbe dovuto concedere al Francavilla nei minuti di recupero, per un fallo sull’attaccante Del Prete. «Una buona prestazione da parte dei miei ragazzi – dichiara il tecnico del Casarano Bianchetti - che hanno dimostrato tutto il loro valore. A dire il vero, anche in altre gare avevamo giocato con la stessa intensità di gioco, ma non eravamo riusciti a raccogliere molto. Oggi invece, siamo stati premiati all’ultimo assalto, dimostrando che forse il risultato è giusto». c.s.
Genny Del Prete, ieri sesto centro personale
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Sport 33
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Risultati e classifica Atella M.-Vultur
7ª
Marcatori
2-1
19’ pt Larotonda V. (A); 17’ st Rinaldi (A), 36’ st (r) Lovasto (V)
Avigliano-R. Valdiano
Rinv.
Az Picerno-Irsinese
10-0
RICIGLIANO
16
6
5
1
0 12 1
3
3
0
0
0
3
2
1
0
4
1 11 +4
F. MURGIA
14
7
4
2
1 12 5
4
3
1
0 11 2
3
1
1
1
1
3
7
-1
VIGGIANO
13
7
3
4
0 13 5
4
1
3
0
4
3
3
2
1
0
9
2
8
-2
A. CRISTOFARO
13
7
4
1
2 11 3
3
2
0
1
5
1
4
2
1
1
6
2
8
0
ATELLA M.
13
7
4
1
2 13 8
4
4
0
0 11 2
3
0
1
2
2
6
5
-2
R. VALDIANO
13
6
4
1
1
3
3
2
1
0
1
3
2
0
1
3
2
4 +1
POLICORO
11
7
3
2
2 12 5
4
3
0
1 10 1
3
0
2
1
2
4
7
-4
32’ pt Montenegro (RT), 41’ pt Ripoli (BP)
BORUSSIA P.
10
7
3
1
3 10 7
3
2
0
1
6
3
4
1
1
2
4
4
3
-3
Viggiano-Murese
VULTUR
10
7
3
1
3
8
3
2
0
1
3
2
4
1
1
2
4
6
-1 -3
AZ PICERNO
9
7
2
3
2 14 6
4
2
2
0 13 1
3
0
1
2
1
5
8
-6
MURESE
8
7
2
2
3
7
6
3
2
0
1
5
2
4
0
2
2
2
4
1
-5
R. TOLVE
7
7
2
1
4
6
9
4
0
1
3
2
6
3
2
0
1
4
3
-3 -8
GENZANOBANZI
7
7
2
1
4
8 17 3
1
1
1
4
5
4
1
0
3
4 12 -9 -6
AVIGLIANO
6
6
1
3
2
7
3
0
3
0
2
2
3
1
0
2
5
FERRANDINA
0
6
0
0
6
0 26 3
0
0
3
0 13 3
0
0
3
0 13 -26 -12
IRSINESE
-1
7
0
0
7
2 24 3
0
0
3
2
0
0
4
0 17 -22 -13
1’ pt, 11’ pt e 35’ st Giordano, 9’ pt Castagno, 17’ e 45’ pt Fringuello, 22’ pt Pace, 40’ pt e 13’ st Passavanti; 23’ st Sabia
F. Murgia-GenzanoBanzi 5-0 12’ pt e 16’ st Frazzica, 45’ pt e 22’ st Petruzzella; 41’ st Andreotti
Ferrandina-Ricigliano
N.d.
Policoro-A. Cristofaro
2-0
15' st Cirrottola, 22' st Gatti
R. Tolve-Borussia P.
Prossimo turno
1-1 0-0
8ª giornata 01/11/09 ore 14.30
A. Cristofaro-Viggiano Borussia P.-F. Murgia GenzanoBanzi-Policoro Irsinese-R. Tolve Murese-Ferrandina R. Valdiano-Az Picerno Ricigliano-Atella M. Vultur-Avigliano
giornata
7
7
8
8
4
7
4
6
-1 -6
6 Reti: Campisano (Viggiano) 4 Reti: Gatti (Policoro); Avallone (Ricigliano); Salamone (1) (Valdiano) 3 Reti: Valente (Atella); Salbini (1) (Avigliano); Fringuello, Giordano (AZ Picerno); Frabetti (Borusia P.); Impagliazzo, Vigliucci (1) (GenzanoBanzi); Savoia (Policoro); Daniele, Maienza (1) (Ricigliano); Chirichella (Viggiano) 2 Reti: Ciardiello, D'Amico, Leone A., Leone G. (A.C. Oppido); Rinaldi, Telesca (Atella); Castagno, Passavanti, Sabia (AZ Picerno); Gialdino, Schettino (1) (Borussia P.); Frazzica, Margiotta, Petruzzella (F. Murgia); Antohi, Dutra, Veglio (Murese); Faillace, Nuzzi (Policoro); Santagata (R.Tolve); Petilli (Valdiano) 1 Rete: Colangelo, Leone V. (A.C. Oppido); Carretta, Carriero, Gerardi, Larotonda V., Leccese, Libutti (Atella); Lasco, Lorusso, Mele, Tornillo (Avigliano); Mazza, Pace (AZ Picerno); Fratianni, Nettis, Ripoli (Borussia P.); Andreotti, Chessa (F. Murgia); Cacace, Russo (GenzanoBanzi); Di Cecca, Porfido (1) (Irsinese); Carlucci (Murese); Cirrottola (Policoro); Fernicola (1), Gaudiosi (Ricigliano); Damiano, Mazzacane, Montenegro, Nardiello (R.Tolve); Di Brizzi (Valdiano); Cicchelli, Mangieri, Sanchirico (1), Spera (Viggiano); Barbaro, Cozzolino, Di Francesco, Lanciano, Lanotte, Larotonda, Lovasto (1) (Vultur)
Lovasto accorcia dal dischetto. D’Urso ora guarda in alto
Atella, il derby è tuo Larotonda e Rinaldi per la quarta vittoria casalinga ATELLA M. VULTUR
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ATELLA M.: Sicuro, Pietrafesa, Colangelo, Larotonda V., Manfreda(41'st Strozza), Carretta, Larotonda G., Lamorte, Valente(30'st Libutti), Carriero, Rinaldi(43'st Leccese). A disp.: Di Biase, Angelillo, Tedesca, D'Urso D. All. D'Urso P. VULTUR: Radesca, Chimenti, Di Tolve, Cozzolino, Lanciano(10'st Zona), Argenti(33'st Giuliani),Barbaro, Izzi, Di Francesco, Lovasto, Larotonda A. A dispo.: Zucale, Rapolla, Lanotte, Grieco, Brescia. All.: Finamore ARBITRO: Rapaccioli di Benevento (Guida-Pescuma) RETI: p.t. al 19' Larotonda V.(A); s.t. al 17' Rinaldi(A), al 36' Lovasto(V) su rigore NOTE - terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Argenti per la Vultur, Carretta, Giuliani, Leccese per l'Atella Monticchio. Angoli: 10 a 1 per l'AtellaM. Recupero: p.t.+1' p.t.; s.t.+5' ATELLA - Disco rosso al comunale della cittadina di Vitalba per la Vultur, uscita sconfitta di misura al termine dell'intenso e corretto derby del Vultur. Gli atellani del tecnico rionerese D'Urso si sono imposti ai rioneresi di mister Finamore per 2 a 1. Una vittoria, quella dei locali che ci sta tutta, grazie alla migliore prestazione della squadra di casa che con un gol per tempo ha piegato un Rionero apparso piuttosto spento e senza idee per tutto il primo tempo ed anche per la prima parte della seconda frazione di gioco.
Grieco: «Brutta Vultur, prendo provvedimenti»
L’Atella di D’Urso. Accanto al titolo la Vultur di Finamore
Di certo i vulturini avrebbero potuto fare meglio con un diverso approccio alla partita. Così non è stato e la sconfitta è stato quasi inevitale. Vittoria meritata invece per gli atellani che ci hanno creduto sin dalle prime battute di gioco e che consente loro di conservare la propria imbattibilità sul proprio terreno di gioco. E' questa per loro la quarta vittoria consecutiva tra le mura amiche dall'inizio del campionato. In avvìo, dopo una fase di studio sia da una parte che dall'altra, i ragazzi di mister D'Urso sono passati in vantaggio con una rete confezionata dai fratelli Larotonda. Correva infatti il 19' quando Larotonda Giovanni, il più giovane dei fratelli, ha scodellato un preciso
cross dalla sinistra per la testa del fratello Larotonda Vito, che, appostato a pochi metri dalla porta difesa da Radesca, non ha avuto difficoltà a mettere in rete. La reazione degli ospiti è soltanto nel mancato aggancio al 21' di Barbaro da una posizione che avrebbe potuto far male. Al 29'e al 30' Radesca sbroglia due intricate situazioni: prima di pugni in mischia sotto porta e poi di piede nel pericoloso retropassaggio di Izzi. Al 42' e al 46' è il giovane portierino Sicuro a opporsi con tempismo alle conclusioni di Lovasto e di Barbaro. Al 1' della ripresa è ancora Sicuro a respingere con il corpo un rasoterra ravvicinato di Di Francesco. Al 13' e al 16' è invece Ra-
desca a salvarsi in angolo sui tiri di Valente e di Rinaldi. Al 17' l'Atella Monticchio va al raddoppio con la rete di Rinaldi a conclusione di una punizione in seconda in area vulturina. La reazione dei rioneresi questa volta è più consistente tant'è che propizia un calcio di rigore in loro favore per atterramento in area di Di Francesco e battuto da Lovasto che al 36' accorcia così le distanze. A questo punto i rioneresi, pur esponendosi al contropiede atellano, spingono sull'acceleratore alla ricerca del pari che non arriva nonostante l'assalto finale alla porta atellana. I migliori in campo due giovani: Rinaldi dell'Atella Monticchio e Di Tolve della Vultur. Michele Rizzo
Così mister D'Urso: “Devo fare i complimenti alla Vultur per aver cercato sino alla fine di riacciuffare il risultato, però in tutta onesta è stata una partita dura per entrambe le squadre ad onor del derby, che è stato abbastanza corretto. Alla fine credo che la mia squadra abbia vinto anche meritatamente per le maggiori occasioni da gol avute e per la maggiore determinazione che ha avuto per tutto l'arco della gara”. Mister sul finale avete tirato un pò i remi in barca, è così o no? “No, diciamo che abbiamo cercato di controllare la partita e rischi non ne abbiamo corsi assolutamente. Ciò era nella normalità delle cose aspettare anche una reazione della Vultur, che è nata da una palla inattiva che l'arbitro ha fatto battere in movimento, lì è stato l'errore. Poi negli ultimi dieci minuti non abbiamo rischiato nulla, anzi abbiamo mancato di triplicare in contropiede. In verità era questa la partita che dovevamo fare”. Dall'altra sponda soltanto l'amaro sfogo del presidente della Vultur Michele Grieco: “Il gioco non solo è stato deludente nel primo tempo ma anche nella prima parte del secondo. La cosa grave che ritengo e che mi fa arrabbiare moltissimo è che le capacità tecniche dei miei giocatori sono di gran lunga superiori a quelle viste oggi in campo. A questo punto continueremo a prendere provvedimenti. Come sono andati via Anelli e Moramarco così andrà via qualche altro perché non ci servono se dobbiamo continuare a giocare così. Purtroppo a questo punto devo dare la colpa a tutta la squadra perché, calcisticamente parlando, non si sono comportati onestamente. Non è così che si gioca. Perdere ci può anche stare ma bisogna dimostrare di mettercela tutta. Come ho detto nei giorni scorsi più volte negli spogliatoi io vedo degli individui che giocano con il freno a mano, questo forse perché magari c'è stato un qualche ritardo nel pagamento degli stipendi, ma questo non è una giustificazione. Pertanto prenderemo gli opportuni provvedimenti che saranno durissimi. A questo punto tanto vale giocare con ragazzini che hanno tanta voglia di giocare e di salvarsi, come io credo, sapendo che i nostri limiti saranno quelli. La cosa grave è che negli ultimi dieci minuti della partita odierna hanno ripreso a giocare, forse perché tra il primo e il secondo tempo qualcuno li ha strigliati nello spogliatoio. Allora io ritengo che i calciatori siano degli esseri umani da rispettare, chi invece sta nel circuito da molto tempo ritiene che siano delle persone molto labili psicologicamente, mi dispiace ma gli devo dare atto”. m.r.
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34 Sport
La formazione di Lardo gioca bene, ma non riesce a concretizzare
La Murese non sfonda Un buon Viggiano conquista il quarto pareggio casalingo VIGGIANO MURESE
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VIGGIANO: Perna, La Neve, Papaleo (34’ st Iaquinta), B. Cicchelli, Sabia, V. Cicchelli, Spera, Chirichella, Campisano, Sanchrico (6’ st Lo Prete), Piscopia. A disp.: Nigro, Salera, Marchese, Gargaro, Stefani. Allenatore: Villani. MURESE: Peccatiello, Calocero (12’ st Ferracane), Cella, Nardiello, Gerbasio, Iacullo, Antohi, Zaccardo, Dutra, Veglio (28’ st F. Cardillo), D’Arca (41’ st Ruvo). A disp.: Cocina, Ponte, R. Cardillo, Carlucci. Allenatore: Lardo. ARBITRO: Benevento di Potenza (La Sala – Caivano). NOTE: Giornata arieggiata. Terreno di gioco in buone condizioni. Espulso: al 44’ st Zaccardo per somma di ammonizioni (M). Ammoniti: Spera, Papaleo, Lo Prete (V); Veglio, F. Cardillo, Zaccardo (M). Angoli: 5-4 per la Murese. Recupero: pt 1’; st 4’. Spettatori: circa 80 di cui una ventina muresi. IL VIGGIANO non riesce a sfruttare il fattore campo. Il bilancio è di una vittoria e tre pareggi in quattro gare casalinghe giocate sinora. Per chi deve salvarsi anzitempo non è proprio l’ideale. La squadra biancazzurra ha raccolto più punti in trasferta che non davanti alle
Lardo: «Aspettiamo gli assenti»
Il Viggiano schierato ieri da mister Villani
mura amiche. Ma il pari conquistato contro la Murese ci può stare. E’ stata una gara tattica e disputata frequentemente a centrocampo dove le fonti del gioco venivano annullate da interruzioni di gioco e lanci lunghi. La classifica della formazione di Lardo è bugiarda per quel che ha fatto vedere ad ogni modo. Non merita assolutamente di essere relegata nella parte destra della classifica. Partecipazione alla manovra da parte dei centrocampisti e attaccanti e forza fisica invidiabile dei difensori. La Murese prende l’iniziativa dopo alcuni minuti con Dutra pericoloso in girata che mette a lato (8’). Al 13’ Peccatiello difende la sua porta per due volte con qualche problema sulle conclusioni di Sanchi-
rico e B. Cicchelli. Al 29’ l’estremo difensore ospite si rifugia in angolo sulla punizione di Chirichella. Scorrono altri quattro minuti e Peccatiello deve tuffarsi a terra per impedire la marcatura di testa a Spera. Al 38’ Dutra sfiora il palo con un tiro dalla destra su una gran palla servitagli da Veglio. Passano altri quattro giri di lancette e Perna plana in corner sul tirocross di Antohi. Nella ripresa è il Viggiano a colpire la traversa con B. Cicchelli con l’intervento di testa da parte di Gerbasio (3’). Al 6’ Villani abbassa la squadra sacrificando un Sanchirico non ancora in condizioni fisiche idonee e impiegando Lo Prete sulla sinistra con lo spostamento di Piscopia dietro all’unica punta Campisano.
Al 21’ Zaccardo prende la base esterna della traversa. Trascorrono cinque minuti e Veglio crossa dalla destra pescando Dutra che di testa stacca sopra la traversa. Al 31’ Antohi ha un buon spazio per segnare ma angola male il pallone su un passaggio in profondità di Zaccardo. Al 41’ Campisano piazzato al limite dell’area piccola incorna fuori misura su un calcio piazzato di Chirichella. Nel finale Zaccardo nel giro di due minuti si becca il doppio giallo e viene spedito a fare la doccia negli spogliatoi dall’arbitro (44’). Nei quattro minuti di recupero non succede nulla di importante e il pareggio accompagna le due squadre ad accontentarsi del punto conquistato. Biagio Bianculli
MARIO Lardo della Murese dice: «Penso che abbiamo giocato un buon primo tempo dove abbiamo avuto diverse occasioni da gol discrete e purtroppo le abbiamo sbagliate. – poi il tecnico continua – Ci trovavamo al cospetto di una squadra imbattuta e questo campo è difficile ed il Viggiano è un vero osso duro. Avevamo il vento contrario e non c’erano le condizioni ideali per poter esprimerci al meglio, però tutto sommato è stato un risultato positivo conquistato contro una delle sorprese di questo campionato. Credo che sinceramente che per quello che si è visto in campo a livello di occasioni potevamo realizzare sicuramente». Infine l’allenatore campano conclude l’intervista spiegando il perché di questa classifica. «Stiamo giocando senza alcuni giocatori infortunati ma sotto l’aspetto dell’impegno sono contento della buona partita giocata dai ragazzi». Dopo Lardo arriva il turno di Villani che nelle dichiarazioni è molto preciso su alcune impressioni che abbiamo avuto du-
rante la gara. «Loro erano molto bravi e rapidi nelle ripartenze e ho deciso di cambiare modulo nella ripresa. E’ anche vero che nell’arco della partita il pallino del gioco lo hanno avuto loro, però abbiamo colpito una traversa e avuto due palle limpide, ma non abbiamo avuto fortuna. – l’allenatore biancazzurro termina il discorso sugli avversari con un plauso - La Murese non merita la classifica attuale come già immaginavo perché è una buona squadra». Dopo aver parlato della Murese termina l’intervista con dei chiarimenti su alcuni giocatori. «Mauro Sanchirico viene da un infortunio e per noi è importantissimo. Non ci nascondiamo e lo stiamo aspettando. In quindici giorni penso che tornerà quello che conosciamo tutti. Mentre Lo Prete ha avuto due palle buone, di cui una ne ha servito a Spera che doveva solo tirare anche se da fuori area. Il ragazzo non è continuo nel gioco, ma se vuole diventa devastante e lo abbiamo visto anche oggi». b.b.
Mai pericoloso il Banzi-Genzano
Tre squilli di Giordano, doppiette per Fringuello e Passavanti
Il Fortis Murgia piazza la cinquina
Il Picerno ne fa dieci
FORTISMURGIA 5 BANZIGENZ. 0 FORTIS MURGIA: Napolitano, Chessa, Digirolamo, Maurelli (24’ st Grassani D), Grassani F, Delle Foglie, Lorusso, Daddario (17’ st Castoro R), Frazzica (30’ st Andriotti), Martimucci, Petruzzella. A disposizione: D’Elia, Cannillo, Divito, Castoro N. Allenatore Squicciarini. BANZI GENZANO: Tedesco, Cannito (1’ st Vigliuzzi), Distasi, Militiello, Sansone, Ronzulli, Russo, Matarangolo, Stolfa, Impagliazzo, Cacace. A disposizione: Laginestra, Muscillo, Mincarone, Teto, Mancini, Greppo. Allenatore Terranova. ARBITRO: Rubino di Moliterno (Pallotta ed Esposito). RETI: 12’ pt e 16’ st Frazzica, 45’ pt e 22’ st Petruzzella, 41’ st Andriotti. NOTE: Spettatori cento circa con una sparuta rappresentanza di sostenitori ospiti. Ammoniti: Sansone, Stolfa e Delle Foglie. Fuorigioco: Fortis Murgia 9, Banzi Genzano 3. Angoli: Fortis Murgia 3, Banzi Genzano 3. Recuperi: 1’ pt e 3’ st. MATERA - Il Fortis Murgia archivia la pratica Banzi Genzano con disinvoltura, mettendo a segno ben cinque reti e non rischiando praticamente nulla in fase arretrata. La nota più leta di questa vittoria della formazione del presidente Giacomo Silvano è la doppietta di Fabio Frazzica, al suo debutto in campionato con la maglia dei rosanero. Due reti anche per Petruzzella che
cambia il suo partner del reparto avanzato ma non perde il vizio del gol. C’è gloria nel finale anche per il giovane materano Roberto Andriotti che completa così la cinquina del Fortis Murgia. Un ottimo viatico per Squicciarini per preparare la delicata trasferta di Policoro contro il Borussia Pleiade. La cronaca della gara si apre con il tentativo al 7’ del giovane Daddario, ma la mira non è ottimale. Al 10’ ci prova l’esperto Impagliazzo direttamente su calcio di punizione, ma Napolitano devia in angolo. Al 12’ il vantaggio: il Fortis Murgia va per vie centrali, Frazzica riceve spalle alla porta, si gira trova lo spazio e lascia partite un preciso diagonale da fuori area che Tedesco può solamente toccare. Dopo il vantaggio il giovane Lorusso per due volte, di testa, va vicino al raddoppio. Alla mezz’ora è Petruzzella ad andare alla conclusione, ma non ha fortuna. Al 35’ capitan Delle Foglie con un tocco in angolo evita maggiori pericoli al Fortis Murgia. In chiusura di tempo Petruzzella, abile nelel fnte di corpo, disoriente gli avversari e con un colpo di punta stile calcio a 5 manda la palla in fondo al sacco. La ripresa è totalmente in controllo dei padroni di casa: al 16’ Frazzica sfrutta la meglio il corss di Lorusso; al 22’ Petruzzella fa fuori tre avversari prima di piazzare la sfera. Infine c’è spazio per il tap-in di Andriotti su cross di Petruzzella. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Con la baby Irsinese tutto facile per la squadra di Caivano PICERNO IRSINESE
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AZ PICERNO: Lettieri,Marchese (65' Laurino),Salvia,Bottiglieri,Mazza,Naturale,Fringuello (50' Sabia),Castagno (50' Marchese),Pace,Passavanti,Giordano. A disp: Mentari,Capece,Quagliata,Cauzillo. All: Caivano IRSINESE: Albergo,Ferrante,Navarra,Meliddo (79' Gigante),Angiolli,Carlucci,Renna,Petrosino (46' Parente), Lombardi, Mincuzzi, Colonna. Dirig.: Pepe RETI: Giordano (1', 11',80'); Castagno (9'); Fringuello (21' ; 45'); Pace (23'); Passavanti ( 40'; 58'); Sabia ( 68'); PICERNO - Il Picerno passeggia sull'Irsinese vincendo con un larghissimo dieci a zero. Questo l'impietoso verdetto del “D. Curcio” per la squadra materana che si presenta con tredici ragazzi di Gravina di Puglia - i più “anziani” nati nel 1990 - e con due accompagnatori delegati dal Presidente. Quindi in campo una squadra baby , senza i vari Porfido e Fiorino e completamente rimaneggiata rispetto alle precedenti apparizioni. Caivano schiera un 4-3-2-1 con Giordano e Pace ad agire dietro Fringuello. L'uragano rossoblu inizia ad abbattersi sui malcapitati baby dell'Irsinese già dopo meno di trenta secondi, quando Giordano dal limite dell'area fa partire un tiro che prende il giro giusto e trafigge Albergo. Al 9' Castagno inventa una parabola direttamente da calcio d'angolo per il 2 a 0 dei padroni di casa. All'11 Navarra si fa intercettare un fallo laterale da Fringuello che di testa serve Giordano il quale realizza il tris per i rossoblu. Il monologo dei ragazzi di Caivano si interrompe solo a causa di un collaboratore dell'arbitro che rompe una bandierina. Gioco fermo qualche minuto, ma la macchina da goal riprende a funzionare al 21'. Pace serve in corridoio Fringuello che calca il poker con un diagonale basso. Passa solo un minuto ed il Picerno realizza la quinta re-
Caivano
Fringuello
te,bellissima per impostazione . Duettano sull'out di sinistra Castagna e Marchese con quest'ultimo che va al cross, raccolto poi da Pace che al volo dal limite dell'area, si coordina perfettamente e insacca Albergo. Al 40' invece tocca a Passavanti farsi annotare sul tabellino dei marcatori: gran palla tagliata di Castagno, respinta malamente dalla difesa rossonera, il centrocampista rossoblu è lesto a controllare e a ribadire in rete. Allo scadere della prima frazione, la settima rete: si ripete l'errore da fallo laterale per i rossoneri e Fringuello non perdona. Si va negli spogliatoi sul 7 a 0. Nella ripresa gli ospiti sono più grintosi e volitivi, complice anche un Picerno che sembra aver tirato i remi in barca. I materani però si limitano a timidi sussulti con Renna prima e Lombardi poi. Nulla più. Al 58' il Picerno realizza l'otto a zero ancora con Passavanti che raccoglie una respinta del portiere su tiro di Sabia. Dieci minuti dopo momento di gloria anche per Sabia che con un delizioso pallonetto scavalca Albergo in uscita.
