Brevi dal mondo
Tenta il suicidio davanti alla preside ERA nell’ufficio della preside che poco prima l’aveva convocato. Gli aveva chiesto spiegazioni sulle sigarette che, secondo una professoressa, aveva tra le mani. Lui a un certo punto ha chiesto di poter aprire la finestra perchè aveva caldo. Poi è salito sul davanzale e si è buttato, mentre la preside cercava di trattenerlo. E’ successo a Bologna dove il ragazzo, 13 anni, si trova in gravi condizioni.
Battisti: «Sono trofeo per Berlusconi» PER il Governo Berlusconi ormai «sono solo un trofeo» da riportare in Italia: ma nonostante questo «sono pronto a presentarmi in aula. Anche se prima dovrei prendere un buon anti-depressivo». È un Cesare Battisti provato che risponde alle domande dell’Ansa dal carcere vicino Brasilia, dove fra una settimana l’Alta Corte con tutta probablità si pronuncerà sul suo destino: l’ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac) potrebbe rimanere in Brasile o essere estradato in Italia, dove a suo avviso «rischierebbe la vita». Commentando l’interessamento sul suo caso, qualche mese fa, subito smentito dall’Eliseo, da parte del presidente francese Sarkozy e della premiere dame Carla Bruni, Battisti ha risposto: «Sarkozy è un grande capo di Stato, e in quanto tale molto generoso. Non conosco Carla Bruni, e niente so», ha concluso, su un tale interessamento.
Venerdì 6 novembre 2009
Nuovi capitoli sull’inchiesta che ricostruisce le trattative tra Stato e mafia
«Provenzano tradì Riina» Le rivelazioni di Ciancimino jr sull’arresto del boss di Corleone di LARA SIRIGNANO PALERMO–A incrinare la verità ufficiale – peraltro già messa in discussione da pentiti come Nino Giuffrè – sull'arresto del capomafia di Corleone, Totò Riina è Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito, che da mesi svela ai pm i retroscena della trattativa tra Cosa nostra e lo Stato. È lui a raccontare che dietro la cattura di Riina, uccel di bosco per oltre 23 anni, ci fu Bernardo Provenzano che, mappe di Palermo alla mano, indicò ai carabinieri i possibili covi in cui si nascondeva il capomafia. Un tradimento in piena regola di un vecchio alleato, diventato scomodo e ormai affetto da deliri di onnipotenza, che avrebbe sancito la seconda fase della trattativa tra Stato e mafia e l’inizio di una lunga pax dopo gli anni delle stragi. Ciancimino jr parla di cose vissute in prima persona. Sarebbe stato lui a ricevere dall’allora capitano del Ros Giuseppe De Donno, che sperava nell’aiuto dell’ex sindaco per la cattura di Riina, la piantina della città. Don Vito ne avrebbe fatto una copia, che avrebbe conservato. Poi avrebbe consegnato, attraverso il figlio Massimo, l’originale a una persona vicina all’ingegnere Lo Verde, nome usato per indicare Provenzano. Il capomafia avrebbe indicato condei cerchii possibilinascondigli di Riina e avrebbe rimandato il documento a Ciancimino. Tra le zone segnate da Binnu
ci sarebbe stato anche l'Uditore, il quartiere in cui si trovava la villa, ultimo rifugio del capo dei capi. L’ex sindaco, che da mesi aveva avviato un dialogo col Ros, avrebbe consegnato,poi, la mappa ai carabinieri. Secondo il racconto del testimone, siamo all’autunno del 1992, pochi mesi dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio. A gennaio del 1993 Riina viene catturato. L’arresto pone le basi - secondogliinquirenti, lacuitesisembra confermata dall’ultima rivelazionedi Ciancimino–per l’inizio della seconda fase della trattativa che ha come interlocutore mafioso non più Riina, autore del papello con le richieste alle istituzioni che lo stesso don Vito definì «irricevibili», ma Provenzano. E proprio per questo suo
ruolo nell’accordo stretto tra Cosa nostra e Stato Provenzano sarebbe iscritto nel registro degli indagati,assieme aRiina eal medico Gaetano Cinà. Ma le rivelazioni di Ciancimino ai pm non si fermano al ruolo dell’ingegnere Lo Verde. Prima di rendere dichiarazioni spontanee al processo in cui è imputato di riciclaggio aggravato, il figlio dell’ex sindaco è tornato in Procura dove documenti. «Tutto materiale cartaceo - ha detto – Non ho ancora portato i nastri incisi da mio padre». Nell’archivio ci sarebbero anche le bobine con le registrazioni di alcuni colloqui tra il sindaco e l’allora colonnello del Ros Mario Mori, l’ufficiale che, secondo la procura, avrebbe avuto un ruolo di nella trattativa.
Totò Riina e (a destra) Bernardo Provenzano
Una motrice in sosta si è messa in movimento da sola e ha incrociato un convoglio
Scontro fra treni, 12 feriti nel Bresciano BRESCIA – «Ma quello è un treno?». Pochi istanti per rendersi conto che si trattava di una motrice e il macchinista del treno passeggeri Brescia-Edolo ha azionato il freno d’emergenza riuscendo così ad evitare una tragedia. Nello scontro tra il convoglio e una motrice di un treno merci inspiegabilmente senza macchinista a bordo, 12 persone sono rimaste leggermente ferite. Il fatto è accaduto lungo il rettilineo di Vello, piccola frazione di Marone sul lago d’Iseo. In quel tratto una motrice si è messa improvvisamente
in movimento, prima lentamente, al punto che hanno provato ad inseguirla. Il macchinista del treno passeggeri, partito da Breno e diretto a Brescia, Nicola R. non voleva credere ai suoi occhi e ha chiesto al capotreno. Avuto risposta affermativa ha azionato la 'rapidà ed è rimasto fino al suo posto fino ad un istante prima dell’impatto. Dai primi accertamenti eseguiti dai carabinieri e dalle Ferrovie Nord sembra accertato che la motrice sia stata abbandonata da altri due macchinisti alla stazione di Marone. Erano scesi per
sgranchirsi le gambe in attesa che passasse il treno passeggeri. Improvvisamente a causa di una leggera pendenza la motrice ha iniziato a muoversi e a nulla sono valsi i tentativi di raggiungerla. I due ora dovrebbero essere indagati per disastro colposo. L'assessore regionale ai trasporti Raffaele Cattaneo ha sottolineato che: «Si tratta del secondo caso di incidente provocato dalla negligenza degli operatori a distanza di poche settimane. La Regione continuerà a vigilare perchè le norme di sicurezza siano garantite».
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2 In Italia e nel Mondo
Bomba contro i militari italiani, quattro di loro finiscono in infermeria
Afghanistan, attacco ai parà: salvati dal “Lince” ROMA – Bomba contro i militari italiani in Afghanistan. Un ordigno è esploso al passaggio di un mezzo con quattro paracadutisti a bordo. Hanno riportato solo leggere ferite e, probabilmente, ancora una volta lo devono a “San Lince”, il nomignolo che i soldati hanno affibbiato al blindato che ormai tante volte ha salvato loro la vita. L'attentato si è verificato poco dopo le 7 (le 3 e mezzo di notte in Italia) mentre una pattuglia era impegnata in una «ricognizione operativa» nell’area della Zeerko Valley, triste-
Erano in missione di ricognizione Lievi le conseguenze dopo l’esplosione
INFLUENZA A/H1N1
Il blindato “Lince”
mente famosa per episodi analoghi avvenuti in passato. Un Lince viene investito dalla deflagrazione, particolarmente violenta: il mezzo è seriamente danneggiato, ma resiste all’urto. I militari a bordo vengono subito soccorsi e trasportati con due elicotteri AB212 dell’Aeronautica all’ospedale da campo di Herat. Si tratta di quattro parà della Folgore in servizio al 183/o reggimento di Pistoia, già duramente colpito dai recenti attentati. Fortunatamente niente di grave. Solo qualche graffio e, per uno, il pri-
mo caporal maggiore Luca Telesca, un «leggero trauma da scoppio»: in un primo momento si sospettava la frattura di un gomito, ma le radiografie lo avrebbero escluso. Gli altri «sono praticamente illesi», dice il tenente colonnello Marco Mele, portavoce del contingente. Si tratta del primo caporal maggiore Francesco Catania e dei caporal maggiori Vincenzo Crispo e Francesco Munafò. «Hanno tutti telefonato personalmente alle famiglie e le hanno tranquillizzate. Stanno bene», spiega Mele.
Violentata sotto casa a Milano stacca la corrente per darel’allarme MILANO – Per chiedere aiuto ha avuto l’idea di disattivare alcuni contatori elettrici del palazzo per far scendere i condomini a riattivarlo. Ha messo in fuga così il suo violentatore, una donna di 31 anni vittima di uno stupro mercoledì sera nel garage di casa in via Vignati, in zona Affori a Milano. La donna intorno alle 21 è rientrata a casa e con l'auto è entrata nei box. Quando è uscita dalla macchina ha trovato il suo aguzzino ad attenderla. L’uomo, presumibilmente un nordafricano, con il
volto coperto dal cappuccio di una felpa l’ha schiaffeggiata e tappandole la bocca l’ha trascinata in un angolo. Poi l’ha spogliata in parte e l’ha stuprata. La giovane ha tentato di divincolarsi e ha abbassato le leve di alcuni contatori della luce facendo accorrere i suoi genitori e altri vicini di casa. L’uomo è fuggito dopo aver sentito i rumori per le scale e ha portato via 100 euro e l’orologio della vittima. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia Duomo di Milano.
Il Ministero: un bimbo su trenta è malato
Salgono a ventisei le vittime Intesa con le Regioni sui vaccini di broncopolmonite, e poi era stata colpita dall’influenza A. La seconda vittima di oggi è un uomo di 42 anni colpito dal virus e affetto da obesità patologica. Era ricoverato al reparto Infettivi dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. PM INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO SU DUE MORTI A ROMA -La procura di Roma ha aperto fascicoli processuali per fare luce sulle morti di Chantal Carleo, 18 anni già sofferente di fibrosi cistica, deceduta all’ospedale Bambino Gesù, e del tecnico radiologo Maurizio Scavizzi di 58 anni, affetto da obesità, morto all’ospedale Spallanzani. Gli accertamenti sono stati avviati, per il momento contro ignoti, per omicidio colposo.
ROMA – Salgono a 26 le vittime legate all’influenza A inItalia: ieri si sono infatti registrati i decessi di una bambina di sette anni, affetta da una grave disabilità, morta all’ospedale di Desio, e di un uomo di Campobasso affetto da obesità patologica. Intanto, la Procura di Roma indaga per omicidio colposo in relazione a due pazienti morti nella capitale, mentre è stata raggiunta un’intesa tra ministero e regioni per la distribuzione dei vaccini. E cresce la preoccupazione per il dilagare del virus: proprio ieri i Centri Europei per il Controllo delle malattie (Ecdc) hanno avvertito che un aumento ulteriore dei casi è atteso nelle prossime settimane e che, anche se l’influenza A è lieve, nel 30% dei casi muoiono persone giovani e completamente sane. Quanto alla gestione dei casi più gravi, ha detto Fazio, è stata varata una rete di 14 centri specializzati su tutto il territorio nazionale e dato il via libera ad un finanziamento di 20 milioni di euro per l’operatività dei centri. Un primo dato sulle vaccinazioni, ma si tratta di un dato parziale e relativo solo alla prima settimana della campagna vaccinale, è stato pubblicato sul sito Epicentro dell’Istituto superiore di sanità: al momento, ad essersi vaccinato è il 4,3% degli operatori sanitari, categoria indicata tra quelle prioritarie per la vaccinazione. ALTRE DUE VITTIME, TOTALE A 26 - Una bambina di sette anni, affetta da una grave disabilità, è morta all’ospedale di Desio. La piccola era stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva il 31 ottobre scorso per una grave forma
ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
7 6 42 44 1 52 49 72 4 28 66
37 19 4 10 59 8 87 79 53 29 15
45 75 47 68 55 83 90 52 2 24 21
STOCCOLMA – Il virus dell’influenza A/H1N1 sembra molto stabile, nessuna mutazione è all’orizzonte e sembra anche piuttosto lieve. Tuttavia in una percentualenon piccola dicasi mortali,il 30%, è particolarmente aggressivo in persone giovani e in buona salute. Inoltre si diffonde con una grandissima facilità: in Europa siamo appena all’inizio e la prima ondata sta arrivando. È il quadro a luci e ombre tracciato ieri a Stoccolma dagli esperti dei Centri Europei per il Controllo delle Malattie. Senza dubbio i casi sono in aumento in tutta Europa e l’ultima settimana ha segnato una vera propria impennata. In questo periodo, infatti, il numero delle morti è raddoppiato in Europa, passando da 24 (numero massimo registrato fino alla settimana scorsa) a 49. Anche i ricoveri in terapia intensiva sono raddoppiati nei Paesi in cui il virus è or-
32 69 35 33 70 51 34 63 23 73 28
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
1 - 4 - 6 - 7 - 15 - 28 - 29 - 30 - 42 - 44 49 - 51 - 52 - 57 - 59 - 61 - 68 - 72 - 80 - 81
ilSuperEnalotto
Un uomo dotato di mascherina all’ospedale Cutugno di Napoli
to Fazio da Napoli, dove si è recato per fare il punto sull'emergenza legata all’influenza A. Successivamente, durante un’audizione dinanzi alle commissioni congiunte Sanità e Affari sociali di Camera e Senato, Fazio ha reso noto che il governo ha predisposto un finanziamento specifico per la gestione
Gli esperti riuniti a Stoccolma: il virus non muta ma una vittima su tre era una persona sana
estrazione del 5 novembre 2009
81 15 51 29 68 80 30 59 61 57 20
INTESA CON REGIONI, COPERTURA SU VACCINI - Fazio ha annunciato che è stata raggiunta un’intesa con le Regioni che garantisce la distribuzione e la copertura dei vaccini contro l’influenza A a tutte le regioni. «Abbiamo raggiunto un accordo con il governo su un piano condiviso che assicura a tutte le regioni le dotazioni di vaccino», ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. FAZIO, 20 MLN EURO CASI GRAVI E 5MLN VACCINATI ENTRO NOVEMBRE - «Contiamo per la prima settimana di dicembre di avere i vaccini sufficienti per vaccinare il 90% dei pazienti affetti da gravi patologie», ha det-
Conc. n° 133
Montepremi 3.741.630,25 euro
jolly
12 - 20 - 28 - 57 - 74 - 85
41
punti 6 jackpot 82.578.978,78 punti 4 345,80 17,18 punti 5+1 - punti 3 punti 5 28.062,23 Num. Superstar 6
mai diffuso capillarmente, come Gran Bretagna, Olanda e Francia. Sulla mappa della pandemia, l’Italia risulta colpita finora solo localmente, ma si prevede un aumento significativo di casi nelle prossime settimane. Impossibile prevedere quando arriverà il picco, quanto durerà l’ondata e quali caratteristiche avrà. Ma è probabile che «Natale a Capodanno potranno essere particolarmente difficili», ha osservato l’esperto di riferimento per l’influenza degli Ecdc, Angus Nicoll. Il virus della pandemia «sembra molto stabile e finora non è stata osservata alcuna mutazione», ha detto detto il responsabile della ricerca degli Ecdc, Johan Gieseke. «Nella Maggior parte dei casi si manifesta in modo molto lieve e le forme più severe si manifestano solo nei gruppi a rischio», ha detto ancora Nicoll.
dei casi gravi legati all’influenza A pari a 20 milioni di euro. È stata inoltre definità la rete di 14 centri sul territorio per la gestione di tali casi. Fazio ha anche detto che la fornitura di vaccini alle regioni consentirà di vaccinare le categorie di cittadini a rischio in tutto il paese: si prevedono 5 mln di soggetti vaccinati entro novembre. BOLLETTINO MINISTERO, UN BIMBO SU 30 MALATO -L’influenza A si diffonde soprattutto tra i giovani, come l’influenza stagionale, ma con maggiore velocità, si legge nel bollettino quotidiano del ministero del Welfare, trattandosi di un nuovo virus: un bambino ogni trenta, dai 5 ai 14 anni, è a casa con l'influenza. IN PRIMA SETTIMANA VACCINATO 4,3% OPERATORI SANITARI - Nella prima settimana di vaccinazione è stato immunizzatosolo il4,3%degli operatorisanitari e dei medici, secondo i dati pubblicati sul sito Epicentro. Tra il personale delle forze dell’ordine, forze armate e pubblici servizi la copertura è stata dello 0,69%; fra le donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza si è vaccinato lo 0,15%; fra le categorie a rischio fra 6 mesi e 65 anni la copertura vaccinale è stata dello 0.08%
E’ giallo sulle voci che danno Passa undici anni in bicicletta Eros sposo per la seconda volta per completare il giro del mondo UN MATRIMONIO silenzioso pronto a fare molto rumore. Se fosse vero. Star+Tv pubblica la clamorosa notizia: Eros Ramazzotti avrebbe sposato in gran segreto Marica Pellegrinelli con rito civile a Milano. Da poco il cantautore ha divorziato dalla moglie Michelle Hunziker, che abbia scelto di fare subito sul serio con la 21enne conosciuta la scorsa primavera? Secondo gli amici sì, ma l'entourage del cantante definisce queste voci prive di fondamento. A spifferare la notizia delle nozze sarebbe stato un amico che alla domanda: “Si amano?” avrebbe risposto dicendo: “Si sono già sposati, in gran segreto, insieme a una coppia di
loro amici. A Milano". Gli amici in questione sarebbero il socio del ristorante che Eros ha aperto nel capoluogo lombardo e la fidanzata. Un doppio sì in gran segreto, con rito civile. Tra l'altro Marica ha 21 anni, proprio gli anni che aveva Michelle Hunziker quando sposò Eros.
UNDICI anni. Tanto ha impiegato il giapponese Daisuke Nakanishi a completare il giro del mondo. Mezzo scelto: la bicicletta. E’ partito a luglio del 1998 dall'Alaska: aveva 28 anni. Ha percorso 150mila chilometri e attraversato 130 Paesi in cinque continenti. Ha attraversato gli Stati Uniti, diretto in Messico, ha proseguito per l'America Centrale ed è arrivato a Panama nove mesi più tardi, nell'aprile del 1999. Da lì è arrivato in Perù, ha preso un aereo da Lima a Stoccolma e ha percorso il nordEuropa fino all'agosto del 2000, quando ha preso un altro aereo alla volta dell'Africa, dove ha pedalato più di un anno lungo la costa orientale. Le destinazioni successive sono state Au-
stralia, Nuova Zelanda e Argentina, che ha raggiunto nel giugno del 2003. Il traguardo dei 100mila chilometri lo ha tagliato in Lituania, da dove si è trasferito in Russia, Georgia, Europa meridionale, di nuovo Africa e Sudamerica e poi in Asia, nella città giapponese di Osaka, sua meta finale.
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In Italia e nel Mondo 3
Venerdì 6 novembre 2009
Venerdì 6 novembre 2009
Il fatto del giorno: Sentenza Abu Omar, condannata la Cia. Americani «delusi» La vittoria a metà del generale
Ora l’America è più lontana
Sicurezza nazionale Nulla la può esporre
dal commento di Giovanni Bianconi
dall’editoriale di Boris Biancheri
dal corsivo di Claudia Guasco
L’aveva messo nel conto di non poter uscire assolto per via del segreto di Stato, da lui stesso invocato. E adesso che il giudice ha dichiarato il «non doversi procedere» nei suoi confronti, il generale Nicolò Pollari rivendica con orgoglio quella scelta. «Ho dovuto sacrificare il mio diritto di difesa alla difesa dello Stato, mantenendo il segreto su questioni cruciali per la sicurezza collettiva», è il commento che l’ex direttore del Sismi affida ai suoi legali, Titta e Nicola Madia, che insieme al professor Franco Coppi l’hanno assi-stito in oltre tre anni di inchiesta e processo. «Da servitore dello Stato non potevo fare altrimenti», aggiunge, anche se la non processabilità stabilita dal giudice non ha consentito di fare piena luce sul presunto coinvolgimento [...].
Che il Dipartimento di Stato esprima «disappunto» in ordine a una sentenza resa da un giudice italiano, è un fatto tutt'altro che banale.Nellinguaggiodelle cancellerie,quellocheunportavoce governativo usa in una dichiarazione che si riferisce a uno Statostraniero,ilterminedisappunto denotaadirpocounanotevole irritazione. E francamente, l’intera vicenda giudiziaria seguita al rapimentodi Abu Omar e,soprattutto, la circostanza che gli imputati americani abbiano subito condanne rilevanti (fino ad otto anni di reclusione per Robert Seldon Lady, l’imputato maggiore ed ex capo della Cia di Milano) mentre i principali imputati italiani ne escono indenni grazie alla segretazione imposta dal governo italiano, è difficile da spiegare [...].
Alla fine, vince il segreto di Stato. Nulla può mettere a repentaglio la sicurezza di una nazione, aveva sancito la Consulta, nemmeno il rapimento di un imam che la Procura di Milano definì «fatto eversivo dell’ordine costituzionale». Ed è con la riservatezza dei rapporti tra i servizi segreti italiani e americani che il giudice monocratico Oscar Magi deve fare i conti nella sua sentenza: poiché certi documenti e alcune telefonate non possono diventare di dominio pubblico, l’ex direttore del Sismi Niccolò Pollari e il capo del controspionaggio Marco Mancini non vanno giudicati. Per loro così come per altri tre funzionari del servizio segreto militare il processo per il rapimento di Abu Omar finisce con un «non luogo a procedere». [...].
La migliore di oggi
Dura reazione
Pollari: «E’ un atto di giustizia»
dal commento di Galbiati
dall’articolo di M. Piccirilli
Nicolò Pollari, ex direttore del Sismi, esce salvo dal processo per il rapimento di Abu Omar. A mettere in salvo lui e il suo braccio destro, Marco Mancini, è stato il segreto di Stato, quel segreto che ha costretto i giudici a dire che non si poteva procedere contro il capo dei servizi militari. Sono invece stati condannati gli agenti della Cia coinvolti nel sequestro dell’imam. Dura reazione degli Stati Uniti che hanno parlato di «delusione» e il Pentagono prepara il ricorso in appello. [...].
Non luogo a procedere per l’esistenza del segreto di Stato per l’ex numero uno del Sismi Niccolò Pollari e l'ex funzionario Sismi Marco Mancini. Il giudice milanese Oscar Magi, al termine del processo per il sequestro dell'ex imam della moschea di via Jenner a Milano Abu Omar, ha disposto altresì la condanna dell'ex capo della stazione della Cia a Milano, Robert Seldon Lady, a otto anni di reclusione per sequestro di persona. «È un atto di giustizia - le poche parole che Niccolò Pollari concede al cronista - Se il segreto di Stato fosse stato svelato dagli organi preposti, sarebbe emerso senza ombre che non solo ero inno-
La legge che salva dal commento di G. Salvetti
cente ma anche contrario a qualsiasi azione illegale». Non più loquace con i suoi avvocati ai quali ha confidato alla notizia della sentenza :«Sono soddisfatto». Condannati anche altri 22 dei 26 ex agenti Cia imputati, tutti a 5 anni,mentre pertre diloro, fra i quali l'ex capo della stazione Cia di Roma, Jeff Castelli, è stato disposto il non luogo a procedere per l'immunità consolare. I due ex agenti del Sismi Pio Pompa e Luciano Seno sono stati invece condannati a tre anni di reclusione per favoreggiamento. La procura aveva chiesto per Pollari la condanna a 13 anni e 12 anni per Seldon Lady, per gli altri agenti erano state chieste condanne comprese fra i 10 e i 13 anni. [...].
Quelle condanne pesanti
Giannelli sul Corriere
Quali sono i confini del segreto di Stato
dal commento di Luca Fazzo
dal commento di Carlo Federico Grosso
La sicurezza dello Stato viene prima di tutto, aveva detto la Corte Costituzionale. E il tribunale di Milano si adegua: i vertici del Sismi - il servizio segreto militare oggi ribattezzato Aise - che da due anni sedevano sul banco degli imputati per il sequestro dell'imam estremista Abu Omar vengono prosciolti in blocco. Né Nicolò Pollari, ex direttore del servizio, né il suo capo del controspionaggio Marco Mancini, né gli altri 007 italiani accusati di avere collaborato con la Cia per far sparire Abu Omar dalla circolazione possono venire condannati. Nei loro confronti la sentenza pronunciata dal giudice Oscar Magi applica una clausola di proscioglimento che ben poche volte è risuonata in un'aula di giustizia dell'Italia repubblicana: "segreto di Stato". [...].
Gli agenti Cia sono stati condannati a pene pesanti per il sequestro di Abu Omar. Pollari, Mancini e tre altri funzionari del Sismi sono stati, invece, dichiarati non giudicabili a causa del segreto di Stato che copre la documentazione relativa all’eventuale ruolo esercitato nella vicenda. La ragione giuridica di questa decisione è individuabile nell’art. 202 codice di procedura penale, che stabilisce che «qualora per la definizione del processo risulti essenziale quanto è coperto dal segreto di Stato, il giudice dichiara non doversi procedere per l’esistenza del segreto».
Taglio basso
Il nuovo “sexgate” italiano diventa una parodia teatrale dall’articolo di Gabriella Sassone
Vuoi vedere che alla fine i veri extraterrestri siamo noi eterosessuali? In questi giorni non si parla d’altro. Da quando quegli energumeni dei viados-scaricatori di porto son venuti alla ribalta per il “Marrazzo Gate”, le trans di tutte le razze, di tutti i colori e di tutte le età hanno invaso canali tv, giornali e riviste. E adesso quelle più ironiche e colte si prendono la loro rivincita deridendo gli etero, stufe di essere etichettate come extraterrestri dalla stampache parla ormaidi “Pianeta trans”. Solo la mente “malata” e sempre in fibrillazione dell’intellettuale e artista transgender Klaus Mondrian (il primo a diffondere la cultura transgender insieme a Helena Velena già nel ’98, prima di Luxuria) poteva partorire l’istant-show ispirato all’ultimo sexgate italiano: “Natalì in casa Cupiello - Siamo tutti digitali e terrestri”, versione riveduta e scorretta alla maniera trans del classico “Natale in casa Cupiello”, ambientata a Transessuopoli, in una tranquilla famigliola transex. “A proposito di transgender:
Salvato dal segreto di stato. Solo per questo l'ex direttore del Sismi Niccolò Pollari e il suo vice Mario Mancini non devono rispondere di fronte alla legge del loro operato nella vicenda del rapimento di Abu Omar avvenuto a Milano il 17 febbraio 2003. Il giudice di Milano, Oscar Maggi, ha deliberato il non luogo a procedere per i due dirigenti dei servizi segreti in base all'articolo 202 del codice penale. Non luogo a procedere anche per per l'ex capo della Cia in Italia, Jeff Castelli, in quanto coperto da immunità diplomatica. Gli Stati Unitihanno espresso però «disappunto» per la condanna dei 26 ex agenti della Cia condannati [...].
non vuol dire né transessuale né travestito, maè unconcetto anarchicoche mira al superamento delle categorie sessuali, con la speranza che un giorno ci sia la fine dei sessi attraverso la rivoluzione a-sessuale”, ci tiene a spiegare innanzitutto Mondrian. “Tanto che noi non ci chiamiamo più transgender ma “No Gender” perchè non vogliamo essere né eterosessuali né gay, ma esseri liberi, senza un marchio sessuale. Il nostro motto è: “Diventa quello che già sei”. Anche Marrazzo in fondo è un “No Gender”, conclude Mondrian. Tornando allo show(horror?) cheha ideatocon ilgruppo di Drag-Queen battezzate le “TransAvanguardie”, debutterà tra due settimane al Gender, il fetish club più hot di Roma, in via Faleria, dove tutto può succedere. La storia? Alla vigilia di Natale, una tradizionalissima famiglia transessuale, composta da due trans con figlio trisessuale (Ninuccia) e nonna quadrigama, ex generale dell’esercito in pensione, viene sconvolta da uno scandalo sessuale senza precedenti. [...]. da Il Tempo
Più in generale si può rilevare che, nel nostro sistema giuridico, l’opposizione del segreto di Stato, confermata con atto motivato dal presidente del Consiglio, inibisce all’autorità giudiziaria l’acquisizione e l’utilizzazione, anche indiretta, delle notizie coperte dal segreto; non è in ogni caso precluso all’autorità giudiziaria di procedere in base ad elementi autonomi e indipendenti dagli atti coperti dal segreto. Ciò che è avvenuto nel processo a carico degli agenti Cia e dei responsabili dei servizi segreti italiani è, a questo punto, chiaro. Su determinati atti è stato opposto, e confermato dalla Presidenza del Consiglio, il segreto di Stato (come
si ricorderà, il segreto era stato confermato da ben due Presidenti, ed era stato ulteriormente avallato dalla Corte Costituzionale, chiamata a decidere su di un conflitto di attribuzioni con il governo sollevato dalla Procura di Milano). Cionondimeno, la Procura ha ritenuto di potere comunque insistere nella prospettiva accusatoria, confidando nelle prove desumibili da elementi diversi dai documenti secretati. Il giudice ha ritenuto che per la definizione del processo tali documenti fossero invece essenziali. Non conoscendo gli atti del processo, non sono in grado di dire se ha ragione il giudice o la Procura. [...].
La fotografia Ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Un bambino dà una banana a una senzatetto (Ansa)
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage
LA LETTERA Governo, scontro politico, alleanze e quel cammino da riprendere dall’editoriale di Piero Ostellino
Se, nel 1994, Berlusconi non fosse entrato in politi-ca, la «gioiosa macchina da guerra» di Occhetto avrebbe vinto le elezioni. Non è un merito da poco. Dovrebbero riconoscerglielo anche i postcomunisti. Che, se fossero andati allora al governo, non sarebbero approdati a un socialismo più democratico, anche se ancora pasticciato. E quando è finito in minoranza si è sempre riproposto come alternativa moderata e liberale. È un merito che la maggioranza degli italiani gli ha riconosciuto riportandolo al governo. Qualcuno dice più per debolezza dei suoi avversari che per forza propria; qualcun altro, per dabbenaggine degli elettori. Ma in democrazia — che piaccia o no — contano i voti. Al governo, ha gestito bene le «emergenze», la spazzatura in Campania, il terremoto in Abruzzo; in economia l’Italia ha retto meglio di altri Paesi la crisi finanziaria; in politica estera — anche se spesso ha ecceduto nell’at-
Il premier Silvio Berlusconi
tribuirsi meriti di mediatore mondiale che sarebbe stato difficile riconoscergli — ha intessuto eccellenti rapporti con due Paesi vitali per gli approvvigionamenti energetici dell’Italia, la Russia di Putin e la Libia di Gheddafi, nonché con quelli del Mediterraneo. Ha pagato, però, un prezzo, forse troppo alto, nel rapporto con Washington. È stato un «gestore di eventi» più che un uomo po-
Crocifisso nelle scuole Braccio di ferro inutile dal commento di G.E. Rusconi
Il crocifisso è un pezzo d’arredamento obbligatorio dell’aula scolastica, come la carta geografica d’Italia, la fotografia del Presidente o il busto di Cavour? Oppure è uno specifico segno religioso, diventato troppo potente e problematico per essere ridotto alla «tradizione nazionale degli italiani»? Di questi italiani che non hanno più idea di che cosa significhi redenzione, salvezza, peccato ma in compenso strapazzano «le radici cristiane»? I clericali si illudono se ritengono che lo spazio pubblico, che continuano ad evocare come legittimo luogo di espressione della religione, si mantiene con una dubbia difesa giuridica della presenza del crocifisso in aula. Per questo la sentenza della Corte europea di Strasburgo suscita le solite furibonde discussioni, anziché mettere in moto un confronto ragionato di posizioni. E
comportamenti coerenti. In termini giuridici la sentenza di Strasburgo è ineccepibile quando parla del «diritto dei genitori di educare i figli in linea con le loro convinzioni e con il diritto dei bambini alla libertà di religione». E’ un principio base di tutte le Costituzioni democratiche. Ma - si obietta - è esattamente quello che affermano anche i genitori cattolici che sostengono la necessità di esporre il crocifisso. In più per essi «la libertà di religione» comprende la manifestazione pubblica della loro fede, dei suoi segni e simboli. Scuola compresa. Il guaio è che ad essi non importa se questa esigenza entra in collisione con il principio su cui si fonda. E negano ad altri lo stesso diritto. Qui scatta un altro riflesso: il principio maggioritario, per cui l’esigenza dei dissenzienti o dei pochi rompiscatole (spesso considerati stravaganti o eccentrici) non viene riconosciuta o viene banalizzata. [...].
Picerno, idee low cost per promuovere il sito
litico con una «certa idea dell’Italia » da realizzare con forte determinazione; pubblicamente liberale, gliene manca la personale convinzione. Da ex uomo d’affari, tende a confondere il Consiglio dei ministri col Consiglio di amministrazione di una società della quale è il presidente; a premiare chi gli è «fedele » più di chi gli è (solo) «leale»; è insofferente di ogni ostacolo — compreso il costituziona-
le equilibrio dei poteri — alla propria volontà, non per inclinazione alla tirannia, ma per naturale vocazione monopolistica. Tre sono le riforme «promesse e non realizzate » che il Berlusconi liberale dovrebbe impegnarsi ora a portare avanti per dare un profilo diverso alla legislatura. Quella fiscale (tre aliquote: zero, 23 e 33 per cento) e un taglio progressivo dell’Irap; quella della pubblica amministrazione (riduzione della spesa e semplificazione legislativa); quella giudiziaria (separazione fra pubblico ministero — interprete del monopolio della legittima coercizione statuale —e il Giudice, garante dei diritti dell’Individuo). Finora questo spirito riformatore e liberale si è visto poco. Per molte ragioni e non solo per demerito del governo. Hanno pesato i ritardi culturali del Paese; le resistenze corporative e le vischiosità istituzionali; la crisi economica. Né il centrosinistra, una volta al governo, ne sarebbe immune. [...].
Economia ed etica Sorelle e non rivali dal commento di Guido Tabellini
Una delle questioni centrali affrontate nell'Enciclica papale Caritas in Veritate riguarda i rapporti tra etica ed economia. È il momento giusto per discuterne, anche perchéla crisifinanziariaha sollevato nuovi interrogativi proprio su questi aspetti. Talvolta si pensa che etica ed economia siano due mondi distinti e separati. Non è così. Non lo è innanzitutto con riferimento al metodo di analisi delle scienze economiche. In base a un popolare stereotipo, le scienze economiche si basano sul presupposto che gli individui massimizzano solo il benessere materiale e pensano solamente al profitto. In realtà il metodo dell'economia è l'"individualismo metodologico". Esso muove dalla premessa che i fenomeni economici e sociali vanno spiegati a partire dai comportamenti individuali. Per spiegare questi ultimi, dobbiamo pre-
supporre che l'individuo si comporti "in modo appropriato alla situazione". Cioè l'individualismo metodologico e il metodo dell'economia si basano sulla logica situazionale: spiego il comportamento spiegando la situazione. Ma "in modo appropriato alla situazione" non vuol dire massimizzare il benessere materiale. Al contrario, questo principio è compatibile con qualunque ipotesi sulle motivazioni individuali. In altre parole, non dobbiamo confondere l'individualismo con l'egoismo, così come l'altruismo non va confuso con il collettivismo. Economia ed etica non sono separate anche in un secondo senso, ancora più rilevante. Come è sottolineato da un'antica tradizione di pensiero liberale, il buon funzionamento di un'economia di mercato e di uno stato di diritto si basano anche su presupposti etici che devono essere condivisi e su un particolare sistema di valori. [...].
Riti e tradizioni: il Battesimo della Spina
Troppi simboli cristiani di Andrea Tornielli
un villaggio agli estremi confini dell’Impero romano? Ti pare giusto che io Caro Direttore, la sentenza della Corte debba riferirmi a quella di Strasburgo mi ha final- nascita ogni qual volta mente aperto gli occhi. spedisco un’email, scrivo L’Italia deve svegliarsi dal una lettera, pianifico una suo medioevale torpore e vacanza o leggo un giorimparare dalle avanguar- nale? Sopruso insoppordie europee. Diciamola tabile: son costretto a rifetutta: è l’ora di finirla con rirmi a Gesù ogni santo quest’Italietta cattolica, giorno e più volte al giorcon questo Paese di cam- no. L’Europa dovrebbe panili, con il frusciar di to- studiare un calendario venache pretesche e d’inge- ramente laico e condiviso, renze cardinalizie a ogni che faccia piazza pulita di queste convenzioni relipiè sospinto. Finalmente c’è un giu- giose di parte. Si potrebbe dice a Berlino che ricono- ricominciare a contare gli anni dalla sce l’inaufondaziodita violenne di Roza alla quama (ma i le sono stati laziali sasottoposti ranno fin dalla d’accorfondazione do?) o medello Stato glio invenunitario tare una generaziodata di ni di stupartenza denti, coex novo. stretti a inE poi, crociare vogliamo con lo parlare sguardo della dosvogliato, menica? Si quei due continua a pezzi di lechiamarla gno inchiocosì, vale a dati al mu- Crocifisso in restauro dire dies ro. È ora di Domini, liberarsi da giorno del questi fardelli del passato, la cristia- Signore, e sono costretti a nità è tramontata, la Re- festeggiarla tutti, anche i pubblica è laica, i cristiani non credenti, quando è ritengano i crocifissi in ca- saputo che in questo giorsa o in chiesa, non preten- no si ricorda la resurredano di imporli a scuola e zione del suddetto ebreo negli uffici in pubblici né marginale nato in Giudea tantomeno nelle aule di un paio di millenni fa. Pergiustizia dove vengono ché favorire quei cattolici (sempre meno), che usano giudicati i poveri cristi. La battaglia per la liber- di quel giorno per le loro tà dal giogo della religio- pratiche religiose di prene è però appena comin- cetto? Noi laici dovremmo ciata. Questo è soltanto ribellarci, e chiedere un primo, timido ma ne- all’Europa di istituire il ficessario passo. Te ne sug- ne settimana il martedì gerisco qualche altro. (non il mercoledì, sennò Non basterà abolire, come favoriamo quelli che vantu stesso hai ricordato, il no all’udienza del Papa), simbolo della Croce Rossa equidistante sia dalla dosu fondo bianco, ormai menica cristiana sia dal tradizionale emblema del- venerdì islamico e dal sale istituzioni ospedaliere. bato ebraico. Non parliaBisognerà porre la que- mo poi di feste quali il Nastione ormai irrinuncia- tale o la Pasqua, così bile, del computo del tem- smaccatamente cristiapo. Ti pare corretto che io, ne. Basta con l’ipocrisia di laico, sia costretto per trasformarle in feste dei un’assurda convenzione buoni sentimenti o della d’antan a calcolare gli an- primavera: si aboliscano. ni dalla data nascita di un E i cristiani che vogliono ebreo marginale e irrile- andare a messa si prendavante, venuto al mondo in no un giorno di ferie.
Fiori d’autunno nel parco del Pollino
da http://galloitalica.wordpress.com
da tracieloemandarini.blogspot.com/
danaturalmentepollino.com/
Nell’era in cui comuni europei creano servizi per cittadini usufruibili su cellulari, il sito del Comune di Picerno rimane molto mediocre. Forse è l’ora di sviluppare un sito che possa rappresentare un punto d’ingresso virtuale sul nostro territorio ed offrire servizi ai cittadini. Capisco che le casse comunali non sono ricche e quindi l’amministrazione deve saggiamente definire dove è più urgente intervenire e forse ritiene che una spesa per il sito web del Comune non è prioritaria. Se questa è la logica, e può essere condivisibile, vorrei suggerrire due modi di promuovere lo sviluppo del sito senza spese ingenti. [...].
Esplosione di devozione ed attaccamento filiale alla Madonna è il cosiddetto “Passaggio della Spina”, praticato il 25 Marzo e il Lunedì di Pasqua. E’ un rito propiziatorio, diffusosi a Baragiano intorno al XV sec. , sopravvivenza forse di antichi culti agresti , praticato all’inizio della primavera. Può avere origini albanesi oppure aver tratto modello dall’area pugliese (questa usanza si incontra a Barile- Ginestra-Maschito). "...Al contrario, resistono al tempo molti riti tradizionali, le feste patronali, la liturgia bizantina, culti popolari arborei (recentemente l'Anspi di Barile ha rivitalizzato "il passaggio della spina" "shkuar nga drizet" presso la seicentesca Chiesa agreste di Costantinopoli." [...].
Per chi credeva che l’autunno fosse una stagione “botanicamente” spenta, caratterizzata da prati opachi e priva di fiori, leggendo questo post forse dovrà ricredersi. Anch’io, che naturalista non sono, non avrei mai creduto di ritrovarmi di fronte a boschi pieni di vita floreale. Infatti nei boschi di cerri tra le foglie secche d’autunno, oggi il colore viola del colchino d’autunno spicca più di ogni altra cosa. Il colchino d’autunno (o meglio il bulbo) è usata sia dalla medicina popolare che da quella moderna per le loro proprietà antitumorali, analgesiche e antipiretiche. Tuttavia cosìconsumataè tossicaenocivasiapergli uominicheper gli animali. Nel parco è frequente e protetta.
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Energico messaggio sulla crisi Scoppia un caso ambientale
Lo scontro politico
Napolitano: «Basta scontri, le riforme devono nascere nella coesione»
Il Cavaliere affronta i quesiti posti da Repubblica, ma lo fa con Vespa
di ALBERTO SPAMPINATO
Ecco le risposte di Berlusconi «Non ho mai mirato al Quirinale, su Noemi tutte calunnie» Pd e Idv: «Lo dica davanti al Parlamento, non in tv» di MILENA DI MAURO
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IL DISEGNO DI LEGGE
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Intercettazioni, il Pdl apre alle modifiche ROMA – Il Pdl apre alla possibilità di modificare il disegno di legge Alfano in materia di intercettazioni telefoniche, che nella seconda metà di novembre dovrebbe riprendere il suo iter in commissione Giustizia al Senato. A confermare la disponibilità a «cambiamenti necessari» è stato il relatore del provvedimento, Roberto Centaro, intervenuto all’iniziativa della Federazione nazionale della stampa per la giornata europea 'Stand up for journalism' a favore della libertà di stampa. Tra le «criticità» segnalate dal relatore, «il problema delle sanzioni a ca-
rico del giornalista che pubblica notizie coperte da segreto, dal momento che il cronista è solo l’ultimo terminale della violazione», e «la possibilità di pubblicare solo per riassunto o contenuto alcuni atti non più coperti dal segreto». Inoltre, ha aggiunto Centaro, «si può definire meglio il presupposto dei gravi indizi di colpevolezza» come requisito necessario per procedere alle intercettazioni (si sarebbe parlato di “sufficienti indizi”) e si può discutere «sulle procedure d’urgenza alle quali sottoporre il giornalista che violi il segreto», immaginando
«un’Autorità di garanzia come soggetto terzo e imparziale, rispetto a stampa e magistrati, chiamata a decidere». L’importante, secondo il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Luca Palamara, «è trovare il giusto equilibrio tra la tutela delle indagini e quella della libertà di stampa». Per «modifiche radicali» al ddl ha sempre spinto la Federazione nazionale della stampa. «Se venissero meno le funzioni di garanzia democratica dei giornalisti, la convivenza civile sarebbe mutilata», ha detto il segretario Franco Siddi.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con Bruno Vespa nello studio della trasmissione “Porta a porta”
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LA CONSULTA
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E sulla giustizia il premier accelera di ANNA LAURA BUSSA ROMA – Non ci saranno sorprese nè colpi di mano. Se si dovesse individuare una soluzioneriguardoiprocessi delpremier,questasarà portata avanti «alla luce del sole». Nella riunione della Consulta Giustizia, il deputato del Pdl e legale del premier Niccolò Ghedini avrebbe tranquillizzato così i deputati dell’Udc Michele Vietti e Roberto Rao che chiedevano garanzie sul fatto che non ci sarebbero stati blitz di alcun genere per evitare che Berlusconi venga processato, in seguito alla bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta. E questa, spiegano alcuni dei partecipanti alla riunione, è la dimostrazione di quanto sia cambiata la strategia interna alla maggioranza sul fronte giustizia. È vero che si era pensato di introdurre la norma per ridurre i tempi di prescrizione (non calcolandogli atti interruttivi peri reati non gravissimi con pene fino a 10 anni) nei provvedimenti più vari come, ad esempio, il decreto per l’attuazione degli obblighi comunitari. Ma ora l’ordinedi scuderia, confermano, è quello di fare tutto alla luce del sole, coinvolgendo il più possibile gli alleati. Anche loro, insistono, dovranno condividere e sostenere eventuali progetti di riforma. Ed è per questo che, oltre all’ipotesi di rimettere mano alla prescrizione (anche quella che potrebbe intervenire nel caso di processi che “sforano” i sei anni), si starebbero studiando soluzioni alternative: da una modificaattuazione della Legge Pinto del 2001(quella cheprevedeva unrisarcimento in caso di processi troppo lunghi), alla possibilità di far celebrare solo a Roma i procedimenti per le più alte cariche dello Stato. Fini infatti non ha mai nascosto di non gradire l’ennesima riforma della prescrizione (la legge Cirielli era del 2005) che, così come si era pensato di formularla, avrebbe avuto una ricaduta su almeno 600mila processi. «Non mi farete mai litigare con il Colle» avrebbe ripetuto più volte a chi sollecitava un suo via libera. Ora però Berlusconi, confermano alcuni tecnici della giustizia, non vorrebbe più che quella per evitare i processi venisse conside-
VERSO LE REGIONALI Casini incontra Fini ma «le alleanze saranno un’eccezione alla regola» ROMA - Si sono visti intorno all’ora di pranzo fuori Montecitorio Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini, proprio alla vigilia dell’incontro tra il leader dell’Udc con il presidente del Consiglio. Ma fissa i suoi paletti: «Se Berlusconi – dice in sostanza – vuole utilizzare i centristi come sponda alle beghe interne con la Lega e An si sbaglia. Noi dialoghiamo con tutti. Ma sui temi che interessano alla gente». E anche di questo il leader centrista deve aver parlato nel faccia a faccia con il presidente della Camera. Tra Fini e Casini, dopo i mesi del gelo, sono ripresi i contatti: sanciti dalla partecipazione, a settembre, del presidente della Camera alle assiste centriste di Chianciano. Un dialogo che sta proseguendo, da allora, sui rapporti tra i due schieramenti ed i temi caldi del momento, come la riforma della giustizia, argomento che anche oggi sarebbe stato affrontato, insieme alle alleanze per le regionali. Poco prima il leader dell’Udc aveva spiegato agli amministratori provinciali la scelta di autonomia del partito. Ed alle resistenze che dal territorio sono venute, Casini, sondaggi alla mano, ha spiegato che la scelta, sofferta, ora sta dando frutti. Una linea diversa non offrirebbe maggiori opportunità, ma problemi. «Andremo soli e le alleanze saranno un’eccezione» – ha riaffermato il leader centrista - e «parlerò con Berlusconi del governo del mio paese, non mi interessano le beghe tra lui, Fini e Bossi».
Niccolò Ghedini
rata una sua “battaglia personale”. Fini e Bossi devono scendere in campo. E sembra che l’idea del Cavalieresia quella di sondareil terreno anche con il leader Udc Pier Ferdinando Casini che dovrebbe incontrare oggi. Casini, che ha già visto Fini, mette però le mani avanti rispondendo alla domanda se il suo partito siederà mai al tavolo per dialogare sulla riforma della Giustizia: «Noi – ribatte – vogliamo stare al tavolo per i cittadini, non per Berlusconi». Intanto un primo confronto Pdl-Udc potrebbe esserci sulla riforma elettorale del Csm. Maggioranza e centristi, infatti, si sarebbero trovati d’accordo sullanecessità didire basta allo strapotere delle correnti interne alla magistratura. Ma prima di mettere a punto una norma condivisa si sarebbe deciso di avviare un dialogo con l’Anm (magari attraverso incontri separati). L'idea poi sarebbe quella di puntare su un sistema elettorale del «voto trasferibile». In sintesi: se bastassero 1000 voti per essere eletto al Csm e un candidato ne prendesse 1.500, quei 500 in più potrebbero essere usati da un altro che, arrivato secondo, ne aveva raccolti solo 900. Dei 400 voti rimanenti ne potrebbe beneficiare chi si è piazzato terzo e così via. Il tutto a prescindere dalle correnti.
ROMA – E' vero, dice Giorgio Napolitano, ci sono «segnali incoraggianti di ripresa», ma non possiamo permetterci «facili ottimismi». Ancora non siamo fuori dalla crisi. Abbiamo un gran lavoro da fare «tutti insieme» con coesione: servono riforme non più rinviabili; credito bancario «intelligente, prudente, selettivo» alle imprese; sostegno a ricerca e Mezzogiorno. E soprattutto dobbiamo eliminare i contrasti troppo esasperati, la contrapposizione eccessiva dei punti di vista. Ne va del nostro futuro, e della possibilità di tornare presto ai livelli precedenti la gelata del 2008. È un fiume in piena, il presidente della Repubblica che parla al Quirinale ai nuovi cavalieri del lavoro, a un pubblico di imprenditori. Ad ascoltarlo ci sono anche i ministri Claudio Scajola e Altero Matteoli. Ed è proprio al mondo delle imprese, a imprenditori grandi, piccoli e piccolissimi, che Napolitano tende la mano con un esplicito apprezzamento per aver saputo tener botta «alla stretta della crisi globale» con «decisivi impulsi ed esempi di impegno a resistere, a non cedere, a non fermarsi, a rispondere con intelligenza, creatività e spirito competitivo». Certo, aggiunge, ci sono stati anche gli energici inNapolitano terventi di emergenza dei governi e delle istituzioni internazionali. Ma in Italia «molto ha contato la reattività delle imprese». Bisogna perciò annoverarle fra le risorse del paese da cogliere e valorizzare, fra «le potenzialità e le volontà su cui l'Italia può contare e far leva per andare avanti, per far crescere la propria unità, la propria coesione sociale, il proprio ruolo nel mondo». Quanto alle cose da fare, Napolitano dice che non c'è nulla da inventare. Sul ruolo del credito e delle banche, ha parlato pochi giorni fa il governatore Mario Draghi. «Faccio mio il suo giudizio positivo sulla tenuta del nostro sistema bancario e anche le sue raccomandazioni sul credito alle imprese». Ci sono riforme da fare nelle istituzioni internazionali. Ma ci sono anche «riforme e scelte da adottare finalmente in Italia se vogliamo risalire in tempi non troppo lunghi ai livelli precedenti la caduta del 2008-2009, e anche per imprimere alla nostra economia e alla nostra società quel dinamismo che sono venute perdendo da un decennio». Non sono discorsi astratti, avverte Napolitano, sono «preoccupazioni» basate sulla realtà che ci circonda: si sono ridotti consumi delle famiglie, è peggiorato il mercato del lavoro, tarda la ripresa degli investimenti». E sulla prospettiva pesano «i limiti persistenti nello sviluppo della ricerca», che è unelementochiave, eanchenellasottovalutazione del Mezzogiorno. Su questi temi, conclude fra gli applausi, «continuerò a richiamare tenacemente il paese e le forze che lo rappresentano alla necessità di una più serena e condivisa considerazione degli interessi in giuoco in questa complessa, cruciale fase storica».
di MICHELE GIUNTINI FIRENZE – Il ministro della Giustizia Angelino Alfano avvia le procedure per riaprire il carcere di massima di sicurezza dell’isola di Pianosa, chiuso da 11 anni, ma trova la «netta contrarietà» del collega Altero Matteoli, che annuncia di volersi battere «per evitare quello che mi sembra un marchiano errore»; e, da parte sua, il ministro dell’ ambiente Stefania Prestigiacomo rileva che «le esigenze carcerarie non possono entrare in conflitto con quelle ambientali» che l’isola, come l’Asinara, è un «gioiello della natura e va, semmai, valorizzata». Secondo le intenzioni del Guardasigilli, Pianosa dovrebbe ospitare 300 detenuti – dei 600 totali –attualmente sottoposti al regime del 41 bis. E intanto il ministro dell’Interno Roberto Maroni rivela che il Governo discute anche se riaprire il supercarcere dell’Asinara, ipotesi che però via Arenula non starebbe prendendo in considerazione. In proposito, il presidente della Sardegna, Ugo Cappellacci, dichiara il proprio no alla riapertura sottolineando che la regione non daràmai parere favorevole anche sulla base degli impegni presi in campagna elettorale. Su Pianosa la decisione del ministro Alfano è certa giacchè in una nota del dicastero si dice che «nel piano carceri del Governo sarà prevista la Alfano riapertura» e che «il Guardasigilli ha dato mandato al Dipartimento di polizia penitenziaria di avviare le procedure». «La scelta – si afferma dal ministero rientra nella individuazione di strutture che abbiano una vocazione specifica nella custodia dei detenuti al 41 bis. Il Governo andrà avanti nel contrasto alla mafia con il piano straordinario di lotta contro il crimine organizzato e non si farà intimidire da alcuna minaccia». Non sarà, comunque, una riapertura immediata: la struttura è di fatto in stato di abbandono, a parte un gruppo di detenuti in semilibertà del penitenziario di Porto Azzurro che vi lavorano di giorno per garantire la funzionalità degli impianti idraulici ed elettrici. Ecco perchè –secondo quanto si apprende in ambienti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – per far tornare in funzione Pianosa serviranno diversi mesi. La piena efficienza del carcere è condizione inderogabile. La riapertura è «una scelta senza senso» per Mario Tozzi, presidente dell’Arcipelago Toscano. «Riaprire il supercarcere a Pianosa è una decisione criticabile da ogni punto di vista: sociale e ambientale», ha dichiarato Tozzi che ha ribadito di essere pronto a incatenarsi «per dire no a questa follia». Critiche anche dalla Provincia di Livorno che aveva stanziato 5 milioni di euro per recuperare strutture da utilizzare come centri di ricerca ed educazione ambientale e che puntava a far insediare un presidio di 30 detenuti per un programma di reinserimento socio-lavorativo. Insomma, se Alfano non rivedrà la decisione, il paradiso ambientale di Pianosa tornerà ad essere l’isoladel diavolo con 300 dannati.
Sarebbe pronto a lasciare il partito l’imprenditore voluto alla Camera da Veltroni
Pd, Bersani pensa alle cariche ma perde Calearo
E Ghedini assicura «E’ tutto alla luce del sole»
di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Il «puzzle» delle cariche del partito è quasi concluso, ed ecco che per Bersani si apre quello delle candidature per le regionali di marzo. Dal giro dei colloqui di questa settimana con i possibili alleati sono arrivate richieste che vanno composte, e che si accompagnano alla rinuncia di alcuni governatori che hanno già fatto due mandati. Ma sul neosegretario, soddisfatto per aver «riavviato» il Pd a dieci giorni dalle primarie, cade la tegola Calearo: l’imprenditore vicentino, voluto alla Camera da Walter Veltroni, sarebbe pronto a lasciare il partito. Ieri Bersani ha incontrato Piero Fassino con il quale c'è stato un periodo di freddezza durante le primarie. Bersani ha ringraziato l’ultimo segretario dei
Proporrà a Franceschini la guida del gruppo Pierluigi Bersani
Ds che in questi giorni si è speso con i suoi contatti nel Pse e nell’Internazionale socialista per favorire la nomina di Massimo D’Alema ad Alto Responsabile Ue per la politica Estera. Sulle questioni interne il segretario ha ribadito l’intenzione di effettuare una «gestione plurale», con il coinvolgimento delle minoranze. A Dario Franceschini è stata proposta la guida del gruppo alla Camera, e, sia alla sua componente che a quella di Ignazio Marino, verrà proposto di assumere la responsabilità di qualche dipartimento nell’esecutivo del Pd. Per la presidenza del partito sembra sicuro il nome di Rosy Bindi (che verrebbe affiancata da due vice), anche se c'è il problema della doppia carica: Bindi è infatti vice presidente della Camera e il Codice Etico del Pd, adottato in epoca veltroniana, prevede all’articolo 3 l’incompatibilità tra cariche istituzionali e di partito. A difendere Bindi è scesa in campo Livia Turco, secondo la quale l’ex ministro «saprà svolgere benissimo il ruolo di garanzia» di presi-
dente del Pd non incompatibile con la vicepresidenza della Camera. E mentre Bersani mette a posto queste ultime caselle, si apre per lui il puzzle delle candidature per le regionali. E ancora prima, l’addio, dopo quello di Francesco Rutelli, dell’ex presidente di Federmeccanica Massimo Calearo, che vedeva nella proposta di Bersani «un ritorno al passato». «Chi se ne va senza avere provato neanche il menu, forse ha sbagliato ristorante», ribatte il coordinatore della mozione Bersani Filippo Penati. Quanto alle regionali, la prima posizione a essere messa in discussione, è stata quello di Mercedes Bresso in Piemonte: la sua testa è stata chiesta dall’Udc e dal rutelliano Lorenzo Dellai, che le preferiscono Sergio Chiamparino. Ieri è arrivato il «niet» del segretario regionale, il bersaniano Gianfranco Morgando, e di Filippo Penati: «La Bresso rimane la nostra candidata –ha detto- La posizione dell’Udc non è nuova ma è cominciato un percorso che ci auguriamo possa portare a forme di collaborazione».
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«Rispondono i fatti. Le mie condizioni di salute – a parte un fastidioso torcicollo ormai ROMA – «Non ho mai pensato di candidar- debellato e la scarlattina che ho avuto a fine mi alla presidenza della Repubblica. Come ottobre – sono infatti quelle che mi hanno molti ricorderanno, ho ripetutamente in- permesso di proseguire e completare sedidicato, a titolo di suggerimento, affinchè ci mesi di fittissimi impegni». E cioè: «Centosettanta incontri internadal Parlamento possa essere zionali, venticinque vertici compiuta la scelta migliore, multilaterali, nove vertici biun candidato che ritengo sia UNIONE EUROPEA laterali, ottanta conferenze il migliore in assoluto (Gianstampa, sessantasei consini Letta, nda)». Silvio Berlugli dei ministri, novantuno sconi continua a dispensare interventi e discorsi pubblici – attraverso le anticipazioni a braccio. Cosa avrei fatto, se del libro di Bruno Vespa non fossi stato ammalato?». “Donne di Cuori” per i tipi di Che non fosse «ricattabiMondadori – notizie che fanle», il premier lo aveva già no titolo. messo in chiaro – sempre nel Ma il conduttore di Porta a libro di Vespa – nei giorni Porta, non pago di dettare da scorsi. Adesso aggiunge di giorni la linea alle redazioni non aver «mai usato» servizi politiche, oggi si compiace di Esteri, la Polonia di sicurezza contro magiaver strappato al premier le strati, giornalisti o chicrisposte alle 10 domande che non vuole D’Alema chessia. il quotidiano “La Repubbli- «Ex comunista» «Non ho avuto alcuna relaca” pone dal tempo del Noezione con la signorina Noemi-gate al Cavaliere. BRUXELLES - Per la Polonia e «Berlusconi risponde di gli altri paesi europei dell’ex bloc- mi. Al riguardo si sono dette fatto a quasi tutte le doman- co sovietico «sarebbe un proble- e scritte soltanto calunnie», precisa dunque il premier de che gli erano state rivolte ma» avere un «ex comunista» circa la discussa sua frenei mesi scorsi da Repubbli- come ministro degli esteri euroca. Il presidente del Consi- peo. A dirlo è stato l’ambasciato- quentazione della diciottenne di Casoria. Quanto alla glio non ha ritenuto oppor- re polacco presso la Ue Jan escort barese Patrizia D’Adtuno un dialogo, sia pure me- Tombinski. Parole dure sfumate dario, Berlusconi spiega: diato, con il quotidiano ro- dal portavoce della rappresen«C'era una cena con molte mano. Ho quindi riformula- tanza permanente della Polonia persone organizzata dalle to alcune domande che erano presso la Ue: «La Polonia non si militanti di dei club “Forza state peraltro via via rilan- oppone ad alcuna candidatura, Silvio” e “Meno male che Silciate anche da esponenti compresa quella di D’Alema». vio c'è”», alla quale «all’ultidell’opposizione», si pavo- D’Alema mantiene intanto l’apmo momento si infilò anche neggia Vespa. Irritando così poggio del governo italiano. Tarantini con due sue ospioltremodo le opposizioni, che ti». al premier chiedono di riE i voli di stato per condurspondere in Parlamento e non – «in modo elusivo» e con «raro sprezzo re ospiti nelle sue residenze? «Io non ho mai per le istituzioni» – attraverso il libro del utilizzato “voli di Stato” in modo non lecito conduttore di Porta a Porta, salotto televi- – ribatte il premier -. Faccio altresì presente sivo di Vespa definito nel Palazzo “la terza che il mio gruppo dispone di ben cinque aerei che io posso utilizzare in qualunque moCamera”. Per iniziare, Berlusconi sgombra il cam- mento». Percorso quasi netto: Vespa ottiepo sulle illazioni circolate (anche negli ul- ne otto risposte su dieci alle domande de La timi giorni) sulle sue condizioni di salute. Repubblica.