Chiude la sagra del goal Giordano- che nonostante la giovanissima età dimostra ancora una volta di avere talento e numeri- all' 80' con un goal di pregevole fattura: palleggio e tiro dai trenta metri. Due le conferme emerse dalla gara. La prima: il Picerno nonostante l'avversario morbido, ha dimostrato di aver trovato una compattezza ed un'impronta di gioco saggiamente impressa da Caivano. La seconda: le difficoltà di alcune squadre dovrebbero portare ad una serie di importanti riflessioni, globali, e di interventi sul calcio regionale. Al momento ne paga lo spettacolo ed il livello del massimo torneo regionale. A rimetterci di più come al solito però, sono gli appassionati di questo sport, che la domenica sono costretti ad assistere non proprio a vere, intense e interessanti partite di calcio. Un plauso comunque va dato ai ragazzini dell'Irsina scesi in campo a Picerno, che di più proprio non potevano fare e la cui gara è servita loro per maturare un po' di esperienza. Maurizio Cardone
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Sport 35
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Il Ferrandina trova undici giocatori ma il Comune non apre lo stadio
Non ne va bene una Rischia di saltare la trattativa tra Capalbo e una cordata campana FERRANDINA ND RICIGLIANO TRA FERRANDINA e Ricigliano è finita prima ancora che potesse cominciare. Al Santa Maria si è passati dalle porte ai cancelli chiusi. Le due formazioni, giunte entrambe in perfetto orario insieme alla terna arbitrale, hanno trovato i lucchetti all'ingresso serrati. E non per indisponibilità del Ferrandina a disputare l'incontro. I rossoblu, nonostante un'altra settimana tribolata sul fronte societario, sono riusciti a mettere insieme undici giocatori da schierare ed erano pronti a scendere regolarmente in campo contro la capolista. Ma un' “incomprensione” con l'Amministrazione comunale non ha consentito di disputare la gara. Solo a poche ore dal fischio d'inizio, infatti, si è scoperto che dalla società nessuno si era preoccupato di presentare la richiesta per iscritto di utilizzo del campo e l'Amministrazione, per questa ragione, ne negava la disponibilità persino alle sole squadre. Per evitare che l'incontro potesse saltare a nulla sono servite le febbrili trattative con l'assessore allo Sport Zito. Dopo un rincorrersi convulso di telefonate tra i i dirigenti del Ferrandina calcio e l'Amministrazione,
Le squadre davanti allo stadio effettuano il riconoscimento. Sopra il presidente del Ferrandina Capalbo
ogni tentativo di mediazione è caduto nel vuoto. Risultato: la formazione aragonese è costretta a incassare il primo punto di penalizzazione della stagione e la relativa sanzione per una sorta di rinuncia obbligata. Come dire, piove sul bagnato. L'ennesimo incidente di
percorso che rischia di compromettere la trattativa in corso tra il presidente Rocco Capalbo e una cordata campana che avrebbe manifestato l'intenzione di subentrare nella gestione della società e accollarsi l'onere di allestire una squadra in grado di portare a termine il campionato. Sor-
preso per il niet dell'Amministrazione, Antonio Stigliano, fermo davanti ai cancelli del Santa Maria insieme agli undici che avrebbero dovuto affrontare il Ricigliano. “Non capisco cosa sia cambiato rispetto a due domeniche fa- osservaanche in quella circostanza non mi risulta siano state
fatte comunicazioni scritte per ottenere la disponibilità del campo, è stata sufficiente una comunicazione telefonica. Anche in questa circostanza, magari un po' di buonsenso avrebbe consentito di superare il problema ed evitare al Ferrandina di dover suo malgrado dare forfait”.
Se questo sia o meno l'ultimo boccone amaro da ingoiare in una stagione nata male, intanto, sarà l'esito della trattativa in corso a dirlo. Questione di poche ore e anche questo nodo dovrà essere sciolto: o dentro o fuori. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Giallorossi bloccati sull’1-1 dal Borussia Pleiade
Cirrottola e Gatti risolvono nella ripresa
Ripoli risponde a Montenegro Il Tolve in casa non si sblocca
Gioia Policoro
TOLVE BORUSSIA P.
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REAL TOLVE : Perillo, Lottino V. (35's.t. Ragone), Palladino, Girelli, Santagata, Mazzacane, Montenegro, Benedetto (43's.t. Postiglione) , Damiano, Pietrafesa, Camelia ( 40's.t. Lardiello). A DISP.: Paradiso, Lottino A., Santarsiero, All. : Camelia B.PLEIADE : Coretti, Manolio, Ripoli, Giannini, Pendinelli, Giardino, Nettis , Frabetti L. , Laviola (40's.t. Valicenti), Schettino , Frabetti R. (45's.t. Romano) A DISP. : De Rosa, Lanzara, Mastrosimone, Liuzzi, Fratianni. All. : Viola. ARBITRO: Caprioli (Venosa) ; Lagrotta , Rago. RETI : 32' p.t. Montenegro (T) , 41' p.t. Ripoli (B.P.) NOTE: pomeriggio freddo , cielo plumbeo, terreno pesante. Spettatori 200 circa. Ammoniti per il Tolve: Montenegro, Girelli e Pietrafesa. Espulsi: Santarsiero dalla panchina e Girelli per doppia ammonizione. Ammoniti per il Borussia Pleiade: Giardino, Pendinelli, Schettino. Espulso : Giannini per fallo da ultimo uomo. Recupero: 2 minuti p.t. ; 4 minuti s.t. TOLVE - Sono passati quattro giorni dal turno infrasettimanale di Coppa Italia ma tutto sembra uguale: la noia in campo ed il punteggio finale. Primi avvisi di contestazione da parte della tifoseria locale al termine della partita, con un caloroso invito a tirare fuori gli “attributi”. Qualche “solitario” ad inveire contro mister Camelia. Ma andiamo alla cronaca. Parte bene il Borussia ed al 5' su grossolano errore di Mazzacane è Laviola a
Nunzio Montenegro ha segnato la rete per il Tolve
colpire il palo dal limite dell'area, sulla ribattuta Perillo si salva con un intervento provvidenziale. Passano due minuti ed è Frabetti R. che per poco non sorprende l'estremo tolvese che si rifugia in corner. Sugli sviluppi dell'angolo è Schettino che di testa sfiora l'incrocio dei pali. Velleitaria conclusione di Pietrafesa al 9' tra le braccia di Coretti. Al 32' passa il Tolve: lancio per Montenegro che si invola verso la porta e di esterno destro batte con un rasoterra sul primo palo Coretti in uscita bassa. Primo gol di Montenegro con la maglia del Tolve in questo suo secondo ciclo in terra bradanica. Ci prova Schettino al volo ma la conclusione termina alta. Al 41' sugli sviluppi di un calcio d'angolo è Ripoli che di controbalzo trova l'angolo opposto della porta difesa da Perillo per il gol del pareggio. Si chiude qui la prima frazione di gioco. Al 3' della ripresa bella azione in orizzontale tra Camelia e Benedetto con verticalizzazione per Damiano che si allunga la palla oltre la linea di
fondo. Al 9' palla per Lottino V. che di testa telefona all'esperto Coretti. Va via sul filo del fuorigioco Pendinelli che conclude a metà tra un tiro ed un cross. Nell'occasione espulso per proteste dalla panchina Santarsiero del Tolve. Al quarto d'ora punizione di Damiano smorzata dalla barriera , palla a Benedetto che conclude tra le braccia di Coretti. Al 17' Schettino su calcio da fermo sfiora l'incrocio. Resta in dieci il Tolve per l'espulsione di Girelli e restano in dieci anche gli ospiti per l'espulsione di Giannini che atterra Montenegro lanciato a rete. Al 49' è Ragone su calcio da fermo ad esaltare le doti di Coretti che con un autentico miracolo vola a deviare in angolo la conclusione dell'avanti tolvese. Finisce qui l'incontro con palpabile delusione tra la tifoseria locale. Situazione molto strana tra le fila tolvesi con una squadra che non riesce a sbloccarsi tra le mura amiche. Primo punto davanti al proprio pubblico. Gianluigi Armiento
Battuto un Oppido incompleto POLICORO OPPIDO
2 0
POLICORO: Campanelli, Cirrottola, Panetta, Saccente, Nuzzi, Andreas, Sfarzetta, Romeno, Gatti, Savoia, Zizzamia; A disp. Piarulli, Marte, Affuso, Miraglia, Faillace, Ripa; Carlomagno; All. Labriola. A.C. OPPIDO: Brancale, Giganti, Manniello D., Santopietro, Provenzale R., Lettieri, Leone G., Vaccaro M., Anaclerio, Ciardiello, D'Amico (18'st Colangelo); A disp. Vaccaro R., Smaldone, Provenzale C., Manniello F., Maglione, Leone A.; All. Manniello Don. ARBITRO: Arbitro C.A.I. (Paolillo - Fantini) RETI: 15'st Cirrottola, 22'st Gatti. NOVA SIRI - Finisce come pochi si aspettavano la gara tra Policoro e Angelo Cristofaro Oppido. I padroni di casa conquistano tre punti importantissimi contro una delle candidate alla vittoria finale del torneo, centrando anche la seconda vittoria di fila dopo quella di domenica scorsa contro il Ferrandina. Due a zero in favore dei padroni di casa con reti di Cirrottola e Gatti nella ripresa. Gli uomini di mister Manniello, orfani di Voltuno e Leone A. - entrambi alle prese con problemi fisici - escono sconfitti dalla delicata trasferta jonica senza troppe recriminazioni e con il pensiero alle prossime partite. La gara: la partenza vede i padroni di casa più cattivi (agonisticamente) e già al 7' Zizzamia, pescato da un lunghissimo lancio di Sfarzetta, non centra la porta di poco sparando sul fondo. Al 10' combinazione Anaclerio Ciardiello che dal limite non inquadra la porta. La gara fatica a decollare e le due
formazioni curano molto la difesa e poco l'attacco. Al 24' ancora un lancio, questa volta di Savoia, che pesca ancora Zizzamia che a due passi da Brancale si fa ipnotizzare e così l'estremo difensore ospite blocca senza problemi. Le emozioni del primo tempo sono tutte qui. Partita statica e praticamente nessun occasione da gol ne da un lato ne dall'altro. Il ritorno in campo vede i padroni di casa più attenti e vogliosi di mettere a segno un gol. Al 5' Savoia lancia nello spazio Gatti che, elude Giganti e Manniello, ma da buona posizione non centra la porta. Tre minuti dopo, uno scatenato Savoia prima salta due uomini e poi tira verso Brancale ma la sua conclusione non è precisa e si spegne sul fondo. Al 15' il vantaggio dei locali: batti e ribatti nel cerchio di centrocampo e palla che arriva sui piedi di Cirrottola che spazza senza nessuna pretesa verso la porta di Brancale che, sicuro della presa si lascia sfuggire la palla che termina in rete tra la delusione generale degli ospiti. A. Cristofaro in bambola e al 22' direttamente da calcio d'angolo Gatti raddoppia di testa e congela il risultato sul due a zero. Oppido che dopo la bella prestazione contro il Valdiano di mercoledì scorso in Coppa, pago lo sforzo più mentale che fisico contro un Policoro abile e fortunato che porta a casa i tre punti. Per Manniello la situazione si complica: ora i bianco verdi devono reagire e concentrarsi sulle prossime due gare da giocare tra le mura amiche. Il campionato è ancora all'inizio e c'è tutto il tempo per recuperare. r.d.r.
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36 Sport
Risultati e classifica A. Scanzano-Varisius
7ª
Marcatori
1-3
25' pt (a) Leone(V), 27' pt e 37' pt Volpe (V), 36' st Montemurro (S)
Balvano-Lagopesole
12' st Cilibrizzi, 16' st Bovino M., 46' st Casciano
3-0
PIETRAGALLA
17
7
5
2
0 17 4
4
3
1
0 12 1
3
2
1
0
5
3 13 +2
Bln Pignola-Grottole
1-0
MIGLIONICO
17
7
5
2
0 13 5
4
2
2
0
7
4
3
3
0
0
6
1
8 +2
MOLITERNO
15
7
4
3
0 11 3
3
1
2
0
4
3
4
3
1
0
7
0
8 +2
BLN PIGNOLA
14
7
4
2
1
4
4
3
0
1
4
2
3
1
2
0
3
2
3
GROTTOLE
13
7
4
1
2 16 7
3
3
0
0 10 1
4
1
1
2
6
6
9
0
R. IRSINA
9
7
2
3
2
8
8
4
2
2
0
6
2
3
0
1
2
2
6
0
-6
8
9
19' st Brancato
L. Montescag.-Santarcan. 0-3 10' Aurelio, 12' (a) Simmarano, 16' (r) Petrillo
Miglionico-Pescopagano 2-2 18' pt Nicastro (P), 26' st Tummillo (P), 30' st Lambertini (M), 40' st Tataranni (M)
Pietragalla-Moliterno
0-0
R. Irsina-S. Lagonegro
3-1
7
-1
SANTARCANG.
9
7
3
0
4
3
2
0
1
4
1
4
1
0
3
4
8
-1 -4
42’ pt Scaraggi (R), 37’ st e 45’ st Savino (R), 38’ st Mastroianni A. (L)
PESCOPAGANO
8
7
2
2
3 10 12 3
1
0
2
4
6
4
1
2
1
6
6
-2 -5
Rotondella-Bella
S. LAGONEGRO
8
7
2
2
3
3
1
2
0
5
2
4
1
0
3
2
7
-2 -5
VARISIUS
7
7
1
4
2 10 10 3
0
2
1
5
6
4
1
2
1
5
4
0
BALVANO
7
7
2
1
4
8 10 4
2
0
2
6
5
3
0
1
2
2
5
-2 -8
L. MONTESCAG.
7
7
1
4
2
7 10 4
0
3
1
4
7
3
1
1
1
3
3
-3 -8
ROTONDELLA
7
7
1
4
2
7 10 4
1
2
1
4
5
3
0
2
1
3
5
-3 -8
LAGOPESOLE
6
7
2
0
5
6 13 3
2
0
1
5
2
4
0
0
4
1 11 -7 -7
BELLA
6
7
1
3
3
4 15 3
1
1
1
2
5
4
0
2
2
2 10 -11 -7
A. SCANZANO
1
7
0
1
6
4 14 4
0
0
4
2
7
3
0
1
2
2
43’ pt Tarantino (R); 38’ st Ricigliano (B)
Prossimo turno
1-1
8ª giornata 01/11/09 ore 14.30
Bella-L. Montescag. Grottole-Balvano Lagopesole-A. Scanzano Moliterno-Bln Pignola Pescopagano-Rotondella S. Lagonegro-Miglionico Santarcang.-Pietragalla Varisius-R. Irsina
giornata
7
9
-6
7 -10 -14
6 Reti: Lambertini (Miglionico); Pietragalla L. (Pietragalla) 5 Reti: Buono (Grottole) 4 Reti: Ricigliano Mau. (Bella); Savino (R.Irsina); Volpe (Varisius) 3 Reti: Brancato (BLN Pignola); Moramarco (Grottole); Sabato(Lagopesole); Tataranni(1) (Miglionico); Alfonso (Pietragalla); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro) 2 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Armento, Bitetti (Grottole); Fratantuono, Genovese L., Molletta (2), Petrocelli (Moliterno); Capasso, Tummillo (Pescopagano); Cammarota (Pietragalla); Guida, Ripa (Rotondella); Aurelio, Lemma, Petrillo (2) (Santarcangiolese); Assi (Varisius) 1Rete: Corleto(1), Montemurro(A.Scanzano); Bovino M., Casciano, Cilibrizzi, Falcone, Pentangelo,Petraglia(1),TurturielloP.(Balvano);Galluzzi, Olita, Romaniello, Santarsiero (BLN Pignola); Scarfone,Zeverino(Grottole);ColangeloD.(Lagopesole);CarrieroI.,CifarelliS.,CimacìCl.,Ditaranto,Mangia,Petruzzo,Venezia(L.Montescaglioso); Andrulli,Venezia(Miglionico);Lancellotti,Petrocelli, Savone (Moliterno); Arcamone, Bergamasco, Lotano, Nicastro, Venezia (Pescopagano); Carlucci (1), Di Tomaso, Gorga, Pietragalla M., Potenza, Vertone(Pietragalla); Cataldo,Gagliardi,Papangelo N., Scaraggi (1) (R.Irsina); Galati, Santoro, Tarantino(Rotondella);Malaspina(Santarcangiolese);Borreca, Cantisani,FalabellaN., Ielpo(S.Lagonegro); Armaiuoli, Bellomo, Di Lena (Varisius)
Tante le emozioni, molteplici le recriminazioni per un match che ha offerto spettacolo
Nulla di fatto nella gara più attesa Pareggio a reti inviolate nello scontro al vertice tra Pietragalla e Moliterno PIETRAGALLA MOLITERNO
0 0
PIETRAGALLA: Ciriello C., Pappalardo, Di Tomaso, Carlucci, Pietragalla M. (31'st Summa), Alfonso, Gorga, Pietragalla L., Cammarota, Pallotta, Potenza (40'st Di Bello); A disp. Monetta, Sarli, Ciriello R., D'Amico, Masotti; All. Potenza. MOLITERNO: Lanzolla, Petrocelli, Cirigliano M, La Salvia (31'pt Genove D.), Savone, Mastrangelo, Albano (42'st Cosentino), Albini, Lancellotti, Fratantuoni, Molletta (33'st Genovese A.); A disp Rebecchi, Sico, Molletta D., Gatta; All. Vignati. ARBITRO: Albano di Potenza (Petrosino - Granieri) NOTE: Ammoniti Pallotta, Pietragalla L., Cirigliano M., Petrocelli e Mastrangelo. Nessun espulso. Angoli quattro a tre per il Pietragalla. Recupero 2'pt e 4'st. PIETRAGALLA - Finisce a reti inviolate il big mach della settima giornata di Promozione tra il Pietragalla di mister Potenza e il Moliterno di mister Vignati. Emozioni, nervosismo e tanti episodi dubbi da una parte e dall'altra. Due formazioni che hanno provato a portare a casa i tre punti con i padroni di casa più determinati degli ospiti. La gara: sono i padroni di casa che partono meglio con Potenza junior che dopo appena due minuti di gioco viene lanciato in area ma la sua conclusione, verso Lanzolla, è debole. La prima parte di gara è giocata molto fisicamente tra i ventidue in campo e molte volte il signor Albano ha interrotto il gioco per permettere le cure ai giocatori infortunati. Al 25' la difesa bradanica lascia Lancellotti troppo solo ma Ciriello è bravo a metterci una mano deviano la sfera in angolo. Gorga è il più attivo dei locali e in più occasioni mette paura a Lanzolla (37' e
I tifosi del Moliterno presenti ieri a Pietragalla per il big match di Promozione
38'). Al 40', Pappalardo salta due uomini, serve il sempre presente Gorga che con una sassata dal limite chiama Lanzolla ad una parata prodigiosa deviando la palla in angolo. Sugli sviluppi del corner, zuccata di Cammarota che centra il palo alla sinistra di Lanzolla prima di terminare sul fondo. Il ritorno in cam-
po è scoppiettante con i padroni di casa che provano a far male soprattutto con le punizioni di Pietragalla L. che però trova sempre pronto Lanzolla. Al Moliterno andrebbe bene anche il pareggio e in effetti l'atteggiamento della squadra ospite, soprattutto nei secondi quarantacinque minuti di gioco, mette in evi-
denza la volontà di portare a casa un punto. Gli ospiti difendono bene in modo ordinato e non lasciano spazi a Pallotta e compagni che sbattono ripetutamente contro il muro difensivo ospite. Il Moliterno ci prova in contropiede al 17' ma la conclusione di Lancellotti è altissima e non crea nessun problema a Ciriello. Finale di gara che porta un punto ciascuno alle formazioni. Il comunale di Pietragalla resta ancora inviolato e in virtù del pareggio del Miglionico (2-2) contro il Pescopagano, gli alto bradanici guidano ancora la classifica. Per il Miglionico resta ancora l'inviolabilità esterna che dura ormai quattro partite e racimola un punticino su un campo davvero ostico. Rocco De Rosa
Scaraggi e il doppio Savino piegano il Lagonegro
Tre squilli del Real Irsina REAL IRSINA LAGONEGRO
3 1
REAL IRSINA: Lolaico, Debiasi, Scolis, Masiello M (40’ st Dinardo), Verricelli, Gagliardi, Cataldo, Cataldi, Papangelo N (43’ st Papangelo G), Scaraggi, Savino. A disposizione: Carlucci, Decollanz, Rizzi, Masiello R, Addamiano. Allenatore Rizzi. LAGONEGRO: Armando, Fiore, D’Agostino, Mangariello (43’ st Ciuffo), Rossino, Consoli, Ielpo, Messuti, Mastroianni G, Lacorte, Cantisani. A disposizione: Lauria, Verbene, Mastroianni D. Allenatore Oliva. ARBITRO: Martinelli di Matera (Maffia e Cantiani). RETI: 42’ pt Scaraggi (R), 37’ st e 45’ st Savino (R), 38’ st Mastroianni A. (L). MISSIONE compiuta. Il Real Irsina centra subito il riscatto. La formazione di Rizzi si sbarazza del Lagonegro grazie ad una prestazione lodevole e grazie soprattutto alle reti di Scaraggi e Savino. E’ proprio il numero dieci della squadra di casa a rompere il ghiaccio facendosi pericoloso dopo appena due minuti di gara. Al 16’ il fraseggio tra Ca-
taldo e Savino porta quest’ultimo alla conclusione alta sopra la traversa. Al 20’ ci prova il Lagonegro con la palombella di Rossino, ma Lolaico è attento. Al 42’ il vantaggio dei locali: punizione di Savino, Cataldo viene atterrato in area ma contemporaneamente Scaraggi di testa supera Armando siglando l’1-0 e chiudendo la prima frazione. La ripresa è più ricca di emozioni: nel giro di pochi minuti prima Masiello e poi Papangelo si fanno pericolosi dalle parti di Armando. Al 20’ sale in cattedra Lacorte che da corner trova la testa di Consoli, ma Lolaico ci mette una pezza. Cinque minuti più tardi è ancora il quarantenne tutto pepe del Lagonegro e rendersi pericoloso, ma senza fortuna. Alla mezz’ora risponde il Real Irsina con la conclusione alta di Cataldo.Al 37’ il raddoppio: discesa sulla destra di Masiello che mette al centro dove Savino al volo non sbaglia. Non passa neppure un minuto e il Lagonegro replica con Mastroianni direttamente su punizione. Al 43’ il Lagonegro rischia di pareggiare con una mischia furibonda, ma al 45’ Savino decreata la vittoria della squadra di Rizzi segnando ancora una volta e fissando il punteggio sul 3-1 per il Real Irsina. a.mutasci@luedi.it
Botta e risposta tra Rotondella e Bella ROTONDELLA 1 BELLA CALCIO 1 ROTONDELLA: Ciccimarra, Toscano, Salerno, Mele, Acciardi, Rubolino, Fella, Guida, Ripa, Manolio, Tarantino. A disp. Gulfo, Santarcangelo, Visaggi, Conte, Ricciardi, Ergdomus, Galati. Allenatore Martino. BELLA CALCIO: Troiano, Campanella, Gliubatti, Andrisani, Remolino, Ricigliano, Maresca, Vigello , Ricigliano II, Troiano D., Parisi. A disp. Doino, Zanpino, Grosseto, Agrisani, Richetti, Remolino A. Allenatore Delpino. ARBITRO: Manicone di Matera (Gioia e Pecoraro) RETI: 43' Tarantino (R) 83' Ricigliano (B). NOTE: Espulso Santarcangelo (R) al 52' per fallo di reazione. Partita giocate a porte chiuse ROTONDELLA - Il Rotondella che "ti aspetti". Proprio ieri, sulle pagine del Quotidiano, avevamo scritto dellle difficoltà mostrate dal Rotondella nella gestione delle situazioni di vantaggio. Detto fatto. Il Rotondella torna a buttare via due punti con un avversario alla portata. Come con lo Scanzano e il Miglionico, gli jonici si sono fatti raggiungere negli ultimi dieci minuti di gara. Partita scialba e senza troppe emozioni. A renderla ancor più noiosa il forte vento e l'assenza di pubblico, a causa dell'inagibilità della tribuna sul neutro di Montalbano Jonico. Quasi mai impegnati i due portieri, puniti dalle
reti di Tarantino, magistrale la sua punizione sul finire del primo tempo; e di Ricigliano, lesto a tradurre la palla in rete sugli sviluppi di un calcio da fermo. In mezzo quasi nulla, in un match determinato dall'ingenuità di Santarcangelo, che si è fatto espellere per un inutile fallo di reazione agli inizi della ripresa, concedendo agli avversari l'importante vantaggio numerico. A parte il risultato, il Rotondella sembra aver fatto un passo indietro rispetto alle buone prestazioni con Lagonegro e Varisius. Esce a testa alta il Bella, che ha conquistato un punto importante senza rubare nulla. "Non è stata una bella partita - ha detto Antonio Divincenzo, dirigente del Rotondella - abbiamo fatto un evidente passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Ci manca un pizzico di cinismo per chiudere le partite. Sul piano tattico, inoltre, mi è sembrato di notare qualche problema a centrocampo, dove c'era un buco tremendo. Non ci sono colpe dei singoli, ma il reparto va sicuramente assestato meglio". Poi un breve commento su alcuni episodi: "L'espulsione del nostro calciatore era sacrosanta, ma all'inizio della ripresa l'arbitro ci ha negato un rigore nettissimo. E non è la prima volta che accade in questa stagione". Pino Suriano sport@luedi.it
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Sport 37
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Nicastro e Tummillo spaventano la capolista. Lambertini e Tataranni evitano il ko
Miglionico se l’è vista brutta Pescopagano avanti di due reti, poi gli uomini di Paterino impattano MIGLIONICO 2 PESCOPAGANO 2 MIGLIONICO: Deceglie, Battilomo M. (24' st Galeota), Lamacchia, Deceglie, Menzella, Scandiffio( 27' st Grande), Cappiello (26 'pt Pellegrino), Venezia, Lambertini, Tataranni, Andrulli. A disp.: Lobefaro, D'Aria, Fattore, Salluce. All. Paterino. PESCOPAGANO: Rosa, Perillo, DeMito, Loianno (43' st Bergamasco), Cantone, Tavarone, Capasso (18' st Vicinanza), Lanza, Nicastro (24' st Glorioso), Tummillo, Lotano. A disp.: Briuolo, Montano, Laurenziello, Borea. All. Pantuosco. ARBITRO: Cappiello di Matera (Macrì-Collocola). RETI: 18' pt Nicastro, 26' st Tummillo, 30' st Lambertini, 40' st Tataranni. NOTE: Espulso Andrulli. Ammoniti Deceglie, Tataranni, Lotano. Recuperi 1'+5'.
Luigi Lambertini
MATERA - Buon Pescopagano ma sciupone e grande Rosa nel finale. Questa la sintesi di una gara entusiasmante e corretta. Partenza sprint del Miglionico che costringe gli ospiti sulla difensiva. Al 7' inizia Andrulli che su assist di Deceglie, dalla destra dell'area piccola spara alto. Si ripete al 15' ma la sua fuga in soli-
taria è stoppata al limite dell'area da Rosa di pugno. Sulla pronta ribattuta di Tataranni a porta sguarnita, prodezza del portiere che smanaccia in angolo. Con il Miglionico sbilanciato in avanti il Pescopagano trova il vantaggio. E' Nicastro che di rapina atterra, intrufolandosi, i due centrali e spiazza Deceglie fra le proteste dei locali. Miglionico prova subito a raddrizzare il risultato prima con Menzella in semigirata in area e poi con Andrulli con tiro a fil di palo. L'infortunio di Cappiello favorisce l'esordio di Pellegrino classe 93. Pescopagano non si ritira a difesa del vantaggio e con Nicastro prova a pungere al 28' e al 44'. In entrambe neutralizza Deceglie. La ripresa inizia con una bomba di Andrulli che scalda le mani a Rosa che c'è. Al 9' risponde il Pescopagano con l'ottimo difensore Tavarone che di testa su angolo sfiora la traversa e al 12' con Nicastro a fil di palo.
L'espulsione per proteste di Andrulli lascia il Miglionico in 10 e quando al 26' Tummillo solo in area beffa Deceglie la partita sembra chiusa. L'entrata di Galeota mette linfa al Miglionico che spinge e al 30' è Lambertini, al suo sesto centro in 6 partite, a riaprire la gara. Forte diagonale dalla destra, su assist di Venezia. Ad un quarto d'ora dalla fine il Miglionico inizia a crederci e al 40' arriva il pareggio. Lambertini guadagna posizione e serve al centro Tataranni. Dribbling e pronta saetta del capitano che trova il 2 a 2. Non pago il Miglionico preme e al 95' il Pescopagano rischia la beffa. E' il suo san Rosa a salvarlo due volte. Due tiri ravvicinati di Deceglie prima e di Lambertini poi vedono il numero 1 ospite esaltarsi alla grande ma per il Pescopagano dopo il doppio vantaggio, la sconfitta sarebbe stato troppo pesante. Antonio Centonze
Così il Bar La Notte Pignola si mette alle spalle il Grottole di D’Ascanio
Brancato, lampo nella nebbia Il terzo gol stagionale del pignolese risolve la contesa BLNPIGNOLA GROTTOLE
1 0
BAR LA NOTTE PIGNOLA: Zaccagnino, Buonansegna G. (15' st Palo), Santarsiero, Sabia V., Tavassi, Santangelo, Chiorazzo, Olita, Brancato (40' st Pirulli), Gerardi (33' st Buonansegna A.), Galluzzi M. A disp.: Conte, Giuzio, Lauria, Sabia R. All.: Tramutola. GROTTOLE: Zaccaro, Carbone, Scarfone, Buono, Lanzolla, Allegretti, Paladino D., Paladino R., Moramarco, Armento, Di Pede (1' st Prisco). A disp.: D'Alessandro, Giove, Zeverino, D'Aria, Biscaglia, Amodio. All.: D'Ascanio. ARBITRO: Santoro di Potenza (Verrastro e Sapienza). RETE: 19' st Brancato. NOTE: giornata fredda. Nebbia fitta in campo per tutti i novanta minuti di gioco. Ammoniti: Brancato, Pirulli (BLN), Paladino D. (G). Spettatori: 80 circa. Angoli: 7-3 per il Bar La Notte Pignola. Recupero: 4' pt, 4' st. RIFREDDO DI PIGNOLA - Un “lampo”
nella nebbia di Brancato (terza realizzazione stagionale) ha regalato tre punti fondamentali al Bar La Notte Pignola, nel match d'alta quota contro il Grottole di D'Ascanio. La compagine materana, reduce da quattro domeniche positive, è stata sopravanzata in graduatoria proprio dall'undici pignolese, allenato da mister Tramutola. Di calcio, di belle giocate, soprattutto nel primo tempo, si è visto ben poco, presso l'impianto sportivo di Rifreddo di Pignola, e non per demerito dei ventidue in campo. Infatti, è stata la fitta nebbia la vera protagonista sul rettangolo da gioco. La terna arbitrale (diretta dal signor Santoro di Potenza) ha optato per la disputa dell'incontro, che ha sorriso, con la quarta vittoria in campionato, al Bar La Notte Pignola. Nella prima frazione di gara, complice la nebbia che ha reso tutto invisibile, non abbiamo assistito ad una sfida particolarmente emozionante. Registriamo l'incornata di Brancato, su azione d'angolo, terminata sul fondo (11'), e l'errore sotto misura dello stesso Brancato in area, dopo una lunga galoppata di Santarsiero sulla corsia di sinistra (15'). Intorno alla
mezzora di gioco, sempre Brancato si libera di Paladino R. nel cerchio di centrocampo e conclude a lato, a filo d'erba (32'). Al 40' il direttore di gara interrompe il match per circa tre minuti, a causa delle pessime condizioni meteo (la nebbia è sempre più fitta in campo). La ripresa è di marca locale. Al 4' Olita conclude dal limite dell'area, con la sfera che sorvola di poco la traversa. Il Grottole risponde con una bordata senza pretese del bomber Moramarco (10'). Al 18' Olita pennella nell'area avversaria un calcio piazzato; la difesa materana lascia carambolare la palla sui piedi di Brancato, che manca incredibilmente il bersaglio. Il rapido “folletto” pignolese si rifà pochi secondi dopo: controlla la spera di petto e batte Zaccaro a botta sicura (19'). Nel bene e nel male, Brancato è sempre presente. A questo punto, il team locale gestisce al meglio la partita senza soffrire particolarmente. Anzi, al 27' è Gerardi a sfiorare il raddoppio pignolese, scattato sul filo del fuorigioco. Peccato che, a tu per tu con Zaccaro, non inquadri clamorosamente la porta avversaria. Donato Pavese
Montescaglioso piegato da Aurelio, autorete di Simmarano e Petrillo
Volpe castiga lo Scanzano
Colpo esterno del Varisius SCANZANO VARISIUS
1 3
SCANZANO: Suriano, Achillea (15' Fittipaldi), Gammino, Iacovino, Leone, Lavegas, (73' Mairo), De Vito, Corleto, De Luca (54' Montemurro), Di Pinto, Valinoti. A disp.: Marzano, Gualano, Tamburrano. All. Calone. VARISIUS: Rondinone, Persia, Pietracito, Giordano, Campanella (46' Materamarcosano), Tataranni, Pisciotta, De Bellis, Volpe (50' Tragni), Bellomo, Festa (56' Di Pede). A disp.: Stella, Salerno, Galeota, Arnaiuoli. All. Tucci ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda (Mugnolo-Martinese) RETI: 25' pt autogol di Leone(V), 27' pt e 37' pt Volpe (V), 36' st Montemurro (S). NOTE: Ammoniti: Corleto (S) al 54', Pisciotta (V) al 57'. Espulsi: Al 78' Corleto per somma di ammonizioni. SCANZANO JONICO - Una sconfitta strana quella dello Scanzano di mister Franco Calone. Strana se si considera il fatto che ancora una volta la squadra jonica paga oltremisura le incertezze del portiere. Se a questo sommiamo la scarsa propensione al goal delle punte Valinoti e De Luca, ecco che si spiegano le ragioni dello stop di ieri e della non esaltante classifica. Ieri il Varisius ha capitalizzato molto bene il gioco ordinato prodotto. L'eroe di giornata è stato il bomber Volpe che ha confezionato due reti di ottma fattezza, mostrando tutto il suo repertorio. Ironia della sorte, sono stati i padroni di casa ad andare per primivicini alla segnatura. Al 10', il difensore centrale, capitan Leone, colpisce di testa su cross di Di Pinto ed il portiere ospite Rondinone riesce a parare. Al 17' ancora lo Scanzano con De Luca che crossa a vuoto dalla
Nicola Volpe
destra, vanificando un'azione che poteva avere miglior successo. Al 24' sempre De Luca tira in port di destro e per poco non segna. Un minuto dopo si affaccia il Varisius. Bellomo, l'esperta mezzala, sgli sviluppi di un fallo laterale, tira in porta e Leone devia nella sua porta. Lo Scanzano va sotto e accusa il colpo sul piano psicologico. Tanto che dopo soli due minuti ancora Bellomo tira in porta, il portiere scanzanese Suriano non trattiene, e Volpe insacca di rapina. Al 31' lo Scanzano prova a reagire, ma De Luca da solo davanti la porta sbaglia un qualcosa che era più facile di un penalty. Subito dopo Volpre segna ancora ma l'arbitro annulla per carica al portiere. Al 37' ancora “super Volpe” insacca con una rete da cineteca: pallonetto dal limite dell'area a portiere uscito. Nella ripresa non c'è stata gara, se si esclude il guizzo del subentrato (per de Luca) Montemurro dello Scanzano che mostra vitalità e classe segnando dopo uno stop e tiro di controbalzo sempre di sinistro, il goal della bandiera. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it
Strapazzato e sorpassato in classifica il Lagopesole
Tre volte Santarcangiolese Il Balvano ritrova il sorriso MONTESCAGL. SANTARCANG.
0 3
MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Simmarano Petruzzo (54' Palumbo) Ditaranto Tafuno E., (54' Ciracì Cr.), Franco Cifarelli S.; Casalingo, Venezia (84' Mossuto) Santochirico Raddi M. A disp: Martino, Mossuti, Carriero I, Bubbico All: Menzano SANTARCANGIOLESE: Annunziata, La Canna, Totaro, Dora, Marra, Armentano, Cifarelli (76' Cavallo F.), Cavallo I. (66' Gallo), Petrillo (84' Adduci) Di Luca Aurelio A disp.: Bonavita, Colella, Corsano All: Chiappetta. ARBITRO: Di Noia di Potenza (Armandie Galli). RETI: 10' Aurelio; 12' Simmarano (autogol); 16' Petrillo (rigore). NOTE: Ammoniti: Petruzzo, Casalingo (M); Aurelio (S). GARA (e soprattutto inizio) da dimenticare in fretta per la compagine montese, sotto di
tre reti nel giro di un quarto d'ora a causa di sue gravi amnesie difensive e, salvo pochissime eccezioni, incapace di imbastire una manovra davvero efficace per il resto della gara. Le poche volte in cui si è realmente proposta, la squadra di casa ha mostrato che poteva far male agli avversari. Mister Menzano doveva fare a meno degli squalificati Mangia e Claudio Ciracì, con Ivan Carriero rimasto in panchina a causa di un problema alla caviglia; dopo 10' prima rete ospite: corner dalla sinistra di Aurelio, traiettoria insidiosa che beffava G. Cifarelli. I montesi non avevano neanche il tempo di reagire che incassavano la seconda segnatura: punizione dalla fascia destra e Simmarano, nel tentativo di anticipare, metteva alle spalle del suo portiere. Dopo un tentativo, alto di Totaro, al 16' la Santarcangiolese completava il tris: netto fallo di Emanuele Tafuno sul centravanti ospite Petrillo: dal dischetto
si presentava quest'ultimo che deponeva in rete. La squadra di casa era in confusione e Simmarano doveva salvare di testa dopo un tentativo del solito Petrillo. Gli ospiti non avevano troppe difficoltà ad intercettare le palle montesi e a ripartire in contropiede; il primo tiro montese era una girata di Franco, alta di poco, al 32'. Dopo un tocco sospetto in area sul giovane montese Venezia, al 45' occasionissima per ridurre le distanze per il Montescaglioso: botta dai 25 metri di Ditaranto, respinta del portiere e Petruzzo, incredibilmente da pochi passi, metteva fuori. Prima dell'intervallo Venezia girava debolmente a rete. I secondi 45' non erano caratterizzati da grosse occasioni, con Menzano che faceva entrare Palumbo e Ciracì II senza che la squadra cambiasse passo. I montesi vicini alla rete con S. Cifarelli e Palumbo; per gli ospiti Petrillo. Michele Marchitelli sport@luedi.it
BALVANO LAGOPESOLE
3 0
BALVANO: Villani, Cilibrizzi, D'Eboli (48' Grasso), Turturiello P., Bochicchio, Simone, Bovino C. (89' Turturiello C.), Falcone, Bovino M. (87' Casciano), Picerno, Iacullo V. All. Turturiello P. LAGOPESOLE: Mariano, Coviello S. (83' Pace), Telesca, Mecca, Rosa, Colangelo D., Coviello C., Colangelo N., Sabato, Romaniello (74' Zaccagnino), Strammiello (43' Lorusso). All. Alfano ARBITRO: Caggianelli di Venosa (ChiegoMarchese) RETI: 57' Cilibrizzi, 61' Bovino M., 91' Casciano (B) NOTE: Ammoniti: Coviello S. e Colangelo D. (L). Recupero: 1' p.t. e 2' s.t. VIETRI DI POTENZA - Ritorna alla vittoria, e alla grande, il Balvano, che al “Santa Domenica” di Vietri ha inflitto un secco tre a zero al Lagopesole di mister Alfano. Parte subito forte il Balvano: al 1' Falcone per Bovino C., parata in due tempi di Mariano. Subito dopo punizione di Bochicchio, ma centrale. Reazione del Lagopesole al 10', ma il tiro di Colangelo N. è debole. Bel tiro al 17' di Romaniello del Lagopesole, ma dai 35 m. la palla va di poco alta sulla traversa. Ancora su punizione gli ospiti, al 34'
con Colangelo N., palla di poco fuori dall'incrocio. Sale in cattedra il Balvano: al 41' Falcone calcia di poco fuori e dopo tre minuti sempre Falcone lancia Bovino M. che si fa deviare la palla dall'estremo ospite. Si chiude col Balvano in attacco, ma il tiro di Cilibrizzi allo scadere è centrale. Nel secondo tempo solo Balvano. Triangolazione (50') Bochicchio-Grasso-Bovino, tiro finale di quest'ultimo che scheggia il palo. Bella punizione di Colangelo N. al 52', ottimo il colpo di reni di Villani. Vantaggio balvanese al 57': Bovino M. per Cilibrizzi, si libera di due avversari, tiro di punta in area ed è rete. Nemmeno 4’, ed ancora il Balvano in rete: Grasso (entrato al 48') blocca la palla, supera il portiere con un pallonetto e sulla palla si avventa Bovino M., che anticipa due avversari e porta il Balvano sul due a zero. Reazione ospite affidata ai piedi di Sabato, il cui tiro però viene smorzato da Bochicchio. Prova l'eurogol Grasso del Balvano al 78': su punizione da circa 30 m., è splendida la doppia parata di Mariano, che si supera pure su Falcone. Ancora Grasso prova il pallonetto all'80', ma non sorprende il portiere. Ultim'azione del Lagopesole a cinque minuti dalla fine: Zaccagnino per Colangelo N., palla di poco fuori. Al 91' Falcone lancia Cilibrizzi, entra in area e viene atterrato da Mariano, c'è il vantaggio e Casciano appena entrato sigla il tris finale a porta sguarnita. Claudio Buono sport@luedi.it
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38 Sport
Risultati e classifica Abriola-S. Angelo
0-0
Albatros-S. Chirico N.
6-2
Castelgrande-Vitalba
2-1
SAVOIA
13
5
4
1
0 13 4
3
3
0
0
8
2
2
1
1
0
5
2
9 +2
FST RIONERO
10
5
3
1
1
5
2
3
2
1
0
3
0
2
1
0
1
2
2
3
-1
Fst Rionero-A. Potenza
0-0
FUTURA
9
5
2
3
0
7
4
3
1
2
0
5
3
2
1
1
0
2
1
3
-2
Futura-Cancellara
0-0
A. POTENZA
9
5
2
3
0
4
1
2
0
2
0
1
1
3
2
1
0
3
0
3
0
ALBATROS
8
4
2
2
0
8
3
3
2
1
0
8
3
1
0
1
0
0
0
5
-2
CANCELLARA
8
5
2
2
1
6
3
2
2
0
0
5
1
3
0
2
1
1
2
3
-1
ABRIOLA
8
5
2
2
1
5
4
3
1
2
0
3
2
2
1
0
1
2
2
1
-3
R. MONTEMILONE
7
4
2
1
1
9
3
1
1
0
0
2
1
3
1
1
1
7
2
6 +1
CASTELPANTANO
7
4
2
1
1
8
4
2
2
0
0
7
2
2
0
1
1
1
2
4
S. ANGELO
7
5
2
1
2
7
8
2
2
0
0
4
2
3
0
1
2
3
6
-1 -2
VITALBA
6
5
2
0
3
6
6
2
2
0
0
3
0
3
0
0
3
3
6
0
CASTELGRANDE
4
5
1
1
3
4
7
3
1
1
1
3
3
2
0
0
2
1
4
-3 -7
BARRATA
3
5
1
0
4
2
6
2
1
0
1
1
1
3
0
0
3
1
5
-4 -6
S. CHIRICO N.
3
5
1
0
4
5 13 2
1
0
1
3
2
3
0
0
3
2 11 -8 -6
POSSIDENTE
3
5
1
0
4
6 18 3
1
0
2
2
9
2
0
0
2
4
9 -12 -8
RUVO
0
4
0
0
4
1 10 2
0
0
2
1
5
2
0
0
2
0
5
Possidente-Montemilone 0-6 Ruvo-Castelpantano Savoia-Barrata
Prossimo turno
N.d. 2-0
6ª giornata 01/11/09 ore 14.30
A. Potenza-Abriola Barrata-Ruvo Cancellara-Castelgrande Castelpantano-Fst Rionero R. Montemilone-Futura S. Angelo-Possidente S. Chirico N.-Savoia Vitalba-Albatros
5ª
giornata
5ª
giornata
-1
-3
-9 -8
A Col Cancellata è 0-0
Futura, pari a reti bianche FUTURA CANCELLARA
Risultati e classifica
0 0
BERNALDA
15
5
5
0
0 15 5
3
3
0
0
9
4
2
2
0
0
A. TURSI
13
5
4
1
0 14 3
2
1
1
0
4
0
3
3
0
0 10 3 11 +4
FUTURA POTENZA: Sacco, Russillo, Cirillo, Manzi, De Luca, Rosa M., Pappalardo, Luongo, Inglese (Marcogiuseppe), Verrastro (Carleo), Russo (Rosa A.).A disp: Uva, Iula, Laurino, Siniscalchi. All: Silipo P. CANCELLARA: Laurita, Troiano, Calocero P., Pappalardo, Racina, Cosentino (Calocero Rocco), Balsamo, Erario (Lancellotti), Gaddi, D'Andria (Abbruzzese), Fanuele.A disp: Cerverizzo, Rienzi, Lorusso. All: Cosentino M. ARBITRO: De Fina A. di Moliterno. NOTE: Ammoniti: Luongo, Rosa A. (F). Pappalardo (C). Angoli 9 a 5 Futura. Spettatori: 50.
I.F. VALSINNI
10
5
3
1
1 10 6
3
3
0
0
7
2
2
0
1
1
3
4
SATRIANO
9
5
2
3
0
4
1
2
2
0
0
3
0
3
0
3
0
1
METANAUTO
9
5
3
0
2
7
8
3
2
0
1
5
4
2
1
0
1
2
SALANDRA
8
5
2
2
1 10 8
2
1
1
0
5
3
3
1
1
1
R. GRUMENTO
8
5
2
2
1
3
2
1
1
0
2
0
3
1
1
POMARICO
7
5
2
1
2 11 8
2
2
0
0
7
1
3
0
TRICARICO
6
5
2
0
3
7
6
2
1
0
1
5
2
3
I. BURGENTIA
6
5
2
0
3
3
8
2
2
0
0
3
0
3
F. MOLITERNO
4
5
1
1
3
6
9
3
1
0
2
5
7
V. D AGRI
4
5
1
1
3
3
6
2
1
0
1
2
LATRONICO
4
5
1
1
3
3
7
3
1
1
1
2
ROCCANOVA
3
5
0
3
2
2
6
3
0
3
0
POTENZA - Allungano in classifica le contendenti chiudendo in parità la gara conclusasi a reti bianche con i giallo-blue ospiti, oggi in tenuta bianco-rosso, che portano a casa un punto prezioso. L'incontro caratterizzato essenzialmente da una serie di punizioni a fermare le iniziative promosse dai centrocampisti, non è sfociato nella tattica imposta dai due tecnici tanto che Cosentino schieratosi dal 1' ha retto soltanto 27' quando ha lasciato il posto a Calocero Rocco. Al 4' Laurita esce fuori area a liberare su Russo, Inglese due volte mette alto sulla traversa, mentre dal lato opposto D'Andria, Erario e Balsamo cercano Gaddi altruista a distribuire palloni ai compagni. Ancora Calocero P., sulla sinistra effettua un traversone raccolto da Fanuele che salta Cirillo ma manda la sfera oltre la traversa. Sempre Inglese per il Futura con Laurita pronto alla deviazione su altre conclusioni del centravanti. Al 50' Verrastro per il Futura lanciato da Inglese, salta l'estremo difensore, indirizza la sfera in porta ma trova la deviazione di testa di Pappalardo. E' un continuo alter-
GRASSANO
3
5
1
0
4
2 11 3
1
0
2
S. LAURIA
2
5
0
2
3
7 14 3
0
2
1
narsi di azioni sotto rete alla ricerca del vantaggio. I portieri non si fanno sorprendere coadiuvati da difensori come Manzi, De Luca e Rosa M. per il Futura, e Racina, Pappalardo e Calocero R. per gli ospiti. Il Cancellara avanza con i difensori Troiano e Calocero P. e il nuovo entrato Abbruzzese, cerca il colpo approfittando di un leggero calo del Futura e quasi ci riesce al 67' con Gaddi. Risponde in contropiede il Futura, prima con Verrastro che indirizza a rete in modo blando consentendo ai difensori di salvare e poi con Rosa Mario ispirato da un passaggio di Manzi, solo davanti a Laurita colpisce male consentendogli la parata a terra. Gli ospiti con Abbruzzese e Gaddi all'82' e 90' regalano le ultime emozioni con Cirillo e Pappalardo che allontanano la minaccia. De Fina a cui non è sfuggito nulla, concede tre minuti di recupero e il Futura chiude in attacco senza nulla di fatto. Leonardo Martino sport@luedi.it
5
6
1 10 +4
Bernalda-Pomarico
5-3
F. Moliterno-Salandra
2-3
Grassano-I. Burgentia
2-0
I.F. Valsinni-Tricarico
3-1
4
-1
1
3
0
Latronico-Satriano
1-1
4
-1 -2
Metanauto-A. Tursi
2-3
5
5
2
-1
Roccanova-V. d Agri
1-1
1
3
3
2
-1
1
2
4
7
3
-2
S. Lauria-R. Grumento
2-2
1
0
2
2
4
1
-3
0
0
3
0
8
-5 -3
2
0
1
1
1
2
-3 -7
2
3
0
1
2
1
4
-3 -5
2
2
0
0
2
1
5
-4 -7
2
2
2
0
0
2
0
4
-4 -8
2
6
2
0
0
2
0
5
-9 -8
4
7
2
0
0
2
3
7
-7 -9
Prossimo turno
6ª giornata 01/11/09 ore 14.30
A. Tursi-Latronico I. Burgentia-Bernalda Pomarico-F. Moliterno R. Grumento-I.F. Valsinni Salandra-Roccanova Satriano-Grassano Tricarico-Metanauto V. d Agri-S. Lauria
A Tre le doppiette realizzate dai padroni di casa: Paolucci, Pagano e Silipo
L’Albatros gioca a tennis con il San Chirico ALBATROS SANCHIRICO
6 2
ALBATROS OPPIDO: Caterini. Lancellotti C., Monaco (1'st De Luca), Mancuso F., Mancuso R. (17'st Giacinto), Silipo (1'st Viola), Calabrese B., Lancellotti D., Lancellotti A., Paolucci, Pagano; A disp. Calabrese P., Giannone, Colangelo, Giganti; All. Leone SAN CHIRICO NUOVO: Moreschi, Baldassarre C., Mucci (14'pt Tortorelli), Baldassarre A. (1'st Gravino), Milano (1'st Langellotti), Russo, Lamarra, Padula Gi., Zianni, Di Stasi; A disp. Padula F. Padula Ge.; All. Moreschi ARBITRO: Muscio da Potenza RETI: 20' pt e 15' st Paolucci, 22' pt e 46' st Pagano, 28' pt e 48' pt Silipo, 32' st Gravino, 45' st Di Stasi (rig.).