Carcere di Pianosa Alfano contestato da Matteoli e Prestigiacomo
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Testimonianza di una mamma dal “Madonna delle Grazie”
La pandemia
«Nessun allarme in Pediatria I nostri figli sono tranquilli»
La procura di Roma ha aperto due fascicoli dopo le denunce dei parenti di Chantal Carleo e Maurizio Scavizzi
di PIERO QUARTO
C’è un’inchiesta sui due decessi ROMA - Sono morti ieri e oggi la procura di Roma ha aperto due fascicoli processuali per fare luce su quei due decessi per influenza A. L’obiettivo è sapere se ci siano state negligenze da parte del personale sanitario nei confronti di Chantal Carleo, 18 anni, già sofferente di fibrosi cistica morta all’ospedale Bambino Gesù, e del tecnico radiologo Maurizio Scavizzi di 58 anni, affetto da obesità, morto all’ospedale Spallanzani. Per il momento il pm Paolo D’Ovidio procede per omicidio colposo contro ignoti. A determinare l’apertura dei fascicoli sono state le denunce presentate alla polizia dai familiari delle due persone morte. In entrambe le azioni penali si lamentano difetti di assistenza e atteggiamenti negligenti da parte del personale sanitario nei confronti dei due pazienti. Sempre oggi il pm ha affidato ai medici legali l’incarico di eseguire le autopsie sulle due salme e non è escluso che, per integrare gli accertamenti autoptici, possano essere nominati anche un infettivologo ed un immunologo. Ma in merito alla morte di Chantal Carleo il direttore sanitario del Bambino Gesù Massimiliano Raponi ha precisato che «molto probabilmente la ragazza aveva contratto il virus dall’ esterno. Noi abbiamo escluso qualsiasi contatto all’interno del nostro ospedale». Nel Lazio intanto c’e una media di 27 ricoveri al giorno per influenza A, per un totale di 589 persone. E a Roma, nelle due ultime settimane, sono aumentati gli accessi giornalieri nei pronto soccorso così come i ricoveri di persone con sintomi influenzali. Attualmente negli ospedali romani sono 152 i pazienti ricoverati con influenza A accertata, di cui 112 adulti e 40 bambini. I dati sono forniti dalla Commissione per l’emergenza influenza A del Comune di Roma che non parla, però, di emergenza. Inoltre, nella Capitale, le ospedalizzazioni per sospetta influenza sono 75, di cui 57 adulti e 18 bambini. I pazienti in rianimazione, gli unici in serie condizioni, sono cinque, di cui tre bambini. Sul fronte vaccini, oggi il vicepresidente
Infermieri accompagnano un paziente su una barella
QUI POTENZA Le rassicurazioni dell’assessore regionale alla Sanità
«Siamo pronti ad affrontare un’eventuale epidemia» di ANNA MARIA CALABRESE
della Regione Lazio Esterino Montino ha fatto sapere che sono diverse decine di migliaia le persone già vaccinate nel Lazio contro il virus dell’influenza A, e ha annunciato che una parte dei cento mila vaccini messi a disposizione dal ministero l’altro ieri sera saranno forniti ai medici di fami-
Il sottosegretario Fazio
glia per cominciare a vaccinare la seconda categoria di persone a rischio, come gli adulti con patologie gravi, pur non avendo ancora ultimato le vaccinazioni per la prima categoria, come donne in gravidanza, bimbi a rischio e operatori sanitari. E per correre ai ripari e non rischiare di con-
trarre il virus i romani stanno facendo incetta di disinfettanti per le mani che non richiedono il risciacquo con acqua che ormai affollano i banconi delle farmacie, e di mascherine. Una precauzione pratica presa soprattutto per i più piccoli che frequentano le scuole.
IL PROGRAMMA DI FAZIO Pronte 5 mila dosi per fine novembre GARANTIRE il vaccino contro l'influenza A a tutte le Regioni attraverso un calendario certo di consegne che prevede la fornitura di 5 milioni di dosi entro fine novembre. Obiettivo: fare in modo che sul territorio si possa provvedere a vaccinare anche gli adulti fino a 65 anni con patologie croniche, ossia quella fascia di popolazione a rischio che fino a questo momento era necessariamente passata in secondo piano rispetto ai bambini e alle donne incinte. È questo il nocciolo dell’intesa tra governo e regioni per una gestione più ordinata della pandemia definita oggi. Un’intesa che è anche un impegno di fronte ai cittadini. E che prevede l’accordo anche sui centri di riferimento per il trattamento di forme di insufficienza respiratoria grave, con la metodica Ecmo, individuati con una procedura condivisa a livello regionale. Nei giorni scorsi la distribuzione dei vaccini, le quantità assegnate, l’organizzazione delle campagne vaccinali sono state al centro di polemiche, con qualche richiamo alle Regioni da parte del viceministro al Welfare, Ferruccio Fazio, qualche rimpallo di responsabilità tra le parti e parecchia confusione tra la gente comune. Un chiarimento era quindi necessario. Il punto della situazione è stato fatto nella conferenza Stato-Regioni questo pomeriggio. «Abbiamo raggiunto un’intesa che garantisce la distribuzione e la copertura dei vaccini contro l’influenza A a tutte le regioni», ha sintetizzato Fazio. Dello stesso tenore le dichiarazioni del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che ha parlato di «piano condiviso per assicurare a tutti le dotazioni di vaccino», annunciando la decisione di dare comunicazioni congiunte col governo per garantire la chiarezza ed evitare il panico.
QUI MATERA
POTENZA - «La macchina organizzativa è in moto. Siamo pronti ad affrontare l’eventuale pandemia del nuovo virus influenzale». Sono queste le parole dell’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza. «Non facciamo allarmismi – ha sottolineato – perché la situazione della Basilicata, al momento, è ottima, ma abbiamo attrezzato tutti i servizi, da quelli di base agli ospedali, per rispondere alle esigenze che, di volta in volta, si manifesteranno». E’ tutto scritto e approvato nel piano pandemico regionale che prende in considerazione tutti i possibili scenari, da quello certo del controllo, della profilassi e della vaccinazione a quello molto improbabile (ma che non si può escludere a priori) di un contagio diffuso della popolazione. All’Ospedale San Carlo di Potenza è previsto un «percorso preferenziale – commenta l’assessore –per garantire l’isolamento dei soggetti affetti dal virus A H1N1 e i diversi reparti sono attrezzati per rispondere a questa eventuale esigenza. La regola che, per il momento tutti, cittadini e operatori, devono avere presente è che sarà il medico di base a valutare e a chiedere il ricovero». Intanto, come previsto, sono partite da due giorni le vaccinazioni per immunizzare il personale sanitario e di assistenza dei servizi sanitari accreditati e delle strutture socio-sanitarie, il personale dei distretti sanitari e i medici di famiglia e i pediatri. All’Ospedale San Carlo, finora sono state vaccinate una ottantina di persone. Il primo è stato il dottor Carlo De Stefano, primario del reparto malattie infettive, mentre il secondo è stato il dottor Luigi Manzione, primario del reparto oncologico. Nessuno è obbligato, in nessuna delle fasi pandemiche, ma sono stati sensibilizzati alla vaccinazione i donatori di
sangue periodici, gli impiegati in settori importanti o di pubblica utilità, le persone appartenenti alle cosiddette “categorie a rischio”. «Pochi sanno – continua l’assessore Potenza – che il nostro ospedale dispone anche di particolari apparecchiature, in dotazione presso pochi centri in Italia, denominate in ambiente tecnico come Ecmo (extra corporeal membrane oxygenation), che sono in grado di sostituire la funzione respiratoria in quei pazienti che sviluppano gravi forme di broncopolmonite refrattarie a qualsiasi tipo trattamento, come nei casi di influenza da virus A». Una macchina finora poco nota al grande pubblico, ma che per cardiochirurghi e intensivisti è un’alleata di lungo corso già usata negli interventi a cuore fermo e nei trapianti. Una pompa che ossigena il sangue dopo averlo fatto uscire dal corpo del paziente con un polmone gravemente compromesso. Una respirazione extracorporea che si rende necessaria quando tutte le altre strade normalmente praticate non hanno dato gli esiti sperati. Un sistema che non cura, ma che consente di "comprare il tempo" in attesa che farmaci e medici possano agire. Al momento, la struttura ospedaliera regionale ha a disposizione quattro apparecchiature per la funzione respiratoria ed altrettanti posti letto «perfettamente attrezzati» ed ha costituito un gruppo di lavoro composto da cardiochirurghi, perfusionisti e infettivologi. «La disponibilità di apparecchiature all'avanguardia – conclude l’assessore - consentirà ai cittadini lucani di fronteggiare un’eventuale pandemia influenzale con maggior tranquillità. Molte persone tendono a “scappare” dalla nostra regione, pensando di ricevere migliori cure altrove. Noi, nel nostro piccolo, stiamo diventando un centro di eccellenza».
Aumentano gli accesi al pronto soccorso di ANTONELLA CIERVO MATERA -Un incremento del 5 per cento negli accessi al Pronto soccorso di Matera , nel periodo compresa fra l’1 ottobre e il 4 novembre. Nello stesso periodo delloscorso anno gli accessi erano stati 2860, nel 2009, invece 3042. Lo conferma il direttore, Carmine Sinno che, però, tiene a precisare: «Non è detto che si tratti di un effetto della psicosi da influenza. Non possiamo trascurare l’incremento degli accessi, ma credo che l’aumento vero sia previsto a dicembre, in coincidenza con l’arrivo dell’influenza tradizionale». Il timore di aver contratto l’influenza suina, sta inducendo già in questi giorni, i materani a telefonare al Pronto soccorso per chiedere chiarimenti. Tra le domande più frequenti, conferma il dottor Sinno c’è quella che riguarda il test di verifica. «Chiedono se si tratta di una prova alla quale si devono sottoporre tutti. Si tratta, invece, di una misura che riguarda casi particolari e i soggetti gravi ricoverati». Contro il rischio di “affollamento” nel reparto di Medicina d'urgenza, è necessario chiarire che i sintomi fra i due tipi di influenza sono molto simili e dunque, per evitare equivoci, è necessario innanzitutto rivolgersi al medico di famiglia cui spetta il compito di valutare la casistica e procedere secondo il protocollo messo a punto e perfezionato ulteriormente in questi giorni, grazie al Piano aziendale della Pandemia della Asm che è consultabile anche sul sito www.asmbasilicata.it. Il documento si articola in quattro parti: nella prima è definita l’organizzazione
relativa al piano vaccinale da attuare per garantire la copertura immunologica alle categorie di persone che svolgono servizi di pubblica utilità, oltre ai soggetti a rischio. Nella seconda sono previste le misure da adottare in caso di massiccio afflusso dipazienti in ospedale, per garantire la corretta gestione dei flussi sia al Pronto Soccorso sia presso i reparti di degenza. La terza è inerente alla gestione dei pazienti con influenza da virus A(H1N1), ricoverati con sindromi gravi e complicate. La quarta riguarda la gestione della sindrome influenzale da parte del medico di medicina generale, pediatra di libera scelta e medico di continuità assistenziale. Sotto il profilo pratico, i medici di base stanno già sottoponendo ai loro assistiti il modulo informativo e di consenso in cui si leggono, tra l’altro, le informazioni relative al vaccino Focetria che «stimola le difese naturali dell'organismo, rendendole pronte nel caso di esposizione al virus pandemico. Quando una persona viene vaccinata - si legge ancora - riceve con una iniezione alcune proteine del virus che non possono causare l’influenza, ma sono in grado di promuovere la formazione di anticorpi.Oltre alle proteine del virus, il vaccino contiene un adiuvante cioèun compostoin grado di favorire una risposta più efficace». Infine si chiede che l’assistito, dichiarando di aver ottenuto e fornito corrette informazioni, esprima il proprio assenso o dissenso all’esecuzione della vaccinazione. I primi antivirali, per i soggetti a rischio, verranno somministrati a partire dal 9 novembre.
L’ingresso dell’Ospedale Madonna delle Grazie
mente le normali precauzioni che si devono prendere in casi come questo. Si faceva in passato e si fa ancora adesso. Lo voglio dire con forza perchè credo vada fatta chiarezza, non si può pensare uscendo da quest’Ospedale che non ci si può avvicinare a qualcuno o ci sono pericoli di qualcosa. E’ tutto troppo esagerato, esasperato. Bisogna darsi un limite ed una tregua. Io sono qui con mia figlia e stiamo bene». E’ accorato, partecipato, difficile da frenare l’intervento della signora Ferraroni che racconta uno stato d’animo, che sottolinea come molto spesso la cattiva informazione su una malat-
tia possa scatenare reazioni che risultano, alla fine, quantomeno esagerate. La signora Ferraroni spiega: «non voglio che si creda ad una situazione di panico, allarme, preoccupazione in questo reparto quando tutto questo non esiste. Noi stiamo all’interno e lo viviamo giorno per giorno con i nostri figli, certo non è la situazione ideale ma i bambini stanno bene e vengono curati. E’ questo il messaggio importante che deve passare. Non possiamo farci prendere da ciò che non esiste». p.quarto@luedi.it
Migliorano le condizioni del piccolo di Bernalda
Trasferito a Potenza il malato “sospetto” di FABIO SIRAGO MATERA - Un solo caso sospetto del virus A -H1N1 nel presidio ospedaliero unificato (Tinchi, Policoro e Stigliano) dell’Asm, trasferito al San Carlo di Potenza. Lo ha sottolineato il direttore sanitario, il dottor Gaetano Annese, specificando che si tratta di un adulto. Negli ultimi giorni, inoltre, si registra un aumento del 30 per cento delli accessi al pronto soccorso. «Le persone colpite da influenza che necessitano ricovero ospedaliero saranno accompagnate nell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. – ha affermato il dottor Annese – L’ondata vera e propria di influenza non è arrivata ma inviterei ad evitare allarmismi». Un ragazzo di 12 anni ha, invece, contratto a Pisticci il virus A-H1N1. Migliorano, intanto, le condizioni del piccolo bernaldese ricoverato per influenza di tipo A1. Una notizia che fa ritornare il sorriso. Già ieri, tra le pagine del Quotidiano, per tranquillizzare la popolazione e per far tacere le voci, dicemmo che il piccolo che frequenta la classe terza della scuola primaria di Bernalda sta bene e la terapia sta agendo così come prevista dall’equipe medico di Matera. Ecco, questa notizia serve appunto per non alimentare nessuna forma di allarmismo, e la conferma giunge da alcuni genitori che di fatto, quelli con i quali abbiamo preso contatti e che avevano i loro figli all’interno della classe del piccolo ricoverato, stanno bene e la febbre che ha colpito anche i loro bambini, continua a scendere fino a scomparire. Inoltre, sempre per dare un messaggio positivo e di as-
Medici a lavoro in un pronto soccorso
senza di pericoli possiamo dire che la scuola primaria è rimasta aperta anche ieri e così nei prossimi giorni. Una notizia che abbiamo appreso direttamente dalle parole del Dirigente scolastico della scuola primaria bernaldese, Maria Saveria Veltri, la quale, nella precedente intervista, ci ha confermato il caso ribadendo che la scuola ha fatto tutto quanto era previsto dalle circolari. Dalla dottoressa Veltri abbiamo appreso anche delle misure di igiene personale che sono entrate in vigore, «le cinque regole da seguire», che appunto vedono i bambini delle elementari muniti di sapone e di rotoli di carta per asciugarsi. Una misura questa che di fatto va a garantire una maggiore efficienza nel combattere questa nuova forma di influenza. Sempre in merito all’influenza
A riportiamo alcuni dati del Ministero della Salute aggiornati al 4 novembre che parlano di: «Percentuale delle vittime correlate all’influenza A che è dello 0,002 per cento dei malati contro lo 0,2 per cento dei decessi correlati alla normale influenza, cioè 100 volte inferiore». Notizia questa che da un lato ci fa tirare un sospiro di sollievo rispetto alla grande paura che era stata diffusa inizialmente ma dall’altro di certo ci rammarica per le vittime che fino ad oggi non hanno superato questa nuova patologia. Un messaggio questo, del Ministero della Salute, consultabile sul sito dello stesso in cui ci sono molte notizie utili, che si è voluto portare per dare informazione alla gente in modo da non seguire voci inventate o trasformate solo per fare più notizia.
Tra le scuole di Matera
Assenze in aumento Non c’è allerta MATERA - Nessun allarme, qualche caso di assenze numerose in alcune classi ma pochi problemi al momento nel mondo della scuola materana per i problemi legati all’influenza H1N1 che ha un tasso di trasmissibilità molto elevato. «Non ci risultano casi e neanche di classi che sono state decimate da un allarme o da una situazione generale di influenza. Al momento non abbiamo comunicazioni particolari» fanno sapere dalla segreteria del direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, «abbiamo girato alle singole scuole la richiesta degli elenchi del personale per provvedere poi eventualmente alle vaccinazioni». Insomma notizie ed interventi di servizio che escludono in alcun modo sia casi di pandemia sia l’accelerazione di una vera e propria psicosi anche se poi alcune classi decimate dalle assenze nell’intero perimetro provinciale ci sarebbero ma sono casi limitati come conferma Patrizia Di Franco dirigente della scuola elementare Minozzi: «stiamo procedendo al monitoraggio che ci è stato richiesto dall’ufficio scolastico provinciale, al momento posso dire in modo parziale che su 12 classi solo in 2 si registra una diminuzione della presenza degli alunni in materia alquanto consistente. Per quanto riguarda il personale sono pochissimi gli insegnanti che si sono assentati per l’influenza, un paio di casi». Gli accorgimenti adottati all’interno delle scuole rimangono sempre gli stessi ma i motivi di preoccupazione e di allarme in realtà non ci sono e il regolare corso delle lezioni, fortunatamente, non sembra esserne particolarmente condizionato. p. q.
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I familiari accusano il Bambin Gesù di non aver preso le misure necessarie
«NON CREDO sia giusto fare allarmismo, sono una mamma che è in Ospedale con la figlia che ha la broncopolmonite per una forma virale, ma qui non c’è alcun allarme, alcuna preoccupazione. Non c’è nessuno in rianimazione, ci sono solo dei bambini con una forma influenzale aggressiva, vi chiedo di fare chiarezza». La richiesta appello ci arriva dalla signora Rossella Ferraroni che da qualche giorno sta accanto alla figlia di 8 anni nel reparto di Pediatria dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, insieme ad altre mamme nella stessa situazione tra cui anche quella del bambino di Bernalda colpito dall’unico caso accertato in quel reparto di influenza H1N1: «il bambino è in Ospedale con una broncopolmonite, ha avuto ossigeno come si fa in questi casi. E’ tutto assolutamente normale, stiamo bene e non c’è nessuno in rianimazione. Ho incontrato nel corridoio la mamma di questo bambino che mi ha confermato che il figlio sta meglio. Io sono arrivata qui d’urgenza qualche giorno fa per questa forma virale di mia figlia, so che c’è una broncopolmonite. Poi capiremo meglio, ma si tratta comunque di un’influenza più aggressiva rispetto al passato». Niente di più. Una testimonianza che cerca di abbassare i toni e le preoccupazioni. «E’ tutto tranquillo nel reparto, non ci sono allarmi, preoccupazioni, non ci sono blindature di sorta ma semplice-
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Venerdì 6 novembre 2009
Primo piano 11
Venerdì 6 novembre 2009
Oggi e domani il convegno ad Avigliano
Ieri e oggi
Le tre anime di Verrastro: fede, cultura politica
Cominciano le giornate del ricordo dedicate a Vincenzo Verrastro a 90 anni dalla nascita e 5 dalla morte
di LUCIO TUFANO 1976: “Alcuni operai vogliono imporre la loro volontà e costringerci a fare quanto è nel loro interesse, senza tener conto delle esigenze generali. Assecondarli nella loro volontà c'è da consumare somme ingenti di danaro per impieghi di carattere esclusivamente assistenziale. Questo non è possibile, senza tradire la nostra responsabilità. Intanto c'è il consenso pieno dei sindacati, la nostra posizione è difficile… I finanziamenti che vengono reclamati, con la violenza, l'occupazione di comuni, la preoccupazione di essere debole dinanzi alla situazione e di decidere con pregiudizio del vigore amministrativo nel quale io sempre credo”. Gli alberi genealogici hanno perduto le loro foglie, i loro rami più robusti. Qualcosa ha insidiato le radici, si è inquinato l'humus della brughiera dei partiti. Occorre un'inchiesta ecologica sulla sempre più decisa e definitiva scomparsa di alcuni esemplari di razza, i gattopardi e blasonati uomini della politica. Eppure in ogni organizzazione, dai remotissimi modelli di comunità israelite, calviniste e cristiane, gli “anziani” hanno rappresentato i membri laici di consigli presbiteriali e dei concistori che si prendevano cura del culto, del mantenimento della disciplina e dell'amministrazione. “Anziani” erano detti quei funzionari che nel comune popolare avevano il compito di consigliare ed assistere il podestà. In Israele erano rappresentanti ufficiali presso le autorità. Con le diaspore costituirono la gerusia, che
amministrava la comunità, e divennero parte fondamentale del Sinedrio. Dopo la rivoluzione francese, costituirono la camera alta ovvero il Consiglio degli anziani. Gli attuali organismi che si chiamano ancora partiti, alvei di militanze discontinue, ballerine e volubili, ribalde e confusionarie, ove non scorre nessuna linfa democratica o dialettica, dovrebbero prevedere negli statuti un ruolo essenziale per i capi storici, per quei carismi che non cesseranno mai di essere carismi, i padri pugnalati dai figli cresciuti nelle loro ombre. Congiure generazionali che cementano alleanze per parricidi di brutale lucidità. Verrastro fu un antesignano, uno che custodì finché potè un patrimonio, quello della Dc lucana, una storia che ha le sue luci e le sue ombre, e che affondava le sue radici in quel potere millenario che è quello della Chiesa cattolica. Perciò fu anche un errore quello di chi non potè né volle, a suo tempo, apprezzare gli uomini a causa dello sciovinismo di bandiera, di partito o di corrente. Un partito è grande se sa utilizzare i suoi uomini migliori, dando loro ancora voce ed autorità; è debole se li allontana e li emargina. Il rinnovamento a parole, o come nevrosi, porta alla perdita della memoria storica e dà spazio solo agli opportunisti ed ai furbi. Hanno dimestichezza con il potere, ne conoscono le insidie, mostrano comprensione per ogni destinatario di sventura, sono provati dalle amarezze e
L’antesignano
«Custodì il patrimonio della Dc»
non abboccano facilmente alle lusinghe degli adulatori, conoscono l'ebbrezza del successo, ma anche lo smarrimento delle umiliazioni e della disfatta. Non c'è giovane affermato nella politica, che non trovi, attraverso l'incontro con qualcuno dei maestri, le ragioni della sua formazione e della sua più spedita carriera, sempre che non si tratti di un padrino mafioso, il presunto notabile, o di un allievo furbo, avido e figlio di puttana. Casi di siffatta negatività ve ne sono a iosa, sia perché mancano uomini di età più avanzata, e perché quando non ci sono maestri, non possono esservi neppure gli allievi. Per questi partiti, quelli nati alla chetichella, non ci sarà mai un domani. In una occasione congressuale (1974), insoddisfatto per quello che avrebbe voluto dire a ragione del breve tempo, rimase compiaciuto per il riconoscimento da parte dei giovani del suo ruolo di “maestro” e per quella sua zelante interpretazione della presenza cristiana nella vita politica. Poiché aiutava la gente nella ricerca del lavoro, si guadagnò l'epiteto di “grande collocatore” per la massa dei giovani che riusciva ad inserire nell'Ospedale, al “Don Uva”, negli uffici e dovunque si presentava la possibilità di far lavorare la gente. Ciò nonostante si lamentava di una società dove sin da allora non andavano avanti i più meritevoli o i più bisognosi, bensì i più assillanti, i più violenti, i più forti: “A che vale la volontà di affermare i valori di onestà, solidarietà cristiana in una società impastata di egoismo e di violenza?” È così che man mano siamo giunti in una fase del più disastroso degrado della funzione politica, svilita in quella della sola gestione amministrativa, fra l'altro più che ben retribuita, “incapace di proporre progetti e di realizzare riforme di sistema, ben sapendo come senza una propria etica la politica non esiste”. Lo si afferma anche nel libro «La volpe e il leone» di Marco Follini; lo sostiene anche Mario Restaino nel suo.
Nel passato, quando i partiti si occupavano di principì ideali e della crescita economica e sociale della gente, gli uomini politici facenti parte della classe dirigente “agivano sulla base di profonde convinzioni sia da parte delle maggioranze che delle minoranze. Poi, a partire dagli anni '80, si ebbe un acuto fenomeno di degenerazione. Il Paese fu destinatario di un processo violento “odiosamente moralistico” nei confronti di una gran parte della politica dei corrotti. Tangentopoli annientò i partiti che nonostante tutto, svolgevano i loro congressi sulla base di regole come il divieto del cumulo di cariche, la incompatibilità tra cariche di partito e ruoli di governo o istituzionali, militanze molto meno remunerative e sacrosantemente considerate, dibattiti aspri e costruttivi, contrasti e unanimismi, con leader di valore e carisma. Siamo grati alla dott.ssa Valeria Verrastro per aver lavorato alla pubblicazione di un libro che ci dà chiara e netta la figura del Presidente Verrastro, forse, fino a qualche tempo fa avviluppata nelle nebbie di una era dominata dalla preponderanza dc, dalla “dittatura di una maggioranza” che per decenni ha deciso il destino delle famiglie, del territorio, delle città e gestito in maniera perpetua il potere locale e nazionale, con la guida di un leader potentino, dotato di un carisma quasi mistico. Una era che ho definito della tirannide dei gelsomini, una tirannide felpata, e per certi aspetti anche piena di stimoli, di dibattiti, di vivacità democratica e di speranze per l'avvenire. Chi era Verrastro, uomo, democristiano e presidente? Leggendo il personale resoconto lasciatoci e così religiosamente fatto pubblicare dalla figlia, si ricava il ritratto di un uomo dalla forte tempra, dal carattere fermo, dalla convinta fede religiosa, dalla spiccata sensibilità e dalla rara moralità pubblica e privata, doti che oggi difficilmente si riscontrano negli uomini pubblici. Gli stati d'animo, le inquietudini, i tormenti, le delusioni, le ama-
Foto d’epoca di Vincenzo Verrastro
COMUNICATI
Il ricordo di Coviello (Udc)
«Un esempio per i giovani» SONO TANTI i politici, gli amministratori e gli studiosi che, fra oggi e domani, cercheranno di disegnare un ritratto vero di Vincenzo Verrastro, uno dei politici più famosi dell’ultimo cinquantennio in Basilicata. Ieri però solo un amministratore ha diffuso un comunicato per presentare e ricordare Verrastro. Si tratta del consigliere dell’Udc al Comune di Avigliano Francesco Coviello. Il commento di Coviello è in occasione delle “Giornate in ricordo di Vincenzo Verrastro”, a novant’anni dalla nascita e a cinque dalla scomparsa del primo presidente della Regione Basilicata. Dal suo comunicato emerge una grande ammirazione nei confronti del politico lucano. Coviello ne sottolinea «le
rezze, la dialettica a volte aspra, tra le aspirazioni ed i risultati concreti, come scrive Giampaolo D'Andrea: “sullo sfondo di quella categoria del «non appagamento», evocata da Aldo Moro; le sue analisi profonde con cui si soffermava puntigliosamente sugli aspetti particolari, con la sua oratoria tonda - la si definisce - trascinante, non scevra di figure retoriche, di cui spesso l'insegnante
doti umane, politiche e culturali». Coviello esprime «il suo più vivo apprezzamento all’amministrazione comunale di Avigliano per aver voluto promuovere una duegiorni di iniziative dedicate alla figura di Verrastro». «Una figura di alto profilo, eticamente e moralmente corretta - afferma l’esponente dell’amministrazione municipale di Avigliano - caratterizzata da un profondo senso delle istituzioni, da un costante impegno politico e da una forte ispirazione cattolica, alla quale l’Udc si ispira, sentendo suoi i valori e gli ideali incarnati da Verrastro». Il panegirico di Coviello ricorda soprattutto «l’alta caratura morale, l’atteggiamento di apertura verso gli altri, la forte ispirazione etica e spirituale,
l’abnegazione al bene comune e l’attaccamento ai valori del cattolicesimo democratico e del riformismo, di cui Verrastro era tra i più degni rappresentanti». «L’insegnamento di Verrastro - aggiunge il consigliere comunale dell’Udc - deve essere da esempio sia nell'agire politico e istituzionale di chi
di lettere decorava il suo discorso politico. Va fatto salvo tutto quello che è stato detto nella presentazione del libro, la sua onestà intellettuale e la fatica per evitare contraddizioni, in omaggio ad un equilibrio difficile e delicato. Il suo dolore per la tragedia di via Gradoli con il rapimento dell'amico Moro, il 19 marzo 1978. La quotidiana costruzione, dal nulla, dell'Ente del
quale è stato il primo presidente; la sua sensibile capacità di affrontare e discutere piani e contropiani dello sviluppo, da quello del Comitato Colombo, D'Aragona e Rossi Doria, presso la Camera di Commercio, a quello del Comitato per la Programmazione con il sen. Scardaccione, alle ipotesi di assetto del territorio, ai progetti addizionali, a quelli di Leonardo Cuoco, la collaborazione di Pa-
Il busto che si trova davanti alla Regione Basilicata
amministra la cosa pubblica sia per le nuove generazioni». «Per quanti come noi spiega Coviello - anche nelle prossime ed imminenti elezioni saranno chiamati a rivestire ruoli ed incarichi istituzionali nelle varie sedi, diventa importante seguire e mettere in pratica il modello tramandato da Verrastro», conclude.
squale Saraceno; la politica di sviluppo, la politica del credito alle imprese, la Cassa del Mezzogiorno. Nel 1978: col passare dei giorni sempre più la DC si isolava e si immiseriva nei suoi ideologici e lambiccanti rifiuti alla proposta morotea, e i comunisti invece crescevano proprio per la loro volontà di privilegiare senza mezzi termini, i bisogni del paese e dunque di «compromettere» il più
largamente possibile tutte le forze politiche disposte ad affrontare e a risolvere quei bisogni. Era la strategia del “compromesso storico” a rivelarsi vittoriosa e feconda. L'on. Moro stava battendo le cieche resistenze dei vecchi e nuovi “dorotei”, ed era il singolare richiamo religioso alla DC genuinamente e strumentalmente vissuto, che ceti sostanzialmente parassitari si erano raccolti attorno ad una ossatura di avanguardia composta da coltivatori, ceti medi e operai, da un elettorato moderato e dalla vigile presenza della Chiesa. Bisognava scegliere per le più vaste masse di lavoratori e se ne erano accorti gli stessi “dorotei”. Qui li aveva attesi Moro. La sinistra aveva finito con l'interpretare - in tutta l'ampiezza e la profondità - l'egemonia della classe operaia. Martinazzoli si affacciava all'orizzonte del governo. È questo il vero dibattito, una di quelle occasioni, in cui occorre indagare capillarmente sul ruolo giocato dal potere in una realtà meridionale. Vi è chi si compiace di ricordare a tutti come nacque il “doroteismo”. Più di una filosofia di vita fu una corrente egemone della Democrazia Cristiana, una corrente anticomunista ed anti “compromesso storico in contrasto alla corrente di base” che non faceva misteri delle possibili aperture all'allora Partito Comunista. Il “doroteismo” non è stato solo una modalità dell'inossidabile declinazione del potere, bensì uno smalto ottenuto da quel far “diga al comunismo” che diede alla DC cinquant'anni di potere in Italia. Fenomeni di mandarinato hanno imperversato instancabilmente: l'homo do-
roteus come uomo di potere è stato sempre presente, e secondo la filosofia di qualche dc, ha ottemperato alle due esigenze dell'ubiquità e del presenzialismo, in quei luoghi dell'anima pubblica nell'orto della politicità eterna ed immutabile, eterna come il bene (mai come il male), come la faccia gommosa e contrita, ìlare e grintosa, altera e patetica, affettuosa e cinica di chi, con tale maschera, veniva e viene dopo, anche molto dopo, chiamato ad incarnare i destini collettivi. Ora il “doroteismo” ha dismesso i doppipetti scuri e le grisaglie dai grandi risvolti, oggi si è trattato e si tratta di semplici “unti” alla mano, “sempre meno forzosamente democratici, sempre più o meno accostati a quell'andazzo ipocrita o trasandato dei finti santi, anzi ormai con la caduta del sistema preferenziale, appaiono velati, come “stele” del potere perpetuo, da una sorta di “doroteismo” indegno o straccione, giacché il cattocomunismo li ha ereticalizzati senza laicizzarli. Eccoli che intervengono dovunque, quasi come fossero svegliati da sonnacchiosa reazione-abulica, confortata da vistosissime indennità, alla immane fatica dell'amministrare, con
Verrastro nei corridoi della Provincia
Tante le testimonianze: Gennaro Claps (al consiglio comunale di Avigliano), Nicola Lapenta (Alla Provincia di Potenza il consigliere, il presidente e il segretario provinciale della Democrazia cristiana), Antonio Boccia (Al Senato della Repubblica), Gerardo Coviello (Il progetto di sviluppo regionale e il territorio di Avigliano), Umberto Ranieri (L’esperienza della solidarietà nazionale alla Regione Basilicata), Vincenzo Viti (Il meridionalismo) e Vito De Filippo (Alla Regione Basilicata). Le conclusioni - poteva essere altrimenti? - del senatore a vita Emilio Colombo. Prima del convegno di domani sera, alle 15.30, nel larghetto antistante la villa comunale una cerimonia per intitolare il viale a Verrastro. Gli verrà dedicato anche un monumento. L’intera manifestazione è stata spon-
sofferenza impressa nella faccia, gli occhi semichiusi nel proferire discorsi di convinzione radicata, le ciglia sollevate come di chi è stato chiamato ad assumere ruoli che volentieri lascerebbe ad altri, e sente il peso delle pene altrui, o con la frenetica elettrizzata azione di chi è stato predestinato ad assumersi il carico e la responsabilità di “timoniere” di una regione difficile. Perciò tutto ciò che riguarda il giusto sarcasmo o l'ironia nei loro confronti sarebbe nevrosi, frutto di comportamenti antievangelici. Il denaro come calcare, come ruggine che logora i gangli dell'istituzione, che paralizza le articolazioni ed i nervi dell'organismo amministrativo-programmatico e politico, quindi democratico. Non credo che con Verrastro Presidente si sarebbe potuta verificare l'applicazione integrale di leggi Bassaniane per ruoli e figure mai esistite nel nostro ordinamento amministrativo, nella storia e nella nostra cultura del pubblico impiego, quelli dei managers, dei direttori generali, pagati lautamente, ruoli e figure forse adatte per i ministeri importanti, per il Quirinale, per Montecitorio e per Regioni floride, ad
Il rigore
Con lui non ci sarebbero stati manager
economia forte come la Lombardia. Qui occorre ricordare il rigore amministrativo, e la sobrietà nella spesa come prassi di un Presidente che proveniva da una condizione e da una comunità esemplari per la tenacia nel lavoro, per la educazione e la sobrietà e per la virtù trasmessagli dai genitori e dall'ambiente popolare. Occorre stabilire la differenza tra il politico che si avvale di sue peculiarità etniche, di carattere, di tenacia nel lavoro, di scaltrezza, cultura ed esperienza, che crede in Dio, da chi ha la stessa energia, e che non crede in Dio. Nel primo può darsi che l'ambizione, l'egoismo, l'avidità di diventare sempre più ricco, l'opportunismo vengano frenati da questo voler o dovere comportarsi in obbedienza e rispetto a certi principi, nel secondo invece non vi è freno, né moderazione; il potere diverrà l'unico scopo della sua esistenza, la focalizzazione dei suoi obiettivi, il nesso tra furbizia e strategia, la sua unica ragione di esistenza. Il potere è diventato “podere”, patrimonio di famiglia, i padri non passano più dal notaio per lasciare l'eredità ai figli: basta candidarli. Si erigono fortune e discendenze, dinastie e casati … Pare che Verrastro non abbia portato il marsupio per qualche suo figlioccio, come un grosso canguro, a differenza di altri, a sinistra e a destra, nè ha preparato o predisposto la pedana alle figlie per la carriera equestre. Si avvalse, e seppe avvalersi di uomini capaci ed esperti, di validi professionisti e tecnici della programmazione, sia facenti parte del suo staff che coinvolgendoli dall'esterno.
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L’albero genealogico della politica
UNA FIGURA letta attraverso tre aspetti della vita: la fede, la cultura, la politica. Retaggi di un’era lontana, utilizzati per mettere in piedi il grande convegno previsto per oggi e domani ad Avigliano. Un’era lontana perché oggi di un politico bisognerebbe analizzare altri aspeti, magari la capacità di marketing, la permeabilità alle lobby, l’attitudine alla comunicazione, la cura dell’immagine. Un’era lontana in cui invece i politici - che se ne approvi o meno le iniziative e la storia - avevano una caratteristica: essere tutti d’un pezzo. La prima sezione del convegno prende il via oggi pomeriggio, alle 18, nella sala consiliare del Comune di Avigliano. Si parlerà di fede, anche grazie alla “videobiografia” di Rocco Brancati. Verranno letti brani dai diari di Vincenzo Verrastro, a cura del circolo Anspi “Don Mimì Mecca”di Avigliano. Concluderanno Gerardo Messina sull’impegno di Verrastro nella chiesa lucana e Raffaele Cananzi sulla spiritualità e il “cattolicesimo democratico”. Domattina alle 9.30 la seconda parte, sulla cultura. A presiedere Cosimo Damiano Fonseca, ex rettore - e fondatore - della Università degli Studi della Basilicata. Interverranno Giovanni Caserta, l’ex presidente della Regione Raffaele Dinardo, l’ex parlamentare Giampaolo D’Andrea, il professor Antonio Lerra e il professor Nicola Savino. I temi: l’uomo di lettere, l’uomo di scuola, lo studioso del movimento cattolico, il presidente della Deputazione di Storia patria della Lucania e l’impegno per lo sviluppo dell’istruzione in Basilicata. Fonseca spiegherà l’impegno di Verrastro per la nascita e lo sviluppo proprio dell’ateneo lucano Domani pomeriggio, il clou: la politica. Presiederà Romualdo Coviello, ex senatore e presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama.
Venerdì 6 novembre 2009
LA LOTTA E’ AMORE
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
di ANNA R. G. RIVELLI
Siete troppo autocritici e questo potrebbe in qualche modo condizionare le vostre iniziative di lavoro. In amore la strada è in salita.
dalla prima Iniziare da queste parole che l'on. Massimo Donadi ha scritto sul suo blog il 4 novembre scorso rappresenta per la base del partito dipietrista un estremo tentativo di credere che l'Italia dei Valori può ancora essere luogo di politica sana e di confronto vero. Un tentativo estremo che continua ad essere fustigato impietosamente dalla sordità assoluta della classe dirigente locale che prepara oggi l'avvento di Di Pietro a Matera come una succulenta e populistica pietanza buona per ingannare la fame atavica di questa terra; un tentativo estremo che stenta a respirare di fronte alla dichiarazione della consigliera della discordia, Rosa Mastrosimone, che “ha fatto sapere di essere stata convinta a entrare nell'IdV da alcuni parlamentari che in passato militavano anche loro nell'Udeur di Clemente Mastella”. Mal comune, mezzo gaudio, secondo lei. Mal comune da eliminare ora o mai più, secondo quanti in tutta Italia si stanno rivoltando contro questa ignobile ed ormai scoperta colonizzazione. Sordità, cecità e silenzio assoluti riceve anche in Basilicata la base dipietrista in cambio di questa dedizione, di questa pacifica, ma fermissima ribellione che chi non avesse la mente obnubilata dal carrierismo e la lingua impastata dal politichese non potrebbe che leggere e sentire come un atto di amore smisurato nei confronti di un partito che si è scelto soltanto in nome di un ideale. Una passione sussurrata prima, per mesi, per anni, nelle cosiddette sedi opportune, poi gridata; una passione che il senatore Belisario non ha voluto comprendere quando gli si chiedeva “Quo vadis, Felice?” poiché più evidente si era fatto il grande baratto dei voti. Sordo lui, sordo il coordinatore Radice che appare oggi intontito ed oscillante mentre solo ieri gridava alla volta del suo senatore. Sordi loro, muto Di Pietro. Di Pietro che solo un paio di giorni fa, durante una puntata del Maurizio Costanzo show, ancora recriminava il tono stizzito e la non risposta di Giorgio Napolitano ad un cittadino della Basilicata che chiedeva legittimamente lumi al “suo” Presidente della Repubblica; Di Pietro non ha occhi, non ha orecchi, non ha parole per noi che stiamo sollevando barricate per difendere e salvare la creatura che lui stesso ha messo al mondo e che noi abbiamo amato tanto da non essere disposti a lasciarla morire senza lotta. Si pensa forse che la Basilicata non merita risposte, perché è soltanto un piccolo feudo da sfruttare, un angolo di mondo ligio a tutti i comandi, prono a tutti i padroni? Non è così, o almeno non più. Non si permetta nessuno di gettar fango sui nostri ideali. Non lo faccia la Mura che, stringendo forte i cordoni della borsa, blatera di “gente senza voti, che ha chiesto incarichi e non li ha avuti”; non lo faccia, perché potrebbe farci rammentare il suo ruolo da spirito santo in quella trinità che gestisce tutti i soldi del partito. Non lo faccia Piffari né quanti come lui imbracciano la spada delle espulsioni per farsi largo, non Belisario con le sue querele né le decine di pupazzi a molla che parlano le parole di chi comanda. Escano allo scoperto quanti hanno coraggio; venga fuori Zazzera che tutti conoscono come un bravo ragazzo; è troppo silenzioso, perché tace? Gli basta inneggiare alla Forleo, mentre proprio accanto a lui l'IdV si sta aprendo a chi ha avversato le indagini di De Magistris? “Se sei capace di tremare d'indignazione ogni qualvolta si commette un'ingiustizia nel mondo, allora siamo compagni” diceva Ernesto Guevara. Tremate allora. Tremate tutti. Se siete quelli che noi vogliamo, tremate. Sonia Alfano, Pancho Pardi, Luigi De Magistris, Leoluca Orlando! Tremate. Tremate della nostra indignazione, della nostra passione, della nostra voglia di ridare una speranza a questa società. Adesso, seduti sulla sponda del fiume dei nostri ideali, non vogliamo aspettare che passi il cadavere di un nemico, ma che risuoni la corsa di un compagno consapevole di aver deviato il corso del suo cammino. Non importa a questo punto null'altro. Se ci fossero espulsioni o le già annunciate defezioni volontarie da IdV, se fossero tante o una sola, sarebbe comunque una partita persa, non per chi ha creduto e lottato, ma per chi tornerà a contare voti che non saranno certi, che non saranno veramente suoi. “Io e Luigi siamo fratelli siamesi” ha dichiarato con sussiego Di Pietro. Presidente, ci dimostri che non siete legati di spalle!
L’ILLUSIONE PROVINCIALE DI UNA POLITICA DIVERSA EGREGIO direttore, avevo immaginato - un paio d’anni fa - che la politica stesse davvero per cambiare pelle. Che sarebbe cominciata una nuova era - gradualmente, certo, ma comunque inesorabilmente - da cui non si sarebbe potuto tornare indietro. Ero convinto che lo spauracchio di urne aperte solo a chi fosse coerente, puro di cuore, rappresentasse un argine oltre il quale sarebbe passato solo il meglio della politica, locale e nazionale. Ora posso dirlo: a quarant’anni sono davvero un ingenuo provincialotto. Non aveva capito nulla. Non avevo colto i segni della tipica malattia politica: la promessa a vuoto, l’impegno fatto d’aria, le parole vacanti. E difatti è tutto come prima. Anzi, per la delusione è tutto peggio di prima. Farò tesoro. Renzo Zapocco
TORO 21/4 - 20/5
State facendo molte scelte indovinate ma nel lavoro montarsi la testa è un grosso rischio. Qualcuno comincia a capire i vostri sentimenti.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Dal punto di vista finanziario non avete problemi: potete lanciarvi in nuovi affari. Rapporto di coppia sempre più coinvolgente.
LE OMISSIONI DI CONFINDUSTRIA E LE SOLITE DOGLIANZE di MAURO ARMANDO TITA
CANCRO 22/6 - 22/7
State sottovalutando un problema di lavoro: affrontatelo con serietà se non volete altri guai. Serata allegra con gli amici.
LEONE 23/7 - 23/8
dalla prima Oggi ci siamo resi conto che l'imprenditoria giovanile lucana in un anno ha acquisito un ruolo che la pone al centro del Mediterraneo. Sull'audizione di Sigillito niente di nuovo, anzi tutti confermati i sospetti di queste ultime settimane. Il Quotidiano aveva dato rilievo alla denuncia sul Termodistruttore della Fenice di Melfi da parte dell'Ola , di Bolognetti e Zamparutti e di tanti lucani di buona volontà (che in questi ultimi tempi si "assottigliano" sempre più). Non erano bastate le nostre anticipazioni. Avevamo preannunciato, nel silenzio assordante, degli addetti ai lavori, che l'aria era diventata irrespirabile. L'aria irrespirabile non era certo determinata solo dai fumi del Termodistruttore, ma, da una serie di compromessi e di mediazioni, ormai non più accettabili. Quello che abbiamo sostenuto nei giorni scorsi rispondeva a un elementare principio di democrazia. Volevamo conoscere il tasso di inquinamento nell'area dei Bacini Industriali della Fiat Sata. Le popolazioni del VultureMelfese avevano diritto a conoscere la Verità. Non era e non è possibile glissare ...sulla Diossina. Eppure, le nostre ripetute denunce altro non erano che il frutto delle tante note e dei tanti approfondimenti, apparsi perfino sul Sole 24 Ore, giornale della Confindustria. In questa regione non tutti colgono la gradualità di certi fenomeni. Una gradualità lenta e per certi versi snervante. Se tremila famiglie navigano nell'oro e duecentomila pensionati sono ad un tasso di povertà riprovevole … una ragione ci deve pur essere. Se lo chiedeva il nostro Direttore , lo chiediamo all'unisono… pure noi. Vogliamo sperare, forse, inutimente, in una sana e dignitosa reattività che langue ormai da troppo tempo. Abbiamo cercato di approfondire con gli atti e i fatti l'incresciosa Bancopoli lucana del '94 "madre" di tutte le incongruenze e di tutte le inadempienze manageriali odierne. Anche quella incresciosa situazione è
frutto di una scarsa reattività delle categorie a torto definite " produttive e imprenditoriali " E' inutile riproporre Obama e Martin Luther King . Lo sappiamo tutti che il silenzio è pericoloso e che non bisogna aver paura dell'ira dei cattivi , ma , del silenzio dei buoni. Lo abbiamo ribadito fino alla noia e in tutte le salse. Come pure abbiamo riproposto con puntuale precisione le inattività dei territori, i deficit infrastrutturali e la mancanza dei tre fattori industriali tanto ripresi anche dalle riviste specializzate della stessa Confindustria lucana. Su questi aspetti è caduta una cappa di silenzio assordante. Le sole denunce si sono riversate sui territori e sulle solite e ataviche defaillances degli amministratori locali. E' un dejà vu che non ci consola. Avremmo preferito un mea culpa più sincero, più obiettivo e più onesto. Avremmo preferito , data la presenza di Fitto, parlare della banda larga e delle tante ingiuste inadempienze della Telecom e dei tanti soggetti preposti a un "normale" supporto alle imprese. Avremo preferito parlare delle tante centinaia di industriali dediti al disonesto e mafioso mordi e fuggi, e, soprattutto, approfondire il fallimento del Consorzio Asi. Oggi ci risvegliamo , caro direttore, più delusi di prima , convinti, come siamo, che noi lucani restiamo per la Marcegaglia e soci e per la Politica che conta… un Mercato di Riserva , una espressione geografica e coloniale moderna. E, infine," per chiudere in bellezza" , come ci ha insegnato Sigillito si può proteggere l'Ambiente lucano senza l'accreditamento dei suoi laboratori Arpab. L'importante è salvaguardare il reddito delle tremila famiglie lucane che contano. Tremila famiglie che, alla Marchese del Grillo, (ho sempre diritti di primogenitura … "diffidate delle imitazioni") avrebbero confermato il loro status… con la loro fatidica esclamazionedi sempre : “Noi siamo noi …e Voi lucani (pensionati al minimo e fessi di turno )non siete un cazzo”.
Nel lavoro è arrivato il momento di mettere alla prova le vostre capacità. La situazione affettiva sta diventando molto importante per voi.
VERGINE 24/8 - 22/9
Le vostre ambizioni professionali devono essere adeguate alla realtà: solo così eviterete risultati fallimentari. In amore frenate la paura
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nel lavoro vi conviene fidarvi delle vostre intuizioni e seguirle fino in fondo. In amore avete parecchie frecce al vostro arco.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Armatevi di una buona dose di pazienza: solo così nel lavoro riuscirete a sbrogliare la situazione. In amore è tempo di fare autocritica
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Le decisioni di lavoro non vanno prese sull'onda della rabbia o del risentimento, non siete abbastanza lucidi. Ottime chances in amore
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Lo spirito di adattamento non vi manca: ne avrete bisogno in un periodo di cambiamenti nel lavoro. In amore non fate voi il primo passo.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Comportatevi con diplomazia in un momento delicato del vostro lavoro e dagli esiti incerti. In amore quel che vi manca è la costanza
PESCI 20/2 - 20/3
Vi sentite meno tesi e questo vi agevolerà al momento di prendere decisioni importanti nel lavoro. Momenti difficili in amore.
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Le speranze del Trattato di Lisbona di FRANCESCA MAZZEI OGGI, parlare di trattati internazionali significa fare riferimento agli anni in cui l'Unione Europea ha fatto i suoi primi passi, fino ad arrivare alla composizione attuale di ben 27 membri. Dopo Maastricht, Amsterdam e Nizza, lo scorso 3 novembre è stato ratificato il Trattato di Lisbona (già formulato nel 2007 e sottoposto ai vari procedimenti di ratifica). Chi ha dato il placet decisivo è il presidente ceco Klaus, che con la sua firma ha dato il via al trattato che riforma le istituzioni europee. Esso prevede: la non abolizione dei vecchi trattati ma solo la loro modifica, comunque si vuole sopprimere la struttura a tre pilastri. Il primo riguarda le Comunità europee (Ce) che si propongono un mercato comune europeo, l'unione economica e monetaria, una serie di altre competenze aggiunte nel tempo, oltre alla politica del carbone e dell'acciaio e quella atomica. Il secondo affronta la politica estera e di sicurezza comune (Pesc) ossia la costruzione di una politica unica verso l'esterno. Il terzo, ovvero la Cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale (Gai) intende costruire uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia in cui vi sia collaborazione contro la criminalità a livello sovranazionale. In secondo luogo, nel trattato sono indicati i valori fondamentali su cui si fonda l'unione: libertà, democrazia, uguaglianza, diritti umani, diritti delle minoranze. Tale atto inoltre specifica meglio le ripartizioni di competenze tra Ue e stati membri; si prevede che l'Ue diventi persona giuridica; sono previsti istituti di democrazia rappresentativa quali l'iniziativa popolare che consenta ad un milione di cittadini di presentare una proposta legislativa; altresì è previsto che il Consiglio europeo divenga a tutti gli effetti una istituzione comunitaria e che l'unione abbia un presidente ed un rappresentante per gli affari esteri; infine sono previsti lo snellimento della commissione e un potenziamento delle funzioni del parlamento europeo. Parte cosi la corsa ai veri candidati: dopo varie aspettative, scommesse nominali prese e mancate, sono in tre a battersela e il nostro Paese ha il suo giocatore per eccellenza, D' Alema. Sostenuto dal governo italiano aspira ad essere nominato Alto Rappresentante della Politica estera Ue, nonchè vicepresidente della Commissione. Come è noto, in qualsivoglia competizione rispettabile non è mai solo uno a concorrere. Anche in questo caso i protagonisti sono due, perché l'avversario di D'Alema, infatti, è l'altrettanto distinto e temibile - ma non ancora dichiarato - David Miliband. Finora non è stata prioritaria per lui tale possibile nomina, dal momento che si è dichiarato non disponibile, ma non è escluso un cambiamento di rotta da parte del ministro degli Esteri britannico. Le ultime dichiarazioni del presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso affermano che il trattato potrebbe entrare in vigore tra dicembre e gennaio, sarà senza dubbio interessante poter apprezzare gli sviluppi che il nuovo trattato internazionale comporterà per l'Unione Europea.
Crocefisso/1: appelli Le bugie impresentabili dalla Provincia di Mt del delitto Pasolini di GIUSEPPINA FAVOINO E’ con profonda mortificazione che ho appreso ieri della " aberrante decisione " della Corte europea di Strasburgo sull' eliminazione dei crocifissi dalle aule scolastiche in quanto la loro presenza costituirebbe "una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". Il caso sollevato da una cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 aveva chiesto all'istituto statale "Vittorino da Feltre" di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocifissi dalle aule, è tornato ieri a scuotere le coscienze provocando immediate reazioni nel modo politico e cristiano. La Conferenza Episcopale Italiana parla di una perdita e ribadisce la necessità di cercare di conservare i segni della nostra fede per chi crede e per chi non crede. E' necessario interrogarsi sull'accaduto, chiediamoci dove stiamo andando, quale messaggio vogliamo dare a tutela della nostra più profonda tradizione storica, culturale e spirituale. Il messaggio unanime di profondo dissenso circa la sentenza della Corte Europea di Strasburgo, deve opportunamente giungere anche da questo Consiglio Provinciale che indipendentemente dal credo di ciascuno, ha l'obbligo chiarire la sua posizione in maniere forte e chiara. Il Crocifisso richiama ad essere onesti intellettualmente e a ricercare con tutte le forze la verità, anche quando questa costa il sacrificio dei propri pregiudizi e dei propri interessi egoistici, anche quando suscita la persecuzione o il disprezzo dell'opinione dominante. La Croce invita all'impegno perché venga costruita, in sintonia con i suoi sentimenti, la Civiltà dell'Amore, del Perdono, della Solidarietà, della Pace e di tutti gli altri valori evangelici. Gesù ha affermato con chiarezza: "La verità vi farà liberi". E' un invito particolarmente significativo che deve essere apprezzato dappertutto ed in particolar modo nelle aule scolastiche dove l'impegno a ricercare la Verità chiede di essere condiviso da tutti. Nessun crocifisso nelle
aule scolastiche ha mai violato la nostra libertà religiosa, né la crescita e la libera professione delle fedi religiose. Quel simbolo è un patrimonio civile di tutti gli italiani, perché è il segno dell'identità cristiana dell'Italia e anche dell'Europa", - non provoca alcun fastidio, rappresenta un supremo gesto di amore; - non limita la libertà, richiama a ricercarla; - non si contrappone al concetto di società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione europea dei diritti umani, un autorevole filosofo laico, Benedetto Croce, ha riconosciuto tutto ciò e ha detto: "Non possiamo non dirci cristiani". All'esternazione di solidarietà al governo italiano che ha immediatamente annunciato un ricorso alla sentenza, sarebbe bello ed opportuno legare un gesto simbolico che servirà a riportare ciascuno di noi a quella dimensione di uomini “di buona volontà” che cercano di impegnarsi per la giustizia e la pace. Al presidente Stella ed a tutto il Consiglio Provinciale, che ritengo apprezzerà questa mia esternazione, chiedo di sottoscrivere unanimemente questo documento e farsi promotore di un'iniziativa che veda questa Provincia impegnata direttamente nella donazione di un crocifisso a ciascuna scuola di sua competenza ed ad ognuno dei 31 comuni della provincia di Matera, il tutto accompagnato da una solenne cerimonia di benedizione degli stessi crocifissi. Un piccolo gesto che servirebbe a chiarire in maniera inequivocabile la Nostra posizione e la Nostra identità civile e cristiana.
Crocefisso/2: la Dc lucana annuncia forti proteste La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo contro i crocifissi nelle aule scolastiche colpisce profondamente non solo i cattolici ma la sensibilità dell'intero popolo italiano. Annuncio iniziative di protesta con la distribuzione di crocifissi in tutti gli istituti lucani nel caso i dirigenti scolastici “non tenendo conto della volontà delle famiglie e dei ragazzi applicheranno la sentenza”. Altro che richiamo alle radici cristiane dell'Europa con questa sentenza si punta prima di tutto a cancellare il simbolo della cristianità. Eppure era stato Giovanni Paolo II in occasione del solenne intervento al Parlamento Europeo a sostenere che “Chiesa ed Europa sono due realtà intimamente correlate nella loro essenza e nel loro destino… Dobbiamo riaffermare che il Vangelo è ancora un riferimento fondamentale per l'intero Continente”. E ancora: “L'unità dei popoli europei, se vuol essere duratura, non può però essere solo economica e politica. La storia della formazione delle Nazioni europee cammina di pari passo con l'evangelizzazione. Siamo di fronte ad un atto che va oltre il relativismo ed è ancora più autoritario perchè si pensa di imporre dall'alto delle sentenze la laicizzazione dello Stato in nome di un multiculturalismo fintamente democratico come se l'identità dei popoli fosse un “incidente della storia”. Siamo invece orgogliosi della nostra identità cristiana che difenderemo ad ogni costo. Giuseppe Potenza Segretario Dc Basilicata
di NUNZIO FESTA L'ITALIA è laPatria dei misteri irrisolti.A distanza di trentaquattro anni dall'omicidio Pasolini, per esempio, nulla ancora è chiaro. Solamente la morte dell'intellettuale, è certezza. Ma l'Italia, si diceva, è la Patria dei misteri irrisolti. Come è il luogo che ha inventato date nuove per scaraventarne via altre. E' appena andato il 4 novembre, la Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate; ricorrenza, sappiamo, che nasce per omaggiare l'esercito italiota attualmente ancora impegnato in tante campagne con il rimando al 4 novembre d'ottantott'anni fa: fine della Prima Gurra Mondiale. E, spiega lo stesso Esercito Italiano, chiusura del “ciclo delle campagne nazionale per l'Unità d'Italia”. Ma il punto sarebbe un altro, che torna in special modo nelle giornate che fanno mettere nuovamente a pensare. Dopo il caso successo sulla vita di Stefano Cucchi, entrato vivo in un carcere italico per uscirne morto. Ricordando altri accadimenti esemplari. Dall'omicidio di Carlo Giuliani alle stragi impunite e piazzatenel buco inventato dallo Stato per occultare. Nella notte tra il 1 e il 2 di novembre del '75, pochi hanno quest'anno ricordato, morì per mani assassine sulla spiaggia d'Ostia il poeta, scrittore, critico e regista Pier Paolo Pasolini. A Ostia, comunque, qualcuno ha di nuovo ricordato. Però è necessario ripartire da alcune storie del passato per arrivare alle novità del presente. Della morte s'autoaccusò Pino Pelosi, allora diciassettenne, che confessò d'aver ucciso Pasolini solo per difendersi dalle sue insistenti richieste a sfondo sessuale e dall'aggressione che ne derivò. Eppure, in tantissimi non sono d'accordo e non sono convinti tanto per iniziare da quella versione. Più gli anni passano più le bugie diventano impresentabili. Una petizione lanciata da “Il primo amore” ottenne oltre mille firme, tra le quali quelle di tantissimi intellettuali e artisti di tutto il mondo, che chiede la riapertura del “processo Pasolini”.Nel 2007,e senzaottenere ancora e tutt'orarisposta, il documento carico di sottoscrizioni fu inviato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “A trent'anni dalla morte - dice la richiesta che mi vede fra i firmatari - , non sappiamo ancora da chi è stato ucciso Pasolini e perché. Questo suo assassinio va ad allungare la lista impressionante di omicidi, attentati, sparizioni, finti suicidi e finti incidenti di cui è costellata la storia d'Italia dal dopoguerra a oggi e che, a decenni di distanza, non sono stati ancora chiariti. Responsabili e mandanti impuniti, verità sottratte per decenni non solo ai tribunali ma anche al discorso pubblico. Noi non sappiamo se a far tacere uno degli artisti più fervidi e una delle voci più scomode e tragiche di questo paese sia stata una decisione politica. Quello che però sappiamo (come lo sa chiunque abbia prestato attenzione alla vicenda) è che la versione blindata della rissa omosessuale tra due persone non sta in piedi. Sappiamo che essa è stata solo una copertura servita a sviare le indagini e a coprire un altro tipo di delitto. Quella versione, del resto, non ha mairetto, nemmeno peril tribunaledi primo grado, che infatti condannò il diciassettenne Pino Pelosi assieme a ignoti. Ma oggi, dopo che il reo confesso ha dichiarato pubblicamente di non essere l'assassino di Pasolini e di essersi accusato dell'omicidio perché sotto minaccia, e dopo la diffusione della testimonianze del regista Sergio Citti, sono anco-
ra più evidenti le negligenze e le coperture che hanno accompagnato fin dall'inizio quell'atroce vicenda.In seguitoalle dichiarazioni diPelosi,la ProcuradiRomaha riapertoesubito richiuso (per mancanza di riscontri) il fascicolo sul delitto Pasolini. Questa nuova inchiesta è stata archiviata ancor prima di iniziare! Eppure non si sono sentite molte voci indignarsi per questa reiterata non-volontà di fare chiarezza su quella morte. Uno strano silenzio ha circondato la notizia, e questo proprio mentre ricorreva il trentennale della morte di Pasolini e dappertutto fervevano le celebrazioni del poeta, dell'artista, dell'intellettuale che pure tanti fanno mostra di rimpiangere. Dopo quanto è successo, non possiamo più accontentarci della versione ufficiale, perché significherebbe diventare complici degli assassini di Pasolini. Chiediamo perciò che vengano finalmente svolte le indagini che non si sono mai volute fare e che venga detta finalmente la verità su quel delitto. Ci sono cose di cui, come scriveva Pasolini, è impossibile parlare senza indignazione, senza cioè far capire l'enormità di ciò che è avvenuto. Il più atroce assassinio di un poeta dell'età contemporanea, più turpe dell'assassinio di Garcia Lorca, un vero massacro di gruppo, è avvenuto a Roma, in Italia, per mano di italiani. E invece, per trent'anni, sono state cancellate prove, sono stati ignorati indizi, testimonianze e documentate contro-inchieste di giuristi e intellettuali italiani. In una situazione simile, spetta in prima persona agli scrittori, ai poeti, agli artisti, agli intellettuali, ai giornalisti, e a tutte le persone libere che hanno a cuore la verità, chiedere (come ha già fatto il comune di Roma, che si è costituito parte offesa) la riapertura del processo e l'accertamento della verità”. Mentre Ostia omaggiava di nuovo Pier Paolo Pasolini, appena qualche giorno or sono, Silvio Parrello (che ebbe il dono d'essere il “Pecetto” di “Ragazzi di vita”), ha dato aggiornamenti importanti sulla assurda vicenda oltre che riprendere questioni poste già da molti altri. Per Parrello, chiaramente, è chiaro che: “le ragioni dell'uccisione sono da ricercare nelle ottanta pagine scomparse del libro Petrolio dove probabilmente Pasolini aveva inserito i nomi deimandanti della morte diMattei”. Rispondendo al Messaggero, inoltre, Silvio Parrello havoluto ricordare unsuo colloquio avvenuto nell'estate del 2008, “con uno dei due carrozzieri in zona Portuense dove è stata portata la macchina che ha veramente travolto e ucciso Pasolini. Non fu l'Alfa guidata da Pelosi ad ammazzarlo”. Se per queste ragioni, per lo meno, non s'è ancora riaperto il processo, perché non lo si fa e cosa s'aspetta? A gennaio sarà una televisione francese, pubblica, a parlarne. Provano solo i francesi a fare ricostruzioni diverse e cose che somigliano a indagini. Una parte che spetterebbe a qualcuno che vive invece in queste lande clericofasciste. Non è più tollerabile che al popolo, costantemente, s'offrano omissioni e bugie. Che si diano quale pasto quotidiano verità costruite dall'artigiano del potere. Se in questi giorni s'accenna a un certo tipo di traffici, giustamente qualcuno si muove per cercare chiarezza e trasparenza a servizio delle comunità, nello stesso momento dietro scrivanie e per stradauna seriedipersoneprovano asabotare i fatti con puntini di falsità utili a modificarne il corpo.