NOTE: Pioggia ininterrotta e qualche folata di vento hanno accompagnato le due squadre per tutti i novanta minuti di gara. Ammonito solo Russo (S.C.). Angoli dieci a due per l'Albatros Oppido. Recupero 4' pt e 5' st. OPPIDO LUCANO - Finisce in goleada l'anticipo della quinta giornata di Prima Categoria tra Albatros Oppido e San Chirico. Sei a due il risultato finale che rilancia gli alto bradanici nelle zone alte della classifica e, con una gara in meno in virtù del rinvio del mach contro il Real Montemilone otto giorni fa, l'Albatros vola alto. Per i locali le reti portano la firma di Pagano, Paolucci e Silipo (doppietta per tutti) mentre per gli ospiti sono andati a segno Gravino e Di Stasi (rig.).
La gara: i padroni di casa iniziano subito forte con Paolucci che dopo appena un minuto fallisce il gol a tu per tu con Moreschi. Al 2' è Silipo a mancare l'aggancio sotto porta divorandosi l'occasione per passare in vantaggio. Il gol arriva al 20' con Paolucci che salta prima due uomini e poi batte l'estremo difensore ospite per il primo vantaggio locale. Due minuti dopo Russo e Moreschi pasticciano al limite dell'area e Pagano è abilissimo a recuperare la palla e siglare il raddoppio. Al 28' Paolucci lancia Silipo nello spazio; l'ala rosa nero a tu per tu con Moreschi non sbaglia un facile tap-in per il tre a zero. Gara in ghiaccio e pratica San Chirico archiviata già alla mezz'ora. Allo scadere, durante il ter-
zo minuto di recupero, Silipo concede il poker e il primo tempo si conclude per quattro a zero in favore dei padroni di casa. Le emozioni al comunale di Oppido continuano nella ripresa. Al quarto d'ora è Paolucci a servire il quinto gol per i bradanici e la partita sembra definitivamente chiusa. L'orgoglio degli ospiti porta alla rete di Gravino poco dopo la mezz'ora. Al 45' è Di Stasi a trovare il secondo gol ospite direttamente su calcio di rigore. L'Albatros, che nel frattempo aveva abbassato i ritmi di gioco, si risveglia e un minuto dopo chiude i conti con un'azione di Pagano che serve il sesto gol e che porta i tre punti in casa Albatros. Rocco De Rosa sport@luedi.it
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Sport 39
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
BCinque i gol rifilati al Pomarico che si consola con Carioscia, Montano e D’Adamo
Il Bernalda detta legge Cinque vittorie in altrettante partite per la truppa di Margoleo BERNALDA POMARICO
5 3
BERNALDA: Figliuolo, Sarubbi, Santorsola, Pizzolla, Gioia (57' Calabrese), Caruso 53' Forcillo), Torraco, Gallitelli R., Benedetto (69' Viggiano), Margarita, Alianelli. A disp. Pascucci, Figliuolo, Panio, Gallitelli A. All. Margoleo POMARICO: Marino (75' Liccese), Lupo, Montano F., Carioscia, Glionna, Lospinuso (46' Laterza), Montano A. (65' Di Lucca), Montano C., Nasca, Cambio, D'Adamo. A disp. Rivecca, Musillo, Perillo. All. Dimotta. ARBITRO: Cauziello di Potenza. RETI: 12' e 34' Gallitelli R., 18' Margarita, 47' Benedetto, 74' Calabrese (B). 60' Carioscia, 72' Montano C., 90' D'Adamo (P). NOTE: Ammoniti: Margarita (B); Glionna (P). BERNALDA padrone del campo. Novanta minuti che hanno sancito la supremazia degli uomini di mister Margoleo. Con il Pomarico è arrivato il quinto successo consecutivo e il presidente, Nunzio Santorsola, a fine gara sorride per il pokerissimo di vittorie che vedono la sua squadra prima in classifica. Sugli spalti il pubblico delle grandi occa-
La punizione vincente di Gallitelli
sioni, mentre in campo la stessa squadra che ha vinto domenica scorsa con il Roccanova. Con il nuovo orario si parte alle ore 14 e 30, e dopo appena due minuti dal fischio del signor Cauziello, Margarita si trova tutto solo in area, ma il fantasista rossoblu spreca il più facile dei gol. Minuto 12', Gallitelli porta le mani al cielo dopo la splendida punizione che si insacca alle spalle di Marino. Al 14' Figliuolo dice no a Montano C., e sul capovolgimento di fronte grande chance per Benedetto che non indovina l'angolo giusto. Il secondo gol del Bernalda arriva da uno dei mi-
gliori in campo, Diego Margarita, che per il nome e per i suoi piedi ricorda il calciatore juventino. L'azione inizia con Alianelli che si invola sulla fascia poi lo stesso mette la palla al centro dove Margarita non può sbagliare; al 18' sono 2 a 0. Sul rettangolo di gioco c'è solo il Bernalda, mentre il Pomarico fa di tutto per arginare lo strapotere degli avversari e la conferma arriva dal terzo gol di Gallitelli che al 34', dopo l'assist del solito Margarita, insacca da fuori area per la gioia dei suoi compagni. L'ultima occasione di questo bellissimi primo tempo arriva ancora dai pie-
di del fantasista bernaldese, Margarita, che al 41' accarezza il palo. La seconda frazione di gara inizia con il poker rossoblu messo a segno da Benedetto dopo l'assist perfetto di Torraco. Inizia il tamtam delle sostituzioni ed al 60' il Pomarico accorcia con Carioscia su punizione. Minuto 67', applausi per Benedetto che ci prova in acrobazia, ma la palla finisce di poco alta. Al 72', su tiro fortunoso di Montano C., arriva il secondo gol del Pomarico. Margoleo richiama i suoi ed ecco che Margarita prende tutto alla lettera seminando il panico in area avversaria, e solo un fallo, di Glionna, ferma la corsa a rete del fantasista. L'arbitro, perfetto in tutta la gara con unico errore, a nostro avviso sul terzo gol del Pomarico viziato da offside, fischia la massima punizione. Sul dischetto si porta Calabrese che al 75' spiazza Marino per il momentaneo 5 a 2. Al 79', ancora Margarita, con le sue giocate, da lezioni di calcio ed all'86' sfiora il sesto gol per il Bernalda. Al 90' arriva la terza rete per il Pomarico con D'Adamo, anche se, come detto prima, a nostro avviso l'azione è iniziata in netto fuorigioco. L'ultimo tiro, senza nessun esito, arriva dai piedi di Galllitelli. Fabio Sirago sport@luedi.it
B Il Latronico resta a bocca asciutta dopo essere passato in vantaggio
Pascale risponde a Santoianni Nella ripresa il Satriano ristabilisce l’equilibrio in campo LATRONICO SATRIANO
1 1
LATRONICO: Guarino, Caricati, Alagia, Scaldaferri, Propato, Infantino, Santoianni, Gaudioso, Celano (Reale), Matinata, Lorito. A disposizione: Milione, Costanza, Viola, Protano, De Biase, Reale, Ferrazzano. All. Matinata. SATRIANO: Pascale, Zanda, Zanda (Salvia), Malziotti, Pascale, Saganetti, Lanzi (Sileo), Bruno, Adobbato, Pascale (Adobbato), Casello. A disposizione: Palermo, Salvia, Pascale, Perrone, Sileo, Palermo, Adobbato. All. Angelucci. ARBITRO: Amendolara di Moliterno RETI: 30' Santoianni (L), 65' Pascale (S) NOTE: Ammoniti: Lorito, Infantino (L), Salvia, Bruno (S). Espulsi: mister Matinata (L). Recupero: 3' s.t. LATRONICO - Al comunale i padroni di
casa della Polisportiva Latronico Terme non vanno oltre l'1-1 contro un Satriano ridimensionato dopo l' ottimo pareggio in casa del Tursi. Il primo tempo inizia subito bene per i termali che sfiorano il gol con il centrale di difesa Scaldaferri, che colpisce il palo al 10'. La risposta degli ospiti non si fa attendere e così Malziotti al 14' su punizione cerca la porta, ma Guarino mette in angolo. Al 25' Caricati salva la porta del Latronico dopo che l'estremo difensore era scivolato favorendo l'inserimento di Adobbato. I padroni di casa si rendono più volte pericolosi. Al 29' Lorito trova Celano che serve sulla fascia Gaudioso. Al centro c'è Santoianni che di testa mette al lato. Un minuto dopo arriva il vantaggio locale. Lorito recupera abilmente una palla a centrocampo, ne approfitta Alagia che avanza e serve Celano, l'attaccante è bravo a girarsi e a trovare Gaudioso che scarica il tiro. Sulla ribattuta di Pascale arriva Santoianni che insacca. La parti-
ta si spegne e le squadre concentrano il gioco a centrocampo. L'arbitro manda a riposo le formazioni sul punteggio di 10. Nel secondo tempo scende in campo un altro Satriano che cerca subito il gol del pareggio. Casello scarica il destro da fuori area e sulla ribattuta ancora Caricati manda in angolo e salva il risultato. Al 17' i padroni di casa hanno la possibilità di raddoppiare. Caricati vince un rimpallo e pesca Santoianni sulla fascia, il suo cross è troppo lungo per Celano, ma viene raccolto da Matinata, che, da solo, spreca un'occasione d'oro. Gol sbagliato gol subito. Al 20' arriva il pareggio del Satriano con Pascale, che stacca di testa su una punizione dubbia dal limite di Lanzi. Il finale del match è caratterizzato dalle decisioni arbitrali. Al 40' annullato un gol a Malziotti per fuorigioco; al 42' non viene fischiato un fallo da ultimo uomo su Santoianni che era lanciato a rete. mi. lo.
B Di Trani, Bavaro e Viceconte i marcatori dell’Aurora
Il Tursi impone alla Metanauto il primo stop interno della sua storia METANAUTO AURORATURSI
2 3
METANAUTO PICERNO: Salvia, Do. Capece, Mitidieri, V. Ottati, Cappiello (13’ st Tancreda), V. Curcio, Casale, D. Curcio, Martino, Rossi, Locantore (25’st Guma). A disp.: Da. Capece, Colangelo, Venetucci, A. Ottati, Caggiano. Allenatore: A. Ottati. AURORA TURSI: Lobasso (25’ pt Vita), Marra, Gagliardi, Mele (32’ st Francolino), Albano, Mastrodomenico, Viceconte, Santamaria, Bavaro (33’ st Sundas), Policarpo, Di Trani. A disp.: Angelino, Cioffi. Allenatore: Angelino. ARBITRO: Loffredo di Potenza. RETI: 43’ pt Di Trani, 4’ st Bavaro, 31’ st Viceconte, 36’ st Rossi (rig.), 42’ st Tancredi. NOTE: Giornata piovosa. Terreno di gioco in buone condizioni. Espulso: al 25’ st l’allenatore dell’Aurora Tursi Pino Angelino. Ammoniti: V. Ottati, Locantore, Martino, V. Curcio (MP); Di Trani, Bavaro, Mastrodomenico, Gagliardi (AT). Angoli: 2-2. Recupero: pt 5’; st 3’. Spettatori: circa 60 di cui una decina provenienti da Tursi. PICERNO – L’Aurora Tursi compie un’impresa da record nazionale. E’ la prima squadra ad imporre per la prima volta uno stop interno al Metanauto Picerno da quando è stato fondato. A 44 partite interne utili consecutive si ferma l’impressionante striscia positiva dei picernesi dal 2006 ad oggi (dalla Terza Categoria alla Prima Categoria, compresi i play – off della passata stagione in Seconda Categoria. Inoltre non era nemmeno facile battere in casa una squadra che veniva da 18 vittorie di fila negli ultimi due anni. All’Aurora Tursi va il plauso di aver segnato questo record. La squadra di Angelino non poteva più permettersi il lusso di perdere punti per strada e ha trovato nel sintetico di Picerno la maniera giusta per cancellare il pareggio interno contro il Satriano. Il tecnico di Angelino ha dovuto fare di necessità virtù in questa gara: senza Racanelli (squalificato), Zuccarelli (caviglia gonfia), Agneta (febbre), Marzano (influenzato) e Cioffi (tenuto per novanta minuti in panchina perché non
stava bene fisicamente) ha adattato la formazione e i risultati sono stati vincenti. Ottati rispetto alla gara vinta domenica a Villa d’Agri conferma dieci undicesimi con la sola variazione di Cappiello al posto di Guida che una settimana fa si era infortunato seriamente. Rimanendo in tema infortuni ce ne stato uno grave per Lobasso al 15’ del primo tempo con sospensione del gioco di circa un quarto d’ora. Uscendo su Locantore è stato colpito involontariamente alla tempia ed ha avuto un trauma cranico. Il portiere di Giovinazzo ha perso conoscenza e per un po’ anche la memoria e sono dovuti intervenire i soccorsi del 118 del San Carlo di Potenza per rianimarlo. Per precauzione è stato tenuto per accertamenti durante la notte. La sfida. Al 18’ Casale su rilancio di Salvia salta l’intera difesa e calcia sul fondo. Al 24’ Rossi lasciato solo sulla destra, si accentra e mette la sfera di poco a lato. Al 31’ Salvia salva in due tempi la porta da un gran tiro Di Trani. Dodici minuti più tardi l’attaccante ospite però non si fa pregare e su passaggio filtrante di Mastrodomenico batte sul tempo l’estremo difensore locale in uscita. Sulle ali dell’entusiasmo l’Aurora Tursi dopo quattro minuti dalla ripresa dei giochi raddoppia con Bavaro scattato sul filo del fuorigioco e messo da Mele in condizioni di essere davanti a Salvia. Al 25’ Angelino richiama i suoi giocatori che stanno mollando un po’ la presa e Loffredo interpreta male mandandolo negli spogliatoi. Sei minuti dopo i sinnici mettono in cassaforte il risultato. Do. Capece e Martino non si capiscono e la palla arriva a Viceconte che infila la palla nel sette. Il Metanauto non si scoraggia e torna all’arrembaggio. Al 36’ Santamaria tocca con il braccio il traversone di Rossi. Rigore netto che lo stesso numero dieci biancazzurro trasforma. Al 42’ Viceconte quasi ricambia il favore nell’occasione del suo gol: svirgola completamente il pallone che favorisce l’intervento di Tancreda che con un gol sotto l’incrocio dei pali riaccende le speranze. Però il tempo è poco e l’Aurora Tursi corre sempre di più. Biagio Bianculli sport@luedi.it
A Un pareggio a reti bianche che deve accontentare sia Ramaglia che Petilli
Abriola e Sant’Angelo si annullano
Una formazione dell’Abriola
ABRIOLA SANT'ANGELO
0 0
ABRIOLA: Calzaretta, D'Elia, Romano F., Larocca M., Galgani (16' st Palmieri), Bonavoglia, Larocca V.,
Luongo, Schettino (33' st Di Dio), Petraglia, Caso. A disp.: Augeri, Sarli M., De Stefano. All.: Ramaglia. SANT'ANGELO AVIGLIANO: Pace, Galasso, D'Andrea E., Mecca, Romaniello, Spleo, Sabia (45' st Pisani),
Sileo, Filippi (21' st Astino), Bochicchio, Mastandrea (42' st Bovino). A disp.: Guglielmi, Rofrano, D'Andrea F. All.: Petilli. ARBITRO: Labanca di Moliterno. NOTE: giornata fredda e leggermente piovosa. Espulso: 50' st Palmieri (A) per proteste. Ammoniti: Bonavoglia, Larocca M., Galgani (A), D'Andrea E., Sileo (SA). Spettatori: 25 circa. Angoli: 3-2 per il Sant'Angelo Avigliano. Recupero: 2' pt, 6' st. ABRIOLA - Si sono annullati a vicenda l'Abriola di Gino Ramaglia ed il Sant'Angelo di Petilli, impattando, a reti
inviolate, una gara importante per entrambi i sodalizi. Infatti, la compagine abriolana doveva prontamente riscattare la deludente sconfitta conseguita in casa del Barrata Potenza sette giorni or sono, mentre l'undici del Sant'Angelo era fermamente intenzionato a cancellare lo zero dalla casella dei punti conquistati lontano da casa. In parte, entrambe le squadre hanno raggiunto il loro obiettivo. L'Abriola di Ramaglia ha mosso la classifica senza, però, fare risultato pieno, ed il Sant'Angelo ha finalmente pareggiato in esterna dopo due stop di seguito. L'avvio dell'incontro è decisamente di marca ospi-
te, con Sileo che lancia in velocità Bochicchio, abile a penetrare in area ed a scagliare una sassata all'indirizzo di Calzaretta; l'estremo difensore abriolano ci mette una pezza, respingendo la sfera. Siamo all'8' di gioco. L'Abriola comincia a carburare ed alla mezzora va vicino al vantaggio. L'azione nasce dai piedi di Schettino che serve in profondità Larocca V.; la palla si spegne, però, tra i guantoni di Pace. L'Abriola vuole chiudere il primo tempo avanti di un gol, ma non ci riesce. L'occasione propizia capita a Petraglia che salta due avversari, ma trova pronto all'opposizione il numero 1 del San-
t'Angelo (37'). Nel secondo tempo, allo start, il solito Petraglia temporeggia tra tre avversari, invita poi alla conclusione Schettino dal limite dell'area: la spera si spegne sul fondo di pochissimo (6'). Il Sant'Angelo non resta certamente a guardare e si fa pericoloso con Bochicchio al 21'. E' il solito Calzaretta ad evitare la beffa. Nel finale di gara non sortisce alcun effetto il duetto tra Petraglia e Caso (43'). Il match termina con un pareggio “ad occhiali” e con il cartellino rosso sventolato all'indirizzo dell'abriolano Palmieri per proteste. Donato Pavese sport@luedi.it
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40 Sport
Risultati e classifica A. Genzano-Foggiano
3-2
F. Scalera-S. Melfi
4-1
Garnet Bella-Lavello
3-4
2
2
0
0
7
3
2
2
0
0
7
3
0
0
0
0
0
0
4
6
2
2
0
0
5
1
1
1
0
0
4
1
1
1
0
0
1
0
4 +2
FOGGIANO
6
3
2
0
1
5
3
1
1
0
0
1
0
2
1
0
1
4
3
2 +1
Ruoti-Ginestrac.
2-0
LAVELLO
6
3
2
0
1
6
5
1
1
0
0
2
0
2
1
0
1
4
5
1 +1
S. Fele-S. Nicola
2-2
S. NICOLA
5
3
1
2
0
5
4
1
1
0
0
1
0
2
0
2
0
4
4
1
0
RUOTI
4
3
1
1
1
4
3
2
1
1
0
4
2
1
0
0
1
0
1
1
-3
S. FELE
4
3
1
1
1
5
5
2
1
1
0
4
2
1
0
0
1
1
3
0
-3
GINESTRAC.
3
2
1
0
1
2
3
0
0
0
0
0
0
2
1
0
1
2
3
-1 +1
RAPOLLA
3
3
1
0
2
1
4
2
1
0
1
1
2
1
0
0
1
0
2
-3 -4
S. MELFI
3
3
1
0
2
5
9
1
1
0
0
3
1
2
0
0
2
2
8
-4 -2
PALAZZO
0
1
0
0
1
0
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
0
1
-1 -1
GARNET BELLA
0
2
0
0
2
3
5
2
0
0
2
3
5
0
0
0
0
0
0
-2 -6
S. VAGLIO
0
2
0
0
2
1
3
1
0
0
1
1
2
1
0
0
1
0
1
-2 -4
4ª giornata 01/11/09 ore 14.30
Foggiano-S. Fele Ginestrac.-Palazzo Lavello-A. Genzano S. Melfi-Garnet Bella S. Nicola-Rapolla S. Vaglio-Ruoti Riposa: F. Scalera
Risultati e classifica
Castelluccio vittorioso con il guizzo di Sassone
giornata
3ª
giornata
0
1-0
Prossimo turno
A. Albano-Stigliano
NEMUS 0 CASTELLUCCIO 1 NEMUS: Summa V, Filardi D, Ielpo Gab, Lattuga, Summa L, Ielpo Gio, Imperio, Ielpo Pie, Di Lascio B, Labanca, Agrello. A disp. Ricciardi, Cresci, Priante, Filardi F, Cantisani V, Lentini. All. Cantisani Rosario. CASTELLUCCIO: Ferraro, Fittipaldi, Franzese, Altieri, Gioia, Rubino, Di Mare, Forte, Mainieri, Altieri B, Sassone. A disp. Marrone, Gazzaneo. All. De Marco ARBITRO: Riccardi di Moliterno RETE: 25' Sassone NEMOLI - Vittoria di misura del Castelluccio che supera il Nemus grazie ad una rete di Sassone. La prima parte di gara è equilibrata, ma poi gli ospiti si fanno più aggressivi. Al 20' Altieri spaventa tutti con un tiro dalla distanza che prende in pieno la traversa. Sono le prove per il goal. Dopo pochi minuti De Mare scappa sulla fascia e dal fondo mette al centro per Sassone che di piatto, comodamente, deposita in rete. I padroni di casa ci mettono un po' per riprendersi, e si fanno vedere davanti alla porta difesa da Ferraro con un contropiede che porta alla conclusione, al volo, Di Lascio. Quindi il giovane Labanca Daniele ci prova con una conclusione a sorpresa dalla distanze che Ferraro riesce a mettere sulla traversa con la punta delle dita. Nel secondo tempo si assiste ad un gioco spezzettato. Mister Cantisani manda in campo per il Nemus l'esperienza di Priante, Filardi e Cresci. La squadra migliora sulla manovra ma non riesce ad essere incisiva. Il Castelluccio controlla la gara e ne approfitta in contropiede. Al 90' per fallo in area va sul dischetto Altieri: la palla va sul palo e poi Summa la devia in angolo. In pieno recupero Cresci coglie un lancio da lontano e da solo davanti al portiere conclude a lato. Francesco Zaccara
6
F. SCALERA Rapolla-S. Vaglio
Riposa: Palazzo
Nemoli al tappeto
A. GENZANO
3ª
ACCETTURA GC
9
3
3
0
0
9
1
2
2
0
0
5
0
1
1
0
0
4
1
8 +2
ANZI
7
3
2
1
0
7
1
2
1
1
0
2
0
1
1
0
0
5
1
6
VIETRI
6
3
2
0
1
7
3
1
1
0
0
3
0
2
1
0
1
4
3
4 +1
A. BALVANO
6
3
2
0
1
3
4
1
1
0
0
2
1
2
1
0
1
1
3
-1 +1
A. ALBANO
5
3
1
2
0
6
2
2
1
1
0
6
2
1
0
1
0
0
0
4
-2
S. ANGELO
4
3
1
1
1
7
5
2
1
0
1
6
4
1
0
1
0
1
1
2
-3
Nemus-Castelluccio
0-1
P.S.CECILIA
3
2
1
0
1
2
2
1
1
0
0
1
0
1
0
0
1
1
2
0
-1
LAURENZANA
3
2
1
0
1
2
3
1
1
0
0
2
1
1
0
0
1
0
2
-1 -1
STIGLIANO
3
3
1
0
2
6 12 1
0
0
1
1
4
2
1
0
1
5
8
-6 -2
PROGETTO TITO
2
2
0
2
0
1
1
0
0
0
0
0
0
2
0
2
0
1
1
0
PIETRAPERTOSA
1
3
0
1
2
1
5
2
0
1
1
1
2
1
0
0
1
0
3
-4 -6
MARSICO
1
3
0
1
2
1
6
2
0
1
1
0
4
1
0
0
1
1
2
-5 -6
S. PICERNO
0
3
0
0
3
1
8
1
0
0
1
1
5
2
0
0
2
0
3
-7 -5
O.L. Maratea-Rotunda M. 4-0 S.Francavilla-S.Chiarom. 1-1 Sanseverin.-Sarconi
Prossimo turno
1-0
4ª giornata 01/11/09 ore 14.30
Castelluccio-O.L. Maratea Rotunda M.-Castelsarac. S. Chiaromonte-Nemus S.M. d Agri-S. Francavilla Sarconi-F.lli Cafaro V.R. Episcopia-Sanseverin.