L’intelligenza di “Blob” su RaiTre contro l’annullamento sociale OGNI sera, da tempo immemore, intorno alle 20,00, Rai 3 propone Blob, a cura di Enrico Ghezzi. Un programma duro, difficile, a volte inquietante, ma che mette in risalto, con montaggi a volte degne del miglior cinema, situazioni le più diverse, sarcastiche quanto basta per interiorizzarle. In queste sere mette a confronto i giovani: quelli che bivaccano fingendo di essere se stessi nella “casa” del grande fratello (Canale 5, programma che in altri paesi è stato ormai bandito anche perché non più “redditizio”) e un loro coetaneo, Roberto Saviano, lucido e articolato nelle analisi sulla malavita organizzata, un giovane che mette a repentaglio la propria vita per quello che scrive e pubblica. Un esempio televisivo di larghe vedute, quasi ad identificare i due estremi dell'abisso, quello generazionale, prima della caduta. L'intelligenza contro l'annullamento. Il filosofo Galimberti annota che “dei giovani simette inmostrasolola bellezza,spessoaccompagnata da analfabetismo. La loro mente, il loro coraggio, la loro voglia di futuro vieneassopita, mortificata.Si aspetta,come diceva Cavour, che da rivoluzionari diventino conservatori”. Solo chein quella disperata convivenza di giovani della “casa” spiata
dalle telecamere l'idea di rivoluzione non è stata mai sfiorata nemmeno lontanamente, la ribellione contro l'assuefazione nichilista dista anni luce da loro, anche se stupidi basta apparire: Saviano è la rondine che però potrebbe fare primavera, c'è speranza? Ma Blob è spietato, persevera nella sua “missione” di metterci allo specchio e farci ridere di quei noi stessi così abbruttiti. Tutto si muove dalla infanzia nella pubblicità, con quei bambini che dicono: “io dentro la macchina ci metterei due motori, così corre il doppio”; e ancora: “la mamma con questo detersivo risparmia e mi aumenta la paghetta”. Quale futuro si potrebbe umanamente ipotizzare per bambini siffatti - scrive Patrizia Valduga - “se non che il primo vada a spaccarsi la testa sulla strada e la seconda faccia strada come escort”. Tutto un inventario di belle cose si trasmettono, basta guardarle senza pensarci troppo, razionalizzando se è possibile, e ricordando Sartre quando scrive “l'Ego è perdersi: è il Dono. La riconciliazione con il Destino è la generosità”. Armando Lostaglio, Pasquale De Luca, Armando Bronzi, Mimmo Abate, Giuseppe Rita, Donato Russo, Gianfranco Tramutola.
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Venerdì 6 novembre 2009
Venerdì 6 novembre 2009
Arpab L’assessore in III commissione: «Chiarezza». Mollica: «Gli chiederemo di fermare Fenice»
La patata bollente a Santochirico 2002 -2007: quei dati ufficiali che non ci sono e il mancato controllo della Regione di MARIATERESA LABANCA POTENZA - Ora la patata bollente passerà all’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirioco. A lui, la terza commissione consiliare permanente, nell’audizione fissata per mercoledì prossimo, chiederà formalmente di fermare i forni della Fenice. L’assessore, dal canto suo, ha già assicurato che è «interesse dello stesso dipartimento acquisire un quadro di conoscenze completo e trasparente, per non lasciare margini di dubbio sulle attuali condizioni di monitoraggio dell’impianto e sul suo funzionamento». Il caso relativo all’inquinamento provocato dal termoinceneritore di Melfi si è aggravato dopo le dichiarazioni del direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito. Secondo le quali non esistono dati attendibili e ufficiali del monitoraggio delle acque effettuato dall’agenzia regionale per la tutela dell'Ambiente, nel periodo che va dal 2002 (anno di avvio dell’impianto) al 2007. Esiste un certificato ufficiale che attesta questo. E’una nota inviata dal coordinatore del dipartimento provinciale di Potenza, Bruno Bove (lo stesso dirigente che nel corso di un telegiornale regionale ha affermato di essere a conoscenza dell’inquinamento provocato dall’impianto di Melfi da un anno prima rispetto alla comunicazione fatta pervenire al sindaco della città), al direttore dell’Agenzia. Nota - dal protocollo datato 16 ottobre 2009, cioè dopo l’apertura dell’inchiesta da parte della Procura di Melfi - che Sigillito ha allegato alla lunga re-
La sede dell’Arpab di Potenza
lazione presentata alla terza commissione. «Il monitoraggio delle acque di falda all'interno dell'area del termodistruttore - è scritto nel documento a firma di Bove - è stato condotto dall’ufficio Risorse idriche, sotto il coordinamneto del dipartimento provinciale di Potenza dall'anno 2002. Dall'esame dei relativi rapporti di prova non si evidenziano superamenti dei limiti previsti dalla normativa vigente. Ma si deve evidenziare, altresì, che i rapporti di prova relativi agli anni 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007 non risultano firmati dal responsabile dell’ufficio Risorse idriche del dipartimento provinciale di Potenza. Mentre per l’anno 2006 (anno in cui s’insedia Sigillito ndr) risultano firmati da una collaboratrice biolo-
ga del citato ufficio. Non risultano, altresì, mai avvenute comunicazioni all’ente regione». Il che significa che l’inquinamento provocato da Fenice potrebbe essere antecedente al 2008. «Come le è noto - prosegue la nota di Bove - le analisi eseguite presso i laboratori del dipartimento provinciale di Potenza dall’anno 2008 (anno in cui lo scrivente veniva nominato coordinatore del dipartimento provinciale di Potenza) hanno, invece, evidenziato dei superamenti della soglia previsti dal decreto legislativo 152/06 relativamente ai parametri: nichel, mercurio, fluoruri, nitriti, triclorometano, tricloroetilene, tetracloretilene, bromodiclorometano, dibromoclorometano». Fatto che mette in discussione
anche l’attività di controllo e vigilanza delle attività svolte dell’Arpab da parte della Regione Basilicata, relativamente a quel periodo. Ricordando che lo stesso Sigillito fino al 2005 è stato dirigente del dipartimento Ambiente della Regione. Alla grave situazione emersa rispetto al caso Fenice va aggiunto che, ancora al momento, l’Arpab fa ricorso a convenzioni con le Arpadi altre regioni perle analisi di matrici di acqua, terra e aria. Nella struttura lucana mancano, infatti, laboratori accreditati. Questione che, secondo quanto riferito da Sigillito, dovrebbe essere risolta entro la fine dell’anno. «E’ sconcertante - sottolinea il presidente della terza commissione, Francesco Mollica, nella notaufficiale seguitaall'audizione di Sigillito - che, a fronte di un monitoraggio che era stato sancito ed affidato all'Arpab con delibere di Giunte regionale n. 2584/1999 e 304/2002, nonché successivo protocollo di Intesa tra il dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata ed Arpab relativamente alle analisi delle acque di falda all'interno dell'area del termodistruttore Fenice, il tutto sia stato disatteso». Poi spiega:«Chiediamo dibloccare i forni della Fenice, fino a quando non verrà fatta chiarezza sul funzionamento di Arpab e fino a quando non saranno individuate e rimosse le cause che hanno determinato la fuorisucita dall’impianto di sostanze tossiche». m.labanca@luedi.it
GLI INTERVENTI Restaino: «Arpab: percorso virtuoso»
Simonetti e Salvatore: «Ora chiarezza» POTENZA - Era stato il consigliere Donato Salvatore a chiedere, a seguito di alcuni articoliapparsisulla stampa,opportunichiarimenti in terza commissione sul caso Arpab. Al termine dell’audizione del direttore dell’ente, Vincenzo Sigillito, ha dichiarato: «Bisogna fare chiarezza e farla presto – sostiene Salvatore - attesa la responsabilità che oggi ha l’Arpab in ordine alla sicurezza ambientale ed alla tutela della salute dei cittadini e dei nostri territori. E’un imperativo categorico, ne va della autorevolezza delle Istituzioni e di chi ne esercita la guida e sarà valutata tale alla luce delle decisioni improcrastinabili che oramaisi rendono necessarie verso l’Arpab, esercitando il potere di vigilanza che è proprio della Giunta regionale». A quella di Salvatore si è aggiunta anche la voce di Emilia Simonetti, che sulla questione, fino a ora, ha sempre mostrato grande attenzione: «I rilievi mossi da altri consiglieri regionali rafforzano la mia sollecitazione rivolta al Presidente della Giunta e all’Assessore all’Ambiente di interventi immediati e decisi volti a rimuovere le criticità evidenziate». Di ben altro tono l’intervento di Erminio Restaino: «L’audizione in terza commissione ha ampiamente dimostrato che da qualche anno l’Agenzia regionale ha decisamente intrapreso un percorso virtuoso teso. Bene ha fatto il dr Sigillito – sostieneRestaino -adenunciare, anchealle autorità giudiziarie, l’assenza di dati ufficiali relativamente al periodo 2002-2006 sull’impianto di Fenice, a Melfi. È interesse dell’Amministrazione regionale attraverso tutte le sue articolazioni esercitare rigorosamente i poteri di vigilanza».
Sigillito si difende dagli attacchi dei sindacati: «Ho denunciato anche degli illeciti»
«Io a capo di un ente comatoso Costretto a riorganizzare tutto» POTENZA - Un ente in stato comatoso, dove il personale, le strutture ed i servizi erano non confacenti al ruolo ed alla mission che l’Agenzia doveva svolgere. Affidamenti esterni per funzioni proprie dell’ente, assenza di strutture e strumentazioni, e una parte del personale senza la minima cognizione di ciò che fosse il lavoro da svolgere: è questa l’Arpab che Vincenzo Sigillito, attuale direttore generale, avrebbe ereditato al momento del suo insediamento, alla fine del 2006. E proprio dal suo tentativo di rimettere in piedi una struttura non consona e non idonea allo svolgimento dei compiti di istituto, sarebbero derivati i contrasti con i sindacati e con il personale, o per lo meno con una parte di essi. E' questa la posizione di Vincenzo Sigillito che in terza commissione si è difeso dalle accuse mosse da sindacati e dalla rsu di Cgil e Uil che gli hanno contestato una gestione «padronale» ed eccessivamente discrezionale, in cui il ruolo del sindacato sarebbe stato completamente mortificato. In particolare, la rsu, ascoltata la settimana scorsa dalla stessa commissione, aveva denunciato il continuo stravolgimento della pianta organica. Sigillito lo spiega così:
«All’Arpab ho dovuto da subito verificare il paradosso dell'abdicazione di buona parte della classe dirigente alle specifiche responsabilità connesse allo svolgimento del ruolo. Sono stato costretto, quindi, a riorganizzare in toto la gestione concreta dei carichi di lavoro dei dipendenti dei diversi uffici». Il direttore parla di «assenza di regole a tutti i livelli, sia tecnica che amministrativa dell’ente». «Ho riscontrato azioni distanti dal corretto “agere amministrativo”». Atti ai limiti della legalità tanto
che Sigillito ha dichiarato di aver denunciato alle autorità giudiziarie competenti «evidenti violazioni». Il massimo dirigente dell'agenzia regionale parla anche di laboratori con diversi ingressi in entrata e in uscita, totalmente incontrollati, al punto da non poter mai sapere con certezza chi era presente e chi era assente nell'intero arco della giornata. «In questo - ente aggiunge - è stato consentito l'inusitato ingresso persino ai venditori ambulanti». Tanto da rendere necessaria la creazione di un servi-
zio di guardiania full time. «Il sottoscritto -aggiunge Sigillito - ha ripulito materialmente le stanze dei dipendenti, provvedendo a acquisire spazi più ampi e idonei a contenere l'accresciuto personale». Ancora: «Ho razionalizzato le strutture, eliminato gli uffici omologhi e i doppioni vari, cancellando le strutture improduttive, riducendo il numero dei dirigenti. Ho istituito il laboratorio strumentale di chimica analitica a servizio degli uffici dipartimentali e il Centro regionale di riferimento per la lotta alla legionella. A fine anno,
TRA LE ACCUSE DI CGIL E UIL
«Formazione solo per interinali e dirigenti» Tra i tanti punti contestati dai sindacati e dalla rsu di Cgil a Uil alla gestione Sigillito c'è anche la questione formazione di cui fino a ora si è parlato poco. Nella loro audizione le sigle di categoria hanno consegnato alla terza commissione un report sui dipendenti dell'Arpab che hanno avuto accesso alla formazione. «Ad oggi - avevano denunciato durante la seduta - non conosciamo i motivi per cui nel corso del 2008, fino a pochi mesi fa, cioè all'assestamento di bilancio, pochi dipendenti abbiano avuto accesso alla formazione,
mentre a tutti gli altri è stato opposto diniego scritto dal Direttore per carenza di fondi. Si precisa, però, che tutti i dipendenti avevano fatto richiesta di accesso alla formazione, previo nulla osta del dirigente, che garantiva la congruenza tra il corso da seguire e gli obiettivi dell'ufficio richiedente. Ed è ancor più singolare il fatto che tra i pochi eletti che hanno avuto accesso alla formazione vi sono dirigenti con contratto esterno, come quello dell'ufficio SIT, e addirittura anche interinali».
Vincenzo Sigillito
grazie alle procedure da me avviate, l'Agenzia sarà dotata di laboratori accreditati. Risultato che non era stato raggiunto in tutti questi anni, nonostante nell'agenzia ci fossero ben tre uffici accreditati a tali competenze, con al vertice di essi altrettanti dirigenti». In tutto questo «purtroppo non ho potuto contare su sul supporto di taluni dirigenti, i quali non sono mai entrati nella mia stanza per aiutarmi nella risoluzione delle situaizoni». Fatti contro i quali, però, fino a ora il massimo dirigente non avrebbe intrapreso nessun provvedimento. Rispetto alla denuncia di Cgil e Uil di mortificazione del ruolo del sindacato, Sigillito ribatte: «Ho tenuto 4 riunioni sindacali nel 2007, 3 nel 2008 e ben dove nei primi mesi del 2009. Devo invece evidenziare la estrema arroganza con la quale le parti sindacali Cgil e Uil richiedono atti, tra l'altro, non pertinenti». m.labanca@luedi.it
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24 ore in Basilicata
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La Prestigiacomo accoglie la richiesta della Procura e invia la Mare Oceano sulle coste lucane
Sì del ministro: la nave a Maratea E sui dubbi di Cetraro la Dda ribadisce che non c’è giallo sulle coordinate MARATEA - Via a nuove indagini nei mari italiani sulle cosiddette “navi a perdere”. Ispezioni saranno effettuate a largo di Maratea e Palinuro (Campania). Lo annuncia il ministero dell’Ambiente rendendo noto che «la nave Mare Oceano ha avviato, su incarico del ministero dell’
Ambiente e su indicazione della Procura della Repubblica di Lagonegro, indagini sui fondali antistanti la costa tirrenica della Basilicata, per verificare se esistano relitti sui fondali al largo di Palinuro e Maratea». Obiettivo della ricerca, spiega il ministero, è «accertare se esistano nel-
le zone indicate dalla magistratura inquirente, che ha fornito le precise coordinate dell’area in cui effettuare le ricerche, relitti contenenti rifiuti tossici, nocivi o radioattivi». Le ricerche in mare saranno avviate non appena le condizioni meteo marine consentiranno alla nave di operare.
Audizione a Bologna nella sede dell’Arma
di SAVERIO PUCCIO CATANZARO - «Se qualcuno ritiene di poter affermare che ve ne sia un'altra o altre cento, prima le trovi, e solo dopo se ne potrà seriamente parlare». Arriva dagli uffici della Procura della Repubblica di Catanzaro l'ennesima puntualizzazione sulle polemiche sorte rispetto alle indagini compiute sulla presunta “nave dei veleni” di Cetraro. E se le indagini hanno evidenziato che si tratta della nave passeggeri “Catania”, affondata nel 1917, le polemiche e le perplessità non si placano e la magistratura è pronta a ribattere. Il procuratore capo Vincenzo Lombardo, ed il suo aggiunto, Giuseppe Borrelli, hanno ribadito ieri i risultati conseguiti con le indagini: «Il relitto individuato dalla nave della Regione Calabria a largo di Cetraro è esattamente quello su cui sono stati effettuati i rilievi da parte della nave inviata dal ministero dell'Ambiente. Il relitto in questione non contiene alcun fusto ed in esso, come nell'area circostante, non sono state rilevate radiazioni pericolose, né alfa, né beta e né gamma». I due magistrati, dunque, non accettano che sulla vicenda si possano insinuare dubbi. Secondo Lombardo, «noi dobbiamo parlare sulla scorta di riscontri oggettivi. Abbiamo lavorato molto seriamente ed in maniera trasparente, ed ogni passaggio è stato cristallizzato in atti giudiziari. Avevamo il compito di identificare il relitto rinvenuto a Cetraro e di verificare che non fosse pericoloso, e questo abbiamo fatto. Si tratta della nave passeggeri “Catania”, affondata nel 1917; non contiene alcun fusto o altro genere di rifiuti sospetti. Era il nostro obiettivo e lo abbiamo raggiunto con la massima attenzione. Attendiamo adesso gli ultimi dati in merito all'eventuale presenza di pericoli, e cioè i risultati delle indagini scientifiche sui campioni prelevati in mare, e poi il caso sarà chiuso». In ogni caso, anche sul materiale repertato si è pronti a procedere. «Sarà la stessa Arpacal ad effettuare le verifiche scientifiche o, se non sarà in grado di farle tutte - hanno aggiunto Lombardo e Borrelli - un laboratorio universitario. Quanto si può chiaramente vedere sul fondale in termini di flora e di fauna mostra già un ambiente marino privo di sofferenze, e il fatto che non vi sia traccia di radiazioni è per noi una risposta sicura. Ma aspettiamo comunque le ultime analisi, e poi chiuderemo questa indagine su Cetraro». E per dimostrare i risultati delle indagini e le certezze della Procura, Lombardo e Borrelli hanno mostrato alcuni degli esiti a cui si è giunti attraverso le verifiche. Intanto, i rilievi fotografici con i quali si evince che il soggetto individuato dall'Arpacal e
«Per quanto concerne i costi delle indagini sottomarine – precisa il ministero –si sottolinea che per i giorni di inattività non si applicano le tariffe concordate fra il ministero e agli armatori della nave». La Nave Oceano mare è da giorni in attesa di entrare nel porto di Maratea.
Francesco Fonti sentito da Ecomafia «Andrò fino in fondo» di TERESA ALOI
L’avvocato Conidi legale del pentito Fonti
quello del ministero sono identici. Nessun “giallo”, invece, rispetto alle differenze relative alle coordinate fornite dalle due navi che hanno operato a Cetraro. Le misurazioni sono state effettuate con strumentazioni diverse e quella del ministero, è stato evidenziato dai due magistrati, può considerarsi più precisa, mentre quella del-
l'Arpacal indica coordinate per approssimazione. Una prima differenza alla quale si aggiunge il fatto che le coordinate espresse sono per una in centesimi per l'altra in sessantesimi. Per questo le coordinate appaiono diverse, e comunque in maniera talmente lieve da non consentire di poter seriamente dubitare di trovarsi in presenza di
due navi distinte. «Per intenderci - hanno spiegato i magistrati - stiamo parlando di apparenti differenze di pochi metri, non certo di chilometri». Nel tratto di mare interessato i due giudici non hanno dubbi, «non c'è alcuna altra nave. C'è il Catania, e c'è la nave già rinvenuta nel 2006 con indagini che si avviarono all'archiviazione».
Il pm di Lagonegro, Greco insiste per proseguire nelle indagini
E ora si apre il capitolo lucano MARATEA - “Perché la mare Oceano, che era sul luogo, non ha scandagliato tutto il mare tra Cetraro e Maratea, dal momento che Fonti parla anche di un'altra nave di fronte alla cittadina di Maratea?”. E' questa una tra le 15 domande poste dall'ambientalista del Tirreno, Francesco Cirillo, al Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Sulla vicenda della falsa nave dei veleni di Cetraro, il ministro ha ricordato più volte che “la nave Mare Oceano, messa a disposizione dal ministero, costa 40mila euro al giorno”. Ma, oltre alla Cunsky, il pentito ha parlato della Yvonne A, carica di 150 fusti di fanghi radioattivi, inabissata al largo di Maratea. Ha fatto i nomi dei basisti della 'ndrangheta in Basilicata, Domenico Musitano, detto 'u' fascista', che abitava a Nova Siri, costa ionica lucana a ridosso del confine calabro,
perché un'ordinanza gli vietava la residenza in Calabria. Ma Musitano, che secondo Fonti fu l'organizzatore del primo viaggio di rifiuti in Basilicata, non può confermare perché negli anni '80 venne ucciso dalla 'ndrangheta davanti al tribunale di Reggio Calabria dove era stato convocato per un'udienza. Poi resta da verificare l'attendibilità di Francesco Fonti perché finora le sue dichiarazioni su presunti traffici internazionali di rifiuti tossici e radioattivi, hanno portato pressoché al nulla in termini investigativi. Recentemente alla procura di Potenza è naufragata un'altra inchiesta basata sulle sue parole. Resta il fatto che a Maratea la preoccupazione cresce, anche se la presunta Cunsky non è Cunsky. Sul caso Maratea indaga l'unico pm rimasto a Lagonegro, Francesco Greco, che, ironia della sorte è stato lui stesso in
effetti ad individuare per primo il relitto di Cetraro, in quanto magistrato inquirente alla procura della repubblica di Paola. E perché proprio quando è stato trasferito in Basilicata dal Csm, a Cetraro sono maturati i tempi per le indagini e le foto subacquee sulla nave affondata e denominata la “nave dei veleni”. Greco però va avanti ed ha chiesto al Ministero di intervenire a largo delle coste di Maratea. Cosa che è stata concessa proprio ieri dal ministro. Greco ha individuato qualcosa ed ora bisogna capire di cosa si tratta e se sia fonte di pericolo mentre Legambiente e Wwf insieme alla Regione chiedono anche che un comitato di osservatori esterni possa salire sulla Mare Oceano per monitorare le ricerche a Maratea. Il caso Cetraro è chiuso, e si apre quello di Maratea. Emilia Manco
CATANZARO - Se Francesco Fonti - il collaboratore di giustizia che parlò delle” navi a perdere” affondate nelle acque calabresi e del fatto che potessero contenere sostanze tossiche e radioattive - ieri mattina era a Bologna, nella sede del Comando Legione Carabinieri Regione Emilia Romagna in via Bersagliere, è solo per il rispetto che nutre nei confronti della verità tanto da dirsi pronto «a andare fino in fondo, fino all'ultimo». Assistito dal suo legale di fiducia, l'avvocato Maria Claudia Conidi, Fonti è stato ascoltato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti per oltre cinque ore . «Abbiamo acquisito - ha detto il presidente della Commissione sulle Ecomafie, Gaetano Pecorella - una serie di elementi, di cui alcuni mai emersi finora, che intendiamo verificare puntualmente per fare chiarezza, definitivamente, sul fenomeno dell'affondamento delle cosiddette “navi a perdere” e più in generale sullo smaltimento di rifiuti pericolosi da parte della criminalità organizzata in alcune aree del nostro Paese». Verifiche dunque che di fatto dovranno valutare l'attendibilità delle dichiarazioni del pentito riferite all'intera vicenda. Ancora una volta Fonti ha ribadito di aver affondato tre navi: una al largo di Cetraro, una a Melito e l'ultima al largo di Maratea sottolinendo di non conoscerne i nomi. Ha detto di essere ben cosciente di essere condannato a morte dalla 'ndrangheta ma al contempo, ieri non ha parlato dei programmi di protezione ricordando tuttavia alcuni episodi come quello avvenuto nel mantovano, dove risiede, quando in piena notte qualcuno bussò alla sua porta. Ha fornito elementi, spiegato e anche ritrattato qualche dato già fornito alla magistratura come ad esempio una ricostruzione, fatta sulla base di una vecchia cartina del primo interramento di rifiuti nucleari che provenivano dalla centrale Enea di Rotondella, in Basilicata. Un interramento che Fonti colloca vicino ad un torrente e non vicino ai fiumi Basento e Vella. Ha confermato che il suo «ingresso» nel mondo dello smaltimento illegale è avvenuto nell'87 con i 500 fusti andati in Somalia e i 100 interrati in Basilicata. Nel 1992 Fonti gestì 1000 bidoni che venivano da Latina e che il traffico gravitava verso la Somalia. C’è stata anche una ricostruzione molto dettagliata dei contatti avuti a suo tempo con Ciriaco De Mita (che ha annunciato una querela a Fonti), fornendo dettagli dei colloqio avvenuti anche nell'attico romano. Fonti ha detto di essere «molto preoccupato per le sue affermazioni fatte sul coinvolgimento dei servizi segreti nella vicenda. La 'ndrangheta mi ha condannato a morte - hanno riferito alcuni commissari e entro 21 anni le sentenze vengono sempre eseguite. Ho parlato delle navi perchè pensavo di morire. Io so di aver poco da campare ma andrò avanti fino in fondo». Fonti ha anche confermato quanto già detto in passato sulla vicenda Moro e cioè di essere venuto a Roma e di aver saputo che molti sapevano che il Presidente della Dc era segregato in via Gradoli. Poi, al termine dell'audizione ha dato la sua piena disponibilità a collaborare con la Commissione d'inchiesta per altri incontri.
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24 Ore in Basilicata 15
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La Conferenza raggiunge l’accordo sulle vaccinazioni per l’H1N1, ma si arena sui Fas
Stato-Regioni, intesa a metà De Filippo: «Chiarimenti sul perché il Cipe non ha ancora dato l’approvazione» di MANUELA BOGGIA ROMA - Fare il punto sulla diffusione della pandemia da influenza H1N1, è stato uno degli obiettivi che la Conferenza Stato - Regioni, tornata a riunirsi ieri pomeriggio a Roma, ha voluto raggiungere. Un obiettivo che ha messo d’accordo i governatori seduti al tavolo di via della Stamperia con il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio. In particolare, Fazio, ha garantito alle Regioni la fornitura di 5 milioni di dosi di vaccino entro la fine di novembre. «Abbiamo lavorato ad una intesa con il Governo e con il ministero della Salute. Un’intesa che mira a programmare gli arrivi dei vaccini e, con essi, tutto il tema delle vaccinazioni. Questo ci consentirà di dare una comunicazione univoca e scientificamente certa ai cittadini, così da evitare che si ingenerino allarmismi e comunicazioni non efficaci», ha sottolineato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della riunione dei presidenti. «Si tratta di un patto di piena condivisione – ha aggiunto Errani –che garantisce a tutti i cittadini la massima efficienza nella diffusione dei vaccini. Lavoreremo a messaggi informativi che dovranno essere sempre assicurati dalla scienza». «Quello dell’influenza A non è terreno di contrapposizione e meno che mai di dialettica politica» ha evidenziato poi il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a margine dell’incontro. «C’è una responsabile posizione delle Regioni -. ha continuato il governatore lucano - Abbiamo chiesto al governo un profilo anche della programmazione in termini di fabbisogno di vaccini. C’è una scansione temporale che il viceministro Fazio ci ha proposto e che ci sembra realistica». E nello specifico della situazione lucana il presidente ha rassicurato sottolineando che in Basilicata «siamo pronti a interagire e a mettere in campo tutta la nostra operatività per garantire ai cittadini e alle comunità il vaccino e tutta l’assistenza
Il presidente Vito De Filippo
che una vicendacome questa merita. Abbiamo la struttura organizzativa per reagire». Nella stessa sede, Governo e Regioni hanno inoltre condiviso la procedura di individuazione dei centri di riferimento per il trattamento di forme di insufficienza respiratoria grave, con la metodica Ecmo. Secondo il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, le soluzioni individuate rientrano nel tradizionale confronto con le Regioni, già sperimentato nel passato, in particolare su temi così delicati. Ma se sul tema salute si può parlare di stretta di mano tra Governo e Regioni, altrettanto non può dirsi di un altro importante punto all’ordine del giorno: i Fas, fondi per le aree sottoutilizzate. «Abbiamo sospeso il nostro parere in attesa che il ministro Fitto ci dia chiarimenti sul perché ancora i fondi maturi non sono stati approvati dal Cipe» ha sottolineato De Filippo sull’argomento. «Come è noto, rispetto agli impegni che erano stati assunti con il presidente del Consiglio, impegni che prevedevano l’approvazione definitiva che c’è già stata in sede tecni-
Per Latronico è quanto emergerebbe dal decreto legge sul bilancio
«Crisi, il peggio è passato» «Si intravedono i sintomi della ripresa economica» ROMA - « La prospettiva di finanza pubblica delineata nei documenti di bilancio per il prossimo triennio registra il superamento del punto di minimo di una crisi economica efinanziaria molto forte ei primi sintomi di ripresa segnalati anche da autorevoli istituzioni internazionali. In un contesto generale caratterizzato da elevata incertezza sulle prospettive economiche il Governo ha scelto una forte prudenza per evitare effetti indesiderati di retroazione di manovre espansive sulle variabili macroeconomiche». Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, relazionando in Aula sul ddl bilancio, nell’ambito dell'esame della legge finanziaria. «Il percorso di risanamento delle finanze pubbliche riprenderà nel 2011, quando la fase ciclica sarà più favorevole, e proseguirà nel
2012 e nel 2013. Per cui, nel breve periodo gli ambiti di manovra per svolgere politiche redistributive non sono molto ampi e questo è un dato che prescinde da qualsiasi valutazione di parte. Per questo motivo, è necessario lavorare insieme per capire i meccanismi di formazione della spesa, per tagliare gli interventi privi di ogni effetto sulle politiche pubbliche. Ciò consentirà, in primis, di risanare i conti pubblici tagliando la spesa inefficiente e, successivamente, di avere spazi più ampi per fare le politiche richieste dai cittadini e dalle imprese. Soltanto attraverso questo lavoro puntuale e metodico possiamo riappropriarci di margini più ampi di manovra per fare le politiche pubbliche, altrimenti siamo condannati a relegare le grandi scelte di politica economica».
Botta e risposta sull’Agricoltura in crisi
Affondo Udc: «Stato non è pozzo di San Patrizio» Il dipartimento replica: «Così si fa confusione» POTENZA «Lo Stato non è il pozzo di S. Patrizio. Impegnare lo Stato sulle questioni nodali del Sud è una cosa seria, ma chiedere soldi allo Stato è molto discutibile quando nelle casse della Regione ci sono disponibilità economiche ingenti non spese. Oltre 600 milioni di euro inattivi. La dichiarazione dellostato di crisi dell’agricoltura di Basilicata rileva ‘negativamente’come sono state praticate le politiche di sviluppo dell’agricoltura in Basilicata in questi ultimi anni». E’ quanto dichiarato dal consigliere Fierro e dagli altri esponenti regionali dell’Udc, Vincenzo Ruggiero e Agatino Mancusi. «Gli agricoltori - continua la nota - hanno bisogno di provvedimenti urgenti e, ad oggi, i 600 milioni di euro a disposizione della Regione restano bloccati nei cassetti del
ca dei Par-Fas (piani attuativi regionali ndr) che erano maturi, tra i quali anche quello della Regione Basilicata, il Cipe avrebbe dovuto dare l’approvazione il 6 di novembre ma ci risulta che così non sarà» commenta ancora ilpresidente mettendoinevidenza poi come il nodo della questione sia la mancanza di fondi. «Non c’è cassa» sottolinea De Filippo, una cassa che per la Basilicata ammonta ad una somma tutt’altro che indifferente: 850 milioni di euro, «che sono soldi importanti» dice il governatore. Il tema dei Fas e dell’approvazione dei piani regionali connessi con questi finanziamenti non sarà dunque oggi all’ordine del giorno del Comitato come precedentemente previsto. «Non sappiamo una data precisa e non abbiamo informazioni chiare – ha spiegato il governatore lucano – su quando il Cipe affronterà la questione». In ballo ci sono i Par di altre sette Regioni, oltre alla Basilicata, destinatarie in tutto di 17 miliardi di fondi Fas: Puglia, Molise, Lazio e Calabria, cui dovrebbero aggiungersi anche i progetti di Campania, Sardegna e Veneto. m.boggia@luedi.it
Settore agricoltura in crisi
Dipartimento Agricoltura». «L’agricoltura è a pezzi». Immediata la replica del dipartimento Agricoltura. «Nelle dichiarazioni degli esponenti dell’Udc sulle condizioni del settore primario lucano non si distinguono due problematiche che sono tra loro ben diverse. La prima concerne quella che è la crisi congiunturale dei vari
comparti che, come si può approfonditamente leggere in tutte le maggiori riviste di settore, è dapprima dovuta alla crisi economica globale. A ciò vi sono da aggiungere le problematiche riguardanti i mutamenti climatici e le conseguenti avversità atmosferiche che stanno mettendo a dura prova l’agricoltura. In più va evidenziato il mancato finanziamento delle leggi che nel passato servivano a ristorare gli agricoltorie cheoggi, a livello nazionale sono totalmente prive di copertura finanziaria. Quindi la moratoria, richiesta dalla Giunta regionale attraverso lo stato di crisi al Governo, dovrà servirea ristabilirele condizioni normali affinché le aziende siano in grado, non avendo passività e debitorie, di poter utilizzare i finanziamenti del Psr 2007-2013».
Cosimo Latronico
BREVI FIM E UILM
FORMAZIONE
Insieme per difendere il I sindacati chiedono un contratto nazionale tavolo tecnico LA Fim-Cisl e la Uilm-Uil di nuovo insieme per sostenere il nuovo contratto nazionale, l’autonomia e le prospettive del sindacato metalmeccanico. E’ quanto riferisce una nota congiunta di Fim e Uilm. «Abbiamo fatto - si legge nella nota sindacale - un buon contratto che tutela i salari e migliora la parte normativa»
FP CGIL, Fps Cisl, Uil Fpl, in una nota, hanno chiesto all’assessore regionale alla Formazione “l’immediata convocazione del tavolo tecnico” sulla formazione per la revisione della legge regionale numero 33 del 2003, costituito da Regione, Province e Organizzazioni sindacali di categoria.
CONGRESSO FENEAL UIL
CIA SU CEREALICOLTURA
Più cantieri per il rilancio
Dalla Commissione Ue provvedimento sbagliato
«IL futuro della Basilicata si costruisce innanzitutto con più cantieri per dare case, strade, infrastrutture civili, opere in grado di rappresentare gli strumenti del nuovo processo di sviluppo sociale, civile ed occupazionale». E’ questo il tema della stagione congressuale della Feneal-Uil che, si conclude sabato al Park hotel.
«UN provvedimento sbagliato e dannoso che va ad aggravare la situazione per i nostri cerealicoltori che già vivono una pesante emergenza, con prezzi in caduta libera e costi alle stelle». Così la Cia Basilicata commenta la decisione della Commissione Ue di correggere al ribasso i dazi all’import di grano duro».
MELFI
Gli operai della Lasme alzano la voce «Dimenticati» MELFI - Si è svolta ieri nella fabbrica della Lasme di San Nicola di Melfi una nuova assemblea sindacale per affrontare l'emergenza del blocco di produzione nell'indotto Fiat. Nella sala ormai destinata allo svolgimento di questi incontri c'erano circa cento operai ed i sindacalisti Giuseppe Cillis della Fiom, Nino Falotico segretario regionale Cisl, Antonio Zenga della Fim e Vincenzo Tortorelli della Uilm Uil. La preoccupazione maggiore delle maestranze riguarda la scadenza della procedura di messain mobilitàche si concluderà il 13 novembre prossimo. Il rischio principale, a questo punto, è che gli operai dell'indotto Sata subiscano un licenziamento definitivo e senza ulteriori possibilità di beneficiare degli ammortizzatori sociali. L'assemblea sindacale, cominciata alle 15.30 si è protratta fino alle 19.30 circa. Lo stato d'animo delle tute blu è ormai meno battagliero di quello che si registravala scorsa estate, all'inizio della vertenza. Tanti mesi di lotta, presidio della fabbrica e riunioni sindacali, alla fine hanno ingenerato un sentimento di sfiducia nel futuro. «Non ci arrendiamo - spiega il dipendente Lasme, Marco De Simone - anche se dopo tanti mesi di lotta avvertiamo un po' di stanchezza. Da oltre due mesi non veniamo retribuiti e dunque la nostra situazione, anche economica,rischia diprecipitare». Le richieste sono chiare. «Non intendiamo assolutamente lasciare il sito produttivo di San Nicola - prosegue Marco De Simone - e tanto meno accettare la cassa integrazione solo per una parte di noi. Che sia una Cigo a rotazione e che riguardi tutti e 173 i dipendenti”. Per conto loro i sindacati del comparto metalmeccanico della Triplice lucana hanno deciso di inviare una lettera al Ministero dello sviluppo economico per sollecitare le parti ad un incontro preliminare che cada comunque prima del tredici novembre prossimo. C'è chi nella Lasme aveva riposto ogni speranza nel futuro. Non sono pochi i casi di marito e moglie, entrambi dipendenti della fabbrica lucana che producevaalza cristalli elettrici e moduli porta per la Grande Punto. “Con duestipendibloccati, quello mio e di mia moglie - conclude il dipendente, Daniele Amarena mi ritrovo con il conto in banca fermo e due figli a casa da crescere tra mille difficoltà. Spero che la situazione possa risolversi, certo per tutti i miei colleghi e non solo per 75 di loro così come proposto dall’azienda». Vittorio Laviano
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24 Ore in Basilicata 17
Venerdì 6 novembre 2009
L’INTERVENTO
IL conto del tempo che manca è presto fatto: mancano quattro giorni all’Assemblea Regionale del Partito Democratico e solo quattro mesi alla campagna elettorale regionale. Tutto è domani e tutto ci chiede sintesi, capacità di fare proposte concrete e soprattutto il dovere di offrire a tutti gli attori della politica ma anche e soprattutto a tutti quelli che amano il PD un percorso limpido, senza trucchi e senza l’ombra delle tattiche che guastano la passione e la partecipazione di ben 66000 lucani che credono fortemente all’esistenza di questo partito ma soprattutto alla sua presenza determinante nella vita della nostra Regione. Una partecipazione che si è fatta sentire non solo al momento del voto, ma anche durante gli incontri, i dibattiti ed i confronti che si sono tenuti in ogni angolo del nostro territorio. Da tutto questo cosa emerge? Che nessuno dei candidati ha un maggioranza tanto netta da
Venerdì 6 novembre 2009
La rivendicazioni: assegnare presidenza dell’assemblea all’area Marino
«Con Adduce più omogeneità» chiedere con forza la segreteria del partito. Emergono anche altre due considerazioni che considero reali. La prima è che il dibattito precongressuale ci ha dato sempre la certezza che le mozioni di Adduce e di Restaino fossero le più omogenee fra di loro: a livello di proposte, di conduzione del partito e di visione del futuro della nostra Regione, comprese le alleanze, gli assetti e la scommessa sulla classe dirigente. La seconda è che si ha l’impressione che se non ci fossero i vincoli di appartenenza nazionale (che non dovrebbero condizionare le scelte di un territorio tanto sono singolari e particolari le opzioni che ogni classe dirigente ha fatto in ogni regione) la
maggioranza dei delegati confluirebbe più naturalmente verso la mia mozione. In questo contesto è naturale perseguire con tutte le forze e con tutta la determinazione possibile l’unità e l’unità, perchénon diventiunanimismo, si vive e diventa un valore trainante se ciascun dirigente si sente bene in un partito che scelga e operi unitariamente: si senta a suo agio, cioè, si senta di partecipare con passione a ogni scelta che serva a dichiarare la presenza del PD da protagonista della vita della Basilicata. E l’unità si vive se a garantirla c’è l’accordo sulle questioni concrete della vita del partito. Provoa dichiararequestequestio-
ni che prevedono queste proposte. A proposito della gestione del partito io credo che si debba concretamente parlare di co-gestione, il che significa bilanciare le segreterie regionale e provinciali, ognuna con due vice segreterie. Per la Presidenza dell’AssembleaRegionale propongocheessa sia affidata ad un rappresentante dell’Area Marino e ciò per non sottovalutare il contributo di una parte non marginale di appassionati del PD. Ma ciò che conta è che deve essere chiara la supremazia degli organi. All’assemblea regionale di lunedì vanno poste delle domande e non solo a quella di lunedì ma alle assemblee che bisogna convocare ogni vol-
ta che ci sia un questione dominante per la vita del partito o, di più, della Regione e di tutti i suoi enti territoriali. Tra queste domande rientra quella che riguarda la scelta del candidato Presidente della Regione da offrire allacoalizione, e,per l’appunto, la scelta delle alleanze e degli assetti con cui dobbiamo presentarci all’appuntamento elettorale di marzo.Appuntamento e scelte troppo decisive per essere prese in una stanza e per non preferire la partecipazione di tutta la classe dirigente. Questo deve essere il metodo di gestione che serve a fa crescere nei fatti le classi dirigenti del futuro e serve a consegnare ai tanti giovani trentenni guidati da Roberto Speranza un partito pacificato e autenticamente unitario. Ed è ciò che io farò e garantirò se l’Assemblea sceglierà me per guidarlo. Erminio Restaino candidato alla segreteria del Pd di Basilicata
Innse Gli operai raccontano
Dopo le inchieste del quotidiano sulle irregolarità della gestione
Al Mediafor la storia di una protesta che ha fatto epoca
Vie blu: la base operativa di Marsico si dissocia dalle accuse
La protesta degli operai della Innse
POTENZA - La lotta dell’Innse: la storia, i retroscena, la maturazione, i risultati di una lotta che ha fatto epoca. Se ne discuterà domenica prossima, alle ore 10 a Potenza, nella sala Mediafor, in piazza Bologna, in un’assemblea pubblica alla quale prenderanno parte anche gli operai gruisti della Innse. Si tratta della prima assemblea pubblica in Italia in cui gli operai della Innse ricostruiscono la storia, i retroscena, la maturazione, i risultati di una lotta che ha fatto epoca. «E’ necessario che gli operai costituiscano una propria organizzazione, che si sentano parte di una comunità indipendente – ha dichiarato uno degli operai della Innse - Noi, di fronte alla chiusura della fabbrica, abbiamo deciso di non andarcene a casa, di resistere. Per questo abbiamo vinto». La lunga lotta dei 49 operai della Innse, durata 17 mesi, si è conclusa con l’acquisto da parte di un nuovo imprenditore dello stabilimento che il precedente proprietario era sul punto Convocazione di Assemblea Ordinaria L’Assemblea Ordinaria della Campoverde Policoro Soc. Coop. Agricola è convocata presso la sede sociale di Via Puglia (exMercato Ortofrutticolo) s.n.c. in Policoro (MT) per il girono 23 Novembre 2009 alle ore 10:00 in prima convocazione ed eventualmente, mancando il numero legale , in seconda convocazione per il giorno 24 Novembre 2009 alla stessa ora e luogo, per discutere e deliberare sul seguente Ordine del Giorno 1)Rinnovo Cariche Sociali Policoro, lì 27.10.2009 IL PRESIDENTE Giuseppe Benedetto
di dismettere. Gli operai della Innse non hanno mai mollato. Non hanno mai ceduto ai giochi di chi intendeva avviare una enorme speculazione edilizia sulle aree dello stabilimento. Hanno difeso con le unghie e con i denti il loro posto di lavoro, arrivando fino ad arrampicarsi, per più di una settimana, su un carroponte. Sospesi a 15 metri di altezza hanno condotto le trattative con il nuovo acquirente. Alla fine hanno vinto. E la storica fabbrica milanese è già ripartita. Non si è trattato di una lotta tra le altre. Gli operai hanno mostrato una consapevolezza e una determinazione senza precedenti. Dopo la Innse, migliaia di operai sono saliti sui tetti o sulle gru al grido “Faremo come la Innse”. Una lotta che ha lasciato un segno importante. Di questo si discuterà con gli operai che quella lotta l’hanno vissuta dal di dentro o meglio al di sopra della gru. REGIONE BASILICATA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA AVVISO DI GARA INFRUTTUOSA
Si informa che la gara a procedura aperta per l’affidamento del servizio in noleggio di ausili per ventiloterapia domiciliare, e della fornitura di ausili per tracheotomia, da erogarsi nell’ambito delle prestazioni di assistenza protesica ai sensi del D.M. della Sanità 27.8.1999, n.332, e nella D.G.R. n.1249 del 30 luglio 2008, a favore dei pazienti residenti e domiciliati nel territorio delle Aziende Sanitarie Locali della Regione Basilicata, riunite in unione regionale di acquisto, con deliberazione del Direttore Generale n.861 del 02/09/2009, è stata dichiarata deserta, poiché entro il termine fissato per la presentazione delle offerte, non è stata presentata alcuna offerta. Il relativo bando di gara era stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee 2009/S-143678 del 26/05/2009, e nella G.U.R.I. – 5° serie speciale contratti pubblici n.66 dell’08/06/2009. Il presente avviso è stato inviato alla GUCE in data 14-10-2009 ILDIRETTORE GENERALE DR. PASQUALEAMENDOLA
MARSICO NUOVO - «Noi ci dissociamo dagli articoli che fanno pubblicare quelli che si firmano tecnici e amministrativi delle “Vie blu”». Al telefono, uno dei tecnici e amministrativi della Base operativa "Vie blu" di Marsico Nuovo, che sostiene di parlare a nome dell'intero staff, si dissocia dai colleghi di Potenza. Dice: «Noi, come anche altre Basi operative, non siamo d'accordo». Dopo le inchieste del Quotidiano alcuni lavoratori della Base operativa di Potenza avevano, tramite comunicati stampa, sollecitato incontri con gli amministratori della Provincia di Potenza, ente che gestisce il progetto europeo. Alla base di Marsico Nuovo non è piaciuta la strategia che hanno messo in campo i colleghi di Potenza per far valere i loro diritti. «Questo gioco sta diventando pesante». Appare preoccupato il tecnico della Base operativa di Marsico Nuovo. Dopo la storia scoperta dal Quotidiano dell'avvocato assunto dalla Provincia e pagato con i fondi europei del progetto "Vie blu", dopo il racconto sui problemi di sicurezza negli uffici di Potenza, e dopo l'inchiesta sull'impren-
LOTTA A DIPENDENZE Ok al programma da 1,5 milioni La Giunta regionale della Basilicata ha approvato il programma per la lotta alle dipendenze, che prevede interventi per 1,5 milioni di euro. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della giunta regionale. Il provvedimento è stato illustrato all’esecutivo dall’assessore alla salute, Antonio Potenza, il quale ha spiegato che il programma è «orientato a rafforzare la rete dei servizi attraverso un processo di pianificazione territoriale e di sinergia tra gli Enti interessati». Il programma definisce gli obiettivi e le strategie delle azioni regionali indicando le aree e le azioni prioritarie di intervento, e i criteri per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività sanitarie e sociali.
La Provincia di Potenza
ditore che fitta dei locali all'ente che ora è guidato dal presidente Piero Lacorazza e poi vince l'appalto per montarci dentro le linee Lan, è comprensibile. «Noi -- dice il tecnico delle Base di Marsico Nuovo -- vogliamo un articolo con questa precisazione o adiremo le vie legali». Ci manca solo che la storia delle "Vie blu" finisca in procura proprio nella fa-
se della sua scadenza. Il 22 novembre, infatti, salvo proroghe, è l'ultimo giorno di lavoro. Mancano ancora però le reti Voip. Voice over Ip (voce tramite protocollo internet): acronimo Voip. La determina della Provincia è del 21 agosto scorso. Si legge: «Ritenuto necessario dotare le basi di coordinamento, data la loro dislocazio-
ne, di un centralino telefonico Ip, che consente chiamate telefoniche gratuite tra le varie sedi dislocate sul territorio», la Provincia affida a una ditta l'incarico di installare le reti. Costo: 16 mila euro. Visto che il progetto scade il 22 novembre verranno montate lo stesso? Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
Confindustria pronta a procedere, ma con incentivi della Regione
Ex Carlt, si allontana il miraggio della ricollocazione per 12 unità POTENZA - Buio pesto, notizie pessime, la percentuale di probabilità di soluzione della vertenza relativa a dodici unità dell'ex Consorzio Agrario sono vicine allo zero. In pratica le stesse possibilità di vincere un premio della Lotteria di Capodanno. Fa rabbia, tanta rabbia considerato che mesi addietro, prima dell'estate, forse contagiati dalla primavera, Confindustria di Basilicata aveva lasciato intravedere interessanti possibilità di soluzione della vicenda. Le notizie erano state poi confermate da voci molto vicine agli industriali. Ieri, però, nella riunione presso l'Ufficio di Presidenza della Giunta Regionale, alla presenza dei dirigenti della Regione, Nardozza e Parrella, e delle tre sigle sindacali, il risultato è stato scoraggiante. Confindustria conferma le buone intenzioni a patto che, come nella migliore tradizione italiana, la Regione metta mano al portafogli, insomma senza incentivi niet. Alla fine, sola la volontà di ritrovar-
si a fine mese, nella speranza che accada qualcosa, un piccolo miracolo. Una riunione alla quale ha partecipato, ma solo per qualche minuto il direttore del dipartimento Agricoltura, Piero Quinto, che contattato telefonicamente si è limitato a dichiarare: «In questa fase l’argomento non è di competenza del nostro Dipartimento». Insomma, per gli ex consortili il futuro si tinge di nero e non solo. A fine novembre per uno dei dodici scade la mobilità, il che significa ritrovarsi senza reddito. A seguire altre unità subiranno la stessa sorte a partire da dicembre e per finire al prossimo anno. soluzione che tutti auspicavano era la creazione di una corsia preferenziale per questi lavoratori, che esclusi dai benefici della legge 410 si sono ritrovati senza lavoro e senza prospettive da un giorno all'altro. Ma qualcuno ha osservato che anche l'ipotesi di una legge ad acta è da escludersi, perché sono circa settemila i lavoratori in regione che soffrono la condizione di mobilità e si scatenerebbe una vera e propria lotta fratrici-
da. Tutto questo è vero, non ammette repliche, ma, ci sono dei ma. Obiezioni più di carattere morale che giuridico. Sappiamo che di fronte ai regolamenti, non c’è ma che tenga, la legge va rispettata, ma sotto l’aspetto morale, questi lavoratori subiscono una vergognosa ingiustizia e per diversi motivi. La stragrande maggioranza dei lavoratori in mobilità, soffrono questa condizione perché vittime di crisi di mercato, di mancanza di commesse, di un momento dove banche e surrogati delle banche hanno affossato il sistema economico. Ma nella fattispecie, questi dodici lavoratori sono le vittime sacrificati all'altare della ingiustizia, da un manipolo di dilettanti che hanno sperperato, distrutto, depauperato un impero capace di fatturare qualcosa come cento miliardi di vecchie lire all'anno. Una vicenda ancora oggi e dopo tre anni, tutta da da chiarire. Francesco La Regina
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18 24 Ore in Basilicata
Verranno avviate il 20 novembre le attività della Fondazione onlus, creata il 5 giugno scorso Il concorso Lg Digitatore sms in tempi da record Sarà presente anche il premio Nobel, Betty Williams cercasi
Ecco la città della pace
NOVEMBRE all’insegna della pace: le attività della neo Fondazione onlus “Città della Pace per i Bambini”, creata il 5 giugno 2009, si avviano. Mentre continuano le iscrizioni per i corsi di educazione alla pace che si terranno nelle prossime settimane, cresce la curiosità per la presentazione delle attività che la Fondazione, mediante i suoi membri tra cui la World centers of compassion for children sta mettendo in campo. Riflettori, quindi, puntati sul 20 novembre quando, alla presenza del premio nobel per la pace Betty Williams, una conferenza stampa illustrerà i progetti cofinanziati dalla Fondazione Vodafone Italia. Oltre una settimana di permanenza della Williams in Basilicata per inaugurare i corsi tenuti da Fiora Bemporad, ma anche per approfondire la conoscenza del territorio che dovrà dare vita alla città per la Pace dei Bambini e verificare lo stato dell’arte delle azioni strutturali che gli altri membri stanno mettendo in atto. Dall’accoglienza dei bambini e delle loro famiglie, obiettivo primario della fondazione, a corsi di formazione per aspiranti giornalisti per l’approfondimento delle aree di crisi, queste solo alcune delle iniziative che si stanno organizzando. In attesa di conoscere i dettagli, per gli interessati, si avviano i corsi di educazione alla pace rivolti agli insegnanti della scuola, agli operatori sociali e a tutti gli adulti interessati a questo argomento. Tempo fino al 13 novembre per presentare le iscrizioni mediante l’invio di una mail all’indirizzo, info@wccc-italia.org, con l’inserimento di tutti i dati richiesti, nella convinzione che “La Pace non è una cosa tangibile, né materiale, ma quando è assente se ne avverte terribilmente la mancanza. E’ una necessità profonda per tutti gli esseri viventi, la cui carenza porta con sé gravi conseguenze per il singolo individuo, per gli uomini e per tutto il pianeta». Diverse le sedi dei corsi, per la durata di due giorni per ognuno di essi: 16 - 17 novembre a Scanzano Jonico, 18 -19 novembre a Miglionico, 20 21 a Valsinni, 23 - 24 a Sant'Arcangelo, 25 e 26 novembre a Guardia Perticara e nei giorni 27 e 28 a Noepoli. E mentre si avviano le attività formative, le amministrazioni di Sant'Arcangelo e Scanzano Jonico procedono nella realizzazione degli interventi fondamentali per la Città della Pace mediante i finanziamenti ricevuti dalla Regione Basilicata. Se Scanzano prosegue nelle pratiche per la costruzione del campus della città della Pace, Sant'arcangelo ha già selezionato, tramite un poll di tecnici, le prime trenta abitazioni che dovranno essere destinate all'accoglienza dei bambini. L'amministrazione, dividendo il paese in 6 zone, sta già procedendo all'acquisizione di 12 immobili, due per ogni area, mediante un rimborso spese esiguo e simbolico. I lavori dovrebbero essere affidati entro 31 dicembre 2009, con la speranza che gli stessi siano terminati entro la primavera, periodo in cui si attende l'arrivo dei primi nuclei. Francesca Gresia
RETE FERROVIARIA
Rfi, Loguercio: Giù le mani dalla Dco di Potenza» LA maldestra volontà di Rete ferroviaria italiana (Rfi) di sopprimere la Direzione Centrale Operativa (Dco) a Potenza, ritorna a distanza di un anno. Infatti, debellato a gennaio 2009 il tentativo da parte di Rfi, di trasferire la Dco da Potenza superiore a Bari, ieri, con fare furtivo, l'Ente ferroviario intende riprovare a mettere in essere «un’azione deprecabile nel metodo e nel merito finalizzata alla soppressione della Direzione centrale operativa trasferendola a Bari». E' quanto denunciato dal presidente del gruppo regionale So-
cialista, Innocenzo Loguercio, il quale sostiene che «sicuramente va avversato il tentativo di smantellamento deciso in modo unilaterale dalla dirigenza di Rfi che ha sede a Bari». «Il trasferimento della Dco - rimarca Loguercio priva la nostra regione di un sistema tecnologico avanzato che consente di gestire la tratte ferroviarie Potenza - Melfi e Metaponto - Potenza, mortificando, nel contempo, professionalità acquisite con la prospettiva di perdere quindici posti di lavoro a tutto vantaggio della regione Puglia».
Il premio Nobel Betty Williams in Basilicata
Risultati occupazionali pari al 63,3% in 31 aziende lucane
I tirocini di Promuovi Italia: quando il turismo dà lavoro DUECENTO tirocini attivati presso 31 aziende target (23 a Potenza e le restanti a Matera), con risultati occupazionali pari al 63,6 per cento. Sono i risultati in Basilicata del progetto di iniziativa di Promuovi Italia, Agenzia tecnica del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della presidenza del Consiglio dei ministri, che opera prevalentemente attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico per gli interventi a sostegno dello sviluppo delle attività economiche e occupazionali della filiera dell’industria turistica. L’agenzia ha sviluppato una serie di progetti a sostegno dell'alta qualificazione degli operatori del comparto e dell'inserimento lavo-
Promuovi Italia
rativo di soggetti disoccupati e svantaggiati, residenti nelle Regioni ex Obiettivo 1, tra cui, oltre la Basilicata, Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia e Campania. Con Lavoro&Sviluppo Turismo si è progettato,
programmato, sperimentato, standardizzato e progressivamente perfezionato un sistema di servizi su vasta scala che consente l'efficace incontro fra domanda ed offerta di lavoro. Mediante questo Programma si offre alle Imprese che hanno sviluppato programmi di investimenti sostenuti da risorse pubbliche, assistenza operativa per tutto il ciclo che va dalla rilevazione del fabbisogno occupazionale, alla individuazione di candidati, alla selezione, all'inserimento
Scuola, Autilio incontra il ministro Gelmini «Precari, il Governo non può lavarsene le mani» PARERE contrario al disegno di conversione del decreto-legge 25 settembre 2009 numero 134, recante disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l’anno 2009-2010; accelerazione dell’iter per la piena attuazione del Titolo V (parte II Costituzione) in base all’accordo tra Governo e Regioni in materia di istruzione; avvio del confronto sul dimensionamento scolastico e sulla realizzazione del programma di edilizia scolastica: sono questi i temi affrontati dalla riunione della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, formata dagli assessori regionali con delega alla Pubblica istruzione, tra i quali l’assessore regionale Antonio Autilio, alla quale ha partecipato il ministro alla Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini. «Sulla questione dei precari della scuola – spiega l’assessore Autilio – le posizioni tra le Regioni e il ministro sono ancora distanti perché sostanzialmente è la manovra contenuta nel decreto-legge n.134/09 che non è accettabile, in quanto scarica tutta la problematica interamente sulle Regioni. Le Regioni, come sta dimostrando in concreto la Basilicata attraverso il Programma per favorire la ricollocazione dei lavoratori precari della scuola, attualmente privi di occupazione – continua Autilio –intendono fare la propria parte ma lo Stato non può lavarsi le mani e per di più limitare l’autonomia di programmazione regio-
L’assessore alla Formazione, Antonio Autilio
nale delle attività di rafforzamento e qualificazione scolastici, con una serie di “paletti” che, di fatto, attribuiscono compiti e poteri agli Uffici Scolastici Regionali, strutture burocratiche ed anacronistiche estranee ai problemi del territorio. E’ una battaglia questa che le Regioni – aggiunge l’assessore – continueranno a sostenere fino in fondo con l’intervento diretto dei Governatori per un rapido trasferimento delle competenze alle Regioni. Quanto alle altre questioni affrontate con il Ministro Gelmini, l’aspetto che non ci fa stare certamente tranquilli specie in Basilicata –afferma Autilio–è senzadubbio quellodei criteri per il dimensionamento scolastico».
in azienda di risorse con la modalità del tirocinio (se del caso rinforzando la valenza formativa con interventi complementari didattici), fino alla “chiusura” del tirocinio con formalizzazione delle competenze acquisite dai tirocinanti. La struttura di Promuovi Italia si fa carico di tutta la gestione, garantendo al sistema delle Imprese un servizio essenziale e al tempo stesso favorendo l'ingresso nel mercato del lavoro di disoccupati e soggetti svantaggiati che altrimenti disporrebbero di scarse possibilità di impiego. Facilitazioni sono state previste sia per i tirocinanti che per le imprese ospitanti così da agevolare ulteriormente l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
AAA: digitatore di sms più veloce d’Italia cercasi. Arriva anche in Basilicata la seconda tappa dell’Lg mobile Italiancup, primo campionato italiano di scrittura di Ssm L’evento è organizzato da Lg, la prima azienda ad aver reso disponibile la tastiera estesa Qwerty sui cellulari per i giovani. Nel corso della prima tappa, che ha coinvolto Lazio e Toscana, più di 1800 aspiranti vincitori hanno partecipato alla gara. Il record da battere? 51 secondi e 7 decimi: questo il tempo impiegato per scrivere un messaggio di 160 caratteri dalla più veloce della prima tappa, Elisa5! Chi avrà voglia di cimentarsi nella Lg Mobile Italiancup potrà recarsi presso gli stand allestiti da Lg all’interno del punto vendita Unieuro di via della Tecnica, oggi e domani. Si potrà gareggiare con un cellulare Lg Sm@rt, Lg Tribe oppure Lg Intouch , sfidando gli altri concorrenti “a colpi di pollice”, per dimostrare di essere il più veloce. I vincitori di ogni tappa si contenderanno il titolo del “più veloce d’Italia”durante una il 10 dicembre a Milano, nel corso di una serata che prevede ospiti d’eccezione. Per visualizzare la classifica aggiornata e ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dedicato all’iniziativa www.lgcampionatosms.it .
Bollettino Ufficiale delle Vendite a cura di Istituto Vendite Giudiziarie Via Isca del Pioppo snc-85100 Potenza tel./fax 0971-54090 Vendita del 13- 11- 2009 presso i custodi ore 09,30 in Pignola (PZ) alla c.da Rifreddo: r.g.e. 266/09: arredo di n.9 stanze di albergo + armadio il tutto a partire da € 3.700,00; ore 16,00 in Potenza alla Via Isca del Pioppo snc: r.g.e. 987/07:autovettura Fiat 500 sporting a partire da € 500,00 arredo soggiorno a partire da € 500,00- TV Mivar 28" a partire da € 30,00-TV 42" Philips a partire da € 200,00; r.g.e. 873/07: scaffale per vini in legno per sei metri di lunghezza e circa 2,50 in altezza, frigorifero a muro il tutto a partire da € 7.400,00; Asta del 20.11.2009 ore 16,00 presso i custodi: ore 10,00 in Calvello alla Via Arco Taverna 1: n.1 giovenca, n2 vacche bianche - il tutto a partire da € 1500,00; Se i beni restano invenduti il giorno 21 12.1009 si procederà alla vendita all'asta con riduzione del 20% del prezzo di base d'asta; -ore 11,00 inPicerno alla Via Piacenza n.33:impianto di calcestruzzo Ocmer completo a partire da € 60.000.00; Se i beni restano invenduti al primo incanto, il secondo incanto si terrà il 30.11. 2009 con riduzione del 50% del prezzo base, se anche il secondo incanto dovesse andare deserto il giorno 07.12.09 si procederà all'asta a partire da qualsiasi offerta; -ore 16,00 in Potenza Via Isca del Pioppo snc presso la sede dell'I.V.G. r.g.e. 1154 -08:mobile da soggiorno in materiale tipo legno, televisore Philips, mobile da ingresso - a partire da € 1.000,00; r.g.e.1253-08: spandiconcime IMA - aratro MORO- frangizolla- il tutto a partire da € 1.800,00; r.g.e. 1247-08: autovettura Renault Clio tg CD705BP a partire da € 1.000,00; r.g.e. 1186/08: arredi a partire da € 500,00; r.g.e. 967/08: arredo casa a partire da € 2.300,00; r.g.e. 1051/08: arredo casa a partire da € 2.850,00; r.g.e. 850/07:n.4 tende a partire da € 480,00; r.g.e. 104/08: salotto + televisore a partire da € 500,00; r.g.e. 1077/08: cassone di stufatura, serbatoio in acciaio a partire da € 1.000,00; r.g.e. 1072/08:stampante digitale Xerox a partire da € 500,00; r.g.e. 245/08: montacarichi Beta a partire da € 150,00; Ing. 13060 : autovettura Renault Megane a partire da € 1.200,00; Se i beni restano invenduti al primo incanto, il secondo incanto si terrà il giorno 21.12.2009 con riduzione del20% del prezzo di base d'asta; cron. 204: arredo ufficio (composto da n.9 poltroncine, 5 armadietti, n.4 scrivanie, n.2 cassettiere in legno, 1 stampante, 2 computer, 2 fotocopiatrice,) attrezzi per l'edilizia ( escavatorino IMER,2motocompressori,1 piegaferro,1 miscelatore a pompa,1 dumper,1 gru Alfa alta 25 mt, 1 mulazza,300 cavalletti per impalcatura completi di traverse, 120 tavole da impalcatura in ferro zincate, 1 cavalletto autolivellante, tavole usate per cantiere, 1 forca metallica, 2 secchi per gru, 200 puntelli in metallo, 1 betoniera, 200 tavelloni per armatura, )-il tutto a partire da €46.620,00; Se i beni restano invenduti al primo incanto, il secondo incanto si terrà il giorno 30.11.2009 con riduzione del 50% del prezzo base, se anche il secondo incanto dovesse andare deserto nei tre mesi successivi si procederà alla vendita a trattativa privata con riduzione del 75% del prezzo di base d'asta
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24 Ore in Basilicata 19
Venerdì 6 novembre 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Ragazzi vestiti da pagliacci hanno chiesto in piazza Prefettura aiuti per la clownterapia
Quelli che giocano con il dolore Gli “Amici dell’Hospice”: «Si sono presentati a nostro nome, ma noi non c’entriamo» SPECULARE sulla sofferenza altrui e su quanti contribuiscono ad alleviarla, è qualcosa che non dovrebbe succedere mai. A Potenza, da qualche giorno, si aggirano delle persone che potrebbero compiere un atto così spregevole. La segnalazione arriva dall'associazione di volontariato “Amici dell'Hospice”, che opera all'interno del reparto Hospice dell'ospedale San Carlo. Pare che un gruppo di giovani, si aggirino in via Pretoria e piazza Prefettura chiedendo dei fondi per una presunta attività di clownterapia presso il reparto Hospice e quello pediatrico del San Carlo. «Cosa impossibile - dice il coordinatore volontari Amici dell'Hospice, Raffaele Messina - in primo luogo perché la clownterapia è un'attività che viene svolta all'interno dell'azienda ospedaliera del capoluogo solo da noi e solo nel reparto in questione e in secondo luogo perché nel reparto di pediatria opera esclusivamente Abio Potenza (Associazione bambino in ospedale) che, tra le tante altre cose, non pratica questo tipo di attività». La vicenda non è nuova. Sembra che queste persone, campane, bazzichino dalle nostre parti già da un anno circa, intensificando la loro presenza in questi ultimi mesi. «Inizialmente - racconta Messina - chiedevano dei fondi per il San Carlo in generale, senza specificare i servizi offerti. Verosimilmente, le offerte potevano essere utilizzate per eventi organizzati al San Carlo da queste associazioni campane. Ma lo scorso fine settimana, le suddette persone si sono dichiaratamente spacciate per Amici dell'Hospice, facendo riferimento anche alla mia persona. Uno può dire quello che vuole, assumendosi le proprie responsabilità, ma non può associarsi a chi, come noi, con impegno e dedizione fatica a creare una certa immagine basata su un rapporto di fiducia con la gente». I sospettati possono essere facilmente identificati perché si presentano vestiti da clawn regalando palloncini. Precisa, a questo punto, Raffaele: «Gli Amici dell'Hospice quando organizzano eventi di questo tipo, come la raccolta di fondi e simili, sono riconoscibili attraverso l'apposito cartellino identificativo con nome, cognome e numero socio. Inoltre, vorrei evidenziare come la clownterapia non abbia nulla a che fare con i pagliacci. Il “clown dottore” è una figura molto particolare che prevede una formazione specifica, lunga e faticosa e alla fine della quale, attraverso un master, viene assegnato il titolo». L'appello all'intera cittadinanza è di “diffidare dalle imitazioni” e di segnalare richieste sospette contattando l'associazione al seguente indirizzo: amicihospicesancarlo@libero.it Anna Martino
L’APPROFONDIMENTO
La cura del sorriso e del sostegno ai piccoli
Un volontario in ospedale
UN SEMINARIO FORMATIVO
Una danza contro l’Alzheimer IL CSVB e l’associazione Alzheimer Basilicata, in collaborazione con “Forma Mentis” organizzano il seminario formativo “Biodanza: insieme per comunicare”. L’incontro è previsto presso il Centro “Nea Polis” a Potenza per domani dalle 15 alle 19 e per domani dalle 9 alle 13. La Biodanza è una disciplina che attraverso musica, movimento spontaneo e situazioni di incontro tra i partecipanti permette di conseguire effetti di integrazione umana, rinnovamento organico, rieducazione affettiva, e
riapprendimento delle funzioni originarie della vita. «Rappresenta - riferiscono gli organizzatori - uno strumento utile ai volontari ed agli operatori dell’Associazione per entrare in contatto con le proprie emozioni ed imparare a gestirle. Il Csvb e l’Associazione Alzheimer attraverso l’organizzazione di questo seminario, si propongono di offrire ai volontari dell’associazione Alzheimer e a i familiari dei pazienti, un valido supporto per comunicare direttamente con il malato.
GLI AMICI dell'Hospice non sono medici né guaritori. Non fanno miracoli. Sono persone normali che credono profondamente che il sorriso sia l'unica medicina atta ad alleviare il dolore, dei pazienti e delle loro famiglie. La terapia del sorriso è alla base della formazione. Una formazione lunga e complessa, prima di raggiungere il titolo di “clown dottore”. Ma chi è il clown dottore? «E’ tutti e nessuno - afferma Raffaele, volontario - è lo specchio emozionale del paziente. È la parte più intima di ognuno di noi. Con la sua maschera, che gli permette di essere tutti e nessuno, riesce a tirar fuori le emozioni più profonde di chi gli sta di fronte». In attesa di diventare clown dottore, i volontari si dedicano agli altri attraverso attività ricreative e occupazionali «per ridare la vita che la malattia ha tolto». All'Hospice, grazie ai volontari, si festeggiano i compleanni e il Natale. Si legge, si ascolta musica, si cucina. Perché, per dare “più vita ai giorni” - questo il motto dell'associazione non servono miracoli. «Spesso-racconta Raf-
faele - quando si alza dal letto un malato che non lo faceva da mesi, i medici ci dicono: ma come avete fatto?». Il segreto è cercare di restituire la quotidianità. È quello che cercano di fare i volontari di Abio Potenza (Associazione bambino in ospedale), per rendere meno traumatica l'ospedalizzazione dei bambini e dei propri familiari. La medicina prediletta dall'associazione è il gioco. La dimensione nella quale il bambino torna ad essere bambino e non un ammalato. Poi c'è l'ascolto, del paziente come di chi gli sta vicino. Un ascolto discreto. La discrezione è un'altra regola fondamentale. Il volontario Abio deve sapersi muovere in reparto senza essere d'intralcio. Ad agevolare il compito, sicuramente, le apposite sale per le attività ludico-ricreative. Ma non basta. Bisogna saper stare anche vicino al bambino che vuole, per esempio, che gli venga letta una favola ai piedi del suo lettino. Per questo motivo, il volontario Abio deve essere formato. Lezioni frontali e tirocinio in reparto. Per capire se Abio è fatta per te e se tu sei fatto per Abio. an. mart.
ALLA PROVINCIA
Travaglini presentò la mozione che venne bocciata
Si è insediato Angelo Cucco
Sicurezza sui cantieri «Una cultura da cambiare»
Si è insediato ieri il nuovo segretario della Provincia di Potenza, Angelo Cucco, 55 anni, già presidente dell'Agenzia dei segretari generali della Campania. E’ quanto comunica la Provincia di Potenza. Cucco ha al suo attivo un curriculum di qualità e una notevole esperienza in grandi comuni come, tra gli altri, Pozzuoli e Cava dei Tirreni, dove ha apportato il proprio contributo ad importanti progetti che riguardano quell'area e alla riorganizzazione della macchina amministrativa. Nell’accogliere il neo segretario il presidente Piero Lacorazza ha sottolineato come rappresenti un punto di riferimento importante per un ente che intende fare dell'efficienza il proprio punto di forza».
IN PROVINCIA
Lauria
Melfi
Lo strappo sui rifiuti
Trent’anni per l’omicidio Tetta
IL CONSIGLIO ha deciso di uscire dal progetto pilota della comunità montana.
LE RICHIESTE del pm Basentini per i tre imputati dell’omicidio di Tetta.
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UN SOLLECITO al Comune di Potenza, affinchè vigilasse sull'applicazione della normativa sulla sicurezza sui posti di lavoro e ne promuovesse una vera e propria cultura tra i lavoratori, era stato già fatto. «Tra il 2007 e il 2008 - spiega Marcello Travaglini - in quel periodo presentammo proprio una mozione nel corso di un consiglio comunale; lo facemmo dopo le morti che si verificarono alla Thyssen, quelle in Puglia e le due che si registrarono poi anche in Basilicata». La ribalta sulle cronache nazionali guadagnata da un filmato andato in onda nel corso della trasmissione “L’indignato speciale” di Andrea Pamparana, che riprendeva operai a lavoro su un cantiere edile de capoluogo senza nessuna dotazione di sicurezza prevista dalla normativa, non sorprende di molto Travaglini. «Mi rendo conto che non è corretto trattare certi argomenti
solo quando si verificano determinate situazioni come, ad esempio, la messa in onda del video nel corso del Tg5 continua Travaglini - ma non bisogna dimenticare che la guardia deve essere mantenuta sempre alta». La soluzione individuata all'epoca della presentazione della mozione era quella della promozione, prima tra i lavoratori, di una vera e propria cultura della sicurezza. «Nella mozione parlavamo della possibilità di creare un coordinamento tra le istituzioni presenti sul territorio spiega Travaglino - lo scopo ultimo era quello di rafforzare il controllo sui luoghi di lavoro, vigilando sulla corretta applicazione della legge, e sviluppare azioni volte alla diffusione e promozione di una cultura della sicurezza». I primi soggetti a essere interessanti dell'azione di divulgazione sarebbero dovuti essere proprio i lavoratori.
«E' chiaro che per datori di lavoro non ottemperare alle disposizioni di sicurezza, e soprattutto sui cantieri, comporta un grande risparmio, soprattutto in termini economici - dice Travaglini per questo l'attenzione andava incentrata sui lavoratori stessi che a tutt'oggi devono rendersi conto che chiedere determinate cose, soprattutto quando in ballo c'è la propria sicurezza, fa parte dei loro diritti». Un problema di cultura quindi, secondo Travaglini: «Se si chiede a un cittadino di pronunciare una propria opinione sulla questione della sicurezza, questo la assocerà al problema della delinquenza o quant'altro. Bisogna modificare i termini con i quali si parla di sicurezza e ci si aspetta, ovviamente, che pure società ed istituzioni si diano da fare per affrontare il problema di petto». Anna Musacchio 2. Continua
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Potenza
In parte si recupera il piano comunale poi modificato dall’ufficio scolastico regionale
Pezzi di riordino scolastico La media di via Leoncavallo troverà le aule nella Domiziano Viola IL riordino scolastico comunale, ratificato dal consiglio regionale nel piano lucano lo scorso 17 marzo e poi modificato d’ufficio dal direttore dell’ufficio scolastico regionale, Franco Inglese, è al momento «al centro di un sereno dialogo con l’amministrazione». Ovvero, ha spiegato ieri in commissione consiliare l’attuale assessore alla Pubblica istruzione del comune, Massimo Molinari, l’idea di poter tornare entro gli schemi che la città (dopo un lungo e non privo di intoppi percorso di concertazione tra sindacati, istituzioni, genitori e consulta cittadina sulla scuola, l’organo di partecipazione e autogoverno) si era data, pur dovendo dare conto alle indicazioni centrali del governo. Perchè è vero che la sentenza dello scorso luglio della Corte costituzionale ha contestato al decreto in materia di tagli che la potestà di organizzazione del sistema scolastico non potesse prescindere dall’autonomia regionale, ma «quel decreto aggiunge l’assessore - nel frattempo è stato trasformato in legge, con alcune modifiche e, dunque, il ricorso avanzato tempo fa da diverse regioni, Basilicata compresa, si è “estinto”». Certo, resta una piccola “conquista” di principio da cui partire nel «dialogo sui binari della collaborazione tra i due livelli istituzionali». Sul finire della scorsa legislatura lo scontro, invece, si
«La Torraca non crolla» DOPO alcune interrogazioni comunali e un dibattito che in città si era fatto preoccupato, la quarta commissione consiliare permanente (dedicata all’istruzione e presieduta da Luciano De Rosa), riunita in seduta congiunta con la commissione Protezione civile (presieduta da Mario Cerverizzo) ha convocato gli assessori alla protezione civile, Nicola Lovallo, e alla Pubblica istruzione, Massimo Molinari, per chiedere spiegazioni sulla sicurezza dell’edificio che ospita la scuola media Torraca, in pieno centro storico, in cui presto dovrà essere completato il trasferimento della scuola media di via Leoncavallo. E’ vero, anche la Torraca dovrà essere sottoposta ad alcuni lavori - hanno spiegato i due assessori - ma non si tratta di interventi legati all’assenza di sicurezza. Quell’edificio è costruito con uno dei migliori cementi della città - hanno continuato - ma, per elevare la massimo la sicurezza, che già oggi è entro i parametri, saranno montati sulla scuola alcuni dissipatori (le stesse strutture oblique che sono visibili sulla Domiziano Viola di viale Marconi) per “compensare” il peso dell’edificio realizzato anni fa su piani sfalsati. era fatto piuttosto aspro tra comune e Usr. lnglese aveva apportato alcune modifiche al piano scolastico varato dal comune e poi a viale Verrastro riaggregando la scuola ex Beato Bonaventura (che ospita a via Leoncavallo una succursale della scuola Sinisgalli) alla direzione scolastica di Poggio Tre Galli. Oggi, anche in base ad esigenze logistiche e strutturali, parte delle previsioni del piano comunale (improntato al principio degli istituti comprensivi, con un’unica direzione scolastica, dalla scuola materna alla media) sembra poter prendere di nuovo corpo. Il punto di partenza
“logistico” proprio il trasferimento, a inizio anno scolastico, di alcune classi della scuola media di via Leoncavallo nella scuola media Torraca (dove a loro volta sono presenti alcune classi della sede distaccata della scuola Leopardi di rione Lucania). Trasferimento che si completerà ad inizio del prossimo anno. «Stiamo risolvendo le esigenze di spazi e logistica proprio cercando di rispettare piano piano il riordino programmato», ha spiegato Molinari, che ha provato a delineare ai commissari i prossimi passaggi sulla scuola cittadina. A gennaio, l’istituto di via Leoncavallo
dovrebbe essere vuoto. Nel frattempo, proprio durante le vacanze di Natale, e secondo un’intesa con la Provicnai di Potenza, l’istituto tecnico commerciale Leonardo Da Vinci dovrebbe trasferirsi nella nuova scuola di Malvaccaro, liberando, così, ulteriori spazi nella Torraca. Contemporaneamente, dovrebbero essere portati a termine i lavori della scuola Domiziano Viola di viale Marconi che potrà ospitare nuove 11 classi: le candidate sono proprie quelle che dalla scuola di via Leoncavallo saranno per un po’allocate nella Torraca. Allora, con il trasferimento fisico nella sede della Domiziano Viola (ma
CONSIGLIO
PERSONAGGI DI CITTÀ
Dieci anni di presenza in parrocchia
Martedì la seduta
Rione Cocuzzo in festa per i dieci anni di mandato di don Donato Un sms inviato inaspettatamente, di buon mattino, a tutti i suoi fedeli per ricordare un appuntamento da festeggiare. Don Donato ha scelto un modo speciale per annunciare la sua gioia di poter festeggiare con i propri fedeli il decennale di mandato nella popolosa comunità di rione Cocuzzo. Certo che ne è passato di tempo da quando una sera, il precedente sacerdote, don Dino Trivigno, passò in consegna le chiavi e le redini della chiesa a don Donato Lauria. Oggi, l’attuale parroco dall’animo sereno e dal carattere carismatico, ha voluto, quindi, rendere partecipe l’assemblea alla solenne celebrazione per ricordare questo importante anniversario. La messa è stata ufficiata, mercoledì sera, dallo stesso don Donato coadiuvato dal viceparroco, don Mosès, nella chiesa rionale “Maria Santissima Immacolata”. A nessuno dei presenti sono sfuggiti i segnali di commozione sul volto di Lauria, accompagnato da quelli di numerosi parenti, amici e credenti, che non sono voluti mancare alla celebrazione. Da buon salesiano, ha espresso interessanti riflessioni nei confronti dei “suoi” giovani, «delizia del suo compito sacerdotale». «Ringrazio tutta la mia comunità - ha detto don Donato Lauria durante l’omelia – che mi ha sostenuto in tutti questi difficili anni di servi-
non prima della fine dell’anno scolastico) che è parte del VI circolo, la Leoncavallo dovrebbe rientrare sotto questa direzione e compiere un pezzo del riordino scolastico. Altro passaggio potrebbe chiudersi sul primo circolo: le classi che rimarrebbero nella scuola Torraca potrebbero completare a quel punto l’istituto comprensivo del centro storico (al momento il primo circolo comprende la scuola materna di via IV novembre, la scuola di via Del Popolo, la materna di via della Acacie e la scuola di via Bramante). Resta necessario, però, «ulteriore, ma sereno, dialogo». sa.lo.
zio in questa realtà. Il nuovo anno sarà intensamente dedicato alla divulgazione del valore della carità e della comunione fraterna: entrambi passioni dell’uomo. Oggi, affidiamo al Signore le nostre debolezze riprendendo il nostro cammino di fede con la stessa forza ed euforia di sempre. Mi sforzerò di essere un buon pastore auspicando che i miei fedeli ascoltino i miei buoni consigli». E dopo la liturgia,è stata organizzata, in oratorio, una festa a sorpresa per don Donato tra squisite prelibatezze. Cosa è diventato don Lauria per la comunità di rione Cocuzzo? «Oltre che guida spirituale – spiega Raffaele - è stato in tutti questi anni un esemplare amico, che mi ha sostenuto in tutti i momenti felici e tristi della vita. Bisogna continuare ad avere fiducia in lui perché è un buon pastore. E’ stato capace di rivoluzionare la nostra esistenza avvicinando giovani e non, alla missione di fede condotta dalla Chiesa». Una signora spiega, invece, di aver «visto in lui una persona solare e sempre disponibile. E’ cambiato tanto in questo rione con il suo arrivo perché ha creato un forte spirito di aggregazione per tutti, diventando un esclusivo punto di riferimento». Poi un brindisi finale e gli auguri di nuovi e sereni anni di incarico spirituale. Alessandro Sileo
Don Donato festeggiato dai fedeli della parrocchia
Il Consiglio comunale è convocato, in seduta ordinaria di prima convocazione, presso la sala del consiglio provinciale, per martedì prossimo, alle 8.30. Dopo alcune interrogazioni (comprese quelle del consigliere Imbesi del Pdl sui metodi concessione locali comunali, sullo stato dei parchi cittadini e sui contenitori di deposito speciale per medicinali), l’assemblea dovrà risolvere il dibattito sulle linee programmatiche dell’amministrazione Santarsiero che il sindaco ha presentato ai colleghi consiglieri durante l’ultima seduta di consiglio comunale. In programma, anche alcune comunicazioni di tipo finanziario e l’eventuale discussione del regolamento sulla installazione di camini, canne fumarie e comignoli.
DISAGI DA STADIO
L’ultimo appello dei “reclusi” della domenica CARMINE De Leonardis va avanti per la sua strada, che due volte al mese non è più la sua, ma una zona rossa presidiata da agenti in tenuta antisommossa. Sono gli inconvenienti di uno stadio in mezzo alla città. C’è chi vive grazie ai tifosi, e chi non riesce più a lavorare. De Leonardis è il titolare del negozio “Pasta fresca mediterranea” di via Marconi, quello davanti ai cancelli del Viviani. Da quando è entrata in vigore la nuova normativa sulla sicurezza negli stadi ha perso tanti clienti. Martedì scorso ha inviato una lettera al sindaco, al questore, al prefetto, e al dirigente dell’ufficio trasporti del comune per fissare un incontro ed effettuare un sopralluogo nelle strade attorno allo stadio. «Dopo l’ultima giornata di campionato e la vittoria contro il Foggia, il Potenza affronterà due sfide fuori casa. Abbiamo quindici giorni per trovare una soluzione diversa al problema del filtraggio davanti allo stadio». A settembre residenti e commercianti di via Marconi erano riusciti in due giorni a raccogliere 750 firme per lamentare la situazione. «Ormai i clienti non fanno neanche più distinzione tra le domeniche con la partita e quelle senza. E’ un disastro». Sulla questione si è espresso anche il sindaco, che non è potuto essere presente ieri perché era fuori città. «Il problema c'è e siamo vicini a tutti i residenti e i commercianti della zona - ha commentato Santarsiero - Ieri mattina ne ho parlato di nuovo con il questore, che mi ha detto che le partite più difficili sono state quasi tutte giocate. Proverò a ottenere una mezz’ora in più per le normali attività, ma sui temi di ordine pubblico come Comune non abbiamo potere. Le decisioni spettano al Prefetto». Dopo quella petizione Santarsiero avrebbe già portato al Palazzo del governo la proposta dei cittadini, ma la valutazione degli esperti sarebbe stata che per tanti aspetti era “deboluccia”. «Se si può migliorare val la pena di tentare - ha continuato Accetto la proposta di fare un sopralluogo. Questi sono problemi che vanno gestiti con buon senso». l.a.
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Potenza 21
Venerdì 6 novembre 2009
22 Potenza
Venerdì 6 novembre 2009
Le condizioni igieniche del capoluogo un secolo fa
Dal libro ai mass media nell’era della tecnologia
Questo tempo in-forme aperti i corsi di teatro
Cena di beneficenza per i bambini dell’Africa
DOMANI si terrà la presentazione della ristampa anastatica del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza” di Davide Michele Ricciuti (Tip. Editrice Garramone e Marchesiello, 1889). La manifestazione si terrà al teatro Stabile, sabato pomeriggio, alle 18. Al dibattito interverranno il sindaco della città, Vito Santarsiero, Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente dell’ordine dei Medici chirurghi ed odontoiatri della Provincia di Potenza, Luigi Luccioni, chirurgo e storico esperto di storia della medicina. Modera Maria Carmela Calice Consiglio, presidente del Centro annali per una storia sociale della Basilicata “Nino Calice”.
DOMANI , presso la sala conferenze della Biblioteca nazionale, alle 18, con il patrocinio del Ministero per le attività culturali, si terrà il convegno “dal libro ai mass media. L’informazione nell’età tecnologica”. L’incontro, organizzato in collaborazione con il consiglio regionale dell’ordine dei Giornalisti della Basilicata e la Regione Basilicata ospiterà gli interventi di Franco Sabia, direttore della Biblioteca, Rocco Brancati, docente di Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo all’Unibas, Antonio Preziosi, direttore di Radio Uno, Vito De Filippo, presidente della Regione. Modera, Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei giornalisti lucano.
LA COMPAGNIA Gommalacca Teatro presenterà domani presso il Salone dei Rifiutati (Bucaletto) di Potenza il laboratorio di esercizio teatrale “Questo tempo in-forme” i cui lavori partiranno l’11 novembre. Il corso si articolerà in una serie di incontri settimanali da due ore finalizzati all’allestimento di una messa in scena e terminerà il prossimo anno nel mese di maggio. I partecipanti saranno i protagonisti di un percorso individuale di ricerca all’interno del gruppo di lavoro. Per iscriversi al laboratorio è necessario contattare l’associazione “La Luna al Guinzaglio” al numero 0971/476646.
SI CHIAMA “Insieme per l’Africa” ed è un gruppo di Potenza che si occupa di adozioni a distanza. Il motto del sodalizio è: “Anche grazie al tuo aiuto possiamo fare la differenza”. Per raccogliere fondi e quindi sostenere i progetti posti in essere, l’associazione ha organizzato per oggi 6 novembre una cena di beneficenza. L’appuntamento, per chi è sensibile a questi temi, è alle 20 presso la nuova sala del “Punto Verde” di Pignola. Per informazioni si può contattare la parrocchia di “Santa Cecilia” al numero 097145594.
LA BATTAGLIA
L’INIZIATIVA
Contro Il progetto “Campioni di sicurezza”, sostenuto dalla Fim, fa tappa a Potenza In moto, perché rischiare? la droga per la strada Giovani a lezione di guida sicura SI CHIAMA “Campioni in sicurezza” ed è un progetto rivolto agli alunni delle scuole medie e superiori in età da patentino. Il progetto, nato dall’accordo siglato tra il ministero dei Trasporti e la Federazione motociclistica italiana, sarà animato da lezioni strategiche di sicurezza stradale e da prove pratiche di guida organizzate con la presenza di motociclisti istruttori esperti e si svilupperà in dieci appuntamenti organizzati in altrettante regioni italiane. Il primo appuntamento è stato svolto ad Ancona, ma anche la Basilicata rientra nel progetto, visto che ieri e oggi gli studenti si cimenteranno con le prove a Potenza, presso la concessionaria Autosigma (in contrada Bucaletto, con appuntamento dalle 9 alle 13 di entrambe le giornate). Obiettivo della Fmi è quello di elaborare, attraverso il corso di educazione stradale, un progetto utile per il conseguimento del patentino. L’introduzione della prova pratica di guida obbligatoria è prevista non più tardi del 2010. Oltre al capoluogo lucano le altre città interessate all’iniziativa sono Ancona, Venezia, Milano, Cuneo, Ferrara, Firenze, Napoli, Reggio Calabria e Foggia. Le giornate si articolano in tre moduli, con il coinvolgimento di cento ragazzi per ogni giornata. Dopo una lezione teorica iniziale, ognuno dei ragazzi partecipanti sarà coinvolto nella prova pratica di guida, assistito da un fornitore della Federazione italiana motociclismo che consentirà di apprendere i principi fondamentali della guida sicura. Il tour è coordinato dal responsabile tecnico Enrico Guarino. La forza della Fim in questo progetto è rappresentata dalla possibilità di organizzare i corsi con la presenza di esperti, capaci di spiegare ai ragazzi le vere insidie della strada, cordoli, vernici scivolose, brecciolino, macchine che aprono gli sportelli, l’impossibilità di essere visti dalle auto in determinate posizioni. Il progetto di educazione stradale, animato
da lezioni strategiche di sicurezza e da prove pratiche di guida è stato sviluppato presso gli uffici territoriali del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti
delle dieci città sopra citate. Dopo il successo delle manifestazioni organizzate nell’ambito della giornata europea della sicurezza stradale nell’ottobre 2008 è par-
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Il futuro visto con gli occhi di oggi
tita in questi ultimi giorni una nuova fase dell’accordo siglato tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, direzione generale per la sicurezza stradale e la Fmi. L’obiettivo dei corsi di educazione stradale, che caratterizzeranno le maggiori città italiane è quello di stabilire i criteri minimi per la realizzazione di un corso pratico di guida. La Fmi da anni collabora con il dicastero che rilascia il patentino e con il ministero dell’Istruzione visto che i corsi si tengono a scuola promuovendo l’introduzione della prova pratica di guida del ciclomotore (oggi non necessaria per prendere il patentino), sostenendo che solo con essa si possa insegnare realmente ai ragazzi come reagire di fronte ai pericoli che, ogni giorno, si presentano mentre si è alla guida di una moto. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Quel sapore, nel centro storico della città, mancava da tempo. Almeno da qualche anno. Finchè, alcuni giorni fa, Gino, ha riportato lo scricchiolio delle caldarroste in uno dei vicoli del centro storico. Un tempo, però, erano i cartocci. Oggi, ecco i marroni serviti nelle vaschette, caldi e profumati, al costo di pochi euro l’uno, a seconda della taglia.
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 This is it - Michael jackson’s 19 Julie &Julia 21
DON BOSCO p.zza cagliari - 0971/44592 L’uomo che fissa le capre 19 - 21
This is it UN inedito documentario sulla preparazione di quello che sarebbe stato l'ultimo, grandioso tour di Michael Jackson. Curioso per diversi motivi. si vede un MJ molto lucido e calibrato nella mente, un vero leader che dirige centinaia di collaboratori...
Affettuosi e calorosi auguri a Flora, la nostra simpatica vicina.
L’agroalimentare sbarca nel Nord Europa Nell’ambito del programma di promozione internazionale delle imprese agroalimentari della provincia, la Camera di Commercio di Potenza, attraverso la sua azienda speciale Forim, organizza la partecipazione all’azione di incoming del sistema camerale nazionale, in tema agroalimentare, dall’area scandinava e dall’area baltica. L’iniziativa, rientrante nella quarta annualità del progetto “Sapori d’Italia nel mondo”, intende sostenere le imprese locali operanti nel settore agroalimentare, favorendo nuove opportunità di business con Paesi esteri emergenti e fortemente interessati alle produzioni tipiche dell’agrofood italiano. I Paesi coinvolti nell’iniziativa sono quelli appartenenti alle regio-
Sala 1 Nemico pubblico 18.30 - 21.30 Sala 2 Parnassus 16.45 - 19.15 - 21.45 Sala 3 This is it - Michael Jackson’s 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Oggi sposi 17 - 19.30 - 22 Sala 5 Amor 14 18 - 20.10 - 22.20 Sala 6 Up 16.30 - 18.45 - 21 Sala 7 L’uomo che fissa le capre 18.30 - 20.30 - 22.30
ni europee della Scandinavia e delle Repubbliche Baltiche (Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia, Lettonia, Estonia e Lituania) dalle quali verranno selezionate delle delegazioni di operatori e buyers interessati ai prodotti agroalimentari e vitivinicoli del territorio locale. Gli operatori esteri selezionatisaranno tuttiospitati a Roma, nel periodo compreso tra il 31 gennaio ed il 4 febbraio 2010, presso una struttura ricettiva adeguata, dove saranno organizzati incontri one-to-one, con agende personalizzate e preventivamente condivise con le aziende selezionate. Nell’ambito dell’iniziativa si prevede anche l’organizzazione di visite guidate presso le aziende, nella loro sede sul territorio.
Amore 14
Venosa - Lo scorso 4 novembre, Martina Di Mantova ha compiuto 14 anni (nella foto ripresa con i compagni di classe della IV A del liceo classico “Quinto Orazio Flacco” all’ingresso dell’istituto scolastico.
CAROLINA detta Caro, 14 anni, alle prese con i primi amori, il primo bacio, la prima volta, l’amicizia, le feste, la scuola, il rapporto spesso conflittuale con i genitori. I suoi anni sono una bandiera, uno slogan, un diritto di cittadinanza. Li si vede da lontano. Gridano. Cantano. Parlano sottovoce.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 6 NOVEMBRE Iura - via Anzio, 14
0971/45438
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Enel
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971 331111
Italgas Guasti
800 900999
Acta
0971 55616
Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile)
813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo
118 611111 0971 612562
Pronto Soccorso
0971 26907
Consultorio
0971 310111
Asp
Ateneo Centralino
0971 201111
Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129 0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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SI terrà oggi la conferenza del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) per la manifestazione “Dalla strada, per la strada”. Ancora un momento di riflessione e discussione sul problema della diffusione della droga in città, a cui chiama a raccolta il presidente del Centro studi e ricerche sulle realtà meridionali, don Marcello Cozzi che, insieme alle associazioni lucane del Cnca, ha promosso la conferenza in programma per oggi, alle 9.30, nel ridotto del teatro Stabile a Potenza. In pochi mesi, davvero troppe le morti per droga, spesso giovanissimi, nel capoluogo e nell’intera regione. «La loro scomparsa ci ha lasciati attoniti e senza parole, ma soprattutto ci ha fatto riflettere ancora una volta sulle responsabilità e sui limiti delle nostre associazioni e delle nostre comunità. A qualcuno di loro siamo stati accanto, con altri invece non ci siamo riusciti. Non smetteremo mai di chiederci cosa abbiamo fatto o cosa potevamo fare e non abbiamo fatto. Sentiamo forte la responsabilità di risposte che non sempre riusciamo a dare e di strade che non sempre riusciamo a percorrere. Vorremmo fare di più. Dobbiamo fare di più». La conferenza sarà allora un’occasione di confronto tra le varie associazioni impegnate nella lotta alla droga per definire ruoli, tempi e metodi al fine di porre un freno al triste fenomeno. «Vogliamo tracciare percorsi costruttivi che ci vedano tutti insieme protagonisti positivi e propositivi, superando le assurde logiche di contrapposizione che qualcuno, dall'esterno, ha provato a ipotizzare e lavorando tutti insieme per lo stesso obiettivo: proteggere i nostri ragazzi dal veleno e dalla morte».
Potenza 23
Agenda
Venerdì 6 novembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
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Baragiano: chiesto un incontro alla Regione per la verifica degli accordi sottoscritti
Mistral, presidio davanti ai cancelli BARAGIANO - Ancora una vertenza aperta: è iniziato, infatti, davanti ai cancelli della Mistral, il presidio dei 21 lavoratori. La segreteria regionale della Fiom Cgil e quella della Uilm di Basilicata, d’intesa con i delegati di fabbrica e i lavoratori ieri mattina ha inviato una richiesta di incontro urgente alla Regione Basilicata per una verifica degli accordi sottoscritti in Regione per la nuova assegnazione del sito della Mistral da parte del consorzio Asi di Potenza, al fine della ricollocazione dei 21 dipendenti che attualmente sono in mobilità. «Auspichiamo - afferma la Fiom - una convocazione in tempi rapidi e comunque prima che si realizzino mutamenti del sito non condivisi». In merito alla situazione che si è determinata alla Mistral di Baragiano, è
La sede della Regione Basilicata
intervenuto anche il presidente del Comitato di coordinamento istituzionale per le politiche del lavoro, Giannino Romaniello. «Già nei giorni scorsi - dice - avevo inviato una nota al direttore
generale delle Attività Produttive, al Commissario dell’Asi e al Prefetto di Potenza per informarli che il rappresentante della Mistral, Caldera Sauro, provvedeva a rimuovere attrezzature ed altro materiale dagli uffici e, pare che contemporaneamente li collocasse all’interno dello stabilimento materiale dell’azienda confinante. Considerato - prosegue Romaniello - che tale comportamento è in contrasto con quanto dichiarato da Caldera Sauro in occasione dell’incontro tenutosi in Regione venerdì 23 ottobre chiedo che siano attivate tutte le iniziative finalizzate ad impedire operazioni speculative da parte dello stesso attraverso la cessione illegale del sito ad altri, dando immediata attuazione alla presa in possesso del sito da parte del consorzio industriale».
Picerno alla ricerca dell’identità perduta PICERNO - “Alla ricerca dell’identità perduta: il bene culturale. Le torri medievali di Picerno”. Oggi e domani presso l’Auditorium dell’Istituto comprensivo di Picerno sono previsti dibattiti e manifestazioni, in collaborazione con la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, il Comune di Picerno, la Comunità montana del Marmo Platano, il Gal, l’Associazione Historia di Bari e la Provincia di Potenza. Il progetto pluriennale, finalizzato allo studio e alla schedatura dei beni cultu-
rali presenti sul territorio del Comune di Picerno, ha già prodotto una schedatura e la relativa collocazione di totem esplicativi del convento dei cappuccini e della chiesa dell’Annunziata. Questo il programma: oggi alle 10 è prevista la presentazione del progetto presso l’Auditorium dell’Istituto comprensivo di Picerno. Domani, a partire dalle 16, invece, è prevista una manifestazione di rievocazione del medioevo e una mostra dei lavori dei ragazzi.
Soddisfazione del sindaco di Baragiano, Galizia e del segretario del Pd di Bella, Celentano
Nerico-Muro: nuove speranze «Un segnale incoraggiante per tutto il Marmo Platano, ma è un punto di partenza» BELLA - E' un ulteriore tassello per la “politica territoriale” l'apertura di un tratto della famigerata “Nerico-Baragiano”. All'indomani del via libera alla transitabilità del collegamento viario “Muro Lucano - Bella - Muro” giungono le precisazioni del sindaco di Baragiano, Giuseppe Galizia e del segretario del Partito Democratico della Città di Bella, Michele Celentano. Per il sindaco Galizia «l'apertura al traffico della Nerico-Muro-Baragiano, seppure parziale nelsolo tratto Muro-Baragiano - si legge in una nota - può rappresentare un segnale incoraggiante per tutto il territorio del Marmo-Platano, a condizione che ciò non costituisca un punto di arrivo bensì di partenza per dare attenzione a tutto il sistema infrastrutturale del comprensorio. Oltretutto l'apertura del tratto menzionato in una sola direzione, mette a disposizione degli automobilisti due corsie a scorrimento veloce in un'unica direzione, per cui occorrerà fare appello a tutta la prudenza dei guidatori per scongiurare rischi per la circolazione ed alla vigilanza delle forze dell'ordine per evitare abusi. Occorre tenere alta l'attenzione sul tema, non dimenticando che il tratto Muro-Baragiano rap-
Sopra la Nerico Muro Lucano. A destra il sindaco di Baragiano, Galizia e in basso il sopralluogo sul tratto aperto nei giorni scorsi
presenta solo il 15 per cento della strada infinita che congiunge l'Irpinia alla Basilicata, per il cui completamento sono necessari tempi ancora lunghi. E non va dimenticata la viabilità di tutta l'area del Marmo-Melandro, a partire dalla SS 94 sottoposta a dura prova dalla chiusura del ponte di Picerno, fino alle provin-
ciali minori che versano in alcuni casi in uno stato di vero abbandono. L'auspicio - conclude la nota del sindaco Giuseppe Galizia - è che per il futuro si possa seguire il naturale iter tecnico-amministrativo per qualsiasi opera pubblica, con tempi di consegna ragionevoli e non assurdamente prolungati». E' un'attenta
analisi anche politica, invece, quella del Pd bellese sulla questione che da anni attanaglia la famigerata tratta. «La Nerico - basentana è un'importantissima arteria che, se ultimata, pone la Basilicata nord-occidentale come un'area di transito verso l'alta Irpinia - ha detto il segretario Celentano - e il foggiano, co-
MURO E CASTELGRANDE
Occasioni di sviluppo dalla Fondazione del Sud MURO LUCANO - Un’occasione anche per due piccoli centri del Potentino. La Fondazione per il Sud sollecita dieci specifiche aree delle regioni meridionali, individuate tra quelle caratterizzate da situazioni di particolare disagio economico e sociale, a una mobilitazione di energie per creare occasioni di sviluppo a partire dalla valorizzazione delle risorse locali. Tra le aree interessate ci sono anche Castelgrande e Muro Lucano in provincia di Potenza. Attraverso tale Invito la Fondazione chiama le organizzazioni del volontariato e del terzo settore di quei territori a esprimere idee e proposte di intervento volte allo sviluppo del territorio, con azioni integrate sulle diverse linee di intervento promosse dalla Fondazione, in par-
ticolare sui temi dell'educazione e dell'integrazione. Con questa azione, la Fondazione intende focalizzare l'attenzione su un concetto di sviluppo locale “pluridimensionale”, che integri la dimensione economica con quella sociale. La Fondazione mette a disposizione fino a 7 milioni di euro complessivi. L'invito scade il 19 febbraio 2010. Il percorso progettuale prevede diversi momenti. Entro il prossimo 19 febbraio, le reti locali del volontariato e del terzo settore interessate dovranno far pervenire alla Fondazione idee progettuali in grado di esprimere le caratteristiche generali dell'intervento proposto. La Fondazione selezionerà un'idea progettuale per ciascuna delle
10 aree locali a forte disagio socioeconomico. Entro 90 giorni dalla data di comunicazione dell'avvenuta pre-selezione dovranno essere presentate alla Fondazione le proposte di progetto esecutivo, tra le quali verranno selezionate per il finanziamento quelle ritenute più valide. La Fondazione per il Sud è nata tre anni fa dall'incontro tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato per promuovere l'infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno. Con l'Invito Sviluppo Locale 2008 sono state selezionate 4 iniziative esemplari di sviluppo locale su territori particolarmente svantaggiati, con un contributo medio erogato dalla Fondazione di oltre 800 mila euro per singolo progetto.
prendo in parte lo storico gap infrastrutturale della zona. Sono soddisfatto della sinergia creata dai sindaci dell'area che hanno saputo creare il giusto clima di collaborazionenel proporreunitariamente problematiche alle quali le istituzioni regionali e provinciali stanno dando risposte concrete. Mi auguro che la
strada fin qui tracciata possa essere di esempio e stimolo per la soluzioni di futuri e più importanti impegni». Ma l'apertura del tratto “Muro Lucano - Bella Muro continua il segretario Celentano- econl'apertura deltratto “Balvano - Bella Muro” di solo qualche anno fa si pone un ulteriore tassello alla politica territoriale promossa dai sindaci dell'area. Tra i più attivi esponenti il sindaco di Bella, Salvatore Santorsa, il sindaco di Castelgrande, Alberto Muro, il sindaco di Balvano, Costantino Di Carlo, il compianto sindaco di Pescopagano Schettini, ai quali si è aggiunta la voce del neo sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani. Il tutto nasce dalle conferenze di servizi promosse dai suddetti sindaci nelle quali il governatore De Filippo si impegnò a sollecitare la canterizzazione dei lavori,non solo per il primo tratto, che ha visto l'apertura in questi giorni, grazie anche all'impegno della Provincia guidata dal giovane presidente Lacorazza - ha concluso Celentano ma anche del tratto Castelgrande-Muro lucano e quello dell'Ofantina-Pescopagano e Pescopagano - Castelgrande». Angela Scelzo
Un altro successo per Vittorio Vertone PIETRAGALLA - Nuova e importante ribalta artistica per il pittore pietragallese Vittorio Vertone, che ha avuto un grande spazio sulla stampa nazionale che ha una diffusione oltre i confini italiani. E' stato pubblicato sul numero ottobre 2009 della rivista "Arte Mondadori" avente una distribuzione complessiva in Italia di quasi un milione di copie ed in Europa di quasi mezzo milione di copie un articolo che parla della sua attività pittorica. Si tratta di una rivista specializzata nell'ambito artistico e riconosciuta
dagli esperti del settore, sulla quale si parla delle sue opere pittoriche, del suo percorso artistico e delle sue ambizioni. Vertone inoltre è stato selezionato nell'annuario come miglior artista emergente della Basilicata per cui con questa pubblicazione ha ottenuto un riconoscimento di tutto rilievo. Esprime quindi grande soddisfazione e gratificazione Vertone per questo importante traguardo raggiunto sulla stampa specializzata, che lo evidenzia come una artista in continua crescita. Antonio Bevilacqua
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Domani a Sasso di Castalda il Premio intitolato al medico-consigliere ucciso a Ottaviano
Ricordando Beneventano Un simbolo della lotta alle mafie. Sul palco Ruotolo, Iacobellis e Morrione SASSO DI CASTALDA - Il ricordo, la ricerca della giustizia e della verità 29 anni dopo. E' il Premio “Mimmo Beneventano”: il riconoscimento in memoria del “consigliere comunale di Ottaviano caduto per la legalità” che ogni anno “Libera” e l'amministrazione comunale di Sasso di Castalda assegnano a giornalisti che si sono distinti sulle tematiche ambientali e della legalità. Domani sera, nel Teatro comunale “Mariele Ventre” alle 18, sarà conferito ai giornalisti Sandro Ruotolo, Roberto Morrione e al sindaco di Scanzano Salvatore Jacobellis. Ma ecco le motivazioni. A Sandro Ruotolo «per il suo giornalismo libero, per il grande lavoro che lo vede costantemente protagonista e per aver portato nuovamente sotto i riflettori la trattativa Stato-mafia degli inizi degli anni Novanta». A Roberto Morrione «per il suo particolare percorso di vita, per aver inaugurato, durante la direzione di Rai News 24, una stagione di giornalismo impegnato nell'affermare i principi della legalità e per essere stato tra i promotori della Fondazione Libera informazione». A Salvatore Jacobellis «per l'impegno come ammi-
IL PERSONAGGIO
Sp 12, transenne per evitare pericoli
MIMMO Beneventano, di origini lucane è nato a Petina (in provincia di Salerno). Per esigenze di lavoro del padre, nel 1964, la famiglia si trasferisce ad Ottaviano, in provincia di Napoli, dove Mimmo si specializza in Medicina e Chirurgia e inizia a svolgere la sua professione di medico. Parallelamente, Mimmo prosegue la sua attività politica restando sempre critico, coerente ed intransigente nella sua battaglia quotidiana contro le sopraffazioni camorristiche. Viene eletto come consigliere comunale nelle liste del locale Pci nel maggio del 1975 e verrà rieletto nelle successive elezioni nel giugno del 1980. E per tutto questo, la sua vita generosa e piena viene stroncata barbaramente in un agguato camorristico il 7 novembre 1980 ad Ottaviano.
nistratore locale nella denuncia senza mezzi termini sul pericolo di possibili infiltrazioni 'ndranghetiste nel Metapontino e per aver riconosciuto e affrontato il problema senza alcuna reticenza». «Il riconoscimento Beneventano - si legge in una nota del referente lucano dell'Associazione antimafia “Libera”, Marcello Cozzi - è un modo per valorizzare chi si è contraddistinto nel lavoro a favore della legalità e contro ogni forma di malaffare e di criminalità organizzata. Quest'anno abbiamo deciso di assegnarlo a tre persone
che, ognuna nel suo settore, ha offerto un valido contributo a favore della legalità». «Il ricordo, la ricerca della giustizia e della verità è il senso di un impegno che segna l'appuntamento di domani - ha detto il sindaco di Sasso di Castalda, Rocco Perrone - in occasione del 29° anniversario del barbaro assassinio di Mimmo Beneventano, il medico dei poveri, il consigliere comunale di Ottaviano caduto per la legalità, in difesa del territorio e dell'ambiente, in un'area, l'hinterland napoletano, che noi oggi ben sappiamo quanto e come martoriata dalla
camorra e che con coraggio e con grande energia già 30 anni fa lui denunciava. Il programma della commemorazione si articola in tre appuntamenti tra Sasso e Ottaviano. Si parte questo pomeriggio ad Ottaviano con il seminario “Verso la fondazione Beneventano”. Domani l'appuntamento è nella cittadina sassese mentre domenica nuovamente ad Ottaviano con un incontro con la cittadinanza sul luogo del barbaro assassinio. A seguire “Lettura di poesie” di Mimmo Beneventano. Angela Scelzo
L’assessore provinciale Figliuolo ha incontrato tutti i soggetti coinvolti
Cinghiali, ancora problemi I dati ufficiali dai Parchi e le richieste dei cacciatori POTENZA - Nei giorni scorsi, alla presenza dell’assessore provinciale alla caccia Figliuolo, per iniziativa dell’Arcicaccia, si è tenuto un incontro alla Provincia di Potenza fra i presidenti degli Enti Parco del Pollino e delle Dolomiti Lucane, i presidenti degli Atc 1 e 2 ed il presidente regionale dell’Arcicaccia D’Amato. E’ quanto comunica il Comitato federativo regionale lucano. D’Amato ha ripresentato ai presidenti dei parchi la proposta «tendente a risolvere, con una mossa strategica, da un lato il problema della sovrappopolazione, nei parchi, dei cinghiali e dall’altro il problema della forte contrazione della specie nei territori dei due Atc presenti». D’Amato ha inoltre chiesto ai presidenti dei Parchi di «consentire agli Atc di effettuare la cattura dei cinghiali in sovrannumero con il metodo dei “chiusini” previo pagamento dei capi catturati, secondo quanto stabilito dai Piani di Gestione, al fine di immettere i selvatici in ambienti forniti di idonei recinti, così come previsto dalla vigente normativa». La proposta - riferisce l’Arci caccia - ha incontrato il favore dei presidenti dei Parchi e la loro disponibilità piena ad attivare l’iter per renderla concreta e rea-
lizzabile. Il presidente Pappaterra ha evidenziato che nel Parco del Pollino «il numero dei cinghiali è talmente elevato da provocare annualmente richieste di rimborso danni a colture agricole ammontanti a circa un milione di euro. Per tentare di arginare il problema il Ministero dell’Ambiente ha approvato un piano che prevede la cattura e l’abbattimento di
complessivi 1500 capi all’anno». L’assessore Provinciale Figliuolo ha assicurato «il proprio impegno ad istituire appositi cicli formativi per l’aumento del numero dei selecontrollori». Il presidente Rivelli ha, invece, fatto rilevare che «il Piano di Gestione, partito nel 2006, nel Parco delle Dolomiti Lucane ha dato buoni risultati al punto che i danni provocati alle coltu-
re agricole dai cinghiali si sono ridotti di due terzi e, attualmente, la situazione è perfettamente sostenibile. Lo staff tecnico dello stesso Parco ha, poi, illustrato i dati ufficiali che evidenziano complessivamente 33 abbattimenti e 72 catture, numeri di gran lunga inferiori a quelli che circolano tra i cacciatori, frutto di una non corretta informazione».
Dec e Fdc: «Per la viabilità dell’area Sud solo pochi spiccioli» POTENZA - I consiglieri provinciali Vincenzo Libonati, capogruppo Democratici e Cattolici, e il consigliere Biagio Costanzo, capogruppo Federazione di Centro, hanno presentato un’interrogazione al presidente della Giunta Piero Lacorazza e all’assessore alla Viabilità Nicola Valluzzi, con cui si lamenta che nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche non si tiene in assoluta considerazione la viabilità dell’area sud del potentino. «Nella fattispecie - fanno rilevare Libonati e Costanzo - su un importo programmato a regime di 153 milioni di euro con cui si finanzieranno un centinaio di opere, per l’area del Lagonegrese è previsto un impiego di pochi spiccioli per quel che concerne viabilità ed edilizia scolastica». Si contestano i criteri programmatici e politici adottati dalla giunta di centrosinistra che distribuisce le briciole in alcunicasiperelargire ingentisommeinaltri, chiedendo ai diretti responsabili le motivazioni per cui si è addivenuti a tale iniqua spartizione di denaro e a tale mancata considerazione versouna delleareestrutturalmente piùsoffe- Un’arteria stradale renti della provincia di Potenza.
La strada transennata
VIETRI DI POTENZA - La “Strada provinciale 12 Vietrese”resterà chiusa fino a “nuova comunicazione”. Lo ha reso noto la Provincia di Potenza con una ordinanza di proroga di chiusura del tratto stradale, compreso tra il centro abitato di Vietri di Potenza ed il bivio per Savoia di Lucania e Sant'Angelo le Fratte. Nonostante gli straordinari sopralluoghi dei tecnici della Provincia e i lavori già iniziati da diversi giorni, non si è potuto aprire la strada. Persistono le condizioni di pericolo concernenti il rischio di caduta massi, si deve ispezionare l'area compresa tra i chilometri dodici e sedici e si devono effettuare interventi volti alla messa in sicurezza di tutta l'area. E, vista la tipologia dell'intervento (sono presenti i rocciatori), c'è l'impossibilità a realizzare piste di
transito alternative e permettere che le operazioni si svolgano in sicurezza per lavoratori ed automobilisti, e per questo la strada resta ancora chiusa. Per il periodo interessato dai lavori, non si sa ancora per quanti giorni, la circolazione è assicurata sulla strada provinciale ex ss94 , strada comunale Visciglieta, ed Isca-Pantanelle e viceversa. Ed ora, non ci sarà spazio nemmeno per i furbi. Infatti, mentre nei giorni scorsi nell'area sottoposta a chiusura c'erano dei segnali mobili (che venivano spostati da ignoti che poi passavano con auto e camion) in questi giorni la Provincia di Potenza ha installato la segnaletica fissa con alcune barriere, così da impedire anche ai più furbi della situazione di passare e di correre rischi. Claudio Buono
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Le richieste di Basentini - per tre persone - rientrano nell’ambito del processo “Fox”
Trent’anni per l’omicidio Tetta E’ quanto ha chiesto il pm della direzione Distrettuale antimafia di Potenza TRENT’ANNI a testa per gli assassini di Giancarlo Tetta. È quanto ha chiesto ieri mattina il pm della Direzione distrettuale antimafia Francesco Basentini. Ieri mattina nell'aula Mario Pagano del Palazzo di giustizia di Potenza è ripresa l'udienza preliminare davanti al giudice Michela Tiziana Petrocelli contro i sedici finiti nell'operazione Fox degli agenti della Squadra mobile della Polizia di Stato. Le indagini si sono chiuse lo scorso maggio con la richiesta di rinvio a giudizio per tutti. Otto sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, di cui tre per l'omicidio di Giancarlo Tetta, dato per vicino ai rivali del gruppo, e ammazzato a colpi di pistola nell'aprile del 2008. Per gli altri le accuse vanno dal favoreggiamento, all'abuso d'ufficio per un appalto del comune di Melfi, e un sussidio erogato da Sviluppo Italia Basilicata. In sei hanno fatto richiesta del rito abbreviato per riuscire a definire il processo senza aspettare l'esito del dibattimento. In questi casi la legge prevede che si possa beneficiare di uno sconto di pena di un terzo. Massimo Cassotta e Adriano Cacalano sono stati accusati di essere gli esecutori di Giancarlo Tetta, che fu freddato a colpi di pistola nell'aprile del 2008.
IL PROCESSO
Scambio di battute
L’omicidio di Tetta. Nel riquadro a sinistra Cacalano uno degli imputati. In quello in alto a destra l’uomo ucciso. A lato Massimo Aldo Cassotta
Tetta, anche conosciuto come “il cantante”, era il cugino di Rocco Delli Gatti, ammazzato a sua volta nel 2002, quando era a capo dell'omonimo clan già colpito dalle indagini dei carabinieri, per cui solo lo scorso luglio sono diventate esecutive le condanne per venticinque persone. La sua morte è stata inquadrata nello scontro tra il clan capeggiato da Marco Ugo Cassotta e il clan Delli Gatti. Il 17 luglio del 2007 “il cantante” sarebbe stato presente in contrada Leonessa a Melfi quando venne ucciso il
leader dei Cassotta, un omicidio per cui proseguono ancora le indagini, e a distanza di nove mesi sarebbe stato raggiunto dalla vendetta di Massimo, salito al vertice del gruppo al posto di suo fratello. Il processo proseguirà per chiarire il ruolo di Saverio Loconsolo, che per la procura fece da palo mentre Massimo Cassotta e Adriano Cacalano sparavano.Sempre con il rito abbreviato, il pm ha chiesto di condannare anche un altro Cassotta, Alessandro, assieme a Giovanni Plastino, per associa-
zione mafiosa, spaccio di droga, e detenzione illegale di armi. Per Riccardo Martucci di Venosa, già affiliato al clan dei Basilischi, e accusato di associazione e di diversi episodi di estorsione, il pm ha chiesto 14 anni di reclusione. Due anni la richiesta per Amedeo Vernetti, accusato di un episodio di favoreggiamento, per aver taciuto agli investigatori quanto conosceva sui rapporti tra i Cassotta e il consigliere comunale di Melfi, Antonio Lovecchio. Leo Amato
«CASSOTTA, o non Cassotta… Gli ho detto: “Che ne so chi erano quei due”.” “Ma la relazione? Lì c'era scritto nome e cognome.” “Quella non l'ho mica firmata. Sono a posto». Uno scambio di battute all'uscita dell'aula, e il testimone si defila con il suo accompagnatore. Il processo contro il clan Cassotta è già cominciato male, ma prosegue ancora peggio. Sono una decina di episodi di estorsione che gli agenti della Squadra mobile della Polizia di Stato avrebbero accertato, più una serie di danneggiamenti, e furti, ma il 25 giugno scorso nessuna delle vittime si era presentata in udienza per costituirsi parte offesa. Tra questi, il testimone che si è presentato ieri a Potenza. In principio aveva raccontato alla polizia per filo e per segno che cos'era successo nella sua azienda, quando due persone si erano parate a chiedergli dei
soldi. «Era nata una stella che adesso ha problemi con la giustizia». Gli erano tornate in mente quelle frasi oscure, dette con quel tono confidenziale, e la presenza di due volti ben noti: quello di Riccardo Martucci, e poi Massimo Aldo Cassotta, il fratello di Ofelio, Marco Ugo, e Bruno Augusto, tutti e tre uccisi nella faida che da vent'anni sta insanguinando il melfitano. “Il gruppo ha le palle piene del carcere.”Aveva detto così agli investigatori. “E chi ha i soldi deve darli a loro… alla gente che cammina sulle pietre…” Una richiesta espressa, rafforzata dai saluti di accompagnamento per la famiglia della vittima. Solo che a distanza di qualche mese la memoria se ne è andata via. Il pm Francesco Basentini valuterà se procedere nei suoi confronti per il danno provocato all'indagine. l. a.