2-0
Anzi-Laurenzana
2-0
Marsico-Vietri
0-4
Pietrapertosa-Prog. Tito
1-1
S. Angelo-A. Balvano
3-0
Riposa: P.S.Cecilia
Prossimo turno
0
4ª giornata 01/11/09 ore 14.30
A. Balvano-Accettura GC Laurenzana-A. Albano Progetto Tito-P.S.Cecilia S. Picerno-Pietrapertosa Stigliano-Marsico Vietri-S. Angelo Riposa: Anzi
3ª
Castelsarac.-V.Episcopia 2-3 1-1
Accettura GC-S. Picerno
0
Risultati e classifica F.lli Cafaro-S.M. d Agri
5-1
CASTELLUCCIO
7
3
2
1
0 10 5
1
1
0
0
8
4
2
1
1
0
2
1
5 +2
S. FRANCAVILLA
7
3
2
1
0
7
3
2
1
1
0
4
2
1
1
0
0
3
1
4
V.R. EPISCOPIA
7
3
2
1
0
7
4
1
1
0
0
3
1
2
1
1
0
4
3
3 +2
SANSEVERIN.
6
3
2
0
1
9
9
2
2
0
0
5
1
1
0
0
1
4
8
0
-1
S. CHIAROMONTE
5
3
1
2
0
5
2
1
1
0
0
3
0
2
0
2
0
2
2
3
0
S.M. D AGRI
5
3
1
2
0
2
1
1
1
0
0
1
0
2
0
2
0
1
1
1
0
O.L. MARATEA
4
3
1
1
1
5
2
2
1
1
0
5
1
1
0
0
1
0
1
3
-3
F.LLI CAFARO
4
3
1
1
1
6
4
2
1
1
0
5
1
1
0
0
1
1
3
2
-3
CASTELSARAC.
1
3
0
1
2
3
7
2
0
1
1
3
4
1
0
0
1
0
3
-4 -6
NEMUS
1
3
0
1
2
0
5
2
0
1
1
0
1
1
0
0
1
0
4
-5 -6
ROTUNDA M.
1
3
0
1
2
2
9
1
0
1
0
1
1
2
0
0
2
1
8
-7 -4
SARCONI
0
3
0
0
3
2
7
1
0
0
1
1
3
2
0
0
2
1
4
-5 -5
0
giornata
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 41
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
A Dilettanti Disastrosa prova della squadra di Corà che finisce annichilita
La Bawer perde senza cuore Palestrina passeggia al PalaSassi, Matera in partita per un quarto BAWER MATERA PALESTRINA
le PAGELLE
53 80
BAWER MATERA: Amadori 1, Gergati 4, Provenzano 8, Longobardi 3, Lovatti, Gaudiano 2, Maestrello 18, Hassan 8, Grappasonni 5, Candido 4. All. Corà PALESTRINA: Alessandri 19, Bronzino 7, Laudoni 11, Gagliardo 5, Lagioia 13, Benini 11, Gironi 8, Rischia 5, Barraco, Plateo 2. All. Steffè ARBITRI: Morelli di Brindisi e Pratillo di Casagiove (CE) PARZIALI: 22-24, 26-45, 43-69, 53-80 NOTE: Fallo tecnico nel terzo quarto a Maestrello della Bawer e Laudoni del Palestrina. Tiri liberi Matera 9/10 e Palestrina 10/12. Spettatori 1200 circa. Presente una sparuta rappresentanza di tifosi ospiti. PROVA sconcertante della Bawer Matera che cade malamente contro il Palestrina al termine di una gara dominata dagli ospiti in lungo e largo. Approccio mentale sbagliato, difesa inesistente e attacco molle: Matera esce letteralmente surclassata e non può bastare l’assenza di Gilardi a spiegare una partita che non c’è stata, tanto grande è risultata la differenza di valori in campo tra le due formazioni. La Bawer ha provato solo nel primo quarto a rimanere agganciata agli avversari e già lì si sono viste grosse difficoltà difensive con Gergati assolutamente incapace di tenere Alessandri e i lunghi che hanno sofferto enormemente a rimbalzo. Secondi e terzi tiri hanno agevolato Palestrina e la coperta di Matera è risultata decisamente corta. Sugli esterni Palestrina ha letteralmente dominato con una batteria di tiratori invidiabile ed una panchina lunghissima che coach Steffè ha ottimamente saputo far ruotare. Matera però ci ha messo del suo non riuscendo in nessun modo a limitare l’avversario ed essendo in qualche frangente anche irritante per il modo con il quale veniva affrontata la sfida. Poca con-
AMADORI (SV) - Entra a pochi minuti dalla fine quando la partita è da tempo compromessa, sarebbe eccessivo dargli un voto. Non può incidere, altrimenti del resto sarebbe entrato prima
L’uscita a capo chino della Bawer dopo il -27 con Palestrina, in basso Francesco Gergati che non ha saputo sostituire Gilardi (foto Videouno)
centrazione, poco cuore da parte della formazione materana a cui non si può imputare di aver perso contro la prima della classe che è ancora imbattuta ma si può certamente imputare il modo nel quale questa sconfitta è maturata, mettendo da parte, quasi cancellando quanto di buono fatto in questo inizio di stagione. Il calendario che costringe la Bawer a due sfide delicatissime a Barcellona mercoledì e poi ad Ostuni non aiuta affatto e Matera, che sarà ancora priva di Gilardi, dovrà tirarsi fuori da questa situazione con i nervi saldi (anche ieri sono saltati troppo facil-
mente e qualche battibecco di troppo lo ha confermato) e soprattutto con un approccio diverso alle sfide. Andiamo in cronaca. L’avvio di gara è nel segno di Palestrina che sull’asse Benini-Alessandri firma un 5-0 che dice tutto, Gergati non tiene il play ospite e Palestrina prova ad allungare ma la Bawer in attacco risponde. Al 4’ il vantaggio ospite è di 10-15 ed al 6’ di 15-19 con Longobardi e Grappasonni che firmano gli unici acuti della loro mediocre partita. Il primo quarto si chiude con Matera sotto di soli due punti sul 22-24 ma l’impressione è che Palestrina possa spadroneggiare. In avvio di seconda frazione Matera firma il 24-24 ma è solo un fuoco di paglia, nel giro di pochi minuti un terribile parziale di 21-0 per Palestrina segna la partita. Dal 24-24 (minuto 11) al 2445 (minuto 19) Matera getta via la sfida. Il resto risulta pura accademia con Palestrina che accelera fino al 32-66 del 24’ minuto e poi si limita a controllare senza accelerare ancora. La Bawer non dà mai dei veri segnali di reazione, orgoglio e cuore latitano e la sfida si chiude sul 53-80 ma solo perchè Palestrina decide di non schicciare ulteriormente sull’acceleratore. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Umore nero e squadra chiusa nello spogliatoio
Pallotta: «Si può perdere ma non così, tutto male» L'ARIA non è delle migliori, dopo la brutta sconfitta subita, musi lunghi in casa Bawer. Come al solito i primi ad uscire sono sempre i vincitori, «Temevamo Matera - così esordisce coach Steffè - ho visto tutte le gare giocate dalla Bawer, lo scorso anno siamo stati massacrati. Oggi è stato diverso, il gruppo è giovane ma ha giocato con umiltà, siamo partiti difendendo male prendendo 24 punti, invece nel secondo quarto ne abbiamo subito solo 4, grazie alla difesa poi trovando la fiducia si trova qualche canestro in più. Quando ho mescolato le carte, loro sono andati in confusione, la gara era impostata nel togliere le prime opportunità nei giochi, per non far sfruttare il sistema creato dal coach, poi tutto era concentrato sull'uno contro uno. Ci siamo riusciti rimanendo più accoppiati aiutando meno sui lunghi. La mia squadra è un bel gruppo, ben amalgamata tra vecchi e giovani e stanno bene insieme. E' la prima volta che vinco 5 partite consecutive, ora me le godo». Per la Bawer ecco arrivare il direttore sportivo Giuseppe Pallotta. E' vero che di fronte c'era la prima in classifica, ma dove è finita la Bawer vista finora? «Oggi si poteva anche perdere, ma non in questo modo, ci hanno letteralmente spianati. Non ci sono attenuanti non ci è riuscito niente». Un secondo
quarto disastroso, avete subito un parziale di 21 a 4. «Eppure eravamo abbastanza carichi sapendo di giocare contro una prima in classifica,era l'occasione buona per cercare di fermarli ma non ci è riuscito niente. Male in attacco, palla molto statica , giocatori fermi anche senza palla mentre loro erano velocissimi e li abbiamo subiti». Per le prossime gare, cosa ci possiamo aspettare. «Purtroppo sono due gare difficili, Barcellona ed Ostuni, ma dobbiamo reagire subito». In panchina erano troppo animati i ragazzi con il coach. «Purtroppo quando si perde bisogna trovare sempre le ragioni, qualcuno ha reagito in modo particolare ma sistemeremo tutto come stanno facendo adesso nello spogliatoio». L'assenza di Gilardi ha pesato. «Anche, ma non è una giustificazione perchè è mancata la reazione». Anche il presidente onorario Vizziello vuol dire la sua.«La Bawer ha perso contro una grande squadra che ha fattoun grande gioco. Imeriti degli avversari e i nostri demeriti sono difficili da stabilire, sta di fatto che una batosta così era da diversi anni che non la prendevamo. Ora bisogna fare l'analisi delle cose che non hanno funzionato». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
GERGATI (5) - Da lui ci si attendeva una prova di maturità vista anche l’assenza di Gilardi ed invece, ad eccezione di due buone iniziative in attacco nel primo quarto, non riesce ad esprimersi al meglio. Non tiene Alessandri in difesa ed il play di Palestrina gli fa vedere i sorci verdi. A nulla servono gli animati colloqui con Corà che non cambiano la situazione PROVENZANO (5) - Iniziative poche e neanche molto precise, sceglie male i tempi e le situazioni. Appare poco lucido e distratto LONGOBARDI (4) - Abbiamo intravisto ieri il peggior Longobardi che possiamo ricordare nella sua lunga permanenza a Matera. Un solo canestro ad inizio di partita e poi una gara totalmente insufficiente a rimbalzo ed in difesa come nelle scelte offensive. Spaesato e non in serata è lo specchio fedele della serataccia della Bawer LOVATTI (5) - Ci eravamo illusi perchè il suo inizio sembrava incoraggiante, si spegne però con il tempo e non tira fuori la personalità che servirebbe GAUDIANO (SV) - Anche lui entra quando la partita è finita, Corà gli dà diversi minuti ma la sfida è compromessa, si vede però tanta buona volontà MAESTRELLO (5,5) - E’ l’ultimo ad arrendersi pur rimanendo anche lui invischiato nella mediocrità generale. Non tira fuori la squadra dai momenti di crisi e questo è il suo peccato maggiore HASSAN (5,5) - Una tripla appena entrato in campo lascerebbe ben sperare circa la sua prestazione. Ma
Francesco Longobardi
poi finisce per subire, con tutta la squadra, il momento d’oro del Palestrina e non trova più i guizzi che invece servirebbero. GRAPPASONNI (4,5) - Non incide sulla sfida, spento, assente, distratto sia in difesa e sia in attacco. Non trova il modo di far pesare la sua presenza in campo, nè la sua esperienza. CANDIDO (5) - Sono suoi i cinque minuti migliori della sfida quando sotto canestro diventa un fattore e mette in difficoltà Palestrina spazzolando l’area colorata. Dura però davvero troppo poco CORÀ (4) - Preoccupante involuzione della squadra, male l’approccio mentale alla sfida ed anche le soluzioni difensive che lasciano fare il bello e cattivo tempo a Palestrina. Non riesce a trovare le giuste contromisure. p.quarto@luedi.it
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42 Sport
A Dilettanti Rimane a zero ma gioca bene, Antrops e Ruggeri sugli scudi
Publisys, impresa sfiorata Lungo testa a testa con Barcellona, Potenza cede solo sul finale BARCELLONA PUBLISYS
67 62
SIGMA BARCELLONA: Guarino 6, Bisconti 17, Panzini, Svoboda 13, Li Vecchi 8, Fratini, Bucci 10, Mocavero 7, Bonessio 6, Emejuru. All.: Gramenzi. PUBLISYS POTENZA: Fazio 3, Casella ne, Lorusso, Ruggeri 8, Rato 6, Antrops 27, Santamaria ne, De Bartolo 6, Carrichiello 6, Vetrone 6. All.: Paternoster. ARBITRI: Morante di Forlì e Rudellat di Nuoro. PARZIALI: 20-13, 30-31, 4146, 67-62 NOTE: Spettatori 2500 circa. Tiri Barcellona: 20/40 da due, 6/19 da tre, 9/15 liberi; tiri Potenza: 15/28 da due, 8/23 da tre, 8/13 liberi. Rimbalzi: Barcellona 20 dif, 11 off; Potenza: 22 dif, 10 off. Usciti per cinque falli: Vetrone e Bisconti. BARCELLONA - L'incubo di Potenza non finisce più. L'incubo già vissuto contro Palestrina e nelle altre uscite di questa stagione, l'incubo di perdere dopo aver avuto la partita in pugno, per un finale di gara che è un terrificante mix di sfortuna e imprecisione. Finisce così anche a Barcellona, e Potenza resta ferma al palo, in classifica, dopo l'ennesima gara giocata a tratti molto bene contro una squadra fortissima ma non in gran giornata. La squadra di coach Paternoster paga l'imprecisione sotto canestro soprattutto nei momenti chiave del match. Un match equilibrato sin dai primissimi minuti. Almeno fin quando l'attacco di Potenza non si inceppa, cominciano a mancare i canestri pesanti e mancano le risposte alle botte di Barcellona che invece è in gran serata. Così mentre Bisconti e Bonessi non ne sbagliano una, Potenza perde man mano contatto. A tenerla in partita ci sono solo Antrops e Ruggeri che bilanciano un confronto altrimenti impari. Il primo quarto si chiude con Barcellona avanti di 7 e Potenza in affanno. La partita sembra già segnata ed invece la prima pausa trasforma i ragazzi di coach Paternoster. La lunga rincorsa all'Igea viene coronata dall'aggancio a 4' dall'intervallo (23-23), a venti secondi dalla sirena arriva addirittura il vantaggio di Potenza che chiude 31-30 il secondo quarto di gara. Meno sprecone in avanti, il quintetto di Paternoster è perfetto in difesa ed il vantaggio alla fine è meritato. La partita però resta apertissima perchè Barcellona non ci tiene a diventare la prima vittima di Potenza. Si va avanti in parità fino a 3' dalla fine del terzo (39-39), poi Potenza infila un mini break (72) che la porta alla pausa con un +5 che andrebbe solo gestito. Una tripla di Li Vecchi all'inizio dell'ultimo quarto la riporta subito sotto, l'imprecisione sotto canestro di Potenza la tiene in partita. A sei dalla fine è di nuovo parità (46-46), poi arrivano in sequenza due errori e una tripla di Svoboda che porta avanti Barcellona. Potenza risponde con Vetrone e una tripla di De Bartolo. A 3'40 torna di nuovo in vantaggio (53-51). Si gioca punto a punto fino a 44 secondi dalla fine quando Svoboda infila l'ennesia tripla della sua partita e porta Barcellona sul 63-58. E' il break decisivo. Potenza risponde con un altro canestro da tre firmato De Bartolo, ma la partita è già andata. Maurizio Licordari
Paternoster non si abbatte
«Grande prova Mancano i punti» Gints Antrops migliore in campo del Potenza a Barcellona, a destra coach Paternoster
Le Pagelle FAZIO (6) - Parte un po' in sordina, diventa protagonista nel secondo e soprattutto nel terzo quarto, quando Potenza prende il largo.
merito di tutti, ma lui anche stavolta merita una menzione speciale. Anche se nell'ultimo quarto manca la sua firma.
LORUSSO (SV) -
DE BARTOLO (6,5) - Alterna momenti di grande lucidità a passaggi a vuoto che spezzano il ritmo del match. Però la sua è una partita abbondantemente positiva.
RUGGERI (6,5) - Un grande avvio di gara, in cui fa valere il fisico e l'esperienza. Tiene in piedi la squadra insieme ad Antrops e mostra di avere ancora tanto fiato da spendere. Cala nel finale. RATO (6)-La sua partita è macchiata dal canestro mancato a pochi secondi dalla fine. Fosse riuscito a segnarlo, probabilmente, il match avrebbe preso un'altra piega. ANTROPS (7,5)-Straripante per lunghi tratti di gara, tiene a galla Potenza nei momenti difficili e la trascina fino al massimo vantaggio. Da due o da tre per lui non fa differenza: segna sempre ed è sempre fondamentale per la squadra. Aver tenuto testa ad un avversario quotato come Barcellona è
CARRICHIELLO (6) - Venti minuti gli bastano per collezionare sei punticini e chiudere con il cento per cento da due. VETRONE (6) - Stessi punti di Carrichiello e quasi la stessa precisione sui tiri da due. PATERNOSTER (6,5) - Se gli avessero detto che avrebbe perso ad un minuto dalla fine forse non ci avrebbe creduto. Era arrivato a Barcellona con fiducia ma anche con la consapevolezza di avere una squadra di caratura inferiore. Torna a casa con qualche certezza in più sul suo gruppo.
BARCELLONA - «Mi chiamo Paternoster ma i miracoli non li faccio”. La battuta del coach di Potenza in sala stampa, pochi minuti dopo la sirena, è la sintesi perfetta del match di Barcellona. una gara tiratissima il cui risultato era scontato solo alla vigilia. In campo il piccolo Potenza ha sfiorato l'impresa contro la corazzata Barcellona e solo all'ultimo minuto ha fallito l'obiettivo vittoria. Per questo da Paternoster arrivano solo applausi. Alla sua squadra ed al pubblico avversario, capace di incitare Barcellona per tutta la gara e di spingerla verso il successo. Potenza è uscita senza punti dalla trasferta in Sicilia. Ma coach Paternoster non è certo deluso: «Abbiamo fatto una gran partita, l'unico rammarico è di non essere riusciti a portare a casa qualche punto. Però per 39 minuti abbiamo giocato alla pari con una grande squadre e abbiamo pure rischiato di vincere. Purtroppo nel finale le loro qualità sono venute fuori e noi non siamo riusciti più a rispondere». Ha pagato Potenza anche le assenze pesanti di Silvestrini e Maioli. Ma ha pagato soprattutto un pizzico di inesperienza. «D'altra parte sapevamo che sarebbe stata dura per noi questa prima parte di stagione. Perchè abbiamo un calendario impegnativo e perchè abbiamo una squadra giovane. peraltro stavolta non stavamo neanche bene psicologicamente dopo il ko con Palestrina, ma avevamo una gran voglia di riscatto». Insomma l'ultimo posto e lo zero nella casella dei punti non è certo meritato: «Questo lo lascio giudicare a voi. Di sicuro non ci abbattiamo dopo una partita così. Abbiamo tenuto testa ad una grande squadra. Ci hanno pure fischiato qualcosa come nove falli in attacco. E comunque se quell'ultimo tiro di Rato fosse andato dentro forse adesso racconteremmo un altro match». m.l.