Manifestazione dell’Asp
Iniziativa di “Rapolla fiorente” dopo una partecipata assemblea
Di scena a Melfi l’UlcerDays
Agroalimentare: la proposta dei produttori olivicoli
MELFI - Oggi e domani di scena all’ospedale di Melfi l’UlcerDays. L'iniziativa, realizzata dall'Asp di Potenza, è inserita nell'ambito della seconda edizione delle Giornate Nazionali per la prevenzione e informazione,diagnosi e cura delle ulcere cutanee, promossa dall' Aiuc (Associazione Italiana Ulcere Cutanee) in collaborazione con Asbu (Associazione Spina Bifida Italia). «Abbiamo aderito volentieri all' UlcerDay - sottolinea Pasquale Amendola, Direttore Generale Asp - In questa occasione nel sottolineare la rilevanza sanitaria e sociale che le lesioni cutanee croniche hanno per le nostre co-
MELFI - Si chiama “Parliamo di libri” ed è l’iniziativa che l’amministrazione ha organizzato e che partirà per il 12 novembre prossimo. «Parliamo di libri - afferma l'Assessore alla Cultura Giuseppina Carbone - diventa un'occasione utile per stimolare la diffusione e l'offerta di libri in tutte le forme e aggregare i lettori intorno a temi di interesse generale. Il libro - ha continuato l'Assessore - nonostante la concorrenza dei nuovi media è strumento insostituibile per approfondire conoscenze, mutuare esperienze e promuovere una rete arricchita dallo scambio e dalla ricerca co-
munità, intendiamo dare informazione della prossima costituzione nell'Asp di un team multispecialistico e di un ambulatorio dedicati al trattamento delle lesioni cutanee croniche” Esperti del settore incontreranno i cittadini all'ingresso del Piano terra dell'Ospedale di Melfi (in prossimità della statua di Padre Pio) per fornire informazioni e indirizzare, eventualmente, verso i servizi competenti (U.O. delle Cure Palliative dell'ospedale di Melfi)». L'obiettivo primario di UlcerDays è quello di lanciare l'allarme sulla mancanza a livello nazionale di una rete di centri dedicati alla patologia.
«Aboliamo il distretto» RAPOLLA –LaSocietà Cooperativa “Rapolla Fiorente”, che rappresenta la maggioranza dei locali produttori olivicoli, a conclusione di una partecipata assemblea, hadeciso di chiedere agliorgani regionali preposti l’abolizione del Distretto Agroindustriale, i cui organi elettivi presso la Comunità Montana del Vulturesono giàscaduti.Nelcontempo laSoc. Coop. Rapolla Fiorente si riserva di proporre la contestuale costituzione del Distretto Agroalimentare. «E’ quanto è stato valutato nella convinzione – ha confermato il presidente Giovanni Enzo Grimolizzi – che gli sforzi produttivi ed economici degli operatori agricoli siano troppo spesso ignorati e superati nelle sedi dei dipartimenti regionali. Infatti – ha continuato – l’assessorato regionale alle Attività produttive, da cui dipende il Distretto Agroindustriale, non tiene in nessun conto delle istanze, delle esigenze e dei risultati del comparto agricolo,
comparto che a sua volta viene trascurato se non ignorato dallo stesso assessorato alle Politiche agricole». «Un assurdo gioco delle parti – ha sostenuto Grimolizzi – che non avvalora la “filiera corta” cui si adoperano gli olivicoltori, i cui sforzi sono volti a salvaguardare e valorizzare il pur ricco patrimonio
del territorio del Vulture. Su quelle aree insistono ben 700 ettari di oliveti aderenti alla società cooperativa “Rapolla Fiorente”, e sulle qualinel corso dei decenni hanno investito ben 430 associati, con una produzione che tocca due milioni e mezzo di chilogrammi di olive ogni anno, ricavati da oltre 110.000 alberi secolari». L’abolizione del Distretto agroindustriale a vantaggio di quello agroalimentare consentirebbe –sostiene l’organizzazione dei produttori – maggiori incentivi verso una migliore commercializzazione dell’olio extravergine di oliva, che molteplici soddisfazioni ha offerto in termini quantitativi, nel territorio del Vulture. E’stata infatti avanzata al Ministero delle Politiche agricole, dal 2004, la richiesta di riconoscimento della denominazione di origine protetta (Dop) per l’olio extravergine di oliva del Vulture. Michele Rizzo
Libri protagonisti nella città di Melfi mune». Il primo appuntamento è con la presentazione del libro “Le verità nascoste, il terrorismo rosso in Italia 1970- 2007” nel quale l'autore, Gianfranco Di Santo, ricorda non solo le vittime del terrorismo in Italia, molto spesso ingiustamente dimenticate, ma anche i loro familiari che attendono da anni quelle verità che meritano. Per l'occasione una delle figlie dello statista Al-
do Moro, Agnese, sociologa e Giovanni Fasanella, scrittore e giornalista di Panorama, incontreranno gli studenti degli Istituti Superiori della Città per discutere del terrorismo quale forma di lotta politica violenta e più in generale degli anni di piombo che tanto fecero tremare l'Italia. Di stretta attualità “Diversi e divisi - Diario di una convivenza con l'Islam”, ultimo lavoro del giornali-
sta lucano Nello Rega. Il romanzo, nel quale si racconta la storia d'amore con una donna sciita, sarà presentato al pubblico melfitano il prossimo 18 novembre. Sarà l'attrice - lettrice, Simonetta Rizzitiello, a dare voce ad alcuni dei passi più significativi tratti dal libro, mentre il giornalista Oreste Lopomo farà da moderatore. L'appuntamento con la lettura proseguirà il 25 no-
vembre con la presentazione dell'ultima fatica letteraria di Francesco Carofiglio, “Ritorno nella valle degli angeli” che affronta tematiche forti in un'atmosfera sospesa tra inquietudine e rimpianto del tempo passato, senza mai scadere nel patetismo. Di tutt'altro genere “La Basilicata tra tradizione e federalismo. Il futuro dell'isola che non c'è” di Nino D'Agostino che sarà presentato
il 4 dicembre. Alla serata interverranno tra gli altri Rocco Colangelo, sociologo e Lucio Attore, docente di storia delle istituzioni politiche. Evento speciale il 17 dicembre: protagonista del pomeriggio letterario l'ex Prefetto di Potenza, Luciano Mauriello che presenterà ai suoi concittadini “Il Mio servizio ricordi, esperienze, testimonianze di un Prefetto della Repubblica” nel quale racconta il suo itinerario di vita “speso” a servizio delle istituzioni. L'appuntamento conclusivo è per il 3 gennaio con “Penne di pavone”, ultimo romanzo di Romolo Chiancone.
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Lavello La direzione dei lavori punta il dito contro il sindaco
Area Pals, continua la querelle LAVELLO - A pochi giorni dalle puntualizzazioni del primo cittadino Antonio Annale sull'argomento appalti e subappalti della tristemente famosa area Pals alla periferia del centro abitato, arriva la nota e il chiarimento da parte della direzione dei lavori . «Contrariamente a quanto affermato - precisano - i subappalti non sono autorizzati in alcun modo dalla direzione dei lavori atteso che sia la previgente normativa che la legislazione in corso riconoscono alla sola stazione appaltante la pregorativa di autorizzare, controllare e verificare requisiti e presupposti per i subappalti». Cosi dopo il botta e risposta tra primo cittadino ed
Le aree Pals di Lavello
imprenditori tutto è tornato come prima con la vicenda che è finita già da tempo sul tavolo del Prefetto di Potenza e degli uffici della Regione Basilicata. Nulla di nuovo sotto il sole per gli imprenditori che sopportano quotidianamente i disagi derivanti dalla mancanza di opere di urbanizzazione ed altro. Da più parti si
auspica , a questo punto, un dibattito a piu voci (imprenditori, imprese, amministrazione e direzione dei lavori ) da convocarsi al più presto per fare chiarezza su alcuni importanti argomenti ma soprattuto per confrontarsi liberamente evitando che il dibattito avvenga in altre sedi. da. ma.
Vulture: via per la pace VENOSA - “Il Vulture: una via per la pace” è il titolo dell’iniziativa che avrà luogo oggi e domani a Venosa nel castello ducale del Balzo di Venosa. Durante il convegno saranno illustrati i contenuti del progetto promosso dal Club Unesco del Vulture che ha come obiettivo candidare alcuni siti di interesse culturale della zona nella lista dei “monumenti messaggeri di una cultura di pace” dell'Unesco. L'iniziativa si avvale della collaborazione del Consiglio regionale della Basilicata e vedrà la partecipazione, tra gli altri, dei presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, Vito De Filippo e Prospero De Franchi, del presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, del vescovo di Melfi Mons. Gianfranco Todisco e di ospiti prestigiosi quali l'ambasciatore della repubblica di Albania in Italia, Zef Busati, il parlamentare europeo Sergio Silvestris ed il segretario generale Cni Unesco Lu-
cio Alberto Savoia. Nel corso dei lavori verrà inaugurato il Club Unesco del Vulture. Attraverso il progetto “Il Vulture: una via per la pace”, dedicato alla promozione internazionale della pace e della non violenza, i promotori dell'iniziativa intendono valorizzare, in particolare, monumenti quali le catacombe ebraiche e la colonna dell'amicizia di Venosa, la chiesa di San Donato a Ripacandida, la Cattedrale di Acerenza, il castello federiciano di Melfi e la Badia di Monticchio, sita nel comune di Atella. La federazione mondiale, riferiscono gli organizzatori, “ha già visionato il progetto e si è espressa con esito positivo”. Si attende quindi solo il formale riconoscimento ed il conseguente inserimento della “via della pace” del Vulture nell'apposita lista dei “monumenti messaggeri di una cultura di pace”, affissa presso la Commissione mondiale Unesco a Parigi.
Lavello La questione legata alla struttura da sempre è croce e delizia delle amministrazioni
«Il canile comunale non si tocca» Cresce in città il randagismo e la Lega di difesa propone soluzioni al problema LAVELLO - “Il canile non si tocca” è l'appello lanciato dalla sezione lavellese della lega Nazionale per la Difesa del Cane in un comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi. La questione del canile rifugio di contrada Finocchiaro è stata da sempre croce e delizia delle amministrazioni comunali. Da ultimo il sequestro sanitario della struttura a causa del sovraffollamento causato dalla confluenza nella sola struttura lavellese delle esigenze anche dei comuni limitrofi. Ed ancora altri problemi legati alle spese di gestione della struttura ed all'organizzazione dei servizi erogati. «Sempre più spesso - si legge nel comunicato - , in questi ultimi tempi, si parla di emergenza randagismo sia a livello nazionale sia a livello locale. Lavello è stato uno dei primi Comuni, se non il primo a livello regionale, ad adeguarsi correttamente alle Leggi Nazionali cominciando già dal lontano 1993 a tatuare e microchippare, a sterilizzare i cani e ad attrezzarsi anche di un canile - rifugio. Oltre 16 anni di attività della Lega Nazionale per la Difesa del Cane hanno proiettato la città di Lavello verso livelli di civiltà propri del Nord - Europa. Recentemente, però, sta accadendo che alle autorità competenti arrivano segnalazioni di cani abbandonati e/o ammalati, di branchi che circolano nei quartieri nonchè di sistematici e vigliacchi avvelenamenti». «Qualcosa non sta funzionando!I» «ll fenomeno del randagismo non si può affrontare per singoli episodi o con interventi di urgenza, ma merita una analisi più approfondita. Il randagismo è il frutto della mala civiltà, della illegalità e della mala amministrazione del fenomeno stesso. A questo proposito chiariamo un concetto in maniera definitiva: i costi sociali della lotta al randagismo delle Amministrazioni sono addebitabili ai cittadini che violano le
VENOSA
Iniziativa della giunta Tamburriello: obbligo di paletta e sacchetto per i proprietari
Lotta dell’amministrazione municipale ai padroni “indisciplinati” dei Fido
Cani randagi
leggi e non ai cani che sono vittime di un reato. I problemi a Lavello esistono e vanno risolti. Il rischio che si corre nel dichiarare lo stato di emergenza è che si facciano scelte improvvisate e/o, peggio ancora, dettate da business più o meno occulti». “Quali sono le possibili soluzioni? - prosegue il comunicato - Non di certo chiudere il canile, per qualsivoglia motivo, aiuta a risolvere il problema. Non dimentichiamo infatti che il contrasto del fenomeno randagismo persegue essenzialmente un obiettivo di difesa dell'incolumità del cittadino e di sanità pubblica e animale.La Lega Nazionale per la Difesa del Cane è convinta innanzitutto che ogni Comune deve recepire Leggi Nazionali e dotarsi di un Regolamento Comunale sulla Tutela degli Animali e conseguentemente di un Ufficio Diritti degli Animali. Inoltre il primo aspetto da af-
frontare riguarda gli obblighi di microchippatura e iscrizione all'anagrafe canina che i proprietari di cani devono rispettare; il secondo attiene ai necessari controlli ed eventuali sanzioni da parte delle autorità competenti (Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia Provinciale, Guardia Forestale ecc..); terzo controllo delle nascite con progetti di sterilizzazione su vasta scala territoriale, affiancando alle attività delle Asl anche quella di ambulatori veterinari di liberi professionisti convenzionati; quarto commissariamento ad acta da parte del prefetto di quei sindaci inadempienti come previsto dalla Ordinanza Martini del 16 Luglio 2009. La superficialità dei Comuni, i mancati interventi, la mala amministrazione e scuse varie costituiscono attualmente in tutto il Sud la base oggettiva del “business” dei canili controllati dalle mafie». da. ma.
VENOSA- Obbligo di paletta e sacchetto per i proprietari di cani. A invitare i cittadini a mantenere puliti i luoghi pubblici è il sindaco di Venosa, che con manifesti e con volantini ricorda l'obbligo di raccolta degli escrementi contenuto nell'art. 28 del Regolamento comunale per l'igiene ambientale e il benessere degli animali” . In particolare il regolamento prevede che «i proprietari o detentori a qualsiasi titolo degli animali, hanno l'obbligo di raccogliere gli escrementi prodotti dagli stessi sul suolo pubblico, in modo da mantenere e preservare lo stato di igiene e decoro del luogo». E per suolo pubblico si intende qualsiasi area pubblica o di uso pubblico (via, piazza, giardino o altro) dell'intero territorio comunale. Il regolamento prevede espressamente che i detentori ed i conducenti di cani (esclusi quelli per la guida dei non vedenti) “che si trovano sull'area pubblica o di uso pubblico, hanno l'obbligo di essere muniti di apposita paletta, sacchetto o altro apposito strumento per una igienica raccolta o rimozione degli escrementi prodotti da questi ultimi in modo da ripristinare l'igiene del luogo”. E per i trasgressori è prevista una multa di 50 . L'invito è accompagnato dall'annuncio che nei prossimi giorni sarà avviata una assidua azione di accertamento, sanzionando tutti coloro che verranno pescati privi di paletta, sacchetto o altro apposito strumento per la raccolta degli escrementi. Un altro tassello si aggiunge quindi al mosaico che il Sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello sta creando per rendere più vivibile la vita all'interno della cittadina oraziana. Quella della raccolta degli escrementi è l'ultima di una serie di provvedimenti che il Sindaco Tamburriello ha adottato per migliorare la qualità della vita nella comunità locale. Molto spesso le decisioni assunte da Tamburriello vanno ad incidere direttamente su comportamenti e atteggiamenti dei cittadini. Come quelle assunte ad inizio estate per evitare l'abuso di bevande alcoliche, soprattutto da parte di minori di 16 anni, e l'abbandono di bottiglie e lattine in ogni parte della città. Ma anche gli schiamazzi notturni, gli atti di teppismo, gli episodi di violenza in costante aumento. Come si ricorderà a fine luglio-inizio agosto è stata assunta un'ordinanza che fino al 31.01.2010, vieta: la vendita di bevande alcoliche di qualunque gradazione ed in qualsiasi contenitore nella fascia oraria dalle ore
Il sindaco Tamburriello
22.30 sino all'orario di chiusura delle attività; la somministrazione e/o vendita di bevande alcoliche di qualunque gradazione da parte di pubblici esercizi, circoli privati ed esercizi commerciali su aree private e pubbliche, ai minori di anni 16; l'abbandono in luogo pubblico o aperto al pubblico di contenitori di bevande di qualsiasi genere. Nello stesso periodo è stata imposto agli esercizi di chiudere le attività entro le ore 2.00, obbligando i pubblici esercenti a tutelare la quiete pubblica nelle aree di somministrazione, a evitare schiamazzi e disturbi, a occupare solo gli spazi autorizzati, a garantire la pulizia delle aree pubbliche loro assegnate. Altri tasselli del mosaico che Tamburriello sta costruendo per migliorare la qualità della vita riguardano il decoro urbano. Al riguardo sono state emanate ordinanze per evitare lo stato di incuria e/o abbandono di aree, giardini, cortili, depositi all'aperto. Particolarmente apprezzata l'ordinanza che colpisce i graffitari, che imbrattano i muri e danneggiano il patrimonio pubblico e privato. Giuseppe Orlando
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Una signora di Senise è ricoverata al San Carlo
Marsico Nuovo Le maestranze dell’Ica si sono dimesse: la società non paga gli stipendi
Incidente sulla statale 92 Due le persone ferite
Cattedrale, gli operai lasciano i lavori
SANT'ARCANGELO - Con ogni probabilità è stata la strada resa viscida dalla pioggia la causa dell'incidente avvenuto ieri mattina sulla statale 92, l'arteria che porta da Sant'Arcangelo a Senise. Sono state coinvolte una Fiat punto con a bordo una signora di Senise con la sorella e un automezzo della raccolta rifiuti della General Service di Moliterno. Erano circa le 8.30 di ieri mattina quando l'autovettura è andata a finire la sua corsa contro l'automezzo. Immediati i soccorsi del 118 che, da quanto è dato sapere, hanno dovuto estrarre la signora ricorrendo anche alla fiamma ossidrica. Quest'ultima, vista anche la gravità delle ferite riportate, è stata trasportata al San Carlo di Potenza con l'eliambulanza, mentra il conducente del mezzo per la raccolta rifiuti è stato trasportato presso il nosocomio di Villa d'Agri. La sorella sarebbe rimasta illesa.
MARSICO NUOVO - Dimissioni degli otto lavoratori dell'Ica, l'impresa aggiudicataria del restauro della cattedrale di Marsico Nuovo. Dopo l'accordo sottoscritto in sede sindacale la società non paga gli stipendi. Di questi tempi, in Basilicata sembra diventare una prassi frequente quella delle imprese di sottoscrivere accordi e di non mantenerli. Così è successo nei cantieri della cattedrale del paese valdagrino. Dopo lo sciopero degli operai nel mese di ottobre per il non pagamento degli stipendi da Maggio scorso,l'azienda Ica(impresecostruzioni associate srl) con sede a Padula, aveva sottoscritto nella persona dell'amministratore delegato Pierluigi Gallo, in sede sindacale l'accordo di pagamento delle mensilità arretrate. Accordo che prevedeva, a partire dal 30 di Ottobre la liquidazione delle mensilità arretrate, da quella di Luglio scorso fino ad arrivare alla data del 30 Dicembre, per l'estinzione del debito, più la Cassa Edile e il Tfr. Se
non che tra le telefonate intercorse tra il presidente della società, sede di Milano, Massimilano Lazzari e i rappresentanti sindacali perché alla scadenza non aveva provveduto al pagamento della prima rata, la situazione è tornata come prima. «Anzi - a quanto dichiarato dal responsabile della Fillea - Cgil, Raffaele Rotondaro-nei diversicontattitelefonici, il presidente societario avrebbe accusato l'amministratore delegatori non voler firmare gi assegni dovuti”. Insomma un rimpallo di responsabilità che hanno portato al limite gli operai, con le dimissioni per giusta causa, ponendo fine ad una situazione a dir poco imbarazzante, con una gravità sia per quanto riguarda l'aspetto economico per gli operai e sia per quanto riguarda l'opera, nuovamente bloccata. Un opera finanziata con fondi pubblici e come diceva il grande Antonio De Curtis, in arte Totò “E io pago”». «Oltre alle dimissioni - ha riferito il sindacalista Rotondaro - ho
consegnatoalnostro ufficiolegaletutta la documentazione affinchè questa vicendasiarisoltoa livellolegale.E'grave - ha dichiarato Rotondaro - che un impresa prende un appalto di svariati milioni di euro e che sia i lavoratori e lo stesso Sindacato erano andati incontri alla società che alla fine si è dimostrata inaffidabile. Io chiedo, con forza, a questo punto all'Ente appaltante didare una risposta adeguata ai lavoratori . Chiediamo allo stesso Ente, il blocco degli stati di avanzamento alla società Ica e la rescissione del contratto. Tutta questa situazione - ha spiegato il responsabile sindacale - è nata su quel cantiere perché c'è la totale assenza degli attori principali. E ciò fa anche pensare come si assegna un opera ad imprese come Ica che poi si dimostrano inaffidabili in tutto. A questo punto - ha aggiunto - chiederemo all'Ente appaltante di provvedere al pagamento delle spettanze per i lavoratori». Angela Pepe
Durante l’assise comunale è stato votato contro anche per il recesso dallo statuto di Alesia
Rifiuti: lo “strappo” di Lauria Il Consiglio ha deciso di uscire dal progetto pilota della Comunità montana LAURIA - Giro di vite sulla gestione dei rifiuti. L’amministrazione comunale di Lauria esce da Alesia e dal progetto pilota della Comunità montana Lagonegrese. Il 13 ottobre scorso, il Consiglio comunale aveva già votato per la cessione delle quote di Alesia Srl, la società misto pubblico privata che ha gestito la raccolta dei rifiuti a Lauria fino a giugno 2009. Nell'ultimo Consiglio poi, tenutosi di mercoledì sera, si è votato per il recesso dello statuto di Alesia e per la revoca delle delibere con cui il Comune aveva aderito alla gestione dei rifiuti in forma associata con ad altri 8 Comuni dell'area guidata dalla Comunità montana Lagonegrese. Nel corso dell'assemblea, l'assessore all'ambiente Giovanni Labanca ha illustrato i passaggi che hanno portato a questa decisione. Mentre il sindaco Antonio Pisani ha risposto alle domande dell'opposizioni su cosa succederà d'ora in avanti. Secondo quanto riferito da Labanca, il servizio di raccolta e di trasporto dei rifiuti sul territorio affidato da maggio 2007 a giugno 2009 ad Alesia, dagli atti in possesso è risultato «inadempiente sia in riferimento ai rapporti con i lavoratori, sia alla modalità di svolgimento del servizio». Inoltre il servizio non avveniva in modo “conforme ai patti contrat-
Il consiglio comunale di mercoledì scorso
tuali stipulati con conseguente disservizio e pericolo per l'igiene pubblica”. Mentre sulla decisione di uscire dalla gestione consortile ha pesato, aggiunge Labanca: «la situazione debitoria di Alesia e la posizione di alcuni sindaci di procedere con l'affidamento consortile della gestione in house ad Alesia». A questo punto sono arrivate le domande
della minoranza. «Se ce ne usciamo quando ci costerà andare da soli a raccogliere la spazzatura? L'amministrazione ha pronto un piano B?» Ha chiesto Valeria Scavo (Prc). L'amministrazione comunale credeva nella gestione associata per questo esce dal consorzio della Comunità montana con “grande dispiacere», ha spiegato Pisani. Ma con la
speranza che tale gesto possa determinare posizioni diverse da parte degli altri sindaci e dal Presidente: «in modo che si possa recuperare il tempo perduto è andare non verso un affidamento in house ad Alesia, ma procedere con una gara ad evidenzia pubblica». Poi Pisani ha illustrato cosa succederà nei prossimi giorni. «Usciamo dal consorzio e contemporaneamente ci apprestiamo a fare una gara come comune di Lauria - ha detto - Se altri amministratori vogliono aderire o la Comunità vuole recuperare il rapporto noi siamo a disposizione. Andremmo ad iniziare un lavoro che dobbiamo indubbiamente esaurire nell'arco di pochissimi giorni». E sulla spesa ha chiuso: «con la Comunità montana il Comune andava a spendere un milione e mezzo di euro. Da soli ne spenderemo molto molto di meno, ma per i dettagli bisognerà attendere qualche giorno perché il piano B è stato immaginato ma non ancora preparato nel dettaglio». Entrambi i punti sono stati approvati con 14 sì su 15 presenti. Al momento della votazione Scavo ha abbandonato l'aula per «protesta» contro il modo in cui l'amministrazione sta gestendo il problema e per «la confusione e i dubbi» che permangono. Francesco Zaccara
Cosa dice il piano LAURIA - Ancora cambiamenti nella raccolta dei rifiuti del Lagonegrese dove da diverso tempo si sta lavorando per una gestione consortile tra 9 Comuni. Il progetto pilota è guidato dalla Comunità montana Lagonegrese e prevede un appalto unico per la gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati e per altri servizi che vanno dalla pulizia delle strade a quelli cimiteriali alla gestione dei rifiuti speciali. Fanno parte del progetto Castelluccio Superiore, Episcopia, Lagonegro, Latronico, Maratea, Nemoli, Rivello, Trecchina e Lauria che mercoledì sera ha deciso di uscire fuori. In questi giorni i sindaci stanno decidendo per l'affidamento del servizio. Prima si era convenuti per un bando di gara ad evidenza pubblica, poi si è preso in considerazione l'affidamento diretto ad Alesia (di cui alcuni comuni sono soci), dopo averla trasformata da mista a società interamente pubblica. La scelta non ha convinto l'amministrazione di Lauria che ha deciso di proseguire da sola. L'assessore all'ambiente ha annunciato l'istituzione di un tavolo permanente sull'ambiente e un sito per i rifiuti ingombranti a località Carroso (24mila euro circa). Lauria ora procederà per un avviso pubblico per affidare il servizio, mentre entro la fine di novembre è prevista l'ultimazione del nuovo sistema per lo smaltimento dei rifiuti a Carpineto. fra. zac.
Nota del capogruppo in Provincia di Italia dei Valori
San Severino, convegno sui Piot SAN SEVERINO - Nuova tappa per l’iniziativa regionale che si prefigge di “spiegare” i cosiddette “Piot”. Dopo alcune tappe in altri paesi della Basilicata come Melfi, il dibattito: “Verso i sistemi turistici locali la sfida dei pacchetti integrati di offerta turistica” si terrà oggi a San Severino Lucano ai piedi del monte Pollino. L'appuntamento è nella sala consiliare dalle ore 10 e fino alle ore 13. A illustrare le linee guida del bando emanato in attuazione dell'Asse IV Obiettivo Specifico IV.1 del Piano operativo Fesr 2007 2013, approvato con Deci-
sione della Commissione Europea n. C (2007) 6311 del 7 dicembre 2007, “valorizzare l'insieme delle risorse culturali e naturali al fine di strutturare pacchetti integrati di offerta turistica in grado di diversificare le destinazioni turistiche regionali ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed esteri”, saranno l'assessore regionale al Turismo Gennaro Straziuso, i direttori generali del Dipartimento Attività produttive Andrea Freschi, dell'Apt Gianpiero Peri e dell'Ufficio Turismo dipartimento Attività produttive, Lorenzo Affinito, conclude i lavori il presidente della Giunta Regio-
nale Vito De Filippo. Un incontro importante, sottolinea il vicesindaco del comune di San Severino Lucano Franco Fiore, poiché «ci permette di conoscere questo nuovo strumento di sviluppo turistico, uno strumento, continua, attraverso cui pubblico e privato insieme possono mirare a costruire un progetto di sviluppo di area». Con i Piot giova ricordarlo, si vogliono raggiungere le seguenti finalità: «trasformare in vantaggio competitivo le risorse culturali e naturali, paesaggistiche e territoriali presenti in regione perseguire uno sviluppo turistico so-
stenibile privilegiando investimenti eco-compatibili ed a basso impatto ambientale accrescere la competitività nazionale e internazionale delle destinazioni turistiche regionali favorire il processo di 'destagionalizzazione' dei flussi turistici verso la Basilicata diversificare l'offerta ricettiva regionale mediante la messa in campo di interventi volti alla valorizzazione dei 'poli' di attrazione turistica ed alla costruzione di mirate 'reti' turistiche tematiche sostenere l'orientamento al mercato calibrando i pacchetti turistici locali in relazione ai 'target' dei flussi di consumo da attrarre».
Val D’Agri, nuova condotta Soddisfatto Vittorio Prinzi VAL D’AGRI - «L'entrata in funzione della nuova condotta idrica realizzata da Acquedotto Lucano consente di superare, ci auguriamo quanto prima, carenze e disfunzioni ancora più incomprensibili nel comprensorio della regione macrofornitore di risorse idriche. Ma i problemi per il più razionale e produttivo utilizzo dell'acqua della Val d'Agri non finiscono qui». Lo ha detto in una nota il capogruppo di Idv alla Provincia Vittorio Prinzi, sottolineando «la necessità, innanzitutto, di rintuzzare la manovra che Governo e maggioranza di centrodestra stanno portando avanti per la privatizzazione dell'acqua. Il decreto legge 135/09, che dopo l'approva-
zione del Consiglio dei ministri, è arrivato nell'aula del Senato per la sua conversione sottolinea Prinzi- rispondead una logica che per noi è inaccettabile: gli affidamenti diretti alle società a totale capitale pubblico (in house) potranno realizzarsi soltanto in via eccezionale e dietro parere preventivo dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato». «Di contro, il metodo ordinario di conferimento dei servizi pubblici locali è la gara e la società mista. In quest'ultimo caso, comunque, il partner privato, individuato mediante procedura ad evidenza pubblica, dovrà essere socio operativo con una quota di partecipazione non inferiore al 40 per cento».
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Venerdì 6 novembre 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Durante il consiglio provinciale di ieri ha chiesto chiarezza sui consiglieri Perniola e Mastrosimone
Labriola schiaffeggia il Pdl Sul caso-Toto: «Senza scelte nette, ufficializzeremo lo strappo interno al partito» RIUSCIRA’ a rovinare la cerimonia di insediamento del coordinamento provinciale del Pdl, in programma oggi? Non è certo. Nel frattempo, ieri al consiglio provinciale, l’intervento del vice coordinatore provinciale del Pdl, Nuccio Labriola non è stato un semplice sfogo ma piuttosto un ultimatum inviato, senza mezzi termini, alla dirigenza del suo partito. L’esponente dell’opposizione provinciale, in realtà, aveva chiesto in nome dei principi di trasparenza e chiarezza, che il presidente della Provincia di Matera, definisse le composizioni dei gruppi consiliari alla luce dei recenti cambiamenti. «Il consigliere Tommaso Perniola, neo componente del gruppo dell’Udc e Rosa Mastrosimone , entrata nell’Italia dei Valori, devono trovare collocazione fisica - spiega Labriola - lo trovo un segnale di rispetto nei confronti di tutti gli altri gruppi consiliari e dell’ambito politico e amministrativo». La stoccata non tarda a giungere. Il “casus belli” viene riaperto. « Ci vuole chiarezza - aggiunge - da parte delle istituzioni anche per quanto riguarda il consigliere del mio partito, Augusto Toto, che considero la causa della caduta dell’amministrazione comunale. Chi decide di aderire a un partito deve sottoscriverne le regole. Il partito - prosegue - deve prendere una posizione netta e precisa. Non siamo più disposti a sopportare equivoci. Al coordinamento provinciale del Pdl, che si insedia oggi, solleverò ancora una volta questo problema. In mancanza di risposte
Alternativa a Di Pietro
Assemblea di iscritti a Idv Si parla di alleanze
Il consigliere Augusto Toto e il senatore Cosimo Latronico
Il vice coordinatore provinciale del Pdl, Labriola
adeguate, ufficializzeremo lo strappo. Non lascerò mai il Pdl - precisa Labriola - ma non posso essere d’accordo con questa dirigenza». A queste condizioni, Labriola avanza perplessità sul progetto alternativo al centrosinistra, alla luce delle sue contestazioni. Elementi che sembrano stridere con le dichiarazioni del senatore Cosimo Latronico, coordinatore regionale vicario che, annunciando l’insediamento del coordinamento provinciale che si terrà oggi spiega: «Il Pdl si appresta ad essere
uno spazio di reale partecipazione per tutti i lucani che si riconoscono nei valori e nel progetto del popolarismo europeo e che lavorano ad un’alternativa di governo per la Regione Basilicata, segnata negativamente dai tanti fallimenti dei governi di centrosinistra. Dopo questa prima costituzione, si provvederà a compiere delle nomine integrative per valorizzare territori e componenti dell’area materana». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Antonio Di Pietro
NASCE IL COORDINAMENTO PROVINCIALE PDL Oggi la cerimonia di insediamento Sono 32 i componenti del coordinamento che si insedieranno oggi. L’organismo è così composto: coordinatore provinciale, il sen. Cosimo Latronico, vice coordinatore provinciale vicario, il capogruppo del Pdl in consiglio provinciale, l'avv. Nuccio Labriola, segretario amministrativo, il vice capogruppo del Pdl in consiglio provinciale, Antonio Stigliano. Responsabili giovani, Maria Desirèe Montesano e Antonio La Torre. Seguono Enzo Amoia, Giuseppe Bisaccia, Rocco Buccico, Franco Carbone, Michele Casino, Paolo Castelluccio, Carmine Sabatino Casulli, Mimmo Centonze, Saverio Ciccimarra, Gianluca Colonna, Salvatore Cosma, Vincenzo De Vincenzis, Fabio Di Sabato, Giovanni D'Onofrio, Paolo Doti, Rosa Fiore, Rocco Leone, Antonio Mangiamele, Fabio Mazzilli, Giuseppe Olivieri, Nicola Panetta, Antonella Prete, Francesco Sanseverino, Romeo Sarra, Franco Soldo, Pasquale Stella Brienza, Augusto Toto e Nicola Verde
Multe per Viale Italia Reintegrato in servizio dal Tribunale Ricorsi di Adiconsum attende il passaggio alla Aimeri CENTINAIAsono gliautomobilisti inferocitichegià sisono rivolti all'Adiconsum Cisl di Matera per contestare i numerosi verbali che stanno giungendo alle loro abitazioni, per violazioni al Codice della Strada, dalla Polizia Municipale di Matera per eccesso di velocità, rilevato a mezzo di autovelox in Viale Italia. «Vedersi recapitare - ha affermato Marina Festa, Segretaria Provinciale dell'Adiconsum, nella buca delle lettere un verbale di 169,11 euro e una decurtazione di 5 punti dalla patente perché circolava ad una velocità di 61 km/h ha sollevato dubbi, curiosità e proteste». «Anche in questo caso - ha aggiunto Marina Festa -, poiché è mancata una informazione, l'installazione dell'autovelox in Viale Italia non serve tanto a prevenire gli incidenti ma soltanto a rimpinguare le casse dell'Amministrazione Comunale». «Noi, ha concluso Festa, valuteremo ogni possibilità per poter ottenere l'annullamento dei verbali che appaiono fortemente penalizzanti e vessatori per i cittadini materani; saremo costretti a rivolgerci nuovamente al Giudice di Pace di Matera affinché valuti se il Comune di Matera abbia effettivamente rispettato tute le norme in materia. Non abbiamo assolutamente compreso le ragioni per cui il Comune di Matera abbia preferito installare un autovelox piuttosto che “trovare” i soldi per rendere fruibile la stessa Via Italia che oramai da molto tempo è interessata da una lenta e inesorabile “frana”. Sembrerebbe quasi che la nostra incolumità sulle strade cittadine dipenda esclusivamente dal controllo della velocità e non già dalla sicurezza delle strade stesse».
MATERA- Reintegrato dal Tribunale del Lavoro ora aspetta di poter passare anche lui tra i 52 lavoratori della nuova ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti. Ma questa è una storia tutta da raccontare. Antonio Antezza, dipendente della SI.ECO s, azienda che lo aveva ingaggiato per la commessa della gestione dei rifiuti nella città di Matera, fu licenziato il 27 giugno 2008. Al provvedimento Antezza si è opposto, assistito dall'avvocato Michelangelo Bonelli, ed è stato reintegrato a pieno titolo con la sentenza del 22 ottobre 2010 emessa dal Tribunale presieduto dal Giudice del Lavoro Rossella Di Todaro. Ora Antezza si rivolge al “Quotidiano” perché attende di essere inserito anche lui tra le unità di personale che in base al bando passano dalle società che precedentemente gestivano il servizio per il Comune, in questo caso la Sieco, alla nuova cioè Aimeri. «Il personale preso in carico-afferma Antonio Antezza, leggendo l'accordo-sarà quello del prospetto A, ivi compresi i lavoratori assenti dal servizio per malattia/infortunio o altra causa. Ma io, risulto a pieno titolo in organic. Ho avvisato tutte le parti di questa situa-
zione, compreso il Comune. La sentenza mi include di diritto nell'elenco, anche se sono stato erroneamente omesso. E non vedo perché io non abbia diritto come gli altri a continuare a lavorare visto quanto sottolineato dal Tribunale. Vorrei che si comprenbdesse danno e beffa che sto pagando. Sono senza stipendio da giugno del 2008. Oltre 15 mesi di sofferenza e ingiustizia. E' vero l'azienda è stata condannata al reintegro ed al pagamento degli stipendi arretrati, ma al momento non ho visto nulla. Io voglio solo lavorare e attendo dalla SI.Eco novità». «Ho maturato il diritto al reintegro e credo che sia giusto che non si tenti-continua Antezza-di modificare questo stato di cose. La mia dignità è stata già lesa da un ingiusto provvedimento e credo che mia moglie ed i miei due figli non debbano ancora subire una situazione economica precaria che diventa ogni giorno più tragica. Voglio solo quello che mi spetta. Ovvero, il rispetto della sentenza del ricorso presentato dall'avvocato Bonelli e lavorare. Da quindici mesi la vita della mia famiglia è diventata tragica». Renato Carpentieri r.carpentieri@luedi.it
Non si placano contrasti e polemiche all’interno dell’Italia dei Valori alla vigilia della visita in città di Antonio Di Pietro, leader indiscusso del partito che domani mattina sarà a Matera. Il neonato circolo di Idv ha inviato una nota che conferma il malessere e le polemiche interne a seguito delle ultime scelte dei vertici nazionali e regionali: «Numerosi iscritti e simpatizzanti di Italia dei Valori della Basilicata, tra cui gli iscritti e simpatizzanti del Circolo IdV “G.Giugni” di Matera, constatata l’assenza di qualsiasi riscontro da parte della dirigenza lucana rispetto alla richiesta di convocazione urgente di un assemblea degli iscritti finalizzata a dibattere e deliberare sulla fusione tra IDV ed il partito Addc nonchè sulla candidatura alle prossime regionali della leader dell’Addc, ritengono necessario autoconvocare sabato 7 novembre prossimo alle 10 presso l’Hotel Palace di Matera una pacifica e civile assemblea che dibatterà sull’attuale situazione della democrazia interna, sul rispetto delle procedure e regole statutarie, sulla “fusione” di IdV con il predetto partito Addc. All’assemblea-dibattito-conferenza stampa sono invitati tutti i cittadini, i simpatizzanti e gli iscritti che credono nei valori di legalità costituzionale, giustizia anche e soprattutto sociale, partecipazione democratica e trasparenza che informano lo statuto di Idv».
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Matera
Venerdì 6 novembre 2009
«Un grazie a Ettore Massari» Il volontariato e la Festa della Bruna i suoi impegni per gli altri e la città di FRANCO PALUMBO
UNA PERSONA non comune. Impegnata nel volontariato e per la città. Conosciuto e apprezzato soprattutto per il suo impegno nel volontariato e nell’organizzazione della Festa patronale di Maria Santissima della Bruna. Ettore Massari lascia un grande ed apprezzato ricordo in tanti materani proprio per il suo impegno. Massari si è spento mercoledì sera all’età di 67 anni. Massari si è fatto apprezzare per il suo grande impegno soprattutto nella creazione della sezione materana dell’Unitalsi di cui era uno dei fautori e promotori fin dalla primissima ora e continuava a garantire il suo contributo organizzativo anche negli ultimi anni con un grande impegno per il volontariato e le cause che riguardavano i più deboli Massari è stato il primo presidente della sezione materana. Dal 2005 Ettore Massari ricopriva la carica di vice-presidente del comitato per i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna, patrona della città di Matera, alla quale era da sempre molto devoto. I funerali di Ettore Massari sono programmati per questo pomeriggio alle ore 15 nella chiesa dell’Immacolata a Matera.
NELLA CITTÀ si avverte un vuoto, manca un cittadino che traeva dalla piazza lo stimolo ad impegnarsi nel sociale, nell'associazionismo, nella politica. Questo cittadino era Ettore Massari, un uomo vicino alla gente, vicino per risolvere i problemi di ogni giorno. Era una “briciola” della seduzione spirituale; Carla Zichetti, da Genova, una apostola della sofferenza era la sorella che spesso veniva accompagnata da Ettore nei pellegrinaggi di preghiera. Parlare di Ettore Massari, oggi che è salito nella casa del Padre, significa cadere nella retorica; una cosa è certa che i suoi pellegrinaggi terreni lo avevano temprato nell'equilibrio, nella famiglia, nella fraternità fra la gente, nella disponibilità di chi chiedeva aiuto. Forse durante queste ore che segnano la sua fine, gli
amici scout lo ricorderanno nelle ore dei campeggi vissute attorno ad un fuoco; i compagni di lavoro della Valle del Basento - l'Eni rivedranno la prontezza con cui Ettore risolveva una pratica di patronato; gli amici che lo hanno avuto affianco durante i problemi organizzativi per la Festa della Bruna, non lo ritroveranno su Murgia Timone a controllare i fuochi pirotecnici che chiudevano l'evento. Tutti dovremmo dire grazie ad Ettore, per essere stato vicino con l'Unitalsi a chi aveva bisogno nella sofferenza - cittadino al servizio della politica - equilibrato e discreto, in cui partecipava con la cultura del “fare”, con l'impegno di vedere Matera proiettata in un futuro operoso. La voglia di vivere, con spirito francescano, lo aveva modellato cristiano fra tutti. Questo è stato Ettore Massari nella Matera che amava.
«Aveva la cultura del “fare” e la voglia di proiettarci in un futuro operoso»
Ettore Massari, in alto durante le celebrazioni di Maria Santissima della Bruna
Un bus domani in piazza Vittorio Veneto per illustrare la campagna «Sono 750 i nostri nuovi soci»
Centomila sì per l’occupazione Grandi numeri Raccolta di firme delle Acli per lo “Statuto dei lavori”
per Coop Estense
CINQUE mesi per raccogliere 100 mila firme in tutta Italia e varare lo Statuto dei Lavori da affiancare a quello dei lavoratori. E' l'obiettivo delle Acli (il movimento che riunisce le associazioni cristiane dei lavoratori italiani) che da ottobre e fino al 13 febbraio promuovono una petizione in tutte le città italiane. A Matera il bus promozionale si fermerà sabato in piazza Vittorio Veneto. Esponenti del movimento illustreranno i temi della raccolta di firme. Spiega il presidente provinciale Mimmo Corrado che ieri ha illustrato l'iniziativa: «Le misure che sono contenute nella nostra proposta sono legate all'ipotesi di riforma del mercato del lavoro». Le Acli, partono dalla proposta che fu di Marco Biagi e la fanno propria, ampliandola sotto alcuni aspetti. La raccolta firme dovrebbe consentire, ad esempio, di introdurre il contratto a tempo indeterminato ai lavoratori subordinati neo assunti, di adottare un'unica aliquota pari al 30% per tutte le categorie lavorative e di incentivare l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso il potenziamento dello strumento dell'apprendistato. «A Matera e provincia i nostri iscritti sono 1700, suddivisi nelle 16 sedi territoriali, in tutta Italia sono 1 milione. E' a loro che va il nostro appello affinché sostengano questa iniziativa che tende a migliorare le difficoltà che fino ad oggi sono costretti ad affrontare i lavoratori. C'è tempo fino ad ottobre per raggiungere la quota necessaria». Trale altrepropostecontenute nel testo della raccolta firme, si affronta anche il te-
COOP ESTENSE esprime grande soddisfazione per l'apprezzamento che i consumatori stanno manifestando nei confronti del nuovo ipermercato: superano infatti le previsioni fatte l'affluenza del pubblico, le vendite e l'interesse a conoscere più da vicino le peculiarità della cooperativa, a conferma di una presenza attesa e accolta già con grande attenzione e apprezzamento. «Il bilancio dei primi tre giorni di attività dell'ipermercato - spiega Giovanni Pepe, direttore dell'ipermercato - è assolutamente positivo. Gli oltre 20 mila gli scontrini battuti in tre giorni dimostrano come la nostra proposta, in termini di convenienza e qualità dell'offerta, sia all'altezza delle aspettative e dei bisogni dei consumatori che stanno frequentando il punto vendita». Sono “usciti” dall'ipermercato, tra martedì e giovedì 1.000 kg di pane, 3.000 kg tra spigole e orate, 1.300 kg tra cozze e vongole, 8.000 kg di banane. Sono questi alcuni esempi
Leonardo Braico e Mimmo Corrado presidente regionale e provinciale delle Acli
ma della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso percorsi formativi per i lavoratori flessibili, una nuova tabella di indennizzo del danno biologico e la riforma del testo unico sull'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, con garanzie di adeguato sostegno economico alle famiglie dei lavoratori. Alla formazione, poi, viene riservato uno spazio non irrisorio riconoscendo il diritto a quella permanente, introducendo la detraibilità fiscale e il diritto ad un'aspettativa non retribuita sino 12 mesi per frequentare le attività formative. Una delle sfide riguarda, poi, la riforma degli ammortizzatori sociali. La proposta delle Acli riguarda l'estensione della Cassa Integrazione Guadagni e icontratti di solidarietà a tutti i settori produttivi e tipologie contrattuali. In caso di perdita del lavoro, si potrebbe estendere l'indennità
di disoccupazione a tutti i lavoratori che abbiamo maturato 12 mesi di lavoro. Il collegamento con il sistema pensionistico è quasi d'obbligo. In questo senso le Acli puntano sull' innalzamento graduale dell'età pensionabile di uomini e donne e sull'introduzione di un'uscita flessibile dal lavoro. Tutto al fine di garantire pensioni più dignitose. Corrado è inflessibile quando affronta il tema dei lavoratori e dei contratti cosidetti in bianco. «E' una pratica che si deve interrompere - spiega - con la possibilità per i lavoratori di revocare entro 5 giorni, le dimissionicomunicate aldatore di lavoro. L'azienda che assume, inoltre, avrà l'obbligo di convalidare davanti alla direzione provinciale del lavoro, le dimissioni rassegnate dalle collaboratrici familiari in maternità». Immaginare un nuovo panorama del mercato del lavo-
ro vuol dire, al tempo stesso, pensare un Paese ormai in fase di recupero dalla crisi economica. Un passaggio al quale Corrado guarda con prudenza. «Non credo che ci si possa arrivare velocemente. Penso, invece, che la Basilicata e il Materano avranno un passo lento». Leonardo Braico, presidente regionale delle Acli, aggiunge: «Ogni settore dell'economia, dall'industria all'agricoltura, è in coma. I fondi strutturali non vengono utilizzati al 100% e , andando di questo passo rischiamo che le somme della nuova programmazione 20072013 vadano persi in parte». «Bisogna recuperare - conclude Corrado - la questione meridionale da riportare sui tavoli di trattativa non con i suoi luoghi comuni di un sud pigro, sfruttatore e indolente, ma con forme autopropositive e utili a tutti». Antonella Ciervo
che dimostrano il gradimento dei consumatori per la proposta alimentare dell'Ipercoop, in particolare nei reparti “freschi”. Molto buono anche l'andamento dei reparti non food, in particolare per prodotti ad alto contenuto teconologico che caratterizzano l'offerta di Coop Estense (monitor a led; notebook; novità nella telefonia cellulare,ecc). Apprezzato, inoltre, il ricco assortimento di prodotti a marchio Coop, anche grazie all'iniziativa di sconto 20% su 100 prodotti alimentari e del 30% su carni e prodotti dell'ortofrutta. Anche il numero di adesioni alla cooperativa è stato molto alto. Sono 750, infatti, le persone che da tutta la provincia di Matera - ma anche dalle province di Bari, Potenza e Taranto - in questi tre giorni hanno deciso di diventare Soci Coop Estense, per poter beneficiare delle numerose iniziative e offerte a loro dedicate, e per avere così la possibilità di partecipare attivamente alla vita e alle scelte della cooperativa.
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30 Matera Franco Palumbo traccia un ricordo dell’amico scomparso. Oggi alle 15, all’Immacolata, i funerali
FARE PIENA lucesulla Fondazione Orchestra Lucana delle Province di Matera e Potenza. E' quanto chiede il consigliere provinciale di Italia dei Valori, Michele Paterino, attraverso un'interrogazione urgente a risposta scritta. «Si può iniziare -ha dichiarato Paterino- dal comportamento politicamente scorretto dell'ex- Presidente della Provincia, Carmine Nigro, che lo scorso 11 giungo, dopo l'esito elettorale del 7 giugno, ha proceduto autonomamente alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dell'Orchestra, in assenza di motivazioni che ne giustificassero l'urgenza e senza procedere ad un bando pubblico. Risulterebbero nominati nel nuovo Consiglio un assessore della giunta allora in carica e un esponente del partito dello stesso presidente. Dalla lettura della relazione del dirigente l'Avvocatura, -ha aggiunto Paterino- in cui viene ricostruita l'intera vicenda, emergerebbe il fallimento dell'ambizioso e direi velleitario progetto, che portò dopo una serie di vicissitudini a sospendere l'erogazione dei fondi da parte della
Paterino sull’orchestra delle due Province «Nomine inopportune di Nigro, si rimedi» Provincia di Matera e al disimpegno finanziario dellaProvincia diPotenza. In considerazione, quindi, della situazione in cui versava la Fondazione, sarebbe stato opportuno trasferirealla nuovaAmministrazione le scelte sul da farsi”. Con il provvedimento ditrasformazione dell'Istituzione Orchestra Sinfonica e Filarmonica della Provincia di Matera in Fondazione “Orchestra Lucana” (delibera di Consiglio provinciale 65 del 8.8.2003) la Fondazione acquisiva ampia autonomia gestionale ed artistica, prevedendo nel proprio statuto la presenza svariati organismi interni (Consiglio di Amministrazione, presidente, vicepresidente, direttore artistico, Commissione artistica, direttore stabile, Collegio dei revisori) “Tutti in qualche modo ha spiegato il consigliere di Idv- remunerati per il rispettivo incarico, come si rileva dalla relazione.
In più, venivano concessi un non meglio precisato numero di personale amministrativo, idonei locali e servizi vari, sempre ovviamente a carico della Provincia, cioè dei contribuenti. Inoltre, dalla lettura della relazione emerge una gestione poco oculata delle risorse finanziarie ricevute, destinate quasi esclusivamente a retribuire indennità , gettoni di presenza e spese varie agli organismi della Fondazione a scapito dell'attività e dello scopo per cui era sorta. Gli unici a non essere pagati puntualmente pare fossero i musicisti, che hanno dovuto intraprendere azioni nei confronti della Fondazione per ottenere quanto spettante. L'intera vicenda è nota anche all'attuale Amministrazione, che non risulta abbia adottato alcun provvedimento di revoca delle nomine alla Fondazione, né risulta abbia disposto di congelare l'erogazione del
contributo di 40 mila euro, richiesto dall'attuale presidente della Fondazione, regolarmente liquidato nello scorso mese di ottobre”. Paterino sostiene che “le finalità della Fondazione possono essere perseguite dal locale Conservatorio, sottoscrivendo con esso un protocollo d'intesa, con evidenti risparmi per le casse provinciali” e chiede perciò al presidente e all'assessore alla Trasparenza “di conoscere le motivazioni per cui non si è proceduto tempestivamente alla revoca delle nomine in questione e le motivazioni per cui si è proceduto allaliquidazione di 40 euro di contributo”. Nell'interrogazione il consigliere di Idv ha chiesto “di acquisire i rendiconti e la relativa documentazione giustificativa della Fondazione relativi agli esercizi dal 2004 ad oggi, di conoscere i compensi percepiti dai componenti gli organismi della Fondazione dalla data della costitu-
zione ad oggi; l'elenco dei beni mobili, deglistrumenti musicali,delle attrezzature già di proprietà della Provincia e ceduti alla Fondazione e la loro attuale localizzazione”. Una volta acquisite le notizie richieste, Paterino sottoporrà l'intera vicenda all'attenzione della competente commissione consiliare e successivamente al Consiglio provinciale, per decidere un eventuale rilancio della Fondazione o un suo definitivo scioglimento.
Informazioni sul mercato del lavoro e offerte professionali anche sull’ e-mail personale
L’occupazione viaggia on line Il nuovo portale della Provincia collegherà i dipendenti e le aziende FORNIRE informazioni esaustive su tutti i servizi fruibili nel mercato del lavoro e accompagnare l'utente nell'elaborazione della soluzione più adeguata e rispondente alle proprie esigenze. E' strutturato su queste basi il nuovo portale della Provincia di Matera, realizzato dalla società “Ett” e promosso dall'assessorato provinciale al Lavoro, alla Formazione e alle Politiche giovanili. Il portale (www.portalelavoroprovinciamt.it) è nato con l'obiettivo di offrire agli utenti tutti i servizi legati ai temi del lavoro e della formazione professionale. La presentazione si è aperta con i saluti di Salvatore Auletta, assessore provinciale al Lavoro, che ha ribadito l'attenzione della Provincia alle politiche sociali, e di Serafino Di Sanza, presidente della V Commissione Consiliare Permanente. «Il nostro auspicio - ha detto Di Sanza - è quello di poter interloquire in maniera chiara e trasparente con le istituzioni attraverso questi strumenti innovativi in modo da poterci avvicinare sempre di più ai cittadini, soprattutto alle fasce più deboli. E' importante che gli utenti capiscano che a loro disposizione c'è uno strumento importante in grado di fornire un'informazione completa su tutti i servizi presenti nell'ambito del mercato del lavoro». Grazie al nuovo sistema si potranno ricevere anche le offerte di lavoro direttamente nella propria casella di posta elettronica, iscrivendosi al servizio newsletter. L'iscrizione è gratuita e può essere effettuata on line. «Tante province - ha detto Romano Benini, esperto del mercato del lavoro hanno a disposizione questo tipo di strumenti per aiutare i cittadini a comprendere le conoscenze necessarie per affrontare in modo più corretto le problematiche in ambito lavorativo». Il portale è stato curato da Marco Velludo della società ETT, che ha presentato le varie sezioni all'interno del portale stesso: tra gli altri, “Servizi per l'impiego”, “Politiche del lavoro”, “Documentazione”, “ “Ba-
sil” - Sistema informativo Lavoro della regione Basilicata, dove si può consultare la propria scheda anagrafica e professionale, attraverso il rilascio di una password personale da ritirare al centro per l'impiego. «Dopo diversi mesi di lavoro - ha detto Saverio Petruzzellis, dirigente del settore Formazione e Lavoro della Provincia - siamo pronti a partire con questo strumento per rispondere alle esigenze dei cittadini». La forte attenzione da parte del Ministero a questi strumenti è stata evidenziata da Grazia Stano, direttore generale della Direzione per l'Innovazione Tecnologica e la Comunicazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha sottolineato come la pubblica amministrazione abbia bisogno di semplificazione burocratica, soprattutto per chi lavora nell'ufficio per l'impiego, e da Daniele Lunetta, dirigente della Direzione Generale per l'Innovazione Tecnologica e la Comunicazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. «E' importante - ha detto Lunetta - creare professionalità, incentivare l'apprendistato e le attività for-
«Abbiamo abbandonato la logica del consumo di suolo»
Santochirico porta la Basilicata all’Urbanpromo di Venezia
La presentazione del Portale della Provincia
mative all'interno delle aziende». Ha concluso la serie di interventi il presidente della Provincia Franco Stella, che ha dichiarato come la creazione di questo portale è solo l'inizio di un percorso mirato alla coniugazione di domanda ed offerta di lavoro, da perfezio-
nare ulteriormente con l'istituzione di un osservatorio specializzato. «E' necessario - ha detto il presidente - migliorare la macchina amministrativa per rendere più funzionali i servizi e snellire la burocrazia». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
LE politiche della Basilicata in materia di riqualificazione e recupero dei centri urbani e dei paesaggi sono state presentate dal vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico,nel corsodi Urbanpromo,l’evento dimarketing urbanoe territoriale promosso dall’Istituto nazionale di urbanistica in corsoda mercoledì scorso efino a sabato prossimoa Venezia. Il vice presidente Santochirico, presentando l’attività svolta dalla Regione, ha evidenziato come «la Basilicata abbia abbandonato la logica del consumo di suolo, indirizzando le proprie attenzioni verso la riqualificazione del territorio, in grado di incentivare stili di vita basati sulla sostenibilità sociale, economica ed ambientale della comunità, con particolare attenzione al risparmio energetico, allo sfruttamento di fonti alternative, all’utilizzo di nuove tecnologie». «Intendiamo dare impulso – ha proseguito Santochirico – a modelli insediativi che rispondano ad una domanda abitativa particolarmente diversificata e 'debole', rappresentativa delle nuove istanze sociali che emergono dalle profonde modificazioni nella struttura demografica delle famiglie, nei processi di invecchiamento, nelle nuove modalità lavorative, di studio, di convivenza e di mobilità urbana». «Questi obiettivi potranno essere perseguiti attraverso la cooperazione fra pubblico e privato finalizzata a realizzare programmi di edilizia residenziale pubblica e convenzionata (a costi agevolati) e case per disabili, garantendo opere di interesse pubblico come spazi attrezzati, giardini, impianti sportivi, scuole e servizi. Decisive, ovviamente, per ottimali politiche di rigenerazione urbana, oltre alle misure di carattere più strettamente urbanistiche, sono le scelte di politica istituzionale e quelle di settore, nel campo energetico, turistico, dell'innovazione e della ricerca e dei servizi sociali integrati».
Iniziativa del consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo
Radioterapia anche a Matera Promossa una raccolta di firme PARTIRÀ sabato 7 a Matera, davanti all’Ospedale «Madonna delle Grazie», la campagna di raccolta firme per la istituzione del servizio di radioterapia. «Matera ha bisogno di avere un centro nel quale poter effettuare questo tipo di cure e che può risultare anche un attrattiva complessiva per tutto quanto il territorio». Sono alcune parole del consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo che insieme ai consiglieri provinciali Toto e Carbone e ai vertici provinciali dell’Ugl di Matera ha annunciato il sostegno a questo tipo di iniziativa considerata essenziale per il territorio materano e soprattutto per aiutare i tanti malati che hanno bisogno di un centro di riferimento molto vicino. «La petizione –ha detto Di Lorenzo – intende rispondere a una precisa esigenza dei cittadini non solo della
provincia di Matera, ma anche dei comprensori limitrofi, sia per evitare i disagi quotidiani di raggiungere strutture specialistiche come quella di Rionero o di altri centri extraregionale e sia di dare risposte efficaci sul territorio, anche in relazione a quanto dispone il Piano oncologico nazionale, che prevede la dotazione di un acceleratore lineare ogni 200 mila abitanti». Di Lorenzo ha anche ricordato che già nei mesi passati la Regione Basilicata, dietro l’iniziativa di una sottoscrizione di circa 40.000 firme, ha deciso di aprire un centro per la radioterapia anche a Potenza in aggiunto a quello unico inizialmente previsto di Rionero. In virtù di questa scelta e in virtù del fatto che ci sono numeri che indicano in circa 150.000 il possibile bacino d’utenza da dover inserire
all’interno di questo tipo di iniziativa. «Ritengo necessario e opportuno che la Regione Basilicata che fa campagna di prevenzione contro tumori come quello al seno», spiega il consigliere provinciale della Pdl Augusto Toto, «poi però non pensa ad un ulteriore centro per la radioterapia a Matera che sarebbe essenziale». D’Amico dell’Ugl ha aggiunto: «noi garantiamo il nostro impegno e sostegno per quella che riteniamo una battaglia sociale». La petizione la cui raccolta comincerà sabato mattina, sarà effettuata anche in altri centri e sul sito www.dilorenzopasquale.it, sarà consegnata all’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, e alla dirigenza dell’Azienda sanitaria di Matera. p.quarto@luedi.it
Pasquale Di Lorenzo
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Agenda
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La cura della depressione
Intertestualità leviane
Sogno da Freud ai giorni nostri
Diocesi, giornate di formazione
MATERA ospiterà per tre giorni, fino al 7 novembre, il 9° congresso nazionale della Società italiana di epidemiologia Psichiatrica che affronterà i temi legati alla “Cura della depressione nelle comunità: nuove forme di integrazione tra medicina di base e servizi di salute mentale’’. Ai lavori che si terranno presso l’Auditorium parteciperanno operatori ed esperti provenienti da varie regioni e dall’estero (Stati Uniti, Inghilterra e Spagna). L’evento è patrocinato da Azienda sanitaria di Matera - Dipartimento di salute mentale, Regione Basilicata, Comune e Provincia di Matera.
PRENDE il via oggi alle 9 nell’aula magna dell’università di Bari il convegno internazionale “Intertestualità leviane”. Il convegno è promosso dal Dipartimento di Linguistica Letteratura e Filologia Moderna del l’università degli studi di Bari, dal Centro Caro Levi di Matera e dalla Fondazione Carlo Levi di Roma. Il prossimo 6 novembre alle 16,30 il convegno farà tappa a Matera, a Palazzo Lanfranchi. Il 7 “Intertestualità leviane” approda ad Aliano. E’prevista la visita ai luoghi del confino leviano.
L ‘Interazione tra sogno e realtà da Freud ai nostri giorni” è il tema dell'incontro che si svolgerà questa sera, a partire dalle ore 18,30, presso il Circolo Culturale La Scaletta, in via Sette Dolori 10. All'appuntamento, organizzato dal Club Rotaract di Matera, interverranno numerosi relatori. Tra di loro il professor Romeo Frigiola, laureato in filosofia, docente, antropologo, esperto di parapsicologia e autore di diversi libri, tra cui “Sogni, visioni e premonizioni”, e don Michele La Rocca, baccellierato in sacra Teologia e dottorando in antropologia teologica.
GLI UFFICI diocesani Pastorale e Catechistico in collaborazione con l’Istituto di Scienze Religiose “Monsignor A. Pecci” organizzano la due giorni di formazione dal tema “Io credo la Chiesa Una, santa, Cattolica, Apostolica”. L’appuntamento prosegue anche oggi presso la Casa di Spiritualità Sant’Anna, via Lanera a Matera. Dopo l’inaugurazione che si è svolta ieri alle 17,30, presso la stessa sede, oggi relazionerà don Dario Vitali, docente di Ecclesiologia della Pontificia Università Gregoriana su “Chiesa Universale e Chiesa particolare: rapporto, significato, funzioni”.
LO SPAZIO
IL COMPLEANNO
Nasce L’Alzheimer Caffè
Nonno Giovanni vita da centenario
IN Italia si contano circa mezzo milione di persone affette da Alzheimer e non è molto difficile capire quanto sia complicato per le famiglie garantire loro un'adeguata assistenza. L' Alzheimer è un processo degenerativo che distrugge le cellule cerebrali in modo lento e progressivo. Colpisce il sistema percettivo e cognitivo e di conseguenza quello comportamentale e relazionale. E' una malattia che provoca cambiamenti non solo in chi ne è colpito ma anche nelle persone che se ne prendono cura quotidianamente. Incentivare il confronto e promuovere un ambiente armonico può sollevare almeno in parte le famiglie dalla solitudine in cui spesso si trovano e può consentire ai pazienti di aspirare ad una qualità di vita migliore. E' proprio questo lo scopo dell'Alzhaimer Cafè, che l'Associazione di Musicoterapia Psicosomatica di Bari (A.M.O.) in collaborazione con il Centro Benessere Light inaugurerà domani alle 18.30 a Matera. Il progetto consiste in una serie di incontri ad intervalli settimanali (si svolgeranno ogni domenica dalle 17:00 alle 19:00 presso la struttura“Light Energy Center”) sia per i malati che per le loro famiglie. È un luogo ricreativo dove le famiglie possono mettere insieme le esperienze, conoscersi, darsi una mano a vicenda, ascoltando buona musica o bevendo del caffè. É un ambiente ricreativo in cui con tecniche e metodi adeguati, si aiuteranno i pazienti a prendere parte alle attività ludiche e di intrattenimento che verranno di volta in volta proposte. Non solo, si cercherà di trasferire ai familiari tutte quelle indicazioni necessarie a vivere l'assistenza nel modo più sereno possibile. Figura indispensabile di questo progetto è quella del volontario che, dopo aver seguito un corso di formazione, sarà impegnato nelle attività di solidarietà sociale. L'Alzheimer Cafè può davvero rappresentare uno strumento per affrontare in modo alternativo il problema garantendo un adeguato supporto alle famiglie delle persone che soffrono di questa patologia o di patologie affini. matera@luedi.it
CONTINUA ad informarsi ogni giorno leggendo, senza occhiali, i quotidiani messi a disposizione dei lettori nella Biblioteca provinciale “Stigliani”, dove è fra i primi utenti a varcare la soglia dopo l'apertura. Oggi, però, ci sarà uno strappo alla routine e la sua giornata subirà un fuori programma. Giovanni Masciandaro,classe 1909 ed ex pompiere, festeggia oggi i suoi 100 anni nella caserma dei vigili del fuoco, dove è atteso per una grande festa alla quale parteciperanno il personale in servizio, i parenti e le autorità locali. Senza figli, rimastovedovo undici anni fae unico ancora in vita di sette fratelli (cinque maschi e due femmine), quasi tutti scomparsi in età avanzata, Masciandaro è entrato nei vigili del fuoco nel 1939, quando il Corpo si stava formando. «Sono stato - ricorda - uno dei primi pompieri d'Italia. In quelperiodo lamia famigliaeraa Romae miopadre domandò ad un funzionario statale se c'era qualche opportunità di lavoro per me. Gli fu chiesto cosa sapessi fare e lui rispose che ero meccanico ed avevo anche la patente. Fu sufficiente questo per essere subito assunto. C'era bisogno di personale edera unperiodo difficile.Ho prestato servizio un anno a Napoli e quattro anni a Brindisi, prima di tornare a Matera, dove ho lavorato fino al 1961». Masciandaro si sente ancora parte dei vigili del fuoco, come testimoniano la spilletta del Corpo, che indossa perennemente sulla giacca, e le visite quasi quotidiane in caserma. «Ma ai miei tempi - ci tiene a precisare - si lavorava di più e per tutta la settimana». Circa un mese fa ha preso una brutta caduta, che non lo ha fermato. «Vivo - sottolinea Masciandaro - e mi preparo da mangiare da solo. Ultimamente mi aiuta per qualche ora una badante per le pulizie, ma non è che ne senta il bisogno. A mezzogiorno mi cucino la pastasciutta, mentre la sera mia nipote mi porta la cena. La mattina mi alzo presto e passeggio in centro. Quando il tempo è bello, soprattutto l'estate, faccio una capatina in autobus fino al centro commerciale di Venusio. In casa guardo spesso la televisione. Mi piace la trasmissione di Carlo Conti, ma seguo anche Retequattro». Il papà di Masciandaro era uno dei più conosciuti falegnami di Matera. «La sua bottega - spiega Giovanni si trovava in via del Corso, dove oggi c’è la drogheria Latorre. Ha lavorato per non farci mancare niente. Abitavamo nei Sassi, in via Madonna delle Grazie. Unodei miei fratelli èstato un affermato architetto. Un altro è diventato uno scultore apprezzato. Avremmo dovuto essere 13 fratelli, ma alcuni sono morti bambini ed altri mia madre li ha persi. Ancora oggi, comunque, sono circondato dall'affetto dei miei parenti. Anzi, ora che ci penso - sorride Masciandaro - mi è venuto in mente che a casa è rimasta un po' di pasta al forno. Adesso torno e me la mangio». Biagio Tarasco matera@luedi.it
foto di VIDEOUNO
Scultura metropolitana
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
IL CONVEGNO
CINEMA
Sanità e migranti
PARNASSUS; l’uomo che voleva ingannare il diavolo
Comunale Matera - 0835334116 17,30 - 19,35 - 21,40
Kennedy Matera - 0835334116 Nemico pubblico 17 - 19,30 - 22,00
Duni Matera - 0835310016 Amore 14 16,40 - 18,20 This is it 20 - 21,50
Patron Antonio Matera l’uomo che fissa le capre
Andrisani Montescaglioso - 0835208046 Amore 14 19,30 - 21,45
Michele Masciandaro, oggi centenario Si e' laureata Samanta Cospito in Economia Aziendale e bancaria. "Samanta sei stata Grande. E' solo l'inizio di un lungo cammino ricolmo di soddisfazioni professionali. Augurissimi da tutto il gruppo vacanze....
Mobilità transnazionale al “Morra” L' Istituto d'Istruzione Superiore “Isabella Morra” di Matera è stato l' unico ente promotore finanziato per la Basilicata, nell'ambito dei Progetti Mobilità, per l' annualità 2009. Si tratta di un importante successo, voluto fortemente dal Dirigente Prof. Donato Ferrara, coadiuvato dallo staff d'istituto per la progettazione comunitaria, unitamente a tutte le componenti collegiali della scuola. Il Progetto, la cui durata complessiva nelle varie fasi di attuazione sarà di 10 mesi, prevede una formula particolarmente innovativa: si tratta infatti di una esperienza formativa all' estero, per studenti non ancora diplomati. Un'importante opportunità di crescita per i giovani che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro. matera@luedi.it
SI svolgerà oggi alle ore 15:30, presso la Biblioteca dell'Istituto Superiore “Isabella Morra”, in via Dante a Matera, l' incontro di avvio del Progetto di Mobilità transnazionale “Scoprire l' Europa per Comunicare e Formarsi”. All' incontro parteciperanno i rappresentanti dei Partner di progetto, locali e transnazionali, oltre agli studenti e le famiglie interessate. Il progetto prevedeun periododi stageaziendaledi tresettimane in Inghilterra per gli studenti beneficiari. Alla mobilità all'estero parteciperanno studentesse e studenti del IV anno dell'Istituto “Morra” e della sede associata “da Vinci” di Contrada Rondinelle. Partner istituzionali del progetto sono l'Amministrazione Provinciale, l' Api di Matera ed il Tellus Group di Plymouth nel Regno Unito.
Gli aspetti legati al rapporto tra immigrati e servizio sanitario saranno esaminati a Matera nel corso di un convegno sul tema “ Migranti: accesso ai servizi sanitari e appropriatezza delle cure'' in programma domani , alle 9.00, a Palazzo Lanfranchi. L'iniziativa è stata promossa dall'Azienda Sanitaria di Matera con i patrocini di Ministero della Salute e delle Politiche sociali, l'Istituto nazionale migranti e Povertà (I.N.M.P) di Roma e del Comune di Matera. Nel programma dei lavori, introdotti dai saluti del Direttore generale della Asm dott. Vito Gaudiano, e delle Autorità locali, sono previsti interventi sui diversi aspetti del problema di esperti e referenti dell'Azienda sanitaria di Matera, della Prefettura e Questura di Matera, di associazioni di volontariato e della Caritas, testimonianze di una immigrata e del professor Aldo Morrone, presidente dell'Istituto Nazionale Migranti e Povertà di Roma, istituto con il riconoscimento di IRCSS che opera in Italia, ma anche all'estero ( es. con un Ospedale ad Addis Abeba, Somalia), con un attenzione particolare agli immigrati, profughi e diseredati, come nel Centro di Soccorso e prima Accoglienza di Lampedusa ( CSPA) . Le conclusioni sono affidate a monsignor Vincenzo Orofino, delegato della Conferenza episcopale di Basilicata per '' Salute e Caritas'' e all'assessore regionale Sicurezza salute e Solidarietà Sociale di Basilicata, Antonio Potenza. “ L'azienda Sanitaria di Matera -ha detto il dott. Vincenzo Denisi, coordinatore del progetto per la formazione in convenzione con l'INMP di Roma di due mediatori transculturali individuati in due immigrati migranti- sta formando con l'INMP due giovani mediatori interculturali, una sudanese e un etiope, che saranno utilizzati nei prossimi mesi nell'attività sul campo, per le attività di informazione e di interfaccia tra i nostri servizi e gli immigrati. E' il primo frutto della collaborazione nata fra la nostra azienda ASM e l'INMP, e concorrerà a risolvere una delle problematiche più importanti che limita l'accesso degli immigrati ai servizi sanitari che è rappresentato dalla impossibilità di comunicare per limitazioni linguistiche, culturali, religiose e di istruzione; l'obiettivo è di abbattere almeno parzialmente le barriere che consentano l'accesso ai servizi realizzando l' appropriatezza delle cure. Un'attenzione importante a tutto il mondo degli immigrati che anche a causa della povertà e del basso livello di istruzione, incontrano ulteriori limitazioni per l'accesso ai servizi in generale. Questo si aggiunge a quanto l'ASM stà facendo per altri servizi di assistenza di base, e di assistenza ospedaliera per favorire l'accesso alle cure dei migranti''.
Della Valle Ferrandina - 0835755226 Up - 17 Bastardi senza gloria 19 - 21,30
Hollywood Policoro Programmazione al botteghino
Amore 14 CAROLINA detta Caro è una ragazza graziosa e solare che vive nel suo piccolo grande universo di tredicenne. Questo è composto dalla famiglia, oltre che dalle sue migliori amiche, Claudia detta Clod e Alice detta Alis.
Motel Woodstock ELLIOT Theichberg lavora come arredatore al Greenwich Village ed è impegnato sul fronte del riconoscimento dei diritti degli omosessuali.
This is it MICHAEL Jackson's This Is It è un documentariomusicale realizzato utilizzando il materiale girato dalla pop-star nei giorni immediatamente precedenti la sua morte.
NUMERI UTILI Farmacie di turno D’Aria Claudio via XX Settembre 77
0835/332282
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 08352671 0835 378680 0971 54546 0835 2461 1515 3332685173
Eni Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adiconsum
800900700 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 800992292 08353491 0835 331790 0971 608111 0835 314616 0835 337025 0971 444819 0835 243253 0835 318211 0971 415150 0835 1971063 0835 330538
Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0835 336629 097122308 0971 69169 199 284 284 19696 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Potenza Regione Basilicata Matera Provincia Comune
0971 668111 0835-281111 0835 3061 0835 2411
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale Madonna delle Grazie Pronto Soccorso Consultorio
118 0835253111 0835 253212 800216916
0835 253111
Asm
Universita’ di Basilicata Centralino
0835388370
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Sede di via San Rocco
0835 255017
Sede di via Nazario Sauro a Pz
0971 201111 800800040
Numero Verde Segreteria degli studenti
0835 255121
Biblioteche e Musei Biblioteca Provinciale
0835 330856
Archivio di Stato
0835 332832
Museo Ridola
0835 310058
Soprintendenza Beni Amb.
0835 330858
Soprintendenza Beni Art.
0835 310137
Musma
0835 336439
RISTORANTI MATERA BASILICO 0835-336540 IL CANTUCCIO 0835-332090 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835-261986 IL TERRAZZINO 0835-332503 KAPPADOR 0835-268021 LA CANTINA DELLA BRUNA 0835-335010 LA CANTIN DI LUCIO 0835-344054 LA COLA COLA 0835-336937 LE BOTTEGHE 0835-344072 LE SPIGHE 0835-388844 LUCANERIE 0835-332133 OI’ MARI’ 0835-346121 OSSIDISEPPIA 0835-388385 TRATTORIA ANTICHI SAPORI 0835-386956 LA TALPA 0835-335086 RISTORANTE DA MARIO 0835-336491 RISTORANTE VENUSIO 0835-259081 RIVELLI 0835-311568 SAPERE &SAPORI 0835-346087
STANO CUCINA CASARECCIA TRATTORIA DEL CAVEOSO TRATTORIA LUCANA BACCANTI AL FALCO GRILLAIO
0835-344101 0835-332892 0835-336117 0835-333704 0835-331128
RISTORANTI POLICORO MAGNA GRECIA 0835-980666 LA TANA DEL BLASCO 0835-973173 LO SGRANOCCHIO 0835-973964 PITTY 0835-981203 PICCADILLY 0835-981007 DA CICCIO 0835-971654 RE ARTU’ 0835-971716 CALLA 2 0835-981090 HERACLEA 0835-910144 RAGNO VERDE 0835-971736 RISTORANTI PISTICCI BORGO ANTICO 0835-583193
L’INCONTRO MARACAIBO RISTORAZIONE LUCANA NAPULE’
0835-582467 0835-411847 0835-581003 0835-581074
RISTORANTI NOVA SIRI E ROTONDELLA HOTEL IMPERIALE 0835- 536505 AL TORCHIO 0835-877410 AGRITURISMO LA COLLINETTA 0835-505175 GOLDEN FISCH 0835-877561 I BACCANTI WINE BAR 347-4203286 LA MANGIATOIA 0835-504440 SURIANO NICOLA 0835-504961 I TRE LIMONI 0835-556001 RISTORANTI SCANZANO JONICO TERMITITO 0835-930362 ANTICHI SAPORI 0835-954644 DUE PALME 0835-954780 FARO EUROPA 0835-950882
LE ROSE LIDO SABBIA D’ORO MERLIN BLEU NICOLAS VILLA MARY
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RISTORANTI BERNALDA PALATINUM 0835-745206 MASSERIA CARDILLO 0835-748992 MOJITO 0835-745439 FORLIANO 0835-629040 LA MASSERIA 0835-741838 LA LOCANDIERA 0835-543241 L’INCONTRO 0835-543291 AL VECCHIO FRANTOIO 0835-543546 CALLIOPE 0835-543113 RISTORANTI MIGLIONICO IL RITROVO DEL CIMA 0835-559918 TENUTA VOLPE 0835-559752
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18,30 - 20 - 21,30
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Valbasento Il sindacato: «L’azione legale l’unica via per ottenere i benefici previdenziali»
Amianto, l’Inail chiude al confronto VALBASENTO- Fumata nera. Si è concluso con un nulla di fatto il tavolo di confronto, tenutosi in prefettura, sul riconoscimento dei benefici previdenziali ai lavoratori della Valbasento esposti all’amianto. L’Inail, per bocca del responsabile di Matera Rocco Mianulli, ha confermato la propria indisponibilità a rivedere la propria posizione circa le pratiche bocciate, relative ad alcuni profili. Nessuna intenzione di riconoscere i benefici previdenziali agli operatori di filatura, ai polivalenti (quegli operai cioè che hanno svolto più mansioni nell’ambito del ciclo produttivo), agli addetti alle centrali. In totale circa
600 lavoratori che attendono da troppo tempo una risposta. Ma i sindacati non hanno certo intenzione di restare a guardare. «Abbiamo già annunciato - ha confermato Emanuele Nicoletti (Femca Cisl) - di sentirci liberi di intraprendere tutte le iniziative di lotta necessarie per vedere riconosciuto un diritto sacrosanto e troppo a lungo negato». «Al momento l’unica strada percorribile è quella dell’azione legale - incalza Maurizio Girasole (Filtcem Cgil) - tutte le istanze finora rigettate dall’Inail, infatti, sono state accolte dal Tribunale che ha dato ragione ai lavoratori. Un fatto, per
molti versi, paradossale prosegue- dal momento che le carte esaminate dall’Inail sono le stesse valutate dai Ctu (consulente tecnico d’ufficio) del tribunale». Alla riunione, presieduta dal prefetto vicario Gentile, hanno partecipato i rappresentanti della Fiom Cgil, Giuseppe Giannella, Filcem Cgil, Maurizio Girasole, della Femca Cisl, Emanuele Nicoletti e provinciale della Cisl Giuseppe Amatulli, della Uilcem Uil, Francesco Laviero, il presidente dell’Associazione italiana esposti all’amianto (Aiea), Mario Murgia, il direttore dell’Inps, Vito Latela, e dell’Inail, Rocco Mianulli. I
rappresentanti sindacali hanno ribadito la necessità di accelerare le procedure per il riconoscimento previdenziale e normativo delle diverse categorie produttive, che negli anni, sopratutto in Valbasento, sono rimasti esposti ai cicli di amianto. Tra questi anche per le posizioni organizzative che hanno lavorato nel settore filature e centrale termiche del Gruppo Enichem, sui quali le posizioni tra Inail – che non ammette il riconoscimento – e i sindacati restano ancora distanti. Gli stessi sindacalisti hanno ricordato che in altre realtà si è già proceduto al riconoscimento. Si è
L’incontro in Prefettura (foto Videouno)
appreso,inoltre, che a fronte di una platea di tremila lavoratori 105 sono deceduti per malattie tumorali. Delegazioni sindacali e dell’Aiea di Basilicata illustreranno l’esperienza lu-
cana alla seconda conferenza nazionale sull'amianto su «Amianto e Giustizia» in programma a Torino dal 6 all’8 novembre. mar.aga m.agata@luedi.it
Il 26 novembre la conferenza di servizio si trasferisce alla Provincia di Matera
Geogastock, è solo l’inizio Nessuna discussione di merito, a Roma è stato solo illustrato il progetto GEOGASTOCK ha presentato ufficialmente, ieri, il progetto di stoccaggio di gas in località Cugno le Macine e Serra Pizzuta. Ma nessuna decisione è stata presa. Troppo presto. L’iter autorizzativo è stato solo avviato. L’esame della proposta della società russa proseguirà il prossimo il 26 novembre. Questa volta, però, il tavolo di confronto, su esplicita richiesta dell’assessore provinciale alle Infrastrutture Gianni Rondinone, si trasferirà a Matera, nel Palazzo di via Ridola. Alla conferenza di servizio, tenutasi ieri a Roma, hanno partecipato, oltre al rappresentante della Provincia di Matera accompagnato dall’ingegner Gaudiano, il responsabile per le concessioni minerarie del Mezzogiorno, un rappresentante del ministero dell’Interno, il dirigente regionale dei Vigili del fuoco, una delegazione della Regione Basilicata e i sindaci di Ferrandina, Raffaele Ricchiuti, di Pisticci Michele Leone, di Pomarico Giuseppe Soranno, nei cui territori ricadono i pozzi “esausti” individuati da Geogastock per realizzare il deposito. Il mega stoccaggio di gas prevede l’utilizzo di ben 18 pozzi. E, in particolarenel territorio di Ferrandina il work-over su 14 pozzi e sostituzione con tubazioni di maggior diametro, la costruzione di una centrale di compressione e trattamento a Salandra Scalo, la sostituzio-
ne delle tubazioni esistenti di metanodotti, la posa di un nuovo metanodotto tra la centrale e la rete nazionale ad alta pressione di Snam RG. Presso il giacimento di Pisticci, poi, è previsto il work over su 4 pozzi e la sostituzione di tubazioni di maggior diametro e il collegamento del campo tramite tubazione Eni esistente alla centrale di trattamento e compressione. L'intero progetto di stoccaggio è uno dei più grandi in Europa. Il piano dei lavori prevede la messa in esercizio tra 8 anni con capacità di trattamento di 2,3 Gmc e con uno stoccaggio nei pozzi work over da realizzare pari ad oltre un miliardo di metri cubi di gas naturale. L’obiettivo è usare i pozzi di estrazione del gas, sfruttati dall'Eni per circa trent'anni, come pozzi di stoccaggio per il gas, così da creare una riserva strategica. «Si tratta - ha detto l’assessore provinciale Rondinone - solo di un primo incontro, in cui ci si è limitati a prendere atto del progetto. Osservazioni di merito sarebbero premature, senza aver prima visionato con attenzione tutte le carte che abbiamo chiesto alla società e al Ministero di mettere a nostra disposizione. La sede opportuna per entrare nei dettagli sarà la conferenza di servizio fissata per il prossimo 26 novembre. Anche se ritengo - ha aggiunto - che non sarà sufficiente per prendere una decisio-
ne. Prima di esprimere un parere sul progetto vogliamo valutare e capire tutti gli aspetti della proposta di Geogastock e pronunciarci solo quando avremo un’idea chiara su, se i vantaggi sono maggiori delle criticità». Qual è la posizione del Comune di Pisticci, invece, è cosa già nota. Il sindaco Leone, infatti, ha incassato il parere favorevole del Consiglio nell’ultima seduta convocata. Non si sono ancora espressi gli altri due comuni interessati Salandra e Ferrandina. Il sindaco Ricchiuti, in ossequio a quanto assicurato nel Consiglio precedente alla conferenza di servizio, si è limitato ad ascoltare l’illustrazione del progetto. «Fornirò i dettagli all’assemblea ha fatto sapere contattato telefonicamente, di ritorno da Roma- nel corso del Consiglio comunale convocato per domani alle 18 (stasera per chi legge ndr)». Ma ancora nessuna decisione. Il primo cittadino si limiterà a effettuare una serie di comunicazioni relative al progetto. Per il dibattito c’è tempo. Nel frattempo al Ministero è stato affidato il compito di verificare se la richiesta del sindaco di Grottole ( in questa prima riunione escluso) di prendere parte alla conferenza di servizio, in quanto territorio interessato , abbia fondamento o meno. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Montescaglioso Domenica confronto interno con il Grottole
Il riscatto della Polisportiva Libertas MONTESCAGLIOSO - Dopo due sconfitte consecutive, l'ultima delle quali il 3 - 0 interno subito dalla Santarcangiolese, la Polisportiva Libertas Montescaglioso allenata da Nicola Menzano, ancora priva diuno deisuoielementi piùimportanti, Ivan Carriero (problemi ad una caviglia) come dello squalificatoVincenzoPetruzzo, sièriscattata espugnando, per 1- 0, il non facile campo del Bella, reduce dal pareggio per 1 -1 con il Rotondella. Il match winner di giornata è stato il fantasista Luigi Mangia, al rientro dopo il turno di squalifica, il quale, con una precisa punizione messa a segno dal limite dell'area al 34' del primo tempo, ha dato i tre punti alla sua squadra. Per Mangia è la seconda segnatura stagionale, dopo quella in casa al Pesco-
pagano, mentre per la squadra di Montescaglioso si tratta della seconda affermazione stagionale: come avvenuto nella precedente occasione (Scanzano), colta in trasferta. Dopo otto giornate di campionato, grazie ai tre punti conquistati, la Libertas di Montescaglioso sale a quota dieci punti, in ottava posizione e lascia il Bella, con 6, in penultima. I ragazzi di Montescaglioso, al comunale di Bella, si sono resi protagonisti di una gara accorta e senza grosse sbavature, forti della lezione subita la scorsa settimana, quando la Santarcangiolese, nei primi 15', ha sfruttato alla perfezione le occasioni presentatesi. Da segnalare nel primo tempo una decisiva parata di Giovanni Cifarelli, ripetutosi nella parte finale di gara. Da parte loro, i monte-
si, nei secondi 45', avrebbero potuto rendere ancor più larga la vittoria con i tentativi di Luigi Venezia e Mangia. Una vittoria che dà morale e punti ai ragazzi di Menzano, chiamati, domenica prossima, al Comunale montese, con inizio alle 14.30, al confronto interno contro il lanciato Grottole di mister D'Ascanio, 16 punti, quarta forza del campionato, formazione che nell'ultimo turno, giocato in casa, ha regolato il Balvano con un secco 5 0. I montesi non hanno ancora vinto tra le mura amiche in questa stagione, raccogliendo tre pareggi ed una sconfitta: riuscirci con i grottolesi assumerebbe un significato ancora superiore, sia per la classifica che nella considerazione dei propri mezzi. mic.mar.
Montescaglioso Festa della Forze Armate
Messaggio ai giovani durante le celebrazioni del 4 novembre MONTESCAGLIOSO - Il ricordo di chi è caduto combattendo per la Patria, oltre all'invito alla pace, come in ogni precedente occasione, sono stati i momenti salienti della celebrazione della ricorrenza del 4 Novembre, data storica per l'Italia, in cui si celebrano l'Unità Nazionale e le Forze Armate. La manifestazione ha avuto inizio con lapartenza del corteo dalla sede Municipale in piazza Aldo Moro, con le insegne della Città montese e delle associazioni combattentistiche locali, Ancr (associazione nazionale reduci e combattenti), Anfcdg (associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra), associazione nazionale reduci prigionia e guerra di liberazione (Anrpgl), con la corona di alloro trasportata da due componenti dell'associazione "Croce amica Protezione Civile". La musica della banda di Miglionico ha sottolineato il percorso del corteo, nel quale erano presenti il Sindaco della Città di Montescaglioso Mario Venezia con la fascia tricolore insieme alla Giunta, la presidente del Consiglio Anna Martinelli, il Consigliere provinciale Angelo Garbellano, il consigliere nazionale Anfcdg Mianulli, il luogotenente dell'Arma dei Carabinieri Francesco Vicenti ed il capitano Paolo Milillo della Polizia Municipale. Il corteo ha percorso le principali vie cittadine per giungere dapprima in corso della Repubblica, imbandierata da vessilli tricolori come le sezioni politiche, poi alla Chiesa Madre dedicata ai Santissimi Apostoli Pietro e Paolo, dove l'Arciprete e Cappellano Militare don Vittorio Martinelli, insieme a don Domenico Monaciello, ha celebrato la santa messa. Nell'omelia don Vittorio ha evidenziato
il sacrificio di chi ha combattuto ed ha perso la vita per la Patria. Tre alunni delle classi 5 C, D ed F della scuola primaria “don Liborio Palazzo”, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno recitato una preghiera nella quale sono stati ricordati i militari impegnati in operazioni di pace, la comunità montese e i concittadini che sono caduti per la Patria. In seguito è stata recitata la preghiera del combattente, scritta dal generale Felice Porro mentre era detenuto in un campo di concentramento. Il presidente provinciale e locale dell'Ancr, Vito Salluce, ha dapprima chiesto un minuto di silenzio per le Forze Armate italiane impegnate in missioni di pace all'estero, invitando i giovani, come sua abitudine, al rispetto delle autorità e delle forze dell'ordine. Ha poi voluto ricordare il fulgido esempio costituito dal vice brigadiere dell'Arma Salvo D'Acquisto, medaglia d'oroal ValorMilitare, prima di consegnare, con il sindaco e l'assessore Michele Zaccaro, il diploma di fedeltà al combattente novantenne Rocco Luigi Venezia. Il primo cittadino, nel suo intervento, ha fatto riferimento alla sentenza emessa dalla CorteEuropea Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, dicendosi contrario alla decisione di abolire il crocifisso nelle aule scolastiche e invitando tutti a radunarsi intorno a questo simbolo che sempre ha accompagnato i combattenti attraverso la presenza deicappellani militari.Dopo la messa il corteo si è diretto in piazza del Popolo, dove sorge l'imponente Monumento ai Caduti, sul quale è stata posata unacorona d'alloro. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
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Irsina In primavera inoltrata l’avvio del cantiere di un’opera definita strategica
Fondi per migliorare la viabilità Due milioni di euro per la bretella che collega il centro abitato con la SS 96 bis IRSINA - Un finanziamento di 2.000.000 di euro per il completamento e la messa in sicurezza della bretella di collegamento tra il centro abitato di Irsina e la SS 96 bis. Finalmente buone notizie, relative alla bretella di collegamento, tra Irsina e la SS 96 bis. Recuperati ben due milioni di euro dai fondi Fas, per sviluppare un progetto definitivo che comprende l'intero tratto stradale da tempo oggetto di infinite discussioni e divisioni politiche. Con procedura di urgenza, le pratiche burocratiche che anticipano la cantierizzazione dell'opera, dovrebbero concludersi nei prossimi mesi, per giungere in primavera inoltrata all'avvio del cantiere. La cifra stanziata rientra in un’opera di miglioramento delle condizioni di tutta la rete viaria, soprattutto delle aree interne e dovrebbe garantire un intervento definitivo. «Come ho sostenuto in altre occasioni - spiega l’as-
Alcune immagini della bretella; a destra l’assessore Smaldone
sessore provinciale al Bilancio e Programmazione Finanziaria Domenico Smaldone - il superamento del gap infrastrutturale è questione di vitale importanza per la Regione Basilicata e per l'intero Mezzogiorno d'Italia. La necessità di mettere mano ai cronici deficit infrastrutturali spesso, in passato, ha sottoposto le comunità e i territori a logi-
che di dipendenza che, talvolta, sono finite per declinarsi con forme di riproduzione clientelare del consenso. L'infrastrutturazione delle aree a marginalità economica e sociale - continua Smaldone - è decisiva, anche se non esaustiva, per l'introduzione di condizioni stabili di sviluppo autosostenuto. La Regione Basilicata sta
profondendo uno sforzo importante per accrescere il grado di connettività e accessibilità della Regione e soprattutto delle sue aree più interne. In tale ambito, la Provincia di Matera ha proposto alla Regione Basilicata la rimodulazione dei fondi Fas disponibili di cui alla delibera Cipe n. 3/2006 e già destinati al territorio della Provincia di Matera e, così, ha
programmato il finanziamento di una serie di interventi per la viabilità, fra i quali è ricompreso il completamento e la messa in sicurezza della bretella di collegamento tra l'abitato di Irsina e la SS 96 bis per 2.000.000 di euro. Si tratta di un'opera strategica e di grande importanza che migliora e rafforza significativamente il collegamento del nostro terri-
torio alle grandi direttrici viarie della 96 bis della Bradanica. Altri interventi -conclude l'assessore Domenico Smaldone- saranno programmati nell'interesse dell'intero territorio provinciale, in relazione ad altre risorse di cui la Provincia di Matera potrà disporre, rivenienti da diverse fonti di finanziamento». Mimmo Donvito
San Mauro Assemblea pubblica San Mauro Il sindaco Di Luca: «Continuare a ricordare per rispetto»
Spi a sostegno Festa delle Forze Armate, occasione degli anziani per riflettere sul valore della pace
SAN MAURO FORTE Anche i pensionati di San Mauro Forte hanno aderito alla fase di mobilitazione di informazione e di ascolto proclamata dallo Spi Cgil. Martedì scorso si sono dati appuntamento in un'assemblea pubblica . L'incontro, che si è tenuto nel salone comunale di San Mauro Forte è stato presieduto da Angelo Eustazio, segretario provinciale dello Spi e da Antonio Santochirico responsabile della camera del lavoro di San Mauro Forte. «Il sindacato pensionati - ha spiegato il segretario Eustazio, intende, nella settimana che va dal 2 al 7 novembre, incontrare i pensionati sul territorio per raccogliere i loro disagi e le loro proposte. Tema della settimana di mobilitazione nazionale dello Spi Cgil, infatti, è l'indebolimento sociale delle persone anziane. Un indebolimento - ha ribadito il segretario Eustazio - dovuto alla riduzione drastica del potere d'acquisto delle pensioni, della non autosufficienza, delle politiche sanitarie e socio-sanitarie. Tanti, troppi i problemi non affrontati dal governo e sui quali il sindacato attende risposte. Nel paese - ha aggiunto - ci sono quasi tre milioni e mezzo di pensionati che riscuotono meno di 500 euro al mese e, secondo i dati Istat, 2.400.00 poveri. Ed anche la Social card che avrebbe dovuto combattere la povertà, è stata distribuita a pochi cittadi-
ni». «La Cgil di San Mauro Forte - ha continuato inoltre il responsabile della camera del lavoro di San Mauro Forte, Antonio Santochirico - è stata sempre vicina alle persone anziane. Il nostro piccolo centro, - ha detto Antonio Santochirico - come tanti altri della regione è composto prevalentemente da contadini che hanno dovuto lavorare duramente la terra per garantire la sopravvivenza alla propria famiglia e per questo riteniamo che debba essere un loro sacrosanto diritto godere di una pensione dignitosa che possa permettergli una vecchiaia tranquilla e quanto più possibile priva di rinunce. «La settimana di mobilitazione - ha continuato Santochirico - mira a sollecitare le forze politiche e il governo nazionale ad affrontare concretamente le questioni che sono alla base delle nostre rivendicazioni e che richiedono urgenza e priorità di decisione. Il governo continua, invece, ad ignorare e a sottovalutare i drammi sociali ed economici aggravati dalla crisi e dalla mancanza di prospettive certe per milioni di persone e di famiglie». L'Iniziativa dello Spi Cgil si concluderà con una grande manifestazione nazionale il 14 novembre a Roma a cui parteciperanno anche tanti lucani. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
SAN MAURO FORTE . Celebrata anche a San Mauro Forte, la giornata delle Forze Armate e della commemorazione dei caduti in guerra. Una giornata per non dimenticare, ha detto il sindaco Francesco Diluca, gli immensi danni provocati dalla “Grande Guerra”; una guerra ormai lontana ma non per questo da dimenticare. «Al contrario, invece, questo momento - ha evidenziato il primo cittadino - ci deve servire per rinverdire i ricordi, per riflettere e per pregare sui nostri caduti. Abbiamo sempre bisogno di qualcuno o di qualcosa che ci permetta ricordare un particolare momento, in questo caso di ripercorrere la drammaticità di quanto è accaduto nel lontano 1915-1918. E proprio perché il tempo ci allontana sempre più da quegli eventi e fatichiamo a comprendere e soprattutto a tramandare ai nostri figli il senso di questa celebrazione che dobbiamo fare uno sforzo maggiore e riuscire ad attualizzarne il significato di quel conflitto. Ripeterci quale è il valore della pace e quali sono i mali della guerra. Dobbiamo continuare a ricordare per rispetto. Ricordare per non ripetere gli errori. La giornata di commemorazione sanmaurese è iniziata con un raduno presso la sede Municipale dove si è costituito un corteo formato dal primo cittadino, dai rappresentanti delle istituzioni civili e militari, dai membri della società di mutuo soccorso e dal corpo locale bandistico, Castellum Magnum. Alle 10,15 il corteo è partito dalla sede municipale di via Pietro Marsilio ed ha percorso le strade cittadine raggiungendo la chiesa di Santa Maria Assunta. Qui la celebrazione della messa in memoria dei caduti in guerra, officiata da don Giuseppe Di Perna, parroco di San Mauro a cui ha fatto seguito il discorso commemorativo del sindaco, che a nome dei cittadini, ha ringraziato le forze armate presenti ed ha ricordando l'importanza di questa ricorrenza, nata dopo il conflitto della prima guerra mondiale e cresciuta in questi ultimi anni, quando si è sentita l'esigenza di sottolineare il nuovo ruolo,
gradualmente assunto dai nostri militari negli innumerevoli interventi internazionali ricordando le recenti vittime in Afghanistan. Dopo la celebrazione il corteo ha raggiunto la villa comunale dove è stata deposta una corona di fiori ai piedi del monumento eretto in onore dei caduti per la patria, una scultura in bronzo che troneggia nel grande parco in ricordo dei caduti della Prima guerra Mondiale. Commoventi poesie sono state recitate dai piccoli scolari dell'istituto delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico, ed è stato intonato “il silenzio” per invitare i presenti ad un minuto di raccoglimento. Poi il corteo è proseguito ancora per via Giacinto Magnante, dove è stata depositata un'altra corona di fiori davanti alla lapide del Tenente Giacinto Magnante, ufficiale di San Mauro caduto sul campo di combattimento nella guerra del 1915-1918. an.gi. provinciamt@luedi.it
La deposizione della corona
L’esperienza di un medico diventa “Un sorriso per la salute” GRASSANO - Sarà presentato domani alle 18,30 a Palazzo Gattini a Matera il libro “Un sorriso per la salute” (Altrimedia) del grassanese Francesco Paolo Calciano “Un sorriso per la salute” è il racconto di un'esperienza che si traduce in un decalogo di utili consigli in tema di prevenzione per alcune fra le più frequenti malattie oncologiche. Francesco Paolo Calciano narra l'esperienza di medico di medicina generale, il mettersi in gioco in un paese del Sud, cercando di portare avanti con i propri pazienti una medicina che pone al centro la prevenzione.
Le difficoltà, l'agire passo dopo passo. Documentarsi, scendere in capo, trasferire le conoscenze non solo teoriche, ma suggerire “le cose da fare”, i comportamenti salutari da prediligere, gli stile di vita scorretti da correggere. Ed ancora l'invito pressante ad aderire alle campagne di screening promosse dalla Regione sui tumori del collo dell'utero, della mammella, del colon. Discutere insieme dei comportamenti a rischio, di quelle misure igienico comportamentali utili sin da ragazzi. provinciamt@luedi.it
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Nel centrodestra, in particolare nel Pdl, i giochi sono completamente aperti
Tursi, fermento per le Comunali Difficile la quarta candidatura consecutiva di Antonio Guida TURSI – Dopo la fine prematura della legislatura e l’arrivo del commissario prefettizio in città, giunta soltanto a seguito di una miriade di ricorsi e contro ricorsi presentati dall’ex sindaco e dalla sua ex giunta alla giustizia amministrativa terminati con una sentenza del Consiglio di Stato che ha dato il là allo scioglimento del Consiglio comunale dell’ente da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a Tursi si tornerà presto alle urne. L’appuntamento è per la fine del prossimo mese di marzo quando si voterà anche per le regionali. L’ultimo sindaco, Antonio Guida, fu eletto nel maggio del 2007 a capo di una coalizione di centrosinistra, compagine che sconfisse il centrodestra (con sembianze civiche) capeggiato da Angelo Castronuovo che arrivò secondo, e la lista civica guidata dall’allora sindaco uscente Salvatore Caputo che arrivò terza. Stando ad alcune indi-
Antonio Guida; a destra Salvatore Caputo
screzioni proviamo a raccontare lo scenario politico locale che d’ora in avanti si farà sempre più caldo. L’ex primo cittadino, che non è certamente all’inizio della carriera politica, a meno che non intenda forzare la mano, non godrà più delle condizioni favorevoli che gli hanno consentito consecutivamente nelle ultime tre tornate ammini-
strative 1997-2002-2007 di scendere n campo con il ruolo apicale. Candidature che comunque gli sono valse due vittorie ed una sola sconfitta (contro Caputo nell’allora centrodestra nel 2002). Tra l’altro Guida alle ultime elezioni provinciali dopo essere giunto in rotta di collisione con il Partito democratico ha scelto di can-
didarsi con il Partito Socialista raccogliendo all’incirca 250 voti, consenso che potrebbe tornargli utile o per essere eletto in una lista da soldato semplice, ammesso che trovi o voglia trovarvi posto, o per consentirgli di sostenere un uomo a lui vicino per fargli guadagnare comodamente uno scranno nell’assise municipale.
Nel centrodestra ed in particolare nel Partito della libertà i giochi sono completamente aperti. Appare fuor di dubbio che l’ultima parola spetterà all’avvocato Giuseppe Labriola, capogruppo alla Provincia di Matera. Tursi ha anche un altro consigliere provinciale, Salvatore Cosma, anch’egli del Pdl.
La sensazione comunque è che si andrà verso aggregazioni civiche, a causa soprattutto di diversi veti incrociati tra i soliti pluridecennali protagonisti delle battaglie amministrative. Vincerà chi riuscirà a presentare la novità, novità soprattutto culturale, che possa inculcare fiducia negli elettori, quella fiducia che a causa degli ultimi “balletti” i cittadini hanno un po’ perso. Sono veramente molti i veti reciproci, anche tra esponenti dello stesso schieramento. «Se c’è Tizio…non mi candido». Oppure «Io mai in lista con Caio». E’ proprio vero, insomma, che il passato che ha lasciato strascichi e ferite aperte conta. A Tursi infatti non è neanche più una questione di schieramento. In molti parlano di “Patto per la rinascità” o di “Patto per Tursi”. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Esempio di democrazia partecipativa nel cuore della Magna Grecia
Bernalda tappa di Rete Lucana Insieme associazioni e cittadini per tutelare il territorio BERNALDA - Bernalda ha ospitato il primo incontro di Rete Lucana, un costituendo soggetto di realtà associative e cittadini operanti nei Comuni della Basilicata con la prospettiva di creare un coordinamento fra gruppi e persone che dai vari centri urbani sentono forte l'esigenza di intervenire per tutelare il territorio lucano ed i suoi abitanti. La rete, al momento, è in via di espansione e per adesso fa leva sull'impegno di quelle realtà attive suoi territori di Bernalda, Marconia e Metaponto, ma nel frattempo gli ideatori stanno lavorando per estendere quanto prima il numero delle adesioni e coinvolgere le tante realtà attive su altre città e paesi, fino a rappresentare le istanze di tutta la comunità regionale che sotto questo aspetta paga
un deficit di comunicazione che la rete ha l'ambizione di contribuire ad eliminare. «Punto fondamentale del progetto - si spiega in una nota - è il mutuo soccorso tra le varie realtà lucane che, considerato il numero esiguo dei suoi abitanti a livello di singole comunità, non riescono ad impattare su scelte che non tutelano il territorio. Di esempi di percorsi di sviluppo non sostenibile che minano la salute del territorio lucano e dei suoi cittadini, ce ne sono a iosa. La più allarmante conseguenza corrisponde con l'aumento della casistica di patologie tumorali che investono nell'interezza le comunità lucane e le cuicause,comeè noto,sonodiorigine ambientale e non genetica. Non c'è nessuna spiegazione scientifica
che attesti una maggior predisposizione genetica dei lucanial cancro. I fallimenti dei percorsi di sviluppo intrapresi, e consistenti nel fare della Basilicata un sedicente polo energetico a scapito della salute del territorio e dei cittadini, hanno evidenze fallimentari empiriche negli incessanti flussi migratori delle nuove generazioni lucane. Ciò dovrebbe indurre banalmente ad affermare che tali percorsi sono, per l'ennesima volta, un fallimento totale, che solo i politici non vedono». Un primo obiettivo concreto, subito dopo aver esteso la rete delle adesioni, è quello di organizzare il “BDay”, ovvero «una giornata di mobilitazione regionale, alla quale saranno invitate a partecipare tutte le associazioni aderenti e tutti i liberi
Bernalda
cittadini di Basilicata». Il progetto Rete Lucana è apartitico, non prevede alcun coordinamento gerarchico che potrebbe ingessare gli obiettivi della rete, lasciando come è giusto che sia la libertà degli aderenti al progetto di determinare il proprio modus operandi nei rispettivi territori e ricorrere alla rete per motivi di informazione,confronto esostegnoreciproco. Un ritorno alla democrazia par-
tecipativa del popolo in una terra, cuore della Magna Grecia, di cui tali cittadini incarnano ancora quella magnificenza intellettuale e democratica». A breve il coordinamento darà vita a nuove assemblee. Per partecipare e avere maggiori informazioni è suffciente inviare una email a retelucana@live.it con indicazione del nome e del luogo di provenienza. Roberto D’Alessandro
Caruso e Forcillo confidano nell’en plein domenica prossima
Sesta vittoria per il Bernalda BERNALDA - Questo Bernalda non si ferma più, anzi non riesce a fermarlo nessuno. Con quella di domenica è arrivata la sesta vittoria consecutiva con il jolly Diego Margarita che con le sue braccia al cielo ha regalato altri tre punti a mister Margoleo. Domenica, per l'ennesima volta in questo inizio di campionato, si è avuta, per chi ancora dubitasse della forza dei rossoblu, la riconferma che la squadra da battere in questo campionato è quella del presidente Nunzio Santorsola. Ma quale il verdetto dei novanta minuti di domenica? Ebbene, sono quelli di un Bernalda schiacciasassi e della vetta solitaria. A parlare di questo momento è il duo centrale di centrocampo, Antonio Caruso e Dino
Forcillo, due combattenti e costruttori di gioco. Nelle loro parole c'è la felicità della vittoria e l'amarezza per non aver dilagato per le tante occasioni da rete avute tra i piedi. «Abbiamo conquistato il bottino pieno - ci hanno detto Caruso e Forcillo - che ci ha fatto riconfermare in alto. Conquellaai dannidell'Invictahanno continuato i due centrocampisti bernaldesi - abbiamo conquistato la sesta vittoria di fila registrando diciotto punti e conquistando la vetta solitaria in classifica. Il risultato poteva essere ancora più tondo, ma va bene così, in quanto l'importante era prendere l'intera posta in palio e noi ci siamo riusciti. Domenica, come nelle altre gare, abbiamo
dominato sututti ifronti; siamo stati perfetti ed abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra supremazia sul rettangolo di gioco. Siamo andati al riposo con la convinzione di essere nettamente superiori soprattutto perché forti del gol realizzato dal solito Diego. Nella ripresa abbiamo controllato anche se alla fine abbiamo avuto un brivido per l'occasione dell'Invicta che non ha registrato nessun effetto, se non che quella di un pizzico di fortuna per noi. Ecco, dobbiamo ancora maturare e convincerci che le partite terminano con il triplice fischio. Una maturità che ci deve portare a capire che le gare, quando si presentano azioni limpide da gol, devono essere chiuse. Ab-
Caruso
biamo vinto 1 a 0, una vittoria che dedichiamo al pubblico che ci segue e alla società tutta che crede in noi. Domenica ci aspetta la gara casalinga con il Villa D'Agri che, nonostante la posi-
zione in classifica, è da temere. Certo, rispetto per gli avversari di domenica, ma questo Bernalda è forte. E’ una vittoria che vogliamo a tutti i costi». Fabio Sirago
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Policoro Il vicesindaco Leone: «Il provvedimento rafforza la posizione del Comune»
Asilo nido, rigettato il ricorso POLICORO – La cooperativa “Heraclea new travel” di Policoro che fino al giugno scorso si era occupata per anni della gestione dell'asilo nido comunale sito in via Colombo, si è vista rigettare il ricorso discusso mercoledì scorso dinanzi al Tar di Basilicata, azione con la quale aveva impugnato il bando di gara del Comune di Policoro vinto dalla cooperativa “Puzzle” di Matera. Ad assistere “Heraclea New Travel” l'avvocato
Francesca Dimilta, dello studio “Petrone” di Potenza, specializzata in assistenza legale alle cooperative. La sentenza è stata resa nota nella giornata di ieri. Termina qui, Consiglio di Stato permettendo la vicenda che riguarda le nove operatrici della struttura che da oltre un decennio avevano prestato la loro opera all’interno del Nido policorese avviandolo e facendolo diventare un punto di riferimento comprensoriale. Sulla vicenda è in-
tervenuto, il vice sindaco della città, Rocco Leone, con delega alla Pubblica Istruzione e Servizi sociali, oggetto nelle scorse settimane di alcuni attacchi (seppur velati) politici sulla questione. «Fermo restando il rispetto per le precedenti operatrici – ha detto l’esponente di spicco del Pdl al Quotidiano - e riconoscendo il buon lavoro che la vecchia cooperativa ha avuto nella gestione del nido, devo dire che le regole della
democrazia e della trasparenza prevedono che quando scade una gestione di servizio pubblico un’Amministrazione comunale non può fare altro che indire un nuovo bando. Questa amministrazione ne ha fatto uno trasparente ed aperto che non precludeva la strada a nessuno. Accogliamo pertanto con soddisfazione – ha continuato Leone - il provvedimento del Tar che rafforza la posizione chiara e trasparente di questa am-
Rocco Leone
ministrazione, e le polemiche e le bugie le lasciamo a chi ha poco da fare nella vita. Non si può invocare – ha concluso - la trasparenza quando ci piace e poi non tenerne conto quando la
cosa non viene a nostro favore. Le regole della trasparenza hanno fatto sì che a vincere sia stata un’altra cooperativa e noi ne prendiamo atto». Pierantonio Lutrelli
Rotondella All’interno del Centro proseguono le indagini della Guardia di finanza
Enea, arriva il Commissario Lelli incontra i dipendenti, è la prima visita dalla nomina al vertice dell’Agenzia ROTONDELLA - Arriva oggi in Trisaia Giovanni Lelli, neo Commissario Enea. E' la sua prima visita dal giorno della nomina al vertice dell'Agenzia, avvenuta l'11 settembre scorso. Arriva per parlare con i lavoratori. Non sarà un incontro come tutti gli altri. In ballo ci sono questioni particolarmente delicate. L'Enea, come è noto, ha un volto nuovo dal 23 luglio scorso, giorno in cui la legge 99/2009 ne ha modificato gli assetti. A partire dal nome, che rimane identico nella sigla (Enea), ma cambia decisamente nella sostanza. Non si chiama più “Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente”, bensì “Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile”. Scompare la parola “Ambiente”, compare “Sviluppo Economico”. Non è poco:la scelta tradisce unevidente cambio di impostazione in senso produttivo. Ma non è ancora chiaro, all'opinione pubblica e agli stessi operatori Enea, quali saranno, in concreto, gli indirizzi operativi della nuova Agenzia istituita a luglio dal Ministro Scajola. Si attende da Lelli una parola chiara su questo. Ma, soprattutto, i lavoratori attendono una risposta sul proprio futuro lavorativo. Più volte, nelle scorse settimane, i sindacati hanno agitato lo spettro di eventuali tagli di personale. Già nei primi di settembre, quando erano in corso le vertenze sindacali per alcuni servizi esternalizzati, molti dipendenti Enea avevano solidarizzato con gli scioperanti, cogliendo l'occasione per rimarcare la loro forte preoccupazione circa il destino del Centro. Così scriveva, in un allarmante comunicato del 9 settembre scorso, la Flc Cgil: «L'Enea da tempo subisce il depauperamento del Centro, il personale viene trasferito, le apparecchiature vengono smantellate, le attività non decollano e
Policoro Intervento del capogruppo Pd
Marrese: «E’ l’occasione giusta per stabilizzare i lavoratori precari»
Il commissario Giovanni Lelli
ora i tagli operati, con tanta superficialità, a servizi esternalizzati, sono il sintomo di intenzioni non positive circa il destino dell'Ente, che non si ha il coraggio di palesare, ma che comunque vengono percepite da chi in questo Centro lavora». Lelli, insomma, troverà una Trisaia preoccupata. E, in un certo senso, arrabbiata, reduce dalle fiaccanti vertenze dei lavoratori dei servizi esternalizzati: prima la vigilanza, poi gli addetti alle pulizie. Ma, soprattutto, troverà un centro scosso dalle frequenti visite della Guardia di Finanza, che starebbe controllando la regolarità di numerose pratiche ammi-
nistrative degli ultimi anni. Non si tratta, come si era pensato, di un semplice controllo di routine. Le visite della Finanza hanno una continuità che lascia pensare a precisi obiettivi di indagine. Sarebbero continuati, inoltre, anche gli “interrogatori” presso gli uffici di Policoro della Guardia di finanza: sentiti, nei giorni scorsi, almeno altri due funzionari del centro, con importanti incarichi di responsabilità. Insomma, il clima è caldo. Le domande dei lavoratori saranno tante, il compito del nuovo Commissario per nulla semplice. Pino Suriano
Policoro E’ terminato il ciclo di confronti sul tema “Volontari per la vita”
In primo piano il valore della famiglia POLICORO - E' terminato mercoledì scorso presso la sala convegni del centro giovanile “Padre Minozzi” il ciclo di quattro incontri organizzato dal Csv (Centro servizi di volontariato) di Basilicata in collaborazione con il locale Cav (Centro di aiuto alla vita) dal tema “Volontari per la vita”. Oggetto degli interventi dell'ultimo appuntamento è stato “L'associazionismo familiare e il dialogo con le istituzioni. La rete del volontariato”, che hanno visto tra i relatori Giancarlo Grano, presidente della consulta regionale per la famiglia e la moglie Maria Luisa Ferlin. Il primo ha sottolineato come ci sia bisogno di riscoprire i rapporti di vicinato tra famiglie all'inter-
no dello stesso quartiere o condominio come formadi associazionismo e fattore educativo diuna societàche sista disgregando sempre di più, presa da una vita arida basata solo sugli aspetti economici; spiegando come l'associazionismo serve anche ad avere un ritorno in termini utilitaristici raccontando esperienze di vita come l'acquisto di una casa in cooperativa con altri. Inoltre ha affermato come la famiglia, basata dall'unione tra un uomo e una donna, sia l'anello fondante della società quando poggia sui pilastri dell'amore reciproco senza sottomissione e luogo in cui nasce il desiderio di procreazione. Infine ha concluso il suo intervento lanciando il
monito di una alleanza tra famiglia, sport, politica, scuola e tutti quegli agenti di socializzazione per vincere la sfida educativa del terzo millennio. Ferlin, invece, si è soffermata sulle tappe temporali che regolano la vita normale di un essere umano: fidanzamento, vita coniugale, procreazione, relazioni umane, figli che vanno via; eventuali elementi che ella stessa ha definito paranormativi tra cui: malattia, lutti, separazioni, nascita di figli svantaggiati e di come superare questi momenti difficili in quei rapporti interpersonali che si sviluppano nel mondo dell'associazionismo, in cui bisogna credere ed esportare soprattutto modelli familiari positivi. Remo Ca-
vicchini ha illustrato la normativa che regola i Cav, di cui è il responsabile provinciale di Matera, e di tutte quelle politichedi Welfare,alcunelacunose, afavore dellafamiglia. Tra le organizzatrici di questo ciclo di sedute, rivolte soprattutto ad operatori sociali, ci sono Lilia D'Elia, del Cav di Policoro, e Lina Pizzolla. La dottoressa Guarini del Csv di Basilicata ha lodato l'iniziativa, degna di essere riproposta; e un saluto è stato portato anche da Serafino Di Sanza, consigliereprovinciale, ilqualesi è messo a disposizione in qualità di membro della commissione Politiche sociali a supportare progetti a favore della vita e della famiglia. Gabriele Elia
POLICORO – Il capogruppo del Partito democratico di Policoro, Gianluca Marrese (nella foto), interviene sulla vicenda relativa alla stabilizzazione del personale precario in forza attualmente presso il Comune di Policoro. «Il tema della precarietà del lavoro, fondamentale nell’agenda politica del centro-sinistra - ha detto al Quotidiano l’esponente politico è stato sin dal momento in cui abbiamoamministrato il Comune di Policoro, nella passata legislatura, sempre oggetto di attenzione particolare essendo rivolto alla parte più debole della società. In quella occasione, la nostra amministrazione ritenne necessario, in rispetto alle normative vigenti ed alla disponibilità di risorse, di procedere alla stabilizzazione di 12 unità di precari che, ad oggi, hanno consolidato il loro rapporto di lavoro con l’ente a tempo indeterminato dopo oltre dieci anni di ingiusta precarietà, acquisendo così una stabilità economica e sociale. In linea con quanto già avvenuto, oggi, grazie ad un puntuale ed utile intervento della Regione Basilicata si presenta una nuova ed interessantissima opportunità per il nostro Comune per procedere alla stabilizzazione di altrettanti precaridi categoria A e B (operai ed esecutori) a tempo indeterminato, e nelle categorie C e D a tempo determinato, al fine di assicurare anche a loro la giusta stabilizzazione. Infatti la Giunta regionale – ha continuato - con delibera n. 1758 dello scorso 13 ottobre ha stanziato, all’uopo, le somme necessarie per poter procedere alla stabilizzazione per tutti quei lavoratori impegnati da almeno tre
anni in attività socialmente utili (ASU) presso i comuni e gli enti pubblici utilizzatori prevedendo un contributo economico di 9.200 euro per l’anno 2009, per ogni lavoratore stabilizzato. E’ chiaro che l’occasione è quella giusta per regolarizzare i rapporti di lavoro precario, anche attraverso contratti part-time. Il tutto, ai sensi della citata delibera, deve avvenire entro la fine del corrente anno, per cui si invita l’amministrazione afar sìche l’ufficio competente metta in atto tutti gli adempimenti utili e necessari per permettere a numerose famiglie di Policoro di raggiungere il traguardo della serenità e della stabilizzazione lavorativa, ponendo altresì fine a forme di precariato presso la casa comunale. L’auspicio è che alla vicenda venga data la giusta rilevanza al fine di evitare ciò che già negli ultimi tempi è accaduto a seguito della perdita sul nostro territorio comunale di servizi essenziali, quali quelli dello sportello della Camera di Commercio, del Catasto e della Biblioteca comunale, servizi di cui un Comune così vasto qual è quello di Policoro non può sicuramente farne a meno e le cui responsabilità prettamente politiche sono da attribuire a chi oggi ci amministra che, con superficialità e poca lungimiranza, ha sottovalutato – ha concluso Marrese - gli aspetti e le conseguenze negative per tutta la popolazione di Policoro di perdere, speriamo non definitivamente, servizi così importanti ed essenziali anche per gli operatori commerciali di tutto il comprensorio” pie.lut. provinciamt@luedi.it
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Giallorossi Europa League. La squadra di Ranieri ribalta nei secondi quarantacinque minuti
Rossoblù Partita dalle tante emozioni Il grifone si rilancia nella competizione europea
Grande rimonta della Roma I giallorossi battono il Fulham grazie anche all’uomo in più ROMA FULHAM
EUROPA LEAGUE
2 1
Genoa vittoria e rilancio
ROMA (4-4-2): Doni 6 (1'st Julio Sergio 6); Cassetti 6, Mexes 6, Andreolli 6, J.A.Riise 6.5; Cicinho 6 (1'st Taddei 6.5), Pizarro 6, De Rossi 6, Guberti 5.5 (20'st Menez 6.5); Okaka 6.5, Julio Baptista 6. In panchiona: Motta, Perrotta, Cerci, Brighi. All.: Ranieri 6 FULHAM (4-4-2): Schwarzer 6.5; Pantsil 5.5, Hughes 6, Hangeland 6, Konchesky 5.5; B.Riise 5.5 (25'st Zamora 5.5), Greening 6, Etuhu 6 (31'st Baird 5), Gera 5.5; Dempsey 6, Kamara 6.5 (1'st Nevland 4). In panchina: Stockdale, Smailing, Davies, Anderson. All.: Hodgson 6 ARBITRO: Blom (Olanda) 6 MARCATORI: 19'pt Kamara (rigore), 24' J.A.Riise, 31'st Okaka NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15mila circa. Espulso al 4'st Nevland per gioco falloso ed al 47'st Konchesky per gioco scorretto. Ammoniti: Andreolli, Greening, Okaka, De Rossi, Baird. Angoli: 9-3. Recupero: 1'; 2'. ROMA – Vittoria in rimonta per la Roma che all’Olimpico supera 2-1 il Fulham e prosegue con ottimismo il cammino in Europa League (Girone E). Ranieri ha scelto il 4-42: davanti a Doni; Cassetti, Mexes, Andreolli e John Arne Riise; a centrocampo Cicinho in posizione avanzata con Pizarro e De Rossi in mezzo e la novità Guberti sull'altra fascia; in attacco il giovane Okaka al fianco del brasiliano Baptista. Da Roy Hodgson un identico modulo: Schwarzer in porta; difesa con Pantsil, Hughes, Hangeland e Konchesky; il fratello del giallorosso Riise, Bjorn, sulla fascia con Greening, Etuhu e Gera a completare il reparto. In attacco tandem offensivo composto dall’americano Dempsey e da Kamara. Gara vivace sin dalle prime battute: al 7' cross dalla sinistra e deviazione di testa di Julio Baptista respinta dalla difesa inglese. Al 15' calcio di punizione di Pizarro da oltre venti metri e palla per Guberti che calciava di prima intenzione ma la difesa avversaria chiudeva ogni varco. E al 19' il Fulham sbloccava il punteggio con Kamara su calcio di rigore concesso dall’arbitro olandese Blom per fallo di Andreolli sullo stesso attaccante. Nella seconda frazione di gioco la Roma operava due cambi: dentro Julio Sergio e Taddei per l’acciaccato Doni e per Taddei. Il Fulham rispondeva con l'ingresso di Nevland al posto di Kamara. Al 4' lo stesso Nevland commetteva un brutto fallo da dietro ai danni di De Rossi e l’arbitro Blom lo spediva anzitempo negli spogliatoi. Al 6' gran tiro di Taddei con palla di poco fuori. Al 9' colpo di testa di Cassetti sull'esterno della rete. Al 10' Guberti lasciava partire un preciso sinistro con Schwarzer pronto alla deviazione in angolo. Al 20' Ranieri giocava la carta Menez, con l’ingresso del francese al posto di Guberti. Al 26' i giallorossi pareggiavano con il siluro di Riise. La rimonta era completata al 31’ con il gol di testa di Okaka.