C2 Stop esterno per il team di Di Gioia C2 Portici fa paura solo per metà gara
Senise mai in partita La Lucos si ripete Sconfitto ad Arzano Due tempi perfetti
è tutta nel primo quarto, con la partenza sprint dei padroni di casa che tengono dietro i sinnici partiti con le polveri bagnate in PALLACANESTRO ARZANO: attacco. La precisione al tiro decide la Canzonieri 24, Ciampaglia 11, Izzo 16, Sorge 4, Iorio 10, Gaeta, gara, i campani sbagliano poco, Renella, Capasso, Ambrosino, mentre Senise in attacco sbuffa come una locomotiva. Mennitti 30. All. Esposito. Nel secondo quarto Di Gioia le CTR LA CASCINA SENISE: Acito 10, Sassano 3, Pernice, Vi- prova tutte per contrastare la verve di Mennitti e sceglia 5, Kreiber soci ma la maggio21, Palazzo 9, Gare versatilità offenlindez 16, Le Rose siva dell'Arzano n.e. Genovese, non consente a GaFemminini 16. All. lindez e soci di reMichele Di Gioia. cuperare il gap. ARBITRI: Milone Nel Senise Palazzo di Pellezzano e Sangioca a scartamentopietro di Battipato ridotto, causa un glia. ginocchio malconPARZIALI: 29-15, cio che non consen54-40, 71-62, 96te all'esterno di Di 80 Gioia di mettere in NOTE: Spettatori crisi la retroguar200 circa. Nessun dia di casa. giocatore uscito Arzano regge per cinque falli. l'urto anche nel seNessun antisporticondo quarto, novo e tecnico a carico nostante gli sterili delle due squadre. tentativi dei sinnici PERDE ad Arzano Palazzo acciaccato ad Arzano di recuperare il gap. Senise tira il Ctr Senise al termine di una partita vinta dai pa- male da tre e subisce le transizioni dell'Arzano, micidiale con droni di casa con merito. La vittoria dei campani è legit- Mennitti nel segnare e far sognatima, la compagine di Esposito re i tifosi di casa. La gara s'incasegna e diverte, i sinnici sbaglia- nala sui binari prescelti dal comno troppo in attacco ed escono plesso di Esposito che chiude in sconfitti. E' la dura legge del ba- surplace il match contro un Senisket che vede prevalere il com- se lento e impacciato in fase di plesso campano meglio orche- gioco. Finisce 96 a 80 per l'Arzastrato in attacco dove Mennitti fa no. Senise deve recitare il mea il diavolo a quattro segnando culpa per gli errori commessi in trenta punti e mette in crisi la re- attacco. troguardia di Di Gioia. La partita f.menonna@luedi.it
ARZANO SENISE
96 80
MONTESCAGLIOSO 75 PORTICI 65 LUCOS INGEST MONTESCAGLIOSO: Larocca 8, Biacoli 3, Resta D. 19, Resta G. 18, Prelevic 9, Albanese 13, D'Elia 5, Pagliara, Gisonna, Tralli n.e. All: Scarano SPORTING PORTICI: Recalina 10; Alaimo 6, Del Prete 12, Minervini 5, Posabella 9, Gallo, Mondola 15, D'Angelo 3, Spiezie, Galero 5. All: Caprile ARBITRI: Radicetti di Caserta; Cammuso di San Nicola la Strada PARZIALI: 12 - 20, 34 - 39, 53 - 54, 75 - 65 GARA A due facce: dopo un inizio di partita non certo esaltante da parte della Lucos Ingest Montescaglioso, la formazione allenata da Pietro Scarano, nel corso dei parziali, ha sempre più carburato, ottenendo nell'ultimo la certezza della seconda vittoria interna stagionale, che le consente di salire a quota 6 punti dopo altrettante giornate di campionato. L'AS Sporting Portici, squadra che prima della gara, con 4 punti, condivideva la stessa posizione di classifica del roster montese, era reduce dall'importante vittoria, per 68 a 51, colta sulla Zeta Euro System Casavatore e nei primi minuti di gara infliggeva ai montesi un distacco di dieci punti (2 -12). Gli unici a reagire agli attacchi portati dai campani erano i due fratelli Resta. Il primo quarto si chiudeva con gli ospiti avanti di 8 punti, anche grazie alle bombe dell'incontenibile Del Prete. La seconda frazione, sostanzialmente, non differiva da quella pre-
Francesco Albanese autore di 13 punti nel match contro il Portici
cedente, con i montesi che dimostravano maggiore intensità e precisione al tiro, caratteristiche che permettevano ai gialli di casa di far calare lo svantaggio a 5 punti. L'intervallo ha restituito due squadre che nei primi 4 minuti hanno segnato pochissimo, momento che è stato poi interrotto dalla Lucos Ingest, la quale, nonostante tutto, ha chiuso anche la terza frazione sotto, sia pure di un solo punto. La svolta è avvenuta nell'ultima frazione: i ragazzi di casa, complice anche un vistoso calo dello Sporting Portici, hanno imposto il loro gioco e per gli avversari non c'è stato né spazio né tempo per replicare. Sugli scudi Davide (19) e Giuseppe Resta (18), seguiti da un sempre convincente Albanese (13). Michele Marchitelli sport@luedi.it
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Sport 43
Lunedì 26 ottobre 2009
Master Group e Lore Lei prime in B1 di volley, bene Materman e Lauria
Poker di ko sotto canestro
Dopo la Corporelle perdono anche le altre tre squadre lucane
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CLASSIFICA
DILETTANTI
B serie DILETTANTI
A serie
LunedĂŹ 26 ottobre 2009
44 Sport
B Dilettanti Bbc ko nonostante statistiche confortanti. Russo top scorer
Bernalda, che batosta I tiri liberi fanno la differenza e il Bisceglie fa suo il match BERNALDA BISCEGLIE
68 81
BERNALDA: Favia 3, Bonafede, Gaeta 16, Basili 7, Benenati 6, Russo 22, Salvatore 8, Dolic, Marinelli 6, Lorito n.e. All. Vandoni BISCEGLIE: Filloy 20, Gambarota, Di Nardo, Di Pierro, Novati 17, Polselli 5, Maino, Torboli 11, Storchi 7, Mainoldi 21. All. Ciracì ARBITRI: Benatti (MO) e Gallo (PD) PARZIALI: 21-24, 38-44, 5468, 68-81 BISCEGLIE è più forte della BBC, e lo si sapeva, Bernalda nei momenti topici sbaglia, e anche questo è risaputo, i pugliesi hanno più individualità (4 uomini in doppia cifra contro i soli due tra gli ionici), ed era noto, ma quello che sorprende è che i rossoblu tirano meglio da 2 (59% contro il 49), da 3 come gli avversari (33%), prendono più rimbalzi (40 contro 32) eppure perdono il match: apparentemente inspiegabile, in realtà spiegabilissimo col fatto che i viaggianti possono sfruttare 24 tiri liberi (di cui 17 realizzati) contro gli appena 6 dei locali (di cui 3 realizzati). Match condizionato dagli arbitri? Forse sì, forse no, ma le statistiche sono la neutra lettura della partita. La gara parte con quintetti in parte rivisti, infatti Ciracì schiera Novati, Polselli, Filloy, Torboli e Mainoldi lasciando in panchina
Il tecnico annuncia il ritorno sul mercato per un giocatore offensivo
«Questi schiaffi aiutano a diventare più maturi» Pablo Filloy ha fatto valere la legge dell’ex a spese del Bernalda che ha perso in casa contro Bisceglie
Storchi, mentre Vandoni si affida a Russo, Gaeta, Salvatore, Marinelli e Benenati che prende il posto di Basili risparmiato in partenza per l'infortunio in allenamento. I nerazzurri sono sempre qualche punto avanti ma i lucani sembrano in serata e non demordono; il +3 per gli ospiti al termine del primo quarto è una esatta foto dei primi 10'. Si teme molto la seconda frazione di gioco, ma stavolta Russo (grande prestazione del top scorer) e compagni non si “imbarcano”, anzi tentano in più occasioni di sorpassare finché…finché non comincia lo show dei fischietti che fanno a gara a chi le combina più grosse non solo dando l'impressione in ogni occasione di arbitrare a senso unico ma anche spezzettando il gioco con continue discus-
sioni tra di loro, con il tavolo (negativa anche la condotta dei tre giudici) e con i giocatori, col risultato di tarpare le ali ai rossoblu ad ogni tentativo di rimonta. Si spiega anche con questo, oltre che con i banali errori dei bernaldesi nei momenti topici, il -6 per la BBC al riposo lungo e il -14 del terzo quarto; l'orgoglio dei rossoblu (precipitati anche fino al -18) dà luogo ad una clamorosa rimonta che li porta al 37' sul -6, ma sul possesso di palla in attacco Salvatore fa proprio l'unica scelta sbagliata: palla persa, ne approfittano i pugliesi che si riportano a +8, poi il fallo sistematico dei padroni di casa porta il punteggio finale a dimensioni immeritate per i ragazzi di Vandoni nella quarta sconfitta consecutiva. Giovanni Palmieri
Vandoni trova il lato positivo della sconfitta SI FA ATTENDERE a lungo coach Vandoni, chiuso nello spogliatoio con la squadra forse per rivisitare i momenti importanti della gara e gli errori commessi. Poi il suo commento alla sfida: “Volevo una partita da combattimento e così è stato, ma non è bastato anche perché le statistiche contano; non capisco una così diseguale distribuzione di falli e tiri liberi tra due squadre che hanno giocato per 40' a uomo. Ma non cerco scusanti perché non siamo ancora tonici per sfruttare i momenti favorevoli. Loro molto forti fisicamente ma, giocando di squadra, li abbiamo superati nei rimbalzi; non meritiamo la differenza di trattamento che ha portato gli arbitri a fischiare nel primo, nel secondo e nel terzo quarto 5 falli a nostro sfavore e uno soltanto a nostro favore. Abbiamo un obiettivo ben preciso da raggiungere, cioè la salvezza, e questi schiaffi ci aiutano a diventare più maturi e più cattivi, insomma a crescere, e, al di
là della cocente sconfitta, stasera qualche progresso in tal senso l'ho visto”. Il vice presidente Favale dice che i pugliesi “non erano alla nostra portata, fa male perdere in casa ma bisogna essere obiettivi nel riconoscere che, al di là di altre variabili, sono più forti di noi; abbiamo fatto le solite scelte sbagliate nei momenti delicati, quindi bisogna lavorare a livello mentale perché quando rincorri l'avversario poi non sei lucido per dare il colpo di grazia. Comunque stiamo sondando il mercato per trovare un giocatore che la metta dentro e che condivida responsabilità offensive con Russo: non mancheranno le sorprese”. Adesso non resta che attendere che queste promesse si tramutino in realtà per poter vedere un Benralda più competitivo che possa infiammare il cuore dei caldi tifosi rossoblu. Magari un nome che permette anche di fare il tanto sospirato salto di qualità alla squadra. g.p.
B Dilettanti Passo indietro contro Siracusa, percentuali basse al tiro
Corporelle davvero sotto tono Schiavi: «Errori molto evidenti in attacco alla fine si pagano» HA LASCIATO decisamente l'amaro inbocca aidirigenti la sconfitta subita dalla capolistaSiracusa chehaconfermato al PalaPergola di essere meritatamente in testa alla classifica. Una formazione devvero ben messa in campo che ha difeso molto bene nei momenti cruciali della gara e ha avuto un contributo determinante dai suoi uomini più rappresentativi che alla fine si sono rivelati decisivi per ottenere i duepunti.Ad eccezionediNocioni che ha giocato la migliore partita dall'inizio del campionato, tutti gli altri giocatori di Schiavi hanno offerto una prestazione decisamente sotto tono. E a testimoniare questa circostanza la percentuale davvero risibile sia dei tiri da 2 che dalla lunga distanza Coach Schiavi ha tentato tutte le soluzioni per cercare di arginare il Siracusa alternando tutti i giocatori a sua disposizione: “Purtroppo quando si fanno errori cosi evidenti- è la sua analisi - diventa davvero difficile riuscire a portare a casa i due punti. Più cinica e lucida si è dimostrata la squadra avversaria che ha saputo sfruttare la serata felice delle guardie e dei play maker che si sono alternati sul campo. E pensare che per almeno tre quarti siamo stati alla pari con il Siracusa nonostante il pesante black out del terzo periodo quando abbiamo sbagliato quasi tutto consentendo agli ospiti di prendere il largo. Ma, è da questo che dobbiamo ripartire per il futuro, abbiamo avuto una reazione davvero importante che ci ha permesso di recuperare il gap e di ritornare in vantaggio. E in questo momento forse ab-
biamo cercato di strafare e abbiamo perso tre palloni consecutivi in attacco che hanno innescato il micidiale contropiede del Siracusa. E a quel punto sono svanite le nostre speranze di rimanere attaccati alla partita. Abbiamo tentato il tutto per tutto, ma con poca lucidità. Ed anche in difesa non siamo stati aggressivi ed attenti come voglio io perché
molte volte abbiamo lasciato i loro tiratori soli e liberi per colpirci senza pietà. Abbiamo fatto davvero un passo indietro: ma con onestà devo dire che probabilmente non siamo né quelli che hanno quasi passeggiato aFoggia enemmeno quelli davvero sotto tono nei 40 minuti con il Siracusa. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e tornare a lavo-
Serie B Donne Anticipo alla Basilia che ritorna a sorridere BASILIA BENEVENTO
61 35
BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 4, Toscano 2, Imperiale 10, Petrazzuoli 12, Carluccio 9, De Luca 9, Sanza n.e. Crovatto 1, Stamigna 12, Blasi 2. All. Marco Guerriero. SPARANDEO BENEVENTO: Calandrella 7, Quaranta, De Crescenzi 2, Contese 14, Aversano 5, Leone 2, Antonetti 4, Cimmino, Repolo, Bocchino n.e. ARBITRI: De Prisco di Nocera Inferiore e Marzullo di Avellino. PARZIALI: 19-7, 35-20, 48-25, 61-35. NOTE: Spettatori cento circa. Nessuna giocatrice uscita per cinque falli, nessun fallo tecnico fischiato alle due squadre, fallo antisportivo fischiato a Carluccio a 8:00 Tq sul punteggio di 48 a 27. LA Basilia Potenza torna a vincere dominando il modesto Benevento nell’anticipo casalingo che si è giocato sabato sera e che ha visto la formazione di coach Guerriero avere largamente la meglio su un avversario molto più timido e dal tasso tecnico niente affatto elevato.
rare con il solito impegno con l'auspicio di non ripetere queste prestazioni”. E una mano in tal senso potrà venire da Vincenzo Di Pierro che, domenica prossima, nella trasferta di Reggio Calabria, farà il suo esordio. E considerate le sue qualità, il quintetto di Schiavi dovrebbe trarne sicuri benefici. Rocco Sabatella
Valerio Corvino tra i castigatori della Corporelle
Hockey A2 Dopo il ko con Montebello resta l’amarezza nella Pattinomania
Matera, non basta un ottimo Lezoche NON È POCA l’amarezza in casa della Pattinomania Matera dopo la sconfitta interna contro il Montebello materializzata nel cuore della seconda frazione. Dopo che una doppietta di Lezoche aveva impattato la sfida con il Montebello che dopo un primo tempo di studio conclusosi sullo 0-0 si era improvvisamente accesa ed era diventata alquanto interessante. Alla fine hanno prevalso gli ospiti anche se la formazione di Caricato si è giocata per larghi tratti la partita senza temere nulla dell’avversario ma anzi fronteggiandolo apertamente. Un avversario che proprio grazie al successo ottenuto nella tensostruttura di via dei Sanniti ha potuto isolarsi al comando della classifica a punteggio pieno dopo la seconda giornata. Il tutto proprio a conferma della qualità della formazione ospite ma anche dell’ottimo comportamento dei ragazzi materani che sono rimasti in partita fino alla fine e che sono stati guidati da un ottimo Lezoche
Il tecnico Antonio Caricato
autore di una doppietta e vero condottiero della squadra lucana. La giornata numero due del campionato è stata di fatto caratterizzata da due pareggi con identico risultato 6-6 che hanno
fermato Prato (in casa contro La Mela) e Modena in trasferta a Pordenone. Proprio queste due formazioni sono le uniche e vere inseguitrici, al momento, del Montebello capolista solitario. In coda non ci sono formazioni a zero punti e sono ben quattro le formazioni, Matera compreso, che hanno un solo punto in graduatoria e la chiudono, anche se l’equilibrio del campionato continua a regnare sovrano. Negli altri incontri della giornata vittoria esterna anche dello Scandiano che si impone a Vercelli per 3-4 mentre vincono in casa la prima partita la Roller 3000 a spese di Follonica e il Thiene in casa contro il Sandrigo. Il prossimo impegno per la formazione allenata da Caricato sarà in trasferta sul campo di Follonica per una sfida difficile ma non certo proibitiva per i materani che si sono espressi bene e sono stati solo sfortunati nell’ultimo match casalingo ma che possono rifarsi.
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Sport 45
Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
Karate, D’Onofrio vince il titolo italiano di kumitè FRANCESCO D'Onofrio si laurea campione italiano di kumitè di categoria under 15 in una gara che si è svolta ieri nel Palazzetto di Ariccia vicino Roma. L’atleta lucano nonostante il recente grave infortunio subìto alla gamba sinistra, nel corso dei Campionati del Mediterraneo in Montenegro, che tra l'altro gli ha sottratto parecchio tempo di necessario allenamento, ha ripreso coraggiosamente con una gara importantissima il suo percorso atletico, realizzando un risultato brillante ed invidiabile sotto ogni punto di vista. La caratura della gara a cui ha partecipato è stata di indiscusso prestigio, trattandosi del Campionato Italiano Esordienti B, per la specialità Kumite fino a 15 anni. Il più giovane della poule ha sbancato con enorme furore, uscendo vittorioso a pieno titolo e confermando la sua bravura volta per volta, senza tregua, in tutti e sei gli incontri che l'hanno atteso. Laureato campione d'Italia, Francesco D'Onofrio afferra un preziosissimo punteggio che con molta probabilità potrebbe aprirgli le porte degli imminenti Mondiali che si disputeranno a Rabat, in Marocco, nel prossimo novembre. Una conquista che sarebbe la classifica ciliegina sulla torta.
B2 Maschile Superato il Nicosia in tre set, ma i siciliani non mollano facilmente
La Nicodemo Lauria concede il bis LAURIA NICOSIA
3 0
25-23, 27-25, 25-20
NICODEMO ARR. LAURIA: Gallucci 5, Terranova 13, Pesca 5, Salomone 4, Vicenconti 5, Mastroianni 2, Salerno 16 Mandarino C. (L), Mandarino F. 0, Sherepayuk NICOSIA: Pieragnoli 2, Lorenzini 12, Pidone 11, Santiglia 14, Degliesposti 3, Capuano 1, Lofaro , Lango VINCE la Nicodemo Arredamenti che conquista tre punti importanti contro una formazione, quella del Nicosia, che deve rivedere il suo gioco, visto che fin ora resta a secco di punti.
Due sono le vittorie consecutive per la Nicodemo, che ieri sera non è mancata all'appuntamento con il proprio pubblico, in ansia al Polifunzionale D'Amico. Per niente scontato il risultato sin da subito, perché gli uomini di Santomassimo hanno prima ben carburato e poi messo a segno i tre set. L'inizio della partita è stato infatti equilibrato , senza fughe da parte di entrambe le formazioni. La Nicodemo è più precisa in difesa e non lascia molto terreno ai siciliani, che dalla loro pressano principalmente al centro. Di punto in punto fino alla fine sul 21-23 la Nicodemo recupera e guadagna spazi fino ad aggiudicarsi il set. Nel secondo set il ritmo è
alto e si procedete nuovamente di punto in punto, fino a quando Santiglia e compagni si portano in vantaggio ed il set sembra girare a favore del Nicosia. Sul 14-19 la Nicodemo, che sembra potesse perdere il set, tenta il recupero e man mano rosicchia punti importanti per il pareggio che arriva sul 24-24. Il pubblico a questo punto fa la sua parte e i laurioti provano a mettere il sigillo sulla partita portandosi sul 2-0. Il terso set infatti vede solo per poco gli ospiti in avanti perché la Nicodemo sfrutta la superiorità del gruppo, giocando bene e con precisione. Il Nicosia così cede nel ultimo set al cospetto della Nicodemo
che ci ha creduto molto anche quando era in svantaggio e ha saputo conquistare l'intera posta in palio. Il gruppo anche questa volta ha fatto la differenza ed i risultato si è visto. Il Nicosia, squadra che non sembra ripetere le stesse performance dello scorso anno, lascia per strada tre punti importanti nuovamente e si trova nella parte rossa di una classifica che porta invece i laurioti al sesto posto . “E' una vittoria importantespiega il presidente Chiarelli- soprattutto per i 5 punti che ora abbiamo in classifica e che ci permettono di andare a Catania con più tranquillità”. Paola Vaiano sport@luedi.it
B1 Maschile La formazione di Draganov combatte ma manca di concretezza
Un punto per la Medical Si arrende al tie break al Brolo pagando il rendimento incostante MEDICAL CENTER BROLO
2 3
28-30, 25-16, 14-25, 25-22, 8-15
MEDICAL CENTER PZ : Zuccaro 1, Torsello 7, Alamprese n.e., Di Tommaso 4, Cavaccini (L), Minenna 5, Gribov 11, Durante 7, Dal Molin 24, La Maida n.e., Orlando 1, Scalcione 3. All. Draganov BROLO: Sesto 7, Pisana n.e., Laterza 3, Vega 22, Gradi 1, Scolaro (L), Tibaldo 20, Riolo n.e., Campanari 8, Amorico 2, Pinciotta n.e., Cittadino 10. All. Saravia ARBITRI: Marco Zingaro e Felice Porcelli NOTE: 34’ 25’ 26’ 30’ 14’ la durata dei set per un totale di 2 ore e 30 minuti. SCONFITTA che brucia al tie-break per la Medical Center Potenza che cede il passo ad un Brolo molto determinato, sostenuto dai propri tifosi, pochi ma molto calorosi. Una Medical Center che fa vedere buone cose, ma che continua ad avere momenti di “black-out” nei momenti decisivi. Appannamento totale nel terzo set e poca convinzione nel quinto hanno portato la squadra di mister Draganov ad arrendersi agli avversari.
Solo un punto al tie break per la Medical Center Potenza
Nel primo set partono subito bene i potentini, grazie alle schiacciate vincenti di Dal Molin, top scorer della gara e ad un Di Tommaso grintoso e determinato. Il Brolo non resta a guardare e Vega e Campanari tengono a galla la formazione siciliana. Sul punteggio di 17-16 i rossoblu riescono a portarsi avanti di ben 5 punti, grazie al solito Dal Molin e agli attacchi vincenti e i muri di Durante. Sul punteggio, però, di 22-17, gli ospiti ribaltano la situazione e,
complici alcune disattenzioni in fase di ricezione dei potentini, raggiungono il punteggio di 23 pari. Si va avanti punto a punto. I ragazzi allenati da mister Saravia riescono ad essere più lucidi e a vincere il set per 2830. Nel secondo set la Medical Center ha un sussulto di orgoglio. Troppi gli errori da parte dei siciliani in battuta e in ricezione. I padroni di casa ne approfittano e, sul punteggio di 19-16 infilano agli avversari un break di 6 punti.
Gribov, Di Tommaso a muro e Orlando in battuta stordiscono gli avversari e chiudono facilmente il set per 25-16. Ancora un capovolgimento di fronte nella terza frazione di gioco. La Medical Center va in totale confusione e i giocatori potentini sbagliano anche le cose più semplici. Sul punteggio di 9-11 Vega, Laterza e Tibaldo macinano ben 5 punti di fila. Non c’è più storia e la Medical Center si arrende per 14-25. Nel quarto set c’è la reazione della squadra di casa. Determinante in questa frazione di gioco l’apporto del giovane centrale Torsello che con un muro chiude il primo time-out tecnico per 8-4. Il Brolo prova ad attaccare con gli ottimi centrali Cittadino e Sesto recuperano punti e si portano sul 21 pari, ma Dal Molin e Torsello mostrano piglio e sicurezza nei propri mezzi e trascinano la squadra al successo. Si va al tie-break. Partono male i potentini. Il Brolo attacca con un incontenibile Campanari e i ragazzi di Draganov sono davvero irriconoscibili. Errori a catena e poco carattere sono fatali per i rossoblu che si arrendono per 8-15. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Volley B2 donne Altamura battuto d’autorità da Benefico (top scorer) e socie
Materman Livi, secondo sorriso MATERMAN LIVI DI BENEDETTO ALTAMURA
3 0
25-19, 25-22, 25-12
MATERMAN NUSCO LIVI POTENZA: Di Martile 3, Petrone 10, Cillis 6, Alexandrova 6, Benefico 17, Barbaro 4, Blanca (L), Rasola ne, Nobile ne, Golluscio 4, Stenta ne, Restaino ne. All.: Petrone. CLEMENTE DIBENEDETTO ALTAMURA: Marchisio 3, Ragone E. 3, Facendola 6, Abrescia 2, Caputo 9, Ragone N. 8, Dibenedetto (L), Toscano ne, Canciotta, Chironna ne, Passaseo 2, Cucinelli ne, Faraone. All.: Marchisio. ARBITRI: Brillante e Tropeano. NOTE: Durata set 22’, 25’ e 23’ per un totale di 1 ora e 10 minuti. Battute vincenti: Materman 8, Altamura 3; b.s. Materman 6, Altamura 6. SECONDA vittoria consecutiva, e prima casalinga della stagione, per una
Benefico è la miglior realizzatrice
rinata Materman Livi Volley. La compagine potentina conferma tutti i segnali positivi dello scorso turno imponendosi d’autorità, e con una prestazione praticamente esente da pecche sulla rivelazione Dibenedetto Altamura. Che a Potenza non ha evidentemente confermato tutto quanto di buono si
diceva sul suo conto: anche e soprattutto però per merito della prova super di Pamela Petrone e compagne. Partenza subito decisa per la Livi, che con l’8-5 e il successivo 17-12 (propiziato dal turno in battuta di Benefico, ottima la sua prestazione) chiariva i ruoli in campo, e metteva la giusta pressione sulla giovanissima compagine barese: che dopo aver perso il primo set stentava a tornare in carreggiata in quello successivo (Materman avanti 7-4, 12-7 e 15-9). Con un sussulto le ragazzine terribili di coach Marchisio tornavano a contatto (16-19 e poi 20-21) ma lì Golluscio (appena entrata) e Alexandrova chiudevano i conti e davano il rassicurante doppio vantaggio alle rossoblù. Inarrestabili, anche per il netto calo mentale dell’Altamura, in una terza frazione decisa anche dalle sei battute vincenti delle potentine. Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Donne Steso l’Altamura
Giocoleria: ecco la prova di forza
La Di Lucchio in battuta
VOLLEY ALTAMURA GIOCOLERIA PZ
0 3
21-25, 20-25, 23-25
ALTAMURA: Ancora, Vantaggiato, Spinelli, Giogli, Licata, Branco, Evangelista (L), Zicari, Simonetti, Ferrulli, Di Lena. All.: Festa GIOCOLOERIA: Radkova, Nolé, Arras, Ghersetti, Avena, Taddei, Santangelo (L), Ridolfo, Di Camillo, Di Lucchio, Langellotti, Prete, Caramuta (L). All.: Telesca ARBITRI: Donno e Russo NOTE: tempi di gioco: 22’, 25’ 27’ per un totale di 1h e 14’ QUELLO che ci voleva per la Giocoleria di coach Telesca: una vittoria chiara, indiscutibile e soprattutto condita da una buona prestazione. Finalmente Avena e compagne tornano a fornire una bella prestazione d’insieme e conquistano un successo pieno su un terreno non facile. Il Volley Altamura, con il cambio di coach, puntava a dare una svolta al proprio campionato. E invece si è trovato di fronte una formazione che è cresciuta nel corso del match e ha saputo rispondere d’autorità anche al disperato tentativo di rientrare operato dalle pugliesi nel terzo set. La partita racconta di un inizio punto a punto. Ma dopo il primo
stop tecnico l’Asci progressivamente allunga. Efficace in battuta, la formazione di Telesca è attenta anche in difesa sulle schiacciatrici pugliesi. Radkova distribuisce al meglio e il primo parziale è appannaggio delle potentine. Avena e compagne cominciano il secondo parziale come avevano chiuso il primo: capiscono che è il momento di affondare i colpi e non danno respiro alle padrone di casa. A metà parziale un turno in battuta di Arras propizia il break che si rivelerà decisivo. 2-0 e Altamura con le spalle al muro. La formazione di Festa si presenta in campo nel terzo set con la chiara intenzione di giocarsi le proprie carte residue. Giogli e socie moltiplicano le forze e conducono le danze per gran parte del parziale. Le ragazze di Telesca accusano un po’ il contraccolpo e patiscono gli attacchi dell’Altamura. Ma basta tornare a prestare la giusta attenzione in ricezione e difesa per tornare a colpire con le centrali e togliere sicurezza alle schiacciatrici di casa. Punto dopo punto, l’aggancio avviene a quota 19. Sul 22-22 Telesca opera il doppio cambio per avere Di Lucchio in prima linea a completare un attacco a tre. La mossa paga e la Giocoleria chiude i conti. p.f.