GENOA LILLA
3 2
GENOA (3-4-3): Scarpi 5; Biava 6.5, Moretti 6, Bocchetti 6; Tomovic 6.5, Rossi 6, Zapater 6, Modesto 6 (34'st Papastathopoulos sv); Palacio 7 (39'st Figueroa sv), Crespo 6 (36'st Sculli sv), Palladino 6.5. In panchina: Russo, Esposito, Milanetto, Mesto. All.: Gasperini 6 LILLA (4-2-31): Landreau 6.5; Vandam 6, Ramì 5.5, Beria 5.5, Emerson 4.5; Dumont 6, Balmont 6 (17'st Cabaye 6); Obraniak 5.5, Tourè 6 (28'st Frau 6.5), Aubameyang 5 (17'st Gervinho 6.5); Vittek 5 In panchina: Butelle, Souare, Souquet, Salibur. All.: Garcia 6.5 ARBITRO: Nijhuis (Olanda) 6 MARCATORI: 14'pt Palacio; 13'st Crespo, 31'st Frau, 39'st Gervinho,
48'st Sculli NOTE: serate fredda e piovosa, terreno in non buone condizioni, spettatori 20.000 circa. Angoli: 5-4 per il Genoa. Ammoniti: Moretti, Zapater, Vandam. Recupero: 0'; 3'. GENOVA – L'altalena di gol ed emozioni alla fine premia il Genoa, che batte 3-2 al 93' il Lilla rilanciando le proprie ambizioni di qualificazione nel gruppo B di Europa League. Una partita strana che il Genoa pensava di aver già messo in ghiaccio dopo un’ora, con il gol di Crespo a raddoppiare il sigillo di un ritrovato Palacio. Poi, tra il 31' e il 39' della ripresa Frau e Gervinho approfittavano di due disattenzioni difensive riagguantando il pari. Ma all’ultimo respiro ecco Sculli a regalare tre punti meritati ai rossoblù, sempre terzi ma in piena corsa.
Gol di Sculli all’ultimo secondo e il Lilla va ko
Riise e Okaka stendono gli inglesi nella ripresa
L’allenatore della Roma, Ranieri. In alto, Riise e Crespo, entrambi a segno
La vittoria a Kiev sulla Dinamo ha rotto un fastidioso tabù
Per l’Inter inizia nuova champions MILANO – Ci sono serate che possono cambiare un’intera stagione. Dopo il successo in rimonta a Kiev, Josè Mourinho spera che possa accadere alla sua Inter, fino a ieri in preda a una indecifrabile sindrome che ne condizionava pesantemente il rendimento in Europa. Per quasi novanta minuti con un piede nella fossa, in Ucraina i nerazzurri hanno trovato il modo di rilanciare le proprie quotazioni in Champions. Merito delle intuizioni del portoghese, che ancora una volta ha mandato in campo una squadra rivelatasi scarica, ma è stato bravo a motivarla e adeguarla tatticamente nella ripresa (azzeccata la scelta di Muntari ala e poi, dopo il pareggio, quella di arretrare Thiago Motta a terzino), spingendola ad assumersi tutti i rischi del caso. Pur senza giocare un calcio spettacolare, nel secondo tempo Zanetti e compagni sono riusciti a prendere in mano la partita con
quella personalità che fin qui avevano sfoggiato solo in campionato. Dopo la vittoria, che ha interrotto un digiuno in Champions lungo otto partite e oltre un anno, «speriamo che ora possa migliorare la nostra mentalità un pò negativa», si è augurato Mourinho, che ha visto davvero lungo insistendo per portare a Milano Wesley Sneijder. È l'olandese il vero valore aggiunto di questa squadra, il regista senza cui l’attacco rischierebbe di non rendere all’altezza delle proprie potenzialità. Ieri sera è stato geniale il suo assist per Diego Milito – un altro di cui il tecnico può fidarsi a occhi chiusi – e provvidenziale l'incursione con cui per la seconda volta (era successo contro l'Udinese) ha regalato all’Inter una vittoria in extremis. Così passano in secondo piano l’incapacità di aggredire da subito la gara, le troppe incertezze della difesa, gli errori sotto porta e anche il gestaccio di
Dejan Stankovic ai tifosi ucraini che avevano tirato in campo una bottiglia vuota. «E' una vittoria maturata nel modo giusto, in maniera entusiasmante, dopo una partita disputata così bene e un secondo tempo spettacolare – esulta Massimo Mo- Josè Mourinho ratti – La vittoria è sia di Mourinho, molto bravo, sia della squadra che ha mostrato carattere». Il patron nerazzurro desiderava vivere così il centenario dalla nascita del papà Angelo, il presidente della Grande Inter, riaccendendo la speranza di eguagliare l’impresa di salire sul tetto d’Europa. Il cammino è ancora lungo e vincere il 24 novembre al Camp Nou contro il Barcellona di Zlatan Ibrahimovic, oltre che uno sfizio piacevole, regalerebbe il pass per gli ottavi prima della sfida del Meazza contro il Rubin.
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Sport
NUOTO
FORMULA 1
Convegno allenatori a Riccione Ci sarà anche Rosolino
Il futuro della Renault è incerto
ROMA - A un mese di distanza dal Convegno Allenatori di pallanuoto, che si è tenuto a Fiuggi (Frosinone) dal 2 al 4 ottobre, il Settore Istruzione Tecnica della FIN ha promosso e organizzato, come ogni anno, il Convegno di Formazione e Aggiornamento per Allenatori di nuoto. I lavori si svogeranno a Riccione (Rimini) da oggi a domenica 8 novembre. Saluto delle autorità previsto alle 15 con l’intervento del Presidente della FIN Paolo Barelli. Tra i 21 relatori c'è anche Massimiliano Rosolino, campione olimpico a Sydney 2000, il cui intervento è previsto sabato 7 novembre alle 9.00 dal tema «Un’esperienza da raccontare».
PARIGI - Si conoscerà entro fine anno il futuro della Renault nella Formula 1. Lo ha annunciato il presidente della scuderia di Enstone, Carlos Ghosn (nella foto), che non ha sgombrato il campo dalle voci che vorrebbero la Renault verso l'addio al circus, decisione già presa da Bmw, Honda e Toyota. «Bisogna avere pazienza, faremo un annuncio ufficiale sulla nostra partecipazione in Formula 1 entro fine anno», ha spiegato Ghosn. Lo scorso mese il team parigino ha ufficializzato l’ingaggio di Robert Kubica per il 2010, al posto di Alonso, già annunciato dalla Ferrari.
Motomondiale. Con Rossi ha vinto il mondiale piloti, ora cerca quello costruttori
La Yamaha a caccia del titolo Domenica a Valencia si chiude la stagione 2009. I giapponesi vogliono il tris CHESTE' (SPAGNA) - Il Motomondiale di velocità è giunto al suo ultimo atto. Domenica al «Ricardo Tormo» di Chestè, nei pressi di Valencia, classico appuntamento con il GP della Comunità Valenciana che chiuderà i giochi per il 2009. Nella MotoGP è già quasi tutto deciso con Valentino Rossi campione del mondo e Jorge Lorenzo ad un paio di punti dal titolo di vice. Con 10 gare vinte sulle sedici disputate, il Team Fiat Yamaha ha già messo in carniere anche il trofeo per scuderie punta a vincere anche il Mondiale Costruttori che gli permetterebbe di infilare per la seconda volta consecutiva il tris di titoli. La casa dei tre diapason non vince da queste parti dal 2004, con Rossi e da allora il miglior piazzamento è il secondo posto ottenuto sempre dal «Dottore» nella passata stagione. Valentino, poi, punta anche a portarsi a casa la BMW M3 Sedan che spetta al vincitore della speciale classifica riservata alle quelifiche, il «BMW Best Qualifier Award 2009». Il pesarese è in vantaggio manco a dirlo, sul proprio compagno di squadra, Jorge Lorenzo, secondo con 12 punti di ritardo. A Rossi, per aggiudicarsi la vettura del marchio bavarese basterà piazzarsi nelle prime quattro piazzole; mentre per il mallorchino servirà partire in pole position e sperare che il suo avversario parta dalla quinta posizione, ma il campione del mondo, in questa stagione, non ha mani fatto peggio del quarto posto in griglia. Come dire che la BMW M3 Sedan è già nelle mani del Dottore pesarese a meno di sorprese grosse grosse. Altra novità che mette in al centro dell’attenzione della già illuminata Yamaha c’è anche con il debutto in MotoGP del campione della Superbike Ben Spies.
MOTOMONDIALE
Il progettista Livio Suppo lascia il team Ducati BORGO PANIGALE - L'ultimo appuntamento della stagione 2009 MotoGP sarà anche l’ultima gara con il colori del Ducati Marlboro Team per Livio Suppo (nella foto), responsabile del progetto MotoGP della casa di Borgo Panigale. Con una decisione maturata già da tempo, Livio lascia Borgo Panigale per iniziare una nuova avventura professionale. «Livio ha rappresentato molto per Ducati ed anche per me personalmente: è stato un collaboratore leale e prezioso, ma soprattutto un grande amico –ha commentato Claudio Domenicali, Direttore Generale Ducati - Ci dispiace che abbia deciso di lasciare l’azienda ma, alla luce della sua correttezza, della professionalità e del grande contributo che ha offerto per la crescita e l’affermazione del progetto MotoGP e del marchio Ducati, non possiamo che fargli i nostri migliori auguri. La Ducati ha definito il nuovo management. Alessandro Cicognani, attuale responsabile Marketing della Divisione Ducati Corse, sarà il responsabile del progetto MotoGP. A lui si affiancherà Vittoriano Guareschi, già collaudatore Ducati, che ricoprirà il ruolo di Team Manager, portandoall’interno della struttura il ventaglio di competenze e di esperienza». Le Yamaha di Rossi e Lorenzo in azione
Il texano, prima di entrare a far parte del team Tech3 per il 2010, si schiererà al via del Comunità Valenciana con la M1 del team Sterilgarda. Ma sulla strada delle moto giapponesi a Valencia, c'è, ovviamente la Ducati del rinato Casey Stoner. L'australiano vorrò chiudere il 2009 con una vittoria che cancelli completamente dalla sua memoria la lunga sosta estiva quando è tornato a casa per recuperare for-
ma fisica e mentale, con successo, viste le sue due vittorie ed il secondo posto rimediati dal suo rientro. Stoner, poi, vorrà salutare il suo team managaer Livio Suppo che a Valencia conclude la sua lunga avventura in casa Ducati, per iniziarne una nuova in Honda dal 2010. In HRC, Suppo troverà quel Dani Pedrosa che per vari motivi, da infortuni a cali di tensione, non è mai riuscito ad esplo-
dere completamente. Il pilota catalano, non è mai sceso dal podio nelle ultime quattro corse e vorrebbe salutare il proprio pubblico con una vittoria, bissando quella ottenuta a Laguna Seca. Ma il Comunitat Valenciana non è solo MotoGP. Al «Tormo», infatti, ultima chiamata per l'assegnazione del titolo della 250 cc., l’ultimo della storia di questa classe, visto che dal prossimo anno scenderanno
in pista le Moto2. Missione impossibile per Marco Simoncelli. Il campione del mondo in carica della Metis Gilera, infatti, deve ricucire un ditacco di 21 punti da Hiroshi Aoyama. Il giapponese della Honda ha fallito il primo «match ball» a Sepang, ma adesso le cose sembrano più facili per lui. Gli basterà classificarsi undicesimo e a Simoncelli non basterà neanche la vittoria per riconfermarsi campione.
Rugby. Gli azzurri affronteranno gli All Blacks sabato 14 novembre
FORMULA 1
San Siro esaurito per l’Italia di Mallet
Ultimatum a Silverstone
MILANO – «Settantacinquemila spettatori per un incontro di rugby non li ho mai visti neanche in Sudafrica». Nick Mallett, sudafricano e Ct dell’Italia, è entusiasta e forse un pò preoccupato dall’evento di sabato 14 novembre: San Siro tutto esaurito per la sfida agli All Blacks della Nuova Zelanda, più che una squadra una leggenda dello sport. Il primo dei tre test match autunnali degli azzurri riempirà il tempio del calcio, ma il rischio è che la Nazionale non sia all’altezza. L’ultima volta, a giugno in casa loro, i “tutti neri” hanno vinto 27-6, però non erano ancora in forma. «Di solito fanno almeno 30 punti a qualsiasi avversario, anche i più forti – ricorda Mallett -. In attacco sono i mi-
gliori». E quindi l’Italia dovrà fare l’impossibile in difesa. Il rugby italiano cerca risultati all’altezza dello sforzo di promozione e della popolarità crescente. La palla ovale è di moda, l’anti-calcio per eccellenza (“Noi siamo diversi e ci teniamo”, dice il presidente federale Giancarlo Dondi), ma di partite il ’15’azzurro ne vince davvero poche. Per migliorare bisogna giocare con i migliori, così dopo la Nuova Zelanda a Milano toccherà al Sudafrica campione del mondo, il 21 novembre a Udine. «Una squadra fantastica», dice Mallett degli Springboks. Terzo e ultimo test match ad Ascoli Piceno,il28, controSamoa:difficile, ma forse possibile, visto che gli isolani sono appe-
na sopra degli azzurri nella classifica mondiale. «Possiamo batterli», si sbilancia il Ct. «Vorremmo dare delle soddisfazioni ai tifosi – riconosce Dondi -. Con All Blacks e Springboks dobbiamo giocare per vincere, anche se è quasi impossibile». Come un tempo riempire San Siro per il rugby. Nel 1988, per Italia-Romania, c'erano settemila spettatori. IN TV - La Nazionale di rugby torna in campo per i Cariparma Test Match 2009 con tre partite che porteranno in Italia le migliori selezioni di Nuova Zelanda, Sudafrica e Samoa. Tre incontri che LA7 trasmetterà in chiaro, come di consueto in diretta, conspeciali dabordo campoa partire dalle 14.10 che prece-
deranno le telecronache, seguite subito dopo ogni match da interviste e commenti a caldo dei protagonisti con gli inviati Cristina Fantoni e Paolo Colombo. Inoltre, per gli utenti Web, la possibilità di assistere dal sito www.la7.it allo streaming integra- Nick Mallett, ct azzurro di rugby le delle partite in calendario. Sabato 14 novem- in carica, al «Friuli» di Udine bre primo appuntamento live e il 28, ultimo match contro dallo stadio «Meazza» di Mila- Samoa al «Cino e Lillo Del Duno, tempio del calcio prestato ca» di Ascoli Piceno. Grazie alla palla ovale, per la gara all’accordo tra LA7 e Urban contro i mitici All Blacks. A Screen tutti i tifosi della palla seguire il 21, azzurri di nuo- ovale potranno vivere in divo in campo contro gli Sprin- retta i tre incontri della Nagboks, Campioni del Mondo zionale Italiana.
TLONDRA - Silverstone ha 48 ore di tempo per salvare il Gran Premio di Gran Bretagna. Ultimatum di Bernie Ecclestone, che dopo la rinuncia di Donington, che non ha trovato i fondi necessari, ha concesso ancora due giorni a Silverstone per accettere le sue richieste e permettere al Regno Unito di ospitare la F1 anche il prossimo anno. «Dicono che tra noi e loro non c'è molto per cui dovrebbero firmare – le parole del patron del circus riportate dal 'Daily Express' – Forse hanno perso la penna ma se non la trovano entro uno-due giorni è finita. Toglierò la corsa dal calendario e non ci sarà alcun Gran premio di Gran Bretagna di cui parlare».
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Sport
Venerdì 6 novembre 2009
Venerdì 6 novembre 2009
Stipendi alti, parco giocatori non valutabile. Il costo può essere pari alla fideiussione
Ma quanto vale il Potenza? Visentin comunque avrà perdite fino a giugno 2010 Amichevole a Marsico Nuovo (12-0)
I rossoblù perseguono la continuità dell’undici
MARSICO 2002 0 POTENZA 12 MARSICO 2002 1°T (4-31-2): Di Taranto, Sanseviero, Ramagnano, Arlotto, F. Azzato, La Rocca, Di Grazia, E. Votta, Sassano, Turi, G. Votta. Allenatore: Pasquariello. MARSICO 2002 2°T (4-31-2): Di Taranto, Vaccaro (24’ st Gargano), Logiurato, Arlotto (20’ st Casaletto), F. Azzato, La Rocca (8’ st L. Azzato), Di Grazia (15’ st Mancino), E. Votta (5’ st D’Agrosa), Sassano (10’ st De Rosa), Rita (5’ st Mazza). Allenatore: Pasquariello. MARSICO 2002 3° ST (4-42): Di Taranto, Gargano (9’ st Di Grazia), Arlotto, L. Azzato, Logiurato, Mazza, Conti, D’Agrosa (4’ st Laino), Rita, De Rosa (23’ st Casaletto), Mancino (11’ st La Rocca). Allenatore: Pasquariello. POTENZA 1° ST (3-5-1-1): Tesoniero, Porcaro, Cardinale, Chiavaro, Lucenti, Profeta, De Simone, Berardi, Frezza, Catania, De Cesare. Allenatore: Capuano. POTENZA 2° ST (3-5-1-1): Tesoniero (15’ st Gragnaniello), Barbato, Cardinale, Langella, Lucenti, Berardi, Anderson, Giannusa, Vanacore, Nappello, Polani. Allenatore: Capuano. POTENZA 3° ST (3-5-2): Gragnaniello, Porcaro, Langella, Barbato, Frezza, Anderson, Giannusa, Nappello, Vanacore, Smith, Polani. Allenatore: Capuano. ARBITRO: La Salvia di Moliterno. RETI: 6’ pt e 14’ pt De Cesare, 7’ st Berardi, 14’ st, 22’ st e 28’ st Lucenti, 17’ st e 8’ tt Polani, 20’ st Nappello, 1’ tt e 25’ tt Smith, 27’ tt Frezza. MARSICO NUOVO Il Potenza passeggia sui resti del Marsico 2002 (squadra che milita nel campionato di Seconda Categoria Girone B) con una dozzina di reti. Capuano nel test amichevole giocato a “Del Sole” ha confermato lo stesso undici che cinque giorni fa ha battuto il Foggia e l’intenzione sembra quella di una conferma per la gara di Reggio
Emilia senza il capitano Lolaico, ancora assente. In evidenza si sono visti maggiormente nella prima frazione di gioco De Cesare con una doppietta fraseggiare molto bene con Catania supportato dalla corsa instancabile di Lucenti (che sembra ritrovato, per lui una tripletta) e dall’interdizione del giovane Profeta. Significative le continue sgroppate di Vanacore sulla fascia sinistra tra il secondo e terzo tempo, le giocate improvvise del baby Nappello e la prova offerta da Polani che almeno per quanto si è potuto notare sembra aver potuto risolvere i problemi fisici che lo attanagliavano ad inizio stagione. Sono stati giocati tre tempi da mezzora per volere del Potenza, quando invece si pensava a due tempi da quaranta minuti, che hanno sorpreso alcuni giocatori del Marsico 2002, già andati negli spogliatoi per la girandola di sostituzioni effettuata dal tecnico Pasquariello. E’ stata una gioia in ogni caso per i ragazzi marsicani giocare contro i rossoblu con i quali hanno voluto fare una foto di rito a fine partita. Al termine del match inoltre è stata data una targa ricordo dalla società del Marsico 2002 al Potenza. Nel primo tempo il Potenza non si sforza più di tanto ad accelerare i ritmi e chiude sul 20 con una doppietta di De Cesare che prima segna su passaggio di Profeta e poi raddoppia dopo uno scambio veloce con Catania (6’ e 14’). Nei secondi trenta minuti i rossoblu giocano con le seconde linee ed è una goleada. Vanno a segno Berardi con un tiro in diagonale (7’), Lucenti per tre volte sempre davanti al portiere (14’, 22’ e 28’), Polani con una gran botta (17’) e Nappello con una conclusione dal limite (20’). Nel terzo e ultimo tempo Capuano da spazio anche all’angloitaliano Smith che lo ripaga con una doppietta (1’ e 25’) seguito subito da Polani (8’) e Frezza che in chiusura mette la firma pone fine all’incontro (27’). Da
quanto visto in campo al di là del risultato la squadra è piaciuta a Capuano per come si è mossa ed è un motivo in più per crederci che contro la Reggiana si possa fare bene. I suoi uomini hanno risposto alla lettera le sue consegne e su questo può stare tranquillo. C’è ancora da lavorare sicuramente, ma l’obiettivo della salvezza soltanto con la forza di volontà si può raggiungere. Biagio Bianculli
IN TEMPI passati, quando Giuseppe Postiglione e Genj Donofrio si incontrarono per stabilire una strategia comune che poteva partire da un’acquisizione di quote, ma anche considerare esclusivamente esterno l’impegno del gruppo storico dei dirigenti potentini, fu fatta una valutazione generale del Potenza di tre milioni di euro. Oltre al valore discrezionale dato da Postiglione al titolo sportivo, il patron considerò un patrimonio del Potenza Berretti e Di Bella (che poi portarono alle casse societarie 250 mila euro uno e quasi 700 mila l’altro). Oltre a dichiarare la salute delle casse societarie non indebitate. Quella cifra, però, fece scappare letteralmente qualsiasi acquirente. I tempi odierni sono decisamente diversi da quelli, vuoi per quanto accaduto a livello extrasportivo, vuoi anche per una valutazione globale del pacchetto-Potenza che non può prescindere da costi di gestione assolutamente elevati (circa 260 mila euro al mese) e raddoppiati rispetto all’anno scorso (120 mila euro) e dalla classifica che relega il Potenza nei bassifondi della graduatoria, oltre che dall’impossibilità di considerare di valore (e quindi vendibile, e quindi fonte di guadagni) il parco giocatori a disposizione. Se la ragione diventa prevalente quella cifra di tre milioni di euro va assolutamente rivista. A cominciare da una valutazione equa dei calciatori chepotrebbero avere mercato, eche potrebbero rappresentare effettivamente un credito. Non essendo possibile stabilire a priori una cifra, questa va fissata in maniera forfettaria. Poi starà alla bravura del proprietario vendere, per esempio, Tesoniero a una cifra più alta di quella prospettata. Come starà alla bravura di chi comprerà il Potenza liberarsi al minor costo possibile delle spese di gestione successive (contratti biennali, per esempio, o ingaggi elevati), tanto da poter risparmiare qualcosa rispetto a quei circa 260 mila euro di costi mensili. La certezza sembra quindi essere una sola: la fideiussione bancaria a prima garanzia, pari aun milionee trecentomilaeuro, erogatada Postiglione a luglio. Il patron, ovviamente, mira a vedersela riconosciuta (ricordiamo che sarà restituita nel mese di ottobre 2010), ma non ci sarebbe da scandalizzarsi nel caso in cui Visentin voglia trattare anche su questo aspetto. Se effettivamente la volontà di Postiglione è quella di allontanarsi dal mondo del calcio nel più breve tempo possibile, oltretutto senza esporsi più economicamente, dovrà considerare come suo ristoro personale il non dover onorare impegni presi fino al termine dell’at-
Giuseppe Postiglione
tuale stagione. Nel caso specifico, moltiplicando i 260 mila euro mensili per gli otto mesi restanti, si parla di un risparmio di poco più di duemilioni dieuro. Cifrache ricadràgià incapo a chi vuole comprare il Potenza fino a giugno 2010, quando si tireranno le somme di introiti fatti da sponsorizzazioni, incassi allo stadio, mutualità della Lega, premi di valorizzazione dei giovani e, si spera, anche qualche buona vendita. Rispetto a una serie di valutazioni globali, ci sarà comunque un passivo che oscilla tra i 600 e i 700 mila euro. Se questi calcoli Visentin li ha già orientativamentefatti, èlecitocredereche lasuavolontà di acquisire il Potenza e di “ristorare” Postiglione non possa essere superiore di molto al valore della sola fideiussione. Eppure chiederà uno sconticino. Se il patron ha ragionato in modo diametralmente opposto a questo, il Potenza razionalmente non sarà comprato da nessuno. In caso contrario l’operazione può andare in porto. Starà poi a Visentin, in questa sua prima fase di gestione cercare di capire come risparmiare il più possibile, in vista di investimenti ambiziosi per gli anni futuri. Alfonso Pecoraro
Capuano si confessa a “L’informazione di Reggio”
Legionario e Gladiatore IL GIORNALE EMILIANO L’informazione di Reggio Emilia, a firma di Damiano Reverberi, tratta la sfida in programma allo stadio Giglio domenica con un’intervista al tecnico rossoblù Capuano, contrapponendone in maniera netta il catarrete con quello dell’allenatore della Reggiana Dominissini. Questo il testo dell’articolo consultabile sul sito internet della testata in oggetto Ezio Capuano-Potenza atto II: il vulcanico tecnico e la società rosso-blu si sono riab- bracciati due gare fa, dopo l'esonero avvenuto al termine della quinta giornata, e il ricongiungimento tra le parti ha fruttato quattro punti in due gare. Ora,dopo aver riagganciato Real Marcianise, Foggia ed Andria all'ultimo posto, Capuano punta a proseguire nel mo mento positivo, cercando di giocare un brutto scherzo alla Reggiana nel match del Giglio. Mister, come sta il suo Po tenza? “Abbiamo messo insieme quattro punti in due gare e, considerato che a Taranto abbiamo subito il 2-2 al 94'in netto fuorigioco, non posso lamentarmi”.
Il pacato Dominissini e il vulcanico Capuano
Le vicissitudini societarie pesano sul morale della squadra? “Stiamo convivendo con una miriade di problemi,è inutile negarlo: io con i giocatori ho parlato chiaro, chi ha voglia di giocare resta, chi non ne ha voglia va via, visto che è nostro compito salvaguardare la città di Potenza”. Quali virtù dovrà mette-
re in campo la sua squadra per fare risultato al Giglio? “Non abbiamo una dose illimitata di qualità, per cui saranno fondamentali organizzazio- ne, aggressività, sofferenza ed abnegazione, ovvero quelle doti che ci hanno permesso di risollevarci dopo che la squadra aveva fatto un punto in cinque giornate”.
Conosce la Reggiana? “Sì, sia Dominissini che buona parte dei giocatori: domenica ad Andria strameritava di vincere. Temerla? No, quella parola non alberga nella mia mente: noi scenderemo in campo consci della forza della squadra avversaria, ma non certo come vittima sacrificale”. Come vede il campionato? “Verona e Pescara hanno un'altra dimensione rispetto al le altre; sta deludendo il Taranto, che personalmente avrei collocato alla pari rispetto alle altre due,mentre Portogruaro e Ternana,a mio parere, sono le due sorprese. In coda la lotta è aperta, sarà bagarre fino alla fine”. In chiusura, una curiosità: l'allenatore del Potenza è detto il “gladiatore”, mentre Dominissini è comunemente noto come il “legionario”. Quella di domenica, dunque, sarà una sfida d'altri tempi, dove si affronteranno due uomini dal carattere molto diverso: esplosivo il tecnico ospite, più pacato quello reggiano. Un'altra curiosità: nel potenza c'è un brasiliano di nome Anderson, centrocampista classe 1974 ex Venezia, .Brescia, Ancona, ma non è parente con Robert terzino granata.
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40 Sport
Poche presenze sugli spalti, ma anche lamentele per controlli troppo specifici
Melfi, i tifosi reagiscono In due volantini diffusi in città si spiega l’attuale situazione ABBIAMO colto nel segno. Le sottolineature del " Quotidiano", che hanno rimarcato alcuni vuoti sugli spalti del Valerio, sia in curva che in tribuna, in occasione delle ultime gare casalinghe del Melfi, avvalorate da dichiarazioni societarie, hanno un po' smosso l'ambiente, recentemente apparso intorpidito, facendo emergere alcune tematiche importanti. I ragazzi della Sud, Brigata Normanna in particolare, hanno tappezzato la città di volantini, di due specie per la precisione. Uno invita i tifosi a ripopolare lo stadio, un altro precisa determinati aspetti. Il primo volantino, "Il drago si risveglia", ha lo scopo di risvegliare l'orgoglio melfitano e fa ritornare a rivivere la curva Sud come ai bei tempi dei primi anni di C. Si invita la gente a ritornare allo stadio a far sentire il calore che da sempre ha contraddistinto le gare interne. Riproporre quell'effetto casalingo, che risulta estremamente importante per una squadra che sembra destinata a lottare per delle posizioni di vertice. Tutto questo nonostante la repressione e le nuove norme che di certo non facilitano l'affluenza allo stadio. E proprio su questo tema la Curva Sud scrive nel secondo manifesto "La gente deve sapere". Si fa riferimento all'impossibilità di portare bandiere e vessilli allo stadio, di controlli esasperatamente minuziosi, anche usando il metal detector, di situazioni paradossali anche nel non poter far entrare gli ombrelli nei giorni di pioggia intensa "Assurdi divieti e controlli che subiamo nella nostra curva", si legge nella nota diffusa dai tifosi, che aggiungono "Per esperienza diretta, controlli che da altre parti ed in altri stadi non subiamo, riuscendo ad introdurre stri-
scioni, bandiere e vessilli". Per i tifosi della curva, questa situazione è alla base della mancata partecipazione popolare in questo settore. Probabilmente è così, considerando che il prezzo di ingresso e quello di abbonamento, imposto dalla società è davvero esiguo. In passato la curva gialloverde ha dato prova di grande livello, come sostegno e come civiltà, potendo contare anche su un dialogo ed un confronto leale con iresponsabili dell'ordine pubblico. Dialogo che evidentemente fatica ad emergere ultimamente e che invece sarebbe auspicabile si attuasse, per cancellare le incomprensioni del passato e per instaurare un buon rapporto di costruttiva convivenza. Questo anche per non creare disparità con altre località facenti parte dello stesso girone. Restare fermi sulle proprie posizioni, creando un palese distacco tra le parti, è situazione che non giova a nessuno. Detto questo relativo alla curva, restano misteriosi anche i vuoti in tribuna. Ci riferiamo agli assenti,quelli con il palatofine, chedi certonon possono lamentarsi dello spettacolo offerto dalla squadra, una delle più prolifiche ed esteticamente belle dell'intero girone. La società, la squadra, tutti, hanno bisogno dell'apporto della città, senza distinzioni di sorta, uniti nell'amore dei colori gialloverdi. Il Melfi in Seconda Divisione è motivo di soddisfazione anche per chi non è tifoso calcistico. In molti vorrebbero stare al posto del Melfi e poter giocare in ambito professionistico. I melfitani hanno questa fortuna, che non va sminuita e ridimensionata solo perché ormai è divenuta abitudine. L'apatia può risultare dannosa oltre che l'anticamera dell'irriconoscenza. Emilio Fidanzio
DAL CAMPO Chiaria influenzato Dubbi sul recupero
Invito alla gente a tornare allo stadio
Tanti vuoti anche nel settore tribuna
ROBERTO Chiaria è a letto con la febbre. Il suo recupero, in vista dell’impegno interno contro la Vibonese, appare problematrico, visto che il bomber gialloverde accusava ancora sintomi influenzali abbastanza pesanti. Si cercherà in tutti i modi di recuperare il capocannoniere del campionato, ma è palese che Chiaria andrà in campo esclusivamente se potrà garantire il 100% della condizione. D’Altronde l’organico gialloverde offre ampie possibilità di scelta, puntando su Antonio La Porta, autore già di due segnature l’ultima delle quali nella gara vinta contro il Vico Equense. Inoltre si vuole evitare che Chiaria possa avere una ricaduta che complichi ulteriormente il suo recupero. se La Porta venisse impiegato al fianco ci Arcamone, si aprirebbe un ballottaggio per l’assegnazione della maglia da titolare di laterale sinistro di centrocampo. Potrebbe essere riproposto D’Andria che contro il Vico è rimasto in panchina, ma nel contesto di una gara da giocare all’attacco e da vincere ad ogni costo, potrebbe avere una chance anche il giovane Pellecchia, in grado di garantire spinta e corsa sulla fascia. Si profila poi una conferma per Arvia sulla corsia laterale destra della difesa. Il terzino si è ben disimpegnato nelle ultime due occasioni, quando ha sostituito Rogato, squalificato. Quest’ultimo però resta sempre elemento di sicura affidabilità. Da registrare che l’influenza ha colpito anche Nicola Bulla. Il centrocampista come Chiaria potrebbe dare forfait. e.f.
Terza categoria Domenica cinque gironi in campo
Calcio nostrano al via Si ricomincia, ai nastri di partenza anche il campionato regionale di Terza, categoria organizzati dalla Figc. Cominciano gli esami per i baldi giovanotti, che ancora tanti non hanno deciso di appendere le scarpette al chiodo, trascinati dalla passione verso lo sport il più popolare ovvero il calcio. Con lo spirito amatoriale, svestiti i panni di lavoro, centinaia di ex e provetti calciatori sono pronti ad affrontarsi sui campi sterrati sfidando le intemperie e poi il primo caldo opprimente. I riflettori si accenderanno domenica 8 novembre per tenere banco fino alla fine della disputa dei play off prevista per maggio. Non è stato certo un facile lavoro quello di organizzare i calendari, ma la professionale e certosina preparazione dei dirigenti federali, che hanno cercato di trovare la miglior soluzione, per ridurre al minimo le possibili difficoltà e disagi alle società, come ha sempre fatto negli anni passati, il comitato regionale presieduto da Pietro Rinaldi. Per organizzare questo campionato, il comitato si è avvalso del prezioso lavoro dei delegati provinciali, Giuseppe Comanda per la provincia di Matera, e Antonio De Bonis della provincia di Potenza. Sono sicuramente aumentate le squadre iscritte, il calendario sarà diviso in gironi, ipotizziamone al-
meno quattro per la provincia di Potenza ed uno per quella di Matera. Al delegato Antonio De Bonis, potentino di 41 anni, che da circa 4 anni è nel comitato regionale della federazione cerchiamo di saperne di più sul campionato. Quante difficoltà avete dovuto superare nell'organizzare il campionato. «Sicuramente, guardando quella che è la geografia, abbiamo cercato di tenere conto di tante difficoltà, ma siamo riusciti a risolverle senza avere grossi problemi». Da quello che sappiamo, le adesioni, rispetto allo scorso anno, sono aumentate nonostante la forte crisi economica. Possiamo dire che grazie anche al vostro lavoro molto professionale, andando incontro alle esigenze delle società. «Innanzitutto, si deve al lavoro sia del comitato di Matera che a quello di Potenza, ma stiamo anche constatando, che c'è anche una grande affezione da parte del pubblico al calcio minore quello amatoriale, che fa da sprono, da l' imput alle società a continuare». Ripeterete la stessa formula dello scorso anno, con i play-off ed i playout. «No, nell'ultima riunione fatta , abbiamo ritenuto di fare delle modifiche. Non verrà ripetuta quella formula, ma ci sarà una mini formula per le seconde classificate, perché i posti a disposizione in totale saranno sei, quindi saliranno
le prime cinque, poi le seconde e la migliore terza, ci saranno due mini gironi con lo spareggio finale tra le prime due classificate, e la vincente avrà l'accesso alla categoria superiore. Tutto questo per cercare di rispettare i tempi tenendo in dovuta considerazione che quest'anno ci sono i mondiali, e si è cercato di completare i campionati prima possibile». Lei ha accennato di una riunione con le società. Possiamo dire che tra società e federazione scorre buon sangue, c'è un dialogo. «Si, c'è un ottimo rapporto e gli uffici della federazione sono sempre aperti per venire incontro alle necessita, questo è anche dovuto al fatto che il presidente Rinaldi è sempre disponibile, e lo chiede anche a noi collaboratori, e chiaramente noi siamo al servizio delle società». Negli anni precedenti, spesso le società si sono lamentate dei direttori di gara. Considerando che molti sono alle prime armi, ma abbiamo constatato che alcuni dirigenti non conoscono bene il regolamento per migliorare cosa si può fare. «Si presume che i dirigenti dovrebbero conoscere il regolamento, poi come succede in tante situazioni l'arbitro deve decidere in pochi attimi, come succede per i calciatori quando sbagliano sotto porta per precipitazione, probabilmente può sba-
Antonio De Bonis, delegato provinciale di Potenza della Figc
gliare anche l'arbitro nella sua interpretazione considerando la frazione di secondo per la decisione. Importante è da considerare che in terza categoria, molti arbitri cominciano la loro carriera, se vengo aiutati a fare il loro lavoro, probabilmente cresceranno anche loro. Parlo di crescita perché la crescita deve essere uniforme, sia da un lato cioè quello dei direttori di gara, ma sia dei dirigenti. Sono dinamiche che noi diciamo a tutti come il presidente Rinaldi ci raccomanda, così se cresce tutto il livello calcistico, crescono tutti, poi è naturale che durante la gara ci saranno divergenze di opinioni sulla veduta dei falli, ma è importante che poi finisca senza spiacevoli conseguenze. Comunque, posso dire che negli
anni passati non si sono verificati episodi rilevanti, si parla solo di episodi a favore o contro, ma questo fa parte del mondo del calcio. Nella nostra regione gli episodi gravi sono sporadici grazie anche alla federazione attentissima e sempre vigile». Vuol mandare un in bocca al lupo alle squadre partecipanti? «Assolutamente sì, io faccio un augurio a tutte le partecipanti, che questo campionato serva, a farli divertire considerando il carattere amatoriale, rispettare l'avversario, divertirsi e a farli crescere, lo scopo generale è questo, ma sono convinto che alla fine vincerà chi ha meglio programmato la stagione». Vincenzo Bochicchio
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Sport 41
Venerdì 6 novembre 2009
Venerdì 6 novembre 2009
Il tecnico mischia le carte e il solo Salemme sembra essere sicuro della maglia
Matera, prove anti-Pianura Giusto recupera Mazzoleni, ma Logrieco e Catalano sono ai box Derby campano sotto i fari
Itri: «Sant’Antonio non teme l’Angri» Dopo aver conquistato la vittoria in rimonta con il Fasano, il Sant’Antoniopensa al derby con l’Angri: “I nostri tifosi tengonoparticolarmenteaquestapartita enoinonvorremocertodeluderli”. Parole e musica di Alessandro Itri, esperto difensore giallorosso che suona la carica: “I nostri sostenitori sono venuti al campo e questo sottolinea come particolarmente tengano a questa sfida. In trasferta sono stati sempre presenti e ci hanno sempre dimostrato tutto il loro calore. E’grazie a loro che abbiamo pareggiato con la Forza e Coraggio perché ci hanno dato una grossa spinta”. Però, ad Angri, i supporters della formazione abatese non potranno essere presenti: il prefetto, infatti, ha disposto di giocare il match a porte chiuse. “Peccato, poteva essere una giornata di grande sport - afferma Itri con rammarico Anche quest’anno non sarà così ed il derby si giocherà solo per gli addetti ai lavori”. Il Sant’Antonio, intende portare a quota otto i risultatiutili consecutivi, ma devefare attenzione all’Angri che tra le mura amiche non vince da quasi un mese e che visto il solo punto messo in cassaforte nelle ultime tre giornate e quindi giocherà col coltello tra i denti: “L’Angri è una squadra di tutto rispetto – commenta Itri - e con un grande potenziale offensivo. Vanta nella propria rosa un’attaccante del calibro di Incoronato, che senza dubbio è un grande bomber e lo ha sempre dimostrato negli anni. Vanta anche altri elementi esperti come Ferraioli e Falcone. Noi, da parte nostra, rispettiamo l’Angri, ma andremo al Novi per vincere”. Angri e Sant’Antonio Abate riavranno i rispettivi bomber. Da una parte Marco Incoronato, dall’altra Roberto Maffucci. Entrambi non sono scesi in campo perché alle prese con attacchi influenzali, ma ora ristabiliti e pronti a trascinare le rispettive squadre in uno dei derby più sentiti dell’anno. Incoronato ha uno score di quattro reti all’attivo in nove gare, mentre Maffucci ha messo a segno sei. Il Sant’Antonio Abate può contare anche sui 5 gol di Paolo Siano e sui centrocampisti goleador come Temponi e Sekkoum. Di Nola avrà di nuovo a disposizione l’under Bruno Conte, anch’egli a riposo per lo stesso motivo di Maffucci e consentirà a Di Nola di riproporre tra i pali un portiere più esperto come Terminiello.
Giusto mischia le carte e attende di avere la lista dei disponibili dal settore sanitario per poi decidere l’undici che andrà in campo. Ieri pomeriggio gara amichevole a ranghi misti alla quale non hanno partecipato Catalano e Logrieco per noi muscolari di varia entità. «Devo effettuare un ulteriore ecografia domani-afferma Raimondo Catalano, difensore del Matera- per conoscere i tempi di recupero. E’ una cosa lieve perchè mi sono bloccato subito e dalla tribuna sembrava che avevo fatto qualcosa di anomalo, perchè c’erano due compagni liberi di poter giungere a tu per tu col portiere avversario. Sono riuscito solo a tenere possesso palla. Sono fiducioso, perchè mi sono gestito al meglio». Ha girato a parte Angelo Logrieco, ma dovrebbe essere regolarmente a disposizione. In merito allo schieramento mandato in campo da Giusto, in lòinea di massima la squadra era quella scesa in campo a Bacoli con l’unica variante del rientro di Achille Mazzoleni a centrocampo dove dovrebbe non esserci Martone che partirebbe dalla panchina. Condizionale d’obbligo. Perchè c’è da valutare il tipo di avversario che il Matera si troverà di fronte. Un avversario che Pino Giusto ha visto all’opera in trasferta a Fasano, quindi lavoro anche tattico in prospettiva di come si muove la squadra di Gargiulo che è tornato al 4-3-3, tattica che ama dai tempi del Giugliano e che ha rispolverato dopo un periodo misto tra il 4-4-2 e il 4-3-1-2. Il Matera non dovrebbe scendere in campo con il tradizionale rombo di centrocampo, ma nopn è detta l’ultima parola in merito a questa considerazione. Perchè il fulcro da cui passano tutti i palloni è senmza dubbi l’esperto Mazzoleni, apparso completamente ristabilito dopo l’influenza che l’ha fermato a Bacoli. In buona evi-
La squadra del Matera ( foto videouno)
denza Albano e Genchi, ma anche Campo ha mostrato di essere in buona condizione fisica e mentale. Una preparaziona alla gara di cartello della dodicesima giornata effettuata con il ghigno di chi è cosciente di dover affrontare un avversario quotato e in salute ma di non essere da meno. L’occasione per mettere il petto in fuori, questo è Matera-Pianura. Una gara dove non c’è bisogno di caricare la squadra che ha già la testa a questo incontro dal fischio finale di Bacoli, se non prima visto che di distrazioni nel primo tempo ce ne sono state più del lecito. Si è mosso bene anche Eugenio Salemme ieri pomeriggio, giocatore al secondo centro stagionale che ha conquistato un posto da titolare con buone prestazioni oltre alle reti siglate. Salemme, under del 1991, dovrebbe essere l’unico a non avere il posto a rischio ed attorno a lui Pino Giusto costruirà l’assetto anti-Pianura per un salto di qualità definitivo che Matera sportiva si attende da Martinelli e soci. Renato Carpentieri
TURRIS, EPURAZIONI IN VISTA Lista nera di patron Gaglione SARÀ ribattezzato come il dicembre delle epurazioni. Il primo cambiamento, Gaglione, l’ha fatto – anche se a malincuore – esonerando Longo e affidando la panchina a Bruno Mandragora. Ma sarà soltanto il primo passo della rivoluzione corallina, che vivrà il picco massimo nel mese di dicembre. Gaglione avrebbe già stilato la “lista nera” di quei calciatori che hanno deluso finora. Uno di questi dovrebbe essere Ciccio Vitale, che avrà ancora qualche partita per convincere Mandragora ; l’idea del presidente, però, è quella di “tagliare” quei calciatori vicini a Emilio Longo, quelli che cioè ha voluto l’ex tecnico: parliamo di Granozi e Leccese. Infine, nella lista nera dovrebbe rientrare anche il portiere Sorrentino, mentre anche la posizione di Baratto non è delle migliori. Per 4-5 calciatori in uscita, ce ne saranno altrettanti in entrata (ritorna Tortora?), soprattutto per quel che riguarda il parco under.
Il capitano deve operarsi dopo l’infortunio a Matera I sinnici hanno già riposato e traguardo a 1 punto
Fortunato: «Al Pisticci serve Francavilla, l’aria play off un’iniezione di fiducia» fa bene a tutto l’ambiente Il capitano Giuseppe Fortunato prova a caricare i compagni in vista del derby col Francavilla. Il mnediano è ai box e dovrà operarsi dopo l’infortunio capitatogli a Matera nel derby di Coppa Italia. «Da solo mi si è girato il ginocchio. Sono costretto ad operarmi-afferma- ma mi rialzerò ancora una volta, come spero faccia anche il Pisticci. Perchè resto sempre il capitano di questa squadra». Come si esce da questo momento delicato? «Serve un’iniezione di fiducia e questo nel calcio significa un risultato positivo. Il Francavilla è in salute e viene da buoni risultati e non è quello che abbiamo affrontato in Coppa Italia, ma anche noi siamo cambiati. Nel calcio è anche una questione mentale e in questo momento serve scuotersi e questo lo possono fare sia i dirigenti che i più anziani e noi siamo una squadra giovane». Perchè oltre a Fortunato, anche Di Maria è fuori causa per almeno una ventina di giorni. Come dire, che tutto è adffidato a giocatori di media età, ma è chiaro che toccherà anche al tecnico recitare il proprio ruolo. «Non è facile. Perchè ci sono vari risultati negativi che ci hanno intaccato il morale. La non vittoria col Grottaglie è una di queste, ma anche il doversi presentare a Mugnano con una squadra debilitata e zeppa di influenzati. Ripeto-continua Fortunato- ogni gara ha una storia a se e sono convinto che basta poco per tornare quelli di inizio stagione». Le teleca-
mere saranno uno stimolo in più per tutti? «Credo che non sia una questione di telecamere. In certi casi dai quello che hai e non può essere certo la differita a stimolare i ragazzi, quando c’è bisogno di gettare l’anima in campo per non uscire sconfitti e trovare quell’input che potrebbe regalarci una nuova fase. La classifica non è delle peggiori, ma serve migliorarla al più presto perchè una tendenza peggiore potrebbe essere dannosa per il futuro. Pisticci chiamato a dare uno scossone al suo momento negativo e contro il Francavilla servirà lo spirito da derby, copme quello di Matera». Come dire che il Pisticci ci proverà. r.carpentieri@luedi.it
Giuseppe Fortunato
Tonio Chisena
FRANCAVILLA – Intensi allenamenti della squadra sinnica, in vista del derby che andrà in scena domenica prossima allo stadio “Michetti” della cittadina jonica. Due squadre che arrivano a questo appuntamento con animi diversi. Il Francavilla in lotta per la zona play off, il Pisticci invece, che deve assolutamente uscire dalla crisi e dalla zona play out. Un derby che si potrebbe definire come una rivincita per i ragazzi di mister Lazic, dopo quello perso in Coppa Italia, tre mesi fa circa. In quella occasione, la gara andò a vantaggio del Pisticci, che dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, grazie alle reti di Grieco e Chi-
sena, si aggiudicarono il passaggio del turno alla lotteria dei calci di rigore per 6 reti a 5. Ma adesso la gara ha tutt’altro sapore, siamo in campionato e le due formazioni sono consapevoli dell’importanza dello scontro. Per il Francavilla primo derby della stagione, ricordiamo che nel campionato scorso i sinnici negli scontri con le corregionali, ottennero quattro vittorie su altrettante gare. Intanto, dagli allenamenti che la squadra sostiene con molta cura, si nota che i ragazzi del tecnico Lazic, sono molto concentrati e motivati a conquistare altri tre punti fondamentali per agganciare la zona play off. Che
adesso dista di una sola lunghezza, occupata dal Matera impegnato in casa contro il Pianura. Arrivati a questo punto il Francavilla non può fare a meno di porre la sua forte candidatura per un posto valido nei play off. Lo vuole la classifica, ma ancora di più la maturità e il consolidamento che la squadra ha raggiunto con il passare delle settimane. Guardando la classifica bisogna tenere conto che il Francavilla ha già riposato, insieme a Matera e Neapolis mentre le altre squadre che la procedono devono ancora farlo. Tuttavia, i protagonisti evitano di soffiare sul vento dell’euforia per evitare pericolose cadute e cercano sempre di vivere alla giornata, restando con i piedi ben saldi a terra. Meglio quindi, concentrarsi sull’immediato e non volare troppo in alto con la fantasia. Insomma, i sinnici devo pensare a vincere le partite e niente altro. Ed ecco perché, a Pisticci serve tanta concentrazione e soprattutto grinta agonistica, cosa che soprattutto nell’ultima gara di campionato vinta al “Fittipaldi” contro il Pomigliano è emersa maggiormente. Dove la squadra è uscita fuori ad inizio ripresa con una caparbietà tale da permetterli di passare subito in vantaggio e poi chiudere la gara dopo quattordici minuti di gioco. Claudio Sole
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42 Sport
A Dilettanti L’ala-pivot Grappasonni verso il recupero contro Perugia
Bawer pronta a ripartire «Dovremo fare il nostro gioco e tornare a vincere in casa» «NON MI PREOCCUPA tanto l’avversario ma penso molto di più a noi stessi, dovremo riuscire contro Perugia a fare bene il nostro gioco e non guardare troppo all’avversario». Le parole sono di Cristiano Grappasonni ala-pivot della Bawer che si sta lentamente riprendendo dall’infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fermo tutta la scorsa settimana: «non sono ancora al massimo della condizione, nè potrò esserlo domenica contro Perugia ma credo di poter giocare e dare il mio contributo alla squadra. Purtroppo questi infortuni non fanno mai contenti perchè interrompono il lavoro che stiamo facendo». Grappasonni come Gilardi sarà però perno essenziale della Bawer che domenica contro Perugia non potrà mancare una vittoria essenziale in questo momento della stagione: «non credo si possa parlare di partita spartiacque del campionato, certo noi sappiamo che si tratta di una partita importante che giochiamo in casa dove abbiamo già lasciato punti al Palestrina ed è per questo che non possiamo permetterci altri passi falsi nelle prossime due sfide». Perugia dopo un grande inizio ha avuto un calo coinciso con la sconfitta casalinga contro Agrigento, è però una squadra di qualità con uomini come Caroldi, Raschi, Poltroneri che possono fare la differenza a questi livelli: «il campionato è molto equilibrato e Perugia è una buona squadra con giocatori importanti, contro Agrigento che è partita con i favori del pronostico ci può stare un passo falso anche casalingo. Noi dovremo comunque guardare soprattutto a noi stessi». Nell’analizzare le ultime sfide che hanno visto Matera sconfitta si può registrare un calo ed una serie di parziali negativi che hanno finito per condizionare i risultati della Bawer come è evidente in partita come Palestrina e Ostuni: «ci sono tante piccole cose su cui dobbiamo lavorare, dobbiamo riuscire ad avere la concentrazione in campo per tutto quanto l’incontro, dobbiamo riuscire ad aiutarci ed a giocare più di squadra nelle diverse fasi della partita sia in difesa e sia in attacco. Non bisogna farsi prendere dalla frenesia ma andare avanti con il gioco e cercare di migliorarlo pas-
Basket B dilettanti
Marinelli: la Bbc gioca di squadra
so dopo passo». Le parole di Grappasonni indicano chiaramente il lavoro che in questi giorni la Bawer dovrà fare sotto un profilo tecnico e mentale per arrivare al massimo alle prossime due partite casa-
linghe. Perugia prima e Siena poi sono partite che ammettono passi falsi per Matera, il recupero degli infortunati è il sintomo di un miglioramento nel lavoro quotidiano della squadra. Ieri intanto dall’Olimpia
sono anche giunte, in una nota, le congratulazioni per il presidente Pasquale Lorusso che è stato nominato presidente vicario di Confindustria Basilicata. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
È stato uno dei protagonisti della vittoriosa trasferta a Bari, riuscendo ad arginare la fisicità di un “monumento” come Rusconi senza disdegnare una buona verve in fase realizzativa; stiamo parlando diMatteo Marinelli, pivot in stile rasta della BBC Bernalda. Ti sei sentito troppo responsabilizzato quando ti è stata affidata la marcatura dell'ex Nba?: “Nella giusta misura perché conoscevo di fama la forza e la bravura del mio avversario ma sentivo addosso la fiducia dell'allenatoreche per tutta la settimana mi aveva spronato a dare tutto me stesso in questo non facile compito; certo però che a metà partita mi sembrava di aver giocato già 40 minuti per la fatica fisica che avevo dovuto fare nel contrastare il mio avversario”. Con Reggio domenica sarà più tranquilla?: “Non credo perché i calabresi hanno due buoni lunghi, ma proveremo a fermare anche loro; se giochiamo di squadra come a Bari possiamo vedercela con chiunque. La ricetta sarà: restare calmi senza farsi prendere dalla frenesia, evitando passivi pesanti poi difficilmente recuperabili; è stato bello vedere tanti nostri tifosi sulle tribune del PalaCus, ragion percui confido molto nell'entusiasmo del PalaCampagna e nell'apporto di Delli Carri e Russo in fase offensiva”. Diretto e pragmatico il lungagnone marchigiano, come di solito lo è anche coach Vandoni che analizza le difficoltà della sfida con la Viola: “Affrontiamo una squadra molto ben attrezzata con una coppia di lunghi tra le migliori del torneo, con Dip che è al momento il miglior rimbalzista del girone, con tante altre pregevoli individualità e con un baby di lusso come Manzotti che è stato giudicato miglior '89 italiano; i nostri avversari di domenica sono partiti con ambizioni da vertice, ma noi come al solito siamo sereni e non concederemo loro una distensiva passeggiata sullo Ionio perché oltre all'orgoglio i ragazzi hanno il conforto della
Marinelli della Bbc
buona prova di Bari e vogliono dare soddisfazione ai loro sostenitori anche incasa dopo quella data ai non pochi tifosi rossoblu giunti sull'Adriatico domenica scorsa. Contro una squadra come quella del collega Bianchi, così bene attrezzata, noi dobbiamo essere lucidi e umili, ricordando che di questa realtà e della nostra sfida basata sui giovani e sul rispetto del bilancio si sta parlando in tutto l'ambiente del basket come dimostra l'sms di complimenti giuntomi dopo la vittoria sul Bari da parte di Simone Pianigiani allenatore della Monte Paschi Siena. Piuttosto spero di poter schierare la formazione al completo”. I giocatori che creano ansia al coach romano sono per l'esattezza i due play Salvatore e Bonafede, ma si spera di recuperarli per la delicata sfida con il team del presidente Smorto, altrimenti toccherà a Favia e Basili sostituirli nel lavoro di regia. Ma in una squadra in cui anche i pochi big non si atteggiano a prime donne c'è almeno un vantaggio, cioè che tutti sono pronti a fare tutto…senza pretendere straordinari o premi di produzione. Giovanni Palmieri
Karate L’atleta di Sant’Arcangelo selezionato dalla Fijlkam in azzurro in Marocco
Francesco D’Onofrio ai mondiali di Rabat L'atleta lucano Francesco D'Onofrio del Cam di Sant'arcangelo, ad una settimana dalla conquista del titolo italiano di kumite presso il palazzetto di Ariccia, ora si prepara per il mondiale. Il nostro giovanissimo talento azzurro,da unasettimana in raduno collegiale all'interno del centro olimpico di Ostia (rm), e' stato infatti ufficialmente selezionato dalla Fijlkam, unica federazione riconosciuta dal cio (comitato internazionale olimpico) , per rappresentare l'Italia ai mondiali di karate che si terranno a Rabat in Marocco dal 12 al 15 novembre 2009. Francesco, il piu' piccolo
della carovana azzurra, competera' nella categoria cadetti maschile fino a 57 kg nella specialita' kumite (combattimento), misurandosi con atleti di calibro mondiale. nella capitale marocchina, il karateca azzurro arriva con un curriculum sportivo mozzafiato: Francesco, da anni in giro per il mondo, nelle sue competizioni e' stato in realta' sempre detentore dei vertici delle classifiche nazionali ed internazionali e capace di confermarsi tale fino ad oggi, nonostante diversi incidenti di percorso, che hanno minacciato seriamente ilsuo fortedesiderio di accedere a determinati traguardi, come quello ultimo e
In basso a sinistra e in alto Francesco D’Onofrio
forse ancora impossibile di Rabat.Per il momento, il piccolo talento continua ad impegnarsi per fare la sua bella figura,confidando nellesuecapacita' oltre che nel sostegno dei suoi fans, volendo dar loro un motivo d'orgoglio e all'Italia intera un'ennesima soddi-
sfazione nel settore sportivo. alla base di questi suoi primi pensieri, consapevole di ogni altro piu' grosso sacrificio e lontano dai suoi affetti, francesco rimane comunque legato al valore che questa nuova e fantastica esperienza potra' offrirgli.
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Venerdì 6 novembre 2009
Basket A dilettanti In casa potentina è atteso il primo colpo esterno
Publisys, l’era Ciocca al via Per il nuovo tecnico c’è subito il probante test a Sant’Antimo IL MOMENTO della Publisys Potenza non è certamente dei migliori, nonostante il primo successo stagionale conseguito domenica contro il Ferentino. La squadra allenata da Cesare Ciocca, all’esordio in panchina, dovrà rendere visita domenica prossima al Sant'Antimo, formazione guidata in panca da Alfredo Foglia. I ragazzi potentini saranno chiamati ad una grande gara pur di uscire con i due punti dall'infuocato parquet campano, sempre difficile da violare per ogni avversaria. In quella che è la prima gara dell’era Ciocca, la Publisys Potenza ha tutta l'intenzione di vincere il primo incontro esterno, dopo le delusioni di Barcellona, Perugia e San Severo. Mai come in questo periodo un successo esterno potrebbe rivitalizzare le ambizioni di un complesso, quello bianconero, fortemente handicappato dalle assenze di Silvestrini e Maioli, quest'ultimo sostituito egregiamente nel ruolo da Lo
Coach Ciocca
Russo. Ne conviene che la preparazione al match sarà meticolosa e ricca di soluzioni tattiche. I campani formano un complesso assai difficile da affrontare. La classe di Mike Gizzi, il rendimento eccellente di Iacopo Valentini, la concretezza di Simone Gatti e la versatilità di Filippo Politi e
Luis Maria Maritano rappresentano le maggiori insidie per la compagine lucana. A tal proposito servirà una Publisys estremamente motivata per superare lo scoglio casertano. L'arrivo in città del nuovo allenatore potrebbe dare stimoli ad una squadra che già con Paternoster, ultimamente ha fatto segnare netti miglioramenti sul piano del rendimento e della consistenza tecnica. Sia con Barcellona che domenica con Ferentino si è vista una squadra capace di lottare per vincere, grazie al cuore degli atleti lucani e la determinazione necessaria a ribaltare ogni situazione negativa. I giorni che conducono alla gara esterna di domenica rappresentano chiavi di volta determinanti per migliorare la cifra tecnica e agonistica della squadra. A parlare del momento di forma, dell'esonero di Antonio Paternoster, dell'arrivo di Ciocca e del confronto di Sant'Antimo è Ernesto Carrichiello che ha rimarcato
quanto segue: “Non è bello esonerare un tecnico. Avevamo tanta fiducia nel nostro coach, lo sport purtroppo va così, prendere o lasciare, ora dobbiamo pensare alla partita di Sant'Antimo”. Proprio sul match di domenica Carrichiello sottolinea tutte le difficoltà: “Non sarà facile vincere contro il complesso di Foglia, non ci attende una passeggiata. A noi servono necessariamente i due punti e cercheremo in ogni modo di acciuffare il successo”. L'esterno bianconero parla di Ciocca: “Non conoscevo fino a qualche giorno fa il nostro nuovo allenatore. I dieci anni di terza serie sono una garanzia per noi. Ripeto mi dispiace per Paternoster, ottimo tecnico ma soprattutto una brava persona. A Sant'Antimo giocheremo per vincere, non partiremo battuti”. La grinta di Carrichiello al servizio della squadra. Servirà per vincere a Sant'Antimo? Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Volley Movimento in crescita
Melfi al torneo di C IL MOVIMENTO pallavolistico melfitano è ormai in netta ed evidente crescita. L'Olimpia Volley Melfi, che ormai da 4 anni opera attivamente sul territorio, annovera tra le proprie fila, numerosi atleti, di diverse fasce di età e di ambo i sessi. Un dato che sottolinea la capacità degli allenatori, Gambardella e Pontollillo, e della società federiciana, nel farsi portavoce di esigenze, bisogni, e voglia di cimentarsi nell'attività agonistica. L'Olimpia in questo suo percorso ha ottenuto tangibili risultati culminati nella partecipazione ad un torneo importante come la serie C che è pronto ad iniziare. Un torneo che vede anche il coinvolgimento di squadre di fuori regione, come il Sapri, inserito nel contesto lucano. Proprio le ragazze campane saranno avversarie delle melfitane, presso la palestra comunale di piazza Pasquale Festa Campanile. Il match avrà luogo domani alle 19 e 30. Otto le società partecipanti al torneo, le prime quattro affronteranno i play-off. L'Olimpia Volley Melfi, nonostante la giovane età media, ha un organico di tutto rispetto in grado di ben figurare. Stesso discorso per l'under 18 che in un doppio confronto, andata e ritorno, sfiderà le pari età dell'Asci Potenza. Match d'andata martedì 17 a Potenza, ritorno il 3 novembre a Melfi. La vincente passa il turno e va avanti, la perdente, giocherà in Seconda. Domenica debutteranno le ragazze dell'under 16. Appuntamento a Genzano, presente anche il Rionero. Prima fase con gare che si disputeranno nelle tre località del raggruppamento. La prima del girone prosegue, seconda e terza affrontano la Terza. Inoltre l'Olimpia ha previsto anche la partecipazione all'under 14, all'under 12 e al minivolley.Lo sponsor principale è Delta Zero, società tecnica milanese. Emilio Fidanzio
L’accordo prevede il tesseramento dal 2010
Motorrad diventa Fmi La Federazione Motociclistica Italiana e il BMW Motorrad Club Italia hanno sottoscritto un importante accordo di collaborazione, in base al quale anche il BMW Motorrad Club Italia sarà nel 2010 affiliato alla FMI. I Soci dei singoli BMW Motorrad Club Locali potranno quindi diventare Tesserati FMI attraverso il BMW Motorrad Club Italia, usufruendo di tutte le agevolazioni e i benefici previsti dalla “Campagna Tesseramento FMI 2010”. L'accordo si basa su alcuni aspetti salienti, che faranno da cornice ad una ampia attività di collaborazione, ulteriormente perfezionata nel prossimo futuro, nell'ottica di un naturale sviluppo dell'accordo. In sintesi, la collaborazione avviata si articola sui punti che seguono: - BMW Motorrad Club Italia si affi-
lia alla Federazione Motociclistica Italiana, nei modi e nei termini previsti dalla Circolare Tesseramento FMI 2010. - I Tesserati BMW Motorrad Club Italia/FMI potranno accedere al Registro Storico Nazionale FMI attraverso una procedura dedicata. - Le parti daranno vita ad una stretta collaborazione, nell'ambito di alcuni programmi turistici federali in programma nell'anno 2010. - Entrambe le parti si impegnano a promuovere iniziative in tema di sicurezza stradale, organizzare corsi di guida sicura su strada, collaborare in occasione di eventi promozionali, sulla base di procedure ed operatività condivise e regolamentate. « Un accordo di particolare soddisfazione per noi - ha dichiarato il Presidente Sesti - perché vede la Federa-
Calcio a 5 Tra Tensostruttura e palestra dal 14 novembre
Corsi di tattica e tecnica, in 38 accedono alla fase definitiva Corso allenatori di calcio a 5 a Matera. Conclusosi il pre-esame per avere il diritto di partecipare al corso di allenatori per conseguire il patentino che da la possibilità di allenare squadre che partecipano fino alla serie B. Dei 48 iscritti alla prima selezione, solo 38 hanno superato il pre-esame. Gli aspiranti allenatori saranno guidati per la parte tecnica e tattica, dall'allenatore della nazionale di calcio 5 Roberto Menichelli. Alla fine del corso prevista per il giorno 14 novembre, i neo tecnici daranno un esame sulle seguenti materie: Tecnica e Tattica calcistica, Teoria e Metodologia dell'allenamento, Psicopedagogia, Medicina dello sport, regolamento di gioco, carte Federali. Le lezioni di teoria si terranno presso la scuola media Giustino Fortunato, le lezioni di pratica presso la tensostruttura di via dei
Sanniti e la palestra della scuola media G. Fortunato. I 38 candidati sono: Gasparetto Anderson, Rispoli Cesare, Andrisani Damiano, Cappiello Paolo, Carioscia Giancarlo, DiLiberto Giancarlo Domenico, Andrisani Giampiero, Florio Luigi, D'Urso Francesco Paolo, Catalano Angelo, Di Lascio Domenico, Lorusso Stefano, Marchitelli Angelo, Coronato Antonio, Mauro Nicola, Mascolo Alberto,Masiello Nicola, Morelli Franco, Faraone Domenico, Lo Tito Vito,Lavecchia Antonio, Rubino Nicola, Fedele Nicola, Innella Massimo Alarico, Varalla Michele, Contangelo Nello Giuseppe, Grieco Nicola, Taddei Rocco, Giordano Domenico, Taratufolo Luigi, Gallo Giuseppe, Manolio Gennaro, Grieco Santino Giovanni, Fortunato Vincenzo, Braia Mario, Malvinni Michele, Giorgini Giuseppe, Miulli Carmine. vi.bo.
zione Motociclistica Italiana arricchirsi della presenza di un'associazione che fa riferimento ad un Costruttore di assoluto prestigio. Mi auguro che questa collaborazione possa svilupparsi nel modo migliore, permettendoci di conquistare traguardi ancora più ambiziosi di quelli già raggiunti fino ad oggi». « Tradizione di un marchio storico del motociclismo, desiderio di ampliare i propri orizzonti, aggiungere nuove mete e nuovi amici, vivere esperienze emozionanti nel pieno rispetto della sicurezza. Questi i fattori che muovono la passione dei Soci di BMW Motorrad Club Italia, - ha dichiarato il Presidente Roberto Frigerio - e hanno guidato le linee d'intesa e progetti che fanno dell'accordo con FMI una condivisione di spirito che va oltre le basi di affiliazione».
Un motoraduno
Ciclocross Prima prova del circuito lucano dell’inverno 2009 di ciclismo fuoristrada
Valnoce, quinto trofeo Cogliandrino LAURIA - Domenica prossima è previsto il “V Trofeo di ciclocross invaso Enel Cogliandrino”, prima prova del circuito lucano d'inverno 2009 - ciclismo fuoristrada. E' un appuntamento molto atteso per atleti e appassionati della disciplina che, questa volta, vale come prova Campionato intersud ed è organizzato dal Ciclo Team Valnoce di Rivello. Il raduno è previsto per le ore 8.30 e la partenza per le ore 10.30 dalla Casina sul Lago Parco Sociale Beato Domenico Lentini invaso Enel, Cogliandrino di Lauria presso “l'Associazione Angelo Custode”. Quest'anno è stato individuato come percorso il tratto di strada comunale che va dal piazzale della Casina del lago fino all'incrocio con la strada interpoderale di contrada Caposepala e da questa al bivio per il complesso La Baita di proprietà della cooperativa L'Angelo Custode. Per consentire lo svolgimento della gara il Co-
ilSudoku
mune di Lauria con apposita ordinanza ha ordinato la chiusura al traffico veicolare dalle ore 8.00 alle ore 13.30. E' prevista la partecipazione di atleti della Basilicata e delle regioni limitrofe. Il percorso è lungo 2.500 chilometri ed è composto prevalentemente da prato e terra battuta con un massimo di due ostacoli naturali. Le categorie ammesse riguardano tutte le Fci e gli Enti con eventuali accorpamenti come da norme Fci. Emilia Manco
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
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Sorsi di vino e jazz di Friggitrice
Se Pinocchio batte Nintendo... Se Pinocchio batte Nintendo vuol dire che c’è ancora una speranza. La speranza che possiamo ancora nutrirci di favole, che il mondo non è solo un mouse, un clic, ma anche una fascinazione immaginaria, un racconto, surreale certo esattamente come un videogioco, ma con un percorso umano e un obiettivo ancora più umano. Non avrei mai immaginato che il pupo lasciasse il display per seguire, sia pure in tv, la storia di Pinocchio. Incollato com’è alla consolle portatile resa funzionale da Mutasci, mostrava gran disprezzo verso l’appuntamento televisivo. Ero francamente scettica. Ho acceso comunque la tv e ho lasciato libertà di attenzione. Devo dire che quel Pinocchio era un po’ antipatico ma ha avuto fortuna. Il pupo è stato catturato fino a orda tarda da Collodi e così anche la sera dopo e ha avuto anche uno strascico di inquietudine notturna per via di Lucignolo morto da asinello. p.s. Devo essere onesta: per un nano che si è appasionato a Pinocchio ce n’è un altro che si è goduto Nintendo per tutta la sera senza fare turni...
SARÀ il trionfo dei sapori d’autunno e della buona musica. Numerosi gli appuntamenti del fine settimana lucano che mettono insieme note e vino. E, come accadrà, stasera all’Hurricane, all’insegna dei “Sapori d’autunno”, anche letture di versi accompagnate alla degustazione di vino novello, il primo della stagione. La colonna sonora più in voga per questo primo scorcio di stagione fredda, però, sembra essere il jazz. Alla vineria Sottapera di Potenza la rassegna “I colori del jazz” è già al suo secondo appuntamento. Protagonista di questo venerdì sera Peppe Sileo
e Max Greco Quartet”. Sempre sull’abbinata vincente vino e jazz prende il via stasera a Lavello la seconda edizione di VulcanoWine jazz festival. Ad ospitare la rassegna la Cantina Bisceglia. Il Festival sarà inaugurato da Larry Franco, anche direttore artistico dell’evento. Nel menù di VulcanoWine, a rendere ancora più “appetitosa” la rassegna, non solo buona musica e vino di qualità, ma anche eventi di arte, cultura e mostre. SEGUE A PAG. 48
Sommario
Ulderico in scena Gli Airbag cantano a Vallo di Lucania per “The Sevent” a pagina 46
a pagina 47
Gezziamoci con Kikoski a pagina 47
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Vino e castagne Cena al Caveoso Lirica da gustare Non dire madre
“Novello e Castagne”. Ecco cosa propone stasera “Il Borghese” di Matera. Start alle ore 20.30. Ad allietare la serata il gruppo folk “U'uagnin assnziel” che proporranno antiche melodie locali. L' abbinamento sarà il Novello Sant'Ilario IGT Toscana Novello di Fattoria e Bocciolo IGT Salento Lomazzi & Sarli. Per info: 0835 314223. (m.a.flum)
La “Trattoria del Caveoso” - Via Bruno Buozzi, nel cuore dei Sassi, propone per questa sera una degustazione «dei nostri piatti con a seguito degustazioni dei vini di tre cantine e produttori diversi tra loro» dichiara il titolare Gianni Montanaro. Menù? Antipasti misti della casa, primi piatti, secondo piatto, frutta e panna cotta. E’ gradita la prenotazione. Per info: 0835/312374 (m.a.flum)
Cantine aperte con l'Aglianico del Vulture e la degustazione dei prodotti tipici della cucina pugliese e lucana. Ecco cosa offre per questa sera Palazzo Gattini. Appuntamento alle ore 20.30. Spazio anche alla musica d'ascolto con il soprano Nunzia De Giorgi. Una serata coinvolgente da trascorrere nella sala del ristorante Le Bubbole. Info: 0835/334358
Domenica, la casa editrice Hacca, la "Libreria Dell'Arco”, la Soprintendenza per i Beni storici e artistici della Basilicata organizzano, alle ore 18, a Palazzo Lanfranchi la presentazione del libro di racconti "Non dire madre" di Dora Albanese. Interverranno: Paride Leporace, direttore del "Quotidiano", Lucia Serino, giornalista e Maria Teresa Cascino.
Il Sud di Greco
Continuano “I Venerdì Culturali di Presenza Lucana” con la presentazione di un testo di sicuro interesse: “La Puglia nel Sud di oggi e una terra di molte voci”. Antonio Greco, appassionato studioso di storia del territorio tarantino, ha pubblicato, dal 2000, altre monografie che hanno avuto successo. L’incontro rientra nell’ambito di Ottobre piovono libri.
Pesce apre la stagione di Vallo della Lucania L’attore e regista Ulderico Pesce in scena con uno dei suoi monologhi
APRONO, stasera, la stagione a Vallo della Lucania Ulderico Pesce e Almerica Schiavo con lo spettacolo “Dedicato alla mia terra”, strutturato sulle tradizioni religiose ed etniche dell'antica Lucania. Lo spettacolo è frutto di un'intesa con l'Ente Teatrale Italiano, la Regione Campania e il Parco Nazionale del Cilento - Vallo Della Lucania. Il testo e la regia sono di Ulderico Pesce; la protagonista dello spettacolo è Almerica Schiavo, attrice che ha già interpretato ruoli da protagonista con Luca Ron-
coni e Peter Stein. La musica etnica è eseguita dal vivo dal gruppo lucano Vioclabass, giovani musicisti che si sono uniti grazie al Progetto Culture in Loco 2009. Domani, 7 novembre, a Roma, a Piazza Navona, Ulderico Pesce reciterà alcuni brani tratti da “FIATo sul collo: la lotta degli operai della Fiat di Melfi” e altri brani relativi al mondo della scuola nel Primo Dopoguerra tratti da “Contadini del Sud” di Rocco Scotellaro. La manifestazione è voluta
dalla Cgil che grazie alle problematiche sollevate da artisti come Neri Marcorè, Sabina Guzzanti, Ascanio Celestini e dallo stesso Ulderico Pesce, mira a far riflettere sui problemi del lavoro precario, delle fabbriche che chiudono, dall'inquinamento ambientale e di tutti quei problemi che attanagliano l'Italia di oggi. “Dedicato alla mia terra: dedicato ad Elena Santa”, la pièce con cui l’attore e regista lucano apre la stagione teatrale di Vallo, è tratto da un racconto di Don Ciccio Pesce, la prima grande voce che ha interpretato la struggente bellezza e la grande spiritualità del Cilento, ricca di storia e tradizioni. Lo spettacolo intreccia racconti della vita di Santa Elena, nata a Laurino attorno al IV secolo d.c. le cui sacre spoglie sono ivi conservate nella chiesa di Santa Maria Maggiore, con quelli della vita pastorale e contadina che hanno caratterizzato per millenni l'intera area che va dal Monte Cervati ai templi di Paestum. Santa Elena, unica Santa di tutto il Cilento , ha dato vita ad uno dei riti più importanti della storia antropologica del Cilento, la processione che parte dalla grotta di Pruno e giunge fino al paese, seguita da migliaia di pastori che arrivavano anche
Ulderico Pesce
dalle regioni limitrofe. Si narra la forza e la bellezza incontaminata di questo territorio che è ancora privo del meritato riconoscimento. Si narra inoltre nello spettacolo la grande tradizione della transumanza durante la quale i pastori accompagnavano le mandrie dalle montagne fino al mare, alle pianure dove sono collocati i
prestigiosi templi di Paestum. Per l'occasione si recuperano e mettono in scena anche oggetti tipici che caratterizzavano la transumanza quali i campanacci e musica etnica cilentana. Nello spettacolo infine ci si avvale di video proiezioni di antiche processioni per i festeggiamenti di Santa Elena. cultura@luedi.it
DOPPIO EVENTO AL NEW SLOT CAFÈ
“Ekke kabaret” con Umberto di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Dalla musica al cabaret. Fine settimana da non perdere presso “New slot cafè” di Matera - in via delle Arti, 14. Questa sera appuntamento con la musica de U' Munacidde (inizio alle ore 20.30) e domani con “Ekke kabaret” con Umberto Sardella (inizio alle ore 22.30). Conosciamo meglio chi compone il gruppo U' Munacidde, che presenteranno lo spettacolo “Tra mbaravigghie e sunne”, i componenti sono Giuseppe Cardano (chitarra-percussio-
ni), Sandro Varvara (voce) , Leo Zagariello (basso acustico) , Loredana Savino (voce), Michele Marrulli (percussioni), Renzo Cicolecchia (violino) , Saverio Paternoster (chitarra) e Carmine Calia (fisarmonica). Il repertorio del gruppo comprende canti e musiche tipicamente altomuragiane, gravinesi e di propria composizione. Il lavoro, proposto dal gruppo costituitosi nel 2001, è il risultato di una lunga ricerca svolta sui canti e sulla musica della murgia. La musica de U' Munacidde si può defini-
re etno-popolare, infatti influssi e contaminazioni emergono chiaramente. il team de U' munacidde si è esibito in diversi contesti musicali. Nel 2005 il gruppo U' Munacidde ha autoprodotto un cd omonimo. Nella primavera del 2006 ha suonato alla serata di apertura del festival di musica popolare "Popularia" (Taranto) e al "Murgia Film Festival". Invece, Umberto Sardella con Uccio De Santis e tanti altri bravi comici pugliesi hanno fatto si che il “Mudù” diventasse un vero e proprio culto.
Sardella comico accattivante ed elegante è ormai di casa nella città dei Sassi, viste le varie tappe del loro spettacolo e le diverse partecipazioni nei film del regista materano Antonio Andrisani. Tra le chicche da segnalare: tra poco arriverà “Mudu' 6”, “48 puntate sconvolgenti”, si legge nel sito ufficiale del gruppo diretto dall' affascinante De Santis. Per sabato prossimo, 14 novembre, nell' ambito di “Ekke kabaret” ospite il barese Nico Salatino. Per ulteriori informazioni contattare: 0835/381968.
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MUSICA
Weekend
Gli Airbag tra i protagonisti di “The Seventh”
Da Facebook in piazza per una gara di solidarietà di MARIA ANNA FLUMERO MARCONIA - Al via "The $eventh". Appuntamento previsto per domani, a partire dalle ore 16 presso il Palazzetto dello sport di Marconia. Sport, musica e arte per un evento all'insegna della solidarietà, nato e promosso attraverso un gruppo del social network Face book. Diverse le associazioni, gli operatori economici locali e i singoli cittadini coinvolti in questo progetto nato sulle ceneri del “Bar Marconia”, locale situato nella centralissima piazza Elettra distrutto dalle fiamme lo scorso 29 settembre. “The $eventh” si aprirà nel pomeriggio con un' esibizione a cura della scuola di equitazione "The Prestige Horses", seguita alle ore 18 dal torneo di calcetto or-
ganizzato dalla scuola calcio "Holly & Benji". Dopo l'happy hour e la cerimonia di premiazione, alle ore 21.30 si partirà con la musica dal vivo di gruppi e dj locali che hanno voluto dare il loro contributo esibendosi nel corso della serata: i Melting Pot Live Band di Bernalda, con il loro repertorio rock-reaggae, la punk band di Ferrandina AIRbAg, l'hip-hop selek RcKs di Marconia, i giovani sound Saldone Crew di Bernalda, e i Meridional Bass di Marconia, nuova formazione nel panorama delle dance-hall. Conosciamo meglio la band AIRbAg. «La nostra band è formata da quattro ragazzi classe ‘89 e ‘91 amanti dello stesso genere di musica». Ci ha raccontato a poche ore dall'esibizione Antonio Pecci (chitarra). «La band - ha proseguito -
I tesori dei Sassi su Sereno Variabile MATERA - Appuntamento importante per Matera e la Basilicata tutta per domani. Televisori sintonizzati su Rai 2 per seguire la trasmissione “Sereno variabile” dedicata alla città dei Sassi, condotta dal giornalista Osvaldo Bevilacqua. Il programma andrà in onda alle ore 17. Per i nostri lettori, in assoluta esclusiva, l'avevamo intervistato lo scorso 28 ottobre. Quali gli angoli catturati da mamma Rai? Chiese rupestri, la chiesa di San Francesco e la loggetta sottostante Piazza Vittorio Veneto. Immancabile la Matera barocca, corso Ridola e la chiesa del Purgatorio. Visibilità anche alla musica del “Gruppo Folk Matera”e alla signora Maria ( di 81 anni, si dedica alla cucina, inebriando tutti i condomini). Bevilacqua, durante le riprese, ci aveva dichiarato: «Trasmetteròquesta puntata anche su “Yes Italia». Per tanto vi ricordiamo che il
nasce il 30 ottobre 2006 e incide la sua prima demo omonima contenente tre pezzi. Ora durante serate e festival stiamo lavorando su nuove canzoni per poter in futuro incidere un vero e proprio cd. Gli AiRbAg sono formati anche da: Daniele Micucci (voce e chitarra) Emanuele Galtieri (seconda voce e basso) e Filippo Montemurro(batteria). Affrontano le difficoltà e arrivano le soddisfazioni, infatti vincono il TolveLive 2009, approdano alle prefinali di Sanremo, , vengono selezionati per il Music Village 2009 e arrivano alla seconda fase del Tour Music Fest a Roma. Ora stanno preparando nuovi pezzi e sono sicuri che «l'AIRBAG della loro Deffy Car esploderà in una maniera pazzesca». cultura@luedi.it
Antonio Pecci e Daniele Micucci degli Airbag
Lo storico cineclub capofila del congresso Cinit
Il “De Sica” a Desenzano di MICHELE RIZZO
nuovo canale della Rai, “Yes Italia”, che va in onda sul canale Sky, all' 8.18 è il primo canale televisivo internazionale interamente prodotto e distribuito da NewCo Rai International. Il canale tematico si propone come una nuova iniziativa televisiva dedicata alla promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale del nostro paese. m.a.flum
Musica per tutti i gusti sulla pista del Biba di BIAGIO TARASCO MUSICA per tutti i gusti sabato alla discoteca Biba di Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, dove continuano le serate della stagione 2009/2010 all'insegna dell'Italian Style. La multifunzionalità degli ambienti e delle tre piste è una delle caratteristiche del Biba (www.myspace.com - bibagoldclub). Musica, cultura, moda, spettacolo ed eventi sociali, ma anche suoni, luci ed immagini si mescolano in maniera unica nella discoteca jonica, amplificando la magia del luogo. Musicisti, dj's, vj's, performer, artisti e creativi animano le serate del Biba, esprimendo la propria creatività e divertendo il pubblico di appassionati. Le consolle sono affidate, sulla pista Sala Specchi, ai dj's Mr. Frank, Roby Caggiano e Silvio Carrano con la voce di Nico P, che riscalderanno il pubblico con la house music. La pista American Bar, invece, sarà percorsa dal divertentismo proposto dai dj's Alex Pisconti, Guido Balzanelli, con la voce di Piernicola Cianciotta. Infine, la sala Sugar vedrà alla consolle Walter Cirillo con i suoi suoni deep, soul foul e lounge . L'evento è firmato Musica & Parole. La varietà di generi musicali e lo stile accurato caratterizzano da tempo la storica Masseria D'Anela, sede del Biba che, offrendo un nuovo concept, moltiplicando gli spazi ed aprendo all'arte e alla tecnologia, si conferma uno fra i locali più affascinanti e di tendenza del sabato notte jonico. cultura@luedi.it
RIONERO – Il locale CineClub “Vittorio De Sica” sarà capofila al XIII Congresso nazionale CinitCineforum Italiano, che si terrà sabato 7 e domenica 8 novembre prossimi a Desenzano sul Garda. Infatti, il “De Sica” di Rionero con alle spalle oltre 15 anni di attività avrà un ruolo fondamentale e farà da modello e guida per i tanti cineclub che negli anni ha ispirato e fondato in Basilicata, rapportandoli agli oltre 120 cinecircoli di ispirazione cristiana di cui si compone il Cinit con sede a Venezia. A rappresentare il “De Sica” al congresso saranno i fondatori del cineclub rionerese Armando Lostaglio, vice presidente nazionale del Cinit, e Donato Labella, presidente del De Sica, nel contempo Daniele Bracuto rappresenterà il cineclub “Pier Paolo Pisolini” di Barile, Vittorio Vertone il “Rocco e i suoi fratelli” di Pietragalla, Costantina Gliubizzi l’associazione “Silvano Mangano” di Baragiano e il “San Gerardo Maiella” di Muro Lucano. Da sottolineare che per iniziativa del De Sica
sono in corso di istituzione il cineclub “La camera verde” a Tursi, l’associazione “Le mani sulla città” a Napoli e a Torino l’associazione Cineteatro a cura di Antonio Orria. Il Cineclub De Sica in questi anni ha pure promosso a Savona l’istituzione dell’associazione cinematografica “Locanda Almayer”, presieduta da Patrizia Casiraro. «Queste associazioni – ha detto il giornalista e critico cinematografico Armando Lostaglio alla vigilia della partenza per Desenzano del Garda – hanno contribuito in questi anni a divulgare in ambito locale, con scuole ed istituzioni culturali, una oculata dimensione cinematografica, legata a dibattiti, letture di film, incontri con autori, con l’obiettivo di far fronte ad una dilagante sottocultura che si alimenta di una incontrovertibile tendenza di annichilimento che vede soprattutto in certa televisione il primo baluardo. Il De Sica – ha ricordato Lostaglio – è stato quest’anno fra i fondatori di “Basilicata Cinema”, il network che raccoglie in regione le istanze culturali di ben sei associazioni cinematografiche». cultura@luedi.it
Kikoski apre Gezziamoci inverno MATERA - Tutto pronto per l’apertura della stagione invernale del gezziamoci 2009-2010. Il primo concerto, che rientra nella rassegna “Un mese da batteristi”è affidato al David Kikoski trio che si esibirà domenica all’Auditorium comunale di Piazza Sedile (ingresso 10 euro). Tra le novità di questa edizione l’estrazione a sorte tra gli iscritti alla mailing list ,di 20 biglietti d’ingresso gratuiti in occasione dei concerti del cartellone invernale del Gezziamoci 2009. I primi 20 biglietti per il concerto del Trio di David Kikoski sono già stati assegnati. L’organizzazione sorteggerà per ogni appuntamento, 20 iscritti a cui verrà comunicata l’estrazione fortunata, valida per il solo concerto in oggetto. Per ulteriori informazioni per iscriversi alla mailing list e per scaricare il calendario dei concerti: www.onyxjazzclub.it. Ad inaugurara la rassegna, David Kikoski, da mol-
David Kikoski
ti anni uno dei più completi e efficaci pianisti presenti sulla scena jazz mondiale, e vanta un curriculum impressionante come leader di propri trii, comprendenti di volta in volta i batteristi Al Foster, Billy Hart e Ben Perowsky, e i bassisti Eddie Gomez, Essiet-Essiet, Ed Howard e James Genus. Numerose sono inoltre le sue
collaborazioni di rilievo con musicisti quali John Scofield, Peter Erskine, Michael Brecker, Chris Potter, Joe Henderson, Dave Holland, Mike Stern, Chick Corea, Jeff Tain Watts, John Patitucci, Toots Thielemans, Tom Harrell e Marcus Miller. Tra le sue molte collaborazioni illustri ce n’è una in particolare che spicca su tut-
te per profondità e longevità, essendo iniziata nel 1985 per proseguire fino ai nostri giorni, ossia quella con il grande Roy Haynes, uno dei primi a scritturarlo dopo il suo arrivo a New York. Musicista di grandi doti tecniche e di forte spessore jazzistico, David Kikoski è anche uno dei musicisti più generosi che ci siano sulla scena.
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L’omaggio a Cole di Larry Franco apre la seconda edizione della rassegna
Jazz da bere al Vulcano
LAVELLO - Musica, prodotti tipici, vino. Prende il via stasera, a Lavello, nella Cantina Bisceglia, la seconda edizione del VulcanoWines Jazz Club. Una delle novità di questa edizione è rappresentata dalla presenza di Larry Franco, pianista e crooner pugliese, in veste di direttore artistico: «Mi ha colpito l'entusiasmo di Mario Bisceglia, patron dell'iniziativa, che ha deciso di investire fondi propri senza chiedere nulla agli enti pubblici. Da qui l'idea di ideare un evento che nell'ottica dell'ottimizzazione dei costi ci permettesse si avere alta qualità nell'offerta e sicura presa sul pubblico. Esploreremo il jazz in molte sue
sfaccettature, spaziando dai grandi nomi come quello di Mario Rosini e di Paola Arnesano alle proposte dedicate al tango argentino, al flamenco o alla musica brasiliana». Sarà proprio Larry Franco, con il suo Trio, ad inaugurare la rassegna con un omaggio a Nat King Cole, una delle voci più belle e più amate del jazz. La rassegna si snoderà fino al prossimo 26 febbraio, quando Antonio Da Costa e Pino Giangreco chiuderanno l'evento a ritmo di flamenco. «Territorio, prodotti tipi-
ci e vino Aglianico del Vulture saranno il filo conduttore di questo evento - spie-
ga Mimmo Santomauro, presidente dell'associazione culturale VulcanoWines, che gestirà la rassegna- Lo spazio di una Canti-
na di design ci è sembrato molto adatto per vivere intensamente questo connubio; e sarà qui che proseguiremo la nostra attività culturale, istituzionalizzando il venerdì come la serata dedicata all'arte, alla musica, ai libri, alle mostre fotografiche, a tutto ciò che può essere intrattenimento di qualità». Al Club VulcanoWines si potrà accedere solo su invito. Per informazioni sul tesseramento e sulle prenotazioni per gli eventi si può chiamare il 346.0006990. Info su www.vulcanowines.com.
Testimonial Arisa
Sorsi di note e poesia
Casa Maschito a Golosaria
“Sapori d’autunno”
BASILICATA protagonista a “Golosaria Milano” dal 7 al 9 novembre. Testimonial della Basilicata Arisa. Sarà una la realtà lucana che riceverà un riconoscimento nell'ambito di Golosaria, la rassegna di cultura e gusto del Club di Papillon chesi terràaMilano all'HotelMelià (viaMasaccio,19) dal7 al 9 novembre. Qui si radunerà il più alto valore del piccolo artigianatoalimentare italiano:imigliori produttoriselezionati da Il Golosario 2010 (Comunica Edizioni, 25 euro), la guida alle mille e più cose buone di Paolo Massobrio che raggiunge quest'anno la XII edizione. E la Basilicata sarà presente con una sua isola, dedicata ai sapori della Val D'Agri e della Val Camastra, per iniziativa dell'Eni. Oltre mille prodotti di eccellenza in esposizione e degustazione affiancheranno i 100 migliori vini d'Italia selezionati da Marco Gatti e Paolo Massobrio dopo un anno di degustazioni. Per la Basilicata, ecco dunque: Casa Maschito Aglianico del Vulture "La Bottaia" 2004. Sono i Top Hundred 2009, ed hanno la coroncina rossa che spicca tra la selezione delle migliori cantine d'Italia de Il Golosario. I produttori e le eccellenze gastronomiche della Basilicata (22 cantine, 6 ristoranti, 44 negozi di cose buone, 41 produttori) sono introdotte, nella nuova edizione del Golosario, dalla cantante Arisa.
POTENZA - “Sapori d’autunno” protagonisti stasera, alle 21, all’Hurricane. Letteratura e musica, a fare da trait d'union il vino, il primo dell'anno, il novello. La sommeliere Carmela Santarsiero, unica lucana semifinalista al prestigioso trofeo Berlucchi, ha voluto celebrare in questo modo il suo amore per la bevanda regina delle tavole italiane. Sempre più spesso si sente dire che il vino è cultura ma in questo caso è anche spettacolo. L'idea della sommeliere è quella di prendere i cultori del vino non solo per la gola poiché vino, arte, e letteratura, si consumano con i sensi, il cuore e la mente. Il suo intento è quello di dimostrare che avvicinarsi a questi mondi è facile, appunto, come bere un sorso di vino. Con il patrocinio dell'associazione Asud, organizzatrice di Bookmark festa del libro, il regista e sceneggiatore Felice Vino ha collezionato brani letterari e musicali con l'aiuto del musicista ed autore Renato Pezzano, dell'interprete Manuela Stefanelli e dell'attore Domenico D'Andrea. Con il freddo che ha oramai sostituito la calura estiva, ritrovarsi a sorseggiare un calice di vino gustoso accompagnato da vivande di stagione, ascoltando musica e letture selezionate, sa di caldo e di accogliente.
Vino e musica live
In “Ciak si viaggia”
Peppe voce del Sottapera
La Lucania del cinema
POTENZA -Stasera, alle 21,30 il “Peppe Sileo e Max Greco quartet” si esibirà alla vineria ristorante Sottapera di Potenza. Si tratta della seconda serata della rassegna “I colori del Jazz”, diretta proprio dal maestro Peppe Sileo. La formazione del secondo appuntamento prevede ancora Max Greco alla chitarra, Angelo Cerrato al piano e Olindo Linguerri alla batteria. Canta però Peppe Sileo, docente presso l'Accademia Musicale Lucana, insieme allo stesso Max Greco. Decennale è la collaborazione tra questi due interpreti sia in duo acustico che in formazioni più allargate. Il quartetto proporrà un repertorio di standards jazz del periodo swing con omaggi a brani conosciuti di autori indimenticabili quali Cole Porter, Duke Elington, Gershwin, Kurt Weill. Il sound del quartetto è caratterizzato da un costante interplay fra i musicisti, secondo un progetto che nasce dalla ricerca di sonorità raffinate. In Basilicata si sono esibiti in svariate rassegne musicali e festival jazz, ma la loro attività concertistica li ha portati sui palchi dei più importanti jazz club di tutta Italia, non da ultimo il concerto di settembre 2009 nell'ambito della rassegna Villa Celimontana Jazz a Roma.
MATERA - Domani, alle ore 9.30, presso la Sala giunta della Provincia di Matera, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del volume dell’Apt “Ciak si viaggia! Location cinematografiche in Basilicata”. Interverranno per la Provincia di Matera il presidente Franco Stella e l’assessore al Turismo Giuseppe Dalessandro; per l’Apt il direttore generale Giampiero Perri; l’ideatrice e la curatrice dei testi del volume Mariateresa Cascino e per la Regione Basilicata l’assessore alle Attività produttive Gennaro Straziuso. «Matera – ha dichiarato l’assessore Dalessandro – annovera tra le sue vocazioni quella di ambita location cinematografica. Dal “Vangelo secondo Matteo”di Pasolini a “The Passion”di Mel Gibson solo per ricordare due degli esempi più autorevoli che fanno un po’ da guida in questo interessante utilissimo Ciak si viaggia. Uno strumento che mancava e che renderà ancora più appetibile l’offerta turistica dell’intera regione». «Il mondo cinematografico – ha detto il presidente Franco Stella –rappresenta una opportunità concreta, direi impedibile, per questo territorio. Opportunità di sviluppo economico per un indotto che conta molteplici segmenti di mercato: dalle comparse alle attività commerciali».
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laRIBALTA
Weekend
Due giorni a Venosa per parlare del Progetto Unesco 2000-2010
Monumenti testimoni di pace di MICHELE RIZZO VENOSA – “Il Vulture, una via per la Pace” è il tema del convegno di studi internazionale organizzato con il patrocinio dell’Unesco per l’inaugurazione del “Club Unesco del Vulture”, che si terrà oggi e domani presso il Castello Ducale del Balzo di Venosa. Nella due giorni, in linea con il Progetto Unesco dedicato al decennio per la cultura della pace 20002010, si parlerà di “Monumenti testimoni di pace e di incontro fra i popoli”. Il convegno è stato presentato a Rionero, Palazzo Fortunato, nel corso di una conferenza stampa tenuta da Anna Teresa Rondinella, presidente Club Unesco del Vulture, dal vice presidente Franco Perillo, da Ezio Lavorano, coordinatore scientifico del Club, da Antonio Pietropinto, tesoriere del Club. Il progetto è affidato al territorio e quindi alla responsabilità dei club Unesco in base al quale si indicano una serie di sitio dimonumenti chehanno rappresentato nel passato e continuano a rappresentare nel presente una peculiarità rivolta esclusivamente alla pace. Un team di studiosi ha definito i monumenti chesonostati inseritinellalistamondiale. «Essi sono –ha detto il presidente Rondinella-le catacombeebraichediVenosa perché rappresentano una pax significativa nell’ambito della storia dell’arte ma nonsolo sono leuniche in Italiaa non essere ghettizzate perché cristiani ed ebrei convivevano sotto la stessa collina della Maddalena. Con esse – ha sottolineato Rondinella – non poteva mancare la colonna dell’amicizia, il castello di Melfi perché il maniero è stato sede di ben sei concili oltre ad essere la sede dell’emanazione delle Costitutiones, la badia di Monticchio, un’oasi di pace nel senso che la natura è tutt’uno con la storia millenaria che racchiude quel territorio ed è stata tra le prime ad accogliere le popolazioni dell’oriente. Infine la chiesa di SAN Donato di Ripacandida perché il santuario è gemellato con la Basilica Superiore di Assisi che rappresenta per l’Unesco e per il mondo intero la pace per eccellenza
A sinistra il castello di Federico II a Melfi, a destra l’abbazia di San Michele a Monticchio, in basso la chiesa di San Donato di Ripacandida gemellata con il santuario della città di Assisi
fraipopolie perquellapresenzadelmessaggio francescano che appunto echeggia negli affreschi di Ripacandida. Queste in estrema sintesi – ha concluso la presidente del Club Unesco del Vulture le motivazioni dei monumenti che in occasione del convegno saranno procla-
Allo Stabile la presentazione della ristampa del volume di Ricciuti
Tra le pagine di Potenza a fine 800 di PINO GENTILE POTENZA - C'è attesa per la “riscoperta” delle condizioni igieniche della città di Potenza verso la fine dell'800. Patrocinato dal Comune e per iniziativa del nipote Michele Ricciuti, nativo e residente a Roma ma che ha un assidua frequentazione con la realtà del capoluogo, sarà presentata sabato, alle ore 18, presso il teatro “Stabile” di Potenza, la ristampa anastatica del volume “Sulle condizioni igieniche della città di Potenza” del dottor Davide Michele Ricciuti, edito nel 1889 dalla Tipografia Editrice Garramone e Marchesiello. Sono previsti i seguenti interventi: Vito Santarsiero, sindaco di Potenza, Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente Ordine dei Medici Chirurgici ed Odontoiatri della provincia di Potenza, Luigi Luccioni, chirurgo e storico, esperto di storia della medicina. Modera Maria Carmela Calice Consiglio, presidente Centro Annali per una Storia sociale della Basilicata. L'iniziati9va, presentata con l'emblematica provocazione “Scoprire il passato, capire il futuro”, poggia sulla rivisitazione del volume (un interessante spaccato di Potenza che nel 1889 aveva 22.141 abitanti), per quanto attiene, essenzialmente, all'igiene del suolo e dell'abitato (in questo contesto l'inquietante riscoperta dei “sottani” della Potenza del XIX secolo,
Potenza in una foto d’epoca
dove si viveva in condizioni disumane, di indecente promiscuità), alle fognature, alla pulizia del suolo della città, ai materiali di rifiuto ed il trasporto di essi fuori la città, e, infine, all'igiene degli alimenti e delle bevande, nonché all'esigenza di un pubblico macello ed alla ristrutturazione del cimitero. In conclusione, grazie alla presentazione di questo eccezionale documento storico tramandatoci, dopo circa 120 anni, viene colmato un profondo vuoto sulle problematiche sociali del tardo ' 800. Ma chi è stato il dottor Davide Michele Ricciuti? “Il Risveglio”, settimanale della Basilicata dell'inizio
'900. indica Davide Michele Ricciuti come uno dei più bei nomi del campo professionale medico di Potenza, apprezzato primario di medicina generale dell' Ospedale San Carlo, personalità di spicco che porta dappertutto, nella società e nella famiglia, preziosi tesori di correttezza ed intelligente operosità, fornito di largo censo. Ampio e articolato il suo profilo professionale . Nel 1913, sindaco di Potenza, dette concreta attuazione ai principiali obiettivi che si era posto con l a sua pubblicazione di cui si presenta la ristampa anastatica cui si è fatto cenno all'inizio. cultura@luedi.it
mati “monumenti messaggeri di una cultura di pace Unesco”». «Siamo convinti – ha detto il vice presidente Perillo – che l’appartenenza del nostro territorio all’Unesco per il tramite del Club Unesco del Vulture, di cui fanno parte gli stessi comuni che aderiscono al Gal e al Pit, può
portare a raggiungere obiettivi storici e culturali di grande rilevanza non solo a livello locale ma anche nazionale ed internazionale.Uno strumentoquestoutile ad avviare un’azione forte di sviluppo». Per il coordinatore scientifico Ezio Lavorano l’intentodel convegnoè quello di promuovere l’attività dell’Unesco, quale organismo internazionale mondiale, che si occupa della tutela, della diffusione della cultura e della salvaguardia dei beni culturali sul territorio. «Come Club Unesco del Vulture - ha sostenuto Lavorano - abbiamo inteso promuoverequesto primoconvegnointernazionale in occasione della presentazione del Club mettendo insieme relatori di livello internazionale e personalità accademiche che potessero in qualche modo lumeggiare quelle che sono le peculiarità del territorio sempre nel quadro e nel solco di quella che è la programmazione delle linee guida dell’Unesco».
Ethnos in tour a Roma POTENZA - Si concluderà domani il tour promozionale romano degli Ethnos per far conoscere il nuovo album " O Bannu". Il loro disco, prodotto da Scaramuccia- Egea Music. Previsto per oggi un concerto al Big Bang di via Testaccio, 22. Il grande appuntamento musicale sarà preceduto, da una intervista alle 17.30 al Sat 2000 durante il soundcheck . Oggi, sono in programma altre rappresentazioni ed interviste presso gli studi di Radio Città Futura, radio popolare network e la presentazione del "lavoro" presso la libreria Rinascita di viale Agosta, 36. La giornata si concluderà con un concerto alle ore 22, e un appuntamento in diretta Rai International Ethnos nasce da un progetto di Graziano Accinni, collaboratore e chitarrista di Mango dal 1981 al 2005, compositore e performer molto apprezzato collabora tra gli altri con Mina e Jan Anderson. La passione manifestata dall’eclettico chitarrista lucano nella riscoperta musicale della storia della Basilicata, muove dalla convinzione che il vissuto di ogni comunità possa coincidere con nuove letture interpretative e forme espressive contemporanee: se ogni comunità sarà capace di ripensare in maniera creativa e critica il suo passato, la coscienza di esso permetterà sia di individuare la distanza che lo separa dal presente che di essere rievocato e valorizzato. Nei 16 brani dell’album “O BANNU” (dalla figura del banditore ormai scomparsa, che lancia un ultimo grido di una profezia inascoltata), scorre la vita della civiltà con-
tadina del popolo lucano, un’umanità che non crede in monachicchi, streghe e filtri magici, ma ne conserva la ritualità, i gesti, ma anche i suoni, i sapori e i colori. Questo repertorio appartiene a quei musicanti provenienti dalla Valle dell'Agri in provincia di Potenza, che con i loro strumenti: arpa popolare, violino , mandolino, flauto e chitarra, giravano il mondo, dall'Australia alla Francia, dall’Inghilterra alle Americhe proponendo i loro repertori antichissimi. Ethnos trasforma nenie, canti alla Madonna, tarantelle e ballate popolari inbrani dalle caratteristiche tecniche nuove. L'incrocio delle voci interpretate con le chitarre danno luogo a una varietà di echi che rimandano alla cultura greca e marocchina, altre voci ci riportano inconsapevolmente alla cultura andalusa e al Fado portoghese: un’antica tarantella è suonata al triplo della velocità originale, una polca apre ad un sound
countryamericano edopoun solo di banjo ritorna nei saloni da matrimoni del Sud Italia. Una sperimentazione di grande impatto live. Gli Ethnos si muovono quinditra duesponde,quella della comprensione delle radici antiche e quella della trasformazione evitando la rigidità di una ricerca puramente scientifica, ma usando le melodie popolari come scambio tra modelli e possibilità diverse, al fine di rivitalizzare un patrimonio immateriale che rischia di estinguersi. L’album è composto da brani di grande virtuosismo: Musa mediterranea, Polcabasilisca, Antidotum, Polca a matrimonio, Lucanae, Tarantella all’aviglianese, O Bannu e brani che restituiscono armonie e melodie provenienti da canti devozionali: Madonna del sacro monte, Rusariu, Crevu, Devozionale, e ancora brani descrittivi o racconti: Sciucam, Fiore ri lu fiori, Vola e mena, Cirasieddu, Sona si vuoi sunà.
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Venerdì 6 novembre 2009
Spettacoli e televisione Venerdì 6 novembre 2009
Il remake della serie di fantascienza cult degli anni ’80 nel 2010 su Joi, il canale pay di Mediaset
«Non abbiate paura». Ritornano i Visitors ROMA – «Non abbiate paura non vogliamo farvi del male»: la frase non rassicura affatto, perchè gli alieni Visitors sono tornati sulla Terra e le loro intenzioni non sono per niente pacifiche. Ad aspettarli 14 milioni di americani che lo scorso 3 novembre hanno seguito il debutto del remake della serie di fantascienza cult degli anni '80 tornata rinnovata nel cast, ovviamente negli effetti speciali, ma non nello spirito, dopo 25 anni. Su Abc è stato il miglior debutto dai tempi di Lost ed è seconda soltanto
a NCIS: Los Angeles come miglior premiere di stagione. Lo «sbarco» in Italia è previsto per la primavera del 2010: Joi, il canale pay del digitale terrestre Mediaset, si è assicurato i diritti della nuova serie. Gigantesche 'V' rosse sullo skyline di New York marchiano l’inquietante ritorno. La serie, che per il momento è composta da 4 episodi (ne sono previsti 13 totali per la prima stagione), arriverà in esclusiva italiana su Joi nel marzo 2010. Tra i protagonisti ci sono Scott
Wolf (The Nine), Elisabeth Mitchell (Lost) e Morena Baccarin (Dirt). Il telefilm fu culto anche da noi: Canale 5 ne ebbe l'esclusiva italiana nel 1985. Chi vive nel ricordo della vecchia serie andata in onda per la prima volta su Nbc nel 1983 e in Italia un anno dopo da Canale 5, avrà però grosse sorprese. Il cast è completamente cambiato. Non c'è più la perfida lucertola Diana, al secolo Jane Badler, ora affermata artista musicale, nel film famosa oltre che per le sue
curve anche per la sua passione per i topi. Al suo posto è arrivata Anna, alias Morena Baccarin, brasiliana mozzafiato pescata dai produttori tra gli studenti della prestigiosa scuola Juilliard di New York. Il ruolo di eroe ribelle è all’agente dell’FBI Erica Evans, interpretata da Elizabeth Mitchell, ruolo che all’epoca fu affidato a Marc Singer, alias Mike Donovan, intrepido reporter che mette a nudo la verità sui visitatori. r. c.
L’OMAGGIO
I registi ricordano Rota
Il surreale “L’uomo che fissa le capre” arriva nelle sale
Clooney, soldato new age di FRANCESCO GALLO
Il concerto della band a Berlino
ROMA – Shakerate 'Masch’, 'Comma 22' e il 'Grande Lebowsky' e metteteci dentro anche un po’ di cultura new age anni Settanta e forse capirete perchè c'è un direttore dei servizi e segreti militari statunitensi, il generale Stubblebine, che tutte le mattine tenta di passare attraverso il muro di fronte alla sua scrivania con ripetute contusioni al naso. E anche perchè invece in Iraq, c'è una sorta di Guantanamo dove la tortura consiste nell’ascolto ripetuto di melense canzoncine per bambini. Le risposte sono tutte nella commedia con George Clooney (e da lui prodotta) 'L'uomo che fissa le capre’, già fuori concorso al Festival di Venezia di quest’anno e ora nelle sale da oggi distribuita da Medusa. Il film, esordio alla regia dello sceneggiatore Grant Heslov, e ispirato al libro 'Capre di guerra’ (Arcana) del giornalista britannico Jon Ronson descrive in realtà un fatto vero. Ovvero le teorie del colonnello Jim Channon, autore di un singolare manuale militare molto new age che invitava a deporre le armi a favore di strumenti di battaglia etici, di diffondere musiche ambient per placare gli animi dei nemici, di manipolazioni mentali e munizioni non letali. Fatto sta che nel 1979, i superiori di Channon, tralasciando le istanze pacifiste,
La musica degli U2 a venti anni dalla caduta del Muro
George Clooney
decisero davvero di fondare il gruppo dei 'psychic soldiers' che avrebbero dovuto vincere le battaglie con i poteri della loro mente. Attualmente Channon si è ritirato dall’esercito e vive da anni nelle Hawaii. In 'The Men Who Stare at Goats' (questo il titolo originale) troviamo il giornalista Bob Wilton (McGregor) che fallito il suo matrimonio, si reca in Medio Oriente in cerca di un riscatto. Qui scopre un reparto segreto Usa che utilizza il para-
normale in guerra e incontra Lyn Cassady (Clooney), affiliato a questo gruppo di elite (l'Esercito della nuova terra), e capace di uccidere una capra semplicemente fissandola. Quando il fondatore del reparto, Bill Django (Bridges), sparisce, Cassady cerca di trovarlo con l’aiuto di Bob. «Il paradosso è che le parti più stupide di questo film - ha detto Clooney in conferenza stampa a Venezia – sono anche quelle davvero accadute. Una cosa che ci ha fatto tanto ridere».
ROMA –Gli U2 sono tornati ieri sera a Berlino, per celebrare i 20 anni dalla caduta del Muro e la fine della guerra fredda cantando Sunday Bloody Sunday, Vertigo o Beautiful Day in un fantasmagorico mini-concerto davanti alla Porta di Brandeburgo. L’esibizione gratuita davanti a 10 mila spettatori non paganti è parte della serata degli oscar musicali europei, gli European Music Award, organizzata dalla emittente tv musicale Mtv e arrivati quest’anno alla 15ma edizione. È la seconda volta a Berlino, dopo l’edizione inaugurale del 1994. Per la pop band di Bono e colleghi si tratta quasi di un ritorno a casa: essi hanno vissuto nella capitale tedesca dopo la riunificazione della Germania e vi hanno inciso l’album Achtung Baby, per alcuni il capolavoro in assoluto della rock band irlandese. Il mini-concerto di 30 minuti (in tutto Bono e i suoi musicisti hanno fatto cinque canzoni)è statoseguito
dal vivo dai diecimila fortunati che sono riusciti a ottenere uno dei biglietti gratuiti per l’avvenimento, più gli addetti all’ambasciata francese e americana, i dipendenti dell’Accademia delle Arti o i clienti dell’Hotel Adlon, i cui edifici si affacciano sulla elegante Pariserplatz, subito dentro la Porta di Brandeburgo. La quale per l’occasioneè stata trasformata in una lavagna luminosa, sulla quale salivano e scendevano i mattoni del Muro, oppure si davano il cambio i simboli degli Stati Uniti, stelle e strisce, e dell’Unione Sovietica, falce e martello, sotto il cui segno è avvenuta la riunificazione di Berlino a cominciare dal 9 novembre 1989. Un’atmosfera molto bella ha caratterizzato la serata sulla piazza tornata il cuore di Berlino. Anche il tempo ha fatto la sua parte: mentre per tutta la giornata è piovuto quasi in continuazione, durante il concerto anche la pioggia si è fermata per ascoltare.
MUSICA
Britti, dopo quattro anni diventa artigiano Il nuovo album, “23”, esce dopo un lungo silenzio. «Ora ho spento computer e tecnologie» ROMA –«Ho spento computer e tecnologie varie. Sono tornato artigiano». Così è nato '.23', ultimo lavoro di Alex Britti, in uscita oggi dopo quattro anni di silenzio dal suo precedente 'Festa’. «Ero stanco si essere una fabbrica di musica – spiega il musicista e cantautore romano -. Ho voluto ritornare al ruolo di artigiano e ho puntato sulla musica». '.23' (Punto 23) mostra un Britti nuovo, «sempre più Britti. Mi sono fermato e ho riflettuto su me stesso – ha spiegato -. E' stato come se mi fossi guardato da fuori e ho visto un me diverso». Il cd, intitolato con il giorno della sua nascita, tocca molte corde della nuova personalità del cantautore: da quella malinconica (Piove), a quella sentimentale (Buona Fortuna) senza abbandonare la sua forte romanità (Venite tutti a Roma). 'Lasciatemi sognare’ dà, inoltre, al disco una vena sociale, parlando di guerra e conflitti di religione al tempo di reggae, la musica della pace. In questi anni «ho scritto tanto e ho pensato molto», racconta Britti. «Ho anche prodotto (sta uscendo in questo periodo un disco jazz di Matteo Gabbia) – ha continuato -. Un anno e mezzo fa ho composto anche una colonna sonora di un
Alex Britti
film olandese, tradotto anche in americano. Non è uscito in Italia. Ho rilasciato anche interviste all’estero. Qui nessuno lo sa, ma a me va bene così». In questo album Britti è accompagnato da alcuni dei suoi musicisti preferiti: «Ho chiesto loro se volevano suonare con me e loro sono stati entusiasti di farlo». Il bassista Darryl Jones, il batterista Paco Sery, il sassofonista Bob Franceschini, l’arpista Cecilia Chailly e il violinista (e arrangiatore) Davide Rossi. «Hanno accettato il mio invito. Poi abbiamo semplicemente suonato insieme e registrato il tutto in presa diretta». Sulla musica italiana, Britti non adora il clamore dello spettacolo «come quello del festival di Sanremo. Non sono l'unico artista italiano: siamo un gruppo di noi che diciamo no a Sanremo», spiega il musicista. Poi precisa «non ho visto l'ultimo festival. Più che altro ho letto sui giornali le critiche e chi partecipava». Il motivo, secondo Britti, è che “non c'è la giusta attenzione per la musica. Sanremo soffre di alti e bassi. Magari si riprenderà. Per ora non è il mio target».
Nino Rota
ROMA – Si dovrebbe istituire un comitato nazionale per festeggiare il centenario della nascita di Nino Rota, avvenuta nel 1911: è la proposta del direttore dell’istituto centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA) Massimo Pistacchi ad apertura del convegno 'Dalla musica classica, al teatro e al film: il percorso completo di un grande artista’, che si è tenuto ieri al cinema Trevi per i trenta anni della morte del compositore. Il convegno, che ha ottenuto l’adesione personale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è il primo degli eventi delle celebrazioni organizzati dall’ICBSA e dal Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC). Con Pistacchi e il direttore generale del CSC Marcello Foti, molti gli amici e colleghi, tra cui Roman Vlad e i registi Ugo Gregoretti, Mario Monicelli e Lina Wertmuller, che hanno ricordato Rota, reso celebre dalle sue «157 colonne sonore e 190 composizioni di musica assoluta», come ha sottolineato Francesco Lombardi dell’Archivio Rota di Venezia. Roman Vlad ha messo in risalto «la musica assoluta composta da Rota», che ingiustamente «è stata sempre messa in ombra dalle colonne sonore», aggiungendo: «sono d’accordo con Pistacchi. Bisognerebbe creare un comitato nazionale per il centenario della nascita di Rota che celebri la sua musica esterna al cinema. Confido in Riccardo Muti, che ha sempre avuto una particolare devozione per lui». Per i trent'anni della scomparsa, intanto, ci sarà una rassegna cinematografica al Cinema Trevi fino al 12 dicembre. L’8 dicembre, alla galleria Alberto Sordi, si terrà un concerto di musica da camera, sinfonico e corale e in piazza Colonna si potrà assistere allo spettacolo di luci 'Suono e luci: Architetture illuminate’. «Non sono bravo a raccontare aneddoti di me e Nino – ha detto Monicelli al convegno – Vorrei sottolineare, però, che ogni volta che Rota mi proponeva qualcosa sulle musiche dei miei film, ero sempre contrario. Non dipendeva da lui, dalla sua professionalità, ma da me. Ho capito col tempo di nutrire una convinzione: la musica nel film non ci va».
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21.10
SHOW
PRIMA SERATA
I migliori anni
21.50
FILM
21.10
RUBRICA
18.50
GIOCO Chi vuol essere milionario
23.55
FILM
SHOW
21.10
Insoliti criminali
21.10
Colorado
SHOW
IdentitĂ violate
Carlo Lucarelli
Antonello Piroso
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06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13.00 -NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.05 -CartoniOne piece... 14.35 -CartoniWillcoyote 14.45 -CartoniBugs Bunny 14.55 -CartoniTitti e Silvestro 15.05 -CartoniTom & Jerry 15.15 -CartoniSpeedy Gonzales e Duffy Duck 15.20 -TelefilmWildfire 16.20 -TelefilmIl mondo di Patty 17.10 -Sit ComIcarly 17.45 -CartoniBen ten 18.10 -CartoniAngel's friends 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.30 -Sit ComLa Vita secondo Jim 20.05 -TelefilmI Simpson
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmL'ora delle pistole con Armando Silvestre, Chuck Connors, Kamala Devi - regia di Arnold Laven (USA) - 1962 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 2 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Show I migliori anni 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -RubricaTv7
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmCold Case 21.50 -FilmIdentitĂ violate con Angelina Jolie, Ethan Hawke, Kiefer Sutherland - regia di D.J. Caruso (USA, Canada) - 2004 23.35 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -Rubrica Blu Notte - Misteri italiani 23.25 -RubricaParla con me
20.30 - Show Striscia la notizia - La Voce dell'influenza 21.10 - Telefilm Distretto di polizia 9 23.30 -News Matrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film Master & Commander - Sfida ai confini del mare con Russell Crowe, Paul Bettany, James D'Arcy - regia di Peter Weir (USA) - 2003
20.30 -Gioco Prendere o lasciare 21.10 -Show Colorado
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Show N.D.P.
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23.50 -Talk ShowL'Era glaciale 01.10 -ApriRai 01.20 -TelegiornaleTg Parlamento 01.30 -Real TvX Factor 02.15 -RubricaTg2 Costume e societĂ 02.25 -FilmE la vita continua
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Astuccio porta-orologi
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E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 51
VenerdĂŹ 6 novembre 2009
L’ULTIMA TROVATA
LA NAVE DEI VELENI
VINCENZO VERRASTRO
Le 10 domande di Repubblica Il premier risponde a Vespa
Sì del ministro alle indagini nel mare di Maratea e Palinuro
Analisi storica su un padre della Regione
Il Pd: «Venga in Parlamento»
Fonti sentito per 5 ore
Una due giorni ad Avigliano
a pagina 15
alle pagine 6 e 7
Anno 8 n.273€ 1.00
alle pagine 10 e 11
Venerdì 6 novembre 2009
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Nella conferenza Stato-Regioni salta l’accordo: oggi doveva esserci il parere del Cipe
Il mistero dei Fondi Fas La Basilicata attendeva 850 milioni. De Filippo: «Non abbiamo altre date»
a pagina 17
Melfi Omicidio Tetta Il pm chiede 30 anni di carcere per Cassotta a pagina 26
Rotondella Al centro Enea arriva il commissario a pagina 37
INFLUENZA A
OGGI LA GIORNATA DELL’AIRC
Il Quotidiano per la ricerca sul cancro
Accordo con il Governo per la fornitura dei vaccini
La Basilicata terza regione italiana per generosità Oggi il simbolo dell’Aircin tutte le nostre pagine Oggi in tutte le pagine del nostro giornale troverete il simbolo dell’Airc, l’associazione che raccoglie fondi da destinare alla ricerca oncologica. Piano piano, la parola "incurabile" vicino ai tumori sta cedendo il passo al progresso della scienza. La buona notizia che ci piace darvi è che la Basilicata è la terza regione italiana che contribuisce economicamente alla raccolta dei fondi, dopo la Toscana e le Marche. Un grande risultato di generosità e sensibilità. E’ per questo motivo che abbiamo deciso di “segnare” il giornale di oggi, dalla prima all’ultima pagina. E’ il nostro modo per dire grazie alla Basilicata.
Erminio Restaino
a pagina 18 Il viceministro Fazio
Nessun allarme a Pisticci Per ora in tutta la regione la situazione è regolare alle pagine 8 e 9
Le omissioni di Confindustria e le solite doglianze
di Mauro Armando Tita I nodi al pettine sono terribilmente comparsi in queste ultime settimane dense di accadimenti importanti e prodromici per il prossimo futuro. Negli ultimi cinque anni abbiamo analizzato e denunciato… come non mai.Spesso siamo state Cassandre inascoltate, molte volte i nostri richiami sono stati puntualmente condivisi dai "Santuari" che contano. L'ultimo in ordine di tempo è quello del Convegno di Capri. L'anno scorso abbiamo richiamato l'attenzione sui nostri giovani imprenditori impegnati in settori tradizionali. segue a pagina 12
La patata bollente passa a Santochirico. E Sigillito si difende: «Sono a capo di un ente comatoso»
Arpab, il giallo dei dati che non ci sono POTENZA - Ora la patata bollente passerà all’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico. A lui, la terza commissione consiliare permanente, nell’audizione fissata per mercoledì prossimo, chiederà formalmente di fermare i forni della Fenice. L’assessore, dal canto suo, ha già assicurato che è «interesse dello stesso dipartimento acquisire un quadro di conoscenze completo». a pagina 14
Pinocchio è finito. Marrazzo continua.
RESTAINO Cogestione del partito la presidenza dell’assemblea alla mozione Marino
DIPIETRISTI E NON
LA LOTTA È AMORE: di ANNAR.G. RIVELLI “… l'Italia dei Valori dovrà essere il partito dei militanti e non dei tesserati. Per questo, il tesseramento dovrà basarsi su un principio imprescindibile, ovvero il passare di un ragionevole lasso di tempo tra il momento in cui ci si iscrive e quello in cui ci si candida a incarichi pubblici o di partito. Solo così Idv potrà selezionare una classe dirigente coerente ed appassionata e non ridursi ad essere un autobus sul quale si sale per fare carriera”. segue a pagina 12
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ROMA - Se sul tema salute si può parlare di stretta di mano tra Governo e Regioni, altrettanto non può dirsi di un altro importante punto all’ordine del giorno: i Fas, fondi per le aree sottoutilizzate. «Abbiamo sospeso il nostro parere in attesa che il ministro Fitto ci dia chiarimenti sul perché ancora i fondi maturi non sono stati approvati dal Cipe» ha sottolineato De Filippo sull’argomento. «Come è noto, rispetto agli impegni che erano stati assunti con il presidente del Consiglio, il Cipe avrebbe dovuto dare l’approvazione oggi».
LAPOLITICA