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46 Sport
Moto GP Ha il contratto in scadenza nel 2011: «Ho chiesto di riprovare la Ferrari»
Valentino, nona sinfonia In Malesia vince Stoner, ma il pesarese (terzo) fa suo il mondiale «IL MIO segreto per essere da tanto tempo al vertice? Sono un grande appassionato di moto, guidare mi da gusto, mi piace esprimermi su due ruote. E poi sono appassionato di gare. Il fatto di misurarmi con gli altri è anche quella una cosa che mi piace molto». Rossi vuota il sacco dopo la conquista del nono mondiale e scherza sulle sue immense attitudini sportive. La soddisfazione per questo ennesimo risultato, che lo avvicina ancora una volta ai più grandi piloti della storia del motociclismo non fa perdere a Valentino la sua voglia di scherzare. “Sono uno dei pochi piloti che ha iniziato presto –continua serio, stavolta – ho iniziato a 17 anni e con la Motogp, secondo me si può guidare al top fino a 34/35 anni, quindi si può avere una lunga carriera. Ma ci vogliono tante motivazioni, bisogna trovare un buon equilibrio anche nella vita quotidiana e avere molta voglia per allenarsi e cercare di migliorarsi. Però questa è la cosa che mi piace di più, quando faccio una cosa mi piace farla bene». Cosa succederà adesso, dopo nove titoli mondiali? «L'anno prossimo – risponde Rossi – vorrei cercare di difendere il titolo e di fare un’altra bella battaglia con Pedrosa, Lorenzo e Stoner. Potrei pensare di arrivare a battere i mondiali nella classe maggiore conquistati da Agostini, lui ne ha otto, io nove. Certo, questo Agostini non si raggiunge mai! –afferma sorridendo Rossi – Pensavo che eravamo pari... Ho raggiunto le 100 vittorie e su questo campo forse posso raggiungerlo, anche se sarà difficile. Bisognerà vedere cosa deciderò di fare nel 2011. Se ci sarà un altro contratto di due anni o di un anno. Potrei decidere di continuare o di fermarmi. Se dovessi decidere adesso, sono pronto per firmare per altri due anni. Ma abbiamo tempo, c'è un’altra stagione da fare, deciderò durante l’anno prossimo e vedrò. Anche perchè l’anno prossimo sarò ancora giovane e buono per guidare. Non posso andare in pensione a 31 anni che cavolo faccio a casa, non posso iniziare a tagliare il giardino a quell'età!». Se si dovesse, forzando la cosa, decidere oggi, dove passeresti i prossimi due anni? “Già in Portogallo – afferma Rossi – la Yamaha mi aveva già chiesto di rimanere e mi avevano detto che per loro sarebbe importante che io finissi la mia carriera con loro. Questo è bello naturalmente anche perchè io mi sento un pilota Yamaha. Bisognerà vedere, queste cose sono in grandissima evoluzione, dovrò vedere come va l’anno prossimo». Come sono stati i tuoi av-
“Stoner e Lorenzo hanno l’età dalla loro. Io quest’anno ho fatto errori da pivello, l’esperienza ce l’ho ma non l’ho fatta valere. Merito di sentirmi l’uomo da battere”
versari in questo campionato e come li vedi per il 2010? «C'è una grandissima rivalità con Lorenzo e Stoner, ma c'è anche Pedrosa. Vogliono sempre battermi, soprattutto Lorenzo che non perde occasione di dirlo, ma lo pensa anche Stoner. Anche perchè battermi, dopo che io ho vinto così tanto penso che valga doppio rispetto a
battere qualsiasi altro pilota. E' normale che anche loro daranno il massimo, hanno dalla propria parte il vantaggio dell’età mentre io ho quello dell’esperienza. Sarà una bella battaglia anche l’anno prossimo». È solo l'esperienza, dunque, che ti ha fatto avere la meglio su Lorenzo? «Se avessi dovuto far valere la
mia esperienza avrei fatto meno cretinate durante la stagione. Quest’anno non l’ho molto usata l’esperienza, l’ho fatto più lo scorso anno per battere Stoner. Quest’anno ho fatto degli errori da pivello. L'esperienza serve non solo a non fare degli errori ma anche per sapere subito cosa serve a me per avere una moto più competitiva, serve per
la conoscenza di tutte le piste e comunque essere stato in questa condizione, già nove volte, quello fa la differenza». Che peso ha la pressione, il fatto che essendo Valentino Rossi tu non possa perdere? «Il fatto è che a me perdere non piace per niente. È una cosa che mi mette di cattivissimo umore. Però non è che non posso per-
IL GRAN PREMIO
I NUMERI
CASEY RISORGE NELLA PIOGGIA
QUEST’ANNO SEI VOLTE SUL GRADINO PIU’ ALTO DEL PODIO
IL GP della Malaysia non è stato avaro di emozioni. Come accaduto in Qatar, anche a Sepang diluvia. Mentre tutti stavano raggiungendo le proprie piazzole, un pilota si stacca dal gruppo e rientra. Si tratta di Jorge Lorenzo, il principale rivale del dottore per il titolo. La moto con la quale si stava schierando aveva iniziato a dare dei problemi e per questo ha preferito cambiare cavalcatura per la gara. Peccato che questo lo costringa a partire per ultimo, dal fondo dello schieramento. I semafori si spengono e come sempre è Pedrosa a scattare come un fulmine. Dopo solo 25 secondi di gara Lorenzo è già davanti a Rossi. I due sono in fila e iniziano a passare gli avversari. La metà gara è il momento che fa scattare nella testa di Rossi un interruttore. Davanti a loro ci sono Dovizioso poi Pedrosa e lontano, da solo, Stoner e la sua Ducati in prima posizione. Per Rossi è il momento di rompere gli indugi e di andare a prendere Dovizioso per il podio. Valentino passa Lorenzo e davanti a lui Dovizioso cade, lasciando spalancata al fenomeno di Tavullia la porta del podio. Con il Dottore terzo e Lorenzo quarto, il titolo è èdi Valentino. Stoner è primo, a testimonianza che se fosse rimasto in ballo nei due mesi nei quali è sparito avrebbe potuto anche lui lottare per il mondiale, mentre Pedrosa, secondo, ha finalmente raggiunto una sua chimera, quella di riuscire a fare un buon risultato anche sotto la pioggia. Ma chi festeggia, ancora e più forte di prima, è ancora una volta Rossi.
VALENTINO Rossi disputa nel Motomondiale 226 gare, vince 103 volte, sale 163 volte sul podio, conquista 58 pole position e ottiene 4006 punti iridati complessivi. La stagione del nono titolo lo vede 6 volte vincitore, 12 volte sul podio e sette volte in pole position. Nella sua carriera, dal 1996, Rossi ha gareggiato in tutte le classi del Mondiale: dalla 125 alla Motogp, passando dalla 250 alla 500, fino alla prima versione delle moderne quattro tempi, da 1.000 cc alle attuali 800 cc. In 125, dal 1996 al 1997 con l’Aprilia, Rossi ha fatto 30 gare, 12 vittorie, 15 podi, 5 pole position, nove giri veloci, 432 punti complessivi e ha vinto un titolo mondiale nel 1997. In 250, dal 1998 al 1999, sempre su Aprilia, Valentino ha corso 30 gare, vinto 14 volte, è salito 21 volte sul podio, è stato per 5 volte in pole position, ha fatto 11 giri veloci, conquistato 510 punti iridati e vinto un titolo mondiale nel 1999. Dal 2000 al 2001, Rossi è in classe 500 con la Honda: corre 32 gare, vince 13 volte e sale 23 volte sul podio, conquista 4 pole e sigla 15 giri veloci, colleziona 534 punti iridati e vince il titolo mondiale nel 2001. Dal 2002 il 'Dottorè è in Motogp: corre 134 gare, vince 64 volte, sale 104 volte sul podio, fa 43 pole position, compie 48 giri veloci, colleziona 2530 punti e conquista 6 titoli iridati.
dere, ne ho vinte talmente tante di gare che la motivazione non è il fatto di poter perdere, ma è proprio il mio stato d’animo quando perdo che non è il massimo. Ma è bello essere l’uomo da battere, me lo sono guadagnato sul campo». L’anno prossimo tutti i più forti del mondiale, compreso Rossi sono in scadenza di contratto e oggi ci sono tre moto che vanno forte e quattro piloti in grado di vincere, bene o male ci sarà sempre un compagno di squadra scomodo per Rossi. «Può darsi, ma dipende da un sacco di cose. L’anno prossimo rimane tutto uguale a quest’anno, il livello è quello. Ma alla fine dell’anno prossimo sarà molto divertente soprattutto per voi giornalisti, perchè tutti cambiano squadra. Ma potrebbe anche succedere che non cambia nessuno e che rimane tutto così o il contrario, sarà bello vedere cosa succede nel 2011, secondo me dipenderà molto da quello che faccio io, poi gli altri si regoleranno». Lo scorso anno dopo il titolo c'è stato il test con la Ferrari, quest’anno? «Intanto ho chiesto a Stefano Domenicali di farmela riprovare, ma non c'è stata risposta».
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Sport 47
Lunedì 26 ottobre 2009
di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – Pinocchio è la fiaba italiana più famosa del mondo, il secondo libro più letto dopo la Bibbia e ora torna in tv in una attesa miniserie, in onda domenica 1 e lunedì 2 novembre su Raiuno con precedenti storici illustri, a cominciare dal film d’animazione del 1940 considerato un 'classico' di Walt Disney, proseguendo con il commovente sceneggiato di Luigi Comencini, sei puntate del '75 con Andrea Balestri e Nino Manfredi, fino al film di Roberto Benigni del 2002. Il nuovo adattamento del romanzo di Carlo Collodi 'Le avventure di Pinocchio, storia di un burattino' pubblicato la prima volta a Firenze nel 1883, arriva su Raiuno con la firma di Ivan Cotroneo e Carlo Mazzotta e carico di aspettative per la popolarità di Pinocchio, per il cast all star e per l’impegno della produzione, in cui la Lux Vide di Bernabei e Rai Fiction sono riusciti a coinvolgere Robert Halmi jr e la Power inglese. La regia è affidata ad Alberto Sironi (Il commissario Montalbano) e il cast è guidato da Bob Hoskins nel ruolo di Geppetto, mentre Pinocchio è il bambino inglese Robbie Kay scelto dopo molti provini. Luciana Litizzetto è il grillo parlante, Margherita Buy è la maestra, Violante Placido la Fata Turchina, Lucignolo è Thomas Sangster, Il gatto e la Volpe sono rispettivamente Francesco Pannofino e Toni Bertorelli con Maurizio Donadoni Mangiafuoco, Joss Ackland nel ruolo di Mastro Ciliegia e Alessandro Gassman nel ruolo di Carlo Collodi. La tradizione collodiana, dove un burattino, diventato bambino, impara ad essere figlio, si unisce nell’intenzione dei realizzatori alla moderna chiave ironica,
Lunedì 26 ottobre 2009
Fiction Rai il 1 e 2 novembre
Il segreto della vita nella fiaba di Pinocchio
Robbie Kay, sarà suo il volto del nuovo Pinocchio
ma profonda di un padre che impara ad essere tale. Al viaggio d’iniziazione dall’infanzia all’adolescenza si aggiunge così quello di Geppetto per scoprire con entrambi «a cosa serve la vita», ossia «ad amare». Ed è questa la chiave scelta dagli sceneggiatori Cotroneo e Mazzotta per la miniserie, avendo come 'guida' il bellissimo sceneggiato di Comencini, scritto con Suso Cecchi d’Amico. «Abbiamo cercato di reinterpretare – dicono queste avventure senza tempo secondo la nostra sensibilità, nel rispetto della Favola che tutti conoscono; così in questo nuovo e antico racconto c'è la Bambina dai capelli turchini, c'è il Grillo, ci sono Mangiafuoco e il Gatto e la Volpe, ovviamente. Ma c'è anche qualche ingrediente fuori ricetta. Il nostro Pinocchio – proseguono nelle note produttive – non racconta solo la storia di un burattino che impara a diventare bambino, scoprendo i sentimenti e l’affettività attraverso le sue peripezie e un cospicuo numero di sbagli e bugie. È anche la storia di un padre impreparato a fare il genitore, Geppetto, che lentamente scopre quale sia la strada migliore per crescere un figlio e accompagnarlo in un mondo spesso difficile e duro. Una favola, quindi, come deve essere, ma una favola solidamente impiantata nella realtà». Le riprese si sono svolte in parte a Civita di Bagnoregio (Viterbo). In occasione della miniserie la Rai ha lanciato un sito apposito e un concorso è stato indetto dal Ministero dell’Istruzione, la Rai e la Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Si tratta di «Pinocchio: una storia da ascoltare, vedere e raccontare», rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di I grado.
Il lungometraggio di Spike Jonze (il 30 ottobre in Italia) sbanca negli Stati Uniti
“Nel paese delle creature selvagge” è già un cult ROMA – Sei anni di lavoro, un cambio di casa di produzione (dalla Universal alla Warner), una sceneggiatura di 111 pagine per un libro di sole 20, oltre alla fantasia visionaria di uno dei più amati registi 'indy' degli ultimi anni, Spike Jonze (Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee), sono fra gli ingredienti di Nel paese delle creature selvagge, in uscita il 30 ottobre in circa 300 sale distribuito da Warner Bros. Il film è l’adattamento di un cult fra i racconti per l'infanzia come Nel Paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak. La ricetta scelta da Jonze, classe 1969, che su una base live action, con attori veri, inserisce diverse tecniche d’animazione tra cui il 3D, si è rivelata azzeccata visto che la pellicola, costata 100
milioni di dollari, appena uscita il 16 ottobre negli Usa, è subito balzata in testa alla classifica, ed ha già incassato circa 35 milioni di dollari. Il film non ha conquistato solo il pubblico ma anche la critica, che però si chiede se certe atmosfere un pò dark del film siano adatte al pubblico di bambini cui è rivolto. «Noi abbiamo cercato di fare un film che riflettesse veramente come si è a nove anni. Io penso che i sentimenti che provi allora siano tanto intensi quanto quelli degli adulti – spiega Spike Jonze a Film.com -. La capacità di sentirsi solo, animato da desideri, confuso o arrabbiato sono ugualmente profondi. Crescendo, non proviamo emozioni più forti, comprendiamo solo meglio come gestirle nei nostri
rapporti. E non penso che questo sia un film dark. Ha dei momenti intensi, questo è sicuro». Protagonista della storia è Max (Max Records) un bambino che, dopo aver causato una serie di guai in casa per la presenza del nuovo fidanzato (Mark Ruffalo) della mamma (Catherine Keener), viene mandato come punizione in camera sua senza cena. Il bimbo, allora, si crea un proprio mondo parallelo, con tanto di foresta abitata da mostri dai quali è eletto re. Max promette di creare un luogo in cui tutti saranno felici. Ma in breve tempo si renderà conto del fatto che governare il regno non è molto facile e che i rapporti interpersonali si rivelano più complicati di quanto avesse immaginato inizialmente.
INTRATTENIMENTO
Ferdi Berisa, vincitore della scorsa edizione del Gf
Oggi parte Grande Fratello, gli sponsor in fila per gli spazi di ANGELA MAJOLI ROMA – Dopo alti e bassi, slittamenti, cambi di collocazione e stop che hanno scandito finora in tv il periodo di garanzia autunnale, la svolta potrebbe arrivare oggi con la partenza del Grande Fratello 10 su Canale 5. L'edizione 'no limits' del decennale, che per la prima volta ingloberà anche il periodo delle strenne e dilagherà fino a febbraio, agganciando la garanzia primaverile (al via per Mediaset a metà gennaio), è destinata a dare una scossa ai palinsesti. A cominciare dal fatto che, forse più del solito, invaderà quello di Canale 5, da Mattino 5 alla 'night line'. A Mediaset scommettono già su una «ricca vendemmia: gli sponsor fanno la fila per acquistare gli spazi nel Gf», dice il direttore di Canale 5 Massimo Donelli, già «soddisfattissimo» dei risultati di C'è posta per te (30% di share), Chi ha incastrato Peter Pan? (27% all’esordio, un punto in meno contro Real Madrid-Milan), di Striscia la notizia, della serie L’onore e il rispetto. E prima ancora di partire il GF ha già ridato fiato a Matrix, che venerdì scorso lanciando il reality ha raggiunto il 15.24% (dopo aver oscillato tra il 10 e il 13%) in una serata che ha visto anche la rinascita, all’ultima puntata, di Intelligence con Raoul Bova (risalito dal 19 al 22%).
Grande Fratello potrebbe dare filo da torcere alle miniserie di Raiuno, rispolverate dopo i flop del varietà al lunedì (Da Nord a Sud di Vincenzo Salemme sospeso alla terza puntata, la quarta andrà a Natale) e al martedì (Tutti pazzi per la tele chiuso dopo due appuntamenti): con il Gf dovranno vedersela oggi la seconda puntata delle Segretarie del sesto, il 2 novembre la seconda parte di Pinocchio. Dal week end successivo si cambia: da domenica 8 novembre parte su Raiuno Grazie a tutti, il nuovo show di Gianni Morandi, mentre il lunedì arrivano film o ancora fiction, forse il raddoppio di Un medico in famiglia, già in onda il martedì. Se Raiuno si aggrappa alla fiction e, al contrario, Canale 5 annovera tra le delusioni di stagione Il falco e la colomba e Distretto di polizia (a parte il caso della Tribù, cancellato prima ancora di partire), è Raidue a dare segnali più forti di crisi. Evidente il calo della nuova edizione di X Factor, partito al 20% circa e sceso mercoledì scorso sotto il 10%; inferiori alle attese gli ascolti di serie cult come Cold Case, Senza traccia e della novità Harper's Island. A dare ossigeno al prime time della seconda rete è decisamente Annozero di Michele Santoro, che viaggia a una media del 23-24%, superiore di 5-6 punti rispetto all’anno scorso.
VERSO GLI OSCAR
Un “rockumentary” inizia la corsa “Anvil!” è il primo film inviato all’Academy per la valutazione di FRANCESCA PIERLEONI ROMA – Il primo film, in ordine alfabetico, spedito quest’anno a tutti i membri dell’Academy così da essere valutato per la corsa all’Oscar, è un piccolo documentario che sta conquistando spazio sui giornali e nei programmi tv americani. Si tratta di Anvil! The story of Anvil di Sacha Gervasi, film non fiction che esplora il percorso dalla fama alla caduta, al tentativo di tornare alla ribalta, degli Anvil, band canadese heavy metal che si esibisce da 30 anni, fonte d’ispirazione per musicisti come Slash e Lars Ulrich dei Metallica. Anvil!, prodotto a basso budget, dopo il debutto al Sundance Film festival nel 2008, è il documentario
sulla musica che ha incassato di più al botteghino inglese, è arrivato nelle sale Usa con una piccola distribuzione indipendente, ed è appena uscito negli Stati Uniti anche in dvd. Ad attirare l’attenzione sul film è l’enorme favore di critica registrato: ha un record di 98% di recensioni positive, secondo Rotten Tomatoes, il sito che raccoglie le critiche di quotidiani e siti, ed ha conquistato cineasti come Michael Moore, che l’ha definito «il miglior documentario che ho visto negli ultimi anni» e testate come Il Times secondo cui «è probabilmente il miglior film sul rock 'n roll fatto fino ad adesso». Il rockumentary (documentario sul rock) ha già vinto premi in vari festival, ed ha ottenuto
nel 2009 una candidatura anche agli Independent Spirit Awards, gli Oscar del cinema indipendente. Un successo crescente che ha riportato la band a suonare in vari festival heavy metal e ospite in grandi spettacoli televisivi come il Tonight Show. Nato ufficialmente nel 1978, il gruppo, mai sciolto, è attualmente formato dagli ormai ultracinquantenni Robb Reiner, Glenn Five, e il chitarrista e cantante Steve 'Lips' Kudlow, che nel momento di maggior successo della band, oltre vent'anni fa, dopo l’album cult Metal on Metal, ha rifiutato di passare ai Motorhead, ma nei momenti più bui, all’inizio del 2000, arrotondava lavorando nella cucina di una scuola.
Robb Reiner e, sotto, Steve 'Lips' Kudlow. Del gruppo fa parte anche Glenn Five
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48 Spettacoli e televisione
BEL TEMPO IN SETTIMANA MA FREDDO DA VENERDI' Residua nuvolosità in mattinata sull'area jonica, altrove schiarite sempre più ampie. Da domani sole e temperature massime in graduale aumento. Minime sempre basse. Venerdì aria fredda in arrivo dai Balcani. Clima rigido ma asciutto nel fine settimana. NELLE strategie per affrontare il Global Warming bisognerà tener conto non solo della CO2, ma anche degli inquinanti a vita media o breve: su tutti fuliggine, ozono e metano. Su una finestra di tempo di 20 anni, infatti, queste altre emissioni rappresentano oltre la metà del contributo umano al riscaldamento globale. E' quanto afferma uno studio della University of California in un articolo appena apparso sulla rivista Science. L'anidride carbonica è il gas serra che storicamente ha avuto l'impatto maggiore sull'aumento della temperatura mondiale e, quindi, anche quello che viene più preso in considerazione quando si discute sul futuro climatico del Pianeta. Ma gli altri gas serra non sono da meno e, anzi, potrebbero avere effetti significativi anche a breve termine, nell'arco cioè di poche decadi. La fuliggine rimane in circolo per alcuni giorni o al più per qualche settimana, il metano per qualche decennio, ma il loro impatto sul riscaldamento globale è fortissimo: gli inquinanti a vita breve o media danno conto della metà dell'impatto umano a breve termine sui cambiamenti climatici e sono quindi una voce importante e non secondaria, che andrà portata ai tavoli dei decisori nell'ormai prossimo summit climatico mondiale di Copenaghen. Tanta la pioggia caduta in Basilicata nella scorsa settimana. Da giovedì a domenica, per esempio, su Potenza l'accumulo complessivo ha raggiunto i 63 mm. Sul resto del territorio piogge importanti sul Lagonegrese (73 mm a Nemoli nella sola giornata di venerdì 23), Valle dell'Agri e Metapontino. Fenomeni nell'ordine dei 15-25 mm sul Materano e Lavellese. E' probabile che da qui alla fine del mese in Basilicata non si avranno ulteriori precipitazioni; consola comunque il fatto che già fino ad oggi ottobre abbia dispensato in Basilicata accumuli in linea con le medie trentennali. Dal punto di vista termico, i valori sono rientrati nelle medie dopo la scaldata “sciroccale” di metà settimana. Nei prossimi giorni l'autunno mostrerà in regione il suo aspetto più benevolo. Un vasto campo di alta pressione abbraccerà infatti gran parte dell'Europa, regalando anche al Sud Italia giornate soleggiate e abbastanza miti. Nelle ore notturne, però, il cielo stellato ed una debole ventilazione fresca da Est manterrà le minime piuttosto basse. Nel dettaglio, tra oggi e domani le ultime nubi abbandoneranno l'area jonica ed il Metapontino mentre altrove il cielo diverrà sereno o al più poco nuvoloso. A metà settimana persisterà il bel tempo con qualche innocuo addensamento solo in Appennino. Da venerdì aria più fresca giungerà dai Balcani. Il freddo tornerà a farsi pungente soprattutto nelle ore notturne, ma la nuvolosità sarà scarsa e non accompagnata da fenomeni. Lunedì: Ultimi addensamenti in mattinata sul Metapontino e l'area jonica, senza nessun fenomeno. Schiarite via via più ampie sul resto del territorio. Ulteriore generale miglioramento tra il pomeriggio e la sera. Temperature minime piuttosto basse e su valori prettamente invernali, massime invece in leggero aumento. Venti settentrionali in attenuazione. Mari ancora mossi. Martedì: Qualche nube in mattinata sulla costa jonica ed in Val Sarmento, sereno o poco nuvoloso altrove. Nel pomeriggio-sera bel tempo su tutta la regione. Possibile qualche foschia o banco di nebbia nelle prime ore del mattino nelle vallate ed in prossimi degli invasi. Temperature diurne in ulteriore lieve aumento, minime stazionarie con venti deboli di Tramontana. Mosso lo Jonio. Mercoledì: Tempo bello e soleggiato a metà settimana. Una vasta area di alta pressione garantirà infatti una giornata soleggiata su tutto il territorio regionale. Le temperature del primo pomeriggio raggiungeranno i 16-18 gradi, attestandosi su valori leggermente al di sopra delle medie. In serata cieli stellati e clima un po' più fresco. Ventilazione debole da Est/Nordest, mari poco mossi. Giovedì: Sole e clima gradevole per l'intera giornata. Nelle prime ore del mattino sarà presente qualche locale foschia nelle vallate appenniniche ma in successivo rapido dissolvimento. Scarsi se non de tutto assenti gli addensamenti del primo pomeriggio in Appennino. Temperature massime in ulteriore lieve aumento, minime stazionarie; venti deboli orientali, mari poco mossi o quasi calmi. Venerdì: Poche nubi in mattinata, con ampi spazi soleggiati soprattutto lungo il Tirreno. Tra il pomeriggio e la sera parziale aumento della nuvolosità a partire dal Vulture/Melfese e Alto Bradano ma senza nessun fenomeno. Clima freddo ma asciutto nella notte. Temperature in diminuzione sia nei valori minimi che in quelli massimi, venti in rinforzo da Est, mari da poco mossi a mossi. Sabato: Giornata fredda ma senza fenomeni di rilievo. Sulla Basilicata sarà presente infatti una nuvolosità irregolare, più intensa e compatta sul Vulture/Melfese, Materano e Metapontino. Le precipitazioni saranno scarse e limitate a qualche breve piovasco tra il pomeriggio e la prima serata. Le temperature saranno in moderata diminuzione, i venti sostenuti da Nordest, i mari mossi. Domenica: Cielo irregolarmente nuvoloso. La giornata trascorrerà con alternanza di brevi schiarite e annuvolamenti più o meno intensi. Qualche sporadico rovescio potrà interessare il Materano, il Metapontino ed il Vulture tra la mattinata ed il primo pomeriggio. Tempo asciutto e più soleggiato sul Lagonegrese. Temperature in ulteriore lieve calo, su valori invernali. Venti tesi di Grecale. Giuseppe Pomarico
ARBITRO UNICO BANCARIO E NORME SULLA TRASPARENZA La Banca d'Italia ha di recente emanato tre provvedimenti che hanno l'obiettivo di incentivare il rispetto dei principi di trasparenza e di correttezza del sistema bancario nelle relazioni con la clientela. Queste nuove regole devono entrare in vigore entro la fine dell'anno. La prima riguarda la costituzione di un organismo denominato "Arbitro Bancario Finanziario" al quale c'è l'obbligo di adesione per tutte le banche e per bancoposta. Le banche che ancora non ce l'hanno, devono dotarsi di un Ufficio reclami che dovrà gestire le controversie ed al quale il cliente dovrà presentare i reclami ai quali sarà obbligatorio rispondere entro 30 giorni dalla ricezione della contestazione. Se il cliente riterrà insoddisfacente la risposta potrà ricorrere all'Arbitro Bancario Finanziario. Le banche sono obbligate a fornire alla clientela la necessaria informativa sulla procedura prevista per presentare il ricorso, riportando nella documentazione relativa alla trasparenza le informazioni neces-
sarie sul diritto di ricorrere all'Arbitro e come contattarlo. Il ricorso potrà essere inviato direttamente alla Segreteria tecnica del collegio competente (Milano, Roma e Napoli) o a qualunque filiale della Banca d'Italia con lettera raccomandata A.R. o per posta elettronica certificata. Il ricorso è gratuito e costa solo 20 euro per contributo spese pratica che sarà anche rimborsato nel caso di accoglimento ed esito positivo del ricorso. All'Arbitro Bancario Finanziario possono essere sottoposte tutte le controversie relative a prassi scorrette succes-
LE MENZOGNE DELLE "STRABILIANTI VINCITE" Sono molti i consumatori che si sono visti recapitare nella propria cassetta postale delle lettere che comunicano la vincita di strabilianti premi come vacanze da sogno, televisori supertecnologici e cucine di lusso. Si tratterebbe di vincite già anticipate telefonicamente e l'unico modo per ritirare il premio è quello di recarsi in una data precisa nel luogo indicato sullalettera. Nel corsodel "grande evento", organizzato da una ditta tedesca, è prevista una cena luculliana preparata dallo chef, una tombola e un premio speciale per coloro che porteranno degli amici. Tali situazioni, in apparenza molto invitanti, celano spesso un inganno come spiega il CEC (Centro Europeo Consumatori). Spesso si tratta di manifestazioni di vendita di prodotti di tutti i tipi (cosmetici, vacanze, poltrone e pentole) di scarsa qualità e venduti a prezzi superiori rispetto a quelli dei negozi. A ciò si aggiungano le scorrette tecniche di vendita utilizzate per indurre all'acquisto: da una parte si ricorda che non esiste alcun tipo di obbligo, dall'altra, però, si rammenta più volteai consumatoriche, avendo
ricevuto preziosi premi, sarebbe loro "dovere" comprare qualche prodotto quasi fosse uno scambio di cortesie. Il consumatore, quindi, può essere colto di sprovvista e indotto ad un acquisto non ponderato, del quale pentirsi una volta tornato a casa. Che fare dunque? Fortunatamente l'Unione Europea ha regolato le cosiddette "vendite porta a porta", introducendo una tutela particolare per il consumatore. L'acquirente può recedere da un contratto negoziato fuori dai locali commerciali, senza alcuna penalità e senza specificare la motivazione; è sufficiente inviare all'operatore commerciale una comunicazione scritta mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro 10 giorni lavorativi dalla data di sottoscrizioni della nota d'ordine. La legge prevede inoltre che il venditore fornisca tutte le informazioni suitermini, lemodalità e le condizioni per l'esercizio di tale diritto, indicando tra le altre cose il soggetto (la persona o l'impresa ) al quale inviare la comunicazione di recesso e quello al quale dovrà eventualmente restituire i prodotti già consegnati, se diverso dal primo.
sive al 31 dicembre 2006, con competenza fino a 100.000 (centomila) euro se è prevista la restituzione di denaro. La pronuncia dovrebbe avvenire entro 60 giorni dalla ricezione delle argomentazioni della banca coinvolta. Questo Arbitro sostituisce l'OMBUSDSMAN bancario che resterà attivo solo per le controversie di competenza della CONSOB. Gli altri due provvedimenti riguardano: il primo, nuove regole sulla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari offerti per assicurare alla clientela una informazione chiara ed accessibile e che garantisca l'esatta percezione di tutti i costi connessi, la loro facile confrontabilità con prodotti analoghi di altre banche e la comprensione dei diritti della clientela. Le nuove regole prevedono anche la semplificazione del linguaggio dei documenti destinati alla clientela. Il secondo, invece, prevede l'introduzione di un conto corrente semplice (facoltativo) che consente un determinato numero di operazioni bancarie e sarà regolato da un canone fisso, in modo da consentire la facile comparazione delle condizioni offerte dalle diverse banche.
ERRONEA APPLICAZIONE DEL "COEFFICIENTE K" L'Autorità perl'energia tornaa multarepesantemente due società di vendita del gas colpevoli di aver applicato in maniera errata il "coefficiente correttivo k" alla misurazione dei volumi di gas portando oneri impropri a danno delle bollette dei clienti finali.Ma cosa è questo "coefficiente k"? Si tratta di un coefficiente utilizzato ai fini della corretta fatturazione del gas consumato, tenendo conto di volume, temperatura e pressione.L'energia contenuta nel volume di gas misurato dal contatore, infatti, varia in funzione della temperatura e della pressione che si riscontrano nelle diverse località. Diventa quindi necessario, laddove non siano presenti contatori specifici, applicare il coefficiente in questione per determinare l'energia effettivamente consumata ed effettuare una corretta fatturazione. La metodologia per la determinazione del "coefficiente k" è concordata tra l'impresa di distribuzione e quella di vendita; se non c'è accordo si applica il criterio stabilito dall'Autorità. Eni S.p.A. e Toscana Energia Clienti S.p.A. dovrannopagare, intotale, unamulta pari a 1.023.000 euro proprio per aver utilizzato, durante un periodo di circa 3 anni, un "coefficiente k" superiore a quello praticato e comunicato dalle imprese di distribuzione.
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Lunedì 26 ottobre 2009
Lunedì 26 ottobre 2009
LAVORO E PREVIDENZA
a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Coop sociali, non più lavoro di serie B Crescono le opportunità di occupazione per i giovani di SERGIO D’ONOFRIO Asili nido, case famiglia per gli anziani e assistenza ai disabili sono solo una parte di quell'ampio settore di servizi alla persona per i quali c'è sempre maggiore richiesta anche per le molte carenze delle strutture pubbliche. In questo campo, dove sorgono continuamente nuovi bisogni, un ruolo fondamentale è svolto dalle cooperative sociali che occupano più di 300 mila addetti. Nate con la legge 381/91, questi organismi rappresentano oggi anche un'opportunità di lavoro per tanti giovani. CONDIZIONI DI LAVORO Nelle cooperative sociali la figura più comune è quella del socio lavoratore che a seconda dell'attività svolta può essere impiegato con un rapporto di lavoro dipendente o autonomo. Nella prima ipotesi(dipendente) il soggetto va inquadrato e retribuito applicando i livelli stabiliti dal contratto collettivo del settore, che la cooperativa deve osservare per l'affidamento di servizi da parte di comuni e altri enti pubblici. La prestazione può essere svolta dal socio anche in modo autonomo sotto forma di collaborazione non occasionale. Quale che sia la natura del rapporto, i soci-lavoratori vanno denunciati un giorno prima del-
Stipendio pieno e part time
Ho 51 anni, sono un dipendente pubblico con 29 anni di anzianità. Da dieci faccio parttime al 75% dell'orario normale. Quando andrò in pensione, la prestazione mi sarà calcolata sullo stipendio pieno o su quello part-time? V. SABATINO - POTENZA Il periodo di lavoro part-time è pienamente utile ai fini del diritto, ma non per la misura della pensione. In questi casi il periodo subisce una contrazione pari all'orario effettuato. Ogni anno di part-time, in altre parole, sarà valutato nella misura di 0,75 anziché 1.
Quando maturo la pensione?
Il 12 marzo 2010 compirò 57 anni e il 25 agosto 2010 raggiungerò 40 anni di lavoro e di contributi. Domanda: maturo la pensione dal 1° ottobre 2010, come dice con insistenza mia moglie, o dal 1° gennaio 2011? F. D. - BANZI Dal primo gennaio 2011.
Pensione di vecchiaia
Sono un artigiano, nato a febbraio 1946. Percepisco, dal 2005, l'assegno di invalidità dell'Inps per circa euro 516 mensili. Lavoro ancora, nonostante gli acciacchi, perché vorrei raggiungere almeno 30 anni di contribuzione nel 2012, a 65 anni. Vorrei sapere se ho diritto alla pensione di vecchiaia. R. VOLONNINO -BARILE L'assegno di invalidità (che è rinnovabile di triennio in triennio), al compimento del-
Badanti, chi non è in regola rischia sanzioni penali I datori di lavoro domestico che entro il 30 settembre scorso si sono avvalsi della sanatoria saranno considerati in regola solo se al momento della domanda hanno versato il contributo forfetario di 500 euro. In caso contrario rischiano pesanti sanzioni, anche di carattere penale, previste dalle leggi sull'immigrazione. La domanda di regolarizzazione resta invece valida se sono stati utilizzati erroneamente sul modello di pagamento i codici "Rint" o "Rext" previsti nel modello di pagamento F.24 rispettivamente per i lavoratori italiani e comunitari e per quelli provenienti da paesi extracomunitari. L'Inps ha precisato inoltre che se il rapporto di lavoro è iniziato prima del 1° aprile 2009 al datore di lavoro sarà inviato un modello per la regolarizzazione di periodi pregressi. Si prevede che per lo smaltimento delle domande di sanatoria gli uffici dello Sportello unico per l'immigrazione impiegheranno dai 7 ai 12 mesi. Durante questo periodo, finche' non ottengono il permesso di soggiorno, colf e badanti extracomunitarie non potranno lasciare l'Italia anche temporaneamente. Lo ha stabilito il ministero dell'Interno per motivi di sicurezza, in quanto la ricevuta che attesta l'avvenuta presentazione della domanda di regolarizzazione potrebbe essere facilmente contraffatta. Non si può escludere tuttavia che possano essere previste in seguito delle eccezioni a favore di quelle lavoratrici che per gravi motivi (decesso o grave malattia di un familiare) hanno l'assoluta necessità di rientrare temporaneamente in patria. l'inizio dell'attività al Centro per l'impiego e registrati sul libro unico del lavoro. Le cooperative sociali possono utilizzare anche contratti a tempo determinato e il part time per non meno di 12 ore alla settimana. Per le altre forme contrattuali(apprendistato, ecc) valgono le regole previste per gli altri settori di attività. CONTRIBUTI PREVIDENZIALI In passato le cooperative sociali di tipo A versavano i contributi su una retribuzione ridotta che penalizzava i lavoratori ai fini della pen-
l'età stabilita per il diritto alla pensione di vecchiaia ed in presenza dei requisiti di contribuzione, si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia. A tal fine i periodi di godimento dell'assegno si considerano utili ai fini del diritto e gli eventuali contributi versati durante tali periodi saranno calcolati ai fini dell'importo.
Riscatto della laurea 1/
Sono un lavoratore dipendente, laureato. Ho 59 anni di età e 31 di contributi previdenziali. Mi sono iscritto all'Università nel 1976, vale a dire circa 2 anni prima di iniziare il rapporto di lavoro con la mia azienda. Ho conseguito la laurea nel 1981. Il mio quesito è:: potrei riscattare ugualmente i 4 anni di corso di laurea, che mi consentirebbero di andare in pensione di anzianità quasi subito? G. MESSINA - PISTICCI Il riscatto della laurea riguarda, in generale, il periodo che si riferisce alla durata del corso legale. La collocazione temporale dei contributi per i quali si versa il riscatto coincide con quella degli studi effettivi. Sono esclusi dal riscatto gli anni di “fuori corso” e quelli già coperti da assicurazione. Pertanto, se lei ha svolto i suoi studi in parte in un periodo in
sione. Con la Finanziaria del 2007 è iniziato un percorso di adeguamento alle retribuzioni imponibili degli altri lavoratori dipendenti che scatterà in misura piena dal 1° gennaio del 2010. Diversa è la situazione per le cooperative sociali di tipo B per l'inserimento nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate (invalidi,ecc). Per questi soggetti la legge prevede l'esonero totale della contribuzione previdenziale, mentre per gli altri soci i versamenti vengono effettuate con le modalità
cui non era occupato ed in parte in un periodo in cui già lavorava, può riscattare soltanto il periodo non coperto da contribuzione: nella sua situazione, circa 2 anni. In tal caso, non riuscirebbe a conseguire gli obiettivi che si prefigge.
Contratto a progetto
Mia madre ha lavorato per quasi 30 anni ed a 60 anni ha ottenuto la pensione di vecchiaia INPS (800 euro mensili). Dopo alcuni mesi dal pensionamento ha preso accordi con il titolare di un'azienda per un contratto a progetto, che l'impegna per un tempo limitato. Ho però un dubbio: questo rapporto di collaborazione può ancora continuare o le sarà fatta una riduzione sulla pensione? P. VADALA' - VENOSA Sua madre può stare tranquilla: non c'è alcun problema per lei. Sulle pensioni di vecchiaia non sono previste trattenute sul lavoro svolto. Pertanto, potrà percepire contemporaneamente sia i compensi da lavoratrice parasubordinata che l'intera pensione di vecchiaia. Naturalmente, sui redditi da contratto a progetto dovranno essere versati i contributi previdenziali, a cura del committente, così come i due
previste per il settore di appartenenza della cooperativa. SOCI VOLONTARI Nelle cooperative sociali è significativa di norma la presenza di volontari, che non possono superare la metà del numero complessivo dei soci. Prestano la loro attività gratuitamente con diritto al rimborso delle spese sostenute. Non percependo retribuzioni o compensi di alcun genere non sono soggetti agli obblighi contributivi ma devono essere assicurati all'Inail contro gli infortuni sul lavoro.
redditi dovranno essere sommati ai fini IRPEF.
Coadiutrice del marito
Sono nata nel 1967. Mi sono sposata giovanissima e, con la nascita di 4 figli, non ho avuto possibilità di lavorare. Mio marito ha svolto per molti anni il geometra, prima di aprire un negozio di accessori per l'edilizia. Nel 2000, a decorrere da gennaio, ho deciso di partecipare, per la parte contabile, alla sua attività e diventare sua coadiutrice, con pagamento dei contributi alla gestione commercianti. Quanti anni dovrò versare per avere diritto alla pensione? E quando maturerà questo diritto? V. TEORA - VENOSA Per il diritto alla pensione di vecchiaia, anche nella gestione dei commercianti, dovrà attendere i 60 anni di età ed il raggiungimento di almeno 20 anni di anzianità contributiva. Sempre che, naturalmente, il legislatore non apporti modifiche alla normativa vigente, come sta avvenendo per le donne del pubblico impiego.
Riscatto della laurea 2/
Ho lavorato, come contabile, in un'azienda commerciale da settembre 1982 ad agosto
1992. Poi sono stato assunto da una scuola professionale privata per l'insegnamento di materie tecniche. Nel 2000 ho chiesto ed ottenuto il riscatto dei 5 anni di laurea, anteriori al 1982. Quando potrò andare in pensione e con quale sistema di calcolo? G. TOMASCO - POTENZA Per la pensione di anzianità è entrato in vigore, da luglio 2009. il cosiddetto sistema della “quote” che tiene conto della sommatoria dell'età e dell'anzianità contributiva (almeno 35 anni). Peraltro, si può andare in pensione con 40 anni di contributi, prescindendo dall'età. La sua pensione sarà calcolata con il sistema retributivo in quanto lei aveva un'anzianità superiore ai 18 anni alla data del 31 dicembre 1995.
Assegno di invalidità
Mio marito, artigiano, titolare di un'autofficina, ha avuto dei problemi alla colonna vertebrale, per cui gli è stato riconosciuto, dall'INPS, l'assegno ordinario di invalidità. Considerato che è abbastanza giovane, 57 anni, vorrebbe ancora lavorare, quanto meno per dirigere il lavoro dei suoi dipendenti. E' vero che, in tal caso, gli verrebbe operata una trattenuta sul trattamento di pensione, che ammonta a 780 eu-
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
Inpdap Ultimo appello per le detrazioni I pensionati del pubblico impiego hanno tempo fino al 13 novembre per usufruire delle detrazioni fiscali per i familiari a carico per l'anno 2009. L'Inpdap ha prorogato di nuovo il termine (la scadenza era fissata al 15 aprile scorso) visto che mancano all'appello circa 90 mila pensionati potenzialmente interessati al beneficio. Chi non si avvale di quest'ultima opportunità non avrà scampo nel senso che dalla rata di dicembre si vedrà sospendere le detrazioni, con recupero di quanto percepito indebitamente sulla rata di febbraio 2010. L'ente di previdenza fa sapere inoltre che, grazie a un accordo con l'Agenzia delle entrate, sono state concesse delle agevolazioni a coloro che hanno un debito con il fisco in base a quanto dichiarato con il 730/2009 (redditi 2008). In questo caso viene garantito un pagamento minimo mensile di 916,40 euro e il recupero della somma eccedente con una rateazione fino alla rata di dicembre 2009. Viene precisato inoltre che la trattenuta sarà pari a un quinto per quei soggetti che hanno una pensione mensile superiore a 1.150 euro. Se con la rata di dicembre gli uffici non saranno in grado di recuperare l'intero debito nei confronti del fisco ai pensionati interessati sarà inviato il modello F.24 per la differenza, che dovrà essere pagata alla posta o in banca entro il 15 gennaio 2010. ro mensili? P. MENCHISE - GENZANO L. Il lavoratore cui è stato riconosciuto l'assegno di invalidità e continua a svolgere attività lavorativa subisce una riduzione del trattamento economico pari al 50% della quota eccedente il trattamento minimo, nel caso si tratti di attività dipendente. Invece, quando l'attività svolta è di carattere autonomo, la trattenuta è pari al 30% della quota eccedente il trattamento minimo (che, nel 2009, è di 458,20 euro mensili).
Coltivatore diretto e commerciante
Mio padre, 68 anni e pensionato di vecchiaia quale coltivatore diretto, vorrebbe aprire, in proprio, un'attività di vendita di prodotti dolciari. Fra 2 anni vorrebbe formare, con me, un'impresa familiare. Domanda: è obbligato ad iscriversi all'INPS, nella gestione commercianti? Grazie. P. CRISTALLO - MATERA La risposta è positiva. Ciò in ogni caso se l'azienda viene iscritta alla Camera di Commercio. Suo padre potrebbe pagare, come pensionato nelle categorie autonome e se lo desidera, i contributi nella misura del 50%. Dovrebbe però tener conto che eventuali supplementi di pensione saranno calcolati anche in misura ridotta.
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50
SHOW
16.15
PRIMA SERATA
Lamberto Sposini
21.05
RUBRICA Voyager
21.10
RUBRICA
21.10
REALITYSHOW
Federica Sciarelli
Alessia Marcuzzi
23.15
FILM Gangs of New York
23.10
FILM
21.10
TALKSHOW
Demolition Man
Gad Lerner
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTG 1 Focus 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.20 -RubricaTg2 Medicina 33 06.25 -Reality ShowX Factor 06.55 -RubricaQuasi la sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -TelegiornaleTg 2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti Vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -Rubrica Italia sul due 16.10 -TelefilmLa Signora del West 17.00 -TelefilmLas Vegas 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 17.00 -TelefilmLas Vegas 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -Sport Rai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 Si, Viaggiare 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -Telefilm Squadra Speciale Cobra 11
06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa Storia siamo noi 09.15 -RubricaFigu - Album di persone notevoli 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Shukran 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.10 -Soap OperaVento di passione 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.15 -RubricaTrebisonda 16.00 -RubricaTG3 GT Ragazzi 16.10 -CartoniHuntik 17.00 -DocumentarioCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -Show Mattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -Show Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.50 -Sit ComTutti amano Raymond 07.20 -TelefilmQuincy 08.20 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaBianca 10.30 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.30 -Film Tootsie con Dustin Hoffman, Jessica Lange, Teri Garr - regia di Sydney Pollack (USA) - 1982 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
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06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmI pappagalli con Totò, Walter Chiari, Ugo Tognazzi - regia di Registi vari (Italia) - 1964 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 1 20.00 -Telegiornale Tg La7
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20.30 -Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello 10
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20.30 -GiocoPrendere o lasciare 21.10 -Film Attack Force - La morte negli occhi con S. Seagal - regia di Michael Keusch (GB) - 2006 23.10 -FilmDemolition Man
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Talk Show L'infedele
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Televisioni 51
Lunedì 26 ottobre 2009
Ah Marrazzo come tutto transeat
CASO MARRAZZO
PREMIO BASILICATA
Il Partito delle libertà va all’attacco «L’autosospensione è illegale» L’ammissione: un errore non parlare subito
Vincono Fortichiari e Vian all’edizione n. 36 Encomio alla carriera per Pazzi Consegnati i premi al Conservatorio
a pagina 3
Anno 8 n.260€ 1.00
a pagina 7
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Lunedì 26 ottobre 2009
PRIMARIE PD Basilicata, votano in 66.978
«Bersani ha vinto» Restaino in vantaggio alle pagine 4 e 5
Lega Pro Gol dati e annullati in maniera dubbia
Le proteste arbitrali uniscono Potenza e Melfi
Un pari che vale una vittoria Volley Donne
Matera terzo par te la rincorsa Calcio Serie D
Il Francavilla battuto Nette vittorie per Livi e Giocoleria in casa dal Casarano
MOTO GP
La nona Domenica amara sinfonia per le lucane d i R o s s i Basket B Dilettanti
Volley Uomini
Pesante sconfitta per la Bbc Bernalda
La Medical cade al tie break
Matera Latronico
«Buccico vittima di forze negative» a pagina 9
Per una chitarra
Da Ferrandina un giovane all’Eredità di Carlo Conti a pagina 10
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